Blood Ties

di evilyncris94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ricordi ***
Capitolo 2: *** Ira ***
Capitolo 3: *** Anomalie ***
Capitolo 4: *** Menzogna ***
Capitolo 5: *** Blasoni ***
Capitolo 6: *** Scelte ***
Capitolo 7: *** Confessioni ***
Capitolo 8: *** Verità ***
Capitolo 9: *** Festa ***
Capitolo 10: *** Certezze ***
Capitolo 11: *** Nuova Vita ***
Capitolo 12: *** il ritorno della regina ***
Capitolo 13: *** Fine ***
Capitolo 14: *** Ci Rincontreremo ***



Capitolo 1
*** Ricordi ***


Prefazione

 "la famiglia, ricorda sempre che noi siamo una famiglia, niente potrà separarci neanche la morte”
invece cara sorellina ho capito che l'amore può spezzare il nostro legame...

Ricordi


Ero nella mia stanza, cercavo di non far caso agli ululati strazianti che provenivano dalla foresta a sud. Sapevo cosa significavano, mia sorella, la principessa Anya, aveva assoggettato un altro villaggio, uccidendo non so quante persone e solo ora potevo capire chi era veramente mia sorella.
Dei rumori dal giardino fuori dalla mia camera mi fecero distrarre dai miei pensieri, così andai a vedere, incuriosita e, allo stesso tempo, allarmata...
Passai di fianco alla fontana e mi venne in mente mia madre

-mamma mamma!!guarda!- una bambina di 10 anni con capelli castani e grandi occhi verdi stava formando un mulinello d'acqua solo con la forza del pensiero.
“amore, sei molto brava ma ora dobbiamo rientrare, venite Anya e Keila sennò vostro padre si offende se non siete presentabili davanti ai nobili”

Keila seguì la madre, una donna alta con capelli neri viso sottile e occhi azzurri, mentre Anya una bambina bionda con occhi castani fissava un verme che si contorceva...
“anya , lascia in pace quel povero verme, usa i tuoi poteri in altri modi, lui ha diritto di vivere quanto te!”
“si ma lui non ha il sangue blu...” e mentre la madre si allontanava lo fece scoppiare...

solo ora capivo perchè sul viso angelico di mia madre c'era quella smorfia.
Scossi la testa...quel ricordo era indelebile nella mia menteed era forse uno dei pochi ricordi vividi che avevo di mia madre.
Mia madre era morta quando io e mia sorella avevamo 13 anni, e fu una perdita molto dolorosa, soprattutto per me.
Lei era l'unica persone che mi capiva e che poteva comprendere i poteri che accompagnavano me e mia sorella dalla nostra nascita, infatti nostro padre non ci considerava streghe solamente perché eravamo piccole e non sapevamo usarli o almeno era quello che pensavo.
Mi addentrai nel giardino e vidi una figura nei cespugli.
-chi c'è??-
ero pronta ad usare i miei poteri
-Keila...fermati sono io!-
Eric...oh grazie al cielo era lui, ma che ci faceva qua??non era mai venuto così vicino ai miei alloggi
-Eric è successo qualcosa??-
Eric era per tutti i residenti del palazzo considerato un servo e mia sorella l'avevo tenuto solamente perché non aveva mai fatto cenno di ribellione ma...ma io sapevo che lui era a capo della resistenza, che combatteva mia sorella, come dargli torto, in fondo Anya governava questa regione con il pugno di ferro,però io l'avevo capito solamente da poco.
-Tua sorella ha mandato il “gorilla” per distruggere di nuovo i Connor.-
-Dio...mi dispiace.-
erano le sole parole che mi venivano in mente.
-lo so, ma tu dovresti saperle certe cose e avvertire -disse con tono severo.
-ma lo sai che lei vuole che non mi impicci! Lo sai benissimo che non vuole immischiarmi in queste faccende, mi vuole tutelare- nel mio cuore pensavo veramente che mia sorella volesse tutelarmi, non immischiarmi in guerre che avrebbero portato la distruzione del nostro regno.
-no lei vuole avere campo libero, ed è per questo che ti lascia stare!-
-Eric, lo sai che mia sorella mi tiene qua, solamente per farmi stare al sicuro, pensa se andassi in guerra pure io e mi colpissero a morte, non potrebbe resistere da sola- mia sorella ed io avevamo un legame speciale, quasi magico...se una di noi due si feriva anche l'altra si faceva del male e se una era sana anche l'altra rimaneva sana, Eric però pensava che lei mi teneva nel castello perchè non voleva impicci e perchè non poteva uccidermi, mentre la mia idea era ben diversa...
-insomma cosa vuoi?? vuoi che diventi come lei?? che la insegua nelle sue campagne?? vuoi che smetta di stare qua e vuoi che vada a distruggere la gente indifesa??io non voglio essere come lei...piuttosto mi ucciderei.- cosa impossibile.
-lo so...ma forse chiederle di partecipare a qualche missione, salvare qualche bambino e...-
-e uccidere i suoi genitori??non sai che strazio sarebbe.-
uccidere...vedere un padre o una madre morta...era una cosa straziante, soprattutto se sei tu l'artefice...

ero davanti al corpo esanime del re, perché chiamarlo padre era troppo per me...
io tenevo in mano un coltello e mia sorella una spada, pronte a fermare i mercenari che il re aveva assoldato per farci uccidere.

-mi dispiace, posso sembrare cinico ma...-
-no non è colpa tua, cercherò la prossima volta di esserci anche io, almeno per trattenere i soldati.
In fin dei conti sono anch'io una principessa- dissi alzando la voce e imitando una sorella.
ci mettemmo a ridere, una risata liberatoria.
Eric era per me una persona speciale, era, diciamo, il principe azzurro che ogni ragazza sognava, o almeno le ragazze come me.
Non molto alto, muscoloso, occhi neri ma incandescenti e capelli mori.
ci sedemmo sul bordo della fontana e lui posò la mano sulla mia...i nostri occhi si incrociarono...
purtroppo la donna che ero diventata non poteva amarlo, almeno non come una donna doveva amare un uomo come lui.
-Eric, è meglio che vai, se qualcuno ci vedesse,  Anya...-
-sss...non devi preoccuparti so che ogni momento che sto con te sono in pericolo...ma...non mi importa.-
e le sue labbra si posarono sulle mie...
pensai che finito il periodo di conquista dei territori, quando mia sorella avrà finito di mettere a ferro e fuoco il nostro regno, sarei scappata con lui, per andare a sud e vivere in una casa normale...ma sapevo che questo mio sogno non si sarebbe mai realizzato

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Capitolo 2
*** Ira ***


Ira

Mi alzai dal letto, oramai era giorno e tra poco Jo sarebbe entrata nella mia stanza
qualcuno bussò alla porta
difatti
-Salve signora, sua sorella l'attende della sala del trono tra mezz'ora, deve parlarle-
-grazie-
Jo uscì
Oramai era la mia cameriera, ma una volta io e lei giocavamo insieme da piccine, quando ancora la regina era in vita
Lasciai che il pensiero andasse via da solo e mi alzai verso l'armadio
Presi un vestito molto semplice, azzurro con riflesso argentei, e mi sistemai i capelli come potevo.
Li lasciai lunghi e mossi, e mentre mi specchiavo un raggio di sole colpì la mia nuca.
I riflessi rossicci del mio castano si potevano ammirare solamente in questa circostanza.
Uscii dalla mia stanza e vidi due guardie che parlavano,
mi avvicinai con aria altezzosa e loro fecero la riverenza.
Arrivai in fretta alla sala del trono e lì trovai mia sorella, una donna alta, bionda con una tunica bordeaux, sembrava la divina Afrodite però con aria più crudele,proprio da generale.
Era circondata da uomini in armature scintillanti.
“I generali” pensai
-Sorellina, che piacere vederti, siediti pure- mi disse indicando il trono - i nostri cari generali se ne stavano appunto andando via-
-cerco mia signora-
e con riverenza se ne andarono.
Due soldati chiusero le porte per lasciarci sole.
-bene ti volevo parlare- iniziò Anya con aria stanca- dei bilanci del mese- un modo carino per dire le conquiste, le morti che ogni mese mia sorella architettava senza dirmi nulla.
-forse ne ho già sentito parlare, infondo sono anch'io artefice di queste missioni-
-vedo che non ti sfugge niente- sorrise Anya
-grazie al nostro strano legame- sorrisi anch'io -hai bisogno di riposare. Forse per qualche giorno potresti smetterla di complottare e ...-
-no sono perfettamente in forma, ma mi farebbe bene un pochetto di pausa...e solo che non ti voglio immischiare in questi affari, come tu sai-
-Anya, sono grande oramai, posso affrontare tutto se sono insieme a te- giocavo la carta della sorella...
-Keila è vero tu sei grande ma forse non sei pronta per questo...infatti quando abbiamo preso il potere tu...-
-io sono stata tua complice e poi si trattava di difendermi,ora se non ti dispiace io vorrei prendere parte alle tue prossime conquiste - dissi con tono arrabbiato.
“come aveva potuto riferirsi all'uccisione del re, insomma noi sapevamo la verità e sapevamo anche che eravamo state costrette a farlo!”
-bene tra due giorni ritorneremo a sud e cercheremo di conquistare i Amaya...ti va di essere con noi??- disse pacatamente Anya...sapeva che Jo era un' Amaya e sapeva che non potevo vedere gente indifesa come loro uccisa per futili motivi!
-gli Amaya.. ma non sono persone ostili...insomma-
feci mente locale...eravamo troppo a sud e saremmo arrivati presto alle genti di Eric!
-ho sentito che cospirano e poi non sarò così cattiva...-il sorriso di mia sorella mi incuteva terrore
-bene allora tra due giorni...ci sarò!-
uscii di fretta dalla sala del trono, non mi interessava se qualcuno sospettasse di me.
Io dovevo dirlo ad Eric.
Lo incontrai in compagnia di Jo vicino alla cucina.
-Eric, insomma che cavolo stai facendo! Non puoi veramente pensare che Keila stia dalla tua parte!-
-ma Joylience lei ci aiuterà. aiuterà i Amaya, i Wekesa, i Connor  e gli altri!!lei non è come Anya!-
-ah già tu la conosci...-e partì un risolino-non penso che dormire col nemico ti faccia scoprire come sia veramente!-
-Jo!non ti permettere di riferirti così a lei!è diversa, lo sai! Infondo vi conoscete da una vita-
-Già ma è cambiata! E poi tu sei il suo "amore"-e un altro risolino- la capirai meglio di una vecchia amica!-
basta, mi ero stufata della sfacciataggine di Jo
Mi avvicinai e vidi Eric diventare bianco e Jo scherzò ancora
-ah ho colto nel segno, vero??o pensavi che tutti pensassero che te e la principessina siete solo amici??-
i miei occhi diventarono verde acceso e gli oggetti della cucina iniziarono a muoversi...
Jo si girò e rimase impietrita
Vide me e vide pure le pentole e i vari arnesi contro di lei.
Eric riuscì a dire solamente- Jo è meglio...- quando io adirata chiusi tutte le porte e rimanemmo solo io, Jo e Eric.
-bene Jo- dissi- ora vediamo se ti soddisfa vedere che i tuoi stupidi pregiudizi non hanno senso! Tra due giorni mia sorella attaccherà i Amaya e se non mi vuoi credere di pure a tutta la resistenza che non è vero, ma poi la tua gente sarà mezza morta!-
Jo sgranò gli occhi e scappo via...le padelle si rimisero a posto e io rimasi con Eric.
-io vado- mi disse- Ci sarai la?-mi chiese speranzoso di una risposta negativa.
-si-dissi ancora arrabbiata
-allora dirò di non toccarti-
-grazie-le uniche parole che potevano uscirmi...in quel momento i miei occhi divennero normali...forse Jo aveva ragione...forse ero come Anya.

Vestiti:
Anya
http://www.polyvore.com/anya_generale/set?id=14280916
Keila http://www.polyvore.com/keila/set?id=14175104

Angolo Risposte:
grazie a chiunque ha letto la storia, mi fa piacere e spero vi sia piaciuta
LittleCullen: grazie per il commento, e mi fa piacere che ti sia piaciuta, comunque la storia non è la solita classica, vedrai ci saranno colpi di scena e la storia diverrà un pochetto strana...

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Capitolo 3
*** Anomalie ***


Anomalie

Mi affrettai verso la mia camera e vidi Jo che cercava di scansarsi dalla mia vista, io la guardai con disprezzo ed entrai nella prima porta che trovai, nella biblioteca.

Nessuno usava la biblioteca, solamente le persone vecchie, ma io ero sempre stata affascinata dai libri, più erano vecchi più erano magici.

M addentrai in scaffali altissimi, per cercare un libro sulla nostra famiglia i Vilson e lo trovai.

Era un libro vecchio ma era stato aggiornato alla nascita di due gemelline.

“io e mia sorella.”Lo presi e me lo portai in camera.

Io non giravo molto nel castello ma lo conoscevo bene, e conoscevo tutte le persone che vi abitavano e lavoravano, almeno di vista.

Vi erano due persone, un uomo giovane con la barba rossa e un vecchio, che stavano aspettando in una sala, l'uomo barbuto era affascinante e ben vestito mentre il vecchietto era ben vestito ma oramai prossimo alla morte.

Due soldati entrarono nella stanza e, sentii solamente un nome.

-Keila-

Non ci pensai troppo, ogni persona sapeva il mio nome e quello di mia sorella, eravamo le regnanti di una regione molto ricca, almeno in passato.

Giunsi finalmente nella mia camera e posai il libro sotto quello di magia.

Una domestica anziana bussò per il pranzo e io cordialmente la feci entrare e la feci sedere; amavo la compagnia e questa mi raccontò del regno governato da mio nonno, un uomo con un animo nobile, che cercava la pace, ed ebbe una figlia stupenda...e altre cose che, oramai, conoscevo a memoria.

Finito il racconto la domestica se ne andava e io rimanevo da sola.

Molte volte andavo in giardino, guardavo l'unico sprazzo di verde che rimaneva nel castello o leggevo.oh amavo leggere.

Dopo qualche ora bussò qualcuno alla porta.

-Avanti-dissi mi buon umore

-Salve signora, devo prendere il vassoio, scusate per il ritardo ma...-

-Jo puoi anche chiamarmi con il mio nome visto che tanto lo usi normalmente!-dissi, forse con troppa arroganza

-sentite io...siete sicura che attaccheranno il mio popolo??-la sua voce era piena di preoccupazione

-Jo, posso capire che sei sconvolta, insomma sono molto a sud più di quanto mi aspettassi, e attaccheranno pure...-

-non mi interessa chi attaccheranno dopo, bisogna avvisarli, bisogna che qualcuno li avvisi ora!-

-Calmati, ci penserà la resistenza ad avvisarli, vedrai che i bambini e le don..-

-non mi interessa! E mio padre??e mio fratello?? cosa faranno, combatteranno?? è un suicidio! Solo io lo capisco!?!tu e tua sorella siete il demonio! Tu con la tua magia non sai fare niente, non riesci neanche a controllare tua sorella!!-

era fuori di se e le lacrime le scendevano sul volto

-ora basta!ascolta io non posso farci niente!non posso ucciderla!-

-si invece che puoi come hai ucciso gli altri puoi uccidere pure lei!-

-no se voglio vivere!-

Ero furiosa, una serva veniva a dirmi come dovevo comportarmi!

-preferisci vivere e vedere il tuo regno marcire?? allora sei identica a tua sorella... spero che morirai presto!-

e uscì sbattendo la porta.

Volevo chiamare le guardie ma pensai che veramente sarei stata come mia sorella.

“Keila, che ti succede?”

uscii dalla stanza e vidi il vecchio di prima parlare con mia sorella.

“oddio!!, magari ha sentito! Devo rientrare!”

Quando mi girai mia sorella, che ora indossava un vestito rosa per renderla più innocente, si girò e mi chiamo.

-Keila! Eccoti qua, stavamo giusto parlando di te!- disse indicandomi di avvicinarmi.

“troppo tardi”

-oh che piacere incontrare la stupenda principessa Keila, sapete nel mio regno si tramanda che siete una donna bella, ma io, che sono al vostro cospetto, devo contraddirli, siete stupenda-

Ero tutte battute studiate da mia sorella, immaginavo, visto che io non ero come lei,non ero molto alta, avevo un viso più dolce e meno affascinante, però i miei occhi erano come smeraldi...l'unica cosa che affascinava le persone.

-Vi ringrazio siete molto gentile...-dissi arrossendo appena appena.

-Bene ora caro Lord Castertan vi dobbiamo lasciare.Mia sorella ed io siamo molto stanche, sa due giovani donne che governano un così grande regno si vedono pure riposare un poco- disse mia sorella indicandomi- Soldato! Porta immediatamente il Lord nella sua stanza! Se è necessario pure a spalle-

E così se ne andò!

-Arrivederci Lord-dissi cordialmente e me ne andai di nuovo nella mia camera, ero stanchissima.

-Arrivederci mia cara-fece uno strano sorriso, e l'aria da vecchietto si dissolse subito, e spuntò fuori un aria malefica come se un demone si fosse impossessato del povero vecchio.

“mia cara??ma...oggi sono tutti strani.”

Vestiti

Anya:http://www.polyvore.com/anya/set?id=14175254

Keila:http://www.polyvore.com/keila_anomalie/set?id=14303520

Angolo Risposte

Grazie a tutti per aver letto la storia, e un grazie speciale va a LittleCullen per avermi spiegato come funziona l'HTML, ti ringrazio anche per aver messo la storia nei seguiti e per il commento.

 

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Capitolo 4
*** Menzogna ***


Salve a tutti spero che i primi 3 capitoli vi siamo piaciuti, e spero che vi piaccia anche questo.Buona Lettura.

P.S.:alla fine del capitolo ci sarà uno Spoiler, un assagio del prossimo capitolo.

Menzogna

 Oramai era quasi notte, in cielo la luna ormai calante era alta, la pace regnava sul castello e sulla regione, sapevo che Eric non sarebbe venuto stanotte, era andato in perlustrazione con la resistenza ed io ero un anima in pena.

Mi sedetti sul letto e iniziai a giocare con i miei capelli, volevo sapere cosa stava succedendo al di fuori delle mura, ma non potevo andarmene, non potevo per quekl stupido gingillo chiamato corona; odiavo quando il mio titolo mi ostacolava, mi sentivo impotente.

Ad un certo punto sentii delle urla provenire dal giardino.

-cosa diavolo sta succedendo di nuovo??- mi avvicinai alla finestra aperta.

Una figura stava correndo all'impazzata verso il bosco seguita da una schiera di soldati che la volevano prendere

Presi una candela e, seguendoli, cercai di capirne cosa stava succedendo.

-Chiamate la principessa-sentii urlare dai soldati

-eccomi- dissi venendo verso di loro.

Vidi che i soldati rimasero sgomenti del vedermi, infatti non ero la principessa che volevano.

-Certo, ecco abbiamo preso una fuggiasca- disse mostrandomi la persona che stava scappando.

fuggiasca??” ero incuriosita, il soldato si spostò e rimasi impietrita, Jo...

-Bene soldati portatela nei miei alloggi, la mia serva voleva solamente farsi una passeggiata notturna- dissi con tono arrabbiato, sapevo che nessuno mi avrebbe creduto, ma tentai di salvarle la pelle.

-Sorellina sei troppo buona, questa serva stava scappando- Anya era dietro di me e mi guardava con aria strana....come se fossi diversa.

-Forse è meglio che rientri...prenderai freddo con...quel vestito.-

Oddio!ora vestita con una camicia da notte di seta e me ne accorsi solo ora.

-Forse è meglio che rientriamo tutti, così chiariamo bene questa faccenda-dissi tutto d'un fiato

-Bene- i soldati portarono Jo in prigione...Jo cercava di divincolarsi, ma i soldati non ci fecero caso.

Poi entrati nelle segrete,e messa la fuggiasca dentro una gabbia restammo solo io, mia sorella e un soldato per sorvegliarla.

-Ora che siamo al caldo e al coperto, dimmi...come hai fatto a scoprire della nostra conquista!-il tono di mia sorella divenne acido...sapevo che non era un buon segno...

-io...i-i-io...io non lo..sap-

-bugiarda, stupida infida bugiarda serva!dimmelo!-

-lasciala stare!non lo può sapere!sennò ci sono delle spie che...- dissi avvicinandomi a mia sorella

-o lei ha sentito troppo!- si girò verso di me e vidi i suoi occhi diventare rossi.

-no impossibile, i segreti sono tutelati fino alla fine...e poi lei scappava per un altro motivo!-dissi presa dallo sconforto

tutti rimasero impietriti dalla mia affermazione, pure io...quale poteva essere il motivo??

-e sentiamo qual'è questo motivo...-disse mia sorella incuriosita.

-beh...perdonami Jo ma devo dirglielo...visto che tu non mi hai dato retta- Jo era terrorizzata-Jo è incinta!-

-come?Jo incinta?? e di chi??-mia sorella dimase titubante.

-di...-guardai Jo e guardai Anya...dovevo dirlo...-di Eric.-il mio cuore si spezzò, anche se era solamente una menzogna pensare che Eric potesse essere fidanzato con Jo mi spezzava il cuore.

-incinta di Eric??-mia sorella rimase molto sorpresa-ma scusa tu come fai a saperlo??-disse scettica

-li ho sentiti parlare, lei stava litigando con Eric in cucina stamane e lui sosteneva di non essere il padre del...coso- dissi pensando a il bambino immaginario.

-o beh tanto oramai lei sa e non si può lasciar libera, perciò quando prenderemo gli altri fuggiaschi...starai in compagnia- disse rivolgendosi a Jo-ah Keila-mia sorella stava per uscire-la missione è anticipata a domani sera...tanto tu non hai niente da fare-disse sorridendo e se ne andò.

Domani??oddio...Eric...

"Spero li preparerà ad un anticipo"

Stavo per uscire quando Jo mi parlò

-Keila..mi dispiace di non averti ascoltata...dovevo...- la fermai con uno sguardo fulminante..la guardia ci sentiva!

-Tu dovevi andare dal medico e dirgli che era il demonio quello dentro di te!-dissi...ma le lacrime mi stavano per scendere...Jo sorrise e i suoi occhi si spensero di vita e allora capii che sapeva il suo destino.

Vestito Keila: http://www.polyvore.com/keila_menzogna/set?id=14349983

  SPOILER!!!

Cap. 5 Blasoni

-quale sarà la nostra tattica?-chiesi cambiando discorso

-prendere chi fugge e uccidere chi ci ostacola- disse senza voltarsi, la sua voce era fredda, e per un momento pensai che anche il suo cuore fosse freddo

Angolo Risposte

Grazie a tutti per leggere la mia storia e spero vi piaccia anche questo capitolo.

x LittleCullen: no purtroppo per la famigerata battaglia tra Eric e Anya bisogna aspettare un pochetto, e vedremo chi morirà o si salverà (se qualcuno morirà o resterà vivoXD), comunque  grazie per recensire sempre.

 

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Capitolo 5
*** Blasoni ***


Blasoni

Non dormii bene quella notte, così rimasi nel letto fino al pomeriggio, stavo molto male ma non potevo perdere la missione.

Una serva venne a svegliarmi, era oramai pomeriggio inoltrato e dovevo alzarmi e prepararmi.

"Mia sorella sicuramente stava già preparando una scorta per me, cosicché non potessero farmi del male"

Dopo essermi vestita, con una leggera tunica e un armatura resistente ma allo stesso tempo flessibile, mi diressi verso l'atrio dove sentivo il ticchettio delle spade.

Sentii in lontananza il generale John che annunciava alle truppe la nostra missione, solamente che lui la chiamava missione di recupero mentre io lo chiamavo sterminio.

Mi avvicinai ad Anya fiera come sempre di essere la principessa guerriera più forte nel regno.

-Anya- mi avvicinai a lei

-Keila, potevi rimanere a dormire, sai sei stravolta, ma penso che il peso del segreto non ti corroda più- disse sorridendo.

Avevo un segreto ancora più grande dentro di me e sicuramente quello non mi stava corrodendo, ma mi stava salvando.

-Quale sarà la nostra tattica?-chiesi cambiando discorso

-Prendere chi fugge e uccidere chi ci ostacola- disse senza voltarsi, la sua voce era fredda, e per un momento pensai che anche il suo cuore fosse freddo, ma poi si girò verso di me e mi disse -i bambini cerchiamo di portarli in salvo e darli a famiglie migliori,a Sud si è un po' barbari, come ben sai-

-a Sud come a Nord cara sorella, tutte le popolazioni sono barbare e sono intelligenti, ognuna a suo modo.-

il generale aveva finito di parlare e i soldati si stavano dirigendo verso le armi per poi porsi nello schieramento e iniziare la marcia.

Seguii mia sorella verso le stalle dove vi erano i nostri cavalli.

Arrivata alle stalle vidi due servi, Marcus e Alberic, vicino a due cavalli imponenti già sellati, uno marrone, con una riga bianca sul viso, era lo stallone purosangue di mia sorella, mentre l'altro cavallo, era Liluye, la mia cavalla, col manto nero.

Vicino a Liluye c'era Alberic e teneva in mano una spada con la fodera viola, era una spada da una mano e mezza, o come si dice in gergo “bastarda”, e vicino a questa vi era anche una specie di coltello, da mettere negli stivali.

Lo presi e me lo infilai dentro e mi sistemai la spada, sperando di non utilizzarla per far morire qualcuno.

Poi presi le redini del cavallo e con un balzo li saltai in sella.

“Bene ci siamo, ora si parte. Cerchiamo di fare un buon lavoro”

mia sorella mi raggiunse con il suo cavallo.

-Pronta cara sorellina? Spero di si, vedrai in men che non si dica, ci troveremo di nuovo qui, al castello e vedrai che sorpresa che ti ho preparato per il nostro arrivo.- disse e poi si diresse di fuori verso i soldati.

Anya era sempre stata quella “potente”  i suoi poteri erano più forti dei miei indubbiamente, poi si considerava la maggione anche se ero io la prima nata, ma essendo gemelle, questo non valeva, perciò eravamo tutte e due grandi nello stesso modo, anche il nostro potere non era uguale.

Incitai la mia cavalla ad andare fuori, ma Alberic mi guardò preoccupato, lui era un uomo anziano, e mi ricordava tanto un nonno, un nonno che non ho mai avuto.

Mi girai verso di lui, con occhi dolci.

-Non ti preoccupare, cercherò di fare del mio meglio-

sapeva che parlavo di liberare più persone possibili

-Principessa, se mi permettete, è vero che Jo...-

-si purtroppo stava scappando e i soldati l'hanno sorpresa, non ho potuto far niente-

il vecchio mi guardò e si allontanò.

Io mi diressi verso mia sorella e l'esercito della morte, pronta per salvare più persone possibili, contro mia sorella.

Angolo Risposte:

Salve a tutti e scusate il ritardo, ma sono gli ultimi giorni di scuola e siamo pieni di verifiche.

So che è corto come capitolo e non ho messo vestiti, ma non ho avuto molto tempo  per pensare alla battaglia, ma il prossimo sarà incentrato su di essa.

comuque vorrei ringraziare chi legge, mi fa piacere che vi interessa la mia storia.

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Capitolo 6
*** Scelte ***


Salve a tutti, chiedo scusa per il ritardo, ma ecco la tanta attesa battaglia, spero di piaccia e mi raccomando recensite.

Scelte

la marcia era durata un 'ora, e mi chiedevo come fosse possibile, la strada era molta per avvirare a Sud e la mia cavalla era senza fiato ma i fanti erano ancora composti e non sembravano minimamente stanchi.

“forse è perché loro sono abituati a tutto questo correre”

ci fermammo davanti alle mura del piccolo villaggio, da qui si poteva vedere la piccola reggia che presidiava la zona.

Guardai Liluye, che restava ferma, dietro al purosangue di mia sorella.

 

-eccovi, mie care, un cavallo per tutte e due, Keila scegli per prima, come s'addice al tuo compito-il re aveva parlato a sua figlia al suo 13 compleanno in un modo troppo strano,troppo affettuoso per il comportamento di questo.

La ragazza si vide davanti due cavalli, un maschio e una femmina; suo padre li aveva presi da un contadino che non poteva pagare le tasse, così aveva confiscato i suoi unici avevi, i due piccoli puledri.

La giovane, che fino a quel momento era stata vicina al re, si allontanò lasciando questo vicino ad un altra ragazza, molto simile a lei, solamente bionda.

-Padre, perché non posso scegliere prima io??insomma sono io quella che ci capisce di più in queste cose!-

-Anya cerca di parlarmi con un tono appropriato, lo sai benissimo che tu non sei la maggiore. Poi voglio istruire tua sorella a fare delle scelte perché è quello che la gente si aspetterà da lei.-

Anya, infuriata, diventò cupa e i suoi occhi si stavano colorando di un rossiccio acceso, quando una mano le si posò sulla spalla.

-tesoro, calmati, insomma non devi per forza tenere il cavallo che tua sorella non vuole, te lo prenderà un altro, intanto per imparare a cavalcare usa quello.- disse la regina, con voce debole.

Intanto Keila era incuriosita dalla puledra nera, che la guardava con occhi dolcissimi.

-Padre ho deciso- disse fiera di aver preso questa decisione.

-Benissimo mia cara, Anya tieni pure tu la puledrina...-disse entusiasta.

-Veramente, padre, ho scelto la puledra...mi sembra dolce e la voglio- disse Keila.

Il re rimase sconcertato

-Ma, l'altro diverrà uno stallone, è un purosangue!! Come puoi volere un meticcio!-

intanto che il re stava rimproverando Keila, la regina si accasciò a terra, svenendo.

 

Mia madre stava male e mio padre si preoccupava solo di come io potessi volere Liluye,di come potessi volere un meticcio.

Era la stessa domanda che mi faceva Eric infondo, come potevo volere lui, servo e non preferire i principi, stupendi, con ricchezze e doni tutti per me.

Io gli rispondevo sempre che avevo visto nei suoi occhi, come in quelli di Liluye, una cosa che nessuna ricchezza e dono poteva darmi, nei loro occhi c'era la dolcezza che c'era negli occhi di mia madre. Ecco perché ho scelto loro.

Venni catapultata nella realtà da un uomo che urlava, al di là delle mura che proteggevano in maniera approssimativa la piccola cittadella.

-Principessa, non vogliamo crearle nessun problema, non fateci del male- disse l'uomo che ancora urlava.

Mia sorella sorridendo disse all'arciere sottovoce qualcosa.

L'arciere scoccò una freccia e questa colpì in pieno la fronte dell'uomo.

-Alla carica!-disse mia sorella, e i soldati entrarono con una mostruosa facilità nelle mura.

Anche io, incitando Liluye, entrai.

C'erano soprattutto uomini con asce, forche che tentavano di proteggere le loro abitazioni e di combattere il nemico.

Tirai fuori la spada, e scintillante sotto le stelle, iniziai a cercare di fermare gli uomini che si stavano combattendo senza una ragione fondata, solo per il volere di una donna.

Mentre riflettevo, un uomo mi attaccò e mi fece cadere da cavallo, e io, presa dal panico, cercando di schivare i colpi mortali dell'uomo, lo colpii al petto con la spada.

“oddio...perché l'ho fatto! Insomma si stava solo difendendo”

cercai di amplificare i miei sensi per capire se era morto o solo svenuto per il dolore.

“grazie al cielo il cuore batte ancora”.

Mi voltai e vidi i soldati fare affondi sui corpi inermi dei contadini.

Cercai di avvicinarmi per fermarli.

-Principessa, state attenta-disse un soldato davanti a me.

Due uomini mi stavano venendo incontro, uno con un'ascia, altro con un forcone e un pugnare.

Iniziai a far roteare la spada cercando di stordirli, uno lo colpii ad un braccio, e lo feci arretrare mentre l'altro continuava a schivare i miei colpi, e con rabbia mi puntava contro il forcone, verso la gola.

Non mi rimaneva altro che combattere.

Fendente , montante, poi tondo manco.

L'uomo non sembrava accorgersene, così gli tirai un calcio poderoso, con l'aiuto della magia, e questo cadde a terra svenuto.

Mi guardai in giro, i soldati oramai avevano fatto molte vittime, e imprigionato molti uomini e pohe donne.

“almeno un po' di gente se ne è andata”

Mi avvicinai a un soldato.

-dov'è la principessa Anya?-

il soldato mi indicò che si era recata in un'abitazione fatta di pietre, e pensai che quella era l'abitazione del feudatario.

Corsi verso la porta ma era bloccata; così iniziai a urlare

-fatemi entrare!!sono la principessa!!fatemi subito entrare!!-

sapevo che mia sorella era li dentro per una ragione..voleva sapere dove erano gli altri.

Un uomo mi disse che non potevo entrare, ordini della principessa Anya.

Iniziai a colpire la porta con calci per sfondarla

“devo fare in fretta”

ma dall'alto un uomo si tuffò sopra di me, e mi immobilizzò.

Mi tappò la bocca e disse:

-zitta cara principessina, non potrai sfuggirmi, oramai sei morta.-

gli morsi la mano.

-lasciatemi, devo andare dentro!-

-ah già devi fuggire dai cattivi vero?-

i soldati sentirono che stava succedendo qualcosa

-stupido vattene, se i soldati ti trovano, tu morirai!-cercai di fargli capire che ero dalla sua parte, ma sembrava non ascoltarmi.

Sentii dei passi alla mia destra, verso un uscita secondaria del paese.

-Uthrin!lasciala!-

-no, dobbiamo ucciderla!-

-lei non è Anya!!è Keila!!-

-chi te lo dice che non sia Anya??-

-Eric, me la descritta nei particolari.-

io osservavo questa scena sconcertata; erano della resistenza, erano con Eric...

-lasciala.-

-no, lei deve morire-

A questo punto, capendo che il caro Uter o Uthrin non voleva lasciarmi vivere, lo feci balzare via, formando un campo di forza.

Presi la spada e mi avvicinai a loro due

-andatevene, se i soldati arrivano vi uccideranno.-dissi ai due uomini.

Uno ero un uomo con capelli grigi, barba grigia con occhi azzurri come il cielo limpido, l'altro un uomo con capelli lunghi fino alle spalle, giovane, basso e paffutello.

Questo si stava riprendendo dal salto.

-Lascia subito l'arma-

-Uthrin, ha ragione dobbiamo andarcene-

-no, Kian, dobbiamo ucciderla, non me ne frega niente di Eric, okay? La devo uccidere!-

si stava avvicinando, ma una freccia arrivò dal portone, la guardia era uscita solo in quel momento, forse per il frastuono del campo di forza.

io entrai velocemente e mi recai nell'atrio di corsa.

Come pensai, mia sorella era lì con un gruppo di uomini, sia soldati che prigionieri, e intanto che leggevo sul loro viso la paura, mi incuriosii una persona.

nella stanza vi era una donna non legata e stava in piedi davanti ad una guardia; la donna guardava con aria terrorizzata la scena davanti a se.

“cosa succede?”

mi chiesi e poi capii, era la moglie del feudatario.

Seguii il suo sguardo e mi sentii svenire.

“perché ero voluta venire?”

ah già, perché volevo salvare i bambini, le donne, ma non avevo pensato all'ira di mia sorella.

 

Questa volta sono riuscita a trovare delle immagini che raffigurano Anya e Keila eccole:

Anya : http://img195.imageshack.us/img195/7131/df08031c96f4f1386f250d4.jpg

Keila: http://img138.imageshack.us/img138/1633/imagescatud2nd.jpg

Angolo autrice:

bene eccomi di nuovo qui, ho diviso il capitolo perchè volevo creare suspence, e poi perchè mi sembrava un pochetto lungo.

Ringrazio chi legge la storia e spero vi sia piaciuta.

il prossimo capitolo lo metterò domenica, così colgo l'occasione di augurarvi Buon Natale. Baci, Evilyn.

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Capitolo 7
*** Confessioni ***


Scusate per l'ora, ma ho avuto un contrattempo.

spero vi piaccia la storia e mi raccomando recensite.

 

Confessioni

Mia sorella era vicino ad un tumulo di corpi inceneriti.

Sapevo che era stata lei.

Ora stava torturando attraverso la nostra magia il feudatario, per sapere cosa fosse successo agli altri.

Io mi avvicinai di corsa, ma quando le toccai il braccio, una scossa mi fece volare dall'altra parte dell' atrio.

Quando toccai la superficie della parete, la mia schiena si cozzò contro questa e un dolore lancinante mi pervase e io mi chinai a terra.

Mia sorella si girò verso di me e sul suo volto la rabbia scomparve lasciando posto al dolore.

“bene, almeno ho ottenuto la tua attenzione” pensai.

Sapevo che lei aveva provato lo stesso dolore.

-fermati- dissi mentre cercavo di riprendermi dalla caduta.

-cosa ci fai qua, avevo detto alla guardia di non far entrare nessuno-

-ho avuto un piccolo problema e poi non puoi pretendere di tagliarmi fuori così-

mi stavo avvicinando a mia sorella, con calma, mentre sentii delle fitte alla gamba sinistra, ma cercai di non farci caso.

Mi avvicinai alla donna che mi guardò terrorizzata, ma ficuramente mi era grata di aver distratto Anya.

-non riuscirai mai a sapere dove sono, solo io lo so e non te lo dirò mai!- disse l'uomo accasciato a terra.

Mia sorella lo guardò e l'uomo iniziò a contorcersi.

-basta vi prego, basta!!!-disse la donna, ormai in lacrime.

La fermai, non poteva avvicinarsi.

-sicuro che non me lo dirai??-

l'uomo scosse la testa.

-neanche se la tua cara mogliettina è in pericolo??- Anya si stava avvicinando a noi due.

-Anya non...-

mi zittì con lo sguardo.

Si avvicinò alla donna, ma si fermò sorpresa.

-neanche se terrò il vostro bambino?-disse tutta sorridente.

L'uomo la guardò -come? il...il bambino??-

la donna era sorpresa quanto lui, tutti eravamo sorpresi.

-è incinta- tagliò corto Anya - vuoi tenerla in vita?dimmi dove sono?-

l'uomo era sorpreso, allo stesso tempo gioiva e tremava di paura.

-sono andati a nord-

“no!”

-bene- e la pelle dell'uomo iniziò a diventare rossa, come se stesse bruciando.

-NO!!!- disse la donna accasciandosi a terra.

-ti-t-t-ti-a-am-a-amo!- disse l'uomo e poi divenne cenere.

-ora generale John, formate una pattuglia e andate a controllare a nord, troverete le donne e i bambini. da questo momento - disse volgendosi alla donna- tu starai nelle segrete.-

-no!-dissi decisa

-no?-anya si stava infuriando

-mi serve una serva, sai Jo...-non finii la frase

-ok, ma il bambino non lo terrà-

mi avvicinai alla donna e le dissi con un filo di voce -mi dispiace, dobbiamo andare-

***

Ero nella mia stanza, con Eloise, la donna incinta.

Avevo appena terminato di lavarmi ed era oramai mattina inoltrata, la sera ci sarebbe stata una festa per celebrare la conquista.

-Eloise, se vuoi puoi farti il bagno.-

-lo sai che non sono a Nord, vero? Non pensavi che mio marito avesse veramente detto la verità- disse guardando il vuoto -non sono incinta, non lo sono.-

-Eloise-mi avvicinai a lei, cercando di trattarla in modo gentile -non lo so, vuoi che chiami il dottore, per scoprire se lo sei o no?-

-prova tu, so che lo sai fare-

le posai una mano sulla pancia, cercando di captare un piccolo cuore, debole.

Non lo sentii. Rimasi delusa, come poteva essere che mia sorella si fosse sbagliata?

-vedi, io non posso rimanere incinta, lo so, ci abbiamo provato molte volte io e mio marito.- i suoi occhi iniziarono a piangere.

-mi dispiace.-

-Keila, posso chiamarti Keila?-disse cercando i miei occhi

-certo Eloise-

-Keila ti ringrazio per tutto quello che fai, che hai fatto e che farai. So che per te non è facile tenere il segreto; ma sei forte, sei una donna forte, più di quanto pensi.-

-Grazie Eloise.-

andai fuori dalla stanza, per prendere una boccata d'aria.

le parole di Eloise mi rinbombavano in testa, forse Eric mi aveva descritto come una paladina della giustizia, e lei credeva ciecamente in lui.

Feci una decina di passi e poi mi sentii la testa pesante, e sentii le vertigini  e girare , come se stessi danzando, poi sentii l'erba vicino alla mia guancia.

Mi rialzai, e mentre Eloise stava venendo verso di me, io ebbi il voltastomaco.

Mi accasciai di nuovo a terra, e per un secondo sentii battere dentro di me due cuori, con lo stesso ritmo.

 

Angolo Risposte:

Ringrazio ancora una volta chi legge, ma soprattuto ringrazio LittleCullen che continua a recensire.

Colgo anche l'occasione per risponderle: Eric è momentaneamente sparito, ma riapparirà tra qualche capitoletto, promesso.

Beh spero vi sia piaciuto questo breve capitolo, recensite mi raccomando.

baci Evilyn

 

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Capitolo 8
*** Verità ***


Spero che il capitolo precedente vi sia piaciuto, ed eccone un altro.

Buona lettura!

 

Verità

 

Quando riaprii gli occhi, mi trovavo sul mio letto a baldacchino, e vicino a me c'era Eloise, che con una pezza umica mi bagnava la fronte.

-Grazie al cielo siete sveglia- disse Eloise- ho chiamato un soldato che vi ha portato sul letto, e l'ho incaricato di avvisare sia il medico che vostra sorella.-

In quel istante, entrarono Anya, con un vestito da sera, per le cerimonie importanti, accompagnata da una serva e da Marcus.

-Keila!!-disse avvicinandosi al letto.

Io cercai di rialzarmi, però un senso di nausea mi pervase.

-Sono svenuta- dissi come se la cosa fosse ovvia

-come svenuta??io...- la guardai sorpresa.

come è possibile che non si sia accorta della mia debolezza?”

-Si Anya, sono svenuta, ma ora sto bene. Come mai tu sei vestita in quel modo?- chiesi volendo cambiare discorso.

-Stavo provando i vestiti per stasera, ma non so proprio cosa mettermi.-

-Metti quello rosso, si starà da dio.-dissi sorridendo.

-no, non voglio vestirmi bene, voglio che tu sia la stella della serata.-

Stavo per controbattere, quando alla porta sentimmo bussare e Anya disse:

-La principessa sta male, non la disturbate-

-Principessa Anya, qui con me c'è il dottore che avete chiesto.- la voce di Eric mi fece rinsanire.

-Bene- disse verso la porta -Cara sorellina, io ora vado, mi raccomando riprenditi perché stasera sarà la tua serata.- e così uscì con la serva al suo seguito.

Entrò Eric con un uomo che mi sembrava familiare.

-Principessa, ecco il dottore- nella sua voce c'era molta preoccupazione -io vado- uscì insieme a Marcus.

-Grazie Eric per avermi accompagnato.-disse il dottore gentile.

Io guardai quella scena, i due uomini sembravano amici da una vita, come se...

io lo conosco il dottore!”

-Principessa, ora vi devo chiedere cosa è successo nei minimi dettagli-

Eloise parlò per me

-La principessa era uscita in giardino, per calmarsi, poi dopo pochi metri dalla porta, si è accasciata.-

-Sono svenuta e ho la nausea.-dissi tutto ad un tratto.-io vi conosco-

-Principessa, svenire ed avere la nausea è molto riduttivo, vi girava la testa?? Avevate già mangiato?-

Disse facendo finta di non aver sentito “io vi conosco”.

-Voi se non sbaglio siete Kian, giusto?- dissi alzandomi dal letto

-Come fate a saperlo?-disse tutto d'un tratto Eloise.

-Mi ha salvato la vita, ieri notte. Dottore io sto bene, potete pure andare- sapevo cosa mi era successo, o almeno lo immaginavo.

Keila ora sei in un mare di guai”

-Principessa io...-

-Chiamatemi Keila- dissi dirigendomi verso lo specchio di camera mia

-Keila, io sono qui per capire cosa è successo. Potete descrivermi cosa avete sentito?-

-Mi sono accasciata, poi ho provato a riprendermi, ma la nausea era troppa, come se dovessi vomitare, poi mi sono stesa di nuovo per terra...e ho sentito i battiti...ma era solo la mia immaginazione.- mi voltai e vidi Eloise e Kian guardarmi scettici.

-Battiti?-dissero all'unisono.

-si, ma ero svenuta perciò no ero in grado di...-

Eloise mi interruppe -Tu hai sentito dei battiti dentro di te??ora è tutto chiaro.- mi guardò - Tua sorella ha sentito un bambino nel ventre, i lievi battiti di un cuoricino appena formato, ma eravamo troppo vicine per capire chi fosse incinta...sei tu la mamma di quel bimbo- disse come se fosse successo un fatto lieto.

-No è impossibile, mia sorella se ne sarebbe accorta pure in questo momento...io non posso...-

-Keila, quando tua sorella ha fatto quella considerazione tu eri debole?? Avevi subito qualche trauma in quel momento?- Kian sembrava affascinato dalla mia situazione.

-Si...ma non è possibile, io non posso ri...-

-Sei una donna, Keila, comunque devo fare degli esami specifici per capire se sei incinta o no. Dovrò prelevarti il sangue e con tecniche accurate capirò se aspetti un bimbo o no...- tutti e tre sapevamo che una donna di vent'anni, con una salute di ferro, non poteva avere una malattia strana con sintomi uguali ad essere incinta.

-Quando sapremo l'esito?-

-Domani mattina verrò e saprete se..- di colpo mi venne in mente Eric, se lo avesse saputo non so cosa avesse fatto.

-Non dite niente ad Eric, nessuno di voi due deve dire una sillaba su quello che mi è successo oggi.-

-Certo- era ovvio che il padre fosse Eric...anche se, beh non è che abbiamo avute molte occasioni per essere da soli -ma dovete riposarvi, ad esempio la festa organizzata stasera, non dovete andarci-

Era una cosa impossibile, non andarci sarebbe stato per mia sorella un sacrilegio.

-Mi dispiace, ma sono costretta ad andare, cercherò di andarmene presto, e comunque verrà pure Eloise, perciò mi controllerà lei-

-bene allora Principessa, ci rivedremo domani- e con riverenza Kian se ne andò.

Io mi diressi verso l'armadio -Eloise che abito vuoi?-dissi guardandola con occhi lucidi

-Keila, perché piangi?- mi si avvicinò e mi abbracciò; io ricambiai l'abbraccio.

-sono incinta, lo sento Eloise-

-e non sei contenta? Tu, Eric e ora un piccolo principe.- potevo capire il perchè di tutto quella gioia. Aveva appena perso il marito.

-Se potessimo vivere come una famiglia normale, sarei felicissima, ma se mia sorella lo scoprirà, Eric sarà ucciso e, quando partorirò, pure il piccolo sarà ucciso. Io vivrò come un'anima in pena, finché non morirò insieme a mia sorella.-

Eloise, lasciandomi, mi disse:

-Perché non metti tu il vestito rosso, sarai stupenda.-

-No preferisco un vestito meno colorato, se vuoi puoi metterlo tu-

-Non penso che possa mettere un vestito da principessa una serva; ne prenderò uno marrone o viola, vedo che questi colori ti piacciono.-

-preferisco il blu, comunque tu non sei una serva, almeno per me no. Tu sei un'amica.-

Vestito Anyahttp://www.polyvore.com/anya_confessioni/set?id=14524587

Vestito Keilahttp://www.polyvore.com/keila_confessioni/set?id=14524523

Vestito Eloisehttp://www.polyvore.com/eloise/set?id=14524538

I vestiti di Keila e di Eloise sono anche per il capitolo precedente.

Angolo Risposte:

Allora ecco un altro capitoletto, spero vi sia piaciuto. Ringrazio sempre chi legge e ringrazio tantissmo LittleCullen.

LittleCullen: già Keila ha sentito due cuori nel suo corpo, e non ti sei persa niente, sono io che ho saltato il passaggio. comunque diciamo che si Eric e Keila l'hanno fatto e a quanto pare (non posso anniunciare niente) Keila sia incinta.

vorrei fare un appello, chiunque avesse qualche idea sulla storia, su come potrebbe andare avanti, scrivete un commento, un idea o anche una critica. siccome sono a corto di idee, magari mi potete dare una mano.

il prossimo capitolo lo metterò forse domani al massimo mercoledì.

ciao a tutti, baci e grazie ancora Evilyn

 

 

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Capitolo 9
*** Festa ***


Ecco il 9° capitolo, spero vi piaccia buona lettura.

Festa

Mi stavo dirigendo verso la sala da ballo, seguita da Eloise.

Indossavo un vestito perlato , mentre lei un vestito viola, che le donava molto.

Mi continuava a guardare apprensivamente, come se potessi rompermi da un momento all'altro

-Forse dovresti allentarti il corpetto, mi sembra troppo stretto.-

-Va bene così Eloise.- mi fermai, non perché mi sentivo male, ma perché dovevo parlarle.

-Ascolta, in queste ore che siamo qua non dovrai guardarmi, ok?? devi fare finta di niente, devi sembrare indifferente alla mia condizione di salute.-

-Ma, Keila io...io sono preoccupata, se ti sentissi male davanti a tutti io...-

-Non preoccuparti per questo, ci penserò io, non preoccuparti per niente, pensa solamente a...-

-divertirmi??- rise

-A non pensare a quello che è successo...-

Le dissi di continuare a camminare, infatti eravamo quasi arrivate alla sala del ballo.

Fuori c'era il generale John e quando si accorse della mia presenza, alzò la testa dal pavimento che osservava con intensità e mi guardò come se non mi avesse mai visto.

-Principessa, vi annuncio al ballo.- disse e timidamente aprì la porta.

Con voce roca fece subito zittire gli invitati e disse:

-Ecco la sua altezza, la Principessa Keila Vilson-

Io entrai e la luce abbagliante mi fece chiudere per un attimo gli occhi.

Poi scesi le scale pian piano, come era da tradizione, seguita sempre dalla fedele Eloise.

Quando arrivai all'ultimo gradino vidi mia sorella dirigersi verso di me per fortuna che non voleva farsi notare” la sua corona scintillava sulla sua bionda chioma, e l'abito rosso (che non voleva mettere) la faceva sembrare ancora più divina e perfida.

-Keila, sei splendida!- disse guardandomi attentamente.

La mia corona era appartenuta a mia madre, quando era principessa, l'abito era fatto su misura per me e i capelli erano sciolti solo dietro alla nuca, erano lunghi, mossi e castani.

-Ho cercato di sembrare come te.- dissi e mi allontanai verso il tavolo.

Vedevo i servitori del castello passare con vassoi tra i nobili, e tutti mi guardavano in modo strano.

“Possibile che in questo castello non ci sia un minimo di riservatezza?”

Poi mi si avvicinò Marcus per porgermi un bicchiere di vino.

-No grazie-

-Principessa- disse Marcus a bassa voce – vi riferisco da parte di tutti noi che siete uno splendore stasera e che vostra madre sarebbe molto orgogliosa di voi.-

-Grazie Marcus- e ne se andò.

Dopo pochi minuti di quiete mia sorella si avvicinò con un uomo familiare.

-Cara Keila, ti vorrei presentare il Conte Castertan II, figlio di Lord Castertan.- mi ricordai del vecchietto che mi aveva presentato poco tempo fa

-E' un piacere per me essere al vostro cospetto, cara Principessa.- disse il Conte

-Anche per me è un piacere conoscervi-

Mia sorella se ne stava andando con il sorriso -vi lascio a conoscervi-.

Il Conte guardandomi con occhi bramosi, mi disse di chiamarsi William e di venire nel nostro regno per affari di famiglia.

Io non lo ascoltavo con attenzione, ero intenta a cercare Eric, dovevo vederlo, dovevo vedere i suoi splendidi occhi e mi sarei calmata.

-Volete danzare, mia Principessa?- mi chiese il Conte.

-Si grazie- l'orchestra stava suonando un valzer lento, e noi iniziammo a muoverci con lentezza facendo giri voluminosi. Ad un certo punto sentii il vento fresco provenire dalla finestra sulla mia schiena.

-Usciamo- gli dissi, stavo avendo di nuovo le nausee, ma con l'aria fresca della notte mi passarono.

-La luna è così bella, ma niente in confronto a voi- il Conte iniziò a elogiare la mia bellezza con versi di poesia -i vostri occhi sono come smeraldi, le vostre labbra sono come seta rossa-

-Vi ringrazio, ma le poesie non mi piacciono- tagliai corto, le poesie banali le odiavo, mentre le canzoni le amavo.

-Mi dispiace se sono stato così sgarbato, è che la vostra bellezza mi ha sempre affascinato. Da quando vi ho visto al funerale di vostra madre, io ho sempre pensato che la mia donna ideale foste voi. Vi prego di accettare la mia richiesta, o stupenda donzella, volete diventare mia moglie?-

Ero rimasta allibita, un uomo che non conoscevo minimamente mi chiedeva la mano. Avrei voluto dire di no immediatamente, ma poi ragionai sulla situazione.

“ Se dicessi si io diventerei sua moglie e forse potrei tenere il bambino, ma poi, cosa ne sarebbe di Eric, non potrebbe più sapere le informazioni sulle guerre di mia sorella, e poi io senza Eric...sarei persa..." stare senza Eric per me era come il cielo di notte senza la luna, vuoto.

Mi allontanai dall'uomo “No, non tradirò Eric, piuttosto gli dirò di scappare, scapperemo insieme, lontani dalle grinfia di mia sorella, ma non lo tradirò.”

-Mi dispiace, ma non vi conosco nemmeno, come posso essere sicura che voi siate l'uomo della mia vita?-

l'uomo sembrava scocciato -Vostra sorella, mi ha detto che voi avreste subito accettato, bramate una famiglia, un uomo forte e gentile come me.-

-Io non posso fidarmi della vostra parola- dissi e mi girai per rientrare ma lui mi prese il braccio.

-Voi dovete sposarmi, io vi aiuterò a combattere vostra sorella, so che odiate il suo regime, ma sono il regnante può sconfiggerla, e io, sposando la regnante, ucciderò il tiranno e riporterò la pace nel regno.-

-Voi non potete uccidere mia sorella, se tenete a me-

-Insomma il lutto di una sorella è pari alla salvezza del vostro regno?-chiese ironicamente

-Voi non sapete niente di questo regno, volete solo prendere il posto di mia sorella. Ecco cosa volete!-

e mi slacciai dalla sua morsa.

Lui mi prese in vita e mi spostò di peso, ora vedevo la sala, dietro le sue spalle e vedevo Eric, li che stava servendo vino, che mi guardava con occhi imploranti e nello stesso tempo arrabbiati.

-lasciatemi, non potete uccidere mia sorella-

mi mise le mani sul collo, ma non per strozzarmi, oper mettermi qualcosa intorno al collo.

-Lasciatemi!!-

-Questo è un mio dono, spero che lo accettiate, sono rubini veri. Ascoltate, voi mi sposerete e poi ucciderò vostra sorella, così avrò io il potere che bramavo da sempre se no ucciderò chi amate di più-

Mi mollò e io mi diressi verso la sala, senza voltarmi indietro. stavo quasi correndo per uscire, ma mi avvicinai a mia sorella

-Cosa cavolo hai ideato!- dissi sottovoce

-Volevo farti solo un piacere, ho sentito il padre e dice di essere un uomo come lo vuoi tu-

-io non voglio un uomo!- dissi e mi avvicinai a Marcus per prendere un bicchiere, avevo voglia di bere, ero distrutta.

Eloise mi prese il braccio e io la guardai inferocita. -non potete, sapete cosa vi ha detto il medico, non bevete e mangiate NIENTE di strano- .

Mi allontanai, sentii delle trombe, John aprì le porte e urlò con foga.

-I giochi hanno inizio-

Eloise si stava dirigendo anche lei verso i “giochi” mai io la fermai. -Eloise non andare, gli uomini del tuo villaggio saranno usati per allietare i nobili sadici. Andiamo in camera, sono stanca-

-Li torturano??-mi chiese Eloise

-Li fanno combattere contro la bestia di mia sorella, una bestia creata dalla magia, è molto difficile da battere, solo nel sonno si può ucciderla, ma è ben sorvegliata.-

Mia sorella mi guardò -Non vieni Keila? Non vieni ad allietare con la tua bellezza i nobili?- sapeva che odiavo i giochi

-No, il tuo ospite mi ha fatto perdere la voglia di vedere i giochi.- le passai in parte, seguita da Eloise

-Vedo che porti un dono al collo, ma non eri una principessa umile?-

-Anya, quell'uomo non l'amerò mai, e poi smettila di fare l'invidiosa, che tanto non sarai mai come me.-

-Beh questo è un bene, se no il regno sarebbe già distrutto.-

Passai in mezzo ai nobili vari, le donne mi guardavano con invidia per la bellezza, gli uomini con brama.

Vidi anche il Conte, in fondo guardarmi con occhi pieni di rabbia.

Mi diressi verso la mia camera, sperando in un sonno calmo.

vestito Anyahttp://www.seraiamegastore.com/public/UserFiles/78d5_1_1(1).jpg

corona Anyahttp://web.tiscali.it/dittaoro/Immagini/Corona.jpg

vestito Keila http://www.ruid.com/photos/medium/57370-14z12gn5qmkegk78mgeq.jpg

corona Keilahttp://caresse.es/tienda/images/CORONA%20MISS%20BEAUTY%20PAGEANT%20QUEEN%20SS164.jpg

collana rubinihttp://www.myluxury.it/wp-galleryo/gregg-ruth/collana.jpg

Vestito Eloise.http://i36.tinypic.com/332bg5f.jpg

Angolo Risposte:

grazie a tutti quelli che leggono la storia, mi fa molto piacere. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, il prossimo lo metterò sicuramente l'anno prossimo. vi auguro Buon Capodanno e un Felice 2010.

Baci Evilyn

 

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Capitolo 10
*** Certezze ***


  Certezze

 Eloise stava mettendo in ordine le mie cose, anche se le avevo detto di lasciar stare.

Avevo ancora indosso il vestito e la corona, non avevo sonno e guardavo fuori dalla finestra.

-Keila, devi riposarti.-

-Eloise, vai pure nella tua camera, io me la cavo. - e uscii verso il giardino. Sentivo gli occhi di Eloise puntati su di me

qualcuno bussò alla porta. Eloise andò ad aprire la porta

-oh- o era mia sorella o era Eric. E intanto entrai nella stanza.

-dov'è??- disse una voce maschile

-qui- dissi senza voltarmi.

-cos'è successo al ballo?- mi chiese

-niente- sapevo che parlava del Conte e io non avevo minimamente voglia di parlare di quell'uomo.

-come niente!- sembrava incavolato.

-ascolta, non è successo niente.- dissi girandomi verso di lui – Eloise puoi pure andare, sto bene-

-no Eloise, tu rimani qua, ce ne andiamo noi.- e mi portò nel giardino al chiarore delle stelle.

-allora mi vuoi dire cosa ti succede? Stai male, non mandi nessun messaggio, balli con sconosciuti. Cosa ti succede Keila?- sembrava preoccupato.

-Eric, sto bene, ho solo ballato con il Conte perché mia sorella ci stava guardando, e poi sono stata male perché non avevo dormito molto, per la battaglia.- dovevo dirglielo, o dovevo star zitta? Insomma, aveva diritto a saperlo no? E se mi fossi sbagliata, no dovevo aspettare ancora un giorno.

ce la farai, non preoccuparti Keila, ce la farai.”

-sembri strana, anche nella sala da ballo, sembravi...-

-stanca?-

-no- si era intristito – sembravi interessata a lui. E poi ho sentito tua sorella parlare con il padre del Conte, e sai non era molto bello il dirscorso...-

mi incupii "sapeva della proposta".

-Eric, lo sai come la...-

-no, so perché mi ami, ma capisco anche il tuo bisogno di essere una donna realizzata.-

-ma io lo sono- in quel momento pensavo di essere la donna più fortunata del mondo -guardami, sono il ritratto della felicità! Sono una principessa, innamorata di un uomo stupendo e...- “incinta" – anche lui mi ama.- conclusi così la frase.

Solo ora capivo che ero veramente felice per quello che mi era capitato. Non mi interessava più di mia sorella, del regno e della corona. Pensavo solo a lui, a me e ad un futuro bimbo/a, volevo una famiglia con Eric e sarei pure scappata dal lusso.

-si ma non potremo mai sposarci, non potremo mai avere una famiglia, a meno che tu non scappi dal tuo mondo. Ma mi sembra che ne abbiamo già parlato e non voglio che rinunci al tuo mondo.-

-Eric...- dovevo dirglielo -io...io son...-

ad un tratto sentimmo bussare alla porta.

-vado io- disse Eloise e raggiunta la porta -chi è?-

-sono la Principessa Anya, fatemi entrare subito.-

Eric mi guardò granando gli occhi.

Sussurai -Nasconditi!- e mentre lui si dirigeva verso i cespugli, io entravo in camera.

-entra-

entrando mi raggiunse subito e mi disse con fare arrogante. -mi spieghi perché non hai accettato! Io ti ho dato tempo per essere ciò che volevi, con CHI volevi, ma ora devi accettare quella proposta di matrimonio.-

con chi volevo?”

-non lo amo, non sposerò mai un uomo che non amo.-

-beh vuoi fare la fine della mamma? Vuoi sposare un uomo che ti ucciderà perché non avrai mai un figlio maschio?-

si calmò – sai perché mamma non voleva avere un altro figlio? Perché voleva che noi sfruttassimo il nostro potere, non ti ricordi che ti continuava a dire che tu dovevi scegliere il tuo futuro? Essere una buona moglie?-

-si, me lo ripeteva spesso, e mi ripeteva anche di essere una brava principessa e regina.-

-non l'hai mai sentita dirmi che ero una buona principessa e donna, mai...ecco perché voglio che ti sposi, tu sei destinata ad essere una moglie, una madre, io no.-

-non ha senso, nostra madre ci diceva sempre di essere brave donne e mogli.- "non ti ha mai detto che saresti stata una regina buona".

-ti sto facendo capire che devi smetterla di giocare con la servitù, devi sposarti con un nobile, non con un stalliere.-

rimasi scioccata

-pensavi che io non sapevo niente? Beh era logico che tu stessi con Eric, sei sempre così apprensiva con lui e lui con te. Ma ora è tempo di smetterla di giocare con lui, ti ricordi nostro padre, quando ci diceva di smetterla di giocare con loro? Ecco ora te lo dico io, smettila! sei una principessa, non una sgualdrina.- stava per uscire dalla porta ma Eloise la bloccò.

-voi siete la sgualdrina di turno, vostra sorella è una vera principessa, e una principessa non si misura da quante morti fa, ma da quante ne salva.-

-lasciatemi brutta schifosa serva!- le stava dando una smerla, quando mi alzai di scatto dal letto dove ero seduta e le presi il braccio.

-NOON osare toccarla!- i miei occhi erano color smeraldo acceso, la magia era uscita dal mio corpo

-Keila, non aggravare la tua situazione...- disse Anya in tono di minaccia

aprii la porta con la magia e la cacciai fuori dalla mia stanza, la stavo per richiudere ma lei mi contrastò con il suo potere.

-Keila, sono tua sorella, preferisci due servi ad una tua parente??- chiese adirata.

-Porti solo il nome di mia sorella, ora vattene- e sbattei la porta.

Contrastare la forza di Anya era stato troppo facile.

Andai di fuori per vedere dov'era Eric.

-Eric??dove sei??-

-qui, Keila non dobbiamo più vederci, lo sai??-

-Eric, portami via, ti prego portami via da questo posto orribile- dissi piangendo tra le sue braccia.

 

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Capitolo 11
*** Nuova Vita ***


 

Nuova Vita

Mi ero cambiata velocemente, un abito semplice, Eric era andato a prendere tre cavalli, sarebbe venuta anche Eloise.

-Keila, domani verrà Kian per dirti...-

-Lo sono Eloise, ne sono sicura, lo sono.- dissi con un sorriso felicissimo.

Ci abbracciammo.

In quel momento Eric era entrato nella mia stanza, dal giardino.

-cosa lo sei??- dissi Eric incuriosito.

Eloise mi sorrise.

-beh Eric ora non posso più nascondertelo. tu...tu diventerai padre.- e in quel momento sentii qualcosa muoversi nella pancia.

Eric mi guardo strano, poi si mise a ridere.

-ok Keila, ti portavo allo stesso via, non dovevi dirmi che eri incinta, ti porto via, amore della mia vita.-

appresi proprio in quel momento che la mia rabbia non la potevo contenere.

-Eric!!- Eloise lo guardò malissimo -lei è incinta! Non stava scherzando.-

ma per fortuna mi concentrai per mantenere l'unico sprazzo di calma che mi rimaneva.

Eric mi guardò poi disse con voce piatta

-andiamo nelle stalle.-

presi Liluye, mentre Eric ed Eloise altri cavalli meno appariscenti.

***

il viaggio a cavallo era durato tutta la notte ed io ero sfinita.

Eloise mi stava dirigendo in una casa molto bella, quasi signorile. Lì sarei stata accolta e avrei riposato.

Eric non mi aveva parlato per tutto il viaggio. E io, masochista, iniziai a fare teoria sul suo silenzio ambiguo.

Magari era solo shoccato, o magari non voleva un figlio, o magari pensava che fosse di qualcun altro.

Mi addormentai pensando al comportamento di Eric, e al futuro che avremmo passato insieme, in un paesino sperduto ai confini di un regno che un tempo governavo.

***

Mi risvegliai mentre il sole tramontava e le stelle erano appena accentuate nel cielo color violetto.

-sei sveglia, mi stavo preoccupando- disse Eric sorridendo, mentre avvicinava una candela al mio letto.

-ti sei deciso a parlarmi- dissi un po' scocciata.

-allora tu sei...-

annuii

-wow... insomma...è fantastico.-

-non devi fingerti felice, Eric posso capire che sei preoccupato, insomma fino a ieri notte pensavo che fosse una cosa orrenda, per via di mia sorella, ma ora che sono via da lei, penso che sia fantastico.-

si mise a ridere, poi mi prese una mano.

-vieni ti devo far vedere una persona...-

e ci dirigemmo verso la cucina della piccola casa, era così accogliente, avrei voluto quella casa per la mia famiglia.

-ecco questa è la padrona di casa, lei è Madame Roux.- la donna si alzò per salutarmi

-salve cara Principessa Keila-

io rimasi immobile, la voce era...era...

-Eric, ti prego mettigli una sedia vicino prima che cada per terra.-

Eric mi fece sedere, e io rimasi imbambolata davanti a quella donna, era molto bella, con capelli neri con qualche ciocca grigia, ma il suo viso era fine, come se fosse una regina...

-Keila, riesci a sentirmi?- disse avvicinandosi -forse è rimasta shoccata...povera piccola-

-mamma...- dissi a voce bassa.

angolo risposte

scusate per la lunga attesa e scuosate per questo capitoletto, ma dovevo mettere un piccolo capitolo per intruodurre il prossimo capitolo. grazie a tutti quelli che leggono la ff. ciao Evy

 

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Capitolo 12
*** il ritorno della regina ***


scusatemi per l'immenso ritardo...ma l'istirazione è venuta solo in questio giorni.

spero vi piaccia questo capitolo.

 

Il ritorno della regina.

-piccola mia- e poi Madame Roux o meglio mia madre si voltò verso Eric -forse è meglio che vai a chiamare la sua amica. Tesoro non fare così ho dovuto allontanarmi da te.-

-Perché? Perché sei viva? non capisco. Cioè voglio dire sono al settimo cielo, ho ritrovato la mia cara mamma, ma perché te ne sei andata?-

mia sorella aveva dato la colpa della morte di nostra madre a mio padre, e per questo l'avevamo ucciso, era un traditore, ma vedendo mia madre viva...tutte le mie sicurezze sparirono.

-Cara Keila, ora ti racconterò tutto. Ti ricordi quando sono svenuta e dopo poco il medico di corte ha dato la notizia della mia morte? Ovviamente non sono morta, sono solo stata male e purtroppo ho perso il figlio del re. Lui, saputa la notizia, entrò nella mia camera, dicendomi che non avevo diritto di abortire, che ero stata io, con il mio culto della magia ad abortire suo figlio e mi avrebbe fatto rinchiudere per sempre se non avessi ristabilito il feto nel mio ventre. Questo era impossibile, cioè ci sono state maghe che hanno trasportato un feto da una donna o un altra ma la mia magia non era potente. Discendevo soltanto a metà da una maga famosa, la tua nonna. Ora decisi con un medico, Kian era il suo nome, di darmi una medicina che avrebbe finto la mia morte, per poi andarmene dalla corte. Io dovetti accettarmi che voi foste al sicuro con il re, ma il mio cuore si spezzò vedendoti al funerale in lacrime abbracciare Anya.-

-eri al tuo funerale?-

-si, volevo rivedervi e non sapevo come fare. Comunque arrivai qui e pochi sanno della mia vera identità. Ho vissuto come una contadina, ma poi ho iniziato a tessere e mi sono accorta che ero brava. Ho sempre desiderato di rivedervi e il mio sogno è stato finalmente esaudito.-

-Anya è cambiata, non è più la stessa. È crudele, meschina non è più la bambina che giocava con me. Siamo diventate il giorno e la notte.-

-si ho sentito le voci, e ho visto i feriti delle sue guerre- mia madre si rabbui.

-non posso fare niente.-

-cara tu puoi fare molto di più, tu sei la regnante, tu sei la potente delle due, tua sorella ha usato tutto il suo potere, tu no. Devi usarlo, devi usarlo per il tuo bene  e per il bene della nazione.-

-Ma come faccio! Non ho mai avuto una guida, ho solo appreso le tecniche dai libri, so solo la teoria. E poi sta governando Anya, come posso essere io la regnante?-

-tu sei la regnante perché sei la maggiore, pensavo che dopo la morte di tuo padre, tu avessi capito, ma mi sbagliavo.-

-dopo la morte del re tu dovevi correre a corte, e riprendere il trono. Io non sono la regnante se tu sei viva!.-

scoppiai in lacrime. Ero frustata, stanca , però dovevo continuare la discussione.

-scusami, non volevo urlarti contro-

-tesoro capisco perché ti comporti così; sei arrabbiata con me e comprendo benissimo il perché, insomma ti ho abbandonata.-

-forse è vero, ma comunque io non sono la donna che volevi diventassi.-

-perché dici questo?-

-sono complice dell'omicidio del re. Mia sorella, mi ha manipolata, mi ha detto che era lui che voleva la vostra morte e vi ha ucciso e io, accecata dalla rabbia l'ho ucciso. Mi sono sempre sentita in colpa.-

-succede di commettere degli sbagli, certo un omicidio peserà sulla coscienza sempre, ma l'importante è che tu abbia capito di aver commesso un errore. Certo non fu mai un vero padre, anche se speravo che lo fosse...-.

-era mio padre, ero il sangue del suo sangue e...-

-mi dispiace Keila, ma il re non è tuo padre, lo dovetti sposare perché oramai stava diventando evidente che dentro di me cresceva un bambino. Odiai per sempre mio padre, l'allora re che mi proibì di rivedere il vostro vero padre, ma era il mio vero amore, eravamo fatti per stare insieme, cercai di tutelarvi e così dissi al re che gli avrei dato un erede. Ma purtroppo non ci riuscì e quando rimasi incinta ero troppo vecchia per affrontare una gravidanza. Così dovetti scappare, anche se lasciai a corte tutta la mia vita. Tu, Anya e Kian...la mia famiglia.-

-Kian??-

-sì. Si chiama così vostro padre. È un uomo meraviglioso, sai tu sei sua figlia. È facile intuirlo. Invece Anya è mia figlia lo si può notare. E oltre all'aspetto che ci rende due gocce d'acqua, ha lo stesso carattere di mio padre.-

in quel momento arrivò Eloise di corsa.

-Keila!! lei—lele-lei st—sta arr-rr-arriva---vando! Io ho-hohoho- sentti...- continuava a singhiozzare.

-signora, si sieda, mi dica cosa sta succedendo?- mia madre la fece accomodare sulla sua sedia.

-Anya, sta arrivando con una scorta armata. Non so per cosa...- tutti sapevamo il perché della scorta e dell'arrivo di mia sorella.

-cerca me, mi rivuole a corte, per controllare il mio stato di salute. Ora le importo solo come corpo, non come persona. Mamma è stato un piacere rivederti, Eloise prenditi cura di lei.-

-ma Keila, non puoi andare nel tuo stato! Così morirai!-

-morirà anche lei, almeno ne è valsa la pena.-

-tesoro cos'hai?? stai male?? non devi sacrificarti per il regno.-

-si lo devo a tutti. No mamma sto molto bene, non ti preoccupare.-

-no non puoi andare, Keila.-

-Eloise!!- non voleva dire che se fossi ritornata a corte, sarei morta. Dovevo solo mascherare la mia futura pancia, ma comunque avrei combattuto per salvare mia madre, Eloise, Eric, Kian e il mio bambino.

-Keila, dove vorresti andare?-

no, adesso c'è anche Eric!”

-vuole andare da Anya.-

-basta! Non vuol dire perché sono incinta che non posso combattere Anya!- urlai questa frase, ma ormai era troppo tardi .

Di fuori alla piccola villa si sentivano i cavalli al galoppo e grida di innocenti.

 

 

ringrazio Flavy624 per aver aggiunto la mia storia nei Preferiti e nelle Seguite.

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Capitolo 13
*** Fine ***


Fine 

Presi la mia spada e corsi di fuori.

Degli uomini mi stavano venendo contro quando Eric, si parò davanti a me.

-che stai facendo, prendi il cavallo e scappa!-

-Eric, non ti lascerò non ora. -

lo spinsi via e iniziai a combattere.

Gli uomini continuarono a correre verso di noi e alla fine entrarono in casa.

mamma!Eloise!”

cercai di entrare ma sentii delle urla di donna.

le hanno prese!”

un uomo da dietro si avvicinò a me e mi prese, mi puntò la spada al collo.

-Bellezza ora sei mia!-

cercai di divincolarmi, ma mi fece un lieve graffio alla cola.

-FERMI!!- un urlo soffocato echeggiò nel villaggio.

bene ho attirato la tua attenzione sorellina”

con un balzò mi allontanai dal soldato e lo presi alle spalle, lo feci inginocchiare e gli puntai la spada alla coda.

-ora chiama la tua signora.-

-PRINCIPESSA!!-

l'uomo era impaurito dal mio atteggiamento.

Mi guardai intorno e non vidi né Eric né Eloise.

spero siano scappati con mia madre”

-bene bene, vedo che almeno l'arte della guerra la sai.-mia sorella si stava avvicinando con la sua scintillante armatura.

-ferma o l'uccido. So che è un generale importante e ti priverei di un bravo mercenario.-

-se lo uccidi, io ucciderò lui.- sbucò alle sue spalle Eric con una spada puntata sul cuore.

-portate fuori le signore.- dalla porta uscirono Eloise e mia madre, scortate da 5 uomini.

-mollalo. Keila non scherzo. Tu uccidi lui ed io uccido Eric. Tutti e due ci stanno a cuore, no?-

-Anya lascialo andare, lascia andare tua sorella, ricordati che non sei cattiva.-mia madre tentò di parlare con lei, ma Anya si avvicinò a questa e le diede una sberla. La regina cadde per terra.

-NO!-mollai il generale, per correre da mia madre.

-come osi rivolgerti a me in questo modo!- poi i suoi occhi si illuminarono, come se fosse ritornata per un attimo bambina.

-Anya non farle del male lei è...-il soldato mi prese e mi strattonò poi mi puntò la spada al cuore.

-muori brutta putt..-

-NO! Lasciala stare, non farle del male. Regina alzatevi, non siete degna di stare per terra.- aveva riconosciuto nostra madre, ma la sua freddezza le era ritornata in corpo.

-cara figlia non devi essere cattiva, so che hai vissuto nell'ombra di tua sorella, ma essere così malefica non ti farà sembrare migliore di lei.-

-io non ho vissuto nell'ombra; è lei che non ha voluto il trono, di conseguenza l'ho preso io. Ora vorrebbe riaverlo? Per essere cosa?? in tutti questi 5 anni non ha fatto niente, anzi mi ha solo aiutata, perché mi teneva occupato uno dei capi della resistenza.-

-Anya lei è la legittima...- mia madre mi guardò.

-no tu sei la legittima erede al trono tu comandi, ma siccome le truppe sono mie, decido io. Ma non ho voglia di decidere, lascerò che la mia cara sorellina, prima di ritornare con me a palazzo, sceglierà chi giustiziare qui, per far monito agli altri. Sceglierai tra il servo Eric, tuo caro amico, e la Regina, tua madre. A te la scelta, cara sorella.-

cosa?? mi lasciava scegliere chi salvare? io...

-cara figlia mia, non preoccuparti, io starò bene, il mio sogno si è realizzato, non serve che tu scelga mi offro io. Cara Anya, se mi concedi un ultimo desiderio, vorrei che tu facessi entrare a corte un certo dottore Kian, non so se lo conosci, e lo nominassi cavaliere. Potresti?-

-certo madre, lo farò come tuo ultimo desiderio, e ne ho memoria di quell'uomo visto che mia sorella che lo conosce bene, infatti è il suo medico.-

mia madre mi guardò meravigliata. Sorrise e sapevo cosa avrebbe voluto dirmi.

le lacrime iniziarono a scendermi dal viso.

-ti prego non lasciarmi...-

il viso di mia madre diventò luminoso, poi le sue labbra si aprirono.

-non ti lascerò mai.-

Anya prese la spada, io chiusi gli occhi, e un colpo di spada rompé il silenzio della notte.

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Ecco con un altro capitolo, spero vi sia piaciuto, anche se non è finito molto bene. Mi raccomando recensite, voglio sapere cosa ne pensate del capitolo e dell'andamento della storia. ringrazio chi legge.

Baci Evily.

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Capitolo 14
*** Ci Rincontreremo ***


 

Ci rincontreremo.

 Ero in ginocchio davanti al corpo di mia madre.

-scusami...i-i-i...-ero sconvolta. Mia sorella si avvinò e mi pose una mano sulla spalla.

-non ti sente, ora sei tu la regnante, ovvio che tu non avrai il trono, ritornerà tutto normale, questi miseri giorni non significheranno niente, per la nostra eternità. Ah non credere che le morti siano finite, sai abbiamo degli ospiti a casa, e domani sera voglio fare una bella gara. Renderò il tuo caro amico il protagonista della serata.-

poi cammino verso il generale.

-storditela, non voglio che scappi durante il viaggio.-

mi alzai in piedi, cercai con gli occhi Eric, ma era nella gabbia con gli altri

-NO, ti prego!- corsi verso di lui, ma un soldato mi prese, poi Eloise si avvicinò verso di me.

-calmati, andrà tutto bene.- era piena di lacrime. Poi un colpo alla testa e il buio.

Mi svegliai nel mio letto, nella mia stanza.

-siete viva, grazie al cielo!- Eloise era vicino a me, in piedi.

-magari potessi morire...-

-non dite così, voi siete...-

-morta, cosa pensi che succederà a Eric? A me? A mio figlio?- ero disperata -che ore sono?-

-beh l'ora esatta non la so, ma è pomeriggio.-

-pomeriggio? Oddio stasera c'è la festa, il... devo andare nelle segrete.-

-non potete- Eloise si parò davanti alla porta.

-tu mi stai ordinando qualcosa? Eloise non pensavo fossi dalla sua parte!-

-non lo sono, mi ha detto che se foste andata fuori dalla camera mi....- iniziarono a scendergli delle lacrime.

-Eloise, ti prometto che non ti ucciderà, non finché sarò viva. Devo andare da Eric, io devo salvarlo.-

Eloise mi lasciò passare, uscii di fretta seguita dalla mia amica.

-Principessa non potete uscire.- un soldato mi sbarrò la strada.

-io posso uscire, sono la principessa regnante. Se non ti togli dalla mia strada ti farò arrostire in due secondi.-

il soldato sbiancò e si spostò subito dal mio tragitto. Allontanate da lui mi girai verso Eloise. Sembrava scossa

-Lo so, sono stata cattiva, ma ora devo combattere con mia sorella e non posso permettermi il lusso di essere carina-

-io non volevo insinuare...voglio aiutarvi, cosa devo fare?-

-vai a cercare Kian e spiegagli la faccenda, poi ritorna nelle mie stanze e prendi un arma, nel caso mia sorella mandasse un soldato.-

Eloise annuì e si allontanò. Io aprii la porta delle segrete.

Non c'erano soldati all'ingresso. “meglio non farò fatica ad arrivare alla sua cella”. mi stavo avvicinando verso la cella quando vidi un soldato. Mia sorella era la solita. L'unica cella veramente sorvegliata era quella di Eric.

Mi avvicinai al soldato. -vattene, devo parlare con il prigioniero.-

-ma io...voi non potete.- era impaurito

-chi l'ha detto? Mia sorella? Bene vai da lei e portala qui, insieme a qualche decina di soldati, così mi metterà in prigione.- i miei occhi diventarono verdi e la spada del soldato diventò luminescente.

Il soldato urlando se ne andò, probabilmente da mia sorella.

-non dovevi spaventarlo.- la voce di Eric era come sempre profonda ma stanca e triste.

-posso essere persuasiva.- poi mi avvicinai alla cella e con la mano cercai di fare aprire la porta.

-no..non farlo.- lo guardai interrogativa. -perché? Vuoi essere mangiato?-

-devi scappare, porta in salvo più persone che puoi e cerca di rinchiudere tua sorella da qualche parte.-

-deve morire...- i miei occhi divennero di un verde smeraldo. la furia mi accecava. Compresi solo ora che doveva morire. Ma il problema era quando mi sarei uccisa?

-non pensare di morire...tu non puoi farmi questo!tu devi vivere, avremo un bambino meraviglioso e tu sarai una bravissima mamma.- Eric aveva la voce ferma ma, conoscendolo, era piena di paura. le lacrime iniziarono a scendermi sul viso...

-Keila, ti prego...io io...-

-tu cosa?- in quel momento Anya entrò.

 -Keila lo sai che ucciderò anche Eloise?- sorrideva.

-no, era solo venuta a dirmi addio.-Eric si avvicinò alle sbarre e mi prese una mano.

-no, tu ti batterai con le armi, te lo ordino!- urlai alla stanza, più che a lui e gli lasciai la mano.

-Keila lo sai come la penso...- " non puoi farlo!" intanto mia sorella rideva di gusto.

-che bella coppia che siete, tra poco non ci sarà più nulla del vostro amore. Keila vai a cambiarti immagino che vorrai vedere la sua morte.-

e poi se ne andò. -Keila, scappa.-

-dammi la mano.- gli presi la mano e i miei occhi diventarono verdi.

-cosa hai fatto?-

-noi siamo anime gemelle e ci rincontreremo, in un altro mondo, in un altro tempo ci rincontreremo.-

-ti amo-

-ti amo anch'io.-

uscii dalle segrete, bagnata dalle mie lacrime, e corsi verso la mia stanza, verso la fine.

Risposte:

scusate per l'immensa attesa, ma la scuola mi tartassa e tra poco farò la gita scolastica (weeeee!!), comunque ringrazio chi ha letto la storia, e poi ringrazio LittleCullen che ha recensito!!

Lo so la scelta della regina è stata difficilissima da prendere, ma ovviamente si è sacrificata per il bene di sua figlia. oma comunque le prove per Keila non sono terminate, e la storia è triste, anche troppo ma comunque non mi piacciono le storie che alla fine la principessa rimane felice e contenta. spero che ti sia piaciuto questo capitolo. grazie per aver recensito.

 

 

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