2 : (parte 1) Alice
La
macchina procedeva tranquilamente. Avevamo preso la mercedes, non
potevamo mica presentarci con la porsche, avremo catturato maggir
attenzione.
Alla guida c'era Jazz, mentre io ero seduta al posto del passegero con
Shion, Il quale era assorto nel guardare fuori. Da quella mattina non
aveva aperto bocca, era silenzioso più del solito, non
guardava ne me ne suo padre, sapevo che era scocciato per la situazione
ma ignorare i suoi genitori non mi sembrava un comportamento adeguato.
Mentre lo vestivo, quella mattina, fissava il vuoto ma conoscendolo
sapevo che stava riflettendo su qualcosa, il suo vestiario era semplice
ma anche elegante un jeans con la camicia nera ( , da
così rimettere in risalto la sua carnaggione chiara e aveva
indosso delle convers. Stavo per aprire bocca quando Jazz
allungò la mano e sfiorò il collo di nostro
figlio.
-Mi vuoi spiegare
perchè sei così arrabbiato ?- era
arrabbiato non capivo. Scocciato era un sentimento che avrei capito
anche essere nervosi o annoiati, ma arrabbiato, era troppo. Shion non
si girò, continuava a guardere di fuori. Orgoglioso pensai,
propio come suo padre. La scuola elementare incominciava a vedersi:
dopo le scalinate c'era l'entrata che si distribuiva in tre grandi
porte ad arco, le pareti erano celesti, dopo il primo blocco era
disposta la scuola alta 3 piani dove si trovavano le aule. Davanti la
scalinata c'era l'enorme cortile dove si trovavano già
alcune famiglie. Quelli del primo anno dovevano recarsi all'inizio
della seconda ora di scuola così che non ci fosse troppa
confusione. Quando Jazz parcheggiò la macchina scesi e mi
avviai alla jepp di Emmett che teneva in braccio Caroline, la quale non
stava più nella palle. Appena ci vide si sporse verso di
noi.
-Ziaaaaa !-
-Ciao tesoro-
le
sorrisi, era bellissima indossava una camicetta rossa con le ballerine abbinate
e una gonna jeans. I morbidi boccoli d'orati le ricadevano sulla
schiena, gli angeli di botticelli sarebbero stati insignificanti di
fronte alla bellezza dei nostri figli, con i loro sorrisi che
riuscivano a farti sciogliere il cuore. La gente stava aumentando, si
sentivano gli schiamazzi e le risate degli altri bambini che giocavano
a rincorrersi. Parlammo finchè non suonò la
campanella e dalle scale scese un uomo basso con i capelli calvi e gli
occhiali a mezzaluna. Portava un foglio in mano.
-Allora signori-
aveva cominciato -leggerò
la classe e i nomi dei bambini che ve ne faranno parte, dopo di che
potrete accompagnare i vostri figli in aula- prese a
leggere la lunga lista di nomi finchè non arrivò
alla classe che ci interessava, naturalmente noi sapevamo
già tutto, quando avanzammo gli sguardi dei presenti si
posarono tutti su di noi e ovviamente partirono i pettegolezzi -guarda la ragazza con i
capelli neri, secondo te è rimasta in cinta da
giovane.........ma sono parenti?.........oddio ma quei bambini sono
bellissimi, come i genitori dopotutto...............- il brusio continuava
incessantemente, come se noi non li sentissimo, arrivati all'aula posai
per terra Shion -Mi
raccomando fai il bravo- e gli diedi un bacio in testa, mi
alzai così che lo potesse salutare anche Jasper. Vicino a
noi Rosalie stava riempendo di baci Caroline ed Emmett che le
raccomandava di non correre troppo forte e di riferirgli subito se
qualche maschio le dava fastidio, tipico di mio fratello, ma infondo
anche Edward raccomandava le stesse cose a Nessie. Salutammo le maestre
e poi uscimmo nel cortile, in quell'istante però
sentì il mio istinto di ritornare di sopra e di riprendermi
mio figlio. No non ci dovevo pensare. Jazz mi strinse più
forte la mano -Tranquilla
amore, vedrai che starà bene e poi c'è Caroline
con lui- aveva ragione è solo che mentre lo
salutavo mi aveva fissato con i suoi grandi occhi grigi, mi aveva
intenerito -e poi ora
hai più tempo la mattina da passare per negozi !-
aveva ragione mio marito sarebbe stato benissimo a scuola.
POV SHION
Non potevo crederci, avevano
veramente avuto il coraggio di lasciarmi quì da solo. Avevo
tentato di tutto, dal broncio fino a fare gli occhi dolci ma niente !
Dentro l'aula c'erano bambini che piangevano, urlavano e litigavano.
Era l'inferno altro che scuola. Mi guardavo intorno senza saper che
fare, la maestra mi si avvicina e si abbassa fino alla mia altezza, era
una donna con lunghi capelli castani chiari e con gli occhi
marroni-verdi, portava pantaloni neri e una maglia blu e
avrà avuto più o meno 30 anni. La maestra sempre
guardandomi con espressione sorpresa mi dice con voce lenta -Allora voi dovete essere
Caroline Cullen e Shion Hale giusto ? Sono convinta che vi troverete
benissimo quì. Entrate così possiamo iniziare a
fare un bel disegno insieme, magari possiamo leggerere delle fiabe
oppure giocare con le lettere dell'alfabeto ?- O. MIO.
DIO. Ma era scema oppure ce la metteva tutta per sembralo. Primo "un
bel disegno insieme" se lo fa da sola; secondo le fiabe non sono il
genere che mi interessa; terzo ci giocasse lei con le lettere
dell'alfabeto io so sia leggere che scrivere. Naturalmente non le dissi
niente del genere mamma mi avrebbe sgozzato.
-Vorrebbe farmi il
piacere di dirmi come si chiama signorina ?- rimase
spiazzata, incredula, che cosa avevo detto di sbagliato, il mio tono
era gentile ed educato. Certo che era strana.
-Però..........che
bel.......linguaggio che usi !- Aia ecco
perchè, dovevo rimediare all'istante. Ma che dire. Fu
Caroline a parlare -Scusi
posso fare un disegno ?- la maestra scosse un
pò la testa e sorrise di nuovo -Certo piccolina, entriamo
forza così ci presentiamo con gli altri-
incredibile il suo tono da smielato fino all'esasperazione adesso era
più formale e adulto, però impara in fretta la
ragazza. Appena entrata la maestra si mise dietro la cattedra e ci
indicò i posti a sedere.
-Allora bambini io
sono la maestra Nicoletta, ho 32 anni e vengo dall'italia un paese
molto lontano da quì. Adesso chiederò ad ognuno
di voi di presentarsi. Allora incominciamo da te-
Le presentazioni dell'intera classe durarono quasi per 2 ora per il
fatto che parecchi dei bambini non sapevano che dire e si impacciavano.
Dopo di queste formalità Nicoletta ci diede dei fogli con
una scatola di pennarelli, in un banco entravano 4 bambini, in tutto ce
n'erano 6. Ventidue mocciosi chiusi la dentro, io e mia cugina non
avremmo causato alcun problema. Di fronte a noi c'era un bambino di
nome Joshua, aveva la pelle scura e i capelli neri lisci, portava gli
occhiali e non alzava mai lo sguardo, chissa forse era timido. L'altro
compagno era una bambina con i capelli biondi mossi che le arrivavano
alle spalle e si chiamava Juno. Neanche lei parlava, aveva solo detto
una parola in croce con mia cugina. Meglio così. Tirai dallo
zaino una matita e comincia a ridisegnare l'aula, era rilassante ma
c'era troppo chiasso, e poinon era quello che veramente volevo
disegnare.
-Caroline, ti prego
fammi vedere solo un attimo- lei si girò e
quasi sussurrando mi disse -Lo
sai che non puoi, zio te l'ha detto di non usare il tuo potere a scuola-
era dispiaciuta ma papà non mi aveva precisato che con lei
non lo potevo usare -Mi
ha proibito di usarlo con i bambini no con te- le
bastò questo, mi porse la mano sotto il banco, le piaceva
troppo quello che sapevo fare a volte ci mettavamo tutti e 4 in una
stanza e passavamo da un posto all'altro. Le presi la mano e subito ci
ritrovammo nella foresta delle amazzoni, quando Caroline insieme a zio
Emmett e zia Rosalie, erano stati in vacanza la scorsa estate. La
foresta era immensa, metteva quasi paura, trovai quel che cercavo. Ci
ritrovammo di nuovo nell'aula, Joshua e Juno non si erano accorti di
niente e a quanto pare nemmeno Nicoletta. Guardai l'orologio 11.15,
ancora 3 ore e saremmo usciti.
Allora questo cap. è
uscito alle 22 di sera per questo metto una seconda parte. Scusate per
il ritardo ma sapete : SCUOLA Il potere di Shion se non lo
avete capito lo scoprirete in seguito ma non lo confondete con il
potere di Aro dei volturi (è simile ma non uguale) spero vi
sia piaciuto. Un'altra cosa che per me è importante: ho
voluto mettere la mia maestra di mate delle elementari, non
perchè le altre non siano state stupende, ma
perchè lei ora è un angelo volato in cielo
all'età d 45 anni mi ha cresciuto e volevo sentirla
più vicina a me mettendola nella storia. Un bacio a tutti
coloro che mi seguono e Ale se leggi sappi che sei e sarei sempre la
mia AMICONA
KISS BY
MARTA
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