Friends???

di namithebest
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Who are you? ***
Capitolo 2: *** Amiche vere... ***
Capitolo 3: *** ...problems... ***
Capitolo 4: *** Dolci occasioni... ***



Capitolo 1
*** Who are you? ***


Friends???

Capitolo 1: Who are you?

*

-“ Antonella, questa volta hai superato il limite! Sei la persona più sgradevole che abbia mai conosciuto!”

-“ oh, come sono triste, quella traditrice di Giusy non mi vuole bene” dice lei con quella vocina stridula che si ritrova

-“ non chiamarmi traditrice!” non la sopporto proprio, mi viene voglia di strapparle tutti i capelli. Conto fino a dieci per calmarmi. Antonella è terribile, vorrei proprio che non esistesse, vorrei che sparisse dalla mia vista. Vorrei … vorrei che non l’avessi mai conosciuta …

 

 

Sento un boato, poi non vedo più nulla, solo una luce accecante che mi avvolge.

 

 

Mi ritrovo nel mio letto, non so cosa sia accaduto e nemmeno perché sono qui. Mi alzo dal letto. Mio fratello è nella mia stanza che cerca qualcosa nell’armadio.

-“ Maty, che ci fai qui?”

-“ ohi Giusy! Era ora che ti svegliavi! Sono ore che dormi!” ore? Ma se io non mi ricordo neanche di essermi addormentata! Cosa sta succedendo? Mi vesto velocemente esco da casa correndo. Incontro una ragazza di statura media, con i capelli ondulati e un viso molto carino. È molto magra e ha degli occhi stupendi. Si avvicina a me, mi squadra per bene, poi si decide a parlare.

-“ ciao, ci conosciamo?”

-“ non credo. Anche se il tuo viso mi è familiare. Piacere, io sono Josefina Beltran, ma chiamami Giusy”

-“ io invece sono Antonella Lamas Bernardi”

-“ ma tu vivi qui?”

-“ si certo in quella casa là. Tu invece?” indicando la casa affianco a quella di Leandro

-“ in quella. Ma scusa, lì non ci vive Fabio?”  chiedo

-“ si certo è mio fratello. Lo conosci?”

-“ si, siamo amici da quando eravamo piccoli!”

-“ wow. È impossibile che non ci siamo mai viste”

-“ infatti. Quale scuola frequenti?”

-“ la pretty Land School of Arts”

-“ anche io” oh mamma mia, frequentiamo la stessa scuola, abitiamo nello stesso quartiere e io conosco benissimo suo fratello, eppure sono sicura di non conoscerla. Incredibile! Mi è simpatica! Potremmo diventare buone amiche! Le sorrido. Guardo l’orologio sono le sei e mezzo, devo andare a casa mia. Matias si sarà preoccupato molto visto che sono uscita così spedita che non gli ho dato nemmeno il tempo di parlare. Saluto la mia nuova amica e torno a casa.

 

 ***

Ho appena conosciuto una nuova ragazza che frequentala mia scuola, mi sembra strano non averla mai incontrata prima. Non ricordo nulla di quello che stavo facendo prima di essermi addormentata come ha detto Fabio. Mi ha riferito che ho dormito per ore anche se io non ricordo di essermi nemmeno sdraiata su un letto. Entro dentro casa e mi dirigo verso la cucina, dove trovo mia madre affacciata alla finestra con un binocolo in mano. Lo so che mamma è davvero strana ma ora ha veramente superato il limite. Chi sta spiando con quel coso? La lascio stare e senza far rumore esco dalla stanza. Appena vedo mio fratello che cerca di accendere la televisione decido di fargli alcune domande.

-“ ehi Fabio! Tu la conoscevi Josefina Beltran?”

-“ si certamente”

-“ e perché io non la conosco?”

-“ cosa? Mi stai prendendo in giro Anto? Chi non conosci? Giusy?”

-“ si lei. L’ho incontrata prima e nemmeno lei sapeva di me” lui mi guarda sbalordito, sussurra qualcosa di incomprensibile, si siede sul divano e si mette a vedere la televisione senza darmi più ascolto. Sento suonare il campanello, ma non mi va di andare ad aprire quindi faccio dietro front e mi ritiro i camera mia. Non ho voglia di parlare con nessuno, ma sono curiosa di sapere di più su quella ragazza tanto simpatica che ho incontrato in strada.

Continua...



Angolo dell'autrice:

Ennesima mia ff! eheh io non vi abbandono con le ff! Scriverò fino a quando qualcuno non verrà a casa e mi legherà le mani . Quindi credo che per il bene dell'uminita vi conviene farlo... xD.. Allora questa ff parla di Giusy e Anto. Loro si odiano e  una della due esprime un desiderio cioè che non si fossero mai conosciute Cosa succederebbe se quel desiderio si avverasse? Per scoprirlo basta leggere tutti i capitoli! SE volete che l continui ditemelo perché non ne sono molto convinta. 

Bacioni

Barby

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Capitolo 2
*** Amiche vere... ***


Friends???

Amiche vere…

 

 

Ci sono dei giorni in cui mi sento terribilmente sola. Non ho voglia di far nulla. Sono triste senza sapere nemmeno il perché. Mi piacerebbe avere qualcuno su cui contare, che mi capisca, che mi consoli. Invece sono sola. Mi distendo sul letto, guardo il peluche a forma di gattino che adoro, e inizio a pensare. Penso a cosa mi manca. Mi sono sempre sentita il massimo, the best, la divina, adesso capisco che non sono poi così perfetta. Io non ho tutto quello che vorrei. Ho solo cose inutili senza senso, che non contano per niente. Avrei bisogno di qualcosa di più importante, che non avrò mai. Il perché non è difficile. Mi comporto malissimo con tutti, facendo notare parti di me che ho creato, ma che in realtà non esistono

Prendo un foglio stropicciato e una penna biro, dal mio comodino. Inizio a scrivere di cosa vorrei avere e che ora non ho.

vorrei avere un’amica vera ” sottolineo bene la parola “ vera”

vorrei far conoscere la vera me a tutti”

vorrei che mio padre fosse ancora vivo

mentre scrivo questa frase una lacrima solca la mia guancia senza che nemmeno me ne accorga. Si, questo è quello che mi manca di più.

Mio fratello entra nella camera. Cerco di nascondere il viso bagnato con degli occhiali da sole. Lui non sembra accorgersi nulla per fortuna

-“ non ti hanno insegnato a bussare?” chiedo scontrosa

-“ scusa sorellina. È pronto il pranzo. Non vieni?”

-“ no, non ne ho voglia” detto questo mi alzo ed esco dalla mia stanza. Fabio rimane a guardarmi senza dire una parola, non capisce la mia reazione. Ho bisogno di stare in solitudine io questi momenti. Devo parlare solamente con persone di cui mi fido e nessuno deve disturbarmi, finirei per innervosirmi troppo. Esco da casa e vado al parco dove sicuramente a quest’ora non ci sarà nessuno e potrò stare tranquilla. Mi siedo sulla panchina di fronte al negozio di alimentari, deserto. Non c’è nessuno, credo. Con il freddo che fa, neanche una mosca si azzarderebbe ad uscire. Ma io, che sono Antonella Lamas Bernardi, sono diversa da tutto il mondo.

Continuo a osservare le foglie che volano a causa del vento e alla mia mente riappare il viso di mio padre, che sorride e mi parla. Io non sento ciò che dice, ma sono certa che sta dicendo che mi vuole bene. Come ne voglio io a lui. Un’altra lacrima scende dai miei occhi, poi u’altra e ancora una. Non riesco più a trattenermi. Sono come una bambina. O, meglio mi sento come una bambina. Una figura compare dietro di me. Non riconosco chi è, ma ha un’aria amichevole. Ho la vista appannata dal pianto, quindi non capisco di chi si tratta.

-“ ciao, Antonella”

-“ Giusy” sussurro riconoscendola.

-“ stai bene?” mi chiede sorridendo.

-“ no” dico a bassa voce. Mi butto fra le sue braccia, piangendo disperata. Lei non capisce, ma non importa, prima o poi glielo dirò.

-“ non ti preoccupare” mi consola lei. Anche se la conosco da poco, so che diventerà la mia più cara amica, perché questa è la prima volta che riesco a sfogarmi con qualcuno.

 

***

Antonella è tra le mie braccia e piange. Mentre lo fa sussurra delle frasi senza senso. Io non so quasi nulla di lei, e adesso mi sta facendo molta tenerezza. Io so essere una buonissima amica, quindi decido di aiutarla. Devo assolutamente scoprire che cos’ha. Mi dispiace tanto, che soffra. Odio vedere le persone che stanno male.

_” Anto stai tranquilla le cose si aggiusteranno” le dico io. Si stacca un po’, ha il volto pieno di lacrime.

-“ no. non si aggiusteranno. Non si può tornare indietro, capisci? Mio padre è morto! Non può tornare qui, da me!” urla. Ora capisco tutto. sapevo già che il padre di Fabio era morto, ma visto che Antonella non l’ho mai conosciuta non ci avevo proprio pensato prima. Poveretta, io un padre ce l’ho, e non so proprio cosa farei senza di lui. Posso immaginare come si sente. Anzi, no non posso immaginarlo, perché io non ho mai privato questa sensazione. La abbraccio di nuovo. Mi fido di lei e credo che lei si fidi di me. Ha bisogno di sfogarsi, lo so e ha trovato la persona giusta. Io voglio aiutarla, ma non so proprio a dove cominciare.

-“ Antonella, anche se ti ho incontrato da poco, ho capito che sei una persona davvero speciale”

Lei si asciuga un po’ il viso con il braccio e accenna un sorriso.

-“ anche io ho capito lo stesso di te”

Proprio in quel momento, un ragazzo, con i capelli lunghi e castani passa di là. Anto lo vede e s copre il volto con la maglietta.

-“ Salve ragazze!”

-“ ciao Guido!” saluta Antonella calma senza far accorgere nulla di quello che è accaduto poco fa.

-“ ciao Idiota”

-“ come va la vita?”

- “ bene! Rispondiamo in coro. Lui ha un bellissimo sorriso in faccia.

-“ che facevate? Litigate?”

-“ no! affatto!”

-“ davvero?” sembra molto sorpreso.

-“ senti ma di che cosa ti impicci tu?” gli chiedo io col mio solito modo di fare. non lo sopporto e nemmeno lui. E ora è meglio che  se ne va, perché altrimenti potrei diventare molto nervosa!

Continua

Fine 2° Capitolo

Spazio Autrice:

Ekkomi qui con un sacchissimo di ritardo... scusate... sono molto impegnata... ho da poco aperto un fanclub ed a scuola è tempo di interrogazioni. Quindi per oggi non credo di continuare altre ff oltre a questa.

Perdonatemi!! Ricordate però che non vi abbamdono e che troverò sicuramente il tempo per scrivere e aggiornare!!

Ekko i ringraziamenti:

Ilary_Divina,

Sarietta,

girlstar

e cieliaperti x aver recensito

_chocola_

mileybest

cieliaperti

girlstar x aver aggiunto la ff ai preferiti

e

Taiga

_Chocola_ x averla aggiunta alle seguite

Ciao a tt!

Bacioni! Barby

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Capitolo 3
*** ...problems... ***


Friends???

…Problems…

*

Problemi? Ogni persona ne ha almeno uno. C’è chi ne ha molti, chi invece ne ha pochi. Ma una cosa è certa, la vita, senza problemi da risolvere non è niente. In fondo se non si ha nessuno spunto per tirare avanti, non c’è motivo per vivere. Se si hanno dei problemi si fa ogni cosa, anche l’impossibile per risolverli, come quelli di matematica, fino a quando non si è trovato il modo non ci si da pace. Certamente c’è una grande differenza fra i problemi di Matematica e quelli della vita quotidiana. Con quelli di matematica è molto facile arrendersi, andare dalla professoressa e farseli rispiegare d’accapo. Mentre invece con quelli della vita non è così semplice. Sarebbe magnifico andare a parlare con le professoresse e aggiustare tutto quello che è posizionato storto, naturalmente in senso metaforico. Mi piacerebbe andare da qualche persona e far riportare in vita mio padre… ma purtroppo non si può. Perché mio padre è morto. E una persona morta non può più tornare in vita.

Le persone affrontano i problemi in maniera molto diversa l’uno dall’altra.

Qualcuno ci gira intorno, ignorando di averne uno e facendolo credere anche agli altri. Invece per me dovrebbero capire e farlo capire anche ad altra gente, per farsi aiutare. Un amico ci può aiutare.

Altre invece lo affrontano a testa alta senza aiuti. Senza dirlo a nessuno, senza potersi sfogare.

Poi ci sono quelli che piangono e cercano sempre di sfuggire al loro problema. Buttando il tutto sulle spalle degli altri e mescolandolo come mia nonna faceva all’impasto la domenica.

E infine, chi come me, ci va a sbattere contro senza nemmeno accorgersene, più volte fino a quando non capisce che quel muro di cemento lo deve abbattere. Questo me lo ha fatto capire una persone che poco tempo fa nemmeno conoscevo. Lei non sapeva chi fossi e neanche io. Ma subito siamo riuscite a comprenderci e a volerci bene. Perché le amiche vere non si vedono dal modo di sapersi muovere, vestire o truccare, ma dalla capacità di ascolto.

È incredibile svegliarsi la mattina e capire di non aver mai avuto amiche vere. Di averla acquistata in una ragazza incontrata ore prima. Di essere stata presa in giro tutto questo tempo da quelle quattro fissate delle divine…

Mi alzo dal letto. Sono ancora mezza addormentata e gli occhi mi si chiudono. Non ho la forza nemmeno per alzarmi. Mi fanno male le ossa e ho un mal di testa atroce. “Tontonella cara, non sei abituata a pensare troppo” mi direbbe sicuramente una persona di mia conoscenza. Si me lo direbbe… ma chi? Sono sicura che qualcuno mi prenderebbe in giro con quelle parole precise ma non riesco a capire chi potrebbe essere.

Sento freddo, eppure la temperatura non è gelida come qualche giorno fa. Ho il naso chiuso e mi viene da starnutire in continuazione. Credo di essermi beccata l’influenza. Bene, meglio così. Oggi non mi andava proprio di studiare e tantomeno di incontrare quelle galline delle divine e quella papera di Patty. Farebbero faville insieme. Le galline e la papera. E, considerando come mi sono sempre comportata io potrei interpretare l’oca e dare inizio ad un bel concerto di starnazzi.

Mio fratello entra nella mia stanza con la tazza di latte caldo poggiata sul vassoio. Che gentile! Mi porta la colazione a letto! È sempre molto carino con me, Fabio. Io invece per lui non penso di aver fatto mai qualcosa di importante. Mi sento una cretina.

-“ Buongiorno sorellina!”

-“ciao Fabio… senti non credo di riuscire ad andare a scuola oggi. Non mi sento bene…” sussurro dolcemente.

-“ ti porto qualcosa? Io fra pochissimo devo andare, ma ci sono Dorina e Paolo se ti serve una mano. Mamma è uscita presto stamattina la avverto dopo.”

-“ okay. Va bene. Ciao fratellino”

-“ ciao Antonella a dopo!”

Io adoro mio fratello. Anche se non lo so a vedere.

 

***

 

Sono entrata in classe per ultima. Di solito non arrivo in ritardo. Ma questa mattina avevo troppo da pensare. Pensavo ad Antonella, e a quanto sia difficile per lei non avere un padre.

Io, i genitori ce li ho entrambi e non posso nemmeno pensare di perderli. Povera Antonella.

Non posso credere di essermi legata così tanto a una persona conosciuta poche ore fa. Mi sembra così sincera e onesta che non riesco a pensare a lei come cattiva ragazza. Tamara dice che Antonella è antipatica e vanitosa. Impossibile. Non le credo. Forse è solo gelosa del fatto che è diventata una delle mie migliori amiche. Pensa che le ruberà il posto. Ma un posto nel mio cuore si guadagna e non si disperde nell’aria quando arriva una persona nuova. Io le voglio bene e se ora è c’è anche Antonella, dovrà abituarsi a non essere solo lei la mia “best”… insieme a Patty naturalmente.

Quando ho chiesto a mio fratello se conosceva Antonella mi ha guardato in faccia con un espressione sorpresa e sbigottita che non mi sarei mai aspettata. Mi  ha risposto ridendo e prendendomi in giro:

-“ ma cosa hai fumato sorellina?” l’ho fulminato con lo sguardo e se ne è andato all’istante dalla mia vista. Non capisco la sua reazione. Ma dopotutto cosa si può capire degli uomini?!

 

Continua

Fine 2° Capitolo

**Spazio Autrice**

Buongiorno a tutti!! Dovete perdonare il lunghissimo ritardo ma la scuola mi impegna tantissimo! Ora che siamo arrivati (finalmente) alle vacanze di Natale, spero di essere + presente nel sito e quindi di aggiornare + spesso... 

Volevo fare delle precisazioni... perchè non si capisce bene in che periodo siamo (nella ff)... allora questi fatti accadono prima dell'arrivo di Nicolas e anche del fidanzamento ufficiale di Giusy e Guido e Patty e Matias... siamo intorno alle puntate 65-64... non ci saranno riferimenti importanti agli episodi reali... farò un po' di testa mia...

poi avevo un dubbio... non so se la nostra Antonellina nella mia ff starà con Bruno o con Nicolas... perciò mi appello a voi, Ragazzi e Ragazze che seguono le mie storie,... secondo voi con chi sta meglio Anto???

Infine faccio i ringraziamenti e spero che tt voi mi abbiate perdonato dal fatto di avervi fatto aspettare tanto a lungo...

allora Barby ringrazia:

Martina97,

girlstar,

Ilary_Divina

ella96

VanillaChococat96 (Saria)

x aver recensito

e a tt quelli che l'hanno aggiunta ai preferiti!! Grazieee! Baci e al prossimo capitolo!!

Barby

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Capitolo 4
*** Dolci occasioni... ***


Friends???

Capitolo 4: Dolci occasioni...

Mi gira la testa. Ho il raffreddore e ho paura a guardarmi allo specchio. Sicuramente ho il naso rosso come un pomodoro ed è meglio che nessuno entri in camera mia, potrei mettermi anche ad urlare. Una divina come me, ridotta nel vero senso della parola ad un straccio di stoffa. Dalle stelle alle stalle. Ma dopotutto anche se mi atteggio a diva, di stelle le ho viste solo in cielo, fino ad ora. Starnutisco, mi serve un fazzoletto, subito, ora, in fretta.

Chissà cosa staranno facendo ora le mie “amiche” a scuola. Sicuramente staranno cantando e ballando come a delle piccole paperelle, senza di me cosa sono loro? Nulla.

Ed io cosa sono ora? Nulla. 

Senza nessuno con cui consolarmi, senza una spalla su cui piangere, senza un vero amico.

Poggio lentamente la testa sul cuscino rosa super morbido e chiudo gli occhi dolcemente sperando di trovare il sonno e dormire. Ma non faccio nemmeno in tempo a finire di sistemarmi che sento bussare la porta. Accidenti. Chi sarà ora?

 

-“ Buongiorno… non ti ho vista oggi a scuola, e mi sono preoccupato” ecco una delle persone che non avrei voluto vedere in questo momento.

-“ ehm… Bruno… ho l’influenza” sussurro io nascondendo la faccia sotto le coperte.

-“ ti serve qualcosa?”

-“ no…”

-“ sicura?” si avvicina e io abbasso il volto per non guardarlo negli occhi. Vederlo mi fa sempre una strana sensazione, di conforto e di imbarazzo insieme, mescolato poi da un’altra serie di emozioni forti indecifrabili. Si siede sul letto a fianco a me, osservandomi bene, cercando di capire cosa mi spingesse a non guardarlo in faccia. Cos’è ora tutta questa confidenza? Non che mi dispiaccia sia chiaro, ma mi sembra piuttosto strano. Il signorino non stava con Pia? Che ci fa qui? Che vuole?

-“ che naso rosso dolcezza, raffreddore, eh? Non ti preoccupare sei divina lo stesso” mi sorride. Mi ha chiamato dolcezza e mi ha fatto un complimento. E poi il sorriso… che bel sorriso.

-“ vai via. Mi vergogno. Sono in uno stato da far vomitare per sino me stessa. E sai quanto mi amo”

-“ a me non fai vomitare, vedi, sono qui da una decina di minuti e ancora non ho avuto nessuno stimolo.”

Faccio una leggera risata e inizio a rendermi conto della strana voglia di avvicinarmi sempre di più a lui.

-“ Come mai sei qui?”

-“ te l’ho detto, mi sono preoccupato.”

-“ e da quando ti interessi tanto a me?”

-“ da ora…” avvicina il viso al mio e mi da un piccolo bacio sulla guancia rossa, poi si alza dal mio letto e si dirige verso la porta chiusa.

-“ devo andare, la preside mi ha concesso solo un ora per andare a prendere mio fratello all’aereo porto. Lo sai che è tornato dall’Europa? Sono andato lì poco fa e dopo sono venuto qui. Sono in ritardo, mi conviene andare. Ci vediamo quando starai meglio. Se ti serve qualcosa fammi un squillo ok?” sembra sincero, mi fa piacere si preoccupi per me. È la prima persona che lo fa, oltre mio fratello naturalmente.

-“ ok…”

-“ promettilo”

-“ promesso. Ciao”

-“ ciao” esce velocemente e chiude di sfuggita la porta della stanza. Bruno…

 

 

-“ ragazze… sapete perché Antonella non è venuta?”

-“ veramente non saprei proprio. Di solito non fa molte assenze. Forse sta male, gira il virus influenzale.”

-“ probabile.”

 

Mi avvicino alle “divine” per avere notizie di Antonella ma a quanto pare nemmeno loro sanno un granché. Fabio ancora non si vede, cosa molto strano visto che è sempre tra i primi ad arrivare in classe. Speriamo non sia successo nulla ai due fratelli.

Una mano si posa dietro alla mia spalla provocando un leggero brivido sulla mia schiena. Mi volto di scatto per capire la persona che osa disturbarmi mentre affondo la testa nei mille e complicate pensieri che mi tormentano stamattina e scopro con mia grande scocciatura anche non è un viso a me molto simpatico.

-“ ciao Giusy”

-“ che c’è?” rispondo sgarbata al ragazzo che sicuramente non ha cattive intenzioni, ma solo una grande sfortuna ad avermi trovata di mal’umore.

-“ ti ho visto pensierosa. Pensavi a me?”

.” si certo. Come no. Guido per favore vedi di lasciarmi in pace. Non ho voglia di discutere con te. Mi sono leggermente scocciata di litigare.”

-“ neanche io voglio discutere.” Risponde lui serio, accennando un sorrisino.

-“ e allora che vuoi?”

-“ parlare. È possibile? O la signorina è troppo preoccupata a pensare ai fatti suoi?” inizia ad assumere un tono di voce piuttosto sgradevole per i miei gusti.

-“ sono impegnata. Riprova più tardi. Ritenta, forse sarai più fortunato”. Faccio per andarmene ma la sua mano mi blocca e mi fa girare, rivolta verso il suo viso, un bellissimo viso. Siamo a pochi centimetri di distanza e lo fisso negli occhi.

-“di cosa dovresti parlarmi?”

-“ sei bellissima” mi stupisco dell’ultima frase, non pensavo che lui me l’avesse mai detta. Non mi dispiace affatto sentirmi fare un complimento da lui. ma c’è un piccolo problemino, io sto con Alan e in questo momento lui potrebbe arrivare qui e farmi una sceneggiata. Mi stacco dolcemente dal suo abbraccio, mi giro e proseguo per la mia strada. Vado verso Patty tutta pimpante, mi volto velocemente per guardare l’espressione felice di Guido che rimaneva là impalato a fissarmi.

 

Torno nei mille pensieri nella quale ero immersa poco fa e dopo pochi secondi decido che sarebbe giusto andare a trovare la mia amica Antonella quando finisce la scuola, oppure questo pomeriggio.

-“ Ciao Giusy”  chi mi chiama? Torno sul pianeta terra con la testa.

-“ ah ciao Patty” rispondo in fretta.

-“ a cosa pensavi?”

-“ niente di che.”

-“ bene. Vado a cercare Tamara. Ci vediamo dopo?”

-“ si va bene. Ciao” mi fa un cenno di saluto con la mano e si dirige verso Tamy.




Angolo dell'autrice:
Ciao ragazzi!! Facevo un giretto sul sito e verso la sesta pagina ho trovato questa ff.... non la aggiornavo da un mese e finalmente l'ho fatto!!!
ringrazio tutti quelli che hanno commentato e aggiunto la mia storia ai preferiti ^^
Al prossimo chappy!!
♥Barby


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