I know it's complicated with you.

di backyvale
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Episode 01 ***
Capitolo 2: *** Episodio 02 ***
Capitolo 3: *** Episodio 03 ***
Capitolo 4: *** Episodio 04 ***
Capitolo 5: *** Episodio 05 ***
Capitolo 6: *** Episodio 06 ***
Capitolo 7: *** Episodio 07 ***



Capitolo 1
*** Episode 01 ***


Salvee a tuttiii!Vi avviso che non so scrivere,questa storia è tratta dalla mia fantasia quindi non ci sono scritte cose vere:) a parte che i Jonas sono famosi!Proprio per questo vi avviso che prenderò il posto di FrankiexD,i Jonas in questa Fan Fiction non portano nessun anello di purezza e per ultima cosa pur essendo famosi anche loro vanno a scuola!(purtroppo tocca anche alle star subire:D)Spero vi piaccia se non è così ditemelo che chiudo immediatamente.

 

Le 7:15 di mattina la sveglia incomincia a suonare con un rumore assordante,cerco di spegnere quel suono così stridulo che si ripete ogni santa mattina alla stessa ora! Portando così una mano fuori dal piumone provo a cercare l'oggetto in ferro e una volta trovato lo feci cadere dal comodino,era quasi inverno e alzarsi alla mattina con il freddo non era per niente una bella cosa,mi riposi nuovamente sotto le coperte quando qualcuno me le tolse di dosso,lasciandomi senza il piumone che qualche minuto prima trasmetteva calore.

-Ma mammaaa cavolo ho freddo!-Dissi cercando di riprendere le coperte

-Su alzati o farai tardi a scuola!-Disse la dolce Denise o meglio dire la mia dolce mamma.

-Uffa però va a svegliare anche Kevin,Joe e Nick!-Risposi a tono

-Ma certo!Si stanno già vestendo.-Rispose con estrema dolcezza la donna.

I miei fratelli formavano una band di estremo successo ogni sera tenevano un concerto davanti a bene 40.000 ragazzine urlanti che aspettavano di vederli mentre io ce li avevo davanti agli occhi ogni benedetto giorno,molte della scuola ormai ci avevano fatto l'abitudine a incrociarli in giro per i corridoi o ad averli in classe anche se a volte si ritrovavano a sbavare sull'armadietto o sul banco.

Con Nicholas avevo tre anni di differenza,con Joe sei mentre con Kevin otto. Erano tutti quanti molto protettivi nei miei confronti, non volevano che i maschi si avvicinassero a me,tra me e il sesso opposto ci dovevano essere minimo 100 metri di distanza e non dovevamo tirarci frecciatine con gli occhi. Ci avevo fatto l'abitudine da una parte e infatti ero diventata furba proprio questa sera dovevo uscire con Andrea uno dei ragazzi del secondo anno e considerato anche come il più bello della scuola dopo i miei fratelli,il tipico ragazzo moro,occhi marroni e capelli mossi,fisico da toglierti il fiato e abbastanza alto. Mia madre mi aveva dato il permesso di uscirci,non lo aveva detto a mio padre altrimenti come i miei fratelli si imbestialiva e io dovevo cercare di mantenere la calma mentre ero sull'orlo di una crisi isterica che mi avrebbe portato a strozzarlo,quindi figuriamoci se i tre angioletti d'America venivano a saperlo altro che tre mesi chiusa in camera mi avrebbero fatto passare tutta la vita più se esisteva una vita un'altra terrena. Mi vestii di corsa con la divisa scolastica che tutti gli studenti della scuola dovevano portare,ovviamente era distinta tra maschi e femmine. Le femmine indossavano la gonna mentre i maschi i pantaloni. Amavo letteralmente la moda,avevo un guardaroba pieno di vestiti che sembrava che mi fissassero. Scesi le scale di corsa e andai in cucina dove appena mi sedetti sulla sedia mia mamma mi si fiondò davanti con una tazza di latte e cereali,incomincia a mangiarli cercando di fare il più presto possibile visto che i miei fratelli avevano già quasi finito di fare colazione. Nick si alzò seguito da Joe e Kevin aprendo la porta di casa e dirigendosi verso il vialetto che portava alle loro auto,mi alzai di corsa salutai mia madre e mio padre e corsi incontro a loro ulrandogli di aspettarmi,salii in macchina con Nick era quello che aveva parcheggiato più vicno a casa facendomi evitare qualche altro metro a piedi.Mise in moto l'auto e uscì dal cortile di casa ricoperto da ciottoli fino ad arrivare all'asfalto liscio della strada che conduceva all'edificio scolastico.Parchèggio la macchina davanti a scuola seguito da Joseph e Kevin che scesero anche loro dalle rispettive auto raggiungendoci e camminando verso gli appositi armadietti.Aprì il mio presi su i libri delle prime due ore e lo richiusi trovandomi davanti Andrea che teneva un braccio appoggiato all'armadietto di fianco al mio e con l'altro sorreggeva due libri.

-Allora confermato per stasera vero piccola?-mi domandò sfoderando uno dei suoi sorrisi più sexy. Non feci in tempo ad apir bocca che alla mie spalle comparvero i miei tra fratelli gelosissimi.

-Confermato che cosa?-Domandò Nick cercando di mantenere quello che rimaneva della sua pazienza.

-Niente bhe ecco niente-balbettai io mentre girai la testa verso Andrea e feci segno di affermazione con la testa facendogli capire che questa sera avremmo avuto il nostro appuntamento,sembrò capire e se ne andò con il sorriso sulle labbra. Mi rigirai con la testa e mi ritrovai davanti Nick,Joe e Kevin ancora più furiosi di prima,dai loro visi si capiva che volevano picchiare qualcuno

-Io..io devo andare h-ho lezione- Biascicai

-Non così in fretta Vale- questa volta era stato Joe a parlare che mi fermò afferrandomi il polso

-Ora tu ci spieghi cosa sta succedendo!-mi ordinò Kevin

-Io,sono i-in ritardo..Giorgia mi starà aspettando in classe.ehmm ci vediamo dopo!- cercai di fuggire da loro ci riusci per le prime due raggiungendo Giorgia,la mia migliore amica che mi aspettava davanti al laboratorio che guardava con occhi sognanti mio ratello Nicholas.

-è così bello,poi quando è arrabbiato che a il geloso lo è ancora di più!- disse lei tuttod'un fiato

-Sisi va bene,se adesso non stesse uscendo con quella mezza biondina,come si chiama?Dana,Sara,Clara-contnuai io quando non mi fermò Giorgia correggendomi sul nome della ragazza

-Diana,si chiama Diana,la odio a mortee!-Urlò lei facendo girare mezza classe che un momento prima stava parlando allegramente

-Stai tranquilla non credo sia una storia che dura a lungo,come quella di Kevin con Cloud e Joe con Camilla-

-Ma tu sbagli sempre i nomi? si chiamano Katie e Camille e poi mi chiedo come hai fatto a imparare il mio nome?-

-Gio ti conosco da undici anni!E sei la mia migliore amica!e comunque hanno tutte nomi strani!-conclusi io prima che la prof entrasse in classe facendo ricadere lo sguardo di tutti gli alunni su di lei i quali al suo arrivo si misero composti sulle sedie.

 

-Buon giorno ragazzi,oh state tranquilli non è ancora suonata,prima che suoni la campanella voi potete fare quello che volete dalle danza hawaiane e buttarvi giù dalla finestra-conclusa la professoressa Bart,meglio conosciuta come la prof di scienze della Terra. Aspettai il suono della campanella quando incominciai a pensare a quello che sarebbe successo con i miei fratelli.

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Capitolo 2
*** Episodio 02 ***


Hey eccomi ho capito come usare l'HTML finalmenteexD,Ragazze per favore commentate è importante per me,se non vi piace la storia basta dirlo chiudo subito!Vorrei ringraziare stellalilly che ha recensito e mi ha dato il consiglio di usare l'HTML!

Presi il quaderno di scienze della Terra incomincia a ripassare i pianeti di tipo gioviano e terrestre,la professoressa Bart avrebbe di sicuro interrogato e io la sera prima non avevo aperto libro!Usava il metodo delle estrezioni,prendeva la sua bellissima agenda rosso sangue e l'apirva,il numero che usciva corrispondeva ad un alunno della classe il quale doveva uscire per forza oppure prendeva due il che era molto difficile da recuperare con questa prof,aveva la manica molto stretta nel dare i voti. Incominciò con il fare l'appello e vedere se tutti gli alunni erano presenti. Appena finì di dire i 24 nomi degli studenti pronunciò la stessa frase che ripeteva ad ogni lezione di ogni giorno.

-Chi si fa interrogare?-

Nessuno rispondeva alla domanda della prof,nessuno alzava la mano e nessuno alzava la testa per per guardare in faccia l'insegnante. Ero in preda al panico incominciai a pregare tutti i Santi purchè non mi interrogasse.

-Bene vorrà dire che chiamerò io,mi affiderò alla sorte,ricordatevi che anche se siete già stati interrogati venite fuori lo stesso,ovviamente non vi farò un'interrogazione completa ma solo due o tre domandine sulla lezione del giorno.-Continuò la signora Bart

L'ansia saliva,sentivo le farfalle nello stomaco,se avessi preso due potevo dire addio all'appuntamento di questa sera e i miei fratelli ancora una volta l'avevano vinta,non lo potevo permettere.

-Ti prego fa che non mi interroghi,ti prego,ti supplico,ti scongiuro!Non oggi prometto che domani studierò,lo prometto!- Sussurrai per non farmi sentire dalla prof.

-Oddio Vale sta per aprire il diario che ansiaa!- A parlare questa volta era stata Gio che mi stava stritolando la mano.

La signore Bart aprì la maledetta agenda che ti inquietava solo alla vista,guardò il numero che era uscito e riprese ad alta voce

-Quattro!-

Tirai un sospiro di sollievo per fortuna non era il mio numero.

-Austin!avanti vieni fuori!- Biascicò la prof

il ragazzo si alzò con molta calma,prese il libretto dello stesso colore dell'agenda della peofessoressa,si indirizzò verso la cattedra e incominciò la sua interrogazione

-Bene Austin puoi parlarmi del sistema solare,di cosa è caratterizzato,inzomma fammi un dscorso!-lo incitò l'insegnante

-Allora..- incominciò il giovane. ''Allora'' era la ipica parola che si usava periniziare un'interrogazione per perdere un po' di tempo ed assimilare quel poco che si sapeva,oppure c'erano altre parolè come praticamente oppure si riprendeva la domanda della prof cercando in quell'attimo di tempo di pensare a qualcosa di sensato che sarebbe potuto andare bene. Continuai il resto della lezione a parlare con Giorgia.

-Allora come faccio?mi serve aiuto che scusa mi invento con i meie fratelli!-Domandai a bassa voce ma nello stesso tempo con molta fretta alla mia migior amica

-Bhe digli che dovete fare una ricerca e che devi andare a casa sua!-Continuò lei

-Ma sei una grande!Grazie mille Gio!- Conclusi io.

La campanella suonò,prima che gli alunni abbandonassero la classe,la signore Bart gli assegnò le pagine da studiare per la volta dopo.Uscì dalla classe con Giorgia cercando di evitare i miei fratelli buttandomi in mezzo alla folla di ragazzi che uscivano dalle rispettive classe per poter cambiare aula. La mia missione non ebbe un buon ine in quanto Nick riuscì a trovarmi e a tirarmi indietro. Sapevo già cosa mi tava aspettando!

-Allora dobbiamo finire il discorso-Riprese Nick

-Io ho un'ora buca e c'è ancora tempo prima che tu debba entrare in classe- Continuò Joe

-E io adesso esco perchè ho quattro ore buche quindi ho tutto il tempo per poterti ascoltare!-

Non avevo via di scampo,sospirai in segno di arresa.

-Stesera devo andare a fare una ricerca a casa di Andrea- cercai di dirlo nel modo più credibile,i tre mi guardarono con guardo interrogativo,temei che non ci avessero creduto.

-E a che ora dovresti andare da questo Andrea?- continuò il minore

-Bhe alle 21:00- dissi secca

-E adesso mancano due minuti al suono della campanela e io devo entrare in classe per poter prendere l'ultimo banco e così che evito di farmi interrogare dal prof Shelton in spagnolo-continuai io lasciando i tra fratellini di stucco,si aspettavano una risposta diversa,ma loro avevano già in mente un piano qualcosa di diabolico di certo! Quella sera non dovevano fare nessun concerto così vrebbero avuto tutto il tempo per completare la loro opera.

 

Si lo so è bruttino,ma i prossimi capitoli saranno molto meglio e succederanno cose abbastanza simpatiche:) Commentate vi PREGO!

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Capitolo 3
*** Episodio 03 ***


Grazie a chi mi segue,a stellalilly l'unica che commenta e a chi mi ha aggiunta tra i preferiti!Per queste persone dico di continuare a seguirmi se vogliono! Per le altre io sono qui che vi aspetto! ENJOY!

JONAS POV:

- Shhh zitti aspettiamo che entri in classe prima di discutere del nostro piano ci potrebbe sentire- disse Joe facendo zittire i fratelli accanto a lui. Si guardarono intorno per vedere se Vale era entrata nell'aula per poter discutere su quello che avrebbero fatto per mandare a monte l'appuntamento della sorellina.

-Ok ora non c'è! Direi che possiamo parlare,allora ragazzi che ne dite di andare al chiosco  prendere un frullato e ne discutiamo la?- a proporre la domanda era stato Nick che era entusiasmato da quell'idea di distruggere il bacio previsto dal secondo ragazzo più gettonato della scuola.

-Va bene,ma Nick tu non hai lezione?- a parlare era tanto Kevin,il più saggio ma in questo caso ci metteva anche lui del suo per proteggere la piccola Jonas di casa.

-Si in teoria avrei lezione,ma posso anche saltare,tanto è quella di diritto non è niente di importante! E poi di sicuro passeremo l'ora a lanciarci fogli di carta e robe del genere visto che la prof al posto di spiegare e fare il suo lavoro legge il giornale come se nulla fosse,non si accorgerà neanche che manco!- Continuò Nick

-Va bene machi,allora andiamo al chiosco in fretta!- biascicò Joe,prendendo i fratelli per le spalle e camminando verso il bar all'aperto. Si sedettero su uno dei tavoli liberi e subito gli raggiunse la dolce Mel che gli adorava,ogni volta che entravano nel suo bar gli si illuminavano gli occhi era una loro grande fan,amava stargli vicino anche solo per prendere delle banali ordinazioni.

-Ciao ragazzi! cosa vi porto i soliti frappè?- chiese con entusiasmo Mel,aspettando una risposta dai suoi idoli in carne ed ossa.

-Si per me uno alla vaniglia,Kevin uno al cioccolato e per Nick uno alla nocciola- rispose Joe facendo un sorriso enorme a Mel facendola quasi collassare tanto che fece cadere la penna e il block notes su cui stava segnando le ordinazioni,ma lo raccolse con sveltezza per non dare all'occhio. Si allontanò verso l'entrata del chiosco e incominciò a preparare i frullati per i tre Jonas. Intanto i tre erano nel bel mezzo di un discorso o meglio dire di discussione sulla messa in pratica di un piano. Decisero che parlarne e basta avrebbe portato solo disordine così richiamarono Mel per farsi portare un foglio e mettere giù il punto della situazione.

- Hey Mel per favore ci porti un foglio e una penna?- chiese Nick alla ragazza la quale non appena si sentì richiamare da uno di loro fece cadere tutti i fogli e le penne sul bancone,si alzò in fratta e imbarazzata e camminando con passo veloce arrivo al tavolo dei Jonas con carta e penna.

-Grazie Mel!- esclamò Kevin sorridendo alla ragazza alquanto imbarazzata.

-Ok ragazzi mettiamoci al lavoro! Allora vale esce da scuola tra bene 30 minuti,passerà tutta la giornata a prepararsi,alla sera va a casa di Andrea e di sicuro dopo usciranno quindi dobbiamo darci da fare!- disse Joe con molto entusiasmo,prendendo la penna blu in mano e incominciando a scarabocchiare sul foglio di carta.

-Bhe ragazzi possiamo fare finta di niente quando esce,facendole le solite raccomandazioni,poi appena vediamo che si allontana la seguiamo,arriviamo sotto casa della vittima e ci nascondiamo dietro ai cespugli aspettando che escano,una volta che sono usciti gli seguiamo da dietro con la macchina di Kev e poi vedremo dove arrivano,curiamo i loro movimenti e al primo sgarro che quello fa inventiamo qualcosa o entriamo in scena!-Disse tutto d’un fiato Nicholas

-Si hai ragione sembra perfetto ci potremmo travestire per non farci assalire dalle fan!- Continuò Kevin

-Dammi il cinque macho!- urlò Joe facendo girare praticamente tutto il bar.

Il piano era finito non restava altro che aspettare la sera per metterlo in atto.

 

VALE POV:

‘’ma quando cazzo finisce sta lezione?’’ pensava vale nel mezzo di una lezione di spagnolo.

-Ma tra quanto suona?Non sopporto più sentire questa qui dire:’’Estoy arda de vuestro comportamento!Hora a todo el mundo voy a sacar dos!’’ Lo ripete ogni santa volta,praticamente le sue lezioni sono solo di caziatoni!- Continuò Giorgia

-Lo vorrei tanto sapere,stavo pensando alla stessa cosa peccato che non abbia l’orologio dietro!Aspetta chiedo a Sara!- Continuai io cercando di chiamare sara che era un banco più avanti del nostro.

-Hey Sara!Saraaaa!Saraaaaaaaa!- cercai in ogni modo di chiamare la ragazza,ma sembrava alquanto attenta a ciò che stava blaterando la professoressa,non la sopportavo quando faceva la lecchina con i prof,un’altra volta provai a chiamarla finalmente si girò.

-Cosa vuoi Jonas?- continuò con la sua vocina stridula che mi faceva innervosire ogni volta che la sentivo,e poi come si era permessa di rispondermi così,doveva solo riprovarci un’altra volta e finiva fuori dalla finestra.

-Senti SIGNORINASOTUTTOIO mi dici che ora è?- chiesi con voce irritata.

-Manca qualche secondo alla fine della lezione Jonas!Ora sei contenta?- Mi chiese con tono da comandina

-Certo Steven sono contentissima sennò perché te lo stavo chiedendo? A volte sembri davvero bacata non hai intelligenza a parer mio!- puntualizzai facendola girare offesa.

13:30 finalmente la campanella suonò il tempo di aver detto l’ultima battutina a Sara e subito il suono stridulo della campana partì,presi i miei libri non li infilai nemmeno nello zaino mi catapultai con Giorgia fuori dalla classe e andammo verso casa mia.

-Cosa ti va di mangiare?- chiesi

-Non lo so ti va di andare da mc tanto domani è Domenica non ci sono da fare i compiti,quindi dopo torniamo a casa e ci mettiamo d’accordo su come ti vestirai stasera!- Disse Gio

-D’accordo,dai andiamo!-

Ci dirigemmo verso il mc più vicino della zona,ordinammo e ci sedemmo ad un tavolo. Appena finito di mangiare andammo a farci un giro per i negozi e poi tornammo a casa per la decisione dei vestiti.

Aprì l’armadio e tirai fuori un paio di jeans chiari skinny e una maglia lunga grigia con sopra New York disegnata in blu,presi un paio di converse nere ed ero pronta per la serata,nel mentre aspettavamo le 21:00 guardammo un po’ la televisione dopo di che mi andai a vestire e truccare,mi vestii con la stessa cose che avevo tirato fuori ma sapevo che dopo Andrea mi avrebbe portato in discoteca così presi un vestito e lo infilai nella borsa enorme di pelle grigia.

Scesi in sala dove trovai i miei fratelli che mi fecero le solite raccomandazioni fino a quando il campanello di casa non suonò,andai ad aprire ed usci di casa con Andrea.Durante il tragitto verso casa sua sentimmo dei rumori dietro le nostre spalle,diverse volte c’eravamo girati ma visto il buio pesto della notte sembrava non ci fosse niente. Arrivammo a casa sua per avvisare i genitori che saremmo usciti intanto io andai in bagno per cambiarmi scesi con il vestito che precedentemente avevo preparato era davvero carino bianco con una cintura alta nera in pelle sotto il seno,abbastanza corto e per le scarpe lasciai le converse nere. Uscimmo di casa e nuovamente sentimmo degli scricchiolii provenienti da cespugli non ci facemmo molto caso salimmo in macchina e ci dirigemmo verso la discoteca.

JONAS POV:

Arrivammo travestiti dietro i cespugli del giardino di casa di Andrea,quell’essere spregevole che portava in giro nostra sorella e aspettammo la loro uscita. Dopo nemmeno dieci minuti che eravamo li la porta si aprì e uscirono loro.

-Ma,ma quella è valeee ma non aveva i jeans e una maglietta com’è che adesso a quel vestitino corto,troppo corto!- Disse Joe con voce strozzata quasi urlando alla vista della sorella vestita in quel modo.

-Io a quello lo ammazzo guardate come la fissa,ma non è da lei mettere vestiti!Lei è tipo da pantaloni e maglietta o camicia,oppure divisa da calcio visto che praticamente passa la sua vita dietro un pallone!- Continuò Nick

-State zitti per favore o ci sentiranno tanto quello li ce la paga,oh si eccome se ce la paga!- Disse Kevin con tono vendicativo.

Salirono in macchina,ci mancava solo questo che se la portasse in macchina e magari facesse qualche incidente mettendo a rischio la vita di nostra sorella soltanto perché era troppo impegnato a guardarle le gambe scoperte e a fari sporchi pensieri al posto di tenere gli occhi attenti sulla strada. Prendemmo l’auto di Kev appena si allontanarono dal vialetto e li seguimmo fino alla discoteca. Scesero e contemporaneamente scendemmo anche noi nascondendoci dietro le macchine che affollavano il parcheggio. Entrammo dentro la sala da ballo e li cercammo con lo sguardo era già in pista che ballavano e lui gli ballava troppo vicino mentre lei si muoveva fin troppo sensualmente.

-Si sta muovendo in modo troppo sexy la vado a prendere!- Disse Nick

-No ma dove vai rimbambitooo?ma ti sei bevuto il cervello? Se quella ci becca è la finee! Non deve sapere che siamo qui,manteniamo la calma se vanno oltre a quello che stiamo facendo interveniamo!- continuò Kevin

Ci sedemmo al piano bar e li continuammo a seguire con lo sguardo,fino a quando non li vedemmo avvicinarsi dalla nostra parte. No non ci potevano aver scoperto! Infatti non fu così si erano avvicinati per prendere un drink.Eh no eh! No questo ce la voleva fare anche ubriacare ci girammo di scatto quando vedemmo i loro occhi fissarci.

-Ci stanno guardando!- sussurrò Joe per non farsi sentire dalla sua sorella e dal pivello accanto a lei.

-Ok ragazzi niente panico,non ci possono beccare siamo travestiti ora rimaniamo girati da questa parte fin che non se ne vanno ok?- Continuò Kevin cercando di assumere un tono assicurativo

-Calmi un cazzo! Perché sento i loro occhi puntati su di noi?- Chiese Nick

-Forse perché ci stanno fissando?!- Disse di nuovo Kevin

Cercammo di non dare troppo sull’occhio. Non parlarono solo quando il barista arrivò per chiedere le ordinazioni.

-Due sex and the beach- Disse Andrea

Sbarrammo gli occhi appena sentimmo quelle parole!

-Due sex and the beach,cioè due sex and beach!- Urlò Joe facendo girare I due ragazzi verso la loro parte.

-Oh oh ora possiamo dire panico!- Continuò Kevin

-Hey,ciao come va? Che ne dite di ritornare in pista al posto di bere?- Disse Nick cercando di assumere un tono del tutto diverso dalla sua voce,cercando di convincerli ad andarsene da quel posto,sentendo nello stesso modo la paura salirgli in quanto la sorella lo fissava troppo! Stava maledicendo mentalmente i suoi fratelli.

-No veramente vogliamo bere ci si è seccata la gola a furia di ballare!- Continuò nuovamente Andrea

Sentimmo il nervoso salirci su tutto il corpo,cercammo di mantenere la calma,ci rigirammo nella posizione precedente.

-Ma questo chi si crede di essere? Vuole per caso due schiaffi che gli rinfrescano la mente?- Domandò Kevin ai fratelli

-O troviamo il modo di portarla via di qui ora o io a questo qui lo prendo e lo uccido qui,lanciandolo in mezza alla pista una volta morto!- continuò Joe

-Ma tu sei deficiente o cosa? Che cazzo urli in mezzo alla discoteca che sono a due centimetri da noi!- Disse Nick in tono di rimprovero verso il mezzano.

-Senti non si sente un emerito cazzo qui dentro come tutte le volte che ci veniamo che poi usciamo che non sentiamo più niente! Per farmi sentire ho urlato e poi mi stava salendo il nervoso come si permette a farle bere un coso del genere che manda in stato di rincoglionimento a me!- biascicò Joe

Si rigirano e con la coda dell’occhio seguirono i movimenti dei ragazzi. Stavano bevendo e notavamo la difficoltà della sorella davanti a quel bicchiere mezzo pieno di roba alcolica.

-OHM che ne dici di darcelo a noi se non ne vuoi più?- Chiese Kevin cercando anche lui di assumere un tono diverso dalla sua voce.

-Grazie! Ma voi mi siete famigliari,non so perché vi ho già visto da qualche parte!-continuò la piccola,facendo strozzare Kevin con l’alcolico che stava bevendo e facendo girare di colpo dall’altra parte Nick e Joe.

-Ahah ma noi non ti abbiamo mai visto!- Continuò Joe assumendo un tono di voce stridulo dalla paura. Vale ci continuava a fissare incostantemente mentre noi tenevamo il viso rivolto verso il basso cercando di non farci riconoscere.

-Oh mio Dio!- urlò Vale. Pensavamo che si stava sentendo male e subito alzammo lo sguardo preoccupati.

-Oddio cosa sta succedendo? Ti senti male? O mio Dio rispondi!- Disse Nick in fretta assumendo il suo tono di voce monotono,facendosi riconoscere,era troppo tardi per rimediare i fratelli avevano cercato di avvertirlo più volte tirandogli delle gomitate e calci ma lui era talmente preso dal panico che non sentiva e provava niente.

-Voi! Lo sapevo che eravate voi me lo sentivo,sapevo che stavate tramando qualcosa ma non credevo che sareste arrivati fino a questo,cioè al punto di..di,di travestirvi da cosa poi? Kevin tu saresti Abramo Lincol,e tu Nick Sherlock Homes e tu Joe,tu non sei niente non si capisce da che cosa ti sei travestito!Manco fossimo ad Halloween!-

-Hey cambia il tono sorella avevano finito tutti i costumi!- sentenziò Joe

-Senti,lo abbiamo fatto perché sennò le fan ci scoprivano e poi ammettilo è un piano originale e stava andando a finire bene se voi non sareste arrivati qui! E Joe doveva ancora mettere in pratica il piano delle chiamate da uno sconosciuto per evitare il bacio,ma ci hai beccati prima,e poi tu,tu essere malvagio che ti porti in macchina nostra sorella per stuprartela e poi le dai da bere così quando rientrate in macchina è bella che rimbambita e le puoi fare la festicciola? Con noi caschi male pivello non farti più vedere!- Rimproverò Nick puntando gli occhiali che si era appena tolto addosso al ragazzo.

-E ora andiamocene di qui signorina!- Continuò Kevin

-No! Io non vado da nessuna parte,ora volete anche portarmi via dopo che avete sbagliato tutto voi,o no non ci contate io non torno a casa!- rispose lei.

-Tu torni a casa e basta,non si discute ne parleremo meglio con mamma! E ringrazia Dio che papà ancora non lo sa- Disse Joe prendendo per il braccio vale e trascinandola fuori dalla discoteca in direzione dell’auto. Il viaggio fu silenzioso,vale ci minacciava di andarsene in Texas da nostra zia così che avrebbe potuto anche continuare il suo sport preferito:il calcio. Arrivammo a casa,non rispose alle nostre domande si limitò a scendere dalla macchina ed andarsene subito a dormire.

-Aspetta un secondo ragazzina,il motivo di questo vestitino scoperto?- domandò Nick indicando le gambe scoperte di sua sorella.

-Vaffanculo.- finì lei.

Come continuerà? Ci saranno molti,molti casinetti che farà vale e altri colpi di scena!

Commentate vi prego! Almeno scrivetemi di chiudere se fa così schifo e provvederò immediatamente.

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Capitolo 4
*** Episodio 04 ***


Vorrei dire un grazie enorme alle persone che hanno lasciato quattro recensioni!Ragazze ancora non ci credo!Non mi sarei mai aspettata che qualcun altro commentasse!Davvero non mi interessa avere 100 relazioni me ne bastano anche quattro che mi fanno felice. Vorrei anche ringraziare coloro che mi seguono e chi mi ha aggiunto tra i preferiti!Oggi posto questo capitolo,ho deciso che scriverò ogni sabatoxD eee oggi non sono tanto di buono umore bruttissima giornata in tutte le quattro ore che ho avuto ho litigato con i prof a parte durane l'intervallo:) quindi fatemi felice mi raccomando!Baci a tutte quante!

jeeeeee [Contatta]:Grazie mille davvero:) Spero che anche questo capitolo ti piaccia,mi sto affezionando a voi,spero che commenterai di nuovo!Ahah hai visto le manate dei fratellini,eh si sono gelosi come un po' tutti d'altronde!Ma che possiamo fare noi?E' il bello della storia che loro si dimostrino così protettivixDPoi ce ne saranno di cavolate o meglio pazzie che farà vale e anche loro.Bacio ti aspetto!

ladyme [Contatta]:Grazie tantissimeee!Ahah si li ha scelti Kevin  travestimenti,come nella puntata di J.O.N.A.S!è un mito quel ragazzo!Sono contenta che ti piaccia la storia,spero che anche questo capitolo non ti deluderà!Ti aspetto baci.

pum [Contatta]: Grazie anche a tee!Hai visto una Jonas donna che complica la vita hai fratellini:) lo vedrai in seguito il perchè,li farà impazzire Vale,per diversi motivi spero che ti piaccia anche questo capitolo!Ahah anche io ho un fratello gelosissimo come loro,infatti ho preso spunto dai suoi comportamenti,ovviamente lui non si traveste per venirmi a controllare però credo che se gli venisse in mente penso che lo farebbexDTi aspetto baci.

stellalilly [Contatta]:Stellaaa grazie davvero,tu sei stata la prima che mi ha sostenuta,dalla prima volta che ho pubblica questa specie di storiella pietosa,sei stata tu ha farmi andare avanti e ti ringrazio davvero!Hai visto sono passata da una delle tue FF questa sera passerò anche dall'altra che ha più capitoli,e purtroppo non ho avuto tempo di leggerla per i compiti!

VALE POV:

Salii in fretta le scale,evitando qualsiasi altro commento da parte dei miei fratelli. Aprii la porta della mia camera,mi svestì e mi infilai sotto le coperte. Ormai quella serata era stata rovinata non mi restava altro che dormirci sopra. Mi sdraiai sul morbido materasso e provai a chiudere gli occhi,niente da fare non ero stanca nonostante avessi ballato tanto. Così mi ritrovai a pensare ad Andrea chissà come ci era rimasto? Ero più che sicura che il giorno dopo mi avrebbe piantato lì come se non fosse successo niente,magari si sarebbe inventato qualche scusa una delle solite come:’’ Mi dispiace,penso che tu sia troppo piccola per me,io sono un ragazzo che cerca ragazze che hanno la mia età se non più grandi’’ oppure mi avrebbe semplicemente detto ‘’ sono stanco!Non voglio avere più niente a che fare con te,addio!’’ . Ero arrabbiata con loro,loro avevano rovinato tutto! per una volta che mi ero finalmente decisa di uscire con un ragazzo,e di non stare sempre attaccata ad un pallone. No,non era possibile perché non mi era stato permesso!Non avevano capito ancora una volta quello che desideravo. Dal nervoso non avevo nemmeno salutato mia madre quando ero entrata,non avevo visto il suo viso mi ero limitata a tenere lo sguardo basso e a salire in fretta quei dieci gradini che mi separavano dalla mia camera. Io non capivo veramente non riuscivo a capire io con le loro ragazze non facevo così anche se le odiavo a morte con quegli atteggiamenti da galline che si ritrovavano,erano delle figlie di papà d’altronde erano sorelle! le detestavo,avevano tutto e non facevano altro che rompermi le palle dalla mattina alla sera con le loro battutine che non facevano ridere a nessuno e quando cercavo di ribellarmi i miei fratelli se la prendevano con me,sempre e incostantemente con me. Si è vero in passato forse io non mi limitavo a rispondere solo a parole ma passavo ai fatti, bhe diciamo non proprio in passato l’ultima volta che ho fatto alle galline uno dei miei soliti scherzi era stato due giorni fa,ma l’avevo fatto per una buona causa,avevano insultato il mio modo di mangiare,io a differenza di loro me ne fregavo dei carboidrati e degli zuccheri mandavo giù ogni cosa che trovavo davanti sempre se era qualcosa di commestibile!’’Sembri davvero un animale,non una ragazza fine,ma non ti sembra di esagerare?’’ disse una di loro,la moretta quella che stava con Joe,Camilla,no forse Camille,manco sapevo i loro veri nomi erano talmente spregevoli che al posto di chiamarle con i loro nomi donavo ad ognuna di loro un aggettivo che cambiava ogni giorno man mano che la mia ira saliva. Comunque ritornando a noi,le avevo fatto un piccolo scherzetto prendendo il burro d’arachidi che stavo mangiando con tanta voglia lanciandoglielo addosso su ognuno dei vestiti che indossavano quel giorno,uh che peccato erano anche di Dolce&Gabbana!Per quanto me ne poteva fregare,le avevo fatte ancora piangere,e di questo ne ero estremamente fiera. Se solo ripensassi a tutti quegli scherzi che gli avevo fatto,molti li facevo con Giorgia,erano forse i più belli.

Oggi andiamo a cena fuori,mi raccomando voi due comportatevi bene che ci sono anche Camille,Diana e Katie!Non litigate e non incominciate a dare fastidio Ok?- ci avvisò Kevin con tono da chi la sapeva lunga.

Ma Kev veramente non siamo- io e Gio cercammo di ribattere ma Kev ci precedette con la risposta senza che potessimo aprire bocca.

Niente ma signorine,si a così punto e basta!- Pronunciò quell’ultima frase prima di salire i gradini che lo portavano alla sua camera.

 Aspettammo che aprisse la porta della stanza per poter controbattere.

Io a quello proprio non lo sopporto! A volte è così irritante!Vuole fare sempre il ‘’SIGNORINOPERFETTOCHENONHANEANCHEUNDIFETTO’’-             dissi virgolettando con le mani le ultime parole che erano appena uscite dalla mia bocca.

E poi noi non iniziano mai,sono sempre le scimmie ad incominciare!- rispose con tono sicuro Gio

-  Certo che a queste qui noi dobbiamo sempre assegnargli dei nomi di animali!- incominciammo a ridere entrambe quando qualcosa,nello stesso momento ci illuminò!

Che ne dici se stasera ne facciamo una delle nostre?- pronunciammo quelle parole contemporaneamente!

Shhh ci potrebbero sentire,comunque aspetteremo che quelle tre attaccano con le loro battutine e risate da maiali e poi noi partiamo con uno dei nostri piani!- Risposi di fretta entusiasta per la mia trovata! Aspettammo la sera e come se nulla fosse ci vestimmo in modo semplice senza troppo cianfrusaglie come quelle che avrebbero di sicuro indossato le tre perfide sorelle e infatti fu così loro avevano vestiti molto corti che lasciavano intravedere tutte le loro cosce di diverso colore ma della stessa marca,doveva essere Dior . Noi a differenza di loro indossavamo una maglietta,un jeans e un paio di converse,più semplici di così non si può. Durante il tragitto le galline non fecero battute ne risatine nei nostri confronti erano troppo impegnate a sbaciucchiare coloro che erano identificati come i loro ‘’tipi’’,odiavo quella parola e odiavo vedere quello che facevano ogni volta che stavano insieme,troppo romanticismo e troppa passione due cose che mi facevano venire il volta stomaco. Finalmente arrivammo al ristorante tirammo entrambe un sospiro di sollievo ci veniva da vomitare ancora prima di iniziare a mangiare. Come non detto appena toccammo la sedia con il nostro sedere le scimmie iniziarono a commentare.

- O mio Dio state indossando una maglietta,un paio di jeans e delle converse in un ristorante di lusso!Che orrore!Ragazze sarà meglio che non guardiamo!- E si girarono con facce disgustate ma non prima di averci fatto il segno di ‘’perdenti’’ . Le ignorammo per un momento e guardandoci capimmo che era ora di iniziare l’opera.

- Cameriere,noi vorremmo ordinare- richiamai l’attenzione del cameriere che lavorava li dentro.

Mi dica- rispose cortesemente lui

Vorrei degli spaghetti con l’astice e ci aggiunga molto sugo per favore.-

Spaghetti con l’astice ma se non ti sono mai piaciuti?- si intromisi Giorgia,ma ritirò subito quello che aveva detto non appena gli calpestai il piede.

Ahah ahiaaaa stavo dicendo che tu adori gli spaghetti con l’astice!- cercò di sorridere come meglio poteva per sembrare credibile.

Giààà- continuai rivolgendo uno sguardo verso il cameriere che sembrava spazientito.

- Per me lo stesso suo piatto!- rispose Giorgia guardando prima il menù e poi il cameriere che stava segnando un’altra nota sul block notes.

E ci aggiunga anche due coca cole graziee!- urlai io per farmi sentire anche se non era molto lontano da me si era solo diretto vicino ai miei fratelli per capire meglio le ordinazioni. Aspettammo i nostri piatti sopportando nuovamente le battutine delle streghe. D’un tratto il cameriere che precedentemente aveva preso le ordinazioni si affiancò a noi portandoci il cibo. Era ora.

La ringrazio,senta non è che ci potrebbe portare delle forbici non so qualcosa per tagliare l’astice no perché sa è molto come dire…tagliente?- Domandai

Certo!- mi rispose il cameriere sbuffando. Arrivò poco dopo con un paio di forbici le posò sul tavolo e finì di consegnare i piatti.

Giorgia,non credi che sia molto dura quest’astice?-

Si direi di si,molto dura!-

- Potreste finire di fare discorsi a voce alta,sto perdendo la pazienza,non ci siamo solo noi qui dentro!- ci riprese Nick

-Nicholas per favore non alzare la voce siamo in un ristorante,porta rispetto per le persone che ci circondano!- continuai io scherzosamente cercando di ottenere un tono da angioletto.

- Guarda io non rispondo,perché se dovessi rispondere ti lancerei direttamente il piatto in faccia!- disse nuovamente Nicholas. Non dissi niente dovevo continuare il piano e così dicendo ripresi a tagliare l’astice facendola scivolare apposta dal piatto e facendola ricadere sul bellissimo vestitino di Diana.

- Oh mio Dio era un vestito di Dior,me lo hai rovinato tutto!-

-  Oddio scusami,ora ti tolgo l’astice.- dissi fingendo di essere dispiaciuta e così facendo togliendo il pesce di dosso alla gallina non feci altro che peggiorare la situazione con le mani sporche di sugo ma quella era la mia intenzione nel mentre Giorgia fece lo stesso sporcando il vestito di Katie,le due sorelle si presero per mano fingendo un piantino e insieme andarono verso il bagno cercando di pulire in qualche modo i loro due vestitini. Ridemmo sotto i baffi alla vista di quella scena ma ce ne era ancora una in gioco.

Ok ora non ci resta altro che distruggere Camilla- dissi in tono maligno.

-  Camille Vale!- mi riprese lei stanca del mio continuo sbagliare di nomi.

Ricordami di comprare una maglietta con scritto i loro tre nomi domani quando usciamo da scuola così cercherò di ricordarmeli senza che tu ogni volta mi riprendi!-

Ragazzi noi andiamo a cercare un secondo il cameriere non ha portato il..il…il- cercai di inventare qualcosa

Il sugo,cioè non ne ha messo abbastanza!-  disse Gio

Ma se è soltanto sugo quel piatto!- Disse Joe fissando il mio piatto

Non c’è n’è abbastanza ok?- e così dicendo ci inviammo verso uno stanzino dove c’erano una serie di travestimenti probabilmente gli usavano per le feste o robe del genere. Ok due vestiti da rapper,dai non era difficile interpretare un rapper,così uscimmo dal quel camerino e ci andammo verso il tavolo dove erano seduti solamente Joe e Camille in quanto Nick e Kevin andarono a cercare Katie e Diana.

Ok ora respira e ricorda che è yo non yu.oh- Cercai di ricordare a Gio che faceva versi strani per interpretare un ‘’YO’’

-  YOOOOO- Gio cercò di nuovo di provare quelle parole

No!è con la ‘’o’’ chiusa non aperta è YO!-ripresi io cercando di mantenere un tono di voce basso.

YO- continuò lei

- Non così sembri uscita di un film di kong-fu devi farlo uscire dall’anima.-

Senti perché non andiamo li e basta e cerchiamo di ottenere un tono di voce diverso dal nostro facendo sta serie di versi anche se non sono perfetti?- biascicò Giorgia

Si direi che va bene!- andammo vicino al loro tavolo dove non appena arrivati la coppietta che in quel momento si scambiava smancerie ci guardò male.

- Yo-yo ragazzi come vi butta?- incominciai io sistemandomi gli occhiali giganti sulla faccia e muovendo le mani come faceva un rapper

Che ne dite di un po’ di rapper?- chiese Giorgia con voce da mascolino

-  Direi di no!Ma voi chi siete?- disse Joe spazientito in quanto noi avevamo interrotto il loro momento di tenerezze.

Io sono..sono V..Vincent!si Vincent- dissi toccandomi la visiera del cappellino

- Già e io sono Jonnhy-

- Si,ah ah e come fareste di cognome?- chiese la gallina. Ci guardammo intorno dispersi in cerca di una risposta.

Bhe io sono Jonnhy Vincent e lei è Vincent Vincent!- concluse Gio sicura di se,mentre io la guardai come per dire’’ ma che cazzo stai dicendo?’’

Vincent Vincent?- riprese Joe

- Si perché siamo fratelli- continuai

Bhe perché non ci fate sentire qualcosa?- disse Camille

O ma non c’abbiamo la base e non possiamo- cercai una scusa

O ma te la faccio ioo!- intervenne Giorgia

-Questa me la paghi!- balbettai io

-Sputantuttutututu pumpupm- cominciò Gio

Una sera con una stella c’è la bella e la ribella poi c’è quella rossa e quella aranciosa yo cosa c’è? Come ti butta yeye!- Inventai parole senza senso quando gli occhiali mi caddero a terra e mi lanciai letteralmente sul pavimento per non farmi riconoscere,mi trascinai sotto il tavolo per raccogliere gli occhiali da sole e immediatamente li indossai ma quando stavo per rialzarmi tirai una testata contro lo spigolo del tavolo.

Ahiaaa ma lo prendo sempre dovrei ricordarmi di indossare un caschetto!- dissi a bassa voce per poi rialzarmi in piedi ma i pantaloni mi scesero del tutto in quanto erano enormi lasciandomi con i jeans normali che avevo indossato. Bene ci mancava solo questa,Giorgia cercò di coprirmi ma la gallina che era stata attenta al mio modo di vestire di quella sera se ne accorse e lo fece notare a Joe.

Valeee e Giorgiaa ma ancoraaa? Credevo che la fase ‘’ scherzi idioti’’ fosse finita? Me lo dovevo aspettare,avanti toglietevi quella roba e andiamo a casa!- Ci sgridò Joe

Ma il cappellino mi dona,non è che me lo  posso portare a casa?- continuai io per sdrammatizzare.

-No!Muovetiii- rispose arrabbiato Joe,andammo nello stanzino e senza farci vedere ci togliemmo i vestiti di dosso e uscimmo di fretta. All’uscita del ristorante trovammo Nick,Joe e Kevin insieme alla scimmie e tutti e sei gli sguardi erano molto ma molto incazzati.

Avanti entrate in macchina Vincent e Jonnhy- disse spingendoci verso la portiera Nick,evidentemente Joe gli aveva raccontato la storia.

Sono nomi originalissimi.- dissi io prima di entrare in macchina ed addormentarmi li dentro con vicino Giorgia che era collassata sopra di me.

Risi a quel lungo ricordo che aveva fatto passare una buona mezzora della mia fine di serata,almeno l’avevo un po’ sdrammatizzata. Probabilmente i miei fratelli avevano preso spunto da quell’ episodio.

Ragazzee eccomi avete scoperto una nuova parte di Vale,col il continuo della storia ne scoprirete altre di certo,prendetela un po’ come una ‘’Alex Russo’’ che combina guai a scuola e a casa. Ne vedrete quanti ne combinerà,in quanto ai Jonas bhe loro saranno un po’ passionali,gelosi ( con le loro scenate) e molte altre cose che capirete sempre con il continuo della storia!commentate bacioni

Vale-

 

 

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Capitolo 5
*** Episodio 05 ***


KEVIN POV:

-Ragazzi provate ad andarle a parlare,magari capisce-  disse con dolcezza nostra madre,nonostante fossimo in quattro riusciva sempre a mantenere la calma era una donna piena di pazienza difficilmente si irritava.

-Ci proveremo,speriamo in bene!- replicai io, e così dicendo nostra madre si alzò dal divano,posò la tazza di the che stava sorseggiando e ci sorrise raggiante donando ad ognuno di noi un bacio sulla fronte che significa la buona notte un istante dopo averci salutato scomparve dalle scale che portavano al piano superiore.

-Avanti ragazzi,forza e coraggio proviamo a parlare non ci può odiare!-incoraggiai gli altri due,ero il fratello maggiore dovevo per forza tirare su di morale gli altri,non potevo essere io quello in difficoltà,mai e poi mai. Con passo svelto anche noi salimmo le scale,trovandoci davanti alla porta della camera di nostra sorella,contemporaneamente prendemmo un lungo respiro,ero un segno di ansia,cosa strana per tutti e tre visto che non dovevamo affrontare un interrogazione o un compito in classe ma solo nostra sorella. Bussammo piano ma non sentimmo nessuna risposta solo il silenzio più assoluto,bussammo per una seconda volta,magari non aveva sentito ma nuovamente nessuno rispose. Nick aprì piano la porta della camera in cui c’era Vale,e quello che vedemmo non era altro che nostra sorella tra le braccia di morfeo. Era sotto le coperte i sogno la stavano cullando,chissà aveva forse preferito non pensarci troppo. Tutti e tre alla vista di quella scena sorridemmo e Joe con delicatezza chiusa la porta della stanza. Ci guardammo negli occhi e senza dire una parola ci dirigemmo ognuno nella propria camera da letto aspettando il giorno nuovo per poter parlare con nostra sorella.

 

JOE POV:

Andai nella mia camera,mi lanciai letteralmente a peso morto sul letto,pensando a quella serata abbastanza scombussolata. Ero geloso di mia sorella,troppo forse averla presa per un braccio bruscamente non era stata la cosa migliore,ma era un’azione spontanea ero troppo arrabbiato in quel momento che non riuscivo a contenermi. Non riuscivo ad addormentarmi così andai in cucina,aprì la mensola e ne estrassi una bustina di camomilla,era quella che mi serviva per non farmi pensare troppo e farmi addormentare. Feci bollire l’acqua e nel mentre mi ritrovai a fissare fuori dalla finestra in cerca del nulla, venni svegliato dal mio stato di trans dall’acqua che era straboccata dal pentolino,spensi il fuoco e infilai dentro l’acqua bollente la bustina di camomilla e prendendo una tazza ne versai quasi tutto il contenuto del pentolino. Senza pensarci,ne bevvi un lungo sorso bruciandomi la lingua e sentendo il calore della camomilla scendermi in gola.

-Cazzo è bollente!- dissi quasi urlando, ogni volta mi scottavo con qualcosa e issando la tazza mi ritrovai nuovamente a pensare.

-Joe siamo in pieno inverno,siamo usciti con -8° esigo una cioccolata calda!- Disse Nick sbraitandomi contro.

- Vai a chiamare Vale,digli di farcene due tazze così non rompi più!- risposi con lo stesso tono,togliendomi la giacca e vedendo il mio fratello minore dileguarsi tra le scale,poco dopo scendendo con nostra sorella che sbuffava ad ogni gradino che scendeva.

-Perché proprio io vi devo fare la cioccolata calda,non ve la sapete cucinare da soli? Sono anche la minore qui dentro,potrei chiamare la polizia dicendo che mi state stuprando!- Urlò Vale una volta raggiunto il salotto.

-Avanti almeno te la prepari anche per te!- La incitò Nick

-E se io non la volessi?- Rispose nuovamente lei

-Bhe la preparerai ai tuoi fratellini belli e cari,sai quante ragazzine che in questo momento stanno sognando di preparare una cioccolata calda per i Jonas- Disse Nicholas avvicinandosi a Vale,guardando verso l’altro e facendo segni come per interpretare la storia ottenendo uno sguardo infuriato di nostra sorella che prese due cuscini e ce li lanciò in faccia,andando verso la cucina ormai arresa dalle nostre proposte. Dopo mezzoretta tornò con due tazze di cioccolata calda con panna e marshmallow al cocco con un cucchiaino immerso dentro che praticamente non si riusciva neanche ad intravedere in quanto era affogato nella cioccolata. Ce le consegnò mantenendo sempre lo stesso sguardo che ci fece ridere.

-Non c’è niente da ridere bevetevi ste cose e fatemi spazio tra voi due e se non vi è chiaro scelgo io cosa guardare in televisione visto che avete passato tutto il pomeriggio a cazzeggiare in giro e in più mi avete obbligata a cucinarvi delle cioccolate calde pff patetici!- enunciò di nuovo lei agitando un pacchetto in patatine e lanciandosi in mezzo a me e a Nick.

-Siamo vicinissimi a Natale e dovevamo comprare i regali ad ogni costo quindi posso ben ribadire che non siamo stati in giro a cazzeggiare ma contrariamente a congelare!- dichiarai io.

-Zitti e guardatevi Polar Express- rispose a tono Vale addentando una patatina.

-No ti prego Vale,di nuovo sto film,ma lo guardiamo ogni santo Natale lo so a memoria!- ribadì Nick con la bocca sporca di panna.

-Al posto di replicare pulisciti la bocca Zorro!- proferì Vale sorridendo e appiccicando un tovagliolino di carta sulle labbra di Nicholas,guardai la scena divertito,ridendo forse troppo guadagnandomi sguardi pieni di odio da parte di Nick. Risi di nuovo e bevvi un po’ di cioccolata scottandomi la gola e successivamente la lingua.

-Cazzo è bollente!- gridai  a voce alta,pulendomi la lingua con la coperta che era sulla nostre gambe cercando di cacciare via il calore dalla mia lingua.

-Hey guarda che con questa coperta ci dobbiamo coprire e non pulirci!- Disse Vale tirandomi un pugno sulla spalla e prendendo gran parte della coperta. Nick appena sentì quelle parole incominciò a ridere proprio come avevo fatto io qualche minuto prima.

- Ah si è così che la metti Jerry?- pronunciai quelle parole in segno di sfida guardando mio fratello dall’altro lato del divano.

-Ahah si Adam ora siamo pari!- contestò lui

-Io non direi proprio!- e così dicendo mi alzai dal divano rincorrendolo per tutta la sala,lasciando Vale incantata davanti al film,non si arrabbiava nemmeno quel film la incantava come una bambina facendole dimenticare qualunque cosa le fosse attorno. Ci fermammo una volta a terra e alzandoci ci trovammo tutti sporchi di cioccolata e scambiandoci un nuovo sguardo pieno di odio riprendemmo a picchiarci come due bambini di e tre anni rischiando per quasi cinque volta di far cadere l’albero di Natale e sotto la vista di nostra sorella imbambolata davanti a Polar Express continuammo la nostra lotta.

Sorrisi al pensiero di quella scena e mi accorsi che la stanchezza finalmente si era fatta viva,mi alzai dalla sedia e percorsi la sala che squadrai per un po’ di tempo ripensando nuovamente a quello che era successo lo scorso inverno,mi girai verso le scale e raggiunsi la mia camera,addormentandomi con il sorriso sulle labbra.

 

NICK POV:

Sentii Joe salire le scale era mezzanotte passata ma non riuscivo a prendere sonno,mi rigiravo continuamente nel letto in cerca di una posizione comoda su cui addormentarmi. Niente da fare non la trovavo. Esausto dei miei continui tentativi mi alzai dal letto,aprì la porta della camera e camminai lungo il corridoio che mi fece trovare davanti alla stanza di Vale. Allungai la mano verso la maniglia della porta e in silenzio l’aprì. La stessa scena di prima mi comparve davanti agli occhi,loquacemente mi diressi con passo felpato verso il suo letto. Il suo volto era illuminato dal chiarore della Luna. Mi ritrovai a pensare a quella stupida serata,mia sorella doveva essere solo mia,perché i ragazzi la volevano solo per sé mi facevano innervosire. Non volevo pensarci e così provai a negare quei pensieri cercandone alcuni più belli.

-Stanotte dormi con me vero Nick?- mi chiese implorante Vale,eravamo piccoli io avevo sei anni e lei solo tre,avevamo appena visto Casper e tutti quei fantasmi ci avevano spaventato.

-Certo!- risposi io,anche io avevo avuto paura e non volevo dormire da solo nella mia camera infatti alla fine del film ero rimasto immobile sul letto.

-E’ meglio che non guardiamo più questi film,è tutta colpa di Joe!- piagnucolò lei,era vero Joe ci aveva costretti a guardare quel film diceva che faceva ridere ma intanto sapeva alla perfezione che noi con la nostra ingenuità ci saremmo spaventati di sicuro e così convinti da lui ce lo avevo guardato. Squadrai il letto che era pieno di dolci e caramelle sparse i pacchetti di patatine aperte e marshmallow per terra. Avevamo mangiato così tanto durante il film orse perché eravamo troppo spaventati che non sapevamo dove mettere le mani se non dentro le confezioni di caramelle.

-Nick non hai paura con tutto questo buio?- mi domandò Vale

-Si,accendiamo la lampada almeno abbiamo più luce e ci spaventeremo di meno- cercavo di convincerla e di fare il fratello maggiore ma avendo lo stesso paura forse anche più di lei. Ci aggrappammo al piumone blu che copriva i nostri corpicini e attaccati per il terrore ci guardavamo intorno.

-Ma quanto dura la notte io voglio che sia presto mattina così la mamma ci viene a svegliare preparandoci la colazione!- Riprese a parlare Vale

-Ma come abbiamo appena finito di mangiare tutte queste schifezze e tu hai già fame e vuoi fare colazione?- dissi ridendo alle parole della mia sorellina

-Si- ribadì lei con una vocina molto bassa che a stento riuscii a capire quello che aveva detto.

-La prossima volta guardiamo Winnie The Pooh va bene?- Proposi io sorridente

-Sii ma perché Winnie mania così tanto miele e non gli vengono i brufoli?- Domandò curiosa Vale

-Non lo so,lui è un animale forse per questo!- Cercai di rispondere in modo corretto.

-Però adesso spegni la luce e cerchiamo di dormire- affermai a bassa voce.

-Ma se allungo il braccio magari il fantasma me lo prende,non puoi spegnerla tu la luce?- Mi chiese lei guardandomi negli occhi con la faccina spaventata che non riuscii a resistere.

-E va bene!- cercai di auto convincermi che non c’era nessuno dentro la stanza e chiudendo gli occhi cercai di scendere dal letto in cerca del pavimento ma non ci riuscivo e così alzai di nuovo le gambe,ci riprovai solo che caddi per terra in quanto le gambe mi tremavano dalla paura facendo così ridere Vale,corsi verso la lampada e la spensi e appena non vidi più ombra di luce mi affrettai a raggiungere l’altro lato del letto lanciandomi sopra cercando di mettere sopra prima le gambe per paura che qualcuno me le potesse afferrare,mi riporsi nuovamente sotto le coperte e sorridendo dissi

-Buonanotte Vale!-

-Buonanotte Nick,ci vediamo domani- mi rispose lei. E così dicendo ci addormentammo uno vicino all’altro.

La guardai di nuovo,fissai il suo letto lo stesso letto in cui tanti anni fa guardammo per la prima volta Casper,poi rivolsi un ultimo sguardo verso di lei notai che per me era ancora un bambina la mia piccola bimba e forse per questo che la volevo solo per me. Mi alzai dal suo letto e andai verso la porta che non la vidi e per poco non ci andai contro. L’aprì e la chiusi alle mie spalle,sbadigliai ma sorrisi ripensando a quando eravamo piccoli,percorsi il corridoio non accorgendomi nemmeno di essere arrivato in camera,mi sdraiai nel letto e appena chiusi gli occhi la scena di due bambini che guardavano Casper spaventati mi si posò davanti agli occhi.

 

Spazio autrice

Girlss vorrei dire un grazie enorme a coloro che mi hanno commentato il capitolo precedente,non riesco a rispondervi purtroppo perché non ho tempo,ma la prossima volta provvederò,vorrei scusarmi per il ritardo e dedico questo capitolo a Kevin e Danielle che si sono spostatii!

 

Baci spero commenterete

 

Vale-

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Capitolo 6
*** Episodio 06 ***


Ragazze scusate il ritardo!Spero commenterete in tante,spererei in qualche recensione in vista del nuovo anno!Con questo capitolo vi voglio augurare (anche se in ritardo) Buon Natale e Felice anno nuovo (Per questo arrivo in tempo)

Piesse: piccolo annuncio dopo aver pubblicato questo capitolo della mia long pubblicherò una shoot vorrei che ci passaste si intitola HAPPY NEW YEAR.

Thank you and ENJOY!

 

VALE POV:

Mi svegliai presto quella mattina,avevo dormito abbastanza,la notte prima non ero andata a dormire molto tardi per questo motivo ora ero bella che sveglia alle sette in punto di una banale domenica.

Percorsi il corridoio,stando attenta a non inciampare da qualche parte visto che tutti stavano dormendo e nella casa regnava il silenzio più assoluto.

Scesi il primo scalino poi velocemente gli altri fin quando non arrivai al terzultimo e persi l’equilibrio,scivolai su qualcosa di bagnato,mi aggrappai alla ringhiera per non cadere ma purtroppo lasciai l’ennesimo volo su quei gradini. Mi massaggiai il sedere che qualche istante prima avevo battuto contro il marmo dello scalino il quale aveva provocato un bel po’ di rumore. Il mio sguardo si andò a posare per terra su quella sostanza su cui ero scivolata era giallognola,non poteva essere pipì!Chi mai aveva fatto la pipì su dei gradini,va bene tutto ma non riconoscere un gradino da un water e ne vuole. Andai più vicino alla macchia,non emanava per niente un odore sgradevole anzi era piacevole,era..era..camomilla.

-Ma che cosa diavolo ci fa della camomilla sui gradini?-

mi domandai,sentì qualcuno che interruppe i miei pensieri. Mi girai di scatto e vidi Joe in cima alla scale assonnato che si strofinava gli occhi. Probabilmente l’avevo svegliato con il casino che avevo fatto.

-Si è camomilla piccola,ieri sera non riuscivo a chiudere occhio e per prendere sonno mi sono venuto a fare della camomilla,ero talmente stanco e preso dai miei pensieri che non mi sono nemmeno accorto di averne rovesciato un po’ sui gradini!- Intervenne Joe scendendo piano piano le scale. Mi alzai in piedi e come se nulla fosse successo la sera prima lo abbracciai,lui fece lo stesso prendendomi per i fianchi e lanciandomi sul divano. Incominciai a ridere,cercando di farlo silenziosamente per non svegliare il resto della famiglia. Qualcosa intanto infastidiva la mia schiena,portai una mano dietro la schiena e afferrai l’oggetto che aveva indolo rito anche la mia schiena. Lo fissai era il telecomando della televisione,l’accessi e con Joe incominciai a guardarla,ma per chissà quale motivo era in onda ‘’Polar Express’’ alle sette di mattina,un sorriso furbetto spuntò sulle labbra di Joe e contemporaneamente sulle mie,stavamo pensando alla stessa identica cosa,ci guardammo per un secondo e da buoni fratelli che si capiscono con un solo sguardo scoppiammo in una fragorosa risata che svegliò l’intera combriccola Jonas.

-Hey cos’è tutto questo baccano?- proferì Kevin scendendo le scale e raggiungendoci sul divano che una volta raggiunto si scostò verso di me abbracciandomi e tenendomi stretto al suo petto subito dopo arrivò Nick che imitò il fratello baciandomi la fronte una volta raggiunti sul morbidissimo sofà di pelle. Poco dopo arrivarono anche nostra madre e nostro padre che andarono in cucina a preparare la colazione contenti di vedere per una volta i loro figli abbracciati.

Ero molto legata ai miei fratelli,anche se spesso diventavo la loro schiavetta,spesso non mi capivano,spesso mi sentivo indifesa e spesso mi sentivo inferiore,a quei pensieri mi rabbuiai ma subito mi rallegrai scostandoli dalla mia mente,non era di erto questo il motivo in cui dovevo farmi delle domande ma come la mia solita fortuna la porta si spalancò lasciando la vista alle tre galline,nonché fidanzate dei miei fratelli: era arrivato il momento di lasciare i riflettori e sentirmi indifesa. Le streghe si lanciarono letteralmente su Nick,Joe e Kevin baciando ognuna il proprio ragazzo sommergendomi del tutto. Per non irritarmi ulteriormente lasciai la sala e andai in camera mia. Presi il diario dalla cartella incominciai a sfogliarlo fino ad arrivare al giorno di domani 20/12/09 guardai le scritte che lo riempivano: verifica di fisica,compiti di inglese,matematica e spagnolo. Perfetto giornata fantastica pensai. Ma perché pensare ai compiti quando ci sono giù le oche da far fuori,una delle mie tante idee malefiche mi era arrivata al cervellino. Tra poco sarebbe stato Natale e di sicuro quelle tre avevano già comprato nuovi vestiti da indossare per quel giorno,molto probabilmente li stavano già mostrando ai miei fratelli perché non rovinarli,se avevano così tanti soldi come dicevano se ne poteva comprare degli altri no? Saltai giù dal letto e scesi velocemente le scale ancora con il pigiama. I miei genitori mi guardavano sorridenti così come i miei fratelli e le galline.

-Perché mi state sorridendo?-chiesi con un’ombra di dubbio

-Tesoro,per queste vacanza di Natale andremo a Parigi,non sei contenta?- Enunciò mia madre

-Noooo!- Risposi io

-Ma dai ti divertirai la città dell’amourrr!- continuò lei.

-Ma saremo solo noi vero?- domandai

-No,verranno anche le ragazze- disse Kevin indicando le galline. Al suono di quelle parole sbarrai gli occhi.

-Come? Anche loro?Allora viene anche la Gio!- esclamai io.

-Senti cara è già tanto che ne sopportiamo una di peste non ce ne serve un’altra!- ribadì Camille scostandosi una ciocca da davanti gli occhi,mi arrabbiai ancora di più ero sull’orlo di una crisi me lo sentivo.

-Mamma,papà dite qualcosa per favoreee!- Sbraitai io

-Vedi zucchero abbiamo già prenotato e..- prese la parola mio padre

-E un cazzo! Non me lo potevate dire prima no eh?no eh?no eh? Vi costava troppo! Bhe almeno ditemi quando partiamo!- enunciai io.

-Quando finisce la scuola- rispose Nicholas che in tutto quel tempo era stato in silenzio osservando la scena come i suoi fratelli.

-Bene.- dissi io,voltandomi e incominciando a salire le scale sbattendo i piedi. Andai nuovamente in camera mia,presi il cellulare ormai erano le 10:00 di mattina potevo chiamare Gio.

-Pronto?- rispose dall’altro campo una voce femminile,quella della mia migliore amica.

-Gioo!Ti rendi contoo?Loro non mi avevano detto nulle,mi avevano tenuto all’oscuro di tutto,e non si fa così,non mi sembra corretto,no!Non mi sembra corretto,non mi sembra corretto-

-Smettila di ripetere centomila volte le stesse cose come una bambola che parla che si è appena rotta e per favore fai una frase con soggetto predicato e complementi,ora prendi un bel respiro e parla ok?-mi incitò lei

-La mia famiglia per queste vacanze di Natale ha deciso di andare a Parigi,comprese le barbie!E non mi hanno permesso di invitarti perché avevano già prenotato,loro non mi hanno avvisato anzi non mi hanno nemmeno pensato che magari io volessi invitarti!No,e io adesso come faccio da sola con quelle me lo diciii?- supplicai agitando continuamente le mani.

-Ok calmati!Ecco mi piaceva fin quando hai detto che andavate a Parigi,potevo rimanere sola con il mio Niccuccio nella città della amoree!Comunque tesoro non ti preoccupare tu sai come cavartela e comunque ci sentiremo via sms o su facebook portati il computer così ci sentiremo anche su msn-cercò di tranquillizzarmi,sapeva sempre come riuscirci.

-Ci proverò,se poi mi trovi in carcere sai il motivo,ci vediamo domani ciao!-conclusi io mettendo giù il cellulare. Mi coricai e immersi la testa nel cuscino reprimendo un urlo.

 

 

Spazio autrice-

Ragazze scusate se non vi rispondo prometto che rimedierò subito,la prossima volta ma sto postando adesso e sono stanchissima davvero! Questo era un capitolo di passaggio il prossimo ci saranno i colpi di scena che rendono la Fan Fiction comicaxD

Commentate anche la mia shoot!

Baci Vale-

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Capitolo 7
*** Episodio 07 ***


Eccomi tornata dalla Francia!Nizza e Montecarlo giusto appunto per scrivere il capitoloxD Devo dire che questo capitolo è un po’ surreale però è per rendere la Fan Fiction comica quindi non la prendete come una scemataxD PS:Auguri in ritardo per tutte le feste:)

 

AVVISO:RAGAZZE VE LO CHIEDO PER FAVORE COMMENTATEE!COSA VI COSTA?DITEMELO SE STA BENEDETTA STORIA NON VI PIACE,CHIUDO SUBITO E NON SPRECO TEMPO A SCRIVERE! VORREI RINGRAZIARE LE PERSONE CHE HANNO RECENSITO NEL CAPITOLO PRECENDENTE E ANCHE IN QUELLO PRIMA E ALLE PERSONE CHE SEGUONO CHE PREGHEREI DI COMMENTARE GRAZIE!

ladyme [Contatta]:grazie cara,grazie per commentareeJ spero ti piaccia questo capitolo un po’ stupido e irreale ma è per rendere la storia un po’ più comicaxD

stellalilly [Contatta]: eee già ma Nicholas è un po’ diverso perché si avvicina di più all’eta di Vale!Comunque grazie di commentare sempre cara!

jeeeeee [Contatta]:Grazie mille tu sei presente in ogni capitolo non mi deludi mai!Ti voglio benee e scusa per il ritardo ma spero che le feste hai passate nei migliori dei modiJ

sarettajb [Contatta]:ee infine la mia mammina,ahah grazie mamma mi sa che poi scriverò una storiella su noi e la nostra famigliettaxD Davvero in poco tempo sei diventata speciale ed eccoti nella FF e nel capitolo che tanto attendevi!Ti voglio bene

 

 

VALE POV:

 

Il giorno che volevo non arrivasse mai purtroppo era appena sorto,mancava meno di un’ora prima della partenza dell’aereo diretto a Parigi,e io in meno di un’ora dovevo prepararmi e anche velocemente,perché una volta arrivati in aereoporto dovevamo fare il check-in e imbarcarci immediatamente sul mezzo di trasporto che ci avrebbe portato in quel posto tanto odiato da me. Odiavo la Francia,odiavo Parigi e tutto ciò che la caratterizzasse,la era tutto così romantico! Appena mettevi piede su un marciapiede davanti ai tuoi occhi comparivano solo coppiette innamorate che si scambiavano coccole e effusioni varie che ti facevano venire il volta stomaco, e ora non solo dovevo andare in quell’odiosa città ma in più ci dovevano venire anche le tre oche,quindi la ‘’vacanza’’ se si può definire così si rivelava ancora più brutta del previsto. Avremmo alloggiato in un hotel,di sicuro a quattro stelle se non di più. Speravo in un miracolo una volta atterrata a Parigi,almeno se nell’hotel ci fosse stato un campo da calcio ci avrei passato le giornate la dentro correndo dietro al pallone da me tanto amato,insomma era un hotel che costava più di tutta la Francia messa insieme ci doveva essere almeno un campo da calcio sennò che razza di posto lussuoso era?

Cercavo di innervosirmi il meno possibile,afferrai un paio di jeans di Armani,una maglia grigia di Dolce&Gabbana con lo scollo a V e mi infilai un paio di all star nere,mi truccai velocemente e lanciai la bustina con dentro i trucchi all’interno della mia borsa,presi l’i-phone e mandai un messaggio a Giorgia,anche se erano le 7:00 di mattina mi avrebbe capito,stavo andando in contro alla morte,il minimo che poteva fare era compatirmi. Strinsi il manico della valigia e la trascinai giù dalle scale. Una volta arrivata in salotto tutta la mia famiglia mi stava aspettando sull’uscio della porta,stranamente anche le tre streghe erano lì non avevano fatto ritardo evidentemente si erano svegliate alle 5:00 per prepararsi. Mio padre prese la mia valigia e la caricò in macchina nel frattempo tutti quanti noi eravamo già entrati nel veicolo,tirai fuori dalla mia borsa i Gucci e me li infilai,controllai l’i-phone per vedere se Giorgia mi aveva risposto ma sul display non c’era ombra di un messaggio di sicuro stava ancora dormendo,sorrisi al pensiero della mia migliore amica tra le braccia di Morfeo. La macchina partì in meno di quindici minuti eravamo già dentro all’aereoporto,subito appena arrivati facemmo il check-in e immediatamente andammo in direzione del tunnel che ci avrebbe portati all’imbrarco,lo attraversammo con fatica in quanto diverse fans avevano riconosciuto ancora una volta i miei fratelli. Dopo circa mezzora riuscimmo ad arrivare sani e salvi all’aereo,in cinque minuti decollò e io passai tutto il viaggio a leggere giornali scandalistici in cui in ognuno di loro c’era uno scoop sui miei fratelli,erano ormai il centro del gossip,i paparazzi erano ovunque e scrivevano notizie spesso non vere per guadagnare soldi.

-Nicholas lo sapevi di aver messo incinta la Cyrus?- domandai io con un sorriso sulle labbra che si stava per trasformare in una risata,lui al suono di quelle parole ha sbarrato gli occhi,forse nel sentir rinominare il nome della sua ex ragazza forse per aver sentito la notizia o forse perché in quella notizia c’era qualcosa di vero.

-Io ho fatto cosa?!- chiese lui quasi urlando facendo girare molti dei passeggeri,per sua fortuna la strega della sua ragazza stava dormendo con gli auricolari dell’i-pod all’orecchie e interdetta com’è difficilmente avrebbe sentito la nostra conversazione.

-Sul giornale c’è scritto:’’Nick Jonas,il giovane cantante della band dei Jonas Brothers ha probabilmente donato una gravidanza alla stellina della Disney Miley Cyrus si nota dalla dal filo di pancia in più che la star ha sotto la maglietta sarà forse vero? E ora il piccolo Jonas come si giustificherà davanti alla sua attuale ragazza e soprattutto come si spiegherà davanti ai giornali?’’- enunciai quelle parole con il sorriso sulle labbra,sapevo che lui non la poteva aver messa incinta probabilmente ora aspettava un bambino da Justin Gaston ma non da mio fratello non di certo da lui.

-No,no è possibile io non l’ho messa incinta sono passati più di due anni dall’ultima volta che lo abbiamo fatto e tutte le volte sono stato attento usando il profilattico!- proferì lui tutto d’un fiato.

-Quindi tu mi stai dicendo che hai avuto dei rapporti con lei?- richiesi nuovamente io questa volta più seriamente.

-Si Vale,cazzo era la mia ragazza!Cosa pensi che con Diana io non li abbia,si vede che non mi conosci proprio,ma dove passi tutto il tuo tempo eh?Probabilmente sempre dietro a un pallone o a combinare casini!- ribadì nervoso e secco.Non ce la feci a sopportare quelle parole erano troppo per me,tutte arrivate troppo in fretta alle mie orecchie e anche se non lo davo a vedere faceva male come duecento coltelli impugnati al cuore,nonostante fossero uscite dalla bocca di mio fratello erano suoni non piacevoli.

-Senti forse la mia vita è diversa dalla tua,non amo fare la star,amo solo giocare a quello che più amo,adoro stare con gli amici e avere una vita normalissima,ma tu di questo ovviamente non ne sai niente vero Nick? Avanti dimmi quand’è stata l’ultima volta che abbiamo fatto un discorso serio? Te lo dico io quando perché forse tu neanche te lo ricordi!E’ stato tre anni fa Nicholas,tre anni fa quando non eravate ancora famosi,quando eravate solo dei semplici adolescenti!- Pronunciai quelle parole quasi urlando.

-Noi siamo sempre dei semplici adolescenti ok? E adesso basta stressarmi che sennò ci lanciano giù dall’aereo senza nemmeno darci il paracadute!- Sbraitò. L’aereo finalmente atterrò afferrai i giornalini che si trovavano sul sedile in cui era seduto Nicholas e una volta scesi dall’aereo gli gettai con forza nel primo cestino che incontrai. Un SUV venne a prenderci immediatamente portandoci all’hotel in cui avremmo alloggiato per quella settimana. Hotel Grandet,quattro stelle come immaginavo,subito una signora ci mostrò con gentilezza che sembrava quasi una presa per il culo la nostra suit.

-Allora signori Jonas,questa è la vostra stanza da letto con vista sulla torre Effeil,successivamente c’è la stanza dei signorini Jonas con una tv al plasma e con vista sulla città,poi qua ci sono i due bagni ed infine la stanza delle signorine e della signorina Jonas- pronunciò la signora,all’ultima frase sbarrai gli occhi.

-WO WO WO WO WO WO WO cos’è sta storia io in camera con queste tre?No,no non si può fare!- esclamai agitando il dito e muovendo la testa

-Infatti!- schiamazzarono in coro con quelle vocine acute le tre galline

-Io credevo di avere una stanza singola!- dissi a voce alta

-Mi spiace signorina ma non è stato possibile- cercò di tranquillizzarmi la signore,che mi stava letteralmente facendo ribollire il sangue nelle vene.

-Senta… signora Eugenia,non si può fare una piccola eccezione?- domandai io senza quasi nessuna speranza avvicinandomi al targhetta d’ora che portava sulla divisa verde e oro per poter leggere meglio il nome.

-Ok,adesso basta,la signora ha già fatto il possibile,accontentati di stare con loro!- disse mia madre portando una mano sulla mia spalla.

-Va bene signori Jonas,si cena alla 19:30,ci vediamo più tardi,vi auguro un buon pomeriggio!- proferì la signora Eugenia prima di chiudersi la porta alle spalle.

-Accontentati di stare con loro? ma mi stai prendendo in giro?Io qua nemmeno ci volevo veniree! E ora mi dici così,e abbiamo anche l’orario in cui dobbiamo mangiare ma se uno magari non ha fame in quel momento e poi gli viene dopo per forza deve mangiare alle 19:30?- Sbraitai io ma appena mi girai non vidi più nessuno,erano già tutti andati nelle proprie stanze a sistemare le proprie cose. Sbuffai poi pensai di essere in camera con quelle oche e di sicure le zoccolette si erano prese i letti più comodi.

-E no eh!Almeno fatemi scegliere il letto più comodo!- enfatizzai,ma una volta entrata in camera non c’era più nulla da fare le stronze si erano impossessate dei letti più comodi,io adesso dovevo stare nel letto a castello con sotto Camille. Sbuffai per l’ennesima volta presi il mio telefono e salii sul letto,guardai il display,un nuovo messaggio,lo aprì: ‘’Hey amore come stai?Sei arrivata,la camera com’è?’’era Giorgia che mi aveva scritto decisi di messaggiare un po’ con lei:

‘’Malissimo e tu?cioè ma ti rendi conto sono in camera con le galline e neanche il letto più comodo mi hanno lasciato,credo che qua ci lascerò sul serio le penne poi le uccidi tu!E stasera come faccio?Come farò per le prossime cinque sere me lo dici?Io ste mongoloidi non le sopporto un minuto figuriamo per bene cinque lunghissimi giorni!’’ Risposi,in pochi minuti mi arrivò un nuovo messaggio era lei:’’Io tutto bene,sta sera arrivano i miei cugini dovrò fare la baby sitter-.- comunquee non ti preoccupare amore fai una fuga,guardati in torno oggi pomeriggio magari fai amicizia con qualcuno e non usare la solita scusa:fanno amicizia con me solo perché sono la sorella dei Jonas Brothers!Perchè non è vero ci sono ragazze che anche se li conoscono non danno importanza a queste cose e poi magari ci sono anche dei ragazzi cariniJ ‘’Risposi in fretta:‘’Si va bene,vedrò baci i love you<3’’  Nuovamente il mio cellulare trillò:’’Me too!<3’’

Presi l’i-phone e le cuffiette incominciai ad ascoltare un po’ di musica mi serviva in questo momento,premetti su ‘’play’’ e partì una canzone di Tiziano Ferro: il regalo mio più grande. l’ascoltai ma non tutta in quanto mio fratello Joe mi tolse le cuffie dalle orecchie.

-Sono tre ore che ti chiamo e parlo da solo come un emerito deficente!Comunque noi andiamo a farci un bel giro tra i negozietti di Parigi tu cosa fai vieni con noi?- mi domandò Joseph

-No grazie,ne faccio a meno!- Risposi

-Ok allora ci vediamo dopo!- mi salutò lui uscendo di fretta dalla camera. Aspettai che tutti se ne andassero,presi il mio telefono e lo portai nella tasca del mio jeans,saltai giù dal letto a castello senza usare le scalette e per poco non mi ammazzavo,decisi di andarmi a fare un giro nell’hotel a cercare il mio campo da calcio e magari vedere se c’era qualcuno sulla mia età che era disponibile a fare amicizia senza che mi chiedesse dei miei fratelli. Uscii dalla camera e percorsi il corridoio,premetti il pulsante dell’ascensore e in pochi minuti mi trovai al piano terra,girai tutto l’hotel,c’erano un sacco di piscine,campi da tennis,da ping-pong e persino un centro benessere,tutto tranne che un campo da calcio! Ma com’è possibile? Che hotel del cazzo! Se magari andavamo in un hotel a tre stelle magari un campo da calcio la c’era e invece no sempre in sti benedetti hotel a quattro stelle dove ti trovi immersa nell’oro ma quello che desideri di più non c’è. Mi guardai intorno ma non c’era neanche un ragazzino o ragazzina della mia età! Figuriamoci chi viene in un hotel a quattro stelle a Parigi dove ti spellano vivo di persona normale? Bhe ecco fatemi pensare..NESSUNO! Ripercorsi nuovamente la stessa strada che avevo fatto per scendere al piano terra fino ad arrivare alla mia camera. Salii sopra il mio letto guardando un depliant che avevo trovato nella Home,parlava di com’era l’albergo e di com’era la città e cosa si poteva trovare e bla bla bla,lo accartocciai roteando gli occhi e lo lanciai nel cestino facendo canestro.

-Canestrooo!Sono un mitooo,sono un mitooo!- incominciai a urlare,quando sentì che qualcuno bussava alla porta,andai ad aprire e davanti ai miei occhi mi ritrovai un signore probabilmente della stanza accanto a quella nostra che sembrava alquanto irritato.

-Ascoltami bene ragazzina,abbassa il tono della voce qui c’è gente che sta cercando di riposare!- sbraitò calcando sull’ultima frase. Ora c’erano anche i rompiballe ma che bella cosa,davvero un paradiso quest’hotel! Non ci pensai due volte a chiudere la porta in faccia all’uomo che un secondo prima mi stava urlando dietro.

-Ma vaffanculo va- dissi io una volta chiusa la porta. Come si fa dormire alle 19:00 di sera! Nuovamente sentì che qualcuno bussava alla porta,pensavo fosse il vecchio di prima e così aprì la porta di svogliata.

-Cosa vuolee?Ora non ho urlat- Non feci in tempo a finire la frase che mi ritrovai i miei fratelli,i miei genitori e le galline che mi guardavano come se stessi dicendo qualcosa che non stava ne in cielo ne in Terra.

-Non dirmi che ne hai combinata un’altra delle tue?- mi chiese mia mamma sapendo alla perfezione che la risposta era si. La guardai un secondo,stringendo gli occhi.

-Nooo mamma ma ti pare?Forza entratee!- sostenni

-Muoviti dai e scendiamo che dobbiamo cenare!- mi rimproverò mio padre,dirigendomi con la sua mano sulla mia schiena verso la porta. Scendemmo al piano terra e andammo nella sala dove si teneva la cena,un enorme salone si aprì davanti ai miei occhi,era tutto così perfetto,troppo perfetto che nonostante l’abitudine mi faceva sentire a disagio. La cena incominciò in pochissimo tempo,i camerieri erano già tutti pronti con il loro accento francese che mi faceva venire il nervoso era troppo fine! Poi c’erano un sacco di famiglie in cui erano firmati da capo a piedi che se la tiravano perché si potevano permettere un hotel del genere,di certo con i figli e le figlie che si ritrovavano non ci avrei mai fatto amicizia.

-Che schifo però!Io odio sta Francia,a tutto vomitare,io adesso sto a digiuno?- dissi tutto d’un fiato sull’orlo di una crisi di nervi.

-Senti se non vuoi mangiare,alzati e vattene in camera peste e non rompere!- mi urlò dietro la stronza di Diana. Mi alzai senza rispondere e andai su in camera nonostante avessi molta fame. Dopo una un’oretta la mia famiglia salì con le galline si erano andati a fare un giro di certo ma di certo non era la serata giusta per andare in locali o discoteche in quanto il viaggio era stato lungo e stancante per tutti. In un attimo erano già tutti sdraiati nei letti,mi guardai in torno le luci erano spente e io ancora indossavo i vestiti che avevo sopra da tutto il giorno,mi giravo e rigiravo nel letto ma nonostante tutto non riuscivo a prendere sonno,così misi al posto mio un cuscino sotto le coperte e dopo incominciai a scendere lentamente le scalette ma con il mio solito perfetto equilibrio caddi per terra ma stranamente non mi feci niente ero atterrata su qualcosa di soffice di morbido! Mi alzai e guardai sotto il mio sedere e vidi una palla di pelo,oddio era il cane di Diana ora ero veramente fregata!L’avevo spappolato eppure non ero grassa infatti non solo gli ero finita sopra io ma anche la scaletta del letto!Incominciai a respirare profondamente per fortuna nessuno si era svegliato. Silenziosamente andai vicino alla finestra,l’aprì con entrambe le mani in quanto era pesante mi affacciai e guardai giù,era abbastanza alto se mi buttavo giù per fuggire avevo l’80% di possibilità di ammazzarmi o farmi male ma c’erano anche i cespugli e quindi avevo il restante 10% di possibilità di atterrarci sopra. Vi starete chiedendo: perché ti lanci giù da una finestra quando hai una porta da dove puoi uscire? Semplice i miei genitori e i miei fratelli mi conoscono fin troppo bene per la mia furbizia e pazzia e quindi hanno deciso di chiudere la porta a chiave e tenerla sotto il cuscino ed era fin troppo difficile riuscire a sfilarla da sotto il cuscino visto che tutti quanti avevano un sonno leggero. Inspirai ed espirai un paio di volte e poi saltai giù per fortuna atterrai sui cespugli portandomi dietro anche il cane che avevo appena ucciso,cavolo ero diventata anche un killer,urlai quando me lo trovai in mano e per sbaglio lo lanciai,sentii un altro urlo probabilmente di un’altra ragazza.

-Oddio scusami non volevo!- dissi io cercando di porgere le mie scusa più sincere per una volta.

La ragazza dai capelli castani abbastanza lunghi,si voltò sorridendomi.

-Non ti preoccupare,ma come mai questo cane è conciato così?-mi domandò lei

-lunga storia,comunque sono Valeria- mi presentai

-e io sono Sara-mi rispose lei porgendomi la mano,strano era una delle poche ragazze che non mi avevano fatto cinquecento domande sui miei fratelli,assillandomi fino al punto di volermi suicidare.

-Come mai sei sveglia a quest’ora?- chiesi alla vista della ragazza che come era sveglia alle 3:00 di notte nel giardino dell’albergo.

-Non riuscivo a dormire-replicò lei

-Insonne come me!- dissi facendo sorridere la ragazza

-E tu invece perché sei sveglia a quest’ora?-mi domandò lei

- Perché non avevo sonno e perché odio la Francia e per altri motivi del tipo condividere la camera con tre oche ed avere dei genitori che ti rompono da mattina a sera proprio come fanno anche i miei fratelli- obbiettai

-A si tu sei la famosa Valeria,sorella dei ‘’Jonas Brothers’’- enunciò lei come se fosse la cosa più normale del mondo,sorrisi perché avevo trovato una persona che non gliene fregava di essere amica di una persona famosa ma semplicemente perché mi accettava per quello che era veramente una semplice adolescente un po’ pazza.

-Bhe visto che siamo sveglie tutte e due ti va di andare a cercare un altro cane simile a questo,manca pochissimo a domani mattina e se Diana vede che la sua amata Pinky è stata spiaccicata sarò morta,non è lei che mi fa paura ma più che altro i miei fratelli già mi trattano come cazzo vogliono se in più vengono a sapere che gli sto rovinando la vacanza credo che mi faranno salire sulla Tour Effeil e mi ci lanceranno giù!- esclamai io

-Ok va bene,andiamo alla ricerca di un cane- rispose lei ridendo alle mie ultime parole,ci incamminammo fuori dall’hotel e girammo quasi tutta Parigi con il freddo polare e la neve senza trovare un benedettissimo cane che poteva assomigliare a quel topo appena schiacciato.

-Ok sono le otto di mattina tra poco si sveglieranno- dissi io ma poi mi bloccai sentendo la voce di Diana che richiamava Pinky. Presi Sara per un braccio e insieme a Pinky che lo tenevo in mano entrammo nello sgabuzzino che si trovava dietro di noi,ancora la voce della oca risuonava nelle nostre orecchie,continuava disperatamente a cercare il cane.

-Tanto è inutile che si dispera ormai sto coso è morto- indicai il cane con disgusto

-Ma che voce c’ha sta qui?Insomma l’avevo già sentita in televisione ma dal vivo è ancora più da gallina!- enfatizzò Sara.

-Credimi la televisione fa miracoli!- enunciai,aprii leggermente la porta e spiai con l’occhio quello che stava succedendo.

-Nicholas amore mio non riesco a trovare Pinky e non so perché sento che c’è sotto tua sorella in questa storia si può sapere dove l’ha portato!- piagnucolò la stronzetta aggrappandosi a mio fratello.

-Cazzo c’è Nick!- dissi,mi riavvicinai nuovamente alla porta cercando di non farmi vedere.

-Lo avrà portato fuori o magari è nella hall con lei,staranno facendo colazione piccola va a controllare- dichiarò Nicholas baciando la mezza deficiente che si ritrovava davanti.

-E ora cosa facciamo?- proferì Sara

-Dobbiamo andarcene da qui! Nick si sta avvicinando!-dissi

-Ma come facciamo se usciamo ci becca!E qui dentro non mi sembra che ci siano altre porte dalle quali possiamo uscire!- enfatizzò Sara muovendo le mani e facendo cadere a terra dei secchi che erano sopra gli scaffali.

-Hey c’è qualcuno?- sentii la voce di mio fratello Nick che si faceva sempre più vicina.

-Cazzo!- tirai un mezzo grido. Sentii Nicholas fermarsi davanti alla porta.

-Sarà la cameriera- disse per ultimo Nick prima di allontanarsi dalle scale alla ricerca della sua ragazza.

-Ok con calma!Adesso noi usciamo da qui e troviamo un modo per far sembrare vivo il cane!-sbraitai io.

-Sotto c’è un garage andiamo a vedere li,magari troviamo la soluzione- disse Sara e con questo ci avviammo verso la hall dove trovammo girati di spalle i miei fratelli. Sbarrai gli occhi e trascinai Sara sotto la scrivania dell’ingresso. Mi affacciai leggermente e quando vidi che erano andati tutti quanti nella sala da pranzo,mi alzai con Sara dirigendoci verso l’uscita per andare nel garage,una volta raggiunto cercammo di aprirlo,ma purtroppo servivano le chiavi.

-Merda servono le chiavi!- urlai io

-Ok,calma guardiamo sotto lo zerbino di sicuro saranno li sotto!- cercò di tranquillizzarmi Sara,alzammo lo zerbino e trovammo sotto delle chiavi,incominciammo a cercare quella che poteva essere la chiave corretta,dopo diversi tentativi ci riuscimmo e aprimmo finalmente il garage.

-Ok c’è del polistirolo!- affermai

-E di cosa ce ne facciamo del polistirolo?-mi domandò Sara sorridendo

-Non so se hai mai visto Hanna Montana ma in una delle puntate vecchie c’era lei che riempiva dei pupazzi di polistirolo,sembravano veri!Proviamo almeno rendiamo credibile il cane e poi glielo lasceremo davanti e scapperemo via!- dissi come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

Incominciammo a riempire il cane di polistirolo.

-Ma non è così semplice come in Hanna Montana sto coso non si gonfiaa!- sbraitai io

-Forse perché è un essere vivente!No cioè era un essere vivente- esclamò Sara

-Continua a gonfiare io vedo se arrivano- sostenni lasciando il tubo a terra e andando a vedere fuori dal garage. Vidi avvicinarsi Diana e Nick incominciai a farmi prendere dall’ansia.

-Stanno arrivando!- strillai per farmi sentire e soprattutto per l’agitazione,Sara spense subito il tubo che immetteva il polistirolo nel corpo dell’animale e uscimmo fischiettando dal garage come se non fosse successo niente.

-Valee dov’è Pinky?-mi chiese Nick

-Dimmelo peste,dimmi dov’è finito il mio Pinky!- urlò nervosa l’oca,sbuffai e incominciai a torturarmi le mani ,mentre Sara cercava di nascondere il cane.Mi avvicinai a lei e le sussurrai

-Al mio tre lascia il cane a terra e mettiti a correre ok?- ordinai

-Ok- rispose lei

-Uno,due e tree!- Sara lasciò il cane a terra e incominciammo a correre il più veloce possibile ma purtroppo continuavamo a voltarci indietro,non stando attente a cosa ci trovavamo davanti e così BUUM  finimmo tutte e due a terra. Alzammo contemporaneamente lo sguardo appena sentimmo un urlo.

-Tuuu mi hai rovinato un vestito di Chanel d'altronde tutto bianco!-sbraitò la gallina

-Senti non è colpa mia se tu vai in giro con i bicchieri di succo di frutta in mano vedendoti due che ti corrono davanti!-mi alzai puntandole il dito sopra l’ennesimo vestito che le avevo rovinato. Mi girai quando vidi la faccia di Joseph infuriarsi.

-Uno:mi spiegate il motivo per il quale avete i capelli pieni di polistirolo,due:tu chi sei? E tre:perché correvate?- Disse tutto d’un fiato Joe,stavo per rispondere quando Sara mi precedette.

-Uno per sbaglio abbiamo aperto il tubo che buttava fuori polistirolo,secondo rockstar ho un nome,mi chiamo Sara e terzo correvamo perché stavamo facendo..jogging- pronunciò Sara davanti alla faccia meravigliata di mio fratello che molto probabilmente si aspettava di ritrovarsi a terra con Sara sopra di lui. Ci girammo non appena sentimmo Diana disperata e mio fratello Nicholas urlarci dietro.

 

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