Quando un incontro ti cambia la vita di Shinalia (/viewuser.php?uid=68696)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Destinazione Volterra ***
Capitolo 3: *** Profumo ***
Capitolo 4: *** Aro ***
Capitolo 5: *** Discussione ***
Capitolo 6: *** Jasper ***
Capitolo 7: *** Vecchie Amicizie ***
Capitolo 8: *** Biblioteca ***
Capitolo 9: *** Partenza ***
Capitolo 10: *** Isabella ***
Capitolo 11: *** Visite per Natale ***
Capitolo 12: *** Casa dolce casa ***
Capitolo 13: *** Consapevolezza ***
Capitolo 14: *** Alice o non Alice? ***
Capitolo 15: *** Debussy ***
Capitolo 16: *** Caccia ***
Capitolo 17: *** Il ciondolo ***
Capitolo 18: *** La mia musa ***
Capitolo 19: *** Delusione ***
Capitolo 20: *** Il mio creatore ***
Capitolo 21: *** Il branco ***
Capitolo 22: *** Chiacchierata tra fratelli ***
Capitolo 23: *** Primo giorno di scuola ***
Capitolo 24: *** Sorprese ***
Capitolo 25: *** Kiss ***
Capitolo 26: *** Ti amo ... ***
Capitolo 27: *** Visite ***
Capitolo 28: *** Il mio personalissimo incubo ***
Capitolo 29: *** Extra: Bella ***
Capitolo 30: *** Album ***
Capitolo 31: *** La mia storia ... ***
Capitolo 32: *** Perchè? ***
Capitolo 33: *** Love ***
Capitolo 34: *** La prossima volta a Las Vegas ***
Capitolo 35: *** Notizie ***
Capitolo 36: *** Matrimonio? ***
Capitolo 37: *** Promesse ***
Capitolo 38: *** Attesa ***
Capitolo 39: *** Joshua ***
Capitolo 40: *** The last day ***
Capitolo 41: *** Epilogo ***
Capitolo 42: *** ♪ Extra ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
Mie Fan Fiction
In corso : Travolti
dal destino
Witch
Cedric
Terminate: Quest'amore
...
*Prologo*
“Jasper
Jasper non ti avrei mai creduto uno di quelli che si sono convertiti al
sangue
animale, proprio tu amico mio
… devi aver avuto un ottimo motivo per
fare
questa scelta!” disse in tono divertito
Continuavo
ad
osservare quella figura incappucciata e nel contempo percepivo i
pensieri
confusi di mio fratello nella cui mente si ripeteva un unico nome: Bella
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Capitolo 2 *** Destinazione Volterra ***
Mie Fan Fiction
Destinazione
Volterra
“Mi
spiegate
per quale motivo dobbiamo andare tutti dai Volturi? Infondo era stata
richiesta
solo la presenza di Carlisle” mi lamentai
“Edward
smettila di lagnarti, Aro, Caius e Marcus sono amici di tuo padre e lui
vuole
presentare la sua famiglia… e a quanto ricordo tu ne fai
ancora parte”
mi
ammonì mia madre
Mi
arresi e
affondai nella poltroncina dell’aereo, quel viaggio mi stava
provocando
non
poca ansia, non riuscivo a comprenderne il motivo, non avevo mai
contestato le
decisioni della mia famiglia, ma questa volta avevo uno strano
presentimento.
Oltretutto i Volturi non mi avevano mai ispirato fiducia, dai racconti
di mio
padre potevo evincere fossero figure assetate di potere, per non
parlare di Aro
che adorava collezionare vampiri dai doni particolari e nella mia
famiglia ben
tre di noi avevano poteri speciali. Era un azzardo andare lì
ma sapevo
anche
che Esme non avrebbe voluto separarsi da suo marito per troppo tempo ed
era
questo il reale motivo per il quale ora eravamo in viaggio, a quanto
pareva i
Volturi avevano una strana concezione del tempo e non potevamo essere
sicuri di
quando ci avrebbero rimandato a casa.
In
compenso
ci stavamo recando in Italia, ero stato sempre desideroso di visitarla
e forse
poteva essere una buona occasione, anche perché non
intendevo restare
chiuso in
una stanza per tutto il mio tempo, i miei fratelli e sorelle avrebbero
avuto i
rispettivi compagni di vita a distrarli.. io ero ancora solo e questo
implicava
passare il tempo ad osservare i loro scambi di effusioni, e non era
nelle mie
intenzioni deprimermi maggiormente. Mi ero sempre domandato come fosse
possibile non aver ancora incontrato la mia compagna, ormai era
più di
un
secolo che camminavo su questa terra eppure nessuna creatura era
riuscita ad
attirarmi, a farsi desiderare da me in qualche modo. Trovavo le
fanciulle
creature estremamente fastidiose, vanitose, altezzose e superficiali,
soprattutto le vampire che consapevoli della loro bellezza facevano di
tutto
per farne sfoggio. E io preferivo passare
l’eternità da solo piuttosto
che in
compagnia di una qualche creatura di questo genere, oltretutto reputavo
assurdo
osservare i miei fratelli e notare come fossero succubi delle loro
mogli … la
trovavo una cosa oltraggiosa … io non mi sarei mai ridotto
in quel
modo! Mai e
poi mai … a costo di scappare in un degli angoli
più remoti di questo
mondo al
primo avvertimento di pericolo. Eppure di tanto in tanto mi trovavo a
fantasticare su una mia possibile e futura compagna, la immaginavo ma
mai
riuscivo a darle un volto perché non riuscivo a comprendere
cosa
avrebbe mai
potuto attirarmi in una donna. Era estremamente frustrante.
I
miei
pensieri furono finalmente interrotti da una vocina stridula che ci
avvertiva
dell’imminente atterraggio in Italia, dove il sole era quasi
costantemente
presente nel cielo. Per questo motivo mi chiedevo il perché
di quella
scelta,
con tanti meravigliosi luoghi nel mondo i Volturi avevano scelto uno
dei posti
in cui i loro movimenti erano limitati da quell’infame sole,
che ci
avrebbe
costretto ad ore di lunga attesa in aeroporto per evitare di brillare
dinanzi
agli abitanti di quell’insopportabile luogo.
Mi
sentivo
veramente stressato e a contribuire a questo scopo c’era
sempre il mio
amato
fratello
“Eddino
lo
sai che inizi a ricordarmi mio nonno?” Emmett come al solito
si
divertiva a
trovare soprannomi orrendi da affibbiarmi e da un paio di mesi ero
diventano
“Eddino” mentre precedentemente ero
“Uccio” come diminutivo di
“Edduccio” … ma
cosa deve sopportare un povero vampiro?
“Non
tutti
possono essere eterni bambini come te …
fortunatamente” borbottai.. in
realtà
non potevo che dargli ragione, con gli anni stavo peggiorando e pur
avendo
l’aspetto di un ragazzo di appena diciotto anni,
caratterialmente
potevo
definirmi anche più vecchio del secolo che avevo vissuto.
Costantemente
annoiato, sempre pronto a lamentarmi … e pedante!
Naturalmente tutte
cose che
non avrei mai ammesso ad alta voce, non gli avrei mai dato
soddisfazione.
Lo sentii
ridacchiare ma feci finta di nulla, mi sarei vendicato una volta usciti
dall’aereo
per evitare di fare danni a quell’ammasso di ferraglia che si
azzardavano a
chiamare aereo.
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Capitolo 3 *** Profumo ***
Mie Fan Fiction
Finalmente
scendemmo dall’aereo dove trovammo ad attenderci
due vampiri del corpo di guardia dei Volturi. Jane e Demetri. A quanto
pare Aro
aveva
deciso di inviare qualche macchina con
finestrini
oscurati per permetterci di
raggiungerlo il prima possibile, tutta questa fretta per me era
sospetta, ma
mio padre non pareva esserne preoccupato. Purtroppo si fidava cecamente
di
questi suoi “amici” , a parer mio anche troppo.
Naturalmente Jasper non era
dello
stesso parere, li aveva
visti in azione e sapeva quanto potessero essere temibili e stava
allerta
soprattutto con il pensiero di proteggere Alice che invece era
più
allegra del
solito grazie alla prospettiva di fare del “sano”
– solo secondo lei,
perché io
non ci vedevo nulla di sano nella sua mania – shopping nelle
botteghe
italiane
che secondo la sua esperta opinione erano tra le migliori. I pensieri
di Rose
erano pressoché identici. E poi mi domandavano
perché non avevo ancora
trovato
la mia compagnia? Con una come loro sarei impazzito in meno di due
ore!!!
Per
distrarmi dai profondi pensieri delle mie sorelle decisi
di indagare nella mente dei due Volturi per ottenere maggiori
informazioni
riguardo questa visita e scoprire se potevano esserci o meno secondi
fini
… e come al solito il mio intuito non si era
sbagliato.
*
speriamo che i Cullen se la portino davvero via… non ne
posso più di avere quella vipera tra i piedi!! * - questi
erano i
pensieri
della vampira di nome Jane.
Ma purtroppo non
specificava a chi si riferisse e l’altro invece era troppo
concentrato
a fare
pensieri poco puri su Rose per darmi informazioni utili. Sbuffai,
sapevo che ci
eravamo cacciati in un bel guaio accettando quest’invito. Ora
dovevamo
solo
scoprire quanto fosse problematica questa fantomatica creatura di cui
Jane
parlava e a quanto pare temeva particolarmente. La cosa mi sorprese,
dai
racconti di mio padre quella piccola vampira era estremamente potente e
per
questo motivo era uno degli assi del corpo di guardia,
l’aveva
descritta come
una delle creature più temibili che avesse mai incontrato.
Cosa poteva
spaventarla? Anzi … chi?
In
macchina Emmett non fece che infierire su di me con
battute pessime, tanto che per vendetta decisi che gli avrei rivelato
solo tra
qualche giorno i pensieri di Demetri su sua moglie. Ridacchiai tra me e
me per
quel colpo basso, questa me l’avrebbe fatta pagare
amaramente. Infatti
essendo
colui, nella nostra famiglia, dotato del potere di leggere nelle menti
mi avevano
assegnato il compito di controllare anche questo genere di situazioni,
a parer
mio una cosa veramente inutile, ma i miei fratelli lo reputano un
compito
vitale, temono che qualcuno decida di portarsi via la loro mogliettina,
cosa
per me assurda considerando i loro caratterini.
Il
viaggio in auto fu tremendamente lento ma alla fine
giungemmo nella città di Volterra e ne rimasi estasiato,
soprattutto
per tutte
le costruzioni che l’adornavano. Purtroppo per noi
l’entrata
nell’edificio non
fu dalla porta principale, essendoci il sole – ebbene si, il
sole è una
vera e
propria maledizione – fummo costretti a passare attraverso le
fogne,
sorbendomi
una serie di imprecazioni mentali da parte di Rose a cui si stavano
rovinando
gli stivaletti di Gucci nuovi. Roteai
gli occhi al cielo, non ne potevo più di tutte quelle moine
e non
vedevo l’ora
di rinchiudermi in una stanza per rilassarmi e non sentire
più tutte
quelle
voci assillanti. Purtroppo per me mio fratello aveva notato lo sguardo
irritato
che avevo rivolto a sua moglie e diede inizio alla mia tortura
*Tanya
… Tanya … Tanya … il giorno che ti
sposerai con lei
non potrai più lamentarti di Rose e delle sue fissazioni* ghignò soddisfatto
“per
pietà Emmett smettila con quella storia …
“ ringhiai
esasperato. Mio fratello aveva individuato un sistema sicuro per farmi
saltare
i nervi: Tanya. Un brivido mi assaliva solo a pensare quel nome e allo
strano
desiderio della mia famiglia che lei divenisse la mia compagnia.
Futile,
superficiale e superba, tutto … ovvero ai miei occhi era la
rappresentazione
del male puro.
Notai
la mia famiglia guardarmi sottecchi attendendo una
spiegazione, finsi di non averli notati e li ignorai. Giungemmo dinanzi
ad
un’enorme porta dal quale entrammo nella struttura, un vero e
proprio
palazzo
arredato magnificamente, combaciava perfettamente con quello che avevo
visto
nei vecchi ricordi di mio padre, ma dal vivo mostrava ancor di
più la
sua
magnificenza. Con mia somma sorpresa scoprimmo che presso i Volturi
lavoravano
anche degli umani, una di questa comodamente seduta ad una scrivania
era
intenta a svolgere i propri compiti e soprattutto era consapevole di
trovarsi
in un covo di vampiri eppure non mostrava segni di paura, anzi era
compiaciuta
per essere stata scelta. Sperava un giorno di entrare a far parte di
quel mondo
che hai suoi occhi si mostrava affascinante ed allettante, senza
rendersi conto
della mostruosità che si celava dietro
quell’apparenza. Ero
esterrefatto e
disgustato.
Fu
allora che sentii un profumo meraviglioso mi voltai per
individuarne la fonte ma ciò che vidi fu solo una figura
minuta
nascosta da un
enorme mantella e il cappuccio a celarne il viso.
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Capitolo 4 *** Aro ***
Ed eccovi il chappy
numero 3
spero vi piaccia ... la
storia è ancora all'inizio.. quindi ancora non si comprende
bene la figura di Isabella.. ma scoprirete tutto con il tempo
nei prossimi chappy
verrà anche ripresa la parte del prologo!
vi ringrazio immensamente
per i commenti e spero vivamente di riceverne altri.. se avete consigli
e lamentele sono ben accetti perchè mi piacerebbe riuscire a
migliorare questa ff!
che altro...
baci
Manu
Aro
Quella
strana
creatura era dinanzi a noi ed entrava con passo aggraziato nella sala
dove ci
attendeva un vampiro oltre alla figura incappucciata che
affiancò il primo. Compresi
immediatamente si trattasse di Aro grazie alle descrizioni e le
immagini
mentali che più volte avevo visto nella mente di mio padre.
Rivolsi così la mia
attenzione alla ragazza dal meraviglioso profumo ,provai a leggerne i
pensieri
per comprendere chi fosse, in quanto non mi sembrava di averne mai
sentito
parlare, ma l’unica cosa che potevo sentire era il nulla
… il vuoto! Sobbalzai,
non mi era mai capitato qualcuno che resistesse ai miei poteri, quindi
provai a
sondare i pensieri delle altre persone presenti nella sala e mi resi
conto che
lei non era l’unica, anche i pensieri di Aro non erano
individuabili. Iniziai a
sentirmi agitato e a disagio
*Edward
che
hai? Perché sei ansioso?* mi chiese con il pensiero
Jasper, temeva avessi
letto nel pensiero dei
Volturi qualche brutta intenzione e che fossimo in pericolo
Scrollai
leggermente la testa per rispondere alla sua muta domanda, il problema
non
erano i pensieri pericolosi ma che io non sentivo proprio nulla. E
questo non
era certo rassicurante, quando si cela qualcosa
c’è sempre una motivazione
valida.
“Carlisle
amico
mio! Che piacere rivederti! Noto che hai condotto qui anche la tua
famiglia” Aro
gli si rivolse in tono cordiale
Mio
padre si
avvicinò e gli porse la mano “Aro …
sono stato molto felice del tuo invito!
Questi sono mia moglie Esme e i miei figli: Edward, Alice, Jasper, Emmett e
Rosalie” disse indicandoci
uno ad uno
Uno
strano
sorrisetto si disegnò sul volto di Aro “ una
famiglia numerosa … non c’è che
dire! Mi rincresce la momentanea assenza dei miei fratelli, ma
purtroppo avevano
impegni improrogabili!”
Mi
guardai
attorno e notai che mancavano quelli che dovevano essere Caius e
Marcus,
infatti nella stanza erano presenti, oltre noi, solo altre tre figure :
Jane e
Demetri che ci avevano accompagnato e la figura misteriosa che per
qualche
strana ragione indugiava il suo sguardo su mio fratello Jasper, creando
in lui
e sua moglie pensieri piuttosto alterati. Alice stava per avere una
crisi di
gelosia e se non fossi stato tremendamente teso probabilmente non sarei
riuscito a trattenere le risate. Era difficile provocare pensieri
furenti alla
mia sorellina, ma quella ragazza doveva avere un dono naturale per
alterare le
persone.
“Noto
che
ci
sono nuovi membri nella guardia dalla mia ultima visita”
constatò mio padre
soffermandosi sulla figura incappucciata
Aro
annui fiero
“ti presento la mia pupilla … vieni
cara” e tese una mano verso la ragazza che
si avvicinò cautamente
“lei
è
Isabella, è una creatura molto interessante”
notai
un’espressione soddisfatta sul viso del
vecchio vampiro accompagnata da pensieri decisamente poco carini di
Jane. A quanto
pareva era gelosa della pupilla di Aro … molto molto gelosa
“piacere
Isabella io sono Carlisle e loro sono la mia famiglia”
lei si limitò
ad un semplice inchino senza
proferire parola
La
osservammo
perplessi in attesa .. ma nulla! Potevo avvertire i pensieri dubbiosi
della mia
famiglia per quella strana fanciulla, che a parer mio si mostrava
essere
particolarmente scortese ed altezzosa.
“bene
cara,
potresti lasciarci soli? Ti richiamerò a breve
così potrai mostrare le stanze
ai nostri ospiti” lei annui mestamente ed uscii con il suo
passo aggraziato,
richiudendo l’immensa porta dietro di sé.
Dopo
qualche
minuto Aro riprese a parlare “ Non voleva essere scortese
… semplicemente non
parla … non ha proferito parola da quando è
giunta qui a Volterra se non in
rare occasione, ma la sua voce e il suo volto lo conosciamo solo io e i
miei
fratelli.” esitò “ è
una creatura particolare … ed è proprio
per questo che ti ho chiamato! Mi vorrai scusare per il mio secondo
fine ma
vorrei chiederti cortesemente di portare Isabella con te in America
prendendola
nella tua famiglia per qualche tempo”
Lo
fissammo
tutti allibiti da una proposta tanto strana quanto inaspettata. Ma cosa
passava
per la testa di quel vecchio pazzo?
“Per
me
sarebbe
un piacere, ma potrei chiederti il motivo di tale scelta!
L’hai presentata come
la tua pupilla quindi non comprendo come mai tu voglia
separartene” chiese mio
padre con tono incerto.
“Diciamo
che
non gradisce la vita che conduce qui con noi e questo si ripercuote sul
suo
umore … e sul mio corpo di guardia! La settimana scorsa ha
ridotto la povera
Jane a brandelli, tanto che non le sono bastati due giorni per
riprendersi
completamente” -
in risposta si sentii
un ringhio provenire dalla piccola vampira, non doveva essere stato
piacevole
“Jane?
Ma
come
è possibile? Il suo potere è
inarrestabile” mormorò
allibito Carlisle
“Mentre
Isabella è intoccabile “ rise divertito il vecchio
vampiro “naturalmente
ti lascerò tutto il tempo per
decidere e magari potrete provare a conoscerla!”
“Certamente
Aro, ne parlerò con la mia famiglia e decideremo come
agire” rispose
mestamente, sentivo la tensione nei suoi pensieri, si rendeva conto che
quella
strana creatura doveva essere realmente molto forte per essere trattata
così
bonariamente da Aro, che normalmente non si preoccupava di usare
sistemi molto
persuasivi con quelli che riteneva ribelli o indisciplinati. Mentre i
miei
fratelli erano tutti intenzionati ad opporsi a quella proposta folle,
portare
con noi un vampiro assetato di sangue, e non un vampiro normale, ma un
volturo
con qualche strano potere. Era una delle cose più assurde
che si potesse mai
pensare e se non avessi avuto il mio dono avrei immaginato che tale
fosse anche
l’idea di mio padre, ma naturalmente non era così,
per quanto spaventato era
anche incuriosito e soprattutto sapeva non essere una buona mossa
quella di opporsi
ad una richiesta di Aro quindi era piuttosto determinato ad accettare
quella
proposta. E con mio grande rammarico a breve avrei avuto
un’altra sorella a
girare per casa.
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Capitolo 5 *** Discussione ***
Mie Fan Fiction
Discussione
Aro
richiamò la
sua pupilla dandole l’ordine di mostrarci le nostre camere,
ci facemmo
guidare
da lei attraverso quel meraviglioso palazzo fino a giungere nella zone
più ad
ovest in un corridoio dove una accanto all’altra
c’erano quattro stanze. Ce le
indicò con un gesto e poi si allontanò ancora
senza proferire parola. Mio padre
era stato tentato più volte a porle qualche domanda ma
rammentando le parole di
Aro finiva per desistere, era piuttosto divertente ascoltare i suoi
dissidi
interiori. Decidemmo di sistemarci nelle stanze e di rivederci in
quella di
Esme e Carlisle dopo un’ora in modo da poter discutere di una
decisione che in
realtà lui aveva già preso pur non volendo
ammetterlo, avrebbe fatto di tutto
per convincerci e lo stesso valeva per mia madre che alla sola idea di
una
nuova figlia – che fosse pazza e pericolosa per lei non
contava – era
felicissima e oltretutto riteneva fosse assurdo tenere qualcuno
segregato in
quel palazzo e che quello strano comportamento poteva essere dovuto al
senso di
solitudine che provava. Purtroppo mia madre era sempre troppo buona ed
ingenua
e non comprendeva che quella era solo una ragazzina viziata e altezzosa
che non
rivolgeva parola a chi non ritenesse alla sua altezza. Mi faceva una
rabbia
tremenda e la cosa che più mi infastidiva era il fatto che
bloccare il mio
potere rendendomi tremendamente curioso. Volevo … anzi
necessitavo di avere
informazioni sul suo conto!
Irritato
e
frustrato apri la porta della mia camera, non vi era termine adeguato
per
descrivere tanta magnificenza, I volturi si trattavano decisamente
bene.
Approfittai di quel po’ di pace per fare una bella doccia e
cercare di
eliminare lo stress accumulato, la richiesta di Aro mi aveva
particolarmente
innervosito, non mi fidavo di quella strana creatura avvolta nel
mantello.
Troppo misteriosa e troppo pericolosa e gli strani sguardi che lanciava
a
Jasper non mi erano di consolazione, non riuscivo a comprendere quale
potesse
essere il suo intento e soprattutto
perché avrebbe dovuto accettare di partire con degli
sconosciuti? Lei non ci
conosceva, avevamo un alimentazione differente che confrontata al
sangue umano
non si poteva definire migliore e il fatto che facesse parte della
guardia dei
Volturi implicava fosse un’assassina di prim ordine e quindi
non si sarebbe
fatta problemi a considerarsi un mostro facendo sfumare quella che era
la
nostra motivazione primaria per non bere sangue umano.
Nelle
menti dei
Volturi non avevo trovato molte informazioni su di lei, come Aro ci
aveva detto
nessuno conosceva il suo volto e la sua voce, era un vero e proprio
mistero.
Molti pensavano che il mantello le servisse per coprire qualche brutta
cicatrice riportata in qualche battaglia, il che era plausibile,
infondo le
donne tendono ad essere molto vanitose ma mi sembrava comunque un
comportamento
assurdo e oltretutto non spiegava perché non parlasse. Le
voci dei vampiri sono
tutte meravigliose e melodiche quindi la vanità non poteva
essere imputabile a
quella scelta.
Per
quanto
riguardava i suoi poteri avevo scoperto che ne aveva più di
uno ma
principalmente era uno “scudo”, molto potente in
quanto in grado di contrastare
poteri sia a livello fisico che psichico e per questo motivo la
consideravano
intoccabile. Questo spiegava anche il mancato funzionamento dei miei
poteri su
di lei e su di Aro a cui aveva prontamente esteso lo scudo. Purtroppo
per me
erano a conoscenza del mio potere e si erano premuniti, quindi addio
effetto
sorpresa.
Sentii
bussare
alla porta e mi apprestai ad aprire sorpreso
“Stiamo
aspettando tutti te … vuoi darti una mossa?” mi
rimproverò Emmett
sghignazzando, solo in quel momento notai che ora fosse, ero stato
sotto la
doccia a pensare per più di un’ora. Non mi era mai
capitato di perdere in quel
modo la cognizione del tempo. Irritato e senza rispondere alle
provocazioni di
mio fratello mi avviai con lui verso la camera dei
nostri genitori. Anche questa favolosa e
leggermente più grande della mia, più che stanze
da letto sembravano mini
appartamenti.
“Eccoci”
borbottai mentre mio fratello mi immaginava in versione anziano
sgorbutico
“Bene
…
giungiamo immediatamente al punto! Cosa ne pensate della proposta di
Aro?”
chiese mio padre titubante, probabilmente notando i nostri volti aveva
intuito
che non eravamo particolarmente allettati dall’idea di quella
tizia in casa
nostra
“Non
la
conosciamo, potrebbe essere pericolosa e darci problemi, per non
parlare del
fatto che gira con una mantella senza parlare con nessuno” sbottò stizzita
Rosalie
“Oltretutto
dovrebbe adeguarsi alla nostra dieta o ci creerebbe disagi con i
licantropi” ci
rammentò Jasper, come al solito era sempre il più
pratico di tutti e la sua
spiegazione poteva essere difficilmente contestata
Carlisle
ci
scrutò uno ad uno “voi siete d’accordo
con loro?”
Tutti
annuimmo.
“Non
siete
curiosi di conoscerla? A
parer mio stiamo
esprimendo dei giudizi affrettati… potrebbe
piacervi!” esitò notando le nostre
espressioni ostinate “ Propongo di aspettare un paio di
giorni prima di dare la
risposta definitiva ad Aro! Che ne dite?!”
“Se
questo può
farti contento …” borbottai esasperato ma
più tranquillo. La ragazza non ci
avrebbe rivolto la parola e questo ci avrebbe impedito di conoscerla e
di
esprimere su di lei un qualche giudizio positivo. Di conseguenza
… niente nuova
sorella per casa
Ringrazio
immensamente le 4
persone che hanno commentato
non immaginate come mi fa piacere leggere i
vostri commenti!!
Grazie anche a coloro che hanno aggiunto questa storia tra i
preferiti
o tra le storie seguite!
kiss
Manu
Fermatevi
per un commentino pleaseeeee mi farebbe piacerissimo!!
|
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Capitolo 6 *** Jasper ***
Jasper
Passò
una
settimana e come secondo le mie previsioni non avemmo modo di conoscere
la
ragazza, che probabilmente non gradiva la nostra presenza e tendeva ad
evitarci
come se avessimo la peste, mi era sembrato avesse una particolare
avversione
per me ma probabilmente era solo un’impressione. Comunque
tutto questo non
poteva farmi che piacere anche se dovevo ammettere che quella strana
fanciulla
iniziava a stuzzicare la mia curiosità, così
misteriosa, così silenziosa … così
pericolosa. Mi domandavo continuamente quale potesse essere il suo
volto e i
suoi lineamenti cercando di immaginare una creatura che potesse
corrispondere a
quel meraviglioso e dolcissimo profumo che però non
corrispondeva certo al suo
carattere. Stranamente continuava a puntare il suo sguardo su mio
fratello in
modo anche abbastanza evidente dando ad Emmett un valido motivo per
tormentare
il povero Jasper come se non bastassero le crisi di gelosia della
piccola
Alice.
“Dio
non
voglia
che quella ragazza venga a vivere con noi! Sarebbe la mia
fine” mormorò mio
fratello sfinito dopo l’ennesimo litigio con sua moglie
Io
ed Emmett
non ci trattenemmo dal ridere, era una scena troppo spassosa e avevamo
trovato
un motivo per votare a favore della proposta di Aro
“Poveraccio..
sei ridotto malissimo! “ esclamò Emmett ancora in
presa alle risa
“Non
sei
riuscito a capire cosa può volere da te?” gli
chiesi incuriosito. Odiavo non
poter cogliere quelle informazioni dalla sua mente.
“Uhm…
non
saprei! Anche se ho la strana impressione di conoscerla, solo che non
potendo
vedere il suo volto mi è difficile
accertarmene…!” borbottò spazientito
“Perché
non
provi a parlarle?” suggerì ingenuamente Emmett,
come se lei rispondesse alle
domande che le venivano poste. Tutti i tentativi di mio padre erano
falliti
miseramente mandandolo in uno stato di turbamento, si era sempre
considerato un
ottimo comunicatore ed una persona affabile in grado di ottenere
velocemente la
stima e la fiducia dei suoi interlocutori, ma con quella ragazza nulla
aveva
effetto.
Jasper
iniziò a
ridacchiare “Vuoi che tua sorella mi stacchi la testa a
morsi?”
Effettivamente
la reazione di Alice sarebbe stata prevedibile ed in parte
giustificata, si
sentiva minacciata da quella figura su di cui oltretutto non poteva
avere
visioni e che non faceva che fissare Jasper con interesse, cosa che
avevamo
intuito grazie al dono di mio fratello. Era assurdo come fosse riuscita
ad
inimicarsi anche la dolce Alice, lei che ingenuamente concedeva la sua
fiducia
a chiunque.
Passammo
svariate ore a discutere sulla sorte del nostro povero fratello nel
caso
Isabella si fosse trasferita da noi, Jasper temeva di essere cacciato
dalla sua
stanza se non dalla casa e continuava ad implorarci –
inutilmente – di aiutarlo
a far ragionare sua moglie.
“Tra
moglie e
marito non mettere il dito! Non esiste detto più corretto
… e poi Alice quando
si arrabbia è spaventosa e non voglio ripercussioni sulla
mia adorata Aston
Martin” sospirai estasiato al pensiero della mia amata
macchina che purtroppo
non vedevo da giorni. Iniziava a mancarmi, non vedevo l’ora
di tornare a casa e
sentire il motore della mia piccola farmi le fusa.
“Dovreste
aiutare un povero fratello in difficoltà?” ci
ammonì con un tono depresso. Tutti
quei litigi lo stavano spossando, ormai dichiarava di soffrire di
tremendi mal
di testa pur essendo un vampiro … facendomi sospettare
seriamente che stesse impazzendo.
Io
ed Emmett
scoppiammo a ridere osservando la sua espressione da cucciolo
disperato, che
stonava decisamente con quel suo sguardo perennemente serio e composto.
Volterra ci stava dando alla testa.
“A
cosa
è
dovuta tutta questa allegria?” ci voltammo tutti e tre verso
Carlisle che era
appena giunto nell’immenso giardino, e notammo che non era
solo.
“Stavamo
pensando a dove preparare il falò per bruciare i resti del
povero Jasper “ rispose
Emmett scoppiando in una fragorosa
risata mentre nella sua testa immaginava la reazione di Alice dopo aver
saputo
di suo marito e Isabella nel medesimo luogo. Le immagini mentali erano
decisamente
vivaci e non potei trattenermi dal ridere
Mio
padre ci
rivolse un’occhiata perplessa prima di rivolgersi alla
ragazza “Non farci caso
… non sono sempre così! Comunque ti stavo
parlando della nostra dieta …” cercò
di spiegarle la nostra alimentazione, faceva in modo di essere il
più chiaro
possibile in modo da non costringerla a porgli domande e lei tranquilla
ascoltava ed annuiva. Era abbastanza vicina e provai a scrutare il suo
volto celato
dal cappuccio ma, purtroppo per la mia curiosità, si accorse
delle mie
intenzioni e fece per coprirsi con una cascata di capelli marroni.
Avevano dei
leggeri riflessi rossastri, e le ricadevano lisci dinanzi al viso per
poi
terminare in voluminosi boccoli. Sembravano essere morbidissimi e fu
difficile
reprimere la tentazione di toccarli. Desideravo avvicinarmi a lei e
afferrare
uno di quei piccoli boccoli e giocarci, che strana sensazione,
fortunatamente
per me Jasper si
accorse del mio repentino
cambiamento di umore e mi fece rinsavire
*Edward
ma che
hai? Che diamine era quell’attrazione? Sei impazzito?* mi
ammoni con il
pensiero. Solo dopo qualche istante realizzai le sue parole…
Attratto? Io
attratto da quella? Ma era per caso impazzito? Il suo potere iniziava a
fare
cilecca? Ringhiai sommessamente verso di lui, per intimarlo a non dire
simili
scempiaggini soprattutto in presenza di Emmett oppure avrebbe decretato
la mia
fine. Sarei stato deriso per l’eternità.
Naturalmente
anche gli altri avvertirono il mio ringhio e mi rivolsero sguardi
perplessi
“Scusate”
sbottai dirigendo la mia attenzione altrove.
Al
termine
della descrizione di mio padre Emmett in preda ad una delle sue crisi
infantili
iniziò a mimare lo scontro con un orso spiegandole i
vantaggi dei combattimenti
con grossi e rabbiosi animali scatenando l’ilarità
di tutti noi, compresa la
piccoletta incappucciata la cui risatina ricordava un coro di
campanellini,non
avevo mai sentito nulla di più bello, e per la prima volta
potemmo ascoltare la
sua voce
“Jasper
Jasper
non ti avrei mai creduto capace di convertiti al sangue animale,
proprio tu
amico mio … devi aver avuto un ottimo motivo per fare questa
scelta!” disse in
tono divertito
Continuavo
ad
osservare quella figura incappucciata e nel contempo percepivo i
pensieri
confusi di mio fratello nella cui mente si ripeteva un unico nome: Bella!
Vi ringrazio immensamente
per i vostri commenti.. non avete idea di come mi facciamo piacere!!!!
spero di ricevere altri
commenti!! grazie grazie
Valle89:
ahahahahah
davvero??? cmq non preoccuparti.. ancora qualche
capitolo e finalmente Bella si toglierà quel cappuccio
fastidioso! mentre nel prossimo chappy si avranno informazioni
riguardanti Jasper e Bella ... ma ancora poche.. si scopriranno con il
tempo
stezietta
w: no no
... non è stata trasformata da Maria..
però più o meno è quello il periodo in
cui loro si sono conosciuti!
Shahrazad:
grazieee ... !!!!
devono ancora accadere un sacco di cose!
franci_cullen: graziee
Snow
Fox : ahahahahah
grazie!! cercherò di postare il + spesso possibile!!
XD
Giorgia_2_:
diciamo che
sarà una Bella un pò diversa ... o almeno in
parte! XD vabbè poi vedrete .. non voglio rovinarvi la
storia dando troppi indizi ghghgh
|
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Capitolo 7 *** Vecchie Amicizie ***
Vecchie
amicizie
“Bella
… tu sei
Bella vero?” biascicò mio fratello, sul suo viso
era dipinta un’espressione shoccata
“vedo
che
ti
ricordi ancora di me” rispose
lei con la
sua vocina melodiosa che si adeguava perfettamente al suo profumo
Provai
a
leggere nella mente di mio fratello per comprendere come potesse
conoscerla,
non era mai stato a Volterra prima di allora,
ma
con mio grande stupore tutto ciò che
riuscii a percepire fu solo IL VUOTO.
Istintivamente
mi voltai furioso verso Isabella lanciandole un’occhiata
omicida trattenendo a
stento un ringhio, era stata sicuramente lei a bloccarmi
l’accesso.
“Mi
piace
la
mia privacy” mormorò divertita senza neanche
voltarsi verso di me
Risposi
con un
grugnito … era davvero furba! Più di quanto
potessi immaginare, ora iniziavo a
comprendere il perché di tutta quella considerazione che Aro
aveva per lei.
“Vi
conoscete?”
chiese mio padre sorpreso quanto me. Ma ora iniziava a comprendere il
motivo di
tutti quegli sguardi che Isabella rivolgeva a mio fratello.
Probabilmente non
era certa di volersi far riconoscere.
Le
si
limitò ad
annuire e poi si rivolse nuovamente a Jasper
“ti dispiace se parliamo in privato? Ci sono
tante cose che devo
raccontarti … “
Mio
fratello
ancora stordito si limitò ad annuire e si allontanarono
insieme dal giardino
sotto lo sguardo perplesso di tutti. Nella mente di mio padre e di
Emmett
vorticavano le mie stesse domanda: chi era realmente Isabella? Come
poteva
conoscere Jasper? Perché lui sembrava cosi sconvolto di
trovarla a Volterra? Perché
non si era rivelata al nostro arrivo? Cosa le aveva fatto cambiare idea?
Decidemmo
di
comunicare la novità a tutta la famiglia soprattutto nella
speranza che Jasper
avesse parlato ad Alice di una sua conoscenza di nome Isabella o Bella,
in modo
da chiarire la questione. Ma con suo disappunto mia sorella dovette
ammettere
di non averne mai sentito parlare.
“Probabilmente
era una semplice conoscenza” borbottò mio padre,
anche se nei suoi pensieri
potevo notare non ne fosse particolarmente convinto
“A
me
sembravano abbastanza intimi” disse Emmett sghignazzando.
Possibile che il suo
umore non venisse scalfito da nulla?
Lo
fulminai con
lo sguardo per intimarlo ad evitare certe battutine che non facevano
che
aggravare la nostra situazione e soprattutto alimentavano le paure di
Alice. Mi
avvicinai ad abbracciarla, non mi piaceva vedere la mia sorellina
preferita
così triste. Lei si accoccolò a me
*Ho
paura
Edward… non riesco ad avere visioni su di lui* mi
comunicò con il pensiero
Sobbalzai.
Che
Isabella
fosse in grado di bloccare anche i poteri di Alice?
Passarono
ore
ma di Jasper nemmeno l’ombra, cercammo di occupare il tempo
con futili
conversazioni cercando di distrarci e soprattutto di distrarre Alice che rischiava un
attacco di panico in
piena regola. Non riuscivo a togliermi dalla mente il suo sguardo, non
era da
lui quel comportamento, riusciva a restare sempre impassibile e posato.
Mi
sentivo ansioso, non sapevo cosa pensare, sapevo solo che Jasper non
pareva
preoccupato anzi … potevo leggere un certa
felicità nei suoi pensieri prima che
la piccola arpia mi bloccasse anche la sua mente. Era stata
tremendamente astuta,
voleva celare la sua identità e ci riusciva perfettamente
prevedendo ogni mia
mossa. In casi normali una situazione come questa non mi avrebbe
provocato
problemi, anzi riuscire a vivere senza i pensieri degli altri avrei
potuto
vederla come una liberazione, un modo per dare a loro un po’
di privacy e la
possibilità per me
di non assistere in
continuazione a scene e pensieri imbarazzanti o futili. Ma il fatto che
i
pensieri potessero riguardare lei mi innervosiva, volevo scoprire i
suoi
segreti, sapere tutto di lei, di quella fanciulla dalla voce
meravigliosa e dal
profumo inebriante. Non comprendevo il motivo di tale
curiosità morbosa, ma era
divenuta una necessità. Fremevo nell’attesa del
ritorno di mio fratello, per
poter finalmente conoscere il passato di Isabella. Mi soffermai a
riflettere,
dovevano essere abbastanza intimi infatti aveva utilizzato un
soprannome …
Bella. E se fossero stati compagni? Amanti?
Sentii
una strana fitta al petto, non gradivo
affatto quell’idea, non mi piaceva. In quel momento i miei
pensieri furono
interrotti dalla voce di Carlisle
“Jasper
tutto
bene?” il suo tono era alquanto ansioso per il volto di mio
fratello che era
una maschera di dolore.
“Carlisle
accetta la proposta di Aro .. te ne prego!”
chiese in tono supplichevole
Osservammo
tutti stupiti Jasper che se avesse potuto probabilmente avrebbe pianto.
Purtroppo la sua mente mi era ancora celata e non potevo comprendere il
motivo
di quella decisione … certo si conoscevano, ma cosa lo
spingeva a trascinare in
casa nostra una creatura tanto pericolosa? Jasper non aveva mai
compiuto azioni
avventate, era sempre stato molto cauto soprattutto quando in gioco
entrava mia
sorella, non le avrebbe mai fatto correre nessun pericolo,
l’amava troppo. Allora
perché?
“Cosa
ti
ha
fatto cambiare idea?” chiesi in tono duro
“Bella
non è
pericolosa, ve lo assicuro! Posso garantire per lei …
“
“Io
ti ho
chiesto il perché il cambiamento di decisione! Cosa vi siete
detti?!” incalzai,
ero sempre più irritato
“Mi
dispiace ma
non sta a me parlarne, lo farà lei quando lo
riterrà opportuno! Vi basti sapere
che la conosco da prima che entrasse nei Volturi e che per me
è come una
sorella!” dai suoi occhi potevo leggere fosse sincero e
questa fu la stessa
impressione degli altri.
A
quelle parole
Alice parve tranquillizzarsi e decise di sostenere il suo compagno, se
si
schierava in difesa di qualcuno ci doveva essere una buona ragione.
“Direi
di
mettere la cosa ai voti” propose Carlisle “Chi
è a favore di accettarla nella
nostra famiglia?”
I
primi ad
alzare le mani furono mio padre, Esme e Jasper ed infine a loro si
aggiunse
anche Alice, potevo leggere nella mente di Emmett la vaga intenzione di
votare
a favore, infondo quella ragazza aveva riso alla sua imitazione quindi
si era
guadagnata la sua amicizia e oltretutto la incuriosiva non poco, ma
alla fine
notando che i favorevoli erano già abbastanza per farla
entrare in famiglia si
limitò a dare il suo appoggio mentale per evitare di essere
lasciato in
astinenza da Rose per i prossimi cinque mesi.
A
quanto pare
eravamo cinque contro due quindi io e Rose dovemmo arrenderci sotto il
potere
della democrazia, imprecai mentalmente, prevedevo una bella serie di
guai.
Quella ragazza mi aveva creato già una quantità
di problemi e oltretutto aveva
la pessima abitudine di contrastare il mio dono con il suo potere
impedendomi
di leggere nelle persone che sceglieva e seppur considerassi il leggere
nel
pensiero un vero
strazio delle volte
poteva essere molto utile.
Jane
aveva
realmente ragione quando la definiva una vipera. Sbuffai esasperato e
lasciai
la stanza dei miei genitori per trovare un po’ di
consolazione nei libri.
Vi
ringrazio immensamente per i commenti!
non avete idea di come mi faccia piacere vedere che la storia stia
piacendo e che ci siano commentiniiii
graziiiie milleeeee
Valle89:
ahahahah che
teoria? sono curiosa! cmq sisi si conoscono.. ma ancora per un
pò non saprete il perchè!
Shahrazad:
eheheheheh per ora
saprete solo che per lui è come una sorella... XD spero che
questo capitolo sia piaciuto
Giorgia_2_:
oddio cercare di
picchiare Bella? mi sa di cosa difficile... la Bella di questa storia
non è indifesa.. anzi
franci_cullen: è un mio
strano vizio interrompere i capitoli sul + bello! XD ahahahaha adoro a
suspance
EsthelBlackAngel:
XD non posso dire
nulla o rischio di rovinare la storia... cmq vedrò di
postare il + velocemente possibile per non lasciarvi sulle spine per
troppo tempo
stezietta
w ,: grazieee
mille! XD
Goten,:
grazieeee!!
^___________^
|
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Capitolo 8 *** Biblioteca ***
“Biblioteca”
Arrivai
nell’immensa biblioteca del palazzo e ne rimasi folgorato,
non avevo mai visto
in vita mia tanti libri radunati in un unico luogo, quello doveva
essere il
paradiso. Avevo finalmente trovato un posto in cui rintanarmi per
fuggire dalla
mia famiglia e dai miei pensieri. Nell’ultimo periodo ero
sempre troppo perso
nelle mie riflessioni ed ero divenuto alquanto distratto,
più volte Emmett e
Jasper erano riusciti a cogliermi di sorpresa … e quella
disattenzione l’avevo
pagata amaramente visto che ero stato più volte scaraventato
nella doccia ancora
vestito o ritrovato schiacciato a terra sotto il peso del mio fratello
orso.
Era diventato una persecuzione e iniziavo a temere di andare in giro.
Iniziai
ad incamminarmi tra gli scaffali per cercare qualche opera
interessante,
oltretutto potevo vagare senza preoccupazioni sapendo che Emmett non si
sarebbe
mai avvicinato alla biblioteca e così godermi un
po’ di tranquillità.
Naturalmente i miei propositi andarono a farsi benedire quasi subito,
cosa ricorrente
in quel periodo, perché in un angolo remoto della sala,
rannicchiata su se
stessa, c’era il mio piccolo incubo personale che leggeva
godendosi i tenui
raggi solari che filtravano dalla finestra. Rimasi pietrificato ad
osservarla
con uno sguardo pieno di rancore, mi stava rovinando
l’esistenza e odiavo
dovesse impormi in modo così brusco la sua presenza. Oltre
al fatto che
naturalmente non sentivo di potermi fidare di lei che oltretutto si
divertiva a
bloccarmi i poteri. Ma con quale diritto poi? Non so se si accorse
della mia
presenza ma fece finta di nulla, senza fare nessun movimento se non
quello di
voltare le pagine. Spazientendomi sempre di più, volevo una
reazione, volevo si
voltasse e mi guardasse. Non gradivo essere ignorato.
Continuai a
fissarla in attesa, sperando di riuscire ad irritarla almeno la
metà di come
lei irritava me … ma nulla. Mi stava letteralmente facendo
impazzire. Sbuffai
rumorosamente e dopo aver recuperato un libro a caso mi rannicchiai in
un posto
il più possibile lontano da lei e mi dedicai alla lettura. Purtroppo per me mi ritrovai
tra le mani una
copia di “Cime Tempestose”, lo avevo letto svariati
anni prima e fui sorpreso
nel constatare come non condividessi l’opinione comune, i due
protagonisti
erano esseri ripugnanti dediti solo ad odio e menzogne eppure venivano
da tutti
paragonati alle più belle coppie della letteratura, come
Romeo e Giulietta
oppure Darcy ed Elisabeth. Lo trovavo inconcepibile, non che io potessi
giudicare l’amore non essendo mai innamorato. Mi ero limitato
a sentirne
parlare nei libri, nei film eppure osservando la mia famiglia, quindi
mai per
esperienza personale. Non che ne avessi voglia … ero solo
curioso.
Stanco di quel
libro mi alzai dal mio cantuccio per cercare qualcosa di più
consono ai miei
gusti e magari dare una sbirciatina a Bella, ero curioso di sapere che
libro
stesse leggendo perché ne sembrava particolarmente presa.
Arrivai in prossimità
dello scaffale dove poco prima l’avevo vista ma non
c’era, mi guardai attorno
confuso, per uscire dalla sala avrebbe dovuto passare necessariamente
dinanzi a
me, avevo scelto appositamente quel posto. Mi rabbuiai e decisi di
uscire dalla
biblioteca per andare in cerca di Jasper e di conseguenza di
informazioni. Mi
voltai per avviarmi verso la porta e sobbalzai accorgendomi che la
piccola
strega era dietro di me poggiata al muro intenta ad osservarmi
“Cullen
si può
sapere cosa vuoi?”
“Non
capisco di
cosa tu stia parlando!” - le risposi in tono indifferente. Se
fossi stato umano
sarei sicuramente arrossito, doveva aver notato i miei maldestri
tentativi di perlustrazione.
“gradirei
sapere il perché di tutte le attenzioni che mi
rivolgi.” Cercava di mantenere
la voce distaccata e fredda ma sentivo una punta di irritazione nelle
sue
parole
“Ribadisco
…
non so di cosa tu stia parlando. Sei una creatura decisamente
egocentrica”
ghignai
“Ti
reputi
molto furbo vero?” esitò e il suo tono divenne
tagliente “Stammi
lontano Cullen …”
“sarà
difficile
visto che hai deciso di trasferirti in casa mia!” - se non
voleva vedermi di
certo traslocare dalla mia famiglia non era la migliore delle idee
“Ti
assicuro
che tale situazione è gradita a te quanto a me
…”
“Allora
resta …
di ad Aro che preferisci non allontanarti da Volterra e dai tuoi
amichetti
assassini …” ringhiai rabbioso. Non comprendevo il
perché di quelle mie parole,
non ero mai stato tanto scortese con una signora, mi ero sempre
reputato un
gentiluomo. Riuscivo a mantenermi costantemente distaccato e pacifico,
ma con
lei no. Mi sentivo ferito dal suo comportamento scortese e scostante
nei miei
confronti e al suoi continui tentativi di evitarmi.
Avvicinò
il suo
viso a me, sempre facendo in modo di non scoprire il suo volto
“Attento Cullen
… a giocare con il fuoco ci si brucia”
sussurrò al mio orecchio in tono di
sfida per poi allontanarsi con il suo passo aggraziato, lasciandomi
imbambolato
e stordito in preda ad emozioni contrastanti
Vi rimgrazio
immensamente per i commenti!!! grazie grazie grazie
spero tanto che
anche questo chappy vi piaccia e di ricevere altri bei commentini ^___^
Shahrazad:
sisi è una Bella un pò diversa.. diciamo che in
parte è una figura + forte! anche se forse solo
all'apparenza e oltretutto ha un passato un pò
particolare... ma non dico altro per non anticipare la storia
EsthelBlackAngel:
ahahaha non faccio
anticipazioni.. anche perchè ancora non so bene come
procedere... in mente ho la storia generale .. ma i dettagli e le
precisazioni verranno man mano... quindi bisogna vedere! XD
kissà
Miryta:
ahahahahah che bello
ritrovarti anche quì! ahahah sisi il grido di battaglia sul
forum "VIA IL MANTELLO" .. peccato che lo toglie nel prox chappy quindi
bisognerà sostituire il grido di battaglia XD
Valle89:
non scoprirete
subito quello che si sono detti... diciamo che scoprirete tutto piano
piano perchè Bella vuole mantenere i suoi segreti.. e Jasper
sà tutto solo perchè si conoscevano molto tempo
prima!
Goten:
ahahahahaha io
adoro la suspance XD infatti + volte mi hanno definito sadica per come
faccio terminare i capitoli ghghghgh
stezietta
w: ahahahah Bella indifesa? XD no no ... assolutamente
no!!
free09: Edward ne
passerà di tutti i colori povero caro ... ghghghghgh
LadySile:
grazie milleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
SweetCherry:
grazieee! Bella
nasconde un passato burrascoso .. ma non posso dire altro
franci_cullen:
ahahahahah! grazie mille per i complimenti.. sono una cosa
che fa sempre piacere! è una bella gratificazione ricevere
commenti perchè mi fa capire che quello che sto scrivendo
viene apprezzato
gerby88: olè una nuova
lettriceee XD *me contenta*! sisi diciamo che il rapporto Bella -
Edward sarà un pò particolare all'inizio ghghghgh
Grazie mille
anche a tutti coloro che hanno inserito la FF tra i preferiti
1 - acqua1879
[Contatta]
2 - alfakein
[Contatta]
3 - alice
brendon cullen [Contatta]
4 - aras95
[Contatta]
5 - BluRose89
[Contatta]
6 - Confusina_94
[Contatta]
7 - daene
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8 - Darlin_Dayi
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9 - deisy87
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10 - Deniroose
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11 - dolcezuccherino
[Contatta]
12 - egypta
[Contatta]
13 - eka
[Contatta]
14 - elly1980
[Contatta]
15 - ely4890
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16 - elypar
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17 - EsthelBlackAngel
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18 - Fantasy_Mary88
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19 - Femke
[Contatta]
20 - flavia93
[Contatta]
21 - franci_cullen
[Contatta]
22 - free09
[Contatta]
23 - gerby88
[Contatta]
24 - giagiotta
[Contatta]
25 - Giorgia_2_
[Contatta]
26 - Goten
[Contatta]
27 - Honey
Evans [Contatta]
28 - Ilyon
[Contatta]
29 - ka
chan [Contatta]
30 - Kikkakikka
[Contatta]
31 - LadySile
[Contatta]
32 - lilla5
[Contatta]
33 - lisa76
[Contatta]
34 - lisepotter
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35 - Lithia
del Sud [Contatta]
36 - Mapi
[Contatta]
37 - marikina
[Contatta]
38 - miley2805
[Contatta]
39 - mimi14
[Contatta]
40 - Miryta
[Contatta]
41 - Remember
[Contatta]
42 - sara2087
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43 - Shahrazad
[Contatta]
44 - Snow
Fox [Contatta]
45 - stezietta
w [Contatta]
46 - SusiQ
[Contatta]
47 - suxpicci_89
[Contatta]
48 - twinings
[Contatta]
49 - uchiha91
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50 - Valle89
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51 - vero_v
[Contatta]
52 - Xx_scritrice88_xX
[Contatta]
53 - x___Cullen
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54 - ysellTheFabulous
[Contatta]
55 - _ki_
[Contatta]
56 - _martinella95_
[Contatta]
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Capitolo 9 *** Partenza ***
Partenza
Da
quel giorno
in biblioteca non ci rivolgemmo la parola, in realtà
l’unico con cui conversava
era Jasper, ma quando accadeva tendevano ad isolarsi. A detta di mio
fratello
lei adorava la sua privacy e almeno momentaneamente non
voleva che
conoscessimo
la sua storia, il che mi insospettiva non poco. Cosa aveva fatto per
volerci
tenere all’oscuro? Consideravo inconcepibile che
l’accettassimo nella nostra
famiglia senza saper nulla di lei, ma a quanto pareva a Carlisle le
rassicurazione di Jasper bastavano. Per quanto riguardava le mie
sorelle notavo
che Alice avrebbe voluto avvicinarla ma si sentiva intimorita da quella
figura,
probabilmente perché con lei non poteva affidarsi alle sue
visioni e questo la
metteva in difficoltà, ma almeno le sfuriate di gelosia
erano terminate dopo le
rassicurazioni di Jasper anche se si era semplicemente limitato a dire
che
erano ottimi amici molti anni prima che lui si unisse ai Cullen, non
avevano
specificato nulla neanche a lei, cosa strana in quanto non avevano mai
avuto
segreti tra loro. Rosalie si dichiarava ancora contraria alla sua
presenza a
casa nostra ma in realtà nei suoi pensieri iniziavo a
scorgere una certa
curiosità per quella figura e non le dispiaceva avere una
nuova sorella con cui
condividere le passioni femminili, se solo glielo avesse permesso. Cosa
del
quale dubitavo.
Infine
per
quanto mi riguardava … dal pomeriggio in biblioteca la sua
persona era
diventata un chiodo fisso, mi incuriosiva in modo ossessivo e morboso e
la
reazione che avevo avuto alla sua vicinanza e alla sua melodica voce,
seppur
intenta a minacciarmi, era stata … strana. Non potevo negare
ci fosse qualcosa
di lei che mi attirasse anche se continuavo a serbare un certo odio.
Probabilmente la mia curiosità per lei era solo dovuta al
fatto che fosse così
misteriosa, una volta compresi i suoi arcani segreti l’avrei
trovata banale,
superba e sgradevole, di questo ne ero certo. Ma anche tutta questa
ostinazione
ad averla in famiglia era strana, non avevo mai avuto particolari
problemi ad
accettare i miei fratelli, anzi … mi piaceva pensare di
avere una famiglia
numerosa e soprattutto l’aria di complicità che si
era creata in casa. Perché
non riuscivo a comprendere anche lei nel quadro familiare? Non facevo
che
pensarci eppure non riuscivo a trovare una risposta plausibile.
Riposi
anche
l’ultima camicia nel borsone e mi preparai a lasciare la
stanza, finalmente
saremmo tornati in America, con la speranza di riuscire a riacquisire
un minimo
di equilibrio mentale. Volterra mi aveva stravolto. Uscii dalla mia
camera e
trovai quasi tutti nella sala centrale intenti nei saluti, mancava solo
Rose.
Quello che mi colpii fu che notai che Bella aveva ancora la sua
mantella, non
aveva mica l’intenzione di salire sull’aereo in
quel modo?! Mi avvicinai
spazientito
“Hai
intenzione
di tenere ancora quella cosa? Ti prenderanno per matta!”
sbottai. Dannazione
volevo vedere il suo volto, la curiosità mi stava logorando
“Non
credo sia
una questione che ti riguardi … comunque la
toglierò al momento opportuno” mi
rispose, mantenendo costantemente quel tono freddo e distaccato.
La
fissai
furioso e mi allontanai raggiungendo mio padre che conversava con Aro
“Mi
raccomando
Carlisle prenditi cura di lei … se ci saranno problemi non
esitare a
contattarmi e provvederò ad inviare qualcuno a
recuperarla” disse con un
sorrisino che non prometteva nulla di buono.
Mi sarebbe piaciuto sapere quello che gli passava per la
mente, ne
parlava come fosse un sacco di patate e questo mi infastidiva
più del lecito.
Non era un oggetto, per quanto antipatica era pur sempre una ragazza e
avrebbe
dovuto trattarla con un certo riguardo.
Mio
padre si
limitò ad annuire, anche se sentivo dai suoi pensieri che le
sue riflessioni
non si distaccavano molto dalle mie. Svolti
gli ultimi convenevoli ci avviammo verso due macchine con i vetri
oscurati che
ci avrebbero accompagnati all’aeroporto. Io, Rose ed Emmett
entrammo nella
prima auto guidata da Demetri, mentre gli altri nella seconda. Nella
mente del
vampiro della guardia potei constatare che Jane non era
l’unica a rallegrarsi
di quella partenza, temevano
tremendamente
Bella ma a differenza della piccoletta avrebbe voluto vedere il volto
di
Isabella prima che partisse, si sentiva incuriosito soprattutto per
quello che
aveva sentito dire da Aro qualche tempo prima, l’aveva
definita la vampira più
bella di Volterra e questo lo sorprendeva essendoci nella guardia anche
Heidi
che era di una
bellezza mozzafiato. Quando avevo
chiesto informazioni a Jasper sull’aspetto
di Bella e sul motivo del
mantello raccontandogli delle voci secondo cui si copriva per
nascondere
qualche cicatrice era scoppiato in una fragorosa risata sotto lo
sguardo
attonito mio e di Emmett, anche lui curioso di conoscere il volto della
sua
nuova sorellina.
Per
tutto il
viaggio in auto non feci che rimuginare su quello che avevo colto dai
pensieri
di Demetri che mi avevano confuso maggiormente, non comprendevo il
desiderio di
Isabella di nascondere il suo volto. Se era realmente bella come
dicevano quale
poteva essere il motivo di quell’insolita abitudine? E quando
avrebbe gettato
il mantello permettendoci finalmente di osservare il suo volto? Quando
arrivammo all’aeroporto scendemmo tutti dalle auto e notai
che lei indossava
ancora quell’assurda copertura, sotto lo sguardo sospettoso
delle persone che
ci circondavano, mi stavo già avviando verso di lei per
intimarle a toglierlo
per evitare di attirare l’attenzione – o almeno
questo era il motivo ufficiale.
Appena le auto furono abbastanza distanti Bella sciolse il nodo al
mantello
rivelandoci il suo vero aspetto.
In
quel momento
fui convinto di essere sul punto di un collasso.
|
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Capitolo 10 *** Isabella ***
Isabella
Dinanzi
a me
c’era la creatura più bella che si fosse mai vista
su questa terra. Anzi il
termine bella non era assolutamente appropriato per definirla
… non vi erano
parole adatte per esprimere ciò che i miei occhi in quel
momento stavano
ammirando. Se non fossi
stato sicuro di essere dannato e immortale
probabilmente sarei stato convinto di essere stato improvvisamente
catapultato in
paradiso e di ritrovarmi dinanzi ad un angelo. I capelli castani dai
riflessi
ramati le scendevano sulle spalle delicatamente terminando in morbidi
boccoli
ed incorniciavano un viso a cuore dai lineamenti dolci. Mi soffermai a
fissare
le sue labbra piene tinte di un rosso naturale e mi ritrovai a
chiedermi cosa
si potesse provare a sfiorarle, infine
ad
incantarmi furono i suoi occhi cremisi di una profondità
inaudita. Seppur del
colore del sangue non le donavano uno sguardo crudele e famelico ma
rispecchiavano solo una immensa tristezza. Sentii una morsa allo
stomaco. Possibile
che quello fosse l’aspetto della piccola arpia? E per quale
motivo si
nascondeva sotto quella mantella?
Intanto
mentre
mi perdevo nelle mie riflessioni sentivo Jasper in preda a risate
incontrollate
*Edward
per
carità datti un contegno … sembri un pesce
lesso!!!* il suo pensiero mi arrivò
facendomi risvegliare da quello stato di trans in cui ero stato
catapultato.
Non
mi ero reso
conto di star trattenendo il respiro e di essere immobilizzato a
fissarla provocando
un’occhiataccia da Isabella che pareva a dir poco furiosa per
la mia insistenza.
Sembrava imbarazzata e questo la rendeva ancora più bella.
Ma non ero l’unico
ad essere sbalordito, percepivo i pensieri confusi della mia famiglia e
gli
strani propositi di Alice che già immaginava come vestirla,
acconciarle i
capelli … ovvero come utilizzarla come bambola. Povera
Isabella … non la
invidiavo di certo! Non aveva idea di ciò che
l’attendeva
Deglutii
e
tentai di recuperare un minimo di compostezza, ora finalmente
comprendevo i
pensieri di Demetri e anche il motivo delle risate di Jasper quando gli
avevo
comunicato che a Volterra erano convinti che Isabella avesse qualche
cicatrice
da voler nascondere. Certo mio fratello avrebbe potuto avvertirci,
almeno non
avrei rischiato di fare quella pessima figura. Dovevo esserle sembrato
un
manico.. come se non mi odiasse abbastanza. Sbuffai esasperato, non mi
ero mai
sentito tanto imbarazzato in tutta la mia esistenza, avevo sempre avuto
un
controllo invidiabile delle mie emozioni e adesso mi ritrovavo ad
essere per la
prima volta come un diciassettenne preda degli ormoni. Certo lei era
molto
bella ma non avevo intenzione di mostrarmi vulnerabile proprio a lei,
una
Voltura con un pessimo caratterino. Tanto affascinante quanto odiosa.
“Credo
che
questi abiti non siano particolarmente appropriati” ci
comunicò destandoci
tutti dalle nostre riflessioni, ponendo fine al silenzio imbarazzante
che si
era creato
Effettivamente
non avevo notato cosa indossava, un vestitino rosso decisamente corto e
aderente che lasciava ben poco all’immaginazione e che faceva
risaltare le sue
forme perfette. Ed ecco che i miei pensieri sfuggirono nuovamente al
mio
controllo.
“Perchè?”
le
chiese innocentemente Alice che aveva pensato di farle indossare cose
decisamente assurde
“Heidi
aveva
solo questo da prestarmi” mormorò afflitta.
Probabilmente si sentiva a disagio
con abiti che la scoprivano così tanto, soprattutto dopo
essersi abituata a
vivere totalmente perennemente coperta da quel mantello.
“vuoi
dire che questo è il tuo unico vestito
cara?” le domandò mia madre sorpresa
Lei
annuì e le
mie sorelle inorridirono. Non avrebbero mai potuto concepire un
affronto
peggiore, loro i cui vestiti non potevano essere contenuti in un solo
armadio.
“Gli
abiti che
utilizzavo a Volterra sarebbero stati eccessivamente stravaganti
essendo tipici
dell’800” esitò e lanciò
un’occhiata a Jasper “ e troppo neri”
sussurrò
Il
volto di mio
fratello divenne una maschera di dolore, ma fui l’unico ad
accorgersi di quel piccolo
scambio che era avvenuto.
“quando
arriviamo in America vi dispiacerebbe accompagnarmi in qualche negozio?
Non
esco dal palazzo da molti anni … e non credo di essere in
grado di fare
acquisti” mormorò tenendo lo sguardo basso. Senza
quella mantella non appariva
più tanto arrogante
“Hai
appena
firmato la tua condanna” le comunicò Emmett dopo
essere scoppiato in una
fragorosa risata
Isabella
inarcò
un sopracciglio ma comprese immediatamente il significato di quelle
parole,
notando la reazione delle mie adorate sorelle maniache dello shopping.
Alice
iniziò a saltellare e corse ad abbracciarla mentre blaterava
qualcosa riguardo
al nuovo centro commerciale mentre Rosalie faceva una lista di tutte le
cose
che sarebbero state necessarie – che a parer mio di
necessario non avevano
assolutamente nulla.
Intanto
Bella
le osservava con un’espressione indecifrabile, tra il terrore
e l’imbarazzo, era
impietrita, probabilmente comprendendo quale grande errore avesse
fatto.
Dovetti mascherare una risata con un colpo di tosse, decisamente poco
credibile, guadagnandomi sguardi omicida da gran parte della famiglia.
“Care
adesso
che ne direste di liberare Isabella? Avrete tutto il tempo per
discutere di
abiti una volta tornate a casa” intervenne bonariamente Esme
che decise di
soccorrere quella che ormai considerava già una nuova figlia
le
labbra di
Bella si incurvarono in un sorriso dolcissimo
“Per
quale
motivo ti nascondevi sotto quella mantella?” le
domandò Rose curiosa
“Non
gradivo l’idea
che qualche vampiro a Volterra decidesse di girarmi attorno
… ed Aro dopo aver
saputo della mia storia mi ha consigliato di celarmi con il mantello
così da
evitare inconvenienti”
“Perché?” Rosalie era estremamente
stupida, per lei
l’adorazione da parte del genere maschile e non solo era una
necessità, non
comprendeva come qualcuno non potesse gradirla.
Isabella
si
morse nervosamente il labbro “Ho una promessa da
rispettare” biascicò
Stavo
per
domandarle di che promessa parlasse ma mio fratello Jasper
arrivò in suo
soccorso cercando di distrarci
“Credo
sia il
caso di andare.. stiamo rischiando di perdere l’aereo
..” ci ammonì teso
Notai
il grazie
muto che lei gli rivolse e le occhiate che si scambiarono.
C’erano decisamente
troppi segreti e iniziavo a sospettare che tra loro non ci fosse una
semplice
amicizia, quella conclusione non mi piacque affatto.
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Capitolo 11 *** Visite per Natale ***
Visite
per Natale
Il
viaggio in
aereo fu esasperante, fui costretto a sedere accanto ad Alice che non
fece che
parlare di vestiti e shopping e naturalmente non ascoltavo una parola
nel vano
tentativo di intercettare la conversazione tra Bella e Jasper, lei
sembrava
particolarmente turbata ma le loro voci erano impercettibili impedendo
anche ai
miei sensi di vampiro di coglierle. Probabilmente avevano intuito che
avremmo
provato ad ascoltare, anche se l’unico interessato sembravo
essere io e
continuavo a domandarmi come Alice non ne fosse infastidita
“Non
ti
irrita?” sbottai di punto in bianco lasciandola interdetta
“No?
Il
rosa è
un colore così bello” replicò
mestamente
Corrugai
la
fronte perplesso “Il rosa?” esitai “Cosa
c’entrano Jasper e Bella con il rosa?”
Parve
comprendere finalmente e iniziò a sogghignare “
Bella ha sbloccato le mie
visioni”
“Quando?”
esclamai
allibito. Perché nessuno mi aveva detto nulla?
“Questa
mattina
prima della partenza! È entrata in camera mia e di Jasper
dicendo di volermi
parlare e mi ha detto che avrebbe sbloccato le miei visioni in modo da
farmi
comprendere che lei per me non era una minaccia
…
è stata molto gentile!”
“Perché
sblocca
i tuoi poteri e i miei no? Io ancora non posso leggere i suoi
pensieri” dissi
indignato. Ma allora quella piccola arpia voleva davvero farmi
infuriare ..?
Ringhiai sommessamente
“Ti
ha
permesso
di leggere i pensieri di Jasper, questa mi sembra già una
gran cosa” mormorò
“Ma
il
tuo
consorte è sempre molto attento a quello che pensa e in mia
presenza ha
iniziato tradurre i dialoghi di Platone in turco” mi voltai e
la fissai torvo
“qualcuno deve avergli spiegato come celare i suoi
pensieri”
Cantilenò
una
risata, il piccolo mostriciattolo si stava divertendo, si stavano
prendendo
tutti gioco di me.. ma da quando ero diventato lo zimbello della
famiglia? …. La
risposta era molto semplice … dall’arrivo della
“cara” Isabella.
“Non
riesco
proprio a capire …” borbottai furente. Non avrei
sopportato quella piccoletta
per casa soprattutto se in combutta con Alice, mi avrebbero fatto
patire le
pene dell’inferno.
“C’è
poco da
comprendere … tu lei sei antipatico” fece una
linguaccia e riprese a conversare
con Rose del nuovo centro commerciale, organizzando tre giorni di
shopping
sfrenato per
sopperire alla mancanza di
abiti di Isabella. Rabbrividii intravedendo i progetti nelle loro menti
ma mi
riscossi immediatamente
Quindi
Isabella
mi trovava antipatico? Non che non lo sospettassi, avevo notato il suo
comportamento scontroso nei mie confronti decisamente accentuato
rispetto agli
altri, il problema fondamentale è che non ne capivo il
motivo. Non le avevo
fatto nulla … magari proprio nulla no… ma non
poteva odiarmi solo per averle
rivolto qualche sguardo truce in biblioteca … in
realtà le avevo anche detto di
non volere partisse con noi!
Ok
…
aveva
tutte le ragioni per odiarmi e per qualche oscuro motivo questa cosa
non mi
piaceva. Una volta tornati a casa mi sarei fatto perdonare, mi sarei
comportato
gentilmente e lei avrebbe sicuramente ceduto! Ghignai soddisfatto per
il mio
piano perfetto, in quel modo avrebbe finalmente sbloccato anche i miei
poteri e
avrei scoperto la verità
“Edward
hai
un’espressione grandiosa!! Hai trovato il modo per liberarti
di Tanya?” ed
ecco che il mio caro fratello orso tornava
alla carica con le sue battutine infelici.
Grugni
in
risposta
“Ah
..
dimenticavo di avvisarti… tra tre mesi avremo una visita del
clan di Denali!
Passeranno il Natale con noi” cinguettò
felice Alice. Mi domandai cosa avesse da gioire visto che odiava Tanya
quasi
quanto me … quasi.. perché non era a lei che si
attaccava come una cozza allo
scoglio.
Deglutii
rumorosamente e chiesi ad Alice di mostrarmi la sua visione e purtroppo
per me
notai quanto fosse nitida e di conseguenza certa. Mi aspettava un
natale con i
contro fiocchi, già meditavo una fuga in qualche luogo
remoto della terra,
magari all’isola di Esme, lì non mi avrebbe mai
trovato
Un
ringhio mi
riscosse dai miei meravigliosi progetti “Tu resterai a casa
con noi… quella
serpe viene per stare con te e non ho intenzione di sorbirmela mentre
tu ti dai
alla fuga” Alice era furente
“Ragazzi
ma che
succede? Ho sentito le emozioni di Edward … è
terrorizzato” Jasper ci raggiunse
ed osservò la scena divertito, in quel momento notai la mia
espressione
attraverso i suoi pensieri, sembravo davvero avvilito. Ma in mia difesa
… ne
avevo tutte le ragioni.
Emmett
scoppiò
in una fragorosa risata “Passeremo le vacanze di Natale con
il clan di Denali”
comunicò allegramente. Tanto non sarebbe stato lui a dover
trascorrere le sue
vacanze in fuga da una vampira ossessionata.
“Ah
… Mi
dispiace fratello!” e mi diede una leggera pacca sulla spalla
in segno di
conforto, prima di tornare a sedersi al suo posto. Almeno lui non
rideva delle mie
disgrazie. Mi isolai per il resto del viaggio con la speranza di
trovare una
soluzione per sopportare Tanya per casa e con mio grande disappunto
l’unica
idea era quella di darle fuoco ma sarebbe stata poco cortese.
“Stiamo
per
atterrare all’aeroporto di Seattle, siete pregati di
allacciare le cinture” la
voce gracchiante dell’hostess mi ridestò dalle mie
elucubrazioni.
Atterrammo
in
perfetto orario, mi era mancato il clima di Forks e dintorni,
finalmente potevo
riprendere le mie uscite durante il giorno, la vita a Volterra era
realmente
esasperante con tutto quel solo. Notai che Isabella era realmente
affascinata
mentre Jasper le spiegava i vantaggi di quella piccola cittadine
sperduta.
Il
suo viso
così rilassato era ancora più bello.
**************************************************************************************
Ringrazio
immensamente le 15
persone che hanno commentato
non
immaginate come mi fa piacere leggere i
vostri commenti!!
Grazie
anche alle 84
persone che hanno aggiunto questa storia tra i preferiti
e le 18
persone che mi hanno aggiunta tra gli autori preferiti!
Ne sono onorata! *___*
kiss
Manu
Fermatevi
per un commentino pleaseeeee mi farebbe piacerissimo
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Capitolo 12 *** Casa dolce casa ***
Casa
Dolce Casa
“Eccoci
a casa”
esclamò Alice iniziando a saltellare dinanzi alla porta
d’entrata. Afferrò
velocemente la mano di Bella e la trascinò con sé
al piano superiore senza
darle nemmeno il tempo di
guardarsi attorno. La seguimmo per cercare di
comprendere le sue intenzioni e magari dare un minimo di supporto alla
povera
Isabella che inerme si faceva trascinare da mia sorella in tutte le
stanze.
Stentavo a credere che quella creatura così docile fosse una
delle vampire più
temute di Volterra, nonché pupilla di Aro.
“Bene
… questa
sarà la tua stanza” affermò il piccolo
folletto che prontamente si era voltata
verso di me mostrandomi il ghigno maligno disegnato sul suo volto
Solo
in quel
momento notai che per qualche oscuro motivo si trattava della stanza
accanto
alla mia.
“Perché
questa?
Non può stare nella stanza nell’altro
corridoio?” sbottai infastidito. La
nostra casa non era certo piccola, avevamo più di tre camere
per gli ospiti tra
cui poteva optare
“Questa
è più
bella!” replicò mestamente indicandomi la stanza
con un gesto teatrale.
Effettivamente era una delle stanze più belle della casa,
Esme si era
particolarmente impegnata per arredarla in onore della visita di alcuni
cari
amici di Carlisle qualche mese prima. La camera era arredata in varie
tonalità
di blu, con mobilio in legno e un enorme tappeto che copriva quasi
tutta la
stanza. Di fonte alla porta un’enorme vetrata affacciava sul
bosco dando una
vista mozzafiato. Ma il problema principale di quella stanza non era la
sua bellezza
…
“Sarà
anche
magnifica … ma non so se ricordi che è
comunicante con la mia e che hanno in
comune il bagno” borbottai
Sbuffò
infastidita “Ma è il bagno più grande
della casa … è un peccato sprecarlo per
un’unica persona!”
“Alice
… tuo
fratello ha ragione … credo che Bella preferirebbe avere un
bagno tutto per
sé!!” Esme come al solito provò a porre
termine al litigio
“Ok
… ma
fratellino non lamentarti quando a Natale dovrai dividere il bagno con
Tanya ..
“ mi ammonì acidamente
Sbiancai
se
possibile più del solito e iniziai a boccheggiare come un
pesce fuor d’acqua
mentre delle inquietanti e vivide immagini si facevano strada nella mia
mente …
le visioni di Alice mi avevano momentaneamente tramortito
Sentii
la mia
perfida sorellina scoppiare in una squillante risatina mentre spiegava
al resto
della mia famiglia ciò che a me aveva appena mostrato.
Ovvero immagini di
appostamenti e bizzarri tentativi di seduzione da parte della vampira
del clan
di Denali
“Vuoi
dire che
Tanya farà nuovamente incursione nella sua
stanza?!” anche il mio caro fratello
orso scoppio in una fragorosa risata che contagio quasi tutta la
famiglia.
Possibile che i miei guai non avessero mai fine?
“Ti sei appena
giocato la tua unica
possibilità di salvezza!” continuò
Emmett che ormai era piegato in due dalle
risate
“No no
… “ mi voltai verso Isabella pronto ad
accettare di condividere il bagno con lei ma mi precedette prontamente,
probabilmente intuendo le mie intenzioni
“Se
c’è
disponibilità di un’altra stanza preferirei avere
un bagno solo per me … adoro
la mia privacy e non mi interessa avere una stanza grande e bella tanto
ho
intenzione di passarci poco tempo!” disse mentre un ghigno
divertito si
disegnava sul suo volto. La piccola arpia cercava di punirmi per il mio
comportamento poco cordiale.
Alice
annui “Certamente
…meglio evitare di condividere il bagno con quel cafone di
mio fratello …” mi
fece una linguaccia e trascinò con sé Isabella
verso quella che sarebbe
divenuta presto la sua stanza.
Mentre
tutta la
mia famiglia si diresse verso la camera di Isabella io mi rintanai
nella mia
esausto e francamente anche un tantino terrorizzato. Mi avvicinai allo
stereo e
inserii il cd di Debussy cercando di rilassarmi, naturalmente ogni mio
desiderio fu vano in quanto dopo pochi minuti Emmett entrò
nella mia stanza –
senza bussare – e si avvicinò al mio stereo con
un’espressione che non
prometteva nulla di buono
“Em
… gradirei
sapere il motivo di tale intrusione …”
“Alice
mi ha
ordinato di prendere qualche cd dalla tua stanza”
“Come?”
lo
guardai di sbieco
“Ordine
di
Alice” sottolineò nuovamente “Sono per
Isabella … a quanto pare avete gusti
molto simili in fatto di musica … “
ridacchiò
Inarcai
un
sopracciglio “ E per qualche motivo dovrei cedere qualcosa di
mio a quella
piccola arpia?”
In
realtà la
cosa non mi infastidiva particolarmente, ma se voleva qualcosa poteva
chiedermela lei e non mandare Em o qualcun altro.
“Non
preoccuparti … la piccola arpia non vuole proprio nulla da
te !!” mi rispose
una voce che ormai conoscevo benissimo. Isabella. Mi trafisse con uno
sguardo
truce che mi fece gelare il sangue e si allontano velocemente con
un’espressione visibilmente irritata
*Fregato
fratellino … * il pensiero di Emmett che come al solito
mostrava la sua utilità
Ed
ecco che i
miei propositi di comportarmi gentilmente
con
lei per una pacifica convivenza erano
andati a farsi benedire. Mi ero comportato nuovamente da maleducato pur
non
volendo ed ero rimasto pietrificato dinanzi a lei senza spiegarle la
motivazione delle mie parole. Decisi di andare a cercarla per poterle
chiedere
scusa, scesi in nel salone e vi trovai Rose che mi corse in contro e mi
diede
una sonora sberla ed uscii di casa sotto lo sguardo sconvolto di tutta
la
famiglia.
“Ma
cosa …?”
non mi lasciarono finire di parlare
“Edward
… non
so cosa possa spingerti ad assumere certi atteggiamenti verso Bella, ma
gradirei non la trattassi in quel modo. È una mia amica e la
prossima volta che
ti azzarderai a trattarla in modo sgarbato ti assicuro che ti
darò una lezione
che non dimenticherai facilmente”
Jazz
mi osservava furente.
“Allora
dì a
tua moglie di tenermi lontano dai suoi progetti e idee folli e di non
appropriarsi di cose che non sono sue senza nemmeno chiedere il
permesso”
sbottai irritato come non mai avviandomi verso l’uscita.
Seppur mi infastidisse
l’atteggiamento della mia famiglia mi sentivo ancora in
dovere di chiedere
scusa ad Isabella per il mio comportamento riprovevole, quindi cercai
di
seguire la scia del suo meraviglioso odore. Dopo qualche minuto di
corsa
riuscii a percepire i pensieri di Alice, era in un piccolo spiazzo con
Rose ed
Isabella e stavano conversando … o più
precisamente mi stavano insultando,
soprattutto le mie adorate sorelle.
“Uno
schiaffo è
stata una punizione troppo blanda … meritava di
peggio!” mormorò Rose
“tuo
fratello è
uno spocchioso egocentrico narcisista” sbottò
Isabella
“concordo
… ma
è anche un gran bel vampiro… non
trovi?” disse il piccolo folletto cogliendo
tutti alla sprovvista e guadagnandosi occhiate confuse da Rose e Bella - e
naturalmente anche da me che ero nascosto nella foresta lontano dai
loro
sguardi
Isabella
inarcò
un sopracciglio scettica “Sarà … ma il
suo comportamento non può essere certo
definirsi impeccabile … anzi tutt’altro”
“Secondo
me sareste
una bella coppia” esclamò allegra mia sorella
sbalordendo sia me che la sua
interlocutrice. Se solo fossi stato dinanzi a lei in quel momento le
avrei
staccato la testa a morsi per la sua uscita infelice. Possibile che le
ronzasse
sempre qualche bizzarra idea in testa? E soprattutto come aveva potuto
anche
solo pensare una cosa simile?
Isabella
si
irrigidii e potei notare la tristezza invadere i suoi occhi
“Credo
di
averti già accennato di una promessa”
replicò mestamente con un sussurrò appena
percepibile
Mia
sorella
annui
“io
sono già
legata ad una persona” esclamò
Quelle
parole
ebbero su di me un effetto inaspettato, sentivo il petto dolermi come
fosse
stato trafitto da una spada invisibile. Non riuscivo a comprendere il
perché di
quel dolore che mi stava attanagliando ma decisi di non voler ascoltare
oltre
quella discussione e iniziai a correre verso casa il più
velocemente possibile.
Sentivo un tremendo bisogno di riflettere
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Capitolo 13 *** Consapevolezza ***
Consapevolezza
Giunsi a casa
di corsa e senza degnare della minima attenzione la mia famiglia
radunata in
salone, percepivo ancora i loro pensieri ostili per il mio
comportamento ma non
me ne curai, in quel momento nella mia mente le parole di Isabella
echeggiavano
senza sosta. Decisi di rinchiudermi nella mia stanza con la speranza di
trovare
un minimo di pace e calma. Avevo bisogno di riflettere, più
passavo il tempo
vicino a
d Isabella
più venivo invaso da una serie di
emozioni e sensazioni
nuove, che mai in un secolo avevo provato. Mi sentivo vulnerabile
dinanzi a
lei, spiazzato dalle sue parole e ferito dalla sua freddezza nei miei
confronti, perché per quanto il mio comportamento non
potesse essere definito
dei migliori, anche lei non poteva certo ritenersi uno zuccherino.
Tutto questo mi
infastidiva non poco, notavo il suo rapporto con i miei fratelli, per
quanto
ancora mantenesse il suo atteggiamento discreto e laconico a loro non
riservava
quelle frasi sprezzanti e le occhiate cariche d’odio,
soprattutto con Jasper.
Il loro legame mi innervosiva tremendamente, ero sempre più
convinto che tra loro
ci fosse stato qualcosa, qualcosa di più della semplice
amicizia, un legame
particolare e probabilmente non volevano parlarne per non ferire Alice
e per
non alimentare gelosie. Ma allora chi poteva essere la persona della
promessa?
Il suo ragazzo? Il suo compagno? Dalle sue parole potevo supporre fosse
qualcuno che non era con lei a Volterra, o non avrebbe avuto bisogno
del
mantello per celare la sua bellezza. Perché si trovava da
sola presso i
Volturi? Perché questa misteriosa persona non era qui con
lei? E cosa Jasper
sapeva di tutta questa storia? Perché cercava di proteggere
la sua privacy? Perché
si scambiavano continue occhiate di intesa? Ma soprattutto
perché ero così
interessato a lei e alla sua vita? Da
quando mi attiravano i pettegolezzi su degli sconosciuti? Certo ..
Isabella non
potevo definirla tale essendo entrata a far parte della mia famiglia,
ma non
potevo nemmeno dire di conoscerla perché obiettivamente di
lei sapevamo ben
poco. Aro ci aveva imposto la sua presenza a casa nostra e non eravamo
stati
costretti ad accettare un po’ per non contrariare quel pazzo
e un po’ per la richiesta
di Jasper. Io non la volevo nella nostra famiglia … ma
allora perché ora mi
interessavo così tanto a lei?
Non ero mai
stato curioso, non avevo mai dedicato tutte queste attenzioni ad una
persona. Lei
mi attirava a se come una calamita, i miei pensieri erano quasi
totalmente
rivolti a lei da quando era entrata nella mia vita, come un uragano
aveva
rivoluzionato tutto, facendo crollare le mie certezze. Era decisamente
stupenda
e non potevo negarlo, ma questo non giustificava il mio comportamento
in quanto
avevo conosciuto vampire bellissime ma mai nessuna aveva fatto nascere
in me sensazioni
minimamente paragonabili a quelle che lei riusciva a suscitare.
Perché adesso?
Perché lei? Perché proprio quella misteriosa
creatura dalle fattezze angeliche
e dal caratterino di un puma dagli artigli affilati? Eppure ero
convinto che
quello non fosse il suo reale carattere, avevo la sensazione che quella
fosse
solo una maschera accuratamente costruita per nascondersi, forse
proprio come
quel mantello. Usata per celare il suo vero essere e tenere a distanza
chi
avrebbe potuto far parte della sua vita. Ma non volevo mi tenesse a
distanza,
volevo realmente conoscerla … volevo vedere la vera Isabella
… quel piccolo
cucciolo di puma! Il mio piccolo cucciolo di puma. Mi ritrovai a
sorridere
bonariamente a quel pensiero. Già …
l’avevo appena definita mia? Eppure lei mi
odiava … come potevo permettermi di perdermi in un pensiero
simile e mostrarmi
possessivo nei suoi confronti quando in realtà tutto
ciò che facevo non erano
che tentativi di allontanarla da me? Ogni mio gesto non aveva fatto
altro che
alimentare il suo odio, ero stato scostante, maleducato e arrogante ..
ma mi
aveva avvilito sapere che lei pensava questo di me! Infondo io non ero
così …
pur non essendo mai stato un vampiro particolarmente socievole e
amabile, mai e
poi mai mi ero comportato in modo sgradevole soprattutto con
un’esponente del
gentil sesso. Mai! Ma lei mi aveva sconvolto e la paura aveva preso il
sopravvento guidando i miei atteggiamenti e le mie parole.
Mi sentivo
sempre più confuso, quella ragazza mi aveva completamente
stregato, volevo
sapere tutto di lei, volevo poterle parlare normalmente, poterla
consolare
quando il dolore si impadroniva di quei bellissimi occhi cremisi.
Quegli occhi
sempre velati di tristezza, continuamente persi nel vuoto, lontani in
qualche
luogo a me sconosciuto a cui non mi permetteva di accedere. Cosa avrei
dato per
conoscere i suoi pensieri. Ma soprattutto cosa avrei dato per
comprendere i
miei di pensieri! Perché attualmente non ero ancora certo a
cosa mi stessero
conducendo i miei ragionamenti.
In sintesi ero
attratto da lei, ma non solo fisicamente … c’era
altro … qualcosa di più
profondo! Per quanto potesse sembrarmi assurda la risposta poteva
essere una ed
una soltanto … mi ero innamorato di Isabella. Ma come poteva
essere possibile?
Ci conoscevamo da pochissimo e di lei non sapevo quasi nulla se non
quelle
poche informazioni che avevo ricavato da stralci di conversazioni con
la mia
famiglia o con i Volturi. Come poteva un simile sentimento essere nato
in un
così breve lasso di tempo ed essersi impossessato
così violentemente di me?
Eppure era inutile negarlo, aveva catturato la mia attenzione ancor
prima di
liberarsi di quell’orrendo mantello, la mia attrazione era
nata non appena
avevo intercettato la scia del suo profumo, come se una strana forza mi
attirasse continuamente verso di lei ed io come uno stolto mi ero
opposto
categoricamente a quei pensieri negando le mie stesse emozioni,
spaventato da
quei nuovi sentimenti e in preda a chissà quale delirio
avevo allontanato
sempre di più l’unica persona che in
realtà avrei voluto vicino.
Ora cosa avrei
fatto? Di certo non potevo recarmi da lei e confessarle i miei
sentimenti, mi
avrebbe preso per un pazzo che soffre di personalità
multipla – cosa che
tutt’ora io stesso non escluderei. Avrei dovuto mostrarle il
vero Edward, non
il moccioso centenario che le aveva dato il tormento nelle ultime
settimane, le
avrei dato la possibilità di conoscermi sperando che anche
lei mi desse la
medesima opportunità. Ma prima di tutto dovevo indagare
sulla promessa che
aveva accennato, probabilmente non potevo contare su Jasper ma ero
altrettanto
sicuro che con un po’ di sforzo sarei riuscito ad ottenere
l’appoggio del
piccolo folletto e delle sue visioni. Il piano era ormai progettato
… non
dovevo far altro che partire all’azione!
“Riuscirò
a
conquistarti piccolo
cucciolo di puma!” Mormorai
tra me e me, mentre un ghigno di sfida si disegnava sul mio volto
Ringrazio immensamente le
12
persone che hanno commentato
non immaginate
come mi fa piacere leggere i vostri commenti!!
Grazie anche alle
96
persone
che hanno aggiunto questa storia tra i preferiti
e le 18
tra le storie seguite!
kiss
Manu
Fermatevi
per un commentino pleaseeeee mi farebbe piacerissimo
|
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Capitolo 14 *** Alice o non Alice? ***
Capitolo
12
Alice
o non Alice?
Dopo
le mie
lunghe ore di meditazione decisi finalmente di passare
all’azione. Recuperai
dei vestiti puliti dall’armadio e mi rilassai con una doccia
prima di correre
all’attacco. La sensazione dell’acqua calda che
scivolava sul corpo era sempre
meravigliosa, riusciva a donarmi quel minimo di calore che il mio corpo
non
riusciva più a percepire, essendo ormai morto e freddo come
il marmo. E mentre
il torpore mi avvolgeva facendo scivolare via tutta la tensione
accumulata,
meditavo sulle mie strategie di conquista, perché per me
quella era da
considerarsi una vera e propria guerra, avrei fatto di tutto per
conquistarla,
anche a ricorrere a mezzi poco leciti come l’aiuto di Alice.
Normalmente non
adoravo ricevere anticipazioni sul mio futuro, ma essendo Bella
così criptica
avevo bisogno di tutto l’aiuto possibile. Oltretutto avrei
tenuto sotto
costante assedio la mente di mio fratello Jasper, in attesa che qualche
pensiero gli sfuggisse e con la speranza mi rivelasse qualche dettaglio
importante, come ad esempio la persona a cui Bella si diceva legata.
Mi
sorgevano
seri dubbi su questa storia e se non fosse stato per il suo sguardo
afflitto e
pieno di dolore avrei potuto ritenerla una semplice bugia per evitare i
giochetti di Alice, che quando voleva sapeva essere estremamente
pressante ed
esasperante. Come poteva Jasper sopportarla davvero non lo concepivo.
Ma chi
ero io per giudicare? Nessuno … o al massimo un vampiro
perdutamente innamorato
di una Voltura che per giunta lo odia dal profondo
dell’anima. La mia
situazione si poteva definire decisamente più disastrosa.
Sbuffai contrariato.
Quando
sentii
la voce squillante della piccola Alice, finalmente tornata a casa,
decisi di
uscire dalla doccia per prepararmi a supplicarla di aiutarmi. Non osavo
immaginare cosa mi avrebbe chiesto in cambio, sperai vivamente non mi
usasse
come facchino per le sue lunghe ed estenuanti giornate di shopping.
L’ultimo favore
che mi aveva fatto mi aveva reso suo schiavo per tre mesi …
i tre mesi più
lunghi della mia esistenza. Rabbrividii al solo pensiero.
Proprio
mentre
la mia mente vagava sulle conseguenze e razionalmente comprendeva
ciò in cui
stavo incappando e quindi meditava di rinunciare a-priori alla folle
idea di
rivolgermi a quella folle di mia sorella, il piccolo folletto fece
irruzione in
malo modo nella mia stanza senza curarsi del fatto che fossi ancora
solo
avvolto dall’asciugamano in procinto di vestirmi
“Edward!
Accetto!” urlò in preda all’euforia
tenendo ancora la porta spalancata dietro
di se e lasciandomi in bella mostra ad Emmett che mi osservava
sghignazzando a
causa della mia espressione turbata.
“dannazione..
sei impazzita! Non sai che si bussa quando si entra in una
stanza?” esclamai ormai
preda dell’imbarazzo
Sbuffò
contrariata “Sei sempre il solito noioso … vestiti
che abbiamo molto di cui
discutere” esitò e mi osservo con uno sguardo
torvo “ti avverto che non
smorzerai il mio entusiasmo nonnino!” sibilò
minacciosa per poi sbattere la
porta e dirigersi nella sua stanza con i suoi passi leggiadri
*Cosa
ho
fatto!?* piagnucolai afflitto. Provai ad intrufolarmi nella sua testa
per avere
un’anteprima di ciò che mi attendeva ma
scaltramente quel
folletto malefico si perse in pensieri
poco casti su Jasper e di conseguenza dovetti abbandonare prontamente
la sua
mente onde evitare di stramazzare a terra per il disgusto.
Ancora
stordito, da quelle immagini tutt altro che gradevoli, mi vestii e mi
diressi
verso la stanza della mia piccola - quanto sadica -sorellina.
“Avanti”
urlò
ancora prima che potessi bussare. Probabilmente aveva avuto qualche
visione di
me che indugiavo terrorizzato sulla porta. E come darmi torto, mi stavo
spontaneamente lanciando nella gabbia del leone gettando anche la
chiave.
Presi
un
respiro profondo nel vano tentativo di calmarmi ed aprì la
porta esitante notando
la piccola figura seduta sul tappeto che mi invitava ad affiancarla.
“Cosa
vuoi in
cambio?” soffiai sospettoso
“Nulla
di
particolare” disse come innocenza. Come se potessi cadere nei
suoi
trucchetti,dopo tutti quegli anni di convivenza riconoscevo le sue
espressioni
I
miei occhi
divennero due fessure e la fissai minaccioso
“Sarebbe?”
Sbuffò
“Non
preoccuparti non ti costringerò ad essere mio schiavo per lo
shopping!” sbottò
nervosamente“ dovrai solo lasciarmi carta bianca per il
piano” concluse con un
ghigno maligno
Rabbrividii
“ E
prima di accettare potrei conoscere i tuoi propositi?” pur
sapendo che non mi
avrebbe dato risposta, ma tentar non costava nulla. Ed infatti
replicò
prontamente:
“Assolutamente
no … carta bianca significa carta bianca! Dovrai limitarti
ad ubbidire ad ogni
mio comando… prendere o lasciare”
“Perché
dovrebbe
essere conveniente per me accettare il tuoi aiuto?” chiesi
riluttante. Ero alla
disperata ricerca di una scappatoia, ma purtroppo per me non ero bravo
quanto
lei a trattare.
“Io
posso avere
visione e sbirciare nel futuro le
conseguenze delle tue mosse… questo ci assicura un certo
vantaggio” disse in
tono saccente.
Purtroppo
la nanetta
malefica aveva ragione, il suo aiuto era indispensabile per questa
missione
folle di conquista, ma mi sentivo inquieto ad accettare di darle totale
obbedienza, nessuno poteva immaginare cosa mi avrebbe costretto a fare!
Non
conosceva mezze misure e questo la rendeva imprevedibile e pericolosa.
Ma
cos’altro potevo mai fare? Da solo ero riuscito solo ad
indispettire Isabella,
quella ragazza riusciva a destabilizzarmi e con lei non ero
completamente
consapevole dei miei gesti, necessitavo di qualcuno che mi tenesse
sotto
controllo e che mi impedisse di combinare qualche follia! E chi meglio
di quel
folletto veggente? Nessuno .. di conseguenza non mi restava che
arrendermi alla
cruda realtà
“Accetto”
mormorai
sconfitto per aver appena firmato la mia condanna
“Lo
sapevo!”
urlò entusiasta porgendomi la mano e dopo una stretta veloce
per concludere
l’accordo mi afferrò per il braccio e mi
buttò fuori dalla sua stanza
bruscamente
“Bene
.. ora il
genio si mette a lavoro … e tu vedi di non peggiorare la
situazione! Ho già abbastanza
guai da riparare” sibilò prima di sbattere la porta
Io
intanto
seduto sul pavimento osservavo la porta chiusa ancora interdetto. Ero
tentato
dall’entrare nella sua mente con la speranza di trovare
qualche informazioni ma
non ero sicuro di voler conoscere i suoi progetti, forse in quel
momento avrei
preferito le immagini di mio fratello Jasper in versione sexy piuttosto
che i
folli piani e le torture a cui mi avrebbe sottoposto. Preso dalle mie
elucubrazioni non mi resi conto dei passi dietro di me
“Edward
potrei
sapere per quale motivo sei accasciato fuori la porta della mia stanza
e in
preda ad una crisi di panico?” domandò perplesso
Jasper
Sobbalzai
rendendomi conto di non essere più solo ma non mi mossi
dalla mia posizione, ero
ancora frastornato
“Edward?”
mi
richiamò mio fratello tentando di ridestarmi dallo stato
catatonico in cui ero
finito.
*perché
mia
moglie sprizza entusiasmo da tutti i pori?* domandò
attraverso i suoi pensieri
“sono
sceso a
patti con lei!!” biascicai ancora sconvolto
L’occhiata
eloquente di mio fratello mi fece comprendere la follia che avevo
appena
commesso
Ed eccovi il nuovo
chappy in cui mi sono divertita a far disperare il povero Eddino ... XD
ahahahahahah
non so se si nota ma
io adoro profondamente Alice ahahahahaah
cmq volevo come
sempre ringraziare coloro che hanno commentato la ff ... mi fanno
sempre tanto piacere i vostri commenti
stezietta
w: ahahahah
sisi .. o almeno ci prova!
LadySile:
grazieee! anche se
finalment dal prossimo chappy ci dovrebbe essere un pò di
movimento! adesso che eddy ha l'aiuto di Alice ne combineranno di tutti
i colori
Jessica_Hale: grazie milleeee
^___^
Valle89:
ahahahahahahahaha
davvero??? ne sei sicura? XD ghghghghg
Crystal90: poverino ... non ha molta
esperienza su queste cose.. ma almeno ha capito che da solo non
riuscirà a combinare nulla di buono e si è
rivolto a quel genio malefico di Alice
Goten:
grazieeeee!!!! XD
questo chappy invece è sul comico-demenziale ahahahahah
Hikary_a18:
Diciamo che
Isabella per ora non si comporterà molto bene con lui.. ma
ha tutti i suoi motivi!! ^^ povera piccola Bella
ç_ç
Sognatrice85:
grazieeee Marghe!
sei sempre gentilissima ^_______________________^
gerby88:
grazie mille
ahahahahah... si si il primo passo per la conquiesta è stato
compiuto! XD ... ma siamo solo all'inizio!!!!
grazie moltissimo
anche a coloro che hanno inserito la ff tra i preferiti
|
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Capitolo 15 *** Debussy ***
*Debussy*
Trascorsi le ore successive nel
salone con la mia famiglia i cui pensieri erano ancora abbastanza
irritati a
causa del mio comportamento riprovevole, tutti tranne Emmett
naturalmente , che
era completamente preso dalla partita a Play station che stava giocando
con
Jasper. Intanto Bella e Rosalie erano rintanate in camera di
quest’ultima a
chiacchierare, si erano chiuse lì subito dopo il loro
arrivo, da quanto avevo
dedotto dai pensieri di mia sorella avevano intenzione di stare il
più
possibile lontane da me e dal mio “caratteraccio”.
In questo modo però mi
impedivano di poter chiedere scusa ad Isabella e riparare in parte al
mio danno
…anzi ai danni fatti, in quanto l’idea di bussare
alla porta della camera di
Rose mi terrorizzava alquanto essendo ancora presa da maledizioni, in
varie
lingue, nei miei confronti … ero
piacevolmente sorpreso nel constatare che questa volta non era ricorsa
ad una
bambola Voodoo a mia immagine da infilzare con gli spilli e arnesi
appuntiti.
Successivamente al nostro ultimo litigio portava una di quelle
bamboline
ovunque andasse, erano inseparabili, tanto da considerarla una sua
appendice. A
quanto pare rovinare un paio di pantaloni Armani, nella sua scala di
priorità,
è un reato più grave dell’offendere
qualcuno. Tanto meglio per me.
Sorgeva però un ulteriore problema
… non avevo la minima
idea di come chiedere scusa ad Isabella, era una cosa che non ero
solito fare..
essendo sempre stato molto orgoglioso. Sfortunatamente – o
fortunatamente …
dipende dai punti di vista – Alice non si era ancora fatta
vedere, troppo
impegnata ad escogitare qualche contorto e astruso piano e quindi non
poteva
aiutarmi.
Nel salone continuavo a fingere
di leggere un libro – di cui sinceramente non avevo neanche
controllato il nome
essendo troppo impegnato a seguire la discussione di Bella e Rose
attraverso la
mente di quest’ultima e mi annotai mentalmente di farle un
bel regalo per
ringraziarla in quanto grazie al suo continuo ciarlare mi permetteva di
raccogliere
molte informazioni su Isabella, anche se quelle erano notizie che avrei
preferito scoprire da me, ma per ora mi sarei accontentato della sua
intermediazione … ma solo per il momento. Tutto
ciò che avevo saputo mi aveva
lasciato piacevolmente sorpreso, aumentando ancora il mio interesse per
quella
tenera creatura. Infatti per quanto potesse essere considerata
spaventosa a
Volterra, osservandola, mentre timidamente discuteva con mia sorella,
l’unico
aggettivo che potei utilizzare per descriverla era: tenera. Impacciata
rispondeva alle innumerevoli domande, per lo più frivole,
che mia sorella le
porgeva e alla fine avevo scoperto adorava la musica classica oltre ad
essere a
suo dire “una mediocre pianista”, Rose era anche
riuscita a convincerla a
suonare, ma una volta scoperto il proprietario del pianoforte si era
opposta
categoricamente lasciandomi l’amaro in bocca. Pur essendo
estremamente geloso
del mio piano mi sarebbe piaciuto sentirla suonare e soprattutto
pensare alle
sue affusolate dita scorrere leggiadramente sui tasti del mio
gioiellino. Infine
aveva confermato il suo odio per lo shopping, facendo quasi venire un
colpo a
Rose che non comprendeva assolutamente come una donna potesse
pronunciare una
frase così assurda e si era proposta di farle cambiare idea
grazie allo
shopping in programma per il giorno successivo. In realtà
percependo i progetti
che aveva in mente ero convinto che l’odio di Bella non si
sarebbe affievolito,
ma al contrario consolidato e rafforzato maggiormente. Sogghignai a
quel
pensiero, magari avrei chiesto ad Alice di convincere le altre a
permettermi di
unirmi all’uscita con una qualsiasi scusa, in quel modo mi
sarei potuto porre
come suo salvatore una volta che le due ossessionate dallo shopping
– come di
consueto – avrebbero dato di matto.
“Eddy che hai da
sogghignare?” mi
chiese il mio fratello orso mentre mi osservava curioso
Mi schiarì la voce
“Non so di
cosa parli … sono impegnato in un’interessante
lettura” replicai con aria
saccente.
Mossa decisamente sbagliata!
“Non sapevo fossi in
grado di
leggere i libri al contrario!” ribatté Jasper
provocando le risate di tutti i
presenti. Se fossi stato umano probabilmente sarei divenuto rosso come
un
peperone, fortunatamente essendo un vampiro tale problema non mi si
poneva, ma
dalla mia espressione era palese il mio imbarazzo. Decisi che era il
momento di
dileguarmi onde evitare altre figure poco dignitose. Mi alzai dalla
poltroncina
e ,ignorando le battutacce di Emmett sulla mia salute mentale, mi recai
nella
mia stanza con passo felpato.
Mi sentivo preda totale della
vergogna, da quando ero divenuto tanto svampito? Io un vampiro con
più di un
secolo di vita mi sentivo come un ragazzino alla sua prima cotta,
impacciato e insicuro.
Non potevo biasimare la mia famiglia per essere diventato oggetto di
scherno. Sbuffai
contrariato mentre seduto sul mio adorato divano in pelle cercavo
qualcosa che
potesse distrarmi e rendermi meno ridicolo almeno ai miei occhi, ero
tentato a
scendere per dedicarmi al mio pianoforte, ma era preferibile stare
lontano
dalla mia famigliola, soprattutto da Emmett le cui risa riecheggiavano
ancora
in tutta la casa. Perso nelle mie congetture non mi accorsi
immediatamente
della persona fuori la mia porta
“Entra
Rose” sibilai irritato per
essere stato interrotto
“Sempre gentilissimo
…” sbottò “sono
qui per intimarti di comportarti in modo adeguato! Bella mi piace e non
voglio
vada via per colpa tua” mi
disse tutto d’un
fiato assottigliando lo sguardo
Sbiancai se possibile
più del
solito, il pensiero che Bella decidesse di allontanarsi e per giunta a
causa
mia era inconcepibile e terrorizzante. Le parole di mia sorella mi
rimbombavano
nel cervello, che ormai sembrava essere in black-out. Non potevo certo
permetterle di scappare via da me!? mai … provai a sondare
la mente di Rose nel
tentativo di scovare ciò che poteva averla indotta a trarre
tali orribili
conclusioni, ma era troppo impegnata ad insultarmi mentalmente per
pensare ad
altro e quindi potei affidarmi semplicemente alle sue parole. Lei
continuava ad
osservarmi in attesa di una qualche risposta
che tardava ad arrivare, mi limitai
ad annuire debolmente lasciandola a bocca aperta. Si aspettava di dover
incamerare
una furiosa lite – cosa per noi non tanto inusuale - e non di
certo una
reazione tanto arrendevole. Ora si che sospettava problemi alla mia
salute
mentale … ma avendo ottenuto ciò che voleva
preferì allontanarsi soddisfatta,
addirittura senza sbattere la porta.
Io
intanto ero preda di una crisi di panico
con i fiocchi, la mia mente vagava sulle possibilità di un
suo rientro
anticipato a Volterra e non solo. Proprio in quel momento compresi
quanto la
situazione fosse pessima, lei era una componente essenziale della
guardia e un
giorno o l’altro Aro l’avrebbe richiamata a se.
Poteva avvenire in qualsiasi
momento e in quel caso non l’avrei più rivista. Mio padre mi aveva spiegato
che i membri della
guardia erano “volontari” e non costretti a
restare, ma per fare in modo che
lei non scappasse non appena l’avessero richiamata dovevo
darle un ottimo
motivo per restare, di
conseguenza fare
l’inverso di ciò che avevo fatto fino ad ora.
Impaziente decisi di passare
immediatamente all’azione. Recuperai qualche cd di musica
classica dai miei
scaffali, scegliendo i miei autori preferiti e sperando potessero
piacerle.
Presi fiato e mi avviai verso la sua stanza quando fui stordito da un
pensiero
–urlo- di Alice.
*BRAVISSIMO EDEWARD
… è un’ottima
idea. Ma stai attento a mantenere il controllo!! E non forzarla troppo*
Ero seriamente tentato ad
entrare
nella sua stanza e strangolarla, possibile che ancora non capisse
quanto poteva
essere fastidioso questo modo di comunicare? Oltretutto il nostro
legame era
così forte che potevo percepire facilmente i suoi pensieri
anche a grande
distanza, quindi urlare era decisamente inutile. Inizia a sospettare
che quel
piccolo mostro lo avesse fatto solo per irritarmi a morte.
Decidendo di soprassedere alla
follia della nanetta, a cui avrei provveduto in seguito, continuai la
mia
crociata e bussai alla porta di Isabella, potevo percepire
distintamente il suo
meraviglioso profumo. La sentì dirigersi velocemente verso
la porta e aprirla
forse con più impetuosità del necessario, per un
istante la sua solita
espressione neutra fu sostituita da una incredula, ma si riprese
immediatamente,
restando ad osservarmi sull’uscio.
“Cullen …
hai bisogno di
qualcosa?” chiese glaciale. Era decisamente ancora arrabbiata
con me, su questo
non vi erano dubbi.
Mi schiarì la voce
“Avrei bisogno
di parlarti” dissi debolmente e con il tono più
dolce possibile
“ti
ascolto” sibilò affilando lo
sguardo. Probabilmente non si aspettava tanta cordialità da
parte mia.
“posso
entrare?”
Esitò, non mi pareva
particolarmente convinta, ma alla fine annui e mi fece spazio
richiudendo
dietro di noi la porta. Mi fece segno di accomodarmi sulla poltroncina
nell’angolo della stanza mentre le si sedette a piedi
incrociati sul letto, in
quel momento mi parve una bambina insicura. Continuava a fissarmi
sospettosamente e nervosamente.
“Io …
volevo chiederti scusa”
biascicai tenendo il mio sguardo fisso nel suo.
Sgranò gli occhi e
immaginai di
averla sorpresa, il che era un buon segno ricordando la considerazione
che
aveva di me. Ma non accennò a parlare quindi continuai
“So di essere stato
particolarmente scontroso nei tuoi confronti e anche se avevo dei
motivi questi
non giustificano il mio comportamento a dir poco maleducato e
sgradevole.”
Una piccola fossetta si
formò tra
le sopracciglia “Quali sarebbero questi motivi se posso
saperlo?” domandò curiosa
“In
primo luogo i tuoi poteri … mi
infastidisce il fatto che tu possa bloccarmi l’accesso ai
pensieri della mia
famiglia e in secondo luogo è successo tutto troppo
velocemente … il tuo
trasferimento intendo” in realtà avrei voluto
dirle che mi ero innamorato di
lei così velocemente e inconsapevolmente da aver perso
completamente il senno.
Ma mi pareva un tantino affrettato e probabilmente a quelle parole
sarebbe
fuggita così velocemente da non lasciarmi nemmeno il tempo
pronunciare una
sillaba.
La osservai, sembrava
pensierosa
e triste … pur non capendone il motivo. Che fosse ancora
arrabbiata con me per
il mio comportamento? Eppure ero lì a calpestare il mio
orgoglio pur di avere
il suo perdono! Ma probabilmente il danno era ormai fatto, decisi di
uscire da
quella stanza, il silenzio mi stava uccidendo e come mi aveva intimato
Alice
non dovevo forzarla troppo. Mi alzai velocemente dalla poltrona e mi
diressi
verso la porta senza aggiungere altro. Dovevo solo attendere e sperare
che
decidesse di soprassedere alla mia condotta e magari darmi
un’altra
opportunità.
In quell’istante
sentii una mano
delicata afferrarmi il braccio, a quel contatto inaspettato fui
attraversato da
una scossa che mi percosse la schiena lasciandomi completamente e
piacevolmente
stordito. Per la prima volta potei sentire sulla mia pelle il suo tocco
che con
mio grande disappunto fu troppo breve, infatti immediatamente dopo
quella
scossa aveva ritirato la mano. Sperai che anche lei l’avesse
avvertita … che
avesse sentito quella stranissima quanto meravigliosa sensazione.
Imbambolato
dinanzi a lei continuavo a fissare il mio braccio come inebetito, mi
sentivo
strano ma allo stesso tempo bene. Seppur desiderassi rivivere quel
contatto,
desideravo ardentemente afferrare la sua mano, accarezzare quel
bellissimo viso
e baciare quelle labbra rosse che apparivano tremendamente invitanti.
Fortunatamente
la sua voce mi riportò un minimo di lucidità,
allontanando almeno in parte quei
pensieri
“Mi .. mi
dispiace” balbettò
insicura “Non volevo essere scortese …solo che non
mi aspettavo le tue scuse!”
Annui forte un po’
troppo
vigorosamente, ma evitai di proferire parola, in quel momento non ero
sicuro di
come la mia voce potesse suonare. Restammo in silenzio a fissarci per
un po’,
un silenzio imbarazzato che nessuno dei due si sentiva in grado di
rompere.
Erano tante le cose che avrei voluto dirle, ma non potevo.
D’un tratto notai il
suo sguardo
spostarsi e indugiare sulla mia mano dove reggevo ancora i cd che avevo
intenzione di prestarle e di cui avevo temporaneamente dimenticato
l’esistenza
troppo preso da ben altri pensieri.
“Ti piace Debussy? Ho
notato che
ieri ascoltavi Claire de Lune …”
mormorò lei senza distogliere lo sguardo dai
cd
“Si,
quella è una delle mie melodie preferite”
risposi accennando un sorriso sghembo. Ero felice che avesse interrotto
quello
snervante silenzio, sentivo la necessità di udire la sua
voce.
“Anche tra le mie
“ disse in un
sussurro impercettibile tanto che mi parve di averlo solo sognato. Ma
non ebbi
il coraggio di chiederle conferma. Mi decisi finalmente a porgerle i cd
“Questi sono per te
… la notte
qui non c’è molto da fare e immagino che un
po’ di musica potrà farti piacere”
Mi osservò
piacevolmente colpita
e mi regalò il più bel sorriso che avessi mai
visto. Se fossi stato umano
probabilmente il mio cuore avrebbe iniziato a battere
all’impazzata fino a
rischiare l’infarto.
“Grazie”
sussurrò mentre faceva
scorrere delicatamente le dita sul cd come se volesse accarezzarlo,
come avrei
voluto che quelle carezze fossero rivolte a me.
“Prego”
esitai “Forse è meglio
che io vada” esclamai titubante. Non gradivo affatto
l’idea di allontanarmi da
lei ma per quella sera avevo fatto abbastanza e in quel momento
comprendevo che
probabilmente la mia invadenza l’avrebbe potuta infastidire.
Si
limitò ad annuire
debolmente e
io lasciai la stanza per avviarmi verso la mia mentre le note di Claire
de Lune
si diffondevano per la casa.
Grazie mille per i bellissimi commenti
free09:
Alice
è pericolosa ahahahahah e ne farà
passare di tutti i colori al povero Eddino
Goten:
l'ho detto che
quel capitolo era demenziale XD ahahahhaha mi sono divertita da morire
a scriverlo
Long_Live_Rock:
grazie mille per i
complimenti ghghghghgh sei gentilissima
Hikary_a18: nei prossimi chappy si
avranno pian piano informazioni sul passato di Bella .. anche se non so
ancora come organizzarli ... intanto quì c'è
stato un primo incontro - non scontro - tra Bellina ed Eddino!
ilaila95:
poverino.. non
faceva che combinare guai.. ricorrere ad Alice era necessario
pinkgirl,: sisisi si divertiranno tutti
tranne il povero Edward vittima ignara di quella pazza di sua sorella
LadySile:
io adoro Alice...
insieme ad Emmett è il mio mito... sono troppo spassosi! XD
ghghghgh
Confusina_94:
ghghghgh grazie
per i complimenti! spero ti sia piaciuto anche questo capitolo!!!! baci
Sognatrice85: in verità
nemmeno lui vorrebbe essere nei suoi panni ghghghgh poveraccio ...
stezietta
w : quì
siamo tutti fan di Alice a quanto vedo! XD ahahahahahah
sanders88:
decisamente ...
dovrà fare molto per abbattere la sua diffidenza..
perchè ha un brutto passato ç_ç
lazzari:
Lorenaaaaaaaaaaa
.., ma ciaoooooooooo! ahahahahahaha anche quì? ghghghghghgh
grazie mille per il commento e anche per aver avvisato sul forum che ho
problemi con l'account.. cmq appena sistemo poi tornerò a
postare i capitoli anche lì ... solo che mi dispiaceva
lasciarvi la storia appesa per chissà quanto per questo ho
deciso di avvisarti quando ho notato che avevi l'account anche
quì! purtroppo quì su Cedric sono un
pò indietro.. e sul forum mancano gli ultimi due capitoli..
cmq vedrò di velocizzare la cosa in modo da permetterti di
leggere i nuovi pezzi!!!! baci Manu
kikka_la
cantante di edward:
ahahahahahahah Alice ha trovato un ottimo sistema per tenere Edward
lontano dalla sua testa.. a quanto pare non apprezza Jasperino in
versione sexy! >,<
SIRYA95:
grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!
ho visto che hai commentato tutti i capitoli della ff! sei stata
gentilissimaaaaaa .. spero vivamente che anche questo capitolo ti
piaccia!!!! grazie grazie grazie!!!!!
Shahrazad: ahahahah nessuno lo
invidia.. quando Alice decide una cosa è meglio starle alla
larga e quel tonto di eddino le ha anche promesso di fare tutto
ciò che lei vuole!
Ringrazio
immensamente le 10
persone che hanno commentato
non
immaginate come mi fa piacere leggere i
vostri commenti!!
Grazie
anche alle 107
persone che hanno aggiunto questa storia tra i preferiti
e
le 34
tra le storie seguite!
kiss
Manu
Fermatevi
per un commentino pleaseeeee mi farebbe piacerissimo
|
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Capitolo 16 *** Caccia ***
Caccia
Mi
avviavo
tranquillamente nella mia
stanza perso nei
miei pensieri.
La
consapevolezza di
essere riuscito ad anteporre lei al mio orgoglio ed essere riuscito ad
instaurare
una civile conversazione mi riempiva di gioia. I suoi modi solitamente
ostili
erano stati sostituiti da gesti colmi di insicurezza e per certi versi
… dolci.
Possibile
esista una
creatura tanto bella?
Iniziavo
a sospettare
fosse nulla più che un semplice miraggio.
E
poi quel contatto,
avvertire il calore delle sue mani sul mio braccio … era
stato indescrivibile.
Le scosse di eccitazione che mi avevano pervaso e le sensazioni che era
stata
in grado di trasmettermi erano impresse a fuoco nella mia mente.
Non
avevo mai provato
nulla di altrettanto paragonabile in vita mia, quella corrente
elettrica che
aveva attraversato il mio corpo mi aveva risvegliato dallo stato di
torpore che
mi attanagliava ormai da quasi un secolo. L’unica cosa che
desideravo era rivivere
quel contatto.
Il
prima possibile!
Il
flusso dei miei
pensieri fu interrotto da una manina che bruscamente mi
trascinò in una stanza,
scaraventandomi al suolo. Sconvolto diressi il mio sguardo sul malefico
essere
artefice delle mie costanti torture.
«
Alice
ma sei impazzita? »
sbottai furioso. Possibile che non fosse in grado di usare un minimo di
delicatezza con me?
«
Il
piano ha inizio!!! »
esclamò euforica, saltellando allegramente per la stanza.
La
scrutai seriamente
preoccupato. Con il trascorrere degli anni avevo compreso il motivo per
il
quale la piccola matta era stata rinchiusa in un manicomio durante la
sua vita
umana.
Il
suo entusiasmo, i
suoi modi bizzarri e le sue moine non avevano assolutamente nulla di
normale.
Per non parlare per la sua mania ossessiva per gli abiti.
Folle!
«
E
consiste nel farmi ritrovare continuamente con il mio prezioso sedere a
terra? »
chiesi ironico.
Mi
guardò torva «
Spiritoso. »
sibilò non celando la sua irritazione.
Sospirai
arrendevole,
ormai le avevo promesso totale obbedienza.
«
Sentiamo … »
«
Andiamo
e stai al gioco. –
ordinò perentoria. Affilò
lo sguardo fissandomi truce. -
Non
osare contraddirmi … siamo intesi? »
Deglutii
rumorosamente, i suoi pensieri ostili mi fecero desistere dal
replicare. Scendemmo
nel salone dopo aver avvisato Bella e Rose di seguirci e il piccolo
folletto
richiamò immediatamente l’attenzione di tutti.
«
Jazz
credo sia il caso di portare Bella a caccia, domani saremo in giro per
centri
commerciali e ci saranno tantissimi umani, non credo sia il caso di
rischiare. »
comunicò con aria innocente. Peccato
la sua fosse tutta una scusa, anche se ancora non capivo quale fosse il
suo
obiettivo.
Bella
parve risentita
da quelle parole. «
Io
ho un ottimo autocontrollo! »
replicò mentre un piccolo e tenerissimo broncio comparve
sul suo viso.
«
Non
dico il contrario, ma una battuta di caccia generale non può
fare che bene. –
spiegò pacatamente, accomodandosi sul bracciolo della
poltrona. - A Volterra
non ci siamo nutriti molto. »
Si
voltò immediatamente
verso Jasper «
Rischiare
sarebbe un capriccio inutile! »
proferì subdolamente.
Conosceva
perfettamente
i timori di suo marito riguardo lo scarso autocontrollo di cui
disponeva.
Doveva essere proprio disperata per ricorrere a certi mezzucci.
Normalmente non
faceva nulla che potesse minare l’autostima di Jazz, ma al
contrario era sempre
pronta a rassicurarlo anche quando le visioni non erano delle
più rosee.
«
Hai
visto qualcosa? »
chiese lui timoroso.
Scosse
la testa
regalandogli un sorrisetto rassicurante che placò
immediatamente le sue ansie. «
No
… non preoccuparti amore! »
replicò
addolcendo il suo tono.
*Edward
guarda cosa mi tocca fare per
colpa tua!!*
mi
ammonì quella peste di mia sorella. Come poteva dare a me la
colpa se neanche
sapevo quale fosse il suo piano. Era lei a non conoscere mezze misure.
«
Effettivamente
qualche bell’orso non mi dispiacerebbe. »
borbottò Emmett mentre si pregustava
una lotta selvaggia con un enorme grizzly.
«
Si,
in fin dei conti non abbiamo avuto modo di mostrare a Bella il nostro
modo di
nutrirci. »
puntualizzò Carlisle in tono conciliante.
Isabella
sembrò
ponderare l’idea ma non pareva molto convinta, come se ci
fosse qualcosa a
bloccarla. Notai lo sguardo confuso di Jasper, stava sondando le
emozioni della
sua amica non comprendendo il motivo della sua ansia.
Si
avvicinò a lei
lentamente mentre tutti nel salone erano impegnati
nell’organizzazione
dell’imminente caccia, scegliendo il luogo più
appropriato e la gestione dei
gruppi.
«
Tutto
bene? »
le sussurrò piano. Quella vicinanza mi
irritò più del lecito ed una strana sensazione di
rabbia mi pervase.
Lei
annui debolmente
rivolgendogli un sorriso dolcissimo, di quelli che mai avrebbe dedicato
a me. Stavo
seriamente decidendo di allontanarmi da quella stanza per non vedere
oltre, quando
i pensieri di Alice mi
bloccarono,
intimandomi a restare nel salotto ad osservare il progredire del suo
piano.
«
Abbia
inizio la mia prima caccia “vegetariana. »
mormorò Bella tutt’altro entusiasta.
Vidi
Jasper
avvicinarsi pericolosamente a lei e scioccarle un bacio sulla testolina
bruna
ed un ringhio istintivo partì dal mio petto senza che io
potessi far nulla per
bloccarlo. Neanche le imprecazioni mentali di Alice riuscirono a porre
rimedio.
Notai gli sguardi perplessi della mia famiglia che mi osservava
incuriosita
cercando di comprendere il motivo di quella strana reazione.
«
Edward
cos’hai? »
domandò mia madre mentre un’espressione sorpresa
si disegnava sul suo volto.
«
Io
… ecco. – Non sapevo assolutamente cosa
inventarmi. La verità era da escludere
a-priori, onde evitare di diventare lo zimbello dell’intera
casa. Ma la mia
mente era come in black-out impedendomi di pensare lucidamente e
inventare
prontamente una scusa plausibile.
Fortunatamente
in mio
soccorso arrivò come sempre Alice, quel piccolo folletto di
tanto in tanto
sapeva rendersi utile.
Con
una risata
cristallina attirò su di se l’attenzione dei
presenti.
«
Alice
ci spiegate cosa accade? »
domandò Jasper mentre il suo sguardo saettava da me a sua
moglie, probabilmente
percependo le emozioni tanto discordanti.
«
Nulla
Jazz, ho mostrato una cosa ad Edward con il pensiero e lui ha reagito
scioccamente come al solito. »
replicò ghignando, benché in quel momento il
vortice dei
suoi pensieri fosse perso in manie omicide rivolte al sottoscritto. Mi
stava
minacciando di atroci torture per averla costretta a mentire nuovamente
al suo
maritino per limitare i danni dalla mia impulsività.
«
Voglio
sapere cosa.. voglio ridere anche io. »
borbottò Emmett incuriosito.
*ma
guarda in che guaio ti sei messo …
sei proprio uno stolto *
Fece
una linguaccia
al nostro fratello orso. «
Mi dispiace ma è un segreto! »
esclamò risoluta.
«
Bene,
se abbiamo terminato con le scempiaggini che ne dite di andare
finalmente a
caccia?” sbottò Rose irritata dai nostri inutili
battibecchi.
Feci
per alzarmi e
avviarmi verso la porta quando l’urlo mentale – per
l’ennesima volta – mi
bloccò.
*A
CUCCIA EDDY*
- ecco … adesso ero stato anche
retrocesso al grado di cane.
Come
avevo solo potuto pensare di
desiderare il suo aiuto?
Mi
voltai verso di
lei in cerca di spiegazioni ma lei si limitò a lanciarmi uno
sguardo truce che
mi ammutolì all’istante.
«
Bene..
ci vediamo più tardi! Io ed Eddy abbiamo da fare! »
comunicò agli altri continuando la sua
farsa.
Stavo
per ribattere
infuriato quando un sospiro di sollievo catturò la mia
attenzione. Mi voltai
verso Bella confuso e amareggiato, comprendendo che quella notizia le
era
gradita. E io stupido che stavo per contraddire quella pazza di mia
sorella pur
di stare con lei. Anche gli altri notarono la sua reazione, ma non se
ne
sorpresero, per quanto ne sapevano io e lei ci odiavamo e non erano
nemmeno a
conoscenza della conversazione nella sua stanza.
Mi
ero illuso che il
suo odio per me fosse scemato, ma a quanto pareva i miei sforzi non
erano stati
sufficienti.
«
Che
avete in mente? »
chiese Rosalie affilando lo sguardo
Alice
sbuffò
contrariata. «
Io
devo recuperare dei vestiti per Bella. Le servirà qualcosa
almeno fino a quando
andremo a fare shopping. »
Tutti
annuirono non
particolarmente sorpresi, la mania per i vestiti di Alice era ben nota
a tutti.
«
Edward? »
domandò Rose non totalmente convinta
«
Povera
Bella … non vorrete farle rovinare la caccia da Edward! Dopo
quello che ha
combinato con la stanza non oso immaginare cosa potrebbe fare se
dovessero
cacciare assieme. »
ribatté come fosse ovvio.
Non
la contraddissi,
non sapevo cosa aveva in mente ma di certo non volevo imporre la mia
presenza a
Bella sapendo quanto non le fosse gradita. Mi limitai a guardarla truce
e senza
fare parola mi diressi nella mia stanza, anche se sapevo che la
tranquillità
sarebbe durata ben poco.
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Capitolo 17 *** Il ciondolo ***
il ciondolo
Capitolo
Il
ciondolo
Chiuso
nella mia stanza lasciai
vagare i miei pensieri alla ricerca di una spiegazione plausibile a
quella
reazione di Isabella che tanto mi aveva scosso. Ero deluso e al
medesimo tempo
furioso per quel sospiro di sollievo sfuggito alle sue rosse labbra.
Non ne
comprendevo il motivo e mai come in questo momento volevo poter
ascoltare i
suoi pensieri che ancora mi celava, mi perdevo in elucubrazioni su
quale
potessero essere i suoi misteri, perché ormai era divenuta
una costante per me
rimuginare su quello che era il suo passato e soprattutto sul motivo di
tale
silenzio e bisogno di privacy. Tutto ciò non poteva che
aumentare i miei
sospetti per una presunta relazione tra lei e Jasper, io non avevo mai
visto
rivolgere uno sguardo tanto dolce a qualcuno che non fosse Alice, lei
era il
reale motivo per il quale si sottoponeva ancora al costante tormento
che gli
procurava la nostra alimentazione. Se non fosse stato per la mia
sorellina non
sarebbe riuscito a resistere neanche pochi giorni.
Più
questo pensiero si faceva
largo nella mia mente e più la gelosia si impossessava del
mio corpo, proprio
come dopo quel contatto tra loro, nulla erano valsi i tentativi di mia
sorella
di tranquillizzarmi, la gelosia mi aveva totalmente accecato e non so
come mi
ero trattenuto solo ad esternarla con un ringhio. Sbuffai rumorosamente
quanto
avvertì il passi del folletto malefico, avevo
deliberatamente escluso i suoi
pensieri per evitare di percepire i continui insulti che mi stava
rivolgendo. Alcuni
dei quali tremendamente scurrili.
“Sei
uno sciocco irrazionale e
permaloso” sbottò non appena fatta irruzione nella
mia stanza, naturalmente
senza bussare.
“hai
avvertito benissimo anche tu
quel sospiro di sollievo …” replicai atono,
cercando di apparire distaccato
anche se dentro di me fremevo di rabbia
“E
allora? Tu l’hai trattata
malissimo dalla prima volta che l’hai vista… cosa
credevi? Che un semplice e
misero “scusa” potesse farti perdonare per tutto
ciò che hai fatto?” mi ammonì
“Io
… “ esitai ammettendo a me
stesso la verità di quelle parole, però faceva
ugualmente male “ tu non puoi
capire” affermai risoluto
“Sei
un bambino Edward … ti
assicuro che non dimostri il tuo secolo di non vita”
Alzai
gli occhi al cielo evitando
di rispondere alle sue accuse, sapevo di essere nel torto, ma questo
non
cambiava le cose. La delusione, la rabbia e la gelosia stavano creando
in me un
miscuglio di sensazione tutt’ altro che piacevoli.
“Comunque
ora andiamo … abbiamo
molto da fare!” mi incitò notando il mio silenzio
Corrugai
la fronte in
un’espressione interrogativa, non avevo ancora compreso i
suoi folli piani ed
in realtà ero anche abbastanza curioso di sapere quale fosse
questo progetto
che l’aveva obbligata a cacciare di casa tutta la famiglia e
soprattutto a
tenermi lontano da Isabella.
Sbuffò
sonoramente, annoiata del
fatto che fosse sempre costretta a spiegarmi tutto “Ho avuto
una visione… in
cui mi è apparso un bellissimo ciondolo.. uno di quelli
antichi con
un’incisione e dobbiamo trovarlo perché ho la
sensazione possa darci
un’informazione utile sul suo passato”
chiarì mesta
“mi
stai dicendo che dobbiamo
fare irruzione nella sua stanza e frugare tra le sue cose?”
ero esterrefatto.
Annui
vistosamente “muoviti” mi
ordinò sempre preda di quella sua strana e folle esaltazione
“ma
noterà che siamo entrati
nella sua stanza, sentirà i nostri odori
…” le ricordai tentando invano di
trovare una scusa per fuggire da quella situazione bizzarra e non poco
imbarazzante. Oltretutto sentivo uno strano timore, paventavo quello
che
avremmo potuto trovare.
“non
c’è problema” sorrise
malefica “le ho detto di volerle ordinare
l’armadio”
“e
io?” chiesi scettico. Non mi
andava di essere anche scambiato per un maniaco che rovista nei suoi
effetti
personali
“Le
diremo che mi hai aiutato a
trasportare i vestiti” rispose come fosse ovvio.
Il
malefico folletto aveva escogitato
un piano che non mi permetteva vie d’uscita, probabilmente
aveva
precedentemente visto le mie resistenze e aveva fatto in modo di non
lasciare
nulla al caso. Quel suo potere poteva essere realmente molesto, ma
infondo era
anche per questo che avevo richiesto il suo aiuto. Mi alzai dal divano
su cui
ero ancora steso pronto a seguirla nella sua impresa
“Sono
un genio del male” affermò
entusiasta battendo le sue manine dopo aver constatato che ormai mi ero
arreso
ad aderire al suo losco progetto
“A
par mio sei solo pazza” replicai
acido
Ci
recammo nella stanza di
Isabella, ma solo dopo una sosta nella camera del folletto, dove sul
letto facevano
bella mostra una quantità di vestiti superiore a quella
contenuta in un
negozio. La cosa più assurda era che ognuno di quelli era
ancora munito di
etichetta, mi domandai come potesse voler andare a fare shopping il
giorno
successivo quando aveva vestiti per i prossimi due anni, ma mi guardai
bene dal
farlo notare ad Alice, la sua reazione non sarebbe stata certo delle
migliori.
“Qual’era
l’incisione?” chiesi
incuriosito prima di iniziare la ricerca
“Alla
stella faro delle mie notti
buie, a te che mi hai donato il sogno più bello”
disse addolcendo il suo tono
Rimasi
interdetto a sentire
quelle parole, non erano certo cose che avrebbe detto un genitore o un
amico,
questo voleva dire solo una cosa: aveva un compagno! Ora non vi erano
più
dubbi, anche se una grande quantità di domande continuavano
a vorticarmi nella
mente. Sul dove fosse questa fantomatica figura, se fosse lui la
persona a cui
si era promessa Bella … e cosa sapesse Jasper di questa
persona.
Osservai
mia sorella con uno
sguardo tra il turbato e l’agonizzante.
“Edward
smettila con quello
sguardo da cane bastonato e inizia a cercare” mi
ordinò mentre era intenta a
frugare nell’armadio di Isabella con ben poca discrezione
Sbuffai
rumorosamente per farle
comprendere quanto ritenessi assurda quella situazione e svogliatamente
mi
avvicinai all’ampia scrivania nella stanza aprendo i vari
cassetti e frugando
un po’ qua e un po’ là. Constatato che
ciò che cercavo non era presente mi
avvicinai alla libreria, notai era stata riempita di libri e ne
individuai di
molto interessanti, a quanto pareva Isabella era una fan di libri
classici. Facevano
bella mostra le opere di Jean Austen, Emily Bronte, Goethe, Flaubert e
molti
altri autori. Ma Cime Tempestose era quello più consumato,
molte pagine erano
segnate ed erano molti gli appunti segnati con un’elegante
calligrafia, vicino
a quelle che per lei erano le frasi più significative.
Doveva essere una delle
sue opere preferite. Continuai a sfogliarlo curioso di leggere le
annotazioni,
fino ad arrivare all’ultima pagina dove notai la presenza di
un doppio fondo nel
libro, neanche il tempo di aprirlo che mi fu strappato dalle mani di
Alice.
“l’hai
trovato … “ esultò mentre
con molta delicatezza tirava fuori un ciondolo d’argento,
l’incisione era sul
retro e sembrava essere uno di quei pendenti nei quali vengono
conservate delle
fotografie. Era realmente molto bello e notando come era custodito si
poteva
dedurre quanto per lei fosse importante
“Aprilo”
biascicai intimorito
Mia
sorella non se lo fece
ripetere. Due figure strette in un tenero abbraccio erano ritratte
nella prima
foto, Isabella e quello che doveva essere il suo compagno, che era poi
raffigurato
da solo nella seconda foto.
Un
vampiro, su questo non vi
erano dubbi, la bellezza eterea che lo caratterizzava era
inconfondibile. Ma ciò
che più di tutto mi sorprese fu il dolce e allegro sorriso
di Bella, i cui
occhi caldi riflettevano una luce e una gioia che non ero mai riuscito
a
scorgere sul suo viso dal suo arrivo a Forks.
Vi ringrazio
tantissimo per i commenti!!!
grazie grazie
grazie
Valle89:
è una psicopatica .... altro che pazzerella XD ha
seriamente qualche rotellina fuori posto
Sognatrice85:
ahahahahaha non saprei.. mentre scrivo mi immaginavo Alice che cercava
di far star buono eddino XD
gerby88:
ma tanto più di due o tre giorni non vi faccio aspettare per
avere i capitoli! cerco sempre di postare il prima possibile anche
perchè odio quando la gente scrive le ff e poi posta dopo
mesi... perchè finisco per dimenticarmi la storia e sono
costretta e rileggere tutto! XD spero che ti sia piaciuto il piano di
Alice!
SIRYA95:
ahahahaah decisamente! la sua follia mette allegria .. tranne al povero
eddino che se la deve sorbire .. poveraccio! non preoccuparti!!
eviterò sempre di farvi aspettare troppo per i capitoli!!!
^_____^ per questo sto evitando di mettermi a scrivere anche la 5 ff
che mi è venuta in mente! ahahahahaah rischio la follia!
lazzari:
povero eddino! ... anche a me fa un pò pena! però
devo ammettere che mi ero scocciata di vedere in tutte le ff sempre la
stessa situazione in cui è Bella che muore dietro di lui...
credo sia giusto far penare un pò anche il nostro bel
vampirello!
stezietta
w : spero si sia capito il motivo per il quale ha costretto
eddino a stare a casa con lei.. aveva bisogno del suo aiuto per frugare
nella camera della povera Isabella!
Goten,: agitata?
perchè? ahahahaha spero che il nuovo chappy ti sia piaciuto!
Hikary_a18:
adesso piano piano inizio a svelare i vari misteri... anche
perchè non credo che la ff durerà ancora molto!!!
^__^
ummers84:
per quello ho un paio di sorprese!!!! XD ghghghghg
Ringrazio immensamente
anche coloro che hanno inserito questa storia tra i preferiti
e tra le ff seguite!!!!
Kiss
Manu
Ps: commentate pleaseeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!
questo è il
ciondolo!!!!
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Capitolo 18 *** La mia musa ***
Capitolo
La
mia musa
Da
più di venti minuti ero
rinchiuso nella stanza di Isabella a litigare con Alice che mi inveiva
contro –
cosa ormai consueta - mentre sistemava nell’armadio la quantità di
vestiti che
aveva scelto per quella che considerava la sua nuova sorellina. Anche
se ancora
non ne avevo capito il motivo …
“E
cosa le diciamo?” borbottai
sfinito “Scusa
abbiamo frugato nella
tua stanza senza permesso per cercare informazioni su di te e abbiamo
trovato
una cosa interessante.. un bellissimo ciondolo, che conservi come una
reliquia,
contenente delle foto! Chi è il tizio con cui sei abbracciata? Il tuo
compagno?
Per pietà dimmelo perché sono follemente e disperatamente innamorato di
te
anche se mi odi … ma la gelosia mia sta divorando … perché so che non
sei mia!
Ma io ti considero ugualmente tale e voglio condividere con te la mia
eternità!” terminai tutto d’un fiato
Sul
volto della mia sorellina si
dipinse un’espressione pensierosa “Bhe .. direi di evitare la prima
parte dove
le dici di esserti comportato come un maniaco frugando tra le sue cose
… ma la
seconda è un’ottima dichiarazione e credo che al momento giusto sarebbe
perfetta” disse seriamente
La
osservai a bocca aperta
incapace di comprendere le sue parole nelle quali non solo mi esortava
a
dichiararmi ma anche a prendermi il “merito” della sua folle idea di invadere la
privacy di Isabella “Vuoi
che mi consideri matto per caso? Ti devo
ricordare che mi odia?”
“e
chi ha detto che ti odia?”
rispose con un sorrisino malizioso
Inarcai
un sopracciglio in segno
di scetticismo “direi i suoi comportamenti … sono abbastanza palesi”
“da
come tu ti sei comportato
potrebbe dedurre che anche tu la odi.. ma noi sappiamo per certo che la
verità
non è assolutamente questa” replicò mesta
Osservai
le sue labbra tendersi
in un ghigno malefico e ciò mi fece sorgere uno strano “mostriciattolo
hai
visto qualcosa?”
“assolutamente
no … cosa te lo fa
credere?” chiese mostrando un’aria da finta innocente, dedicando un po’
troppe
attenzioni alla maglia che stava piegando
Provai
a sondare la sua mente ma
come al solito aveva trovato un diversivo in grado di celarmi i suoi
reali
pensieri, con lei il mio dono ormai non serviva più a nulla, riusciva a
neutralizzarlo quasi sempre. L’unica sua utilità era il permetterci di
comunicare attraverso i pensieri, ma per me non era poi così
conveniente visto
che le sue continue urla mi irritavano a morte.
“perché
l’inno in russo allora?”
domandai sempre più stizzito
“avevo
voglia di canticchiare!” ribatté
indifferente
“potresti
scegliere una scusa più
credibili la prossima volta? Non sono così sciocco ….”
Sghignazzò
“ne sei sicuro?”
Quel
maledetto folletto si stava
prendendo gioco di me. Sbuffai spazientito e riposi il medaglione al
suo posto,
non dovevamo lasciare tracce del nostro passaggio, bastava il mio odore
ad
impregnare la stanza. Intanto mi chiedevo come avremmo fatto ad
identificare
l’identità dello sconosciuto. Magari chiedendo a Jasper…
“No…
lui non parlerà … è inutile
andare da Jasper! Ti risponderà in malo modo per aver frugato nella
stanza di
Isabella e soprattutto ti chiederà il motivo del tuo interessamento … e
oltretutto metteresti nei guai anche me. Non che non mi sappia far
perdonare da
Jasper.. ma non credo che tu possa utilizzare il mio stesso metodo!”
rispose
maliziosa dopo aver scoperto le mie intenzioni a causa delle sue
moleste
visioni
Rabbrividii
alle sue parole,
Jasper non era certo il mio tipo. “Ok… e allora come lo scopriremo?”
chiesi
curioso
“vuoi
dire come lo scoprirai
tu!!” mi corresse mesta
Corrugai
la fronte perplesso, la
mia sorellina era una delle persone più curiose mai conosciute,
possibile non
le interessasse l’identità del vampiro misterioso
“Io
già so tutto” replicò
soddisfatta
“Tu
… sei un demonio… avrei fatto
irruzione nella stanza di Isabella senza ragione?” sibilai
“Io
lo so … ma tu no! Di
conseguenza la ragione c’è!” mi spiegò come fosse ovvio.
“questo
significa che non mi
darai l’informazione che voglio?”
“Io
non interferirò con il tuo
futuro”
“ma
se è per questo che ti ho
chiesto aiuto… ed oltretutto da quando ti fai scrupoli sull’influire
sul mio
futuro piccola impicciona? “ brontolai
Affilò
lo sguardo “Eddino.. tu mi
hai promesso ubbidienza …
e adesso ti
ordino di uscire fuori da questa stanza e cercarti qualcosa di
costruttivo da
fare… magari ideare un piano per conquistare Isabella … “
Sbuffai
esasperato e mi
allontanai con la coda tra le gambe - iniziavo davvero a sentirmi un
cane -, comprendendo
che Alice non mi avrebbe dato le informazioni desiderate … iniziai a domandarmi come fosse
possibile che tutti
tentassero in ogni modo di celarmi notizie su Isabella! Per quale
motivo doveva
essere un tale mistero? Decisi di rilassarmi un po’ e mi avviai al mio
pianoforte, ormai era da un po’ che non suonavo. Mi sedetti sul piccolo
sgabello e inizia a far scorrere le dita sui tasti del mio gioiellino.
Le note
di Claire de Lune si diffondevano dolcemente per la casa rilassandomi,
e
ricordandomi ciò che era accaduto solo poche ore prima. Quel magnifico
contatto
con quella creatura così bella ed eterea che adesso scoprivo avere un
compagno.
Quanti dubbi nella mia mente riguardanti questa figura misteriosa …
Che
lui avesse deciso di
abbandonarla? Che fosse quello il motivo della tristezza nei suoi
occhi? Quegli
occhi meravigliosamente profondi che in quella foto apparivano ancor
più belli
per la loro dolcezza …
Un
moto di rabbia mi invase al
pensiero che qualcuno l’avesse fatta soffrire a tal punto, una volta
scoperta
la sua identità sarei andato fino in capo al mondo pur di punirlo per
tale
affronto! Nessuno avrebbe mai dovuto oscurare
il sorriso di Isabella. Nessuno!!!
Concentrato
nelle mie
elucubrazione e minacce di morte al vampiro misterioso neanche mi
accorsi che
Jasper e Bella erano appena entrati nel salotto e sobbalzai quando mi
sentii
chiamare
“Edward
… sei bravissimo” fu un
sussurro estasiato quello che proruppe da quelle rosse labbra
“Era
da un po’ che non suonavi …”
constatò mio fratello “non volevano spaventarti … comunque io raggiungo
Alice”
ci comunicò prima di allontanarsi. Potevo percepire i suoi pensieri
perplessi
per le strane emozioni che aveva captato in me e che non riusciva a
comprendere.
Annui
debolmente tenendo ancora
la testa bassa sui tasti del pianoforte, avevo paura di alzare gli
occhi e
osservarla. Temevo di vedermi rivolgere uno sguardo freddo e di odio …
non
avrei retto… non dopo aver visto
quella
foto, non dopo aver visto disegnato sul suo volto quel sorriso felice e
quell’espressione dolcissima e innamorata che rivolgeva a quel vampiro.
Sentivo
la gelosia che prepotentemente si impossessava di me, desideravo
ridestarmi da
questi pensieri tetri e urlarle il mio amore. Desideravo tanto… ma non
potevo
nulla. La mia espressione doveva essere particolarmente sofferente ma
non me ne
curai
“Io
volevo scusarmi per non
averti difeso dalle accuse di Alice” biascicò mentre sfogliava il libro
che
avevo lasciato sulla poltrona e tenendo gli occhi fissi su quelle
pagine
ingiallite
Mi
irrigidii e la osservai
sorpreso per qualche minuto prima di riprendere l’uso della parola “fa
nulla …
capisco tu sia ancora arrabbiata con me .. “
“No”
rispose velocemente, molto
velocemente. Strappandomi un sorriso, notai la sua espressione
imbarazzata,
fosse stata umana sarebbe diventata rossa come un peperone
Le
rivolsi un sorriso sghembo che
mi parve stordirla per qualche istante, ma probabilmente era solo
frutto della
mia fervida immaginazione
Riportai
nuovamente la mia
attenzione ai tasti del pianoforte anche se con grande difficoltà, non
avrei
mai voluto staccare i mie occhi da lei, avrei voluto imprimere nella
mia mente
ogni particolare, ogni sua espressione, ogni suo gesto. Non volevo
tralasciare
nulla, ma sapevo che non sarebbe stato opportuno perdermi in una
contemplazione, l’avrei messa a disagio e compromesso quell’equilibrio
precario
che si era creato. Sfiorai i tasti incerto senza emettere alcun suono …
“Suona
ancora per favore”
sussurrò debolmente sempre tenendo la testa bassa.
Fu
così che le mie mani comandate
da una strana forza presero a muoversi sui tasti d’avorio dando vita ad
una
nuova melodia mai udita, frutto di quella sensazione di dolcezza che in
quel
momento permeava il mio animo e di quella gioia di poter condividere
anche se
solo qualche istante con la creatura che aveva totalmente rapito il mio
cuore.
Ormai
erano anni che non
componevo eppure la sua sola presenza e le emozioni che mi trasmetteva mi avevano donato
quell’ispirazione che ormai
credevo perduta da tempo. Suonai lasciandomi trasportare da quella
melodia che
nella mia mente si faceva spazio , non so per quanto tempo le mie mani
scorsero
sui tasti ma non me ne curai. Mi sentivo in pace.
Intanto
la mia famiglia tornata
dalla caccia si era riunita nel salone ad ascoltare estasiata quella
nuova
composizione, percepivo i loro pensieri sorpresi e ad medesimo tempo
incantati
da quelle note. Quando finalmente la melodia giunse al termine riaprii
gli
occhi per tornare alla realtà.
“Edward
è meravigliosa” biascicò
mia madre commossa.
I
suoi pensieri non erano così
diversi dalle sue parole *sono così felice che tu sia riuscito a
comporre
nuovamente*
“Grazie”
sussurrai leggermente
imbarazzato nel constatare tutti gli sguardi puntati su di me
*Edward
… credo tu debba
spiegarmi qualcosa* il
pensiero di
Jasper arrivò forte alla mia mente. Ormai le mie emozioni erano troppo
chiare
per non comprenderle e preso dalla musica non ero riuscito a tenerle
sotto
controllo, al contrario avevano preso vita sotto forma di note. Si ..
perché in
quelle note avevo trasmesso tutto l’amore che provavo per quel piccolo
angelo
che tanto mi stava facendo penare ma con il quale sentivo essersi
formato uno
strano legame che la rendeva per me necessaria, proprio come l’aria per
un
qualunque umano. Seppur il nostro rapporto non fosse idilliaco io
sentivo di
non poter più fare a meno di lei nella mia vita … e già temevo il
giorno in cui
sarebbe tornata a Volterra, magari proprio dal suo compagno. Scossi
leggermente
la testa cercando di scacciare quei pensieri , in un modo o in un altro
sarei
riuscito a conquistarla.
“Eddi
cosa ti ha ispirato?”
chiese Alice maliziosa
“Un piccolo
cucciolo di puma”
risposi senza pensare mentre un sorriso soddisfatto si disegnava sulle
mie
labbra
Grazie mille per
tutti i commenti
mi dispiace non
poter rispondere ad uno ad uno ma sono in un periodo atroce e ora devo
correre a studiare .. lo dimostra questo nuovo chappy azzonzatissimo e
orrendo!! chiedo perdono! cercherò di farmi perdonare con i prossimi
kiss
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Capitolo 19 *** Delusione ***
Aggiornamento veloce perchè
finalmente al prossimo capitolo verrà spiegata la relazione tra Jasper
e Bella!!!
quindi mi affretto a
postare questo!
Kiss Manu
Capitolo
Delusione
Emmett
mi osservò allucinato “Da quando si compongono melodie sulla propria
cena?”
Alice
ghignò attirando su sé gli sguardi scettici di tutta la famiglia,
naturalmente
lei era l’unica ad essere a conoscenza di quel soprannome, non che
glielo
avessi parlato… con lei non era necessario.
“Tesoro
potresti spiegare anche a noi?” chiese dolcemente Esme, lievemente
preoccupata
di quella mia risposta. E come darle torto d’altronde
“Edward
è innamorato” urlò saltellando di gioia la mia sorellina pestifera
battendo le
manine come una bambina dinanzi ad un nuovo regalo
“Di
un puma?” biascicò Emmett realmente convinto e questo mi fece realmente
preoccupare sulla sua sanità mentale
Alice
ed io lo fulminammo con lo sguardo, ma come poteva giungere a certe
conclusioni?
“Emmett
non dire scempiaggini” esclamò il folletto
Tutti
si voltarono verso di me in attesa di una conferma, mentre io a bocca
aperta
fissavo il piccolo folletto con la vana speranza di ricevere una
motivazione
valida per quel gesto e magari un suggerimento …. Ma le mie speranze
furono
come al solito vane. Mi aveva appena dato in pasto ai leoni e di certo
non
potevo comunicare loro di essermi innamorato di Isabella. In primo
luogo perché
l’interessata non ne era ancora a conoscenza e questo di certo non era
il modo
opportuno per dichiararmi, in secondo luogo perché mi avrebbero preso
per pazzo
dopo il mio comportamento poco appropriato nei suoi confronti. E la
prospettiva
di essere il primo vampiro a finire in un manicomio non mi allettava
“Ti conviene iniziare a
correre perché quando
ti avrò tra le mani nulla ti salverà dalla mia ira” sibilai minaccioso
contro
il folletto
Lei
in risposta mi mostrò una finta smorfia di paura che aumentò le risate
di
Emmett, seguito a ruota dal resto della famiglia, aumentando a
dismisura la mia
collera. Fortunatamente Jasper
stava
provvedendo a limitare la mia furia con il suo potere.
“Edward
è vero?” chiese gentilmente mia madre con tono speranzoso.
Ero
in panico, non sapevo cosa rispondere. Il mio cervello lavorava al
massimo in
cerca di una qualunque giustificazione in grado di salvarmi, ma nulla!
Se fossi
stato umano probabilmente il mio volto avrebbe assunto un colorito
rosso
pomodoro maturo smascherandomi all’istante, ma fortunatamente per me
non era
così. In quel momento fui realmente felice della mia natura di vampiro
“Edward???”
mi richiamò mio padre in attesa di una risposta notando la mia
esitazione.
*Ammettilo
immediatamente… naturalmente non devi comunicare di chi*
Ringhiai
sommessamente in direzione di Alice in risposta al suo pensiero, ma
alla fine
decisi di ubbidire, anche perché se non lo avessi fatto avrei subito le
conseguenze che il mostriciattolo stava già progettando.
“Si
è vero” ammisi sfinito
Le
urla di giubilo si
diffusero per la
stanza lasciandomi spiazzato mentre mi venivano poste domande a
raffica,
nessuno si curava di concedermi il tempo di rispondere che già mi
ponevano
qualche altro interrogativo. Iniziavo a sentirmi come l’indagato di un
omicidio.
“Ma
è meraviglioso… e quando la potremo incontrare?!” domandò mia madre
entusiasmata.
Poche volte avevo potuto ammirare sul suo volto una simile gioia, era
sinceramente felice di sapere che avevo donato il mio cuore a qualcuno
e che la
mia non sarebbe stata più un’eternità solitaria. Peccato non fosse a
conoscenza
del dettaglio che il mio cuore in quel momento era nelle mani di una
creatura
che non era per me che provava amore.
“Alice
tu la conosci?” notandomi restio a rispondere Rose si rivolse
direttamente alla
mia sorellina che mi mostrava un sorrisino sadico
“Com’è?
Sono curioso di incontrare la poveretta che è finita nelle mire di
questo
vampiro che a cent’anni non ha un briciolo di esperienza… poverina!”
blaterò
Emmett tra un singulto e un altro.
“e
dove avresti conosciuto questa bella vampira???” esitò “perché è una
vampira
vero?” chiese Rose, che a differenza degli altri aveva intuito ci fosse
qualche
problema alla base della mia riluttanza
“certo
che è una vampira … cosa potrebbe essere secondo te? Un licantropo?”
sbottai
Il
disgusto che si dipinse sulla faccia di Emmett fu uno spettacolo, stava
immaginando una ragazza-lupo e dovevo ammettere che ciò che la sua
mente stava
producendo era davvero orribile. Stava decisamente esagerando con la
fantasia.
Quell’orso vedeva troppi cartoni …
Rosalie
mi rivolse un’occhiata scettica “Allora? Dove l’avresti conosciuta
questa
vampira? Qui a Forks ci siamo solo noi … e oltretutto non sei mai stato
solo da
quando siamo tornati!”
Ops
… L’intuito di Rosalie si stava rivelando pericoloso.
“Chi
ti dice che l’ho conosciuta a Forks?” replicai mesto optando per una
mezza
verità mentre Alice se la rideva per i miei tentativi di arrampicarmi
sugli
specchi, che tra parentesi stavano miseramente fallendo
Sgranò
gli occhi “è una Voltura?” sibilò furiosa pensando ai pericoli che
avremmo
corso, comprendendo che per i membri della guardia non era certo facile
allontanarsi da Volterra, non senza il permesso di Aro. In realtà pur
non
essendo così drastica la situazione il problema non era poi differente…
se
fossi riuscito a conquistare Isabella come avremmo fatto a convincere
quel
vecchio psicopatico e i suoi fratelli a concederle di restare con noi?
Se
fosse stato necessario l’avrei seguita anche a Volterra ed era anche
questo a
preoccupare Rose, vedere la nostra famiglia distrutta a causa mia.
Sbuffai
tentando di ignorare le due domande sempre più mirate, che iniziavano a
crearmi
non poche difficoltà e soprattutto facendo sorgere nella mia mente
problemi che
in quel momento non ero ancora in grado di affrontare.
“Eddino
ma allora è vero!!!” borbottò il mio fratello orso e poi immediatamente
si
rivolse a Bella “Tu sai chi potrebbe essere?”
Lei
scrollò le spalle e senza proferire parola si avviò verso la poltrona
riprendendo tra le mani il libro. La osservai confuso pareva irritata e
dispiaciuta .. e non poteva essere semplicemente una reazione alla
domanda di
Emmett perché non era nulla di particolare. Un barlume di speranza si
accese
nel mio cuore morto … che fosse triste per la notizia che Alice aveva
deciso di
sbandierare? Non avevo notato la sua reazione dopo l’annuncio, in ogni
modo
avevo evitato di portare il mio sguardo su di lei per non far sorgere
sospetti.
Ma in quel momento me ne pentii, quanto desideravo poter accedere ai
suoi
pensieri. La osservai, probabilmente troppo intensamente, incantato da
quella
piccola figura che esitava ad alzare lo sguardo da quel maledetto libro
che
stava monopolizzando la sua attenzione.
*Ti
prego dimmi che non è quello che penso!” Sobbalzai, il pensiero
allarmato di
Jasper mi colse alla sprovvista. Non immaginavo una tale reazione
Mi
voltai verso di lui e gli feci un lieve cenno di assenso con il capo.
Lo vidi
sgranare gli occhi e osservarmi sconvolto, nemmeno la sua mente era in
grado di
formulare qualcosa di coerente in grado di rendere comprensibile anche
a me la
sua preoccupazione. Era praticamente sotto shock e la cosa non sfuggi
agli
altri che avevano notato il nostro scambio silenzioso.
Isabella
si avvicinò a lui lentamente, come temesse una qualche reazione
avventata, e
iniziò a scuoterlo delicatamente “Jazz
che hai?”
“Nulla
… “biascicò tenendo lo sguardo fisso su di me
*Alice
era a conoscenza di questa storia e ti ha aiutato?* mi chiese
nuovamente
ricorrendo al pensiero, per qualche oscuro motivo preferiva tenere
celata la
nostra discussione
Annui
nuovamente ed entrambi ci voltammo verso il folletto che ci rivolse un
sorriso
smagliante, mentre io mi domandavo cosa avesse da sorridere … ma le
avrei fatto
scomparire io dal volto quel ghigno. Questa volta mi sarei vendicato,
patto o
non patto. Fui ridestato dai miei pensieri omicidi verso quel folletto
malefico
e dispettoso, grazie al provvidenziale intermento di mio padre che
aveva colto
la tensione nell’aria
“Jasper
cosa accade? Sicuro di stare bene…”
Effettivamente
il suo colorito era più pallido del solito, Jasper parve calmarsi
captando
l’agitazione dei presenti, ma tentò in ogni modo di tenermi lontano dai
suoi
pensieri e senza dare spiegazioni afferrò Alice per il polso e la
trascinò via
con sé mentre lei ancora rideva. Li osservammo tutti stupiti, tutti si
chiedevano cosa potesse aver scatenato quella reazione. Isabella
osservò la
porta sbattere mentre sul suo volto si dipingeva un’espressione
interrogativa e
curiosa e dopo pochi istanti decise di lasciare il salone per dirigersi
nella
sua stanza.
“Ma
cosa avete tutti oggi?” borbottò Emmett notando il dilagare di
comportamenti
alquanto bizzarri
Scrollai
le spalle fingendo non curanza mentre la mia mente e i miei pensieri
erano
tutti rivolti ad Isabella che si era allontanata dalla stanza,
probabilmente
poco interessata alla mia vita sentimentale, mostrandomi quando le mie
impressioni fossero semplicemente delle miei illusioni dettate dalla
speranza
di avere anche una sola e impercettibile possibilità. Fortunatamente
per me
Jasper non era nei paraggi per percepire le emozioni che attanagliavano
il mio
cuore che sembrava ormai sgretolarsi sotto il peso della consapevolezza
… mai
nella mia esistenza mi ero sentito così debole e indifeso, preda di un
lancinante dolore in grado di lasciarmi senza fiato. Quanto avrei
desiderato
correre verso la sua stanza … ma a quale scopo? Farmi miseramente
respingere ?
Tutta
l’attenzione si focalizzò nuovamente su di me, a causa della momentanea
uscita
di scena di Alice e Jasper che per un po’ avevano canalizzato su di
loro
l’interesse. Ed ora invece mi ritrovavo solo in balia della loro
frenesia
“Bene bene .. parlaci di
questa deliziosa
fanciulla … che è stata in grado di scongelare il tuo cuoricino!!”
Emmett mi
scrutava con la speranza di ricevere qualche dettaglio piccante su
quella che
mentalmente stava definendo la “mia dolce metà”.
Deglutii
un paio di volte a vuoto a causa della tensione ed evitai di
rispondergli
rivolgendo tutta la mia attenzione ai bellissimi tasti del mio
pianoforte,
accarezzandoli dolcemente con le dita
“Quando
potremmo conoscerla figliolo?
Sono così
felice che ti sia finalmente innamorato … sei stato solo per così tanto
tempo
…” mio padre che gongolava felice quanto Esme, aveva sempre temuto di
avermi
trasformato troppo presto e che questo poteva in qualche modo aver
influito sulle
possibilità di trovare una compagna con cui dividere la mia eternità.
Ma quelle
parole e quei pensieri mi fecero male perché per quanto ora il mio
cuore avesse
ceduto a quella creatura eterea e splendida, io non avrei condiviso con
lei la
mia eternità. Sarei rimasto ugualmente solo e questa volta con un
ferita a
squarciare il mio petto, ricordandomi ciò che il destino mi stava
strappando
brutalmente.
“e
a quanto pare resterò così ancora per molto …” sbottai nervoso.
“Come?”
replicò inquieto comprendendo che il folletto aveva omesso dei dettagli
significativi
“Lei
non mi ama … a quanto pare ha un altro … “ eruppi adirato
Mi
alzai e mi allontanai da casa sbattendo la porta sotto lo sguardo
malinconico
della mia famiglia.
Ringrazio
immensamente coloro che hanno commentato
le 129
persone che hanno aggiunto questa storia tra i preferiti
e le 42
tra le storie seguite!
kiss
Manu
Spero
di ricevere ulteriori commenti!! ^^
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Capitolo 20 *** Il mio creatore ***
Capitolo
Il
mio creatore
A
causa del mio nervosismo mia sorella decise di rinviare
di qualche giorno lo shopping. Carlisle ci propose di riprendere a
frequentare
normalmente la scuola, naturalmente esclusa Bella, la cui iscrizione
era stata
effettuata, ma a quanto pareva preferiva far passare ancora qualche
tempo prima
di mischiarsi totalmente con gli umani. Soprattutto sperava che il
colore
cremisi dei suoi occhi iniziasse a mutare nel caldo color oro che
contraddistingueva la nostra alimentazione. Dal giorno dell’annuncio di
Alice –
sulla mia vita sentimentale ormai sbandierata ai quattro venti – non le
avevo
più parlato e mi pareva essere tornata scostante come nei primi giorni
a
Volterra. Dal canto mio non potevo definirmi più affabile, la reazione
di
Jasper mi aveva fatto comprendere che con lei non avrei mai avuto
speranze e il
fatto che non avesse più ripreso l’argomento ne era un’ulteriore
dimostrazione.
Non mi restava che arrendermi … fosse stato facile come a parole.
La mia
mente comprendeva quale fosse la strada da
percorrere, ma il mio
cuore non
concordava. Lui la voleva, la desiderava nonostante tutto, nonostante
la
presenza di quel vampiro misterioso che ormai era mia costante fonte di
incubi.
Il tormentato pensiero che da un momento all’altro potesse apparire e
strapparla da me definitivamente. Preferivo continuare a cullarmi in
quel limbo
e in quell’incertezza perché era, nonostante tutto, meno doloroso del
perderla
per sempre.
Eppure
ogni giorno mi sentivo sempre più vuoto, il
vederla così vicina eppure così distante e il non poter colmare quella
lontananza fisica così effimera era per me fonte di immensa agonia.
Avrei
voluto parlarle e dirle la verità, perché celarla dentro di me iniziava
a
divenire un peso sempre maggiore, ma temevo … temevo un suo rifiuto.
Perché per
quanto anche ora sapessi che lei non mi amasse, mi restava almeno
l’illusione a
cui appigliarmi per non sprofondare in quell’apatia apparente in cui mi
ero
congelato. Apparente perché dentro di me mi sentivo morire, quel cuore
che per
tanto era stato muto ora non faceva che rimbombare nel mio petto
ripetendomi il
suo nome. L’unico nome che avrei voluto udire, quel nome che avrei
voluto
pronunciare dolcemente come una carezza ma che in realtà non osavo
articolare.
Come fosse sacro ed io non ne fossi degno.
Per
questo non mi amava … io non ero degno di lei. Non
ero che un vampiro infantile e sciocco, incapace di comprendere anche i
suoi
stessi sentimenti.
Steso
sul mio letto ogni giorno mi perdevo nei miei
pensieri, incapace di fare altro … e quel giorno era un altro di
quelli. La mia
famiglia non osava avvicinarsi, affranti per il mio dolore, consapevoli
del
dolore del rifiuto. Quante volte Esme era stata in procinto di fare
irruzione
nella mia stanza per ridestarmi da quello stato di catatonia in cui
annegavo.
Ma alla fine nessuno ne aveva avuto il coraggio, sotto consiglio di
Alice
avevano deciso di lasciarmi momentaneamente i mie spazi.
“Riunione
di famiglia!!!” Sobbalzai. Le urla del piccolo
folletto giunsero prepotenti echeggiando in tutta la casa. Essendo
vampiri un
sussurro sarebbe stato più che sufficiente, ma la scimmietta urlatrice
non
concordava su questo punto. Il suo innato sadismo la spingeva verso
ogni gesto
in grado di rivelarsi particolarmente irritante.
Avvertii
la mia famiglia avviarsi verso il salone,
curiosi del motivo della riunione. Decisi che non mi sarei allontanato
dalla
mia stanza, non mi importava la causa di quella riunione, nulla oltre
Bella
avrebbe avuto la mia attenzione. Preferivo continuare a crogiolarmi
nella mia
tristezza, non mi andava di fingere interesse per qualche futile
argomento,
come l’organizzare una caccia o un pomeriggio di shopping. Oltretutto
scendere
in salone avrebbe inevitabilmente significato vedere Isabella e io
ancora non
mi sentivo pronto, avevo fatto di tutto per evitarla e tentavo in ogni
modo di
passare il meno tempo con lei in una stanza. Ormai in casa potevo
essere
paragonato ad un fantasma, scomparivo da un momento all’altro senza
dare la
minima spiegazione. E a scuola non era poi tanto meglio, anche gli
umani si
erano resi conto del mio strano stato di apatia, ma un’apatia non
dettata dalla
noia come lo era stata in precedenza… ora era un’apatia data dalla
sovrapposizione di sentimenti ed emozioni tanto forti e struggenti da
annientarti, da sgretolare ogni desiderio di vita … mi limitavo a
sopravvivere
osservando lo scorrere della vita altrui … ero divenuto un semplice
spettatore.
La
porta della mia stanza si spalancò improvvisamente
facendomi trasalire e rivelando due figure : Emmett e Alice che mi
osservavano
con un’espressione che non prometteva nulla di buono. Dal mio letto li
osservavo perplesso facendo scorrere cautamente il mio sguardo da uno
all’altra
, riluttante ad entrare nei loro pensieri per scoprire la causa di
quell’irruzione.
“Emmett
… vai!” ordinò il malefico folletto
Mio
fratello orso si avvicinò a me, mentre un ghigno
divertito e anche leggermente sadico si disegnava sulla sua faccia, di
scatto
mi afferrò e non dandomi nemmeno il tempo di reagire mi ritrovai sotto
il getto
gelato della doccia.
“Ma
che diamine state combinando? Avete per caso perso il
senno?” urlai sconvolto mentre la mia voce saliva di due ottave
I miei
due fratelli piegati in due dalle risate non si
curarono nemmeno di rispondermi, troppo impegnati a cercare di
riprendere
fiato, non che ne avessero bisogno, ma probabilmente si stavano
divertendo
troppo per potermi concedere delle spiegazioni. Decisi quindi di
entrare nella
loro mente per comprendere i loro loschi piani e a quanto pareva Jasper
aveva
indetto una riunione per narrarci la storia di Isabella e il loro
rapporto.
Neanche il tempo di percepire quei pensieri e già ero uscito dalla
doccia e
recuperato un enorme asciugamano per tamponare l’acqua che ormai
impregnava i
miei vestiti.
“Andiamo”
sibilai minaccioso mentre mi avviavo verso la
porta della mia stanza, dove notai il pomello staccato. Sbuffai
sommessamente
ma evitai di farlo notare, non volevo perdere tempo in discussioni
inutili
“Ed …
ma sei ancora tutto bagnato!” constatò Alice tra un
singulto e l’altro. Il mostriciattolo si stava decisamente divertendo.
“non
importa …” e senza dargli il tempo di ribattere mi
avviai verso il salone.
Naturalmente
la mia famiglia mi osservò perplessa notando
il mio stato ma non me ne curai e mi sedetti a terra vicino la
poltrona, onde
evitare di bagnare i divani di Esme che non avrebbe certo gradito. Per
quanto
fosse normalmente molto pacata si sapeva mostrare un vero vampiro
quando
qualcuno rovinava il suo amato mobilio.
“tesoro
… per quale motivo sei completamente
bagnato?” chiese leggermente in
ansia mia madre che ora iniziava a preoccuparsi davvero per il mio
stato
mentale. Per lei ero passato dal segregarmi in una stanza a girare per
casa
completamente bagnato, non era molto convinta fosse un passo avanti.
“I due
geni del male mi hanno gettato sotto la doccia per
qualche oscuro motivo” borbottai mentre ancora mi tamponavo i capelli
“forse
dovresti cambiarti” ribatté lei premurosa come
sempre, quasi avesse paura potessi prendermi un malanno. Quel pensiero
mi fece
sorridere.
Comunque
scrollai le spalle facendole comprendere che non
era necessario per ora cambiarmi d’abito. Mi guardai attorno e notai
che
Isabella e Jasper non ci avevano ancora raggiunto nel salone,
probabilmente la
riunione era frutto di una visione di Alice.
I miei
due aggressori ci raggiunsero ancora sogghignando
e guardandomi sottecchi si sedettero tranquillamente sul divano accanto
agli
altri. Passarono pochi minuti prima dell’arrivo di Jasper e di quel
bellissimo
angelo accanto a lui. Erano
giorni che non la vedevo e riaverla dinanzi ai miei occhi in quel
momento mi
provocò i brividi per tutto il corpo. Possibile fosse ancora più bella
di prima?
Avvolta in un leggero vestitino di seta blu, lungo fino alle ginocchia,
camminava aggraziata al fianco di Jasper con il capo chino. Neanche per
un
istante incontrò i miei occhi seppur il suo sguardo saettò sulle altre
figure
nella stanza.
Abbassai
la testa mortificato e deluso e fu veramente
complicato trattenermi a scappare da quella stanza come un bambino,
fortunatamente per me fui affiancato da Alice che dolcemente mi posò
una mano
sulla spalla in segno di conforto e stranamente si sedette a terra con
me
*Guarda
cosa non si fa per un fratello innamorato!!?
Spero solo non si sporchi la mia gonnellina nuova*
Sorrisi
al suo pensiero e le scompigliai i capelli. Quel
mostriciattolo sapeva come aiutarmi quando avevo il morale sotto i
piedi.
“Bene
… credo sia il caso che io ed Isabella vi narriamo
qualcosa sul nostro rapporto” esitò e mi scoccò un’occhiataccia “ Prima
che
qualcuno perda il senno” sussurrò, lasciando perplessa Isabella che lo
osservò
interrogativa.
Tutti
incuriositi pendevamo dalle labbra di Jasper nella
speranza continuasse il suo racconto, seppur nessuno avesse fatto
pressioni per
conoscere la verità, tutti noi eravamo curiosi – io più degli altri
naturalmente – di comprendere quale fosse la relazione che li legava. E
non ero
stato l’unico ad avere avuto qualche sospetto su un rapporto al di la
della
semplice amicizia
“Vedete
… io ed Isabella siamo cresciuti insieme … nel
senso che eravamo vicini di casa da umani” disse mio fratello
osservandoci uno
ad uno, fino a fermarsi su di me.
Nella
sua mente passò un’immagine sfocata di una
bellissima ragazza dai lunghi capelli castani, la pelle diafana quasi
quanto
quella di un vampiro e due incantevoli occhi color cioccolata. Profondi
e
tremendamente espressivi, in grado di incatenarti ed incantarti … fu
così che
la riconobbi! Isabella … prima della trasformazione. Meravigliosa anche
allora,
perché la nostra natura aveva solo accentuato quei tratti delicati e
dolci che
la caratterizzavano nella sua vita passata.
Notai
il sorrisetto compiaciuto che Jasper mi rivolse,
quella immagine era per me, per permettermi di ammirarla attraverso
quei
flebili ricordi. E grazie al suo potere aveva potuto constatare quando
ne ero
rimasto piacevolmente colpito.
“Jaz
era il mio migliore amico … nonché la mia guardia
del corpo e il mio protettore … pronto a difendermi da tutti … e
soprattutto da
me stessa” mormorò Isabella sottolineando l’ultima parte mentre un
sorrisetto
si dipingeva sulle sue labbra
Arcuai
un sopracciglio perplesso non comprendendo le sue
parole, pensiero comune anche al resto della famiglia che ancora non
staccava
gli occhi da loro, pronta a porgere quella miriade di domande che
affollavano
la loro mente proprio come la mia.
“Dovete
sapere che Bella da umana era tremendamente
goffa, finiva costantemente per inciampare nei suoi stessi piedi e il
mio
compito era quello di recuperarla al volo, nel vano tentativo di
ridurre le
corse d’urgenza in ospedale” si voltò verso di lei con un ghigno “ma
comunque
era una tappa obbligatoria almeno una volta al giorno” e scoppio in una
fragorosa risata
Lei
gli diede un leggero buffetto sulla spalla come per
ammonirlo, anche se lei stessa a stento tratteneva le risate contagiata
da
tutti noi. Per la prima volta da quando era arrivata in casa stava
sorridendo
sinceramente ed era uno spettacolo impareggiabile.
“E vi
siete rincontrati tutto questo tempo dopo a
Volterra?” esclamò sorpresa Rose
“no …
non proprio… voi sapete che io mi sono arruolato
per la guerra e sono partito! Ma ciò che non sapete è che Bella mi ha
raggiunto!” spiegò lui
“Avevamo
vissuto in simbiosi da sempre … e non mi sentivo
di lasciarlo andare, pensarlo in guerra lontano chissà dove senza
nessuno che
si occupasse di lui … per me era inconcepibile … quindi l’ho seguito!!”
aggiunse il mio piccolo angelo mentre sorrideva bonariamente a mio
fratello,
sul cui viso regnava una maschera di sofferenza
“Ti
sei arruolata?” chiesi shoccato
Un’espressione
di disgusto si dipinse sul suo bellissimo
volto creando una smorfia adorabile “Non avrei mai potuto … in compenso
sono
divenuta un’infermiera e sono partita per il fronte! Diciamo che il
passare
tutta la mia vita costantemente in ospedale mia aveva resa immune
all’odore del
sangue che in precedenza era in grado di stordirmi e nausearmi …
ironico no?”
Ero
ammirato per la devozione che aveva mostrato verso
colui che considerava un fratello. Ora finalmente comprendevo il loro
rapporto,
non era amore ciò che temevo li legasse … ma un affetto … un profondo
affetto!
Lo stesso che lega me e il piccolo folletto malefico.
“poi?”
Carlisle la incitò a continuare seriamente curioso
e impressionato
“bhe
.. la vita in un contesto di guerra non si può certo
definire piacevole… era atroce essere circondata da morte … ma Jasper
mi era
spesso vicino supportandomi … “
“Il
supporto era reciproco …” puntualizzò lui
rammaricato. I suoi pensieri erano immersi in quei giorni, rammentava
ancora le
lacrime versate da Bella ogniqualvolta qualche paziente non sopravviva
dopo
essere giunto in ospedale. Lei non era adatta a quel lavoro, troppo
sensibile
per sopportare quel peso e mio fratello si sentiva costantemente in
colpa per
essere la causa di quella sua scelta forzata … erano molto legati. Lui
la
definiva la sua sorellina.
Bella
alzò gli occhi al cielo “Gia!” rispose per poi
continuare il suo racconto “senza girarci attorno … un giorno mi venne
annunciata la sua scomparsa al fronte! Saprete benissimo di Maria e dei
suoi
folli tentativi di conquista” disse in tono colmo di disgusto
Tutti
annuimmo mentre una strana consapevolezza si faceva
strada in noi
“Erano
passati più di tre mesi dalla sua “morte” … non
starò qui a descrivervi il mio stato d’animo perché immagino sia
facilmente intuibile
… in sintesi una mattina ci fu un attacco sull’infermeria e io subì una
ferita
che mi fu quasi fatale“
Un
brivido d’orrore percorse la mia schiena e non solo
per le sue parole, questa volta le immagini nella mente di Jasper erano
nitide
e chiare perché risalenti alla sua non – vita e ciò che mi mostrò fu
per me
agghiacciante. Bella distesa in un lago di sangue, del suo sangue, in
preda a
spasmi incontrollati … poi i suoi denti affondare in quella tenera
carne, la
frenesia per il suo sangue … e qui si interruppe bruscamente
ridestandosi e
continuando la narrazione, anche se visibilmente scosso
“Pur
essendo entrato a far parte dell’esercito di Maria …
non ho mai perso di vista Bella… naturalmente a distanza… l’odore del
suo
sangue era meraviglioso e se mi fossi avvicinato troppo le avrei
strappato la
vita senza remore. Pensavo che mai e poi mai l’avrei potuta ridurre in
quella condizione
di dannato che io stesso maledivo ogni giorno.. non lei! Troppo buona e
troppo
dolce la mia sorellina per divenire un mostro! Eppure quando la vidi
riversa a
terra priva di sensi e circondata del suo sangue … non sono riuscito a
fermarmi
… il solo pensiero di lasciarla morire senza tentare il tutto per tutto
… “
esitò “ Sono stato io a trasformarla!”
Ringrazio
immensamente le 15
persone che hanno commentato
non immaginate come mi fa piacere leggere i
vostri commenti!!
Grazie anche alle 133
persone che hanno aggiunto questa storia tra i preferiti
e le 48
tra le storie seguite!
kiss
Manu
Spero
di ricevere ulteriori commenti!! ^^
|
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Capitolo 21 *** Il branco ***
Vi ringrazio per i
bellissimi commenti .. sono contenta che vi abbia stupito la storia di
Jasper e Bella ... ma le sorprese non sono finite ... XD hihihihi ci
sono ancora un pò di dettagli da chiarire!!
Capitolo
Il
branco
Lo
sguardo di tutti i presenti saettava sulle due figure
che dal piccolo divano ci osservavano, Bella teneva la testa bassa in
stato di
evidente imbarazzo, Jasper invece attendeva una qualche reazione in
quanto le
emozioni dei presenti per il momento esprimevano solo confusione e
sorpresa.
Nessuno aveva immaginato tra loro un simile rapporto, ma soprattutto
nessuno
credeva, mio fratello, in grado di trasformare qualcuno senza
ucciderlo,
resistendo così al sangue umano. Una capacità che tuttora non aveva
acquisito
“come
hai fatto a fermarti? Eri un vampiro neonato
all’epoca .. avresti dovuto perdere completamente il controllo
dissanguandola”
domandai dando voce ai pensieri dei presenti
Entrambi
si irrigidirono mentre gli occhi di Isabella si
riempivano di dolore, mi pentii immediatamente di quella domanda, pur
non
sapendone il motivo, comprendevo di aver arrecato dolore al mio dolce
angelo.
In quel momento desiderai ricacciare quelle parole e non averle mai
pronunciate
perché nessuna curiosità valeva quell’espressione di angoscia pura che
si era
dipinta sul suo volto. Non fui l’unico a notarlo, percepivo gli stessi
dilemmi
nella mente dei miei familiari.
“Scusa
… non volevo essere invadente” biascicai
mortificato
Isabella
scrollò le spalle e abbozzò un mezzo sorriso che
però non raggiunse gli occhi e fece cenno a Jasper di continuare
“Non
mi sono fermato da solo naturalmente … Joshua non mi
avrebbe mai permesso di farle del male” concluse addolcendo il suo tono
e
stringendo le mani di Bella tra le sue, in segno di conforto. Nessuno
domandò
chi fosse costui, nessuno ne ebbe il coraggio, pur essendo la curiosità
molta,
comprendevamo che probabilmente in quel momento indagare oltre non era
opportuno.
Per
quanto mi riguarda a quelle parole mi sentii morire,
immediatamente per qualche ragione collegai quel nome alla figura del
ciondolo
di Isabella. Desideravo poter porre quella domanda … ma temevo
nuovamente
quella reazione così come gli altri mi limitai ad annuire, senza
proferir
parola.
“Ti
sei unita anche tu all’esercito di Maria?” chiese
Emmett per la prima volta serio in vita sua, cercando di deviare
altrove il
discorso
“Io e
Maria non avevamo un buon rapporto … e poi ero una
pessima combattente e all’epoca anche incapace di utilizzare il mio
potere” si
rabbuiò nuovamente. Era palese quanto fosse difficile parlare di quel
periodo
della sua vita, ma ciò che non comprendevo era il motivo di tale
sofferenza.
Ero quasi certo stesse omettendo dettagli rilevanti, probabilmente
riguardanti
quel vampiro
Jasper
parve agitarsi e decise di porre fine alla
conversazione “Direi di terminare qui … ci sembrava giusto comunicarvi
il
nostro rapporto… anche per farvi capire perché siamo così legati!
Sappiate che
io non ero minimamente informato della sua presenza a Volterra … la
credevo in
giro per chissà quale continente ed è stata una sorpresa incontrarla lì
…
oltretutto ho deciso di parlarvene perché vorrei chiedervi di far
divenire
Bella una Cullen a tutti gli effetti” ci comunicò seriamente
A
quella proposta tutti strabuzzammo gli occhi incapaci
di comprendere il motivo e i risvolti di tale richiesta! Che Bella
volesse
unirsi ai Cullen sembrava strano .. ma soprattutto la reazione dei
Volturi non
sarebbe stata delle migliori. Eppure quella notizia mi riempii il cuore
di
gioia, se fossi stato umano avrebbe iniziato a battere frenetico e mi
costò
moltissimo mantenere la mia solita aria indifferente e non prendere a
saltellare come un matto insieme ad Alice, che in quel momento sembrava
un’esagitata. Naturalmente le mie emozioni non erano celate a Jasper
che mi
scoccò l’ennesima occhiata divertita
*più
tardi dobbiamo parlare* mi comunicò attraverso il pensiero.
Mi limitai ad annuire cercando di celare il nostro scambio silenzioso
ai
presenti
“Isabella
per noi sarebbe una gioia averti con noi”
esclamò mia mamma commossa e felice per aver acquisito un’altra figlia.
Commenti
molto simili giunsero dal resto della famiglia,
Emmett rischiò di stritolarla con il suo abbraccio, non controllando la
sua
forza a causa dell’esaltazione. Io mi limitai a rivolgerle un sorriso
sincero e
lei parve apprezzarlo perché ricambiò, anche se timidamente.
“Ma
Aro come prenderà la novità?” chiese mio padre
esitante. Conosceva benissimo il suo amico e già immaginava la reazione
che avrebbe
avuto vedendosi portare via la sua pupilla.
“Io ed
Aro abbiamo un patto … avrei fatto parte della sua
guardia sino a quando lo avrei ritenuto opportuno, per sdebitarmi.
All’epoca
credevo che non avrei mai lasciato Volterra e così anche lui… ma negli
ultimi
tempi attendevo solo un valido motivo per fuggire da quell’inferno …”
spiegò
lei pacatamente
Carlisle
annuì “ Allora gli comunicheremo il prima
possibile la notizia… e avvertiremo il branco per far estendere il
patto anche
a te” asserì mentre pensava ad un modo per variare il patto con i
Quilette
Isabella
sobbalzò sgranando gli occhi terrorizzata “b..
branco?” balbettò
“I
licantropi della riserva” rispose incerto
Jasper
immediatamente la strinse a se e tentò, seppur
invano, si sedare il suo animo ormai preda totale del panico, il mio
angelo era
terrorizzato e pareva essere caduto in uno stato di trans. I suoi occhi
persi
nel vuoto sembravano immersi in qualche lontano ricordo. Mai come in
quell’istante mi sentii impotente …
“Isabella
.. non ti faranno del male .. con loro abbiamo
un patto… non si avvicineranno a te … non lo permetteremo” le parole
scivolarono via dalle mie labbra senza che ne fossi consapevole, nel
tentativo
di rassicurarla. Tutti mi scrutarono sorpresi di quel tono dolce che
non era
per me usuale, eppure nessuno fiatò, continuavamo ad osservarla tra le
braccia
di mio fratello ancora tremante, fino a quando quest’ultimo non prese
quel
corpicino per portarlo nella sua stanza. Chiuse la porta dietro di se e
li
restarono per gran parte della notte.
Non
entrai nemmeno per un istante nella mente di mio
fratello, seppur avessi bisogno di sapere cosa poteva aver scatenato
quell’attacco di panico e soprattutto se fosse riuscito a
tranquillizzarla
“Era
terrorizzata … alla parola licantropo è scattata
come una molla” esclamò mia madre accoratamente
“ha
solo bisogno di tempo … Isabella ha un brutto
passato, ma vedrete che domattina si sentirà meglio… verrà a scuola con
noi e
faremo in modo di distrarla dai cattivi pensieri” replicò il folletto
che in
quel momento pareva aver perso il suo solito buon umore. Provai a
sondare i
suoi pensieri ma l’unica immagine che mi permise di vedere fu quella
del
vampiro della foto.
“Cosa
sai?” chiesi d’impulso
“non
sono io a dovervelo dire … lo saprete quando si
sentirà pronta” affermò mesta prima di dirigersi nella sua stanza dove
si
barricò
Assentii,
non volevo violare la sua privacy e volevo
darle il tempo di fidarsi di me, tanto da permettere che fosse lei
stessa a
narrarmi ciò che ci aveva celato della sua storia, magari cercando
consolazione
tra le mie braccia. Qualunque fosse il suo tormento avrei fatto di
tutto per
aiutarla, anche andare a cercare quel Joshua e farlo tornare da lei se
necessario, anche portarla lontano da Forks e dai licantropi se lei
avesse
voluto. Ogni cosa pur di non vedere quello sguardo di terrore nei suoi
occhi e
per poter ammirare quel sorriso dolce e felice che avevo potuto
contemplare
solo in foto
“Sei
stato molto dolce con lei prima … non ti avevo mai
sentito usare quel tono con nessuno” osservò Rose guardandomi
sottecchi, mentre
la consapevolezza si faceva largo nella sua mente
“Era
spaventata … volevo solo rassicurarla” dichiarai in
tono indifferente
Sorrise
mesta “Certo … è naturale” replicò ironica,
mentre Emmett perplesso e sempre più confuso osservava il nostro
scambio di
battute. L’orso non aveva certo l’intuito di sua moglie.. e questo per
me non
era che una fortuna … già immaginavo la mole di battute che avrebbe
ideato solo
per infastidirmi.
Mi
alzai di scatto per evitare di dare a mia sorella
ulteriori conferme e con la speranze che non ne facesse parola agli
altri …
anche se ormai non era più un gran segreto essendone a conoscenza
entrambe le
mie sorelle e Jasper. Mancavano ancora Emmett e i miei genitori, anche
se
quella frase avventata aveva insospettito entrambi ma erano troppo
riservati
per invadere la mia privacy e dopo la mia reazione del giorno prima
temevano di
provocare l’ennesimo scatto d’ira.
“Carlisle
“ chiamai in un sussurro sapendo che nonostante
ciò mi avrebbe udito
“Dimmi
figliolo”
“Credo
che noi ed Emmett potremmo andare dai licantropi e
risolvere la questione del patto” Non avevo intenzione di indugiare
oltre in
quella casa in cui potevo solo udire i singhiozzi di Bella senza poter
far nulla
di concreto
“uh
che bello andiamo dai lupacchiotti” esclamò l’orso
preda di uno dei suoi folli pensieri. Iniziavo a sospettare che la
trasformazione avesse creato danni al suo cervello …
Rivolsi
ad Emmett uno sguardo truce “nessuna lotta … gli
spiegheremo il problema. Con il terrore che Isabella ha di loro credo
che una
battaglia sia decisamente l’ultima cosa da auspicare” lo ammonii
Finsi
di non notare il sorriso compiaciuto di Carlisle
alla mia risposta e ci avviammo verso il confine della riserva dove
attendemmo
l’arrivo dei licantropi che sicuramente stavano setacciando la zona.
Avrebbero
avvertito il nostro odore e sarebbero accorsi, e così fu. Dopo non
molto un
branco composto da cinque lupi si presentò dinanzi a noi.
Il
lupo dal pelo rosso, ci trafisse con lo sguardo ma
conoscendo il mio potere iniziò a comunicare con il pensiero senza
ritrasformarsi.
*Cosa
volete?*
“una
correzione al patto” risposi mesto
*sarebbe?*
Presi
un bel respiro immaginando le loro reazioni, i lupi
non erano tra le creature più pacate “L’aggiunta di un vampiro”
comunicai
Ringhi
dei lupi si diffusero per la foresta *avete
trasformato qualcuno?*
“Calmati
Black … non abbiamo morso nessuno … questa
vampira si è trasferita da noi dall’Italia e ha intenzione di restare”
La
conversazione si protrasse a lungo, anche troppo per i
miei gusti, seppur il mio corpo era in quella maledetta foresta a
perdere tempo
con quei cani, la mia mente era altrove. Era a casa, persa nel pensiero
di lei
ancora singhiozzante e terrorizzata nella sua stanza, desideravo
correre da lei
e cercare di consolarla … farle comprendere che mai e poi mai avrei
permesso ad
anima vita – e non – di torcerle un capello. Quando finalmente il nuovo
patto
fu accettato liquidammo in fretta il branco e senza attendere mio padre
ed
Emmett iniziai a correre verso casa … quella casa che ora aveva
acquisito un
nuovo significato …. Quella casa dove ora c’era lei!
Ringrazio
immensamente le 13
persone che hanno commentato
non immaginate come mi fa piacere leggere i
vostri commenti!!
Grazie anche alle 140
persone che hanno aggiunto questa storia tra i preferiti
e le 54
tra le storie seguite!
kiss
Manu
Fermatevi
per un commentino pleaseeeee mi farebbe piacerissimo!! ^^
|
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Capitolo 22 *** Chiacchierata tra fratelli ***
Chiacchierata
tra fratelli
A
casa trovammo quasi tutta la famiglia in
soggiorno ad attenderci, leggermente in ansia per l’esito del nostro
incontro.
Spiegammo del nuovo patto e delle varie clausole e dell’incontro che il
giorno
dopo avrei avuto con il branco. Essendo Isabella terrorizzata da loro
ci
eravamo accordati, avrei portato uno dei suoi vestiti al branco in modo
da
rendere per loro riconoscibile l’odore e non rischiare uno scontro.
Jasper
invece si sarebbe occupato di spiegare al mio piccolo angelo i termini
del
patto e la zona a noi preclusa, era l’unico a conoscere realmente la
sua storia
e di conseguenza avrebbe saputo spiegarle la situazione senza fare
ulteriore
danno.
Ormai
la notte era quasi giunta al termine e
il sole si preparava a sorgere seppur completamente oscurato dalle nubi
che
costanti invadono il cielo di Forks. Quel giorno Alice era riuscita a
convincere Isabella a seguirci a scuola, pur non essendo
particolarmente
entusiasta dell’idea, i metodi persuasivi del folletto difficilmente
fallivano.
In quel momento erano chiuse nella stanza di quest’ultima che stava
preparando
Bella per questo suo primo giorno di scuola e di tanto in tanto
potevamo
sentire le sue urla contro le proposte indecenti che le stava porgendo
la mia
sorellina.
“Alice
hai deciso di farmi vestire come una
squillo? Devo andare a scuola … non in un locale notturno.. persino per
me che
ho vissuto anni chiusa in un castello è ovvio che questo non sia un
abbigliamento adeguato per un istituto scolastico” questo ero l’ultimo
urlo
esasperato di Bella che ormai era chiusa in quella stanza da ben tre
ore e
Alice non pareva darle tregua. Le aveva acconciato i capelli, l’aveva
cosparsa
di creme e cremine, l’aveva truccata e non so cos’altro.
In
realtà temevo ciò che l’avrebbe costretta
ad indossare, immaginavo già gli sguardi affamati di tutto il corpo
studentesco
maschile. Noi vampiri con la nostra bellezza li attiravamo come api al
miele ed
Isabella, oltre ad essere la fanciulla più bella che i miei occhi
avevano mai
ammirato, si ritrovava ad essere al contempo anche la novità di questo
paesino
sperduto ,nonché la nuova adottata della famiglia Cullen, nota per il
suo
fascino e il suo mistero. Chissà a quanti ragazzi avrei dovuto
strappare gli
occhi quella mattina! Già mi sentivo fremere di gelosia e ancora non
avevamo
messo piede sul campo di guerra. Si prospettava una giornata
esasperante e
molto molto lunga.
“Edward
… che ne dici di una bella
chiacchierata tra fratelli?” mi domandò Jasper che probabilmente aveva
notato
il mio umore e soprattutto la gelosia folle che imperversava
Annuii
e ci avviammo fuori, inoltrandoci nel
bosco, per non essere nel raggio d’azione di orecchie
indiscrete … soprattutto di Emmett
“Riuscirai
a non uccidere nessuno
stamattina?” chiese beffardo interrompendo il silenzio
Arcuai
un sopracciglio “Come?”
“Edward
… le tue emozioni sono palesi … non
oso immaginare cosa farai sentendo i pensieri degli studenti” replicò
mesto
mentre un ghigno sarcastico si disegnava sul suo volto
“non
comprendo di cosa parli” ribadii nel
vano tentativo di arrampicarmi sugli specchi. Fallendo come al solito …
Sbuffò
“quando siamo a scuola il più delle
volte devo sedare l’impulso di fare una strage … e non solo per il
sangue … quando
guardano la mia Alice mi sento fremere dalla gelosia … e io non leggo i
loro
pensieri” spiegò in tono canzonatorio
Sospirai
sconfitto “Si nota tanto la mia
gelosia?”
“Direi
che solo ieri ho finalmente collegato
i tuoi sbalzi di umore e le tue emozioni strane
… inizialmente non le avevo collegate ad Isabella, anche
perché ciò che
predominava era la confusione” Esitò “ che rapporto credevi ci fosse
tra noi?”
Sbuffai
cercando di reprimere l’imbarazzo
come se mio fratello non potesse avvertirlo “ credevo fosse stati
compagni in
passato … e che
forse ci fosse ancora
qualcosa! Tutti quei segreti e bisogno di privacy, quello strano
attaccamento
per lei …”
“Edward
sei un’idiota anche solo ad aver pensato una cosa
simile … io amo Alice e non ho mai provato una sentimento simile per
nessuno e
dovresti saperlo essendo capace di leggere nel pensiero”
Ci
sedemmo sul tronco di un albero in un piccolo spiazzo
al limitare della foresta
“Jazz
da quando lei è entrata nella mia vita non mi
riconosco più, mi ha catapultato in un universo di emozioni e
sensazioni che
non avevo mai provato, ne immaginato, posso sbottare e comportarmi da
pazzo per
una sciocchezza, come un leggero bacio sulla fronte … mi sento
iperprotettivo
verso di lei, sento il bisogno di starle vicino, di vedermi rivolgere
attenzioni e sorrisi, di sentirla vicina come donna … è
tutto così assurdo! Ho conosciuto centinai di
vampire in questi anni ma nessuna ha mai destato nemmeno un decimo
delle
attenzioni che invece per lei trovo così naturali … “ confessai
tenendomi la
testa tra le mani, come se da un istante all’altro potesse scoppiare, a
causa
della miriade di emozioni troppo intense che vi vorticavano.
“è
amore mio caro” replicò sardonico
“Lo so
… ma il problema è che per lei non è così …e
questo mi distrugge!” ammisi amaramente
“lei
ha un passato decisamente triste …”
“è la
stessa frase che mi ha detto Alice ..”
Corrugò
la fronte “Avrà avuto qualche visioni su qualche
conversazione futura” rifletté sospirando leggermente contrariato
Respirai
profondamente per prendere coraggio, sperando
che Jasper non si infuriasse … anche perché era tutta colpa della sua
mogliettina “Posso farti una domanda?”
Annuì
anche se un po’ sospettoso “Chi è Joshua?” chiesi
quasi in un sussurro
“Un
mio carissimo amico”
“E in
che rapporto era con lei? È lo stesso vampiro della
foto del medaglione?”
Mi
osservò truce “Come sai del medaglione? Lei non lo
porta da anni …”
“diciamo
che tua moglie mi ha convinto a fare
un’incursione nella stanza di Isabella!” ammisi mesto
Jasper
strabuzzò gli occhi e notai un lampo di
irritazione nei suoi occhi, ma scomparve quasi immediatamente
“Quando
sarà il momento opportuno ne parlerà lei … non
sono io a dover dare tale spiegazione” esitò “ ma … sappi che sarei
realmente
felice di vedere te accanto alla mia sorellina .. e di sapere che sarai
tu a
prenderti cura di lei”
Lo
osservai sbigottito “Secondo te ho qualche speranza?”
“non
sono io a prevedere il futuro … ma lei è single …
quindi perché non dovresti?
“Single?
E quel Joshua?
Mio
fratello mi guardò torvo “Tu gioca bene le tue carte
e non curarti di lui … e soprattutto non nominarlo mai in sua
presenza!! Ora
credo sia il caso di tornare .. dobbiamo cambiarci prima di andare a
scuola!”
Gli
sorrisi sinceramente “Grazie Jazz”
Corremmo
velocemente verso casa e questa volta con un
minimo di speranza nel cuore, non comprendevo ancora quale fosse il
rapporto
tra Joshua e Isabella, anzi più che altro in che rapporti fossero
rimasti
perché che erano una coppia ormai era certo! E anche affiatata da come
ne aveva
parlato Jasper … ma ora lui dov’era? L’amava ancora? E lei? Provava
ancora
qualcosa per lui?
““Non
mi sono fermato da solo naturalmente … Joshua non
mi avrebbe mai permesso di farle del male””
quella frase continuava a riecheggiare nella mia mente
Doveva
amarla … ma allora perché non era più con lei?
Mi
persi in domande e supposizioni che mi riempirono di
una curiosità che ancora per molto non avrei potuto soddisfare, in
compenso
avevo avuto la
benedizione di Jasper e
questo non mi pareva poco, considerando il loro rapporto. Oltretutto il
fatto
di poter avere anche una minima possibilità mi aveva riempito il cuore
di una
gioia inimmaginabile, perché avrei fatto di tutto per poter sfruttare
al
massimo quella opportunità che seppur piccola mi dava la speranza di
poter
conquistare il cuore di quell’ angelo che ormai possedeva il mio.
Non mi
restava che architettare un piano adeguato, questa
volta senza chiedere il soccorso di Alice che si era rivelata solo una
grande
spina nel fianco e non aveva fatto altro che sabotarmi. Mi sarei
comportato
gentilmente, le avrei offerto il mio aiuto a scuola, avrei evitato di
uccidere
brutalmente chiunque l’avesse importunata …
Naturalmente
tutti i miei propositi furono mandati
all’aria da Alice, infatti non appena entrai in casa la visione che mi
si parò
avanti mandò in subbuglio i miei poveri ormoni. Bella era vestita in
modo
decisamente troppo audace, con una gonna cortissima e una magliettina
avvitata
che risaltava le sue curve e a completare l’opera un paio di stivali
altissimi
che slanciavano ulteriormente la sua figura. I pensieri che presero
possesso
nella mia mente furono tutt’altro che casti, e ringraziai mentalmente
il
destino di essere l’unico in grado di poter leggere nella mente in
quella casa,
ma naturalmente se io da bravo gentiluomo ero giunto a formulare quei
pensieri
non osavo immaginare ciò che avrebbe affollato la mente dei ragazzi
della Fork
Hight School. Un moto d’ira prese possesso di me … ira che avrei dovuto
sfogare
il prima possibile … Dopo essere rimasto imbambolato a fissarla per
qualche
istante riuscii a ricompormi grazie al provvidenziale intervento di
Jasper –
lui si che era utile, altro che Alice.
“Malefico
folletto?” sibilai
Si
voltò verso di me dedicandomi uno sguardo innocente
“Con me non attacca …!!” soffiai sempre più adirato
A quel
punto una meravigliosa idea si formulò nella mia
mente e senza dare il tempo alla visione di formularsi mi catapultai
nella
stanza di Alice avventandomi sul suo meraviglioso e costosissimo
armadio. Senza
curarmi di scegliere presi il primo capo che trovai come ostaggio,
anche perché
per lei uno valeva l’altro … tutti preziosissimi i suoi vestiti.
“nooooooo”
l’urlo agghiacciante di mia sorella invase la
casa e sotto gli occhi sbigottiti di tutta la famiglia corse nella sua
stanza
trovando me con un vestito da sera, nero in seta, tra le mani.
“Ti
prego Edward non lo fare … è un Gucci … ti prego ti
prego ti prego” mi supplicò con i suoi occhi da cucciola
“tesoro
per quale motivo hai quel vestito tra le mani?”
chiese mia madre che come gli altri mi osservava scettica, anche se
potevo
notare un certo divertimento negli occhi dei miei fratelli e
addirittura in
quelli di Bella. Doveva averla fatta penare parecchio quella mattina.
Sorrisi
perversamente “avevo intenzione di accendere un
bel falò …. “
Alice
strabuzzò gli occhi terrorizzata mentre nella sua
mente l’immagine del suo adorato vestito in fiamme prendeva si
materializzava
sottoforma di visione “no no no no no no” esitò “Facciamo uno scambio …
un
compromesso”
“Proponi!”
replicai mesto
*Sciogliamo
il patto … ma ti darò ugualmente una mano*
“non
basta!” affermai risoluto. Non credeva di cavarsela
con così poco? Non dopo tutti i guai che mi aveva causato
Sbuffò contrariata e nella
sua mente iniziò a vagliare una
serie di proposte
La fissai intensamente
“Pensa al patto … ”
Finalmente ebbe una
visione che le chiarì i punti del nostro
compromesso. In primo luogo avrebbe messo i suoi poteri a disposizione
della
mia causa senza censure e secondo punto – ma non per importanza –
avrebbe
permesso ad Isabella di abbigliarsi a suo piacere, permettendole di
indossare
vestiti consoni al luogo e evitandomi crisi di gelosia e di conseguenza
una
scia di omicidi che avrebbero compromesso la nostra copertura.
Naturalmente per
quella mattina il danno era già stato compiuto e non potevo certo
rinchiudere
Bella in una stanza per farla cambiare, anche se dovevo ammettere che
l’idea mi
allettava e per un momento avevo seriamente pensato di attuarla … ma
Alice e le
sue visioni mi avevano fatto desistere da quegli assurdi propositi.
Finalmente tutto fu
chiarito e mia sorella riottenne, tra le
sue esili braccia, il suo amato vestito che ripose con cura
nell’armadio.
Naturalmente mi sibilò di non tentare mai più estorsioni di quel tipo
se non
volevo vedere bruciare la mia Aston Martin, immagine che decisamente
non mi
allettava.
Tornai nella mia stanza
esausto a causa della notte intensa
appena passata, così decisi di concedermi una doccia veloce per
scaricare un
minimo di nervosismo e terrorizzato
e
nervoso mi avviai verso la mia Volvo per recarmi in quell’inferno
chiamato
scuola.
Ringrazio
immensamente le 13
persone che hanno commentato
non immaginate come mi fa piacere leggere i
vostri commenti!!
Grazie anche alle 144
persone che hanno aggiunto questa storia tra i preferiti
e le 58
tra le storie seguite!
kiss
Manu
Fermatevi
per un commentino pleaseeeee mi farebbe piacerissimo!! ^^
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Capitolo 23 *** Primo giorno di scuola ***
Risposte
ai commenti: ebbene si .. Isabella è single ... per quanto riguarda
Joshua non manca molto per scoprire la verità! ma bisogna aspettare che
Bella inizi a fidarsi di lui... rammento che a breve ci sarà anche
l'arrivo del clan di Denali XD e li ci sarà da ridere .. ho in mente un
paio di scene comiche (spero solo di non dimenticarmene
>.<''')
La
povera Alice ci stava rimettendo uno dei suoi vesti di GUcci ... ma
diciamo la verità ... se l'era meritato! fossi stata in Edward non mi
sarei limitata alle minacce ahahahaah
kiss
*Primo
giorno di scuola*
In garage trovai tutti ad
attendermi ansiosi, non compresi
subito il motivo di tanta esaltazione, ma di certo Alice stava
architettando
qualcosa, con la collaborazione degli altri naturalmente.
“Abbiamo necessariamente
bisogno di due auto … in una non
entreremo mai “ esclamò il piccolo folletto saltellando mentre il mio
sguardo
si faceva sempre più confuso.
“Prendo la mia BMW”
replicò mesta Rose, adorava poter
sfoggiare la sua adorata macchina, soprattutto da quando aveva
apportato le
ultime modifiche potenziando il motore. Un vero gioiellino
“Rose, Emmett, io e Jaz
nella BMW … gli altri nella Volvo”
ci liquidò salendo immediatamente in compagnia dei suoi alleati
Finalmente avevo compreso
le sue intenzioni, il problema
fondamentale restava la reazione di Isabella, titubante la osservai
sottecchi e
notai i suoi occhi saettare da me, alla mia macchina al folletto
malefico.
“Perché?” chiese affilando
lo sguardo
“Io voglio andare nella
BMW non ne ho ancora avuto la
possibilità da quando Rose ha apportato le ultime modifiche … e Jaz
deve
proteggermi dagli umani dagli ormoni impazziti, quindi deve starmi
accanto”
piagnucolò come una bambina mostrando i suoi occhioni da cucciolo, in
grado da
intenerire anche un cuore di ghiaccio. Quella peste era una vero genio
del
ricatto
Bella, per qualche oscura
ragione che decisamente non mi
spiego, parve credere alla colossale bugia che le aveva rifilato e si
limitò ad
annuire, pur notando sul suo volto una certa preoccupazione
“sono
così
asfissianti gli umani?” biascicò un po’ intimorita
Emmett scoppiò in una
fragorosa risata “piccola non ne hai
idea.. Eddino narrale un po’ dei pensieri e desideri osceni che girano
in
quelle testoline”
Bella si voltò verso di me
e l’unica cosa che seppi fare fu
una smorfia di disgusto, non ci sarebbe stato nulla di abbastanza
eloquente per
descrivere ciò che ogni giorno i miei poveri nervi dovevano subire …
soprattutto a causa di una certa Jessica, i cui desideri toccavano
l’apice della
follia lasciandomi decisamente interdetto oltre che allucinato. Altro
che film a
luci rosse di Emmett.
Arcuò un sopracciglio
“credo che il mio desiderio di
integrarmi con gli umani sia completamente scemato”
Alice sorrise mesta “Non
preoccuparti … Eddino penserà a te
… ti terrà tutti quei ragazzini lontano! Vero?”
“Accetto
la missione
… “ risposi compiaciuto per l’idea del folletto, adesso avevo una scusa
per non
allontanarmi da lei e per vegliare sul mio angelo ininterrottamente
Sospiro pesantemente e
dopo aver abbozzato un lieve sorriso
si avviò verso la macchina accomodandosi. La osservai perplesso, forse
Alice ed
Emmett avevano esagerato con le descrizioni perché Bella non pareva
affatto
tranquilla… anzi continuava a mordersi nervosamente il labbro
Salii sulla mia piccola
Volvo e dopo aver allacciato la
cintura misi il moto, godendo delle fusa del motore
“Non preoccuparti … non ti
daranno fastidio… li terrò alla
larga… farò in modo di far combaciare il più possibile il nostro orario
…”
tentai di confortarla rompendo il silenzio imbarazzato che era calato
su di noi
Parve rincuorata dalle mie
parole “Grazie … ma non devi
disturbarti … ti ricordo che ho vissuto nella guardia dei Volturi … non
saranno
un gruppetto di umani a spaventarmi” replicò in tono fermo, a quanto
pareva non
le piaceva mostrarsi indifesa … che tenero il mio cucciolo di puma
Ridacchiai “Io sono un
vampiri con cento anni di
esperienza.. eppure ti assicuro che talvolta sono spaventato dai loro
pensieri”
Arcuò un sopracciglio
scettica comprendendo la serietà delle
mie parole “non oso immaginare … “ esitò “se vuoi bloccò il tuo potere
in modo
da evitarti questa tortura” suggerì gentilmente
Le rivolsi un sorriso
sghembo, sinceramente colpito per
quella sua proposta premurosa “Non sai come l’idea sia allettante … ma
preferisco evitare … il mio compito è controllare non sorgano sospetti
sulla
nostra natura” spiegai sconsolatamente, mi sarebbe piaciuto avere una
piccola
tregua da Jessica, ma non potevo certo non vegliare su Bella e sui
pensieri che
certamente sarebbero susseguiti alla sua comparsa
Annui e rivolse nuovamente
la sua attenzione alla strada,
mai come quel giorno procedevo ad una velocità sostenuta per prolungare
il più
possibile quel viaggio, mi piaceva poter finalmente passare un po’ di
tempo
solo con lei, poter ascoltare la sua voce … e adoravo sentire il suo
profumo
invadere l’abitacolo .. quel profumo in grado di incantarmi e
affascinarmi.
Purtroppo notai come lei non si sentisse a suo agio quindi recuperai
dal
cruscotto un cd e lo inserii nello stereo, con l’intento di rilassare
un
pochino l’atmosfera.
La musica partii e dopo
poco la vidi chiudere gli occhi e
abbandonandosi sul sedile, era uno spettacolo meraviglioso, pareva
addormentata.
Il suo volto si era addolcito ulteriormente mentre un sorriso delicato
si era
disegnato su quelle labbra piene
“Chi è l’autore?” chiese
con un tono pieno d’ammirazione
Sobbalzai per lo spavento,
ero così ammaliato dalla sua
figura da essermi addirittura dimenticato di essere ancora al volante
“Sono
mie” risposi orgoglioso. In quel cd erano raccolte alcune delle mie
migliori
melodie e l’idea che ne fosse rimasta piacevolmente colpita mi
aggradava più
del lecito
Lei strabuzzò gli occhi
sorpresa “Sei davvero bravissimo”
esitò “ Posso farti una domanda?”
Annui curioso, il non
poter leggere la sua mente ancora mi
risultava strano e decisamente frustrante
“Chi è la vampira di
Volterra a cui hai dedicato quella
bella melodia?” sussurrò riportando la sua attenzione alla strada che
lentamente scorreva
Mi irrigidii maledicendo
Alice in tutte le lingue del mondo,
avrei dovuto bruciarlo quel vestito .. altro che accettare quel misero
compromesso. Rimasi in silenzio incapace di procedere, non potevo certo
confessarle il mio amore e inventare una bugia sarebbe stato
controproducente
“Scusa .. non volevo
essere indiscreta … tu
nemmeno mi conosci” mormorò debolmente
“non è per questo … è solo
una situazione un po’ complicata
… tutto qui …ma un giorno te ne parlerò” replicai sorridendole
Rimase un po’ stupita e mi
osservò sottecchi “Infondo
non sei tanto male… “ dichiarò
regalandomi il sorriso più dolce che i miei occhi avessero mai
ammirato.
Imbambolato non ebbi il coraggio di rispondere, temendo di non riuscire
a
contenere la felicità di cui il mio cuore era preda quel momento.
Eppure quel
silenzio che calò tra noi non celava alcun imbarazzo o tensione, ma
probabilmente solo la medesima voglia di godere tranquillamente della
compagnia
dell’altro.
Quando giungemmo a scuola,
troppo presto per i miei gusti,
la vidi spalancare gli occhi, notando come l’attenzione si fosse
concentrata
sulla nostra macchina. Scesi immediatamente e andai ad aprirle la
portiera
offrendole una mano per aiutarla ad uscire dall’auto. Non pareva
particolarmente a suo agio, da quanto avevo compreso di lei non gradiva
trovarsi al centro dell’attenzione. Esitante afferrò la mia mano,
attraverso la
quale nuovamente una scossa elettrica si diffuse. Probabilmente anche
lei
l’aveva percepita in quanto tentò di ritirare la mano, ma
istintivamente la mia
presa divenne più salda impedendole di ritrarla. Quel contatto mi
piaceva e
sentivo il bisogno di protrarlo.
Sospirò pesantemente
“Avevi ragione”
Ridacchiai teso “Su cosa?”
“Fanno davvero paura!”
borbottò lanciando uno sguardo fugace
al mucchio di ragazzi accalcati nel parcheggio che
di continuo sbirciavano nella nostra
direzione con poca discrezione
Annui mesto e cercai di
sfoggiare il mio sorriso più
rassicurante, ma quando mise piede fuori dalla macchina mostrandosi
alla massa
di studenti, un intenso vociare proruppe invadendo la mia mente. Tutti
quei
pensieri su Bella, la mia Bella, furono peggiori di quelli dei miei
incubi. Non un solo
studente che non
facesse pensieri lascivi, la osservavano eccitati, affamati …
tramortendomi e
indignandomi.
Il mio respiro divenne
affannoso a causa della furia e un
ringhio si fece largo, tutto ciò avvenne in pochissimi istanti, ma di
certo non
sfuggì a lei che immaginando il problema utilizzò immediatamente il suo
potere
su di me bloccando quel vociare assillante e donandomi immediatamente
sollievo
“Grazie” biascicai ancora
stordito . Seppur non gradissi non
poter controllare ciò che invadesse quelle menti perverse, in quel momento l’intervento
di Bella fu
provvidenziale, non avrei resistito ancora per molto
“Edward?” mi chiamò
dolcemente “Tutto bene?”
Annuì evitando i suoi
occhi, mi sentivo uno sciocco per aver
quasi perso il controllo “Si … andiamo in segreteria … qui urge un
cambio di
orari … non ti lascerò in balia di questi maniaci” esclamai mentre il
mio
sguardo furioso saettava tra i ragazzi che ancora imbambolati la
osservavano.
Un unico pensiero
vorticava in quel momento nella mia mente,
ovvero quello di fare una strage di quei mocciosi che osavano anche
solo posare
gli occhi sul mio angelo. Ma dov’era Jasper quando avevo bisogno di
lui? Mai
come in quel momento necessitavo del suo potere calmante eppure di lui
e dei
miei fratelli non c’era traccia. Curioso mi guardai attorno, non
potendo
usufruire della mia capacità extra , alla loro ricerca. Ma parevano non
essere
nei paraggi. Finalmente arrivammo in segreteria, una piccola stanzetta
giallo
canarino in cui la signora Cope, la segretaria, scarabocchiava su dei
moduli.
Presi un respiro pronto alla mia recita, per
dare alla mia voce il tono più suadente
possibile
“Signora Cope?” chiamai
addolcendo la mia voce, sotto lo
sguardo sbigottito di Isabella.
La donna alzò gli occhi e
rimase folgorata come normalmente
accadeva, però questa volta non ci sarebbero stati i suoi pensieri
inopportuni
a turbarmi. Iniziavo ad apprezzare quello scudo.
“Edward .. caro hai
bisogno di qualcosa?” cinguettò
sbattendo ripetutamente le palpebre
“Isabella Swan … è la
nipote di Carlisle … mio padre
dovrebbe aver effettuato l’iscrizione qualche giorno fa … e siamo
venuti a
ritirare i moduli”
Lo sguardo della signora
saettò su Isabella che sorrise
cordiale “Certo cara… Benvenuta … “
Recuperò alcuni fogli e
diede le opportune spiegazioni a
Bella sui moduli da far firmare ai professori, intanto io controllavo
il suo
orario nel tentativo di individuare le ore in comune con me o almeno
con Alice
che come noi era iscritta al terzo anno. Sbuffai notando che avevo
parecchio
lavoro da fare
“Signora Cope?” la chiamai
nuovamente in tono suadente “Ci
sarebbe un problema con gli orari … Bella
è molto timida e qui non conosce nessuno… potrebbe modificar e il suo
orario in
modo da fare combaciare le lezioni con le mie o con quelle di mia
sorella
Alice?” al termine della mia arringa sfoggiai il mio miglior sorriso
ammaliatore.
Lo sguardo della povera
donna divenne vacuo e le ci vollero
non pochi minuti per riacquistare un minimo di lucidità, ma alla fine
riuscii
ad ottenere le modifiche necessarie per tenere Bella costantemente
sorvegliata
e al sicuro, purtroppo non tutte le ore poterono coincidere con le mie,
ma
dovetti accontentarmi. La signora Cope ormai era prossima all’infarto …
le
sarebbe bastato l’ultimo sorriso per darle il colpo di grazia e infondo
quella
povera donna non se lo meritava. Quando finalmente uscimmo dalla
segreteria
Isabella abbandonò totalmente l’espressione grave scoppiando in una
cristallina
risata, doveva essere stato tremendamente faticoso trattenersi dinanzi
a quello
spettacolo. Constatato che la prima ora era ormai perduta decidemmo di
passare il
rimanente tempo nel giardino a conversare.
“Sei stato tremendo … la
povera signora Cope rischiava di
collassare sotto i tuoi seducenti sorrisi” mi ammonì sghignazzando
“I miei sorrisi sono
seducenti?” la rimbeccai fingendo
ingenuità
Arcuò un sopracciglio
“Come se non lo sapessi … “ mi scoccò
un’occhiata di rimprovero “Ma ti devo ringraziare … non so come avrei
fatto
senza di te .. l’idea di passare tutte quelle ore da sola immersa negli
umani
non mi allettava … tutt’altro …”
Passammo l’ultima mezz’ora
di libertà a chiacchierare di
cose futili, seppur avessi tantissime domande da porle per il momento
potevo
accontentarmi, con il tempo si sarebbe fidata di me e mi avrebbe
finalmente
permesso di conoscerla, di comprendere i misteri che la sua mente
ancora mi
celava, di svelare a me quella parte di lei che taceva al mondo … forse
per
paura, forse per diffidenza … ciò che mi premeva maggiormente era però
riuscire
a riottenere da lei quel sorriso dolcissimo che in auto mi aveva
incantato e
poter ascoltare la sua limpida risata che come un coro di campanellini
riusciva
ad infondere allegria anche al mio cuore ormai non più muto.
Un cuore che
ininterrottamente ripeteva il suo nome!
Ringrazio
immensamente le 10
persone che hanno commentato
non
immaginate come mi fa piacere leggere i
vostri commenti!!
Grazie
anche alle 150
persone che hanno aggiunto questa storia tra i preferiti
e
le 61
tra le storie seguite!
kiss
Manu
Fermatevi
per un commentino pleaseeeee mi farebbe piacerissimo
Mie Fan Fiction
In corso : Travolti
dal destino
Witch
Cedric
Terminate: Quest'amore
...
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Capitolo 24 *** Sorprese ***
Mie Fan Fiction
In corso : Travolti
dal destino
Witch
Cedric
Quando
un incontro ti cambia la vita
Terminate: Quest'amore
...
Sorprese
Le
ore di scuola corsero veloci e seppur non sempre potessi godere della
compagnia
della mia Bella non potevo certo lamentarmi. Alice era con lei
tenendola al
sicuro da tutti quegli umani, il mio unico rammarico era non poterle
osservare
tramite i pensieri, lo scudo di Bella era ancora attivo e lo sarebbe
stato
ancora per un po’, almeno sino a quando gli animi dei ragazzi
della scuola non
si fossero placati! Non potevo certo rischiare di fare una strage
… anche se
l’idea mi allettava non poco. Di certo si sarebbero meritati
una sonora lezione
per i pensieri lascivi che avevano osato fare sulla mia Bella!
Quando
finalmente l’ultima ora giunse al termine mi recai fuori
l’aula di letteratura
dove Alice e Bella riponevano i libri nelle borse, probabilmente una
visione di
mia sorella doveva averla convinta a ritardare l’uscita
dandomi il tempo di
raggiungerle.
Forse
avrei dovuto fare un bel regalo alla mia sorellina … il suo
intervento stamane
era stato provvidenziale. Dallo sguardo che mi lanciò
immaginai avesse
apprezzato l’idea.
“Ancora
qui?” chiesi sorridendo beffardo
Alice
si finse indispettita e recuperando le sue cose di scatto
abbandonò l’aula
lasciandomi in dolce compagnia. Bella dal canto suo osservava la sagoma
del
folletto allontanarsi, leggermente perplessa.
“cosa
pensi?” domandai di impulso
“Tua
sorella è davvero strana… fino a qualche minuto
fa era il ritratto della gioia
“ replicò accigliata
“Avrà
avuto qualche visione”
ipotizzai
evitando di esporle le mie ipotesi
“probabilmente
sull’enorme quantità di abiti che vorrà
acquistare questo pomeriggio al centro
commerciale” sospirò leggermente contrariata
scuotendo la testa
Ridacchiai
“Deduco che lo shopping non sia tra le tue
priorità …”
Si
imbronciò “diciamo che Odio fare compre
… ma tu sorella non pare apprezzare
l’idea” concluse
scrollando le spalle in
segno di resa
sogghignai
divertito dell’espressione inorridita dipinta sul suo volto e
le feci cenno di
seguirmi per raggiungere gli altri. Intanto nella mia mente vagliavo
l’ipotesi
di unirmi anche io al giro di shopping, magari inventando qualche
banale scusa,
un acquisto improvvisato o un servizio a Seattle …
“Si
si Eddy … nel centro commerciale dove andremo troverai il
negozio di cellulari
di cui hai bisogno” borbottò mia sorella quando le
fummo accanto.
La
osservai perplesso, purtroppo per me senza il mio dono seguire Alice
diveniva
un’ardua impresa. Quindi mi limitai ad annuire cercando di
fidarmi di lei …
cosa assai complicata conoscendo la sua follia. Mi avviai verso la mia
Volvo e
notai Bella titubante, indecisa se seguirmi oppure andare dalle altre.
Mi fece
sorridere … forse la mia presenza non le era più
tanto sgradita! Che stessimo
facendo dei passi avanti? Era ciò che realmente speravo ..
Naturalmente
il malefico folletto, con la collaborazione di Rose –
perché in quella casa
tutti aspiravano al ruolo di cupido – presero in mano la
situazione afferrando
Bella e trascinandola nella mia Volvo. La invitarono a sedersi accanto
a me con
la misera scusa di
dover portare avanti
un’importante conversazione sul nuovo negozio Armani aperto
in centro, e quindi
le mie adorate sorelle ritenevano opportuno sedere accanto sul
sediolino di
dietro. Come se con l’udito di noi vampiri fosse necessaria
tale vicinanza per
poter chiacchierare.
Come
avevo potuto affidarmi a tali impiastri? Fortuna volle che Isabella
fosse la
creatura più ingenua di questo mondo e che per qualche
arcano motivo credesse
ad ogni sillaba proferita da Alice, che con i suoi occhietti da
cerbiatti
riusciva a placare ogni sua protesta!
Come aveva fatto a
sopravvivere a Volterra io
davvero non sapevo spiegarmelo! Tanto che iniziai anche a sospettare
che i
Volturi non fossero poi così temibili. Eppure quella sua
ingenuità, la dolcezza
con cui acconsentiva ad ogni richiesta, anche la più assurda
– e in questo le
mie sorelle erano delle maestre – mi inteneriva, rendendomi
ancora più succube della
sua persona. Il mio cuore era sempre più inevitabilmente
incatenato a lei … speravo
solo decidesse di farne buon uso, visto che ormai le apparteneva.
Sospirai
sommessamente, turbato dai miei stessi pensieri. Cosa avrei fatto se
lei non mi
avesse accettato?
“Posso?”
la voce che avrei voluto poter udire in eterno mi ridestò.
Mi voltai verso di
lei con aria interrogativa, troppo assorto nei miei pensieri non avevo
seguito
il discorso
“Posso
inserire il cd?” ribadii mesta notando la mia titubanza.
Annui
sorridendole notando il cd tra le sue mani, quello con le mie melodie
che dopo
qualche istante si diffusero nell’abitacolo ricreando quella
pace che quella
stessa mattina aveva accompagnato il nostro viaggio in auto , se non
fosse
stato per la presenza delle mie sorelle i cui pensieri fantasticavano
sull’abito che Bella avrebbe potuto indossare al nostro
matrimonio sarebbe
stato ancora più gradevole.
Un
momento …
Pensieri?
Matrimonio?
Mi
voltai facendo scorrere il mio sguardo accigliato tra Isabella e le mie
sorelle.
“Mi
hai liberato dallo scudo?” chiesi frastornato
Annuì
“Non siamo più a scuola .. pensavo preferissi
poter continuare le tue mute
conversazioni con Alice” replicò mesta
Quindi
le aveva notate … “Ehm …
grazie” balbettai.
Le
risatine delle mie sorelle mi rammentarono un nuovo particolare
“ Smettetela
con queste sciocchezze! Non vi pare di correre un po’ troppo
con la fantasia?”
le ammonii
Loro
sbuffarono contrariate sotto lo sguardo sempre più curioso e
perplesso di
Bella, la vidi mordicchiarsi il labbro, probabilmente intenzionata a
chiedere
spiegazioni ma troppo imbarazzata per procedere. E di certo non le
avrei detto
ciò che nella mente delle mie sorella avevo potuto osservare
… anche se
l’immagine di Bella con quel meraviglioso vestito da sposa
era esaltante e
ammaliante. Sospirai nuovamente … l’amore mi
faceva uno strano effetto .. ormai
mi pareva di essere un comunissimo ragazzino innamorato che si perdeva
in mille
sospiri.
“Eddy
Eddy .. ammetti che quell’immagine ti aggradava
più del lecito!!” mi ammonì
scherzosamente Alice
“Che
immagine?” chiese Bella facendo prevalere la sua
curiosità.
Mi
irrigidii in attesa di una risposta di mia sorella con la speranza non
decidesse di far danno
“Ho
avuto una visione sul matrimonio di Edward!” rispose
mostrando un sorriso
entusiasta. Non ebbi nemmeno il tempo di osservare la reazione di Bella
che mi
voltai verso il malefico folletto
“Visione?”
urlai frenando di botto la macchina e osservandola con gli occhi
sgranati mentre
lei prontamente mi rise in faccia
“Edward”
urlò infuriata Rose a cui si era rovinata
l’acconciatura a causa della brusca
frenata. Ma non me ne curai … avevo altro a cui pensare.
“Non
sapevo ti sposassi” replicò Bella scrutandomi e mi
parve notare un cenno di
delusione nel suo tono
“in
realtà nemmeno io” risposi mesto non staccando gli
occhi dal folletto che mi
osservava con aria maliziosa e cantava l’inno giapponese per
tenermi distante
dai suoi pensieri.
*non
era una visione … mi dispiace deluderti …
l’ho detto solo per osservare la
reazione di Isabella .. e mi pare non abbia gradito la notizia! Non
credi?*
Le
ringhiai contro infuriato per avermi illuso ed essersi burlata di me
“Malefico
folletto … la prossima volta nulla mi impedirà di
dar fuoco a tutto il tuo
armadio” sibilai minaccioso mentre rimettevo in moto
l’auto e mi reinserivo
nella carreggiata.
“Chi
è la fortunata? La vampira di Volterra?”
domandò ingenuamente Isabella
rivolgendomi uno sguardo particolarmente interessato
“Alice
non ha avuto nessuna visione … si sta solo divertendo a
farmi perdere la
pazienza” borbottai indignato
“Eddy
quanto sei pesante … in compenso ti ho mostrato delle
bellissime immagini …” sogghignò
la creatura malefica
Sbuffai
contrariato “Per favore Alice … smettila di darmi
il tormento … credo di aver
già abbastanza problemi!” mormorai afflitto mentre
ponderavo l’idea di fare un
bel falò
“Voi
due siete realmente insopportabili … è
impossibile seguire i vostri discorsi!!”
sbottò Bella rivolgendoci uno sguardo truce
“Scusa
… ma ti assicuro che io ne farei davvero a meno delle
chiacchierate mentali con
quella sadica di una vampira”
Isabella
corrugò la fronte scettica e si voltò
nervosamente verso il finestrino non
rivolgendomi più la parola fino all’arrivo al
centro commerciale.
Se
c’era un Dio doveva odiarmi davvero tanto per punirmi in tal
modo. Iniziavo davvero
a domandarmi cosa avevo mai fatto per meritarmi tutto ciò
…
Quando
finalmente giungemmo all’immenso centro commerciale ero
nervoso come non mai, neanche
il tempo di parcheggiare che le mie sorelle si catapultarono fuori
dall’auto
sotto lo sguardo allucinato mio e di Bella, ormai rassegnati
all’idea di ore ed
ore di estenuante shopping. Scendemmo con calma e le raggiungemmo
all’entrata
sempre senza proferire parola
“Alice
… cerca di non esagerare per favore … non voglio
girare tutti i negozi del
centro commerciale” sbottai
“E
chi ti ha detto che devi girare per negozi con noi? Tu hai
già un compito …”
replicò mesta
La
guardai truce, non solo avevo litigato con Isabella per colpa sua, ora
non
voleva nemmeno darmi la possibilità di chiarire??? Stavo per
ribattere ma lei
mi precedette
“Tu
devi accompagnare Isabella al negozio di cellulari … ancora
non ne ha uno e
visto che tu devi controllare se è arrivato quel modello che
ti interessa ne
approfitterai anche per darle un qualche consiglio”
continuò scaltra
“E
i vestiti?” chiese Bella osservandola incredula
“a
quelli penseremo io e Rose … tu saresti solo
d’intralcio .. non faresti
che lamentarti!”
Detto
ciò le mie due “adorate” sorelle si
allontanarono lasciandoci a bocca aperta.
Ringrazio
immensamente le 12
persone che hanno commentato
non
immaginate come mi fa piacere leggere i
vostri commenti!!
Grazie
anche alle 155
persone che hanno aggiunto questa storia tra i preferiti
e
le 65
tra le storie seguite!
kiss
Manu
Fermatevi
per un commentino pleaseeeee mi farebbe piacerissimo
|
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Capitolo 25 *** Kiss ***
Mie Fan Fiction
(Il
bacio di Hayez)
Strabuzzò
gli
occhi e continuò ad osservarle fino a quando non si furono allontanate
“Tu lo
sapevi?” bofonchiò
“Assolutamente
no
… Alice che rinuncia a trascinare qualcuno in giro per negozi e
utilizzarla
come bambolina da acconciare ha dell’incredibile” biascicai tra il
confuso e il
divertito
Annuì
“Avrà
in
mente qualcosa?” domandò lei in evidente stato di preoccupazione. E
come darle
torto … Alice sapeva essere spaventosa a volte e io spesso avevo potuto
constatarlo sulla mia pelle
“Noto
che
inizi a
comprendere come funziona il cervellino del piccolo folletto!” ghignai
“Già
…
meglio
avviarci verso questo negozio di cellulari … “
e iniziò a camminare lasciandomi indietro. A quanto pareva
era ancora
arrabbiata e io continuavo a non comprenderne il motivo.
La
seguii
velocemente e afferrandole il polso la costrinsi a fermarsi “Posso
sapere il
motivo di questo trattamento?” domandai irritato.
Mi
squadrò
con uno
sguardo sprezzante “non so a cosa ti riferisci!”
“Mi
stai
praticamente incenerendo con lo sguardo da quando abbiamo discusso in
macchina!
E non ne vedo il motivo … stavamo chiacchierando e Alice come al solito
si
divertiva a fare il cupido …”
Arcuò
un
sopracciglio “Cupido?”
Sospirai
sommessamente “Sta progettando un matrimonio che non avrà mai luogo ..
“ quel
folletto sarebbe stata la mia rovina
Il
suo
sguardo si
addolcì “Perché?”
Mi
avviai
verso la
panchina vicina e mi accomodai, non che avessi bisogno di sedermi ma
avevo la
sensazione che quella discussione si sarebbe protratta a lungo … e
bisognava sempre
mantenere le apparenze. Soprattutto in un centro commerciale pieno di
umani
Mi
presi la
testa
tra le mani sconfortato “perché la “vampira di Volterra”” mimai le
virgolette
“non è interessata a me … a quanto pare ama un altro o lo ha amato ..
io non ci
capisco più nulla! E inizio a pensare che sia il caso di perderci le
speranze
ed arrendermi all’evidenza … lei non mi ama!”
Sentii
la
sua mano
appoggiarsi sul mio braccio e istintivamente alzai gli occhi verso di
lei. La
sua espressione addolorata mi causò una fitta allo stomaco … era triste
per me?
Per il mio amore non corrisposto? Continuai ad osservarla senza
distogliere lo
sguardo.
Sospirò
pesantemente “Mi dispiace Edward … ti assicuro che comprendo a pieno il
tuo
stato” mormorò addolorata
Non
riuscii
a
trattenere oltre la mia curiosità “Qual è la tua storia? Sono sicuro
non sia
tutto quello che ci hai raccontato insieme a Jasper” domandai mesto.
Cosa avrei
dato per sapere finalmente l’identità di quel Joshua, neppure le
rassicurazioni
di mio fratello erano state in grado di eliminare quel tarlo che
costantemente riemergeva
nei miei pensieri
Sorrise
beffarda
“Abbiamo
sorvolato una parte …”
“Importante?”
“Si
… molto
importante” mugugnò nuovamente preda della malinconia.
“Me
ne
parlerai un
giorno?” insistetti. Io avevo bisogno si sapere …
Annuì
sorridendomi
“Un giorno forse …”
“Ci
conto …”
Restammo
in
silenzio ognuno perso nei suoi pensieri, e a me non sarebbe dispiaciuto
poter
frugare anche nei suoi, ma naturalmente il suo scudo me lo impediva.
Probabilmente
non mi avrebbe mai permesso di leggere la sua mente ..
“credo
sia
ora di
andare … se non effettuiamo l’unico compito che Alice ci ha assegnato
credo che
ci farà patire le pene dell’inferno” dichiarò fingendosi terrorizzata
da quella
prospettiva.
Ridacchiai
pensando che probabilmente l’unico intento di Alice fosse quello di
farci
chiarire. Ci alzammo dalla panchina dirigendoci verso il negozio
prestabilito.
Passammo lì più di un’ora a curiosare tra i vari modelli di cellulari
dei quali
Bella non capiva assolutamente nulla. Continuava a rigirarseli tra le
mani con
un’aria annoiata. A quanto pareva a Volterra non ne aveva mai posseduto
uno …
diceva che non avendo nessuno da chiamare non se ne era mai
interessata. Alla
fine optammo per un cellulare ultima generazione e io mi offrii
gentilmente si
spiegarle il funzionamento una volta giunti a casa, non ne parve
particolarmente entusiata … al contrario continuava a maledire Alice e
le sue
balorde idee.
Effettivamente
il
cellulare non era poi così necessario, Isabella era sempre in compagnia
di uno
di noi … ma preferii non oppormi! Il folletto poteva aver avuto qualche
visioni
… e oltretutto non era mia
intenzione
inimicarmi la malefica creaturina ..
se
averla come alleata era una tortura non osavo immaginare cosa poteva
significare averla come nemica.
Quando
finalmente
mettemmo piede fuori dal negozio lei emise un sospiro di sollievo
Sogghignai
divertito nel constatare quell’ inspiegabile avversione per le
tecnologie “è un
ottimo cellulare … dovresti essere contenta”
“non
sono
un’amante di quegli arnesi elettronici … diciamo che a Volterra l’unico
luogo
di mio gradimento era la biblioteca … preferisco immergermi tra gli
scaffali
polverosi! È molto più gratificante” concluse e rammentai il nostro
incontro in
biblioteca
“Ricordo
…
credi
io stia ancora giocando con il fuoco?” borbottai imitando la sua voce
In
risposta
mi
fulminò con lo sguardo “Attento Cullen .. ti assicuro che per quanto io
possa
apparire tranquilla so essere abbastanza pericolosa. Non ero a caso la
pupilla
di Aro!” sibilò avvicinandosi pericolosamente a me. Ebbi un fremito
percependo
il suo respiro freddo così vicino al mio volto e fu difficile
trattenermi
dall’azzerare le distanze tra le nostre labbra.
Notandomi
imbambolato mi rivolse un sorriso di sfida e si dileguò dirigendosi
verso una
vetrina. Mi ci volle qualche minuto per recuperare un certo contegno e
raggiungerla con finta indifferenza … mentre nella mia mente
continuavano a
vorticare le immagini delle mie labbra finalmente sulle sue.
Dannazione
…
mancava ben poco prima che perdessi il controllo del mio corpo! La sua
vicinanza mi destabilizzava totalmente, lasciandomi navigare in un mare
di
sensazioni nuove e meravigliose che annebbiavano il mio cervello …
Mi
avvicinai
disinvolto “Se vuoi
possiamo passare in
libreria … potresti rimpinguare la libreria nella tua stanza! Da quando
ti sei
trasferita ancora non hai acquistato nulla di tuo!” l’ammonii
scherzosamente
Sembrò
rimuginare
sulla mia proposta “Effettivamente vorrei qualche nuovo libro e qualche
cd …” disse mentre
si picchiettava l’indice sulle
labbra attirando su di esse nuovamente la mia attenzione e i miei
desideri.
Per
scacciare via
quei pensieri la trascinai nella zona assegnata alle librerie e alla
musica, vi
erano più di cinquanta negozi di libri e cd, nei quali era possibile
trovare
ogni genere esistente. Erano provvisti di ogni cosa si potesse
desiderare, da
edizioni antiche alle opere più moderne. Un vero paradiso … seppur
temessi non
fosse abbastanza rispetto alla magnifica biblioteca dei Volturi … ma in
caso di
necessità avrei provveduto io stesso a preoccuparle ciò che cercava.
Passammo
un pomeriggio meraviglioso, non ero mai riuscita a vederla così allegra
e
spensierata. Ammirava i negozi e discutevamo dei nostri gusti … il mio
fu un
vero e proprio interrogatorio, non riuscivo a non poterle domande, pur
essendo
per lo più banali io ero realmente interessato a conoscere quei
dettagli: dal
suo colore preferito, i suoi libri prediletti, le sue occupazioni a
Volterra …
le sue amicizie.
Prestai
attenzione
a non fare mai il nome di Joshua non volendo ferirla ulteriormente … e
in parte
per non indugiare su di un dettaglio che mi doleva non poco.
“Credi
che
Alice
ci stia cercando?? Ormai è tardi!” chiese notando l’ora
Mi
osservai
attorno alla ricerca del piccolo folletto e della sua compare di
follie, ma non
riuscii ad individuare i loro pensieri, segno che dovevano essere
abbastanza
distanti.
“Forse
sarebbe il
caso di tornare alla macchina … le attenderemo lì! Alice spegne il
cellulare
quando si dedica allo shopping … dice che non vuole essere
assolutamente
disturbata” le comunicai imitando la vocina di mia sorella e provocando
le risa
di entrambi
“Sei
molto
più
bella quando ridi … dovresti farlo più spesso!” mi lasciai sfuggire
mordendomi
immediatamente la lingua.
Si
irrigidii e mi
osservò torva “Cullen non prenderti gioco di me!”
Sbuffai
esasperato
“Potresti smettere di chiamarmi Cullen? Io ho un nome!!!”
“ok
… Eddy”
ribatté
No
… non
anche lei
con quei soprannomi insulsi, mi bastava Emmett “Piccola … questi
nomignoli non
sono di mio gradimento” replicai indignato
Strabuzzò
gli
occhi “Piccola?? “
Ghignai
soddisfatto
“Si si .. Piccola è un nome che ti si addice .. essendo tu piccola e
indifesa !”
Mi
fulminò
con uno
sguardo … e se gli sguardi potessero uccidere quello lo avrebbe fatto
di certo…
di Edward sarebbe rimasto nulla oltre un cumulo di cenere
“Tu
..
piccolo
vampiretto svampito osa chiamarmi nuovamente in quel modo e non
risponderò più
delle mie azioni”
“è
cosa
faresti se
mi è dato saperlo?” la stuzzicai
Si
avvicinò
ancora
più a me, tanto che potevo ben percepire il suo respiro freddo sulle
mie
labbra, in quel momento dimenticai ogni cosa. Dimenticai di Joshua,
dimenticai
i Volturi, dimenticai i problemi e le domande che di continuo
vorticavano nella
mia mente e che per ora non trovavano una risposta.
Solo
io e
lei.
L’afferrai
prontamente per la vita, attirandola verso di me, azzerando totalmente
la
distanza tra i nostri corpi e avventandomi sulle sue labbra che tanto
agognavo.
Ringrazio
immensamente le 21
persone che hanno commentato
non
immaginate come mi fa piacere leggere i
vostri commenti!!
Oltretutto non ho mai ricevuto tanti commenti per
un solo capitolo e sto DECISAMENTE
GONGOLANDO
Mi dispiace non poter rispondere personalmente ad
ognuno ma già trovare il tempo per scrivere il capitolo è stato
complicato!
ma provvederò a recuperare la prossima volta!
Grazie
anche alle 160
persone che hanno aggiunto questa storia tra i preferiti
e
le 65
tra le storie seguite!
kiss
Manu
Fermatevi
per un commentino pleaseeeee mi farebbe piacerissimo
PS :
DIMENTICAVO
posto un link su quello
che dovrebbe essere Joshua
|
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Capitolo 26 *** Ti amo ... ***
Mie Fan Fiction
Vi
scongiuro di non uccidermi!!!!!! Ve ne prego .. sono ancora giovane!
cmq
1: La ff è
quasi terminata .. credo non manchino molti chappy hihihihi
2: Spoiler a fine pagina!
Passiamo ai commentini hihihihihihihihihi
Bauci_Selvi:
ahahahahahahahaahah
XD lo so sono sadica!!!! credo che a fine di questo capitolo cercherai
di uccidermi! inizio a preparare i bagagli per scappare su di un'isola
deserta ahahaha
stezietta
w: oddio!
addirittura? non mi merito la galeraaa ... sono ancora giovane!! ho
solo 22 anni ç_ç abbiate
pietà di me
damaristich:
ahahahaha lo so!
per questo l'ho scelto come Joshua ... è un gran bel pezzo
di fanciullo!!! XD
flazzy
cullen: hai
deciso chi preferisci tra i due?? bhe effettivamente è una
scelta complicata .. anche se devo ammettere che io preferisco Tom
Welling hihihhihi
_zafry_:
schiaffetto??? nu nu
nu XD ahahahahahahah
simo87:
ma io sono
diperata!! il forum è ancora giù!!!
ç_ç e non ho nemmeno i contatti delle ragazze mi
mandare la storia ... sigh sob .. mi dispiace tantissimo lasciare le
cose a metà! ç_ç
xtina88:
nel prossimo capitolo
apparirà una persona che svelerà l'arcano mistero
XD
gerby88:
ho cercato di
postare il prima possibile .. ^^ non credo di avervi fatto aspettare
molto ... solo che lo studio mi occupa non poco tempo uff
ç_ç me disperata
Frafra9:
Alice? hihihihihi
in giro a vagliare le opzioni del futuro come al solito XD mentre
annega nei suoi acquisti naturalmente!
Ele_Cullen: grazieeee mille per i
complimenti! diciamo che eddino è stato un tantino
impulsivo!!!
ely4890:
ed eccomi con il
nuovo chappy chappinoso XD un bel parto è stato! hihihih
Goten:
grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeee
ahahahah diciamo che un pò tutti erano in attesa di questo
benedetto bacio hihihihhihihi
SIRYA95: ciaooooooooo!!! ma
certooooo mi farebbe piacerissimoooooo ... il mio indirizzo
è i_sil@hotmail.it
( --- > per chiunque volesse aggiungermi ^^)
Nessie95:
grazieeee mille!!!
*___* me commossa per tutti questi complimenti!!!
pingu_bella,: alla fine anche lui ha
ceduto ... povero ragazzo XD non ne poteva + di aspettare
micino:
grazieeeeeee!!!
ecco il new chappy!!! kiss
LadySile:
dei dubbi??
perchè?? XD
lazzari:
ahahahahah
diciamo che Isabella fa tanto la dura ma alla fine è uno
zuccherino .. solo tanto tormentata dai sensi di colpa
lory_lost_in_her_dreams:
grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
*_______________*
Uchiha_chan: davvero???? hihihihihihi
che idea hai? me curiosissima
Lorelaine86: in verità
fgaceva bene a farsi le paranoie! ahahahahahahah XD povero eddino
Valle89:
su su che sono
brava e posto sempre veloce veloce! mica vi faccio aspettare molto?
ç_ç
Ti Amo …
Le
mie labbra finalmente sulle sue … per quanto avevo atteso
quel momento?
La
strinsi a me spasmodicamente, senza curarmi della forza,
necessitavo di quel contatto ormai per troppo tempo agognato. Non mi
curai di
riflettere sulla mia azioni … sulle
conseguenze che poi avrebbe riportato!
In
quel momento nulla mi interessava al di fuori di lei …
Solo
io e lei …
Il
mondo attorno era svanito …
Lambì
le sue labbra estasiato dal tumulto di sensazioni che
prendevano possesso del mio corpo e della mia mente, trasformando quel
bacio,
da casto e dolce che fu all’inizio, a passionale, tanto che
le mie braccia si
strinsero attorno a lei con foga, come per impedire un suo
allontanamento.
Mentre le sue mani si insinuavano nei mie capelli accarezzandoli
dolcemente
attirandomi a se.
I
nostri corpi stretti in un abbraccio appassionato e
tormentato …
Quelle
labbra morbide e dal sapore dolce … misto al profumo
di fresie che tanto mi aveva incantato e che ora per la vicinanza mi
stordita
piacevolmente.
Non
mi stava respingendo … ma al contrario ricambiava con il
mio stesso ardore e la stessa frenesia
Non
so quanto tempo trascorse …
Non
so per quanto si protrasse quel bacio …
Ma
per quel che mi riguardava … quello era il paradiso.
Ogni
tassello era ormai al suo posto e per la prima volta
nella mia lunga esistenza di solitudine mi sentivo …
Completo!!! Perché lei ..
il piccolo angelo stretto nel mio abbraccio era divenuta una parte di
me!
Una
parte fondamentale del mio essere … dalla quale non
potevo e non volevo separarmi!
Ma
come ogni cosa bella è destinata a finire e Isabella si
staccò da me – troppo presto per i miei gusti.
La
osservai in attesa di una sua reazione, aveva risposto al
bacio con impeto quindi non doveva esserle dispiaciuto, ma continuava a
tenere
la testa bassa e ad evitare il mio sguardo. E questo non era certo un
buon
presagio. Decisi che era tempo di interrompere l’imbarazzante
silenzio calato
su di noi e dopo aver preso un bel respiro, nel vano tentativo di
placare la
mia ansia e riprendere il controllo, diedi inizio alla mia confessione
“Ti
ho parlato di quella vampira di Volterra .. ricordi?”
esitai aspettando un suo cenno di assenso che non tardo ad arrivare,
anche se
notai uno strano sussulto alle mie parole “Isabella .. Sei tu
che hai rapito il
mio cuore … sei tu la mia perpetua fonte di ispirazione ..
il mio sogno, il mio
delirio … tu la mia dannazione e la mia salvezza.
Tu colei che desidero
più di ogni altra cosa,
te che voglio come mia compagna per l’eternità!
Dal primo istante che il tuo
profumo è giunto a me sono stato ammaliato dalla tua figura
… e conoscerti
giorno per giorno, vedere la tua dolcezza e la tua accondiscendenza
anche alle
proposte assurde delle mie sorelle per non dare a loro dispiacere, il
tuo
giocare con Emmett, l’affetto fraterno che ti lega a Jasper
… io … sono stato
completamente catturato! E il mio cuore ora appartiene a te e a te
soltanto!
L’unica donna che in un secolo ha destato la mia attenzione!
Isabella … io ti amo!”
parlai tutto d’un fiato liberandomi del peso opprimente di
quella confessione
che da troppo afferrando le sua mani e stringendole tra le mie.
Si
irrigidì … ma non si mosse
Attesi
interminabili istanti, preda dell’agitazione e del
timore
Perché
non rispondeva?
Perché
non proferiva parola?
Perché
continuava a tenere lo sguardo basso rifiutandosi
anche di guardarmi?
“Isabella
ti prego … parlami! Dimmi ciò che pensi
… ti
supplico” la implorai in preda all’agitazione in
attesa di una risposta che
sapevo non avrei voluto ascoltare … ma che ormai era
inevitabile.
“Edward
… io non posso .. io sono sposata
… non posso!
Io gli ho promesso amore eterno .. gli ho detto che sarei stata per sempre
sua e di nessun altro
…” piagnucolò
prima di correre via da me, sfilando bruscamente le sue mani dalle mie.
Rimasi
impietrito sul posto, congelato da quelle parole! Non
capivo più nulla … tutto attorno a me appariva
sfocato. La voce di Alice che
ormai era accanto a me era poco più che un sussurro
… come un eco lontano!
Mi
sentivo vuoto … mi sentivo perso! Distrutto come mai
prima di allora!
Poco
compresi di ciò che attorno a me accadeva …
Fui
strattonato dalle mie sorelle che trascinarono il mio
corpo inerme fino all’auto poco distante, caricandomi in
macchina. Non opposi
resistenza …
Non
ne avevo la forza …
“Dannazione
Edward … non avresti dovuto essere tanto
impulsivo” il rimprovero di Alice mi colpì come
uno schiaffo! Avevo sbagliato …
avevo nuovamente sbagliato
Non
chiesi dove lei fosse! Non posi domande … seppur nella
mia mente ne vorticassero milioni … tanto da saturare tutta
quella capacità che
la mente di un vampiro era in grado di utilizzare. Ma più di
tutte due parole
riecheggiavano senza controllo
“sono
sposata”
Come
poteva essere accaduto? Chi era? Joshua? Ma allora le
parole di Jasper ? perché incoraggiarmi sapendo una cosa
simile? Perché illudermi
di una possibilità inesistente? Perché
schiacciarmi solo ora sotto il peso di
una consapevolezza tanto atroce … lei non era mia e non lo
sarebbe mai stata…
Lei
era di un altro …
Lei
non mi amava …
E
di me ora cosa restava?
Il
nulla … perché era ciò che ormai
regnava sovrano dentro
di me!
“Edward
alzati .. siamo arrivati a casa! Vedrai tutto si
aggiusterà … non puoi ridurti così! Ti
prego!!” le suppliche di Alice non mi
scalfirono …
Non
risposi …
“Emmett
corri” il folletto invocò disperato
l’aiuto di
nostro fratello che accorse immediatamente e sobbalzò
notando lo stato di
catatonia in cui mi ero rifugiato per nascondermi dal dolore.
Non
so quali furono le sue parole … non riuscii a percepire
oltre
Solo
il nulla
… solo
il flebile ricordo di due braccia che mi tiravano fuori
dall’abitacolo poggiandomi
su di un piano morbido .. un letto ipotizzai! Ma non me ne curai!
Ero
in un mondo mio … Avvolto dal torpore …
Quasi
come un sogno … seppur noi vampiri non ne fossimo
capaci
Ma
allora dov’ero realmente?
“Carlisle
è in stato di shock … “ delle urla si
diffondevano ma mi era difficile riuscire a distinguere quel gran
numero di voci
“Alice
vedi qualcosa? “
“Forse
dovremmo avvisarlo … credi ci senta?”
“Potrebbe
peggiorare la situazione!”
“Lasciatemi
sola con lui… sono convinta possa sentirmi
…”
Passi
che si allontanavano, pensieri ansiosi e una porta
sbattuta
“Edward
… so che puoi sentirmi … come so che hai bisogno
di
tempo! Tra qualche giorno sarai nuovamente in piedi … ma
prima devo comunicarti
una notizia … “ esitò prendendo un
lungo respiro
“Isabella
è partita per Volterra …”
Ringrazio
immensamente le 22
persone che hanno commentato
non
immaginate come mi fa piacere leggere i
vostri commenti!!
Oltretutto non ho mai ricevuto tanti commenti per
un solo capitolo e sto DECISAMENTE
GONGOLANDO!! me contenta come una pasqua!! hihihihhihihi
è estremamente gratificante poter leggere i vostri commenti
e vi ringrazio con tutto il cuore!
Mi dispiace
non poter rispondere personalmente ad
ognuno ma già trovare il tempo per scrivere il capitolo
è stato
complicato!
ma provvederò a recuperare la prossima volta!
Grazie
anche alle 165
persone che hanno aggiunto questa storia tra i preferiti
e
le 68
tra le storie seguite!
kiss
Manu
Fermatevi
per un commentino pleaseeeee mi farebbe piacerissimo
Spoiler:
"Io ero con loro
quando l'hanno salvata ... "
|
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Capitolo 27 *** Visite ***
Ed eccovi il nuovo
capitolo ... oggi purtroppo non posso rispondere ai vostri meravigliosi
commenti perchè non ho il tempo, anche il chappy è stato scritto
velocemente! uff ... ma non volevo lasciarvi per troppo tempo in attesa
degli sviluppi della storia
vi ringrazio ancora
per i commenti .. non avete idea che gioia per me poterne leggere così
tanti ... per non parlare delle risate che mi sono fatta XD
ma vi sembra giusto
minacciarmi ??? siete perfide ahahahahaahhaahahahahah
kisssss
Manu
Visite
A
Volterra
“In questo
modo non si risolverà nulla … non puoi incolparti per ciò che
è accaduto! La tua non è vita .. ti trascini in un’eternità che per te
non ha
senso! O almeno non lo aveva da tempo! …”
l’ammonì lui urlando. Disperato per la sorte di colei che era sempre
stata come
una sorella …
Lei si limitò
ad abbassare lo sguardo consapevole della veridicità di
tali parole …
“Io ho
sentito le tue emozioni quei giorni a Volterra … e ho percepito
il cambiamento che la sua vicinanza ti ha portato! La Bella della
guardia non
eri tu … non sei tu! “ continuò lui
“Io … Mi
sento spezzata a metà
…
una parte desidera correre da Edward e ricambiare quel bacio e quelle
parole …
ma … come posso fare questo a Joshua!? Come?” domandò in preda ai
singhiozzi,
ogni qualvolta quel nome veniva pronunciato la ferita nel suo petto si
riapriva
e le immagini di quei giorni di agonia ritornavano a galla stordendola
“La tua è
solo paura”
“E me ne
faresti una colpa? Ho amato e ho perso … ho amato e il mio
cuore si è distrutto … e ora? Cosa resta di quella ragazza spensierata
e
solare? Cosa resta di colei che credeva nell’amore eterno? Io ho
promesso che
lo avrei amato per sempre … lui e solo lui!” terminò addolcendo il tono
“credo che
quella promessa sia stata già infranta!”
Casa
Cullen
“Isabella è
partita per Volterra”
Il mio cuore
morto a quelle parole parve disintegrarsi del tutto …
Lei .. la mia
ragione di vita era fuggita da me? Lei a cui avevo donato
il mio cuore era scappata senza alcuna spiegazione?
“Edward …
Jasper è partito con lei … si è solo presa una piccola pausa
per riflettere e ne ha approfittato per andare a Volterra annunciando
il suo
probabile abbandono della guardia” continuò allarmata notando le
espressioni di
dolore sul mio volto
Probabile? Vi
era quindi una possibilità che non tornasse?
Quella
terribile ipotesi non riuscivo nemmeno ad immaginarla … la mia
irruenza e avventatezza aveva distrutto le uniche possibilità che avevo
di
essere felice …
Avevo
annientato tutto con quel bacio …
“Adesso ti
lascio … so che non sei abbastanza lucido per parlarne .. ma
sappi che ci sono molte possibilità lei torni .. per ora il futuro è
ancora incerto
.. è piena di dubbi! Quel bacio l’ha scossa … e … te ne parlerà lei!
Perché in
ogni caso tornerà a Forks … anche solo per salutarci!” esitò sospirando
afflitta “adesso
riposa …”
Percepii la
porta aprirsi e la voce di mia sorella giungermi in un
sussurro
“Lei ti ama …
ma è troppo buona o troppo stupida per infrangere la sua
promessa! Ed in questo i sensi di colpa non aiutano!” terminò prima di
richiudersi
la porta alle spalle
Non compresi
appieno il significato di quelle parole … non riuscivo a
darvi un senso! Se mi amava per quale motivo era fuggita da me?
Qual’era quella
maledetta promessa che le impediva di donarsi a me? Perché quel
bellissimo
angelo voleva abbandonarmi?
Cosa di me
sarebbe rimasto in quel caso?
Cosa di
Edward Cullen sarebbe rimasto al suo abbandono … il mio cuore
infranto e dolorante avrebbe sopportato un’eternità distante da lei?
No … per
quanto folle potesse sembrare sarei corso sino a Volterra … non
avrei permesso ad una stupida promessa di rovinare il mio e il suo
futuro! Se realmente
per me provava amore avrei fatto ogni cosa. Non l’avrei lasciata
fuggire da me …
E con quei
pensieri i giorni trascorsero … la mia mente pian piano
recuperava la lucidità ma la voglia di abbandonare quella stanza non
c’era …
Dentro di me
il terrore di rivedere Jasper a casa … solo lui! Senza la
mia Bella e scoprire così la sua decisione! Non volevo … preferivo
crogiolarmi
nell’incoscienza ed illudermi in un suo ritorno!
Passarono
così due giorni da quel fatidico bacio… due interminabili
giorni in cui il torpore regnò sovrano!
Due giorni
senza ricevere sue notizie …
Due giorni a
tormentarmi per quel mio gesto che probabilmente aveva
posto fine a quel meraviglioso sogno che mi aveva avvolto. Ma questa
volta però
non ci sarebbe stata quella grigia esistenza che prima del suo incontro
mi
avvolgeva … ora le fiamme dell’inferno avrebbero dilaniato la mia anima
… sarei
stato distrutto dal pensiero di aver conosciuto il paradiso ed averlo
perduto.
Perché non vi
era paradiso per me se non con lei …
Sentii la
porta spalancarsi e ne fui sorpreso, in quei due giorni
nessuno aveva osato invadere il mio spazio, tutti comprendevano la mia
esigenza
di restare isolato, per riflettere ma soprattutto per attendere il suo
ritorno …
nella speranza tornasse realmente.
“Edward” una
voce conosciuta mi ridestò
“Edward , ma
cosa è accaduto?” continuò imperterrita infastidendomi più
del dovuto.
“Tanya,
gradirei non facessi irruzione nella mia stanza senza bussare”
replicai atono mentre mi rialzavo dal letto. Avevo dimenticato del suo
arrivo
che purtroppo era capitato in un momento poco opportuno e non avevo
alcuna
intenzione di sopportare la sua presenza già normalmente sgradita.
Mi diressi
verso la porta pronto ad uscire di casa alla ricerca di un
luogo tranquillo, così senza aggiungere altro mi allontanai.
*Mi dispiace
Edward … ma sai com’è Tanya! Non ha voluto sentire ragioni*
il pensiero di mia sorella mi raggiunse immediatamente
Scesi nel
salone dove vi trovai l’intero clan di Denali, salutai con un
cenno tutti i presenti, i
cui pensieri
preoccupati non tardarono a giungere. Nelle loro menti potevo osservare
il mio
volto e di certo non potevo dar loro torto .. ero ridotto peggio di uno
straccio. Ma in quel momento non me ne curai … il mio pensiero era solo
Isabella.
Rivederla il
mio unico desiderio ….
Mi voltai
verso mia sorella esprimendole una muta domanda, ero sicuro
stesse vagliando le possibilità del futuro di Isabella e se anche
l’avesse
bloccata non poteva non aver parlato con Jasper.
La sua
risposta non tardò ad arrivare
*Chiameranno
tra qualche ora … credo sia opportuno che tu resti a casa!
Potrai udire le notizie con le tue orecchie* mi consiglio
Annui
impercettibilmente e restai nel salone a scambiare i soliti
convenevoli, sotto gli sguardi e i pensieri irritanti di Tanya.
Purtroppo per
me non avevo modo di distrarla a causa dell’assenza di Jasper,
normalmente era
suo compito placare i bollenti spiriti della vampira … ma senza di lui
temevo
addirittura l’idea di andare a fare la doccia. L’ultima volta che ero
stato
tanto imprudente non era finita molto bene … rabbrividii rammentando
quel
ricordo.
“Quindi a voi
si è aggiunta un’altra vampira?” chiese Carmen entusiasta.
Del clan di Denali era certo la vampira che preferivo, dolce e
amorevole quasi
quanto Esme, e come per lei non volerle bene era pressoché impossibile
“Si …
Isabella è entrata a far parte della famiglia da poco … ma è una
ragazza speciale! È stata nella guardia del Volturi .. ma poi Aro …”
tentò di
spiegare mio padre scrutandomi sottecchi, avrebbe preferito evitare
tale
argomento dinanzi a me per non turbarmi ulteriormente. Gli feci cenno
di
continuare senza timore … lei era costantemente nei miei pensieri e
parlarne
non avrebbe poi cambiato molto
Eleazar
si
alzò di scatto “Isabella? Bella?” biascicò mostrandomi
un’immagine mentale della mia Bella per chiedere conferma della sua
intuizione
Annuii
sorpreso per la sua strana reazione
“Come la conosci?” chiesi curioso
“Sono stato
nella guardia dei Volturi .. non ricordi? Ero con Aro quando
l’abbiamo salvata!” concluse tristemente e nei suoi pensieri rividi
Bella …
l’espressione vacua sul suo volto mentre lacrime invisibili si
accompagnavano
ai singhiozzi che la scuotevano. Era distrutta … non c’era altro
termine per
poterla definire.
Sentii una
fitta al petto … non avevo mai visto tanto dolore negli occhi
di qualcuno e sapere che lei aveva sofferto in tal modo mi annientava.
Strabuzzai
gli occhi e volsi il mio sguardo verso Eleazar “Cosa?”
boccheggiai
“Bella non ci
ha raccontato quella parte della sua storia … “ precisò
Alice rivolgendomi uno sguardo truce
Eleazar si
irrigidii e iniziò a concentrare i suoi pensieri su
tutt’altro, impedendomi di conoscere i dettagli di quella storia che
ormai era
divenuta il mio tormento. Naturalmente non ero l’unico ad essere
assalito dalla
curiosità, entrambi i clan desideravano avere delucidazioni a riguardo
… ma Alice
erano ben determinata a non aggiungere altro
Il vampiro
invece mi porse le sue scusa attraverso i suoi pensieri,
precisando quanto Bella tenesse a mantenere segreta tale storia, quindi
non
potei che rivolgergli un cenno di scuse per la mia invadenza
“Allora credo
sia opportuno io non vi riveli altro … “ esitò “comunque
sono veramente felice sia parte della tua famiglia … è una creatura
dolcissima,
mi sono premurato io di allenarla i primi anni presso i Volturi e mi è
dispiaciuto non poco allontanarmi abbandonandola nelle loro mani. Le
avevo
anche proposto di seguirmi ma si era rifiutata … lei non voleva vivere
e quale
luogo migliore di Volterra?”
Quella
rivelazione non fece che aumentare i dubbi sulla faccenda …
“Povera cara
… deve aver sofferto moltissimo … “ affermò mia madre preda
dei singhiozzi, mentre Carlisle la stringeva a se per donarle conforto.
Quel loro
abbraccio carico d’amore fu per me una pugnalata … Lei
non si sarebbe mai lasciata
consolare da me!
Il cellulare
di Alice interruppe il silenzio calato nella sala. La mia
sorellina lo afferrò prontamente e rispose fingendo allegria, seppur
nei suoi
pensieri c’era solo dolore per la sua nuova sorella. Perché lei
conosceva la
storia della mia Isabella …
“Jasper
amore!!! Avete parlato con Aro?” chiese senza lasciare al suo
interlocutore il tempo di proferir parola
“Gli abbiamo
annunciato la possibilità … tutto bene li a casa?” domandò
lui con un evidente tono ansioso. Non era abituato ad allontanarsi da
Alice per
più di un giorno ..
“Certamente
.. ci hanno raggiunto anche Tanya e gli altri …” replicò
mesta
Non mi sfuggì
la risatina di scherno di mio fratello all’udire quel nome
e non fui l’unico a notarla
“Jasper che
hai da ridere?” chiese una voce melodiosa più distante … la sua
Ebbi un tuffo
al cuore udendola e un’inconsapevole sorriso si dipinse
sulle mie labbra … quanto mi mancava poter ascoltare quella voce …
“nulla Bella
… ti spiego dopo“ le rispose prontamente “Non sappiamo
ancora precisamente quando torneremo .. ma probabilmente domani o forse
tra due
giorni” esitò “Forse è meglio che vada … dobbiamo raggiungere Aro!
Salutaci gli
altri”
E
così dopo gli ultimi convenevoli la telefonata terminò, lasciandomi in
trepidante attesa del suo ritorno.
|
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Capitolo 28 *** Il mio personalissimo incubo ***
Mie Fan Fiction
Ed eccomi con il nuovo
capitolo! ho postato prestissimissimo hihihihihjihihi
^_____________________^ ieri sera avevo voglia di scruvere! cmq credo non manchino
più di tre capitoli alla fine!!!
Dimenticavo ... come mi
è stato richiesto il mio indirizzo msn è :
i_sil@hotmail.it
midnightsummerdreams:
grazie mille!!
spero tanto che anche questo chappy sia di tuo gradimento!!! kiss Manu
Uchiha_chan:
ahahahahahha
povero disgraziato ... capitano tutte a lui!
lory_lost_in_her_dreams:
grazie milleeeee!!
ho postato prestissimo!!! ^______________^
Valle89:
nuuuuuuuuuuuuuuuuuuu
chiedo perdonoooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!! tanto a brevissimo
sarà soddisfatta tutta la tua curiosità essendo
ormai arrivata al termine!
Elrilin:
effettivamente
proprio io non posso parlare di sadismo ahahahahahhahaahh ... lo
ammetto e chiedo venia! XD
Hikary_a18:
ma
coooooooooooooooomeeee??? ma povero piccolo Joshua XD
Sognatrice85:
sisi lo so ...
sono insopportabile hihihihihi in compenso posto sempre presto presto e
non vi faccio attendere molto!
Musa_Talia: grazie mille per i
complimenti e per aver recensito!! fa sempre molto piacere leggere cosa
ne pensa chi legge la storia ^______________^ e soprattutto il fatto
che i capitoli vengano considerato imprevedibili
hihihihihihihihiihih!!! ancora grazie mille!! kiss Manu
SIRYA95:
ahahahahah Tanya e
i suoi tentativi di molestia sessuale ahahahahahahahahahahah
gerby88:
ahahahah in questo
chappy ho anche spiegato cosa ha fatto Tanya per terrorizzare eddino!
povero caro ... le manie omicide non fanno che aumentare .. e come
dargli torto?
stezietta
w: l'ho
scritto in questo chappy cosa ha fatto Tanya! hihihihi ecco
perchè adoro le recensioni.. mi permettono di specificare le
parti che + vi interessano!! hihihihi
Goten,: hihihihihi povera Tanya
.. dico solo questo mhuahahahahahaahah
pingu_bella:
grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!
lazzari:
eddino
è paranoico XD ahahahahahahahahha cmq dai che la storia
è quasi finita e i misteri saranno a breve tutti svelati!! XD
Il mio personalissimo incubo
Dopo la
telefonata mi recai nuovamente nella mia stanza ricorrendo alla
musica per alleviare un minimo la mia tensione.
“Ancora
due giorni al massimo e poi potrò rivederla!”
questo il pensiero
che vagava costante nella mia mente
Ancora due
giorni di tortura … e poi
E poi cosa
deciderà?
Quando ho
udito la sua melodiosa voce attraverso il telefono il cuore mi
si è riempito di gioia … possibile quanto anche
così poco riuscisse a farmi
gioire!
Possibile che
in così poco tempo fosse divenuto il fulcro dei miei
pensieri e della mia intera esistenza? Si … su questo non vi
era di certo alcun
dubbio.
Stanco decisi
di fare un bagno, non prima di aver barricato la mia
stanza e ordinato tassativamente ad Alice di tenere Tanya lontana da
me,
dandomi un minimo di intimità almeno in quei momenti e
promettendo un bel
regalo alla mia sorellina in cambio della sua collaborazione. Sapeva
benissimo
che le avrei ricomprato un intero armadio pur di evitare
l’esperienza passata …
Come si suol
dire … bisogna imparare dai propri errori … e
dopo essermi
trovato Tanya nuda nel mio bagno con intenzioni moleste ho prestato
attenzione
a far si che non si ripetesse.
Mi aveva
letteralmente terrorizzato … per quanto potesse apparire
strano, pur essendo bellissima non mi attirava e di certo non mi sarei
sprecato
con lei! Non la desideravo .. ma soprattutto non volevo illuderla! Non
sarebbe
stato un comportamento da gentiluomo ed io invece mi ero sempre
reputato tale.
Seppur il giorno della sua intrusione in bagno pronunciai parole
scurrili che
mai in altri momenti avrei osato proferire.
Ma quando
è troppo è troppo!!!
Fortunatamente
per me Alice tenne fede alla sua parola e riuscii a
donarmi un po’ di sollievo da quella presenza scomoda,
trascinandola in un giro
di shopping folle ed essendo una passione per entrambe si diedero
letteralmente
alla pazza gioia svaligiando una quantità di negozi inaudita
e spendendo un
intero patrimonio. Con tutti i vestiti che mia sorella regalava in
beneficenza,
dopo averli indossati non più di tre volte, avrebbero potuto
acquistare un
castello!
Ma con mio
grande rammarico lo shopping non durò abbastanza
… fosse
stato per me avrebbe dovuto protrarsi almeno per le seguenti
ventiquattro ore,
ma a quanto pareva a Seattle non vi erano centri commerciali che
lavoravano ad
orario continuato.
Avrei dovuto
scrivere una petizione a riguardo …
Così
trascorsi ventiquattro ore da incubo, Tanya non mi lasciava un
istante da solo e questo non faceva che incrementare il
mio nervosismo, soprattutto per i pensieri
tutt’altro che casti che vorticavano nella sua mente.
“Tanya
… ma rammenti il mio potere” sbottai
d’un tratto dopo aver
tentato in ogni modo di ignorarla ma con scarsi risultati!
“certamente”
pigolò facendomi gli occhi dolci
Sospirai e
tentai di riprendere la calma e non sbranarla … odiavo
quella
finta innocenza “Allora ti renderai conto che io posso
ascoltare tutto ciò che
la tua mente sta ideando in questo preciso istante”
“Non
vedo dove sia il problema … io ti voglio e non mi sembra di
averti
mai celato questo mio desiderio” mi comunicò
sfacciata
Rimasi
pietrificato, incapace di ribattere … l’avevo
rifiutata più e più
volte in quegli anni eppure pareva non comprendere il mio mancato
interesse per
lei. Probabilmente il suo orgoglio non le permetteva di accettare una
tale
realtà … effettivamente non potevo non
considerarla molto bella, avvenente e
sensuale come ogni vampiro … ma troppo sciocca e
superficiale per i miei gusti.
Riusciva ad essere anche peggio di Rosalie … nella sua mente
non c’era nulla oltre
che la sua immagine … e il desiderio di essere venerata!
Una mente
decisamente piatta!
“Sarei
per te una compagna perfetta … “
continuò lei notando la mia
esitazione e interpretandola in modo sbagliato.
Come sempre
d’altronde.
Sbuffai
deciso ad allontanarmi, non avevo intenzione di rispondere in
modo sgarbato pur essendo non poco tentato … quindi preferii
trovare rifugio
altrove …
Mi recai nel
salone dove notai il mio pianoforte in bella mostra … erano
giorni che non suonavo e quasi inconsciamente afferrai lo sgabello e
alzai il
coperchio del piano. Accarezzai i tasti con le dita, lasciandole
scorrere senza
imprimere alcuna pressione e beandomi della sensazione di pace che
quello
strumento era in grado di donarmi …
Dopo qualche
istante le note della melodia scritta per lei riempirono la
sala, per quanto potesse sembrare masochista adoravo sentire quella
musica in
cui avevo impresso tutto il mio amore per lei … in cui i
sentimenti più
profondi che il mio animo era mai stato in grado di provare avevano
preso forma
di note … per lei e lei soltanto.
Il mio
cucciolo di puma … sorrisi inebetito a quel pensiero,
chiudendo
gli occhi ed escludendo il mondo attorno a me!
La porta di
casa si aprii ma non me ne curai continuando a suonare
rifugiandomi nel mondo felice fatto dei ricordi dei pochi istanti con
lei
condivisi …
Esclusi tutto
all’infuori di ciò …almeno sino a
quando un profumo
meraviglioso non arrivò prepotente alle mie narici, il suo
profumo. Spalancai
gli occhi voltandomi verso la fonte ed incrociai il suo sguardo
timoroso.
“Siamo
tornati in anticipo” annunciò Jasper mentre Alice
gli saltava al
collo entusiasta per la sorpresa. A quanto pareva Isabella aveva
nuovamente
bloccato i poteri del folletto … ma non ne compresi il
motivo!
Lanciai
un’occhiata scettica verso mio fratello attendendo di
ricevere ulteriori
spiegazioni … ma soprattutto avere notizie sulla decisione
di Isabella. Pur non
essendo certo di voler veramente conoscere la verità, il suo
sguardo timoroso e
sfuggente non era un buon segno.
Affatto!
*Mi dispiace
.. non ha ancora deciso se restare! Mi dispiace di averti
incoraggiato .. ma fratello ti assicuro che avevo ed ho
tutt’ora dei buoni
motivi … * tentò di discolparsi accorato.
Gli feci un
cenno del capo per tranquillizzarlo, conoscevo i suoi
pensieri, sapevo quanto realmente sperasse di vedermi conquistare
quella che
per lui era una sorella. Sapeva che l’avrei amata in eterno
se lei avesse
voluto … se lei me ne avesse dato la possibilità
Le mie
sorelle ed il resto della famiglia riabbracciarono Jasper ed
Isabella, facendo anche le dovute presentazioni verso gli esponenti del
clan di
Denali presenti, in quel momento infatti Carmen ed Eleazar erano
assenti a
causa della caccia. Mi domandai se Jasper le avesse accennato della
presenza di
Eleazar, ma notando che lei non pose domande a riguardo immaginai non
lo avesse
fatto. Isabella continuava a guardarsi attorno spaesata e visibilmente
imbarazzata probabilmente per la mia presenza, non ci salutammo
calorosamente
come era invece accaduto con gli altri membri della famiglia, ci limitammo solo ad un
fugace scambio di
sguardi che non seppi come interpretare …
Il suo
nervosismo era palese quanto il mio …
“Tu
devi essere la famosa Isabella!” mormorò con tono
fintamente
amichevole Tanya. A quanto aveva compreso era stata lei la fonte del
mio stato
catatonico .. seppur non ne avesse capito il reale motivo. Non
immaginava
nemmeno lontanamente il mio interesse per il piccolo angelo
… tutt’altro!
Pensava di odiassimo a morte … il che forse era vero per
lei, ma di certo non
per me
Bella non si
lasciò scappare il tono alterato della vampira ed in un
attimo la sua espressione spaurita scomparve sostituita da una che
trasudava
sicurezza e disinvoltura “Non sapevo di essere famosa
… e posso sapere tu chi
saresti?!” domandò atona
La osservammo
tutti sorpresi meno che Jasper che invece tratteneva a stento
le risate avvertendo la sensazione di confusione e di Tanya che
però non perse
tempo a presentarsi
“Piacere
… io sono Tanya”
“Il
piacere è tutto mio!”
Tanya
accorciò le distante prendendo il mio angelo sottobraccio ed
invitandola a seguirla fuori per poter conversare, purtroppo notai le
sue
intenzioni attraverso i suoi pensieri ed inevitabilmente mi agitai. Non
volevo
che quella pazza peggiorasse quella situazione già
sufficientemente precaria.
Feci per alzarmi e seguirle ma Jasper mi si parò dinanzi
bloccandomi il
passaggio. Gli
rivolsi uno sguardo truce
“Jasper
… devo fermare quella pazza” sussurrai tentando di
farmi strada
e procedere
Lui scosse la
testa divertito “Fermo … adesso assisterai ad una
scena
divertente … veni con me e fai piano! Non voglio che ci
sentano”
Lo osservai
stranito, convincendomi che durante il viaggio a Volterra
doveva essere accaduto qualcosa che lo aveva privato del senno, ma
essendo così
convinto decisi di seguire il suo esempio, particolarmente incuriosito
per ciò
che sarebbe accaduto.
Ci appostammo
dietro un albero poco distante da dove Tanya ed Isabella
si erano fermate e ci mettemmo in ascolto.
La vampira
bionda abbandonando l’aria di finta cordialità si
pose
dinanzi ad Isabella con aria minacciosa
“Non
so cosa tu abbia fatto ad Edward … ma ti consiglio di
stargli lontana” sibilò
accompagnando la minaccia con un ringhio
Per poco non
scattai verso di lei staccandole la testa a morsi solo per
aver osato ringhiare contro il mio angelo, ma Jasper mi
bloccò prontamente per
la spalla impedendomi di mettere in pratica il mio progetto
“Aspetta”
sussurrò ghignando
Isabella si
avvicinò a lei accorciando quasi totalmente le distante e
fissandola attentamente negli occhi mentre un ghignò non
proprio benevolo si
dipingeva sulle sue labbra “Nessuno mi da ordini .. e credo
sia meglio tu
comprenda immediatamente che per il tuo bene sia il caso starmi alla
larga”
“E
perché dovrei
temerti?” ringhiò
questa mal celando la sua agitazione
Isabella
incuteva timore, il suo sguardo di ghiaccio trasudava una
sicurezza totale
“non
credere che io sia diventata la pupilla di Aro per il mio bel
faccino … la sofferenza trasforma e a me ha permesso di
divenire una macchina
da guerra senza pari … sarei capace di farti a pezzi in meno
di un secondo non
dandoti il tempo nemmeno di emettere un flebile urlo! ”
chiarì in tono malvagio
ma senza perdere la sua compostezza
Tanya
deglutii rumorosamente terrorizzata dallo sguardo feroce negli
occhi di Isabella, possibile potesse essere bella anche mentre
proferiva
minacce? Dannazione era tremendamente eccitante … rimasi
incantato ed
affascinato mentre Jasper non riusciva a trattenere le risate
percependo il
terrore puro di Tanya
Mi domandai
se le sue parole fossero veritiere … in realtà
non riuscivo
a credere fosse in grado di fare del male a qualcuno! Ma sembrava
maledettamente seria ed oltretutto come aveva detto lei ci doveva
essere una
motivazione per la sua posizione tra le file della guardia dei Volturi
… cosa
che non ero mai riuscito a spiegarmi!
“Ora
ti conviene svanire dalla mia vista!” le ordinò
tassativamente e la
vampira non se lo fece ripetere due volte.
Quando Tanya
fu abbastanza lontana Jasper non riuscii a trattenere le
risate facendo voltare immediatamente Isabella verso di noi
… il suo sguardo
era tornato quello di sempre.
“Bells
sei stata mitica … dovresti vedere che paura che ha
avuto!” si
congratulò mio fratello ansante per le troppe risata
“Ti
assicuro che i suoi occhi rivelavano anche più del tuo
potere” lo
canzonò divertita, sempre attenta a non volgere lo sguardo
su di me
“Mi
domando se tu sia realmente brava come dici!” dichiarai serio
“Ti
assicuro che è una vera furia !” una voce alle
nostre spalle ci fece
voltare …
“Eleazar
!!!” urlò Bella prima di corrergli incontro
“Come sono felice
di vederti .. è passato tantissimo tempo dalla tua fuga
dall’Italia … ma come
mai sei qui?” chiese lei tutto d’un fiato. Pareva
realmente felice di vederlo …
Ghignò
“Sono del clan di quella che hai terrorizzato a morte
… devo
ammettere che i frutti dei miei allenamenti si notano”
“Se
non fosse stato per te non sarei sopravvissuta neanche due giorni in
quell’inferno!” ghignò lei
“Alice
mi aveva detto che sareste tornati tra qualche giorno … mi
ha
raccontato della tua amicizia con Jasper!!!!”
Lei
annuì vigorosamente “abbiamo anticipato la
partenza … “ chiarì lei
senza soffermarsi troppo
“Diciamo
che siamo stati costretti … la nostra Bella ha fatto a pezzi
Demetri per averla toccata” ci comunicò mio
fratello rivolgendole una finta
occhiata di ammonimento, seppur potei constatare dai suoi pensieri che
se non
fosse stata lei a farlo a pezzi, ci avrebbe pensato lui stesso a
sistemarlo.
Non potei
trattenere un ringhio di disapprovazione a quella notizia …
quel maledetto come aveva osato sfiorarla. Ero seriamente deciso a
compiere
un’incursione a Volterra a terminare quello che lei aveva
solo iniziato …
Lo sguardo
sorpreso di Eleazar fu eloquente *Ora capisco il tuo comportamento
… ti sei innamorato di lei!*
Udito il suo
pensiero voltai il viso altrove imbarazzato, andando però
ad incrociare lo sguardo di Isabella che mi osservava con
un’espressione mista
tra il confuso e qualcosa che non seppi decifrare.
“Sarà
meglio che io vada a caccia … il viaggio in aereo mi ha
stremata”
annunciò lei allontanandosi seguita da Eleazar che si
offrì di farle compagnia
per poter rievocare i vecchi tempi.
Quando fu
abbastanza distante mi lasciai cadere sull’erba con uno
sbuffo
“Possibile io sia sempre eccessivamente impulsivo?”
domandai ironicamente più a
me stesso che a mio fratello
“La
gelosia è un sentimento decisamente potente
…” mormorò ghignando
“Non
c’è nulla da ridere .. la mia situazione non fa
che peggiorare”
“Sbaglio
o non avete ancora parlato? Come fai a dire stia
peggiorando?”
mi ammonì
Lo osservai
scettico “Per il motivo che alla mia dichiarazione ha optato
una fuga in un altro continente e che da quando è tornata
non mi ha rivolto la
parola!”
Mio fratello
scosse la testa in segno di disapprovazione “Torniamo in
casa”
Annuii
e lo seguii ancora perso nei miei pensieri.
Ringrazio
immensamente le 14
persone che hanno commentato
non
immaginate come mi fa piacere leggere i
vostri commenti!!
me
contenta come una pasqua!! hihihihhihihi
è estremamente gratificante poter leggere i vostri commenti
e vi ringrazio con tutto il cuore!
Mi dispiace
non poter rispondere personalmente ad
ognuno ma già trovare il tempo per scrivere il capitolo
è stato
complicato!
ma provvederò a recuperare la prossima volta!
Grazie
anche alle 176
persone che hanno aggiunto questa storia tra i preferiti
e
le 71
tra le storie seguite!
kiss
Manu
Fermatevi
per un commentino pleaseeeee mi farebbe piacerissimo
|
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Capitolo 29 *** Extra: Bella ***
Ed eccomi con il nuovo
chappy! ^^ vi ringrazio immensamente per i commenti sto gongolando hihihihih sono
tantissimi!!!!!! grazie grazie grazieee ... purtroppo in
questo momento non posso proprio rispondere ... ho 5 ff da aggiornare e
non ho scritto ancora nulla! ç_ç e dovrei riuscire a scrivere tutti gli
aggiornamenti stamattina ... sisi come no!
cmq spero che questo
piccolo extra possa darvi un pò di info in più su Bella e sui suoi
sentimenti!
Extra
: Bella
Non riuscivo
minimamente a comprendere il suo comportamento? Che fosse geloso? Che
si fosse
irritato per l’irriverenza di Demetri?
Avrei tanto
desiderato conoscere i suoi sentimenti verso di me … per quanto quella
confessione mi avesse scaldato il cuore c’era qualcosa che mi
tratteneva. Era
sempre stato tremendamente brusco nei miei confronti … pareva mi
odiasse …
perché quel
cambio improvviso?
Perché?
Perché quanto
tutto sembrava riprendere colore lui doveva arrivare a sconvolgere la
mia vita?
Perché quando
la serenità iniziava a prendere il posto dell’angoscia lui doveva
trascinarmi nuovamente
in un mondo di paure e timori?
Perché?
Non avevo
sofferto abbastanza …
Non potevo
infrangere quella promessa … il giorno del nostro matrimonio mi ero
donata a lui ….
Poteva
apparire
sciocco e forse folle … ma come potevo tradire la sua memoria?
Come?
Lui mi aveva
salvata!
Lui era morto
a
causa mia ..
Per
proteggere
me …
Per
proteggere
quella vampira tanto fragile da non essere capace di rispondere ad un
attacco ….
Incapace di
controllare i suoi poteri!
Se solo
avessi
saputo di essere uno scudo ..
Se solo mi
fossi allenata lui sarebbe ancora
con
me!
Lo avrei
protetto ….
Invece …
quella
stupida e indifesa mocciosa che ero …
Era stata la
causa della mia condanna!
Odiavo
battermi
…
La violenza
non
era per me …
Non lo era
mai
stata sin da quando ero umana …
C’era sempre
qualcuno a proteggermi dalle brutture del mondo
Jasper
durante
la mia infanzia … e
anche dopo la
trasformazione seppur tra le quinte
E Joshua … mi
era stato accanto aiutandomi a superare la scomparsa del mio amico …
Pur essendo
un
vampiro già da allora mi amava …
Amava me sin
da
umana …
Quanto io
amavo
lui!
Credevo che
nessuno avrebbe mai potuto rubare nuovamente il mio cuore
Che nessuno
avrebbe mai potuto donarmi sensazioni ed emozioni tanto grandi …
Eppure …
Da quel
maledetto giorno tutto era mutato …
dov’era
adesso
quella ragazzina ingenua?
Era morta con
lui …
Lasciando il
posto ad una atroce macchina da guerra …
Per anni mi
sono allenata … per anni non ho passato giorno senza combattere e senza
imparare a controllare i miei poteri
Non avrei
permesso più a nessuno di strapparmi la felicità tanto facilmente
Seppur ero convinta che mai
avrei recuperato
la mia vita …
Nella mia
esistenza solo un vuoto era rimasto … credevo che nessuno avrebbe mai
potuto
colmarlo
tuttavia …
quel
giorno a Volterra lo sguardo di Edward mi aveva incantato e per qualche
motivo
mi ero sentita legata a lui da un qualche filo che inesorabilmente mi
trascinava nella sua direzione …
Avevo
navigato
contro corrente
Andando
contro
i miei stessi sentimenti …
Con la paura
di
ciò che mi attendeva proprio quando avevo recuperato il mio equilibrio …
Per quanto la
mai vita potesse essere priva di senso
Non mi
restava
nulla da perdere … e ciò in qualche modo mi rasserenava …
Nulla da
proteggere
Nulla che
avrebbe potuto crearmi sofferenza …
Nulla che
avrebbe potuto intaccare la sua memoria …
Perdonami
Joshua!
|
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Capitolo 30 *** Album ***
Ed
ecco a voi un altro bel chappy scritto con i piedi ... se non sapessi
di non gradire l'alcol potrei affermare di averlo scritto sotto
l'effetto di una bella bottiglia di vodka! ma purtroppo non
è così e sono costretta ad assumermene la piena
responsabilità! chiedo venia anche per gli orrori che
probabilmente potrete trovare all'interno ... devo trovare qualcuno che
mi faccia la cortesia di correggermi i chap ma purtroppo non conosco
nessuno che possa farlo ...
ps:
credo che questo sarà il penultimo chappy di questa ff.
Comunque
Mie Fan Fiction
bene
... dopo aver sclerato rispondo alle vostre bellissime recensioni:
Frafra9:
nel prossimo capitolo sarà spiegata per intero la storia di
Bella ... praticamente sarà tutto un chappy dove lei parla
XD
Valle89:
GRAZIE sono contenta ti abbia fatto un buon effetto il chappy! adoro
scrivere questi generi di extra ahahahahah
Hikary_a18:
ma noooooooooooooooooooooooooo ... povero Joshuaaaaaa
ç_ç non volergli così male povero caro!
SIRYA95:
ahahahah grazie per esserti fermata a commentare! sai che mi fa sempre
piacerissimo ^____________^ kiss
lory_lost_in_her_dreams:
grazie mille!!!!!! l'estra serviva proprio a questo ..., a farvi capire
i sentimenti di Bella che a lui appaiono troppo confusi ma che in
realtà sono solo mossi dalla sua paura ...
lazzari:
hihihhii bhe nel prox chappy poi sarà tutto tutto chiarito
... credo sarà l'ultimo e poi ci sarà l'extra! ma
non è ancora sicuro!
serve:
sisisi ... non è che non ama Joshua ... ma ...
vabbè questa cosa la spiegherà Bella nel prox
chappy!
stezietta
w: eddy è sul punto dell'esaurimento nervoso
povero Caro ... anche se io lo trovo tremendamente divertente in questa
veste
pingu_bella:
credo sia normale ... ha avuto una vita complicata!
ç_ç
Musa_Talia,:
grazie mille!! ^___^ sono felice che l'extra abbia chiarito parte dei
tuoi dubbi!! grazie mille per aver commentato
LadySile:
non è che non crede alle sue parole .. è solo
spaventata da quello che prova e da quello che prova lui ! una cosa
è arrendersi e far scivolare via la propria vita come se
nulla fosse ... una cosa è riavere qualcunon da amare e da
proteggere! lei ha sofferto da morire quando josh è morto
... e teme di amare di nuovo
Uchiha_chan:
sisisissi!! XD di nodi ce ne sono parecchi!!! hihihihi
Album
Tornai a casa seguendo
Jasper, perso nelle mie elucubrazioni … per quanto volessi
cercar di pensare in
positivo … mi riusciva non poco difficile.
Il suo comportamento
non era un buon segno … che non volesse incrociare il mio
sguardo non era un dettaglio
trascurabile ed il timore che da un momento all’altro potesse
fuggire e tornare
a Volterra o chissà dove, mi terrorizzava!
*Dai Edward …
stai
tranquillo!* mi ammonì con il pensiero mio fratello mentre
apriva la porta di
casa. Tutti voltarono lo sguardo su di noi e dai loro pensieri compresi
fosse a
causa di Tanya, che era entrata trafelata e con
un’espressione non poco
allarmata. Naturalmente Alice aveva visto tutto ma aveva preferito far
mantenere a Tanya un minimo di dignità e non era scesa nei
dettagli. Non
riuscii a trattenere una risata sommessa
che cercai invano di mascherare schiarendomi la voce.
Jasper mi
osservò
perplesso ma non me ne curai e mi avviai verso la mia stanza dove mi
attendeva
una bella sorpresa – in realtà questa sorpresa di
bello non aveva proprio nulla
- … avvertì presto il flusso di pensieri di Tanya
che aspettava il mio arrivo
comodamente stesa sul mio divano, pronta a narrarmi la sua disavventura
sperando di trovare in me un alleato alla sua causa.
Ridacchiai sommessamente
… non sapeva quanto si sbagliava.
Era ancora convinta che
tra me e Bella ci fosse un profondo odio e dopo averla conosciuta
trovava
giustificata questa mia presunta avversione per lei.
Illusa di una vampira
…
Naturalmente
l’idea di
conversare con lei non mi era affatto gradita, quindi tornare nella mia
stanza
era momentaneamente da escludere … mi osservai attorno
velocemente andando alla
ricerca di una via d’uscita sino a quando la porta di una
stanza infondo al
corridoio non attirò la mia attenzione e senza pensarci due
volte mi ci
catapultai.
Richiusi la porta
dietro di me e tirai un sospiro di sollievo … qui la pazza
di Tanya non sarebbe
mai entrata … temeva troppo Isabella per fare un gesto tanto
avventato . mi
osservai attorno inspirando l’odore del mio angelo, era
tornata da poco eppure
nella stanza il suo profumo era tornato vivo come mai … mi
era mancato
immensamente in quei giorni della sua fuga.
Di tanto in tanto
entravo in questa stanza osservandomi attorno malinconicamente e
notando quanto
fosse tetra senza la sua presenza …
Solo un tormento per i
miei occhi … costretti ad osservare il vuoto lasciato da lei.
Constatai nella stanza
la presenza di numerosi oggetti nuovi … probabilmente aveva
recuperato le sue
cose a Volterra, adesso la camera aveva un tocco personale che prima
decisamente mancava. Erano tutti oggetti semplici, perlopiù
un gran numero di
libri, qualche foto in alcune delle quali riconobbi Jasper e Bella da
bambini,
entrambi con le guanciotte rosse e piene e un sorriso spensierato che
infondo
aveva abbandonato il viso di entrambi. Avevano un’aria tanto
innocente … e
pensare che se Jasper non l’avesse trasformata adesso
Isabella sarebbe morta …
a quel pensiero mi sentii invaso dal panico!
Una sola decisione
aveva mutato completamente la mia esistenza …
Mentre continuavo a
curiosare notai un oggetto – apparentemente un libro
– riposto accuratamente in
una scatola. Attirato da esso lo afferrai delicatamente attento a non
rovinarlo
… pareva essere prezioso dall’involucro di
protezione che lo avvolgeva. Iniziai
a sfogliarlo e notai con mio sommo stupore non fosse un libro
… ma un album di
foto!
Iniziai a sfogliarlo
avido soffermandomi su ogni espressione del suo volto … pura
gioia, amore,
serenità … i suoi occhi colmi di tenerezza per
quello che non ero io!
Le foto del suo
matrimonio con Joshua! Foto sbiadite che ritraevano il mio bellissimo
angelo
felice come non l’avevo mai vista!
Con un sorriso radioso
disegnato su quelle labbra piene che avevo potuto solo sfiorare
…
Magnifica .. una sola
parola per esprimere tutta la sua bellezza avvolta in un delizioso
abito
bianco.
Stupenda … ma
non mia!
Ero tanto preso dai
miei pensieri che non avvertii nemmeno la porta aprirsi.
“Potrei sapere il
motivo della tua irruzione nella mia stanza?” una voce non
poco alterata mi
ridestò facendomi sobbalzare e quasi non mi cadde
l’album di fotografie dalle
mani.
Si avvicinò
afferrandolo, anche se con delicatezza, per riporlo nuovamente nella
scatola,
come un piccolo e prezioso tesoro da celare agli occhi altrui. Si
voltò
nuovamente verso di me con un cipiglio inquisitorio
“Allora? Sto
ancora
aspettando!” esclamò adirata. Probabilmente per la
mia incursione nella sua
stanza e per aver frugato tra le sue cose. Effettivamente era anche la
seconda
volta che accadeva … stavo passando troppo tempo con Alice.
Presi un respiro
profondo “mi stavo nascondendo?” mormorai tenendo
la testa bassa per occultare
la mia espressione colpevole.
Arcuò un
sopracciglio
scettica facendomi cenno di continuare
“Questa
è l’unica
stanza dove posso nascondermi da Tanya … ha paura di te e di
conseguenza non
farebbe mai irruzione qui!”
Mi aspettavo iniziasse
ad urlarmi contro e mi cacciasse fuori a pedate dalla stanza invece
iniziò a
ridere .
Come al solito le sue
reazioni restavano per me imprevedibili “Tu … mi s
– stai dicendo che ti stai
nascondendo … oddio .. non ci credo .. un vampiro grande e
grosso che si
nasconde da una piccola oca indifesa??” disse tra una risata
ed un’altra. Tanto
che stremata e ansante si gettò sul letto ancora preda
dell’ilarità.
La osservai truce
“Complimenti … ridi delle mie disgrazie”
replicai indignato seppur in realtà mi
gradivo poterla vedere tanto allegra … ma soprattutto sapere
di esserne io la
causa. Quella risata cristallina e viva ancora riecheggiava nella mia
mente.
Si mise a sedere sul
letto “Perdonami … ma è una cosa
così divertente …” biascicò
tentando di
contenersi.
Le rivolsi un sorriso
sghembo “Allora mi farai rifugiare nel tuo regno?”
chiesi addolcendo lo sguardo
Mi osservò per
qualche
istante persa in chissà quale pensiero e non potei fare a
meno di deglutire un
paio di volte a vuoto a causa della tensione
“Ok …
credo di
dovertelo! E poi avrei bisogno di parlare con te!” disse
seria. Quelle parole mi
fecero gelare il sangue nelle vene – metaforicamente parlando
– e stavo
realmente ponderando l’idea di fuggire da quella stanza prima
che qualcosa di
spiacevole fuoriuscisse dalle sue labbra …
Magari potevo lanciarmi
dalla finestra …
Non mi sentivo pronto
ad ascoltare del suo rifiuto ma alla fine cedetti ed annuii inerme.
“Dimmi”
mormorai
mettendomi comodo sulla sedia cercando di apparire disinvolto, pur
essendo
agitato come non mai. Mi sentivo ansioso …
Avanzò verso di
me
fermandosi a recuperare l’album nella scatola e facendomi
segno di sedermi sul
letto, ciò mi lasciò non poco interdetto.
Incuriosito e perplesso feci come
aveva richiesto e mi accomodai accanto a lei. Volsi la mia attenzione
all’album
che continuava a sfogliare lentamente, soffermandosi sulle varie foto
probabilmente rammentando quei momenti felici … come il suo
sguardo mi
suggeriva.
Sembrava assorta
…
Passammo così
non so
quanto … senza proferir parola e pur non comprendendo bene
le sue intenzioni
dovetti ammettere che mi rilassai non poco, era bello poter osservare
quelle
foto … ma soprattutto ero felice del fatto che me le stesse
mostrando lei
stessa. Non si era mai concessa un gesto simile che rivangasse quel
passato che
a tutti celava …
Tendeva sempre a
nascondere quella parte della sua vita … infondo
ciò che sapevo di Joshua era
ben poco e non per sua ammissione, ma solo grazie a dettagli sfuggiti
ad Alice
e a Jasper. Bella si era limitata a comunicarmi di essere sposata
… ma non
altro!
Sobbalzammo quando
qualcuno bussò alla porta riportandoci alla
realtà e ci guardammo curiosi. Provai
a sondare i pensieri della persona in questione
“Tanya”
sibilai in un
sussurro.
La osservai nella
speranza avesse una soluzione per salvarmi da quell’impiccio
… non avevo
nessuna intenzione di allontanarmi da quella camera e da
quell’atmosfera di
intimità che si era creata tra noi.
Sbuffò
fingendosi
spazientita, tentando invano di celare il sorrisetto beffardo dipinto
sul suo
bellissimo volto, e
si alzò dal letto
facendomi cenno di fare altrettanto
“Arrivo”
urlò per farsi
sentire da Tanya mentre io nervosamente mi guardavo attorno alla
ricerca di un
nascondiglio!
Mi sentivo uno di quei
personaggi delle soap che Emmett guardava il pomeriggio in tv
… avrei potuto
impersonare uno di quegli uomini colti in flagrante nella camera da
letto della
propria amante che tende di nascondersi dal marito di lei …
scegliendo i posti
più impensabili.
Sghignazzai come uno
sciocco attirando su di me un’occhiata perplessa da Bella
….
Si avvicinò
all’armadio
aprendo le ante coprendo il rumore facendo cadere dei libri
… la osservai
incuriosito almeno sino a quando non mi tirò per il braccio
spingendomi
all’interno di quell’angusto spazio facendomi segno
di tacere.
Richiuse immediatamente
le ante mentre io rannicchiato in un angelo inspiravo il suo
meraviglioso
profumo che aveva impregnato gli abiti attorno a me!
Non so cos’altro
successe con precisione non potendo leggere nella sua mente ma mi parve
avesse
aperto la finestra ma non ne compresi il motivo … forse per
celare il mio
odore. Sentii la porta aprirsi
*non ci sono dubbi
…
questo è l’odore di Edward* penso Tanya irritata a
morte mentre si domandava il
motivo della mia presenza nella stanza di Isabella. Maledii mentalmente
quell’arpia
… aprire la finestra era servito a ben poco …
“Posso fare
qualcosa
per te ?” chiese atona il mio angelo
“Sto cercando
Edward!”
replicò quest’ultima tentando di sorridere, mentre
i suoi pensieri erano un
groviglio di insulti non ripetibili
Isabella arcuò
un
sopracciglio fingendosi sorpresa. Dovevo ammettere che le sue doti di
attrice
erano quasi pari a quelle di Alice. Da oscar
“E? perché saresti venuta a bussare
alla mia porta?”
“Sento il suo
odore”
sibilò in risposta iniziando ad alterarsi
“è
venuto a chiedermi
uno dei libri che Esme aveva gentilmente riposto nella mia libreria
… credo sia
andato a leggere da qualche parte” esitò
“ma non saprei altro … non parliamo
granché e la sua vita non rientra nei miei
interessi” terminò acida
Quella frase mi
colpì
come uno schiaffo e sperai vivamente fosse solo una semplice bugia per
allontanare Tanya, che soddisfatta dalla risposta si dileguò
partendo alla mia
ricerca. Auspicai vivamente
andasse a
cercarmi oltre il confine dei licantropi …
Avvertii il cigolio
dell’armadio e potei ammirare una Bella sorridente che mi
osservava ghignando
…. Forse per la mia posizione rannicchiata nel bel mezzo dei
suoi abiti o per
la scenetta appena costruita … o per chi sa cosa …
La sua mente a me
oscura mi impediva di comprendere a pieno gran parte delle sue
espressioni …
per non parlare dei suoi comportamenti!
Per me era e sarebbe
sempre rimasta un vero e proprio mistero … un bellissimo
mistero per essere
precisi
“Sul serio
… non
capisco come tu possa avere un tale terrore di lei” mi
canzonò
Ringhiai sommessamente
“Non sei tu ad essertela trovata nuda nella doccia”
replicai incrociando le
braccia offeso non muovendomi dalla mia posizione. Mi piaceva essere
avvolto
dal suo odore …
Strabuzzò gli
occhi per
poi scoppiare a ridere senza ritegno
Iniziai a sospettare di
aver rubato ad Emmett il ruolo di giullare di casa …
Quando finalmente si
placò mi osservò attentamente mordendosi il
labbro inferiore “ Esci di li … ti
racconterò la mia storia” eistò
“questa volta senza omissioni”
Ringrazio
immensamente le 13
persone che hanno commentato
non
immaginate come mi fa piacere leggere i
vostri commenti!!
me
contenta come una pasqua!! hihihihhihihi
è estremamente gratificante poter leggere i vostri commenti
e vi ringrazio con tutto il cuore!
Mi dispiace
non poter rispondere personalmente ad
ognuno ma già trovare il tempo per scrivere il capitolo
è stato
complicato!
ma provvederò a recuperare la prossima volta!
Grazie
anche alle 184
persone che hanno aggiunto questa storia tra i preferiti
e
le 76
tra le storie seguite!
kiss
Manu
Fermatevi
per un commentino pleaseeeee mi farebbe piacerissimo
|
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Capitolo 31 *** La mia storia ... ***
Capitolo betato
by digghi
ps: risp ai commenti a
fine pagina
La
mia storia …
La
osservai esterrefatto, restando immobile e rannicchiato in un
angolo di quell’enorme armadio che straripava di abiti di
tutti i tipi. Per un
momento mi era parso di aver udito male … ma razionalizzando
mi ero convinto
che questo non fosse possibile considerando l’udito
sopraffino di noi vampiri.
Potevo
essere impazzito?
Era
una possibilità più che plausibile …
quindi per non fare la
parte del pazzo visionario decisi di attendere un segno che mi
rivelasse la
veridicità di quelle parole …
Arcuò
un sopracciglio scrutandomi perplessa “Edward …
perché mi
fissi con quell’espressione da pesce lesso??? Credevo volessi
conoscere la mia
storia … ma se non ti và …”
lasciò la frase in sospeso voltandosi e fece per
allontanarsi
“No!”
urlai con un po’ troppa enfasi maledicendomi immediatamente.
Mi portai le mani alla bocca rendendomi conto di aver esagerato e
sperando che
Tanya non fosse in casa e non avesse avvertito il mio urlo.
Bella
mi osservò truce “proprio non riesco a comprendere
le tue
reazioni … sei strano …” bofonchio
avviandosi sul letto e accomodandosi nella
medesima posizione di prima, facendomi segno di fare altrettanto
Mi
premurai di controllare se i pensieri di Tanya mi fossero
accessibili, ma non essendo così immaginai fosse troppo
distante da casa … che
fosse veramente andata nel territorio dei licantropi?
Io
continuavo a sperarci … si sa, la speranza è
l’ultima a morire
“Bene
… credo sia
inutile
iniziare dal principio … partirò da dove Jasper
ha interrotto il suo racconto.”
Prese un bel respiro non che le servisse ma probabilmente voleva
placare
l’agitazione
“Come ben sai a
causa di un
incidente rischiai di morire .. e per tale motivo Jazz decise di
trasformarmi!
Ma c’è un dettaglio che ha escluso …
era vero che lui si limitava a vegliare su
di me a distanza, essendo un vampiro neonato e con scarso
autocontrollo, ma
dopo essere stato trasformato aveva chiesto ad un membro
dell’esercito di
Maria, con cui aveva immediatamente legato … credo per
affinità caratteriale o
forse perché non si poteva non voler bene a Joshua
…” concluse dolcemente
divagando e perdendosi nelle sue riflessioni
“Comunque
Jazz chiese a Joshua di vegliare su di me ma soprattutto di
provare a darmi consolazione per la perdita subita … per me
Jazz era come un
fratello e la sua morte mi distrusse! Passavo le notti in lacrime
rinchiusa in
una stanza, con il lavoro come unica distrazione, ma lavoravo
più per obbligo
che per altro … avevo anche ponderato l’idea di
partire per far ritorno a casa
… Vedendomi
in quello stato fece in modo
di farmi avvicinare a Joshua … ma quello che non si
aspettava fu che tra noi
nacque qualcosa … immediatamente! Non era la sua eterea
bellezza ad ammaliarmi
e a spingermi verso di lui … ma la sua bontà, la
sua dolcezza …. “ esitò
mordendosi le labbra, probabilmente non era il genere di discorsi che
voleva
affrontare con me … ma
finsi di non
curarmene … sebbene quelle parole mi colpissero, volevo
conoscere ogni cosa di
lei!
Desideravo
realmente sapere quali fossero i sentimenti che la
legavano a lui ….
Ostentando
indifferenza le feci cenno di continuare e lei non esitò
“ era una persona speciale! E fu per me un grande sostegno
nei momenti bui …
non mi disse mai di Jazz per impedirmi di fare sciocchezze, come non mi
disse
della sua natura! Timoroso all’idea che io volessi
condividerla con lui … mi
riteneva troppo pura per questa vita di dannazione …. Ma il
fato aveva deciso
per me il loro medesimo destino e quando conobbi la realtà
dei fatti non potei
che esserne felice”
Sospirò
affranta “Il mio desiderio era trascorrere con coloro che
amavo la mia esistenza … ed è grazie a loro che
sono ancora viva” sottolineò
l’ultima parola disegnando delle virgolette immaginarie con
le dita e
rivolgendomi un sorrisetto ironico. Non feci commenti … non
la interruppi …
sapevo che non era ciò che desiderava … era ormai
immersa nel flusso dei suoi
pensieri e ricordi
“
…. Ci
siamo sposati pochi
mesi dopo la mia trasformazione … eravamo tutti componenti
dell’esercito di
Maria … ma mentre lui e jazz erano degli ottimi combattenti
… io bhe … ero
pessima e tremendamente goffa… “ ammise scuotendo
il capo con fare sconsolato “
era insolito
trovare una vampira tanto
impacciata nei movimenti eppure io lo ero … e questo mi
rendeva solo
d’intralcio in battaglia, perché entrambi si
premuravano che non mi accadesse
nulla e che non mi venisse fatto alcun male, spesso a costo della loro
stessa
salute! Così dopo l’ennesima discussione con Maria , io e Josh decidemmo di
partire … entrambi
non volevamo separarci da Jazz ma
- pur
non comprendendone il motivo - lui decise
di restare con lei!” concluse. Si fermò a
riflettere per qualche minuto …
probabilmente per riordinare le idee!
Era
palese la sua difficoltà a rivangare quel passato
… quel
passato per lei felice. Dal suo racconto e dalle sue parole si evinceva
l’amore
incommensurabile che la legava a suo marito … una devozione
ed un rispetto che
potevo solo invidiare … ma soprattutto desiderare.
Decisi di deviare anche se
di poco la conversazione … per darle la
possibilità di distrarsi dai pensieri
tetri che sicuramente in quel momento affollavano la sua mente e per
dare anche
a me il tempo per assorbire tutte quelle notizie che mi avevano non
poco scosso
“Quando
vi siete rincontrati non gli hai chiesto il motivo della
sua decisione? Nel senso … restare con Maria?”
Annuii
sorridendo “Si … ed in fondo non so come non lo
immaginai
all’epoca … conoscendo Jazz e Maria avrei dovuto
trarre le ovvie conclusioni …
ma forse l’euforia di potermi allontanare da quel posto con
Josh non mi permise
di riflettere accuratamente! Jazz mi ha confessato che fu la stessa
Maria ad
intimargli di restare per lasciare liberi noi! Non avrebbe certo potuto
perdere
entrambi i suoi combattenti migliori a causa mia … quindi
gli propose di
giurargli fedeltà in cambio della nostra fuga …
in caso contrario ci saremmo
trovati un enorme gruppo di neonati pronti a farci a pezzi …
“
“Ah”
fu l’unico suono che riuscii ad emettere … non
conoscevo
quella parte della storia di mio fratello e mi domandai come fosse
possibile
che ci avesse nascosto dettagli tanto rilevanti della sua vita
… forse per non
rammentare ciò che aveva perduto .. o ancor più
probabilmente per il senso di
colpa di aver dannato Isabella per l’eternità!
Ero
spesso riuscito, negli ultimi tempi, a scorgere nei suoi
pensieri il rimpianto per la scelta che aveva condotto entrambi a
quella fine …
se lui non fosse partito per la guerra anche Bella sarebbe rimasta in
patria e
probabilmente avrebbe vissuto una vita felice ….
Ogniqualvolta si soffermava a
guardare il mio angelo quei pensieri divenivano prepotenti nella sua
mente …
accompagnati ad immagini della loro infanzia … ricordi
sbiaditi e incompleti …
quel poco che si era preservato alla trasformazione.
Bella
si schiarì la voce con l’intento di riportarmi
alla realtà …
“Scusa
… ero distratto” ammisi sorridendole
Mi
sorrise di rimando e continuò a narrare la sua storia
“ come
dicevo … partimmo e vivemmo come nomadi per svariati anni,
non avvertivamo la
necessità di una dimora stabile … avere noi
stessi era ciò che ci bastava e
quel genere di vita ci permetteva di ammirare quelle meraviglie del
mondo che fino
ad allora avevamo solo potuto sognare … visitammo
l’Egitto, l’Italia,
l’Inghilterra, la Cina … girammo i continenti fino
in Irlanda…” si bloccò e sul
suo volto si susseguirono espressioni colme di dolore e sofferenza
… pian piano
i singhiozzi si fecero strada nel suo petto bloccando le parole che non
riusciva a pronunciare
Mi
avvicinai e cogliendola di sorpresa l’avvolsi in un abbraccio
tentando in quel modo di darle consolazione … comprendevo
che ciò non avrebbe
mai potuto scacciare il dolore per quella perdita così
grande, ma volevo in
quel modo comunicarle il mio amore e donarle almeno in parte quel senso
di
completezza che mi trasmetteva la sua vicinanza.
Ogni
cosa avrei dato per non rivedere il suo viso straziato
dall’agonia ….
Ogni
cosa per poter ammirare il sorriso su quel suo volto d’angelo.
Le
sussurrai parole di conforto accarezzandole i capelli mentre
lei, aggrappata alla mia maglia come fosse il suo unico appiglio,
continuava a
singhiozzare dando sfogo alle sue lacrime invisibili.
“Non
c’è alcun bisogno che tu mi racconti la tua storia
… se ti fa
stare così male rivangare il passato sarà per te
solo una tortura! E non è
quello che voglio … ammetto che desidero sapere di te ogni
cosa, ma non a spese
della tua serenità! Vederti in lacrime per me è
la peggiore di tutte le
torture, nulla è più straziante … e se
i ricordi sono così dolorosi non ti
chiederò mai di parlamene! Perché per quanto tu
possa non ricambiare io ti amo
e così sarà in eterno e la mia unica gioia
è nel vedere sul tuo volto quel
sorriso sereno che poche volte ti sei concessa” mormorai
affranto mentre
affondavo il viso tra i suoi capelli
La
sentii irrigidirsi alle mie parole e pian piano nella mia
stretta i singhiozzi si attenuarono, ma non parve essere intenzionata a
staccarsi,
ciò naturalmente non potè non essermi gradito.
“Grazie”
sussurrò “ma non voglio più nascondere
nulla del mio
passato … è passato e come tale deve essere
superato! Non posso continuare a
vivere nei ricordi! Ho bisogno di recuperare la mia vita ….
Ed ora la mia vita
sei tu!”
Risposta
ai commenti!
stezietta
w: povero eddy .. bisogna capirlo! sta tutto depresso per
colpa di Isabella ed in + si trova perseguitato da una pazza maniaca XD
Eddyrossen95:
sto cercando di ampliarlo un pò in più in modo da
postare qualche altro chappy! ^_____^ infatti questo doveva essere
conclusivo ma mi sono dilungata di + sulla storia!
Valle89:
Tanya in fuga mi fa morire dal ridere ecco perchè ho deciso
di inserirla in questa ff! hihihihihihihi anche se in realtà
eddy che scappa è anche + divertente
Musa_Talia:
waaa mi faresti un grandissimo favore ... solo che per questa ff ho
trovato già qualcuno che lo corregge! ma avrei comunque
bisogno di aiuto per un'altra ff XD quindi se sei ugualmente
disponibile mi faresti un enorme favore *_______*
_zafry_:
ahahahahh io ce lo veddo emmy che vede le soap quando Rosalie
è a fare shopping con alice ... quel povero vampiro deve pur
trovare qualcosa da fare! XD ahahahahahah
Shahrazad:
grazieeee *____* .. sisi mi dispiace da morire chiudere una
ff ma prima o poi deve pur finire e non piace lasciarle
incomplete ^__^
Hikary_a18:
oltre a questo volevo scrivere anche l'epilogo .. ma visto che ci sono
state + rikieste di continuare cercherò di aggiungere
qualche altro chappy! in fondo approfondire di + la parte finale non
è un male!
Frafra9:
ti ringrazioooooooo *___* ti assicuro che ormai è una
sensazione normale quando scrivo pensare che è uno schifo!
XD cmq non è assolutamente vero a me la tua ff piace molto ^^
pingu_bella:
^____^ grazie mille!!! hihihii la scena dell'armadio ha riscosso
parecchio successo ahahahahah
simo87:
io non tratto male i miei chappy ... sono loro che trattano male me ...
mi odiano e non riescono mai come voglio io ( e dopo questa
affermazione i signori con i camici bianchi non tarderanno a venire a
prendermi)
SIRYA95:
non sono riuscita a postarlo domenica ... ma lunedi mattina XD ci sono
andata vicina hihihihih
Elrilin,:
Grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!
XD ops non è l'ultimo
lazzari:
come vedi ci ho ripensato ... provvederò a scrivere qualche
altro chappy! dipende da come la mia mente decide di procedere
hihihihihi
Sognatrice85:
ahahahahahahah la scena dell'armadio ha fatto conquiste XD
hihihihihihihihi
digghi:
hihihihi grazieee XD infatti questo chappy ha la tua correzione *_____*
meno male hihihihi non hai idea di che grandissimo favore mi stai
facendo
SweetCherry:
ahahahhahaha grazieee mille XD sisi c'è speranza come avrai
notato anche in questo chappy hihihihihi
lisa76:
grazieeeeeee milleeee
Cullenuzza:
grazieee!!! *___* sono contenta ti sia piaciuta! cmq ho deciso di
aggiungere qualche altro chappy *______* kiss
serve:
sisi alla fine si ... anche se poi la parte che aspettate di + non
è ancora arrivata! XD ma quì c'è un
piccolon assaggio! muahahahahahahaha
lory_lost_in_her_dreams:
hihihihihi sisi povero eddino! tutte a lui capitano ahahahah
però in versione martire a me piace molto ahahahah
xtina88,:
hihihihihhi XD grazieee
Uchiha_chan:
waaa grazie mille per i complimenti!!! non hai idea come mi fanno
piacere! sei gentilissima!!!
Goten:
graziee! vabbè saranno aggiunti un altro paio di capitoli!
^^ così magari spiego meglio la fine ^^
|
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Capitolo 32 *** Perchè? ***
Wow
mancano solo quattro
commenti per giungere a quota 400! Wow sono commossaaaaaaa…
quasi quasi questa
ff non la concludo + e vi scrivo un bel seguito! Ahahahahah
Bhe
effettivamente mi è
balenata una mezza idea per un seguito … O.o
Mi
sono lasciata un piccolo
spiraglio per poter continuare … ma per ora è
solo una mezza idea! Niente di
concreto …
Capitolo
betato by digghi
Perché
?
Ok
Eddy ….
Ora
inizi
anche con le allucinazioni? Che diamine di vampiro sei diventato??
Iniziò
a sorgermi il dubbio che il sangue di cervo che avevo bevuto
fosse avariato … o avvelenato. Chissà! con tutti
gli agenti chimici che si
disperdono nelle foreste poteva essere plausibile.
Però
strano …
i vampiri non dovrebbero essere soggetti a tali problemi! In fin dei
conti
siamo morti … che veleno potrebbe mai fare effetto?
Nella
mia mente iniziai a catalogare tutti i tipi di veleni
esistenti, analizzandone le caratteristiche e la nocività,
tanto che ero preso
dalla mia indagine che non mi accorsi che Isabella si era ormai
staccata da me
e mi osservava piuttosto perplessa e contrariata!
Me
ne domandai il motivo, forse il mio mutismo?
Arcuò
un sopracciglio notando il mio sguardo vacuo
“Edward?” iniziò
a scrollarmi delicatamente tentando di farmi ridestare dallo stato di
trance in
cui era caduto. Ultimamente era frequente … dovevo essermi
davvero ammalato!
“Credo
di essere malato” biascicai preoccupato dando voce ai miei
pensieri
Corrugò
la fronte non poco perplessa per la mia affermazione
“Come?” domandò ansiosa
“Credo
di soffrire di allucinazioni …. “ continuai
imperterrito più
che convinto della mia precedente affermazione.
Bella
riaprì la bocca per dire qualcosa ma si interruppe
probabilmente sconcertata. Corrugò la fronte pensierosa,
creando così una
piccola e deliziosa fossetta tra le sopracciglia
“è per quello che ho detto?”
Mi
alzai di scatto dal letto, come colto da una folgorazione,
facendola sobbalzare “ Lo hai detto davvero? Cioè
io non ho immaginato nulla?”
quasi urlai preda dell’esaltazione dovuta alla sconcertante
rivelazione
In
tutta risposta mi scoppiò a ridere in faccia, la sua risata
cristallina saturò la stanza mentre lei piegata in due
ansimava cercando di
riprendere aria … non che ne avesse bisogno ma anche per noi
era naturale!
Perfetto
… ero
diventato il giullare di casa. Ormai non ne avevo più
dubbio, avevo soppiantato
il povero Emmett privandolo del suo trono!
“NO
… sul serio credevi di aver avuto le
allucinazioni?” biascicò
tra una risata ed un’altra “non ho mai visto un
vampiro come te! Sul serio, sei
uno spasso!” continuò ad infierire
E
pensare che
ormai da quasi un secolo Emmett adorava definirmi un nonnino noioso
…
Misi
un finto broncio e la osservai truce “non è colpa
mia se tu
sei incomprensibile!” l’ammonii
Le
sue risate si placarono di colpo e mi osservò curiosa
“Perché
sarei incomprensibile?”
“Perché
sei scappata a Volterra?” domandai facendola sussultare.
Probabilmente non si aspettava una tale domanda ma dopo aver udito le
sue
parole ancor meno riuscivo a comprendere i suoi comportamenti! Non
riuscivo a
spiegarmi la fuga ne tantomeno il suo ignorarmi fino a poche ore fa!
Necessitavo
di comprendere questo mistero … non volevo illudermi!
Non avrei sopportato un nuovo repentino cambio di umore da lei, non
sarei riuscito
a sopportare di sentirla nuovamente distante. Se le sue parole erano
vere
allora una spiegazione mi era dovuta, non
poteva continuare a tenermi sulle spine rifilandomi qualche frase
sconnessa.
Sospirò
“Credo che prima sia il caso di terminare la mia storia
…
forse ti aiuterà a capire almeno in parte il mio
comportamento” esitò
incatenando i suoi occhi ai miei “Ma ti giuro che ti
spiegherò ogni cosa, non
credere di essere stato l’unico a soffrire in tutta questa
situazione!” mormorò
affranta
Quella
frase mi fece scattare, non mi ero mai sentito tanto
irritato nella mia esistenza
“E
allora perché sei scappata?” ribadii a dir poco
adirato. Il suo
comportamento mi aveva mandato sull’orlo del crollo nervoso,
cosa non semplice
per un vampiro, ma lei era stata in grado di destabilizzarmi divenendo
il
centro del mio universo da un istante all’altro e tutto
ciò che avevo ricevuto
in cambio del mio amore incondizionato era stata una fuga in un altro
continente.
Come
poteva adesso dirmi di aver sofferto per ciò che lei stessa
aveva causato?
La
scrutai truce in attesa di una risposta, ma quando il suo
sguardo triste e mortificato si rivolse a me avvertii un groppo in
gola.
Cosa
stavo facendo? Perché mi stavo alterando con lei?
Perché stavo
mandando in frantumi quei pochi attimi di serenità che
stavamo condividendo?
Stavo
rischiando di rovinare ogni cosa … ma l’angoscia
di quei
giorni in cui era scappata da me e dal mio amore era tornata
prepotente,
ricordandomi quegli attimi di dolore.
L’agonia
per il suo rifiuto, quello dell’unica donna che avevo
amato e desiderato
Di
colei che ormai era al centro del mio e che lo sarebbe stato in
eterno! A prescindere dalla sua scelta …
Presi
un respiro profondo per placarmi e scacciare quei pensieri
molesti.
Mi
diedi mentalmente dello stupido per il mio comportamento e
addolcii il mio sguardo “Mi dispiace … ho
esagerato” mormorai accorato
sedendomi sul letto.
“Scusa
tu Edward … è stata colpa mia! Ma io ero
spaventata!”
confessò tenendo lo sguardo puntato sull’immensa
vetrata “Ho sofferto tanto e
ho sempre creduto che dopo Joshua non mi sarei mai più
innamorata di nessuno …
“
Mi
irrigidii a quelle parole e fu vano il tentativo di non dargli
una sbagliata interpretazione …
Stava
per caso
ammettendo di essersi innamorata di me? Di ricambiare i miei sentimenti?
“Quando
giungemmo in Irlanda … bhe continuammo la nostra vita da
nomadi anche se da qualche anno stavamo progettando di trovare un posto
carino
e trasferirci! Magari un luogo …”
sembrò riflettere mentre un sorriso amaro si
dipinse sul suo volto “ come Forks … nuvoloso 360
giorni l’anno! Il massimo per
un vampiro!” sospirò afflitta cercando di
trattenere i singulti “purtroppo i
nostri piani furono gettati al vento da un evento imprevisto! Durante
una
caccia nottura ... eravamo nei boschi alla ricerca di qualche
escursionista … e
… non ci curammo della luna piena! Da quanto ne sapevo noi
vampiri non avevamo
più quel problema, Caius era certo di aver fatto sterminare
tutti i licantropi
… ma non fu così! Degli ululati agghiaccianti si
diffusero per la foresta e
prima che potessimo allontanarci ci trovammo accerchiati da un gruppo
di
licantropi per nulla amichevoli! “ singhiozzò,
feci per avvicinarmi a lei ma
non me lo permise “Voglio terminare il racconto
…” mormorò
Annuii
facendole segno di procedere, era straziante vederla in quel
modo, ma forse sfogarsi le avrebbe permesso di scacciare un
po’ di quel dolore
che ormai da tempo l’affliggeva. Non aveva bisogno di
terminare la storia,
potevo ben immaginare come si fosse conclusa, ma preferii non proferir
parola
“Fummo
accerchiati e … io all’epoca non conoscevo ancora
i miei
poteri! Non sapevo nemmeno di essere uno scudo,ero solo consapevole di
essere
immune agli attacchi di tipo psichico. Ma con dei licantropi a poco
sarebbe
servito … e .. Josh ha cercato di proteggermi, ha provato a
difendermi ma loro
… loro si sono avventati su di lui e dinanzi ai miei occhi
lo hanno fatto …
fatto a pez..zi.i” iniziò a balbettare sconvolta
portandosi le mani al volto.
“e
io … io impietrita non sono riuscita a fare nulla
… sono rimasta
li a guardare senza la forza di muovere un muscolo. Dentro di me volevo
gridare
… desideravo avventarmi su di loro e fare ogni cosa per
salvarlo … ma nulla! Il
mio corpo non rispondeva .. hanno portato via i suoi resti …
e … “
Non
terminò la frase e si gettò singhiozzante tra le
mie braccia
“Edward
… se solo mi fossi allenata … se solo avessi
scoperto prima
il mio potere loro non avrebbero potuto nulla contro di noi
… lui sarebbe
ancora vivo! È tutta colpa mia .. solo colpa mia e della mia
incompetenza!
Avrei potuto salvare il mio compagno ed invece inerme ho permesso che
lo
facessero a pezzi dinanzi ai miei occhi! Ferma e immobile?
Capisci?” iniziò ad
urlare mentre il suo respiro si fece sempre più accelerato
La
mia stretta divenne più salda ed iniziai a cullarla nel
tentativo di placare quella che pareva a tutti gli effetti una crisi
isterica.
La mia povera Bella … non potevo nemmeno immaginare quanto
avesse sofferto
assistendo a quella scena agghiacciante! Lei contro tutti quei
licantropi !
Sussultai
a quel pensiero
“Come
hai fatto a salvarti?” mormorai allarmato. Comprendevo
potesse essere una reazione sciocca sapendola viva e vegeta –
più o meno – tra
le mie braccia. Ma ero terrorizzato dal pensiero di ciò che
aveva subito … che
l’avessero torturata o Dio sa cosa …
Sentii
un moto di rabbia invadermi con il desiderio di sterminare
tutti coloro che le avevano inflitto questa pena
“I
Volturi” bofonchiò stringendosi a me.
Oggi
non posso rispondere ai commenti uno ad uno causa: studio
chissà
come trovo il tempo di scrivere i chappy ... XD
sto
esaurita!! ahahahahahaha
Ringrazio
immensamente le 18
persone che hanno commentato
non
immaginate come mi fa piacere leggere i
vostri commenti!!
Grazie
anche alle 190
persone che hanno aggiunto questa storia tra i preferiti
e
le 83
tra le storie seguite!
kiss
Manu
Fermatevi
per un commentino pleaseeeee mi farebbe piacerissimo
|
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Capitolo 33 *** Love ***
Ed eccomi con il nuovo
chappy! scusate per il ritardo ma non sono a casa e sono costretta ad
utilizzare un pc con schermo 9 pollici e vi assicuro che rende il tutto
molto complicato. comunque tornando a faccende più serie ...
questo dovrebbe essere l'ultimo chappy dopo di cui dovrei scrivere
l'epilogo! ma ... in realtà non so ancora se sarà
così! mi era venuta l'idea di continuarlo ma devo riordinare
i pensieri e decidere se ne vale la pena! cmq in ogni caso scoprirete
tutto al prossimo capitolo XD
Vi ringrazio
immensamente per i commenti che lasciate, sono sempre stupendi e mi
fanno un piacere che non avete idea, è bello sapere che il
proprio lavoro viene apprezzato! la trovo una grande gratificazione!
quindi vi ringrazio per la vostra immensa gentilezza! mi dispiace non
poter rispondere ad uno per uno, ma sarebbe un'ardua impresa con questo
monitor 9 pollici per non parlare di questa melefica pennina per la
connessione (tim del cavolo che a casa di mia nonna non prende grrr)!
KISS
Manu
Capitolo betato by
Digghi (la santa che si sopporta i miei macelli XD ... prima o poi le
farò una statua d'oro ahahahah)
Love
“I
Volturi?” chiesi estremamente sorpreso.
*Non
erano di certo rinomati perché accorrevano in soccorso di
una
gentil pulzella! Tutt’altro* pensai. Per quale motivo avevano
salvato Bella da
un branco di licantropi assetati di sangue?
La
mia espressione doveva essere eloquente, perché Isabella si
premurò di rispondere ai miei interrogativi mentali
“Sinceramente non saprei il
perché lo fecero! Loro utilizzarono la scusa della mania di
Caius di sterminare
tutti i licantropi e a quanto pare quello doveva essere uno degli
ultimi gruppi
“ sospirò “La solita sfortuna!”
Le
accarezzai dolcemente il capo “Almeno sono riusciti a
salvarti
…” mormorai tentando di trovare anche per lei un
lato positivo nella faccenda.
Per quanto mi riguardava non potevo che essere debitore a quella banda
di
vampiri psicotici, se non fosse stato per loro, il dolce angelo tra le
mie
braccia non sarebbe in vita.
“Si,
ma infondo avevano un secondo fine! Mi proposero
immediatamente di unirmi alla guardia. Eleazar aveva visto in me del
potenziale, io personalmente non ero interessata, ma in fondo in quel
momento
non mi importava di nulla … ed ho finito per riversare la
mia rabbia
nell’allenamento, trovando rifugio nella solitudine. A
Volterra non parlavo con
nessuno, fatta eccezione per Aro ed i suoi fratelli e naturalmente
Eleazar. Lui
è stato la spalla su cui piangere, oltre che al mio maestro.
Pur non
comprendendo realmente il mio dolore si impegnava a consolarmi, ma
soprattutto
a proteggermi. Fu lui a darmi l’idea della mantella, pensava
che mi avrebbe
aiutata, non solo per esternare il mio lutto, ma anche per tener
lontano quei
vampiri zoticoni.” Esitò
ridacchiando “
e direi che pensando alla reazione di Demetri durante il mio ultimo
viaggio a
Volterra, l’idea del mio amico è stata
più che opportuna” terminò scuotendo il
capo
Ringhiai,
tremendamente infastidito, e prontamente cambiai
argomento onde evitare alla gelosia di prendere il sopravvento e farmi
fare un’incursione
a Volterra “Cosa ha detto Aro quando gli hai comunicato la
notizia?” bofonchiai
Sospirò
pesantemente “L’idea non gli era particolarmente
gradita,
per lui ero un ottimo elemento. Grazie a me erano praticamente protetti
da
tutto e la mia assenza scalfirà non poco il loro potere! Ma
sapeva benissimo di
poter ben poco contro la mia decisione. In primo luogo
perché rientrava nei
nostri patti questa possibilità, secondo perché
contro di me potrebbero fare
ben poco … e lui conosce benissimo i miei poteri! I loro
sistemi “violenti” con
me non funzionano …” mi spiegò mentre
giocava con le mie dita.
Era
tremendamente rilassante quella posizione, lei poggiata al mio
petto e stretta tra le mie braccia. Aveva il potere di farmi sentire
finalmente
completo e per la prima volta non maledicevo la mia natura dannata.
“Credi
non ci saranno ripercussioni?” domandai mentre un atroce
dubbio sorgeva
Scrollò
le spalle “No, mi teme troppo per poter fare qualche
sciocchezza e poi in quel modo dovrebbe rinunciare ad ogni
possibilità di un
mio ritorno”
Un
ringhio involontario partì dalla mia gola “Hai
intenzione di
tornare da loro!” esclamai furioso. La mia non era una
domanda … piuttosto una
constatazione affatto gradita.
Ridacchiò
e mi parve di notare un certo compiacimento nei suoi
occhi “No, ma Aro sa essere particolarmente crudele e
spietato, ho potuto
constatarlo con i miei occhi durante la mia permanenza a Volterra.
Quindi ho
deciso di prendere precauzioni! Dargli l’idea di un mio
possibile ritorno
faceva parte del piano, un modo per evitare qualche tipo di
ripercussione …
infondo l’eternità è un lungo
tempo!” concluse beffarda
Ok
.. la mia
donna è una genio del male
Aspetta
… Mia?
Magari
…
Edward
stai
diventando pazzo … ormai parli anche da solo
L’
interessante conversazione che stavo intrattenendo con il mio
inconscio fu interrotta dalla voce di Bella nuovamente incrinata, che
riprendeva il suo racconto “Inizialmente non mi sono posta
troppe domande, ero
così sconvolta dal dolore da non avere la forza di proferir
parola. A questo si
sommavano gli immensi sensi di colpa e l’intenso allenamento
dei miei poteri,
che vedevo come una sorta di espiazione insieme alla vita solidaria che
conducevo!” esitò persa in chissà quale
ricordo “ma con gli anni mi sono sorti
una serie di dubbi …”
Corrugai
la fronte non comprendendo la piega presa dal discorso,
purtroppo i suoi pensieri mi erano ancora celati.
“Che
dubbi?” biascicai nel mentre la stringevo al mio petto
“Sono
arrivati proprio al momento giusto per salvarmi! Se fossero
arrivati l’istante successivo di me avrebbero trovato solo
cenere”
Rabbrividii
a quelle parole e involontariamente la strinsi più a me
con il terrore di quell’immagine agghiacciante che mi
invadeva.
Ricambiò
la stretta accucciandosi tra le mie braccia ed un moto di
felicità mi invase soppiantando completamente la sensazione
di malessere
precedente. Poterla avere tra le mie braccia, stringerla …
erano le sensazioni
che avevo agognato da sempre, che avevo desiderato sin dagli inizi
della mia
vita nella famiglia Cullen, quando circondato da coppie innamorate
invidiavo
quello che io non possedevo e credevo che non avrei mai avuto! Che
credevo di
non meritare …
Eppure
con lei tra le mie braccia tutti quei pensieri, compreso il
mio sentirmi costantemente un mostro, svanivano come una bolla di
sapone. Il
piccolo angelo tra le mie braccia era un vampiro come me, ma mai avrei
potuto
definirla un demone assetato di sangue …
I
suoi occhi dorati colmi di malinconia, tanto belli quanto dolci,
riuscivano ad incantarmi ed ammaliarmi completamente, trascinandomi in
un mondo
dove ogni sofferenza svaniva, lasciando solo un dolce torpore.
Lei
era il mio angelo e
sperai vivamente che nonostante tutto decidesse di accettare di essere
realmente mia. Per l’eternità.
Mia
Un
sospiro sfuggi alle mie labbra attirando la sua attenzione
“Cosa
pensi?”
Ridacchiai
“normalmente questa domanda la pongo io!”
“non
è vero … leggi nel pensiero non hai proprio
bisogno di una
domanda del genere” mi rimbeccò
“Considerando
che in questa casa c’è Alice che con i suoi
trucchetti elude il mio dono e tu che sei in grado di bloccarmi,
nell’ultimo
periodo quella è diventata una frase di routine”
bofonchiai con un finto
broncio che scatenò la sua ilarità coinvolgendo
anche me.
“Ci
tieni così tanto a sentire i miei pensieri?”
domandò d’un
tratto
Annuì
“Certamente! Tu sei l’unica persona i cui pensieri
realmente
mi interessano e purtroppo per me anche l’unica che me li
può celare
totalmente! Ironia della sorte”
“Povero
vampirello sconsolato …” affermò con un
tono fintamente
affranto, portando le mani al viso fingendo di coprire copiose lacrime.
La mia
piccola attrice
“perfida
vampira … “ sibilai rivolgendole uno sguardo truce
“Ehi!
Io ti ho anche salvato da Tanya, dovresti ringraziarmi”
soffiò
“Chi
ti dice che volessi essere salvato?”
Un
lampo di furia luccicò nei suoi occhi e si alzò
dal letto di
scatto correndo verso la porta bofonchiando in un sussurro qualcosa a:
“Bene …
adesso andiamo a chiamare la tua amichetta, ma dopo non azzardarti ad
avvicinarti a me”
Terrorizzato
da quelle parole scattai verso la porta mettendomi
davanti e bloccandole l’uscita “No per
pietà Tanya no! Tutto ma non Tanya”
biascicai facendo il mio migliore sguardo da cane bastonato.
“Cucciolotto
con me non funziona, sono abituata con tua sorella
…”
ribatté incrociando le braccia al petto
“Ok
ti chiedo perdono!”
“Credi
che te la farò passare così
facilmente?” ghignò
Il
suo sguardo sadico mi fece preoccupare non poco, per un momento
temetti volesse darmi fuoco.
Si
avvicinò cauta ancora con quel ghigno ad increspare le sue
labbra, che sinceramente mi stavano attirando non poco ed il mio
sguardo colmo
di desiderio non le sfuggì, tanto che il suo sorrisetto si
ampliò
ulteriormente.
Poi
fece una cosa che mai mi sarei aspettato, come del resto
accadeva ogni volta che Bella agiva.
Azzerò
la distanza tra i nostri volti dandomi un casto bacio sulle
labbra, sfiorandole appena, e nel mentre chiuse gli occhi sbloccando il
suo
scudo, facendomi entrare in contatto con i suoi pensieri più
intimi.
Inizialmente
per la sorpresa non colsi ciò che stava realmente
accadendo, ma non mi ci volle molto per comprendere. Il mio nome si
ripeteva
quasi costantemente nella sua testa, potevo percepire tutti quei
sentimenti e
quelle emozioni tanto simili alle mie. I ricordi vividi di un passato
non molto
lontano. Il nostro primo incontro a Volterra, lì la sorpresa
di rivedere Jasper
andava pari passo con la strana attrazione verso di me. Come me,
neanche lei
aveva subito compreso cosa ci stesse accadendo, ma in compenso dopo
qualche
giorno le fu tutto più chiaro – mentre io ancora
navigavo in alto mare o più
precisamente nella convinzione di odiarla a morte.
A
mia discolpa
posso affermare che il non essere mai stato innamorato influiva sulla
mancata
consapevolezza.
Comprendevo
finalmente il motivo del suo comportamento distaccato
nei miei confronti, dettato dalla paura di affezionarsi a qualcun altro
dopo
aver perduto tutto. Il terrore di provare amore per una persona e vedersela strappare via,
in malo modo,
senza poter far nulla. Paura di tradire la memoria di
quell’uomo che aveva
amato dal profondo dell’anima.
Mi
sentii geloso di quel rapporto, pur sapendo non avessi nulla da
temere, mi faceva male pensare che il suo cuore fosse stato di qualcuno
oltre a
me. Perché ora non potevo più avere alcun dubbio
sui suoi sentimenti … lei mi
amava! Di un amore immenso pari a quello che io nutrivo nei suoi
confronti. Lei
era il mio sole, colei che con un solo sorriso aveva illuminato le mie
giornate
tetre, colei che mi aveva fatto tornare uomo, prima che vampiro.
Che
con il suo solo profumo si è resa il centro dei miei
pensieri e
del mio mondo.
L’afferrai
tirandola al mio torace, stringendola a me
spasmodicamente, con un unico pensiero, non permetterle mai
più di allontanarsi
da me.
“Ti
amo” sussurrai poggiando la mia fronte sulla sua.
“Per
sempre?” chiese dolcemente
“Per
sempre” mormorai prima di tornare a lambire le sue labbra.
|
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Capitolo 34 *** La prossima volta a Las Vegas ***
FF4
Salve
a tutti! rieccomi quì a rompere le uova nel paniere! Ho un
piccino piccino avvisino ... questo non sarà l'epilogo, MA IL PRIMO CAPITOLO
DELLA SECONDA PARTE DELLA STORIA! questo è più
che altro un capitolo di preparazione ed introduzione per la seconda
fase della storia!
Adesso vi lascio al chappyno
Recensioni
a fine pagina
Chappy
betato by simo87
Mia
nuova storia ---> Forse
un giorno...
-------------------------------------------------------------------
Seconda
parte
------------------------------------------------------------------------------
La
prossima volta a
Las Vegas
Erano passati ben tre
mesi dal giorno in cui Isabella aveva accettato di divenire la mia
compagna per
l’eternità. Tre mesi stupendi, in cui avevamo
condiviso ogni cosa ed in cui la
mia vita aveva finalmente raggiunto quel grado di serenità e
felicità, che per
quasi un secolo avevo agognato. Purtroppo anche nelle cose belle ci
sono dei
lati negativi … ed il mio problema ha un unico nome:
Alice Cullen!
Ebbene si, dopo la mia
proposta di matrimonio a Bella, organizzata in grande stile grazie
all’aiuto
del malefico folletto, il suddetto essere demoniaco si è
proposto per
organizzare la cerimonia, rendendo la vita di noi poveri futuri sposi
un vero
inferno.
Ma almeno Isabella
aveva accettato di diventare mia moglie.
Flashback
La mia stupenda vampira
era stata bendata tutto il pomeriggio, mentre Alice, Rose ed Esme si
occupavano
di lei per prepararla alla serata. Traduzione di ciò: aveva
passato sei ore in
una stanza con tre pazze sadiche vampire, che con metodi poco ortodossi
le
avevano acconciato capelli, vestita e Dio solo sa cos’alto.
In compenso il
risultato fu stupefacente, sebbene l’avessi sempre trovata
meravigliosa nonché
la più bella creatura che Dio abbia creato, quella sera non
c’erano parole per
descriverla. Era avvolta da un abitino blu notte aderente fino a sotto
il seno
dove era posizionata una fascia di un colore leggermente più
chiaro, al di
sotto il vestito scendeva morbido e leggermente a palloncino,
terminando poco
sopra le ginocchia. I capelli acconciati in morbidi boccoli tenuti
appuntati da
un fermaglio in argento ed un paio di scarpe con il tacco che
riprendevano la
fascia del vestito.
Era stupenda e per un
istante temetti di essere sul punto dell’infarto,
fortunatamente per me essendo
un vampiro non correvo un tale pericolo. In compenso sentivo il cuore
in gola
battermi frenetico e mi ci volle un grande autocontrollo e il potere di
Jasper
per non saltarle addosso. Per non parlare delle urla disumane di Alice
attraverso i suoi pensieri, aveva notato le strane visioni
all’entrata di Bella
in salone, e si era premurata di rammentarmi non fossero opportune.
Peccato che
la delicatezza non era mai stata il suo punto di forza.
Arresomi e accantonati
i miei folli e momentanei propositi, mi avvicinai a Bella, ancora
bendata, e le
presi la mano conducendola fuori di casa per raggiungere
l’auto. Per
l’occasione era stata necessaria la jeep di Emmett, anche se
avrei preferito di
gran lunga utilizzare la mia Aston Martin. Fortunatamente quel cruccio
durò ben
poco perché Bella assorbì totalmente e
incondizionatamente la mia attenzione.
In macchina
continuò a
pormi domande sull’insolita serata che ci attendeva, non
comprendendo
assolutamente il motivo per le torture gratuite alle quali era stata
sottoposta, per non parlare della benda. Fu difficile non ridere quando
mi
rivolse un adorabile broncio decidendo di non rivolgermi la parola sino
al
nostro arrivo … che non durò oltre i dieci
minuti, riprendendo a chiedere
spiegazioni.
Ci vollero ben due ore
per giungere nel luogo preposto, quasi in cima ad una delle montagne
nei pressi
di Forks. Una zona estremamente suggestiva. Scesi velocemente dalla
macchina
per aprire la portiera a Bella, mentre l’ansia faceva
capolino, con il timore
di veder rifiutata la mia proposta.
La mia piccola
“futura
sposa” iniziò tramite l’olfatto a
tentare di individuare il luogo, anche se con
scarso risultato, così si arrese al mio volere e si fece
scortare sino al punto
prestabilito dove delicatamente le tolsi la benda, permettendole di
ammirare il
paesaggio.
Nell’angolo
destro di
un enorme spiazzo verde, ricco di alberi e fiori, si stagliava una
piccola
chiesetta dall’architettura gotica, molto semplice ma allo
stesso tempo
graziosa.
Semplice
proprio come la
mia Isabella
Parve stupita dello
spettacolo dinanzi a noi e il suo entusiasmo aumentò quando
la portai al
limitare dello spiazzo dopo una staccionata bianca che segnava il
confine con
un dirupo, e dal quale si godeva una magnifica vista.
Il mare in lontananza era
illuminato dai flebili raggi del sole che svaniva dietro la massa
d’acqua,
colorando il cielo di tonalità arancioni rossastre.
“E’ tutto stupendo”
mormorò commossa, voltandosi
verso di me e abbracciandomi con foga.
Felice che la prima
fase della sorpresa le fosse piaciuta ricambiai l’abbraccio,
stringendola a me,
assaporando il suo dolce profumo sempre in grado di stordirmi.
“Non è
finita …”
sussurrai suadente, e prendendole gentilmente la mano la condussi verso
la
piccola chiesetta, che leggermente celata dagli alberi precedentemente
non
aveva potuto apprezzare appieno. Alice mi era stata d’aiuto,
sistemando
all’interno una miriade di fiori per tutto il perimetro della
struttura, mentre
candele bianche la illuminavano con luce fioca.
Bella non
proferì
parola, forse troppo incantata dal luogo o forse perché
aveva intuito il fine
di quella nostra “gita”, fatto sta che giunti in
fondo alla sala, dove i petali
di rose bianche divenivano più fitti, la feci accomodare su
di un morbido
cuscino rosso poggiato li per l’occasione.
Era una piccola visione
ed in quel luogo magico sembrava un piccolo angelo che con i suoi
occhioni
languidi mi ammaliava e mi incantava e con cui speravo di poter
condividere la
mia esistenza. Solo lei avrebbe potuto renderla speciale,
perché solo lei mi
aveva ridonato la vita che mi era stata strappata un secolo prima.
Presi fiato
inginocchiandomi dinanzi a lei, ed a quel gesto la vidi sgranare gli
occhi
leggermente, ma in pochi istanti si ricompose.
“Isabella”
iniziai
volgendo i miei occhi nei suoi “So che potrebbe apparirti un
gesto prematuro e
forse un po’ folle, ma dal primo istante in cui i miei occhi
hanno incontrato i
tuoi non ho desiderato altro che questo. Condividere con te la mia
esistenza,
con quella creatura favolosa che ha conquistato il mio cuore
illuminando
nuovamente il mio cammino. Prima di te vivevo in una nebbia di costante
noia
che mi impediva di apprezzare anche le cose più belle, ma da
quanto tu sei
entrata nella mia vita, anche il battito d’ali di una
farfalla ha acquisito per
me un senso. Se il mio cuore potesse ancora battere, non avrebbe
battiti che per te così come i miei sogni, che sarebbero
tutti dedicati a rimirare la tua bellezza, la tua dolcezza e la forza
d'animo che ti ha permesso di affrontare situazioni difficili e atroci.
Tutto ciò che voglio è poter ammirare sul tuo
volto solo sorrisi a me dedicati, cancellato ogni ombra di malinconia e
rimpianto. Tu per me sei tutto e desidero che ciò diventi
ufficiale,
rendendoti mia per sempre agli occhi di tutti” presi un
ultimo respiro
recuperando la scatolina di velluto blu dalla tasca e aprendola
“ Isabella
Marie Swan vuoi concedermi l’onore di diventare mia
moglie?” pronunciai quelle
parole con un groppo in gola, mentre le porgevo l’anello che
anni addietro era
appartenuto a mia madre. Era il suo anello di fidanzamento, che avevo
gelosamente custodito in ricordo di quella meravigliosa donna che mi
aveva
donato la vita e dell’amore profondo che la legava a mio
padre.
Un
amore che avevo sempre
ammirato
Fine Flashback
“Edward?
Edward?” la
vocina melodica della mia futura mogliettina mi ridestò
“Si?”
domandai ancora
un po’ stordito dai ricordi
“Ti eri
incantato?”
ghignò
Mi avvicinai
velocemente a lei trovandomi ad un palmo di distanza dal suo volto
“Stavo
ripensando al giorno in cui ti ho chiesta in moglie”
sussurrai prima di
sfiorarle le labbra
Ma …
Il piccolo demonio con
la sua vocina stridula ruppe l’idillio.
Sai
che novità!
“Smettetela
abbiamo un
sacco di lavoro da fare” urlò esagitata, mentre
brandiva un raccoglitore ad
anelli, nelle quali erano riportate le foto di non so cosa. Fiori,
torte … chi
lo sa. Ne aveva uno per ogni cosa e li aveva differenziati per colore.
Quella
vampira soffre di
manie ossessivo -
compulsive
Mi abbandonai sul
divano sprofondando esausto nei cuscini
A
breve ci sarà
un bel falò in giardino
“Basta pensare
sciocchezze Eddy e cerca di renderti utile una buona volta”
mi ammonì
indignata, dopo l’eloquente visione sulle mie sordide
intenzioni.
Sbuffai esasperato
guadagnandomi l’ennesima occhiataccia da parte del folletto
malefico, mentre
Bella si ritrovava nuovamente sommersa da foto di torte e …
colombe?
Strabuzzai gli occhi
sconvolto.
Cosa
vorrà farci
con quelle colombe
No
Edward …
meglio non chiedere delucidazioni in
merito! Certe cose è meglio non saperle.
*Bravo fratello, anche
perché nulla mi farà abbandonare l’idea
delle colombe rosa!* il
pensiero di mia sorella mi sconvolse
ulteriormente. Quella vampira mi stava per causare un esaurimento
nervoso,
ormai erano costanti le conversazioni con me stesso. E se per gli umani
non
erano un buon segno, di certo per i vampiri era anche peggio.
Un mucchio di carte che
prendevano il volo ed un urletto nervoso mi fecero voltare alla mia
destra,
dove Bella si teneva la testa tra le mani, mentre sul suo volto era
dipinta
un’espressione a dir poco esasperata.
Quindi
non sono
l’unico a cui stanno saltando i
nervi
“Alice per
favore, non
ne posso più … decidi tu i fiori a me non
importa!” bofonchiò
Il folletto le rivolse
un’occhiata inteneritrice che però non
sortì alcun effetto “Come non ti
importa?” bofonchiò stizzita
“è il tuo matrimonio”
Annuì
“e ti avevo detto
che volevo qualcosa di semplice, invece questa cerimonia
sarà più sfarzosa di
un ballo a Versaille” commentò terminando con un
teatrale gesto della mano per
indicare le decorazioni che ormai invadevano ogni angolo della casa. A
breve
Alice ci avrebbe cacciato per fare spazio alla miriade di cose che
aveva
acquistato.
E pensare che mancavano
ancora tre settimane al matrimonio.
Tre settimane con
quell’invasata a girare per casa.
Meglio
la morte
Il folletto indignato
si alzò bofonchiando parole incomprensibili relative al fatto che lei non potesse
comprendere
l’importanza di un matrimonio
ben fatto.
Ma alla fine ci lasciò un minimo di libertà.
Mi avvicinai a Bella
cingendole le spalle e avvicinandola a me.
Emise un sospiro di
sollievo “Tua sorella è insopportabile”
biascicò sfinita accoccolandosi sul mio
petto
Sghignazzai “Io
ti
avevo avvisato che non era il caso di affidarci a lei, ma a quanto pare
ogni
volta che ti fa gli occhioni dolci crolli e decidi di
assecondarla” l’ammonii
scherzosamente. Anche perché tanto io avevo accettato in
precedenza il suo
aiuto per avere il suo sostegno nell’organizzazione della
proposta.
“Che colpa ne ho
se mi
fa tenerezza. Quella è la più subdola delle
creature, in quel corpo di ingenuo
folletto si cela una belva!” mormorò incrociando
le braccia al petto come una
bambina
Ghignai divertito e
intenerito,
così decisi prontamente di cambiare discorso “ha
già inviato gli inviti?”
domandai.
“si ..
certamente”
esitò prendendo un bel respiro e la cosa non mi piacque per
nulla. Quel gesto
significava irrimediabilmente: Guai.
“Abbiamo
invitato anche i Volturi” sputò di
getto voltandosi verso di me e iniziando a mordicchiarsi il labbro.
Sapeva
benissimo che quella notizia non sarebbe stata di mio gradimento.
“Come?”
urlai scattando
in piedi e scrutandola sconvolto “ma siete impazzite? Io non
voglio quei pazzi
al nostro matrimonio! E se ti volessero portare via?”
Si alzò
avvicinandosi
cauta a me “Eddy sarebbe assurdo considerando che ci saranno
oltre duecento
invitati! Loro devono mantenere una parvenza di lealtà e
strappare una sposa
dall’altare non sarebbe un gesto molto nobile!! Io li conosco
e conosco i loro
obblighi, ho lavorato presso di loro per anni e ti assicuro che
rischieremmo
peggiori conseguenze se non li invitassimo. Avrebbero a quel punto
l’occasione
per una bella visita a sorpresa … e non credo che sia
conveniente” mi spiegò
pacata
Sbuffai non poco
contrariato osservandola torvo “non vedo comunque il motivo
per invitarli”
“Ti devo
ricordare che
mi hanno salvato la vita e ospitata a Volterra?”
“Sarà
… ma non mi fido”
soffiai voltando lo sguardo contrariato verso la vetrata
Si avvinghiò al
mio
torace appoggiando la testa sul mio petto, accarezzandomi la schiena
lentamente, nel tentativo di tranquillizzarmi “Alice ha detto
che non prevede
problemi per il giorno del matrimonio, quindi non abbiamo nulla da
temere”
“Le visioni
cambiano …”
sibilai stringendo i pugni
Sospirò
“Edward per
favore, godiamoci questi brevi istanti di libertà che quella
psicotica di Alice
ci sta concedendo. Per questo pomeriggio ha già previsto
l’ennesimo giro per
negozi … a quanto pare dobbiamo scegliere la torta”
Arcuai un sopracciglio
perplesso “ma noi siamo vampiri .. a cosa ci serve una
torta?”
Scrollò le
spalle “Dice
che non ci può essere un matrimonio senza torta”
“A parer mio
l’unica
cosa necessaria è che ci siano gli sposi … il
resto è tutto secondario”
bofonchiai
Ridacchiò
divertita
dalla mia aria imbronciata “E tu ci sarai
all’altare mio bel principe?”
“Non so, ti
farò sapere
… ho qualche ripensamento in proposito”
“Edward”
urlò
assestandomi uno schiaffo sulla spalla mentre io ero scosso dalle
risate.
“Mia
piccola
principessa, nulla mi impedirà di farti mia!”
soffiai sulle sue labbra.
Recensioni:
Cullenuzza:
Grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
*___*! hihihihi io ero convinta che sarebbe finita, ma viste le
richieste e visto che mi è balenata in testa una mezza idea,
ho
deciso di continuarla. sinceramente mi facevo il problema che fosse
eccessivamente lunga, ma il mio ragazzo ha detto che era una paranoia
inutile! quindi eccomi quì a continuare a scrivere XD
SIRYA95:
Graziee!
hihihihihi già XD sono una coppia tenerosa! spero che questo
chappy ti sia piaciuto kiss
mezzanotte:
^^ sei molto
gentile! ^________________________________^
stezietta
w : ahahahahahah
secchiello? Bava? O.o hihihhiihihi wow
Hikary_a18:
in
un secolo sarebbe impossibile non aver amato altre persone! forse solo
eddino è tanto tonto da non aver trovato nessuno! cmq su
questo
punto però ci saranno delle piccole novità ...
e ..
non dico altro! devo smetterla di spoilerare di continuo XD
simo87:
hihihihhii questo
invece lo hai letto in anteprima visto che lo hai betato tu XD ahahahah
Frafra9:
grazie mille!
ebbene si .. la ff non è finita!! succederanno ancora un
pò di cosette XD
Sognatrice85:
ciauuuu!!!
^____^ zizi la continuo! anche perchè l'ispirazione
è
tornata (sempre nel sonno ... ormai è un'abitudine)!
arualga91:
Grazie mille!!!
^______^ mi fa piacere ti piaccia la mia storia! grazie mille per il
commento
Goten:
ahahah no no ...
le colombe XD Alice preferisce quelle ... possibilmente rosa!
lazzari:
ahahahaha
Lorenaaaa la continuo la continuooooo!!!! ^_____________________^
hihihhi speriamo solo che non finisca per avere una caduta di stile
ç_ç
digghi:
Ok ... allora vado
a chiamare gli operai! XD mi dici la grandezza della statua?? hihihihih
così mi regolo!
lory_lost_in_her_dreams: Wow grazie millissimo
*_________________________* hihihihihhi
tess89:
ehm
... credo che per l'epilogo dovrai attendere XD mi sa che si
prolungherà non poco questa storia! >.<''' non
ho
capacità sintetica
Uchiha_chan:
hihihi
Tanya ci sarà al matrimonio molto probabilmente e
vedrò
di inventarmi qualcosa sulla sua reazione hihihihi kissà ..
per
ora non ho ancora nulla in mente
Lau_twilight:
ti
ringrazio! ahahah è proprio zuccherosa questa mia ff XD e
pensare che io nella vita sono il contrario! da dove escono ste cose
non lo so proprio O.o
serve:
ahahahahah XD
ormai sono ovunque! sto scrivendo non so quante storie insieme! sembro
una pazza ... o forse lo sono davvero!
Lion
E Lamb: Grazieee!!
sisi la ff non è finita! ^___^ viste le richieste di
continuare
mi è sembrato giusto proseguire con una seconda parte! ^^
anche
perchè effettivamente mancava qualcosa alla fine che avevo
previsto O.o
Musa_Talia:
XD
grazie mille .. si lo so, era un chappy da diabete ... lo ammetto! O.o
cmq come avrai notato niente epilogo ^^ ma ci sarà una
seconda
parte della storia
SweetCherry,:
hihihihi credo che fosse
quello che attendevano tutti XD vi ho fatto penare un pò
prima di poterlo leggere! sono perfida
kiakki94:
Grazieeeee
!!! come vedi la storia non è finita ^_____________________^
spero ti faccia piacere e che questo nuovo chappy ti sia piaciuto!
diciamo che è + che altro un introduzione della seconda
parte!!!
damaristich:
sisi infatti, ha
avuto un brutto passato! ma in compenso ci ha guadagnato eddy! Credo
non le sia andata così male XD
Campagna
di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona
l’8‰
del tuo tempo alla
causa pro recensioni.
Farai felice milioni di
scrittori.
[hihihihihihihihihihih
è
una frase bellissima ahahahahahahaha me ne sono innamorata non appena
l'ho letta XD]
|
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Capitolo 35 *** Notizie ***
Recensioni a fine
pagina
Betato by Digghi
Nuova fan fiction Forse
un giorno (completa 3/3)
Capitolo dedicato a Lazzari (che mi legge nel pensiero)
Notizie
Un
vaso si frantumò, infrangendosi sul pavimento della cucina.
Sorpresi
e spaventati dalla causa di questo strano evento,
considerando le capacità di noi vampiri, ci dirigemmo verso
la cucina dove
trovammo Alice con un’espressione sconvolta ed agitata
dipinta in viso, cosa che
non fece che alimentare a dismisura la mia preoccupazione.
In
pochi minuti ci raggiunse l’intera famiglia, i cui occhi si
concentravano su Alice, in cerca di risposte. Jasper le si
avvicinò con la
solita calma cerando di comprendere il motivo di quella tensione
evidente, ma
non mi sfuggirono i suoi pensieri
*è
terrorizzata!*
Provai
a sondare la mente di mia sorella, ma in quel momento era
impegnata a vagliare le possibilità future, vorticando tra
una serie di
immagini sfocate e indistinte. Troppo confuse per permettermi di
giungere ad
un’adeguata conclusione.
Jazz
la prese delicatamente tra le sue braccia, accarezzandole la
schiena lentamente per poterla calmare “Amore? Cosa hai
visto?” le sussurrò
dolcemente, facendo leva sul suo potere per poter placare la strana
ansia che
l’attanagliava.
Un
sospiro ruppe il silenzio irreale che si era creato, tutti
avevamo addirittura smesso di respirare in attesa di delucidazioni.
Alice
prese un bel respiro e si voltò “I Volturi
anticiperanno la
visita, hanno deciso di venire prima del previsto perché il
giorno del
matrimonio saranno impegnati in una missione”
borbottò tenendo la testa bassa e
poggiando la mano sulla fronte, quasi a voler placare un atroce mal di
testa.
Corrugai
la fronte. Seppure quella notizia non mi facesse piacere,
non riuscivo a comprendere il motivo di una reazione tanto esagerata.
Il volto
di mia sorella era non poco scosso e Jasper aveva avvertito uno strano
senso di
terrore e ansia in lei, che non potevano essere motivati da un qualcosa
di così
futile. Ero quasi certo stesse nascondendo qualcosa di importante.
La
fissai contrariato mentre sospiri di sollievo si disperdevano
per la stanza e lei recuperava il suo solito sorriso gioviale, come se
non
fosse accaduto nulla.
Mi
scambiai uno sguardo di intesa con Jasper, a quanto pareva quel
sorriso non concordava con il suo momentaneo umore. Ma per il momento
mio
fratello mi intimò di tacere, per non peggiorare la
situazione.
*Edward,
non preoccuparti! Non c’è nulla da temere* mi
comunicò
Alice con il pensiero, mentre si allontanava trascinando Rose verso il
garage
dove erano stati riposti gli scatoloni con le stoffe.
“Ehi
Rose, ma noi stavamo …” piagnucolò mio
fratello vedendo sua
moglie allontanarsi
“Emmett
per cortesia risparmiaci i dettagli privati ..” ringhiai
disgustato intercettando i suoi pensieri
Tutti
scoppiarono in una risata fragorosa, mentre Emmett si
imbronciava deluso e frustrato per essere stato interrotto
“sul più bello”.
Sbuffai
afferrando il braccio di Jasper e trascinandolo malamente
con me. Non oppose resistenza comprendendo il mio stato
d’animo non poco
agitato.
Giungemmo
in giardino, lontano da orecchie indiscrete dove poter
parlare tranquillamente e senza destare inutili preoccupazioni.
“Cosa
credi nasconda?” sibilai irritato
Scrollò
le spalle “Non ne ho la minima idea, so solo che era
particolarmente
agitata e sono quasi convinto che ci abbia comunicato solo parte delle
sue
visioni” esitò “Tu non riesci a leggere
nulla?” domandò esitando
Furente
assestai un pugno all’albero al mio fianco, abbattendolo.
“I suoi pensieri vorticano tutti attorno a pizzi e merletti.
È troppo
concentrata su questi e ciò non fa che aumentare i miei
sospetti” sbottai
*temi
la vogliano portare via?* il suo pensiero allarmato mi fece
sussultare. Preso dalla paura, non avevo nemmeno pensato a quale
sarebbe stato
il motivo e l’esito della visita. Ma di certo non gli avrei
permesso di
portarsi via mia moglie senza combattere. Oltretutto pur essendo pochi
membri
rispetto alla guardia, conoscevo i poteri di Bella e sapevo che ci
avrebbero
protetto da un loro eventuale attacco. La forza bruta sarebbe servita a
poco …
e forse questo pensiero mi spaventata ancor più degli altri.
Che
avessero un asso nella manica? Aro non era certo uno stolto e
se aveva intenzione di convincere Bella, avrebbe di certo trovato il
giusto
mezzo per convincerla.
“Edward?
Se Alice non ha detto nulla ci sarà un motivo
…” sussurrò
immergendosi nei suoi pensieri, alla ricerca di una qualche motivazione
plausibile. Purtroppo anche lui, come me, non riusciva a comprendere il
vero
motivo di un tale mistero. Se fossimo stati in pericolo sarebbe stato
assurdo
celarci la realtà, sapendolo avremmo potuto prepararci alle
conseguenze.
Sbuffai
spazientito. “Non saprei” biascicai portandomi le
mani sul
volto, per coprire quella maschera di terrore che era ritratta sul mio
viso.
“Non
verranno con intenzioni bellicose!”
esclamò decisa una voce alle mie spalle.
Una
voce, la sua voce. Sussultai voltandomi ad osservare la mia
bellissima compagna, che ci scrutava con un’espressione
seria.
Arcuò
un sopracciglio, mostrando il suo evidente scetticismo “Che
intendi?” chiese curioso Jazz
Si
avvicinò lentamente “Conoscono i miei poteri e i
vostri e sanno
che avrebbero ingenti perdite in caso di un attacco. Mi temono
perché mi
conoscono e sanno che posso annullare tutti i loro doni, su cui fanno
affidamento in ogni scontro” esitò
“quindi se mi vogliono non ricorreranno alla
forza fisica, ma a qualche subdolo stratagemma per legarmi a
loro” terminò
assorta
“Anche
tu sei convinta che Alice ci abbia mentito?” domandai in
tono stridulo.
Asserì
con il capo e sospirò pesantemente “Non so cosa ci
nasconda.
Ma sono sicura che quando sarà il momento ci
comunicherà la verità.
Probabilmente vuole accertarsi della visione prima di creare il
panico.”
Concluse
Jazz
fissò Bella non poco preoccupato. Per lui era una sorella e
il
solo pensiero che le fosse fatto del male o che le strappassero
nuovamente la
felicità, lo angosciava non poco. Lui la voleva vedere
finalmente felice … “Cosa
potrebbero avere dalla loro parte per
soggiogarti?” continuò, tentando di dare un senso
a quella storia
Lei
scrollò le spalle “Magari lo sapessi. Non avevo
nessun amico
lì, quindi non so come potrebbero conoscere i miei punti
deboli, che non siano
sul piano della lotta.”
Io
e Jasper annuimmo.
Dei
pensieri mi raggiunsero e mi voltai verso la fonte che
conoscevo benissimo. Alice ci scrutava con un cipiglio inquisitore ed
un’aria
non propriamente allegra. Sembrava propensa a dare spiegazioni, ma i
suoi
pensieri mi erano ancora celati.
“Alice!”
sussurrai, attirando su di lei l’attenzione.
“c’è qualcosa
che ci vuoi dire?” domandai in tono duro. Procurandomi
un’occhiataccia da Jazz
e Bella per il mio tono sgarbato.
Lei
annuii e si avvicinò cautamente a Jasper per rifugiarsi nel
suo
abbraccio “Ci sono brutte notizie”
biascicò
Ci
irrigidimmo tutti, ma non proferimmo parola, in attesa di
conoscere le novità mentre nei nostri pensieri aleggiava un
certo timore.
“Vi
ho detto che i Volturi arriveranno presto …”
esitò
tormentandosi le dita “ purtroppo però
c’è un dettaglio che ho omesso
….”
“Per
favore Alice datti una mossa, sto per impazzire” ringhiai
tremendamente frustrato
“Il
vostro matrimonio è scomparso dal futuro”
replicò, mentre un
silenzio agghiacciante cadeva su di noi.
_____________________________________________________________________________________________________________________
lazzari; ahahahahah non saiquanto
ho riso quando ho letto il tuo commento ahahahahahaah! cribio mi
conosci proprio bene XD ahahahahaahahah
Dan:
ciaooooo! che bello una nuova fan! me è contentissima! cmq
diciamo che per ora il felici e contenti non c'è ... visto
che mi hanno intimato di continuare XD
Lion
E Lamb: hihihihihi sisi il seguito .. in cui
riverserò il mio immane sadismo mhahahahahahaahahahahahah
*risata malefica*
stezietta
w : ahahahahah è Alice ... quindi non so proprio
cosa volesse farci! forse farle volare all'uscita della chiesa ... che
poi mi domando come facessero ad essere rosa quelle colombe! ma si sa..
le risorse di Alice sono infinite
vale94love
cullen: ^__________________^ grazie mille
Frafra9: davvero?
io l'ho trovato troppo mieloso O.o smbra strano a dirlo ma non gradirei
mai una proposta tanto pomposa
vale_cullen1992:
ahahahahah povero Jazz .. è meglio che la lascia fare oppure
ne paga lui le spese! e non so quanto gli convenga! beh ... se per il
matrimonio c'erano le colombe rosa meglio non immaginare per la luna di
miele
Lau_twilight:
grazie millissimo !!!!!
mi fa piacere che la storia ti piaccia ^________^
serve:
ahahahah diciamo che un paio di minacce mi hanno fatto capitolare!
l'idea di dover fuggire in Nebrasca per nascondermi non mi era affatto
gradita
Cullenuzza.
ahahahahahahahaha grazieeeeeeeeeee XD sei super gentilissima!
hihihihihihi (non preoccuaparti resta sempre una Ed-Bella ... anche se
il mio sadismo toccherà l'apice
ahahaahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah)
ok .. sono impazzita >.<
SIRYA95:
ahahaha sisi alla fine mi avete convintaa continuare hihihi
non so come .. ma ci siete riuscite! cmq mai e poi mai vorrei una
sorella come Alice .. credo ci sarebbe da diventare matti entro dieci
minuti!
Musa_Talia:
hihihihi ho cercato di renderla + romantica possibile, anche
perchè eddino è un romanticone e immaginavo
volesse organizzare qualcosa di particolare
Uchiha_chan:
Grazieeeeeeeee .. bhe diciamo che se uno come eddino ti fa una proposta
l'accetti e basta ... e chi se ne frega delle rose e del
resto XD
|
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Capitolo 36 *** Matrimonio? ***
Risposta
recensioni a fine pagina + angolo autrice (con qualche info prox
chappy) + angolo beta
Matrimonio???
“Alice
stai scherzando?” biascicai confuso, mentre uno strano
sentimento d’angoscia prendeva il sopravvento. Istintivamente
mi avvicinai a
Bella stringendola in un abbraccio possessivo. Terrorizzato dalla
prospettiva
di perderla per una qualsiasi ragione. Se il matrimonio scompariva dopo
la
visita dei Volturi non era certo un buon segno.
“Precisamente
cosa hai visto?!” chiese Bella, che tra tutti
sembrava quella meno sconvolta. I suoi occhi seri scrutavano mia
sorella in
cerca di delucidazione, senza far trapelare la benché minima
ombra di timore.
Alice
prese un respiro profondo “Edward disperato per il matrimonio
andato in fumo … poi non so! È tutto troppo
sfocato, ci sono decisioni che non
sono ancora state prese, ma credo dipenda tutto da una persona che
arriverà
accompagnata dai Volturi” esitò ripercorrendo le
immagini sbiadite della
visione “dal mantello suppongo sia uno di loro, ma ha il
volto coperto quindi
non saprei darti informazioni riguardo al suo aspetto”
terminò con voce rotta.
“Uhm
…” mormorò meditabonda picchiettandosi
insistentemente il dito
sul mento “io annullerò il matrimonio a causa di
una visita di uno dei Volturi
…” continuò quasi in un sussurro,
probabilmente più rivolto a se stessa che a
noi “no … mi dispiace ma non me ne
capacito” concluse schietta sempre senza
abbandonare l’espressione imperturbabile.
Ciò
mi irritò più del lecito, la mia futura moglie
non era
minimamente interessata alla notizia del nostro futuro in frantumi
“Sembra che
la cosa non ti riguardi” bofonchiai stizzito osservandola
truce.
Mi
rivolse un’occhiata colma di sconcerto “Edward ma
sei impazzito?
Certo che mi importa, ma una crisi di pianto e panico in un momento
come questo
servirebbe a ben poco se non
a
compromettere la lucidità! Ti ricordo che facevo parte della
guardia dei
Volturi e ho imparato a gestire le situazioni critiche”
terminò adirata ed
offesa prima di allontanarsi e dirigersi in casa.
I
miei fratelli mi scrutarono sconvolti mentre rimproveri continui
vorticavano nelle loro menti.
“Ma
sei impazzito? Cosa diamine ti è preso? “
urlò Jasper “non
hai idea del terrore che stava provando,
il fatto che non lo mostrasse apertamente non è di certo
indicativo di qualcosa
… “ esitò “sei davvero
un’idiota” conclusa la sua arringa, prese la mano
di
Alice e raggiunse Isabella. Bofonchiando insulti vari alla mia persona.
*Mi
dispiace Ed, ma cerca di capire … non sei l’unico
ad essere
preoccupato! Bella è di famiglia e Jasper le vuole bene
quanto te, anche se in
modo diverso* il pensiero di mia sorella mi giunse come uno schiaffo e
per il
senso di colpa non potei che chinare il capo dinanzi
all’evidenza.
Sono
un’idiota
Ma
il solo pensiero di perdere Isabella era in grado
di destabilizzarmi del tutto, lasciandomi
incapace di ragionare razionalmente e lucidamente e vedere sul suo
volto
l’indifferenza era stato un duro colpo. Sembrava essere una
conferma a quello
che da li a poco sarebbe accaduto … lei mi avrebbe
abbandonato. Ed io non avrei
potuto far nulla per impedirlo se non piangermi addosso,
perché per mia
sfortuna non avevo la minima idea di cosa l’avrebbe portata a
quella decisione.
Mentalmente
stanco decido di darle un po’ di tempo per calmarsi,
oltretutto sento la necessità di staccare momentaneamente da
quella situazione,
per cercare di vedere le cose da una diversa prospettiva, magari con un
minimo
di razionalità in più. Come in ogni istante di
agitazione mi dirigo verso al
radura che spesso era stata spettatrice dei miei pensieri cupi e che in
un modo
o in un altro era riuscita sempre a darmi un qualche sollievo.
Piccola
e circolare si staglia dinanzi a me. Il sole è coperto
dalla coltre di nuvole e
solo qualche
flebile raggio riesce a farsi largo, illuminando leggermente alcune
zone dello
spiazzo ricco di fiori e boccioli. Sebbene lo spettacolo che si
presenta sia
meraviglioso, dinanzi ai miei occhi c’è solo il
viso adirato di Bella e le
parole di Jasper che rimbombano nella mia mente senza darmi pace. Avevo
sbagliato e non potevo negarlo. In tutto il trambusto non avevo nemmeno
chiesto
ad Alice per quanto fosse previsto il loro arrivo.
Il
matrimonio era vicino e questo implicava che anche la loro
visita sarebbe stata a breve … troppo presto in ogni caso.
Troppo presto
considerando che il mio unico desiderio era quello di poter dividere
con
Isabella il resto della nostra eternità ed invece il destino
infame e beffardo
mi aveva solo illuso che questa prospettiva potesse realizzarsi e me la
stava
strappando brutalmente a pochi giorni da quello che sarebbe dovuto
essere il
nostro giorno. Quello in cui avremmo sancito la nostra unione dinanzi a
tutti.
Uno
strano pensiero attraversò la mia mente e per quanto folle
riusciva a donarmi un certo sollievo e un minimo di speranza
… forse …
Sarebbe
stata
mia!
“è
un’ottima idea …”
La
voce di Alice mi fece sobbalzare. Preso com’ero dai miei
pensieri non avevo minimamente avvertito il suo arrivo. Mi voltai verso
di lei
rivolgendole un mezzo sorriso
“Accetterà?”
domandai speranzoso
Le
annuii mesta “Pur di liberarsi di altre settimane di mie
torture
farebbe ogni cosa!” sbuffò senza riuscir a celare
un ghigno divertito. Bella
era davvero esausta del trattamento che le stava riservando Alice e
riteneva
che per un matrimonio tutto ciò non fosse necessario. A
quanto pareva con Josh
era stato tutto molto semplice e composto e più volte avevo
pensato che
probabilmente fosse quello che avrebbe desiderato anche per il nostro
di
matrimonio. Ma purtroppo con Alice in giro il libero arbitrio andava a
farsi
benedire, perché la piccola dittatrice non avrebbe mai
permesso nulla di
composto.
Esagerazione
era il suo motto … nonché la rovina della
famiglia
Cullen, costretta ad assecondare i suoi colpi di testa.
“Perfetto
… per quando è previsto l’arrivo dei
Volturi?” domandai
impaziente per poter decidere il giorno opportuno.
“Una
settimana circa, quindi abbiamo abbastanza tempo per
organizzare qualcosa di decente,anche se nulla di perfetto”
affermò sconsolata
e costernata.
Mi
fu difficile trattenere le risate, l’espressione del volto di
Alice e i suoi pensieri esprimevano a pieno la sua frustrazione per
questo
matrimonio frettoloso che stavamo organizzando. Avrebbe dovuto
rinunciare alle
colombe rosa e non solo e personalmente non potevo non essere felice di
ciò.
Anche perché sinceramente non avevo ancora capito cosa
volesse farci con quelle
colombe rosa ma soprattutto come avrebbe fatto a procurarsele.
Abbandonai
quelle quisquilie per concentrarmi su pensieri più
opportuni ed urgenti. Avevamo un matrimonio da organizzare in minor
tempo del
previsto ed io dovevo delle scuse ad Isabella per il mio sgradevole
comportamento. Sperando mi perdonasse e accettasse la mia folle
proposta.
“Si
… muoviti se non vuoi che scappi prima del
previsto” ironizzò
mia sorella dopo aver visto le mie intenzioni. Cercai di sorvolare sul
suo
pessimo senso dell’umorismo.
“è
molto arrabbiata?” domandai titubante
Scrollò
le spalle “Più che altro è delusa, non
si aspettava una
simile reazione da te ma soprattutto che non credeva che avresti messo
in
dubbio i suoi sentimenti” sbuffò contrariata
ripensando al mio comportamento
illogico “L’amore
non è mai semplice, ci
sono sempre una miriade di difficoltà da affrontare e lei
questo lo sa
benissimo. Ha passato dei momenti orribili e lo sconforto e la paura
che la
paralizzarono quel giorno per lei sono la peggiore delle colpe.
È sempre stata
convinta che se fosse stata in grado di reagire, forse in un modo o
nell’altro,
la situazione si sarebbe risolta … invece era rimasta
impietrita. Da quel
giorno ha rafforzato il suo carattere per non permettersi mai
più di perdere la
lucidità nei momenti di terrore … lei non ti
vuole perdere … ha paura anche più
di quanta ne hai tu!”
Chinai
il volto, per l’ennesima volta, dinanzi
all’evidenza. Ero
stato uno stolto ma mi sarei fatto perdonare.
Mi
alzai di scatto “Bene, inizia i preparativi, avvisa gli altri
del cambio di programma e delle tue visioni! Non mandare nessuna
disdetta o
inviti anticipati agli invitati! Questa cosa resterà tra di
noi … non voglio
ulteriori problemi o sorprese! Avvisa solo il prete della chiesetta,
sono
convinto che non farà problemi …
dopo il
matrimonio daremo a tutti la notizia!” conclusi soddisfatto
del mio piano
Lei
annuì e dopo un teatrale saluto militare scattò
verso casa
pronta a riorganizzare tutto, mentre io leggermente più
rincuorato mi avviavo
verso casa pensando e ripensando alla mia Isabella.
Nessuno
me l’avrebbe portata via … Nessuno!
_________________________________________________________
Betato
by Digghi
Angolino autrice
Ed
eccomi finalmente con l'aggiornamento, l'unico
file che si è salvato dal mio piccolo incidente (dove la
certella con tutti i miei scritti
è andata inserabilmente perduta) ...
ç_ç che
stress ... in compenso ho finito gli esami oggi (XD) e potrò
dedicarmi
agli aggiornamenti .. cercherò di aggiornare prestissimo
anche perchè
nel prossimo capitolo ci sarà una "bella" (*ironia*)
sorpresina (che probabilmente mi
costerà la vita (ho il terrore che qualcuno decida di farmi
la pelle) ed ora vi
lascio all'angolo della beta XD (lei si che ha capito come funziona il
mio cervellino ... )
Angolo della Beta
Emmet:
500€ che i Volturi arrivano prima del matrimonio anticipato
Jasper:
io ne scommetto 1000€ che Tania è talmente
invidiosa che ritarderà le nozze… che so, magari
nasconderà le colombe rosa che la mia dolce Alice vuole usare
Vale:
5000€ che quelle megalomani di Rose e Alice non se la sentono
proprio di fare un matrimonio per pochi intimi e inviteranno qualcuno
che poi farà la spia!
Manu:
20000€ che fino al matrimonio nessuno indovina!!! Me sadica e
non lo dico a nessuno, e poi da adesso farò capitoli sempre
più misteriosi nel finale…. Hahahahah
By
Digghi (Vale)
Frafra9:
ahahahahahahah decisamente! a rompere sono molto bravi!! ma il bello
è che Aro è stato molto previdente! e diciamo che
c'è un piccolo indizio in questo capitolo
SIRYA95: ahahahah ma
il mistero sarà risolto nel prossimo capitolo ... diciamo
che questo è uno di quelli di preparazione! che oltretutto
da qualche anticipazione su quello che accadrà!
simo87:
bwahahahaahahhahahahaahahha io e i Volturi abbiamo dei subdoli piani in
mente bwahahahahahah (ok ... lo ammetto ... dormire 3 ore di
due giorni + stress esame sono per me una brutta combinazione ...
>.<)
lazzari: ahahahaha
non preoccuparti .. l'idea già c'era infatti era per questa
che avevo deciso di continuare la storia! XD
Dan: su forum
Edward & Bella? sisi c'è anche questa! li mi sembra
di aver caricato quasi tutte le mie ff ... tranne le originali! ^^ cmq
sisi il volturi sono dei guastafeste, ma dei guastafeste molto
organizzati! infondo non si poteva pensare che Aro lasciasse andare via
Bella e il suo scudo senza opporsi!
Musa_Talia:
ahahahahahah diciamo che c'è una "bella sopresa" ... i
Volturi non sono degli sprovveduti e hanno pensato a tutto! nel
prossimo scoprirete la mia malsana idea ahaahahhahaahah
vale_cullen1992.
ahhahahahaha il mio sadismo è immenso! lo ammetto XD ... ma
tanto il peggio di me lo darò nel prossimo chappy!
serve:
ahahahahahaahahhahahahahahahahaahahahahhahaahhahahahahahahahahahhaah
chissà chissà XD
Uchiha_chan: ahahah sisi
decisamente ... ma ripeto che sono molto furbi e Bella era un'arma
molto potente a Volterra... Aro non poteva mica permetterle di
scappare!?
Lau_twilight: ebbene si
.. Eddy crede di aver trovato una soluzione! ma tanto poi lo smonto nei
prossimi capitoli bwahahahahahahaah
BimbaFollementeInnamorata: sono
crudele! ahahah non è colpa mia ... sono loro che sono
sfortunati ... ahahahahaahaha !
stezietta
w : *manu
prepara i bagagli per una veloce fuga, onde evitare ripercussione nei
prossimi due capitoli*
Goten: diciamo
che Eddy ha trovato una soluzione o almeno è quello che
crede! hihihihihi non dico altro per non spoilerare
|
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Capitolo 37 *** Promesse ***
Ed
eccomi con un nuovo chappy di questa ff, so che è passata
una settimana, ma in questi giorni sono tremendamente impegnata
a scrivere una storia originale per un contest e mi sta occupando non
poco, anche perchè scadrà a breve .. e
sono ancora al secondo capitolo! Santi numi non la finirò
mai, in compenso la copertina
è pronta e secondo me è bellissima .. che ne
pensate? Io quando l'ho vista me ne sono innamorata XD ..
Lo
ammetto sono strana .. comunque tornando a "Quando un incontro ti
cambia la vita", vi ringrazio per i bellissimi commenti...
non avete idea di come mi abbiano fatto piacere e di che risate mi sono
fatta. Certo, il 90% erano minacce di morte a mio danno ... ahahahha
sapete che siete veramente perfide?? (nd: senti da che pulpito O,O) Ok
adesso termino gli scleri e vi lascio alla storia!
Baciii
... vi adoro!
Betato by
whateverhappened
Promesse
Giunsi
in casa poco dopo Alice e frettolosamente entrai, senza
prestare attenzione agli sguardi compassionevoli della mia famiglia.
Tentai in
ogni modo di isolare i loro pensieri colmi di preoccupazione e pena per
me ed
Isabella, per quel futuro che incombeva minaccioso su di noi e
probabilmente
senza possibilità di scampo.
I
Volturi
ottengono sempre ciò che desiderano.
Respirai
a fondo tentando di scacciare quei pensieri opprimenti per
poter porgere le mie scuse a Bella. Mi introdussi silenziosamente in
camera
trovandola seduta dinanzi all’enorme vetrata della nostra
stanza, intenta a
scrutare le nubi grigie che oscuravano la luna.
Il
clima di immensa tristezza
e angoscia che aleggiava nella sala era palpabile, io non
potevo che
restare ad osservare il risultato di quella maledetta visione.
Rimasi
immobile dopo aver richiuso la porta alle mie spalle, ero
certo che Bella avesse percepito il mio arrivo, ma probabilmente era
ancora
furiosa per il mio comportamento brusco ed immotivato e di certo non
potevo
biasimarla.
Sono
stato uno
stupido …
Mi
schiarii la voce cercando di attirare invano la sua attenzione,
ma non volse lo sguardo nella mia direzione. Mi decisi ugualmente a
parlare, le
dovevo delle scuse e per quelle sarebbe bastata la sua presenza.
Sospirai
sommessamente “Bella, so che in questo momento sei furiosa
e ne hai tutte le motivazioni. Il mio comportamento è stato
infantile, ma è
stata la paura del tuo abbandono ad indurmi a dire quelle cose
… so benissimo
quanto siano state inappropriate, ma ti amo … e ancora non
riesco a comprendere
cosa potrebbe indurti ad abbandonarmi … “ blaterai
con voce tormentata.
Ok,
come scuse
fanno proprio schifo …
“Edward”
il suo tono duro e deciso mi fece sobbalzare. “io non ho
nessuna intenzione di abbandonarti e capisco che le visioni di Alice
siano
state improvvise e sconvolgenti, ma questo non ti dava alcun diritto di
insinuare che per me non lo fossero altrettanto”
affermò risoluta.
“Io
..” provai a parlare ma fui interrotto da una sua occhiata
tutt’altro che amichevole.
“Ho
vissuto con i Volturi per anni, imparando a controllare ogni
mia emozione, almeno esteriormente … lì
ogni emozione era vista come fonte di debolezza con la quale il nemico
poteva
schiacciarti … ed io voglio evitare che approfittino del mio
amore per te. Li
conosco e so che quando Aro desidera qualcosa nulla può
farlo desistere - prese
un profondo respiro addolcendo lo sguardo fino ad ora serio e rigido -
Se vorranno
farvi del male per portarmi via, io non avrò esitazione a
seguirli … e voglio
che tu non opponga loro resistenza” concluse rivolgendomi
un’espressione supplichevole.
Affilai
lo sguardo “Spero tu stia scherzando! Non ho alcuna
intenzione di farti portare via senza combattere, dovranno passare
prima sul
mio cadavere per averti” ringhiai in tono concitato.
Sospirò
sommessamente senza perdere la calma “Non puoi farmi
questo!” mormorò dolcemente.
Quattro
parole … solo quattro parole per distruggere completamente
ogni mia speranza e piegare il mio volere. Sapevo ciò che
aveva sofferto
vedendo Josh morire per lei, sapevo come ciò l’
avesse annientata e come non
avrebbe mai sopportato una nuova perdita. Eppure … eppure
come potevo
arrendermi al volere di quei pazzi e lasciarmi strappare la
felicità senza
alcuna resistenza?
Mi
sentivo confuso, in balia di una quantità di emozioni e
desideri
diversi. Volevo combattere e sterminare quei bastardi, ma allo stesso
tempo non
potevo permettermi di morire e abbandonare Bella al suo dolore. Avevo
promesso
che l’avrei protetta e che l’avrei resa felice con
ogni mio mezzo e comprendevo
come questo mi avrebbe dovuto portare a sottomettere il mio egoismo, ed
il mio
bisogno di lei, al suo volere.
“Non
puoi chiedermi questo” biascicai implorante, sperando invano
in un’alternativa inesistente.
Scosse
il capo e lasciò finalmente la sua posizione venendomi
incontro. Prese il mio volto tra le mani incatenando i miei occhi ai
suoi
“Edward, preferisco saperti lontano ma vivo, che morto a
causa mia” mormorò
sfiorandomi leggermente le labbra con un bacio. “Tu sai cosa
ho passato … non
puoi farmi questo … ti prego” sussurrò
supplicante.
“Isabella”
dissi con voce tremula. Non potevo, non avrei mai potuto
accettare una simile richiesta. Il mio animo tormentato si agitava
dentro di me
mentre il dolore e la preoccupazione dilagavano nel mio corpo,
stordendomi
completamente.
Eppure
…
Presi
un profondo respiro, pronto a pronunciare quelle parole che
avrebbero dato inizio alla mia condanna. Abbassai il capo prendendo le
sue mani
tra le mie e stringendole convulsamente “Ti amo e se
ciò potrà darti la
felicità mi piegherò al tuo volere …
ma …”
Sentii
il suo respiro mozzarsi, forse per la preoccupazione per le
condizioni che le avrei posto.
“Sposami
… ora!” terminai deciso.
Mi
osservò stranita per qualche minuto “C
..osa?” biascicò confusa.
Le
sorrisi accarezzandole stancamente il volto, quel volto che
sarebbe stato sempre e comunque nei miei pensieri, qualunque cosa
sarebbe
accaduta.
“Sposarmi,
prima dell’arrivo di quei bastardi, sposami e diventa
mia moglie … voglio che tu sia mia e voglio che tutti ne
vengano a conoscenza.
Voglio che ci sia tra noi un vincolo che ci tenga legati per
l’eternità ..
voglio avere la certezza di saperti mia anche se lontana e la sicurezza
che se
anche venissimo separati non sarà per sempre
perché tu tornerai da me”
Il
sorriso più dolce che avessi mai visto di dipinse sul suo
volto.
“Nulla
mi separerà da te e farò di tutto per tornare
quanto
prima” mormorò
dolcemente
abbracciandomi.
“EVVIVAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
… ANDIAMO ABBIAMO TANTO DA
PREPARARE .. IL TEMPO è DECISAMENTE SCARSO, MA
FORTUNATAMENTE NOI VAMPIRI NON
ABBIAMO BISOGNO DI DORMIRE E… FORTUNATAMENTE I VESTITI SONO
PRONTI, MANCA SOLO
UN PICCOLO RITOCCO, MA ESME È ALL’OPERA E POI
….”
Un
uragano di nome Alice aveva letteralmente strappato la mia
futura moglie dalle mie braccia, trascinandola nei preparativi e
lasciandomi
imbambolato al centro della stanza ad abbracciare il nulla.
Cosa
diamine è
accaduto?
“Ma
… ma .. “ bofonchiai guardandomi attorno stranito.
Avvertii
una mano sulla mia spalla e mi voltai incrociando
l’espressione stanca di Jasper.
“Mi
dispiace, la sua esuberanza non ha limite … le abbiamo detto
di
aspettare, ma secondo lei non c’era tempo”
mormorò scusandosi e tentando di placare
il mio sconforto grazie al suo dono.
Sospirai
comprendendo che nulla avrebbe potuto fermare
quell’esagitata.
“Credo
sia il caso di andare a caccia, ci aspettano giorno duri”
bisbigliò Jasper con uno sguardo tormentato, e con mio sommo
stupore non si
riferiva all’arrivo dei Volturi, ma ciò a cui ci
avrebbe costretti quella
despota di sua moglie.
Sbuffammo
entrambi e saltammo per la finestra onde evitare di
finire anche noi nelle mire della pazza, in compenso i miei pensieri
andarono a
Bella e a quello che avrebbe dovuto subire durante quei giorni.
Se
decide di
dare fuoco ad Alice mi premurerò di procurare la benzina!
Come
previsto , il malefico folletto ci costrinse ad un lavoro
estenuante, ma in compenso il risultato fu come sempre impeccabile.
Tutto fu
gestito con grande maestria sotto la sua diretta amministrazione,
mentre i
poveri umani assunti per svolgere le mansioni pensavano ai vari modi
per
zittirla, alcuni anche abbastanza violenti.
Ma
come non
comprenderli … io avrei fatto lo stesso!
Nonostante
tutto la cerimonia fu stupenda. Intima grazie alla
presenza di pochi invitati e molto più composta di quella
che Alice avrebbe
desiderato organizzare.
Niente
colombe
rosa e torte che nessuno avrebbe potuto mangiare.
La
chiesetta fu allestita con gigli e rose bianche che richiamavano
il bouquet della sposa, mentre in casa, dove si era svolto il
ricevimento, gran
parte del mobilio era stato spostato per fare spazio alla
“pista da ballo”, al
lato della quale era stato collocato il mio pianoforte. La
semplicità degli
addobbi fu, sia per me che per Bella, fonte di gioia, essendo stati
terrorizzati dalle idee di Alice, tutte prontamente bocciate con la
scusa della
mancanza di tempo, che aveva indotto la piccoletta a lanciare anatemi e
maledizioni sui Volturi.
Forse
questo
matrimonio improvvisato ha avuto qualche vantaggio.
Mentre
ridevo per l’ennesimo litigio di Alice ed Emmett sul tipo di
canzoni adatte da utilizzare, notai che Isabella, suona meglio si allontanava verso il
giardino,
probabilmente in cerca di un po’ di pace da
quell’assurda serata. Mi congedai
da Eleazar e Carmen, con i quali mi stavo intrattenendo, e raggiunsi mia moglie.
Mi
avvicinai lentamente avvolgendole la vita in un abbraccio e
poggiando il mento sulla sua spalla, lasciata scoperta dal meraviglioso
vestito
che indossava. Anche questo abbastanza semplice ma elegante, scelto
secondo il
gusto di Bella. Un corpetto rigido e aderente con ricamo floreale, che
lasciava
le spalle scoperte, mentre la gonna scendeva lunga e morbida fino ai
piedi.
Una
vera e
propria visione.
“Ebbene, adesso
sei la
signora Cullen … Isabella Cullen, suona bene, non
trovi?” sussurrai al suo
orecchio provocandole degli impercettibili brividi.
Lei
sembrò meditare prima di voltarsi e scoccarmi un bacio sulle
labbra. “Si sì, suona decisamente bene”
mormorò sorridendomi dolcemente, almeno
sino a quando lo sguardo non ricadde su qualcosa alle mie spalle e
notai un
cipiglio colmo di perplessità increspare la sua fronte
“Credo dovremo
raggiungere gli altri, c’è Alice che si sta
sbracciando invitandoci ad entrare
per dare inizio alle danze” ghignò notando il
broncio colmo di irritazione del
mostriciattolo esagitato.
“Credi
che ci lascerà mai in pace?” domandai esitante
lanciando
alla piccoletta un’occhiata di ammonimento.
“Per
un momento ho temuto decidesse di seguirci anche in luna di
miele, con qualche direttiva su come comportarci o cosa fare”
borbottò con fare
sospettoso, prima di scoppiare in una risata cristallina che coinvolse
immediatamente anche me. Anche se dovevo ammettere che conoscendo Alice
quella
era una prospettiva da non sottovalutare.
Decidemmo
di raggiungere gli altri ed aprire le danze godendoci
quella che speravamo non sarebbe stata l’ultima sera insieme.
Img
vestito
|
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Capitolo 38 *** Attesa ***
cap ff4
Ed
eccomi quì con il nuovo chappy! So che sono piùin
ritardo
del solito, ma necessito di ispirazione per scrivere e stranamente il
mio arrivo ad Ischia è riuscito in tale impresa!!! XD
Il
capitolo è anche un pò più lungo del
solito e mi
dispiace non poter rispondere ai commenti, ma in questo momento sono in
vacanza e ho a mia disposizione la connessione della pennina della tim
di mio padre, che posso usare per pochissimo tempo, quindi mi sto
adoperando a scrivere questo veloce messaggio e il capitolo in tempo
record (non posso nemmeno aggiungere l'img, ma provvederò ad
inserirla quando arriverà il capitolo betato)! ehm ... che
altro
dire, vi auguro buone vacanze ^^
Kiss
Manu
Betato by Digghi
Vi avviso che i prossimi capitoli sono già pronti .. in
questo momento sto terminando l'epilogo! però non credo che
velocizzerò di molto gli aggiornamenti perchè
essendo un periodo di vacanza ci sono poche persone e vorrei dare a
tutti la possibilità di leggere senza troppi arretrati!
^___^
Spero di leggere i vostri commenti!!
Spoiler fine
capitolo
Attesa
Alice
aveva previsto l’arrivo dei Volturi per quella notte
ed in
casa l’aria era divenuta tremendamente pesante. Per quanto
provassero a
tenere a bada i loro pensieri angosciosi i risultati non erano dei
migliori.
Jasper era quasi totalmente preda del panico e continuava a vagliare le
ipotesi
più assurde su quello che a breve sarebbe accaduto e sulle
intenzioni dei
nostri nemici, oltretutto l’ansia che provava finiva per
ripercuotersi anche
sui suoi poteri, rilasciando di tanto in tanto ondate di panico.
“JASPER!”
urlò contrariata Rose per l’ennesima volta.
“Cerca
di darti una calmata, siamo tutti già agitati per conto
nostro” lo ammonì
mentre il suo tono saliva di ben due ottave.
Lui
si limitò a chinare il capo riportando la sua attenzione
alla meravigliosa scacchiera in avorio. Per ingannare il tempo ognuno
di noi
era impegnato in qualche attività e mio fratello era
indaffarato in una stramba
partita contro Emmett. Ma ciò che realmente rendeva
inquietante quella
situazione era che fosse il mio fratello orso ad avere tra le mani le
redini
della partita.
Sto battendo Jasper,
questo ha dell’incredibile! Un giorno memorabile …
Emmett
era l’unico in grado di mascherare l’angoscia nei
suoi pensieri, con ridicoli espedienti, eppure riuscivo a percepire
stralci di
pensieri ansiosi, che non riusciva a celare al mio potere.
Sospirai
sommessamente stringendo spasmodicamente la mano di
Bella tra le mie. Avevo trascorso il pomeriggio a suonare per lei,
sotto sua
espressa richiesta. Sebbene continuasse a tentare di rincuorarmi,
ribadendomi
che nulla l’avrebbe allontanata da me, comprendevo bene che
questi non fossero
i suoi reali pensieri e probabilmente voleva serbare il ricordo delle
mie
melodie che le erano tanto care.
Amore mio, come potrò
mai sopportare il tuo abbandono? Come riuscirò a sfuggire al
dolore di un tuo
allontanamento? Nulla potrà annientarmi tanto quanto una tua
fuga da me …
“Edward?”
sussurrò accarezzandomi il volto con tocco
gentile.
“Sono
solo un po’ in ansia” biascicai cercando di non
incrociare i suoi occhi. Non sarei stato in grado di minimizzare la mia
profonda angoscia altrimenti.
Non
mi sfuggì lo sguardo che lanciò a Jasper e
l’ondata di
calma che ne conseguì, investendo i presenti. Purtroppo non
ebbe il risultato
sperato, il
turbamento era troppo grande
e allo stesso tempo mio fratello troppo distrutto per poter far
realmente
qualcosa.
“Evviva!”
l’urlo di esultanza di Emmett ci fece sobbalzare
“Ho finalmente battuto il nostro stratega”
continuò agitandosi come un bambino.
Nessuno
riuscii ad evitare di ridere alla vista di Em che
saltellava per casa, rischiando di portare seri danni al parquet a
causa della
sua mole, e Jasper che fissava la scacchiera con un cipiglio in volto.
Sfortunatamente
tutto ciò fu interrotto precocemente dagli
occhi di Alice che divennero improvvisamente vacui, indicando il
preludere di una
visione.
“È
ora!” biascicò, mentre le immagini scorrevano
simultaneamente nella mia mente. Ci saremmo incontrati nelle radura
dove
eravamo soliti giocare a baseball, eppure ciò che sarebbe
accaduto non era
ancora ben definito, in quanto tutto appariva ancora abbastanza sfocato
e
adombrato da qualche decisione non ancora stabilita. Avevo il serio
sospetto
che Aro e la sua guardia avessero compreso il giusto modo per eludere
le
visioni di mia sorella e questo non poteva che arrecarmi un grande
turbamento.
L’agitazione
che si diffuse in casa fu immediata e spiegai,
tentando di placare i tremori nella mia voce, il contenuto della
visione.
Sospirai
sommessamente tentando di eludere i commenti della
mia famiglia dalla mia mente. Avvertii il tocco delicato di Bella sulla
mia
spalla e le sorrisi debolmente. Mi domandai come potesse riuscire a
mantenere
un tale contegno e una tale tranquillità apparente. Tra i
due era di certo lei
la più forte, sebbene il destino le avesse riservato
maggiori sofferenze.
Come potrei non
provare ammirazione? Tutto ciò non può che
rafforzare il mio amore e la mia
devozione verso di te, che sei entrata nella mia vita creando scalpore
e
rianimandola da quel tetro pallore
che
mi soggiogava.
“Andrà
tutto bene!” sussurrò, sebbene non paresse affatto
convinta delle sue stesse parole.
Annuii
svogliatamente, sentivo i miei piedi farsi pesanti e
una sorta di stanchezza pressare il mio corpo. Nonostante
ciò seguii la mia
famiglia all’esterno della casa, ma non ebbi il coraggio di
staccare la mia
mano da quella di Isabella. In quel momento era il mio unico conforto
saperla
vicina, nella speranza che ciò non mutasse, sebbene sapessi
che le visioni di
Alice prospettavano un futuro tutt’altro che roseo. Nessuno
di noi parlò,
nessuno proferì parola nel lasso di tempo che ci
separò dalla radura, eppure i
pensieri di tutti erano concordi … non avremmo permesso a
nessuno di strapparci
Isabella con la forza, avremmo lottato se necessario, in nome di
quell’amore
familiare che era ormai insito in noi. Non eravamo un semplice clan, ma
una
vera e propria famiglia e questa non era che una nostra forza.
“Ci
raggiungeranno a breve” annunciò Alice osservano
scrupolosamente il luogo e la posizione della luna che si stagliava nel
cielo.
“Riesci
ad avere una visione più precisa?”
domandò Jasper
alternando il suo sguardo da lei a Bella.
“Nulla
di rilevante …” ribatté lei sospirando
afflitta.
Odiava non poter contare sui suoi poteri, ma maggiormente il fatto che
essi non
potessero rendersi utili in una situazione tanto preoccupante. Cosa
poteva
esserci di buono in un dono inutile nel momento del bisogno?
Potremmo utilizzare i
licantropi se necessario. Magari spingendoli a seguirci nel loro
territorio…
Mi
voltai verso mio fratello, sobbalzando appena al suo
suggerimento, e scrollai vigorosamente il capo. L’intervento
dei licantropi
avrebbe rischiato di peggiorare ulteriormente la situazione, sebbene
avessimo
con loro un patto che ormai durava da tempo, non potevamo certo
definirci
alleati e non avrebbero visto di buon occhio un simile comportamento e
una
guerra sarebbe stata una conseguenza probabile.
“Smettetela
di conversare attraverso il pensiero e se
ritenete sia qualcosa di fondamentale di cui discorrere rendetecene
partecipi”
sibilò Bella affilando lo sguardo.
Le
accarezzai il capo baciandola dolcemente “Nulla di
rilevante, solo un’idea inapplicabile.”
Il
suo sguardo divenne inquieto “Non voglio gesti folli da
parte vostra. I Volturi sono molto potenti e un solo gesto inconsulto
potrebbe
scatenare conseguenze atroci. Valuterò io come
sarà il caso di agire, tra voi
sono colei che conosce meglio le loro abitudini e modi di agire
..”
“Ma
..” Jasper provò a controbattere, ma lei non
glielo
permise.
“Non
mi importa … loro vogliono me e se sarà
necessario li
seguirò” replicò dura. Fece scorrere il
suo sguardo su di noi, incapaci di
ribattere. Eravamo ben coscienti del fatto che se avesse voluto sarebbe
stata
in grado di impedirci di intervenire.
“Io
farò tutto ciò che è in mio potere per
tornare da voi!
Ve lo prometto” concluse addolcendo il suo tono.
“Mancano
dieci minuti al loro arrivo …” disse
d’un tratto
Alice continuando a rivolgere il suo sguardo al fitto bosco.
Non
compresi sino a quando Bella non mi afferrò per il
braccio, trascinandomi distante dagli altri.
Non
mi lasciò il tempo di porle alcuna domanda che si
avventò su di me con inconsueto impeto, permettendomi di
lambire quelle rosee e
morbide labbra e riversando in esse tutta quella disperazione di quel
prossimo
allontanamento che pareva ormai inevitabile. Purtroppo ci separammo
troppo
presto e con mia sorpresa Bella si lasciò andare a
singhiozzi incontrollati,
gettando al vento quella maschera di imperturbabilità dietro
la quale si era
nascosta nell’ultimo periodo. Mi sentii straziare e non
riuscii ad impedire ad
i miei singulti di fare eco ai suoi.
“Ti
amo, ti amo irrimediabilmente ed in modo così
stravolgente da trovare atroce il solo pensiero di una nostra
separazione. Il
non vedere più i tuoi dolci sorrisi dedicati a me, il non
poter udire la tua
risata o le meravigliose composizioni che sono in grado di allietarmi e
disperdere ogni mio turbamento, le tue mani accarezzarmi ..”
l’ennesimo
singhiozzo interruppe le sue parole e potei immergermi in quegli occhi
dorati
colmi di paure e rimpianti tanto simili ai miei.
Non
proferii parola, cosciente che nulla avrebbe potuto
esplicare ciò che il mio cuore in quel momento serbava, un
amore senza pari,
profondo ed immenso che sarebbe sopravvissuto ad ogni prova che il
destino ci
avrebbe imposto.
L’abbracciai
affondando il volto tra i suoi capelli e
stringendo a me quel corpo che ormai non potevo che considerare mio,
quello
della donna con cui avevo condiviso esperienze meravigliose che ero
certo mi
sarebbero state precluse dalla mia natura dannata. Restammo in quella
posizione
sino a quando un richiamo mentale di Alice ci costrinse ad interrompere
quell’idilliaco momento, tornando alla cruda e dolorosa
realtà.
“Dobbiamo
andare, sono in arrivo” sussurrai con voce roca.
Lei
annuii debolmente, staccandosi a fatica da
quell’abbraccio e ci avviammo verso il luogo prestabilito con
il cuore colmo di
angoscia e terrore. Gli altri ci osservarono di sfuggita, tentando di
mascherare il loro turbamento ma Emmett non ci risparmiò una
delle sue battute
maliziose, che sebbene fossero in quel momento poco opportune, non
poterono non
strapparci dei flebili sorrisi.
“Povero
il nostro Edward, la nostra sorellina gli da sempre
troppo da fare … ecco perché è
così sciupato” constatò con
un’espressione
seria.
“Non
credo di aver mai conosciuto un vampiro in grado di
sciuparsi!” ribatté irritato Jasper. Infatti in
passato avevamo constato non
gradisse affatto nessun accenno alla vita sessuale di quella che
considerava la
sua sorellina e di conseguenza aveva più volte discusso
animatamente con
Emmett.
Rose
assottigliò lo sguardo, fulminandoli entrambi
“Smettetela con le vostre scempiaggini, non ho intenzione di
rincorrervi per
tutto lo spiazzo per placare i vostri litigi” li
ammonì decisamente contrariata
e stranamente riuscì nel suo intento.
Mai far arrabbiare
Rose … non voglio passare i prossimi due mesi in astinenza.
L’ultima volta è
stato tremendo, non mi ha ammesso nella camera da letto per ben tre
mesi,
quindici giorni, sette ore e cinquantatre minuti.
Alzai
gli occhi al cielo percependo il suo pensiero,
trattenendo le risa al ricordo di mio fratello che pregava sua moglie,
con
sguardo supplichevole, di ritornare nelle sue grazie. Purtroppo per lui
aver
rovinato la sua nuova borsa di Gucci con il succo di pomodoro, mentre
si
rincorreva con Jasper, era una colpa di non poco conto.
Dei
rumori dalla boscaglia mi ridestarono dalle mie
riflessioni e istintivamente attirai a me Isabella. Non dovemmo
attendere molto
prima di veder comparire le figure della sua guardia. Erano pochi
membri, dieci
per l’esattezza, con Aro e Caius a capo del gruppo, e Jane e
Chelsea poco
dietro di loro.
Rabbrividii
senza volerlo notando le loro espressioni
piuttosto divertite.
“Mie
cari, quale piacere rivedervi!” esclamò con
candore
Aro, risultando immensamente falso e sgradevole come suo solito.
Ci
furono i soliti scambi di convenevoli, che non fecero che
aumentare l’attesa creando in noi uno stato di snervante
trepidazione, benché
allo stesso tempo avremmo desiderato tutti rinviare quel momento il
più
possibile.
Quanto
vorrei che questo fosse solo un brutto incubo, quanto
vorrei ridestarmi e restare ammaliato dal sorriso della mia Isabella,
ormai
svanito, intaccato dall’ansia di questo futuro incerto.
Aro
sospirò sommessamente mostrandoci uno sguardo dolente.
“Siamo desolati per il nostro improvviso quanto inatteso
arrivo, ma abbiamo
approfittato di una missione appena terminata per venire a portare le
nostre
felicitazione ai prossimi sposi”
Mio
padre sorrise cordialmente, sebbene i suoi pensieri non
lo fossero altrettanto. “In realtà il matrimonio
è stato anticipato e la loro
unione è stata ufficializzata due giorni fa!”
annunciò soddisfatto.
A
nessuno sfuggì il lampo di irritazione che
attraversò gli
occhi del Volturo, ma si spense quasi immediatamente lasciando il posto
ad un
certo compiacimento che non riuscii ad interpretare. Almeno non
immediatamente.
“Purtroppo
con il nostro arrivo anticipato non siamo stati
abbastanza celeri dall’impedire l’incresciosa
situazione che si è creata”
mormorò con aria mortificata scuotendo il capo.
Notando
le nostre espressioni, di eloquente curiosità, fece
cenno ad uno degli individui ancora coperti dalla mantella e
continuò nel suo
solito sproloquio. “A quanto so la validità di un
matrimonio può essere messa
in discussione se la persona si trova ad essere ancora legata ad
un’altra, di
conseguenza credo che sia sorto un certo problema”
rivelò sorridendo sornione.
Uno
strano presentimento pervase i miei pensieri mentre
l’agghiacciante verità si dipingeva dinanzi ai
miei occhi, quando l’individuo
chiamato da Aro si disfò della mantella mostrandoci il suo
volto a molti di noi
non sconosciuto.
“Joshua”
un mormorio sommesso preannunciò ciò che sarebbe
conseguito negli eventi avvenire.
____________________________________________________________
Spoiler:
Amore
mio, perché ti
deve essere inflitto un tale dolore?
Un ringhio bestiale
echeggiò per la radura attirando la
nostra attenzione.
“Non
azzardarti a toccarla” urlò Joshua fissandomi
furioso.
Il suo sguardo colmo di possessione ed ira era puntato sulle mie
braccia con
l’intento di staccarle da quella che considerava la sua
donna, sua moglie.
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Capitolo 39 *** Joshua ***
Rieccomi
finalmente! Sono appena tornata da Berlino e mi appresto a fare tutti
gli aggiornamenti ... sarà una bella faticata XD Non mi
dilungherò troppo in proposito .. vi avviso semplicemente
che il prossimo sarà l'ultimo capitolo prima dell'epilogo!
Spoiler a fine pagina
Capitolo
non betato
Risposta
alle recensioni
Prossimo
aggiornamento: Lunedi
24
agosto
Joshua
“Joshua”
Un
solo nome per mandare in frantumi tutto il mio mondo, un
solo nome per distruggere il mio futuro e le mie speranze.
Smisi
di respirare, volgendo il mio sguardo ad Isabella che
con gli occhi sgranati continuava a fissare la figura dinanzi a noi. Il
timore
mi aveva ormai invaso comprendendo il motivo del suo allontanamento:
non
sarebbe stata la forza fisica a strapparmela, ma l’amore per
quello che una
volta era suo marito e che probabilmente lo sarebbe stato.
“Isabella
…. Jasp .. Jasper” balbettò lui
palesemente
sconvolto. “Non … i lupi … io ero
certo”
Le
sue parole si mostravano confuse come i suoi pensieri.
Non comprendeva come fosse possibile per lui ritrovare Isabella che
aveva
creduto morta anni addietro. Continuava
a ritenerla nulla più che un semplice miraggio, una
meravigliosa illusione che
si sarebbe da li a poco infranta, lasciandolo nuovamente nella
desolazione del
suo animo che sino a quell’istante era stata preponderante.
Ed
io, non potevo che restare a guardare ciò che dinanzi ai
miei occhi stava accadendo, incapace di formulare una qualsiasi
soluzione. Una serie
di domande come un mantra si ripetevano nella mia mente:
Avrebbe scelto lui? Mi
avrebbe abbandonato per colui che considerava il suo primo e forse
anche il suo
più grande amore?
Le
mie elucubrazioni furono bruscamente interrotte. “Ma
cosa? Che significa tutto questo?” sbottò Jasper
scrutando Aro con aria
adirata. “Lui era morto e di questo ne eravate consapevoli,
avete accolto voi
Bella a Volterra dopo averla salvata dai licantropi! Come è
possibile che ora
sia dinanzi a noi, per giunta con la mantella dei Volturi, simbolo
distintivo
della sua appartenenza a voi?”
L’ira
era palese sul suo volto, evento assai raro per lui, aveva
compreso che quella non fosse di certo una coincidenza, ma un perfetto
stratagemma per ricondurre Isabella sotto il loro controllo.
Ciò che però
stupiva tutti noi era come questo fosse potuto accadere, come avessero
potuto ingannare
entrambi e cosa li avesse spinti a fare ciò!
Joshua
sussultò “Ma io avevo visto le fiamme …
la cenere”
replicò sempre più confuso. Purtroppo come noi si
mostrava incapace di
formulare un qualsiasi pensiero coerente. Giorni addietro gli era stata
comunicata accidentalmente la notizia di un matrimonio a casa Cullen e
non
appena aveva saputo della presenza di Jasper nel nostro gruppo, aveva
accolto
l’idea di unirsi alla guardia. Non aveva alcun presentimento
di ciò che sarebbe
realmente accaduto e di ciò che i Volturi stessi avevano
progettato.
L’espressione compiaciuta sul volto di Aro ne era palese
dimostrazione,
innegabile quanto la loro presenza in quel momento.
Hanno organizzato
tutto … loro sapevano!
In
tutto quel trambusto non avevo mai staccato la mia mano
da quella di Isabella e dopo un po’ avvertii un insolito
tremore e dei singulti
a scuoterle il corpo. Riportai nuovamente la mia attenzione su di lei,
conscio
dello sconvolgimento di cui poteva essere preda a causa di
quell’assurda
situazione che si era creata. Mi avvicinai accogliendola tra le mie
braccia per
donarle anche un minimo di conforto, sebbene tutte quelle emozioni
fossero
troppe per poter svanire così facilmente.
Amore mio, perché ti
deve essere inflitto un tale dolore?
Un
ringhio bestiale echeggiò per la radura attirando la
nostra attenzione.
“Non
azzardarti a toccarla” urlò Joshua fissandomi
furioso.
Il suo sguardo colmo di possessione ed ira era puntato sulle mie
braccia con
l’intento di staccarle da quella che considerava la sua
donna, sua moglie.
Lei è mia! Mia e di
nessun altro … non gli permetterò di allontanarla
da me, dovessi distruggerlo
con le mie stesse mani!
Ringhiai
a mia volta “È mia moglie, cosa me lo
impedirebbe?”
sibilai stringendola
maggiormente a me e
sorridendogli beffardo.
Lui
si irrigidì portando i suoi occhi sulla figura rannicchiata contro il mio
petto che non
proferì parola, nascondendo il capo nell’incavo
del mio collo.
“Non
è possibile … lei non avrebbe mai
…” sussurrò Joshua
preda dello sconforto. Nella sua mente una serie di immagini si
susseguirono, i
ricordi dei tempi addietro prima di quel giorno fatale.
Fui
scosso nell’osservare quegli attimi in cui lui era tutto
il suo mondo e in cui il suo amore era tutto ciò di cui lei
aveva bisogno, e la
felicità che si rifletteva nei suoi occhi cremisi.
Un
dubbio atroce si fece strada: Se scegliesse
lui?
Jasper
notando il nostro umore tetro, la gelosia e la furia
che pervadeva entrambi, tentò in vano di far rinsavire il
suo amico, spiegando
ciò che era accaduto e giustificando quello che lui vedeva
come una colpa, ma
che il realtà non lo era. Erano trascorsi anni dopo la sua
scomparsa ed era più
che normale che prima o poi Bella decidesse di abbandonare i ricordi
dolorosi
ed il passato ad essi annesso, per permettere ad un futuro sereno di
prendere
vita.
Quanto dolore avrebbe
dovuto sopportare? Quante lacrime invisibili avrebbe dovuto versare?
“Joshua,
sono passati anni e ti credeva morto” mormorò
Jazz in tono persuasivo, facendo leva
sul suo dono.
Ciò
non lo placò affatto. “Io non l’ho
fatto, io le sono
rimasto fedele” replicò mesto non distogliendo lo
sguardo da Isabella.
“Smettila!
Non puoi fargliene una colpa! Tu non sai quanto
ha sofferto, si è incolpata della tua morte, convinta che se
solo avesse avuto
coscienza dei suoi poteri tu saresti stato ancora con lei. È
rimasta rinchiusa
a Volterra senza proferire parola, riversando il suo dolore solo sugli
allenamenti e nella lotta! Tu non sai … non lo
sai!”
Tutti
si ammutolirono udendo quelle parole. Nessuno della
famiglia aveva mai conosciuto per intero ciò che era
accaduto, io e Jasper
avevamo preferito mantenere un certo riserbo sulla faccenda, consci del
dolore
che questo le aveva procurato e della consapevolezza che prima o poi
sarebbe
stata lei stessa a fornire le giuste delucidazioni in proposito.
Eppure, ora,
comprendendo ciò che si nascondeva realmente dietro i suoi
comportamenti, non
potevano non soffrire ripensando a quanto la vita fosse stata ingiusta
con lei
e quanto tutto l’amore e la fiducia su cui aveva fondato la
sua esistenza,
l’avessero poi condotta alla sofferenza. Dapprima
con la presunta perdita di Jasper e
dopo con Joshua, sebbene entrambe si fossero rivelate false, avevano
costituito
per lei una fonte di immenso dolore.
Seguirono
attimi di intenso silenzio, nel quale però, il
sorriso beffardo di Aro non scomparve. Godeva nell’osservare
la desolazione di
ciò che era accaduto, probabilmente consapevole di esserne
almeno in parte la
causa. Oppure del tutto … fu lui ad infrangere il silenzio,
celando a malapena
il suo compiacimento.
“Miei
cari, c’è da considerare un dettaglio non
trascurabile. Isabella non può dirsi una Cullen, non quando
risulta ancora
sposata con il nostro Joshua” mormorò fingendosi
accorato.
Mi
voltai assottigliando lo sguardo, intenzionato a
penetrare la sua mente. Di una cosa ero più che certo,
quello non era stato che
un piano architettato dalla sua subdola mente. “È colpa tua!”
esclamai adirato, pronto a
scagliarmi contro di lui con tutta la forza nel mio corpo. Non vi era
nulla in
quel momento che desiderassi di più dell’affondare
i miei denti nella sua
carne, per ottenere vendetta per quei gesti folli che aveva compiuto
solo per
raggiungere un qualche suo scopo.
Non vi è in lui alcun
segno di compassione o pena per coloro che affligge con il suo male.
Solo
soddisfazione per i risultati a cui giunge!
“Non
comprendo di cosa parli! Credo tu sia eccessivamente
sconvolto e ciò compromette la tua capacità di
giudicare razionalmente”
Ringhiai
esasperato pronto ad un balzo, quando una mano
afferrò il mio braccio trattenendomi. Mi voltai verso
Isabella che mi fece
cenno di tacere, in quel momento il suo volto aveva recuperato la
solito
compostezza, sebbene comprendessi non fosse che apparenza pronta a
celare il
suo immenso turbamento.
“Aro,
conosco i tuoi modi di agire, credo che le menzogne
siano un insulto alla mia persona!”affermò dura.
Lui
sorrise sornione. “Mia cara, non mi permetterei mai! Sai
che ti considero la mia pupilla e mi duole disturbare la tua
tranquillità! È
stato solo un caso …”
Isabella
parve non credere assolutamente a quelle parole, in
compenso non proferì parola in proposito mantenendo
quell’innaturale calma che
l’aveva spesso contraddistinta.
“Immagino
non siate giunti qui semplicemente per portarci la
buona novella potresti illuminarci sulle tue intenzioni?”
domandò pacata,
facendo scivolare di tanto in tanto il suo sguardo su Joshua.
Fui
assalito da un pressante sentimento di gelosia, mi
sentivo logorato dalla paura che lei preferisse la sua compagnia alla
mia e che
considerasse il nostro matrimonio semplicemente come un espediente per
dimenticare colui che credeva morto.
Non mi abbandonare …
A
turbarmi ulteriormente c’erano i pensieri di Joshua,
sebbene serbasse un certo rancore per essere stato dimenticato,
l’amore verso
di lei non era mai svanito e il rivederla a distanza di tanti anni,
dopo aver
temuto di averla perduta per sempre, non aveva che rafforzato quel
legame che
una volta li univa. Lui la voleva con se …
“Credo
sia opportuno un tuo ritorno a Volterra, potrai
comprendere ciò che è accaduto e agire di
conseguenza!” spiegò Aro in tono
ovvio.
Ringhiai
“Perché dovrebbe seguirvi a Volterra! In quel
posto
non ha nulla che le appartiene, siamo noi la sua famiglia!”
urlai adirato.
“Joshua
appartiene a Volterra e a differenza di Isabella ci
ha giurato fedeltà!”
____________________________________________
Spoiler:
Lei
annuì mesta “ Ma prima voglio un giorno di tempo
per
recuperare le mie cose e salutare i Cullen”
replicò pacatamente.
______________________________________________________________________________________________
Risposta
recensioni:
Recensione
di simo87,
fatta il 13/08/2009 - 02:52PM sul capitolo 38:
Attesa - Firmata
ahahahahahha sisi ebbene si ... non poteva essere che lui!
|
Recensione di kiril,
fatta il 09/08/2009 - 02:35PM sul capitolo 38:
Attesa - Firmata
Ed
eccomi con il nuovo chappy .. so che ci ho messo dieci giorni, ma
è stato a causa delle vacanze .. ^^ i prossimi arriveranno +
velocemente! |
|
Recensione di lazzari,
fatta il 07/08/2009 - 12:46AM sul capitolo 38:
Attesa - Firmata
ahahahahahahahahahahahha
SORPRESA ... XD lo so lo so .. sono sadica da morire .. ma non
è mica una novità? kiss |
|
Recensione di Frafra9,
fatta il 07/08/2009 - 12:38AM sul capitolo 38:
Attesa - Firmata
Non
proprio ... diciamo che i Volturi si erano organizzati per bene ..
volevano Isabella e il suo potere ed hanno approfittato della
situazione |
|
Recensione di serve,
fatta il 06/08/2009 - 11:45PM sul capitolo 38:
Attesa - Firmata
hihihihihihi
ma daiii ... non sono mica stata così cattiva? o forse si ..
vabbè ma alla fine avevo specificato nei capitoli precedenti
che lei non aveva visto gettare Josh nelle fiamme XD |
|
Recensione di stezietta
w , fatta il 06/08/2009 - 11:38PM
sul capitolo 38: Attesa - Firmata
aggiornerò
prestissimissimissimo! anche perchè devo iniziare a postare
delle nuove storie .. di conseguenza devo concludere alcune di quelle
che sono in corso ... questa l'ho scritta tutta e a brevissimo avrete
l'ultimo capitolo e l'epilogo!!! *_______* spero tanto che ti
piaccia anche questo capitolo e i successivi kiss
Ps: sisi .. lo so, sono perfidissima XD |
|
Recensione di Miki
loves Yuu, fatta il 06/08/2009 - 11:29PM
sul capitolo 38: Attesa - Firmata
In
realtà nei precedenti capitoli avevo specificato che lei non
lo aveva visto gettare nel fuoco .. ahahahahahahahah praticamente sono
stati fregati dai Volturi XD |
|
Recensione di ClaryCullen,
fatta il 06/08/2009 - 10:52PM sul capitolo 38:
Attesa - Firmata
Grazieeeeeeeeeeee
mille!! so di aver postato dopo un pò, purtroppo
però ero a Berlino e non avevo la connessione! in compenso
cercherò di postare presto !! grazie mille per i complimenti
kiss |
|
Recensione di Goten,
fatta il 06/08/2009 - 10:44PM sul capitolo 38:
Attesa - Firmata
ahahhahahahahah
SORPRESA! forse non una bella sorpresa hihihihi ma comunque una
sorpresa!! |
|
Ritorna all'indice
Capitolo 40 *** The last day ***
Ed
eccovi l'ultimo
capitolo a cui seguirà l'epilogo! Finalmente anche questa
storia vede il suo termine hihihihih *me veramente soddisfatta* ... vi
ringrazio di cuore per averla seguita ed aver commentato in numerosi
... devo ammettere che non mi sarei mai aspettata di superare
addirittura i 500 commenti ... per me è stato un onore
leggere le vostre belle parole, le velate minacce (chissà a
chi mi riferisco hihihhiih) e anche il solo poter vedere quante persone
hanno aggiunto per ff tra i preferiti e seguiti! è proprio
per tutte queste meravigliose persone che ho deciso di scrivere un
POV
BELLA di questa storia ( che troverete al seguente link: Clicca
quì
), in
cui potrete leggere le parti che quì non ho trattato a
sufficienza e che si interessano (nel primo capitolo) della parte di
vita che Bella ha trascorso lontana da Edward!
Bhe che altro dire
... conto di ringraziarvi ulteriormente nel prossimo chappy, che
ribadisco essere l'epilogo e che verrà postato tra una
settimana:
PROSSIMO AGGIORNAMENTO 1 SETTEMBRE!
Adesso vi lascio
alla lettura
Kiss
Manu
Spoiler
a fine pagina
Risposta
recensioni a fine pagina
The
last day
Gli
sguardi si rivolsero a Joshua che con il
capo chino
rammentava la promessa di fedeltà fatta a Volterra. A quanto
pareva era stato
meno furbo di Isabella e non si era limitato a dare un suo apporto alla
guardia
per un tempo determinato, ma consapevole della morte di colei che
considerava
l’unica gioia di quella sua dannazione, aveva deciso di
abbandonarsi nelle mani
di coloro che lo avevano salvato. Probabilmente però
ciò che era avvenuto oggi,
dinanzi anche alle accuse mosse da me e Jasper, aveva compreso quanto
tutto
fosse stato un subdolo piano per aggirarlo.
Hanno giocato con le
loro vite e la loro felicità senza preoccuparsi del male che
gli avrebbero
arrecato!
Dal
mio canto ero furioso per il ricatto a cui stavano
ricorrendo, costringendo Isabella a seguirli a Volterra anche solo per
discorrere con Joshua di ciò che era accaduto. Probabilmente
erano più che
consapevoli del loro passato amore e avevano deciso di far leva su
questo.
Mi
voltai verso di Bella per interpretare la sua espressione
e comprendere ciò che avrebbe deciso, perché
benché io non volessi perderla,
non potevo che sottomettermi alla sua decisione qualunque fosse, ma
soprattutto
a ciò che l’avrebbe realmente resa felice.
Edward non possiamo
permettere a questi bastardi di avere la meglio!
Maledetti! Ci hanno
raggirati, ci hanno raggirati tutti!
Per quale motivo Aro
ha allontanato Isabella per qualche tempo se non desiderava realmente
separarsene?
I
pensieri della mia famiglia facevano eco ad i miei, una
serie di interrogativi a cui non riuscivamo a dare risposta, almeno
nulla di
plausibile. Probabilmente Aro non credeva possibile la nascita di un
rapporto
tra me e Bella e di conseguenza non vedeva alcun problema
nell’allontanamento
temporaneo da Volterra volto a chissà quale scopo, forse
contava sulla
difficoltà di adattarsi alla nostra alimentazione che
avrebbe dovuto spingerla
a prediligere Volterra verso cui i suoi sentimenti divenivano sempre
più
negativi.
Le
nostre non erano che mere supposizioni a cui
probabilmente non avremmo mai ricevuto alcuna conferma.
“Complimenti,
un piano eccellente!” sibilò celando appena la
sua irritazione. Tentava di controllarsi per non indispettirlo
ulteriormente,
dalle sue descrizioni avevo compreso fosse una persona abbastanza
irascibile,
ma soprattutto vendicativa. Non gradiva assolutamente essere
contraddetto
perché lo interpretava come una messa in discussione del suo
potere.
Il potere, l’unico suo
reale interesse. La garanzia di essere il più forte ed avere
la possibilità di
schiacciare chiunque si ponga sulla sua strada. Un essere privo di
scrupoli e
di alcun tipo di bontà d’animo.
“Deduco
tu abbia deciso di accettare la mia proposta”
mormorò in un tono di finta sorpresa, sebbene dai suoi
pensieri trasparisse una
grande sicurezza in proposito. Era sempre stato più che
certo della riuscita
del suo piano.
Lei
annuì mesta “ Ma prima voglio un giorno di tempo
per
recuperare le mie cose e salutare i Cullen”
replicò pacatamente.
Il
respiro mi si mozzò e mi voltai verso di lei sperando di
aver inteso male, non potevo credere volesse lasciarmi senza aver
nemmeno
pensato alle possibilità, senza averne discusso …
Non poteva abbandonarmi in
questo modo. Ma ciò che mi ferì maggiormente fu
il distacco con il quale si era
riferita a noi, che ormai diceva di considerare la sua famiglia.
I Cullen? Adesso siamo
solo i Cullen? Da quando tutta questa distanza?
Non
potevo credere a ciò che avevo appena udito …
surclassato in pochi istanti. Tutto quell’amore che diceva di
provare nei miei
confronti non era svanito nel nulla, come una chimera ed io nulla oltre
che uno
spaventapasseri, una distrazione dal suo dolore. Ad ogni sua parola in
mio
cuore pareva perdere un pezzo e il mio orgoglio ferito e calpestato non
chiedeva che pietà da quella tortura che mi stava
infliggendo.
Quello
non poteva essere che un atroce incubo …
Edward, non trarre
conclusioni affrettate! Datti una calmata, a casa discuteremo di tutto!
Il
pensiero di Alice mi riscosse dalla spirale di dolore in
cui mi ero immerso e sebbene non trovassi possibilità per
mal interpretare ciò
che avevo udito, decisi di concedermi ugualmente una minima speranza,
bisognoso
di un appiglio a cui aggrapparmi, anche solo per qualche attimo.
“Naturalmente
ci incontreremo qui domani alla stessa ora!”
fece segno alla sua guardia di allontanarsi restando solo con Joshua.
Avvertivo
i suoi immensi sensi di colpa, sebbene fosse felice che Isabella avesse
deciso
di seguirlo a Volterra, non poteva non soffrire al pensiero di aver
distrutto
quell’armonia che si era costruita dopo la sua presunta
morte. Era felice che
avesse ritrovato Jasper ed il suo appoggio e lui stesso avrebbe
desiderato
poter riabbracciare colui che aveva spesso considerato alla stregua di
un
fratello. Potevo ben comprendere il motivo per il quale Bella lo
amasse, non vi
era cattiveria e crudeltà nei suoi pensieri, ma un sincero
affetto e amore
verso coloro che considerava la sua famiglia, tutto ciò non
era stato affatto
intaccato dal pensiero di essere stato dimenticato tanto presto
… seppure fosse
ovvio ne soffrisse.
Forse lui la merita
più di me. Hanno condiviso tanto insieme ed io non sono che
un misero ripiego!
Aro
e Joshua si allontanarono senza indugiare oltre e per
qualche minuto nessuno proferì parola, probabilmente
timoroso di comprendere
ciò che da li a poco sarebbe accaduto. Io continuavo a
rivolgere la mia
attenzione al suolo, incapace di spostare il mio sguardo su di lei ma
soprattutto di rinchiudere nel mio cuore quella miriade di sensazione
orribili
che mi attanagliavano.
Lei ha scelto ed io
non posso che accettare chinando il capo dinanzi alla sua decisione.
Isabella
sospirò sommessamente. “Vi dispiace lasciarci soli
per un po’?” domandò esitante.
Tutti
annuirono ed in breve tempo si diressero verso casa,
dove ci avrebbero atteso.
Andrà tutto bene, lei
ti ama! Esme, amorevole come al solito non poteva che pensare
in positivo,
sebbene la situazione non si prospettasse rosea.
Fratellino, mantieni
la calma e cerca di comprendere la confusione di cui è preda
in questo momento!
Lo riteneva morto … Alice mi esortava a non
sbottare e fui quasi certo
avesse avuto qualche visione particolare. Mi domandavo come potesse
pretendere
da me un comportamento pacato dopo ciò che era appena
accaduto …
Lei mi sta
abbandonando ed ha deciso senza esitazioni e senza pensare di
consultarmi.
I
pensieri degli altri erano pressoché simili, un enorme
rancore verso i Volturi e un immenso dolore per la situazione a cui ci
stavano
costringendo. Non era che colpa loro, se non fossero giunti per
interrompere il
nostro idillio Bella sarebbe stata mia. Solo mia!
“Edward,
ho bisogno di parlarti!” affermò risoluta.
Sospirai
sommessamente tentando di mantenere la calma.“Mi
sembra tu abbia già deciso tutto!” replicai in
tono leggermente acido.
Alzò
le spalle con indifferenza“Lo so … ma, devi
dimenticarmi”
Mi
voltai di scatto verso di lei, adirato e furioso come non
mai. Qualsiasi cosa mi avesse chiesto l’avrei accettata,
avrei compreso i suoi
sentimenti verso quell’uomo che aveva sposato e che credeva
morto e il suo
conseguente desiderio di tornare da lui, ma …
“Come
osi, dopo tutto questo, pretendere di comandare i miei
sentimenti” sbraitai senza riuscire a controllarmi
dall’urlare. Ero accecato
dall’ira …
Rimase
impassibile a fissarmi, non una parola di conforto,
non una giustificazione per quel gesto che stava per compiere. Nulla
… si
limitava ad osservarmi con un’espressione indecifrabile
dipinta in volto.
Notando
l’assenza di risposte continuai imperterrito. “Hai
detto di amarmi? Tutte quelle parole non sono state che assurde bugie,
schifose
e orribili menzogne”
Parve
risentita ma continuò a fissarmi.
Sfogai
la mia frustrazione riversando su di lei il mio odio,
dato dalla consapevolezza di non essere stato nulla oltre che un gioco
ed un
semplice passatempo. Tutte misere falsità con il solo scopo
di abbindolarmi e
forse trovare in me quel conforto dato dalla perdita del suo uomo.
Ed io non ho fatto che
cadere nella sua trappola …
Mi
lasciò sfogare per un’ora o forse più,
senza
giustificarsi, limitandosi ad assorbire la mia indignazione. Urlai
senza sosta
e senza alcun rimorso per le cattiverie che le stavo rivolgendo,
sebbene nulla
di ciò che le dissi fosse vero, i miei “ti
odio” non erano che un vano
tentativo di ferirla, di ottenere una qualche reazione che non
sopraggiunse
mai.
Quella
sera non tornò a casa, quella sera il mio cuore
partì
con lei!
______________________________________Spoiler
Maledetto
Emmett e le
sue folli idee!
“Alice che altro
vuoi?”sbottai nervosamente premendo i tasti
del pianoforte con eccessivo vigore e producendo un suono agghiacciante.
Stranamente non ci fu risposta. Dopo
qualche minuto notai la
maniglia della porta abbassarsi e portare con se un profumo familiare.
Non
è possibile!
Risposta:
Recensione di Sognatrice85
[Contatta],
del 23/08/2009 - 06:08PM sul capitolo 39: Joshua
- Firmata
|
ahahahahah la mia perfidia è immane
ahahahahahah ... lo ammetto sono esasperante ç_ç
chiedo perdono!
|
Risposta:
Recensione di lazzari
[Contatta],
del 22/08/2009 - 05:54PM sul capitolo 39: Joshua
- Firmata
|
hihihihi questi ultimi capitoli sono dovuti all'aria di
Ischia e dalla reclusione in casa ahahahahah XD comunque puoi notare
che anche questa storia è giunta al termine. almeno il pov
edward hihihihi
|
Risposta:
Recensione di samy90
[Contatta],
del 20/08/2009 - 03:23AM sul capitolo 39: Joshua
- Firmata
|
Ecco l'ultimo capitolo prima dell'epilogo e visto che
mi sento buona ho aggiunto anche lo spoilerino a fine pagina hihihihihih
spero tanto che anche questo capitolo ti sia piaciuto anche se
è abbastanza triste ...
ma a tutto c'è rimedio ... non dico altro.
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Risposta:
Recensione di serve
[Contatta],
del 19/08/2009 - 11:57PM sul capitolo 39: Joshua
- Firmata
|
alla faccia della minaccia velata ahahahahahha tu sei
crudele! non puoi dirmi queste cose ... in fondo sono una brava bambina
io ... vi sto anche scrivendo il pov Bella *______*
|
Risposta:
Recensione di Miki
loves Yuu [Contatta],
del 19/08/2009 - 10:05PM sul capitolo 39: Joshua
- Firmata
|
Lo ammetto, Aro è stato decisamente bastardo
e credo che su questo non ci siano dubbi!
cmq alla fine Bella prende la decisione + giusta anche se sofferta ...
in compenso c'è ancora l'epilogo! XD
|
Risposta:
Recensione di simo87
[Contatta],
del 19/08/2009 - 08:36PM sul capitolo 39: Joshua
- Firmata
|
ahahahahahahha simo ... credi che io sia cattiva???
aahahahahahahhahahahah
*manu prepara i bagagli e scappa temendo ripercussioni*
|
Risposta:
Recensione di Frafra9
[Contatta],
del 19/08/2009 - 06:56PM sul capitolo 39: Joshua
- Firmata
|
Grazieeeeeeeeeeeee ... sono felicissima ti sia
piaciuto!!! Si si .. diciamo che anche io ho avuto la medesima voglia
di ammazzare Aro >.<' dire che è stato un
bastardo è dire poco|!
|
Risposta:
Recensione di ClaryCullen
[Contatta],
del 19/08/2009 - 06:55PM sul capitolo 39: Joshua
- Firmata
|
Eccomi con il capitolo e anche con la sorpresina per
farmi perdonare per il capitolo triste!!! comunque c'è anche
l'epilogo quindi non temere ^____________^
|
Risposta:
Recensione di IsAry
[Contatta],
del 19/08/2009 - 06:35PM sul capitolo 39: Joshua
- Firmata
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In questo chappy la mia perfidia ha toccato l'apice ...
lo ammetto e chiedo venia ... ma lo sai che la suspance mi piace
hihhihihihihihii
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Risposta:
Recensione di stezietta
w [Contatta],
del 19/08/2009 - 06:05PM sul capitolo 39: Joshua
- Firmata
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sadica io? perchè??? O.O non capisco!
hihihihihhi piaciuto il capitolo? devo scappare in qualche posto remoto
della terra?
|
Risposta:
Recensione di Bella_Cullen_1987
[Contatta],
del 19/08/2009 - 05:37PM sul capitolo 39: Joshua
- Firmata
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su su ... ammetto che questo capitolo è
moooooooooooolto triste ... ma c'è l'epilogo che
porterà buone nuove XD
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Risposta:
Recensione di vale_cullen1992
[Contatta],
del 19/08/2009 - 05:34PM sul capitolo 39: Joshua
- Firmata
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Grazieeeeeeeeeee sono felice ti sia piaciuto il chappy
e spero che anche questo sia stato di tuo gradimento!! kiss
|
|
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Capitolo 41 *** Epilogo ***
Ed
ecco a voi l'epilogo di questa storia che finalmente vede il suo
termine dopo 40 capitoli! Avrò esagerato? Immagino di si
hihihihhi vi chiedo perdono XD Comunque voglio ringraziarvi per i
bellissimi commenti che di volta in volta avete lasciato, vi assicuro
che mi hanno reso felicissima e mi hanno invogliato a scrivere fino
alla fine questa storia! Un immenso grazie anche alle persone 245
persone che hanno inserito la storia tra i preferiti e le 134 tra i
seguiti! é un vero onore ♥_____♥ vi
adoro!
Infine
un enorme bacio anche alle 59 persone che mi hanno aggiunta tra gli
autori preferiti ... lol
(♥♥♥♥♥♥♥♥)
Mi
appresto a segnalarvi l'ultima cosa prima di passare al capitolo, HO
INIZIATO A POSTARE:
Quando
un incontro ti cambia la vita
POV BELLA ---> Per
leggerlo cliccate quì
§ci tengo a precisare che
nel pov Bella verranno descritte le parti che quì sono
saltate. Come il viaggio a Volterra con Jasper ecc ...
trascurerò le parti già approfondite nel pov eddi
perchè mi sembrerebbe inutile riscriverle! ♥
§
Epilogo
§
§
Pov
Alice
Erano
trascorsi due anni. Due anni da quel terribile giorno
nel quale Bella decise di abbandonarci ed Edward cadde nella
più cupa
disperazione. Non rivelai mai ciò che avevo visto,
comprendendo quanto fosse
mutevole e beffardo il futuro e di come le intenzioni della mia
sorellina non
fossero che una misera parentesi e che probabilmente non le avrebbero
permesso
di cambiare quel futuro che le si prospettava.
Ogni
giorno vagliavo le possibilità, consapevole che Edward
non avrebbe scrutato la mia
mente, erano
due anni che aveva perso ogni interesse. In un primo periodo non aveva
che
cacciato, aveva depredato boschi senza controllo, furioso con lei,
furioso con
se stesso, amareggiato e deluso. Avevamo provato a placare la sua ira,
ma ben
presto avevamo compreso fosse un modo per sfogarsi e ci eravamo arresi
all’evidenza. Dopo qualche mese di incontrollata follia aveva
abbandonato ogni
desiderio di vita, si era rintanato nella sua solitudine, chiuso in se
stesso
con la sola compagnia del suo pianoforte. Non faceva che comporre
melodie
melanconiche e risuonare sino allo sfinimento quella che aveva composto
per “il
suo piccolo puma”.
Non
vi era più odio nel suo cuore, solo dolore per la sua
assenza e desiderio di tornare indietro. Si pentiva per tutte le offese
e le
crudeltà che le aveva rivolto, sebbene fosse convinto che
per lei non fossero
stato nulla.
Quanto ti sbagli mio
caro fratello … in quale errore è incorsa la tua
mente.
Io
sapevo non fosse così … io sapevo che il suo
desiderio
era quello di tornare da lui, da noi!
“Potremmo
provare a portarlo a caccia o magari una bella
gita a Denali …” propose Emmett che ormai era
impegnato in folli progetti per
far rinsavire il suo povero fratello. Nei primi tempi era
più che deciso ad
effettuare un’incursione a Volterra mettendola a ferro e
fuoco ed era stato
estenuante convincerlo che non fosse il caso, soprattutto
nascondendogli che in
quel modo avrebbe compromesso i piani di Isabella.
“No,
non ci muoveremo da casa” sibilai per l’ennesima
volta.
“Nessuna passeggiata lo aiuterà e questo dovresti
saperlo benissimo! Lasciatelo
crogiolare nel suo dolore sino a quando lo riterrà opportuno
…” sbottai
incrociando le braccia al petto e rivolgendo loro il mio sguardo
più furente.
Avevo constatato essere funzionale allo scopo, Emmett ne era
letteralmente
terrorizzato sapendo che ero in grado di ideare folli e atroci vendette.
“Alice
sono passati due anni!” mormorò Jasper affranto.
Lui
stesso non aveva compreso ciò che era accaduto, capiva il
dissidio interiore di
Bella, ma non accettava la sua fuga improvvisa.
Un taglio netto …
Sbuffai
“Vi ho det …”
I
miei occhi divennero vacui ed il salone di casa Cullen
scomparve per lasciare il posto ad un diverso luogo. Un aeroporto che
riconobbi
essere quello di Seattle e Bella …
_______________________________________________
Pov Edward
Ero
intento a suonare una delle mie composizioni quando un
urlo di giubilo mi fece sobbalzare. Riconobbi immediatamente la voce,
non
poteva essere che Alice, ma non me ne curai. O almeno così
avrei voluto, prima
di ritrovarmi la piccola invasata nella mia camera, intenta a
saltellare come
posseduta da uno gnomo irlandese.
La
sua espressione entusiasta mi destabilizzò. “Eddy
noi
partiamo per tutto il fine settimana, ci recheremo a Denali, ma non
preoccuparti non è richiesta la tua presenza, quindi puoi
continuare a
crogiolarti nel tuo malumore.” Disse tutto d’un
fiato prima di correre via ad
una velocità decisamente non umana.
Non la ricordavo così
matta, credo sia peggiorata negli ultimi due anni!
Rimasi
un po’ a fissare la porta con evidente
perplessità,
non ero più abituato a simili comportamenti, da quel giorno
… quel giorno a cui
non osavo pensare e che tentavo di dimenticare con ogni mezzo. Quel
giorno che
aveva distrutto la mia felicità e che non potevo che
rimpiangere.
Tutto in frantumi …
ogni mia convinzione, ogni mio desiderio e speranza.
Scrollai
il capo vigorosamente per scacciare quei pensieri,
deciso a dedicarmi nuovamente alla mia musica. Non vi era nulla oltre
questo in
grado di donarmi un minimo di serenità, non erano che pochi
attimi sporadici,
ma che erano divenuti il mio necessario appiglio.
Non
riuscivo ad affrontare realmente ciò che era accaduto
…
non volevo e rintanarmi nel mio dolore era l’unica mia via
per non impazzire e
per non correre da lei, perché nonostante tutto non potevo
odiarla.
Trascorse
l’ennesima giornata, identica alle precedenti,
quasi non mi accorsi del sorgere della luna e del tenue brillare dei
suoi raggi
che illuminavano la mia camera dandole un aspetto quasi magico.
La mia vita ha perso
ogni magia il giorno in cui mi ha abbandonato.
Con
mio disappunto avvertii dei passi e la porta di casa
aprirsi, avevo sperato in un fine settimana di pace dalla mia famiglia
ma a
quanto pareva Emmett doveva aver combinato l’ennesimo guaio.
Nell’ultimo
periodo era decisamente peggiorato, continuava a far danni con la sua
irruenza,
scatenando le ire di Esme e Rosalie. Avevo la sensazione che lo facesse
per
distogliere tutti da tetri pensieri …
Scossi
il capo mentre un sorriso amaro affiorava sulle mie
labbra.
Decisi
di non curarmi della loro presenza, almeno sino a
quando la suddetta persona non si fermò dinanzi alla mia
stanza. Quella doveva
essere la giornata “Infastidisci Edward”,
successiva a quella “Rallegra Edward”
ed alla precedente “Cerca di far uccidere Edward da un branco
di licantropi con
il solo intento di distrarlo”.
Maledetto Emmett e le
sue folli idee!
“Alice
che altro vuoi?”sbottai nervosamente premendo i tasti
del pianoforte con eccessivo vigore e producendo un suono agghiacciante.
Stranamente
non ci fu risposta. Dopo qualche minuto notai la
maniglia della porta abbassarsi e portare con se un profumo familiare.
Non è possibile!
Isabella,
la mia Bella era dinanzi a me con il capo chino,
probabilmente in attesa di una mia reazione, che però non
sopraggiunse. Non ero
convinto di ciò che i miei occhi mi mostravano e per un
po’ fui quasi certo di
essere giunto ad un tal punto di follia da essere preda di assurde
allucinazioni.
“Edward?!”
la sua melodica voce mi riscosse e compresi di
non essere in balia di un sogno.
Corrugai
la fronte facendo scorrere il mio sguardo avido su
di lei. Per due anni non avevo desiderato altro che rivedere il suo
volto e
poter udire la sua voce sussurrare il mio nome, eppure ciò
non placò l’ira che
montò nel mio corpo in alla sua vista. “Cosa vuoi
ancora?” sibilai acidamente.
Avvertii
un suo sospiro sommesso “Edward, io vorrei
spiegarti” sussurrò con voce tremula.
Scossi
il capo contrariato. “Non credo ci sia molto da
spiegare! Hai fatto la tua scelta e non mi sembra giusto che tu venga
qui per
ripulirti la coscienza”
Mi
scrutò accigliata “Non sono qui per
questo!” affermò
risoluta.
La
fissai incuriosito sebbene non volessi darle la soddisfazione
di domandare delucidazione, aveva già calpestato abbastanza
il mio orgoglio, ma
lei parve comprendere le mie perplessità e
proseguì senza ulteriori richieste.
“Quando
sono partita non l’ho fatto perché non ti amavo,
ma
semplicemente perché non vi erano alternative”
esitò, forse per darmi il tempo
di assimilare le informazioni. Personalmente non riuscivo a credere a
ciò che
stavo udendo.
Quanto ancora dovrai
scherzare con i miei sentimenti e calpestare il mio cuore?
“Aro
avrebbe trovato un altro modo per ottenere la mia
collaborazione. Ma non ti mentirò affermando che non era mia
intenzione
proteggere Joshua – iniziò a giocare nervosamente
con l’orlo della maglia
mentre io infastidito anche dal solo aver udito quel nome rivolsi il
mio sguardo
all’ampia vetrata – avevo bisogno di parlare con
lui. Tu sai la mia sofferenza
nell’averlo perduto …”
La
bloccai sbuffando seccato. “Non è necessario che
tu mi
ribadisca quello di cui sono già a conoscenza”
sibilai.
“Edward
smettila di comportarti in modo così infantile”
La
fulminai con lo sguardo. “Dopo quello che ho passato
credo di averne tutto il diritto. Mi hai preso in giro per mesi per poi
tornare
da lui senza alcuna spiegazione …”
“Credi
che per me sia stata una situazione idilliaca? Ho
sopportato le pene dell’inferno in quel luogo maledetto per
risolvere la
situazione e tornare da te sana e salva” spiegò
agitandosi, mentre il suo volto
assumeva un’espressione cupa.
“Ma
di che diamine stai parlando? Tu mi hai abbandonato”
sbraitai mentre un assurdo sospetto si faceva largo nella mia mente.
No, non può averlo
fatto!
“Se
non ti avessi detto quelle cose tu di certo mi avresti
seguita a Volterra con l’intento di risolvere la situazione e
non potevo
rischiare – prese fiato mentre io la fissavo incredulo,
indeciso se credere o
meno a quelle parole -
prima di allora
non ti ho mai mentito. Io ti amo ed i sentimenti che mi legano a te
hanno
soppiantato quelli per Joshua, non nego di provare per lui un immenso
affetto,
ma nulla paragonato a ciò che sento per te. Comprendo che
sarà difficile
credermi perché il mio comportamento poteva essere
frainteso, ma il mio
obbiettivo era quello, essere abbastanza credibile. Ciò non
toglie che spero
che prima o poi deciderai di perdonarmi”
Mi
lasciai andare sul divano, scosso da quelle rivelazioni
sorprendenti. Avevo desiderato poter udire quelle parole negli ultimi
due anni,
avevo sperato in ogni istante di vederle fare il suo ingresso in questa
stanza
rammentando il suo amore per me.
Ebbro
di emozioni intense decisi di prendere fiato e darmi
il giusto tempo per assimilare ogni cosa e deviai momentaneamente il
discorso
su di un argomento che ritenevo comunque
di vitale importanza.
“Come
hai convinto Aro?” domandai curioso.
Il
sorriso che increspò le sue labbra mi provocò
strani
brividi e non solo attribuibili alla paura. “Diciamo che i
Volturi hanno perso
uno dei loro capi” ghignò soddisfatta sotto il mio
sguardo incredulo.
“COSA!?”
urlai strabuzzando gli occhi. “Non avrai combattuto
contro di lui o contro la sua guardia? Hai rischiato di essere
eliminata, tu
non ti rendi conto del pericolo che hai corso ..”
Il
panico aveva preso il sopravvento sulla mia mente, al
pensiero della mia piccola Isabella circondata da vampiri folli e
robusti,
specialisti nelle più varie arti di combattimento e
soprattutto assetati di
sangue.
“Calmati
Edward, per favore!” mi sussurrò dolcemente
avvicinandosi cauta.
“MA
COM – resomi conto del mio tono leggermente alto tentai
di riprendere il controllo modulando la voce e reprimendo il tremore
che la
scuoteva – come hai fatto?”
“Non
ero sola, ho avuto l’appoggio di Joshua naturalmente
–
avvertii una fitta di gelosia udendo nuovamente quel nome –
ma soprattutto
Marcus” concluse con un sorriso beffardo.
“Marcus?
Ma lui è …”
Scrollò
le spalle “Si era stufato dei modi di Aro e riteneva
assurdo il suo comportamento, allo stesso modo gran parte della guardia
non
gradiva il suo dispotismo.” Spiegò con noncuranza.
Deglutii
a fatica cercando di non immaginare la scena.
“Quindi ora Joshua è libero?”
Annuì
“Ho negoziato la sua libertà con Marcus ed ora non
ci
sono problemi – sospirò – Alice ci
è venuta incontro all’aeroporto per
permettere a Jasper di incontrarlo e successivamente, da quanto mi ha
riferito
tua sorella e le sue visioni, si stabilirà a
Denali”
Grugnii
non molto contento della soluzione. Non gradivo
continuare ad avere costanti rapporti con lui.
“Secondo
Alice andrà molto d’accordo con Kate”
annunciò
maliziosa.
Dopo
tutte quelle rivelazioni entusiasmanti trascorremmo
quasi l’intera notte a chiacchierare scambiandoci effusioni,
per recuperare
tutto quel tempo in cui eravamo stati costretti a trascorrere divisi.
Mi rese
partecipe di tutte le assurde manovre che avevano ideato per liberarsi
di Aro e
le feci promettere di non intraprendere mai più dei folli
progetti. Riuscii
finalmente a comprendere come Aro fosse riuscito ad ingannare Bella e
Joshua
con le loro presunte morti, infatti entrambi non avevano visto che
delle ceneri
bruciate di un altro vampiro, sacrificato per la missione e si erano
fidati
delle parole di coloro che vedevano come dei salvatori. A quanto pareva
i
Volturi avevano individuato da tempo le potenzialità di
Isabella e non volevano
perdere un componente tanto promettente, per tale motivo avevano
trovato un
movente che con grande probabilità l’avrebbe
indotta ad unirsi a loro e
decisero ugualmente di assicurarsi la collaborazione di Joshua,
benché non
possedesse alcun potere particolare, per poterlo usare come esca in
caso di
bisogno. Nonostante l’ansia che mi recarono quelle notizie
potei definire
quella una delle notti più belle della mia intera esistenza,
poiché il destino
aveva nuovamente riposto sul mio cammino quella creatura che da sola
era stata
in grado di mutare il mio mondo e con il suo solo sorriso avrebbe
illuminato per
sempre la mia eternità.
________________________
Risposta alle recensioni ♥
Recensione
di RenEsmee_Carlie_Cullen
[Contatta],
del 28/08/2009 - 02:30AM sul capitolo 40: The
last day - Firmata
|
ahahahahah ma come?? bhe effettivamente su ff
è ancora agli inizi, ma stanno postando 2 capitoli per volta
quinid non credo ci vorrà molto! comunque spero che la
storia ti sia piaciuta e se vuoi su EFp potrai anche trovare la storia
POV BElla
|
Recensione
di RockAngelz
[Contatta],
del 27/08/2009 - 12:10PM sul capitolo 40: The
last day - Firmata
|
Come puoi vedere ho deciso di anticipare di un giorno
il post e spero tantissimo che questo ti faccia piacere ...
così come la fine! visto? ho optato per un lieto fine, non
sono così crudele! hihihihhii
grazie mille per il commento... mi ha fatto piacerissimo!
|
Recensione
di dindy80
[Contatta],
del 26/08/2009 - 02:29PM sul capitolo 40: The
last day - Firmata
|
ciaooo ... grazie mille per i complimenti ... sono
felicissima che la storia ti sia piaciuta ^^ spero che la fine lo sia
altrettanto!!! baci
|
Recensione
di Sognatrice85
[Contatta],
del 26/08/2009 - 01:09PM sul capitolo 40: The
last day - Firmata
|
perfida? io? ma non è vero .... hai visto
che ho optato per un lieto fine? e sto anche scrivendo la storia dal
punto di vista di Bella XD ... su su non sono cattiva *____*
|
Recensione
di stezietta
w [Contatta],
del 26/08/2009 - 12:01PM sul capitolo 40: The
last day - Firmata
|
no no no ti pregooo! farò la brava .. hai
visto che ho scritto un lieto fine??? sei felice? non mi ucciderai
vero??? per farmi perdonare sto scrivendo anche il pov Bella hihihi
|
Recensione
di Miki
loves Yuu [Contatta],
del 26/08/2009 - 11:47AM sul capitolo 40: The
last day - Firmata
|
ed eccomi qui a postare il capitolo hihihhihi ho anche
anticipato il post! contenta??? ^____________________^ spero tanto ti
sia piaciutooo! kiss
|
Recensione
di samy90
[Contatta],
del 26/08/2009 - 01:02AM sul capitolo 40: The
last day - Firmata
|
Grazieeeee wow ... sono felicissima ti sia piaciutoooo
lo scorso caitolo, anche se molto triste! in compenso ho optato per un
lieto fine hihihihihi XD non sono poi così sadica e
oltretutto ho anche iniziato a scrivere e postare il POV BELLA
|
Recensione
di Frafra9
[Contatta],
del 25/08/2009 - 07:25PM sul capitolo 40: The
last day - Firmata
|
eccomiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ... ho
postato in anticipo! mi dispiaceva farvi attendere oltre per poter
leggere la fine ... spero tu sia contenta del lieto fine
^_______________^ grazie mille per tutti i bellissimi commenti ..
graziee
|
Recensione
di simo87
[Contatta],
del 25/08/2009 - 07:09PM sul capitolo 40: The
last day - Firmata
|
ahahahahhah ma no? come?? scappare??? perchè
continuate a minacciarmi tutti di morte? devo preoccuparmi??
ç_ç
|
Recensione
di LadySile
[Contatta],
del 25/08/2009 - 07:00PM sul capitolo 40: The
last day - Firmata
|
ecco il capitolo! spero riesca a dissipare tutti i
dubbi, anche se per quanto riguarda Bella cercherò di
spiegare tutto quello che quì manca nei capitolo del pov
bella che sto già postando!!! Spero tanto che la fine ti sia
piaciuta!!! baci
|
Recensione
di Bella_Cullen_1987
[Contatta],
del 25/08/2009 - 06:44PM sul capitolo 40: The
last day - Firmata
|
nuuuuuuuuuuuuuuuu ... ho postato ho postato!! hai
visto?? XD anche in anticipo rispetto a quanto avevo detto!! hihhiihhi
garzie mielle per i commenti .. e spero tanto che la fine ti sia
piaciuta! kiss |
|
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Capitolo 42 *** ♪ Extra ***
Salve
a tutti!!
Vi
direte, ma che roba è questo aggiornamento, visto che la ff
è terminata ormai da mesi?
Ebbene
in un momento di insana follia ho deciso di scrivere un piccolo extra
per questa storia. XD Non so perchè, non so come
... ma ne avevo voglia e come mio solito ho assecondato i miei
desideri. Non indugio oltre, perchè mi pare alquanto
inutile. Vi lascio solo l'indirizzo della mia pag di FB (mia
pag di FB ♪ ) dove normalmente posto gli spoiler delle mie
storie e dove avviso degli aggiornamenti! Spero tanto che l'extra vi
piaccia! (ps non date
peso alla frase iniziale ... può sembrare presagio di
catastrofe, ma non lo è assolutamente)
Baci
Ps :
piccola aggiunta a fine pagina
♥
Extra ♪
Avevo
sempre creduto che la vita con Bella avrebbe potuto donarmi tutto
ciò che avevo
sempre desiderato e che noi saremmo sempre bastati a noi stessi.
Forse
mi sbagliavo.
Erano
trascorsi oltre cinquant’anni dal nostro matrimonio.
Successivamente al suo ritorno da Volterra avevamo provveduto a
convolare
nuovamente a nozze, per sancire indiscutibilmente il nostro legame
dinanzi agli
occhi di tutti. Quella volta il numero di invitati non si era limitato
semplicemente alla nostra famiglia, ma al contrario Alice aveva riunito
una
quantità di vampiri
Ancora
mi domandavo come avesse potuto contattarli tutti in
poco più di un mese.
Bha,
la piccola pazza non era mai stata particolarmente
brava a contenersi, ma quella volta me ne compiacqui. Tutti avrebbero
dovuto
assistere alla cerimonia, tutti avrebbero dovuto sapere che Isabella
era
divenuta mia moglie.
Mia.
Naturalmente
la persona che mi premeva vedere maggiormente
tra le fila degli invitati era Joshua. Si
era trasferito da poco presso il clan dei Denali e per
me fu un vero
sollievo notare dai suoi pensieri il tutt’altro velato
interessamento per Kate,
attrazione completamente corrisposta oltretutto.
Un
problema in meno!
Naturalmente
i miei timori erano completamente infondati ed era
per tale motivo che ci stavamo dirigendo verso la dimora del clan dei
Denali,
dove si sarebbe sancita una nuova unione.
Come
previsto da Alice, Joshua aveva trovato in Kate una
nuova compagnia con cui condividere la sua esistenza, senza alcun
intoppo o
folli vampiri dediti ad inganni e sotterfugi pronti a rovinare ogni
cosa. Per quello
che mi riguardava avrei eliminato chiunque avesse solo osato pensare in
negativo del loro matrimonio.
Sono
ossessivo?
…. Forse!
Ma
la
sicurezza non è mai troppa!
«
Edward, siamo arrivati. »
la
voce di Isabella mi ridestò dai miei pensieri sconclusionati
e potei notare un
cipiglio contrariato sul suo volto.
«
Cosa? »
domandai incuriosito.
«
Cosa?
– sbottò passandosi stancamente le mani sul viso.
– Credo di non aver mai
incontrato un vampiro tanto rimbambito. »
mi
rimproverò uscendo dall’auto e sbattendo in malo
modo la portiera della mia
adorata Aston Martin.
«
Bella.
»
piagnucolai al pensiero
dell’impronta delle sue dita sulla fiancata. Come se non
bastasse il calco del
suo piede sul paraurti, ricordo del nostro ultimo litigio.
Divertente?
No, per nulla!
Stressante?
… Da morire.
Scoperto
il mio punto debole ormai non mi era più concessa
tregua. La mia adorata mogliettina sfogava spesso la sua frustrazione
sulla mia
macchina, ignorando bellamente le mie proteste, che avevo compreso
fossero al
contrario in grado di alimentare la sua furia.
Pazza!
Probabilmente
trascorre troppo tempo in compagnia di Alice.
«
Dovresti smetterla di
punire la mia macchina.
»
borbottai raggiungendola nel
cortile, sotto lo sguardo divertito dei presenti.
Emmett
la chiamava la “Crisi dei cinquant’anni”,
alle soglie
del suo mezzo secolo di matrimonio, lui e Rose battibeccavano per ogni
minima
cosa. Dal modo di cacciare, agli abiti, ai mesi di astinenza a cui lei
si
ostinava a sottoporre suo marito per testare il suo amore.
La
trasformazione pare rendere le vampire particolarmente sadiche.
Quello
fu anche il periodo in cui avevo seriamente ponderato
l’idea di fuggire da quella casa. Emmett in astinenza e
disperato sapeva essere
alquanto opprimente e snervante, a nulla serviva il potere di Jasper o
i miei
tentativi di zittirlo. Era una vera e propria piaga.
Non rammento nemmeno quante mazze da basball
avevo distrutto sulla sua testa.
Sospirai
affranto, a breve anche a me sarebbe toccata la
stessa sorte. Sperai vivamente Bella non ricorresse
all’astinenza come
punizione, preferivo di gran lunga veder storpiare la mia auto.
O
almeno quello che ne rimaneva …
Le
afferrai il braccio facendo cenno alla mia famiglia di
precederci, per darci modo di chiarire.
«
Posso
almeno sapere cosa ho fatto per meritare un rimprovero? »
chiesi tentando di addolcire
il mio tono ed usando tutta la persuasione del mio sguardo.
Lei
si imbronciò incrociando le braccia al petto. «
Voglio sapere a
cosa
stavi pensando? »
Arcuai
un sopracciglio fissandola non poco perplesso. Ma quella
non era una mia domanda? Non che pretendessi di averne
l’esclusività, ma non ne
capivo il nesso.
«
Quando? »
«
In
auto. – sbottò visibilmente irritata. –
Ho visto come ti ha guardato quella
sciacquetta quando abbiamo fatto rifornimento dal benzinaio. »
sentenziò.
Sciacquetta?
Ma
di
che diami …
«
Ah,
stai parlando di quella che stava immaginando di farlo con me sulla
macchina? »
Non
lo avessi mai detto!
«
COOOOSA? »
le sue
urla probabilmente furono udibili sino a Forks, tanto che i pensieri
dei
presenti della casa di allarmarono all’istante.
Non
curandosi di nulla scappò verso il fitto della foresta,
lasciandomi in balia degli sguardi preoccupati dei presenti.
«
Edward,
sei proprio … - esitò ostentando
un’espressione disgustata. – non ci sono modi
per descriverlo. »
sbottò
Alice rientrando in casa indignata.
«
Ma
cosa ho fatto? -
borbottai sconvolto. – le ho solo confermato i pensieri della
tizia
dell’autogrill. »
I
volti di Emmett e Jasper si contrassero in delle smorfie
che non promettevano nulla di buono, mentre Rosalie e gli altri
entrarono in
casa scuotendo il capo quasi rassegnati.
Mi
sa
che sono l’unico a non aver capito il problema.
«
Non
dirmi che si tratta della biondina che ti ha praticamente violentato
con lo
sguardo … »
soffiò
Jasper massaggiandosi la fronte.
«
S ..
si. »
confermai in un balbettio
sconnesso.
«
Tu sei
pazzo!! – mi ammonì Emmett stranamente serio.
– Avresti dovuto fingere di non ricordare,
dire che avevi occhi solo per la tua bellissima e dolcissima
mogliettina e che
non avevi notato nessuno oltre lei. Che è l’amore
della tua vita, la tua stella
.. la tua … bho, che ne so! La tua qualcosa. »
terminò la sua filippica gesticolando nervosamente.
«
Ma che
diamine stai dicendo razza di orso decerebrato? »
replicai stizzito.
Probabilmente
quello doveva essere il giorno della pazzia. Tutti
si stavano divertendo ad abbandonarsi ai propri deliri, borbottando
frasi sconclusionate.
«
Mi
dispiace e mi duole ammetterlo, ma questa volta Emmett ha ragione. »
sentenziò Jasper fissandomi
truce.
Come
ogniqualvolta avveniva una discussione con Isabella,
Jazz era pronto a prendere le difese della sua cara sorellina a
discapito del
sottoscritto.
Ma
la
solidarietà maschile dove è finita?
Certo,
arrivare a dare ragione ad Emmett è decisamente troppo!
«
Vi
ricordo che siamo vampiri, la nostra memoria è
pressoché perfetta ed in più io
percepisco i pensieri di chi mi circonda! Come potevo non aver notato
quelli a
luci rosse di quella piccola ninfomane? »
«
Mentire! – esclamò Emmett teatralmente.
– Le donne sono esseri fragili, vanno
rassicurate? »
«
Fragili? – ripetei ironico. – Tua moglie due giorni
fa ha fatto a pezzi in un
sol colpo la portiera della tua Jeep, perché ti eri detto
contrario all’ennesima
sessione di shopping. »
Ebbene
si, le donne di casa erano nella fase: “ Accaniamoci sulle
macchine dei nostri
adorati mariti”.
I
miei fratelli sospirarono esasperati. «
Sei un caso perso. »
mormorò Jazz scuotendo il capo.
«
Credete che dovrei
raggiungerla? » sussurrai insicuro tentando di captare la
scia del suo profumo.
«
Si, ma cerca di non
ricordarle anche della nuova studentessa che è arrivata a
Forks, la rossa
prosperosa che ti ha proposto un incontro di fuoco nel ripostiglio.
» le urla
di Alice mi giunsero limpide.
E
naturalmente anche
al resto degli abitanti della casa.
Concetto
di privacy no, vero?
«
Grazie Alice. »
sibilai prima di scattare verso la foresta alla ricerca di mia moglie.
«
Pregooo. »
___________________________________
Corsi
per svariate miglia alla ricerca della sua scia.
Probabilmente i miei fratelli non avevano tutti i torti,
nell’ultimo periodo la
delicatezza non pareva essere il mio forte. Peccato che fosse lei ad
interpretare arbitrariamente le mie parole. Benché di
proposte strane ne avessi
ricevute svariate, non avevo mai nemmeno ipotizzato di poter tradire
Isabella.
Mi
pareva inconcepibile anche solo pensarlo.
Oltretutto
come poteva lamentarsi lei quando a scuola il novanta
percento dei ragazzi la guardava come fosse un bignè alla
crema?
Paragone
non propriamente adeguato per un vampiro, ma
abbastanza calzante trattandosi di umani. Il mio desiderio di
massacrarli era
perenne e in più di un caso avevo ottenuto vendetta
servendomi del mio potere.
Tutti
hanno
dei segreti che custodiscono gelosamente …
A
scuola nell’ultimo periodo stavano circolando molte
lettere anonime.
Sospirai
sommessamente fermandomi in un piccolo spiazzo dove
il suo odore pareva essere più intenso. Non doveva essere
molto lontana.
Notai
una piccola costruzione in legno al limitare di un
lago ghiacciato e mi avviai verso di essa.
Le
avrei chiesto scusa. Probabilmente avrei dovuto
riflettere maggiormente sulle mie parole. Certo, per quanto la sua
insicurezza
potesse essere infondata ai miei occhi, non potevo non comprendere il
fastidio
che si provava dinanzi a simili situazione. Io stesso mi ero dimostrato
insofferente quando qualcuno mostrava verso di lei troppo interesse.
Feci
una leggera pressione sulla porta, scostandola per
permettermi di entrare e notai la sua figura rannicchiata in un angolo
della casupola
malconcia
«
Amore,
mi dispiace. »
mormorai.
La
scena che mi si parò dinanzi mi sorprese non poco. La mia
Isabella stringeva tra le mani un piccolo fagottino, che
dall’odore era
indiscutibilmente umano.
«
Cosa? »
biascicai palesando la mia
perplessità.
«
Edward, ti presento Renesmee .»
Sussurrò
quasi con venerazione,
rivolgendomi un sorriso dolcissimo. Sul suo viso era dipinta
un’espressione di
pura adorazione, mentre scrutava quella bambina che continuava ad
emettere
vagiti indistinti.
«
Bella,
da dove arriva quella bambina? »
chiesi osservandomi attorno. Quella casa malconcia era certamente
disabitata da
tempo. Lo strato di polvere fitto imbrattava il mobilio e
l’odore stantio
faceva presupporre fosse rimasta chiusa per un tempo piuttosto lungo.
«
Da qui.
»
replicò come fosse ovvio.
Esitò
per qualche istante, riportando il suo sguardo ora
triste sulla bambina.
«
Hai
mai pensato ti mancasse qualcosa? -
sussurrò facendo scorrere il dito sulla guanciotta rossa.
– Io si. »
«
Cos … » provai a
parlare, ma mi fece segno di tacere.
«
Sono
stata trasformata prima di poter sperimentare quell’istinto
materno che è
rimasto sopito nella mia mente, almeno sino a quando non ho iniziato a
notare quelle
madri che al parco giocavano con i loro piccoli, i gridolini di quei
pargoletti
sulle giostrine … »
Sospirò
sommessamente.
« Ho iniziato a comprendere ci fosse un immenso vuoto nella
mia vita. Non fraintendermi,
io ti amo. – asserì contrita. – Sei
ciò che di più bello sia capitato nella mia
esistenza. Grazie a te ho ripreso a vivere, abbandonando quello stato
di
malessere che mi aveva attanagliato per anni. Sei stato la mia ancora
di
salvezza e lo sei tutt’ora … ma quel vuoto che
avverto pare essere incolmabile.
»
«
Io … perché non me
ne hai mai parlato? » mormorai leggermente risentito da una
simile confessione.
Era mia moglie da mezzo secolo eppure mai avevo immaginato potesse
essere
turbata a tal punto.
«
Perché
avrei dovuto? – chiese ironica. – Per costringerti
a portare un fardello non
tuo? »
Sospirai
dolente.
« Amore, siamo
sposati e quando ti ho chiesto
in moglie ti ho promesso che mi sarei fatto carico delle tue pene e delle tue gioie. Che
avremmo condiviso ogni
gioia … »
«
Ma se fossi stata
umana avrei potuto darti un figlio … »
Arcuai
un
sopracciglio fissandola scettico. « Io sono un vampiro, sono
morto e non posso
procreare. »
Scosse
il capo in
segno di diniego. « Ti sbagli! – esclamò
sicura. – Ricorda che ho lavorato
presso i Volturi e so cose di cui tu nemmeno immagini. A quanto pare
per un
vampiro maschio è possibile procreare con una donna umana,
dando vita a un
mezzo vampiro. » spiegò cullando la piccola
creatura tra le sue braccia, forse
cercando in essa quel conforto di cui necessitava.
Io,
dal canto mio,
indugiai cercando di assorbire il significato di quelle parole che mi
apparivano sconvolgenti. Non avrei mai potuto immaginare una simile
rivelazione, ma questo non mutava affatto la situazione. Il mio amore
per lei
era indissolubile.
«
Il desiderio di
paternità non mi ha mai minimamente sfiorato. Ho trascorso
più di un secolo
nella consapevolezza, sebbene erronea, di non poter avere figli, e ora
come ora
mi importa ben poco scoprire che forse avrei potuto. – esitai
cercando di
incrociare il suo sguardo. – Bella, guardami. »
ordinai perentorio.
Alzò
gli occhi
voltandomi verso di me, ostentando un’espressione colma di
dolore e tristezza
che mi provò una stretta allo stomaco.
Lei
non doveva
soffrire. Mai!
«
Io ti amo, e tutto
quello di cui ho bisogno sei tu! – confessai sincero.
– Non devi crucciarti
pensando che io soffra al pensiero di non poter avere figli. Non mi
importa, se
ci sei tu non necessito di altro. »
Un
piccolo singhiozzò
fuoriuscì dalle sue labbra rosse. « Io
… odio essere consapevole di non avere
alcuna possibilità. È orribile essere cosciente
che quel vuoto che sento non
potrà mai essere colmato, in nessun modo. Che qualsiasi mio
tentativo in
proposito sarà vano, e che mai potrò sentire
qualcuno chiamarmi “mamma”e …
» l’ennesimo
singulto scosse il suo corpo.
«
Mi
dispiace. »
mormorai contrito. Non avrei mai immaginato che in questi anni avesse
covato un
simile desiderio di maternità. Naturalmente non era una cosa
nuova per me
prendere coscienza di questo, mia madre e Rosalie ne soffrivano da
tempo,
soprattutto mia sorella che a differenza di Esme non aveva sei vampiri
scalmanati di cui occuparsi. In un certo senso il suo desiderio di
maternità
aveva trovato sfogo.
Per
lei in fin dei conti eravamo realmente come dei figli.
Ma
Bella, non sarebbe stato così semplice. Il suo aspetto di
eterna diciottenne non le avrebbe permesso di creare una famiglia.
Aveva
sofferto per chissà quanto senza che io comprendessi
il suo malessere. Ero stato cieco.
Avevo
chiuso gli occhi davanti alla realtà, non avevo mai
notato gli sguardi trasognati che rivolgeva ai bambini nel parco. Non
mi ero
mai curato di approfondire un simile argomento.
Ero
stato un pessimo marito.
«
Io
voglio tenerla con noi. »
asserì
mordendosi nervosamente le labbra.
Scossi
il capo in
senso di diniego. « Non possiamo! » esclamai
perentorio. Era una follia, quella
piccola umana apparteneva a qualcuno e la sua fragile natura poco si
sposava
con la vita condotta da delle creature della notte.
Come
avrebbe potuto
vivere in una famiglia di vampiri? Come le avremmo spiegato la nostra
eterna
giovinezza? La nostra forza? Le nostre abitudini alimentari?
Avvertì
una stretta
allo stomaco. Il solo pensiero di arrecare a Bella altro dolore mi
dilaniava,
il sapere avesse sofferto per anni senza farmi parola del suo
desiderio, per
non arrecarmi un inutile dolore … era tutto atroce.
Iniziavo
a
comprendere i sentimenti di Emmett a riguardo. Quante volte la sua
mente si era
persa nei medesimi pensieri e considerazioni osservando lo sguardo
vacuo di sua
moglie. La consapevolezza di non poterle donare ciò che
meritava, perché non vi
erano dubbi che se avessero potuto sarebbero state delle madri
magnifiche.
«
È umana. » sentenziai
sperando comprendesse le difficoltà insite nella sua
richiesta.
Avrei
voluto
accettare. Avrei voluto esaudire ogni suo desiderio, ma il buon senso
non mi
permetteva di agire in un modo tanto sconsiderato.
«
È stata
abbandonata, Edward. –esitò tirando
fuori dalla cesta una lettera stropicciata. – Non ha nessuno
che possa
prendersi cura di lei, non possiamo abbandonarla anche noi! »
«
La porteremo alla
polizia, lì qualcuno le troverà una famiglia che
potrà occuparsi di lei e darle
tutto ciò di cui ha bisogno. »
«
No. – sbottò indignata,
facendo sobbalzare la piccola che prese a piangere spaventata. - Molti
bambini
restano chiusi in orfanotrofio per tutta la loro infanzia. Nulla
può
assicurarci che trovi realmente una famiglia, e anche se fosse
c’è la
possibilità che venga affidata a qualcuno che non sappia
curarsene. » mormorò
calma, cullando la piccola per tranquillizzarla.
Quest’ultima
parve
gradire quel lento dondolare perché il battito cadenzato del
suo cuore riprese
il suo ritmo calmo.
Possibile
che non
percepisce il freddo del corpo di Bella? E quell’istinto di
sopravvivenza che
avrebbe dovuto indurla a fuggire?
«
Bella, cerca di
ragionare, noi siamo vampiri … » continuai sfinito.
«
Credi che non lo
sappia? » sbottò risentita.
«
E allora? Cosa
pensi potremmo offrirle? Sarà costretta a cambiare
città a ritmi assurdi che
non le permetteranno di crearsi delle amicizie, non potremo mai
portarla al
parco sotto la luce del sole … - esitai affranto notando il
suo volto
incupirsi. - Non
potremmo darle una vita
normale, perché noi non siamo normali. »
«
Lo so, non potremmo
darle una vita perfetta. – asserì tristemente.
– E so di essere egoista, ma so
anche che non potrà mai trovare una famiglia in grado di
donarle l’amore che
potrebbe ricevere da noi. Quella venerazione e
quell’adorazione che non le mancherebbe
mai. Quando crescerà saprà la verità e
se temi i nostri continui trasferimenti,
sono disposta a trascorrere in casa tutte le mie giornate per
permetterle di
crescere con le sue amicizie. Fingerò una malattia che mi
costringe a letto, in
modo tale che nessuno in città mi veda e possa notare la mia
giovinezza … »
Sospirai,
passandomi
le mani tra i capelli. « Sei cocciuta. » sorrisi
stancamente.
Pareva
aver trovato ogni
risposta alle mie domande. E, benché in parte apparissero
quasi folli,
dimostravano fosse disposta a compiere qualsiasi sacrificio per quella
bambina.
Perché?
Una
piccola manina si
mosse dal fagotto di coperte in cui era avvolta, avvicinandosi alla
ciocca di
capelli di Isabella che le ricadeva sulle spalle.
L’afferrò iniziando a tirarla
debolmente, forse nel tentativo di attirare l’attenzione o
più probabilmente
solo per giocare.
Bella
le rivolse uno
sguardo colmo d’amore, quello stesso sguardo che spesso mi
ero visto rivolgere
e che aveva avuto il potere di scaldare quel mio cuore morto. I gesti
dolci che
ne seguirono mi ammaliarono. Le mani di Bella scivolarono sul visino
paffuto
della piccola, in dolci carezze.
Sarebbe
stata una
madre magnifica.
Mi
avvicinai per
poter osservare meglio quella creatura che in pochi attimi era riuscita
a
stregare mia moglie, incuriosito e desideroso di comprendere come
potesse
essere accaduto.
Una
bambina che non
pareva avere più di due mesi mi fissava con i suoi occhietti
color nocciola. I
capelli castano ramati erano ben pochi e spettinati donandole
un’aria piuttosto
buffa, ma al contempo molto graziosa.
«
Vuoi prenderla? »
domandò Bella porgendomi la bambina.
«
Sembra delicata. »
mormorai intimorito, ritraendomi appena.
Lei
ridacchiò
divertita scuotendo il capo. « Tranquillo, non le farai male.
»
Storsi
la bocca non
propriamente convinto, ma alla fine mi arresi ai suoi incitamenti ed al
sorriso
dolce che mi rivolse. Allargai le braccia permettendo a Bella di
riporvi la
bambina ed iniziai ad osservarla affascinato.
Da
vicino era ancora
più bella ed il suo corpicino infondeva un calore
strabiliante.
I
suoi occhietti
vispi si mossero tra la mia figura e quella di mia moglie al mio
fianco, mentre
la sua boccuccia rosea di muoveva appena emettendo suoni indistinti. Mi
immersi
nei suoi pensieri, un vortice di colori vivaci, intercalati da dei visi
sconosciuti, oggetti vari su cui si era posato il suo sguardo e Noi.
«
Non è bellissima? »
sussurrò Bella scostando un ciuffetto ribelle dal volto
della piccola.
Annuii
inerme. « Benvenuta
in famiglia Renesmee. »
Quando un incontro
ti cambia la vita
Pov Bella
Estratto capitolo:
Mi portai alle
sue spalle osservandolo mentre riponeva il libro sullo scaffale e mi
limitai a fissarlo senza respirare sino a quando non volse il suo
sguardo al punto dove poco prima ero placidamente seduta.
Ha un
fisico notevole …
Trattenni a
stento una risata notando la sua espressione perplessa, mentre scrutava
con un cipiglio in volto la sala alla mia ricerca. Quando finalmente si
arrese, si voltò verso di me sobbalzando per la sorpresa.
I suoi occhi
color oro indugiarono più del dovuto sulla mia figura e per
l’ennesima volta mi persi ad osservarlo.
Possibile
potesse essere tanto perfetto?
Assurdo
…
No,
questi pensieri non sono affatto consoni. Lui è solo un
arrogante vampiro dotato di una discreta bellezza, ma nulla di
eclatante. Tentai
di convincermi recuperando un minimo di contegno.
“Cullen
si può sapere cosa vuoi?” sibilai palesemente
irritata.
“Non
capisco di cosa tu stia parlando!” rispose ostentando un tono
indifferente, decisamente in disaccordo con la sua espressione nervosa.
Alzai gli
occhi al cielo sbuffando contrariata. Mi credeva tanto sciocca?
“Gradirei
sapere il perché di tutte le attenzioni che mi
rivolgi.” Sbottai e non so cosa mi trattenne dal ringhiare.
Ciò
che realmente mi stizziva era comprendere che quelle attenzioni per me
non fossero affatto sgradite, tutt’altro. Mi piaceva
avvertire il suo sguardo su di me e allo stesso modo avrei desiderato
potermi veder rivolgere un sorriso e non quel costante ghigno
irriverente oppure la sua espressione imbronciata.
Maledizione,
sto diventando matta!
Come posso
solo pensare questo genere di cose? È da pazzi …
voglio davvero che lui mi sorrida?
“Ribadisco
… non so di cosa tu stia parlando. Sei una creatura
decisamente egocentrica” replicò lui soddisfatto.
Ma cosa
avrà da gongolare? Certo che questa famiglia è
proprio strana …
“Ti
reputi molto furbo vero? - esitai frustrata per il suo
atteggiamento - Stammi lontano Cullen …”
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