Un amore inaspettato.

di AlexaHumanoide
(/viewuser.php?uid=86876)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio ***
Capitolo 2: *** Tutto pronto. ***
Capitolo 3: *** E' lui. ***
Capitolo 4: *** Lo devi riincontrare. ***
Capitolo 5: *** Non la vedrò mai più. ***
Capitolo 6: *** Devo entare qua dentro! ***
Capitolo 7: *** Posso invitarti a bere qualcosa? ***
Capitolo 8: *** Ti sei mai innamorato? ***
Capitolo 9: *** Mi sentivo già sola. ***
Capitolo 10: *** Miele e rosa. ***
Capitolo 11: *** E' una fan qualunque, ricordatelo. ***
Capitolo 12: *** Ma neanche per sogno! ***
Capitolo 13: *** Farei di tutto per te. ***
Capitolo 14: *** Mai fidarsi di una star. ***
Capitolo 15: *** Zio Ugo. ***
Capitolo 16: *** Il ragazzo più felice dell'universo. ***
Capitolo 17: *** Mi piace già la vita con voi. ***
Capitolo 18: *** Dubiti di me? ***
Capitolo 19: *** Il nostro amore è un amore inaspettato. ***
Capitolo 20: *** Colonia. ***
Capitolo 21: *** Goodbye. ***
Capitolo 22: *** Fallo per la band. ***
Capitolo 23: *** E' l'unico modo per dimenticarti. ***
Capitolo 24: *** Mi devi aiutare. ***
Capitolo 25: *** Mi manchi. ***
Capitolo 26: *** Sto arrivando. ***
Capitolo 27: *** Per sempre. ***
Capitolo 28: *** Jin und Jang. ***
Capitolo 29: *** Sei orgoglioso, orgoglioso ed egoista! ***
Capitolo 30: *** Deja-vu. ***
Capitolo 31: *** Sai che non ti perdonerà mai, vero? ***
Capitolo 32: *** Non sei più mio fratello. ***
Capitolo 33: *** Neanche morta. ***
Capitolo 34: *** Destino. ***
Capitolo 35: *** Für Immer Jetzt ♥ ***



Capitolo 1
*** L'inizio ***


disegno fatto da lei---> http://angelteva.deviantart.com/; immagine fatta da me ; )

 

Ciao a tuttii! Questa è la mia prima ff che prendo sul serio O.O.. Spero che vi piaccia e fatemi sapere cosa ne pensate..Premetto che questa storia è stata un mio sogno. Quindi attente xDxD aah, mi scuso se ci sono errori di scrittura >.< Vabbè, adesso vi lascio leggere : ) Alla prossima..♥

 

 

Finalmente ci ero riuscita. Ero riuscita a far dire una parola composta di due sole lettere a mia mamma, che per me valevano tanto: si.
Ci sono voluti 2 mesi per convincerla, ormai avevo perso le speranze. Ma non mi arresi. Era una delle poche volte che loro venivano qui. E io non volevo perdere il loro concerto.
Volevo andare ad un concerto dei Tokio Hotel. E adesso, bè, ci potrò andare, grazie a quel monosillabo.

"Grazie mamma!" ormai gridai.
"Voglio solo farti felice"  Le sue labbra si curvarono in un sorriso.
Gli diedi un bacio, più rumoroso che potei, sulla guancia.
"Vado dirlo subito alla Freee!" e corsi su per le scale, troppo veloce, e quasi inciampai.
Sentii mia madre ridere e pronunciare delle parole incomprensibili.
Aprii la porta della mia camera, facendola sbattere contro il termosifone. E presi il cellulare di fretta e furia.
Digitai il numero che ormai dopo 14 anni di amicizia sapevo a memoria.
Squillava. E io, per la troppa agitazione, saltellavo da una parte della stanza all'altro.
"Pronto?!?"
"Freeeeeeeeeeeee, non ci crederai mai!"
"Magari se non mi fori un timpano.."
"Oh, si scusa"
"Bè allora che è successo?!?"
"Mia mamma ha detto di si!" Lei capì al volo.
"aaaaaaaaaaaah!" Dovetti allontanare il cellulare dall'orecchi se non volevo diventare sorda.
"Però anche tu..Non voglio perdere l'udito."
"Ohh, giusto, scusa" Mi scappò un sorriso.
"Perdonata."
"Grazie, allora domani andiamo a fare shopping, ok?"
"E perchè dovremmo?" Non capivo.
"Scema, dovremo essere bellissime quel giorno" Rise.
"ooh, si, certo..come no!"
"Alee, ti vengo a prendere io domani alle 4, dopo scuola, ok?" Sbuffai.
"oooook, a domani" "A domani" e misi giù.

Sorrisi e mi stesi sul letto. Ero felice. Felice di poter finalmente sentire la loro musica in live. Era uno dei miei tanti sogni.
E anche questo sogno lo avrei passato insieme a le, Francesca. La mia migliore amica. Anche lei fan dei Tokio Hotel.
A differenza di una cosa: lei amava perdutamente Tom. Io invece li seguivo solo per la loro musica. E mi andava benissimo così.
Io e la fre siamo due ragazze di una misera cittadina fuori Bologna. Io ho 16 anni, come lei e mi chiamo Alexa. Ho dei capelli (diciamo mossi) lungi neri corvini e occhi verdi, alta circa 1.70.
Purtroppo però sono "curvosa" ma non grassa, ma la fre mi dice sempre che sono bellissima anche con delle curve in più. Io mi fidavo di lei, ma non mi vedevo come una bellezza così grande.
Lei invece ha capelli lunghi fino alle spalle, (lisci, grazie alla piastra) castani e occhi altrettanto marroni, secondo me bellissimi. è un muro vivente. è alta quasi 1.80 ed è magrissima, a fortuna sua.
Io e lei ci diciamo tutto, non ci sono segreti. Io mi fido di lei, e lei altrettanto. Sappiamo i nostri sogni, e lei sa il mio bisogno enorme di trovare il grande amore. è lei che mi consola sempre quando piango.
Ed è lei che mi dice sempre che prima o poi lo troverò questo lui. Come lo chiamavamo noi. E io le credevo. Ed ero felice ad averla vicino, senza, non sapevo se fosse stata la stessa cosa.
Tante cose ci rendevano uguali, fuori dall'aspetto fisico, ma la più grande è la passione per la musica di quei quattro ragazzi, che fra una settimana avremmo visto.
E io non ci credevo ancora.

Restai qualche minuto a guardare il soffito, poi chiusi gli occhi e mi lasciai cullare da Morfeo.
Domani sarebbe stata una lunga e faticosa giornata, lo sapevo.

Ovviamente sognai di nuovo loro, con la loro musica..
E inaspettatamente sognai il concerto.


Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Tutto pronto. ***


Il suono della sveglia mi fece sussultare. Li tirai una manata e ritornai a dormire.
Mi piaceva troppo quel sogno, volevo assolutamente rituffarmi dentro.
Ma niente, buio. Ma passò un bel pò di tempo, anche se non sembrava perchè sentii mia madre ulare il mio nome seguito da un "svegliati" prolungato.
Mi ero addormentata di nuovo. Aprii gli occhi di scatto e guardai l'ora: le 6 e 30. Oddio.
Dovevo uscire di casa alle 6.45. Mi buttai giù dal letto, mi preparai di fretta e furia. E riuscii a prendere la corriera delle 7 al volo.

"ehhii ale, perchè quel sorriso?!?!" mi girai e vidi l'Ilaria, un'altra mia amica. Sinceramente non me n'ero proprio accorta. Poi mi ricordai.
"ooooh, mia mamma mi ha detto di sii, comunque..ciao, eh?!?"
"ah, si ciao! A cosa ti ha detto si??" ooh, giusto.. lei non era la Fre, dovevo spiegarlo. Non lo capiva al volo. Non riuscii a rispondere che una voce rispose prima di me. Era la fre.
"Andiamo insieme al concerto dei Tokio Hotel, siiii" Mi abbracciò, e io mi accorsi che anche lei aveva il sorriso sulle labbra.
La mezzora in pullman passo calma e veloce..E stranamente arivammo in orario alla fermata. Quindi potevamo camminare più lente del solito.

Noi tre andavamo a scuola nello stesso istituto, al Liceo linguistico di un paese vicino.
L'unica differenza tra noi e quella che io e la fre studiavamo tedesco, spagnolo e inglese, naturalmente. e andavamo nella stessa classe, invece l'ila studiava francese al posto del tedesco.
Lei odia il tedesco, e odia i cantanti tedeschi. Frequentavamo il 3° anno, nessuna è mai stata bocciata, per fortuna.

Il mattino passò tranquillo, senza interrogazioni o verifica, il che era alquanto strano.
Come sempre aspettavamo tutti la campanella di fine ultima ora.
E finalmente suonò, noi uscivamo sempre alle 13.30.
Mi alzai e andai vicino alla fre, come solito, e poi, dovevo chiedere dove andavamo a fare shopping, no? Purtroppo non se n'era dimenticata. Infatti parlò prima lei.
"Ho cambiato i piani ale.." Come?!?!?!? fai che non andiamo più da nessusa parte, ti prego. Ero stanca morta.
"come hai cambiato i piani??? In che senso?"
"Adesso andiamo al centro commerciale qui e poi mio padre ci viene a prendere alle 5 li, hai soldi vero??" Oh, no. no,no,no,no. Uffa. Si accorse anche lei della mia faccia triste. E certo che lo notava, era la fre, quella che mi conosce più di tutti gli altri.
"e dai alee, non fare la triste, stai tranquilla che ci divertiremo!!" In effetti era vero, con lei mi divertivo sempre. Mi venne un sorriso.
"Bè allora, li hai i soldi???" "sisi, certo che li ho, 200 bastano vero??"
"eeee se bastano e che vuoi comprare, tutto il supermercato?" Ridemmo insieme.
Io facevo un lavoro in estate, nel self service dove lavora mia madre, e con quelli mi portavo avanti per l'inverno. Più altri che mi davano i miei, certo.
Intanto avevamo preso la corriera per andare al centro commerciale, e in neanche 10 minuti eravamo arrivate.
Mangiammo un trancio di pizza e ci fiondammo subito tra negozi.

"Ehi, ale, che ne dici di questo??" Mi girai e vidi che teneva in mano un vestito corto sopra al ginocchio, completamente nero ma stretto in vita. Era a maniche lunghe.
"Si, per te va benissimo, lo sai che a me piace stare comoda ai concerti" Mi fece una linguaccia, che io ricambiai.
"Ma certo che è per me, cosa credi??" Si, a chi prendi in giro fre?? Volevi farmelo indossare a me, pensai. Mi girai e risi.
Dopo, io trovai un paio di jeans, sbiaditi, un dolcevita nero, normalissimo e comprai delle scarpe di velluto nero, con tacco in legno. Aperte davanti.
La fre oltre al vestito comprò delle collane color oro, finto naturalmente, lunge fino sotto al seno e degli stivali bianchi, senza tacco. Sennò arrivava alle nuvole, quanto era alta. E poi lei li odiava.

"Perchè non ti compri questo??" Entrai in un negozio di intimo, trascinandola con me, mentre trattenevo le risate in un sorriso. Presi un perizoma leopardato e glielo feci vedere.
"Ti servirà con tom, no?" Mi fulmino con lo sguardo e iniziammo a ridere come pazze. Intanto mi spinse fuori dal negozio.
"Tu sei scema" "Davvero?!?!" "SI!" "Bè, grazie" non avevamo ancora finito di ridere. Poi ritornammo serie quando lei disse: "Ti devo parlare" Oh Oh, e mo cosa vuole??
Mi trascinò fino al bar e mi fece sedere. Ordinammo due Red Bull. Io non respiravo ancora, il perchè non lo sapevo. Ma la fre mi dava ansia così seria.
"Dobbiamo progettare un piano per il concerto" Disse. Io Tirai fuori tutta l'aria che avevo dentro. E ricominciai a respirare.
"Cosa credevi che ti dovevo dire?" "Mi ero preoccupata, magari era successo qualcosa di grave, che ne so io.." "Ma vaaa" Fece un sorriso, che ricambiai.
"Ok, tu devi farti autografare il tuo sacro quaderno, vero?"
"emh, si" Abbassai la testa e arrossii, involontariamente.
"ok, allora devi incontrarli dopo il concerto non prima, perchè sennò ci saranno tutte quelle fan a ostacolarci" Io annuii.
"Ma quando finiscono il concerto vanno subito via, non si fermano!" Riflettei.
"Appunto, tu devi uscire prima di tutte le altre fan, e incrociarli prima che salgano in macchina e se ne vanno, capito???" Ci pensai su.
"Ma ti studi ste cose la notte tu?" "Certo" Risi, trascinando anche lei.
"Ritornamo serie. Tu quindi, all'ultima canzone, Dark side of the sun, devi uscire," Cosssa?? E perdermi quella stupenda canzone?
"oooh, no.. non se ne parla..io voglio esserci al finale."
"Eddai, vuoi quei santi autografi o no??? Tanto ci sarà un altra occasione per ascoltarla, no?"
"va benee, e poi, che devo fare?" chiesi.
"Bè poi, vai li, gli fai firmare quello che devi e poi mi aspetti li, ok?"
"ok, ma te che vuoi?" Lei arrossì, ancora una volta avevo centrato in pieno il punto.
"eeeh, mi devi salutare Tom, ok?" e lei era arrossita per così poco? Quanto le volevo bene.
"Sicuramente cara "
"ok, oh, è arrivato mio padre, andiamo.."
"andiamo, tanto il piano è finito, giusto?"
"sisi, è tutto pronto." Io gli risposi con un sorriso.
Pagammo e ce ne andammo. Alle 18 ero a casa.

Feci i compiti e poi preparai tutto per quel giorno.
Misi i vestiti comprati sopra la sedia e sopra misi il mio quaderno. Quel quaderno era per me molto importante, perchè conteneva quello che avevo più caro dopo la Fre.
Dentro avevo scritto tutti i testi di Humanoid in inglese e in tedesco, con vicino la traduzione in italiano. Poi dentro c'erano anche i miei disegni venuti meglio.
A questo quaderno, mancava solo una misera cosa, per farlo diventare perfetto: Le loro firme.
Che fra solo 3 giorni avrei ottenuto.

 

Ringrazio ada12  per aver messo questa storia tra le sue preferite, e spero che mi dite cosa ne pensate. al prossimo capitolo : )

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** E' lui. ***


Ringraziamenti: intanto ringrazio ViViEtTa per aver messo questa ff tra i preferiti e ringrazio NICEGIRL e Raffuz per averla aggiunta tra le seguite. Adesso passiamo alle recensioni : 

_mOny483: monyyyy *-* bè adesso arriva la parte di azione, quindi non credo più che è brutta xD Kmq, la scrivo a pezzi ù.u ma tanto so già come va, perchè è stato un mio sogno é_é. Spero che questo capitolo ti piaccia. : ) alla prossima ♥

NICEGIRL: Grazie mille per essere passata, e mi fa piacere che ti piaccia, spero che gradirai anche questo capitolo ù.u Kmq, ancora complimenti per la tua ff, che è favolosa : ) Alla prossima.

 

Allora ragazze, credo che questo capitolo sia più lungo, ma arriva l'azione xD Spero che vi piaccia, e che non ci siano errosi, fatemi sapere (non degli errori xD). Aaah, un'altra cosa poi vi lascio in pace ù.u , questi 3 capitoli li ho messi molto velocemente, perchè penso che siano noiosi, ma adesso, vi lascerò mooolto sulle spine..poi capirete a fine capitolo. Sono molto crudele ù.u E aggiornerò più lentamente .-. Bè, adesso.. BUONA LETTURA ♥

 

Quei tre giorni consecutivi passarono troppo velocemente. E mi ritrovai a tirare la solita manata alla sveglia il giorno 30 Maggio 2010.
Come ogni giorno mi tirai le coperte fino sopra al naso e chiusi gli occhi. Ma poi una vocina dentro di me disse : Alexa, è il giorno tanto atteso.
Automaticamente i miei occhi si spalancarono e il cuore iniziò a battere a mille. Guardai sopra la sedia i vestiti e il quaderno e il mio cuore iniziò a perdere colpi.
"Alexa, calmati!" Mi sedetti sul letto e iniziai a  inspirare ed espirare piano, come se avessi corso per mezz'ora senza mai fermarmi.
"Roba da pazzi" Pensai. Poi mi accorsi che il cellulare sul comodino stava vibrando.
"E mò, chi è che rompe alle 8 di mattina?" Per fortuna era sabato, e per fortuna che mi ero ricordata la sveglia, sennò mi svegliavo all'ora di inizio concerto.
Non guardai il nome che appariva sul display e pigiai il tasto verde.
"Pronto?" La mia voce era ancora roca, per il sonno. Me la schiarii.
"Alee, sei pronta per il grande giorno?" Oh, come non ho fatto a pensarci prima, era la fre, ovvio. Chi poteva rompere a quell'ora, quel giorno?
"Si, fre, non è che mi devo sposare, sai?" Sempre esagerata lei.
"ooh ale, non dire cavolate, sono sicura che sarai contenta no? Io non faccio altro che urlare!" Ok, io l'ho detto che è esagerata.
"Poveri i tuoi, comunque si, sono mooolto contenta, così va meglio?"
"Si, molto. Comunque ti ho chiamato solo per dirti che ti vengo a prendere alle 10, devi essere pronta ok? ciao" Non riuscii a rispondere che c'era già il tu tu tu.
Rimasi a bocca aperta, e lentamente mi avvicinai all'orologio attaccato al muro, ero miope.
Strabuzzai gli occhi alla visione chiara dell'ora, erano le 8 e 15. eeeeeh?
Avevo meno di due ore per prepararmi.
Mi fiondai in bagno e mi feci una doccia fredda per riattivare tutto il corpo. Dopo, per prima cosa mi misi le lenti a contatto, poi mi truccai, io ero molto lunga nel Make Up, quindi ci misi 30 minuti e poi mi vestii.
Intanto accesi la piastra. Volevo i capelli lisci. Anche se sapevo che sarebbero andati in fumo dopo neanche un'ora.
Mi asciugai i capelli con cura, e poi me li stirai.
Stavo mettendo nello scaffale la piastra, quando il campanello suono. Ce l'avevo fatta.
Presi il quaderno e la borsa e mi precipitai giù. Salutai mia madre, che mi ricambiò con un "divertiti" e mio padre.
Poi uscii.
Io e la fre ci guardammo negli occhi per pochi secondi e poi iniziammo a urlare, abbracciarci e saltellare nello stesso momento.
Poi mi staccai e la squadrai da testa a piedi: era bellissima, quel vestito le donava un sacco.
Ci sorridemmo, tutte e due pensavamo la stessa cosa, ma io sapevo che era sempre più bella di me. In qualunque circostanza. Ma lei non mi dava ragione.
Salutai suo padre, poi, mentre salivamo in macchina dissi: "Fre, io non ho ancora capito una cosa.." Lei mi guardò.
"Che cosa?"
"Perchè dobbiamo andare lì 9 ore prima, se abbiamo i posti a sedere?" Era vero, non l'avevo proprio capito. Avevamo preso i posti a sedere, perchè non volevamo andare in quella confusione, e poi a me non interessava vederli da vicino, solo sentire la loro musica. E cosa fondamentale: io non potevo uscire prima delle altre in quella massa di fan appiccicate.
"Perchè, ti prego fallo per me, dobbiamo almeno prendere due posti del primo anello, voglio vederli meglio possibile!" Giusto, non ci avevo pensato. In questo tour i posti a sedere non erano numerati. Anche questo punto non l'avevo capito. Bah.
"Ok, ma lo faccio solo per te!"
"Graaazie!" E mi baciò sulla guancia.

Il concerto era a Bologna, quindi un ora eravamo arrivate.
Ora dovevamo metterci in fila e aspettare le 18. Facile, si, certo..come no.
Sono solo sette ore, solo sette. Cercavo di convicermi. E ci stavo riuscendo.
Con sorpresa si tutte e due, la fila era già bella lunga. Ecco, siamo perse.
La fre mi guardò con una faccia tipo "E Adesso che facciamo?".
Io feci spallucce. Ci sedemmo e iniziammo a parlare di tutti gli argomenti possibili. E le sette ore passarono veloci sotto il sole soffocante.
Aprirono i cancelli e iniziammo a correre. Con molta soddisfazione vedemmo tutte le fan che si dirigevano nella parte in piedi.
E quando ci sedemmo in due posti proprio in mezzo, del primo anello la Fre urlò: "Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii"
E mi diede una cinquantina di baci. Io ridevo. C'è l'avevamo fatta.
Quelle due ore rimanenti passarono ancora più veloci, e intanto, la sala si riempì.

Stavamo parlando di come si erano vestite quelle due che erano a due anelli distanti da noi, quando le luci si spensero è le ulra iniziarono insieme ai battiti del cuore, seguito da "HUMANOID".
 E poi iniziò Noise. E io ero ancora a bocca aperta quando Bill iniziò a cantare. Non urlavo, non piangevo, cantavo. Cantavo e basta.
Per un attimo guardai la Fre: stava piangengo come una dannata e ulrava. Io risi.
Il concertò passò troppo in fretta, e io non me ne rendevo conto.
Sobbalzai quando Bill disse: "Questa è l'ultima canzone, ma prometto che ci rivedremo presto, questa è.. Dark Side Of The Sun!"
Oh Oh.
Senti la voce della fre dirmi "Ale, vaiiii" Ma io non mi mossi, ero affascinata da quella canzone.
Erano già al primo ritornello quando mi resi conto che dovevo uscire.
Ed ero in ritardo. Assoluto ritardo.
Presi il quaderno, e iniziai a correre tra le fan che si erano alzate.
Arrivai alle scale, e le scesi troppo veloci, e quasi cascai.
Ascoltai a che punto era la canzone: secondo ritornello. Oh no. Troppo troppo tardi.
Aprii la porta di emergenza e iniziai a correre dalla parte che per me portava al di dietro del palazzo. E io purtroppo non mi orientavo bene.
Mi fermai di colpo quando vidi il cancello dell'uscita. Avevo sbagliato parte.
Non avevo più fiato e sentivo le urla dentro al palazzetto: il concerto era finito.
Corsi più forte che potei e finalmente vidi la macchina, ma gli sportelli erano già chiusi: Loro erano già saliti in macchina.
Accellerai il ritmo, ancora di più, ormai il cuore scoppiava dallo sforzo.
Poi vidi che il finestrino del posto anteriore era aperto, a causa del caldo soffocante.
Velocemente infilai il quaderno dentro e dissi con la voce che mi rimaneva e con un tedesco soffice: "Per piacere me lo firmereste?!?".
Non avevo visto chi era seduto in quel posto, ma non rispose, io gli diedi il quaderno in mano, lui lo appoggiò sulle ginocchia.
Stava per prendere il pennarello quando, una voce disse, dai posti posteriori, un freddo: "parti".
Io alzai di scatto la testa e guardai con una faccia allibita il ragazzo.
Il mio cuore perse uno colpo.
In quegli occhi vidi quello che avevo cercato da anni.
Poi la macchina partì.
Io rimasi li con le braccia sospese in aria e sussurrai un "è lui."

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Lo devi riincontrare. ***


Ringraziamenti: ringrazio I dream you, Phantom_Raider e Saltellina14 per aver messo questa ff nei preferiti e BlackStreetV insieme a Dan, per averla messa tra le seguite. Passiamo alle recensioni *_* :

Phantom_Rider: Eeee, lo scoprirai in questo capitolo. ; ) Kmq, grazie mille e alla prossima ♥

I Dream You: eeee, io l'avevo detto che sono crudele ù.u Spero che questo capitolo ti piaccia, grazie e alla prossima ♥

Saltellina14: Grazie e spero che questo capitolo ti piaccia, ♥

NICEGIRL: Hai capito benissimo ù.u grazie e alla prossima ♥


Avevo detto che avrei postato più lentamente, ma non ci riesco •_______• Scusate, come sempre, se ci saranno degli errori di battitura ù.u E vi preannuncio che nel prossimo capitolo ci sarà una sorpresinaaa 'o'. Buona lettura ♥ Recensite se vi piace, miraccomando..non mordo xD

Non sapevo con molta certezza quali erano i sintomi di quando trovi l'amore.
Ma la fre mi aveva parlato di certe "farfalle nello stomaco".
E quelle le avevo di sicuro.
Ho cercato questa senzazione da molti anni. E adesso che l'ho trovata, bè..è volata via.
Volata via in un secondo, portandosi con una cosa che per le era fondamentale: il mio quaderno.
Iniziai a tremare. E il pennarello mi cascò dalle mani, andando a finire in mezzo alla strada.
Ma non mi importava: avevo trovato lui.
Intorno a me iniziarono ad arrivare fan che ancora urlavano dalla felicità.
Mentre io volevo solo piangere. Ma non ci riuscivo.
Il passato avevo pianto molte volte per la mancanza di questo lui.
Ma adesso, che sapevo chi era, e sapevo che esisteva davvero, non riuscivo neanche a muovermi da quella posizione.
Non riuscivo a fare niente. I miei occhi erano fissi nel punto in cui, qualche minuto fa, c'era la macchina. E che ora era vuoto.
La mia migliore amica mi trovò così.
E al suono della sua voce preoccupata, mi scongelai, sedendomi per terra. E iniziai a piangere.
"Oddio Ale, che cosa è successo? Dov'è il tuo quaderno?" Nella sua voce sentivo preoccupazione pura.
Io inizia a dondolarmi e a schlerare. Le fan che passavano guardavano la scena allibite.
"FRE, ERA LUI..CAPISCI? ERA LUI, LUI C*ZZO, ED E' VOLATO VIA COSI'!" Urlavo. E mi sfogavo.
Non avevo il coraggio di guardare la sua faccia. Lei aveva già capito. Ne ero sicura.
I secondi passavano, e lei non rispondeva. Allora mi decisi di alzare la testa.
Era pietrificata. "Fre.." Sussurai il suo nome con dolcezza. Le lacrime scorrevano pazze sul mio viso.
La fre si sedette vicino a me e mi abbracciò.
"Ale, dio se sono felice, ma per picere..dimmi cosa è successo." Sussurrava.
Ci staccammo dall'abbraccio e io, mentre parlavo, guardavo il marcapiede.
"Ero in ritardo, sono uscita di corsa..e..e..loro erano già in macchina, ho infilato il quaderno..lui l'ha preso, e lo stava per firmare..quando da dietro hanno detto di partire.. io ho alzato la testa.e..oddio fre, non ce la faccio!" Le lacrime iniziarono a scendere più forte di prima.
La fre mi abbracciò di nuovo. E finì lei la frase.
"..e hai visto quello che cercavi da anni, giusto?" Sorrise.
"..Si..era lui, fre..era lui" Tirai su con il naso.
Mi prese per le spalle e mi guardò negli occhi.
"Chi era?"
Non risposi.
"Ale, chi era dei quattro?"
"Era.." Ero sotto shock, non riuscivo a dirlo.
"Era?" Mi incoraggiò.
"Era Bill." La fre tirò fuori tutta l'aria che aveva dento. Io la guardai male.
"Per fortuna non era Tom!"
"Freeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee" Non ci potevo credere. Io ero lì che piangevo perchè avevo trovato l'amore, e lei, che fa? Si preoccupa se era tom, mah.
"Oh, si, scusa..Quindi..ha con se il tuo quaderno, giusto?" Le sue labbra erano incurvate in un sorriso, e la sua mente era sulle nuvole. Stava pensando.
"Oddio, spero che non lo butta via!" Ero terrorizzata al solo pensiero.
"Naaa, Bill non lo farebbe mai!"
"E chi te lo dice?"
"Te lo dico io!" Li feci una linguaccia.
"Bene, ho un piano."
"E ti parevaaa! Che piano?"
"Lunedì ci sarà un Meet&Greet qui a Bologna, quindi..?"
"Quindi?" Ci stavo arrivando da sola. Piano, ma ci stavo arrivando.
"E quindi tu lo devi riincontrare."
"Dove?"
"Al Meet&Greet, scema!" Rise, e mi contagiò.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Non la vedrò mai più. ***


Ringraziamenti: Ringrazio Tokia483 per aver messo questa ff tra le preferite e evol insieme a Saltellina14 per averla messa tra le seguite : ) Passiamo alle recenzioni:

Saltellina14: Scoprirai in questo capitolo se Bill è innamorata di lei ; ) grazie ♥

I dream you: ù.u grazie mille ♥

_mony483: ti conviene metterla tra le seguite preferite (*-*) se vuoi che ti avvisi se ho messo un altro capitolo ; ) Sennò ne perderai parecchi xD Kmq, Grazie ♥

 

E' arrivato il momento di scoprire la quel è la sorpresaaaa : questo capitolo non è Alexa che vi racconterà cosa succede, e non sarà lei la protagonista, ma bensì *rulloditamburixD* BILL! xD Vi dico già che non sarà l'unico.. ma potrete distiguerli dal colore, (questo è blu) e dalla scritta Bill all'inizio del capitolo.. detto questo, vi chiedo cortesemente ù.u di recensire, se vi piace, buona lettura e alla prossima ♥

Bill 

Che concerto fantastico, pensai mentre mi accomodai nel posto davanti del nostro furgoncino. Aprii subito il finestrino, in questa città si moriva dal caldo.
Chiusi gli occhi, per rilassarmi. Ma il mio caro fratellino non me lo permise.
"Ehi, guardate! C'è una ragazza che sta correndo verso di noi, sarà una fan.. ed è anche molto carina!" Soggignò.
"Tom, smettila!" Disse Gustav. "E che ho detto di così male?!?" Gustav sbuffò.
Guardai fuori, e la vidi anche io. Forse voleva degli autografi, probabile.
Quando arrivò alla macchina, infilò, proprio nel mio finestrino, anche perchè era l'unico aperto, un quaderno con una copertina blu.
E disse con una voce leggera:  "Per piacere me lo firmereste?!?" Si sentiva che non era tedesca. Ma la voce era così dolce.
Io mi incantai a guardarla, aveva capelli neri e aveva dei lineamenti del viso molto dolci. Aveva le guancie rosse, mi veniva voglia di toccarle. Era davvero bella.
Vedendo che non rispondevo, mi porse ancora di più il quaderno, io lo appoggiai sulle ginocchia.
Aspettavo che mi guardasse, ma non lo fece.
Stavo per prendere il pennarello che mi offrì, quando David disse dai posti posteriori un freddo "Parti".
Aprii la bocca per dire di aspettare un attimo, ma lei alzò la testa e i nostri occhi si incrociarono. Sulla sua faccia riuscii a leggere lo stupore e il terrore.
Dalla mia bocca non uscì nessun suono. Ma nel mio stomaco iniziarono a volare le farfalle.
I suoi occhi erano di un verde chiaro che diventava più scuro man mano che si avvicinava alla pupilla.
Erano fantastici. Assolutamente fantastici.
Poi l'autista pigiò l'acceleratore, e la macchina partì.
E lei non c'era più, ma sapevo con certezza che era la ragazza che cerco da 20 anni.
A voce alta dissi: "è lei."
L'unico che capì fu Tom. La rabbia iniziò a bruciare dentro di me.
"Come era lei?" Mi girai per vederlo in faccia.Tom era sbalordito.
"SI, TOM! ERA LEI!" Ora la rabbia stava uscendo. Mi stavo sfogando.
Tom si irrigidì.
"PORCA VACCA, DAVID! PERCHE' HAI FATTO PARTIRE LA MACCHINA, SEI CIECO, O COSA?" Ormai urlavo.
"Bill, eravamo in ritardo." Lui rispose con molta, troppa calma.
"COSA C*ZZO VUOL DIRE CHE ERAVAMO IN RITARDO?"
"Vuol dire che stavano per aprire i cancelli, e le fan sarebbero venute qui, e ci avrebbero ostacolato!"
"MA NON HAI VISTO CHE C'ERA UNA RAGAZZA QUI ?? POTEVI FARLE DEL MALE!" Ero fuori di me. Mi irrigidii al solo pensiero che si poteva fare del male.
"Ossù, Bill. Era soltanto una fan!" Soltanto una fan? No, lei non era soltanto una fan.
A denti stretti dissi: "Non era soltanto una fan." E mi girai.
Ora il silenzio dominava. Fu Tom a romperlo.
"Perchè non ci fai vedere cosa c'è lì dentro?" E indicò il quaderno che era ancora sulle mie ginocchia.
"No, guardo solo io." C'era ancora un po' di rabbia dentro di me. Ma ora predominava la gelosia.
Tom non rispose. Meglio, non volevo scaricare la rabbia contro di lui.
Con molta delicatezza aprii quel quaderno. E la rabbia andò completamente via.
Non potevo credere a quello che vedevo.
Dalla mia bocca uscì un wow basso, e poi la bocca rimase spalancata.
A sinistra la ragazza aveva disegnato la scritta del nostro cd HUMANOID. Era bellissima, uguale all'originale.
Poi nella pagina vicino c'era il testo della prima canzone dell'album in inglese, Noise.
La pagina era divisa in due da una linea rossa tracciata con un pastello.
Dall'altra parte della riga rossa, c'erano scritte delle parole, per me incomprensibili, ma avevo una vaga idea che fosse italiano.
Sfogliai il quaderno e la bocca si spalancò ancora di più.
C'erano tutte le canzoni dell'album inglese. Non mancavano neanche quelle inedite.
Poi arrivai all'ultima: Down On You. E per curiosità sfogliai la pagina.
Pensavo di trovarla bianca, invece.. quella ragazza mi sbalordì ancora di più.
Al posto del foglio bianco, c'era una disegno a matita, che ritraeva una donna con i capelli scompigliati dal vento.
Assolutamente bellissima.
Sfogliai il quaderno guardando quei disegni bellissimi. E dalla mia bocca uscirono molti altri wow.
Ma poi arrivai ad un certo punto del quaderno dove, non c'era più nessun disegno ma delle parole all'incontrario.
Girai il quaderno.
E dalla mia voce uscì un'altro wow, ma questa volta più forte, anche gli altri lo sentirono.
Dall'altra parte del quaderno, c'erano tutte le canzoni in tedesco. Non ci potevo credere.
Di dietro avevano smesso di parlare, e Georg mi chiese: "Cosa c'è li dentro?!?" Si riferiva al quaderno fantastico, ovvio.
"Guardate voi stessi." Lo allungai di dietro e lo aprii. Di certo non lo avrei lasciato nelle mani di mio fratello e compani.
"Da questa parte ci sono tutti i testi in inglese del nosto album, con vicino delle parole italiane, credo.."
Gustav mi interruppe. "Sono le traduzioni in italiano, secondo me!" Giusto, non ci avevo pensato. Rimasi ancora una volta a bocca aperta. Poi continuai.
"..Poi in mezzo ci sono i suoi disegni..e dall'altra parte ci sono tutti i testi in tedesco, con la loro traduzione! Non è bellissimo?" Chiesi, e chiusi il quaderno, mettendolo sulle ginocchia.
"Non ho mai visto qualcosa del genere da una fan.!" Disse Georg. Gli altri annuirono. Poi una voce ci riportò nella realtà.
"Siamo arrivati" Era l'autista.
Georg, Gustav e David scesero dalla macchina per primi. Io guardai il quaderno per alcuni secondi, ripensando a lei.
Poi scesi insieme a Tom. E lo chiamai: "Tom..."
"Si?!?" Si girò verso di me.
"Non la vedrò mai più.." Tom si avvicinò a me.
"Sono sicuro che se ha provato le stesse emozioni anche lei, farà di tutto per riincontrarti." Un sorriso nacque sulle sue labbra.
Quando diceva queste cose, mi faceva sciogliere il cuore.
"Lo spero tanto.." Spero tanto che anche lei abbia sentito le mie stesse farfalle allo stomaco, e spero che anche lei si sia innamorata di me.
Era in tutto ciò che speravo, ora.



Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Devo entare qua dentro! ***


Ringraziamenti: inizio con ringraziare BADMXRECORD, frei_niahl e veroKuss per aver messo questa ff tra le preferite e ringrazio di nuovo veroKuss insieme a SuperEle46, Milla Metallo e Lost Lady per averla messa tra le seguite. Ora passiamo alle recensioni:

NICEGIRL: non ti preoccupare : ) kmq, non saprei se le farfalle allo stomaco è un bene o un male in questa situazioni.. xD Xò lo prendo come un complimento ù.u quindi, grazie mille ♥

I dream you: è sempre bello risentirlo ù.u grazie mille ♥

_mony483: O.O Mony xD mi dispiace ma nella storia non ci sarà nessuna Monica ù.u Però ti ho già detto che ne scriverò una su voi due xD non ti basta?!?!? Grazie e ci vediamo presto eh?!? ♥

tokia483: eeeh, chissà chissà ù.u l'attesa è finita.. ma non fino in fondo! Capirai questa frase alla fine di questo capitolo ; ) Grazie mille, alla prossima ♥

frei_niahl: Grazie mille di tutti i complimenti *_* Spero che questo capitolo ti piaccia : ) alla prossima ♥

veroKuss: oooh, certo che ti immagino vero ! xD E mi immagino anche Bill che va contro al muro e sparge il seme xDxD Grazie mille, ci vediamo a scuola ♥


ATTENTE, RIMARRETE MOOOLTO SULLE SPINE XD VI DICO SOLO QUESTO.


La mattina la passai a dormire. Mi svegliai alle 7 di sera. Appena in tempo per mangiare.
Ma prima di alzarmi dal letto, mi incantai a guardare il soffitto.
Non vedevo il bianco, infatti al suo posto c'era una cosa molto più bella di quel mezzo colore.
I suoi occhi. I suoi occhi meravigliosi, pieni si dolcezza. Quel marrone che ti scioglie il cuore, come il cioccolato.
Poi una voce lontana mi riportò alla realtà, e i quegli occhi sparirono. Sbuffai.
Era mia mamma che urlava dal piano di sotto.
Con molta lentezza e stanchezza addosso, come se non avessi dormito per tutto il giorno, scesi dal letto.
Mangiai in fretta quel piatto di pasta che mi ritrovai d'avanti, e filai subito ti sopra per andare al computer.
Dovevo parlare con la Fre. Domani avrei riincontrato quello sguardo, se sarei riuscita ad entrare al Meet&Greet senza pass.
E io non sapevo un fico secco di quel incontro con i Th. Era la Fre quella che sapeva tutto, quindi dovevo parlare con lei.
Ma prima ancora che il programma fosse aperto del tutto, lei mi contattò.
"Aleeeeee, ti devo dire tutto per domani." Caspita, che velocità. Iniziai a pigiare i tasti con velocità.
"Si, appunto. Inzia. Io leggo, e tu scrivi."
"Ok, allora, devi andare a Bologna.." Notai un piccolo particolare.
"Come DEVI?" Avevo gli occhi sgranati.
"Io non vengo, i miei non vogliono, e poi..devi andare da sola..io sarei in più"
Nono, io non volevo andarci da sola. Non avevo paura, tremavo.. ma non era paura, solo freddo..ok..avevo paura. Ma non dissi niente. Meglio non preoccuparla.
"Ok" Non riuscivo a centrare i tasti al primo colpo, da quanto tremavo. Quindi, meglio scrivere un monosillabo.
"Ok..Devi andare alla Universal che c'è davanti alla fermata del 99, quella dove scendiamo sempre..hai presente?" Smisi un po' di tremare, quindi riuscivo a scrivere meglio, e frasi più lunghe.
"Sisi, certo.. Ho presente quell edificio." Eccome se ce l'avevo presente, lo guardavo ogni volta che passavo di lì.
"Bene, bè dopo è facile..Vai al 10° piano e dopo..segui le urla." Ammazza, sapeva anche il piano. Informata sta ragazza.
"Per te è facile, che sei a casa! Approposito..a che ora c'è?"
"Inizia alle 15.. quindi tu quando esci da scuola prendi la corriera per Bologna..però arriverai un po' in ritardo..ma loro saranno ancora lì"
"Oh, bene..ok..sei sicura che non puoi venire?"
"Hai paura?" Io??? siiiiiiiiii
"Noooo, solo per chiedere se eri sicura, c'è anche Tom domani.."
"Non me lo ricordare, comunque no..non vogliono i miei e tu hai paura." Dio quanto mi capiva. Non dissi niente dell'ultima frase.
"Ok, se mi ricordo te lo saluto.."
"Grazieeeeee, adesso devo andare però..ci vediamo a scuola ok?"
"Ok, a domani.."
Spensi il pc, e preparai già i vestiti per il giorno dopo. Decisi per una gonna lunga poco sotto al ginocchio blu, con una larga cintura marrone per la parte superiore, che era più stretta e una canottiera bianca, senza maniche. Per scarpe, optai per degli stivali da cowboy marroni, ovviamente con il tacco.
Quando finii, erano le 8 e mezza, e io mi buttai sul letto.
Dentro la mia testa frullavano tante domande tipo: Avrà provato le stesse sensazioni? E se non mi vuole? Quando mi vedrà si ricorderà di me? Dov'è il mio quaderno? Nella macchina o nel cassonetto?
Rimasi un bel po' cercando di dare delle risposte positive a tutte questa domande.
Poi, solo io ero in grado di farlo, chiusi gli occhi e mi addormentai.

Quella mattina a scuola andò tutto ok, e passò veloce.
Troppo veloce, perchè io non ero ancora pronta, e mi trovai ad ascoltare Alien sulla corriera che portava a Bologna. E fra meno di un'ora lo avrei rivisto, se i bodyguard me lo avessero permesso.
Cantavo quella canzone silenziosamente: I feel lost in myself there's an alien in me.. Come ti do ragione.
Erano le 15.15 quando mi trovai a pigiare quel pulsante rosso con la scritta stop, per sprenotare la fermata.
Mi sentivo le gambe molli. Ma riuscii a scendere quel misero gradino. E mi ritrovai davanti a quell'edifico altissimo, con una scritta enorme in mezzo: UNIVERSAL.
Il cuore iniziò a battere a più non posso, e i piedi non collaboravano.
Per fortuna che la Fre mi aiutò, portando a casa con sè il mio zaino, sennò non mi smuovevo neanche un cm da quella posizione.
Senza rendermene conto, ero arrivata davanti alla porta d'ingresso.
Feci un grosso respiro e la spinsi. Ma non si aprì. Riprovai, ma niente.
Poi notai un cartellino nell'angolo, con una scritta rossa: tirare.
Aaaaah, che scema! Mi ero presa un colpo, pensavo fosse chiusa.
Tirai la porta, ed entrai.
Tutto era assolutamente silenzioso, e stranamente non c'era nessuno dietro al bancone.
Meglio, così mi sarei risparmiata delle bugie da dire, per salire al 10° piano.
Mi avvicinai all'ascensore già aperto, e mi ci infilai dentro velocemente, cercando di non fare rumore.
Poi, pigiai il tasto con stampato sopra il numero 10.
1.2.3.4.5.6.7.8.9 Le lucine si accesero una fer volta, con molta velocità.
Poi, si accese il numero 10 e la porta si aprì davanti a me.
Poi mi resi conto che "seguire le urla" era molto facile.
Si sentivano fino a me. Ma non serviva neanche.
Davanti all'ultima porta, proprio di fronte a me, c'era un enorme Bodyguard.
E capii che erano li dentro. Un brivido percorse la mia schiena.
Non ce l'avrei mai fatta ad entrare.
Sapevo che i miracoli non esistevano.
Ma una forza iniziò a scrorrere nelle mie vene, e onestamente..non sapevo da dove fosse venuta fuori.
Inizia a camminare verso quella porta bianca. E arrivata al traguardo l'omone alzò la mano davanti a se, bloccandomi.
Io sfuffai e dissi in un tedesco deciso: "Devo entare qua dentro!" Lui mi guardò strano.
"Non so cosa tu abbia detto, comunque no." Oooh, era italiano quel coso.
"Ho detto che DEVO entrare qui dentro!"
"Mi dispiace, puoi entrare solo se hai il pass." Era tranquillo. Ma io no. Iniziavo ad alterarmi, dovevo e volevo incrociare quegli occhi.
"Non c'è l'ho il pass, ma un componente dei Tokio Hote ha una cosa che mi appartiene, e io la rivoglio!" Lui rise.
"Si, certo.. tutte dicono così!" Ero arrivata al limite, cercai di afferrare la maniglia e piegarla verso il basso, ma lui mi prese bruscamente da dietro alzandomi da terra.
E la rabbia uscì, anche troppo violentemente.
"SENTA, UOMO SENZA SPERANZE, IO DEVO ENTRARE LI DENTRO E DEVO PARLARE CON UNO DI LORO! E POI..LASCIAMIIIIII!
Inizia a scalciare. E i miei piedi arrivavano dritto nella pancia di quello li.
Ma solo dopo mi resi conto che avevo urlato con troppa forza.
Lo capii dal silenzio che c'era: TUTTI facevano silenzio.
"Senti, ragazzina .."
Non riuscì a finire la frase che la porta di fronte a noi si aprì.






Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Posso invitarti a bere qualcosa? ***


Ringraziamenti: inizio con il ringraziare _cucciolotta_ per aver messo questa ff tra le preferite e ringrazio MakeSomeNoise insieme a frei_niahl per averla messa tra le seguite. Ora passiamo alle recensioni, infinite xD :

Saltellina14: Eccoti accontentate, più presto di così ù.u Spero che ti piaccia, e grazie mille ♥

I dream you: si lo so, sono molto crudele..anche in questo capitolo ci rimarrete un pochino male alla fine ù.u Spero che ti piaccia, e grazie mille ♥

Deeper_and_Deeper: si, lo so xD Il bello è che lo faccio apposta ù.u Spero che ti piaccia, e grazie mille ♥

_cucciolotta_ : Grazie mille per i complimenti *_* Spero che sarai contenta anche di questo capitolo ù.u Alla prossima ♥

NICEGIRL: è ancora aperta? xD Forse lo rimmarrà ancora.. perchè anche questo capitolo finisce un po' di botto ù.u Kmq, grazie mille ♥

frei_niahl: lo credo anche io xD Kmq, può essere che succederà..per saperlo leggi ù.u Grazie mille ♥

SuperEle46: non ti preoccupare ù.u Eeeeh, l'amore arriva quando meno te l'aspetti xDxD pero che ti piaccia, e grazie mille ♥

_mony483: mmm, si forse hai ragione xD Leggi, e lo scoprirai!!! Kmq, carissima mony, devi almeno aspettare che finisco questa di ff, sennò mi confondo ù.u Grazie e alla prossima ♥ 

PhaNtoMriDerJK: spero che non sei sveglia da ieri xD io ve l'ho detto che ero crudele ù.u Grazie mille ♥

veroKuss: eccomi qui ad aggiornare xD Ho fatto prima che potevo ù.u Si..forse c'è veramente un alieno malefico in me xD Grazie mille, spero che ti piaccia anche questo, ci vediamo lunee ♥

 

Anche questo capitolo vi farà rimanere sulle spine, ma lo ripeto: Sono crudeleeeee ù.u Devo ringraziare anche tutti quelli che la leggono solo!! Grazie mille, veramente. Spero che anche questo capitolo vi piaccia, e mi scuso già se ci sono errori di battitura : ) Adesso vi auguro buona lettura a tutti ! ♥


Io ero ancora in quella posizione strana e scomoda, quando la porta si aprì.
E il bodyguard vedendo chi era uscito, mi lasciò.
Io cascai per terra a pancia in giù. Mi alzai in ginocchio e tolsi la polvere dalla gonna e ringraziai quell'uomo enorme, che si era rilevato così gentile con un bel:
"Grazie, stronzo." Ma poi mi congelai al suono delle sue parole.
"Signor Kautliz." Lo salutò.
Io non avevo ancora visto chi era uscito da quella porta. Ma ora ne avevo una vaga idea: di cognome faceva Kaulitz.
E non c'erano molte varianti. Al solo pensiero mi giacciai.
Poi piano piano tistolsi lo sguardo dal tappeto rosso che c'era perterra e guardai.
Iniziai dalle scarpe: Stivali slacciati.
Oh Oh. Ohhh no.
Gli occhi andavano lenti.
E misero a fuoco due gambe sottili, coperte da dei jeans neri. Oh Oh. Fai che Tom abbia cambiato style!
Poi mi decisi: alzai lo sguardo di colpo e incrociai i suoi occhi color cioccolato al latte.
Lui mi stava già fissando.
Rimanemmo li a fissarci per parecchi minuti. Poi lui lasciò la presa e disse: "Non sta mentendo, può entrare."
Il bodyguard annuì, e io ero ancora lì, che analizzavo la frase: può entrare.
Oltre ad essermi ipnotizzata dalla sua voce, ovviamente. Non l'avevo mai sentita, da così vicino.
Anche se uscivano delle parole veloci in una lingua non proprio dolce, quella voce era il ritratto della dolcezza.
Poi Bill mi guardò e alzò un sopracciglio, dovevo dire qualcosa? Boh. Non sapevo più cosa fare.
Poi, l'uomo dietro di me, con un modo ancora più sgarbato, mi prese con le braccia sotto le ascelle e mi fece alzare.
"Guarda che mi sò alzare anche da sola, sai? Non sono deficiente." Lui non rispose.
Sbuffai, e seguii quella voce tanto dolce che mi disse: "Vieni".
Mi trovai in una stanza con una 15 di ragazze tutte azzitite, e i componenti dei Tokio Hotel.
Tutti mi guardavano, tranne Bill, perchè stava camminando davanti a me.
Io arrossii violentemente, e abbassai lo sguardo.
Bill si girò verso di me e anche lui inizò a guardarmi.
"Vai a sederti in quel banco la infondo, finchè non finiamo qui, poi parliamo, ok?" Cosa vuol dire parliamo?!?!?! Omamma.
Io feci solo un gesto con la testa, e mi andai a sedere su quella sedia nell'angolo, come se fossi in castigo.
Con la punta dell'occhio vidi Bill che mi stava seguendo con lo sguardo. E io arrossii di nuovo.
Poi, per distrarmi, presi un foglio e una matita dalla mia borsa, e iniziai a scarabocchiare.
Le fan ricominciarono a prendere vita e ad urlare. Poi poco a poco ritornò tutto uguale, e sembrava che io non esistessi.
Meglio, l'attenzione di prima mi basta fino a 40 anni, pensai.
Io mi concentrai sul disegno, e non mi accorsi che le voci si stavano affievolendo.
Non volevo alzare gli occhi, perchè sapevo che c'era qualcuno vicino a me, adesso che c'era silenzio.
Finii di dsegnare il collare del cagnolino sul foglio. Poi lo guardai finito. Ma non fui io a commentarlo.
"E' bellissimo, complimenti." Era Bill.
Mi decisi a guardarlo, e lui era seduto nella sedia accanto, rivolto verso di me.
"Grazie"
"Bè, piacere Bill." E mi porse la mano..come se non sapessi chi fosse.
"Piacere Alexa" E gli strinsi la mano. La sua pelle era liscia e morbida.
"Scusa se ho fatto tutto quel baccano prima, ma non mi credeva." Lui sorrise. E il mio cuore inziò a battere forte. Troppo forte.
"Nono, niente..hai fatto bene, sennò non avrei mai scoperto che eri lì fuori"
Sorrisi anche io, ripensando a tutto quello che era successo 10 minuti fa. Poi, mi decisi a chiederlelo.
"Emh, dov'è il mio quaderno?" Ti prego non dirmi che non c'è più.
"Ohhh, è nella mia camera, in Hotel..non sapevo che venivi oggi, quindi non l'ho portato."
Bè non ha tutti i torti. Ero felicissima, il mio quaderno era ancora vivo e vegeto. Volevo saltare da una parte all'altra della staza, mi trattenni.
"Ma se non hai fretta possiamo andarlo a prenderlo, e sempre se vuoi." Aggiunse svelto. Del rossore uscì sulle guance di Bill. O Mio Dio.
"Certo..non c'è problema!" Risposi con troppa felicità. Poi dalla porta entrò Tom. Che mi sorrise.
"Bill, ti stiamo aspettando giù, vieni?" Lui distolse lo sguardo da me e guardò Tom.
"Lasciami una macchina giù, io arrivo dopo.." Ok, il mio cuore stava per scoppiare.
"Ok" E se ne andò.
Il suo sguardo ritornò su di me.
"Posso invitarti a bere qualcosa?" La testa mi girava.
"L'hai già fatto" Lui rise.
"E la risposta qual è?"
"Ho davvero bisogno di bere qualcosa!" E ridemmo insieme.
Ci alzammo in contemporanea e uscimmo dalla stanza. Camminavamo vicini, ma senza toccarci.
Quando varcammo la porta d'ingresso dell'edificio, mi resi conto di un'altra presenza dietro di noi.
Un Bodyguard ancora più grosso di quello precendente. Ma cosa mangiano questi qui?
"Prima le signore" Disse, aprendomi la portiera della macchina. Era anche gentile.
"Grazie" E salii in macchina. Poi, salì lui.
Chiuse la portiera, e di portò davanti con la testa, nei posti anteriori.
E disse delle parole troppo veloci perchè io potessi capirle.
"Dove mi porti?"
"Andiamo in un bar molto carino che abbiamo visitato ieri sera, ti va?"
"Certo, mi va benissimo"
Poi la macchina si fermò, pensavo che fosse per un semaforo, ma invece mi sbagliavo: eravamo già arrivati.
Veloci.
Scendemmo, e sempre con quel uomo dietro, entrammo in quel locale.
Era molto carino, era colorato di rosso e nero. Bellissimo.
Bill mi fece accomodare difronte a lui, poi chiamò la cameriera.
"Tu cosa vuoi?"
"mmm, un RedBull" Avevo proprio bisogno di un poì di energia.
"Buona scelta, prendiamo due RedBull, grazie" Poi la cameriera se ne andò.
"Quindi, sei italiana?" Si capiva così tanto?
"Si, si capisce?" Rise.
"Bè, il tedesco lo parli con un accento molto dolce, però sei brava..e suppongo che se sei venuta ad un concerto italiano, tu abiti qui. Suppongo bene?"
"Si, benissimo." Mi fece l'occhiolino.
Arrivarono le bevande, e iniziai a bere.
"Come mai conosci così bene il tedesco?" Azzardò.
"Lo studio a scuola, da 6 anni..Amo questa lingua, vorrei essere tedesca. Mi affascina"
"Perchè essere italiana è brutto?"
"No, non dico quello, o forse si..vabbè io preferirei essere tedesca. Ecco."
"Capito, e .. quanti anni hai?" Oh, no. Non volevo rispondere a quella domanda, ero troppo piccola per lui.
"Ehm, sono un po' piccola"
"Micca hai 9 anni, spero?" La prese in un modo ironico, come se non era una risposta a cui teneva molto.
"Nooo, ne dimostro nove?"
"No, anzi secondo mè..hai 17 anni."
"16" Precisai.
"Bè, c'ero quasi!" Rise, contagiando anche me.
"Però, basta parlare di me, parliamo un po' di te!" Non volevo parlare di me stessa per tutto il tempo.
"Ma saprai già tutto di me!" In parte era vero.
"Bè si, mi piace leggere le vostre interviste, ma posso sempre chiederti qualcosa di nuovo."
"Tipo?" Mi metteva alla prova.
"Mmm, qual è il tuo fiore preferito?"
"Bella domanda, la rosa..è bellissima."
"Di che colore?"
"Rossa, perchè è il simbolo dell'amore, e il tuo?"
"Anche il mio è la rosa, ma io amo quella arancione, ma anche le orchidee mi piacciono molto"
"Oh, si.. anche quelle sono molto belle."
"Altre domande?" Ci stavo pensando. Ma parlò prima lui.
"Posso fartene un'ultima io?"
"Ok.. ma dopo basta.!" Sorrisi.
"Ok, lo prometto. Volevo sapere, cos'è per te l'amore?" Mi congelai. E mò, cosa gli dicevo? Che avevo trovato la mia anima gemella? E che era lui? Nono.
"L'amore.." Stavo per dire una cavolata, ma il suono del suo cellulare mi salvò.
"Scusa" Sussurrò. Feci cenno di rispondere.
"Si?" Non capivo le parole dell'altra parte, ma secondo me era Tom.
Poi Bill alzò la testa di colpo. E ci guardammo negli occhi.
La sua faccia era il terrore in persona.




Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Ti sei mai innamorato? ***


Ringraziamenti: come sempre ringrazio tomfan per aver messo questa ff tra le preferite e _mOny483 che finalmete si è decisa a metterle tra le seguite XD Passiamo alle recensioni:

Deeper_and_Deeper: nooo, per la mor del cielo, non voglio farti morire xD Ma sappi che io non scherzo mai (si, certo XD) e poi? GRAZIE MILLE ♥

I dream you: secondo me farete una comitiva per venirmi a cercare e picchiare ù.u Kmq, spero che anche questo ti piaccia, e grazie mille ♥

SuperEle46: ù.u lo faccio apposta, per la suspance xDxD ee adesso lo capirai ò.o Spero che ti piaccia, grazie mille e alla prossima ♥

_mOny483: si certo, tu sei scema XD kmq, guarda che non sono io..pensa di essere te e vedrai che a quel capitolo non muorirai ù.u Grazie ♥

MakeSomeNoise: e io ti ringrazio lo stesso ù.u GRAZIE MILLE ♥

frei_niahl: secondo me ne avrai altri di capitoli preferiti, più avanti. Tipo questo xD Kmq, mi sa che hai sbagliato ù.u Per saperlo leggi sotto : ) Grazie mille, e alla prossima ♥

veroKuss: coffcofflosocoffcoff xD Kmq, non hai mantenuto la promessa! ahah ù.u ci siamo parlate per tutto il giorno xD Stasera ci proverò a sbattermi contro al muro.. ma c'è il rischio che questa ff non vada avanti, se finisce male xDxD GRAZIE MILLE e ci vediamo domaniii! ♥

Eccomi di nuovo quiii ù.u Questo chappy (come dice la vero xD) mi piace molto ù.u Poi lo scoprirete il perchè ! Come mia abitudine, ormai, ho fatto finire anche questo capitolo all'improvviso. U.U BUONA LETTURAA ♥♥ PS: è un po' più lunghino degli altri xD


Non capivo cosa fosse successo. E lo volevo sapere subito.
Perchè, Bill, seduto di fronte a me, mi stava guardando con uno sguardo che conprendeva un mix di terrore e tristezza?
"Ok, arriviamo subito." La sua voce era malferma. Attaccò.
"Cosa è successo?" Chiesi subito.
Lui si alzò di scatto, facendomi sobbalzare.
"Dobbiamo andare subito in hotel." Si diresse verso la cassa, con troppa velocità.
Mi alzai facendo strisciare la sedia rumorosamente, e lo seguii, facendo passi veloci.
"Cosa è successo?" Chiesi di nuovo.
Lui mise sul bancone una banconota da 10 euro e disse in inglese: " Può tenere il resto"
Io non ci stavo capendo niente. Lo seguii fuori dal locale.
Lui camminava veloce, io invece correvo. Correvo perchè un suo passo era un mezzo del mio, se non di meno.
Io mi fermai si colpo. Volevo delle spiegazioni. Subito.
"Bill, mi vuoi dire perchè stiamo correndo? Cosa diavolo è successo?!?" Alzai il mio tono di voce.
Lui si fermò e si girò verso di me.
"Mi devi aiutare" Io che dovevo aiutare Bill Kaulitz?!?! Questa è bella. Ma lo avrei fatto, qui si parlava del solo Bill. Una persona umana come le altre.
"Lo farò, ma ti prego dimmi cosa è successo." Lui si avvicino a me, la sua faccia a 5 centimetri dalla mia.
Sentivo il suo fiato fresco sul mio naso. Era una sensazione piacevole.
"Lo scoprirai con i tuoi occhi, ora andiamo, ti prego..ci rimane poco tempo."
Adesso ci capivo meno di prima. Cosa voleva dire: ci rimane poco tempo?!?!
Lui si allontanò da me, e mi prese per mano. Poi iniziammo a correre per le strade di Bologna.
Poi mi resi conto che non c'era più l'omone, e che anche la macchina era sparita.
"Perchè non c'è più la macchina?" Ansimai, tra un respiro e l'altro. Non ero molto pratica nel correre. E neanche lui. Si vedeva.
"David la fatta portare via, insieme al bodyguard." Anche lui ansimava.
Ma perchè avrebbe dovuto farlo, David?
"E perchè?" Vidi che lui fece spallucce: non lo sapeva.
Ma io sapevo che in questa storia centrava il loro menager.
Quell'uomo mi stava antipatico.
"E adesso dove siamo andando?"
"All'hotel, e ci dobbiamo muovere!" Accellerò il ritmo, portandomi con sè.
Io non ce la facevo più, non sentivo più le gambe e la milza pulsava.
Poi Bill, di colpo, si fermò ed entrammo in un portone.
Non feci neanche in tempo a leggere il nome dell'hotel.
Ora camminavamo. E tutte e due avevamo il fiatone.
Lui mi guardò, e mi sorrise. Io ricambiai.
La nostra mano era ancora allacciata, quando dalle scale scese David.
Era arrabbiato, si vedeva lontano un miglio.
Poi iniziarono le urla. E Bill mi lasciò la mano.
"BILL KAULITZ, DOVEVI ESSERE QUI 1 ORA FA. FRA MEZZ'ORA DOBBIAMO ESSERE ALL'AEREOPORTO E TU STAI AL BAR CON UNA RAGAZZINA?"
Era passata 1 ora? Wow. Io ero completamente ammutolita. E forse avevo capito il problema.
"SENTI DAVID, NON ROMPERE, INTANTO LEI NON E' SOLTANTO UNA RAGAZZINA. POI ORA SONO QUI, E FRA MEZZ'ORA SARO' PRONTO, LASCIAMI VIVERE LA MIA VITA TRANQUILLAMENTE, OK?"
Bill mi aveva difeso. Aveva detto che non ero soltanto una ragazzina, quindi, per lui ero qualcosa di più.
La testa mi girava. Troppe notizie in una volta.
David non rispose, però mi guardò in cagnesco. Io rabbrividii. Poi girò i tacchi.
Bill si girò verso di me e disse: "Scusami"
"Non ti preoccupare, adesso cosa dovrei fare per aiutarti?" Chiesi, a mezza voce.
"Vieni" Mi offrì la mano.
Io la srtinsi alla mia, e lui mi portò ai piani superiori.
Al 2°, precisamente.
Poi si fermò davanti alla porta della camera numeno 246. E mi guardò negli occhi.
"In mezzora devo essere pronto, mi aiuti?"
"Certo, ma cosa dovrei fare?"
"Dobbiamo riordinare la camera e fare le valigie."
"Tutto qui?" Mi sembrava semplice. E veloce. Lui rise.
"Non è una cosa semplice se parliamo della mia camera."
Poi aprì la porta, e mi invitò a entrare.
Capii al volo le sue parole.
Quella non era una stanza d'hotel, era diventato un vero e proprio mercato.
Vestiti d'appertutto, patatine e coca sul letto, e cosa più orribile: calzini e boxer, sporchi, da tutte le parti.
Io rimasi a bocca aperta e lo guardai sbalordita. E adesso?
Lui si avvicinò pericolosamente e con voce troppo dolce mi disse: "Ti prego, non scappare via alla vista del vero e disordinato Bill. Resta qui con me. Aiutami, per favore."
Il pensiero di andarmene via da lui, non mi era neanche venuto in mente.
"Bill, io non potrei mai scappare da te. Non ci riuscirei. Ora mettiamoci al lavoro, sennò non ci riusciamo." Mi colpi la verità delle mie parole.
Un sorriso a 32 denti si aprì sulle sue labbra. E sussurrò un grazie.
"Sù, da dove iniziamo, capitano?!?" La presi come un gioco.
"Tu riordina il bagno, io inizio a mettere in ordine i vestiti, soldato!" Stavamo ridendo come pazzi.
"Ok, agli ordini!" Chiusi la porta, e mi fiondai in bagno.
Era un casino totale. C'erano trucci dappertutto, e salviette struccanti sporche anche sul water.
Feci una faccia schifata. Poi mi misi all'opera.
Iniziai buttando tutte quelle salviette nel cestino.
Poi accumulai tutti i trucci che trovai sul mobiletto bianco che c'era.
Erano davvero tanti. Mi guardai intorno per trovare un beauty case, ma non lo trovai.
"Bill, dov'è il beauty case?" Urlai.
"E' nel cassetto del mobiletto, trovato?" Aprii il cassetto e..eccolo.
"Si!"
"Alexa?"
"Si?!?" Intanto che la conversazione continuava io mettevo i trucchi dentro.
"Grazie mille!"
"Non ti preoccupare, è il minimo che potessi fare!" Era vero.
"Sei dolcissima, davvero. Non so come ringraziarti."
"Non mi devi ringraziare di niente!" Avevo finito. Quindi andai con il beauty case nell'altra stanza.
"Finito!" Annuncia. Lui era piegato su una valigia, cercando di chiuderla.
Però, al suono della mia voce così vicina, alzò la testa. Si alzò in piedi, e mi venne vicino. Troppo vicino.
"Non hai ancora risposto alla mia domanda."
"Mmm, quale?" Speravo non fosse quella.
"Che cos'è per te l'amore?" Ecco, appunto. Uffa, non volevo mentirgli. Quindi dissi la verità, ma non risposi alla vera domanda.
"Hai presente quando senti le farfalle nello stomaco, le gambe molli e la testa ti gira?"
"Si.."
"Bè..è al quel punto che ti innamori." E io lo sapevo bene.
"E ti sei mai innamorata?!?" Aveva una voce suadente e allo stesso tempo dolce.
Anche questa volta optai per la verità.
"Si.." Sussurrai.
"E' stato tanto tempo fà?" Perchè tutte queste domande? Aveva forse intuito che mi ero innamorata di lui? O forse era innamorato anche lui e voleva una conferma?
Speravo fosse la seconda.
"No..e tu..ti sei mai innamorato?" Ora era lui quello a disagio.
"Si.."
"Tanto tempo fà?" Feci la stessa sua domanda.
"No.." Il mio cuore si fermò. 1,2,3 secondi..poi ripartì.
Anche lui provava le stesse cose che provavo io.
Non ci potevo credere. L'amore esisteva.
Restammo per vari minuti a fissarci negli occhi. C'erano pochi centimetri a dividerci.
Poi fui io a rompere il silenzio.
"Ritorniamo al lavoro!" La mia voce usciva a scatti.
"Si..giusto. Prendi la roba sotto il letto, se non ti fa schifo."
"Sotto il letto?!?" Risi.
"Quando David veniva a controllare le camere, io mettevo la roba sotto il letto." Si giustificò.
Risi ancora di più.
Alzai la coperta e vidi, oltre alla polvere..delle sagome nere.
Allungai la mano e le tirai fuori: pantaloni, maglia, maglia, giubotto, maglione..mutande. Oddio!
Quando finimmo di raccogliere tutti i vestiti e biancheria, riempimmo 2 intere valigie.
Ma c'era un problema: non si chiudevano.
"Sali sopra"
"Cosaa?!?"
"Daii, sali sopra e salta. Io tiro la cerniera!" Ma io avevo la gonna!
"Ma ho la gonna!" Lui alzò la testa per guardarmi e alzò un sopracciglio.
"Ok ok ora salgo."
Salii sulla prima valigia e iniziai a saltare..a gambe chiuse.
Lui iniziò a ridere e trascinò anche me.
Poi tirò la cerniera che perfortuna si spostò.
La prima era andata e dopo, anche la seconda si chiuse.
Avevamo finito. Finalmente. Poi mi ricordai di una cosa.
"Il mio quaderno!" Dov'era?!?!?
"Stai tranquilla, è nell'armadio..l'ho messo io prima."
Mi fiondai verso l'armadio e aprii le ante contemporaneamente.
E lo vidi. Lo presi, e me lo strinsi al petto, vicino al cuore.
Ora avevo di nuovo le cose più importanti della mia vita.
Ma alla lista se n'era aggiunta una, anzi..uno: Bill.
Ritornai da lui, che nel frattempo si era seduto sul letto.
Con la mano, picchiettò vicino a lui nel posto vuoto.
E io mi sedetti subito. Ma poi un lungo urlo squarciò il silenzio.





 


Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Mi sentivo già sola. ***


Ringraziamenti: inizio con il ringraziare cris94 e XXX_Ice_Princess_XXX per aver messo questa ff tra le loro preferite ! Passiamo alle recensioni:

I dream you: xDxDxD e se io le volessi a cuoricini ?!?!? xD ovviamente scherzo ù.u Mi vanno benissimo anche a fiori, tanto parliamo della mia morte, niente di che xD Sono contenta che ti sia piaciuto, e grazie mille ♥

MakeSomeNoise: xD si.. in effetti.. ed è ancora più stron*o in questo capitolo ù.u Grazie mille e alla prossima ♥

veroKuss: brava cuciti la bocca, visto che sai di zio Ugo. E CI SIAMO INTESE xDxD Ci vediamo domaaaa ♥

tomfan: mi sa che tanti hanno lo stesso quaderno xDxD Kmq, non so se ti potrò accontentare xDxD Però..pensa che Bill sia Tom.. E ti dico una cosetta: ci sarà un capitolo dove troverai Tom che rompe le scatole tutto il tempo. ò.o Grazie mille e alla prossima ♥

NICEGIRL: e chi sarà mai!?!? xD leggi, per saperlo xDxD (che stronza che sono ù.u) Grazie mille e alla prossima  ♥

frei_niahl: Ma che ti fumi ??!?!? per dire quelle cose?!?! xDxD Kmq, sei stata troppo drastica, Tom , purtroppo xD, sta benone ù.u Grazie mille e ci sentiamo! ♥

SuperEle46: lo faccio apposta xD così non dite: non mi va di leggere il prossimo. Invece così, volete scoprire cosa succede xDxDxD Kmq, grazie ♥


Questo capitolo non l'ho fatto finire di colpo ù.u Però è triste : ( Spero che vi piaccia, e BUONA LETTURA ♥


"Billllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll" Tutte e due sobbalzammo.
Era una voce roca, bassa. Quindi, per mia fortuna e anche sua, non era David.
Una testa bionda sbucò dalla porta. Era Gustav.
"Posso?!?" Chiese. Risposi io. "Si, certo..entra pure."
Adesso oltre che alla testa, si vedeva anche tutto il corpo.
"Ok, pensavo, anzi..Tom pensava che stavate facendo qualcosa di .."
Bill non gli fece finire la frase. "Quando becco mio fratello.."
Questa volta fui io a bloccarlo, gli appoggiai la mano sulla coscia.
"Bill, non ti preoccupare, non si può rimediare se si parla di Tom."
Gustav rise, e Bill si tranquillizzò.
"Comunque, dobbiamo andare, e David è già schlerato di suo..quindi sbrigatevi."
Così detto, se ne andò. E tra noi calò di nuovo il silenzo.
Era ora: doveva andare, non lo avrei rivisto mai più. Lui era una star, non aveva tempo per costruire una relazione. Lo diceva sempre lui.
Ma io non potevo farlo andare via, come era volato la prima volta che vidi i suoi occhi. No, non sarei potuta andare avanti sapendo..che lui esisteva e che non era vicino a me.
Mi prese le mie mani fredde e le strinse alle sue, molto più calde.
"Alexa.." Stava parlando con un tono di voce bassissimo, quasi non lo sentivo. "Non voglio andarmene senza di te, lasciandoti qui.."
Fece una pausa. "..Vieni via con me." E i nostri occhi si incrociarono.
Io avrei urlato si con tutta la mia forza, e abbracciato. Ma non potevo.
Abbassai lo sguardo.
"Non posso, devo finire l'anno a scuola." La mia voce era tremante.
"Quando finisce?!?" Non si scoraggiò, voleva trovare una soluzione.
"Questo sabato.." Mi tirò su il mento con un dito, facendomi alzare la testa. E guardarlo.
"Allora riformulo la domanda..Sabato vuoi venire via con me?" Ora potevo fare quello che avevo solo pensato.
"Siiiiiiiiiiiiiiiiiii" E lo abbracciai. Lui rise.
"Davvero?"
"Bill, io non ti voglio lasciare, mai e poi mai." Ora fu lui ad abbracciarmi.
"Hai da scrivere?" Che domanda strana.
"Per fare che?"
"Devo darti il mio numero di cellulare, almeno restiamo in contatto fino a sabato.." Giusto. Non ci avevo pensato.
Tirai fuori il cellulare dalla tasca della gonna, e glielo porsi.
"Scrivilo qui, poi lo salvo." Mi sorrise e prese tra le mani il cellulare.
Velocemente li pigiò e poi me lo porse. Io salvai il numero.
"Allora..io ti vengo a prendere all'aereoporto ok?"
"Mmm, io dove devo venire?"
"Oh, si giusto.. ad Hamburgo. Nella nostra casetta."
Io quasi mi strozzai con la saliva.
"Oddio Alexa, che hai?!?" Era preoccupato.
Mi ripresi, prima di rispondere alla domanda.
"No, niente..scusa. E' che sognavo da sempre di andare in quella città." Non riuscivo neanche a dire il nome, amavo quella città.
"Dio..mi hai fatto prendere uno spavento!" Ridemmo.
"Vabbè, allora io ti vengo a predere all'aereoporto..ok?"
"Sisi, poi ci mettiamo d'accordo sull'ora e tutto via cell..adesso ti faccio uno squillo così hai anche il mio."
Lui annuì e si alzò. "Ora è meglio che andiamo giù." Si..mi sembrava anche troppo giusto.
Scendemmo le scale velocemente, alle valigie ci aveva già pensato il Bodyguard.
Tutti erano già in macchina. Era davvero arrivata l'ora.
Lui si girò verso di me. Eravamo soli nella hall. Soli tranne la segretaria dietro al bancone.
Venne vicino a me, prendendomi la mano.
La appoggiò vicino al cuore. Come avevo fatto io con il mio quaderno.
Sentivo il suo cuore pulsare. Pum pum pum pum.
E piano piano che stringeva la mia mano al suo petto, le pulsazioni acceleravano.
E così faceva anche il mio. I nostri cuori erano sincronizzati.
Poi si avvicinò ancora di più.
Mi guardava fisso negli occhi, tenendo sempre la mano.
Curvò la testa verso la sua sinistra, lentamente, e cancellò la distanza che c'era fra di noi.
Io suo cuore batteva troppo forte. Per un attimo pensai che il mio andasse più lento.
Ma anche lì, andavano insieme.
Le nostre labbra coincidevano perfettamente. Come fatte apposta.
Le sue erano calde e morbide. E avevano un sapore unico: miele e rosa. Ne ero sicura.
La mia mente era completamente vuota. Non pensavo a niente.
Stavo vivendo il secondo.
Poi si staccò, e un sorriso nacque sulle sulle sue labbra.
Io arrossii violentemente.
Non trovavo parole per descrivere quei secondi, passati troppo velocemente.
Poi vidi una sagoma entrare velocemente dalla porta. La misi a fuoco: David.
Oh, no. Di nuovo lui. Borbottò qualcosa del tipo: "ancora con quella". Ma non ci diedi peso.
Poi, arrivati a noi, lo prese bruscamente per il braccio e lo strattonò. Senza dire una parola.
Ci guardammo per l'ultima volta. Il suo sguardo parlava da solo: era triste quanto me. E urlava un addio.
Io sussurrai un mi mancherai. Che forse lui non sentì neanche.
David lo stava trascinando fuori dall'hotel. E lo stava, di nuovo, allontanando da me.
Il nostro unico contatto diminuiva, più la sua lontananza cresceva.
All'inizio era intrecciata quasi da far male, adesso.. lo toccavo solo con le dita.
E alla fine, la nostra punta del dito medio si toccò, per poi staccarsi..
E lui, non c'era più.
Mi sentivo già sola.




Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Miele e rosa. ***


Ringraziamenti: inizio con ringraziare PhaNtoMriDerJK per aver messo questa ff tra le preferite e seguite. Poi ringrazio svampy1996 per averla messa tra le seguite. Ora passiamo alle recensioni:

Saltellina14: Grazie mille, spero che ti piaccia ♥

I dream you: visto che dolci?!?!? mi fanno tenerezza anche a me *_* Kmq, grazie mille ♥

frei_niahl: Brava, fumare fa male xDxD Si, mi sta su anche a me David ù.u Grazie mille e alla prossima! ♥

MakeSomeNoise: Vero? Mi sciolgono il cuore .. Grazie mille ♥

_mOny483: Che bello! La mony e bill si sono baciati xDxD Grazie mille, alla prossima mony ♥

NICEGIRL: siii, si rincontreranno !! ù.u Grazie mille e alla prossima ♥

SuperEle46: non ti preoccupare ù.u Siii, non lo dire a me dei 5 mesi di scuola.. non ne posso più xD Kmq, Grazie mille ♥

veroKuss: Come ti ho già detto, appena ti vedo ti uccido xD Cioè, io son qui mezza morta e mezza viva, e lei mi viene a dire che ho saltato scuola per la verifica di storia! Bah. Non ti capisco xD W zio ugo! e Grazie mille ♥

Questo capitolo diciamo che è una reazione si tutte e due dopo che si sono lasciati T.T Quindi vi ricordo che la parte scritta in blu è di Bill. Detto questo, volevo ringraziare anche tutti quelli che leggono solo e mi scuso in anticipo se ci sono degli errori di scrittura. Ora vi auguro BUONA LETTURA, e spero che vi piaccia anche questo capitolo, visto che non succede un bel niente xD

Rimasi lì, in quella posizione, con le mani sui fianchi e lo sguardo puntato nel punto in cui lui era sparito.
Magari ritornava. Oppure no.
"Ha bisogno di qualcosa, signorina?" Vicino a me c'era una donna bassina castana. Con qualche ruga qua e là.
Onestamente non mi ero neanche accorta della sua presenza.
"No grazie." Risposi, senza distogliere gli occhi dalla porta.
"Ok, se hai bisogno, chiedi pure." Così dicendo, ritornò alla sua postazione.
Avevo bisogno di qualcosa? Si, risposi mentalmente: di lui.
Volevo rivederlo, vederlo sorridere, arrossire. E volevo sentire il suo magnifico odore.
Poi mi venne in mente una cosa.
Mi avvicinai velocemente al bancone, facendo alzare la testa a quella donna.
"Quando pulite le camere?" Mi guardò strano.
"La donna delle pulizie arriva alle 8" Perfetto. Guardai l'orologio: erano le 7.
"Potrei andare nella stanza 246 fino alle 8?" Lei non ci stava capendo niente. Cercò qualcosa sul pc di fronte a lei.
"Mi dipiace, ma posso far entrare solo i parenti Kaulitz" E adesso? Io dovevo entrare li dentro. Una piccola, mezza bugia potevo dirla.
"Ehm, io sono la fidanzata del signor Kaulitz" Bè, in parte era vero, no? Non era proprio ufficiale..
"Oh, bè..allora si." Si girò e prese la chiave della stanza.
"Grazie" La presi e corsi su per le scale.
Arrivai, con il fiatone, davanti a quella stanza.
Cercai di infilare la chiave nella serratura, ma non ci riuscii al primo colpo, visto che le mani mi tremavano involontariamente.
Dopo un po' di tentativi ci riuscii. Ed entrai.
La stanza era come l'avevamo lasciata noi.
Il letto disfatto, dove si vedevano ancora le nostre "impronte".
Il cellulare vibrò nella mia tasca. Fai che sia Bill. Ripetevo tra me e me.
Sul dispay apparve la scritta -mamma-. Pigiai il tasto verde.
"Pronto?"
"Alexa, quando hai intenzione di venire a casa?" Era un po' arrabbiata.
"Mamma, prendo l'ultima corriera delle 8.30, stai tranquilla" Si rilassò.
"Ok, ti lascio qualcosa di caldo da mangiare, ci vediamo dopo"
"Si, mamma..a dopo" Riattaccai.
Buttai il cellulare sul letto, e andai in quel piccolo bagno.
Quella stanza era così vuota senza di lui. Mi faceva ancora più solitudine.
Ma era l'unico posto, in quel momento, che mi ricordava la sua presenza.
Andavo su e giu, senza fermarmi. Non sapevo cosa fare.
Poi mi stoppai di scattom e mi girai verso lo specchio.
E guardai quella piccola cosa nera che era incastrata sulla mensolina.
Mi avvicinai lentamente, e la tolsi da quel piccolo nascondiglio.
Era una matita nera di Bill.
Una cosa semplice, ma adesso avevo qualcosa che apparteneva a lui.
La strinsi con tutte le mie forze e ritornai dall'altra parte della stanza, buttandomi sul letto.
Era evidente che la parte dove dormiva lui era la parte sinistra, quella rivolta verso la porta.
Strisciai sotto le coperte e appoggiai lentamente la testa sul cuscino.
Inspirai con tutte le mie forze. E il suo profumo arrivò fino al cuore.
Miele e Rosa. Ora mi sentivo bene. Come se lui fosse qui vicino a me.
Mancavano solo 5 giorni e l'avrei rivisto.
Con questo pensiero in testa chiusi gli occhi, e mi addormentai.
Con la sua immagine davanti agli occhi.

L'avevo baciata. E lei non si era rifiutata.
Questa era la conferma che anche lei mi amava.
Non ci potevo ancora credere, dopo 20 anni ho trovato l'amore.
E lei è una ragazza così bella e dolce. Ma adesso David mi stava ancora allontando da lei.
La mia fama mi stava allontanando da lei. E io non volevo.
Volevo ancora stare con lei, accarezzarle quelle guance rosse, baciare quelle labbra soffici.
Ma invece adesso il mio menager mi stava srtattonando da un braccio, e io non potevo opporre resistenza.
Salii in macchina, dove tutti mi aspettavano.
Mi sedetti nel posto laterale, e per tuto il viaggio guardai fuori dal finestrino.
In cerca di lei. Lei, un angelo sceso dal cielo.
Che fra soli 4 giorni sarebbe volata via con me.
E io l'avrei protetta fino alla morte, se necessario.
Non volevo mai e poi mai perderla di nuovo.
Se sarebbe successo, non saprei se riuscirei a sopravvivere.
Poi mi ricordai di una cosa.
Tirai fuori dal mia enorme borsa il cellulare, e lo accesi.
-una chiamata persa- Era lei, il suo squillo.
Aprii per visualizzare il numero e lo salvai.
Mi rilassai nel sedile e cliccai il tasto -scrivi un nuovo messaggio-
-Non vedo l'ora di vederti, e di assaggiare di nuovo il tuo profumo magnifico. Aspetto con ansia quel giorno che sembra così lontano dove tu volerai via con me, e dove io ti proteggerò per sempre.-
Lo inviai e misi apposto il cellulare.
Poi attraversai la sfida più difficile, con coraggio.
"Alexa sabato viene a vivere con noi nella casa di Hamburgo" Lo dissi tutto di un fiato.
Ora tutti gli sguardi erano puntati verso di me. Tranne quello dell'autista, meno male.
"Chi e Alexa?" Chiese Tom.
Sosprirai. "Secondo te??"
"Ooo, giusto, la tua ragazza!" Sogghignò.
Stavo per replicare, ma era vero. Non era ufficiale ma era vero. Arrossii involontariamente.
"A me va benissimo, è così dolce quella ragazza." Gustav era così comprensivo.
"Grazie, Gustav."
"Anche per me non c'è problema fratellino, anzi sono così felice per te!" E mi abbracciò.
Anche Georg annuì. L'unico che non aveva ancora detto niente era David.
Lo guardai, insieme agli altri.
"Siamo arrivati." Fu la risposta ai nostri sguardi.
Sbuffai e scesi dalla macchina.
"Andate a fare i biglietti, io devo dire due cose a mister Kaulitz innamorato." Disse.
Quando faceva così lo avrei picchiato. Lo odiavo. Cosa voleva adesso?





 



Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** E' una fan qualunque, ricordatelo. ***


Ringraziamenti: verokuss: si, sei cattiva ed egoista! xD Arriva presto zio Ugo, tranquilla e goditi anche questo capitolo, ahh Grazie ; ) ♥

NICEGIRL: Nono non mi dispiace xD anzi.. ù.u Grazie mille e alla prossima! ♥

SuperEle46: non ti preoccupare, come ti capisco ù.u Kmq, certo non è assolutamente un problema anzi, mi aggrego a te xD Grazie mille a presto! ♥

I dream you: T.T sono troppo teneri, lo so.. mi viene da piangere T.T Anche un bel calcio li sotto, se ero li xD Grazie mille, spero che non spaccherai il pc quando avrai finito di leggere questo capitolo, poi capirai xD ♥


Questo capitolo sono tutte urla, praticamente xDxD Spero che vi piaccia e vorrei invitare anche a chi legge solo (GRAZIE MILLE XD) a scrivere qualcosina ù.u se vi va... Mi farebbe piacere! Detto questo, vi lascio leggere! Alla prossima, BUONA LETTURA ♥

David si appoggiò alla parte laterale della macchina, fissandomi.
Io incrociai le braccia al petto e iniziai a picchiettare con il piede per terra, rumorosamente.
"Cosa c'è, David?" Nella mia voce si poteva sentire un pizzico di amarezza e maleducazione.
"Voglio metterti in guardia .." Lui era calmo. Mi faceva saltare i nervi, letteralmente.
"Mettermi in guardia da che cosa?"
"Da quella ragazzina.." Sembrava che doveva contiuare le frasi, invece, finivano senza significato. Secondo me.
"Si da il caso che quella ragazzina abbia un nome!" Stavo iniziando a scaldarmi.
"Si, vabbà.. quella.. come si chiama..Alessandra? Alessia?"
"ALEXA, si chiama Alexa" Quando pronunciai quel nome, il suo nome, le farfalle iniziarono a volare dentro il mio stomaco. E i miei occhi proiettarono la sua immagine.
"Si, quella.." La sua voce si spense.
"Allora, cosa mi vuoi dire?" Chiesi, visto che non dava segni di vita.
"Be.. secondo me ti stai fidando troppo è solo una ragazzina.."
"Lei non è una ragazzina!" Dissi tra i denti. Era sorprendente quanto ero geloso di lei, anche se era passato solo un giorno.
"Ma tu non ti puoi essere innamorato di lei in neanche un giorno!" Il suo tono si alzò.
Io mi avvicinai pericolosamente a lui, ormai mi ero riscaldato già abbastanza. La sua faccia era a pochi centimetri dalla sua.
"Sai che c'è David? E' che tu non credi nell'amore, ecco cosa c'è..anche se sei sposato..non ci credi!" Sputai fra i denti queste parole amare.
Ma non ci potevo fate niente, quando si parlava di lei, questa parte di me usciva. Dovevo proteggerla. Anche da queste parole.
"Ma tu comunque rimani Bill Kaulitz, cantante dei Tokio Hotel!" Quasi urlò, visto che me ne stavo andando.
Mi irrigidii sul posto a quelle parole. Non ci stavo capendo niente.
Mi girai, ma non ritornai dov'ero. Mantenevo la distanza di sicurezza.
"Non ti capisco David, cosa significa quello che hai appena detto?!?" Ringhiai.
Anche lui non cambiò posizione.
"Significa, che potrebbe prenderti in giro, potrebbe farlo solo per soldi!"
"Lei non lo farebbe mai." Ne ero sicuro.
"Chi te lo dice? E' solo una ragazzina, e oltretutto vostra fan!"
Non risposi.
"Quanti hanni avrà 14?15?"
"Ne ha 16!"
"Appunto 16! Te ne hai 20, Bill! 20! E' troppo piccola per te!"
"Questo lo dici tu! Tu che non capisci niente di amore!"
"Bill, è piccola per te, potrebbe rovinarti.."
"Rovinarmi?!!? Ma se mi sta solo migliorando!"
"Questo lo dici adesso." Le nostre voci ormai erano troppo alte.
"Senti David, ora che ho trovato quello che ho cercato da 20 anni, mi lasci vivere la mia vita, per favore?"
Ignorò la domanda.
"E cosa farai se le tue fan vi lascieranno oppure ti lasciranno?"
Non credevo a quello che sentivano le mie orecchie.
"Cosa centrano le nostre fan con tutto questo?!?!?"
"Centrano eccome! Quando sapranno che tu sei fidanzato..loro vi lasceranno!"
Una pugnalata al cuore.
"Loro non lo farebbero mai." Sussurrai. Ma lui mi sentì, anche dalla nostra distanza.
"Ne sei sicuro?"
"SI! Le nostre fan ci seguono per la nostra musica! Non perchè siamo 4 ragazzi single! Loro saranno felici per me come sono stati felici per Georg!" Tremavo, dalla rabbia.
"Bill, tu non sei uguale a Georg.. tu hai molta più importanza nel gruppo e hai molte più fan di lui."
"David, non dire queste cose! Le nostre fan non ci lasceranno, anche se non sarò più single!"
"Se lo dici tu.. comunque io rimango della mia opinione, ti stai fidando troppo di quella ragazzina.."
"Mi spiegi perchè tutti sono contenti e felici che io l'abbia trovata e che viene a vivere con noi, invece tu no.. tu mi ossilli con tutte queste cazzate? Spiegamelo!"
"Bill, secondo me stai facendo un passo sbagliato. Le stai dando troppa fiducia."
"David, ma io ho 20 anni ormai, so badare a me stesso!"
"Sei ancora troppo giovane, per il tuo destino da star.." Questa frase mi fece scoppiare dalla rabbia.
"Ma cosa te ne frega a te della mia vita privata! Tu devi solo mettere a posto gli appuntamenti dei Tokio Hotel! Non farmi da balia! Non l'ha mai fatta neanche mia madre, la fai tu?!!? Non te ne deve fregare niente se do il numero di cellulare a una ragazza di cui mi sono innamorato!" Urlavo, urlavo, urlavo.
A quelle parole diventò di giaccio.
"Per-chè tu h-ai da-to il tuo nu-me-ro di cel-lu-la-re ad A-lex-a?" Sillabò ogni singola parola. Ma almeno aveva detto il suo nome correttamente.
"Si, certo!" Si scongelò, ma adesso era ancora più incavolato di prima.
"Bill Kaulitz! Come hai osato dare i tuo numero di cellulare a una perfetta sconosciuta?!?!?"
"Non è una perfetta sconosciuta, è il mio amore! Cazzo! Lo vuoi capire o no?!?"
"Ma ti rendi conto che se lei lo da a qualcuno oppure anche solo una sua amica noi siamo fritti?!?"
"Non succederà niente, David! Niente!"
"Non la passerai liscia, Kaulitz!" Quando mi chiamava per cognome, era veramente incavolato.
"Senti, te lo dico per l'ultima volta: non immischiarti nella mia vita privata, ok?"
A rispondere non fu lui. Era una voce troppo familiare. Che conoscevo bene.
E non rispondeva alla mia domanda.
"Vi muovete là fuori? Perdiamo l'aereo!" Era Tom.
"Arriviamo!" Urlai. E Tom rientrò.
Guardai David, ancora nella sua posizione. E lui guardò me.
Poi sbuffò e con passi lunghi e veloci si incamminò verso la porta dell'aereoporto, passando vicino a me.
E quando fu a 2 cm da me disse: "E' una fan qualunque, ricordatelo." E se ne andò.
Io rimasi lì, con le baccia penzolanti, in quell'enorme parcheggio.
E pensavo a quello che era appena successo. E pensavo a lei.
No. Non mi avrebbe mai preso per un gioco. Mai. Ne ero certo.
Presa quella conclusione, che era per me ovvia.
Girai i tacchi ed entrai, dove tutti mi aspettavano.
Tom mi guardò male. Forse avevo una faccia triste, sicuramente.
Dentro di me regnava solo quella emozione.
Oggi doveva essere il giorno più bello della mia vita.
Invece, un po' perchè lei non era vicino a me e sopratutto David mi rompeva, si era trasformato in una giornata davvero triste.
Tom mi appoggiò una mano sulla schiena. Lui, lo sapevo, era sempre li. A sorreggermi.
Solo con quel tocco io mi sentivo già forte. Ma adesso mi mancava una parte fondamentale: lei.
Sospirai. E passai sotto a quel pezzo di metallo. Non suonò, meglio. Mi avrebbe rovinato l'udito, con tutto quel silenzio che c'era.
Mi rilassai solo quando mi sedetti nel posto laterale, vicino al finestrino, dell'aereo.
Guardai fuori dal finestrino per tutto il viaggio. E pensavo, pensavo a troppo cose contemporaneamente.
Qualche dubbio mi era venuto.
E se avesse ragione David? Se lo fa solo per soldi? Se una sua amica trova il mio numero di cellulare? Lei mi proteggerebbe? E se è davvero troppo piccola per me? Dovrei lasciarla stare? Dovrei davvero solo pensare alla mia carriera?
Troppi e se. Troppe vocine nel mio cervello. Troppe vocine negative.
Poi una e solo una vocina arrivò dal cuore: "no" diceva. "Devi fidarti di lei, l'amore è questo. La fiducia al primo posto."
Chi dovevo acoltare? Il cervello o il cuore?

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Ma neanche per sogno! ***


Ringraziamenti: inizio con il ringraziare revy_kau per aver messo questa ff tra le preferite *_* E adesso le recensioni ; ) :

_mOny483: eeeh, tu lo sai bene, vero? Grazie mille, ti adoro anche io mony ù.u ♥

veroKuss: Dai per questa volta non ti uccido xD Zio ugo arriva eh xDxD Con calma, ma arriva. ù.u Grazie mille, ti adoro anche io ♥

NICEGIRL: si, io gli romperei un martello in testa xD grazie mille e alla prossima ♥

frei_niahl: mi sa che ha vinto il cuore ù.u Kmq, non ti preoccupare, ti capisco! e grazie mille, alla prossima ♥

I dream you: xDxD sono daccordo con te ù.u Grazie mille, spero che ti piaccia anche questo ♥


Ma perchè sono cosi crudele? ò.o Anche questo capitolo l'ho finito un po' male. Vi prego, non ammazzatemi ç.ç BUONA LETTURA ♥ ps: attente xD


Intorno a me avevo un panorama tutto verde.
Alberi fioriti verdi, fili d'erba forti e lunghi verdi, e c'erano anche delle colline completamente verdi.
Era bellissimo. Poi, sentii che non ero sola, o meglio, stavo tenendo la mano sinistra  a qualcuno.
Quella mano emanava calore, puro e rilassante. Mi tranquillizzava.
E ridevo. La mia bocca era come se si fosse paralizzata in un sorriso eterno.
Anche la persona vicino a me rideva, con una risata cristallina che ti scioglie il cuore.
Era Bill. Lui era di fianco a me, e , proprio quando mi girai per guardarlo, mi stava cogliendo una margherita.
Io ero felice come non mai, non sapevo se era realtà o tutto un sogno.
Magari mi stavo solo illudendo.
Forse Bill non si era mai innamorato di me, o forse non ci eravamo mai incontrati.
Ma, anche se fosse stato un sogno, non volevo svegliarmi.
Volevo stare lì, con lui..per sempre.
Sapevo, però, che la sveglia sarebbe suonata, come tutte le mattine e io dovevo andare a scuole.
Dovevo lasciarlò lì, nel mondo dei sogni.
Stavamo ancora una volta ridendo per un motivo sconosciuto, quando qualcosa iniziò a battere.
Era un rumore assordante. Ero sbalordita e spaventata.
Non ricordavo che la sveglia facesse questo suono orribile.
Toc, toc, toc.
Guardai Bill con una faccia ancora più terrorizzata e mi bloccai di colpo.
Lui stava sparendo, piano piano.
La sua figura stava evaporando in mille lucine luminosissime.
Poi, mi svegliai di soprassalto, all'ennesimo colpo alla porta.
Non capivo dov'ero. Perchè non riconoscevo quella stanza?
Perchè non ero in camera mia? Nel mio letto?
Mentre mi facevo queste domande mentali, avvertii una presenza nelle mie mani gelide.
Le aprii e vidi una matita nera.
La matita nera di..Bill.
Adesso ricordavo tutto, nei minimi dettagli.
Lui esisteva davvero ed era con me.
I nostri cuori ormai erano una cosa sola.
Sorrisi al pensiero e mi decisi ad alzarmi per andare a vedere chi bussava alla porta.
Girai la chiave e spalancai quel pezzo di legno.
Davanti a me c'era una donna abbastanza alta, molto corposa.
"Scusi se la disturbo, signorina Kaulitz, ma dovrei pulire la camera."
Signorina Kaulitz? Arrossi violentemente.
"Scusi lei, mi dispiace, mi ero addormentata..me ne vado subito." Dissi, timidamente.
"Non si preoccupi, faccia con calma."
Era la seconda volta in tutta la mia vita che mi veniva dato del lei.
La prima volta fu l'assistente telefonico della vodafone. Che culo.
Velocemente presi il quaderno, il cellulare e la matita e uscii dall'hotel, salutando tutte le persone che incontravo: ero felice.
Ora però mi dovevo preparare a superare l'ostacolo più grosso: mia madre.

Riuscii a prendere l'ultimo autobus, per una manciata di secondi e, durante tutto il viaggio verso casa pensai a tutte le possibili reazioni di mia madre.
Potrebbe reagire male, o malissimo. Forse mi avrebbe proibito di ivederlo o persino di andare a un loro concerto.
E io sarei morta. Sarei morta dentro.
La mia anima sarebbe volata via, in cerca di lui.
Ma il mio corpo sarebbe rimasto, inerme, vuoto.
Completamente vuoto, senza di lui.
Oppure mia madre mi avrebbe lasciata andare.
Ma, secondo me, era un opzione molto remota.
Forse ero pessimista, o forse era la pura verità.

Per poco non sbagliai fermata, da quanto la mia testa era sulle nuvole.
Arrivai a casa di corsa, spalancai la porta e cercai mia madre.
"MAMMA!!" Urlai. Salii le scale di corsa per andarla a cercare al piano di sopra.
"Sono qui!" La risposta arrivò dal piano di sotto. Sbuffai e, con il fiatone scesi le scale.
Mia madre uscì dalla cucina, con il sorriso sulle labbra.
Speravo che dopo la mia richiesta non svanisse.
"Ciao piccola. Se vuoi mangiare c'è un po' di petto di pollo caldo nel forno e.."
La interruppi, dovevo parlare subito.
"Mamma, ti devo parlare."
"E' successo qualcosa?" Forse lo intuiva dalla mia faccia.
"Ehm, più o meno..ti devo chiedere una cosa."
"Chiedi pure.." Con il dito indicai la direzione della cucina.
"Andiamo di là? Ho fame."
Mi seguì e mi diede il piatto con il pollo.
Iniziai a mangiarlo, con calma. Non volevo strozzarmi.
"Allora come volevi dirmi?" Non sapevo da che parte incominciare.
"Bè, ecco.. ti ricordi quelle volte che parlevamo del vero amore, mamma?"
Le si illuminarono gli occhi. Aveva già capito. Ma voleva che lo dicessi io.
"Si.."
"Bè, ecco..lo trovato."
"O mio dio Alexa!" Mi si avvicino è mi abbracciò da dietro. "Sono così contenta, stai diventanto grande troppo in fretta!"
Meglio dire prima chi era o che mi aveva chiesto di andare da lui, questa estate?
Optai per la seconda, visto che mia madre pensava che Bill era gay, o meglio..una femmina.
"Mamma..non era solo questo che dovevo dirti."
Mi guardò, e si sedette di fronte a me.
Poi lo dissi velocemente, con gli occhi fissi sul pollo.
"Mi ha chiesto di andare da lui per questa estate."
Avevo paura per la sua reazione. Molta paura.
"MA NEANCHE PER SOGNO!" Ecco, appunto.




Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Farei di tutto per te. ***


Ringraziamenti: inizio con il ringraziare billina pikkolina per aver messo questa ff tra le seguite. E ora le recensioni :

I dream you: missà però che sua mamma è più buona delle altre, poi mi capirai a fine capitolo ù.u Grazie mille a alla prossima ♥

frei_niahl: ù.u il bello che mi è veramente successo xD Kmq, sua mamma non è poi così stronza xD poi capirai..grazie mille ♥

NICEGIRL: anche a me succede xD "Merda, ale hai visto che figo quello?" Un cesso, però mi tocca rispondere positivo. XD Bè, anche io volevo esserci a milano, mi sarei rifatta gli occhi xDxD Kmq, grazie mille  e spero che anche questo capitolo ti piaccia ♥

veroKuss: eee scoprilo ù.u siii lo so, sono moooooooooooolto stronza XDXD Ma ormai ti devi abituare, TU che sai anche troppo ù.u Grazie mille ♥


Ragazze, stanno diventando troopo dolci *_* Vabbè, vi lascio leggere và ù.u BUONA LETTURA ♥


"Chi è questo pazzo?!?" Mi chiese, facendo dei gesti con le mani.
"Lui non è un pazzo!" Non doveva insultarlo.
"Chi è?!?"
Non sapevo come farglielo capire più velocemente..non volevo fare una conversazione scema. Volevo arrivare al sodo.
Mi alzai dalla sedia, lascando il pezzo di pollo infilzato nella forchetta e volai su per le scale.
"Dove vai ora?"
"Non volevi sapere chi è? Aspetta."
Andai in camera mia, e presi il raccoglitore dove tenevo tutti i poster dei Tokio Hotel.
Ne presi velocemente uno con un primo piano di Bill.
Era incredibile quando fosse bello, ed era incredibile che era mio.
Mi ricordai del cellulare, era come se pesasse nella tasca.
Lo presi, per metterlo sulla scrivania, e per sbaglio cliccai il pulsante laterale. Lo schermo si illuminò.
-Un messaggio ricevuto- Non me ne ero accorta, forse era arrivato quando stavo dormendo.
Era la Fre, sicuramente. Lo aprii.
-Non vedo l'ora di vederti, e di assaggiare di nuovo il tuo profumo magnifico. Aspetto con ansia quel giorno che sembra così lontano dove tu volerai via con me, e dove io ti proteggerò per sempre.-
Il mio cuore era ormai sciolto. Difficile da recuperare. Non c'era bisogno di leggere il mittente. Si capiva, sia perchè era scritto in tedesco, sia per la dolcezza sovraumana.
"Allora?!?!? Non abbiamo finito la conversazione!!" Mia madre, sempre a rovinare tutto.
"Arrivo!" Volevo urlare, per farmi sentire dal piano di sotto, ma la mia voce era soffocata..dalla felicità.
Quindi, scesi in fretta, lasciando il cellulare sulla scrivania.
"Ecco, è lui." Gli misi la foto davanti alla faccia.
Lei iniziò a ridere. "Ma..lui..è...B..i..i.." Non riusciva a dire una parola intera da quanto rideva.
Ma poi smise di colpo, vedento la mia faccia seria.
"E' uno scherzo, vero?"
"Ti sembra che stia scherzando?" E con il dito mi indicai la faccia.
"No."
"Appunto."
"Cioè, il tuo primo amore è Bill, quella femmina dei Tokio Hotel?"
"Mammaaaa, non è una femmina, ci sto insieme!!!"
"Oh, ok.. ma comunque ha una faccia da femmina, ma se ti piace a te.."
Sbuffai. Poi, silenzio assoluto.
Lei mi fissava, come se fossi un alieno.
Con gli occhi spalancati e la bocca storta in una smorfia strana.
Dopo alcuni minuti, senza dire niente, mi venne vicino e mi abbracciò.
"Sei felice?" Mi chiese. Con una voce sottile.
"Tantissimo." Era la pura verità.
"Sei sicura che sia quello giusto?" E che era un interrogatorio???
"Si, sicurissima."
Si staccò da me quel quanto che bastava per guardarmi in faccia.
"Allora vai, se è questo che vuoi..a una condizione."
Non ci potevo credere, aveva detto che potevo andare da lui.
Mi diedi un pizzicotto per vedere se era un sogno, no. Tutto vero.
Iniziai ad urlare e saltare da una parte all'altra della casa.
"Grazie, grazie grazie mamma!" La abbracciai più volte.
Ad un certo punto però mi fermò dalle spalle.
"Ad una condizione, ho detto." Era seria.
"Sisi, tutto quello che vuoi." Mi pentii subito di avrlo detto, magari mi chiedeva di non baciarlo.
"Basta che stai attenta."
L'abbracciai. "Certo, mamma. Grazie mille."
"Come ti ho già detto, stai maturando troppo velocemente." Mi baciò i capelli.
Strinsi l'abbraccio.
"Mamma mi prometti solo una cosa?"
"Certo.."
"Non dire a nessuno che sono con Bill o che sono fidanzata con lui. Non dire mai il suo nome. Non vorrei che andasse nei casini..sai.."
"Sisi, non ti preoccupare, non dico niente, promesso."
Gli diedi un bacio sulla guancia.
Stavo per andarlo a dire alla Fre, però mi prese dal braccio.
"Quando parti?"
"Sabato prendo l'aereo, poi lui mi viene a prendere all'aereoporto.."
"E dove andrai a vivere?" Era preoccupata.
"Mamma, vado da lui, ad Hamburgo..non ti preoccupare è maggiorenne, non succederà niente."
"Volevo solo sapere.." Mi sorrise.
Salii in camera e mi stesi sul letto, prendento al volo il cellulare.
Mandai subito un messaggio a Bill.
-Mia mamma mi ha detto di siii, non vedo lora di vederti angelo mio. A che ora ho l'aereo?-
Lui rispose 2 minuti dopo, neanche. Come se era li ad aspettare. Oppure, non sapeva cosa fare.
-Ti ho già preso il biglietto, il volo è alle 18.00 io ti vengo a prendere alle 20.00, tu basta che chiedi il biglietto quando vai li..-
-Non dovevi comprarmi il biglietto!-
-Per te farei anche di più, questo è un niente.- Dio mio quanto era dolce.
-Grazie mille, sappi che anche io farei di tutto per te, ora vado a nanna, ci vediamo sabato. Mi manchi.-
-Anche tu mi manchi tanto, ci vediamo sabato. Aspetto quel giorno con ansia, sogni d'oro piccola mia.-
Appoggiai il cellulare sul cuore, e guardai in alto, per far ritornare i battiti del cuore regolari. Mi ci volle un po.
Poi, chiamai la Fre. Rispose al primo squillo, aspettava questa chiamata, era ovvio.
"Ale! Dimmi, dimmi, dimmi tutto!" A lei potevo veramente dirle tutto, sapevo che non diceva niente, come mia madre.
"Sabato vado a vivere da lui.." Partii dalla fine.
Un urlo arrivò al mio orecchio.
"Fre, però giurami che non lo dirai a nessuno, mi fido di te."
"Certo, non lo farei mai." Le credevo, eccome.
"Lo hai baciato?" Ecco, subito queste cose chiedeva.
"Si.."
Altro urlo.
"Fre, calmati!"
"No, sono troppo felice.." Sorrisi.
"Poi domani mi dici tutto..vero?"
"Certo.."
"Allora ci vediamo domani..ciaoooo!"
"Ciao Fre, ti voglio bene.."
"Anche io, tantooooo!" Risi, mentre mettevo giù.
Non mi struccai neanche, non feci niente.
Quella giornata era stata troppo stressante, ma era stata anche il giorno più bello della mia vita, assolutamente.
Appena appoggiai la testa sul cuscino, mi addormentai.



Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Mai fidarsi di una star. ***


Ringraziamenti: inizio con il ringraziare Schwarz_Engel483 per aver messo questa ff tra le preferite. Passiamo alle recensioni ù.u :

I dream you: mia mamma è così ù.u Ho preso spunto dal suo comportamento xD Bè almeno ci arrivavi ad Hamburgo, no? xD Grazie mille e alla prossima ♥

veroKuss: attenta alle api xDxDxD Certo che ha detto di si, che credevi?!? sono io che ti faccio pensare negativo a scuola ò.o Grazie mille ci vediamo luneee ♥

NICEGILR: se diceva di no, scappava dalla finestra xD Sicuro. Grazie mille e spero che ti piaccia anche questo ♥

frei_niahl: *________* Grazie millee, spero che anche questo abbia i fiocchi ù.u ♥

_mOny483: poi dimmi cosa ti dice, eh? mi raccomando ù.u anche io ti adoro e grazie mille ♥

Schwarz_Engel483: Grazie mille *-* Più presto di così xDxD ♥


Ricomincio a essere stronzaaa xD Ho fatto finire questo capitolo un pochino male, ma ce ne sono stati di peggio. Cosa direte a fine capitolo? Io lo so xD: -Noooooooo e adesso?!?!?!- Ci scommetto. Poi ditemi ù.u BUONA LETTURA ♥

Il giorno dopo, la sveglia suonò. E io mi dovetti alzare.
Mi preparai e, con il sorriso sulle labbra, andai a scuola.
Durante la ricreazione, dissi tutto alla Fre in un angolino della classe.
Non doveva sentire nessuno.
Lei aveva le lacrime agli occhi quando gli raccontai del nostro ultimo contatto.
E una lacrima le scese quando gli dissi le parole dei messaggi della sera prima.
Mi abbracciò alla fine del lungo racconto.
Poi, ritornammo serie quando la campanella suonò e quel giorno di scuola andò avanti.

I giorni seguenti passarono come un soffio tra le foglie.
E arrivò sabato.
Tutto era pronto, le valige erano pronte al piano di sotto e io chiusi la porta della camera, salutandola.
E guardai per l'ultima volta il poster di Bill.
Scesi al piano di sotto, dove mia madre e la Fre mi aspettavano.Mio padre era a lavorare, ma ci eravamo già salutati la sera prima.
"Pronta?" Mi chiese mia madre, nella sua voce riuscivo a scorgere felicità, ma anche un pizzico di tristezza.
"Prontissima." Volevo vederlo al più presto.
"Bè, allora andiamo!"
"Si, andiamo..non voglio arrivare in ritardo!" Lanciai un'occhiataccia a mia madre. Lei era sempre e costantemente in ritardo.
E questa cosa mi faceva saltare i nervi. Io odio essere in ritardo, e i ritardatari.
Preferivo di gran lunga essere in anticipo.
Uscimmo di casa, e caricammo l'unica valigia nel cofano della macchina.
Poi, io e la Fre ci sedemmo nei posti posteriori, e mia madre a quello di guida.
Quando fummo partiti, accesi lo stereo e misi il cd 4: Humanoid.
Le note di Noise invasero la macchina.
Io e la Fre iniziammo a cantare a squarcia gola quella canzone, fregandocene se non eravamo intonate.
Mia mamma invece era buffa: con la mano batteva il tempo sul volante e cercava di cantare, ma visto che non sapeva una parola di inglese, dalla bocca uscivano solo versi strani o fischi.
Cantammo per tutto il viaggio, ascoltando tutto il cd.

Per fortuna arrivammo in orario, verso le 17.30.
Purtroppo, sotto comando di mia madre, quando fummo entrate dovetti andare a ritirare io il boglietto, perchè -dovevo coltivare il mio coraggio- Sue testuali parole.
Quella donna leggeva troppi libri di psicologia.
Mi tirai dietro con me la Fre. E mi appoggiai con i gomiti sul bancone delle -informazioni-.
"Emh.." Mi schiarii la voce. "Dovrei ritirare il mio biglietto."
L'uomo dietro al bancone alzò la testa e mi squadrò dalla testa ai piedi. E non dava segni di vita. Bah.
"Sotto il nome di Kaulitz." Aggiunsi.
"Sei per caso Alexa?" Mi chiese. La sua voce era cupa, come quella che dice -prossimamente nei migliori cinema-. Faceva quasi paura.
"Si.."
"Hai 16 anni?" Queste domande mi ricordavano molto la consegna della posta di Maria Defilippi.
"C'è posta per me?" Dissi. Lui iniziò a ridere, insieme alla Fre.
"Noo, è il signor Kaulitz che mi ha chiesto di farle, per essere sicura che fossi te."
Quanto era intelligiente Bill. Non pensavo che il suo cervello potesse elaborare queste cose.
L'uomo senza nome si chinò e da un cassetto tirò fuori un biglietto aereo, porgendomelo.
"Ecco a te.." Lo presi.
"Grazie mille, arrivederci."
"Arrivederci!" E ritornò al suo lavoro.
La fre non aveva ancora smesso di ridere quando ci avviammo verso mia madre.
"C'è posta per me?!?" Rise ancora più forte.
Io la spinsi da una spalla, facendola quasi cadere. "Smettila!" Ma non ero seria, ridevo anche io.
"Dai, Alexa, devi andare!" A quelle parole, dette da mia madre, le risate si spensero.
Dovevamo salutarci. Odiavo gli addii, piangevo sempre. Troppo, troppo tristi.
"Bè, allora è arrivato il momento.." Mi disse la Fre, guardandomi.
"Si.." Non riuscivo a sostenere il suo sguardo, quindi guardai il pavimento.
"Vieni qua!" Mi prese, stringendomi a sè.
Quell'abbraccio valeva più delle parole e durò alcuni minuti.
"Divertiti, ok?" Mi sussurrò sui capelli.
"Certo, ti saluto anche Tom.." Sentii che sulle sue labbra nacque un sorriso.
"Grazie, anzi, salutami tutti..poi un giorno mi inviterai, vero?"
"Ovvio.."
"Posso fare da tua testimone?" Risi.
"Free, non mi sposo!"
"Secondo me si.."
"Non dire cavolate.."
"Mi mancherai." Dissi.
"Mi mancherai anche tu, Ale."
Ci staccammo dall'abbraccio.
"Ti voglio bene, tanto." Disse, con gli occhi lucidi.
"Anche io, tantissimo."
Mi diede un bacio sulla guancia.
Proprio in questo momento volevo piangere. Mi trattenni. Volevo essere forte.
La guardai, poi passai a mia madre.
Anche lei mi abbracciò. "Fai la brava." Mi disse.
"Certo, mamma."
Strinse ancora di più l'abbraccio e mi lascio.
Una lascrima scese dalla sua guancia.
"La mia piccola donna.." Disse, mentre mi accarezzava la guancia con il pollice.
"Mamma, non piangere." Le asciugai la lacrima con il dito e gli diedi un bacio sulla guancia.
"Fra 5 minuti parte l'aereo per Hamburgo, delle ore 18.00, preghiamo la gentile clientela di salire sull'aereo."
Soprirai.
Guardai per l'ultima volta il volto della mia migliore amica e di mia madre.
"Ciao.." Avevo glio occhi gonfi di lacrime. Non volevo farmi vedere così.
"Ciao, Ale." Disse la Fre.
"Ciao, stai attenta." Mia madre. Sempre la stessa.
Annuii e mi incamminai con le valige verso il check in.
Diedi il biglietto e lasciai le valigie.
Ed entrai nel corridoio dell'imbarco, senza guardarmi alle spalle.
Le lacrime uscirono libere sulla mia faccia.
Me le asciugai velocemente con la maglietta e salii sull'aereo.
Cercai il mio posto, che era indicato sul biglietto: posto di prima classe.
Bill non aveva badato a spese.
Mi sedetti appena in tempo, prima che la voce al microfono invitò ad allacciarsi le cinture, per il decollo.
Obbedii al consiglio, non volevo morire. Ero ancora giovane.
Come sempre, molto ottimista.
Poi, l'aereo prese il volo.
Ero affascinata dal panorama fuori. Vedevo tutto il mignatura.
Il cellulare vibrò. Un messaggio: Bill.
Puntuale, come sempre.
-Sei partita?- In questi giorni avevamo messaggiato molto. Avevo speso 3 cariche da 10 €. Poi mia madre ha deciso di farmi un servizio. Buona idea.
Avevamo parlato del più e del meno. Ormai sapeva tutto di me. Certe volte mi chiamava anche. Stavamo ore al cellulare.
-Si, appena adesso-
-Bene, buon viaggio, piccola. Non vedo l'ora di averti tra le mie braccia- La sua dolcezza non era diminuita. Anzi, era aumentata.
-Grazie, anche io ho tanta voglia di stare con te, voglio perdermi nei tuoi occhi-
-Quanto sei dolce, ti adoro.-
-Parla il cioccolatino in persona, ti adoro anche io.-
-Ma io di più!-
-Ne sei sicuro?-
-Si, sicurissimo.-
-Allora pensi male.-
-Non credo.-
-Invece sì.-
-Nono. Comunque io ti aspetto li in aereoporto, ok?-
-Certo. Ci vediamo li.-
-Si, a dopo, angelo mio.-
Mi rilassai in quel sedile troppo comodo, ascoltando la musica. Zoom Into Me.
Amavo quella canzone.

-Preghiamo la gentile clientela di allacciare le cinture, stiamo per atterrare.-
Sorrisi. Fra neanche 2 minuti l'avrei rivisto.
Guardai fuori dal finestrino quella magnifica città dall'altro.
La adoravo già.
Quando scesi dall'aereo respirai tutta l'aria possibile.
E rinfrescai i polmoni.
Ripresi le mie valigie, e uscii dal corridoio degli arrivi con il sorriso stampato in faccia.
Ero già pronta a correre e a saltargli addosso.
Cercai il suo volto tra le poche persone che c'erano. Non lo trovai.
Mi sedetti su una panchina. Sarà colpa del traffico, pensai.
Aspettai, fino a quando ero rimasta sola. Sola in assoluto.
C'era solo un barbone vicino alla porta d'ingresso.
Aveva la barba, un giaccone lungo e un cappello.
Non ci credevo, lui non c'era.
Mi aveva lasciata, lì, da sola.
Mai fidarsi di una star, mi disse una vocina dentro di me.
Una lacrima mi rigò il viso.



Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Zio Ugo. ***


Ringraziamenti: I dream you: ù.u lo scoprirai in questo capitolo >.< Grazie mille kmq, e alla prossima ♥

_mOny483: bè, intelligente tua madre xD Leggi, per scoprire come va avanti.. : ) Grazie mille ♥

veroKuss: Eccoti zio Ugooooo ù.u E' finalmente arrivatoo! Pensa a Sami e non lo metti più il video ù.u Ci vediamo lune, ahh, grazie mille ; ) ♥

Schwarz_Engel483: e adesso la curiosità muore ç.ç Chissà do'era finito?!!? Scoprilo ; ) Grazie mille ♥

NICEGIRL: Bè, non si sà mai ò.o Lo scoprirai subito ù.u Grazie mille, buona domenica anche a te (anche se è quasi finita xD) ♥

frei_niahl: siiii *_* Allora anche questo ù.u lo spero.. grazie mille ♥


Vedete, oltre che ad essere stronza, sono anche buonaaa! Visto che ieri vi ho lasciato in pena ç.ç Ho aggiornato subito! : ) Mi dovreste ringraziare xDxD Non vi ho lasciato una settimana sulle spine.. vabbè dopo che ho detto che cavolate vi lascio leggere, scusate se ci sono degli errori, e ringrazio anche solo chi legge ^.^ BUONA LETTURA ♥


Mi rannicchiai sulla panchina, stringendo le gambe al petto e appoggiando la testa su di esse.
Altre lacrime scesero, pazze. Tremavo. Non per il freddo, tremavo perchè avevo scoperto la realtà.
E adesso avevo paura. Ero lì, in quel luogo sconosciuto con un barbone appena entrato.
Lui non era li a proteggermi. Lui non c'era.
"Perchè piangi??" Quella voce la conoscevo bene, molto bene.
L'avevo sentita poche volte, ma ormai viveva dentro di me.
Il proprietario era la cause delle mie lacrime.
Forse quella voce veniva dalla mia mente, perchè in quel posto non c'era nessuno.
In quella voce stupenda c'era una nota d'ansia e di preoccupazione.
Alzai, con molta lentezza la testa, guardando se c'era qualcuno d'avanti a me.
E mi ritrovai a pochi centimetri della barba di quel barbone.
Non avevo notato che portava anche degli occhiali.
Poi notai una cosa. Sulla spallina destra del giubotto, c'era una scritta d'orata: Dior.
Dior? Un barbone che si veste Dior? Qualcosa non mi tornava.
Visto che non davo segni di vita rispondendo a quella domanda, si tolse gli occhiali.
Dietro a quel pezzo di vetro oscurato, c'erano gli occhi color cioccolato che amavo tanto.
Non riuscivo a spiccicare parola. Le ultime lacrime erano ancora sulla mia pelle.
Con un dito me le ascugò, delicatamente.
"B-bill?" Balbettai.
"Chi credevi che fossi?" Sorrise, abbassandosi la barba..finta.
"Pensavo che fossi un barbone.." Ora rideva.
"Credevi che non venivo a prenterti?!?"
"Oddio Bill.." Iniziai a piangere. Reazione alquanto stupida.
Lui si sedette sulla panchina e mi abbracciò. Accarezandomi la schiena.
Aspettava che mi tranquillizzassi.Tirai su con il naso e mi staccai da lui, guardandolo meglio.
Si, era lui. In carne ed ossa.
"Come pensavi che ti venivo a prendere?" Mi asciugai le ultime lacrime.
"Non ci avevo pensato..Pensavo di riconoscerti, non di trovarti così."
La sua espressione mi fece ridere.
"Si, in effetti. E' David che mi ha fatto conciare così. Secondo me è un po' troppo. Non mi hai neanche riconosciuto te. Bè dirò a David che ha funzonato."
Che stupida che ero stata. Era ovvio che non veniva lì con la cresta o con i vestiti che usa quotidianamente.
Qualche giornalista l'avrebbe visto. E bye bye privacy.
Lo abbracciai di nuovo. "Mi sei mancato."
"Anche tu, molto." Mi disse, baciandomi i capelli.
Io gli diedi un bacio sulla guancia.
Lo vidi arrossire.
"Andiamo?"Chiese. Io annuii con un movimento della testa.
Ci alzammo e lui mi cinse da dietro con il braccio.
Io appoggiai la testa al suo braccio.
"Aspetta, prendo le valige." Dissi, girandomi.
Lui mi ritrasse. "Tu non prendi un bel niente." Rise.
Un bodyguard entrò dalla porta principale e le venne a prendere.
Poi, più veloce di noi, uscì.
Quando uscimmo anche noi io spalancai la bocca.
"Ti piace?"
"E' bellissima."
Davanti a me c'era la citta che sognavo sin da piccola di vedere.
E ora era lì. Stupenda. Era molto meglio delle foto.
Mi spinse leggermente dalla schina, per farmi salire nel furgoncino nero che ci aspettava fuori.
Lui si sedette vicino a me nei posti posteriori, si tolse il giubotto il cappello e tutta la roba che faceva parte del costume e mi cinse le spalle.
Ora si che era completamente lui. Aveva i capelli giù. Stava benissimo. Gli sorrisi.
"Quanto ci si mette per arrivare?" Chiesi, ancora guardandolo.
"1 oretta, sei stanca?"
"Nono." Dissi, non volevo perdere neanche un minuto di tempo con lui.
Però, la mia bocca si spalancò in uno sbadiglio.
Rise, e mi fece segno di appoggiarmi sulle sue gambe.
Non me lo feci dire due volte. In realtà avevo un sonno incredibile.
Mi appoggiai con la testa sulle sue gambe sottili e mi stesi sui sedili vuoti.
Mi girai a testa in su, per guardarlo in faccia.
Da lì sembrava ancora più alto. Lui disegnava cerchi invisibili sul mio braccio nudo.
Mi venne la pelle d'oca.
Non mi guardava in faccia, ma fissava il mio braccio.
"Devi dirmi qualcosa?" Gli chiesi, piano.
Lui sospirò. "Si.."
"Dimmi.." Speravo che non fosse una cosa negativa.
"Non so da dove incominciare.."
"Incomincia dall'inizio." Lo incoraggiai con un sorriso.
"Ok, bè.. quando ti ho lasciato in italia, ho litigato con David.." Mi guardò, per vedere la mia reazione.
Io rimasi come prima. Cercavo di soffocare tutte le emozioni.
Però un po' mi sentivo in colpa. Non volevo che litigava per me, oltretutto con il suo menager, anche se mi stava antipatico.
"Lui non è molto d'accordo che stiamo insieme..e ha detto che mi potevi mettere nei guai.."
Non risposi, per farlo continuare.
"Io non sapevo chi ascoltare, se il cervello o il cuore. Poi però ho deciso il cuore. Non volevo assolutamente lasciarti.."
Gli accarezzai la guancia. "Grazie.." Sussurrai.
"Però non è questo il problema.."
"E qual è?"
"Lui è preoccupato perchè ti ho dato il mio numero, non vuole assolutamente che ad esempio una tua amica.."
Avevo già capito, iniziai a ridere. Lui alzò un sopracciglio.
"Non si fida di me?" Chiesi, tra le risate.
"Emh, no.." Sorrise.
"E tu..ti fidi di me?" Ora ero seria.
"Certo." Gli presi la mano, stringendola.
"Sai come ti chiami sulla mia rubrica?"
"No..Come?"
"Zio Ugo." E le risate rincominciarono.
"Perchè zio Ugo?!?!" Non era offeso, voleva solo capire.
"Bè, perchè così se qualcuno guarda la mia rubrica e legge zio Ugo, non mi chiede niente, se scrivevo Bill Kaulitz qualche dubbio veniva.."
Ora rideva anche lui. "L'avevo detto che non si doveva preoccupare.." Disse, riferendosi a David.
"Ma i messaggi? Le tue amiche non ti dicono niente, se sono scritti in tedesco?"
"Certo che no, perchè li cancello tutti..Però i più belli li scrivo in italiano su un quaderno.."
Si abbassò e mi diede un bacio delicato sulle mie labbra fredde e sussurrò un "Grazie" più dolce del miele.
"Ora dormi, piccola mia." Mi disse, sempre a pochi centimetri da me. Il suo alito era fresco a contatto con la mia pelle.
Inizò a cantarmi una melodia per me sconosciuta, ed a quel punto mi addormentai, con la mano ancora intrecciata alla sua.


Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Il ragazzo più felice dell'universo. ***


Ringraziamenti: inizio con il ringraziare Veronica91 per aver messo questa ff tra le sue preferite ^.^ ora, recensioni :

tatina91: Certo che continuo ù.u Grazie mille e spero che anche questo ti piaccia ♥

I dream you: abbiamo un genio tra noiii *_* bravaaa!! XD siii, zio ugo mi piaceva troppo ù.u Grazie mille e alla prossima teso ♥

_mOny483: u.ù l'ho fatto apposta xDxD Grazie e alla prossima ♥

veroKuss: siii noi amiamo zio Ugo (sopratutto te >.<) W diorrr! ti voglio benissimoooo xD grazieee Ps: doma niente scuolaaa, dann Schneit ♥

Schwarz_Engel483: Grazie mille, davvero..alla prossima ♥

frei_niahl: ù.u Puoi aspettarti tutto da me xDxD Sii, dai.. il barbone dava qualche sospetto!! Grazie mille e alla prossima ♥

NICEGIRL: sii, dolci dolci *-* Eccerto che avevi ragione xDxD grazie e alla prossima ♥

 

Capitolo scritto da Bill!!! Spero che vi piaccia...e scusate se ci sono errori di battitura, ma ho cambiato la tastiera e questa è smonca xD Grazie anche solo a chi legge ^-^ BUONA LETTURA ♥

Bill

Lo sapevo.  Avevo fatto la scelta giusta. Avevo scelto di ascoltare il cuore.
Il mio cuore, che diceva che lei non mi avrebbe mai fatto del male. Mai.
Lo sapevo, lo sapevo benissimo, non so neanche perchè mi ero fatto condizionare da David.
Ero stato uno stupido. Però, sono riuscito a non farmi sbandare.
Sabandare dalla strada giusta, e ora lei era lì, tra le mie braccia.
Nel mondo dei sogni. Speravo tanto che mi sognasse, come facevo io con lei ogni sera.
La nostra mano era ancora allacciata. Alcune volte lei la sringeva, come per assisurarsi che ero ancora lì.
Come per controllare che ero vero.
Il mio cuore, ad ogni stretta accellerava e un brivido perccorreva la mia schiena.
Solo lei poteva farlo. Era la miglior sensazione che io abbia mai provato.
Non riuscivo a staccargli gli occhi da dosso. Ero come ipnotizzato da lei, dal suo sorriso che regnava le sue labbra stupende.
Volevo tanto baciarle per sempre.
Dovetti alzare lo sguardo, quando sentii che la macchina si spense.
Eravamo arrivati a casa.
Ma poi mi spaventai quando Alexa disse una parola incomprensibile.
"ll" capii. La guardai subito, pensando che l'avessi svegliata.
Non volevo svegliarla, mi piaceva guardare un angelo che dormiva, felice.
La sua bocca si riaprì, emanando un suono più lucido.
Questa volta lo capii, e il mio cuore impazzì.
"Bill" Il mio nome non mi faceva impazzire, ma detto da lei, era come quando annunciavano il nostro nome ad un festival.
Goia assoluta.
Si rannicchiò sui sedili, e girò la testa di lato. Accarezzai quella pelle liscia.
Quindi mi stava sognando, stava sognando proprio me.
In quel momento ero sicuro che fossi il ragazzo più felice dell'universo.
La portiera si aprì.
"Signor Kaulitz, siamo arrivati." Tobi.
"Grazie, Tobi..mi faresti un grandissimo favore?" Dissi con un sussurro, per non svegliarla.
"Certo, dica."
"Potrebbe prendere Alexa in braccio e portarla nella stanza ospiti, sul letto?" Chiesi. Io non ce l'avrei mai fatta.
Non volevo farla cascare dalle scale.
"Con molta delicatezza, ti prego." Aggiunsi svelto.
"Non si preoccupi."
Entrò nel furgoncino e la prese in braccio.
Io però, non lasciai la mano, anche perchè la stringeva.
Scendemmo dall'auto, e io con una mano sola, aprii il portone di casa.
"Billll! Sei arrivato finalmente!" urlò Tom, venendo ad accogliermi all'ingresso, seguito dagli altri due.
"Shhhhhhhhhhhhhht" Era proprio in quei momenti che l'avrei ammazzato.
"Osp." Disse, quando si accorse della presenza tra le braccia di Tobi.
Vidi gustav mettersi le mani sulle guance e sussurarre un "Quanto è dolce."
Gli sorrisi, adoravo quel ragazzo.
"La portiamo su, poi scendo.." Dissi.
Tobi mi sorpassò avvicinandosi alle scale.
Io lo seguii, per mantenere il contatto con lei.
Salimmo le scale sempre in quella posizione, lui davanti e io dietro.
Aprii con un calcio la porta della camera degli ospiti e lasciai la mano, per metterla sul letto.
"Piano.." Dissi più a me che a Tobi.
Tolsi le coperte e lui l'appoggiò lentamente sul materasso, nella parte sinistra.
"Vado a prendere le valigie." Disse, uscendo dalla stanza.
"Grazie mille Tobi."
Voleva lasciarmi solo..con lei.
La coprii con le coperte e gli diedi un bacio sulla fronte.
Poi, mi inginocchiai ai piedi del letto, fissando quel viso magnifico nel sonno.
Toc Toc.
"Avanti.." Dissi, non alzando lo sguardo.
"Bill, vieni giù..dobbiamo parlare.." Tom.
La sua voce l'avrei riconosciuta anche se fossi sato sordo.
"Arrivo.." Mi alzai, e gli tolsi un ciuffo di capelli che non mi permettava di vederla.
Sorrisi, come se lei mi potesse vedere.
Uscii dalla camera, chiudendo la porta cerdando di fare il meno rumore possibile.
La sua valigia era lì, vicino alla porta.
Scesi le scale. Tutti e tre erano seduti sul divano a vedere la tv.
Li raggiunsi e mi sedetti sulle gambe di mio fratello, che occupava due posti.
"Ahiaaa, togliti!" Si lamentò.
"Scusa, ma era l'unico posto libero!" Georg e Gustav stavano sogghignando.
Non ne avevano mai abbastanza delle nostre diciamo "litigate".
"Allora, Bill..Stasera alle 10 dobbiamo andare ad un party qui, ad Hamburgo.." Mi disse Gustav.
"Alle 10?!?!? Ma se sono le 9 e 10?!?!?"
"Appunto che dovevamo dirtelo al più presto.." Disse Georg.
"Ma io mi devo preparare, non ce la farò mai!"
Ora era Tom quello che se la rideva. Gli tirai un calcio.
"Dai Bill, se non perdi tempo ce la fai.."
"Si..giusto..e Alexa? La lasciamo qui da sola?!!?"
"Sono sicuro che non le succederà niente, è in gamba.." Mi tranquillizzò Gustav.
"Hai paura che si perda in casa?" Disse tra le risate Tom.
"Piantala Tom!" Gli tirai un cuscino in piena faccia.
Lui me lo restitui, con ancora più forza.
"Bona!!" Urlarono Georg e Gustav insieme.
"Vado a scongelare delle pizze, per fare veloce..ne scongelo una anche per Alexa?" Mi chiese Gustav, alzandosi.
"Nono, gli lascio un po' della mia, non ho molta fame.." Era vero, il mio stomaco era sazio di felicità.
Salii le scale due a due e mi fiondai in camera mia per vestirmi.

"Billlll, le pizze sono pronte, muoviti!" Urlò Tom dal piano di sotto, con la sua solita delicatezza.
Spalmai un'ultima noce di gel sui capelli, non avevo avuto il tempo di fare la cresta.
Mi lavai le mani e andai giù.
Mi sedetti al mio solito posto, di fronte a Tom.
"Buon appetitoo" Dissi. Mi risposero in coro con la stessa frase.
Mangiai metà pizza e mi ritrovai sazio.
"Allora, quando vi sposerete?" Mi chiede Tom, addentando il pezzo di pizza.
Gli colpii la testa. "Non iniziate anche a cena.." Si lamentò Georg.
Alzai gli occhi al cielo.
Poi gustav mi porse una domanda seria, fin troppo seria.
"Quando e come lo dirai alle fan??" Adesso tutti mi guardavano, aspettando una risposta.
"Non lo so ancora.. ne parlerò con lei, più avanti.."
Si accontentarono di quella risposta, per fortuna. Non avevo voglia di inventarne una più soddisfacente.
"Io vado su, a finirmi di preparare.." Dissi, alzandomi dalla sedia e prendendo il piatto con la pizza.
"Ma se sei già pronto..ehi dove porti la pizza?" Quel rompi di mio fratello non stava zitto un'attimo.
Risposi solo alla prima domanda. "Mi devo rittoccare il trucco.."
Lo sentii sbuffare. Andai in camera mia pendendo un biglietto e riempendolo con parole uscite dal mio cuore.
Lo incastrai vicino al pezzo di pizza e andai, piano, nella camera dove riposava il mio piccolo amore.
 Lei era ancora il quella posizione. Ma, secondo me, era più bella di prima.
Misi il piatto sul letto, sperando che lo notasse e gli baciai delicatamente la mano.

Erano le 11 e mi ritrovai da solo seduto su una poltroncina bianca di quel locale famoso.
Quel party era noioso. Non sapevo cosa fare e non capivo perchè ci avevano invitati.
C'erano tutte ragazze con minigonne e top. Io mi coprivo gli occhi appena ne vedevo una.
All'incontrario di Tom, che si leccava i baffi. "Porco" pensai. E lui lo sapeva.
Ero da solo, Georg era dall'altra parte del locale con la sua ragazza, Gustav cercava di filtrare con la barista e Tom era andato via (non so dove, e non lo voglio sapere) con una di quelle ragazze.
Sbuffai. In quel momento volevo essere a casa con Alexa.
Sotto la mia fascia visiva, omai ofuscata dalla noia, vidi una mano e un pennarello.
"Che palle" Pensai. "Ennesima fan che voleva un mio autografo."
Ormai avevo la mano addormantata da quante volte avevo scritto il mio scarabbocchio su mani di fan.
Peccato che quella di fronte a me era totalmente ubriaca.
"Posso baciarti?" Appunto.
Feci un cenno con la mano verso Tobi, che la prese e la allontanò subito da me.
Io gli sorrisi, incoraggandola mentre se ne andava.

Le altre 2 ore passarono così..Poi arrivo Tom.
Non riusciva a stare in piedi. Sbuffai.
"Meglio se andiamo a casa eh, fratellino?"
"Nooo" Chiamai gli altri due, per fotuna tutti interi.
"Sisi.. tu vieni con me!" Lo tirai per un braccio, lui cascò per terra.
"Ma quante birre ti sei bevuto?!?"
"Non sono ubriaco.. ho bevuto solo 10 birre..ma sto bene.."
"Solo 10?!?!? Tooom!"
Ma perchè mio fratello era così cretino?



 



Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Mi piace già la vita con voi. ***


Ringraziamenti: veroKuss: ahahah xDxd sisi, xk Bill è un papaGEY xDxD Ti adoro anche io (anche se mi vuoi far perdere per Imola ù.u) ♥

I dream you: mi sa che non è uscito dove escono tutti i normali esseri umani ò.o noooo non mi linciare ç.ç Grazie mille e alla prossima ♥

NICEGILR: sempre troppo gentile ù.u Grazie mille, davvero ♥

frei_niahl: ù.u bè in questo capitolo vedrai cosa ci ha scritto *_* grazie mille e alla prossima ♥

Schwarz_Engel483: *_* oddio io vi faccio sognare?!? *_* ma grazieeeeee, spero che ti piaccia anche questo ♥

Saltellina14: grazie mille, spero che anche questo ti piaccia ; ) ♥

MadameMoonLoveSunshine_483: grazie mille per tutti i complimenti ù.u e anche grazie per averla messa tra le preferite, anche se non ti mette nella lista ò.o ♥

_mOny483: alleluiaaa ecco finalmente il tuo amato capitolo xDxD ♥

Povero Tom. ç_ç dico solo questo xDxDxD (non pensate troooppo male eh..) grazie mille anche solo chi legge e spero che vi piaccia anche questo ; ) scusate come sempre se ci sono degli errori ù.u BUONA LETTURA  ♥

Mi svegliai in una stanza buia, su un letto fin troppo comodo.
In testa avevo ancora quella melodia sconosciuta che mi cantava Bill.
Non capivo come mai ero su un letto. Mentre dormivo avevo sentito che qualcosa o qualcuno mi aveva presa in braccio.
Ed a un certo punto era come se stava salendo dei gradini. Poi, vuoto assoluto. Non avevo sentito nient'altro.
Con una mano cercai un interruttore alla cieca, in quella stanza mai vista prima. Speravo che ce ne fosse uno sulla parete dietro di me, non volevo alzarmi.
Per fortuna c'era. Lo pigiai, e la luce si accese, accecante.
Mi ci volle un pochino ad abituarmi a quella luce così forte.
Buttai sul letto il braccio, che prima era a penzoloni in aria.
Sbattei su qualcosa di duro. "Ahia!"
Mi girai, senza la minima voglia, per vedere su che cosa il mio povero braccio aveva sbattuto.
Vicino a me c'era un piatto con sopra dei pezzi di pizza e incastrato c'era un bigliettino piegato su se stesso.
Lo presi e lo aprii, per leggerne il contenuto.
Sul quel pezzo di foglio bianco c'erano scritte delle parole di inchiostro nero.
La scrittura era dolce e bellissimo allo stesso tempo, solo una persona che conoscevo poteva scrivere così.
Lo lessi con calma, per assaporare tutte le parole, una ad una.
"Purtroppo noi siamo dovuti andare ad un party, ritorneremo verso le 24..almeno spero.
Ti ho lasciato dei pezzi di pizza, se hai fame.
Fai come se fossi a casa tua."
Poi, c'era una frase staccata dale altre, scritta in grassetto: l'avevo ricalcata più volte, con cura.
"Anche se non sono li vicino a te, con il cuore e la mente lo sarò per sempre, Bill."
Prima o poi dovevo spiegare a Bill che se continuava a scrivere o a dire queste frasi, massimo un mese e mi trova morta.
Ad ogni parola il mio cuore perdeva un colpo, e non andava affatto bene.
Mi inginocchiai sul letto, prendendo il primo pezzo di pizza, addentandolo.
Era fredda, ma a me piaceva così.
Intanto che mangiavo, guardavo e rileggievo quella frase.
Quando finii tutti i tranci, lo avevo letto una cinquantina di volte. Ormai lo sapevo a memoria.
Guardai l'orologio: 11.30.
Ancora mezz'ora e sarebbero arrivati.
Poi mi ricordai di una cosa. Automaticamente le mie mani andarono a spiaccicarsi sulla faccia.
Mia mamma era già morta d'infarto.
Presi il cellulare e con velocità digitai il suo numero a memoria. Rispose al primo squillo.
"Ooooooh, Alexa!!! Mi hai fatto preoccupare." Bè, almeno era ancora viva. Sospirai.
"Scusa, mamma! E' che mi sono addormentata!!" Mi giustificai.
"Sempre la solita eh?!? Com'è andato il viaggio? Ti è venuto a prendere? Tutto a posto? Com'è la casa? Com'è la Germania? Ti piace? Non ti hanno molestato, vero? Sennò.."
Proprio due domande in croce direi.
"Mamma mamma mamma, fermatiii!" La bloccai, sennò continuava fino all'anno prossimo.
La sentii rilassarsi dall'altra parte.
"Si, il viaggio tutto apposto..certo che mi è venuto a prendere..qui è tutto bellissimo..no..certo che non mi hanno molestato, mamma.."
Risposi alle domande tutto di un fiato.
"Aaaah, sono contenta.."
"Anche io, molto..bè mamma..ci sentiamo presto ok? Salutami tutti.."
"Certo, a presto!"
"Ciao mamma.."
"Ciao Tesoro, divertiti.." E misi giù.
Mi distesi di nuovo sul letto. Non so perchè, ma mia mamma mi faceva venire l'asia addosso.
Restai sdraiata ancora per alcuni minuti poi mi decisi di uscire da quella stanza.
Vicino alla porta c'era la mia valigia, visto che non sapevo cosa fare, la portai dentro e riuscii.
Mi ritrovai in un corridoio lungo, con pareti biance e delle porte fatte allo stesso modo delle palle da disco.
La mia bocca si spalancò. Ero sicura che quelle strane e bellissime porte le aveva scelte Bill.
Io mi trovavo proprio all'ultima porta. Camminai in quel corridoio che mi sembrava enorme e ad ogni porta facevo tre semplici gesti.
Aprivo. Guardavo. Chiudevo. Aprivo. Guardavo. Chiudevo. Aprivo. Guardavo. Chiudevo.
Trovai 4 bagni, la camera di Tom (si capiva dal disordine e dai vestiti extra-large per terra), la camera di Gustav (si capiva dall'estremo ordine e dalle bacchette), una stanza non identificata che secondo me era dove Bill registrava le canzoni, la camera di Georg ( si capiva sia un po' dal disordine ma sopratutto dal basso attaccato alla parete) e infine la camera di Bill (disordine assoluto). Purtroppo era la stanza più lontana da dove mi avevano piazzato. Quando aprii quell'ultima stanza non richiusi subito la porta. Rimasi incantata a vedere una foto che era appesa sulla parete dietro al suo enorme letto.
Era un quadro molto grande. Ma non era la grandezza la causa del perchè mi ero fermata. Era chi c'era dentro a quella foto.
C'erano due bambini, di pochi anni, identici. Quello a destra fissava quello a sinistra.
L'altro invece, guardava dritto. Due cose belle di quella foto erano: i colori. Era come un quadro antico, che la rendeva ancora più meravigliosa.E poi, sotto ai due gemelli c'era una frase scritta in corsivo, di nero: Io e te, per sempre fratellino.
Stavo per piangere. Entrai in quella stanza, per avvicinarmi a quel quadro stupendo
E notai un altro particolare: sull'angolo basso destro c'era un'altra scritta, ma quella volta era scritta a mano con un indelebile sopra al vetro.
"Ti voglio bene più di qualsiasi altra cosa al mondo. Bill."
Una lacrima rigò il mio viso.
Ero assolutamente affascinata dal rapporto che c'era tra loro due. Anche io desideravo tanto una sorella gemella, lo dicevo sempre a mia madre.
Mi asciugai quella lacrima che vagava sul mio viso e uscii, chiudendomi la porta alle spalle.
Scesi le scale e mi ritrovai in un soggiorno grande come tutto il piano di sopra.
Alla mia destra c'erano 2 divani di pelle nera, con davanti una tv al plasma, ovviamente.
Invece alla mia sinistra c'era la cucina. Davanti a me c'erano delle scale. Chissà dove portavano.
Senza neanche pensarci scesi giù. Mi ritrovai davanti alla porta d'ingresso e fuori il giardino.
Uscii e una figura, che non riuscivo a mettere a fuoco a causa del buio, correva verso di me.
All'inizio pensai che fosse una fan nana, ma poi notai che il giardino era recintato da alti siepi.
Capii cosa fosse solo quando mi arrivò vicino e mi annusò.
Era un grosso e splendido cane. Lo stesso con cui parlavo mentre guardavo il video di world behind my wall.
Si, parlavo con i cani. Lo accarezzai sulla testina. "Ehi, ciao piccolo!" Era ancora più bello nella realtà.
Mi piegai sulle ginocchia per accarezzarlo meglio. Lui ora scodinzolava a più non posso.
"Ma che bello che sei.." Diventavo una vera pazza quando ero in compagnia ad un cane.
Mi lecco la faccia. Risi.
Purtroppo era freddo, quindi dovetti entrare in casa.
Guardai soltanto un'ultima volta il giardino notando che c'era una piscina.
Quando rientrai mi sedetti sul divano e accesi la tv, per vedere se c'era qualcosa d'interessante.
Pigiavo uno ad uno i tasti sul telecomando. Non trovai niente, la spesi.
Stavo per rialzarmi quando sentii suonare al campanello. E mo? Se non erano loro? Io che devo fare?
Per fortuna qualcuno aprì da fuori e sentii la voce di Bill chiamarmi.
"Alexa?" Sembrava affaticato.
"Si?" Risposi, con un tono di voce alto, per farmi sentire da sotto.
"Ti prego, vienimi ad aiutare, che sto cretino non sta fermo." Oddio, che era successo?
"Lasciammiiiii, non sono ubriacoooo!" Era la voce di Tom. O porca vacca.
Mi fiondai verso le scale e mi sporsi. La scena mi fece ridere.
C'era Bill all'inizio delle scale che cercava di tenere in piedi Tom, completamente ubriaco.
Quando Bill alzò la testa verso la mia direzione, mi sorrise.
Scesi velocemente le scale per andarlo ad aiutare.
"Ohh no..Alexa..non iniziare anche tuuu..!" Non riusciva a dire una parola senza ripeterla almeno tre volte.
"Ma quanto cavolo hai bevuto??" Gli chiesi.
"Sto cretino ha bevuto 10 birre!" Mi rispose Bill.
"Non sono ubriacooo!" Non lo ascoltammo.
Io lo presi dalle gambe e Bill dalle braccia.
Lui continuava a urlare "lasciatemiiii".
Riuscimmo a portarlo su per le scale e a metterlo sul divano.
"Non sono ubriaco, sto benissimo..guardate!" Disse quando lo lasciammo.
Neanche il tempo di alzarsi in piedi che era già per terra, con la faccia spiaccicata sul pavimento.
Iniziammo a ridere tutti e due.
"Sisi, vedo Tom..ora rimettiti sul divano per favore.." Disse Bill, tra le risate.
Stranamente ci riuscì, strisciandosi dal pavimento al divano.
Ma appena fu sul divano ricascò per terra, all'indietro.
Vidi Bill alzare gli occhi al cielo e porgersi avanti per aiutarlo.
"Nono, faccio da solo..sto benissimo!" Non lo ascoltò.
Lo prese da sotto le ascelle e lo buttò, di nuovo, sul divano.
"Sai.." Dissi. "Mi piace già la vita con voi.."
Lui venne vicino a me e mi cinse ai fianchi, stretta a lui.
"Davvero?" Mi chiede, a pochi centimetri dalla mia faccia.
Non ebbi il tempo di rispondere che le sue labbra erano sulle mie, soffici e morbide.
"Si" Dissi, quando ci staccammo. La mia risposta quasi non si sentì, perchè il forte russare di Tom dal divano la coprì.
Ci guardammo negli occhi, ancora in quella posizione, e iniziammo a ridere.










Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Dubiti di me? ***


Ringrazimenti:state diventando tanti, quindi ringrazio tutti quelli che l'hanno messa tra le seguite in questi giorni *_* Recesionii :

_mOny483: eee ho aggionato un pochino tardi questa volta ù.u Ti adoro mony ♥

I dream you: xDxD vorrei vederlo in queste condizioni ù.u Grazie ti vi bi xD ♥

Schwarz_Engel483: Non so che dire, grazie mille davvero *_* Spero di farti sognare anche con questo ♥

MadameMoonLoveSunshine_483: Grazie mille! Spero che ti piaccia anche questo ♥

Deeper_and_Deeper: eeee si, ti do assolutamente ragione ù.u ♥

veroKuss: non parlare di senso di orientamento con me xD Non ci capisco una mazza ù.u Tu mi devi dire cosa sinifica quel gesto!!!!!! Grazie : ) Ti adoro ♥

frei_niahl: XD oddio XD si, bill! Sennò fanno una combricola e vengono ad ammazzarti xD grazie mille, alla prossima ♥

Dragona: *_________* Grazie mille, spero che ti piaccia anche questo ♥

Scusate se aggiorno così tardi ç.ç Dovete dare la colpa ai compiti! xD Non sono riuscita a scrivere il capitolo prima di oggi, scusate. vabbuò. Vi lascio leggere va! Un bacione a tutte ♥

"Scusami" Mi disse quando finimmo di ridere.
"E di che cosa dovresti scusarti?" Mi prese la mano.
"Di averti lasciata qui..da sola.." La sua voce era come frustrata.
Abbassò lo sguardo. Con un dito li alzai il mento per far si che mi guardasse.
"Non l'hai scritto te che anche se non eri vicino a me con la mente e con il cuore lo sarai?" Citai quella frase che sapevo a memoria.
"Per sempre." Aggiuse, mentre un sorriso nacque dalle sue labbra.
"Questo mi basta e comunque sappi che vale anche per me." Mi abbracciò.
"Grazie." Mi sussurrò tra i capelli.
"Grazie a te."
"Posso chiederti una cosa?" Era una domanda che volevo fargli appena entrato con Tom ubriaco marcio.
"Tutto quello che vuoi." Mi rispose ritornando a guardarmi negli occhi. Mi riprese la mano.
"Ma Georg e Gustav dove li hai lasciati?!? No, perchè potevano aiutarti con tuo fratello.."
Lui rise, magari si aspettava un'altra domanda.
"Hanno deciso di andare a trovare le loro famiglie, lunedì ritornato. Sai..per lasciarci un po soli."
L'ultima frase la disse quasi sottovoce e imbarazzato.
"Bè, proprio soli non siamo.." Lanciai una occhiata al divano russante. "Ma diciamo che c'è mezza presenza umana tra di noi. Meglio che 3 intere."
Rise, contagiandomi.
"E comunque..non dovevano lasciarti con Tom in quello stato!" Dissi con convinzione. Lui rideva ancora.
"Mi hanno accompagnato fino al cancello, poi se ne sono andati. Anche perchè c'eri tu ad aiutarmi..hanno detto loro."
"Sisi, scarichiamo la responsabilità agli altri. Così se tutte e due cacavate nella piscina, perdevamo un cantante e un chitarrista. E io come facevo?!?"
Il mio tono era assolutamente ironico. Non me la sarei mai presa veramente con loro per questo. Anche se qualcosa rodeva, nascosto.
Bill non smetteva più di ridere.
"Di la verità, volevi conoscerli..eh?"
"Bè..mi avrebbe fatto piacere, ti devo ricordare che sono una vostra fan!"
"E chi se lo scorda!" Poi sentimmo un tonfo.
Ci zittimmo tutti e due. Silenzio. Tom non russava più. Si era svegliato?
Ci guardammo spaventati e piano piano, senza far rumore, ci avvicinammo al divano.
Guardammo oltre per vedere se Tom si era svegiato a quel tonfo, che , secondo noi, arrivava da fuori.
Non avevamo pensato che la causa di quel tonfo era Tom.
Era disteso con la faccia spalmata sul pavimento. Non dava segni di vita.
Non che prima ne dava tanti, ma almeno russava.
"Oddio" Quella parola mi uscì involontariamente dalla bocca, invece Bill non era preoccupato come me, anzi, stava trattenendo altre risate.
Subito mi precipitai a metterlo sul divano, sperando che Bill mi aiutasse.
Ma non feci in tempo a fare un passo che mi cinse i fianchi e mi strinse a sè.
"Dove vai?" Mi chiese, con il sorriso alle labbra.
"Ad aiutare Tom, dove credi che stavo andando?!?"
"Tu non vai da nessuna parte.." Con quella voce mi sembrava un pedofilo, l'unica differenza che la sua voce era anche dolce.
"Ma è per terra, prende freddo e non da segni di vita e.." Mi mise un dito sulle labbra, per zittirmi.
"Shhh" Silenzio. Silenzio che, dopo qualche secondo, fu squarciato dall'alto russare di Tom.
Che stupida. Era ovvio che non era la prima volta che succedeva. Bill sapeva bene cosa fare.
Questa volta fui io a ridere.
Lo abbracciai e lui appoggiò la sua testa sulla mia.
"Che ne dici di andare a letto?" Sentivo i rimbombi del suo mento che si muoveva nella testa.
"Perchè, hai sonno?" Io neanche un po'.
"Non ho detto se vuoi andare a dormire. Se uno si infila nel letto non vuol dire che deve dormire per forza." Precisò.
Ma io non volevo staccarmi da lui, ora. Sapevo che le nostre due stanze erano le più lontane.
"Ma.." Non mi usciva la voce. "Ma?" Chiese.
"Ma le nostre due stanze sono lontanissime..voglio stare ancora con te."
Mi alzò il mento con il pollice e mio mi dovetti immergere nei suoi occhi meravigliosi. La testa mi girava, effetto collaterale.
Dovetti concentrarmi per capire cosa diceva.
"E chi ti ha mai detto che ognuno sta nelle proprie stanze?"
"Ehm." Risposta geniale. Si capiva che non ero con i piedi per terra.
"Nessuno. Infatti, sempre se tu vuoi, vieni a dormire nel mio letto..in camera mia."
Mi stava chiedendo il permesso di stare con me?
"Dovresti già sapere la risposta." Riuscii a formulare una risposta un po' più lunga.
"E' un si?"
"Certo." Mi baciò la fronte.
Mi prese per mano e mi accompagno ai piani superiori, nella sua camera.
Quando entrammo restai acora una volta affascinata da quel quadro, a tal punto da non sentire la domanda che mi aveva fatto Bill.
"Ti piace?" Mi chiese, abbracciandomi da dietro.
"E' stupendo, davvero. Bellissimo." Mi baciò delicatamente sul collo.
"Rispondi alla domanda che ti ho fatto?"
"Quale domanda? Scusa, è che quel quadro mi affascina." Sorrise.
"Vuoi andare a prendere il tuo pigiama o ti do qualcosa di mio?"
Non avevo la minima voglia di aprire la valigia.
"Se non è un problema prendo qualcosa di tuo, visto che il mio pigiama è alla fine della vagligia. Non ho voglia di disfarla." Dissi.
"Certo, vieni." Mi portò davanti al suo armadi e aprì le due ante.
"Scegli quello che vuoi." Visto che lui portava almeno una taglia in meno di me, gli chiesi una cosa.
"Emh, Bill..non ti dà fastidio se sto solo in maglietta?" Ero sicura che una sua maglietta non mi arrivava al di sotto delle mutande.
"A me? Mi fa solo piacere." Mi fece l'occhiolino.
"Ehiii! Non prendere micca da tuo fratello!" Rise.
Mi girai per cercare una maglietta più grande.
"Non so se lo sai, ma io sono abituato a dormire in boxer..quindi.." Mi immobilizai. Certo che lo sapevo.
Non mi volevo girare, lui era andato a cambiarsi. Non volevo vedere come era uscito dal bagno.
Non mi dovetti girare per controllare, infatti Bill arrivo alla mia destra.
Mi rianimai quando vidi che aveva una maglietta addosso, almeno.
Sotto però, aveva solo i boxer. Con lo sgardo schizzai subito alla sua faccia.
"Trovato qualcosa?" Presi la prima maglietta che trovai.
E la sventolai davanti a lui. Non riuscivo a spiccicare parola.
Alzai un dito in direzione del bagno, che avevo scoperto, aveva due porte. Si poteva entrare anche dalla camera di Bill.
Lui annuì. Entrai e mi cambiai, mettendo i vestiti nella vasca a idromassaggio che si trovava nella stanza.
Feci un lungo respiro e uscì dalla stanza, mezza nuda.
Bè, almeno eravamo pari.
Mi guardò dalla testa ai piedi, e come me, non riusciva a dire una sola parola.
Due muti in una stanza, wow. Fui io a rompere il silenzio.
"Emh, ci dobbiamo struccare?" Chiesi.
"Emh, si..direi di si.." Ce la stava facendo, si stava scongelando.
"Bill?"
"Si?!?
"Io non ti ho mai visto struccato, dal vivo intendo, e tu non mi hai mai visto struccata, giusto?"
"Neanche in foto." Si era sgiacciato. Risi.
"Bè, avevo pensato.."
"A che cosa?"
"Se ci strucchiamo a vicenda?" Non so come mi era uscita sta idea, ma era buona.
Gli si illuminarono gli occhi.
Andammo insieme nel bagno e ci posizionammo davanti allo specchio.
Prese dal cassetto due salviette struccanti e me ne porse una.
"Grazie" Feci un leggero inchino che lo fece ridere.
Mi prese per mano.
Ci girammo uno di fronte all'altro, pronti.
"Sicura che non scapperai via, quando mi vedrai senza trucco?"
"Ti stavo per fare la stessa domanda, anche se siamo a casa tua." Rise.
"Io comunque, non lo farei mai." Aggiunsi.
"Dubiti di me?" Mi chiese. "No."
Sorrise. Poi avvicinò la sua salvietta al mio occhio destro e io la mia al suo occhio sinistro.
"3,2,1.Via." Sussurrò.



 


Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Il nostro amore è un amore inaspettato. ***


Ringraziamenti: ringrazio tutte quelle che hanno messo questa ff tra le loro preferite o seguite *_* e anche chi la legge solo ^.^ Recensioni:

veroKuss: ti prego, non la diventare >.< Ormai mi sono arresa, poi un giorno lo chiedero a lui xD Grazie mille, ci vediamo doma ♥

Schwarz_Engel483: A chi lo dici xD Vorrei avere le pagine del diario bianche ç.ç Grazie mille, alla prossima ♥

NICEGIRL: Grazie milleeee *____* ♥

_mOny483: te l'ho già detto e te lo ripeto: siamo legate xDxD Io non ti ho copiato niente, anche perchè non l'ho mai letta (ma la leggerò), ci vediamo sabato prossimo! PS: Bill sul giornale ti aspetta xD ♥

frei_niahl: beeeep, risposta sbagliata. Dai, non sono così crudele, lasciamoli almeno un giorno senza disgrazie xD Grazie mille, spero che ti piaccia anche questo ♥

SuperEle46: non ti preoccupare, ti capisco al 100000% xD grazie mille, spero che ti piaccia anche questo ♥

Dragona: mmm, mi sa che non sei l'unica che conosco che farebbe questa fine xD Grazie mille ♥

I dream you: e sono ancora più dolci quiii *_* Grazie mille e alla prossima ♥

MadameMoonLoveSunshine_483: aaaah, non so che dire..grazie mille, davvero *___________* ♥

Jiada95: anche io li adoro ù.u Grazie mille, spero che ti piaccia anche questo ♥


Io li amo *_* xDxD e amo voiii che mi seguite ♥ ok, momento di pazzia finito. xD Vi dico una cosetta e poi vi lascio: se volete, ho iniziato una nuova ff, la trovate nel mio profilo. : ) Detto questo e aggiugendo le stesse cose (scusate se ci sono degli errori di battitura xD) vi auguro BUONA LETTURAAAA ♥ PS: mi sono dimenticata di dirvi una cosetta xD : mi piace molto questo capitolo, perchè spiega il titolo *_* bo, vado xD


Mi guardò. Lo guardai.
"Sei bellissima."
"Non dire cavolate, tu lo sei." Era veramente bellissimo al naturale, amavo quei lineamenti dolci che senza il nero si vedevano ancora di più.
"Tu non dire cavolate, sei davvero bellissima, credimi."
"Farò questo sforzo.." Sorrisi. Ma lui non era contento di questa risposta, o almeno..faceva finta di essere arrabbiato.
Trattenni a stento le risate che uscirono libere quando inizò a farmi il sollettico sui fianchi.
"Cosa hai detto?" Non smetteva, ora me lo stava facendo sotto le ascelle.
"Basta! Ti prego basta!" Urlavo, piegata in due dalle risate.
"Come sei tu?"
"Brutta!" Non volevo arrendermi.
Accellerò il ritmo del sollettico. Ormai io ero praticamente sdraiata per terra e lui sopra di me.
"Come sei?"
"Aaha, ti prego, bonaaaaa!" Stavo morendo.
Dovevo togliermi di li, scappare almeno per riprendermi alcuni secondi.
Lo guardai. Non avevo dei gran addominali ma ci provai.
Mi alzai con la testa fino a raggingere la faccia di Bill e velocemente, prima di ricascare a terra, gli scoccai una bacio sulla guancia.
Come mi aspettavo, si immobilizzò e le sue guancie diventarono rosse.
Non dovevo perdere neanche un secondo, sennò mi avrebbe ripresa.
Scivolai via da lui e corsi dall'altra stanza.
Lui si riprese e mi venne dietro. Mi buttai sul letto.
"Brutta imbrogliona!"
"Vedi, dici anche tu che sono brutta!"Li puntai il dito contro.
Sbuffo e salì sul divano e io mi alzai cercando di spingerlo giù.
Gli presi le mani e lo spinsi.
"Mi vuoi uccidere?"
"O si, perchè se caschi dal letto ti fai male..saranno massimo 10 centimetri di altezza!"
Non avevo molta forza, ma pensavo che almeno con Bill avessi vinto.
Inceve no, non so come riuscì a buttarmi giù sul letto e mi bloccò, mettendosi su di me.
Avevamo il fiatone.
"Come sei te?" Mi richiese.
"Orrenda!" Urlai.
Ricominciò a farmi il sollettico ancora più veloce di prima. Dovetti cedere.
"Okok, basta, ti prego. Biiiiil!" Non la smetteva.
"Ok! Sono bellissimaaa! Ahaha, mi vuoi morta!"
Si fermò e mi guardò negli occhi. Era serio.
"Alexa, io non ti mentirei mai. Sei bellissima."
"Grazie." Sussurrai e il sangue mi arrivo sulle guancie.
"Ecco la risposta che mi volevo sentir dire!"
Si avvicino ancora di più a me e unì le sue labbra alle mie.
"Però non cambia il fatto che anche tu se bellissimo." Gli dissi, quando ci staccammo.
Alzò gli occhi al cielo e si mise sdraiato vicino a me.
Un brivido mi percorse la schiena. Lui lo notò.
"Hai freddo?" Mi chiese.
"No, non penso. Credo che siano brividi di felicità."
Fece il sorriso che amavo più di tutti, quello a 32 denti.
Non ascoltò la mia risposta, si mise in ginocchio e alzò le coperte, infilandosi sotto e picchiettando vicino a lui.
Mi misi anche io sotto le coperte e me le tirai fino a coprire il naso. Mi girai di fianco, rivolta verso lui.
Dalla mia bocca uscì un lamento.
"Che c'è?" Disse, mentre si tirava sotto anche lui, mettendosi al mio stesso livello.
"Non ci siamo lavati i denti!" Sbuffai.
"Se vuoi puoi andarli a lavare, a me non mi va dia alzarmi di nuovo.."
"Neanche a me, facciamo schifo!" Rise.
Restammo un po' in silenzio, poi una lampadina si accese nella mia testa.
"Ah, Bill.." Incominciai. "Quando mi hai lasciato in Italia nell'albergo.."
"Si?" "Bè, ecco..sono andata nella tua stanza e ho trovato una tua matita nera.." Continuai.
"Aaaa, ecco dov'era..pensavo di averla persa! Grazie mille, Alexa." Mi sorrise.
"Di niente, poi te la dò..è nella valigia." Sorrisi anche io.
 "Non ti preoccupare.." Mi prese le mani e iniziò a giocare con le dita.
"Sai, Alexa..in questi giorni ho pensato ad una cosa.."
Non mi guardava, teneva lo sguardo rivolto verso le nostre mani intrecciate.
"Che cosa?" Chiesi.
"Bè, ecco..che il nostro amore è un amore inaspettato." Alzò lo sguardo.
"Un amore inaspettato? In che senso?"
"Se ci pensi, ci siamo incontrati per puro caso e nessuno dei due si aspettava di innamorarsi dell'altro, o tu si?"
"Io? Non me l'aspettavo neanche un po'!" Annuì, prima di continuare.
"E se non fosse stato per il tuo quaderno noi adesso saremmo lontani." La sua voce si spezzò sull'ultima parola.
"Non è vero.." Dissi, sottovoce.
Alzò un sopracciglio.
"Io ti sarei venuto a cercare, visto che sapevo chi eri."
Ora sorrideva. Ci abbracciammo e rimanemmo così, sotto le calde coperte.
L'unico rumore erano i suo delicati baci che mi dava nei capelli.
Mi accorsi che c'era qualcosa che mi dava fastidio sotto ad una gamba.
Mi allungai per prenderlo.
"Che cosa stai facendo?" Mi chiese.
Non risposi, presi quell'oggetto sconosciuto e lo misi tra noi due, per identificarlo.
"Teddy!" Esclamò, facendomi sobbalzare.
"Teddy?!?!?" Me lo prese dalle mani e se lo strinse forte al petto.
"Cioè, tu a vent'anni hai ancora un orsacchiotto peluche?"
Fece la faccia da vero bambino di cinque anni e se lo strinse ancora di più.
"Ho capito! Tu vuoi più bene a lui che a me!" Dissi, con una finta voce da scocciata e offesa.
Mi girai sull'altro fianco, dandogli le spalle.
Non disse niente. Si avvicinò e mi abbracciò da dietro, cingendomi con le sue braccia.
"Non crederai questo?" La sua voce era più dolce del cioccolato.
"Sembra.." Facevo la finta offesa, volevo solo sentirmelo dire.
"Alexa, non hai ancora capito che ora sei in cima alla lista?" Il mio cuore era impazzito.
Mi girai di scatto verso di lui, trovando la sua faccia a pochi centimetri dalla mia.
"Quale lista?"
"La lista delle persone a cui voglio più bene." Mi persi nei suoi occhi, come sempre.
"E sai che tu ormai hai la medaglia d'oro?" Gli dissi.
Sorrise. Gli baciai la punta del naso.
"Ah, comunque anche io ho un orsetto."
"Te l'ho già detto che sei un'imbrogliona?"
"Si.." Risposi, sorridendo.
"Ecco, mettitelo bene in testa."
"Ci proverò." Appoggiai la mia testa alla sua spalla.
Le sue mani erano ancora strette sui miei fianchi.
Stavo così bene stretta a lui, non volevo staccarmi mai più.
"Alexa.." Sussurrò.
"Mmmm"
"Dobbiamo parlare di una cosa seria." Trasalii, ma non alzai lo sguardo.
Chiusi gli occhi.
"Dimmi."
"Sai che abbiamo molte fan, lo sai bene, visto che sei una di loro..e siamo ormai famosi in tutto il mondo.."
Non volevo giri di parole.
"Vai al sodo, Bill.." Dissi, interrompendolo.
"Non so come dirlo alle fan." Disse, con solo un'emissione di fiato.
"Non sai come dirlo o non sai se dirlo?"
"Tutte e due." Ammise. "Volevo parlarne con te, prima."
Iniziò ad accarezzarmi la schiena.
"Devi decidere tu.."
"No, sei tu che devi decidere se possiamo farci vedere in pubblico o no.."
"Basta che ci sei tu vicino a me e io potrei anche combattere contro una massa inferocita di tori." Scherzai, ma era vero.
Sentii le vibrazioni della sua risata nel torace.
"Quando hai la prima intervista?"
"Prima del concerto a Colonia, credo."
"Ok, se te la senti, lo dici li?" Era più che altro una domanda che un affermazione.
"Sei sicura?"
"Se sei sicuro te lo sono anche io." Dissi, decisa.
Sospirò, poi strinse ancora di più l'abbraccio.
"Non voglio lasciarti, quando inizia il tour."
"Allora non lo fare, ti prego." Sussurrai.
Gli diedi un bacio delicato sotto il mento.
"Non lo farò."
"Grazie." Inziò a cullarmi come una bambina appena nata.
"Adesso, dormi, piccola mia." Ora che me lo faceva notare, avevo sonno.
"Buona notte."
"Buona notte, e sogni d'oro."
"Sognami." Bisbigliai.
Lo sentii dire una frase del tipo "Come se non lo facessi mai.."
Ma non la capii bene, perchè ero già nel mondo dei sogni.







Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Colonia. ***


Ringraziamenti: ringrazio chi ha messo questa ff tra le preferite o tra le seguite in questi giorni *_* Recensioni:

veroKuss: Non si è micca capito che ami Teddy xDxD Ci vediamo venerdì! Buon test di latino! ù.u ♥

I dream you: xDxD dai, ti do il permesso di entrare ù.u Grazie mille, davvero ♥

Dragona: Perchè mi dovrei offendermi? Anzi, quando l'ho letto ho iniziato a ridere xDxD non ci avevo pensato xDxD Grazie mille ♥

frei_niahl: mmm, visto che è già la seconda volta, credo che sia possibile xDxD Comunque si è addormentato anche lui ù.u Grazie mille ♥

Schwarz_Engel483: O.O non ci avevo pensatoo xDxD oddio XD scusate ù.u Grazie mille, alla prossima ♥

NICEGIRL: siii Teddy come mascotte *_* Grazie mille teso ♥

MadameMoonLoveSunshine_483: e per caso ti ho mai detto che sei troppo gentile? Davvero, grazie mille ♥


Ricomincio ad essere stronza xD Questo capitolo finisce un po' male e troppo di botto ç.ç COSA SUCCEDERA' DOPO? Lo scoprirete prossimamente ù.u Ora vi lascio leggere! BUONA LETTURA ( non ammazzatemiiiiii T.T) ♥

Era passato quasi un mese, da quel giorno.
La mia vita ormai era cambiata totalmente, da quando c'era lui vicino.
Il grande giorno era finalmente arrivato.
Oggi, 12 Luglio, iniziava il nuovo tour dei Tokio Hotel.
In casa c'era un mix di emozioni: felicità, paura, gioia più assoluta e anche un po' di tristezza.
Io ero sdraiata sul letto, ed ero appena stata svegliata dalle 'urla' di Bill.
"Oddio, oddio, oddio? Dov'è? Aaaaah, aiuto ! Non trovo più niente! Oddio, oddio!" Non smetteva più di ripetere quella parola.
"Bill! Calmati!" Dissi, con tranquillità.
"Come faccio a calmarmi?" Stava camminando da una parte all'altra della stanza, con dei vestiti in mano, in cerca della valigia.
Il problema era che la valigia era proprio vicino a me e lui non la vedeva.
"Bill" Lo chiamai con una voce un pochino più alta.
Si fermò e si girò verso di me, alzando un sopracciglio.
"Ti ho mai detto che di prima mattina sei troppo energetico?"
Gli indicai la valigia con un dito.
Sospirò e si sedette vicino a me.
"Hai ragione, mi devo calmare." Annuii con la testa.
Mi alzai in ginocchio sul letto e a gattoni andai dietro di lui, abbracciandolo.
"Solo che ho paura che qualcosa vada storto." Disse, prendendo le mie mani e stringendole al suo petto nudo.
Appoggiai la testa sulla sua spalla.
"Andrà tutto bene." Sussurrai.
"Lo spero tanto." Gli baciai la guancia.
Qualcuno bussò alla porta.
"Si?!?" Disse Bill.
"Muovetevi, piccioncini! Dobbiamo andare!" Era Tom.
"Arriviamo!" Urlammo insieme, e scendemmo dal letto.
Lo aiutai a buttare tutti i vestiti che trovavo nella sua valigia, così come capitavano.
La mia era già pronta dalla sera prima.
In cinque minuti ci vestimmo e io mi truccai.
Lui si mise un paio di occhiali per non farsi vedere gli occhi struccati.
"Secondo me potresti uscire anche senza." Gli dissi, metre uscivamo dalla camera.
"Si, così tutte le fan scappano a gambe levate." Mi rispose, ridendo.
Gli feci la linguaccia, in segno di disapprovazione.
"Tutti pronti?" Urlò David, quando fummo arrivati al piano di sotto.
David non mi stava ancora completamente simpatico, anzi, a dir la verità non era cambiato per niente il mio pensiero di lui.
Anche perchè non ci eravamo mai chiariti e nemmeno mai parlati.
Mi guardava sempre male, come se prima o poi sarebbe successo qualcosa di brutto.
"Qual è la prima tappa?" Chiesi, mentre Bill mi cinse i fianchi.
"Coloniaaaa" Non fu lui a rispondermi. Il grido di gioia arrivò dalle scale.
Era Georg che le scendeva velocemente, in fibrillazione.
Bill rise, il suo alito mi faceva il sollettico all'orecchio.
Tutti uscirono, rimanemmo solo noi due, in casa.
Mi prese per mano.
"Pronta?" Mi chiese.
"Si." Lo baciai dolcemente.
Avevamo deciso di farci vedere insieme. Il giorno prima avevano fatto un'intervista e Bill lo aveva detto.
Aveva detto che non era più single, che stava con una ragazza stupenda.
Non sapevamo come l'avevano prese le fan, ma Bill mi continuava a dire che non sarebbe cambiato niente.
Sapevamo solo che fuori da quella porta c'erano delle fan che aspettavano solo che uscisse il membro dei Tokio Hotel che mancava.
In quel momento, per noi due il futuro era ignoto più che mai.
Tirammo un lungo sospiro e uscimmo, mano nella mano.
Le fan iniziarono ad urlare, i flesh ci accecarono.
Strinsi di più la stretta della mano, in cerca di supporto.
Mi guardai intorno.
Guardai Bill: sorrideva, come sempre.
Poi, mi soffermai su un volto di una fan che era ai lati della strada.
Piangeva. Piangeva e mi guardava.
Quando entrai nel tour bus, quell'immagine era impressa nella mia mente.
Stava piangendo per gioia o stava piangendo perchè Bill non era più single?
Stava piangendo perchè aveva scoperto la realtà? Perchè il suo sogno più grande si era infranto?
Non riuscii a darmi una risposta stabile.
"Ehi, piccola, che cos'hai?" Mi chiese Bill, accarezzandomi la guancia.
Forse avevo una faccia spaventata, o solo più bianca del solito.
Scrollai le spalle.
"Niente." Sussurrai. Mi abbracciò.
"Stai tranquilla, non succederà niente." Ne ero quasi sicura, ma quel volto era ancora lì, a confondermi le idee.

Il viaggio non fu molto lungo, anche perchè vicino c'era Bill.
Il tour bus si fermò davanti ad una porta color oro.
Lessi la scritta sopra: Dom Hotel.
Vicino c'erano disegnate cinque stelle.
Non ero mai stata in un hotel al di sopra delle quattro stelle.
"E ora? Che facciamo?" Chiesi, prima di scendere a tutti i presenti.
"Andiamo prima a mangiare! Ho una fame!" Mi rispose Tom.
"Ah, ok! A che ora inizia il concerto?"
"Alle 19.30, quindi mangiamo e andiamo." Questa volta mi rispose Gustav.
Quando scendemmo dal bus c'erano di nuovo fan e giornalisti.
E di nuovo, fan che piangevano.
Questa volta però, ero staccata da Bill.
Entrammo in quel hotel fin troppo lussuoso e Bill mi cinse i fianchi.
"Da questa parte." Disse un cameriere tutto vestito bene e in un tedesco veloce.
Lo seguimmo. Ci portò in una stanza da pranzo, vuota.
Solo per noi. C'era cibo di ogni genere.
Io optai solo per un piattone di verdure. Non avevo tanta fame.
Bill e Tom invece presero un piatto pieno di verdure (più di me) e un pezzettone di frittata.
Georg e Gustav presero una bistecca e patatine fritte.
Bill li guardò male. Io risi.
Tutti, però, eravamo d'accordo sulla bibita: coca.
Mi sedetti vicino a Bill e di fronte a Tom.
Parlavamo di tutto. Dall'essere vegeteriani alle ultime macchine.
Io non ero vegetariana, ma avevo fatto uno sforzo. Solo perchè me l'aveva chiesto Bill.
Stavamo parlando della scaletta del concerto, quando un rumore prolungato arrivò da Bill.
"Bill! Almeno con la tua fidanzata non ruttare!" Disse Tom, tra le risate.
Ma non fece in tempo a finire la frase che ne uscì anche uno dalla mia bocca.
"Ops" Dissi, prima di iniziare a ridere, insieme agli altri.
"Vedi! Siamo uguali anche in questo!" Sogghignò Bill.
"Scusate! Ma quando bevo la coca ho questi effetti collaterali!"
Georg non smetteva più di ridere.
"Non avevo mai visto una ragazza ruttare così!" Riuscì a dire.
Gli sorrisi.
Bill mi diede un bacio sulla guancia.

"Ragazzi! 5 minuti e si comincia!" Urlò Tobi (finalmente avevo dato un nome all'uomo-armadio) quando entrò nella stanza.
Le urla dei quattro ragazzi invasero la stanza.
Mi dovetti tappare le orecchie.
"Aiuto, aiuto, aiuto!" Continuava a dire Bill.
Io stavo zitta, per lasciarli sfogare.
Avevo il sorriso stampato in faccia.
"Andiamo!" Disse Tobi.
Bill venne vicino a me.
"Buona fortuna." Gli dissi.
Mi prese la faccia tra le mani e mi guardò.
Sorrisi. Mi baciò.
Si alzò e mi prese per mano.
"Posso venire anche io?" Chiesi, sorpresa.
"Certo! Basta che non esci dalle quinte!"
Le prime note di Noise incominciarono.
La mano di Bill tremava, attaccata alla mia.
"Bill, andrà tutto bene, vai!" E lo spinsi fuori.
Iniziò a cantare, e io con lui.
Dietro di me arrivò David, che guardò fuori.
Sentii il suo corpo immobilizzarsi e la sua bocca spalancarsi.
Guardai anche io verso il pubblico e il mio cuore si fermò per alcuni secondi.
In sala, le fan erano meno della metà.






Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Goodbye. ***


Ringraziamenti: _mOny483: sii, forse eri te xDxD No, dai non credo.. anche perchè non potevi essere ad Hamburgo ù.u Non piangere quando leggi questoo ♥

MadameMoonLoveSunshine_483: O.O spero che non sei sveglia dal 10.02 O.O Se è così, adesso vai a farti un pisolino poi leggi xDxD Grazie mille (eccerto che sono stronza ù.u) ♥

veroKuss: O.O Grazie per averlo detto a tutti xDxDxD Tanto l'avevo scritto anche sul profilo ù.u Lo lascierà? Chi lo sà? xDxD * We are dogs unleashed, YOU AND I * ù.u ♥

Dragona: mi sà o che hai scritto male, o che non hai capito xD Leggi, e capirai xD grazie milleee, spero che ti piaccia anche questo ♥

Jiada95: Anche io ci sarei andata ù.u Grazie mille, alla prossima ♥

NICEGIRL: Quanto ti do ragione *_* Davvero, spero tanto che non succeda anche nella realtà ç.ç Grazie mille, come sempre ♥

SuperEle46: anche a te di do un mondo di ragione! Cioè io sinceramente vorrei fare una prova, per vedere cosa succede xD *Me diabolica* ù.u Grazie mille ♥

frei_niahl: ahahah xDxD Ma se è già sgonfio xD Chi ne ha più ne metta ù.u Leggi per scoprire : ))) grazie mille ♥

_Lalla_: Oddio *___________* Non so che dire, la più bella che tu abbia mai letto??? Aaaah, mi fai commuovere *_* Grazie mille, davvero ♥


vi dico solo una cosa, poi vi lascio leggere: QUANDO HO SCRITTO QUESTO CAPITOLO CI MANCAVA POCO CHE PIANGEVO ç.ç e adesso: BUONA LETTURA xD ♥


Non riuscivo a muovermi e anche se mi faceva male, non staccavo gli occhi da quella scena orribile.
Perchè? Perchè hanno fatto questo  le fan? Non dovevano reagire così.
Poi mi venne in mente una conversazione che feci con una mia amica, un po' di tempo fa.

"Io la ammazzo, se Bill si fidanzerà, io andrò lì e ammazzerò quella ragazza." Aveva detto.
"Anche se sarò io?" Le chiesi sarcastica, non sapevo che sarebbe successo veramente.
"Se sarai te, anche se lo dubito, forse non lo farò io..ma qualcun'altra fan lo farebbe.."
"Ne sei sicura?"
"Sicurissima."
"Ma non è giusto, cioè.. Anche lui ha diritto di innamorarsi, di amare una persona."
"Infatti, amerà me. Solo me. Lui è MIO."

Un brivido mi percorse la schiena.
Era tutto vero. Io che prima pensavo che scherzasse.
Che nessuna fan farebbe nulla del genere.
Invece.. non si erano presentate al concerto. Al concerto dei TOKIO HOTEL, solo perchè Bill non era più libero.
"Lo sapevo." Sussurrò tra i denti David, ancora dietro di me. "Bastarda." Sputò.
Un altro brivido. Ma questa volta era di paura. Si, avevo paura.
Si allontanò da me.
Non avevo il coraggio di cercare lo sguardo di Bill.
Non sarei riuscita a sostenerlo.
Tanti pensieri vagavano senza meta nella mia testa, ma uno era come scritto in grassetto.
Era colpa mia. Tutta colpa mia.
Io ero la causa di tutto questo. Solo io.
Se non l'avessi mai incontrato, non ci saremmo innamorati e ora starebbero facendo un concerto sold out, senza di me.
Dovevo andarmene subito. Non dovevo procurare loro altri problemi.
Anche se faceva male, dovevo lasciare Bill. Lasciarlo vivere una vita felice, anche senza di me.
Non importava se io non ce l'avrei fatta senza di lui. Dovevo pensare al suo bene.
Al bene dei Tokio Hotel. Non dovevo essere egoista e tenermelo per me, anche se volevo farlo.
Ritornai nella stanza e iniziai a camminare, senza meta. Avanti e indietro.
Nella mia mente riaffiorarono le parole che avevo letto il giorno prima, sul giornale.
Quelle parole sincere, che diedero via a tutto.


Sappiamo già che Georg è fidanzato, ma ora la situazione è sempre la stessa? O qualcun altro non è più single?

Bill: In verità qualcosa è cambiato.
Tom: Si, meno due.

Cosa significa?

Tom: Significa che adesso siamo solo due single.
Bill: Si, proprio così.

E chi è il fortunato questa volta?

Gustav: Bill.
Tom: Bill.
Bill: Si, è vero. Volevo dirlo il prima possibile e ecco. Si, sono fidanzato con una ragazza stupenda.

Vuoi dirci qualcosa di più?

Bill: Abbiamo deciso insieme di farci vedere in pubblico, io comunque lo avrei detto lo stesso, il prima possibile. Ci siamo incontrati ad un nostro concerto, in un modo un po' strano, che non sto a spiegare. E' successo ormai un mese fa, giusto?
Tom: sisi, un mesetto fa.
Bill: si, un mese fa. E bè, che devo dire? Io sono innamorato, solo questo conta.

Sei felice di questo? Come l'hanno presa Tom Georg e Gustav?

Bill: Io sono felicissimo. Come ho già detto e ripetuto più volte in altre interviste, credevo nel colpo di fulmine, ma non pensavo che succedesse. Invece è successo. E io non so descrivere cosa provo adesso. Non mi sono mai innamorato così in tutta la mia vita.
Tom: Sono daccordo con lui. Davvero, parlo da fratello gemello: non l'ho mai visto così felice. Comunque a noi lei va benissimo. Anche se era uno sgorbio l'accettavamo. Cioè, lei ha fatto felice Bill, questo è l'importante, non la bellezza.
Georg: Ma così sembra che è davvero uno sgorbio!
Gustav: Appunto, lei non lo è affatto. E' una ragazza bellissima e dolcissima. A me fa molto piacere, davvero è una ragazza unica.
Bill: Oh, Gustav. Grazie.


Trattenevo a stento le lacrime.
Non dovevo cedere, non volevo farmi vedere da Bill così.
Era passata già mezzora, e io ero ancora li a camminare in quella stanza troppo piccola.
Fra poco ci sarebbe stata la pausa per i ragazzi. Dovevo andare.
Presi la mia borsa dal divano e raccolsi le mie poche cose che erano sparse.
Non volevo pensare alle coseguenze. A Bill sarebbe passata, a me no.
Ma non mi importava.
Il mio cuore iniziò a pesare più del dovuto.
Come se stesse per scoppiare, come se dovesse andarsene, scomparire.
Le mani mi tremavano. Cercavo di concentrarmi ma non ci riuscivo.
Mi infilai la borsa a tracolla.
"Alexa." Un sussurro arrivo da dietro le mie spalle.
Quella voce che amavo tanto, specialmente quando cantava.
Mi girai lentamente, per non far uscire le lacrime che pulsavano negli occhi.
Era li, aveva già capito tutto.
Sapevo che mi avrebbe lasciata andare.
Perchè lo volevo io.
Mi diceva sempre che se volevo qualcosa, lui non mi avrebbe mai stoppato.
Una lacrima nera scese dai suoi occhi, sporcando quel viso angelico.
L'asciugai con un dito.
"No, Bill. Ti prego, non piangere." Dissi, avvicinandomi a lui.
"Fallo per me." Aggiusi.
Lui annuì. Ma sapevo che non ce l'avrebbe fatta, come me.
"2 minuti e si ricomincia." Disse con una voce dura David, entrando dalla porta.
Bill mi cinse i fianchi con un braccio, attirandomi di più a sè.
Lo guardai negli occhi.
"Ti amo." Sussurrò.
Non me l'aveva mai detto e sapevo, che non l'aveva mai detto nella sua vita.
Mi aveva detto un giorno, sul suo letto: " Lo dirò solo quando sarò sicuro che è la persona giusta."
"Anche io ti amo." Sussurrai.
Cancellò quei due centimetri di distanza e mi baciò.
Quel bacio non fu come gli altri.
Fu un bacio più lungo, più passionale.
Fu un bacio d'addio.
Quando ci staccammo, era perchè doveva andare sul palco.
E anche io dovevo andare, scappare da quel paradiso.
Tornare all'inferno.
Quando si girò, vidi le lacrime invaderli il suo volto, che non avrei mai più rivisto dal vivo.
Poi, la sua immagine scomparve fuori dalle quinte.
Iniziai a correre tra i corridoi.
Smisi solo quando aprii la porta di emergenza davanti a me.
Chiusi la porta con uno scatto rumoroso e mi raggomitolai per terra, strisciando sul muro ruvido.
Dai miei occhi iniziarono a uscire lacrime amare e dolorose.
Appoggiai la testa sull'asfalto fresco e restai in silenzio, trattenedo i singhiozzi.
Sentii la sua voce cantare. Stava cantando quella canzone triste, che faceva piangere tutte le fan.
Anche lui era triste, si sentiva.
La canzone era proprio al punto più critico, più drammatico.
Mi rispecchiava troppo, in quella situazione.
Sembrava che la stesse dedicando a me, o forse lo faceva veramente.
A quelle parole le lascrime aumentarono vertiginosamente.

 

Angel don't you cry  

I'll meet you  on the other side..  

 

Goodbye.




Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Fallo per la band. ***


Ringraziamenti: _mOny483: si che l'ho fatta con te >.< ma ho cambiato qualcosa, sennò sembravi più cattiva xD Ti adoro anche io ♥

XXX_Ice_Princess_XXX: Oddio, non ci avevo pensato ç.ç Poveri ç.ç chissà se lo saranno ù.u (si, sono moolto stronza xD) grazie mille ♥

MadameMoonLoveSunshine_483: eeeee, sarebbe troppo facile xD Grazie mille ♥

MakeSomeNoise: io me ne concedo due: grazie mille *___________________* (<--- questa non è una parola vero ? xD)

_Lalla_: anche questo capitolo è molt T.T Si, il mondo è crudele T.T Grazie mille e alla prossima ♥

Dragona: allora mi sa che ho capito male io xDxDxD Spero che questo sia presto *o* Grazie mille ♥

PhaNtoMriDerJK: Grazie mille per tutti i complimenti! ♥

frei_niahl: Ho aggiornato subito perchè avevo paura di averti sulla coscienza xDxD Nono, non è ancora finita ù.u Anzi, è ancora luuuuunga xD Grazie mille ♥

veroKuss: ho fatto commuovere la veroooooo xD vedi, non devi aspettare mercoledi! xD Ci vediamo doma (è sottinteso un grazie mille!! xD) ♥

I dream you: ç.ç scusate, non volevo farvi piangere ç.ç Grazie mille! ♥

Deeper_and_Deeper: Lo spero tanto ç.ç Scusa, però dopo non ho capito cosa volevi dire O.O (sono scema, lo so xD) grazie mille ♥

NICEGIRL: Non volevo farvi piangere ç.ç Scusate ç.ç Grazie mille, davvero ♥

SuperEle46: Mi dispiacee ç.ç come si sentirà bill? Lo scoprirai in questo capitolo : ))) Si, in effetti, ci sei andata vicino ! Grazie mille ♥

Questo capitolo è praticamente tutto sto casino destritto da Bill ç.ç E anche questo mi fa piangere ç.ç La cosa più che ti mette a terra è come reagisce ç.ç Bona, non dico più niente ! xD Una piccola nota: La canzone che troverete in questo capitolo si intitola Happy by Secrets In Stereo : ) Ora vado, BUONA LETTURA! ♥

Presi il microfono che mi offrì Tobi.
Sentivo solo il mio battito del cuore accellerato.
Le mie mani tremavano. Non riuscivo a controllarle.
Le prime note di Noise incominciarono e io non ero pronto.
Volevo stare ancora con i ragazzi per cinque minuti.
Volevo stare con Alexa.
Tom Georg e Gustav salirono sul palco.
Ora mi tremavano anche le gambe, avevo la senzazione di cascare da un momento all'altro.
Non riuscivo a salire i gradini davanti a me.
Poi la forza che mi mancava mi arrivò da una spinta leggera alla schiena.
"Bill, andrà tutto bene, vai!" La sua voce mi caricava sempre.
Mi ritrovai sul palco a cantare le prime frasi.
Ora la mia testa era concentrata sul testo, ma c'era sempre una parte che pensava a lei.
Quando arrivai quasi sulla passerella, vidi Tom che mi fissava.
La sua faccia mi faceva..paura.
Mi fece cenno di guardare verso il pubblico.
Girai la testa verso le fan e quasi non smisi di cantare.
Una nota andò a farsi fottere. Si, avevo stonato.
Non potevo credere ai miei occhi.
Li sbattei più volte per vedere se era un sogno.
Tutto vero: la sala era praicamente vuota.
Quel concerto doveva essere sold out, ci avevano detto che i biglietti erano esauriti.
Invece lì c'erano solo metà fan del dovuto.
Il mio cuore ormai non c'era più.
La mia testa elaborò in pochi secondi la causa di tutto questo.

"E cosa farai se le tue fan vi lascieranno oppure ti lasciranno?"
"Cosa centrano le nostre fan con tutto questo?!?!?"
"Centrano eccome! Quando sapranno che tu sei fidanzato..loro vi lasceranno!"
"Loro non lo farebbero mai."
"Ne sei sicuro?"
"SI! Le nostre fan ci seguono per la nostra musica! Non perchè siamo 4 ragazzi single! Loro saranno felici per me come sono stati felici per Georg!"
"Bill, tu non sei uguale a Georg.. tu hai molta più importanza nel gruppo e hai molte più fan di lui."
"David, non dire queste cose! Le nostre fan non ci lasceranno, anche se non sarò più single!"
"Se lo dici tu.. comunque io rimango della mia opinione, ti stai fidando troppo di quella ragazzina.."


No, non poteva essere. David aveva ragione.
Non riuscivo neanche a pensarci, ci avevano lasciato perchè io non ero più single.
Ora le mie mani mi tremavano, ma non per tensione. Avevo paura.
Alexa aveva già visto tutto?
Speravo di no. Perchè sapevo cosa avrebbe pensato.
Ormai la conoscevo: se ne sarebbe andata e io non c'è l'avrei fatta.
Senza di lei non potevo andare avanti.
Senza di lei non riuscirei ad alzarmi la mattina, a mangiare, a fare tutte le cose che faccio tutti i giorni.
Non riuscirei più a cantare.
Non riuscirei più a sognare.
Ma lo sapevo, lei pensa che sia tutta colpa sua e se ne deve andare perchè non deve più causare problemi a noi.
E io non potrò farci niente.
Dovrò stare a guardare, inerme.
Dovrò guardare tutta la mia vita volare via.
E questo lei lo sapeva.
Non badavo più a cantare, le parole uscivano da sole, automaticamente.
Non mi accorsi neanche che era già finita la prima parte di concerto.
Ora c'era la pausa, ma io rimasi lì, sul palco.
"Bill." Disse, Tom, vicino a me. "Vieni.."
Io non riuscivo a muovermi.
Non volevo assistere al peggior momento della mia vita.
Le lacrime stavano già bussando per uscire.
Lentamente Tom mi portò nel backstage, e eccola.
Si stava mettendo la borsa a tracolla. Se ne stava andando via da me..da noi.
"Alexa." La chiamai, con la poca voce che mi era rimasta.
Lei si girò e il mio cuore perse un colpo.
Perchè se ne doveva andare? Perchè adesso che mi avevano dato un angelo, doveva volare via?
Una lacrima scese sul mio viso.
Un suo dito si avvicinò e lasciugò con un solo tocco ghiacciato.
"No, Bill. Ti prego, non piangere." Disse, con quella sua voce fantastica, da angelo.
"Fallo per me." Aggiunse.
Lo sentivo, stava per piangere anche lei.
Lei non voleva andarsene, ma lo avrebbe fatto.
Annuii, anche se sapevo che non c'è l'avrei fatta.
"2 minuti e si ricomincia." Disse David con una voce dura come un muro.
Dopo mi avrebbe assalito, lo sapevo.
Ma non mi importava, ora dovevo fare una cosa importante.
La cinsi i fianchi con un braccio, attirandola di più al mio corpo.
Dovevo dirglielo, prima che fosse troppo tardi.
Lei era la persona più importante di questo mondo, era la persona giusta.
"Ti amo." Sussurrai.
Erano le due parole più vere che avevo mai detto in questo mese.
"Anche io ti amo." Sussurrò.
Cancellai quei due centimetri di distanza e la baciai, ma in modo diverso.
Non l'avevo mai fatto prima d'ora.
Fu un bacio più lungo, più passionale.
Fu un bacio d'addio.
Quando ci staccammo, era perchè dovevo andare sul palco, anche se non volevo.
La guardai per l'ultima volta e mi girai di colpo, per non farmi vedere piangere.
Le lacrime mi inondarono il volto.
Sentii i suoi passi veloci allontanarsi da questo posto.
"Asciugati quelle cazzo di lacrime." La voce arrivò dalla mia destra.
Girai svogliatamente la testa e mi ritrovai David davanti.
"Dopo io e te faremo i conti." La sua voce era troppo dura.
Io non risposi, non me ne fregava niente.
Salii sul palco e le note dolci di Phantomrider iniziarono.
Quella canzone mi ricordò subito lei.
Iniziai a cantarla con tutta la voce che avevo, sperando che la sentisse.
Cercavo di metterci tutto l'amore che avevo dentro, per inviarlo a lei.
Una lacrima mi scese, quando cantai quelle parole così vere, scritte proprio da me.
Angel don't you cry  
I'll meet you  on the other side..  
Goodbye.

"Bill Kaulitz, dove sei?" Urlò David, appena entrato nel tour bus.
Io non risposi, non volevo parlare.
Non volevo fare niente, solo guardare il mondo ingiusto, fuori dal finestrino.
"Lascialo stare, per favore, David." Disse Tom, seduto nel tavolino vicino al mio.
"Adesso dimmi perchè dovrei lasciarlo stare, dopo tutto 'sto bordello che ha combinato!" Urlò ancora di più.
I miei timpani sembravano scoppiare da un momento all'altro.
"Perchè non vedi che sta male? O ti servono gli occhiali?" Tom, sempre a proteggermi.
"Gli sta bene! Doveva rendersene conto prima, non doveva fidanzarsi con quella lì!"
"Lui aveva diritto di innamorarsi, cazzo!"
Mi misi l'ipod nelle orecchie, per non sentire altro.
Ne avevo già abbastanza.
Le note di quella canzone che amava tanto Alexa mi invadero.

"One minute more
a thousand years
it's all the same to me
cause i'm incomplete
and i need you more
with every breath i breathe..
i dont wanna live a day without you.."


Altre lacrime scesero e altre fitte al cuore arrivarono.
Erano passate solo tre ore e io non c'è la facevo già più.
Qualcuno mi abbracciò.
Non guardai neanche chi era, non ne avevo le forze, ma lo capii dalla voce.
"Ti prego, riprenditi presto." Era Tom.
Con un debole gesto annuii, per farlo tranquillizzare.
Ma non ci sarei riuscito.

Il giorno dopo passò lento.
Non mangiavo, non parlavo, non facevo niente.
Anzi no, bevevo solo.
Fra pochi minuti dovrebbe incominciare un altro concerto, qui a Francoforte.
Ma io non me la sentivo.
David si era già incazzato più volte, perchè non volevo fare le prove.
Io ero seduto su una poltrona, ma non sentivo nessuna emozione.
Non provavo nè ansia nè paura.
"Pronto?" Mi chiese Tom, spuntando nella mia visuale.
Gli lanciai un'occhiataccia.
Lui alzò gli occhi al cielo.
"Ti prego, Bill. Fallo per la band." Mi disse.
Abbassai lo sguardo.
Dovevo almeno provarci, non volevo annullare per la seconda volta un tour.
Soprirai, aprii la bocca e provai di intonare Noise.
Ma l'unico suono che uscì dalla mia bocca fu un "The" stonato.
No, non ce la facevo.
Era come se avessi perso la voce per la seconda volta.
Faci segno di no con la testa.
Tom si alzò e sussurrò a tutti i presenti: "Il tour è annullato."










Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** E' l'unico modo per dimenticarti. ***


Ringraziamenti: Dragona: ti dò ragione in tutto *_* Grazie mille ♥

NICEGIRL: nooo, dai.. non essere arrabbiata ( anche se dopo quello che è successo a sanremo lo sono anche io ) Grazie mille ♥

_Lalla_: mi sa che anche questo è T.T mi dispiace .. per un po' non avremo di meglio ç.ç Grazie mille ♥

I dream you: non so se ci riuscirò ç.ç Grazie mille ♥

veroKuss: coffcoffgofuckingyourselfcoffcoff XD Grande vero! xDxD Grazie mille ♥

frei_niahl: si, magari esistessero *_* mi sa proprio che ti avrò sulla coscienza xD Grazie mille ♥

MadameMoonLoveSunshine_483: eeee sarebbe trooooppo facile ù.u Spero che non ti commuoverai anche in questo, non voglio farvi piangere ç.ç Grazie mille

Schwarz_Engel483: Non ti preoccupare *_* grazie mille per tutti i complimenti ♥

_mOny483: eeee chi lo sa? xD lo so.. ma tu non sei me xDxD Ti adoro e grazie mille ♥

Per un po' ci saranno solo capitoli tristi e oltretutto questo finisce di colpo *inizia a scappare* xD Vi dico una cosa, che vi sembrerà senza senso: non pensate perforza male. Boh, adesso vado..BUONA LETTURA ♥ 

"Basta! Non ne posso più!" Urlò mio padre, sbattendo sul tavolo il suo pugno appena formato.
Le orecchie fecero male al contatto di quel rumore più alto del solito.
Alzai gli occhi fissi sul piatto di pasta intatta davanti a me, per guardarlo.
"Chè ho fatto?" Chiesi, con la voce bassa che avevo da quasi un mese.
"Non fai niente! E' proprio questo il punto, non riesco più ad andare vanti così!" Mi accusò.
"Calmati.." Disse mia madre, mettendo una mano sulla sua gamba.
"Non posso calmarmi!"Le disse. "E' da quasi un mese che praticamente non mangi, non parli..non fai niente!"
Questa volta la frase era rivolta a me.
Iniziai a giocare con le dita.
"E non fare finta di niente, sai! Se non inizi subito a fare qualcosa, prenderò delle decisioni molto serie, signorina!"
Non risposi, come sempre.
Le mie orecchie pulsavano, dal troppo baccano.
"Oppure no! Sai cosa faccio? Vado da quel malscalzone e gliene dico quattro!"
Appena pronunciò la parola che era riferita a lui il cuore fece un sussulto.
Una senzazione che sembrava rabbia arrivò.
Mi alzai di scatto dalla sedia e andai nel soggiorno, senza dire una parola.
Aprii il portone, pronta per uscire.
"E adesso che cavolo stai facendo?" Mi chiese mio padre, con un tono duro.
"Quello che hai detto tu." Risposi, con il suo stesso tono.
Prima che potesse dire qualcos'altro chiusi il portone e iniziai a camminare tra le vie.
Non ce la facevo più.
Il mondo mi sembrava ingiusto.
Non era più lo stesso, senza di lui.
Da quel giorno, che ormai sembrava lontano, non riuscivo più neanche a pensare il suo nome.
Ogni volta che sentivo parlare di lui o di loro, me ne andavo.
Quando arrivava un loro video o qualche intervista, cambiavo canale.
Ormai non ne parlavo più neanche con la Fre.
Mi faceva male, troppo.
Come se il mio cuore fosse diviso in due, da una ferita profonda.
Incurabile.
Però una cosa la facevo, anche se la ferita bruciava più che mai.
Ascoltavo la sua voce, le loro note.
Non volevo dimenticarmi della sua voce, mai e poi mai.
Tante volte la sentivo vicino a me, mentre mi sussurra cose dolce.
Mentre mi dice ti amo.
Una lascrima scese sul mio viso, non la fermai.
Ero abituata. Ogni giorno piangevo.
Era diventata un abitudine, una dolorosa abitudine.
Senza rendermene conto, mi ritrovai in quel parco dove trascorrevo ore da piccola a giocare.
Guardai quell'altalena dove mi ero seduta tante volte, rinpiangendo quei tempi.
Ci andai vicino, lentamente e mi ci sedetti.
Iniziai a dondolarmi, avanti e indietro.
Dovevo prendere una decisione, e anche in fretta.
Mio padre era arrivato all'apice della tolleranza e io se continuavo così non duravo ancora per molto.
Mi guardai. Ero cambiata molto in un mese, in peggio.
La prima differenza che si notava era il mio corpo.
Ero diventata anoressica.
Ero dimagrita di 20 kili, fino a qualche giorno fa. Forse ora il numero era aumentato.
Il mio corpo ormai era tutto ossa.
Tutti i vestiti che avevo mi stavano larghi, sono dovuta andare a comprarne dei nuovi, apposta.
Mi toccai la pelle.
Non mi curavo più, tanto non ne valeva la pena.
Ora era ruvida e in parecchi punti screpolata.
L'espressione del mio volto era sempre uguale: neutro.
Non riuscivo neanche a persanalizzarmi una smorfia o qualcosa di diverso.
Non sorridevo più, non mi truccavo più, non uscivo più.
Andavo solo a scuola, e mi concentravo solo su quella.
Ormai tutta la gente mi squadrava come quella 'schifosa'.
Ma non me ne fregava niente, non mi fregava più di niente.
Alzai gli occhi e mi guardai attorno.
Davanti a me c'era la mia vecchia scuola media.
Mi venne in mente una scena, successa molto tempo fa.

"Daiii Ale, vieni!" Urlò la Fre da sopra.
"No! Io sopra al tetto non ci vengo!" Dissi, incrociando le mani al petto.
"Ma non ci vede nessuno!" Urlò ancora.
"Se urlì così non ci vedono, ma ci sentono!" La sentii sbuffare nel buio.
"E poi non è per quello, non voglio salire sul tetto della scuola!"
"Dimmi almeno perchè?"
"Perchè soffro di vertigini, ecco perchè!" Restò zitta.
Poi, sobbalzai, quando da dietro mi abbracciò.
Non l'avevo sentita scendere.
"Scusa, me n'ero dimenticata.."
"Scuse accettate.." Risi.


Un pensiero nacque nella mia testa.
E se la facevo finita?
Se mandavo a quel paese tutto e tutti?
Tanto ora la mia vita non valeva niente.
Lo sapevo e ne ero responsabile che senza di lui non riuscivo a vivere.
Quindi, perchè no?
Tanto lo sapevo che non ci sarebbe stato nessuno a impedirmelo.
Qualcuno che mi pregherebbe di non saltare.
Ero sola, completamente sola.
Mi ricordavo perfettamente come la Fre era salita lì sopra, perchè me l'aveva spiegato una centinaia di volte.
Ma io non avevo il coraggio di salire.
Adesso, però, il coraggio non mi mancava.
Anzi, più che coraggio direi voglia.
Salii sulle scale di emergenza e salii sulla ringhiera aiutandomi mettendo le mani sul muro.
Poi da lì fu facile: misi un piede sopra allo stipite della porta e mi diedi la spinta.
Ed eccomi sopra al tetto.
Mi avvicinai al margine, sotto avevo la ghiaia del giardino.
'Scusa, ma è l'unico modo per dimenticarti.' Pensai, come se lui potesse sentirmi.
Feci un respiro profondo.
Ero pronta.
Stavo per dare fine alla mia vita quando, proprio in quel momento, arrivarono due ragazze nei pressi della scuola.
Prorpio adesso? Non c'era mai un cane in quella misera città, a quell'ora.
Sbuffai, ma restai dov'ero.
Ascoltai quello che stavano dicendo, anche se era maleducazione.
La seconda, molto bassa rispetto all'altra, stava piangendo.
"Ma possibile che non si sa ancora la vera causa?" Piagnucolò.
"Te l'ho già detto, non lo vogliono dire. Lo tengono in casa, non esce mai!" Disse, l'altra.
"E' già la seconda volta che annullano un tour!" Ora piangeva ancora più forte.
Mi arrivò una fitta al cuore.
"Speriamo che si rimetta presto.." Disse quella più alta.
"Sai secondo me chi è stata?"
"Chi?" Chiese.
"Quella stronza della sua ragazza, non si vedono più inisieme.."
Un'altra fitta.
"No, secondo me no. Tom ha detto che è come se avesse perso la voce una seconda volta.."
"Ma è già passato un mese!" Si lamentò, ma a quel punto non le ascoltavo più.
Ero diventata di ghiaccio.
Bill stava male..per colpa mia.
Avevano annullato il loro tour.
Avevo creato altri problemi.
Mi girava la testa e , per finire l'opera, guardai giù.
Le vertigini mi invasero.
Involontariamente persi l'equilibrio.













Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** Mi devi aiutare. ***


Ringraziamenti: _mOny483: non ci hai preso in niente xD ma se tu sei già pazza ò.o Vabbè .. per scoprire leggi, và ti adoro anche io ♥

MadameMoonLoveSunshine_483: Mi sa che non sei l'unica che pensa che sia una soria vera xD *faccia innocente* certo che te lo do : ) ale.cillu@hotmail.it Grazie mille e alla prossima ♥

_cucciolotta_: ecco qui, spero di soddisfare la tua coriusità *_* Grazie mille e alla prossima ♥

XXX_Ice_Princess_XXX: eeee, non puù finire micca così xD Non muore, tranquilla : ) Per scoprire di più leggi *_* Grazie mille ♥

I dream you: O.O ma così non riesco più a finire la ff ç.ç ( oddio, mi sto scompisciando dalle risate xDxD ) Grazie mille e alla prossima ♥

frei_niahl: si lo so, ç.ç Ho provato di mascherarla il più possibile la scena, ma non c'è l'ho fatta xD Se vuoi ti mando una crema per le spine, perchè anche qui ci sono xDxD Povereee ç.ç Grazie mille ♥

Dragona: certo che saprai come va a finire, anche se manca ancora un bel po' xDxD Grazie mille, alla prossima ♥

veroKuss: sisi fai l'innocente, che non mi hai neanche aiutato ù.u Daiii non è proprio uguale, qualcosa cambia ç.ç Vai a dormire va xDxD Ci vediamo doma alla roccaaa, ti voglio bene anche io [-32] ♥

NICEGIRL: guarda, davvero io non so più cosa dire, davvero. Non me lo ricordare ù.u Tranquilla, casca..ma non casca xDxD *lato pazzo mode:on* Grazie mille ♥

_Lalla_: nooo, daii vi ho detto di non pensare male..non muore *_* questo è ancora triste, e anche il prossimo... poi magati dopo saranno più yeee xD ( la mia faccina preferita triste rimane sempre ç.ç) Grazie mille ♥

Jiada95: non muore, ma ci siamo quasi ç.ç Troppo magra ç.ç Grazie mille, spero che ti piaccia anche questo ♥

Schwarz_Engel483: mi sa che con questo capitolo non capirai molto come va a finire, ma un pochino almeno si *_* Grazie mille, spero che ti piaccia ♥

Ragazzeee devo dirvi due cose importantisssimeee *_*: 1. Ho fatto finalmente la 'locandina' di questa ff *_________________* è nel mio profilo oppure la potete trovare nel primo capitolo..ditemi cosa ne pensate pliiiis; 2. devo davvero ringraziarvi tutte, anche solo chi legge, perchè questa ff è entrata tra le più popolari. GRAZIE MILLE DAVVERO. Sono troppo contenta.. davvero, mi avete commosso ç.ç Non lo smetterò più di dirvelo grazie milleeee ♥ Adesso vi lascio leggere, BUONA LETTURA ♥ Ps: la canzone si intitola Survive by Gabriella *_* E' troppo dolce ♥

Non feci neanche lo sforzo di mettere le mani indietro, per parare almeno un po' la caduta.
Il mio fondoschiena sbattè contro le tegole, provocandomi un gran dolore.
Mi stesi su quel tetto che emanava calore e mi rannicchiai.
Volevo urlare a squaciagola, ma non avevo un filo di voce.
L'unico modo per sfogarmi fu quello di piangere.
Rimasi lì per parecchi minuti a pensare alla mia vita.
Non sapevo cosa fare.
Bill stava male, io stavo male, ma sapevo che lui si sarebbe ripreso.
Lo diceva sempre lui: la band al primo posto.
Quindi si sarebbe rialzato e tutto sarebbe tornato come prima, o almeno in parte.
Io sarei rimasta così, in qualunque circostanza, oppure sarei peggiorata.
L'importante, però era che lui ricominciasse a cantare.
Avrei fatto di tutto per sentirlo di nuovo cantare come prima, felice.
Io, però, non potevo ritornare da lui.
Non perchè non volevo, ma perchè non potevo.
Se ritornavo da lui, le fan avrebbero reagito ancora peggio e David mi avrebbe ucciso come minimo.
Non che me ne fregasse molto, ma non volevo peggiorare le cose.
Anche se lo avevo già fatto.
Non dovevo incontrarlo, non dovevo incontrare la mia anima gemella.
Restai per un po' ferma, con la mente vuota, ad ascoltare i battiti del mio cuore.
Chiusi gli occhi, per concentrarmi solo su quelli.
Mi rilassava e mi ricordava lui.
I nostri cuori andavano insieme, erano sincronizzati.
Nel buio dei miei occhi si proiettò un immagine che mi fece ancora più male: Bill che teneva la mia mano sul cuore.
Un crampo allo stomaco mi fece piegare in due dal dolore sia fisico, che mentale.
Bill volò via.
Altre lacrime invasero il mio viso e nella mia mente iniziò un battibecco tra mente e cuore.
Dal cuore arrivava una vocina che urlava il desiderio immenso di andare da lui, abbracciarlo, baciarlo, accarezzarlo e proteggerlo.
Dalla mente, invece, c'era una voce ferma che vietava tutto questo.
Mi venne mal di testa.
Ormai i battiti del cuore, accellerati, rimbombavano nella mia testa.
Me la strinsi nelle mani, urlando dei 'basta' mentali.
Quando riaprii gli occhi, era calata la sera.
Dovevo ritornare a casa, ero stata fin troppo su quel tetto.
Con lo stesso procedimento scesi e iniziai a camminare per la via di ritorno a casa.

"Dove cavolo sei stata fino ad adesso?" Chiese mio padre, quando chiusi la porta di casa.
Lo ignorai e mi diressi verso le scale.
Mi prese da un braccio, facendomi girare verso di lui.
"Rispondimi." Ordinò.
Lo guardai un po' negli occhi e poi risposi.
"A pensare alla mia cazzo di vita."
Scrollai la presa e salii velocemente le scale.
Mio padre, per fortuna, non ribattè.
Con la coda dell'occhio vidi che era ancora nello stesso punto dove l'avevo lasciato.
Chiusi la porta di camera mia e mi stesi sul letto.
Presi l'ipod e misi la canzone che mi rispecchiava troppo.
Iniziai a piangere, di nuovo.

"I miss you
Just like the air that I breath
I need you with me
I'm not gonna lie
I can't imagine my life without you
But I supose I will survive."


Si, sarei sopravvisuta.
Dovevo sopravvivere, per lui.
Qualcuno bussò alla porta e io non mi mossi di un centimetro.
"Ale.." Disse la Fre quando entrò.
Si avvicinò al letto e si inginacchiò sul pavimento.
"Ciao Fre.." Dissi, con la voce spezzata dalle lacrime.
Solo con lei parlavo, solo con lei ero rimasta sempre la stessa..un pochino più magra.
Mi asciugò le lacrime, ma altre ne uscirono poco dopo.
Era un gesto che faceva sempre lui.
"Non sopporto più vederti così.."
"Neanche io lo sopporto più.." Ammisi.
"Allora perchè non ti riprendi?" Mi chiese, con voce dolce.
La guardai, lei abbassò lo sguardo.
"Fre, non ci riesco!"
"Almeno provaci.."
"Senza di lui non posso andare avanti, come un fiore senz'acqua, capisci?"
"Caspisco cosa intendi, ma allora perchè non vai da lui?"
"Perchè non posso.." Questa volta abbassai io lo sguardo.
"Ancora questa storia delle fan? Ma non dire cazzate!"
Non dissi niente.
"Alexa, tu hai bisogno di lui, e lui di te..guardati.." Mi indicò e poi proseguì.
"Sei dimagrità 20 kili, non ti curi più..non ti riconosco più.." La sua voce si spezzò.
"Scusami.." Sussurrai.
"Ma non copisci? Non riuscite a stare lontani.. Hanno dovuto annullare il tour per Bill.."
"Si, lo so. Non me lo ricordare, ti prego.." Una lacrima scese, al ricordo.
"Non ti dico altro, allora.. Però ti dico questo: ascolta il tuo cuore.."
"E se il mio cuore me l'avesse rubato lui?"
"Allora vai da lui a riprenderlo, fregatene delle fan.."
"Non posso.."
"Si che puoi, maledizione! Bill ha bisogno di te! Non ti basta questo?"
Sospirai, forse aveva ragione.. Dovevo ascoltare il cuore.
"Si, che mi basta.." Alzai lo sguardò e la vidi sorridere.
Per la prima volta dopo un mese, sorrisi anche io.
"Grazie Fre.." Dissi, abbracciandola.
"Ricordati che ci sarò sempre quando avrai bisogno, ok? Ora vai da Bill, te lo ordino."
Li diedi un bacio sulla guancia.
"Ti voglio bene, davvero." Avevamo entrambi gli occhi lucidi.
"Anche io, tanto."
"Hai mai sentito la voce di Tom dal vivo?" Le chiesi, prendendo il cellulare.
"No! Oddio, Ale.. Lo faresti davvero per me?"
"Farei qualsiasi cosa per te.. Però basta che non lo vai a dire a nessuno. Promesso?"
"Prometto come non mai!"
Cercai nella rubrica il numero di Tom e cliccai il tasto verde.
Misi il vivavoce.
Squillava. 1,2,3,4. Non rispondeva.
Forse aveva riconosciuto il numero, e non voleva rispondere.
Lo capivo, faceva bene. Io ero le cause di tutto.
Sospirai e iniziai a sloccare la tastiera per mettere giù.
Stavo per cliccare il tasto rosso, quando rispose.
La Fre si mise la mano sulla bocca, per tapparla.
"Pronto?" La sua voce era stanca, triste.
"Tom, mi devi aiutare."


 


Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** Mi manchi. ***


Ringraziamenti: Dragona: mmm, tra poco diventerà felicissima *_________*  Sono contenta che ti piaccia la locandina.. kmq, ale.cillu@otmail.it : ) Grazie mille ♥

SuperEle46: sono contenta che ti piaccia *_* E chi ti dice che si riincontreranno? xDxD *risata maligna* xDxD Grazie mille ♥

_mOny483: te lo ripeto: tu non sei normale, quindi non puoi fare le stesse cose che faccio io! xD Ti adoro anche io scema ♥

I dream you: lui? O.O *si riprende dallo schok* Grazie mille!  : ) ♥

Schwarz_Engel483: si, finalmente si è decisa a chiamare aiuto xDxD Grazie mille ♥

_Lalla_: mmm e se non ri riincontreranno mai? *perfida* Chi lo sa? xDxD pensa in positivooo xD Grazie mille ♥

Jiada95: oddioooo *_________* Grazie mille davvero, sono contentissima che ti piaccia la mia ff *_* Grazie milleeee ♥

MadameMoonLoveSunshine_483: e finalmente ci siamo conosciute *________* ti prego, prima di leggere questo capitolo vai a farti un piatto di pasta xDxD Grazie mille ♥

veroKuss: vero? siiii, vero xDxD Ma ancora no .________________. *scappa*  ma se tu non mi aiuti non ritorna più il sorriso fino al 26 : ( Ti voglio bene e grazie mille ♥

Non so cosa scrivere .____. *idea arriva a cervello vuoto di Alexa* Oh, si! Vi devo dire, che questo non è ancora l'ultimo capitolo, anche se potrebbe sembrare..vi assicuro che mi avrete tra i piedi ancora per un bel po' xDxD Mi dovrete sopportare, mi dispiace ù.u Questo capitolo è scritto da bill, notare il blu fashion xD Ultima cosa: se uno/a non sa il tedesco e non capisce quelle frasi che trovate sotto, chiedete ; ) Adesso vi lascio leggere, BUONA LETTURA ♥

Il tuor era stato annullato e io mi sentivo una vera e propria merda, per non dirlo con giri di parole.
Non riuscivo a credere che ero ancora vivo, senza di lei.
Tante volte in questo mese avrei preferito morire, ma poi il pensiero ritornava sempre a lei e non ce la facevo.
Un giorno avevo anche tentato il suicidio. Si, io Bill Kaulitz volevo suicidarmi.
Ero arrivato al limite, all'apice e avevo preso quella decisione.
Ero salito sul davanzale della finestra del 2° piano di casa, pronto per lasciarmi trasportare dall'aria alla morte.
Tom, però, non me lo permise. Riuscì a farmi ritornare indietro con una sola frase, dopo vari tentativi: "Pensa a lei." e ora ero qui, sul letto di camera mia.
Quel letto dove avevamo passato tantissimi momenti insieme, abbracciati.
Una lacrima mi rigò il viso. Toc, toc.
Non dissi niente, ma sapevo chi si trovava dietro a quella porta.
Con un gesto veloce della mano asciugai quella lacrima che era arrivata sulla guancia.
Tom entrò, anche senza il mio permesso. Ormai era abituato.
Io ero girato verso il muro, nella parte sinistra del letto. Dove stava sempre lei.
Sentii mio fratello che si sedette dall'altra parte.
"Bill, è pronto." Sussurrò, la sua voce era la stessa dal concerto di Francoforte, annullato.
C'erano vari aggettivi per descriverla, ma tutti negativi: triste, bassa, stanca e ogni tanto si spezzava.
"Non ho fame." Risposi, nascondendo la testa tra le braccia.
"Bill.." Mi appoggiò una mano sulla spalla. "Devi mangiare.."
La sua non era un'affermazione, era una supplica.
"Non riesco a mangiare, te l'ho già detto.."
Si alzò dal letto e venne dalla mia parte. Rimase in piedi, a fissarmi.
Ora, la sua voce, era più alta di un ottava almeno, ma era sempre roca.
"Bill, tu devi mangiare! Sei dimagrito troppo! Se continui cosi.." Si bloccò, come se avesse qualcosa che non gli permettesse di parlare. "Se continui così non durerai tanto.."
Un brivido mi percorse la schiena. Alzai lo sguardo, per cercare il suo.
"Non puoi continuare così..non te lo permetto." Disse.
"Non ce la faccio.." Dissi con un soffio.
"Ma io non sopporto più vederti così.." Si avvicinò al letto.
Abbassai di nuovo lo sguardo, guardandomi le unghie che ormai non curavo più.
Non avevo la forza di fare niente, da quando se n'era andata.
Dal giorno in cui eravamo a Francoforte, la situazione era peggiorata.
Pochi giorni fa mi sono dovuto pesare, per dei controlli: 40 kili.
Ormai la mia pelle non esisteva più.
Il medico l'aveva chiamata "depressione", ma io sapevo benissimo cos'era.
Ero morto. La mia anima non c'era più, era vicino a lei, sempre, anche se lei non lo sapeva.
Il mio corpo c'era, ma dentro, ero vuoto.
Stavo sempre su quel benedetto letto, chiuso in me.
Da quando avevamo annullato il tour, non uscivo più di casa.
Tom mi aveva detto che fuori c'era il delirio.
Le fan e i giornalisti chiedevano sempre dov'ero, e perchè non mi si vedeva più.
Li assediavano sempre appena mettevano il piede fuori dal portone.
Loro non rispondevano mai, a nessuna domanda.
Facevano finta che vicino a loro non ci fosse nessuno, ma, purtroppo, le faccie non si potevano mascherare.
I loro volti erano il ritratto della tristezza.
Alcuni giornali scrivevano persino che io ero morto: e avevano ragione.
Se solo lei fosse ritornata tra le mie braccia..
Non mi ricordavo neanche più che Tom era vicino a me.
"Perchè non vai tu da lei?" Mi chiese, facendomi ritornare nella realtà.
"Perchè non posso.." Sussurrai.
"Ma perchè? E' questo che non capisco.."
"Perchè è il suo volere.." Sospirai.
"Non ti capisco.." Incrociò le braccia al petto.
"E' lei che ha voluto andarsene.. e io non potevo fare niente.." La mia voce andava e veniva.
"Però non ho capito un'altra cosa: perchè se nè andata?"
Lo inchiodai con lo sguardo.
"Perchè pensava che ci creasse dei problemi, lei se ne è andata per noi.."
A queste parole si irrigidì.
"Cioè lei-se-nè-andata-per-noi?" Balbettò.
"Si.." Sussurrai, anche se sapevo che non aveva bisogno di una risposta.
"Non ci posso credere.."
"Per quale ragione credevi che se ne fosse andata?" Chiesi.
"Boh, davvero. Non lo so, ma pensavo che era successo qualcosa tra voi due.."
"Non dire cavolate.."
"Ma allora.." Resto per alcuni secondi in silenzio a pensare. "..vado a dirlo subito a David." Finì.
"David?!?! cosa centra David?" Chiesi, sempre con quella voce da morto, ma con un pizzico di curiosità.
"Se è davvero così, la andiamo a prendere noi.. E gli spieghiamo la verità.." Disse, veloce.
Era già eccittato dall'idea.
"Alt alt alt. Tu non vai a dire niente a nessuno."
"Perchè?" Alzò un sopracciglio.
"Perchè tu, o meglio voi, non andrete da nessuna parte. Se lei vorrà venire, io sono qui, ad aspettarla. Ma non tollero che andiate li, a costringerla."
"Ma noi non costringeremo nessuno." Continuò.
"Voi, non andrete da nessuna parte." Dissi, tra i denti.
"Okok, ma ti prego, riprenditi presto.."
Non risposi, non volevo promettere niente: sapevo che non ce l'avrei mai fatta.
Tom non disse più niente. Silenzio.
Non fu nè la mia voce nè la sua a rompere quel silenzio: fu una suoneria.
La suoneria del cellulare di mio fratello, che arrivava da fuori la porta.
"Non vai?" Gli chiesi.
Senza dire niente, uscì dalla porta e io rimasi di nuovo da solo.
Allungai la mano sul comodino, per prendere l'ipod.
Non mi piacevà più questa situazione, la odiavo.
Mi mancava tutto di lei: le sue labbra, i suoi capelli, il suo profumo..i suoi baci.
Sospirai, non sapevo se prima della mia fine, l'avessi mai rivista.
Probabilmente no.
'Pessimista.' Disse la mia coscenza.
Misi una canzone trise, ma allo stesso tempo energetica.
Purtroppo che quell'energia a me non arrivava.
La mia voce invase le mie orecchie.
Tre frasi mi colpirono proprio in quel buco dove prima risiedeva il mio cuore.
Tre frasi che avevo scritto proprio io, ma che adesso mi rispiecchiavano ancora più di prima.

Ich weiss nicht was kommt

Ich weiss nicht was war
Ich weiss nur du bist nicht mehr da.


"Alexa, mi manchi."


Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** Sto arrivando. ***


Ringraziamenti: MadameMoonLoveSunshine_483: Grazie mille caraaaa *________* Spero che ti piaccia anche questo ♥

frei_niahl: il più bello ? *_________* Grazie mille, voi siete fantastiche ♥

Dragona: sisi, è proprio quella! ^^ Vabbè, non volevo crearvi dubbi *_* Grazie mille ♥

_cucciolotta_: chissà chissà cosa vuole *_* Leggi per scoprirlo..Grazie mille ♥

veroKuss: eccoti il pezzo "Bello" xDxD coffcoffsecchionacoffcoff Nooo lo smalto verde nooo ç.ç Grazie mille, ti voglio bene ♥

I dream you: ahaha, oddio xDxD Non ti faccio scomodare, in queso capitolo si risvegliano dal coma xD Grazie mille ♥

SuperEle46: siii, è ora di risvegliarsi xD Grazie mille alla prossima ♥

Jiada95: eeeh, io interrompo sempre sul più bello ù.u Grazie mille, alla prossima ♥

Schwarz_Engel483: siii, qualcosa sta per succedere *_* Sei una veggente ò.o Grazie mille ♥


Vi lascio leggere subito che questo capitolo è bello, o almeno.. due della famiglia Adams (o come si scrive) si risvegliano xDxD Grazie mille a tutte, anche solo chi legge ! BUONA LETTURA ♥


"Alexa?" La sua voce si accese.
"Si, sono io.." Sussurrai.
Mi sentivo parecchio imbarazzata. Non mi facevo sentire da tanto, troppo tempo.
"Alexa!"Urlò.
"Shhhhhh, zitto!" Protestai.
Se si faceva sentire, tutti i miei piani andavano in fumo.
"Dove sei?" Chiesi.
"Sono in camera mia, perchè? Oddio, Bill sta troppo male.. sono troppo felice di sentirti.." Disse, a raffica.
A sentire il nome di Bill, il mio cuore fece un sussulto.
Stavo davvero per riandare da lui? Non ci potevo credere.
"Ok, ma non ulrare. Lui non ti deve sentire." Non riuscivo ancora a pronunciare il suo nome a voce alta.
Diedi un occhiata al mio fianco, per controllare la reazione della mia migliore amica.
All'inizio mi spaventai, perchè non la vidi, ma poi mi accorsi che era sdraiata per terra.
Mi guardò e mi sorrise.
Con le labbrà mimò un "Grazie".
"Va bene, aspetta che chiudo la porta. Fatto. Adesso mi spiegi tutto."
"Sisi, ma prima volevo chiederti una cosa.."
La mia voce si spezzò, e sapevo perchè: avevo paura.
"Chiedi pure.." Aveva capito che era una domanda con difficile risposta.
Restai alcuni secondi zitta.
"Non siete arrabbiati con me?" Dissi, tutto d'un fiato.
"Non dire scemenze!"
"Davvero? Nanche lui?" Mi tremava la mano.
"Alexa, tu non sai quanto mi stai facendo felice ora. Mi sto trattendendo a correre e andare a dirlo a Bill, ma non lo faccio perchè me l'hai detto te. Se non ti muovi a dirmi perchè non resisto.."
Sembrava che saltellava sul posto mentre parlava.
"Ma vi ho lasciati! Dovreste essere incavolati con me, vi ho messo solo nei casini!"
Lo so, ero cocciuta.
"Alexa, allora.. Tu non hai ancora capito un bel niente.. Io non avevo mai visto mio fratello così felice, e questo lo devo solo a te.."
"Ma l'ho lasciato.." Sussurrai, interrompendolo.
"Sai, proprio cinque minuti fa, Bill mi ha detto la ragione per il quale sei scappata. Secondo me hai fatto una grande cazzata, scusa l'espressione, ma tu te ne dovevi fregare.."
"Lo so, scusami.." Una lacrima mi rigò il viso.
Una mano da dietro, me l'asciugò.
"Basta lacrime, ti prego." Mi sussurrò la Fre all'orecchio.
Annuii. "Chi è che ha parlato?" Mi chiese Tom, dall'altra parte della cornetta.
"Oooh, Tom, sapessi.." Una risata nacque dietro di me.
"Daiiii, dimmelo!" Ordinò.
"E' la mia migliore amica..e.." Non mi lasciò finire.
"Bella?"
"Toooom, non sei cambiato in un mese? Comunque, te la farò conoscere un giorno.."
"Ahhh, benee! Adesso raccontami tutto, che non riesco a resistere.."
"Okok. Voglio ritornare."
Non sentii alcuna risposta.
"Emh, Tom?"
"Ok, scusa. Ero impegnato a soffocare l'urlo di gioia. Parla, non badare a me.."
"Non ti uccidere però mentre parlo.."
"Vai tranquilla.." Rise.
"Se lo dici tu.. Comunque..Volevo fare una sorpresa a Bill. Ecco perchè ho chiamato te invece che lui.."
"Che tipo di sorpresa?" Mi chiese.
"Avevo pensato, che se ce la fai, lo porti all'aereoporto bendato.."
"Aaaah, che bell'idea! Complimenti!"
"Grazie!" Arrossii.
"Io lo porto lì bendato, e tu arrivi..Poi lo sbendo e .. ahhh che bell'idea! L'ho già detto?"
"Si!" Risi, per la prima volta dopo un mese.
"Quando arrivi?" Era frenetico.
"Non lo so Tom..Non ho ancora il biglietto, devo andare all'aereoporto.." Iniziai ad elencare tutti i problemi.
"Il biglietto lo vado a fare io, subito.."
"Ti porto io all'aereoporto, mia madre è libera.." Disse la Fre.
"Anche se non l'ho mai vista, amo quella ragazza che è vicino a te."
"Questo non lo dovevi dire.." Protestai.
Sentii un tonfo, quando la mia migliore amica toccò il pavimento con il sedere.
Tom lo sentì. "Ops.." Sussurrò.
"Appunto.. Vabbè, allora arrivo?" Chiesi.
"Fai più in fretta che puoi! Io sarò lì con Bill, al primo arrivo dall'Italia, ok?"
"Ok! Ti aspetto lì.."
"Alexa, grazie."
"E di cosa?" Chiesi, disorientata da quella parola.
"Per tutto quello che hai fatto e fai per mio fratello."
"Io non faccio proprio niente, sono me stessa come non mai, quando sono con lui."
Lo sentii sorridere.
"A dopo.."
"A dopo, ciao.." Riattaccai.
"Sùsù, andiamo!" Disse la Fre, alzandosi e strattonadomi da un braccio.
"Aspetta! Micca ci andrò in pigiama!" Protestai.
"Uffa..Ti do 5 minuti..Chiamo mia mamma, ti aspetto giù."
"Okok, faccio in fretta. Approposito, dillo a mia madre.." Dissi, chiudendola fuori dalla camera.
"Siiii!" Rispose, urlando.
Respirai a fondo. L'avrei rivisto.
Le valige le avevo lasciate a casa loro, quando ero scappata.
Quindi, una preoccupazione in meno.
Mi vestii velocemente e mi sistemai come meglio potei.
Guardai la mia immagine riflessa nello specchio.
Almeno ero presentabile.
Scesi le scale di corsa, salutai mia madre che aveva il sorriso sulle labbra e uscii.
Assaporai quell'aria che in quel momento mi sembrava nuova.
Amore, sto arrivando.

Come promesso, Tom mi aveva prenotato il biglietto.
Sempre in prima classe, uguale a suo fratello.
Il viaggio fu lento o almeno per me.
Non smettevo più di cambiare posizione sul sedile.
La vecchietta che era seduta vicino a me mi guardò male.
Sbuffai e cercai di rilassarmi, con poco successo.
Chiusi gli occhi.
Quando li riaprii era perchè dovevo stare attenta a non cascare dagli scalini.
Ero l'unica persona senza valige.
Meglio, ero la più leggera e potevo correre facilmente.
Feci un grande respiro e spinsi la porta, ritrovandomi a camminare nel tunnel degli arrivi.






Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** Per sempre. ***


Ringraziamenti: VeroKuss: noo, io ti aggiungo alla lista delle ragazze più fighe che conosco xD Vedi, anche se sto per crepare dalla tosse che ho, ho aggiornato *_* Kmq, anche doma non ci sono ç_ç Ci vediamo vene, se tutto va bene ♥

_Lalla_: siii, si rivedono *_* Spero che ti piaccia, grazie mille ♥

NICEGIRL: eee lo scoprirai qui ù.u Grazie mille alla prossima ♥

I dream you: xDxD masochisti schlerotici xD Dai.. poveri xD Spero che ti piaccia, grazie mille e alla prossima ♥

_cucciolotta_: mmm qui scoprirai la reazione di Bill, ma per quella di David devi aspettare ancora un po' xD Grazie mille ♥

Dragona: scusa, lo so che questo non è il "molto presto", vi ho fatto aspettare una settimana, ma sto male ç.ç Vabbè, adesso che loro si sono risvegliati dal coma, non dobbiamo essere tristi xD Grazie mille ♥

Schwarz_Engel: l'attesa è finita!!! Anche se è stata un pochino lunga..scusa ç_ç Vabbè, inutile dirti grazie mille : ) ♥

MadameMoonLoveSunshine_483: xDxD Si, tom è un pochino scemo, anche in questo capitolo ù.u Grazie mille ♥

SuperEle46: sii, bellissima sorpresa *O* Grazie mille, spero che sorriderai anche in questo ♥

frei_niahl: nono, bill è ancora in coma xDxD Grazie mille ♥

xXx__Bill Kaulitz: Oddio, grazie *_* ♥


Scusate, ma vado di fretta e scusate se vi ho fatto aspettare una settimana ç_ç Ma sto male da sabato ç_ç Vabbè, non rattristiamoci proprio ora che i due bambocci si svegliano *O* In questo capitolo, scritto da Bill, vedremo Tom alle prese con la sorpresa *ride come una matta* vabbè, vi lascio leggere, ma prima vi dico un' ultima cosa: una mia amica (_mOny483) ha scritto una ff, dateci un occhio! ; ) ora vado, anzi..scappo! BUONA LETTURA ♥

"No!" Ripetei per l'ennesima volta.
Mi ritrovai mio fratello davanti a me.
"Bill, tu devi venire con me!" Ripetè.
Mi porse una mano.
"No, non riesco ad alzarmi. Non riesco a fare niente, non l'hai ancora capito?"
Nascosi la faccia nel cuscino.
Lo sentii sbuffare.
"Si che l'ho capito, ma è una cosa importante. Credimi."
"Niente è più importante, senza di lei." Borbottai.
Sbuffò un'altra volta.
"Ti fidi di me?" Chiese, piegandosi in ginocchio vicino al mio letto.
"Si, certo che si." Mi girai su un fianco, per vederlo meglio in faccia.
"Allora, ti prego, vieni con me."
"Ma perchè?"
"Non posso dirtelo, è una sorpresa!" Disse, con un sorriso sulle labbra.
"Uffa, no.. Non voglio venire. Se centrasse lei.." Sussurrai l'ultima frase.
Tom non disse niente.
Lo guardai negli occhi, il cuore iniziò a battere più forte del normale.
"Non riguarda lei, vero?"
Si morse il labbro.
"Nono.." Scosse la testa.
Il mio cuore smise di colpo di battere, poi riprese come prima, lento.
Che stupido che sei stato, era normale che non centrava lei. Pensai.
Misi il broncio.
"Allora non vengo." Dissi ufficialmente, girandomi dall'altra parte, come un bambino.
"Oooh, Bill. Quando fai così mi stai proprio sù, lo sai?"
Prese le coperte e le alzò, lasciandomi scoperto.
Un brivido mi percorse tutto il corpo. Era decisamente più caldo sotto le coperte, anche se era estate.
"Ridammi le mie coperte!" Piagnucolai, ritirandole su di me.
Me le tolse di nuovo, ma questa volta tenne l'orlo ben stretto in pugno.
"Ora tu ti alzi e usciamo insieme. E' un ordine, fratellino."

"Uffa, Tooom. Perchè mi hai portato qui?" Chiesi, stufato.
"Zitto e entra." Mi diede una piccola spinta sulla schiena e la porta automatica dell'aereoporto si aprì davanti a me.
Intorno a me c'era troppo brusio e troppi flash. La testa mi pulsava.
Però lo sapevo, era inevitabile. Dopo un mese che non si faceva più vivo, Bill Kaulitz era uscito di casa.
Era uno scoop da non perdere.
Era normale che quel posto era pieno di paparazzi.
"Siediti." Mi ordinò Tom, indicandomi una panchina.
Io mi immobilizzai.
Era la stessa panchina in cui avevo trovato lei, in cerca di me.
Una fitta al cuore arrivò, ma ormai ero fin troppo abituato.
Avevo gli occhi lucidi. Le lacrime pulsavano.
Tom lo vide e mi indicò un'altra panchina.
Sospirai e mi sedetti.
"Non chiedermi niente, ok?" Disse, prima di tirar fuori dalla tasca una benda nera.
"Che cavolo fai?"
"Ti avevo detto niente domande.." Mi disse, Tom. "E' per il tuo bene.."
Mi arresi, tanto..che differenza faceva?
Mi bendò gli occhi con quel pezzo di stoffa.
"Quante sono queste?" Ridacchiò il mio carissimo fratellino.
Lo avrei strozzato.
"Ma sei cretino? Secondo te ci vedo?"
"Dai, per essere sicuro. Quante sono?" Rideva.
"Tre.." Sparai un numero a caso.
"Ahah! Tu vedi! Non fare il furbo.."
La sfiga era dalla mia parte, quella mattina.
Con le mani facevo dei gesti, in cerca del corpo di mio fratello per darli qualche sberla.
Ma, purtroppo, stringevo solo aria.
"Adesso, quante dita sono?" Rifece la stessa domanda.
Alzai gli occhi al cielo, come se lui potesse vedermi.
"La smetti di fare il cretino?" Chiesi.
Non rispose alla mia domanda.
Tutto d'un colpo iniziò a cantare a squarciagola.
Anzi no, non cantava: emanava suoni indecifrabili e ancora peggio, stonati.
Mi tappai le orecchie con le mani.
"Tom! Ma almeno un neurone non è sopravvissuto nel tuo cervello da ebete?" Urlai, per farmi sentire.
Non mi badò e, come se non bastasse, qualcuno di fianco a me inizò a battere delle pentole, credo.
Casino più assoluto.
"Ma che cavolo state cercando di fare? Era questa la sorpresa? Se la risposta è sì, be.. sappiate che non mi è piaciuta neanche un po'" Urlai.
Appena finii di urlare tutto si fermò.
Mio fratello non parlava o cantava più e quell'essere vicino a me si fermò.
"Oooh, alleluia, eh?" Iniziai "Che cavolo vi è santanto in mente? Volevate uccidermi? O cosa? Non sento più il timpano! Tom, quando saremo a casa.."
Non disse una parola, e io continuavo a parlare.
Qualcuno, credo Tom, mi prese dal braccio e mi tolse la benda.
Finii la frase balbettando.
"Ll lla ppappaggherrai. " Non badavo più a quello che dicevo.
Avevo occhi sono per chi c'era davanti a me, dall'altra parte dell'aereoporto.
Era lì, che fissava me, appena uscita dal tunnel degli arrivi.
Sbattei più volte gli occhi, pensando di essere in un sogno.
Mi diedi un pizzicotto, ma niente: era la realtà.
Il mio cuore ormai sembrava scoppiare da un momento all'altro, da quanto andava veloce.
Alexa, era li, ancora più bella di come la ricordavo nella mia testa.
Era solo un po' più..magra, come me.
Iniziò a correre, verso di me e io non ci pensai due volte.
Iniziai a correre anche io.
Una forza, nascosta, iniziò a fluire nelle mie vene.
Avete presente nei film, quando iniziano a correre? Che tutto diventa a rallentatore, magari con una musichina sotto?
Ecco, proprio in quel momento, tutto sembrava andare troppo lento.
Sentivo solo il mio respiro irregolare e nient'altro.
Ma poi, arrivai al punto d'incontro con lei.
Mi cinse le braccia al collo, e si aggrappò con le gambe su di me.
Non pensavo che avessi tanta forza da non cascare e invece era così.
Inziai a girare su me stesso, come nei film.
Le nostre labbra si unirono.
Quel contatto mi fece sentire..vivo, come non mai.
Lei era qui, tra le mie braccia.
La strinsi più forte a me, mentre il bacio si intensificava, ma rimaneva sempre il bacio più dolce.
Quando ci staccammo, ci guardammo negli occhi.
Mi era macata troppo, ora il mio cuore era rinato.
Un applauso si diffuse in tutto l'aereoporto.
Ci girammo per guardare, ma lei rimase stretta su di me.
C'erano paparazzi, fan e persino persone normali che applaudivano.
Per la prima volta dopo un mese, un sorriso spuntò dalle mie labbra.
Cercai il volto di Tom e vidi che sorrideva anche lui.
Ecco qual'era la sorpresa.
"Scusami." Sussurrò quella voce bellissima e dolce al mio orecchio.
La guardai.
"Non ti devi scusare. L'importante che ora sei qui.." Le accarezzai la guancia.
"Si, per sempre."
"Per sempre."




Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** Jin und Jang. ***


Ringraziamenti: Dragona: ahahah, mi vedo già la scena! xD sai, se avessi preso l'aspirina ora starei ancora più male xD sono intollerante all'aspirina ù.u Grazie mille ♥

I dream you: ù.u anche io ho applaudito ! xDxD Grazie mille ♥

Tokietta86: ooooh, grazieee milleee *_* Sisi, sono troooppo dolci *_* Alla prossima ♥

veroKuss: ma tu odi tutto ! xDxD ci vediamo domani alla stazione, ferrara ci aspetta xDxD [-9] the vag ♥

_Lalla_: grazie mille come sempre ♥

Jiada95: ecco a te il nuovo capitolo! ù.u Grazie mille ♥

NICEGIRL: sisi, ora tutto ok *_* Grazie mille ♥

MadameMoonLoveSunshine483: ahahah, Dante xDxD no, dai anche se secondo me scrive arabo è più bravo lui xD Sono contenta che ti sia piaciuto *_* Grazie mille ♥

xXx__BillKaulitz: ahah, spero che adesso sei alla pari xD Macchè, è un piacere *_*  Grazie mille ♥

_mOny483: oooo è tornata la bimbaminkia *_* xD Grazie mille, ti adoro anche io ♥

Schwarz_Engel483: ahah, non volevo farti fare gli incubi ù.u Grazie mille ♥

frei_niahl: sisi, lo so *_* sei sempre gentile ù.u Grazie mille ♥

SuperEle46: nooo, ti ho fatto piangere? ç_ç bè, almeno di felicità.. grazie mille ♥

Eccomi ragazzeee *_* Questo capitolo è un po'...... boh xD è bellissimo, mi piace *_* ma è anche piccolino..ç_ç non ho mai tempoooo ç_ç Vado, spero che vi piaccia e BUONA LETTURA ♥ Mamma mia siamo già al 28° ?!?!? State tranquille ragazze, manca ancora un bel po'! xD Ok, me ne vado ù.u


"Hai visto?" Chiesi, camminando nel grande salotto che mi era mancato tanto, dirigendomi verso il divano.
"Che cosa?" La testa di Bill si girò verso di me e subito un sorriso nacque sul suo volto.
Mi sedetti sulle sue ginocchia e li faci vedere la prima pagina del giornale.
Indicai l'immagine.
"Questo!" Esclamai, ridacchiando.
Il suo sorriso si ingrandì.
Mi cinse con il braccio i fianchi e mi attirò a se, per poi stamparmi un bacio sulla guancia.
Ero sicura di essere arrossita.
"Bill Kaulitz è davvero innamorato." Lessi il titolo scritto a caratteri cubitali.
Lui rise e iniziò a leggere l'articolo a voce alta per tutti i presenti.
Io mi alzai e andai alla finestra.

"Il leader della band tedesca, Bill Kaulitz, ventenne, sembra davvero innamorato.
Dopo esser stato segregato in casa per quasi un mese, per ragioni ancora sconosciute, il cantante viene portato dal fratello in aereoporto.
Le sue condizioni erano drastice quella sera: sembra che era diamagrito ancora di più, era struccato e spettinato.
Era come se non sapeva cosa dovesse fare lì. L'aereoporto era pieno di paparazzi e di fan, ma loro non le badavano.
Ad un certo punto, quando hanno annunciato l'arrivo del volo dall'Italia, Tom e uno dei bodyguard hanno iniziato a fare baccano vicino a Bill, che era stato bendato.
Sembrava tutto senza senso, ma poi il fratello ha tolto quel pezzo di stoffa dagli occhi di Bill e tutto è accaduto troppo in fretta.
Era uscita una ragazza dal tunnel degli arrivi che ha iniziato a correre incontro a lui e quest'ultimo ha fatto lo stesso, poi si sono abbracciati e baciarti.
Tutto l'aereoporto ha iniziato ad applaudire. Una fan ci ha detto: "Sono davvero carini insieme, mi hanno commosso. Non sono stata daccordo alla scelta che hanno fatto le altre fan, abbandonando i tokio hotel, Bill è innamorato. Io sono solo felice per lui."
Dopo, abbiamo capito che la ragazza era la fidanzata di Bill, anche lei dimagrita.
Cosa sarà successo? Bill sarà pronto a raccontarci? Non lo sappiamo, per ora sappiamo solo che il tour ricomincerà e chi lo sa, magari le fan hanno cambiato idea.."


Tom iniziò a ridere a crepapelle, Georg e Gustav sospirarono.
"Ci volevo essere anche io.." Sussurrò Gustav.
Notai una macchia nera, fuori dalla finestra.
"Io spero vivamente che le fan abbiano cambiato idea.." Disse Bill, abbassando lo sguardo.
"Io sono sicura al 100% che hanno cambiato idea.." Quasi urlai.
"Perché?" Il suo tono era ansioso ora.
"Venite!" Inidicai fuori dalla finestra.
Ecco cos'era quella macchia nera: fan.
Fan che aspettavano davanti alla casa dei Tokio Hotel.
Bill iniziò ad urlare e a saltellare.
Mi prese le mani e iniziai anche io a saltellare con lui.
Quando ci fermammo, iniziammo a ridere.
"Voi due siete scemi.." Disse Tom, per poi andarsi a sedere sul divano e accendere la tv.
"Vieni.." Mi invitò Bill.
Mi accomodai sul lettone tra le sue braccia.
Iniziò a baciarmi i capelli.
"Mi sei mancata, sai?"
"Tu non hai neanche idea di quanto mi sei mancato tu.. sono stata un'egoista.."
"Tu sei stata tutto l'incontrario, sei stata la persona più altruista di questo mondo.."
"Non è vero.." Abbassai lo sguardo. Lui mi alzò la testa con un dito sotto al mento.
I suoi occhi ardevano.
"Tu sei andata via per non crearci problemi, questo tu lo chiami egoismo?"
Feci un mezzo sorrido.
Mi baciò le labbra.
"Comunque, non lo fare più, ti prego." Sussurrò.
"Te lo prometto."
"Aspetta.." Disse, per poi aprire il cassetto del suo comodino.
Io rimasi in silenzio.
"Chiudi gli occhi..Non guardare"
Eseguii e scossi la testa in orrizzontale, per fare cenno di no.
Qualcosa di gelido mi toccò il collo.
Sobbalzai, Bill fece un risolino.
"Posso aprirli?" Chiesi, in fibrillazione.
"No, aspetta.."
Passarono alcuni secondi e mi prese per mano, per poi farmi alzare da letto.
"1,2,3..apri"
Aprii di scatto gli occhi e mi ritrovai davanti la mia immagine riflessa sullo specchio.
Mi toccai quella nuova presenza sul mio collo.
Era il pezzo bianco del jin un jang.
Al posto del puntino nero c'era un brillantino nero, era meraviglioso.
"Amore, posso dirti una cosa?" Mi chiese Bill, abbracciandomi da dietro.  
"Certo, amore, dimmi.." Dissi, mettendo le mie mani sulle sue, appogiate sul mio bacino.
"Ti amo più di qualsiasi cosa al mondo." Sussurrò vicino al mio orecchio.
A queste parole mi sciolsi.
"Anche io ti amo, amore mio." Mi girai tra le sue braccia e unii le mie labbra con le sue.
Con la mano cercai il ciondolo nero che ero sicura di trovare sul suo collo nudo.
Percorsi il piccolo contorno di quel pezzetto che si univa al mio.
"Questo è come un anello di fidanzamento..lo accetti?"
"Certo che lo accetto, con tutto il mio cuore."
"Alexa, d'ora in poi sarò vicino a te per sempre. Non ti lascerò mai più andare via da me, non lo sopporterei. Morirei."
"Amore, ti prometto che non andrò mai più via da te. Non ti lascerò mai morire."


 






Ritorna all'indice


Capitolo 29
*** Sei orgoglioso, orgoglioso ed egoista! ***


Ringraziamenti: SuperEle46: eeeh, si..tutto si sta sistemando *_* Alleluia ù.u Sono contenta che ti piaccia la storia ^_^ Spero che ti piacci anche questo capitolo allora ù.u Grazie mille ♥

Schwarz_Engel483: io bravissima?!?!? Mi sa prorpio che hai sbalgiato persona xDxD Grazie mille, spero che ti piaccia anche questo capitolo ♥

Tokietta86: si, davvero.. sennò mi incazzavo xDxD La "reazione" di David la spiega in due righe qui ù.u Per fortuna che è positiva ù.u Grazie mille ♥

MadameMoonLoveSunshine_483: Indefinibile????? *_____________________* Grazie milleeeee ♥

_cucciolotta_: waaaa, spero che adesso sei integra per leggere questo capitolo ù.u Grazie mille ♥

Dragona: oh, si.. pensa se non l'avesse accettato! Mi sarei incavoltata anche io ù.u Siii, anche a me ù.u Grazie mille ♥

_mOny483: prego! xD Sisi, devi aspettare ancora un pochino, ma tanto dopo ne inizia un'altra xD grazie mille mony, ti adoVo ♥

Jiada95: ma..ma..ma.. Grazieee mille *_* Spero che ti piaccia anche questo ♥

frei_niahl: waaa, anche io sono felicissima per loro due *__* Grazie mille, spero che ti piaccia anche questo ♥

I dream you: *applaude e canta alleluia con le suore* xDxD Si, sono dolcissimi *_* Grazie mille ♥

Ringrazio anche VeroKuss che le si è rotto il pc, ma so che l'ha letta e la Stefy *_* Grazie mille per averla letta ♥ Allora, ho fatto i conti ç_ç Mancano all'incira 5-6 capitoli.. pensavo di più! Vabbè vi dò comunque una buona notizia: ho deciso che ci sarà un sequel *_* Detto questo, vi dico solo che questo e il prossimo sono i miei capitoli preferiti *balla sul posto*.. e che questo è abbastanza lungo ù.u Mi scuso se ci sono degli errori e BUONA LETTURA! ♥

Erano passati 3 mesi e l'inverno era calato sulla città.
Mia mamma aveva acconsentito di poter restare lì, con Bill.
La scuola ormai non la frequentavo più, o meglio, la facevo on-line.
Non potevo più entrare in quel edificio senza procurare qualche danno, ormai le fan mi assediavano anche a me per chiedermi degli autografi.
Quindi, i professori hanno accettato questa alternativa, chiesta da Bill.
Certo, anche a lui era successo la stessa cosa.
Con David si era aggiustato tutto.
Quando ha saputo del mio ritorno è venuto vicino a me e mi ha dato la mano, scusandosi.
Io e Bill eravamo innamorati come il primo giorno, nulla era cambiato.
Il nosto "anello di fidanzamento" era ancora lì, sul collo.
I Tokio Hotel avevano già finito il loro Tour, con successo e ora, eravamo tutto il tempo a casa, a divertici tutti insieme.

Stavo rimescolando la pasta pronta nella pentola, quando Gustav si avvicina a me.
"Alexa, posso chiederti una cosa?" Disse, appoggiandosi al ripiano di marmo.
"Si, certo, dimmi.."
"Quanto manca?" Urlò Tom dal soggiorno.
"E' pronto! E non rompere, già è tanto che preparo il pranzo anche per te!" Scherzai.
"Lo sai che quando fai così sembri troppo mio fratello?!? Ho fame!!"
Sentii una botta e un "Ahia".
"Così impari a stare zitto!" Borbottò Bill.
Un risolino mi uscì dalla bocca, poi mi girai verso Gustav.
"Cosa mi dovevi dire, prima che quell'animale vivente ci interrompesse?" Alzai la voce alla parola "animale vivente".
"Animale vivente a chi?!?!?" Urlò di nuovo Tom.
"A te!" Urlammo insieme io e Bill, per poi scoppiare a ridere.
"E ora lasciami parlare con Gustav!" Protestai e per l'ennesima volta mi girai verso l'interessato.
Feci cenno di parlare.
"Bè, volevo chiederti..Visto che nessuno te l'ha mai chiesto e tu sei fan dei Tokio Hotel, bè.. Che ne pensi del nostro ultimo album?"
Gustav era un ragazzo timido e adorabile.
Tre masse corporee si avvicinarono alla cucina, per poi mettersi vicino a noi.
Bill, Gustav, Tom e Georg mi guardavano, in attesa di una risposta.
Tutti e quattro avevano un sopracciglio alzato.
"Che dire, è bellissimo come gli altri, ma ha anche lui dei pro e dei contro. Come tutti gli album del resto!" Cercai di dire, senza pause.
Bill i sorrise e mi cinse i fianchi da dietro con le sue lunghe braccia.
Tom passo il suo peso sull'altra gamba.
Georg incrociò le braccia al petto e Gustav si alzò dalla sua posizione.
Nessuno disse niente.
"Emh, ragazzi???"
"Quali sarebbero i contro?" Fu Tom a parlare.
"Ci sono alcuni contro.. adesso me ne vengono in mente solo 2.."
"Quali?" Disse Bill, appoggiato con la testa sulla mia spalla.
Sorrisi prima di rispondere a quella domanda.
"Questo è un pensiero mio.." Iniziai a dire. " In Human Connect To Human non mi piace, quella specie di suono con la batteria dopo gli hit me.."
Bill con un balzo sciolse il nostro contatto e indicò i suoi tre amici.
"Io l'avevo detto!" Disse, battendo le mani.
"L'avevo detto che quel suono faceva schifo!" Fece una pernacchia a suo fratello, che fece una smorfia.
Intanto, Bill, ballava sul posto.
Gustav mi fece segno di andare avanti a parlare.
"La seconda cosa è...Che in alcuni pezzi non si capiscono delle parole in inglese.." Dissi, guardando dolcemente Bill.
Lui si immobbilizzò.
"Ah-ah! Fratellino! Questa volta è colpa tua!" Disse Tom, indicandolo.
Gli restituì la pernacchia.
Andai vicino a Bill e notai che aveva gli occhi lucidi.
"Ma resta sempre il cantante migliore del mondo.." Dissi, abbracciandolo.
Sul suo volto nacque un sorriso e mi toccò le labbra con le sue, dolcemente.
Mi girai verso gli altri.
"Oh, si certo! Solo perchè è il tuo fidanzato! Stronza!" La voce di Tom arrivò dal soggiorno.
La porta del bagno si chiuse.
Non capii bene le parole, quindi continuai.
"Naturlamente tu sei il bassista migliore del mondo.." Dissi, indicando Georg.
"..Tu sei il miglior batterista del mondo.." Continuai, indicando questa volta Gustav.
"..e tu.." La mia testa decifrò quelle parole di poco prima.
Feci un giro su me stessa per cercare Tom.
"Cos'hai detto?" Gli puntai l'indice contro.
"Che sei stronza! Fai i complimenti a Bill solo perchè è il tuo fidazato!" Disse, tranquillamente.
Feci un sorrisetto maligno.
Tom non aveva sentito cosa avevo detto a Georg e Gustav.
"E dire che stavo per dire che eri il miglior chitarrista del mondo, ma visto che hai detto questa cosa, non te lo dico.."
Lo raggiunsi nel soggiorno.
Tom si avvicinò a me, con una faccina dolce dipinta sul volto.
"Okokok, non sei stronza! Sei buonissima, carinissima, e dolcissima!" Disse, unendo le mani a mò di preghiera.
"Ehi! Ricordati che è mia!" Protestò Bill, camminando verso di noi. Risi.
"Ok, Tom..Sei il chitarrista migliore del mondo!"
Lui si sedette sul bracciolo del divano, facendo un sorrisetto.
"Lo so!"
Rimasi a bocca aperta a gurdarlo.
"Aaaaah!" Urlai, sbattendo il piede a terra.
"Sei orgoglioso, orgoglioso ed egoista!"
Setii Bill ridere.
Tom rimase in silenzio per qualche secondo, poi si alzò, avvicinandosi a me.
"Come sono io?" Chiese, aggrottando la fronte.
"Orgoglioso ed egoista!" Urlai.
Tom mi prese da dietro e mi alzò da terra.
Iniziai a dimenarmi in braccio a lui e ad urlare più volte "Lasciami!", ma lui era molto più forte di me, non sarei mai riuscita a staccarmi da lui.
Guardai Bill, che se la rideva.
"Che ne dici di aiutarmi?" Gli chiesi.
Lui sorrise e per qualche secondo rimase fermo dov'era, poi iniziò a camminare verso di noi, lentamente.
Io mi calmai e guardai la scena.
Tom seguiva con gli occhi suo fratello, che si mise dietro di lui.
"Oh, no. Ti prego no!" Disse Tom, ma Bill non lo ascoltò.
Iniziò a farli il sollettico sotto le ascelle e io sapevo benissimo come ci si sentiva.
Tom mi mollò, facendomi fare un volo sul divano.
Prese un cuscino e colpì Bill.
"Ahia!" Protestò.
Presi anche io un cuscino e colpii Tom, che si girò verso di me.
Anche Bill prese un cuscino e colpì di nuovo Tom.
Mi alzai dal divano e andai a colpire Gustav, che era imbambolato in cucina e da lì iniziò la guerra.
Georg e Gustav andarono a prendere due cuscini e inziarono a sbatterli contro me.
Il soggiorno era ormai pieno di piume, ma poi Tom si avvicinò a me e guardò gli altri due.
Bill rimase dietro a guardare.
Io mi fermai e li guardai.
Tom mi prese le braccia, Georg le gambe e Gustav mise le sue braccia dietro la mia schiena.
Inziai a muovermi, cercando di scappare da quella presa.
Avevo capito benissimo cosa volessero fare, e anche Bill.
"Tom! Lasciala subito! E' freddo fuori!" Urlò, ma loro non si fermarono.
Uscirono dalla porta e andarono dritto alla piscina.
"Preparati fratellino! Che tocca anche a te!" Urlò Tom, di risposta.
"No!" Urlai, ma non mi ascoltarono nemmeno.
Mi dondolarono due volte e mi lanciarono.
L'acqua mi sommerse.
Quando salii a galla, gli occhi bruciavano.
Guardai verso la porta di casa ed eccoli, pronti con Bill in braccio che urlava come un matto.
Non ebbi il tempo di spostarmi che buttarono anche lui in piscina, insieme a me.






Ritorna all'indice


Capitolo 30
*** Deja-vu. ***


Ringraziamenti: Dragona: per tua felicità ho allungato ancora un pochino la ff *_* Così dura di più ù.u anche io mi sono affezionata ç_ç Grazie mille ♥

_mOny483: eeeeh, sembrava che Gustav dovesse dire qualcosa di più e invece .. xD Grazie mille ♥

Schwarz_Engel483: nono, non è uno degli ultimi ù.u Sono contenta che ti sia piaciuto, grazie mille ♥

Jiada95: *______* lo ribadisco: non sono così brava ! xD Siii, ci sarà un sequel ! ù.u sono eletrizzata da questo xD Grazie mille ♥

SuperEle46: siii, e non è finita qui: leggi cosa li ha fatto tom ù.u Siii, *balla sulla sedia* sono contenta che mi seguirai anche nel sequel *_* Grazie mille ♥

MadameMoonLoveSunshine_483: noo, non mi parlare di storia che la odio xDxD Sono contenta che ti sia piaciuto, grazie mille come sempre ♥

Tokietta86: sono troppo forti quei due ù.u Siii, sono felicissima *______* Grazie mille, spero che ti piaccia anche questo ♥

I dream you: mi sa che la camomilla è finita XD ooooh, non sei stata l'unica xDxD Grazie mille ! ♥


Lo so, lo so...... SCUSATEMIIIIIIIIIIIIIIIIII ç_ç non ho aggiornato da troppo tempo! Ma solo ora ci sono riuscita, che sono iniziate le vacanze! Scusatemi, davvero. Sono imperdonabile ç_ç Vabbè, dai.. riprendiamoci ù.u Ho "tagliato" questo capitolo in 2 parti, così ho allungato la storia, e ci saranno più capitolo prima della fine : )) Non succede granchè in questo, ma c'è una rivelazione dal caro Tom che Bill vede come un Deja-vu O.O Che sarà mai *ride come una pazza* Ve lo lascio scoprire da sole ! BUONA LETTURA ♥

Vedevo i suoi capelli neri sotto l'acqua e non capivo perchè non risaliva.
Passaro alcuni secondi e il panico arrivò.
"Amore?!?" Lo chiamai.
Non si mosse.
Neanche il tempo di mettere una mano sott'acqua per toccarlo che si mosse così velocemente da non capire cosa stesse facendo.
La sua mano mi avvolse la gamba destra e la tirò verso di sè.
"Non ci pr.."
avevo ancora la bocca apera quando mi ritrovai di nuovo sommersa dal quel liquido trasparente che proprio il quel momento iniziai a odiare.
Entrò nella bocca, nelle orecchie e nel naso. Il cloro iniziò a bruciare.
Sott'aqua vidi il corpo di Bill: si era alzato.
Feci un sorisetto maligno, come se lui mi vedesse.
Raccolsi tutta la forza che avevo e mi alzai di colpo, buttando acqua da tutte le parti.
Alcuni schizzi arrivarono proprio negli occhi di Bill.
"Ma porca vacca Alexa!" Urlò, ridendo.
Risi anche io. "Chi lo fa, lo aspetti!"
"Tu sei una piccola peste!" Disse, per poi prendermi dai fianchi e lanciarmi per l'ennesima volta sott'acqua, ma questa volta non mi sommerse.
Sorrisi e mi avvicinai a lui, abbracciandolo.
Li diedi un bacio velocemente.
Non so per quanto restammo così, in silenzio, ma ad un certo puntò il suo corpo bagnato trasalì.
Mi staccai immediatamente per guardarlo in faccia.
"Che c'è amore? Un animale?" Forse l'intonazione dell'ultima domanda l'avevo sbagliata perchè iniziò a urlare e a correre per tutta la piscina.
"Una animale?!? Dove?!?!? Oddio, che schifo!"
Iniziai a ridere come una pazza e cercai di acchiappare il suo braccio quando capitava vicino a me.
"Bill, fermati!" Dissi, quando lo presi. "Non c'è nessun animale! Tranquillo.. Sennò avrei inziato anche io ad urlare. Era solo una domanda.."
Gli feci un sorriso sincero.
Lui si fermò, mi guardò per qualche istante e poi fece svuotare i polmoni.
Mi indicò con l'indice.
"Tu! Mi hai fatto prendere un gran spavento!" Disse, serio, ma non riuscì a restarci tanto infatti inziò di nuovo a ridere, contagiandomi.
"Mi hai fatto spaventare te! Di colpo ti sei pietrificato, che è successo?" Chiesi.
Era come se si fosse scordato, perchè trasalì di nuovo.
"Ohhhh" Riuscì solo a dire.
"Bill, cosa è successo?" Ripetei.
"Questa scena l'ho già vissuta, come un deja-vu.." Iniziò a dire, ma poi si bloccò.
Li presi la mano e una ventata d'aria gelida arrivo dietro di me.
Questa volta fui io a trasalire, ma dal freddo. Bill lo notò.
"Amore, hai freddo.. Usciamo. Non voglio che ti prendi un raffreddore!" Disse, dolcemente, stringendomi la mano.
Io feci solo un gesto con la testa, per annuire. Faceva veramente freddo.
Uscimmo dalla piscina e ci sedemmo sulla panchina che si trovava nel giardino della casa.
Mi accoccolai tra le braccia di Bill e lo guardai.
"In che senso un deja-vu?"
"Circa un annetto fa, quando non ti conoscevo ancora, io Tom e Gustav abbiamo progettato uno scherzetto per Georg. Lo abbiamo preso e buttato nella piscina, ma poi Tom ha esagerato."
Si bloccò e fissò il portone di casa. Sospirò.
"Che ha fatto?" Chiesi, con voce soffocata: Tom era capace di tutto.
"Ha chiuso la porta di casa a chiave, lasciandolo fuori tutto bagnato. Georg si prese un bel raffreddore quella volta."
Adesso avevo capito tutto: Bill aveva paura, paura che ci avessero chiuso fuori.
"E tu credi che.." Mi blocco, aveva già capito la domanda.
"Si, Tom si diverte a fare queste cose, e io lo ammazzerei." Sorrise.
Mi accarezzò la guacia e io mi alzai, iniziando a camminare trascinando anche lui.
"Che stai cercando di fare?" Mi chiese.
"Voglio vedere se l'ha fatto anche questa volta." Risposi, semplicemente.
Fece un risolino nervoso.
Quando arrivammo davanti alla porta, con un colpo secco, abbassai la maniglia.
La porta non si aprì.
Qualcuno da dentro iniziò a ridere di gusto.
Sapevo benissimo chi era: Tom.
"Ah ah! Ridi pure Tom, poi quando entrerò ti darò una bella lezione, ricordatelo..La pagerai!" Urlai, per farmi sentire.
Le braccia di Bill mi avvolsero i fianchi, facendomi avvicinare al suo corpo.
"Non esagerare amore.." Mi sussurrò all'orecchio.
Sospirai, mi girai e lo baciai.
Una lampadina mi si accese in testa.
Presi la mano di Bill e iniziai di nuovo a camminare.
"E ora, che vuoi fare?"
"Entrare in casa!"
"E come?!?"
"Salendo dal tetto!"
Bill mi tirò la mano, facendomi fermare e voltarmi verso di lui.
Aveva una faccia perplessa, con un sopracciglio alzato.
"Tu vuoi salire sul tetto???" La sua voce si era alzata di qualche ottava.
"Hai un'idea migliore?" Misi le mani sui fianchi.
"Si!" Rise.
"E quale sarebbe: aspettare che tuo fratello ci apra e morire di freddo qui fuori?"
"No, salire in camera mia." Mi tirò a sè.
Questa volta fu il mio sopracciglio ad alzarsi.
Strofinò la punta del suo naso con la mia, per poi baciarmi delicatamente le labbra.
"E come facciamo?" Chiesi, con il fiato corto.
Prima di rispondermi, con il naso percorse i lineamenti del mento, del collo fino ad arrivare alla spalla.
Sentivo il suo alito sulla mia pelle bagnata.
"Con la scala."


 


Ritorna all'indice


Capitolo 31
*** Sai che non ti perdonerà mai, vero? ***


Ringraziamenti: MadameMoonLoveSunshine_483: eeee che faranno mai? U_U Lo scoprirai qui ! Però mi dipiace, ma niente cose erotiche XD Grazie mille ♥

veroKuss: siii, è tornata la vero ! *_* anche tu con la scena spinta? non ci sarààà XD Kmq, ho tagliato anche questo, o meglio: finisce di colpo *scappa* ci vediamo domani! Grazie mille ♥

_cucciolotta_: grazie mille *_* Spero che ti piaccia anche questo ♥

Jiada95: uuuuuh, sono contenta che ti sia piaciuto *_* Spero che avrai la stessa reazione anche in questo ! Vabbene, non sarò così dura ù.u Grazie mille ♥

Schwarz_Engel483: Tu sei sempre troppo gentile! Grazie milleeeee ♥

Tokietta86: ahhhh, che combineranno? Un casino ! XD leggi per scoprirlo ù.u Grazie mille ♥

frei_niahl: non ti preoccupare! Perdonata ù.u ma..ma.. oddio O_O *scappa spaventata* sei più pervertita di me XD Grazie mille, spero che ti piaccia anche questo ♥

Dragona: allora non immagini che casino in questo capitolo XD Grazie mille ♥

Eccomi qui con il nuovo capitolo! Sta storia sta arrivando agli sgoccioli ç_ç Ma non deprimiamoci e vediamo che cosa combinano quei due ! XD Aaah, attente alla frase in corsivo, si capiranno moooolte cose ù.u  Vi dico un ultima cosa: ho finito questo capitolo un po' di colpo O___O BUONA LETTURA! *scappa* ♥

"Biiill! Su, muoviti ! " Urlai per l'ennesima volta con mezzo busto dentro casa e mezzo fuori.
Allungai la mano per aiutarlo.
"Non c'è la faccio!" Mi urlò in faccia, come risposta.
"Bill, uno, questa idea è stata tua; due, sei qui vicino a me! Sei arrivato, perchè devi aver paura?"
Fece una smorfia di disgusto.
"Ho paura di cascare!" Alzò di scatto la testa verso di me, cercando conforto.
"Amore, non devi aver paura, ci sono io. Sei solo su una scala e sotto hai solo tre piani di vuoto. Non ti preoccupare.."
Sbuffò. "Grazie, così mi aiuti tantissimo, sai?!?"
"Dai, Bill, non fare la femminuccia!" Dissi, tra le risate.
"Alexa, ti amo. Se in questo momento morirò sappi che io ti amo, con tutto il mio cuore." Sussurrò.
"Se non fossi con mezzo busto all'aria per farti salire in questo momento ti bacerei..Anche io ti amo, ma tu non morirai!"
Tirai la sua mano delicatamente verso di me, e lui fece finalmente l'ultimo passo.
Un gridolo stridulo uscì dalla sua bocca e io mi ritrovai spiaccicata per terra, con lui sopra.
Gli tappai la bocca con la mano libera e sorrisi.
Lui mi mise un braccio dietro la schina e mi avvicinò a sè.
Neanche il tempo di togliere la mano che le nostre labbra si incontrarono.
Quel bacio diventò sempre più spinto, le nostre teste iniziarono a muoversi contemoporaneamente.
La sua mano dietro la schina iniziò a muoversi.
Percorse tutta la spina dorsale, fino ad arrivare sul mio fondoschiena.
La mia mano andò velocemente nei suoi capelli e quel bacio continuava, ma io dovevo stopparlo.
Mi staccai da lui e con la bocca andai vicino al suo orecchio.
"Non ora, Bill. Dobbiamo fare una cosa importante." Sussurrai.
Lasciò la presa e sbuffò.
"Dopo sarò tua." Sussurrai ancora, prima di alzarmi da terra.
Lui si sedette a gambe incrociate, guardandomi.
Lentamente di leccò le labbra, mentre mi squadrava.
"Quando fai così sembri tanto tuo fratello.." Dissi, più che altro a me stessa.
Mi guardai: avevo tutti i vestiti bagnati e trasparenti, come lui.
In quel momento mi sarei vergonata, se non mi avesse mai visto nuda, ma visto che non era affatto così, sorrisi.
"Che ne dici se mi presti qualcosa di tuo?" Chiesi, indicandomi.
"Sisi, prendi pure tutto quello che vuoi, non devi chiedermelo.." Era come imbambolato.
Aprii il suo armadio e tirai fuori la prima cosa che mi passò dalle mani.
"Questo va bene?" Chiesi, mostrandolelo.
"Nooo, Dior no, ti prego!" Piagnucolò.
Alzai un sopracciglio: proprio Dior mi doveva capitare?
"Vuoi che Tom mi veda così?" Dissi, riindicandomi.
Mi squadrò di nuovo, prima di rispondermi.
"OK. Dior si. Prendilo pure." Disse, veloce.
Risi, contagiandolo.
"Allora, che cos'è questa cosa importante che dobbiamo fare?" Mi venne vicino e mi abbracciò.
"Ho un piano malefico per farla pagare a tuo fratello!"
Si staccò da me e mi guardò negli occhi.
"Cioè, tu non hai voluto.." Li tappai la bocca con la mano.
"Bill, te l'ho detto: dopo.." Sorrisi.
"Ok, cosa facciamo?" Disse, saltellando sul posto.
"Per prima cosa tu ti metti qualcosa addosso, perchè anche io sono gelosa di te.."
Dalla sua bocca uscì un risolino.
"Io intanto vado a prendere un secchio d'acqua.."
"Un secchio d'acqua?!?" Sentii urlare Bill.
"Shhhht! Zitto, dopo ti spiego tutto."
Presi il secchio dall'armadietto per le pulizie e lo riempii d'acqua.
In silenzio uscii dalla camera e andai lentamente in quella di Tom.
Bill sbucò fuori dalla porta della sua camera.
"Che cavolo hai intenzione di fare?"
Senza guardarlo da dietro gli feci un gesto con la mano, per farlo stare zitto.
Entrai in camera di Tom e socchiusi la porta.
Guardai in alto.
'Ok, non ce la farò mai.' Pensai.
Appoggiai il secchio per terra e spalancai la porta.
Per poco non cascai all'indietro: Bill era lì dietro con le braccia incrociate a fissarmi.
"Alexa, mi vuoi dire per piacere cosa stai cercando di fare?" Il suo sopracciglio destro si alzò.
"Emh..Renditi utile va!" Lo presi dal braccio e lo feci entrare.
"Prendi quel secchio e mettilo sopra alla porta.." Dissi, indicandolo, ma lui non si mosse.
Ci fissammo parecchi secondi e poi scoppiammo a ridere.
"Forse ho capito le tue intenzioni.." Disse, puntandomi il dito contro.
Feci un sorriso a trentadue denti.
Lui sospirò e cercò di prendere in braccio il secchio, ma per poco non cascò indietro.
"Devi mangiare amore!" Dissi, per poi aiutarlo.
Lui mi fece una linguaccia.
"Se vuoi ti do un po' della mia pancetta.." Sussurrai, ma lui lo sentì.
"Non dire cavolate, eh?!?" Disse, per poi ridere.
L'acqua dentro al secchiò si mosse, e quasi uscì.
"Fermo! Oggi di bagni ne ho già abbastanza!"
Non smettevamo più di ridere.
In qualche modo Bill riuscì a mettere il secchio sopra alla porta, senza che si ribaltasse.
Lo abbracciai e lo baciai.
"Adesso?" Chiese.
"Adesso godiamoci lo spettacolo!"
Mi guardai intorno per vedere se c'era una cosa, e la vidi sul letto.
"Cosa stai cercando?" Mi chiese.
"Ehhh, vedrai!" Risposi, prendendolo dal braccio e porandolo dietro al letto di Tom.
Presi il mio cellulare e chiamai Tom.
Il cellulare sopra al letto iniziò a vibrare e a suonare.
Bill iniziò a ridere come un matto.
Gli tappai la bocca con la mano, ma anche io ridevo.
Sentimmo dei passi nel corridoio, poi tutto si svolse in fretta.
Tom aprì la porta e il secchio pieno d'acqua li cascò prorpio in testa, bagnandolo dalla testa ai piedi.
Io e Bill uscimmo dal nostro nascondiglio, senza smettere di ridere.
Sentendo tutto questo baccano, Georg e Gustav arrivarono di sopra e vedendo la scena iniziarono anche loro a ridere.
"Io te l'avevo detto mio caro Tom!" Dissi, indicantolo con l'indice.
Tom velocemente mi passò vicino e prese il cellulare che ora vibrava veramente, sbattè i piedi per terra e se ne andò.
"Lo sai amore che non ti perdonerà mai, vero?" Mi disse Bill, quando si avvicinò a me.
"Ooooh, sono sicura che gli passerà.."
Georg e Gustav si avvicinarono a noi.
"Batti il cinque Alexa! Sei stata grande!" Urlò Georg, alzando la mano.
Con un colpo secco sbattei la mia contro la sua, ma poi ci immobbilizzammo quando un urlo arrivò dal soggiorno.
"BILL KAULITZ, PERCHE' C*ZZO LO HAI DETTO A MAMMA? VAFFANCULO!"








Ritorna all'indice


Capitolo 32
*** Non sei più mio fratello. ***


Ringraziamenti: Tokietta86: : D dovete sapere che io non sono buona a scrivere quelle scene XD ecco a te il nuovo capitolo e, grazie mille ♥

Dragona: non c'è di che ! Tranquilla, non ti sei persa niente. Capirai tutto qui : D Grazie mille e alla prossima ♥

Schwarz_Engel483: purtroppo sì, mancano 4 capitoli ç_ç siiii, bill l'ha vista nudaaaaa *saltella* ora leggi e scoprirai il mistero ù.u Grazie mille ♥

frei_niahl: uuuuuuh, non ci crederai mai, ma anche io sono pervertita xD Ecco a te il nuovo capitolo e grazie mille ♥

I dream you: si, è stato il nostro "santo" Tom xD Scoprirai tutto qui ! Grazie mille ♥

veroKuss: ancora con sta scena spinta? N o n  c i  s a r à  n e s s u n a  s c e n a  s p i n t a , capito? XD ecco il capitolo in orario O__O *scappa aaah, un ultima cosa: grazie mille : D ♥

NICEGIRL: eee che avrà combinato? booooooooooooooooh XD Grazie mille, alla prossima ♥

MadameMoonLoveSunshine_483: non te ce mettere pure te, eh ! devi aspettare il sequel *faccia pervertita* si, mi ricordo.. ma sinceramente non ho capito perchè l'immagini così XD Grazie mille ♥

Eccomi qui, un po' in ritardo, ma ci sono! Vi ho lasciano un po' sulle spine, scusatemi! ç_ç Vi lascio leggere, dai.. così scoprirete cosa cavolo è successo ! O_O BUONA LETTURA ♥

Io Georg e Gustav ci girammo verso Bill.
Lui era complemtamente immobile, non sbatteva neppure gli occhi.
La casa ora era perfettamente silenzioza. Faceva paura.
Mi avvicinai al corpo pietrificato di Bill.
"Amore, che..", sussurrai.
Non mi fece finire la domanda che si scongelò e inziò a camminare, spedito.
Lo seguii, ma una mano mi fermò, prendendomi dal braccio e fermandomi.
"Non ti conviene..", mi disse Gustav.
"Grazie per l'avvertimento..", risposi, girandomi e seguendo bill che ormai era già al piano di sotto.
Quando arrivai anche io le urla incominciarono.
Tom era vicino al bagno, Bill dall'altra parte del salotto.
"Cos'hai detto, scusa?", urlò Bill.
Guardai il suo volto: la fronte era corrugata e gli occhi bruciavano.
Mi spaventava, non l'avevo mai visto così.
Il mio corpo non reagiva più a nessun comando. Restai immobile a guardare quella scena, sulle scale.
"Perchè cazzo l'hai detto a mamma, eh? Spiegamelo!"
"Perchè è nostra madre!"
"Ma io ti avevo detto di non dirlo a nessuno, era un segreto! La capisci questa parola?", urlò Tom, con un tono alquanto crudele.
"Si che la capisco! Ma mamma doveva sapere, era una cosa troppo importante!"
Tom si avvicinò pericolosamente a suo fratello.
"Bill, noi due ci dicevamo e ci diciamo sempre tutto e mai lo andavamo a dire a qualcun'altro. MAI. Neanche a mamma."
"Ma questo era troppo importante, Tom..", Bill aveva gli occhi lucidi.
"E ora non piangere, sai. Era un nostro segreto, e tu non hai mantenuto la promessa. Vaffanculo Bill."
Una pugnalata al cuore.
Tom si allontanò da lui.
"Io non piango.", disse Bill, asciugandosi l'unica lacrima che li era scesa.
"Rimani sempre il fratello più piccolo, ricordatelo.", il tono di Tom era cattivo.
Bill prese la prima cosa che gli capitò tra le mani e la scaraventò per terra.
Il barattolo di porcellana contenente lo zuccherò si ruppe in mille pezzi.
I miei occhi si sgranarono di colpo. Tremavo: avevo paura.
"Questo non vuol dire che devo fare come dici tu!", urlò Bill, ancora più arrabbiato di prima.
"Vieni via, per piacere..", qualcosa di freddo mi toccò il braccio: era Gustav.
Questa volta lo ascoltai, e lo seguii in camera di Bill, che ormai era anche mia.
Non volevo più vedere quelle cose, non volevo più vedere Bill e Tom così.
"V-v-vado a f-f-farmi una d-d-doccia.", non riuscivo neanche più a parlare.
Gustav annuì e mi lasciò via libera.
Quando entrai in bagno chiusi la porta a chiave e mi spogliai velocemente.
Mi volevo scacciare di mente quell'immagine orribile.
Aprii l'acqua bollente ed entrai nella doccia.
Il contatto con l'acqua mi fece subito stare meglio.
Ripensai a tutti i momenti belli che avevo passato con Bill, per scacciare quello negativo.
Sentii qualcuno bussare la porta.
Chiusi l'acqua, per sentire meglio.
"Si??", urlai.
"Alexa, puoi uscire per piacere, Bill ha bisogno di te..", disse gustav da dietro la porta.
A quelle parole il mio cuore iniziò a battere irregolarmente.
"Si..si..certo..arrivo!", cercai di dire.
Con dei movimenti veloci e incerti uscii dalla doccia, mi asciugai velocemente e..
Avevo i vestiti ancora bagnati. Oh, cavolo. Mi misi la biancheria, l'accappatoio e uscii dal bagno.
Quando passai vicino alle scale sentii quello che non volevo proprio sentire in quel momento: altre urla.
"Ma lo sai che lui si ferisce se gli dici queste cose !", urlò Georg.
"Ci voleva! Non doveva dirlo a nostra madre!"
"Tom, non dovevi dire a Bill che non era più tuo fratello, questa volta hai esagerato davvero."
Iniziai a correre nel corridoio, volevo vedere Bill. Dovevo vedere Bill.
La testa di Gustav sbucò dalla sua camera.
"Ha detto di voler vedere solo te, tranquillizzalo, per piacere..", mi disse sottovoce.
Io annuii. "Grazie, Gustav."
Aprii lentamente la porta di camera nostra e lo vidi.
Era sdraiato sul letto, con la testa soffocata nel cuscino.
Sospirai. "Amore..", sussurrai.
L'unica risposta che ebbi furono singhiozzi: stava piangendo.
Vi avvicina velocemente al letto, sedendomi sopra.
Li accarezzai i capelli.
"Bill..", la mia voce era instabile.
Lui alzò la testa e mi guardò, per poi abbracciarmi.
"No, amore. Non piangere, ti prego.", sussurrai tra i suoi capelli corvini.
Mi staccai da lui e con il pollice asciugai le lacrime che ormai avevano via libera sul suo volto.
"Amore..", sussurrò. "Io voglio tanto bene a Tom.."
Altre lacrime scesero pazze.
"Amore, lo so. E lo sa anche lui, ne sono sicura. Ma ora, ti prego, spiegami cos'è successo."
Mi fece segno di mettermi tra le sue braccia e io lo accontentai e mi accoccolai, per poi guardarlo.
"L'ho detto a mamma..", sussurrò, abbassando lo sguardo.
"Che cosa, hai detto a mamma?"
Alzò lo sguardo, e mi fissò negli occhi per molti secondi: non sapeva se dirmelo o no.
Sorrisi, per incorraggiarlo.
"Tom ha comprato della droga.", confessò.
Cercai di fare di tutto per non fare vedere il mio spavento, ma ero sicura che i miei occhi erano più grandi del normale.
Bill sospirò. "Dovevo dirlo a mamma.."
"Hai fatto la cosa giusta.", gli dissi, dolcemente.
"Lo so, ma Tom non lo capisce.", una lacrima nera scese sulla sua guancia.
L'asciugai con un bacio.
"Si sistemerà tutto, vedrai. Tom non voleva dire quello che ha detto e neanche tu. Tutto si sistemerà al più presto, vedrai. Ora però, non piangere."
"Grazie, Alexa.", sussurrò.
"Ti amo.", dissi, baciandolo.
"Ti amo anche io, non sai quanto."
"E ora andiamo..", lo presi per mano e lo feci scendere dal letto, insieme a me.
"Dove?", mi chiese.
"A fare pace!", stavo per aprire la porta quando sentii Bill tossire.
Mi girai verso di lui.
"Dove credi di andare con solo un accappatoio addosso?", il suo sopracciglio destro si alzò.
La mia mano si spiaccicò sulla fronte.
"Giusto..", feci un sorriso a trentadue denti e filai in bagno, ma Bill non me lo permise.
Con una spinta mi attirò a sè e mi baciò appassionatamente.
"Grazie mille.", mi sussurrò all'orecchio.
"E di cosa, scusa?"
"Per restarmi accanto in ogni momento.", sorrise.
I miei occhi erano lucidi in quel momento, me lo sentivo.
Non trovavo risposta a quella frase, quindi sorrisi solo.

"Toooooooooooom! Dove cavolo sei?", urlai, quando scendemmo nel soggiorno.
"E' fuori che fuma.", borbottò Georg, sul divano.
"Grazie.", dissi, per poi trascinare Bill fuori in giardino.
"Non voglio.", mi supplicò, vicino al portone.
"Non fare il bambino, è tuo fratello!"
"Tom, vieni qui, per favore.", urlai, visto che non sapevo da che parte era del giardino.
Arrivò con una faccia neutra.
"Che c'è?"
Diedi una gomitata nello stomaco di Bill.
"Ahia!", urlò. Io sorrisi.
"Scusami..", sussurrò Bill, abbassando lo sguardo.
"No, non sei tu che ti devi scusare, ma sono io. Sono stato uno stupido, non vorrei mai aver detto quelle cose su di te, scusami.", disse deciso Tom.
Io e Bill alzammo contemporaneamente lo sguardo su di lui, sorpresi.
"C-c-cosa hai detto?", sussurrammo insieme.
"Sono io che mi devo scusare. Hai fatto bene a dirlo a mamma, e ora è tutto apposto, abbiamo chiarito tutto."
"In che senso avete chiarito tutto?"
"Le ho detto che l'ho comprata, ma che non l'ho usata. Le ho detto la verità: l'ho buttata nel cesso. Ora è tutto apposto, Bill.".
Tom si avvicinò a Bill e lo abbracciò.
Una lacrima stava per uscire dal mio occhio, ma la fermai.
"Ti voglio bene, fratellone.", sussurrò Bill, commosso.
"Ti voglio bene anche io, fratellino."


Ritorna all'indice


Capitolo 33
*** Neanche morta. ***


Ringraziamenti: Dragona: naaa, non è drogato. Anche se ho seri dubbi XD siii, tenerissimi *_* Grazie mille ♥

MadameMoonLoveSunshine_483: Noooo jens, non devi piangere ç_ç ahah, non fare troppa pubblicità eh XD Grazie mille cara ♥

veroKuss: tu che ti eri pure impegnata a scrivere una recensione decente, lui che fa? non la pubblica X°D va bene, non mangerò mai yogurt al kiwi XD Grazie mille, ci vediamo doma ♥

I dream you: ahahah, ti aiutavo a pestarlo XD non ti preoccupare! ah, anzi.. ho letto la recensione che hai fatto nell'altra FF, dove mi chiedi delle info sulle locandine.. aggiungimi su msn (ale.cillu@hotmail.it) così ti dico tutto li ! :D Grazie mille ♥

_cucciolotta_: si, per fortuna. Sennò sai che casino ! XD Grazie mille ♥

Schwarz_Engel483: siii, solo 4 ç_ç e ora solo 3 ç__ç manca pochissimo ufffi ! Vabbè, godiamoceli, Grazie mille come sempre ♥

_mOny483: uuuuh, la mony che ha paura di Bill O___O Non è vero ! anche io ho recensito ! U_U Grazie mille pazzoide ♥

frei_niahl: non dirlo a me, anche se mi è venuta a me l'idea XDXD la paladina della giustizia ahahah XDXD Grazie milllllle ! ♥

Jiada95: uuuuuuh, grazie mille, spero che i gemelli siano così anche nella realtà : D ( togliendo i litigi xD) ♥

Tokietta86: eh, si.. ci è andato di mezzo pure lo zucchero XDXD sii, sono troppo dolci quei due ç___ç Grazie mille ♥


Eccomi quiiiiiii ! Questo è il terz'ultimo capitolo signori e signori e io mi sto già deprimento ! : D yeeeee *urla dal pubblico* XD Si, sono pazzzza. Vabbbbè, vi dico che alla fine di questo capitolo tutte voi vi incontrerete per mettervi d'accordo su come ammazzarmi ! : D Ci rimarrete moooolto male. Ok, scappo per davvero questa volta ! Adiossss XD BUONA LETTURA ♥


3 anni dopo.

"Alexa, sveglia!", urlò Tom, entrando, senza neanche bussare, nella mia camera.
"Mmmh!", fu l'unica cosa che riuscii a dire.
"Sù, sono le otto di sera, non puoi dormire !"
"Ma siamo arrivati stamattina tardi a casa !", borbottai nel sonno.
La sera prima eravamo andati ad un party dei Tokio Hotel ed eravamo arrivati a casa alle dieci di mattina.
"Non fare storie, alzati !", disse per poi tirarmi via le coperte di dosso.
Era gennaio = un freddo cane in Germania.
"Cos'è successo di così importante da svegliarmi?", chiesi alzandomi a sedere sul letto e coprendomi con la coperta.
"Dobbiamo andare.", mi rispose. "Ti do cinque minuti per prepararti", e se ne andò, chiudendosi la porta alle spalle.
Io mi alzai di scatto e con due passi arrivai alla porta.
Mi affacciai sul corridoio.
"Andare..dove?", urlai.
"E' una sorpresa!"
"Ok, addetto alle sorprese!", lo sentii ridacchiare.
Chiusi la porta, ma l'aprii subito dopo.
"Approposito, dov'è Bill?"
"Emh, non lo so!", rispose.
"Eeeeh, certo! Voi mi nascondete qualcosa!", lo accusai, ridacchiando.
Chiusi definitivamente la porta e andai in bagno.
Mi feci una doccia velocemente e mi vestii pesantemente, fuori c'erano meno di 0 gradi.
Qualcuno bussò alla porta mentre mi stavo mettendo la sciarpa.
'Chissà chi è..', pensai, alzando gli occhi al cielo.
"Che c'è Tom?", urlai.
"Muoviti! Sennò Bill  mi ammazza!", disse da dietro la porta.
"Arrivo, arrivo.. Ho finito!", aprii la porta e seguii Tom al piano di sotto.
Salimmo in macchina e Tom mise in moto.
"Mi potresti dire almeno dove andiamo?", chiesi.
"No, non posso dirti niente.", scosse la testa.
"Uffffa, siete crudeli. Tutti e due !", Tom ridacchiò.
Dopo cinque minuti circa Tom si fermò davanti ad un parco, credo.
Era buio, non riuscivo a vedere benissimo.
"Adesso scendi, segui questo sentiero e ti troverai davanti Bill..ok?"
"Ok, credo che ci riuscirò!", dissi, scherzando.
"Grazie Tom..", continuai girandomi verso di lui e abbracciandolo.
"Di niente, è stato il tuo caro fidanzato a sottopormi a questa tortura!", ridacchiò, dandomi dei colpi leggeri sulla schiena.
Mi staccai dall'abbraccio, scesi dalla macchina e seguii le indicazioni di Tom.
"Amore?", lo chiamai nell'oscurità.
Delle braccia sottili mi abbracciarono da dietro.
Bill mi diede un bacio sulla guancia.
"Ciao piccola..", sussurrò al mio orecchio. "Vieni con me..", mi prese la mano e mi portò su una panchina.
Mi accomodai tra le sue braccia.
"Sai, tengo molto a questo parco..", sussurrò.
C'era così tanto silenzio, che anche solo parlare con voce normale dava fastidio.
"Perchè?", chiesi, dandogli un bacio sul collo.
"Perchè qui passavo tanto tempo con..", si bloccò, guardandomi.
"Con?", lo incitai, alzando un sopracciglio.
"Con la mia prima fidanzata..Avevo 10 anni..", abbassò lo sguardo. "Venivamo sempre qui a giocare, è qui che gli ho chiesto di diventare la mia 'amichetta per sempre'"
"Che carini, sono sicura che eravate dolcissimi.", dissi, sorridendo.
Bill alzò lo sguardo e mi fissò per parecchi secondi negli occhi, poi sorrise.
"Non sei gelosa?", mi chiese.
"Perchè dovrei esserlo?"
Aprì la bocca per rispondere, ma io la tappai mettendogli un dito davanti.
"Bill, non sono gelosa di quella ragazza. Non avrei il motivo di esserlo, lei è stata la tua prima fidanzata, ma non era quella giusta. Tu l'amavi, anche lei sicuramente, ma qualcosa è andato storto. Qualche pezzo del puzzle non coincideva e quindi vi siete lasciati. Però io sono sicura che il destino di ognuno di noi è già scritto. Era già scritto che noi ci saremmo incontrati. Ed eccoci qui, io amo te e tu ami me, credo. Non avrei nessun motivo di odiare o esser gelosa di quella ragazza, davvero. Di sicuro non sei stato solo con lei prima di me, ma va bene così. Ora sono io che sono tra le tue braccia e credo che era così che doveva andare. Ci siamo trovati. Le due metà di un intero si sono ritrovate e non dico questo per tirarmela o altre cose. Dico questo perchè è la verità. Io ti ho sempre aspettato. Certo, non sapevo che il mio lui era Bill Kaulitz, ma ho sempre aspettato quel momento in cui ci siamo incontrati. Non ho mai avuto altri ragazzi al di fuori di te e per fortuna ho trovato subito te, senza avere altri ragazzi sbagliati. Però a te non è andata uguale, ma va bene lo stesso, davvero. Dobbiamo vivere il presente, ma non si può cancellare il passato e quello è stato il tuo passato, con altre ragazze ed è giusto così."
Bill aveva le lacrime agli occhi.
"Che hai fatto amore?", chiesi, preoccupata.
"Tu non hai mai avuto ragazzi al di fuori di me?"
"No, sei stato il primo.", sussurrai, arrossendo.
Bill mi prese la testa fra le mani e appoggiò le sue labbra alle mie.
"Allora, qual è questa sorpresa?", chiesi quando ci staccammo.
Iniziai a saltellare tra le braccia di Bill.
Lui rise.
"Bè, ecco..", mi fissò ancora negli occhi, come se cercasse qualcosa.
Sospirò e mi fece accomodare sulla panchina.
Io lo accontentai, ma lo guardavo attentamente, seguivo ogni suo singolo movimento.
Si alzò dalla panchina lentamente e si inginocchiò davanti a me.
Dalla tasca del suo giubotto prese fuori una scatoletta di velluto rossa.
Il mio cuore era fuori controllo, il mio respiro iniziava ad essere irregolare.
"Alexa, ti amo con tutto il mio cuore. Voglio sare vicino a te per sempre e amarti, amarti ogni singolo secondo della mia vita. Non vorrò mai più staccarmi da te. Voglio essere per sempre tuo. Spero che anche tu provi i miei stessi sentimenti e che non mi vorrai mai lasciare. Alexa, prometto di amarti per sempre, mi vuoi sposare?", lo disse tutto d'un fiato, come se l'avesse studiato a memoria e avesse paura di dimenticare dei pezzi.
Io per alcuni secondi rimasi in silenzio, guardando l'anello che adesso era davanti a me.
"Neanche morta.."





Ritorna all'indice


Capitolo 34
*** Destino. ***


Ringraziamenti: MadameMoonLoveSunshine_483: nooooo ç_ç Tu sei crudele ! *la indica* Sono sicura che cambierai idea quando avrai finito di leggere questo piccolo capitoletto : D Grazie mille ♥

_cucciolotta_: naaaa, e chi l'ha detto? O_O Ok, adesso capirai ancora meno di prima XDXD Ti lascio leggere, grazie mille ♥

Tokietta86: nooo, non è impazzita ù.u Oddio no, di nuovo in depressio no, ti prego XDXD Leggi va, che dopo il sole splenderà O_O ( speriamo XD ) Grazie mille ♥

Dragona: si, neanche morta XD il mio settimo senso mi dice di si u___u e noi due ci capiamo XD Grazie mille ♥

_mOny483: ._____. non ti rispondo nemmeno, che è meglio. Quando ammetterai che non è vero, ti ringrazierò U___U

Schwarz_Engel483: si, anche io l'immagino. *sospira* infatti l'ho scritta in questo capitolo XD sisi, si sistema tutto alla grande : D Grazie mille ♥

veroKuss: tutte sono scioccate e tu ridi. bah XD Io ti provo a dire qualcosa quando posto, ma tu non ci sei mai quando servi ! *mette il broncio* Ti adoro caccola e grazie mille ♥

frei_niahl: noooo, non ti incavolare ç_ç oddio *si scioglie* grazie mille pe tutti i complimenti, eh già.. manca pochissimo, ma ci sarà il sequel : D ♥

Jiada95: sisi, è un motivo validissimo : DDDDD ti lascio leggere così capisci cosa intendo XD Grazie mille ♥


Eccoci qui questo è il penultimo capitolo, ma non ci deprimiamo ok? *piange come la fontana di trevi* O_O Pensiamo al sequel : D Per non pensare a questo vi dico due nuove cosette: 1. ho postato la mia nuova FF, per chi la volesse leggere la può trovare nel mio profilo si intitola 'omicidio per due' ò.o E 2. Ho deciso di fare così: d'ora in poi posterò sempre uno stesso giorno: il mercoledì e questo vale per tutte le mie FF ( lo scriverò anche nel profilo ! ) Detto questo, vi lascio leggere, mi scuso se ci sono degli errori e ringrazio anche solo chi legge ( pensavate che mi ero scordata di voi, eeeeh XD ) BUONA LETTURA ♥

 

Stavo per aprire la bocca, per rispondere alla vera e propria domanda però mi bloccai quando il sorriso di Bill si spense. Io restai immobile.
I suoi occhi si spensero, come se tutto il mondo li fosse cascato addosso. Abbassò lo sguardo.
'Ma porcaccia la miseria, perche devi sempre pensare a voce alta?', pensai.
"Oddio, no. Bill. No. Non pensare male. No.", respirai a fondo per dire almeno una frase intera.
"Ho risposto alla domanda sbagliata, scusa.", sospirai.
Di colpo lui alzò lo sguardo e mi guardò troppo decisamente, da farmi venire i capogiri.
"In che senso..", sussurrò. La sua voce si spezzava. "Non..non capisco.."
"Bill, io mi riferivo al quella specie di domanda che hai fatto nel tuo discorso, non quella alla fine..", cercai di spiegarmi, ma lui non capì.
"Quando hai detto spero che non mi vorrai mai lasciare.", feci le virgolette nella parte citata della frase. "Io ho risposto automaticamente no.".
Spinsi l'indice delicatamente sotto al mento di Bill, per far si che mi guardasse.
"Bill, io non ti vorrò mai lasciare, te lo giuro."
I suoi occhi ripresero vita e un sorriso nacque sul suo volto.
"Sei una peste, Alexa..", disse. "Non finirò mai di dirtelo."
Sorrisi, e gli stampai un bacio sulle labbra.
"Allora rifacciamo tutto.", decretò.
"Alexa, ti amo con tutto il mio cuore. Voglio sare vicino a..", riiniziò a dire tutto da capo.
Io gli tappai la bocca mettendo un dito sopra di essa.
"Bill, amore, non riesco ad aspettare tutto il tuo dolcissimo discorso.", sussurrai. "Si, si, si, si, si, si, si, si, si, si, si!"
Il suo sorriso si allargò, ormai arrivava da un orecchio all'altro.
Lentamente prese quel anello fantastico dalla scatoletta.
Notai che gli tremavano le mani.
Io allungai la mano sinistra e con un semplice gesto mi infilò quell'anello che ci avrebbe legati per sempre.
Bill si alzò in piedi e mi prese in braccio, o meglio, io gli saltai addosso.
Gli baciai almeno cento volte le labbra, per poi baciarlo veramente.
"Ti amo.", mi sussurrò nell'orecchio, mentre si sedeva sulla panchina.
Gli stampai un altro bacio.
"Ti amo anche io."
"Bene, e ora?", chiesi, saltellando sulle gambe di Bill.
Lui rise come mai prima.
Fu una risata diversa dalle altre, più..perfetta.
Come se fosse il ragazzo più felice nel mondo in quel momento.
Mi incantai. "Bè, per prima cosa dovremmo dirlo a qualcuno..", disse, facendomi ritornare alla realtà.
"Secondo me qualcuno l'ha già saputo prima di me..", borbottai, mettendo il broncio.
Lui rise ancora. "Non potevo non dirlo a Tom, amore. Mi ha aiutato in tutto..", mi accarezzò la guancia.
"Va beneeee, allora a chi lo dobbiamo dire?", chiesi.
Ci pensò un po' su poi rispose. "Chi vuoi che sia il tuo testimone?"

"Ciao Fre!", quasi urlai quando mi rispose.
"Aleeee, come stai?", lei era più felice di me, si sentiva.
"Benissimo, tu, tutto ok?"
"Sisi, tutto apposto, anche se sarebbe più bello se tu fossi qui vicino a me..", il suo tono di voce si spense.
"Aaaah, Fre. Non ti deprimere eh?", ridacchia. "Ti devo chiedere una cosa.."
Strinsi la mano di Bill, che era vicino a me per sentire la chiamata.
"Dimmi.."
"Bè.. vado subito al punto..", dissi. Presi fiato e le lo chiesi velocemente. "Vuoi essere la mia testimone?"
Per parecchi secondi non sentii nemmeno un rumore dall'altra parte del telefono.
Guardai Bill, preoccupata. Lui fece spallucce e io cascai giù dal letto, dalla paura.
Un urlò arrivò alle mie orecchie, rompendomi quasi il timpano.
Bill iniziò a ridere a crepapelle.
"Stai, scherzando, vero?", urlò la Fre.
"No, perchè dovrei?", dissi. "Allora, si o no?"
"Si, certo che sì!", rispose. "Oddio, non ci posso credere. Vi sposate, tu ti sposi con lui. TU ti sposi con BILL KAULITZ. Aaaaah, non ci credo. Sono troppo felice Ale..", non smetteva più di parlare.
Io e Bill stavamo morendo dal ridere.
"Fre, calmati. Sennò non ci arrivi viva al matrimonio."
"Okok, mi calmo.", sentii dei respiri lenti. "No, non c'è la faccio.", e riiniziò ad urlare.
"Allora non ti dico neanche con chi devi stare vicino tutto il matrimonio..", risi.
"Oh, no. Non dirmi.."
"Si, il tesimone di Bill è Tom..", sentii un tonfo.
"Fre, non morire ti prego.."
"Ok, ci sono.", altri respiri lenti. "Quando vi sposate?", chiese.
"Dopodomani.", risposi, con il sorriso sulle labbra.
"Aaaaah, devo andare. Devo preparare tutto. Ciao.", disse più veloce della luce.
"Fre, ascolatami. Domani Tom ti verrà a prendere all'aereoporto di Amburgo, il biglietto è già fatto, basta che lo chiedi all'omone.."
"Sisi, mi ricordo come hai fatto. Ci vediamo allora domani.. Signora Kaulitz..", sogghignò.
"A domani, ti voglio bene.", risi.
"Anche io ti voglio benissssimo!", riattaccai e Bill mi abbracciò subito.
"Sai ti sta bene il cognome Kaulitz..", sussurrò.
"Tu dici?!?", mi girai verso di lui, trovandomi a cinque centimetri dalla sua faccia.
"Si..", sorrise e appoggiò il suo naso al mio.
"Destino..", sussurrai per poi far coincidere le nostre labbra, dolcemente.


 


Ritorna all'indice


Capitolo 35
*** Für Immer Jetzt ♥ ***


Ringraziamenti: Dragona: ahah, sono contenta che hai riso, allunga la vita ù.u neanche io voglio che finisca ç_ç Grazie mille ♥

MadameMoonLoveSunshine_483: *___________* grazie mille stronza U_U ♥

Schwarz_Engel483: *_* mi fanno impazzire pure a me ù.u grazie mille, sei sempre troppo gentile ♥

veroKuss: ahaha, si arriva la freeeeeeeee XDXD tu, sei una caccola perversa ! *rincorre la vero per sculacciarla O_O Grazie mille caccola ♥

Tokietta86: nono, non è ancora impazzita XD booooh, chi lo sa ù.u magari si, magari no O_O Grazie mille, un bacio ♥

_cucciolotta_: ecco a te l'ultimo capitolo ç_ç Grazie mille ♥

_mOny483: se leggi attentamente e se magari aspetti ci sono spiegazioni del perchè si sposano così presto, no? e io non ti ringrazio comunque, U_U

Jiada95: ahah, ci proverò, però non ti prometto niente eh XD uuuuh, grazie mille *_* ♥

I dream you: ahahahah, si si sposano XD e non sei stata l'unica a prendersi dei colpi ù.u tutta colpa mia XD Grazie mille ♥

frei_niahl: uuuh, grazie per avermi perdonato *-* anche io non vedo l'ora ! grazie mille ♥


Ragazze, vado di frettisssimissima. Questo è l'ultimo capitolo ç_ç vi ricordo che ci sarà un sequel e si intitolerà "Il destino degli angeli." Spero che lo seguirete : D Ora sto scrivendo "omicidio per due." Chi non avesse ancora dato un occhiata lo faccia, se ne ha voglia! Vi ringrazierò tutte in un post, appena posso e metterò la locandina li, ora vi lascio leggere e spero che vi sia piaciuta! Comunque faccio tutto con calma nel "capitolo" che metterò dopo questo : D BUONA LETTURA ♥


In  due ore di chiaccherate con Bill avevo scoperto di tutto. Cose che nemmeno pensavo di sentire.
Il mio amore per lui in quel momento era aumentanto anche se.. Poteva essere posssibile che lo amavo ancora di più di prima? Può darsi, anche se lo ritenevo impossibile.
Poteva essere che al mondo esistava un uomo così dolce? Si: Bill. Il mio Bill.
In quelle due ore Bill mi aveva spiegato come avesse fatto ad organizzare tutto il matrinomio a mia insaputa.
Ogni volta che mi veniva vicino e mi diceva: "Amore, dobbiamo andare. Abbiamo degli impegni molto importanti per la band..", e mi stampava un bacio sulle labbra andava con Tom a preparare ogni minimo particolare.
Questa storia andava avanti per circa 4 mesi.
Forse io mi sarei dovuta arrabbiare, perchè era anche mio diritto preparare il matrimonio, ma come facevo a farlo davanti a una cosa così dolce? Davanti al mio amore?
Non ci sarei riuscita, e poi non volevo.
Anche perchè, a dire la verità ero una frana in fatto di matrimoni.. Avevo 20 anni, e non pensavo proprio di sposarmi e più che altro di trovare il vero amore.
Anche se me l'avesse detto prima, avrei lasciato fare tutto a Bill, oltretutto mi piaceva un sacco il suo stile.
Quindi tutto era pronto, mancava solo il mio vestito.
Certo, quello non poteva sceglierlo lui, anche perchè porta sfiga, no?
Sarei andata a prenderlo fra poche ore, con Simone, la mamma di Bill, ma prima saremmo andati a prendere la Fre all'aereoporto e il giorno dopo ci saremmo sposati.
"Amore, sei pronta?", Bill spalancò la porta e mi venne vicino.
"Si, prontissima.", gli sorrisi. "Andiamo a prendere la mia testimone."
Gli stampai un bacio sulle labbra, gli presi la mano e scendemmo giù per le scale.
"Noi andiamo a prendere la Fre!", urlò Bill.
"Ok, se arriva mamma le dico di aspettare! Buon viaggio piccioncini!", urlò Tom dalla cucina.
Io risi. Tom sapeva già tutto, come Georg e Gustav. Quando gliel'avevamo detto, Gustav si era commosso e Georg mi abbracciò, congratuolandosi con Bill e con me.
Tom, bè.. Tom è Tom. Apparte il fatto che lui sapeva tutto fin dall'inizio, ma quando Bill gli disse che avevo risposto di si, aveva iniziato a chiamarmi "Cognata" e "Signora Kaulitz" per tutto il giorno.
Arrivammo all'aereoporto un po' in ritardo, per colpa del traffico del sabato mattina e trovammo la Fre seduta su una panchina.
Quando ci vide mano per la mano, si alzò e mi corse incontro, abbracciandomi.
Bè, a dire il vero, approfittò anche di abbracciare Bill, visto che era uno dei suoi idoli.
"Fre, non me lo ammazzare, per piacere!", risi e feci un sorriso a 32 denti a Bill, per incoraggiarlo.
"Si, scusa.", fece un urletto e mi abbracciò di nuovo.
"Sono contentissima di vederti!"
"Anche io, tantissimo!", l'abbracciai più forte.
"Scusate se vi interrompo, ma dovremmo andare..", disse Bill con un sorriso stampato sul volto.
Era contento di vedermi così..Felice. Si, certo, ero felice anche con lui, ma sapeva che quando c'era la Fre io mi sentivo completa.
"Si, certo. Andiamo..", dissi, per poi stampare un bacio sulla guancia a tutte e due.
Per fortuna la Fre aveva portato solo uno zaino, perchè non avevamo con noi la scorta di Bodyguard.

"Simone!", urlai quando aprii la porta di casa.
Adoravo quella donna, l'avevo vista poche volte ma l'adoravo già.
"Alexa! Che piacere rivederti!", si alzò dal divano e mi venne ad abbracciare.
"Ciao mamma..", disse Bill con un tono come per dire: "E a me niente?"
"Ciao piccolo..Tutto ok?", chiese quando gli diete un bacio sulla guancia.
"Sisi, tutto va a gonfie vele!", rispose saltellando sul posto."Però voi ora dovete andare a scegliere il vestito, susu!"
"Simone, questa è Francesa, la mia migliore amica nonchè la mia testimone.", dissi facendo venire avanti la Fre con una spinta. "Francesca, questa è Simone, mamma di Bill e Tom.."
"Lo soooo..", sussurrò la Fre, con gli occhi lucidi, mentre allungava la mano verso di lei.
"Piacere!", Simone strinse la sua mano. "Piacere tutto mio, è da tantissimo che aspettavo questo momento."
Un risolino arrivò dal divano. Oh-oh. Qui la vedo molto dura.
Io e Bill ci scambiammo uno sguardo allarmato.
Cinsi i fianchi della Fre appena in tempo, perchè Tom si alzò dal divano e venne verso di noi.
"TOM! Dovevi andare più piano! ", lo indicai con la mano libera. "Non stavo scherzando quando ti ho detto che sveniva!"
Rise di nuovo. "Scusa, cognata.."
Sbuffai e diedi delle sberle leggere sulla faccia della Fre.
"Fre..", sussurrai.
"Si..si..ci-ci sono.", balbetto.
"Piacere, sono Tom!", esclamò allungando la mano verso di lei.
La Fre svenne di nuovo tra mie braccia.
Bill andò dietro a suo fratello e gli tirò un coppino.
"Ma allora sei davvero stupido!"

Il giorno passo così, tra risate e gli ultimi preparativi e ora ero lì, sulle scale vestita, truccata e pettinata come una bambola.
Purtroppo mio padre non c'era, perchè non riuscì a venire, come mia madre, ma ero contenta lo stesso.
Si, mi sarebbe piaciuto se ci fossero stati anche loro, ma non poteva essere tutto perfetto.
La musichetta iniziò e io feci dei respiti lenti.
I piedi però, non volevano contribuire: non si muovevano di un millimetro.
Chiusi gli occhi, mi rilassai e iniziai a camminare sopra al tappeto rosso.
Seguivo i battiti accellerati del mio cuore.
Quando arrivai vicino all'altare guardai Bill e mi rilassai. Lui fece altrettanto.
Aveva gli occhi lucidi. Cercai di fare il miglior sorriso possibile, per incoraggiarlo e lui mi alzò il velo.
Ci girammo verso il sindaco ( non potevamo sposarci in chiesa perchè non eravamo credenti ) e lui iniziò a parlare.
Non seguivo molto il suo discorso, perchè non riuscivo a restare concentrata, ma andò tutto bene quando dovetti dire il fatitico "Si, lo voglio."
Lo scambio delle fedi fu un pochino più tragico, perchè a tutte e due ci tremavano le mani, ma tutto andò a buon fine.
Il sindaco ci proclamò marito e moglie e disse la famosa frase: "Puoi baciare la sposa."
Quando le nostre labbra si toccarono, un applauso naque dietro di noi e io sorrisi.
Tutto era andato così in fretta, ma era meglio così.
La cosa più importante e che ora ero sua. Solo sua, il resto non contava.
Presto arrivò il momento più atteso dalla Fre: il lancio del bouquet.
Chiusi gli occhi, mi girai di spalle alla "folla" e lo lanciai.
A chi arrivò? Alla Fre, strano.
Si era praticamente lanciata sopra a tutte pur di prenderlo.
Automaticamente vidi i suoi occhi lanciare un occhiata a Tom e lui la guardò.
Sobbalzai quando due braccia mi abbracciarono da dietro.
"Secondo me nascerà qualcosa..", sussurrò Bill al mio orecchio.
"Dici?", sorrisi. Fece cenno si sì con la testa.
"Sarà, ma terrò d'occhio Tom, sappilo.", fece un risolino.
"Amore?", mi chiamò dolcemente.
"Si?!?"
"Sei felice?"
"Sono la ragazza più felice del mondo, quando sono vicino a te.", mi baciò i capelli.
Non rispose alla domanda, ma disse delle parole che sapevo a memoria.
"Qui tra le mie braccia.", aveva una voce vellutata, come se volesse accarezzare tutte le parole.
"Per sempre adesso.", finii la frase, con sicurezza.
Mi girai e le nostre labbra si unirono in un dolce e felice bacio.

Hey !

Die Welt hält für dich an

Hey !

Hier in meinem Arm

F ü r  I m m e r  J e t z t ♥




RINGRAZIAMENTI FINALI

eccomi qui a fare i ringraziamenti finali ( un po' in ritardo, ma meglio tardi che mai xD ) un amore inaspettato è finita da un po' direi e io mi sono data una mossa solo ora, scusare ç.ç Vabbè non rattristiamoci u_u Inzio con il dire che queste è stata la mia prima FF che ho postato su qesto sito e devo dire che mi sono trovata benissimo e a dire la verità non pensavo minimamente di entrare tra le FF più lette di quest'anno. Quindi devo ringraziare di cuore tutte le persone che hanno recensito dal primo, all'ultimo capitolo.. anche chi a metà strada è scomparso ; D Mi ha fatto piacere di avervi regalato emozioni sia belle che brutte.. ma le emozioni più grandi le avete fatte provare a me quando ogni giorno entravo qui e vedevo il numero delle visite e delle recensioni salire, avvero GRAZIE MILLE ♥ Ringrazio anche tutte quelle persone che hanno letto solo e tutte le persone che hanno messo questa FF tra le seguite/ preferite che sono:

PREFERITE:

ada12
Artemisia_Vampire91
BADMXRECORD
cris94
danyBK
frei_niahl
I dream you
Jiada95
JuJy_ToKieTTA_
MadameMoonLoveSunshine_483
M_Lucry_J
o0edda0o
PhaNtoMriDerJK
Phantom_Raider
piske
revy_kau
Schwarz_Engel483
serrycullen
Star_In The Night14
tokia483
Tokietta86
Tokio_Fanie
tomfan
tpxic
veroKuss
Veronica91
ViViEtTa
XXX_Ice_Princess_XXX
_cucciolotta_
__BlueMoon

SEGUITE:

alessia96
billina pikkolina
Dan
dani969
Elisabeth Black
fefe94
francy_m85
frei_niahl
Frheieit483
Ilary1989
JuJy_ToKieTTA_
Lost Lady
MakeSomeNoise
marty sweet princess
Milla Metallo
NICEGIRL
nikkei
PhaNtoMriDerJK
SonnyScene
Star_In The Night14
SuperEle46
svampy1996
Tokietta86
veroKuss
_mOny483

Ora parlimo del sequel ; D : si intitolerà "Il destino degli angeli." *O* ora vi ho messo curiosità eh u_u Mi dispiace ma dovrete aspettare questo invero circa o_o Perchè adesso sto scrivendo un altra FF ( omicidio per due ), che se volete potere andare a leggere *-*, e quando avrò finito di pubblicere quella metterò il il destino deli angeli ; D Sperando che il tempo passi in fretta perchè ho una voglia matta di scriverla u_u mmmh, detto questo non so più che dire.. date sempre un'occhiata alle nuove FF per vedere se la posto ; D Ringrazio di nuovo tutte e vi lascio, mettendovi la locandina *-* Bie bie, vi adoro ♥


Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=447301