Quando un incontro ti cambia la vita

di Shinalia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Destinazione Volterra ***
Capitolo 3: *** Profumo ***
Capitolo 4: *** Aro ***
Capitolo 5: *** Discussione ***
Capitolo 6: *** Jasper ***
Capitolo 7: *** Vecchie Amicizie ***
Capitolo 8: *** Biblioteca ***
Capitolo 9: *** Partenza ***
Capitolo 10: *** Isabella ***
Capitolo 11: *** Visite per Natale ***
Capitolo 12: *** Casa dolce casa ***
Capitolo 13: *** Consapevolezza ***
Capitolo 14: *** Alice o non Alice? ***
Capitolo 15: *** Debussy ***
Capitolo 16: *** Caccia ***
Capitolo 17: *** Il ciondolo ***
Capitolo 18: *** La mia musa ***
Capitolo 19: *** Delusione ***
Capitolo 20: *** Il mio creatore ***
Capitolo 21: *** Il branco ***
Capitolo 22: *** Chiacchierata tra fratelli ***
Capitolo 23: *** Primo giorno di scuola ***
Capitolo 24: *** Sorprese ***
Capitolo 25: *** Kiss ***
Capitolo 26: *** Ti amo ... ***
Capitolo 27: *** Visite ***
Capitolo 28: *** Il mio personalissimo incubo ***
Capitolo 29: *** Extra: Bella ***
Capitolo 30: *** Album ***
Capitolo 31: *** La mia storia ... ***
Capitolo 32: *** Perchè? ***
Capitolo 33: *** Love ***
Capitolo 34: *** La prossima volta a Las Vegas ***
Capitolo 35: *** Notizie ***
Capitolo 36: *** Matrimonio? ***
Capitolo 37: *** Promesse ***
Capitolo 38: *** Attesa ***
Capitolo 39: *** Joshua ***
Capitolo 40: *** The last day ***
Capitolo 41: *** Epilogo ***
Capitolo 42: *** ♪ Extra ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Mie Fan Fiction
In corso :  Travolti dal destino
                Witch
                Cedric

Terminate:  Quest'amore ...



*Prologo*

“Jasper Jasper non ti avrei mai creduto uno di quelli che si sono convertiti al sangue animale, proprio tu amico mio … devi aver avuto un ottimo motivo per fare questa scelta!” disse in tono divertito

Continuavo ad osservare quella figura incappucciata e nel contempo percepivo i pensieri confusi di mio fratello nella cui mente si ripeteva un unico nome: Bella

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Capitolo 2
*** Destinazione Volterra ***


Mie Fan Fiction



Destinazione Volterra

“Mi spiegate per quale motivo dobbiamo andare tutti dai Volturi? Infondo era stata richiesta solo la presenza di Carlisle” mi lamentai

“Edward smettila di lagnarti, Aro, Caius e Marcus sono amici di tuo padre e lui vuole presentare la sua famiglia… e a quanto ricordo tu ne fai ancora parte” mi ammonì mia madre

Mi arresi e affondai nella poltroncina dell’aereo, quel viaggio mi stava provocando non poca ansia, non riuscivo a comprenderne il motivo, non avevo mai contestato le decisioni della mia famiglia, ma questa volta avevo uno strano presentimento. Oltretutto i Volturi non mi avevano mai ispirato fiducia, dai racconti di mio padre potevo evincere fossero figure assetate di potere, per non parlare di Aro che adorava collezionare vampiri dai doni particolari e nella mia famiglia ben tre di noi avevano poteri speciali. Era un azzardo andare lì ma sapevo anche che Esme non avrebbe voluto separarsi da suo marito per troppo tempo ed era questo il reale motivo per il quale ora eravamo in viaggio, a quanto pareva i Volturi avevano una strana concezione del tempo e non potevamo essere sicuri di quando ci avrebbero rimandato a casa.

In compenso ci stavamo recando in Italia, ero stato sempre desideroso di visitarla e forse poteva essere una buona occasione, anche perché non intendevo restare chiuso in una stanza per tutto il mio tempo, i miei fratelli e sorelle avrebbero avuto i rispettivi compagni di vita a distrarli.. io ero ancora solo e questo implicava passare il tempo ad osservare i loro scambi di effusioni, e non era nelle mie intenzioni deprimermi maggiormente. Mi ero sempre domandato come fosse possibile non aver ancora incontrato la mia compagna, ormai era più di un secolo che camminavo su questa terra eppure nessuna creatura era riuscita ad attirarmi, a farsi desiderare da me in qualche modo. Trovavo le fanciulle creature estremamente fastidiose, vanitose, altezzose e superficiali, soprattutto le vampire che consapevoli della loro bellezza facevano di tutto per farne sfoggio. E io preferivo passare l’eternità da solo piuttosto che in compagnia di una qualche creatura di questo genere, oltretutto reputavo assurdo osservare i miei fratelli e notare come fossero succubi delle loro mogli … la trovavo una cosa oltraggiosa … io non mi sarei mai ridotto in quel modo! Mai e poi mai … a costo di scappare in un degli angoli più remoti di questo mondo al primo avvertimento di pericolo. Eppure di tanto in tanto mi trovavo a fantasticare su una mia possibile e futura compagna, la immaginavo ma mai riuscivo a darle un volto perché non riuscivo a comprendere cosa avrebbe mai potuto attirarmi in una donna. Era estremamente frustrante.

I miei pensieri furono finalmente interrotti da una vocina stridula che ci avvertiva dell’imminente atterraggio in Italia, dove il sole era quasi costantemente presente nel cielo. Per questo motivo mi chiedevo il perché di quella scelta, con tanti meravigliosi luoghi nel mondo i Volturi avevano scelto uno dei posti in cui i loro movimenti erano limitati da quell’infame sole, che ci avrebbe costretto ad ore di lunga attesa in aeroporto per evitare di brillare dinanzi agli abitanti di quell’insopportabile luogo.

Mi sentivo veramente stressato e a contribuire a questo scopo c’era sempre il mio amato fratello

“Eddino lo sai che inizi a ricordarmi mio nonno?” Emmett come al solito si divertiva a trovare soprannomi orrendi da affibbiarmi e da un paio di mesi ero diventano “Eddino” mentre precedentemente ero “Uccio” come diminutivo di “Edduccio” … ma cosa deve sopportare un povero vampiro?

“Non tutti possono essere eterni bambini come te … fortunatamente” borbottai.. in realtà non potevo che dargli ragione, con gli anni stavo peggiorando e pur avendo l’aspetto di un ragazzo di appena diciotto anni, caratterialmente potevo definirmi anche più vecchio del secolo che avevo vissuto. Costantemente annoiato, sempre pronto a lamentarmi … e pedante! Naturalmente tutte cose che non avrei mai ammesso ad alta voce, non gli avrei mai dato soddisfazione.

Lo sentii ridacchiare ma feci finta di nulla, mi sarei vendicato una volta usciti dall’aereo per evitare di fare danni a quell’ammasso di ferraglia che si azzardavano a chiamare aereo.

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Capitolo 3
*** Profumo ***


Mie Fan Fiction

Profumo


Finalmente scendemmo dall’aereo dove trovammo ad attenderci due vampiri del corpo di guardia dei Volturi. Jane e Demetri. A quanto pare Aro aveva deciso di inviare qualche macchina con finestrini oscurati per permetterci di raggiungerlo il prima possibile, tutta questa fretta per me era sospetta, ma mio padre non pareva esserne preoccupato. Purtroppo si fidava cecamente di questi suoi “amici” , a parer mio anche troppo. Naturalmente Jasper non era dello stesso parere, li aveva visti in azione e sapeva quanto potessero essere temibili e stava allerta soprattutto con il pensiero di proteggere Alice che invece era più allegra del solito grazie alla prospettiva di fare del “sano” – solo secondo lei, perché io non ci vedevo nulla di sano nella sua mania – shopping nelle botteghe italiane che secondo la sua esperta opinione erano tra le migliori. I pensieri di Rose erano pressoché identici. E poi mi domandavano perché non avevo ancora trovato la mia compagnia? Con una come loro sarei impazzito in meno di due ore!!!

Per distrarmi dai profondi pensieri delle mie sorelle decisi di indagare nella mente dei due Volturi per ottenere maggiori informazioni riguardo questa visita e scoprire se potevano esserci o meno secondi fini … e come al solito il mio intuito non si era sbagliato.

* speriamo che i Cullen se la portino davvero via… non ne posso più di avere quella vipera tra i piedi!! * - questi erano i pensieri della vampira di nome Jane.

Ma purtroppo non specificava a chi si riferisse e l’altro invece era troppo concentrato a fare pensieri poco puri su Rose per darmi informazioni utili. Sbuffai, sapevo che ci eravamo cacciati in un bel guaio accettando quest’invito. Ora dovevamo solo scoprire quanto fosse problematica questa fantomatica creatura di cui Jane parlava e a quanto pare temeva particolarmente. La cosa mi sorprese, dai racconti di mio padre quella piccola vampira era estremamente potente e per questo motivo era uno degli assi del corpo di guardia, l’aveva descritta come una delle creature più temibili che avesse mai incontrato. Cosa poteva spaventarla? Anzi … chi?

In macchina Emmett non fece che infierire su di me con battute pessime, tanto che per vendetta decisi che gli avrei rivelato solo tra qualche giorno i pensieri di Demetri su sua moglie. Ridacchiai tra me e me per quel colpo basso, questa me l’avrebbe fatta pagare amaramente. Infatti essendo colui, nella nostra famiglia, dotato del potere di leggere nelle menti mi avevano assegnato il compito di controllare anche questo genere di situazioni, a parer mio una cosa veramente inutile, ma i miei fratelli lo reputano un compito vitale, temono che qualcuno decida di portarsi via la loro mogliettina, cosa per me assurda considerando i loro caratterini.

Il viaggio in auto fu tremendamente lento ma alla fine giungemmo nella città di Volterra e ne rimasi estasiato, soprattutto per tutte le costruzioni che l’adornavano. Purtroppo per noi l’entrata nell’edificio non fu dalla porta principale, essendoci il sole – ebbene si, il sole è una vera e propria maledizione – fummo costretti a passare attraverso le fogne, sorbendomi una serie di imprecazioni mentali da parte di Rose a cui si stavano rovinando gli stivaletti di Gucci nuovi. Roteai gli occhi al cielo, non ne potevo più di tutte quelle moine e non vedevo l’ora di rinchiudermi in una stanza per rilassarmi e non sentire più tutte quelle voci assillanti. Purtroppo per me mio fratello aveva notato lo sguardo irritato che avevo rivolto a sua moglie e diede inizio alla mia tortura

*Tanya … Tanya … Tanya … il giorno che ti sposerai con lei non potrai più lamentarti di Rose e delle sue fissazioni* ghignò soddisfatto

“per pietà Emmett smettila con quella storia … “ ringhiai esasperato. Mio fratello aveva individuato un sistema sicuro per farmi saltare i nervi: Tanya. Un brivido mi assaliva solo a pensare quel nome e allo strano desiderio della mia famiglia che lei divenisse la mia compagnia. Futile, superficiale e superba, tutto … ovvero ai miei occhi era la rappresentazione del male puro.

Notai la mia famiglia guardarmi sottecchi attendendo una spiegazione, finsi di non averli notati e li ignorai. Giungemmo dinanzi ad un’enorme porta dal quale entrammo nella struttura, un vero e proprio palazzo arredato magnificamente, combaciava perfettamente con quello che avevo visto nei vecchi ricordi di mio padre, ma dal vivo mostrava ancor di più la sua magnificenza. Con mia somma sorpresa scoprimmo che presso i Volturi lavoravano anche degli umani, una di questa comodamente seduta ad una scrivania era intenta a svolgere i propri compiti e soprattutto era consapevole di trovarsi in un covo di vampiri eppure non mostrava segni di paura, anzi era compiaciuta per essere stata scelta. Sperava un giorno di entrare a far parte di quel mondo che hai suoi occhi si mostrava affascinante ed allettante, senza rendersi conto della mostruosità che si celava dietro quell’apparenza. Ero esterrefatto e disgustato.

Fu allora che sentii un profumo meraviglioso mi voltai per individuarne la fonte ma ciò che vidi fu solo una figura minuta nascosta da un enorme mantella e il cappuccio a celarne il viso.

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Capitolo 4
*** Aro ***


Ed eccovi il chappy numero 3

spero vi piaccia ... la storia è ancora all'inizio.. quindi ancora non si comprende bene la figura di Isabella.. ma scoprirete tutto con il tempo

nei prossimi chappy verrà anche ripresa la parte del prologo!

vi ringrazio immensamente per i commenti e spero vivamente di riceverne altri.. se avete consigli e lamentele sono ben accetti perchè mi piacerebbe riuscire a migliorare questa ff!

che altro...

baci

Manu

Aro

Quella strana creatura era dinanzi a noi ed entrava con passo aggraziato nella sala dove ci attendeva un vampiro oltre alla figura incappucciata che affiancò il primo. Compresi immediatamente si trattasse di Aro grazie alle descrizioni e le immagini mentali che più volte avevo visto nella mente di mio padre. Rivolsi così la mia attenzione alla ragazza dal meraviglioso profumo ,provai a leggerne i pensieri per comprendere chi fosse, in quanto non mi sembrava di averne mai sentito parlare, ma l’unica cosa che potevo sentire era il nulla … il vuoto! Sobbalzai, non mi era mai capitato qualcuno che resistesse ai miei poteri, quindi provai a sondare i pensieri delle altre persone presenti nella sala e mi resi conto che lei non era l’unica, anche i pensieri di Aro non erano individuabili. Iniziai a sentirmi agitato e a disagio

*Edward che hai? Perché sei ansioso?* mi chiese con il pensiero Jasper, temeva avessi letto nel pensiero dei Volturi qualche brutta intenzione e che fossimo in pericolo

Scrollai leggermente la testa per rispondere alla sua muta domanda, il problema non erano i pensieri pericolosi ma che io non sentivo proprio nulla. E questo non era certo rassicurante, quando si cela qualcosa c’è sempre una motivazione valida.

“Carlisle amico mio! Che piacere rivederti! Noto che hai condotto qui anche la tua famiglia” Aro gli si rivolse in tono cordiale

Mio padre si avvicinò e gli porse la mano “Aro … sono stato molto felice del tuo invito! Questi sono mia moglie Esme e i miei figli: Edward, Alice, Jasper, Emmett e Rosalie” disse indicandoci uno ad uno

Uno strano sorrisetto si disegnò sul volto di Aro “ una famiglia numerosa … non c’è che dire! Mi rincresce la momentanea assenza dei miei fratelli, ma purtroppo avevano impegni improrogabili!”

Mi guardai attorno e notai che mancavano quelli che dovevano essere Caius e Marcus, infatti nella stanza erano presenti, oltre noi, solo altre tre figure : Jane e Demetri che ci avevano accompagnato e la figura misteriosa che per qualche strana ragione indugiava il suo sguardo su mio fratello Jasper, creando in lui e sua moglie pensieri piuttosto alterati. Alice stava per avere una crisi di gelosia e se non fossi stato tremendamente teso probabilmente non sarei riuscito a trattenere le risate. Era difficile provocare pensieri furenti alla mia sorellina, ma quella ragazza doveva avere un dono naturale per alterare le persone.

“Noto che ci sono nuovi membri nella guardia dalla mia ultima visita” constatò mio padre soffermandosi sulla figura incappucciata

Aro annui fiero “ti presento la mia pupilla … vieni cara” e tese una mano verso la ragazza che si avvicinò cautamente

“lei è Isabella, è una creatura molto interessante” notai un’espressione soddisfatta sul viso del vecchio vampiro accompagnata da pensieri decisamente poco carini di Jane. A quanto pareva era gelosa della pupilla di Aro … molto molto gelosa

“piacere Isabella io sono Carlisle e loro sono la mia famiglia” lei si limitò ad un semplice inchino senza proferire parola

La osservammo perplessi in attesa .. ma nulla! Potevo avvertire i pensieri dubbiosi della mia famiglia per quella strana fanciulla, che a parer mio si mostrava essere particolarmente scortese ed altezzosa.

“bene cara, potresti lasciarci soli? Ti richiamerò a breve così potrai mostrare le stanze ai nostri ospiti” lei annui mestamente ed uscii con il suo passo aggraziato, richiudendo l’immensa porta dietro di sé.

Dopo qualche minuto Aro riprese a parlare “ Non voleva essere scortese … semplicemente non parla … non ha proferito parola da quando è giunta qui a Volterra se non in rare occasione, ma la sua voce e il suo volto lo conosciamo solo io e i miei fratelli.” esitò “ è una creatura particolare … ed è proprio per questo che ti ho chiamato! Mi vorrai scusare per il mio secondo fine ma vorrei chiederti cortesemente di portare Isabella con te in America prendendola nella tua famiglia per qualche tempo”

Lo fissammo tutti allibiti da una proposta tanto strana quanto inaspettata. Ma cosa passava per la testa di quel vecchio pazzo?

“Per me sarebbe un piacere, ma potrei chiederti il motivo di tale scelta! L’hai presentata come la tua pupilla quindi non comprendo come mai tu voglia separartene” chiese mio padre con tono incerto.

“Diciamo che non gradisce la vita che conduce qui con noi e questo si ripercuote sul suo umore … e sul mio corpo di guardia! La settimana scorsa ha ridotto la povera Jane a brandelli, tanto che non le sono bastati due giorni per riprendersi completamente” - in risposta si sentii un ringhio provenire dalla piccola vampira, non doveva essere stato piacevole

“Jane? Ma come è possibile? Il suo potere è inarrestabile” mormorò allibito Carlisle

“Mentre Isabella è intoccabile “ rise divertito il vecchio vampiro “naturalmente ti lascerò tutto il tempo per decidere e magari potrete provare a conoscerla!”

“Certamente Aro, ne parlerò con la mia famiglia e decideremo come agire” rispose mestamente, sentivo la tensione nei suoi pensieri, si rendeva conto che quella strana creatura doveva essere realmente molto forte per essere trattata così bonariamente da Aro, che normalmente non si preoccupava di usare sistemi molto persuasivi con quelli che riteneva ribelli o indisciplinati. Mentre i miei fratelli erano tutti intenzionati ad opporsi a quella proposta folle, portare con noi un vampiro assetato di sangue, e non un vampiro normale, ma un volturo con qualche strano potere. Era una delle cose più assurde che si potesse mai pensare e se non avessi avuto il mio dono avrei immaginato che tale fosse anche l’idea di mio padre, ma naturalmente non era così, per quanto spaventato era anche incuriosito e soprattutto sapeva non essere una buona mossa quella di opporsi ad una richiesta di Aro quindi era piuttosto determinato ad accettare quella proposta. E con mio grande rammarico a breve avrei avuto un’altra sorella a girare per casa.


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Capitolo 5
*** Discussione ***


Mie Fan Fiction

Discussione

Aro richiamò la sua pupilla dandole l’ordine di mostrarci le nostre camere, ci facemmo

guidare da lei attraverso quel meraviglioso palazzo fino a giungere nella zone più ad ovest in un corridoio dove una accanto all’altra c’erano quattro stanze. Ce le indicò con un gesto e poi si allontanò ancora senza proferire parola. Mio padre era stato tentato più volte a porle qualche domanda ma rammentando le parole di Aro finiva per desistere, era piuttosto divertente ascoltare i suoi dissidi interiori. Decidemmo di sistemarci nelle stanze e di rivederci in quella di Esme e Carlisle dopo un’ora in modo da poter discutere di una decisione che in realtà lui aveva già preso pur non volendo ammetterlo, avrebbe fatto di tutto per convincerci e lo stesso valeva per mia madre che alla sola idea di una nuova figlia – che fosse pazza e pericolosa per lei non contava – era felicissima e oltretutto riteneva fosse assurdo tenere qualcuno segregato in quel palazzo e che quello strano comportamento poteva essere dovuto al senso di solitudine che provava. Purtroppo mia madre era sempre troppo buona ed ingenua e non comprendeva che quella era solo una ragazzina viziata e altezzosa che non rivolgeva parola a chi non ritenesse alla sua altezza. Mi faceva una rabbia tremenda e la cosa che più mi infastidiva era il fatto che bloccare il mio potere rendendomi tremendamente curioso. Volevo … anzi necessitavo di avere informazioni sul suo conto!

Irritato e frustrato apri la porta della mia camera, non vi era termine adeguato per descrivere tanta magnificenza, I volturi si trattavano decisamente bene. Approfittai di quel po’ di pace per fare una bella doccia e cercare di eliminare lo stress accumulato, la richiesta di Aro mi aveva particolarmente innervosito, non mi fidavo di quella strana creatura avvolta nel mantello. Troppo misteriosa e troppo pericolosa e gli strani sguardi che lanciava a Jasper non mi erano di consolazione, non riuscivo a comprendere quale potesse essere il suo intento e soprattutto perché avrebbe dovuto accettare di partire con degli sconosciuti? Lei non ci conosceva, avevamo un alimentazione differente che confrontata al sangue umano non si poteva definire migliore e il fatto che facesse parte della guardia dei Volturi implicava fosse un’assassina di prim ordine e quindi non si sarebbe fatta problemi a considerarsi un mostro facendo sfumare quella che era la nostra motivazione primaria per non bere sangue umano.

Nelle menti dei Volturi non avevo trovato molte informazioni su di lei, come Aro ci aveva detto nessuno conosceva il suo volto e la sua voce, era un vero e proprio mistero. Molti pensavano che il mantello le servisse per coprire qualche brutta cicatrice riportata in qualche battaglia, il che era plausibile, infondo le donne tendono ad essere molto vanitose ma mi sembrava comunque un comportamento assurdo e oltretutto non spiegava perché non parlasse. Le voci dei vampiri sono tutte meravigliose e melodiche quindi la vanità non poteva essere imputabile a quella scelta.

Per quanto riguardava i suoi poteri avevo scoperto che ne aveva più di uno ma principalmente era uno “scudo”, molto potente in quanto in grado di contrastare poteri sia a livello fisico che psichico e per questo motivo la consideravano intoccabile. Questo spiegava anche il mancato funzionamento dei miei poteri su di lei e su di Aro a cui aveva prontamente esteso lo scudo. Purtroppo per me erano a conoscenza del mio potere e si erano premuniti, quindi addio effetto sorpresa.

Sentii bussare alla porta e mi apprestai ad aprire sorpreso

“Stiamo aspettando tutti te … vuoi darti una mossa?” mi rimproverò Emmett sghignazzando, solo in quel momento notai che ora fosse, ero stato sotto la doccia a pensare per più di un’ora. Non mi era mai capitato di perdere in quel modo la cognizione del tempo. Irritato e senza rispondere alle provocazioni di mio fratello mi avviai con lui verso la camera dei nostri genitori. Anche questa favolosa e leggermente più grande della mia, più che stanze da letto sembravano mini appartamenti.

“Eccoci” borbottai mentre mio fratello mi immaginava in versione anziano sgorbutico

“Bene … giungiamo immediatamente al punto! Cosa ne pensate della proposta di Aro?” chiese mio padre titubante, probabilmente notando i nostri volti aveva intuito che non eravamo particolarmente allettati dall’idea di quella tizia in casa nostra

“Non la conosciamo, potrebbe essere pericolosa e darci problemi, per non parlare del fatto che gira con una mantella senza parlare con nessuno” sbottò stizzita Rosalie

“Oltretutto dovrebbe adeguarsi alla nostra dieta o ci creerebbe disagi con i licantropi” ci rammentò Jasper, come al solito era sempre il più pratico di tutti e la sua spiegazione poteva essere difficilmente contestata

Carlisle ci scrutò uno ad uno “voi siete d’accordo con loro?”

Tutti annuimmo.

“Non siete curiosi di conoscerla? A parer mio stiamo esprimendo dei giudizi affrettati… potrebbe piacervi!” esitò notando le nostre espressioni ostinate “ Propongo di aspettare un paio di giorni prima di dare la risposta definitiva ad Aro! Che ne dite?!”

“Se questo può farti contento …” borbottai esasperato ma più tranquillo. La ragazza non ci avrebbe rivolto la parola e questo ci avrebbe impedito di conoscerla e di esprimere su di lei un qualche giudizio positivo. Di conseguenza … niente nuova sorella per casa


Ringrazio immensamente le 4 persone che hanno commentato
non immaginate come mi fa piacere leggere i vostri commenti!!
Grazie anche a coloro che hanno aggiunto questa storia tra i preferiti
o tra le storie seguite!
kiss
Manu
Fermatevi per un commentino pleaseeeee mi farebbe piacerissimo!!

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Capitolo 6
*** Jasper ***



Jasper

Passò una settimana e come secondo le mie previsioni non avemmo modo di conoscere la ragazza, che probabilmente non gradiva la nostra presenza e tendeva ad evitarci come se avessimo la peste, mi era sembrato avesse una particolare avversione per me ma probabilmente era solo un’impressione. Comunque tutto questo non poteva farmi che piacere anche se dovevo ammettere che quella strana fanciulla iniziava a stuzzicare la mia curiosità, così misteriosa, così silenziosa … così pericolosa. Mi domandavo continuamente quale potesse essere il suo volto e i suoi lineamenti cercando di immaginare una creatura che potesse corrispondere a quel meraviglioso e dolcissimo profumo che però non corrispondeva certo al suo carattere. Stranamente continuava a puntare il suo sguardo su mio fratello in modo anche abbastanza evidente dando ad Emmett un valido motivo per tormentare il povero Jasper come se non bastassero le crisi di gelosia della piccola Alice.

“Dio non voglia che quella ragazza venga a vivere con noi! Sarebbe la mia fine” mormorò mio fratello sfinito dopo l’ennesimo litigio con sua moglie

Io ed Emmett non ci trattenemmo dal ridere, era una scena troppo spassosa e avevamo trovato un motivo per votare a favore della proposta di Aro

“Poveraccio.. sei ridotto malissimo! “ esclamò Emmett ancora in presa alle risa

“Non sei riuscito a capire cosa può volere da te?” gli chiesi incuriosito. Odiavo non poter cogliere quelle informazioni dalla sua mente.

“Uhm… non saprei! Anche se ho la strana impressione di conoscerla, solo che non potendo vedere il suo volto mi è difficile accertarmene…!” borbottò spazientito

“Perché non provi a parlarle?” suggerì ingenuamente Emmett, come se lei rispondesse alle domande che le venivano poste. Tutti i tentativi di mio padre erano falliti miseramente mandandolo in uno stato di turbamento, si era sempre considerato un ottimo comunicatore ed una persona affabile in grado di ottenere velocemente la stima e la fiducia dei suoi interlocutori, ma con quella ragazza nulla aveva effetto.

Jasper iniziò a ridacchiare “Vuoi che tua sorella mi stacchi la testa a morsi?”

Effettivamente la reazione di Alice sarebbe stata prevedibile ed in parte giustificata, si sentiva minacciata da quella figura su di cui oltretutto non poteva avere visioni e che non faceva che fissare Jasper con interesse, cosa che avevamo intuito grazie al dono di mio fratello. Era assurdo come fosse riuscita ad inimicarsi anche la dolce Alice, lei che ingenuamente concedeva la sua fiducia a chiunque.

Passammo svariate ore a discutere sulla sorte del nostro povero fratello nel caso Isabella si fosse trasferita da noi, Jasper temeva di essere cacciato dalla sua stanza se non dalla casa e continuava ad implorarci – inutilmente – di aiutarlo a far ragionare sua moglie.

“Tra moglie e marito non mettere il dito! Non esiste detto più corretto … e poi Alice quando si arrabbia è spaventosa e non voglio ripercussioni sulla mia adorata Aston Martin” sospirai estasiato al pensiero della mia amata macchina che purtroppo non vedevo da giorni. Iniziava a mancarmi, non vedevo l’ora di tornare a casa e sentire il motore della mia piccola farmi le fusa.

“Dovreste aiutare un povero fratello in difficoltà?” ci ammonì con un tono depresso. Tutti quei litigi lo stavano spossando, ormai dichiarava di soffrire di tremendi mal di testa pur essendo un vampiro … facendomi sospettare seriamente che stesse impazzendo.

Io ed Emmett scoppiammo a ridere osservando la sua espressione da cucciolo disperato, che stonava decisamente con quel suo sguardo perennemente serio e composto. Volterra ci stava dando alla testa.

“A cosa è dovuta tutta questa allegria?” ci voltammo tutti e tre verso Carlisle che era appena giunto nell’immenso giardino, e notammo che non era solo.

“Stavamo pensando a dove preparare il falò per bruciare i resti del povero Jasper “ rispose Emmett scoppiando in una fragorosa risata mentre nella sua testa immaginava la reazione di Alice dopo aver saputo di suo marito e Isabella nel medesimo luogo. Le immagini mentali erano decisamente vivaci e non potei trattenermi dal ridere

Mio padre ci rivolse un’occhiata perplessa prima di rivolgersi alla ragazza “Non farci caso … non sono sempre così! Comunque ti stavo parlando della nostra dieta …” cercò di spiegarle la nostra alimentazione, faceva in modo di essere il più chiaro possibile in modo da non costringerla a porgli domande e lei tranquilla ascoltava ed annuiva. Era abbastanza vicina e provai a scrutare il suo volto celato dal cappuccio ma, purtroppo per la mia curiosità, si accorse delle mie intenzioni e fece per coprirsi con una cascata di capelli marroni. Avevano dei leggeri riflessi rossastri, e le ricadevano lisci dinanzi al viso per poi terminare in voluminosi boccoli. Sembravano essere morbidissimi e fu difficile reprimere la tentazione di toccarli. Desideravo avvicinarmi a lei e afferrare uno di quei piccoli boccoli e giocarci, che strana sensazione, fortunatamente per me Jasper si accorse del mio repentino cambiamento di umore e mi fece rinsavire

*Edward ma che hai? Che diamine era quell’attrazione? Sei impazzito?* mi ammoni con il pensiero. Solo dopo qualche istante realizzai le sue parole… Attratto? Io attratto da quella? Ma era per caso impazzito? Il suo potere iniziava a fare cilecca? Ringhiai sommessamente verso di lui, per intimarlo a non dire simili scempiaggini soprattutto in presenza di Emmett oppure avrebbe decretato la mia fine. Sarei stato deriso per l’eternità.

Naturalmente anche gli altri avvertirono il mio ringhio e mi rivolsero sguardi perplessi

“Scusate” sbottai dirigendo la mia attenzione altrove.

Al termine della descrizione di mio padre Emmett in preda ad una delle sue crisi infantili iniziò a mimare lo scontro con un orso spiegandole i vantaggi dei combattimenti con grossi e rabbiosi animali scatenando l’ilarità di tutti noi, compresa la piccoletta incappucciata la cui risatina ricordava un coro di campanellini,non avevo mai sentito nulla di più bello, e per la prima volta potemmo ascoltare la sua voce

“Jasper Jasper non ti avrei mai creduto capace di convertiti al sangue animale, proprio tu amico mio … devi aver avuto un ottimo motivo per fare questa scelta!” disse in tono divertito

Continuavo ad osservare quella figura incappucciata e nel contempo percepivo i pensieri confusi di mio fratello nella cui mente si ripeteva un unico nome: Bella!

Vi ringrazio immensamente per i vostri commenti.. non avete idea di come mi facciamo piacere!!!!

spero di ricevere altri commenti!! grazie grazie

Valle89: ahahahahah davvero??? cmq non preoccuparti.. ancora qualche capitolo e finalmente Bella si toglierà quel cappuccio fastidioso! mentre nel prossimo chappy si avranno informazioni riguardanti Jasper e Bella ... ma ancora poche.. si scopriranno con il tempo

stezietta w: no no ... non è stata trasformata da Maria.. però più o meno è quello il periodo in cui loro si sono conosciuti!

Shahrazad: grazieee ... !!!! devono ancora accadere un sacco di cose!

franci_cullen:  graziee

Snow Fox : ahahahahah grazie!! cercherò di postare il + spesso possibile!! XD

Giorgia_2_: diciamo che sarà una Bella un pò diversa ... o almeno in parte! XD vabbè poi vedrete .. non voglio rovinarvi la storia dando troppi indizi ghghgh


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Capitolo 7
*** Vecchie Amicizie ***



Vecchie amicizie

“Bella … tu sei Bella vero?” biascicò mio fratello, sul suo viso era dipinta un’espressione shoccata

“vedo che ti ricordi ancora di me” rispose lei con la sua vocina melodiosa che si adeguava perfettamente al suo profumo

Provai a leggere nella mente di mio fratello per comprendere come potesse conoscerla, non era mai stato a Volterra prima di allora, ma con mio grande stupore tutto ciò che riuscii a percepire fu solo IL VUOTO.

Istintivamente mi voltai furioso verso Isabella lanciandole un’occhiata omicida trattenendo a stento un ringhio, era stata sicuramente lei a bloccarmi l’accesso.

“Mi piace la mia privacy” mormorò divertita senza neanche voltarsi verso di me

Risposi con un grugnito … era davvero furba! Più di quanto potessi immaginare, ora iniziavo a comprendere il perché di tutta quella considerazione che Aro aveva per lei.

“Vi conoscete?” chiese mio padre sorpreso quanto me. Ma ora iniziava a comprendere il motivo di tutti quegli sguardi che Isabella rivolgeva a mio fratello. Probabilmente non era certa di volersi far riconoscere.

Le si limitò ad annuire e poi si rivolse nuovamente a Jasper “ti dispiace se parliamo in privato? Ci sono tante cose che devo raccontarti … “

Mio fratello ancora stordito si limitò ad annuire e si allontanarono insieme dal giardino sotto lo sguardo perplesso di tutti. Nella mente di mio padre e di Emmett vorticavano le mie stesse domanda: chi era realmente Isabella? Come poteva conoscere Jasper? Perché lui sembrava cosi sconvolto di trovarla a Volterra? Perché non si era rivelata al nostro arrivo? Cosa le aveva fatto cambiare idea?

Decidemmo di comunicare la novità a tutta la famiglia soprattutto nella speranza che Jasper avesse parlato ad Alice di una sua conoscenza di nome Isabella o Bella, in modo da chiarire la questione. Ma con suo disappunto mia sorella dovette ammettere di non averne mai sentito parlare.

“Probabilmente era una semplice conoscenza” borbottò mio padre, anche se nei suoi pensieri potevo notare non ne fosse particolarmente convinto

“A me sembravano abbastanza intimi” disse Emmett sghignazzando. Possibile che il suo umore non venisse scalfito da nulla?

Lo fulminai con lo sguardo per intimarlo ad evitare certe battutine che non facevano che aggravare la nostra situazione e soprattutto alimentavano le paure di Alice. Mi avvicinai ad abbracciarla, non mi piaceva vedere la mia sorellina preferita così triste. Lei si accoccolò a me

*Ho paura Edward… non riesco ad avere visioni su di lui* mi comunicò con il pensiero

Sobbalzai. Che Isabella fosse in grado di bloccare anche i poteri di Alice?

Passarono ore ma di Jasper nemmeno l’ombra, cercammo di occupare il tempo con futili conversazioni cercando di distrarci e soprattutto di distrarre Alice che rischiava un attacco di panico in piena regola. Non riuscivo a togliermi dalla mente il suo sguardo, non era da lui quel comportamento, riusciva a restare sempre impassibile e posato. Mi sentivo ansioso, non sapevo cosa pensare, sapevo solo che Jasper non pareva preoccupato anzi … potevo leggere un certa felicità nei suoi pensieri prima che la piccola arpia mi bloccasse anche la sua mente. Era stata tremendamente astuta, voleva celare la sua identità e ci riusciva perfettamente prevedendo ogni mia mossa. In casi normali una situazione come questa non mi avrebbe provocato problemi, anzi riuscire a vivere senza i pensieri degli altri avrei potuto vederla come una liberazione, un modo per dare a loro un po’ di privacy e la possibilità per me di non assistere in continuazione a scene e pensieri imbarazzanti o futili. Ma il fatto che i pensieri potessero riguardare lei mi innervosiva, volevo scoprire i suoi segreti, sapere tutto di lei, di quella fanciulla dalla voce meravigliosa e dal profumo inebriante. Non comprendevo il motivo di tale curiosità morbosa, ma era divenuta una necessità. Fremevo nell’attesa del ritorno di mio fratello, per poter finalmente conoscere il passato di Isabella. Mi soffermai a riflettere, dovevano essere abbastanza intimi infatti aveva utilizzato un soprannome … Bella. E se fossero stati compagni? Amanti? Sentii una strana fitta al petto, non gradivo affatto quell’idea, non mi piaceva. In quel momento i miei pensieri furono interrotti dalla voce di Carlisle

“Jasper tutto bene?” il suo tono era alquanto ansioso per il volto di mio fratello che era una maschera di dolore.

“Carlisle accetta la proposta di Aro .. te ne prego!” chiese in tono supplichevole

Osservammo tutti stupiti Jasper che se avesse potuto probabilmente avrebbe pianto. Purtroppo la sua mente mi era ancora celata e non potevo comprendere il motivo di quella decisione … certo si conoscevano, ma cosa lo spingeva a trascinare in casa nostra una creatura tanto pericolosa? Jasper non aveva mai compiuto azioni avventate, era sempre stato molto cauto soprattutto quando in gioco entrava mia sorella, non le avrebbe mai fatto correre nessun pericolo, l’amava troppo. Allora perché?

“Cosa ti ha fatto cambiare idea?” chiesi in tono duro

“Bella non è pericolosa, ve lo assicuro! Posso garantire per lei … “

“Io ti ho chiesto il perché il cambiamento di decisione! Cosa vi siete detti?!” incalzai, ero sempre più irritato

“Mi dispiace ma non sta a me parlarne, lo farà lei quando lo riterrà opportuno! Vi basti sapere che la conosco da prima che entrasse nei Volturi e che per me è come una sorella!” dai suoi occhi potevo leggere fosse sincero e questa fu la stessa impressione degli altri.

A quelle parole Alice parve tranquillizzarsi e decise di sostenere il suo compagno, se si schierava in difesa di qualcuno ci doveva essere una buona ragione.

“Direi di mettere la cosa ai voti” propose Carlisle “Chi è a favore di accettarla nella nostra famiglia?”

I primi ad alzare le mani furono mio padre, Esme e Jasper ed infine a loro si aggiunse anche Alice, potevo leggere nella mente di Emmett la vaga intenzione di votare a favore, infondo quella ragazza aveva riso alla sua imitazione quindi si era guadagnata la sua amicizia e oltretutto la incuriosiva non poco, ma alla fine notando che i favorevoli erano già abbastanza per farla entrare in famiglia si limitò a dare il suo appoggio mentale per evitare di essere lasciato in astinenza da Rose per i prossimi cinque mesi.

A quanto pare eravamo cinque contro due quindi io e Rose dovemmo arrenderci sotto il potere della democrazia, imprecai mentalmente, prevedevo una bella serie di guai. Quella ragazza mi aveva creato già una quantità di problemi e oltretutto aveva la pessima abitudine di contrastare il mio dono con il suo potere impedendomi di leggere nelle persone che sceglieva e seppur considerassi il leggere nel pensiero un vero strazio delle volte poteva essere molto utile.

Jane aveva realmente ragione quando la definiva una vipera. Sbuffai esasperato e lasciai la stanza dei miei genitori per trovare un po’ di consolazione nei libri.


Vi ringrazio immensamente per i commenti!
non avete idea di come mi faccia piacere vedere che la storia stia piacendo e che ci siano commentiniiii
graziiiie milleeeee


Valle89: ahahahah che teoria? sono curiosa! cmq sisi si conoscono.. ma ancora per un pò non saprete il perchè!

Shahrazad: eheheheheh per ora saprete solo che per lui è come una sorella... XD spero che questo capitolo sia piaciuto

Giorgia_2_: oddio cercare di picchiare Bella? mi sa di cosa difficile... la Bella di questa storia non è indifesa.. anzi

franci_cullen: è un mio strano vizio interrompere i capitoli sul + bello! XD ahahahaha adoro a suspance

EsthelBlackAngel: XD non posso dire nulla o rischio di rovinare la storia... cmq vedrò di postare il + velocemente possibile per non lasciarvi sulle spine per troppo tempo

stezietta w ,: grazieee mille! XD

Goten,: grazieeee!! ^___________^


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Capitolo 8
*** Biblioteca ***


“Biblioteca”

 

Arrivai nell’immensa biblioteca del palazzo e ne rimasi folgorato, non avevo mai visto in vita mia tanti libri radunati in un unico luogo, quello doveva essere il paradiso. Avevo finalmente trovato un posto in cui rintanarmi per fuggire dalla mia famiglia e dai miei pensieri. Nell’ultimo periodo ero sempre troppo perso nelle mie riflessioni ed ero divenuto alquanto distratto, più volte Emmett e Jasper erano riusciti a cogliermi di sorpresa … e quella disattenzione l’avevo pagata amaramente visto che ero stato più volte scaraventato nella doccia ancora vestito o ritrovato schiacciato a terra sotto il peso del mio fratello orso. Era diventato una persecuzione e iniziavo a temere di andare in giro. Iniziai ad incamminarmi tra gli scaffali per cercare qualche opera interessante, oltretutto potevo vagare senza preoccupazioni sapendo che Emmett non si sarebbe mai avvicinato alla biblioteca e così godermi un po’ di tranquillità. Naturalmente i miei propositi andarono a farsi benedire quasi subito, cosa ricorrente in quel periodo, perché in un angolo remoto della sala, rannicchiata su se stessa, c’era il mio piccolo incubo personale che leggeva godendosi i tenui raggi solari che filtravano dalla finestra. Rimasi pietrificato ad osservarla con uno sguardo pieno di rancore, mi stava rovinando l’esistenza e odiavo dovesse impormi in modo così brusco la sua presenza. Oltre al fatto che naturalmente non sentivo di potermi fidare di lei che oltretutto si divertiva a bloccarmi i poteri. Ma con quale diritto poi? Non so se si accorse della mia presenza ma fece finta di nulla, senza fare nessun movimento se non quello di voltare le pagine. Spazientendomi sempre di più, volevo una reazione, volevo si voltasse e mi guardasse. Non gradivo essere ignorato.

Continuai a fissarla in attesa, sperando di riuscire ad irritarla almeno la metà di come lei irritava me … ma nulla. Mi stava letteralmente facendo impazzire. Sbuffai rumorosamente e dopo aver recuperato un libro a caso mi rannicchiai in un posto il più possibile lontano da lei e mi dedicai alla lettura.  Purtroppo per me mi ritrovai tra le mani una copia di “Cime Tempestose”, lo avevo letto svariati anni prima e fui sorpreso nel constatare come non condividessi l’opinione comune, i due protagonisti erano esseri ripugnanti dediti solo ad odio e menzogne eppure venivano da tutti paragonati alle più belle coppie della letteratura, come Romeo e Giulietta oppure Darcy ed Elisabeth. Lo trovavo inconcepibile, non che io potessi giudicare l’amore non essendo mai innamorato. Mi ero limitato a sentirne parlare nei libri, nei film eppure osservando la mia famiglia, quindi mai per esperienza personale. Non che ne avessi voglia … ero solo curioso.

Stanco di quel libro mi alzai dal mio cantuccio per cercare qualcosa di più consono ai miei gusti e magari dare una sbirciatina a Bella, ero curioso di sapere che libro stesse leggendo perché ne sembrava particolarmente presa. Arrivai in prossimità dello scaffale dove poco prima l’avevo vista ma non c’era, mi guardai attorno confuso, per uscire dalla sala avrebbe dovuto passare necessariamente dinanzi a me, avevo scelto appositamente quel posto. Mi rabbuiai e decisi di uscire dalla biblioteca per andare in cerca di Jasper e di conseguenza di informazioni. Mi voltai per avviarmi verso la porta e sobbalzai accorgendomi che la piccola strega era dietro di me poggiata al muro intenta ad osservarmi

“Cullen si può sapere cosa vuoi?”

“Non capisco di cosa tu stia parlando!” - le risposi in tono indifferente. Se fossi stato umano sarei sicuramente arrossito, doveva aver notato i miei maldestri tentativi di perlustrazione.

“gradirei sapere il perché di tutte le attenzioni che mi rivolgi.” Cercava di mantenere la voce distaccata e fredda ma sentivo una punta di irritazione nelle sue parole

“Ribadisco … non so di cosa tu stia parlando. Sei una creatura decisamente egocentrica” ghignai

“Ti reputi molto furbo vero?” esitò e il suo tono divenne tagliente  “Stammi lontano Cullen …”

“sarà difficile visto che hai deciso di trasferirti in casa mia!” - se non voleva vedermi di certo traslocare dalla mia famiglia non era la migliore delle idee

“Ti assicuro che tale situazione è gradita a te quanto a me …”

“Allora resta … di ad Aro che preferisci non allontanarti da Volterra e dai tuoi amichetti assassini …” ringhiai rabbioso. Non comprendevo il perché di quelle mie parole, non ero mai stato tanto scortese con una signora, mi ero sempre reputato un gentiluomo. Riuscivo a mantenermi costantemente distaccato e pacifico, ma con lei no. Mi sentivo ferito dal suo comportamento scortese e scostante nei miei confronti e al suoi continui tentativi di evitarmi.

Avvicinò il suo viso a me, sempre facendo in modo di non scoprire il suo volto “Attento Cullen … a giocare con il fuoco ci si brucia” sussurrò al mio orecchio in tono di sfida per poi allontanarsi con il suo passo aggraziato, lasciandomi imbambolato e stordito in preda ad emozioni contrastanti

Vi rimgrazio immensamente per i commenti!!! grazie grazie grazie

spero tanto che anche questo chappy vi piaccia e di ricevere altri bei commentini ^___^

Shahrazad: sisi è una Bella un pò diversa.. diciamo che in parte è una figura + forte! anche se forse solo all'apparenza e oltretutto ha un passato un pò particolare... ma non dico altro per non anticipare la storia

EsthelBlackAngel: ahahaha non faccio anticipazioni.. anche perchè ancora non so bene come procedere... in mente ho la storia generale .. ma i dettagli e le precisazioni verranno man mano... quindi bisogna vedere! XD kissà

Miryta: ahahahahah che bello ritrovarti anche quì! ahahah sisi il grido di battaglia sul forum "VIA IL MANTELLO" .. peccato che lo toglie nel prox chappy quindi bisognerà sostituire il grido di battaglia XD

Valle89: non scoprirete subito quello che si sono detti... diciamo che scoprirete tutto piano piano perchè Bella vuole mantenere i suoi segreti.. e Jasper sà tutto solo perchè si conoscevano molto tempo prima!

Goten: ahahahahaha io adoro la suspance XD infatti + volte mi hanno definito sadica per come faccio terminare i capitoli ghghghgh

stezietta w: ahahahah Bella indifesa? XD no no ... assolutamente no!! 

free09: Edward ne passerà di tutti i colori povero caro ... ghghghghgh

LadySile: grazie milleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

SweetCherry: grazieee! Bella nasconde un passato burrascoso .. ma non posso dire altro

franci_cullen: ahahahahah! grazie mille per i complimenti..  sono una cosa che fa sempre piacere! è una bella gratificazione ricevere commenti perchè mi fa capire che quello che sto scrivendo viene apprezzato

gerby88: olè una nuova lettriceee XD *me contenta*! sisi diciamo che il rapporto Bella - Edward sarà un pò particolare all'inizio ghghghgh

Grazie mille anche a tutti coloro che hanno inserito la FF tra i preferiti

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Capitolo 9
*** Partenza ***


Partenza

Da quel giorno in biblioteca non ci rivolgemmo la parola, in realtà l’unico con cui conversava era Jasper, ma quando accadeva tendevano ad isolarsi. A detta di mio fratello lei adorava la sua privacy e almeno momentaneamente non voleva che conoscessimo la sua storia, il che mi insospettiva non poco. Cosa aveva fatto per volerci tenere all’oscuro? Consideravo inconcepibile che l’accettassimo nella nostra famiglia senza saper nulla di lei, ma a quanto pareva a Carlisle le rassicurazione di Jasper bastavano. Per quanto riguardava le mie sorelle notavo che Alice avrebbe voluto avvicinarla ma si sentiva intimorita da quella figura, probabilmente perché con lei non poteva affidarsi alle sue visioni e questo la metteva in difficoltà, ma almeno le sfuriate di gelosia erano terminate dopo le rassicurazioni di Jasper anche se si era semplicemente limitato a dire che erano ottimi amici molti anni prima che lui si unisse ai Cullen, non avevano specificato nulla neanche a lei, cosa strana in quanto non avevano mai avuto segreti tra loro. Rosalie si dichiarava ancora contraria alla sua presenza a casa nostra ma in realtà nei suoi pensieri iniziavo a scorgere una certa curiosità per quella figura e non le dispiaceva avere una nuova sorella con cui condividere le passioni femminili, se solo glielo avesse permesso. Cosa del quale dubitavo.

Infine per quanto mi riguardava … dal pomeriggio in biblioteca la sua persona era diventata un chiodo fisso, mi incuriosiva in modo ossessivo e morboso e la reazione che avevo avuto alla sua vicinanza e alla sua melodica voce, seppur intenta a minacciarmi, era stata … strana. Non potevo negare ci fosse qualcosa di lei che mi attirasse anche se continuavo a serbare un certo odio. Probabilmente la mia curiosità per lei era solo dovuta al fatto che fosse così misteriosa, una volta compresi i suoi arcani segreti l’avrei trovata banale, superba e sgradevole, di questo ne ero certo. Ma anche tutta questa ostinazione ad averla in famiglia era strana, non avevo mai avuto particolari problemi ad accettare i miei fratelli, anzi … mi piaceva pensare di avere una famiglia numerosa e soprattutto l’aria di complicità che si era creata in casa. Perché non riuscivo a comprendere anche lei nel quadro familiare? Non facevo che pensarci eppure non riuscivo a trovare una risposta plausibile.

Riposi anche l’ultima camicia nel borsone e mi preparai a lasciare la stanza, finalmente saremmo tornati in America, con la speranza di riuscire a riacquisire un minimo di equilibrio mentale. Volterra mi aveva stravolto. Uscii dalla mia camera e trovai quasi tutti nella sala centrale intenti nei saluti, mancava solo Rose. Quello che mi colpii fu che notai che Bella aveva ancora la sua mantella, non aveva mica l’intenzione di salire sull’aereo in quel modo?! Mi avvicinai spazientito

“Hai intenzione di tenere ancora quella cosa? Ti prenderanno per matta!” sbottai. Dannazione volevo vedere il suo volto, la curiosità mi stava logorando

“Non credo sia una questione che ti riguardi … comunque la toglierò al momento opportuno” mi rispose, mantenendo costantemente quel tono freddo e distaccato.

La fissai furioso e mi allontanai raggiungendo mio padre che conversava con Aro

“Mi raccomando Carlisle prenditi cura di lei … se ci saranno problemi non esitare a contattarmi e provvederò ad inviare qualcuno a recuperarla” disse con un sorrisino che non prometteva nulla di buono. Mi sarebbe piaciuto sapere quello che gli passava per la mente, ne parlava come fosse un sacco di patate e questo mi infastidiva più del lecito. Non era un oggetto, per quanto antipatica era pur sempre una ragazza e avrebbe dovuto trattarla con un certo riguardo.

Mio padre si limitò ad annuire, anche se sentivo dai suoi pensieri che le sue riflessioni non si distaccavano molto dalle mie. Svolti gli ultimi convenevoli ci avviammo verso due macchine con i vetri oscurati che ci avrebbero accompagnati all’aeroporto. Io, Rose ed Emmett entrammo nella prima auto guidata da Demetri, mentre gli altri nella seconda. Nella mente del vampiro della guardia potei constatare che Jane non era l’unica a rallegrarsi di quella partenza, temevano tremendamente Bella ma a differenza della piccoletta avrebbe voluto vedere il volto di Isabella prima che partisse, si sentiva incuriosito soprattutto per quello che aveva sentito dire da Aro qualche tempo prima, l’aveva definita la vampira più bella di Volterra e questo lo sorprendeva essendoci nella guardia anche Heidi che era di una bellezza mozzafiato. Quando avevo chiesto informazioni a Jasper sull’aspetto di Bella e sul motivo del mantello raccontandogli delle voci secondo cui si copriva per nascondere qualche cicatrice era scoppiato in una fragorosa risata sotto lo sguardo attonito mio e di Emmett, anche lui curioso di conoscere il volto della sua nuova sorellina.

Per tutto il viaggio in auto non feci che rimuginare su quello che avevo colto dai pensieri di Demetri che mi avevano confuso maggiormente, non comprendevo il desiderio di Isabella di nascondere il suo volto. Se era realmente bella come dicevano quale poteva essere il motivo di quell’insolita abitudine? E quando avrebbe gettato il mantello permettendoci finalmente di osservare il suo volto? Quando arrivammo all’aeroporto scendemmo tutti dalle auto e notai che lei indossava ancora quell’assurda copertura, sotto lo sguardo sospettoso delle persone che ci circondavano, mi stavo già avviando verso di lei per intimarle a toglierlo per evitare di attirare l’attenzione – o almeno questo era il motivo ufficiale. Appena le auto furono abbastanza distanti Bella sciolse il nodo al mantello rivelandoci il suo vero aspetto.

In quel momento fui convinto di essere sul punto di un collasso.

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Capitolo 10
*** Isabella ***



Isabella

Dinanzi a me c’era la creatura più bella che si fosse mai vista su questa terra. Anzi il termine bella non era assolutamente appropriato per definirla … non vi erano parole adatte per esprimere ciò che i miei occhi in quel momento stavano ammirando. Se non fossi stato sicuro di essere dannato e immortale probabilmente sarei stato convinto di essere stato improvvisamente catapultato in paradiso e di ritrovarmi dinanzi ad un angelo. I capelli castani dai riflessi ramati le scendevano sulle spalle delicatamente terminando in morbidi boccoli ed incorniciavano un viso a cuore dai lineamenti dolci. Mi soffermai a fissare le sue labbra piene tinte di un rosso naturale e mi ritrovai a chiedermi cosa si potesse provare a sfiorarle, infine ad incantarmi furono i suoi occhi cremisi di una profondità inaudita. Seppur del colore del sangue non le donavano uno sguardo crudele e famelico ma rispecchiavano solo una immensa tristezza. Sentii una morsa allo stomaco. Possibile che quello fosse l’aspetto della piccola arpia? E per quale motivo si nascondeva sotto quella mantella?

Intanto mentre mi perdevo nelle mie riflessioni sentivo Jasper in preda a risate incontrollate

*Edward per carità datti un contegno … sembri un pesce lesso!!!* il suo pensiero mi arrivò facendomi risvegliare da quello stato di trans in cui ero stato catapultato.

Non mi ero reso conto di star trattenendo il respiro e di essere immobilizzato a fissarla provocando un’occhiataccia da Isabella che pareva a dir poco furiosa per la mia insistenza. Sembrava imbarazzata e questo la rendeva ancora più bella. Ma non ero l’unico ad essere sbalordito, percepivo i pensieri confusi della mia famiglia e gli strani propositi di Alice che già immaginava come vestirla, acconciarle i capelli … ovvero come utilizzarla come bambola. Povera Isabella … non la invidiavo di certo! Non aveva idea di ciò che l’attendeva

Deglutii e tentai di recuperare un minimo di compostezza, ora finalmente comprendevo i pensieri di Demetri e anche il motivo delle risate di Jasper quando gli avevo comunicato che a Volterra erano convinti che Isabella avesse qualche cicatrice da voler nascondere. Certo mio fratello avrebbe potuto avvertirci, almeno non avrei rischiato di fare quella pessima figura. Dovevo esserle sembrato un manico.. come se non mi odiasse abbastanza. Sbuffai esasperato, non mi ero mai sentito tanto imbarazzato in tutta la mia esistenza, avevo sempre avuto un controllo invidiabile delle mie emozioni e adesso mi ritrovavo ad essere per la prima volta come un diciassettenne preda degli ormoni. Certo lei era molto bella ma non avevo intenzione di mostrarmi vulnerabile proprio a lei, una Voltura con un pessimo caratterino. Tanto affascinante quanto odiosa.

“Credo che questi abiti non siano particolarmente appropriati” ci comunicò destandoci tutti dalle nostre riflessioni, ponendo fine al silenzio imbarazzante che si era creato

Effettivamente non avevo notato cosa indossava, un vestitino rosso decisamente corto e aderente che lasciava ben poco all’immaginazione e che faceva risaltare le sue forme perfette. Ed ecco che i miei pensieri sfuggirono nuovamente al mio controllo.

“Perchè?” le chiese innocentemente Alice che aveva pensato di farle indossare cose decisamente assurde

“Heidi aveva solo questo da prestarmi” mormorò afflitta. Probabilmente si sentiva a disagio con abiti che la scoprivano così tanto, soprattutto dopo essersi abituata a vivere totalmente perennemente coperta da quel mantello.

“vuoi dire che questo è il tuo unico vestito cara?” le domandò mia madre sorpresa

Lei annuì e le mie sorelle inorridirono. Non avrebbero mai potuto concepire un affronto peggiore, loro i cui vestiti non potevano essere contenuti in un solo armadio.

“Gli abiti che utilizzavo a Volterra sarebbero stati eccessivamente stravaganti essendo tipici dell’800” esitò e lanciò un’occhiata a Jasper “ e troppo neri” sussurrò

Il volto di mio fratello divenne una maschera di dolore, ma fui l’unico ad accorgersi di quel piccolo scambio che era avvenuto.

“quando arriviamo in America vi dispiacerebbe accompagnarmi in qualche negozio? Non esco dal palazzo da molti anni … e non credo di essere in grado di fare acquisti” mormorò tenendo lo sguardo basso. Senza quella mantella non appariva più tanto arrogante

“Hai appena firmato la tua condanna” le comunicò Emmett dopo essere scoppiato in una fragorosa risata

Isabella inarcò un sopracciglio ma comprese immediatamente il significato di quelle parole, notando la reazione delle mie adorate sorelle maniache dello shopping. Alice iniziò a saltellare e corse ad abbracciarla mentre blaterava qualcosa riguardo al nuovo centro commerciale mentre Rosalie faceva una lista di tutte le cose che sarebbero state necessarie – che a parer mio di necessario non avevano assolutamente nulla.

Intanto Bella le osservava con un’espressione indecifrabile, tra il terrore e l’imbarazzo, era impietrita, probabilmente comprendendo quale grande errore avesse fatto. Dovetti mascherare una risata con un colpo di tosse, decisamente poco credibile, guadagnandomi sguardi omicida da gran parte della famiglia.

“Care adesso che ne direste di liberare Isabella? Avrete tutto il tempo per discutere di abiti una volta tornate a casa” intervenne bonariamente Esme che decise di soccorrere quella che ormai considerava già una nuova figlia

le labbra di Bella si incurvarono in un sorriso dolcissimo

“Per quale motivo ti nascondevi sotto quella mantella?” le domandò Rose curiosa

“Non gradivo l’idea che qualche vampiro a Volterra decidesse di girarmi attorno … ed Aro dopo aver saputo della mia storia mi ha consigliato di celarmi con il mantello così da evitare inconvenienti”

“Perché?” Rosalie era estremamente stupida, per lei l’adorazione da parte del genere maschile e non solo era una necessità, non comprendeva come qualcuno non potesse gradirla.

Isabella si morse nervosamente il labbro “Ho una promessa da rispettare” biascicò

Stavo per domandarle di che promessa parlasse ma mio fratello Jasper arrivò in suo soccorso cercando di distrarci

“Credo sia il caso di andare.. stiamo rischiando di perdere l’aereo ..” ci ammonì teso

Notai il grazie muto che lei gli rivolse e le occhiate che si scambiarono. C’erano decisamente troppi segreti e iniziavo a sospettare che tra loro non ci fosse una semplice amicizia, quella conclusione non mi piacque affatto.


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Capitolo 11
*** Visite per Natale ***



Visite per Natale

Il viaggio in aereo fu esasperante, fui costretto a sedere accanto ad Alice che non fece che parlare di vestiti e shopping e naturalmente non ascoltavo una parola nel vano tentativo di intercettare la conversazione tra Bella e Jasper, lei sembrava particolarmente turbata ma le loro voci erano impercettibili impedendo anche ai miei sensi di vampiro di coglierle. Probabilmente avevano intuito che avremmo provato ad ascoltare, anche se l’unico interessato sembravo essere io e continuavo a domandarmi come Alice non ne fosse infastidita

“Non ti irrita?” sbottai di punto in bianco lasciandola interdetta

“No? Il rosa è un colore così bello” replicò mestamente

Corrugai la fronte perplesso “Il rosa?” esitai “Cosa c’entrano Jasper e Bella con il rosa?”

Parve comprendere finalmente e iniziò a sogghignare “ Bella ha sbloccato le mie visioni”

“Quando?” esclamai allibito. Perché nessuno mi aveva detto nulla?

“Questa mattina prima della partenza! È entrata in camera mia e di Jasper dicendo di volermi parlare e mi ha detto che avrebbe sbloccato le miei visioni in modo da farmi comprendere che lei per me non era una minaccia … è stata molto gentile!”

“Perché sblocca i tuoi poteri e i miei no? Io ancora non posso leggere i suoi pensieri” dissi indignato. Ma allora quella piccola arpia voleva davvero farmi infuriare ..? Ringhiai sommessamente

“Ti ha permesso di leggere i pensieri di Jasper, questa mi sembra già una gran cosa” mormorò

“Ma il tuo consorte è sempre molto attento a quello che pensa e in mia presenza ha iniziato tradurre i dialoghi di Platone in turco” mi voltai e la fissai torvo “qualcuno deve avergli spiegato come celare i suoi pensieri”

Cantilenò una risata, il piccolo mostriciattolo si stava divertendo, si stavano prendendo tutti gioco di me.. ma da quando ero diventato lo zimbello della famiglia? …. La risposta era molto semplice … dall’arrivo della “cara” Isabella.

“Non riesco proprio a capire …” borbottai furente. Non avrei sopportato quella piccoletta per casa soprattutto se in combutta con Alice, mi avrebbero fatto patire le pene dell’inferno.

“C’è poco da comprendere … tu lei sei antipatico” fece una linguaccia e riprese a conversare con Rose del nuovo centro commerciale, organizzando tre giorni di shopping sfrenato per sopperire alla mancanza di abiti di Isabella. Rabbrividii intravedendo i progetti nelle loro menti ma mi riscossi immediatamente

Quindi Isabella mi trovava antipatico? Non che non lo sospettassi, avevo notato il suo comportamento scontroso nei mie confronti decisamente accentuato rispetto agli altri, il problema fondamentale è che non ne capivo il motivo. Non le avevo fatto nulla … magari proprio nulla no… ma non poteva odiarmi solo per averle rivolto qualche sguardo truce in biblioteca … in realtà le avevo anche detto di non volere partisse con noi!

Ok … aveva tutte le ragioni per odiarmi e per qualche oscuro motivo questa cosa non mi piaceva. Una volta tornati a casa mi sarei fatto perdonare, mi sarei comportato gentilmente e lei avrebbe sicuramente ceduto! Ghignai soddisfatto per il mio piano perfetto, in quel modo avrebbe finalmente sbloccato anche i miei poteri e avrei scoperto la verità

“Edward hai un’espressione grandiosa!! Hai trovato il modo per liberarti di Tanya?” ed ecco che il mio caro fratello orso tornava alla carica con le sue battutine infelici.

Grugni in risposta

“Ah .. dimenticavo di avvisarti… tra tre mesi avremo una visita del clan di Denali! Passeranno il Natale con noi” cinguettò felice Alice. Mi domandai cosa avesse da gioire visto che odiava Tanya quasi quanto me … quasi.. perché non era a lei che si attaccava come una cozza allo scoglio.

Deglutii rumorosamente e chiesi ad Alice di mostrarmi la sua visione e purtroppo per me notai quanto fosse nitida e di conseguenza certa. Mi aspettava un natale con i contro fiocchi, già meditavo una fuga in qualche luogo remoto della terra, magari all’isola di Esme, lì non mi avrebbe mai trovato

Un ringhio mi riscosse dai miei meravigliosi progetti “Tu resterai a casa con noi… quella serpe viene per stare con te e non ho intenzione di sorbirmela mentre tu ti dai alla fuga” Alice era furente

“Ragazzi ma che succede? Ho sentito le emozioni di Edward … è terrorizzato” Jasper ci raggiunse ed osservò la scena divertito, in quel momento notai la mia espressione attraverso i suoi pensieri, sembravo davvero avvilito. Ma in mia difesa … ne avevo tutte le ragioni.

Emmett scoppiò in una fragorosa risata “Passeremo le vacanze di Natale con il clan di Denali” comunicò allegramente. Tanto non sarebbe stato lui a dover trascorrere le sue vacanze in fuga da una vampira ossessionata.

“Ah … Mi dispiace fratello!” e mi diede una leggera pacca sulla spalla in segno di conforto, prima di tornare a sedersi al suo posto. Almeno lui non rideva delle mie disgrazie. Mi isolai per il resto del viaggio con la speranza di trovare una soluzione per sopportare Tanya per casa e con mio grande disappunto l’unica idea era quella di darle fuoco ma sarebbe stata poco cortese.

“Stiamo per atterrare all’aeroporto di Seattle, siete pregati di allacciare le cinture” la voce gracchiante dell’hostess mi ridestò dalle mie elucubrazioni.

Atterrammo in perfetto orario, mi era mancato il clima di Forks e dintorni, finalmente potevo riprendere le mie uscite durante il giorno, la vita a Volterra era realmente esasperante con tutto quel solo. Notai che Isabella era realmente affascinata mentre Jasper le spiegava i vantaggi di quella piccola cittadine sperduta.

Il suo viso così rilassato era ancora più bello.

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Ringrazio immensamente le 15 persone che hanno commentato
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Ne sono onorata! *___*
kiss
Manu
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Capitolo 12
*** Casa dolce casa ***



Casa Dolce Casa

“Eccoci a casa” esclamò Alice iniziando a saltellare dinanzi alla porta d’entrata. Afferrò velocemente la mano di Bella e la trascinò con sé al piano superiore senza darle nemmeno il tempo di

guardarsi attorno. La seguimmo per cercare di comprendere le sue intenzioni e magari dare un minimo di supporto alla povera Isabella che inerme si faceva trascinare da mia sorella in tutte le stanze. Stentavo a credere che quella creatura così docile fosse una delle vampire più temute di Volterra, nonché pupilla di Aro.

“Bene … questa sarà la tua stanza” affermò il piccolo folletto che prontamente si era voltata verso di me mostrandomi il ghigno maligno disegnato sul suo volto

Solo in quel momento notai che per qualche oscuro motivo si trattava della stanza accanto alla mia.

“Perché questa? Non può stare nella stanza nell’altro corridoio?” sbottai infastidito. La nostra casa non era certo piccola, avevamo più di tre camere per gli ospiti tra cui poteva optare

“Questa è più bella!” replicò mestamente indicandomi la stanza con un gesto teatrale. Effettivamente era una delle stanze più belle della casa, Esme si era particolarmente impegnata per arredarla in onore della visita di alcuni cari amici di Carlisle qualche mese prima. La camera era arredata in varie tonalità di blu, con mobilio in legno e un enorme tappeto che copriva quasi tutta la stanza. Di fonte alla porta un’enorme vetrata affacciava sul bosco dando una vista mozzafiato. Ma il problema principale di quella stanza non era la sua bellezza …

“Sarà anche magnifica … ma non so se ricordi che è comunicante con la mia e che hanno in comune il bagno” borbottai

Sbuffò infastidita “Ma è il bagno più grande della casa … è un peccato sprecarlo per un’unica persona!”

“Alice … tuo fratello ha ragione … credo che Bella preferirebbe avere un bagno tutto per sé!!” Esme come al solito provò a porre termine al litigio

“Ok … ma fratellino non lamentarti quando a Natale dovrai dividere il bagno con Tanya .. “ mi ammonì acidamente

Sbiancai se possibile più del solito e iniziai a boccheggiare come un pesce fuor d’acqua mentre delle inquietanti e vivide immagini si facevano strada nella mia mente … le visioni di Alice mi avevano momentaneamente tramortito

Sentii la mia perfida sorellina scoppiare in una squillante risatina mentre spiegava al resto della mia famiglia ciò che a me aveva appena mostrato. Ovvero immagini di appostamenti e bizzarri tentativi di seduzione da parte della vampira del clan di Denali

“Vuoi dire che Tanya farà nuovamente incursione nella sua stanza?!” anche il mio caro fratello orso scoppio in una fragorosa risata che contagio quasi tutta la famiglia. Possibile che i miei guai non avessero mai fine?

“Ti sei appena giocato la tua unica possibilità di salvezza!” continuò Emmett che ormai era piegato in due dalle risate

“No no … “ mi voltai verso Isabella pronto ad accettare di condividere il bagno con lei ma mi precedette prontamente, probabilmente intuendo le mie intenzioni

“Se c’è disponibilità di un’altra stanza preferirei avere un bagno solo per me … adoro la mia privacy e non mi interessa avere una stanza grande e bella tanto ho intenzione di passarci poco tempo!” disse mentre un ghigno divertito si disegnava sul suo volto. La piccola arpia cercava di punirmi per il mio comportamento poco cordiale.

Alice annui “Certamente …meglio evitare di condividere il bagno con quel cafone di mio fratello …” mi fece una linguaccia e trascinò con sé Isabella verso quella che sarebbe divenuta presto la sua stanza.

Mentre tutta la mia famiglia si diresse verso la camera di Isabella io mi rintanai nella mia esausto e francamente anche un tantino terrorizzato. Mi avvicinai allo stereo e inserii il cd di Debussy cercando di rilassarmi, naturalmente ogni mio desiderio fu vano in quanto dopo pochi minuti Emmett entrò nella mia stanza – senza bussare – e si avvicinò al mio stereo con un’espressione che non prometteva nulla di buono

“Em … gradirei sapere il motivo di tale intrusione …”

“Alice mi ha ordinato di prendere qualche cd dalla tua stanza”

“Come?” lo guardai di sbieco

“Ordine di Alice” sottolineò nuovamente “Sono per Isabella … a quanto pare avete gusti molto simili in fatto di musica … “ ridacchiò

Inarcai un sopracciglio “ E per qualche motivo dovrei cedere qualcosa di mio a quella piccola arpia?”

In realtà la cosa non mi infastidiva particolarmente, ma se voleva qualcosa poteva chiedermela lei e non mandare Em o qualcun altro.

“Non preoccuparti … la piccola arpia non vuole proprio nulla da te !!” mi rispose una voce che ormai conoscevo benissimo. Isabella. Mi trafisse con uno sguardo truce che mi fece gelare il sangue e si allontano velocemente con un’espressione visibilmente irritata

*Fregato fratellino … * il pensiero di Emmett che come al solito mostrava la sua utilità

Ed ecco che i miei propositi di comportarmi gentilmente con lei per una pacifica convivenza erano andati a farsi benedire. Mi ero comportato nuovamente da maleducato pur non volendo ed ero rimasto pietrificato dinanzi a lei senza spiegarle la motivazione delle mie parole. Decisi di andare a cercarla per poterle chiedere scusa, scesi in nel salone e vi trovai Rose che mi corse in contro e mi diede una sonora sberla ed uscii di casa sotto lo sguardo sconvolto di tutta la famiglia.

“Ma cosa …?” non mi lasciarono finire di parlare

“Edward … non so cosa possa spingerti ad assumere certi atteggiamenti verso Bella, ma gradirei non la trattassi in quel modo. È una mia amica e la prossima volta che ti azzarderai a trattarla in modo sgarbato ti assicuro che ti darò una lezione che non dimenticherai facilmente” Jazz mi osservava furente.

“Allora dì a tua moglie di tenermi lontano dai suoi progetti e idee folli e di non appropriarsi di cose che non sono sue senza nemmeno chiedere il permesso” sbottai irritato come non mai avviandomi verso l’uscita. Seppur mi infastidisse l’atteggiamento della mia famiglia mi sentivo ancora in dovere di chiedere scusa ad Isabella per il mio comportamento riprovevole, quindi cercai di seguire la scia del suo meraviglioso odore. Dopo qualche minuto di corsa riuscii a percepire i pensieri di Alice, era in un piccolo spiazzo con Rose ed Isabella e stavano conversando … o più precisamente mi stavano insultando, soprattutto le mie adorate sorelle.

“Uno schiaffo è stata una punizione troppo blanda … meritava di peggio!” mormorò Rose

“tuo fratello è uno spocchioso egocentrico narcisista” sbottò Isabella

“concordo … ma è anche un gran bel vampiro… non trovi?” disse il piccolo folletto cogliendo tutti alla sprovvista e guadagnandosi occhiate confuse da Rose e Bella - e naturalmente anche da me che ero nascosto nella foresta lontano dai loro sguardi

Isabella inarcò un sopracciglio scettica “Sarà … ma il suo comportamento non può essere certo definirsi impeccabile … anzi tutt’altro”

“Secondo me sareste una bella coppia” esclamò allegra mia sorella sbalordendo sia me che la sua interlocutrice. Se solo fossi stato dinanzi a lei in quel momento le avrei staccato la testa a morsi per la sua uscita infelice. Possibile che le ronzasse sempre qualche bizzarra idea in testa? E soprattutto come aveva potuto anche solo pensare una cosa simile?

Isabella si irrigidii e potei notare la tristezza invadere i suoi occhi

“Credo di averti già accennato di una promessa” replicò mestamente con un sussurrò appena percepibile

Mia sorella annui

“io sono già legata ad una persona” esclamò

Quelle parole ebbero su di me un effetto inaspettato, sentivo il petto dolermi come fosse stato trafitto da una spada invisibile. Non riuscivo a comprendere il perché di quel dolore che mi stava attanagliando ma decisi di non voler ascoltare oltre quella discussione e iniziai a correre verso casa il più velocemente possibile. Sentivo un tremendo bisogno di riflettere


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Capitolo 13
*** Consapevolezza ***




Consapevolezza

Giunsi a casa di corsa e senza degnare della minima attenzione la mia famiglia radunata in salone, percepivo ancora i loro pensieri ostili per il mio comportamento ma non me ne curai, in quel momento nella mia mente le parole di Isabella echeggiavano senza sosta. Decisi di rinchiudermi nella mia stanza con la speranza di trovare un minimo di pace e calma. Avevo bisogno di riflettere, più passavo il tempo vicino a

d Isabella più venivo invaso da una serie di emozioni e sensazioni nuove, che mai in un secolo avevo provato. Mi sentivo vulnerabile dinanzi a lei, spiazzato dalle sue parole e ferito dalla sua freddezza nei miei confronti, perché per quanto il mio comportamento non potesse essere definito dei migliori, anche lei non poteva certo ritenersi uno zuccherino.

Tutto questo mi infastidiva non poco, notavo il suo rapporto con i miei fratelli, per quanto ancora mantenesse il suo atteggiamento discreto e laconico a loro non riservava quelle frasi sprezzanti e le occhiate cariche d’odio, soprattutto con Jasper. Il loro legame mi innervosiva tremendamente, ero sempre più convinto che tra loro ci fosse stato qualcosa, qualcosa di più della semplice amicizia, un legame particolare e probabilmente non volevano parlarne per non ferire Alice e per non alimentare gelosie. Ma allora chi poteva essere la persona della promessa? Il suo ragazzo? Il suo compagno? Dalle sue parole potevo supporre fosse qualcuno che non era con lei a Volterra, o non avrebbe avuto bisogno del mantello per celare la sua bellezza. Perché si trovava da sola presso i Volturi? Perché questa misteriosa persona non era qui con lei? E cosa Jasper sapeva di tutta questa storia? Perché cercava di proteggere la sua privacy? Perché si scambiavano continue occhiate di intesa? Ma soprattutto perché ero così interessato a lei e alla sua vita? Da quando mi attiravano i pettegolezzi su degli sconosciuti? Certo .. Isabella non potevo definirla tale essendo entrata a far parte della mia famiglia, ma non potevo nemmeno dire di conoscerla perché obiettivamente di lei sapevamo ben poco. Aro ci aveva imposto la sua presenza a casa nostra e non eravamo stati costretti ad accettare un po’ per non contrariare quel pazzo e un po’ per la richiesta di Jasper. Io non la volevo nella nostra famiglia … ma allora perché ora mi interessavo così tanto a lei?

Non ero mai stato curioso, non avevo mai dedicato tutte queste attenzioni ad una persona. Lei mi attirava a se come una calamita, i miei pensieri erano quasi totalmente rivolti a lei da quando era entrata nella mia vita, come un uragano aveva rivoluzionato tutto, facendo crollare le mie certezze. Era decisamente stupenda e non potevo negarlo, ma questo non giustificava il mio comportamento in quanto avevo conosciuto vampire bellissime ma mai nessuna aveva fatto nascere in me sensazioni minimamente paragonabili a quelle che lei riusciva a suscitare. Perché adesso? Perché lei? Perché proprio quella misteriosa creatura dalle fattezze angeliche e dal caratterino di un puma dagli artigli affilati? Eppure ero convinto che quello non fosse il suo reale carattere, avevo la sensazione che quella fosse solo una maschera accuratamente costruita per nascondersi, forse proprio come quel mantello. Usata per celare il suo vero essere e tenere a distanza chi avrebbe potuto far parte della sua vita. Ma non volevo mi tenesse a distanza, volevo realmente conoscerla … volevo vedere la vera Isabella … quel piccolo cucciolo di puma! Il mio piccolo cucciolo di puma. Mi ritrovai a sorridere bonariamente a quel pensiero. Già … l’avevo appena definita mia? Eppure lei mi odiava … come potevo permettermi di perdermi in un pensiero simile e mostrarmi possessivo nei suoi confronti quando in realtà tutto ciò che facevo non erano che tentativi di allontanarla da me? Ogni mio gesto non aveva fatto altro che alimentare il suo odio, ero stato scostante, maleducato e arrogante .. ma mi aveva avvilito sapere che lei pensava questo di me! Infondo io non ero così … pur non essendo mai stato un vampiro particolarmente socievole e amabile, mai e poi mai mi ero comportato in modo sgradevole soprattutto con un’esponente del gentil sesso. Mai! Ma lei mi aveva sconvolto e la paura aveva preso il sopravvento guidando i miei atteggiamenti e le mie parole.

Mi sentivo sempre più confuso, quella ragazza mi aveva completamente stregato, volevo sapere tutto di lei, volevo poterle parlare normalmente, poterla consolare quando il dolore si impadroniva di quei bellissimi occhi cremisi. Quegli occhi sempre velati di tristezza, continuamente persi nel vuoto, lontani in qualche luogo a me sconosciuto a cui non mi permetteva di accedere. Cosa avrei dato per conoscere i suoi pensieri. Ma soprattutto cosa avrei dato per comprendere i miei di pensieri! Perché attualmente non ero ancora certo a cosa mi stessero conducendo i miei ragionamenti.

In sintesi ero attratto da lei, ma non solo fisicamente … c’era altro … qualcosa di più profondo! Per quanto potesse sembrarmi assurda la risposta poteva essere una ed una soltanto … mi ero innamorato di Isabella. Ma come poteva essere possibile? Ci conoscevamo da pochissimo e di lei non sapevo quasi nulla se non quelle poche informazioni che avevo ricavato da stralci di conversazioni con la mia famiglia o con i Volturi. Come poteva un simile sentimento essere nato in un così breve lasso di tempo ed essersi impossessato così violentemente di me? Eppure era inutile negarlo, aveva catturato la mia attenzione ancor prima di liberarsi di quell’orrendo mantello, la mia attrazione era nata non appena avevo intercettato la scia del suo profumo, come se una strana forza mi attirasse continuamente verso di lei ed io come uno stolto mi ero opposto categoricamente a quei pensieri negando le mie stesse emozioni, spaventato da quei nuovi sentimenti e in preda a chissà quale delirio avevo allontanato sempre di più l’unica persona che in realtà avrei voluto vicino.

Ora cosa avrei fatto? Di certo non potevo recarmi da lei e confessarle i miei sentimenti, mi avrebbe preso per un pazzo che soffre di personalità multipla – cosa che tutt’ora io stesso non escluderei. Avrei dovuto mostrarle il vero Edward, non il moccioso centenario che le aveva dato il tormento nelle ultime settimane, le avrei dato la possibilità di conoscermi sperando che anche lei mi desse la medesima opportunità. Ma prima di tutto dovevo indagare sulla promessa che aveva accennato, probabilmente non potevo contare su Jasper ma ero altrettanto sicuro che con un po’ di sforzo sarei riuscito ad ottenere l’appoggio del piccolo folletto e delle sue visioni. Il piano era ormai progettato … non dovevo far altro che partire all’azione!

“Riuscirò a conquistarti piccolo cucciolo di puma!” Mormorai tra me e me, mentre un ghigno di sfida si disegnava sul mio volto

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Capitolo 14
*** Alice o non Alice? ***


Capitolo 12

Alice o non Alice?

Dopo le mie lunghe ore di meditazione decisi finalmente di passare all’azione. Recuperai dei vestiti puliti dall’armadio e mi rilassai con una doccia prima di correre all’attacco. La sensazione dell’acqua calda che scivolava sul corpo era sempre meravigliosa, riusciva a donarmi quel minimo di calore che il mio corpo non riusciva più a percepire, essendo ormai morto e freddo come il marmo. E mentre il torpore mi avvolgeva facendo scivolare via tutta la tensione accumulata, meditavo sulle mie strategie di conquista, perché per me quella era da considerarsi una vera e propria guerra, avrei fatto di tutto per conquistarla, anche a ricorrere a mezzi poco leciti come l’aiuto di Alice. Normalmente non adoravo ricevere anticipazioni sul mio futuro, ma essendo Bella così criptica avevo bisogno di tutto l’aiuto possibile. Oltretutto avrei tenuto sotto costante assedio la mente di mio fratello Jasper, in attesa che qualche pensiero gli sfuggisse e con la speranza mi rivelasse qualche dettaglio importante, come ad esempio la persona a cui Bella si diceva legata.

Mi sorgevano seri dubbi su questa storia e se non fosse stato per il suo sguardo afflitto e pieno di dolore avrei potuto ritenerla una semplice bugia per evitare i giochetti di Alice, che quando voleva sapeva essere estremamente pressante ed esasperante. Come poteva Jasper sopportarla davvero non lo concepivo. Ma chi ero io per giudicare? Nessuno … o al massimo un vampiro perdutamente innamorato di una Voltura che per giunta lo odia dal profondo dell’anima. La mia situazione si poteva definire decisamente più disastrosa. Sbuffai contrariato.

Quando sentii la voce squillante della piccola Alice, finalmente tornata a casa, decisi di uscire dalla doccia per prepararmi a supplicarla di aiutarmi. Non osavo immaginare cosa mi avrebbe chiesto in cambio, sperai vivamente non mi usasse come facchino per le sue lunghe ed estenuanti giornate di shopping. L’ultimo favore che mi aveva fatto mi aveva reso suo schiavo per tre mesi … i tre mesi più lunghi della mia esistenza. Rabbrividii al solo pensiero.

Proprio mentre la mia mente vagava sulle conseguenze e razionalmente comprendeva ciò in cui stavo incappando e quindi meditava di rinunciare a-priori alla folle idea di rivolgermi a quella folle di mia sorella, il piccolo folletto fece irruzione in malo modo nella mia stanza senza curarsi del fatto che fossi ancora solo avvolto dall’asciugamano in procinto di vestirmi

“Edward! Accetto!” urlò in preda all’euforia tenendo ancora la porta spalancata dietro di se e lasciandomi in bella mostra ad Emmett che mi osservava sghignazzando a causa della mia espressione turbata.

“dannazione.. sei impazzita! Non sai che si bussa quando si entra in una stanza?” esclamai ormai preda dell’imbarazzo

Sbuffò contrariata “Sei sempre il solito noioso … vestiti che abbiamo molto di cui discutere” esitò e mi osservo con uno sguardo torvo “ti avverto che non smorzerai il mio entusiasmo nonnino!” sibilò minacciosa per poi sbattere la porta e dirigersi nella sua stanza con i suoi passi leggiadri

*Cosa ho fatto!?* piagnucolai afflitto. Provai ad intrufolarmi nella sua testa per avere un’anteprima di ciò che mi attendeva ma scaltramente  quel folletto malefico si perse in pensieri poco casti su Jasper e di conseguenza dovetti abbandonare prontamente la sua mente onde evitare di stramazzare a terra per il disgusto.

Ancora stordito, da quelle immagini tutt altro che gradevoli, mi vestii e mi diressi verso la stanza della mia piccola - quanto sadica -sorellina.

“Avanti” urlò ancora prima che potessi bussare. Probabilmente aveva avuto qualche visione di me che indugiavo terrorizzato sulla porta. E come darmi torto, mi stavo spontaneamente lanciando nella gabbia del leone gettando anche la chiave.

Presi un respiro profondo nel vano tentativo di calmarmi ed aprì la porta esitante notando la piccola figura seduta sul tappeto che mi invitava ad affiancarla.

“Cosa vuoi in cambio?” soffiai sospettoso

“Nulla di particolare” disse come innocenza. Come se potessi cadere nei suoi trucchetti,dopo tutti quegli anni di convivenza riconoscevo le sue espressioni

I miei occhi divennero due fessure e la fissai minaccioso “Sarebbe?”

Sbuffò “Non preoccuparti non ti costringerò ad essere mio schiavo per lo shopping!” sbottò nervosamente“ dovrai solo lasciarmi carta bianca per il piano” concluse con un ghigno maligno

Rabbrividii “ E prima di accettare potrei conoscere i tuoi propositi?” pur sapendo che non mi avrebbe dato risposta, ma tentar non costava nulla. Ed infatti replicò prontamente:

“Assolutamente no … carta bianca significa carta bianca! Dovrai limitarti ad ubbidire ad ogni mio comando… prendere o lasciare”

“Perché dovrebbe essere conveniente per me accettare il tuoi aiuto?” chiesi riluttante. Ero alla disperata ricerca di una scappatoia, ma purtroppo per me non ero bravo quanto lei a trattare.

“Io posso avere visione e sbirciare nel futuro  le conseguenze delle tue mosse… questo ci assicura un certo vantaggio” disse in tono saccente.

Purtroppo la nanetta malefica aveva ragione, il suo aiuto era indispensabile per questa missione folle di conquista, ma mi sentivo inquieto ad accettare di darle totale obbedienza, nessuno poteva immaginare cosa mi avrebbe costretto a fare! Non conosceva mezze misure e questo la rendeva imprevedibile e pericolosa. Ma cos’altro potevo mai fare? Da solo ero riuscito solo ad indispettire Isabella, quella ragazza riusciva a destabilizzarmi e con lei non ero completamente consapevole dei miei gesti, necessitavo di qualcuno che mi tenesse sotto controllo e che mi impedisse di combinare qualche follia! E chi meglio di quel folletto veggente? Nessuno .. di conseguenza non mi restava che arrendermi alla cruda realtà

“Accetto” mormorai sconfitto per aver appena firmato la mia condanna

“Lo sapevo!” urlò entusiasta porgendomi la mano e dopo una stretta veloce per concludere l’accordo mi afferrò per il braccio e mi buttò fuori dalla sua stanza bruscamente

“Bene .. ora il genio si mette a lavoro … e tu vedi di non peggiorare la situazione! Ho già abbastanza guai da riparare” sibilò prima di sbattere la porta

Io intanto seduto sul pavimento osservavo la porta chiusa ancora interdetto. Ero tentato dall’entrare nella sua mente con la speranza di trovare qualche informazioni ma non ero sicuro di voler conoscere i suoi progetti, forse in quel momento avrei preferito le immagini di mio fratello Jasper in versione sexy piuttosto che i folli piani e le torture a cui mi avrebbe sottoposto. Preso dalle mie elucubrazioni non mi resi conto dei passi dietro di me

“Edward potrei sapere per quale motivo sei accasciato fuori la porta della mia stanza e in preda ad una crisi di panico?” domandò perplesso Jasper

Sobbalzai rendendomi conto di non essere più solo ma non mi mossi dalla mia posizione, ero ancora frastornato

“Edward?” mi richiamò mio fratello tentando di ridestarmi dallo stato catatonico in cui ero finito.

*perché mia moglie sprizza entusiasmo da tutti i pori?* domandò attraverso i suoi pensieri

“sono sceso a patti con lei!!” biascicai ancora sconvolto

L’occhiata eloquente di mio fratello mi fece comprendere la follia che avevo appena commesso

Ed eccovi il nuovo chappy in cui mi sono divertita a far disperare il povero Eddino ... XD ahahahahahah

non so se si nota ma io adoro profondamente Alice ahahahahaah

cmq volevo come sempre ringraziare coloro che hanno commentato la ff ... mi fanno sempre tanto piacere i vostri commenti

stezietta w: ahahahah sisi .. o almeno ci prova! 

LadySile: grazieee! anche se finalment dal prossimo chappy ci dovrebbe essere un pò di movimento! adesso che eddy ha l'aiuto di Alice ne combineranno di tutti i colori

Jessica_Hale: grazie milleeee ^___^ 

Valle89: ahahahahahahahaha davvero??? ne sei sicura? XD ghghghghg

Crystal90: poverino ... non ha molta esperienza su queste cose.. ma almeno ha capito che da solo non riuscirà a combinare nulla di buono e si è rivolto a quel genio malefico di Alice

Goten: grazieeeee!!!! XD questo chappy invece è sul comico-demenziale ahahahahah

Hikary_a18: Diciamo che Isabella per ora non si comporterà molto bene con lui.. ma ha tutti i suoi motivi!! ^^ povera piccola Bella ç_ç

Sognatrice85: grazieeee Marghe! sei sempre gentilissima ^_______________________^

gerby88: grazie mille ahahahahah... si si il primo passo per la conquiesta è stato compiuto! XD ... ma siamo solo all'inizio!!!!

grazie moltissimo anche a coloro che hanno inserito la ff tra i preferiti

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Capitolo 15
*** Debussy ***



*Debussy*

Trascorsi le ore successive nel salone con la mia famiglia i cui pensieri erano ancora abbastanza irritati a causa del mio comportamento riprovevole, tutti tranne Emmett naturalmente , che era completamente preso dalla partita a Play station che stava giocando con Jasper. Intanto Bella e Rosalie erano rintanate in camera di quest’ultima a chiacchierare, si erano chiuse lì subito dopo il loro arrivo, da quanto avevo dedotto dai pensieri di mia sorella avevano intenzione di stare il più possibile lontane da me e dal mio “caratteraccio”. In questo modo però mi impedivano di poter chiedere scusa ad Isabella e riparare in parte al mio danno …anzi ai danni fatti, in quanto l’idea di bussare alla porta della camera di Rose mi terrorizzava alquanto essendo ancora presa da maledizioni, in varie lingue, nei miei confronti … ero piacevolmente sorpreso nel constatare che questa volta non era ricorsa ad una bambola Voodoo a mia immagine da infilzare con gli spilli e arnesi appuntiti. Successivamente al nostro ultimo litigio portava una di quelle bamboline ovunque andasse, erano inseparabili, tanto da considerarla una sua appendice. A quanto pare rovinare un paio di pantaloni Armani, nella sua scala di priorità, è un reato più grave dell’offendere qualcuno. Tanto meglio per me.

Sorgeva però un ulteriore problema … non avevo la minima idea di come chiedere scusa ad Isabella, era una cosa che non ero solito fare.. essendo sempre stato molto orgoglioso. Sfortunatamente – o fortunatamente … dipende dai punti di vista – Alice non si era ancora fatta vedere, troppo impegnata ad escogitare qualche contorto e astruso piano e quindi non poteva aiutarmi.

Nel salone continuavo a fingere di leggere un libro – di cui sinceramente non avevo neanche controllato il nome essendo troppo impegnato a seguire la discussione di Bella e Rose attraverso la mente di quest’ultima e mi annotai mentalmente di farle un bel regalo per ringraziarla in quanto grazie al suo continuo ciarlare mi permetteva di raccogliere molte informazioni su Isabella, anche se quelle erano notizie che avrei preferito scoprire da me, ma per ora mi sarei accontentato della sua intermediazione … ma solo per il momento. Tutto ciò che avevo saputo mi aveva lasciato piacevolmente sorpreso, aumentando ancora il mio interesse per quella tenera creatura. Infatti per quanto potesse essere considerata spaventosa a Volterra, osservandola, mentre timidamente discuteva con mia sorella, l’unico aggettivo che potei utilizzare per descriverla era: tenera. Impacciata rispondeva alle innumerevoli domande, per lo più frivole, che mia sorella le porgeva e alla fine avevo scoperto adorava la musica classica oltre ad essere a suo dire “una mediocre pianista”, Rose era anche riuscita a convincerla a suonare, ma una volta scoperto il proprietario del pianoforte si era opposta categoricamente lasciandomi l’amaro in bocca. Pur essendo estremamente geloso del mio piano mi sarebbe piaciuto sentirla suonare e soprattutto pensare alle sue affusolate dita scorrere leggiadramente sui tasti del mio gioiellino. Infine aveva confermato il suo odio per lo shopping, facendo quasi venire un colpo a Rose che non comprendeva assolutamente come una donna potesse pronunciare una frase così assurda e si era proposta di farle cambiare idea grazie allo shopping in programma per il giorno successivo. In realtà percependo i progetti che aveva in mente ero convinto che l’odio di Bella non si sarebbe affievolito, ma al contrario consolidato e rafforzato maggiormente. Sogghignai a quel pensiero, magari avrei chiesto ad Alice di convincere le altre a permettermi di unirmi all’uscita con una qualsiasi scusa, in quel modo mi sarei potuto porre come suo salvatore una volta che le due ossessionate dallo shopping – come di consueto – avrebbero dato di matto.

“Eddy che hai da sogghignare?” mi chiese il mio fratello orso mentre mi osservava curioso

Mi schiarì la voce “Non so di cosa parli … sono impegnato in un’interessante lettura” replicai con aria saccente.

Mossa decisamente sbagliata!

“Non sapevo fossi in grado di leggere i libri al contrario!” ribatté Jasper provocando le risate di tutti i presenti. Se fossi stato umano probabilmente sarei divenuto rosso come un peperone, fortunatamente essendo un vampiro tale problema non mi si poneva, ma dalla mia espressione era palese il mio imbarazzo. Decisi che era il momento di dileguarmi onde evitare altre figure poco dignitose. Mi alzai dalla poltroncina e ,ignorando le battutacce di Emmett sulla mia salute mentale, mi recai nella mia stanza con passo felpato.

Mi sentivo preda totale della vergogna, da quando ero divenuto tanto svampito? Io un vampiro con più di un secolo di vita mi sentivo come un ragazzino alla sua prima cotta, impacciato e insicuro. Non potevo biasimare la mia famiglia per essere diventato oggetto di scherno. Sbuffai contrariato mentre seduto sul mio adorato divano in pelle cercavo qualcosa che potesse distrarmi e rendermi meno ridicolo almeno ai miei occhi, ero tentato a scendere per dedicarmi al mio pianoforte, ma era preferibile stare lontano dalla mia famigliola, soprattutto da Emmett le cui risa riecheggiavano ancora in tutta la casa. Perso nelle mie congetture non mi accorsi immediatamente della persona fuori la mia porta

“Entra Rose” sibilai irritato per essere stato interrotto

“Sempre gentilissimo …” sbottò “sono qui per intimarti di comportarti in modo adeguato! Bella mi piace e non voglio vada via per colpa tua” mi disse tutto d’un fiato assottigliando lo sguardo

Sbiancai se possibile più del solito, il pensiero che Bella decidesse di allontanarsi e per giunta a causa mia era inconcepibile e terrorizzante. Le parole di mia sorella mi rimbombavano nel cervello, che ormai sembrava essere in black-out. Non potevo certo permetterle di scappare via da me!? mai … provai a sondare la mente di Rose nel tentativo di scovare ciò che poteva averla indotta a trarre tali orribili conclusioni, ma era troppo impegnata ad insultarmi mentalmente per pensare ad altro e quindi potei affidarmi semplicemente alle sue parole. Lei continuava ad osservarmi in attesa di una qualche risposta che tardava ad arrivare, mi limitai ad annuire debolmente lasciandola a bocca aperta. Si aspettava di dover incamerare una furiosa lite – cosa per noi non tanto inusuale - e non di certo una reazione tanto arrendevole. Ora si che sospettava problemi alla mia salute mentale … ma avendo ottenuto ciò che voleva preferì allontanarsi soddisfatta, addirittura senza sbattere la porta.

Io intanto ero preda di una crisi di panico con i fiocchi, la mia mente vagava sulle possibilità di un suo rientro anticipato a Volterra e non solo. Proprio in quel momento compresi quanto la situazione fosse pessima, lei era una componente essenziale della guardia e un giorno o l’altro Aro l’avrebbe richiamata a se. Poteva avvenire in qualsiasi momento e in quel caso non l’avrei più rivista. Mio padre mi aveva spiegato che i membri della guardia erano “volontari” e non costretti a restare, ma per fare in modo che lei non scappasse non appena l’avessero richiamata dovevo darle un ottimo motivo per restare, di conseguenza fare l’inverso di ciò che avevo fatto fino ad ora.

Impaziente decisi di passare immediatamente all’azione. Recuperai qualche cd di musica classica dai miei scaffali, scegliendo i miei autori preferiti e sperando potessero piacerle. Presi fiato e mi avviai verso la sua stanza quando fui stordito da un pensiero –urlo- di Alice.

*BRAVISSIMO EDEWARD … è un’ottima idea. Ma stai attento a mantenere il controllo!! E non forzarla troppo*

Ero seriamente tentato ad entrare nella sua stanza e strangolarla, possibile che ancora non capisse quanto poteva essere fastidioso questo modo di comunicare? Oltretutto il nostro legame era così forte che potevo percepire facilmente i suoi pensieri anche a grande distanza, quindi urlare era decisamente inutile. Inizia a sospettare che quel piccolo mostro lo avesse fatto solo per irritarmi a morte.

Decidendo di soprassedere alla follia della nanetta, a cui avrei provveduto in seguito, continuai la mia crociata e bussai alla porta di Isabella, potevo percepire distintamente il suo meraviglioso profumo. La sentì dirigersi velocemente verso la porta e aprirla forse con più impetuosità del necessario, per un istante la sua solita espressione neutra fu sostituita da una incredula, ma si riprese immediatamente, restando ad osservarmi sull’uscio.

“Cullen … hai bisogno di qualcosa?” chiese glaciale. Era decisamente ancora arrabbiata con me, su questo non vi erano dubbi.

Mi schiarì la voce “Avrei bisogno di parlarti” dissi debolmente e con il tono più dolce possibile

“ti ascolto” sibilò affilando lo sguardo. Probabilmente non si aspettava tanta cordialità da parte mia.

“posso entrare?”

Esitò, non mi pareva particolarmente convinta, ma alla fine annui e mi fece spazio richiudendo dietro di noi la porta. Mi fece segno di accomodarmi sulla poltroncina nell’angolo della stanza mentre le si sedette a piedi incrociati sul letto, in quel momento mi parve una bambina insicura. Continuava a fissarmi sospettosamente e nervosamente.

“Io … volevo chiederti scusa” biascicai tenendo il mio sguardo fisso nel suo.

Sgranò gli occhi e immaginai di averla sorpresa, il che era un buon segno ricordando la considerazione che aveva di me. Ma non accennò a parlare quindi continuai

“So di essere stato particolarmente scontroso nei tuoi confronti e anche se avevo dei motivi questi non giustificano il mio comportamento a dir poco maleducato e sgradevole.”

Una piccola fossetta si formò tra le sopracciglia “Quali sarebbero questi motivi se posso saperlo?” domandò curiosa

“In primo luogo i tuoi poteri … mi infastidisce il fatto che tu possa bloccarmi l’accesso ai pensieri della mia famiglia e in secondo luogo è successo tutto troppo velocemente … il tuo trasferimento intendo” in realtà avrei voluto dirle che mi ero innamorato di lei così velocemente e inconsapevolmente da aver perso completamente il senno. Ma mi pareva un tantino affrettato e probabilmente a quelle parole sarebbe fuggita così velocemente da non lasciarmi nemmeno il tempo pronunciare una sillaba.

La osservai, sembrava pensierosa e triste … pur non capendone il motivo. Che fosse ancora arrabbiata con me per il mio comportamento? Eppure ero lì a calpestare il mio orgoglio pur di avere il suo perdono! Ma probabilmente il danno era ormai fatto, decisi di uscire da quella stanza, il silenzio mi stava uccidendo e come mi aveva intimato Alice non dovevo forzarla troppo. Mi alzai velocemente dalla poltrona e mi diressi verso la porta senza aggiungere altro. Dovevo solo attendere e sperare che decidesse di soprassedere alla mia condotta e magari darmi un’altra opportunità.

In quell’istante sentii una mano delicata afferrarmi il braccio, a quel contatto inaspettato fui attraversato da una scossa che mi percosse la schiena lasciandomi completamente e piacevolmente stordito. Per la prima volta potei sentire sulla mia pelle il suo tocco che con mio grande disappunto fu troppo breve, infatti immediatamente dopo quella scossa aveva ritirato la mano. Sperai che anche lei l’avesse avvertita … che avesse sentito quella stranissima quanto meravigliosa sensazione. Imbambolato dinanzi a lei continuavo a fissare il mio braccio come inebetito, mi sentivo strano ma allo stesso tempo bene. Seppur desiderassi rivivere quel contatto, desideravo ardentemente afferrare la sua mano, accarezzare quel bellissimo viso e baciare quelle labbra rosse che apparivano tremendamente invitanti. Fortunatamente la sua voce mi riportò un minimo di lucidità, allontanando almeno in parte quei pensieri

“Mi .. mi dispiace” balbettò insicura “Non volevo essere scortese …solo che non mi aspettavo le tue scuse!”

Annui forte un po’ troppo vigorosamente, ma evitai di proferire parola, in quel momento non ero sicuro di come la mia voce potesse suonare. Restammo in silenzio a fissarci per un po’, un silenzio imbarazzato che nessuno dei due si sentiva in grado di rompere. Erano tante le cose che avrei voluto dirle, ma non potevo.

D’un tratto notai il suo sguardo spostarsi e indugiare sulla mia mano dove reggevo ancora i cd che avevo intenzione di prestarle e di cui avevo temporaneamente dimenticato l’esistenza troppo preso da ben altri pensieri.

“Ti piace Debussy? Ho notato che ieri ascoltavi Claire de Lune …” mormorò lei senza distogliere lo sguardo dai cd

“Si, quella è una delle mie melodie preferite” risposi accennando un sorriso sghembo. Ero felice che avesse interrotto quello snervante silenzio, sentivo la necessità di udire la sua voce.

“Anche tra le mie “ disse in un sussurro impercettibile tanto che mi parve di averlo solo sognato. Ma non ebbi il coraggio di chiederle conferma. Mi decisi finalmente a porgerle i cd

“Questi sono per te … la notte qui non c’è molto da fare e immagino che un po’ di musica potrà farti piacere”

Mi osservò piacevolmente colpita e mi regalò il più bel sorriso che avessi mai visto. Se fossi stato umano probabilmente il mio cuore avrebbe iniziato a battere all’impazzata fino a rischiare l’infarto.

“Grazie” sussurrò mentre faceva scorrere delicatamente le dita sul cd come se volesse accarezzarlo, come avrei voluto che quelle carezze fossero rivolte a me.

“Prego” esitai “Forse è meglio che io vada” esclamai titubante. Non gradivo affatto l’idea di allontanarmi da lei ma per quella sera avevo fatto abbastanza e in quel momento comprendevo che probabilmente la mia invadenza l’avrebbe potuta infastidire.

Si limitò ad annuire debolmente e io lasciai la stanza per avviarmi verso la mia mentre le note di Claire de Lune si diffondevano per la casa.



Grazie mille per i bellissimi commenti


free09: Alice è pericolosa ahahahahah e ne farà passare di tutti i colori al povero Eddino
Goten: l'ho detto che quel capitolo era demenziale XD ahahahhaha mi sono divertita da morire a scriverlo
Long_Live_Rock: grazie mille per i complimenti ghghghghgh sei gentilissima
Hikary_a18: nei prossimi chappy si avranno pian piano informazioni sul passato di Bella .. anche se non so ancora come organizzarli ... intanto quì c'è stato un primo incontro - non scontro - tra Bellina ed Eddino!
ilaila95: poverino.. non faceva che combinare guai.. ricorrere ad Alice era necessario
pinkgirl,: sisisi si divertiranno tutti tranne il povero Edward vittima ignara di quella pazza di sua sorella
LadySile: io adoro Alice... insieme ad Emmett è il mio mito... sono troppo spassosi! XD ghghghgh
Confusina_94: ghghghgh grazie per i complimenti! spero ti sia piaciuto anche questo capitolo!!!! baci
Sognatrice85: in verità nemmeno lui vorrebbe essere nei suoi panni ghghghgh poveraccio ...
stezietta w : quì siamo tutti fan di Alice a quanto vedo! XD ahahahahahah
sanders88: decisamente ... dovrà fare molto per abbattere la sua diffidenza.. perchè ha un brutto passato ç_ç
lazzari: Lorenaaaaaaaaaaa .., ma ciaoooooooooo! ahahahahahaha anche quì? ghghghghghgh grazie mille per il commento e anche per aver avvisato sul forum che ho problemi con l'account.. cmq appena sistemo poi tornerò a postare i capitoli anche lì ... solo che mi dispiaceva lasciarvi la storia appesa per chissà quanto per questo ho deciso di avvisarti quando ho notato che avevi l'account anche quì! purtroppo quì su Cedric sono un pò indietro.. e sul forum mancano gli ultimi due capitoli.. cmq vedrò di velocizzare la cosa in modo da permetterti di leggere i nuovi pezzi!!!! baci Manu
kikka_la cantante di edward: ahahahahahahah Alice ha trovato un ottimo sistema per tenere Edward lontano dalla sua testa.. a quanto pare non apprezza Jasperino in versione sexy! >,<
SIRYA95: grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!! ho visto che hai commentato tutti i capitoli della ff! sei stata gentilissimaaaaaa .. spero vivamente che anche questo capitolo ti piaccia!!!! grazie grazie grazie!!!!!
Shahrazad: ahahahah nessuno lo invidia.. quando Alice decide una cosa è meglio starle alla larga e quel tonto di eddino le ha anche promesso di fare tutto ciò che lei vuole!

Ringrazio immensamente le 10 persone che hanno commentato
non immaginate come mi fa piacere leggere i vostri commenti!!
Grazie anche alle 107 persone che hanno aggiunto questa storia tra i preferiti
e le  34 tra le storie seguite!
kiss
Manu
Fermatevi per un commentino pleaseeeee mi farebbe piacerissimo


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Capitolo 16
*** Caccia ***


Caccia

Mi avviavo tranquillamente nella mia stanza perso nei miei pensieri.

La consapevolezza di essere riuscito ad anteporre lei al mio orgoglio ed essere riuscito ad instaurare una civile conversazione mi riempiva di gioia. I suoi modi solitamente ostili erano stati sostituiti da gesti colmi di insicurezza e per certi versi … dolci.

Possibile esista una creatura tanto bella?

Iniziavo a sospettare fosse nulla più che un semplice miraggio.

E poi quel contatto, avvertire il calore delle sue mani sul mio braccio … era stato indescrivibile. Le scosse di eccitazione che mi avevano pervaso e le sensazioni che era stata in grado di trasmettermi erano impresse a fuoco nella mia mente.

Non avevo mai provato nulla di altrettanto paragonabile in vita mia, quella corrente elettrica che aveva attraversato il mio corpo mi aveva risvegliato dallo stato di torpore che mi attanagliava ormai da quasi un secolo. L’unica cosa che desideravo era rivivere quel contatto.

Il prima possibile!

Il flusso dei miei pensieri fu interrotto da una manina che bruscamente mi trascinò in una stanza, scaraventandomi al suolo. Sconvolto diressi il mio sguardo sul malefico essere artefice delle mie costanti torture.

« Alice ma sei impazzita? » sbottai furioso. Possibile che non fosse in grado di usare un minimo di delicatezza con me?

« Il piano ha inizio!!! » esclamò euforica, saltellando allegramente per la stanza.

La scrutai seriamente preoccupato. Con il trascorrere degli anni avevo compreso il motivo per il quale la piccola matta era stata rinchiusa in un manicomio durante la sua vita umana.

Il suo entusiasmo, i suoi modi bizzarri e le sue moine non avevano assolutamente nulla di normale. Per non parlare per la sua mania ossessiva per gli abiti.

Folle!

« E consiste nel farmi ritrovare continuamente con il mio prezioso sedere a terra? »  chiesi ironico.

Mi guardò torva « Spiritoso. » sibilò non celando la sua irritazione.

Sospirai arrendevole, ormai le avevo promesso totale obbedienza.

« Sentiamo … »

« Andiamo e stai al gioco. – ordinò perentoria. Affilò lo sguardo fissandomi truce. - Non osare contraddirmi … siamo intesi? »

Deglutii rumorosamente, i suoi pensieri ostili mi fecero desistere dal replicare. Scendemmo nel salone dopo aver avvisato Bella e Rose di seguirci e il piccolo folletto richiamò immediatamente l’attenzione di tutti.

« Jazz credo sia il caso di portare Bella a caccia, domani saremo in giro per centri commerciali e ci saranno tantissimi umani, non credo sia il caso di rischiare. » comunicò con aria innocente. Peccato la sua fosse tutta una scusa, anche se ancora non capivo quale fosse il suo obiettivo.

Bella parve risentita da quelle parole. « Io ho un ottimo autocontrollo! » replicò mentre un piccolo e tenerissimo broncio comparve sul suo viso.

« Non dico il contrario, ma una battuta di caccia generale non può fare che bene. – spiegò pacatamente, accomodandosi sul bracciolo della poltrona. - A Volterra non ci siamo nutriti molto. »

Si voltò immediatamente verso Jasper « Rischiare sarebbe un capriccio inutile! » proferì subdolamente.

Conosceva perfettamente i timori di suo marito riguardo lo scarso autocontrollo di cui disponeva. Doveva essere proprio disperata per ricorrere a certi mezzucci. Normalmente non faceva nulla che potesse minare l’autostima di Jazz, ma al contrario era sempre pronta a rassicurarlo anche quando le visioni non erano delle più rosee.

« Hai visto qualcosa? »  chiese lui timoroso.

Scosse la testa regalandogli un sorrisetto rassicurante che placò immediatamente le sue ansie. « No … non preoccuparti amore! » replicò addolcendo il suo tono.

*Edward guarda cosa mi tocca fare per colpa tua!!* mi ammonì quella peste di mia sorella. Come poteva dare a me la colpa se neanche sapevo quale fosse il suo piano. Era lei a non conoscere mezze misure.

« Effettivamente qualche bell’orso non mi dispiacerebbe. » borbottò Emmett mentre si pregustava una lotta selvaggia con un enorme grizzly.

« Si, in fin dei conti non abbiamo avuto modo di mostrare a Bella il nostro modo di nutrirci. » puntualizzò Carlisle in tono conciliante.

Isabella sembrò ponderare l’idea ma non pareva molto convinta, come se ci fosse qualcosa a bloccarla. Notai lo sguardo confuso di Jasper, stava sondando le emozioni della sua amica non comprendendo il motivo della sua ansia.

Si avvicinò a lei lentamente mentre tutti nel salone erano impegnati nell’organizzazione dell’imminente caccia, scegliendo il luogo più appropriato e la gestione dei gruppi.

« Tutto bene? » le sussurrò piano. Quella vicinanza mi irritò più del lecito ed una strana sensazione di rabbia mi pervase.

Lei annui debolmente rivolgendogli un sorriso dolcissimo, di quelli che mai avrebbe dedicato a me. Stavo seriamente decidendo di allontanarmi da quella stanza per non vedere oltre, quando i pensieri di Alice  mi bloccarono, intimandomi a restare nel salotto ad osservare il progredire del suo piano.

« Abbia inizio la mia prima caccia “vegetariana. » mormorò Bella tutt’altro entusiasta.

Vidi Jasper avvicinarsi pericolosamente a lei e scioccarle un bacio sulla testolina bruna ed un ringhio istintivo partì dal mio petto senza che io potessi far nulla per bloccarlo. Neanche le imprecazioni mentali di Alice riuscirono a porre rimedio. Notai gli sguardi perplessi della mia famiglia che mi osservava incuriosita cercando di comprendere il motivo di quella strana reazione.

« Edward cos’hai? » domandò mia madre mentre un’espressione sorpresa si disegnava sul suo volto.

« Io … ecco. – Non sapevo assolutamente cosa inventarmi. La verità era da escludere a-priori, onde evitare di diventare lo zimbello dell’intera casa. Ma la mia mente era come in black-out impedendomi di pensare lucidamente e inventare prontamente una scusa plausibile.

Fortunatamente in mio soccorso arrivò come sempre Alice, quel piccolo folletto di tanto in tanto sapeva rendersi utile.

Con una risata cristallina attirò su di se l’attenzione dei presenti.

« Alice ci spiegate cosa accade? » domandò Jasper mentre il suo sguardo saettava da me a sua moglie, probabilmente percependo le emozioni tanto discordanti.

« Nulla Jazz, ho mostrato una cosa ad Edward con il pensiero e lui ha reagito scioccamente come al solito. » replicò ghignando, benché in quel momento il vortice dei suoi pensieri fosse perso in manie omicide rivolte al sottoscritto. Mi stava minacciando di atroci torture per averla costretta a mentire nuovamente al suo maritino per limitare i danni dalla mia impulsività.

« Voglio sapere cosa.. voglio ridere anche io. » borbottò Emmett incuriosito.

*ma guarda in che guaio ti sei messo … sei proprio uno stolto *

Fece una linguaccia al nostro fratello orso. « Mi dispiace ma è un segreto! » esclamò risoluta.

« Bene, se abbiamo terminato con le scempiaggini che ne dite di andare finalmente a caccia?” sbottò Rose irritata dai nostri inutili battibecchi.  

Feci per alzarmi e avviarmi verso la porta quando l’urlo mentale – per l’ennesima volta – mi bloccò.

*A CUCCIA EDDY* - ecco … adesso ero stato anche retrocesso al grado di cane.

Come avevo solo potuto pensare di desiderare il suo aiuto?

Mi voltai verso di lei in cerca di spiegazioni ma lei si limitò a lanciarmi uno sguardo truce che mi ammutolì all’istante.

« Bene.. ci vediamo più tardi! Io ed Eddy abbiamo da fare! » comunicò agli altri continuando la sua farsa.

Stavo per ribattere infuriato quando un sospiro di sollievo catturò la mia attenzione. Mi voltai verso Bella confuso e amareggiato, comprendendo che quella notizia le era gradita. E io stupido che stavo per contraddire quella pazza di mia sorella pur di stare con lei. Anche gli altri notarono la sua reazione, ma non se ne sorpresero, per quanto ne sapevano io e lei ci odiavamo e non erano nemmeno a conoscenza della conversazione nella sua stanza.

Mi ero illuso che il suo odio per me fosse scemato, ma a quanto pareva i miei sforzi non erano stati sufficienti.

« Che avete in mente? » chiese Rosalie affilando lo sguardo

Alice sbuffò contrariata. « Io devo recuperare dei vestiti per Bella. Le servirà qualcosa almeno fino a quando andremo a fare shopping. »

Tutti annuirono non particolarmente sorpresi, la mania per i vestiti di Alice era ben nota a tutti.

« Edward? » domandò Rose non totalmente convinta

« Povera Bella … non vorrete farle rovinare la caccia da Edward! Dopo quello che ha combinato con la stanza non oso immaginare cosa potrebbe fare se dovessero cacciare assieme. » ribatté come fosse ovvio.

Non la contraddissi, non sapevo cosa aveva in mente ma di certo non volevo imporre la mia presenza a Bella sapendo quanto non le fosse gradita. Mi limitai a guardarla truce e senza fare parola mi diressi nella mia stanza, anche se sapevo che la tranquillità sarebbe durata ben poco.

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Capitolo 17
*** Il ciondolo ***


il ciondolo

 
 

Capitolo

Il ciondolo

 

Chiuso nella mia stanza lasciai vagare i miei pensieri alla ricerca di una spiegazione plausibile a quella reazione di Isabella che tanto mi aveva scosso. Ero deluso e al medesimo tempo furioso per quel sospiro di sollievo sfuggito alle sue rosse labbra. Non ne comprendevo il motivo e mai come in questo momento volevo poter ascoltare i suoi pensieri che ancora mi celava, mi perdevo in elucubrazioni su quale potessero essere i suoi misteri, perché ormai era divenuta una costante per me rimuginare su quello che era il suo passato e soprattutto sul motivo di tale silenzio e bisogno di privacy. Tutto ciò non poteva che aumentare i miei sospetti per una presunta relazione tra lei e Jasper, io non avevo mai visto rivolgere uno sguardo tanto dolce a qualcuno che non fosse Alice, lei era il reale motivo per il quale si sottoponeva ancora al costante tormento che gli procurava la nostra alimentazione. Se non fosse stato per la mia sorellina non sarebbe riuscito a resistere neanche pochi giorni.

Più questo pensiero si faceva largo nella mia mente e più la gelosia si impossessava del mio corpo, proprio come dopo quel contatto tra loro, nulla erano valsi i tentativi di mia sorella di tranquillizzarmi, la gelosia mi aveva totalmente accecato e non so come mi ero trattenuto solo ad esternarla con un ringhio. Sbuffai rumorosamente quanto avvertì il passi del folletto malefico, avevo deliberatamente escluso i suoi pensieri per evitare di percepire i continui insulti che mi stava rivolgendo. Alcuni dei quali tremendamente scurrili.

“Sei uno sciocco irrazionale e permaloso” sbottò non appena fatta irruzione nella mia stanza, naturalmente senza bussare.

“hai avvertito benissimo anche tu quel sospiro di sollievo …” replicai atono, cercando di apparire distaccato anche se dentro di me fremevo di rabbia

“E allora? Tu l’hai trattata malissimo dalla prima volta che l’hai vista… cosa credevi? Che un semplice e misero “scusa” potesse farti perdonare per tutto ciò che hai fatto?” mi ammonì

“Io … “ esitai ammettendo a me stesso la verità di quelle parole, però faceva ugualmente male “ tu non puoi capire” affermai risoluto

“Sei un bambino Edward … ti assicuro che non dimostri il tuo secolo di non vita”

Alzai gli occhi al cielo evitando di rispondere alle sue accuse, sapevo di essere nel torto, ma questo non cambiava le cose. La delusione, la rabbia e la gelosia stavano creando in me un miscuglio di sensazione tutt’ altro che piacevoli.

“Comunque ora andiamo … abbiamo molto da fare!” mi incitò notando il mio silenzio

Corrugai la fronte in un’espressione interrogativa, non avevo ancora compreso i suoi folli piani ed in realtà ero anche abbastanza curioso di sapere quale fosse questo progetto che l’aveva obbligata a cacciare di casa tutta la famiglia e soprattutto a tenermi lontano da Isabella.

Sbuffò sonoramente, annoiata del fatto che fosse sempre costretta a spiegarmi tutto “Ho avuto una visione… in cui mi è apparso un bellissimo ciondolo.. uno di quelli antichi con un’incisione e dobbiamo trovarlo perché ho la sensazione possa darci un’informazione utile sul suo passato” chiarì mesta

“mi stai dicendo che dobbiamo fare irruzione nella sua stanza e frugare tra le sue cose?” ero esterrefatto.

Annui vistosamente “muoviti” mi ordinò sempre preda di quella sua strana e folle esaltazione

“ma noterà che siamo entrati nella sua stanza, sentirà i nostri odori …” le ricordai tentando invano di trovare una scusa per fuggire da quella situazione bizzarra e non poco imbarazzante. Oltretutto sentivo uno strano timore, paventavo quello che avremmo potuto trovare.

“non c’è problema” sorrise malefica “le ho detto di volerle ordinare l’armadio”

“e io?” chiesi scettico. Non mi andava di essere anche scambiato per un maniaco che rovista nei suoi effetti personali

“Le diremo che mi hai aiutato a trasportare i vestiti” rispose come fosse ovvio.

Il malefico folletto aveva escogitato un piano che non mi permetteva vie d’uscita, probabilmente aveva precedentemente visto le mie resistenze e aveva fatto in modo di non lasciare nulla al caso. Quel suo potere poteva essere realmente molesto, ma infondo era anche per questo che avevo richiesto il suo aiuto. Mi alzai dal divano su cui ero ancora steso pronto a seguirla nella sua impresa

“Sono un genio del male” affermò entusiasta battendo le sue manine dopo aver constatato che ormai mi ero arreso ad aderire al suo losco progetto

“A par mio sei solo pazza” replicai acido

Ci recammo nella stanza di Isabella, ma solo dopo una sosta nella camera del folletto, dove sul letto facevano bella mostra una quantità di vestiti superiore a quella contenuta in un negozio. La cosa più assurda era che ognuno di quelli era ancora munito di etichetta, mi domandai come potesse voler andare a fare shopping il giorno successivo quando aveva vestiti per i prossimi due anni, ma mi guardai bene dal farlo notare ad Alice, la sua reazione non sarebbe stata certo delle migliori.

“Qual’era l’incisione?” chiesi incuriosito prima di iniziare la ricerca

“Alla stella faro delle mie notti buie, a te che mi hai donato il sogno più bello” disse addolcendo il suo tono

Rimasi interdetto a sentire quelle parole, non erano certo cose che avrebbe detto un genitore o un amico, questo voleva dire solo una cosa: aveva un compagno! Ora non vi erano più dubbi, anche se una grande quantità di domande continuavano a vorticarmi nella mente. Sul dove fosse questa fantomatica figura, se fosse lui la persona a cui si era promessa Bella … e cosa sapesse Jasper di questa persona.

Osservai mia sorella con uno sguardo tra il turbato e l’agonizzante.

“Edward smettila con quello sguardo da cane bastonato e inizia a cercare” mi ordinò mentre era intenta a frugare nell’armadio di Isabella con ben poca discrezione

Sbuffai rumorosamente per farle comprendere quanto ritenessi assurda quella situazione e svogliatamente mi avvicinai all’ampia scrivania nella stanza aprendo i vari cassetti e frugando un po’ qua e un po’ là. Constatato che ciò che cercavo non era presente mi avvicinai alla libreria, notai era stata riempita di libri e ne individuai di molto interessanti, a quanto pareva Isabella era una fan di libri classici. Facevano bella mostra le opere di Jean Austen, Emily Bronte, Goethe, Flaubert e molti altri autori. Ma Cime Tempestose era quello più consumato, molte pagine erano segnate ed erano molti gli appunti segnati con un’elegante calligrafia, vicino a quelle che per lei erano le frasi più significative. Doveva essere una delle sue opere preferite. Continuai a sfogliarlo curioso di leggere le annotazioni, fino ad arrivare all’ultima pagina dove notai la presenza di un doppio fondo nel libro, neanche il tempo di aprirlo che mi fu strappato dalle mani di Alice.

“l’hai trovato … “ esultò mentre con molta delicatezza tirava fuori un ciondolo d’argento, l’incisione era sul retro e sembrava essere uno di quei pendenti nei quali vengono conservate delle fotografie. Era realmente molto bello e notando come era custodito si poteva dedurre quanto per lei fosse importante

“Aprilo” biascicai intimorito

Mia sorella non se lo fece ripetere. Due figure strette in un tenero abbraccio erano ritratte nella prima foto, Isabella e quello che doveva essere il suo compagno, che era poi raffigurato da solo nella seconda foto.

Un vampiro, su questo non vi erano dubbi, la bellezza eterea che lo caratterizzava era inconfondibile. Ma ciò che più di tutto mi sorprese fu il dolce e allegro sorriso di Bella, i cui occhi caldi riflettevano una luce e una gioia che non ero mai riuscito a scorgere sul suo viso dal suo arrivo a Forks.

 Vi ringrazio tantissimo per i commenti!!!
grazie grazie grazie

Valle89: è una psicopatica .... altro che pazzerella XD  ha seriamente qualche rotellina fuori posto
Sognatrice85: ahahahahaha non saprei.. mentre scrivo mi immaginavo Alice che cercava di far star buono eddino XD
gerby88: ma tanto più di due o tre giorni non vi faccio aspettare per avere i capitoli! cerco sempre di postare il prima possibile anche perchè odio quando la gente scrive le ff e poi posta dopo mesi... perchè finisco per dimenticarmi la storia e sono costretta e rileggere tutto! XD spero che ti sia piaciuto il piano di Alice!
SIRYA95: ahahahaah decisamente! la sua follia mette allegria .. tranne al povero eddino che se la deve sorbire .. poveraccio! non preoccuparti!! eviterò sempre di farvi aspettare troppo per i capitoli!!! ^_____^ per questo sto evitando di mettermi a scrivere anche la 5 ff che mi è venuta in mente! ahahahahaah rischio la follia!
lazzari: povero eddino! ... anche a me fa un pò pena! però devo ammettere che mi ero scocciata di vedere in tutte le ff sempre la stessa situazione in cui è Bella che muore dietro di lui... credo sia giusto far penare un pò anche il nostro bel vampirello!
stezietta w : spero si sia capito il motivo per il quale ha costretto eddino a stare a casa con lei.. aveva bisogno del suo aiuto per frugare nella camera della povera Isabella!
Goten,: agitata? perchè? ahahahaha spero che il nuovo chappy ti sia piaciuto!
Hikary_a18: adesso piano piano inizio a svelare i vari misteri... anche perchè non credo che la ff durerà ancora molto!!! ^__^
ummers84: per quello ho un paio di sorprese!!!! XD ghghghghg

Ringrazio immensamente anche coloro che hanno inserito questa storia tra i preferiti
e tra le ff seguite!!!!
Kiss
Manu
Ps: commentate pleaseeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!


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questo è il ciondolo!!!!

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Capitolo 18
*** La mia musa ***


Capitolo

La mia musa

 

Da più di venti minuti ero rinchiuso nella stanza di Isabella a litigare con Alice che mi inveiva contro – cosa ormai consueta - mentre sistemava nell’armadio la quantità di vestiti che aveva scelto per quella che considerava la sua nuova sorellina. Anche se ancora non ne avevo capito il motivo …

“E cosa le diciamo?” borbottai sfinito   “Scusa abbiamo frugato nella tua stanza senza permesso per cercare informazioni su di te e abbiamo trovato una cosa interessante.. un bellissimo ciondolo, che conservi come una reliquia, contenente delle foto! Chi è il tizio con cui sei abbracciata? Il tuo compagno? Per pietà dimmelo perché sono follemente e disperatamente innamorato di te anche se mi odi … ma la gelosia mia sta divorando … perché so che non sei mia! Ma io ti considero ugualmente tale e voglio condividere con te la mia eternità!” terminai tutto d’un fiato

Sul volto della mia sorellina si dipinse un’espressione pensierosa “Bhe .. direi di evitare la prima parte dove le dici di esserti comportato come un maniaco frugando tra le sue cose … ma la seconda è un’ottima dichiarazione e credo che al momento giusto sarebbe perfetta” disse seriamente

La osservai a bocca aperta incapace di comprendere le sue parole nelle quali non solo mi esortava a dichiararmi ma anche a prendermi il “merito” della sua folle  idea di invadere la privacy di Isabella  “Vuoi che mi consideri matto per caso? Ti devo ricordare che mi odia?”

“e chi ha detto che ti odia?” rispose con un sorrisino malizioso

Inarcai un sopracciglio in segno di scetticismo “direi i suoi comportamenti … sono abbastanza palesi”

“da come tu ti sei comportato potrebbe dedurre che anche tu la odi.. ma noi sappiamo per certo che la verità non è assolutamente questa” replicò mesta

Osservai le sue labbra tendersi in un ghigno malefico e ciò mi fece sorgere uno strano “mostriciattolo hai visto qualcosa?”

“assolutamente no … cosa te lo fa credere?” chiese mostrando un’aria da finta innocente, dedicando un po’ troppe attenzioni alla maglia che stava piegando

Provai a sondare la sua mente ma come al solito aveva trovato un diversivo in grado di celarmi i suoi reali pensieri, con lei il mio dono ormai non serviva più a nulla, riusciva a neutralizzarlo quasi sempre. L’unica sua utilità era il permetterci di comunicare attraverso i pensieri, ma per me non era poi così conveniente visto che le sue continue urla mi irritavano a morte.

“perché l’inno in russo allora?” domandai sempre più stizzito

“avevo voglia di canticchiare!” ribatté indifferente

“potresti scegliere una scusa più credibili la prossima volta? Non sono così sciocco ….”

Sghignazzò “ne sei sicuro?”

Quel maledetto folletto si stava prendendo gioco di me. Sbuffai spazientito e riposi il medaglione al suo posto, non dovevamo lasciare tracce del nostro passaggio, bastava il mio odore ad impregnare la stanza. Intanto mi chiedevo come avremmo fatto ad identificare l’identità dello sconosciuto. Magari chiedendo a Jasper…

“No… lui non parlerà … è inutile andare da Jasper! Ti risponderà in malo modo per aver frugato nella stanza di Isabella e soprattutto ti chiederà il motivo del tuo interessamento … e oltretutto metteresti nei guai anche me. Non che non mi sappia far perdonare da Jasper.. ma non credo che tu possa utilizzare il mio stesso metodo!” rispose maliziosa dopo aver scoperto le mie intenzioni a causa delle sue moleste visioni

Rabbrividii alle sue parole, Jasper non era certo il mio tipo. “Ok… e allora come lo scopriremo?” chiesi curioso

“vuoi dire come lo scoprirai tu!!” mi corresse mesta

Corrugai la fronte perplesso, la mia sorellina era una delle persone più curiose mai conosciute, possibile non le interessasse l’identità del vampiro misterioso

“Io già so tutto” replicò soddisfatta

“Tu … sei un demonio… avrei fatto irruzione nella stanza di Isabella senza ragione?” sibilai

“Io lo so … ma tu no! Di conseguenza la ragione c’è!” mi spiegò come fosse ovvio.

“questo significa che non mi darai l’informazione che voglio?”

“Io non interferirò con il tuo futuro” 

“ma se è per questo che ti ho chiesto aiuto… ed oltretutto da quando ti fai scrupoli sull’influire sul mio futuro piccola impicciona? “ brontolai

Affilò lo sguardo “Eddino.. tu mi hai promesso ubbidienza  … e adesso ti ordino di uscire fuori da questa stanza e cercarti qualcosa di costruttivo da fare… magari ideare un piano per conquistare Isabella … “

Sbuffai esasperato e mi allontanai con la coda tra le gambe - iniziavo davvero a sentirmi un cane -, comprendendo che Alice non mi avrebbe dato le informazioni desiderate … iniziai a  domandarmi come fosse possibile che tutti tentassero in ogni modo di celarmi notizie su Isabella! Per quale motivo doveva essere un tale mistero? Decisi di rilassarmi un po’ e mi avviai al mio pianoforte, ormai era da un po’ che non suonavo. Mi sedetti sul piccolo sgabello e inizia a far scorrere le dita sui tasti del mio gioiellino. Le note di Claire de Lune si diffondevano dolcemente per la casa rilassandomi, e ricordandomi ciò che era accaduto solo poche ore prima. Quel magnifico contatto con quella creatura così bella ed eterea che adesso scoprivo avere un compagno. Quanti dubbi nella mia mente riguardanti questa figura misteriosa …

Che lui avesse deciso di abbandonarla? Che fosse quello il motivo della tristezza nei suoi occhi? Quegli occhi meravigliosamente profondi che in quella foto apparivano ancor più belli per la loro dolcezza …

Un moto di rabbia mi invase al pensiero che qualcuno l’avesse fatta soffrire a tal punto, una volta scoperta la sua identità sarei andato fino in capo al mondo pur di punirlo per tale affronto! Nessuno avrebbe mai dovuto oscurare  il sorriso di Isabella. Nessuno!!!

Concentrato nelle mie elucubrazione e minacce di morte al vampiro misterioso neanche mi accorsi che Jasper e Bella erano appena entrati nel salotto e sobbalzai quando mi sentii chiamare

“Edward … sei bravissimo” fu un sussurro estasiato quello che proruppe da quelle rosse labbra

“Era da un po’ che non suonavi …” constatò mio fratello “non volevano spaventarti … comunque io raggiungo Alice” ci comunicò prima di allontanarsi. Potevo percepire i suoi pensieri perplessi per le strane emozioni che aveva captato in me e che non riusciva a comprendere.

Annui debolmente tenendo ancora la testa bassa sui tasti del pianoforte, avevo paura di alzare gli occhi e osservarla. Temevo di vedermi rivolgere uno sguardo freddo e di odio … non avrei retto… non dopo aver  visto quella foto, non dopo aver visto disegnato sul suo volto quel sorriso felice e quell’espressione dolcissima e innamorata che rivolgeva a quel vampiro. Sentivo la gelosia che prepotentemente si impossessava di me, desideravo ridestarmi da questi pensieri tetri e urlarle il mio amore. Desideravo tanto… ma non potevo nulla. La mia espressione doveva essere particolarmente sofferente ma non me ne curai

“Io volevo scusarmi per non averti difeso dalle accuse di Alice” biascicò mentre sfogliava il libro che avevo lasciato sulla poltrona e tenendo gli occhi fissi su quelle pagine ingiallite

Mi irrigidii e la osservai sorpreso per qualche minuto prima di riprendere l’uso della parola “fa nulla … capisco tu sia ancora arrabbiata con me .. “

“No” rispose velocemente, molto velocemente. Strappandomi un sorriso, notai la sua espressione imbarazzata, fosse stata umana sarebbe diventata rossa come un peperone

Le rivolsi un sorriso sghembo che mi parve stordirla per qualche istante, ma probabilmente era solo frutto della mia fervida immaginazione

Riportai nuovamente la mia attenzione ai tasti del pianoforte anche se con grande difficoltà, non avrei mai voluto staccare i mie occhi da lei, avrei voluto imprimere nella mia mente ogni particolare, ogni sua espressione, ogni suo gesto. Non volevo tralasciare nulla, ma sapevo che non sarebbe stato opportuno perdermi in una contemplazione, l’avrei messa a disagio e compromesso quell’equilibrio precario che si era creato. Sfiorai i tasti incerto senza emettere alcun suono …

“Suona ancora per favore” sussurrò debolmente sempre tenendo la testa bassa.

Fu così che le mie mani comandate da una strana forza presero a muoversi sui tasti d’avorio dando vita ad una nuova melodia mai udita, frutto di quella sensazione di dolcezza che in quel momento permeava il mio animo e di quella gioia di poter condividere anche se solo qualche istante con la creatura che aveva totalmente rapito il mio cuore.

Ormai erano anni che non componevo eppure la sua sola presenza e le emozioni che mi trasmetteva  mi avevano donato quell’ispirazione che ormai credevo perduta da tempo. Suonai lasciandomi trasportare da quella melodia che nella mia mente si faceva spazio , non so per quanto tempo le mie mani scorsero sui tasti ma non me ne curai. Mi sentivo in pace.

Intanto la mia famiglia tornata dalla caccia si era riunita nel salone ad ascoltare estasiata quella nuova composizione, percepivo i loro pensieri sorpresi e ad medesimo tempo incantati da quelle note. Quando finalmente la melodia giunse al termine riaprii gli occhi per tornare alla realtà.

 

“Edward è meravigliosa” biascicò mia madre commossa.

I suoi pensieri non erano così diversi dalle sue parole *sono così felice che tu sia riuscito a comporre nuovamente*

“Grazie” sussurrai leggermente imbarazzato nel constatare tutti gli sguardi puntati su di me

*Edward … credo tu debba spiegarmi qualcosa*  il pensiero di Jasper arrivò forte alla mia mente. Ormai le mie emozioni erano troppo chiare per non comprenderle e preso dalla musica non ero riuscito a tenerle sotto controllo, al contrario avevano preso vita sotto forma di note. Si .. perché in quelle note avevo trasmesso tutto l’amore che provavo per quel piccolo angelo che tanto mi stava facendo penare ma con il quale sentivo essersi formato uno strano legame che la rendeva per me necessaria, proprio come l’aria per un qualunque umano. Seppur il nostro rapporto non fosse idilliaco io sentivo di non poter più fare a meno di lei nella mia vita … e già temevo il giorno in cui sarebbe tornata a Volterra, magari proprio dal suo compagno. Scossi leggermente la testa cercando di scacciare quei pensieri , in un modo o in un altro sarei riuscito a conquistarla.

“Eddi cosa ti ha ispirato?” chiese Alice maliziosa

“Un piccolo cucciolo di puma” risposi senza pensare mentre un sorriso soddisfatto si disegnava sulle mie labbra

Grazie mille per tutti i commenti

mi dispiace non poter rispondere ad uno ad uno ma sono in un periodo atroce e ora devo correre a studiare .. lo dimostra questo nuovo chappy azzonzatissimo e orrendo!! chiedo perdono! cercherò di farmi perdonare con i prossimi

kiss

Manu

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Capitolo 19
*** Delusione ***


Aggiornamento veloce perchè finalmente al prossimo capitolo verrà spiegata la relazione tra Jasper e Bella!!!
quindi mi affretto a postare questo!
Kiss Manu


Capitolo

Delusione

 

 

Emmett mi osservò allucinato “Da quando si compongono melodie sulla propria cena?”

Alice ghignò attirando su sé gli sguardi scettici di tutta la famiglia, naturalmente lei era l’unica ad essere a conoscenza di quel soprannome, non che glielo avessi parlato… con lei non era necessario.

“Tesoro potresti spiegare anche a noi?” chiese dolcemente Esme, lievemente preoccupata di quella mia risposta. E come darle torto d’altronde

“Edward è innamorato” urlò saltellando di gioia la mia sorellina pestifera battendo le manine come una bambina dinanzi ad un nuovo regalo

“Di un puma?” biascicò Emmett realmente convinto e questo mi fece realmente preoccupare sulla sua sanità mentale

Alice ed io lo fulminammo con lo sguardo, ma come poteva giungere a certe conclusioni?

“Emmett non dire scempiaggini” esclamò il folletto

Tutti si voltarono verso di me in attesa di una conferma, mentre io a bocca aperta fissavo il piccolo folletto con la vana speranza di ricevere una motivazione valida per quel gesto e magari un suggerimento …. Ma le mie speranze furono come al solito vane. Mi aveva appena dato in pasto ai leoni e di certo non potevo comunicare loro di essermi innamorato di Isabella. In primo luogo perché l’interessata non ne era ancora a conoscenza e questo di certo non era il modo opportuno per dichiararmi, in secondo luogo perché mi avrebbero preso per pazzo dopo il mio comportamento poco appropriato nei suoi confronti. E la prospettiva di essere il primo vampiro a finire in un manicomio non mi allettava

 “Ti conviene iniziare a correre perché quando ti avrò tra le mani nulla ti salverà dalla mia ira” sibilai minaccioso contro il folletto

Lei in risposta mi mostrò una finta smorfia di paura che aumentò le risate di Emmett, seguito a ruota dal resto della famiglia, aumentando a dismisura la mia collera. Fortunatamente  Jasper stava provvedendo a limitare la mia furia con il suo potere.

“Edward è vero?” chiese gentilmente mia madre con tono speranzoso.

Ero in panico, non sapevo cosa rispondere. Il mio cervello lavorava al massimo in cerca di una qualunque giustificazione in grado di salvarmi, ma nulla! Se fossi stato umano probabilmente il mio volto avrebbe assunto un colorito rosso pomodoro maturo smascherandomi all’istante, ma fortunatamente per me non era così. In quel momento fui realmente felice della mia natura di vampiro

“Edward???” mi richiamò mio padre in attesa di una risposta notando la mia esitazione.

*Ammettilo immediatamente… naturalmente non devi comunicare di chi*

Ringhiai sommessamente in direzione di Alice in risposta al suo pensiero, ma alla fine decisi di ubbidire, anche perché se non lo avessi fatto avrei subito le conseguenze che il mostriciattolo stava già progettando.

“Si è vero” ammisi sfinito

Le urla  di giubilo si diffusero per la stanza lasciandomi spiazzato mentre mi venivano poste domande a raffica, nessuno si curava di concedermi il tempo di rispondere che già mi ponevano qualche altro interrogativo. Iniziavo a sentirmi come l’indagato di un omicidio.

“Ma è meraviglioso… e quando la potremo incontrare?!” domandò mia madre entusiasmata. Poche volte avevo potuto ammirare sul suo volto una simile gioia, era sinceramente felice di sapere che avevo donato il mio cuore a qualcuno e che la mia non sarebbe stata più un’eternità solitaria. Peccato non fosse a conoscenza del dettaglio che il mio cuore in quel momento era nelle mani di una creatura che non era per me che provava amore.

“Alice tu la conosci?” notandomi restio a rispondere Rose si rivolse direttamente alla mia sorellina che mi mostrava un sorrisino sadico

“Com’è? Sono curioso di incontrare la poveretta che è finita nelle mire di questo vampiro che a cent’anni non ha un briciolo di esperienza… poverina!” blaterò Emmett tra un singulto e un altro.

“e dove avresti conosciuto questa bella vampira???” esitò “perché è una vampira vero?” chiese Rose, che a differenza degli altri aveva intuito ci fosse qualche problema alla base della mia riluttanza

“certo che è una vampira … cosa potrebbe essere secondo te? Un licantropo?” sbottai

Il disgusto che si dipinse sulla faccia di Emmett fu uno spettacolo, stava immaginando una ragazza-lupo e dovevo ammettere che ciò che la sua mente stava producendo era davvero orribile. Stava decisamente esagerando con la fantasia. Quell’orso vedeva troppi cartoni …

Rosalie mi rivolse un’occhiata scettica “Allora? Dove l’avresti conosciuta questa vampira? Qui a Forks ci siamo solo noi … e oltretutto non sei mai stato solo da quando siamo tornati!”

Ops … L’intuito di Rosalie si stava rivelando pericoloso.

“Chi ti dice che l’ho conosciuta a Forks?” replicai mesto optando per una mezza verità mentre Alice se la rideva per i miei tentativi di arrampicarmi sugli specchi, che tra parentesi stavano miseramente fallendo

Sgranò gli occhi “è una Voltura?” sibilò furiosa pensando ai pericoli che avremmo corso, comprendendo che per i membri della guardia non era certo facile allontanarsi da Volterra, non senza il permesso di Aro. In realtà pur non essendo così drastica la situazione il problema non era poi differente… se fossi riuscito a conquistare Isabella come avremmo fatto a convincere quel vecchio psicopatico e i suoi fratelli a concederle di restare con noi?

Se fosse stato necessario l’avrei seguita anche a Volterra ed era anche questo a preoccupare Rose, vedere la nostra famiglia distrutta a causa mia. Sbuffai tentando di ignorare le due domande sempre più mirate, che iniziavano a crearmi non poche difficoltà e soprattutto facendo sorgere nella mia mente problemi che in quel momento non ero ancora in grado di affrontare.

“Eddino ma allora è vero!!!” borbottò il mio fratello orso e poi immediatamente si rivolse a Bella “Tu sai chi potrebbe essere?”

Lei scrollò le spalle e senza proferire parola si avviò verso la poltrona riprendendo tra le mani il libro. La osservai confuso pareva irritata e dispiaciuta .. e non poteva essere semplicemente una reazione alla domanda di Emmett perché non era nulla di particolare. Un barlume di speranza si accese nel mio cuore morto … che fosse triste per la notizia che Alice aveva deciso di sbandierare? Non avevo notato la sua reazione dopo l’annuncio, in ogni modo avevo evitato di portare il mio sguardo su di lei per non far sorgere sospetti. Ma in quel momento me ne pentii, quanto desideravo poter accedere ai suoi pensieri. La osservai, probabilmente troppo intensamente, incantato da quella piccola figura che esitava ad alzare lo sguardo da quel maledetto libro che stava monopolizzando la sua attenzione.

*Ti prego dimmi che non è quello che penso!” Sobbalzai, il pensiero allarmato di Jasper mi colse alla sprovvista. Non immaginavo una tale reazione

Mi voltai verso di lui e gli feci un lieve cenno di assenso con il capo. Lo vidi sgranare gli occhi e osservarmi sconvolto, nemmeno la sua mente era in grado di formulare qualcosa di coerente in grado di rendere comprensibile anche a me la sua preoccupazione. Era praticamente sotto shock e la cosa non sfuggi agli altri che avevano notato il nostro scambio silenzioso.

Isabella si avvicinò a lui lentamente, come temesse una qualche reazione avventata, e iniziò a scuoterlo delicatamente  “Jazz che hai?”

“Nulla … “biascicò tenendo lo sguardo fisso su di me

*Alice era a conoscenza di questa storia e ti ha aiutato?* mi chiese nuovamente ricorrendo al pensiero, per qualche oscuro motivo preferiva tenere celata la nostra discussione

Annui nuovamente ed entrambi ci voltammo verso il folletto che ci rivolse un sorriso smagliante, mentre io mi domandavo cosa avesse da sorridere … ma le avrei fatto scomparire io dal volto quel ghigno. Questa volta mi sarei vendicato, patto o non patto. Fui ridestato dai miei pensieri omicidi verso quel folletto malefico e dispettoso, grazie al provvidenziale intermento di mio padre che aveva colto la tensione nell’aria

“Jasper cosa accade? Sicuro di stare bene…”

Effettivamente il suo colorito era più pallido del solito, Jasper parve calmarsi captando l’agitazione dei presenti, ma tentò in ogni modo di tenermi lontano dai suoi pensieri e senza dare spiegazioni afferrò Alice per il polso e la trascinò via con sé mentre lei ancora rideva. Li osservammo tutti stupiti, tutti si chiedevano cosa potesse aver scatenato quella reazione. Isabella osservò la porta sbattere mentre sul suo volto si dipingeva un’espressione interrogativa e curiosa e dopo pochi istanti decise di lasciare il salone per dirigersi nella sua stanza.

“Ma cosa avete tutti oggi?” borbottò Emmett notando il dilagare di comportamenti alquanto bizzarri

Scrollai le spalle fingendo non curanza mentre la mia mente e i miei pensieri erano tutti rivolti ad Isabella che si era allontanata dalla stanza, probabilmente poco interessata alla mia vita sentimentale, mostrandomi quando le mie impressioni fossero semplicemente delle miei illusioni dettate dalla speranza di avere anche una sola e impercettibile possibilità. Fortunatamente per me Jasper non era nei paraggi per percepire le emozioni che attanagliavano il mio cuore che sembrava ormai sgretolarsi sotto il peso della consapevolezza … mai nella mia esistenza mi ero sentito così debole e indifeso, preda di un lancinante dolore in grado di lasciarmi senza fiato. Quanto avrei desiderato correre verso la sua stanza … ma a quale scopo? Farmi miseramente respingere ?

Tutta l’attenzione si focalizzò nuovamente su di me, a causa della momentanea uscita di scena di Alice e Jasper che per un po’ avevano canalizzato su di loro l’interesse. Ed ora invece mi ritrovavo solo in balia della loro frenesia

 “Bene bene .. parlaci di questa deliziosa fanciulla … che è stata in grado di scongelare il tuo cuoricino!!” Emmett mi scrutava con la speranza di ricevere qualche dettaglio piccante su quella che mentalmente stava definendo la “mia dolce metà”.

Deglutii un paio di volte a vuoto a causa della tensione ed evitai di rispondergli rivolgendo tutta la mia attenzione ai bellissimi tasti del mio pianoforte, accarezzandoli dolcemente con le dita

“Quando potremmo conoscerla  figliolo? Sono così felice che ti sia finalmente innamorato … sei stato solo per così tanto tempo …” mio padre che gongolava felice quanto Esme, aveva sempre temuto di avermi trasformato troppo presto e che questo poteva in qualche modo aver influito sulle possibilità di trovare una compagna con cui dividere la mia eternità. Ma quelle parole e quei pensieri mi fecero male perché per quanto ora il mio cuore avesse ceduto a quella creatura eterea e splendida, io non avrei condiviso con lei la mia eternità. Sarei rimasto ugualmente solo e questa volta con un ferita a squarciare il mio petto, ricordandomi ciò che il destino mi stava strappando brutalmente.

“e a quanto pare resterò così ancora per molto …” sbottai nervoso.

“Come?” replicò inquieto comprendendo che il folletto aveva omesso dei dettagli significativi

“Lei non mi ama … a quanto pare ha un altro … “ eruppi adirato

Mi alzai e mi allontanai da casa sbattendo la porta sotto lo sguardo malinconico della mia famiglia.


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Manu
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Capitolo 20
*** Il mio creatore ***


Capitolo

Il mio creatore

A causa del mio nervosismo mia sorella decise di rinviare di qualche giorno lo shopping. Carlisle ci propose di riprendere a frequentare normalmente la scuola, naturalmente esclusa Bella, la cui iscrizione era stata effettuata, ma a quanto pareva preferiva far passare ancora qualche tempo prima di mischiarsi totalmente con gli umani. Soprattutto sperava che il colore cremisi dei suoi occhi iniziasse a mutare nel caldo color oro che contraddistingueva la nostra alimentazione. Dal giorno dell’annuncio di Alice – sulla mia vita sentimentale ormai sbandierata ai quattro venti – non le avevo più parlato e mi pareva essere tornata scostante come nei primi giorni a Volterra. Dal canto mio non potevo definirmi più affabile, la reazione di Jasper mi aveva fatto comprendere che con lei non avrei mai avuto speranze e il fatto che non avesse più ripreso l’argomento ne era un’ulteriore dimostrazione. Non mi restava che arrendermi … fosse stato facile come a parole.

La mia mente comprendeva quale fosse la strada da percorrere, ma il  mio cuore non concordava. Lui la voleva, la desiderava nonostante tutto, nonostante la presenza di quel vampiro misterioso che ormai era mia costante fonte di incubi. Il tormentato pensiero che da un momento all’altro potesse apparire e strapparla da me definitivamente. Preferivo continuare a cullarmi in quel limbo e in quell’incertezza perché era, nonostante tutto, meno doloroso del perderla per sempre.

Eppure ogni giorno mi sentivo sempre più vuoto, il vederla così vicina eppure così distante e il non poter colmare quella lontananza fisica così effimera era per me fonte di immensa agonia. Avrei voluto parlarle e dirle la verità, perché celarla dentro di me iniziava a divenire un peso sempre maggiore, ma temevo … temevo un suo rifiuto. Perché per quanto anche ora sapessi che lei non mi amasse, mi restava almeno l’illusione a cui appigliarmi per non sprofondare in quell’apatia apparente in cui mi ero congelato. Apparente perché dentro di me mi sentivo morire, quel cuore che per tanto era stato muto ora non faceva che rimbombare nel mio petto ripetendomi il suo nome. L’unico nome che avrei voluto udire, quel nome che avrei voluto pronunciare dolcemente come una carezza ma che in realtà non osavo articolare. Come fosse sacro ed io non ne fossi degno.

Per questo non mi amava … io non ero degno di lei. Non ero che un vampiro infantile e sciocco, incapace di comprendere anche i suoi stessi sentimenti.

Steso sul mio letto ogni giorno mi perdevo nei miei pensieri, incapace di fare altro … e quel giorno era un altro di quelli. La mia famiglia non osava avvicinarsi, affranti per il mio dolore, consapevoli del dolore del rifiuto. Quante volte Esme era stata in procinto di fare irruzione nella mia stanza per ridestarmi da quello stato di catatonia in cui annegavo. Ma alla fine nessuno ne aveva avuto il coraggio, sotto consiglio di Alice avevano deciso di lasciarmi momentaneamente i mie spazi.

“Riunione di famiglia!!!” Sobbalzai. Le urla del piccolo folletto giunsero prepotenti echeggiando in tutta la casa. Essendo vampiri un sussurro sarebbe stato più che sufficiente, ma la scimmietta urlatrice non concordava su questo punto. Il suo innato sadismo la spingeva verso ogni gesto in grado di rivelarsi particolarmente irritante.

Avvertii la mia famiglia avviarsi verso il salone, curiosi del motivo della riunione. Decisi che non mi sarei allontanato dalla mia stanza, non mi importava la causa di quella riunione, nulla oltre Bella avrebbe avuto la mia attenzione. Preferivo continuare a crogiolarmi nella mia tristezza, non mi andava di fingere interesse per qualche futile argomento, come l’organizzare una caccia o un pomeriggio di shopping. Oltretutto scendere in salone avrebbe inevitabilmente significato vedere Isabella e io ancora non mi sentivo pronto, avevo fatto di tutto per evitarla e tentavo in ogni modo di passare il meno tempo con lei in una stanza. Ormai in casa potevo essere paragonato ad un fantasma, scomparivo da un momento all’altro senza dare la minima spiegazione. E a scuola non era poi tanto meglio, anche gli umani si erano resi conto del mio strano stato di apatia, ma un’apatia non dettata dalla noia come lo era stata in precedenza… ora era un’apatia data dalla sovrapposizione di sentimenti ed emozioni tanto forti e struggenti da annientarti, da sgretolare ogni desiderio di vita … mi limitavo a sopravvivere osservando lo scorrere della vita altrui … ero divenuto un semplice spettatore.

La porta della mia stanza si spalancò improvvisamente facendomi trasalire e rivelando due figure : Emmett e Alice che mi osservavano con un’espressione che non prometteva nulla di buono. Dal mio letto li osservavo perplesso facendo scorrere cautamente il mio sguardo da uno all’altra , riluttante ad entrare nei loro pensieri per scoprire la causa di quell’irruzione.

“Emmett … vai!” ordinò il malefico folletto

Mio fratello orso si avvicinò a me, mentre un ghigno divertito e anche leggermente sadico si disegnava sulla sua faccia, di scatto mi afferrò e non dandomi nemmeno il tempo di reagire mi ritrovai sotto il getto gelato della doccia.

“Ma che diamine state combinando? Avete per caso perso il senno?” urlai sconvolto mentre la mia voce saliva di due ottave

I miei due fratelli piegati in due dalle risate non si curarono nemmeno di rispondermi, troppo impegnati a cercare di riprendere fiato, non che ne avessero bisogno, ma probabilmente si stavano divertendo troppo per potermi concedere delle spiegazioni. Decisi quindi di entrare nella loro mente per comprendere i loro loschi piani e a quanto pareva Jasper aveva indetto una riunione per narrarci la storia di Isabella e il loro rapporto. Neanche il tempo di percepire quei pensieri e già ero uscito dalla doccia e recuperato un enorme asciugamano per tamponare l’acqua che ormai impregnava i miei vestiti.

“Andiamo” sibilai minaccioso mentre mi avviavo verso la porta della mia stanza, dove notai il pomello staccato. Sbuffai sommessamente ma evitai di farlo notare, non volevo perdere tempo in discussioni inutili

“Ed … ma sei ancora tutto bagnato!” constatò Alice tra un singulto e l’altro. Il mostriciattolo si stava decisamente divertendo.

“non importa …” e senza dargli il tempo di ribattere mi avviai verso il salone.

Naturalmente la mia famiglia mi osservò perplessa notando il mio stato ma non me ne curai e mi sedetti a terra vicino la poltrona, onde evitare di bagnare i divani di Esme che non avrebbe certo gradito. Per quanto fosse normalmente molto pacata si sapeva mostrare un vero vampiro quando qualcuno rovinava il suo amato mobilio.

“tesoro … per quale motivo sei  completamente bagnato?” chiese leggermente in ansia mia madre che ora iniziava a preoccuparsi davvero per il mio stato mentale. Per lei ero passato dal segregarmi in una stanza a girare per casa completamente bagnato, non era molto convinta fosse un passo avanti.

“I due geni del male mi hanno gettato sotto la doccia per qualche oscuro motivo” borbottai mentre ancora mi tamponavo i capelli

“forse dovresti cambiarti” ribatté lei premurosa come sempre, quasi avesse paura potessi prendermi un malanno. Quel pensiero mi fece sorridere.

Comunque scrollai le spalle facendole comprendere che non era necessario per ora cambiarmi d’abito. Mi guardai attorno e notai che Isabella e Jasper non ci avevano ancora raggiunto nel salone, probabilmente la riunione era frutto di una visione di Alice.

I miei due aggressori ci raggiunsero ancora sogghignando e guardandomi sottecchi si sedettero tranquillamente sul divano accanto agli altri. Passarono pochi minuti prima dell’arrivo di Jasper e di quel bellissimo angelo accanto a lui. Erano giorni che non la vedevo e riaverla dinanzi ai miei occhi in quel momento mi provocò i brividi per tutto il corpo. Possibile fosse ancora più bella di prima? Avvolta in un leggero vestitino di seta blu, lungo fino alle ginocchia, camminava aggraziata al fianco di Jasper con il capo chino. Neanche per un istante incontrò i miei occhi seppur il suo sguardo saettò sulle altre figure nella stanza.

Abbassai la testa mortificato e deluso e fu veramente complicato trattenermi a scappare da quella stanza come un bambino, fortunatamente per me fui affiancato da Alice che dolcemente mi posò una mano sulla spalla in segno di conforto e stranamente si sedette a terra con me

*Guarda cosa non si fa per un fratello innamorato!!? Spero solo non si sporchi la mia gonnellina nuova*

Sorrisi al suo pensiero e le scompigliai i capelli. Quel mostriciattolo sapeva come aiutarmi quando avevo il morale sotto i piedi.

“Bene … credo sia il caso che io ed Isabella vi narriamo qualcosa sul nostro rapporto” esitò e mi scoccò un’occhiataccia “ Prima che qualcuno perda il senno” sussurrò, lasciando perplessa Isabella che lo osservò interrogativa.

Tutti incuriositi pendevamo dalle labbra di Jasper nella speranza continuasse il suo racconto, seppur nessuno avesse fatto pressioni per conoscere la verità, tutti noi eravamo curiosi – io più degli altri naturalmente – di comprendere quale fosse la relazione che li legava. E non ero stato l’unico ad avere avuto qualche sospetto su un rapporto al di la della semplice amicizia

“Vedete … io ed Isabella siamo cresciuti insieme … nel senso che eravamo vicini di casa da umani” disse mio fratello osservandoci uno ad uno, fino a fermarsi su di me.

Nella sua mente passò un’immagine sfocata di una bellissima ragazza dai lunghi capelli castani, la pelle diafana quasi quanto quella di un vampiro e due incantevoli occhi color cioccolata. Profondi e tremendamente espressivi, in grado di incatenarti ed incantarti … fu così che la riconobbi! Isabella … prima della trasformazione. Meravigliosa anche allora, perché la nostra natura aveva solo accentuato quei tratti delicati e dolci che la caratterizzavano nella sua vita passata.

Notai il sorrisetto compiaciuto che Jasper mi rivolse, quella immagine era per me, per permettermi di ammirarla attraverso quei flebili ricordi. E grazie al suo potere aveva potuto constatare quando ne ero rimasto piacevolmente colpito.

“Jaz era il mio migliore amico … nonché la mia guardia del corpo e il mio protettore … pronto a difendermi da tutti … e soprattutto da me stessa” mormorò Isabella sottolineando l’ultima parte mentre un sorrisetto si dipingeva sulle sue labbra

Arcuai un sopracciglio perplesso non comprendendo le sue parole, pensiero comune anche al resto della famiglia che ancora non staccava gli occhi da loro, pronta a porgere quella miriade di domande che affollavano la loro mente proprio come la mia.

“Dovete sapere che Bella da umana era tremendamente goffa, finiva costantemente per inciampare nei suoi stessi piedi e il mio compito era quello di recuperarla al volo, nel vano tentativo di ridurre le corse d’urgenza in ospedale” si voltò verso di lei con un ghigno “ma comunque era una tappa obbligatoria almeno una volta al giorno” e scoppio in una fragorosa risata

Lei gli diede un leggero buffetto sulla spalla come per ammonirlo, anche se lei stessa a stento tratteneva le risate contagiata da tutti noi. Per la prima volta da quando era arrivata in casa stava sorridendo sinceramente ed era uno spettacolo impareggiabile.

“E vi siete rincontrati tutto questo tempo dopo a Volterra?” esclamò sorpresa Rose

“no … non proprio… voi sapete che io mi sono arruolato per la guerra e sono partito! Ma ciò che non sapete è che Bella mi ha raggiunto!” spiegò lui

“Avevamo vissuto in simbiosi da sempre … e non mi sentivo di lasciarlo andare, pensarlo in guerra lontano chissà dove senza nessuno che si occupasse di lui … per me era inconcepibile … quindi l’ho seguito!!” aggiunse il mio piccolo angelo mentre sorrideva bonariamente a mio fratello, sul cui viso regnava una maschera di sofferenza

“Ti sei arruolata?” chiesi shoccato

Un’espressione di disgusto si dipinse sul suo bellissimo volto creando una smorfia adorabile “Non avrei mai potuto … in compenso sono divenuta un’infermiera e sono partita per il fronte! Diciamo che il passare tutta la mia vita costantemente in ospedale mia aveva resa immune all’odore del sangue che in precedenza era in grado di stordirmi e nausearmi … ironico no?”

Ero ammirato per la devozione che aveva mostrato verso colui che considerava un fratello. Ora finalmente comprendevo il loro rapporto, non era amore ciò che temevo li legasse … ma un affetto … un profondo affetto! Lo stesso che lega me e il piccolo folletto malefico.

“poi?” Carlisle la incitò a continuare seriamente curioso e impressionato

“bhe .. la vita in un contesto di guerra non si può certo definire piacevole… era atroce essere circondata da morte … ma Jasper mi era spesso vicino supportandomi … “

“Il supporto era reciproco …” puntualizzò lui rammaricato. I suoi pensieri erano immersi in quei giorni, rammentava ancora le lacrime versate da Bella ogniqualvolta qualche paziente non sopravviva dopo essere giunto in ospedale. Lei non era adatta a quel lavoro, troppo sensibile per sopportare quel peso e mio fratello si sentiva costantemente in colpa per essere la causa di quella sua scelta forzata … erano molto legati. Lui la definiva la sua sorellina.

Bella alzò gli occhi al cielo “Gia!” rispose per poi continuare il suo racconto “senza girarci attorno … un giorno mi venne annunciata la sua scomparsa al fronte! Saprete benissimo di Maria e dei suoi folli tentativi di conquista” disse in tono colmo di disgusto

Tutti annuimmo mentre una strana consapevolezza si faceva strada in noi

“Erano passati più di tre mesi dalla sua “morte” … non starò qui a descrivervi il mio stato d’animo perché immagino sia facilmente intuibile … in sintesi una mattina ci fu un attacco sull’infermeria e io subì una ferita che mi fu quasi fatale“

Un brivido d’orrore percorse la mia schiena e non solo per le sue parole, questa volta le immagini nella mente di Jasper erano nitide e chiare perché risalenti alla sua non – vita e ciò che mi mostrò fu per me agghiacciante. Bella distesa in un lago di sangue, del suo sangue, in preda a spasmi incontrollati … poi i suoi denti affondare in quella tenera carne, la frenesia per il suo sangue … e qui si interruppe bruscamente ridestandosi e continuando la narrazione, anche se visibilmente scosso

“Pur essendo entrato a far parte dell’esercito di Maria … non ho mai perso di vista Bella… naturalmente a distanza… l’odore del suo sangue era meraviglioso e se mi fossi avvicinato troppo le avrei strappato la vita senza remore. Pensavo che mai e poi mai l’avrei potuta ridurre in quella condizione di dannato che io stesso maledivo ogni giorno.. non lei! Troppo buona e troppo dolce la mia sorellina per divenire un mostro! Eppure quando la vidi riversa a terra priva di sensi e circondata del suo sangue … non sono riuscito a fermarmi … il solo pensiero di lasciarla morire senza tentare il tutto per tutto … “ esitò “ Sono stato io a trasformarla!”

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Capitolo 21
*** Il branco ***


Vi ringrazio per i bellissimi commenti .. sono contenta che vi abbia stupito la storia di Jasper e Bella ... ma le sorprese non sono finite ... XD hihihihi ci sono ancora un pò di dettagli da chiarire!!

Capitolo

Il branco

Lo sguardo di tutti i presenti saettava sulle due figure che dal piccolo divano ci osservavano, Bella teneva la testa bassa in stato di evidente imbarazzo, Jasper invece attendeva una qualche reazione in quanto le emozioni dei presenti per il momento esprimevano solo confusione e sorpresa. Nessuno aveva immaginato tra loro un simile rapporto, ma soprattutto nessuno credeva, mio fratello, in grado di trasformare qualcuno senza ucciderlo, resistendo così al sangue umano. Una capacità che tuttora non aveva acquisito

“come hai fatto a fermarti? Eri un vampiro neonato all’epoca .. avresti dovuto perdere completamente il controllo dissanguandola” domandai dando voce ai pensieri dei presenti

Entrambi si irrigidirono mentre gli occhi di Isabella si riempivano di dolore, mi pentii immediatamente di quella domanda, pur non sapendone il motivo, comprendevo di aver arrecato dolore al mio dolce angelo. In quel momento desiderai ricacciare quelle parole e non averle mai pronunciate perché nessuna curiosità valeva quell’espressione di angoscia pura che si era dipinta sul suo volto. Non fui l’unico a notarlo, percepivo gli stessi dilemmi nella mente dei miei familiari.

“Scusa … non volevo essere invadente” biascicai mortificato

Isabella scrollò le spalle e abbozzò un mezzo sorriso che però non raggiunse gli occhi e fece cenno a Jasper di continuare

“Non mi sono fermato da solo naturalmente … Joshua non mi avrebbe mai permesso di farle del male” concluse addolcendo il suo tono e stringendo le mani di Bella tra le sue, in segno di conforto. Nessuno domandò chi fosse costui, nessuno ne ebbe il coraggio, pur essendo la curiosità molta, comprendevamo che probabilmente in quel momento indagare oltre non era opportuno.

Per quanto mi riguarda a quelle parole mi sentii morire, immediatamente per qualche ragione collegai quel nome alla figura del ciondolo di Isabella. Desideravo poter porre quella domanda … ma temevo nuovamente quella reazione così come gli altri mi limitai ad annuire, senza proferir parola.

“Ti sei unita anche tu all’esercito di Maria?” chiese Emmett per la prima volta serio in vita sua, cercando di deviare altrove il discorso

“Io e Maria non avevamo un buon rapporto … e poi ero una pessima combattente e all’epoca anche incapace di utilizzare il mio potere” si rabbuiò nuovamente. Era palese quanto fosse difficile parlare di quel periodo della sua vita, ma ciò che non comprendevo era il motivo di tale sofferenza. Ero quasi certo stesse omettendo dettagli rilevanti, probabilmente riguardanti quel vampiro

Jasper parve agitarsi e decise di porre fine alla conversazione “Direi di terminare qui … ci sembrava giusto comunicarvi il nostro rapporto… anche per farvi capire perché siamo così legati! Sappiate che io non ero minimamente informato della sua presenza a Volterra … la credevo in giro per chissà quale continente ed è stata una sorpresa incontrarla lì … oltretutto ho deciso di parlarvene perché vorrei chiedervi di far divenire Bella una Cullen a tutti gli effetti” ci comunicò seriamente

A quella proposta tutti strabuzzammo gli occhi incapaci di comprendere il motivo e i risvolti di tale richiesta! Che Bella volesse unirsi ai Cullen sembrava strano .. ma soprattutto la reazione dei Volturi non sarebbe stata delle migliori. Eppure quella notizia mi riempii il cuore di gioia, se fossi stato umano avrebbe iniziato a battere frenetico e mi costò moltissimo mantenere la mia solita aria indifferente e non prendere a saltellare come un matto insieme ad Alice, che in quel momento sembrava un’esagitata. Naturalmente le mie emozioni non erano celate a Jasper che mi scoccò l’ennesima occhiata divertita

*più tardi dobbiamo parlare* mi comunicò attraverso il pensiero. Mi limitai ad annuire cercando di celare il nostro scambio silenzioso ai presenti

“Isabella per noi sarebbe una gioia averti con noi” esclamò mia mamma commossa e felice per aver acquisito un’altra figlia.

Commenti molto simili giunsero dal resto della famiglia, Emmett rischiò di stritolarla con il suo abbraccio, non controllando la sua forza a causa dell’esaltazione. Io mi limitai a rivolgerle un sorriso sincero e lei parve apprezzarlo perché ricambiò, anche se timidamente.

“Ma Aro come prenderà la novità?” chiese mio padre esitante. Conosceva benissimo il suo amico e già immaginava la reazione che avrebbe avuto vedendosi portare via la sua pupilla.

“Io ed Aro abbiamo un patto … avrei fatto parte della sua guardia sino a quando lo avrei ritenuto opportuno, per sdebitarmi. All’epoca credevo che non avrei mai lasciato Volterra e così anche lui… ma negli ultimi tempi attendevo solo un valido motivo per fuggire da quell’inferno …” spiegò lei pacatamente

Carlisle annuì “ Allora gli comunicheremo il prima possibile la notizia… e avvertiremo il branco per far estendere il patto anche a te” asserì mentre pensava ad un modo per variare il patto con i Quilette

Isabella sobbalzò sgranando gli occhi terrorizzata “b.. branco?” balbettò

“I licantropi della riserva” rispose incerto

Jasper immediatamente la strinse a se e tentò, seppur invano, si sedare il suo animo ormai preda totale del panico, il mio angelo era terrorizzato e pareva essere caduto in uno stato di trans. I suoi occhi persi nel vuoto sembravano immersi in qualche lontano ricordo. Mai come in quell’istante mi sentii impotente …

“Isabella .. non ti faranno del male .. con loro abbiamo un patto… non si avvicineranno a te … non lo permetteremo” le parole scivolarono via dalle mie labbra senza che ne fossi consapevole, nel tentativo di rassicurarla. Tutti mi scrutarono sorpresi di quel tono dolce che non era per me usuale, eppure nessuno fiatò, continuavamo ad osservarla tra le braccia di mio fratello ancora tremante, fino a quando quest’ultimo non prese quel corpicino per portarlo nella sua stanza. Chiuse la porta dietro di se e li restarono per gran parte della notte.

Non entrai nemmeno per un istante nella mente di mio fratello, seppur avessi bisogno di sapere cosa poteva aver scatenato quell’attacco di panico e soprattutto se fosse riuscito a tranquillizzarla

“Era terrorizzata … alla parola licantropo è scattata come una molla” esclamò mia madre accoratamente

“ha solo bisogno di tempo … Isabella ha un brutto passato, ma vedrete che domattina si sentirà meglio… verrà a scuola con noi e faremo in modo di distrarla dai cattivi pensieri” replicò il folletto che in quel momento pareva aver perso il suo solito buon umore. Provai a sondare i suoi pensieri ma l’unica immagine che mi permise di vedere fu quella del vampiro della foto.

“Cosa sai?” chiesi d’impulso

“non sono io a dovervelo dire … lo saprete quando si sentirà pronta” affermò mesta prima di dirigersi nella sua stanza dove si barricò

Assentii, non volevo violare la sua privacy e volevo darle il tempo di fidarsi di me, tanto da permettere che fosse lei stessa a narrarmi ciò che ci aveva celato della sua storia, magari cercando consolazione tra le mie braccia. Qualunque fosse il suo tormento avrei fatto di tutto per aiutarla, anche andare a cercare quel Joshua e farlo tornare da lei se necessario, anche portarla lontano da Forks e dai licantropi se lei avesse voluto. Ogni cosa pur di non vedere quello sguardo di terrore nei suoi occhi e per poter ammirare quel sorriso dolce e felice che avevo potuto contemplare solo in foto

“Sei stato molto dolce con lei prima … non ti avevo mai sentito usare quel tono con nessuno” osservò Rose guardandomi sottecchi, mentre la consapevolezza si faceva largo nella sua mente

“Era spaventata … volevo solo rassicurarla” dichiarai in tono indifferente

Sorrise mesta “Certo … è naturale” replicò ironica, mentre Emmett perplesso e sempre più confuso osservava il nostro scambio di battute. L’orso non aveva certo l’intuito di sua moglie.. e questo per me non era che una fortuna … già immaginavo la mole di battute che avrebbe ideato solo per infastidirmi.

Mi alzai di scatto per evitare di dare a mia sorella ulteriori conferme e con la speranze che non ne facesse parola agli altri … anche se ormai non era più un gran segreto essendone a conoscenza entrambe le mie sorelle e Jasper. Mancavano ancora Emmett e i miei genitori, anche se quella frase avventata aveva insospettito entrambi ma erano troppo riservati per invadere la mia privacy e dopo la mia reazione del giorno prima temevano di provocare l’ennesimo scatto d’ira.

“Carlisle “ chiamai in un sussurro sapendo che nonostante ciò mi avrebbe udito

“Dimmi figliolo”

“Credo che noi ed Emmett potremmo andare dai licantropi e risolvere la questione del patto” Non avevo intenzione di indugiare oltre in quella casa in cui potevo solo udire i singhiozzi di Bella senza poter far nulla di concreto

“uh che bello andiamo dai lupacchiotti” esclamò l’orso preda di uno dei suoi folli pensieri. Iniziavo a sospettare che la trasformazione avesse creato danni al suo cervello …

Rivolsi ad Emmett uno sguardo truce “nessuna lotta … gli spiegheremo il problema. Con il terrore che Isabella ha di loro credo che una battaglia sia decisamente l’ultima cosa da auspicare” lo ammonii

Finsi di non notare il sorriso compiaciuto di Carlisle alla mia risposta e ci avviammo verso il confine della riserva dove attendemmo l’arrivo dei licantropi che sicuramente stavano setacciando la zona. Avrebbero avvertito il nostro odore e sarebbero accorsi, e così fu. Dopo non molto un branco composto da cinque lupi si presentò dinanzi a noi.

Il lupo dal pelo rosso, ci trafisse con lo sguardo ma conoscendo il mio potere iniziò a comunicare con il pensiero senza ritrasformarsi.

*Cosa volete?*

“una correzione al patto” risposi mesto

*sarebbe?*

Presi un bel respiro immaginando le loro reazioni, i lupi non erano tra le creature più pacate “L’aggiunta di un vampiro” comunicai

Ringhi dei lupi si diffusero per la foresta *avete trasformato qualcuno?*

“Calmati Black … non abbiamo morso nessuno … questa vampira si è trasferita da noi dall’Italia e ha intenzione di restare”

La conversazione si protrasse a lungo, anche troppo per i miei gusti, seppur il mio corpo era in quella maledetta foresta a perdere tempo con quei cani, la mia mente era altrove. Era a casa, persa nel pensiero di lei ancora singhiozzante e terrorizzata nella sua stanza, desideravo correre da lei e cercare di consolarla … farle comprendere che mai e poi mai avrei permesso ad anima vita – e non – di torcerle un capello. Quando finalmente il nuovo patto fu accettato liquidammo in fretta il branco e senza attendere mio padre ed Emmett iniziai a correre verso casa … quella casa che ora aveva acquisito un nuovo significato …. Quella casa dove ora c’era lei!

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Capitolo 22
*** Chiacchierata tra fratelli ***


Chiacchierata tra fratelli

A casa trovammo quasi tutta la famiglia in soggiorno ad attenderci, leggermente in ansia per l’esito del nostro incontro. Spiegammo del nuovo patto e delle varie clausole e dell’incontro che il giorno dopo avrei avuto con il branco. Essendo Isabella terrorizzata da loro ci eravamo accordati, avrei portato uno dei suoi vestiti al branco in modo da rendere per loro riconoscibile l’odore e non rischiare uno scontro. Jasper invece si sarebbe occupato di spiegare al mio piccolo angelo i termini del patto e la zona a noi preclusa, era l’unico a conoscere realmente la sua storia e di conseguenza avrebbe saputo spiegarle la situazione senza fare ulteriore danno.

Ormai la notte era quasi giunta al termine e il sole si preparava a sorgere seppur completamente oscurato dalle nubi che costanti invadono il cielo di Forks. Quel giorno Alice era riuscita a convincere Isabella a seguirci a scuola, pur non essendo particolarmente entusiasta dell’idea, i metodi persuasivi del folletto difficilmente fallivano. In quel momento erano chiuse nella stanza di quest’ultima che stava preparando Bella per questo suo primo giorno di scuola e di tanto in tanto potevamo sentire le sue urla contro le proposte indecenti che le stava porgendo la mia sorellina.

“Alice hai deciso di farmi vestire come una squillo? Devo andare a scuola … non in un locale notturno.. persino per me che ho vissuto anni chiusa in un castello è ovvio che questo non sia un abbigliamento adeguato per un istituto scolastico” questo ero l’ultimo urlo esasperato di Bella che ormai era chiusa in quella stanza da ben tre ore e Alice non pareva darle tregua. Le aveva acconciato i capelli, l’aveva cosparsa di creme e cremine, l’aveva truccata e non so cos’altro.

In realtà temevo ciò che l’avrebbe costretta ad indossare, immaginavo già gli sguardi affamati di tutto il corpo studentesco maschile. Noi vampiri con la nostra bellezza li attiravamo come api al miele ed Isabella, oltre ad essere la fanciulla più bella che i miei occhi avevano mai ammirato, si ritrovava ad essere al contempo anche la novità di questo paesino sperduto ,nonché la nuova adottata della famiglia Cullen, nota per il suo fascino e il suo mistero. Chissà a quanti ragazzi avrei dovuto strappare gli occhi quella mattina! Già mi sentivo fremere di gelosia e ancora non avevamo messo piede sul campo di guerra. Si prospettava una giornata esasperante e molto molto lunga.

“Edward … che ne dici di una bella chiacchierata tra fratelli?” mi domandò Jasper che probabilmente aveva notato il mio umore e soprattutto la gelosia folle che imperversava

Annuii e ci avviammo fuori, inoltrandoci nel bosco, per non essere nel raggio d’azione di  orecchie indiscrete … soprattutto di Emmett

“Riuscirai a non uccidere nessuno stamattina?” chiese beffardo interrompendo il silenzio

Arcuai un sopracciglio “Come?”

“Edward … le tue emozioni sono palesi … non oso immaginare cosa farai sentendo i pensieri degli studenti” replicò mesto mentre un ghigno sarcastico si disegnava sul suo volto

“non comprendo di cosa parli” ribadii nel vano tentativo di arrampicarmi sugli specchi. Fallendo come al solito …

Sbuffò “quando siamo a scuola il più delle volte devo sedare l’impulso di fare una strage … e non solo per il sangue … quando guardano la mia Alice mi sento fremere dalla gelosia … e io non leggo i loro pensieri” spiegò in tono canzonatorio

Sospirai sconfitto “Si nota tanto la mia gelosia?”

“Direi che solo ieri ho finalmente collegato i tuoi sbalzi di umore e le tue emozioni strane  … inizialmente non le avevo collegate ad Isabella, anche perché ciò che predominava era la confusione” Esitò “ che rapporto credevi ci fosse tra noi?”

Sbuffai cercando di reprimere l’imbarazzo come se mio fratello non potesse avvertirlo “ credevo fosse stati compagni in passato …  e che forse ci fosse ancora qualcosa! Tutti quei segreti e bisogno di privacy, quello strano attaccamento per lei …”

“Edward sei un’idiota anche solo ad aver pensato una cosa simile … io amo Alice e non ho mai provato una sentimento simile per nessuno e dovresti saperlo essendo capace di leggere nel pensiero”

Ci sedemmo sul tronco di un albero in un piccolo spiazzo al limitare della foresta

“Jazz da quando lei è entrata nella mia vita non mi riconosco più, mi ha catapultato in un universo di emozioni e sensazioni che non avevo mai provato, ne immaginato, posso sbottare e comportarmi da pazzo per una sciocchezza, come un leggero bacio sulla fronte … mi sento iperprotettivo verso di lei, sento il bisogno di starle vicino, di vedermi rivolgere attenzioni e sorrisi, di sentirla vicina come donna … è  tutto così assurdo! Ho conosciuto centinai di vampire in questi anni ma nessuna ha mai destato nemmeno un decimo delle attenzioni che invece per lei trovo così naturali … “ confessai tenendomi la testa tra le mani, come se da un istante all’altro potesse scoppiare, a causa della miriade di emozioni troppo intense che vi vorticavano.

“è amore mio caro” replicò sardonico

“Lo so … ma il problema è che per lei non è così …e questo mi distrugge!” ammisi amaramente

“lei ha un passato decisamente triste …”

“è la stessa frase che mi ha detto Alice ..”

Corrugò la fronte “Avrà avuto qualche visioni su qualche conversazione futura” rifletté sospirando leggermente contrariato

Respirai profondamente per prendere coraggio, sperando che Jasper non si infuriasse … anche perché era tutta colpa della sua mogliettina “Posso farti una domanda?”

Annuì anche se un po’ sospettoso “Chi è Joshua?” chiesi quasi in un sussurro

“Un mio carissimo amico”

“E in che rapporto era con lei? È lo stesso vampiro della foto del medaglione?”

Mi osservò truce “Come sai del medaglione? Lei non lo porta da anni …”

“diciamo che tua moglie mi ha convinto a fare un’incursione nella stanza di Isabella!” ammisi mesto

Jasper strabuzzò gli occhi e notai un lampo di irritazione nei suoi occhi, ma scomparve quasi immediatamente

“Quando sarà il momento opportuno ne parlerà lei … non sono io a dover dare tale spiegazione” esitò “ ma … sappi che sarei realmente felice di vedere te accanto alla mia sorellina .. e di sapere che sarai tu a prenderti cura di lei”

Lo osservai sbigottito “Secondo te ho qualche speranza?”

“non sono io a prevedere il futuro … ma lei è single … quindi perché non dovresti?

“Single? E quel Joshua?

Mio fratello mi guardò torvo “Tu gioca bene le tue carte e non curarti di lui … e soprattutto non nominarlo mai in sua presenza!! Ora credo sia il caso di tornare .. dobbiamo cambiarci prima di andare a scuola!”

Gli sorrisi sinceramente “Grazie Jazz”

Corremmo velocemente verso casa e questa volta con un minimo di speranza nel cuore, non comprendevo ancora quale fosse il rapporto tra Joshua e Isabella, anzi più che altro in che rapporti fossero rimasti perché che erano una coppia ormai era certo! E anche affiatata da come ne aveva parlato Jasper … ma ora lui dov’era? L’amava ancora? E lei? Provava ancora qualcosa per lui?

““Non mi sono fermato da solo naturalmente … Joshua non mi avrebbe mai permesso di farle del male””   quella frase continuava a riecheggiare nella mia mente

Doveva amarla … ma allora perché non era più con lei?

Mi persi in domande e supposizioni che mi riempirono di una curiosità che ancora per molto non avrei potuto soddisfare, in compenso avevo avuto  la benedizione di Jasper e questo non mi pareva poco, considerando il loro rapporto. Oltretutto il fatto di poter avere anche una minima possibilità mi aveva riempito il cuore di una gioia inimmaginabile, perché avrei fatto di tutto per poter sfruttare al massimo quella opportunità che seppur piccola mi dava la speranza di poter conquistare il cuore di quell’ angelo che ormai possedeva il mio.

Non mi restava che architettare un piano adeguato, questa volta senza chiedere il soccorso di Alice che si era rivelata solo una grande spina nel fianco e non aveva fatto altro che sabotarmi. Mi sarei comportato gentilmente, le avrei offerto il mio aiuto a scuola, avrei evitato di uccidere brutalmente chiunque l’avesse importunata …

Naturalmente tutti i miei propositi furono mandati all’aria da Alice, infatti non appena entrai in casa la visione che mi si parò avanti mandò in subbuglio i miei poveri ormoni. Bella era vestita in modo decisamente troppo audace, con una gonna cortissima e una magliettina avvitata che risaltava le sue curve e a completare l’opera un paio di stivali altissimi che slanciavano ulteriormente la sua figura. I pensieri che presero possesso nella mia mente furono tutt’altro che casti, e ringraziai mentalmente il destino di essere l’unico in grado di poter leggere nella mente in quella casa, ma naturalmente se io da bravo gentiluomo ero giunto a formulare quei pensieri non osavo immaginare ciò che avrebbe affollato la mente dei ragazzi della Fork Hight School. Un moto d’ira prese possesso di me … ira che avrei dovuto sfogare il prima possibile … Dopo essere rimasto imbambolato a fissarla per qualche istante riuscii a ricompormi grazie al provvidenziale intervento di Jasper – lui si che era utile, altro che Alice.

“Malefico folletto?” sibilai

Si voltò verso di me dedicandomi uno sguardo innocente “Con me non attacca …!!” soffiai sempre più adirato

A quel punto una meravigliosa idea si formulò nella mia mente e senza dare il tempo alla visione di formularsi mi catapultai nella stanza di Alice avventandomi sul suo meraviglioso e costosissimo armadio. Senza curarmi di scegliere presi il primo capo che trovai come ostaggio, anche perché per lei uno valeva l’altro … tutti preziosissimi i suoi vestiti.

“nooooooo” l’urlo agghiacciante di mia sorella invase la casa e sotto gli occhi sbigottiti di tutta la famiglia corse nella sua stanza trovando me con un vestito da sera, nero in seta, tra le mani.

“Ti prego Edward non lo fare … è un Gucci … ti prego ti prego ti prego” mi supplicò con i suoi occhi da cucciola

“tesoro per quale motivo hai quel vestito tra le mani?” chiese mia madre che come gli altri mi osservava scettica, anche se potevo notare un certo divertimento negli occhi dei miei fratelli e addirittura in quelli di Bella. Doveva averla fatta penare parecchio quella mattina.

Sorrisi perversamente “avevo intenzione di accendere un bel falò …. “

Alice strabuzzò gli occhi terrorizzata mentre nella sua mente l’immagine del suo adorato vestito in fiamme prendeva si materializzava sottoforma di visione “no no no no no no” esitò “Facciamo uno scambio … un compromesso”

“Proponi!” replicai mesto

*Sciogliamo il patto … ma ti darò ugualmente una mano*

“non basta!” affermai risoluto. Non credeva di cavarsela con così poco? Non dopo tutti i guai che mi aveva causato

Sbuffò contrariata e nella sua mente iniziò a vagliare una serie di proposte

La fissai intensamente “Pensa al patto … ”

Finalmente ebbe una visione che le chiarì i punti del nostro compromesso. In primo luogo avrebbe messo i suoi poteri a disposizione della mia causa senza censure e secondo punto – ma non per importanza – avrebbe permesso ad Isabella di abbigliarsi a suo piacere, permettendole di indossare vestiti consoni al luogo e evitandomi crisi di gelosia e di conseguenza una scia di omicidi che avrebbero compromesso la nostra copertura. Naturalmente per quella mattina il danno era già stato compiuto e non potevo certo rinchiudere Bella in una stanza per farla cambiare, anche se dovevo ammettere che l’idea mi allettava e per un momento avevo seriamente pensato di attuarla … ma Alice e le sue visioni mi avevano fatto desistere da quegli assurdi propositi.

Finalmente tutto fu chiarito e mia sorella riottenne, tra le sue esili braccia, il suo amato vestito che ripose con cura nell’armadio. Naturalmente mi sibilò di non tentare mai più estorsioni di quel tipo se non volevo vedere bruciare la mia Aston Martin, immagine che decisamente non mi allettava.

Tornai nella mia stanza esausto a causa della notte intensa appena passata, così decisi di concedermi una doccia veloce per scaricare un minimo di nervosismo e  terrorizzato e nervoso mi avviai verso la mia Volvo per recarmi in quell’inferno chiamato scuola.

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Capitolo 23
*** Primo giorno di scuola ***


Risposte ai commenti: ebbene si .. Isabella è single ... per quanto riguarda Joshua non manca molto per scoprire la verità! ma bisogna aspettare che Bella inizi a fidarsi di lui... rammento che a breve ci sarà anche l'arrivo del clan di Denali XD e li ci sarà da ridere .. ho in mente un paio di scene comiche (spero solo di non dimenticarmene >.<''')
La povera Alice ci stava rimettendo uno dei suoi vesti di GUcci ... ma diciamo la verità ... se l'era meritato! fossi stata in Edward non mi sarei limitata alle minacce ahahahaah
kiss

*Primo giorno di scuola*

In garage trovai tutti ad attendermi ansiosi, non compresi subito il motivo di tanta esaltazione, ma di certo Alice stava architettando qualcosa, con la collaborazione degli altri naturalmente.

“Abbiamo necessariamente bisogno di due auto … in una non entreremo mai “ esclamò il piccolo folletto saltellando mentre il mio sguardo si faceva sempre più confuso.

“Prendo la mia BMW” replicò mesta Rose, adorava poter sfoggiare la sua adorata macchina, soprattutto da quando aveva apportato le ultime modifiche potenziando il motore. Un vero gioiellino

“Rose, Emmett, io e Jaz nella BMW … gli altri nella Volvo” ci liquidò salendo immediatamente in compagnia dei suoi alleati

Finalmente avevo compreso le sue intenzioni, il problema fondamentale restava la reazione di Isabella, titubante la osservai sottecchi e notai i suoi occhi saettare da me, alla mia macchina al folletto malefico.

“Perché?” chiese affilando lo sguardo

“Io voglio andare nella BMW non ne ho ancora avuto la possibilità da quando Rose ha apportato le ultime modifiche … e Jaz deve proteggermi dagli umani dagli ormoni impazziti, quindi deve starmi accanto” piagnucolò come una bambina mostrando i suoi occhioni da cucciolo, in grado da intenerire anche un cuore di ghiaccio. Quella peste era una vero genio del ricatto

Bella, per qualche oscura ragione che decisamente non mi spiego, parve credere alla colossale bugia che le aveva rifilato e si limitò ad annuire, pur notando sul suo volto una certa preoccupazione

 “sono così asfissianti gli umani?” biascicò un po’ intimorita

Emmett scoppiò in una fragorosa risata “piccola non ne hai idea.. Eddino narrale un po’ dei pensieri e desideri osceni che girano in quelle testoline”

Bella si voltò verso di me e l’unica cosa che seppi fare fu una smorfia di disgusto, non ci sarebbe stato nulla di abbastanza eloquente per descrivere ciò che ogni giorno i miei poveri nervi dovevano subire … soprattutto a causa di una certa Jessica, i cui desideri toccavano l’apice della follia lasciandomi decisamente interdetto oltre che allucinato. Altro che film a luci rosse di Emmett.

Arcuò un sopracciglio “credo che il mio desiderio di integrarmi con gli umani sia completamente scemato”

Alice sorrise mesta “Non preoccuparti … Eddino penserà a te … ti terrà tutti quei ragazzini lontano! Vero?”

 “Accetto la missione … “ risposi compiaciuto per l’idea del folletto, adesso avevo una scusa per non allontanarmi da lei e per vegliare sul mio angelo ininterrottamente

Sospiro pesantemente e dopo aver abbozzato un lieve sorriso si avviò verso la macchina accomodandosi. La osservai perplesso, forse Alice ed Emmett avevano esagerato con le descrizioni perché Bella non pareva affatto tranquilla… anzi continuava a mordersi nervosamente il labbro

Salii sulla mia piccola Volvo e dopo aver allacciato la cintura misi il moto, godendo delle fusa del motore

“Non preoccuparti … non ti daranno fastidio… li terrò alla larga… farò in modo di far combaciare il più possibile il nostro orario …” tentai di confortarla rompendo il silenzio imbarazzato che era calato su di noi

Parve rincuorata dalle mie parole “Grazie … ma non devi disturbarti … ti ricordo che ho vissuto nella guardia dei Volturi … non saranno un gruppetto di umani a spaventarmi” replicò in tono fermo, a quanto pareva non le piaceva mostrarsi indifesa … che tenero il mio cucciolo di puma

Ridacchiai “Io sono un vampiri con cento anni di esperienza.. eppure ti assicuro che talvolta sono spaventato dai loro pensieri”

Arcuò un sopracciglio scettica comprendendo la serietà delle mie parole “non oso immaginare … “ esitò “se vuoi bloccò il tuo potere in modo da evitarti questa tortura” suggerì gentilmente

Le rivolsi un sorriso sghembo, sinceramente colpito per quella sua proposta premurosa “Non sai come l’idea sia allettante … ma preferisco evitare … il mio compito è controllare non sorgano sospetti sulla nostra natura” spiegai sconsolatamente, mi sarebbe piaciuto avere una piccola tregua da Jessica, ma non potevo certo non vegliare su Bella e sui pensieri che certamente sarebbero susseguiti alla sua comparsa

Annui e rivolse nuovamente la sua attenzione alla strada, mai come quel giorno procedevo ad una velocità sostenuta per prolungare il più possibile quel viaggio, mi piaceva poter finalmente passare un po’ di tempo solo con lei, poter ascoltare la sua voce … e adoravo sentire il suo profumo invadere l’abitacolo .. quel profumo in grado di incantarmi e affascinarmi. Purtroppo notai come lei non si sentisse a suo agio quindi recuperai dal cruscotto un cd e lo inserii nello stereo, con l’intento di rilassare un pochino l’atmosfera.

La musica partii e dopo poco la vidi chiudere gli occhi e abbandonandosi sul sedile, era uno spettacolo meraviglioso, pareva addormentata. Il suo volto si era addolcito ulteriormente mentre un sorriso delicato si era disegnato su quelle labbra piene

“Chi è l’autore?” chiese con un tono pieno d’ammirazione

Sobbalzai per lo spavento, ero così ammaliato dalla sua figura da essermi addirittura dimenticato di essere ancora al volante “Sono mie” risposi orgoglioso. In quel cd erano raccolte alcune delle mie migliori melodie e l’idea che ne fosse rimasta piacevolmente colpita mi aggradava più del lecito

Lei strabuzzò gli occhi sorpresa “Sei davvero bravissimo” esitò “ Posso farti una domanda?”

Annui curioso, il non poter leggere la sua mente ancora mi risultava strano e decisamente frustrante

“Chi è la vampira di Volterra a cui hai dedicato quella bella melodia?” sussurrò riportando la sua attenzione alla strada che lentamente scorreva

Mi irrigidii maledicendo Alice in tutte le lingue del mondo, avrei dovuto bruciarlo quel vestito .. altro che accettare quel misero compromesso. Rimasi in silenzio incapace di procedere, non potevo certo confessarle il mio amore e inventare una bugia sarebbe stato controproducente

“Scusa .. non volevo essere indiscreta …  tu nemmeno mi conosci” mormorò debolmente

“non è per questo … è solo una situazione un po’ complicata … tutto qui …ma un giorno te ne parlerò” replicai sorridendole

Rimase un po’ stupita e mi osservò sottecchi  “Infondo non sei tanto male… “ dichiarò regalandomi il sorriso più dolce che i miei occhi avessero mai ammirato. Imbambolato non ebbi il coraggio di rispondere, temendo di non riuscire a contenere la felicità di cui il mio cuore era preda quel momento. Eppure quel silenzio che calò tra noi non celava alcun imbarazzo o tensione, ma probabilmente solo la medesima voglia di godere tranquillamente della compagnia dell’altro.

Quando giungemmo a scuola, troppo presto per i miei gusti, la vidi spalancare gli occhi, notando come l’attenzione si fosse concentrata sulla nostra macchina. Scesi immediatamente e andai ad aprirle la portiera offrendole una mano per aiutarla ad uscire dall’auto. Non pareva particolarmente a suo agio, da quanto avevo compreso di lei non gradiva trovarsi al centro dell’attenzione. Esitante afferrò la mia mano, attraverso la quale nuovamente una scossa elettrica si diffuse. Probabilmente anche lei l’aveva percepita in quanto tentò di ritirare la mano, ma istintivamente la mia presa divenne più salda impedendole di ritrarla. Quel contatto mi piaceva e sentivo il bisogno di protrarlo.

Sospirò pesantemente “Avevi ragione”

Ridacchiai teso “Su cosa?”

“Fanno davvero paura!” borbottò lanciando uno sguardo fugace al mucchio di ragazzi accalcati nel parcheggio  che di continuo sbirciavano nella nostra direzione con poca discrezione

Annui mesto e cercai di sfoggiare il mio sorriso più rassicurante, ma quando mise piede fuori dalla macchina mostrandosi alla massa di studenti, un intenso vociare proruppe invadendo la mia mente. Tutti quei pensieri su Bella, la mia Bella, furono peggiori di quelli dei miei incubi.  Non un solo studente che non facesse pensieri lascivi, la osservavano eccitati, affamati … tramortendomi e indignandomi.

Il mio respiro divenne affannoso a causa della furia e un ringhio si fece largo, tutto ciò avvenne in pochissimi istanti, ma di certo non sfuggì a lei che immaginando il problema utilizzò immediatamente il suo potere su di me bloccando quel vociare assillante e donandomi immediatamente sollievo

“Grazie” biascicai ancora stordito . Seppur non gradissi non poter controllare ciò che invadesse quelle menti perverse,  in quel momento l’intervento di Bella fu provvidenziale, non avrei resistito ancora per molto

“Edward?” mi chiamò dolcemente “Tutto bene?”

Annuì evitando i suoi occhi, mi sentivo uno sciocco per aver quasi perso il controllo “Si … andiamo in segreteria … qui urge un cambio di orari … non ti lascerò in balia di questi maniaci” esclamai mentre il mio sguardo furioso saettava tra i ragazzi che ancora imbambolati la osservavano.

Un unico pensiero vorticava in quel momento nella mia mente, ovvero quello di fare una strage di quei mocciosi che osavano anche solo posare gli occhi sul mio angelo. Ma dov’era Jasper quando avevo bisogno di lui? Mai come in quel momento necessitavo del suo potere calmante eppure di lui e dei miei fratelli non c’era traccia. Curioso mi guardai attorno, non potendo usufruire della mia capacità extra , alla loro ricerca. Ma parevano non essere nei paraggi. Finalmente arrivammo in segreteria, una piccola stanzetta giallo canarino in cui la signora Cope, la segretaria, scarabocchiava su dei moduli. Presi un respiro pronto alla mia recita,  per dare alla mia voce il tono più suadente possibile

“Signora Cope?” chiamai addolcendo la mia voce, sotto lo sguardo sbigottito di Isabella.

La donna alzò gli occhi e rimase folgorata come normalmente accadeva, però questa volta non ci sarebbero stati i suoi pensieri inopportuni a turbarmi. Iniziavo ad apprezzare quello scudo.

“Edward .. caro hai bisogno di qualcosa?” cinguettò sbattendo ripetutamente le palpebre

“Isabella Swan … è la nipote di Carlisle … mio padre dovrebbe aver effettuato l’iscrizione qualche giorno fa … e siamo venuti a ritirare i moduli”

Lo sguardo della signora saettò su Isabella che sorrise cordiale “Certo cara… Benvenuta … “

Recuperò alcuni fogli e diede le opportune spiegazioni a Bella sui moduli da far firmare ai professori, intanto io controllavo il suo orario nel tentativo di individuare le ore in comune con me o almeno con Alice che come noi era iscritta al terzo anno. Sbuffai notando che avevo parecchio lavoro da fare

“Signora Cope?” la chiamai nuovamente in tono suadente  “Ci sarebbe un problema con gli orari … Bella è molto timida e qui non conosce nessuno… potrebbe modificar e il suo orario in modo da fare combaciare le lezioni con le mie o con quelle di mia sorella Alice?” al termine della mia arringa sfoggiai il mio miglior sorriso ammaliatore.

Lo sguardo della povera donna divenne vacuo e le ci vollero non pochi minuti per riacquistare un minimo di lucidità, ma alla fine riuscii ad ottenere le modifiche necessarie per tenere Bella costantemente sorvegliata e al sicuro, purtroppo non tutte le ore poterono coincidere con le mie, ma dovetti accontentarmi. La signora Cope ormai era prossima all’infarto … le sarebbe bastato l’ultimo sorriso per darle il colpo di grazia e infondo quella povera donna non se lo meritava. Quando finalmente uscimmo dalla segreteria Isabella abbandonò totalmente l’espressione grave scoppiando in una cristallina risata, doveva essere stato tremendamente faticoso trattenersi dinanzi a quello spettacolo. Constatato che la prima ora era ormai perduta decidemmo di passare il rimanente tempo nel giardino a conversare.

“Sei stato tremendo … la povera signora Cope rischiava di collassare sotto i tuoi seducenti sorrisi” mi ammonì sghignazzando

“I miei sorrisi sono seducenti?” la rimbeccai fingendo ingenuità

Arcuò un sopracciglio “Come se non lo sapessi … “ mi scoccò un’occhiata di rimprovero “Ma ti devo ringraziare … non so come avrei fatto senza di te .. l’idea di passare tutte quelle ore da sola immersa negli umani non mi allettava … tutt’altro …”

Passammo l’ultima mezz’ora di libertà a chiacchierare di cose futili, seppur avessi tantissime domande da porle per il momento potevo accontentarmi, con il tempo si sarebbe fidata di me e mi avrebbe finalmente permesso di conoscerla, di comprendere i misteri che la sua mente ancora mi celava, di svelare a me quella parte di lei che taceva al mondo … forse per paura, forse per diffidenza … ciò che mi premeva maggiormente era però riuscire a riottenere da lei quel sorriso dolcissimo che in auto mi aveva incantato e poter ascoltare la sua limpida risata che come un coro di campanellini riusciva ad infondere allegria anche al mio cuore ormai non più muto.

Un cuore che ininterrottamente ripeteva il suo nome!

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Capitolo 24
*** Sorprese ***


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                   Quando un incontro ti cambia la vita

Terminate:  Quest'amore ...

Sorprese

 

Le ore di scuola corsero veloci e seppur non sempre potessi godere della compagnia della mia Bella non potevo certo lamentarmi. Alice era con lei tenendola al sicuro da tutti quegli umani, il mio unico rammarico era non poterle osservare tramite i pensieri, lo scudo di Bella era ancora attivo e lo sarebbe stato ancora per un po’, almeno sino a quando gli animi dei ragazzi della scuola non si fossero placati! Non potevo certo rischiare di fare una strage … anche se l’idea mi allettava non poco. Di certo si sarebbero meritati una sonora lezione per i pensieri lascivi che avevano osato fare sulla mia Bella!

Quando finalmente l’ultima ora giunse al termine mi recai fuori l’aula di letteratura dove Alice e Bella riponevano i libri nelle borse, probabilmente una visione di mia sorella doveva averla convinta a ritardare l’uscita dandomi il tempo di raggiungerle.

Forse avrei dovuto fare un bel regalo alla mia sorellina … il suo intervento stamane era stato provvidenziale. Dallo sguardo che mi lanciò immaginai avesse apprezzato l’idea.

“Ancora qui?” chiesi sorridendo beffardo

Alice si finse indispettita e recuperando le sue cose di scatto abbandonò l’aula lasciandomi in dolce compagnia. Bella dal canto suo osservava la sagoma del folletto allontanarsi, leggermente perplessa.

“cosa pensi?” domandai di impulso

“Tua sorella è davvero strana… fino a qualche minuto fa era il ritratto della gioia “ replicò accigliata

“Avrà avuto qualche  visione” ipotizzai evitando di esporle le mie ipotesi

“probabilmente sull’enorme quantità di abiti che vorrà acquistare questo pomeriggio al centro commerciale” sospirò leggermente contrariata scuotendo la testa

Ridacchiai “Deduco che lo shopping non sia tra le tue priorità …”

Si imbronciò “diciamo che Odio fare compre … ma tu sorella non pare apprezzare l’idea”  concluse scrollando le spalle in segno di resa

sogghignai divertito dell’espressione inorridita dipinta sul suo volto e le feci cenno di seguirmi per raggiungere gli altri. Intanto nella mia mente vagliavo l’ipotesi di unirmi anche io al giro di shopping, magari inventando qualche banale scusa, un acquisto improvvisato o un servizio a Seattle …

“Si si Eddy … nel centro commerciale dove andremo troverai il negozio di cellulari di cui hai bisogno” borbottò mia sorella quando le fummo accanto.

La osservai perplesso, purtroppo per me senza il mio dono seguire Alice diveniva un’ardua impresa. Quindi mi limitai ad annuire cercando di fidarmi di lei … cosa assai complicata conoscendo la sua follia. Mi avviai verso la mia Volvo e notai Bella titubante, indecisa se seguirmi oppure andare dalle altre. Mi fece sorridere … forse la mia presenza non le era più tanto sgradita! Che stessimo facendo dei passi avanti? Era ciò che realmente speravo ..

Naturalmente il malefico folletto, con la collaborazione di Rose – perché in quella casa tutti aspiravano al ruolo di cupido – presero in mano la situazione afferrando Bella e trascinandola nella mia Volvo. La invitarono a sedersi accanto a me con la  misera scusa di dover portare avanti un’importante conversazione sul nuovo negozio Armani aperto in centro, e quindi le mie adorate sorelle ritenevano opportuno sedere accanto sul sediolino di dietro. Come se con l’udito di noi vampiri fosse necessaria tale vicinanza per poter chiacchierare.

Come avevo potuto affidarmi a tali impiastri? Fortuna volle che Isabella fosse la creatura più ingenua di questo mondo e che per qualche arcano motivo credesse ad ogni sillaba proferita da Alice, che con i suoi occhietti da cerbiatti riusciva a placare ogni sua protesta!

 Come aveva fatto a sopravvivere a Volterra io davvero non sapevo spiegarmelo! Tanto che iniziai anche a sospettare che i Volturi non fossero poi così temibili. Eppure quella sua ingenuità, la dolcezza con cui acconsentiva ad ogni richiesta, anche la più assurda – e in questo le mie sorelle erano delle maestre – mi inteneriva, rendendomi ancora più succube della sua persona. Il mio cuore era sempre più inevitabilmente incatenato a lei … speravo solo decidesse di farne buon uso, visto che ormai le apparteneva.

Sospirai sommessamente, turbato dai miei stessi pensieri. Cosa avrei fatto se lei non mi avesse accettato?

“Posso?” la voce che avrei voluto poter udire in eterno mi ridestò. Mi voltai verso di lei con aria interrogativa, troppo assorto nei miei pensieri non avevo seguito il discorso

“Posso inserire il cd?” ribadii mesta notando la mia titubanza.

Annui sorridendole notando il cd tra le sue mani, quello con le mie melodie che dopo qualche istante si diffusero nell’abitacolo ricreando quella pace che quella stessa mattina aveva accompagnato il nostro viaggio in auto , se non fosse stato per la presenza delle mie sorelle i cui pensieri fantasticavano sull’abito che Bella avrebbe potuto indossare al nostro matrimonio sarebbe stato ancora più gradevole.

Un momento …

Pensieri?

Matrimonio?

Mi voltai facendo scorrere il mio sguardo accigliato tra Isabella e le mie sorelle.

“Mi hai liberato dallo scudo?” chiesi frastornato

Annuì “Non siamo più a scuola .. pensavo preferissi poter continuare le tue mute conversazioni con Alice” replicò mesta

Quindi le aveva notate … “Ehm … grazie” balbettai.

Le risatine delle mie sorelle mi rammentarono un nuovo particolare “ Smettetela con queste sciocchezze! Non vi pare di correre un po’ troppo con la fantasia?” le ammonii

Loro sbuffarono contrariate sotto lo sguardo sempre più curioso e perplesso di Bella, la vidi mordicchiarsi il labbro, probabilmente intenzionata a chiedere spiegazioni ma troppo imbarazzata per procedere. E di certo non le avrei detto ciò che nella mente delle mie sorella avevo potuto osservare … anche se l’immagine di Bella con quel meraviglioso vestito da sposa era esaltante e ammaliante. Sospirai nuovamente … l’amore mi faceva uno strano effetto .. ormai mi pareva di essere un comunissimo ragazzino innamorato che si perdeva in mille sospiri.

“Eddy Eddy .. ammetti che quell’immagine ti aggradava più del lecito!!” mi ammonì scherzosamente Alice

“Che immagine?” chiese Bella facendo prevalere la sua curiosità.

Mi irrigidii in attesa di una risposta di mia sorella con la speranza non decidesse di far danno

“Ho avuto una visione sul matrimonio di Edward!” rispose mostrando un sorriso entusiasta. Non ebbi nemmeno il tempo di osservare la reazione di Bella che mi voltai verso il malefico folletto

“Visione?” urlai frenando di botto la macchina e osservandola con gli occhi sgranati mentre lei prontamente mi rise in faccia

“Edward” urlò infuriata Rose a cui si era rovinata l’acconciatura a causa della brusca frenata. Ma non me ne curai … avevo altro a cui pensare.

“Non sapevo ti sposassi” replicò Bella scrutandomi e mi parve notare un cenno di delusione nel suo tono

“in realtà nemmeno io” risposi mesto non staccando gli occhi dal folletto che mi osservava con aria maliziosa e cantava l’inno giapponese per tenermi distante dai suoi pensieri.

*non era una visione … mi dispiace deluderti … l’ho detto solo per osservare la reazione di Isabella .. e mi pare non abbia gradito la notizia! Non credi?*

Le ringhiai contro infuriato per avermi illuso ed essersi burlata di me “Malefico folletto … la prossima volta nulla mi impedirà di dar fuoco a tutto il tuo armadio” sibilai minaccioso mentre rimettevo in moto l’auto e mi reinserivo nella carreggiata.

“Chi è la fortunata? La vampira di Volterra?” domandò ingenuamente Isabella rivolgendomi uno sguardo particolarmente interessato

“Alice non ha avuto nessuna visione … si sta solo divertendo a farmi perdere la pazienza” borbottai indignato

“Eddy quanto sei pesante … in compenso ti ho mostrato delle bellissime immagini …” sogghignò la creatura malefica

Sbuffai contrariato “Per favore Alice … smettila di darmi il tormento … credo di aver già abbastanza problemi!” mormorai afflitto mentre ponderavo l’idea di fare un bel falò

“Voi due siete realmente insopportabili … è impossibile seguire i vostri discorsi!!” sbottò Bella rivolgendoci uno sguardo truce

“Scusa … ma ti assicuro che io ne farei davvero a meno delle chiacchierate mentali con quella sadica di una vampira”

Isabella corrugò la fronte scettica e si voltò nervosamente verso il finestrino non rivolgendomi più la parola fino all’arrivo al centro commerciale.

Se c’era un Dio doveva odiarmi davvero tanto per punirmi in tal modo. Iniziavo davvero a domandarmi cosa avevo mai fatto per meritarmi tutto ciò …

Quando finalmente giungemmo all’immenso centro commerciale ero nervoso come non mai, neanche il tempo di parcheggiare che le mie sorelle si catapultarono fuori dall’auto sotto lo sguardo allucinato mio e di Bella, ormai rassegnati all’idea di ore ed ore di estenuante shopping. Scendemmo con calma e le raggiungemmo all’entrata sempre senza proferire parola

“Alice … cerca di non esagerare per favore … non voglio girare tutti i negozi del centro commerciale” sbottai

“E chi ti ha detto che devi girare per negozi con noi? Tu hai già un compito …” replicò mesta

La guardai truce, non solo avevo litigato con Isabella per colpa sua, ora non voleva nemmeno darmi la possibilità di chiarire??? Stavo per ribattere ma lei mi precedette

“Tu devi accompagnare Isabella al negozio di cellulari … ancora non ne ha uno e visto che tu devi controllare se è arrivato quel modello che ti interessa ne approfitterai anche per darle un qualche consiglio” continuò scaltra

“E i vestiti?” chiese Bella osservandola incredula

“a quelli penseremo io e Rose … tu saresti solo d’intralcio .. non  faresti che lamentarti!”

Detto ciò le mie due “adorate” sorelle si allontanarono lasciandoci a bocca aperta.

Ringrazio immensamente le 12 persone che hanno commentato
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Manu
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Capitolo 25
*** Kiss ***


Mie Fan Fiction

Kiss
(Il bacio di Hayez)



Strabuzzò gli occhi e continuò ad osservarle fino a quando non si furono allontanate “Tu lo sapevi?” bofonchiò

“Assolutamente no … Alice che rinuncia a trascinare qualcuno in giro per negozi e utilizzarla come bambolina da acconciare ha dell’incredibile” biascicai tra il confuso e il divertito

Annuì “Avrà in mente qualcosa?” domandò lei in evidente stato di preoccupazione. E come darle torto … Alice sapeva essere spaventosa a volte e io spesso avevo potuto constatarlo sulla mia pelle

“Noto che inizi a comprendere come funziona il cervellino del piccolo folletto!” ghignai

“Già … meglio avviarci verso questo negozio di cellulari … “ e iniziò a camminare lasciandomi indietro. A quanto pareva era ancora arrabbiata e io continuavo a non comprenderne il motivo.

La seguii velocemente e afferrandole il polso la costrinsi a fermarsi “Posso sapere il motivo di questo trattamento?” domandai irritato.

Mi squadrò con uno sguardo sprezzante “non so a cosa ti riferisci!”

“Mi stai praticamente incenerendo con lo sguardo da quando abbiamo discusso in macchina! E non ne vedo il motivo … stavamo chiacchierando e Alice come al solito si divertiva a fare il cupido …”

Arcuò un sopracciglio “Cupido?”

Sospirai sommessamente “Sta progettando un matrimonio che non avrà mai luogo .. “ quel folletto sarebbe stata la mia rovina

Il suo sguardo si addolcì “Perché?”

Mi avviai verso la panchina vicina e mi accomodai, non che avessi bisogno di sedermi ma avevo la sensazione che quella discussione si sarebbe protratta a lungo … e bisognava sempre mantenere le apparenze. Soprattutto in un centro commerciale pieno di umani

Mi presi la testa tra le mani sconfortato “perché la “vampira di Volterra”” mimai le virgolette “non è interessata a me … a quanto pare ama un altro o lo ha amato .. io non ci capisco più nulla! E inizio a pensare che sia il caso di perderci le speranze ed arrendermi all’evidenza … lei non mi ama!”

Sentii la sua mano appoggiarsi sul mio braccio e istintivamente alzai gli occhi verso di lei. La sua espressione addolorata mi causò una fitta allo stomaco … era triste per me? Per il mio amore non corrisposto? Continuai ad osservarla senza distogliere lo sguardo.

Sospirò pesantemente “Mi dispiace Edward … ti assicuro che comprendo a pieno il tuo stato” mormorò addolorata

Non riuscii a trattenere oltre la mia curiosità “Qual è la tua storia? Sono sicuro non sia tutto quello che ci hai raccontato insieme a Jasper” domandai mesto. Cosa avrei dato per sapere finalmente l’identità di quel Joshua, neppure le rassicurazioni di mio fratello erano state in grado di eliminare quel tarlo che costantemente riemergeva nei miei pensieri

Sorrise beffarda “Abbiamo sorvolato una parte …”

“Importante?”

“Si … molto importante” mugugnò nuovamente preda della malinconia.

“Me ne parlerai un giorno?” insistetti. Io avevo bisogno si sapere …

Annuì sorridendomi “Un giorno forse …”

“Ci conto …”

Restammo in silenzio ognuno perso nei suoi pensieri, e a me non sarebbe dispiaciuto poter frugare anche nei suoi, ma naturalmente il suo scudo me lo impediva. Probabilmente non mi avrebbe mai permesso di leggere la sua mente ..

“credo sia ora di andare … se non effettuiamo l’unico compito che Alice ci ha assegnato credo che ci farà patire le pene dell’inferno” dichiarò fingendosi terrorizzata da quella prospettiva.

Ridacchiai pensando che probabilmente l’unico intento di Alice fosse quello di farci chiarire. Ci alzammo dalla panchina dirigendoci verso il negozio prestabilito. Passammo lì più di un’ora a curiosare tra i vari modelli di cellulari dei quali Bella non capiva assolutamente nulla. Continuava a rigirarseli tra le mani con un’aria annoiata. A quanto pareva a Volterra non ne aveva mai posseduto uno … diceva che non avendo nessuno da chiamare non se ne era mai interessata. Alla fine optammo per un cellulare ultima generazione e io mi offrii gentilmente si spiegarle il funzionamento una volta giunti a casa, non ne parve particolarmente entusiata … al contrario continuava a maledire Alice e le sue balorde idee.

Effettivamente il cellulare non era poi così necessario, Isabella era sempre in compagnia di uno di noi … ma preferii non oppormi! Il folletto poteva aver avuto qualche visioni … e oltretutto non era mia intenzione inimicarmi la malefica creaturina .. se averla come alleata era una tortura non osavo immaginare cosa poteva significare averla come nemica.

Quando finalmente mettemmo piede fuori dal negozio lei emise un sospiro di sollievo

Sogghignai divertito nel constatare quell’ inspiegabile avversione per le tecnologie “è un ottimo cellulare … dovresti essere contenta”

“non sono un’amante di quegli arnesi elettronici … diciamo che a Volterra l’unico luogo di mio gradimento era la biblioteca … preferisco immergermi tra gli scaffali polverosi! È molto più gratificante” concluse e rammentai il nostro incontro in biblioteca

“Ricordo … credi io stia ancora giocando con il fuoco?” borbottai imitando la sua voce

In risposta mi fulminò con lo sguardo “Attento Cullen .. ti assicuro che per quanto io possa apparire tranquilla so essere abbastanza pericolosa. Non ero a caso la pupilla di Aro!” sibilò avvicinandosi pericolosamente a me. Ebbi un fremito percependo il suo respiro freddo così vicino al mio volto e fu difficile trattenermi dall’azzerare le distanze tra le nostre labbra.

Notandomi imbambolato mi rivolse un sorriso di sfida e si dileguò dirigendosi verso una vetrina. Mi ci volle qualche minuto per recuperare un certo contegno e raggiungerla con finta indifferenza … mentre nella mia mente continuavano a vorticare le immagini delle mie labbra finalmente sulle sue.

Dannazione … mancava ben poco prima che perdessi il controllo del mio corpo! La sua vicinanza mi destabilizzava totalmente, lasciandomi navigare in un mare di sensazioni nuove e meravigliose che annebbiavano il mio cervello …

Mi avvicinai disinvolto “Se vuoi possiamo passare in libreria … potresti rimpinguare la libreria nella tua stanza! Da quando ti sei trasferita ancora non hai acquistato nulla di tuo!” l’ammonii scherzosamente

Sembrò rimuginare sulla mia proposta “Effettivamente vorrei qualche nuovo libro e qualche cd …” disse mentre si picchiettava l’indice sulle labbra attirando su di esse nuovamente la mia attenzione e i miei desideri.

Per scacciare via quei pensieri la trascinai nella zona assegnata alle librerie e alla musica, vi erano più di cinquanta negozi di libri e cd, nei quali era possibile trovare ogni genere esistente. Erano provvisti di ogni cosa si potesse desiderare, da edizioni antiche alle opere più moderne. Un vero paradiso … seppur temessi non fosse abbastanza rispetto alla magnifica biblioteca dei Volturi … ma in caso di necessità avrei provveduto io stesso a preoccuparle ciò che cercava. Passammo un pomeriggio meraviglioso, non ero mai riuscita a vederla così allegra e spensierata. Ammirava i negozi e discutevamo dei nostri gusti … il mio fu un vero e proprio interrogatorio, non riuscivo a non poterle domande, pur essendo per lo più banali io ero realmente interessato a conoscere quei dettagli: dal suo colore preferito, i suoi libri prediletti, le sue occupazioni a Volterra … le sue amicizie.

Prestai attenzione a non fare mai il nome di Joshua non volendo ferirla ulteriormente … e in parte per non indugiare su di un dettaglio che mi doleva non poco.

“Credi che Alice ci stia cercando?? Ormai è tardi!” chiese notando l’ora

Mi osservai attorno alla ricerca del piccolo folletto e della sua compare di follie, ma non riuscii ad individuare i loro pensieri, segno che dovevano essere abbastanza distanti.

“Forse sarebbe il caso di tornare alla macchina … le attenderemo lì! Alice spegne il cellulare quando si dedica allo shopping … dice che non vuole essere assolutamente disturbata” le comunicai imitando la vocina di mia sorella e provocando le risa di entrambi

“Sei molto più bella quando ridi … dovresti farlo più spesso!” mi lasciai sfuggire mordendomi immediatamente la lingua.

Si irrigidii e mi osservò torva “Cullen non prenderti gioco di me!”

Sbuffai esasperato “Potresti smettere di chiamarmi Cullen? Io ho un nome!!!”

“ok … Eddy” ribatté

No … non anche lei con quei soprannomi insulsi, mi bastava Emmett “Piccola … questi nomignoli non sono di mio gradimento” replicai indignato

Strabuzzò gli occhi “Piccola?? “

Ghignai soddisfatto “Si si .. Piccola è un nome che ti si addice .. essendo tu piccola e indifesa !”

Mi fulminò con uno sguardo … e se gli sguardi potessero uccidere quello lo avrebbe fatto di certo… di Edward sarebbe rimasto nulla oltre un cumulo di cenere

“Tu .. piccolo vampiretto svampito osa chiamarmi nuovamente in quel modo e non risponderò più delle mie azioni”

“è cosa faresti se mi è dato saperlo?” la stuzzicai

Si avvicinò ancora più a me, tanto che potevo ben percepire il suo respiro freddo sulle mie labbra, in quel momento dimenticai ogni cosa. Dimenticai di Joshua, dimenticai i Volturi, dimenticai i problemi e le domande che di continuo vorticavano nella mia mente e che per ora non trovavano una risposta.

Solo io e lei.

L’afferrai prontamente per la vita, attirandola verso di me, azzerando totalmente la distanza tra i nostri corpi e avventandomi sulle sue labbra che tanto agognavo.


Ringrazio immensamente le 21 persone che hanno commentato
non immaginate come mi fa piacere leggere i vostri commenti!!
Oltretutto non ho mai ricevuto tanti commenti per un solo capitolo e sto DECISAMENTE GONGOLANDO
Mi dispiace non poter rispondere personalmente ad ognuno ma già trovare il tempo per scrivere il capitolo è stato complicato!
ma provvederò a recuperare la prossima volta!

Grazie anche alle 160 persone che hanno aggiunto questa storia tra i preferiti
e le 65 tra le storie seguite!
kiss
Manu
Fermatevi per un commentino pleaseeeee mi farebbe piacerissimo

PS : DIMENTICAVO
posto un link su quello che dovrebbe essere Joshua


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Capitolo 26
*** Ti amo ... ***


Mie Fan Fiction




Vi scongiuro di non uccidermi!!!!!! Ve ne prego .. sono ancora giovane! cmq
1: La ff è quasi terminata .. credo non manchino molti chappy hihihihi
2: Spoiler a fine pagina!
Passiamo ai commentini hihihihihihihihihi



Bauci_Selvi: ahahahahahahahaahah XD lo so sono sadica!!!! credo che a fine di questo capitolo cercherai di uccidermi! inizio a preparare i bagagli per scappare su di un'isola deserta ahahaha
stezietta w: oddio! addirittura? non mi merito la galeraaa ... sono ancora giovane!! ho solo 22 anni ç_ç abbiate pietà di me
damaristich: ahahahaha lo so! per questo l'ho scelto come Joshua ... è un gran bel pezzo di fanciullo!!! XD
flazzy cullen: hai deciso chi preferisci tra i due?? bhe effettivamente è una scelta complicata .. anche se devo ammettere che io preferisco Tom Welling hihihhihi
_zafry_: schiaffetto??? nu nu nu XD ahahahahahahah
simo87: ma io sono diperata!! il forum è ancora giù!!! ç_ç e non ho nemmeno i contatti delle ragazze mi mandare la storia ... sigh sob .. mi dispiace tantissimo lasciare le cose a metà! ç_ç
xtina88: nel prossimo capitolo apparirà una persona che svelerà l'arcano mistero XD
gerby88: ho cercato di postare il prima possibile .. ^^ non credo di avervi fatto aspettare molto ... solo che lo studio mi occupa non poco tempo uff ç_ç me disperata
Frafra9: Alice? hihihihihi in giro a vagliare le opzioni del futuro come al solito XD mentre annega nei suoi acquisti naturalmente!
Ele_Cullen: grazieeee mille per i complimenti! diciamo che eddino è stato un tantino impulsivo!!!
ely4890: ed eccomi con il nuovo chappy chappinoso XD un bel parto è stato! hihihih
Goten: grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeee ahahahah diciamo che un pò tutti erano in attesa di questo benedetto bacio hihihihhihihi
SIRYA95: ciaooooooooo!!! ma certooooo mi farebbe piacerissimoooooo ... il mio indirizzo è i_sil@hotmail.it ( --- > per chiunque volesse aggiungermi ^^)
Nessie95: grazieeee mille!!! *___* me commossa per tutti questi complimenti!!!
pingu_bella,: alla fine anche lui ha ceduto ... povero ragazzo XD non ne poteva + di aspettare
micino: grazieeeeeee!!! ecco il new chappy!!! kiss
LadySile: dei dubbi?? perchè?? XD
lazzari: ahahahahah diciamo che Isabella fa tanto la dura ma alla fine è uno zuccherino .. solo tanto tormentata dai sensi di colpa
lory_lost_in_her_dreams: grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee *_______________*
Uchiha_chan: davvero???? hihihihihihi che idea hai? me curiosissima
Lorelaine86: in verità fgaceva bene a farsi le paranoie! ahahahahahahah XD povero eddino
Valle89: su su che sono brava e posto sempre veloce veloce! mica vi faccio aspettare molto? ç_ç


Ti Amo …

Le mie labbra finalmente sulle sue … per quanto avevo atteso quel momento?

La strinsi a me spasmodicamente, senza curarmi della forza, necessitavo di quel contatto ormai per troppo tempo agognato. Non mi curai di riflettere sulla mia azioni … sulle conseguenze che poi avrebbe riportato!

In quel momento nulla mi interessava al di fuori di lei …

Solo io e lei …

Il mondo attorno era svanito …

Lambì le sue labbra estasiato dal tumulto di sensazioni che prendevano possesso del mio corpo e della mia mente, trasformando quel bacio, da casto e dolce che fu all’inizio, a passionale, tanto che le mie braccia si strinsero attorno a lei con foga, come per impedire un suo allontanamento. Mentre le sue mani si insinuavano nei mie capelli accarezzandoli dolcemente attirandomi a se.

I nostri corpi stretti in un abbraccio appassionato e tormentato …

Quelle labbra morbide e dal sapore dolce … misto al profumo di fresie che tanto mi aveva incantato e che ora per la vicinanza mi stordita piacevolmente.

Non mi stava respingendo … ma al contrario ricambiava con il mio stesso ardore e la stessa frenesia

Non so quanto tempo trascorse …

Non so per quanto si protrasse quel bacio …

Ma per quel che mi riguardava … quello era il paradiso.

Ogni tassello era ormai al suo posto e per la prima volta nella mia lunga esistenza di solitudine mi sentivo … Completo!!! Perché lei .. il piccolo angelo stretto nel mio abbraccio era divenuta una parte di me!

Una parte fondamentale del mio essere … dalla quale non potevo e non volevo separarmi!

Ma come ogni cosa bella è destinata a finire e Isabella si staccò da me – troppo presto per i miei gusti.

La osservai in attesa di una sua reazione, aveva risposto al bacio con impeto quindi non doveva esserle dispiaciuto, ma continuava a tenere la testa bassa e ad evitare il mio sguardo. E questo non era certo un buon presagio. Decisi che era tempo di interrompere l’imbarazzante silenzio calato su di noi e dopo aver preso un bel respiro, nel vano tentativo di placare la mia ansia e riprendere il controllo, diedi inizio alla mia confessione

“Ti ho parlato di quella vampira di Volterra .. ricordi?” esitai aspettando un suo cenno di assenso che non tardo ad arrivare, anche se notai uno strano sussulto alle mie parole “Isabella .. Sei tu che hai rapito il mio cuore … sei tu la mia perpetua fonte di ispirazione .. il mio sogno, il mio delirio … tu la mia dannazione e la mia salvezza. Tu colei che desidero più di ogni altra cosa, te che voglio come mia compagna per l’eternità! Dal primo istante che il tuo profumo è giunto a me sono stato ammaliato dalla tua figura … e conoscerti giorno per giorno, vedere la tua dolcezza e la tua accondiscendenza anche alle proposte assurde delle mie sorelle per non dare a loro dispiacere, il tuo giocare con Emmett, l’affetto fraterno che ti lega a Jasper … io … sono stato completamente catturato! E il mio cuore ora appartiene a te e a te soltanto! L’unica donna che in un secolo ha destato la mia attenzione! Isabella … io ti amo!” parlai tutto d’un fiato liberandomi del peso opprimente di quella confessione che da troppo afferrando le sua mani e stringendole tra le mie.

Si irrigidì … ma non si mosse

Attesi interminabili istanti, preda dell’agitazione e del timore

Perché non rispondeva?

Perché non proferiva parola?

Perché continuava a tenere lo sguardo basso rifiutandosi anche di guardarmi?

“Isabella ti prego … parlami! Dimmi ciò che pensi … ti supplico” la implorai in preda all’agitazione in attesa di una risposta che sapevo non avrei voluto ascoltare … ma che ormai era inevitabile.

“Edward … io non posso .. io sono sposata … non posso! Io gli ho promesso amore eterno .. gli ho detto che sarei stata per sempre sua e di nessun altro …” piagnucolò prima di correre via da me, sfilando bruscamente le sue mani dalle mie.

Rimasi impietrito sul posto, congelato da quelle parole! Non capivo più nulla … tutto attorno a me appariva sfocato. La voce di Alice che ormai era accanto a me era poco più che un sussurro … come un eco lontano!

Mi sentivo vuoto … mi sentivo perso! Distrutto come mai prima di allora!

Poco compresi di ciò che attorno a me accadeva …

Fui strattonato dalle mie sorelle che trascinarono il mio corpo inerme fino all’auto poco distante, caricandomi in macchina. Non opposi resistenza …

Non ne avevo la forza …

“Dannazione Edward … non avresti dovuto essere tanto impulsivo” il rimprovero di Alice mi colpì come uno schiaffo! Avevo sbagliato … avevo nuovamente sbagliato

Non chiesi dove lei fosse! Non posi domande … seppur nella mia mente ne vorticassero milioni … tanto da saturare tutta quella capacità che la mente di un vampiro era in grado di utilizzare. Ma più di tutte due parole riecheggiavano senza controllo

“sono sposata”

Come poteva essere accaduto? Chi era? Joshua? Ma allora le parole di Jasper ? perché incoraggiarmi sapendo una cosa simile? Perché illudermi di una possibilità inesistente? Perché schiacciarmi solo ora sotto il peso di una consapevolezza tanto atroce … lei non era mia e non lo sarebbe mai stata…

Lei era di un altro …

Lei non mi amava …

E di me ora cosa restava?

Il nulla … perché era ciò che ormai regnava sovrano dentro di me!

“Edward alzati .. siamo arrivati a casa! Vedrai tutto si aggiusterà … non puoi ridurti così! Ti prego!!” le suppliche di Alice non mi scalfirono …

Non risposi …

“Emmett corri” il folletto invocò disperato l’aiuto di nostro fratello che accorse immediatamente e sobbalzò notando lo stato di catatonia in cui mi ero rifugiato per nascondermi dal dolore.

Non so quali furono le sue parole … non riuscii a percepire oltre

Solo il nulla … solo il flebile ricordo di due braccia che mi tiravano fuori dall’abitacolo poggiandomi su di un piano morbido .. un letto ipotizzai! Ma non me ne curai!

Ero in un mondo mio … Avvolto dal torpore …

Quasi come un sogno … seppur noi vampiri non ne fossimo capaci

Ma allora dov’ero realmente?

“Carlisle è in stato di shock … “ delle urla si diffondevano ma mi era difficile riuscire a distinguere quel gran numero di voci

“Alice vedi qualcosa? “

“Forse dovremmo avvisarlo … credi ci senta?”

“Potrebbe peggiorare la situazione!”

“Lasciatemi sola con lui… sono convinta possa sentirmi …”

Passi che si allontanavano, pensieri ansiosi e una porta sbattuta

“Edward … so che puoi sentirmi … come so che hai bisogno di tempo! Tra qualche giorno sarai nuovamente in piedi … ma prima devo comunicarti una notizia … “ esitò prendendo un lungo respiro

“Isabella è partita per Volterra …”

Ringrazio immensamente le 22 persone che hanno commentato
non immaginate come mi fa piacere leggere i vostri commenti!!
Oltretutto non ho mai ricevuto tanti commenti per un solo capitolo e sto DECISAMENTE GONGOLANDO!! me contenta come una pasqua!! hihihihhihihi
è estremamente gratificante poter leggere i vostri commenti e vi ringrazio con tutto il cuore!
Mi dispiace non poter rispondere personalmente ad ognuno ma già trovare il tempo per scrivere il capitolo è stato complicato!
ma provvederò a recuperare la prossima volta!

Grazie anche alle 165 persone che hanno aggiunto questa storia tra i preferiti
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Manu
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Spoiler:

"Io ero con loro quando l'hanno salvata ... "


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Capitolo 27
*** Visite ***


Ed eccovi il nuovo capitolo ... oggi purtroppo non posso rispondere ai vostri meravigliosi commenti perchè non ho il tempo, anche il chappy è stato scritto velocemente! uff ... ma non volevo lasciarvi per troppo tempo in attesa degli sviluppi della storia

vi ringrazio ancora per i commenti .. non avete idea che gioia per me poterne leggere così tanti ... per non parlare delle risate che mi sono fatta XD 

ma vi sembra giusto minacciarmi ??? siete perfide ahahahahaahhaahahahahah 

kisssss

Manu

Visite

A Volterra

“In questo modo non si risolverà nulla … non puoi incolparti per ciò che è accaduto! La tua non è vita .. ti trascini in un’eternità che per te non ha senso! O almeno non lo aveva da tempo!  …” l’ammonì lui urlando. Disperato per la sorte di colei che era sempre stata come una sorella …

Lei si limitò ad abbassare lo sguardo consapevole della veridicità di tali parole …

“Io ho sentito le tue emozioni quei giorni a Volterra … e ho percepito il cambiamento che la sua vicinanza ti ha portato! La Bella della guardia non eri tu … non sei tu! “ continuò lui

“Io … Mi sento spezzata a  metà … una parte desidera correre da Edward e ricambiare quel bacio e quelle parole … ma … come posso fare questo a Joshua!? Come?” domandò in preda ai singhiozzi, ogni qualvolta quel nome veniva pronunciato la ferita nel suo petto si riapriva e le immagini di quei giorni di agonia ritornavano a galla stordendola

“La tua è solo paura”

“E me ne faresti una colpa? Ho amato e ho perso … ho amato e il mio cuore si è distrutto … e ora? Cosa resta di quella ragazza spensierata e solare? Cosa resta di colei che credeva nell’amore eterno? Io ho promesso che lo avrei amato per sempre … lui e solo lui!” terminò addolcendo il tono

“credo che quella promessa sia stata già infranta!”

 

 

Casa Cullen

 

“Isabella è partita per Volterra”

Il mio cuore morto a quelle parole parve disintegrarsi del tutto …

Lei .. la mia ragione di vita era fuggita da me? Lei a cui avevo donato il mio cuore era scappata senza alcuna spiegazione?

“Edward … Jasper è partito con lei … si è solo presa una piccola pausa per riflettere e ne ha approfittato per andare a Volterra annunciando il suo probabile abbandono della guardia” continuò allarmata notando le espressioni di dolore sul mio volto

Probabile? Vi era quindi una possibilità che non tornasse?

Quella terribile ipotesi non riuscivo nemmeno ad immaginarla … la mia irruenza e avventatezza aveva distrutto le uniche possibilità che avevo di essere felice …

Avevo annientato tutto con quel bacio …

“Adesso ti lascio … so che non sei abbastanza lucido per parlarne .. ma sappi che ci sono molte possibilità lei torni .. per ora il futuro è ancora incerto .. è piena di dubbi! Quel bacio l’ha scossa … e … te ne parlerà lei! Perché in ogni caso tornerà a Forks … anche solo per salutarci!” esitò sospirando afflitta  “adesso riposa …”

Percepii la porta aprirsi e la voce di mia sorella giungermi in un sussurro

“Lei ti ama … ma è troppo buona o troppo stupida per infrangere la sua promessa! Ed in questo i sensi di colpa non aiutano!” terminò prima di richiudersi la porta alle spalle

Non compresi appieno il significato di quelle parole … non riuscivo a darvi un senso! Se mi amava per quale motivo era fuggita da me? Qual’era quella maledetta promessa che le impediva di donarsi a me? Perché quel bellissimo angelo voleva abbandonarmi?

Cosa di me sarebbe rimasto in quel caso?

Cosa di Edward Cullen sarebbe rimasto al suo abbandono … il mio cuore infranto e dolorante avrebbe sopportato un’eternità distante da lei?

No … per quanto folle potesse sembrare sarei corso sino a Volterra … non avrei permesso ad una stupida promessa di rovinare il mio e il suo futuro! Se realmente per me provava amore avrei fatto ogni cosa. Non l’avrei lasciata fuggire da me …

E con quei pensieri i giorni trascorsero … la mia mente pian piano recuperava la lucidità ma la voglia di abbandonare quella stanza non c’era …

Dentro di me il terrore di rivedere Jasper a casa … solo lui! Senza la mia Bella e scoprire così la sua decisione! Non volevo … preferivo crogiolarmi nell’incoscienza ed illudermi in un suo ritorno!

Passarono così due giorni da quel fatidico bacio… due interminabili giorni in cui il torpore regnò sovrano!

Due giorni senza ricevere sue notizie …

Due giorni a tormentarmi per quel mio gesto che probabilmente aveva posto fine a quel meraviglioso sogno che mi aveva avvolto. Ma questa volta però non ci sarebbe stata quella grigia esistenza che prima del suo incontro mi avvolgeva … ora le fiamme dell’inferno avrebbero dilaniato la mia anima … sarei stato distrutto dal pensiero di aver conosciuto il paradiso ed averlo perduto.

Perché non vi era paradiso per me se non con lei …

Sentii la porta spalancarsi e ne fui sorpreso, in quei due giorni nessuno aveva osato invadere il mio spazio, tutti comprendevano la mia esigenza di restare isolato, per riflettere ma soprattutto per attendere il suo ritorno … nella speranza tornasse realmente.

“Edward” una voce conosciuta mi ridestò

“Edward , ma cosa è accaduto?” continuò imperterrita infastidendomi più del dovuto.

“Tanya, gradirei non facessi irruzione nella mia stanza senza bussare” replicai atono mentre mi rialzavo dal letto. Avevo dimenticato del suo arrivo che purtroppo era capitato in un momento poco opportuno e non avevo alcuna intenzione di sopportare la sua presenza già normalmente sgradita.

Mi diressi verso la porta pronto ad uscire di casa alla ricerca di un luogo tranquillo, così senza aggiungere altro mi allontanai.

*Mi dispiace Edward … ma sai com’è Tanya! Non ha voluto sentire ragioni* il pensiero di mia sorella mi raggiunse immediatamente

Scesi nel salone dove vi trovai l’intero clan di Denali, salutai con un cenno tutti i presenti,  i cui pensieri preoccupati non tardarono a giungere. Nelle loro menti potevo osservare il mio volto e di certo non potevo dar loro torto .. ero ridotto peggio di uno straccio. Ma in quel momento non me ne curai … il mio pensiero era solo Isabella.

Rivederla il mio unico desiderio ….

Mi voltai verso mia sorella esprimendole una muta domanda, ero sicuro stesse vagliando le possibilità del futuro di Isabella e se anche l’avesse bloccata non poteva non aver parlato con Jasper.

La sua risposta non tardò ad arrivare

*Chiameranno tra qualche ora … credo sia opportuno che tu resti a casa! Potrai udire le notizie con le tue orecchie* mi consiglio

Annui impercettibilmente e restai nel salone a scambiare i soliti convenevoli, sotto gli sguardi e i pensieri irritanti di Tanya. Purtroppo per me non avevo modo di distrarla a causa dell’assenza di Jasper, normalmente era suo compito placare i bollenti spiriti della vampira … ma senza di lui temevo addirittura l’idea di andare a fare la doccia. L’ultima volta che ero stato tanto imprudente non era finita molto bene … rabbrividii rammentando quel ricordo.

“Quindi a voi si è aggiunta un’altra vampira?” chiese Carmen entusiasta. Del clan di Denali era certo la vampira che preferivo, dolce e amorevole quasi quanto Esme, e come per lei non volerle bene era pressoché impossibile

“Si … Isabella è entrata a far parte della famiglia da poco … ma è una ragazza speciale! È stata nella guardia del Volturi .. ma poi Aro …” tentò di spiegare mio padre scrutandomi sottecchi, avrebbe preferito evitare tale argomento dinanzi a me per non turbarmi ulteriormente. Gli feci cenno di continuare senza timore … lei era costantemente nei miei pensieri e parlarne non avrebbe poi cambiato molto

Eleazar si alzò di scatto “Isabella? Bella?” biascicò mostrandomi un’immagine mentale della mia Bella per chiedere conferma della sua intuizione

Annuii sorpreso per la sua strana reazione  “Come la conosci?” chiesi curioso

“Sono stato nella guardia dei Volturi .. non ricordi? Ero con Aro quando l’abbiamo salvata!” concluse tristemente e nei suoi pensieri rividi Bella … l’espressione vacua sul suo volto mentre lacrime invisibili si accompagnavano ai singhiozzi che la scuotevano. Era distrutta … non c’era altro termine per poterla definire.

Sentii una fitta al petto … non avevo mai visto tanto dolore negli occhi di qualcuno e sapere che lei aveva sofferto in tal modo mi annientava.

Strabuzzai gli occhi e volsi il mio sguardo verso Eleazar “Cosa?” boccheggiai

“Bella non ci ha raccontato quella parte della sua storia … “ precisò Alice rivolgendomi uno sguardo truce

Eleazar si irrigidii e iniziò a concentrare i suoi pensieri su tutt’altro, impedendomi di conoscere i dettagli di quella storia che ormai era divenuta il mio tormento. Naturalmente non ero l’unico ad essere assalito dalla curiosità, entrambi i clan desideravano avere delucidazioni a riguardo … ma Alice erano ben determinata a non aggiungere altro

Il vampiro invece mi porse le sue scusa attraverso i suoi pensieri, precisando quanto Bella tenesse a mantenere segreta tale storia, quindi non potei che rivolgergli un cenno di scuse per la mia invadenza

“Allora credo sia opportuno io non vi riveli altro … “ esitò “comunque sono veramente felice sia parte della tua famiglia … è una creatura dolcissima, mi sono premurato io di allenarla i primi anni presso i Volturi e mi è dispiaciuto non poco allontanarmi abbandonandola nelle loro mani. Le avevo anche proposto di seguirmi ma si era rifiutata … lei non voleva vivere e quale luogo migliore di Volterra?”

Quella rivelazione non fece che aumentare i dubbi sulla faccenda …

“Povera cara … deve aver sofferto moltissimo … “ affermò mia madre preda dei singhiozzi, mentre Carlisle la stringeva a se per donarle conforto.

Quel loro abbraccio carico d’amore fu per me una pugnalata … Lei non si sarebbe mai lasciata consolare da me!

Il cellulare di Alice interruppe il silenzio calato nella sala. La mia sorellina lo afferrò prontamente e rispose fingendo allegria, seppur nei suoi pensieri c’era solo dolore per la sua nuova sorella. Perché lei conosceva la storia della mia Isabella …

“Jasper amore!!! Avete parlato con Aro?” chiese senza lasciare al suo interlocutore il tempo di proferir parola

“Gli abbiamo annunciato la possibilità … tutto bene li a casa?” domandò lui con un evidente tono ansioso. Non era abituato ad allontanarsi da Alice per più di un giorno ..

“Certamente .. ci hanno raggiunto anche Tanya e gli altri …” replicò mesta

Non mi sfuggì la risatina di scherno di mio fratello all’udire quel nome e non fui l’unico a notarla

“Jasper che hai da ridere?” chiese una voce melodiosa più distante … la sua

Ebbi un tuffo al cuore udendola e un’inconsapevole sorriso si dipinse sulle mie labbra … quanto mi mancava poter ascoltare quella voce …

“nulla Bella … ti spiego dopo“ le rispose prontamente “Non sappiamo ancora precisamente quando torneremo .. ma probabilmente domani o forse tra due giorni” esitò “Forse è meglio che vada … dobbiamo raggiungere Aro! Salutaci gli altri”

E così dopo gli ultimi convenevoli la telefonata terminò, lasciandomi in trepidante attesa del suo ritorno.

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Capitolo 28
*** Il mio personalissimo incubo ***


Mie Fan Fiction

Ed eccomi con il nuovo capitolo! ho postato prestissimissimo hihihihihjihihi ^_____________________^ ieri sera avevo voglia di scruvere! cmq credo non manchino più di tre capitoli alla fine!!! 

Dimenticavo ... come mi è stato richiesto il mio indirizzo msn è : i_sil@hotmail.it

midnightsummerdreams: grazie mille!! spero tanto che anche questo chappy sia di tuo gradimento!!! kiss Manu

Uchiha_chan: ahahahahahha povero disgraziato ... capitano tutte a lui!

lory_lost_in_her_dreams: grazie milleeeee!! ho postato prestissimo!!! ^______________^ 

Valle89: nuuuuuuuuuuuuuuuuuuu chiedo perdonoooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!! tanto a brevissimo sarà soddisfatta tutta la tua curiosità essendo ormai arrivata al termine! 

Elrilin: effettivamente proprio io non posso parlare di sadismo ahahahahahhahaahh ... lo ammetto e chiedo venia! XD

Hikary_a18: ma coooooooooooooooomeeee??? ma povero piccolo Joshua XD

Sognatrice85: sisi lo so ... sono insopportabile hihihihihi in compenso posto sempre presto presto e non vi faccio attendere molto!

Musa_Talia: grazie mille per i complimenti e per aver recensito!! fa sempre molto piacere leggere cosa ne pensa chi legge la storia ^______________^ e soprattutto il fatto che i capitoli vengano considerato imprevedibili hihihihihihihihiihih!!! ancora grazie mille!! kiss Manu

SIRYA95: ahahahahah Tanya e i suoi tentativi di molestia sessuale ahahahahahahahahahahah

gerby88: ahahahah in questo chappy ho anche spiegato cosa ha fatto Tanya per terrorizzare eddino! povero caro ... le manie omicide non fanno che aumentare .. e come dargli torto?

stezietta w: l'ho scritto in questo chappy cosa ha fatto Tanya! hihihihi ecco perchè adoro le recensioni.. mi permettono di specificare le parti che + vi interessano!! hihihihi

Goten,: hihihihihi povera Tanya .. dico solo questo mhuahahahahahaahah

pingu_bella: grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!

lazzari: eddino è paranoico XD ahahahahahahahahha cmq dai che la storia è quasi finita e i misteri saranno a breve tutti svelati!! XD

Il mio personalissimo incubo

Dopo la telefonata mi recai nuovamente nella mia stanza ricorrendo alla musica per alleviare un minimo la mia tensione.

“Ancora due giorni al massimo e poi potrò rivederla!” questo il pensiero che vagava costante nella mia mente

Ancora due giorni di tortura … e poi

E poi cosa deciderà?

Quando ho udito la sua melodiosa voce attraverso il telefono il cuore mi si è riempito di gioia … possibile quanto anche così poco riuscisse a farmi gioire!

Possibile che in così poco tempo fosse divenuto il fulcro dei miei pensieri e della mia intera esistenza? Si … su questo non vi era di certo alcun dubbio.

Stanco decisi di fare un bagno, non prima di aver barricato la mia stanza e ordinato tassativamente ad Alice di tenere Tanya lontana da me, dandomi un minimo di intimità almeno in quei momenti e promettendo un bel regalo alla mia sorellina in cambio della sua collaborazione. Sapeva benissimo che le avrei ricomprato un intero armadio pur di evitare l’esperienza passata …

Come si suol dire … bisogna imparare dai propri errori … e dopo essermi trovato Tanya nuda nel mio bagno con intenzioni moleste ho prestato attenzione a far si che non si ripetesse.

Mi aveva letteralmente terrorizzato … per quanto potesse apparire strano, pur essendo bellissima non mi attirava e di certo non mi sarei sprecato con lei! Non la desideravo .. ma soprattutto non volevo illuderla! Non sarebbe stato un comportamento da gentiluomo ed io invece mi ero sempre reputato tale. Seppur il giorno della sua intrusione in bagno pronunciai parole scurrili che mai in altri momenti avrei osato proferire.

Ma quando è troppo è troppo!!!

Fortunatamente per me Alice tenne fede alla sua parola e riuscii a donarmi un po’ di sollievo da quella presenza scomoda, trascinandola in un giro di shopping folle ed essendo una passione per entrambe si diedero letteralmente alla pazza gioia svaligiando una quantità di negozi inaudita e spendendo un intero patrimonio. Con tutti i vestiti che mia sorella regalava in beneficenza, dopo averli indossati non più di tre volte, avrebbero potuto acquistare un castello!

Ma con mio grande rammarico lo shopping non durò abbastanza … fosse stato per me avrebbe dovuto protrarsi almeno per le seguenti ventiquattro ore, ma a quanto pareva a Seattle non vi erano centri commerciali che lavoravano ad orario continuato.

Avrei dovuto scrivere una petizione a riguardo …

Così trascorsi ventiquattro ore da incubo, Tanya non mi lasciava un istante da solo e questo non faceva che incrementare il  mio nervosismo, soprattutto per i pensieri tutt’altro che casti che vorticavano nella sua mente.

“Tanya … ma rammenti il mio potere” sbottai d’un tratto dopo aver tentato in ogni modo di ignorarla ma con scarsi risultati!

“certamente” pigolò facendomi gli occhi dolci

Sospirai e tentai di riprendere la calma e non sbranarla … odiavo quella finta innocenza “Allora ti renderai conto che io posso ascoltare tutto ciò che la tua mente sta ideando in questo preciso istante”

“Non vedo dove sia il problema … io ti voglio e non mi sembra di averti mai celato questo mio desiderio” mi comunicò sfacciata

Rimasi pietrificato, incapace di ribattere … l’avevo rifiutata più e più volte in quegli anni eppure pareva non comprendere il mio mancato interesse per lei. Probabilmente il suo orgoglio non le permetteva di accettare una tale realtà … effettivamente non potevo non considerarla molto bella, avvenente e sensuale come ogni vampiro … ma troppo sciocca e superficiale per i miei gusti. Riusciva ad essere anche peggio di Rosalie … nella sua mente non c’era nulla oltre che la sua immagine … e il desiderio di essere venerata!

Una mente decisamente piatta!

“Sarei per te una compagna perfetta … “ continuò lei notando la mia esitazione e interpretandola in modo sbagliato.

Come sempre d’altronde.

Sbuffai deciso ad allontanarmi, non avevo intenzione di rispondere in modo sgarbato pur essendo non poco tentato … quindi preferii trovare rifugio altrove …

Mi recai nel salone dove notai il mio pianoforte in bella mostra … erano giorni che non suonavo e quasi inconsciamente afferrai lo sgabello e alzai il coperchio del piano. Accarezzai i tasti con le dita, lasciandole scorrere senza imprimere alcuna pressione e beandomi della sensazione di pace che quello strumento era in grado di donarmi …

Dopo qualche istante le note della melodia scritta per lei riempirono la sala, per quanto potesse sembrare masochista adoravo sentire quella musica in cui avevo impresso tutto il mio amore per lei … in cui i sentimenti più profondi che il mio animo era mai stato in grado di provare avevano preso forma di note … per lei e lei soltanto.

Il mio cucciolo di puma … sorrisi inebetito a quel pensiero, chiudendo gli occhi ed escludendo il mondo attorno a me!

La porta di casa si aprii ma non me ne curai continuando a suonare rifugiandomi nel mondo felice fatto dei ricordi dei pochi istanti con lei condivisi …

Esclusi tutto all’infuori di ciò …almeno sino a quando un profumo meraviglioso non arrivò prepotente alle mie narici, il suo profumo. Spalancai gli occhi voltandomi verso la fonte ed incrociai il suo sguardo timoroso.

“Siamo tornati in anticipo” annunciò Jasper mentre Alice gli saltava al collo entusiasta per la sorpresa. A quanto pareva Isabella aveva nuovamente bloccato i poteri del folletto … ma non ne compresi il motivo!

Lanciai un’occhiata scettica verso mio fratello attendendo di ricevere ulteriori spiegazioni … ma soprattutto avere notizie sulla decisione di Isabella. Pur non essendo certo di voler veramente conoscere la verità, il suo sguardo timoroso e sfuggente non era un buon segno.

Affatto!

*Mi dispiace .. non ha ancora deciso se restare! Mi dispiace di averti incoraggiato .. ma fratello ti assicuro che avevo ed ho tutt’ora dei buoni motivi … * tentò di discolparsi accorato.

Gli feci un cenno del capo per tranquillizzarlo, conoscevo i suoi pensieri, sapevo quanto realmente sperasse di vedermi conquistare quella che per lui era una sorella. Sapeva che l’avrei amata in eterno se lei avesse voluto … se lei me ne avesse dato la possibilità

Le mie sorelle ed il resto della famiglia riabbracciarono Jasper ed Isabella, facendo anche le dovute presentazioni verso gli esponenti del clan di Denali presenti, in quel momento infatti Carmen ed Eleazar erano assenti a causa della caccia. Mi domandai se Jasper le avesse accennato della presenza di Eleazar, ma notando che lei non pose domande a riguardo immaginai non lo avesse fatto. Isabella continuava a guardarsi attorno spaesata e visibilmente imbarazzata probabilmente per la mia presenza, non ci salutammo calorosamente come era invece accaduto con gli altri membri della famiglia,  ci limitammo solo ad un fugace scambio di sguardi che non seppi come interpretare …

Il suo nervosismo era palese quanto il mio …

“Tu devi essere la famosa Isabella!” mormorò con tono fintamente amichevole Tanya. A quanto aveva compreso era stata lei la fonte del mio stato catatonico .. seppur non ne avesse capito il reale motivo. Non immaginava nemmeno lontanamente il mio interesse per il piccolo angelo … tutt’altro! Pensava di odiassimo a morte … il che forse era vero per lei, ma di certo non per me

Bella non si lasciò scappare il tono alterato della vampira ed in un attimo la sua espressione spaurita scomparve sostituita da una che trasudava sicurezza e disinvoltura “Non sapevo di essere famosa … e posso sapere tu chi saresti?!” domandò atona

La osservammo tutti sorpresi meno che Jasper che invece tratteneva a stento le risate avvertendo la sensazione di confusione e di Tanya che però non perse tempo a presentarsi

“Piacere … io sono Tanya”

“Il piacere è tutto mio!”

Tanya accorciò le distante prendendo il mio angelo sottobraccio ed invitandola a seguirla fuori per poter conversare, purtroppo notai le sue intenzioni attraverso i suoi pensieri ed inevitabilmente mi agitai. Non volevo che quella pazza peggiorasse quella situazione già sufficientemente precaria. Feci per alzarmi e seguirle ma Jasper mi si parò dinanzi bloccandomi il passaggio.  Gli rivolsi uno sguardo truce

“Jasper … devo fermare quella pazza” sussurrai tentando di farmi strada e procedere

Lui scosse la testa divertito “Fermo … adesso assisterai ad una scena divertente … veni con me e fai piano! Non voglio che ci sentano”

Lo osservai stranito, convincendomi che durante il viaggio a Volterra doveva essere accaduto qualcosa che lo aveva privato del senno, ma essendo così convinto decisi di seguire il suo esempio, particolarmente incuriosito per ciò che sarebbe accaduto.

Ci appostammo dietro un albero poco distante da dove Tanya ed Isabella si erano fermate e ci mettemmo in ascolto.

La vampira bionda abbandonando l’aria di finta cordialità si pose dinanzi ad Isabella con aria minacciosa  “Non so cosa tu abbia fatto ad Edward … ma ti consiglio di stargli lontana” sibilò accompagnando la minaccia con un ringhio

Per poco non scattai verso di lei staccandole la testa a morsi solo per aver osato ringhiare contro il mio angelo, ma Jasper mi bloccò prontamente per la spalla impedendomi di mettere in pratica il mio progetto

“Aspetta” sussurrò ghignando

Isabella si avvicinò a lei accorciando quasi totalmente le distante e fissandola attentamente negli occhi mentre un ghignò non proprio benevolo si dipingeva sulle sue labbra “Nessuno mi da ordini .. e credo sia meglio tu comprenda immediatamente che per il tuo bene sia il caso starmi alla larga”

“E perché  dovrei temerti?” ringhiò questa mal celando la sua agitazione

Isabella incuteva timore, il suo sguardo di ghiaccio trasudava una sicurezza totale

“non credere che io sia diventata la pupilla di Aro per il mio bel faccino … la sofferenza trasforma e a me ha permesso di divenire una macchina da guerra senza pari … sarei capace di farti a pezzi in meno di un secondo non dandoti il tempo nemmeno di emettere un flebile urlo! ” chiarì in tono malvagio ma senza perdere la sua compostezza

Tanya deglutii rumorosamente terrorizzata dallo sguardo feroce negli occhi di Isabella, possibile potesse essere bella anche mentre proferiva minacce? Dannazione era tremendamente eccitante … rimasi incantato ed affascinato mentre Jasper non riusciva a trattenere le risate percependo il terrore puro di Tanya

Mi domandai se le sue parole fossero veritiere … in realtà non riuscivo a credere fosse in grado di fare del male a qualcuno! Ma sembrava maledettamente seria ed oltretutto come aveva detto lei ci doveva essere una motivazione per la sua posizione tra le file della guardia dei Volturi … cosa che non ero mai riuscito a spiegarmi!

“Ora ti conviene svanire dalla mia vista!” le ordinò tassativamente e la vampira non se lo fece ripetere due volte.

Quando Tanya fu abbastanza lontana Jasper non riuscii a trattenere le risate facendo voltare immediatamente Isabella verso di noi … il suo sguardo era tornato quello di sempre.

“Bells sei stata mitica … dovresti vedere che paura che ha avuto!” si congratulò mio fratello ansante per le troppe risata

“Ti assicuro che i suoi occhi rivelavano anche più del tuo potere” lo canzonò divertita, sempre attenta a non volgere lo sguardo su di me

“Mi domando se tu sia realmente brava come dici!” dichiarai serio

“Ti assicuro che è una vera furia !” una voce alle nostre spalle ci fece voltare …

“Eleazar !!!” urlò Bella prima di corrergli incontro “Come sono felice di vederti .. è passato tantissimo tempo dalla tua fuga dall’Italia … ma come mai sei qui?” chiese lei tutto d’un fiato. Pareva realmente felice di vederlo …

Ghignò “Sono del clan di quella che hai terrorizzato a morte … devo ammettere che i frutti dei miei allenamenti si notano”

“Se non fosse stato per te non sarei sopravvissuta neanche due giorni in quell’inferno!” ghignò lei

“Alice mi aveva detto che sareste tornati tra qualche giorno … mi ha raccontato della tua amicizia con Jasper!!!!”

Lei annuì vigorosamente “abbiamo anticipato la partenza … “ chiarì lei senza soffermarsi troppo

“Diciamo che siamo stati costretti … la nostra Bella ha fatto a pezzi Demetri per averla toccata” ci comunicò mio fratello rivolgendole una finta occhiata di ammonimento, seppur potei constatare dai suoi pensieri che se non fosse stata lei a farlo a pezzi, ci avrebbe pensato lui stesso a sistemarlo.

Non potei trattenere un ringhio di disapprovazione a quella notizia … quel maledetto come aveva osato sfiorarla. Ero seriamente deciso a compiere un’incursione a Volterra a terminare quello che lei aveva solo iniziato …

Lo sguardo sorpreso di Eleazar fu eloquente *Ora capisco il tuo comportamento … ti sei innamorato di lei!*

Udito il suo pensiero voltai il viso altrove imbarazzato, andando però ad incrociare lo sguardo di Isabella che mi osservava con un’espressione mista tra il confuso e qualcosa che non seppi decifrare.

“Sarà meglio che io vada a caccia … il viaggio in aereo mi ha stremata” annunciò lei allontanandosi seguita da Eleazar che si offrì di farle compagnia per poter rievocare i vecchi tempi.

Quando fu abbastanza distante mi lasciai cadere sull’erba con uno sbuffo “Possibile io sia sempre eccessivamente impulsivo?” domandai ironicamente più a me stesso che a mio fratello

“La gelosia è un sentimento decisamente potente …” mormorò ghignando

“Non c’è nulla da ridere .. la mia situazione non fa che peggiorare”

“Sbaglio o non avete ancora parlato? Come fai a dire stia peggiorando?” mi ammonì

Lo osservai scettico “Per il motivo che alla mia dichiarazione ha optato una fuga in un altro continente e che da quando è tornata non mi ha rivolto la parola!”

Mio fratello scosse la testa in segno di disapprovazione “Torniamo in casa”

Annuii e lo seguii ancora perso nei miei pensieri.

Ringrazio immensamente le 14 persone che hanno commentato
non immaginate come mi fa piacere leggere i vostri commenti!!
 me contenta come una pasqua!! hihihihhihihi
è estremamente gratificante poter leggere i vostri commenti e vi ringrazio con tutto il cuore!
Mi dispiace non poter rispondere personalmente ad ognuno ma già trovare il tempo per scrivere il capitolo è stato complicato!
ma provvederò a recuperare la prossima volta!

Grazie anche alle 176 persone che hanno aggiunto questa storia tra i preferiti
e le 71 tra le storie seguite!
kiss
Manu
Fermatevi per un commentino pleaseeeee mi farebbe piacerissimo

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Capitolo 29
*** Extra: Bella ***


Ed eccomi con il nuovo chappy! ^^ vi ringrazio immensamente per i commenti sto gongolando hihihihih sono tantissimi!!!!!! grazie grazie grazieee ... purtroppo in questo momento non posso proprio rispondere ... ho 5 ff da aggiornare e non ho scritto ancora nulla! ç_ç e dovrei riuscire a scrivere tutti gli aggiornamenti stamattina ... sisi come no! 
cmq spero che questo piccolo extra possa darvi un pò di info in più su Bella e sui suoi sentimenti!

Extra : Bella

Non riuscivo minimamente a comprendere il suo comportamento? Che fosse geloso? Che si fosse irritato per l’irriverenza di Demetri?

Avrei tanto desiderato conoscere i suoi sentimenti verso di me … per quanto quella confessione mi avesse scaldato il cuore c’era qualcosa che mi tratteneva. Era sempre stato tremendamente brusco nei miei confronti … pareva mi odiasse …

perché quel cambio improvviso?

Perché?

Perché quanto tutto sembrava riprendere colore lui doveva arrivare a sconvolgere la mia vita?

Perché quando la serenità iniziava a prendere il posto dell’angoscia lui doveva trascinarmi nuovamente in un mondo di paure e timori?

Perché?

Non avevo sofferto abbastanza …

Non potevo infrangere quella promessa … il giorno del nostro matrimonio mi ero donata a lui ….

Poteva apparire sciocco e forse folle … ma come potevo tradire la sua memoria?

Come?

Lui mi aveva salvata!

Lui era morto a causa mia ..

Per proteggere me …

Per proteggere quella vampira tanto fragile da non essere capace di rispondere ad un attacco ….

Incapace di controllare i suoi poteri!

Se solo avessi saputo di essere uno scudo ..

Se solo mi fossi allenata lui sarebbe ancora con me!

Lo avrei protetto ….

Invece … quella stupida e indifesa mocciosa che ero …

Era stata la causa della mia condanna!

Odiavo battermi …

La violenza non era per me …

Non lo era mai stata sin da quando ero umana …

C’era sempre qualcuno a proteggermi dalle brutture del mondo

Jasper durante la mia infanzia …  e anche dopo la trasformazione seppur tra le quinte

E Joshua … mi era stato accanto aiutandomi a superare la scomparsa del mio amico …

Pur essendo un vampiro già da allora mi amava …

Amava me sin da umana …

Quanto io amavo lui!

Credevo che nessuno avrebbe mai potuto rubare nuovamente il mio cuore

Che nessuno avrebbe mai potuto donarmi sensazioni ed emozioni tanto grandi …

Eppure …

Da quel maledetto giorno tutto era mutato …

dov’era adesso quella ragazzina ingenua?

Era morta con lui …

Lasciando il posto ad una atroce macchina da guerra …

Per anni mi sono allenata … per anni non ho passato giorno senza combattere e senza imparare a controllare i miei poteri

Non avrei permesso più a nessuno di strapparmi la felicità tanto facilmente

 Seppur ero convinta che mai avrei recuperato la mia vita …

Nella mia esistenza solo un vuoto era rimasto … credevo che nessuno avrebbe mai potuto colmarlo

tuttavia … quel giorno a Volterra lo sguardo di Edward mi aveva incantato e per qualche motivo mi ero sentita legata a lui da un qualche filo che inesorabilmente mi trascinava nella sua direzione …

Avevo navigato contro corrente

Andando contro i miei stessi sentimenti …

Con la paura di ciò che mi attendeva proprio quando avevo recuperato il mio equilibrio …

Per quanto la mai vita potesse essere priva di senso

Non mi restava nulla da perdere … e ciò in qualche modo mi rasserenava …

Nulla da proteggere

Nulla che avrebbe potuto crearmi sofferenza …

Nulla che avrebbe potuto intaccare la sua memoria …

Perdonami Joshua!

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Capitolo 30
*** Album ***


Ed ecco a voi un altro bel chappy scritto con i piedi ... se non sapessi di non gradire l'alcol potrei affermare di averlo scritto sotto l'effetto di una bella bottiglia di vodka! ma purtroppo non è così e sono costretta ad assumermene la piena responsabilità! chiedo venia anche per gli orrori che probabilmente potrete trovare all'interno ... devo trovare qualcuno che mi faccia la cortesia di correggermi i chap ma purtroppo non conosco nessuno che possa farlo ... 

ps: credo che questo sarà il penultimo chappy di questa ff. Comunque 

Mie Fan Fiction

bene ... dopo aver sclerato rispondo alle vostre bellissime recensioni:

Frafra9: nel prossimo capitolo sarà spiegata per intero la storia di Bella ... praticamente sarà tutto un chappy dove lei parla XD 

Valle89: GRAZIE sono contenta ti abbia fatto un buon effetto il chappy! adoro scrivere questi generi di extra ahahahahah 

Hikary_a18: ma noooooooooooooooooooooooooo ... povero Joshuaaaaaa ç_ç non volergli così male povero caro!

SIRYA95: ahahahah grazie per esserti fermata a commentare! sai che mi fa sempre piacerissimo ^____________^ kiss

lory_lost_in_her_dreams: grazie mille!!!!!! l'estra serviva proprio a questo ..., a farvi capire i sentimenti di Bella che a lui appaiono troppo confusi ma che in realtà sono solo mossi dalla sua paura ...

lazzari: hihihhii bhe nel prox chappy poi sarà tutto tutto chiarito ... credo sarà l'ultimo e poi ci sarà l'extra! ma non è ancora sicuro!

serve: sisisi ... non è che non ama Joshua ... ma ... vabbè questa cosa la spiegherà Bella nel prox chappy!

stezietta w: eddy è sul punto dell'esaurimento nervoso povero Caro ... anche se io lo trovo tremendamente divertente in questa veste

pingu_bella: credo sia normale ... ha avuto una vita complicata! ç_ç

Musa_Talia,: grazie mille!! ^___^ sono felice che l'extra abbia chiarito parte dei tuoi dubbi!! grazie mille per aver commentato

LadySile: non è che non crede alle sue parole .. è solo spaventata da quello che prova e da quello che prova lui ! una cosa è arrendersi e far scivolare via la propria vita come se nulla fosse ... una cosa è riavere qualcunon da amare e da proteggere! lei ha sofferto da morire quando josh è morto ... e teme di amare di nuovo

Uchiha_chan: sisisissi!! XD di nodi ce ne sono parecchi!!! hihihihi

Album

 

Tornai a casa seguendo Jasper, perso nelle mie elucubrazioni … per quanto volessi cercar di pensare in positivo … mi riusciva non poco difficile.

Il suo comportamento non era un buon segno … che non volesse incrociare il mio sguardo non era un dettaglio trascurabile ed il timore che da un momento all’altro potesse fuggire e tornare a Volterra o chissà dove, mi terrorizzava!

*Dai Edward … stai tranquillo!* mi ammonì con il pensiero mio fratello mentre apriva la porta di casa. Tutti voltarono lo sguardo su di noi e dai loro pensieri compresi fosse a causa di Tanya, che era entrata trafelata e con un’espressione non poco allarmata. Naturalmente Alice aveva visto tutto ma aveva preferito far mantenere a Tanya un minimo di dignità e non era scesa nei dettagli.  Non riuscii a trattenere una risata sommessa che cercai invano di mascherare schiarendomi la voce.

Jasper mi osservò perplesso ma non me ne curai e mi avviai verso la mia stanza dove mi attendeva una bella sorpresa – in realtà questa sorpresa di bello non aveva proprio nulla - … avvertì presto il flusso di pensieri di Tanya che aspettava il mio arrivo comodamente stesa sul mio divano, pronta a narrarmi la sua disavventura sperando di trovare in me un alleato alla sua causa.

Ridacchiai sommessamente … non sapeva quanto si sbagliava.

Era ancora convinta che tra me e Bella ci fosse un profondo odio e dopo averla conosciuta trovava giustificata questa mia presunta avversione per lei.

Illusa di una vampira …

Naturalmente l’idea di conversare con lei non mi era affatto gradita, quindi tornare nella mia stanza era momentaneamente da escludere … mi osservai attorno velocemente andando alla ricerca di una via d’uscita sino a quando la porta di una stanza infondo al corridoio non attirò la mia attenzione e senza pensarci due volte mi ci catapultai.

Richiusi la porta dietro di me e tirai un sospiro di sollievo … qui la pazza di Tanya non sarebbe mai entrata … temeva troppo Isabella per fare un gesto tanto avventato . mi osservai attorno inspirando l’odore del mio angelo, era tornata da poco eppure nella stanza il suo profumo era tornato vivo come mai … mi era mancato immensamente in quei giorni della sua fuga.

Di tanto in tanto entravo in questa stanza osservandomi attorno malinconicamente e notando quanto fosse tetra senza la sua presenza …

Solo un tormento per i miei occhi … costretti ad osservare il vuoto lasciato da lei.

Constatai nella stanza la presenza di numerosi oggetti nuovi … probabilmente aveva recuperato le sue cose a Volterra, adesso la camera aveva un tocco personale che prima decisamente mancava. Erano tutti oggetti semplici, perlopiù un gran numero di libri, qualche foto in alcune delle quali riconobbi Jasper e Bella da bambini, entrambi con le guanciotte rosse e piene e un sorriso spensierato che infondo aveva abbandonato il viso di entrambi. Avevano un’aria tanto innocente … e pensare che se Jasper non l’avesse trasformata adesso Isabella sarebbe morta … a quel pensiero mi sentii invaso dal panico!

Una sola decisione aveva mutato completamente la mia esistenza …

Mentre continuavo a curiosare notai un oggetto – apparentemente un libro – riposto accuratamente in una scatola. Attirato da esso lo afferrai delicatamente attento a non rovinarlo … pareva essere prezioso dall’involucro di protezione che lo avvolgeva. Iniziai a sfogliarlo e notai con mio sommo stupore non fosse un libro … ma un album di foto!

Iniziai a sfogliarlo avido soffermandomi su ogni espressione del suo volto … pura gioia, amore, serenità … i suoi occhi colmi di tenerezza per quello che non ero io!

Le foto del suo matrimonio con Joshua! Foto sbiadite che ritraevano il mio bellissimo angelo felice come non l’avevo mai vista!

Con un sorriso radioso disegnato su quelle labbra piene che avevo potuto solo sfiorare …

Magnifica .. una sola parola per esprimere tutta la sua bellezza avvolta in un delizioso abito bianco.

Stupenda … ma non mia!

Ero tanto preso dai miei pensieri che non avvertii nemmeno la porta aprirsi.

“Potrei sapere il motivo della tua irruzione nella mia stanza?” una voce non poco alterata mi ridestò facendomi sobbalzare e quasi non mi cadde l’album di fotografie dalle mani.

Si avvicinò afferrandolo, anche se con delicatezza, per riporlo nuovamente nella scatola, come un piccolo e prezioso tesoro da celare agli occhi altrui. Si voltò nuovamente verso di me con un cipiglio inquisitorio

“Allora? Sto ancora aspettando!” esclamò adirata. Probabilmente per la mia incursione nella sua stanza e per aver frugato tra le sue cose. Effettivamente era anche la seconda volta che accadeva … stavo passando troppo tempo con Alice.

Presi un respiro profondo “mi stavo nascondendo?” mormorai tenendo la testa bassa per occultare la mia espressione colpevole.

Arcuò un sopracciglio scettica facendomi cenno di continuare

“Questa è l’unica stanza dove posso nascondermi da Tanya … ha paura di te e di conseguenza non farebbe mai irruzione qui!”

Mi aspettavo iniziasse ad urlarmi contro e mi cacciasse fuori a pedate dalla stanza invece iniziò a ridere .

Come al solito le sue reazioni restavano per me imprevedibili “Tu … mi s – stai dicendo che ti stai nascondendo … oddio .. non ci credo .. un vampiro grande e grosso che si nasconde da una piccola oca indifesa??” disse tra una risata ed un’altra. Tanto che stremata e ansante si gettò sul letto ancora preda dell’ilarità.

La osservai truce “Complimenti … ridi delle mie disgrazie” replicai indignato seppur in realtà mi gradivo poterla vedere tanto allegra … ma soprattutto sapere di esserne io la causa. Quella risata cristallina e viva ancora riecheggiava nella mia mente.

Si mise a sedere sul letto “Perdonami … ma è una cosa così divertente …” biascicò tentando di contenersi.

Le rivolsi un sorriso sghembo “Allora mi farai rifugiare nel tuo regno?” chiesi addolcendo lo sguardo

Mi osservò per qualche istante persa in chissà quale pensiero e non potei fare a meno di deglutire un paio di volte a vuoto a causa della tensione

“Ok … credo di dovertelo! E poi avrei bisogno di parlare con te!” disse seria. Quelle parole mi fecero gelare il sangue nelle vene – metaforicamente parlando – e stavo realmente ponderando l’idea di fuggire da quella stanza prima che qualcosa di spiacevole fuoriuscisse dalle sue labbra …

Magari potevo lanciarmi dalla finestra …

Non mi sentivo pronto ad ascoltare del suo rifiuto ma alla fine cedetti ed annuii inerme.

“Dimmi” mormorai mettendomi comodo sulla sedia cercando di apparire disinvolto, pur essendo agitato come non mai. Mi sentivo ansioso …

Avanzò verso di me fermandosi a recuperare l’album nella scatola e facendomi segno di sedermi sul letto, ciò mi lasciò non poco interdetto. Incuriosito e perplesso feci come aveva richiesto e mi accomodai accanto a lei. Volsi la mia attenzione all’album che continuava a sfogliare lentamente, soffermandosi sulle varie foto probabilmente rammentando quei momenti felici … come il suo sguardo mi suggeriva.

Sembrava assorta …

Passammo così non so quanto … senza proferir parola e pur non comprendendo bene le sue intenzioni dovetti ammettere che mi rilassai non poco, era bello poter osservare quelle foto … ma soprattutto ero felice del fatto che me le stesse mostrando lei stessa. Non si era mai concessa un gesto simile che rivangasse quel passato che a tutti celava …

Tendeva sempre a nascondere quella parte della sua vita … infondo ciò che sapevo di Joshua era ben poco e non per sua ammissione, ma solo grazie a dettagli sfuggiti ad Alice e a Jasper. Bella si era limitata a comunicarmi di essere sposata … ma non altro!

Sobbalzammo quando qualcuno bussò alla porta riportandoci alla realtà e ci guardammo curiosi. Provai a sondare i pensieri della persona in questione

“Tanya” sibilai in un sussurro.

La osservai nella speranza avesse una soluzione per salvarmi da quell’impiccio … non avevo nessuna intenzione di allontanarmi da quella camera e da quell’atmosfera di intimità che si era creata tra noi.

Sbuffò fingendosi spazientita, tentando invano di celare il sorrisetto beffardo dipinto sul suo bellissimo volto,  e si alzò dal letto facendomi cenno di fare altrettanto

“Arrivo” urlò per farsi sentire da Tanya mentre io nervosamente mi guardavo attorno alla ricerca di un nascondiglio!

Mi sentivo uno di quei personaggi delle soap che Emmett guardava il pomeriggio in tv … avrei potuto impersonare uno di quegli uomini colti in flagrante nella camera da letto della propria amante che tende di nascondersi dal marito di lei … scegliendo i posti più impensabili.

Sghignazzai come uno sciocco attirando su di me un’occhiata perplessa da Bella ….

Si avvicinò all’armadio aprendo le ante coprendo il rumore facendo cadere dei libri … la osservai incuriosito almeno sino a quando non mi tirò per il braccio spingendomi all’interno di quell’angusto spazio facendomi segno di tacere.

Richiuse immediatamente le ante mentre io rannicchiato in un angelo inspiravo il suo meraviglioso profumo che aveva impregnato gli abiti attorno a me!

Non so cos’altro successe con precisione non potendo leggere nella sua mente ma mi parve avesse aperto la finestra ma non ne compresi il motivo … forse per celare il mio odore. Sentii la porta aprirsi

*non ci sono dubbi … questo è l’odore di Edward* penso Tanya irritata a morte mentre si domandava il motivo della mia presenza nella stanza di Isabella. Maledii mentalmente quell’arpia … aprire la finestra era servito a ben poco …

“Posso fare qualcosa per te ?” chiese atona il mio angelo

“Sto cercando Edward!” replicò quest’ultima tentando di sorridere, mentre i suoi pensieri erano un groviglio di insulti non ripetibili

Isabella arcuò un sopracciglio fingendosi sorpresa. Dovevo ammettere che le sue doti di attrice erano quasi pari a quelle di Alice. Da oscar  “E? perché saresti venuta a bussare alla mia porta?”

“Sento il suo odore” sibilò in risposta iniziando ad alterarsi

“è venuto a chiedermi uno dei libri che Esme aveva gentilmente riposto nella mia libreria … credo sia andato a leggere da qualche parte” esitò “ma non saprei altro … non parliamo granché e la sua vita non rientra nei miei interessi” terminò acida

Quella frase mi colpì come uno schiaffo e sperai vivamente fosse solo una semplice bugia per allontanare Tanya, che soddisfatta dalla risposta si dileguò partendo alla mia ricerca. Auspicai  vivamente andasse a cercarmi oltre il confine dei licantropi …

Avvertii il cigolio dell’armadio e potei ammirare una Bella sorridente che mi osservava ghignando …. Forse per la mia posizione rannicchiata nel bel mezzo dei suoi abiti o per la scenetta appena costruita … o per chi sa cosa …

La sua mente a me oscura mi impediva di comprendere a pieno gran parte delle sue espressioni … per non parlare dei suoi comportamenti!

Per me era e sarebbe sempre rimasta un vero e proprio mistero … un bellissimo mistero per essere precisi

“Sul serio … non capisco come tu possa avere un tale terrore di lei” mi canzonò

Ringhiai sommessamente “Non sei tu ad essertela trovata nuda nella doccia” replicai incrociando le braccia offeso non muovendomi dalla mia posizione. Mi piaceva essere avvolto dal suo odore …

Strabuzzò gli occhi per poi scoppiare a ridere senza ritegno

Iniziai a sospettare di aver rubato ad Emmett il ruolo di giullare di casa …

Quando finalmente si placò mi osservò attentamente mordendosi il labbro inferiore “ Esci di li … ti racconterò la mia storia” eistò “questa volta senza omissioni”

 

Ringrazio immensamente le 13 persone che hanno commentato
non immaginate come mi fa piacere leggere i vostri commenti!!
 me contenta come una pasqua!! hihihihhihihi
è estremamente gratificante poter leggere i vostri commenti e vi ringrazio con tutto il cuore!
Mi dispiace non poter rispondere personalmente ad ognuno ma già trovare il tempo per scrivere il capitolo è stato complicato!
ma provvederò a recuperare la prossima volta!

Grazie anche alle 184 persone che hanno aggiunto questa storia tra i preferiti
e le 76 tra le storie seguite!
kiss
Manu
Fermatevi per un commentino pleaseeeee mi farebbe piacerissimo

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Capitolo 31
*** La mia storia ... ***


Capitolo betato by digghi

ps: risp ai commenti a fine pagina

La mia storia …

 

La osservai esterrefatto, restando immobile e rannicchiato in un angolo di quell’enorme armadio che straripava di abiti di tutti i tipi. Per un momento mi era parso di aver udito male … ma razionalizzando mi ero convinto che questo non fosse possibile considerando l’udito sopraffino di noi vampiri.

Potevo essere impazzito?

Era una possibilità più che plausibile … quindi per non fare la parte del pazzo visionario decisi di attendere un segno che mi rivelasse la veridicità di quelle parole …

Arcuò un sopracciglio scrutandomi perplessa “Edward … perché mi fissi con quell’espressione da pesce lesso??? Credevo volessi conoscere la mia storia … ma se non ti và …” lasciò la frase in sospeso voltandosi e fece per allontanarsi

“No!” urlai con un po’ troppa enfasi maledicendomi immediatamente. Mi portai le mani alla bocca rendendomi conto di aver esagerato e sperando che Tanya non fosse in casa e non avesse avvertito il mio urlo.

Bella mi osservò truce “proprio non riesco a comprendere le tue reazioni … sei strano …” bofonchio avviandosi sul letto e accomodandosi nella medesima posizione di prima, facendomi segno di fare altrettanto

Mi premurai di controllare se i pensieri di Tanya mi fossero accessibili, ma non essendo così immaginai fosse troppo distante da casa … che fosse veramente andata nel territorio dei licantropi?

Io continuavo a sperarci … si sa, la speranza è l’ultima a morire

“Bene … credo  sia inutile iniziare dal principio … partirò da dove Jasper ha interrotto il suo racconto.” Prese un bel respiro non che le servisse ma probabilmente voleva placare l’agitazione

 “Come ben sai a causa di un incidente rischiai di morire .. e per tale motivo Jazz decise di trasformarmi! Ma c’è un dettaglio che ha escluso … era vero che lui si limitava a vegliare su di me a distanza, essendo un vampiro neonato e con scarso autocontrollo, ma dopo essere stato trasformato aveva chiesto ad un membro dell’esercito di Maria, con cui aveva immediatamente legato … credo per affinità caratteriale o forse perché non si poteva non voler bene a Joshua …” concluse dolcemente divagando e perdendosi nelle sue riflessioni 

“Comunque Jazz chiese a Joshua di vegliare su di me ma soprattutto di provare a darmi consolazione per la perdita subita … per me Jazz era come un fratello e la sua morte mi distrusse! Passavo le notti in lacrime rinchiusa in una stanza, con il lavoro come unica distrazione, ma lavoravo più per obbligo che per altro … avevo anche ponderato l’idea di partire per far ritorno a casa …  Vedendomi in quello stato fece in modo di farmi avvicinare a Joshua … ma quello che non si aspettava fu che tra noi nacque qualcosa … immediatamente! Non era la sua eterea bellezza ad ammaliarmi e a spingermi verso di lui … ma la sua bontà, la sua dolcezza …. “ esitò mordendosi le labbra, probabilmente non era il genere di discorsi che voleva affrontare con me …  ma finsi di non curarmene … sebbene quelle parole mi colpissero, volevo conoscere ogni cosa di lei!

Desideravo realmente sapere quali fossero i sentimenti che la legavano a lui ….

Ostentando indifferenza le feci cenno di continuare e lei non esitò “ era una persona speciale! E fu per me un grande sostegno nei momenti bui … non mi disse mai di Jazz per impedirmi di fare sciocchezze, come non mi disse della sua natura! Timoroso all’idea che io volessi condividerla con lui … mi riteneva troppo pura per questa vita di dannazione …. Ma il fato aveva deciso per me il loro medesimo destino e quando conobbi la realtà dei fatti non potei che esserne felice”

Sospirò affranta “Il mio desiderio era trascorrere con coloro che amavo la mia esistenza … ed è grazie a loro che sono ancora viva” sottolineò l’ultima parola disegnando delle virgolette immaginarie con le dita e rivolgendomi un sorrisetto ironico. Non feci commenti … non la interruppi … sapevo che non era ciò che desiderava … era ormai immersa nel flusso dei suoi pensieri e ricordi

“ ….  Ci siamo sposati pochi mesi dopo la mia trasformazione … eravamo tutti componenti dell’esercito di Maria … ma mentre lui e jazz erano degli ottimi combattenti … io bhe … ero pessima e tremendamente goffa… “ ammise scuotendo il capo con fare sconsolato “ era  insolito trovare una vampira tanto impacciata nei movimenti eppure io lo ero … e questo mi rendeva solo d’intralcio in battaglia, perché entrambi si premuravano che non mi accadesse nulla e che non mi venisse fatto alcun male, spesso a costo della loro stessa salute! Così dopo l’ennesima discussione con Maria  , io e Josh decidemmo di partire … entrambi non volevamo separarci da Jazz ma  -  pur non comprendendone il motivo - lui decise di restare con lei!” concluse. Si fermò a riflettere per qualche minuto … probabilmente per riordinare le idee!

Era palese la sua difficoltà a rivangare quel passato … quel passato per lei felice. Dal suo racconto e dalle sue parole si evinceva l’amore incommensurabile che la legava a suo marito … una devozione ed un rispetto che potevo solo invidiare … ma soprattutto desiderare.

 Decisi di deviare anche se di poco la conversazione … per darle la possibilità di distrarsi dai pensieri tetri che sicuramente in quel momento affollavano la sua mente e per dare anche a me il tempo per assorbire tutte quelle notizie che mi avevano non poco scosso

“Quando vi siete rincontrati non gli hai chiesto il motivo della sua decisione? Nel senso … restare con Maria?”

Annuii sorridendo “Si … ed in fondo non so come non lo immaginai all’epoca … conoscendo Jazz e Maria avrei dovuto trarre le ovvie conclusioni … ma forse l’euforia di potermi allontanare da quel posto con Josh non mi permise di riflettere accuratamente! Jazz mi ha confessato che fu la stessa Maria ad intimargli di restare per lasciare liberi noi! Non avrebbe certo potuto perdere entrambi i suoi combattenti migliori a causa mia … quindi gli propose di giurargli fedeltà in cambio della nostra fuga … in caso contrario ci saremmo trovati un enorme gruppo di neonati pronti a farci a pezzi … “

“Ah” fu l’unico suono che riuscii ad emettere … non conoscevo quella parte della storia di mio fratello e mi domandai come fosse possibile che ci avesse nascosto dettagli tanto rilevanti della sua vita … forse per non rammentare ciò che aveva perduto .. o ancor più probabilmente per il senso di colpa di aver dannato Isabella per l’eternità!

Ero spesso riuscito, negli ultimi tempi, a scorgere nei suoi pensieri il rimpianto per la scelta che aveva condotto entrambi a quella fine … se lui non fosse partito per la guerra anche Bella sarebbe rimasta in patria e probabilmente avrebbe vissuto una vita felice …. Ogniqualvolta si soffermava a guardare il mio angelo quei pensieri divenivano prepotenti nella sua mente … accompagnati ad immagini della loro infanzia … ricordi sbiaditi e incompleti … quel poco che si era preservato alla trasformazione.

Bella si schiarì la voce con l’intento di riportarmi alla realtà …

“Scusa … ero distratto” ammisi sorridendole

Mi sorrise di rimando e continuò a narrare la sua storia “ come dicevo … partimmo e vivemmo come nomadi per svariati anni, non avvertivamo la necessità di una dimora stabile … avere noi stessi era ciò che ci bastava e quel genere di vita ci permetteva di ammirare quelle meraviglie del mondo che fino ad allora avevamo solo potuto sognare … visitammo l’Egitto, l’Italia, l’Inghilterra, la Cina … girammo i continenti fino in Irlanda…” si bloccò e sul suo volto si susseguirono espressioni colme di dolore e sofferenza … pian piano i singhiozzi si fecero strada nel suo petto bloccando le parole che non riusciva a pronunciare

Mi avvicinai e cogliendola di sorpresa l’avvolsi in un abbraccio tentando in quel modo di darle consolazione … comprendevo che ciò non avrebbe mai potuto scacciare il dolore per quella perdita così grande, ma volevo in quel modo comunicarle il mio amore e donarle almeno in parte quel senso di completezza che mi trasmetteva la sua vicinanza.

Ogni cosa avrei dato per non rivedere il suo viso straziato dall’agonia ….

Ogni cosa per poter ammirare il sorriso su quel suo volto d’angelo.

Le sussurrai parole di conforto accarezzandole i capelli mentre lei, aggrappata alla mia maglia come fosse il suo unico appiglio, continuava a singhiozzare dando sfogo alle sue lacrime invisibili.

“Non c’è alcun bisogno che tu mi racconti la tua storia … se ti fa stare così male rivangare il passato sarà per te solo una tortura! E non è quello che voglio … ammetto che desidero sapere di te ogni cosa, ma non a spese della tua serenità! Vederti in lacrime per me è la peggiore di tutte le torture, nulla è più straziante … e se i ricordi sono così dolorosi non ti chiederò mai di parlamene! Perché per quanto tu possa non ricambiare io ti amo e così sarà in eterno e la mia unica gioia è nel vedere sul tuo volto quel sorriso sereno che poche volte ti sei concessa” mormorai affranto mentre affondavo il viso tra i suoi capelli

La sentii irrigidirsi alle mie parole e pian piano nella mia stretta i singhiozzi si attenuarono, ma non parve essere intenzionata a staccarsi, ciò naturalmente non potè non essermi gradito.

“Grazie” sussurrò “ma non voglio più nascondere nulla del mio passato … è passato e come tale deve essere superato! Non posso continuare a vivere nei ricordi! Ho bisogno di recuperare la mia vita …. Ed ora la mia vita sei tu!”

Risposta ai commenti!

stezietta w: povero eddy .. bisogna capirlo! sta tutto depresso per colpa di Isabella ed in + si trova perseguitato da una pazza maniaca XD

Eddyrossen95: sto cercando di ampliarlo un pò in più in modo da postare qualche altro chappy! ^_____^ infatti questo doveva essere conclusivo ma mi sono dilungata di + sulla storia!

Valle89: Tanya in fuga mi fa morire dal ridere ecco perchè ho deciso di inserirla in questa ff! hihihihihihihi anche se in realtà eddy che scappa è anche + divertente

Musa_Talia: waaa mi faresti un grandissimo favore ... solo che per questa ff ho trovato già qualcuno che lo corregge! ma avrei comunque bisogno di aiuto per un'altra ff XD quindi se sei ugualmente disponibile mi faresti un enorme favore *_______*

_zafry_: ahahahahh io ce lo veddo emmy che vede le soap quando Rosalie è a fare shopping con alice ... quel povero vampiro deve pur trovare qualcosa da fare! XD ahahahahahah

Shahrazad: grazieeee *____* .. sisi  mi dispiace da morire chiudere una ff ma prima o poi deve pur finire e  non piace lasciarle incomplete ^__^

Hikary_a18: oltre a questo volevo scrivere anche l'epilogo .. ma visto che ci sono state + rikieste di continuare cercherò di aggiungere qualche altro chappy! in fondo approfondire di + la parte finale non è un male!

Frafra9: ti ringrazioooooooo *___* ti assicuro che ormai è una sensazione normale quando scrivo pensare che è uno schifo! XD cmq non è assolutamente vero a me la tua ff piace molto ^^

pingu_bella: ^____^ grazie mille!!! hihihii la scena dell'armadio ha riscosso parecchio successo ahahahahah

simo87: io non tratto male i miei chappy ... sono loro che trattano male me ... mi odiano e non riescono mai come voglio io ( e dopo questa affermazione i signori con i camici bianchi non tarderanno a venire a prendermi)

SIRYA95: non sono riuscita a postarlo domenica ... ma lunedi mattina XD ci sono andata vicina hihihihih

Elrilin,: Grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!! XD ops non è l'ultimo

lazzari: come vedi ci ho ripensato ... provvederò a scrivere qualche altro chappy! dipende da come la mia mente decide di procedere hihihihihi

Sognatrice85: ahahahahahahah la scena dell'armadio ha fatto conquiste XD hihihihihihihihi 

digghi: hihihihi grazieee XD infatti questo chappy ha la tua correzione *_____* meno male hihihihi non hai idea di che grandissimo favore mi stai facendo

SweetCherry: ahahahhahaha grazieee mille XD sisi c'è speranza come avrai notato anche in questo chappy hihihihihi

lisa76: grazieeeeeee milleeee

Cullenuzza: grazieee!!! *___* sono contenta ti sia piaciuta! cmq ho deciso di aggiungere qualche altro chappy *______* kiss 

serve: sisi alla fine si ... anche se poi la parte che aspettate di + non è ancora arrivata! XD ma quì c'è un piccolon assaggio! muahahahahahahaha

lory_lost_in_her_dreams: hihihihihi sisi povero eddino! tutte a lui capitano ahahahah però in versione martire a me piace molto ahahahah

xtina88,: hihihihihhi XD grazieee

Uchiha_chan: waaa grazie mille per i complimenti!!! non hai idea come mi fanno piacere! sei gentilissima!!!

Goten: graziee! vabbè saranno aggiunti un altro paio di capitoli! ^^ così magari spiego meglio la fine ^^

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Capitolo 32
*** Perchè? ***


Wow mancano solo quattro commenti per giungere a quota 400! Wow sono commossaaaaaaa… quasi quasi questa ff non la concludo + e vi scrivo un bel seguito! Ahahahahah

Bhe effettivamente mi è balenata una mezza idea per un seguito … O.o

Mi sono lasciata un piccolo spiraglio per poter continuare … ma per ora è solo una mezza idea! Niente di concreto …

 Capitolo betato by digghi

Perché ?

 

Ok Eddy ….

Ora inizi anche con le allucinazioni? Che diamine di vampiro sei diventato??

Iniziò a sorgermi il dubbio che il sangue di cervo che avevo bevuto fosse avariato … o avvelenato. Chissà! con tutti gli agenti chimici che si disperdono nelle foreste poteva essere plausibile.

Però strano … i vampiri non dovrebbero essere soggetti a tali problemi! In fin dei conti siamo morti … che veleno potrebbe mai fare effetto?

Nella mia mente iniziai a catalogare tutti i tipi di veleni esistenti, analizzandone le caratteristiche e la nocività, tanto che ero preso dalla mia indagine che non mi accorsi che Isabella si era ormai staccata da me e mi osservava piuttosto perplessa e contrariata!

Me ne domandai il motivo, forse il mio mutismo?

Arcuò un sopracciglio notando il mio sguardo vacuo “Edward?” iniziò a scrollarmi delicatamente tentando di farmi ridestare dallo stato di trance in cui era caduto. Ultimamente era frequente … dovevo essermi davvero ammalato!

“Credo di essere malato” biascicai preoccupato dando voce ai miei pensieri

Corrugò la fronte non poco perplessa per la mia affermazione “Come?” domandò ansiosa

“Credo di soffrire di allucinazioni …. “ continuai imperterrito più che convinto della mia precedente affermazione.

Bella riaprì la bocca per dire qualcosa ma si interruppe probabilmente sconcertata. Corrugò la fronte pensierosa, creando così una piccola e deliziosa fossetta tra le sopracciglia “è per quello che ho detto?”

Mi alzai di scatto dal letto, come colto da una folgorazione, facendola sobbalzare “ Lo hai detto davvero? Cioè io non ho immaginato nulla?” quasi urlai preda dell’esaltazione dovuta alla sconcertante rivelazione

In tutta risposta mi scoppiò a ridere in faccia, la sua risata cristallina saturò la stanza mentre lei piegata in due ansimava cercando di riprendere aria … non che ne avesse bisogno ma anche per noi era naturale!

Perfetto … ero diventato il giullare di casa. Ormai non ne avevo più dubbio, avevo soppiantato il povero Emmett privandolo del suo trono!

“NO … sul serio credevi di aver avuto le allucinazioni?” biascicò tra una risata ed un’altra “non ho mai visto un vampiro come te! Sul serio, sei uno spasso!” continuò ad infierire

E pensare che ormai da quasi un secolo Emmett adorava definirmi un nonnino noioso …

Misi un finto broncio e la osservai truce “non è colpa mia se tu sei incomprensibile!” l’ammonii

Le sue risate si placarono di colpo e mi osservò curiosa “Perché sarei incomprensibile?”

“Perché sei scappata a Volterra?” domandai facendola sussultare. Probabilmente non si aspettava una tale domanda ma dopo aver udito le sue parole ancor meno riuscivo a comprendere i suoi comportamenti! Non riuscivo a spiegarmi la fuga ne tantomeno il suo ignorarmi fino a poche ore fa!

Necessitavo di comprendere questo mistero … non volevo illudermi! Non avrei sopportato un nuovo repentino cambio di umore da lei, non sarei riuscito a sopportare di sentirla nuovamente distante. Se le sue parole erano vere allora una spiegazione mi era dovuta,  non poteva continuare a tenermi sulle spine rifilandomi qualche frase sconnessa.

Sospirò “Credo che prima sia il caso di terminare la mia storia … forse ti aiuterà a capire almeno in parte il mio comportamento” esitò incatenando i suoi occhi ai miei “Ma ti giuro che ti spiegherò ogni cosa, non credere di essere stato l’unico a soffrire in tutta questa situazione!” mormorò affranta

Quella frase mi fece scattare, non mi ero mai sentito tanto irritato nella mia esistenza

“E allora perché sei scappata?” ribadii a dir poco adirato. Il suo comportamento mi aveva mandato sull’orlo del crollo nervoso, cosa non semplice per un vampiro, ma lei era stata in grado di destabilizzarmi divenendo il centro del mio universo da un istante all’altro e tutto ciò che avevo ricevuto in cambio del mio amore incondizionato era stata una fuga in un altro continente.

Come poteva adesso dirmi di aver sofferto per ciò che lei stessa aveva causato?

La scrutai truce in attesa di una risposta, ma quando il suo sguardo triste e mortificato si rivolse a me avvertii un groppo in gola.

Cosa stavo facendo? Perché mi stavo alterando con lei? Perché stavo mandando in frantumi quei pochi attimi di serenità che stavamo condividendo?

Stavo rischiando di rovinare ogni cosa … ma l’angoscia di quei giorni in cui era scappata da me e dal mio amore era tornata prepotente, ricordandomi quegli attimi di dolore.

L’agonia per il suo rifiuto, quello dell’unica donna che avevo amato e desiderato

Di colei che ormai era al centro del mio e che lo sarebbe stato in eterno! A prescindere dalla sua scelta …

Presi un respiro profondo per placarmi e scacciare quei pensieri molesti.

Mi diedi mentalmente dello stupido per il mio comportamento e addolcii il mio sguardo “Mi dispiace … ho esagerato” mormorai accorato sedendomi sul letto.

“Scusa tu Edward … è stata colpa mia! Ma io ero spaventata!” confessò tenendo lo sguardo puntato sull’immensa vetrata “Ho sofferto tanto e ho sempre creduto che dopo Joshua non mi sarei mai più innamorata di nessuno … “

Mi irrigidii a quelle parole e fu vano il tentativo di non dargli una sbagliata interpretazione …

Stava per caso ammettendo di essersi innamorata di me? Di ricambiare i miei sentimenti?

“Quando giungemmo in Irlanda … bhe continuammo la nostra vita da nomadi anche se da qualche anno stavamo progettando di trovare un posto carino e trasferirci! Magari un luogo …” sembrò riflettere mentre un sorriso amaro si dipinse sul suo volto “ come Forks … nuvoloso 360 giorni l’anno! Il massimo per un vampiro!” sospirò afflitta cercando di trattenere i singulti “purtroppo i nostri piani furono gettati al vento da un evento imprevisto! Durante una caccia nottura ... eravamo nei boschi alla ricerca di qualche escursionista … e … non ci curammo della luna piena! Da quanto ne sapevo noi vampiri non avevamo più quel problema, Caius era certo di aver fatto sterminare tutti i licantropi … ma non fu così! Degli ululati agghiaccianti si diffusero per la foresta e prima che potessimo allontanarci ci trovammo accerchiati da un gruppo di licantropi per nulla amichevoli! “ singhiozzò, feci per avvicinarmi a lei ma non me lo permise “Voglio terminare il racconto …” mormorò

Annuii facendole segno di procedere, era straziante vederla in quel modo, ma forse sfogarsi le avrebbe permesso di scacciare un po’ di quel dolore che ormai da tempo l’affliggeva. Non aveva bisogno di terminare la storia, potevo ben immaginare come si fosse conclusa, ma preferii non proferir parola

“Fummo accerchiati e … io all’epoca non conoscevo ancora i miei poteri! Non sapevo nemmeno di essere uno scudo,ero solo consapevole di essere immune agli attacchi di tipo psichico. Ma con dei licantropi a poco sarebbe servito … e .. Josh ha cercato di proteggermi, ha provato a difendermi ma loro … loro si sono avventati su di lui e dinanzi ai miei occhi lo hanno fatto … fatto a pez..zi.i” iniziò a balbettare sconvolta portandosi le mani al volto.

“e io … io impietrita non sono riuscita a fare nulla … sono rimasta li a guardare senza la forza di muovere un muscolo. Dentro di me volevo gridare … desideravo avventarmi su di loro e fare ogni cosa per salvarlo … ma nulla! Il mio corpo non rispondeva .. hanno portato via i suoi resti … e … “

Non terminò la frase e si gettò singhiozzante tra le mie braccia

“Edward … se solo mi fossi allenata … se solo avessi scoperto prima il mio potere loro non avrebbero potuto nulla contro di noi … lui sarebbe ancora vivo! È tutta colpa mia .. solo colpa mia e della mia incompetenza! Avrei potuto salvare il mio compagno ed invece inerme ho permesso che lo facessero a pezzi dinanzi ai miei occhi! Ferma e immobile? Capisci?” iniziò ad urlare mentre il suo respiro si fece sempre più accelerato

La mia stretta divenne più salda ed iniziai a cullarla nel tentativo di placare quella che pareva a tutti gli effetti una crisi isterica. La mia povera Bella … non potevo nemmeno immaginare quanto avesse sofferto assistendo a quella scena agghiacciante! Lei contro tutti quei licantropi !

Sussultai a quel pensiero

“Come hai fatto a salvarti?” mormorai allarmato. Comprendevo potesse essere una reazione sciocca sapendola viva e vegeta – più o meno – tra le mie braccia. Ma ero terrorizzato dal pensiero di ciò che aveva subito … che l’avessero torturata o Dio sa cosa …

Sentii un moto di rabbia invadermi con il desiderio di sterminare tutti coloro che le avevano inflitto questa pena

“I Volturi” bofonchiò stringendosi a me.

 

Oggi non posso rispondere ai commenti uno ad uno causa: studio

chissà come trovo il tempo di scrivere i chappy ... XD

sto esaurita!! ahahahahahaha

Ringrazio immensamente le 18 persone che hanno commentato
non immaginate come mi fa piacere leggere i vostri commenti!!
Grazie anche alle 190 persone che hanno aggiunto questa storia tra i preferiti
e le  83 tra le storie seguite!
kiss
Manu
Fermatevi per un commentino pleaseeeee mi farebbe piacerissimo

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Capitolo 33
*** Love ***


Ed eccomi con il nuovo chappy! scusate per il ritardo ma non sono a casa e sono costretta ad utilizzare un pc con schermo 9 pollici e vi assicuro che rende il tutto molto complicato. comunque tornando a faccende più serie ... questo dovrebbe essere l'ultimo chappy dopo di cui dovrei scrivere l'epilogo! ma ... in realtà non so ancora se sarà così! mi era venuta l'idea di continuarlo ma devo riordinare i pensieri e decidere se ne vale la pena! cmq in ogni caso scoprirete tutto al prossimo capitolo XD
Vi ringrazio immensamente per i commenti che lasciate, sono sempre stupendi e mi fanno un piacere che non avete idea, è bello sapere che il proprio lavoro viene apprezzato! la trovo una grande gratificazione! quindi vi ringrazio per la vostra immensa gentilezza! mi dispiace non poter rispondere ad uno per uno, ma sarebbe un'ardua impresa con questo monitor 9 pollici per non parlare di questa melefica pennina per la connessione (tim del cavolo che a casa di mia nonna non prende grrr)!
KISS
Manu

Capitolo betato by Digghi (la santa che si sopporta i miei macelli XD ... prima o poi le farò una statua d'oro ahahahah)

Love

 


“I Volturi?” chiesi estremamente sorpreso.

*Non erano di certo rinomati perché accorrevano in soccorso di una gentil pulzella! Tutt’altro* pensai. Per quale motivo avevano salvato Bella da un branco di licantropi assetati di sangue?

La mia espressione doveva essere eloquente, perché Isabella si premurò di rispondere ai miei interrogativi mentali “Sinceramente non saprei il perché lo fecero! Loro utilizzarono la scusa della mania di Caius di sterminare tutti i licantropi e a quanto pare quello doveva essere uno degli ultimi gruppi “ sospirò “La solita sfortuna!”

Le accarezzai dolcemente il capo “Almeno sono riusciti a salvarti …” mormorai tentando di trovare anche per lei un lato positivo nella faccenda. Per quanto mi riguardava non potevo che essere debitore a quella banda di vampiri psicotici, se non fosse stato per loro, il dolce angelo tra le mie braccia non sarebbe in vita.

“Si, ma infondo avevano un secondo fine! Mi proposero immediatamente di unirmi alla guardia. Eleazar aveva visto in me del potenziale, io personalmente non ero interessata, ma in fondo in quel momento non mi importava di nulla … ed ho finito per riversare la mia rabbia nell’allenamento, trovando rifugio nella solitudine. A Volterra non parlavo con nessuno, fatta eccezione per Aro ed i suoi fratelli e naturalmente Eleazar. Lui è stato la spalla su cui piangere, oltre che al mio maestro. Pur non comprendendo realmente il mio dolore si impegnava a consolarmi, ma soprattutto a proteggermi. Fu lui a darmi l’idea della mantella, pensava che mi avrebbe aiutata, non solo per esternare il mio lutto, ma anche per tener lontano quei vampiri zoticoni.”  Esitò ridacchiando “ e direi che pensando alla reazione di Demetri durante il mio ultimo viaggio a Volterra, l’idea del mio amico è stata più che opportuna” terminò scuotendo il capo

Ringhiai, tremendamente infastidito, e prontamente cambiai argomento onde evitare alla gelosia di prendere il sopravvento e farmi fare un’incursione a Volterra “Cosa ha detto Aro quando gli hai comunicato la notizia?” bofonchiai

Sospirò pesantemente “L’idea non gli era particolarmente gradita, per lui ero un ottimo elemento. Grazie a me erano praticamente protetti da tutto e la mia assenza scalfirà non poco il loro potere! Ma sapeva benissimo di poter ben poco contro la mia decisione. In primo luogo perché rientrava nei nostri patti questa possibilità, secondo perché contro di me potrebbero fare ben poco … e lui conosce benissimo i miei poteri! I loro sistemi “violenti” con me non funzionano …” mi spiegò mentre giocava con le mie dita.

Era tremendamente rilassante quella posizione, lei poggiata al mio petto e stretta tra le mie braccia. Aveva il potere di farmi sentire finalmente completo e per la prima volta non maledicevo la mia natura dannata.

“Credi non ci saranno ripercussioni?” domandai mentre un atroce dubbio sorgeva

Scrollò le spalle “No, mi teme troppo per poter fare qualche sciocchezza e poi in quel modo dovrebbe rinunciare ad ogni possibilità di un mio ritorno”

Un ringhio involontario partì dalla mia gola “Hai intenzione di tornare da loro!” esclamai furioso. La mia non era una domanda … piuttosto una constatazione affatto gradita.

Ridacchiò e mi parve di notare un certo compiacimento nei suoi occhi “No, ma Aro sa essere particolarmente crudele e spietato, ho potuto constatarlo con i miei occhi durante la mia permanenza a Volterra. Quindi ho deciso di prendere precauzioni! Dargli l’idea di un mio possibile ritorno faceva parte del piano, un modo per evitare qualche tipo di ripercussione … infondo l’eternità è un lungo tempo!” concluse beffarda

Ok .. la mia donna è una genio del male

Aspetta … Mia?

Magari …

Edward stai diventando pazzo … ormai parli anche da solo

L’ interessante conversazione che stavo intrattenendo con il mio inconscio fu interrotta dalla voce di Bella nuovamente incrinata, che riprendeva il suo racconto “Inizialmente non mi sono posta troppe domande, ero così sconvolta dal dolore da non avere la forza di proferir parola. A questo si sommavano gli immensi sensi di colpa e l’intenso allenamento dei miei poteri, che vedevo come una sorta di espiazione insieme alla vita solidaria che conducevo!” esitò persa in chissà quale ricordo “ma con gli anni mi sono sorti una serie di dubbi …”

Corrugai la fronte non comprendendo la piega presa dal discorso, purtroppo i suoi pensieri mi erano ancora celati.

“Che dubbi?” biascicai nel mentre la stringevo al mio petto

“Sono arrivati proprio al momento giusto per salvarmi! Se fossero arrivati l’istante successivo di me avrebbero trovato solo cenere”

Rabbrividii a quelle parole e involontariamente la strinsi più a me con il terrore di quell’immagine agghiacciante che mi invadeva.

Ricambiò la stretta accucciandosi tra le mie braccia ed un moto di felicità mi invase soppiantando completamente la sensazione di malessere precedente. Poterla avere tra le mie braccia, stringerla … erano le sensazioni che avevo agognato da sempre, che avevo desiderato sin dagli inizi della mia vita nella famiglia Cullen, quando circondato da coppie innamorate invidiavo quello che io non possedevo e credevo che non avrei mai avuto! Che credevo di non meritare …

Eppure con lei tra le mie braccia tutti quei pensieri, compreso il mio sentirmi costantemente un mostro, svanivano come una bolla di sapone. Il piccolo angelo tra le mie braccia era un vampiro come me, ma mai avrei potuto definirla un demone assetato di sangue …

I suoi occhi dorati colmi di malinconia, tanto belli quanto dolci, riuscivano ad incantarmi ed ammaliarmi completamente, trascinandomi in un mondo dove ogni sofferenza svaniva, lasciando solo un dolce torpore.

Lei era il mio angelo  e sperai vivamente che nonostante tutto decidesse di accettare di essere realmente mia. Per l’eternità.

Mia

Un sospiro sfuggi alle mie labbra attirando la sua attenzione

“Cosa pensi?”

Ridacchiai “normalmente questa domanda la pongo io!”

“non è vero … leggi nel pensiero non hai proprio bisogno di una domanda del genere” mi rimbeccò

“Considerando che in questa casa c’è Alice che con i suoi trucchetti elude il mio dono e tu che sei in grado di bloccarmi, nell’ultimo periodo quella è diventata una frase di routine” bofonchiai con un finto broncio che scatenò la sua ilarità coinvolgendo anche me.

“Ci tieni così tanto a sentire i miei pensieri?” domandò d’un tratto

Annuì “Certamente! Tu sei l’unica persona i cui pensieri realmente mi interessano e purtroppo per me anche l’unica che me li può celare totalmente! Ironia della sorte”

“Povero vampirello sconsolato …” affermò con un tono fintamente affranto, portando le mani al viso fingendo di coprire copiose lacrime. La mia piccola attrice

“perfida vampira … “ sibilai rivolgendole uno sguardo truce

“Ehi! Io ti ho anche salvato da Tanya, dovresti ringraziarmi” soffiò

“Chi ti dice che volessi essere salvato?”

Un lampo di furia luccicò nei suoi occhi e si alzò dal letto di scatto correndo verso la porta bofonchiando in un sussurro qualcosa a: “Bene … adesso andiamo a chiamare la tua amichetta, ma dopo non azzardarti ad avvicinarti a me”

Terrorizzato da quelle parole scattai verso la porta mettendomi davanti e bloccandole l’uscita “No per pietà Tanya no! Tutto ma non Tanya” biascicai facendo il mio migliore sguardo da cane bastonato.

“Cucciolotto con me non funziona, sono abituata con tua sorella …” ribatté incrociando le braccia al petto

“Ok ti chiedo perdono!”

“Credi che te la farò passare così facilmente?” ghignò

Il suo sguardo sadico mi fece preoccupare non poco, per un momento temetti volesse darmi fuoco.

Si avvicinò cauta ancora con quel ghigno ad increspare le sue labbra, che sinceramente mi stavano attirando non poco ed il mio sguardo colmo di desiderio non le sfuggì, tanto che il suo sorrisetto si ampliò ulteriormente.

Poi fece una cosa che mai mi sarei aspettato, come del resto accadeva ogni volta che Bella agiva.

Azzerò la distanza tra i nostri volti dandomi un casto bacio sulle labbra, sfiorandole appena, e nel mentre chiuse gli occhi sbloccando il suo scudo, facendomi entrare in contatto con i suoi pensieri più intimi.

Inizialmente per la sorpresa non colsi ciò che stava realmente accadendo, ma non mi ci volle molto per comprendere. Il mio nome si ripeteva quasi costantemente nella sua testa, potevo percepire tutti quei sentimenti e quelle emozioni tanto simili alle mie. I ricordi vividi di un passato non molto lontano. Il nostro primo incontro a Volterra, lì la sorpresa di rivedere Jasper andava pari passo con la strana attrazione verso di me. Come me, neanche lei aveva subito compreso cosa ci stesse accadendo, ma in compenso dopo qualche giorno le fu tutto più chiaro – mentre io ancora navigavo in alto mare o più precisamente nella convinzione di odiarla a morte.

A mia discolpa posso affermare che il non essere mai stato innamorato influiva sulla mancata consapevolezza.

Comprendevo finalmente il motivo del suo comportamento distaccato nei miei confronti, dettato dalla paura di affezionarsi a qualcun altro dopo aver perduto tutto. Il terrore di provare amore per una persona  e vedersela strappare via, in malo modo, senza poter far nulla. Paura di tradire la memoria di quell’uomo che aveva amato dal profondo dell’anima.

Mi sentii geloso di quel rapporto, pur sapendo non avessi nulla da temere, mi faceva male pensare che il suo cuore fosse stato di qualcuno oltre a me. Perché ora non potevo più avere alcun dubbio sui suoi sentimenti … lei mi amava! Di un amore immenso pari a quello che io nutrivo nei suoi confronti. Lei era il mio sole, colei che con un solo sorriso aveva illuminato le mie giornate tetre, colei che mi aveva fatto tornare uomo, prima che vampiro.

Che con il suo solo profumo si è resa il centro dei miei pensieri e del mio mondo.

L’afferrai tirandola al mio torace, stringendola a me spasmodicamente, con un unico pensiero, non permetterle mai più di allontanarsi da me.

“Ti amo” sussurrai poggiando la mia fronte sulla sua.

“Per sempre?” chiese dolcemente

“Per sempre” mormorai prima di tornare a lambire le sue labbra.

 

 

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Capitolo 34
*** La prossima volta a Las Vegas ***


FF4 Salve a tutti! rieccomi quì a rompere le uova nel paniere! Ho un piccino piccino avvisino ... questo non sarà l'epilogo, MA IL PRIMO CAPITOLO DELLA SECONDA PARTE DELLA STORIA! questo è più che altro un capitolo di preparazione ed introduzione per la seconda fase della storia!
Adesso vi lascio al chappyno


Recensioni a fine pagina
Chappy betato by simo87
Mia nuova storia ---> Forse un giorno...
------------------------------------------------------------------- Seconda parte ------------------------------------------------------------------------------



La prossima volta a Las Vegas

Erano passati ben tre mesi dal giorno in cui Isabella aveva accettato di divenire la mia compagna per l’eternità. Tre mesi stupendi, in cui avevamo condiviso ogni cosa ed in cui la mia vita aveva finalmente raggiunto quel grado di serenità e felicità, che per quasi un secolo avevo agognato. Purtroppo anche nelle cose belle ci sono dei lati negativi … ed il mio problema ha un unico nome:

Alice Cullen!

Ebbene si, dopo la mia proposta di matrimonio a Bella, organizzata in grande stile grazie all’aiuto del malefico folletto, il suddetto essere demoniaco si è proposto per organizzare la cerimonia, rendendo la vita di noi poveri futuri sposi un vero inferno.

Ma almeno Isabella aveva accettato di diventare mia moglie.

Flashback

La mia stupenda vampira era stata bendata tutto il pomeriggio, mentre Alice, Rose ed Esme si occupavano di lei per prepararla alla serata. Traduzione di ciò: aveva passato sei ore in una stanza con tre pazze sadiche vampire, che con metodi poco ortodossi le avevano acconciato capelli, vestita e Dio solo sa cos’alto. In compenso il risultato fu stupefacente, sebbene l’avessi sempre trovata meravigliosa nonché la più bella creatura che Dio abbia creato, quella sera non c’erano parole per descriverla. Era avvolta da un abitino blu notte aderente fino a sotto il seno dove era posizionata una fascia di un colore leggermente più chiaro, al di sotto il vestito scendeva morbido e leggermente a palloncino, terminando poco sopra le ginocchia. I capelli acconciati in morbidi boccoli tenuti appuntati da un fermaglio in argento ed un paio di scarpe con il tacco che riprendevano la fascia del vestito.

Era stupenda e per un istante temetti di essere sul punto dell’infarto, fortunatamente per me essendo un vampiro non correvo un tale pericolo. In compenso sentivo il cuore in gola battermi frenetico e mi ci volle un grande autocontrollo e il potere di Jasper per non saltarle addosso. Per non parlare delle urla disumane di Alice attraverso i suoi pensieri, aveva notato le strane visioni all’entrata di Bella in salone, e si era premurata di rammentarmi non fossero opportune. Peccato che la delicatezza non era mai stata il suo punto di forza.

Arresomi e accantonati i miei folli e momentanei propositi, mi avvicinai a Bella, ancora bendata, e le presi la mano conducendola fuori di casa per raggiungere l’auto. Per l’occasione era stata necessaria la jeep di Emmett, anche se avrei preferito di gran lunga utilizzare la mia Aston Martin. Fortunatamente quel cruccio durò ben poco perché Bella assorbì totalmente e incondizionatamente la mia attenzione.

In macchina continuò a pormi domande sull’insolita serata che ci attendeva, non comprendendo assolutamente il motivo per le torture gratuite alle quali era stata sottoposta, per non parlare della benda. Fu difficile non ridere quando mi rivolse un adorabile broncio decidendo di non rivolgermi la parola sino al nostro arrivo … che non durò oltre i dieci minuti, riprendendo a chiedere spiegazioni.

Ci vollero ben due ore per giungere nel luogo preposto, quasi in cima ad una delle montagne nei pressi di Forks. Una zona estremamente suggestiva. Scesi velocemente dalla macchina per aprire la portiera a Bella, mentre l’ansia faceva capolino, con il timore di veder rifiutata la mia proposta.

La mia piccola “futura sposa” iniziò tramite l’olfatto a tentare di individuare il luogo, anche se con scarso risultato, così si arrese al mio volere e si fece scortare sino al punto prestabilito dove delicatamente le tolsi la benda, permettendole di ammirare il paesaggio.

Nell’angolo destro di un enorme spiazzo verde, ricco di alberi e fiori, si stagliava una piccola chiesetta dall’architettura gotica, molto semplice ma allo stesso tempo graziosa.

Semplice proprio come la mia Isabella

Parve stupita dello spettacolo dinanzi a noi e il suo entusiasmo aumentò quando la portai al limitare dello spiazzo dopo una staccionata bianca che segnava il confine con un dirupo, e dal quale si godeva una magnifica vista.

Il mare in lontananza era illuminato dai flebili raggi del sole che svaniva dietro la massa d’acqua, colorando il cielo di tonalità arancioni rossastre.

“E tutto stupendo” mormorò commossa, voltandosi verso di me e abbracciandomi con foga.

Felice che la prima fase della sorpresa le fosse piaciuta ricambiai l’abbraccio, stringendola a me, assaporando il suo dolce profumo sempre in grado di stordirmi.

“Non è finita …” sussurrai suadente, e prendendole gentilmente la mano la condussi verso la piccola chiesetta, che leggermente celata dagli alberi precedentemente non aveva potuto apprezzare appieno. Alice mi era stata d’aiuto, sistemando all’interno una miriade di fiori per tutto il perimetro della struttura, mentre candele bianche la illuminavano con luce fioca.

Bella non proferì parola, forse troppo incantata dal luogo o forse perché aveva intuito il fine di quella nostra “gita”, fatto sta che giunti in fondo alla sala, dove i petali di rose bianche divenivano più fitti, la feci accomodare su di un morbido cuscino rosso poggiato li per l’occasione.

Era una piccola visione ed in quel luogo magico sembrava un piccolo angelo che con i suoi occhioni languidi mi ammaliava e mi incantava e con cui speravo di poter condividere la mia esistenza. Solo lei avrebbe potuto renderla speciale, perché solo lei mi aveva ridonato la vita che mi era stata strappata un secolo prima.

Presi fiato inginocchiandomi dinanzi a lei, ed a quel gesto la vidi sgranare gli occhi leggermente, ma in pochi istanti si ricompose.

“Isabella” iniziai volgendo i miei occhi nei suoi “So che potrebbe apparirti un gesto prematuro e forse un po’ folle, ma dal primo istante in cui i miei occhi hanno incontrato i tuoi non ho desiderato altro che questo. Condividere con te la mia esistenza, con quella creatura favolosa che ha conquistato il mio cuore illuminando nuovamente il mio cammino. Prima di te vivevo in una nebbia di costante noia che mi impediva di apprezzare anche le cose più belle, ma da quanto tu sei entrata nella mia vita, anche il battito d’ali di una farfalla ha acquisito per me un senso. Se il mio cuore potesse ancora battere, non avrebbe battiti che per te così come i miei sogni, che sarebbero tutti dedicati a rimirare la tua bellezza, la tua dolcezza e la forza d'animo che ti ha permesso di affrontare situazioni difficili e atroci. Tutto ciò che voglio è poter ammirare sul tuo volto solo sorrisi a me dedicati, cancellato ogni ombra di malinconia e rimpianto. Tu per me sei tutto e desidero che ciò diventi ufficiale, rendendoti mia per sempre agli occhi di tutti” presi un ultimo respiro recuperando la scatolina di velluto blu dalla tasca e aprendola “ Isabella Marie Swan vuoi concedermi l’onore di diventare mia moglie?” pronunciai quelle parole con un groppo in gola, mentre le porgevo l’anello che anni addietro era appartenuto a mia madre. Era il suo anello di fidanzamento, che avevo gelosamente custodito in ricordo di quella meravigliosa donna che mi aveva donato la vita e dell’amore profondo che la legava a mio padre.

Un amore che avevo sempre ammirato

Fine Flashback

“Edward? Edward?” la vocina melodica della mia futura mogliettina mi ridestò

“Si?” domandai ancora un po’ stordito dai ricordi

“Ti eri incantato?” ghignò

Mi avvicinai velocemente a lei trovandomi ad un palmo di distanza dal suo volto “Stavo ripensando al giorno in cui ti ho chiesta in moglie” sussurrai prima di sfiorarle le labbra

Ma …

Il piccolo demonio con la sua vocina stridula ruppe l’idillio.

Sai che novità!

“Smettetela abbiamo un sacco di lavoro da fare” urlò esagitata, mentre brandiva un raccoglitore ad anelli, nelle quali erano riportate le foto di non so cosa. Fiori, torte … chi lo sa. Ne aveva uno per ogni cosa e li aveva differenziati per colore.

Quella vampira soffre di manie ossessivo - compulsive

Mi abbandonai sul divano sprofondando esausto nei cuscini

A breve ci sarà un bel falò in giardino

“Basta pensare sciocchezze Eddy e cerca di renderti utile una buona volta” mi ammonì indignata, dopo l’eloquente visione sulle mie sordide intenzioni.

Sbuffai esasperato guadagnandomi l’ennesima occhiataccia da parte del folletto malefico, mentre Bella si ritrovava nuovamente sommersa da foto di torte e … colombe?

Strabuzzai gli occhi sconvolto.

Cosa vorrà farci con quelle colombe

No Edward … meglio non chiedere delucidazioni in merito! Certe cose è meglio non saperle.

*Bravo fratello, anche perché nulla mi farà abbandonare l’idea delle colombe rosa!* il pensiero di mia sorella mi sconvolse ulteriormente. Quella vampira mi stava per causare un esaurimento nervoso, ormai erano costanti le conversazioni con me stesso. E se per gli umani non erano un buon segno, di certo per i vampiri era anche peggio.

Un mucchio di carte che prendevano il volo ed un urletto nervoso mi fecero voltare alla mia destra, dove Bella si teneva la testa tra le mani, mentre sul suo volto era dipinta un’espressione a dir poco esasperata.

Quindi non sono l’unico a cui stanno saltando i nervi

“Alice per favore, non ne posso più … decidi tu i fiori a me non importa!” bofonchiò

Il folletto le rivolse un’occhiata inteneritrice che però non sortì alcun effetto “Come non ti importa?” bofonchiò stizzita “è il tuo matrimonio”

Annuì “e ti avevo detto che volevo qualcosa di semplice, invece questa cerimonia sarà più sfarzosa di un ballo a Versaille” commentò terminando con un teatrale gesto della mano per indicare le decorazioni che ormai invadevano ogni angolo della casa. A breve Alice ci avrebbe cacciato per fare spazio alla miriade di cose che aveva acquistato.

E pensare che mancavano ancora tre settimane al matrimonio.

Tre settimane con quell’invasata a girare per casa.

Meglio la morte

Il folletto indignato si alzò bofonchiando parole incomprensibili relative al fatto che lei non potesse comprendere l’importanza di un matrimonio ben fatto. Ma alla fine ci lasciò un minimo di libertà.

Mi avvicinai a Bella cingendole le spalle e avvicinandola a me.

Emise un sospiro di sollievo “Tua sorella è insopportabile” biascicò sfinita accoccolandosi sul mio petto

Sghignazzai “Io ti avevo avvisato che non era il caso di affidarci a lei, ma a quanto pare ogni volta che ti fa gli occhioni dolci crolli e decidi di assecondarla” l’ammonii scherzosamente. Anche perché tanto io avevo accettato in precedenza il suo aiuto per avere il suo sostegno nell’organizzazione della proposta.

“Che colpa ne ho se mi fa tenerezza. Quella è la più subdola delle creature, in quel corpo di ingenuo folletto si cela una belva!” mormorò incrociando le braccia al petto come una bambina

Ghignai divertito e intenerito, così decisi prontamente di cambiare discorso “ha già inviato gli inviti?” domandai.

“si .. certamente” esitò prendendo un bel respiro e la cosa non mi piacque per nulla. Quel gesto significava irrimediabilmente: Guai.

“Abbiamo invitato anche i Volturi” sputò di getto voltandosi verso di me e iniziando a mordicchiarsi il labbro. Sapeva benissimo che quella notizia non sarebbe stata di mio gradimento.

“Come?” urlai scattando in piedi e scrutandola sconvolto “ma siete impazzite? Io non voglio quei pazzi al nostro matrimonio! E se ti volessero portare via?”

Si alzò avvicinandosi cauta a me “Eddy sarebbe assurdo considerando che ci saranno oltre duecento invitati! Loro devono mantenere una parvenza di lealtà e strappare una sposa dall’altare non sarebbe un gesto molto nobile!! Io li conosco e conosco i loro obblighi, ho lavorato presso di loro per anni e ti assicuro che rischieremmo peggiori conseguenze se non li invitassimo. Avrebbero a quel punto l’occasione per una bella visita a sorpresa … e non credo che sia conveniente” mi spiegò pacata

Sbuffai non poco contrariato osservandola torvo “non vedo comunque il motivo per invitarli”

“Ti devo ricordare che mi hanno salvato la vita e ospitata a Volterra?”

“Sarà … ma non mi fido” soffiai voltando lo sguardo contrariato verso la vetrata

Si avvinghiò al mio torace appoggiando la testa sul mio petto, accarezzandomi la schiena lentamente, nel tentativo di tranquillizzarmi “Alice ha detto che non prevede problemi per il giorno del matrimonio, quindi non abbiamo nulla da temere”

“Le visioni cambiano …” sibilai stringendo i pugni

Sospirò “Edward per favore, godiamoci questi brevi istanti di libertà che quella psicotica di Alice ci sta concedendo. Per questo pomeriggio ha già previsto l’ennesimo giro per negozi … a quanto pare dobbiamo scegliere la torta”

Arcuai un sopracciglio perplesso “ma noi siamo vampiri .. a cosa ci serve una torta?”

Scrollò le spalle “Dice che non ci può essere un matrimonio senza torta”

“A parer mio l’unica cosa necessaria è che ci siano gli sposi … il resto è tutto secondario” bofonchiai

Ridacchiò divertita dalla mia aria imbronciata “E tu ci sarai all’altare mio bel principe?”

“Non so, ti farò sapere … ho qualche ripensamento in proposito”

“Edward” urlò assestandomi uno schiaffo sulla spalla mentre io ero scosso dalle risate.

“Mia piccola principessa, nulla mi impedirà di farti mia!” soffiai sulle sue labbra.





Recensioni:

Cullenuzza: Grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee *___*! hihihihi io ero convinta che sarebbe finita, ma viste le richieste e visto che mi è balenata in testa una mezza idea, ho deciso di continuarla. sinceramente mi facevo il problema che fosse eccessivamente lunga, ma il mio ragazzo ha detto che era una paranoia inutile! quindi eccomi quì a continuare a scrivere XD
SIRYA95: Graziee! hihihihihi già XD sono una coppia tenerosa! spero che questo chappy ti sia piaciuto kiss
mezzanotte: ^^ sei molto gentile! ^________________________________^
stezietta w : ahahahahahah secchiello? Bava? O.o hihihhiihihi wow
Hikary_a18: in un secolo sarebbe impossibile non aver amato altre persone! forse solo eddino è tanto tonto da non aver trovato nessuno! cmq su questo punto però ci saranno delle piccole novità ... e .. non dico altro! devo smetterla di spoilerare di continuo XD
simo87: hihihihhii questo invece lo hai letto in anteprima visto che lo hai betato tu XD ahahahah
Frafra9: grazie mille! ebbene si .. la ff non è finita!! succederanno ancora un pò di cosette XD
Sognatrice85: ciauuuu!!! ^____^ zizi la continuo! anche perchè l'ispirazione è tornata (sempre nel sonno ... ormai è un'abitudine)!
arualga91: Grazie mille!!! ^______^ mi fa piacere ti piaccia la mia storia! grazie mille per il commento
Goten: ahahah no no ... le colombe XD Alice preferisce quelle ... possibilmente rosa!
lazzari: ahahahaha Lorenaaaa la continuo la continuooooo!!!! ^_____________________^ hihihhi speriamo solo che non finisca per avere una caduta di stile ç_ç
digghi: Ok ... allora vado a chiamare gli operai! XD mi dici la grandezza della statua?? hihihihih così mi regolo!
lory_lost_in_her_dreams: Wow grazie millissimo *_________________________* hihihihihhi
tess89: ehm ... credo che per l'epilogo dovrai attendere XD mi sa che si prolungherà non poco questa storia! >.<''' non ho capacità sintetica
Uchiha_chan: hihihi Tanya ci sarà al matrimonio molto probabilmente e vedrò di inventarmi qualcosa sulla sua reazione hihihihi kissà .. per ora non ho ancora nulla in mente
Lau_twilight: ti ringrazio! ahahah è proprio zuccherosa questa mia ff XD e pensare che io nella vita sono il contrario! da dove escono ste cose non lo so proprio O.o
serve: ahahahahah XD ormai sono ovunque! sto scrivendo non so quante storie insieme! sembro una pazza ... o forse lo sono davvero!
Lion E Lamb: Grazieee!! sisi la ff non è finita! ^___^ viste le richieste di continuare mi è sembrato giusto proseguire con una seconda parte! ^^ anche perchè effettivamente mancava qualcosa alla fine che avevo previsto O.o
Musa_Talia: XD grazie mille .. si lo so, era un chappy da diabete ... lo ammetto! O.o cmq come avrai notato niente epilogo ^^ ma ci sarà una seconda parte della storia
SweetCherry,: hihihihi credo che fosse quello che attendevano tutti XD vi ho fatto penare un pò prima di poterlo leggere! sono perfida
kiakki94: Grazieeeee !!! come vedi la storia non è finita ^_____________________^ spero ti faccia piacere e che questo nuovo chappy ti sia piaciuto! diciamo che è + che altro un introduzione della seconda parte!!!
damaristich: sisi infatti, ha avuto un brutto passato! ma in compenso ci ha guadagnato eddy! Credo non le sia andata così male XD


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Farai felice milioni di scrittori.

[hihihihihihihihihihih è una frase bellissima ahahahahahahaha me ne sono innamorata non appena l'ho letta XD]


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Capitolo 35
*** Notizie ***


Recensioni a fine pagina
Betato by Digghi
Nuova fan fiction Forse un giorno (completa 3/3)

Capitolo dedicato a Lazzari (che mi legge nel pensiero)


Notizie

Un vaso si frantumò, infrangendosi sul pavimento della cucina.

Sorpresi e spaventati dalla causa di questo strano evento, considerando le capacità di noi vampiri, ci dirigemmo verso la cucina dove trovammo Alice con un’espressione sconvolta ed agitata dipinta in viso, cosa che non fece che alimentare a dismisura la mia preoccupazione.

In pochi minuti ci raggiunse l’intera famiglia, i cui occhi si concentravano su Alice, in cerca di risposte. Jasper le si avvicinò con la solita calma cerando di comprendere il motivo di quella tensione evidente, ma non mi sfuggirono i suoi pensieri

*è terrorizzata!*

Provai a sondare la mente di mia sorella, ma in quel momento era impegnata a vagliare le possibilità future, vorticando tra una serie di immagini sfocate e indistinte. Troppo confuse per permettermi di giungere ad un’adeguata conclusione.

Jazz la prese delicatamente tra le sue braccia, accarezzandole la schiena lentamente per poterla calmare “Amore? Cosa hai visto?” le sussurrò dolcemente, facendo leva sul suo potere per poter placare la strana ansia che l’attanagliava.

Un sospiro ruppe il silenzio irreale che si era creato, tutti avevamo addirittura smesso di respirare in attesa di delucidazioni.

Alice prese un bel respiro e si voltò “I Volturi anticiperanno la visita, hanno deciso di venire prima del previsto perché il giorno del matrimonio saranno impegnati in una missione” borbottò tenendo la testa bassa e poggiando la mano sulla fronte, quasi a voler placare un atroce mal di testa.

Corrugai la fronte. Seppure quella notizia non mi facesse piacere, non riuscivo a comprendere il motivo di una reazione tanto esagerata. Il volto di mia sorella era non poco scosso e Jasper aveva avvertito uno strano senso di terrore e ansia in lei, che non potevano essere motivati da un qualcosa di così futile. Ero quasi certo stesse nascondendo qualcosa di importante.

La fissai contrariato mentre sospiri di sollievo si disperdevano per la stanza e lei recuperava il suo solito sorriso gioviale, come se non fosse accaduto nulla.

Mi scambiai uno sguardo di intesa con Jasper, a quanto pareva quel sorriso non concordava con il suo momentaneo umore. Ma per il momento mio fratello mi intimò di tacere, per non peggiorare la situazione.

*Edward, non preoccuparti! Non c’è nulla da temere* mi comunicò Alice con il pensiero, mentre si allontanava trascinando Rose verso il garage dove erano stati riposti gli scatoloni con le stoffe.

“Ehi Rose, ma noi stavamo …” piagnucolò mio fratello vedendo sua moglie allontanarsi

“Emmett per cortesia risparmiaci i dettagli privati ..” ringhiai disgustato intercettando i suoi pensieri

Tutti scoppiarono in una risata fragorosa, mentre Emmett si imbronciava deluso e frustrato per essere stato interrotto “sul più bello”.

Sbuffai afferrando il braccio di Jasper e trascinandolo malamente con me. Non oppose resistenza comprendendo il mio stato d’animo non poco agitato.

Giungemmo in giardino, lontano da orecchie indiscrete dove poter parlare tranquillamente e senza destare inutili preoccupazioni.

“Cosa credi nasconda?” sibilai irritato

Scrollò le spalle “Non ne ho la minima idea, so solo che era particolarmente agitata e sono quasi convinto che ci abbia comunicato solo parte delle sue visioni” esitò “Tu non riesci a leggere nulla?” domandò esitando

Furente assestai un pugno all’albero al mio fianco, abbattendolo. “I suoi pensieri vorticano tutti attorno a pizzi e merletti. È troppo concentrata su questi e ciò non fa che aumentare i miei sospetti” sbottai

*temi la vogliano portare via?* il suo pensiero allarmato mi fece sussultare. Preso dalla paura, non avevo nemmeno pensato a quale sarebbe stato il motivo e l’esito della visita. Ma di certo non gli avrei permesso di portarsi via mia moglie senza combattere. Oltretutto pur essendo pochi membri rispetto alla guardia, conoscevo i poteri di Bella e sapevo che ci avrebbero protetto da un loro eventuale attacco. La forza bruta sarebbe servita a poco … e forse questo pensiero mi spaventata ancor più degli altri.

Che avessero un asso nella manica? Aro non era certo uno stolto e se aveva intenzione di convincere Bella, avrebbe di certo trovato il giusto mezzo per convincerla.

“Edward? Se Alice non ha detto nulla ci sarà un motivo …” sussurrò immergendosi nei suoi pensieri, alla ricerca di una qualche motivazione plausibile. Purtroppo anche lui, come me, non riusciva a comprendere il vero motivo di un tale mistero. Se fossimo stati in pericolo sarebbe stato assurdo celarci la realtà, sapendolo avremmo potuto prepararci alle conseguenze.

Sbuffai spazientito. “Non saprei” biascicai portandomi le mani sul volto, per coprire quella maschera di terrore che era ritratta sul mio viso.

“Non verranno con intenzioni bellicose!”  esclamò decisa una voce alle mie spalle.

Una voce, la sua voce. Sussultai voltandomi ad osservare la mia bellissima compagna, che ci scrutava con un’espressione seria.

Arcuò un sopracciglio, mostrando il suo evidente scetticismo “Che intendi?” chiese curioso Jazz

Si avvicinò lentamente “Conoscono i miei poteri e i vostri e sanno che avrebbero ingenti perdite in caso di un attacco. Mi temono perché mi conoscono e sanno che posso annullare tutti i loro doni, su cui fanno affidamento in ogni scontro” esitò “quindi se mi vogliono non ricorreranno alla forza fisica, ma a qualche subdolo stratagemma per legarmi a loro” terminò assorta

“Anche tu sei convinta che Alice ci abbia mentito?” domandai in tono stridulo.

Asserì con il capo e sospirò pesantemente “Non so cosa ci nasconda. Ma sono sicura che quando sarà il momento ci comunicherà la verità. Probabilmente vuole accertarsi della visione prima di creare il panico.” Concluse

Jazz fissò Bella non poco preoccupato. Per lui era una sorella e il solo pensiero che le fosse fatto del male o che le strappassero nuovamente la felicità, lo angosciava non poco. Lui la voleva vedere finalmente felice …  “Cosa potrebbero avere dalla loro parte per soggiogarti?” continuò, tentando di dare un senso a quella storia

Lei scrollò le spalle “Magari lo sapessi. Non avevo nessun amico lì, quindi non so come potrebbero conoscere i miei punti deboli, che non siano sul piano della lotta.”

Io e Jasper annuimmo.

Dei pensieri mi raggiunsero e mi voltai verso la fonte che conoscevo benissimo. Alice ci scrutava con un cipiglio inquisitore ed un’aria non propriamente allegra. Sembrava propensa a dare spiegazioni, ma i suoi pensieri mi erano ancora celati.

“Alice!” sussurrai, attirando su di lei l’attenzione. “c’è qualcosa che ci vuoi dire?” domandai in tono duro. Procurandomi un’occhiataccia da Jazz e Bella per il mio tono sgarbato.

Lei annuii e si avvicinò cautamente a Jasper per rifugiarsi nel suo abbraccio “Ci sono brutte notizie” biascicò

Ci irrigidimmo tutti, ma non proferimmo parola, in attesa di conoscere le novità mentre nei nostri pensieri aleggiava un certo timore.

“Vi ho detto che i Volturi arriveranno presto …” esitò tormentandosi le dita “ purtroppo però c’è un dettaglio che ho omesso ….”

“Per favore Alice datti una mossa, sto per impazzire” ringhiai tremendamente frustrato

“Il vostro matrimonio è scomparso dal futuro” replicò, mentre un silenzio agghiacciante cadeva su di noi.



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lazzari; ahahahahah non saiquanto ho riso quando ho letto il tuo commento ahahahahahaah! cribio mi conosci proprio bene XD ahahahahaahahah
Dan: ciaooooo! che bello una nuova fan! me è contentissima! cmq diciamo che per ora il felici e contenti non c'è ... visto che mi hanno intimato di continuare XD
Lion E Lamb: hihihihihi sisi il seguito .. in cui riverserò il mio immane sadismo mhahahahahahaahahahahahah *risata malefica*
stezietta w : ahahahahah è Alice ... quindi non so proprio cosa volesse farci! forse farle volare all'uscita della chiesa ... che poi mi domando come facessero ad essere rosa quelle colombe! ma si sa.. le risorse di Alice sono infinite
vale94love cullen: ^__________________^ grazie mille
Frafra9: davvero? io l'ho trovato troppo mieloso O.o smbra strano a dirlo ma non gradirei mai una proposta tanto pomposa
vale_cullen1992: ahahahahah povero Jazz .. è meglio che la lascia fare oppure ne paga lui le spese! e non so quanto gli convenga! beh ... se per il matrimonio c'erano le colombe rosa meglio non immaginare per la luna di miele
Lau_twilight: grazie millissimo !!!!! mi fa piacere che la storia ti piaccia ^________^
serve: ahahahah diciamo che un paio di minacce mi hanno fatto capitolare! l'idea di dover fuggire in Nebrasca per nascondermi non mi era affatto gradita
Cullenuzza. ahahahahahahahaha grazieeeeeeeeeee XD sei super gentilissima! hihihihihihi (non preoccuaparti resta sempre una Ed-Bella ... anche se il mio sadismo toccherà l'apice ahahaahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah) ok .. sono impazzita >.<
SIRYA95: ahahaha sisi alla fine mi avete convintaa continuare hihihi non so come .. ma ci siete riuscite! cmq mai e poi mai vorrei una sorella come Alice .. credo ci sarebbe da diventare matti entro dieci minuti!
Musa_Talia: hihihihi ho cercato di renderla + romantica possibile, anche perchè eddino è un romanticone e immaginavo volesse organizzare qualcosa di particolare
Uchiha_chan: Grazieeeeeeeee .. bhe diciamo che se uno come eddino ti fa una proposta l'accetti e basta ... e chi se ne frega delle rose e del resto XD

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Capitolo 36
*** Matrimonio? ***


Risposta recensioni a fine pagina + angolo autrice (con qualche info prox chappy) + angolo beta

Matrimonio???

 

“Alice stai scherzando?” biascicai confuso, mentre uno strano sentimento d’angoscia prendeva il sopravvento. Istintivamente mi avvicinai a Bella stringendola in un abbraccio possessivo. Terrorizzato dalla prospettiva di perderla per una qualsiasi ragione. Se il matrimonio scompariva dopo la visita dei Volturi non era certo un buon segno.

“Precisamente cosa hai visto?!” chiese Bella, che tra tutti sembrava quella meno sconvolta. I suoi occhi seri scrutavano mia sorella in cerca di delucidazione, senza far trapelare la benché minima ombra di timore.

Alice prese un respiro profondo “Edward disperato per il matrimonio andato in fumo … poi non so! È tutto troppo sfocato, ci sono decisioni che non sono ancora state prese, ma credo dipenda tutto da una persona che arriverà accompagnata dai Volturi” esitò ripercorrendo le immagini sbiadite della visione “dal mantello suppongo sia uno di loro, ma ha il volto coperto quindi non saprei darti informazioni riguardo al suo aspetto” terminò con voce rotta.

“Uhm …” mormorò meditabonda picchiettandosi insistentemente il dito sul mento “io annullerò il matrimonio a causa di una visita di uno dei Volturi …” continuò quasi in un sussurro, probabilmente più rivolto a se stessa che a noi “no … mi dispiace ma non me ne capacito” concluse schietta sempre senza abbandonare l’espressione imperturbabile.

Ciò mi irritò più del lecito, la mia futura moglie non era minimamente interessata alla notizia del nostro futuro in frantumi “Sembra che la cosa non ti riguardi” bofonchiai stizzito osservandola truce.

Mi rivolse un’occhiata colma di sconcerto “Edward ma sei impazzito? Certo che mi importa, ma una crisi di pianto e panico in un momento come questo servirebbe a ben poco se  non a compromettere la lucidità! Ti ricordo che facevo parte della guardia dei Volturi e ho imparato a gestire le situazioni critiche” terminò adirata ed offesa prima di allontanarsi e dirigersi in casa.

I miei fratelli mi scrutarono sconvolti mentre rimproveri continui vorticavano nelle loro menti.

“Ma sei impazzito? Cosa diamine ti è preso? “ urlò Jasper  “non hai idea del terrore che stava provando, il fatto che non lo mostrasse apertamente non è di certo indicativo di qualcosa … “ esitò “sei davvero un’idiota” conclusa la sua arringa, prese la mano di Alice e raggiunse Isabella. Bofonchiando insulti vari alla mia persona.

*Mi dispiace Ed, ma cerca di capire … non sei l’unico ad essere preoccupato! Bella è di famiglia e Jasper le vuole bene quanto te, anche se in modo diverso* il pensiero di mia sorella mi giunse come uno schiaffo e per il senso di colpa non potei che chinare il capo dinanzi all’evidenza.

Sono un’idiota

Ma il solo pensiero di perdere Isabella era in grado  di destabilizzarmi del tutto, lasciandomi incapace di ragionare razionalmente e lucidamente e vedere sul suo volto l’indifferenza era stato un duro colpo. Sembrava essere una conferma a quello che da li a poco sarebbe accaduto … lei mi avrebbe abbandonato. Ed io non avrei potuto far nulla per impedirlo se non piangermi addosso, perché per mia sfortuna non avevo la minima idea di cosa l’avrebbe portata a quella decisione.

Mentalmente stanco decido di darle un po’ di tempo per calmarsi, oltretutto sento la necessità di staccare momentaneamente da quella situazione, per cercare di vedere le cose da una diversa prospettiva, magari con un minimo di razionalità in più. Come in ogni istante di agitazione mi dirigo verso al radura che spesso era stata spettatrice dei miei pensieri cupi e che in un modo o in un altro era riuscita sempre a darmi un qualche sollievo.

Piccola e circolare si staglia dinanzi a me. Il sole è coperto dalla coltre di nuvole  e solo qualche flebile raggio riesce a farsi largo, illuminando leggermente alcune zone dello spiazzo ricco di fiori e boccioli. Sebbene lo spettacolo che si presenta sia meraviglioso, dinanzi ai miei occhi c’è solo il viso adirato di Bella e le parole di Jasper che rimbombano nella mia mente senza darmi pace. Avevo sbagliato e non potevo negarlo. In tutto il trambusto non avevo nemmeno chiesto ad Alice per quanto fosse previsto il loro arrivo.

Il matrimonio era vicino e questo implicava che anche la loro visita sarebbe stata a breve … troppo presto in ogni caso. Troppo presto considerando che il mio unico desiderio era quello di poter dividere con Isabella il resto della nostra eternità ed invece il destino infame e beffardo mi aveva solo illuso che questa prospettiva potesse realizzarsi e me la stava strappando brutalmente a pochi giorni da quello che sarebbe dovuto essere il nostro giorno. Quello in cui avremmo sancito la nostra unione dinanzi a tutti.

Uno strano pensiero attraversò la mia mente e per quanto folle riusciva a donarmi un certo sollievo e un minimo di speranza … forse …

Sarebbe stata mia!

“è un’ottima idea …”

La voce di Alice mi fece sobbalzare. Preso com’ero dai miei pensieri non avevo minimamente avvertito il suo arrivo. Mi voltai verso di lei rivolgendole un mezzo sorriso

“Accetterà?” domandai speranzoso

Le annuii mesta “Pur di liberarsi di altre settimane di mie torture farebbe ogni cosa!” sbuffò senza riuscir a celare un ghigno divertito. Bella era davvero esausta del trattamento che le stava riservando Alice e riteneva che per un matrimonio tutto ciò non fosse necessario. A quanto pareva con Josh era stato tutto molto semplice e composto e più volte avevo pensato che probabilmente fosse quello che avrebbe desiderato anche per il nostro di matrimonio. Ma purtroppo con Alice in giro il libero arbitrio andava a farsi benedire, perché la piccola dittatrice non avrebbe mai permesso nulla di composto.

Esagerazione era il suo motto … nonché la rovina della famiglia Cullen, costretta ad assecondare i suoi colpi di testa.

“Perfetto … per quando è previsto l’arrivo dei Volturi?” domandai impaziente per poter decidere il giorno opportuno.

“Una settimana circa, quindi abbiamo abbastanza tempo per organizzare qualcosa di decente,anche se nulla di perfetto” affermò sconsolata e costernata.

Mi fu difficile trattenere le risate, l’espressione del volto di Alice e i suoi pensieri esprimevano a pieno la sua frustrazione per questo matrimonio frettoloso che stavamo organizzando. Avrebbe dovuto rinunciare alle colombe rosa e non solo e personalmente non potevo non essere felice di ciò. Anche perché sinceramente non avevo ancora capito cosa volesse farci con quelle colombe rosa ma soprattutto come avrebbe fatto a procurarsele.

Abbandonai quelle quisquilie per concentrarmi su pensieri più opportuni ed urgenti. Avevamo un matrimonio da organizzare in minor tempo del previsto ed io dovevo delle scuse ad Isabella per il mio sgradevole comportamento. Sperando mi perdonasse e accettasse la mia folle proposta.

“Si … muoviti se non vuoi che scappi prima del previsto” ironizzò mia sorella dopo aver visto le mie intenzioni. Cercai di sorvolare sul suo pessimo senso dell’umorismo.

“è molto arrabbiata?” domandai titubante

Scrollò le spalle “Più che altro è delusa, non si aspettava una simile reazione da te ma soprattutto che non credeva che avresti messo in dubbio i suoi sentimenti” sbuffò contrariata ripensando al mio comportamento illogico  “L’amore non è mai semplice, ci sono sempre una miriade di difficoltà da affrontare e lei questo lo sa benissimo. Ha passato dei momenti orribili e lo sconforto e la paura che la paralizzarono quel giorno per lei sono la peggiore delle colpe. È sempre stata convinta che se fosse stata in grado di reagire, forse in un modo o nell’altro, la situazione si sarebbe risolta … invece era rimasta impietrita. Da quel giorno ha rafforzato il suo carattere per non permettersi mai più di perdere la lucidità nei momenti di terrore … lei non ti vuole perdere … ha paura anche più di quanta ne hai tu!”

Chinai il volto, per l’ennesima volta, dinanzi all’evidenza. Ero stato uno stolto ma mi sarei fatto perdonare.

Mi alzai di scatto “Bene, inizia i preparativi, avvisa gli altri del cambio di programma e delle tue visioni! Non mandare nessuna disdetta o inviti anticipati agli invitati! Questa cosa resterà tra di noi … non voglio ulteriori problemi o sorprese! Avvisa solo il prete della chiesetta, sono convinto che non farà problemi …  dopo il matrimonio daremo a tutti la notizia!” conclusi soddisfatto del mio piano

Lei annuì e dopo un teatrale saluto militare scattò verso casa pronta a riorganizzare tutto, mentre io leggermente più rincuorato mi avviavo verso casa pensando e ripensando alla mia Isabella.

Nessuno me l’avrebbe portata via … Nessuno!

 

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Betato by Digghi

Angolino autrice

Ed eccomi finalmente con l'aggiornamento, l'unico file che si è salvato dal mio piccolo incidente (dove la certella con tutti i miei scritti è andata inserabilmente perduta) ... ç_ç che stress ... in compenso ho finito gli esami oggi (XD) e potrò dedicarmi agli aggiornamenti .. cercherò di aggiornare prestissimo anche perchè nel prossimo capitolo ci sarà una "bella" (*ironia*) sorpresina (che probabilmente mi costerà la vita (ho il terrore che qualcuno decida di farmi la pelle) ed ora vi lascio all'angolo della beta XD (lei si che ha capito come funziona il mio cervellino ... )

Angolo della Beta 

Emmet: 500€ che i Volturi arrivano prima del matrimonio anticipato

Jasper: io ne scommetto 1000€ che Tania è talmente invidiosa che ritarderà le nozze… che so, magari nasconderà le colombe rosa che la mia dolce Alice vuole usare

Vale: 5000€ che quelle megalomani di Rose e Alice non se la sentono proprio di fare un matrimonio per pochi intimi e inviteranno qualcuno che poi farà la spia!

Manu: 20000€ che fino al matrimonio nessuno indovina!!! Me sadica e non lo dico a nessuno, e poi da adesso farò capitoli sempre più misteriosi nel finale…. Hahahahah

By Digghi (Vale)

 Frafra9: ahahahahahahah decisamente! a rompere sono molto bravi!! ma il bello è che Aro è stato molto previdente! e diciamo che c'è un piccolo indizio in questo capitolo

SIRYA95: ahahahah ma il mistero sarà risolto nel prossimo capitolo ... diciamo che questo è uno di quelli di preparazione! che oltretutto da qualche anticipazione su quello che accadrà!

simo87: bwahahahaahahhahahahaahahha io e i Volturi abbiamo dei subdoli piani in mente  bwahahahahahah (ok ... lo ammetto ... dormire 3 ore di due giorni + stress esame sono per me una brutta combinazione ... >.<)

 lazzari: ahahahaha non preoccuparti .. l'idea già c'era infatti era per questa che avevo deciso di continuare la storia! XD

 Dan: su forum Edward & Bella? sisi c'è anche questa! li mi sembra di aver caricato quasi tutte le mie ff ... tranne le originali! ^^ cmq sisi il volturi sono dei guastafeste, ma dei guastafeste molto organizzati! infondo non si poteva pensare che Aro lasciasse andare via Bella e il suo scudo senza opporsi!

Musa_Talia: ahahahahahah diciamo che c'è una "bella sopresa" ... i Volturi non sono degli sprovveduti e hanno pensato a tutto! nel prossimo scoprirete la mia malsana idea ahaahahhahaahah

vale_cullen1992. ahhahahahaha il mio sadismo è immenso! lo ammetto XD ... ma tanto il peggio di me lo darò nel prossimo chappy!

serve: ahahahahahaahahhahahahahahahahaahahahahhahaahhahahahahahahahahahhaah chissà chissà XD

Uchiha_chan: ahahah sisi decisamente ... ma ripeto che sono molto furbi e Bella era un'arma molto potente a Volterra... Aro non poteva mica permetterle di scappare!?

Lau_twilight: ebbene si .. Eddy crede di aver trovato una soluzione! ma tanto poi lo smonto nei prossimi capitoli bwahahahahahahaah

BimbaFollementeInnamorata: sono crudele! ahahah non è colpa mia ... sono loro che sono sfortunati ... ahahahahaahaha ! 

stezietta w : *manu prepara i bagagli per una veloce fuga, onde evitare ripercussione nei prossimi due capitoli*

Goten: diciamo che Eddy ha trovato una soluzione o almeno è quello che crede! hihihihihi non dico altro per non spoilerare

 

 

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Capitolo 37
*** Promesse ***


Ed eccomi con un nuovo chappy di questa ff, so che è passata una settimana, ma in questi giorni sono tremendamente impegnata a scrivere una storia originale per un contest e mi sta occupando non poco, anche perchè scadrà a breve .. e sono ancora al secondo capitolo! Santi numi non la finirò mai, in compenso la copertina è pronta e secondo me è bellissima .. che ne pensate? Io quando l'ho vista me ne sono innamorata XD ..

Lo ammetto sono strana .. comunque tornando a "Quando un incontro ti cambia la vita", vi ringrazio per i bellissimi commenti... non avete idea di come mi abbiano fatto piacere e di che risate mi sono fatta. Certo, il 90% erano minacce di morte a mio danno ... ahahahha sapete che siete veramente perfide?? (nd: senti da che pulpito O,O) Ok adesso termino gli scleri e vi lascio alla storia!

Baciii ... vi adoro!

Betato by whateverhappened

Promesse

Giunsi in casa poco dopo Alice e frettolosamente entrai, senza prestare attenzione agli sguardi compassionevoli della mia famiglia. Tentai in ogni modo di isolare i loro pensieri colmi di preoccupazione e pena per me ed Isabella, per quel futuro che incombeva minaccioso su di noi e probabilmente senza possibilità di scampo.

I Volturi ottengono sempre ciò che desiderano.

Respirai a fondo tentando di scacciare quei pensieri opprimenti per poter porgere le mie scuse a Bella. Mi introdussi silenziosamente in camera trovandola seduta dinanzi all’enorme vetrata della nostra stanza, intenta a scrutare le nubi grigie che oscuravano la luna.

Il clima di immensa tristezza  e angoscia che aleggiava nella sala era palpabile, io non potevo che restare ad osservare il risultato di quella maledetta visione.

Rimasi immobile dopo aver richiuso la porta alle mie spalle, ero certo che Bella avesse percepito il mio arrivo, ma probabilmente era ancora furiosa per il mio comportamento brusco ed immotivato e di certo non potevo biasimarla.

Sono stato uno stupido …

Mi schiarii la voce cercando di attirare invano la sua attenzione, ma non volse lo sguardo nella mia direzione. Mi decisi ugualmente a parlare, le dovevo delle scuse e per quelle sarebbe bastata la sua presenza.

Sospirai sommessamente “Bella, so che in questo momento sei furiosa e ne hai tutte le motivazioni. Il mio comportamento è stato infantile, ma è stata la paura del tuo abbandono ad indurmi a dire quelle cose … so benissimo quanto siano state inappropriate, ma ti amo … e ancora non riesco a comprendere cosa potrebbe indurti ad abbandonarmi … “ blaterai con voce tormentata.

Ok, come scuse fanno proprio schifo …

“Edward” il suo tono duro e deciso mi fece sobbalzare. “io non ho nessuna intenzione di abbandonarti e capisco che le visioni di Alice siano state improvvise e sconvolgenti, ma questo non ti dava alcun diritto di insinuare che per me non lo fossero altrettanto” affermò risoluta.

“Io ..” provai a parlare ma fui interrotto da una sua occhiata tutt’altro che amichevole.

“Ho vissuto con i Volturi per anni, imparando a controllare ogni mia emozione, almeno esteriormente …  lì ogni emozione era vista come fonte di debolezza con la quale il nemico poteva schiacciarti … ed io voglio evitare che approfittino del mio amore per te. Li conosco e so che quando Aro desidera qualcosa nulla può farlo desistere - prese un profondo respiro addolcendo lo sguardo fino ad ora serio e rigido - Se vorranno farvi del male per portarmi via, io non avrò esitazione a seguirli … e voglio che tu non opponga loro resistenza” concluse rivolgendomi un’espressione supplichevole.

Affilai lo sguardo “Spero tu stia scherzando! Non ho alcuna intenzione di farti portare via senza combattere, dovranno passare prima sul mio cadavere per averti” ringhiai in tono concitato.

Sospirò sommessamente senza perdere la calma “Non puoi farmi questo!” mormorò dolcemente.

Quattro parole … solo quattro parole per distruggere completamente ogni mia speranza e piegare il mio volere. Sapevo ciò che aveva sofferto vedendo Josh morire per lei, sapevo come ciò l’ avesse annientata e come non avrebbe mai sopportato una nuova perdita. Eppure … eppure come potevo arrendermi al volere di quei pazzi e lasciarmi strappare la felicità senza alcuna resistenza?

Mi sentivo confuso, in balia di una quantità di emozioni e desideri diversi. Volevo combattere e sterminare quei bastardi, ma allo stesso tempo non potevo permettermi di morire e abbandonare Bella al suo dolore. Avevo promesso che l’avrei protetta e che l’avrei resa felice con ogni mio mezzo e comprendevo come questo mi avrebbe dovuto portare a sottomettere il mio egoismo, ed il mio bisogno di lei, al suo volere.

“Non puoi chiedermi questo” biascicai implorante, sperando invano in un’alternativa inesistente.

Scosse il capo e lasciò finalmente la sua posizione venendomi incontro. Prese il mio volto tra le mani incatenando i miei occhi ai suoi “Edward, preferisco saperti lontano ma vivo, che morto a causa mia” mormorò sfiorandomi leggermente le labbra con un bacio. “Tu sai cosa ho passato … non puoi farmi questo … ti prego” sussurrò supplicante.

“Isabella” dissi con voce tremula. Non potevo, non avrei mai potuto accettare una simile richiesta. Il mio animo tormentato si agitava dentro di me mentre il dolore e la preoccupazione dilagavano nel mio corpo, stordendomi completamente.

Eppure …

Presi un profondo respiro, pronto a pronunciare quelle parole che avrebbero dato inizio alla mia condanna. Abbassai il capo prendendo le sue mani tra le mie e stringendole convulsamente “Ti amo e se ciò potrà darti la felicità mi piegherò al tuo volere … ma …”

Sentii il suo respiro mozzarsi, forse per la preoccupazione per le condizioni che le avrei posto.

“Sposami … ora!” terminai deciso.

Mi osservò stranita per qualche minuto “C ..osa?” biascicò confusa.

Le sorrisi accarezzandole stancamente il volto, quel volto che sarebbe stato sempre e comunque nei miei pensieri, qualunque cosa sarebbe accaduta.

“Sposarmi, prima dell’arrivo di quei bastardi, sposami e diventa mia moglie … voglio che tu sia mia e voglio che tutti ne vengano a conoscenza. Voglio che ci sia tra noi un vincolo che ci tenga legati per l’eternità .. voglio avere la certezza di saperti mia anche se lontana e la sicurezza che se anche venissimo separati non sarà per sempre perché tu tornerai da me”

Il sorriso più dolce che avessi mai visto di dipinse sul suo volto.

“Nulla mi separerà da te e farò di tutto per tornare quanto prima”  mormorò dolcemente abbracciandomi.

“EVVIVAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA … ANDIAMO ABBIAMO TANTO DA PREPARARE .. IL TEMPO è DECISAMENTE SCARSO, MA FORTUNATAMENTE NOI VAMPIRI NON ABBIAMO BISOGNO DI DORMIRE E… FORTUNATAMENTE I VESTITI SONO PRONTI, MANCA SOLO UN PICCOLO RITOCCO, MA ESME È ALL’OPERA E POI ….”

Un uragano di nome Alice aveva letteralmente strappato la mia futura moglie dalle mie braccia, trascinandola nei preparativi e lasciandomi imbambolato al centro della stanza ad abbracciare il nulla.

Cosa diamine è accaduto?

“Ma … ma .. “ bofonchiai guardandomi attorno stranito.

Avvertii una mano sulla mia spalla e mi voltai incrociando l’espressione stanca di Jasper.

“Mi dispiace, la sua esuberanza non ha limite … le abbiamo detto di aspettare, ma secondo lei non c’era tempo” mormorò scusandosi e tentando di placare il mio sconforto grazie al suo dono.

Sospirai comprendendo che nulla avrebbe potuto fermare quell’esagitata.

“Credo sia il caso di andare a caccia, ci aspettano giorno duri” bisbigliò Jasper con uno sguardo tormentato, e con mio sommo stupore non si riferiva all’arrivo dei Volturi, ma ciò a cui ci avrebbe costretti quella despota di sua moglie.

Sbuffammo entrambi e saltammo per la finestra onde evitare di finire anche noi nelle mire della pazza, in compenso i miei pensieri andarono a Bella e a quello che avrebbe dovuto subire durante quei giorni.

Se decide di dare fuoco ad Alice mi premurerò di procurare la benzina!

Come previsto , il malefico folletto ci costrinse ad un lavoro estenuante, ma in compenso il risultato fu come sempre impeccabile. Tutto fu gestito con grande maestria sotto la sua diretta amministrazione, mentre i poveri umani assunti per svolgere le mansioni pensavano ai vari modi per zittirla, alcuni anche abbastanza violenti.

Ma come non comprenderli … io avrei fatto lo stesso!

Nonostante tutto la cerimonia fu stupenda. Intima grazie alla presenza di pochi invitati e molto più composta di quella che Alice avrebbe desiderato organizzare.

Niente colombe rosa e torte che nessuno avrebbe potuto mangiare.

La chiesetta fu allestita con gigli e rose bianche che richiamavano il bouquet della sposa, mentre in casa, dove si era svolto il ricevimento, gran parte del mobilio era stato spostato per fare spazio alla “pista da ballo”, al lato della quale era stato collocato il mio pianoforte. La semplicità degli addobbi fu, sia per me che per Bella, fonte di gioia, essendo stati terrorizzati dalle idee di Alice, tutte prontamente bocciate con la scusa della mancanza di tempo, che aveva indotto la piccoletta a lanciare anatemi e maledizioni sui Volturi.

Forse questo matrimonio improvvisato ha avuto qualche vantaggio.

Mentre ridevo per l’ennesimo litigio di Alice ed Emmett sul tipo di canzoni adatte da utilizzare, notai che Isabella, suona meglio  si allontanava verso il giardino, probabilmente in cerca di un po’ di pace da quell’assurda serata. Mi congedai da Eleazar e Carmen, con i quali mi stavo intrattenendo,  e raggiunsi mia moglie.

Mi avvicinai lentamente avvolgendole la vita in un abbraccio e poggiando il mento sulla sua spalla, lasciata scoperta dal meraviglioso vestito che indossava. Anche questo abbastanza semplice ma elegante, scelto secondo il gusto di Bella. Un corpetto rigido e aderente con ricamo floreale, che lasciava le spalle scoperte, mentre la gonna scendeva lunga e morbida fino ai piedi.

Una vera e propria visione.

 “Ebbene, adesso sei la signora Cullen … Isabella Cullen, suona bene, non trovi?” sussurrai al suo orecchio provocandole degli impercettibili brividi.

Lei sembrò meditare prima di voltarsi e scoccarmi un bacio sulle labbra. “Si sì, suona decisamente bene” mormorò sorridendomi dolcemente, almeno sino a quando lo sguardo non ricadde su qualcosa alle mie spalle e notai un cipiglio colmo di perplessità increspare la sua fronte “Credo dovremo raggiungere gli altri, c’è Alice che si sta sbracciando invitandoci ad entrare per dare inizio alle danze” ghignò notando il broncio colmo di irritazione del mostriciattolo esagitato.

“Credi che ci lascerà mai in pace?” domandai esitante lanciando alla piccoletta un’occhiata di ammonimento.

“Per un momento ho temuto decidesse di seguirci anche in luna di miele, con qualche direttiva su come comportarci o cosa fare” borbottò con fare sospettoso, prima di scoppiare in una risata cristallina che coinvolse immediatamente anche me. Anche se dovevo ammettere che conoscendo Alice quella era una prospettiva da non sottovalutare.

Decidemmo di raggiungere gli altri ed aprire le danze godendoci quella che speravamo non sarebbe stata l’ultima sera insieme.

Img vestito

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Capitolo 38
*** Attesa ***


cap ff4 Ed eccomi quì con il nuovo chappy! So che sono piùin ritardo del solito, ma necessito di ispirazione per scrivere e stranamente il mio arrivo ad Ischia è riuscito in tale impresa!!! XD
Il capitolo è anche un pò più lungo del solito e mi dispiace non poter rispondere ai commenti, ma in questo momento sono in vacanza e ho a mia disposizione la connessione della pennina della tim di mio padre, che posso usare per pochissimo tempo, quindi mi sto adoperando a scrivere questo veloce messaggio e il capitolo in tempo record (non posso nemmeno aggiungere l'img, ma provvederò ad inserirla quando arriverà il capitolo betato)! ehm ... che altro dire, vi auguro buone vacanze ^^
Kiss
Manu
Betato by Digghi
Vi avviso che i prossimi capitoli sono già pronti .. in questo momento sto terminando l'epilogo! però non credo che velocizzerò di molto gli aggiornamenti perchè essendo un periodo di vacanza ci sono poche persone e vorrei dare a tutti la possibilità di leggere senza troppi arretrati! ^___^
Spero di leggere i vostri commenti!! 
Spoiler fine capitolo
Attesa

Alice aveva previsto l’arrivo dei Volturi per quella notte ed in casa l’aria era divenuta tremendamente pesante. Per quanto provassero a tenere a bada i loro pensieri angosciosi i risultati non erano dei migliori. Jasper era quasi totalmente preda del panico e continuava a vagliare le ipotesi più assurde su quello che a breve sarebbe accaduto e sulle intenzioni dei nostri nemici, oltretutto l’ansia che provava finiva per ripercuotersi anche sui suoi poteri, rilasciando di tanto in tanto ondate di panico.

“JASPER!” urlò contrariata Rose per l’ennesima volta. “Cerca di darti una calmata, siamo tutti già agitati per conto nostro” lo ammonì mentre il suo tono saliva di ben due ottave.

Lui si limitò a chinare il capo riportando la sua attenzione alla meravigliosa scacchiera in avorio. Per ingannare il tempo ognuno di noi era impegnato in qualche attività e mio fratello era indaffarato in una stramba partita contro Emmett. Ma ciò che realmente rendeva inquietante quella situazione era che fosse il mio fratello orso ad avere tra le mani le redini della partita.

Sto battendo Jasper, questo ha dell’incredibile! Un giorno memorabile …

Emmett era l’unico in grado di mascherare l’angoscia nei suoi pensieri, con ridicoli espedienti, eppure riuscivo a percepire stralci di pensieri ansiosi, che non riusciva a celare al mio potere.

Sospirai sommessamente stringendo spasmodicamente la mano di Bella tra le mie. Avevo trascorso il pomeriggio a suonare per lei, sotto sua espressa richiesta. Sebbene continuasse a tentare di rincuorarmi, ribadendomi che nulla l’avrebbe allontanata da me, comprendevo bene che questi non fossero i suoi reali pensieri e probabilmente voleva serbare il ricordo delle mie melodie che le erano tanto care.

Amore mio, come potrò mai sopportare il tuo abbandono? Come riuscirò a sfuggire al dolore di un tuo allontanamento? Nulla potrà annientarmi tanto quanto una tua fuga da me …

“Edward?” sussurrò accarezzandomi il volto con tocco gentile.

“Sono solo un po’ in ansia” biascicai cercando di non incrociare i suoi occhi. Non sarei stato in grado di minimizzare la mia profonda angoscia altrimenti.

Non mi sfuggì lo sguardo che lanciò a Jasper e l’ondata di calma che ne conseguì, investendo i presenti. Purtroppo non ebbe il risultato sperato,  il turbamento era troppo grande e allo stesso tempo mio fratello troppo distrutto per poter far realmente qualcosa.

“Evviva!” l’urlo di esultanza di Emmett ci fece sobbalzare “Ho finalmente battuto il nostro stratega” continuò agitandosi come un bambino.

Nessuno riuscii ad evitare di ridere alla vista di Em che saltellava per casa, rischiando di portare seri danni al parquet a causa della sua mole, e Jasper che fissava la scacchiera con un cipiglio in volto.

Sfortunatamente tutto ciò fu interrotto precocemente dagli occhi di Alice che divennero improvvisamente vacui, indicando il preludere di una visione.

“È ora!” biascicò, mentre le immagini scorrevano simultaneamente nella mia mente. Ci saremmo incontrati nelle radura dove eravamo soliti giocare a baseball, eppure ciò che sarebbe accaduto non era ancora ben definito, in quanto tutto appariva ancora abbastanza sfocato e adombrato da qualche decisione non ancora stabilita. Avevo il serio sospetto che Aro e la sua guardia avessero compreso il giusto modo per eludere le visioni di mia sorella e questo non poteva che arrecarmi un grande turbamento.

L’agitazione che si diffuse in casa fu immediata e spiegai, tentando di placare i tremori nella mia voce, il contenuto della visione.

Sospirai sommessamente tentando di eludere i commenti della mia famiglia dalla mia mente. Avvertii il tocco delicato di Bella sulla mia spalla e le sorrisi debolmente. Mi domandai come potesse riuscire a mantenere un tale contegno e una tale tranquillità apparente. Tra i due era di certo lei la più forte, sebbene il destino le avesse riservato maggiori sofferenze.

Come potrei non provare ammirazione? Tutto ciò non può che rafforzare il mio amore e la mia devozione verso di te, che sei entrata nella mia vita creando scalpore e rianimandola da quel tetro pallore  che mi soggiogava.

“Andrà tutto bene!” sussurrò, sebbene non paresse affatto convinta delle sue stesse parole.

Annuii svogliatamente, sentivo i miei piedi farsi pesanti e una sorta di stanchezza pressare il mio corpo. Nonostante ciò seguii la mia famiglia all’esterno della casa, ma non ebbi il coraggio di staccare la mia mano da quella di Isabella. In quel momento era il mio unico conforto saperla vicina, nella speranza che ciò non mutasse, sebbene sapessi che le visioni di Alice prospettavano un futuro tutt’altro che roseo. Nessuno di noi parlò, nessuno proferì parola nel lasso di tempo che ci separò dalla radura, eppure i pensieri di tutti erano concordi … non avremmo permesso a nessuno di strapparci Isabella con la forza, avremmo lottato se necessario, in nome di quell’amore familiare che era ormai insito in noi. Non eravamo un semplice clan, ma una vera e propria famiglia e questa non era che una nostra forza.

“Ci raggiungeranno a breve” annunciò Alice osservano scrupolosamente il luogo e la posizione della luna che si stagliava nel cielo.

“Riesci ad avere una visione più precisa?” domandò Jasper alternando il suo sguardo da lei a Bella.

“Nulla di rilevante …” ribatté lei sospirando afflitta. Odiava non poter contare sui suoi poteri, ma maggiormente il fatto che essi non potessero rendersi utili in una situazione tanto preoccupante. Cosa poteva esserci di buono in un dono inutile nel momento del bisogno?

Potremmo utilizzare i licantropi se necessario. Magari spingendoli a seguirci nel loro territorio…

Mi voltai verso mio fratello, sobbalzando appena al suo suggerimento, e scrollai vigorosamente il capo. L’intervento dei licantropi avrebbe rischiato di peggiorare ulteriormente la situazione, sebbene avessimo con loro un patto che ormai durava da tempo, non potevamo certo definirci alleati e non avrebbero visto di buon occhio un simile comportamento e una guerra sarebbe stata una conseguenza probabile.

“Smettetela di conversare attraverso il pensiero e se ritenete sia qualcosa di fondamentale di cui discorrere rendetecene partecipi” sibilò Bella affilando lo sguardo.

Le accarezzai il capo baciandola dolcemente “Nulla di rilevante, solo un’idea inapplicabile.”

Il suo sguardo divenne inquieto “Non voglio gesti folli da parte vostra. I Volturi sono molto potenti e un solo gesto inconsulto potrebbe scatenare conseguenze atroci. Valuterò io come sarà il caso di agire, tra voi sono colei che conosce meglio le loro abitudini e modi di agire ..”

“Ma ..” Jasper provò a controbattere, ma lei non glielo permise.

“Non mi importa … loro vogliono me e se sarà necessario li seguirò” replicò dura. Fece scorrere il suo sguardo su di noi, incapaci di ribattere. Eravamo ben coscienti del fatto che se avesse voluto sarebbe stata in grado di impedirci di intervenire.

“Io farò tutto ciò che è in mio potere per tornare da voi! Ve lo prometto” concluse addolcendo il suo tono.

“Mancano dieci minuti al loro arrivo …” disse d’un tratto Alice continuando a rivolgere il suo sguardo al fitto bosco.

Non compresi sino a quando Bella non mi afferrò per il braccio, trascinandomi distante dagli altri.

Non mi lasciò il tempo di porle alcuna domanda che si avventò su di me con inconsueto impeto, permettendomi di lambire quelle rosee e morbide labbra e riversando in esse tutta quella disperazione di quel prossimo allontanamento che pareva ormai inevitabile. Purtroppo ci separammo troppo presto e con mia sorpresa Bella si lasciò andare a singhiozzi incontrollati, gettando al vento quella maschera di imperturbabilità dietro la quale si era nascosta nell’ultimo periodo. Mi sentii straziare e non riuscii ad impedire ad i miei singulti di fare eco ai suoi.

“Ti amo, ti amo irrimediabilmente ed in modo così stravolgente da trovare atroce il solo pensiero di una nostra separazione. Il non vedere più i tuoi dolci sorrisi dedicati a me, il non poter udire la tua risata o le meravigliose composizioni che sono in grado di allietarmi e disperdere ogni mio turbamento, le tue mani accarezzarmi ..” l’ennesimo singhiozzo interruppe le sue parole e potei immergermi in quegli occhi dorati colmi di paure e rimpianti tanto simili ai miei.

Non proferii parola, cosciente che nulla avrebbe potuto esplicare ciò che il mio cuore in quel momento serbava, un amore senza pari, profondo ed immenso che sarebbe sopravvissuto ad ogni prova che il destino ci avrebbe imposto.

L’abbracciai affondando il volto tra i suoi capelli e stringendo a me quel corpo che ormai non potevo che considerare mio, quello della donna con cui avevo condiviso esperienze meravigliose che ero certo mi sarebbero state precluse dalla mia natura dannata. Restammo in quella posizione sino a quando un richiamo mentale di Alice ci costrinse ad interrompere quell’idilliaco momento, tornando alla cruda e dolorosa realtà.

“Dobbiamo andare, sono in arrivo” sussurrai con voce roca.

Lei annuii debolmente, staccandosi a fatica da quell’abbraccio e ci avviammo verso il luogo prestabilito con il cuore colmo di angoscia e terrore. Gli altri ci osservarono di sfuggita, tentando di mascherare il loro turbamento ma Emmett non ci risparmiò una delle sue battute maliziose, che sebbene fossero in quel momento poco opportune, non poterono non strapparci dei flebili sorrisi.

“Povero il nostro Edward, la nostra sorellina gli da sempre troppo da fare … ecco perché è così sciupato” constatò con un’espressione seria.

“Non credo di aver mai conosciuto un vampiro in grado di sciuparsi!” ribatté irritato Jasper. Infatti in passato avevamo constato non gradisse affatto nessun accenno alla vita sessuale di quella che considerava la sua sorellina e di conseguenza aveva più volte discusso animatamente con Emmett.

Rose assottigliò lo sguardo, fulminandoli entrambi “Smettetela con le vostre scempiaggini, non ho intenzione di rincorrervi per tutto lo spiazzo per placare i vostri litigi” li ammonì decisamente contrariata e stranamente riuscì nel suo intento.

Mai far arrabbiare Rose … non voglio passare i prossimi due mesi in astinenza. L’ultima volta è stato tremendo, non mi ha ammesso nella camera da letto per ben tre mesi, quindici giorni, sette ore e cinquantatre minuti.

Alzai gli occhi al cielo percependo il suo pensiero, trattenendo le risa al ricordo di mio fratello che pregava sua moglie, con sguardo supplichevole, di ritornare nelle sue grazie. Purtroppo per lui aver rovinato la sua nuova borsa di Gucci con il succo di pomodoro, mentre si rincorreva con Jasper, era una colpa di non poco conto.

Dei rumori dalla boscaglia mi ridestarono dalle mie riflessioni e istintivamente attirai a me Isabella. Non dovemmo attendere molto prima di veder comparire le figure della sua guardia. Erano pochi membri, dieci per l’esattezza, con Aro e Caius a capo del gruppo, e Jane e Chelsea poco dietro di loro.

Rabbrividii senza volerlo notando le loro espressioni piuttosto divertite.

“Mie cari, quale piacere rivedervi!” esclamò con candore Aro, risultando immensamente falso e sgradevole come suo solito.

Ci furono i soliti scambi di convenevoli, che non fecero che aumentare l’attesa creando in noi uno stato di snervante trepidazione, benché allo stesso tempo avremmo desiderato tutti rinviare quel momento il più possibile.

Quanto vorrei che questo fosse solo un brutto incubo, quanto vorrei ridestarmi e restare ammaliato dal sorriso della mia Isabella, ormai svanito, intaccato dall’ansia di questo futuro incerto.

Aro sospirò sommessamente mostrandoci uno sguardo dolente. “Siamo desolati per il nostro improvviso quanto inatteso arrivo, ma abbiamo approfittato di una missione appena terminata per venire a portare le nostre felicitazione ai prossimi sposi”

Mio padre sorrise cordialmente, sebbene i suoi pensieri non lo fossero altrettanto. “In realtà il matrimonio è stato anticipato e la loro unione è stata ufficializzata due giorni fa!” annunciò soddisfatto.

A nessuno sfuggì il lampo di irritazione che attraversò gli occhi del Volturo, ma si spense quasi immediatamente lasciando il posto ad un certo compiacimento che non riuscii ad interpretare. Almeno non immediatamente.

“Purtroppo con il nostro arrivo anticipato non siamo stati abbastanza celeri dall’impedire l’incresciosa situazione che si è creata” mormorò con aria mortificata scuotendo il capo.

Notando le nostre espressioni, di eloquente curiosità, fece cenno ad uno degli individui ancora coperti dalla mantella e continuò nel suo solito sproloquio. “A quanto so la validità di un matrimonio può essere messa in discussione se la persona si trova ad essere ancora legata ad un’altra, di conseguenza credo che sia sorto un certo problema” rivelò sorridendo sornione.

Uno strano presentimento pervase i miei pensieri mentre l’agghiacciante verità si dipingeva dinanzi ai miei occhi, quando l’individuo chiamato da Aro si disfò della mantella mostrandoci il suo volto a molti di noi non sconosciuto.

“Joshua” un mormorio sommesso preannunciò ciò che sarebbe conseguito negli eventi avvenire.

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Spoiler:

Amore mio, perché ti deve essere inflitto un tale dolore?

Un ringhio bestiale echeggiò per la radura attirando la nostra attenzione.

“Non azzardarti a toccarla” urlò Joshua fissandomi furioso. Il suo sguardo colmo di possessione ed ira era puntato sulle mie braccia con l’intento di staccarle da quella che considerava la sua donna, sua moglie.



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Capitolo 39
*** Joshua ***


Rieccomi finalmente! Sono appena tornata da Berlino e mi appresto a fare tutti gli aggiornamenti ... sarà una bella faticata XD Non mi dilungherò troppo in proposito .. vi avviso semplicemente che il prossimo sarà l'ultimo capitolo prima dell'epilogo!  

Spoiler a fine pagina 

Capitolo non betato 

Risposta alle recensioni

Prossimo aggiornamento:  Lunedi 24 agosto

Joshua

 

“Joshua”

Un solo nome per mandare in frantumi tutto il mio mondo, un solo nome per distruggere il mio futuro e le mie speranze.

Smisi di respirare, volgendo il mio sguardo ad Isabella che con gli occhi sgranati continuava a fissare la figura dinanzi a noi. Il timore mi aveva ormai invaso comprendendo il motivo del suo allontanamento: non sarebbe stata la forza fisica a strapparmela, ma l’amore per quello che una volta era suo marito e che probabilmente lo sarebbe stato.

“Isabella …. Jasp .. Jasper” balbettò lui palesemente sconvolto. “Non … i lupi … io ero certo”

Le sue parole si mostravano confuse come i suoi pensieri. Non comprendeva come fosse possibile per lui ritrovare Isabella che aveva creduto morta anni addietro.  Continuava a ritenerla nulla più che un semplice miraggio, una meravigliosa illusione che si sarebbe da li a poco infranta, lasciandolo nuovamente nella desolazione del suo animo che sino a quell’istante era stata preponderante.

Ed io, non potevo che restare a guardare ciò che dinanzi ai miei occhi stava accadendo, incapace di formulare una qualsiasi soluzione. Una serie di domande come un mantra si ripetevano nella mia mente:

Avrebbe scelto lui? Mi avrebbe abbandonato per colui che considerava il suo primo e forse anche il suo più grande amore?

Le mie elucubrazioni furono bruscamente interrotte. “Ma cosa? Che significa tutto questo?” sbottò Jasper scrutando Aro con aria adirata. “Lui era morto e di questo ne eravate consapevoli, avete accolto voi Bella a Volterra dopo averla salvata dai licantropi! Come è possibile che ora sia dinanzi a noi, per giunta con la mantella dei Volturi, simbolo distintivo della sua appartenenza a voi?”

L’ira era palese sul suo volto, evento assai raro per lui, aveva compreso che quella non fosse di certo una coincidenza, ma un perfetto stratagemma per ricondurre Isabella sotto il loro controllo. Ciò che però stupiva tutti noi era come questo fosse potuto accadere, come avessero potuto ingannare entrambi e cosa li avesse spinti a fare ciò!

Joshua sussultò “Ma io avevo visto le fiamme … la cenere” replicò sempre più confuso. Purtroppo come noi si mostrava incapace di formulare un qualsiasi pensiero coerente. Giorni addietro gli era stata comunicata accidentalmente la notizia di un matrimonio a casa Cullen e non appena aveva saputo della presenza di Jasper nel nostro gruppo, aveva accolto l’idea di unirsi alla guardia. Non aveva alcun presentimento di ciò che sarebbe realmente accaduto e di ciò che i Volturi stessi avevano progettato. L’espressione compiaciuta sul volto di Aro ne era palese dimostrazione, innegabile quanto la loro presenza in quel momento.

Hanno organizzato tutto … loro sapevano!

In tutto quel trambusto non avevo mai staccato la mia mano da quella di Isabella e dopo un po’ avvertii un insolito tremore e dei singulti a scuoterle il corpo. Riportai nuovamente la mia attenzione su di lei, conscio dello sconvolgimento di cui poteva essere preda a causa di quell’assurda situazione che si era creata. Mi avvicinai accogliendola tra le mie braccia per donarle anche un minimo di conforto, sebbene tutte quelle emozioni fossero troppe per poter svanire così facilmente.

Amore mio, perché ti deve essere inflitto un tale dolore?

Un ringhio bestiale echeggiò per la radura attirando la nostra attenzione.

“Non azzardarti a toccarla” urlò Joshua fissandomi furioso. Il suo sguardo colmo di possessione ed ira era puntato sulle mie braccia con l’intento di staccarle da quella che considerava la sua donna, sua moglie.

Lei è mia! Mia e di nessun altro … non gli permetterò di allontanarla da me, dovessi distruggerlo con le mie stesse mani!

Ringhiai a mia volta “È mia moglie, cosa me lo impedirebbe?”  sibilai stringendola maggiormente a me e sorridendogli beffardo.

Lui si irrigidì portando i suoi occhi sulla figura  rannicchiata contro il mio petto che non proferì parola, nascondendo il capo nell’incavo del mio collo.

“Non è possibile … lei non avrebbe mai …” sussurrò Joshua preda dello sconforto. Nella sua mente una serie di immagini si susseguirono, i ricordi dei tempi addietro prima di quel giorno fatale.

Fui scosso nell’osservare quegli attimi in cui lui era tutto il suo mondo e in cui il suo amore era tutto ciò di cui lei aveva bisogno, e la felicità che si rifletteva nei suoi occhi cremisi.

Un dubbio atroce si fece strada: Se scegliesse lui?

Jasper notando il nostro umore tetro, la gelosia e la furia che pervadeva entrambi, tentò in vano di far rinsavire il suo amico, spiegando ciò che era accaduto e giustificando quello che lui vedeva come una colpa, ma che il realtà non lo era. Erano trascorsi anni dopo la sua scomparsa ed era più che normale che prima o poi Bella decidesse di abbandonare i ricordi dolorosi ed il passato ad essi annesso, per permettere ad un futuro sereno di prendere vita.

Quanto dolore avrebbe dovuto sopportare? Quante lacrime invisibili avrebbe dovuto versare?

“Joshua, sono passati anni e ti credeva morto”  mormorò Jazz in tono persuasivo, facendo leva sul suo dono.

Ciò non lo placò affatto. “Io non l’ho fatto, io le sono rimasto fedele” replicò mesto non distogliendo lo sguardo da Isabella.

“Smettila! Non puoi fargliene una colpa! Tu non sai quanto ha sofferto, si è incolpata della tua morte, convinta che se solo avesse avuto coscienza dei suoi poteri tu saresti stato ancora con lei. È rimasta rinchiusa a Volterra senza proferire parola, riversando il suo dolore solo sugli allenamenti e nella lotta! Tu non sai … non lo sai!”

Tutti si ammutolirono udendo quelle parole. Nessuno della famiglia aveva mai conosciuto per intero ciò che era accaduto, io e Jasper avevamo preferito mantenere un certo riserbo sulla faccenda, consci del dolore che questo le aveva procurato e della consapevolezza che prima o poi sarebbe stata lei stessa a fornire le giuste delucidazioni in proposito. Eppure, ora, comprendendo ciò che si nascondeva realmente dietro i suoi comportamenti, non potevano non soffrire ripensando a quanto la vita fosse stata ingiusta con lei e quanto tutto l’amore e la fiducia su cui aveva fondato la sua esistenza, l’avessero poi condotta alla sofferenza.  Dapprima con la presunta perdita di Jasper e dopo con Joshua, sebbene entrambe si fossero rivelate false, avevano costituito per lei una fonte di immenso dolore.

Seguirono attimi di intenso silenzio, nel quale però, il sorriso beffardo di Aro non scomparve. Godeva nell’osservare la desolazione di ciò che era accaduto, probabilmente consapevole di esserne almeno in parte la causa. Oppure del tutto … fu lui ad infrangere il silenzio, celando a malapena il suo compiacimento.

“Miei cari, c’è da considerare un dettaglio non trascurabile. Isabella non può dirsi una Cullen, non quando risulta ancora sposata con il nostro Joshua” mormorò fingendosi accorato.

Mi voltai assottigliando lo sguardo, intenzionato a penetrare la sua mente. Di una cosa ero più che certo, quello non era stato che un piano architettato dalla sua subdola mente. “È  colpa tua!” esclamai adirato, pronto a scagliarmi contro di lui con tutta la forza nel mio corpo. Non vi era nulla in quel momento che desiderassi di più dell’affondare i miei denti nella sua carne, per ottenere vendetta per quei gesti folli che aveva compiuto solo per raggiungere un qualche suo scopo.

Non vi è in lui alcun segno di compassione o pena per coloro che affligge con il suo male. Solo soddisfazione per i risultati a cui giunge!

“Non comprendo di cosa parli! Credo tu sia eccessivamente sconvolto e ciò compromette la tua capacità di giudicare razionalmente”

Ringhiai esasperato pronto ad un balzo, quando una mano afferrò il mio braccio trattenendomi. Mi voltai verso Isabella che mi fece cenno di tacere, in quel momento il suo volto aveva recuperato la solito compostezza, sebbene comprendessi non fosse che apparenza pronta a celare il suo immenso turbamento.

“Aro, conosco i tuoi modi di agire, credo che le menzogne siano un insulto alla mia persona!”affermò dura.

Lui sorrise sornione. “Mia cara, non mi permetterei mai! Sai che ti considero la mia pupilla e mi duole disturbare la tua tranquillità! È stato solo un caso …”

Isabella parve non credere assolutamente a quelle parole, in compenso non proferì parola in proposito mantenendo quell’innaturale calma che l’aveva spesso contraddistinta.

“Immagino non siate giunti qui semplicemente per portarci la buona novella potresti illuminarci sulle tue intenzioni?” domandò pacata, facendo scivolare di tanto in tanto il suo sguardo su Joshua.

Fui assalito da un pressante sentimento di gelosia, mi sentivo logorato dalla paura che lei preferisse la sua compagnia alla mia e che considerasse il nostro matrimonio semplicemente come un espediente per dimenticare colui che credeva morto.

Non mi abbandonare …

A turbarmi ulteriormente c’erano i pensieri di Joshua, sebbene serbasse un certo rancore per essere stato dimenticato, l’amore verso di lei non era mai svanito e il rivederla a distanza di tanti anni, dopo aver temuto di averla perduta per sempre, non aveva che rafforzato quel legame che una volta li univa. Lui la voleva con se …

“Credo sia opportuno un tuo ritorno a Volterra, potrai comprendere ciò che è accaduto e agire di conseguenza!” spiegò Aro in tono ovvio.

Ringhiai “Perché dovrebbe seguirvi a Volterra! In quel posto non ha nulla che le appartiene, siamo noi la sua famiglia!” urlai adirato.

“Joshua appartiene a Volterra e a differenza di Isabella ci ha giurato fedeltà!”

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Spoiler:

Lei annuì mesta “ Ma prima voglio un giorno di tempo per recuperare le mie cose e salutare i Cullen”  replicò pacatamente.

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Risposta recensioni:

 Recensione di simo87, fatta il 13/08/2009 - 02:52PM sul capitolo 38: Attesa - Firmata
    ahahahahahha sisi ebbene si ... non poteva essere che lui!

Recensione di kiril, fatta il 09/08/2009 - 02:35PM sul capitolo 38: Attesa - Firmata
Ed eccomi con il nuovo chappy .. so che ci ho messo dieci giorni, ma è stato a causa delle vacanze .. ^^ i prossimi arriveranno + velocemente!

Recensione di lazzari, fatta il 07/08/2009 - 12:46AM sul capitolo 38: Attesa - Firmata
ahahahahahahahahahahahha SORPRESA ... XD lo so lo so .. sono sadica da morire .. ma non è mica una novità? kiss

Recensione di Frafra9, fatta il 07/08/2009 - 12:38AM sul capitolo 38: Attesa - Firmata
Non proprio ... diciamo che i Volturi si erano organizzati per bene .. volevano Isabella e il suo potere ed hanno approfittato della situazione

Recensione di serve, fatta il 06/08/2009 - 11:45PM sul capitolo 38: Attesa - Firmata
hihihihihihi ma daiii ... non sono mica stata così cattiva? o forse si .. vabbè ma alla fine avevo specificato nei capitoli precedenti che lei non aveva visto gettare Josh nelle fiamme XD
Recensione di stezietta w , fatta il 06/08/2009 - 11:38PM sul capitolo 38: Attesa - Firmata
aggiornerò prestissimissimissimo! anche perchè devo iniziare a postare delle nuove storie .. di conseguenza devo concludere alcune di quelle che sono in corso ... questa l'ho scritta tutta e a brevissimo avrete l'ultimo capitolo e l'epilogo!!! *_______*  spero tanto che ti piaccia anche questo capitolo e i successivi  kiss
Ps: sisi .. lo so, sono perfidissima XD

Recensione di Miki loves Yuu, fatta il 06/08/2009 - 11:29PM sul capitolo 38: Attesa - Firmata
In realtà nei precedenti capitoli avevo specificato che lei non lo aveva visto gettare nel fuoco .. ahahahahahahahah praticamente sono stati fregati dai Volturi XD

Recensione di ClaryCullen, fatta il 06/08/2009 - 10:52PM sul capitolo 38: Attesa - Firmata
Grazieeeeeeeeeeee mille!! so di aver postato dopo un pò, purtroppo però ero a Berlino e non avevo la connessione! in compenso cercherò di postare presto !! grazie mille per i complimenti
kiss

Recensione di Goten, fatta il 06/08/2009 - 10:44PM sul capitolo 38: Attesa - Firmata
ahahhahahahahah SORPRESA! forse non una bella sorpresa hihihihi ma comunque una sorpresa!! 

 

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Capitolo 40
*** The last day ***


Ed eccovi l'ultimo capitolo a cui seguirà l'epilogo! Finalmente anche questa storia vede il suo termine hihihihih *me veramente soddisfatta* ... vi ringrazio di cuore per averla seguita ed aver commentato in numerosi ... devo ammettere che non mi sarei mai aspettata di superare addirittura i 500 commenti ... per me è stato un onore leggere le vostre belle parole, le velate minacce (chissà a chi mi riferisco hihihhiih) e anche il solo poter vedere quante persone hanno aggiunto per ff tra i preferiti e seguiti! è proprio per tutte queste meravigliose persone che ho deciso di scrivere un POV BELLA di questa storia ( che troverete al seguente link: Clicca quì ), in cui potrete leggere le parti che quì non ho trattato a sufficienza e che si interessano (nel primo capitolo) della parte di vita che Bella ha trascorso lontana da Edward!
Bhe che altro dire ... conto di ringraziarvi ulteriormente nel prossimo chappy, che ribadisco essere l'epilogo e che verrà postato tra una settimana: PROSSIMO AGGIORNAMENTO 1 SETTEMBRE!
Adesso vi lascio alla lettura
Kiss
Manu
Spoiler a fine pagina
Risposta recensioni a fine pagina



The last day

 

Gli sguardi si rivolsero a Joshua che con il capo chino rammentava la promessa di fedeltà fatta a Volterra. A quanto pareva era stato meno furbo di Isabella e non si era limitato a dare un suo apporto alla guardia per un tempo determinato, ma consapevole della morte di colei che considerava l’unica gioia di quella sua dannazione, aveva deciso di abbandonarsi nelle mani di coloro che lo avevano salvato. Probabilmente però ciò che era avvenuto oggi, dinanzi anche alle accuse mosse da me e Jasper, aveva compreso quanto tutto fosse stato un subdolo piano per aggirarlo.

Hanno giocato con le loro vite e la loro felicità senza preoccuparsi del male che gli avrebbero arrecato!

Dal mio canto ero furioso per il ricatto a cui stavano ricorrendo, costringendo Isabella a seguirli a Volterra anche solo per discorrere con Joshua di ciò che era accaduto. Probabilmente erano più che consapevoli del loro passato amore e avevano deciso di far leva su questo.

Mi voltai verso di Bella per interpretare la sua espressione e comprendere ciò che avrebbe deciso, perché benché io non volessi perderla, non potevo che sottomettermi alla sua decisione qualunque fosse, ma soprattutto a ciò che l’avrebbe realmente resa felice.

Edward non possiamo permettere a questi bastardi di avere la meglio!

Maledetti! Ci hanno raggirati, ci hanno raggirati tutti!

Per quale motivo Aro ha allontanato Isabella per qualche tempo se non desiderava realmente separarsene?

I pensieri della mia famiglia facevano eco ad i miei, una serie di interrogativi a cui non riuscivamo a dare risposta, almeno nulla di plausibile. Probabilmente Aro non credeva possibile la nascita di un rapporto tra me e Bella e di conseguenza non vedeva alcun problema nell’allontanamento temporaneo da Volterra volto a chissà quale scopo, forse contava sulla difficoltà di adattarsi alla nostra alimentazione che avrebbe dovuto spingerla a prediligere Volterra verso cui i suoi sentimenti divenivano sempre più negativi.

Le nostre non erano che mere supposizioni a cui probabilmente non avremmo mai ricevuto alcuna conferma.

“Complimenti, un piano eccellente!” sibilò celando appena la sua irritazione. Tentava di controllarsi per non indispettirlo ulteriormente, dalle sue descrizioni avevo compreso fosse una persona abbastanza irascibile, ma soprattutto vendicativa. Non gradiva assolutamente essere contraddetto perché lo interpretava come una messa in discussione del suo potere.

Il potere, l’unico suo reale interesse. La garanzia di essere il più forte ed avere la possibilità di schiacciare chiunque si ponga sulla sua strada. Un essere privo di scrupoli e di alcun tipo di bontà d’animo.

“Deduco tu abbia deciso di accettare la mia proposta” mormorò in un tono di finta sorpresa, sebbene dai suoi pensieri trasparisse una grande sicurezza in proposito. Era sempre stato più che certo della riuscita del suo piano.

Lei annuì mesta “ Ma prima voglio un giorno di tempo per recuperare le mie cose e salutare i Cullen”  replicò pacatamente.

Il respiro mi si mozzò e mi voltai verso di lei sperando di aver inteso male, non potevo credere volesse lasciarmi senza aver nemmeno pensato alle possibilità, senza averne discusso … Non poteva abbandonarmi in questo modo. Ma ciò che mi ferì maggiormente fu il distacco con il quale si era riferita a noi, che ormai diceva di considerare la sua famiglia.

I Cullen? Adesso siamo solo i Cullen? Da quando tutta questa distanza?

Non potevo credere a ciò che avevo appena udito … surclassato in pochi istanti. Tutto quell’amore che diceva di provare nei miei confronti non era svanito nel nulla, come una chimera ed io nulla oltre che uno spaventapasseri, una distrazione dal suo dolore. Ad ogni sua parola in mio cuore pareva perdere un pezzo e il mio orgoglio ferito e calpestato non chiedeva che pietà da quella tortura che mi stava infliggendo.

Quello non poteva essere che un atroce incubo …

Edward, non trarre conclusioni affrettate! Datti una calmata, a casa discuteremo di tutto!

Il pensiero di Alice mi riscosse dalla spirale di dolore in cui mi ero immerso e sebbene non trovassi possibilità per mal interpretare ciò che avevo udito, decisi di concedermi ugualmente una minima speranza, bisognoso di un appiglio a cui aggrapparmi, anche solo per qualche attimo.

“Naturalmente ci incontreremo qui domani alla stessa ora!” fece segno alla sua guardia di allontanarsi restando solo con Joshua. Avvertivo i suoi immensi sensi di colpa, sebbene fosse felice che Isabella avesse deciso di seguirlo a Volterra, non poteva non soffrire al pensiero di aver distrutto quell’armonia che si era costruita dopo la sua presunta morte. Era felice che avesse ritrovato Jasper ed il suo appoggio e lui stesso avrebbe desiderato poter riabbracciare colui che aveva spesso considerato alla stregua di un fratello. Potevo ben comprendere il motivo per il quale Bella lo amasse, non vi era cattiveria e crudeltà nei suoi pensieri, ma un sincero affetto e amore verso coloro che considerava la sua famiglia, tutto ciò non era stato affatto intaccato dal pensiero di essere stato dimenticato tanto presto … seppure fosse ovvio ne soffrisse.

Forse lui la merita più di me. Hanno condiviso tanto insieme ed io non sono che un misero ripiego!

Aro e Joshua si allontanarono senza indugiare oltre e per qualche minuto nessuno proferì parola, probabilmente timoroso di comprendere ciò che da li a poco sarebbe accaduto. Io continuavo a rivolgere la mia attenzione al suolo, incapace di spostare il mio sguardo su di lei ma soprattutto di rinchiudere nel mio cuore quella miriade di sensazione orribili che mi attanagliavano.

Lei ha scelto ed io non posso che accettare chinando il capo dinanzi alla sua decisione.

Isabella sospirò sommessamente. “Vi dispiace lasciarci soli per un po’?” domandò esitante.

Tutti annuirono ed in breve tempo si diressero verso casa, dove ci avrebbero atteso.

Andrà tutto bene, lei ti ama! Esme, amorevole come al solito non poteva che pensare in positivo, sebbene la situazione non si prospettasse rosea.

Fratellino, mantieni la calma e cerca di comprendere la confusione di cui è preda in questo momento! Lo riteneva morto … Alice mi esortava a non sbottare e fui quasi certo avesse avuto qualche visione particolare. Mi domandavo come potesse pretendere da me un comportamento pacato dopo ciò che era appena accaduto …

Lei mi sta abbandonando ed ha deciso senza esitazioni e senza pensare di consultarmi.

I pensieri degli altri erano pressoché simili, un enorme rancore verso i Volturi e un immenso dolore per la situazione a cui ci stavano costringendo. Non era che colpa loro, se non fossero giunti per interrompere il nostro idillio Bella sarebbe stata mia. Solo mia!

“Edward, ho bisogno di parlarti!” affermò risoluta.

Sospirai sommessamente tentando di mantenere la calma.“Mi sembra tu abbia già deciso tutto!” replicai in tono leggermente acido.

Alzò le spalle con indifferenza“Lo so … ma, devi dimenticarmi”

Mi voltai di scatto verso di lei, adirato e furioso come non mai. Qualsiasi cosa mi avesse chiesto l’avrei accettata, avrei compreso i suoi sentimenti verso quell’uomo che aveva sposato e che credeva morto e il suo conseguente desiderio di tornare da lui, ma …

“Come osi, dopo tutto questo, pretendere di comandare i miei sentimenti” sbraitai senza riuscire a controllarmi dall’urlare. Ero accecato dall’ira …

Rimase impassibile a fissarmi, non una parola di conforto, non una giustificazione per quel gesto che stava per compiere. Nulla … si limitava ad osservarmi con un’espressione indecifrabile dipinta in volto.

Notando l’assenza di risposte continuai imperterrito. “Hai detto di amarmi? Tutte quelle parole non sono state che assurde bugie, schifose e orribili menzogne”

Parve risentita ma continuò a fissarmi.

Sfogai la mia frustrazione riversando su di lei il mio odio, dato dalla consapevolezza di non essere stato nulla oltre che un gioco ed un semplice passatempo. Tutte misere falsità con il solo scopo di abbindolarmi e forse trovare in me quel conforto dato dalla perdita del suo uomo.

Ed io non ho fatto che cadere nella sua trappola …

Mi lasciò sfogare per un’ora o forse più, senza giustificarsi, limitandosi ad assorbire la mia indignazione. Urlai senza sosta e senza alcun rimorso per le cattiverie che le stavo rivolgendo, sebbene nulla di ciò che le dissi fosse vero, i miei “ti odio” non erano che un vano tentativo di ferirla, di ottenere una qualche reazione che non sopraggiunse mai.

Quella sera non tornò a casa, quella sera il mio cuore partì con lei!



______________________________________Spoiler

Maledetto Emmett e le sue folli idee!

“Alice che altro vuoi?”sbottai nervosamente premendo i tasti del pianoforte con eccessivo vigore e producendo un suono agghiacciante.

Stranamente non ci fu risposta. Dopo qualche minuto notai la maniglia della porta abbassarsi e portare con se un profumo familiare.

Non è possibile!






Risposta: Recensione di Sognatrice85 [Contatta], del 23/08/2009 - 06:08PM sul capitolo 39: Joshua - Firmata
ahahahahah la mia perfidia è immane ahahahahahah ... lo ammetto sono esasperante ç_ç chiedo perdono!
Risposta: Recensione di lazzari [Contatta], del 22/08/2009 - 05:54PM sul capitolo 39: Joshua - Firmata
hihihihi questi ultimi capitoli sono dovuti all'aria di Ischia e dalla reclusione in casa ahahahahah XD comunque puoi notare che anche questa storia è giunta al termine. almeno il pov edward hihihihi
Risposta: Recensione di samy90 [Contatta], del 20/08/2009 - 03:23AM sul capitolo 39: Joshua - Firmata
Ecco l'ultimo capitolo prima dell'epilogo e visto che mi sento buona ho aggiunto anche lo spoilerino a fine pagina hihihihihih
spero tanto che anche questo capitolo ti sia piaciuto anche se è abbastanza triste ...
ma a tutto c'è rimedio ... non dico altro.
Risposta: Recensione di serve [Contatta], del 19/08/2009 - 11:57PM sul capitolo 39: Joshua - Firmata
alla faccia della minaccia velata ahahahahahha tu sei crudele! non puoi dirmi queste cose ... in fondo sono una brava bambina io ... vi sto anche scrivendo il pov Bella *______*
Risposta: Recensione di Miki loves Yuu [Contatta], del 19/08/2009 - 10:05PM sul capitolo 39: Joshua - Firmata
Lo ammetto, Aro è stato decisamente bastardo e credo che su questo non ci siano dubbi!
cmq alla fine Bella prende la decisione + giusta anche se sofferta ... in compenso c'è ancora l'epilogo! XD
Risposta: Recensione di simo87 [Contatta], del 19/08/2009 - 08:36PM sul capitolo 39: Joshua - Firmata
ahahahahahahha simo ... credi che io sia cattiva??? aahahahahahahhahahahah
*manu prepara i bagagli e scappa temendo ripercussioni*
Risposta: Recensione di Frafra9 [Contatta], del 19/08/2009 - 06:56PM sul capitolo 39: Joshua - Firmata
Grazieeeeeeeeeeeee ... sono felicissima ti sia piaciuto!!! Si si .. diciamo che anche io ho avuto la medesima voglia di ammazzare Aro >.<' dire che è stato un bastardo è dire poco|!
Risposta: Recensione di ClaryCullen [Contatta], del 19/08/2009 - 06:55PM sul capitolo 39: Joshua - Firmata
Eccomi con il capitolo e anche con la sorpresina per farmi perdonare per il capitolo triste!!! comunque c'è anche l'epilogo quindi non temere ^____________^
Risposta: Recensione di IsAry [Contatta], del 19/08/2009 - 06:35PM sul capitolo 39: Joshua - Firmata
In questo chappy la mia perfidia ha toccato l'apice ... lo ammetto e chiedo venia ... ma lo sai che la suspance mi piace hihhihihihihihii
Risposta: Recensione di stezietta w [Contatta], del 19/08/2009 - 06:05PM sul capitolo 39: Joshua - Firmata
sadica io? perchè??? O.O non capisco! hihihihihhi piaciuto il capitolo? devo scappare in qualche posto remoto della terra?
Risposta: Recensione di Bella_Cullen_1987 [Contatta], del 19/08/2009 - 05:37PM sul capitolo 39: Joshua - Firmata
su su ... ammetto che questo capitolo è moooooooooooolto triste ... ma c'è l'epilogo che porterà buone nuove XD
Risposta: Recensione di vale_cullen1992 [Contatta], del 19/08/2009 - 05:34PM sul capitolo 39: Joshua - Firmata
Grazieeeeeeeeeee sono felice ti sia piaciuto il chappy e spero che anche questo sia stato di tuo gradimento!! kiss

 

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Capitolo 41
*** Epilogo ***


Ed ecco a voi l'epilogo di questa storia che finalmente vede il suo termine dopo 40 capitoli! Avrò esagerato? Immagino di si hihihihhi vi chiedo perdono XD Comunque voglio ringraziarvi per i bellissimi commenti che di volta in volta avete lasciato, vi assicuro che mi hanno reso felicissima e mi hanno invogliato a scrivere fino alla fine questa storia! Un immenso grazie anche alle persone 245 persone che hanno inserito la storia tra i preferiti e le 134 tra i seguiti! é un vero onore ♥_____♥ vi adoro!

Infine un enorme bacio anche alle 59 persone che mi hanno aggiunta tra gli autori preferiti ... lol (♥♥♥♥♥♥♥♥)

Mi appresto a segnalarvi l'ultima cosa prima di passare al capitolo, HO INIZIATO A POSTARE:

Quando un incontro ti cambia la vita

POV BELLA ---> Per leggerlo cliccate quì

§ci tengo a precisare che nel pov Bella verranno descritte le parti che quì sono saltate. Come il viaggio a Volterra con Jasper ecc ... trascurerò le parti già approfondite nel pov eddi perchè mi sembrerebbe inutile riscriverle! ♥

§

Epilogo

§

§

Pov Alice

Erano trascorsi due anni. Due anni da quel terribile giorno nel quale Bella decise di abbandonarci ed Edward cadde nella più cupa disperazione. Non rivelai mai ciò che avevo visto, comprendendo quanto fosse mutevole e beffardo il futuro e di come le intenzioni della mia sorellina non fossero che una misera parentesi e che probabilmente non le avrebbero permesso di cambiare quel futuro che le si prospettava.

Ogni giorno vagliavo le possibilità, consapevole che Edward non avrebbe scrutato la  mia mente, erano due anni che aveva perso ogni interesse. In un primo periodo non aveva che cacciato, aveva depredato boschi senza controllo, furioso con lei, furioso con se stesso, amareggiato e deluso. Avevamo provato a placare la sua ira, ma ben presto avevamo compreso fosse un modo per sfogarsi e ci eravamo arresi all’evidenza. Dopo qualche mese di incontrollata follia aveva abbandonato ogni desiderio di vita, si era rintanato nella sua solitudine, chiuso in se stesso con la sola compagnia del suo pianoforte. Non faceva che comporre melodie melanconiche e risuonare sino allo sfinimento quella che aveva composto per “il suo piccolo puma”.

Non vi era più odio nel suo cuore, solo dolore per la sua assenza e desiderio di tornare indietro. Si pentiva per tutte le offese e le crudeltà che le aveva rivolto, sebbene fosse convinto che per lei non fossero stato nulla.

Quanto ti sbagli mio caro fratello … in quale errore è incorsa la tua mente.

Io sapevo non fosse così … io sapevo che il suo desiderio era quello di tornare da lui, da noi!

“Potremmo provare a portarlo a caccia o magari una bella gita a Denali …” propose Emmett che ormai era impegnato in folli progetti per far rinsavire il suo povero fratello. Nei primi tempi era più che deciso ad effettuare un’incursione a Volterra mettendola a ferro e fuoco ed era stato estenuante convincerlo che non fosse il caso, soprattutto nascondendogli che in quel modo avrebbe compromesso i piani di Isabella.

“No, non ci muoveremo da casa” sibilai per l’ennesima volta. “Nessuna passeggiata lo aiuterà e questo dovresti saperlo benissimo! Lasciatelo crogiolare nel suo dolore sino a quando lo riterrà opportuno …” sbottai incrociando le braccia al petto e rivolgendo loro il mio sguardo più furente. Avevo constatato essere funzionale allo scopo, Emmett ne era letteralmente terrorizzato sapendo che ero in grado di ideare folli e atroci vendette.

“Alice sono passati due anni!” mormorò Jasper affranto. Lui stesso non aveva compreso ciò che era accaduto, capiva il dissidio interiore di Bella, ma non accettava la sua fuga improvvisa.

Un taglio netto …

Sbuffai “Vi ho det …”

I miei occhi divennero vacui ed il salone di casa Cullen scomparve per lasciare il posto ad un diverso luogo. Un aeroporto che riconobbi essere quello di Seattle e Bella …

_______________________________________________

Pov Edward

Ero intento a suonare una delle mie composizioni quando un urlo di giubilo mi fece sobbalzare. Riconobbi immediatamente la voce, non poteva essere che Alice, ma non me ne curai. O almeno così avrei voluto, prima di ritrovarmi la piccola invasata nella mia camera, intenta a saltellare come posseduta da uno gnomo irlandese.

La sua espressione entusiasta mi destabilizzò. “Eddy noi partiamo per tutto il fine settimana, ci recheremo a Denali, ma non preoccuparti non è richiesta la tua presenza, quindi puoi continuare a crogiolarti nel tuo malumore.” Disse tutto d’un fiato prima di correre via ad una velocità decisamente non umana.

Non la ricordavo così matta, credo sia peggiorata negli ultimi due anni!

Rimasi un po’ a fissare la porta con evidente perplessità, non ero più abituato a simili comportamenti, da quel giorno … quel giorno a cui non osavo pensare e che tentavo di dimenticare con ogni mezzo. Quel giorno che aveva distrutto la mia felicità e che non potevo che rimpiangere.

Tutto in frantumi … ogni mia convinzione, ogni mio desiderio e speranza.

Scrollai il capo vigorosamente per scacciare quei pensieri, deciso a dedicarmi nuovamente alla mia musica. Non vi era nulla oltre questo in grado di donarmi un minimo di serenità, non erano che pochi attimi sporadici, ma che erano divenuti il mio necessario appiglio.

Non riuscivo ad affrontare realmente ciò che era accaduto … non volevo e rintanarmi nel mio dolore era l’unica mia via per non impazzire e per non correre da lei, perché nonostante tutto non potevo odiarla.

Trascorse l’ennesima giornata, identica alle precedenti, quasi non mi accorsi del sorgere della luna e del tenue brillare dei suoi raggi che illuminavano la mia camera dandole un aspetto quasi magico.

La mia vita ha perso ogni magia il giorno in cui mi ha abbandonato.

Con mio disappunto avvertii dei passi e la porta di casa aprirsi, avevo sperato in un fine settimana di pace dalla mia famiglia ma a quanto pareva Emmett doveva aver combinato l’ennesimo guaio. Nell’ultimo periodo era decisamente peggiorato, continuava a far danni con la sua irruenza, scatenando le ire di Esme e Rosalie. Avevo la sensazione che lo facesse per distogliere tutti da tetri pensieri …

Scossi il capo mentre un sorriso amaro affiorava sulle mie labbra.

Decisi di non curarmi della loro presenza, almeno sino a quando la suddetta persona non si fermò dinanzi alla mia stanza. Quella doveva essere la giornata “Infastidisci Edward”, successiva a quella “Rallegra Edward” ed alla precedente “Cerca di far uccidere Edward da un branco di licantropi con il solo intento di distrarlo”.

Maledetto Emmett e le sue folli idee!

“Alice che altro vuoi?”sbottai nervosamente premendo i tasti del pianoforte con eccessivo vigore e producendo un suono agghiacciante.

Stranamente non ci fu risposta. Dopo qualche minuto notai la maniglia della porta abbassarsi e portare con se un profumo familiare.

Non è possibile!

Isabella, la mia Bella era dinanzi a me con il capo chino, probabilmente in attesa di una mia reazione, che però non sopraggiunse. Non ero convinto di ciò che i miei occhi mi mostravano e per un po’ fui quasi certo di essere giunto ad un tal punto di follia da essere preda di assurde allucinazioni.

“Edward?!” la sua melodica voce mi riscosse e compresi di non essere in balia di un sogno.

Corrugai la fronte facendo scorrere il mio sguardo avido su di lei. Per due anni non avevo desiderato altro che rivedere il suo volto e poter udire la sua voce sussurrare il mio nome, eppure ciò non placò l’ira che montò nel mio corpo in alla sua vista. “Cosa vuoi ancora?” sibilai acidamente.

Avvertii un suo sospiro sommesso “Edward, io vorrei spiegarti” sussurrò con voce tremula.

Scossi il capo contrariato. “Non credo ci sia molto da spiegare! Hai fatto la tua scelta e non mi sembra giusto che tu venga qui per ripulirti la coscienza”

Mi scrutò accigliata “Non sono qui per questo!” affermò risoluta.

La fissai incuriosito sebbene non volessi darle la soddisfazione di domandare delucidazione, aveva già calpestato abbastanza il mio orgoglio, ma lei parve comprendere le mie perplessità e proseguì senza ulteriori richieste.

“Quando sono partita non l’ho fatto perché non ti amavo, ma semplicemente perché non vi erano alternative” esitò, forse per darmi il tempo di assimilare le informazioni. Personalmente non riuscivo a credere a ciò che stavo udendo.

Quanto ancora dovrai scherzare con i miei sentimenti e calpestare il mio cuore?

“Aro avrebbe trovato un altro modo per ottenere la mia collaborazione. Ma non ti mentirò affermando che non era mia intenzione proteggere Joshua – iniziò a giocare nervosamente con l’orlo della maglia mentre io infastidito anche dal solo aver udito quel nome rivolsi il mio sguardo all’ampia vetrata – avevo bisogno di parlare con lui. Tu sai la mia sofferenza nell’averlo perduto …”

La bloccai sbuffando seccato. “Non è necessario che tu mi ribadisca quello di cui sono già a conoscenza” sibilai.

“Edward smettila di comportarti in modo così infantile”

La fulminai con lo sguardo. “Dopo quello che ho passato credo di averne tutto il diritto. Mi hai preso in giro per mesi per poi tornare da lui senza alcuna spiegazione …”

“Credi che per me sia stata una situazione idilliaca? Ho sopportato le pene dell’inferno in quel luogo maledetto per risolvere la situazione e tornare da te sana e salva” spiegò agitandosi, mentre il suo volto assumeva un’espressione cupa.

“Ma di che diamine stai parlando? Tu mi hai abbandonato” sbraitai mentre un assurdo sospetto si faceva largo nella mia mente.

No, non può averlo fatto!

“Se non ti avessi detto quelle cose tu di certo mi avresti seguita a Volterra con l’intento di risolvere la situazione e non potevo rischiare – prese fiato mentre io la fissavo incredulo, indeciso se credere o meno a quelle parole  - prima di allora non ti ho mai mentito. Io ti amo ed i sentimenti che mi legano a te hanno soppiantato quelli per Joshua, non nego di provare per lui un immenso affetto, ma nulla paragonato a ciò che sento per te. Comprendo che sarà difficile credermi perché il mio comportamento poteva essere frainteso, ma il mio obbiettivo era quello, essere abbastanza credibile. Ciò non toglie che spero che prima o poi deciderai di perdonarmi”

Mi lasciai andare sul divano, scosso da quelle rivelazioni sorprendenti. Avevo desiderato poter udire quelle parole negli ultimi due anni, avevo sperato in ogni istante di vederle fare il suo ingresso in questa stanza rammentando il suo amore per me.

Ebbro di emozioni intense decisi di prendere fiato e darmi il giusto tempo per assimilare ogni cosa e deviai momentaneamente il discorso su di un argomento che ritenevo  comunque di vitale importanza.

“Come hai convinto Aro?” domandai curioso.

Il sorriso che increspò le sue labbra mi provocò strani brividi e non solo attribuibili alla paura. “Diciamo che i Volturi hanno perso uno dei loro capi” ghignò soddisfatta sotto il mio sguardo incredulo.

“COSA!?” urlai strabuzzando gli occhi. “Non avrai combattuto contro di lui o contro la sua guardia? Hai rischiato di essere eliminata, tu non ti rendi conto del pericolo che hai corso ..”

Il panico aveva preso il sopravvento sulla mia mente, al pensiero della mia piccola Isabella circondata da vampiri folli e robusti, specialisti nelle più varie arti di combattimento e soprattutto assetati di sangue.

“Calmati Edward, per favore!” mi sussurrò dolcemente avvicinandosi cauta.

“MA COM – resomi conto del mio tono leggermente alto tentai di riprendere il controllo modulando la voce e reprimendo il tremore che la scuoteva – come hai fatto?”

“Non ero sola, ho avuto l’appoggio di Joshua naturalmente – avvertii una fitta di gelosia udendo nuovamente quel nome – ma soprattutto Marcus” concluse con un sorriso beffardo.

“Marcus? Ma lui è …”

Scrollò le spalle “Si era stufato dei modi di Aro e riteneva assurdo il suo comportamento, allo stesso modo gran parte della guardia non gradiva il suo dispotismo.” Spiegò con noncuranza.

Deglutii a fatica cercando di non immaginare la scena. “Quindi ora Joshua è libero?”

Annuì “Ho negoziato la sua libertà con Marcus ed ora non ci sono problemi – sospirò – Alice ci è venuta incontro all’aeroporto per permettere a Jasper di incontrarlo e successivamente, da quanto mi ha riferito tua sorella e le sue visioni, si stabilirà a Denali”

Grugnii non molto contento della soluzione. Non gradivo continuare ad avere costanti rapporti con lui.

“Secondo Alice andrà molto d’accordo con Kate” annunciò maliziosa.

Dopo tutte quelle rivelazioni entusiasmanti trascorremmo quasi l’intera notte a chiacchierare scambiandoci effusioni, per recuperare tutto quel tempo in cui eravamo stati costretti a trascorrere divisi. Mi rese partecipe di tutte le assurde manovre che avevano ideato per liberarsi di Aro e le feci promettere di non intraprendere mai più dei folli progetti. Riuscii finalmente a comprendere come Aro fosse riuscito ad ingannare Bella e Joshua con le loro presunte morti, infatti entrambi non avevano visto che delle ceneri bruciate di un altro vampiro, sacrificato per la missione e si erano fidati delle parole di coloro che vedevano come dei salvatori. A quanto pareva i Volturi avevano individuato da tempo le potenzialità di Isabella e non volevano perdere un componente tanto promettente, per tale motivo avevano trovato un movente che con grande probabilità l’avrebbe indotta ad unirsi a loro e decisero ugualmente di assicurarsi la collaborazione di Joshua, benché non possedesse alcun potere particolare, per poterlo usare come esca in caso di bisogno. Nonostante l’ansia che mi recarono quelle notizie potei definire quella una delle notti più belle della mia intera esistenza, poiché il destino aveva nuovamente riposto sul mio cammino quella creatura che da sola era stata in grado di mutare il mio mondo e con il suo solo sorriso avrebbe illuminato per sempre la mia eternità.

________________________ Risposta alle recensioni ♥

Recensione di RenEsmee_Carlie_Cullen [Contatta], del 28/08/2009 - 02:30AM sul capitolo 40: The last day - Firmata
ahahahahah ma come?? bhe effettivamente su ff è ancora agli inizi, ma stanno postando 2 capitoli per volta quinid non credo ci vorrà molto! comunque spero che la storia ti sia piaciuta e se vuoi su EFp potrai anche trovare la storia POV BElla
Recensione di RockAngelz [Contatta], del 27/08/2009 - 12:10PM sul capitolo 40: The last day - Firmata
Come puoi vedere ho deciso di anticipare di un giorno il post e spero tantissimo che questo ti faccia piacere ... così come la fine! visto? ho optato per un lieto fine, non sono così crudele! hihihihhii
grazie mille per il commento... mi ha fatto piacerissimo!
Recensione di dindy80 [Contatta], del 26/08/2009 - 02:29PM sul capitolo 40: The last day - Firmata
ciaooo ... grazie mille per i complimenti ... sono felicissima che la storia ti sia piaciuta ^^ spero che la fine lo sia altrettanto!!! baci
Recensione di Sognatrice85 [Contatta], del 26/08/2009 - 01:09PM sul capitolo 40: The last day - Firmata
perfida? io? ma non è vero .... hai visto che ho optato per un lieto fine? e sto anche scrivendo la storia dal punto di vista di Bella XD ... su su non sono cattiva *____*
Recensione di stezietta w [Contatta], del 26/08/2009 - 12:01PM sul capitolo 40: The last day - Firmata
no no no ti pregooo! farò la brava .. hai visto che ho scritto un lieto fine??? sei felice? non mi ucciderai vero??? per farmi perdonare sto scrivendo anche il pov Bella hihihi
Recensione di Miki loves Yuu [Contatta], del 26/08/2009 - 11:47AM sul capitolo 40: The last day - Firmata
ed eccomi qui a postare il capitolo hihihhihi ho anche anticipato il post! contenta??? ^____________________^ spero tanto ti sia piaciutooo! kiss
Recensione di samy90 [Contatta], del 26/08/2009 - 01:02AM sul capitolo 40: The last day - Firmata
Grazieeeee wow ... sono felicissima ti sia piaciutoooo lo scorso caitolo, anche se molto triste! in compenso ho optato per un lieto fine hihihihihi XD non sono poi così sadica e oltretutto ho anche iniziato a scrivere e postare il POV BELLA
Recensione di Frafra9 [Contatta], del 25/08/2009 - 07:25PM sul capitolo 40: The last day - Firmata
eccomiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ... ho postato in anticipo! mi dispiaceva farvi attendere oltre per poter leggere la fine ... spero tu sia contenta del lieto fine ^_______________^ grazie mille per tutti i bellissimi commenti .. graziee
Recensione di simo87 [Contatta], del 25/08/2009 - 07:09PM sul capitolo 40: The last day - Firmata
ahahahahhah ma no? come?? scappare??? perchè continuate a minacciarmi tutti di morte? devo preoccuparmi?? ç_ç
Recensione di LadySile [Contatta], del 25/08/2009 - 07:00PM sul capitolo 40: The last day - Firmata
ecco il capitolo! spero riesca a dissipare tutti i dubbi, anche se per quanto riguarda Bella cercherò di spiegare tutto quello che quì manca nei capitolo del pov bella che sto già postando!!! Spero tanto che la fine ti sia piaciuta!!! baci
Recensione di Bella_Cullen_1987 [Contatta], del 25/08/2009 - 06:44PM sul capitolo 40: The last day - Firmata
nuuuuuuuuuuuuuuuu ... ho postato ho postato!! hai visto?? XD anche in anticipo rispetto a quanto avevo detto!! hihhiihhi garzie mielle per i commenti .. e spero tanto che la fine ti sia piaciuta! kiss

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Capitolo 42
*** ♪ Extra ***


Salve a tutti!!

Vi direte, ma che roba è questo aggiornamento, visto che la ff è terminata ormai da mesi?

Ebbene in un momento di insana follia ho deciso di scrivere un piccolo extra per questa storia. XD Non so perchè, non so come ... ma ne avevo voglia e come mio solito ho assecondato i miei desideri. Non indugio oltre, perchè mi pare alquanto inutile. Vi lascio solo l'indirizzo della mia pag di FB (mia pag di FB ♪ ) dove normalmente posto gli spoiler delle mie storie e dove avviso degli aggiornamenti! Spero tanto che l'extra vi piaccia! (ps non date peso alla frase iniziale ... può sembrare presagio di catastrofe, ma non lo è assolutamente)

Baci

Ps : piccola aggiunta a fine pagina

Extra



Avevo sempre creduto che la vita con Bella avrebbe potuto donarmi tutto ciò che avevo sempre desiderato e che noi saremmo sempre bastati a noi stessi.

Forse mi sbagliavo.

Erano trascorsi oltre cinquant’anni dal nostro matrimonio. Successivamente al suo ritorno da Volterra avevamo provveduto a convolare nuovamente a nozze, per sancire indiscutibilmente il nostro legame dinanzi agli occhi di tutti. Quella volta il numero di invitati non si era limitato semplicemente alla nostra famiglia, ma al contrario Alice aveva riunito una quantità di vampiri

Ancora mi domandavo come avesse potuto contattarli tutti in poco più di un mese.

Bha, la piccola pazza non era mai stata particolarmente brava a contenersi, ma quella volta me ne compiacqui. Tutti avrebbero dovuto assistere alla cerimonia, tutti avrebbero dovuto sapere che Isabella era divenuta mia moglie.

Mia.

Naturalmente la persona che mi premeva vedere maggiormente tra le fila degli invitati era Joshua. Si era trasferito da poco presso il clan dei Denali e per me fu un vero sollievo notare dai suoi pensieri il tutt’altro velato interessamento per Kate, attrazione completamente corrisposta oltretutto.

Un problema in meno!

Naturalmente i miei timori erano completamente infondati ed era per tale motivo che ci stavamo dirigendo verso la dimora del clan dei Denali, dove si sarebbe sancita una nuova unione.

Come previsto da Alice, Joshua aveva trovato in Kate una nuova compagnia con cui condividere la sua esistenza, senza alcun intoppo o folli vampiri dediti ad inganni e sotterfugi pronti a rovinare ogni cosa. Per quello che mi riguardava avrei eliminato chiunque avesse solo osato pensare in negativo del loro matrimonio.

Sono ossessivo? …. Forse!

Ma la sicurezza non è mai troppa!

« Edward, siamo arrivati. » la voce di Isabella mi ridestò dai miei pensieri sconclusionati e potei notare un cipiglio contrariato sul suo volto.

« Cosa? » domandai incuriosito.

« Cosa? – sbottò passandosi stancamente le mani sul viso. – Credo di non aver mai incontrato un vampiro tanto rimbambito. » mi rimproverò uscendo dall’auto e sbattendo in malo modo la portiera della mia adorata Aston Martin.

« Bella. » piagnucolai al pensiero dell’impronta delle sue dita sulla fiancata. Come se non bastasse il calco del suo piede sul paraurti, ricordo del nostro ultimo litigio.

Divertente? No, per nulla!

Stressante? … Da morire.

Scoperto il mio punto debole ormai non mi era più concessa tregua. La mia adorata mogliettina sfogava spesso la sua frustrazione sulla mia macchina, ignorando bellamente le mie proteste, che avevo compreso fossero al contrario in grado di alimentare la sua furia.

Pazza!

Probabilmente trascorre troppo tempo in compagnia di Alice.

« Dovresti smetterla di punire la mia macchina. » borbottai raggiungendola nel cortile, sotto lo sguardo divertito dei presenti.

Emmett la chiamava la “Crisi dei cinquant’anni”, alle soglie del suo mezzo secolo di matrimonio, lui e Rose battibeccavano per ogni minima cosa. Dal modo di cacciare, agli abiti, ai mesi di astinenza a cui lei si ostinava a sottoporre suo marito per testare il suo amore.

La trasformazione pare rendere le vampire particolarmente sadiche.

Quello fu anche il periodo in cui avevo seriamente ponderato l’idea di fuggire da quella casa. Emmett in astinenza e disperato sapeva essere alquanto opprimente e snervante, a nulla serviva il potere di Jasper o i miei tentativi di zittirlo. Era una vera e propria piaga. Non rammento nemmeno quante mazze da basball avevo distrutto sulla sua testa.

Sospirai affranto, a breve anche a me sarebbe toccata la stessa sorte. Sperai vivamente Bella non ricorresse all’astinenza come punizione, preferivo di gran lunga veder storpiare la mia auto.

O almeno quello che ne rimaneva …

Le afferrai il braccio facendo cenno alla mia famiglia di precederci, per darci modo di chiarire.

« Posso almeno sapere cosa ho fatto per meritare un rimprovero? » chiesi tentando di addolcire il mio tono ed usando tutta la persuasione del mio sguardo.

Lei si imbronciò incrociando le braccia al petto. « Voglio sapere a cosa stavi pensando? »

Arcuai un sopracciglio fissandola non poco perplesso. Ma quella non era una mia domanda? Non che pretendessi di averne l’esclusività, ma non ne capivo il nesso.

« Quando? »

« In auto. – sbottò visibilmente irritata. – Ho visto come ti ha guardato quella sciacquetta quando abbiamo fatto rifornimento dal benzinaio. » sentenziò.

Sciacquetta?

Ma di che diami …

« Ah, stai parlando di quella che stava immaginando di farlo con me sulla macchina? »

Non lo avessi mai detto!

« COOOOSA? » le sue urla probabilmente furono udibili sino a Forks, tanto che i pensieri dei presenti della casa di allarmarono all’istante.

Non curandosi di nulla scappò verso il fitto della foresta, lasciandomi in balia degli sguardi preoccupati dei presenti.

« Edward, sei proprio … - esitò ostentando un’espressione disgustata. – non ci sono modi per descriverlo. » sbottò Alice rientrando in casa indignata.

« Ma cosa ho fatto? - borbottai sconvolto. – le ho solo confermato i pensieri della tizia dell’autogrill. »

I volti di Emmett e Jasper si contrassero in delle smorfie che non promettevano nulla di buono, mentre Rosalie e gli altri entrarono in casa scuotendo il capo quasi rassegnati.

Mi sa che sono l’unico a non aver capito il problema.

« Non dirmi che si tratta della biondina che ti ha praticamente violentato con lo sguardo … » soffiò Jasper massaggiandosi la fronte.

« S .. si. » confermai in un balbettio sconnesso.

« Tu sei pazzo!! – mi ammonì Emmett stranamente serio. – Avresti dovuto fingere di non ricordare, dire che avevi occhi solo per la tua bellissima e dolcissima mogliettina e che non avevi notato nessuno oltre lei. Che è l’amore della tua vita, la tua stella .. la tua … bho, che ne so! La tua qualcosa. » terminò la sua filippica gesticolando nervosamente.

« Ma che diamine stai dicendo razza di orso decerebrato? » replicai stizzito.

Probabilmente quello doveva essere il giorno della pazzia. Tutti si stavano divertendo ad abbandonarsi ai propri deliri, borbottando frasi sconclusionate.

« Mi dispiace e mi duole ammetterlo, ma questa volta Emmett ha ragione. » sentenziò Jasper fissandomi truce.

Come ogniqualvolta avveniva una discussione con Isabella, Jazz era pronto a prendere le difese della sua cara sorellina a discapito del sottoscritto.

Ma la solidarietà maschile dove è finita?

Certo, arrivare a dare ragione ad Emmett è decisamente troppo!

« Vi ricordo che siamo vampiri, la nostra memoria è pressoché perfetta ed in più io percepisco i pensieri di chi mi circonda! Come potevo non aver notato quelli a luci rosse di quella piccola ninfomane? »

« Mentire! – esclamò Emmett teatralmente. – Le donne sono esseri fragili, vanno rassicurate? »

« Fragili? – ripetei ironico. – Tua moglie due giorni fa ha fatto a pezzi in un sol colpo la portiera della tua Jeep, perché ti eri detto contrario all’ennesima sessione di shopping. »

Ebbene si, le donne di casa erano nella fase: “ Accaniamoci sulle macchine dei nostri adorati mariti”.

I miei fratelli sospirarono esasperati. « Sei un caso perso. » mormorò Jazz scuotendo il capo.

« Credete che dovrei raggiungerla? » sussurrai insicuro tentando di captare la scia del suo profumo.

« Si, ma cerca di non ricordarle anche della nuova studentessa che è arrivata a Forks, la rossa prosperosa che ti ha proposto un incontro di fuoco nel ripostiglio. » le urla di Alice mi giunsero limpide.

E naturalmente anche al resto degli abitanti della casa.

Concetto di privacy no, vero?

« Grazie Alice. » sibilai prima di scattare verso la foresta alla ricerca di mia moglie.

« Pregooo. »

___________________________________

Corsi per svariate miglia alla ricerca della sua scia. Probabilmente i miei fratelli non avevano tutti i torti, nell’ultimo periodo la delicatezza non pareva essere il mio forte. Peccato che fosse lei ad interpretare arbitrariamente le mie parole. Benché di proposte strane ne avessi ricevute svariate, non avevo mai nemmeno ipotizzato di poter tradire Isabella.

Mi pareva inconcepibile anche solo pensarlo.

Oltretutto come poteva lamentarsi lei quando a scuola il novanta percento dei ragazzi la guardava come fosse un bignè alla crema?

Paragone non propriamente adeguato per un vampiro, ma abbastanza calzante trattandosi di umani. Il mio desiderio di massacrarli era perenne e in più di un caso avevo ottenuto vendetta servendomi del mio potere.

Tutti hanno dei segreti che custodiscono gelosamente …

A scuola nell’ultimo periodo stavano circolando molte lettere anonime.

Sospirai sommessamente fermandomi in un piccolo spiazzo dove il suo odore pareva essere più intenso. Non doveva essere molto lontana.

Notai una piccola costruzione in legno al limitare di un lago ghiacciato e mi avviai verso di essa.

Le avrei chiesto scusa. Probabilmente avrei dovuto riflettere maggiormente sulle mie parole. Certo, per quanto la sua insicurezza potesse essere infondata ai miei occhi, non potevo non comprendere il fastidio che si provava dinanzi a simili situazione. Io stesso mi ero dimostrato insofferente quando qualcuno mostrava verso di lei troppo interesse.

Feci una leggera pressione sulla porta, scostandola per permettermi di entrare e notai la sua figura rannicchiata in un angolo della casupola malconcia

« Amore, mi dispiace. » mormorai.

La scena che mi si parò dinanzi mi sorprese non poco. La mia Isabella stringeva tra le mani un piccolo fagottino, che dall’odore era indiscutibilmente umano.

« Cosa? » biascicai palesando la mia perplessità.

« Edward, ti presento Renesmee .» Sussurrò quasi con venerazione, rivolgendomi un sorriso dolcissimo. Sul suo viso era dipinta un’espressione di pura adorazione, mentre scrutava quella bambina che continuava ad emettere vagiti indistinti.

« Bella, da dove arriva quella bambina? » chiesi osservandomi attorno. Quella casa malconcia era certamente disabitata da tempo. Lo strato di polvere fitto imbrattava il mobilio e l’odore stantio faceva presupporre fosse rimasta chiusa per un tempo piuttosto lungo.

« Da qui. » replicò come fosse ovvio.

Esitò per qualche istante, riportando il suo sguardo ora triste sulla bambina.

« Hai mai pensato ti mancasse qualcosa? - sussurrò facendo scorrere il dito sulla guanciotta rossa. – Io si. »

« Cos … » provai a parlare, ma mi fece segno di tacere.

« Sono stata trasformata prima di poter sperimentare quell’istinto materno che è rimasto sopito nella mia mente, almeno sino a quando non ho iniziato a notare quelle madri che al parco giocavano con i loro piccoli, i gridolini di quei pargoletti sulle giostrine … »

Sospirò sommessamente. « Ho iniziato a comprendere ci fosse un immenso vuoto nella mia vita. Non fraintendermi, io ti amo. – asserì contrita. – Sei ciò che di più bello sia capitato nella mia esistenza. Grazie a te ho ripreso a vivere, abbandonando quello stato di malessere che mi aveva attanagliato per anni. Sei stato la mia ancora di salvezza e lo sei tutt’ora … ma quel vuoto che avverto pare essere incolmabile. »

« Io … perché non me ne hai mai parlato? » mormorai leggermente risentito da una simile confessione. Era mia moglie da mezzo secolo eppure mai avevo immaginato potesse essere turbata a tal punto.

« Perché avrei dovuto? – chiese ironica. – Per costringerti a portare un fardello non tuo? »

Sospirai dolente. « Amore, siamo sposati e quando ti ho chiesto in moglie ti ho promesso che mi sarei fatto carico delle tue pene e delle tue gioie. Che avremmo condiviso ogni gioia … »

« Ma se fossi stata umana avrei potuto darti un figlio … »

Arcuai un sopracciglio fissandola scettico. « Io sono un vampiro, sono morto e non posso procreare. »

Scosse il capo in segno di diniego. « Ti sbagli! – esclamò sicura. – Ricorda che ho lavorato presso i Volturi e so cose di cui tu nemmeno immagini. A quanto pare per un vampiro maschio è possibile procreare con una donna umana, dando vita a un mezzo vampiro. » spiegò cullando la piccola creatura tra le sue braccia, forse cercando in essa quel conforto di cui necessitava.

Io, dal canto mio, indugiai cercando di assorbire il significato di quelle parole che mi apparivano sconvolgenti. Non avrei mai potuto immaginare una simile rivelazione, ma questo non mutava affatto la situazione. Il mio amore per lei era indissolubile.

« Il desiderio di paternità non mi ha mai minimamente sfiorato. Ho trascorso più di un secolo nella consapevolezza, sebbene erronea, di non poter avere figli, e ora come ora mi importa ben poco scoprire che forse avrei potuto. – esitai cercando di incrociare il suo sguardo. – Bella, guardami. » ordinai perentorio.

Alzò gli occhi voltandomi verso di me, ostentando un’espressione colma di dolore e tristezza che mi provò una stretta allo stomaco.

Lei non doveva soffrire. Mai!

« Io ti amo, e tutto quello di cui ho bisogno sei tu! – confessai sincero. – Non devi crucciarti pensando che io soffra al pensiero di non poter avere figli. Non mi importa, se ci sei tu non necessito di altro. »

Un piccolo singhiozzò fuoriuscì dalle sue labbra rosse. « Io … odio essere consapevole di non avere alcuna possibilità. È orribile essere cosciente che quel vuoto che sento non potrà mai essere colmato, in nessun modo. Che qualsiasi mio tentativo in proposito sarà vano, e che mai potrò sentire qualcuno chiamarmi “mamma”e … » l’ennesimo singulto scosse il suo corpo.

« Mi dispiace. » mormorai contrito. Non avrei mai immaginato che in questi anni avesse covato un simile desiderio di maternità. Naturalmente non era una cosa nuova per me prendere coscienza di questo, mia madre e Rosalie ne soffrivano da tempo, soprattutto mia sorella che a differenza di Esme non aveva sei vampiri scalmanati di cui occuparsi. In un certo senso il suo desiderio di maternità aveva trovato sfogo.

Per lei in fin dei conti eravamo realmente come dei figli.

Ma Bella, non sarebbe stato così semplice. Il suo aspetto di eterna diciottenne non le avrebbe permesso di creare una famiglia.

Aveva sofferto per chissà quanto senza che io comprendessi il suo malessere. Ero stato cieco.

Avevo chiuso gli occhi davanti alla realtà, non avevo mai notato gli sguardi trasognati che rivolgeva ai bambini nel parco. Non mi ero mai curato di approfondire un simile argomento.

Ero stato un pessimo marito.

« Io voglio tenerla con noi. » asserì mordendosi nervosamente le labbra.

Scossi il capo in senso di diniego. « Non possiamo! » esclamai perentorio. Era una follia, quella piccola umana apparteneva a qualcuno e la sua fragile natura poco si sposava con la vita condotta da delle creature della notte.

Come avrebbe potuto vivere in una famiglia di vampiri? Come le avremmo spiegato la nostra eterna giovinezza? La nostra forza? Le nostre abitudini alimentari?

Avvertì una stretta allo stomaco. Il solo pensiero di arrecare a Bella altro dolore mi dilaniava, il sapere avesse sofferto per anni senza farmi parola del suo desiderio, per non arrecarmi un inutile dolore … era tutto atroce.

Iniziavo a comprendere i sentimenti di Emmett a riguardo. Quante volte la sua mente si era persa nei medesimi pensieri e considerazioni osservando lo sguardo vacuo di sua moglie. La consapevolezza di non poterle donare ciò che meritava, perché non vi erano dubbi che se avessero potuto sarebbero state delle madri magnifiche.

« È umana. » sentenziai sperando comprendesse le difficoltà insite nella sua richiesta.

Avrei voluto accettare. Avrei voluto esaudire ogni suo desiderio, ma il buon senso non mi permetteva di agire in un modo tanto sconsiderato.

« È stata abbandonata, Edward. –esitò tirando fuori dalla cesta una lettera stropicciata. – Non ha nessuno che possa prendersi cura di lei, non possiamo abbandonarla anche noi! »

« La porteremo alla polizia, lì qualcuno le troverà una famiglia che potrà occuparsi di lei e darle tutto ciò di cui ha bisogno. »

« No. – sbottò indignata, facendo sobbalzare la piccola che prese a piangere spaventata. - Molti bambini restano chiusi in orfanotrofio per tutta la loro infanzia. Nulla può assicurarci che trovi realmente una famiglia, e anche se fosse c’è la possibilità che venga affidata a qualcuno che non sappia curarsene. » mormorò calma, cullando la piccola per tranquillizzarla.

Quest’ultima parve gradire quel lento dondolare perché il battito cadenzato del suo cuore riprese il suo ritmo calmo.

Possibile che non percepisce il freddo del corpo di Bella? E quell’istinto di sopravvivenza che avrebbe dovuto indurla a fuggire?

« Bella, cerca di ragionare, noi siamo vampiri … » continuai sfinito.

« Credi che non lo sappia? » sbottò risentita.

« E allora? Cosa pensi potremmo offrirle? Sarà costretta a cambiare città a ritmi assurdi che non le permetteranno di crearsi delle amicizie, non potremo mai portarla al parco sotto la luce del sole … - esitai affranto notando il suo volto incupirsi. - Non potremmo darle una vita normale, perché noi non siamo normali. »

« Lo so, non potremmo darle una vita perfetta. – asserì tristemente. – E so di essere egoista, ma so anche che non potrà mai trovare una famiglia in grado di donarle l’amore che potrebbe ricevere da noi. Quella venerazione e quell’adorazione che non le mancherebbe mai. Quando crescerà saprà la verità e se temi i nostri continui trasferimenti, sono disposta a trascorrere in casa tutte le mie giornate per permetterle di crescere con le sue amicizie. Fingerò una malattia che mi costringe a letto, in modo tale che nessuno in città mi veda e possa notare la mia giovinezza … »

Sospirai, passandomi le mani tra i capelli. « Sei cocciuta. » sorrisi stancamente.

Pareva aver trovato ogni risposta alle mie domande. E, benché in parte apparissero quasi folli, dimostravano fosse disposta a compiere qualsiasi sacrificio per quella bambina.

Perché?

Una piccola manina si mosse dal fagotto di coperte in cui era avvolta, avvicinandosi alla ciocca di capelli di Isabella che le ricadeva sulle spalle. L’afferrò iniziando a tirarla debolmente, forse nel tentativo di attirare l’attenzione o più probabilmente solo per giocare.

Bella le rivolse uno sguardo colmo d’amore, quello stesso sguardo che spesso mi ero visto rivolgere e che aveva avuto il potere di scaldare quel mio cuore morto. I gesti dolci che ne seguirono mi ammaliarono. Le mani di Bella scivolarono sul visino paffuto della piccola, in dolci carezze.

Sarebbe stata una madre magnifica.

Mi avvicinai per poter osservare meglio quella creatura che in pochi attimi era riuscita a stregare mia moglie, incuriosito e desideroso di comprendere come potesse essere accaduto.

Una bambina che non pareva avere più di due mesi mi fissava con i suoi occhietti color nocciola. I capelli castano ramati erano ben pochi e spettinati donandole un’aria piuttosto buffa, ma al contempo molto graziosa.

« Vuoi prenderla? » domandò Bella porgendomi la bambina.

« Sembra delicata. » mormorai intimorito, ritraendomi appena.

Lei ridacchiò divertita scuotendo il capo. « Tranquillo, non le farai male. »

Storsi la bocca non propriamente convinto, ma alla fine mi arresi ai suoi incitamenti ed al sorriso dolce che mi rivolse. Allargai le braccia permettendo a Bella di riporvi la bambina ed iniziai ad osservarla affascinato.

Da vicino era ancora più bella ed il suo corpicino infondeva un calore strabiliante.

I suoi occhietti vispi si mossero tra la mia figura e quella di mia moglie al mio fianco, mentre la sua boccuccia rosea di muoveva appena emettendo suoni indistinti. Mi immersi nei suoi pensieri, un vortice di colori vivaci, intercalati da dei visi sconosciuti, oggetti vari su cui si era posato il suo sguardo e Noi.

« Non è bellissima? » sussurrò Bella scostando un ciuffetto ribelle dal volto della piccola.

Annuii inerme. « Benvenuta in famiglia Renesmee. »


Quando un incontro ti cambia la vita

Pov Bella

Estratto capitolo:

Mi portai alle sue spalle osservandolo mentre riponeva il libro sullo scaffale e mi limitai a fissarlo senza respirare sino a quando non volse il suo sguardo al punto dove poco prima ero placidamente seduta.

Ha un fisico notevole …

Trattenni a stento una risata notando la sua espressione perplessa, mentre scrutava con un cipiglio in volto la sala alla mia ricerca. Quando finalmente si arrese, si voltò verso di me sobbalzando per la sorpresa.

I suoi occhi color oro indugiarono più del dovuto sulla mia figura e per l’ennesima volta mi persi ad osservarlo.

Possibile potesse essere tanto perfetto?

Assurdo …

No, questi pensieri non sono affatto consoni. Lui è solo un arrogante vampiro dotato di una discreta bellezza, ma nulla di eclatante. Tentai di convincermi recuperando un minimo di contegno.

“Cullen si può sapere cosa vuoi?” sibilai palesemente irritata.

“Non capisco di cosa tu stia parlando!” rispose ostentando un tono indifferente, decisamente in disaccordo con la sua espressione nervosa.

Alzai gli occhi al cielo sbuffando contrariata. Mi credeva tanto sciocca?

“Gradirei sapere il perché di tutte le attenzioni che mi rivolgi.” Sbottai e non so cosa mi trattenne dal ringhiare.

Ciò che realmente mi stizziva era comprendere che quelle attenzioni per me non fossero affatto sgradite, tutt’altro. Mi piaceva avvertire il suo sguardo su di me e allo stesso modo avrei desiderato potermi veder rivolgere un sorriso e non quel costante ghigno irriverente oppure la sua espressione imbronciata.

Maledizione, sto diventando matta!

Come posso solo pensare questo genere di cose? È da pazzi … voglio davvero che lui mi sorrida?

“Ribadisco … non so di cosa tu stia parlando. Sei una creatura decisamente egocentrica” replicò lui soddisfatto.

Ma cosa avrà da gongolare? Certo che questa famiglia è proprio strana …

“Ti reputi molto furbo vero? - esitai frustrata per il suo atteggiamento - Stammi lontano Cullen …”

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