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All’improvviso mi svegliai di colpo.
Avevo il fiatone. Ed ero sudata. Anche se eravamo in pieno inverno.
Ma che è successo?
Mi guardai intorno. Non c’era niente
di strano. Era tutto normale. La camera era come l’avevo lasciata la sera
prima. Però c’era qualcosa che non andava. Me lo sentivo. Mi alzai e andai in
cucina. Dovevo bere qualcosa. Dopo aver bevuto qualcosa di fresco, ritornai in
camera, e mi accorsi che il mio album era a terra.
‘’ ma che …?
‘’ lo presi in mano e lo aprì. Santi numi!
Non ci posso credere. Da quando avevo
finito di leggere la saga di twilight, mi ero messa a scrivere su di loro.
Mi chiamo Lara Sheen. Ho 17 anni. E
caso strano abito proprio a Forks. Sono una semplice ragazza di liceo con un
segreto.
Guardai la sveglia. Porca vacca! Erano
le 4 di mattina. Perché doveva succedere sempre a me?
Sicuramente mio padre dovrebbe essere
già andato al lavoro. Perciò a parte me, non c’era nessun’altro in casa.
Mia madre morì 10 mesi fa, dopo il
funerale ci trasferimmo qui.
Sento la sua mancanza. La casa è vuota
senza la sua voce, senza le sue canzoni, senza di lei e del suo sorriso. Dopo
la sua morte, mi misi anche io a cantare. Cantare era l’unica cosa che mi
facesse sentire più vicino a lei. Quando non riuscivo a sfogarmi, cantavo o
suonavo. Mi madre aveva intenzione di farmi prendere lezioni di pianoforte
quando ero piccola. Poi mi misi a studiare chitarra e il flauto traverso.
Quando ci trasferimmo qui a Forks, mio
padre prese una casa enorme. Poteva tranquillamente assomigliare a una reggia. Era
in confine con il bosco. Lui era fissato con la natura.
Mio padre si chiama Michael, fa il
medico quia Forks.
Michael mi disse che aveva preso
questa casa, perché aveva una sala enorme dove amplificazione era fantastica. E
che in più, qui ci potevo mettere tutta la roba mia e di mia madre quando
cantava.
Comunque ritorniamo a noi. Dato che
fino alle 7 non avevo niente da fare, scesi di sotto e andai nella mia sala
privata. Neanche mio padre aveva il permesso di entrarci. Nessuno a parte me
doveva entrarci. Quello era il mio mondo personale. Nessuno doveva invaderlo.
Mi misi al pianoforte e cominciai a
suonare qualche pezzo classico di Mozart o di Debussy. non mi importava più
niente. Non ero una semplice ragazza. Se quel giorno non fossi andata nel
bosco, a quest’ora sarei una ragazza normale. E invece sono intrappolata in un
corpo di una 17enne con gli ormoni a mille. Dannata sfortuna.
Guardai l’orologio appeso alla parete
davanti a me. Erano le 5:30. Non ce la facevo più. Dovevo muovermi, tenere la
mente occupata.
Mi alzai dal pianoforte, e uscì dalla
sala. Non avevo ancora fatto colazione. Andai in cucina e mi preparai un caffè.
Certo, non era il massimo come colazione, però non riuscivo a mandare giù
nient’altro quella mattina.
Erano le 6. Perfetto. Mi andai a
preparare. Una volta pronta scesi di sotto e presi la miafantastica moto. Una BMW r1200s nera.
Andavo alla High School Forks. Non era molto
distante da casa mia. Arrivai nel parcheggio e come sempre, avevo gli sguardi
puntati addosso. A quanto pareva non avevano mai visto una ragazza che guidava
una moto come la mia. A scuola me ne stavo sempre da sola. Non mi piaceva fare
nuove amicizie se dopo, probabilmente, me ne sarei andata. Quindi una volta che
arrivai, spensi la moto, scesi e mi tolsi il casco.
Era una normale giornata di Forks
coltre perenne di nuvole. Il mio segreto non lo sapeva nessuno. Nessuno sapeva
che ero figlia di una cantante. E che riuscivo a usare qualsiasi voce, di
chiunque.
Era meglio che non si sapesse. Ma la
mia sfortuna, mi perseguitava ovunque.
‘ sarebbe meglio
entrare ora….
‘ pensai
Andai la mio armadietto. Lo apri.
Dentro ci trovai un volantino.
Era una festa, dove vi era anche una
gara di ballo. In fondo viera una scritta..
‘ cercasi chitarrista vocalist per la serata ‘
Fantastico! Se andavo alla festa
sicuramente mi veniva l’impulso di cantare. E allora sarei sicuramente fritta.
Però potevo sempre suonare.
Riguardai il foglio. La festa era
domenica sera. Ci sarei andata. Pensato a questo riposi il foglio
nell’armadietto, presi i libri e andai a lezione.
Suonò la campanella, segno che era
iniziata la pausa pranzo. Nel corridoio incontrai molti miei compagni. Ma
nessuno di loro aveva mai osato rivolgermi la parola, tranne Angela. Infatti
era già all’ingrasso della mensa.
‘’ciao Lara!
‘’ mi salutò
‘’ciao Angy. Com’è andata a lezione? ‘’ le domandai mentre mi dirigevo al
mio solito tavolo
‘’ bene. Sono arrivati dei nuovi alunni. ‘’ mi disse
‘’ davvero? E come sono? Gli hai visti? ‘’ gli domandai tra il curioso e
l’indifferente
‘’ sono uno schianto. Sono venuti qui dall’Alaska. Sono figli
del nuovo medico di Forks. Il Dott.Cullen.
‘’
‘’ Dott.Cullen hai
detto? Forse mio padre lo conosce.Comunque, hai detto che vengono dall’Alaska? ‘’
‘’ si. e sono un vero e proprio schianto. Sono 2 ragazze e 3
ragazzi. Jessica mi ha detto che sono tutti adottati dal Sig. Cullen e signora. ‘’
‘JESSICA! E chi
seno? Lei sapeva tutto di tutti. Tranne di me.’
Solo Angela sapeva del mio segreto
‘’ok
‘’
Detto questo, mi immersi nei miei
pensieri. Nei miei ricordi. Ad interromperli fu Angy, che mi avvicinò il foglio
della festa.
‘’ allora? Lo già visto
‘’ gli dissi. So dove voleva arrivare.
‘’ ci andrai vero?
‘’ mi chiese
Non risposi. Allontanai il foglio.
‘’ perché? Perché non vuoi farlo sapere? Me lo spieghi? Perché
non vuoi che nessuno sappia che hai una bellissima voce? ‘’
‘’ è proprio per questo! Potrei cambiare voce da un momento
all’altro. E non voglio che sappiano che canto. ‘’
‘’ però almeno verrai alla festa? ‘’
‘’ si. ci vengo. Magari mi metto anche ha suonare la chitarra
alla festa. Così, per tenermi occupata a non farmi venire l’impulso di prendere
il microfono e cantare.
– gli dissi mentre lei sorrideva – contenta? ‘’
‘’ si.
‘’ disse prima che suonasse la campanella.
‘’ ci vediamo all’uscita ok? ‘’ gli dissi
‘’ certo! A dopo!
‘’ detto questo si allontanò.
Bene. E ora mi aspettava l’ora che amo
di più. Musica.
Quando entrai, incontrai due occhi
dorati, che mi fissavano intensamente.
Eccomi di nuovo
con una nuova storia. Lo so. Lara assomiglia molto a Bella. Sono gemelle. Bella
è mora e lei è Bionda. Lara è stata adottata da Michael e sua moglie. Invece
Bella è rimasta la sua famiglia.
Kmq…Non smetterò mai di scrivere fan di
twilight!
Spero che vi sia
piaciuto come inizio. Recensite!!! Alla prossima!
Ringrazio a
tutti quelli che mi seguono. Spero vi possa piacere anche questo di cap!
Buona lettura!
crazyg93:Ciao!
Sono contenta che ti sia piaciuta! E non è colpa della mafia psicologica! Non è
colpa mia se dopo ti senti obbligato! Comunque spero ti piaccia anche questo
cap! Buona lettura! Baci!
nanerottola:Ciao!mi fa piacere che ti abbia
incuriosita ^^! Spero che ti piaccia anche questo cap ^^! Buona lettura! Kiss!
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Non potevo
crederci. A quanto pare uno dei nuovi alunni portava delle lenti a contatto
dorate. Proprio come i protagonisti di twilight.
Ed era anche
pallido, come descritto dal libro… mah. Forse mi sto sbagliando. Non poteva
essere un vampiro. Però Angela aveva detto che erano stati adottati, dal Sig.
Cullen e Signora. Un momento. Cullen!? No. Non possono essere loro. Sicuramente
sarà un caso. Solo un banalissimo caso. Almeno lo spero.
Comunque. Il
nuovo ragazzo sedeva proprio nel banco dove di solito mi sedevo anch’io. Aveva
occupato tutto il banco. Forse credeva che nessuno fosse andato vicino a lui.
Bhè, si sbagliava. Salutai il professor Gower e andai verso il mio banco.
‘’ ehm, scusami ma questo è il mio banco.
‘’ dissi all’invasore.
‘’ da oggi è anche il mio. Mi ha messo
qui Gower. ‘’
‘’ ah, ok. ‘’
‘ fantastico ’pensai
‘’ hai qualche problema? ‘’ mi
chiese mentre sorrideva.
‘’ chi? Io? Ma figurati! ‘’ gli
risposi
‘’ bene. ‘’
‘’ ok. Comunque io sono Lara. ‘’
gli risposi amicando
‘’ piacere. Edward Cullen. ‘’
‘ cosa! Edward… ok, o sono uscita di
senno, oppure sto sognando ‘
‘’ piacere. ‘’
‘ Devo dire che Edward è proprio uno
schianto. Jessica aveva ragione. Ah! Ma che sto pensando! Edward è un vampiro!
Mi ucciderà! È già tanto che riesca a pensare chiaramente. Un momento.
Pensando? Chissà se riusciva a sentirmi. ‘ ha togliermi dai miei
pensieri fu il professore.
‘’ buongiorno ragazzi. Allora, oggi non
suoneremo il flauto traverso. Ma suoneremo il pianoforte. Ora, per cortesia,
seguitemi in palestra.’’
Fantastico!
Adoro il pianoforte!
‘’ anch’io lo adoro. ‘’ mi
sussurrò Edward nell’orecchio. Come faceva a sapere che stavo pensando al
pianoforte? Ahhh! Fantastico, mi leggeva nel pensiero.
‘ da quanto tempo hai 17 anni ‘
pensai.
A quel
pensiero, si irrigidì.
‘ da quanto tempo sei vampiro? ‘
A quel punto
si girò verso di me con il viso serio e teso. Mi tiro da una parte.
‘’ come fai a sapere cosa sono? ‘’
mi chiese
‘’ lo so e basta. ‘’ detto questo
entrai in palestra.
‘’ allora ragazzi. Qualche volontario? –
disse guardando la classe – a
quanto pare dovrò chiamare io. ‘’
‘ Edward, perché non ci vai tu? Perché
non suoni Clair de Lune? ‘ pensai rivolgendomi con lo sguardo ad Edward
che mi era dietro.
‘’ allora, vediamo … - disse
leggendo il registro dei suoi voti della classe. – Signorina Sheen, che ne dice di venire a suonare ‘’
‘’ cosa? Io? Ma prof! Io non so suonare
il pianoforte! ‘’ menti. Ma a quanto pare una persona non la bevve. Anzi
2 persone. Il prof ed Edward
‘’ Signorina Sheen? La prego. Ci venga
suonare qualcosa. ‘’
‘’ Ok…. Le può andare bene una melodia di
un musicista italiano? ‘’
‘’ certo. ‘’
‘’ok. ‘’
Mentre mi
sedevo al pianoforte, con la coda dell’occhio vidi Edward, ma anche tutta la
classe guardarmi rapiti.
Cominciai a
suonare. Svuotai la mente da ogni cosa. Per me ora c’era solo il pianoforte ed io.
Sentì la melodia volteggiare intorno a me, come se mi volesse trasportare via.
Lontano da ogni cosa. Stavo per eseguire le ultime battute quando mi arrivo un
ricordo doloroso, un ricordo che avevo rinchiuso infondo alla mente. Io e mia
madre. Lei al piano e io alla chitarra. Che cantavamo un pezzo della sua
canzone. Mamma sapeva del mio cambiamento di voce. Quel ricordo mi arrivò come
uno schiaffo in pieno viso. Stavo piangendo davanti all’intera classe. Davanti
ai miei compagni. Davanti al prof. Davanti a Lui. Sicuramente stava vedendo
quello che mi passava per la testa.
‘ Edward. Ti prego. Non dirlo a nessuno.
Ti prego. Deve rimanere un segreto. ‘ pensai dolorante.
Non potevo
ancora crederci che i libri siano diventati realtà. Non posso crederci! Dovevo
andare a La Push, uno di questi giorni. Se c’erano i Cullen, sicuramente ci
dovevano essere anche i Quileute.
Quando finì
di pensare, mi accorsi che avevo anche smesso di suonare. L’intera classe
applaude. Anche lui.
‘’ Giovanni Allevi, Back To Life, giusto?
‘’ mi chiese il prof
‘’ si, giusto. ‘’
‘’ mi dica signorina Sheen. Da quanto
tempo suona il pianoforte? ‘’
‘’ da quando avevo 5 anni. Poi però ho
smesso a causa a dei problemi famigliari. ‘’
‘’ capisco. Mi dispiace. Comunque è molto
brava. ‘’
‘’ la ringrazio ‘’ e mi andai di
nuovo a sedere però questa volta andai vicino ad Edward.
‘’ se stata brava. Complimenti ‘’
mi disse sottovoce.
‘’ grazie ‘’ e arrossì di botto.
Lui si
irrigidì e si mise ma mano davanti al nato e aprì la bocca. Solo ora mi resi
conto che era un vampiro.
‘’ scusami. Non volevo metterti a
disagio. ‘’
‘’ Non fa niente. Comunque, oggi
pomeriggio sei libera? ‘’
‘’ perché? ‘’ gli chiesi curiosa
‘’ ti va se vengo a casa tua? Vorrei
sentirti suonare la chitarra ‘’
‘’ O-ok… V-va bene ‘’
Ma subito mi
venne in mente che lui doveva entrare nella mia sala privata.
‘’ non preoccuparti. Non sarò invadente.
‘’ mi disse
‘’ non preoccuparti. Sarebbe ora che
facessi entrare qualcuno nel mio, così detto, santuario ‘’
Stava per
dire qualcosa, ma la campanella lo interruppe.
‘’ che lezione hai ora? ‘’ gli
chiesi al quanto curiosa
‘’ biologia, tu? ‘’
‘’ Anch’io! Non mi dirai che hai corrotto
la povera signora Coope per farti coincidere le lezioni con le mie?! ‘’
‘’ ma che fai?! Leggi nel pensiero anche
tu? ‘’
‘’ ma dai! Non ci credo. Unvampiro che si fa abbindolare da una
ragazzina come me! ‘’
‘’ in effetti. Ma devo dire non mi
dispiace – lo disse con voce suadente, sensuale. Quel sussurro
all’orecchio mi provocò dei brividi – a
quanto pare a effetto anche su di te! ‘’ disse mentre gli si disegnò un
sorrido che aveva tanto di presa in giro
‘’ ah! Ma la smetti di piantare il naso
nella mia testa?! ‘’
‘’ è più forte di me! ‘’
‘ fantastico. Avrei voluto essere come Isabella
Swan. Avrei voluto essere uno scudo. ‘
‘’ e perché mai, scusa? ‘’
‘’ perché almeno non avresti piantato il
naso nella mia testa. ‘’
‘’ aah. Capisco. E dimmi chi è questa
Isabella Swan? ‘’ a quelle parole mi fermai di colpo. Lui vedendo che mi
ero fermata, mi si mise davanti. Io abbassai il capo.
‘’ Ehm …. nessuno ‘’
‘e ora come glielo dico…. ‘
‘’ cosa mi stai nascondendo Lara? ‘’
‘’ niente. Cosa te lo fa credere? ‘’
‘’ il fatto che ti senti addolorata e che
hai paura ‘’ a parlare non era stato Edward. Ma una voce dietro alle mie
spalle.
Mi girai e
vidi un ragazzo alto, muscoloso. Aveva i capelli biondi. Sembrava un leone. E
sembrava che avesse l’aria di uno in agonia.
Edward a
quel pensiero, ridacchio.
‘’ è vero. Jasper fa un certo effetto un
po a tutti. ‘’
‘’ Jasper? No. Non ci credo. Ti
immaginavo diverso! ‘’
‘’ di che cosa sta parlando ‘’
disse riferendosi ad Ed
‘’ non ne ho proprio idea. ‘’
‘’ Ehi ragazzi! Lasciatela un po in pace!
Poverina! ‘’ da lontano di era udita una voce cristallina, molto acuta.
E una figura che mi sembrava a un ……. no non lei! Non il folletto malefico!
‘’ Lara, calmati! Non è nessuno di
pericoloso. È solo mia moglie.’’ Disse sghignazzando
‘’ e dici niente! Quella è un pazza! Non
ci andrò mai a fare shopping con lei ‘’ gli dissi alterata.
Immaginai di
andare nel suo armadio e bruciare tutti i capi di D&G
In quel
momento mi arrivò un folletto incavolato davanti agl’occhi
‘’ LARA! Non ti azzardare a farlo! Gli ho
appena comprati! ‘’
‘’ non lo farò ad una sola condizione.
‘’
‘’ quale ‘’
‘’ non andrò mai a fare shopping con te!
‘’
‘’ ok! ‘’
Tutti
rimasero stupiti. Da quando Alice rinunciava allo shopping.
‘’ qui c’è qualcosa che non va ‘’
disse Ed
‘’ si. sento puzza di inganno. ‘’
Infatti
Alice mi lanciò uno sguardo di sfida.
‘’ Vuoi scommettere che non ti inganno, Lara?
‘’ mi si avvicino alice.
‘’ cosa?! Solo un pazzo scommetterebbe
contro una veggente ‘’
A Quelle
parole tutti si irrigidirono. Forse avevo fatto il passo più lungo nella gamba
‘’ come fai sapere di noi? ‘’
chiese Edward
‘’Ehm… no Comment! ‘’ e scappai
in aula di Biologia.
‘ e ora che faccio! ‘
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Allora? Che ne dite? Si lo so. È un po strano. Ma mi piace l’idea
che il libro possa prendere vita.
Spero che vi sia piaciuto…Recensite!! Alla prossima! Baci!
Dopo essere
entrata nell’aula di biologia non parlai più. Edward si sedette vicino a me.
Credevo che mi facesse delle domande sul perché sapevo così tanto di loro, ma
non lo fece. E lo ringraziai. Ma sicuramente nel pomeriggio mi avrebbe fatto il
3° grado. Ero sicura che stesse spiando la mia mente, per capirne di più, ma
misi in azione il buon vecchio metodo di Alice. Cantare qualcosa. Ora che ci
pensavo bene, sicuramente il professor Gower mi avrebbe obbligata a suonare
alla festa di Domenica sera. E per fortuna che mi ha fatto solo suonare. Se la
lezione di oggi fosse stata di Canto? Mi avrebbe incastrata alla grande. Non
oso pensare cosa succederebbe. La prossima lezione di Musica è venerdì. Spero
solo che non si metta in mente anche il Canto. Però qualcosa mi diceva che
presto o tardi si sarebbe saputo.
Comunque.
Dopo che sono scappata da Edward, Alice e Jasper, non ho più aperto bocca. Non
voglio che sappiano di Bella. Almeno non ora. Adesso che mi ricordo, nella mia
sala ci sono i libri di twilight. Cavolo! Devo nasconderli. Ma non posso.
Edward leggendomi nella mente potrebbe trovarli. Mi girai verso Ed.
Mi stava
osservando furioso. Oh oh. Mi sa che ho pensato troppo.
Stava per
dire qualcosa ma la campanella mia salvò. Raccolsi i miei libri e corsi fuori.
Dovevo raggiungere il mio armadietto al più presto possibile. Anche perché
senza casco, se mi fermava il capo della polizia, mio padre mi avrebbe uccisa.
Ma guarda il
caso, il mio armadietto era proprio affianco al suo. Vuoi direte ‘’ è il caso ‘’. Io invece dico ‘’è la sfiga ‘’.
‘’ allora posso venire da te? ‘’
mi chiese ancora un po arrabbiato
‘’ si ‘’ risposi un po titubante
‘’ bene – disse sbattendo il suo
armadietto – allora,ti aspetto davanti a casa tua
‘’ detto questo sparì dalla mia vista.
Ero ancora
imbambolata quando mi passarono di fianco Alice e Jasper. Come sempre alice era
vestita con abiti stravaganti! Invece Jasper era il solito elegante.
All’improvviso mi sentì serena.
‘’ Non è valido Jasper! ‘’ gli urlai
‘’ io non centro niente! ‘’ disse
con un sorrisetto che diceva di tutto ma non diceva che era innocente.
Detto
questo, li salutai, presi il casco da dentro all’armadietto, lo chiusi e andai
dalla mia Moto.
Davanti alla
mia moto, vi era qualcuno. Era enorme! Sembrava un armadio. Si girò e subito lo
riconobbi. Non era un armadio. Ma era soltanto quell’orso di Emmett!
‘’ bella moto, Lara! ‘’
‘’ grazie, Emmett. ‘’ dissi
sorridendogli
‘’ come fai a sapere chi sono? ‘’
mi domandò curioso
‘’ potrei farti la stessa domanda
‘’ lo guardai con aria di sfida.
‘’ non ti conviene sfidarmi ‘’
‘’ davvero? E che mi fai? mi strapazzi?
So che non riusciresti a farmi del male… ‘’
Detto questo
mi misi il casco e salì sulla moto. La accesi e partì verso casa.
Mentre mi
dirigevo a casa, mi misi a pensare sulla storia della saga di twilight. Oggi
sono arrivati i Cullen. Se non mi sbaglio venerdì dovrà arrivare Bella. E oggi
era solo martedì…la mia paura è che
Edward potrebbe innamorarsene. E il suo sangue sarà un vero problema con lui e
tutti i Cullen. Mi venne in mente, quando a lezione di Musica, nel momento che
avevo arrossito davanti ad Edward, lui si era tappato il naso. Era strano.
Perché i suoi occhi erano perfettamente dorati. A quanto pare anche il mio
sangue sarà un problema per lui. Un’altra combinazione. Erano successe troppe
cose in una mattinata. Ora mi aspettava di affrontare Edward e farlo entrare
nel mio mondo personale. Ma, un momento! Come cavolo fa sapere dove abito se
non gli ho detto l’indirizzo? Mah! Non li capirò mai questi vampiri.
Con questi
pensieri in testa, arrivai a casa.Davanti
a casa vi era un Volvo V30.
Sicuramente doveva essere di Edward. ma di lui neanche traccia. Mi diressi al
garage. Una volta dentro, spensi la moto e mi tolsi il casco. Nel garage c’ero
solo io. Probabilmente Edward ne aveva approfittato per andare a caccia. Mi
slacciai il giubbotto e scesi dalla moto. Mi girai Quasi non mi veniva un
infarto.
‘’ AH! ‘’ urlai andando indietro.
Andai a sbattere contro la moto che cadde e io con lei.
‘’ ops. ‘’ sussurrò
‘’ ma sei scemo?! ma ci fai o ci sei?
‘’
Edward
scoppiò a ridere come un forsennato. Qualche ora prima era arrabbiato e ora
rideva di me?
‘’ Scusami se ti ho spaventato. Non
volevo. ‘’
‘’ ci devo credere? ‘’
Ma non mi
rispose. Anzi, continuo a ridere a crepa pelle.
Su una cosa
era vera di Edward. Ha dei problemi di
doppia personalità. Il libro aveva ragione.
Ha quei
pensieri si riprese e mi aiutò ad alzarmi.
‘’ dai
ti aiuto. E comunque non ho problemi di doppia personalità. ‘’ mi diede
una mano a tirarmi su e una volta in piedi, mi diede ancora una mano ad alzare
la moto, che prima era caduta insieme a me.
‘’ se lo dici tu… ‘’
Detto questo, ci dirigemmo in casa.
‘’ fa come se fossi a casa tua ‘’
gli dissi e dopo di ché non lo vidi più.
‘’ Edward dove sei? ‘’
Lo cercai
dappertutto e quando vidi che la porta del mio ‘santuario’ era aperta, mi
incavolai.
Spalancai
entrambe le porte e lo vidi che aveva in mano un libro. Un libro nero.
‘’ no… ‘’ fu un sussurro ma basto
per farlo girare.
‘’ che diavolo di libro è? ‘’ mi
chiese girandoselo e rigirandoselo tra le mani. Mi avvicinai a lui.
‘’ un libro che sicuramente a te non
piacerebbe. ‘’gli dissi
togliendoglielo dalle mani.
Lo rimisi
nella libreria. Mentre feci ciò sentì che Edward si era messo al piano e stava
suonando la base di una canzone di Beyoncè ….
‘’ ma che fai? ‘’ gli chiesi
dolcemente mentre mi misi vicino al pianoforte.
‘’if I were a boy… secondo te? Sto cantando e suonando. Vuoi cantare
tu? ‘’
Ha quelle
parole non me lo feci ripetere 2 volte.
It's a little too late for you to come backÈ un po troppo tardi per il tuo ritorno
Say it's just a mistakeDici che è
stato solo un errore
Think I'd forgive you like thatPensi che ti
posso perdonare così
If you thought I would wait for you Se tu pensavi che
ti avrei aspettato
You thought wrongHai
sbagliato di grosso.
But you're just a boyMa sei solo un ragazzo
You don't understand Non capisci,
Yeah you don't understandSi, non capisci How it feels to love a girl
somedayCome ci si sente ad amare una ragazza You wish you were a better manVorresti
essere un uomo migliore You don't listen to herMa non la
ascolti You don't care how it hurtsNon ti importa di quanto fa male Until you lose the one you wantedFino a che non perdi l'unica persona che vuoi Cause you've taken her for
grantedSolo perchè
l'avevi data per scontato And everything you have got
destroyedE tutto quello
che avevi si distrugge But you're just a boyMa sei
solo un ragazzo
assunsi la voce di Beyoncè. Non avrei
dovuto, ma mi fidavo di lui. Non l’avrebbe detto a nessuno.
Infatti dopo che finì la canzone mi guardò
con un sguardo tra lo stupito e il curioso.
‘’ che c’è ‘’ gli chiesi dato che non si decideva di parlare.
‘’ Ehm…. Come.. come hai fatto ad usare la sua stessa
voce?‘’
‘’ beh.. è una caratteristica che ho da quando sono
nata. Beh.. in verità.. da quando avevo 15 anni. ‘’
‘’ beh... wow!
È straordinario. Riesci ad interpretare qualsiasi voce? ‘’
‘’ certo! ‘’ gli risposi usando la voce di Alice.
‘’ caspita! ‘’
‘ già
‘ pensai.
Detto questo mi guardai intorno alla ricerca
della chitarra.
‘ ma dove l’ho messa… ‘ pensai.
Edward alzò il braccio e da di fianco a lui
comparve la mia chitarra.
‘’ cercavi questa per caso? ‘’ mi chiese con aria innocente
‘’ non lo sai che non si tocca la roba che non ènostra? ‘’ gli chiesi
‘’ si lo so. Ma non resisto. Mi piace troppo
stuzzicarti ‘’ e gli spuntò un
sorriso che doveva essere illegale. Il suo famoso sorriso sghembo.
‘’ non è lecito! È ingiusto! ‘’
‘’ tutto è lecito in amore e in guerra. ‘’
‘’ spiritoso ‘’ detto questo mi passò la chitarra.
‘’ lo so. Allora, vuoi restare tutto il giorno a non
fare niente o mi fai sentire come suoni la chitarra? ‘’ lo chiese con tanta dolcezza sia nella
voce e attraverso lo guardo che non seppi resistere.
Questi
sono gli abbigliamenti dei nostri personaggi, tranne quella di LARA, perché era
nei capitoli precedenti.
nanerottola:
Ciao! No non stai sbagliando storia. Isabella Swan del libro e la sorella
gemella di Lara, sono la stessa persona. Lei in poche parole sta vivendo una
vita come la sognano ogni ragazza. Vivere in un film o in un libro che sia
stupendo. Come ad esempio la Saga di Twilight. Comunque, la famiglia di Lara è
composta da lei, suo padre adottivo, un fratello di 21 anni e una sorella di 25
anni. Spunteranno fuori più avanti. Sua madre è morta. Lara non lo sa che è
stata adottata e non sa neanche che Isabella Swan in realtà è sua sorella.
Cooooooooomunque,mi fa molto piacere
che ti sia piaciuta. E spero che anche questa ti sia piaciuta. Alla prossima!
Kiss ^^!
Mitika81:
Ciao! Mi fa piacere che ti piaccia. Spero che anche questo cap. ti sia
piaciuto. Grazie ancora per i complimenti! Alla prossima storia! Kiss ^^!
Rebecca Lupin:
Ciao! Visto! Abbiamo smascherato il nostro fratello Orso Emmett. Ora manca
l’amorevole Esme, il saggio Carlisle, l’impacciata Isabella e la schizzinosa
Rosalie. In più il fratello e la sorella di Lara. Spero che ti sia piaciuto
questo cap. Alla prossima! Kiss ^^!
Eccomi!
Mi scuso per il ritardo! Tra una cosa e l’altra, prendere i regali,
impacchettarli, fare il biglietto e cose varie, non sono riuscita ad
aggiornare! Vi prego di perdonarmi! Lara è piena di sorprese!
Alcune
di voi mi hanno chiesto, come faccia, Lara, a sapere se sta vivendo un libro. Eccovi
la trama!
Trama:Lara,
quando finì di leggere la saga di twilight, iniziò a fare sogni strani. Aveva 15
anni, quando scoprì di imitare qualsiasi voce.
Dopo la morte della madre,
Lara e la sua famiglia, caso strano, vanno a vivere esattamente nella città più
piovosa nello stato di Washington. Forks. All’inizio la ragazze, non ci fece
caso. Ma quando Lara, un pomeriggio, andò a fare una passeggiata nel bosco, si
fermò lungo un fiume. Davanti da lei, vi era una magnifica cascata. Mentre viaggiava
con la fantasia, guardando la cascata, dal bosco arrivò una voce melodica. La
ragazza si riprese, sentendo quella voce, si alzò. Ma quando cominciò ad
avviarsi verso il bosco, svenne. Quando si risvegliò, si ritrovò in una raduna
in mezzo al bosco. Era vicino a casa. Il giorno dopo, successero delle cose,
che cambiò totalmente la sua vita. Quando incontro quelle persone, Lara,
ricominciòa leggere i libri, scoprendo
che il libro aveva preso vita. Una domanda gli ronzava nella testa. ” Cosa centro
io con questa storia? Perché proprio io? “
Spero
che un po si sia capito...
Comunque,
ora vi lascio al prossimo cap .
crazyg93:
Ciau! Mi fa molto piacere che lo trovi interessante. Contenta che ti
piacciano anche le canzoni... La curiosità è un difetto che hai! Sto ske...
alla prossima! Spero che ti piaccia anche questo cap! Kiss ^^!
ChiaraBella:Ciao!
Sinceramente, non ho ancora pensato se si metteranno insieme. Comunque credo di
si. Con un po di complicazioni, si! Si metteranno insieme! Ora ti lascio al
cap. Buona lettura! Baci ^^!
Nanerottola:Ciau! Sono contenta che ti sia
piaciuto! Comunque, spero che la trama ti sia stata d’aiuto a capire un po come
fa a sapere che lei vive in un libro. Comunque, se hai delle altre domande,
cercherò di risponderti. Sono sempre disponibile! Vorrei un tuo parere.. i
vestiti come sono? Cioè io gli pubblico, ma non so mai se sono di vostro
gradimento.. bhè.. Spero ti piaccia anche questo di cap. Buona lettura! Kiss
^^!
Rebecca Lupin: Ciao! Sono contenta che ti
piaccia! Bhè.. sinceramente, non vedo l’ora neanche io! Spero ti possa piacere
anche questo di cap! Buona lettura! Baci ^^!
dolceGg94:Ciau! Grazie per i
complimenti! Mi intriga anche a me che la scrivo! La faccenda del segreto... no
Comment..spero ti piaccia anche questo cap! Buona lettura! Kiss ^^!
Edward
alzò il braccio e da di fianco a lui comparve la mia chitarra.
‘’ cercavi questa per caso? ‘’ mi
chiese con aria innocente
‘’ non lo sai che non si tocca la roba che non ènostra? ‘’ gli chiesi
‘’ si lo so. Ma non resisto. Mi piace troppo
stuzzicarti ‘’ e gli spuntò un sorriso che doveva essere illegale. Il suo famoso
sorriso sghembo.
‘’ non è lecito! È ingiusto! ‘’
‘’ tutto è lecito in amore e in guerra. ‘’
‘’ spiritoso ‘’ detto questo mi passò la
chitarra.
‘’ lo so. Allora, vuoi restare tutto il giorno a non
fare niente o mi fai sentire come suoni la chitarra? ‘’ lo
chiese con tanta dolcezza sia nella voce e attraverso lo guardo che non seppi
resistere.
‘’ Forse
sarebbe meglio di no, Edward. ‘’ gli dissi.
‘’ perché? ‘’
‘ vedo che il lupo perde il pelo ma non
il vizio. Curioso come sempre eh? ‘ pensai. Sicuramente mi stava
ascoltando.
‘’ sempre. Specialmente se ci sei tu di
mezzo. ‘’
‘’ Non me la sento. Ok? ‘’
‘’ allora forse mi puoi dire chi è?
‘’
‘’ chi è chi? ‘’
‘’ Isabella Swan? ‘’
‘’ no. Edward. non chiedermi questo.
‘’
‘’ allora? Chi è? ‘’
‘’ Senti. Non so chi sia, questa Isabella
Swan. Ok?! ‘’ gli mentii acida.
‘’ menti. Non puoi mentire a me. Puoi
mentire ad Alice, a Jasper, a chiunque. Ma non a me. ‘’
‘’ non ora Edward. da tempo al tempo. ‘’
‘’ok – mi disse sospirando – però vorrei sapere una cosa. ‘’
‘’ dimmi ‘’ gli risposi.
‘’ come fai a sapere di noi? ‘’ mi
chiese.
‘’ lo so e basta. ‘’ gli dissi con
il più naturale dei toni.
‘’ ok ok. Non approfondirò la questione.
‘’
‘’ bravo. ‘’
‘’ comunque volevo dirti che giovedì
avremo due ore di supplenza. ‘’ mi disse divertito.
‘’ davvero? ‘’ gli dissi
indifferente.
‘’ si. saltiamo 2 ore di ginnastica.
‘’
‘ Fantastico! ‘ gli sorrisi.
‘’ e invece di avere ginnastica.
– esito un attimo. – avremmo il
professor Gower. ‘’
‘’ COSA!!? ‘’
‘’ si.. ah! ricordati di studiare bene. E allenati con le
corde vocali. ‘’
‘’ perché? ‘’
‘ Non
so voi, ma qui c’è puzza di bruciato. ‘
‘’ niente. Non preoccuparti. ‘’
‘’ ok. ‘’
Per tutto il
pomeriggio, restammo nella sala. Parlammo di ogni cosa. Sulla sua famiglia, sul
mio “ dono “ di cambiare voce, sui nostri gusti. Ridemmo e scherzammo per tutto
il tempo. Io mi alzai, per andare alla libreria. Ero intenta a guardare la saga
di twilight, quando sentìEdward
accarezzarmi le braccia nude. A quel tocco, mi provocò una scarica elettrica.
Piccoli brividi mi correvano per tutta la schiena. Sentivo il suo respiro
freddo sulla pelle scoperta del collo. Sapevo che il mio sangue lo tentava. Ma
non credevo che si fosse comportato in questo modo. L’Edward del libro, era un
vampiro determinato, che non si lasciava andare. Non si permetteva di fare
questi movimenti. Questi gesti intimi, come accarezzare le braccia ad una
ragazza.
Ma che gli
stava prendendo?
‘’ hai un buon odore.. ‘’ aveva la
voce roca, bassa. Molto sensuale.
‘’ E - Edward, che s-stai facendo?
‘’
‘’ non so che mi stia succedendo. Non ho
mai sentito niente di più buono come il tuo odore.. ‘’
‘’ in che senso? ‘’
Detto
quello, mi fece girare. Mi guardò come se fossi la cosa più preziosa. I suoi
occhi però era scuri. Il suo odore mi stava stordendo. Sapeva di miele, sole e
lilla. Era stupendo. Lui mi cinse la vita, e non capì più nulla. In questo
momento nulla aveva importanza. Eravamo solo io e lui. Lara e Edward. Umana e
Vampiro. Caldo e freddo. Azzurro e oro.
‘Ora
che ci facevo caso, Edward è un bel ragazzo. Ma che sto dicendo?! Non posso
pensare a una cosa simile. ‘
‘’ anche tu non sei male. ‘’ mi
disse avvicinandosi per sussurrarmelo nell’orecchio.
‘’ che ti succede? ‘’ gli chiesi
con un filo di voce.
‘’ non lo so. Ma non riesco a starti
lontano ‘’
‘’ Impossibile.. ‘’ sospirò
‘’lo sai? Sei estremamente attraente e
sensuale.. ‘’
‘’ io? stai scherzando vero? ‘’
gli chiesi allontanandomi.
‘’ no. ‘’
Detto questo
mi diressi alla porta.
Dovevo allontanarmi
al più presto.. Dovevo ancora cambiarmi. Dovevo assolutamente fare una doccia
rilassante.
‘’ ehi! Dove vai? ‘’ me lo
ritrovai davanti che mi sbarrava la strada.
‘’ ho un impegno.. credo che dovresti
ritornare a casa. ‘’
‘’ ok. ‘’
Prese le sue
cose, lo accompagnai alla macchina.
Mentre lo
accompagnavo, mi sentì a disagio. Con la coda dell’occhio guardai nello
specchio di fianco all’entrata. Mi stava fissando il culo.
‘’ ehi! la smetti di guardarmi il culo?
‘’ gli chiesi
‘’ e tu la smetti di sculettare?
‘’ mi rispose. Edward che guardava il culo di una ragazza? Per di più umana?
‘’ e come faccio? ‘’ detto questo
mi si avvicinò e mi diede una pacca sui glutei.
‘’ ehi! Giù le mani! ‘’ gli urlai.
‘’ ok! Non scaldarti tanto! ‘’
sghignazzò
Ci salutammo
e io andai in cucina a preparare la cena. Mentre cucinavo, diedi un’occhiata
all’orologio. Erano le 18:37.
‘’ è in ritardo.. ‘’ sospirai.
Ultimamente Max
era sempre in ritardo!
Max era mio
fratello. Ha21 anni. Suona in una bad
durante il tempo libero. Fa l’insegnante di piano forte. Ma, una volta, mi
aveva confidato che aveva una passione per il canto e per la chitarra. Gli
piaceva scrivere canzoni e farmele sentire. Era il mio adorato fratellone! Ma
ultimamente lo vedevo spento. Da quando è morta mamma, si comporta come fosse
uno zombie...
Una volta
preparata la cena, mi diressi in camera mia. Mi serviva un bagno rilassante.
Presi l’intimo e andai in bagno. Mi spogliai e andai nella doccia. Ultimamente
facevo la doccia di continuo. Adesso che mi ricordo, da quando ho iniziato a
fare di nuovo quei strani sogni.
Però.. Qualcosa
mi dice, che Bella non arriverà venerdì..
Una volta
lavata, mi asciugai, mi misi l’intimo e uscì... mentre mi tamponavo i capelli
bagnati, andai in camera.
Quando
entrai, mi arrivò una aria gelida. Proveniva dalla finestra.
‘’ cazzo! – dissi mentre correvo a
chiuderla – ero sicura di averla
chiusa. ‘’ dissi fra me.
‘’ non dovresti andare in giro per la
casa, conciata in quel modo ‘’ sobbalzai e mi girai di scatto
terrorizzata.
La voce
proveniva dall’angolo della camera opposta alla finestra. Subito dopo comparve
una figura.
‘ EDWARD!
‘
‘’ Si può sapere cosa ci fai in camera
mia? ‘’ cercai di contenermi.
‘’ volevo parlarti. ‘’ era serio.
Non stava scherzando.
Quando un
ragazzo diceva quelle due famose paroline, di certo non prometteva niente di
buono.
‘’ dimmi ‘’ gli risposi mentre
prendevo una vestaglia, color panna, dall’armadio.
‘’ si tratta di Alice... ‘’
‘’ che è successo? ‘’ dissi
preoccupata mentre mi sedevo hai piedi del letto. Lui capendo la mia
preoccupazione, mi rassicurò con un sorriso. Lo invitai a sedersi sul letto,
insieme a me.
‘’ niente. Niente di grave. Ha solo avuto
una visione. ‘’ disse pensieroso
‘’ che cosa ha visto, se posso sapere?
‘’ gli chiesi gentilmente.
‘’ una ragazza. Mora, occhi color del
cioccolato, viso a cuore... – sospirò, alzò il viso e mi guardò serio. –
identica a te. È arrivata oggi.
Verrà domani a scuola.. ‘’
‘ cosa?!
No... non è possibile! No! ‘ il cuore accelerò, mi sembrò che l’aria
mi mancasse. La visuale cominciò a sfuocarsi...
‘’ Lara! Calmati! Non è successo niente.
‘’ mi disse per rassicurarmi.. che falli miseramente.
‘’ NON È SUCCESSO NIENTE? E TU LO CHIAMI
NIENTE, IL FATTO CHE UNA RAGAZZA, UGUALE A ME, MORA, OCCHI MARRONI, È ARRIVATA
OGGI?!!! MA TI SENTI QUANDO PARLI?!!! ‘’ ero isterica! Non poteva essere
la ragazza che pensavo chi fosse.
‘ non può essere lei. Non può! È
praticamente impossibile! ‘
‘’ a chi ti stai riferendo? ‘’
‘’ Isabella Swan. ‘’
‘’ E tu come fai a saperlo? ‘’
‘’ ehm.. ‘’
‘ o
cazzo! E ora che gli dico? ‘
‘’Lara? ‘’
‘’ intuito femminile! ‘’ dissi la
prima cosa che mi passò per la mente.
Ci fu un
momento di silenzio, poi sentì un rumore, proveniva dall’entrata di sotto.
‘’ ci vediamo domani. Ora devo andare. E
non preoccuparti. Non succederà niente di grave. ‘’ mi sorrise
‘’ va bene.. ‘’ menti. Mi si
avvicinò e mi prese fra le sue braccia.
‘’ ehi! Tranquilla! Qualunque cosa
succeda, non potrà mai dividerci!
– sorrise – lo so. Non ci
conosciamo ancora bene. Però sento che staremo sempre insieme! ‘’ i suoi
occhi erano sinceri.. ma io sapevo la crudele verità.. quindi mentì ancora..
‘’ giusto.. allora a domani, Edward..
‘’
‘’ a domani ‘’ si piegò sul mio
viso e mi scoccò un bacio sulla fronte. Arrossi. I suoi occhi improvvisamente
divennero neri come la pece.
‘’ sarà meglio che vada.. ciao. ‘’
detto questo scomparve uscendo dalla finestra...
‘’ ciao.. ‘’ sussurrai.. Ero
ancora davanti alla finestra. Stavo ancora fissando il punto in cui era
scomparso.
Dopo qualche
minuti mi ripresi e mi vesti. Mi misi dei vestiti qualsiasi... mentre mi
vestivo, pensavo ancora a quello che mi aveva detto Edward. non ci potevo
ancora credere. Una volta vestita, scesi giù in salotto.
‘’ ehi! Ciao Gigia! ‘’ alzai il
viso. Era Max!
‘’ ciao fratellone! Come è andata la
giornata? ‘’ gli chiesi mentre mi avvicinavo a lui.
‘’ bene! A te? ‘’
‘’ una meraviglia... ‘’ dissi
ironica.
‘’ dai! Così male? – mi chiese una
volta di fronte a lui , io annui – vieni
qui! Fatti abbracciare, scricciolo! ‘’ detto questo mi abbraccio.
‘’ bene. Ora se non ti dispiace, vado a
lavarmi! Ti va se uno di questi giorni, proviamo qualcosa con la chitarra?
‘’ mi chiese mentre saliva. Oltre a me, mio fratello e mia sorella, potevano
entrarci molto volentieri nella mia sala.
‘’ certo! Lo sai che non rifiuto mai!
‘’ gli sorrisi.
‘’ bene. ‘’ detto questo salì.
Io invece
andai nella sala.
Una volta entrata,
mi precipitai alla libreria. Dovevo assolutamente controllare una cosa. Presi
il famoso libro. Mi misi a leggere qualche pagina, e quando mi accorsi che
avevo sbagliato i calcoli, il libro mi cadde a terra.
‘’ n-non è possibile... ‘’ dissi tra
me...
Il calcolo
che avevo fatto, sull’arrivo di bella, era tutto sbagliato! Il libro segnava
che saprebbe arrivata in un giorno di tempo insolito. E oggi c’era un tempo
insolito, che annunciava un giorno di pioggia.
Presi il
libro e lo rimisi al suo posto. Andai alla porta finestra che vi era vicino al
pianoforte.
‘ e
ora che faccio? Edward ha detto che è identica a me. Non può essere proprio
identica a me... a parte che non sia una mia gemella. E se fosse una mia
gemella, significa che io sarei stata adottata. Se questo è la verità... non
posso credere che Renèe mi abbia
abbandonato e tenuto Isabella... non ci posso credere...‘ mentre pensavo, la porta si
aprì. Mi voltai per vedere chi era. Max.
‘’ ehi! Che ci fai qui tutta sola?
‘’ mi chiese sulla porta.
‘’ pensavo.. ‘’ e detto questo lui
si avvicinò..
‘’ a cosa pensavi? ‘’
‘’ a niente di importante. – menti
– Max, posso chiederti una cosa?
‘’
‘’ dimmi.. ‘’
Dai Lara! Chiediglielo!
Sospirai....
‘’ io, sono stata adottata? ‘’
A quella
domanda, s’irrigidì.
‘’ c-cosa te lo pensare? ‘’
balbettò. Era pessimo a mentire
‘’ che mi sono accorta che io,a confronto di te e Ashley, siamo diversi... non
ho trovato nessuna foto di me, quando ero nata. Tu e Ashley, avete 2 album
pieni. Io neanche uno. E poi siamo quasi allo stesso livello di età! Cioè io ho
17 anni, tu invece 21 e Ashley 25... dimmi la verità, Max! ti prego! ‘’
‘’ non devi chiedermelo a me.. ma a papà.
‘’ detto questo se ne andò.
L’indomani
avrei posto la questione a papà. Dovevo sapere, assolutamente la verità.
Il giorno
dopo, mi sveglia un po agitata. Non sapevo come affrontare papà. E come avrei
affrontato la questione di avere una gemella..? Basta! Ora mi alzo, mi preparo
e vado incontro alla mia morte.. fantastico.
Andai in
bagno, mi lavai e ritornai in camera. Stranamente la casa era silenziosa. Mi
avvicinai alla porta di Max, e lo sentì russare. Max era ancora a letto a
quanto pareva. Mi scappò un sorrisino. Sarebbe stata un’impresa svegliarlo.
Ritornai in camera e mi vestì. Era mercoledì. E come ogni mercoledì mi mettevo
in tuta. Mi pettinai e andai giù in cucina. Ad attendermi c’era non solo papà..
ma anche qualcun altro. Era di spalle.. aveva una giacca simile che aveva
anche... no! Ditemi che è un incubo! Si girò, e mi sorrise.
‘’ ciao piccola! ‘’ mi disse. Mi
padre alzò il viso. Mi guardava male.
‘’ ciao Eddy! ‘’ gli sorrisi.
Andai verso i fornelli. Presi una tazza e mi versai del caffè.
‘ come
glielo chiedo a papà.. < senti papà, ma io sono stata adottata? >
‘
Edward
s’irrigidì. Molto probabilmente aveva ascoltato tutto. Mi girai verso di lui. I
suoi occhi chiedevano conferma per quello che avevo pensato. Abbassai il viso e
annui. Mi accarezzò una spalla.
Mi spostai
al quel gesto. Lui non capì, ma non mi chiese niente.
Andai
davanti alla tavola. Dovevo parlare.
‘’ papà? – sollevò la testa dal
giornale. – posso farti una
domanda? ‘’
‘’ dimmi.. ‘’ mi sorrise. C’era
poco da ridere.
‘’ sono stata adottata? ‘’
Non mi
rispose. Si scurì in volto..
‘’ allora? ‘’ ero stufa di tutti
questi silenzi.
‘’ m-ma che dici, Lara? ‘’ guardai
Edward. mi fece cenno che mentiva.
‘’ sono stata adottata?! ‘’ alzai
la voce..
‘’ mi dispiace, piccola.. ‘’ cosa!
Era vero allora!?
‘’ bene! ‘’ detto questo, partì
verso la porta, Edward mi seguì.
La aprì e mi
precipitai nell’auto di Edward.
Lui mi
raggiunse. Accese il motore e partimmo. Per tutto il tragitto, ne io ne lui
aprimmo bocca. una volta arrivati a scuola, scesi. Ma Edward mi fermò prima che
aprissi la portiera.
‘’ che vuoi? ‘’ ero acida in quel
momento.
‘’ tutto ok? ‘’ mi chiese
dolcemente. Lo guardai negli occhi. Mi persi nei suoi occhi.. Edward mi faceva
ritrovare l’allegria ogni volta che succedeva qualcosa di brutto.
‘’ si.. tutto ok.. ‘’ gli sorrisi
e scesi.
Stavo per
morire in quel preciso momento. Vicino a noi, davanti a me, vi era il pick-up
rosso di Bella. Mi guardai intorno. Di Bella non c’era traccia. Sicuramente
sarà in segreteria. Edward e gli altri erano spariti. Probabilmente erano
andati a lezione. Spero solo che non abbia Bella allora di Biologia. Anche se
sicuramente, sarà una falsa speranza.
Entrai nell’edificio
alla ricerca di Alice o di Angela. Ma nessuna delle due trovai... erano tutti
spariti. Mi precipitai in aula.
‘Edward..
dove sei..? ‘ pensai malinconica..
La mattinata
trascorse lenta senza di lui. Ogni fine lezione, speravo che mi aspettasse
fuori dall’aula, ma non era così. Durante il cambio di ore, lo vidi di schiena
che invece venire dalla mia parte, andava dalla parte opposta. Forse sarà in
ritardo pensai.. ma dopo varie volta, mi venne il dubbio. Era ormai la fine
delle prime ore prima la pausa pranzo. Ero all’ultima lezione prima di pranzo.
Edward ed io frequentavamo gli stessi corsi, quindi sedevamo vicini. Ma quando
entrai, al posto di Edward, vidi Alice. Entrai in classe e andai a sedermi
vicino a lei.
‘’ ciao Lara..! ‘’ io la salutai
con un cenno.
‘’ tutto ok? ‘’ mi chiese poi..
‘’ certo.. ‘’ mentì.
‘’ sicura? ‘’
‘’ dov’è Edward? ‘’ andai dritta
al punto.
‘’ è a lezione.. ‘’
‘’ Quale lezione? ‘’
‘’ ehm... letteratura ‘’ abbassò
il capo.
‘’ alice.. mi stai nascondendo qualcosa?
‘’
Non mi
rispose e io non insistetti..
La
campanella suonò. Presi la mia roba e mi precipitai fuori dall’aula..
Mentre mi
dirigevo in mensa, pensavo per quale motivo, Edward aveva cambiato l’ora di
storia con quella di letteratura.. era strano da lui...a distrarmi dai miei pensierifu la risata di Edward.. proveniva dal
giardino della scuola.. allora mi precipitai fuori, ma come lo feci, mi sentì
male. Edward stava ridendo insieme a un’altra persona. Purtroppo non riuscivo a
vederla in faccia, perché era rivolta verso di lui ed era di schiena. Edward
alzò il volto e mi vide. Subito smise di ridere. La ragazza seguì il suo guardo
e la vidi in faccia... non potevo crederci. Era identica a me. Tranne per i
capelli e gli occhi. I capelli e gli occhi erano color cioccolato. Era lei. La
mia rovina. La mia dannazione. Isabella Swan. Mi coprì una guancia con la mano,
quasi stupita e spaventata allo stesso tempo.. quando lo feci, sentì la guancia
bagnata. Stavo piangendo e non me ne resi conto. Edward vedendomi in quello
stato, si alzò per venirmi incontro, ma io, a quel movimento indietreggiai.
‘’ aspetta Lara ‘’
‘’ Edward... dimmi una cosa. Eri a
letteratura con lei?‘’
Abbassò lo
guardo. Era un si.
‘’ perché? ‘’ gli chiesi
gridando..
‘’ Lara.. ti prego.. ‘’ e si
avvicinò ancora
‘’ no Edward .. ‘’ indietreggiai
ancora... mi girai per andarmene ma poi mi venne in mente una cosa.
‘’ ah Edward.. non disturbarti a portarmi
a casa.. mi arrangio da sola.. ‘’detto questo mi avviai dentro all’edificio.
Quando
entrai a scuola ad aspettarmi c’era Alice e Angela.. mi guardarono in modo
preoccupato.. feci un sorriso che presto si tramutò in una smorfia e scoppiai
in lacrime. Andai in bagno. Ora avrei avuto biologia. Sapevo benissimo che loro
due avevano la mia stessa lezione.Ero
davanti all’aula di biologia. Presi un respiro grande ed entrai. Come
immaginavo Edward era già lì, al suo posto, ma nel mio non c’era nessuno mi
guardai in giro e vidi che isabella era in fondo all’aula. Il posto vicino ad
Edward era l’unico rimasto. Incrociai il suo sguardo.
In altre
circostanze il suo sguardo mi rasserenava, ma ora mi faceva solo male.
Mi avviai
verso di lui, mi sorrise ma io lo ignorai.
Il
professore arrivò e iniziammo la lezione. Io non riuscivo ad ascoltare niente
di niente di quello che diceva il prof. Feci finta di prendere appunti, ma in
realtà stavo scarabocchiando il quaderno. Ad interrompere il mio lavoro, fu un
bigliettino che mi mandò Edward.
Ehi! Tutto ok? Senti scusami per oggi! non
volevo lasciarti sola.
Te lo detto anche ieri sera. Niente e
nessuno ci potrà mai dividere.
Ma io
purtroppo sapevo la dura verità.. gli risposi
Sbagli! Credimi.. so quello che dico.
Detto
questo, la campanella suonò ed io mi precipitai fuori dall’aula. Dietro di me
c’era Edward. Presi il cellulare e chiamai max.
‘’ pronto?
‘’
‘’ ehi Max, sono Lara. Senti mi potresti
venire a prendere da scuola, per favore? ‘’
‘’ certo
scricciolo! Arrivo subito. ‘’ detto questo chiuse la chiamata. Sapevo
che sicuramente avrebbe sentito tutto. Infatti..
‘’ chi è Max? ‘’ mi chiese
‘’ nessuno che tu conosca. ‘’ era
acida..
‘’ è il tuo ragazzo? ‘’ la voce
era roca..
‘’ cosa? No! Max è mio fratello! Come
puoi pensare che io abbia un fidanzato!? ‘’
‘’ scusami. ‘’
‘’ piuttosto, tieni sotto controllo
Bella. Sai, Mike ci fa la pista.. ‘’
Stava per
dire qualcosa, ma il clacson di una macchina ci interruppe. Del parcheggio
entrò un hummer nero. Avrei riconosciuto quella macchina dovunque. Max!
‘’ scusa Edward. ma devo andare.
Divertiti con la tua nuova amica.. ‘’ detto questo, salì in macchina.
‘’ ciao Max! ‘’
‘’ scricciolo.. chi è quel ragazzo? Il
tuo fidanzato? ‘’
‘’ no.. un amico.. ‘’
‘ non
può essere il mio fidanzato... ‘ pensai e lui sentì.
Arrivammo a
casa. Io mi precipitai in bagno. Mi svestì e feci la doccia. Una volta finito,
mi asciugai e andai in camera a vestirmi.. mi misi una minigonna e una
magliettina. Raccolsi i capelli in una coda alta. Fatto questo, scesi e andai
nella sala... mentre mi dirigevo alla chitarra, diedi uno sguardo alla
libreria. Non potevo ancora crederci... io stavo vivendo un libro. Non era
possibile... mi sedetti sullo sgabello del piano forte. Presi la chitarra e
subito mi venne in mente una canzone.
There were places we would go at
midnight C’erano dei posti saremmo potuti andare
a mezzanotte
There are secrets left nobody else would know C’erano dei segreti che nessuno avrebbe
scoperto There's a reason
but C’è una ragione ma I don't
know whyNon so perchè
I don't know why Non so perché I don't know why Non so perché
I thought they all belong to me Grazie a loro appartennero tutti a me
[CHORUS]
Who's that girl? Chi è questa ragazza? Where's she from? Da dove viene?
No, she can't be the one No, lei non può essere la prima
That you wantVuole questo That has stolen my
world Questa ha rubato il mio mondo!
It's not real Non è vero It's not right Non è giusto
It's my day È il mio giorno
It's my night È la mia notte
By the way, who's that girl? Da questa parte, Chi è questa ragazza
Living my life che vive nella mia vita?!?
Oh, no Oh no
Living my life vive nella mia vita!
Seems like
everything's the same around hereSembrano come ogni cosa attorno a me When I look again
and everything has changedQuando riguardo e ogni cosa è cambiata I'm not dreaming soNon sogno così I don't know whynon so perché I don't know whyNon so perché I don't know whyNon so perché She's everywhere I
wanna beLei è ovunque e vuole me
[REPEAT CHORUS]
I'm the oneio sono la
prima Who made you laughche ti
ha fatto ridere Who made feelche ti ha fatto sentire I made you sadti
ho reso triste
I'm not sorrynon mi
dispiace For what we did per
cosa ho fatto
Who we were per
chi eravamo
I'm not sorry non mi
dispiace
I'm not hurt non
mi ha fatto male
[REPEAT CHORUS]
Oh, no Oh no
Living my lifevive nella mia vita!
Finita la
canzone, una risata bassa, rompe il mio mondo.. e mi spaventò.
‘’ complimenti! E a cosa la devi quella
canzone? Al tuo fidanzatino che ho visto quando ti sono venuto a prendere?! ‘’
‘’ non sono affari che ti riguardano Max!
‘’
‘’ quindi non ti importa niente di lui..
non ti importa neanche che ci provi con un’altra... tipo la nuova arrivata
‘’ stavo perdendo la pazienza.
Non gli
risposi.
‘’ hanno detto che è davvero carina.. una
certa – mentre che disse questo mi si avvicinò a tal punto da
sussurrarmi il nome all’orecchio – Isabella?
‘’
‘’piantalaMax! ‘’gli urlai contro.. ma
per sbadataggine, non mi accorsi di avere la chitarra in mano. Furono secondi.
Mi alzai, la chitarra scivolò giù dalle mie gambe. Cadde a terra.. il risultato
fu terribile. La chitarra cadde dalla parte del manico e si ruppe... quello fu
l’unica cosa che vidi, prima di un nero assoluto.
POV
EDWARD.
La giornata è andata dalla padella alla
brace. Ho fatto un casino. Lara miha
visto con Bella.. che ridevo con Bella.. era colpa mia se ora non era qua con
me, nell’auto. Aveva chiamato suo fratello e si è fatta dare un passaggio da
lui.
Mistavo dirigendo a casa. Era incredibile quanto si assomigliavano. Erano
due gocce d’acqua. Tranne per i capelli e gli occhi. Ma la cosa che mi
spaventava tanto era che mi attraggono entrambe. Non sarei mai riuscito a
decidere chi scegliere.
Ero a casa. Spensi l’auto e scesi. Entrai in
casa. Era fin troppo silenziosa. Feci un giro per la casa. Non c’era nessuno.
Molto probabilmente erano a caccia. Ci andai anch’io, mi dovevo distrarre. Ma
mi sorpresi quando, invece di andare a caccia, mi diressi a casa Sheen. Mi
avvicinai alla porta finestra della sala dove vi era il piano. Appena mi
avvicinai, vidi un ombra dietro il vetro. Era lei. Si girò verso la libreria. I
suoi pensieri erano confusi. C’era solo una canzona nella sua testa..
Infatti si mise sullo sgabello del
pianoforte e prese la chitarra.
Cominciò a cantare. Mentre cantava sentì un
rumore. Era suo fratello che era entrato senza farsi scoprire.
Le parole, le sue parole avevano un non so
ché di vero. Ma non ci feci caso alle parole, ma alla tonalità, alla sua
bellissima voce che usava. Era triste. Sofferente.
Quando finì la canzoni, suo fratello rise.
Mi misi ad ascoltare cosa dicevano...
‘’complimenti! E a cosa la devi quella
canzone? Al tuo fidanzatino che ho visto quando ti sono venuto a prendere?! ‘’
‘’ non
sono affari che ti riguardano Max! ‘’
‘’ quindi non ti importa niente di lui..
non ti importa neanche che ci provi con un’altra... tipo la nuova arrivata
‘’ stava perdendo la pazienza.. lo sapevo.
‘’ hanno detto che è davvero
carina.. una certa – mentre lo disse si avvicinò a lei e gli
sussurrò il nome all’orecchio – Isabella?
‘’
‘’piantalaMax!
‘’gli urlò contro. Poi successe quello che non mi sarei mai immaginato. La
chitarra gli cadde dalle gambe e si ruppe. Lei vedendo questo, svenne.
Io ritornai
a casa in fretta. Sicuramente alice aveva visto. Ma quando entrai erano tutti
accerchiati attorno ad alice. Aveva lo sguardo vitreo, perso. Stava avendo una
visione. Ma non era quella che pensavo io..
Entrai nella
sua mente.
Era un
bosco.. lo stesso bosco che era vicino a casa di Lara. una ragazza dai capelli
color cioccolato correva a per di fiato. Cadde. Provò a rialzarsi. Si girò.
‘’ no ‘’
Era lei.. Isabella.
Ma stava scappando.. da chi? La visione andò avanti.
Indietreggio e vidi da chi correva.. era un vampiro. Biondo e
occhi rossi.. era un nomade. La visione cambia e si vede lei, bionda con occhi
rosso fuoco. Come un vampiro..
Lara. La visione finì. Io rimasi immobile,
scioccato..
‘’che significa Alice? Perché è un vampiro? Perché si
alternano? Perché? ‘’
‘’ non lo so Edward.. non lo so. ‘’ alice abbassò lo sguardo
‘’ potreste spiegare anche a noi? ‘’ ad intervenire fu Carlisle.
‘’ Lara o Isabella diventeranno un vampiro.. ‘’
‘’ ... precisamente domenica sera.. durante la gara di
ballo.. ‘’
Ci fu silenzio per vari minuti.
‘’ in che senso Lara o Isabella ? ‘’ a parlare fu Rosalie, che fino a pochi
minuti prima era seduta tranquilla su divano, vicino ad Alice.
‘’ che loro due, essendo gemelle, non si riesce a
capire quale delle due verrà attaccata.. ‘’
‘’ Edward tienile sotto controllo.. specialmente
Isabella ‘’ mi disse Carlisle..
L’indomani sarei stato tutto il tempo con
lei. Ma sapevo già che sarebbe stato difficile.
Correvo. Correvo a più non posso. Poi mi ritrovai dentro a
una stanza. Vi era uno specchio.
‘’ perché c’è solo uno specchio in questa enorme
stanza? A che serve..?
‘’
Mi avvicinai allo specchio . Vi ero
quasi davanti. Mi specchiai, rimasi confusa. Quella nello specchio non ero io.
Il riflesso rivelava una ragazzina, sui
16- 17 anni. Mora, occhi chiari, sembravano castano dorati.
‘ come
Edward ‘ mi venne da
pensare. E poi il riflesso si trasformò e rivelò la mia immagine, del tutto
differente. Anche io come la figura precedente, avevo gli occhi dorati. A
interrompere la cosa, fu la porta della stanza, che venne spalancata con troppa
forza, a mio avviso.
Ma non feci in tempo a vedere chi fosse, che mi svegliai
all’improvviso, spaventata, con il fiato corto..
Mi alzai su e mi misi a sedere.
‘era
così reale ’
‘’ che cosa era così reale? ‘’ mi spaventai al suono di quella
voce.
‘’ che ci fai qui? ‘’ gli chiesi dura.
‘’ volevo vedere come stavi. ‘’
‘’ certo. Come no. ‘’
‘’ Che ti sta succedendo? Perché ti comporti
così? ‘’ mi chiese
arrabbiato
‘’ perché come mi dovrei comportare, eh? ‘’ mi stava andando giù la catena. E
lui poteva capirlo benissimo
Nella stanza calò il silenzio, ci stavamo ancora fissando,
non capivo perché non avesse risposto al mio comportamento di poco fa.
Passarono minuti, forse anche secondi, ma sembravano ore. E nessuno dei due proferì
parola. Alla fine, distolsi il mio sguardo da lui, e mi girai dall’altra parte,
verso l’altra finestra. Mi rilassai alla vista del bosco.
‘ quanto
mi piacerebbe essere immortale, come Edward, come alice. Sfrecciare ad alta
velocità tra la vegetazione. Non cadere mai. Avere una forza sovraumana.
Cambiare forma. Come nel sogno. Chi era quella ragazza...’ e i miei pensieri continuarono
ininterrotti per un po, quando sentì il letto abbassarsi.
‘’ perché lei? Perché? ‘’ chiesi più a me stessa che a lui,
riferendomi a Bella.
‘’ nonlo so. non so il motivo. È
come se io e lei ci appartenessimo. Come se fosse destino che ci incontrassimo.
Non ho mai sentito profumo più delizioso del suo. Tutto di lei mi attira.. ‘’ ogni sua parola era una pugnalata
al cuore che ormai si era sbriciolato alla vista di loro due insieme. ma io lo
sapevo. Era inutile farsi del male da soli. Lo sapevo che sarebbe successo. Che
lei sarebbe arrivata. Che si fossero incontrati. Io sono solo una inutile
umana. e di certo non posso farci niente, non posso cambiare la storia. ormai è
iniziata, e non posso più fermarla. L’unico modo per non soffrire, almeno in
parte, anche se non fosse stato così, era di allontanarmi da tutti i Cullen.
Iniziando da Edward.
‘’ Edward, si è fatto tardi. Torna a casa. ‘’ dissi fredda, con una voragine
che si stava formando nel petto.
‘’ cosa? ‘’ mi chiese incredulo
‘’ hai capito bene! Torna a casa! È tardi.. ‘’ gli risposi irritata.
‘’ ok.. ci vediamo domani? ‘’ mi chiese speranzoso.
Odiavo mentirli, ma dovevo farlo.
‘’ certo.. ci vediamo domani.. ‘’ gli mentii
Detto questo io usci dalla camera, lasciando solo sul mio
letto. Dovevo calmarmi. Mentre scendevo, sentì una voce. Era Michael. Ero stata
un po troppo scontrosa stamattina con lui. Mi dovevo scusa. Non gli avevo
neanche dato il tempo di spiegare. Me n’ero andata, furiosa, seguita da...
Non ci volevo neanche pensare a quella persona. Dovevo
dimenticarla.. come aveva detto lui, nel secondo libro. Sarà come se non fosse
mai esistito. E da una parte era anche vero. perché se non fosse per Carlisle, sarebbe
morto.
Raggiunsi il salone. Papà era seduto sul divano, davanti al
camino. Aveva lo sguardo vitreo, come se guardasse nel vuoto. Infatti non si
accorse della mia presenza.
‘’ papà? ‘’ lo chiamai. Lui si girò, triste.
‘’ ciao Lara ‘’ mi saluto
‘’ che hai? ‘’ gli chiesi raggiungendolo
‘’ pensavoa quello che era successo stamattina. ‘’ mi disse, con un sorrisino triste.
‘’ scusa per stamattina. Credimi, non volevo
essere così scontrosa. Ti prego perdonami ‘’
‘’ certo che ti perdono. Non è stata colpa tua.
Lo saresti venuta a sapere un giorno o l’altro. Lo avresti saputo comunque. ‘’ mi sorrise, rassicurandomi.
Ridemmo e scherzammo per tutto il tempo. Poi verso le 19,
papà si alzò.
‘’ allora scricciolo! Stasera saremo ospiti dei
Black! A La Push! ‘’ mi
disse
Io ci rimasi di sasso.
‘ dai
Black? Papà non mi aveva detto che li conosceva. ‘ Ma a quanto pare, mi sbagliavo.
‘’ a La Push hai detto? ‘’ gli chiesi, al pensiero di
conoscere Jacob
‘’ si piccola, quindi vatti a preparare! ‘’ mi incitò
‘’ ok, papà. ‘’ li dissi felice.
Mi diressi in camera presi i
vestiti per stasera e andai a fare la doccia. mi vestì in modo normale.
Jeans color cenere un po strappati, un maglia blu, tendente al violetto.
E ovviamente non potevano non mancare
gli stivali di uno strano marrone... e degli accessori. E per finire mi
diedi uno spruzzo di Floradi GUCCI...
Mi guardai allo specchio.
‘’ perfetto ‘’ ero abbastanza presentabile. E poi avrei incontrato
Jacob Black! Secondo il libro era ancora normale mortale. Come la sottoscritta.
E non un licantropo. Ma ormai non ci facevo più caso.. i libri ormai gli avevo
nascosti. Così non mi veniva l’impulso di leggerli, oppure non cadessero in
mani sbagliate. Ad esempio a Edward o a quel perfido folletto!
Mentre andavo in bagno ha sistemarmi i capelli, mi venne in
mente il ricordo di Edward. Ritornai in camera... avevo ancora in mente lui e
lei sue stupide parole. Ci rimasi male, quando aveva creduto davvero che
nessuno ci avrebbe diviso..
‘ povero
stupido ‘ pensai mentre
entravo in camera.Quando entrai la
finestra era aperta. Significava solo una cosa.. Edward.
‘’ Edward.. è inutile che ti nascondi..
tanto lo so che sei qui.
‘’ all’improvviso da un angolo di oscurità,venne fuori una figura, ma che di
Edward non aveva proprio niente.
‘’ Jasper che ci fai qui? ‘’ ero sorpresa. Ma anche spaventata.
Lui poteva sentire tutto quello che provavo.
‘’ tranquilla Lara. senti sappiamo tutte
e due come stanno andando le cose. E so anche che sai tutto di noi, della
nostra storia, dei licantropi e di Isabella Swan. Volevo sapere come fai a
saperlo.. così pura curiosità. Sappiamo anche che tra Isabella ed Edward ce
qualcosa che nascerà con il nome ‘ amore
eterno ‘.E io so come ti senti quando li vedi
insieme. o quando lui parla di Bella. odio, sofferenza. Mi dispiace. Credimi.
Alice mi a raccontato di oggi. ed anche per questo che sono qui. Quando andrò
via, apri l’armadio. Non ti preoccupare. Ti aiuterò io con il ballo domenica.
Comunque. Mi ha raccontato anche di qualche ora fa. Quando l’hai mandato via.
Credi che ignorarlo sarà la cosa migliore per tutte e due? E soprattutto per
te? ‘’
‘’ non lo so Jasper. Non lo so. Credimi.
Non riesco a togliermelo dalla testa. Sicuramente non sarà facile ignorarlo. Su
questo ti do ragione... ma cercherò di resistere. ‘’ ignorare Edward sarebbe stato molto doloroso. Ma la
cosa più dolorosa era che il suo destino era già stato programmato. E io non
rientravo nel suo destino. Ero solo un problema. Un interferire nella sua vita.
Io non dovevo neanche esistere. E invece mi ritrovo qui, immersa nella storia
di una saga di vampiri e licantropi.
‘’ E io credevo che non esistessero ‘’ senza che me ne rendessi conto,
questo ultimo pensiero lo dissi ad alta voce. E ovviamente ricevetti una
domanda da Jasper.
‘’ che cosa nono credevi che esistessero? ‘’ curioso come sempre.
‘’ i vampiri e i licantropi. Non credevo
che il libri prendessero vita!
‘’ lui mi guardò confuso.
Non sapeva niente. Ma di lui mi potevo fidare.
‘’ vieni.. – gli feci segno di seguirmi – devo
farti vedere una cosa.
‘’ eravamo nella sala di musica.
‘’ cosa mi devi far vedere scusa? ‘’ mi chiese.
‘’ il motivo perché so tutto di voi e dei
licantropi. Per non parlare dei Volturi! – a quelle parole, Jasper si accigliò – Sesaprebbero che un’umana come me è venuta a
sapere della vostra esistenza, avrei solo una possibilità. Invece di morire,
dovrei essere trasformata. E se Aro sapesse che ho dei poteri, sempre se ne
avessi, mi vorrebbe nelle sue guardie. ‘’
Mi girai verso Jasper. Ero confusa del suo comportamento.
Dopo che finì di parlare, Jasper era sorpreso.
‘’ come fai a sapere tutte queste
cose!???? ‘’ chiese ancora.
‘’ bhè.. semplice. – tirai fuori da dietro un quadro, il
primo libro della saga. E glielo mostrai – leggendo questo libro. ‘’ dissi, porgendoglielo.
Lo sfogliò velocemente. E subito si incupì.
‘’ devi promettermi che non dirai niente
a nessuno. Ti prego!
‘’ gli chiesi supplicandolo.
‘’ avrai la mia parola. – gli sorrisi –
ma posso chiederti una cosa?
‘’
‘’ si.. dimmi... ‘’ gli dissi un po tesa.
Infatti lui se ne accorse, e mi sorrise rassicurandomi.
‘’ tranquilla. Volevo solo chiederti se
potevo leggere anche gli altri 3 libri, se posso ovviamente.. ‘’ mi chiese gentile.
‘’ certo! Io mi fido di te. - gli sorrisi – comunque
li ci sono i libri. Se hai bisogno di chiarimenti, ci vediamo comunque domani a
scuola. ‘’ detto questo mi
sentì chiamare da mio padre.
‘’ scusa. Ora devo andare. ‘’
‘’ dove vai? ‘’ mi chiese
‘’ a La Push. ‘’
‘’ mi raccomando. Stai attenta. Non sono
più normali mortali.
‘’
A quelle parole, mi spaventai.
‘’ ok. Staro attenta. A domani. ‘’
‘’ a domani, Lara. ‘’ detto usci dalla stanza.
Presi la giacca e andai fuori, papà era già in macchina.
Destinazione: La Push.
POV EDWARD
Non ci credevo. Mi aveva appena buttato fuori dalla sua
camera. Dai suoi pensieri capivo ben poco. Erano confusi. E quel sogno era
strano. Chi era quella ragazza? Comunque da quel sogno, avrei già capito chi
sarà in pericolo. Lara verrà trasformata.
Mentre ritornavo a casa, mi misi a pensare su quello che ha
pensato, su quello che è successo in questi giorni dopo il nostro arrivo. Non
riuscivo a stare lontano da Bella ma neanche da Lara. e poi.. non capivo, come
poteva sapere tutto di noi.
Non riuscivo a togliermi dalla mente la sua reazione, quando
ho risposto alla sua domanda. Stava male, soffriva. E la conferma fu il suo
comportamento. Ma non capisco il motivo.
Senza rendermene conto, ero già a casa. Entrai, salutai
tutti e mi diressi in camera. Dopo poco entrò Jasper.
‘’ Edward, che hai? Sei strano in questi giorni.. – fece un breve pausa.. – centra
forse Isabella?
‘’ mi chiese sedendosi sul divanetto, affianco alla porta finestra.
‘’ no è Isabella. ‘’
‘ Lara? ‘ annui.
‘’ è strana. Non so cosa gli stia
capitando ‘’ dissi più a me
stesso che a Jasper.
‘’ davvero non lo sai? ‘’
‘’ tu sai qualcosa? ‘’ gli chiesi
‘’ ma non te ne accorgi come ti guarda?
Come ti parla? Come si sente quando ti ha visto con Isabella? Quando le hai
parlato di lei?
– era serio. Si alzò e andò per andarsene quando finì di parlare – pensaci. ‘’ detto questo uscì dalla mia
camera.
Ero confuso. Non
capivo cosa mi stava dicendo. Ma ovviamente lasciai perdere.
Ehi ciao!
Scusa se ci ho messo tanto. Comunque, non ho ben capito se preferisci che sia
trasformata Lara oppure Isabella. Di certo, isabella non può essere trasformata
ora. Altrimenti cambierebbe la storia. E addio Nessie! Comunque spero che ti
piaccia questo cap. alla prossima ^.^ Kiss!
Scusa se ci ho
messo molto. Comunque, ma tu non trovi mai una critica?? Mah! Comunque, grazie
per i complimenti. Mi fa piacere che ti piaccia. Spero che sia la stessa cosa
per questo. Alla prossima! Kiss ^.^
Arrivammo a La Push. Saltammo
giù dalla macchina e rimasi a bocca aperta. La casa di Jacob non credevo fosse
così, come dire, strana. Era una normale casa di legno in mezzo al verde.
Niente di ché. Ma era carina. Era di un rosso un po sbiadito. Papà si diresse
verso al portico. Io lo seguì, guardandomi intorno. Bussò. La porta si aprì e
rivelò un ragazzo, un bel ragazzo, avrà avuto si e no la mia età. Aveva i
capelli corti e indossava una maglietta e un paio di jeans. Sembrava simpatico.
Comunque. Ci salutò e ci fece
entrare. Ad accoglierci vi era un uomo sui 40 anni, forse anche di più, in
sedia rotelle. Sicuramente lui doveva essere Billy Black.
La casa per quanto piccola
sembrava da fuori, dentro è spaziosissima.
‘ le apparenze ingannano
‘mi avevano sempre detto.
‘’ ohMichael!
Che bello vederti! Che ci fai da queste parti? ‘’ mentre diceva tutto
questo, si avvicinava a mio padre, sorridendogli calorosamente.
‘’ anche per me Billy! – si abbassò ad abbracciarlo –
che ci faccio da queste parti
eh?! Bhè ci siamo trasferiti qui. ‘’
‘’ ci siamo? C’è anche Celine? ‘’ chiese.
Al suono di quel nome mi
rattristii.
‘’ no. Purtroppo, non ce. ‘’ dissi io facendomi
avanti
‘’ è lei? È lei quella di cui hai sempre parlato? È
isabella? ‘’ chiese con mio padre. Io lo guardai storto.
‘’ no.. ‘’ e poi si parò davanti a lui, per dire
qualcosa forse, in modo che io non leggessi il labiale.
Billy mi guardo e acconsentì ad
una domanda, forse, di papà..
All’improvviso sento uno guardo
su di me. Sento che sta scavando un buco sulla schiena. Come se fosse curioso
marcio. Mi girai. E infatti. Il ragazzo mi stava osservando. Si avvicinò a me.
‘’ ehi ciao. Sono Jacob. ‘’ si presentò
‘’ ciao. Lara. ‘’
‘’ posso parlarti da solo? ‘’ mi chiese serio.
‘’ certo. Avverto papà.. ‘’ mi diressi verso mio
padre. Gli dissi che andavo in giardino con Jacob. Detto questo segui Jacob
fuori.
‘’ allora.. cosa volevi dirmi? ‘’ gli chiesi curiosa
di sapere cosa gli passa per la testa.
‘’ ce ne sono altri? ‘’
‘’ cosa? ‘’ ero confusa.
‘’ non fare la finta tonta. Hai capito benissimo. ‘’
mi dice quasi alterato.
‘’ ma di cosa stai parlando, Jacob? ‘’
‘’ piantala di fingere, succhia sangue! ‘’ era
furioso. Il suo respiro era velocissimo. Se non si calmava poteva benissimo
entrare in iperventilazione. Ci poteva rimanere secco!
‘’ succhia sangue? Jacob ma che .. ‘’ ma non feci in tempo
a finire la frase che Jacob, mi si trasformò davanti agli occhi.
Mi ringhiò contro ed io
ovviamente non potevo stare ferma li, come una statua. Quindi scappai.. ma
quando cominciai a correre, lui mi diede una zampata nella schiena,
lacerandomela. Urlai, caddi a terra e il buoi si impossessò di me.
POV. JACOB
‘’ Jacob! ‘’ uffa non si poteva neanche riposare in
questa casa! Da quando sono arrivati dei nuovi succhia sangue, Sam mi faceva
fare il doppio lavoro. Quanto avevamo scoperto non erano come i Cullen. Andai
giù da mio padre, a sentire cosa voleva.
‘’ Dimmi papà ‘’ gli chiesi.
‘’ sono arrivati. Vai ad aprirli la porta. ‘’
Quando mi avvicinai alla porta,
sentì una puzza incredibile.
‘’ ma che cos’è questa puzza? ‘’ feci una smorfia
‘’ che puzza? ‘’
‘’
puzza da vampiro papà! ‘’ gli dissi tappandomi il naso
‘’ è impossibile! Michael non è un vampiro! A meno che lei
... ‘’ ma non finì la frase...
‘’ lei? Lei chi? Chi papà? ‘’ dovevo assolutamente
saperlo.
‘’ niente ragazzo. Dai, vai ad aprire. ‘’
Perfetto! Avrò un lurido, anzi
una lurida, succhia sangue! Non potrebbe andare meglio!
Andai ad aprire e rimasi
abbagliato. Non avevo mai visto una ragazza così splendida. Era incantevole.
Aspetta un momento!!! È lei che
puzza! Non ci potevo credere. Spostai lo sguardo sull’altra persona e sorrisi,
vedendo che non era cambiato di una virgola!
‘’
ciaoMichael! Venite
entrate. ‘’
Feci passare Michael. Quando mi
passò accanto la ragazza, storsi il naso, senza farmi vedere.
Mio padre e Michael si
salutarono e si abbracciarono, parlarono del più e del meno. Poi mi padre gli
chiese se c’era anche una certa Celine.. la ragazza gli rispose di no e poi mio
padre gli chiese una cosa strana. Come se conoscesse la ragazza.
‘’ è lei? È lei quella di cui hai sempre parlato? È
isabella? ‘’ chiese a Michael.
‘’ no.. – gli rispose e poi si mise davanti a mio
padre in modo che lei non sentisse. Cosa inutile dato che è un vampiro. Ma a
quanto pare lui non lo sapeva. – èsua sorella.. gemella ‘’
sussurrò.
Io ovviamente sentì. La guardai
in modo intenso.. era strano ma sentivo il suo cuore battere. I vampiri sono
morti. È impossibile. A meno che non sia una nuova specie! Perfetto! Dalla
padella alla brace!
Solo ora mi accorsi di come era
vestita. Portava un jeans chiaro e una maglia sottile color blu. Sembrava un
blu viola, e un paio di stivali color marrone. Portava vari braccialetti e un
medaglione antico. Il tutto circondato da una chioma bionda.
Lei si girò verso di me e mi
guardò. A quanto pare si era accorta che la stavo osservando. Era la conferma
che era una vampira. Decisi quindi di presentarmi. Mi avvicinai a lei.
‘’ ehi ciao. Sono Jacob ‘’ mi presentai
‘’ ciao. Lara ‘’ aveva una voce cristallina. Era
perfetta. Una voce meravigliosa! Scacciai subito quel pensiero.
‘’ posso parlarti da solo? ‘’ gli chiesi serio.
‘’ certo. Avverto papà ‘’ si diresse da Michael e gli
disse che andava in giardino e poi mi seguì fuori.
Una volta fuori, mi chiese cosa
volevo.
‘’ allora.. cosa volevi dirmi? ‘’ disse ingenua.
‘’ ce ne sono altri? ‘’
‘’ cosa? ‘’ era confusa.
‘’
non fare la finta tonta. Hai capito benissimo. ‘’ gli dissi quasi
alterato.
‘’ ma di cosa stai parlando, Jacob? ‘’ ah! Pure
falsa! Era un classico mentire per loro.
‘’ piantala di fingere, succhia sangue! ‘’ ero
furioso. Se non avessi mantenuto la calma mi sarei scaraventato su di lei. Se
avesse ancora negato mi stava porgendo la sua morte su un piatto d’argento.
‘’ succhia sangue? Jacob ma che .. ‘’ negava ancora.
Io non ci vidi più. La rabbia mi invase e mi trasformai. Quando lo feci, lei
sembrava impaurita. Scappò, ma io la fermai dandogli una zampata nella schiena
lacerandogliela. Mi arrivarono dei strani schizzi in pieno muso. Urlò e cadde a
terra.
Perché ha corso da umano? Perché
non ha corso come di solito fanno ivampiri?
Mi avvicinai a lei. Esaminai il
suo corpo. Giaceva a terra, con delle macchie scure sulla schiena.
Rimasi a fissare il suo corpo,
per un momento, ma che sembrava un’eternità. Leccai le macchie sulla schiena.
Avevano un gusto tra lo zuccherino e il ferroso. Era sangue. Solo dopo un po
feci i conti.
Cuore che batte, ingenuità,
lentezza, sangue, dolore. Cazzo! Era umana! All’istante mi ritrasformai,
ritornai umano. La presi in braccio e la misi sul dondolo andai in casa,
tranquillo e presi il mio cellulare. Chiamai Sam e gli dissi che mi serviva
aiuto al più presto. Poi sentì quell’odore. L’odore dei vampiri che davo la
caccia. Corsi fuori. Una volta fuori vidi una cosa che non immaginavo. Un
vampiro piegato su di lei.
‘’ehi!
‘’
Lui si alzò. Nell’angolo della
bocca aveva una goccia di sangue del suo sangue! L’aveva morsa!
‘’ no! ‘’ urlai in quel momento arrivò Sam e il
branco si trasformarono e si abbatterono su di lui e io gli segui. Per tutta la
sera gli demmo la caccia. Ma alla fine lo prendemmo e lo uccidemmo.. Era stato
un po difficile. Ma ci riuscimmo. Io ritornai da lei. Ma ormai era troppo
tardi. Il veleno era già in circolo nel suo sangue. Mi maledii! Era tutta colpa
mia. Se non avessi perso la ragione, io non mi sarei mai trasformato, le non
sarebbe mai scappata, io non l’avrei mai ferita e non sarebbe mai stata in
pericolo!
All’improvviso Michael e mio
padre usscirono di casa, a causa del rumore che abbiamo fatto e dell’urlo che
ha fatto Lara.
Mio padre mi guardò stranito.
Michael urlò vedendo il corpo di sua figlia sanguinate. Io scappai via. Ma la
cosa che più che mi fece male è che quando sono venuti fuori io ero un lupo
chino sul corpo di sua figlia, che stava per diventare un vampiro. E la colpa
era mia.
POV. ALICE
‘’ questo no.. nemmeno questo..
no.. ah! Eccolo! ‘’ che bello ho finito di preparare i vestiti per la sera del
ballo. Un vestitino corto multi color e un paio di sandali ultra alti!
Stavo andando giù in salotto a
raggiungere gli altri, quando all’improvviso ho una visione.
‘ Lara.
vampiro chino su di lei. Poi nient’altro solo buio. Poi vedo Lara. vampira. ‘
‘’ no!!! ‘’ gridai e caddi a
terra dal dolore. Subito Edward venne verso di me tirandomi su e chiedendomi
spiegazioni. Ma tanto sapeva già cosa avevo visto.
‘’ Alice. Che hai visto – ma io
ero muta. Non riuscivo a parlare. Edward mi scosse ancora – alice! Che hai
visto?!!!! ‘’ ma io scoppiai solo in silenziosi singhiozzi.
Eccomi!!! Spero che ti sia piaciuto
anche questo! Forse è un po troppo pompato e incasinato. Ma se hai bisogno
di spiegazioni, dimmelo. ^.^ Comunque la canzone si chiama " Who’s
That Girl ". è di Hilary Duff. Scusami se ci ho messo molto. Sorry.
Eccomi qui di nuovo. Sicuramente non
ti aspettavi vero di questo cambiamento?!?? beh mi è venuta in mente
l’altro giorno. Comunque… spero che ti piaccia anche questo. Se hai delle
cose da dire, tipo critiche, non me la prendo. Quindi puoi scrivere
critiche e commenti all’infinito! A presto baci! ^.^
L’ Inferno. Ecco cosa sentivo in
questo momento, che stava invadendo tutto il mio corpo. L’inferno. Il cuore
batteva sempre più forte. Sembrava che dovesse vincere ad una corsa. Volevo
urlare, ma la voce mi moriva in gola. Non riuscivo a muovere un muscolo.
Niente. Ero come paralizzata e il fuoco dentro me, aumentava sempre di più.
Aumentava a dismisura.
Passarono minuti, ore, forse
anche giorni. Il fuoco cominciò a diminuire. E il cuore diventava sempre più
veloce. All’improvviso il bruciore scomparse e il cuore fece gli ultimi battiti
e poi si fermò. Il mio cuore si fermò per sempre.
Solo dopo capì la crudele
realtà. Ora ero un’immortale. Un essere perfetto. Un assassino. Un freddo. Un
vampiro. Urlai dalla disperazione del fatto che avevo appena scoperto. Il mio
grido si diffuse in tutto il bosco. Poi caddi a terra, singhiozzando. Versando
lacrime asciutte.
Mi guardai intorno. Ero difianco
casa. Mi alzai e cominciai a correre. Dovevo trovare i Cullen. Non avevo la
minima idea di dove fossero ma dopo un po sentì un odore famigliare. Misto tra
miele e sole.
‘’ Edward ‘’ sussurrai
Ma subito dopo sentì odore molto
più buono. Odore di sangue. Lo seguì. Avevo fame. C’era un branco di cervi.
Ispirai e il veleno mi schizzò in bocca. Non ce la feci, e gli attaccai.
Una volta cibatami, mi diressi
verso l’odore che avevo sentito in precedenza. L’odore di Edward.
Arrivai davanti a un’enorme casa
bianca. Era identica a come la descriveva il libro.
Mi avvicinai alla porta, quando
sentì Edward urlava contro Alice. Passarono un paio di minuti, quando Alice
parlò. Gli raccontò che aveva avuto una visione, dove un vampiro era su di me.
E poi ha avuto un tipo di black-out. E che poi mi ha vista vampira.
‘’ Alice. Quando avverrà? ‘’ chiese Edward.
‘’
oggi ‘’ rispose
‘’ devo andare.. devo impedirlo. ‘’
Alice stava per rispondergli, ma
io la anticipai. Apri la porta ed entrai
‘’ mi dispiace tanto Edward. –
entrai e gli raggiunsi - ma è
troppo. ‘’
Mi fissavano. Come se fossi un
giocattolo nuovo.
‘’ Lara? ‘’ chiese Carlisle.
‘’ si. chi credevate che fossi?! ‘’
‘’ sei veramente tu? ‘’ chiese Alice.
‘’ purtroppo si. ‘’
‘’ Lara! che hai fatto nella schiena? ‘’ disse Jasper
venendo giù per le scale.
Non capivo. Cosa avevo di così
strano sulla schiena. Edward andò verso Jasper, che era alle mie spalle.
‘’ chi te le ha procurate? ‘’ ringhiando.
Ero ancora più confusa. ‘’ di che cosa state parlando? ‘’
‘’ Hai dei raffi. ‘’
‘’ Che cosa? Dei raffi? Com’è possibile? Mi sono svegliata,
vicino al bosco di casa mia e ... – ora ricordavo. Era stato Jacob. Non
potevo dirglielo. O lo avrebbe ucciso. – prima
di essere trasformata, ero nel bosco. E sono stata attaccata da un lupo
gigante. ‘’ mentii. Anche se per metà era vero.
‘’ in che bosco? ‘’
‘’ ehm.. quello dietro casa mia ‘’ inventai.
‘’ Lara non mentire. ‘’ disse Jasper. Alzai gli
occhi. E sputai il rospo.
‘’ uff! ok ok. Non ero dietro casa mia. – feci una
pausa. Mi misi la mano sulla fronte, come se avessi mal di testa, e guardai in
basso. – ero dai Black.
‘’ detto questo ci fu un silenzio pauroso.
‘’
cosa? ‘’ dissero tutti
‘’
Mi raccomando in coro eh?! ‘’
‘’ perché eri ha La Push, cara? ‘’ chiese Esme.
Amorevole come sempre.
‘’ sono amici di mio “padre” – e feci le virgolette
con le dita. Andai verso le grande vetrate da dove si potevano scorgere le cascate.
– e di mia madre. ‘’
dissi piano con la voce che mi moriva in gola mentre guardavo verso il bosco.
Nel vuoto. Poi all’improvviso vidi il viso di mia madre in mezzo al bosco.
Indietreggiai quando lo vidi, come spaventata. Non mi era mai capitato. Era
strano. Quando mi dissero che era stata attaccata da un orso mentre passeggiava
nel bosco, non ci credetti.
‘’ Jacob. ‘’ disse Edward ringhiando.
‘’ non è stata colpa sua. È stata colpa mia. Avevo il vostro
odore addosso. E ha quanto pare vi era anche un altro vampiro in giro, perché
mi ha chiesto quanti ce n’erano, oltre a voi.. ‘’ mi dissi ultima cosa
riferendomi a Carlisle
‘’ nomadi ‘’ disse Carlisle.
Passarono delle ore a parlare su
vari ipotesi di dove fossero e perché sono qui. Carlisle disse che anche
Isabella poteva essere in pericolo, avendo il mio stesso sangue. Solo
leggermente più leggero.
‘’ a proposito.. ti sei già cibata? ‘’ mi chiese
Carlisle.
‘’ si. comunque.. come farò con la scuola? ‘’ chiesi
con Carlisle.
‘’ come facevi tutti i giorni. Solo che starai di più con i
ragazzi. Ti aiuteranno loro. – disse Esme riferendosi hai figli, i quali
non avevano ascoltato. – non è
vero ragazzi??? ‘’ disse alzando la voce di qualche mezzo tono.
‘’ certo, si ‘’ dissero. Il solo che non disse niente
fu Edward. che annuì solamente.
Mi girai di nuovo verso la
finestra. Cominciarono a parlare tutti insieme. era come se stessero urlando! La
testa mi stava scoppiando. Scivolai in ginocchio dolorante.
‘’ potete parlare più piano per favore.
Mi state uccidendo. ‘’
‘’ cara. Di che cosa parli? Non eravamo in silenzio
‘’ mi disse Esme.
Mi arrivarono delle altri voci.
Le stesse solo un po più forti.
‘’ basta!! Edward basta! ‘’ lo guardai e lui mi lesse
tutto quello che stava succedendo. Jasper si stava per sentire male.
‘’ è come me. È una leggi pensiero, emozioni, può sognare,
può mutare. Sembra una vampira centenaria quasi. Ha tutti i poteri che si
potrebbe avere. È incredibile. ‘’
‘’ scusate..
ma devo andare via. Altrimenti Jasper si sentirà male. Ci vediamo domani a
scuola ‘’ detto questo mi alzai e spari da quella casa dritta a casa
mia.
Corsi per non so quanto, per poi
rendermi conte che io e i Cullen eravamo praticamente vicini di casa. La
distanza era poca.
Una volta arrivata a casa,
entrai per la porta finestra nel mio salone. Ad aspettarmi c’era Jacob.
‘’ ehi che ci fai qui Jacob! ‘’ gli sorrisi. Ero
felice di vederlo. Non so il perché però avevo voglia di vederlo, di parlargli.
Aveva la faccia cupa e aveva gli occhi lucida.
Lo raggiunsi di fretta. Gli
presi il viso in modo che mi guardasse.
‘’ Jake che hai? Che è successo? ‘’
gli chiesi preoccupata
‘’ Lara io.. mi dispiace.. non volevo. È tutta colpa mia se
ora sei così. ‘’ stava piangendo.
Lo abbracciai. Era bollente. Ma
mi piaceva quel calore. Mi sentivo al sicuro.
‘’ shh! Non è successo
niente di grave, Jake. ‘’
‘’ invece ho commesso un errore! Ti ho
ferita! È colpa mia se ora sei un vampiro. Tu mi stai odiando in verità!
‘’
‘’ non è vero Jake. So cosa hai pensato quando hai sentito
il mio odore. Credevi che fossi un vampiro.. –gli dissi guardandolo negli occhi. –e
so che ti senti in colpa. Ma non ti devi preoccupare. Ok? ‘’
‘’ ok. ‘’ mi disse appoggiando la sua fronte sulla
mia.
‘’ ehm. Jacob. Non fare quello che avevi pensato.
Commetterai solo un errore. Credimi. ‘’
Era perplesso.
‘’ tu come.. come facevi a saperlo che io
avrei.. fatto ciò che stavo per fare? ‘’
‘’ leggo i pensieri. ‘’
‘’ ah ‘’ lui arrossì.
‘’ e poi non sono io la persona con cui devi avere
l’imprinting. ‘’ dissi allontana domi.
‘’ come fai a sapere anche questo? ‘’
‘’ te lo ripeto. Leggo i pensieri quindi la mente. Perciò so
tutto. ‘’
‘’fantastico
‘’
Non capivo.
‘’ perché scusa? ‘’ gli chiesi.
‘’ perché così non posso più prenderti alla provvista.
‘’ disse facendo il finto offeso.
Io invece scoppiai a ridere.
Aveva un faccia buffissima.
‘’ che hai da ridere? ‘’ ringhio Jake.
‘’ la tua faccia! È troppo buffa! ‘’ stavo per morire
dal ridere.
‘’ ah! La mia faccia ti fa ridere eh! ‘’ detto questo
corse verso di me. E io ovviamente scattai velocemente scappando da lui.
Non come fece. ma mi acchiappò
veloce. Mi fece girare verso di lui. Mi guardava in modo strano. Poi tutto
avvenne veloce.
Il suo sguardo si incatenò al
mio. I nostri visi si avvicinavano. Lui annullò le poche distanza che vi erano
tra di noi. Ci stavamo per baciare. Sembrò che durasse un’eternità invece era
questioni di pochissimi secondi. Quando qualcuno aprì la porta e interruppe
quello che stava per accadere. Era Ashley.
‘’ ehi piccola pazza! – disse entrando e salutandomi
– Wow! Che stanza! Certo che ti
tratti bene sorellina. ‘’sorrise
ancora. Io non ce la feci a trattenermi. E le corsi incontro, abbracciandola.
Jake era preoccupato. Perché sapeva che sarebbe stato difficile per me
resistere al suo sangue.
Ashley non la vedevo da quando
era morta la mamma. Lei si era trasferita dalla nonna. Ma a quanto pare è
tornata qui. Mi disse che sarebbe venuta a vivere con noi, finalmente! Ero
contentissima.
Ashley prese la camera affianco
alla mia. Lei prese il posto di mamma. Prese il suo posto nella discografia.
Quindi anche lei si mise ha cantare. Lei non sapeva che potevo imitare la sua
voce. Per fortuna, altrimenti mi uccideva!
La lasciai disfare le valige con
calma, quindi usci ed andai giù, dove vi era ancora Jake. Mentre scendevo le
scale, lo guardai attentamente. Era bellissimo. Non troppo muscoloso.
Abbronzatissimo. Alto. Dai suoi pensieri capivo che era deluso. Perché non era
riuscito a baciarmi. E non era l’unico ad esserci rimasto male. Però, da un
lato, forse era meglio così, che non fosse accaduto. La storia non doveva
andare in questa maniera. E io lo sapevo benissimo. E poi il branco lo avrebbe
saputo. Lo ripeto, non doveva andare così. Ma ormai era troppo tardi. Ormai ci
ero già dentro e non potevo più uscirne.
Arrivata giù, si girò mi
sorrise. Aveva un sorriso bellissimo!
‘’ beh, dai. Forse è meglio se vado ora. Sam mi starà
cercando. – incatenammo di nuovo i nostri sguardi – ehm.. allora a domani? ‘’ mi
chiese speranzoso.
‘’ non lo so. Al massimo posso fare una scappata da te
appena posso. ‘’ gli sorrisi
‘’ ok ma devi sapere che ce un patto da rispett ... ‘’
‘’ si si Jake. Lo so il patto cheavete anche con i Cullen. ‘’ non lo
lasciai finire.
Sorrise. Lo accompagnai alla
porta. Ma non quella di casa. Ma alla porta finestra. Cosi nessuno lo avrebbe
visto trasformarsi.
Una volta usciti, lo salutai.
‘’
allora alla prossima, Jake ‘’ gli sorrisi.
Lui si avvicinò e io andai nel
panico. Credevo volesse bacarmi, invece mi diede solo un bacio sulla guancia.
‘’ alla prossima, piccola vampirella pazza ‘’ sorrisi
del soprannome che mi diede. Detto questo, corse verso la foresta e si
trasformò. Ero ancora li impalata da non so quanto tempo quando cominciò a
piovere. Quindi era meglio rientrare. Mentre rientravo, mi sembrò di vedere due
occhi dorati. Inspirai per sentire l’odore di chi vi era nel bosco. Riconobbi
l’odore. Era di miele. Quando chiusi la finestra non c’erano più gli occhi
dorati.. e l’odore era come svanito.
‘’ boh,sarà
stato una mia immaginazione. ‘’ scossi la testa per rimuovere il
pensieri che fosse Edward.
Ma la cosa che più mi spaventava
era che Isabella ora ero io. La ragazza della storia ora sono io! E quindi
dovrò decidere tra Edward e Jacob. Edward lo devo allontanare da me. La stessa
cosa anche con Jacob. Non posso più interferire con la storia.
Poi all’improvviso mi ricordai
di una cosa. Jasper aveva detto che dovevo aprire l’armadio quando se n’era
andato. La curiosità prese il soppravvento e quindi mi incamminai verso la mia
camera.
Tadan!!! Eccomi di nuovo. Ho cercato
di aggiornare il più presto che potevo. Si in effetti Jacob è stato troppo
impulsivo. Però sinceramente non so neanche come mi sia venuta in mente una
cosa simile. Anche se Jacob è il solito. Prima agisce poi pensa. Purtroppo
Alice non se l’aspettava, perché dato che Edward doveva tenere d’occhio
Bella, anche Alice la teneva d’occhio con le sue visioni. E quando ha visto
che quella ad essere trasformata fu Lara, beh. Ci è rimasta molto male.
Come tutta la famiglia d'altronde. Comunque. Che sorpresa è? Non dirmi che
stai scrivendo una fic anche te?? Mi farebbe molto piacere! Alla prossima!
Ciao! ^.^
Hola! Hai ragione. Nessuno ha una
stanza personale come la sua. Beh. Quasi tutti. Le figlie del presidente degli
USA. Comunque, la foto di lei bionda è vera. Nessun ritocco. È stata
veramente bionda. Eh eh. Le moto! La mia passione. Adoro le moto. Quando ne
vedo una impazzisco.
Per me, Edward non sa cosa voglia dire
la parola Privacy! Altrimenti non caccerebbe sempre il naso nella testa
degl’altri. ^.^ Guai a toccare il sacro guardaroba di Alice. Altrimenti se
lo fai, non fai in tempo a dire “AIUTO” che sei già morto! E non ti svelo
come farà Alice a portare Lara al centro commerciale. Jasper pensa di fare
del bene cambiando le emozioni. Anche se a volta sbaglia senza rendersene
conto. Posso chiederti una cosa?? Ma sei una veggente o roba simile, per
caso?
Perché? Beh. Ci hai azzeccato con la
storia della gemella cantante. E poi un Edward deficiente, ci stava. Il
solito donnaiolo. Comunque, mi fa piacere che ti piacciano i vestiti. E poi
è facile da usare. Il sito si chiama POLYVORE. Ti iscrivi, è gratuito, poi
una volta iscritta ti arriverà un link con l’attivazione di conferma. Una
volta fatto tutti i procedimenti, messo la foto per il tuo link. Vai su
CREA e li puoi mettere tutto quello che vuoi. Vestiti accessori, scarpe.
Tutto anche delle scritte. Una volta fatto. Puoi scegliere se metterle
salvare in bozza, per modificare più avanti, oppure in ‘pubblica’, che
diventerà il set. Come il mio.
Il fratellone è un attore che ha fatto
anche il telefilm “STREGHE”.
Alice certa di coprire il fratello,
perché sa cosa si cono detti la sera prima. E non vuole che Lara ci stia
male. E di certo scoprendolo avrebbe peggiorato la sua giornata. Jasper
cerca di si sostenerla. Ma anche lui sa che, anche se Lara evita Edward,
tutte e due ci staranno male.
Purtroppo Jake, rimane il solito
impulsino che prima agisce e poi pensa! E da una parte, gli sta bene che si
sia sentito in colpa. Però dall’altra parte.. mi fa compassione.
Comunque. Spero che ti sia piaciuto
anche questo. Baci baci! Alla prossima! ^^
Eh si.. la nostra cara Lara, ha una
vita al quanto movimentata. Però che ci posso fare.
Ps: si ho visto Eclipse! È
bellissimissimissimissimissimissimissimissimo! Stupendo! Me lo riguarderei
di continuo! E poi il bacio tra Jacob e Bella?!?? ‘Q’ per me se Edward non
fosse veramente esistito, per me sarebbe stati perfetti insieme! ma invece
Edward esiste ancora. Però io sceglievo che Jacob!
Arrivai in camera con molta facilità.. Ashley era in camera
quindi non mi avrebbe visto correre su per le scale velocissima. Però mi sembrò
che qualcuno mi stesse osservando.. ma non ci badai.
Entrai e mi diressi verso l’armadio. Lo aprì e dentro ci
trovai, non una, ma due chitarre!
“ Non ci posso credere ”mi avevano regalato due chitarre nuove. Una
era la classica chitarra acustica. Mentre l’altra era una favolosa chitarra
elettrica, simili a quelle delle rock star! Che bello!
Sull’ elettrica vi era un bigliettino.
Vi era scritto che quella elettrica me l’aveva regalata
Alice, mentre quella acustica era un regalo di Jasper.
Le guardai ancora, sorpresa. Non ci potevo ancora credere.
Andai nella sala. Per fortuna l’avevo fatta insonorizzare.
Le cominciai a
provarle. Mi venne da pensare a qualche minuto prima. a mia sorella che
tornava, a Jake.. a nostro quasi bacio.
A quel ricordo, in faccia mi si formò un sorrisino. E poi
subito mi venne in mente la sua puzza! Non era così puzzolente con dicono i
vampiri. Almeno.. per me non lo è. Ma forse mi sto sbagliando.
Comunque mentre suonavo, mi venne in mentre che dovevo
inscrivermi al ballo come chitarrista vocalist!! Me n’ero totalmente dimenticata!
Per caso buttai uno sguardo fuori dalla finestra e era già
quasi l’alba. Guardai l’orologio. 3.42 ….
No aspetta.. forse mi sto sbagliando..si dev’essere fermato
l’orologio... le pile devono essere scariche, non c’è dubbio. Presi le chitarre
le misi sul loro piedistallo. Sorrisi. Alice e Jasper avevano procurato anche i
loro piedistalli. Una volta fatto ciò, mi diressi fuori dalla sala.
varcai la porta della stanza, quando all’improvviso sentì un
odore simile, che avevo già sentito. Odore di fiori di arancio appena fioriti.
Era veramente buono. Pensai dove potevo averlo già sentito..
ma si!!! in camera di Ashley! Ma allora, quando ero umana,
era solo un misero profumo. Ora però era diventato un pericolo. Era il profumo
del suo sangue. Però era meglio se non ci facevo caso. Quindi, andai in camera
e guardai l’orologio. Cazzo! Segnava veramente le 3.42
Mi girai verso la finestra. Era ancora notte.. La scuola
iniziava alle 08.20, come sempre. Non sapevo come impegnare il tempo, quindi
cominciai a mettere la mia camera in ordine.
‘certo,
che da umana ero proprio disordinata‘ pensai. Ma
anche questo non bastò. Erano solo le 05.30.
‘’ e ora? ‘’ sussurrai annoiata. La porta
si apri e, dietro di essa comparve Max con Ashley.
‘’ ora parli con noi. ‘’ Max lo disse come se
fosse un ordine.
‘’ sappiamo cosa sei ‘’ continuò Ashley.
quando fini di parlare il mio cuore, già morte, sussultò dallo stupore, dalla
paura che loro sapessero, paura per la loro vita che in questo momento era in
totale pericolo.
‘’ e cosa sarei? ‘’ feci finta di non
capire. Ero in difficoltà..
‘’ non fare la stupida, sorellina. ‘’ ok. Non l’avrebbero
bevuta. Non mi ero immaginata, allora prima. era veramente Ashley. Perfetto! Mi
ero fatta beccare! Mi complimento da sola per l’ignoranza!
‘’ ok ok. Come fate a sapere che sono un vampiro? ‘’ dissi. Ma i loro sguardi
erano confusi.
‘’ un v-vampiro? ‘’ dissero insieme
‘’ ohi. Avevate detto che sapevate cos’ero..
‘’ mi guardarono ancora più confusi
‘’ Lara. noi sapevamo che leggevi nel pensiero..
‘’ oh cazzo!!! Fantastico! Brava ignorante! Complimenti! Perché sono così
sfigata!! Help me!
‘’oh...
‘’ rimasi di stucco. E ora cosa gli avrei raccontato. No stavo scherzando? Non
mi crederebbero mai.
‘’ e cosa sapete ancora di me che io non so?
‘’ sputai il rospo ormai mi ero fregata da sola. E poi di loro mi potevo
fidare.
‘’ che sei telecinetica, mutaforma, puoi
controllare gli elementi.. ‘’ e poi? Nient’altro?
Cazzo. Sapevano di più loro su me stessa che io. Era
sorprendente.
Aspetta. Avevano detto che ero una mutaforma? Andai davanti
allo specchio che avevo in bagno.
Mi concentrai. Adesso capivo il motivo di quel sogno. In
pochi secondi mi ritrovai 16enne che sembrava di più una 17enne.
‘’ ahhhhhhhhhhhhhh! ‘’ cacciai in urlo.
Non ci potevo credere. Oddio.
La porta del bagno si aprì e mi voltai verso le persone che
avevano la bocca aperta fino al pavimento dallo stucco.
In quel momento si vide la camera illuminarsi e subito dopo
un gran tuono che fece tremare i vetri delle finestre e le porte. Era stato un
suono troppo forte. Anche per un vampiro come me. Infatti mi spaventai a morte.
‘’ ma che cazzo mi sta succedendo? ‘’
urlai piano
‘’ sembra che i tuoi poteri si stiano
amplificando a dismisura. ‘’
‘’ alla faccia però! ‘’
‘’ è ora che tu sappia la verità.. tutta la
verità. ‘’ disse Ashley
Io non capivo. La verità? Su che cosa? Con uno sguardo gli
intimai di continuare.
‘’ beh. Vedi Lara. noi non siamo totalmente
umani. – come? – vedi noi siamo 20% vampiri e il rimanente
siamo Stregoni. ‘’ disse Max.
‘’ cosa? No. Non ci credo. Non è possibile!
‘’
Nn potevo minimamente crederci! Era impossibile!
Io stavo vivendo in un mondo dove le creature mitologiche, a
quanto pareva, erano di casa!
Dovevo riflettere... e quella casa non era il posto giusto.
Aprì la finestra e scesi per avviarmi nel bosco, ovviamente
con il mio iPod nei jeans e presi i miei occhiali figosi! Mi rendeva molto vip!
Dovevo riflettere.
Senza neanche pensarci mi ritrovai in un prato gigantesco. Pieno
di fuori di ogni colore. E intorno a questo enorme prato, vi era il bosco.
Ad illuminarlo vi era la luce della luna piena. La raduna
era meravigliosa! E il profumo che si sentiva era molto buono.
Mi misi al centro della raduna, mi sedetti a gambe
incrociate e le mani dietro di me a farmi da appoggio.
Cominciai a pensare. Ovviamente
il mio iPod non mi aiutava molto. Le canzoni che beccavo, erano tristi o almeno
la musica era molto lenta e alquanto deprimente.
Non potevo ancora crederci.. la mia famiglia era per mezzo
vampiro e mezzo stregone. Ancora non riuscivo a farmene una ragione
‘ Forse
non dovevo mai leggere quei libri. Non dovevano neanche esistere! Tutto questo
non doveva esistere. Non è reale. È solo un sogno. Ma, se è solo un sogno, allora
perché non riesco a svegliarmi?! In teoria mi dovrei pizzicare. Almeno so se
sto dormendo.‘
Ci provai. Tentai di pizzicarmi. Ci riuscì. Ma il risultato
non fu diverso. Ero sempre li. Seduta nella raduna, a fissare il vuoto.
‘ allora
non sto sognando. È veramente tutto reale. Quindi sono veramente un essere
immortale. Sono un vampiro. Questo vuol dire che..‘
< < CRACK! > >
Mi misi in allerta. Il rumore di un ramo che si spezzava. Qualcuno
mi stava spiando. Mi misi il cappuccio. E cambiai forma. Presi le sembianze di
una 17enne bionda coi capelli al quanto sbarazzini. Era una mia amica di
infanzia..
Al naso mi arrivò un odore al quanto famigliare. Anche troppo
per i miei gusti..
EDWARD..
Io feci finta di niente. Continuai ad ammirare la luna. Feci
finta di guardare l’orario.
‘’ è meglio andare. ‘’ dissi mentre mi
alzavo per andare a casa.
Mi girai e andai a sbattere contro qualcosa di duro e caddi
a terra!
‘ Merda.
Che male! ’ pensai.
Alzai lo sguardo e me lo vidi davanti. Nel buio e illuminato
dalla luna era ancora più bello.
Ma anche terribilmente spaventoso. Mi guardava in modo
strano. Come se volesse mangiarmi.. assaggiarmi.
Mi stava terrorizzando.
Lui non disse niente. Io mi alzai e indietreggiai
leggermente. Non smetteva di fissarmi. Dopo non so quanto tempo, lui cominciò a
parlare.
‘’ chi sei? ‘’ mi chiese con una voce
roca.
‘’ chi sei tu?! Non te l’ha insegnato nessuno
che non è educato spiare? ‘’ gli dissi al quanto alterata dal suo
comportamento di poco fa.
‘’ e non te l’ha insegnato nessuno che non si
risponde a una domanda con un’altra domanda? ‘’ disse con un sorriso da
panico!
Sembrava che si stesse divertendo.
‘’ ok hai ragione. – mi tolsi gli
occhiale – mi
chiamo Chris. ‘’ e lo guardai. Lui però non si accorse che stavo
aspettando che mi guardasse.
‘’ io sono.. ‘’ alzo la testa e mi
guardò.
‘’ tu sei...? ‘’ lo incitai a continuare.
Ma niente.
Mi
girai e andai a sbattere contro qualcosa di duro e caddi a terra!
‘ Merda. Che male!’
pensai.
Alzai
lo sguardo e me lo vidi davanti. Nel buio e illuminato dalla luna era ancora
più bello.
Ma
anche terribilmente spaventoso. Mi guardava in modo strano. Come se volesse
mangiarmi.. assaggiarmi.
Mi
stava terrorizzando.
Lui
non disse niente. Io mi alzai e indietreggiai leggermente. Non smetteva di
fissarmi. Dopo non so quanto tempo, lui cominciò a parlare.
‘’ chi sei? ‘’ mi chiese con una voce roca.
‘’ chi sei tu?! Non te l’ha insegnato nessuno che non è
educato spiare? ‘’ gli dissi al quanto alterata dal suo comportamento
di poco fa.
‘’ e non te l’ha insegnato nessuno che non si risponde a
una domanda con un’altra domanda? ‘’ disse con un sorriso da panico!
Sembrava
che si stesse divertendo.
‘’ ok hai ragione. – mi tolsi gli occhiale – mi chiamo Chris. ‘’ e lo guardai. Lui però non si accorse
che stavo aspettando che mi guardasse.
‘’ io sono.. ‘’ alzo la testa e mi guardò.
‘’ tu sei...? ‘’ lo incitai a continuare. Ma niente.
‘’ ehm .. ‘’
‘’ ehm.. ‘’ non avevo mai visto un vampiro che si
comportava come un ragazzino di 14 anni davanti ad una ragazza.
‘’ quindi? Sai non ho tutta la notte! Dovrei andare...
altrimenti mio zio si incavola se non mi trova in casa fra 15 minuti. ‘’
dissi
‘’ ehm.. sono Edward. Edward Cullen. ‘’
‘’ bene, Edward Cullen.. è sto un piacere conoscerti, ma ora
devo andare. Altrimenti zio Michael si incavola! ‘’
‘’
Michael? Sei cugina di Lara Sheen?‘’ curioso come la puzza!!!
‘’ ehm.. si sono sua cugina... perché ti interessa?
‘’
‘’ no niente.. solo curiosità...‘’
‘’ Ok. Behciao.
Ci si vede a scuola.
‘’ e me ne andai.
Cosa che avrei fatto appena
tornata a casa avrei chiesto ad Ashley di andarmi a comprare un tinta! Odio i
capelli biondi e corti. E poi sarei dovuta rimanere così sino a non so quanto..
‘ Devo inventarmi una
scusa. Dirò che Lara è andata in vacanza dalla nonna. ‘
Mentre pensavo, mi diressi a
casa, attraverso al bosco.
Arrivata a casa, andai subito da
Ashley. Bussai alla sua porta.
‘’ Ashley? Sorellona ti disturbo? ‘’ dissi
affacciandomi dalla porta.
‘’ ehi tesoro! No vieni pure. Avevi bisogno? ‘’ mi
chiese allegra.
‘’ ecco, mi chiedevo. Nn è che hai della tinta rosso rubino?
‘’ gli chiesi.
Ashley aveva uno scaffale pieno
di tinte per capelli. Ogni qualche mese cambiava sempre colore..
‘’ Certo! Perché me lo chiedi? Nn vorrai mica farti rossa?
‘’ mi guardava spaventata.
Io feci cenno di si
Mi guardò per un attimo sbalordita,
ma poi gli spuntò un sorriso che andava da orecchio a orecchio.
Volevo avere i capelli lunghi.
Mi concentrai. E ci riuscì. Lunghi mi piacevano di più!
Ashley si divertì molto. Io un
po’ meno.
Sono sempre stata contro le
tinture.. ma stavolta era veramente necessario.
Quando finimmo era già ora che
io andassi a scuola. Mi vesti in modo carino. Mi truccai, poi mi arricciai i
capelli e scesi di sotto.
Erano le 7 e papà era ancora a
casa, infatti lo incontrai mentre andavo in cucina a prendere le chiavi della
moto. Quando lo salutai, quasi non li venne un infarto.
‘’ahhhhhhhhhhhhh!
Lara! Che hai combinato hai capelli?!!? ‘’ a quanto pare non si era
ancora accorto che non ero io..
Mi girai verso di lui e mi
guardò allertato.
‘’ Lara? Sei tu? ‘’ mi domandò spaventato.
‘’ uff! si papà! Sono io! A quanto pare ti eri dimenticato
di informarmi di vivere in una famigli di stregoni. ‘’ lo dissi in modo
naturale.. quasi divertente.
‘’ oh no! Chi te la detto? Scommetto i tuoi fratelli!
‘’
‘ ma non stanno mai zitti
quei due?! ‘
‘’
a quanto pare, papà, credo che non staranno mai zitti. Specialmente con me.
‘’
‘’ come...?! – non gli feci finire la frase perché
gli feci vedere i miei occhi da vampiro – oh!
Ora capisco. Sei un vampiro vero tesoro? Quando è successo? ‘’
A La Push. Quando siamo andati
da jake. ‘’ dissi guardandolo seria.
‘’ mi dispiace scricciola! ‘’ si alzò e mi abbracciò
‘’ non preoccuparti papà – io ricambiai. – ora sto meglio. E poi posso fare
quello che voglio ora che sono un vampiro. Quindi non preoccuparti papà!
‘’ gli sorrisi rassicurandolo
‘’ ok va bene’’ guardai l’orologio appeso in cucina.
Cazzo ero in ritardo
‘’ scusa papà ma devo andare, sono in ritardo! Ciao!!!! ‘’
dissi mentre mi dirigevo in garage.
Presi la giacca appesa in garage
e il casco e me li misi. Accesi la moto e partìa tutta velocità.
Ci misi poco ad arrivare a
scuola, varcai l’entrata del cancello con un rombo, per farmi notare.
‘ sborona!!!
‘non era la prima volta che mi facevo
notare. Era divertente. E ora che leggevo nella mente era più divertente!
Perché sapevo cosa pensava la gente su di me.
Cominciarono ad arrivarmi dei
pensieri che di buono non avevano proprio niente.
Mi slacciai il giubbotto e mi tolsi
il casco e liberai i miei boccoli rossi rubino. Era raro vedere una rossa e occhi verdi nella
nostra scuola.
Stamattina mi ero messa i
vestiti senza neanche guardarmi allo specchio. Davanti a me, vi era Mike Newton
che, sembrava, stesse sbavando. Entrai nella sua testa.
‘ Oh santo dio! Ma chi è
sta qua? Guarda che corpo! Madonna!!! ‘
Forse non dovevo. Era il soggetto sbagliato.
Ma mi accontentai. Dovevo solo vedere come apparivo.
Quasi mi veniva un infarto!
Quella non ero io! No!
Avevo un paio di shorts in jeans
e una maglietta di lana bianca, scollata!!! Hai piedi avevo delle all star.
Uscì dalla sua testa e guardai
il ciondolo che avevo al collo. Era della nonna. Un ultimo ricordo di lei prima
della partenza.
Mi ripresi e andai verso
l’entratadella scuola. Dovevo andare
dalla signora Coope per le lezioni. Faccia nuova anno nuovo. Sinceramente
speravo di avere le lezioni con alice. E molto meno con Edward. Anche se dubito
sarà così.
Infatti! Io e la sfiga andavamo
a braccetto insieme. Avevo tutte o quasi le lezioni con Edward. Fantastico!
Prima ora: Letteratura
Sapevo che Edward aveva spostato
storia con letteratura per stare con Bella. Quindi non sapevo dove si sarebbe
seduto Edward. Arrivai un po’ in ritardo perché non sapevo molto bene dove
fosse l’aula. Mentre guardavo la piantina, andai a sbattere contro qualcosa di
duro. Alzai il viso e .. che ci faceva Jacob nella mia scuola?
‘’ ahi! ‘’ dissi per finta
‘’ ops! Scusami! Non volevo farti male. Non ti avevo vista.
‘’ mi disse mentre si girava.
Lui si girò, i suoi occhi mi
scrutavano attentamente.
‘’ no è colpa mia. Non ho guardato dove andavo. – gli
sorrisi. Dovevo andare in classe. – beh.
Ci si vede in giro.. jake.. ‘’ sussurrai l’ultima parola, sicura che mi
avesse sentito.
Andai a letteratura. L’aula era
già piena. L’unico posto libero era dietro di lui. Ad Edward. Consegnai il
foglio da firmare al professore e una volta presi libri datomi, mi avviai al
mio banco. Casualmente Isabella oggi non vi era. Guardai Edward. Mi stava
osservando. Gli feci l’occhiolino e mi sedetti dietro di lui. Lui si girò un
po’ e mi guardava in modo strano. Io gli rivolsi l’attenzione velocemente e
ritornai ad ascoltare il professore.
La lezione era la quanto noiosa.
Seppur non abbia mai partecipato a questo corso, è una vera noia.
Finalmente la campanella suonò!
Evviva! Non ne potevo più! Prossime ore, purtroppo per me: musica!
‘ fantastico.. musica..
uff! ‘ pensai mentre guardavo il mio orario.
Edward a quel pensiero sorrise.
Io lo guardai curioso.
Notandomi tornò serio. Ero
davvero così ostile?
Per un momento mi sentì come
Isabella nel libro. Era strana come sensazione.
Presi le mie cose e andai alla
lezione successiva.
Mentre mi dirigevo all’aula, mi
misi ad osservare la gente che mi passa di fianco. Il loro sangue era
invitante, la gola bruciava un pochino. Non ero abituata a stare in mezzo alle
persone.
Mi guardavano come se fossi una
dea. I loro pensieri non era molto casti. Mi facevano schifo. Noncredevo che i ragazzi della mia scuola
fossero così pervertiti. Ma d'altronde di che mi meraviglio?! Sono dei ragazzi
con gli ormoni a mille.
Arrivai nell’aula di musica e
non vi era nessuno. Andai dal professore. Controllò il suo registro.
‘’ vedo che hai frequentato delle scuole di canto. ‘’
disse.
Oddio! Chi è stato?!
‘’ si, anni fa. ‘’ dissi e me ne andai al posto che
di solito mi sedevo.
L’aula cominciò a riempirsi,
quindi ne approfittai per ritornare un attimo dal prof.
‘’ mi scusi. È lei che consegna i moduli per la festa come
vocalist? ‘’ chiesi con curiosità
‘’ certo. Me ne occupo io. Al momento non abbiamo ancora
trovato un o una vocalist.. vuoi un modulo? ‘’ disse
‘’ si grazie. ‘’ mi diede il mio modulo e ritornai al
mio posto. Mi accorsi che Edward era già arrivato e si era messo proprio dove
pensavo. Di fianco a me.
Mi sedetti. Feci finta di niente
e compilai il modulo. Sentivo il suo sguardo su di me. Sembrava mi stesse
esaminando. Come se fossi un reperto storico.
Sinceramente era fastidioso.
‘ perché mi guardi così
Edward! Lo dovresti sapere ormai che odio quando le persone mi fissano.
‘ pensai mentre continuavo a compilare il modulo..
Lo sentì irrigidirsi. Cazzo! Mi
ero scordata che riusciva a leggermi del pensiero. Ma feci finta di niente. Ma
lui ovviamente indagò
‘’ come fai a sapere il mio nome e come sapevi che ti stavo
fissando? ‘’ mi chiese avvicinandosi un po’ troppo per i miei gusti. Il
suo profumo mi stordì per alcuni attimi.
Mi girai per guardalo e mi sentì
avvampare. Infatti attraverso i suoi occhi, mi vidi rossa. Fantastico. 2 punto
di sfiga per me! Evvai! Ero in vantaggio!
‘’ ehm.. ci siamo conosciuti stamattina presto, nel bosco.
Non ricordi? ‘’ pensaia
stamattina. Con il fatto che però stamattina ero bionda e ora ero rossa con
capelli lunghi.
‘’ Chris? Ma non eri bionda? E non avevi i capelli lunghi?
‘’ regola numero uno: mai incuriosire un vampiro, specialmente se quel vampiro
è Edward oppure ancora peggio, ALICE CULLEN!!!
‘’
ehm.. tornata a casa mi sono fatta fare la tinta da mia sor.. cugina. ‘’
spero che non mi chieda anche dei capelli lunghi..
‘’ e i capelli lunghi? Sono cresciuti magicamente? ‘’
mi chiese mentre mi alzavo per consegnare il modulo compilato al prof.
‘’ eh eh, assurdo, ma è vero. ‘’ gli risposi a
disagio mentre mi risedevo.
‘’ in che senso? ‘’ ma non gli risposi perché iniziò
la lezione, che poi seguitamente si spostò in palestra.
Dovevo mantenere la calma. Avevo
già detto troppo. E dovevo trattenermi.
La solita lezione, il prof si
era fissato col piano forte. Al momento il motivo era sconosciuto. Dopo poco
che eravamo entrati il prof fece l’appello e poi cominciò a guardare il mio
modulo.
‘ dovrei fargli anche
un’audizione, una prova di canto prima di accettarla.. mi sa che non sarà
facile. ‘ penso il prof.
NO NO! UN’AUDIZIONE NO!!!!!
‘’ signorina Reaser – mi chiamò da lui – le dispiace se prima di accettare il
suo modulo le faccio un specie di piccola audizione? ‘’ mi chiese
gentilmente.
‘ si molto!!!!!
‘ Edward sorrise.
‘’ no si figuri. ‘’ dissi
‘’ bene allora si accomodi pure ‘’ facendomi segno di
accomodarmi al piano..
Ecco... questo era il momento
che più odiavo nella vita. Quando qualcuno inizia a fissarti.
‘’ va bene qualunque cosa? ‘’ chiesi col prof. Lui mi
rispose. Mi fece solo il segno di iniziare. Quindi era un si.
Nella palestra all’improvviso si
creò un silenzio da brividi.
Cominciai a suonare.. era
malinconico come inizio.
Una volta finito. Ci fu un breve
silenzio. E poi il prof. mi si avvicinò
‘’ mi sorprende il suo talento. Ma era al quanto facile
questa canzone non avendo molte note alte. ‘’ mi disse avvicinandosi con
un pentagramma pieno di note.
‘’ ma mi piacerebbe sentire come te la cavi con le note alte.
‘’ e mi diede il foglio.
Io lo guardai allucinata! Non
poteva darmi questa canzone. Va beh. Mi fece di nuovo segno di iniziare.
Don't cry to me.
If you loved me,
You would be here with me.
You want me,
Come find me.
Make up your mind.
Should I let you fall?
Lose it all?
So maybe you can remember yourself.
Can't keep believing,
We're only deceiving ourselves .
And I'm sick of the lie,
And you're too late.
Don't cry to me.
If you loved me,
You would be here with me.
You want me,
Come find me.
Make up your mind.
Couldn't take the blame.
Sick with shame.
Must be exhausting to lose your own game.
Selfishly hated,
No wonder you're jaded.
You can't play the victim this time,
And you're too late.
Don't cry to me.
If you loved me,
You would be here with me.
You want me,
Come find me.
Make up your mind.
You never call me when you're sober.
You only want it cause it's over,
It's over.
How could I have burned paradise?
How could I - you were never mine.
So don't cry to me.
If you loved me,
You would be here with me.
Don't lie to me,
Just get your things.
I've made up your mind
‘’ allora? ‘’ chiesi una
volta finito.
‘’ niente male. Niente male. Mi congratulo con lei Signorina Reaser.
Benvenuta nel circolo scolastico.
‘’ mi disse il prof.
‘’ grazie ‘’ stavo per
andare al mio posto a rilassarmi, quando Edward mi lanciò uno sguardo di sfida.
‘’ professore! Non dovrebbe fargli un’audizione anche per la chitarra? A
quanto ne so, al ballo non ci sarà un piano. Ma una chitarra. ‘’ no no! Lo odio!!!!
‘’ mm.. ha ragione Signor Cullen. Reaser ritorni qui. ‘’ detto questo andai ancora dal prof.
Mi diede quella acustica. Poi mi disse che ci sarebbe stata anche
quella elettrica.
‘ ovviamente! Ti odio Edward! ‘ pensai guardandolo
Lui aveva uno sguardo al quanto sorridente.
‘ lo so che mi puoi leggere la
mente! ‘ gli feci
l’occhiolino .
Aveva gli occhi sbarrati.
Io non ci feci caso e cominciai a suonare i primi accordi.
Suonai la canzone fissando Edward. Quando pronunciai una pezzo della
canzone, , lui mi fissava allibito. Come se avesse capito chi era realmente.
Praticamente gli stavo dicendo, con questa canzone, che io ero follemente
innamorata di un vampiro.
Una volta finita lo guardai intensamente.
‘’ posso andare ora? ‘’
chiesi esausta al prof.
‘’ certo certo. ‘’ disse
sorridendo
Una volta ritornata al mio posto. La lezione continuo. E così anche le
successive ore. La pausa pranzo la passai nel giardino dietro alla scuola, alle
porte del bosco. Mi sedetti sull’erba, appoggiando le braccia sulle ginocchia
alzate. Mentre ero assorta del paesaggio che mi circondava, mi sentivo a disagio.
Mi sentivo osservata. Con la coda dell’occhio, vidi un ombra nel bosco. Ma non
ci feci caso. La campanella suonò. Prossima ora biologia. Ovviamente con
Edward. Cominciavo a pensare che la sfiga fosse dalla mia parte.
Mi diressi in aula. E ovviamente l’unico banco vuoto era proprio vicino
al suo. Odio questa cosa.
Presi i libri che mi diede il prof e aspettai che firmasse il
foglietto, poi mi incamminai verso il mio banco. L’unico banco, al momento
vuoto.
Mi sedetti. Io non gli rivolsi neanche uno sguardo. Sentivo il suo
guardo perforarmi.
Suonai la
canzone fissando Edward. Quando pronunciai una pezzo della canzone, , lui mi
fissava allibito. Come se avesse capito chi era realmente. Praticamente gli
stavo dicendo, con questa canzone, che io ero follemente innamorata di un
vampiro.
Una volta
finita lo guardai intensamente.
‘’ posso andare ora? ‘’ chiesi esausta al prof.
‘’ certo certo. ‘’ disse sorridendo
Una volta
ritornata al mio posto. La lezione continuo. E così anche le successive ore. La
pausa pranzo la passai nel giardino dietro alla scuola, alle porte del bosco.
Mi sedetti sull’erba, appoggiando le braccia sulle ginocchia alzate. Mentre ero
assorta del paesaggio che mi circondava, mi sentivo a disagio. Mi sentivo
osservata. Con la coda dell’occhio, vidi un ombra nel bosco. Ma non ci feci
caso. La campanella suonò. Prossima ora biologia. Ovviamente con Edward.
Cominciavo a pensare che la sfiga fosse dalla mia parte.
Mi diressi in
aula. E ovviamente l’unico banco vuoto era proprio vicino al suo. Odio questa
cosa.
Presi i libri
che mi diede il prof e aspettai che firmasse il foglietto, poi mi incamminai
verso il mio banco. L’unico banco, al momento vuoto.
Mi sedetti. Io
non gli rivolsi neanche uno sguardo. Sentivo il suo guardo perforarmi.
‘ chi sei veramente? ’ pensò lui.
Al suono di
quella domanda, mi irrigidì.
Mi irrigidì. Ma
feci finta di niente.
La lezioni
finì. Mi alzai per mettere tutta la mia roba dentro alla mia borsa, Edward si
alzò in fretta e furia e mi passo di fianco.
‘’ ti tengo d’occhio ‘’ sussurrò pianissimo così piano che feci quasi fatica a sentire.
Prima di
uscire si girò a guardarmi e io, in automatica gli risposi guardandolo a mia
volta.
Misi tutto
dentro e andai al mio armadietto.. presi il casco e andai fuori.
Pensavo che
non ci fosse più nessuno nel parcheggio.
Lo già detto
che la sfiga mi perseguita?
Alzai il viso
e mi ritrovai jake appoggiato alla mia bambina.
‘’ alzati ‘’ non ero in
vena. Presi il mio casco in mano pronta per mettermelo ma qualcuno aveva deciso
di intralciare i miei piani..
‘’ ehi! Come siamo nervose oggi ‘’ scherzò lui
‘’ ti ho detto di alzarti ‘’ gli proposi cautamente ma sull’orlo di una crisi di nervi. Ma intanto
il mio casco cominciò a creparsi..
‘ ti prego..‘ pregai che
mi dasse retta.
‘’ perché altrimenti
che fai? Mi uccidi? ‘’ ok. Stavo per dire addio al mio bellissimo casco.
‘’ ti. Ho. Detto. Di. Alzati. ‘’
‘’ no ‘’
CRAK!!
Ok. Il mio casco si è
andata a farsi dare..
‘’ ma
che.. ? ‘’ provò di dire qualcosa
ma le parole gli morirono in gola.
‘’ vattene ‘’ dissi prima di mollare a terra del tutto il
resto del mio casco.
Almeno a questo mi diede
retta.. io presi i resti del casco e li cacciai nel cassone dei rifiuti.
Poi andai alla mio moto l’accesi
e mi avviai. Ma prima di uscire del tutto dal cancello della scuola, la
sensazioni di oggi a pranzo mi invase di nuovo. Mi girai verso il bosco
velocemente e poi mi avviai a casa.
Jake oggi aveva rischiato.
E non solo lui. Avevo rischiato di farmi scoprire. Io e la mia testa!!! Penso troppo
e non sto mai attenta.
Senza rendermene conto
arrivai a casa. Mi sorella stava uscendo quando arrivai.
‘’ehi
bimba! ‘’ gli feci solo un
accenno
‘’ giornata
pensante? ‘’ mi chiese. Annui.
Se ne andò e io
parcheggiai la moto in garage e mi diressi in casa.
Sul divano vi era papà. Lo
salutai
‘’ per
quanto ancora dovrò vederti così? ‘’ riferendomi al mio nuovo aspetto.
‘’ non lo
so ‘’ gli dissi per poi
dirigermi al piano superiore per fare un bagno rilassante. ne avevo bisogno.
Ci passai un’ora e mezza
buona. Usci solo perché era arrivato a casa mio fratello e comincio a rompermi perché
ero ancora nel bagno. E lui ne aveva una certa urgenza.
Quindi mi brigai, usci con
un asciugamano addosso.
‘’ oh era
ora ma da qua.. – si girò
e mi guardò in modo strano – ehm.. chi sei? ‘’
Oh!!! È vero. Mi ero
dimenticata. Lui non sapeva ancora questa storia della mia nuova identità.
‘’ un’amica
di tua sorella – gli dissi
– tu devi essere suo fratello ‘’ era immobile. Era paralizzato. Fece persino
fatica a rispondermi.
‘’ ehm..
si.. ‘’
‘’ ok..
ciao. ‘’ e mi diressi in camera
da letto.
Sentivo il suo guardo
addosso.
Solo perché avevo un bel
fisico non era possibile che anche mio fratello mi pendesse dalle labbra..
Va beh. Mi vesti un filo
di matita, mascara e lucidalabbra e andai nella stanza famosa.. ormai era un’abitudine
truccarmi. Comunque.
Dovevo preparare la
canzone per la festa.. però, vi era una cosa che mi dava al quanto fastidio.
La gola mi bruciava un
casino.
Dovevo nutrirmi. Mi legai
i capelli. lasciai un biglietto sul mobile della cucina con scritto che sarei
andata a fare un giro.
Andai a caccia. Ci volle
quasi un’ora per modo che non sentissi più la fame.
Presi il cellulare per
vedere l’ora e mi accorsi di avere delle chiamate perse. Il numero era a me sconosciuto.
Pensai a 3 persone. Jake, Edward ed Alice.
Loro erano gli unici che
potevano aver trovato il mio numero da qualcuno. Quasi l’intera scuola aveva il
mio numero. Anzi praticamente tutta..
Rimisi il cellulare in
tasca e andai a casa Cullen. Avrei dovuto controllare di persona. Arrivai dietro
alla casa e una risata mi fece distrarre. Mi girai di scatto.
Ma non vidi nessuno.
‘’ehi!! Sono
qui su! ‘’ alzai il viso. Alice. Era
appoggiata sull’albero.
‘’ ciao ‘’ dissi facendo finta di non conoscerla.
‘’ quando
pensavi di dirmelo eh? ‘’ disse
quasi offesa.
‘’ come? Non
so di cosa stai parlando. Neanche ti conosco.. ‘’ menti
‘’ dai
tranquilla. Il tuo segreto è al sicuro Lara‘’ detto questo sparì.
Alice sapeva. Ma certo che
sapeva.. era una veggente. Una musica partì dalla stanza sopra di me. La vetrata
era aperta. La curiosità era molta. Non resistei.. mi arrampicai su un albero
alto e un po’ nascosto ma da dove vedevo benissimo a mio parare.
Arrivai su e puntai il mio
sguardo nella stanza da cui proveniva la melodia.
Vi erano due persone. Sembrava
stessero ballando lentamente, cullati dalla musica che vi era inserita nello
stereo.
Mi avvicinai di più. Volevo
vedere meglio. Volevo vedere chi era. Anche se sapevo già chi fossero.
Misi a fuoco.
Abbassai lo sguardo quando
vidi chi erano. Li rialzai e ora erano vicini.. mi sporsi ancora, non so il perché
ma mi faceva male vederli vicini.
La canzone stava finendo e
loro si avvicinavano sempre di più. Lui la carezzò la guancia. Pochi centimetri
divideva i loro visi. All’ultima nota ci fu lo spezzare del mio cuore ormai
morto..
Li vidi baciarsi.. con una
passione che non mi sembrava vera. Ma qualcosa, o qualcuno, che quando isabella
usci dalla camera di Edward dirigendosi anche lui, ebbe la bella idea di
chiamarmi.
Avevo il vibro. Ma Edward lo
sentì lo stesso.
‘’ bella,
arrivo subito devo prendere una cosa. Tu vai giù mentre. ‘’ mentre diceva questo io cominciai a pensare
a cosa fare.
‘’ ok. A dopo
‘’ e scese
Ora eravamo io e lui.. Io
sull’albero lui davanti a me, sulla vetrata aperta.
Io dallo spavento persi il
controllo dei poteri e ritornai normale. Lui invece senza accorge mene me lo
ritrovai davanti bloccata dalle sue braccia che mi avevano obbligato ad alzarmi
ed appoggiarmi completamente al tronco.
Lui mi guardava prima
arrabbiato, poi impressionato, poi un non so che di sguardo dolce.
Io ero spaventata. Arrabbiata.
Triste. Delusa. Spenta.
Mi accarezzò la sguancia..
‘’ perché lei.
Perché Edward. Perché? ‘’
mentre dissi questo, delle lacrime mi scesero..
‘’ perché? Non lo so ‘’ disse asciugandomi le lacrime.
‘’ sai..
sono contenta. Almeno avrai qualcuno accanto a te quando io non ci sarò più. ‘’
‘’ in che
senso ‘’ disse preoccupato.
‘’ non ce
la faccio più con questa sofferenza. Me ne vado Edward. Per sempre. ‘’ e scesi dall’albero.
‘’ non
puoi!! Non puoi andartene! ‘’ mi
segui e cercherò di fermare.
‘’ certo
che posso. Non ho nessuno che me lo può impedire. Non ho nessuno che ci tiene
veramente a me. Nessuno mi ama.. quindi parto stanotte. ‘’
‘’ non è
vero!! Non è vero che nessuno ci tiene a te veramente.. io ci tengo a te. ‘’
‘’ non a
quanto ho visto.. mi dispiace. Addio ‘’ avevo un’unica possibilità.. prima di scomparire
dalla sua vita.. baciarlo.
Mi girai e lo baciai. Piansi
mentre lo baciai.. gli feci sentire tutto il dolore che ho provato sino ad
oggi.. tutti i miei sentimenti verso di lui..
Ehi!!! Ciao!! È da tanto ke
non ti sento!!! Kmq..purtroppo sono mancata x via del lavoro.. mi disp ora
farò un po fatica ad aggiornare.. ci metterò un po’ di più. Kmq ho fatto un’altra
fan fic.. vorrei sapere il tuo parere.. anche perché non so più se
continuarla oppure no.. kmq spero ti sia piaciuta. Alla prossima!! Ah e
tieniti pronta… ho una settimana di mutua quindi tieniti pronta xk
aggiornerò spesso in questa settimana!!! Quindi a presto!!!
P.s. sto ancora aspettando
quella famosa sorpresa che dicevi tempo fa!!
Abbassai lo
sguardo quando vidi chi erano. Li rialzai e ora erano vicini.. mi sporsi
ancora, non so il perché ma mi faceva male vederli vicini.
La canzone
stava finendo e loro si avvicinavano sempre di più. Lui la carezzò la guancia.
Pochi centimetri divideva i loro visi. All’ultima nota ci fu lo spezzare del
mio cuore ormai morto..
Li vidi
baciarsi.. con una passione che non mi sembrava vera. Ma qualcosa, o qualcuno,
che quando isabella usci dalla camera di Edward dirigendosi anche lui, ebbe la
bella idea di chiamarmi.
Avevo il
vibro. Ma Edward lo sentì lo stesso.
‘’ bella, arrivo subito devo prendere una cosa. Tu vai giù mentre. ‘’ mentre diceva questo io
cominciai a pensare a cosa fare.
‘’ ok. A dopo ‘’ e scese
Ora eravamo io
e lui.. Io sull’albero lui davanti a me, sulla vetrata aperta.
Io dallo
spavento persi il controllo dei poteri e ritornai normale. Lui invece senza
accorge mene me lo ritrovai davanti bloccata dalle sue braccia che mi avevano
obbligato ad alzarmi ed appoggiarmi completamente al tronco.
Lui mi
guardava prima arrabbiato, poi impressionato, poi un non so che di sguardo
dolce.
Io ero
spaventata. Arrabbiata. Triste. Delusa. Spenta.
Mi accarezzò
la sguancia..
‘’ perché lei. Perché Edward. Perché? ‘’ mentre dissi questo, delle lacrime mi
scesero..
‘’ perché? Non lo
so ‘’ disse
asciugandomi le lacrime.
‘’ sai.. sono contenta. Almeno avrai qualcuno accanto a te quando io non ci
sarò più. ‘’
‘’ in che senso ‘’ disse preoccupato.
‘’ non ce la faccio più con questa sofferenza. Me ne vado Edward. Per sempre. ‘’ e scesi dall’albero.
‘’ non puoi!! Non puoi andartene! ‘’ mi segui e cercherò di fermare.
‘’ certo che posso. Non ho nessuno che me lo può impedire. Non ho nessuno che
ci tiene veramente a me. Nessuno mi ama.. quindi parto stanotte. ‘’
‘’ non è vero!! Non è vero che nessuno ci tiene a te veramente.. io ci tengo a
te. ‘’
‘’ non a quanto ho visto.. mi dispiace. Addio ‘’ avevo un’unica possibilità.. prima di
scomparire dalla sua vita.. baciarlo.
Mi girai e lo
baciai. Piansi mentre lo baciai.. gli feci sentire tutto il dolore che ho
provato sino ad oggi.. tutti i miei sentimenti verso di lui..
Poi corsi
via..
Sarei sparita
dalla sua vita.. ma non del tutto..
Da domani Lara
sheen non sarebbe più esistita..
POV EDWARD
Era passata una settimana da quando
se n’era andata via. Per sempre.. ogni volta che esco per dirigermi alla
lezione successiva, spero sempre di entrare e trovarla li. Seduta al banco
vicino al mio. Ad aspettarmi con i suoi occhi di ghiaccio e i suoi bellissimi
capelli color dell’oro.. ma ogni volta questa speranza svanisce e al suo posto,
ad aspettarmi, vi sono occhi e capelli col del cioccolato. Ma la loro
somiglianza è forte. E dimenticarla sarà al quanto difficile. Ma Isabella è l’unica
cosa che mi fa restare attaccato a Lara.
‘ Se
solo sapessi dov’è.. forse sua cugina mi potrebbe aiutare.. ‘
POV LARA/CHRIS
Era passata esattamente una settimana
da quando, per la scuola e per il paese, io me n’ero andata. Ora giravo sotto
forma di Chris per la scuola.
La festa fu stata rimandata a causa a
dei problemi tecnici che si sono verificati di recente alla palestra. Quindi fu
rimandata. Le mie giornate passano in totale apatia. Non parlo con nessuno
tranne con Angela. è l’unica che da quando “
Lara ” andò via, si preoccupa per me.
Con Edward le cose erano rimaste come
una settimana fa. Certo ci scambiavamo si e no due parole.. ma non mi fece più
domande. Se solo sapesse la verità..
Mi feci amica anche alice. Lei era l’unica
a sapere del mio segreto.
Secondo a quello che mi dice alice,
ora suo fratello passa molto tempo con Bella.
Secondo il suo punto di vista, lo fa perché
gli ricordo io.
Comunque vadano le cose, io non
esisterò più. Ho già intralciato abbastanza la storia.
Le giornate passarono lentamente. Noiosamente
lentamente. La storia purtroppo andava avanti ed Edward si affezionava sempre
di più a lei.. ma io sapevo come sarebbero andate le cose.
Ritornai a casa. Ad aspettarmi
davanti a casa vi era l’ultima persona che mi immaginavo di trovare.
Jake
POV JAKE
Ero davanti a casa sua che l’aspettavo..
volevo delle spiegazioni. E sapevo chi era. Avevo riconosciuto il suo odore..
va bene a dire la verità avevo riconosciuto solo la moto. Quindi dev ’essere
lei sicuramente.
Era già da 3 ore che aspettavo.. uffa
le lezioni era finite da quasi 1 ora.
Poi sentì un rombo. Alzai il viso e
la visi. Il casco non l’aveva. Portava solo un paio di occhiati scuri.
Scese dalla moto e mi raggiunse.
‘’ mi dispiace
informarti ora, ma Lara non ce. ‘’ era fredda. Si si era lei.
‘’ ah no? Allora perché lo
appena vista arrivare in moto? ‘’ mi guardo accigliata.
‘’ non capisco ‘’ e apri la porta e io la seguì..
‘’ lo sai cosa intendo,
Lara.. ‘’ si gira di
scatto.
POV LARA/CHRIS
‘’ come....... come fai......
come fai a saperlo? ‘’
dissi incredula.
‘’ eh eh! Diciamo che se
ti conosco bene, so che non faresti mai guidare la tua moto ad una
sconosciuta.. anche se fosse tua cugina ‘’ disse orgoglioso di avermi scoperto.
‘’ ok ok. Mi hai
scoperto.. ‘’ dissi
avvicinandomi a lui.
‘’ si!! Quindi merito un
premio? ‘’ mi chiese
quando mi prese fra le sue braccia..
‘’ non saprei.. ‘’ dissi mentre avvicinavo il viso
al suo..
Lui credulone ci cascò, io deviai all’ultimo
momento.. mi avvinai al suo orecchio.
‘’ aspetta e spera jake! ‘’ sussurrai
‘’ cosa? Ma.. – ma non gli feci finire la frase – ahia!!!!! ‘’
che gli morsi il collo.
Io mi staccai e andai in camera
nascondendomi.
Lui ovviamente mi corse dietro. Sentivo
che me l’avrebbe pagata.
Infatti entrò in camera mia. Io ovviamente
mi ero nascosta sopra all’armadio.. non mi avrebbe vista. Lui era proprio
davanti a me.. come un predatore che caccia, io puntai jake.. nel momento in
cui si girava io scattai. Gli andai addosso, stendendolo sul letto. Era bloccato.
‘’ questa me la paghi! ‘’ mi disse cercando in vano di
liberarsi da me.
‘’ e come? ‘’ dissi sfidandolo
Sospirò..
‘’ okok.. mi arrendo.. ‘’ abbassai la guardia.
Mi pentì subito dell’errore appena
commesso..
Jake ribalto la questione. Ora ero io
intrappolata sul letto con lui sopra.
‘’ mai abbassare la
guardia, piccola! ‘’
disse vittorioso.
Scoppiammo a ridere.. poi jake mi
cominciò a guardare in modo strano.. io smisi di ridere.
Il modo in cui mi guardava.. non mi
piaceva.
Lui si avvicinò. Sapevo cosa stava
per succedere. Glielo avevo letto nella mente..
Stava per baciarmi..
‘’ ehm.. jake.. ‘’ spostai il viso all’ultimo
momento..
‘’ sarebbe meglio se
scendiamo.. sai.. non vorrei che mia sorella entrasse e ci vedesse in questo
stato.. ‘’ dissi
cercando di cambiare atmosfera..
‘’ si forse hai
ragione.. ‘’ e mi lasciò
un bacio sulla guancia.
Sapevo quello che provava Jake. Sapevo
benissimo quali erano i suoi sentimenti.
A distrarmi da quello che stavo
pensando, fu proprio lui.
‘’ allora hai pensato
cosa fare per la festa? ‘’
mi disse
‘’ festa? ‘’ ero confusa.
Mi accorsi solo ora che eravamo nella
stanza della musica e che lui era la piano e io vicino alla vetrata..
‘’ ohi!! La festa a
scuola. Quella che è stata rimandata!! Ricordi? ‘’ ahh!!! Quella festa..
A proposito di scuola..
‘’ Jake da quanto vai
nella mia stessa scuola?
‘’
‘’ ha dire il vero da
sempre.. solo che non ti ho mai incontrata in quel corridoio. ‘’
‘ in
effetti, ho cambiato totalmente l’orario. ‘ pensai
‘’ ah ok.. comunque non
lo so. Non ho ancora pensato a che canzone scrivere. Zero. ‘’ dissi lasciandomi scivolare sino
ad arrivare a terra..
‘’ in verità io
intendevo se avevi già pensato con chi andarci.. ‘’ disse impacciato.
Lo guardai. Era leggermente rossiccio
in faccia.
‘’ mi stai invitando per
caso? ‘’ chiesi curiosa
della risposta che mi avrebbe dato.
‘’ diciamo di si.. ‘’ disse imbarazzato.
‘’ Jake.. ‘’ stavo per rispondergli che mi
sarebbe piaciuto ma che non era il caso.
‘’ scusa.. ho detto una
cazzata.. non preoccuparti. Non fa niente. ‘’
Mi sentivo in colpa. Non era colpa
mia se non mi andava. Jake era un bel ragazzo. Ci sarei andata molto volentieri
con lui alla festa e non mi sarei tirata indietro prima, per il bacio, se non
fossi legata a una persona.
Dovevo andare avanti però. Forse jake
mi sarebbe piaciuto con il passare dei giorni. Anche se ne dubitavo..
Però mai dire mai.
Ormai Edward non potevo più averlo. Ora
lui aveva Bella. Di sicuro non sente neanche la mia mancanza.
Mi alzai e mi avvicinai a lui. Mi
siesi accanto a lui. Gli accarezzai una guancia.
Era davvero cattiva. Come potevo trattare
così un povero ragazzo come lui.
‘’ jake. Mi piacerebbe
molto venire con te. ‘’
dissi alzandogli il viso.
‘’ davvero? ‘’ lo sguardo gli luccicava.
‘’ si.. davvero. ‘’ e non so il perché ma mi incantai
a guardarlo. Era davvero così bello..
Con quel sorriso poi! Con un solo
sorriso, mi ravvivava la giornata.
Mentre lo guardavo, mi convincevo
sempre di più che sarei stata felice con lui se non avessi incontrato Edward.
Ci mettemmo a parlare quando mi
accorsi che ormai fuori era già buio. La porta si aprì ed entrò mio padre.
‘’ oh!! Ciao Jacob. Come
va tutto bene. ‘’ jake
si alzò per salutarlo.
‘’ bene bene. ‘’ e cominciarono a parlare tra loro.
Io mi persi nei miei pensieri. Ero rivolta verso la vetrata. Pioveva. Che noia.
Presi un legaccio e mi legai i
capelli.
Fu un attimo. Qualcosa si mosse nel
bosco. Un animale non poteva essere. Mi avvicinai alla finestra. Vidi solo un
ombra scomparire.
‘’ bene! Allora è
deciso. Che ne dici Lara? ‘’ mi chiamo mio padre, distogliendo la mia attenzione dall’ombra.
‘’ come? Scusate, non ho
ascoltato ‘’ dissi
mortificata.
‘’ va bene per te se Jacob
si ferma a cena? ‘’ mi
chiese con uno sguardo come per dire “ ti pregooooooo ”
‘’ certo, non c’è nessun
problema. ‘’ sorrisi.
‘’ bene, dai andiamo in
salotto. Vieni Lara? ‘’
mi chiesero..
‘’ si arrivo subito,
devo controllare una cosa tra libri. ‘’ mentii.
Infatti jake mi guardo storto.
‘’ ok, allora ti
aspettiamo di la. ‘’ e
si avviarono.
Ciao.. mi fa piacere che ti sia
piaciuto. Comunque. Non ti preocc sul fatto delle coppie. Non ti deluderò. Kmq
come ti sei messa a piange?! Mi disp!!! Non volevo
farti piangere. Però ti capisco.. ankio ho pianto
quando lo riletto!!! Kmq spero che ti piaccia ankeqsto cap.!! a presto!!
Questa è un’altra storia che ho
pubblicato tempo fa.. vorrei un parere su cosa ne pensate. Anche perché non so
più se continuarla oppure no.
Mentre lo guardavo, mi convincevo
sempre di più che sarei stata felice con lui se non avessi incontrato Edward.
Ci mettemmo a parlare quando mi
accorsi che ormai fuori era già buio. La porta si aprì ed entrò mio padre.
‘’ oh!! Ciao Jacob. Come va
tutto bene. ‘’ jake si
alzò per salutarlo.
‘’ bene bene.
‘’ e cominciarono a
parlare tra loro. Io mi persi nei miei pensieri. Ero rivolta verso la vetrata.
Pioveva. Che noia.
Presi un legaccio e mi legai i
capelli.
Fu un attimo. Qualcosa si mosse nel
bosco. Un animale non poteva essere. Mi avvicinai alla finestra. Vidi solo un
ombra scomparire.
‘’ bene! Allora è deciso. Che
ne dici Lara? ‘’ mi
chiamo mio padre, distogliendo la mia attenzione dall’ombra.
‘’ come? Scusate, non ho
ascoltato ‘’ dissi
mortificata.
‘’ va bene per te se Jacob si
ferma a cena? ‘’ mi
chiese con uno sguardo come per dire “ ti pregooooooo ”
‘’ certo, non c’è nessun
problema. ‘’ sorrisi.
‘’ bene, dai andiamo in
salotto. Vieni Lara? ‘’
mi chiesero..
‘’ si arrivo subito, devo
controllare una cosa tra libri. ‘’ mentii.
Infatti jake mi guardo storto.
‘’ ok, allora ti aspettiamo di
la. ‘’ e si avviarono.
Io ritornai alla finestra. Chi mi
spiava?
Lasciai perdere.. dovevo preparare da
cena.
Mi diressi in cucina passando dal
salotto, incrociai lo sguardo di jake. Sapevo che voleva delle spiegazione.
Cominciai a preparare la cena per i due pazzi di la in salotto. Ashley e Max
non tornavano per cena. Mentre preparavo, pensavo a come la mia vita fosse
cambiata e come si fosse incasinata di più confronto a prima.
Ma sinceramente, un po’ mi manca la
mia vecchia vita. Una vita fatta speranze, fantasie e sogni di ogni genere. Una
normale vita da adolescente in poche parole. Ora cosa avevo?! Una vita
immortale, noiosa, dannata. Le speranze svanisco come i sogni e le fantasie. Un
incubo. La mia vita era diventata un incubo. Fatta di sangue. Fatta di una vita
eterna. Vita eternamente giovane, nel mio caso. Non potrò invecchiare, non
potrò avere figli, nipoti. Nulla. Vedrò i miei amici soffrire, morire. I miei
cari invecchiare. E io? Io sarò sempre così. Giovane, impeccabile, bella,
eterna. questo è il prezzo da pagare per la vita eterna.
A distrarmi fu jake. Mi toccò una
spalla e io reagì male. Avevo il coltello in mano. E li lasciai un ricordino.
‘’ jake!! Cazzo!!! – gli urlai prendendo un asciugamano
per la ferita – non te la detto nessuno di non disturbate un
vampire che pensa?!! ‘’
‘’scusa,
non credevo che fossi così immersa.. ‘’ disse
‘’ beh che ti serva da
lezione! ‘’ dissi al
quanto alterata.
Jake ritornò in salotto e io potei
finire di preparare la cena. Apparecchiai la tavola, chiamai mio padre e jake e
servì la cena.
Io dato che non mangiavo andai nella
sala. Mi posizionai di nuovo davanti alla vetrata.
Ancora non capivo di chi o cosa fosse
quell’ombra.
Per tutta la sera rimasi li, seduta a
fissare fuori..
Dopo ore ed ore, mi accorsi solo ora
che seduto di fronte a me, vi era jake. Mi fissava. Riuscivo a percepire il suo
sguardo perforarmi. Aspettava che io dicessi o facessi qualcosa.
Ma era inutile. Ero troppo assorta
per dargli attenzione.
Lo vidi alzarsi e dire qualcosa che
purtroppo non riuscì a comprendere.
Passai molto tempo in quello stato.
Minuti. Ore. Forse anche qualche giorno.
Sentivo che qualcuno a volte veniva a
sbirciare, preoccupato.
Sapevo che non dovevo continuare a
comportarmi così. Dovevo andare avanti, dimenticarlo. Ma vedere quell’ombra, mi
ha fatto pensare che era lui. Ormai la mia mente era stata avvelenata, come drogata
da lui.
Ma dovevo andare avanti. Ormai la sua
storia è stata scritta. E chi ero io per intralciare i suo destino?
Destino.. un destino infame. Destino
che ovviamente era contro di me. O per lo meno, era quello che supponevo io.
Dovevo stare nell’ombra. Dovevo stare da parte, ma sarebbe stato troppo facile.
Infatti, eccomi qua, seduta per terra, combattuta tra 2 realtà. Tra due amori. Tra
2 elementi, fuoco e ghiaccio. Tra vampiri e licantropi. Tra EDWARD e
JACOB.Io non dovevo mai venire in
questa città. Non dovevo mai leggere quei dannati libri. Non dovevo mai
incontrare i Cullen. Non dovevo esistere.
Passarono i giorni. ma io rimanevo
rinchiusa in quella sala. Sentivo che la gola cominciava a bruciare. E mi
sentivo ogni giorno sempre più debole. Ma non aveva neanche la forza di alzarmi
e andare a cibarmi. Niente. La mia mente si rifiutava. E anche il mio, ormai
morto, povero cuore. Stavo morendo di fame. E con la debolezza i miei poteri,
cominciarono a vacillare.
Chiusi gli occhi. La mente mi
scoppiava. Troppi pensieri cominciavano ad arrivare. Troppi pensieri
accumulati. Ricordi, discussioni, sofferenze.. pensai a tutto quello che mi era
successo sino ad ora.
Ma unica cosa mi venne in mente in
tutte queste cose.
EDWARD..
Ormai erano passate 2 settimane da
quando lo vidi l’ultima volta. I giorni passavano come se non esistesse più
niente. La mia non-vita stava diventando un vero e proprio inferno.
Andavo a scuola, fingevo di ascoltare
le lezioni, fingevo di ridere ed essere solare, fingevo di stare bene. Angela
non sospettava niente. Ma alice.. alice sapeva che mentivo, che fingevo. Ma non
mi chiese mai niente. E anche Jasper, influenzato dal mio umore, dal mio stato
d’animo, sapeva tutto.
La campanella di fine lezioni era
suonata. Mi stavo dirigendo verso il mio armadietto per prendere il mio casco e
tutto l’occorrente per tornare a casa, quando qualcuno mi picchiettò sulla
spalla e si schiarì la voce.
Io mi girai e quasi non mi venne un
colpo..
‘’ ehm.. ciao, mi
chiedevo se avevi notizie di tua cugina ‘’ mi chiese ma io ero troppo impegnata ad ammirare i suo
occhi dorati.
Forse mi lesse nel pensiero perché
gli spuntò un sorrisino.
Io mi ripresi e gli risposi
‘’ ahm, si. Sta bene se
era quello che volevi sapere. Si è ripresa un po’ ‘’
‘’ in che senso si è
ripresa? ‘’
‘’ ha detto che aveva
litigato con qualcuno, che aveva perso un’occasione unica, che se lo meritava e
che si doveva allontanare da qui per un po’, per riprendersi. ‘’
‘’ e dove è andata? Con
chi ha litigato? ‘’
‘’ Edward, non fare il
finto tonto. Sappiamo tutte e due perché se n’è andata. ‘’ detto quello mi rigirai, chiusi
l’armadietto e corsi fuori.
Non potevo rischiare di scoppiare a
piangere davanti a lui. Dovevo andarmene al più presto.
‘ mi
manchi Edward ‘
pensai ad Edward.
Vidi il viso di Edward nella mia
mente accigliarsi e cominciare a seguirmi.
Presi il casco e me lo infilai,
allacciai la giacca, montai sulla moto e l’accesi e parti veloce.
Mi aveva quasi raggiunta.
‘ ma
non posso averti ‘
una lacrima mi rigò il viso mentre imboccavo il cancello della scuola.
Le giornate continuarono. Edward ogni
tanto tentava di parlarmi ma io cambiavo direzione.
Lo volevo evitare anche perché
sicuramente mi avrebbe fatto il terzo grado.
Ero al mio armadietto ed Edward come
ogni volta cercava di parlarmi, ma stavolta non fu così.
Quando stava per farlo, mi si
avvicinò jake, spaventandomi. era da un paio di giorni che trascorrevamo interi
pomeriggi insieme. Stavo cercando di farmelo piacere. E delle volte si fermava
anche a cena. Stavo assistendo alla nostra scena dalla mente di Edward. A quanto
pare non gli piaceva jake.
Mancava più o meno una settimana per
la festa che era stata rimandata tempo fa. Jake mi aiutava nei pomeriggi con la
musica. Ma era tutto inutile. Non avevo ancora niente in mano e per di più
Edward non faceva altro che seguirmi e provare ad attaccare bottone. E
sinceramente mi stava dando su i nervi.
9.50 a.m.
‘’
ehi Chris!
‘’
‘ nooooo!!!
Basta!!!!! ‘
‘’ Chris aspetta! ‘’
‘ uffa!
Lasciami in pace!! ‘
Mi afferrò per il braccio facendomi
girare
‘’ ehi,ma non sentivi cheti stavo chiamando? ‘’ disse
‘’ ehm.. scusa Edwardma vado di fretta. ‘’ mentii
‘’ ti volevo chiedere se
avevi impegnioggi
pomeriggio. ‘’
E ora? Che faccio? Che gli rispondo?
Pensa pensa pensa!!!!
‘’ niente perché me lo
chiedi? ‘’
‘’ ti va se vengo da te? ‘’
No scusa Edward non puoi.. non mi va
che vieni da me..
‘’ certo nessun problema ‘’
Cosa!!!!!!????
‘’ ok perfetto a dopo
allora. ‘’
Ecco perfetto!!! Ma perché ho detto
di si!?
Te lo dico io perché, sei cotta!!
Ecco ora parlo anche da sola,
perfetto. Peggio di così non poteva andare!
L’ultima campanella suonò. Sapevo che
Edward era li che mi aspettava. Sentivo che era fuori dalla porta.
‘ merdaccia!!! ‘
Presi tutto e andai dritta al mio
armadietto senza neanche darli attenzione.
Presi il casco e andai fuori.
Ovviamente lui era dietro di me.
‘’ allora ci vediamo a
casa tua. Arriverò un po’ più tardi perché devo fare un po’ di giri.. ‘’
‘’ se vuoi possiamo fare
un’altra volta.. ‘’
dissi speranzosa.
‘’ ma no dai, faccio in
fretta. A dopo ‘’
‘ merdaccia
e miseriaccia!!! ‘
Accesi la moto e partì.. volevo
arrivare il prima possibile a casa per chiudermi nella mia sala.
Non volevo pensare a quello che
sarebbe successo da li a poche ore.. pochissimissime ore..
Mi serviva un bagno rilassante..
molto rilassante!!!!
Non so quanto tempo passò, mi
rilassai talmente tanto che andai in trans..
Il campanello suonò. Ma non lo
ascoltai. Però dopo risuonò. Mi venne il pensiero che potesse essere papà o Ashley
che si erano dimenticati le chiavi e suonava.
Quindi presi un asciugamano e me lo
misi addosso ed andai ad aprire.
‘’ arrivo arrivo! Uffa
quante volte ve lo devo dire di prendere le.. – aprì la porte pensando di ritrovarmi davanti papà o
Ashley, ma mi ricordai solo dopo che doveva venire Edward. Infatti me lo
ritrovai davanti - .. chiavi di riserva... ‘’ noooooooo! Oh cazzo… e ora che faccio??
Immy
mi
fa molto piacere che ti sia piaciuta.. si solo Edward è un ficcanaso però la
storia di sua madre che la spia non è male.. anzi non ci avevo ancora
pensato!!! E mi piace!
Mi
dispiace averti fatto piangere! Non volevo! Diciamo che nelle fic non mi piace neanche a me bella.. spero che ti sia
piaciuto anche questo cap. alla prossima baci!!!
Lallina33
Ti
ho presa alla provvista vero?! Beh scusa se sono di poche parole ma sono di
fretta.. spero che ti sia piaciuto anche questo. Baciii
L’ultima
campanella suonò. Sapevo che Edward era li che mi aspettava. Sentivo che era
fuori dalla porta.
‘ merdaccia!!! ‘
Presi tutto e
andai dritta al mio armadietto senza neanche darli attenzione.
Presi il
casco e andai fuori. Ovviamente lui era dietro di me.
‘’ allora ci vediamo a casa tua. Arriverò un po’ più tardi perché devo fare un
po’ di giri.. ‘’
‘’ se vuoi possiamo fare un’altra volta.. ‘’ dissi speranzosa.
‘’ ma no dai, faccio in fretta. A dopo ‘’
‘ merdaccia e miseriaccia!!! ‘
Accesi la
moto e partì.. volevo arrivare il prima possibile a casa per chiudermi nella
mia sala.
Non volevo
pensare a quello che sarebbe successo da li a poche ore.. pochissimissime ore..
Mi serviva un
bagno rilassante.. molto rilassante!!!!
Non so quanto
tempo passò, mi rilassai talmente tanto che andai in trans..
Il campanello
suonò. Ma non lo ascoltai. Però dopo risuonò. Mi venne il pensiero che potesse
essere papà o Ashley che si erano dimenticati le chiavi e suonava.
Quindi presi
un asciugamano e me lo misi addosso ed andai ad aprire.
‘’ arrivo arrivo! Uffa quante volte ve lo devo dire di prendere le.. – aprì la porte pensando di
ritrovarmi davanti papà o Ashley, ma mi ricordai solo dopo che doveva venire
Edward. Infatti me lo ritrovai davanti - .. chiavi di
riserva... ‘’ noooooooo!
Oh cazzo… e ora che faccio??
‘’ ti ho disturbato? ‘’ disse con lo sguardo che poco a
poco si scuriva.
‘’ ehm no no, scusami tu dovevo immaginare che fossi tu. – ‘ che
vergogna ’ – vieni
entra. Accomodati io mentre vado a vestirmi. Torno subito.. ‘’
‘’ ok Chris ‘’ disse andando in salotto.
‘ merdaccia!!!
’ mi precipitai ad
asciugarmi i capelli che guarda caso si erano annodati!!
‘’ scusa se ti ho fatto
aspettare ‘’ sedendomi
vicino a lui.
‘’ non preoccuparti ‘’ sorrise ancora.
Mi incantai a guardarlo. Mi erano mancati
così tanto i suoi occhi che ora a guardarli mi sembravano più belli che mai.
‘’ allora cosa ti va di
fare? ‘’ gli chiesi
curiosa
‘’ quello che preferisci
tu.. ‘’ mi disse
studiandomi.
‘’ beh non saprei.. in
teoria dovrei cominciare a studiare il repertorio per la festa organizzare le
band e tutto il resto.. ‘’
‘’ ok.. se vuoi ti
aiuto. ‘’ chiese quasi
con un tono speranzoso.
‘’ ma no dai ti
annoieresti solo.. ‘’
gli dissi
‘’ guarda che non è un
problema per me. Lo faccio volentieri ‘’ era convincente
Lo esaminai attentamente. Frugai nella
sua mente. Ma non vi trovai niente di minaccioso o altro. Era sincero.
‘’ ok va bene.. andiamo
di la allora. ‘’
Ci incamminammo verso la sala. Cominciammo
a pensare alla festa, a come posizionare la band, gli strumenti, l’amplificazione,
le canzoni da suonare.
Eravamo al lavoro da più di 2 ore..
che per me apparsero come un’eternità. Mentre parlavamo del ballo, lo studiavo
attentamente, osservavo ogni sua mossa, ogni suo guardo, ogni suo sorriso. Ero assorta
nei miei pensieri, ovviamente lo stavo fissando senza accorge mene, infatti lui
alzò la testa e mi sorrise ed io arrossì spostando il mio sguardo verso la
portafinestra..
‘’ sai suppongo che
dovrai cantare te se il prof. Gower non trova un vocalist. ‘’ ero confusa..
‘’ perché scusa? Ho fatto
l’audizione. Perché dovrebbe trovare un altro vocalist? ‘’ ero tanto confusa. Forse era lui
che mi faceva questo effetto.
‘’ perché dopo che l’hai
fatto te, altri si sono proposti come vocalist. ‘’
‘’ beh spero di non
cantare – gli dissi ma
dalla sua espressione si capiva che era confuso.. – beh da
una parte mi sarebbe piaciuto cantare al ballo ma dall’atra preferirei di no. ‘’ gli spiegai
‘’ ok va bene.. e dimmi
hai già pensato a cosa cantare? Dico come tuo repertorio privato. ‘’ mi chiese
‘’ non lo so. Tuo fratello Jasper
si era offerto per darmi una mano a scriverla.. magari puoi chiedergli tu se mi
può dare una mano.. ‘’
gli chiesi.
‘’ certo glielo riferirò
quando vado a casa ‘’
era triste, si poteva notare. Almeno io lo sentivo. Purtroppo avendo qualsiasi
potere inimmaginabile, avevo anche questo potere.
Dai suoi pensieri sperava che gli
chiedevo a lui di darmi una mano con la canzone..
‘’ Però puoi darmi una
mano con le altre canzoni da suonare ‘’
Mi sorrise. Era un buon segno. Non amavo
vederlo triste per colpa mia..
Ridemmo e scherzando tutto il pomeriggio
mentre decidevamo le canzoni.
Poi mi chiese l’unica cosa che non
avrei mai pensato che mi chiedesse
‘’ hai già con chi
andare al ballo? ‘’ era
serio
‘’ perché me lo chiedi? ‘’ sorrisi. Alzai la testa ed eccolo,
lo sguardo più bello che avessi mai visto.
‘’ ti andrebbe di venire
con me? ‘’
‘ e
ora che gli rispondo? ‘
‘’ non dovresti
chiederlo a me. ‘’ mi
alzai e cominciai a mettere tutti i fogli in una cartellina.
‘’ e ha chi dovrei
chiederlo? ‘’ lo sentì
alzarsi e avvicinarsi a me..
‘’ lo sai a chi mi
riferisco. ‘’ mi girai e
me lo ritrovai un po troppo vicino per i miei gusti
‘’ mmh no veramente non
lo so ‘’ si stava
avvicinando il suo viso al mio..
‘’ a bella ‘’ detto questo si irrigidì e io
divenni cupa.
Io mi rigirai presi la cartellina e l’appoggiai
in soggiorno, poi andai un po fuori. Avevo bisogno di aria.
Mi sedetti sugli scalini sotto il
portico.. Mi raggiunse fuori e si sedette vicino a me.
‘’ tutto ok? ‘’ mi chiese
‘’ come se ti importasse
‘’ ero acida.
‘’ se non mi importasse
non sarei qui. ‘’
‘’ non puoi capire. Non sai
cosa voglia dire soffrire.
‘’
‘’ come credi che mi
senta da quando tua cugina è andata via?! ‘’
‘’ hai mai provato a
pensare come si sentisse lei? Ti sei mai chiesto perché è andata via? ‘’ mi alzai e andai alla porta prima
di chiuderla lo salutai e lo ringraziai per l’aiuto.
= POV EDWARD =
Ridemmo e scherzando tutto il pomeriggio
mentre decidevamo le canzoni.
Poi decisi che era ora di
chiederglielo o sarei impazzito
‘’ hai già con chi
andare al ballo? ‘’ gli chiesi
serio
‘’ perché me lo chiedi? ‘’ sorrise. Alzò la testa e mi fissò
strana.
‘’ ti andrebbe di venire con
me? ‘’
‘ dimmi
di si ‘
‘’ non dovresti
chiederlo a me. ‘’ non
so cosa gli prese ma si alzò e cominciò a mettere tutti i fogli in una
cartellina. Sembrava che si stesse incupendo.
‘’ e ha chi dovrei
chiederlo? ‘’ volevo
risollevarle l’umore. Mi alzai e mi avvicinai a lei.
‘’ lo sai a chi mi
riferisco. ‘’ si girò e
con il suo sguardo mi incantò..
‘’ mmh no veramente non
lo so ‘’ mi avvicinai al
suo viso.
‘’ a bella ‘’ mi irrigidì e di incupì più di
prima..
Si rigirò e io la osservai. Osservavo
ogni suo movimento, ogni sua mossa.. e con lo guardo la seguì sino in soggiorno
poi non la vidi più. Andai in soggiorno e mi girai verso l’entrata e la vidi..
Si sedette sugli scalini sotto il
portico.. la raggiunsi e mi sedetti vicino a me.
‘’ tutto ok? ‘’ gli chiesi
‘’ come se ti importasse
‘’ era acida.
‘’ se non mi importasse
non sarei qui. ‘’
‘’ non puoi capire. Non sai
cosa voglia dire soffrire.
‘’
‘’ come credi che mi
senta da quando tua cugina è andata via?! ‘’
‘’ hai mai provato a
pensare come si sentisse lei? Ti sei mai chiesto perché è andata via? ‘’ si alzò e andò alla porta prima di
chiuderla mi salutò e mi ringraziò per l’aiuto che gli avevo dato oggi..
Aveva ragione. Non mi sono mai
chiesto cosa pensava di me, cosa provava e perché io..
Era tutta colpa mia se ora non era più
qui con me. E isabella.. isabella non sapevo cosa realmente provavo per lei. Anche
perché lei è umana.. sarebbe sono in pericolo con me.
Presi le chiavi dalla tasta dei jeans
e partì in macchina. Dove ero diretto? Da Bella.
So che forse per lei sarebbe un
trauma. Ma lei conosce jacob. E sarebbe meglio di me.
Come sempre la sua finestra era
aperta.
’ comincio
a pensare che sia un gene di famiglia’
Mi arrampicai su ed lei era li sul
letto che leggeva un libro che ormai l’aveva sicuramente già letto una decina
di volta da gran è mal ridotto. Lei mi vide, chiuse il libro e mi venne ad
abbracciare..
‘’ Bella. Lo sai che non
possiamo stare insieme..
‘’ dovevo essere freddo, indifferente.
‘’ perché dici questo? Non
è vero! ‘’ e si stringe
di più a me.
‘’ è così Bella sono
troppo pericolo per te.. devi rassegnarti. ‘’
‘’ no! Non sei pericolo.
Ti prego. Non abbandonarmi.. ‘’
‘’ Bella non potremo mai
stare insieme. Mi dispiace.. ‘’
‘’ perché?! ‘’
‘’ perché sono un
mostro. Addio Bella ‘’ e
me ne andai. L’indomani avrei chiesto a un nostro cugino di cancellarle la
memoria.
Andai a casa e riferì tutto hai miei
famigliari e chiesi a Jasper se poteva dare una mano a Chris con la canzona e
lui accetto volentieri. Poi mi rinchiusi in camera.
Dopo verso le 3 di notte qualcuno
bussò alla mia porta.
‘’ avanti ‘’ dissi
‘’ ti disturbo? ‘’ era Jasper.
‘’ no no vieni
fratello.. ‘’
‘’ volevo chiederti
delle cose.. ‘’
‘’ dimmi.. ‘’ anche se sapevo già cosa mi
avrebbe chiesto..
‘’ perché hai preso questa
decisione? Perché hai deciso di abbandonare Bella? ‘’
‘’ perché alla fin fine non
provo veri sentimenti per lei.. mi sono guardato dentro e una persona aveva già
occupato il mio cuore morto, ma poi lo perduta e ora ne ho ritrovata un’altra..
e non voglio che risucceda. Non voglio perdere anche lei. ‘’ gli dissi la verità.. provavo
qualcosa per Lara ma l’ho persa. Ho provato a sostituirla con Bella ma è
comparsa Chris.
‘’ hai fatto la cosa
giusta. ‘’ e se ne andò
lasciandomi con i miei pensieri.
Chiamai un nostro lontano cugino e
gli chiesi la cortesia di farmi un piccolo favore, per il bene di bella gli
avrebbe cancellato la memoria. Almeno si al nostro arrivo.. compresi tutti gli
studenti compresi i professori.
E l’indomani avevo deciso che mi
sarei impegnato per non lasciarla mai più..
Mi svegliai. Pardon. Fui svegliata dal mio mondo di pensieri
da un tornado pulcioso che si era messo a saltare sul mio letto.
‘’ Chris!! Dai!! Devi aprire il mio regalo!!
Dai!!! ‘’ urlo Jake saltellando sul mio letto. Giuro uno di questi
giorni mi sfonda il letto.
‘’ Jake per favore. Non urlare ‘’ detto
questo mi alzo con calma e guardo la sveglia. 03.40
-.-“‘ che palle che tacchi ‘ pensai
Erano passi 3 mesi. La festa da ballo si fece e andò
benissimo. Il preside instituì un nuovo corso grazie a me, ovviamente.
Indovinate un po’ che corso era?! Dai è facile! Un corso di canto di cui mio
fratello era l’insegnante.
Fantastico vero?! In più il preside, non contento, mi
iscrisse senza che io contraddissi la sua iniziativa.
Per non parlare dello strano comportamento che aveva Edward
nei ultimi mesi. Era diverso. Boh!
Era arrivata la primavera e oggi era il mio compleanno.
Avevo detto a tutti che ora ero un vampiro e che non
importava più festeggiare il compleanno dato che ero immortale e non dovevo più
stare li a contare quanti anni mancavano alla mia vecchiaia. Ma sapete come
sono loro. Testardi. Molto testardi.
Comunque torniamo a noi.
Jake stava ancora saltando sul letto.
‘’ e va bene. Dammi quel cavolo di regalo!!
‘’ dissi esasperata e speranzosa del fatto che venissi giu
dal mio letto prima che si rompesse.
Tutto contento mi allunga il pacchettino. Lo aprì e ci
rimasi di sasso.
Era un profumo. E non un profumo qualsiasi. Era di Prada.
‘’ ma sei diventato pazzo?! ‘’ gli chiesi
‘’ perché? ‘’ non capiva.
‘’ Prada?! Ma costa un botto di soldi! E poi hai
preso la boccetta grande, neanche quella piccola. Ma quella grande!! ‘’
pazzo!
‘’ perché non ti piace? ‘’ non mi piace? Stava
scherzando vero?
‘’ ovvio che mi piace, però.. ‘’
Mi sorrise contento che mi piaceva il regalo. Lo abbracciai
e lo ringraziai.
‘’ bene Chris. Ora ti lascio che ti devi
preparare perché ti aspetta una bella sorpresa!! ‘’ cosa?! Un sorpresa..
Ma non feci in tempo a chiedergli spiegazioni che saltò giù
dalla mia finestra.
Va beh.. mi
cominciai a preparare. Mi misi dei leggings, un maglia lunga rossa,gli
stivali, un po’ di trucco, la collana che mi ha regalato ieri Ashley e Max,una
sprizzata di Prada e scesi giù a preparare la colazione.
Mi sentivo strana. Non mi ero mai vestita in questo modo per
andare a scuola. Ma ora ho 18 anni quindi credo che ci farò l’abitudine. Almeno
per gli altri oggi compivo 18 anni. Ma in realtà non crescevo più. Tra una cosa
e l’altra erano già le 6.30 del mattino. Presi la borsa e andai fuori.
Quasi non mi venne un infarto!
‘’ auguri!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!‘’ oh my God..
Si spostarono e dietro di loro vi era un auto che amava da impazzire..
Mio padre si avvicinò e mi abbraccio facendomi ancora gli
auguri.
‘’ questo è il mio regalo di compleanno. Sperò
ti piaccia.. ‘’ sorrise.
‘’ grazie papà ‘’ guardai gli altri e
solo ora mi accorgo che ci sono anche Edward, alice e jasper.
Gli saluto con un cenno della mano per poi avvicinarmi
titubante al gioiellino che ho davanti a me.
Ancora non riesco a crederci. Gli sarà costato molto. Non
riesco neanche immaginare quanto.
A farmi tornare alla realtà fu il tocco di Edward sulla mia
spalla un po’ scoperta.
Mi girai.
‘’ ehi ciao festeggiata. ‘’ mi sorrise.
‘’ ciao. ‘’ non riuscivo a formulare
molte frasi quando mi era davanti.
Ad aiutarmi intervenne alice ‘’ allora ragazzi. voi due
andata con la tua macchina – indicando Edward. – invece io e chris andiamo con la macchina nuova. ‘’ mi sorrise.
‘’ non se ne parla alice. È una macchina
potente. Farà fatica a controllarla ‘’ cosa?!
‘’ metti in dubbio il mio modo di giudare? ‘’ chiesi al pauroso Edward
‘’ no è solo che potresti perdere il controllo
della macchina.. tutto qui. E non vorrei che guidassi te.. ‘’ macchina
mia, guida mia.
‘’ Edward stai tranquillo, non le succederà
niente. Lo visto. ‘’ alice venne in mio soccorso per la seconda volta.
Ci pensò per qualche minuto e poi acconsentì a farmi
guidare.
Tanto anche se diceva di no l’avrei guidata lo stesso.
Io e alice salimmo e appena accesi la macchina, misi in
piede sull’acceleratore e parti con una sgommata che sicuramente una volta a
scuola avrei preso una ramanzina da Edward.
Entrai nel parcheggio della scuola piano anche perché volevo
proprio sentire cosa pensassero tutti.. come sempre tutti erano stupiti. Ma il
fattore che più mi divertiva è che non sapevano ancora chi sarebbe sceso. Era
un tuning quindi aveva i vetri oscurati.
Parcheggiai e alice scese dalla macchina. Tutti aspettavano
di vedere chi fosse il guidatore. Quindi spensi la macchina e saltai giù.
Dire che avevano la faccia da pesce lesso era dire poco. Era
pietrificati. Ed Edward mi corse subito in contro, guardandomi male. Mi
preparai ad una bella ramanzina.
‘’ ma ti sei bevuta il cervello per caso?! ‘’
ecco.
‘’ma ti sembra il caso di sgommare in quel modo?! Cosa ti
ha detto il cervello?! Potevi schiantarti lo sai?! ‘’ non mi aveva mai
rimproverato. E la cosa mi diede fastidio. Chi era lui per dirmi cosa devo o
non devo fare?!
Vedendo come stavo e che non risposi, si ricompose e mi alzò
il viso. Nel momento in cui incrociammo i nostri guardi mi scappo una lacrima..
Non mi aveva mai trattata in quel modo. Come se fossi una
bambina che ha fatto una dispetto a suo fratello.
Lui sapevo cosa stavo pensando..
‘’ mi dispiace. Non volevo. Però cerca di
capirmi. ‘’
Lo guardai in modo curioso.. cosa mi sta nascondendo?
Comunque le lezioni iniziarono presto oggi. Appena arrivai
dentro all’aula di letteratura il professore mi mandò subito dal preside che
voleva vedermi. Il prof mi accompagnò dal preside e ritornò alla sua lezione.
Mi informò dell’imminente ballo di primavera. Che si sarebbe
svolta fra 2 giorni.
Il punto che io dovevo andare a cantare purtroppo. Quindi in
pratica non avrei partecipato come studente ma come una dello stuff. E non potevo avere un accompagnatore. Ma non potevo
neppure rinunciare al canto. Quindi per quella sera Edward si doveva trovare
un’accompagnatrice.
Mi incamminai per tornare in classe pensando a come
organizzare il tutto. Sicuramente qui urgeva l’aiuto di alice e di mia sorella.
Mentre pensavo mi arrivo un pensiero.
‘ ti
prego Edward dimmi di si‘ chi era?!
Entrai in aula e al mio posto vi era isabella. Frugai nella
sua mente. Gli aveva chiesto per il ballo. Ma lui non aveva risposto in tempo
perché entrai io a mandare in frantumi il piano di bella.
Nel momento in cui mi avvicinai al mio banco la campanella
suono annunciando la pausa pranzo..
Si allontanò e uscì dalla classe ma si fermò e si mise a
guardare Edward. Come se lo aspettasse. Il diretto interessato mi sorpassò e
gli disse che ne avrebbero parlato dopo.
Detto questo lei se ne andò e lui aspettò me.
Lo raggiunsi ma non lo degnai nemmeno di uno sguardo.
Ma dopo tutto cosa potevo farci. Sapevo e saprò sempre che
lui sarà attratto da lei. Quindi di che mi dovrei meravigliare o arrabbiare se
lui dovesse accettare il suo invito. Lui non è mio. Anche se lo vorrei. Sapevo
anche che lui era li che ascoltava tutto quello che stavo pensando.
‘’ allora cosa ti ha detto il preside..
‘’ era educato a non farmi domande su quello che pensavo.
‘’ niente di che. Del ballo di primavera, del
fatto che dovrò partecipare come stuff, che non posso
venire in veste di studente del ballo e che quindi se vuoi accettare l’invito
di isabella puoi farlo.. ‘’ dissi tutto di un fiato
‘’ eperché dovrei? ‘’
sentivo che non gli era indifferente.
‘’ perché so che ne sei attratto. E poi dopo
tutto io e te non siamo fidanzati. E io non posso dirti cosa devi o non devi
fare oppure chi persone devi o non devi vedere. ‘’
Lui ci rimase un po’ sorpreso.. e deluso. Ma deluso di cosa?
Non mi rispose.
‘’ tutto ok edward?
‘’ gli chiesi preocc.
‘’ si si tranquilla. Quindi
non da fastidio se accetto il suo invito? ‘’ ecco e ora cosa rispondo?
Si ma no? Non avrebbe senso..
‘’ no tranquillo e comunque io non sarei potuta
venire con te al ballo. ‘’ detto questo il pranzo lo facemmo divisi. Lui
si mise a parlare con isabella io invece con lo stomaco sotto sopra me ne andai
diretta nella prossima aula di lezione. Avevano due ore di biologia.. quindi
loro due sarebbero arrivati insieme.
Suonò la campanella e i due piccioncini arrivarono. Quello
che mi spezzò definitivamente il mio cuore morto era il fatto che si tenevano
la mano. Con me non se l’era mai concesso questa cosa.
Mi fece rabbia.. come può una semplice umana come lei farmi
incazzare talmente tanto da farmi venire istinti omicidi?
Perché ti sta rubando il tuo amore!
Fanculo vocina di merda..
Osservai tutta la scena mentre il veleno cominciò ad
arrivarmi in bocca dalla rabbia.. dovevo restare calma o le avrei dato fuoco..
Ad interrompere il mio piano omicida fu il cellulare. Era
alice.. mi diceva che sarebbe arrivata in ritardo all’uscita perché doveva
finire di compilare dei moduli per il corso che frequentava e preparare la
lista per la festa.
Le risposi e mi accorsi solo dopo che Edward era al mio
fianco che mi osservava..
‘’ che vuoi cullen
‘’ gli dissi acida.
‘’ che hai? ‘’ mi chiese preoccupato. Lo
chiamavo col cognome solo quando non ero di buon umore. Specialmente a causa
sua.
‘’ non sono cose che ti riguardano. E smettila
di fissarmi cullen ‘’
La lezione iniziò e mi persi nei miei pensieri. Mi domandavo
perché alice mi avesse mandato un messaggio. Lei sa che leggo nel pensiero.. ah
si è vero. Anche Edward legge nel pensiero. Ecco percchè..
forse non voleva farglielo sapere. Ma puoi perché? Non c’è niente di male.. o
forse mi stava preparando il regalo..
A ridestarmi fu la campanella..
‘’ finalmente... ‘’ mi catapultai fuori e
vedendo che alice aveva ancora da fare mi appoggiai alla mia macchina..
Davanti a me, ad alcuni metri di distanza c’era la macchina
di Edward e caso strano di fianco c’era quella di isabella.
Ve lo già detto che io e la sfiga andiamo a braccetto
insieme?
Proprio in quel momento arrivò isabella ed Edward.
Parlottarono un po’ poi lui le accarezzò la guancia e le
spostò una ciocca di capelli dietro all’orecchio.. e tutto accadde di nuovo lei
si avvicinò e rubò un bacio ad Edward.
Chiusi gli occhi e una lacrima scivolò giù.. gli riaprì e
lei se ne andò..
Lui rimase un po’ li in piedi fermo che guarda fissò davanti
a se.
’grazie
Edward per avermi spezzato il cuore di nuovo ‘ lui si girò.
Lo guardai mentre un'altra lacrima scivolava giù..
Mi alzai dal cofano della macchina e ci Sali sopra, l’accesi
e alice arrivò, Salì anche lei e partimmo.