Vegeta [Big Damn Table]

di Shari Deschain
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Solo un mercenario ***
Capitolo 2: *** Vigliacco ***
Capitolo 3: *** Missing moment ***
Capitolo 4: *** Happy Birthday to us ***
Capitolo 5: *** Il Re di Picche ***
Capitolo 6: *** Become a Super Saiyan ***
Capitolo 7: *** Don't you think that's important information? ***
Capitolo 8: *** Shout your name in silence ***
Capitolo 9: *** Ritratto in blu pastello ***
Capitolo 10: *** Allergie ***
Capitolo 11: *** It's my life ***
Capitolo 12: *** I was waiting on a different story ***
Capitolo 13: *** It's not enough (it never is) ***
Capitolo 14: *** Dirty snow ***



Capitolo 1
*** Solo un mercenario ***


Note dell’autrice: Si, uhm… questa fanfiction è parecchio vecchia, l’ho ritrovata ieri nei meandri oscuri della mia cartella “Incomplete” e ho deciso di rimetterla in sesto perché come era prima faceva un po’ rabbrividire. Non che ora mi faccia particolarmente impazzire ma tant’è. Ultimamente ho abbandonato un po’ il mondo di Dragon Ball non mi piace tutta questa commercializzazione, ma è difficile rinnegare il primo amore (e Vegeta. Come si fa a rinnegare Vegeta?) quindi eccomi qui.

Come titolo comanda questa sarà una raccolta per le oneshot/flashfic della BDT visto che in teoria dovrebbero essere 90 (dieci le ho già scritte) mi pareva poco carino intasare la sezione, meglio metterle tutte insieme. L’unico dubbio che ho al momento è il rating, non mi va di alzare tutto a rosso perché la maggior parte saranno molto… uhm… blande? XD

Quindi probabilmente qualcuna sarà postata a parte, d’altronde ne ho già diverse sparse in giro.

Detto questo spero che la lettura vi sia gradita ^___^ commenti critiche e quant’altro sono sempre ben accetti, al solito.

Shari.

***

Prompt: 089. Lavoro
Rating:
G - Verde
Parole:
431
Genere: introspettivo, triste, mettiamo pure angst và! XD




Solo un mercenario.




Inchinati.

Piegati di fronte a lui come non ti sei mai piegato prima. Il volto verso il suolo, il ginocchio poggiato a terra. Tutto ciò che ti è concesso vedere è questo pavimento di freddo acciaio.

Abbassa anche il tuo sguardo, che mai prima d’ora si era abbassato di fronte a qualcun altro.

Ascolta.

Ascolta i suoi inutili discorsi, il suo tono mellifluo che tanto sa di presa in giro. Filtra le sue parole una ad una, cercando di riconoscere la menzogna dalla verità per quanto questo sia inutile e pericoloso. Che egli menta o meno tu devi credergli. È questo il tacito patto.

Giura.

Giura fedeltà a chi si è guadagnato il tuo odio ed il tuo disprezzo, giurati servo di colui che ha piegato la tua razza e te per primo. Giura su te stesso perché è l’unica cosa che ti rimane, nemmeno la tua parola vale qualcosa, non più.

Impegna te stesso in questa promessa obbligata.

Venditi.

Vendigli la tua forza ed il tuo sangue, la tua voglia di uccidere, vendigli il tuo cuore la tua anima ed il tuo orgoglio. Vendigli te stesso.

D’ora in poi gli appartieni, per quanto l’idea ti disgusti sai che alla fine è tutto qui il senso di questo incontro. Stabilire che tu sei suo e che lui può usarti come meglio crede.

Farti sapere che lui può distruggerti.

Impara.

Impara le regole del gioco, impara a zittire la rabbia e a nascondere il tuo odio.

Impara ad essere servo, sei un servo ora.

Sei la perfetta macchina da guerra, il suo giocattolo più pericoloso, la prova vivente che è riuscito a sottomettere anche la razza guerriera per eccellenza.

Urla.

Dentro di te, in assoluto silenzio, accusando il destino o il caso, maledicendo te stesso e lui. Urla con la voce che ti rimane, quella voce che di solito divide i sentimenti, piega le labbra all’insù e bagna le guance di lacrime.

Urla con quella voce che rimane così spesso muta che a volte ti viene da chiederti se la possiedi davvero. Usala una volta tanto.

Alzati.

In piedi di fronte a lui, guardalo negli occhi. Raduna la dignità che ti rimane e sbattigliela in faccia, mostragli il volto del principe dei saiyan e non quello di uno schiavo. Imprimi la sua faccia nella sua mente e usala come promemoria della tua più grande sconfitta. Fa’ di lui la tua meta ultima e intanto corri ad eseguire i suoi ordini. Fallo con in viso la smorfia della rabbia e nel cuore la promessa di una vendetta.

Obbedisci.

Sei solo un mercenario adesso.

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Capitolo 2
*** Vigliacco ***


Prompt: 030. Morte
Rating:
PG – Giallognolo XD
Parole:
527
Genere: introspettivo, triste, drammatico… nulla di divertente in pratica XD





Vigliacco.






Sto per morire. Io sto per morire.

Che frase strana vero? Non si dovrebbe mai avere il tempo di pensare alla morte quando si muore.

C’è dell’acqua sul mio viso.

Sì, qui proprio sulle tue guance.

È pioggia? Non mi ero accorto che piovesse.

No, non piove; stai piangendo.

Io non ho mai pianto, non conosco il sapore delle lacrime.

Io ricordo diversamente.

La mia forza sta nell’orgoglio di non avere sentimenti.

Ma le lacrime sono sentimenti.

È proprio per questo che io non posso piangere.

Eppure tanti sentimenti stanno scivolando giù dalla tua guancia. Li senti? Probabilmente no. Anche se ti portassi le mani al viso a che servirebbe?

Bagnerei solo i miei guanti, ma le mie dita rimarrebbero asciutte.

È sempre stato così non è vero? Quanti guanti zuppi di sangue hai buttato via nel corso di tutti questi anni? Chissà se te ne ricordi. Ma le tue mani sono sempre state pulite.

È il mio lavoro, non ho avuto molta scelta.

No, è vero. Nessuna scelta per te. Solo ordini da eseguire.

Sono stato un vigliacco.

Lo sei ancora di più adesso, sai? Piangere di fronte ad un nemico… dov’è finito il tuo orgoglio grande principe dei saiyan?

È morto forse. È morto prima di me.

C’era da aspettarselo. A che serve l’orgoglio mentre stai morendo? Sarebbe solo un sentimentalismo degno di un eroe. Ma tu non sei un eroe, non lo sei mai stato.

Sto morendo. Sento i battiti rallentare…

Lui ride invece. Che amaro requiem per la tua morte. Non sarebbe bello potersi vendicare?

Io non posso più farlo. La mia razza non può più farlo. Oggi muoiono i saiyan.

Non è vero. Non fingere di non vederlo, Kakaroth è a due passi da te.

Lui è uno sporco terrestre.

Lui è tutto ciò che ti rimane. Non hai nient’altro.

Preferisco morire mordendomi la lingua.

Ti sei morso la lingua per tanti anni, credi di farcela ancora una volta? Credi che sia possibile anche ora che queste lacrime ipocrite hanno gridato al mondo la tua vigliaccheria?

Kakaroth…

Dillo.

Tu…

Chiediglielo.

Vendicami.

Lo farà sai? È tanto idiota da prendere a cuore le tue parole. Adesso diglielo. Guardalo negli occhi e diglielo, chi importanza ha ormai?

Io…sto piangendo.

Stai implorando.

Mi sto umiliando davanti a Kakaroth.

Ti stai confessando.

Non credevo di poter piangere ancora. Non sapevo di esserne capace.

Stai cambiando.

Freezer… quella risata io…

Non puoi sopportarla. Non la dovrai più sentire comunque.

Io…

Senti? Un suo semplice gesto e il tuo cuore si è fermato. Non ha fatto troppi complimenti ma è stato abbastanza sciocco da aspettare che tu finissi di dire le cose più importanti.

E guarda! Avrai anche una tomba, troppo onore per un mercenario. Di solito i vostri cadaveri vengono lasciati ai corvi.

Non puoi vedere la faccia di Kakaroth vero Vegeta? No, i tuoi occhi non vedono più nulla.

Non vedranno nemmeno la morte di Freezer né la trasformazione di quella terza classe che tu disprezzi tanto. Non ora.

Ora su questa terra morta non resta altro che qualche lacrima e l’amara constatazione che colui che tanto odi è un eroe mentre tu un debole vigliacco.




***





Note dell’autrice: Sì, bhè… ultimamente ho un debole per le seghe mentali, si nota? XD Non che normalmente non ce l’abbia ma in questo periodo (che tra parentesi dovrei passare sui libri) la faccenda si è aggravata parecchio. Mi spiace per voi.

Poi vediamo… sì ho definito Vegeta un vigliacco. Per quanto questo sia decisamente considerabile come un’eresia bella e buona – soprattutto da me stessa – è quello che penso di lui in quel determinato frangente, uno dei pochi momenti in cui assistiamo alla sua totale impotenza.

Ah e la “voce” in corsivo non sono io che chiacchiero amabilmente con il mio adorato Principe, bensì… la sua coscienza? Un’entità superiore? Ok non lo so XD è venuta fuori così, altro non so dirvi *schiva i pomodori*



Angelo Azzurro: Oh, thanks! ^///^ grazie mille per i complimenti. Il genere introspettivo è praticamente l’unico genere che io conosca, inoltre pare che io abbia un innato senso della drammaticità -.-‘ (seghe mentali, of course!)

lilac: Sono felicissima che ti sia piaciuta! ^^ Ma l’uovo di Pasqua di Dragon Ball è il bene! *___* Mio fratello ci ha trovato una specie di statuina in plastica di Vegeta che lui aveva già e quindi me ne sono impossessata io XD Ora ho il Principe direttamente sul mio comodino! XD A parte questo, sulla commercializzazione di Dragon Ball, bhè… io mi sono organizzata trovandomi degli spacciatori di fiducia *___*

CHiBI cHU: Grazie mille! L’effetto che volevo ottenere era proprio far trasparire l’odio e il disprezzo che Vegeta prova in quei momenti, sono lieta di sapere di esserci –forse- riuscita XD

bulma_89: Ciao! È vero, quanto tempo è passato! Sei sparita per un bel po’ – io pure ma non dirlo a nessuno XD – Sono felice che tu sia tornata, spero ti rimetterai di nuovo a scrivere ^^ e grazie per le gentili parole ^^

bulma90: Tu mi lusinghi troppo, di questo passo mi monterò la testa e crederò di essere il nuovo premio nobel letterario XD No ok, sto scherzando… come sempre le tue recensioni mi fanno tantissimo piacere e so che sono monotona nel risponderti ma davvero non so che dire. Sei un grande incoraggiamento per me. Un baciottolo ^^

Me91: Ma grazie! ^////^ Sono davvero contenta che ti sia piaciuta, e che tu l’abbia definita profonda XD ho sempre paura di trovarmi di fronte ad un “…eh?” XD







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Capitolo 3
*** Missing moment ***


Prompt: 024. Famiglia.
Rating: G – Verde
Parole: 714
Genere: introspettivo ,… leggermente fluffly?




Missing Moment




Di scelte, in vita tua, ne hai fatte tante.
Certo non è una cosa strana, per vivere bisogna sempre scegliere.
È solo che ogni tanto perdi di vista il punto della situazione, ti pare di non ricordare il corso degli eventi che ti hanno portato qui su questo sasso chiamato Terra, con questa donna chiamata Bulma, con questi marmocchi che dicono di essere figli tuoi.
Quando hai preso questa decisione? Cosa ti ha spinto a prenderla?
Magari è stato qualcosa di piccolo, un’inezia che tu non hai colto, un gesto o forse una parola di troppo, un qualcosa così. Sarà stata una di queste cose a condurti qui?
Di certo non hai fatto una scelta razionale.
Se ti avessero chiesto qualche anno fa (ma forse è meglio dire una vita fa) se desideravi una famiglia avresti riso sprezzantemente di una simile eresia e ki-blastizzato l’idiota che aveva osato porre una domanda così stupida.
Quindi, conoscendoti, tutto questo deve essere accaduto mentre eri distratto, impegnato o comunque non totalmente in te.
Altrimenti ti saresti sbarazzato di lei prima che riuscisse a fregarti.
Perché ti ha fregato a tutti gli effetti.
Inchiodato in questa casa, ufficialmente dichiarato “marito” e ufficiosamente chiamato “tesoro”, arruolato contro la tua volontà come padre a tempo pieno, declassato a terrestre…
Fregato.
Continui a pensare che ci deve essere stato un momento fondamentale in cui qualcosa è scattato e tutto questo ha iniziato a formarsi. E ti piacerebbe almeno capire quale è stato questo diamine di momento in cui la tua vita è stata decisa, barbaramente condizionata dal volere di quella lei così dispotica.
Uno, ne vuoi uno soltanto.
Per poterglielo rinfacciare al momento giusto, ma anche per capire, spiegarti il motivo per cui TU hai una cosa così stupida come una famiglia.
E scavi indietro nella memoria, ti perdi fra i ricordi, sfogli una vita passata troppo in fretta per i tuoi gusti. Non ti eri accorto di essere così vecchio.
Lasci perdere la tua infanzia, gli anni passati sotto il dominio di Freezer. Troppo doloroso ricordarli. Puoi partire da Namecc, ecco.
Deve essere stato quello il periodo. E deve essere stato dopo la tua… morte.
Ma certo questo non restringe il campo. Quando ti sei trasferito da lei ne sono successe tante di cose, così tante che stenti a rammentartele. Ricordi le vostre prime chiacchierate serie, il primo bacio, la prima volta che siete stati a letto insieme… ma ancora nulla che risponda alla tua domanda.
Tutte queste cose devono essere le conseguenze di un altro avvenimento, ma dannazione proprio non ricordi quale. Eppure hai un’ottima memoria.
E mentre stai lì a rimuginare, senti un urlo. Dal bagno.
- Mamma, è esploso l’asciugacapelli!- dal tono della voce di Bra intuisci che è sul punto di lasciarsi andare ad una crisi isterica in piena regola, e siccome la cucina dove stai tu è vicinissima al bagno dove sta lei, decidi saggiamente di darti ad un’elegante fuga.
Peccato che tu non ci riesca.
Bra fa la sua comparsa sulla porta della cucina, arrabbiata come potresti esserlo tu per un malfunzionamento della Gravity Room, i capelli, impazziti, sono stati sparati in aria in una stranissima acconciatura modello “ombrellone da spiaggia”, a trattenerli solo la solita fascia rossa. E non ascolti nemmeno una parola, nonostante i suoi strilli siano probabilmente udibili a tutto il vicinato, non ascolti perché un senso di déjà vu ti ha colpito come un pugno nello stomaco non appena l’hai guardata.
Ricordi lei, la donna, Bulma, acconciata allo stesso modo, con quell’improponibile massa di capelli sparati in aria. E la ricordi addormentata, china sulla scrivania, intenta a vegliarti dopo che la tua vecchia Gravity Room era esplosa.
Ricordi la sensazione stranissima di svegliarti e trovare qualcuno (sebbene addormentato) ad aspettare il tuo risveglio. Ricordi la strana stretta al cuore quando hai capito che lei era preoccupata per te. Nessuno si era mai preoccupato per te.
E pensi che sì, probabilmente è stato quello il momento che ti ha fregato.
Ti dirigi al frigorifero, ignorando ostentatamente tua figlia, e afferri un cosciotto di pollo. Lo azzanni in preda alla rabbia, come se fosse un terribile nemico.
Perché, porca miseria, lei in quel momento stava dormendo.
Dormendo.
Non puoi nemmeno darle la colpa di tutto questo, dannazione.
Hai fatto tutto da solo.






Angolo sclero: Ultimamente sono piena d’idee, non so a cosa sia dovuto e francamente credo sia meglio non scoprirlo. Per il mio bene.
Anyway immagino che tutte abbiate colto il riferimento alla mitica scena dell’anime, sì insomma… quella scena è l’unica ragione plausibile per riguardarsi Dragon Ball per la novecentottantaduesima volta. In realtà non era proprio così che avevo in mente di scrivere questa flashfic, ma al solito la mia tastiera fa tutto da sola. Il titolo non c’entra una bega, lo so benissimo… altro che missing moment quello è l’unico fan service a cui le fan delle Vegeta/Bulma possono aggrapparsi *O* Però, non so… mi pareva s’intonasse con la situazione. E poi diciamocelo, io coi titoli faccio palesemente schifo, fosse per me si chiamerebbero tutte “Ennesimo sclero su Vegeta” ma tant’è. Mi auguro vi sia piaciuta, comunque.
Al solito, riempirò di bacini cuoriciosi chiunque decidesse di commentare, criticare etcetera etcetera.

Shari.


Lancio di cuoricini (ovvero ringraziamenti)



Angelo Azzurro: troppo buona ^//^ in effetti anche io credo che quello sia uno dei momenti “clu” di tutto Dragon Ball, ma per me Dragon Ball praticamente si riduce a Vegeta quindi non so quanto io sia attendibile in questo senso XD Grazie mille comunque ^^
CHiBI cHU: oooh, thanks! ^///^ che bel complimento che mi hai fatto, ti ringrazio tantissimo ^^ comunque in effetti… eravamo tutte lì in un certo senso no? Attaccate al televisore o al manga, ma comunque con la testa immersa nella situazione XD
Sweetgirl91: Ah, cara grazie mille! ^^ sì mi sa che hai ragione, l’ho reso davvero molto perdente… Vegeta non mi perdonerà facilmente, spero solo non tenti ritorsioni ç___ç Per quanto riguarda gli aggiornamenti… temo che io e la parola rapidità siamo incompatibili nella stessa frase ç___ç ma certo mi trovo meglio con le oneshot, di idee per queste ne ho tantissime solo che mi scoccio a svilupparle XD
LadyGaunt: Ti ringrazio ^^ mi fa piacere saper che l’hai trovata originale, in un fandom enorme come questo ho sempre paura di rubare inconsapevolmente le idee di qualcun altro ç___ç le tue parole mi rassicurano non poco ^^
lilac: Come sempre il tuo parere mi riempie di gioia *O* in effetti, dopo averci pensato un po’ (perché sono tarda lo so) quella specie di coscienza pare più un vero alter ego anche se… io avrei paura di conoscere l’alter ego di Vegeta. Cioè… uno più cattivo di lui? Và a finire che me lo sposo seduta stante XD
bulma90: Oooh hai detto che Vegeta è IC /me ti ama/ io lo odio questo stupido principe, pare si diverta a tendere ad ogni parola verso l’abisso dell’Ooc, a volte m’immagino pure di sentirlo sghignazzare su una frase che sto scrivendo… sì ok forse sono fissata XD Ad ogni modo grazie mille, è sempre molto bello per me avere il tuo parere ^^
Me91: woow! ^///^ /la testa di Shari diventa bordeaux e si appresta ad esplodere/ tutti questi complimenti mi fanno decisamente male XD (no non è vero li adoro, e adoro te che me li fai ovviamente XD) Grazie, grazie, grazie infinite! *si inchina* Ah ehm… il tramonto degli eroi già… dovrei proprio aggiornare sìsì… *fugge in preda ai sensi di colpa*
Sybelle: Tesoro caro, credo che il mio ego si sia reincarnato in te *O* non so quanto la cosa possa essere bella per te in effetti XD ok, cretinate a parte, come sempre le tue recensioni riescono sempre a spiazzarmi e a commuovermi. Tipo mi fai sentire intelligente *O* (ed io non lo sono ovviamente ) Naturalmente ti ho aggiunta caVa, ora dovrai prepararti a sopportare le mie chiacchiere continue sai? XD Anyway un bacione grande grande, spero di beccarti presto in msn ^^



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Capitolo 4
*** Happy Birthday to us ***


Prompt: 091.Compleanno.
Rating: G – Verde
Parole: 1520 a parere di World
Genere: Credo possa essere catalogato come fluffy, ma non ne sono sicura




Happy Birthday to us






A soli sette anni Bra può vantare una stanza dei giochi da far morire d’invidia tutte le bambine della città. Non solo perché ha così tanti giocattoli che ci vogliono cinque armadi interi per stiparli, ma anche perché spesso sono pezzi unici, costruiti appositamente per lei dal nonno che è capace di lavorarci su intere notti per soddisfare i suoi adorabili capricci.
Per non parlare dei vestiti poi.
Avendo una madre come Bulma che fa dello shopping una ragione di vita, è inevitabile che il suo guardaroba trabocchi di abiti, da quelli di alta moda con pizzi e volant a quelli più semplici come jeans, gonne e t-shirt. Ogni giorno le ci vuole almeno mezz’ora per trovare un vestito adatto e per abbinarlo con scarpe e accessori vari – che stanno in un armadio a parte, ovviamente.
Tutte quelle belle cose sono frutto di giorni passati attaccati alle maniche del parente di turno, vuoi la mamma o i nonni, ma le cose più preziose speciali o costose sono tutte regali di compleanno. Bra adora i compleanni, pensa che siano una delle cose più belle che siano state inventate: un giorno in cui una persona viene festeggiata, baciata e coccolata da tutti come fosse una principessa. Un giorno davvero stupendo a suo parere.
Ovviamente anche quelli dei suoi familiari sono belli ed emozionanti – ma mai quanto i suoi, pensa con una punta di orgoglio – e c’è da divertirsi in ogni caso. Il compleanno dei nonni di solito lo passano tutti insieme, magari vanno al luna-park o in qualche nuovissimo centro commerciale, guardano i fiori e giocano con gli animali. Quando è il compleanno della mamma arrivano tutti i loro amici, si mangiano tante torte (perché i componenti della famiglia di Goku, esclusa Chichi, ne mangiano una a testa, così come Trunks ) e si sta nel giardino della Capsule Corporation a prendere il sole e a ridere.
Quando invece è Trunks a compiere gli anni di solito si può stare certi che avranno Goten in giro per la casa tutto il giorno, a fare casino e combinare scherzi a Trunks perché “nel giorno del proprio compleanno è obbligatorio essere felici” anche se poi suo fratello non sembra particolarmente contento, come quella volta che si era ritrovato fra le mani una strana rivista con una donna molto poco vestita sopra. C’era mancato poco che non gli esplodesse la testa.
Ora che ci pensa però, Bra nota un particolare un po’ stonato: non hanno mai festeggiato il compleanno di Vegeta. A dire il vero la bambina non si era mai posta troppe domande prima perché è risaputo che suo padre odia qualsivoglia festa o agglomerato umano di persone, ma una cosa stupenda come un compleanno? Possibile che Vegeta non volesse festeggiarlo almeno un pochino? Con questo pensiero in testa Bra si dirige a passo di marcia verso il salotto dove sa che suo padre se ne sta stravaccato davanti alla televisione, dal momento che la GR è di nuovo fuori uso dopo che… Bè dopo che l’ha distrutta nel corso di un allenamento un po’ troppo vivace come lo definisce sua madre. Le sue previsioni non vengono smentite: Vegeta è steso per metà sul divano con in mano una birra ed un sacchetto enorme di pop-corn, gli occhi annoiati puntati sul maxischermo.
- Papà quand’è il tuo compleanno? – esordisce piazzandosi davanti a lui con le mani sui fianchi.
Vegeta dal canto suo distoglie per un secondo l’attenzione dai pop-corn e gli piazza uno sguardo a metà tra l’irritato e l’annoiato. Per un secondo non può fare a meno di notare quanto quella mocciosa assomigli a Bulma, soprattutto nei modi di fare.
- Sparisci e piantala di seccarmi – mugugna poi, facendo l’incredibile sforzo di non digrignare i denti. Ma sua figlia - che in quanto a testardaggine può competere con entrambi i genitori messi insieme - non si schioda di un solo millimetro, assumendo però un tono di vago rimprovero.
- Devi avercelo anche tu un compleanno, tutti ce l’hanno! Ed io voglio sapere quand’è! – ribadisce indispettita, alzando di pochissimo la voce.
- I saiyan non festeggiano cose idiote come i compleanni. Ora vattene – è la secca risposta. Bra resta su a pensarci per qualche secondo, ignorando totalmente lo sguardo ben eloquente del padre che vuole comunicarle che si sta seriamente stufando.
- Quindi i tuoi genitori non ti hanno mai fatto una festa di compleanno? – chiede intenerita, immaginandosi suo padre da bambino, triste e sconfortato per non aver ricevuto alcun regalo. Che genitori orribili deve aver avuto! Non le stanno per nulla simpatici quei nonni di cui, comunque, non sa nulla.
Vegeta rimane a metà fra irritazione e sorpresa. Nella sua testa passano flashback veloci di quel padre che lo ha venduto a Freezer, degli anni della sua infanzia passati ad eliminare e a distruggere qualsiasi cosa gli si presentasse davanti sotto la dicitura “nemico”, dei suoi giorni fatti di sangue e ferite che ha sempre dovuto leccarsi da solo.
Per un momento la rabbia prende il controllo e alza di poco una mano, apparentemente intenzionato a colpire Bra per togliersela definitivamente di torno, ma è solo un momento ed in realtà non ha fatto altro che stringere le dita in un pugno.
Non potrebbe mai colpire Bra.
Tira fuori un mugugno e si porta una manciata di pop-corn alla bocca.
- No mai. Io non ho un compleanno. Nessuno della mia famiglia l’aveva. – biascica sputando pezzetti di cibo e sperando così di concludere quel discorso assurdo.
Ancora una volta Bra resta in silenzio a fissarlo, con quei suoi occhi così maledettamente azzurri, poi il volto le si illumina di un bel sorriso.
- Fra una settimana è il mio compleanno – annuncia, fiera.
- Auguri – risponde l’altro, convinto che il peggio sia passato. Probabilmente, si ritrova a pensare, quelle domande erano solo un modo per portare il discorso all’imminente festa, Bra vorrà sicuramente chiedergli qualcosa di estremamente seccante come poter invitare a casa tutti i suoi amichetti della scuola.
- No, non hai capito! Possiamo festeggiarlo insieme! – proclama la bambina sorridendo ancora di più. L’idea le piace così tanto che già nella sua testa sta programmando tutto: ci sarebbero state due torte grandissime di colore diverso, lei e suo padre l’avrebbero tagliata insieme, poi avrebbero scartato i regali sempre insieme e…
- Scordatelo! Io non voglio nessun compleanno! – ringhia l’uomo e stavolta il suo tono si è alzato non di poco, segno che è veramente giunto al limite.
Bra resta sconcertata, poi pian piano gli occhi cominciano a riempirsi di calde lacrime. Vegeta comincia ad andare in panico.
Ai lacrimoni che scivolano via sulle sue guance si aggiungono leggeri singhiozzi che vanno via via intensificandosi.
Vegeta è seriamente in panico.
Quando la bambina si affloscia sulle ginocchia e comincia a piangere con una violenza tale che pare le si debba spezzare qualche organo interno, Vegeta capisce di essere sull’orlo di una crisi di nervi. - D’accordo, d’accordo. – sbraita tentando di ricondurre la creatura alla ragione, senza peraltro riuscirci.
- Ho detto che va bene! – ripete a voce più alta, e stavolta gli pare di percepire un lieve attenuarsi dei singhiozzi. Padre e figlia restano a scrutarsi per qualche secondo, lui pronto ad urlare il nome della moglie, lei che già prepara un nuovo attacco di lacrime.
- Davvero? Festeggerai con me? – chiede pianissimo, la voce ancora incrinata da piccoli singhiozzi solitari.
- Solo con te – risponde l’uomo imbarazzato, prima di voltarsi verso il televisore. Ma perché diamine sta facendo un discorso del genere? Dov’è finito il pomeriggio d’ozio che s’era immaginato? Bra intanto si tira su e spolvera il vestitino, in faccia ha l’espressione più raggiante che Vegeta abbia mai visto.
- Quindi è un segreto vero? Saprò solo io quando è il tuo compleanno! Sarò l’unica unicissima a saperlo! Solo io ti farò gli auguri, io e nessun altro! – grida estasiata, profondendosi in una risata di pura delizia. Le lacrime di pochi istanti prima sono già un vago ricordo.
Vegeta intanto riflette: la mocciosa sarà davvero in grado di tenere un segreto e di non andarlo a spifferare a nessuno, soprattutto non a quella strega di sua madre?
- Sì è un segreto. Guai a te se lo dici a qualcuno. – l’esasperazione prende il sopravvento sul tono di minaccia che invano aveva cercato di assumere.
Ma Bra è già scappata via dalla stanza, ridendo felice per quel segreto così importante che condivide nientemeno che con il padre. L’allegro motivo di “Buon Compleanno” giunge alle orecchie di Vegeta che intanto ha recuperato pop-corn e birra e si è rimesso comodo sul divano. Facendo zapping fra un canale e l’altro l’uomo non può fare a meno di congratularsi con se stesso: dopotutto è riuscito a salvare capra e carote, come dice sua moglie in queste situazioni.
- Compleanni… bah! – mugugna infastidito, reprimendo immediatamente il pensiero che gli si era formato in mente: Bra che gli ficca un cappello a cono in testa.
“Questo mai, davvero non esiste. Nemmeno se piange il doppio di quello che ha pianto oggi.” Si ripromette Vegeta, ed intanto già trema al pensiero che a Bra venga in mente la stessa idea.



Note dell’autrice: Ah. Già. Ok, questa oneshot non ha senso alcuno ma davvero Vegeta davanti ad una torta di compleanno formato gigante, imbarazzato a morte e con un cono a pompon in testa è un qualcosa che mi potrei sognare di notte. E Bra ha la possibilità di fare tutto ciò, ne sono sicura. Poi… sì ecco credo che questa cosa sia abbastanza demenziale ma è un regalino che mi sono fatta per il mio compleanno, anche se temo di aver spinto Vegeta un po’ troppo in là mmmh.
Mi sono presa qualche piccola libertà tipo quell’unicissima che in bocca a Bra mi stava di un bene che ho dovuto lasciarcelo, e anche “capra e carote” è sbagliato ma mi rifiuto di pensare che il sommo principe si prenda la briga di impararsi i proverbi a memoria.
Commenti, critiche e quant’altro sono (come sempre) ben accetti.
Shari.


Ringraziamenti:

CHiBI cHU: Grazie mille a te, che continui a seguirmi! Mi fa piacere che i nuovi capitoli non ti deludano, io nutro sempre l’illusione di migliorare un pochettino ad ogni storia e se così è (cosa di cui non sono affatto sicura XD) non posso che esserne lieta.
LORIGETA: a chi lo dici, anche io ormai sono la pigrizia fatta persona. E dire che sto trovando molte belle storie -____- ad ogni modo Grazie davvero per aver trovato un momento per me, ne sono davvero felice. Spero che adesso tu stia bene, sul serio. Un bacione grande, grande.
Sweetgirl91: Quella scena è – almeno per quanto mi riguarda – il vero pregio di tutto Dragon Ball Z. Insomma lo sguardo che gli rivolge è… amoreH *___* Bè non credo lui sarebbe molto d’accordo, ma tant’è XD Ad ogni modo grazie per essere sempre qui a leggere questi… mmmh, deliri? XD e faccio giurin giuretto che aggiornerò il tramonto degli eroi appena possibile, davvero! Credimi! ç___ç
Angelo Azzurro: ma è proprio per questo cambiamento così repentino che io amo prenderlo per il culo scrivere di lui in certe situazioni XD Perché il cambiamento di Vegeta è quanto di più spettacolare ci sia in Dragon Ball *annuisce convinta*
veggylink94: Grazie mille a te che hai letto! ^^ sono felice che ti piaccia! ^^
Sybelle: Cara, grazie mille anche a te che ti subisci tutti i miei “lavori”, davvero per me è stupendo ritrovarti sempre ^^ *abbraccia Sybelle abbastanza forte da stritolarla quasi XD*
lilac: Come sempre trovare una tua recensione è una vera gioia per me, visto che ti considero una delle autrici più brave in circolazione. Sono estremamente felice che ti sia piaciuta, e soprattutto che ti abbia fatto sorridere: in questo periodo sto sforzandomi di scrivere in modo diverso da come sono abituata, immagino non si noti granché ma ci sto lavorando parecchio XD e a leggere recensioni come le tue mi sforzo di convincermi che forse forse ci so riuscendo. Grazie davvero. ^^
Evelyn_L: Bulma e Vegeta sono il bene! *___* una delle coppie più riuscite del mondo dei manga (non si notava che la pensassi così vero? XD) e Grazie mille per i tuoi complimenti, mi hanno fatto molto piacere ^//^
bulma90: Il tuo parere è uno di quelli che conta molto per me perché, leggendo le tue recensioni, ho avuto più volte l’impressione che vedessimo Vegeta allo stesso modo. Ok magari è un’impressione mia e basta e tu ti starai chiedendo che diavolo sto dicendo, in questo caso rimuovi tutto XD Ad ogni modo l’idea che la precedente fanfiction ti abbia “convinta” mi rallegra non poco, perché sinceramente quella scena io la trovo semplicemente stupenda e avevo una paura immane di rovinarla. Grazie, grazie, grazie ^///^
night_time: Ti ringrazio molto per le tue parole, mi danno idea che tu sia una persona molto esigente in fatto di letture e l’idea che una mia fanfiction possa esserti piaciuta è davvero molto soddisfacente per me. Ammetto però che non ricordavo cosa significasse il termine “allodiegetico” sapevo di averlo studiato ma non mi veniva in mente XD quindi devo ringraziarti anche per avermi fatto riscoprire un termine che avevo rimosso – cinque anni di ragioneria ti fanno rimuovere un sacco di cose XD – grazie, mille.
Me91: Oddio a certi complimenti non so proprio come rispondere ^///^ soprattutto perché non credo di meritarmeli XD Non so se possa essere considerato talento naturale, credo sia solo amore per i personaggi e per la scrittura in generale. Mi diverto molto a scrivere e a gestire i personaggi e avere dei riscontri positivi come il tuo mi rende felice. Molto felice. E quel “mi auguro vi sia piaciuta” ti assicuro che non è né falsa modestia né bisogno di attenzioni XD è che io sono realmente insicura perché ho un modo mio di vedere i personaggi e penso sempre che gli altri lo considerino una cazzata XD Sono felice che per te non sia così, davvero. Ad ogni modo stavolta non l’ho messo, hai visto? XD sono stata brava? XD Un bacio grande, e grazie per il conforto che mi dai.

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Capitolo 5
*** Il Re di Picche ***


Prompt: 050.Picche.
Rating: G – Verde
Parole: 901 (W)
Genere: AU suppongo. E idiozia. No, davvero, fidatevi di me: è idiozia allo stato puro.




Il Re di Picche




Il Re di Picche se ne sta in un angolo del Palazzo Di Fogli Di Carta Velina e, tremendamente seccato, osserva l’allegro bivaccare del resto del mazzo.
Se c’è una cosa che odia sono le feste di corte, davvero non capisce perché sua moglie, la Regina di Picche, si ostini a voler invitare tutti quegli idioti nel suo Palazzo, come se lui non avesse niente di meglio da fare che sopportare quelle sciocchezze.
Lui è un guerriero! Un fortissimo, orgogliosissimo, valorosissimo guerriero! Non è accettabile per uno del suo rango mischiarsi con inetti di così basso valore!
Ma a che serve protestare? Tanto la Regina fa sempre quello che le pare. Eccola lì che spettegola animatamente con le altre Regine, fregandosene altamente di lui e della sua rabbia. Il Re pensa per un attimo di andare lì e minacciarla di fare esplodere l’intero Palazzo se non caccia via quel branco di carta straccia ma poi ci ripensa. La Regina gliela farebbe pagare cara e, per tutti i Jolly!, il Re non ha proprio voglia di dormire sul divano.
Annoiato il Re sposta lo sguardo sulle altre carte, ma non è una mossa furba.
Storcendo la bocca di lato, borbotta qualche imprecazione: diamine quelli sono guerrieri! Certo non sono forti come lui, né potrebbero mai esserlo ovviamente, ma dovrebbero mostrare almeno un minimo d’orgoglio. E invece non sanno far altro che dire sciocchezze e ridere e festeggiare in modo altamente irritante.
Il Fante di Fiori – quell’idiota – sta facendo lo scemo con tutte le carte carine della sala. Il Re pensa che, tanto per passare il tempo, potrebbe pure farlo fuori, almeno la festa sarebbe servita a qualcosa. Il Fante di Fiori è una nullità e combatte peggio di un Tre di Cuori, ma quello che il Re proprio non sopporta è che in passato suddetto Fante ha avuto una storia con la sua Regina di Picche. Certo è stato quando lui non era ancora arrivato al Palazzo Di Fogli Di Carta Velina ma questo non cambia le cose: ha messo i semi dove non doveva metterli.
Il Re sta per dirigersi verso di lui ma poi vede a quale carta il Fante sta facendo la corte e sorride, maligno. Ci penserà Due di Picche a rovinargli la festa.
Afferrando al volo una ciotola d’inchiostro, il Re pensa che comunque può abboffarsi di cibo, almeno quello, che diamine! Finito di trangugiare tutto ciò che il tavolo del salone aveva da offrire, torna a dare un’occhiata di sfuggita al resto del mazzo.
Sbuffa contrariato nel vedere che anche suo figlio, il Fante di Picche, si mischia con quelle volgari creature di così basso valore. Quella peste ha preso tutto da sua madre, non assomiglia nemmeno un po’ a lui, altrimenti non si divertirebbe tanto a stare con quel mucchio di idioti.
Lui alla sua età pensava solo a combattere e a diventare il più temibile guerriero dell’Universo Da Gioco, certo non si trastullava con cose inutili come feste e amici.
Ecco, un’altra cosa che non gli va giù è che suo figlio passa praticamente tutto il suo tempo con quel mollaccione del Fante di Cuori – figlio dell’isterica Regina di Cuori e di quel cretino dell’Asso di Picche.
Ah, l’Asso di Picche, quello poi lo detesta dal profondo dell’anima! A parte il fatto che crede di essere più forte di lui – che eresia! – ma si permette anche di darsi delle arie e di prendersi gli avversari migliori. Non solo! Si fa anche un sacco di paranoie per batterli dicendo che bisogna avere – com’era quella parola? Ah, sì – pietà di loro.
Ha perfino osato avere pietà di lui! Del Re di Picche in persona!
E per il Jolly!, il Re può sopportare tutto ma davvero ora che gli è tornato in mente quell’episodio non può più trattenersi. Andrà dall’Asso di Picche e lo sfiderà in un combattimento, lo distruggerà prendendosi così la sua vendetta e mettendo termine a quell’orrida festa.
A passo di marcia comincia a dirigersi verso l’odiato rivale ma mentre è a metà del percorso la Regina di Picche si frappone fra lui ed il suo obbiettivo.
I due consorti si squadrano per qualche secondo, valutando bene il grado di irritazione dell’altro, poi la Regina sfodera il suo sorriso migliore e gli rivolge uno sguardo di maliziosa promessa. Il Re sbuffa, poco convinto: non si farà soggiogare facilmente.
La Regina allora si alza sulle punte e gli mormora qualcosa all’orecchio, le labbra ancora piegate nel sorriso di chi sa di avere il coltello dalla parte del manico.
L’altro ascolta, rimugina, ascolta, rimugina ancora e infine la fissa accigliato.
Lancia un altro sguardo di fuoco all’Asso – che si sta allegramente sbafando la torta di gomma pane – e poi torna a guardare la sua sorridente Regina, valutando le opportunità.
Il Re di Picche scuote la testa, rassegnato, e mugugnando improperi volta le spalle alla compagna e va a sedersi sul suo trono di plastica e cartoncino colorato.
“Verrà il giorno in cui distruggerò questo stupido palazzo e tutte le sue carte!” ringhia, affondando la mano in un vassoio di pasticcini plastificati offerti da una sorridentissima e, manco a dirlo, parecchio irritante carta di Cuori.
“Perché io sono il Re di Picche, dannazione! È meglio che tutti loro se lo ricordino!”
Nessuna delle carte si cura di quella minacciosa affermazione ma il Re è soddisfatto lo stesso.
Ribadire quel concetto ad alta voce lo fa stare decisamente meglio.



***




Angoletto di giustificazioni: è che sono sotto esami, ecco. Sapete… lo stress, il caldo, il ROI, l’IRPEF, quello stronzo del mio professore di Economia, il ventilatore che non funge… cioè sul serio, dovete avere pietà di me. E poi vi avevo avvertito che era idiota u.u
Come dite? Meglio che sto zitta? Sì lo credo anche io.
* torna a studiare *

Ringraziamenti:


jojoND: Certo che mi ricordo di te ovviamente XD Grazie per i complimenti ^*^

bluemary: Sei sempre troppo buona con me *hugs* E non sai quanto mi fa piacere sentirti dire che, dopotutto, i personaggi hanno un vago riscontro con quelli originali XD Vero che è troppo divertente prendere per il culo Vegeta? Amo ficcarlo in queste situazioni spero solo che non decida di vendicarsi prima o poi *uhm* E in effetti mi hai messo il tarlo per continuarla quella oneshot, avrei giusto un prompt da sfruttare a pennello quindi credo che dopotutto un cappellino rosa a pompon se lo meriti *evil smirk*

CHiBI cHU: Sì probabilmente ho affrettato un po’ le cose nel finale, me lo hanno fatto notare in molti ^^” forse avrei dovuto sviluppare meglio l’idea, chissà magari la riprendo in mano o la continuo. Grazie per l’apprezzamento e il fav ^^

Vegeta4ever: No ovviamente non mi offendi XD è giusto e sacrosanto odiare qualche personaggio XD Per Vegeta e Trunks, Bè… ho altre 85 storie da scrivere quindi direi proprio che sì qualcosa sul loro rapporto ci sarà senza ombra di dubbio XD

Sybelle: Mi dispiace che non ti sia piaciuta ç___ç ma ovviamente so che non lo dici per cattiveria, anzi apprezzo la tua sincerità. Spero di farmi perdonare con le mie prossime storie (con quest’ultima no di certo XD) e di non deluderti più ç___ç

bulma_89: Grazie per la fiducia! ^*^ Le tue parole mi fanno molto piacere e ti ringrazio immensamente per tutto il tempo che mi dedichi. Beso :*

Angelo Azzurro: Thanx! ^^ Io ne ho compiuti 19 il 17 maggio (superare gli agognati 18 è un trauma ç__ç) immagino che non abbia molto senso farti gli auguri un mese dopo però te li faccio lo stesso XD

Sweetgirl91: Anche tu nata a Maggio, WOW! XD evviva il mese delle rose! XD Anyway grazie mille, sei un tesoro come sempre, e le tue recensioni mi fanno un sacco piacere. Per Happy Birthday to us sì effettivamente non escludo un seguito visto che molte di voi me l’hanno chiesto * canticchia “Vegeta con il cappellinoooo, Vegeta con il cappellinoooo!”* per il tramonto ahm… *fischietta* sì giuro che aggiorno prima o poi XD

lilac: Awwn sai già che i tuoi apprezzamenti mi fanno estremamente piacere, in realtà non so nemmeno più come ringraziarti perché ripeterei a ruota sempre le stesse cose O.o Ad ogni modo sono felice che anche tu abbia trovato i personaggi IC a volte io non riesco a valutarli correttamente e mi fa piacere sentire il parere di un’esperta ^^

bulma90: Sono io a dovere ringraziare te XD Le tue parole sono sempre così assolutamente gradite e… oddio l’ho già scritto una dozzina di volte vero? XD Certo un grazie così da solo è troppo poco ma poi mi ritrovo a ripetere sempre le stesse cose e non mi piace *sbuff* Quindi facciamo così: se vuoi che ti scriva una fanfiction in particolare, su qualsiasi tema e personaggio… bè sono a tua disposizione se ti va! Sarebbe un ringraziamento adeguato, penso XD Fammi sapere ^^



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Capitolo 6
*** Become a Super Saiyan ***


Prompt: 031. Alba – 074. Oscurità – 066. Pioggia – 052. Fuoco – 013. Giallo.
Rating: PG
Conteggio parole: 500 parole
Genere: Introspettivo, Angst
Note dell'Autore: La timeline è, ovviamente, il periodo di tempo in cui i guerrieri Z si preparano per l’arrivo dei cyborg. Non perdonerò mai Toriyama per non averci mostrato la trasformazione di Vegeta in modo decente.
Scritta per il torneo dragonballiano di Writers Arena (e gareggio contro Bluemary, quindi ovviamente non ho possibilità ma, ehi, partecipare è bello!)
Tabella: Qui




Become a Super Saiyan



# Alba

Il sole sta giusto sorgendo quando gli occhi del saiyan si spalancano di scatto, perfettamente svegli e all’erta.
“Oggi è il giorno pensa semplicemente.
Il vecchio ha promesso che la navicella sarebbe stata pronta. Vegeta si augura che lo sia davvero, perché preferirebbe non fare del male al padre di Bulma.
Bulma, già.
Si ferma a guardarla per un momento: il volto rilassato, le labbra socchiuse, la leggera camicia da notte che lascia intravedere i seni candidi… È bella, sì. Ma non è importante. Non abbastanza, almeno.
Quella sarà comunque la sua ultima alba sulla Terra per molto, molto tempo.

# Oscurità

Nel trovarsi di fronte al buio senza fine dell’universo, Vegeta si sente a casa.
Gli basta chiudere gli occhi per ricordare la vita da mercenario, quando non doveva fare altro che combattere e combattere, concentrando tutte le proprie forze nel migliorare sé stesso.
E vagando di pianeta in pianeta, completamente solo con i suoi pensieri, Vegeta scopre che è sorprendentemente facile tornare ad essere quello che era un tempo: Bulma e gli altri stupidi terrestri diventano presto qualcosa di lontano ed intangibile, come impalpabili filamenti di un sogno durato troppo.
Nell’oscurità dello spazio il principe dei saiyan ritrova sé stesso.

# Pioggia

La pioggia batte, impietosa, sul corpo stanco, raccogliendosi poi nell’incavo della schiena. Gocce di sudore, simili a lacrime, scivolano via velocemente dalla fronte fino alla punta del mento, confondendosi con il temporale.
Non meno fredde della pioggia, due iridi nere vagano nel buio.
“Ti sconfiggerò” promettono quegli occhi.
Intanto i possenti muscoli delle braccia si gonfiano, tremando per lo sforzo, ma ancora una volta si flettono e si distendono, dominati da una volontà più forte di loro.
Il saiyan deve mordersi le labbra per non urlare, ma poi, ostinato, riprende il suo allenamento: il suo scopo è sempre più vicino.

# Fuoco

Per giorni, settimane, mesi, il volto di Kakaroth aleggia nei suoi occhi e nella sua mente: diventa un’ossessione che sfiora quasi la pazzia e solo la continua promessa di vendetta, ripetuta tra sé e sé, riesce a dargli la forza necessaria per continuare l’allenamento.
Poi tutto cambia.
L’odio, la rabbia, l’invidia si fondono insieme ed il sangue, nelle sue vene, comincia a bruciare come fiamma liquida. Vegeta lo sente scorrere sotto la pelle: piccoli fiumi di lava che pulsano piano, quasi dolcemente, allo stesso ritmo del suo cuore improvvisamente calmo e sereno.
Quel fuoco è una cosa buona, decide sorridendo. 

# Giallo

Splendenti bagliori dorati illuminano una terra priva di vita, mentre un grido sale, prepotente, a squarciare il cielo nero.
Occhi azzurri si spalancano, ciechi in quella gialla luce che tutto avvolge.
La gola arde, i muscoli tirano, straziati dalla fatica, ma la creatura continua ad urlare la sua forza.
Qualche minuto ancora, ed infine la bionda fiamma si spegne.
Completamente privo di forze, il saiyan cade al suolo, affondando nella pozza vischiosa del suo stesso sangue.
Sola, nel buio, si alza una risata. Stanca, roca, felice.
La risata di chi ha finalmente ottenuto ciò che per troppo tempo ha bramato.





****




Angolo sclero (ovvero: l’autrice e il suo egocentrismo): Ebbene sì, l’angst è tornato. Che ci volete fare, è il mio primo, vero e unico amore XD Comunque mi sono accorta che non aggiorno questa raccolta da sei mesi. Cioè! X’D
È anche vero che ormai su EFP passo poco tempo, visto che le mie storie le pubblico principalmente su altri lidi, però il mio povero account mi fa tristezza ecco ;__;
E… uhm, non credo ci sia molto da dire. Come mio solito ringrazio i recensori che sono stati tanto carini da coccolare il mio ego, però immagino che difficilmente ‘ste povere anime si ricorderanno di questa storia XD

Angelo Azzurro: Geniale addirittura? X’D Io continuo a considerarla una follia, ma sono contenta che ti piaccia \0/
CHiBI cHU: grazie mille, le tue parole mi fanno davvero arrossire ^//^ per gli aggiornamenti… uhm… credo di averti preso alla lettera XD
Vegeta4ever: Ti ringrazio ^^ *prende nota che deve ancora scrivere qualcosa sul rapporto tra Vegeta e Trunks*
trullitrulli: Per essere Dragon Ball è Dragon Ball XD è solo una Alternative Universe, ovvero un universo dove i personaggi sono carte da gioco. L’idea non ricordo come mi è venuta, ma credo abbia qualcosa a che fare con Alice nel paese delle meraviglie XD
Sybelle: Come sempre le tue parole mi fanno un sacco piacere ^^ e no, in effetti Il Re di Picche è una storia nata tanto per ridere e per prendere per il culo Vegeta, di certo non ha mai preteso di essere un capolavoro XD
lilac: rischio la ripetitività asfissiante, lo so, ma sei una delle autrici che più apprezzo e quindi lo YAY compulsivo non posso negarmelo XD Grazie davvero
Sweetgirl91: Dai un po’ idiota lo era davvero X’D Però la comicità dovrebbe compensare almeno in parte \0/ e uhm, in realtà mi è venuta di getto, credo. Ogni tanto mi capita di farmi dei trip mentali che nemmeno l’acido X’DDD Io l’ho immaginata nello stesso identico modo in effetti XD Però Vegeta con la corona! XD


Un ringraziamento speciale a Akira95 che si è sorbita una carrellata intera delle mie storie ed è stata tanto gentile da lasciarmi sempre una piccola recensione. Grazie mille cara ^^

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Capitolo 7
*** Don't you think that's important information? ***



Personaggi/Pairing: Vegeta, Kakaroth Goku

Prompt: 096. Scelta libera – Fusione
Rating: PG
Conteggio parole: 435 parole (W)
Genere: Introspettivo, Humor
Note: Scritta per il pimp fest di fanfic_italia sotto richiesta della lovvosissima waferkya e della sua anguria. Il ritmo è volutamente molto veloce perché io continuo a sostenere che, se Vegeta avesse avuto abbastanza tempo a disposizione, di sicuro avrebbe tirato fuori un piano di riserva piuttosto che fondersi con Goku ù.u
Il titolo è la domanda che fa Vegeta quando Goku lo informa della permanenza della fusione (della serie: evviva l'adattamento italiano! -.-")
Disclaimer: Vegeta non è mio purtroppo, e di Kakaroth non saprei che farmene, sono entrambi i bimbi di Akira Toriyama che ne possiede ogni diritto. Ovviamente scrivendo non ci guadagno nulla ù.u

Tabella: Qui




Don't you think that's important information?



Il trasferimento avviene con una rapidità impressionante, tanto che, quando ti ritrovi sulla Terra, quasi dimentichi di dover respirare. Al tuo fianco Baba ti indica la direzione in cui si trova Majin Bu e tu sorridi appena: di morire di nuovo non ne hai molta voglia ma, in compenso, un altro paio di pugni a quel ciccione rosa li tireresti volentieri.

Non fai in tempo a concretizzare il pensiero in parole che un lampo arancione cattura il tuo sguardo, cogliendoti quasi di sorpresa.
- Vegeta! Sei davvero tu! – esclama Kakaroth con un sorriso così grosso e stupido che per un attimo resti senza parole. Perché diamine è così felice? Ma non fai in tempo a spiaccicare un insulto che quello inizia a farneticare di agganciamenti ed orecchini, gesticolando come un matto. Quando finalmente ti dà una spiegazione chiara e coerente di quello che lui intende per “fusione” quasi scoppi a ridergli in faccia. Unirti a lui? A Kakaroth?
Piuttosto ti mangi la fastidiosa aureola che ti è spuntata sulla testa, ma di certo non distruggi in quel modo la poca dignità che ancora ti rimane.
Continuate a litigare ancora per un po’ e ne approfitti per sputargli in faccia il suo tradimento, il non averti detto della trasformazione di terzo livello. Intanto Majin Bu si fa sempre più vicino e la sua forza è molto più grande di quanto ti aspettassi.
Morirai di nuovo. O forse no, in fondo sei già morto.
Di sicuro, comunque, farà male.
Poi Kakaroth inizia ad urlare, chiedendoti se sai che la tua Bulma ed il tuo Trunks sono stati entrambi inghiottiti dal ciccione. E la risposta è no, ovviamente non lo sapevi.
In quel momento la rabbia verso Kakaroth è nulla in confronto a quella che provi verso Majin Bu. Non è più una questione tra voi e la fine del mondo: adesso riguarda anche la tua famiglia.
Digrigni i denti, in silenzio, mentre il mostro è ormai a pochi metri da voi.
- Dammi quel dannato aggeggio! – urli, tra lo sconforto e la collera. Kakaroth sorride e ti lancia il piccolo oggetto, ringraziandoti con lo sguardo.
Poi la ciliegina sulla torta.
- Ehm, ti devo dire una cosa… la fusione è… uhm, permanente. – biascica, guardandoti con un’espressione colpevole. Ci impieghi un istante di troppo ad elaborare quelle parole, poi emetti un brusco respiro, buttando fuori d’un colpo tutta l’aria che hai nei polmoni.
Ma ormai l’orecchino è già al suo posto e poi, solitamente, quando prendi una decisione non ritorni mai sui tuoi passi. Anche se in questo caso, forse…
-… Cretino! E me lo dici solo ora?!




***




Angoletto dell'autrice: Come potevo non scrivere qualcosa sulla fusione? XD Aspettavo solo il momento giusto - ovvero che qualcuno mi desse un prompt - e la mia twinna waferkya s'è giustamente accollata il compito XD 
Comunque è solo una cosina tanto per ridere, niente di che, mi auguro solo che abbia raggiunto il suo scopo XD
Grazie a chi ha letto ed in particolare chi ha commentato/commenterà ^^ 
(Sì, lo so che passo dall'angst al fluffly come niente, ma non aspettatavi coerenza in questa raccolta, non è il caso con me *nono*) 

ka93Sono contenta che ti sia piaciuta! (che voglia leggertela tutta, vabbè che molte sono sintetiche XD) Vegeta è anche il mio personaggio preferito - non s'intuiva nè? - e fa sempre piacere trovare altre fan del magnifico principe :D
Vegeta4evereh già, era proprio ora! XD Grazie mille per il tuo commento, cara ^^ (giuro che la scrivo prima o poi *fa giurin giuretto* - nel caso guarda alla fine della pagina, c'è un'iniziativa che puoi sfruttare XD)
trullitrulliGiallo è anche la mia preferita XD in realtà è partito tutto da quella drabble - immagino di essere la sola che inizia dalla fine ò__o - poi si è evoluta con i vari passaggi. Il tuo Vegeta? XD Missà che qua c'è di che accapigliarci, facciamo prima a prendercene un pezzetto ciascuno - povero principe! XD Grazie per il commento ^^
lilac: che memoria! XD Lo so, non predispongo le persone alla serietà, è una specie di attitudine XD Anyway grazie, sono felice di essere riuscita a descrivere tutto in maniera abbastanza coerente. Il mio problema essenziale era la mancanza d'informazioni, non volevo strafare inventandomi cose mai viste, nè limitarmi alle cose più banali tipo un "tò, son diventato biondo" XD Alla fine credo sia un mix abbastanza digeribile *uhm*  Un bacio X*
kamy: eh lo so, è una cosa triste DX Mi sono fatta punto di non abbandonarla più, ora vediamo se riesco a tenre fede a me stessa XD Contenta che ti sia piaciuta comunque ^^
SybelleTessssoro! Quanto tempo XD su, dai, non è poi così grave la nostra latitanza ù.u Comunque grazie, anche le tue recensioni frettolose sono un bellissimo complimento per me ^^  *hugs*



[Angolo SPAM] Dal momento che siamo nel periodo natalizio -ed io non sono più buona ma gli altri sì e quindi mi convincono a fare la Babba Natale XD- se avete un account LiveJournal e vi fidate della sottoscritta, potete partecipare ad un simpatico giochino che trovate nel mio LJ (il link è nella mia pagina autore ^^)  Have your fun! [/Angolo SPAM]



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Capitolo 8
*** Shout your name in silence ***



Pairing: Vegeta/Bulma

Rating: R
Conteggio parole: 376 parole (W)
Genere: Lemon, Angst
Note dell'Autore: Scritta per il p0rn fest, di [info]fanfic_italia , il prompt proposto era “furia”. Scritta anche per la Big Damne Table, prompt "023. Amanti" di [info]fanfic100_ita
Disclaimer: Vegeta… Dragon Ball… Akira Toriyama… senza una lira… solita storia, insomma.
Tabella: Qui

 




Shout your name in silence





Si muove dentro di lei con rabbia, con una furia quasi cieca.

Non gl’importa di farle male, quasi non le vede quelle lacrime che scivolano via dal suo bel volto, fermandosi poi nell’incavo del collo.
Spinge sempre più forte, affondando nel corpo candido della sua amante, sfogando su di lei tutto l’odio e la frustrazione che prova in quel momento.
Bulma singhiozza sempre più forte, le sue unghie gli graffiano la schiena ma non gli provocano alcun dolore. Non sono cose come quelle a fargli male.
Quando sente l’orgasmo farsi sempre più vicino, Vegeta si ferma e chiude gli occhi, cercando di trattenersi più a lungo possibile, sfidando il suo corpo come fa ogni santo giorno nei suoi continui allenamenti.
In realtà prova anche a pensare a qualcosa di bello, di piacevole, ma dietro le palpebre chiuse non fanno che susseguirsi tutte le umiliazioni, le sconfitte, i fallimenti. Ed in primo piano lui: Kakaroth. Così la furia torna ad annebbiargli la mente e ricomincia ad affondare dentro di lei, sempre più violentemente, fino a quando il suo corpo non è pienamente soddisfatto.
Quando infine si ritrae, Bulma geme, rigirandosi nel letto, rifiutandosi di incontrare il suo sguardo. Vegeta si lascia cadere accanto a lei e continua ad ansimare forte, stringendo i pugni fino a farsi male. Una parte di lui sente di dover dire o fare qualcosa, ma i suoi nervi sono ancora troppo scossi, sia dalla rabbia che dall’orgasmo.
- Vegeta… - lo chiama lei dopo qualche minuto, la voce che è quasi un sussurro.
Il principe dei saiyan non risponde ma si mette a sedere, dandole le spalle. Non ha voglia di fare nulla, nemmeno di pensare. Tutto ciò che ha in mente ora sono i suoi limiti e l’impossibilità di superarli.
- Vegeta… - e stavolta è una preghiera, una supplica a fermarsi e parlare, a non chiudersi di nuovo in quel guscio di rabbia e dolore. Ma ancora una volta lui non l’ascolta: si alza dal letto e, dopo essersi rivestito, se ne va via sbattendo la porta. Bulma sente i suoi passi allontanarsi e trattiene a stento l’ennesima lacrima. La stessa lacrima che però non riesce a fermare nel sentire lo stridore metallico delle porte della Gravity Room che si chiudono. 




********




Angolo autrice: Ero indecisa se mettere o meno questa flashfic qui. I rating sono la mia dannazione ... non ho la minima intenzione di alzare tutta la raccolta al rating Rosso, ma essendo abbastanza sicura che questa possa classificarsi sotto Arancione, eccola qua ù.u Abbastanza triste, lo ammetto, ma Vegeta non è propriamente rosa e fiori, ed ogni tanto me lo ricordo anche io XD  Al solito commenti e critiche farebbero la mia felicità XD

Un ringraziamento speciale a trullitrulli, Vegeta4ever, ka93, Vale _93, Sybelle e kamy, ovvero coloro che hanno recensito lo scorso capitolo. Perdonatemi se non vi rispondo uno per uno ^^"


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Capitolo 9
*** Ritratto in blu pastello ***


Rating: G
Personaggi: Vegeta, Bulma, Trunks.
Lunghezza: 360 (w)
Prompt: 015. Blu @ fanfic100_ita
Genere: Fluff <3
Disclaimer: Nonostante tutto, Vegeta appartiene ancora a zio Toriyama io però lo tratterei meglio di lui. Inspiegabilmente non sono affatto pagata per scrivere.

Note:
Scritta per il Flufflathlon di fanfic_italia
Tabella: Qui


Ritratto in blu pastello



Per quanto l’osservi attentamente, in quel pezzo di carta Vegeta vede solo tante, confuse, linee colorate. Così, quando alza lo sguardo ed intercetta il sorriso radioso e soddisfatto di Bulma, si sente genuinamente preso in giro.

- Che diamine è? – chiede a bruciapelo, già sull’orlo dell’irritazione.
- L’ha fatto Trunks. È il tuo ritratto.
Ritratto? Si chiede lui. ‘Scarabocchio’ è decisamente la definizione più lusinghiera a cui riesce a pensare. Però, ora che sa cosa cercare, scopre che effettivamente c’è qualcosa che sembra assomigliare ad una forma umana.
- Questo coso blu dovrei essere io? – chiede. La sua tuta è blu, d’accordo, ma questa ai suoi occhi è una prova piuttosto debole.
Bulma, comunque, annuisce.
- Come fai a dirlo? – la rimbecca il principe, storcendo il naso, poi torna ad osservare il disegno, tentando inutilmente di distinguerne i particolari.
In un angolo del foglio riesce a riconoscere la parola ‘papà’, scritta in una grafia piuttosto incerta e traballante. Gli fa uno strano effetto leggerla e sapere di essere lui quello chiamato in causa. Non si è mai veramente abituato all’idea di essere padre, ed il significato di quella parola lo sta scoprendo solo adesso, giorno dopo giorno, osservando il moccioso crescere davanti ai suoi occhi.
- Anche i capelli sono blu. – borbotta dopo un po’, giusto per distogliere la mente da quei pensieri troppo fastidiosi.
- E allora?
I saiyan hanno i capelli neri.
La risposta gli sale automaticamente alle labbra, ma Vegeta non apre bocca. Suo figlio non ha i capelli neri, inoltre spreca tutto il suo tempo a fare cose stupide come disegnare e andare a scuola, sottraendo così un sacco di tempo agli allenamenti, ma è comunque un saiyan.
È suo figlio, dopotutto.
Vegeta allontana da sé il pezzo di carta e torna a stendersi sul divano.
- Che perdita di tempo. – sbotta.
- È una cosa molto dolce, invece. E so che in fondo ti ha fatto piacere. – ribatte Bulma, ridendo, prima di montargli a cavalcioni sulle gambe ed avvicinare il volto al suo. Per tutta risposta Vegeta grugnisce, quasi oltraggiato, ma poi non fa assolutamente nulla per respingere le sue accuse e le sue labbra.




*****


N/A: Ma guarda chi si rivede X'D Eh, lo so, il mio secondo nome dovrebbe essere incostanza, invece è Andrea. Ma veniamo a noi. Un ringraziamento generale a:
ka93del passato di Vegeta si sa poco, ma sì, in effetti 'bella vita' è l'ultimo dei termini che userei per lui. Povero principe ç__ç
kamyMi spiace di averti impressionato e di averti deluso con l'atteggiamento che ho descritto. Purtroppo, essendomi impegnata a tracciare un profilo a tutto tondo di Vegeta, non posso tralasciare anche i momenti non 'rosei', che poi, personalmente sono quelli che apprezzo di più in lui. 
Vegeta4everPovero sì, indifeso mica tanto X'DD Se schiocca un dito di noi rimane solo polverina colorata XD 
Vale _93Eh già, Bulma deve averne passate proprio tante, e deve aver sopportato cose al limite dell'umano pur di restare accanto a Vegeta. Ma è anche per questo che li amo alla follia <3 
lilac: Ti ringrazio tantissimo, mi hai fatto davvero un gran complimento. In questo fandom non è facile scrivere di una situazione che non sia già stata scritta da qualcun altro, ma riuscire a personalizzarla almeno un po' è già un grande traguardo per quanto mi riguarda ^O^
trullitrulliNemmeno io leggo più niente di Dragon Ball, se non qualche cosa di persone che già conosco bene. Ormai qui dentro la follia dilaga senza controllo é__é  Anyway, grazie mille per la recensione. Per quanto riguarda Vegeta, io sono convinta che, con il tempo, abbia imparato anche la 'dolcezza', ma il suo lato diciamo cattivo non l'ha mai completamente abbandonato, quindi non mi riesce difficile credere che, di tanto in tanto, torni ad attanagliarlo in situazioni emotivamente forti, come per esempio il sesso. Ma ovviamente son pareri ^^
Sybelleriesci sempre ad esprimerti meglio di me XD Hai usato delle parole bellissime per descrivere la situazione. Mi piace soprattutto il paragone che hai fatto, lo terrò bene a mente perchè è meravigliosamente esatto. Grazie mille, tesoro <33 

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Capitolo 10
*** Allergie ***


Rating: G
Personaggi: Vegeta, Bulma, Bra.
Lunghezza: 952 (w)
Prompt: 049. Fiori @fanfic100_ita & fluff domestico @fanfic_italia
Genere: Fluff <3
Note:Scritta per il secondo round del Flufflathlon di fanfic_italia
Tabella: Qui


Allergie



Vegeta odia i fiori.

E non è uno di quei sentimenti ingiustificati che ogni tanto lo assalgono, questo è un odio razionale ed assolutamente motivato.
Quando ancora lavorava come mercenario per Freezer, qualcuno ebbe la bella idea di mandarlo a conquistare un miserabile pianetucolo, interamente ricoperto di quei maledetti cosi puzzolenti. Persino gli abitanti stessi del pianeta emanavano quell’odore dolciastro e nauseabondo.
L’intera missione era stata una vera tortura e, come se non bastasse, una volta tornato alla base aveva starnutito per tre giorni di seguito.
Vegeta è leggermente allergico ai fiori, sì.
È per questo che quando arriva al pannello di controllo della Gravity Room, e si trova davanti un piccolo mazzo di fiori colorati, il suo primo istinto è quello di incenerirli sul posto.
Il braccio scatta automaticamente verso l’alto, e in corrispondenza del palmo si sta già formando il ki-blast vendicatore, quando infine la domanda di come diamine ci siano arrivati quei fiori lì dentro, fa capolino nei suoi pensieri.
A quel punto, l’istinto distruttivo comincia a scemare lentamente, soprattutto perché in quella casa non ci sono molte persone capaci di violare il sacro santuario dei suoi allenamenti per un motivo così idiota come regalargli dei fiori.
La gallina bionda lì dentro non ci mette mai piede, il vecchio neanche, suo figlio non potrebbe mai pensare di fare una cosa del genere — su questo Vegeta non ammette discussioni — e Bulma sa perfettamente che non è un gesto che lui apprezzerebbe.
Di possibili sospettati, quindi, non ne restano molti.
In un attimo di follia mentale se la immagina addirittura, quella cosina azzurra, tutta pizzi e codini, che gli corre incontro con un sorriso più grande di quanto dovrebbe essere consentito, sventolando in una manina quel piccolo mazzo di fiori.
Vegeta scuote forte la testa, quasi a sbarazzarsi di una mosca fastidiosa, e poi torna a fissare i fiori, spostando il peso da un piede all’altro, indeciso sul da farsi.
Se li distrugge, Bra si trasformerà in una fontana ululante, ma se li lascia dove sono la gravità li ridurrà comunque ad una macchia colorata sul pavimento, provocando comunque una lunga crisi di pianto. D’altra parte, se li prende in mano per spostarli, starnutirà almeno fino al giorno dopo. Certo, la soluzione meno problematica sarebbe abbandonare la Gravity Room, ma questo vorrebbe dire non allenarsi per tutto il giorno.
Il principe dei saiyan digrigna i denti, palesemente infastidito, e dopo qualche altro minuto di imprecazioni silenziose, fa marcia indietro e si dirige a grandi passi verso il laboratorio di sua moglie.

Quando le urla di Vegeta cominciano a risuonare per l’etere, Bulma non ci fa caso.
Il vociare del principe dei saiyan è ormai un rumore di sottofondo piuttosto comune, lì alla Capsule Corporation, inoltre la bella scienziata è già impegnata di per sé a tenere fermi i progetti in una mano e la sigaretta nell’altra, leggendo contemporaneamente sia gli appunti che suo padre ha fatto agli angoli dei fogli, sia i dati che il computer di fronte a lei sta elaborando. Vegeta è davvero l’ultimo dei suoi pensieri.
Questo almeno fino a quando lui non spalanca furiosamente la porta, strillando il suo nome.
Ad ogni modo Bulma non si scompone più di tanto — quasi per niente, in effetti.
- Qualcosa non và, caro? – chiede semplicemente, soffiando via una piccola nuvola di fumo.
- La Gravity Room.
- Se hai fatto saltare qualche altro circuito dovrai aspettare un po’ prima che io riesca a ripararla. Il magazzino, al momento, è praticamente vuoto. – spiega pacatamente la donna, prima di tornare a rivolgersi verso la sua
scrivania.
Dietro di lei, Vegeta si schiarisce rumorosamente la voce, in imbarazzo.
- Ci sono dei fiori nella mia Gravity Room. – borbotta infine, rivolgendo uno sguardo truce ad uno dei robot semoventi che è appena andato a sbattere contro la sua gamba.
La donna, intanto, si volta a guardarlo, e sul suo viso c’è un’espressione a metà tra sorpresa e divertimento.
- Fiori?
- Bra, probabilmente. – ringhia Vegeta, per tutta risposta. Bulma ride, poi annuisce, indicando l’angolo della sua scrivania, dove campeggia un bel vaso azzurro pieno di quegli stessi fiori colorati.
- Mia madre le sta insegnando il giardinaggio. – spiega dopo qualche secondo, il sorriso ancora sulle labbra. – Credo che dovremo rassegnarci a ricevere mazzi di fiori tutti i giorni. – aggiunge, ghignando leggermente.
Vegeta non prende per niente bene la notizia.
- Io sono… - allergico a quei cosi, sta per dire, ma poi si blocca. Non può ammettere una tale debolezza così a cuor leggero.
- Odio quei cosi. – esclama invece.
- Vallo a dire a Bra. – si limita a ribattere lei, alzando le spalle. – Dille che odi i fiori e che non vuoi che lei te li regali. Ora, se non ti dispiace, devo lavorare.
Questo è un colpo basso in piena regola, e lo sanno entrambi. Bulma comunque non sembra affatto dispiaciuta, e anzi, continua a guardarlo con quel suo ghigno divertito.
- Fai sparire quei cosi dalla mia Gravity Room. – sibila lui, senza sapere che altro dire.
- Lo farò quando avrò finito qui. – lo rimbecca Bulma, spegnendo la sigaretta nel portacenere e voltandogli di nuovo le spalle. Praticamente equivale a dire che lo farà stasera.
Potrebbe insistere, certo, ma poi Bulma capirebbe quanto lui odia quei maledetti fiori, e Vegeta non è per niente intenzionato a metterle un’arma del genere nelle mani. Così, dopo aver lanciato alla nuca di sua moglie uno sguardo di fuoco, esce dal laboratorio, rimuginando su come impegnare la giornata.
Alla fine decide che guarderà un po’ di quella ridicola televisione terrestre, mangerà l’arrosto che ha intravisto nel frigorifero questa mattina, e poi si allenerà fino a sera nel giardino dietro casa. Distruggendo più fiori possibili, ovviamente.


*****


N/A: Se sto aggiornando a ruota continua è perchè sto partecipando a delle challenge a dir poco stupende, sappiatelo XD
Un ringraziamento di cuore a
lilac kamyVegeta4everka93Sybelle per aver gentilmente recensito lo scorso capitolo. Grazie davvero <3

Shari.

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Capitolo 11
*** It's my life ***


Prompt: 087. Vita @ fanfic100_ita & "La storia della mia vita non è per i deboli di cuore." (Spiderman) @ Temporal-mente
Rating: PG
Conteggio parole: 675 parole (W)
Genere: What if?
Note:
1. Il titolo viene dalla canzone dei Bon Jovi, sì.
2. Per la questione della ‘sistemazione’ nell’aldilà mi rifaccio esclusivamente a quanto detto in DB.
3. Devo davvero specificare da dove ho tirato fuori la storia del libro?
4. Se non capite che diamine sta succedendo, in fondo ci sono le note finali XD
Disclaimer: Vegeta non è mio purtroppo, ma appartiene ad Akira Toriyama che ne possiede ogni diritto. Ovviamente scrivendo su di lui non ci guadagno nulla ù.u

Introduzione: “Questa è tutta la tua vita, Vegeta” disse semplicemente il Re dell’Aldilà, poggiando l’enorme mano sulla copertina del libro. L’altro non sembrò scomporsi più di tanto alla notizia.
Tabella: Qui




It's my life



"La storia della mia vita non è per i deboli di cuore."
(Spiderman)




Ignorando il fitto chiacchiericcio che rimbombava intorno a lui, Vegeta percorse il lungo corridoio con calma, tenendo lo sguardo alto e fiero come al suo solito.

Re Enma, seduto alla sua gigantesca scrivania, lo guardò avvicinarsi, i muscoli del volto induriti dalla preoccupazione: sapeva bene che con il principe dei saiyan era difficile trattare.
Quando infine l’altro fu vicino abbastanza, il sovrano del regno dei morti si schiarì rumorosamente la voce, facendo squittire di paura un piccolo gruppo di anime che oziavano accanto alla porta d’ingresso e zittendo tutti gli altri.
Il saiyan incrociò le braccia e lo fissò con uno sguardo impassibile, mentre l’omone si chinava su un cassetto e ne estraeva un grosso libro dall’aria consunta.
I loro occhi si incrociarono ancora una volta, nel silenzio innaturale dell’enorme stanza, poi Re Enma si decise a parlare.
“Questa è tutta la tua vita, Vegeta.” disse semplicemente il Re dell’Aldilà, poggiando l’enorme mano sulla copertina del libro. L’altro non sembrò scomporsi più di tanto alla notizia.
“Una lettura interessante?” chiese infatti, mentre un leggero ghigno gli piegava le labbra.
“Hai fatto cose che…” iniziò Re Enma, esitante, ma poi le parole vennero a mancare. Gli era successo molte volte, nella sua lunghissima vita, di avere a che fare con assassini senza scrupoli né rimorsi, ma un caso come quello non gli era capitato mai.
“Lo so,” ribatté intanto il saiyan “la storia della mia vita non è per i deboli di cuore.” Lo disse con tono canzonatorio, ma un’emozione indefinita balenò come un lampo nei suoi occhi.
Re Enma sospirò pesantemente: non sapeva proprio cosa rispondere a quell’affermazione, che peraltro condivideva del tutto, quindi decise di lasciar correre.
“Vegeta, tu conosci le tue azioni.” continuò stancamente dopo qualche istante.
“Ovviamente.” replicò quello, aggrottando le sopracciglia.
“Il tuo sacrificio finale non basta a cancellarle tutte: le colpe di cui ti sei macchiato sono troppo grandi. Il paradiso non potrebbe mai aprirti le sue porte.”
Il principe dei saiyan non mostrò alcuna reazione a quelle parole.
“E tuttavia,” riprese l’altro “sacrificando la tua vita nel tentativo di eliminare Majin Bu, hai dimostrato di possedere un cuore buono e uno spirito di sacrificio che…”
“Risparmiati queste idiozie.” sbottò immediatamente Vegeta, interrompendolo.
Non gl’importava se gli davano del mostro, ma che un solo, singolo, momento di debolezza gli appiccicasse addosso il bollino dell’eroe non poteva proprio sopportarlo. Quello che aveva fatto, lo aveva fatto per Bulma e Trunks, e forse anche un po’ per sé stesso.
Gli altri potevano interpretarlo come volevano, ma non c’era stato alcun eroismo nel farsi saltare in aria insieme a quel ciccione di gomma rosa.
Re Enma sospirò e tentò di riformulare la frase.
“Quello che volevo dire è che non meriti neanche di finire negli inferi. Non più, almeno.” concluse, facendo scrocchiare nervosamente le grandi dita.
“Troppo malvagio per il paradiso, troppo redento per l’inferno.” sogghignò Vegeta, in risposta. “Ironico quanto basta, direi.”
“Dopo il nostro colloquio verrai smistato insieme alle altre anime, e successivamente…”
“Muso verde mi ha già spiegato tutto. So che mi farete il lavaggio del cervello.”
“È una seconda possibilità, Vegeta.” ribatté Re Enma, leggermente piccato. “Una possibilità per vivere una vita diversa.” aggiunse poi, con un tono che poteva passare quasi per gentile.
Il principe distolse lo sguardo, pensieroso.
Aveva sempre vissuto sfidando l’universo intero in una guerra all’ultimo respiro: la sua vita non era stata altro che una serie ininterrotta di combattimenti, e la maggior parte dei suoi ricordi grondava sangue. Dimenticare quelli non sarebbe stato troppo spiacevole.
Poi però c’erano quegli anni passati sulla terra. Non erano molti, in effetti non coprivano nemmeno un terzo della sua intera esistenza, eppure…
“Avrei preferito l’inferno.” sbottò infine, senza rivolgersi a nessuno in particolare. Lì perlomeno avrebbe potuto continuare a combattere e a tenersi il suo corpo e i suoi ricordi.
Re Enma forse lo udì, e forse addirittura sospirò. Vegeta non ci fece caso, troppo impegnato ad osservare gli addetti allo smistamento che gli si avvicinavano.
Nessun’altra vita gli sarebbe mai andata altrettanto a genio come la propria.


*


Note finali:
Dopo essersi fatto saltare in aria, Vegeta avrebbe dovuto fare più o meno questa fine *indica la fanfic* Fortunatamente viene rispedito indietro da Re Enma, così da fondersi con Kakaroth, salvare il mondo e blablabla. 

Un ringraziamento collettivo alle anime coraggiose che ancora seguono questa raccolta. In particolare grazie a kamyka93Nicoranus83_S_t_a_r_lilacSybelle che hanno recensito l'ultimo sclero capitolo<333



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Capitolo 12
*** I was waiting on a different story ***


Personaggi: Vegeta, famiglia Brief
Rating: PG
Conteggio parole: 980 (W)

Genere: Gen
Prompt: 006. Ore; 007. Giorni; 008. Settimane; 009. Mesi; 010. Anni @ fanfic100_ita

Note: Il titolo è un verso della canzone How You Remind Me @ Nickelback — (cribbio, quanti anni erano che non la sentivo? X’DDD)
Disclaimer: Vegeta appartiene interamente a Toriyama, e Toriyama è l’unico a venir pagato per disquisire su Vegeta. Così va il mondo.
Link BDT: Qui



I was waiting on a different story




# Ore.


Le sue prime ore in quella casa, Vegeta le trascorre nella doccia.

Si rilassa sotto l’acqua, lasciando a quel getto bollente il compito di lavare via la polvere e la fatica di quegli ultimi mesi passati a vagabondare per lo Spazio.
Solo dopo essere uscito dal bagno, trovandosi addosso vestiti non suoi e vedendosi circondato da oggetti terrestri, si chiede cosa o chi lo abbia guidato fino alla Capsule Corporation.
Di certo non è stato un motivo razionale a spingerlo fin lì. Non si è nemmeno soffermato a pensare a cosa stesse effettivamente facendo, mentre dava le coordinate al computer di bordo della navicella. In pratica è tornato in quel posto quasi inconsciamente.
Per quanto possa sforzarsi, non riesce proprio a trovare una valida giustificazione a quel gesto.
Alla fine Vegeta si limita a scuotere le spalle, infastidito dai suoi stessi pensieri.
In ogni caso, decide, non rimarrò a lungo.


# Giorni.


I primi giorni sono semplicemente disastrosi. La convivenza pacifica e indolore non è mai rientrata tra le particolari specializzazioni del principe dei saiyan.

Tanto per cominciare, la Capsule Corporation è davvero troppo grande per i suoi gusti — si perde almeno due volte al giorno, e questo lo irrita da morire — inoltre la sovrabbondanza di mobili, quadri, fiori e di tutte quelle altre stupidaggini terrestri, gli mette addosso una continua sensazione di estraneità.
Senza contare, poi, l’estremo fastidio che gli danno gli esseri che vi si aggirano dentro.
La donna e sua madre, soprattutto. Seguite dai due pappamolla terrestri e gli eventuali loro amici di cui ogni tanto avverte l’aura. Il vecchio perlopiù si fa gli affari suoi, quindi Vegeta lo sopporta, anche se a volte lo chiama “figliolo”.
La tentazione di far saltare tutto in aria, comunque, è fortissima. Vegeta giustifica la sua pazienza dicendosi che uccidere Kakaroth con le sue stesse mani lo ripagherà di tutto.
E anche perché, in fin dei conti, la cucina terrestre comincia a piacergli.


# Settimane.


Le settimane passano senza che Vegeta se ne accorga.

Ormai quell’enorme casa non gli è più tanto estranea, e riesce perfino a trovare la sua camera da letto senza dover girare a vuoto per corridoi sconosciuti.
Inizia ad abituarsi anche ai ritmi dei terrestri, assimilando gli orari di colazione, pranzo, e cena — questione di sopravvivenza, più che altro — e imparando, suo malgrado, a conoscere la routine giornaliera di ognuno dei Brief.
I rapporti tra lui ed il resto di quella strana famiglia, inoltre, cominciano a farsi meno tesi.
La gallina bionda, per esempio, ha cominciato a smettere di assillarlo con i suoi dolcetti, ed il vecchio, grazie ai suoi aggeggi elettronici, si è rivelato molto utile per i suoi allenamenti.
E poi, adesso, quando ordina alla donna di riparagli la Gravity Room, lei lo fa con meno strepiti dei primi tempi.
Quindi, pur non ammettendolo, Vegeta comincia a trovare quasi soddisfacente il suo soggiorno lì alla Capsule Corporation. Non che gli piaccia, eh.
Una volta raggiunto il mio scopo, continua infatti a ripetersi, se non lo distruggo, metterò quanta più distanza possibile fra me e questo ridicolo sasso chiamato Terra.


# Mesi.


Mentre aspetta pazientemente la sua vendetta, Vegeta osserva le stagioni cambiare con il susseguirsi dei mesi. A scandire il tempo per lui è la luna, con le sue molteplici fasi. Il principe dei saiyan la osserva nascere e morire nelle notti terrestri, unico volto veramente amico in quel mondo tanto stravagante, di cui però sta lentamente cominciando a prendere parte.

E mentre il tempo vola, sotto la superficie dei più recenti ricordi incrostati di rabbia, il passato rimane vivo e pulsante, perfino troppo perché il saiyan si renda veramente conto che, ormai, non ha più niente a che fare con esso.
In compenso, comunque, il futuro non è che un’enorme macchia nera. Potrebbe rappresentare la tanto conosciuta immensità di quell’universo che è stato il suo habitat fin da bambino, o forse no. Al momento Vegeta non saprebbe proprio dirlo.
Tutto quello che per adesso si limita a fare è sfruttare il presente, allenandosi fino a non sentire più né muscoli né pensieri, tentando di dare un senso ad un’attesa che pare infinita.
Ma un giorno finirà, promette a sé stesso.
Solo che, in tutta onestà, nemmeno lui sa dire come.


# Anni.


La sveglia sul comodino prova a dargli il buongiorno per la seconda volta, trillando e lampeggiandogli in faccia il suo led luminoso; Vegeta la stringe nel pugno, frantumandola.

Odia quel suono irritante.
Al suo fianco Bulma si agita un po’, ma continua a dormire profondamente, per nulla disturbata dal rumore, nonostante sia stata sicuramente lei a programmare quell’aggeggio malefico. Vegeta emette un basso ringhio, poi si alza e si dirige a grandi passi verso il bagno.
Dopo essersi chiuso la porta alle spalle mette in funzione la doccia, regolando la temperatura dell’acqua con un movimento quasi distratto del polso, poi comincia a spogliarsi, stando ben attento a non centrare il cesto della biancheria. Ripicca infantile, forse, ma che gli dà comunque una certa soddisfazione.
Chiude gli occhi alla carezza dell’acqua sul volto, ed intanto costruisce mentalmente il suo programma d’allenamento giornaliero che, comunque, non varia mai più di tanto.
Sono tutti gesti abituali che fanno parte di una routine consolidata da anni. Perché, a tutti gli effetti, la Capsule Corporation è diventata la sua casa da anni, ormai. Non sa nemmeno lui quando ha iniziato a chiamarla a quel modo, visto che prima di arrivare sulla Terra neppure lo comprendeva il significato di quella parola.
Perfino le urla di Bulma che tra pochi minuti invaderanno l’etere — perché, o per la sveglia, o per i vestiti sparpagliati, o per qualsiasi altra ragione, la donna inizierà la giornata urlando, questo è certo — avranno quello strano sapore di casa.
Non ho mai desiderato nulla del genere, si ritrova a considerare pochi minuti dopo, davanti allo specchio. Ma alla fine va bene anche così. 





*



Note: Yeah, I'm still live :D Come vedete ogni tanto riemergo dagli antri oscuri del fandom e torno ad aggiornare questa mia povera raccolta. 
Questa oneshot è stata un parto, dannazione a lei, ho iniziato a scriverla tipo tre mesi fa, alla fine ho resistito alla voglia di cestinarla e sono riuscita a darle un senso - almeno spero ò.o 
Ad ogni modo... un grande ringraziamento agli avventori dell'ultimo capitolo *inchin*

See you ^^

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Capitolo 13
*** It's not enough (it never is) ***


Pairing: Vegeta/Bulma
Rating: PG
Conteggio parole: 245 (W)
Genere: Missing Moment
Prompt:Qui ed ora @ it100 & 034. Troppo poco @ fanfic100_ita
Note: Scritta per la challenge special #4 (3/12)
Disclaimer: Vegeta appartiene interamente a Toriyama, e Toriyama è l’unico a venir pagato per disquisire su Vegeta. Così va il mondo.
Link BDT: Qui



It's not enough (it never is) 

 

Quando lei arriva davanti al suo letto, Vegeta la guarda da sotto le palpebre socchiuse, ma non dice niente. Lascia anche che gli si sieda accanto, e non si muove nemmeno quando le mani di lei iniziano a scivolare lentamente lungo le sue spalle.
Apre gli occhi solo quando gli accarezza una guancia, ed i loro volti sono così vicini da poter sentire il suo respiro sulla pelle.
“Non pretenderò mai nulla che tu non sia in grado di darmi” sussurra Bulma, appena prima di schiacciare le labbra contro le sue. Vegeta accoglie con piacere quel bacio, e lo ricambia con forza, ma quando poi si separano le rivolge uno sguardo duro.
“Bugiarda”
“Te lo prometto” insiste lei.
Vegeta non ha mai creduto alle promesse di nessuno, e non comincerà certo adesso. Inoltre la donna può dire quello che vuole, e può anche convincersi di essere perfettamente in grado di gestire una relazione del genere, ma la verità è ben diversa.
Perché arriverà sicuramente il momento in cui Bulma si aspetterà di ricevere qualcosa di più, e quel giorno, quando finalmente comprenderà che quello che lui può darle sarà sempre troppo poco, si pentirà di tutto questo.
Vegeta esita, ma solo per un istante. Poi circonda con le braccia il corpo caldo di lei e se la trascina addosso, in un movimento veloce e deciso.
Il futuro non gli è mai interessato particolarmente, e poi, in fin dei conti, il problema è solo di Bulma.

 

 


****




Note: Drabble vecchissima, ma in fondo tutto fa brodo, no? XD
Dovrei decidermi a postare in questa raccolta anche tutte le altre storie già scritte, ma proprio non ne trovo il tempo >__<" 
Come sempre, grazie mille per le bellissime recensioni che mi lasciate ^^

 

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Capitolo 14
*** Dirty snow ***


Rating: PG
Conteggio parole:
525 (Open Office)
Genere:
Gen
Disclaimer:
Vegeta appartiene interamente a Toriyama, e Toriyama è l’unico a venir pagato per disquisire su Vegeta. Così va il mondo.
Note: Scritta per il Calendario dell'Avvento di FW.it <3


Dirty snow




Dicembre arriva quasi di soppiatto, tra un temporale e l'altro, annunciato solo da una pesante nevicata che tinge il mondo di bianco.
In giardino, poco lontano, Trunks e il moccioso di Kakaroth giocano alla guerra e, tra una tregua e l'altra, costruiscono pupazzi di neve — uno dei quali un po' troppo rassomigliante a te, con quell'assurdo cespuglio irto sul capo.
Impudenti.
Se non avessi altro a cui pensare lo useresti come bersaglio per i tuoi allenamenti.
Non ti è mai piaciuta, la neve.
Forse perché l'hai vista una sola volta in vita tua, e quell'unico ricordo ti è rimasto fisso in testa, cancro maligno per il tuo presente.

(
Le gelide pianure di Icethrone: primo regno, ormai disabitato, di Re Cold e dei suoi figli)

Difficile guardare quel manto bianco e non immaginarselo mischiato a sangue e fango. Difficile tenere a bada ricordi fatti di rabbia e odio: non esiste un allenamento abbastanza efficace per questo.

(Altri tempi, altri mondi)
(Eppure ci vuole così poco per rievocarli)


Nuove prospettive, adesso.
Per loro, Dicembre vuol dire Natale, quindi festa. Qui la neve è una cosa allegra.
Nuove direttive, anche.
Bulma che sbraita qualcosa a proposito di maglioni pesanti e sciarpe "se proprio non puoi fare a meno di allenarti all'aperto”.
(“e non dire che è colpa mia se non hai un altro posto dove farlo, perché ti ricordo, mio caro, che sei stato tu a far esplodere di nuovo la Gravity Room, e per ripararla più in fretta possibile, assecondando la pressante imposizione di Vostra Maestà Re Degli Scimmioni Idioti e Dispotici, ci sto lavorando dieci ore al giorno da oltre una settimana!")
Bla, bla, bla.
Petulante e noiosa.
Vaglielo a spiegare che se fossi così debole ed inerme come i terrestri, qui da lei non ci saresti mai arrivato.


(Un'altra flessione)


La mano su cui ti sollevi è completamente intirizzita, il sudore ti si è ormai congelato sul volto e, in generale, una buona metà del tuo corpo è diventata completamente insensibile.
Ma non hai ancora abbastanza freddo.
Continui ad allenarti.


*


Quando rientri in casa, fuori è ormai buio pesto.
Bulma non commenta direttamente ma, dopo averti lanciato uno sguardo seccato, borbotta qualcosa a proposito di influenze che non ha intenzione di curare.
« Immagino che passerai anche l'intero giorno di Natale ad allenarti », tuona dieci minuti più tardi, sbattendoti davanti il piatto della cena. Guardi il tacchino riscaldato con le sopracciglia aggrottate. Il tuo naso ti suggerisce sospetto.
Strano, perché il cibo è una delle (poche) cose che non hai mai potuto mettere in discussione in questa casa.
« Non mi allenerò domani », ribatti semplicemente, afferrando un pezzo del volatile tra le dita e annusandolo. Sa davvero di bruciato. E stai anche per farglielo notare, ma quando il tuo sguardo incontra il suo, ti accorgi che lei ha le lacrime agli occhi.
Eppure non hai detto ancora niente.
« Non ti allenerai? », ripete Bulma.
« No »
« Davvero? »
« Davvero », confermi, senza capire che diamine ci sia da piangere se tu salti un allenamento.
Saranno pure fatti tuoi, eh.
In fondo non ti è mai piaciuta, la neve.

 

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