Hot Mess

di echelon1985
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Desire ***
Capitolo 2: *** Chance event ***
Capitolo 3: *** Narcisism ***
Capitolo 4: *** Just a matter of time ***
Capitolo 5: *** Wicked Games ***
Capitolo 6: *** No time for words ***
Capitolo 7: *** Run we go around again in circles ***
Capitolo 8: *** A thousand lies have made me colder ***
Capitolo 9: *** Trying to find the heart you hide ***
Capitolo 10: *** The things are worth fighting for ***
Capitolo 11: *** The change in the details ***
Capitolo 12: *** Never too late for the truth ***
Capitolo 13: *** The Beginning In The End ***
Capitolo 14: *** The same old fears ***
Capitolo 15: *** Break the chain ***
Capitolo 16: *** The end in the beginning ***
Capitolo 17: *** These are my final words, to you. ***
Capitolo 18: *** Epilogo - Right Hands ***



Capitolo 1
*** Desire ***



Desire

 




Quinn Allman non è come sembra
Non è un cattivo ragazzo, almeno per la stragrande maggioranza del tempo
Ma è diverso da come appare
I lineamenti delicati ed il faccino angelico, il sorriso pulito e i capelli biondi
ne danno un’immagine più innocente di quello che è in realtà
Non è innocente, e non è indifeso
Ma è quello che quasi tutti pensano di lui, e questo lo aiuta
Quinn è un tipo determinato, sa quello che vuole, e lo ottiene quasi sempre
Ora, nel backstage del Warped Tour, sta cercando un divertimento


Cammina nell’aria fredda di Seattle che profuma quasi di neve, guardandosi
intorno attento
Cerca un divertimento, ma non uno qualsiasi, ne vuole uno grandioso
Ha già deciso quello che vuole
L’ha capito subito, appena messo piede al Warped
Cammina lento fino a trovarsi a poca distanza dal bus del Simple Plan
Il suo divertimento è a pochi passi da lui
Totalmente vestito di nero, fatta eccezione per una cravatta bianca
I capelli neri gli ricadono lisci e leggermente lunghi in un ciuffo che gli copre
quasi completamente la fronte
Sta sorridendo, poggiato mollemente al bus dietro di lui
Il piercing al centro del labbro brilla leggermente alla luce, mentre parla con
un ragazzo un po’ più alto di lui
Quinn non può vederlo, perché è di spalle, e non gli interessa poi molto
L’altro ragazzo si, l’altro è quello che ha scelto per sé.
Sa che il gruppo di cui fa parte si chiama Simple Plan, che nome banale, pensa,
ma non sa altro
Resta ad osservarlo ancora qualche attimo, poi prosegue la sua passeggiata


Gli bastano un paio di domande fatte in giro alle persone giuste per scoprire
che il ragazzo in questione si chiama Dave, suona il basso, e udite udite, è etero
Quinn sorride
Ha perso il conto di tutti i ragazzi che si professavano completamente etero, prima
di stare con lui
Così è anche più divertente, pensa
C’è qualcosa di profondamente eccitante nel fatto di essere il primo uomo
Perché Dave cederà, di questo Quinn è certo







Eccomi qui a postare un altro dei miei pairing sperimentali xD
Dovrei smetterla e pensare all’università xDD
Ma andiamo, non sono carini tutti e due? ^ ^
La storia sarà di 3 o 4  capitoli, non so bene dato che non è ancora del tutto completa
Anyway… sarà breve xD
Hope you enjoy!
Fatemi sapere che ve ne pare di questa coppia ^ ^

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Capitolo 2
*** Chance event ***






Chance event





Non gli risulta molto difficile incontrarlo, il backstage è pieno di gente, e gli
incontri casuali capitano ogni secondo
L’occasione si presenta molto presto
Il giorno seguente uno dei suoi giri lo porta nuovamente al bus dei Simple Plan, e
stavolta Dave è solo
Quinn si avvicina col migliore dei suoi sorrisi di repertorio, Dave ricambia.
Ha un sorriso dolce, quasi infantile
Quinn lo trova incredibilmente carino

“Ciao, io sono Quinn”
“So chi sei, sono un vostro ammiratore. Io sono David”

Il moro gli porge la mano.
Ha un modo sexy di pronunciare il suo nome, e Quinn si ferma un attimo di troppo
a guardare le sue labbra arrossate dal freddo e il leggero luccichio del piercing, prima di riprendere a parlare

“E’ la vostra prima volta al Warped, giusto?”
“Si, siamo molto eccitati, è grande! Se solo non facesse così freddo”


Si sfrega le mani l’una con l’altra, e il sorriso di Quinn si allarga maggiormente
Troppo carino, davvero troppo
E’ ora di dare qualche spinta, seppur irrisoria e vaga, alla situazione
Il biondo abbassa leggermente il tono della sua voce, non tanto da insospettire
l’altro comunque
Non subito almeno

“Io conosco un buon modo per riscaldarti”

Gli occhi del moretto si spalancano un po’, solo un po’
Quinn sorride, tornando bruscamente al suo precedente tono di voce

“Stavo andando a prendere qualcosa di caldo da bere, puoi venire con me, se vuoi”

David si sente leggermente stupido ad essersi allarmato per qualcosa che non
esiste
Sorride e accetta il suo invito



Allo starbucks si siedono l’uno di fronte all’altro.
Quinn col suo doppio caffè nero, David con la sua cioccolata calda
Il biondo si chiede quale persona ordini una cioccolata calda dopo i 12 anni
Parlano del più e del meno, e ad essere onesti Quinn presta ben poca attenzione
a quello che l’altro dice, è più occupato ad ascoltare il modo in cui pronuncia
le parole, quell’accento con una certa inflessione francese che gli fa andare il
sangue al cervello, facendogli immaginare come sarebbe sentirlo parlare, in ben
altre situazioni


D’un tratto il cellulare di Quinn palesa l’arrivo di un sms, il biondo lo legge e sorride
Come al solito è Bert che fa l’idiota

“Il tuo ragazzo?”
“Ragazzo?Perché?”
“Oh scusami, non volevo, solo che tu e il tuo cantante sembrate molto...intimi”

Quinn lo osserva arrossire imbarazzato, inclina la testa e sorride
Troppo carino, e davvero troppo facile da raggirare

“Io e Bert siamo solo amici, ma su una cosa ci hai preso, mi piacciono i ragazzi”
“Oh”
“E tu?”
“Io cosa?”
“Ragazzi, ragazze? Cosa?”
“Ragazze, ma al momento non ho nessuno”

Il biondo tira fuori una delle sue migliori espressioni innocenti, il risultato è perfetto
su quella faccetta angelica che si ritrova

“Lo trovo un po’ limitativo, non credi?”
“Che vuoi dire?”
“Beh perché scegliere? Io ho detto che mi piacciono i ragazzi, non che mi piacciono
 solo loro”
“Oh”



Quinn lo osserva arrossire ancora una volta e si trova a riflettere sull’irrealtà
di quella situazione
E’ in uno starbucks, con un ragazzo che si presuppone sia adulto, ha anche un paio
d’anni più di lui, ha scoperto, che sorride innocente e arrossisce continuamente, con
la sua tazza di cioccolata calda tra le mani
Dopo alcuni minuti pagano il conto ed escono
Quinn accompagna David fino al suo bus

“Il soundcheck mi aspetta, stasera suoniamo, se ti va vieni a sentirci, così magari
 ti presento gli altri”
“Oh sicuro!”
 


Mentre si allontana il chitarrista si chiede da che pianeta sia venuto fuori questo morettino così intrigante
Sarà decisamente la cosa migliore che assaggerà in tutta la sua vita, ne è sicuro









Eccomi qui a postare il secondo capitoletto di questa Fanfic breve breve
Allora, gli ingranaggi iniziano a muoversi… Quinn ha cominciato a girare intorno al
suo indifeso obbiettivo xD

ChemicallyUsed: Thanks hun! Lo so che ti piace David… e so che ti piacerà anche questo Quinn
così… hot xDD..Che te ne pare di questo nuovo capitoletto?
ColdBlood: Grazie honey, leggere i tuoi commenti è sempre un piacere!! Sono sicura che adorerai
questa nuova versione del nostro amato biondino (per me resterà sempre biondo LOL)
Aspetto di sapere cosa pensi xD

Grazie anche a chi ha messo la storia tra i preferiti e le seguite
Lasciatemi un commentino per sapere se vi piace!
At the next time!

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Capitolo 3
*** Narcisism ***






Narcisism




Quella sera quando i The Used scendono dal palco David è poggiato su una cassa
all’interno del backstage
Alla vista di Quinn sorride felice come un bambino
Quinn gli sorride a sua volta e gli fa cenno col la mano di aspettare un secondo, mentre si asciuga il sudore con un asciugamano
Bert al suo fianco fa ciao con la mano al ragazzo moro, che ricambia

“E’ quello Quinn? Però, te lo sei scelto carino”
“Già, ma è convinto di essere etero”
“Mh, dovrai cambiare obiettivo allora”
“Oh, io non credo”
“Hai delle pessime intenzioni mh?”
“No, voglio solo aprirgli una nuova visione del mondo”
“L’unica cosa che vuoi aprire sono i suoi pantaloni”

Il biondo ride, e si avvia verso il moro poco distante da lui

“Si, anche quelli”


Quinn raggiunge David, che gli regala uno dei suoi sorrisi entusiasti da bambino

“Hey, siete stati grandi”
“Grazie”

Quinn gli presenta il resto dei The Used e qualche amico della crew, e lo invita
a bere qualcosa con loro
Vanno in un locale al centro di Seattle, musica dal vivo, luci basse e tanto alcool
Non molto tempo dopo sono tutti piuttosto allegri, David compreso
Il biondo pensa che l’alcool possa aiutarlo a sciogliersi un po’
Non ha intenzione di approfittarsi di lui, non lo farebbe mai
e comunque non sarebbe divertente
Ma lo stato di allegra confusione nel quale il morettino si trova può servirgli
a capire qualcosa di più
Può dare un’altra spintarella alla situazione, per dirla alla maniera di Bert
Quinn passa praticamente l’intera serata seduto accanto a David
Lo osserva muoversi di continuo, lo ascolta ridere, e parlare
Il suo dannato accento francese è ancora più accentuato adesso
Eccitante, e molto anche
Il chitarrista si china verso l’altro perché possa sentirlo nel fracasso della
musica

“Com’è dare un bacio con quell’affare sulle labbra?”

Con le dita indica il piercing di David, che divide perfettamente a metà il suo labbro
inferiore, fino a sfiorarlo
Il moro lo guarda un po’ sorpreso, e un po’ spaventato
Non è la migliore delle reazioni, ma è esattamente quella che Quinn desiderava ottenere

C’è una sola grande regola che vale per ogni singolo musicista
Ognuno di loro è in qualche modo profondamente narcisista
Il biondo sorride, allontanandosi di qualche centimetro dal moro

“Tranquillo, non ho intenzione di baciarti, non ne ho nessuna voglia”


Il suo tono di voce è tranquillo, e fa volutamente trasparire un certo disinteresse
per la questione
Il viso di Dave passa nel giro di un secondo da un’espressone sollevata, ad una vagamente perplessa

“Perché no?”

Troppo facile
Quel ragazzo è davvero troppo ingenuo per essere vero
Quinn osserva le sue sopracciglia leggermente aggrottate, e poi i suoi occhi, lucidi
per l’alcool e interrogativi
Ha dei begli occhi, riflette, castani, o verdi, a seconda dei momenti e di come
la luce si riflette su di essi
Ha anche delle belle ciglia, lunghe, più somiglianti a quelle di una donna che a quelle
di un uomo

“Perché no cosa?”
“Perché non mi baceresti?”
“Che importanza ha? Tu non vuoi che ti baci”
“Non è questo il punto”
“E quale sarebbe il punto?”
“Il modo in cui l’hai detto, come se ti facesse ridere solo l’idea di farlo”
“Non è così”
“E allora perché non mi baceresti?”
“Bhe, sei un novellino, dovrei insegnarti tutto, sarebbe faticoso”
“Cosa? Tu dovresti cosa? Guarda che non sarebbe certo il mio primo bacio”
“Baciare un uomo è diverso”
“Quindi io non sarei in grado?”

Il narcisismo, che cosa meravigliosa
L’alcool rende Dave verboso e vagamente illogico
E’ uno spettacolo per cui si potrebbe anche pagare un biglietto
Le guance arrossate, la bocca leggermente dischiusa in un cipiglio risentito

“Non volevo offenderti, scusa, e comunque tu non vuoi nessun bacio, quindi
 non parliamone più”
“Invece si”
“Invece si cosa?”
“Voglio che mi baci”
“No che non vuoi, e non devi dimostrare nulla”

La situazione è arrivata esattamente dove Quinn desiderava
Ma non può fare a meno di sentirsi un po’ in colpa per averlo manipolato così
Non tanto da rifiutarsi di baciarlo, in ogni caso

Dave avvicina il suo viso a quello di Quinn
Il suo piercing freddo si scontra con le labbra del chitarrista, provocandogli
un brivido
Quinn infila una mano tra i capelli neri di Dave e con poca delicatezza lo tira
verso di sé, schiudendo le labbra dell’altro con la lingua 
Il bacio è profondo e lento, anche se dura poco, troppo poco
David si stacca dal biondo e mantiene le palpebre abbassate ancora per alcuni
secondi, prima di riaprire gli occhi
Ha le guance rosse e gli occhi leggermente spalancati
E Quinn potrebbe metterci la mano sul fuoco che gli sia piaciuto
Per il resto della serata Dave non pronuncia quasi parola, rispondendo educatamente
ma a monosillabi se qualcuno gli parla, perso tra i suoi pensieri per la maggioranza
del tempo
A fine serata Quinn lo riaccompagna al bus.
Un pò gli dispiace averlo sconvolto così, ma ha deciso che deve averlo, è così che
le cose devono andare
Dave si ferma silenziosamente accanto a lui una volta arrivati al bus,
le mani in tasca ed il cappuccio che gli copre i capelli neri, lasciandone uscire solo un ciuffo che ricade scomposto dal vento sugli occhi
Quinn vorrebbe passarvi le dita dentro e liberare i suoi begli occhi
Ma non lo fa

“Dave, ti senti bene?”
“Cosa? Si, perché?”
“Sei silenzioso da troppo tempo”
“Sono solo stanco”
“Era solo un bacio, non è poi così sconvolgente”

Dave alza gli occhi su di lui ma non risponde
E qualcosa dentro Quinn spera che lui non risponda davvero

“Buona notte Quinn”

Lo osserva salire le scalette del bus e richiudersi la porta alle spalle, prima
di andarsene








Eccomi qua col terzo capitolo! Allora le cose cominciano a muoversi sul serio eh? xD
Che ve ne pare?

Grazie a quelli che hanno recensito. I love ya!

ColdBlood: Che ne pensi della strategia di Quinn, honey? Qualcosa ha ottenuto xDD
(Anch’io non credo nemmeno un po’ che Bert e Quinn siano solo amici, you know XDD)
801_Underground: Grazie! Sono contenta che ti piaccia. Fammi sapere che te ne pare del seguito!
ChemicallyUsed: Te l’avevo promesso hun che sarebbe successo qualcosa già in questo capitolo!
Che ne pensi? LOL


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Capitolo 4
*** Just a matter of time ***


Lo so che era una vita che non aggiornavo questa storia
Chiedo persono, ma l’università ha ordito un piano per uccidermi lentamente
Anyway, finita questa settimana dovrei avere più tempo per scrivere
Per il momento, hope you enjoy!
Sperando che non abbiate dimenticato l’esistenza di questa storia xD
Perdonate la brevità del capitolo, ma mi farò perdonare xD





Just a matter of time



Il mattino dopo il chitarrista è seduto su uno dei divanetti del suo bus
I capelli scompigliati ed il fedele doppio caffè nero tra le mani
Sta riflettendo sulla situazione con Dave, si è sbloccata abbastanza velocemente, ma
Quinn non sa se questo sia un bene
Bert lo raggiunge poco dopo, sedendosi accanto a lui e rubando senza vergogna la tazza
di caffè dalle sue mani

“Giorno Quinny... dove hai lasciato il tuo nuovo giocattolo?”
“E’ nel suo bus, suppongo”
“Oh oh sei andato in bianco? Eppure ieri sera avete dato spettacolo con quel bacio”

Quinn inclina il capo e sorride, tornando alla sicurezza che lo contraddistingue

“E’ ancora presto Bert, lo sai, perdo interesse se è troppo facile”
“Buona fortuna allora”

Bert ride e gli da una pacca sulla spalla, prima di alzarsi e depositare nelle
mani del chitarrista una tazza ormai vuota

Non è questione di fortuna, è solo questione di tempo



Il mattino dopo dal canto suo Dave si tiene ben lontano dal bus dei The Used
Ha bisogno di mettere un pò di chiarezza nella sua testa
E non dovrebbe essere così, non dovrebbe provare la confusione che prova adesso
Eppure la confusione c’è
Quando sta con Quinn, oppure pensa a lui, è sempre combattuto tra due
stati d’animo complementari
E’ felice e spaventato
Quinn lo diverte, gli piace passare il tempo con lui, parlare di musica
Ma a volte i suoi sguardi lo confondono, e lo mettono in soggezione
E’ più che sicuro che sia più che altro una sua fantasia, perché ogni volta
che crede di capire qualcosa Quinn cambia istantaneamente espressione
Eppure quegli sguardi...
Prova due stati d’animo opposti anche adesso
Sollievo e delusione
E’ sollevato che Quinn abbia dato così poca importanza a quel bacio, e allo
stesso tempo ne è deluso
E’ sollevato che Quinn non sia andato a cercarlo, lasciandogli così il tempo
di riflettere, eppure ne è deluso
Lascia passare qualche giorno, il tempo necessario a convincersi che sta esagerando
E’ stato solo un bacio, non è poi la fine del mondo
E riesce davvero a mantenere in vita questi pensieri positivi finchè non vede Quinn
camminare per l’area bus col suo cantante
E percepisce dentro il suo stomaco una strana sensazione che non riesce a decifrare.
Fa in modo di ignorarla e si avvicina ai due
Quinn si limita ad un cenno del capo
Bert gli sorride e lo guarda in un modo strano, sembra quasi uno sguardo di solidarietà,che Dave non capisce,poi si allontana
Dave è consapevole di essersi comportato in maniera vagamente isterica, ma Quinn
lo confonde e a lui non piace, lo fa sentire vulnerabile, in un modo che non aveva mai sperimentato prima di allora
Il moretto continua a camminargli accanto senza che Quinn gli rivolga una sola parola
Quel silenzio lo imbarazza e non gli piace, e per un attimo crede che Quinn sia arrabbiato
con lui, forse ne avrebbe motivo, per il modo in cui si è comportato
Così decide di essere lui a rompere quel silenzio


“Quinn, va tutto bene?”
“Certo, perché non dovrebbe?”
“Sei silenzioso”
“Già, oggi non sono in vena di chiacchierare”
“Sei...arrabbiato con me per caso?”
“Ne ho motivo?”


Dave non dice nulla e abbassa gli occhi, ed in quel momento, come un illuminazione, Quinn
capisce che è necessario cambiare tattica, perché le allusioni vaghe non trovano grande
riscontro nella ritrosia del moretto.
Allora Quinn decide che la soluzione è essere più diretto.
E lo scopo adesso è diverso.
Non solo ha deciso che si porterà a letto Dave, ma sarà lui stesso a pregarlo di farlo.


“Ok Dave, quando troverai il coraggio fammelo sapere”
“Il coraggio di cosa?”
“Di ammettere quello che vuoi”
“Tu non sai niente di quello che voglio”
“Io so che hai passato gli ultimi tre giorni a pensare a quel bacio, altrimenti non saresti
 sparito, come hai fatto. E so anche che ti è piaciuto”
“No”


Il moretto fa istintivamente un passo indietro, come per proteggersi da quell’affermazione
E Quinn sorride, perché sa che ha centrato il punto
Fa un paio di passi avanti, e stavolta è lui a baciarlo, mentre col braccio destro tiene Dave
premuto contro di sé
Succhia piano il piercing freddo prima di affondare la sua lingua nella bocca dell’altro
E continua a baciarlo, il tempo che gli serve a sentire l’eccitazione del moro premere contro
di lui, poi lo lascia andare, senza interrompere la vicinanza tra di loro

“Non puoi mentire ad un bugiardo Dave”




Il moro osserva Quinn allontanarsi senza voltarsi indietro
Resta al centro di quello spiazzo con la bocca un po’ aperta, sconvolto ed insoddisfatto
come mai gli era capitato in vita sua
Si guarda intorno sperando che nessuno abbia visto, poi ritorna al bus il più velocemente
possibile, sperando, pregando che non ci sia nessuno


Sul bus però c’è Pierre, che dannazione, lo conosce troppo bene per non notare la confusione
del suo stato d’animo
E se anche non la capisse, l’erezione ancora evidente attraverso i jeans è già un chiaro segno
che qualcosa è successa
Pierre lo osserva ridacchiando, e non può proprio evitare di fare una battuta, da bravo idiota
quale è


“Sembri felice di vedermi Davie”
“Fottiti”
“Siamo un po’ nervosi oggi? Lo sarei anch’o se avessi quel piccolo problemino nei pantaloni da
 risolvere”
“Ho più di un problema da risolvere”
“Si, lo vedo. Che succede?”
“Lascia stare. Tu non risolvi i problemi, tu li peggiori”
“Dai un po’ di fiducia al tuo vecchio amico Pierre”


Il moro lo osserva in silenzio, poi sospira e prende posto accanto a lui.
Infondo non può certo andare peggio di così
Gli racconta brevemente di aver conosciuto una persona, cercando di racimolare un po’
di coraggio per rivelare che la suddetta persona guarda caso sia un uomo
Quando fa il nome di Quinn il suo amico non sembra nemmeno lontanamente sconvolto
Lo guarda come se fosse un po’ un idiota, e Dave si sente a disagio e anche vagamente
disperato, dato che nemmeno il suo miglior amico capisce quello che prova

“Scusa Dave, ma non capisco la tua confusione, non ha senso”
“E’ un uomo cristo! Certo che sono confuso”
“Onestamente a me sembra che sia abbastanza chiaro invece”

Il più piccolo cerca di assimilare quelle parole, ma non vuole, non riesce ad ammettere
con sé stesso quello che il suo corpo sembra aver capito molto prima di lui
Che Quinn gli piace
Questo va contro tutto quello che credeva di sapere di sé, e per un attimo si sente
così arrabbiato con Quinn
Perché se non l’avesse incontrato probabilmente niente di tutto quello che sta succedendo
sarebbe accaduto
E’ arrabbiato con lui perché lo attrae, e soprattutto perché ne è ben consapevole
Potrebbe negare tutto più facilmente se Quinn non se ne fosse accorto.
Potrebbe chiudere queste sensazioni in un angolino buio della sua mente e catalogarle
solo come una pazzia momentanea
Ma non può
Sarà costretto ad affrontarlo finchè avrà Quinn davanti agli occhi, così prende una decisione.
Opta per l’unica soluzione che gli pare fattibile, deve solo evitare di vederlo, e tutto tornerà
a posto






ColdBlood
: Honey, finalmente sono riuscita a continuare questa storia.
                       Mi mancava questo Quinn versione sexy!
                       Bert dotato di buon senso la vedo un po’ dura, ma la speranza è l’ultima a morire xD

ChemicallyUsed: Hun, pochi giorni fa mi avevi chiesto di Dave...eccoti accontentata! xD
 
                          Poverino, è finito tra le grinfie di Quinn, e chi può resistere a Quinn?

801_Underground: Lo so sono sparita! Perdono! xD
                              Spero che con questo capitoletto almeno un po’ mi sia fatta perdonare!

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Capitolo 5
*** Wicked Games ***


Angolino dell’autore: Ecco qua il nuovo capitoletto.
Ci sono un po’ di interessanti news, secondo me.
Che ve ne pare?
Dave è sempre più un amore *-*
Il resto lo lascio giudicare a voi! xD
Hope you enjoy





Wicked Games



Quinn capisce quasi subito che Dave lo sta evitando, e non ne è per niente sorpreso.
E’ esattamente quello che si aspettava, era quello che gli serviva per dare un’altra
spinta alla situazione
Oramai ha capito che è necessario provocarlo per ottenere una qualsiasi reazione
Per questo motivo lascia passare qualche giorno, in modo che Dave si senta al sicuro, in
modo che pensi di aver riacquistato il controllo, e poi va a cercarlo
Si avvicina al suo bus, e come la prima volta che l’ha visto Dave è con un ragazzo moro, più
alto di lui, sta sorridendo, ma il suo sorriso si appanna non appena vede Quinn
Il moretto resta abbastanza tranquillo, d’altronde c’è Pierre con lui, non può fare cose
stupide
Pierre però non è dello stesso avviso, perché quando si accorge della presenza di Quinn
si eclissa velocemente nel bus, lasciando Dave da solo
Il biondo sorride, come sempre è arrivato proprio dove voleva arrivare
Resta immobile dov’è, abbastanza distante da Dave, in modo che lui resti ad ascoltarlo
senza sentirsi troppo in pericolo.
Inclina la testa e lo guarda, Dave si mordicchia il labbro inferiore ed il suo sguardo vaga dal
viso di Quinn allo spiazzo semi vuoto attorno a loro

“E’ questa la tua soluzione Dave? evitarmi?”
“Io... io non ti sto evitando, ho avuto da fare”
“Si, come ti pare. Sono venuto solo per dirti una cosa, non è necessario evitarmi, non ho interesse
 per i vigliacchi”

Il moretto spalanca gli occhi a quelle parole, non dice niente per molto tempo, cercando
qualcosa di sensato da dire, perché in fin dei conti Quinn ha ragione.
E quando parla, quello che viene fuori è solo il tono indisponente di un bambino che nega
l’evidenza
 
“Io non sono un vigliacco”
“Si che lo sei. Non puoi affrontare il fatto che ti piaccia un uomo. Mi è bastato solo un bacio
 per farti eccitare, cosa pensi che potrebbe succedere se mi avvicinassi di più?”
“Non succederebbe proprio niente”


Nemmeno Dave crede a quello che sta dicendo, è proprio per questo che sta evitando Quinn
Perché lo vuole
Perché è più che certo che se si avvicinasse troppo probabilmente gli permetterebbe di fargli
tutto quello che vuole
Quinn sorride per un attimo, ed inclina la testa come fa sempre quando lo guarda fisso

“Sai Dave, scopare con un ragazzo non ti renderebbe meno uomo, quello che stai facendo
  adesso lo fa”


Il biondo si allontana senza aggiungere altro.
Ha tirato la sua esca, ed è più che sicuro che Dave abboccherà
 

Le previsioni di Quinn si rivelano pressoché perfette, perché il giorno dopo Dave si presenta
nel suo bus
Jeph gli apre la porta e gli sorride, indicando la zona notte senza che il moretto abbia ancora
pronunciato nemmeno una parola
Dave cammina piano, il più lento possibile, fino alla porta scura che divide il salottino dai
bunk
Il biondo è seduto sul letto, le coperte lo coprono fino alla vita. Sta osservando assorto lo
schermo del portatile e non si è accorto di lui
Dave ne approfitta per restare un po’ a guardarlo e trovare il coraggio di avvicinarsi
Si è reso conto che ormai non può più negare né a Quinn, né a se stesso di provare una specie
di interesse, ed è lì per trovare una soluzione che non lo mandi definitivamente fuori di testa.
Il moretto fa due passi avanti per manifestare la sua presenza, e Quinn alza gli occhi dalla
sua occupazione e li fissa sul suo viso
Dave deglutisce un paio di volte a vuoto, e si sente terribilmente stupido
E’ solo una persona! E non può essere così spaventato semplicemente da questo

“Ciao”
“Come mai sei qui Dave?”
“Volevo solo... ok, avevi ragione”
“Riguardo a cosa?”
“A me. Io non capisco perché, ma tu mi attrai”

Sul viso di Quinn appare un sorriso un po’ lascivo, mentre il più piccolo pronuncia quelle
parole e prende posto sul letto, il più lontano possibile da lui

“Devo spiegarti io perché Dave?”

E non è quello che ha detto, ma il tono basso e caldo in cui lo ha fatto, a far affluire il sangue
alle guance di Dave, e non solo lì
Il piccolo resta un attimo in silenzio, interrompendo il contatto visivo e facendo vagare gli
occhi intorno a sé, per prendere tempo e cercare le parole giuste da dire
Ed è stupido, ma si è preparato una specie di discorso prima di andare da Quinn, così per
essere sicuro

“Ci ho pensato, e sarebbe stupido negarlo. Ho pensato che ecco, siamo due persone adulte, e
 possiamo trovare una soluzione, ed essere amici, no?”

Il moretto è molto fiero del suo discorso, gli sembra sensato e maturo, e Quinn sta sorridendo, quindi si tranquillizza un pochino
E Quinn sorride davvero del discorso di Dave, sembra più una conversazione da riunione condominiale, non un discorso sul sesso
E il biondo non lo trova affatto divertente, così decide di riportare la conversazione sui giusti binari

“Certo, tutti i miei amici si siedono ad un metro da me per parlarmi. Se siamo amici, perché non
  ti avvicini?”

Dave si guarda intorno alla ricerca di una risposta sensata che ovviamente non esiste
E comincia ad odiare Quinn e quel suo demolirgli ogni convinzione nell’arco di un secondo

“Io so perché non lo fai, perché hai paura che se ti avvicini troppo non sarai più in grado
  di dirmi di no”
“Io penso che tu sia un po’ troppo sicuro di te”

Il biondo sposta la sua mano destra in avanti, sporgendosi leggermente e toccando la coscia di
Dave in uno strano movimento, dal ginocchio a salire, ed ogni volta che compie questo movimento
la sua mano sale un centimetro o due più su
Lo può quasi sentire mentre trattiene il fiato.
Gli occhi un po’ socchiusi del moretto si spalancano di colpo quando la mano di Quinn finisce tra
le sue gambe, mentre non riesce a trattenere un gemito strozzato
Dave sente un panico incredibile, e una voglia insopprimibile di scappare, ma pensa che morirebbe
se Quinn togliesse la sua mano da lì
Ma dopo qualche istante il biondo cessa improvvisamente il suo movimento, lasciando Dave interdetto e imbarazzato, per essersi lasciato andare in quel
modo, e per essere stato abbandonato in quel modo

"Sono estremamente sicuro di me, e a quanto pare ho le mie buone ragioni"

Dave spalanca gli occhi e si alza immediatamente, vorrebbe dire qualcosa, ma non riesce nemmeno ad aprire a bocca, apre la porta
scura da dove poco prima è entrato, e ci manca poco che si metta a correre per scappare via.
Quinn resta immobile, è abbastanza contento di come si stanno muovendo le cose, ma
l'erezione che quei pochi minuti in presenza di Dave gli hanno provocato non è piacevole.
Si muove a disagio tra le lenzuola, indeciso se risolvere quel problema o aspettare che passi.
Non più di cinque minuti dopo Jeph entra dalla porta scura chiudendosi la porta alle spalle.
Prende posto sul letto accanto al biondo, molto più vicino di quanto
non avesse fatto Dave, e gli rivolge uno strano sorrisetto a metà tra il canzonatorio e il lascivo.


"Il ragazzino ti ha mandato ancora una volta in bianco?"
"Non è così"
"Si che è così, ma non preoccuparti, posso pensarci io a te"


Il moro lascia scivolare una mano sotto le coperte, trovando quasi immediatamente
l'eccitazione di Quinn ed avvolgendola con le sue dita grandi.

"Jeph no, per piacere smettila"
"Non ti è mai dispiaciuto prima, e nemmeno adesso a quanto sento"


Il chitarrista cerca di allontanarsi, indietreggia di qualche centimetro, provando ad articolare qualche
altra parola, ma Jeph è sempre riuscito a farlo impazzire in appena qualche istante.
Detesta che lui abbia quel potere su di lui, l'ha sempre avuto e ne ha sempre approfittato.
La mano di Jeph continua a muoversi, e Quinn si lascia definitivamente andare, nonostante non voglia
Si sente solo incredibilmente arrabbiato, con Jeph perchè l'ha sempre trattato come uno stupido burattino.
E con se stesso perché ha sempre lasciato che lo facesse
Chiude gli occhi per non vedere il sorrisino strafottente del bassista, e godersi gli ultimi
istanti prima dell'orgasmo.
Jeph si allontana quasi subito, ripulendosi velocemente

"Fammi sapere com'è quel ragazzino, magari poi me lo passi"
“Sei uno stronzo”
“Come sempre”

Il moro lascia la stanza senza dire un'altra parola, e Quinn resta per qualche minuto dov'è a sentirsi un completo idiota.
Un idiota arrabbiato, come sempre quando si tratta di Jeph.
Poi scende dal letto senza nemmeno prendersi la briga di scostarsi le lenzuola di dosso, trascinandosele dietro per qualche centimetro.
Entra in bagno e si sveste velocemente buttandosi sotto la doccia.
Resta sotto l'acqua calda per un pò, con la fronte poggiata alle piastrelle, per riflettere.
Il gioco e la caccia lo divertono solitamente, ma adesso si è stancato.
Questa cosa deve finire.




Chemical_kira: L’idea di Dave non è stata poi così geniale, in effetti! xD e Quinn… beh lui
in questa veste un po’ bad boy è fantastico!

ColdBlood:
Honey, quant’è bello sto Quinn cattivo?? Ma non è l’unico in questo capitolo, come
hai visto xD
Però Quinn ce la sta mettendo proprio tutta per far impazzire il piccoletto, che ne pensi, ci riesce?

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Capitolo 6
*** No time for words ***


Angolino dell’autore: Salve! Allora vedo che la sorpresina di Jeph vi è piaciuta! xD
Ma su, non poteva mica essere così facile!
Questo capitoletto è una chiave di volta, quindi spero che vi piaccia.
Un bacio!!





No time for words




Quinn cammina per l'area bus senza una meta precisa, tirando lunghe boccate alla
sua sigaretta mentre il fumo si disperde in piccole nuvolette grigie insieme al suo fiato.
L'aria è fredda e umida, anche se nemmeno una goccia di pioggia ha ancora toccato
l'asfalto sporco.
Si tiene volutamente distante dal bus dei simple plan, almeno per il momento.
L'incontro con Jeph, se così si può chiamare, l'ha lasciato un pò intontito.
La rabbia però è nuovamente svanita, come succede sempre.
L'unica cosa rimasta è la determinazione di ottenere quello che desidera.
Se Jeph può prendersi quello che vuole, può, deve farlo anche lui.
Cammina ancora per qualche minuto prima di decidere di tornare indietro.
La passeggiata gli è servita a decidere la prossima mossa da fare con Dave.

Quella sera va a guardare l'esibizione dei simple plan.
Dave è vestito in quel modo strano che usa ogni tanto, coi pantaloni neri ed aderenti
che gli arrivano poco al di sopra delle scarpe, con in bella vista un paio di strani
calzini a strisce bianchi e neri.
Anche il resto dell'abbigliamento del bassista è nero, così come i suoi capelli, che gli
si sono leggermente attaccati al viso per via del sudore.
Per tutta la durata dell'esibizione Quinn tiene gli occhi fissi sul moretto.
Perfino da così lontano riesce a provocargli strani, fastidiosi effetti all'altezza dei pantaloni.
Mentre il concerto termina il chitarrista ha deciso che ha aspettato abbastanza.
Quella è la sera in cui Dave cederà.
Si allontana dal backstage e ritorna al bus per farsi una doccia.


Qualche ora dopo la zona di sosta del bus è affollata di gente, la maggior parte della quale è ubriaca.
C’è musica e una quantità di bottiglie di varia natura sull’asfalto.
Quinn si muove tra la folla lento, abbandonando il suo silenzio solo per salutare qualcuno ogni tanto.
Più si avvicina la fine del Warped, più i partecipanti sembrano perdere il controllo.
E’ proprio quello il bello di quell’evento, musica, alcol e sesso, non c’è nient’altro che importi
Quinn sa come essere il padrone indiscusso di tutte e tre gli elementi.
Muove i suoi passi lenti in direzione del bus di Dave.
La porta è aperta ma non c’è nessuno dentro, e la situazione intorno non è poi molto diversa da quella che ha visto camminando fin lì.

Quando finalmente riesce a trovare Dave lui è seduto su un marciapiede, non molto distante
dal bus, in mano un bicchiere con quel che rimane di un cocktail di uno strano rosa acceso.
Si è cambiato, perché adesso indossa un jeans ed una felpa bianca piuttosto leggera, i suoi capelli neri spuntano dalla coppola grigia.
Alcuni suoi amici sono seduti poco lontano da lui, ma ridono e scherzano, probabilmente ubriachi,
mentre Dave si tiene leggermente in disparte.
Il chitarrista si avvicina spedito e sicuro fino a trovarsi di fronte al moretto.
Quando si accorge di lui il più piccolo raddrizza un po’ la schiena mettendosi seduto meglio
Resta in silenzio, probabilmente aspettandosi un saluto o qualche parola
Ma il tempo delle parole è decisamente finito.
Quinn si china un po’, incastrando la sua mano destra in quella sinistra di Dave, mentre
gli occhi del più piccolo si spalancano leggermente su quel viso da bambino

“Vieni con me”
“Quinn, ma…”
“Vieni”

Il chitarrista tira leggermente la sua mano, sottolineando con quel gesto che non si tratta di una
richiesta.
E’ pronto all’eventualità di incontrare un minimo di resistenza, ma non succede.
Il moretto si alza, posando il suo bicchiere per terra, e lo segue.
Quinn cammina leggermente avanti a lui, mentre ancora lo tiene per mano, e sente lo sguardo
di Dave fisso sulla sua nuca.

Il bus dei The Used è deserto.
Quinn fa entrare Dave e si chiude la porta alle spalle, le luci sono tutte spente ed il piercing del
moretto brilla leggermente nel buio.
Il chitarrista annulla immediatamente la loro distanza, premendo le sue labbra su quelle di Dave
e provocando uno sbuffo sorpreso di fiato.
Affonda la lingua nella sua bocca che ha un sapore misto di fragola ed alcool
Dave ricambia dopo un attimo di esitazione, mugolando contro le labbra del chitarrista.
Le mani di Quinn si muovono contemporaneamente verso i capelli dell’altro, ne prende una ciocca
tra le dita mentre con l’altra mano gli toglie il cappello, liberandoli.
Li tira leggermente per portarlo ancora più vicino a sé, per far si che gli sia completamente premuto contro.
Lo bacia per qualche minuto prima di far scivolare le mani sulla sua schiena, fino all'orlo
della felpa, ed infilarle al di sotto.
Quinn lo sente irrigidirsi sotto le dita ma non le sposta di un millimetro, nemmeno quando
Dave interrompe il loro bacio
Il chitarrista lascia che lui lo faccia, ma non che si allontani troppo, in modo che le loro
labbra restino vicine

"Non sei ancora stanco di negarti quello che vuoi Dave?"
"Quinn,per favore.."
"Lo sappiamo tutti e due che prima o poi succederà"
"Io ho paura"

Questa volta è lui ad essere sorpreso, nessuno gli aveva mai detto quelle parole.
E' più che sicuro che alcuni dei novellini con cui è andato a letto lo pensassero, ma
nessuno l'aveva mai detto.
Quella non è una frase che un uomo direbbe ad voce alta, e soprattutto non alla
presenza di un altro uomo.
Quinn si allontana leggermente per guardare il suo viso, nel buio quasi totale del bus l'unica cosa
che riesce a vedere sono i suoi occhi, riesce a leggere l' assenso che vi serpeggia all'interno
Dave sta dicendo si, ma è un si che pesa.
Come se ammettendo di avere paura si fosse messo nelle sue mani, come se si fosse affidato a lui.

Come se avesse portato tutta quella situazione su un altro livello.

Quinn cerca di non pensarci, ma quando ricomincia a toccarlo i suoi movimenti sono
incerti.
Qualunque sia il livello perché dovrebbe importargli?
Non è bravo in quelle cose, nel preoccuparsi delle persone, nel gestire i loro stati d'animo, così distoglie lo sguardo e comincia a spogliarlo.
E' bene che si limiti a quello in cui è più bravo.


Quando anche l'ultimo indumento di Dave finisce per terra ai loro piedi il chitarrista
pensa che è un peccato che le luci siano spente.
Passa le mani su tutto il suo corpo per riempire col tatto le lacune di quello che non riesce a vedere, mentre Dave
trema leggermente, poi si spoglia a sua volta.
A tentoni nel buio lo spinge leggermente verso destra, fino a farlo poggiare contro il
tavolo e lo aiuta a salirci sopra.
Si dedica ancora a toccarlo.
Gli piacciono i respiri affannati e i gemiti profondi che gli escono dalle labbra, finchè non è Dave stesso a chiedergli qualcosa di più
Poggia le mani sulle cosce del moretto, per fargli aprire le gambe e mettervisi in mezzo.
Cerca di essere il più delicato possibile e di prepararlo con cura, anche se non è una cosa che fa solitamente.


Quando finalmente entra dentro di lui Dave cerca la mano di Quinn stringendola forte, e non smette mai di fissarlo con quegli occhi grandi.
Il suo sguardo è spaventato e fiducioso.
Ancora una volta è come se si affidasse alle sue mani, come se gli dicesse 'ti sto dando quello che non ho mai dato a nessuno, non farmi male'


Quinn è costretto a distogliere lo sguardo.
Aumenta il ritmo delle sue spinte facendo leggermente urlare il più piccolo.
Il chitarrista lo sente ripetere il suo nome come una preghiera, ma la sua voce diventa
più bassa e le parole più erratiche man mano che l'orgasmo si avvicina.
Sentirlo vicino al limite gli da una sensazione strana, che non prova da molto tempo, ammesso che l'abbia mai provata
In quel momento Dave è totalmente indifeso, dipende completamente da lui, gli si stringe
più forte addosso e ancora una volta cerca il suo sguardo.
I suoi occhi sono fissi e grandi, anche se leggermente socchiusi, e questa volta
Quinn non riesce a non guardarlo.
Le guance arrossate ed i capelli sudati attaccati alla fronte.
Bello.
Si guardano finché il piacere non li coglie entrambi, e Dave resta aggrappato al corpo di Quinn, immobile e leggermente tramante.


Il chitarrista vorrebbe solo dirgli di vestirsi e andarsene, perché quei dannati occhi
da bambino non lo lasciano un secondo, e lo fanno sentire uno schifo, ma non lo fa.
Invece si stacca leggermente e lo aiuta a scendere dal tavolo.
Lo accompagna per mano fino al suo bunk e si stende accanto a lui, l'ultima cosa che
sente prima di chiudere gli occhi è la mano di Dave che stringe la sua.





Grazie per le recensioni!!! *-*


ChemicallyUsed
: Hun! Lo sai che con me ci sono sempre sorprese! Ma volevi il bunk!action!
Eccoti accontentata!! xD

ColdBlood
: Honey lo sai che amo quella coppia! xD Non potevo non mettere Jeph in qualche
modo xD.. Questo Quinn che fa il fico è stupendo!! Brava, una specie di Brian Kinney!

Xx_ImJustAKid: ihihih te l’avevo detto che Jeph sarebbe stato uno stronzetto in una delle
mie fic, ora hai scoperto quale!! xD Molto sexy in effetti xDD

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Capitolo 7
*** Run we go around again in circles ***



Angolino dell’autore: Eccomi tornata con questa storia, ho fatto presto eh? xD
Nello scorso capitolo finalmente le cose si sono mosse!
Dave è letteralmente qualcosa di adorabile, gli altri due…beh vedrete xD
E qui c’è Dan!!! Il mitico Dan!! *-*
Ok, ora vi lascio leggere, e spero vi piaccia!!





Run we go around again in circles









Quando Dave si sveglia apre gli occhi lentamente.
Prova a muoversi ma la sensazione di qualcosa attaccato al suo corpo lo convince a restare immobile, si limita a
voltare il capo verso sinistra.
Quinn dorme vicino a lui, il respiro regolare e tranquillo e l'espressione rilassata.
E' così diverso da come appare solitamente.
Nessuna strafottente sicurezza, nessun sorrisino provocatore
Il moretto rimane per un pò a guardarlo, con un leggero sorrisino sul viso.
Davanti agli occhi le immagini della notte precedente non fanno altro che ricomparire
ad intermittenza.
Dave si sente strano e un pò spaventato, eppure è stato bello.
Probabilmente la notte migliore che abbia mai avuto, e ne è letteralmente terrorizzato.
La prima sensazione che ha è quella di scappare via, ma il respiro di Quinn è così
calmo e musicale, ed ogni volta che inspira ed espira sente una specie di piccolo
alito caldo toccargli la pelle, e forse in fin dei conti non vuole andarsene davvero.
Il bus è completamente buio e non si sente nessun rumore, e Dave chiude soltanto
gli occhi e si lascia scivolare di nuovo nel sonno.


Quando per la seconda volta apre gli occhi accanto a lui non c'è più nessuno.
Si alza, togliendosi lentamente le coperte di dosso.
I suoi vestiti sono poggiati ai piedi del letto, deve averceli messi Quinn, dato che
la sera precedente sono finiti a terra molto prima che arrivassero a letto.
Li indossa e si passa le dita tra i capelli per sistemarli come meglio è possibile.
Fuori adesso è giorno, la zona dei bunk è ancora buia, ma la luce filtra attraverso
la tenda nera che la separa dalla zona giorno.
Dave scosta la tenda e cammina piano, non sa esattamente che ore sono, e non
vuole rischiare di svegliare qualcuno dei ragazzi.
Si aspetta di trovare Quinn al di là della tenda, ma dall'altro lato c'è solo Jeph.
Quando si accorge della sua presenza gli rivolge uno strano sguardo che Dave non
capisce.
Il più piccolo gli sorride imbarazzato e fa qualche passo avanti


"Hai visto Quinn?"
"No, sarà fuori da qualche parte"
"Pensavo che mi avrebbe svegliato"
"E poi che pensavi? Che avreste fatto colazione insieme? Però devo ammettere che è un tipo determinato, non
 pensavo che sarebbe riuscito a portarti a letto"
"Che significa?"
"Mi dispiace che ti sia illuso, ma non sei il suo ragazzo. Quinn non è di nessuno, sei solo
 un'altra scopata"
"Te l'ha detto lui questo?"
"Oh non c'è bisogno, io lo conosco bene. L'ho avuto molto prima e per molto più
 tempo di te"
"Tu e lui?"
"Si, qualche volta. Mi dispiace che tu abbia frainteso"
"Devo andare adesso"
"Come vuoi"


Dave stringe i pugni quel tanto che basta a trattenere le lacrime.
Non vuole mettersi a piangere davanti a Jeph, lo direbbe sicuramente a Quinn, e non ha intenzione di dargli anche questa soddisfazione.
Raccoglie il suo cappello e se ne va, ha bisogno di una doccia, e di dimenticare tutta
quella storia.
Si sente solo tanto stupido, ed umiliato, e non appena si chiude la porta alle spalle sente
gli occhi bruciargli.






Quinn vaga per l’area bus dall’alba praticamente, da quando si è svegliato ed ha trovato
Dave dormire tranquillo al suo fianco
Ha sentito qualcosa all’altezza dello stomaco, e non avrebbe dovuto  sentirsi in quel modo.
Non c’è nulla di diverso dalle altre volte, nulla che non abbia già fatto.
Per quale ragione dovrebbe sentirsi in colpa?
Forse perché Dave dormiva leggermente rannicchiato contro di lui e sembrava un bambino, così indifeso, più del solito,
e la sua mano stringeva ancora quella di Quinn
E quella sensazione diventava sempre più forte col passare dei minuti, il contatto con la
pelle di Dave sembrava bruciasse, e doveva andare via di là, prima che si svegliasse e gli
puntasse addosso quegli occhi grandi in cerca di qualcosa che Quinn non può dargli.
Doveva assolutamente andarsene
Fuori dal bus l’aria del mattino è pungente, non c’è quasi nessuno in giro.
Non si accorge che qualcuno lo sta chiamando finché non sente Dan tirarlo per un braccio.
Il chitarrista ha davvero bisogno di un caffè, quindi si dirige allo starbucks non molto
distante, Dan lo segue.
Si siedono uno di fronte all’ altro ed ordinano due caffè neri.
Quinn è concentrato a bere la bevanda calda, che lo fa sentire immediatamente meglio, mentre l’altro lo osserva
in silenzio, prendendo piccolo sorsi dal suo bicchiere


“Non hai dormito?”
“No, cioè.. non molto.. io e Dave abbiamo…sai…”
“Così alla fine hai ottenuto quello che volevi, ora lui dov’è?”
“Quando me ne sono andato dormiva”
“Nel tuo letto?”
“Si”
“Perdonami se ti dico questa cosa Quinn, ma ti stai comportando veramente di merda con lui”


Il chitarrista alza lo sguardo sul viso dell’amico, è andato a letto con non sa più quanti ragazzi, e
Dan non gli ha mai detto una cosa del genere

“Non l’ho mica costretto”
“Tu non sei così”
“Così come?”
“Uno stronzo senza sentimenti che si scopa tutto quello che vede fregandosene degli altri”
“Invece è esattamente quello che sono”
“Te la ricordi quella sensazione Quinn? La prima volta che provi attrazione per un uomo, la
  paura e il disorientamento, te lo ricordi? E quando per la prima volta fai l’amore con qualcuno
  lo fai perché hai visto qualcosa in quella persona. Per questo Dave ha fatto l’amore con te,
  perché ha visto oltre”
“Ha visto male”
“No, tu sei molto meglio di così, hai solo paura, ma il fatto che Jeph ti abbia ferito non
  significa che lo faranno tutti”


Quinn spalanca gli occhi sorpreso.
Non ha mai parlato a nessuno di Jeph, e dubita che l’abbia fatto lui, dato la poca importanza
che ha sempre dato alla loro situazione


“Pensavi che non me ne fossi accorto? So quello che c’è stato tra te e Jeph, e so che lui ti
 ha fatto male, per questo non capisco perché tu ti comporti esattamente come lui, dato
 che ci sei passato”
“Perché me le dici solo adesso queste cose?”
“Perché Dave è diverso”
“E’ solo un ragazzo carino”
“Stronzate, è per questo che l’hai lasciato dormire con te? Non lo fai mai, di solito li fai rivestire e li
  mandi via”
"Questo non significa che sia speciale"
"Invece lo è. Non so come abbia fatto, ma quel ragazzo con gli occhi limpidi
 ha fatto breccia nel tuo travestimento da stronzo, che tu lo ammetta o no"
"Se ti piace tanto perché non te lo prendi tu?"
"Perché è l'unico in grado di salvarti da quello che stai diventando"
"Perchè non cerchi di salvare Jeph, invece di me?"
"Perchè lui è onesto con gli altri e con sè stesso, non vuole impegni, e questa vita
 lo diverte, ma tu no, tu non ti diverti, sei solo arrabbiato"
"Se anche fosse, non voglio essere salvato, grazie"
"Ti ha già salvato, anche se non te ne rendi conto. Lui ha visto in te quello che Jeph
  non ha mai voluto vedere. Spero solo che quando te ne accorgerai non sarà troppo
  tardi"



Dan si avvicina alla cassa e paga entrambi i caffè, poi si allontana verso il bus, lasciando
che Quinn rifletta su quello che gli ha detto
Non gli piace la piega che Quinn sta prendendo.
Sa che ha sofferto per Jeph, anche se il chitarrista non gli ha detto una sola parola.
Lo legge nei suoi occhi che diventato tristi ogni volta che Jeph è nei paraggi, nel suo sorriso un pò opaco.
Dave gli ha fatto qualcosa, non sa bene cosa, ma l'ha fatto sorridere come un tempo.



Quinn resta seduto a quel tavolino ancora per dei minuti, sorseggia il suo caffè ormai
quasi freddo.
Non ha voglia di pensare alle parole di Dan.
Si, Jeph gli ha fatto male, ma non ha niente a che fare con Dave.
E' un ragazzo carino, gli è piaciuto passare del tempo con lui, ma niente più di quello.
Non è un tipo da legami, i legami sono pericolosi e fanno male, e Quinn non ha più
nessuna intenzione di farsi male.









ColdBlood
: Honey, hai perfettamente colto il punto! Quinn sta ripetendo gli sbagli
di Jeph.. e Dave è un amore! Vero che lo è? In quanto a fargli male, beh… mi dirai tu dopo
questo capitolo xD

Xx_ImJustAKid: Quinn è un casino come al solito, ecco che cosa gli succede! xD
Per fortuna c’è quel sant’uomo di Dan!

Lady_Of_Sorrow: Non so se si sia sciolto il cuore di ghiaccio di Quinn xD
Tu che ne dici?? xD, povero quel cucciolo di Dave! *-*

ChemicallyUsed: Hun, sapevo che avresti apprezzato il bunk!action! e non preoccuparti,
ce ne sarà dell’altro! xD
Sono contenta che la scena hot ti sia sembrata ben descritta, tu li conosci i miei problemi
con le scene spinte xD
Aspetto di sapere che te ne pare di questo capitolo!




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Capitolo 8
*** A thousand lies have made me colder ***


Angolino dell’autore: Allora, questo Jeph cattivello mi piace un sacco, anche
se fa soffrire il mio Quinn *-*
Dan è sempre più fantastico, ed è stato ufficialmente promosso a psicologo
dei The Used, si salvi chi può xD
Ok basta, la smetto xD







A thousand lies have made me colder








Dopo l'esibizione di quella sera i ragazzi decidono di andare a bere qualcosa.
Quinn non è dell'umore adatto, così se ne ritorna al bus.
Un pò di solitudine e silenzio non può che fargli bene
Si toglie i vestiti sudati non appena si chiude la porta alle spalle, li lascia cadere
per terra senza curarsene troppo e si dirige in bagno, buttandosi sotto la doccia.
Ne esce dieci minuti dopo, avvolgendosi un asciugamani attorno alla vita.
Prende una birra dal frigo e si siede sul divano, fuori l'aria è gelida ma il bus è
riscaldato, quindi sta bene anche così
Accende la tv tanto per occupare il tempo, e si sistema sul divano sorseggiando la
sua birra.
Passano pochi minuti prima che la porta del bus venga aperta, lasciando entrare
una ventata di aria fredda.
Jeph richiude la porta dietro di sè e da un occhiata a Quinn, sorridendogli in quel
modo che il chitarrista conosce bene

"Non eri andato a bere?"
"Ho cambiato idea"

Quinn si alza, con l'intenzione di mettersi qualcosa addosso, ma quando gli passa accanto il bassista
lo trattiene per un polso, trascinandolo più vicino a sè

"Dove te ne vai?"
"A vestirmi"
"Stai meglio così secondo me"
"Jeph lasciami in pace, non sono in vena"
"Vediamo se posso fare qualcosa"

Con un altro strattone fa in modo che Quinn si poggi completamente a lui.
Passa le mani sulla sua schiena ancora umida, dal basso verso l'alto, fino
ad intrecciare le mani tra i suoi capelli bagnati, li tira con poca delicatezza per fare in modo che l'altro inclini la testa per baciarlo
Quinn cerca di opporre un minimo di resistenza, poggiando entrambe le mani sul petto
del bassista, nel tentativo di allontanarlo


“Che c’è dolcezza, sei troppo stanco? O quel ragazzino è riuscito ad addomesticarti?”
“Lascia stare Dave, cazzo Jeph non sono il tuo giocattolo”


Il moro afferra entrambi i polsi di Quinn e con un movimento brusco li porta dietro la schiena
del biondino, sorridendo

“Certo che lo sei”


La seconda volta che il bassista lo bacia Quinn non tenta nemmeno di allontanarsi
Si vergogna e si sente un debole, ma ricambia docile.
Jeph gli morde il labbro inferiore, spingendolo all'indietro mentre ancora lo bacia.
Il contatto con il tavolino dietro di sè fa trasalire il chitarrista.
Interrompe immediatamente il bacio, staccandosi leggermente dal bassista


"No..non qui"
"Perché no?"
"Non voglio farlo qui"
"Come vuoi tu, dolcezza"


Jeph lo trascina con poca grazia fino alla zona dei bunk, lo fa girare di spalle e stringe
nuovamente i suoi polsi, portandoli in alto e costringendolo a poggiare le mani all'altezza
del letto superiore.
Con un ginocchio fa in modo che lui apra le gambe, e fa scivolare l'asciugamano di
Quinn ai suoi piedi.
Si spoglia in fretta senza che l'altro si muova di un solo centimetro, ed entra dentro di
lui senza prendersi neppure la briga di prepararlo alla sua intrusione.
Quinn si lascia sfuggire un gemito di dolore e stringe più forte il bordo del letto.
Jeph si spinge dentro di lui lentamente e a fondo, e Quinn abbassa la testa verso il basso e chiude gli occhi.
Il bassista incastra una mano tra i suoi capelli e li tira, in modo che Quinn tenga la testa alta
Gli succhia la pelle del collo, che si arrossa immediatamente lasciando segni simili a piccoli
lividi

Quinn tiene le palpebre serrate e pensa agli occhi di Dave, a quegli occhi grandi e limpidi che lo
guardavano mentre facevano l'amore, alle sue mani che lo cercavano.
Jeph si svuota dentro di lui, un attimo prima di Quinn.
Resta poggiato contro il corpo del chitarrista il tempo di riprendere fiato, poi lo prende
nuovamente per i polsi e lo fa girare verso di sè, avvicinando il suo viso
a quello del biondo


"Hai visto che sei il mio giocattolo?"


Non dice altro, recupera i suoi vestiti e lascia la zona notte.
Quinn resta immobile e con la testa bassa per dei minuti, si sente usato e sporco.
Ed è esattamente come dev’essersi sentito Dave.
Non si muove finché non sente la porta aprirsi e richiudersi, e poi il silenzio,
segno che Jeph è uscito nuovamente.
Si da una ripulita e si veste.



Quando Dan rimette piede nel bus capisce immediatamente che qualcosa non va, ed
i segni sulla pelle di Quinn non fanno altro che dargliene una conferma.
Si siede accanto a lui e lo fissa dritto in faccia
Lo sguardo di Quinn è triste e mesto, sembra molto più piccolo della sua età, completamente
diverso dal ragazzo strafottente e sicuro di sé che mostra agli altri.

“Sei stato con Jeph?”

Il chitarrista annuisce appena con la testa, distogliendo gli occhi.
Dan sa che questa situazione gli fa male, ma sa che c’è anche dell’altro adesso.
E non crede che Quinn debba ignorarlo ulteriormente.


“Ti ha fatto male?”
“No, solo...perché non riesco a dire di no? Non ce la faccio, Perché?”
“Perché credi di meritartelo”
“Sono solo un debole, è questa la verità. Jeph mi ha detto che sono il suo
 giocattolo, e sai una cosa? E’ davvero così”
“E’ così perché ti sei convinto di questo, ma non è la verità”
“Dave dev’essersi sentito come me, no? Mi sono comportato come Jeph anch’io”
“Io credo di no, sei stato dolce a attento mentre facevate l’amore”
“Non puoi saperlo”
“Invece lo so, ti conosco, e ti ho visto con lui, so che lo sei stato”
“Ma poi me ne sono andato”
“Tu non sei Jeph, e nemmeno Dave lo è”
"Sono stato un vero stronzo"
"Si, decisamente. Perché non vai a parlare con lui?"
"Perché oltre che uno stronzo sono anche un vigliacco"
"No, sei solo un idiota. Quinn ragiona, Dave è il primo ragazzo dopo Jeph che
 sia stato in grado di farti provare qualcosa"
"Già, e per questo che ho paura. Lui è così...diverso"
"Lo so, è per questo che non dovresti fartelo scappare. Non potrai scopare in giro
 per sempre"



Dan lascia ancora una volta il chitarrista da solo, perché rifletta sulle sue parole.
Questa volta però si sente meglio.
Sa che Quinn ha capito, e che probabilmente finalmente riuscirà ad uscire da
quello strano circolo che non gli appartiene.
Sa anche che qualsiasi cosa il chitarrista deciderà ci saranno dei grandi cambiamenti.
Non solo Quinn cambierà, ma anche Jeph




Quinn resta seduto sul letto ancora per dei minuti.
Pensa alla prima volta che ha fatto l'amore con Jeph
A quanto si era sentito felice, e al sicuro, prima che l'altro mettesse in chiaro con
una tranquillità disarmante che non era stato niente di importante, che lui era stato
uno dei tanti che servivano a scaldargli il letto nei lunghi mesi di tour.
Pensa a tutti i ragazzi che si è portato a letto, nemmeno si ricorda i loro nomi, probabilmente
se li rincontrasse per strada non li riconoscerebbe neppure.
E poi pensa agli occhi di Dave.
Ripensa alla prima sera, quando l’ha baciato, alla voglia che aveva di liberare i suoi begli occhi dai capelli
che li coprivano, impedendogli di guardarli


Il biondo si alza e si sposta nuovamente sotto la doccia
Non vuole avere l'odore di Jeph addosso quando parlerà con Dave.







Xx_ImJustAKid:
Eccoti il Jeph stronzetto, ma è sexy, eh?? xDD
Si, crede di avere dei diritti, ma forse Quinn si è stancato, alleluia! xDD
Dai Quinn in fin dei conti è buono!!! No? xDD

ChemicallyUsed: Hun, ho conferito la laurea ad honorem come psicologo a Dan, era d’obbligo!
Jeph è mooolto cattivo, te l’avevo detto che avresti detto “poor Quinn”
Però ti avevo promesso un altro po’ di bunk!action, ed eccoti accontentata! xDD


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Capitolo 9
*** Trying to find the heart you hide ***


Angolino dell’autore: Scusatemi se vi ho fatto aspettare così tanto ma in

Angolino dell’autore: Scusatemi se vi ho fatto aspettare così tanto ma in
questo periodo è tutto un totale casino, ed è impossibile postare regolarmente.
Anyway, rieccomi qui col nuovo capitolo, spero che vi piaccia! xD







Trying to find the heart you hide






Quinn esce dalla doccia ed apre la sua valigia per cercare la sua maglietta
preferita, quella che non mette da un di tempo, perché gli ricorda il Quinn fragile
e con l'aria da ragazzino.
Indossa un jeans e la maglietta gialla, e si infila una felpa perché fuori l'aria è fredda.
Attraversa la porta che separa i bunk dal resto del bus, Jeph è tornato.
Gli sorride come se niente fosse, come se non avessero scopato appena un paio
d'ore prima.
Quinn gli passa accanto e non dice una parola, d'altronde cosa dovrebbero avere da dirsi?

"Stai uscendo dolcezza?"
"Ti interessa?"
"Se te l'ho chiesto"
"Non ti riguarda"
"Stai andando a cercare il tuo ragazzino? Dev'essere bravo davvero per scopartelo più di
  una volta. Quando ti sei stancato di lui potresti passarmelo"


Quinn distoglie lo sguardo, senza rispondere nulla,  e si incammina verso la porta.
Fuori è buio, è tardi, , e spera che Dave voglia almeno parlargli.
Cammina lento per l'aria del Warped con la testa un abbassata.
Raggiunge il bus dei simple plan e tentenna qualche minuto, prima di bussare.
E' uno degli amici di Dave ad aprirgli la porta.
Gli sorride allegro e lo invita ad entrare, evidentemente Dave non ha detto nulla.
Quinn declina l'invito e gli chiede di far uscire il bassista.
L'amico lo guarda un strano, ma acconsente e rientra nel bus.



Quinn rimane immobile a fissarsi i piedi, stringendosi nella felpa troppo leggera
per coprirlo dal freddo
Dave esce qualche minuto dopo, e per qualche istante il chitarrista continua a tenere
gli occhi bassi.
Quando alza il viso finalmente incontra quei due occhi grandi che lo stanno
ossessionando.
Dave se ne sta con le braccia incrociate al petto, stretto in una felpa nera
con le maniche troppo lunghe per lui
Il chitarrista prova a dire qualcosa, ma il suo tentativo viene interrotto dalle parole
di Dave, fredde e controllate, in completo contrasto con l'espressione triste e
ferita dei suoi occhi.
Quinn conosce perfettamente quell'espressione, l'ha vista nel proprio sguardo dopo aver
fatto l'amore con Jeph per la prima volta.
Si ricorda bene la sensazione di cui ha parlato Dan, la paura che si prova quando
per la prima volta ti accorgi di provare qualcosa per un altro ragazzo.
Ti giudichi, prima ancora che lo facciano gli altri.
E quando capisci che devi cedere, che è semplicemente quello che sei, non c'è
nient'altro che quella paura, quella, e la speranza che la persona con cui deciderai
di cambiare la tua vita, il tuo modo di vederti, valga il rischio che stai correndo.



"Che ci fai qui? Che cosa vuoi? Non ne hai avuto abbastanza, vuoi farti un altro giro?"
"Mi dispiace di essermene andato, io ero solo.."
"Soddisfatto? d'altronde avevi ottenuto quello che volevi"
"Ascolta Dave, lasciami spiegare"
"Non disturbarti, mi ha già spiegato tutto il tuo amico Jeph"
"Jeph? Cosa ti ha detto?"
"Solo la verità, che volevi solo farti una scopata, e che tu non sei di nessuno, ma
 credo che volesse intendere che in realtà sei di sua proprietà"
"Io non sono di Jeph"


Dave si sposta leggermente in avanti, i suoi occhi trapassano Quinn acuendo il
freddo che il chitarrista si sente addosso
Il bassista scuote la testa, lasciandosi andare ad una risatina fredda e senza allegria


"Hai coraggio a dirmi una cosa del genere quando sei ancora
 pieno di segni addosso, sono i suoi no? Sono di Jeph? Un modo molto evidente
 di marchiare la sua proprietà"
"E' più complicato di così"
"Quindi non volevi scoparmi? Non era quello il tuo scopo fin dall'inizio?"

Quinn abbassa nuovamente il capo, e decide che è necessario dire tutta la verità
Perché si è nascosto per così tanto tempo che quasi fa fatica a trovarsi
Eppure in qualche modo strano che non si aspettava Dave l'ha trovato

"Era così"
"Perché Quinn? Potevi avere qualsiasi ragazzo, invece hai scelto me, tu lo sapevi
 che non ero mai stato con un uomo, ma era più divertente così, no? Hai
 preso tutto quello che credevo di me e l'hai smantellato, e perché? solo per un
 gioco? Spero almeno che tu ti sia divertito"
"Era così all'inizio Dave, ma poi è cambiato. Tu mi piaci"
"Certo, lo vedo. Per questo hai appena scopato con Jeph?"
“Io non volevo”
“Non volevi? Cos’è, ti ha costretto?”
“No, io… Dave, ascolta..”
“Io non devo ascoltare proprio niente. E tu devi andartene”
“No. Devi credermi, io non sono di Jeph, non è lui che voglio
“Già, tu ci vuoi tutti, giusto? Va via Quinn, mi hai preso in giro abbastanza


Non ha il coraggio di alzare gli occhi sul moretto, è solo il rumore della porta del bus
sbattuta violentemente che lo informa che Dave non è più davanti a lui.
Il biondino rimane immobile a fissare la porta per interminabili minuti, sperando in maniera
vagamente illusoria che quella porta si riapra.
Ma non succede.


Cammina senza meta per un po’ prima di decidere finalmente di tornare al suo bus.
Apre la porta ed attraversa la zona giorno senza nemmeno guardasi attorno.
Non ha intenzione di incontrare gli occhi di Jeph e sentirsi uno stupido ancora una volta.
Si stende nel suo bunk e tira completamente la tendina nera alla sua destra.
Non passa che qualche minuto prima che venga scostata e che il letto si abbassi sotto
il peso di qualcuno
Quinn resta a pancia in giù e con gli occhi chiusi, senza prendersi nemmeno la briga di
guardare chi sia entrato
Una mano intrecciata tra i suoi capelli lo fa sussultare leggermente.
Il tocco è troppo delicato e rassicurante perché sia Jeph.
Lui sa che è Dan, anche se non apre gli occhi e l’altro non dice una parola.
Quinn lo sa.


Non sa bene quando si è addormentato, quello che sa è che quando riapre gli occhi qualcuno
si è preoccupato di coprirlo, e che la luce fuori dal bus è forte e fastidiosa.
Scende dal letto e raggiunge la zona giorno, è quasi sicuro di essere da solo, perché
quella mattina avrebbero dovuto rilasciare un’intervista.
Forse l’hanno semplicemente lasciato dormire.
Dall’altro lato della porta però c’è Dan, gli sorride e versa del caffè per lui mentre Quinn
prende posto al tavolino, ancora intontito ed incapace di compiere qualsiasi azione.
Il chitarrista ringrazia e lo butta giù tutto in un sorso, sentendomi immediatamente
meglio.


“Ho pensato che ti servisse una dormita”
“Grazie”
“E’ andata male ieri sera?”
Si, mi ha detto di andarmene”
“E tu te ne sei andato?”
“Che avrei dovuto fare, scusa?”
“Insistere, cosa pensavi? Che sarebbe stato facile? L’hai ferito, devi fare molto
 più che chiedere scusa. Devi dimostrargli che tieni a lui”
“Come?”
“Non lo so. Trova un modo Quinn”



Il chitarrista si alza per versarsi un’altra tazza di caffè, ne ha bisogno per riflettere.
Dan ha ragione, deve fare qualcosa perché Dave si fidi di lui.
Deve dimostrargli che non è più soltanto una sfida per lui.
Non ha nemmeno molto tempo, perché il Warped finirà in una manciata di date,
dopodiché probabilmente non avrà più occasione di vedere Dave.
Sa già che David gli mancherà, può sentirlo.
E non vuole sprecare altro tempo della sua vita desiderando qualcosa che non ha.
E se così deve andare, non succederà prima che lui le abbia davvero provate tutte.


“Ho bisogno di una doccia. E poi devo andare a parlare con lui, devo provarci almeno


Dan gli sorride e fa una specie di segno di approvazione con la testa, mentre Quinn svuota
la seconda tazza di caffè in pochi minuti e si sposta in bagno.
Deve provarci, anche se non sarà facile.
Perché è sicuro che per Dave ne valga la pena.







Grazie a tutti per le recensioni. Love ya!



Ioamolacocacola: Grazie mille per i complimenti! *_*
La reazione di Dave non è molto diversa da quella che avresti avuto tu xD
Ma Quinn non si arrende!! *-*
Che ne pensi?

ChemicallyUsed: Hai perfettamente ragione hun, la situazione tra Quinn e Jeph è oramai
solo e unicamente squallida, per fortuna (col suo solito ritardo) Quinn ha capito che
non va bene per lui! xD

ColdBlood: Honey, ho adorato scrivere questa versione di Jeph!! Ihihih
Dan è fantastico, sto sviluppando una potente adorazione per lui!!
E Dave.. povero lui… non è che abbia reagito così bene..
Forse Quinn è rinsavito troppo tardi, che ne dici?
A proposito honey, tu lo sai che i The Used verranno in Italia a giugno, vero? *-*

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Capitolo 10
*** The things are worth fighting for ***


The things are worth fighting for







Il giorno dopo Quinn passa ancora una volta al bus dei simple plan, ma gli amici di Dave gli rispondono che non vuole vederlo.
Il chitarrista non smette di cercarlo, almeno un paio di volte al giorno per
un'intera settimana, ma la risposta che ottiene è sempre la stessa.
Non vuole forzarlo, ma il Warped si avvia verso la sua fine e Quinn sta perdendo le speranze, così decide di andare
all'esibizione del moretto, e di aspettarlo nel backstage.

Dall'esterno del palco lo osserva suonare concentrato, i capelli sono un pò
più corti rispetto a quando l'ha vista l'ultima volta solo pochi giorni prima, tranne
che per le basette più lunghe ai lati del viso.
Indossa un jeans chiaro ed una maglietta rosa che gli da un' aria molto
infantile, in contrasto con la cintura ed il braccialetto di pelle e borchie.
Nonostante il nuovo taglio di capelli il ciuffo scuro quasi sugli occhi non è
cambiato.
Quinn lo vede quasi sempre di spalle, salvo quando si gira per suonare il
suo basso, rivolto verso il suo batterista.
Le luci che vorticano sul palco colpiscono i suoi occhi rendendoli a volte dorati,
altre volte verdi.
Nonostante la tensione il chitarrista non riesce ad impedirsi di sorridere.
La sua statura minuta ed il corpo magro non fanno altro che aumentare la
sensazione di trovarsi di fronte ad un bambino finito per caso sul palco di
un festival rock.

Aspetta nervoso che l'esibizione dei simple plan finisca poi si avvicina ai lati
del palco per intercettare Dave, prima che sparisca e continui a farsi negare.
Il moretto gli passa accanto, nella bolgia all'esterno del palco non deve essersi
accorto di lui.
Quinn lo trattiene per un braccio, cercando di non perdere la sua convinzione
quando lo sguardo gelido dell'altro si posa su di lui.
Il chitarrista vorrebbe dire qualcosa, ma nel casino del dopo concerto qualsiasi
parola si perderebbe nella confusione, così lo trascina con sè, cercando un
posto più tranquillo in cui fermarsi.
Dave scrolla il braccio perché Quinn lo lasci, ma continua comunque a seguirlo
fino alla porta bianca di uno dei camerini.
Il chitarrista al centro della stanza si volta verso di lui, ma non prova ad avvicinarsi, mentre Dave se ne sta vicino alla porta.
Vuole soltanto parlare Quinn, vuole soltanto spiegare le sue ragioni, non per
giustificarsi, ma soltanto perché Dave capisca.
Le parole del bassista però arrivano prima che l'altro riesca a mettere ordine
nella sua testa e dire qualcosa

"Ti ho seguito solo perché così ho l'occasione di dirti di smetterla di cercarmi, e
 di infastidire i miei amici"
"Non la smetterò finché non avrai capito"
"Che cosa dovrei capire?"
"Andiamo Dave, se davvero fosse stata solo una scopata non sarei qui, non ti
 cercherei ogni giorno, non credi?"
"Probabilmente è solo un altro gioco, un'altra sfida. Così potrai ancora ridere coi
 tuoi amici di quanto io sia stupido e ingenuo"
"Non è così"
"In ogni caso non mi interessa"



Il bassista si volta verso la porta ma prima che possa aprirla del tutto Quinn lo raggiunge, e la richiude con un colpo secco.
Dave posa i suoi occhi sul chitarrista, il suo sguardo un pò spaventato e un pò
arrabbiato fa in modo che Quinn si senta un vero schifo.
Prende ancora una volta le distanze da lui, perché capisca che non è necessario
avere paura



"Non voglio farti male, non lo farei mai, voglio solo parlare"
"Ci sono tanti tipi di male Quinn"
"Mi dispiace, davvero. Ho agito senza pensare che avresti potuto soffrire"
"Perchè dovrei credere che adesso ti importa?"
"So come ci si sente, ci sono passato. Lo so che non ti ho dato motivo
 di fidarti di me, ma vorrei davvero che tu lo facessi, dimmi quello che devo fare"
"Lasciami in pace"
"Lo so che senti qualcosa per me, prova solo a ricordartelo, a ricordare quello
 che provavi quella notte"
"Quello che mi ricordo bene è la mattina dopo"
"C'è stato qualcosa Dave, lo sai anche tu"
"Si, solo che non da entrambe le parti"
"Non è vero, anche da parte mia, solo che non riuscivo ad ammetterlo, ma...
 è stato bello, no? Tu ti sei fidato di me, ti sei messo nelle mie mani"
"Già, e tu te ne sei approfittato"
"Dammi la possibilità di dimostrati che non è così"
“Cos’è Quinn, un bassista solo non è abbastanza per te? Ne vuoi due?”
“Te l’ho già detto, non è Jeph che voglio”
“Hai uno strano modo di dimostrarlo”
“Non succederà più. Lui mi ha sempre trattato come un oggetto, ma voglio cambiarla
 questa cosa”
“Divertente, non trovi? E’ la legge del contrappasso



Il moretto lascia la stanza senza dire altro, e Quinn non si sente in grado di ribattere.
Dave ha ragione, sta semplicemente raccogliendo quello che
lui stesso ha seminato, e non può biasimarlo se non vuole più vederlo.
Eppure deve tentare ancora, deve almeno provare a buttare giù quel muro di freddezza
che l’altro si è costruito, proprio come Dave ha fatto con lui.



Dave se ne va, quasi sbattendo la porta.
Schivando miracolosamente gran parte dei suoi amici già mezzi ubriachi, riesce ad arrivare
al bus ed a chiudersi la porta alle spalle senza che nessuno gli chieda niente.
Non è in vena di bere e non ha voglia di parlare.
Sta già pensando che è la sua serata fortunata quando Pierre invade lo spazio del
bus rumorosamente come solo lui è in grado di fare.
Il moretto pensa che sia ubriaco, ma dopo una prima occhiata si rende immediatamente
conto che non è così.
E’ stranamente sobrio per essere un post-concerto, e Pierre lo preoccupa da sobrio più
di quanto non faccia da ubriaco.
Dave decide di spegnere istantaneamente ogni tentativo di conversazione, per questo
raggiunge la zona notte e chiude con uno strattone la tenda nera che la separa dal resto
del bus.
Crede che sia un segnale abbastanza chiaro che desidera stare da solo.
Segnale che ovviamente il suo amico non coglie minimamente.
Non ha mai brillato per acutezza
Pierre attraversa la tenda e prende posto ai piedi del letto di Dave, puntandogli addosso
quello sguardo stupido che fa irritare terribilmente il bassista.
Dave è ancora trincerato nel suo silenzio, ma nemmeno questo sembra essere un
segnale abbastanza chiaro per Pierre.



“Per quanto tempo hai intenzione di punirlo?”
“Di che diavolo parli?”
“Di un biondino molto sexy che viene a cercarti ogni giorno. Mi pare si chiami Quinn”
“Sei spiritoso secondo te?”
“Io non sarò spiritoso, ma tu non sei certo una cima”
“Sarebbe a dire?”
“Che lui ti piace, e fossi in te non me lo lascerei scappare”
“Tu non ti lasceresti scappare niente che respiri Pierre”
“Farò finta di non aver sentito. Ma ragiona, da quant’è che qualcuno non
 ti faceva provare qualcosa di così forte?”
“Qualcosa tipo l’umiliazione?”
“Ok, ha sbagliato, te lo concedo, ma sta cercando di rimediare”
“Non può. Mi ha ingannato”
“Dave, questo ragazzo arrivato dal nulla ti ha fatto addirittura rivedere il tuo
 orientamento sessuale, non mi pare una cosa di poco conto, devi aver visto qualcosa
 in lui. Pensi di esserti sbagliato fino a questo punto?”
“Il suo bassista ci ha tenuto a precisare che Quinn gli appartiene”
“E tu ascolti quello che ti dice uno sconosciuto ma non vuoi sentire la versione di Quinn?”
“Per farmi raccontare altre cazzate?”
“Mettilo alla prova. Che ne sai, magari la supera”


Il moretto rivolge uno sguardo scettico al suo amico.
C’è una certa, preoccupante logica in quello che Pierre gli ha detto, anche se Dave non
lo ammetterebbe mai.
L’altro si alza dal letto, sicuro di aver almeno messo la pulce nell’orecchio a quell’idiota
del suo amico


“Bene, riflettici. Io vado ad ubriacarmi adesso, ero rimasto sobrio solo per te”
“Ne porterò il rimorso a vita”



Il bassista resta immobile sul letto, le braccia incrociate al petto ed una strana specie di broncio,
molto infantile, piantato sul viso.
Lui odia quando Pierre ha ragione, per fortuna non capita poi tanto spesso.
Dave si ritrova a vagare col pensiero alla notte che ha passato con Quinn.
L’umiliazione gli brucia ancora addosso.
L’essersi lasciato andare completamente, l’aver confessato la propria paura.
Eppure Quinn è stato dolce con lui, riguardoso, e attento.
Forse davvero questo significa qualcosa, qualcosa che va oltre il sesso.




Il giorno dopo è già pomeriggio inoltrato quando il chitarrista bussa alla porta del bus dei
simple plan.
E Dave tira quasi un sospiro di sollievo, perché dopo la conversazione avuta con lui
il giorno prima Quinn avrebbe potuto rinunciare, come lui gli aveva chiesto di fare.
Ma non l’ha fatto
E questo deve pur significare qualcosa.
Quel pomeriggio Dave non si fa negare.



Quinn è poggiato al bus, una mano nella tasca mentre nell'altra stringe una sigaretta.
Dave lo osserva con gli occhi spalancati, approfittando del fatto che l'altro non si è
accorto di lui.
La testa abbassata fa si che i suoi capelli ricadano verso il basso, coprendogli la fronte
e gran parte degli occhi
Il biondo chiarissimo è stato sostituito da un castano non troppo scuro,
dello stesso colore dei suoi occhi.
Quando alza il viso e si accorge di lui Dave ha ancora gli occhi spalancati e la bocca
leggermente aperta.
Quinn lo guarda senza sorridere, ed i suoi occhi risaltano incredibilmente con questo
nuovo colore.
Dave si avvicina un pò, anche se non vuole, come se si muovesse contro la sua
volontà.
Qualcosa nello sguardo del chitarrista gli ricorda la notte che hanno passato insieme.


"I tuoi capelli"
"Già..anche i tuoi sono cambiati. Sei uscito stavolta.."
"Volevi parlarmi, ti ascolto"


Quinn lo guarda leggermente spaesato.
Aveva quasi perso le speranze che Dave accettasse di parlare ancora una volta
con lui, e si sente un pò perso adesso.


"Mi dispiace"
"Questo l'hai già detto"
"E' la verità. So come ti sei sentito, e mi dispiace"
"Ho capito"
"All'inizio volevo solo portarti a letto, è vero, ma poi è cambiato. Tu mi piaci
 sul serio"
"Come pretendi che ti creda?"
"Lo so che non puoi fidarti di me adesso, ma lasciami provare a rimediare"
"Come? Facendoti scopare dal tuo bassista?"
"Jeph mi usa soltanto, l'ha sempre fatto. E dopo di lui ho cominciato a comportarmi
 anch'io così, ho usato molti ragazzi, ma tu sei l'unico che mi piaccia davvero.
 E questo mi ha spaventato, perché 'ultima volta che mi sono sentito così sono
 finito a pezzi. Mi dispiace di averlo fatto con te. Voglio rimediare"

Non è facile per lui dire quelle cose.
Non ha mai ammesso con nessuno, forse nemmeno con sè stesso, l’esatta portata del dolore
che Jeph gli ha inflitto
Lascia uscire le parole tutte in un solo fiato, e poi abbassa la testa, pregando che
Dave metta fine a quel silenzio che sa di rifiuto.
E finalmente il moretto parla, pronunciando un singolo piccolissimo monosillabo, con
una voce così bassa che Quinn non riesce a distinguerlo, e si ritrova a chiedere come
un idiota 'cosa?'
Sperando che quel monosillabo non sia un no.


"Ho detto ok"



Lo sguardo di Dave si posa sul viso dell'altro, rialzatosi per guardarlo.
I capelli castani gli donano un'aria più pulita, come se avesse perso quella malizia
che lo accompagnava ogni volta che passava le dita tra le ciocche bionde.
Gli fa quasi tenerezza, perché tra i due adesso sembra Quinn quello più indifeso


"Ok?"
"Si, ok. Dimostrami che ti importa di me"
"Lo farò, dimmi come"
"Niente sesso. Niente Jeph, nè nessun altro"
"Certo"
"Neanche tra me e te"


Quinn spalanca leggermente gli occhi.
E' così abituato a trattare col sesso che ha paura di non saper gestire tutte le altre cose.
Dave resta in silenzio, aspettando che Quinn realizzi la sua richiesta e gli dia una risposta.


"Ok"
"Sei sicuro? Non so quanto mi ci vorrà per fidarmi di nuovo di te"
"Sono sicuro"
"Bene"
"Posso invitarti ad uscire, allora?"
"Puoi"



Quinn ritorna al bus col sorriso sulle labbra, e un inaspettato e insperato appuntamento per quella sera.
E sorride così tanto che non si accorge nemmeno della presenza di Jeph nel bus.
Ma Jeph si accorge di lui
Non può fare a meno di accorgersene.






Come sempre vi ringrazio per le recensioni *-*
Passiamo alle risposte xD

Ioamolacocacola
: C’è sicuramente un finale anche per Jeph, anche se non è stato ancora
deciso nulla xD
Voglio sapere quella cosa che dicevi sulle maglie gialle!!!! Sono curiosa!! xDD

ChemicallyUsed: Hun, stai proprio odiando Jeph, eh? xDD
Le cose si sono mosse, anche se Dave ha messo delle regole un po’ difficili xDD

Xx_ImJustAKid: E’ uscito fuori un po’ il vero Quinn, ha anche cambiato colore! xDD
Lo sai che non riesco a fargli fare la parte del cattivo per troppo tempo xDD
Non preoccuparti, ci sarà anche la spiegazione dei comportamenti del tuo Jeph più in là xD

ColdBlood: C’è stato qualche passo avanti… e stavolta Dan ha ceduto per un attimo il suo ruolo
di psicologo a Pierre xDD
Che te ne pare? E’ bravo almeno un pò?
Com’è andato il concerto??!

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Capitolo 11
*** The change in the details ***





The change in the details








Quinn è fermo nella zona notte del bus,ancora bagnato dalla doccia fissa la
valigia aperta ai suoi piedi  alla ricerca di qualcosa di decente, e soprattutto
di pulito, da mettere.
E' nervoso come poche volte nella sua vita, e si è già cambiato almeno quattro o
cinque volte.
E' così preso dalla sua attività che non si accorge nemmeno che qualcuno è
entrato, attraversando la tenda scura con poca grazia
Si irrigidisce immediatamente quando si rende conto che Jeph lo sta fissando.
Vorrebbe essere già vestito, perché gli occhi dell'altro stanno squadrando ogni
centimetro del suo corpo, è come se i suoi occhi lo stessero accarezzando
e Quinn sente i brividi lungo la schiena.
Fa un grande respiro, contando mentalmente fino a dieci, prima di voltarsi
verso quello sguardo lascivo


"Che c'è?"
"Non c'è niente"
"E allora perché sei qui?"
"E' anche il mio bus, se non ricordo male"
"E devi proprio restare qui a fissarmi?"
"Sei la cosa più bella da guardare qua dentro"
"Piantala"
"Che c'è dolcezza?
"Non ho tempo per questo Jeph, potresti uscire? Devo vestirmi"
"Togli l'asciugamano e vestiti, altre cose belle da guardare"


Il chitarrista recupera un jeans ed una maglietta a caso dalla valigia e si
chiude in bagno, senza degnare Jeph di nessun'altra parola.
Si veste con calma e cerca di darsi una sistemata ai capelli.
Ancora gli sembra di guardare uno sconosciuto nello specchio.
Passa le dita tra i capelli castani, e spera solo che il cambiamento che sente dentro
sia visibile anche fuori, che anche Dave lo veda.
Esce qualche minuto dopo, recupera cellulare, accendino e portafogli e si chiude la porta del bus alle spalle
Lo sguardo di Jeph non lo lascia un attimo finché la porta non è chiusa.



Appena fuori accende una sigaretta e cammina lento verso il bus di David, cercando
di darsi una calmata.
E' Pierre ad aprirgli la porta, lanciandogli un sorriso complice e facendolo entrare.
Quinn si siede leggermente in imbarazzo, giocherellando col la sigaretta mentre aspetta.
Dave li raggiunge qualche minuto dopo.
E' completamente vestito di nero, fatta eccezione per una bandana bianca che gli tiene
i capelli indietro, impedendogli di coprire i suoi begli occhi.
Quinn scatta in piedi non appena lo vede, e sente Pierre ridacchiare al suo fianco.

Escono fuori nell'aria fredda di St. Louis e fanno qualche passo in silenzio.
Dave non ha intenzione di parlare per primo, così aspetta finchè l’altro non dice
qualcosa.


“Che ti va di fare?”


Quinn sembra leggermente nervoso, si passa le mani tra i capelli in continuazione.
Il movimento quasi ipnotizza Dave, non si è ancora abituato a vederlo in questo
nuovo modo, anche se la cosa gli piace
Ma non vuole cedere troppo facilmente, così tenta di mantenere un tono abbastanza freddo
Ha come l’impressione che Quinn abbia sempre vinto con molta facilità, e non vuole
che si ripeta
Ancora non si fida di lui

“Ho fame”
“Ok, cerchiamo un posto dove mangiare”



Camminano entrambi in silenzio per una decina di minuti prima di trovare finalmente
una tavola calda in cui sedersi



Prendono posto l'uno di fronte all'altro ed aspettano in silenzio che qualcuno arrivi a prendere le loro ordinazioni
Dave non è certo un esperto di appuntamenti tra uomini, ma è quasi sicuro che
almeno uno dei due dovrebbe parlare prima o poi.
Riescono a rompere il ghiaccio solo quando i piatti con le pietanza che hanno
ordinato vengono posizionati davanti a loro.
Quinn giocherella con la forchetta senza davvero mangiare, limitandosi solo
ad ascoltare quello che l'altro sta raccontando.
Il piercing al centro del labbro di Dave si muove a ritmo delle sue parole  e
Quinn non riesce a smettere di fissarlo.
Il chitarrista si sforza di dire qualcosa di divertente, gli racconta uno o due
aneddoti bizzarri, che certo non mancano dato i compagni di band che
si ritrova.
Si accorge solo dopo qualche minuto che Dave è diventato completamente
silenzioso, e si rende conto di aver fatto il nome di Jeph senza volere.
Dave lo osserva attento e silenzioso, cercando di capire esattamente come
stanno le cose.
Non dice niente neanche quando Quinn smette di parlare.
Non ha intenzione di rendergli le cose semplici, anzi.


"Non funziona eh, Dave?"


Il tono abbattuto della voce di Quinn lo lascia interdetto per un attimo.

Il moretto lo guarda dritto negli occhi, proprio come all'inizio gli sembra
sempre di avere a che fare con due persone diverse quando si tratta di Quinn.
La cosa spaventosa è che nonostante tutto gli piacciono entrambi quei lati
di lui


"Tu lo amavi?"


Quinn capisce immediatamente a chi si sta riferendo, senza nessun bisogno che
l'altro pronunci il nome di Jeph.
E’ come una specie di presenza invisibile che aleggia sulle loro teste, sempre presente
A volte Quinn si chiede se riuscirà mai a liberarsene per davvero
Non è esattamente il suo argomento preferito, ma era inevitabile che prima
o poi Dave avrebbe voluto delle spiegazioni.
Così abbassa la testa e risponde


"Si"
"E lui voleva solo portarti a letto"
"Già"
"Conosco la sensazione. Ti ha fatto male, no?"
"Si"


Dave percepisce Quinn irrigidirsi istantaneamente, risponde a voce bassa e
con la testa calata.
E non gli sembra affatto un buon segno

"Tu lo ami ancora? Perché se è così questa cosa che stiamo facendo è del tutto
 inutile e non mi fa bene"
"No, non più, credimi"


Quinn ha rialzato la testa e lo guarda dritto negli occhi, si rende conto di non
essere nella posizione di pretendere fiducia
Spera solo che Dave gli creda.
Dave ricambia lo sguardo e si tranquillizza leggermente.
Strano come riesca a fidarsi così velocemente di Quinn, spera solo di non
bruciarsi ancora una volta


"Ok"


Il resto della serata è piacevole e la conversazione si mantiene su argomenti
maggiormente generici.
Quando escono dalla tavola calda il vento fuori li colpisce come una specie
di onda fredda.
Si stringono nelle rispettive felpe ma nonostante il freddo camminano piano, in silenzio, ancora una volta

Ma è un silenzio un pò diverso dal precedente, diverso per entrambi

Quinn si gode semplicemente la presenza di Dave
come se fosse una
specie di miracolo, sussultando quando di volta in volta le loro braccia si
toccano mentre camminano l'uno accanto all'altro.
Dave riflette sulle cose che stanno succedendo.
Sul fatto che si senta così stranamente legato a lui in così poco tempo.
E dato come sono andate le cose fin ora è piuttosto spaventato.


Deve andarci piano, non deve lasciarsi andare così facilmente come ha
fatto la prima volta.
O almeno è quello che si ripete finché non arrivano davanti al suo bus.
Quinn lo guarda, passandosi distrattamente una mano tra i capelli e sorridendo,
nervoso ancora una volta.

E Dave si ritrova a far scontrare le loro labbra.
Il chitarrista fa un passo indietro, sorpreso, ma trascina Dave con sè, senza smettere di baciarlo.
Le sue mani salgono tra i capelli dell'altro e sfilano delicatamente la bandana
che li tiene, per passarci le dita dentro.
Dave mugola contro le sue labbra, ma Quinn non si muove, anche se vorrebbe toccarlo, troppo
preoccupato di fare qualcosa di sbagliato
Si gode il sapore di Dave finchè l'altro non si allontana

"E' abbastanza"
"Scusami, io.."
"No, è stato.. bello, ma per ora è abbastanza"
"Ok"

Quinn lo osserva salire le scalette del bus, apre la porta e si volta nuovamente
verso il chitarrista

"Mi sto mettendo nelle tue mani, di nuovo"

Dice solo questo, poi entra nel bus e si chiude la porta alle spalle.
Quinn resta a guardare il bus silenzioso per dei minuti.
Si sente esattamente come la sera che hanno fatto l'amore, con lo stesso
peso degli occhi di Dave che lo fissavano fiduciosi
Solo che stavolta farà in modo di non deluderlo

 

Torna al bus con lo stesso sorriso di quel pomeriggio, forse più contento
ancora.
Mette piede all'interno e viene accolto solo dal buio, probabilmente i ragazzi
sono fuori a bere da qualche parte.
La voce di Jeph lo fa saltare in aria dalla paura.


"Ben tornato dolcezza"
"Cristo Jeph, perché cazzo stai al buio così?"


Si volta verso destra e tasta la parete alla ricerca dell'interruttore, ma le mani
di Jeph sui suoi fianchi fanno si che interrompa immediatamente il movimento.
Il bassista se lo stringe contro e poggia le labbra sulla sua nuca
Quinn fa un passo avanti, per allontanarsi leggermente, ed accende la luce.
Jeph si avvicina di nuovo, voltandolo verso di sè


"Così è meglio, posso vederti"
"Jeph, lasciami in pace"
"Mi piacciono questi capelli, non te l'avevo ancora detto"
"Jeph, no"
"Che c'è piccolo, sei nervoso?"
"Tu mi rendi nervoso"
“Quanto credi che durerà quest’astinenza? Quanto credi che ci metterò a farti
 supplicare e chiamare il mio nome?”


Il viso del più grande si avvicina a quello di Quinn mentre pronuncia queste ultime
parole, così vicino che il chitarrista può sentirne il fiato caldo ad ogni parola.
Una mano del bassista sale ad attorcigliarsi tra i capelli scuri di Quinn, mentre
l’altra si sposta tra le sue gambe.
Quinn sussulta ed si allontana istantaneamente ancora di qualche centimetro, finendo
con la schiena poggiata alla parete dietro di lui
Senza che Jeph lasci la presa tra i suoi capelli

“Non succederà”


L'ingresso dei suoi amici nel bus interrompe la conversazione poco piacevole.
Quinn ne approfitta per scrollarsi le mani di Jeph di dosso e allontanarsi verso
la zona notte.

Dan lo segue poco dopo, prendendo posto accanto a lui sul letto.


"Pensavo uscissi con Dave stasera"
"Siamo usciti, sono tornato da qualche minuto"
 

Lo guarda in silenzio per qualche secondo, prima di schiarirsi la voce e parlare
ancora

"Quinn, se ti interessa ancora Jeph dovresti lasciare stare Dave"
"No, non mi interessa più Jeph"
"Ne sei sicuro? Mi sembra che quando siamo arrivati voi due.."
"No, non noi due, lui, e gli ho detto di lasciarmi in pace"
"Bene, era solo per controllare"
"Non voglio fare di nuovo del male a Dave"
"Bene, perché per una volta hai migliorato i tuoi gusti sugli uomini.
 E Dave non se lo merita"
"Lo so"
"Ed anche tu ti meriti qualcosa di meglio"
"Grazie"
"Com'è andata la serata?"
"Bene, lui.. ha voluto sapere di Jeph"
"Era scontato"
"Già.. comunque è andata bene, lui mi ha baciato"
"Ottimo"
"Ma non si fida ancora di me"
"Dagli tempo, e comportati bene"
"Lo farò, papà"


Il tono scherzoso e la risata di Dan mettono fine alla conversazione.
Quinn si sfila le scarpe e i jeans e si infila a letto.
Ripensa alla frase di Dave, ancora una volta è tutto nelle sue mani.
Stavolta non sarà così stupido da rovinare tutto.
Chiude gli occhi e scivola in uno strano, leggero stato di dormiveglia, solo qualche
minuto dopo
L’ultima sensazione che ha è lo sguardo di Jeph, sa che è il suo.
Poi più nulla.
Il sonno.






Allora girls!! Che ne dite? Piaciuti i nuovi risvolti tra Dave e Quinn??
Che mi dite di Jeph?
Ok basta, passiamo alle risposte alle recensioni, che io adoro, lo sapete xD


ChemicallyUsed: Hun, allora, sono stata brava col loro appuntamento?
Ahah si, Pierre mi serviva, ma sai che non lo amo particolarmente, dovevo
prenderlo un po’ in giro xD
I tuoi sospetti su Jeph non erano poi tanto infondati xD

Jessromance: Ecco il nuovo capitolo, qualche evoluzione ve l’ho detta, dai xD
E Jeph è un cattivo molto sexy, non trovi? xD

Xx_ImJustAKid: Che te ne pare? Come ha preso la notizia?
La tua propaganda per il Jeph buono non sta funzionando xDD

ColdBlood: Honey, non è che il no di Quinn sia stato proprio urlato, ma l’ha detto, dai xD
Che te ne pare di Jeph, sta macchinando eh? xD

Ioamolacocacola
: Dai, avevi poca fiducia in Quinn..povero xDD
Dave un po’ ha ceduto, dai, come si fa a resistere a Quinn? xDD
Che te ne pare del nuovo capitolo?

 

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Capitolo 12
*** Never too late for the truth ***


Never too late for the truth





Quinn bussa alla porta dei Simple Plan e viene accolto dal solito
sorriso caloroso di Pierre.
Il ragazzo lo saluta con una pacca sulla spalla e sparisce dietro
la tenda nera per chiamare Dave.
Quinn ed il bassista sono usciti insieme già quattro o cinque volte, e quella
mattina quando si è svegliato ed ha visto il sole brillare attraverso i vetri
plastificati del bus ha immediatamente desiderato condividerlo con Dave.

Il bassista lo raggiunge poco dopo, dall'abbigliamento sdrucito e dall'aspetto
dei suoi capelli Quinn intuisce che stava ancora dormendo.
Il moretto gli sorride un pò imbarazzato e Quinn si sente leggermente
in colpa per averlo svegliato.
Anche se è così bello appena sveglio.
Il chitarrista attarda ancora lo sguardo su di lui, pensando a quanto dovesse essere stato bello
la mattina dopo che avevano fatto l'amore.
Peccato che Quinn sia stato così stupido da perdersi quello spettacolo.

"Dovevamo uscire?"

Il moretto prende posto al tavolino del bus, subito dopo essersi riempito
una tazza di caffè ed averne offerta una a Quinn.
Osserva il chitarrista da dietro la sua tazza, fintamente impegnato a bere
la bevanda calda e zuccherina al suo interno.

"No, solo che ho visto che fuori c'è il sole, e siccome oggi siamo liberi tutti
 e due ho pensato che avremmo potuto fare una passeggiata"

Quinn tira fuori dalla tasca un paio di chiavi attaccate ad un portachiavi di
plastica scuro, e le fa oscillare leggermente davanti al viso di Dave

"Ho preso in prestito la macchina di John"
"Preso in prestito o rubata?"
"Diciamo che me l’ ha prestata inconsapevolmente"
"Quello si chiama rubare Quinn, non puoi rubare la macchina del tuo manager"
"Si, se gliela riporto integra"


Dave ridacchia, nascondendosi ancora una volta dietro la tazza, poi
beve quello che ne restava tutto in una lunga sorsata, e si alza

"Ok, vado a vestirmi"

E' di ritorno appena qualche minuto dopo, un semplice jeans scuro ed una maglietta rossa a vestirlo.

"Dove andiamo?"
"Non lo so, l'idea è stata tua"
"Ok, prendi una felpa, non si sa mai"

Dave fa come gli dice, poi indossa le sue Rayban ed insieme escono dal bus.

"Mi fermo un attimo al bus a prendere una felpa anch'io, solo un minuto"
"Ok, ti aspetto qui"

Dave prende posto su un muretto poco distante dal bus dei The Used, chiaramente non ha intenzione
di entrare con Quinn, dato che potrebbe esserci Jeph.
Quinn comprende immediatamente, si limita ad un cenno del capo, ed entra



Ed a quanto pare Dave non è un tipo fortunato, perché il bassista dei The Used passa solo qualche secondo dopo
poco distante da lui, diretto al suo bus.
Nota subito il più piccolo seduto da solo sul muretto, e gli dedica una lunga
occhiata sferzante, ed un sorrisetto strafottente da prendere a schiaffi, prima di
salire le scalette che solo pochi istanti prima aveva salito Quinn.



E Dave sa che non è carino, e che non dovrebbe, ma scende dal muretto e si
avvicina al bus con l'intenzione di entrare, così, tanto per mettere in chiaro che
Quinn è con lui.
Solo che non entra, resta dietro alla porta semi-chiusa, ed osserva Quinn
attraversare la tenda nera che divide il bus in due, la felpa scura per cui è
salito stretta nella mano destra.
Guarda il bassista bloccarlo per un polso e strattonarselo vicino, viso contro
viso, occhi negli occhi
Dave sente una specie di strano senso di soffocamento chiudergli la gola, ma continua comunque a guardare.
Arrivati a questo punto è bene che sappia come stanno le cose, una volta
per tutte

"Dove te ne vai così di fretta dolcezza?"
"Da Dave, mi sta aspettando"
"Oh, e non può aspettare ancora qualche minuto?"

Un'altro strattone porta Quinn ancora più vicino al bassista, ammesso che sia
possibile essere più vicini di com'erano solo pochi secondi prima, ed il tono roco e malizioso del bassista
fa stringere i pugni a Dave convulsamente


"Lui è qua fuori, lasciami andare Jeph"
"Posso aspettare"
"Aspettare cosa?"



E la domanda che esce dalla bocca di Quinn è la medesima che vortica senza
sosta nella testa di Dave

"Che tu ti stanchi del tuo nuovo giocattolo"



Dave stringe ancora di più i pugni, e può quasi sentire le unghia conficcarsi
nei palmi delle sue mani
Ha la tentazione di scappare, di correre via prima che Quinn risponda qualsiasi
cosa, perché ha troppa paura che quella risposta non gli piacerà.
Ma resta comunque in ascolto


"Dave non è un giocattolo"
"Non durerà, dolcezza"
"E perché no? Perché non sei tu?"
"Perché è solo un ripiego"


Come se si fosse improvvisamente svegliato Quinn si scrolla le sue mani di dosso e fa qualche passo indietro


"Lui mi piace davvero, e questo tuo atteggiamento, questo continuo giochetto
 che tu fai con me deve finire. Basta Jeph, è durato abbastanza, lasciami
 in pace, e lascia in pace Dave"
"Non durerà"

Ancora una volta si limita alla stessa frase di prima
Come se quelle due semplici parole fossero abbastanza per spiegare l'assurdità di tutta quella situazione.

"Io credo di si"


Le parole di Quinn gli arrivano dirette e limpide
Ed a Dave sembra che la sua gola si sia improvvisamente riaperta per permettergli di respirare
Si allontana senza ascoltare altro e si risiede nello stesso punto esatto di prima
Ha sentito abbastanza.


E la sensazione di benessere che si sente dentro non può essere scalfita nemmeno dal senso di colpa per
aver origliato, per non essersi fidato della parola di Quinn.
I suoi pensieri vengono interrotti dal saluto allegro di Dan.
Gli piace quel ragazzo, è aperto e onesto, a differenza di Jeph



Quinn li raggiunge poco dopo, i lineamenti del viso ancora un pò tesi per
la conversazione avuta con Jeph
Dan lo nota immediatamente, anche se non dice una parola.
Da un'occhiata veloce a Quinn e sorride a Dave, prima di sparire nel bus, lasciandoli soli


"Andiamo?"


Dave si alza in piedi e fa qualche passo avanti in silenzio, avvicinando il suo viso
a quello di Quinn e baciandolo con irruenza
Il chitarrista ricambia sorpreso e lo trascina ancora più vicino a sè, maledicendo
se stesso per aver bisogno di respirare, quando sono costretti a staccarsi
Osserva il moretto ancora leggermente meravigliato da quel gesto, ma Dave si
limita a sorridergli

"Andiamo"







Dan entra nel bus e posa immediatamente il suo sguardo su Jeph.
Non gli è sfuggita l'espressione negli occhi di Quinn, e può immaginare
che la colpa sia del bassista.
Quando molto tempo prima ha capito quello che c'era tra Jeph e Quinn
si è ripromesso di non immischiarsi
Ma adesso ha deciso di fare un'eccezione a quella regola, e di dire una
volta per tutte a Jeph quello che pensa di tutta quella storia
Si siede di fronte a lui al tavolino del bus, e Jeph gli fa un cenno del capo
a mò di saluto


"Jeph, sai penso che dovresti smetterla"
"Di fare che?"


L'occhiata fintamente sorpresa ed incuriosita del bassista non fa altro che accrescere la sua sicurezza



"Di giocare così con Quinn. Lascialo in pace, oramai è tardi, l'hai perso"
"Ma di che diavolo parli?"
"Lo sai di cosa parlo. Hai sempre sentito di avere dei diritti su di lui, e lui ha
 lasciato che tu lo pensassi, ma adesso è finita"
"Non so di che parli, io non ho perso proprio niente, io e Quinn non siamo
 mai stati insieme"
"Si, continua a raccontarti questa cazzata"
"E' la verità"
"No. La verità è un'altra. La verità è che ti sei scopato questo mondo e
 quell'altro, ma sei sempre e comunque tornato da Quinn"


Jeph tenta di accusare il colpo con la maggior noncuranza possibile, ma le
parole di Dan gli hanno comunque provocato una botta allo stomaco
Strano come gli sembrino assolutamente vere, anche se mai prima di allora
l'aveva pensata in quel modo
Non dice nulla, per paura che qualsiasi parola possa tradire questa sensazione.
Ma Dan ha capito lo stesso, e continua a parlare

"Forse sei sempre stato troppo vigliacco per ammettere quello che provi per
 lui, non hai mai tirato fuori le palle per prenderti quello che volevi veramente.
 Ma adesso è tardi, lascialo andare"

Jeph resta ancora qualche istante in silenzio, a pensare a quello che dovrebbe dire
Ma l'unica cosa che pronuncia è l'unica cosa che avrebbe dovuto tacere

"Non posso"
"Devi"



Il tono perentorio del batterista lo fa leggermente innervosire, non vuole che nessuno, neppure Dan, giudichi le sue scelte.
Così ancora una volta si trincera dietro quel tono sicuro e strafottente che usa sempre quando si tratta di Quinn


"Io sono sempre tornato da lui forse, ma anche lui è sempre tornato da me.
 Andrà così anche stavolta"


Osserva Dan alzarsi in piedi, senza che gli occhi dell'altro lascino mai i suoi


"Mi dispiace, ma penso che stavolta aspetterai per sempre"

 

Ha detto tutto quello che doveva dire, e un pò gli dispiace avergli aperto
gli occhi in quella maniera così cruda, ma arrivati a questo punto non c'era
altro da fare.






Le strade di San Diego sono assolate e calde, il vento soffia attraverso i finestrini
aperti, e diventa leggermente più fresco man mano che la macchina si avvicina
alla costa.
Il viaggio è piuttosto silenzioso, la radio accesa a volume bassissimo è poco più
di un sottofondo.
Quinn si sforza di tenere gli occhi sulla strada invece di osservare Dave al suo fianco.
Dave tiene la testa poggiata sulla spalla di Quinn ed è così silenzioso che il chitarrista
lo guarda di sfuggita ogni tanto per vedere se si sia addormentato.
La vista di una scogliera a picco sul mare li avvisa che sono arrivati a destinazione.
Gli occhi del moretto si spalancano un pochino.
Dave ama il mare.
Dove è nato lui,  nelle Sept-Iles, l’aria è sempre impregnata di quell’odore fresco
e salmastro
L’odore del mare è probabilmente il primo ricordo di cui ha memoria.
Da piccolo era un ragazzino molto timido, passava molto tempo da solo, e le scogliere
rosate di granito a picco sul mare erano un po’ il suo rifugio.
Il posto dove ascoltava la sua musica preferita sognando di poter fare un giorno la propria.
Il posto dove le sue dita hanno toccato un basso per la prima volta.
Purtroppo quando i suoi si sono separati e lui si è trasferito a Toronto non ha avuto più
molte occasioni per tornarci.
Scendono dalla macchina e Dave fissa il panorama davanti a sé leggermente emozionato
.
Stringe forte la mano di Quinn, mentre si avvicinano al mare.








Sempre grazie mille, davvero *__*


 MangakA_BakA

: Oh una nuova lettrice! Che bello! *_*
Sono contenta che ti piaccia! Che ne pensi del nuovo capitolo?

Xx_I’mJustAKid:
Ahh il tuo Jeph ne combina sempre di tutti i colori u.u
Meno male che c’è Dan che lo mette in riga! xDD
Qualcosina in più su di lui si è capita, no?

ColdBlood:
Ahah la minaccia nella scorsa recensione è servita? Mmh
Non tanto, Jeph è sempre uno stronzetto, ma Quinn resiste!! **

Ioamolacocacola: Ahah sei l’unica (a parte me) ad adorare il personaggio
di Jeph, lo odiano tutti xDD
Che ne dici del capitolo?

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Capitolo 13
*** The Beginning In The End ***


Angolino dell’autore: Allora girls, sono tornata! Avevo abbandonato un po’ questa storia
per dedicarmi alla Padge/Quinn, ma adesso il blocco è andato
ed entrambe le storie procedono, a differenza del mio studio per gli esami xD
Va beh vi ho fatto aspettare anche troppo, vi lascio leggere.
Hope you enjoy it ;D








The beginning in the end







Camminano silenziosi fino ad arrivare agli scogli, e si siedono l'uno
accanto all'altro
Il moretto osserva il mare con gli occhi grandi come farebbe un bambino.
E' una visione che lo emoziona sempre.
Il sole si riflette sull'acqua, che sembra quasi che brilli.
Respira per un pò l'odore del mare sentendosi come se fosse più semplice
prendere fiato.
Le dita di Quinn sono ancora incastrate tra le sue e lui non ha nessuna
intenzione di separarsene.
Come poco prima davanti al bus dei The Used si volta verso Quinn e lo bacia.
E' strano come vadano le cose a volte.
Mai in tutta la sua vita avrebbe pensato di trovarsi in una situazione come
quella, eppure ogni cosa che non riguardi Quinn adesso gli sembra futile
e senza importanza.
E non riesce più nemmeno ad avere paura, perché adesso sa.
Sa che Quinn tiene veramente a lui, e sa che entrambi faranno del loro meglio
perché le cose funzionino.

Passano l'intera giornata in giro per San Diego, restando sempre in prossimità
di quell’acqua limpida e di quell’odore salmastro.
Dave gli racconta del posto in cui è cresciuto, di quelle scogliere rosa a picco sul mare.
E  l’immagine del ragazzino introverso che era si delinea chiaramente davanti
ai loro occhi come se entrambi potessero vederlo.
Quinn lo osserva parlare, mentre ascolta il suo tono di voce cambiare continuamente di
intensità e le sue parole inframmezzarsi a piccoli scoppi di risa.
Senza volere gli tornano alla mente le parole che Dan gli ha detto tempo addietro, e si
ritrova a pensare che davvero in qualche modo Dave l’abbia salvato.
Era così abituato a vivere di emozioni costruite a tavolino per ottenere quello che voleva
che l’entusiasmo e la spontaneità del moretto aprono come una fessura di verità nel buio della menzogna.
E’ una piacevole sensazione di ritorno che lo scalda dentro.




Quando tornano all'area del Warped è già buio.
Quinn accompagna Dave fino al bus, e stavolta è lui a baciare il moretto.
Poggia le mani sui suoi fianchi e se lo tira più vicino, e Dave sorride contro
le sue labbra.
La temperatura è scesa notevolmente e si è alzato un vento fresco che fa salire
i brividi sulle braccia di entrambi, ancora scoperte.
David si stringe più vicino a Quinn e si alza sulla punta dei piedi per approfondire
il bacio.
Si stacca soltanto quando ha davvero bisogno di riprendere fiato.
Quinn fa un passo indietro e lo osserva, ancora preoccupato di esagerare, di fare
qualcosa di troppo.
Il moretto percepisce la tensione dell'altro, ed è stanco che le cose siano
sempre così complicate, che ognuno di loro debba sempre essere sull'attenti.
Si avvicina ancora una volta e gli sfiora appena le labbra, prima di incastrare
le loro dita e salire le scalette del bus.

"Che fai?"
"Vieni con me"

Il bus li accoglie buio e silenzioso.
Dave non riesce a vedere nulla, ma porta le mani davanti al corpo e fa un paio di
passi, ritrovandosi ancora tra le braccia di Quinn


"Dave, tu avevi detto che.."
"Lo so cosa avevo detto, ma non mi importa più"
"Non dobbiamo per forza farlo.. voglio che tu sia sicuro. Posso aspettare"
"Io non posso. Non voglio più aspettare"

Le labbra di Quinn sono calde, e Dave lo bacia a lungo e a fondo, facendo aderire completamente i loro corpi.
Il chitarrista si stacca dal moretto e mette alcuni centimetri tra di loro, e poi sente la tensione tornare.
Solo che stavolta non è la sua, è quella di Dave

“Puoi accendere la luce, per favore?”
“Non vuoi fare l’amore con me?”


Il tono della voce tradisce incertezza, può capirlo, ma spera che un giorno
sarà sparita completamente
Quinn la sente, quella sensazione nella testa che gli dice che sta arrivando qualcosa
di grosso, di profondo.
L’ha sentita identica e destabilizzante quando hanno fatto l’amore per la prima volta.
Non era pronto per accoglierla come lo è ora
Ed adesso che quella sensazione è tornata non ha intenzione di fare due volte lo stesso errore.
Lui vuole che ci sia abbastanza luce da poter vedere ogni cosa, da poter vedere Dave
E soprattutto desidera che Dave veda lui, che veda quella parte di lui che l’altra volta
non gli aveva mostrato

“Certo che si, ma voglio poterti guardare”

Dave annuisce, più tranquillo, e si allunga per accendere la luce lasciando comunque
una mano aggrappata a Quinn
Quando il buio è sparito si guardano per alcuni secondi, senza che nessuno dei due si muova, senza che nessuno dei due parli
Ma l’aria è satura di parole
‘fidati di me’ … ‘non deludermi ancora’
Queste frasi prendono consistenza fisica nell’aria che li circonda senza bisogno che
l’uno o l’altro le pronuncino a voce alta
Un nuovo bacio le cancella istantaneamente, e completamente.


 

Quinn lo spoglia lentamente e con una sacralità che non ha mai usato
con nessun’ altra persona
Dave è bello, ha la pelle chiara e profuma di salsedine e bagnoschiuma.
Lascia che il moretto lo spogli a sua volta, con movimenti un pò incerti
ma con una sicurezza nello sguardo che non ha mai visto.
Quinn fa due passi indietro e si siede sul divano, tirando Dave e facendolo mettere a cavalcioni su di sè
Lo bacia ancora una volta, godendosi il sapore del moretto, poi porta le dita davanti alla sua bocca
L'altro tentenna per un attimo, guardandolo con i suoi occhi grandi.

"Se non te la senti.."

Il moretto si limita a scuotere la testa, avvicinando la sua bocca alle dita
di Quinn e succhiandole piano, con gli occhi chiusi.
Li tiene ancora chiusi quando sente le dita di Quinn entrare delicatamente dentro di lui, una alla volta
Poggia le labbra contro quelle del chitarrista, respirandovi solo contro senza baciarlo per davvero,lasciando che lui lo prepari.
Quinn lo fa con calma, aspettando che sia l'altro a dirgli di essere pronto.
Quando Dave lo ferma poggia le mani sui suoi fianchi, invitandolo con quel gesto a sollevarsi leggermente, ed entra piano
dentro quel corpo caldo, facendo combaciare le loro fronti e lasciandosi andare ad un lungo gemito
Dave incrocia le sue braccia intorno al collo di Quinn, ed i suoi occhi hanno perso
la sicurezza che li riempiva poco prima


"Dave, vuoi che ci fermiamo?"
"No, solo.. non so bene cosa fare"
"Chiudi gli occhi, e muoviti"
"Non so come"
"Nel modo in cui ti viene, lasciati solo andare, verrà da sè"


Dave si ritrova ad annuire, chiudendo nuovamente gli occhi, tranquillizzato dalla
voce di Quinn che dice sottovoce il suo nome.
Si muove piano, cercando di trovare il modo migliore perchè entrambi provino
piacere
Quinn lo aiuta, poggiando le mani sui suoi fianchi e seguendo i suoi movimenti
Lascia che sia Dave a decidere il ritmo, ed il moretto si muove lentamente ed
a fondo, cercando continuamente le labbra dell'altro.
Il chitarrista lo sente tremare contro il suo corpo e si sforza di tenere gli occhi
aperti per guardarlo
Non vuole perdersi quello spettacolo meraviglioso
Dave è bellissimo, il sudore gli ha attaccato i capelli alla fronte, e le sue labbra
sono dischiuse ed arrossate, e lasciano uscire dei deliziosi suoni di gola
Ogni volta che il moretto si muove verso di lui sente i muscoli di entrambi tendersi di più
Quando sente che Dave è vicino all'orgasmo muove piano i fianchi in alto, finché
non lo sente tremare più forte contro di sè, e dire il suo nome
Dave si ferma per un attimo, godendosi quella sensazione di confusione e calore
che sembra riempire ogni più piccola parte del suo corpo
Non appena ha ripreso un minimo di lucidità si muove ancora una volta o due
sentendo Quinn venire dentro di sé
Il suo nome scivola lento tra i sospiri soddisfatti prima di trasformarsi in un
rilassato silenzio di intimità.
Lo ascolta silenzioso riprendere fiato attaccato alle sue labbra, e chiude gli
occhi per godersi quel respiro caldo
Quinn circonda tutto il suo corpo con le braccia e lo stringe più forte, più vicino.

"Stai bene?"


Il moretto apre gli occhi e lo guarda, ed entrambi si sorridono
Dave è quasi sicuro di essersi appena innamorato di Quinn.






Grazie. Grazie. Grazie *-*

Xx_ImJustAKid: Gli altarini sono venuti fuori, almeno in parte.. e forse ancora ce ne saranno xD
Il tuo Jeph non c’è nel capitolo, ma tornerà nel prossimo.. I promise!

Ioamolacocacola: Rieccoci qua finalmente! Ahah la tua idea dello spin-off è forte xDD
Che mi dici della coppia principale dopo questo capitolo? Ti piacciono di nuovo o tifi sempre per Jeph? xD

ColdBlood: Le tue parole sono state profetiche honey, ed i sesso è tornato!! xDD
Che te ne pare?
La reazione di Jeph arriverà.. in qualche modo xD

ChemicallyUsed: Hun è vero, Jeph è un perfetto Brian Kinney!! LOL
Lo sai che è deformazione professionale, non posso evitare il risvolto psicologico.
Ovviamente ce ne sarà dell’altro xD


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Capitolo 14
*** The same old fears ***


The same old fears




Quando Dave si sveglia il mattino dopo è solo, il letto è vuoto.
Chiude gli occhi e le immagini della sera prima gli appaiono nella mente senza che
lui le abbia realmente richiamate alla coscienza
Ricorda ogni momento da quando lui e Quinn hanno messo piede nel bus fino a che
non si sono addormentati nel bunk troppo piccolo di Dave
La scena gli sembra un pò troppo familiare, e sente come una strana stretta dolorosa
allo stomaco.
Restare in silenzio ad ascoltare i rumori del bus, pregando silenziosamente di non aver fatto due volte
lo stesso errore, sperando di sentire la voce  familiare di Quinn, ma non percepisce altro che silenzio.
Si alza dal letto cercando di contenere quella sensazione spiacevole di stupidità e dolore
Non è possibile che stia succedendo di nuovo, non adesso, dopo tutto quello che lui e Quinn si sono detti.
Scosta la tenda nera che separa le due aree del bus e praticamente si scontra col chitarrista, che lo prende
tempestivamente per i fianchi prima che Dave cada vergognosamente per terra.
Il moretto lo guarda ad occhi spalancati, con le braccia immobili e penzoloni come una
di quelle bambole di pezza.
Ci mette qualche secondo a realizzare di essere tra le braccia di Quinn, e quando lo fa gli
si stringe addosso il più possibile

"Perché sei vestito?"
"Perché dividi il bus con altre persone, mi pareva poco carino andarmene in giro nudo"
"oh"

Al chitarrista basta un attimo per percepire la sorpresa ed il sollievo di Dave.
Non può biasimarlo per aver pensato al peggio, ma non riesce nemmeno ad evitarsi di
rimanerci male

"Pensavi che me ne fossi andato?"
"No, io.. è solo che non c'eri quando mi sono svegliato.. scusami"
"Va bene Dave, capisco che non riesci ancora a fidarti completamente di me.. è ok"
"Mi fido.. mi dispiace Quinn.. io mi fido"

Dave lo guarda negli occhi ed il chitarrista può leggerci dentro tutta l'onesta di quella affermazione.
Annuisce soltanto in risposta, e lo coinvolge in un bacio umido che fa gemere il moretto
direttamente nella sua bocca.

"Adesso devo andare davvero però"
"Perché?"
"Io e Dan abbiamo un'intervista tra mezz'ora"
"Solo tu e Dan?"
"Si, ne abbiamo un paio oggi, ci siamo divisi. Io e Dan stamattina e Bert e Jeph nel
 pomeriggio"

Il nome di Jeph lo fa irrigidire immediatamente.
Non gli piace sentirlo, non gli piace ascoltare quel suono uscire dalla bocca di Quinn.
Cerca di dissimulare quella sensazione perché il chitarrista non se ne accorga.
Lascia che Quinn si allacci le scarpe e poi gli si stringe addosso ancora una volta, per fare
il pieno del suo profumo.
Il chitarrista ridacchia e ricambia la stretta, baciandolo ancora una volta sulle labbra e poi sul naso.

"Torno appena ho finito, ok?"
"Si"

Dave lo accompagna fino alla porta del bus ed aspetta che Quinn sparisca alla sua vista per richiuderla.
Pierre compare poco dopo, ridacchiando con quel fare un pò idiota che lo contraddistingue

"L'hai perdonato, a quanto pare"
"Si"
"Beh me ne sono accorto quando sono tornato ieri  e tu e lui eravate.. come dire.. impegnati"

Il moretto spalanca gli occhi, arrossendo immediatamente alla frase di Pierre.
Si porta le mani davanti alla faccia, in un vano tentativo di nascondersi, e di non vedere
l'espressione maliziosa del suo amico

"Tu ci hai.. visto?"
"Visto e sentito, e non solo io. Ho dovuto ubriacarmi per dimenticare"
"Oh cristo, c'eravate tutti?"
"No Seb no, per fortuna.. altrimenti credo che avremmo dovuto cercarci un nuovo chitarrista"
"Oddio, voglio morire"
"Credimi, ho avuto la stessa, identica reazione. Comunque le cose vanno bene, no?"
"Si, vanno bene. Solo.. "
"Cosa?"
"E' la faccenda di Jeph"
"Pensavo l'avessi perdonato"
"E' così, so che Quinn tiene a me. Ed io tengo a lui. Voglio che questo sia assolutamente
 chiaro anche a Jeph"
"Vuoi parlare con lui?"
"E' arrivata l'ora"
"Il mio ometto è cresciuto"


Dave gli dedica un sorriso ed un dito medio, prima di lasciare la zona giorno e buttarsi sotto la doccia.
Si prepara con calma, cercando di costruire nella sua mente un discorso per una conversazione che sa già che sarà spiacevole.



Raggiunge a piedi il bus dei The Used e bussa alla porta, ritrovandosi faccia a faccia col bassista.
L'espressione curiosa del più grande diventa immediatamente strafottente e canzonatoria
Dave lo detesta, pensa di non aver mai provato un'ostilità così profonda per nessuno prima di allora

"Quinn non c'è, mi dispiace"
"Sono venuto per te"
"Ti sei già stancato di lui? Vuoi farti un giro con me?"
"Piantala. Sono qui per parlare"
"E di cosa dovremmo parlare?"
"Di Quinn ovviamente"
"Davvero?"
"Si"

Dave si muove per salire le scalette del bus, ma Jeph lo precede per non farlo entrare, chiudendosi la porta
alle spalle e muovendosi di lato per scendere dal bus.
Il più piccolo si limita a seguirlo, le braccia incrociate al petto.
Jeph fa qualche passo in mezzo all'area bus, prendendo posto su uno dei muretti con una finta aria divertita sul viso.
Non si sta divertendo per niente, e quel ragazzino coraggioso e indisponente ha la capacità di irritarlo incredibilmente

"Non ho tutta la giornata. Se devi parlare fallo"
"Io e Quinn stiamo aggiustando le cose"
"Tu e Quinn?"
"Si"
"Lo dici come se foste una coppia"
"Lo siamo"
"Sei venuto per ricevere le mie congratulazioni?"
"Sono venuto qui per dirti che devi farti da parte"
"Devo?"
"Si, devi. Perché adesso Quinn ha un ragazzo, non puoi più trattarlo come un giocattolo.
 Devi fare un passo indietro perché lui non è più tuo"
"E sarebbe tuo?"
"Si"

Jeph si lascia andare ad una risatina ironica, senza mai distogliere gli occhi da quelli del
più piccolo.
Inclinato la testa di lato ed assottiglia lo sguardo, restando in silenzio per alcuni secondi, come a raccogliere le idee.
Quando parla ancora il suo tono di voce ha perso ogni traccia di divertimento, lasciando trasparire
solo ostilità, ed una specie di malcelato disprezzo.
Dave si chiede se Jeph abbia mai mostrato una qualsiasi emozione che non fosse falsata e
costruita ah hoc per la situazione

"Lo sai Dave, prima pensavo che tu fossi ingenuo. Ora comincio a credere che tu sia stupido"
"Scusami?"
"Tu pensi veramente di potermi cancellare dalla sua vita così velocemente?
 Io ne faccio parte da sempre, e sarò qui anche quando Quinn passerà al prossimo ragazzo"
"Non ci sarà nessun prossimo ragazzo"
"Forse no, forse tu sarai l'ultimo, ma non ti illudere, Quinn resta sempre e comunque mio"
"No, non lo è più"
"Davvero? Dimmi una cosa, nei lunghi mesi in cui noi saremo in tour chi ci sarà con lui?
 Ed in tutti i mesi in cui sarai tu ad essere in tour, ancora una volta, con chi starà lui?
"Non verrà a letto con te"
"Forse no, non adesso. Ma quanto credi che durerà questa castità auto-imposta?

Dave lo guarda ad occhi spalancati, perché non riesce davvero a credere che Jeph gli stia
dicendo tutte quelle cose.
Non c'è nient'altro che freddezza in quel sorrisino strafottente ed in quegli occhi che sembrano costantemente dargli dello stupido


"Non te ne frega niente di lui, è solo una questione di possesso, vero? Chi se ne frega se
 Quinn ne soffre"
"Fossi in te lascerei stare queste psicoanalisi spicciole, e sbagliate peraltro, e inizierei
 a chiedermi perché il tuo ragazzo, come lo chiami tu,  soffre per me. Fammi sapere quando troverai una risposta che ti soddisfa"


Jeph gli volta le spalle e si avvia nuovamente verso il suo bus, e Dave lo osserva allontanarsi
senza avere davvero la capacità di dire qualcosa, o di muoversi.
Quando arriva davanti alla porta il più grande tentenna un attimo, prima di voltarsi nuovamente verso il più piccolo.
E' abbastanza lontano da dover alzare il tono della voce
Così quando parla non solo Dave, ma anche le persone che circolano là intorno sentono le sue parole


"Sei solo un ripiego Dave, prima te ne accorgerai, meno ti farai male"



Jeph rientra sul bus senza più guardarsi indietro.
Non ha nemmeno idea da dove siano uscite quelle parole, e quasi gli è
dispiaciuto di essere stato la causa dell'espressione sul viso del moretto.
Ma vederlo così orgoglioso e preso da Quinn gli ha provocato una botta
allo stomaco, non ha intenzione di lasciare che un ragazzino appena
arrivato gli porti via quello che è suo.


Dave resta a fissare il bus dei The Used per dei minuti, senza riuscire a credere
davvero a quello che è successo.
E' andato da Jeph così sicuro delle parole da dirgli, ma lui ha fatto a pezzi
tutti i suoi discorsi senza battere ciglio, e la cosa che lo sconvolge è
che gran parte di quello che ha detto è la verità, o almeno potrebbe esserlo.





Quinn e Dan tornano dall'intervista prima di pranzo.
Il chitarrista decide di fermarsi a prendere qualcosa da mangiare al take-away,
e poi bussa alla porta del bus del moretto.
Dave lo saluta con un leggero bacio sulle labbra, strusciando il suo naso contro
quello dell'altro.
Pranzano insieme ai compagni di band del moretto, ma sono più che altro le
chiacchiere di Pierre a tenere banco.
Dave non apre quasi bocca, giocherellando col cibo nel suo piatto senza mangiare niente per davvero.
Quinn lo tiene vicino a sè, accarezzando le sue mani ogni tanto per cercare di
tranquillizzarsi, perché è chiaro che c'è qualcosa che non va.
Si rende conto che le cose non sembrano le stesse senza la parlantina squillante
di Dave e la sua risata cristallina.
E non è l'unico ad essersene accorto, perché Pierre gli lancia delle lunghe
occhiate interrogative a cui Quinn non sa bene cosa rispondere.
Si limita a scuotere la testa, non avendo la minima idea di che cosa sia successo.
Dopo pranzo decidono di spostarsi tutti sul divano, per ammazzare il tempo
guardando un film, ma Dave declina l'offerta e lascia la zona giorno.



Il moretto si stende nella semi oscurità del suo bunk, e chiude gli occhi, mentre
ascolta le voci dei suoi amici discutere su quale film sia meglio vedere.
Si sente esausto, ed ha paura di aprire il discorso su quello che è successo quella
mattina
Il fatto di essere andato da Jeph potrebbe far pensare a Quinn che non si fidi
di lui, e se anche lui non lo pensasse quel discorso aprirebbe tutta una serie
di questioni che il moretto proprio non si sente pronto ad affrontare.
Quinn lo raggiunge pochi minuti dopo, sedendosi sulla sponda del suo letto
e incastrando le mani tra i suoi capelli.
Il contatto delle sue dita fredde con la fronte di Dave è piacevole, ed il moretto
sospira leggermente, mantenendo gli occhi chiusi a godersi quella sensazione

"E' successo qualcosa Dave?"
"No, sto bene"
"Sei sicuro? Non mi pare"
"Sono solo un pò stanco"
"Vuoi che ti lasci riposare?"

Il moretto apre gli occhi e lo guarda
Il chitarrista si aspetta un rifiuto, o che l'altro gli chieda di dormire lì con lui
E Dave vorrebbe davvero farlo, chiedergli solo di stendersi vicino a lui e
cancellare quel sentimento di incertezza che sembra mangiarselo dall'interno
Ma non lo fa

"Si"

Quinn annuisce anche se non riesce a capire, e Dave interrompe il loro contatto
visivo chiudendo nuovamente gli occhi, scivolando in una specie di dormiveglia
ovattato che lo fa sentire immediatamente meglio, o quantomeno al sicuro.
Mentre si addormenta completamente pensa che può rimandare la questione, almeno per un pò
Il chitarrista resta a guardarlo finché l'altro non cede al sonno, poi non può
fare altro che raggiungere gli altri ragazzi
Ancora una volta la sguardo di Pierre trasuda domande a cui Quinn non ha una
risposta

"E' successo qualcosa Pierre?"
"Che ti ha detto lui?"
"Solo che era stanco,e voleva riposare. Si è addormentato"
"Aspetta che si svegli e parla con Dave"
"Allora qualcosa è successa, tu sai cos'è?"
"Non esattamente, e comunque se anche lo sapessi non dovrei essere io a dirtelo"
"Quindi non mi dirai niente?"
"No"


Pierre gli rivolge un mezzo sorriso, come per scusarsi.
Ma non vuole immischiarsi nella loro situazione, e il perché Dave sia andato
a parlare con Jeph, ed il che cosa si siano detti, non spetta a lui dirlo a Quinn.
Spera davvero che riescano una volta per tutte a sistemare le cose tra loro.
Gli piace Quinn, e quando sta con lui Dave sembra diverso
Dave è una di quelle persone sempre felici, in maniera costante e spesso
inspiegabile, ma Pierre lo conosce come nessun altro,e nessuno meglio di lui
può notare il cambiamento.
Poche persone riescono a cogliere la diversità dei suoi sorrisi.
Sono pochi i fortunati che possono conoscere il vero Dave.
Quinn ci riesce, ed è sorprendente, ma lui ce la fa.








Non dite che non vi avevo avvisato che Jeph sarebbe tornato! xD
Detto questo, grazie mille per le recensioni! *.*

ColdBlood: Honey, mi sa che avevi previsto bene! xD Jeph è tornato! E come al solito ci rimette Dave xD

ChemicallyUsed: Hun, so che ami i capitoli sdolcinati, ed ogni tanto ti accontento xD
Ma ti dovevi aspettare una reazione di Jeph, no? xD

Ioamolacocacola: Visto, il tuo Jeph è tornato! Fai ancora il tifo per lui?? Sono sicura di si, è sexy
così cattivo eh? xD

Jessromance: Ahah Jeph è troppo sexy, soprattutto quand’è cattivo, non trovi? Peccato che ci rimettano
Dave e Quinn quando lo fa xD

Xx_ImJustAKid:
Ti avevo promesso un capitolo pieno del tuo Jeph, eccoti accontentata.  Ma quant’è bravo
ad insinuare il dubbio in quel poverino di Dave? xD

Friem: Ahah in questo caso la tegola in testa a Dave porta il nome di Jeph xD
Che te ne pare? Ferisce eh? xD


 

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Capitolo 15
*** Break the chain ***



Break the chain







 

 

 

Dan capisce immediatamente che qualcosa è successa.

Lo percepisce nell'elettricità dell'aria che circonda Jeph.

Il bassista non sembra trovare pace, si muove continuamente

da una parte all'altra del bus senza realmente fare nulla.

Quinn non ha messo piede nel bus, ma Dan sa esattamente che si

tratta di lui

Ogni suo strano comportamento ha sempre a che fare con Quinn, per quanto Jeph si ostini strenuamente a negarlo.

Dan poggia il pranzo che ha portato per sè, Jeph e Dan sul tavolo e prende posto accanto al tavolo.

Per l'intero pranzo parlano esclusivamente lui e Bert, mentre

Jeph è perso completamente in chissà quale contorto pensiero

Il bassista mangia in fretta e si sposta nella zona notte, chiudendosi la tenda scura alle spalle.

Dan ha passato l'intero pranzo a fissarlo con quella sua espressione seria ed incuriosita, e prima che inizi lo snervante

terzo grado decide che sia meglio cambiare stanza.

E' solo un tentativo speranzoso, perché conosce troppo bene il

suo batterista, e sa che le domande arriveranno in ogni caso.

E' fondamentalmente annoiato dal dover dare costantemente spiegazioni del suo comportamento
E ad essere onesti ultimamente i motivi dei suoi comportamenti non sono chiari nemmeno a sè stesso.

 

 

Basta una manciata di minuti perché quello che aveva previsto succeda.

Dan lo raggiunge velocemente, prendendo posto ai piedi del suo

bunk senza chiedergli il minimo permesso.

Jeph si limita ad ignorarlo, anche se sa perfettamente che non

potrà farlo a lungo, Dan sa essere molto insistente quando vuole.

Ed il bassista lo conosce troppo bene, perfino i suoi silenzi

pongono delle domande e pretendono delle risposte.

 



"Allora, che è successo? O forse dovrei dire,che altro hai

 fatto?"

"Perché avrei dovuto fare qualcosa?"

"Perché so che è così, ti conosco"

"Ho fatto due chiacchiere col piccolo Dave"

"Cazzo Jeph, perché non lo lasci in pace?"

"E' stato lui a cercare me"

"E tu non aspettavi altro, no? Che gli hai detto?"

"Solo la verità"

"La tua verità. Non è detto che sia assoluta, sai?"

"Qual è il tuo problema? Non dovresti immischiarti"

"Io non ho problemi, tu ne hai uno, anzi più di uno"

"Si, ho un problema con Dave"

"No, tu hai un problema solo con te stesso"

"E so che mi dirai qual è, giusto?"

"Io ti voglio bene Jeph, ma quando si tratta di Quinn sei un

 vero bastardo. Lasciali in pace, lui sta con Dave adesso"

 

 

 



Dan fissa il suo amico dritto negli occhi,la sua voce ed il suo sguardo
trasudano tutta la serietà della questione.

E' quasi sicuro che Jeph non abbia realmente realizzato quello

che gli sta succedendo intorno, che si sia trincerato dietro

il solito muro di indifferenza perché pensa che le cose andranno

come sono sempre andate, che Quinn tornerà da lui.

Ma Dan sa che non è così, sa che Quinn non tornerà più indietro

perché ritornato quello di una volta, e Jeph gli ha fatto male.

Ma vuole bene al bassista, e sa anche che quando realizzerà per

davvero di aver perso la sua occasione sarà più sconvolto e spaurito di quanto
non lo sia mai stato, e vuole che non sia solo quando accadrà.

E sa anche che quel momento è adesso.

Deve esserlo

 

 


"Lui non tornerà più da te Jeph"

"Torna sempre da me"

"Non questa volta"

"Come fai a dirlo?"

"Perché è innamorato di Dave"

 

 

 


Jeph lo osserva senza capire esattamente.

Si è sempre chiesto come si faccia a dire che una persona è innamorata.

Si è sempre domandato se sia poi così diverso dal desiderio, e dal senso di possesso.

Dalla sensazione che quella certa persona ti appartiene, anche se non hai idea del motivo.

Sai che è così, e questo ti basta.

 

 

"Innamorato,mh? E' solo una parola come un'altra Dan"

"Una parola che ti riguarda molto da vicino"

"Sarebbe a dire?"

"Non importa che nome gli dai Jeph, è quello che tu provi per

 Quinn"

"Ma che dici.."

"Bene, quindi non ti importa del fatto che non lo avrai più,

 che non lo bacerai mai più, che non lo toccherai mai più?"

"Io.. ok smettila"

"Fa male?"

"Perché mi stai facendo questo?"

 

 

 


Dan fissa i suoi occhi in quelli di Jeph, e per la prima volta

da sempre l'amico ricambia quello sguardo.

Per la prima volta da sempre può leggere esattamente quello che

il bassista prova sulla sua faccia.

Jeph ha gli occhi più aperti del solito, e Dan riesce a vedere
la chiarezza che si fa strada nello sguardo dell'amico

Sapeva che prima o poi il muro sarebbe crollato, e gli fa male

sapere che i sentimenti di Jeph sono venuti fuori soltanto adesso, e per quanto
siano assolutamente veri probabilmente saranno inutili.

 

 


"Perché è necessario che tu capisca"

"Che dovrei capire?"

"Che l'hai perso ormai”

"No"

"Jeph.."

"Non dirlo.. ok? Non voglio ascoltarti"
“Quinn è felice con Dave, e se ci tieni a lui dovresti lasciarlo andare”
“Non dovrebbe essere felice con lui.. andiamo Dan, come posso vederlo
 felice con un altro?”
“E’ il minimo che tu possa fare dato che non hai mai fatto niente per renderlo
 felice tu.. adesso è troppo tardi"

 

 


Sa che Jeph si sta sforzando di fare propria questa nuova realtà e al tempo stesso
cerca di combatterla con tutte le sue forze.
Il bassista pensa a Quinn, all’appartenenza e alla possessività che gli hanno sempre
fatto credere che lui fosse suo
Ha sempre dato per scontato che fosse così.
La loro conoscenza, e la loro vicinanza sono così profonde e radicate nel tempo
e nella pelle che non ha mai pensato di dover fare dell’altro perché le cose
restassero così.
Non gli è mai importato che Quinn fosse di qualcun altro, di molti altri, perché
quello che c’è tra loro, i sorrisi, gli sguardi, i loro corpi attaccati e i loro respiri
Quinn non avrebbe mai potuto averli con nessun altro.
Jeph ha sempre pensato che fossero queste le cose da tenere a mente, alle quali
prestare attenzione.
Ha sempre pensato che fossero quelle cose a distinguere un rapporto da un altro.
Non le parole
Quelle sono solo sillabe che tutti conoscono, e che tutti possono dire senza difficoltà.
Anche se non sono reali, anche se non le pensano davvero.




“Che avrei dovuto fare Dan?”
“E’ una domanda retorica o vuoi scherzare?”
“Il fatto che non gli abbia mai detto ti amo o che non gli abbia mai imposto
 limiti significa che non tengo a lui?”
“Non ti importava se andava a letto con altri, e ci andavi anche tu, che avrebbe
 dovuto pensare?”
“No, non mi importava è vero, perché sapevo che quello che c’era tra noi
 era diverso”
“Diverso come Jeph? Cosa lo rendeva differente da tutti gli altri che ti scopavi?”
“E’ scontato che lo fosse, lui è Quinn, noi condividiamo le nostre vite da sempre.
 Il resto sono solo parole”
“Voi condividete le vostre vite come due amici, e poi ogni tanto scopate.
 Questo non è essere una coppia Jeph, è solo una situazione di comodo”
“E’ sempre stato molto più di questo”
“Peccato che tu te ne sia accorto solo adesso. Gli hai mai detto solo una volta
 che ti importava?”
“Sono sempre tornato da lui, questo significa qualcosa, no?”
“Jeph cristo, non puoi dare per scontate tutte queste cose, devi dirle perché
 l’altra persona le sappia, e per questo che l’hai perso”
“Basta così, non voglio parlarne più”
“Già, è questo il tuo problema”
“Piantala. Vado a farmi un giro”



Dan lo osserva alzarsi ed avvicinarsi alla porta senza nemmeno prendere la felpa.
Sa che dire tutte quelle cose ad alta voce non è stato facile per Jeph, e sa che
ascoltare tutto quello che gli ha detto gli ha fatto male.
Dan ha visto gli occhi di Jeph trasformarsi di minuto in minuto, man mano che la
realtà delle cose veniva progressivamente fuori disegnandosi davanti ai suoi
occhi.
E l’ha lasciato sorpreso, e sconvolto, perché nel profondo della sua mente
ha sempre pensato che lui e Quinn sarebbero stati insieme. Per sempre.


Strano come le cose che non dici siano peggiori di quelle che dici.


Strano come il silenzio sia più pesante delle parole.




 

 

 




Dave apre gli occhi solo verso sera, quando Pierre va a svegliarlo per prepararsi per la serata

Ha dormito l'intero pomeriggio, ma si sente esausto ugualmente.

Quinn è rimasto ad aspettarlo sul bus per tutto il tempo, ma Dave non se la sente di affrontare quel discorso adesso, quindi

gli concede un saluto impacciato, e si tiene occupato preparandosi per la serata, senza che gli occhi del chitarrista

lo lascino un attimo.

 

Quinn riesce a vederlo solo dopo lo show, ma l'umore di Dave non è cambiato per nulla.

Ancora una volta si isola dagli altri, si spoglia velocemente e prende posto

a letto, sperando che Quinn lo lasci da solo ancora una volta.

Ma il chitarrista non è dello stesso avviso, attraversa la tenda nera che divide

il bus in due e raggiunge il letto dell'altro.

Si toglie le scarpe e fa in modo che Dave si sposti più vicino al muro, stendendosi accanto a lui

 

"Che fai?"

"Dormo con te"

"Perché?"

"Perché sono stata via tutta la mattina, e tu hai dormito tutto il pomeriggio, e

 sento la mancanza del mio ragazzo"

 

Dave chiude gli occhi e si poggia contro di lui, godendosi l'odore della pelle di

Quinn, ed il suo calore

Non dura a lungo, tutta quella situazione non lo fa sentire a suo agio, si sente
confuso e triste, e non sa come potrà mai riuscire a spiegarlo a Quinn

Quando inizia a muoversi continuamente, agitandosi senza sosta il chitarrista sospira soltanto, aspettando
che il moretto si decida a dire qualcosa, ma evidentemente l'altro non ne ha nessuna intenzione, e Quinn
non ha intenzione di passare la notte in quel modo assurdo

E' evidente che qualcosa non va, e se Dave non vuole aprire il discorso non può

far altro che iniziarlo lui

 


"Ok. Dave fermati, è come dormire con l'uragano katrina"

"Scusami"

"Vuoi che me ne vada?"

 



Dave si chiede se davvero desidera che Quinn se ne vada, se sarebbe tutto più

facile se lo lasciasse andare e rimettesse la sua vita in un binario di vaga normalità

Ma non è quello che vuole, perché l'idea di stare senza Quinn gli sembra tutto

tranne che normale, e non vuole che le parole di uno stronzo arrogante rovinino

quello che c'è tra lui e Quinn.

Perché se glielo lasciasse fare la colpa sarebbe sua, e non di Jeph

 

"No, non voglio"

"Dimmi cosa c'è che non va"

"E' solo.. la faccenda di Jeph"

"Che centra lui adesso?"

"Io sono solo un ripiego per te?"

 

Quinn si stacca dal suo corpo e si mette a sedere, e Dave fa lo stesso, portando

i suoi occhi all'altezza di quelli dell'altro.
Riesce a vedere la sorpresa negli occhi di Quinn, e riesce a leggervi perfettamente
di averlo ferito.

 

"Stamattina andava tutto bene, e adesso mi fai questa domanda. Queste non

 sono parole tue Dave"

"Io.. sono andato a parlare con Jeph"

"Cosa? Ma perché l'hai fatto?"

"Volevo dirgli di stare lontano da te"

"Pensavo che fosse chiaro che non c'è più nulla tra me e lui"

"Lo so, ma lui ha detto che sono solo un ripiego"

"E tu gli credi?"

"Io.. no, non gli credo"

"Ascolta, posso capire che tu non ti fidi ancora completamente di me, me lo

 merito, sono stato un vero stronzo. Ma devo sapere se prima o poi potrai farlo,

 perché altrimenti è meglio finirla subito"

"Non voglio. So che è finita da parte tua, ma lui prova ancora qualcosa per te"

"Lui non ha mai provato niente per me, è solo un gioco per lui. E poi Dave, che ti

 importa? Lascia che dica quello che vuole. Non andrò di nuovo a letto con lui"

"Lo so"

"Ne sei sicuro?"

"Si. Mi dispiace, ho solo.. paura"

"Non devi. Io sono qui, no? con te"

"Lo so, solo che.. ci sarà sempre un legame tra voi, e questo mi fa stare male"

"Se ti aspetti che io diventi indifferente nei suoi confronti, beh non succederà

 mai, resta sempre uno dei miei migliori amici. Questo non posso cambiarlo

 Dave, e nemmeno lo voglio"

"Lo so, scusami"



Quinn gli sorride per tranquillizzarlo, e prende il moretto per la vita trascinandoselo
più vicino.
Dave si rilassa immediatamente
Non vorrebbe sentirsi così insicuro, gli fa male, e fa male a Quinn.
Ma non riesce a togliersi dalla mente che ci sono dei legami che non possono essere
scissi, e lui dovrà sempre fare i conti con l'ombra opprimente di Jeph.
Non può farci niente, deve solo fidarsi, e credere che il suo legame con Quinn sia più
forte.
Ha davvero bisogno che sia così.

 

 









ChemicallyUsed
: Vero hun, in questo capitolo si vede bene che Jeph non è cattivo.
Sta solo difendendo nel suo modo malato quello che ama xD
Quinn ha provato a chiarire le cose con Dave.. ma non è facile poverino.

Jessromance: Ihih sexy Jepha cattivo eh? *ç*
Ho capito che tifi per lui! Cattiva! xD


ColdBlood: Honey, Jeph ci è andato giù pesante in effetti, ma in questo capitolo forse
si vede meglio che non è veramente cattivo, è solo idiota xD
Quinn ha provato a darsi una mossa parlando con Dave.. chissà se farà lo stesso
con Jeph xD

Friem: Mi auguro che qui ci sia qualche risposta alle tue domande.
Jeph ha una visione piuttosto distorta delle relazioni, ma ce l’ha, e forse adesso è
più chiaro il suo attaccamento per Quinn. Che ne dici?

Xx_ImJustAKid: In effetti hai ragione.. Jeph è una specie di prova, di test per
loro due.. ma alla fine è anche molto di più, perché non lo potranno mai superare
del tutto dato che farà sempre parte della vita di Quinn.
P.S. = La citazione degli Atreyu *-*

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Capitolo 16
*** The end in the beginning ***







The end in the beginning








Dan aspetta pazientemente che Jeph faccia ritorno nel bus.
Si augura, senza sperarci troppo però, che la verità di Jeph non metta in moto
qualcosa di più grosso di quello che sta succedendo al momento.
Sa esattamente che la chiacchierata del bassista con Dave in qualche modo farà
esplodere quella specie di polveriera sulla quale sono adagiati da un bel pò.
Da un lato lo spera.
Spera che Quinn chiarisca una volte per tutte la sua situazione con Jeph,perché questa incertezza perenne
non fa bene a nessuno, e rischia di mandare all'aria il suo rapporto con Dave.
Dall'altro lato lo teme.
Perché non ha idea delle conseguenze che un discorso a viso aperto tra Quinn e Jeph potrebbe innescare.
Ma Dan è più che sicuro che almeno uno di loro, molto più probabilmente entrambi, si faranno del male.
E lui non può fare un accidenti per evitarlo, può solo essere lì nel momento in cui
accadrà, per offrire il suo sostegno.






Jeph cammina per l'area bus senza avere nessuna meta, l'unica cosa che desidera
è uscire da quel posto pieno di parole e verità scomode.
L'aria è ancora piuttosto fresca di sera, nonostante la temperatura si alzi notevolmente di giorno.
Il vento muove i suoi capelli che stanno diventando un pò troppo lunghi.
Dovrebbe tagliarli.
Dovrebbe fare una quantità di cose che non riesce a portare a termine, e ci sarebbero almeno
un migliaio di cose che non avrebbe dovuto fare in vita sua

Sta provando a pensare a quello che Dan gli ha detto, ma ogni singola parte del suo cervello rifiuta quell'idea.
La verità è uscita dalle sue labbra come probabilmente non era mai accaduto in tutta la sua vita
E gli sembra tutto un'enorme stronzata
E' innamorato di Quinn, lo è sempre stato..
Com'è possibile che niente di tutto quello che è successo in quegli anni l'abbia spinto ad ammetterlo con sè stesso?
E'sempre tornato da Quinn, perché è sempre stata la sola persona in grado di farlo sentire apposto con sè stesso, stabile.
Però non si è mai preso la briga di fare lo stesso con lui.
Ha preso quello che voleva, il meglio che Quinn poteva dargli, e non ha mai restituito niente in cambio.
E Dan ha perfettamente ragione, che cosa si aspettava che Quinn facesse?
Ha cercato qualcuno che gli desse quello di cui aveva bisogno.
Eppure non può credere che le cose debbano davvero andare così
Non può pensare che sarà qualcun altro a dare a Quinn quello che gli serve.
Non deve andare così






Quando il bassista rientra fuori il cielo è già scuro, le luci del bus sono accese.
Dan e Bert sono sul divano, a guardare quella che sembra una puntata di Lost.
Jeph li supera senza dire nulla e raggiunge le cuccette.
Dan osserva il suo amico, si sente in mezzo a due fuochi, e si sente anche una merda.
Sa che è necessario che Quinn vada avanti con la sua vita, se lo merita cazzo.
Ma sa anche che adesso che tutto è venuto fuori, adesso che Jeph si è esposto
questo gli fa male, ed è stato lui a costringerlo ad esporsi.
Ma quanto avrebbe potuto ancora sopportare Quinn?
Raggiunge il bassista nella zona notte, sotto lo sguardo incuriosito di Bert
La voce di Jeph lo raggiunge ancora prima che abbia varcato la soglia, tanto si aspettava che sarebbe arrivato.

"Non voglio parlarne più"
"Mi dispiace"
"Ok, mi spiego meglio. Non voglio parlare con te"
"Puoi farlo, se ti fa sentire meglio. Puoi prendertela con me anche se io non
 centro nulla"
"Sei tu che mi hai detto quelle cose, potevi tenerti per te i tuoi pareri e i tuoi
 consigli, ma no, proprio non ti riesce, vero?"
"Perché pensi che non sarebbero venute fuori comunque quelle cose? Quanto
 tempo ancora volevi nascondere la testa sotto la sabbia? Mi sono solo
 comportato da amico"
"Da amico di Quinn o da mio amico?"
"Andiamo, questa è una stronzata, lo sai anche tu. Adesso devo scegliere se
 essere amico di Quinn o tuo? E' un'assurdità"
"Però sei dalla sua parte"
"Perché voglio che sia felice? Tu non lo vuoi?"
"Non con lui"

Il suo tono di voce è basso e ostile, ma non c'è traccia di quella stessa ostilità
nel suo sguardo.
I suoi occhi dicono più di quello che la sua bocca può pronunciare
Come se lo pregassero di rassicurarlo, di dirgli che non è ancora tutto perso.
Sarebbe una bugia.


"Lo so.. mi dispiace"
"Ma non deve andare per forza così, no?"
"E come ti aspetti che vada a questo punto?"
"Siamo io e Quinn.. non possiamo finire così"
"Non ti piacerebbe quello che ho da dire"
"Allora non dirlo. Ti prego."

E quel 'ti prego' fa capire a Dan che non ha bisogno di dirlo.
Non deve dire a voce alta che lui e Quinn sono già finiti.
Jeph sa.









Quando il mattino dopo Quinn si sveglia David sta ancora dormendo attaccato
a lui.
Il chitarrista lo guarda nella penombra della cuccetta, la tenda è quasi del tutto
tirata fa entrare appena la luce di fuori.
Il moretto dorme con uno strano broncetto sul viso, i capelli scomposti attorno
al viso lo fanno sembrare più piccolo
Quinn lo guarda perfettamente sveglio, e per la prima volta dopo tanto tempo
sa quello che deve fare.
Sa che il motivo per il quale David si sente così insicuro è lui.
Ed è solo lui che può mettere fine a quella cosa.
Aspetta in silenzio che il moretto si svegli, giocherellando con qualche ciuffo
scuro dei suoi capelli
Si accorge che è sveglio dal modo in cui il respiro del più piccolo è cambiato,
anche se i suoi occhi sono ancora chiusi.
Infila la mano libera sotto la t-shirt leggera che Dave usa per dormire, tamburellando le dita
sui suoi fianchi facendogli un leggero solletico, mentre Dave si sforza di non ridacchiare


"Lo so che sei sveglio"
"Non è vero"
"Allora perché rispondi?"
"Sono sonnambulo"
"Sei bugiardo"


Il moretto scoppia definitivamente a ridere, mentre Quinn aumenta il suo solletico, trascinandoselo addosso.
Dave abbassa la testa per baciare il biondino sotto di sè, prima a fior di labbra
poi più profondamente.
Spera che i suoi amici siano usciti perché l'unica cosa che vuole in quel momento
è fare l'amore con Quinn
Ma il chitarrista non sembra dello stesso avviso, perché interrompe il bacio per
lasciargliene uno molto più casto sulla punta del naso, e fa in modo che si sposti
per mettersi seduto.
Non è che non desideri Dave, lo vuole sempre
Ma ha deciso che la prossima volta che lui e il moretto faranno l'amore non ci
saranno più questioni in sospeso a rovinarlo.

Nessuna situazione incerta che possa spaventare o ferire Dave.


"Devo andare piccolo"
"Come? Ma avevi detto che oggi era una giornata libera"
"Lo so, ma c'è qualcosa che devo fare"
"Adesso? Ma è presto"
"E' importante"
"Già, più di me a quanto pare"

Sono esattamente queste le situazioni che Quinn non vuole che si ripetano mai
più, perché Dave dev'essere sicuro che tutto il suo tempo ed i suoi pensieri
siano per lui, e non è così, non ancora.
Il chitarrista si volta per prendere delicatamente il viso di Dave tra le sue mani,
per fare in modo che lo guardi

"E' per noi che devo fare questa cosa"
"Per noi?"

Quinn si limita ad assentire col capo, fissando il moretto dritto negli occhi.
E sa che Dave ha capito.. che si sta sforzando di capire.
Sa che sta provando a fidarsi di lui anche se Quinn non gli sta dicendo tutto.
E dopo tutti gli sforzi di Dave il minino che possa fare è mettere fine a tutta
quella storia, e dargli la sicurezza che merita

"Ok"

Dave dice solo questo, senza chiedere nessun altro chiarimento.
Non ne ha bisogno, perché ha capito perfettamente qual è la cosa che
Quinn deve fare.
Deve parlare con Jeph, perché è l'unico che ha il diritto di avere un confronto
con lui, e l'unico che può decidere come deve andare.
Dave l'ha sempre saputo, ma non spettava a lui dirlo a Quinn
Sapeva che ci sarebbe arrivato da solo, quando fosse stato pronto.


Lo osserva infilarsi le scarpe e si stende nuovamente tra le lenzuola, mentre l'altro si china a dargli un bacio.
Pochi secondi dopo è solo.. ed aspetta.
Deve solo aspettare.




Quinn cammina per l'area lentamente, godendosi l'aria ancora fresca ed il relativo
silenzio data l'ora abbastanza mattiniera, e dato che la maggior parte del partecipanti al festival
a quell'ora sono ancora a letto, a smaltire tutto quello
quello che hanno bevuto la sera prima.
Tenta inutilmente di costruire nella sua testa un discorso, e di farsi passare
la sensazione di rabbia che si sente dentro, perché Jeph ancora una volta sta
giocando con la sua vita, e lui ha sempre lasciato che lo facesse.
Ma adesso ha troppo da perdere, ha trovato qualcuno che tiene veramente a lui,
come Jeph non ha mai fatto, e non ha intenzione di lasciare che l'altro lo rovini, solo per un capriccio.

Quando apre la porta del bus le voci provenienti dal televisore lo informano
che i suoi compagni sono svegli.
Gli occhi di Dan si posano immediatamente su di lui, così come quelli del bassista.


"Potreste lasciarmi un attimo da solo con Jeph?"










Grazie mille girls, e scusatemi per l’attesa, ma è un periodaccio purtroppo.


Lost In Camden Town: Grazie per i complimenti, sono contenta che ti piaccia!
Si la coppia è un po’ strana, ma io ho la passione per le coppie alternative xD
Spero che troverai il tempo di farmi sapere ancora che te ne pare!

Friem: Sei una delle poche che non crede nell’amore di Quinn per Dave xD
Onestamente, come sempre, saprò anch’io come stanno le cose solo quando mi
troverò a scriverle xD
Per adesso si prospetta un’incontro tra Jeph e Quinn.. chissà..

Xx_ImJustAKid
: A quanto pare anche Quinn è della tua stessa idea.
Lui è l’unico che può mettere la parola fine alla faccenda di Jeph… ma chissà
se lo farà xD

ColdBlood: Nessun cliché honey, hai centrato perfettamente il punto.
Jeph e Quinn non si sono mai parlati per davvero, magari se l’avessero fatto le cose
adesso sarebbero diverse.. Però ora stanno per parlarsi, cosa credi che succederà?

Jessromance: Ahah ecco il punto, vuoi tu Jeph!! Cattiva! U.U
Hai ragione, si sente la mancanza di Bert, ma in questa storia non ha grandi ruoli.
Ne avrà nella Padge /Quinn però.. meglio di niente, no? xD







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Capitolo 17
*** These are my final words, to you. ***



Angolino dell'autore
: Salve girls.. siamo arrivate quasi alla fine.
Questo è il penultimo capitolo.
In realtà potrebbe essere considerato l'ultimo per certi versi, ma il prossimo
sarà un "mettere apposto" gli ultimi pezzettini rimasti.
Mi ero affezionata a questa storia, e ovviamente alle dinamiche di relazione
che conteneva..
sadness..
Ma don't worry.. non vi libererete di me xD





These are my final words, to you.






Dan non può fare a meno di osservare preoccupato il chitarrista, mentre Bert fa vagare
il suo sguardo da Jeph a Quinn, senza capire un accidenti di cosa stia succedendo.
Gli occhi di Quinn restano immobili su Jeph, e nessuno dei due amici
accenna a muoversi, perché l’elettricità della stanza è tanto forte da immobilizzarli.
Quinn si schiarisce la voce, fermo.
Non ha intenzione di dare nessuna spiegazione, non in quel momento.
Rivolge solo il suo sguardo a Dan


“Per favore”

Il tono è perentorio, il tono di chi pone una richiesta che non vuole essere tale.
Una richiesta che è più un ordine insindacabile.
Dan vede sul viso di Quinn una sicurezza che non ha mai visto prima di allora.
Fa un cenno del capo a Bert, ed entrambi lasciano il bus in silenzio.


Jeph non riesce a staccare i suoi occhi da Quinn.
Non ha mai avuto dubbi che quel momento sarebbe arrivato.
Ci ha pensato.
Ha pensato fino allo sfinimento a cosa avrebbe dovuto dire al chitarrista, mentre le
parole di Dan continuavano a vorticare nella sua mente.
Ma adesso Quinn è proprio davanti a lui, ed i discorsi e le parole sfuggono, annullate
dagli occhi che non smettono di percorrere la figura di Quinn.
L’altro non sembra accorgersene.
Non vede la sua difficoltà, o forse la scambia semplicemente per disinteresse.
Non può vedere le centinaia di cose che il bassista ha in testa, non può vederle
scontrarsi, e combattere l’una con l’altra, e sanguinare.


"Che cosa credevi di fare dicendo quelle cose al mio ragazzo?"

Il chitarrista rimarca con più forza l'ultima parte della frase, mettendo immediatamente
in chiaro di cosa stanno parlando, e di quanto sia importante Dave, nel caso l'altro non l'avesse capito.
Jeph se ne resta immobile senza dire nulla, e l'altro lo prende semplicemente
come un invito a continuare.

"Tutto questo deve smettere, stai giocando con la mia vita. Nessuna meraviglia,
 l'hai sempre fatto. Ma adesso stai giocando anche con quella di Dave, e non ne
 hai nessun diritto"


Ancora una volta Jeph resta in silenzio.
Ripensa a tutti i discorsi che si era preparato, a tutte le cose che si era ripromesso di dire in quel momento.
Si dice che Quinn ha ragione
Si è detto che non vuol essere la causa dell'infelicità dell'altro,  o almeno non vuole esserlo ancora una volta.
Si è detto che deve lasciarlo andare, se non nella realtà perché non è suo, almeno nella sua testa.
Si è detto che Dave sembra un ragazzo apposto, e che si può vedere da lontano un miglio
che è innamorato di Quinn
Si è detto, ancora, che è troppo tardi, e non può più cambiare le cose.
E vorrebbe dire tutto questo, ma dice solo 'mi dispiace'


"Di cosa ti dispiace?"
"Di tutto credo"
"Ieri quando hai parlato con Dave non eri molto dispiaciuto"
"E' venuto lui da me"
"E pensi che questo ti autorizzasse a dirgli quelle cose?”
“Non lo so..”
“Non riesco a capire, perché adesso? Non ti è mai importato un cazzo di me”
“Questo non è vero, e lo sai”
“Giusto, noi siamo amici. Ma da tutti gli altri punti di vista non ti è mai interessato.
 Non hai mai voluto che diventassimo qualcosa di più di quello che eravamo, una
 scopata occasionale”
“Era molto diverso da come lo stai dicendo tu”
“No, non lo era. Io ero solo quello da cui tornavi quando avevi finito tutte le altre
 opzioni, e poi te ne andavi ancora, a scopare chissà dove, chissà con chi”
“Mi dispiace”
“Lo sai Jeph, non è neanche tutta colpa tua, perché io te l’ho lasciato fare.
 Sono sempre rimasto lì come un idiota ad aspettare che tu tornassi e mi lanciassi
 qualche briciola. Ma questo giochetto deve finire, anzi, finisce adesso”


Il chitarrista lo fissa negli occhi senza aggiungere altro, ed è ferito e arrabbiato
per il muro di silenzio che si trova davanti, sempre di più.
E Jeph vorrebbe davvero dirgli tutte quelle cose che aveva pensato di dirgli, vorrebbe
davvero fare la cosa giusta, almeno per una volta.
 Ma Quinn è lì, davanti a lui.
E’ solo a pochi centimetri eppure è lontanissimo.
E Jeph non vuole che le cose vadano così
Non vuole che Quinn sia lontano, non vuole che sia di un altro.
Semplicemente quell'idea lo fa sentire distrutto, lo fa sentire senza speranza.

"Non è così semplice Quinn"
"Tu vuoi davvero farmi male in tutti i modi Jeph..perché? Cristo io non me
 lo merito"
"No, io non voglio più farti male"
"Invece vuoi, perché adesso che ho trovato qualcuno che mi ama, qualcuno
 che mi da quello che tu non mi hai mai dato, stai facendo di tutto per
 rovinarlo. Cazzo dovresti essere felice per me. Non sei stato capace di essere
altro, cerca di essere almeno un amico decente"


Quinn gli volta le spalle e si dirige alla porta, deluso, ancora una volta, anche se
non sa bene perché.

"Resta con me"


Il chitarrista si ferma immediatamente, non solo per le parole, che comunque
l'hanno shoccato, ma per il tono di voce di Jeph.
Dentro c'è una paura, ed una tristezza, che Quinn non ha mai sentito.
Si volta a guardarlo con gli occhi leggermente spalancati, non sapendo bene
che significato attribuire a quella frase.
Jeph gli si avvicina piano, e Quinn non riesce a muoversi perché l'espressione
sul suo viso lo fa sentire immensamente confuso.
Sembra quasi il Jeph di una volta, di quando erano solo dei ragazzini.
Quando ancora riusciva a leggere quello che gli passava per la mente solo
guardandolo in volto

"Cosa?"
"Resta con me.. solo io e te, nessun'altro, nessun giochetto. Mai più"
"Come.. come puoi dirmi questo.."
"Perché io ti amo"



Jeph è più vicino adesso, vicino a tal punto che Quinn può sentire il suo respiro
che gli si infrange addosso.
E sa che gli sta dicendo la verità, non è mai stato più sicuro di nulla in vita sua.
Lui sa, e non può evitare che gli occhi gli si riempiano di lacrime.
Lacrime che rimangono incollate agli occhi ma che non cadono.
Quinn stringe forte i pugni perché non succeda, mentre cerca di mettere ordine
in quella selva di pensieri e sensazioni che l'hanno shockato e ferito come
un colpo di proiettile.
Si sente come se la stanza stesse girando, come se tutto intorno a lui girasse
a velocità raddoppiata.
Jeph lo osserva mentre sente il proprio respiro diventare pesante, come se avesse corso.
Prega solo che l'altro dica qualcosa, che non sia troppo tardi.

"Quinn.. ti prego"

Il bassista porta le mani davanti a sè e le poggia sulle braccia di Quinn.
Ha bisogno di un contatto, ha bisogno che l'altro sia vicino, così annulla
ancora qualche centimetro tra di loro.
Quella vicinanza improvvisa e quel tocco leggero hanno il potere di scuotere
un pò il più piccolo

"Perché adesso Jeph? Perché solo adesso?"
"Non è solo adesso Quinn, è sempre. Non ritornavo da te perché avevo finito
 le opzioni, ritornavo da te perché tu eri l'unico che amassi"

Le guance di Quinn si bagnano di quelle lacrime che lui aveva con tutte le sue
forze cercato di trattenere.
Non riesce a parlare per quanto forte ci provi, così si limita a fare un passo
indietro.
Le mani del bassista lo lasciando andare docili, ricadendo ai lati del suo corpo come senza vita.
Jeph sa che cosa vuol dire quel passo indietro, conosce il suo Quinn meglio di
chiunque altro in quel mondo.
Abbassa la testa per non guardarlo lasciare il bus.
Ma il rumore della porta che si chiude lo raggiunge lo stesso.
Per quanto ci provi non si può fermare il rumore.




Dan tiene gli occhi sul bus per tutto il tempo, seduto su quel muretto dal quale
non è riuscito ad allontanarsi, troppo preoccupato di qualsiasi cosa stia succedendo là dentro.
Bert è seduto quieto accanto a lui, nessuna parola è uscita dalla bocca del cantante da quando sono usciti.
Nessuna domanda o richiesta di spiegazioni.
Il batterista ne è meravigliato, ma decide di rispettare questo silenzio.
La porta del bus che si apre attira l'attenzione di entrambi, facendo scattare in piedi Dan
Ne esce solo Quinn, ha l'aria sconvolta e spaurita come se non sapesse esattamente dove stia andando.
Entrambi lo raggiungono, e Dan lo intercetta prendendolo per un braccio perché
ha come l'impressione che non li abbia nemmeno visti.
Basta questo semplice tocco a farlo crollare, mentre trova rifugio tra le braccia
di Dan.
Il batterista lo abbraccia, mentre i suoi occhi incontrano quelli di Bert, e poi si
spostano a guardare il bus.
La situazione dentro non dev'essere migliore di quella che c'è fuori.
La voce del cantante lo raggiunge bassa che riesce a malapena a sentirla, ma è come una manna dal cielo

"Vado da Jeph"


Dan annuisce col capo e lo osserva sparire dietro quella porta nera.


Il bus è silenzioso e c'è poca luce.
Jeph è seduto sul divano, le mani incastrate l'una con l'altra sotto il viso
La testa alta e gli occhi fissi a guardare davanti a sè, senza veramente vedere
nulla.
Bert si siede accanto a lui senza aggiungere nessuna parola a quel  silenzio
Non è un tipo che parla molto in questi casi, e non pensa che ci sia molto
che potrebbe dire.
Si limita a poggiare una mano sulla spalla di Jeph ed a stringere leggermente, perché l'altro senta che è lì accanto a lui.
Che è lì per lui.
Gli occhi di Jeph si chiudono per un attimo a quel tocco, e poi si riaprono lentamente, nemmeno lui parla.
Entrambi sanno che va bene così



Dan porta Quinn fino al muretto dove fino a poco prima era seduto.
Il chitarrista ha smesso di piangere ma continua ad avere quell'espressione
che fa stringere il cuore a Dan.

"Quinn.. parlami"
"Non è giusto"
"Cosa non è giusto? Che ti ha detto Jeph?"
"Ti amo, mi ha detto ti amo"

Non è una sorpresa per Dan.
Sapeva che sarebbe successo, e nonostante il risultato non riesce a biasimare Jeph per averlo fatto.
Per aver provato qualsiasi cosa per tenerlo con sè, era giusto così.

"Mi ha detto che è sempre stato innamorato di me.. perché adesso Dan?"
"Ascolta, lo capisco che tu sia sconvolto.. ma fino a che punto lo sei?"
"Che vuoi dire?"
"Voglio dire che se provi ancora qualcosa per Jeph, qualsiasi cosa, devi alzarti
 e salire su quel bus in questo istante"
"Pensavo che ti piacesse Dave"
"Adoro Dave, mi piace moltissimo. E' per questo che te lo sto dicendo, perché
 non si merita di essere preso in giro"

Dan lo osserva scuotere la testa, mentre il suo sguardo vaga oltre la sua presenza
a cercare chissà che cosa

"Ho aspettato che Jeph mi dicesse quelle cose per non so più quanto tempo"
"Lo so"
"E adesso l'ha fatto, e mentre mi diceva quelle parole io riuscivo solo a pensare
 che volevo andare da Dave"
"Ne sei sicuro? Sei molto scosso"
"E' solo che mi sembra.. non lo so.. come se avessi perso un pezzo della mia
 vita. Avremmo potuto essere qualcosa.. avrebbe potuto essere bello, e invece
 non siamo mai stati niente"
"Non è troppo tardi se è quello che vuoi"
"Il problema è che adesso non è più quello che voglio, mi ha fatto solo male
 sentirlo, sapere che abbiamo perso un'occasione. Abbiamo perso così tanto..
 Ma non cambia quello che provo per David"
"E allora vai.."


Il chitarrista annuisce col capo e si alza, ripulendosi i jeans con le mani.
I suoi occhi vengono calamitati dal bus nero, e poi tornano sul batterista.
Dan intercetta subito il suo sguardo

"Strano.. alla fine dei giochi sono io che faccio del male a Jeph"
"Mi occupo io di lui, non preoccuparti"

Quinn annuisce ancora e gli rivolge uno sguardo di gratitudine senza aggiungere
altro.
Si allontana e comincia a camminare, affrettando il suo passo man mano che il
bus dei Simple Plan si avvicina.
Si metterebbe a correre, se non sembrasse vagamente isterico.
Respira quasi di sollievo quando finalmente riesce a vedere il bus.
Lì davanti Pierre e Seb stanno chiacchierando animatamente di qualcosa,
interrompendo le parole per mettersi a ridere ogni tanto.
Entrambi si zittiscono non appena vedono Quinn, e Pierre si avvicina

"Dov'è Dave?"
"E' dentro.. ma che succede? Perché hai quella faccia?"
"Devo vederlo"
"Quinn lo sai, tu mi piaci, ma se sei venuto per fargli male.."
"No.."
"Ok, allora sali.. è nella sua cuccetta. Vi lasciamo soli"
"Grazie"



Quinn sale silenziosamente le scalette ed apre la porta cercando di non far rumore.
L'idea è quella di non svegliarlo se sta dormendo, ma quando finalmente
attraversa la tenda scura e lo deve disteso tra le lenzuola bianche l'unica cosa
che fa è salire sul letto e trascinarselo tra le braccia
Dave apre gli occhi spaesato dal risveglio, non fa in tempo a chiedere che
succede che Quinn incolla le labbra alle sue.
Il moretto fa un pò di posto perché il chitarrista si stenda accanto a lui.
E Quinn lo bacia ancora.
Dave può sentire le sue guance ancora appiccicaticce dalle lacrime mentre lo bacia
Così si discosta e fa in modo di guardarlo dritto negli occhi
Sono rossi e leggermente gonfi, ma Dave non chiede nulla.
Sapeva che non sarebbe stato indolore, non poteva esserlo
Ma Quinn è tornato da lui
Non c'è nient' altro che deve sapere.


L'odore di Quinn è tutto intorno a lui.
Quinn vorrebbe dire qualcosa, per spiegarsi, ma Dave gli chiude la bocca
con un altro bacio
Scende dal letto guadagnandosi un'occhiata confusa da parte dell'altro.
Tira in basso le tende e prima che se ne accorga Quinn si ritrova quasi al buio,
fatta eccezione per la luce chiara che filtra dal tessuto scuro.
Dave sparisce oltre la tenda scura e Quinn rimane a fissare il vuoto senza capire
esattamente cosa sta succedendo.
Quando torna il moretto si avvicina al chitarrista e lo prende per le mani, portandolo dall'altro lato del bus.
Lo stesso buio lo accoglie anche dall'altra parte, ma può ancora vedere Dave.
Lo vede bene, vede perfettamente tutto quello che è
Il moretto sorride e si toglie i vestiti lentamente, uno alla volta, mentre gli occhi di Quinn
non lo lasciano un solo secondo, poi si avvicina e spoglia completamente il chitarrista
Poggia le labbra su quelle dell'altro e gli si stringe addosso, prima di arretrare
e sedersi sul tavolino della zona giorno.
La situazione è vagamente familiare, e Quinn sorride.

"Non vuoi sapere niente Dave?"
"Sei venuto per restare?"
"Si"
"Mi basta"


Dave chiude gli occhi ed in quel buio si lascia andare tra le mani di Quinn, come quella prima notte.
E non c'è nient'altro che vuole sapere.







Come sempre, grazie mille *-*



Jessromance
: Eccoci qua col discorso tra i due.. era come te lo aspettavi?
Povero Dan non si riposa mai! E ho fatto riapparire Bert, che te ne pare?

ChemicallyUsed: Hun, non potevo dividere la coppia no?
Solo che forse questa riappacificazione lascia comunque un pò l'amaro in bocca, ma lo sai che mi piace l'angst xD

Lost In Camden Town: Ahah l'idea della poligamia non era affatto male direi xD
Ma quella la lascio per le shot con rating rosso xD
Studi psicologia come me? xD
Stai scherzando.. io ho fatto la tesi in psicologia dinamica alla triennale! xD

ColdBlood: Honey, che ne pensi di Jeph in questo capitolo? Qua si che fa tenerezza!
Dan è fantastico, come sempre.. e finale dei finali.. c'è anche Bert! xD

Friem
: Ahah la tua recensione mi ha fatto morire, mi immaginavo Quinn a pugni chiusi che saltellava nel bus xD
Jeph un pò di coraggio l'ha trovato.. ma è troppo tardi, purtroppo.
Direi che il match è decisamente finito con un KO

Xx_ImJustAKid: Jeph ha parlato, Quinn pure.. e le cose hanno preso l'unica piega che potevano prendere, perché oramai era davvero troppo tardi
(Hai visto che non sono stata cattiva come mi dici sempre tu? ù.ù )



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Capitolo 18
*** Epilogo - Right Hands ***






Epilogo - Right hands







Jeph tiene gli occhi chiusi nonostante sia sveglio già da molto tempo.
I rumori provenienti dal bus lo informano che anche i suoi amici sono svegli.
Sente il leggero fischio che la macchina del caffè fa quando si accende, il
tintinnio delle tazze, i tonfi leggeri dei passi sulla moquette scura.
Il bassista sa che dall'altra parte della tenda nera ci sono solo Bert e Dan.
Lo sa perché ha passato quasi tutta la notte sveglio e Quinn non è tornato.
Non si aspettava davvero che tornasse, ma si è sforzato di restare
sveglio ugualmente.

Più che altro voleva una specie di conferma, un'altra.
La tenda viene scostata, se ne sente il rumore nell'aria, ma Jeph rimane immobile e con gli occhi chiusi.
Chiunque fosse non è neppure entrato, ha guardato dentro, probabilmente
per vedere se lui fosse sveglio, e poi è tornato dall'altro lato.
Jeph stringe la mano destra a pugno, per sentire sulla pelle l'oggettino
di metallo grosso poco più di un unghia.


Quella mattina il bus sembra ridicolmente silenzioso, si sentono solo leggeri
rumori di oggetti, ma sembra che Bert e Dan si stiano sforzando di non parlare.
La trova una cosa stupida, come se fosse una cazzo di giornata di lutto.
E' quasi tentato di restarsene a letto per l'intera giornata, facendo vinta di dormire come in quel momento.
Ma ha come l'impressione che non glielo lascerebbero fare in ogni caso.
E' più che sicuro che uno dei due prima o dopo andrà lì da lui per fare
una di quelle chiacchierate di sostegno che tanto gli piacciono, così decide
di lasciare il letto.
Si alza in piedi e lascia che le coperte scivolino per terra accanto ai suoi piedi.
Resta così come si trovava nel letto, con solo i pantaloni neri della tuta a coprirlo, e cammina
scalzo dall'altra parte del bus.
Le parole che Bert e Dan si stanno dicendo a voce bassa si fermano, i loro occhi si posano sul bassista.


"Hey, buongiorno"
"Ciao"
"Come stai?"
"Sto bene"
"Ti va di parlarne?"
"Non voglio parlare di niente, è andata così"
"Jeph.."
"Ok ascoltate, so che siete preoccupati per me, ma una seduta di autoanalisi
 non cambierà le cose. Lui ha scelto, basta"


Gli occhi di Bert si distolgono dal bassista, quello che è successo adesso è chiaro.
Qualcosa l'aveva intuita, il resto gliel'ha raccontato Dan.
Come la sera prima non trova grandi frasi da dire.
Jeph ha perso qualcosa che amava
L'ha perso e non ci sono grandi parole che nè lui nè Dan possano dire per farlo guarire da un fallimento.
Jeph considera chiusa la conversazione e si dirige alla doccia, l'oggettino di metallo ancora stretto nella mano.
Lo poggia sulla mensola al di sopra del lavandino e si guarda allo specchio, come
se vedesse una persona diversa.
Qualcosa che non riconosce.
Si prende un paio delle ciocche nere che oramai sono diventate troppo lunghe
tra le dita, poi recupera un paio di forbici dal cassettino, e taglia, e continua a tagliare ancora, e ancora.
Non è esattamente un parrucchiere, quindi il risultato finale non è un granché,
ma è pur sempre una rock star, può sempre farlo passare per un taglio alternativo.
Poi si butta sotto la doccia.
Quando ne esce, e poi esce dal bagno, gli occhi si puntano ancora su di lui.
Nessuno dei  suoi due amici dice niente però.




Quinn torna solo verso l'ora di pranzo, per farsi una doccia e cambiarsi i vestiti.
Fa un profondo respiro ed entra.
Lontano dall'isola di tranquillità in cui si trova quando sta con Dave
le cose non sono poi così semplici.
Per qualche strano gioco del destino i ruoli si sono capovolti, ed in quella
sua specie di casa su quattro ruote c'è la persona che più ha amato, e che più l'ha ferito, che adesso soffre per lui.
Strano come si muovano le cose, delle volte.
Jeph lo sente arrivare, come se sapesse che sta tornando, si defila nuovamente
nel suo bunk, e tira la piccola tendina.
Si alza solo quando percepisce l'acqua della doccia scorrere, si infila le scarpe ed esce
fuori dal bus, perchè con tutta sicurezza Dave e là fuori, ad aspettare Quinn.
Il moretto si accorge immediatamente della sua presenza, fisso com'è a guardare
la porta del bus dal quale Quinn è entrato.
Gli occhi dei due bassisti si incontrano, e nessuno dei due li distoglie.
Ma in quelli di Dave non c'è la luce di chi ha vinto, come Jeph si sarebbe aspettato.
Il più grande cammina fino a trovarsi di fronte all'altro, e solo allora Dave interrompe il loro sguardo, riportandolo sulla porta.


"Non ho intenzione di discutere ancora con te Jeph"
"Non sono qui per niente del genere"
"E allora perché sei qui?"
"Tieni questo"


Jeph allunga una mano per porgere a Dave l'oggettino di metallo.
Il moretto lo osserva incerto e poi porge una mano verso di lui.
L'oggettino gli ricade sul palmo, ancora caldo, ed il più piccolo si abbassa per guardarlo.
E' un ciondolo lucente, d'argento o magari oro bianco, con la forma di un plettro.
David lo osserva, per poi rivolgere il suo sguardo interrogativo all'altro.

"Che significa?"
"Quinn ha sempre voluto un ciondolo così, ed io gli ho sempre detto
 che era stupido, ma alla fine glie l'avevo fatto fare comunque.. tanto tempo fa"
"E che dovrei farne?"
"Daglielo"
"Dovrei dargli un regalo da parte tua?"
"Non c'è bisogno che sappia che è mio. Daglielo e basta, a lui piacerà"
"Perché non glielo dai tu?"
"Non è più tempo che io gli dia niente. Adesso è tuo"

Dave non sa che quel 'adesso è tuo' sia riferito al ciondolo, oppure a Quinn.
Probabilmente ad entrambi.
E probabilmente dall'esterno potrebbe sembrare solo un'altra forma di controllo, un modo
per lasciare un segno su Quinn anche adesso che sta con lui.
Ma qualcosa gli dice che non è così.
Dave sa che non è così.
Il ciondolo è ancora caldo, come se Jeph l'avesse tenuto a lungo tra le mani, prima di darglielo.
E' solo il suo modo di dire che adesso Quinn è suo, un modo di passargli il
testimone, un modo per lasciarlo andare e dire a Dave 'prenditi cura di lui'


Il più piccolo si prende qualche secondo per osservare quella piccola cosa
lucente sul palmo della sua mano, ed anche Jeph lo osserva fisso, aspettando
che l'altro dica qualcosa.
Rialzano gli occhi nello stesso momento, e Dave si limita ad annuire col capo, per
far capire a Jeph che lo farà, che farà ognuna delle cose che gli sta chiedendo.
Darà l'oggettino a Quinn e si prenderà cura di lui come meglio potrà.
Anche Jeph annuisce, e forse per la prima volta in vita sua è il primo a distogliere lo sguardo.
Non dice nient'altro e fa qualche passo nella direzione del bus


"Jeph.. mi piacciono i tuoi capelli"
"Grazie"


E c'è molto di più che un ringraziamento per il complimento
E’ un grazie per tutto, Jeph suggella quella parola con un mezzo sorriso.
Dave smette di seguirlo con lo sguardo quando sente il rumore della porta
che si apre, e la sua attenzione si sposta su Quinn
Gli occhi del chitarrista e di Jeph si incontrano soltanto per un attimo, poi Quinn scende le scalette ed il bassista rientra nel bus.
E' davvero troppo presto perché le cose ritornino alla normalità
Il chitarrista si avvicina a Dave e sorride

"Andiamo?"

Dave prende la sua mano e ne fa ricadere al centro il ciondolo, guadagnandosi
uno sguardo confuso da parte di Quinn

"E' per me?"
"Si è.. tuo"
"Come lo sapevi? Ne ho sempre voluto uno"

Il chitarrista sorride ancora e poi lo bacia.


Jeph osserva la scena attraverso il vetro leggermente oscurato del bus.
Guarda l'ogettino passare dalle mani del moretto a quelle del chitarrista.
Nelle mani giuste, ogni cosa.
Quando si baciano il bassista distoglie lo sguardo.
La mano di Bert si posa sulla sua spalla come la sera prima.
E' solo una presenza silenziosa.
Entrambi sanno che va bene così.








Ebbene si girls, è finita ç.ç
E' stata una storia che doveva essere di tre o quattro capitoli, alla fine sono
diventati diciotto.
L'ho amata, da morire, più di quello che avrei pensato, chiuderla mi fa una
tristezza immensa ç.ç
Ringrazio ogni persona che ha letto e recensito questa storia.
Chi mi conosce sa che ho molto a cuore le mie storie, e che i personaggi
diventano un pò "i miei bambini" , come li chiamo io xD

Spero che vi sia piaciuta, e che mi facciate sapere cosa ne pensate!



ChemicallyUsed: Thanks hun! Sapevo che avresti apprezzato l'happy ending xD
Non potevo dividerli, perché alla fine sono cambiati insieme, e si, dispiace
per Jeph, nonostante tutto.
Questa è la sua reazione, ed il finale. What do you think?

Jessromance: Ahah non mi diventare psicotica! Ecco il capitolo finale.
La reazione di Jeph, e la chiusura definitiva della storia.
Che ne pensi?

NemuChan: Grazie mille per i complimenti, e per aver recensito per dirmi
cosa ne pensavi.
Credimi anch'io amo Jeph in questa storia, e un pò mi è dispiaciuto lasciarlo
così, ma gli errori si pagano, no?
"Are ous secret safe tonight sta per tornare con un nuovo capitolo, don't worry!
P.S. Anch'io amo Padge! Alla follia direi xD

ColdBlood:
Ecco il finale honey! Lo so, come tutte le amanti dei The Used non
potevi che patteggiare per Jeph, era scontato xDD
E Jeph alla fine chiude la storia così.
Che te ne pare?

Xx_ImJustAkid: L'idea era in qualche modo di riscattare il tuo Jeph in
questo capitolo di chiusura, che ne dici, ci sono riuscita?
E poi dici che sono cattiva U_U

Friem
: Ecco il finale, non ci sono grandi avvenimenti, solo una chiusura, triste, ma necessaria.
Volevo che le cose si vedessero dal punto di vista di Jeph, alla fine.
Che ne pensi?




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