_Due Vite & Un Segreto_

di Gigia94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Buio ***
Capitolo 2: *** Non Potevo Crederci ***
Capitolo 3: *** Pensieri e Canzoni ***
Capitolo 4: *** Imprevisti ***
Capitolo 5: *** AVVISO!! ***
Capitolo 6: *** Il Giorno Dopo ***
Capitolo 7: *** Verità & Chiarimenti ***
Capitolo 8: *** Errore ***
Capitolo 9: *** Vampira ***
Capitolo 10: *** Chi Sei Tu?! ***
Capitolo 11: *** Novità ***
Capitolo 12: *** Bacio Di Addio ***
Capitolo 13: *** Andare Avanti ***
Capitolo 14: *** Pensieri ***
Capitolo 15: *** Figuracce e Rivelazioni ***
Capitolo 16: *** Cuore spezzato ***



Capitolo 1
*** Buio ***


Buoi, freddo. Non riuscivo a muovermi.

 Dov’ero?

Caos, paura. Mi sento soffocare.

Che sta succedendo?

All’improvviso mi svegliai di colpo. Avevo il fiatone. Ed ero sudata. Anche se eravamo in pieno inverno.

Ma che è successo?

Mi guardai intorno. Non c’era niente di strano. Era tutto normale. La camera era come l’avevo lasciata la sera prima. Però c’era qualcosa che non andava. Me lo sentivo. Mi alzai e andai in cucina. Dovevo bere qualcosa. Dopo aver bevuto qualcosa di fresco, ritornai in camera, e mi accorsi che il mio album era a terra.

‘’ ma che …? ‘’ lo presi in mano e lo aprì. Santi numi!

Non ci posso credere. Da quando avevo finito di leggere la saga di twilight, mi ero messa a scrivere su di loro. 

Mi chiamo Lara Sheen. Ho 17 anni. E caso strano abito proprio a Forks. Sono una semplice ragazza di liceo con un segreto.

Guardai la sveglia. Porca vacca! Erano le 4 di mattina. Perché doveva succedere sempre a me?  

Sicuramente mio padre dovrebbe essere già andato al lavoro. Perciò a parte me, non c’era nessun’altro in casa.

Mia madre morì 10 mesi fa, dopo il funerale ci trasferimmo qui.

Sento la sua mancanza. La casa è vuota senza la sua voce, senza le sue canzoni, senza di lei e del suo sorriso. Dopo la sua morte, mi misi anche io a cantare. Cantare era l’unica cosa che mi facesse sentire più vicino a lei. Quando non riuscivo a sfogarmi, cantavo o suonavo. Mi madre aveva intenzione di farmi prendere lezioni di pianoforte quando ero piccola. Poi mi misi a studiare chitarra e il flauto traverso.

Quando ci trasferimmo qui a Forks, mio padre prese una casa enorme. Poteva tranquillamente assomigliare a una reggia. Era in confine con il bosco. Lui era fissato con la natura.

Mio padre si chiama Michael, fa il medico qui  a Forks.

Michael mi disse che aveva preso questa casa, perché aveva una sala enorme dove amplificazione era fantastica. E che in più, qui ci potevo mettere tutta la roba mia e di mia madre quando cantava.

Comunque ritorniamo a noi. Dato che fino alle 7 non avevo niente da fare, scesi di sotto e andai nella mia sala privata. Neanche mio padre aveva il permesso di entrarci. Nessuno a parte me doveva entrarci. Quello era il mio mondo personale. Nessuno doveva invaderlo.

Mi misi al pianoforte e cominciai a suonare qualche pezzo classico di Mozart o di Debussy. non mi importava più niente. Non ero una semplice ragazza. Se quel giorno non fossi andata nel bosco, a quest’ora sarei una ragazza normale. E invece sono intrappolata in un corpo di una 17enne con gli ormoni a mille. Dannata sfortuna.

Guardai l’orologio appeso alla parete davanti a me. Erano le 5:30. Non ce la facevo più. Dovevo muovermi, tenere la mente occupata.

Mi alzai dal pianoforte, e uscì dalla sala. Non avevo ancora fatto colazione. Andai in cucina e mi preparai un caffè. Certo, non era il massimo come colazione, però non riuscivo a mandare giù nient’altro quella mattina.

Erano le 6. Perfetto. Mi andai a preparare. Una volta pronta scesi di sotto e presi la mia  fantastica moto. Una BMW r1200s nera.

 Andavo alla High School Forks. Non era molto distante da casa mia. Arrivai nel parcheggio e come sempre, avevo gli sguardi puntati addosso. A quanto pareva non avevano mai visto una ragazza che guidava una moto come la mia. A scuola me ne stavo sempre da sola. Non mi piaceva fare nuove amicizie se dopo, probabilmente, me ne sarei andata. Quindi una volta che arrivai, spensi la moto, scesi e mi tolsi il casco.

Era una normale giornata di Forks coltre perenne di nuvole. Il mio segreto non lo sapeva nessuno. Nessuno sapeva che ero figlia di una cantante. E che riuscivo a usare qualsiasi voce, di chiunque.

Era meglio che non si sapesse. Ma la mia sfortuna, mi perseguitava ovunque.

sarebbe meglio entrare ora…. ‘ pensai

Andai la mio armadietto. Lo apri. Dentro ci trovai un volantino.

Era una festa, dove vi era anche una gara di ballo. In fondo viera una scritta..

cercasi chitarrista vocalist per la serata

Fantastico! Se andavo alla festa sicuramente mi veniva l’impulso di cantare. E allora sarei sicuramente fritta. Però potevo sempre suonare.

Riguardai il foglio. La festa era domenica sera. Ci sarei andata. Pensato a questo riposi il foglio nell’armadietto, presi i libri e andai a lezione.

Suonò la campanella, segno che era iniziata la pausa pranzo. Nel corridoio incontrai molti miei compagni. Ma nessuno di loro aveva mai osato rivolgermi la parola, tranne Angela. Infatti era già all’ingrasso della mensa.

‘’ciao Lara! ‘’ mi salutò

‘’ciao Angy. Com’è andata a lezione? ‘’ le domandai mentre mi dirigevo al mio solito tavolo

‘’ bene. Sono arrivati dei nuovi alunni. ‘’ mi disse

‘’ davvero? E come sono? Gli hai visti? ‘’ gli domandai tra il curioso e l’indifferente

‘’ sono uno schianto. Sono venuti qui dall’Alaska. Sono figli del nuovo medico di Forks. Il Dott.  Cullen. ‘’

‘’ Dott.  Cullen hai detto? Forse mio padre lo conosce.  Comunque, hai detto che vengono dall’Alaska? ‘’

‘’ si. e sono un vero e proprio schianto. Sono 2 ragazze e 3 ragazzi. Jessica mi ha detto che sono tutti adottati dal Sig. Cullen e signora. ‘’

JESSICA! E chi seno? Lei sapeva tutto di tutti. Tranne di me.

 Solo Angela sapeva del mio segreto

‘’ok ‘’

Detto questo, mi immersi nei miei pensieri. Nei miei ricordi. Ad interromperli fu Angy, che mi avvicinò il foglio della festa.

‘’ allora? Lo già visto ‘’ gli dissi. So dove voleva arrivare.

‘’ ci andrai vero? ‘’ mi chiese

Non risposi. Allontanai il foglio.

‘’ perché? Perché non vuoi farlo sapere? Me lo spieghi? Perché non vuoi che nessuno sappia che hai una bellissima voce? ‘’

‘’ è proprio per questo! Potrei cambiare voce da un momento all’altro. E non voglio che sappiano che canto. ‘’

‘’ però almeno verrai alla festa? ‘’

‘’ si. ci vengo. Magari mi metto anche ha suonare la chitarra alla festa. Così, per tenermi occupata a non farmi venire l’impulso di prendere il microfono e cantare. – gli dissi mentre lei sorrideva – contenta? ‘’

‘’ si. ‘’ disse prima che suonasse la campanella.

‘’ ci vediamo all’uscita ok? ‘’ gli dissi

‘’ certo! A dopo! ‘’ detto questo si allontanò.

Bene. E ora mi aspettava l’ora che amo di più. Musica.

Quando entrai, incontrai due occhi dorati, che mi fissavano intensamente.

 

 

Lara

Moto Di Lara

Abbigliamento Lara

Sala personale

 

Eccomi di nuovo con una nuova storia. Lo so. Lara assomiglia molto a Bella. Sono gemelle. Bella è mora e lei è Bionda. Lara è stata adottata da Michael e sua moglie. Invece Bella è rimasta la sua famiglia.

 Kmq…Non smetterò mai di scrivere fan di twilight!

Spero che vi sia piaciuto come inizio. Recensite!!! Alla prossima!

 

 

 

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Capitolo 2
*** Non Potevo Crederci ***


Ringrazio a tutti quelli che mi seguono. Spero vi possa piacere anche questo di cap!

Buona lettura!

 

 crazyg93 : Ciao! Sono contenta che ti sia piaciuta! E non è colpa della mafia psicologica! Non è colpa mia se dopo ti senti obbligato! Comunque spero ti piaccia anche questo cap! Buona lettura! Baci!

 

nanerottola: Ciao!mi fa piacere che ti abbia incuriosita ^^! Spero che ti piaccia anche questo cap ^^! Buona lettura! Kiss!

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Non potevo crederci. A quanto pare uno dei nuovi alunni portava delle lenti a contatto dorate. Proprio come i protagonisti di twilight.

Ed era anche pallido, come descritto dal libro… mah. Forse mi sto sbagliando. Non poteva essere un vampiro. Però Angela aveva detto che erano stati adottati, dal Sig. Cullen e Signora. Un momento. Cullen!? No. Non possono essere loro. Sicuramente sarà un caso. Solo un banalissimo caso. Almeno lo spero.

Comunque. Il nuovo ragazzo sedeva proprio nel banco dove di solito mi sedevo anch’io. Aveva occupato tutto il banco. Forse credeva che nessuno fosse andato vicino a lui. Bhè, si sbagliava. Salutai il professor Gower e andai verso il mio banco.

‘’ ehm, scusami ma questo è il mio banco. ‘’ dissi all’invasore.

‘’ da oggi è anche il mio. Mi ha messo qui Gower. ‘’

‘’ ah, ok. ‘’

fantastico   pensai

‘’ hai qualche problema? ‘’ mi chiese mentre sorrideva.

‘’ chi? Io? Ma figurati! ‘’ gli risposi

‘’ bene. ‘’

‘’ ok. Comunque io sono Lara. ‘’ gli risposi amicando

‘’ piacere. Edward Cullen. ‘’

cosa! Edward… ok, o sono uscita di senno, oppure sto sognando

‘’ piacere. ‘’

Devo dire che Edward è proprio uno schianto. Jessica aveva ragione. Ah! Ma che sto pensando! Edward è un vampiro! Mi ucciderà! È già tanto che riesca a pensare chiaramente. Un momento. Pensando? Chissà se riusciva a sentirmi. ‘ ha togliermi dai miei pensieri fu il professore.

‘’ buongiorno ragazzi. Allora, oggi non suoneremo il flauto traverso. Ma suoneremo il pianoforte. Ora, per cortesia, seguitemi in palestra.’’

Fantastico! Adoro il pianoforte!

‘’ anch’io lo adoro. ‘’ mi sussurrò Edward nell’orecchio. Come faceva a sapere che stavo pensando al pianoforte? Ahhh! Fantastico, mi leggeva nel pensiero.

da quanto tempo hai 17 anni ‘ pensai.

A quel pensiero, si irrigidì.

da quanto tempo sei vampiro?

A quel punto si girò verso di me con il viso serio e teso. Mi tiro da una parte.

‘’ come fai a sapere cosa sono? ‘’ mi chiese

‘’ lo so e basta. ‘’ detto questo entrai in palestra.

‘’ allora ragazzi. Qualche volontario? – disse guardando la classe – a quanto pare dovrò chiamare io. ‘’

Edward, perché non ci vai tu? Perché non suoni Clair de Lune? ‘ pensai rivolgendomi con lo sguardo ad Edward che mi era dietro.

‘’ allora, vediamo … - disse leggendo il registro dei suoi voti della classe. – Signorina Sheen, che ne dice di venire a suonare ‘’

‘’ cosa? Io? Ma prof! Io non so suonare il pianoforte! ‘’ menti. Ma a quanto pare una persona non la bevve. Anzi 2 persone. Il prof ed Edward

‘’ Signorina Sheen? La prego. Ci venga suonare qualcosa. ‘’

‘’ Ok…. Le può andare bene una melodia di un musicista italiano? ‘’

‘’ certo. ‘’

‘’ok. ‘’

Mentre mi sedevo al pianoforte, con la coda dell’occhio vidi Edward, ma anche tutta la classe guardarmi rapiti.

Cominciai a suonare. Svuotai la mente da ogni cosa. Per me ora c’era solo il pianoforte ed io. Sentì la melodia volteggiare intorno a me, come se mi volesse trasportare via. Lontano da ogni cosa. Stavo per eseguire le ultime battute quando mi arrivo un ricordo doloroso, un ricordo che avevo rinchiuso infondo alla mente. Io e mia madre. Lei al piano e io alla chitarra. Che cantavamo un pezzo della sua canzone. Mamma sapeva del mio cambiamento di voce. Quel ricordo mi arrivò come uno schiaffo in pieno viso. Stavo piangendo davanti all’intera classe. Davanti ai miei compagni. Davanti al prof. Davanti a Lui. Sicuramente stava vedendo quello che mi passava per la testa.

Edward. Ti prego. Non dirlo a nessuno. Ti prego. Deve rimanere un segreto. ‘ pensai dolorante.

Non potevo ancora crederci che i libri siano diventati realtà. Non posso crederci! Dovevo andare a La Push, uno di questi giorni. Se c’erano i Cullen, sicuramente ci dovevano essere anche i Quileute.

Quando finì di pensare, mi accorsi che avevo anche smesso di suonare. L’intera classe applaude. Anche lui.

‘’ Giovanni Allevi, Back To Life, giusto? ‘’ mi chiese il prof

‘’ si, giusto. ‘’

‘’ mi dica signorina Sheen. Da quanto tempo suona il pianoforte? ‘’

‘’ da quando avevo 5 anni. Poi però ho smesso a causa a dei problemi famigliari. ‘’

‘’ capisco. Mi dispiace. Comunque è molto brava. ‘’

‘’ la ringrazio ‘’ e mi andai di nuovo a sedere però questa volta andai vicino ad Edward.

‘’ se stata brava. Complimenti ‘’ mi disse sottovoce.

‘’ grazie ‘’ e arrossì di botto.

Lui si irrigidì e si mise ma mano davanti al nato e aprì la bocca. Solo ora mi resi conto che era un vampiro.

‘’ scusami. Non volevo metterti a disagio. ‘’

‘’ Non fa niente. Comunque, oggi pomeriggio sei libera? ‘’

‘’ perché? ‘’ gli chiesi curiosa

‘’ ti va se vengo a casa tua? Vorrei sentirti suonare la chitarra ‘’

‘’ O-ok… V-va bene ‘’

Ma subito mi venne in mente che lui doveva entrare nella mia sala privata.

‘’ non preoccuparti. Non sarò invadente. ‘’ mi disse

‘’ non preoccuparti. Sarebbe ora che facessi entrare qualcuno nel mio, così detto, santuario ‘’

Stava per dire qualcosa, ma la campanella lo interruppe.

‘’ che lezione hai ora? ‘’ gli chiesi al quanto curiosa

‘’ biologia, tu? ‘’

‘’ Anch’io! Non mi dirai che hai corrotto la povera signora Coope per farti coincidere le lezioni con le mie?! ‘’

‘’ ma che fai?! Leggi nel pensiero anche tu? ‘’

‘’ ma dai! Non ci credo. Un  vampiro che si fa abbindolare da una ragazzina come me! ‘’

‘’ in effetti. Ma devo dire non mi dispiace – lo disse con voce suadente, sensuale. Quel sussurro all’orecchio mi provocò dei brividi – a quanto pare a effetto anche su di te! ‘’ disse mentre gli si disegnò un sorrido che aveva tanto di presa in giro

‘’ ah! Ma la smetti di piantare il naso nella mia testa?! ‘’

‘’ è più forte di me! ‘’

fantastico. Avrei voluto essere come Isabella Swan. Avrei voluto essere uno scudo.

‘’ e perché mai, scusa? ‘’

‘’ perché almeno non avresti piantato il naso nella mia testa. ‘’

‘’ aah. Capisco. E dimmi chi è questa Isabella Swan? ‘’ a quelle parole mi fermai di colpo. Lui vedendo che mi ero fermata, mi si mise davanti. Io abbassai il capo.

‘’ Ehm …. nessuno ‘’

e ora come glielo dico….

‘’ cosa mi stai nascondendo Lara? ‘’

‘’ niente. Cosa te lo fa credere? ‘’

‘’ il fatto che ti senti addolorata e che hai paura ‘’ a parlare non era stato Edward. Ma una voce dietro alle mie spalle.

Mi girai e vidi un ragazzo alto, muscoloso. Aveva i capelli biondi. Sembrava un leone. E sembrava che avesse l’aria di uno in agonia.

Edward a quel pensiero, ridacchio.

‘’ è vero. Jasper fa un certo effetto un po a tutti. ‘’

‘’ Jasper? No. Non ci credo. Ti immaginavo diverso! ‘’

‘’ di che cosa sta parlando ‘’ disse riferendosi ad Ed

‘’ non ne ho proprio idea. ‘’

‘’ Ehi ragazzi! Lasciatela un po in pace! Poverina! ‘’ da lontano di era udita una voce cristallina, molto acuta. E una figura che mi sembrava a un ……. no non lei! Non il folletto malefico!

‘’ Lara, calmati! Non è nessuno di pericoloso. È solo mia moglie.’’ Disse sghignazzando

‘’ e dici niente! Quella è un pazza! Non ci andrò mai a fare shopping con lei ‘’ gli dissi alterata.

Immaginai di andare nel suo armadio e bruciare tutti i capi di D&G

In quel momento mi arrivò un folletto incavolato davanti agl’occhi

‘’ LARA! Non ti azzardare a farlo! Gli ho appena comprati! ‘’

‘’ non lo farò ad una sola condizione. ‘’

‘’ quale ‘’

‘’ non andrò mai a fare shopping con te! ‘’

‘’ ok! ‘’

Tutti rimasero stupiti. Da quando Alice rinunciava allo shopping.

‘’ qui c’è qualcosa che non va ‘’ disse Ed

‘’ si. sento puzza di inganno. ‘’

Infatti Alice mi lanciò uno sguardo di sfida.

‘’ Vuoi scommettere che non ti inganno, Lara? ‘’ mi si avvicino alice.

‘’ cosa?! Solo un pazzo scommetterebbe contro una veggente ‘’

A Quelle parole tutti si irrigidirono. Forse avevo fatto il passo più lungo nella gamba

‘’ come fai sapere di noi? ‘’ chiese Edward

‘’Ehm… no Comment! ‘’ e scappai in aula di Biologia.

e ora che faccio!

 

 

*************************************

Allora? Che ne dite? Si lo so. È un po strano. Ma mi piace l’idea che il libro possa prendere vita.

Spero che vi sia piaciuto…Recensite!!  Alla prossima! Baci!

 

 

 

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Capitolo 3
*** Pensieri e Canzoni ***


Recensioni alla fine! Buona lettura!

 

 

Dopo essere entrata nell’aula di biologia non parlai più. Edward si sedette vicino a me. Credevo che mi facesse delle domande sul perché sapevo così tanto di loro, ma non lo fece. E lo ringraziai. Ma sicuramente nel pomeriggio mi avrebbe fatto il 3° grado. Ero sicura che stesse spiando la mia mente, per capirne di più, ma misi in azione il buon vecchio metodo di Alice. Cantare qualcosa. Ora che ci pensavo bene, sicuramente il professor Gower mi avrebbe obbligata a suonare alla festa di Domenica sera. E per fortuna che mi ha fatto solo suonare. Se la lezione di oggi fosse stata di Canto? Mi avrebbe incastrata alla grande. Non oso pensare cosa succederebbe. La prossima lezione di Musica è venerdì. Spero solo che non si metta in mente anche il Canto. Però qualcosa mi diceva che presto o tardi si sarebbe saputo.

Comunque. Dopo che sono scappata da Edward, Alice e Jasper, non ho più aperto bocca. Non voglio che sappiano di Bella. Almeno non ora. Adesso che mi ricordo, nella mia sala ci sono i libri di twilight. Cavolo! Devo nasconderli. Ma non posso. Edward leggendomi nella mente potrebbe trovarli. Mi girai verso Ed.

Mi stava osservando furioso. Oh oh. Mi sa che ho pensato troppo.

Stava per dire qualcosa ma la campanella mia salvò. Raccolsi i miei libri e corsi fuori. Dovevo raggiungere il mio armadietto al più presto possibile. Anche perché senza casco, se mi fermava il capo della polizia, mio padre mi avrebbe uccisa.

Ma guarda il caso, il mio armadietto era proprio affianco al suo. Vuoi direte ‘’ è il caso ‘’. Io invece dico ‘’è la sfiga ‘’.

‘’ allora posso venire da te? ‘’ mi chiese ancora un po arrabbiato

‘’ si ‘’ risposi un po titubante

‘’ bene – disse sbattendo il suo armadietto – allora, ti aspetto davanti a casa tua ‘’ detto questo sparì dalla mia vista.

Ero ancora imbambolata quando mi passarono di fianco Alice e Jasper. Come sempre alice era vestita con abiti stravaganti! Invece Jasper era il solito elegante. All’improvviso mi sentì serena.

‘’ Non è valido Jasper! ‘’ gli urlai

‘’ io non centro niente! ‘’ disse con un sorrisetto che diceva di tutto ma non diceva che era innocente.

Detto questo, li salutai, presi il casco da dentro all’armadietto, lo chiusi e andai dalla mia Moto.

Davanti alla mia moto, vi era qualcuno. Era enorme! Sembrava un armadio. Si girò e subito lo riconobbi. Non era un armadio. Ma era soltanto quell’orso di Emmett!

‘’ bella moto, Lara! ‘’

‘’ grazie, Emmett. ‘’ dissi sorridendogli

‘’ come fai a sapere chi sono? ‘’ mi domandò curioso

‘’ potrei farti la stessa domanda ‘’ lo guardai con aria di sfida.

‘’ non ti conviene sfidarmi ‘’

‘’ davvero? E che mi fai? mi strapazzi? So che non riusciresti a farmi del male… ‘’

Detto questo mi misi il casco e salì sulla moto. La accesi e partì verso casa.

Mentre mi dirigevo a casa, mi misi a pensare sulla storia della saga di twilight. Oggi sono arrivati i Cullen. Se non mi sbaglio venerdì dovrà arrivare Bella. E oggi era solo martedì…  la mia paura è che Edward potrebbe innamorarsene. E il suo sangue sarà un vero problema con lui e tutti i Cullen. Mi venne in mente, quando a lezione di Musica, nel momento che avevo arrossito davanti ad Edward, lui si era tappato il naso. Era strano. Perché i suoi occhi erano perfettamente dorati. A quanto pare anche il mio sangue sarà un problema per lui. Un’altra combinazione. Erano successe troppe cose in una mattinata. Ora mi aspettava di affrontare Edward e farlo entrare nel mio mondo personale. Ma, un momento! Come cavolo fa sapere dove abito se non gli ho detto l’indirizzo? Mah! Non li capirò mai questi vampiri.

Con questi pensieri in testa, arrivai a casa.  Davanti a casa vi era un Volvo V30. Sicuramente doveva essere di Edward. ma di lui neanche traccia. Mi diressi al garage. Una volta dentro, spensi la moto e mi tolsi il casco. Nel garage c’ero solo io. Probabilmente Edward ne aveva approfittato per andare a caccia. Mi slacciai il giubbotto e scesi dalla moto. Mi girai Quasi non mi veniva un infarto.

‘’ AH! ‘’ urlai andando indietro. Andai a sbattere contro la moto che cadde e io con lei.

‘’ ops. ‘’ sussurrò

‘’ ma sei scemo?! ma ci fai o ci sei? ‘’

Edward scoppiò a ridere come un forsennato. Qualche ora prima era arrabbiato e ora rideva di me?

‘’ Scusami se ti ho spaventato. Non volevo. ‘’

‘’ ci devo credere? ‘’

Ma non mi rispose. Anzi, continuo a ridere a crepa pelle.

Su una cosa era vera di Edward. Ha dei  problemi di doppia personalità. Il libro aveva ragione.

Ha quei pensieri si riprese e mi aiutò ad alzarmi.

 ‘’ dai ti aiuto. E comunque non ho problemi di doppia personalità. ‘’ mi diede una mano a tirarmi su e una volta in piedi, mi diede ancora una mano ad alzare la moto, che prima era caduta insieme a me.

‘’ se lo dici tu… ‘’

 Detto questo, ci dirigemmo in casa.

‘’ fa come se fossi a casa tua ‘’ gli dissi e dopo di ché non lo vidi più.

‘’ Edward dove sei? ‘’

Lo cercai dappertutto e quando vidi che la porta del mio ‘santuario’ era aperta, mi incavolai.

Spalancai entrambe le porte e lo vidi che aveva in mano un libro. Un libro nero.

‘’ no… ‘’ fu un sussurro ma basto per farlo girare.

‘’ che diavolo di libro è? ‘’ mi chiese girandoselo e rigirandoselo tra le mani. Mi avvicinai a lui.

‘’ un libro che sicuramente a te non piacerebbe. ‘’  gli dissi togliendoglielo dalle mani.

Lo rimisi nella libreria. Mentre feci ciò sentì che Edward si era messo al piano e stava suonando la base di una canzone di Beyoncè ….

‘’ ma che fai? ‘’ gli chiesi dolcemente mentre mi misi vicino al pianoforte.

‘’ if I were a boy … secondo te? Sto cantando e suonando. Vuoi cantare tu? ‘’

Ha quelle parole non me lo feci ripetere 2 volte.

 

 

 

 


It's a little too late for you to come back                                                 È un po troppo tardi per il tuo ritorno

Say it's just a mistake                                                                              Dici che è stato solo un errore

Think I'd forgive you like that                                                                   Pensi che ti posso perdonare così

If you thought I would wait for you                                                           Se tu pensavi che ti avrei aspettato

You thought wrong                                                                                          Hai sbagliato di grosso.

 

 

 

But you're just a boy                                                                                        Ma sei solo un ragazzo

You don't understand                                                                                           Non capisci,

Yeah you don't understand                                                                                   Si, non capisci
How it feels to love a girl someday                                                         Come ci si sente ad amare una ragazza
You wish you were a better man                                                               Vorresti essere un uomo migliore
You don't listen to her                                                                                         Ma non la ascolti
You don't care how it hurts                                                                       Non ti importa di quanto fa male
Until you lose the one you wanted                                                         Fino a che non perdi l'unica persona che vuoi
Cause you've taken her for granted                                                            Solo perchè l'avevi data per scontato
And everything you have got destroyed                                                       E tutto quello che avevi si distrugge
But you're just a boy                                                                                        Ma sei solo un ragazzo

 

 

 




 


assunsi la voce di Beyoncè. Non avrei dovuto, ma mi fidavo di lui. Non l’avrebbe detto a nessuno.

Infatti dopo che finì la canzone mi guardò con un sguardo tra lo stupito e il curioso.

‘’ che c’è ‘’ gli chiesi dato che non si decideva di parlare.

‘’ Ehm…. Come.. come hai fatto ad usare la sua stessa voce?  ‘’

‘’ beh.. è una caratteristica che ho da quando sono nata. Beh.. in verità.. da quando avevo 15 anni. ‘’

 ‘’ beh... wow! È straordinario. Riesci ad interpretare qualsiasi voce? ‘’

‘’ certo! ‘’ gli risposi usando la voce di Alice.

‘’ caspita! ‘’ 

già ‘ pensai.

Detto questo mi guardai intorno alla ricerca della chitarra.

ma dove l’ho messa… ‘ pensai.

Edward alzò il braccio e da di fianco a lui comparve la mia chitarra.

‘’ cercavi questa per caso? ‘’ mi chiese con aria innocente

‘’ non lo sai che non si tocca la roba che non è  nostra? ‘’ gli chiesi

‘’ si lo so. Ma non resisto. Mi piace troppo stuzzicarti ‘’ e gli spuntò un sorriso che doveva essere illegale. Il suo famoso sorriso sghembo.

‘’ non è lecito! È ingiusto! ‘’

‘’ tutto è lecito in amore e in guerra. ‘’

‘’ spiritoso ‘’ detto questo mi passò la chitarra.

‘’ lo so. Allora, vuoi restare tutto il giorno a non fare niente o mi fai sentire come suoni la chitarra? ‘’ lo chiese con tanta dolcezza sia nella voce e attraverso lo guardo che non seppi resistere.

 

 

 

Questi sono gli abbigliamenti dei nostri personaggi, tranne quella di LARA, perché era nei capitoli precedenti.

 

ABBIGLIAMENTO ALICE & JASPER

 

ABBIGLIAMENTO EDWARD & EMMETT

 

 

 

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nanerottola: Ciao! No non stai sbagliando storia. Isabella Swan del libro e la sorella gemella di Lara, sono la stessa persona. Lei in poche parole sta vivendo una vita come la sognano ogni ragazza. Vivere in un film o in un libro che sia stupendo. Come ad esempio la Saga di Twilight. Comunque, la famiglia di Lara è composta da lei, suo padre adottivo, un fratello di 21 anni e una sorella di 25 anni. Spunteranno fuori più avanti. Sua madre è morta. Lara non lo sa che è stata adottata e non sa neanche che Isabella Swan in realtà è sua sorella. Cooooooooomunque,  mi fa molto piacere che ti sia piaciuta. E spero che anche questa ti sia piaciuta. Alla prossima! Kiss ^^!

 

Mitika81: Ciao! Mi fa piacere che ti piaccia. Spero che anche questo cap. ti sia piaciuto. Grazie ancora per i complimenti! Alla prossima storia! Kiss ^^!

 

Rebecca Lupin: Ciao! Visto! Abbiamo smascherato il nostro fratello Orso Emmett. Ora manca l’amorevole Esme, il saggio Carlisle, l’impacciata Isabella e la schizzinosa Rosalie. In più il fratello e la sorella di Lara. Spero che ti sia piaciuto questo cap. Alla prossima! Kiss ^^!

 

 

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Capitolo 4
*** Imprevisti ***


Eccomi! Mi scuso per il ritardo! Tra una cosa e l’altra, prendere i regali, impacchettarli, fare il biglietto e cose varie, non sono riuscita ad aggiornare! Vi prego di perdonarmi! Lara è piena di sorprese!

Alcune di voi mi hanno chiesto, come faccia, Lara, a sapere se sta vivendo un libro. Eccovi la trama!

 

Trama:Lara, quando finì di leggere la saga di twilight, iniziò a fare sogni strani. Aveva 15 anni, quando scoprì di imitare qualsiasi voce.

Dopo la morte della madre, Lara e la sua famiglia, caso strano, vanno a vivere esattamente nella città più piovosa nello stato di Washington. Forks. All’inizio la ragazze, non ci fece caso. Ma quando Lara, un pomeriggio, andò a fare una passeggiata nel bosco, si fermò lungo un fiume. Davanti da lei, vi era una magnifica cascata. Mentre viaggiava con la fantasia, guardando la cascata, dal bosco arrivò una voce melodica. La ragazza si riprese, sentendo quella voce, si alzò. Ma quando cominciò ad avviarsi verso il bosco, svenne. Quando si risvegliò, si ritrovò in una raduna in mezzo al bosco. Era vicino a casa. Il giorno dopo, successero delle cose, che cambiò totalmente la sua vita. Quando incontro quelle persone, Lara, ricominciò  a leggere i libri, scoprendo che il libro aveva preso vita. Una domanda gli ronzava nella testa. ” Cosa centro io con questa storia? Perché proprio io? “

 

Spero che un po si sia capito...

Comunque, ora vi lascio al prossimo cap .

 

crazyg93: Ciau! Mi fa molto piacere che lo trovi interessante. Contenta che ti piacciano anche le canzoni... La curiosità è un difetto che hai! Sto ske... alla prossima! Spero che ti piaccia anche questo cap! Kiss ^^!

 

ChiaraBella: Ciao! Sinceramente, non ho ancora pensato se si metteranno insieme. Comunque credo di si. Con un po di complicazioni, si! Si metteranno insieme! Ora ti lascio al cap. Buona lettura! Baci ^^!

 

Nanerottola:Ciau! Sono contenta che ti sia piaciuto! Comunque, spero che la trama ti sia stata d’aiuto a capire un po come fa a sapere che lei vive in un libro. Comunque, se hai delle altre domande, cercherò di risponderti. Sono sempre disponibile! Vorrei un tuo parere.. i vestiti come sono? Cioè io gli pubblico, ma non so mai se sono di vostro gradimento.. bhè.. Spero ti piaccia anche questo di cap. Buona lettura! Kiss ^^!

 

Rebecca Lupin: Ciao! Sono contenta che ti piaccia! Bhè.. sinceramente, non vedo l’ora neanche io! Spero ti possa piacere anche questo di cap! Buona lettura! Baci ^^!

 

dolceGg94:Ciau! Grazie per i complimenti! Mi intriga anche a me che la scrivo! La faccenda del segreto... no Comment..spero ti piaccia anche questo cap! Buona lettura! Kiss ^^!

 

* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *

 

Edward alzò il braccio e da di fianco a lui comparve la mia chitarra.

‘’ cercavi questa per caso? ‘’ mi chiese con aria innocente

‘’ non lo sai che non si tocca la roba che non è  nostra? ‘’ gli chiesi

‘’ si lo so. Ma non resisto. Mi piace troppo stuzzicarti ‘’ e gli spuntò un sorriso che doveva essere illegale. Il suo famoso sorriso sghembo.

‘’ non è lecito! È ingiusto! ‘’

‘’ tutto è lecito in amore e in guerra. ‘’

‘’ spiritoso ‘’ detto questo mi passò la chitarra.

‘’ lo so. Allora, vuoi restare tutto il giorno a non fare niente o mi fai sentire come suoni la chitarra? ‘’ lo chiese con tanta dolcezza sia nella voce e attraverso lo guardo che non seppi resistere.

 

 

 ‘’ Forse sarebbe meglio di no, Edward. ‘’ gli dissi.

‘’ perché? ‘’

vedo che il lupo perde il pelo ma non il vizio. Curioso come sempre eh? pensai. Sicuramente mi stava ascoltando.

‘’ sempre. Specialmente se ci sei tu di mezzo. ‘’

‘’ Non me la sento. Ok? ‘’

‘’ allora forse mi puoi dire chi è? ‘’

‘’ chi è chi? ‘’

‘’ Isabella Swan? ‘’

‘’ no. Edward. non chiedermi questo. ‘’

‘’ allora? Chi è? ‘’

‘’ Senti. Non so chi sia, questa Isabella Swan. Ok?! ‘’ gli mentii acida.

‘’ menti. Non puoi mentire a me. Puoi mentire ad Alice, a Jasper, a chiunque. Ma non a me. ‘’

‘’ non ora Edward. da  tempo al tempo. ‘’

‘’ok – mi disse sospirando – però vorrei sapere una cosa. ‘’

‘’ dimmi ‘’ gli risposi.

‘’ come fai a sapere di noi? ‘’ mi chiese.

‘’ lo so e basta. ‘’ gli dissi con il più naturale dei toni.

‘’ ok ok. Non approfondirò la questione. ‘’

‘’ bravo. ‘’

‘’ comunque volevo dirti che giovedì avremo due ore di supplenza. ‘’ mi disse divertito.

‘’ davvero? ‘’ gli dissi indifferente.

‘’ si. saltiamo 2 ore di ginnastica. ‘’

Fantastico! ‘ gli sorrisi.

’ e invece di avere ginnastica. – esito un attimo. – avremmo il professor Gower. ‘’

‘’ COSA!!? ‘’

‘’ si.. ah!  ricordati di studiare bene. E allenati con le corde vocali. ‘’

‘’ perché? ‘’

Non so voi, ma qui c’è puzza di bruciato.

‘’ niente. Non preoccuparti. ‘’

‘’ ok. ‘’

Per tutto il pomeriggio, restammo nella sala. Parlammo di ogni cosa. Sulla sua famiglia, sul mio “ dono “ di cambiare voce, sui nostri gusti. Ridemmo e scherzammo per tutto il tempo. Io mi alzai, per andare alla libreria. Ero intenta a guardare la saga di twilight, quando sentì  Edward accarezzarmi le braccia nude. A quel tocco, mi provocò una scarica elettrica. Piccoli brividi mi correvano per tutta la schiena. Sentivo il suo respiro freddo sulla pelle scoperta del collo. Sapevo che il mio sangue lo tentava. Ma non credevo che si fosse comportato in questo modo. L’Edward del libro, era un vampiro determinato, che non si lasciava andare. Non si permetteva di fare questi movimenti. Questi gesti intimi, come accarezzare le braccia ad una ragazza.

Ma che gli stava prendendo?

‘’ hai un buon odore.. ‘’ aveva la voce roca, bassa. Molto sensuale.

‘’ E - Edward, che s-stai facendo? ‘’

‘’ non so che mi stia succedendo. Non ho mai sentito niente di più buono come il tuo odore.. ‘’

‘’ in che senso? ‘’

Detto quello, mi fece girare. Mi guardò come se fossi la cosa più preziosa. I suoi occhi però era scuri. Il suo odore mi stava stordendo. Sapeva di miele, sole e lilla. Era stupendo. Lui mi cinse la vita, e non capì più nulla. In questo momento nulla aveva importanza. Eravamo solo io e lui. Lara e Edward. Umana e Vampiro. Caldo e freddo. Azzurro e oro.

Ora che ci facevo caso, Edward è un bel ragazzo. Ma che sto dicendo?! Non posso pensare a una cosa simile.

‘’ anche tu non sei male. ‘’ mi disse avvicinandosi per sussurrarmelo nell’orecchio.

‘’ che ti succede? ‘’ gli chiesi con un filo di voce.

‘’ non lo so. Ma non riesco a starti lontano ‘’

‘’ Impossibile.. ‘’ sospirò

‘’lo sai? Sei estremamente attraente e sensuale.. ‘’

‘’ io? stai scherzando vero? ‘’ gli chiesi allontanandomi.

‘’ no. ‘’

Detto questo mi diressi alla porta.

Dovevo allontanarmi al più presto.. Dovevo ancora cambiarmi. Dovevo assolutamente fare una doccia rilassante.

‘’ ehi! Dove vai? ‘’ me lo ritrovai davanti che mi sbarrava la strada.

‘’ ho un impegno.. credo che dovresti ritornare a casa. ‘’

‘’ ok. ‘’

Prese le sue cose,  lo accompagnai alla macchina.

Mentre lo accompagnavo, mi sentì a disagio. Con la coda dell’occhio guardai nello specchio di fianco all’entrata. Mi stava fissando il culo.

‘’ ehi! la smetti di guardarmi il culo? ‘’ gli chiesi

‘’ e tu la smetti di sculettare? ‘’ mi rispose. Edward che guardava il culo di una ragazza? Per di più umana?

‘’ e come faccio? ‘’ detto questo mi si avvicinò e mi diede una pacca sui glutei.

‘’ ehi! Giù le mani! ‘’ gli urlai.

‘’ ok! Non scaldarti tanto! ‘’ sghignazzò  

Ci salutammo e io andai in cucina a preparare la cena. Mentre cucinavo, diedi un’occhiata all’orologio. Erano le 18:37.

‘’ è in ritardo.. ‘’ sospirai.

Ultimamente Max era sempre in ritardo!

Max era mio fratello. Ha  21 anni. Suona in una bad durante il tempo libero. Fa l’insegnante di piano forte. Ma, una volta, mi aveva confidato che aveva una passione per il canto e per la chitarra. Gli piaceva scrivere canzoni e farmele sentire. Era il mio adorato fratellone! Ma ultimamente lo vedevo spento. Da quando è morta mamma, si comporta come fosse uno zombie...

Una volta preparata la cena, mi diressi in camera mia. Mi serviva un bagno rilassante. Presi l’intimo e andai in bagno. Mi spogliai e andai nella doccia. Ultimamente facevo la doccia di continuo. Adesso che mi ricordo, da quando ho iniziato a fare di nuovo quei strani sogni.

Però.. Qualcosa mi dice, che Bella non arriverà venerdì..

Una volta lavata, mi asciugai, mi misi l’intimo e uscì... mentre mi tamponavo i capelli bagnati, andai in camera.

Quando entrai, mi arrivò una aria gelida. Proveniva dalla finestra.

‘’ cazzo! – dissi mentre correvo a chiuderla – ero sicura di averla chiusa. ‘’ dissi fra me.

‘’ non dovresti andare in giro per la casa, conciata in quel modo ‘’ sobbalzai e mi girai di scatto terrorizzata.

La voce proveniva dall’angolo della camera opposta alla finestra. Subito dopo comparve una figura.

EDWARD!

‘’ Si può sapere cosa ci fai in camera mia? ‘’ cercai di contenermi.

‘’ volevo parlarti. ‘’ era serio. Non stava scherzando.

Quando un ragazzo diceva quelle due famose paroline, di certo non prometteva niente di buono.

‘’ dimmi ‘’ gli risposi mentre prendevo una vestaglia, color panna, dall’armadio.

‘’ si tratta di Alice... ‘’

‘’ che è successo? ‘’ dissi preoccupata mentre mi sedevo hai piedi del letto. Lui capendo la mia preoccupazione, mi rassicurò con un sorriso. Lo invitai a sedersi sul letto, insieme a me.

‘’ niente. Niente di grave. Ha solo avuto una visione. ‘’ disse pensieroso

‘’ che cosa ha visto, se posso sapere? ‘’ gli chiesi gentilmente.

‘’ una ragazza. Mora, occhi color del cioccolato, viso a cuore... – sospirò, alzò il viso e mi guardò serio. – identica a te. È arrivata oggi. Verrà domani a scuola.. ‘’

cosa?! No... non è possibile! No! ‘ il cuore accelerò, mi sembrò che l’aria mi mancasse. La visuale cominciò a sfuocarsi...

‘’ Lara! Calmati! Non è successo niente. ‘’ mi disse per rassicurarmi.. che falli miseramente.

‘’ NON È SUCCESSO NIENTE? E TU LO CHIAMI NIENTE, IL FATTO CHE UNA RAGAZZA, UGUALE A ME, MORA, OCCHI MARRONI, È ARRIVATA OGGI?!!! MA TI SENTI QUANDO PARLI?!!! ‘’ ero isterica! Non poteva essere la ragazza che pensavo chi fosse.

 non può essere lei. Non può! È praticamente impossibile!

‘’ a chi ti stai riferendo? ‘’

‘’ Isabella Swan. ‘’

‘’ E tu come fai a saperlo? ‘’

‘’ ehm.. ‘’

o cazzo! E ora che gli dico?

‘’Lara? ‘’

‘’ intuito femminile! ‘’ dissi la prima cosa che mi passò per la mente.

Ci fu un momento di silenzio, poi sentì un rumore, proveniva dall’entrata di sotto.

‘’ ci vediamo domani. Ora devo andare. E non preoccuparti. Non succederà niente di grave. ‘’ mi sorrise

‘’ va bene.. ‘’ menti. Mi si avvicinò e mi prese fra le sue braccia.

‘’ ehi! Tranquilla! Qualunque cosa succeda, non  potrà mai dividerci! – sorrise – lo so. Non ci conosciamo ancora bene. Però sento che staremo sempre insieme! ‘’ i suoi occhi erano sinceri.. ma io sapevo la crudele verità.. quindi mentì ancora..

‘’ giusto.. allora a domani, Edward.. ‘’

‘’ a domani ‘’ si piegò sul mio viso e mi scoccò un bacio sulla fronte. Arrossi. I suoi occhi improvvisamente divennero neri come la pece.

‘’ sarà meglio che vada.. ciao. ‘’ detto questo scomparve uscendo dalla finestra...

‘’ ciao.. ‘’ sussurrai.. Ero ancora davanti alla finestra. Stavo ancora fissando il punto in cui era scomparso.

Dopo qualche minuti mi ripresi e mi vesti. Mi misi dei vestiti qualsiasi... mentre mi vestivo, pensavo ancora a quello che mi aveva detto Edward. non ci potevo ancora credere. Una volta vestita, scesi giù in salotto.

‘’ ehi! Ciao Gigia! ‘’ alzai il viso. Era Max!

‘’ ciao fratellone! Come è andata la giornata? ‘’ gli chiesi mentre mi avvicinavo a lui.

‘’ bene! A te? ‘’

‘’ una meraviglia... ‘’ dissi ironica.

‘’ dai! Così male? – mi chiese una volta di fronte a lui , io annui – vieni qui! Fatti abbracciare, scricciolo! ‘’ detto questo mi abbraccio.

‘’ bene. Ora se non ti dispiace, vado a lavarmi! Ti va se uno di questi giorni, proviamo qualcosa con la chitarra? ‘’ mi chiese mentre saliva. Oltre a me, mio fratello e mia sorella, potevano entrarci molto volentieri nella mia sala.

‘’ certo! Lo sai che non rifiuto mai! ‘’ gli sorrisi.

‘’ bene. ‘’ detto questo salì.

Io invece andai nella sala.

Una volta entrata, mi precipitai alla libreria. Dovevo assolutamente controllare una cosa. Presi il famoso libro. Mi misi a leggere qualche pagina, e quando mi accorsi che avevo sbagliato i calcoli, il libro mi cadde a terra.

‘’ n-non è possibile... ‘’ dissi tra me...

Il calcolo che avevo fatto, sull’arrivo di bella, era tutto sbagliato! Il libro segnava che saprebbe arrivata in un giorno di tempo insolito. E oggi c’era un tempo insolito, che annunciava un giorno di pioggia.

Presi il libro e lo rimisi al suo posto. Andai alla porta finestra che vi era vicino al pianoforte.

e ora che faccio? Edward ha detto che è identica a me. Non può essere proprio identica a me... a parte che non sia una mia gemella. E se fosse una mia gemella, significa che io sarei stata adottata. Se questo è la verità... non posso credere che Renèe  mi abbia abbandonato e tenuto Isabella... non ci posso credere... ‘ mentre pensavo, la porta si aprì. Mi voltai per vedere chi era. Max.

‘’ ehi! Che ci fai qui tutta sola? ‘’ mi chiese sulla porta.

‘’ pensavo.. ‘’ e detto questo lui si avvicinò..

‘’ a cosa pensavi? ‘’

‘’ a niente di importante. – menti – Max, posso chiederti una cosa? ‘’

‘’ dimmi.. ‘’

Dai Lara! Chiediglielo!

Sospirai....

‘’ io, sono stata adottata? ‘’

A quella domanda, s’irrigidì.

‘’ c-cosa te lo pensare? ‘’ balbettò. Era pessimo a mentire

‘’ che mi sono accorta che io,  a confronto di te e Ashley, siamo diversi... non ho trovato nessuna foto di me, quando ero nata. Tu e Ashley, avete 2 album pieni. Io neanche uno. E poi siamo quasi allo stesso livello di età! Cioè io ho 17 anni, tu invece 21 e Ashley 25... dimmi la verità, Max! ti prego! ‘’

‘’ non devi chiedermelo a me.. ma a papà. ‘’ detto questo se ne andò.

L’indomani avrei posto la questione a papà. Dovevo sapere, assolutamente la verità.

 

 

 

foto MAX                            foto  ASHLEY 

 

foto MICHAEL                   vestiti LARA 

 

* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *

Allora… spero che il cap vi sia piaciuto! Recensite! Alla prossima! Kiss ^^!

                                                                                                                      Gigia94   

 

 

 

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Capitolo 5
*** AVVISO!! ***


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Capitolo 6
*** Il Giorno Dopo ***


 

 

Il giorno dopo, mi sveglia un po agitata. Non sapevo come affrontare papà. E come avrei affrontato la questione di avere una gemella..? Basta! Ora mi alzo, mi preparo e vado incontro alla mia morte.. fantastico.

Andai in bagno, mi lavai e ritornai in camera. Stranamente la casa era silenziosa. Mi avvicinai alla porta di Max, e lo sentì russare. Max era ancora a letto a quanto pareva. Mi scappò un sorrisino. Sarebbe stata un’impresa svegliarlo. Ritornai in camera e mi vestì. Era mercoledì. E come ogni mercoledì mi mettevo in tuta. Mi pettinai e andai giù in cucina. Ad attendermi c’era non solo papà.. ma anche qualcun altro. Era di spalle.. aveva una giacca simile che aveva anche... no! Ditemi che è un incubo! Si girò, e mi sorrise.

‘’ ciao piccola! ‘’ mi disse. Mi padre alzò il viso. Mi guardava male.

‘’ ciao Eddy! ‘’ gli sorrisi. Andai verso i fornelli. Presi una tazza e mi versai del caffè.

come glielo chiedo a papà.. < senti papà, ma io sono stata adottata? >

Edward s’irrigidì. Molto probabilmente aveva ascoltato tutto. Mi girai verso di lui. I suoi occhi chiedevano conferma per quello che avevo pensato. Abbassai il viso e annui. Mi accarezzò una spalla.

Mi spostai al quel gesto. Lui non capì, ma non mi chiese niente.

Andai davanti alla tavola. Dovevo parlare.

‘’ papà? – sollevò la testa dal giornale. – posso farti una domanda? ‘’

‘’ dimmi.. ‘’ mi sorrise. C’era poco da ridere.

‘’ sono stata adottata? ‘’

Non mi rispose. Si scurì in volto..

‘’ allora? ‘’ ero stufa di tutti questi silenzi.

‘’ m-ma che dici, Lara? ‘’ guardai Edward. mi fece cenno che mentiva.

‘’ sono stata adottata?! ‘’ alzai la voce..

‘’ mi dispiace, piccola.. ‘’ cosa! Era vero allora!?

‘’ bene! ‘’ detto questo, partì verso la porta, Edward mi seguì.

La aprì e mi precipitai nell’auto di Edward.

Lui mi raggiunse. Accese il motore e partimmo. Per tutto il tragitto, ne io ne lui aprimmo bocca. una volta arrivati a scuola, scesi. Ma Edward mi fermò prima che aprissi la portiera.

‘’ che vuoi? ‘’ ero acida in quel momento.

’ tutto ok? ‘’ mi chiese dolcemente. Lo guardai negli occhi. Mi persi nei suoi occhi.. Edward mi faceva ritrovare l’allegria ogni volta che succedeva qualcosa di brutto.

‘’ si.. tutto ok.. ‘’ gli sorrisi e scesi.

Stavo per morire in quel preciso momento. Vicino a noi, davanti a me, vi era il pick-up rosso di Bella. Mi guardai intorno. Di Bella non c’era traccia. Sicuramente sarà in segreteria. Edward e gli altri erano spariti. Probabilmente erano andati a lezione. Spero solo che non abbia Bella allora di Biologia. Anche se sicuramente, sarà una falsa speranza.

Entrai nell’edificio alla ricerca di Alice o di Angela. Ma nessuna delle due trovai... erano tutti spariti. Mi precipitai in aula.

Edward.. dove sei..? ‘ pensai malinconica..

La mattinata trascorse lenta senza di lui. Ogni fine lezione, speravo che mi aspettasse fuori dall’aula, ma non era così. Durante il cambio di ore, lo vidi di schiena che invece venire dalla mia parte, andava dalla parte opposta. Forse sarà in ritardo pensai.. ma dopo varie volta, mi venne il dubbio. Era ormai la fine delle prime ore prima la pausa pranzo. Ero all’ultima lezione prima di pranzo. Edward ed io frequentavamo gli stessi corsi, quindi sedevamo vicini. Ma quando entrai, al posto di Edward, vidi Alice. Entrai in classe e andai a sedermi vicino a lei.

‘’ ciao Lara..! ‘’ io la salutai con un cenno.

‘’ tutto ok? ‘’ mi chiese poi..

‘’ certo.. ‘’ mentì.

‘’ sicura? ‘’

‘’ dov’è Edward? ‘’ andai dritta al punto.

‘’ è a lezione.. ‘’

‘’ Quale lezione? ‘’

‘’ ehm... letteratura ‘’ abbassò il capo.

‘’ alice.. mi stai nascondendo qualcosa? ‘’

Non mi rispose e io non insistetti..

 

La campanella suonò. Presi la mia roba e mi precipitai fuori dall’aula..

Mentre mi dirigevo in mensa, pensavo per quale motivo, Edward aveva cambiato l’ora di storia con quella di letteratura.. era strano da lui...  a distrarmi dai miei pensieri  fu la risata di Edward.. proveniva dal giardino della scuola.. allora mi precipitai fuori, ma come lo feci, mi sentì male. Edward stava ridendo insieme a un’altra persona. Purtroppo non riuscivo a vederla in faccia, perché era rivolta verso di lui ed era di schiena. Edward alzò il volto e mi vide. Subito smise di ridere. La ragazza seguì il suo guardo e la vidi in faccia... non potevo crederci. Era identica a me. Tranne per i capelli e gli occhi. I capelli e gli occhi erano color cioccolato. Era lei. La mia rovina. La mia dannazione. Isabella Swan. Mi coprì una guancia con la mano, quasi stupita e spaventata allo stesso tempo.. quando lo feci, sentì la guancia bagnata. Stavo piangendo e non me ne resi conto. Edward vedendomi in quello stato, si alzò per venirmi incontro, ma io, a quel movimento indietreggiai.

‘’ aspetta Lara ‘’

‘’ Edward... dimmi una cosa. Eri a letteratura con lei?  ‘’

Abbassò lo guardo. Era un si.

‘’ perché? ‘’ gli chiesi gridando..

‘’ Lara.. ti prego.. ‘’ e si avvicinò ancora

‘’ no Edward .. ‘’ indietreggiai ancora... mi girai per andarmene ma poi mi venne in mente una cosa.

‘’ ah Edward.. non disturbarti a portarmi a casa.. mi arrangio da sola.. ‘’  detto questo mi avviai dentro all’edificio.

Quando entrai a scuola ad aspettarmi c’era Alice e Angela.. mi guardarono in modo preoccupato.. feci un sorriso che presto si tramutò in una smorfia e scoppiai in lacrime. Andai in bagno. Ora avrei avuto biologia. Sapevo benissimo che loro due avevano la mia stessa lezione.  Ero davanti all’aula di biologia. Presi un respiro grande ed entrai. Come immaginavo Edward era già lì, al suo posto, ma nel mio non c’era nessuno mi guardai in giro e vidi che isabella era in fondo all’aula. Il posto vicino ad Edward era l’unico rimasto. Incrociai il suo sguardo.

In altre circostanze il suo sguardo mi rasserenava, ma ora mi faceva solo male.

Mi avviai verso di lui, mi sorrise ma io lo ignorai.

Il professore arrivò e iniziammo la lezione. Io non riuscivo ad ascoltare niente di niente di quello che diceva il prof. Feci finta di prendere appunti, ma in realtà stavo scarabocchiando il quaderno. Ad interrompere il mio lavoro, fu un bigliettino che mi mandò Edward.

 

Ehi! Tutto ok? Senti scusami per oggi! non volevo lasciarti sola.

Te lo detto anche ieri sera. Niente e nessuno ci potrà mai dividere.

 

Ma io purtroppo sapevo la dura verità.. gli risposi

 

Sbagli! Credimi.. so quello che dico.

 

Detto questo, la campanella suonò ed io mi precipitai fuori dall’aula. Dietro di me c’era Edward. Presi il cellulare e chiamai max.

‘’ pronto? ‘’

‘’ ehi Max, sono Lara. Senti mi potresti venire a prendere da scuola, per favore? ‘’

‘’ certo scricciolo! Arrivo subito. ‘’ detto questo chiuse la chiamata. Sapevo che sicuramente avrebbe sentito tutto. Infatti..

‘’ chi è Max? ‘’ mi chiese

‘’ nessuno che tu conosca. ‘’ era acida..

‘’ è il tuo ragazzo? ‘’ la voce era roca..

‘’ cosa? No! Max è mio fratello! Come puoi pensare che io abbia un fidanzato!? ‘’

‘’ scusami. ‘’

‘’ piuttosto, tieni sotto controllo Bella. Sai, Mike ci fa la pista.. ‘’

Stava per dire qualcosa, ma il clacson di una macchina ci interruppe. Del parcheggio entrò un hummer nero. Avrei riconosciuto quella macchina dovunque. Max!

‘’ scusa Edward. ma devo andare. Divertiti con la tua nuova amica.. ‘’ detto questo, salì in macchina.

‘’ ciao Max! ‘’

‘’ scricciolo.. chi è quel ragazzo? Il tuo fidanzato? ‘’

‘’ no.. un amico.. ‘’

non può essere il mio fidanzato... ‘ pensai e lui sentì.

Arrivammo a casa. Io mi precipitai in bagno. Mi svestì e feci la doccia. Una volta finito, mi asciugai e andai in camera a vestirmi.. mi misi una minigonna e una magliettina. Raccolsi i capelli in una coda alta. Fatto questo, scesi e andai nella sala... mentre mi dirigevo alla chitarra, diedi uno sguardo alla libreria. Non potevo ancora crederci... io stavo vivendo un libro. Non era possibile... mi sedetti sullo sgabello del piano forte. Presi la chitarra e subito mi venne in mente una canzone.

 

 

There were places we would go at midnight                                C’erano dei posti saremmo potuti andare a mezzanotte                                                             
There are secrets left nobody else would know                              
C’erano dei segreti che nessuno avrebbe scoperto
There's a reason but                                                                                      C’è una ragione ma
I don't know why                                                                                               Non so perchè
I don't know why                                                                                                
Non so perché
I don't know why                                                                                               Non so perché
I thought they all belong to me                                                             
Grazie a loro appartennero tutti a me

[CHORUS]

Who's that girl?                                                                        Chi è questa ragazza?
Where's she from?                                                                   Da dove viene?
No, she can't be the one                                                  
No, lei non può essere la prima
That you want                                                                           
Vuole questo
That has stolen my world                                                Questa ha rubato il mio mondo!
It's not real                                                                               
Non è vero
It's not right                                                                              Non è giusto
It's my day                                                                               
È il mio giorno
It's my night                                                                              
È la mia notte
By the way, who's that girl?                                            
Da questa parte, Chi è questa ragazza
Living my life                                                                          
che vive nella mia vita?!?

Oh, no                                                                                              
Oh no  
Living my life                                                                               
vive nella mia vita!

Seems like everything's the same around here                                           Sembrano come ogni cosa attorno a me
When I look again and everything has changed                                        Quando riguardo e ogni cosa è cambiata
I'm not dreaming so                                                                                          Non sogno così
I don't know why                                                                                              non so perché
I don't know why                                                                                              Non so perché
I don't know why                                                                                              Non so perché
She's everywhere I wanna be                                                                  Lei è ovunque e vuole me

[REPEAT CHORUS]

I'm the
one                                                                              io sono la prima            
Who made you laugh                                                               che ti ha fatto ridere
Who made feel                                                             che ti ha fatto sentire    
I made you sad                                                                        ti ho reso triste
I'm
not sorry                                                                            non mi dispiace
For what we did                                                            per cosa ho fatto
Who we were                                                                           per chi eravamo
I'm not sorry                                                                non mi dispiace
I'm not hurt                                                                              non mi ha fatto male

[REPEAT CHORUS]

Oh, no                                                
Oh no
Living my life                            
vive nella mia vita!

 

 

 

Finita la canzone, una risata bassa, rompe il mio mondo.. e mi spaventò.

‘’ complimenti! E a cosa la devi quella canzone? Al tuo fidanzatino che ho visto quando ti sono venuto a prendere?! ‘

’ non sono affari che ti riguardano Max! ‘’

‘’ quindi non ti importa niente di lui.. non ti importa neanche che ci provi con un’altra... tipo la nuova arrivata ‘’ stavo perdendo la pazienza.

Non gli risposi.

‘’ hanno detto che è davvero carina.. una certa – mentre che disse questo mi si avvicinò a tal punto da sussurrarmi il nome all’orecchio – Isabella? ‘’

‘’piantala Max! ‘’gli urlai contro.. ma per sbadataggine, non mi accorsi di avere la chitarra in mano. Furono secondi. Mi alzai, la chitarra scivolò giù dalle mie gambe. Cadde a terra.. il risultato fu terribile. La chitarra cadde dalla parte del manico e si ruppe... quello fu l’unica cosa che vidi, prima di un nero assoluto.

 

 

 

 

POV EDWARD.

 

La giornata è andata dalla padella alla brace. Ho fatto un casino. Lara mi  ha visto con Bella.. che ridevo con Bella.. era colpa mia se ora non era qua con me, nell’auto. Aveva chiamato suo fratello e si è fatta dare un passaggio da lui.

Mi  stavo dirigendo a casa. Era incredibile quanto si assomigliavano. Erano due gocce d’acqua. Tranne per i capelli e gli occhi. Ma la cosa che mi spaventava tanto era che mi attraggono entrambe. Non sarei mai riuscito a decidere chi scegliere.

Ero a casa. Spensi l’auto e scesi. Entrai in casa. Era fin troppo silenziosa. Feci un giro per la casa. Non c’era nessuno. Molto probabilmente erano a caccia. Ci andai anch’io, mi dovevo distrarre. Ma mi sorpresi quando, invece di andare a caccia, mi diressi a casa Sheen. Mi avvicinai alla porta finestra della sala dove vi era il piano. Appena mi avvicinai, vidi un ombra dietro il vetro. Era lei. Si girò verso la libreria. I suoi pensieri erano confusi. C’era solo una canzona nella sua testa..

Infatti si mise sullo sgabello del pianoforte e prese la chitarra.

Cominciò a cantare. Mentre cantava sentì un rumore. Era suo fratello che era entrato senza farsi scoprire.

Le parole, le sue parole avevano un non so ché di vero. Ma non ci feci caso alle parole, ma alla tonalità, alla sua bellissima voce che usava. Era triste. Sofferente.

Quando finì la canzoni, suo fratello rise. Mi misi ad ascoltare cosa dicevano...

‘’ complimenti! E a cosa la devi quella canzone? Al tuo fidanzatino che ho visto quando ti sono venuto a prendere?!

non sono affari che ti riguardano Max! ‘’

‘’ quindi non ti importa niente di lui.. non ti importa neanche che ci provi con un’altra... tipo la nuova arrivata ‘’ stava perdendo la pazienza.. lo sapevo.

‘’ hanno detto che è davvero carina.. una certa – mentre lo disse si avvicinò a lei e gli sussurrò il nome all’orecchio – Isabella? ‘’

piantala Max! ‘’gli urlò contro. Poi successe quello che non mi sarei mai immaginato. La chitarra gli cadde dalle gambe e si ruppe. Lei vedendo questo, svenne.

 

Io ritornai a casa in fretta. Sicuramente alice aveva visto. Ma quando entrai erano tutti accerchiati attorno ad alice. Aveva lo sguardo vitreo, perso. Stava avendo una visione. Ma non era quella che pensavo io..

Entrai nella sua mente.

Era un bosco.. lo stesso bosco che era vicino a casa di Lara. una ragazza dai capelli color cioccolato correva a per di fiato. Cadde. Provò a rialzarsi. Si girò.

‘’ no ‘’

Era lei.. Isabella. Ma stava scappando.. da chi? La visione andò avanti.

Indietreggio e vidi da chi correva.. era un vampiro. Biondo e occhi rossi.. era un nomade. La visione cambia e si vede lei, bionda con occhi rosso fuoco. Come un vampiro..

Lara. La visione finì. Io rimasi immobile, scioccato..

‘’che significa Alice? Perché è un vampiro? Perché si alternano? Perché? ‘’

‘’ non lo so Edward.. non lo so. ‘’ alice abbassò lo sguardo

‘’ potreste spiegare anche a noi? ‘’ ad intervenire fu Carlisle.

‘’ Lara o Isabella diventeranno un vampiro.. ‘’

‘’ ... precisamente domenica sera.. durante la gara di ballo.. ‘’

Ci fu silenzio per vari minuti.

‘’ in che senso Lara o Isabella ? ‘’ a parlare fu Rosalie, che fino a pochi minuti prima era seduta tranquilla su divano, vicino ad Alice.

‘’ che loro due, essendo gemelle, non si riesce a capire quale delle due verrà attaccata.. ‘’

‘’ Edward tienile sotto controllo.. specialmente Isabella ‘’ mi disse Carlisle..

L’indomani sarei stato tutto il tempo con lei. Ma sapevo già che sarebbe stato difficile.

 

 

*****************************

Lara Sheen da vampira:

1- http://api.ning.com/files/Qmp-Q0kZNXxbG-W7RYoeSQ1p0-Mgowg4R1L4*b8*EO3INSvFHb3TAd2qQPSL-QtzPQNroMpqO-S*P8cEgopZV14Rtccd*iAD/Isabella_Swan___Vampire_by_saraneth672.jpg

2- http://th08.deviantart.net/fs42/300W/i/2009/071/6/8/Isabella_Swan_Cullen_by_tsunade_hime18.jpg

 

Isabella Swan da vampira:  http://s3.amazonaws.com/readers/2009/08/13/vampirebellacullen_1.png

 

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Capitolo 7
*** Verità & Chiarimenti ***


RECENSIONI ALLA FINE

 

 

Correvo. Correvo a più non posso. Poi mi ritrovai dentro a una stanza. Vi era uno specchio.

‘’ perché c’è solo uno specchio in questa enorme stanza? A che serve..? ‘’

Mi avvicinai allo specchio . Vi ero quasi davanti. Mi specchiai, rimasi confusa. Quella nello specchio non ero io.

Il riflesso rivelava una ragazzina, sui 16- 17 anni. Mora, occhi chiari, sembravano castano dorati.

come Edward ‘ mi venne da pensare. E poi il riflesso si trasformò e rivelò la mia immagine, del tutto differente. Anche io come la figura precedente, avevo gli occhi dorati. A interrompere la cosa, fu la porta della stanza, che venne spalancata con troppa forza, a mio avviso.

Ma non feci in tempo a vedere chi fosse, che mi svegliai all’improvviso, spaventata, con il fiato corto..

Mi alzai su e mi misi a sedere.

era così reale

‘’ che cosa era così reale? ‘’ mi spaventai al suono di quella voce.

‘’ che ci fai qui? ‘’ gli chiesi dura.

‘’ volevo vedere come stavi. ‘’

‘’ certo. Come no. ‘’

‘’ Che ti sta succedendo? Perché ti comporti così? ‘’ mi chiese arrabbiato

‘’ perché come mi dovrei comportare, eh? ‘’ mi stava andando giù la catena. E lui poteva capirlo benissimo

Nella stanza calò il silenzio, ci stavamo ancora fissando, non capivo perché non avesse risposto al mio comportamento di poco fa. Passarono minuti, forse anche secondi, ma sembravano ore. E nessuno dei due proferì parola. Alla fine, distolsi il mio sguardo da lui, e mi girai dall’altra parte, verso l’altra finestra. Mi rilassai alla vista del bosco.

quanto mi piacerebbe essere immortale, come Edward, come alice. Sfrecciare ad alta velocità tra la vegetazione. Non cadere mai. Avere una forza sovraumana. Cambiare forma. Come nel sogno. Chi era quella ragazza...’ e i miei pensieri continuarono ininterrotti per un po, quando sentì il letto abbassarsi.

‘’ perché lei? Perché? ‘’ chiesi più a me stessa che a lui, riferendomi a Bella.

 ‘’ non lo so. non so il motivo. È come se io e lei ci appartenessimo. Come se fosse destino che ci incontrassimo. Non ho mai sentito profumo più delizioso del suo. Tutto di lei mi attira.. ‘’ ogni sua parola era una pugnalata al cuore che ormai si era sbriciolato alla vista di loro due insieme. ma io lo sapevo. Era inutile farsi del male da soli. Lo sapevo che sarebbe successo. Che lei sarebbe arrivata. Che si fossero incontrati. Io sono solo una inutile umana. e di certo non posso farci niente, non posso cambiare la storia. ormai è iniziata, e non posso più fermarla. L’unico modo per non soffrire, almeno in parte, anche se non fosse stato così, era di allontanarmi da tutti i Cullen. Iniziando da Edward.

‘’ Edward, si è fatto tardi. Torna a casa. ‘’ dissi fredda, con una voragine che si stava formando nel petto.

‘’ cosa? ‘’ mi chiese incredulo

‘’ hai capito bene! Torna a casa! È tardi.. ‘’ gli risposi irritata.

‘’ ok.. ci vediamo domani? ‘’ mi chiese speranzoso.

Odiavo mentirli, ma dovevo farlo.

‘’ certo.. ci vediamo domani.. ‘’ gli mentii

Detto questo io usci dalla camera, lasciando solo sul mio letto. Dovevo calmarmi. Mentre scendevo, sentì una voce. Era Michael. Ero stata un po troppo scontrosa stamattina con lui. Mi dovevo scusa. Non gli avevo neanche dato il tempo di spiegare. Me n’ero andata, furiosa, seguita da...

Non ci volevo neanche pensare a quella persona. Dovevo dimenticarla.. come aveva detto lui, nel secondo libro. Sarà come se non fosse mai esistito. E da una parte era anche vero. perché se non fosse per Carlisle, sarebbe morto.

Raggiunsi il salone. Papà era seduto sul divano, davanti al camino. Aveva lo sguardo vitreo, come se guardasse nel vuoto. Infatti non si accorse della mia presenza.

‘’ papà? ‘’ lo chiamai. Lui si girò, triste.

‘’ ciao Lara ‘’ mi saluto

‘’ che hai? ‘’ gli chiesi raggiungendolo

‘’ pensavo  a quello che era successo stamattina. ‘’ mi disse, con un sorrisino triste.

‘’ scusa per stamattina. Credimi, non volevo essere così scontrosa. Ti prego perdonami ‘’

‘’ certo che ti perdono. Non è stata colpa tua. Lo saresti venuta a sapere un giorno o l’altro. Lo avresti saputo comunque. ‘’ mi sorrise, rassicurandomi.

Ridemmo e scherzammo per tutto il tempo. Poi verso le 19, papà si alzò.

‘’ allora scricciolo! Stasera saremo ospiti dei Black! A La Push! ‘’ mi disse

Io ci rimasi di sasso.

dai Black? Papà non mi aveva detto che li conosceva. ‘ Ma a quanto pare, mi sbagliavo.

‘’ a La Push hai detto? ‘’ gli chiesi, al pensiero di conoscere Jacob

‘’ si piccola, quindi vatti a preparare! ‘’ mi incitò

‘’ ok, papà. ‘’ li dissi felice.

Mi diressi in camera presi i vestiti per stasera e andai a fare la doccia. mi vestì in modo normale. Jeans color cenere un po strappati, un maglia blu, tendente al violetto.

E ovviamente non potevano non mancare gli stivali di uno strano marrone... e degli accessori. E per finire mi diedi uno spruzzo di Flora di GUCCI...

Mi guardai allo specchio.

‘’ perfetto ‘’ ero abbastanza presentabile. E poi avrei incontrato Jacob Black! Secondo il libro era ancora normale mortale. Come la sottoscritta. E non un licantropo. Ma ormai non ci facevo più caso.. i libri ormai gli avevo nascosti. Così non mi veniva l’impulso di leggerli, oppure non cadessero in mani sbagliate. Ad esempio a Edward o a quel perfido folletto!

Mentre andavo in bagno ha sistemarmi i capelli, mi venne in mente il ricordo di Edward. Ritornai in camera... avevo ancora in mente lui e lei sue stupide parole. Ci rimasi male, quando aveva creduto davvero che nessuno ci avrebbe diviso.. 

povero stupido ‘ pensai mentre entravo in camera.  Quando entrai la finestra era aperta. Significava solo una cosa.. Edward.

‘’ Edward.. è inutile che ti nascondi.. tanto lo so che sei qui. ‘’ all’improvviso da un angolo di oscurità,venne fuori una figura, ma che di Edward non aveva proprio niente.

‘’ Jasper che ci fai qui? ‘’ ero sorpresa. Ma anche spaventata. Lui poteva sentire tutto quello che provavo.

‘’ tranquilla Lara. senti sappiamo tutte e due come stanno andando le cose. E so anche che sai tutto di noi, della nostra storia, dei licantropi e di Isabella Swan. Volevo sapere come fai a saperlo.. così pura curiosità. Sappiamo anche che tra Isabella ed Edward ce qualcosa che nascerà con il nomeamore eterno. E io so come ti senti quando li vedi insieme. o quando lui parla di Bella. odio, sofferenza. Mi dispiace. Credimi. Alice mi a raccontato di oggi. ed anche per questo che sono qui. Quando andrò via, apri l’armadio. Non ti preoccupare. Ti aiuterò io con il ballo domenica. Comunque. Mi ha raccontato anche di qualche ora fa. Quando l’hai mandato via. Credi che ignorarlo sarà la cosa migliore per tutte e due? E soprattutto per te? ‘’

‘’ non lo so Jasper. Non lo so. Credimi. Non riesco a togliermelo dalla testa. Sicuramente non sarà facile ignorarlo. Su questo ti do ragione... ma cercherò di resistere. ‘’ ignorare Edward sarebbe stato molto doloroso. Ma la cosa più dolorosa era che il suo destino era già stato programmato. E io non rientravo nel suo destino. Ero solo un problema. Un interferire nella sua vita. Io non dovevo neanche esistere. E invece mi ritrovo qui, immersa nella storia di una saga di vampiri e licantropi.

‘’ E io credevo che non esistessero ‘’ senza che me ne rendessi conto, questo ultimo pensiero lo dissi ad alta voce. E ovviamente ricevetti una domanda da Jasper.

‘’ che cosa nono credevi che esistessero? ‘’ curioso come sempre.

‘’ i vampiri e i licantropi. Non credevo che il libri prendessero vita! ‘’ lui mi guardò confuso.

Non sapeva niente. Ma di lui mi potevo fidare.

‘’ vieni.. – gli feci segno di seguirmi – devo farti vedere una cosa. ‘’ eravamo nella sala di musica.

‘’ cosa mi devi far vedere scusa? ‘’ mi chiese.

‘’ il motivo perché so tutto di voi e dei licantropi. Per non parlare dei Volturi! – a quelle parole, Jasper si accigliò – Se  saprebbero che un’umana come me è venuta a sapere della vostra esistenza, avrei solo una possibilità. Invece di morire, dovrei essere trasformata. E se Aro sapesse che ho dei poteri, sempre se ne avessi, mi vorrebbe nelle sue guardie. ‘’

Mi girai verso Jasper. Ero confusa del suo comportamento. Dopo che finì di parlare, Jasper era sorpreso.

‘’ come fai a sapere tutte queste cose!???? ‘’ chiese ancora.

‘’ bhè.. semplice. – tirai fuori da dietro un quadro, il primo libro della saga. E glielo mostrai – leggendo questo libro. ‘’ dissi, porgendoglielo.

Lo sfogliò velocemente. E subito si incupì.

‘’ devi promettermi che non dirai niente a nessuno. Ti prego! ‘’ gli chiesi supplicandolo.

‘’ avrai la mia parola. – gli sorrisi – ma posso chiederti una cosa? ‘’

‘’ si.. dimmi... ‘’ gli dissi un po tesa.

Infatti lui se ne accorse, e mi sorrise rassicurandomi.

‘’ tranquilla. Volevo solo chiederti se potevo leggere anche gli altri 3 libri, se posso ovviamente.. ‘’ mi chiese gentile.

‘’ certo! Io mi fido di te. - gli sorrisi – comunque li ci sono i libri. Se hai bisogno di chiarimenti, ci vediamo comunque domani a scuola. ‘’ detto questo mi sentì chiamare da mio padre.

‘’ scusa. Ora devo andare. ‘’

‘’ dove vai? ‘’ mi chiese

‘’ a La Push. ‘’

‘’ mi raccomando. Stai attenta. Non sono più normali mortali. ‘’

A quelle parole, mi spaventai.

‘’ ok. Staro attenta. A domani. ‘’

‘’ a domani, Lara. ‘’ detto usci dalla stanza.

Presi la giacca e andai fuori, papà era già in macchina.

Destinazione: La Push.

 

POV EDWARD

 

Non ci credevo. Mi aveva appena buttato fuori dalla sua camera. Dai suoi pensieri capivo ben poco. Erano confusi. E quel sogno era strano. Chi era quella ragazza? Comunque da quel sogno, avrei già capito chi sarà in pericolo. Lara verrà trasformata.

Mentre ritornavo a casa, mi misi a pensare su quello che ha pensato, su quello che è successo in questi giorni dopo il nostro arrivo. Non riuscivo a stare lontano da Bella ma neanche da Lara. e poi.. non capivo, come poteva sapere tutto di noi.

Non riuscivo a togliermi dalla mente la sua reazione, quando ho risposto alla sua domanda. Stava male, soffriva. E la conferma fu il suo comportamento. Ma non capisco il motivo.

Senza rendermene conto, ero già a casa. Entrai, salutai tutti e mi diressi in camera. Dopo poco entrò Jasper.

‘’ Edward, che hai? Sei strano in questi giorni.. – fece un breve pausa.. – centra forse Isabella? ‘’ mi chiese sedendosi sul divanetto, affianco alla porta finestra.

‘’ no è Isabella. ‘’

Lara? ‘ annui.

‘’ è strana. Non so cosa gli stia capitando ‘’ dissi più a me stesso che a Jasper.

‘’ davvero non lo sai? ‘’

‘’ tu sai qualcosa? ‘’ gli chiesi

‘’ ma non te ne accorgi come ti guarda? Come ti parla? Come si sente quando ti ha visto con Isabella? Quando le hai parlato di lei? – era serio. Si alzò e andò per andarsene quando finì di parlare – pensaci. ‘’ detto questo uscì dalla mia camera.

Ero confuso. Non capivo cosa mi stava dicendo. Ma ovviamente lasciai perdere.

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RECENSIONI

 

fracullen [Contatta]

Ehi ciao! Scusa se ci ho messo tanto. Comunque, non ho ben capito se preferisci che sia trasformata Lara oppure Isabella. Di certo, isabella non può essere trasformata ora. Altrimenti cambierebbe la storia. E addio Nessie! Comunque spero che ti piaccia questo cap. alla prossima ^.^ Kiss!

 

crazyg93 [Contatta]

Scusa se ci ho messo molto. Comunque, ma tu non trovi mai una critica?? Mah! Comunque, grazie per i complimenti. Mi fa piacere che ti piaccia. Spero che sia la stessa cosa per questo. Alla prossima! Kiss ^.^

 

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Capitolo 8
*** Errore ***


Arrivammo a La Push. Saltammo giù dalla macchina e rimasi a bocca aperta. La casa di Jacob non credevo fosse così, come dire, strana. Era una normale casa di legno in mezzo al verde. Niente di ché. Ma era carina. Era di un rosso un po sbiadito. Papà si diresse verso al portico. Io lo seguì, guardandomi intorno. Bussò. La porta si aprì e rivelò un ragazzo, un bel ragazzo, avrà avuto si e no la mia età. Aveva i capelli corti e indossava una maglietta e un paio di jeans. Sembrava simpatico.

Comunque. Ci salutò e ci fece entrare. Ad accoglierci vi era un uomo sui 40 anni, forse anche di più, in sedia rotelle. Sicuramente lui doveva essere Billy Black.

La casa per quanto piccola sembrava da fuori, dentro è spaziosissima.

le apparenze ingannano  mi avevano sempre detto.

‘’ oh Michael! Che bello vederti! Che ci fai da queste parti? ‘’ mentre diceva tutto questo, si avvicinava a mio padre, sorridendogli calorosamente.

‘’ anche per me Billy! – si abbassò ad abbracciarlo – che ci faccio da queste parti eh?! Bhè ci siamo trasferiti qui. ‘’

‘’ ci siamo? C’è anche Celine? ‘’ chiese.

Al suono di quel nome mi rattristii.

‘’ no. Purtroppo, non ce. ‘’ dissi io facendomi avanti

‘’ è lei? È lei quella di cui hai sempre parlato? È isabella? ‘’ chiese con mio padre. Io lo guardai storto.

‘’ no.. ‘’ e poi si parò davanti a lui, per dire qualcosa forse, in modo che io non leggessi il labiale.

Billy mi guardo e acconsentì ad una domanda, forse, di papà..

All’improvviso sento uno guardo su di me. Sento che sta scavando un buco sulla schiena. Come se fosse curioso marcio. Mi girai. E infatti. Il ragazzo mi stava osservando. Si avvicinò a me.

‘’ ehi ciao. Sono Jacob. ‘’ si presentò

‘’ ciao. Lara. ‘’

‘’ posso parlarti da solo? ‘’ mi chiese serio.

‘’ certo. Avverto papà.. ‘’ mi diressi verso mio padre. Gli dissi che andavo in giardino con Jacob. Detto questo segui Jacob fuori.

‘’ allora.. cosa volevi dirmi? ‘’ gli chiesi curiosa di sapere cosa gli passa per la testa.

‘’ ce ne sono altri? ‘’

‘’ cosa? ‘’ ero confusa.

‘’ non fare la finta tonta. Hai capito benissimo. ‘’ mi dice quasi alterato.

‘’ ma di cosa stai parlando, Jacob? ‘’

‘’ piantala di fingere, succhia sangue! ‘’ era furioso. Il suo respiro era velocissimo. Se non si calmava poteva benissimo entrare in iperventilazione. Ci poteva rimanere secco!

‘’ succhia sangue? Jacob ma che .. ‘’ ma non feci in tempo a finire la frase che Jacob, mi si trasformò davanti agli occhi.

Mi ringhiò contro ed io ovviamente non potevo stare ferma li, come una statua. Quindi scappai.. ma quando cominciai a correre, lui mi diede una zampata nella schiena, lacerandomela. Urlai, caddi a terra e il buoi si impossessò di me.

 

POV. JACOB

‘’ Jacob! ‘’ uffa non si poteva neanche riposare in questa casa! Da quando sono arrivati dei nuovi succhia sangue, Sam mi faceva fare il doppio lavoro. Quanto avevamo scoperto non erano come i Cullen. Andai giù da mio padre, a sentire cosa voleva.

‘’ Dimmi papà ‘’ gli chiesi.

‘’ sono arrivati. Vai ad aprirli la porta. ‘’

Quando mi avvicinai alla porta, sentì una puzza incredibile.

‘’ ma che cos’è questa puzza? ‘’ feci una smorfia

‘’ che puzza? ‘’

‘’ puzza da vampiro papà! ‘’ gli dissi tappandomi il naso

‘’ è impossibile! Michael non è un vampiro! A meno che lei ... ‘’ ma non finì la frase...

‘’ lei? Lei chi? Chi papà? ‘’ dovevo assolutamente saperlo.

‘’ niente ragazzo. Dai, vai ad aprire. ‘’

Perfetto! Avrò un lurido, anzi una lurida, succhia sangue! Non potrebbe andare meglio!

Andai ad aprire e rimasi abbagliato. Non avevo mai visto una ragazza così splendida. Era incantevole.

Aspetta un momento!!! È lei che puzza! Non ci potevo credere. Spostai lo sguardo sull’altra persona e sorrisi, vedendo che non era cambiato di una virgola!

‘’ ciao Michael! Venite entrate. ‘’

Feci passare Michael. Quando mi passò accanto la ragazza, storsi il naso, senza farmi vedere.

Mio padre e Michael si salutarono e si abbracciarono, parlarono del più e del meno. Poi mi padre gli chiese se c’era anche una certa Celine.. la ragazza gli rispose di no e poi mio padre gli chiese una cosa strana. Come se conoscesse la ragazza.

‘’ è lei? È lei quella di cui hai sempre parlato? È isabella? ‘’ chiese a Michael.

‘’ no.. – gli rispose e poi si mise davanti a mio padre in modo che lei non sentisse. Cosa inutile dato che è un vampiro. Ma a quanto pare lui non lo sapeva. – è sua sorella.. gemella ‘’ sussurrò.

Io ovviamente sentì. La guardai in modo intenso.. era strano ma sentivo il suo cuore battere. I vampiri sono morti. È impossibile. A meno che non sia una nuova specie! Perfetto! Dalla padella alla brace!

Solo ora mi accorsi di come era vestita. Portava un jeans chiaro e una maglia sottile color blu. Sembrava un blu viola, e un paio di stivali color marrone. Portava vari braccialetti e un medaglione antico. Il tutto circondato da una chioma bionda.

Lei si girò verso di me e mi guardò. A quanto pare si era accorta che la stavo osservando. Era la conferma che era una vampira. Decisi quindi di presentarmi. Mi avvicinai a lei.

‘’ ehi ciao. Sono Jacob ‘’ mi presentai

‘’ ciao. Lara ‘’ aveva una voce cristallina. Era perfetta. Una voce meravigliosa! Scacciai subito quel pensiero.

‘’ posso parlarti da solo? ‘’ gli chiesi serio.

‘’ certo. Avverto papà ‘’ si diresse da Michael e gli disse che andava in giardino e poi mi seguì fuori.

Una volta fuori, mi chiese cosa volevo.

‘’ allora.. cosa volevi dirmi? ‘’ disse ingenua.

‘’ ce ne sono altri? ‘’

‘’ cosa? ‘’ era confusa.

‘’ non fare la finta tonta. Hai capito benissimo. ‘’ gli dissi quasi alterato.

‘’ ma di cosa stai parlando, Jacob? ‘’ ah! Pure falsa! Era un classico mentire per loro.

‘’ piantala di fingere, succhia sangue! ‘’ ero furioso. Se non avessi mantenuto la calma mi sarei scaraventato su di lei. Se avesse ancora negato mi stava porgendo la sua morte su un piatto d’argento.

‘’ succhia sangue? Jacob ma che .. ‘’ negava ancora. Io non ci vidi più. La rabbia mi invase e mi trasformai. Quando lo feci, lei sembrava impaurita. Scappò, ma io la fermai dandogli una zampata nella schiena lacerandogliela. Mi arrivarono dei strani schizzi in pieno muso. Urlò e cadde a terra.

Perché ha corso da umano? Perché non ha corso come di solito fanno i  vampiri?

Mi avvicinai a lei. Esaminai il suo corpo. Giaceva a terra, con delle macchie scure sulla schiena.

Rimasi a fissare il suo corpo, per un momento, ma che sembrava un’eternità. Leccai le macchie sulla schiena. Avevano un gusto tra lo zuccherino e il ferroso. Era sangue. Solo dopo un po feci i conti.

Cuore che batte, ingenuità, lentezza, sangue, dolore. Cazzo! Era umana! All’istante mi ritrasformai, ritornai umano. La presi in braccio e la misi sul dondolo andai in casa, tranquillo e presi il mio cellulare. Chiamai Sam e gli dissi che mi serviva aiuto al più presto. Poi sentì quell’odore. L’odore dei vampiri che davo la caccia. Corsi fuori. Una volta fuori vidi una cosa che non immaginavo. Un vampiro piegato su di lei.

‘’ehi! ‘’

Lui si alzò. Nell’angolo della bocca aveva una goccia di sangue del suo sangue! L’aveva morsa!

‘’ no! ‘’ urlai in quel momento arrivò Sam e il branco si trasformarono e si abbatterono su di lui e io gli segui. Per tutta la sera gli demmo la caccia. Ma alla fine lo prendemmo e lo uccidemmo.. Era stato un po difficile. Ma ci riuscimmo. Io ritornai da lei. Ma ormai era troppo tardi. Il veleno era già in circolo nel suo sangue. Mi maledii! Era tutta colpa mia. Se non avessi perso la ragione, io non mi sarei mai trasformato, le non sarebbe mai scappata, io non l’avrei mai ferita e non sarebbe mai stata in pericolo!

All’improvviso Michael e mio padre usscirono di casa, a causa del rumore che abbiamo fatto e dell’urlo che ha fatto Lara.

Mio padre mi guardò stranito. Michael urlò vedendo il corpo di sua figlia sanguinate. Io scappai via. Ma la cosa che più che mi fece male è che quando sono venuti fuori io ero un lupo chino sul corpo di sua figlia, che stava per diventare un vampiro. E la colpa era mia.

 

POV. ALICE

‘’ questo no.. nemmeno questo.. no.. ah! Eccolo! ‘’ che bello ho finito di preparare i vestiti per la sera del ballo. Un vestitino corto multi color e un paio di sandali ultra alti!

Stavo andando giù in salotto a raggiungere gli altri, quando all’improvviso ho una visione.

Lara. vampiro chino su di lei. Poi nient’altro solo buio. Poi vedo Lara. vampira.

‘’ no!!! ‘’ gridai e caddi a terra dal dolore. Subito Edward venne verso di me tirandomi su e chiedendomi spiegazioni. Ma tanto sapeva già cosa avevo visto.

‘’ Alice. Che hai visto – ma io ero muta. Non riuscivo a parlare. Edward mi scosse ancora – alice! Che hai visto?!!!! ‘’ ma io scoppiai solo in silenziosi singhiozzi.

‘ Perché non l’ho visto!!!!?? ‘

 

 Lallina33 [Contatta]

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Eccomi!!! Spero che ti sia piaciuto anche questo! Forse è un po troppo pompato e incasinato. Ma se hai bisogno di spiegazioni, dimmelo. ^.^ Comunque la canzone si chiama " Who’s That Girl ". è di Hilary Duff. Scusami se ci ho messo molto. Sorry.

 crazyg93 [Contatta]

Segnala violazione

Ehi ciao! Mi fa molto piacere che ti sia piaciuto il cap. precedente. Spero che sia la stessa cosa anche con questo! ^^

 nanerottola [Contatta]

Segnala violazione

Eccomi qui di nuovo. Sicuramente non ti aspettavi vero di questo cambiamento?!?? beh mi è venuta in mente l’altro giorno. Comunque… spero che ti piaccia anche questo. Se hai delle cose da dire, tipo critiche, non me la prendo. Quindi puoi scrivere critiche e commenti all’infinito! A presto baci! ^.^

 

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Capitolo 9
*** Vampira ***


L’ Inferno. Ecco cosa sentivo in questo momento, che stava invadendo tutto il mio corpo. L’inferno. Il cuore batteva sempre più forte. Sembrava che dovesse vincere ad una corsa. Volevo urlare, ma la voce mi moriva in gola. Non riuscivo a muovere un muscolo. Niente. Ero come paralizzata e il fuoco dentro me, aumentava sempre di più. Aumentava a dismisura.

Passarono minuti, ore, forse anche giorni. Il fuoco cominciò a diminuire. E il cuore diventava sempre più veloce. All’improvviso il bruciore scomparse e il cuore fece gli ultimi battiti e poi si fermò. Il mio cuore si fermò per sempre.

Solo dopo capì la crudele realtà. Ora ero un’immortale. Un essere perfetto. Un assassino. Un freddo. Un vampiro. Urlai dalla disperazione del fatto che avevo appena scoperto. Il mio grido si diffuse in tutto il bosco. Poi caddi a terra, singhiozzando. Versando lacrime asciutte.

Mi guardai intorno. Ero difianco casa. Mi alzai e cominciai a correre. Dovevo trovare i Cullen. Non avevo la minima idea di dove fossero ma dopo un po sentì un odore famigliare. Misto tra miele e sole.

‘’ Edward ‘’ sussurrai

Ma subito dopo sentì odore molto più buono. Odore di sangue. Lo seguì. Avevo fame. C’era un branco di cervi. Ispirai e il veleno mi schizzò in bocca. Non ce la feci, e gli attaccai.

Una volta cibatami, mi diressi verso l’odore che avevo sentito in precedenza. L’odore di Edward.

Arrivai davanti a un’enorme casa bianca. Era identica a come la descriveva il libro.

Mi avvicinai alla porta, quando sentì Edward urlava contro Alice. Passarono un paio di minuti, quando Alice parlò. Gli raccontò che aveva avuto una visione, dove un vampiro era su di me. E poi ha avuto un tipo di black-out. E che poi mi ha vista vampira.

‘’ Alice. Quando avverrà? ‘’ chiese Edward.

‘’ oggi ‘’ rispose

‘’ devo andare.. devo impedirlo. ‘’

Alice stava per rispondergli, ma io la anticipai. Apri la porta ed entrai

‘’ mi dispiace tanto Edward. – entrai e gli raggiunsi - ma è troppo. ‘’

Mi fissavano. Come se fossi un giocattolo nuovo.

‘’ Lara? ‘’ chiese Carlisle.

‘’ si. chi credevate che fossi?! ‘’

‘’ sei veramente tu? ‘’ chiese Alice.

‘’ purtroppo si. ‘’

‘’ Lara! che hai fatto nella schiena? ‘’ disse Jasper venendo giù per le scale.

Non capivo. Cosa avevo di così strano sulla schiena. Edward andò verso Jasper, che era alle mie spalle.

‘’ chi te le ha procurate? ‘’ ringhiando.

Ero ancora più confusa. ‘’ di che cosa state parlando? ‘’

‘’ Hai dei raffi. ‘

‘’ Che cosa? Dei raffi? Com’è possibile? Mi sono svegliata, vicino al bosco di casa mia e ... – ora ricordavo. Era stato Jacob. Non potevo dirglielo. O lo avrebbe ucciso. – prima di essere trasformata, ero nel bosco. E sono stata attaccata da un lupo gigante. ‘’ mentii. Anche se per metà era vero.

‘’ in che bosco? ‘’

‘’ ehm.. quello dietro casa mia ‘’ inventai.

‘’ Lara non mentire. ‘’ disse Jasper. Alzai gli occhi. E sputai il rospo.

‘’ uff! ok ok. Non ero dietro casa mia. – feci una pausa. Mi misi la mano sulla fronte, come se avessi mal di testa, e guardai in basso. – ero dai Black. ‘’ detto questo ci fu un silenzio pauroso.

‘’ cosa? ‘’ dissero tutti

‘’ Mi raccomando in coro eh?! ‘’

‘’ perché eri ha La Push, cara? ‘’ chiese Esme. Amorevole come sempre.

‘’ sono amici di mio “padre” – e feci le virgolette con le dita. Andai verso le grande vetrate da dove si potevano scorgere le cascate. – e di mia madre. ‘’ dissi piano con la voce che mi moriva in gola mentre guardavo verso il bosco. Nel vuoto. Poi all’improvviso vidi il viso di mia madre in mezzo al bosco. Indietreggiai quando lo vidi, come spaventata. Non mi era mai capitato. Era strano. Quando mi dissero che era stata attaccata da un orso mentre passeggiava nel bosco, non ci credetti.

‘’ Jacob. ‘’ disse Edward ringhiando.

‘’ non è stata colpa sua. È stata colpa mia. Avevo il vostro odore addosso. E ha quanto pare vi era anche un altro vampiro in giro, perché mi ha chiesto quanti ce n’erano, oltre a voi.. ‘’ mi dissi ultima cosa riferendomi a Carlisle

‘’ nomadi ‘’ disse Carlisle.

Passarono delle ore a parlare su vari ipotesi di dove fossero e perché sono qui. Carlisle disse che anche Isabella poteva essere in pericolo, avendo il mio stesso sangue. Solo leggermente più leggero.

‘’ a proposito.. ti sei già cibata? ‘’ mi chiese Carlisle.

‘’ si. comunque.. come farò con la scuola? ‘’ chiesi con Carlisle.

‘’ come facevi tutti i giorni. Solo che starai di più con i ragazzi. Ti aiuteranno loro. – disse Esme riferendosi hai figli, i quali non avevano ascoltato. – non è vero ragazzi??? ‘’ disse alzando la voce di qualche mezzo tono.

‘’ certo, si ‘’ dissero. Il solo che non disse niente fu Edward. che annuì solamente.

Mi girai di nuovo verso la finestra. Cominciarono a parlare tutti insieme. era come se stessero urlando! La testa mi stava scoppiando. Scivolai in ginocchio dolorante.

‘’ potete parlare più piano per favore. Mi state uccidendo. ‘’

‘’ cara. Di che cosa parli? Non eravamo in silenzio ‘’ mi disse Esme.

Mi arrivarono delle altri voci. Le stesse solo un po più forti.

‘’ basta!! Edward basta! ‘’ lo guardai e lui mi lesse tutto quello che stava succedendo. Jasper si stava per sentire male.

‘’ è come me. È una leggi pensiero, emozioni, può sognare, può mutare. Sembra una vampira centenaria quasi. Ha tutti i poteri che si potrebbe avere. È incredibile. ‘’

 ‘’ scusate.. ma devo andare via. Altrimenti Jasper si sentirà male. Ci vediamo domani a scuola ‘’ detto questo mi alzai e spari da quella casa dritta a casa mia. 

Corsi per non so quanto, per poi rendermi conte che io e i Cullen eravamo praticamente vicini di casa. La distanza era poca. 

Una volta arrivata a casa, entrai per la porta finestra nel mio salone. Ad aspettarmi c’era Jacob.

‘’ ehi che ci fai qui Jacob! ‘’ gli sorrisi. Ero felice di vederlo. Non so il perché però avevo voglia di vederlo, di parlargli. Aveva la faccia cupa e aveva gli occhi lucida.

Lo raggiunsi di fretta. Gli presi il viso in modo che mi guardasse.

‘’ Jake che hai? Che è successo? ‘’ gli chiesi preoccupata

‘’ Lara io.. mi dispiace.. non volevo. È tutta colpa mia se ora sei così. ‘’ stava piangendo.

Lo abbracciai. Era bollente. Ma mi piaceva quel calore. Mi sentivo al sicuro.

‘’ shh! Non è successo niente di grave, Jake. ‘’

‘’ invece ho commesso un errore! Ti ho ferita! È colpa mia se ora sei un vampiro. Tu mi stai odiando in verità! ‘’

‘’ non è vero Jake. So cosa hai pensato quando hai sentito il mio odore. Credevi che fossi un vampiro..   gli dissi guardandolo negli occhi. –  e so che ti senti in colpa. Ma non ti devi preoccupare. Ok? ‘’

‘’ ok. ‘’ mi disse appoggiando la sua fronte sulla mia.

‘’ ehm. Jacob. Non fare quello che avevi pensato. Commetterai solo un errore. Credimi. ‘’

Era perplesso.

‘’ tu come.. come facevi a saperlo che io avrei.. fatto ciò che stavo per fare? ‘’

‘’ leggo i pensieri. ‘’

‘’ ah ‘’ lui arrossì.

‘’ e poi non sono io la persona con cui devi avere l’imprinting. ‘’ dissi allontana domi.

‘’ come fai a sapere anche questo? ‘’

‘’ te lo ripeto. Leggo i pensieri quindi la mente. Perciò so tutto. ‘’

‘’fantastico ‘’

Non capivo.

‘’ perché scusa? ‘’ gli chiesi.

‘’ perché così non posso più prenderti alla provvista. ‘’ disse facendo il finto offeso.

Io invece scoppiai a ridere. Aveva un faccia buffissima.

‘’ che hai da ridere? ‘’ ringhio Jake.

‘’ la tua faccia! È troppo buffa! ‘’ stavo per morire dal ridere.

‘’ ah! La mia faccia ti fa ridere eh! ‘’ detto questo corse verso di me. E io ovviamente scattai velocemente scappando da lui.

Non come fece. ma mi acchiappò veloce. Mi fece girare verso di lui. Mi guardava in modo strano. Poi tutto avvenne veloce.

Il suo sguardo si incatenò al mio. I nostri visi si avvicinavano. Lui annullò le poche distanza che vi erano tra di noi. Ci stavamo per baciare. Sembrò che durasse un’eternità invece era questioni di pochissimi secondi. Quando qualcuno aprì la porta e interruppe quello che stava per accadere. Era Ashley.

‘’ ehi piccola pazza! – disse entrando e salutandomi – Wow! Che stanza! Certo che ti tratti bene sorellina. ‘’  sorrise ancora. Io non ce la feci a trattenermi. E le corsi incontro, abbracciandola. Jake era preoccupato. Perché sapeva che sarebbe stato difficile per me resistere al suo sangue.

Ashley non la vedevo da quando era morta la mamma. Lei si era trasferita dalla nonna. Ma a quanto pare è tornata qui. Mi disse che sarebbe venuta a vivere con noi, finalmente! Ero contentissima.

Ashley prese la camera affianco alla mia. Lei prese il posto di mamma. Prese il suo posto nella discografia. Quindi anche lei si mise ha cantare. Lei non sapeva che potevo imitare la sua voce. Per fortuna, altrimenti mi uccideva!

La lasciai disfare le valige con calma, quindi usci ed andai giù, dove vi era ancora Jake. Mentre scendevo le scale, lo guardai attentamente. Era bellissimo. Non troppo muscoloso. Abbronzatissimo. Alto. Dai suoi pensieri capivo che era deluso. Perché non era riuscito a baciarmi. E non era l’unico ad esserci rimasto male. Però, da un lato, forse era meglio così, che non fosse accaduto. La storia non doveva andare in questa maniera. E io lo sapevo benissimo. E poi il branco lo avrebbe saputo. Lo ripeto, non doveva andare così. Ma ormai era troppo tardi. Ormai ci ero già dentro e non potevo più uscirne.

Arrivata giù, si girò mi sorrise. Aveva un sorriso bellissimo!

‘’ beh, dai. Forse è meglio se vado ora. Sam mi starà cercando. – incatenammo di nuovo i nostri sguardi – ehm.. allora a domani? ‘’ mi chiese speranzoso.

‘’ non lo so. Al massimo posso fare una scappata da te appena posso. ‘’ gli sorrisi

‘’ ok ma devi sapere che ce un patto da rispett ... ‘’

‘’ si si Jake. Lo so il patto che  avete anche con i Cullen. ‘’ non lo lasciai finire.

Sorrise. Lo accompagnai alla porta. Ma non quella di casa. Ma alla porta finestra. Cosi nessuno lo avrebbe visto trasformarsi.

Una volta usciti, lo salutai.

‘’ allora alla prossima, Jake ‘’ gli sorrisi.

Lui si avvicinò e io andai nel panico. Credevo volesse bacarmi, invece mi diede solo un bacio sulla guancia.

‘’ alla prossima, piccola vampirella pazza ‘’ sorrisi del soprannome che mi diede. Detto questo, corse verso la foresta e si trasformò. Ero ancora li impalata da non so quanto tempo quando cominciò a piovere. Quindi era meglio rientrare. Mentre rientravo, mi sembrò di vedere due occhi dorati. Inspirai per sentire l’odore di chi vi era nel bosco. Riconobbi l’odore. Era di miele. Quando chiusi la finestra non c’erano più gli occhi dorati.. e l’odore era come svanito.

‘’ boh, sarà stato una mia immaginazione. ‘’ scossi la testa per rimuovere il pensieri che fosse Edward.

Ma la cosa che più mi spaventava era che Isabella ora ero io. La ragazza della storia ora sono io! E quindi dovrò decidere tra Edward e Jacob. Edward lo devo allontanare da me. La stessa cosa anche con Jacob. Non posso più interferire con la storia.

Poi all’improvviso mi ricordai di una cosa. Jasper aveva detto che dovevo aprire l’armadio quando se n’era andato. La curiosità prese il soppravvento e quindi mi incamminai verso la mia camera.

Chissà cosa c’era dentro. Morivo dalla curiosità!

 

 

LARA VAMPIRA : http://img408.imageshack.us/img408/4350/kristenstewartvampire.jpg

 

 

 Lallina33 [Contatta]

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Tadan!!! Eccomi di nuovo. Ho cercato di aggiornare il più presto che potevo. Si in effetti Jacob è stato troppo impulsivo. Però sinceramente non so neanche come mi sia venuta in mente una cosa simile. Anche se Jacob è il solito. Prima agisce poi pensa. Purtroppo Alice non se l’aspettava, perché dato che Edward doveva tenere d’occhio Bella, anche Alice la teneva d’occhio con le sue visioni. E quando ha visto che quella ad essere trasformata fu Lara, beh. Ci è rimasta molto male. Come tutta la famiglia d'altronde. Comunque. Che sorpresa è? Non dirmi che stai scrivendo una fic anche te?? Mi farebbe molto piacere! Alla prossima! Ciao! ^.^

 leo miao [Contatta]

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Hola! Hai ragione. Nessuno ha una stanza personale come la sua. Beh. Quasi tutti. Le figlie del presidente degli USA. Comunque, la foto di lei bionda è vera. Nessun ritocco. È stata veramente bionda. Eh eh. Le moto! La mia passione. Adoro le moto. Quando ne vedo una impazzisco.

Per me, Edward non sa cosa voglia dire la parola Privacy! Altrimenti non caccerebbe sempre il naso nella testa degl’altri. ^.^ Guai a toccare il sacro guardaroba di Alice. Altrimenti se lo fai, non fai in tempo a dire “AIUTO” che sei già morto! E non ti svelo come farà Alice a portare Lara al centro commerciale. Jasper pensa di fare del bene cambiando le emozioni. Anche se a volta sbaglia senza rendersene conto. Posso chiederti una cosa?? Ma sei una veggente o roba simile, per caso?

Perché? Beh. Ci hai azzeccato con la storia della gemella cantante. E poi un Edward deficiente, ci stava. Il solito donnaiolo. Comunque, mi fa piacere che ti piacciano i vestiti. E poi è facile da usare. Il sito si chiama POLYVORE. Ti iscrivi, è gratuito, poi una volta iscritta ti arriverà un link con l’attivazione di conferma. Una volta fatto tutti i procedimenti, messo la foto per il tuo link. Vai su CREA e li puoi mettere tutto quello che vuoi. Vestiti accessori, scarpe. Tutto anche delle scritte. Una volta fatto. Puoi scegliere se metterle salvare in bozza, per modificare più avanti, oppure in ‘pubblica’, che diventerà il set. Come il mio.

Il fratellone è un attore che ha fatto anche il telefilm “STREGHE”.

Alice certa di coprire il fratello, perché sa cosa si cono detti la sera prima. E non vuole che Lara ci stia male. E di certo scoprendolo avrebbe peggiorato la sua giornata. Jasper cerca di si sostenerla. Ma anche lui sa che, anche se Lara evita Edward, tutte e due ci staranno male.

Purtroppo Jake, rimane il solito impulsino che prima agisce e poi pensa! E da una parte, gli sta bene che si sia sentito in colpa. Però dall’altra parte.. mi fa compassione.

Comunque. Spero che ti sia piaciuto anche questo. Baci baci! Alla prossima! ^^

 nanerottola [Contatta]

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Eh si.. la nostra cara Lara, ha una vita al quanto movimentata. Però che ci posso fare.

Ps: si ho visto Eclipse! È bellissimissimissimissimissimissimissimissimo! Stupendo! Me lo riguarderei di continuo! E poi il bacio tra Jacob e Bella?!?? ‘Q’ per me se Edward non fosse veramente esistito, per me sarebbe stati perfetti insieme! ma invece Edward esiste ancora. Però io sceglievo che Jacob!

 Saruxxa [Contatta]

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 Mi fa piacere che ti sia piaciuta la fic! Beh spero che ti sia piaciuto anche questo cap.

Eh eh. Bella o Lara? bella domanda. Top secret!!! XD alla prossima!

 Melody Potter [Contatta]

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Mi fa molto piacere che ti piaccia! Spero che ti sia piaciuto anche questo cap. alla prossima! ^^

 

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Capitolo 10
*** Chi Sei Tu?! ***


Chissà cosa c’era dentro. Morivo dalla curiosità!

Arrivai in camera con molta facilità.. Ashley era in camera quindi non mi avrebbe visto correre su per le scale velocissima. Però mi sembrò che qualcuno mi stesse osservando.. ma non ci badai.

Entrai e mi diressi verso l’armadio. Lo aprì e dentro ci trovai, non una, ma due chitarre!

Non ci posso credere  mi avevano regalato due chitarre nuove. Una era la classica chitarra acustica. Mentre l’altra era una favolosa chitarra elettrica, simili a quelle delle rock star! Che bello!

Sull’ elettrica vi era un bigliettino.

Vi era scritto che quella elettrica me l’aveva regalata Alice, mentre quella acustica era un regalo di Jasper.

Le guardai ancora, sorpresa. Non ci potevo ancora credere.

Andai nella sala. Per fortuna l’avevo fatta insonorizzare.

 Le cominciai a provarle. Mi venne da pensare a qualche minuto prima. a mia sorella che tornava, a Jake.. a nostro quasi bacio.

A quel ricordo, in faccia mi si formò un sorrisino. E poi subito mi venne in mente la sua puzza! Non era così puzzolente con dicono i vampiri. Almeno.. per me non lo è. Ma forse mi sto sbagliando.

Comunque mentre suonavo, mi venne in mentre che dovevo inscrivermi al ballo come chitarrista vocalist!! Me n’ero totalmente dimenticata!

Per caso buttai uno sguardo fuori dalla finestra e era già quasi l’alba. Guardai l’orologio. 3.42 ….

No aspetta.. forse mi sto sbagliando..si dev’essere fermato l’orologio... le pile devono essere scariche, non c’è dubbio. Presi le chitarre le misi sul loro piedistallo. Sorrisi. Alice e Jasper avevano procurato anche i loro piedistalli. Una volta fatto ciò, mi diressi fuori dalla sala.

varcai la porta della stanza, quando all’improvviso sentì un odore simile, che avevo già sentito. Odore di fiori di arancio appena fioriti. Era veramente buono. Pensai dove potevo averlo già sentito..

ma si!!! in camera di Ashley! Ma allora, quando ero umana, era solo un misero profumo. Ora però era diventato un pericolo. Era il profumo del suo sangue. Però era meglio se non ci facevo caso. Quindi, andai in camera e guardai l’orologio. Cazzo! Segnava veramente le 3.42

Mi girai verso la finestra. Era ancora notte.. La scuola iniziava alle 08.20, come sempre. Non sapevo come impegnare il tempo, quindi cominciai a mettere la mia camera in ordine.

certo, che da umana ero proprio disordinata ‘ pensai. Ma anche questo non bastò. Erano solo le 05.30.

‘’ e ora? ‘’ sussurrai annoiata. La porta si apri e, dietro di essa comparve Max con Ashley.

‘’ ora parli con noi. ‘’ Max lo disse come se fosse un ordine.

‘’ sappiamo cosa sei ‘’ continuò Ashley. quando fini di parlare il mio cuore, già morte, sussultò dallo stupore, dalla paura che loro sapessero, paura per la loro vita che in questo momento era in totale pericolo.

‘’ e cosa sarei? ‘’ feci finta di non capire. Ero in difficoltà..

‘’ non fare la stupida, sorellina. ‘’ ok. Non l’avrebbero bevuta. Non mi ero immaginata, allora prima. era veramente Ashley. Perfetto! Mi ero fatta beccare! Mi complimento da sola per l’ignoranza!

‘’ ok ok. Come fate a sapere che sono un vampiro? ‘’ dissi. Ma i loro sguardi erano confusi.

‘’ un v-vampiro? ‘’ dissero insieme

‘’ ohi. Avevate detto che sapevate cos’ero.. ‘’ mi guardarono ancora più confusi

‘’ Lara. noi sapevamo che leggevi nel pensiero.. ‘’ oh cazzo!!! Fantastico! Brava ignorante! Complimenti! Perché sono così sfigata!! Help me!

‘’ oh... ‘’ rimasi di stucco. E ora cosa gli avrei raccontato. No stavo scherzando? Non mi crederebbero mai.

‘’ e cosa sapete ancora di me che io non so? ‘’ sputai il rospo ormai mi ero fregata da sola. E poi di loro mi potevo fidare.

‘’ che sei telecinetica, mutaforma, puoi controllare gli elementi.. ‘’ e poi? Nient’altro?

Cazzo. Sapevano di più loro su me stessa che io. Era sorprendente.

Aspetta. Avevano detto che ero una mutaforma? Andai davanti allo specchio che avevo in bagno.

Mi concentrai. Adesso capivo il motivo di quel sogno. In pochi secondi mi ritrovai 16enne che sembrava di più una 17enne.

‘’ ahhhhhhhhhhhhhh! ‘’ cacciai in urlo. Non ci potevo credere. Oddio.

La porta del bagno si aprì e mi voltai verso le persone che avevano la bocca aperta fino al pavimento dallo stucco.

In quel momento si vide la camera illuminarsi e subito dopo un gran tuono che fece tremare i vetri delle finestre e le porte. Era stato un suono troppo forte. Anche per un vampiro come me. Infatti mi spaventai a morte.

‘’ ma che cazzo mi sta succedendo? ‘’ urlai piano

‘’ sembra che i tuoi poteri si stiano amplificando a dismisura. ‘’

‘’ alla faccia però! ‘’

‘’ è ora che tu sappia la verità.. tutta la verità. ‘’ disse Ashley

Io non capivo. La verità? Su che cosa? Con uno sguardo gli intimai di continuare.

‘’ beh. Vedi Lara. noi non siamo totalmente umani. – come? – vedi noi siamo 20% vampiri e il rimanente siamo Stregoni. ‘’ disse Max.

‘’ cosa? No. Non ci credo. Non è possibile! ‘’

Nn potevo minimamente crederci! Era impossibile!

Io stavo vivendo in un mondo dove le creature mitologiche, a quanto pareva, erano di casa!

Dovevo riflettere... e quella casa non era il posto giusto.

Aprì la finestra e scesi per avviarmi nel bosco, ovviamente con il mio iPod nei jeans e presi i miei occhiali figosi! Mi rendeva molto vip! Dovevo riflettere.

Senza neanche pensarci mi ritrovai in un prato gigantesco. Pieno di fuori di ogni colore. E intorno a questo enorme prato, vi era il bosco.

Ad illuminarlo vi era la luce della luna piena. La raduna era meravigliosa! E il profumo che si sentiva era molto buono.

Mi misi al centro della raduna, mi sedetti a gambe incrociate e le mani dietro di me a farmi da appoggio.

 Cominciai a pensare. Ovviamente il mio iPod non mi aiutava molto. Le canzoni che beccavo, erano tristi o almeno la musica era molto lenta e alquanto deprimente.

Non potevo ancora crederci.. la mia famiglia era per mezzo vampiro e mezzo stregone. Ancora non riuscivo a farmene una ragione

Forse non dovevo mai leggere quei libri. Non dovevano neanche esistere! Tutto questo non doveva esistere. Non è reale. È solo un sogno. Ma, se è solo un sogno, allora perché non riesco a svegliarmi?! In teoria mi dovrei pizzicare. Almeno so se sto dormendo.

Ci provai. Tentai di pizzicarmi. Ci riuscì. Ma il risultato non fu diverso. Ero sempre li. Seduta nella raduna, a fissare il vuoto.

allora non sto sognando. È veramente tutto reale. Quindi sono veramente un essere immortale. Sono un vampiro. Questo vuol dire che..

< < CRACK! > >

Mi misi in allerta. Il rumore di un ramo che si spezzava. Qualcuno mi stava spiando. Mi misi il cappuccio. E cambiai forma. Presi le sembianze di una 17enne bionda coi capelli al quanto sbarazzini. Era una mia amica di infanzia..

Al naso mi arrivò un odore al quanto famigliare. Anche troppo per i miei gusti..

EDWARD..

Io feci finta di niente. Continuai ad ammirare la luna. Feci finta di guardare l’orario.

‘’ è meglio andare. ‘’ dissi mentre mi alzavo per andare a casa.

Mi girai e andai a sbattere contro qualcosa di duro e caddi a terra!

Merda. Che male! ’ pensai.

Alzai lo sguardo e me lo vidi davanti. Nel buio e illuminato dalla luna era ancora più bello.

Ma anche terribilmente spaventoso. Mi guardava in modo strano. Come se volesse mangiarmi.. assaggiarmi.

Mi stava terrorizzando.

Lui non disse niente. Io mi alzai e indietreggiai leggermente. Non smetteva di fissarmi. Dopo non so quanto tempo, lui cominciò a parlare.

‘’ chi sei? ‘’ mi chiese con una voce roca.

‘’ chi sei tu?! Non te l’ha insegnato nessuno che non è educato spiare? ‘’ gli dissi al quanto alterata dal suo comportamento di poco fa.

‘’ e non te l’ha insegnato nessuno che non si risponde a una domanda con un’altra domanda? ‘’ disse con un sorriso da panico!

Sembrava che si stesse divertendo.

‘’ ok hai ragione. – mi tolsi gli occhiale – mi chiamo Chris. ‘’ e lo guardai. Lui però non si accorse che stavo aspettando che mi guardasse.

‘’ io sono.. ‘’ alzo la testa e mi guardò.

‘’ tu sei...? ‘’ lo incitai a continuare. Ma niente.

‘’ ehm .. ‘’

 

Chris: http://img40.imageshack.us/i/chrisyo.jpg/

 

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Capitolo 11
*** Novità ***


Eravamo???

Mi girai e andai a sbattere contro qualcosa di duro e caddi a terra!

Merda. Che male! ’ pensai.

Alzai lo sguardo e me lo vidi davanti. Nel buio e illuminato dalla luna era ancora più bello.

Ma anche terribilmente spaventoso. Mi guardava in modo strano. Come se volesse mangiarmi.. assaggiarmi.

Mi stava terrorizzando.

Lui non disse niente. Io mi alzai e indietreggiai leggermente. Non smetteva di fissarmi. Dopo non so quanto tempo, lui cominciò a parlare.

‘’ chi sei? ‘’ mi chiese con una voce roca.

‘’ chi sei tu?! Non te l’ha insegnato nessuno che non è educato spiare? ‘’ gli dissi al quanto alterata dal suo comportamento di poco fa.

‘’ e non te l’ha insegnato nessuno che non si risponde a una domanda con un’altra domanda? ‘’ disse con un sorriso da panico!

Sembrava che si stesse divertendo.

‘’ ok hai ragione. – mi tolsi gli occhiale – mi chiamo Chris. ‘’ e lo guardai. Lui però non si accorse che stavo aspettando che mi guardasse.

‘’ io sono.. ‘’ alzo la testa e mi guardò.

‘’ tu sei...? ‘’ lo incitai a continuare. Ma niente.

‘’ ehm .. ‘’

 

 

 

‘’ ehm.. ‘’ non avevo mai visto un vampiro che si comportava come un ragazzino di 14 anni davanti ad una ragazza.

‘’ quindi? Sai non ho tutta la notte! Dovrei andare... altrimenti mio zio si incavola se non mi trova in casa fra 15 minuti. ‘’ dissi

‘’ ehm.. sono Edward. Edward Cullen. ‘’

‘’ bene, Edward Cullen.. è sto un piacere conoscerti, ma ora devo andare. Altrimenti zio Michael si incavola! ‘’

‘’ Michael? Sei cugina di Lara Sheen?  ‘’ curioso come la puzza!!!

‘’ ehm.. si sono sua cugina... perché ti interessa? ‘’

‘’ no niente.. solo curiosità... ‘’

‘’ Ok. Beh ciao. Ci si vede a scuola. ‘’ e me ne andai.

Cosa che avrei fatto appena tornata a casa avrei chiesto ad Ashley di andarmi a comprare un tinta! Odio i capelli biondi e corti. E poi sarei dovuta rimanere così sino a non so quanto..

Devo inventarmi una scusa. Dirò che Lara è andata in vacanza dalla nonna.

Mentre pensavo, mi diressi a casa, attraverso al bosco.

Arrivata a casa, andai subito da Ashley. Bussai alla sua porta.

‘’ Ashley? Sorellona ti disturbo? ‘’ dissi affacciandomi dalla porta.

‘’ ehi tesoro! No vieni pure. Avevi bisogno? ‘’ mi chiese allegra.

‘’ ecco, mi chiedevo. Nn è che hai della tinta rosso rubino? ‘’ gli chiesi.

Ashley aveva uno scaffale pieno di tinte per capelli. Ogni qualche mese cambiava sempre colore..

‘’ Certo! Perché me lo chiedi? Nn vorrai mica farti rossa? ‘’ mi guardava spaventata.

Io feci cenno di si

Mi guardò per un attimo sbalordita, ma poi gli spuntò un sorriso che andava da orecchio a orecchio.

Volevo avere i capelli lunghi. Mi concentrai. E ci riuscì. Lunghi mi piacevano di più!

Ashley si divertì molto. Io un po’ meno.

Sono sempre stata contro le tinture.. ma stavolta era veramente necessario.

Quando finimmo era già ora che io andassi a scuola. Mi vesti in modo carino. Mi truccai, poi mi arricciai i capelli e scesi di sotto.

Erano le 7 e papà era ancora a casa, infatti lo incontrai mentre andavo in cucina a prendere le chiavi della moto. Quando lo salutai, quasi non li venne un infarto.

’ahhhhhhhhhhhhh! Lara! Che hai combinato hai capelli?!!? ‘’ a quanto pare non si era ancora accorto che non ero io..

Mi girai verso di lui e mi guardò allertato.

‘’ Lara? Sei tu? ‘’ mi domandò spaventato.

‘’ uff! si papà! Sono io! A quanto pare ti eri dimenticato di informarmi di vivere in una famigli di stregoni. ‘’ lo dissi in modo naturale.. quasi divertente.

‘’ oh no! Chi te la detto? Scommetto i tuoi fratelli! ‘’

ma non stanno mai zitti quei due?!

‘’ a quanto pare, papà, credo che non staranno mai zitti. Specialmente con me. ‘’

‘’ come...?! – non gli feci finire la frase perché gli feci vedere i miei occhi da vampiro – oh! Ora capisco. Sei un vampiro vero tesoro? Quando è successo? ‘’

A La Push. Quando siamo andati da jake. ‘’ dissi guardandolo seria.

‘’ mi dispiace scricciola! ‘’ si alzò e mi abbracciò

‘’ non preoccuparti papà – io ricambiai. – ora sto meglio. E poi posso fare quello che voglio ora che sono un vampiro. Quindi non preoccuparti papà! ‘’ gli sorrisi rassicurandolo

‘’ ok va bene’’ guardai l’orologio appeso in cucina. Cazzo ero in ritardo

‘’ scusa papà ma devo andare, sono in ritardo! Ciao!!!! ‘’ dissi mentre mi dirigevo in garage.

Presi la giacca appesa in garage e il casco e me li misi. Accesi la moto e partì  a tutta velocità.

Ci misi poco ad arrivare a scuola, varcai l’entrata del cancello con un rombo, per farmi notare.

sborona!!!  non era la prima volta che mi facevo notare. Era divertente. E ora che leggevo nella mente era più divertente! Perché sapevo cosa pensava la gente su di me.

Cominciarono ad arrivarmi dei pensieri che di buono non avevano proprio niente.

Mi slacciai il giubbotto e mi tolsi il casco e liberai i miei boccoli rossi rubino. Era raro vedere una rossa e occhi verdi nella nostra scuola.

Stamattina mi ero messa i vestiti senza neanche guardarmi allo specchio. Davanti a me, vi era Mike Newton che, sembrava, stesse sbavando. Entrai nella sua testa.

Oh santo dio! Ma chi è sta qua? Guarda che corpo! Madonna!!!

 Forse non dovevo. Era il soggetto sbagliato. Ma mi accontentai. Dovevo solo vedere come apparivo.

Quasi mi veniva un infarto! Quella non ero io! No!

Avevo un paio di shorts in jeans e una maglietta di lana bianca, scollata!!! Hai piedi avevo delle all star.

Uscì dalla sua testa e guardai il ciondolo che avevo al collo. Era della nonna. Un ultimo ricordo di lei prima della partenza.

Mi ripresi e andai verso l’entrata  della scuola. Dovevo andare dalla signora Coope per le lezioni. Faccia nuova anno nuovo. Sinceramente speravo di avere le lezioni con alice. E molto meno con Edward. Anche se dubito sarà così.

Infatti! Io e la sfiga andavamo a braccetto insieme. Avevo tutte o quasi le lezioni con Edward. Fantastico!

Prima ora: Letteratura

Sapevo che Edward aveva spostato storia con letteratura per stare con Bella. Quindi non sapevo dove si sarebbe seduto Edward. Arrivai un po’ in ritardo perché non sapevo molto bene dove fosse l’aula. Mentre guardavo la piantina, andai a sbattere contro qualcosa di duro. Alzai il viso e .. che ci faceva Jacob nella mia scuola?

‘’ ahi! ‘’ dissi per finta

‘’ ops! Scusami! Non volevo farti male. Non ti avevo vista. ‘’ mi disse mentre si girava.

Lui si girò, i suoi occhi mi scrutavano attentamente.

‘’ no è colpa mia. Non ho guardato dove andavo. – gli sorrisi. Dovevo andare in classe. – beh. Ci si vede in giro.. jake.. ‘’ sussurrai l’ultima parola, sicura che mi avesse sentito.

Andai a letteratura. L’aula era già piena. L’unico posto libero era dietro di lui. Ad Edward. Consegnai il foglio da firmare al professore e una volta presi libri datomi, mi avviai al mio banco. Casualmente Isabella oggi non vi era. Guardai Edward. Mi stava osservando. Gli feci l’occhiolino e mi sedetti dietro di lui. Lui si girò un po’ e mi guardava in modo strano. Io gli rivolsi l’attenzione velocemente e ritornai ad ascoltare il professore.

La lezione era la quanto noiosa. Seppur non abbia mai partecipato a questo corso, è una vera noia.

Finalmente la campanella suonò! Evviva! Non ne potevo più! Prossime ore, purtroppo per me: musica!

fantastico.. musica.. uff! ‘ pensai mentre guardavo il mio orario.

Edward a quel pensiero sorrise. Io lo guardai curioso.

Notandomi tornò serio. Ero davvero così ostile?

Per un momento mi sentì come Isabella nel libro. Era strana come sensazione.

Presi le mie cose e andai alla lezione successiva.

Mentre mi dirigevo all’aula, mi misi ad osservare la gente che mi passa di fianco. Il loro sangue era invitante, la gola bruciava un pochino. Non ero abituata a stare in mezzo alle persone.

Mi guardavano come se fossi una dea. I loro pensieri non era molto casti. Mi facevano schifo. Non  credevo che i ragazzi della mia scuola fossero così pervertiti. Ma d'altronde di che mi meraviglio?! Sono dei ragazzi con gli ormoni a mille.

Arrivai nell’aula di musica e non vi era nessuno. Andai dal professore. Controllò il suo registro.

‘’ vedo che hai frequentato delle scuole di canto. ‘’ disse.

Oddio! Chi è stato?!

‘’ si, anni fa. ‘’ dissi e me ne andai al posto che di solito mi sedevo.

L’aula cominciò a riempirsi, quindi ne approfittai per ritornare un attimo dal prof.

‘’ mi scusi. È lei che consegna i moduli per la festa come vocalist? ‘’ chiesi con curiosità

‘’ certo. Me ne occupo io. Al momento non abbiamo ancora trovato un o una vocalist.. vuoi un modulo? ‘’ disse

‘’ si grazie. ‘’ mi diede il mio modulo e ritornai al mio posto. Mi accorsi che Edward era già arrivato e si era messo proprio dove pensavo. Di fianco a me.

Mi sedetti. Feci finta di niente e compilai il modulo. Sentivo il suo sguardo su di me. Sembrava mi stesse esaminando. Come se fossi un reperto storico.

Sinceramente era fastidioso.

perché mi guardi così Edward! Lo dovresti sapere ormai che odio quando le persone mi fissano. ‘ pensai mentre continuavo a compilare il modulo..

Lo sentì irrigidirsi. Cazzo! Mi ero scordata che riusciva a leggermi del pensiero. Ma feci finta di niente. Ma lui ovviamente indagò

‘’ come fai a sapere il mio nome e come sapevi che ti stavo fissando? ‘’ mi chiese avvicinandosi un po’ troppo per i miei gusti. Il suo profumo mi stordì per alcuni attimi.

Mi girai per guardalo e mi sentì avvampare. Infatti attraverso i suoi occhi, mi vidi rossa. Fantastico. 2 punto di sfiga per me! Evvai! Ero in vantaggio!

‘’ ehm.. ci siamo conosciuti stamattina presto, nel bosco. Non ricordi? ‘’ pensai  a stamattina. Con il fatto che però stamattina ero bionda e ora ero rossa con capelli lunghi.

‘’ Chris? Ma non eri bionda? E non avevi i capelli lunghi? ‘’ regola numero uno: mai incuriosire un vampiro, specialmente se quel vampiro è Edward oppure ancora peggio, ALICE CULLEN!!!

‘’ ehm.. tornata a casa mi sono fatta fare la tinta da mia sor.. cugina. ‘’ spero che non mi chieda anche dei capelli lunghi..

‘’ e i capelli lunghi? Sono cresciuti magicamente? ‘’ mi chiese mentre mi alzavo per consegnare il modulo compilato al prof.

‘’ eh eh, assurdo, ma è vero. ‘’ gli risposi a disagio mentre mi risedevo.

‘’ in che senso? ‘’ ma non gli risposi perché iniziò la lezione, che poi seguitamente si spostò in palestra.

Dovevo mantenere la calma. Avevo già detto troppo. E dovevo trattenermi.

La solita lezione, il prof si era fissato col piano forte. Al momento il motivo era sconosciuto. Dopo poco che eravamo entrati il prof fece l’appello e poi cominciò a guardare il mio modulo.

dovrei fargli anche un’audizione, una prova di canto prima di accettarla.. mi sa che non sarà facile. ‘ penso il prof.

NO NO! UN’AUDIZIONE NO!!!!!

‘’ signorina Reaser – mi chiamò da lui – le dispiace se prima di accettare il suo modulo le faccio un specie di piccola audizione? ‘’ mi chiese gentilmente.

si molto!!!!! ‘ Edward sorrise.

‘’ no si figuri. ‘’ dissi

‘’ bene allora si accomodi pure ‘’ facendomi segno di accomodarmi al piano..

Ecco... questo era il momento che più odiavo nella vita. Quando qualcuno inizia a fissarti.

‘’ va bene qualunque cosa? ‘’ chiesi col prof. Lui mi rispose. Mi fece solo il segno di iniziare. Quindi era un si.

Nella palestra all’improvviso si creò un silenzio da brividi.

Cominciai a suonare.. era malinconico come inizio.

Suonai ‘‘ Innocence ’’ di Avril Lavigne.

Una volta finito. Ci fu un breve silenzio. E poi il prof. mi si avvicinò

‘’ mi sorprende il suo talento. Ma era al quanto facile questa canzone non avendo molte note alte. ‘’ mi disse avvicinandosi con un pentagramma pieno di note.

‘’ ma mi piacerebbe sentire come te la cavi con le note alte. ‘’ e mi diede il foglio.

Io lo guardai allucinata! Non poteva darmi questa canzone. Va beh. Mi fece di nuovo segno di iniziare.

Feci il primo accordo e partì a cantare.

EVANESCENCE “ CALL ME WHEN YOU’RE SOBER ”

 

Don't cry to me.
If you loved me,
You would be here with me.
You want me,
Come find me.
Make up your mind.

Should I let you fall?
Lose it all?
So maybe you can remember yourself.
Can't keep believing,
We're only deceiving ourselves .
And I'm sick of the lie,
And you're too late.

Don't cry to me.
If you loved me,
You would be here with me.
You want me,
Come find me.
Make up your mind.

Couldn't take the blame.
Sick with shame.
Must be exhausting to lose your own game.
Selfishly hated,
No wonder you're jaded.
You can't play the victim this time,
And you're too late.

Don't cry to me.
If you loved me,
You would be here with me.
You want me,
Come find me.
Make up your mind.

You never call me when you're sober.
You only want it cause it's over,
It's over.

How could I have burned paradise?
How could I - you were never mine.

So don't cry to me.
If you loved me,
You would be here with me.
Don't lie to me,
Just get your things.
I've made up your mind

 

‘’ allora? ‘’ chiesi una volta finito.

‘’ niente male. Niente male. Mi congratulo con lei Signorina Reaser. Benvenuta nel circolo scolastico. ‘’ mi disse il prof.

‘’ grazie ‘’ stavo per andare al mio posto a rilassarmi, quando Edward mi lanciò uno sguardo di sfida.

‘’ professore! Non dovrebbe fargli un’audizione anche per la chitarra? A quanto ne so, al ballo non ci sarà un piano. Ma una chitarra. ‘’ no no! Lo odio!!!!

‘’ mm.. ha ragione Signor Cullen. Reaser ritorni qui. ‘’ detto questo andai ancora dal prof.

Mi diede quella acustica. Poi mi disse che ci sarebbe stata anche quella elettrica.

ovviamente! Ti odio Edward! ‘ pensai guardandolo

Lui aveva uno sguardo al quanto sorridente.

lo so che mi puoi leggere la mente! ‘ gli feci l’occhiolino .

Aveva gli occhi sbarrati.

Io non ci feci caso e cominciai a suonare i primi accordi.

Era ‘‘ Domo Mia ’’ una canzone che sentì anni fa.

Suonai la canzone fissando Edward. Quando pronunciai una pezzo della canzone, , lui mi fissava allibito. Come se avesse capito chi era realmente. Praticamente gli stavo dicendo, con questa canzone, che io ero follemente innamorata di un vampiro.

Una volta finita lo guardai intensamente.

‘’ posso andare ora? ‘’ chiesi esausta al prof.

‘’ certo certo. ‘’ disse sorridendo

Una volta ritornata al mio posto. La lezione continuo. E così anche le successive ore. La pausa pranzo la passai nel giardino dietro alla scuola, alle porte del bosco. Mi sedetti sull’erba, appoggiando le braccia sulle ginocchia alzate. Mentre ero assorta del paesaggio che mi circondava, mi sentivo a disagio. Mi sentivo osservata. Con la coda dell’occhio, vidi un ombra nel bosco. Ma non ci feci caso. La campanella suonò. Prossima ora biologia. Ovviamente con Edward. Cominciavo a pensare che la sfiga fosse dalla mia parte.

Mi diressi in aula. E ovviamente l’unico banco vuoto era proprio vicino al suo. Odio questa cosa.

Presi i libri che mi diede il prof e aspettai che firmasse il foglietto, poi mi incamminai verso il mio banco. L’unico banco, al momento vuoto.

Mi sedetti. Io non gli rivolsi neanche uno sguardo. Sentivo il suo guardo perforarmi.

chi sei veramente? ’ pensò lui.

Al suono di quella domanda, mi irrigidì.  

 

 

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Capitolo 12
*** Bacio Di Addio ***


Suonai la canzone fissando Edward. Quando pronunciai una pezzo della canzone, , lui mi fissava allibito. Come se avesse capito chi era realmente. Praticamente gli stavo dicendo, con questa canzone, che io ero follemente innamorata di un vampiro.

Una volta finita lo guardai intensamente.

‘’ posso andare ora? ‘’ chiesi esausta al prof.

‘’ certo certo. ‘’ disse sorridendo

Una volta ritornata al mio posto. La lezione continuo. E così anche le successive ore. La pausa pranzo la passai nel giardino dietro alla scuola, alle porte del bosco. Mi sedetti sull’erba, appoggiando le braccia sulle ginocchia alzate. Mentre ero assorta del paesaggio che mi circondava, mi sentivo a disagio. Mi sentivo osservata. Con la coda dell’occhio, vidi un ombra nel bosco. Ma non ci feci caso. La campanella suonò. Prossima ora biologia. Ovviamente con Edward. Cominciavo a pensare che la sfiga fosse dalla mia parte.

Mi diressi in aula. E ovviamente l’unico banco vuoto era proprio vicino al suo. Odio questa cosa.

Presi i libri che mi diede il prof e aspettai che firmasse il foglietto, poi mi incamminai verso il mio banco. L’unico banco, al momento vuoto.

Mi sedetti. Io non gli rivolsi neanche uno sguardo. Sentivo il suo guardo perforarmi.

chi sei veramente? ’ pensò lui.

Al suono di quella domanda, mi irrigidì.

 

 

Mi irrigidì. Ma feci finta di niente.

La lezioni finì. Mi alzai per mettere tutta la mia roba dentro alla mia borsa, Edward si alzò in fretta e furia e mi passo di fianco.

‘’ ti tengo d’occhio ‘’ sussurrò pianissimo così piano che feci quasi fatica a sentire.

Prima di uscire si girò a guardarmi e io, in automatica gli risposi guardandolo a mia volta.

Misi tutto dentro e andai al mio armadietto.. presi il casco e andai fuori.

Pensavo che non ci fosse più nessuno nel parcheggio.

Lo già detto che la sfiga mi perseguita?

Alzai il viso e mi ritrovai jake appoggiato alla mia bambina.

‘’ alzati ‘’ non ero in vena. Presi il mio casco in mano pronta per mettermelo ma qualcuno aveva deciso di intralciare i miei piani..

‘’ ehi! Come siamo nervose oggi ‘’ scherzò lui

‘’ ti ho detto di alzarti ‘’ gli proposi cautamente ma sull’orlo di una crisi di nervi. Ma intanto il mio casco cominciò a creparsi..

ti prego.. ‘ pregai che mi dasse retta.

 ‘’ perché altrimenti che fai? Mi uccidi? ‘’ ok. Stavo per dire addio al mio bellissimo casco.

‘’ ti. Ho. Detto. Di. Alzati. ‘’

‘’ no ‘’

CRAK!!

Ok. Il mio casco si è andata a farsi dare..

‘’ ma che.. ? ‘’ provò di dire qualcosa ma le parole gli morirono in gola.

‘’ vattene ‘’ dissi prima di mollare a terra del tutto il resto del mio casco.

Almeno a questo mi diede retta.. io presi i resti del casco e li cacciai nel cassone dei rifiuti.

Poi andai alla mio moto l’accesi e mi avviai. Ma prima di uscire del tutto dal cancello della scuola, la sensazioni di oggi a pranzo mi invase di nuovo. Mi girai verso il bosco velocemente e poi mi avviai a casa.

Jake oggi aveva rischiato. E non solo lui. Avevo rischiato di farmi scoprire. Io e la mia testa!!! Penso troppo e non sto mai attenta.

Senza rendermene conto arrivai a casa. Mi sorella stava uscendo quando arrivai.

‘’ehi bimba! ‘’ gli feci solo un accenno

‘’ giornata pensante? ‘’ mi chiese. Annui.

Se ne andò e io parcheggiai la moto in garage e mi diressi in casa.

Sul divano vi era papà. Lo salutai

’ per quanto ancora dovrò vederti così? ‘’ riferendomi al mio nuovo aspetto.

‘’ non lo so ‘’ gli dissi per poi dirigermi al piano superiore per fare un bagno rilassante. ne avevo bisogno.

Ci passai un’ora e mezza buona. Usci solo perché era arrivato a casa mio fratello e comincio a rompermi perché ero ancora nel bagno. E lui ne aveva una certa urgenza.

Quindi mi brigai, usci con un asciugamano addosso.

‘’ oh era ora ma da qua.. – si girò e mi guardò in modo strano – ehm.. chi sei? ‘’

Oh!!! È vero. Mi ero dimenticata. Lui non sapeva ancora questa storia della mia nuova identità.

‘’ un’amica di tua sorella – gli dissi – tu devi essere suo fratello ‘’ era immobile. Era paralizzato. Fece persino fatica a rispondermi.

‘’ ehm.. si.. ‘’

‘’ ok.. ciao. ‘’ e mi diressi in camera da letto.

Sentivo il suo guardo addosso.

Solo perché avevo un bel fisico non era possibile che anche mio fratello mi pendesse dalle labbra..

Va beh. Mi vesti un filo di matita, mascara e lucidalabbra e andai nella stanza famosa.. ormai era un’abitudine truccarmi. Comunque.

Dovevo preparare la canzone per la festa.. però, vi era una cosa che mi dava al quanto fastidio.

La gola mi bruciava un casino.

Dovevo nutrirmi. Mi legai i capelli. lasciai un biglietto sul mobile della cucina con scritto che sarei andata a fare un giro.

Andai a caccia. Ci volle quasi un’ora per modo che non sentissi più la fame.

Presi il cellulare per vedere l’ora e mi accorsi di avere delle chiamate perse. Il numero era a me sconosciuto. Pensai a 3 persone. Jake, Edward ed Alice.

Loro erano gli unici che potevano aver trovato il mio numero da qualcuno. Quasi l’intera scuola aveva il mio numero. Anzi praticamente tutta..

Rimisi il cellulare in tasca e andai a casa Cullen. Avrei dovuto controllare di persona. Arrivai dietro alla casa e una risata mi fece distrarre. Mi girai di scatto.

Ma non vidi nessuno.

‘’ehi!! Sono qui su! ‘’ alzai il viso. Alice. Era appoggiata sull’albero.

‘’ ciao ‘’ dissi facendo finta di non conoscerla.

‘’ quando pensavi di dirmelo eh? ‘’ disse quasi offesa.

‘’ come? Non so di cosa stai parlando. Neanche ti conosco.. ‘’ menti

‘’ dai tranquilla. Il tuo segreto è al sicuro Lara ‘’ detto questo sparì.

Alice sapeva. Ma certo che sapeva.. era una veggente. Una musica partì dalla stanza sopra di me. La vetrata era aperta. La curiosità era molta. Non resistei.. mi arrampicai su un albero alto e un po’ nascosto ma da dove vedevo benissimo a mio parare.

Arrivai su e puntai il mio sguardo nella stanza da cui proveniva la melodia.

Vi erano due persone. Sembrava stessero ballando lentamente, cullati dalla musica che vi era inserita nello stereo.

Mi avvicinai di più. Volevo vedere meglio. Volevo vedere chi era. Anche se sapevo già chi fossero.

Misi a fuoco.

Abbassai lo sguardo quando vidi chi erano. Li rialzai e ora erano vicini.. mi sporsi ancora, non so il perché ma mi faceva male vederli vicini.

La canzone stava finendo e loro si avvicinavano sempre di più. Lui la carezzò la guancia. Pochi centimetri divideva i loro visi. All’ultima nota ci fu lo spezzare del mio cuore ormai morto..

Li vidi baciarsi.. con una passione che non mi sembrava vera. Ma qualcosa, o qualcuno, che quando isabella usci dalla camera di Edward dirigendosi anche lui, ebbe la bella idea di chiamarmi.

Avevo il vibro. Ma Edward lo sentì lo stesso.

‘’ bella, arrivo subito devo prendere una cosa. Tu vai giù mentre. ‘’ mentre diceva questo io cominciai a pensare a cosa fare.

‘’ ok. A dopo ‘’ e scese

Ora eravamo io e lui.. Io sull’albero lui davanti a me, sulla vetrata aperta.

Io dallo spavento persi il controllo dei poteri e ritornai normale. Lui invece senza accorge mene me lo ritrovai davanti bloccata dalle sue braccia che mi avevano obbligato ad alzarmi ed appoggiarmi completamente al tronco.

Lui mi guardava prima arrabbiato, poi impressionato, poi un non so che di sguardo dolce.

Io ero spaventata. Arrabbiata. Triste. Delusa. Spenta.

Mi accarezzò la sguancia..

‘’ perché lei. Perché Edward. Perché? ‘’ mentre dissi questo, delle lacrime mi scesero..

 ‘’ perché? Non lo so ‘’ disse asciugandomi le lacrime.

‘’ sai.. sono contenta. Almeno avrai qualcuno accanto a te quando io non ci sarò più. ‘’

‘’ in che senso ‘’ disse preoccupato.

‘’ non ce la faccio più con questa sofferenza. Me ne vado Edward. Per sempre. ‘’ e scesi dall’albero.

‘’ non puoi!! Non puoi andartene! ‘’ mi segui e cercherò di fermare.

‘’ certo che posso. Non ho nessuno che me lo può impedire. Non ho nessuno che ci tiene veramente a me. Nessuno mi ama.. quindi parto stanotte. ‘’

‘’ non è vero!! Non è vero che nessuno ci tiene a te veramente.. io ci tengo a te. ‘’

‘’ non a quanto ho visto.. mi dispiace. Addio ‘’ avevo un’unica possibilità.. prima di scomparire dalla sua vita.. baciarlo.

Mi girai e lo baciai. Piansi mentre lo baciai.. gli feci sentire tutto il dolore che ho provato sino ad oggi.. tutti i miei sentimenti verso di lui..

Poi corsi via..

Sarei sparita dalla sua vita.. ma non del tutto..

Da domani Lara sheen non sarebbe più esistita..

 

Vestito caccia..

 

 

http://images4.fanpop.com/image/photos/15100000/cute-anime-anime-girls-15122801-100-100.gif

 Lallina33 

Ehi!!! Ciao!! È da tanto ke non ti sento!!! Kmq..purtroppo sono mancata x via del lavoro.. mi disp ora farò un po fatica ad aggiornare.. ci metterò un po’ di più. Kmq ho fatto un’altra fan fic.. vorrei sapere il tuo parere.. anche perché non so più se continuarla oppure no.. kmq spero ti sia piaciuta. Alla prossima!! Ah e tieniti pronta… ho una settimana di mutua quindi tieniti pronta xk aggiornerò spesso in questa settimana!!! Quindi a presto!!!

P.s. sto ancora aspettando quella famosa sorpresa che dicevi tempo fa!!

 

 

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Capitolo 13
*** Andare Avanti ***


Misi a fuoco.

Abbassai lo sguardo quando vidi chi erano. Li rialzai e ora erano vicini.. mi sporsi ancora, non so il perché ma mi faceva male vederli vicini.

La canzone stava finendo e loro si avvicinavano sempre di più. Lui la carezzò la guancia. Pochi centimetri divideva i loro visi. All’ultima nota ci fu lo spezzare del mio cuore ormai morto..

Li vidi baciarsi.. con una passione che non mi sembrava vera. Ma qualcosa, o qualcuno, che quando isabella usci dalla camera di Edward dirigendosi anche lui, ebbe la bella idea di chiamarmi.

Avevo il vibro. Ma Edward lo sentì lo stesso.

‘’ bella, arrivo subito devo prendere una cosa. Tu vai giù mentre. ‘’ mentre diceva questo io cominciai a pensare a cosa fare.

‘’ ok. A dopo ‘’ e scese

Ora eravamo io e lui.. Io sull’albero lui davanti a me, sulla vetrata aperta.

Io dallo spavento persi il controllo dei poteri e ritornai normale. Lui invece senza accorge mene me lo ritrovai davanti bloccata dalle sue braccia che mi avevano obbligato ad alzarmi ed appoggiarmi completamente al tronco.

Lui mi guardava prima arrabbiato, poi impressionato, poi un non so che di sguardo dolce.

Io ero spaventata. Arrabbiata. Triste. Delusa. Spenta.

Mi accarezzò la sguancia..

‘’ perché lei. Perché Edward. Perché? ‘’ mentre dissi questo, delle lacrime mi scesero..

 ‘’ perché? Non lo so ‘’ disse asciugandomi le lacrime.

‘’ sai.. sono contenta. Almeno avrai qualcuno accanto a te quando io non ci sarò più. ‘’

‘’ in che senso ‘’ disse preoccupato.

‘’ non ce la faccio più con questa sofferenza. Me ne vado Edward. Per sempre. ‘’ e scesi dall’albero.

‘’ non puoi!! Non puoi andartene! ‘’ mi segui e cercherò di fermare.

‘’ certo che posso. Non ho nessuno che me lo può impedire. Non ho nessuno che ci tiene veramente a me. Nessuno mi ama.. quindi parto stanotte. ‘’

‘’ non è vero!! Non è vero che nessuno ci tiene a te veramente.. io ci tengo a te. ‘’

‘’ non a quanto ho visto.. mi dispiace. Addio ‘’ avevo un’unica possibilità.. prima di scomparire dalla sua vita.. baciarlo.

Mi girai e lo baciai. Piansi mentre lo baciai.. gli feci sentire tutto il dolore che ho provato sino ad oggi.. tutti i miei sentimenti verso di lui..

Poi corsi via..

Sarei sparita dalla sua vita.. ma non del tutto..

Da domani Lara sheen non sarebbe più esistita..

 

POV EDWARD

Era passata una settimana da quando se n’era andata via. Per sempre.. ogni volta che esco per dirigermi alla lezione successiva, spero sempre di entrare e trovarla li. Seduta al banco vicino al mio. Ad aspettarmi con i suoi occhi di ghiaccio e i suoi bellissimi capelli color dell’oro.. ma ogni volta questa speranza svanisce e al suo posto, ad aspettarmi, vi sono occhi e capelli col del cioccolato. Ma la loro somiglianza è forte. E dimenticarla sarà al quanto difficile. Ma Isabella è l’unica cosa che mi fa restare attaccato a Lara.

Se solo sapessi dov’è.. forse sua cugina mi potrebbe aiutare..

 

POV LARA/CHRIS

 

Era passata esattamente una settimana da quando, per la scuola e per il paese, io me n’ero andata. Ora giravo sotto forma di Chris per la scuola.

La festa fu stata rimandata a causa a dei problemi tecnici che si sono verificati di recente alla palestra. Quindi fu rimandata. Le mie giornate passano in totale apatia. Non parlo con nessuno tranne con Angela. è l’unica che da quando “ Lara ” andò via, si preoccupa per me.

Con Edward le cose erano rimaste come una settimana fa. Certo ci scambiavamo si e no due parole.. ma non mi fece più domande. Se solo sapesse la verità..

Mi feci amica anche alice. Lei era l’unica a sapere del mio segreto.

Secondo a quello che mi dice alice, ora suo fratello passa molto tempo con Bella.

Secondo il suo punto di vista, lo fa perché gli ricordo io.

Comunque vadano le cose, io non esisterò più. Ho già intralciato abbastanza la storia.

Le giornate passarono lentamente. Noiosamente lentamente. La storia purtroppo andava avanti ed Edward si affezionava sempre di più a lei.. ma io sapevo come sarebbero andate le cose.

Ritornai a casa. Ad aspettarmi davanti a casa vi era l’ultima persona che mi immaginavo di trovare.

Jake

 

POV JAKE

 

Ero davanti a casa sua che l’aspettavo.. volevo delle spiegazioni. E sapevo chi era. Avevo riconosciuto il suo odore.. va bene a dire la verità avevo riconosciuto solo la moto. Quindi dev ’essere lei sicuramente.

Era già da 3 ore che aspettavo.. uffa le lezioni era finite da quasi 1 ora.

Poi sentì un rombo. Alzai il viso e la visi. Il casco non l’aveva. Portava solo un paio di occhiati scuri.

Scese dalla moto e mi raggiunse.

‘’ mi dispiace informarti ora, ma Lara non ce. ‘’ era fredda. Si si era lei.

‘’ ah no? Allora perché lo appena vista arrivare in moto? ‘’ mi guardo accigliata.

‘’ non capisco ‘’ e apri la porta e io la seguì..

‘’ lo sai cosa intendo, Lara.. ‘’ si gira di scatto.

 

POV LARA/CHRIS

 

‘’ come....... come fai...... come fai a saperlo? ‘’ dissi incredula.

‘’ eh eh! Diciamo che se ti conosco bene, so che non faresti mai guidare la tua moto ad una sconosciuta.. anche se fosse tua cugina ‘’ disse orgoglioso di avermi scoperto.

‘’ ok ok. Mi hai scoperto.. ‘’ dissi avvicinandomi a lui.

‘’ si!! Quindi merito un premio? ‘’ mi chiese quando mi prese fra le sue braccia..

‘’ non saprei.. ‘’ dissi mentre avvicinavo il viso al suo..

Lui credulone ci cascò, io deviai all’ultimo momento.. mi avvinai al suo orecchio.

‘’ aspetta e spera jake! ‘’ sussurrai

‘’ cosa? Ma.. – ma non gli feci finire la frase – ahia!!!!! ‘’ che gli morsi il collo.

Io mi staccai e andai in camera nascondendomi.

Lui ovviamente mi corse dietro. Sentivo che me l’avrebbe pagata.

Infatti entrò in camera mia. Io ovviamente mi ero nascosta sopra all’armadio.. non mi avrebbe vista. Lui era proprio davanti a me.. come un predatore che caccia, io puntai jake.. nel momento in cui si girava io scattai. Gli andai addosso, stendendolo sul letto. Era bloccato.

‘’ questa me la paghi! ‘’ mi disse cercando in vano di liberarsi da me.

‘’ e come? ‘’ dissi sfidandolo

Sospirò..

‘’ ok ok.. mi arrendo.. ‘’ abbassai la guardia.

Mi pentì subito dell’errore appena commesso..

Jake ribalto la questione. Ora ero io intrappolata sul letto con lui sopra.

‘’ mai abbassare la guardia, piccola! ‘’ disse vittorioso.

Scoppiammo a ridere.. poi jake mi cominciò a guardare in modo strano.. io smisi di ridere.

Il modo in cui mi guardava.. non mi piaceva.

Lui si avvicinò. Sapevo cosa stava per succedere. Glielo avevo letto nella mente..

Stava per baciarmi..

‘’ ehm.. jake.. ‘’ spostai il viso all’ultimo momento..

‘’ sarebbe meglio se scendiamo.. sai.. non vorrei che mia sorella entrasse e ci vedesse in questo stato.. ‘’ dissi cercando di cambiare atmosfera..

‘’ si forse hai ragione.. ‘’ e mi lasciò un bacio sulla guancia.

Sapevo quello che provava Jake. Sapevo benissimo quali erano i suoi sentimenti.

A distrarmi da quello che stavo pensando, fu proprio lui.

‘’ allora hai pensato cosa fare per la festa? ‘’ mi disse

‘’ festa? ‘’ ero confusa.

Mi accorsi solo ora che eravamo nella stanza della musica e che lui era la piano e io vicino alla vetrata..

‘’ ohi!! La festa a scuola. Quella che è stata rimandata!! Ricordi? ‘’ ahh!!! Quella festa..

A proposito di scuola..

‘’ Jake da quanto vai nella mia stessa scuola? ‘’

‘’ ha dire il vero da sempre.. solo che non ti ho mai incontrata in quel corridoio. ‘’

in effetti, ho cambiato totalmente l’orario. ‘ pensai

‘’ ah ok.. comunque non lo so. Non ho ancora pensato a che canzone scrivere. Zero. ‘’ dissi lasciandomi scivolare sino ad arrivare a terra..

‘’ in verità io intendevo se avevi già pensato con chi andarci.. ‘’ disse impacciato.

Lo guardai. Era leggermente rossiccio in faccia.

‘’ mi stai invitando per caso? ‘’ chiesi curiosa della risposta che mi avrebbe dato.

‘’ diciamo di si.. ‘’ disse imbarazzato.

‘’ Jake.. ‘’ stavo per rispondergli che mi sarebbe piaciuto ma che non era il caso.

‘’ scusa.. ho detto una cazzata.. non preoccuparti. Non fa niente. ‘’

Mi sentivo in colpa. Non era colpa mia se non mi andava. Jake era un bel ragazzo. Ci sarei andata molto volentieri con lui alla festa e non mi sarei tirata indietro prima, per il bacio, se non fossi legata a una persona.

Dovevo andare avanti però. Forse jake mi sarebbe piaciuto con il passare dei giorni. Anche se ne dubitavo..

Però mai dire mai.

Ormai Edward non potevo più averlo. Ora lui aveva Bella. Di sicuro non sente neanche la mia mancanza.

Mi alzai e mi avvicinai a lui. Mi siesi accanto a lui. Gli accarezzai una guancia.

Era davvero cattiva. Come potevo trattare così un povero ragazzo come lui.

‘’ jake. Mi piacerebbe molto venire con te. ‘’ dissi alzandogli il viso.

‘’ davvero? ‘’ lo sguardo gli luccicava.

‘’ si.. davvero. ‘’ e non so il perché ma mi incantai a guardarlo. Era davvero così bello..

Con quel sorriso poi! Con un solo sorriso, mi ravvivava la giornata.

Mentre lo guardavo, mi convincevo sempre di più che sarei stata felice con lui se non avessi incontrato Edward.

Ci mettemmo a parlare quando mi accorsi che ormai fuori era già buio. La porta si aprì ed entrò mio padre.

‘’ oh!! Ciao Jacob. Come va tutto bene. ‘’ jake si alzò per salutarlo.

‘’ bene bene. ‘’ e cominciarono a parlare tra loro. Io mi persi nei miei pensieri. Ero rivolta verso la vetrata. Pioveva. Che noia.

Presi un legaccio e mi legai i capelli.

Fu un attimo. Qualcosa si mosse nel bosco. Un animale non poteva essere. Mi avvicinai alla finestra. Vidi solo un ombra scomparire.

‘’ bene! Allora è deciso. Che ne dici Lara? ‘’ mi chiamo mio padre, distogliendo la mia attenzione dall’ombra.

‘’ come? Scusate, non ho ascoltato ‘’ dissi mortificata.

‘’ va bene per te se Jacob si ferma a cena? ‘’ mi chiese con uno sguardo come per dire ti pregooooooo

‘’ certo, non c’è nessun problema. ‘’ sorrisi.

‘’ bene, dai andiamo in salotto. Vieni Lara? ‘’ mi chiesero..

‘’ si arrivo subito, devo controllare una cosa tra libri. ‘’ mentii.

Infatti jake mi guardo storto.

‘’ ok, allora ti aspettiamo di la. ‘’ e si avviarono.

Io ritornai alla finestra. Chi mi spiava?

 

 

 

 

 

 

 

 

 lellykelly 

Ciao.. mi fa piacere che ti sia piaciuto. Comunque. Non ti preocc sul fatto delle coppie. Non ti deluderò. Kmq come ti sei messa a piange?! Mi disp!!! Non volevo farti piangere. Però ti capisco.. ankio ho pianto quando lo riletto!!! Kmq spero che ti piaccia anke qsto cap.!! a presto!!

 

 

 

Questa è un’altra storia che ho pubblicato tempo fa.. vorrei un parere su cosa ne pensate. Anche perché non so più se continuarla oppure no.

 

Sadness

18 ottobre ore 00:15 È notte ormai.

La luna piena illumina la notte con i suoi raggi luminosi....è una delle poche occasione in cui le persone si fermano lungo una spiaggia,

ad osservare il cielo stellato illuminati dalla luna, credendo che il mondo sia una favola, tutta rose e fiori.

Poveri ingenui.. gli esseri umani sono la razza più ingenua che avessi mai visto.

E pensare che anni fa, lo ero anch'io.

Si avete capito bene.

Ora sono morta, indistruttibile, veloce.. e assetata di sangue....

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Capitolo 14
*** Pensieri ***


Mentre lo guardavo, mi convincevo sempre di più che sarei stata felice con lui se non avessi incontrato Edward.

Ci mettemmo a parlare quando mi accorsi che ormai fuori era già buio. La porta si aprì ed entrò mio padre.

‘’ oh!! Ciao Jacob. Come va tutto bene. ‘’ jake si alzò per salutarlo.

‘’ bene bene. ‘’ e cominciarono a parlare tra loro. Io mi persi nei miei pensieri. Ero rivolta verso la vetrata. Pioveva. Che noia.

Presi un legaccio e mi legai i capelli.

Fu un attimo. Qualcosa si mosse nel bosco. Un animale non poteva essere. Mi avvicinai alla finestra. Vidi solo un ombra scomparire.

‘’ bene! Allora è deciso. Che ne dici Lara? ‘’ mi chiamo mio padre, distogliendo la mia attenzione dall’ombra.

‘’ come? Scusate, non ho ascoltato ‘’ dissi mortificata.

‘’ va bene per te se Jacob si ferma a cena? ‘’ mi chiese con uno sguardo come per dire ti pregooooooo

‘’ certo, non c’è nessun problema. ‘’ sorrisi.

‘’ bene, dai andiamo in salotto. Vieni Lara? ‘’ mi chiesero..

‘’ si arrivo subito, devo controllare una cosa tra libri. ‘’ mentii.

Infatti jake mi guardo storto.

‘’ ok, allora ti aspettiamo di la. ‘’ e si avviarono.

Io ritornai alla finestra. Chi mi spiava?

 

 

Lasciai perdere.. dovevo preparare da cena.

Mi diressi in cucina passando dal salotto, incrociai lo sguardo di jake. Sapevo che voleva delle spiegazione. Cominciai a preparare la cena per i due pazzi di la in salotto. Ashley e Max non tornavano per cena. Mentre preparavo, pensavo a come la mia vita fosse cambiata e come si fosse incasinata di più confronto a prima.

Ma sinceramente, un po’ mi manca la mia vecchia vita. Una vita fatta speranze, fantasie e sogni di ogni genere. Una normale vita da adolescente in poche parole. Ora cosa avevo?! Una vita immortale, noiosa, dannata. Le speranze svanisco come i sogni e le fantasie. Un incubo. La mia vita era diventata un incubo. Fatta di sangue. Fatta di una vita eterna. Vita eternamente giovane, nel mio caso. Non potrò invecchiare, non potrò avere figli, nipoti. Nulla. Vedrò i miei amici soffrire, morire. I miei cari invecchiare. E io? Io sarò sempre così. Giovane, impeccabile, bella, eterna. questo è il prezzo da pagare per la vita eterna.

A distrarmi fu jake. Mi toccò una spalla e io reagì male. Avevo il coltello in mano. E li lasciai un ricordino.

‘’ jake!! Cazzo!!! – gli urlai prendendo un asciugamano per la ferita – non te la detto nessuno di non disturbate un vampire che pensa?!! ‘’

‘’  scusa, non credevo che fossi così immersa.. ‘’ disse

‘’ beh che ti serva da lezione! ‘’ dissi al quanto alterata.

Jake ritornò in salotto e io potei finire di preparare la cena. Apparecchiai la tavola, chiamai mio padre e jake e servì la cena.

Io dato che non mangiavo andai nella sala. Mi posizionai di nuovo davanti alla vetrata.

Ancora non capivo di chi o cosa fosse quell’ombra.

Per tutta la sera rimasi li, seduta a fissare fuori..

Dopo ore ed ore, mi accorsi solo ora che seduto di fronte a me, vi era jake. Mi fissava. Riuscivo a percepire il suo sguardo perforarmi. Aspettava che io dicessi o facessi qualcosa.

Ma era inutile. Ero troppo assorta per dargli attenzione.

Lo vidi alzarsi e dire qualcosa che purtroppo non riuscì a comprendere.

Passai molto tempo in quello stato. Minuti. Ore. Forse anche qualche giorno.

Sentivo che qualcuno a volte veniva a sbirciare, preoccupato.

Sapevo che non dovevo continuare a comportarmi così. Dovevo andare avanti, dimenticarlo. Ma vedere quell’ombra, mi ha fatto pensare che era lui. Ormai la mia mente era stata avvelenata, come drogata da lui.

Ma dovevo andare avanti. Ormai la sua storia è stata scritta. E chi ero io per intralciare i suo destino?

Destino.. un destino infame. Destino che ovviamente era contro di me. O per lo meno, era quello che supponevo io. Dovevo stare nell’ombra. Dovevo stare da parte, ma sarebbe stato troppo facile. Infatti, eccomi qua, seduta per terra, combattuta tra 2 realtà. Tra due amori. Tra 2 elementi, fuoco e ghiaccio. Tra vampiri e licantropi. Tra EDWARD e JACOB.  Io non dovevo mai venire in questa città. Non dovevo mai leggere quei dannati libri. Non dovevo mai incontrare i Cullen. Non dovevo esistere.

Passarono i giorni. ma io rimanevo rinchiusa in quella sala. Sentivo che la gola cominciava a bruciare. E mi sentivo ogni giorno sempre più debole. Ma non aveva neanche la forza di alzarmi e andare a cibarmi. Niente. La mia mente si rifiutava. E anche il mio, ormai morto, povero cuore. Stavo morendo di fame. E con la debolezza i miei poteri, cominciarono a vacillare.

Chiusi gli occhi. La mente mi scoppiava. Troppi pensieri cominciavano ad arrivare. Troppi pensieri accumulati. Ricordi, discussioni, sofferenze.. pensai a tutto quello che mi era successo sino ad ora.

Ma unica cosa mi venne in mente in tutte queste cose.

EDWARD.. 

Ormai erano passate 2 settimane da quando lo vidi l’ultima volta. I giorni passavano come se non esistesse più niente. La mia non-vita stava diventando un vero e proprio inferno.

Andavo a scuola, fingevo di ascoltare le lezioni, fingevo di ridere ed essere solare, fingevo di stare bene. Angela non sospettava niente. Ma alice.. alice sapeva che mentivo, che fingevo. Ma non mi chiese mai niente. E anche Jasper, influenzato dal mio umore, dal mio stato d’animo, sapeva tutto.

La campanella di fine lezioni era suonata. Mi stavo dirigendo verso il mio armadietto per prendere il mio casco e tutto l’occorrente per tornare a casa, quando qualcuno mi picchiettò sulla spalla e si schiarì la voce.

Io mi girai e quasi non mi venne un colpo..

‘’ ehm.. ciao, mi chiedevo se avevi notizie di tua cugina ‘’ mi chiese ma io ero troppo impegnata ad ammirare i suo occhi dorati.

Forse mi lesse nel pensiero perché gli spuntò un sorrisino.

Io mi ripresi e gli risposi

‘’ ahm, si. Sta bene se era quello che volevi sapere. Si è ripresa un po’ ‘’

‘’ in che senso si è ripresa? ‘’

‘’ ha detto che aveva litigato con qualcuno, che aveva perso un’occasione unica, che se lo meritava e che si doveva allontanare da qui per un po’, per riprendersi. ‘’

‘’ e dove è andata? Con chi ha litigato? ‘’

‘’ Edward, non fare il finto tonto. Sappiamo tutte e due perché se n’è andata. ‘’ detto quello mi rigirai, chiusi l’armadietto e corsi fuori.

Non potevo rischiare di scoppiare a piangere davanti a lui. Dovevo andarmene al più presto.

mi manchi Edward ‘ pensai ad Edward.

Vidi il viso di Edward nella mia mente accigliarsi e cominciare a seguirmi.

Presi il casco e me lo infilai, allacciai la giacca, montai sulla moto e l’accesi e parti veloce.

Mi aveva quasi raggiunta.

ma non posso averti ‘ una lacrima mi rigò il viso mentre imboccavo il cancello della scuola.

 

Le giornate continuarono. Edward ogni tanto tentava di parlarmi ma io cambiavo direzione.

Lo volevo evitare anche perché sicuramente mi avrebbe fatto il terzo grado.

Ero al mio armadietto ed Edward come ogni volta cercava di parlarmi, ma stavolta non fu così.

Quando stava per farlo, mi si avvicinò jake, spaventandomi. era da un paio di giorni che trascorrevamo interi pomeriggi insieme. Stavo cercando di farmelo piacere. E delle volte si fermava anche a cena. Stavo assistendo alla nostra scena dalla mente di Edward. A quanto pare non gli piaceva jake.

 

Mancava più o meno una settimana per la festa che era stata rimandata tempo fa. Jake mi aiutava nei pomeriggi con la musica. Ma era tutto inutile. Non avevo ancora niente in mano e per di più Edward non faceva altro che seguirmi e provare ad attaccare bottone. E sinceramente mi stava dando su i nervi.

 

9.50 a.m.

‘’ ehi Chris! ‘’

nooooo!!! Basta!!!!!

‘’ Chris aspetta! ‘’

uffa! Lasciami in pace!!

Mi afferrò per il braccio facendomi girare

‘’ ehi, ma non sentivi che ti stavo chiamando? ‘’ disse

‘’ ehm.. scusa Edward ma vado di fretta. ‘’ mentii

‘’ ti volevo chiedere se avevi impegni oggi pomeriggio. ‘’

E ora? Che faccio? Che gli rispondo? Pensa pensa pensa!!!!

‘’ niente perché me lo chiedi? ‘’

‘’ ti va se vengo da te? ‘’

No scusa Edward non puoi.. non mi va che vieni da me..

‘’ certo nessun problema ‘’

Cosa!!!!!!????

‘’ ok perfetto a dopo allora. ‘’

Ecco perfetto!!! Ma perché ho detto di si!?

Te lo dico io perché, sei cotta!!

Ecco ora parlo anche da sola, perfetto. Peggio di così non poteva andare!

 

L’ultima campanella suonò. Sapevo che Edward era li che mi aspettava. Sentivo che era fuori dalla porta.

merdaccia!!!

Presi tutto e andai dritta al mio armadietto senza neanche darli attenzione.

Presi il casco e andai fuori. Ovviamente lui era dietro di me.

‘’ allora ci vediamo a casa tua. Arriverò un po’ più tardi perché devo fare un po’ di giri.. ‘’

‘’ se vuoi possiamo fare un’altra volta.. ‘’ dissi speranzosa.

‘’ ma no dai, faccio in fretta. A dopo ‘’

merdaccia e miseriaccia!!!

Accesi la moto e partì.. volevo arrivare il prima possibile a casa per chiudermi nella mia sala.

Non volevo pensare a quello che sarebbe successo da li a poche ore.. pochissimissime ore..

Mi serviva un bagno rilassante.. molto rilassante!!!!

Non so quanto tempo passò, mi rilassai talmente tanto che andai in trans..

Il campanello suonò. Ma non lo ascoltai. Però dopo risuonò. Mi venne il pensiero che potesse essere papà o Ashley che si erano dimenticati le chiavi e suonava.

Quindi presi un asciugamano e me lo misi addosso ed andai ad aprire.

‘’ arrivo arrivo! Uffa quante volte ve lo devo dire di prendere le.. – aprì la porte pensando di ritrovarmi davanti papà o Ashley, ma mi ricordai solo dopo che doveva venire Edward. Infatti me lo ritrovai davanti - .. chiavi di riserva... ‘’  noooooooo! Oh cazzo… e ora che faccio??

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Immy

mi fa molto piacere che ti sia piaciuta.. si solo Edward è un ficcanaso però la storia di sua madre che la spia non è male.. anzi non ci avevo ancora pensato!!! E mi piace!

Mi dispiace averti fatto piangere! Non volevo! Diciamo che nelle fic non mi piace neanche a me bella.. spero che ti sia piaciuto anche questo cap. alla prossima baci!!!

 

Lallina33

Ti ho presa alla provvista vero?! Beh scusa se sono di poche parole ma sono di fretta.. spero che ti sia piaciuto anche questo. Baciii

 

 

 

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Capitolo 15
*** Figuracce e Rivelazioni ***


L’ultima campanella suonò. Sapevo che Edward era li che mi aspettava. Sentivo che era fuori dalla porta.

‘ merdaccia!!! ‘

Presi tutto e andai dritta al mio armadietto senza neanche darli attenzione.

Presi il casco e andai fuori. Ovviamente lui era dietro di me.

‘’ allora ci vediamo a casa tua. Arriverò un po’ più tardi perché devo fare un po’ di giri.. ‘’

‘’ se vuoi possiamo fare un’altra volta.. ‘’ dissi speranzosa.

‘’ ma no dai, faccio in fretta. A dopo ‘’

‘ merdaccia e miseriaccia!!! ‘

Accesi la moto e partì.. volevo arrivare il prima possibile a casa per chiudermi nella mia sala.

Non volevo pensare a quello che sarebbe successo da li a poche ore.. pochissimissime ore..

Mi serviva un bagno rilassante.. molto rilassante!!!!

Non so quanto tempo passò, mi rilassai talmente tanto che andai in trans..

Il campanello suonò. Ma non lo ascoltai. Però dopo risuonò. Mi venne il pensiero che potesse essere papà o Ashley che si erano dimenticati le chiavi e suonava.

Quindi presi un asciugamano e me lo misi addosso ed andai ad aprire.

‘’ arrivo arrivo! Uffa quante volte ve lo devo dire di prendere le.. – aprì la porte pensando di ritrovarmi davanti papà o Ashley, ma mi ricordai solo dopo che doveva venire Edward. Infatti me lo ritrovai davanti - .. chiavi di riserva... ‘’  noooooooo! Oh cazzo… e ora che faccio??

 

 

‘’ ti ho disturbato? ‘’ disse con lo sguardo che poco a poco si scuriva.

‘’ ehm no no, scusami tu dovevo immaginare che fossi tu. – ‘ che vergogna ’ – vieni entra. Accomodati io mentre vado a vestirmi. Torno subito.. ‘’

‘’ ok Chris ‘’ disse andando in salotto.

merdaccia!!! ’ mi precipitai ad asciugarmi i capelli che guarda caso si erano annodati!!

uffa

 

Un baio di pantaloni, una maglietta, le ballerine ai piedi, un filo di trucco e andai giù da Edward.

’ eccomi ‘’

Lui si girò e mi sorrise.

‘’ scusa se ti ho fatto aspettare ‘’ sedendomi vicino a lui.

‘’ non preoccuparti ‘’ sorrise ancora.

Mi incantai a guardarlo. Mi erano mancati così tanto i suoi occhi che ora a guardarli mi sembravano più belli che mai.

‘’ allora cosa ti va di fare? ‘’ gli chiesi curiosa

‘’ quello che preferisci tu.. ‘’ mi disse studiandomi.

‘’ beh non saprei.. in teoria dovrei cominciare a studiare il repertorio per la festa organizzare le band e tutto il resto.. ‘’

‘’ ok.. se vuoi ti aiuto. ‘’ chiese quasi con un tono speranzoso.

‘’ ma no dai ti annoieresti solo.. ‘’ gli dissi

‘’ guarda che non è un problema per me. Lo faccio volentieri ‘’ era convincente

Lo esaminai attentamente. Frugai nella sua mente. Ma non vi trovai niente di minaccioso o altro. Era sincero.

‘’ ok va bene.. andiamo di la allora. ‘’

Ci incamminammo verso la sala. Cominciammo a pensare alla festa, a come posizionare la band, gli strumenti, l’amplificazione, le canzoni da suonare.

Eravamo al lavoro da più di 2 ore.. che per me apparsero come un’eternità. Mentre parlavamo del ballo, lo studiavo attentamente, osservavo ogni sua mossa, ogni suo guardo, ogni suo sorriso. Ero assorta nei miei pensieri, ovviamente lo stavo fissando senza accorge mene, infatti lui alzò la testa e mi sorrise ed io arrossì spostando il mio sguardo verso la portafinestra..

‘’ sai suppongo che dovrai cantare te se il prof. Gower non trova un vocalist. ‘’ ero confusa..

‘’ perché scusa? Ho fatto l’audizione. Perché dovrebbe trovare un altro vocalist? ‘’ ero tanto confusa. Forse era lui che mi faceva questo effetto.

‘’ perché dopo che l’hai fatto te, altri si sono proposti come vocalist. ‘’

‘’ beh spero di non cantare – gli dissi ma dalla sua espressione si capiva che era confuso.. – beh da una parte mi sarebbe piaciuto cantare al ballo ma dall’atra preferirei di no. ‘’ gli spiegai

‘’ ok va bene.. e dimmi hai già pensato a cosa cantare? Dico come tuo repertorio privato. ‘’ mi chiese

’ non lo so. Tuo fratello Jasper si era offerto per darmi una mano a scriverla.. magari puoi chiedergli tu se mi può dare una mano.. ‘’ gli chiesi.

‘’ certo glielo riferirò quando vado a casa ‘’ era triste, si poteva notare. Almeno io lo sentivo. Purtroppo avendo qualsiasi potere inimmaginabile, avevo anche questo potere.

Dai suoi pensieri sperava che gli chiedevo a lui di darmi una mano con la canzone..

‘’ Però puoi darmi una mano con le altre canzoni da suonare ‘’

Mi sorrise. Era un buon segno. Non amavo vederlo triste per colpa mia..

Ridemmo e scherzando tutto il pomeriggio mentre decidevamo le canzoni.

Poi mi chiese l’unica cosa che non avrei mai pensato che mi chiedesse

‘’ hai già con chi andare al ballo? ‘’ era serio

‘’ perché me lo chiedi? ‘’ sorrisi. Alzai la testa ed eccolo, lo sguardo più bello che avessi mai visto.

‘’ ti andrebbe di venire con me? ‘’

e ora che gli rispondo?

‘’ non dovresti chiederlo a me. ‘’ mi alzai e cominciai a mettere tutti i fogli in una cartellina.

‘’ e ha chi dovrei chiederlo? ‘’ lo sentì alzarsi e avvicinarsi a me..

‘’ lo sai a chi mi riferisco. ‘’ mi girai e me lo ritrovai un po troppo vicino per i miei gusti

‘’ mmh no veramente non lo so ‘’ si stava avvicinando il suo viso al mio..

‘’ a bella ‘’ detto questo si irrigidì e io divenni cupa.

Io mi rigirai presi la cartellina e l’appoggiai in soggiorno, poi andai un po fuori. Avevo bisogno di aria.

Mi sedetti sugli scalini sotto il portico.. Mi raggiunse fuori e si sedette vicino a me.

‘’ tutto ok? ‘’ mi chiese

‘’ come se ti importasse ‘’ ero acida.

‘’ se non mi importasse non sarei qui. ‘’

‘’ non puoi capire. Non sai cosa voglia dire soffrire. ‘’

‘’ come credi che mi senta da quando tua cugina è andata via?! ‘’

‘’ hai mai provato a pensare come si sentisse lei? Ti sei mai chiesto perché è andata via? ‘’ mi alzai e andai alla porta prima di chiuderla lo salutai e lo ringraziai per l’aiuto.

 

 

= POV EDWARD =

 

Ridemmo e scherzando tutto il pomeriggio mentre decidevamo le canzoni.

Poi decisi che era ora di chiederglielo o sarei impazzito

‘’ hai già con chi andare al ballo? ‘’ gli chiesi serio

‘’ perché me lo chiedi? ‘’ sorrise. Alzò la testa e mi fissò strana.

‘’ ti andrebbe di venire con me? ‘’

dimmi di si

‘’ non dovresti chiederlo a me. ‘’ non so cosa gli prese ma si alzò e cominciò a mettere tutti i fogli in una cartellina. Sembrava che si stesse incupendo.

‘’ e ha chi dovrei chiederlo? ‘’ volevo risollevarle l’umore. Mi alzai e mi avvicinai a lei.

‘’ lo sai a chi mi riferisco. ‘’ si girò e con il suo sguardo mi incantò..

‘’ mmh no veramente non lo so ‘’ mi avvicinai al suo viso.

‘’ a bella ‘’ mi irrigidì e di incupì più di prima..

Si rigirò e io la osservai. Osservavo ogni suo movimento, ogni sua mossa.. e con lo guardo la seguì sino in soggiorno poi non la vidi più. Andai in soggiorno e mi girai verso l’entrata e la vidi..

Si sedette sugli scalini sotto il portico.. la raggiunsi e mi sedetti vicino a me.

‘’ tutto ok? ‘’ gli chiesi

‘’ come se ti importasse ‘’ era acida.

‘’ se non mi importasse non sarei qui. ‘’

‘’ non puoi capire. Non sai cosa voglia dire soffrire. ‘’

‘’ come credi che mi senta da quando tua cugina è andata via?! ‘’

‘’ hai mai provato a pensare come si sentisse lei? Ti sei mai chiesto perché è andata via? ‘’ si alzò e andò alla porta prima di chiuderla mi salutò e mi ringraziò per l’aiuto che gli avevo dato oggi..

 

Aveva ragione. Non mi sono mai chiesto cosa pensava di me, cosa provava e perché io..

Era tutta colpa mia se ora non era più qui con me. E isabella.. isabella non sapevo cosa realmente provavo per lei. Anche perché lei è umana.. sarebbe sono in pericolo con me.

 

Presi le chiavi dalla tasta dei jeans e partì in macchina. Dove ero diretto? Da Bella.

So che forse per lei sarebbe un trauma. Ma lei conosce jacob. E sarebbe meglio di me.

Come sempre la sua finestra era aperta.

comincio a pensare che sia un gene di famiglia

Mi arrampicai su ed lei era li sul letto che leggeva un libro che ormai l’aveva sicuramente già letto una decina di volta da gran è mal ridotto. Lei mi vide, chiuse il libro e mi venne ad abbracciare..

‘’ Bella. Lo sai che non possiamo stare insieme.. ‘’ dovevo essere freddo, indifferente.

‘’ perché dici questo? Non è vero! ‘’ e si stringe di più a me.

‘’ è così Bella sono troppo pericolo per te.. devi rassegnarti. ‘’

‘’ no! Non sei pericolo. Ti prego. Non abbandonarmi.. ‘’

‘’ Bella non potremo mai stare insieme. Mi dispiace.. ‘’

‘’ perché?! ‘’

‘’ perché sono un mostro. Addio Bella ‘’ e me ne andai. L’indomani avrei chiesto a un nostro cugino di cancellarle la memoria.

 

Andai a casa e riferì tutto hai miei famigliari e chiesi a Jasper se poteva dare una mano a Chris con la canzona e lui accetto volentieri. Poi mi rinchiusi in camera.

Dopo verso le 3 di notte qualcuno bussò alla mia porta.

‘’ avanti ‘’ dissi

‘’ ti disturbo? ‘’ era Jasper.

‘’ no no vieni fratello.. ‘’

‘’ volevo chiederti delle cose.. ‘’

‘’ dimmi.. ‘’ anche se sapevo già cosa mi avrebbe chiesto..

‘’ perché hai preso questa decisione? Perché hai deciso di abbandonare Bella? ‘’

‘’ perché alla fin fine non provo veri sentimenti per lei.. mi sono guardato dentro e una persona aveva già occupato il mio cuore morto, ma poi lo perduta e ora ne ho ritrovata un’altra.. e non voglio che risucceda. Non voglio perdere anche lei. ‘’ gli dissi la verità.. provavo qualcosa per Lara ma l’ho persa. Ho provato a sostituirla con Bella ma è comparsa Chris.

‘’ hai fatto la cosa giusta. ‘’ e se ne andò lasciandomi con i miei pensieri.

Chiamai un nostro lontano cugino e gli chiesi la cortesia di farmi un piccolo favore, per il bene di bella gli avrebbe cancellato la memoria. Almeno si al nostro arrivo.. compresi tutti gli studenti compresi i professori.

E l’indomani avevo deciso che mi sarei impegnato per non lasciarla mai più..

non voglio perdere anche te, dolce Chris..

 

 

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Capitolo 16
*** Cuore spezzato ***


Mi svegliai. Pardon. Fui svegliata dal mio mondo di pensieri da un tornado pulcioso che si era messo a saltare sul mio letto.

‘’ Chris!! Dai!! Devi aprire il mio regalo!! Dai!!! ‘’ urlo Jake saltellando sul mio letto. Giuro uno di questi giorni mi sfonda il letto.

‘’ Jake per favore. Non urlare ‘’ detto questo mi alzo con calma e guardo la sveglia. 03.40

-.-“  che palle che tacchi ‘ pensai

Erano passi 3 mesi. La festa da ballo si fece e andò benissimo. Il preside instituì un nuovo corso grazie a me, ovviamente. Indovinate un po’ che corso era?! Dai è facile! Un corso di canto di cui mio fratello era l’insegnante.

Fantastico vero?! In più il preside, non contento, mi iscrisse senza che io contraddissi la sua iniziativa.

Per non parlare dello strano comportamento che aveva Edward nei ultimi mesi. Era diverso. Boh!

Era arrivata la primavera e oggi era il mio compleanno.

Avevo detto a tutti che ora ero un vampiro e che non importava più festeggiare il compleanno dato che ero immortale e non dovevo più stare li a contare quanti anni mancavano alla mia vecchiaia. Ma sapete come sono loro. Testardi. Molto testardi.

Comunque torniamo a noi.

Jake stava ancora saltando sul letto.

‘’ e va bene. Dammi quel cavolo di regalo!! ‘’ dissi esasperata e speranzosa del fatto che venissi giu dal mio letto prima che si rompesse.

Tutto contento mi allunga il pacchettino. Lo aprì e ci rimasi di sasso.

Era un profumo. E non un profumo qualsiasi. Era di Prada.

‘’ ma sei diventato pazzo?! ‘’ gli chiesi

‘’ perché? ‘’ non capiva.

‘’ Prada?! Ma costa un botto di soldi! E poi hai preso la boccetta grande, neanche quella piccola. Ma quella grande!! ‘’ pazzo!

‘’ perché non ti piace? ‘’ non mi piace? Stava scherzando vero?

‘’ ovvio che mi piace, però.. ‘’

Mi sorrise contento che mi piaceva il regalo. Lo abbracciai e lo ringraziai.

‘’ bene Chris. Ora ti lascio che ti devi preparare perché ti aspetta una bella sorpresa!! ‘’ cosa?! Un sorpresa..

Ma non feci in tempo a chiedergli spiegazioni che saltò giù dalla mia finestra.

Va beh.. mi cominciai a preparare. Mi misi dei leggings, un maglia lunga rossa,gli stivali, un po’ di trucco, la collana che mi ha regalato ieri Ashley e Max,una sprizzata di Prada e scesi giù a preparare la colazione.

Mi sentivo strana. Non mi ero mai vestita in questo modo per andare a scuola. Ma ora ho 18 anni quindi credo che ci farò l’abitudine. Almeno per gli altri oggi compivo 18 anni. Ma in realtà non crescevo più. Tra una cosa e l’altra erano già le 6.30 del mattino. Presi la borsa e andai fuori.

Quasi non mi venne un infarto!

‘’ auguri!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ‘’ oh my God..

Si spostarono e dietro di loro vi era un auto che amava da impazzire..

Audi r8 tuning nera opaca!!

‘’ ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!! ‘’ non.ci.credo!

Mio padre si avvicinò e mi abbraccio facendomi ancora gli auguri.

‘’ questo è il mio regalo di compleanno. Sperò ti piaccia.. ‘’ sorrise.

‘’ grazie papà ‘’ guardai gli altri e solo ora mi accorgo che ci sono anche Edward, alice e jasper.

Gli saluto con un cenno della mano per poi avvicinarmi titubante al gioiellino che ho davanti a me.

Ancora non riesco a crederci. Gli sarà costato molto. Non riesco neanche immaginare quanto.

A farmi tornare alla realtà fu il tocco di Edward sulla mia spalla un po’ scoperta.

Mi girai.

‘’ ehi ciao festeggiata. ‘’ mi sorrise.

‘’ ciao. ‘’ non riuscivo a formulare molte frasi quando mi era davanti.

Ad aiutarmi intervenne alice ‘’ allora ragazzi. voi due andata con la tua macchina – indicando Edward. – invece io e chris andiamo con la macchina nuova. ‘’ mi sorrise.

‘’ non se ne parla alice. È una macchina potente. Farà fatica a controllarla ‘’ cosa?!

‘’ metti in dubbio il mio modo di giudare? ‘’ chiesi al pauroso Edward

‘’ no è solo che potresti perdere il controllo della macchina.. tutto qui. E non vorrei che guidassi te.. ‘’ macchina mia, guida mia.

‘’ Edward stai tranquillo, non le succederà niente. Lo visto. ‘’ alice venne in mio soccorso per la seconda volta.

Ci pensò per qualche minuto e poi acconsentì a farmi guidare.

Tanto anche se diceva di no l’avrei guidata lo stesso.

Io e alice salimmo e appena accesi la macchina, misi in piede sull’acceleratore e parti con una sgommata che sicuramente una volta a scuola avrei preso una ramanzina da Edward.

Entrai nel parcheggio della scuola piano anche perché volevo proprio sentire cosa pensassero tutti.. come sempre tutti erano stupiti. Ma il fattore che più mi divertiva è che non sapevano ancora chi sarebbe sceso. Era un tuning quindi aveva i vetri oscurati.

Parcheggiai e alice scese dalla macchina. Tutti aspettavano di vedere chi fosse il guidatore. Quindi spensi la macchina e saltai giù.

Dire che avevano la faccia da pesce lesso era dire poco. Era pietrificati. Ed Edward mi corse subito in contro, guardandomi male. Mi preparai ad una bella ramanzina.

‘’ ma ti sei bevuta il cervello per caso?! ‘’ ecco.

’ma ti sembra il caso di sgommare in quel modo?! Cosa ti ha detto il cervello?! Potevi schiantarti lo sai?! ‘’ non mi aveva mai rimproverato. E la cosa mi diede fastidio. Chi era lui per dirmi cosa devo o non devo fare?!

Vedendo come stavo e che non risposi, si ricompose e mi alzò il viso. Nel momento in cui incrociammo i nostri guardi mi scappo una lacrima..

Non mi aveva mai trattata in quel modo. Come se fossi una bambina che ha fatto una dispetto a suo fratello.

Lui sapevo cosa stavo pensando..

‘’ mi dispiace. Non volevo. Però cerca di capirmi. ‘’

Lo guardai in modo curioso.. cosa mi sta nascondendo?

Comunque le lezioni iniziarono presto oggi. Appena arrivai dentro all’aula di letteratura il professore mi mandò subito dal preside che voleva vedermi. Il prof mi accompagnò dal preside e ritornò alla sua lezione.

Mi informò dell’imminente ballo di primavera. Che si sarebbe svolta fra 2 giorni.

Il punto che io dovevo andare a cantare purtroppo. Quindi in pratica non avrei partecipato come studente ma come una dello stuff. E non potevo avere un accompagnatore. Ma non potevo neppure rinunciare al canto. Quindi per quella sera Edward si doveva trovare un’accompagnatrice.

Mi incamminai per tornare in classe pensando a come organizzare il tutto. Sicuramente qui urgeva l’aiuto di alice e di mia sorella. Mentre pensavo mi arrivo un pensiero.

ti prego Edward dimmi di si ‘ chi era?!

Entrai in aula e al mio posto vi era isabella. Frugai nella sua mente. Gli aveva chiesto per il ballo. Ma lui non aveva risposto in tempo perché entrai io a mandare in frantumi il piano di bella.

Nel momento in cui mi avvicinai al mio banco la campanella suono annunciando la pausa pranzo..

Si allontanò e uscì dalla classe ma si fermò e si mise a guardare Edward. Come se lo aspettasse. Il diretto interessato mi sorpassò e gli disse che ne avrebbero parlato dopo.

Detto questo lei se ne andò e lui aspettò me.

Lo raggiunsi ma non lo degnai nemmeno di uno sguardo.

Ma dopo tutto cosa potevo farci. Sapevo e saprò sempre che lui sarà attratto da lei. Quindi di che mi dovrei meravigliare o arrabbiare se lui dovesse accettare il suo invito. Lui non è mio. Anche se lo vorrei. Sapevo anche che lui era li che ascoltava tutto quello che stavo pensando.

‘’ allora cosa ti ha detto il preside.. ‘’ era educato a non farmi domande su quello che pensavo.

‘’ niente di che. Del ballo di primavera, del fatto che dovrò partecipare come stuff, che non posso venire in veste di studente del ballo e che quindi se vuoi accettare l’invito di isabella puoi farlo.. ‘’ dissi tutto di un fiato

‘’ e perché dovrei? ‘’ sentivo che non gli era indifferente.

‘’ perché so che ne sei attratto. E poi dopo tutto io e te non siamo fidanzati. E io non posso dirti cosa devi o non devi fare oppure chi persone devi o non devi vedere. ‘’

Lui ci rimase un po’ sorpreso.. e deluso. Ma deluso di cosa?

Non mi rispose.

‘’ tutto ok edward? ‘’ gli chiesi preocc.

‘’ si si tranquilla. Quindi non da fastidio se accetto il suo invito? ‘’ ecco e ora cosa rispondo? Si ma no? Non avrebbe senso..

‘’ no tranquillo e comunque io non sarei potuta venire con te al ballo. ‘’ detto questo il pranzo lo facemmo divisi. Lui si mise a parlare con isabella io invece con lo stomaco sotto sopra me ne andai diretta nella prossima aula di lezione. Avevano due ore di biologia.. quindi loro due sarebbero arrivati insieme.

Suonò la campanella e i due piccioncini arrivarono. Quello che mi spezzò definitivamente il mio cuore morto era il fatto che si tenevano la mano. Con me non se l’era mai concesso questa cosa.

Mi fece rabbia.. come può una semplice umana come lei farmi incazzare talmente tanto da farmi venire istinti omicidi?

Perché ti sta rubando il tuo amore!

Fanculo vocina di merda..

Osservai tutta la scena mentre il veleno cominciò ad arrivarmi in bocca dalla rabbia.. dovevo restare calma o le avrei dato fuoco..

Ad interrompere il mio piano omicida fu il cellulare. Era alice.. mi diceva che sarebbe arrivata in ritardo all’uscita perché doveva finire di compilare dei moduli per il corso che frequentava e preparare la lista per la festa.

Le risposi e mi accorsi solo dopo che Edward era al mio fianco che mi osservava..

‘’ che vuoi cullen ‘’ gli dissi acida.

‘’ che hai? ‘’ mi chiese preoccupato. Lo chiamavo col cognome solo quando non ero di buon umore. Specialmente a causa sua.

‘’ non sono cose che ti riguardano. E smettila di fissarmi cullen ‘’

La lezione iniziò e mi persi nei miei pensieri. Mi domandavo perché alice mi avesse mandato un messaggio. Lei sa che leggo nel pensiero.. ah si è vero. Anche Edward legge nel pensiero. Ecco percchè.. forse non voleva farglielo sapere. Ma puoi perché? Non c’è niente di male.. o forse mi stava preparando il regalo..

A ridestarmi fu la campanella..

‘’ finalmente... ‘’ mi catapultai fuori e vedendo che alice aveva ancora da fare mi appoggiai alla mia macchina..

Davanti a me, ad alcuni metri di distanza c’era la macchina di Edward e caso strano di fianco c’era quella di isabella.

Ve lo già detto che io e la sfiga andiamo a braccetto insieme?

Proprio in quel momento arrivò isabella ed Edward.

Parlottarono un po’ poi lui le accarezzò la guancia e le spostò una ciocca di capelli dietro all’orecchio.. e tutto accadde di nuovo lei si avvicinò e rubò un bacio ad Edward.

Chiusi gli occhi e una lacrima scivolò giù.. gli riaprì e lei se ne andò..

Lui rimase un po’ li in piedi fermo che guarda fissò davanti a se.

grazie Edward per avermi spezzato il cuore di nuovo ‘ lui si girò.

Lo guardai mentre un'altra lacrima scivolava giù..

Mi alzai dal cofano della macchina e ci Sali sopra, l’accesi e alice arrivò, Salì anche lei e partimmo.

Ma lui invece rimase fermo immobile.. confuso..

 

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