Mirror Mirror, Black and White di Mistral (/viewuser.php?uid=1186)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Uno specchio, un nastro e un déjà-vu ***
Capitolo 2: *** Sulla terrazza, il cuore in mille pezzi ***
Capitolo 3: *** Il nome, la colpa e la sensazione che sia tutto sbagliato ***
Capitolo 4: *** Scomode verità nascoste ***
Capitolo 5: *** Qualcosa è cambiato ***
Capitolo 6: *** Il mostro e l'ancora ***
Capitolo 7: *** Promesse ***
Capitolo 8: *** Come da copione, un sorriso ed una maschera ***
Capitolo 9: *** Capitolo Extra ***
Capitolo 1 *** Uno specchio, un nastro e un déjà-vu ***
Come promesso
Come promesso, sono tornata con il seguito di "Moonlight Midnight
Dream". La differenza rispetto all'altra è che questa storia non l'ho scritta da
sola, ma a quattro mani con la mia beta-moyashi; nello specifico, io ho scritto
le parti di Kanda e lei quelle di Allen e devo dire che sono contentissima di
aver lavorato con lei e del risultato che ne è uscito. Anche in questa seconda
puntata, come nell'altra fic, ci sono i vari livelli di pensiero (le parti in
corsivo tra parentesi), con la differenza che stavolta abbiamo aggiunto anche il
"pensiero nel pensiero" tra parentesi quadre XD giusto per non complicarsi
troppo la vita...
Da ultimo,
vorei dedicare questa seconda yullen alle persone che hanno seguito e recensito
la prima, in particolare a Shichan, Makotochan, BloodberryJam e Anansy90 -
grazie mille per il vostro sostegno ragazze!
Spero che
questa fic vi piaccia, come e più della prima. Aspetto recensioni!
Un bacio,
Mistral
L'aveva detto, e
Mistral (o, come l'ho ribattezzata io, la "baKandAutrice") mantiene sempre le
sue promesse...
Ed eccovi quindi il sequel di "Moonlight Midnight Dream", un altro missing moment
(ormai riempire gli spazi sta diventando sport nazionale, per noi XD) da
collocare nella Night 169, durante la missione di Londra. Si ricollega
direttamente con "Moonlight Midnight Dream", quindi se per caso non l'avete letta...
vi conviene farlo ora (sennò non assicuriamo che ciò che leggerete sarà
comprensibile al 100% ^_^ comunque il link è questo -->
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=306712&i=1 )
Stavolta la cara
Mistral ha ulteriormente tirato in mezzo la sottoscritta (che finora si era
semplicemente limitata a fare il suo bravo lavoro di beta), blaterando qualcosa
riguardo fantomatiche difficoltà nel gestire due personaggi del genere (così
agli antipodi, a volte).
Per ovvi motivi (ovvi
per noi, ok... e per chi ci conosce XD) ha pensato bene di lasciarmi le pare...
ehm, volevo dire, le parti di Allen... Insomma, tutto il casino che passa nella
bianca testolina del giovane Walker è esclusivamente colpa mia (e no, non odio
Allen, anche se rileggendo a volte penso che potrebbe sembrare così... anzi, è
il contrario! *Lo cosplayo spesso e volentieri, nonostante tutto XD*)
Premetto comunque
che l'idea di base (e tutto ciò che riguarda Kanda) resta sua, quindi se volete
prendervela con qualcuno guardate lei, non me...
Un abbraccio a
tutti! *fugge rincorsa dalla baKandAutrice armata di Mugen*
Lety - la vostra betaMoyashi (^_^)/
Mirror Mirror, Black and White
-
1 -
Uno specchio,
un nastro e un déjà-vu
Sospiro e mi
rigiro per l’ennesima volta nel letto, provando a far finta di non essere ormai
completamente sveglio già da un pezzo. Serve a poco: sono più di due settimane,
da quando siamo tornati dall’Arca, che non riesco a dormire come si deve e ormai
i risvegli notturni mi danno ogni volta una sgradevole sensazione di déjà-vu…
Ho caldo.
Allungo un braccio fino a farlo spuntare fuori dal lenzuolo e sento con piacere
il fresco della camera, poi scosto almeno un po’ le coperte, cercando ulteriore
refrigerio. Lo so che è assurdo: fuori probabilmente piove (come quasi sempre
da queste parti, almeno così dicono) e oggi nel primo giro di perlustrazione
della città ci siamo gelati fino alle ossa tutti e tre – sì, anche Kanda, benché
facesse di tutto per nasconderlo! – eppure io sono completamente madido di
sudore.
Ok, ci rinuncio:
non ho la minima speranza di poter tornare a dormire. Butto indietro del tutto
le coperte e mi metto seduto sul bordo del letto, indeciso sul da farsi. Nel
letto a fianco al mio, Link dorme come un sasso, quindi l’idea di fare un salto
fino alle cucine per uno spuntino è da escludersi… (finiremmo male entrambi
se mi allontanassi senza di lui e poi si venisse a sapere la cosa. È frustrante).
Sospiro di nuovo.
Socchiudo appena
gli occhi, infastidito dal continuo fruscio di lenzuola che viene dal letto di
Walker. Cosa accidenti ci fa sveglio a quest’ora, quella mammoletta?! Lo sento
alzarsi e decido di rimanere immobile, continuando a fingere di dormire, tanto
sono sicuro che non se ne accorgerà che invece sono perfettamente sveglio.
Voglio proprio
(capire cosa
lo rende
così inquieto
da non riuscire a dormire.
Non so
perché,
ma dopo
l’altra sera
non riesco a
non tenerlo d’occhio)
vedere cosa fa.
Agitato com’è non riuscirà di certo a riaddormentarsi, ma d’altro canto non avrà
neanche il coraggio di uscire da questa stanza, non senza il biondino almeno… ma
vallo a svegliare quello!
Oh, se mi capita
a tiro l'idiota che ha prenotato una stanza sola per tutti e tre! È colpa sua se
devo sorbirmi l’ispettorino che russa e il moyashi esagitato…
Ora che sono un
po’ più lucido, mi accorgo di un’altra cosa che prima era solo un fastidio
inconscio: questa stanza è troppo luminosa. Ieri sera non abbiamo accostato del
tutto le tende e ora dai vetri filtra una sciabola di luce che colpisce in pieno
il cuscino di Kanda, tranquillamente addormentato nel letto appoggiato alla
parete, proprio sotto la finestra. Com’è possibile che lui non si sia ancora
svegliato?
Cautamente mi
alzo per andare a chiudere bene i tendaggi, cercando di non fare troppo rumore.
Solo adesso, però, noto che quasi non riesco a vederlo: ecco perché la luce non
gli dà fastidio, ha le coperte tirate su fin sopra il mento! La frangia poi fa
il resto, nascondendogli buona parte del viso. Invece i suoi capelli lunghissimi
(chissà quanti anni avrà impiegato per averli così… e chissà perché non li ha
più tagliati…), che si allargano serpeggiando sul cuscino come pece liquida,
spiccano subito a contrasto con le lenzuola candide. Sorrido, ma mi accorgo di
essermi avvicinato forse un po’ troppo solo quando le mie ginocchia toccano la
sponda del letto. Lui si muove appena e non riesco a fare a meno di sussultare e
ritrarmi in fretta, dimenticandomi completamente delle tende. Poi un riflesso
che balena all’improvviso al limite del mio campo visivo mi fa voltare la testa
di scatto.
Si è avvicinato
al letto, non capisco con l’intenzione di fare cosa, e poi è scattato indietro
appena mi sono mosso. Non ho certo problemi ad ammetterlo, l’ho fatto apposta
per spaventarlo. Che mi si dia pure dello stronzo, ma mi diverto a prenderlo in
giro… alle volte riesco a strappargli delle reazioni assurde!
Adesso però non
lo sento più qui vicino e non capisco cosa diamine stia facendo. Vorrei girarmi,
ma si accorgerebbe che sono sveglio e poi il suo comportamento ne sarebbe
falsato, non mi divertirei più. Meglio aspettare ancora un po’.
Lo specchio. È
stato il riflesso sullo specchio ad attrarre la mia attenzione. Mi faccio ridere
da solo a pensare di essermi spaventato per una cosa così stupida. Mi avvicino
all’ovale argentato che implacabile riflette il mio viso assonnato - e il suo.
Come sempre, il Quattordicesimo appare a fianco a me, un’ombra che non va via
nemmeno quando non c’è alcuna luce che la possa generare. Ormai posso dire di
averci fatto l’abitudine (per quanto sia possibile abituarsi all’idea che
dentro di te vive un’altra persona, la quale non aspetta altro che di poterti
sopraffare…), sono preparato a vedere ogni volta alla mia sinistra quella
sagoma sempre uguale, avvolta nel solito, impeccabile cappotto bianco, che porta
al collo il solito, impeccabile nastro di raso scuro.
(Ricordo che
fu una delle prime cose che notai.
Come me,
anche lui portava
un nastro
stretto al collo da un fiocco.
Decisi di non
metterlo più,
non volevo
avere niente in comune con lui.
Ma poi
cambiai idea:
non dovevo
permettere a quel mostro
di
trasformare nemmeno una virgola della mia vita)
Io invece non
sono impeccabile per niente, con gli occhi gonfi di sonno, il colorito più
pallido del solito e la cicatrice che, nel chiarore incerto della stanza, sembra
quasi nera.
Allungo esitante
una mano, come a voler incontrare la sua, disegnata nel vetro, ma lui rimane
immobile: e non so perché, ma ne sono felice. È stato solo nell’Arca che la sua
immagine si è mossa di riflesso alla mia, ma la situazione lì era ben diversa…
allora forse il processo non è ancora così avanzato…
“…forse…”
Lo sento
mormorare qualcosa sottovoce e decido di rischiare: molto probabilmente è
talmente perso nei suoi pensieri che non si accorgerà nemmeno di me. Mi muovo
con attenzione e alla fine mi tiro addirittura seduto, senza che dia il minimo
cenno di aver sentito alcunché.
Quando alzo gli
occhi su di lui, rimango perplesso: è di fronte allo specchio, una mano che
sfiora il vetro e un’espressione sul viso che mi ricorda molto quella dell’altra
notte (…e la cosa non mi piace per niente. Quindi sono ancora quei pensieri a
non lasciarti dormire?).
“Stai guardando
lui, moyashi?”
Al sentire la
mia voce, sobbalza e si volta: no, decisamente non si era accorto di me. Anche
se forse la situazione non è così grave come (temevo) pensavo, perché
riesce quasi subito a ricomporsi e a nascondere l’imbarazzo dietro il suo solito
sorriso. Ma ormai non mi freghi più, Walker, ho capito che c’è sotto qualcosa…
Infatti, quando
lo incalzo a rispondermi con un cenno del capo, allora sfugge il mio sguardo e
china la testa, nascondendo gli occhi sotto la frangia, come se avesse paura di
parlare.
“Io… Kanda tu…”
Alla fine gli
esce una risposta assolutamente incoerente, che sembra più il tentativo di un
bambino di dire le sue prima parole. Poi smette addirittura di provarci e
ritorna a girarsi verso lo specchio, stringendosi tra le braccia e continuando a
fissare il pavimento. Odio quando faccio una domanda e la gente non mi risponde.
Devo valutare la
situazione, per capire fin dove posso arrivare. Ascolto per un attimo il respiro
regolare di Link: dorme profondamente, per cui per ora non devo curarmi di lui,
quindi scivolo fuori dal letto e mi porto alle spalle di Walker.
Il comportamento
di Kanda mi confonde. Quella domanda sul Quattordicesimo, quell’interesse per
me… mi sembra di ritornare all’altra sera, sulla torre del quartier generale. E
non so se sono pronto. Forse per lui sarà stato facile, la mattina dopo,
incontrarmi come sempre in caffetteria e lanciarmi il solito sguardo glaciale,
ma io non ci riesco… gliel’ho promesso e quindi mi impegnerò per continuare a
comportarmi come prima, questo però non vuol dire che davvero per me sia
tutto come prima.
“Ma che cosa
vedi nello specchio?”
Il mio cuore
salta un battito quando sento la sua voce parlarmi nell’orecchio. Mi accorgo
solo adesso che, non so quando, è sceso dal letto e mi è arrivato dietro. Ora
sta chinato in avanti a guardare lo specchio con la testa sopra la mia spalla,
ma senza appoggiarsi, una delle sue ciocche corvine che scivola giù lungo il mio
petto.
Ho capito che
non ha nessuna intenzione di lasciarmi scappare, non importa quel che provo o
quanto soffro, (come l’altra notte… ma in fondo mi fa piacere) per cui mi
arrendo: prendo un respiro profondo e fisso il viso di Kanda riflesso nel vetro
a fianco al mio - e al suo.
“Vedo un uomo…
un uomo con un cappotto bianco, che sta sempre fermo alle mie spalle, proprio
accanto a me…”
Mi scappa un
sorriso malinconico, notando nel vetro ovale che ora la figura del mostro non è
più dov’era prima ma si è spostata, per non sovrapporsi a quella di Kanda.
Evidentemente quel maledetto è troppo egocentrico per farsi nascondere da
chiunque altro… Ma lo specchio è troppo piccolo per tutti e tre e ora lui è
costretto quasi all’angolo.
“Prima lo vedevo
proprio dove ora si riflette la tua immagine… invece adesso è lì, dall’altra
parte…”
Alle mie parole,
ho notato Kanda spalancare gli occhi per un istante e osservare il proprio
riflesso con un’espressione indecifrabile. Poi, quando col dito gli indico il
mostro, volta di scatto la testa, fissando quello che per lui è solo uno
spicchio di vetro.
Non riesco a
capire se mi ha dato fastidio o piacere aver preso il posto di quel Noah nel
riflesso alle sue spalle. Non che sia importante o che io possa farci qualcosa,
peraltro… è solo che non mi va giù non riuscire ad interpretare le mie reazioni.
Bah, meglio accantonare la questione per ora, anche perché, a quanto pare,
Walker ha altro da dire. Riporto lo sguardo su di lui, e continuiamo a guardarci
negli occhi attraverso lo specchio.
“Lui è sempre
immobile e sempre uguale, fin dalla prima volta che l’ho visto. Però non sono
mai riuscito a scorgere i suoi lineamenti: il suo volto mi appare sempre
uniformemente nero… quasi come se lui un volto non ce l’avesse, ma stesse solo
aspettando… di prendere il mio…”
Sentendo le mie
parole mi blocco: come è successo l’altra notte sulla torre, parlando con Kanda
sono arrivato con facilità alla conclusione di un ragionamento che avevo in
sospeso da tempo e non di cui riuscivo a tirare le fila e, come l’altra notte,
questa conclusione mi fa sentire estraneo a me stesso.
Spalanco gli
occhi, attonito, e apro la bocca per dire qualcosa, ma la voce non vuole uscire.
Mentre parlava
mi sono raddrizzato, ma senza staccare gli occhi dai suoi riflessi nello
specchio.
La sua frase mi
lascia interdetto. Non sono ancora riuscito a capire del tutto quel che pensa e
prova rispetto a questa faccenda, ma ad essere sincero non credevo che arrivasse
a dire una cosa del genere: suona pericolosamente come una resa (e io non
voglio che tu ti arrenda, Walker).
Non mi piace la
piega che sta prendendo la situazione. Non voglio (vederlo soffrire ancora)
che crolli come è successo l’altra sera. C’è anche quel Link qui con noi
stavolta e
(con lui
presente non posso permettermi
di lasciarmi
andare.
Ce lo siamo
promessi, no?
Tutto come
sempre…
…e io non ti
ho mai aiutato…)
se si svegliasse
all’improvviso, vedendo Walker in quello stato farebbe troppe domande scomode.
Non ho intenzione di avere seccature inutili, quindi devo trovare un modo di
calmarlo.
“Smettila di
fissare quello specchio come un idiota e vieni con me, moyashi”
PREVIEW
Capitolo 2: Sulla terrazza, il cuore in mille pezzi
Perché
sento il cuore andare in mille pezzi? Lui non ha mai detto di voler
sapere...
|
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Capitolo 2 *** Sulla terrazza, il cuore in mille pezzi ***
Come promesso
L’ANGOLO DI
ALLEN
Ordine Oscuro - *sala computer*
26 maggio 2009
Carissime lettrici, dato che siete state così cortesi da regalarci cinque minuti
in più del vostro tempo per lasciare una recensione, in occasione
della pubblicazione del secondo capitolo di questa fanfiction abbiamo pensato di
rispondere ai vostri commenti! *balla di fieno rotola in background, parla
al plurale, ma Kanda non si vede da nessuna parte*
Ehm… Ho provato a convincere pure Kanda, ma al solito si è messo a fare
l'asociale, che ci volete fare ^_^” Vabbè, rimbocchiamoci le maniche
e iniziamo!
Cara retsu89,
innanzitutto grazie per l'entusiasmo che ci trasmetti con la tua recensione… è
stata la prima, e ci ha fatto davvero molto piacere avere un riscontro
positivo per questa piccola nostra creazione! Adori le yullen, eh? Bene, allora
continua a seguirci con assiduità e vedrai… ^_^ Non ti preoccupare se
per l'altra fanfiction non hai lasciato commenti, so benissimo che non è una
cosa facile da fare… ammetto di essere anch'io uno di quelli che «legge tanto
ma commenta poco» (e ho rischiato di finire a fette un migliaio di volte, per
questo), e so che scrivere quello che si pensa è un'impresa ardua…
Però ora provo sulla mia pelle la soddisfazione che prova un autore a vedere
riconosciuto il proprio lavoro, e ti assicuro che è una sensazione bellissima!
Come? Un comitato per l'eliminazione di Link? XD ma no, poveretto… sta solo
facendo il suo lavoro, in fondo! Certo a volte è difficile sopravvivere con lui
attorno, ma ho imparato a vedere oltre la sua professione e ti assicuro che
sotto sotto è una persona davvero cortese e onesta!
Tutte le sfortune del mondo a me? Eh, in effetti… ma che ci possiamo fare? XD
Posso solo andare avanti sulla mia strada, alla fine la ruota girerà e
un po'di fortuna arriverà anche dalla mia parte (…almeno lo spero!)
Comunque grazie ancora per i complimenti ^_^ Un bacio anche a te!!
Cara SweetGothicSoul,
innanzitutto bel nick! ^_^ Grazie anche a te per l'entusiasmo e per i
complimenti, davvero non stavi più nella pelle in attesa di questo sequel?
*me commosso* spero ti piaccia anche questo secondo capitolo! ^_^
Cara BloodberryJam,
grazie anche a te per i complimenti! Ehm… Devo ammettere che la tua risata mi
inquieta un pochino, mi ricorda troppo Komui-san quando si mette in
testa di costruire un nuovo Komurin… ^_^” ma so che non c'è pericolo, quindi
eccoti il seguito tanto desiderato ^_^
Cara BloodyKamelot,
sono contento che la fanfiction precedente ti sia piaciuta, e che questa ti
piaccia altrettanto! ^_^ Ecco qui il capitolo che aspettavi con ansia, facci
sapere cosa ne pensi!
Ok, per stasera ho finito… però alle recensioni per il prossimo capitolo ci
pensi tu, neh baKanda? *evil grin*
…
*improvvisamente si sente uno "Tsè" in lontananza*
…
Grazie a tutti per l'attenzione e buona lettura con il nuovo capitolo di "Mirror
Mirror, Black and White"!
Mirror Mirror, Black and White
- 2 -
Sulla
terrazza, il cuore in mille pezzi
“Smettila di
fissare quello specchio come un idiota e vieni con me, moyashi”
Mi volto verso
stupito verso Kanda: il tono perentorio della frase era il solito, così come
l’epiteto e la cortesia che mette sempre quando parla con me (a parte l’altra
sera). La cosa strana era il contenuto. Cos’è che dovrei fare, secondo lui?
Rimango incerto per un attimo e lui perde subito la pazienza.
“Quale parte
della mia frase non ti è chiara?”
È rimasto –
comprensibilmente? – spiazzato dalle mie parole, ma non importa. Quantomeno sono
riuscito a distrarlo dalle sue contorte elucubrazioni mentali. In realtà
comunque, non ho ben chiaro nemmeno io cosa ho intenzione di fare, ma
l’importante è uscire di qui, così che se non dovessi riuscire ad impedirgli di
avere un tracollo emotivo, almeno non l’avrà in presenza di testimoni scomodi
(non sarebbe giusto nei tuoi confronti, stai soffrendo già abbastanza).
Giuro che non
capisco. Prima sbagliavo a fare il paragone con quel che è successo l’altra
notte sulla torre (solo ripensandoci mi sento arrossire…): stasera Kanda
è anche più incomprensibile. Da una parte vorrei seguirlo, anche perché sarebbe
un ottimo modo per concentrarmi su qualcosa che non sia quel mostro dentro di
me, d’altro canto però non so se è una buona idea allontanarmi senza Link…
“Ma Kanda, lo
sai che io… Link…”
Come immaginavo,
si fa problemi per il biondino. Gli lancio un’occhiata eloquente mentre mi chino
per afferrare Mugen, appoggiata accanto al mio letto, ridendo tra me e me
dell’espressione allarmata che gli compare sul viso davanti al mio gesto. Per
una volta, però, non l’ho impugnata per uccidere qualcuno, ma semplicemente per
punzecchiare con il fodero Link, il quale non si sposta di un millimetro.
“Come vedi sta
dormendo della grossa. Non credo che al momento abbia la forza né tantomeno la
voglia di seguirti”
È solo un grande
sforzo di volontà che impedisce alla mia espressione di farsi troppo ebete. Sono
assolutamente basito dal suo comportamento e, sì lo ammetto, anche un po’
invidioso della sua sfacciataggine: io non ce l’avrei mai fatta a comportarmi
così con Link – in fondo, per quanto sia giovane, è pur sempre un ispettore
della Sede Centrale! Kanda invece non sembra curarsene…
Adesso che gli
ho dimostrato che l’ispettorino è inoffensivo, spero che Walker la smetta di
fare storie e mi segua. Gli lancio una rapida occhiata,
(ed è solo
adesso
che mi rendo
conto
di quanto ci
resterei male
se non mi
seguisse…
…
…ma
perché?...)
poi lascio Mugen
sul letto - per dimostrare a Link che non sono scappato col suo pupillo - e mi
avvicino alla finestra, scostando le tende quel tanto che basta per socchiudere
i vetri. Non mi volto nemmeno per accertarmi che venga con me (non voglio
guardare in faccia la delusione di non trovarlo alle mie spalle); scavalco
la finestra, ma rimango per qualche istante seduto sul piccolo davanzale di
marmo. Poi il silenzio dentro la stanza mi convince a scivolare definitivamente
sul balconcino (…non mi seguirà).
In un attimo,
senza una parola, Kanda è sparito dietro le tende ed è uscito dalla finestra,
lasciandomi da solo di fronte allo specchio. Sono tremendamente indeciso su cosa
fare. Ok, ora so per certo che Link non è un problema, ma c’è ancora qualcosa
che mi blocca, anche se non capisco cosa sia…
(Ho paura che
si ripeta
tra me e lui
una
situazione come quella dell’altra sera…
Ho paura che
stavolta
non riuscirei
a promettergli
di fingere
poi che non sia successo niente…)
Il rumore lieve
delle sue scarpe che toccano il balcone e subito dopo i suoi passi che si
allontanano, non so perché ma hanno l’effetto di scuotermi e farmi decidere a
seguirlo. Mi infilo velocemente un paio di pantofole e in tre passi ho raggiunto
e scavalcato il davanzale.
Mi ritrovo su un
balconcino rettangolare, lungo qualche metro, che unisce la nostra camera a
quella a fianco, la cui portafinestra è chiusa da una persiana in legno,
rovinata dalle intemperie. A parte un vecchio vaso di fiori rinsecchiti, non c’è
altro qui… nemmeno Kanda…
“Ce ne hai messo
di tempo per deciderti, moyashi”
Mi volto alla
mia destra verso la voce, ma anche così ci metto un attimo ad individuarlo,
seduto sull’angolo della ringhiera: nella luce incerta della luna, continuamente
nascosta e subito svelata dalle nubi, sullo sfondo scuro dei tetti di ardesia, i
suoi abiti neri lo rendono una sagoma confusa. Invece la carnagione chiarissima
del suo viso risalta nettamente; ed è forse per la penombra che mi è sembrato di
averlo visto accennare un sorriso quando i suoi occhi hanno incontrato i miei.
“Il mio nome è
Allen!”
“Tsé”
Abbozzo un
sorriso: alla fine si è fidato di me e mi ha seguito (sono contento, per più
di un attimo non ci avevo creduto). Ma, in effetti, credo che lui si fidi
più o meno di tutti (…e perché dovrebbe darmi fastidio che lo faccia…?).
Bene, ora devo solo accertarmi che la smetta di farsi paranoie (…solo
questo…?) e poi potrò tornarmene a letto. Anche se devo ammettere che vorrei
saperne qualcosa di più su quel Noah di cui custodisce i ricordi.
Mi accomodo
meglio sulla ringhiera, puntando un piede a terra e tenendomi anche con le mani,
mentre lo osservo con fare noncurante. È ancora fermo davanti alla finestra da
cui siamo usciti, praticamente all’altro capo del balcone rispetto a me, e lo
vedo rabbrividire per una folata di vento un po’ più forte delle altre, ma poi
alza gli occhi grigi su di me e mi fissa.
“Io mi sono
fidato e ti ho seguito… ora tu dimmi perché hai voluto che lo facessi”
Non mi sembra di
chiedere la luna, ma tanto so già che da lui non avrò una risposta. Come so
altrettanto bene che, se decidesse di rompere di nuovo gli schemi che
scandiscono da sempre il nostro rapporto, io potrei farci ben poco (ma mi
dispiacerebbe se lo facesse?), se non cercare di non farmi travolgere.
Io ti ho aperto
il cuore, Kanda: non l’ho mai fatto con nessuno - tranne che con Mana - ma non
so quanto tu te ne renda conto… tu puoi distruggermi o salvarmi…
Perché mi sento
messo alla prova? Non ha preteso nulla da me eppure ho la sensazione che la mia
risposta condizionerà il suo atteggiamento nei miei confronti. Invece che
liquidarlo come mio solito, istintivamente esito e mi prendo qualche istante per
riordinare le idee.
(…perché?
Perché non
voglio dirgli la verità?
Che ho voluto
soltanto…
…proteggerlo,
perché io in
fondo …
…)
Mi sento un
idiota a farmi tanti problemi davanti ad una domanda così stupida. Perché ho
voluto che mi seguisse qua fuori? Semplice…
“Perché se tu
avessi ricominciato a farti paranoie come l’altra sera e Link si fosse
svegliato, avrebbe sicuramente tartassato di domande anche me. E io non ho
intenzione di farmi coinvolgere in questa storia”
Davanti alla
crudezza della sua risposta non posso fare a meno di spalancare gli occhi:
allora per te… condividere il mio segreto è… un peso?
(Perché sento
il cuore andare in mille pezzi?
Lui non ha
mai detto di voler sapere
[…non è vero…]
quindi perché
mi sono illuso che…
…ci tenesse…
…a me?
[…e quel
bacio…?]
Ho sbagliato
tutto…)
Chino la testa e
prendo un respiro profondo, cercando di calmarmi. Sono stato un cretino a
pensare che, tra tutti, fosse proprio lui la persona adatta con cui confidarmi.
Ho sbagliato a lasciarmi andare l’altra volta e gli ho rivelato informazioni che
potrebbero comprometterlo… e anche stasera lo stavo mettendo in una situazione
difficile. Ha ragione ad essere arrabbiato.
“Mi… mi
dispiace. L’altra notte, sulla torre… non sarebbe dovuto succedere nulla. È
colpa mia”
Non capisco
perché abbia preso così male la mia risposta: in fondo ho semplicemente detto la
verità (una parte [l’opposto] della verità). Ho
l’impressione che abbia frainteso come stanno le cose: (non è vero che)
non mi importa di lui. Che non si metta in testa che io… io cosa? Dannazione,
non so più nemmeno cosa penso io, come diamine pretende che capisca cosa pensa
lui?!
Altro che
impedirgli di soffocarsi con le sue pare mentali, qui stiamo solo peggiorando la
situazione!
(Walker, io…
…
[perché mi è
uscita quella risposta?]
…
…non l’ho
detto per ferirti…)
Scendo dalla
ringhiera e muovo un paio di passi nella sua direzione, cercando di intercettare
il suo sguardo, nella speranza di trovarvi un indizio che mi permetta di
interpretare le sue reazioni. Inutile: tiene la testa chinata e il vento che
soffia da dietro le sue spalle gli scompiglia i capelli candidi, tirandoglieli
in faccia.
Lui tace e non
so se considerarlo un segnale positivo o negativo. Mi volto verso la finestra,
come per rientrare, ma poi rimango immobile ancora per qualche istante (quasi
stessi aspettando qualcosa… un’altra pugnalata, forse?), osservando
distrattamente l’acqua che esce dalla grondaia all’angolo del balcone, per
scivolare poi sulla tettoia sottostante e giù fin sulla strada. In questo
momento anch’io vorrei tanto poter scivolare via in silenzio…
Accenno a
muovermi, ma la voce di Kanda mi blocca.
“Ehi. Eravamo in
due l’altra notte”
PREVIEW
Capitolo 3: Il nome, la colpa e la sensazione che sia tutto sbagliato
Lui incassa
il colpo senza reagire (e caccio indietro a forza la sensazione che sia
tutto sbagliato...)
|
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Capitolo 3 *** Il nome, la colpa e la sensazione che sia tutto sbagliato ***
Come promesso
L'ANGOLO DI
KANDA ALLEN
Ordine Oscuro - *sala computer*
16 giugno 2009
Allen si sta
dirigendo verso la caffetteria per il consueto spuntino delle dieci e mezza.
Passando per la sala computer non resiste alla curiosità di vedere Kanda alle
prese con 1) un computer e 2) le recensioni al secondo capitolo, quindi si ferma
e socchiude la porta per dare una sbirciata.
Non c'è nessuno.
Si avvicina al pc, ancora acceso
[Post-it attaccato sullo schermo del computer]
“Mi
rifiuto di fare una cosa del genere, che se la veda il moyashi. K.“
Gocciolone. Vena pulsante sulla tempia.
"BAKANDAAAAAAAAAA!!! Avevamo detto che ci avresti pensato tu, alle recensioni
del secondo capitolo!"
In lontananza... sì, esatto. Uno "Tsè"
"Tocca a te, quindi fammi la cortesia di venire qui e scrivere un paio di righe
alle nostre gentili lettrici!"
"...."
"Sigh, ho capito.. mi sa che per questa volta dovrete accontentarvi ancora di me
^_^'' ...scusate!"
*si siede e arrotola le maniche*
Cara Retsu89,
grazie per aver commentato anche se eri di fretta! Fa piacere sapere che
riuscite a ritagliare un angolino del vostro prezioso tempo per dedicarlo a noi
^_^
È vero, di yullen se ne trovano di più sul fandom in inglese... un motivo in più
per scriverle bene qui in italiano ;)
Bello Kanda? O.o *ci pensa e... arrossisce?* ...uhm, non ci ho mai fatto caso...
sì, non è poi male... caratteraccio a parte U_U
Ecco il nuovo capitolo che aspettavi tanto, spero ti piaccia!
Baciotti anche a te ^_^ (anche da parte di Kanda [ma non dirgli che l'ho detto])
Cara BloodberryJam,
bentornata anche a te, e grazie per l'entusiasmo contagioso!
È vero, baKanda deve stare attento a quel che dice, ma non è l'unico XD Non so
se si stia addolcendo o che, staremo a vedere... per ora però il soprannome di
"uomo d'acciaio" direi che gli si addice XD
Per tua fortuna questa volta ha pensato bene di non rispondere alle vostre
recensioni (sfaticato U_U). Spero di riuscire a convincerlo per il prossimo
capitolo, quindi hai ancora un po' di tempo... ti consiglio di approfittarne XD
Gli passerò comunque i tuoi complimenti!!
Buona lettura ;)
Un bacio anche a te ^_^
Cara Sariby,
innanzitutto grazie per la recensione di questi capitoli (e dell'ultimo capitolo
di "Moonlight Midnight Dream"), ci hai dato davvero la carica! Ecco qui il nuovo
capitolo, contenta? Spero ti piaccia quanto i precedenti!
Un abbraccio ^^
Carissima Shichan,
innanzitutto bentornata in quel caos assoluto che è la nostra mente contorta XD
Sono contento che tu riesca a ritrovarti di più nella storia... In effetti
questo missing moment è più facile da collocare rispetto al precedente,
soprattutto grazie ai molti appigli (riferimenti di luoghi, tempi, missioni) che
abbiamo estrapolato dalle vignette dei "capitoli in esame".
*Un mondo nuovo e luminoso, quello aperto dal doppio pov (sì, credo proprio si
possa definire così... poi baKanda mi correggerà, ma vabbè XD)? Wow... In
effetti mettere vicini i pensieri e le interpretazioni di due persone così
diverse come il sottoscritto e Kanda permette di vedere la situazione da più
punti di vista. E poi, diciamolo, tutto sommato è divertente XD E ci insegna a
non affrontare la realtà con superficialità, perché quello che facciamo/diciamo
potrebbe avere sugli altri un effetto diverso da quello che ha su di noi ^_^
A quanto scrivi siamo ancora IC, e questo mi fa piacere ^_^ Non è facile restare
nei giusti binari, quindi se stiamo andando bene dopo vado a festeggiare!
*Per i 'pensieri nei pensieri'... beh, sono felice che ti piacciano, ma sono un
po' meno felice di averli... ci sto capendo sempre meno, sai?
Grazie ancora per i complimenti al nostro lavoro e all'angolo di Allen XD
Ti auguro una buona lettura, e speriamo di non deluderti nemmeno stavolta (*_*)/
Un abbraccio ^_^
Uff, e anche stavolta ho finito! ^_^
Devo trovare un modo per costringere Kanda a rispondere alle prossime
recensioni... uhm... idea!!! Se non risponde chiedo a Jerry di non dargli la sua
razione quotidiana di soba!! Sì, sì, ottima idea... vado da Jerry a illustrargli
il mio piano (e intanto mi mangio un po' di dango, che mi sta tornando fame!)...
Voi intanto leggete pure e recensite!
Mirror Mirror, Black and White
- 3 -
Il nome, la
colpa e la sensazione che sia tutto sbagliato
“Ehi. Eravamo in
due l’altra notte”
Che osservazione
stupida ho fatto. Lui però non sembra farci caso e si volta leggermente verso di
me, sempre tenendo gli occhi bassi; non riesco a scorgere l’espressione del suo
sguardo, ma le labbra gli si increspano in un sorriso strano, quasi amareggiato.
Mi aspetto una
replica che invece non viene, poi lo vedo appoggiarsi alla finestra e mettere un
piede sul davanzale, come se stesse per rientrare.
“Sì, eravamo in
due. E io credevo di essere con te…”
Ma cosa sta
dicendo? Certo che era con me! Mi irrigidisco, stringo gli occhi e lo fisso.
“...ma
evidentemente mi sbagliavo, visto quello che hai appena detto. Che cretino sono
stato: merito davvero il soprannome che mi hai rifilato quando ci siamo
conosciuti…”
E perché ora mi
viene in mente la storia del soprannome?
(Forse perché
stavo cominciando
a dargli un
valore diverso:
lo stavo
considerando
come un
gesto… affettuoso…
Altro errore.
[No, sbaglio
adesso…
Ti prego,
dimmi che mi sbaglio!]
Quanto vorrei
aver capito male...
[…forse è
così?])
Sono davvero uno
stupido, guarda che discorsi assurdi vado a tirar fuori.
Ho pronunciato
quelle parole a fatica, con la mano istintivamente stretta sulla maglia,
all'altezza del cuore. Sento tanto freddo, dentro...
Apro la bocca
per ribattere, ma c'è qualcosa che mi blocca (rimorso?). Scuoto il capo e
cerco di mettere ordine nei miei pensieri, anche se ho la sgradevole sensazione
che nella mia testa tutto vortichi ossessivamente, senza alcuna logica.
“Evidentemente,
se ti avevo dato dell'idiota un motivo c'era”
L'ho buttata
fuori d'istinto, nemmeno so per quale motivo. Mi sento sotto attacco
(…perché?) e reagisco nell'unico modo che conosco, attaccando a mia volta e
più violentemente dell'avversario. Lui incassa il colpo senza reagire (e
caccio indietro a forza la sensazione che sia tutto sbagliato).
Raddrizzo la
schiena, prendendo un gran respiro, e stringo i pugni. Devo faticare molto per
trattenere le lacrime - di frustrazione, dolore e sì, anche di rabbia - che
vogliono improvvisamente iniziare a scendere.
Oh, molto bene.
Finalmente è tutto chiaro: mi considera un povero idiota che non fa altro che
creare problemi. Niente di più, niente di meno. Ci credo che non voglia avere
nulla a che fare con me… a volte nemmeno io avrei voglia di avere a che fare con
me, che diamine!
Eppure, quello
che è successo l'altra sera… ah sì, ho capito! Forse me lo sono sognato! (ma
in realtà so benissimo che è successo tutto per davvero) Evidentemente,
oltre ad essere idiota soffro pure di allucinazioni, è l'unica spiegazione.
Non ci capisco
più nulla. Certo che, se solo non mi fossi fidato come uno sciocco della sua
apparente... disponibilità ad ascoltarmi, ora non starei così male! (o invece
sì, starei male comunque...)
Non so se sono
più arrabbiato con lui o con me stesso. Prima che la diga crolli, mi allungo di
nuovo sul davanzale per rientrare in camera. Non sia mai che gli imponga di
sopportare un'altra delle mie crisi isteriche!
Non capisco
davvero cosa gli stia passando per la testa; anzi, ad essere sincero, non
capisco neanche la metà di quel che è successo negli ultimi cinque minuti e men
che meno quel che passa per la mia di testa, il che mi fa infuriare non
poco… Quando però lo vedo stringere i pugni e accingersi a scavalcare il
davanzale, una cosa mi è chiara: non deve andarsene. Non so perché, ma non deve
farlo (invece lo so il perché… perché lui…).
Colmo in pochi
passi la distanza che mi separa dalla finestra.
“Walker”
Sentendosi
chiamare, si blocca a cavalcioni del davanzale e si volta, negli occhi
un’espressione indefinibile per la difformità di sentimenti che contiene.
Mi guarda, forse
aspettandosi che gli dica qualcosa, ma io non riesco a dire nulla. Non sono mai
stato bravo con le parole.
Sentendo la sua
voce, mi fermo e mi volto. Un attimo: mi ha chiamato... per nome. Forse allora
qualcosa di diverso c'è… Ma chi ho davanti, ora?
Il solito Kanda,
che mi chiama mammoletta e non mi sopporta? (Quello che ormai consideravo una
maschera?)
Il Kanda della
terrazza, che mi chiama per nome e mi concede il privilegio di ascoltare le mie
confessioni? (Quello che spero sia reale?)
O un terzo Kanda,
ancora ignoto, dal quale non so assolutamente cosa aspettarmi? (Non voglio
vedere di nuovo tradita la mia fiducia!)
Mi sta venendo
mal di testa. Per fortuna, la rabbia irrazionale che ho dentro inizia a scemare,
anche se il dolore al petto è sempre lì. Sospiro e riporto fuori la gamba che
avevo già fatto passare dall'altra parte. Seduto sul davanzale, mi guardo le
punte delle pantofole. Poi, quando mi sento un po’ più sicuro di me, alzo gli
occhi ad incontrare il gelido azzurro dei suoi. Voglio sapere con chi sto
parlando, in questo momento.
Se ne sta lì
seduto e mi guarda con quell’aria interrogativa che onestamente mi disarma: non
so cosa aspettarmi.
(Perché mi
aspettavo
che mi
dicesse qualcosa?
[Yu, tocca a
te parlare]
Mi aspettavo…
…che cosa?
[Yu, tocca a
te scusarti]
Sono io a
dover fare il primo passo?)
Provo a
concentrarmi sulle mie emozioni e mi rendo conto di sentire uno strano sollievo,
vedendolo lì. Stacco lo sguardo dal suo e cerco di calmarmi (chissà poi
perché mi sento così inquieto); quando sono un po’ più tranquillo, alla fine
torno a guardarlo, ma non riesco a fissare gli occhi nei suoi – io, che non ho
mai avuto paura di incrociare lo sguardo con nessuno!
Tra noi è sceso
un silenzio innaturale, rotto solo dallo scalpiccio dei tacchi di una coppia
sulla strada, un silenzio che a me sembra carico di attesa. Un silenzio che, per
la prima volta nella mia vita, non riesco a sopportare.
“Eravamo in due
l’altra notte: se c’è una colpa, non è tutta tua”
Spalanco gli
occhi, sinceramente stupito. Quasi non credo alle mie orecchie: sta finalmente
dicendo (ammettendo) che l'altra sera, sulla terrazza, tra noi è
effettivamente successo (cambiato?) qualcosa?
Ok, è un passo
avanti, e so che da un tipo come Kanda sentirsi dire qualcosa del genere è una
cosa molto difficile, concessa a pochi (a nessuno, fino ad ora [solo a
me, stasera]).
Non mi è ancora
chiaro, però, cosa pensa veramente di me e di questa assurda situazione.
(Non ha detto
che gli interessa di me,
[però ha
riconosciuto che è successo qualcosa! È un inizio…]
ha detto solo
che eravamo in due
e che la
colpa è di entrambi…
[SE c’è una
colpa, ha detto SE!])
Il suo sguardo
all’improvviso è diventato sfuggente. Non riesce più a guardarmi dritto negli
occhi e la cosa mi lascia alquanto perplesso: è così strano vederlo a disagio! È
chiaro che vuole aggiungere altro (ma cosa?), semplicemente non sa come
fare. Però ci sta provando (si sta impegnando) e questo mi fa piacere.
Decido quindi di
ignorare una volta per tutte la stanchezza e quel dannato mal di testa che mi
picchia feroce alle tempie. Inclino il capo e mi appoggio al telaio della
finestra, mettendomi più comodo.
“E se… e se non
ci fosse nessuna colpa, eh Kanda? E se invece stessimo sbagliando tutto qui, in
questo momento?”
Ma cosa sta
dicendo?! Nessuna colpa? Dio! Giuro, non ci capisco più nulla! Rovescio indietro
la testa, guardando le nuvole scure correre veloci (come se lì ci fosse una
risposta…) e improvvisamente sento un bisogno viscerale di annullare ogni
cosa attorno, per riuscire a rimanere solo con i miei pensieri (sempre più
confusi, sempre… meno familiari, meno miei…).
Gli dò le spalle
e mi avvicino di scatto alla ringhiera, afferrandola con forza.
Stiamo
sbagliando tutto in questo momento?
(Ha ragione…
questa notte
abbiamo sbagliato tutto,
[HO sbagliato
tutto]
fin
dall’inizio…)
Per carità, se
lo pensa, che mi dica dove diamine vede degli errori! Perché, sul serio,
io non capisco (non voglio capire…). Io so solo che… vorrei saperne di
più di quel mostro che si porta dentro, però nello stesso tempo lui… questa
situazione… (ho paura?)
Lo sento
avvicinarsi alle mie spalle, ma non mi volto. Non ho la forza di fare nulla e
comunque non saprei cosa fare.
Si gira e
afferra la ringhiera, con tanta forza da farsi sbiancare le nocche. È la seconda
sensazione di déjà-vu della giornata. Proprio non riesco a togliermi dalla testa
gli avvenimenti di quella notte, accidenti!
(Quella sera
maledetta
[benedetta]
ero completamente perso.
Come una bambola vuota, senza più anima.
Però mi sono salvato
[grazie a te].
Mi troverò a ricambiare il favore?
[Lo farò con piacere]
…ma come?)
Diversamente da
allora, però, stavolta le parti sono invertite. E Kanda, al contrario del
sottoscritto, in questo momento non ha bisogno di contatto fisico. Anche se non
riesco a leggergli nel pensiero, percepisco chiaramente che sta combattendo
contro se stesso e in questa battaglia io non posso (non devo [anche
se vorrei]) entrare. Posso solo assistere, sperando che l'esito sia
quello più giusto per tutti (per lui [e un po' anche per me]).
Quindi mi limito a portarmi al suo fianco - vicino (sono qui, se serve)
ma non troppo (so che non hai bisogno di me, hai la forza e le capacità
necessarie a sostenere [vincere] la tua battaglia interiore).
Appoggio le
braccia alla ringhiera, alzando lo sguardo a seguire le nuvole che giocano a
nascondino con la luna, in attesa.
Se ne sta in
silenzio qui di fianco a me, senza toccarmi né avvicinarsi troppo (come fai a
sapere che è proprio quello di cui ho bisogno in questo momento?) e di
questo gli sono istintivamente grato.
Serro gli occhi
e contraggo ogni muscolo del corpo nel tentativo di riprendere il controllo di
me stesso, ma è difficile. Se fossi in procinto di affrontare un esercito di
akuma sarei certamente più tranquillo, invece le battaglie contro i demoni
interiori mi mettono sempre in difficoltà. Però non posso permettermi di farmi
sopraffare.
Ok Yu, ragiona:
cosa vuoi? (Che torni tutto come prima [prima quando?], come
l’altra notte). Non te n’è mai fregato niente di nessuno, perché adesso il
moyashi è diventato così importante? (Lui si è fidato di me, mi ha aperto il
suo cuore [ci siamo baciati]). Cosa devi fare? (Chiedigli
solo di cancellare questa sera [lui ti ha già perdonato]).
Dopo un tempo
che mi è sembrato interminabile - ma so benissimo che è solo una mia impressione
distorta - prendo un respiro profondo e riapro gli occhi, senza poter fare a
meno di spiare se lui è ancora lì dov’era prima. Quando lo vedo con il naso
all’insù, non riesco a reprimere un sorriso e mi rendo conto che forse quelle
risposte che cerco non sono così lontane, anche se ancora non le ho afferrate.
PREVIEW
Capitolo 4: Scomode verità nascoste
Dannazione,
come posso
far finta di non vedere quello che è ormai chiaro ai miei occhi e al mio
cuore?
|
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Capitolo 4 *** Scomode verità nascoste ***
Come promesso
L'ANGOLO DI ALLEN
Ordine Oscuro - *sala computer*
26 giugno 2009
Allen è seduto
al tavolino, davanti al pc acceso. Da solo. Nonostante minacce e ricatti di
vario tipo, Kanda si è rifiutato di fare la sua parte di lavoro...
“Accidenti, che
fatica gli costa rispondere? Mah... Però mi scoccia fare tutto da solo.. non che
mi dispiaccia, è che poi va a finire che le lettrici si sentono abbandonate...”
*lampadina che
si accende*
“Visto che qui
lui non vuole mettere piede... vorrà dire che le risposte andrò a prenderle io
da lui!”
***
Ordine Oscuro -
*corridoio… uno qualsiasi*
Penna in mano e
bloc-notes (preso in prestito da Johnny) sottobraccio, Allen sta girando per i
corridoi in cerca di Kanda.
Sa esattamente
dove trovarlo: a quest’ora è sicuramente in palestra a meditare. Il problema
è... trovare la palestra!
“Sono venti
minuti che giro… non mi ricordavo che il quartier generale fosse così grande…”
***
Ordine Oscuro -
*palestra* (due ore dopo)
Allen entra
silenziosamente nella palestra, dove Kanda sta ancora meditando.
Si siede, apre
il blocco note, impugna saldamente la penna e inizia a leggere a voce alta le
recensioni arrivate per il terzo capitolo di "Mirror Mirror, Black and White".
Mentre legge
inizia a scrivere le risposte, lanciando ogni tanto un'occhiata a Kanda per
vedere se ha qualche reazione.
§ Carissima
Shichan,
innanzitutto ti
mando un caro abbraccio e un piatto di dango appena preparati da Jerry come
premio per il primo posto! ^_^
Lasciamo perdere
la pigrizia di Kanda, vediamo se stavolta riesco a smuoverlo un po'…
[Tsè. Ragazza
non soffermarti su cose inutili e recensisci ...]
(O_O …oddei, ha
parlato! Allora funziona, a quanto pare *evil grin*)
Hai ragione, in
effetti all'inizio il capitolo risulta leggermente confuso, ma purtroppo è una
delle pecche della divisione in capitoli (rileggendo tutto di fila ti sarai
sicuramente accorta che non è così ^_^ )
Le mie
pantofole? Oh, sono normalissime pantofole. Grigie e morbidose, molto comode.
Sono un numero più grande del mio, ma non intendo prenderne di nuove... mi
piacciono troppo ^_^
Kanda confuso in
effetti è un evento, ma in fondo è un essere umano anche lui, no? Sono contento
che tu abbia trovato il tutto IC nonostante la situazione sia tutt'altro che
«normale» XD
Eccoti il nuovo
capitolo, spero ti piaccia! Un bacio!
§ Carissima retsu89,
nonostante tu non sia la prima ad aver commentato ti assicuro che il tuo
messaggio è stato ugualmente apprezzato ^_^
Come vedi i fatti ti danno ragione, ho provato anche a fargli sparire le scorte
di soba con l'aiuto di Jerry ma è stato tutto inutile: Kanda è un osso duro...
Cosa? O_O Kanda innamor…
["&%$£(/$()(&£"$&!!]
O_O'' ehm… Questa è meglio se la censuro, eh.. Kanda non è esattamente d'accordo
con te e ti prega gentilmente di evitare di accostare i nostri nomi e la parola
amore nella stessa frase.. ^_^''
Comunque il mio nome è Allen, baKanda!
Ecco qui il nuovo capitolo. Non so se c'è la svolta a cui pensavi tu, in ogni
caso spero ti piaccia lo stesso ^_^
In bocca al lupo per gli esami.
Un abbraccio!
§ Carissima BloodberryJam,
ti prego, metti cortesemente giù quella scrivania! O_O'''
E non far spaventare il tuo papà, poverino! ç_ç Già ci pensa Kanda a far
prendere un infarto alla gente assalendola all'improvviso (ogni riferimento al
mio arrivo all'Ordine è puramente casuale)… ecco, grazie XD
Kanda tenero come una pantera nera di peluche? Mi spiace ma lo escludo, le
pantere di peluche non ti minacciano armate di katana. E soprattutto non mi
risulta di aver visto Kanda con (cito testuali parole) «OcchiDiMiele e
LabbraCoccolose»... non ancora, almeno (si immagina lo spettacolo)...
[Tendo a precisare che io
NON
ho sorriso. E non accetto che mi si attribuiscano arbitrariamente parole che non
ho detto e azioni che non ho compiuto. Voglio un avvocato. O Mugen. O tutti e
due.]
Ecco, appunto. BaKanda, vedi di calmarti e lascia Mugen lì dov'è!
A me invece fa piacere far parte dei peluche ^_^ spero di essere più tenero e
coccoloso di lui, però XD
Un abbraccio!
§ Carissima BloodyKamelot,
innanzitutto benvenuta nella schiera delle nostre lettrici/recensitrici!
Sono felice che ti sia piaciuta "Moonlight Midnight Dream" e che ti sia piacendo
anche questo sequel, con tutti quei complimenti stai facendo arrossire pure il
baKanda qui a fianco!
Per quanto riguarda la frase che ti piace così tanto..
[Tsè, mi sembra perfettamente lecito chiedermelo... soprattutto viste le
conseguenze.] (-___-)#
*Lancia un'occhiataccia ad Allen*
[Peccato che nessuno si degni mai di rispondere.]
*Allen lo guarda storto, poi continua come se niente fosse.*
Comunque grazie ancora per l'entusiasmo, speriamo rimanga vivo anche per questo
capitolo! ^_^
E viva il baKanda, seh! XDDDD
Un abbraccio!
§ Carissima Makotochan,
non ti preoccupare per il ritardo, l'importante è che ora tu sia qui con noi!!
Siamo contenti che i nostri stili ti piacciano, e che sia anche tu del parere
che riusciamo a sviluppare bene i pensieri dei personaggi.. è un lavoro a volte
abbastanza difficile, ma quando abbiamo riscontri del genere ne vale decisamente
la pena!
Sono d'accordo, sia io che il baKanda non siamo personcine così semplici da
comprendere veramente, molte volte la gente si ferma alla superficie e non vede
che sotto c'è dell'altro.. è bello che ogni tanto qualcuno lo capisca, o si
faccia venire anche solo il dubbio!
Vedo che piacciono anche a te i flussi di pensieri tra parentesi XD Non ti so
dire da dov'è uscita l'idea, so solo che a un certo punto sono diventati
indispensabili per esprimere al meglio quello che ci passa per la testa XD
Per quanto riguarda le graffe dubito che se ne farà qualcosa…
[Tsè, non se ne parla neanche. Per mettere le graffe devo usare l'inserisci
simbolo e la cosa mi fastidia troppo]
…in effetti abbiamo un rapporto abbastanza ostico con la tecnologia (soprattutto
Kanda U_U), quindi non complichiamo troppo le cose, ok? XDDD
Ah, non so se riesci a immaginare quanto mi faccia felice che tu abbia pensato
di citare una delle mie frasi..
*Ha le lacrime agli occhi*
*Kanda apre un occhio, lo guarda male, sibila uno dei suoi "Tsè" e torna a
meditare*
Spero ti piaccia anche questo nuovo capitolo!
Ti vogliamo bene anche noi,
(In bocca al lupo per gli esami)
Un abbraccio!!
Con un
sospiro soddisfatto per l’opera compiuta, Allen si alza e chiude rumorosamente
il blocco.
“Ecco
fatto! Visto che non era poi così difficile?”
*Tutto
tace. Kanda non fa una piega e continua a meditare*
*Davanti all’indifferenza assoluta di Kanda, scuote la testa sconsolato e se ne
va*
Beh,
carissime lettrici, anche per stavolta abbiamo finito. Spero che abbiate
gradito, nonostante qualcuno sia così poco collaborativo!
Buona
lettura e… alla prossima!
Mirror Mirror, Black and White
- 4 -
Scomode verità
nascoste
“Ma perché con
te dev’essere sempre tutto così maledettamente complicato?”
Sentendo la mia
voce si riscuote e riporta di scatto lo sguardo su di me (sembra quasi che si
fosse dimenticato della mia presenza). Per una frazione di secondo nei suoi
occhi vedo passare una scintilla di preoccupazione, ma poi la sua espressione si
distende quando realizza il tono ironico della mia domanda e sul suo volto si
disegna un sorriso.
Con quella frase mi coglie completamente alla sprovvista. Stavo pigramente
perdendomi nei miei pensieri - abbastanza confusi, a dire il vero, ma per il
momento fortunatamente inoffensivi - e tutto mi sarei aspettato tranne un’uscita
del genere. È molto raro sentire Kanda fare dell'ironia e di solito non ne
consegue nulla di buono (ma stavolta è diverso). Dopo un primo momento di
panico, però, capisco il vero significato di quelle parole e ora sono più
tranquillo (almeno un pochino).
Poco fa, quando l'ho visto incredibilmente teso alle prese con la sua battaglia
personale, mi sono sinceramente preoccupato, ma adesso pare aver ripreso il
controllo dei suoi pensieri. Anche se non credo sia riuscito a trovare dentro di
sé le risposte che cercava (nessuno potrebbe, in così poco tempo, nemmeno
lui), sembra però che almeno abbia raggiunto la consapevolezza necessaria
per rendersi conto che sì, ci sono delle risposte che gli sfuggono, e che sì,
deve (vuole?) trovarle.
(Vuoi analizzare la situazione, Kanda?
[Anch'io
voglio capirci qualcosa!]
Lo
so che è... complicata…
[cosa
non lo è, in fondo?]
…ma chissà…
se
mi dici cosa ti passa per la testa
magari riesci
[riusciremo]
a
trovarle,
le
risposte che stai
[stiamo]
cercando)
Rimanendogli vicino e continuando a fissarlo, mi giro e scivolo fino a terra,
sedendomi comodo con le gambe raccolte e la schiena contro la ringhiera. Lo
guardo dal basso, piegando il collo e appoggiando la testa alle sbarre, le
braccia ad abbracciare ginocchia. Chiudo gli occhi e cerco le parole adatte,
qualcosa che gli dia lo spunto per continuare (e magari concludere [come
è successo a me l'altra notte]) il suo ragionamento, senza peggiorare
di nuovo la situazione (è l'ultima cosa che voglio).
“Eh, bella domanda. Vorrei darti una risposta, ma più ci ragiono più mi accorgo
che non ce n'è solo una. Forse, se mi spiegassi cosa intendi esattamente con
quel «tutto» potrei capire qual è quella giusta... Cos'è quel «tutto» che per te
è «così maledettamente complicato», Kanda?”
Voglio lasciargli il tempo di riflettere, non voglio una risposta immediata
(automatica [falsa]) né che interpreti la mia frase come una
provocazione o, peggio, come una presa in giro (non lo è [voglio solo
aiutarlo!]).
Smetto quindi di fissarlo (Kanda odia quando la gente lo fissa [non
voglio mettergli fretta!]) e abbasso lo sguardo, pur lanciandogli di
sottecchi un paio di occhiate, tanto per tenere d'occhio la sua reazione.
Cos'è quel tutto che è così maledettamente complicato, vuoi sapere? Rispondere
ad una domanda con un’altra domanda, per di più di questo genere… sei tremendo
quando vuoi, moyashi!
Comunque la sua risposta mi strappa un mezzo sorriso, ma non perché la trovi
stupida – tutt’altro! – quanto perché è così incredibilmente… da lui…
(Un momento fa
l’ho praticamente insultato
e
adesso è qui
che cerca di darmi una mano
a
capire…
[e
io ho ancora paura
di
aver compromesso qualcosa?])
Come è da lui starsene lì seduto ad aspettare, sempre pronto ad aiutarti però
sempre discreto, come se temesse di essere di troppo. Ma mi accorgo che, pur non
mi guardandomi più direttamente, non riesce a fare a meno di lanciarmi
un’occhiata e, quando alza la testa, mi volto anch’io per catturare i suoi
occhi. Non mi piace che la gente mi fissi, ma voglio vedere in faccia le persone
con cui parlo.
Sento che l’atmosfera tra noi si è fatta più rilassata (ora mi ricorda tanto
quella dell’altra notte). Appoggio i gomiti alla ringhiera, senza staccare
lo sguardo dal suo e, nel far ciò i capelli sciolti mi scivolano giù dalla
spalla a coprirmi un braccio, come un mantello. Al vedere la scena, sul viso di
Walker si disegna un ampio sorriso, quasi che la cosa fosse chissà quanto
divertente – ma stavolta non riesco a prendermela a male (se non fosse stato
lui non sarebbe stato così).
“Cos’hai da fissare i miei capelli, moyashi?”
Non capita tutti
i giorni di vederlo con i capelli sciolti… non quando è sveglio, almeno! Ora
invece, mentre si appoggia alla ringhiera, li vedo muoversi come dotati di vita
propria. Subito mi tornano in mente i tempi felici (all’inizio, almeno)
del viaggio in India con il mio maestro. Chissà se i suoi capelli sono morbidi
quanto i velluti e le sete preziose caratteristici di quei luoghi...
Sorrido
mentalmente: se Kanda potesse leggermi nel pensiero dubito che considererebbe un
complimento il paragone con cose così… «femminili»!
Peccato che io
finisca con il sorridere veramente, e proprio mentre mi sta fissando! (sarà
la stanchezza, di certo [o sarà che non mi darebbe affatto fastidio anche
se sapesse cosa penso?])
Ah, che idiota!
Sono riuscito a porgli una domanda come quella di prima uscendone illeso, e ho
finito con il rovinarmi con le mie stesse mani solo perché mi sono distratto a
guardargli i capelli! Per fortuna riesco (o almeno spero) a nascondere
l’imbarazzo con una finta smorfia di sdegno.
“È Allen,
baKanda! E poi non ti sto fissando i capelli, è che tra loro e il buio che c’è,
ancora un po’ non ti vedo!”
Niente da fare,
non riesco a tenere il broncio e finisco per tornare a sorridere. È che
l’atmosfera sembra meno pesante di prima e mi sto davvero rilassando, nonostante
il pavimento decisamente freddo e scomodo.
Ma guardalo, non
riesce a fare l’offeso nemmeno per finta… che mammoletta! Non c’è che dire, è
esattamente il mio opposto (forse è anche per questo che con lui… sto bene?).
Il pensiero mi fa sorridere. Le mie labbra però fanno appena in tempo ad
inarcarsi in un accenno di sorriso, che subito torna pressante la consapevolezza
che ho (abbiamo) delle questioni in sospeso da risolvere e la mia
espressione si incupisce di nuovo; lui non manca di accorgersene.
Mi sento
inspiegabilmente a disagio nel continuare a guardarlo negli occhi (ho ancora
paura ad aprire il mio cuore e mettermi a nudo, con chiunque), quindi torno
a fissare l’orizzonte buio, frastagliato dai tetti.
“L’altra sera,
prima di andarmene. Ti ricordi cosa ti ho detto? Che avremmo dovuto chiudere
quella parentesi e far tornare tutto come prima. Ma…”
“…ma non è
possibile. Non per me, almeno. E credo neanche per te”
Colpito e
affondato: non solo ha completato la mia frase esattamente come l’avrei
completata io, ma con poche parole è riuscito anche (come hai fatto?) ad
inchiodare la mia mente alle prove schiaccianti (che io ho sempre voluto
ignorare) disseminate dal mio cuore (fuori controllo) in ogni mio
comportamento nei suoi confronti.
Volto la testa
di scatto, dentro una rabbia irrazionale al veder smascherata e crocifissa in
quel modo, senza alcuna apparente difficoltà, una consapevolezza (debolezza)
che ho represso con tutte le forze fin dal primo momento in cui l’ho sentita
nascere in me, la mattina successiva quando ci siamo incrociati per sbaglio in
caffetteria. Vorrei punirlo per la sua insolenza, ritorcergli contro quella
fragilità di cui mi taccia,
(Non mi sta
accusando…
Per lui non è
una colpa quello che prova
– e che provo
anch’io
[E poi lui
sta sicuramente soffrendo di più])
ma, quando
incrocio il suo sguardo limpido, mi sento come svuotato. Crollo il capo,
nascondendo il viso dietro la cortina scura dei capelli e poi lentamente mi
lascio scivolare giù accanto a lui, fino a sedermi con la schiena poggiata alla
ringhiera, sempre tenendo la testa chinata.
Ho appena
concluso la sua frase, e ora mi viene voglia di mordermi la lingua. Le parole
sono uscite da sole, accidenti! Incredibilmente mortificato, abbasso lo sguardo
per sfuggire al suo e mi metto a giocherellare nervosamente con una ciocca di
capelli. Ora come glielo spiego che non avevo nessuna intenzione di mettergli in
bocca quelle parole (che non condivide [forse]), né
tantomeno di sbattergli in faccia la realtà in quel modo?
Sì, perché per
me questa è la realtà (pura e semplice [e scomoda])! La
mattina dopo, nonostante la promessa, mi è stato impossibile mantenere la parola
data. Con il passare dei giorni, poi, mi sono reso conto di non poter (voler)
dimenticare quella notte nemmeno per un attimo. Ci ho provato, ma ormai sapevo
di quell'altro Kanda nascosto dietro la sua espressione burbera…
Ogni singolo
sforzo di concentrazione per comportarmi come se nulla fosse successo si è
inevitabilmente arenato nell'interpretazione di tutti i suoi (soliti [fasulli])
comportamenti alla luce di quanto successo su quella terrazza. Dannazione, come
posso far finta di non vedere quello che ormai è chiaro ai miei occhi e al mio
cuore?
(Il Kanda
che tutti conoscono
[ne
nasconde un altro]
è una maschera per proteggersi dal mondo.
[non ha bisogno di proteggersi da me]
Gli altri non hanno mai visto com’è davvero
[io l'ho visto, anche se solo per un attimo]
e probabilmente a loro non si mostrerà mai.
[io intendo rivederlo, se me ne darai la possibilità. E tu, Kanda?])
Ora che so qual
è la verità non riesco a ignorarla!
È una verità
scomoda (una copertura divenuta indispensabile, lo capisco [dato che
faccio lo stesso, anche se in maniera differente, e lui lo sa]), però
è la verità. Ti prego, già viviamo in un mondo pieno di menzogne, almeno
cerchiamo entrambi di non mentire a noi stessi, eh Kanda?
Alzo gli occhi e
vedo con stupore (quante volte mi sta sorprendendo, stasera?) la sua
espressione di pura furia (comprensibile e meritata: imparerò mai a
riflettere prima di parlare?) trasformarsi in una mai vista, uno sguardo
carico di stanca e faticosa consapevolezza.
Lo stai pensando
pure tu? Che se abbiamo fatto un errore (e più ci penso più me ne convinco
[e ci ho pensato ogni singola volta che ti ho incontrato per i corridoi
dell'Ordine]), è stato proprio quello di scambiarci quella stupida
promessa?
Lo osservo
lasciarsi andare, sedersi a fianco a me sul freddo marmo del balcone, la testa
china, i capelli a celargli il volto. Ho l'impressione di avere davanti un
guerriero sconfitto e una vista del genere fa decisamente male. So che è a un
bivio, deve decidere da solo cosa fare della verità che gli ho maldestramente
servito.
Complimenti
Allen, se non fossi stato così egoista (bisognoso di qualcuno che ti
ascoltasse) probabilmente ora lui non si troverebbe in una situazione del
genere! Ah, vorrei tanto fare qualcosa, ma non so cosa. Mi sento completamente
inutile.
Gli occhi
iniziano a bruciarmi fastidiosamente. Li strofino con la manica del pigiama, che
subito si fa umida.
Gli sfugge un
singhiozzo, che cerca in tutti i modi di celare, ma siamo troppo vicini perché
io possa non accorgermene e sento una stretta allo stomaco.
(Che cosa
c’è, Walker? Di cosa ti rimproveri?
[È per quel
che mi hai detto?
Non fartene
una colpa, hai ragione tu])
Mi sembra di
essere tornati su quella terrazza, solo che allora io ero perfettamente padrone
di me stesso (potevo aiutarti), mentre adesso…
No, è inutile
continuare ad ignorare l’evidenza: non è tutto come prima e non lo sarà mai più.
Rovescio indietro la testa contro la ringhiera e torno a guardare il cielo
(mi sento molto più leggero…). L’unica cosa che posso (possiamo [dobbiamo,
tutti e due insieme]) fare ora è capire come affrontare questa
situazione nel miglior modo possibile.
Prendo un
respiro profondo, cercando di calmarmi e concentrarmi – mi sento esausto, come
se avessi lottato per ore senza tregua. La tensione sempre crescente che mi ha
preso da quando abbiamo iniziato questo discorso sta cominciando a sciogliersi,
lasciandosi dietro un cerchio alla testa che non mi aiuta certo a ragionare con
lucidità.
Se c’è una cosa
che ho capito in tutta questa faccenda è che, per la prima volta nella mia vita,
mi trovo davanti ad una situazione che non posso risolvere da solo.
(Questo
perché non mi sono mai
compromesso a
tal punto con una persona
[mi pento di
averlo fatto con lui?
…
…no…])
Credo anche lui
sia arrivato alla stessa conclusione, probabilmente già da un pezzo, e sappia
magari anche come risolvere il problema, ma forse non ha il coraggio di parlare
(perché non dovrebbe? [Perché tu non sei uno che accetta consigli, Yu…]).
Il fatto è che nemmeno io so come affrontare la questione. Volto un poco la
testa e lo vedo intento a sfregarsi gli occhi per nascondere le lacrime. Lo
osservo per qualche istante, poi (come l’altra sera) gesti e parole
vengono da soli e (come l’altra sera) non faccio nulla per fermarmi: gli
afferro il polso e glielo allontano delicatamente dal viso.
“Ehi, basta
piangere. Abbiamo un problema da risolvere”
PREVIEW
Capitolo 5:
Ho permesso che il mio atteggiamento verso di lui diventasse diverso da
quello verso tutti gli altri... (Ne sono pentito? ...no...)
|
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Capitolo 5 *** Qualcosa è cambiato ***
Come promesso
L'ANGOLO DI
ALLEN
Ordine Oscuro - *camera di Allen*
14 luglio 2009
Allen è seduto sul letto, in mano il blocnotes con le recensioni al capitolo
quattro. Link è seduto alla scrivania, occupato con uno dei verbali relativi
alle ultime missioni.
Il moyashi stavolta sa esattamente dove trovare Kanda. La palestra è in
ristrutturazione (dopo le recensioni del capitolo scorso), quindi il giapponese
ha un solo luogo dove poter allenarsi: l'ultimo piano della torre.
“Neh, Link, mi daresti una mano?”
“Spero non voglia cacciarsi nei guai come suo solito, Walker”
“Chi, io? Ma va'...”
*dieci minuti dopo*
“Accidenti, la porta che da' accesso all'ultimo piano è chiusa dall'interno...
evidentemente ci ha sentiti arrivare... e ora che facciamo?”
“Perché non rinuncia a un'idea così assurda, Walker? Se Kanda è tanto cafone da
non voler commentare lo lasci perdere! Torniamo al piano di sotto, su... tanto
l'unico modo per arrivare a lui sarebbe entrare dalla finestra, ed è una cosa
impossibile!”
*evilgrin di Allen... sì, avete capito bene. Quello che ha di solito mentre
gioca a poker e ha in mano una scala reale maggiore... povero Link U_U*
“Un po' più a destra... sì, così... perfetto!”
Aggrappato alla
ringhiera che orla il tetto Link tiene per i piedi Allen che, appeso a testa in
giù, dondola tranquillo, dritto dritto davanti alla finestra della torre.
Appena Kanda si gira e vede il moyashi, penna in bocca e blocnotes sottobraccio,
fargli ciao ciao a testa in giù da fuori la finestra, la prima cosa che pensa è
di non aver digerito la soba che Jerry gli ha preparato per pranzo. Oppure...
forse qualcuno degli strani intrugli di Komui è finito nella pentola!
Si rende conto che no, non è un'allucinazione, quando Allen prende a rileggere
le recensioni al capitolo e a discutere a voce alta le risposte ai commenti. Il
giapponese rincomincia ad allenarsi... l'orecchio teso in ascolto, però XD
***
§Cara Retsu89,
*tira fuori da chissà dove un vassoio di dango con la coccarda colorata*
innanzitutto
complimenti per il primato! Goditi pure questi mitarashi dango, li ho fatti fare
da Jerry appositamente per il vincitore ^_^ Oh, stai cercando un lavoro? Posso
provare a sentire se ha bisogno di una mano… con gli ordini che gli faccio di
solito credo apprezzerà!
Grazie per i complimenti, mi fai arrossire! Uh? Oh, Kanda ha appena detto “Tsè”,
non è d'accordo con la tua teoria sull'innamoramento e credo che non gli
dispiaccia il pensiero di uno scontro con te e la tua katana. Però ti prego, non
ti ci mettere pure tu! Non voglio che vi facciate male... e che ne facciate a
me, ne ho già avuti abbastanza di incontri ravvicinati del terzo tipo con
Mugen!! XD
Ecco qui il capitolo che stavi aspettando, tra un tuffo e l'altro in piscina!
Divertiti anche per noi...
*sussurra* Qui Komui è abbastanza taccagno con le ferie...*sussurra*
Un abbraccio!
§Cara Makoto-impaziente XD,
Kanda «kawaii» e «adorabile»? Mi sembra un po' un'esagerazione, ma in fondo è un
parere soggettivo, quindi... XDD
Vedo che ti è piaciuta soprattutto la parte riguardante i suoi capelli!
[Kanda, contrariamente a quanto pensa Makotochan, non si allontana schifato.
Piuttosto fa una faccia dubbiosa e, quando capisce che è un complimento,
annuisce soddisfatto]
“Allora questo mondo non è popolato solo di idioti a quanto pare…”
*Fa la linguaccia a Kanda* Comunque sono d'accordo con te (ma non diciamolo
troppo in giro, eh! soprattutto a lui, sennò si monta la testa U_U)
Per evitare la tua precoce dipartita ecco qui il nuovo capitolo, contenta? XD
Sappiamo che non è carino interrompere un capitolo proprio sul più bello, ma
alla fine è anche quello che aumenta l'entusiasmo quando poi si trova
l'aggiornamento sullo schermo del pc!! ^_____^
Buona lettura... e fammi sapere cosa ne pensi della mia reazione ^_^
Un abbraccio!
§Cara Mizukage,
benvenuta tra noi e grazie per i complimenti sia per “Midnight Moonlight Dream”
che per “Mirror, Mirror, Black and White”! Sono contento ti siano piaciute tanto
da leggertele tutte di fila! *_*
Eccoti qui il nuovo capitolo... spero ti soddisfi ^_^
Un abbraccio anche a te!
§Cara Anansy90,
innanzitutto bentornata, e non ti preoccupare per il ritardo.. ;) Spero che ora
le cose si siano sistemate, così avrai tutto il tempo che vuoi per goderti
questo nuovo capitolo! ^_^
Grazie ancora per i complimenti!
Un abbraccio!
§Cara BloodyKamelot,
io VOGLIO che il baKanda risponda ai vostri commenti... ma lui è troppo pigro
per farlo! Guarda dove mi sono dovuto arrampicare stavolta, per poter cogliere
anche solo uno “Tsè” che potesse esprimere cosa pensa a riguardo!
Oh, beh, magari basta provocarlo un po'... magari se gli riferisco che hai fatto
un disegno pornografico su di lui...
[Kanda si blocca, scatta in piedi e sfodera Mugen]
“Ora BASTA! Mugen, attivazione!”
...ok, forse era meglio evitare...
In ogni caso non so se ci sarà un bacio, figuriamoci se so se diventerà una yaoi
o no... staremo a vedere XD
Con Link, benché addormentato, in mezzo ai piedi... mah, porello, lasciamolo
dormire tranquillo!
Le scan in inglese le trovi su www (punto) onemanga (punto) com ^_^ ci sono
tutti i capitoli usciti finora *_*
Leggiteli, ma prima leggiti questo nuovo capitolo XD
Grazie ancora per i complimenti e le citazioni da guerre stellari XD
Un abbraccio!
§Cara
BloodberryJam,
non ti preoccupare se i tuoi commenti non sono tanto «seri», in fondo anche i
nostri commenti ai vostri commenti non lo sono, no? XD
Eccoti qui il seguito, spero che soddisfi le tue esigenze da KandaFan XD
Un Kanda-peluche di 2 metri con sguardo assassino? Inquietante!
[Leggendo questa parte Kanda rabbrividisce e fa una faccia schifata. Poi si
allontana senza una parola]
Ehm, non sembra tanto d'accordo... Ohi, baKanda, dove vai?!? Quella capretta
invece è davvero carina ^_^ Grazie per il pensiero!
Beeeh! un abbraccio XD
§Cara SweetGothicSoul,
*_* ti voglio bene pure io ç_ç
[Il moyashi si commuove... Kanda, che si è avvicinato di nuovo alla finestra,
con uno “Tsè” dà loro le spalle e ricomincia ad allenarsi. Chissà, forse forse
in fondo si commuove pure lui... moooooooolto in fondo]
Aspettiamo i tuoi commenti per i prossimi capitoli, è bello sapere che ci vuoi
bene per quel che siamo (pur con tutte le nostre pare mentali)...
Intanto eccoti il nuovo capitolo!
Un abbraccio stretto stretto e una mini porzione di dango anche per te!
§Cara Phantom G,
grazie per l'entusiasmo e non ti preoccupare, anche se il tuo commento non è
granché (e non è vero che non è un granché) ci fa sempre piacere!
Fa un po' meno piacere a qualcuno sentire ancora questa storia di me e il
baKanda innamorati...
[Kanda ringhia, stringendo convulsamente la mano attorno all'elsa di Mugen]
*Allen lo guarda male*
Tranquilla, non intendo dargli una mano a farti a fette XD
Vedo che la storia delle parentesi è più diffusa di quanto si possa pensare..
quindi non ti preoccupare, non sei pazza (non più di noi, almeno).
Grazie ancora per i complimenti, spero che questo nuovo capitolo ti convinca
quanto i precedenti ^_^
Un abbraccio!
§Cara Shichan,
piaciuti i dango, vero? *_*
sono contento che tu abbia superato lo scoglio degli esami per poter recensire
con calma il capitolo ^_^
Se ogni tanto vedi confusione tra i pov non è perché sei baka XD è sempre la
solita storia della fic tutta di fila che se tagliata in capitoli perde i
collegamenti... quindi sta tranquilla ;)
Wow, questa volta alla gara di pucciosità ho vinto io?!? *_*
*inizia ad agitarsi e ad esultare, ancora appeso al povero Link*
[Kanda nota il moyashi che esulta per aver guadagnato punti pucchosità]
“Tsè. E’ vergognoso trovarmi a competere per qualsiasi cosa con un idiota
simile”
“Uff, baKanda, dici così solo perché stavolta hai perso!”
Vabbè, eccoti il prossimo capitolo XD fai un buon lavoro, sappiamo che possiamo
fidarci di te ;)
Se trovo un paio di pantofole come le mie te le regalo *o*
Un bacione da tutte e due ^_^
***
“W..W..Walker, abbiamo finito? Posso tirarla su?”
“Oh, sì, grazie Link! Mi hai fatto davvero un piacere enorme! Non come qualcuno
che si rifiuta di dare una mano...”
Si sente uno “Tsè” provenire dall'interno della torre.
“Ora facciamo un salto in caffetteria per la merenda, ce la siamo meritata!”
“Sono d'accordo, Walker...”
Bene, noi andiamo a mangiarci un po' di dolci... voi godetevi il capitolo ^_^
Alla prossima XDD
Mirror Mirror, Black and White
- 5 -
Qualcosa è
cambiato
“Ehi, basta
piangere. Abbiamo un problema da risolvere”
Mi ha rivolto la
parola nonostante il pasticcio che ho combinato e di questo gli sono grato. È
bastata una frase e già mi sento più lontano dal baratro in cui stavo finendo
(Mi hai salvato di nuovo?).
Osservo con lo
sguardo appannato la mano con la quale mi ha preso il polso. La sua stretta,
salda e forte ma leggera allo stesso tempo, mi conforta (non mi lasciare)
e mi infonde la sicurezza necessaria per far tacere i pensieri negativi e
riportare la mia attenzione sulla situazione in cui ci troviamo.
(È stato
difficile
[per
lui]
ma sembra sia riuscito ad accettare
che potremo trovare una soluzione
solo ragionandoci su
[assieme])
Sempre
concentrandomi sulla sua presa, chiudo gli occhi e respiro a fondo un paio di
volte, per calmarmi e schiarirmi le idee. A malincuore libero la mano e la punto
a terra per spostarmi leggermente, girandomi verso di lui. Ha ragione, abbiamo
un problema da risolvere. Non so esattamente come, devo essere sincero. Ma vedo
che lui è deciso a trovare una soluzione, anche se tutta questa faccenda gli sta
pesando (non credo sia abituato ad avere a che fare con i sentimenti, né
altrui, né propri), quindi non intendo deluderlo o, peggio, essere da meno.
Basta piangere! Mi asciugo dagli occhi le ultime lacrime e annuisco deciso,
abbozzando un sorriso.
“Ok,
proviamoci…”
Gli rispondo con
un cenno d’assenso del capo e mi metto più comodo, incrociando le gambe e
raccogliendo le mani in grembo, come se mi accingessi a meditare. Sapere di
poter contare sul suo appoggio per risolvere questa faccenda è importante
(fondamentale), ma soprattutto spero che la soluzione che ha in mente
(perché so che ne ha una) sia minimamente plausibile
(Già per me è
difficile accettare
di non essere
riuscito a dominarmi:
ho permesso
che il mio atteggiamento verso di lui
diventasse
diverso da quello verso tutti gli altri
[Ne sono
pentito…?
…
…no…])
e non mi (ci)
costringa a dover fornire troppe giustificazioni al resto dell’Ordine (è una
questione privata tra me e lui). Il punto ora è come spiegargli cosa voglio
nel modo migliore possibile (senza farlo soffrire ancora [sarà
inevitabile]).
Avanti Yu,
prendi in mano la situazione come sai fare e hai sempre fatto (non mi sono
mai trovato in una situazione del genere): sei sempre stato orgoglioso del
tuo sangue freddo e della tua logica razionale, usali! (Ma i sentimenti non
sono mai logici…) Va bene, proviamo a riepilogare il problema dall’inizio…
“…la questione è
abbastanza semplice: è cambiato qualcosa tra noi due dall’altra sera e non
possiamo negarlo”
“Sono d'accordo.
Anche se ce l'abbiamo messa tutta, su questo posso scommetterci, non abbiamo
ottenuto il risultato desiderato. È una cosa che non possiamo negare né
tantomeno ignorare. Beh, forse ti
sembrerà assurdo, ma ne sono contento. Non mi fraintendere, so benissimo che
dimenticare tutto sarebbe stata la strada più facile da percorrere, quella con
meno problemi… ma come si dice non sempre la strada più breve è quella giusta,
no? Quella sera è successa una cosa che non avrei mai immaginato: mi sono
sentito finalmente accettato e compreso per quel che sono, e dall'ultima persona
dalla quale me lo sarei aspettato, per giunta! Mi si è aperto un nuovo orizzonte
davanti agli occhi, riesci a capirlo? Ho visto una parte di te che non credevo
esistesse e tu hai più o meno fatto lo stesso con me... È ovvio che fra noi non
possa più esserci lo stesso rapporto di prima! Ci ho provato, ma non riesco più
a trattarti come l'insopportabile antipatico che dimostravi di essere, perché in
realtà non lo sei! Penso che sarebbe ingiusto nei tuoi confronti, accidenti!”
Mi zittisco e
incrocio le braccia, sbuffando. Devo riprendere fiato, mi sto chiaramente
facendo prendere dalla foga. O sarà che non riuscivo più a tenere tutto
imbottigliato dentro?
“Quindi te lo
dico chiaro e tondo: io del «dimentichiamoci quella sera» non ne voglio più
sentir parlare, ok?”
Sono rimasto un
po’ sconcertato dal fervore che ha messo in quel fiume di parole: non che non
potessi aspettarmelo - lo so da sempre che è un tipo che si lascia trascinare
dalle emozioni (e in questa faccenda di sicuro di emozioni ce ne sono in
gioco tante [anche troppe per i miei gusti]). È solo che forse
non mi aspettavo che esplodesse così, vista la… come definirla? apatia? che ha
dimostrato dall’inizio (o sarà che finora ha cercato di trattenersi?).
Sia quel che
sia, il suo discorso mi ha stupito e questo gli vale un’occhiata in tralice
(e so già che non saprà come interpretarla). Devo prendere tempo, cercare di
capire esattamente cosa intende fare.
“Quello lo davo
per assodato, moyashi. Abbiamo già sperimentato che non può funzionare, quindi è
inutile insistere”
Io… voglio che
le cose tra di noi non tornino com’erano prima (anche perché sarebbe
impossibile [ma non è per questo, è che lo voglio davvero]),
però non so come voglio che diventino…
Oh, ora che mi
sono sfogato sto decisamente meglio. Devo averlo un po' innervosito, vista
l'occhiataccia che mi ha rifilato appena ho finito, ma penso ne sia valsa la
pena.
Peccato che
tutto l'entusiasmo che sono faticosamente riuscito a racimolare, nonostante la
stanchezza e il malumore, sia finito giù dal balcone appena ho sentito la sua
risposta. Riesco ad articolare a malapena una replica.
“…ah… ok, beh,
siamo d'accordo…”
Ma non è che
abbia granché senso. Sono senza parole. Ha appena riassunto in una sola,
semplice, secca frase tutto il mio sproloquio... e non sembra abbia intenzione
di continuare (forse non sa cosa dire [forse non sa come dirlo]).
Tutto qui, baKanda? Mi sgolo per mezz'ora e tu mi rispondi con una semplice
frase che, peraltro, non aggiunge niente (di nuovo [che volevo sentire])
a quel che ho appena detto? Dì qualcos’altro, ti prego!
Sospiro
mentalmente e torno a guardarmi le pantofole, riflettendo.
Un passo in
avanti l'abbiamo fatto, ma la strada è ancora lunga. Eh sì, c'è un altro piccolo
particolare da analizzare: ogni eventuale modifica nel nostro comportamento
potrebbe creare... problemi nell'Ordine (anzi, a Kanda [non credo sia
molto piacevole essere considerato complice di un eretico!]).
“Però, ecco… non
so come dirlo... ti scoccia se rimane comunque una cosa tra me e te?”
Ma questo è un
aspetto che stai già considerando, eh Kanda? Forse è davvero meglio che questa
storia rimanga solo ed esclusivamente fra di noi (il nostro segreto, insomma)...
tu che ne dici?
“Deve
restarlo, visto e considerato che né tu né io abbiamo interesse a finire al
centro dell’attenzione…”
(…tu
soprattutto, sei già abbastanza sorvegliato così).
Non ho nessuna intenzione di diventare argomento dei pettegolezzi della gente
soltanto perché… perché lui è riuscito a penetrare le mie difese.
Mi rendo conto
solo adesso che, in fondo, quello che mi importa davvero è soltanto non dover
più fingere con lui che tra noi non sia cambiato niente, poi il resto verrà da
sé e lo affronterò (lo affronteremo) quando sarà il momento.
Sulle mie labbra
si disegna un sorriso spontaneo: credo davvero di aver voltato definitivamente
pagina questa notte. È una sorta di nuovo inizio, tra di noi, come se ci
stessimo incontrando per la prima volta in questo momento. E mi torna in mente
il nostro vero primo incontro… scuoto appena la testa, stranamente divertito dal
ricordo. Poi d’istinto gli porgo la mano.
“Affare fatto,
Allen Walker”
PREVIEW
Capitolo 6:
So che non
durerà, mostro, ma adesso so cosa devo fare: continuerò il mio viaggio (con
la mia ancora vicino a me)
|
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Capitolo 6 *** Il mostro e l'ancora ***
Come promesso
L'ANGOLO DI ALLEN
Ordine Oscuro -
*caffetteria*
2 agosto 2009
Otto lunghi
rintocchi risuonano lungo i corridori dell'Ordine. È ora di cena, e nella mensa
c'è la solita confusione di finder ed esorcisti che chiacchierano del più e del
meno.
Carrello pieno
di cibo e Link carico di dolci appresso, Allen raggiunge stancamente uno dei
tavoli. Si siede e sposta a lato i piatti, facendo posto sul tavolo davanti a sé
e aprendo l'ormai famoso bloc notes.
Davanti a lui,
Lavi lo guarda incuriosito. Non capita tutti i giorni di vedere il moyashi
accantonare la cena (anche se solo per poco)... a quanto pare questa storia
delle recensioni gli sta molto a cuore.
“Neh, Alleeeeen!”
cantilena, allungandosi sul tavolo per togliere la matita dall'orecchio del più
giovane “Come va con la scrittura?”
Allen sospira,
appoggiando la testa sul tavolo.
“Va male, Lavi,
va male. Io mi impegno, ma se Kanda non si decide a darmi una mano non so per
quanto potrò andare avanti. Ho passato le ultime tre ore a cercarlo, visto che
dobbiamo rispondere alle recensioni del capitolo cinque, ma non l'ho trovato da
nessuna parte. Ho perfino chiesto a Komui se per caso l'aveva mandato in
missione..”
“Mmhhh... Hai
provato nel boschetto che c'è qui fuori?”
“...ottima
idea!” esclama Allen, per poi prendere bloc notes, matita e il vassoietto di
dango che Lavi si stava intascando e uscire di corsa dalla sala.
“...e giù le
mani dai miei mitarashi dango, bakaLaviiiiiiiiii!”
Continuando a
sghignazzare per l'urlo dell'amico, Bookman Jr. finisce tranquillamente di
mangiare il suo panino e si alza. Gettata la spazzatura, lascia la sala,
incamminandosi fischiettando per il corridoio, mani dietro la testa.
«Voglio proprio
vedere perchè Yu-chan è così restio a rispondere a delle semplici recensioni...»
Non impiega
molto a trovarli. Forse perché Link è sempre lì, onnipresente.
O forse perché
Kanda si è rifugiato su uno dei rami più alti della quercia che costeggia il
boschetto, e da lì ringhia furente contro il moyashi che gli impedisce di
scendere...
Lavi si avvicina
e si siede appoggiandosi a una quercia lì vicina, in silenzio.
“Neh, Due nei...
ma quei due fanno sempre così?” sussurra a Link con fare cospiratorio.
Link gli
risponde prima con un'occhiata, poi si porta una mano alla fronte cercando di
non perdere la pazienza.
Sospira,
ingoiando l'ennesima risposta acida al nomignolo con cui il rosso è ormai
abituato a rivolgerglisi.
“Hn. Benché io
non voglia assolutamente avere a che fare con questa assurda storia, Bookman Jr,
purtroppo sono in grado di dire sì, ormai Kanda e Walker hanno preso l'abitudine
di giocare al gatto e al topo quando la fanfiction in cui appariamo ha bisogno
di risposte ai commenti.”
“Ah. Capisco.
Bene” «La cosa è più divertente di quanto pensassi, allora!»
Allen continua a
girare attorno al tronco dell'albero, blocco e matita in mano, leggendo le
recensioni ai capitoli e scribacchiando le risposte. Ogni tanto si mangia uno
dei dango che si è portato dietro, stare digiuno non gli farebbe bene... lo
sapete, no? Sempre per la storia dell'Innocence di tipo parassita...
Gira, e gira, e
ogni tanto alza gli occhi in attesa.
Chissà....
Magari tra un ringhio, un ruggito e qualche ghianda arriverà anche qualche
commento da parte di Kanda...
*_*_*_*_*_*_*_*_*
§ Cara
Makotochan,
Kanda numero
uno? Kanda numero due? Non capisco, e stanno diventando troppi per i miei gusti…
(solo il Kanda numero due, invece... uhm…).
[“Che tu non
capisca non è una novità, moyashi…”]
(è_é) Visto che
sei così bravo perché non me lo spieghi tu, baKanda? Bah... Su, su Makotochan,
non fare così! Vuoi sapere come si conclude questo "affare tra di noi", lo so...
beh, anch'io XDD Credo che a te basti continuare a leggere, io invece non so
cosa aspettarmi dalle menti bacate delle due autrici XD
Grazie per il «puccioso»
^_^ non credo che Kanda apprezzi, ma è un problema suo, no? XD
[“Tsè. Queste
sdolcinatezze io proprio non le capisco…”]
Ecco, appunto...
Vabbè, comunque sono contento di esserti stato utile rimandando la tua
dipartita! Eccoti il nuovo capitolo per prolungare ulteriormente la tua
aspettativa di vita XD
Un abbraccio ^_^
§ Cara Shichan,
bentornata ^_^
finiti gli esami, questa volta, spero!!
Grazie per i
complimenti e il commento costruttivo... sono contento che il mio «sproloquio»
(non posso far altro che essere d'accordo, quello non si può definire
diversamente XDDDD) ti abbia convinta, e a dire il vero appena ho chiuso la
bocca per riprendere fiato ho pensato esattamente la stessa cosa che hai pensato
tu XD non sospettavo di essere così logorroico XDD Ma visto quanto parla Kanda,
qualcuno deve pur compensare, no?
[“Non è
obbligatorio, sai moyashi?”]
La gente si
annoierebbe, se parlassi solo tu con i tuoi monologhi monosillabici, sai?
Comunque hai ragione, Shichan, se Kanda non fosse così privo di tatto... non
sarebbe Kanda!!
Un abbraccio XD
§ Cara Retsu89,
anche tu vuoi
vedere come va a finire, eh? ^_^ Bene! Eggià, Link è sempre in mezzo ai piedi,
ma che ci possiamo fare... anche lui preferirebbe fare altro, credo...
La sfida con le
katane vedrò di organizzarla io per bene, così saremo tutti a debita distanza
(leggi: al sicuro, soprattutto Jerry) quando vi affronterete. La caffetteria
puoi buttarla pure giù, ma dovrai convincere Komui a farne costruire una grande
il doppio *_*
Uhm, cosa penso
di Kanda? ... bella domanda... non lo trovo così divertente quando si arrabbia
(soprattutto se ha Mugen e il sottoscritto sotto mano), però... mah...
Un abbraccio
*confuso, il moyashi non sa più cosa pensare*
§ Cara
Crystalemi,
ciao anche a te
^_^ E non ti imbarazzare, dai, sei tra amici! Sono contento che questa
fanfiction ti piaccia e ti convinca, nonostante il pairing non sia il tuo
preferito (poi mi spiegate cos'è sto «pairing», eh... e che c'entra Lavi? boh)
[Al sentir
parlare di pairing e dello stupido coniglio, Kanda ringhia]
*Guarda
perplesso Kanda perché non ne capisce la reazione*
Trovi strana (in
senso buono) e «realistica» la trama? Probabile, il fondo è il risultato che le
autrici volevano ottenere (evvai *_*)... anche perché è tutto successo davvero
durante quella missione, mica è una storia inventata ^_^
Spero ti piaccia
anche questo capitolo!
Kisù a te ;)
§ Cara
BloodyKamelot,
Yo a te! Kanda
reagisce così male perché è fatto così, che ci possiamo fare... Un disegno?
Dovrai farmeli vedere, prima o poi! ^_^
Per quanto
riguarda il bacio, ti conviene continuare a leggere.. non so se ci sarà, ma non
si sa mai (per quanto strano mi sembri)
*salta
imbarazzato la parte relativa ai sogni*
È fuori d'ogni
dubbio che il sottoscritto sia un maschio [Kanda inarca un sopracciglio
perplesso verso chi ha sollevato quel dubbio] che cavolo… capisco di essere
particolarmente «puccioso», però.. ç_ç
Eccoti il nuovo
capitolo ;)
§ Cara Anansy90,
ciao! Sono
contento che il capitolo ti sia piaciuto! Non pensavo a quell'accordo come un
qualcosa di particolarmente romantico, ma a pensarci bene credo sia il massimo
che si può ottenere da Kanda in un caso del genere XD (poi chissà...)
Non ti
preoccupare se ti ripeti, è sempre bello sentire qualcuno che ti fa i
complimenti... ;)
Spero che con il
nuovo capitolo la storia continui a piacerti e a convincerti,
un abbraccio!
§ Cara mizukage,
ciao e grazie
per i complimenti ^_^ sì, a quanto pare stiamo facendo dei passi avanti,
speriamo in bene (mi basterebbe già non finire più sotto la lama di Mugen, a
dire il vero). Io mi preoccupo, sì, forse esagero?
In questo
capitolo ci sarà il terzo incomodo, hai dedotto bene.. *sospira* fammi sapere
cosa ne pensi ;)
*_*_*_*_*_*
Con un rumore
secco Allen si ferma e chiude il bloc notes. Alza lo sguardo verso Kanda, che
ancora sta ringhiando guardandolo malissimo, e ricambia l'occhiata con un alzata
di sopracciglio.
“Non dovrei
ripetermi, ma... visto? Non ci voleva tanto!”
Un'alzata di
spalle, e il moyashi si allontana dalla quercia raggiungendo il pezzo di prato
dove Lavi è ancora seduto. Questi lo segue con lo sguardo, in parte dispiaciuto
perché lo spettacolino è terminato, in parte entusiasta per il materiale che è
riuscito a memorizzare e con il quale potrà perseguitare il povero Yu-chan.
“Ehi
Moyashi-chan, ora che fai di bello?” domanda, alzandosi in piedi e spazzolandosi
i pantaloni.
“Credo che me ne
tornerò in mensa, Lavi... una sola porzione di dango non è abbastanza, sto
morendo di famee ç_ç” risponde l'esorcista dai capelli bianchi incamminandosi
verso l'entrata, Link al seguito. “Kanda, tu che fai? Vieni con noi?”
Si sente il
solito “Tsè” provenire dal ramo.
*gocciolone di
entrambi*
“Vabbè, sai dove
trovarci! E a voi, care lettrici... buona lettura!”
Mirror Mirror, Black and White
- 6-
Il mostro e
l’ancora
“Affare fatto,
Allen Walker”
Guardo
esterrefatto prima la sua mano tesa in mezzo a noi, poi le sue labbra,
leggendoci quello che le mie orecchie non credono ancora di poter sentire. Mi ha
chiamato per nome e cognome, stavolta!
Mi scappa un po'
da ridere quando i miei ricordi tornano improvvisi alla (stramba e
incredibile) notte del mio arrivo alla vecchia sede del Quartier Generale.
Quella volta Kanda aveva innanzitutto tentato di farmi a fettine (con
l'assurda scusa di verificare se ero un akuma o meno [...e col senno di
poi capisco che l'avrei fatto anche io, pur di proteggere Casa]) e
quindi si era categoricamente rifiutato di stringermi la mano, considerandomi
niente più che un tizio qualsiasi (e pure maledetto) destinato a sparire
rapidamente dalla scena (e dalla sua vita). Quanto tempo è passato, da
allora...
Ma quel che
conta è che adesso siamo qui e abbiamo trovato (insieme) la soluzione che
stavamo cercando.
I primi raggi di
sole lentamente schiariscono il cielo, attraversando e colorando le nuvole.
Sembra quasi vogliano festeggiare con noi il nuovo inizio (abbiamo imboccato
la giusta strada [finalmente]), testimoni della nuova promessa
(più giusta [per entrambi]) che ci stiamo scambiando.
Sorridendo gli prendo la mano e rispondo alla stretta.
“Affare fatto,
Kanda!”
Lo ammetto, sono
tentato di chiamarlo con il nome completo ma... un passo alla volta, ok? In
questo momento sono troppo felice per azzardarmi a giocare col fuoco (anche
se so che non corro rischi [visto che Mugen è rimasta sul suo letto]).
Il sole si alza un altro po', illuminando il balcone dove abbiamo praticamente
passato buona parte della notte. Mi sento tanto stanco, è di sicuro colpa del
sonno e del calo di tensione. Ora ho una voglia incredibile di tornare in
camera, imitare Link e dormire almeno un paio d'ore (o anche di più [prima
di scendere a fare colazione, ovvio])
Mi rialzo
traballando, le gambe intorpidite dallo stare seduto a lungo sul pavimento
scomodo e freddo. Mentre mi stiracchio, mi giro in direzione della finestra, e
lì mi blocco.
Un brivido
freddo mi corre lungo la schiena.
Eccolo lì,
riflesso nel vetro della finestra accostata.
Eccolo lì, al
suo solito posto, pronto a rovinare tutto.
Eccolo lì, il
mostro che è dentro di me.
Soffocando un
paio di improperi faccio un passo indietro, inciampando nelle pantofole e
finendo seduto per terra.
Dannazione!
Mi volto verso Kanda, per cercare di riprendere il controllo: non voglio vedere
il mostro, non in questo momento... Idea! Se faccio in modo che il vetro
(alto e stretto) rifletta anche il suo viso, l'immagine del Quattordicesimo
potrebbe finire nell'angolino, proprio com'è già successo!
Riportando lo
sguardo alla finestra mi sposto lateralmente, finendo per appoggiarmi a lui.
Si è alzato con
un sorriso, con l’intento di tornarsene finalmente a dormire (non è una
brutta idea, mi sento stanco anch’io, come se avessi appena combattuto una
battaglia [ma stanotte qui c’è stata una battaglia]),
poi neanche il tempo di fare un passo ed è crollato di nuovo seduto, con in
faccia un’espressione che è tutto fuorché serena. Non finisco nemmeno di alzarmi
in piedi, perché mi è venuto addosso (l'ha fatto apposta?). Ha ancora gli
occhi incollati alla finestra.
A questo punto
non mi è difficile capire qual è il problema. Immagino che non sia piacevole
passare davanti ad uno specchio e vedere ogni volta un altro riflesso oltre al
tuo: ci vuole del sangue freddo per non perdere il controllo e lui in questo
momento decisamente non è in condizione di farlo.
Lo afferro per
le spalle e d'istinto accosto il viso al suo collo (perché lo faccio? Non
c'era alcun bisogno di avvicinarsi così... [So che sentirmi vicino lo
tranquillizza]), i miei capelli che gli scivolano addosso, quasi
avvolgendoci. Quando gli sfioro l'orecchio con le labbra, lo sento sussultare
leggermente, ma poi si rilassa subito e chiude gli occhi per un istante.
“Stai calmo”
Mi dà ascolto
(si è di nuovo fidato di me) e rovescia il capo sulla mia spalla,
abbandonandosi contro il mio petto. Sembra veramente esausto, ma non penso sia
soltanto per la notte in bianco che abbiamo passato.
Allungo appena
la testa per poterlo vedere in faccia e spiare le sue reazioni; lui prende un
respiro profondo, poi si stacca da me e si gira, puntando gli occhi nei miei.
Ed è solo
adesso, sentendolo respirare sulla mia pelle, che mi accorgo di quanto siamo
vicini
(Ed è solo
adesso che permetto al mio cervello
di rendersi
conto di aver già vissuto con Walker
[non sarebbe
potuto succedere con nessun altro]
una
situazione molto simile...
[...e com'è
finita...?])
ma, sorprendendo
anche me stesso, non mi allontano.
Ora nel vetro
della finestra siamo riflessi tutti e tre: io, Kanda e il mostro. La sua
immagine è tremula, sfuocata, ma sempre lì. La sola idea mi fa paura e rabbia...
adesso che ho trovato un po' di tranquillità (qualcosa [qualcuno]
a cui ancorarmi), ecco che appare per mandare all'aria tutto!
Cerco di non
farmi prendere dal panico, ma ho un terrore folle che in questo caso, per
qualche strano motivo, il trucchetto non funzioni.
Fisso il vetro,
ora messo in ombra da una nuvola di passaggio, dimentico di trovarmi
praticamente incollato a Kanda. Quasi mi prende un colpo quando mi sento
bloccato per le spalle, il suo viso incredibilmente vicino al mio.
Si è accorto
subito del mio sbalzo d'umore e può immaginare cosa l'abbia causato, quindi è in
grado (lui, l'unico) di aiutarmi (se vuole [ne sono certo]).
Di lui mi posso fidare: non mi lascerà cadere.
Quando sento la
sua voce nell'orecchio, che mi suggerisce di stare calmo, non posso (non
voglio) fare altro che dargli retta. Mi concentro e chiudo gli occhi.
Quando li
riapro, il Quattordicesimo è scomparso.
(Ora riflessi
nel vetro
siamo solo in due
[non
più in tre]
So che non durerà, mostro,
ma adesso so cosa devo fare
[cosa possiamo fare]
per tenerti lontano almeno un po’…
Continuerò il mio viaggio
[con la mia ancora vicino a me])
Ha funzionato:
appena anche l’immagine di Kanda è apparsa nel vetro, troppo stretto per
rifletterci tutti e tre, il mostro è improvvisamente sparito! Mi sento
rinfrancato da questa piccola (grande) scoperta, anche se mi accorgo di
non avere più le forze nemmeno per festeggiare. Riesco solo a sorridere, mentre
mi rilasso appoggiandomi al suo petto.
La testa mi si
confonde e mi perdo nella bellissima sensazione di sentirmi protetto e al
sicuro. Ora so che, qualunque cosa succederà, avrò sempre una persona su cui
fare affidamento, qualcuno che mi accetta per quello che sono, nel bene e nel
male. Non sono più solo, mostro, ora siamo in due contro uno! Camuffo con un
respirone il risolino contento che vorrebbe uscirmi dalle labbra.
Mi stacco
leggermente da lui e mi volto a guardarlo negli occhi. Non avrei dovuto, visto
che ora mi ritrovo completamente incapace di articolare le parole necessarie per
ringraziarlo. Basterebbe un «grazie Kanda», ma no, proprio non mi esce. Non
perché non lo pensi, eh! Anzi. Sarà che sono troppo stanco (o troppo vicino a
lui) per ragionare lucidamente?
Oh, al diavolo!
Come diceva Mana? Ah, sì: «Se non riesci a dirlo con le parole, dimostralo con i
fatti!» Mi metto in ginocchio e poi, senza preavviso, lo abbraccio. Lo stringo
forte forte per qualche secondo, quindi allento la presa e gli appoggio la testa
nell'incavo tra collo e spalla, sospirando contento. Mi stacco solo per un
attimo, giusto il tempo di sussurrargli all'orecchio un ringraziamento
balbettato.
Rimango sorpreso
quando mi butta le braccia al collo e ci metto un istante a reagire: è il solito
emotivo (però sono contento che faccia affidamento su di me), ma il
constatarlo stavolta mi strappa un sorriso. Quando sento il suo viso nascondersi
sulla mia spalla, come in cerca di più protezione, non posso fare a meno di
rispondere al suo abbraccio e lo stringo delicatamente, posandogli una mano
sulla nuca.
Il suo grazie
mormorato sulla mia pelle, poi, non so perché ma mi suona in qualche modo di
troppo (cosa ho fatto per dover essere ringraziato?). Scuoto appena la
testa.
“Grazie di cosa?
Non è perdendo il controllo che riuscirai a fare quello per cui ti sei impegnato
l’altra sera”
PREVIEW
Capitolo 7:
"Mi hai
promesso che avresti fatto di tutto per restare te stesso: non devi
dargliela vinta"
|
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Capitolo 7 *** Promesse ***
Come promesso
[Nota delle
autrici: dato che l'angolo di Allen sta diventando progressivamente più lungo,
se per caso non vi interessa passate tranquillamente all'inizio del capitolo
vero e proprio. Vi assicuriamo che questo non pregiudicherà la completa
comprensione della storia.
Grazie,
LetyJR &
Mistral]
L'ANGOLO DI ALLEN
31 agosto 2009
Ordine Oscuro - *scaletta che porta al molo sul Tamigi*
Ore 6:30 del mattino.
Nella tenue luce dell'alba una testolina bianca fa capolino da dietro l'angolo e
si guarda attorno con fare circospetto. Sul molo non c'è anima viva, e le poche
barche attraccate dondolano pigramente sulle acque del Tamigi. Tutto tace, e il
nostro si prende quasi un infarto quando il suo compare, fregandosene altamente
delle tecniche mimetico-investigative del più piccolo, fa il suo rumoroso e
saltellante ingresso in scena.
“Neh neh, Allen! Cosa ci facciamo qui? Non c'è nessuna traccia di Yu-chan! E
perchè ti sei portato dietro «Due Nei»?”
“Bookman Junior, la prego di non rivolgersi a me con quell'appellativo. Sono qui
per lavoro, io!” si intromette il biondo ispettore, ancora tranquillamente
appoggiato dietro l'angolo.
“Per favore, non litigate! Sapete bene entrambi perché siamo qui. Ho sentito due
Finder parlare in caffetteria, ieri sera, e dicevano che stamattina Kanda
avrebbe preso una delle barche per andare a meditare in mezzo al fiume. Con un
po' di pazienza potremo incastrarlo e convincerlo a recensire!”
“Ottimo piano, Allen-chan, ma... da quando in qua hai preso il vizio di
origliare le conversazioni altrui?”
“Ecco... per le nostre fan questo e altro, no? Eheheh ^_^” “
“Vabbè, ma non ho capito perché ci siamo dovuti travestire da pescatori anche io
e «Due Nei»…”
“*sigh* Walker, Bookman, fate silenzio... la barca di Kanda ci sta per passare
davanti!”
La barca di Kanda è appena arrivata in vista quando Allen si rende conto di non
avere la minima idea di come fare per raggiungerla.
“Ehm... Lavi? Link? Come accidenti faccio a raggiungere la barca?”
Lavi si alza in piedi e impugna saldamente la propria Innocence, iniziando a
prendere la mira sotto lo sguardo preoccupato di Link (perché quando Bookman Jr
evoca... evoca disastri! Soprattutto se si ostina a prendere le misure con un
occhio solo.)
“Neh, Allen... ho la soluzione!” esclama dopo un attimo. “Tieniti forte!” Non ha
ancora finito di dirlo che, abbrancato Allen per il coppino, sta già facendo
allungare il martello. “Man... man... MAN!”
“No, non di nuovo!” urla l'inglese durante la parabola che lo porterà a
destinazione, memore del rovinoso atterraggio della prima e unica volta in cui
si è fatto portare da Lavi.
“Tranquillo, Allen, ho imparato a frenare...”
*splash*
“... forse però avrei dovuto dirti di tenerti stretto a me…”
Kanda, sentito il casino e gli spruzzi d'acqua, apre gli occhi e guarda
malissimo Lavi.
“Stupido coniglio, cosa ci fai qui di prima mattina? Eclissati, o ti faccio a
fettine!”
“Sì, e poi mi ci riporti tu sulla riva?” risponde una terza voce.
“Eggià, Yu-chan, lui come ci ritorna sulla riva?” sottolinea il rosso,
accucciato sulla punta del martello, indicando con un sorriso idiota qualcosa
subito dietro Kanda.
Il giapponese si volta lentamente e fulmina con lo sguardo l'esorcista zuppo
seduto dietro di lui.
“E adesso tu da dove sbuchi, moyashi?”
Il pucciosissimo Allen sorride perfidamente mentre agita davanti al naso del
moro penna e bloc notes. A volte avere un portaoggetti a tenuta stagna come
Timcanpy è davvero utile!
***
§ Cara Retsu89,
*allunga il solito vassoio di dango* grazie per aver rinunciato a demolire la
caffetteria! In ogni caso mandami un depliant della tua catena di ristoranti,
così sapremo dove andare a mangiare durante le missioni
che ci attendono in futuro *_* Mi inquieta un po' il fatto che tu possegga
addirittura tre katane... non dirlo a Kanda, vabbè che è affezionato a Mugen ma
l'idea di prenderne altre da usare sul sottoscritto potrebbe non dispiacergli...
=_='''
[Tsè, Mugen basta e avanza per eliminare gli scocciatori]
Ah, ehm... Kanda ringrazia (?) per i complimenti...
Ricambiamo tutti l'abbraccio
[Io no]
^____^''''
_________________
§ Cara Mizukage,
eggià, purtroppo è apparso pure Lui. Non poteva non apparire, in fondo, ormai è
appurato che è una parte
integrante del sottoscritto (anche se ne farei volentieri a meno).
Sono contento che tu trovi IC anche una scena alquanto inusuale come
l'abbraccio, le autrici qui hanno dovuto
impegnarsi a fondo per rendere il tutto 'tenero' senza sforare nell'OC
melenso... anche perché altrimenti Kanda
si sarebbe categoricamente rifiutato [Kanda annuisce].
Link? Oh, considerato che non l'abbiamo né tramortito né narcotizzato, prima o
poi dovrà pur svegliarsi ^_^'''
Non so dirti cosa intenda fare Lavi con le informazioni che si è appuntato la
volta scorsa... so solo che quando
ghigna in quel modo inquietante non c'è da stare tranquilli!
[No, il problema non si pone nemmeno. Se lo stupido coniglio prova a fare
qualunque cosa finirà molto, molto male.]
Ciao a te ^_^
________________
§ Cara Anansy90,
questa è la tua prima recensione con il pc nuovo?!? Grazie, che onore! ^_^ E
grazie ancora per i complimenti!
Alla prossima recensione ;)
_____________________
§ Cara BloodberryJam,
grazie per i complimenti e non ti preoccupare per il ritardo, ci mancherebbe!
Vedo che sono riuscito a digievolvermi da 'capretta di pelouche' a 'pokemon
puccio', e la cosa mi fa davvero piacere ^_^
[Dietro, Kanda affila Mugen: Certo che ti accontenti di poco, moyashi... anche
perché hai delle statistiche penose]
*Non rompere, tenerissimo baKanda!!*
[Mugen, attivazione!]
*Allen fugge... rimangono solo Mistral e LetyJR*
Mistral: «somma maestra»? Esagerata!
LetyJR: *fa cerchiolini per terra* a me nemmeno mi calcolano... ç_ç eppure sono
io che aiuto Allen-kun con le recensioni...
A presto XD
_______________________
§ Cara Crystalemi,
siamo contenti che anche tu ti sia accorta, da brava osservatrice, del realismo
che le autrici si impegnano a mettere nella storia!
Certo non volevamo farti piangere, con quella scena... *fa patpat e le regala
una miniporzione di dango*
Le autrici sentitamente ringraziano, e ringrazio anche io... finalmente qualcuno
che si rende conto della fatica
assurda che il sottoscritto è obbligato a fare per ottenere qualcosa da Kanda!
[Ehi, 'estrapolare commenti'? Non sono mica un limone da cui bisogna tirare
fuori il succo a tutti i costi!]
*Beh, baKanda, a volte sei acido uguale...*
[Kanda ringhia e gli lancia un'occhiataccia]
Comunque, Crystalemi, poi dovrai spiegarmi meglio quella faccenda su Lavi, eh...
[Moyashi, sei irrecuperabile...]
Un abbraccio ^_^
___________________________
§ Cara Valerya90,
le autrici ringraziano, e ti consigliano vivamente di procedere sia con la
visione dell'anime che con la lettura del manga, dato che secondo loro merita
molto! ^_^ Meno male che anche tu capisci la fatica che faccio ogni volta a
recensire senza che il baKanda alzi un dito per aiutarmi [Moyashi, ti ho già
detto che io non mi spreco a fare queste cose! Veditela da solo o con
quell'idiota di coniglio!]... per fortuna in questo caso c'è Lavi che mi da una
mano (anche se non sono sicuro che sia stata una buona idea, eh...)
Eccoti il nuovo capitolo, spero che la storia continui a piacerti ;)
Un abbraccio ;)
_____________________________
§ Cara Liar,
innanzitutto ti meriti un mini-vassoietto di dango per il coraggio dimostrato a
leggere tutte e due le fanfiction di fila XD A Kanda però glielo dici tu che lo
trovi puccioso, eh... XD [Kanda fa la faccia esasperata perché non ne può più di
sentirsi dire che è puccioso...]
Ora passo la palla alle due autrici, che è meglio!
Mistral: *adora Liar* hai centrato perfettamente la questione dei due punti di
vista! Come hai notato man mano che la storia procede i due personaggi prendono
strade divergenti... sarebbe stato poco realistico (e troppo uniforme) se una
persona sola si fosse occupata di entrambi, quindi la collaborazione 1/2 neurone
X 2 si è resa praticamente indispensabile. ^_^
LetyJR: Quoto la coautrice qui sopra, tirando l'ennesimo sospiro di sollievo...
tenere IC quei due non è cosa da poco, e nonostante gli sforzi ogni volta che si
pubblica è un po' come giocare con il fuoco XD
Mistral: I pensieri nei pensieri? Oh, sono l'unico modo per non impazzire (anche
se ti portano sempre un passo avanti verso la neuro), e anche l'unico modo per
non far sembrare Kanda più bastardo di quel che è.
LetyJR: Uhm... non credo che sarei capace di scrivere le pare di Allen senza i
vari livelli... A volte servirebbe perfino un quarto livello, ma trovarsi la
lama di Mugen a 2cm dal collo (o anche contro il collo, visto che Mistral non ha
il senso della profondità [e per fortuna lo sa e ci va mooolto piano])...
diciamo che è meglio se evito XD
Chuu a te ^.^
________________________
§ Cara BloodyKamelot,
*si sposta rasente al muro per evitare l'assalto*
Ehm, visto che il 28 e il 31 hai fatto gli esami questo capitolo è tutto per te,
sperando che sia da intendere come premio per la promozione... *in caso
contrario baKanda non sarebbe tanto contento, mi sa…*
Speriamo che questo capitolo ti piaccia ^_^'''
Facci sapere com'è andata, eh!
Alla prossima ^_^
________________________________________
§ Cara Sariby,
eccoti il seguito che aspettavi! Spero che gli sviluppi presenti in questo
capitolo soddisfino la tua curiosità ^_^ Link è sempre tra i piedi, è vero, ma
che ci possiamo fare? Chissà, magari torna pure utile...
Al prossimo capitolo ^_^
_______________________________________
§ Cara Makotochan,
*patpat* non ti preoccupare se hai letto il capitolo in ritardo, tanto le
autrici non se la prendono di certo ^_^
Mistral: hai perso dieci anni di vita? Oh, tesoro, ma tu non hai ANCORA visto
niente! Vediamo cosa mi dici alla fine della terza yullen!
LetyJR: ebbene sì XD *rullo di tamburi* Esiste un seguito del seguito (ancora in
lavorazione) che ha già raggiunto la ragguardevole lunghezza di 50 pagine! XD
LetyJR: Sono lieta che la scena del riflesso alla finestra ti sia piaciuta! ^_^
Tutto sta a vedere se il trucchetto funzionerà ancora in futuro... se ce ne sarà
bisogno, ovvio. U_U
Mistral: la parte sui capelli? Beh, come avrai capito piacciono tanto anche a
me... mi piacciono tanto da essermi fatta taglio e colore uguale XD sarà per
questo che ti trovi mille mila scene in cui compaiono?
LetyJR: in fondo, se dobbiamo essere realistiche, l'unico modo è pettinare
Mistral allo stesso modo per verificare di persona come si muovono quei dannati
capelli...
Mistral: e rispetto al risvolto "interessante"... l'unica cosa che posso dirti
è: Makoto, non ti crucciare. Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole e
più non dimandare... *si allontana con tanto di risata malefica*
LetyJR: *scuote la testa sconsolata* Makotochan, scusala, ma ogni tanto tende a
fare confusione tra le varie personalità/fanfic...
Alla prossima recensione! Un bacio ^^
____________________________
§ Cara Phantom G,
non ti preoccupare se hai saltato il commento per un capitolo! ^_^ Per la frase
personale su MSN nessun problema, anzi... a patto però che ce lo passi, il tuo
contatto MSN XDD (e preparati a fuggire appena leggerai cosa scrivono le
autrici, come frasi personali su MSN...)
Davvero ti piace l'"Angolo di Allen"? *Allen fa sbrill*
Bene, vorrà dire che mi impegnerò ancora di più per far commentare anche il
baKanda!
[Tsè, e si può sapere come intendi fare? Vuoi chiamare tutto l'Ordine, per caso?]
*evilgrin*
[Kanda lo ignora]
Un bacio anche a te, e al prossimo capitolo! ^_^
***
Nel frattempo, sulla riva, Link li tiene d'occhio e scuote la testa. Possibile
che non si riesca a passare una giornata tranquilla, con quei tre in giro? Il
suo sospiro rassegnato non passa inosservato e, quando un discreto colpo di
tosse lo distoglie dai suoi pensieri, l'Ispettore si gira trovandosi faccia a
faccia con la coda alta di Bookman Sr.
L'anziano esorcista ha un'aria decisamente scocciata.
“Cosa ci fa il mio stupido allievo a cavalcioni del suo martello nel bel mezzo
del Tamigi?”
Dopo la stringata spiegazione del biondo, Bookman Sr. si avvicina lentamente
alla testa del martello ancora puntata sulla riva. Senza pensarci due volte,
allunga tranquillamente un piede e tira un lieve colpetto al martello,
svellendolo dal suolo e facendo finire Innocence e proprietario in acqua.
Un istante dopo, l'urlo di Lavi risuona nel silenzio del mattino.
“Panda, perchéééé?!”
Senza rispondere, Bookman Sr. si siede a fianco all'ispettore con aria
soddisfatta.
Mirror Mirror, Black and White
- 7-
Promesse
“Grazie di cosa?
Non è perdendo il controllo che riuscirai a fare quello per cui ti sei impegnato
l’altra sera”
Le mie parole
hanno l'effetto di farlo staccare bruscamente da me e ora mi fissa con gli occhi
spalancati, in cui si legge un'espressione che è un misto di sconcerto e
incomprensione, non senza una punta d'ansia. Non gli piace che io sia tornato a
parlare di quella notte sulla torre, probabilmente teme che io mi sia già
pentito del patto che abbiamo appena stretto; ma, pur rendendomene conto, non
spendo parole per rassicurarlo (lo so che è un comportamento da stronzo, ma
io resto sempre lo stesso [per quanto tu mi abbia cambiato, Walker]).
Sarò al suo fianco nei momenti in cui sarà troppo fragile per reggere da
solo il peso che è costretto a portare, ma non devo (non voglio [mi
farei coinvolgere troppo e questo mi spaventa]) diventare il suo
scudo contro tutti i mali del mondo.
“...quello...
per cui mi sono impegnato?”
“Mi hai promesso
che avresti fatto di tutto per restare te stesso: non devi dargliela vinta”
Non voglio
vederti cambiare, veder crollare la tua determinazione
(quella che
derisi
[per non
ammettere che la invidiavo]
quando me ne
parlasti
durante la
nostra prima missione)
nel voler essere
a tutti i costi un distruttore che salva. Il destino ha voluto che quel Noah
scegliesse te per far rivivere i suoi ricordi, ma questo non vuol dire che tu ti
debba arrendere. Fregatene del perché è successo: non ti serve, non ti deve
interessare, continua solo e sempre a combattere (e io sarò qui, quando avrai
bisogno di un sostegno).
La mia risposta
lo rilassa visibilmente e le sue labbra si aprono in un sorriso; annuisce deciso
e poi torna a posare il capo sulla mia spalla.
Anche la mia
espressione si distende, mentre gli cingo di nuovo la schiena con un braccio e
gli sfioro i capelli in un bacio lieve.
Come se non
bastasse il sonno a confondermi le idee, ora ci si mette pure lui… per un attimo
ho temuto volesse fare marcia indietro su tutta la faccenda, lasciandomi di
nuovo solo in balìa dei miei fantasmi! Ovviamente non è così (e mi vergogno
per questa mia piccola mancanza di fiducia [Kanda se la merita, tutta]).
Non lo dice chiaro e tondo, ma quello che intende è che non ha assolutamente
intenzione di farmi da babysitter, tutto qui. Dovrò (giustamente)
cavarmela da solo. Dovrò mettercela tutta e proseguire sulla mia strada
(qualunque essa sia).
Certo, lui sarà
lì, in caso di estremo bisogno. Ma so già che basterà la sua sola presenza a
illuminarmi la strada, nel caso in cui il buio si faccia troppo fitto.
Gli sorrido
(ho capito cosa vuoi dire, Kanda, e sono d'accordo con te) e torno ad
accomodarmi con la testa sulla sua spalla, il mio sorriso che si allarga quando
lo sento ricambiare l'abbraccio. Poi un bacio sui capelli, leggero come una
farfalla, mi fa girare verso di lui. Curioso, ho sempre pensato che i miei
capelli non gli piacessero (avrà minacciato di raparmi a zero con Mugen
almeno un milione di volte), e invece...
Mi metto ad
osservarlo di soppiatto, mentre inizio inconsciamente a giocare con una delle
sue lunghe ciocche corvine.
Sentendolo
muoversi, abbasso gli occhi su di lui: si è messo a giocare con i miei capelli
(ma non mi va di guardarlo male per questo, come avrei fatto con chiunque
altro [perché in fondo quel gesto fatto da lui mi rilassa]) e
nel frattempo ha alzato un po’ la testa, quasi a spiare le mie reazioni. Quando
i nostri sguardi si incrociano, le sue dita smettono per un attimo di scivolare
tra i fili scuri e lui abbozza un sorriso che sembra quello di un bambino colto
in flagrante a rubare le caramelle. È assolutamente disarmante vederlo con
quell’espressione innocente sul viso (soprattutto se penso a cosa è appena
successo) e non ho la forza di far niente, se non sorridere.
Appoggio il
mento sulla sua testa e osservo per qualche istante la finestra, senza realmente
vederla, ma poi un raggio di sole colpisce il vetro, abbagliandomi con il suo
riflesso. Solo adesso mi rendo conto che ormai la notte è finita, quindi non
possiamo restare qui ancora per molto.
“È quasi l’alba,
dobbiamo rientrare. Altrimenti al tuo amico Link verrà un colpo se si sveglia e
non ti trova”
La frase mi è
uscita con un tono fin troppo sarcastico, a tratti amaro, che onestamente mi
stupisce (è perché in realtà, nonostante tutto, vorrei restare ancora qui con
lui). Walker annuisce, ma né io né lui ci muoviamo di un centimetro.
Ops, se n'è
accorto... e vabbè, che ci posso fare se i suoi capelli mi piacciono così tanto?
Sono neri come la notte, ma non è un nero che opprime e mette tristezza. È un
nero strano, avvolgente, mai uguale e mai monotono, che a seconda della luce
prende riflessi diversi. Fanno uno strano contrasto vicino ai miei, bianchi
quasi come la neve (non altrettanto puri)...
Fermo la mano,
sorridendo leggermente imbarazzato, ma lui non sembra essersela presa.
Sto per
riprendere il gioco quando lo sento appoggiarsi alla mia testa per un attimo,
per poi suggerirmi di rientrare in camera. Rientrare? Uffa... ma qui si sta così
bene! Ok, ho un sonno incredibile, lo ammetto. Però preferirei dormire qui
(al caldo) piuttosto che tornare nel mio letto (così freddo)! Che
Link si prenda pure un infarto, colpa sua che non mi ha tenuto d'occhio come
doveva, no?
...no,
accidenti! Finirebbe per essere punito per colpa mia, e non me lo perdonerei.
Mi sfrego gli
occhi assonnati con la mano, soffocando uno sbadiglio. Annuisco a malincuore, ma
proprio faccio fatica a spostarmi da lì. Sospiro, poi mi alzo lentamente,
insicuro sulle gambe, e mi stiracchio.
Oh, ho perso una
pantofola, prima... Abbassandomi per raccoglierla, mi appoggio alla sua spalla
per non perdere l'equilibrio. Dopo essere riuscito a rimetterla al suo posto mi
rialzo, ma nel farlo il mio viso finisce per avvicinarsi pericolosamente al suo.
Non riesco a
trattenermi e gli dò un bacio a fior di labbra.
Scommetto che
sono diventato rosso come un pomodoro, mi prenderà in giro a vita...
Beh,
chissenefrega!
Rimango sorpreso
quando lo sento sfiorare le mie labbra. È un contatto veloce, ma non timido,
completamente diverso dal bacio impacciato che mi aveva dato quella sera, perché
ora lui è completamente diverso, il rapporto tra di noi lo è.
Si stacca subito
da me, però non esita a guardarmi negli occhi (e la cosa mi sorprende
piacevolmente, non me l'aspettavo da te Walker), le guance appena arrossate;
sorride al vedere il mio sorriso e poi si alza, invitandomi con lo sguardo a
fare altrettanto (anche se si capisce lontano un miglio che non ha la minima
voglia di andarsene).
“Rientriamo,
Kanda?”
Mugugno qualcosa
in risposta, ma la mia mente è da tutt'altra parte. Prima che si allontani da me
(e che tutto ritorni quasi come al solito [perché è questo che
ci siamo promessi]), voglio aggiungere un'altra cosa: gli stringo il
polso e, facendo forza, mi tiro in piedi. Lui mi guarda perplesso, forse confuso
anche dall'espressione indecifrabile che mi sono sforzato di stamparmi in
faccia. Ci fronteggiamo per qualche istante, guardandoci negli occhi senza dire
niente (ci siamo già detti molto stanotte [ci stiamo dicendo
dell'altro, ora]) ma, se anche volesse chiedermi qualcosa, non gliene
dò il tempo perché lo bacio a mia volta.
“Vedi di non
farci l'abitudine a baciarmi quando ti va, capito moyashi?”
Il mio tono è
chiaramente ironico, ma ugualmente sul suo viso passa una miriade di emozioni,
accompagnate dalle più variegate sfumature di rosso. Sorrido di nuovo: è di una
tenerezza incredibile in questo momento. Apre la bocca per ribattere ma,
fortunatamente per lui, l'ispettorino ha deciso di svegliarsi proprio adesso e
il suo urlo strozzato al vedere i nostri letti vuoti salva Walker dall'imbarazzo
di dovermi rispondere.
PREVIEW
Capitolo 8: Come da copione, un sorriso e una maschera
L'inflessione
nella voce fa uno strano contrasto con il suo sorriso. E non posso fare a
meno di rispondergli con una smorfia che a sua volta vorrebbe essere un
sorriso.
|
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Capitolo 8 *** Come da copione, un sorriso ed una maschera ***
Come promesso
[Nota delle
autrici: dato che l'angolo di Allen sta diventando progressivamente più lungo,
se per caso non vi interessasse potete passare tranquillamente all'inizio del capitolo
vero e proprio. Vi assicuriamo che questo non pregiudicherà la completa
comprensione della storia. Grazie,
LetyJR &
Mistral]
L'ANGOLO DI ALLEN
3 ottobre 2009
Ordine Oscuro -
*corridoi interni*
Ore 7:15 del
mattino.
Il silenzio è
ancora quasi totale lungo i bui corridoi della nuova sede. Solo uno strano
rumore di passi fa capire che la struttura è abitata. Sono in cinque. Tre di
loro camminano avanti, il passo pesante, le facce scure e i vestiti
completamente fradici. Gli altri due li seguono in silenzio, a poca distanza,
l'aria più tranquilla.
“Accidenti a
te, Ba-Kanda! C'era proprio bisogno di far ribaltare la barca?”
“Moyashi, ti
conviene tacere se più tardi non vuoi avere un nuovo incontro ravvicinato con
Mugen. Non te l'ha prescritto il medico di venire a rompere durante la mia ora
di meditazione, quindi arrangiati.”
“Panda,
perché
mi hai fatto finire in acqua? Io non c'entro niente, non ho fatto nulla di male!
Stavo solo documentando!”
Il moro e
l'albino si fermano e si girano verso di lui, guardandolo malissimo.
“Ehm...
ehi... perché mi guardate così?”
“Non c'entri
niente, baka usagi? Hai portato tu il moyashi sulla barca!”
“Non hai fatto
nulla di male, Lavi? Mi hai fatto finire tu in acqua!”
Ok, ciao ciao
silenzio. Ora è il delirio a farla da padrone, mentre i due «nemici» si alleano
per prendersela con il rosso, iniziando a rincorrerlo su e giù per i labirintici
spazi della Home.
L'unica oasi di
pace è rappresentata da Link e Bookman Sr., che continuano tranquillamente per
la loro strada, l'uno sospirando e l'altro fumando la sua pipa, ma dura poco.
Appena i tre più giovani spariscono dalla loro vista, infatti, i due adulti sono
costretti ad aumentare il passo. Non possono certo lasciarli liberi di
continuare a fare pasticci in giro...
Infatti.
Fanno
appena in tempo a raggiungerli che, da dietro un angolo, appare l'ultima
creazione di Komui: Il famigerato, temibile e inafferrabile Komurin XXXIV.
Uguale a tutti
gli altri suoi predecessori, il Komurin XXXIV ha solo una caratteristica
propria: è dotato di...
*rullo di
tamburi*
...secchio e
spazzolone!
Il robot inizia
ad avvicinarsi piano, additando con indice tremante le pozze d'acqua che si
stanno formando ai piedi dei tre esorcisti, pietrificati in mezzo al corridoio.
Al grido
minaccioso di “At-ten-zio-ne! At-ten-zio-ne! Sta-te spor-can-do per ter-ra!
Al-lar-me ros-so! Al-lar-me ros-so!”, il Komurin XXXIV inizia a rincorrerli.
Tempo un quarto
d'ora, e i cinque si trovano bloccati in un angolo.
*cinque minuti
dopo*
Ordine Oscuro -
Ufficio di Komui
Link e Bookman
Sr. sono seduti sul divanetto, Allen e Lavi continuano a girare in tondo
cercando una soluzione al loro problema mentre Kanda resta appoggiato alla
parete con aria annoiata.
“Accidenti, non
ho assolutamente idea di come fare a uscire di qui!” esclama Lavi mettendosi le
mani nei capelli.
“È inutile
lamentarsi, stupido allievo, quindi taci” lo ammonisce Bookman Sr.; l'anziano
esorcista è apparentemente tranquillo, ma a osservarlo con attenzione si nota
che è piuttosto scocciato dalla situazione.
Link alza gli
occhi verso il minaccioso robottone “O troviamo un modo di toglierlo di lì con
le buone o dobbiamo farlo con le cattive...”
“Tsè! Avessi
Mugen con me avremmo già risolto il problema!” sbotta Kanda, scocciato.
Il Komurin XXXIV
infatti li ha chiusi nell'ufficio di Komui e si è messo di vedetta all'unico
ingresso del locale, proclamando a gran voce che l'unico modo per espiare la
loro colpa è sistemare tutta la documentazione. Ovviamente nessuno ha voglia
di mettere mano al casino che seppellisce scrivania e pavimenti, quindi i nostri
eroi stanno cercando una soluzione alternativa.
“Beh, è solo un
prototipo... Magari fra un po' si scarica...” bisbiglia all'improvviso una voce.
Link e Bookman
Sr. alzano lo sguardo, Lavi e Allen interrompono il loro peregrinare, perfino
Kanda si avvicina incuriosito alla montagna di carta che ha appena parlato.
Una mano
tremante armata di tazza vuota sbuca fuori dal cumulo di fogli.
“Sono qui da
ieri sera... non è che avete del caffè, per caso?”
*altri cinque
minuti dopo*
Kanda siede
calmo sul divanetto, mentre Link e Bookman Sr. si tengono prudentemente a
distanza. Allen e Lavi sono seduti per terra fra lui e Komui, pesti e doloranti
ma comunque soddisfatti per esser riusciti a sventare l'ennesimo tentativo di
«supervisoricidio» da parte del giapponese. Il loro superiore, invece, è
nell'angolino a fare cerchietti per terra. Gli hanno salvato la vita, sì, ma gli
hanno anche fatto capire che sono piuttosto arrabbiati per la sua ultima...
ehm... creazione…
Improvvisamente
Timcanpy riesce a superare la barriera eretta dal Komurin XXXIV e a entrare
nell'ufficio. Portatosi di fronte ad Allen emette uno strano fischio prolungato,
poi inizia a sputare un foglio dopo l'altro. Finita la trasmissione si posa
sulla testa bianca dell'esorcista maledetto, che inizia a sfogliare la
documentazione appena arrivata.
Subito un
sorrisetto sadico gli si disegna sulle labbra.
Sono arrivate le
nuove recensioni, e se sono bloccati lì... Kanda non può andare da nessuna
parte!
Allen si mette
comodo e inizia a leggere e commentare a voce alta.
***
§ Cara Liar,
glielo spieghi
tu, al BaKanda? XD Non so se fa così perché non vuole che me ne vado, o se non
si rende conto di quel che fa.. boh.. forse non lo sa nemmeno lui XD
[Moyashi
piantala di fare supposizioni assurde sul comportamento altrui, pensa al tuo
-.-]
Mi fa piacere
che ti sia piaciuto il capitolo ^_^ *le lascia un nuovo vassoietto di dango come
premio per la prima recensione*
Chu a te
♥
§ Cara Retsu89,
le autrici
sentitamente ringraziano XD Intanto io e Kanda cerchiamo un posto dove
nasconderci, non so perché ma la storia dell'accampamento nel tuo giardino mi fa
sentire poco tranquillo...
Un giro ai
casinò? Volentieri, soprattutto per una buona causa come i tuoi ristoranti
*_______* tanto fra poker e roulette russa... me la cavo, no? XD
Per quanto
riguarda Mugen... non so se mi conviene cercare di sottrargliela in quel modo
U_U A pensarci bene, potrebbe anche portarsela sotto la doccia O_o'' In ogni
caso grazie per i consigli ;)
Un abbraccio!
§ Cara
BloodyKamelot,
siamo contenti
che il capitolo con dedica nella recensione ti sia piaciuto XD E soprattutto che
tu te lo sia meritato come regalo e non come contentino di consolazione ^__^
Dato che non c'entro, non mi esprimo sui tuoi sogni... anche se il pensiero del
mostro che taglia i capelli a Kanda... *brrr* non dovevi dirmi una cosa del
genere ç_ç
[Tsè, che sogni
assurdi fa la gente...]
E Link...
poverino, ce l'avete tutti con lui? XD
Un abbraccio
anche a te XD
§ Cara Mizukage,
grazie per i
complimenti ^_^ Il povero Link non è che ci possa fare granchè, l'unico modo per
farlo continuare a dormire sarebbe stato dargli un sonnifero XD e certe cose non
si fanno, no no... meglio averlo come amico che come nemico!
Sono contento
che ti sia piaciuto anche “L’Angolo di Allen”, e come hai visto non è su Lavi
che Kanda ha sfogato la sua rabbia repressa XD
[*evil grin di
Kanda*]
Ciao ;)
§ Cara
Valerya90,
sono felice che
ti sia piaciuto il capitolo! Eccoti qui quello nuovo, anche se un po' in ritardo
rispetto al solito ^_^''
Ti vogliamo
tanto bene pure noi (Allen, le autrici...e pure Kanda, anche se non lo ammetterà
mai)
Un abbraccio
PS: non è così
chilometrica come recensione, e anche se lo fosse non avresti motivo di scusarti
XD *abbracc*
§ Cara
BloodberryJam,
innanzitutto
Lety ti perdona, dice di non preoccuparti *abbracc* e ringrazia per l'adorazione
XD (Niente tributi o sacrifici, per carità! Basta che continuate a seguirci ;)
ndLetyJR)
Io ti ringrazio
per i complimenti per il capitolo e per il mio angolino delle recensioni ^_^
come avrai letto qui sopra, dal fiume ci siamo spostati all'asciutto.. anche se
non ci è convenuto poi molto, eh =___='' Per le prossime volte, chissà... magari
finiremo per davvero un'altra dimensione... o forse no...
Baciotti anche a
te ^_^
§ Cara Anansy90,
davvero ti è
piaciuta così tanto quella scena? Grazie ^_^ Ah, ci spiace che questo capitolo
sia giunto un po' più in ritardo del solito, ma infine eccolo qui! Speriamo ti
convinca quanto i precedenti ;)
Alla prossima
^_^
§ Cara
BloodberryJam,
ancora qui? XD
Oh, hai lasciato dei link… li ho guardati, e ti ringrazio! È stato bello
ricordare i vecchi tempi XDD
Un abbraccio
(vai in fondo alle recensioni per un annuncio speciale)!
§ Cara
Makotochan,
*cade dalla
sedia per l'onda d'urto del 'KYAAAA!'*
Innanzitutto
calma, sangue freddo e non morire ç_ç (XD) Sono lieto che il capitolo ti abbia
coinvolto così tanto ^_^ Vediamo cosa dirai di questo ;)
Un bacione, e
anche tu vai in fondo alle recensioni per un annuncio speciale XD
§ Cara
Flowermoon,
innanzitutto
benvenuta, vedo che hai recensito il primo capitolo... spero tu abbia letto
tutti gli altri, così ora potrai leggerti questa risposta. ^_^ In ogni caso ti
meriti un vassoietto di dango in regalo XD
Le autrici
apprezzano e ringraziano per i complimenti, e Lety si chiede se per caso ti
conosce, ma forse si sbaglia.. (boh, è solo un'impressione la mia! ndLety )
Io e Kanda
ringraziamo per la recensione... guarda che è bellissima anche questa, sai?
Un abbraccio!
***
“Visto, Ba-Kanda?
anche stavolta non ci abbiamo messo tanto, su!”
L'esorcista
giapponese non fa a tempo a rispondere che Timcanpy comincia a svolazzare in
tondo come indemoniato. A un certo punto si ferma a mezz'aria e spalanca la
bocca. Una voce femminile, sconosciuta, si diffonde nell'aria.
“NEWS del
giorno: BloodberryJam ha postato la 50esima recensione di questa fanfiction,
mandando in visibilio le due autrici che non avrebbero mai immaginato di
raggiungere un traguardo del genere. In questa occasione, quindi, BloodberryJam
si merita un piccolo premio... appena avrà contattato una delle due autrici
comunicando il proprio indirizzo e-mail riceverà una foto di Allen e Kanda
scattata proprio per lei!
Dato però che,
per amor di giustizia, quella di BloodberryJam non si può considerare una
recensione a tutti gli effetti (è quella con i link XD) le autrici hanno pensato
di fare lo stesso regalo anche a colei che sarebbe arrivata 50esima se non ci
fosse stato il post di BloodberryJam: anche Makotochan, quindi, riceverà la
foto-regalo (sempre alle stesse condizioni)! ^_^ Fine del comunicato.”
“Cosa? Una foto
mia e di Kanda?!”
“Neh, Allen-chan...
fate pure le foto assieme, adesso? Non me l'avevi mica detto!”
“Stupido
allievo, a quanto pare c'è chi riesce a fare il tuo lavoro meglio di te!”
“Quando sarebbe
accaduto? Non la perdo mai di vista, Walker!”
Kanda non dice
nulla, ma minaccia
Timcampy con un tagliacarte, preso a tradimento sotto il mucchio di carta che
ricopre la scrivania di Komui.
“Ehi tu, mettimi
immediatamente in contatto con chi ha fatto quel maledetto annuncio... “ ringhia
il giapponese, con aria molto, molto, MOLTO minacciosa.
“Ba-Kanda,
lascia stare Tim!” sbotta Allen, stringendo a sé il piccolo golem dorato che ne
approfitta per fare la linguaccia al moro. “Non è colpa sua
se qualcuno ha trasmesso quell'annuncio!”
“Già, è colpa
tua che mi stai sempre appiccicato per quelle dannate recensioni, baka Moyashi!”
Lavi fa per
aggiungere qualcosa, ma ci ripensa. Non è il caso di venire coinvolto nella
rissa che sta per iniziare, no? Deve solo osservare, lui. U_U
Mentre il moro e
l'albino iniziano a darsele di santa ragione, gli altri esorcisti si guardano
con aria perplessa. Komui sghignazza.
“Te-he-heee!
Così imparano ad avvicinarsi troppo a Linalee! E a voi, care lettrici... buona
lettura!”
Mirror Mirror, Black and White
- 8-
Come da
copione, un sorriso e una maschera
Walker si stacca
velocemente da me e corre alla finestra, cacciando la testa nella stanza, per
rassicurare Link che in queste poche ore non si è venduto al nemico. Con uno
sbuffo scocciato io ne approfitto per defilarmi e vado a sedermi all'angolo più
lontano del balcone, come se avessi passato la notte a meditare.
Fra il bacio e
la sua risposta va a finire che avvampo più di prima (e non credevo fosse
possibile...). Cerco di trovare il fiato necessario per rispondergli
automaticamente con uno dei miei soliti «È Allen, baKanda!», ma non riesco ad
articolare neanche una parola. Mi ha mandato completamente in confusione!
Per fortuna l'urlo di Link mi dà la scusa perfetta per allontanarmi senza dover
aggiungere altro...
Raggiungo la finestra e mi sporgo verso l'interno, sbracciandomi per farmi
vedere.
“Calma, calma, sono qui!”
Link, ancora in pigiama, attraversa la stanza e mi dà una mano a scavalcare.
“Walker! Dove diamine è stato?!”
Poveraccio, s'è preso davvero un colpo. E meno male che non ci siamo allontanati
troppo!
Sorridendo e grattandomi la testa imbarazzato inizio a cercare una scusa
convincente. Il mio stomaco decide di darmi una mano, brontolando.
“Beh... mi sono svegliato perché avevo fame, allora per ingannare il tempo in
attesa del suo risveglio ho pensato di uscire fuori per guardare l'alba, ecco
tutto! A proposito, è già ora di colazione, vero?”
Link sospira, a quanto pare se l'è bevuta. Almeno spero.
“Sì. Vestiamoci e scendiamo a mangiare, subito dopo dovremo andare a prendere
Miss Lotto alla stazione… stasera avremo bisogno di lei per recuperare l'Innocence
in quel cimitero”
“Ok! Ah, aspetti che chiamo anche Kanda… l'ho trovato sul balcone a meditare, ma
dovrebbe aver finito a quest’ora!”
Mi affaccio alla finestra, guardando fuori verso Kanda. È seduto nell'angolino
più lontano, in posizione di meditazione: nessuno potrebbe pensare che stia
fingendo (solo io, perché so cosa stava facendo realmente). Quando
capisce che lo sto fissando, apre leggermente un occhio.
“Ehi baKanda, va che è ora di colazione! Vedi di muoverti che ho fame, sennò va
a finire che ti lamenti perché non ti aspettiamo!”
Lo dico con un tono finto scocciato, sorridendogli contemporaneamente senza
farmi vedere da Link, e rientro in camera.
L’inflessione
nella voce (così solita, quella che ha sempre usato con me in questi casi
[bravo Walker, è così che dev’essere]) fa uno strano contrasto con
il suo sorriso: non posso fare a meno di rispondergli con una smorfia, che a sua
volta vorrebbe essere un sorriso (la notte è finita, non devo permettermi
niente di più).
“Tsé, vedi di
essere meno rumoroso moyashi: sto meditando”
Non so nemmeno
se abbia sentito la mia replica di circostanza, visto che si è ritirato subito,
ma in fondo non importa. Mi alzo con un movimento fluido e lo raggiungo in
camera.
Scavalco il
davanzale e lo trovo seduto sul letto, intento a frugare nella sua borsa alla
ricerca di non so cosa; scambio una cordiale occhiata indifferente (tendente
all’infastidito da parte mia) con Link, il quale per tutta risposta si
chiude la porta del bagno alle spalle.
Mentre comincio
a raccogliere le mie cose, Walker mi informa sul programma della giornata con il
consueto fare cortese.
“Dobbiamo
prepararci subito, per poi andare a prendere Miranda-san alla stazione e studiare
con lei una strategia per stasera…”
“Hn”
Non mi spreco
nemmeno a rispondergli e inizio a cambiarmi; lui sta per continuare la
spiegazione ma, appena mi sfilo la maglietta, la sua voce si spegne e vedo il
suo sguardo cadere sul mio tatuaggio, che spicca netto a contrasto con la pelle
chiara. Anch’io mi fermo e lo fisso negli occhi (ho capito perfettamente a
cosa sta pensando); per qualche secondo il silenzio tra noi è rotto solo dal
rumore dell’acqua aperta nel bagno. Indico lo specchio con un cenno secco del
capo.
“Cosa ti ho
appena detto, mammoletta?”
Lui esita per un
istante, ma alla fine capisce e sorride, accennando di sì con la testa.
“Dovresti
saperlo che non sono certo il tipo che si lascia abbattere da una fottuta
maledizione”
L'ho sentito
rientrare e, come da copione, l'ho ignorato. Con Link nelle vicinanze non posso
permettermi errori, ma non è facile...
Pur di resistere
all'impulso di girarmi verso di lui mi siedo sul letto e faccio finta di cercare
spazzolino e dentifricio nella valigia (anche se so benissimo che sono già
nel bicchiere sul lavandino).
Tiro un
impercettibile sospiro di sollievo solo quando sento l’ispettore entrare in
bagno e chiudersi la porta alle spalle.
Abbandono le
(inutili) ricerche e mi rialzo, sistemandomi meglio il collo del dolcevita,
per poi posare gli occhi su Kanda.
Gli illustro lo
svolgimento della giornata che ci aspetta e faccio quasi fatica a sentire i
monosillabi che mi rifila per farmi capire che mi sta dando retta. Siamo tornati
ai soliti scambi di battute, eh? (Ma ora [per fortuna] assumono
un significato diverso...)
Improvvisamente
però mi zittisco, a corto di parole davanti al tatuaggio che gli segna il petto
e la spalla. È facile non badarci, quando è ben coperto da camicia e divisa. Ma
ora che è lì in bella vista, non posso fare a meno di pensare. Pensare che sì,
ho trovato la mia àncora, ho trovato la luce che mi può aiutare, ho trovato una
ragione per non farmi sopraffare dalla maledizione che mi grava addosso. Però...
però non sono l'unico ad avere una spada di Damocle sospesa sulla testa, qui.
Mi riscuoto dai
miei pensieri quando lo vedo indicare lo specchio con un cenno del capo. Ha
capito cosa mi stava passando per la testa, la sua battuta ne è la conferma.
Sorrido e annuisco, convinto. Che scemo che sono, neh Kanda? Me l'hai già
spiegato mille volte, ormai, che non intendi assolutamente rinunciare a
combattere, con e contro la tua maledizione.
Per fortuna ha
capito al volo e lascia cadere il discorso (non mi piace discutere del
tatuaggio [forse perché non saprei affrontare il problema]),
tornando con una certa naturalezza a parlare della missione. Io quasi smetto di
ascoltarlo e continuo a vestirmi, dandogli però le spalle (meglio non
fornirgli altri appigli per domande fastidiose). Raccolgo i capelli nella
solita coda e mi infilo la divisa, allacciandola in fretta.
Anche lui nel
frattempo ha finito di prepararsi, ma ovviamente non può muoversi senza la sua
adorata guardia del corpo (se fosse toccato a me, penso che avrei già fatto
fuori quel Link da molto tempo…).
“Ci vediamo in
sala da pranzo, io devo aspettare Link…”
Me lo dice con
un’aria un po’ rassegnata e lo stomaco che brontola distintamente (penso più
per questo che per il fatto di non poter venire con me), mentre con un
sorriso mi porge Mugen. Sorriso che scompare immediatamente – assieme al mio
appena abbozzato – quando sentiamo la porta del bagno aprirsi.
“Tsè. Vedete di
muovervi”
Giusto per
aiutarmi a tornare al mio solito atteggiamento, regalo all’ispettorino un’altra
occhiataccia, che lui ricambia allo stesso modo, poi me ne vado senza aggiungere
altro e mi chiudo la porta alle spalle.
Nel corridoio
ho, per la prima volta dopo queste ore così intense, il tempo di rimanere un
attimo da solo con i miei pensieri, di rendermi conto che, sì, la strada che ho
(abbiamo) scelto è quella giusta ma che percorrerla non sarà così
semplice (come io pensavo che fosse). Sarà un lungo, quotidiano esercizio
di autocontrollo e alle volte sarà anche molto faticoso… Eppure, anche se non so
spiegarmene il motivo, pensando a Walker, al suo sorriso e alla consapevolezza
che lui conta su di me, mi rendo conto che ne vale la pena.
Mi piacerebbe
seguirlo in sala da pranzo, ma sono costretto ad aspettare. La sola idea (ho
assolutamente bisogno di fare colazione… subito!) mi fa venire l'orticaria,
quindi quando sento girare la maniglia del bagno mi è facile assumere
un'espressione offesa, perfetta come risposta al secco comando di Kanda.
Con sguardo
truce (rivolto a lui solo per salvare le apparenze) lo osservo uscire
dalla stanza e poi mi siedo per infilarmi gli stivali, controllando la
situazione con la coda dell'occhio.
Ohi-ohi,
l'ispettore ha l'aria abbastanza contrariata... credo gli sia particolarmente
difficile sopportare il comportamento ostile di Kanda nei suoi confronti (il
che non mi stupisce, dato che tollera poco anche i soprannomi buffi che gli
rifila Lavi!)
“Ma si può
sapere cos'ha? È un comportamento degno di un esorcista, quello?”
Esclama infatti,
stizzito, afferrando la maniglia e aprendo la porta della stanza. Mentre aspetta
che io esca per poi richiudere a chiave, picchia nervosamente un piede a terra.
Meno male che Kanda è già lontano, sennò renderebbe vani tutti i miei sforzi per
evitare problemi a Link!
Certo che
immaginarmelo rincorso da un Kanda inviperito (e armato di Mugen)... no,
meglio evitare. Scoppierei a ridere e non sarebbe educato! Finisco di
abbottonarmi la divisa e lo raggiungo, fermandomi davanti a lui.
“Che ci possiamo
fare... lo sanno tutti che Kanda odia qualunque essere vivente, no?”
Gli sorrido e,
dandogli un'amichevole pacca sulla spalla, lascio la stanza incamminandomi per
il corridoio, le mani incrociate dietro la testa.
“Walker, mi
aspetti! Devo prima chiudere la porta!”
Faccio finta di
non sentirlo, mentre armeggia con la serratura difettosa.
Devo
allontanarmi e, pur apparendo rilassato, aumento inconsciamente la velocità in
direzione della sala da pranzo. È l'unico modo per evitare che veda il mio
sorriso allargarsi sempre più, ripensando alla frase incredibilmente (e
fortunatamente) stupida e falsa (ora lo so!) che ho appena
pronunciato.
La strada che
dobbiamo percorrere è ancora lunga, piena di insidie, e sinceramente non ho idea
di dove ci porterà. Però so che ora non ho più paura di continuare a camminare
(non sono solo); farò del mio meglio per mantenere le promesse che ho
fatto (a Mana e a Kanda) e per arrivare fino in fondo. E so che,
qualunque cosa succederà, ne varrà sicuramente la pena, perché avrò l'onore di
affrontare tutto quanto con il supporto di Kanda.
Mirror Mirror, Black and White
- The End -
NEXT TO COME...
"L'Angolo di Allen" - Capitolo extra
(con due guest star molto speciali)
Con le risposte alle recensioni di
quest'ultimo capitolo e una piccola anticipazione su... la terza fanfic di
questa serie yullen! "Anata ga Koko ni Iru Riyuu", il sequel del sequel! XD
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Capitolo 9 *** Capitolo Extra ***
L
L'ANGOLO DI
ALLEN - Capitolo speciale
21
novembre 2009
Ordine Oscuro -
*Ufficio di Komui*
Ore 9:23 del
mattino.
Nonostante sia
passato un abbondante quarto d'ora dallo strano comunicato via Timcanpy,
l'atmosfera nello stracolmo ufficio di Komui è ancora più tesa di prima. Il
battibecco tra il giapponese e l'inglese, cominciato (come al solito) per...
ehm... evidenti incompatibilità caratteriali, è degenerato (come al solito) in
rissa aperta e (come al solito) i due non hanno ancora dato segno di essere
disposti a cedere di un millimetro.
Assurdamente
l'ufficio del supervisore, ora che è stato declassato a campo di battaglia, ha
assunto un aspetto più ordinato. Tutto merito dei due contendenti che, nella
foga della battaglia, hanno finito per spingere le montagne di carta contro le
pareti, liberando il pavimento al centro della stanza. Il Komurin però non
sembra accontentarsi perché rimane fermo sulla soglia a impedire il passaggio.
Sia Link - sul
cui capo Timcanpy ha deciso di schiacciare un pisolino - sia Bookman Sr,
entrambi placidamente seduti sul divanetto, hanno subito convenuto di ignorare
la rissa ed avevano preferito sporgersi in avanti per ammirare i decori del
pregevole tappeto persiano posto di fronte a loro, ai piedi della scrivania.
Chissà, probabilmente era parte dell'arredo fin dai tempi antichi, ma con tutta
quella carta nessuno ci aveva mai fatto caso!
Anche Lavi ha
già osservato per bene quei decori, analizzandone forma, colori e disegni e
catalogandoli nella sua memoria fotografica. Ora però di quegli inutili
particolari non gli interessa nulla. L'unica cosa importante è che il tappeto,
su cui si è tranquillamente accomodato, è dannatamente morbido.
Ciò comunque non
gli impedisce di osservare con aria critica i compagni, ancora intenti a darsele
di santa ragione.
“Ehi Due-Nei,
hai visto com'è migliorato Allen-chan nel fare a pugni? Riesce a tener testa a
Yu-chan!” esclama il rossino, guadagnandosi l'occhiata insofferente
dell'ispettore.
“Taci, cretino
di un coniglio!” gli ringhia contro Kanda, senza per questo distrarre
l'attenzione da Allen che anzi rincara la dose: “Lavi, non ti ci mettere pure
tu! Il mio nome è Allen, senza suffisso femminile! E tu, BaKanda, smettila di
perdere tempo e fatti sotto!”
“Non temere
Yu-chan!” risponde gioioso (e incosciente) il giovane bookman agitando una mano
nella sua direzione “Io lo so che sei sempre tu il migliore! ♥ ”
“Stupido
allievo, smettila di fare il bambino” lo ammonisce bruscamente Bookman Sr.,
picchiandogli in testa un grosso faldone impolverato dal titolo «Pratiche
urgenti» preso dalla scrivania di Komui.
“Ahio, Panda! Mi
hai fatto maleee!” si lagna Lavi, massaggiandosi il capo.
Ma la sua voce
viene coperta dall'urletto strozzato del Supervisore che, vedendo pericolare la
pigna di documenti da cui l'anziano esorcista ha estratto la sua arma impropria,
si lancia verso la scrivania. “Whaaa! Fermate quella carta! Quelli sono i miei
progetti per i nuovi Komurin!”
Troppo tardi.
L'enorme pigna di fogli barcolla nuovamente, pendendo prima a destra poi a
sinistra. Scende il silenzio, mentre anche i due contendenti fanno una piccola
pausa per assistere al destino della torre di carta, e nessuno riesce (o nemmeno
prova?) a muoversi abbastanza velocemente per evitare il disastro...
Centinaia di
fogli si sparpagliano sul pavimento assieme alle altre migliaia di loro
fratelli, andando nuovamente a ricoprire ogni centimetro libero della stanza.
Komui si porta
le mani al volto, il viso una maschera di muto orrore, mentre gli altri (chissà
perché) si limitano ad un'alzata di spalle e ritornano alle loro attività.
Nemmeno il golem dorato sembra preoccuparsi. Si limita a sbadigliare e a tornare
a dormire.
Cotanta
indifferenza indispone non poco il Supervisore. Un brillio sospetto negli occhi,
segno che l'astinenza da caffè gli ha oramai dato alla testa, e silenziosamente
Komui afferra il faldone preso poco prima da Bookman Sr.
Aveva... ehm,
Reever aveva impiegato tre ore per riordinare quella pigna, dannazione!
Con questo
pensiero in testa alza il braccio e lancia, pregustando già il dolce sapore
della vendetta, ma fortuna vuole che Bookman Sr abbassi la coda proprio in quel
momento. Il faldone continua quindi il suo volo, andando a colpire...
*Sbonk!*
Allen non fa a
tempo ad avvisarlo (perché ok che si stanno menando, ma la correttezza prima di
tutto!) né tantomeno a spostarsi che Kanda gli frana addosso, seguito subito dal
pesante faldone che prima centra in pieno l'albino e quindi si apre, seppellendo
i due sotto una montagnetta di carta.
Segue un attimo
di totale silenzio e, subito dopo, il giapponese si rialza, scuro, scurissimo in
volto. Nello studio il tempo sembra quasi fermarsi, come in un thriller di
infima categoria, mentre Kanda si gira lentamente e lancia a Komui un'occhiata
francamente inquietante, prima di tornare a praticare, per la seconda volta in
poche ore, l'antica arte del «supervisoricidio» .
Komui si
nasconde immediatamente dietro Lavi, mentre Allen anziché cercare come al solito
di fermare Kanda con l'aiuto di Link, si pone al fianco del giapponese; ma la
sua espressione omicida è resa ben poco credibile dal bernoccolo che gli arrossa
la fronte, proprio a fianco al pentacolo rovesciato.
È la confusione
più totale, ed è il momento esatto in cui succede la cosa più assurda che si
possa immaginare.
Un gate
dell'Arca nera si apre nel bel mezzo dell'ufficio.
I pugni si
fermano a mezz'aria, e tutte e sei le teste si girano lentamente verso il
portale. Solo il rumore dei fogli, che piovono sparsi sul pavimento ingombro,
segna lo scorrere del tempo.
Improvvisamente
una ragazza fa capolino dal gate, allungando un braccio e agitandolo in segno di
saluto.
“Ehi, ciao
ragazzi! Sis, siamo arrivate esattamente dove volevamo!” esclama, guardandosi
dietro le spalle, per poi saltare giù e atterrare rumorosamente in mezzo alla
carta.
La persona a cui
la ragazza si è rivolta esce poco dopo dal gate, guardandosi intorno curiosa, un
po’ incerta sui tacchi alti che frusciano sui i fogli sparpagliati. “Già, hai
ragione...” commenta a mezza voce. Poi si rivolge agli occupanti dell´ufficio
con un sorriso. “Buongiorno a tutti”
Subito gli
esorcisti si ricordano del loro ruolo e mettono da parte le beghe personali per
proteggere Komui dalla minaccia nemica. Certo, quelle due ragazze non sembrano
pericolose... ma sono riuscite a entrare nel quartier generale come nulla, per
di più utilizzando l'Arca, quindi tanto innocenti non lo sono di sicuro!
Questo pensano
Lavi e Allen mentre si posizionano davanti al supervisore con le Innocence
attivate, mentre Kanda sta un passo dietro a loro armato di tagliacarte.
“Ehi, ehi,
calmiamoci un attimo! Non siamo qui per combattere, siamo dalla vostra parte!”
esclama la più bassa delle due, continuando a sorridere e agitando le mani a
palmi aperti davanti al viso.
L´altra sorride
tranquilla, standosene un passo indietro a braccia conserte. “Dubito che
possiamo risultare credibili, sai? Forse è meglio dir loro chi siamo...”
“Sei molto
saggia, ragazza” commenta Bookman Sr. alzandosi dal divano e avanzando fino a
portarsi al fianco di Allen e Lavi.
“Sta´ indietro,
Panda!” lo ammonisce subito il rosso “Sono arrivate con l´Arca nera, per quanto
ne sappiamo queste due potrebbero anche essere Noah!”
“Lavi, non
saltare a conclusioni troppo affrettate, per cortesia!” esclama l'esorcista
maledetto. Anche lui non si fida troppo, ma il beneficio del dubbio lo merita
chiunque... e poi anche Timcanpy sembra tranquillo, nonostante l'ipotetica
minaccia... anzi, sembra quasi che le conosca...
“Anch'io non
credo che siano pericolose, Bookman Jr.” aggiunge Link, avanzando anche lui
verso le due ragazze e squadrandole con occhio critico.
“...io piuttosto
gradirei sapere come fanno ad essere in grado di utilizzare l'Arca!” aggiunge
Komui, avvicinandosi con curiosità ma sempre restando al sicuro dietro la
«cortina di ferro» costituita da Allen, Lavi e Kanda.
Anche il rosso
ora sta studiando le visitatrici, mettendo forse a frutto le sue abilità di
bookman per carpire qualche segreto sulla loro identità. Abbassa lentamente il
martello che, obbedendo al suo pensiero, si riduce alle dimensioni normali. Con
la coda dell'occhio vede avvicinarsi Tim, che tranquillo e beato inizia a
svolazzare avanti e indietro da una ragazza all'altra. “Ma tu guarda...” mormora
poi, sotto gli sguardi perplessi degli altri. “...e va bene. Comunque, Noah o
non Noah...” la voce gli si spegne, mentre sul viso gli compare un'espressione
beota.
“Lavi, che ti
prende?” domanda preoccupato Allen.
“STRIKE! ♥ ”
urla infine Bookman Jr. lanciando all'indietro il martellino (che finisce
«casualmente» in testa a Komui) e gettandosi a pesce verso le due ragazze, gli
occhi che sprizzano cuoricini.
Stranamente
quelle non si fanno cogliere impreparate, quasi che un gesto del genere se
l'aspettassero, perché si allontanano leggermente una dall'altra, facendo cadere
il rosso proprio in mezzo a loro.
Link osserva la
scena incredulo, mentre Allen scambia con Bookman un'occhiata rassegnata.
“Ahio... il
pavimento è duro però...” si lamenta Lavi, tirandosi in ginocchio e
massaggiandosi il naso.
“Taci, baka
usagi, te la sei cercata” lo zittisce seccamente Kanda, che nel frattempo si è
infilato il tagliacarte alla cintura, come fosse una sorta di mini-Mugen.
“Kanda ha
ragione, sai?” interviene a sorpresa una delle due ragazze, la più alta,
accucciandosi in equilibrio sui tacchi accanto al rosso e punzecchiandogli un
paio di volte la guancia con un dito. “Hai fatto tutto da solo...”
Lavi si volta
verso di lei, osservandone il sorriso sornione, gli occhi chiari che sembrano
prenderlo in giro e la lunga coda corvina appoggiata sulla spalla, che la
ragazza butta indietro con un gesto secco della testa.
“Ehi Yu-chan...”
dice infine il bookman, dopo aver fatto correre lo sguardo da lei al giapponese
“...non trovi che lei ti somigli molto?”
La ragazza più
bassa, accucciata anche lei vicino al rosso benché più traballante sulle sue
zeppe troppo alte, trattiene a fatica una risata. Timcanpy le si appollaia tra i
capelli, ghignando a sua volta.
“Piuttosto, non
ti sei fatto male, vero?” gli chiede, rialzandosi e allungandogli la mano per
aiutarlo a fare lo stesso.
La risposta di
Lavi viene coperta da un inquietantissimo brontolio di stomaco. Tutti ovviamente
si girano subito verso Allen, e lui finisce per essere l'unico a vedere la
ragazza in gonna arrossire per l'imbarazzo.
Per fortuna non
c'è bisogno che l'esorcista maledetto si discolpi, o inizi a spiegare per la
millesima volta che lui ha sempre fame per colpa della sua Innocence di tipo
parassita... lei lo precede, portandosi una mano dietro la testa e pigolando un
“Ehm... chiedo scusa...colpa mia, è che per la fretta non ho fatto merenda...”
In piedi in
mezzo alle due sconosciute, Lavi le osserva perplesso, facendo saettare
incessantemente lo sguardo dall'una all'altra. Link, Bookman e Komui lo guardano
sconfortati, mentre l'espressione di Allen si fa sempre più curiosa e Kanda se
ne sta come al solito imbronciato in disparte.
Alla fine il
rosso batte il pugno sulla mano aperta ed esclama: “Ho capito! Voi siete le
sorelle perdute di moyashi-chan e Yu-chan!”
A quell'uscita,
le ragazze sembrano doversi trattenere a stento dallo scoppiare a ridere, mentre
Bookman Sr. si spalma una mano sulla faccia mormorando: “Perché proprio a me
doveva capitare un apprendista così idiota...?”
Ogni altra
reazione viene però stroncata sul nascere da Kanda, che con aria minacciosa
punta il tagliacarte verso Lavi. “Cretino di un coniglio” sibila “quante volte
di ho detto di non chiamarmi per nome? E poi piantala di dire assurdità!”
“Dai
Yu-chaaaannn...” inizia lui, con un'espressione da cucciolo ferito.
“Se non stai
zitto sei morto”
“Ma...”
“Taci” ordina il
giapponese, lanciandogli contro l'affilatissimo tagliacarte. Con un urlo
fintamente (ma non del tutto) spaventato, Lavi si scansa e la piccola lama va a
conficcarsi in pieno nella testa del Komurin, ancora di guardia alla porta.
Ovviamente
nessuno si degna di pensare al poveretto, che al momento sta perdendo olio, fumo
e scintille da tutte le giunture...
Dopo un attimo
di quiete la prima a riscuotersi è la brunetta con gli occhiali.
“Ehi, ma sei
fuori?! BaKanda, dannazione, avresti potuto far del male a qualcuno!” esclama
sconvolta e un po' piccata, agitandosi e facendo finire per terra tutti i fogli
che si stava divertendo a raccogliere.
Mentre Allen
nasconde a malapena uno sbuffo divertito, Kanda è troppo preso in contropiede da
quella ragazzetta che osa rivolgersi a lui con quel tono per riuscire a
replicare. Al suo posto, però, parla l'altra sconosciuta - e quello che dice
spiazza tutti. “Relax, sis! Dubito che Kanda avrebbe potuto sbagliare mira di
così tanto... sono io quella che non ha il senso della misura con una katana in
mano, mica lui!”
L'altra fa per
ribattere, ma Link si intromette. “Chiedo scusa per l'intromissione, signorine.
Ma credo sia corretto da parte vostra almeno dirci i vostri nomi e come avete
fatto ad entrare in possesso dell'Arca nera”
“Due Nei ha
ragione! E poi come fate a conoscerci così bene?” aggiunge il giovane bookman,
curioso.
“Beh, avete
ragione” asserisce la più alta con un sorriso conciliante (che però ad Allen
ricorda tanto quello di Tyki quando cerca di ucciderti...) “Molto
semplicemente... noi siamo le autrici di questa storia”.
Silenzio. Come
poco prima, quando il gate si era aperto sul caos dell'ufficio di Komui, i sei
girano lentamente le teste verso di lei e poi verso la brunetta più bassa, che
sta entusiasticamente annuendo a tempo con Tim.
“È... è uno
scherzo, vero?” balbetta Allen, facendo un passo in avanti. Link, Komui e
Bookman Sr. si guardano perplessi, ma più tranquilli. In fondo non hanno nulla
da temere, o almeno così pensano loro...
Kanda non
reagisce nemmeno, resta impassibile come suo solito e anzi cerca di distrarsi
guardando da tutt'altra parte, ma l'occhio acuto di Lavi vede che anche lui è
nervoso.
“No, Allen-kun,
nessuno scherzo! Siamo davvero le autrici di questa storia, e di quella che la
precede...”
La lunga coda di
Kanda sferza l'aria, quando il giapponese di volta bruscamente verso di loro.
“Stai
scherzando, vero? Tu vuoi morire giovane!” esclama gelido, lanciandole una delle
sue occhiate omicide. Ma sul fondo della sua voce si può cogliere un leggero
tono allarmato.
La brunetta con
gli occhiali non si scompone più di tanto, e prosegue con il suo piccolo
discorso.
“... e siamo qui
perché abbiamo deciso, per una volta, di darti una mano con queste!” esclama
sorridendo ad Allen sventolando davanti al naso dell'albino una risma di fogli
appena estratta da una borsa apparsa dal nulla.
“Sì, tu vuoi
morire giovane. Molto, molto giovane” ringhia Kanda, mettendo mano al
tagliacarte.
“Mah, sai
BaKanda? A me non sembra affatto una cattiva idea...” sogghigna l'esorcista
maledetto, dopo aver letto la parola «Recensioni» sul primo foglio della risma,
affiancandosi alle due autrici.
“Se ci tengono
così tanto facciano pure da sole, no?” conclude lo spadaccino, incrociando le
braccia.
La ragazza con
la coda scuote la testa, sorridendo con l'aria di chi si aspettava niente di
meno che quella risposta. La più bassa, invece...
“Oh no, il caro
Allen-kun ci darà una mano... vero?”
Sarà lo sguardo
da cucciola, al quale è difficile dire di no? O sarà il profumino di dango che
esce dal sacchetto che la suddetta «cucciola» stringe tra le mani? Comunque sia,
l'albino sorride ancora di più, prima di prendere sottobraccio le due signorine
e accompagnandole alla scrivania.
“Certo che vi do
una mano, ci mancherebbe!”
Pochi istanti e
la brunetta con gli occhiali è seduta comoda al posto di Komui, le pigne di
fogli che riempivano la scrivania sparite nella confusione del pavimento.
“Bene signori, è
tempo di recensire!” esclama la più alta, sedendosi sull'orlo del tavolo e
battendo le mani per attirare l'attenzione dell'intero gruppo. “E, sia chiaro,
serve l'aiuto di TUTTI!”
***
§ Cara
Flowermoon,
grazie infinite
dei complimenti! Siamo contente che MMD e MMB&W ti siano piaciute così tanto!
Speriamo davvero che il terzo sequel ti piaccia, staremo a vedere ;)
Bacioni anche a
te ^_^
***
§ Cara
Makotochan,
non svenire ti
prego! XD Grazie anche a te per i complimenti, alla fine la fatica di gestire
quei due più tutti gli altri ha reso bene ^_^ Ne è proprio valsa la pena! Ah,
per quanto riguarda il «regalino»... beh, è in arrivo XD È che ci vuole tanta
pazienza per scegliere le cose più adatte, che ci volete fare...
Oh, ricambiano
tutti l'abbraccio.
Kanda no.
*Guardano tutti
male Kanda.*
Pfui.
***
§ Cara Retsu89,
*allungano
fazzoletti* grandioso addirittura?! Wow, ci lusinghi! Il seguito è in
preparazione, porta pazienza e vedrai! Oh, se ne sono andate dal giardino? Beh,
meglio, immaginiamo la confusione... Un po' come in quest’ufficio!! XD
Ah, Allen dice
che per Las Vegas dovrebbe chiedere le ferie a Komui, ma non dovrebbero esserci
problemi... l'importante è che Lenalee resti a casa, con tutte le chiesette che
si possono trovare là finirebbe per tornare con l'anello al dito!
[Lenaleeee-chan!
Perchèèèè! ndKomui]
Ciao anche a te
^_^ e a presto (quando meno ve l'aspettate XDDD)
***
§ Cara
BloodyKamelot,
*tutti guardano
male Allen*
ehm, scusa ^_^''
figura da cioccolataio, la mia, chiedo venia! Su, su, se è solo per una materia
vorrà dire che il prossimo anno verrai sicuramente promossa ;)
Yaoi, dici?
Mah... chi lo sa, chi ci sarà vedrà XD
[tutti si
guardano sconvolti... Tim e le autrici ghignano sadiche]
Hai abbandonato
le Yullen per le Rabi/Kanda? Lety a dire il vero ha fatto il percorso inverso,
guarda te XD massì, tranquilla, non ti vorremo certo male per questo [Kanda
affila il tagliacarte, Lavi non sa se ridere o che...]. L'importante è che tu
continui a leggere le nostre storie, se ti piacciono ;)
A presto, un
abbraccio
***
§ Cara Mizukage,
grazie anche a
te per i complimenti, e per l'entusiasmo XD! Per quanto riguarda l'Angolo di
Allen siamo contente (Lety in primis) che faccia così ridere... è proprio quello
che volevamo! Facci sapere cosa pensi del delirio che c'è stato questa volta XD
[“Se mi è
concesso dire la mia, non è stato un delirio solo oggi…” ndLink
“Se la cosa la
consola, ispettore, qui dentro è così sempre” ndBookman]
Ciao ^_^
***
§ Cara L i a r,
otto capitoli
sono pochi? Basta chiedere XDD abbassa pure i cartelloni, la terza yullen vi
sorprenderà tutti, almeno per il numero dei capitoli XD
Pensavamo di
farne quattordici ma... non bastano XDDDD
[“Non bastano
no, se qualcuno si perde in pare da 4 pagine e mezza alla volta… XD” ndMistral]
Speriamo che
questo special vi sia piaciuto, il sequel del sequel arriverà, tranquille!
Per quanto
riguarda la critica, apprezzata perché vuol dire che te lo sei letto davvero
bene, il capitolo (*_* e ti lovviamo per questo)...
Essendo
esorcisti e avendo già lavorato più volte assieme in condizioni peggiori di
questa dubitiamo che abbiano problemi di imbarazzo XD Non capita quasi mai di
avere una stanza singola tutta per sé U_U Poi forse sì, un po' di imbarazzo da
parte di Allen ci dovrebbe essere, ma alla fine è abbastanza scombussolato per
non farci caso XD e poi si distrae per la storia del tatuaggio... tutto qui XD
sarebbe stato puccio, lo so, ma sarebbe stato uno strabordare di zuccheri XD
Comunque
tranquilla, non ci siamo di certo offese ;)
Chuu a te, e a
presto ^_^
***
§ Cara
BloodberryJam,
ti ringraziamo
infinitamente per le tue belle parole ç_ç davvero ci aspettavi con trepidazione?
ç_ç allora non dobbiamo farti aspettare più così tanto!
Ah, Allen e io
ti chiediamo di evitare i sacrifici umani, please ndLety
Il premio (che
meriti... vabbè, lo meritate un po' tutte, eh, senza di voi non credo che questa
fic avrebbe visto la luce tanto rapidamente XD) è in arrivo, appena Mistral mi
passa il regalo io lo «incarto» e lo spediamo XD
Bacioni anche a
te ^_^
***
§ Cara
Valerya90,
siamo felici che
la conclusione aperta ti sia piaciuta, anche perché essendo questo un missing
moment
(Sono tutti
missing moments! UAZ UAZ UAZ!
Yes, because “in angst&missing moments I trust!” ndMistral)
deve per forza
lasciare intendere una continuazione... che infatti nel manga c'è, anche se non
così palese ;)
Grazie infinite
per i sacchi di complimenti *_*
Qui ti
abbracciano calorosamente tutti quanti, Kanda compreso anche se non lo sa
(^O^)/... oh, anche Komui, Link e Bookman ringraziano per i complimenti... sei
riuscita a far venire loro la voglia di lavorare di più, brava XD
Ci vediamo
presto con il sequel ;)
***
§ Cara Phantom
G,
*si tappano
tutti le orecchie per l'urlo* grazie per i complimenti XD speriamo in bene per
il sequel, intanto rimaniamo in attesa della tua mail XD
Alla prossima
^_^
***
§ Cara Amy89,
ridi, ridi che
la mamma ha fatto gli gnocchi! e intanto la terza yullen procede, per tua
immensa gioia XD
Per fortuna ci
sarà sempre l'angolo di Allen ad alleviare l'atmosfera angst ^_^
“Ehi ma.. questa
chi è? Assomiglia terribilmente a… Road! @_@” ndAllen
“Tsè, di sicuro
ha il brutto vizio del baka usagi di usare il mio nome a sproposito” ndKanda
In ogni caso...
probabilmente quando la leggerai le recensioni a voce verrai a farcele alla
neuro, visto che ci ricovereranno tutte e due...
“Strano che non
l'abbiano già fatto” ndKanda
“Su, su, non
preoccuparti... tanto ci sarete sempre voi due a farci compagnia…” ndLety
“Cosa?” ndAllen
“Oh sì, verrete
con noi... e voi dove credete di andare?” ndMistral
[Gli altri
quattro stavano fuggendo con nonchalance, guardandosi le unghie con fare
disinteressato]
“Nella prossima
yullen ci sarete pure voi, sapete?” ndMistral con sorriso inquietante in
Tyki-style
[Tutti, chi più
chi meno, impallidiscono]
“Oh, sì! Ci
divertiremo, vedrete!” ndLety
Ti aspettiamo,
carissima ^_^ Con le tue (vostre) recensioni i pomeriggi nelle stanzette bianche
dell'ospedale psichiatrico saranno meno noiose *_*
“Ehi, stanzetta
bianca? Mi ricorda qualcosa…” ndAllen
Un bacione da
tutti noi XD
***
“Ecco fatto! Non
era poi così complicata, come faccenda, no?” esclama soddisfatta la brunetta con
gli occhiali - Lety - rimettendo il tappo alla penna e legando le pagine con un
elastico.
“A giudicare
dalle loro facce invece mi sembrano un po’ stravolti…” commenta Mistral,
osservando i presenti. Tutti, a parte un sorridente Allen e uno scazzatissimo
Kanda, osservano il fascicolo delle recensioni con un’aria tra l’incredulo, lo
sconcertato e lo spaventato.
“Beh? Che sono
quelle facce?” esclama perplessa Lety, grattandosi la tempia. “Certo che se
reagite in questo modo adesso, figuriamoci la prossima volta...”
“Chiedo scusa se
il nostro atteggiamento vi causa disagio, signorina” interviene Link, con aria
compunta “Solo che personalmente mi sono trovato un poco preso... diciamo in
contropiede, di fronte a queste... recensioni”
“Non ti
preoccupare… avrete tempo a sufficienza per imparare tutti quanti! In fondo, con
tutti i capitoli che avremo da pubblicare e la buona volontà che le nostre
lettrici hanno dimostrato, il materiale da recensire non mancherà di certo!”
“Tsè. Scordatelo
che io mi presto ancora a queste pagliacciate” interviene Kanda, con la sua
solita aria ostile.
“BaKanda, non
essere scortese, dai... e poi ammettilo, ti diverti anche tu! Anche se credo di
capire perché ti arrabbi ogni volta che dicono che sei… come si dice?
«Puccioso»?” cerca di calmare le acque il moyashi.
“Pensano che
sia... puccioso?” balbetta Lavi, sconvolto, prima di cogliere l'occasione per
prendere in giro l'altro esorcista “Ahahahah! Yuu-chaaaan è pucciosoooo!”
esclama, iniziando a saltellare.
Notando
l'espressione di pura furia omicida che si è accesa negli occhi di Kanda,
Mistral prima allunga una mano verso il giapponese per calmarlo, quindi si
rivolge al rosso. “Non ti conviene ridere così tanto, sai? Perché potrei
decidere di fartene passare delle belle...” e il sorriso con cui lo dice non ha
nulla di rassicurante.
“Già!” sorride
festosa Lety “Quindi vedete di fare i bravi, o potremmo prendere provvedimenti…
e questo vale anche per te, Kanda!”
Lo stomaco di
Lety ricomincia a brontolare, questa volta seguito da quello di Allen.
"Prima però che
ne dite di fare un salto in caffetteria? Sto morendo di fame, e mi piacerebbe
assaggiare uno dei fantastici piatti di Jerry!"
“Io invece
voglio decisamente un caffè…” aggiunge Mistral “Che ne dite, ci accompagnate?
Tanto il Komurin non dovrebbe più dare problemi…”
E così, il
gruppetto lascia Komui nel suo ufficio a prendersi cura del suo “povero, piccolo
innocente Komurin, vittima della furia cieca di Kanda” e scompare per i corridoi
dell’Ordine.
PREVIEW
Yullen Trilogy – Part 3
Anata ga Koko ni
Iru Riyuu (La ragione per cui sei qui)
Una nuova
piccola luce si è accesa, a rischiarare il cuore e illuminare il cammino. Riesce
già a diradare le tenebre, ma è ancora debole... deve ancora crescere, e ci
vorranno tempo e impegno perché riesca a diventare una luce più calda e sicura.
Questa luce
dovrà essere custodita, alimentata. E, soprattutto, bisognerà fare molta
attenzione che non si spenga.
Non sarà un
compito facile: un gesto, una parola sbagliata, basterà poco perché il fragile
castello di certezze costruito assieme si dissolva nel nulla in un attimo.
Se ciò
accadrà, però, cerca di fare in modo che la speranza non si spenga con lei.
Come dice il
saggio: “La felicità più grande non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarsi
sempre dopo una caduta”.
Riuscirai a
rialzarti? Riuscirai a riconquistare quello che hai perso, facendo brillare di
nuovo la vostra luce?
*Il Post-It
delle Autrici*
Carissime (e
carissimi... chissà, magari c'è anche qualche lettore tra voi),
innanzitutto ci
scusiamo per il ritardo con cui abbiamo pubblicato questo capitolo speciale de
“L'Angolo di Allen”, che conclude definitivamente la seconda yullen della
trilogia su cui stiamo lavorando.
La terza parte,
come avrete letto nelle risposte alle recensioni, è in lavorazione. Dobbiamo
ammettere che negli ultimi tempi ci siamo un po' perse in altri progetti, ma ora
che sono usciti i nuovi capitoli di D.Gray-Man l'ispirazione sta decisamente
tornando e ci siamo decise a rimetterci al lavoro su questo, che rimane sempre
nel nostro cuore... in fondo se la Hoshino-sensei continua a lasciare i buchi
nella trama non possiamo fare altro che cercare di riempirli, immergendoci per
l'ennesima volta nelle contorte testoline di Allen e Kanda, non credete?
Per voi che ci
avete supportato finora, ma anche per noi stesse, ci stiamo impegnando per
portarla a termine (cosa non facile, dato il casino che abbiamo combinato...
aspettate e vedrete XD), quindi non disperate… torneremo di sicuro, e quando
meno ve lo aspettate!
Vi vogliamo bene
^_^
A (molto)
presto.
Mistral&Lety
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