Sirius,sei tu?

di Meli
(/viewuser.php?uid=2819)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il sogno ***
Capitolo 2: *** Riappacificazioni ***
Capitolo 3: *** Perle di saggezza! ***
Capitolo 4: *** Incontri e speranze.. ***
Capitolo 5: *** Tu...tu qui? ***
Capitolo 6: *** ...il cimitero ***
Capitolo 7: *** Plenilunio.. ***
Capitolo 8: *** papà,mi dispiace... ***
Capitolo 9: *** ...stesso posto,stessa ora ***
Capitolo 10: *** Come sai...? ***
Capitolo 11: *** ...prima di svanire nel nulla ***
Capitolo 12: *** Tutti gli istanti di memoria... ***



Capitolo 1
*** Il sogno ***


Si alzò di scatto. La fronte imperlata di sudore,il letto sottosopra e la luna che entrava debole dalla finestra. Erano appena le tre del mattino,e una lacrima rigava il volto del ragazzo,che si stava guardando intorno,spaesato,ancora nel mondo dei sogni… L’aria era silenziosa,tutto era calmo,tranne qualche spiffero di vento che giocava con le tendine tirate….e si gonfiavano e si sgonfiavano,intorno alla finestra… Si alzò dal letto per andare in bagno;si bagnò la faccia e i capelli,prima di alzare lo sguardo verso lo specchio…i capelli arruffati,gli occhi spenti,l’aria stanca…ecco cosa vide nello specchio. E non si riconosceva in quell’aria da trasandato,ma era lui…si proprio lui,che per l’ennesima notte si guardava allo specchio,come succedeva da tempo,ormai…e dato che succedeva da tempo,sapeva anche quello che sarebbe successo per tutto il resto della notte:lui,con la sola compagnia del silenzio…e della tendina che si gonfiava e si sgonfiava,che si gonfiava e...


“Non puoi continuare così,Harry…guardati!Sembri appena uscito da Azkaban!” Harry alzò lo sguardo dal suo bacon e guardò Hermione. La ragazza lo stava fissando con aria interrogativa,mentre con una mano reggeva La Gazzetta del Profeta;cosa poteva saperne lei di cosa stava passando? E cosa ne sapeva lei di come si stava ad Azkaban? Per quanto spento poteva essere lo sguardo da Harry,rese bene l’idea persino a Ron,che pestò il piede di Hermione per zittirla.
“Ron!Sto solo cercando di aiutarlo!Non vedi come si comporta?Non mangia,non dorme,non segue le lezioni… Harry,ma cos’hai?” Hermione era sul punto di piangere,tanto era preoccupata per l’amico. Per tutta risposta,Harry bevve un sorso di succo di zucca,prese i suoi libri e se ne andò,uscendo di gran carriera dalla Sala Grande,sotto le voci rumorose degli altri. Talmente rumorose che a stento quella di Hermione arrivò alle orecchie di Harry in fuga.. La Sala Grande,quel giorno,era di un cielo rosso pallido,in tinta con il colorito di Hermione in quel momento. La ragazza guardò Ron che alzò le spalle e continuò,per nulla preoccupato,a mangiare porridge… Ancora più furiosa,Hermione prese la testa di Ron e la girò con violenza verso di lei,per fissarlo dritto negli occhi.
“RON!ma che diamine hai pure tu?io…insomma,ma non vedi che sta male?Perché è come se non ti interessasse nulla dei suoi problemi!”
“Senti Hermione” disse il ragazzo,liberandosi dalla stretta della ragazza “Non posso farci nulla,e non è colpa mia se,invece di reagire,continua a sognare Sirius ancora vivo…”
“S-Sirius? Cosa ne sai che si tratta di Sirius? Lui ha solo detto che la notte fa sogni strani,incubi…non ha mai parlato di Sirius…”chiese Hermione,scossa da quell’inaspettata notizia.
“Cosa ne so? Lo sento parlare nel sonno,ecco cosa ne so… si agita nel letto,chiama il suo nome… e sinceramente non approvo il suo comportamento,ecco…” rispose lui.
“Quale comportamento?” Ora Hermione aveva incrociato le braccia,buttando la sua copia della Gazzetta sul tavolo in attesa della risposta.
“Harry deve capire che Sirius è morto,non c’è più… inutile piangersi addosso,inutile starci male solo per uno stupido sogno!” disse Ron gesticolando.
“Tu-tu non capisci niente,Ron… Harry,lui ha sofferto molto per i suoi genitori,ed ora si è visto strappare via anche l’ultima persona che poteva fargli da padre,che poteva dargli una casa… Sirius era speciale,era un amico,ed ora non c’è più… come puoi essere così… così insensibile?Cosa avresti fatto tu al suo posto?” Hermione attirò tutta l’attenzione su di se,dato che aveva alzato un po’ troppo la voce. Ron rimase perplesso da quella domanda,tanto che non rispose subito,ma abbassò il capo,e ”Io,io avrei guardato avanti… e poi,ha sempre i Dursley,no?Insomma,sono suoi familiari…” disse. Hermione decise che quella fu la goccia che fece traboccare il vaso.I Dursley?uh,pensò. Prese la sua borsa, lanciò un ultimo sguardo gelido a Ron e se ne andò,seguita dagli sguardi di tutti quelli che avevano sentito il discorso,compresa Ginny.


La campanella delle lezioni sarebbe suonata da lì a dieci minuti. Harry diede uno sguardo all’orario,poi mise i libri nella borsa e uscì dalla biblioteca,stranamente affollata quella mattina. Mentre attraversava i corridoi fino al portone d’ingresso,il ragazzo decise che dopo la lezione avrebbe chiesto scusa ad Hermione,per come si era comportato con lei poco prima,a colazione. Uscì fuori:la brezza del mattino era piacevole,e l’odore di pioggia della notte passata era ancora forte nell’aria… Harry respirò a fondo e rabbrividì. Poi,si diresse con passo deciso verso la capanna di Hagrid. Le prime due ore erano di Cura delle Creature Magiche,con i Tassorosso,e per fortuna quella mattina,Harry non avrebbe dovuto vedere quella faccia odiosa di Malfoy! La campanella non era ancora suonata,quindi ancora nessuno studente era arrivato. Bene pensò così posso entrare da Hagrid a vedere cosa combina! Superò l’orticello,stava per bussare alla grossa porta di legno,quando si accorse che c’era qualcuno seduto di spalle su di una pietra,intento a leggere un libro. Dalla chioma doveva essere Hermione… La ragazza si girò di scatto… Harry fece finta di non averla vista,e bussò alla porta.
“Inutile che bussi” disse Hermione da lontano “Tanto non ti aprirà nessuno.” Harry si voltò lentamente nella sua direzione e si avvicinò.
“Non c’è?Hagrid?”chiese lui.
“No… sai,è per Grop…per alcuni giorni ci sarà Fiorenzo…”disse lei in tono sostenuto,aggiungendo che era stata avvisata da Silente,e che le aveva dato il compito di avvisare il resto della classe.
“Ah!C’è da preoccuparsi?”fu il commento di Harry. Hermione mosse le labbra,ed Harry capì che non sapeva niente di quello che succedeva al loro amico… Trascorsero secondi silenziosi ed imbarazzanti,mentre Hermione fissava un punto vuoto e Harry guardava per terra,muovendo un piede tra l’erba bagnata.
“Senti io…” I due si guardarono negli occhi,pronunciando le stesse parole nello stesso istante.
“Mi dispiace per averti trattato così,questa mattina…”disse infine Harry.
“E a me dispiace per averti detto quelle cose senza sapere… Ron mi ha detto che è per…che è per Sirius…”disse Hermione.
“Come fa Ron a sapere che si tratta di lui?Non ricordo di averglielo detto… insomma…” Harry confuso,si avvicinò ancora verso la ragazza,passandosi una mano tra i capelli spettinati,mentre lei chiudeva il libro.
“Ha detto che ti sente parlare nel sonno… Harry,mi dispiace! Potevi dirmelo… io voglio aiutarti!” Hermione ora si era alzata;prese le mani di Harry e poi lo abbracciò;il ragazzo la prese intorno alla vita e appoggiò delicatamente la testa sulle spalle di lei… “Grazie”,le sussurrò all’orecchio. Un leggero vento si alzò,ed i capelli di Hermione svolazzavano davanti la faccia di Harry,in quell’abbraccio che sembrava non finire più…


Il suono della campanella arrivò alle orecchie dei due,che si staccarono immediatamente vedendo avvicinarsi un gruppetto di studenti. Hermione scorse Ron che parlava animatamente con Dean e Neville,e fece una faccia schifata… Si girò verso Harry e per fortuna lui non l’aveva vista. Tornò vicino la pietra dove era seduta qualche minuto prima,prese il libro e lo strinse al petto. Il gruppetto di ragazzi arrivò;tutti,o quasi tutti,notarono che Hagrid non c’era e guardarono Harry ed Hermione con aria interrogativa. La ragazza tirò indietro i capelli e parlò :”Allora,siamo tutti?Bene. Dovete sapere che,per qualche lezione,Hagrid non ci sarà. Quindi lo sostituirà Fiorenzo…” Un coro di commenti si alzò;dalle loro facce,non erano affatto dispiaciuti della notizia!
“Bene,vedo che sono contenti!”disse Hermione ad Harry. Il ragazzo annuì,notando che anche Hermione non era affatto dispiaciuta! Certo,era preoccupata quanto lui per Hagrid,ma le lezioni di Fiorenzo erano molto più affascinanti di quelle di Hagrid…
“Fiorenzo arriverà a momenti:lo aspetteremo qui!”continuò,rivolta agli altri. Dopo alcuni minuti,infatti,un rumore di zoccoli sulle foglie secche dell’autunno proveniente dalla foresta,avvisò tutti che il loro maestro di Cura delle Creature Magiche era arrivato.
“Scusate il ritardo,umani… tra poco pioverà,quindi,sarà meglio tornare dentro…”


Erano trascorse quasi due settimane dal primo incontro con Fiorenzo;Harry non aveva più sognato Sirius. L’incontro con Hermione gli era stato di grande aiuto! Però c’era qualcosa che ancora non andava:Ron. Hermione non parlava più con Ron,ed il rosso non dava cenni di dispiacere;così,quando Harry chiese alla ragazza cos’era successo,Hermione colse al volo l’occasione di sfogarsi,e lo fece senza alcuno scrupolo.
“Capisci cosa? Ha i Dursley,no? Queste sono state le sue parole. Che razza di amico…uh!” Cadde su una poltrona della sala di ritrovo,stanca dopo tutto quel gesticolare e sbraitare verso di Ron. Per fortuna la sala era vuota,quindi nessuno si accorse di nulla. Harry,seduto di fronte a lei,si voltò verso il camino,fissando le fiammelle del fuoco che mandavano calore,così tanto da sentirsi la faccia in fiamme…
“Harry?” la voce di Hermione distrasse Harry dal fuoco.
“N-non posso crederci. Ha detto veramente quelle cose?”disse Harry,perplesso. Hermione annuì. Poi aggiunse “E scommetto che è geloso di te… insomma,passi più tempo con me che con lui… e poi si è accorto che non sogni più,quindi non può più darti del pazzo…” disse sarcastica.
“Ah sì? È questo quello che pensavi di me?”disse Harry,che ora era saltato addosso alla ragazza,scompigliandole i capelli.
“Dai smettila… hahaha… dai scherzavo! No… il solletico noo!”


“No,davvero?E lei?” Qualcuno entrò dal buco del ritratto,e quel qualcuno era l’ultima persona che i due volessero vedere in quel momento. La voce inconfondibile era di Ron. Il ragazzo discuteva animatamente con la sorella;entrando e alzando lo sguardo,si rabbuiò:Harry ed hermione in quella posizione non era una scena delle più simpatiche… “Ops,scusate il disturbo” disse,e fece per andarsene.
“Oh,Ron,come sei sciocco! Hermi,devo chiederti un consiglio!” disse la ragazza rossa,mentre prendeva suo fratello per un braccio e lo trascinava verso le poltrone. Harry ed Hermione si alzarono;Hermione si mise alla ricerca della sua molletta..
“Caspita,dov’è?”sussurrò.
“Cerchi questa,forse?”chiese Harry,che allargò un sorriso quando Hermione riconobbe la sua molletta nelle mani del suo amico. Con un gesto rapido,la afferrò e bisbigliò qualcosa che assomigliava vagamente ad un grazie. Harry si diede una sgrullata la mantello,inforcò gli occhiali e salutò le ragazze. “Ci vediamo a cena” disse all’orecchio di Hermione. Intanto Ron si era liberato di sua sorella,e fissava la scena. Quando si accorse che Harry lo guardava,si girò su se stesso e prese a salire le scale del dormitorio. Harry,invece,uscì dal ritratto.


Ancora non sapeva dove andare. Hagrid non c’era,la Sala Grande era vuota a quest’ora. L’unico posto era la biblioteca! Ma si pensò studiare un po’ non mi farà male… Si rigirò per andare a prendere qualche pergamena e una penna. Passò per la sala di ritrovo talmente affollata che Hermione non fece neanche caso al suo ritorno. Salì le scale. Arrivato davanti la porta della camera si fermò bruscamente:qualcuno rideva di gusto lì dentro! Forse sarebbe rimasto lì,invece di studiare! Malgrado la presenza di Ron,che non voleva assolutamente vedere… Entrò;oltre a Ron c’erano Seamus e Dean,che fecero subito silenzio alla vista di Harry.
“Ah,ciao Harry,sei tu!”disse Dean. Harry annuì. “Vi sentivo ridere!” disse,infine.
“Uh,si…Ron…ci s-stava raccontando l’ultima di N-neville…”disse Seamus,con la voce che tremava. Scese un silenzio imbarazzante,mente Ron guardava fuori,Dean si smozzicava le labbra e Harry che decideva che forse era meglio andare in biblioteca a studiare… perché non era di Neville che si stava parlando lì dentro,no…


“Perché non torni da me?”disse il ragazzo.
“Non posso..”disse lui vago.
“Mi hai lasciato.. da solo.. “il ragazzo continuava a parlare,tra i singhiozzi che bloccavano alla gola. Quel cimitero metteva angoscia. I lumini disegnavano strane figure,inquietanti. È solo un gioco di ombre,oppure non siamo soli? Si chiedeva sempre il ragazzo. Voleva stringerlo a lui,voleva farlo di nuovo suo;da accovacciato com’era sotto un albero,protetto dal vento gelido che tirava,scattò in avanti,in cerca del suo corpo. “No,non avvicinarti.. potrei farti del male.. e poi è solo aria quella che vedi,non sono carne..”disse lui,tirandosi indietro.
“Se solo afferri la mia mano.. se solo ci provi.. potrei riportarti indietro.. me l’hai detto tu stesso!”disse ancora il ragazzo,questa volta urlando.
“Lo so,e me ne pento di avertelo detto! Maledetto me..” disse lui,piangendo. Piangeva,perché dentro di lui sentiva il desiderio di tornare a respirare aria,di tornare ad usare i suoi sensi,di tornare a vivere.. Ed era consapevole di aver commesso uno sbaglio rivelando al ragazzo l’unica via possibile..
“Se solo mi tocchi...” continuò il ragazzo,tendendo la mano verso di lui. La tentazione era forte. Ma lui non poteva condannare il ragazzo,lui doveva proteggerlo.. Si tirò ancora indietro,evitando il suo sguardo.
“N-non posso...”disse infine.
“no.. SIRIUUS?” Le urla volarono via con il vento,leggere…solo i morti potavano udirle…

“Sirius..” Di nuovo quel maledettissimo sogno.. Di nuovo quella maledettissima sensazione.. o no?No.. no,non era la stessa! Harry non piangeva,la tendina non si muoveva e non c’era la luna non entrava dalla finestra:al suo posto,un debole raggio di sole,ancora insonnolito. Perché questa volta Harry aveva capito…

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Riappacificazioni ***


“Senti Harry,mi dispiace per ieri…non si parlava di Neville ma di te. Volevo dirtelo perché ho visto che sei andato via senza dir niente!”continuò dispiaciuto.
“Non preoccuparti Dean” disse Harry,dando una pacca sulle spalle dell’amico “Davvero,non preoccuparti!” sorrise. Dean annuì e se ne andò;Harry lo seguì con lo sguardo fino a quando non voltò l’angolo. Era rimasto veramente colpito da quel gesto inaspettato! E contento!
Contento…fino ad un certo punto… Ron non si era degnato di scusarsi,quelle scuse avrebbero significato molto,ma l’orgoglio del ragazzo non ne risentiva affatto..

Dalla finestra della guferia guardava in su, pioverà,e poi in giù,verso il prato. Pochi minuti prima,Harry gli aveva detto che quella sera c’erano gli allenamenti.
“Con questo tempo?”aveva chiesto lui. “Si,Ron,non possiamo farne a meno..” detto quello,si era voltato freddamente e se ne era andato. Si era accorto che cercava le sua scuse,dai suoi atteggiamenti si capiva benissimo! Ma a lui non importava affatto:Harry non avrebbe avuto le sue scusa tanto facilmente!
Tornò a guardare fuori. Civette,gufi,facevano così tanto rumore,ma il ragazzo non dava cenni di disturbo,tanto ci era abituato. Si,perché saliva spesso lì,come se fosse il suo rifugio.


“GOAL” gridò Ginny,piazzando un bel tiro per il fratello che non riuscì a bloccare la grossa palla rossa. La ragazza si voltò verso Harry,che alzò lo il pollice in segno di OK;sarebbe stato inutile gridarlo quanto fosse stata brava,tanto forte era il rumore del vento.. Harry stava seguendo la partita:si era allenato abbastanza con il boccino ed ora doveva provvedere ad allenare la sua squadra.
Stanno lavorando bene! Pensò soprattutto Ron… Lasciò che la squadra lavorasse ancora un pochino,prima di richiamarli.
Tutti bagnati,scesero dalle loro scope sorridenti nonostante il tempo,così cupo che metteva tristezza;anche loro si rendevano conto che,tutto sommato,la loro squadra era forte,degna di Grifondoro!
Tutti presero posto sulla panchina,un po’ infreddoliti,in attesa dell’eventuale predica del capitano. Ignari che il capitano non aveva affatto intenzione di fare una predica.. “Niente schemi noiosi oggi.. andate pure! Disse, divertito dalle facce gioiose di tutti… e tutti tranne uno lasciarono velocemente lo spogliatoio.
“Non vai tu?” disse Harry.
“Faccio la doccia qui..” disse Ron,abbozzando un mezzo sorriso.
“Bellissime parate!Mi hai stupito!” confessò Harry.
“Grazie!” rispose lui,con una punta di imbarazzo.
Poi,ognuno continuò a fare quello che doveva fare.
Passarono cinque minuti di silenzio..
“Senti,io….”dissero quasi all’unisono guardandosi negli occhi. Harry sorrise e Ron si fece rosso come al solito.
“Scusami Harry… ora se vuoi,puoi raccontarmi cosa ti succede da un po’!”


“Ron!Ma possibile che non capisci?Ti si deve sempre spiegare tutto..”
Erano le undici passate in Sala di ritrovo.
“Cosa dovrei capire,Hermione?”
Harry aveva raccontato tutto ai suoi due amici,ed ora assisteva divertito al loro battibecco;Hermione che traeva le sue conclusioni,e Ron che,ovviamente,non capiva.
“è esattamente quello che è successo con l’Ufficio Misteri,Ron…” disse infine la ragazza.
Ron fece una stana smorfia,poi guardò Harry preoccupato.
“E..cosa succede adesso?”chiese curioso e privo di immaginazione.. Harry alzò le spalle:quanto gli sarebbe piaciuto saperlo….


“Sirius? Sei tu?”
Dov’era?
Il ragazzo girava per il cimitero,più lugubre del solito.. I lumini disegnavano,spettrali,la via che il ragazzo stava percorrendo. Arrivò all’albero e trovò riparo sotto di esso. Quegli stani rumori lo portarono di nuovo a pensare se erano soli.. e aveva paura,tanta...
“Dove sei?”chiamò di nuovo.
“Perché sei tornato?”disse lui.
Le parole non servono. I due si fissarono a lungo,il ragazzo aveva gli occhi lucidi. Si levò dalla sua posizione e scattò verso il fantasma,lo sfiorò.. Lui sentì una strana sensazione e guardò in alto,tentando di non gridare. Poi,il ragazzo afferrò la sua mano…aria…
“Cosa vuoi da me? Il mio corpo?” disse lui. Ogni parola era pronunciata con grande sforzo.. lui desiderava tornare..
“Si..” disse il ragazzo,urlando e piangendo. Si inginocchiò a terra sentendo i sassi che gli provocavano dolore.
“il mio corpo.. morto.. “chiese lui,non sapendo bene quello che diceva.
“Mi basterebbe… almeno potrei buttare i tuoi resti polverosi al vento,cosicché ogni volta che il vento mi accarezza,potrò sentire il tuo profumo..” continuò il ragazzo.
Ora anche lui piangeva. Voleva tanto accarezzare quella testolina che si trovava a così poca distanza dalla sua mano morta.. Harry alzò piano il capo e lesse quel desiderio negli occhi del padrino.. quanto gli mancava! Tutto un tratto,lui si allontanò;infilò una mano nella tasca e portò fuori qualcosa che nell’oscurità del cimitero,quasi abbagliava la vista..
“Cos’è?” chiese il ragazzo.
Ma non fece in tempo a scoprirlo…

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Perle di saggezza! ***


Era una bella giornata di sole,per quanto Dicembre poteva essere.
Harry era in Sala Grande da un bel pezzo quando Hermione,Ron e Neville entrarono.
“è proprio vero che il tempo buono migliora l’umore!”disse Ron,stranamente saggio. Hermione e Neville si voltarono prima verso di lui,preoccupati per l’inaspettata perla di saggezza, e poi alzarono lo sguardo al cielo.. Neville fece un respiro profondo,prima di annuire contento.
La ragazza,invece,girava lo sguardo in cerca di Harry.. Ah,eccolo lì! Pensò,vedendolo tutto preoccupato e intento a studiare alcuni fogli.
Hermione diede una gomitata a Ron,ancora tutto intento nella contemplazione del cielo con Neville,e gli indicò Harry.
“Aiho Herm! Ah,Harry è lì… Neville,noi andiamo a sederci lì… Oh,Neville?Ci sei?”disse Ron.
“Uh?Ah si… ok ci vediamo a lezione..!” disse lui,imbronciato.
“Harry!Buongiorno!”disse solare Hermione prima di baciarlo sulla guancia.
Harry scattò dalla panchina e afferrò Hermione per le spalle.
“Harry calma!” disse Ron “Perchè non ci hai aspettato?” “Ragazzi!Ho sognato di nuovo.. ma questa volta..” disse Harry,abbassando lo sguardo.
“Questa volta?Su,parla..”lo spronò Hermione.
“Non qui!” disse lui.
Prese i due per le mani e li condusse fuori la Sala Grande.
“Almeno un cornetto!”disse Ron. Ma nessuno badò al suo stomaco più di tanto…


“E poi?”
Ron girava per la stanza mentre Hermione era seduta sulla cattedra tutta concentrata sul racconto di Harry.
“Poi ho alzato lo sguardo e l’ho visto..”disse Harry.
“Visto cosa?” disse lei,così eccitata che scattò in piedi. Harry indietreggiò,come spaventato.
“Ho visto Siri che….che piangeva…”
nella stanza calò il silenzio più totale. Ron si era fermato,Hermione era immobile…
“E allora?disse Ron. Hermione non disse nulla:era stupita.. insomma,piangeva.. cosa c’era di tanto strano?
“…è che… mi ha fatto uno strano effetto! Dai Hermi,non fare quella faccia! Ehm,forse avete ragione,sono stupido… anzi,non dovevo dirlo..”Harry si voltò verso la finestra.
No,non era stupido Il suo padrino morto aveva pianto.. chissà cosa significavano quelle lacrime… non lo sapeva,ma erano importanti…
“Così l’hai toccato,ma non è successo niente…” tentò Hermione.
Niente,silenzio.
“Ok,andiamo a lezione…” disse Ron di nuovo saggiamente,data l’imbarazzante situazione. Uno per volta,lasciarono la stanza e uscirono dal castello per andare nella serra n°4.
Percorsero la strada in silenzio. Ron guardò Harry: è triste, concluse. Poi,alzò di nuovo lo sguardo al cielo,d’improvviso pieno di nuvole nere e capì.. Il tempo brutto peggiora l’umore…


Harry ed Hermione erano in Sala di Ritrovo che tentavano di fare un tema di pozioni per il giorno dopo,ma era quasi impossibile dato il baccano che c’era lì dentro:tra ragazzini eccitati del primo per chissà quale diavoleria e animali che volavano(o saltavano!) da tutte le parti… Andiamo a studiare in biblioteca.. c’è troppo rumore qui!”disse Harry.
“Si,hai ragione.. andiamo!Dovrebbe esserci anche Ron lì!”
“Ah.. Harry,per favore…”
Harry guardò Hermione in difficoltà sotto la pila di libri che teneva in mano.
“Ti serve una mano?”disse Harry,scattando verso di lei.
“No,no.. ce la faccio. Mi serve soltanto che mi porti la penna,e quel calamaio..!” disse lei.
Harry afferrò il calamaio,ma distrattamente se lo rovesciò addosso.
“Noo… caspita!” disse,posando la boccetta e guardandosi le mani.
“Che c’è?”disse Hermione.
“Mi sono sporcato il maglione di inchiostro! Vado di su a pulirmi,tu comincia ad andare!”disse Harry,senza neanche dar tempo ad Hermione di rispondere. La ragazza si girò e uscì,con una certa difficoltà,dal buco del ritratto..

Harry fece le scale di corsa,spalancò la porta del dormitorio e si levò il maglione alla velocità della luce. Entrò in bagno,buttò la maglia per terra e prese a lavarsi le mani,sfregandole bene l’una contro l’altra.
“Su,levati!”disse a vuoto. Alzò lo sguardo verso lo specchio;un raggio di sole riflesso per poco non lo accecò.. e poi ricordò!
Sirius aveva estratto qualcosa di luccicante,che abbagliava nella notte,dalla tasca… cos’era?
Eccitato da quel pensiero che chiuse il rubinetto dell’acqua e uscì di corsa dal dormitorio. Passò in Sala di ritrovo dove qualcuno lo guardò strano:in effetti,il ragazzo,non si era accorto che aveva la camicia di fuori e le mani ancora insaponate…


“Harry!Ma che diamine..”disse Ron vedendo l’amico entrare di furia in biblioteca ridotto in quello stato.
“Shh!”disse lui.
“Che hai?Sembri uscito da un manicomio..! ahaha”rise L’amico. Inutile dire che Hermione lo guardò storto!
“Avevo dimenticato di dirvi una cosa riguardo il sogno;una cosa.. importante!”disse Harry,ansimando per la corsa fatta dal dormitorio a lì.
“Cosa?”disse Ron.
“Sirius,in sogno… aveva qualcosa in tasca,qualcosa di luccicante.. ma non capisco cosa!”spiegò,alzando troppo la voce.
“Davvero?E come ti è tornato alla mente?”chiese Hermione,curiosissima.
“Beh,ero in bagno,e un raggio di luce mi ha quasi accecato riflesso nello specchio.. ed ho ripensato al luccichio dell’oggetto di Siri…”
Harry ed Hermione sprofondarono in contemplazione,mentre Ron girava intorno al tavolino con la piuma d’oca in mano..
“Puoi fermarti un secondo?Mi fai venire il mal di testa,Ron.. perché non trovi anche tu una soluzione e ti rendi utile?”disse Hermione,in preda al panico.
Ron appoggiò le mani sul tavolo e guardò la ragazza dritto negli occhi.
“Eppure la risposta è talmente semplice!”disse,con aria di “sotuttoio” che non andava d’accordo con la sua faccia da schiaffi! Harry si girò di scatto verso Ron,incuriosito da quella rivelazione,e Hermione incrociò le braccia,a mò di sfida.
“Beh,rivelacela allora,sapientone!”disse infine. Ron girò intorno al tavolo e si fermò vicino ad Harry. Lo indicò e parlò:
“L’hai detto tu stesso,Harry.. poco fa…” continuò.
“Ora basta con tutti questi misteri Ron!”sbottò Hermione,scattando in piedi sfiorando la veste del rosso.
“Hei,non guardarmi così!Metti paura sai!”disse Ron sarcastico. Hermione era sul punto di picchiarlo,ma Harry la trattenne,mentre Ron indietreggiò,portandosi fuori tiro.
“Lo specchio,Harry.. lo specchio..”
Harry ricordò.
Lo specchio,il suo specchio… lo specchio di suo padre!
Ecco cos’era!
Ancora più eccitato,fece per correre fuori,ma solo allora si ricordò che lui,un anno prima,aveva spaccato lo specchio…
Si voltò lentamente verso Hermione:la ragazza era immobile al centro della stanza che guardava Harry.. lei aveva già realizzato quello che Harry stava pensando. Alzò una mano verso di lui.
“Qualche soluzione ci sarà… deve esserci…”disse.
Ma Harry abbassò lo sguardo,come sconfitto… e maledì il giorno in cui era stato tanto stupido da rompere qualcosa che ora si era rivelata indispensabile… importantissima…
“Harry?” alzò lo sguardo,richiamato all’attenzione da Ron.
“Perché non andiamo da Silente?”disse.
Hermione lo guardò,stupita per la terza volta da quel ragazzo che tanto considerava ingenuo e privo di cervello! Annuì verso Harry,mentre pensava che quel giorno era da segnare sul calendario…

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Incontri e speranze.. ***


“Eh,Hermione?Qual è la parola d’ordine?”disse Ron,che si bloccò davanti la statua della presidenza.
“Ron…possibile che sei così smemorato?”disse Hermione,scattando in avanti e pronunciando la parola "Grugnocorto".
La statua si girò e lasciò intravedere le scale a chiocciola.
Salì,seguita a ruota dai due ragazzi. Harry bussò alla porta,ma qualcuno disse loro di attendere. I ragazzi presero posto su delle sedie e attesero in silenzio. Harry pensava a quello che stava per fare;era tanto che non aveva una chiacchierata con il vecchio Preside,e se prima era normalissimo,ora si sentiva quasi in imbarazzo. Ma era l’unica cosa da fare..
Strinse lo specchio che aveva in tasca:prima di arrivare lì,i tre erano tornati in dormitorio:Harry si sistemò i vestiti e si lavò bene le mani,mentre Hermione e Ron tentarono di rimettere apposto i frammenti di specchio pescati dal baule con lo scotch magico. A lavoro compiuto,i tre si guardarono in faccia delusi dal pessimo risultato…
“Meglio di niente..!”disse Harry ad alta voce.
“Meglio di niente cosa?”disse Ron.
Harry scattò con la testa,distogliendosi dai suoi pensieri. “N-niente,stavo pensando…”disse. Non si era accorto che l’aveva detto a voce troppo alta…
Hermione e Ron lo guardarono perplesso,ma si girarono di scatto quando qualcuno alle loro spalle,aprì la porta della presidenza.
“Entrate pure ragazzi!”disse una voce conosciuta,ma che da tanto tempo non si sentiva.
“HAGRID!”dissero i tre in coro,correndo verso il gigante e abbracciandolo forte.
“Hei hei… piano!”disse lui,quasi commosso da tante attenzioni.
“Stai bene Hagrid?”disse Hermione.
“Mai stato meglio ragazza!”disse lui contento.
“Piuttosto,voi come state?é un piacere rivedervi!”continuò.
“Benissimo!”disse Ron. Harry avrebbe voluto dire la stessa cosa,ma non era così.. quindi,quando il gigante si voltò verso di lui,si limitò ad annuire e sorridere,per non preoccuparlo..
“Venite a trovarmi,vi faccio una bella tazza di thè,caldo caldo!”disse Hagrid.
“Sicuro!”Harry finalmente parlò.
“Ci vediamo!”disse,e scomparve dietro la scala..
“Allora,entriamo?”disse Hermione,dopo aver seguito Hagrid con lo sguardo.
“S-si,certo..”

“Harry!Ti aspettavo.. sedetevi ragazzi..”disse Silente,notevolmente contento di vedere il ragazzo.
“C’è qualche problema?”domandò,prendendo posto dietro la cattedra.
“Preside.. Harry fa sogni strani”disse Hermione.
Silente si sistemò gli occhiali a mezza luna che erano scivolati via e guardò Harry.
“Come quelli del Ufficio Misteri.. ma questa volta..” continuò Ron.
“Questa volta si tratta di Sirius…”spiegò poi Harry.
“Ditemi tutto. Nei minimi dettagli.”
Così,i tre partirono con le spiegazioni:Ron camminava per la stanza,Hermione gesticolava furiosa ed Harry la correggeva di tanto in tanto,approfondendo qualcosa. Fino al tentativo di riaggiustare lo specchietto…
“Posso vederlo?”chiese Silente.
Harry tirò fuori l’oggetto e lo poggiò delicatamente sulla cattedra.
Silente trattenne a stento una risata,che fece irritare Hermione e Ron,che avevano impegnato anche l’anima per aggiustarlo.. Anche Harry sorrise,ma per pochi attimi. Silente cominciò a togliere lo scotch magico,con stupore dei ragazzi..
“Preside,ma…”dissero Hermione e Ron.
“Calma ragazzi. A volte mi stupite..” spiegò Silente “Siete o no dei maghi? Reparo” disse.
I frammenti di specchio tornarono precisamente al loro posto. I ragazzi guardarono con la bocca spalancata. Hermione scoppiò in una risata poco convincente,umiliata. Harry scattò in avanti,afferrò lo specchietto e guardò Silente:la faccia stanca del vecchio Preside si allargò in un sorriso che rallegrò lo stato di Harry;per la prima volta,si sentì veramente sicuro di quel vecchio…

“Ti sei fissato?”disse Ginny.
Harry distolse lo sguardo dallo specchietto.
“Ah,ciao Ginny… come ti senti?”salutò Harry.
“Insomma”disse Ginny. La ragazza era tutta avvolta in sciarpe e giubbotti.. aveva un po’ di febbre.
“Sai che per colpa tua abbiamo saltato gli allenamenti di Quiddich?Non può certo mancare la cacciatrice migliore..”disse lui,sorridendo!
“Grazie!”disse arrossendo. “Ma cos’è quello?”
“Basta con le domande,sorellina!Sgomma via!”disse Ron.
“Uf…ok,notte Harry!”disse la ragazza,baciando Harry sulla guancia. Harry avvertì un brivido piacevole alla schiena,e seguì la sorella del suo migliore amico con lo sguardo.
“Prima ti fissi con lo sguardo e poi con mia sorella?Ah!”scherzò Ron.
La verità è che Ginny si era fatta davvero bella in tutta quell’estate,ma Harry non lo confessò a Ron. Si limitò a dargli una pacca sulla schiena.
“Dov’è Hermione?”chiese poi.
“Uhm,non so… vado a cercarla…!”disse Ron.
Harry rimase di nuovo da solo,a guardare i il fuoco.
“Devo riflettere,Harry. Questo è chiaramente un segno,non ci resta che decifrarlo”
Le parole di Silente,dette poco prima,rimbombavano nella testa del ragazzo.
“Ti chiamerò io,appena troverò una soluzione.. devo consultarmi con Minerva ora. Buona serata,ragazzi…” E così lì aveva congedati. La speranza in quel vecchio signore si era subito riaccesa,e sorrise vedendosi stampata davanti gli occhi la sua figura,tutta concentrata a “decifrare quello strano messaggio”come lui l’aveva definito.
Confidava in lui,sapeva che lo avrebbe aiutato…







Passiamo ai ringraziamenti!
grazie a tutti quelli che hanno cominciato a leggere la mia fic,spero che mi seguiranno fino alla fine!
Grazie anche a chi legge senza recensirmi,ma grazie particolarmente a:sumi,HermioneCH,Daniel88 e anche Micetta!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Tu...tu qui? ***


Harry,
devi correre in presidenza.. Albus ha forse capito qualcosa di molto importante.
Non preoccuparti di Gazza,è già stato avvisato di lasciarti passare qualora dovrebbe incontrarti per i corridoi.
Sai già la parola d’ordine..
Fa presto!



Minerva McGrannitt

Harry aveva appena ricevuto quella lettera;erano le dieci di sera,quando si alzò dalla poltrona e corse in dormitorio per vestirsi e prendere lo specchio,ben protetto sotto il suo cuscino.
“Devo andare!”disse,salutando Hermione e Ron e lanciandogli la lettera della McGrannitt.
“Veniamo anche noi!”gli urlò dietro Ron,ma Harry fece finta di non sentirlo e scappò via dal buco del ritratto.
Strada facendo,pensò che non aveva ancora provato a chiamare Sirius dallo specchietto:era forse per la paura di rimanerci deluso…o semplicemente per eccitazione? Non lo sapeva… L’unica cosa sicura,è che quello specchietto non si sarebbe rotto di nuovo.. Harry lo strinse forte.
Arrivò davanti la statua,pronunciò la parola d’ordine e salì a due a due i gradini della scala a chiocciola. Si arrestò di colpo davanti alla porta,fece un profondo respiro e bussò.
“La porta è aperta..”
Entrò,stringendo l’uscio e tremando da capo a piedi..
Harry fece un cenno con la testa come per salutare,poi si sedette sulla poltroncina di fronte la scrivania.
“Harry,penso di aver capito… ma devi aiutarmi..”disse Silente.
“Certo!”rispose lui,spostando lo sguardo da lui alla McGrannitt.
“Stiamo aspettando qualcuno..” disse lei,vedendo Harry un po’ preoccupato da quegli attimi di secondi in cui nessuno parlò.
Harry annuì,e si guardò intorno. I vecchi presidi di Hogwarts tesero le orecchie,pronti a cogliere ogni minimo segnale..
I minuti trascorrevano;il ragazzo stava per innervosirsi..
Qualcuno bussò alla porta. Silente e la McGrannitt si guardarono,poi lei fece accomodare avanti chi aveva bussato.
"Buona sera,Preside.. professoressa.."disse Ron. Il ragazzo entrò seguito da Hermione.
"Ah,bene.. entrate pure ragazzi"concluse Silente,senza sapere il motivo di quel gesto da parte dei due.. perchè non stavano certo aspettando loro,no.. ma qualcun'altro... Tutt’un tratto,un rumore violento costrinse Harry a voltarsi verso al camino.
Un vaso si ruppe fragorosamente.. qualcuno che aveva usato una passaporta vi era caduto su per sbaglio..
“Uh.. scusa Albus,non era mia intenzione!”disse la personcina,mentre si sgrullava i vestiti…
Harry spalancò gli occhi.. non poteva crederci.. lui,qui…





ehehe,lui qui eh??
scusate se vi lascio col fiato sospeso e con questo capitolo che,lo ammetto,è breve!ma non posterò più per almeno 14 giorni!parto proprio domani per il mare!
magari,torno e trovo qualche recensione carina,va bhe,mi farebbe piacere!
ringrazio comunque tantisismo HermioneCH che continua a segiormi,grazie!
mi fa molto piacere ti piaccia la mia ff! e un grazie anche a tutti gli altri,e a chi legge e non commenta!
ciao a tutti,buone vacanze!

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** ...il cimitero ***


Il ragazzetto,sempre più in forma,scattò dalla sedia alla sua vista,e si avvicinò quel tanto che bastava per far vedere quegli occhi brillare… gli occhi che tanto conosceva…
“Remus…” sussurrò poi.
E ne rimase quasi stupito da quel sussurro. Mai Harry aveva avuto modo di chiamarlo per nome,dato che era stato solo il suo insegnante,pochi anni prima.
Remus Lupin fissava quel ragazzo,ma quello che in realtà vedeva erano due persone che tanto gli mancavano.. mai Harry assomigliava a james e Lily così tanto,ora che anche Sirius li aveva lasciati… e Remus era convinto che anche Harry,nel profondo del suo cuore,avvertiva quella sensazione,quel dolore immenso.. forse,il ragazzo vedeva il suo ex-insegnante gli occhi del padrino..
Tutti e due fecero un piccolo passo;Harry si allacciò alla vita di Remus,mentre lui lo stringeva forte e lo accarezzava delicatamente.. e se per tutto quel tempo si erano sentiti soli,ora si erano finalmente ritrovati,mentre Harry fece qualcosa che non aveva mai fatto.. piangere di gioia..
Hermione si sciolse in un pianto ancor prima di Harry,ed afferrò la mano di Ron.. che scena commovente!
Ron rabbrividì,diventando abbastanza rosso.. poi,abbracciò la ragazza,appoggiando una mano sulla sua schiena…

“Sono contentissimo di vederti!”disse Harry,una volta sciolto l’abbraccio.
“Anche io”disse Remus,stringendogli la mano.
I loro sguardi si fissarono ancora per poco,mentre Remus salutava Hermione e Ron.
“Harry,abbiamo avvisato il professor Lupin di tutto,via gufo..”disse la McGrannitt,guardano Harry con occhi lucidi.
“Mi chiami Remus!”disse lui sorridendo.
Ma certo! Che sciocco,era stato! Harry non aveva mai pensato di inviare una lettera a Remus.. eppure lui c’era…
“Ora,Harry..”continuò Silente.
Harry si girò verso il Preside.
“Devi dirmi una cosa:sai descrivermi bene,il luogo dei tuoi sogni?”
“Credo di si”rispose il ragazzo.
“Bene. Dimmi pure,allora…”
Harry tornò a sedersi e così fece pure Remus,mentre Hermione e Ron,ancora mano nella mano,rimanevano in piedi,accanto alla finestra.
“Non credo di aver mai visto questo cimitero.. Nel sogno c’erano molte croci bianche,fisse per terra e tutte in ordine.. a gruppi di quattro,formavano un viale,e tutte portavano ad un grandissimo albero,posto al centro,maestoso.. l’albero dove aspettavo Sirius,e dove cercavo riparo…” si fermò,fece un respiro.
Remus,come per incoraggiarlo,gli sorrise;poi guardò il vecchio Preside,come se stava cominciando a capire qualcosa.. perché lui sapeva..
“… ogni croce aveva due lumini,ma nessun fiore… sembrava un cimitero abbandonato,eppure alcuni lumini erano accesi!”disse lui,che solo ora si era reso conto di questo strano particolare!
Hermione fece una faccia preoccupata,terrorizzata da tutti quei particolari che Harry non le aveva mai descritto.. Silente e la McGrannitt si guardarono.
“Albus…”disse lei.
Harry si voltò verso la professoressa,preoccupatissima.
Poi verso Silente,che le faceva cenno di aspettare… e poi Remus,che si era fissato su un oggetto della scrivania. Cosa succede? Hanno forse capito qualcosa? Pensò Harry spaventato ed emozionato allo stesso tempo.
“Dimmi,Harry… come comincia il tuo sogno?”chiese Silente. Hermione e Ron si fecero più attenti;anche loro erano curiosi di saperlo..
Harry fece un grande sforzo prima di ricordare.
“I-io credo che… mi ritrovavo a dormire fra due croci.. mi svegliavo e lentamente mi alzavo: percorrevo il viale disegnato dalle luci dei lumini e andavo a ripararmi dal freddo sotto il grande albero,come ho detto prima.. e lì aspettavo Sirius..”disse.
“E Sirius era già lì ad aspettarti?”chiese Remus.
Harry scosse la testa,poi disse :”Ero io ad aspettarlo..”


Harry,Ron ed Hermione erano vicini,in piedi accanto al camino e terrorizzati,ascoltavano le parole di Silente.
“Noi sappiamo di quale cimitero parli,Harry… e credo che l’unico modo di scoprirne di più su questa storia,è visitarlo!” sentenziò.
Harry cercò Remus con lo sguardo,ma lui era tutto concentrato a guardar fuori dalla finestra.
“E al più presto!”concluse Remus,voltandosi di scatto.
“Come avete notato,Hagrid è tornato.. e questa è una fortuna,perché lui ci sarà di grande aiuto..”
Harry era confuso. Faceva di si con la testa,ma in realtà capiva ben poco di quello che si diceva in quella stanza.
“Ora,ragazzi,andate a mettervi qualcosa di pesante.. tra dieci minuti vi voglio vicino il portone.. andate!”disse Remus.
Hermione trascinò i due fuori;Harry si chiese se lei aveva capito cosa succedeva.
“Hermione?”disse poi,una volta scese le scale.
E lei,che aveva già intuito la domanda,rispose da sola :”Molto probabilmente useremo una passaporta per raggiungere questo luogo..questo cimitero..”.
“Perché siete venuti?”disse,quasi arrabbiato.
“Perché non volevamo lasciarti solo. E non sgridarci! Abbiamo incontrato anche Gazza per colpa tua.. ma per fortuna Hermione ha modificato il tuo nome sulla lettera!”disse Ron,porgendo la lettera ad Harry. Al posto del suo nome ora c’erano quelli di Hermione e Ron..
“Vi muovete voi due! Su!”disse la ragazza,che camminava poco più avanti.

Passarono silenziosi il buco del ritratto.
Harry passò per primo,seguito da Hermione e Ron per ultimo.
“Hermi,ci vediamo qui tra poco,ok?”disse Harry,e salì di fretta le scale. La ragazza stava per fare lo stesso verso la scala del dormitorio femminile,ma qualcosa la tirò indietro per una mano. Ron.
Il rosso la tirò giù per quelle poche scale che lei aveva già salito;dolcemente le passò una mano intorno alla nuca e la avvicinò,sempre di più,più delicato di un fiore…
Finalmente le loro labbra si sfiorarono,e i loro sguardi restarono incrociati a lungo,prima di chiudere gli occhi e di confondersi con la magia di quel momento… Hermione strinse forte la mano al ragazzo,mentre l’altra la poggiava sulla spalla di lui.. il loro bacio durò ancora per pochi secondi,e quando i loro sguardi si incrociarono di nuovo,Hermione sussurrò :”Ci vediamo tra poco..” e corse su…
Ron rimase immobile,senza muovere un muscolo… ancora non si spiegava dove aveva preso quel coraggio..
Si avvicinò alle poltrone e vi si buttò su,ancora sognante…
Con grande sforzo,si alzò e corse in dormitorio,seguendo Harry.









Finalmente eccomi qui!
scusatemi,se vi ho lasciato col fiato sospeso,ma non potevo fare altrimenti!
spero che questo nuovo capitolo vi sia piaciuto,anche se confonde un pò le idee(le confonde a me stessa,muhaha)!
Grazie millle a chi commenta i miei capitoli,è un immenso piacere per me!
ora ditemi cosa ne pensate di questo capitolo e...arrivederci al prossimo!

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Plenilunio.. ***


“Cosa c’è?”
“Remus… non sono sicuro..”
“Perché?”disse Remus,scattando in piedi.
Silente era preoccupato,e Remus certo non lo stava aiutando.. guardò fuori dalla finestra,il cielo era cupo…
“Hai forse dimenticato LUI?”disse Silente,guardando Remus. E Remus,in cuor suo capì. Era così ansioso di scoprire qualcosa su tutto questo che quasi non si era preoccupato della sicurezza di Harry.
“Che sciocco…”disse ad alta voce…in realtà avrebbe dovuto solo pensarlo…
“Non dirlo!”disse il vecchio, :”So che ci tieni,forse più di tutti,ma non possiamo rischiare… ricordati che c’è qualcuno che deve morire,prima o poi.. e io non voglio che sia Harry.”disse Silente,che aveva notato l’agitazione del licantropo dal momento in cui aveva varcato la soglia di quella stanza.
“Neanche io,mai!”disse Remus,con gli occhi lucidi.
Silente si rassicurò,e sorrise. Voldemort c’era,purtroppo,e non potevano rischiare di viaggiare di notte,ora che Lui era risorto.
“Lo so benissimo. Dobbiamo trovare una soluzione!”disse,combattivo e pensante. Traspariva stanchezza dal suo sguardo,ma certo non si arrendeva.. non era il momento di abbandonarsi a se stessi…



Ron era appoggiato sul davanzale della Sala di ritrovo,in attesa dei Harry ed Hermione.
“Ahia!”disse,e corse a sedersi. le scarpe gli facevano male,erano troppo strette!
“Maledetti calzini!”disse,slacciandosi le scarpe.. Aveva chiesto ad Harry un paio di calzini di Zio Vernon,caldi e.. “comodi,ma solo per dormirci!” gli aveva suggerito Harry,ma lui non gli aveva dato retta… e aveva ragione! Tornò a guardare fuori,sempre in attesa,un’attesa stressante. Dal cielo cupo,si intravide qualche raggio si luna.. una bella luna piena.. LUNA PIENA?? Pensò.
“Ron!”lo chiamò una voce femminile.
“Cosa fai qui?”disse Ron,scocciato,alla sorella.
“Potrei farti la stessa domanda!”disse lei,offesa. La sciarpa le toccava per terra,e quando si mosse per poco non vi inciampò!
“N-non riesco a dormire…”disse,col naso leggermente otturato. Ron ridacchiò per questo!
“Tieni Ron!”disse Harry,lanciando al ragazzo un cappellino color prugna,un po’ scolorito :”Dovrebbe fare parecchio freddo lì fuori!”disse,guardando verso la capanna di Hagrid.
“We,Ginny!Non ti avevo visto!”disse,scorgendo la ragazza nell’ombra disegnata dal fuoco del camino.
“Harry!”disse lei,sempre con un suono strano.
Poi,curiosa,disse :”Fuori?Non vi caccerete nei guai?”
“No.. non preoccuparti!”la rassicurò il moro,carezzandogli la schiena. La ragazza era davvero preoccupata e curiosa,ma certo non domandò oltre,su quella storia…
“Beh,divertitevi!”disse lei,neanche sfiorando coi pensieri la pericolosità della situazione. Baciò i due e corse su in camera.
Nello stesso istante,scese Hermione.
“Ragazzi?Ci siamo dimenticati di una cosa fondamentale!!”disse Ron,guardando gli altri due.
“Cosa?”dissero all’unisono Harry e Hermione.
“Questa notte…il plenilunio!”disse Ron,quasi soddisfatto della sua scoperta.
“No…” fu l’unica cosa che uscì dalla bocca di Harry.
“Cosa?Il plenilunio?”disse Hermione incredula,scattando in avanti per avvicinarsi alla finestra.. Attese qualche secondo,poi la luna sbucò dalle grigie nuvole. Anche Harry la vide.
Deluso,si buttò di peso sulla poltrona;si tolse la sciarpa dal collo e si sfilò il cappello.
“Andate voi?”disse,voltandosi verso i due. Ma poi ricambiò subito idea..
“No.. vengo anche io…”



“Non possiamo andare!”dissero i quattro all’unisono,appena si guardarono negli occhi.
“E perché?”disse Remus;lui sapeva benissimo perché,ma come facevano a saperlo anche loro?
“Non ti sei accorto della luna piena??”disse Ron.
“Luna piena? Ma cosa dite! Se ci fate caso,non è del tutto piena,ragazzi…!”disse lui sorridendo.
“E… allora perché non possiamo andare?”chiese Harry,cui gli occhi tornarono di nuovo a brillare di speranza.
“Perché,Harry… qualche minuto fa,in Presidenza,ci siamo fatti prendere dall’entusiasmo,sottovalutando i pericoli… Il Signore Oscuro,lui c’è,e questo non va dimenticato!!”spiegò Remus,saggiamente.
“Ma noi… insomma,c’è Silente con noi!SILENTE!!”ribatté Harry.
“Silente ha bisogno di riflettere,e cinque minuti non sono sufficienti. Dobbiamo aver pazienza! Ma soprattutto,non dobbiamo correre rischi!”concluse Remus.
“Almeno spiegaci qualcosa… dov’è la passaporta?”chiese Hermione,che parlò per la prima volta,più curiosa che mai.
“La passaporta?quale? ragazzi…le cose verranno spiegate a tempo debito. Ora andate a riposarvi,è tardi!buonanotte!” disse,e baciò i tre sulla fronte prima di andar via.
Harry rimase lì impalato a guardare il Licantropo che spariva per i corridoi della scuola..
“Andiamo,Harry…”disse Ron.


Passarono il buco del ritratto,Harry salutò Ron ed Hermione e corse su per le scale.
“Ti raggiungo subito!”disse Ron.
Anche se era curioso su tutta quella storia,Ron era contento:contento,di poter passare un po’ con Hermione.. il secondo bacio è sempre più bello del primo...
“Mi hai stupita oggi,sai?”disse la ragazza,avvicinandosi lentamente.
“Questa mattina,a colazione in Sala Grande…non ti facevo così saggio!”disse lei.
“Visto?Dieci a zero per me,pluffa al centro!”disse lui,sorridendo.
“Però la luna piena… Dieci pari!”disse la ragazza,prendendosi la rivincita!
Infatti:era così agitato che non era riuscito a distinguere un plenilunio da una mezza luna,quasi piena,quasi…
“Però l’intuizione in biblioteca dello specchietto,ehehe.. non mi facevi così intelligente,eh?”disse lui,ed aggiunse “Venti a dieci!”
Hermione era vicinissima ormai;sorrise,gli appoggiò le mani sul petto e lo spinse delicatamente indietro,facendolo atterrare sul divano.
“Cambiamo gioco!”sussurrò all’orecchio di Ron, :”Colpito!” disse,e,dopo averlo baciato :”E affondato!”







finalmente sono riuscita a postare anche questo settimo capitolo!
Un grazie grazie enorme a HermioneCH che continua a leggere la mia fanfiction.,grazie mille!!!!!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** papà,mi dispiace... ***


Aprì la porta del dormitorio,sperando ardentemente di trovare i suoi amici a dormire,forse non era così,dato che dalla porta semiaperta usciva uno spiraglio di luce.
Harry entrò,preparando mille scuse a domande del tipo ”dove diavolo sei andato a quest’ora?”
Ma fortunatamente,quella luce era solo la luce di una lampadina lasciata accesa per sbaglio,perché tutti dormivano angelici! Harry tirò un sospiro di sollievo,e si avvicinò lentamente al letto.
Si spogliò ed infilò il pigiama lentamente.. si infilò al letto e stava per addormentarsi,quando si accorse che aveva ancora gli occhiali;si girò verso il comodino per poggiarli,ma lo fece così violentemente che rotolò giù dal letto.
“Ahia!”disse,la testa sotto il letto e il corpo allungato sul freddo pavimento.
Si stava massaggiando la testa,quando,grazie alla luce della lampadina ancora accesa,notò alcuni segni sul legno del letto,probabilmente opera di un coltellino.
Harry passò un dito sulla scritta,togliendo quel poco di polvere. Al tocco,scandì le parole,e per poco non gli prendeva un colpo!
Si levò da quella posizione,si avvicinò al baule e vi frugò dentro:impugnò la bacchetta e tornò dove era prima. “Lumos!” disse. La scritta si illuminò:

Letto di Felpato!
Harry rimase immobile. Il suo dito aveva letto il vero,prima… allora,il letto del suo padrino era quello…
Harry illuminò il resto del letto,e scoprì che ce ne erano tantissime altre,diverse tra loro:
“james e la Evans!” … “Remus Lunastorta” … “James e Sirius amici” … “Mocciosus sei morto!”
Harry sorrise all'ultima scritta!
Presto imparò a riconoscere le scritture:quella di Sirius era piccolissima,precisa e in stampatello;quella di Remus era molto grande,tondette… e poi quella di james,che tanto assomigliava a quella di Harry. Il ragazzo si sciolse in un caldo pianto.. chissà quante volta suo padre,o Siri,si erano messi in quella posizione per scrivere tutte quelle frasi! E quel momento ora apparteneva solo a lui,avvertiva le sensazione di voler restare lì per sempre…
Chiuse gli occhi,e quando lì riaprì lesse un’altra cose,che gli era sfuggita:

“Felpato, Ramoso, Lunastorta e Codaliscia… per sempre…”
“Papà!” sussurrò Harry,tra i singhiozzi… “Mi dispiace…”









Salve!
Allora,due paroline riguardo questo capitolo...ci tengo molto a questo,e ad un altro che seguirà...è vero è molto corto,ma andava comunque scritto! I signori Marauders vanno ricordati...specie quando si scrivono fic su Sirius!
Passando ai ringraziamenti,ringrazio HermioneCH che legge la mia fic dall'inizio e lascia sempre dei graditi commenti!
Inoltre tutti quelli che han commentato la mia fic,ed infine,ma non meno impotante,Kyomi89,gentilissima a leggersi tutti i miei capitoli ed a lasciarmi un commento. Felice di rileggerne altri!
Ciao a tutti!

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** ...stesso posto,stessa ora ***


La notte trascorse veloce. Harry non aveva sognato ne cimiteri ne Sirius,ma non sapeva se essere ne contento o dispiaciuto.. Quando aprì gli occhi,Neville era già in piedi.
“Buongiorno Harry!”disse Neville.
“Ciao Neville,dormito bene?”disse Harry,mentre inforcava gli occhiali e si dirigeva verso il bagno.
“C’è Seamus dentro..”disse il ragazzo.
“Ah!”commentò lui.
Seamus non fece attendere troppo Harry,che entrò e uscì quando Ron e Dean erano svegli.
Prese la borsa coi libri e uscì dalla stanza,dicendo a Ron che l’avrebbe aspettato sotto. La Sala di ritrovo era quasi vuota,fatta eccezione per quelle persone che dovevano finire di studiare. Il ragazzo si guardò intorno in cerca di qualche faccia familiare e la trovò subito.
“Ah.. ti sei rimessa,eh?”
“Harry! Si,come nuova!”disse Ginny.
“Chi aspettavi?”chiese il ragazzo. Ginny alzò le spalle,prese Harry per il maglione e lo trascinò fuori la Sala di ritrovo.

“Fermi lì!”disse una voce alle loro spalle,mentre qualcosa li tratteneva.
Remus Lupin afferrò Harry e Ginny per i mantelli.
“PROFESSOR LUPIN!”disse Ginny,saltando letteralmente addosso all’uomo.
“Ginny!che piacere rivederti!wow,che entusiasmo!”disse lui. Poi si girò verso Harry.
“In Presidenza…adesso,se è possibile! Ah,non preoccuparti per la colazione,la serviranno anche lì!”disse,sorridente. Harry annuì,e poi fece capolino a Ginny.
“Ormai viene anche lei.. puoi spiegargli tutto mentre andate!”
Per niente dispiaciuto,Harry sorrise a Ginny;poi,salutarono Remus e cambiarono direzione,verso la Presidenza. Harry fece un profondo respiro e partì con la spiegazione. Alla fine,Ginny per poco non scoppiò a piangere.
“E…non muori dalla curiosità di… sapere?”chiese.
“Si,Ginny…non sai quanto..”disse lui,guardando per terra.
Arrivarono davanti la statua,salirono le scale a chiocciola ed entrarono nella stanza di Silente. Hermione e Ron erano già lì.
“E tu?”chiese Ron,scontroso alla vista della sorella.
“A dopo le spiegazioni,Ron..!”disse Silente.
“Harry,vorrei essere rapido.. questa sera andiamo. Stesso posto,a mezzanotte….”


Un quarto a mezzanotte,diceva il suo orologio.
Ancora nessuna traccia di Ron,o Hermione…
“Dove saranno?”chiese Ginny,svegliandolo dai pensieri.
“Non lo so…ma tu.. non voglio che vieni,te l’ho già detto…”disse Harry.
“Harry…” disse Ginny,portandosi all’altezza degli occhi verdi del ragazzo e appoggiando la sue braccia sulle sue ginocchia.
“Non fare gli occhi dolci con me… è che mi preoccupo!”tentò lui.
Ginny scosse la testa,intenta a non mollare.. poi si alzò e corse a prendere cappotto e sciarpa.
Se Ron ed Hermione non si fanno vivi,me ne vado da solo! Ma non fece in tempo a pensarlo,che i due entrarono dal buco,nello stesso istante in cui Ginny tornò. Harry li guardò curioso,ma non chiese nulla;si limitò a dire che erano in ritardo.
“Facciamo subito!Harry Comincia ad andare… e tu?”disse Ron,per l’ennesima volta guardando Ginny anche quella sera,pronta per la partenza.
“Vengo con voi,mi sembra evidente!”
Harry e Ginny fecero la strada fino al portone. Silente e Remus stavano aspettando lì.
“Ah,ce l’avete fatta! E il resto del gruppo?”chiese Remus.
“Eccoci!”urlò Hermione da lontano.
“Possiamo andare!”
Harry,Ron e Hermione si guardarono stupiti. Finalmente si decisero a parlare,dato che erano rimasti immobili lì,ad aspettare.
“Beh?Dov’ è la passaporta?”disse Ron.
Silente lo guardò curioso. Passò poi lo sguardo sugli altri..“Passaporta?Quale passaporta?”disse.
“La passaporta per il cimitero… non andremo mica con i Thestral?”disse Hermione.
Ginny fece una faccia schifata verso Harry,e Silente rise.
“Ti piacerebbe eh?”disse Remus,e :”il cimitero lo raggiungeremo con l’aiuto di Hagrid” concluse.









Ma ciaaaao! Eccovi il nono capitolo...uff,scusatemi per il ritardo,è imperdonabile,ma capitemi,ho mille impegni!
Visto che la mia fic comprende 12 capitoli,siam quasi alla fine,quindi cercherò di postare più in fretta!
Ringrazio come sempre HermioneCH,leggere sin dal primo capitolo i tuoi commenti mi ha fatto molto piacere,non smetterò mai di dirtelo! E un grazie particolare a Caillean/Telanil...uno dei commenti più graditi,sono onorata di aver commosso una scrittrice talmente brava come te,le mie parole ed i miei scritti confronto ai tuoi son ben poco!
Ciao a tutti!

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Come sai...? ***


Quando uscirono dal portone,avvertirono una strana sensazione. Era freddo,e le nuvole avvisavano poggia.
Hagrid era fuori la porta della sua capanna con un lume acceso e Thor che scodinzolava vicino a lui.
“Sera!Possiamo andare?Ginny!”disse il gigante.
“C’è anche lei”disse Silente.
I sette,con la compagnia del cane,si mossero verso la foresta. Harry si avvicinò ad Hermione,e le sussurrò “Hai capito qualcosa?”.
Hermione lo guardò un po’ preoccupata.
“Credo di si,Harry..”
Ginny e Ron,che stavano ascoltando,la guardarono curiosi.
“Ho letto qualcosa in biblioteca,in un vecchio libro su “storia di Hogwarts”…una strana cosa…”disse.
“Su,parla!”disse Harry.
“Non mettermi ansia! Ok.. insomma,dovete sapere che qui,ad Hogwarts.. c’è un cimitero!”
“I-il cimitero che sogna Harry?”disse Ron.
“Probabile...”disse Hermione,gesticolando. “Nessuno,a parte qualche professore ed il guardiacaccia, sa della sua esistenza…”concluse la ragazza.
“Ma.. ma tu lo sai! Insomma,noi lo sappiamo! Se la cosa è tanto segreta,perché la scrivono sui libri?”chiese Ginny,astutamente.
“Posso dirvelo io”disse ad un tratto una voce fuori dal coro. Remus aveva ascoltato.
“Il libro che hai letto,Hermione,è un dei più vecchi libri di tutta la biblioteca… gli studenti non leggono di quei libri,in genere! E poi,anche se,come questo caso,uno studente leggesse del cimitero,non potrebbe mai sapere dove questo si trovi!Hermione,hai per caso letto dov’è il cimitero?”disse Remus.
Hermione scosse le spalle.. Remus aveva ragione..
“No,ma comincio a capire che è lì che si trova.”disse Hermione,indicando la Foresta Proibita.
“Acuta osservazione!”disse Remus.
“No,impossibile!”disse Ron. “Io e Harry…ci siamo spinti molto in là della Foresta,al secondo anno,ma anche l’anno scorso… da Grop! Possibile che c’è ancora qualcos’altro?” aggiunse.
“Ron.. la Foresta Proibita è molto più grande della tua immaginazione… lì dentro,c’è di tutto!”spiegò Remus.
Questa volta fu Hagrid a parlare. “Bene. Entriamo?”
“Hagrid!Aspetta..” disse Silente. Poi proseguì “Dobbiamo seguire un preciso schema. Io andrò avanti con Thor,poi voi.. Remus vi seguirà con Hagrid che chiuderà la fila. Tutto chiaro?”
Tutti annuirono,mentre guardavano Silente che estraeva qualcosa dal taschino;era un oggetto che brillava attaccato ad una catenina.. la catenina ora pendeva dalle sue mani,e l’oggetto oscillava.
Entrarono nella Foresta,Harry guardò Ron… quella strada l’avevano già fatta,più di una volta.

Il viaggio proseguiva silenzioso. Silente conduceva il gruppo,solo le sua gambe erano in movimento,mentre il corpo era rigido.
Era trascorsa un’ora abbondante da quando avevano abbandonato il sentiero,e tutto sembrava tranquillo… ma nella Foresta Proibita,lì c’è tutto.. anche il silenzio e la tranquillità erano angoscianti e pieni di tensione! Harry aveva capito che l’oggetto di Silente era una specie di barriera,l’oscurità sembrava dileguarsi per un attimo.. ma l’attimo dopo c’era…
Un fruscio a destra.. una voce a sinistra..
“Ragazzi,stringetevi!”disse Remus.
Ginny,impaurita afferrò la mando di Harry,e lui la strinse forte.
“Vi avevamo avvisati umani… non dovete metter piede nella Foresta!Questo è nostro territorio,e le stelle ci avvertono che la vostra presenza è pericolo!”disse un Centauro.
Dopo la voce,Centauri da tutte le direzioni accerchiarono il gruppo,minacciosi.
“Non intendiamo perder tempo qui,Artelis,dobbiamo passare!”disse Silente,che manteneva l’oggetto nella stessa posizione di prima,senza abbassare il braccio. Artelis,il Centauro che aveva parlato,non sembrava affatto disposto a lasciarli passare,tanto che aveva incrociato le braccia.
Hagrid si avvicinò,con grande dispiacere di Silente,che aveva avvisato di non spezzare la catena.
Artelis… non è il momento. Devi lasciarci passare.” Disse Hagrid con una faccia seria che Harry non aveva mai visto. Il Centauro,che awmbrava aver avuto fiducia in Hagrid si scostò leggermente dalla via che il gruppo stava percorrendo. Hagrid disse qualche altra parola ed il Centauro li lasciò finalmente passare.
“Siete fortunati… ma non voglio vedervi più,dopo il tramonto!”sentenziò,prima di andarsene.
Harry guardò Ginny,che sospirò ma certo non lasciò la sua mano.
“Andiamo”disse Harry,e la trascinò avanti.

“Dovremmo quasi esserci!”bisbigliò Ron ad Hermione. Avevano appena passato la radura dove una volta c’era nascosto Grop.
“Infatti!”disse Remus. “Ancora qualche passo,e dovremmo vedere..!”disse poi.
“Remus? Come sai così con precisione..”disse Hermione curiosa,ma non completò la frase. Erano arrivati al cimitero.










Ciao! Eccovi il decimo capitolo,gente... sono molto felice che EFP sia tornato on-line!!! Il sito di ff più completo che io abbia mai visto...pieno di bravi scrittori! Come quelli che commentano la mia fanfic e ce ringrazio di cuore... HermioneCH e Telan...granzie ragazze,senza di voi che apprezzate i miei lavori non saprei come fare!!!!!
Al prossimo capitolo!!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** ...prima di svanire nel nulla ***


Silente si destò dalla sua posizione immobile alla vista del cimitero.
Il luogo era proprio come Harry l’aveva descritto,e non c’era un appellativo migliore:lugubre.. Harry sentì la mano di Ginny rabbrividire,come tutto il resto del suo corpo.. poi scattò in avanti e si avvicinò a Silente,ancora davanti alla fila.
“Harry…”disse lui.
“è questo”disse Harry. Fino a poco tempo fa non aveva che provato curiosità e fretta,ma adesso,il sentimento sovrastante era la paura. Tutti si accerchiarono intorno al ragazzo..
“Harry… allora,dicevi cheti risvegliava fra due lapidi…non è c-così?”chiese Ron.
Harry lo guardò e annuì. Era tutto così tremendamente vero! Se era stato solo un sogno prima,ora non poteva certo risvegliarsi.
Il ragazzo fece qualche passo.. Ginny e Ron stavano per seguirlo,ma Remus li bloccò,scuotendo la testa.
Una leggera nebbiolina faceva appena intravedere l’albero centrale,per fortuna c’erano i lumini. Harry alzò un tantino la mano e chiuse gli occhi,come per sentire dove lo portava il vento.. fece altri due passi e..ecco,le lapidi! Erano proprio quelle,Harry le ricordava bene. Erano le uniche due lapidi che avevano dei bei fiori freschi.
Si girò in direzione degli altri,ma non li scorgeva nemmeno.. e nel frattempo pensò.
Fiori freschi?
C’era ancora qualcuno che,si recava lì per cambiare i fiori?
Curioso si voltò a leggere i nomi dei morti,proprietari delle lapidi…

Harry cadde in ginocchio.
Spostava velocemente gli occhi sulle lapidi dei suoi genitori,senza capacitarsene. In tutti quegli anni,lui non si era mai chiesto dove sua madre e suo padre avevano le loro lapidi,e proprio ora lo stava scoprendo… proprio ora si era accorto di risvegliarsi fra le lapidi dei suoi genitori,della sua famiglia..
Pianse..
“SIRIUS?”urlò.
“Dove sei?”
Harry si alzò e cominciò a correre fra i lumini.
Deve esserci!Dov’è la sua lapide?Dov’è Sirius?
Poi capì. Forse,la lapide del suo padrino era sotto il grande albero,da dove lui arrivava sempre.. Si avvicinò all’albero,lo raggirò,ma non c’era niente. Furioso com’era,cacciò lo specchietto e chiamò di nuovo,urlando più di prima. Ma Sirius non c’era.
Harry stava per sbattere di nuovo lo specchietto per terra…
“Harry?” La voce era abbastanza familiare… fin troppo. Harry si voltò velocemente.
“S-Sirius…” disse. Il fantasma di Sirius sorrise al meglio che poté.
“Oh… Sirius,ma sei mancato…”Harry stava per abbracciarlo,ma si ricordò all’ultimo istante che quello che vedeva era soltanto un fantasma.. “Allora…hai ricordato dello specchietto finalmente…”disse Sirius.
Harry non capì il senso della frase… cose voleva dire,che finalmente l’aveva ricordato? O cosa? Comunque,annuì.
“Potrò riportarti indietro…”farfugliò Harry. Sirius abbozzò un mezzo ghigno,come al ridere di una battuta molto spiritosa.
“Certo che no!” disse poi.
“Non mi va di scherzare… ho tante cose da dirti,da chiederti…”disse Harry. E poi aggiunse “La tua lapide…dov’è?”
Sirius si girò indietro,e fece strada ad Harry. Superarono l’albero,e raggiunsero una pietra tondetta sperduta e lontana dalle altre.
“Eccola…” disse.
Harry non chiese perché la sua era lì. Sirius aveva un’aria infelice,anche se si sforzava di far credere il contrario.. sentiva che aveva tanta voglia di tornare a vivere.. Harry abbassò gli occhi sulla pietra,e notò che anche lì c’erano dei fiori freschi. Sirius si accorse che il ragazzo aveva notato quel particolare,e partì con la risposta a una domanda mai fatta.
“Remus viene sempre a cambiarli…” disse,spettrale.
Harry si girò verso di lui con aria interrogativa,ma non disse nulla.. eppure aveva tantissime cose da dire,ma sembrava che l’unica cosa che importava era vivere i momenti.
“Deve esserci un modo,Sirius!Sono venuto per questo!”disse Harry,e di nuovo le urla si persero fra il vento.
Stavolta Sirius non rispose. Non voleva certo nascondere il suo desiderio,ma lui sapeva che sarebbe stato inutile..
“Harry…un modo c’è,ma sarebbe inutile…” tentò,ma si pentì all’istante di ciò che aveva detto.
“Devi dirmelo!”disse Harry.
Sirius fece alcuni passi indietro.
“Tu sei tutto per me… devi tornare! Sirius…” Harry scoppiò in lacrime,si voltò per trovare un appoggio su cui sedersi. Passarono alcuni minuti silenziosi,solo il rumore del vento…
“Ti ricordi quando mi hai chiesto di venire a vivere con te?”disse Harry,finalmente.
Il fantasma si avvicinò di nuovo,e “Si” rispose.
“Devi dirmelo,Sirius…”
Con tutto il coraggio che aveva,Sirius parlò…

“Harry…come potrei far quello che tu mi chiedi?Io non posso… non posso.. ma non perché non voglio,anzi. Ma perché nello stesso istante in cui potrei abbracciarti,tu non ci sei più…” disse,voltandosi di spalle.
“N-non capisco.. vorresti dire che… morirò?”disse Harry,spaventato.
“No!Cosa dici… vedi,la cosa è molto più complicata. Sai,lo specchietto non è un semplice specchietto di comunicazione tra due maghi. È molto di più. Silente non te ne ha parlato?” disse Sirius,cacciando lo specchietto e osservando Harry che giocava col suo.
“No.. cosa dovrebbe dirmi?”
“Beh,vedi… è uno strumento molto prezioso quello che hai fra le mani. È una potente invenzione,dai poteri sovrumani. È la chiave di tutto!”disse il fantasma,perso nell’entusiasmo di quel pensiero. Intanto Harry lo osservava,curioso di sapere di più.
“Se due maghi posseggono uno strumento simile,quando uno di questi muore e ha lo specchietto con se,l’altro può tentare di riportarlo in vita!Sai quante volte ho maledetto tuo padre…” disse Sirius. Harry capiva che suo padre,james,non aveva lo specchietto con se,quando morì… ed era stata una fortuna questa?
“Allora?dimmi come si fa.. perché abbiamo aspettato così tanto?Sirius?”
“Harry!Possibile che ancora non impari a misurarti con la vita? Se questa ti da una cosa,impara che è pronta a levartene un’altra!”spiegò misterioso,col tono di un padrino…
“Dimmi!Cosa dovrebbe succedere,cosa dovrebbe toglierci?”disse Harry,con le lacrime agli occhi.
“Mi toglierebbe te!”disse ora,piangendo anche lui, ”e cosa ci guadagnerei,allora?Abbracciarti,se tu non ricordi neanche chi sono?” Harry in cuor suo capì. “Non ricorderò niente di te?” chiese “è questo che intendi con perdermi?”continuò.
Sirius annuì e abbassò lo sguardo… “Non dovevi saperlo…e io non dovevo apparirti in sogno,ho sbagliato.” No,non aveva sbagliato. Un raggio di sole spuntò dalle colline e passò attraverso la foresta. Sirius stava sbiadendo.
“Sono contento di averti rivisto,Harry… e sono contento,guarda!Sto svanendo!” “Dove vai?che significa questo?”chiese Harry e fece per afferrarlo…aria…
“Non ho scelto di essere un fantasma per sempre… non so dove andrò!” disse Sirius,abbozzando un mezzo sorriso incoraggiante.
“Sirius…”disse Harry. Era quasi scomparso.
Una lacrima cadde sullo specchietto…due lacrime…
“Ti prego…NON ANDARE!”urlò,mentre spezzava lo specchio a metà…non andare…resta qui con me…
Ci fu un forte bagliore di luce,Harry cadde a terra dolcemente.









ciao ragazzi! Finalmente l'ultimo capitolo...ma è davvero finita qui???
No...infatti ho scritto per voi un piiccolo epilogo...spero mi seguirete fino alla fine! Per il resto,un solito bacio ad HermioneCH gentilissima mi segue da sempre e anche a Mira'82!!!!!!!senza di voi non andrei avanti,grazie ragazze!
a presto!

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Tutti gli istanti di memoria... ***


Si alzò di scatto.
La fronte imperlata di sudore,il letto sottosopra e la luna che entrava debole dalla finestra.
Erano appena le tre del mattino,e una lacrima rigava il volto del ragazzo,che si stava guardando intorno,spaesato,ancora nel mondo dei sogni…
L’aria era silenziosa,tutto era calmo,tranne qualche spiffero di vento che giocava con le tendine tirate…e si gonfiavano e si sgonfiavano,intorno alla finestra…
Si alzò dal letto per andare in bagno;si bagnò la faccia e i capelli,prima di alzare lo sguardo verso lo specchio… quello non era lo specchio del suo bagno… non era il bagno del suo dormitorio.. quello non era il suo letto!
L’infermeria era vuota,tranne una ragazza dai capelli rossi che dormiva vicino a quello che gli aveva fatto da letto per… quanto tempo?Harry non lo sapeva.
Si avvicinò lentamente alla ragazza,tolse alcune ciocche di capelli dal suo viso. Lei si svegliò di scatto,a quel tocco.
“Harry!”disse,mentre saltava ad abbracciarlo.
“Ginny…scusa,non intendevo svegliarti..”disse lui,spaesato.
“Ho.. ho avuto paura,sai?”disse Ginny. Si staccò da lui,gli prese le mani. Harry la guardò; non ricordava nulla,ma ricordava quanto Ginny le piaceva.. La baciò sulle labbra,forse lei non se l’aspettava.
“Grazie per esser rimasta con me”disse Harry,incapace di dire altro. Lei,come al solito,arrossì senza dire nulla,come per dire è stato un piacere…
“Perché…”disse Harry,senza finire la frase.
“Harry.. non credo di essere la persona adatta.. non ricordi nulla?”disse Ginny,rattristata.
“C-cosa dovrei ricordare?”disse lui.
“Sirius…è…oh”disse,lasciando che una lacrima scivolasse via dagli occhi.
“Perché piangi?E Sirius?Chi?che buffo nome!”disse Harry,sorridendo.
“è rimasto qui con te,di giorno,di notte… non ti ha lasciato un attimo.. HARRY?”disse Ginny piangendo,in preda al panico. Harry non riusciva a capire,l’unica cosa che poteva fare era abbracciare la ragazza.
“Mi dispiace”disse lei,circondando la testa di Harry con le sue braccia. Harry non fece domande..
Ginny lo baciò di nuovo,prima di andar via,e lui si ritrovò a fissare il vuoto,immobilizzato in quella posizione..

“Ce l’hai fatta,giovane!”disse una voce.
Harry aprì un occhio,la luce del sole lo accecò. Si coprì con le coperte,invaso da un senso di nausea. Cos era?Ma poi ricordò quello che era successo qualche ora prima…
Ginny…
“Harry?”disse la voce,alzando le coperte e occhiando sotto. Madama Chips… questo lo ricordava,fra la confusione totale che regnava nel suo cervello.
“ ‘Giorno!Bevi..”disse la donna,porgendo a Harry una tazza di thè.
Harry bevve,sentendo un piacevole calore la gola. Si girò verso la porta..
“Harry!”
Ron ed Hermione corsero ad abbracciarlo; finalmente,i suoi amici!
“Stai bene?Come ti senti?”chiese la ragazza,preoccupata.
Harry scosse il capo,in segno che andava tutto bene,anche se ancora era incerto sul perché si trovava lì,ma non disse niente.
Passarono dieci minuti tranquilli; Ron ed Hermione raccontarono ad Harry tutto quello che era successo a scuola durante i suoi quattro giorni di infermeria. Purtroppo,Madama Chips li interruppe nel momento più bello,dichiarando che Harry aveva bisogno di riposare.
“Ma.. ho dormito per quattro giorni!”protestò il ragazzo.
“Ti addormenterai presto… credi che quello che hai bevuto era thè?ehehe!”rise la curatrice.

Harry non si accorse di esser passato nel mondo dei sogni.
Quale mondo dei sogni?
No,non aveva sognato,ma adesso era sveglio. Aveva ancora gli occhi chiusi.
Si rese conto di essere sveglio solo quando sentì un leggero calore intorno alla mano,perché qualcuno la stava stringendo nella sua. Aprì gli occhi.
“Harry… ciao..”disse.
Harry si liberò dalla sua stretta,e lo guardò negli occhi spaventato. Chi?Ma tu sei… eri.. chi sei? “So chi sei…”disse,ma in realtà non lo sapeva.
“Invece no”disse lui “ma io so chi sei tu” continuò l’uomo.


L’uomo pianse. Cacciò dalla tasca due frammenti di specchio rotto e li poggiò delicatamente sul letto del ragazzo.
L’uomo piangeva,mentre il ragazzo prendeva in mano lo specchio rotto.. nell’istante in cui lo toccava,il ragazzo ricordò.. ma l’istante passò,e l’uomo piangeva ancora. L’uomo si alzò,lo sguardo offuscato.
L’uomo ora piangeva e scappava,portando via con se tutti gli istanti di memoria…













Buonasera.
Finalmente! La resa dei conti!
Non so fino a che punto vi sia piaciuto questo finale... se vi ha commosso (se se),se vi ha rattristato... a me piacciono molto i finali tristi e malinconici,non so se l'avete notato! Non mi sono dilungata molto nella descrizione dell'ultima parte,perchè voglio che ognuno la interpreti come vuole...!
Ma passiamo alla parte più piacevole...i RINGRAZIAMEEENTIIII!

Comincio con un grazie in generale,a tutti quelli che hanno letto la mia prima vera fic,non solo qui su EFP e che mi hanno spinto a scrivere ancora...!

HermioneCH! Puntualmente hai commentato ogni capitolo,il che mi ha fatto sempre molto più piacere,date le tue belle parole e le tue ramanzine "scrivi capitoli più lunghii!" ehehe...ti ringrazio davvero,a te e alla tua curiosità!!!!

Mira'82! I nuovi commenti fanno sempre molto piacere, il tuo è stato graditissimo!!Come vedi,questa volta ho aggiornato presto e postato subito questa specie di Epilogo...spero davvero ti sia piaciuto! Anche questa volta avevi già intuito qualcosa????ihihih!

Infine...TELANIL! Grazie...questo grazie mi parte dal cuore,perchè ti stimo moltissimo come scrittrice,sono io ad inchinarmi davanti a te sui ceci (vabbbbè,lasciamo da parte di ceci:D). Il seguito di questa fic è già in atto,ho scritto 6 capitoli,mi pare... non è un vero seguito di questa trama,in quanto il filone cambia,ma comunque un Harry non ricorda di un suo padrino Sirius,solo questo particolare! Forse la posterò qui su EFP,una volta finita...vi farò sapere!!!
Bè...io qui ho finito...quindi: me ne vado..grazie

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=44797