Unstoppable

di SummerNatta
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap. 0 - Introduzione ***
Capitolo 2: *** Cap. 1 - School Life ***
Capitolo 3: *** Cap. 2 - ***
Capitolo 4: *** Cap. 3 - Goodbye. ***



Capitolo 1
*** Cap. 0 - Introduzione ***



Fisicamente,Summer era medio-alta e magra,con occhi e capelli blu.
Aveva un neo sulla guancia destra,e teneva i capelli raccolti in un mollettone, escluse le ciocche sul volto. Era molto brava a nuotare,veloce ed aggraziata al tempo stesso.
Ultimamente sembrava sempre più interessata al mondo dei Pokèmon: pensò più volte di voler diventare un'allenatrice,ma a quanto pare cambiò idea.

Quando Summer disse al professor Oak che voleva diventare una Pokèmon Ranger,lui quasi non ci credeva.
Sicuramente lei aveva tutti i requisiti per entrare all'Accademia Ranger. E il discorso che gli fece lo rassicurò completamente sulle sue intenzioni: dal suo sguardo si capiva benissimo che voleva diventare una ranger a tutti i costi,e che non si sarebbe mai persa d'animo.
Il professore era così contento di quella scelta che contattò subito la scuola per chiedere l'iscrizione. Anche se i corsi erano già iniziati,il preside Lamont accettò lo stesso e con gioia l'iscrizione della ragazza.

E fù così che arrivò il momento di salutarsi: Gary e Oak erano sul bordo della porta.
"Non posso crederci: domani sarà il tuo primo giorno all'Accademia Ranger e sei già in ritardo!" Gary sbuffo. Sua sorella non sarebbe cambiata mai.
Facendo tre scalini per volta,Summer corse giù con la sua borsa e un sorriso smagliante. "Eccomi!" esclamò,ansimando per la corsa.
"Mi raccomando,Summer. Stà attenta durante il cammino. Passerai per il villaggio Cicole e per la città di Vien, quindi potrai riposarti.
Dovresti raggiungere l'accademia entro stasera." I nonni sono sempre apprensivi coi propri nipoti.
"Stà tranquillo,Nonno! Summer ne sà una più del Diavolo. Non c'è da preoccuparsi!" Con un ghigno sul volto,Gary abbracciò Summer e le diede una pacca sulla spalla.
"Allora ci sentiamo stasera! Tenete accesi i cellulari!" Non diede loro nemmeno il tempo di risponderle. Si fiondò fuori dalla porta come un razzo, senza nemmeno girarsi.
"Veramente dovrebbe essere lei quella a tenere il cellulare acceso." Commentò con aria seccata Gary. "Lasciala fare. Sono sicuro che diventerà un ottimo Ranger."
Oak sorrise compiaciuto. "Incontrerà tante persone e tanti Pokèmon,e donerà loro il sorriso. E' questo che un buon Ranger deve saper fare."
Gary guardò la sorella allontanarsi e pensò che il nonno avesse ragione.
Se c'era qualcuno che poteva diventare un Ranger,quella era lei.. Peccato si fosse dimenticata il pranzo a casa.

[...]

Quando arrivò al villaggio Cicole,erano da poco passate le 15. Si fermò un istante a riposare,quando si accorse di non avere il pranzo.
Cadde per qualche secondo in depressione,pensando che Gary avesse ragione a darle continuamente della sbadata.
Una signora del luogo,vedendola affaticata,le offrì un pò d'acqua. Summer sorrise ed entrò nell'abitazione della donna. "Hai già mangiato?" Chiese gentilmente la signora.
"No,ho scordato il pranzo a casa."
"Se vuoi posso darti un pò di pasta. E' quella del pranzo di oggi,dovrebbe essere ancora calda."
Alla vista del piatto fumante,il volto di Summer si illuminò. Ringraziò e iniziò a mangiare velocemente.
Mentre mangiava vide su un mobile la foto di due ragazzi,probabilmente fratello e sorella,entrambi castani e con gli occhi blu.
Decise di non darle molto peso e si sbrigò a concludere il pasto.

Appena finito,ringraziò la signora e ripartì alla volta dell'accademia.
Non ci mise molto a raggiungere la città di Vien. Si fermò a riposare pochi minuti e ripartì subito. Oramai mancava veramente poco.
Come aveva previsto il nonno,arrivò verso le 19 all'accademia. Di fronte ai possenti cancelli della struttura,Summer si sentì quasi a disagio.
Quando vide il campanello però non esitò a suonarlo. I cancelli si aprirono poco dopo. Salì la scalinata e si ritrovò in un ampio piazzale.
Lì venne accolta dal preside Lamont,che si soffermò a spiegarle la storia dell'Accademia e i vari luoghi. Poi li raggiunse Ms. April,una delle insegnanti.
Diede un caloroso benvenuto alla ragazza e l'accompagnò in un edificio a sinistra del piazzale. Dentro vi trovarono altri due insegnanti.
"Sei pronta per la prova d'ingresso?" chiese il preside Lamont. Nessuno le aveva parlato di un test d'ingresso,ma quasi se l'aspettava. D'altronde avrebbero dovuto farsi un idea delle due abilità.
"Bene,un nuovo membro nel nostro Team. Sono sicuro che sarai un ottima recluta. Devi sapere che il Team School punta a dominare il mondo,e credimi.. lo conquisteremo! Muahah!" Mr. Kaplan guardò fiducioso Summer.
"Non dargli retta,è un esaltato,ma dal punto di vista della cattura è un vero maestro." Ms. Claire interruppe bruscamente i piani diabolici di Kaplan, che con fare offeso borbottò qualcosa sulla conquista del mondo.
"Adesso ti daremo le basi della cattura con lo styler,dopodiche proverai a catturare un Pokèmon."
Ne seguì una lunga spiegazione: Ms. Claire sapeva essere soporifera durante le spiegazioni, e Summer quasi si pentì di non aver aderito alla conquista del mondo.
"Tutto chiaro?" Concluse l'insegnante. Summer annuì,e le venne consegnato lo styler.
"Mi raccomando,stà attenta agli attacchi del pokèmon." Si raccomandò il preside Lamont.
Un pikachu venne fatto entrare nella sala,e sembrò avere intenzioni molto bellicose.
Tuttavia,a Summer bastò qualche salto e la giusta presa sullo styler per riuscire a catturarlo.
"Complimenti,hai superato con successo il test,la tua entrata nell'armata è finalmente confermata!" Mr. Kaplan rivolse uno sguardo a Summer.
"Conquisteremo il mondo! Muahahah!" Concluse la ragazza,pienamente convinta di ciò che faceva. Le piaceva l'idea di un ipotetica conquista del mondo.
Tutti i presenti,tranne Kaplan,si girarono esterrefatti verso di lei. Mr. Kaplan diede una pacca sulla spalla a Summer. "Sono fiero di te,ragazzina. Insieme costruiremo un nuovo futuro per l'umanità!"
"Poteva essere un'ottima studentessa.." Disse sconfortata Ms. Claire. Dopo una risata di gruppo,il preside Lamont le mostrò le varie aree della scuola.
Poi,Ms. April l'accompagnò nei dormitori e le presentò le sue compagne di stanza. Erano due ragazze che non facevano parte della sua stessa classe, bensì di quella di Mr. Kincaid.
Dopo le varie presentazioni,data l'ora,andarono tutti quanti a letto. Il giorno seguente sarebbe stato ufficialmente Il Primo Giorno All'Accademia Ranger.

Summer si sentì emozionata. Con pensieri di mille avventure nella mente,si addormentò molto facilmente.

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Capitolo 2
*** Cap. 1 - School Life ***


La notte passò molto velocemente,tanto che a Summer sembrò d'aver dormito un paio d'ore al massimo.
La stanchezza del giorno precedente si faceva ancora sentire,ma non poteva certo permettersi di fare tardi il primo giorno!
Si alzo puntualmente ed inizio a lavarsi e vestirsi. Il tutto ad una velocità spaventosamente...lenta.
E riuscì dunque a fare tardi. Alle 8:00 sentì suonare la campanella,e lei stava ancora togliendosi il pigiama.
Si gettò il più rapidamente possibile verso le scale,inciampando maldestramente nel suo stesso piede e ruzzolando pesantemente da esse.
In quel momento Summer provò una rabbia immensa. Era così arrabbiata che non riusciva nemmeno a rialzarsi,per cui sostò un attimo sul pavimento per riprendersi dalla botta.
"..Ti sei fatta male?" Un ragazzo abbastanza alto,con capelli color castagna ed occhi marroni,era in piedi in cima alle scale,e la guardava con aria preoccupata.
Senza ricevere risposta si avvicinò a lei e la aiutò a rialzarsi. Per qualche secondo il loro sguardo si incontrò,e si fissarono negli occhi.
Summer pensò che quelli erano gli occhi più belli che lei avesse mai visto. Avrebbe voluto osservarli ancora un pò,se non fosse che era TARDI.
"Ehm,siamo in ritardo.." Summer fece notare la cosa,anche se non avrebbe voluto.
"Eh già. E' il tuo primo giorno,vero? Siamo in classe insieme. Io sono Keith."
Keith. Così era questo il nome del bel ragazzo,eh? Di certo non lo avrebbe dimenticato facilmente. O almeno così pensava.
"Io sono Summer.." Summer era quasi in imbarazzo. Erano ancora incredibilmente vicini ma nessuno dei due aveva ancora pensato di spostarsi.
Il lampo di genio venne a Keith,che con un balzo all'indietro smise di fissarla e iniziò a scendere le scale correndo.
Si girò urlando: "Adesso ci conviene correre!". Un sorriso si stampò sul volto di Summer,che iniziò a correre con lui verso la propria aula.
Arrivarono sgommando e aprirono la porta di scatto: sembrò quasi una gag comica. Tutti i loro compagni di classe li guardarono con aria attonita.
"Vi sembra questa l'ora di arrivare?" Ms. April era parecchio scocciata.
"Beh ecco,vede,è successo che.." Keith tentò di accampare qualche scusa. "Non provarci nemmeno,Keith,lo sai che con me non attacca."
La professoressa si girò verso Summer. "Ragazzi,lei è la vostra nuova compagna. Si Chiama Summer. Mi raccomando,fatela sentire a suo agio!"
Summer si mise di fronte a tutta la classe. C'era parecchia gente,ma attirarono la sua attenzione i due ragazzi che aveva visto in foto, nella casa della signora del Villaggio Cicole.
La stavano fissando,e la ragazza le fece un grosso sorriso. "Bene,Summer,puoi metterti lì,vicino Keith. Il ragazzo alla tua sinistra invece è Kellyn."
Quindi Kellyn era il nome del ragazzo della foto.
Summer gli sorrise e lui ricambiò. La ragazza della foto,che era,a sua volta,alla sinistra di Kellyn,si presentò: il suo nome era Kate.
E infine,con la ragazza bionda seduta alla destra di Keith,Rhitmy,aveva conosciuto tutti quelli che sarebbero stati i suoi più cari amici.

Le ore di lezione passarono velocemente. Prima che tutti poterono uscire dalla classe,Ms. April fermò Rhitmy.
"Rhitmy,io devo preparare dei compiti per domani,potresti far fare tu un giro a Summer? Falle visitare tutte le aree della scuola."
"No problem! Arrivederci!" Rhitmy si girò verso gli altri. "Summer,adesso ti facciamo fare un giro,ok?" Summer sorrise e annuì.
Kellyn le diede una pacca sulla spalla. "Mi raccomando,non dare troppa confidenza a Keith,è solo uno sbruffone!" Keith tentò di acciuffarlo,ma lui gli sfuggì.
"Piantatela,abbiamo altro da fare oggi!" Kate fermò il litigio sul nascere.
"Già,il giro della scuola.." Keith guardò Summer. La squadrò da capo a fondo: e non potè pensare altro se non che aveva di fronte la ragazza più bella che avesse mai visto.
Questi pensieri furono interrotti dalla voce di Rhitmy,che lo richiamò all'attenzione. "Allora,partiamo dalla biblioteca,fino a Piazza dell'Ascesa. Va bene a tutti?"
Nessuno ebbe da ridire,così si avviarono tutt'insieme verso la biblioteca.

Non appena entrati nella Biblioteca,Summer notò un ragazzo con i capelli a caschetto,biondi,totalmente immerso nella lettura.
Il biondino si accorse dei ragazzi e fece un cenno a tutti loro: finita di leggere la pagina,posò il libro e si avvicinò a loro.
"Così è lei la nuova studentessa?" Summer si sentì al centro dell'attenzione,un'altra volta.
"Sono Isaac. E' un piacere conoscerti." Lui le tese la mano,che lei afferrò prontamente presentandosi.
"Summer,piacere mio." Sorrise.
"Isaac,anche oggi sei impegnato a studiare? O puoi unirti a noi? Stiamo facendo un giro della scuola,per mostrare a Summer le varie aree."
Isaac annuì. "Ho finito di studiare per oggi. Mi farebbe piacere venire con voi." Così Keith sbuffò ed Isaac rise sotto i baffi.
Mentre visitavano le altre stanze della scuola,lo prese un secondo in disparte.
"E allora,Keith,tutto bene?" chiede Isaac con aria ironica. "Certo che va tutto bene,secchione." Keith distolse lo sguardo.
Isaac vide che l'amico stava fissando Summer. "Quindi hai messo gli occhi sulla nuova arrivata?"
Keith sussultò. Il biondino era troppo perspicace! "Non è assolutamente vero." Tentò comunque di negare.
"Ahahah! Tranquillo,non lo dirò a nessuno!" Isaac tornò insieme agli altri e Keith sospirò,augurandosi che il biondino stesse davvero zitto.
Per qualche istante restò solo. In quel momento erano nell'aula computer,e i ragazzi stavano mostrando a Summer le varie attrezzature presenti.
Gli occhi di Summer erano simili alle onde del mare. Riflettendo su questo,Keith seguì gli altri mentre si dirigevano fuori dall'edificio.
Mentre girovagano nel piazzale all'entrata dell'accademia,Mr. Kaplan si avventò sui ragazzi parlando sottovoce.
Tutti si bloccarono un attimo: che diavolo stava dicendo? Summer e Kellyn annuirono e si avvicinarono a lui. Alzarono i pugni al cielo.
"Team school alla riscossa!" Con la convinzione negli occhi sfoggiarono un sorriso enorme.
Un silenzio tombale piombò sull'area circostante. I tre si accovacciarono per discutere segretamente sulla faccenda.
Come potevano ignorarli tutti?
Kate rideva di gusto,mentre gli altri li guardavano con aria sconvolta. Kaplan si alzò urlando. "Team School! FORMAZIONE!"
Dopodiche il trio si posizionò. L'idea era quella di un interpretazione simbolica delle iniziali del Team, "T.S.",ma l'effetto non fu proprio quello voluto.
Se ne accorsero dal fatto che Kate non poteva più trattenersi e stava ridendo come una pazza.
I tre si accasciarono al suolo,depressi e frustrati,tra le risate di Kate e i risolini sottobaffo degli altri.
Ms. Claire apparve dietro Kaplan con aria minacciosa. "DOVE DIAVOLO ERI FINITO? STAVAMO FACENDO LEZIONE!"
Così Kaplan venne trascinato via mentre borbottava qualcosa sulla conquista del mondo.
Kellyn e Summer si guardarono sorridendo.
"Adesso che avete finito di fare i buffoni,continuiamo il giro?" Keith pareva parecchio seccato dalla situazione.
Iniziò a camminare velocemente guardando per terra,e venne seguito dagli altri,che chiacchieravano tranquillamente. Kellyn raggiunse Keith. "Ehi,cos'è successo?"
Il ragazzo si girò di scatto. "Assolutamente niente!" Urlò,dopodichè continuò a camminare.
Isaac si lasciò sfuggire una risata. "Ehi,ma che gli è preso?" Kellyn era rimasto di stucco.
Il gruppetto era arrivato all'ultima tappa del giro turistico,ovvero Piazza dell'ascesa.
"Si dice che se degli amici si facciano una promessa in piazza dell'ascesa,sicuramente riusciranno a mantenerla." Spiegò Rhitmy.
Mentre gli altri chiacchieravano,Summer fissava il grande monumento al centro della piazza.
Interamente in marmo,si ergeva una statua. Sopra la base vi era posto un grande "Cerchio": aveva forse qualcosa a che fare con la cattura?
Dopotutto bisognava fare dei cerchi per catturare il Pokèmon. Summer fissò ancora a lungo quel monumento. Kate la chiamò.
Era ora di rientrare.

Passata la cena,si ritrovarono tutti vicino le scale,pronti per la solita prova di coraggio che viene fatta ai nuovi alunni.
Bisognava raccogliere 4 styler all'interno della scuola. Lo studente aveva diritto ad un accompagnatore,il suo compagno di banco,ovvero..
"Keith! Devi accompagnare Summer. E' la regola." Sentenziò Rhitmy. Il ragazzo sbuffò,anche se era contento del fatto che toccasse a lui accompagnarla.
I due andarono così al piano di sotto. Recuperati 3 styler nelle varie aule,si ritrovarono a dover scendere nel seminterrato per cercare il quarto.
"Cavoli,qui sotto è davvero buio.." Summer camminava lentamente,davanti Keith. La regola diceva anche che il nuovo studente doveva sempre essere davanti l'altro.
Altrimenti che prova di coraggio era?
Arrivarono davanti ad una porta. Stavano per aprirla,ma Summer notò lo styler posto su un cassone di fianco l'entrata.
"Sembra che non dovremo entrare in quella stanza!" Concluse felicemente,con lo styler in mano.
"Gwaaaahs!" Improvvisamente i due si ritrovarono circondati da 4 gastly,che con fare minaccioso si avvicinavano sempre di più.
"Mano allo styler,novellina!" Si sbrigarono a catturarli. Non ci volle molto,non erano avversari difficili.
Effettuata la cattura,liberarono i Gastly. La porta dietro di loro si aprì con ferocia,e ne uscì Mr. Kincaid,che urlando a più non posso,li cacciò via.
Summer e Keith tornarono di corsa al piano di sopra. Tornarono dai loro compagni,e consegnarono gli styler,raccontando loro cosa era successo.
Dopo qualche risata e congratulazione,andarono tutti a letto.

Passarono diversi giorni dalla fatidica "prima giornata",e Summer adesso si sentiva pienamente a suo agio.
I momenti passati coi suoi amici,le chiacchiere,le stupidaggini,la conquista del mondo,lo studio,i divertimenti.. Era felice della sua vita scolastica.
Sentiva di aver fatto la scelta giusta.
Come ogni giorno,Keith e Summer arrivarono in ritardo a lezione,e si beccarono una punizione da Ms. April,che li costrinse a ripulire l'aula dopo la fine delle lezioni.
"Non è giusto..ognuno ha la sua concezione del tempo,dopotutto!" Keith sbuffò.
"Credo che dovremmo iniziare ad usare una sveglia. Esistono,una volta ne ho vista una." Ironizzò Summer.
Senza accorgersene,entrambi afferrarono lo stesso straccio. Le loro mani erano una sopra l'altra.
Arrossirono,ma non si mossero.
Keith prese la sua mano. Summer la strinse. Adesso erano tremendamente vicini.
Ma si fermarono,e si allontanarono.
"Scu...scusami.." Keith era imbarazzato.
Summer non parlò,e ricominciò a strofinare il pavimento. "Idiota!" Sussurrò,ma arrivò comunque a destinazione.
Il ragazzo le si avvicinò di nuovo,e,con fare arrabbiato,le si piazzò davanti.
"Perchè sarei io l'idiota,adesso? Sei tu che..che.."
"Che?" Summer pretendeva una risposta.
"...Che sei dannatamente bella..."
Si paralizzò. L'aveva detto davvero? Le aveva davvero detto che era...bella? Era la prima volta che provava quella sensazione.
Non riusciva a parlare. Anche Keith era in silenzio. Lui fissava il pavimento. "Sarà meglio che continuiamo a sistemare,eh?.." Il ragazzo prese lo straccio e ricominciò a pulire.
Dopo qualche secondo,Summer prese la parola.
"Grazie.." Arrossì subito dopo.
Keith sorrise impacciatamente,e finirono di pulire l'aula insieme.
Avevano appena finito di sistemare tutto,quando Rhitmy irruppe nella stanza. "Keith! Hai finito? Dobbiamo andare a ripassare! Summer,vieni con noi?"
Summer ripensò a quello che era successo. "No,grazie,devo fare una ricerca con Kellyn in aula computer."
Dopo essersi salutati,Summer si avviò verso la sala computer,pensando ancora alle parole di Keith. Iniziò a sorridere senza nemmeno accorgersene.
Entrò nella sala e vi trovò Kellyn,Isaac ed un altro ragazzo.
"Ehi Summer! Vieni qui!" Kellyn le fece cenno di venire da lui.
Passando vicino ad un armadietto,le sembrò di sentire un tic-tac,ma decise di non dargli peso,e si sedette vicino a Kellyn ed Isaac.
Iniziarono a scherzare e a ridere,quando nell'aula piombò Mr. Kincaid.
"Isaac! Forza,vieni con me,devo mostrarti delle cose in biblioteca,sono sicuro che potranno interessarti!"
Così il biondino salutò e seguì il professore,che uscendo dall'aula fece un ghigno malefico.
"Ma quei due sono spesso insieme,o sbaglio?" Domandò Summer.
"Già. Pare che Isaac sia lo studente preferito di Mr. Kincaid."
Kellyn guardò Summer. "Ricordi il primo giorno? Isaac era in biblioteca. Di solito lui è sempre lì a studiare,per questo non stà spesso con noi. Mr. Kincaid lo ammira molto per questo e quindi condividono l'hobby della lettura."
Summer annuì. Stava per dire qualcosa,quando sentì un TAC decisamente troppo forte per essere frutto della sua immaginazione.
Si girò di scatto verso l'armadietto di prima,ma era già troppo tardi. Una tremenda esplosione invase l'aula.
Tutto stava prendendo fuoco.

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Capitolo 3
*** Cap. 2 - ***


Dalla biblioteca si udì un boato provenire dall'aula computer. Tutto tremò per qualche secondo.
Rhitmy,Keith ed Isaac si precipitarono fuori dalla stanza. Corsero verso l'aula computer ed aprirono la porta: furono costretti a tirarsi indietro,viste le grandi fiamme che ne uscivano.
"SUMMER! KELLYN!" Rhitmy si stava sgolando. Keith ed Isaac erano sconvolti,e non riuscivano a muoversi.
I professori arrivarono di corsa e sgranarono gli occhi. Qualcuno corse immediatamente a chiamare i pompieri. Qualcun'altro iniziò a piangere istericamente. Rhitmy aveva gli occhi lucidi e continuava ad urlare.
Keith voleva entrare,ma venne fermato da Mr. Kaplan. "Ragazzo..sai quanto muoia dalla voglia di entrare e cercare di salvarli? Non ne hai idea.. ma sarebbe un suicidio.. e loro non lo vorrebbero mai!"
Kaplan smise di tenere Keith,che aveva capito il discorso del professore. Nessuno aveva idea di come stessero i 3 ragazzi presenti in quell'aula.

Al momento dell'esplosione,Summer fece soltanto in tempo a gridare "A TERRA!".
Se non altro tutti e 3 si erano salvati dal tremendo urto che l'esplosione aveva provocato. Summer e Kellyn erano vicini,attenti a non scottarsi,sotto la scrivania,ma le fiamme li avevano quasi raggiunti.
All'improvviso si sentì un grido. Sicuramente era dell'altro ragazzo. Ora non rispondeva più ai richiami di Summer,che decise di andargli incontro.
Kellyn cercò disperatamente di fermarla. "Fermati,non fare pazzie! Aspettiamo qui i soccorsi,sicuramente arriveranno tra poco.." Kellyn respirava male.
"Hai idea di quanto sia lontano da qui la caserma dei pompieri? Ci metteranno almeno venti minuti ad arrivare!" Summer si scontrò con le fiamme.
Le faceva male,è vero,ma le fiamme facevano fatica a scottarla. Le sentiva arrivare lentamente. Come se ci fosse una sottile barriera d'acqua tra lei ed esse.
E non appena le fiamme si scontravano col suo corpo,questa "barriera d'acqua" resisteva per un pò,poi evaporava. E poi si riformava.
Non capiva cosa le stesse succedendo. Non aveva tempo di pensarci. Anche se questa "barriera" rallentava le fiamme,queste arrivavano comunque.
E faceva male.
Arrivò davanti al ragazzo che aveva lanciato il grido. Era avvolto dalle fiamme e respirava a fatica,ma per fortuna non era ancora stato ustionato gravemente.
Lo prese in braccio. Cercò di ricordare dov'era Kellyn. Tutto questo fuoco le aveva annebbiato i ricordi.
Improvvisamente un mobile d'acciaio,molto pesante,cadde proprio mentre i due erano sotto di esso. Per non far colpire anche il ragazzo,Summer si sporse il più possibile. Così le sue gambe rimasero incastrate.
Faceva male. Troppo male.
Il ragazzo che fino a poco fa teneva in braccio,cercò di sollevare il mobile.
"Và avanti,più in là c'è un mio compagno di classe. Insieme dovete cercare di uscire da qui!" Summer lo fissò negli occhi.
"Figurati se ti lascio qui! Prima mi hai aiutato. E' giusto che io ricambi il favore!" Controbattè il ragazzo.
"...E comunque mi chiamo Shiroe. Tu sei Summer,vero? Ho sentito prima i tuoi amici che ti chiamavano."
Shiroe riuscì a sollevare il mobile,sebbene con molta fatica.
"Si,sono io..Grazie mille." Le sue gambe erano ridotte malissimo. Bruciavano,ed erano anche ferite.
Le procuravano un grande dolore,ma si rialzò comunque. "Ce la fai a camminare?" Come se fosse lui a doverlo chiedere.
"E tu ce la fai a respirare?" Summer sorrise,sebbene non ci fosse motivo di farlo. Tornarono con fatica da Kellyn,e lo trovarono svenuto.
Summer tentò in tutti i modi di risvegliare l'amico,ma non ci fu verso. Respirava ancora e questo le bastava.
Le fiamme diventarono più intense. Erano l'uno vicino all'altro,accovacciati,sperando in uno spiraglio tra le fiamme che gli permettesse di fuggire.
Passarono dei minuti,dopodichè anche Shiroe svenne,sospirando uno "Scusami". E Summer non avrebbe più aspettato.
Anche se le gambe le facevano un male atroce,anche se faceva fatica a reggersi in piedi,prese in braccio Shiroe e Kellyn e si avviò verso la porta.
Shiroe tornò in sè per qualche secondo. Gli vennero le lacrime agli occhi. Sentiva dolore dappertutto,ed il fuoco stringersi attorno a lui.
"Noi..ci salveremo..non è vero?" Aveva paura. Paura che potesse finire tutto in quel momento. Summer glielo lesse negli occhi.
"Scusa..non volevo fare da peso..puoi lasciarmi qui se vuoi.." Shiroe perse di nuovo conoscenza.
"Idiota,pensi che possa lasciarti qui?" Summer sbuffò. Per qualche secondo si deconcentrò,e perse l'equilibrio. Le sue gambe non facevano più quello che voleva.
Si rialzò ancora. Riprese i due in braccio,lentamente,e ricominciò a camminare. La porta sembrava così lontano. Per un pò cercò di non pensare alle sue gambe.
O al fatto che potevano cedere di nuovo da un momento all'altro. Si concentrò sulla misteriosa "barriera".
Si formava di continuo,ogni volta che veniva sconfitta dal fuoco. E da quando aveva in braccio Kellyn e Shiroe,si formava anche su di loro.
Summer sorrise. Finalmente aveva capito di cosa si trattava.
Completamente avvolta da questi pensieri,si ritrovò a due metri di distanza dalla porta.
Un ultimo sforzo e ce l'avrebbe fatta. Ancora pochi passi.

Ormai erano passati almeno 20 minuti dall'esplosione. Tutti erano fuori dalla porta,ad aspettare con ansia l'arrivo dei pompieri,senza che potessero fare nulla.
Quando finalmente arrivarono,li obbligarono ad andarsene,per pericolo di vampate particolarmente forti.
Ma Keith non voleva andarsene. Non poteva. E nemmeno Rhitmy ed Isaac avevano intenzione di spostarsi.
Il capo dei pompieri cercò di farli ragionare,tenendoli comunque a distanza di sicurezza. Dalle fiamme che i vari pompieri presenti cercavano di spegnere,ne uscì Summer con in braccio i due ragazzi.
Fece ancora qualche passo. Poi si fermò. In piedi. Immobile. Keith corse verso di lei,col capo dei pompieri dietro.
"Tutto apposto,ragazzina?" Chiese preoccupato.
La barriera d'acqua evaporò un ultima volta,ricoprendo i loro corpi di vapore.
"Chiamate immediatamente delle ambulanze!" Le labbra di Summer si mosserò.
Keith era molto attento,cercando di cogliere anche il minimo sussurro. Ma non sentì niente.
Così lei si accasciò su se stessa. Finalmente il dolore era finito.
Rhitmy urlò. Un pompiere controllò i battiti a tutti e 3. Respiravano. Erano vivi.
L'ambulanza arrivò velocemente,e li portò in ospedale. Furono ricoverati per diverse ustioni,ma nel giro di un mese sarebbero stati di nuovo in forma.

Passò qualche giorno.
Keith,Rhitmy,Isaac e vari professori passarono a trovarli. Summer era sveglia,come se li stesse aspettando. Li guardò entrare nella stanza.
I tre ragazzi corsero verso di lei,riempendola di domande a cui non rispondeva.
Keith la fissava negli occhi. Era preoccupato dal suo silenzio.
"Scusate..vorrei parlare con Mr. Kincaid. Potreste uscire un secondo?"
Nella stanza piombò il silenzio. Summer che voleva parlare con Kincaid? Ma se lo odiava!
Mr. Kaplan capì che qualcosa non andava. "Forza,ragazzi,usciamo!"
Così trascino fuori tutto il gruppo.
Kincaid sorrise. "E allora,stai meglio?" Summer gli lanciò un occhiataccia.
"Perchè ha cercato di uccidermi?" L'uomo indietreggiò di un passo.
Fuori dalla porta,Rhitmy cercava di sentire cosa si dicevano,ma l'opera di spionaggio le riusciva male.
Dall'esterno della stanza non si riusciva a vedere l'interno,quindi non poteva nemmeno leggergli il labbiale. Doveva rassegnarsi.
"Perchè pensi che io abbia cercato di ucciderti?"
"Tsk. Lo penso e basta. Dalla sua reazione però direi che ho visto giusto..o sbaglio?" Summer si tirò a sedere sul letto.
Ci fu qualche secondo di silenzio. Kincaid capì che ormai non c'era piu nessun motivo per negare.
"Sai,ho fatto delle ricerche su di te. Pare che tu sia l'unica sopravvissuta del disastroso incendio di qualche anno fa a Smeraldopoli."
Il professore iniziò a passeggiare per la stanza. "Eppure mi sembra strano,che in un incendio in cui sono morti tutti,una ragazzina sia l'unica sopravvissuta.."
Summer lo osservava con l'odio negli occhi. Fargli ricordare quelle cose era un colpo basso da parte sua.
Ma,d'altronde,se l'era cercata.
"I tuoi genitori sono morti in quell'incendio,giusto? Possibile che tu ti sia salvata?" Kincaid si fermò.
"Per questo ho voluto metterti alla prova. Volevo vedere se potevi uscirne illesa. Se potevi salvare i tuoi amici."
Sfoggiò un ghigno malefico,il ghigno che Summer ormai conosceva molto bene.
"Mi dispiace per te,sono ancora viva."
Kincaid si voltò verso di lei. "Un'ultima domanda. Per caso hai dei legami con qualche Pokèmon leggendario?"
Summer si voltò lentamente verso di lui. Era quasi stupita da quella domanda. "Gh. Lei è davvero una persona perspicace,non è vero?"
Così si alzò in piedi. "Durante l'incendio di 4 anni fa,io stavo per morire,insieme a tutti gli altri. In quel momento,sentii un'immensa energia scorrere dentro di me. Poi persi i sensi."
Il professore ascoltava attentamente. "Sognai un Pokèmon. Disse che mi aveva scelto tra tante persone." Summer sorrise.
L'uomo continuò: "In tutti i libri che parlano di Pokèmon leggendari c'è sempre un accenno a queste "scelte". Si dice che siano esseri umani ritenuti superiori e per questo "scelti" da un Pokèmon leggendario. Così,all'umano vengono donati gli stessi poteri del Pokèmon che l'ha scelto."
Kincaid era preoccupato da una possibile azione della ragazza. "Dunque tu sei la "scelta" di un Pokèmon leggendario?" E di quale,se posso chieder--"
"Lei fa parte di un'organizzazione criminale,non è vero?" Il professore non fece in tempo a finire la sua frase.
"..Bah,non perderò tempo a negarlo. Ok,mi hai beccato. E ora,hai intenzione di dirlo in giro..?"
Kincaid tirò fuori un coltello e lo puntò alla gola della ragazza. "Non lo dirò in giro. E sa perchè?"
L'uomo impugnava ancora saldamente il coltello. Summer sgranò bene gli occhi e lo fissò. "Perchè voglio affrontarla quando sarò una ranger."
"Cosa? E perchè non affrontarmi ora,che ne hai l'occasione?" Summer incrociò le braccia.
"Vede,i miei poteri non si sono ancora completamente risvegliati. Ma l'incendio dell'altra settimana..ha accellerato il risveglio."
Kincaid fece un espressione stupita. "Per questo..non appena si saranno risvegliati completamente..e sarò una Ranger..io la troverò ed ucciderò!"
La ragazza puntò un dito verso il suo volto. Fece un ghigno.
"...Parola della scelta di Suicune!"

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Capitolo 4
*** Cap. 3 - Goodbye. ***


I tre ragazzi non ci misero molto a riprendersi e ripresero tranquillamente le lezioni.
Summer e Kincaid non si mostravano particolarmente ostili l'uno verso l'altro: nessuno doveva sapere della chiacchierata che avevano avuto.
Tuttavia Kaplan,che era diventato per Summer più un amico che un insegnante,insisteva ancora nel voler sapere cosa si erano detti.
La ragazza era molto restia a raccontare l'accaduto,anche se moriva dalla voglia di farlo per sentire la sua opinione.
E così Kaplan vinse: riuscì a farsi raccontare da Summer cos'era successo,e anche i dettagli sull'essere "La scelta di Suicune."
"Quindi dici che questi poteri potrebbero portarti a scontri con le altre scelte?" Kaplan era preoccupato.
"Mh,probabilmente sarà così. Dipende dall'indole delle scelte.. potrebbero venire a cercarmi per gli scontri,come potrebbero non farlo."
I due erano seduti sul prato dietro la scuola. "E mi hai detto anche che oramai i tuoi poteri sono sul punto di risvegliarsi.."
Summer si alzò in piedi. "Si,guardi! Riesco a fare anche cose come questa!" Summer formò una X con le braccia,e al punto d'incrocio si formò una sfera d'acqua ed energia.
La ragazza la scagliò e questa provocò una piccola esplosione. Da lontano si sentivano di già le urla di Ms. Claire,così i due decisero di darsi alla fuga.
Durante la fuga raccolsero anche Kellyn,il quale stava fuggendo dalla sorella dopo l'ennesima battuta poco gentile.
Trovato un posto sicuro,Kellyn chiese come mai avessero quell'aria così seria. I due negarono palesemente,ma il ragazzo era ostinato quasi quanto il suo professore.
Summer decise che parlarne anche con Kellyn le avrebbe fatto bene,avrebbe potuto valutare la situazione insieme a entrambi.
Così gli raccontò quanto successo con Kincaid,e tutto quello che significava essere la scelta di un Pokèmon leggendario.
"Quindi sei stata tu a proteggerci dal fuoco?" Kellyn era nervoso. Kaplan annuì in risposta alla sua domanda.
Il ragazzo fissò Summer negli occhi,capendo quanto fosse importante per lei il supporto del suo migliore amico. "Ma come hai intenzione di utilizzare i tuoi poteri?"
Summer alzò lo sguardo. "Li userò per svolgere al meglio il mio lavoro di ranger,non appena lo sarò diventata. E,se sarà necessario.."
Kaplan sperò che Summer non dicesse ciò che stava per dire.
"Se necessario li userò anche per combattere. Sò che le associazioni criminali in circolazione non si fanno scrupoli nel fare del male sia ad umani che a Pokèmon.. Indistintamente. Io voglio proteggere tutti,visto che ne ho l'occasione."
Summer la chiamava "occasione". Kaplan l'avrebbe chiamata piuttosto "disgrazia". Non poteva accettarlo.
La ragazza aveva chiaramente implicato il fatto che avrebbe combattuto,si sarebbe messa in pericolo,si sarebbe ferita.
E nonostante questo aveva scelto la sua strada già da tempo.
"Credi di poter prendere una decisione simile da sola? Non pensi che potresti farti del male?"
Kellyn era furioso. Possibile che lei non avesse pensato alle conseguenze? Iniziò a camminare avanti e indietro,ora era ancora più nervoso di prima.
"Tu la chiami occasione..non lo è affatto! Ti stai prendendo un peso troppo grande..ricorda sempre che hai 15 anni!"
Lo sapeva. Summer lo sapeva benissimo che era una decisione più grande di lei. Però oramai aveva deciso,e non avrebbe cambiato idea.
"Kellyn..cerca di capire! E' già successo,non possiamo cambiare i fatti! E' sbagliato chiamarla occasione? Dovrei deprimermi o mettermi a piangere? Sarebbe inutile,no? Tanto vale sfruttarli al massimo questi poteri!"
Adesso..Kaplan e Kellyn avevano finalmente capito l'ostinazione di Summer. Pensavano che lei Volesse combattere. No..si era ritrovata a dover fare quella scelta.
"Dell'incendio di 4 anni fa a Smeraldopoli..io sono l'unica sopravvissuta. L'unica gioia di quel giorno è stata sapere che mio fratello non era nell'edificio. Pensai che,piuttosto che essere una scelta e dover combattere,non potendo vivere normalmente..sarebbe stato meglio morire in quell'incendio."
Kellyn cadde sulle ginocchia,di fronte a lei. Era sconvolto: aveva davvero desiderato di morire? Adesso..aveva capito.
Lei aveva desiderato la morte,ma nonostante tutto aveva deciso di stringere i pugni e trovare un buon motivo per andare avanti.
Kaplan la abbracciò. A Summer vennero le lacrime agli occhi: le ricordava tantissimo l'abbraccio del padre..aveva lo stesso tocco,delicato ma intenso.
Trattenne i singhiozzi e sorrise. Kellyn si calmò ed iniziò a parlare.
"Summer,io..voglio esserti vicino. Ho deciso,sarò al tuo fianco e combatterò con te..sempre."
La ragazza si stupì delle parole di Kellyn. Voleva dirgli di no,ma lui aveva già deciso.
"Ci alleneremo insieme. Diventeremo dei ranger e dei combattenti eccezzionali!"
Summer sorrise e annuì. Kaplan sfoggiò uno sei suoi ghigni da super star e si fece avanti a spalle larghe.
"Muahah! Adesso tocca a me svelare un segreto.. Prima di insegnare qui,sono stato nell'esercito! Ero uno dei generali più forti della regione!"
I due ragazzi saltarono in piedi. "Lei nell'esercito?"
"Davvero?" Kaplan sorrise,atteggiandosi a modello super figo di una nuova linea di abbigliamento.
"Eh-eh! Ebbene si! E visto che le cose hanno preso questa piega,e nessuno di voi due ha intenzione di tornare indietro..io posso insegnarvi le basi del combattimento!"
Summer e Kellyn si gasarono e saltarono addosso al professore. "Yuppiii!!"
"Abbiamo 6 mesi di tempo prima della fine della scuola e della consegna dei vostri diplomi. Dovrete rinunciare a qualche ora di sonno durante la settimana e nei week-end. Potrete vedervi coi vostri amici il venerdì. Per il resto..con loro inventate delle buone scuse."
I ragazzi erano molto felici e accettarono le condizioni del professore.
Kaplan era contento nel vederli così determinati,ed oramai per loro provava un affetto quasi paterno,nemmeno fossero figli suoi.
Da quel momento iniziava una nuova vita per Summer e Kellyn,basata su allenamenti continui e combattimenti,e Kaplan sarebbe stato al loro fianco.

I mesi erano passati velocemente.
Ogni giorno,Kellyn e Summer si svegliavano un paio d'ore prima per esercizi come la corsa e il sollevamento pesi: dopo le lezioni (passate letteralmente in coma) invece si incontravano con Kaplan per l'allenamento riguardante il combattimento.
Prima,Kaplan diede loro le basi delle arti marziali,poi imparò loro a destreggiarsi con varie armi,a prendere la mira e varie cose che si sarebbero rivelate utili.
Inoltre,l'allenamento di Summer consisteva anche nel trovare un modo per utilizzare i suoi poteri in tutto questo.
Con le arti marziali riusciva a congelare l'avversario,con le armi riusciva a scagliare colpi piu potenti del previsto.
Questo faceva di lei una fantastica combattente.
Con i loro amici trovarono la scusa di essere sotto ripetizioni e di dover studiare tutto il giorno. Tuttavia a questa affermazione loro credevano ben poco.
Un giorno Keith era quasi riuscito a scoprire la verità,ma venne letteralmente atterrato da un colpo di Summer,che si mostrò ovviamente molto dolce nei suoi confronti.
Sebbene dopo quel giorno in quell'aula non avessero più toccato quell'argomento,tra i due c'era uno strano feeling che li portava a passare il tempo libero sempre insieme.
Ma il giorno dei diplomi arrivò velocemente,e passò in un baleno: era già l'ora delle assegnazioni ai vari centri ranger.
Il preside Lamont prese velocemente parola,interrompendo il baccano che si era creato nella sala. La classe di Summer e gli altri era l'ultima.
Tutti gli altri erano già stati assegnati,ed oramai mancavano solo loro.
"Allora..Rhitmy e Keith,voi due sarete assegnati al centro ranger di Villestate,nella regione di fiore. Isaac,tu sei stato richiesto come Scienziato alla Altru S.p.A. Summer,Kellyn e Kate,voi tre sarete assegnati al centro ranger della città di Vien!"
Keith sbuffò. "Davvero così lontano? Uffa.."
Kellyn saltò su. "Tranquillo,potrai sempre chiamare il nostro centro ranger per vedere Summer!"
Summer e Keith arrossirono e tutti risero.

Ognuno di loro stava già facendo le valigie,tranne una certa ragazza dai capelli blu,che era seduta in piazza dell'Ascesa.
Venne raggiunta da Keith,che si sedette di fianco a lei.
"E' finita,eh.." Summer appoggiò la testa sulla spalla di Keith,facendo arrossire nuovamente quest'ultimo.
Già,era imbarazzato,ma niente potè impedirgli di abbracciarla. Eheh.
"Già. Da ora in poi lavoreremo lontanissimi.. ma devi farmi una promessa!" Summer nel frattempo aveva ricambiato affettuosamente l'abbraccio.
"Devi promettermi che anche se siamo lontani.. ci sentiremo sempre e non cambierà nulla tra noi!"
Summer sorrise. "Te lo prometto! Ci sentiremo ogni giorno,e se proprio non ce la facciamo,ogni due giorni..tieni il cellulare acceso,comunque!"
"Senti chi parla,hai sempre il cellulare spento!" Keith iniziò a farle il solletico,al quale Summer non riuscì a resistere.
Poi si accorsero dell'orario,e si avviarono verso la scuola.
"Oggi ci saranno anche i tuoi genitori?" Keith azzardò quella domanda. Vedendo qualche genitore in giro, si era appena accorto del fatto che non sapesse nulla della famiglia di Summer.
"Io non ho i genitori,sono morti qualche anno fa. Vivo con mio Nonno,che probabilmente hai già sentito nominare,e con mio fratello."
Keith si era incupito,ed aveva farfugliato delle scuse. "Tranquillo,non è un problema. A proposito,ecco mio nonno e Gary."
Summer raggiunse i suoi familiari,mentre il ragazzo rimase leggermente indietro. Il tono con cui Summer gli aveva detto che non era un problema non l'aveva convinto..
Ma non era ancora in grado di toccare una ferita così profonda senza riaprirla.
"Ehi Summ--" Gary non potè finire la frase che si ritrovo in braccio la sorella. Il professor Oak salutò la ragazza con una pacca sulla spalla.
"Sembra che tu sia in forma,eh?" Summer si staccò dal fratello e fece un paio di salti. "In ottima forma,lo sai!"
Keith arrivò camminando lentamente.
"Ehi,vi presento un mio amico! Si chiama Keith!" Quest'ultimo però era un pò imbarazzato da ciò che aveva appena saputo,e dalla presenza del professor Oak.
"..Piacere." Gary gli poggiò un braccio sulla spalla.
"Mia sorella è una tortura,vero?"
E ridendo e scherzando,Keith e Rhytmi si ritrovarono pronti a partire,prima degli altri.
D'altronde dovevano andare in un altra regione.
I saluti furono molto commoventi,Rhytmi e Kate piansero come fontane. Kellyn salutò tutti augurandogli buona fortuna.
Il saluto di Summer e Keith consistette in un lungo abbraccio,accompagnato dai fuochi d'artificio e le luci derivanti.
E infine,si ritrovarono in 3: Kellyn,Kate e Summer. Il professor Oak,Gary e i genitori dei due ragazzi li avrebbero accompagnati,visto che la strada da percorrere era la stessa.
Quindi si mesero in viaggio ed arrivarono in poco tempo alla città di Vien.
Gary e Summer si punzecchiarono tutto il tempo,e Kate non faceva altro che lanciare frecciatine ad entrambi.
Kellyn osservava la sorella. Diamine,quanto la adorava. Sin da quando erano piccoli,sono sempre stati insieme,e lui aveva sempre voluto proteggerla.
Probabilmente quando scelse di diventare un ranger,il suo unico pensiero era quello di volerla proteggere.
E il sentimento era ricambiato. Nonostante tutte le loro litigate,erano due perfetti fratelli.
Summer li invidiava un pò. Voleva bene a suo fratello Gary,ma non capiva mai cosa pensasse realmente lui di lei.

Arrivati alla Città di Vien,il professor Oak e Gary salutarono tutti e continuarono per Pallet town,mentre la madre di Kellyn e Kate tornò a casa.
I tre ragazzi erano davanti il centro ranger. L'ansia era molta,il nervosismo anche. Summer prese coraggio e si avvicinò alla porta.
Ma quest'ultima si aprì improvvisamente e con una forza mostruosa,prendendo in pieno la ragazza.
Il possente leader del centro ranger di vien,Barlow,uscì dall'edificio.
"Ehi,voi dovete essere i ragazzi mandati dall'accademia! Forza,entrate. Oh? Ragazzina? Certo che hai uno strano colore di capelli. Ti sei fatta male?"
Kellyn e Kate non potevano trattenersi dal ridere. Il colore dei capelli di Summer: uno degli argomenti piu delicati da toccare in sua presenza.
"Prima di tutto,STRANO COLORE DI CAPELLI? Sono naturali! E' un colore naturale! Non è tinto! Capito?! Non è tinto! Non insinuarlo piu! E poi che problemi ti dà questo colore,eh? eh?! E secondo,gigantone,mi hai dato la porta in faccia! Il mio naso stava meglio prima,non credi?! Dovresti prestare piu attenzione a come ti muovi,gigantone!"
Summer evidentemente non sapeva chi fosse quell'uomo,per cui l'aveva aggredito tranquillamente.
E evidentemente non sapeva nemmeno che la stazza di Barlow era uno degli argomenti piu delicati da toccare in sua presenza.
"Che diavolo hai detto,ragazzina? Ma hai anche soltanto idea di chi hai davanti? Io sono il leader del centro ranger di vien,e questa per te è una pessima presentazione! ..e inoltre,non ho mai detto tutte quelle cose sui tuoi capelli!"
Summer deglutì. Il leader? Si fece un attimo indietro con aria di scuse,sebbene non volesse affatto scusarsi.
Barlow la prese per le orecchie e la portò dentro. "Voi altri,seguiteci."
Le presentazioni finirono in breve. Per i tre ragazzi era appena iniziato il periodo di prova,che sarebbe durato un mese.

Durante quella mesata,Summer e Barlow litigarono non poche volte,ma allo stesso tempo legarono molto.
Ci volle un pò prima che la ragazza riconoscesse l'autorità di Barlow,ma alla fine iniziò a dargli ascolto.
Per questo durante le missioni,solitamente Barlow si portava Summer,e delle volte anche Kellyn. Kate,insieme agli altri ranger,erano addetti alle pattuglie,e alle altre cose minori.
Summer ottenne anche il suo pokèmon compagno,un eevee,mentre Kellyn trovò un sentret e decise di prenderlo con sè. Infine anche Kate ricevette il suo POkèmon compagno: un kricketot.
Finito il mese di prova,arrivarono due richieste al centro ranger. Barlow radunò tutti i ranger nella sala mensa.
"Ragazzi,dalla federazione richiedono due ranger per due missioni diverse. La prima è nella regione di Kanto,la seconda nella regione di Auros. In entrambe le regioni sono presenti delle associazioni criminali che stanno creando il caos,per cui la federazione ha deciso di inviare un ranger a risolvere la situazione. Allora,qualcuno vuole andare?"
Summer,sentendo menzionare le associazioni criminali,aveva deciso in partenza che avrebbe accettato una delle due missioni.
Per cui alzò la mano e optò per Kanto.
Rimaneva Auros,per la quale si propose Kate,battendo sul tempo Kellyn.
"Siete entrambe sicure,ragazze? Io non ho problemi a mandarvi,ho assolutamente fiducia nelle vostre capacità." Barlow sorrideva: la risoluzione di entrambe lo rendeva contento.
"Barlow,non posso andare anche io con Kate?"
Kellyn era preoccupato. La sorella ce l'avrebbe davvero fatta?
Kate non gliela fece passare liscia,e si arrabbiò tantissimo,tanto che partì immediatamente il giorno dopo.
Summer invece aspettò un paio di giorni,durante i quali controllò la situazione di Kanto,per cercare di capire se potesse essere collegata a Kincaid.
Non trovando collegamenti alcuni,chiamò Keith per avvisarlo della missione e del fatto che per un periodo non sarebbe piu stata al centro di vien,quindi partì.
A Kellyn dava fastidio rimanere con le mani in mano,ed era preoccupato per Kate,che non gli rispondeva nemmeno al cellulare.
Ma dopo qualche giorno alla ragazza passò l'arrabbiatura,e ricominciò a parlare col fratello.
Era Summer quella che spesso e volentieri era irreperibile: aveva iniziato un indagine tutta a modo suo.
Aveva conosciuto Ash,un allenatore della regione,e i suoi amici Brock e Misty,ed aveva deciso di accompagnarli nel loro viaggio,scoprendo che anche il fratello Gary stava girando per Kanto,determinato a sconfiggere la lega Pokèmon.
Quindi venne a conoscenza di un torneo interno alla lega,chiamato Special Tournament: i combattimenti in questa tipologia di torneo consistevano in un 2 contro 2.
Ma non le solite battaglie doppie: al combattimento partecipavano l'allenatore e il pokèmon scelto,contro l'allenatore avversario ed il suo pokèmon.
Non era consentito utilizzare armi,tuttavia se si possiedono poteri speciali o abilità particolari potevano essere utilizzate contro l'avversario per mandarlo KO.
Summer stava girando tutta la regione con Ash,cercando ogni possibile covo del Team Rocket,la famosa associazione criminale di Kanto,ma lo accompagnava anche nei suoi incontri in palestra.
Per cui decise di iscriversi allo Special Tournament: per lei era l'occasione d'oro per allenarsi e provare nuove esperienze.
Barlow le diede il consenso di tenere una squadra di Pokèmon,a patto che non perdesse di vista il suo obiettivo principale,ovvero sgominare il Team rocket.
Tirò su una squadra equilibrata e potente,composta da: Flareon (L'evoluzione del suo pokèmon compagno eevee),Parasect,Lapras,Electrode,Pidgeot e Kabutops.
Per poter partecipare allo Special Tournament della lega pokèmon occorreva aver vinto almeno 5 degli 8 incontri organizzati per la regione.
Summer partecipò a 7 degli 8 tornei organizzati per la regione,vincendo in 6 di essi e perdendone uno contro il suo rivale,Green,per cui la sua ammissione al torneo finale era indiscutibile.
In quel lasso di tempo scovò anche il capo del team rocket,e riuscì a interrompere le sue attività per un pò.
La sua missione era finita,ma aveva un altro impegno da portare a termine: insieme ai suoi POkèmon,doveva vincere lo Special tournament e diventare la campionessa di Kanto.
E così fu: sconfisse anche Green,il suo rivale,e ottenne il titolo di Campionessa dello special tournament di Kanto.
Stessa sorte non toccò al suo amico Ash,che invece perse. Ma non si scoraggiò e decise di partire per Johto. Aveva chiesto a Summer di venire con lui,ma lei doveva tornare al centro ranger di Vien.
Comunque si ripromisero di tenersi in contatto,in quanto erano diventati ottimi amici.
Tornando alla città di Vien,Summer lasciò a suo nonno i Pokèmon,tenendo Flareon come pokèmon compagno.
Fatto ritorno al centro ranger,Summer scoprì che Kate non era ancora rientrata dalla sua missione.
Ed anche che le comunicazioni con lei erano interrotte da diversi giorni.
Kellyn era all'apice del nervosismo,sarebbe potuto uscire dalla porta in qualsiasi momento ed andare ad Auros.
Ma tutti aspettarono notizie speranzosi. Quando il segnale del suo styler scomparve,si creò il caos: Kellyn cadde in depressione,Barlow era indeciso sul da farsi e Summer cercava di consolare Kellyn e rassicurarlo.
Il giorno dopo al centro ranger venne recapitato un pacco.
Mittente: "Dei cari amici che vi aspettano per un tè."
Destinatario,il centro ranger.
Barlow decise che aprire il pacco davanti a tutto non era opportuno,e chiamò Summer e Kellyn nel suo ufficio.
Barlow aprì il pacco e fece prendere a Kellyn il contenuto. Un vasetto contenente liquido rosso.
Barlow e Kellyn stavano ispezionando il vasetto,mentre Summer controllava il pacco. C'erano una busta ed una poke ball al suo interno. Summer aprì la busta.
Un'espressione piena di paura e stupore fece capolinio sul volto della ragazza.
Mentre gli altri due cercavano di aprire il vasetto,Summer si alzò in piedi tenendo la busta in mano.
Dalla busta si intravedevano delle foto,ma da dove si trovavano i due non si vedeva bene.
"Ehi,cos'è successo? Cos'è quella busta? Hai già letto la lettera?" Barlow chiese preoccupato.
Summer non riusciva ad aprire bocca. Delle lacrime iniziarono a formarsi nei suoi occhi.
"Quel sangue..è di Kate.."
Riuscì a pronunciare soltanto quelle 5 parole. Dopodichè fece cadere la busta e si accovacciò,tenendo la testa sulle ginocchia.
Kellyn era sconvolto. Raccolse velocemente la busta e prese le foto al suo interno.
Una vista raccapricciante. In tutte le foto si vedevano le immagini di una persona brutalmente squartata,fatta a pezzi.
Summer piangeva.
Fino all'ultima immagine,Kellyn sperò che il suo presentimento fosse infondato.
Ma l'ultima foto ritraeva la testa di Kate. Separata dal resto del corpo.

..Kate era morta.

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