I due traditori

di Bobby_Drake
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cambiamenti ***
Capitolo 2: *** Tradimento ***
Capitolo 3: *** Missione di recupero ***
Capitolo 4: *** Bobby vs Alex ***
Capitolo 5: *** Infermeria ***
Capitolo 6: *** Riprendiamoci Alex ***
Capitolo 7: *** Percorsi di vita ***
Capitolo 8: *** La scelta di Mistyque ***



Capitolo 1
*** Cambiamenti ***


Capitolo 1Cambiamenti


“Viviamo in tempi oscuri. In un mondo pieno di paura, rabbia, odio e intolleranza. Ma in ogni tempo ci sono uomini che lottano contro tutto questo. Charles Xavier era uno di questi uomini. La sua è una missione che non ha mai visto compiersi. Sembra essere il destino dei grandi uomini quello di non vedere mai il raggiungimento dei loro obiettivi. Charles era più di un capo, più di un maestro, era un amico. Quando avevamo paura ci ha dato la forza, e quando eravamo soli ci ha dato una famiglia. E anche se ora se n'è andato, gli insegnamenti di Xavier vivono attraverso di noi: i suoi allievi. Dovunque andremo, porteremo avanti il suo ideale e il suo ideale era un mondo unito”.

Il discorso di Tempesta era perfetto, toccante, sincero.


Il Professore era morto da un anno ormai. Aneurisma cerebrale. Una morte assurda.


Jean si era chiesta se la causa della morte del Professore potesse essere collegata ai suoi poteri telepatici. Aveva fatto diverse analisi. Tutto apposto. Anzi aveva ricevuto persino una bella notizia. Era incinta. Lei e Ciclope aveva lasciato la dirigenza dell'Istituto a Tempesta per fare i genitori. Jean aveva però accettato il ruolo di vice di Ororo mentre Scott era diventato supervisore degli insegnanti e delle missioni. In fondo era quello che più o meno facevano anche prima.


C'erano state anche delle new entry. Mistyque era entrata negli X-Men. Già da tempo scavalcata da Emma Frost nella Confraternita, la mutaforma aveva deciso di lasciare il gruppo di Magneto. E questo le aveva dato la possibilità di avvicinarsi ancor di più ai figli, Kurt e Rogue. Anche se quest'ultima non l'aveva mai accettata del tutto. Grazie al Professore e a Bobby, Mistyque era entrata definitivamente negli X-Men. Forse per ricomperarlo del suo aiuto in svariate occasioni, la trasformista ha iniziato una relazione segreta con l'Uomo Ghiaccio.


Anche Westley Pierce detto Phantom è una novità. Grazie alla sua capacità di protezione, il nuovo arrivato è riuscito per un breve periodo a conquistare le grazie di Rogue. Per rendere felice la ragazza, Westley ha utilizzato le sue conoscenze in chimica molecolare per trovare una specie di cura. Ha ottenuto un ibitore in grado di ridurre notevolmente, ma non di cancellare, i poteri mutanti per qualche ora. Purtroppo per lui, Rogue lo ha utilizzato per ritornare col suo vero amore, Gambit, con cui aveva perso la verginità anni prima quando era scappata col francese e lasciato Bobby per trovare una cura che si era rivelata solo momentanea.


Ora gli X-Men sono divisi in due squadre. Una è capitana da Ciclope e comprende anche Jean, Logan, Alfiere, Colosso e Cannonball. L'altra è guidata da Rogue e comprende Gambit, Mistyque, Bobby, Kitty e Kurt.


Poi ci sono i giovani promettenti, gli x-men del futuro. Emily Dunst detta Crio, Jubilee Lee e i suoi colpi di energia, Georgina Sparks la licantropa, Jarod Charles il mutaforma, Nathan Grey il telepate, Kato Ayabusa esperto di arti marziali, William Spike il velocista.


Per quanto riguarda la Confraternità di Magneto i nomi sono i soliti: oltre alla manipolatrice Emma Frost, si segnalano Pyro, Multiplo, Fenomeno e la novità Elettric Man.


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Capitolo 2
*** Tradimento ***


Capitolo 2 – Tradimento


Bobby è intento a dare lezioni private a Emily. L'insegnante vuole sfidare l'allieva in una delle lezioni che il ragazzo intende trasmettere ai studenti dell'ultimo anno. L'obiettivo è quello di trasformare il proprio braccio prima in ghiaccio e poi in acqua. La ragazza però sembra avere difficoltà nel liquefare l'arto.


“Posso parlarti in privato?” Scott è terribilmente serio. Lui è sempre serio.

“Continueremo dopo” Bobby si rivolge a Emily.


I due mutanti si dirigono verso l'ufficio di Ciclope. Lui non parla, il ghiacciolo lo segue cercando di leggergli nel pensiero anche se non è un telepatico.

“Devo affidarti una missione segreta” dice finalmente Summers sedendosi alla sua scrivania.

Una missione segreta? Di solito le missioni i capisquadra le affidano ai membri della propria squadra. Bobby fa parte della squadra di Rogue. Evidentemente Scott non si fida dei suoi.

“E' una cosa che riguarda entrambi”. Bobby si chiede cosa possano avere in comune lui e Scott poi qualcosa, o meglio, qualcuno gli viene in mente.

“Una fonte mi ha riferito che Alex e Lorna sono a Genosha” inizia Scott. “Ma non so se si siano alleati a Magneto o stiano cercando di spiare il nemico senza avvisarci”.

“Cosa devo fare?”. Una missione che Bobby non vuole, non ha mai accettato come la ragazza l'abbia lasciato per il giovane Summers e poi come hanno lasciato l'Istituto senza dire nulla. Ma non può rifiutare. Non se la sente.

“Vai a Genosha, e farli tornare” dice Scott.


Nessuno può testimoniare di aver visto Bobby lasciare l'ufficio di Ciclope anche se nei corridoi qualcuno c'è. L'Uomo Ghiaccio si è infatti trasformato in aria. Invisibile e più veloce. Infatti gli servono pochi minuti per arrivare sull'isola che Magneto ha trasformato da svariati anni nel suo quartier generale.


Anche Genosha è una scuola, all'apparenza simile allo Xavier Istitute, in realtà le due scuole sono diversissime. La prima insegna l'odio e a uccidere, l'altra l'amore e la difesa. Non visto Bobby osserva i suoi nemici che si allenano. Pyro sta combattendo contro Polaris. Il fuoco contro il ghiaccio. Un deja-vu. John sembra avere la meglio riducendo a terra l'avversaria circondata dal fuoco nemico ma sul più bello Magneto ferma il combattimento. Allardyce non è contento mentre Alex soccorre la fidanzata. “E' una debole” la deride il suo avversario. Improvvisamente Havok scaglia una scarica contro Pyro che rimane a terra. Magneto ride.


Poco dopo Bobby rivede John ed Erik in infermeria.

“Perchè mi hai fermato? E' una debole, i deboli non meritano di vivere. Non è quello che ci insegni?”

“E' mia figlia!”

“E' una di loro!”

“Non è mai stata una di loro. Sangue del mio sangue non mente”

“Potevamo avere l'Uomo Ghiaccio”. Emma Frost appare in tutta la sua bellezza.

“Bobby? Un altro debole?” Pyro ride.

“Ti sbagli. Quel ragazzo ha una potenza superiore ad Havok”. Emma osserva le ferite di John con un sorriso. Come a dire che è superiore pure a lui.

“Non tutto il male viene per nuocere” risponde Magneto. “Alex è il fratellino di Scott. Potremmo avere Ciclope in pugno se sapremmo utilizzare bene le nostre pedine”.


Magneto lascia la stanza e si dirige verso la figlia. Havok, su richiesta di Erik, si allontana ma Bobby rimane non visto ad ascoltare.

“Dovrai allenarti di più se vuoi essere utile alla causa”

“Mi ero solo distratta”

“Il tuo ragazzo invece è già pronto”. Attimo di pausa. “Ma credi davvero che si scaglierà contro suo fratello?”

“Non ho alcun dubbio”.



Bobby ha finalmente le sue risposte. Non sono belle. Alex e Lorna non sono andati a spiare il nemico. Ma si sono alleati al nemico. E sempre stato questo l'obiettivo della ragazza, anche quando stava con lui. Portare un X-Men nella confraternita. Triste ma vero.


Nella strada verso casa la mente di Bobby è pervasa da mille pensieri. Aveva passato tanto tempo a chiedersi cosa avesse fatto di sbagliato con Lorna. Quando lei e Alex avevano lasciato l'Istituto lui era stato felice, avrebbe potuto andare avanti. E aiutando Mistyque a riavvicinarsi ai suoi figli, forse perché memore dei problemi coi suoi genitori, si era avvicinato anche a lei. Certo non aveva mai creduto che lei lo amasse.


E se anche Mistyque lo aveva sedotto per convincerlo ad allearsi con la Confraternita?


Ora però lo aspetta un altro compito difficile. Deve dire a Ciclope che suo fratello si è alleato col nemico perché, già perché? Per amore di Lorna? Perché odia suo fratello? Perché loro due non si sono mai trovati completamente a loro agio negli X-Men? “Nemmeno Mistyque”.

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Capitolo 3
*** Missione di recupero ***


Capitolo 3 – Missione di recupero


Con un gruppo al cuore, Bobby si avvia verso l'ufficio di Ciclope. Il supervisore è in compagnia di Jean e della piccola Rachel.

“Amore, perché tu e la mamma non andate a vedere che fa zia Ororo”. Un modo simpatico per mandarle via. La piccola non può capire ma la madre sì, e poi è telepatica. Ma il peggio è che Jean può leggere anche nella mente di Bobby. Lui si è chiesto spesso se sapesse della sua relazione con Mistyque ma se così fosse è ovvio che ha mantenuto il segreto e non lo ha mai rimproverato né consigliato. Una volta gli aveva detto di stare attento. Non aveva afferrato il messaggio.

Uscendo Jean guarda l'amico ghiacciato con tristezza. Sa già cosa lui e il marito si diranno.


“Allora?” Bobby è nell'ufficio ormai da diversi minuti, non parla e Scott è decisamente impaziente. Evidentemente l'aria stravolta di Drake non gli basta per capire.

“Credo che Lorna sia sempre stata con la Confraternita”

Scott lo guarda stupito.

“Ho motivo di credere che fosse in missione per il padre con l'obiettivo di...” è triste dirlo ma deve. “... di trovare un pollo da sedurre e poi portarlo dall'altra parte”.

“Un pollo?” Il tono di Scott è rabbioso. Bobby sta offendendo suo fratello.

“Quel pollo inizialmente dovevo essere io” si scusa Drake. “Ma qualcosa è andato storto”

“Insomma Alex e Lorna si sono alleati col nemico?”

“Sì” manca il fatto che probabilmente Alex lo ha fatto per odio nei confronti del fratello ma forse per Scott è sufficiente quello che sa già.

“Dobbiamo riprenderlo”. Il tono di Ciclope è di quelli peggiori.

“Sarebbe una follia”. Ha fatto la sua scelta, vorrebbe dire Bobby ma non è il caso.

“Metti insieme una squadra, persone affidabili”. In altre parole un'altra missione segreta.

“Perderemo vite umane per salvare qualcuno che forse non vuole essere salvato”

“Bobby, è un ordine” ringhia Ciclope. “Mi fido di te”. Parole che Scott non dice spesso.


Per evitare qualsiasi problema, Bobby ritiene meglio reclutare persone che possono mescolarsi bene senza essere visti. L'aiuto di Mistyque potrebbe servire ma l'Uomo Ghiaccio non è certo di potersi fidare. L'uomo giusto è Westley. Invisibile, capace di attraversare i muri e può imitare il teletrasporto. Quest'ultimo consiglia anche la partecipazione di Kato. Affidabile, non fa domande, può agire senza essere visto, sa badare a se stesso e in caso di problemi può essere d'aiuto sconfiggendo più nemici alla volta. Bene, la squadra è pronta.



Con l'aiuto del teletrasporto Westley e Kato arrivano per primi a Genosha ma Bobby non tarda a presentarsi agli amici. “Seguici senza farti vedere e se ci sono problemi intervieni”. Date le direttive al giapponese, l'Uomo Ghiaccio inizia le ricerche di Alex con Phantom.


Seguirli? Per Kato non è affatto facile. I due compagni sono letteralmente scomparsi. E' chiaro che gli occhi non possono aiutarlo. Ma le arti marziali gli hanno insegnato un modo di vedere senza l'utilizzo degli occhi. Individuare l'energia che le persone sprigionano. C'è chi ne sprigiona di più e chi di meno. Kato ha imparato che i mutanti sprigionano più energia rispetto ai “normali” e che i mutanti che utilizzano i loro poteri sprigionano ancora più energia. La sagoma di energia di Bobby e Westley non può essere vista a occhio nudo ma solo con gli occhi della mente.


Anche Westley segue l'amico con lo stesso metodo. Drake invece non è interessato a seguire nessuno. Deve trovare Alex, tramortirlo in qualche modo e portarlo da Scott.


Alex e John stanno combattendo. Pyro vuole dimostrare che il piccolo Summers non è più forte di lui e di conseguenza nemmeno Bobby. E' un fatto personale. Per John Allardyce tutto è un fatto personale. E' il suo modo di vivere, è il suo modo di combattere. E Alex se ne sta accorgendo. Havok getta una scarica contro il suo avversario. Non è molto forte. John contrattacca. Rigira l'onda di plasma contro Alex e ci aggiunge del suo. Un tiro potente. Un muro di fuoco. Prende in pieno Alex che cade a terra. John sorride. Nessuno può fermarlo. Sono solo loro due. Stavolta i deboli verranno annientati. Ma Pyro ha fatto i conti senza Bobby. Per l'Uomo Ghiaccio sarebbe l'ideale lasciare che i due nemici si annientino a vicenda. Ma non sarebbe diverso da loro. E lui è diverso. John si avvicina ad Alex. La sua mano prende fuoco. E' pronto a sferrare l'attacco finale. Bobby tocca il braccio di Havok, lo iberna. Polaris, pensa John. D'un tratto il fuoco sulla sua mano si spegne e cade in avanti. Kato lo ha colpito.

“Ora possiamo andare? Sta arrivando gente”

Westley tocca Kato e Alex. I tre scompaiono. Anche Bobby scompare.


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Capitolo 4
*** Bobby vs Alex ***


Capitolo 4 – Bobby vs Alex


E' vero. Sta arrivando qualcuno. Polaris, Emma e Magneto raggiungono la sala del combattimento. Si allarmano vedendo John a terra. Ma il ragazzo sta già riprendendo i sensi. Gli duole la schiena ma non importa.

“Tu, brutta stronza” si scaglia contro Polaris.

“Tu sei pazzo” risponde la figlia del capo.

“Siete due deboli” continua John. “Tu e quella schiappa del tuo amichetto”

“Dov'è Alex?” Lorna sembra preoccupata.

“Se non lo sai tu” sorride Pyro.

“Cos'è successo?” chiede Erik.

“Stavo per eliminare quell'idiota quando questa qua è arrivata in suo soccorso”

“Come sarebbe a dire?”

“Lo ha ibernato e poi non so cosa sia successo, qualcuno mi ha colpito”

“Bobby” Polaris non ha alcun dubbio.

“Scott si è ripreso il fratellino” sentenzia Magneto.

John è indubbiamente arrabbiato. Ancora una volta ha perso lo scontro con Bobby. Ma presto lo eliminerà. Toglierà di mezzo per sempre i due ghiaccioli e il giovane Summers.


Bobby e i suoi compagni portano Alex in palestra. Havok non è più ibernato ma ha le mani e le caviglie legate da manette di ghiaccio. Drake dice a Kato che può andare e di non parlare con nessuno di ciò che hanno appena fatto. E chiede a Westley di andare ad avvisare Scott che la missione è stata completata.


“Liberami” Alex si è ripreso. Sta cercando di sciogliere il ghiaccio con scariche di plasma ma capisce subito che è una strategia sbagliata. Il ghiaccio infatti amplifica le scariche che si ritorcono contro di lui.

“Alex, non sei in te” risponde Bobby.

“Non sono mai stato così in me” sorride Summers. “Hai solo paura, Drake”

“E di che?”

“Sono più forte di te” Alex cerca di provocare l'avversario. “E lo sanno tutti che lei ha scelto me”

“Alex” Bobby non vorrebbe rispondere alle provocazioni ma davanti alla fragorosa risata di Havok, l'orgoglio sembra avere la meglio.

Alex si alza in piedi e si tocca i polsi. Ora è libero. Libero di eliminare Bobby.


La mano di Drake si ghiaccia. Mentre l'avversario sta ancora assaporando la ritrovata libertà, Bobby gli scaglia un pugno. Dalla bocca di Alex esce un rivolo di sangue.

“E' tutto qui quello che sai fare, Drake?” Havok risponde con un pugno allo stomaco. Bobby non fa in tempo a trasformarsi in ghiaccio. Sente il colpo, lo soffre ma reagisce scagliando proiettili di ghiaccio. Alex li schiva abbastanza bene anche se qualche goccia di sangue gli esce dalla guancia. Risponde con con un muro di plasma. Bobby lo prende in pieno ma il colpo non è alla sua piena potenza. L'Uomo Ghiaccio barcolla ma si riprende. Un'altra onda di plasma lo colpisce. Cade a terra. Ma con un po' di fatica si rialza.


Westley si presenta a Scott. Quest'ultimo lo guarda male, non lo ha mai ritenuto affidabile. Bobby è forse l'unico nella scuola a fidarsi completamente di Pierce ma Ciclope evidentemente non è contento che l'Uomo Ghiaccio abbia affidato a lui la missione.

“E' in palestra” dice solo Westley.

“Ha reagito?”

“No” risponde Phantom ignaro di ciò che è successo dopo che ha lasciato la palestra.

“Grazie. E...” Scott guarda il suo interlocutore dritto negli occhi. “Non parlarne con nessuno”

“Agli ordini”

Scott sta per allontanarsi ma poi ha un pensiero. “Chi altri lo sa?”

“Nessun altro” mente Westley.


Bobby sembra aver risentito dei colpi subiti. Ha l'affanno. Alex è ferito in volto ma è tranquillo, respira normale. Concentra tutte le sue energie. L'Uomo Ghiaccio decide che è il momento di colpire, l'avversario è distratto. Emana un raggio congelante con l'obiettivo di sbattere Havok al muro e sperare che il colpo lo faccia svenire. Così non è. Anche Alex è pronto ad attaccare. Un muro di plasma blocca il raggio congelante. Nessuno sembra avere la meglio sull'altro. Il muro si congela completamente. Bobby da sfogo a tutte le sue forze per aumentare l'intensità del raggio. Ma Alex ha più energia.


Il muro gelato colpisce Bobby scagliandolo a parecchi metri di distanza. Non ce la fa più. Vorrebbe alzarsi ma il corpo non risponde. Alex è su di lui, lo prende per il collo.

“Alex” Drake tenta di implorare l'avversario. Niente da fare. Scarica di plasma. Bobby la sente, la soffre. Urla. Alex ignora le urla. Ogni centimetro del corpo congelato di Bobby sente la scarica alla massima potenza. Colpa dell'umidità che ne aumenta la potenza. L'Uomo Ghiaccio continua a urlare poi d'un tratto smette. E' svenuto. Alex non è ancora contento. Lo vuole uccidere. Ma un raggio laser lo colpisce alla schiena. Non gli fa nulla. Ma lascia ugualmente andare il povero Bobby. Sa da dove proviene il colpo, sa chi lo ha sferrato. Si gira. Scott.


“Alex, che diavolo stai facendo?” Scott non vuole colpire suo fratello ma capisce che Alex non lascerà Bobby finché questi non sarà privo di vita. Sa che Alex è immune ai suoi colpi ma spera di distrarlo. Lo colpisce alla schiena. Ha funzionato. Lo ha lasciato cadere. Si è girato verso Scott che si chiede quali siano le reali condizioni dell'Uomo Ghiaccio.

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Capitolo 5
*** Infermeria ***


Capitolo 5 - Infermeria


I due fratelli Summers si trovano uno di fronte all'altro. Lo sguardo di Scott va a Bobby. Quest'ultimo è gravemente ferito, non si riprende. Scott non può aiutarlo ma sa che deve fare qualcosa per lui. Per lui e per suo fratello.

“Jean” la telepatia è l'unica speranza per Bobby.

“Dimmi, Scott”

“Ho bisogno d'aiuto in palestra. Bobby è gravemente ferito”

Una scarica di plasma interrompe il contatto.

“A che stai pensando, fratellino?” Alex deve aver capito le intenzioni di Scott.

“Come hai fatto a ridurti così?” Ciclope non riconosce più suo fratello.

“Così come?”

“Perché ti sei alleato al nemico?”

“Magneto ha capito il mio vero potenziale, cosa di cui a te non è mai importato” Finalmente Alex si sfoga. “Tu sei il fratello più grande, più forte. Ma chi lo ha detto che solo perché sei più grande di me devi anche essere più forte?”

“Alex, questo non ha senso” ribatte Scott. “Lo sai benissimo che il mio potere non funziona con te e viceversa”

Havok concentra tutta la sua energia e invia una fortissima onda di plasma al fratello. Ma non gli fa nulla. Scott ha ragione, sono uno invulnerabile al potere dell'altro. Anche Alex lo sa ma la rabbia glielo fa dimenticare.

“Scott” E' arrivata Jean.

Un'onda di energia scaglia Alex a qualche metro di distanza. Dopo la battaglia con Bobby e gli inutili attacchi al fratello, Havok risente del colpo della cognata e rimane privo di sensi.


Bobby e Alex vengono portati in infermeria. Le condizioni dell'Uomo Ghiaccio sono più preoccupanti. Xorn si è preso cura di lui ma il ragazzo non si è ancora ripreso. Il giovane Summers invece sta fisicamente bene. E' stato legato con speciali lacci anti-plasma. Ma è molto arrabbiato. Grida di essere slegato. Annie gli fa visita ogni tanto. Sa che non deve ascoltare le sue suppliche di essere liberato. Altrimenti tornerà da lei.


Al capezzale di Bobby, Tempesta è chiaramente arrabbiata.

“Hai messo a rischio la vita di uno dei miei senza nemmeno dirmelo”

“Nessuno è tuo qui dentro” Ecco che le vecchie ruggini tra Ciclope e Ororo tornano fuori. “Bobby era libero di fare quello che voleva”

“Sai benissimo che non è vero. La storia di Alex e Lorna lo ha scombussolato. Lo hai usato, Scott”

“Ha la pelle dura. Si riprenderà” Ciclope si allontana dal corpo di Bobby, si sente in colpa.

“Sai che ha ragione, Scotty” Jean si schiera con Tempesta. “Questa volta hai esagerato”

Ciclope lascia l'infermeria. Non sopporta più i rimproveri della moglie e di Ororo. Non sopporta vedere Bobby in quello stato. Non sopporta le urla del fratello. Si sente impotente. E lui odia essere impotente.


“Si riprenderà” chiede Tempesta a Xorn.

“Sì, ha solo bisogno di riposo” risponde il mutante medico.

“Stava peggio quando stava con me” Rogue vuole essere forte. Per il suo amico, per il suo primo amore. E poi in fondo è vero. Lei ha messo a dura prova la pellaccia di Bobby. E lui non si è mai lamentato quando stava con lei. Ora Rogue stringe forte la mano di Gambit. Quest'ultimo non ci voleva venire in infermeria a vedere Bobby. Lo ha fatto solo per lei.


“Acqua” disse improvvisamente l'Uomo Ghiaccio.

“Vuoi bere?” gli chiese Xorn avvicinandosi.

“L'acqua è un conduttore di energia. Ho perso solo per questo”

“Sì effettivamente è probabile” Xorn rise.

“E lui come sta?”

“Sbraita ma sta bene”

“Voleva uccidermi. Credo sia impazzito” Più che altro Bobby lo spera.


“Annie, ti prego, lasciami andare” Alex guarda l'infermiera con uno sguardo che colpirebbe chiunque, figurarsi una donna innamorata.

“Non posso, Alex” lei si fa forza.

“Non andrò da lei, resterò qua, con te”

Lei lo guarda. Ma gli occhi di Alex non dicono nulla. Sono solo gli occhi di un uomo disperato che avrebbe detto qualsiasi cosa pur di essere liberato.

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Capitolo 6
*** Riprendiamoci Alex ***


Capitolo 6 – Riprendiamoci Alex


“Adesso che facciamo, Erik?” Emma Frost ha messo molte energie nel progetto. Ha manipolato a dovere la mente di Alex Summers e ora tutti i suoi sforzi rischiano di andare in fumo. Non è disposta ad accettarlo.

“Non possono trattenere il ragazzo contro la sua volta” risponde Magneto. “Non era nello stile di Charles. E Tempesta non andrebbe mai contro gli insegnamenti del suo Maestro”.

“Lasciamolo lì e attacchiamoli tutti quanti” John non riesce a capire l'importanza di Alex. Lui è solo una pedina, non lo mettono mai al corrente di nulla.

Lo sguardo di Polaris ghiaccerebbe chiunque. E infatti John inizia a sentire freddo. Alza la mano per rispondere all'attacco invisibile.

“Basta voi due” urla Magneto.

“Ha iniziato lui” si scusa Lorna sicura che il padre la proteggerà.

“Non mi interessa” tuona invece lui.


“Sei sicura che il ragazzo vorrà tornare?” Erik si rivolge a Emma. Loro due, assieme a Lorna, Elettric Man e Multiplo sono in volo verso New York, destinazione Xavier Istitute.

“Verrà, verrà” Emma è sicura di se, sempre. “Il ragazzo era una ricca fonte di odio appena è arrivato da noi. Non è stato difficile plagiarlo”

“Così giovani e così sciocchi” Erik guarda sua figlia ma lei non se ne accorge. Osserva il panorama, pensa ad Alex. E a come eliminare quell'antipatico di “palla di fuoco”.

“Ci aspetta una battaglia?” Elettric Man è entusiasta. Avendo un potere simile a quello di Alex ha legato molto con l'ex X-Men e gli dispiace perderlo come alleato.

“Taci” Erik non ama dare spiegazioni. I suoi piani vengono spiegati solo al momento di attuarli. Solo Emma li conosce. E questo non lo rende certo felice. Rimpiange i tempi in cui c'era Mistyqua. Magari è tempo di riaverla tra le sue fila.

Emma lo guarda. Avrà intuito qualcosa? E chi se ne importa.


Il cielo si è improvvisamente oscurato. Gli studenti sanno cosa vuol dire. Guai. Dalla sua camera Bobby guarda le nuvole oscure. Anche Jean e Scott osservano il cielo. Chi è vissuto abbastanza a lungo allo Xavier Istitute da avere delle cicatrici da sopravvissuto sa che non è Tempesta a mutare così radicalmente il tempo. No, sono i guai in arrivo. E' il nemico. E' Magneto in persona. Dovunque vada si porta con sé tuoni e fulmini. La sua carica negativa.


La piccola Rachel piange. Tanti bambini all'istituto d'istinto stanno piangendo.

“Scott” Jean guarda il marito.

“Combatteremo se necessario” risponde lui. Va bene Lorna ma suo fratello no non lo perderà.

“Non è una scelta che possiamo fare noi per lui”

“Ha ragione” Tempesta appare da dietro i due mutanti. “Nessuno è costretto a rimanere se non vuole. Nemmeno Alex”

“E' mio fratello. Non lo lascerò andare con quei delinquenti”

“Non è una scelta che spetta a noi” Tempesta sembra irremovibile.

“Bobby ha quasi perso la vita” Scott gioca la sua ultima carta. “Lasciamo decidere a lui”

“Scott” ma la direttrice è stanca di discutere ogni volta con Ciclope. Queste guerre di potere la logorano. Avrebbe voluto più aiuto dai coniugi Summers ma Scott non è mai riuscito a scendere giù il fatto che il Professore ha preferito lei. E Jean si trova tra due fuochi e rimane sempre neutrale per quanto le è possibile.


“Tempesta, sai bene perché siamo qui” Erik è autoritario come al solito. “Vogliamo ciò che è nostro. Solo questo. E poi ce ne andremo”

“Te lo puoi scordare” ringhia Scott. Si porta la mano alla visiera, pronto ad attaccare.

“Hai qualche problema coi tuoi subordinati?” Magneto se la ride. Ciclope gli manda un raggio ma il corpo del nemico è protetto da Emma.

“Scott” Tempesta cerca di riportare il giovane alla calma. Jean stavolta è dalla sua. Con un braccio davanti a lui cerca di far capire al marito che qualsiasi attacco è inutile.

“Sai bene quali sono le regole, Tempesta” continua Erik. “Se uno non vuole stare con voi non potete trattenerlo. Alex è nostro”


“Dimmi la verità” si sente la voce di Bobby ma lui non si vede. “Tu non mi hai mai amato. Mi hai usato solo per farmi passare al nemico. Così come ora stai facendo con Alex”

“Bobby, non è il momento”. Ci mancano solo le delusioni adolescenziali adesso, pensa Tempesta.

“Voglio saperlo” urla il ragazzo.

“Povero piccolo” ride Magneto.

Improvvisamente l'aria inizia a farsi gelida. Bobby sta scatenando tutta la sua forza.

“Io ti amavo” risponde Lorna. “Ma tutto questo ormai non ha più importanza. Non è più una questione tra me e te. Tutto questo è più grande di noi”

“Sì che ne ha” finalmente si vede la figura ghiacciata di Bobby. Si eleva al di sopra di tutti. Scaglia un raggio congelante contro la sua ex.

“Bobby, sei sempre il solito” Lorna risponde al raggio.

I due ragazzi stanno a qualche decina di metri d'altezza. I loro raggi si equivalgono.

“Basta” grida Tempesta. Una scarica colpisce i due giovani che cadono a terra.

“E sia, Erik” continua Ororo. “Riprenditi Alex”

Scott e Jean la guardano. “Queste sono le regole” si giustifica la donna dai capelli bianchi.


“Sei ancora debole, ragazzo”. Xorn è arrivato per prendersi nuovamente cura di Bobby. “E le scariche di Tempesta sono belle forti”

Alex ed Emma si occupano di Polaris.

“Ora andatevene” insiste Tempesta.

“Non ancora” sorride Magneto. “Mistyque, andiamo” grida.

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Capitolo 7
*** Percorsi di vita ***


Capitolo 7 – Percorsi di vita


Rogue guarda sua madre come a dire “lo sapevo”.

Anche Kurt le rivolge uno sguardo, di una tristezza assoluta.

Ma Mistyque è sorpresa dal richiamo del suo ex capo. Ha fatto una scelta tempo fa. Una scelta che non l'ha portata molto lontano. Tutti all'istituto continuano a considerarla come una nemica. Sono in pochi quelli che l'hanno accettata.


La donna ha sempre fatto della bellezza e dell'ambiguità il suo stile di vita. Non le è mai importato nulla di nessuno se non di se stessa e di Magneto. Lui e il Professore l'avevano accolta nel primo gruppo di mutanti. Quando erano ancora in pochi e nessuno sapeva che esistevano. Era rimasta affascinata dalle loro parole. Loro non erano i cattivi solo perché erano diversi.

Era rimasta ancora più attratta da Erik. I suoi ideali di superiorità della razza era esattamente il pensiero di Raven Darkholme. Loro erano l'evoluzione dell'uomo. E l'uomo primitivo andava eliminato. Aveva condiviso e vissuto le sue parole, le aveva amate. Aveva amato lui. Lo aveva seguito quando si era staccato da Xavier.


Poi un giorno aveva visto lei, Rogue. E aveva capito. Oltre a se stessa e a Magneto, c'era solo un'altra persona che Mistyque aveva amato, Irene Adler alias Destiny. Un altro motivo per cui era odiata. Omosessuale, lesbica. I primitivi affibbiavano mille etichette solo per sentirsi superiori. Mentre non lo erano. Lei e Irene avevano adottato una bambina, Anna Marie. Ma l'uomo primitivo gliel'aveva tolta. Rogue aveva quasi ucciso un altro bambino e così era stata messa in un istituto per bambini disagiati.


E dopo tanto tempo madre e figlia si erano ritrovate una davanti all'altra. Ma Rogue non sapeva nulla, non si ricordava e Mistyque non poteva dirglielo. La figlia era così confusa. Chi era buono, chi cattivo? Prima bisognava spiegarle le vere intenzioni e gli ideali della Confraternita. Ma Rogue non aveva capito. E si era alleata col nemico. Con gli X-Men.


Poi era arrivato anche Kurt. Mistyque si ricordava del signor Wagner. Un uomo ricco, arrogante, primitivo. Lo aveva sedotto per i suoi soldi. Poi era nato quel figlio così diverso. Lui non lo aveva accettato. Li aveva cacciati tutti i due. E Mistyque non poteva tenerselo quel figlio, non aveva il tempo. Era destinata a qualcosa di più che fare la madre.


Rogue e Kurt, i suoi figli tra gli X-Men. La prima sapeva ma non aveva voluto accettare. Kurt invece non sapeva nulla. Si credeva il figlio del circo, povero piccolo. Mistyque iniziava a capire i suoi errori. Per la causa vale la pena perdere i tuoi tesori più preziosi? Iniziò ad andarli a trovare di nascosto. Voleva avvicinare Kurt, informarlo, aveva il diritto di sapere. Ma nulla. Rogue la teneva a distanza e il giovane Wagner era sempre circondato da altri mutanti.


Un giorno Bobby l'aveva notata. E l'aveva imprigionata nelle sue manette di ghiaccio. Lei non lo aveva sentito arrivare. Troppo occupata ad ammirare i suoi bambini.

“Mistyque” le aveva detto il giovane. “Ora ci spiate anche?”

“Non è come credi” gli aveva risposto lei.

“E allora com'è?”

“Tu non puoi capire”

Ma Bobby aveva capito. A pochi metri da loro Rogue e altre ragazze giocavano a pallavolo. La rossa era molto brava, i suoi tiri potentissimi. Kurt e altri tifavano.

“E per lei che sei qui?” le aveva chiesto Bobby. Tutti ormai sapevano che erano madre e figlia.

“Anche”

“Sono anni che non vedo i miei genitori”

“Io sono anni che non ho un rapporto coi miei figli”

“I tuoi figli?” Bobby la guardava con occhi sgranati.

“Anche Kurt è mio figlio”


Bobby aveva organizzato un incontro tra Mistyque e Kurt e la donna finalmente si era potuta rivelare al figlio. Lui era stato assai felice. Aveva trovato una madre. Aveva trovato una sorella. Aveva finalemente una famiglia. A Rogue sembrava non importare nulla che Kurt fosse suo fratello. I due andavano già d'accordo anche se Rogue sta sempre sulle sue ma aveva iniziato ad osservarlo di più, con più interesse.


Kurt invece si era avvicinato alla madre. Avevano iniziato a frequentarsi di nascosto con l'aiuto di Bobby. Rogue invece continuava a non volerne sapere. Era una solitaria. Difficilmente si affezionava a qualcuno. Specialmente a una donna che l'aveva abbandonata ed era pure una criminale.


Poi la decisione di Mistyque di lasciare la Confraternita. Da qualche tempo quella sciacquetta di Emma Frost era entrata nel gruppo. Aveva attratto sempre di più l'interesse di Erik. Era una telepatica ma la mutaforma era convinta che sapesse fare di più, sapeva manipolare le persone. E aveva utilizzato questo potere per scavalcarla all'interno del gruppo. E Mistyque non è la tipa che ama arrivare al secondo posto.


Il suo arrivo negli X-Men è stato praticamente naturale a quel punto. Il suo obiettivo ormai da qualche tempo era riconquistare l'affetto della figlia. Aveva quindi convinto Xavier a farla entrare nel gruppo. Bobby e Kurt avevano abbracciato la sua causa. Rogue invece non voleva.


Ora Xavier è morto e Bobby e Kurt sono gli unici che la trattano come una di loro. Gli altri la guardano sempre in modo strano, come i primitivi. Come se lei voglia fare loro del male. Ma non l'ha mai fatto. Per amore dei suoi figli ha ingoiato tanti bocconi amari. E la notte tra le braccia di Bobby, l'imprevedibile amante trova un po' di consolazione. Ma alla grande Mistyque tutto questo può bastare? Ora Erik la rivuole con sé. Può ridiventare la bellissima e ambigua Mistyque. La donna che fa fuori i nemici solo con lo sguardo ingannatore. Può di nuovo essere se stessa.

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Capitolo 8
*** La scelta di Mistyque ***


Capitolo 8 – La scelta di Mistyque


Ma quegli sguardi la trasformista non li può ignorare. Lo sguardo di un figlio che l'ha sempre amata nonostante lei lo abbia abbandonato. Lo sguardo di una figlia che non si è mai fidata di sua madre e forse a ragione. Sguardi più forti di quelli di tutti gli altri, pronti a dare l'addio all'indesiderata Mistyque.


“Mistyqe” la chiama ancora Erik.

“Lasciamola qua” Emma Frost sa che in un gruppo ci può stare solo una primadonna.

Mistyque si avvicina. Guarda il suo grande amore, il suo maestro.

Lui si volta. “Ora possiamo andare”

“Senza di me, Erik” Queste parole non sembrano venire da Mistyque eppure le ha pronunciate lei.


C'è una nuova luce negli occhi di Kurt. Sua madre rimane. Anche Rogue è a bocca aperta.

Magneto si gira. “Non vedi che qui non ti vuole nessuno?”

“Se lei non vuole venire con te, tu non puoi obbligarla” si sente debole la voce di Bobby ma si sente. Guarda la donna, sorride. Lei ricambia sguardo e sorriso.

“Come vedi qualcuno che mi vuole c'è”

“Vattene, brutto vecchio” urla Kurt.

Magneto si volta verso di lui. Chi ha osato? Sta per scatenare la sua ira sul ragazzo. Ma Mistyque gli si pone davanti. “Vattene, Erik”

“Sei solo una stupida illusa”

“Vattene, Erik” Tempesta si aggiunge.

“Te ne pentirai” Erik si volta. “Te ne pentirai amaramente”


Kurt è felice e festeggia con la madre ritrovata. La riempie di parole e di sorrisi. Lei li ricambia tutti. Sa che questo non cambierà molto. Rogue infatti non è con loro a festeggiare. Ma la donna ha fatto la sua scelta. Ha scelto i suoi figli. Forse un giorno conquisterà anche la sua rossa. Non sa che quest'ultima è nella sua stanza a piangere. Il suo orgoglio le impedisce di abbracciare quella donna che anni prima l'aveva abbandonata. E' felice che lei abbia deciso di restare, quelle lacrime ne sono la prova. Ma ci sono ancora tante domande senza risposta e lei non le può ignorare. Un giorno si chiariranno. Per ora a entrambe va bene così. Per chiarirsi c'è ancora tempo.


Scott è nel suo ufficio. Guarda le varie foto. In una ci sono lui, Jean e la piccola Rachel. Il suo presente. La sua felicità. In un'altra ci sono lui e Alex. Suo fratello soffriva e lui non ha mai capito. Lo odia e lui niente, non se ne accorge. Che cieco che è stato.

“Io non ti abbandono, Alex. Non ti abbandono”

La piccola Rachel entra nell'ufficio del padre. “Noi non lo abbandoneremo”

Scott guarda stupito la figlia.

Jean entra dopo la bambina. “Noi non lo abbandoneremo, Scott”


Bobby guarda il mare. E' solo. Si riprende velocemente. Rogue gli ha fatto ben di peggio. Sorride ricordando i momenti passati in infermeria per colpa della rossa. Poi era arrivato Gambit, l'infatuazione di Rogue per lui che si era trasformata in qualcosa di più. Erano andati via insieme alla ricerca di una nuova vita. Erano tornati ma lei si era legata al francese definitivamente. Poi Kitty, con lei Bobby aveva perso la verginità. Poi le stupide gelosie. Ed era finita tra loro. Con Lorna era convinto di aver trovato il vero amore ma lei si era comportata come Rogue. Si era innamorata di un altro ed erano scappati insieme. Gli avevano fatto del male, lei e Alex. Ma dopo le ultime ore forse è stato un bene essersi lasciati. Bobby non si vede proprio a combattere fianco a fianco a John Allardyce. E Mistyque? Beh lei è solo un'illusione, un modo di non sentirsi solo. Ne è consapevole. Ma è felice che sia rimasta. Ha fatto la scelta giusta. Non era sicuro che l'avrebbe fatta.


Immerso nei suoi pensieri, Bobby non nota la presenza di Emily a diverse decine di metri da lui. La ragazza si sta esercitando. Ghiaccia la sua mano, poi la trasforma in acqua. C'è riuscita, sì. E' felice. Domani lo mostrerà al suo professore preferito, il suo mentore.



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