I due traditori di Bobby_Drake (/viewuser.php?uid=86084)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cambiamenti ***
Capitolo 2: *** Tradimento ***
Capitolo 3: *** Missione di recupero ***
Capitolo 4: *** Bobby vs Alex ***
Capitolo 5: *** Infermeria ***
Capitolo 6: *** Riprendiamoci Alex ***
Capitolo 7: *** Percorsi di vita ***
Capitolo 8: *** La scelta di Mistyque ***
Capitolo 1 *** Cambiamenti ***
Capitolo 1
– Cambiamenti
“Viviamo
in tempi oscuri. In un mondo pieno di paura, rabbia, odio e
intolleranza. Ma in ogni tempo ci sono uomini che lottano contro
tutto questo. Charles Xavier era uno di questi uomini. La sua è
una missione che non ha mai visto compiersi. Sembra essere il destino
dei grandi uomini quello di non vedere mai il raggiungimento dei loro
obiettivi. Charles era più di un capo, più di un
maestro, era un amico. Quando avevamo paura ci ha dato la forza, e
quando eravamo soli ci ha dato una famiglia. E anche se ora se n'è
andato, gli insegnamenti di Xavier vivono attraverso di noi: i suoi
allievi. Dovunque andremo, porteremo avanti il suo ideale e il suo
ideale era un mondo unito”.
Il
discorso di Tempesta era perfetto, toccante, sincero.
Il
Professore era morto da un anno ormai. Aneurisma cerebrale. Una morte
assurda.
Jean
si era chiesta se la causa della morte del Professore potesse essere
collegata ai suoi poteri telepatici. Aveva fatto diverse analisi.
Tutto apposto. Anzi aveva ricevuto persino una bella notizia. Era
incinta. Lei e Ciclope aveva lasciato la dirigenza dell'Istituto a
Tempesta per fare i genitori. Jean aveva però accettato il
ruolo di vice di Ororo mentre Scott era diventato supervisore degli
insegnanti e delle missioni. In fondo era quello che più o
meno facevano anche prima.
C'erano
state anche delle new entry. Mistyque era entrata negli X-Men. Già
da tempo scavalcata da Emma Frost nella Confraternita, la mutaforma
aveva deciso di lasciare il gruppo di Magneto. E questo le aveva dato
la possibilità di avvicinarsi ancor di più ai figli,
Kurt e Rogue. Anche se quest'ultima non l'aveva mai accettata del
tutto. Grazie al Professore e a Bobby, Mistyque era entrata
definitivamente negli X-Men. Forse per ricomperarlo del suo aiuto in
svariate occasioni, la trasformista ha iniziato una relazione segreta
con l'Uomo Ghiaccio.
Anche
Westley Pierce detto Phantom è una novità. Grazie alla
sua capacità di protezione, il nuovo arrivato è
riuscito per un breve periodo a conquistare le grazie di Rogue. Per
rendere felice la ragazza, Westley ha utilizzato le sue conoscenze in
chimica molecolare per trovare una specie di cura. Ha ottenuto un
ibitore in grado di ridurre notevolmente, ma non di cancellare, i
poteri mutanti per qualche ora. Purtroppo per lui, Rogue lo ha
utilizzato per ritornare col suo vero amore, Gambit, con cui aveva
perso la verginità anni prima quando era scappata col francese
e lasciato Bobby per trovare una cura che si era rivelata solo
momentanea.
Ora
gli X-Men sono divisi in due squadre. Una è capitana da
Ciclope e comprende anche Jean, Logan, Alfiere, Colosso e Cannonball.
L'altra è guidata da Rogue e comprende Gambit, Mistyque,
Bobby, Kitty e Kurt.
Poi
ci sono i giovani promettenti, gli x-men del futuro. Emily Dunst
detta Crio, Jubilee Lee e i suoi colpi di energia, Georgina Sparks la
licantropa, Jarod Charles il mutaforma, Nathan Grey il telepate, Kato
Ayabusa esperto di arti marziali, William Spike il velocista.
Per
quanto riguarda la Confraternità di Magneto i nomi sono i
soliti: oltre alla manipolatrice Emma Frost, si segnalano Pyro,
Multiplo, Fenomeno e la novità Elettric Man.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Tradimento ***
Capitolo 2 –
Tradimento
Bobby
è intento a dare lezioni private a Emily. L'insegnante vuole
sfidare l'allieva in una delle lezioni che il ragazzo intende
trasmettere ai studenti dell'ultimo anno. L'obiettivo è quello
di trasformare il proprio braccio prima in ghiaccio e poi in acqua.
La ragazza però sembra avere difficoltà nel liquefare
l'arto.
“Posso
parlarti in privato?” Scott è terribilmente serio. Lui è
sempre serio.
“Continueremo
dopo” Bobby si rivolge a Emily.
I
due mutanti si dirigono verso l'ufficio di Ciclope. Lui non parla, il
ghiacciolo lo segue cercando di leggergli nel pensiero anche se non è
un telepatico.
“Devo
affidarti una missione segreta” dice finalmente Summers
sedendosi alla sua scrivania.
Una
missione segreta? Di solito le missioni i capisquadra le affidano ai
membri della propria squadra. Bobby fa parte della squadra di Rogue.
Evidentemente Scott non si fida dei suoi.
“E'
una cosa che riguarda entrambi”. Bobby si chiede cosa possano
avere in comune lui e Scott poi qualcosa, o meglio, qualcuno gli
viene in mente.
“Una
fonte mi ha riferito che Alex e Lorna sono a Genosha” inizia
Scott. “Ma non so se si siano alleati a Magneto o stiano
cercando di spiare il nemico senza avvisarci”.
“Cosa
devo fare?”. Una missione che Bobby non vuole, non ha mai
accettato come la ragazza l'abbia lasciato per il giovane Summers e
poi come hanno lasciato l'Istituto senza dire nulla. Ma non può
rifiutare. Non se la sente.
“Vai
a Genosha, e farli tornare” dice Scott.
Nessuno
può testimoniare di aver visto Bobby lasciare l'ufficio di
Ciclope anche se nei corridoi qualcuno c'è. L'Uomo Ghiaccio si
è infatti trasformato in aria. Invisibile e più veloce.
Infatti gli servono pochi minuti per arrivare sull'isola che Magneto
ha trasformato da svariati anni nel suo quartier generale.
Anche
Genosha è una scuola, all'apparenza simile allo Xavier
Istitute, in realtà le due scuole sono diversissime. La prima
insegna l'odio e a uccidere, l'altra l'amore e la difesa. Non visto
Bobby osserva i suoi nemici che si allenano. Pyro sta combattendo contro
Polaris. Il fuoco contro il ghiaccio. Un deja-vu. John sembra avere
la meglio riducendo a terra l'avversaria circondata dal fuoco nemico
ma sul più bello Magneto ferma il combattimento. Allardyce non
è contento mentre Alex soccorre la fidanzata. “E' una
debole” la deride il suo avversario. Improvvisamente Havok
scaglia una scarica contro Pyro che rimane a terra. Magneto ride.
Poco
dopo Bobby rivede John ed Erik in infermeria.
“Perchè
mi hai fermato? E' una debole, i deboli non meritano di vivere. Non è
quello che ci insegni?”
“E'
mia figlia!”
“E'
una di loro!”
“Non
è mai stata una di loro. Sangue del mio sangue non mente”
“Potevamo
avere l'Uomo Ghiaccio”. Emma Frost appare in tutta la sua
bellezza.
“Bobby?
Un altro debole?” Pyro ride.
“Ti
sbagli. Quel ragazzo ha una potenza superiore ad Havok”. Emma
osserva le ferite di John con un sorriso. Come a dire che è
superiore pure a lui.
“Non
tutto il male viene per nuocere” risponde Magneto. “Alex
è il fratellino di Scott. Potremmo avere Ciclope in pugno se
sapremmo utilizzare bene le nostre pedine”.
Magneto
lascia la stanza e si dirige verso la figlia. Havok, su richiesta di
Erik, si allontana ma Bobby rimane non visto ad ascoltare.
“Dovrai
allenarti di più se vuoi essere utile alla causa”
“Mi
ero solo distratta”
“Il
tuo ragazzo invece è già pronto”. Attimo di
pausa. “Ma credi davvero che si scaglierà contro suo
fratello?”
“Non
ho alcun dubbio”.
Bobby
ha finalmente le sue risposte. Non sono belle. Alex e Lorna non sono
andati a spiare il nemico. Ma si sono alleati al nemico. E sempre
stato questo l'obiettivo della ragazza, anche quando stava con lui.
Portare un X-Men nella confraternita. Triste ma vero.
Nella
strada verso casa la mente di Bobby è pervasa da mille
pensieri. Aveva passato tanto tempo a chiedersi cosa avesse fatto di
sbagliato con Lorna. Quando lei e Alex avevano lasciato l'Istituto
lui era stato felice, avrebbe potuto andare avanti. E aiutando
Mistyque a riavvicinarsi ai suoi figli, forse perché memore
dei problemi coi suoi genitori, si era avvicinato anche a lei. Certo
non aveva mai creduto che lei lo amasse.
E se
anche Mistyque lo aveva sedotto per convincerlo ad allearsi con la
Confraternita?
Ora
però lo aspetta un altro compito difficile. Deve dire a
Ciclope che suo fratello si è alleato col nemico perché,
già perché? Per amore di Lorna? Perché odia suo
fratello? Perché loro due non si sono mai trovati
completamente a loro agio negli X-Men? “Nemmeno Mistyque”.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Missione di recupero ***
Capitolo 3 –
Missione di recupero
Con
un gruppo al cuore, Bobby si avvia verso l'ufficio di Ciclope. Il
supervisore è in compagnia di Jean e della piccola Rachel.
“Amore,
perché tu e la mamma non andate a vedere che fa zia Ororo”.
Un modo simpatico per mandarle via. La piccola non può capire
ma la madre sì, e poi è telepatica. Ma il peggio è
che Jean può leggere anche nella mente di Bobby. Lui si è
chiesto spesso se sapesse della sua relazione con Mistyque ma se così
fosse è ovvio che ha mantenuto il segreto e non lo ha mai
rimproverato né consigliato. Una volta gli aveva detto di
stare attento. Non aveva afferrato il messaggio.
Uscendo
Jean guarda l'amico ghiacciato con tristezza. Sa già cosa lui
e il marito si diranno.
“Allora?”
Bobby è nell'ufficio ormai da diversi minuti, non parla e
Scott è decisamente impaziente. Evidentemente l'aria stravolta
di Drake non gli basta per capire.
“Credo
che Lorna sia sempre stata con la Confraternita”
Scott
lo guarda stupito.
“Ho
motivo di credere che fosse in missione per il padre con l'obiettivo
di...” è triste dirlo ma deve. “... di trovare un
pollo da sedurre e poi portarlo dall'altra parte”.
“Un
pollo?” Il tono di Scott è rabbioso. Bobby sta
offendendo suo fratello.
“Quel
pollo inizialmente dovevo essere io” si scusa Drake. “Ma
qualcosa è andato storto”
“Insomma
Alex e Lorna si sono alleati col nemico?”
“Sì”
manca il fatto che probabilmente Alex lo ha fatto per odio nei
confronti del fratello ma forse per Scott è sufficiente quello
che sa già.
“Dobbiamo
riprenderlo”. Il tono di Ciclope è di quelli peggiori.
“Sarebbe
una follia”. Ha fatto la sua scelta, vorrebbe dire Bobby ma non
è il caso.
“Metti
insieme una squadra, persone affidabili”. In altre parole
un'altra missione segreta.
“Perderemo
vite umane per salvare qualcuno che forse non vuole essere salvato”
“Bobby,
è un ordine” ringhia Ciclope. “Mi fido di te”.
Parole che Scott non dice spesso.
Per
evitare qualsiasi problema, Bobby ritiene meglio reclutare persone
che possono mescolarsi bene senza essere visti. L'aiuto di Mistyque
potrebbe servire ma l'Uomo Ghiaccio non è certo di potersi
fidare. L'uomo giusto è Westley. Invisibile, capace di
attraversare i muri e può imitare il teletrasporto.
Quest'ultimo consiglia anche la partecipazione di Kato. Affidabile,
non fa domande, può agire senza essere visto, sa badare a se
stesso e in caso di problemi può essere d'aiuto sconfiggendo
più nemici alla volta. Bene, la squadra è pronta.
Con
l'aiuto del teletrasporto Westley e Kato arrivano per primi a Genosha
ma Bobby non tarda a presentarsi agli amici. “Seguici senza
farti vedere e se ci sono problemi intervieni”. Date le
direttive al giapponese, l'Uomo Ghiaccio inizia le ricerche di Alex
con Phantom.
Seguirli?
Per Kato non è affatto facile. I due compagni sono
letteralmente scomparsi. E' chiaro che gli occhi non possono
aiutarlo. Ma le arti marziali gli hanno insegnato un modo di vedere
senza l'utilizzo degli occhi. Individuare l'energia che le persone
sprigionano. C'è chi ne sprigiona di più e chi di meno.
Kato ha imparato che i mutanti sprigionano più energia
rispetto ai “normali” e che i mutanti che utilizzano i
loro poteri sprigionano ancora più energia. La sagoma di
energia di Bobby e Westley non può essere vista a occhio nudo
ma solo con gli occhi della mente.
Anche
Westley segue l'amico con lo stesso metodo. Drake invece non è
interessato a seguire nessuno. Deve trovare Alex, tramortirlo in
qualche modo e portarlo da Scott.
Alex
e John stanno combattendo. Pyro vuole dimostrare che il piccolo
Summers non è più forte di lui e di conseguenza nemmeno
Bobby. E' un fatto personale. Per John Allardyce tutto è un
fatto personale. E' il suo modo di vivere, è il suo modo di
combattere. E Alex se ne sta accorgendo. Havok getta una scarica
contro il suo avversario. Non è molto forte. John
contrattacca. Rigira l'onda di plasma contro Alex e ci aggiunge del
suo. Un tiro potente. Un muro di fuoco. Prende in pieno Alex che cade
a terra. John sorride. Nessuno può fermarlo. Sono solo loro
due. Stavolta i deboli verranno annientati. Ma Pyro ha fatto i conti
senza Bobby. Per l'Uomo Ghiaccio sarebbe l'ideale lasciare che i due
nemici si annientino a vicenda. Ma non sarebbe diverso da loro. E lui
è diverso. John si avvicina ad Alex. La sua mano prende fuoco.
E' pronto a sferrare l'attacco finale. Bobby tocca il braccio di
Havok, lo iberna. Polaris, pensa John. D'un tratto il fuoco sulla sua
mano si spegne e cade in avanti. Kato lo ha colpito.
“Ora
possiamo andare? Sta arrivando gente”
Westley
tocca Kato e Alex. I tre scompaiono. Anche Bobby scompare.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** Bobby vs Alex ***
Capitolo 4 –
Bobby vs Alex
E'
vero. Sta arrivando qualcuno. Polaris, Emma e Magneto raggiungono la
sala del combattimento. Si allarmano vedendo John a terra. Ma il
ragazzo sta già riprendendo i sensi. Gli duole la schiena ma
non importa.
“Tu,
brutta stronza” si scaglia contro Polaris.
“Tu
sei pazzo” risponde la figlia del capo.
“Siete
due deboli” continua John. “Tu e quella schiappa del tuo
amichetto”
“Dov'è
Alex?” Lorna sembra preoccupata.
“Se
non lo sai tu” sorride Pyro.
“Cos'è
successo?” chiede Erik.
“Stavo
per eliminare quell'idiota quando questa qua è arrivata in suo
soccorso”
“Come
sarebbe a dire?”
“Lo
ha ibernato e poi non so cosa sia successo, qualcuno mi ha colpito”
“Bobby”
Polaris non ha alcun dubbio.
“Scott
si è ripreso il fratellino” sentenzia Magneto.
John
è indubbiamente arrabbiato. Ancora una volta ha perso lo
scontro con Bobby. Ma presto lo eliminerà. Toglierà di
mezzo per sempre i due ghiaccioli e il giovane Summers.
Bobby
e i suoi compagni portano Alex in palestra. Havok non è più
ibernato ma ha le mani e le caviglie legate da manette di ghiaccio.
Drake dice a Kato che può andare e di non parlare con nessuno
di ciò che hanno appena fatto. E chiede a Westley di andare ad
avvisare Scott che la missione è stata completata.
“Liberami”
Alex si è ripreso. Sta cercando di sciogliere il ghiaccio con
scariche di plasma ma capisce subito che è una strategia
sbagliata. Il ghiaccio infatti amplifica le scariche che si ritorcono
contro di lui.
“Alex,
non sei in te” risponde Bobby.
“Non
sono mai stato così in me” sorride Summers. “Hai
solo paura, Drake”
“E
di che?”
“Sono
più forte di te” Alex cerca di provocare l'avversario.
“E lo sanno tutti che lei ha scelto me”
“Alex”
Bobby non vorrebbe rispondere alle provocazioni ma davanti alla
fragorosa risata di Havok, l'orgoglio sembra avere la meglio.
Alex
si alza in piedi e si tocca i polsi. Ora è libero. Libero di
eliminare Bobby.
La
mano di Drake si ghiaccia. Mentre l'avversario sta ancora assaporando
la ritrovata libertà, Bobby gli scaglia un pugno. Dalla bocca
di Alex esce un rivolo di sangue.
“E'
tutto qui quello che sai fare, Drake?” Havok risponde con un
pugno allo stomaco. Bobby non fa in tempo a trasformarsi in ghiaccio.
Sente il colpo, lo soffre ma reagisce scagliando proiettili di
ghiaccio. Alex li schiva abbastanza bene anche se qualche goccia di
sangue gli esce dalla guancia. Risponde con con un muro di plasma.
Bobby lo prende in pieno ma il colpo non è alla sua piena
potenza. L'Uomo Ghiaccio barcolla ma si riprende. Un'altra onda di
plasma lo colpisce. Cade a terra. Ma con un po' di fatica si rialza.
Westley
si presenta a Scott. Quest'ultimo lo guarda male, non lo ha mai
ritenuto affidabile. Bobby è forse l'unico nella scuola a
fidarsi completamente di Pierce ma Ciclope evidentemente non è
contento che l'Uomo Ghiaccio abbia affidato a lui la missione.
“E'
in palestra” dice solo Westley.
“Ha
reagito?”
“No”
risponde Phantom ignaro di ciò che è successo dopo che
ha lasciato la palestra.
“Grazie.
E...” Scott guarda il suo interlocutore dritto negli occhi.
“Non parlarne con nessuno”
“Agli
ordini”
Scott
sta per allontanarsi ma poi ha un pensiero. “Chi altri lo sa?”
“Nessun
altro” mente Westley.
Bobby
sembra aver risentito dei colpi subiti. Ha l'affanno. Alex è
ferito in volto ma è tranquillo, respira normale. Concentra
tutte le sue energie. L'Uomo Ghiaccio decide che è il momento
di colpire, l'avversario è distratto. Emana un raggio
congelante con l'obiettivo di sbattere Havok al muro e sperare che il
colpo lo faccia svenire. Così non è. Anche Alex è
pronto ad attaccare. Un muro di plasma blocca il raggio congelante.
Nessuno sembra avere la meglio sull'altro. Il muro si congela
completamente. Bobby da sfogo a tutte le sue forze per aumentare
l'intensità del raggio. Ma Alex ha più energia.
Il
muro gelato colpisce Bobby scagliandolo a parecchi metri di distanza.
Non ce la fa più. Vorrebbe alzarsi ma il corpo non risponde.
Alex è su di lui, lo prende per il collo.
“Alex”
Drake tenta di implorare l'avversario. Niente da fare. Scarica di
plasma. Bobby la sente, la soffre. Urla. Alex ignora le urla. Ogni
centimetro del corpo congelato di Bobby sente la scarica alla massima
potenza. Colpa dell'umidità che ne aumenta la potenza. L'Uomo
Ghiaccio continua a urlare poi d'un tratto smette. E' svenuto. Alex
non è ancora contento. Lo vuole uccidere. Ma un raggio laser
lo colpisce alla schiena. Non gli fa nulla. Ma lascia ugualmente
andare il povero Bobby. Sa da dove proviene il colpo, sa chi lo ha
sferrato. Si gira. Scott.
“Alex,
che diavolo stai facendo?” Scott non vuole colpire suo fratello
ma capisce che Alex non lascerà Bobby finché questi non
sarà privo di vita. Sa che Alex è immune ai suoi colpi
ma spera di distrarlo. Lo colpisce alla schiena. Ha funzionato. Lo ha
lasciato cadere. Si è girato verso Scott che si chiede quali
siano le reali condizioni dell'Uomo Ghiaccio.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** Infermeria ***
Capitolo 5 -
Infermeria
I
due fratelli Summers si trovano uno di fronte all'altro. Lo sguardo
di Scott va a Bobby. Quest'ultimo è gravemente ferito, non si
riprende. Scott non può aiutarlo ma sa che deve fare qualcosa
per lui. Per lui e per suo fratello.
“Jean”
la telepatia è l'unica speranza per Bobby.
“Dimmi,
Scott”
“Ho
bisogno d'aiuto in palestra. Bobby è gravemente ferito”
Una
scarica di plasma interrompe il contatto.
“A
che stai pensando, fratellino?” Alex deve aver capito le
intenzioni di Scott.
“Come
hai fatto a ridurti così?” Ciclope non riconosce più
suo fratello.
“Così
come?”
“Perché
ti sei alleato al nemico?”
“Magneto
ha capito il mio vero potenziale, cosa di cui a te non è mai
importato” Finalmente Alex si sfoga. “Tu sei il fratello
più grande, più forte. Ma chi lo ha detto che solo
perché sei più grande di me devi anche essere più
forte?”
“Alex,
questo non ha senso” ribatte Scott. “Lo sai benissimo che
il mio potere non funziona con te e viceversa”
Havok
concentra tutta la sua energia e invia una fortissima onda di plasma
al fratello. Ma non gli fa nulla. Scott ha ragione, sono uno
invulnerabile al potere dell'altro. Anche Alex lo sa ma la rabbia
glielo fa dimenticare.
“Scott”
E' arrivata Jean.
Un'onda
di energia scaglia Alex a qualche metro di distanza. Dopo la
battaglia con Bobby e gli inutili attacchi al fratello, Havok risente
del colpo della cognata e rimane privo di sensi.
Bobby
e Alex vengono portati in infermeria. Le condizioni dell'Uomo
Ghiaccio sono più preoccupanti. Xorn si è preso cura di
lui ma il ragazzo non si è ancora ripreso. Il giovane Summers
invece sta fisicamente bene. E' stato legato con speciali lacci
anti-plasma. Ma è molto arrabbiato. Grida di essere slegato.
Annie gli fa visita ogni tanto. Sa che non deve ascoltare le sue
suppliche di essere liberato. Altrimenti tornerà da lei.
Al
capezzale di Bobby, Tempesta è chiaramente arrabbiata.
“Hai
messo a rischio la vita di uno dei miei senza nemmeno dirmelo”
“Nessuno
è tuo qui dentro” Ecco che le vecchie ruggini tra
Ciclope e Ororo tornano fuori. “Bobby era libero di fare quello
che voleva”
“Sai
benissimo che non è vero. La storia di Alex e Lorna lo ha
scombussolato. Lo hai usato, Scott”
“Ha
la pelle dura. Si riprenderà” Ciclope si allontana dal
corpo di Bobby, si sente in colpa.
“Sai
che ha ragione, Scotty” Jean si schiera con Tempesta. “Questa
volta hai esagerato”
Ciclope
lascia l'infermeria. Non sopporta più i rimproveri della
moglie e di Ororo. Non sopporta vedere Bobby in quello stato. Non
sopporta le urla del fratello. Si sente impotente. E lui odia essere
impotente.
“Si
riprenderà” chiede Tempesta a Xorn.
“Sì,
ha solo bisogno di riposo” risponde il mutante medico.
“Stava
peggio quando stava con me” Rogue vuole essere forte. Per il
suo amico, per il suo primo amore. E poi in fondo è vero. Lei
ha messo a dura prova la pellaccia di Bobby. E lui non si è
mai lamentato quando stava con lei. Ora Rogue stringe forte la mano
di Gambit. Quest'ultimo non ci voleva venire in infermeria a vedere
Bobby. Lo ha fatto solo per lei.
“Acqua”
disse improvvisamente l'Uomo Ghiaccio.
“Vuoi
bere?” gli chiese Xorn avvicinandosi.
“L'acqua
è un conduttore di energia. Ho perso solo per questo”
“Sì
effettivamente è probabile” Xorn rise.
“E
lui come sta?”
“Sbraita
ma sta bene”
“Voleva
uccidermi. Credo sia impazzito” Più che altro Bobby lo
spera.
“Annie,
ti prego, lasciami andare” Alex guarda l'infermiera con uno
sguardo che colpirebbe chiunque, figurarsi una donna innamorata.
“Non
posso, Alex” lei si fa forza.
“Non
andrò da lei, resterò qua, con te”
Lei
lo guarda. Ma gli occhi di Alex non dicono nulla. Sono solo gli occhi
di un uomo disperato che avrebbe detto qualsiasi cosa pur di essere
liberato.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** Riprendiamoci Alex ***
Capitolo 6 –
Riprendiamoci Alex
“Adesso
che facciamo, Erik?” Emma Frost ha messo molte energie nel
progetto. Ha manipolato a dovere la mente di Alex Summers e ora tutti
i suoi sforzi rischiano di andare in fumo. Non è disposta ad
accettarlo.
“Non
possono trattenere il ragazzo contro la sua volta” risponde
Magneto. “Non era nello stile di Charles. E Tempesta non
andrebbe mai contro gli insegnamenti del suo Maestro”.
“Lasciamolo
lì e attacchiamoli tutti quanti” John non riesce a
capire l'importanza di Alex. Lui è solo una pedina, non lo
mettono mai al corrente di nulla.
Lo
sguardo di Polaris ghiaccerebbe chiunque. E infatti John inizia a
sentire freddo. Alza la mano per rispondere all'attacco invisibile.
“Basta
voi due” urla Magneto.
“Ha
iniziato lui” si scusa Lorna sicura che il padre la proteggerà.
“Non
mi interessa” tuona invece lui.
“Sei
sicura che il ragazzo vorrà tornare?” Erik si rivolge a
Emma. Loro due, assieme a Lorna, Elettric Man e Multiplo sono in volo
verso New York, destinazione Xavier Istitute.
“Verrà,
verrà” Emma è sicura di se, sempre. “Il
ragazzo era una ricca fonte di odio appena è arrivato da noi.
Non è stato difficile plagiarlo”
“Così
giovani e così sciocchi” Erik guarda sua figlia ma lei
non se ne accorge. Osserva il panorama, pensa ad Alex. E a come
eliminare quell'antipatico di “palla di fuoco”.
“Ci
aspetta una battaglia?” Elettric Man è entusiasta.
Avendo un potere simile a quello di Alex ha legato molto con l'ex
X-Men e gli dispiace perderlo come alleato.
“Taci”
Erik non ama dare spiegazioni. I suoi piani vengono spiegati solo al
momento di attuarli. Solo Emma li conosce. E questo non lo rende
certo felice. Rimpiange i tempi in cui c'era Mistyqua. Magari è
tempo di riaverla tra le sue fila.
Emma
lo guarda. Avrà intuito qualcosa? E chi se ne importa.
Il
cielo si è improvvisamente oscurato. Gli studenti sanno cosa
vuol dire. Guai. Dalla sua camera Bobby guarda le nuvole oscure.
Anche Jean e Scott osservano il cielo. Chi è vissuto
abbastanza a lungo allo Xavier Istitute da avere delle cicatrici da
sopravvissuto sa che non è Tempesta a mutare così
radicalmente il tempo. No, sono i guai in arrivo. E' il nemico. E'
Magneto in persona. Dovunque vada si porta con sé tuoni e
fulmini. La sua carica negativa.
La
piccola Rachel piange. Tanti bambini all'istituto d'istinto stanno
piangendo.
“Scott”
Jean guarda il marito.
“Combatteremo
se necessario” risponde lui. Va bene Lorna ma suo fratello no
non lo perderà.
“Non
è una scelta che possiamo fare noi per lui”
“Ha
ragione” Tempesta appare da dietro i due mutanti. “Nessuno
è costretto a rimanere se non vuole. Nemmeno Alex”
“E'
mio fratello. Non lo lascerò andare con quei delinquenti”
“Non
è una scelta che spetta a noi” Tempesta sembra
irremovibile.
“Bobby
ha quasi perso la vita” Scott gioca la sua ultima carta.
“Lasciamo decidere a lui”
“Scott”
ma la direttrice è stanca di discutere ogni volta con Ciclope.
Queste guerre di potere la logorano. Avrebbe voluto più aiuto
dai coniugi Summers ma Scott non è mai riuscito a scendere giù
il fatto che il Professore ha preferito lei. E Jean si trova tra due
fuochi e rimane sempre neutrale per quanto le è possibile.
“Tempesta,
sai bene perché siamo qui” Erik è autoritario
come al solito. “Vogliamo ciò che è nostro. Solo
questo. E poi ce ne andremo”
“Te
lo puoi scordare” ringhia Scott. Si porta la mano alla visiera,
pronto ad attaccare.
“Hai
qualche problema coi tuoi subordinati?” Magneto se la ride.
Ciclope gli manda un raggio ma il corpo del nemico è protetto
da Emma.
“Scott”
Tempesta cerca di riportare il giovane alla calma. Jean stavolta è
dalla sua. Con un braccio davanti a lui cerca di far capire al marito
che qualsiasi attacco è inutile.
“Sai
bene quali sono le regole, Tempesta” continua Erik. “Se
uno non vuole stare con voi non potete trattenerlo. Alex è
nostro”
“Dimmi
la verità” si sente la voce di Bobby ma lui non si vede.
“Tu non mi hai mai amato. Mi hai usato solo per farmi passare
al nemico. Così come ora stai facendo con Alex”
“Bobby,
non è il momento”. Ci mancano solo le delusioni
adolescenziali adesso, pensa Tempesta.
“Voglio
saperlo” urla il ragazzo.
“Povero
piccolo” ride Magneto.
Improvvisamente
l'aria inizia a farsi gelida. Bobby sta scatenando tutta la sua
forza.
“Io
ti amavo” risponde Lorna. “Ma tutto questo ormai non ha
più importanza. Non è più una questione tra me e
te. Tutto questo è più grande di noi”
“Sì
che ne ha” finalmente si vede la figura ghiacciata di Bobby. Si
eleva al di sopra di tutti. Scaglia un raggio congelante contro la
sua ex.
“Bobby,
sei sempre il solito” Lorna risponde al raggio.
I
due ragazzi stanno a qualche decina di metri d'altezza. I loro raggi
si equivalgono.
“Basta”
grida Tempesta. Una scarica colpisce i due giovani che cadono a
terra.
“E
sia, Erik” continua Ororo. “Riprenditi Alex”
Scott
e Jean la guardano. “Queste sono le regole” si giustifica
la donna dai capelli bianchi.
“Sei
ancora debole, ragazzo”. Xorn è arrivato per prendersi
nuovamente cura di Bobby. “E le scariche di Tempesta sono belle
forti”
Alex
ed Emma si occupano di Polaris.
“Ora
andatevene” insiste Tempesta.
“Non
ancora” sorride Magneto. “Mistyque, andiamo” grida.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** Percorsi di vita ***
Capitolo 7 –
Percorsi di vita
Rogue
guarda sua madre come a dire “lo sapevo”.
Anche
Kurt le rivolge uno sguardo, di una tristezza assoluta.
Ma
Mistyque è sorpresa dal richiamo del suo ex capo. Ha fatto una
scelta tempo fa. Una scelta che non l'ha portata molto lontano. Tutti
all'istituto continuano a considerarla come una nemica. Sono in pochi
quelli che l'hanno accettata.
La
donna ha sempre fatto della bellezza e dell'ambiguità il suo
stile di vita. Non le è mai importato nulla di nessuno se non
di se stessa e di Magneto. Lui e il Professore l'avevano accolta nel
primo gruppo di mutanti. Quando erano ancora in pochi e nessuno
sapeva che esistevano. Era rimasta affascinata dalle loro parole.
Loro non erano i cattivi solo perché erano diversi.
Era
rimasta ancora più attratta da Erik. I suoi ideali di
superiorità della razza era esattamente il pensiero di Raven
Darkholme. Loro erano l'evoluzione dell'uomo. E l'uomo primitivo
andava eliminato. Aveva condiviso e vissuto le sue parole, le aveva
amate. Aveva amato lui. Lo aveva seguito quando si era staccato da
Xavier.
Poi
un giorno aveva visto lei, Rogue. E aveva capito. Oltre a se stessa e
a Magneto, c'era solo un'altra persona che Mistyque aveva amato,
Irene Adler alias Destiny. Un altro motivo per cui era odiata.
Omosessuale, lesbica. I primitivi affibbiavano mille etichette solo
per sentirsi superiori. Mentre non lo erano. Lei e Irene avevano
adottato una bambina, Anna Marie. Ma l'uomo primitivo gliel'aveva
tolta. Rogue aveva quasi ucciso un altro bambino e così era
stata messa in un istituto per bambini disagiati.
E
dopo tanto tempo madre e figlia si erano ritrovate una davanti
all'altra. Ma Rogue non sapeva nulla, non si ricordava e Mistyque non
poteva dirglielo. La figlia era così confusa. Chi era buono,
chi cattivo? Prima bisognava spiegarle le vere intenzioni e gli
ideali della Confraternita. Ma Rogue non aveva capito. E si era
alleata col nemico. Con gli X-Men.
Poi
era arrivato anche Kurt. Mistyque si ricordava del signor Wagner. Un
uomo ricco, arrogante, primitivo. Lo aveva sedotto per i suoi soldi.
Poi era nato quel figlio così diverso. Lui non lo aveva
accettato. Li aveva cacciati tutti i due. E Mistyque non poteva
tenerselo quel figlio, non aveva il tempo. Era destinata a qualcosa
di più che fare la madre.
Rogue
e Kurt, i suoi figli tra gli X-Men. La prima sapeva ma non aveva
voluto accettare. Kurt invece non sapeva nulla. Si credeva il figlio
del circo, povero piccolo. Mistyque iniziava a capire i suoi errori.
Per la causa vale la pena perdere i tuoi tesori più preziosi?
Iniziò ad andarli a trovare di nascosto. Voleva avvicinare
Kurt, informarlo, aveva il diritto di sapere. Ma nulla. Rogue la
teneva a distanza e il giovane Wagner era sempre circondato da altri
mutanti.
Un
giorno Bobby l'aveva notata. E l'aveva imprigionata nelle sue manette
di ghiaccio. Lei non lo aveva sentito arrivare. Troppo occupata ad
ammirare i suoi bambini.
“Mistyque”
le aveva detto il giovane. “Ora ci spiate anche?”
“Non
è come credi” gli aveva risposto lei.
“E
allora com'è?”
“Tu
non puoi capire”
Ma
Bobby aveva capito. A pochi metri da loro Rogue e altre ragazze
giocavano a pallavolo. La rossa era molto brava, i suoi tiri
potentissimi. Kurt e altri tifavano.
“E
per lei che sei qui?” le aveva chiesto Bobby. Tutti ormai
sapevano che erano madre e figlia.
“Anche”
“Sono
anni che non vedo i miei genitori”
“Io
sono anni che non ho un rapporto coi miei figli”
“I
tuoi figli?” Bobby la guardava con occhi sgranati.
“Anche
Kurt è mio figlio”
Bobby
aveva organizzato un incontro tra Mistyque e Kurt e la donna
finalmente si era potuta rivelare al figlio. Lui era stato assai
felice. Aveva trovato una madre. Aveva trovato una sorella. Aveva
finalemente una famiglia. A Rogue sembrava non importare nulla che
Kurt fosse suo fratello. I due andavano già d'accordo anche se
Rogue sta sempre sulle sue ma aveva iniziato ad osservarlo di più,
con più interesse.
Kurt
invece si era avvicinato alla madre. Avevano iniziato a frequentarsi
di nascosto con l'aiuto di Bobby. Rogue invece continuava a non
volerne sapere. Era una solitaria. Difficilmente si affezionava a
qualcuno. Specialmente a una donna che l'aveva abbandonata ed era
pure una criminale.
Poi
la decisione di Mistyque di lasciare la Confraternita. Da qualche
tempo quella sciacquetta di Emma Frost era entrata nel gruppo. Aveva
attratto sempre di più l'interesse di Erik. Era una telepatica
ma la mutaforma era convinta che sapesse fare di più, sapeva
manipolare le persone. E aveva utilizzato questo potere per
scavalcarla all'interno del gruppo. E Mistyque non è la tipa
che ama arrivare al secondo posto.
Il
suo arrivo negli X-Men è stato praticamente naturale a quel
punto. Il suo obiettivo ormai da qualche tempo era riconquistare
l'affetto della figlia. Aveva quindi convinto Xavier a farla entrare
nel gruppo. Bobby e Kurt avevano abbracciato la sua causa. Rogue
invece non voleva.
Ora
Xavier è morto e Bobby e Kurt sono gli unici che la trattano
come una di loro. Gli altri la guardano sempre in modo strano, come i
primitivi. Come se lei voglia fare loro del male. Ma non l'ha mai
fatto. Per amore dei suoi figli ha ingoiato tanti bocconi amari. E la
notte tra le braccia di Bobby, l'imprevedibile amante trova un po' di
consolazione. Ma alla grande Mistyque tutto questo può
bastare? Ora Erik la rivuole con sé. Può ridiventare la
bellissima e ambigua Mistyque. La donna che fa fuori i nemici solo
con lo sguardo ingannatore. Può di nuovo essere se stessa.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** La scelta di Mistyque ***
Capitolo 8 – La
scelta di Mistyque
Ma
quegli sguardi la trasformista non li può ignorare. Lo sguardo
di un figlio che l'ha sempre amata nonostante lei lo abbia
abbandonato. Lo sguardo di una figlia che non si è mai fidata
di sua madre e forse a ragione. Sguardi più forti di quelli di
tutti gli altri, pronti a dare l'addio all'indesiderata Mistyque.
“Mistyqe”
la chiama ancora Erik.
“Lasciamola
qua” Emma Frost sa che in un gruppo ci può stare solo
una primadonna.
Mistyque
si avvicina. Guarda il suo grande amore, il suo maestro.
Lui
si volta. “Ora possiamo andare”
“Senza
di me, Erik” Queste parole non sembrano venire da Mistyque
eppure le ha pronunciate lei.
C'è
una nuova luce negli occhi di Kurt. Sua madre rimane. Anche Rogue è
a bocca aperta.
Magneto
si gira. “Non vedi che qui non ti vuole nessuno?”
“Se
lei non vuole venire con te, tu non puoi obbligarla” si sente
debole la voce di Bobby ma si sente. Guarda la donna, sorride. Lei
ricambia sguardo e sorriso.
“Come
vedi qualcuno che mi vuole c'è”
“Vattene,
brutto vecchio” urla Kurt.
Magneto
si volta verso di lui. Chi ha osato? Sta per scatenare la sua ira sul
ragazzo. Ma Mistyque gli si pone davanti. “Vattene, Erik”
“Sei
solo una stupida illusa”
“Vattene,
Erik” Tempesta si aggiunge.
“Te
ne pentirai” Erik si volta. “Te ne pentirai amaramente”
Kurt
è felice e festeggia con la madre ritrovata. La riempie di
parole e di sorrisi. Lei li ricambia tutti. Sa che questo non
cambierà molto. Rogue infatti non è con loro a
festeggiare. Ma la donna ha fatto la sua scelta. Ha scelto i suoi
figli. Forse un giorno conquisterà anche la sua rossa. Non sa
che quest'ultima è nella sua stanza a piangere. Il suo
orgoglio le impedisce di abbracciare quella donna che anni prima
l'aveva abbandonata. E' felice che lei abbia deciso di restare,
quelle lacrime ne sono la prova. Ma ci sono ancora tante domande
senza risposta e lei non le può ignorare. Un giorno si
chiariranno. Per ora a entrambe va bene così. Per chiarirsi
c'è ancora tempo.
Scott
è nel suo ufficio. Guarda le varie foto. In una ci sono lui,
Jean e la piccola Rachel. Il suo presente. La sua felicità. In
un'altra ci sono lui e Alex. Suo fratello soffriva e lui non ha mai
capito. Lo odia e lui niente, non se ne accorge. Che cieco che è
stato.
“Io
non ti abbandono, Alex. Non ti abbandono”
La
piccola Rachel entra nell'ufficio del padre. “Noi non lo
abbandoneremo”
Scott
guarda stupito la figlia.
Jean
entra dopo la bambina. “Noi non lo abbandoneremo, Scott”
Bobby
guarda il mare. E' solo. Si riprende velocemente. Rogue gli ha fatto
ben di peggio. Sorride ricordando i momenti passati in infermeria per
colpa della rossa. Poi era arrivato Gambit, l'infatuazione di Rogue
per lui che si era trasformata in qualcosa di più. Erano
andati via insieme alla ricerca di una nuova vita. Erano tornati ma
lei si era legata al francese definitivamente. Poi Kitty, con lei
Bobby aveva perso la verginità. Poi le stupide gelosie. Ed era
finita tra loro. Con Lorna era convinto di aver trovato il vero amore
ma lei si era comportata come Rogue. Si era innamorata di un altro ed
erano scappati insieme. Gli avevano fatto del male, lei e Alex. Ma
dopo le ultime ore forse è stato un bene essersi lasciati.
Bobby non si vede proprio a combattere fianco a fianco a John
Allardyce. E Mistyque? Beh lei è solo un'illusione, un modo di
non sentirsi solo. Ne è consapevole. Ma è felice che
sia rimasta. Ha fatto la scelta giusta. Non era sicuro che l'avrebbe
fatta.
Immerso
nei suoi pensieri, Bobby non nota la presenza di Emily a diverse
decine di metri da lui. La ragazza si sta esercitando. Ghiaccia la
sua mano, poi la trasforma in acqua. C'è riuscita, sì.
E' felice. Domani lo mostrerà al suo professore preferito, il
suo mentore.
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=428788
|