L'amore Non Va In Vacanza di MissCrazy95 (/viewuser.php?uid=76859)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Delusioni ***
Capitolo 3: *** Per 2 settimane a partire da domani ***
Capitolo 4: *** Nuovi Incontri - Parte 1 ***
Capitolo 5: *** Nuovi Incontri - Parte 2 ***
Capitolo 6: *** Amore, Confusione e Delusione ***
Capitolo 7: *** Protagonisti della propria vita ***
Capitolo 8: *** Non volare via ***
Capitolo 9: *** Conoscersi Meglio ***
Capitolo 10: *** Strane Telefonate ***
Capitolo 11: *** Complicazioni e Delusioni ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
Ho scoperto che quasi tutto ciò che è stato scritto sull’amore è vero.
Shakespeare ha detto “Il viaggio termina quando gli innamorati si incontrano”, che pensiero straordinario, io non ho mai sperimentato nulla di neanche vagamente simile a questo ma sono più che disposta a credere che a Shakespeare sia accaduto. Credo di pensare all’amore più di quanto in realtà si dovrebbe, resto sempre sbalordita dal potere assoluto che abbia di alterare e definire la nostra vita. È stato sempre Shakespeare a scrivere che “l’amore è cieco” ecco questo so che è vero. Per alcuni, del tutto inesplicabilmente, l’amore svanisce, per altri semplicemente l’amore è perduto. Comunque l’amore può anche essere trovato, magari solo per una notte. E poi c’è un altro tipo di amore, il più crudele, quello che quasi uccide le sue vittime, si chiama amore non corrisposto, di quello io sono un’esperta. La maggior parte delle storie d’amore è fra persone che si innamorano una dell’altra e il resto di noi? Quali sono le nostre storie? Quelle di noi che ci innamoriamo da soli? Noi siamo le vittime dell’amore unilaterale, noi siamo i disgraziati fra gli innamorati, i non amati, i feriti in grado di camminare, gli andicappati senza parcheggio riservato. Si, avete di fronte un individuo di questa specie e io ho amato involontariamente un uomo per tre infelici anni, assolutamente gli anni peggiori della mia vita, natali peggiori, peggiori compleanni, capodanno passato fra lacrime e balli. In questi anni in cui sono stata innamorata ho avuto i giorni più bui della mia vita e tutto perché sono stata male a detta dell’innamoramento per un uomo che non mi ha mai amata e mai mi amerà. Iris Cooper |
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Capitolo 2 *** Delusioni ***
DELUSIONI
Londra, Inghilterra
Iris Cooper è la tipica ragazza normale, vita normale, casa normale, macchina normale… eppure nella sua vita mancava una cosa, una cosa di vitale importanza per una come lei… l’amore “Oddio Iris, non ne sarai ancora innamorata vero?” dire che nella sua vita mancava l’amore non era del tutto esatto, perché lei l’amore l’aveva trovato. Avete presente Blaise Zabini? Beh la nostra Iris era innamorata proprio di lui da tre lunghissimi anni, il problema è che il suo era il tipico amore non corrisposto “Ma che vai dicendo! Non è affatto vero” dimenticavo, Iris lavora per la gazzetta del profeta, come Blaise, e si occupa di cronaca rosa, per la precisione: matrimoni. Al momento è l’ultimo giorno prima delle ferie natalizie e stanno dando una festicciola. La ragazza con cui sta parlando è una sua collega del settore moda Pansy Parkinson, la conosce da Hogwarts perché condividevano la stanza. Esatto! era a serpeverde, tutti si sono sempre chiesti il motivo visto che era sicuramente più adatta a tassorosso eppure, forse semplicemente perché era una purosangue. “Ma cosa è successo fra voi due?” “Niente di che, io ero innamorata di lui..” “e poi hai scoperto che si portava a letto Sarah, quella stronza della sezione stampa” “esatto, ma non penso dovremmo parlarne qui” “ma perché siete ancora così affiatati se ti ha tradita?” “ero troppo innamorata cotta e… ecco adesso mi viene da piangere” “Ma Blaise ti ha mai detto “ti amo”?” “si, ma quando glielo ho fatto notare lui mi ha risposto che l’aveva detto solo per farmi felice, ti rendi conto?” “Quando ti ha tradita, avresti dovuto insultarlo picchiarlo, di certo non avresti dovuto rimanergli amica” “Lo so, a volte pranziamo ancora assieme o ci spediamo lettere…” “Non mi ero resa conto di quanto fossi patetica” la solita delicatezza di Pansy, non era una cattiva ragazza, solo siccome non gliene fregava molto degli altri tendeva a essere un po’ troppo diretta con le persone “Beh, io si!ora scusami ma devo andare a finire un articolo” e si diresse in ufficio per terminare le poche righe che le rimanevano, era persa nella sua scrittura quando… “Come ci si sente ad essere l’unica persona che lavora mentre noi festeggiamo” indovinate un po’ chi era, esatto, proprio Zabini che appoggiato allo stipite della porta e la osservava divertito ma senza trasparire nessuna emozione, come suo solito “Vuoi dire come ci si sente a essere l’unica che non ha ancora terminato il lavoro? Aspetta non andare” ecco questo era quello che succedeva ad ogni suo incontro, ogni proposito di mandarlo al diavolo andava a farsi friggere. Ogni pensiero cattivo si volatilizzava e il che era abbastanza frustante. “ecco fatto!” e si voltò a guardarlo e, come sempre, ne rimase incantata, indossava un completo elegante nero con una camicia azzurra slacciata sui primi bottoni, niente cravatta “Ciao Iris Cooper” eccola la voce suadente, quella che ti fa andare in tilt tutto “Ciao” “Sai, ti ho preso un regalo di natale” “Anche io ti ho preso una cosa” e tirò fuori dal cassetto della scrivania una pacchetto rosso tutta felice perché almeno questa volta si era ricordato di lei “Oh tesoro, in realtà non ho il mio regalo con me perché vedi, so di averlo comprato ma non mi ricordo dove l’ho messo, vuoi sapere cos’è?” ecco, un’altra delusione, l’ennesima ma, come già detto, è troppo innamorata per arrabbiarsi “No, no, non fa niente, speriamo solo che lo trovi. Beh, buon natale!” e gli consegnò il pacchetto che inizziò subito a scartare “Grazie” “Il natale passato ci siamo scambiati i regali a marzo, insomma, così va bene, stiamo migliorando” o perlomeno lei stava migliorando “È magnifico! È un’edizione limitata come l’hai trovato?” esclamò felice Blaise con in mano il libro “Sepolto in una libreria” “Perché sei così eccezionale?” questi complimenti erano una cosa di routine nei loro brevi dialoghi e lei, anche se sapeva che non erano veri, non poteva fare a meno di sentirsi lusingata in qualche modo. Stava per rispondere quando il capo redattore chiese la loro attenzione e dovettero separarsi per andare a sentire “Allora inizialmente auguro buon natale a tutti quanti, ora ho un annuncio importante da fare, la cosa riguarda una certa Iris, è presente” dal gruppo di giornalisti che si erano raggruppati ad ascoltare, alzò la mano per farsi vedere “Eccomi, sono qua” “Ah eccoti! Iris ho una soffiata per te, un matrimonio di cui nessun giornale è ancora a conoscenza” “Fantastico” “Questo matrimonio riguarda due dei nostri più stimati colleghi Sarah Smith e Blaise Zabini” Mentre tutti applaudivano ogni traccia di sorrise scomparve dal volto di Iris e una piccola lacrima le rigò la guancia, l’aveva fatto di nuovo, si era preso nuovamente gioco di lei e, come niente fosse, ora la osservava abbracciato alla sua futura moglie rivolgendole un piccolo sorriso di scuse. Sapeva bene di esserci cascata nuovamente e prima che potesse raggiungerla corse verso il suo ufficio, raccolse le sue cose e si smaterializzò a casa sua con tanta voglia di piangere. Los Angeles, California Hermione Granger è la tipica donna in carriera. Lavoro ,lavoro e lavoro, dopo la guerra magica si era trasferita con Harry e Ron a Los Angeles e mentre gli ultimi due erano diventati i migliori Auror del dipartimento Americano lei era entrata in politica. Hermione era rimasta la ragazza forte, sicura e determinata che era anche al tempo di Hogwarts ed era fidanzata con Ron da ormai tre anni e vivevano in una casa enorme. In questo momento però Ron Weasley si stava svegliando dopo aver dormito sul divano e si dirigeva verso la loro camera da letto. Appena aprì la porta una scarpa lo sfiorò di un millimetro e Hermione Jane Granger le si parò di fronte alquanto furiosa “Senti, ti posso dire per l’ennesima volta che non ci sono andato a letto” “Ah, certo! Come no!” “Ho lavorato tutta la notte” “ok, allora giuralo sulla mia vita” “Ma dai..” “coraggio” “questa cosa è ridicola…” e un’altra scarpa gli sfiorò il viso mentre Hermione raccattava tutti i vestiti di Ron “Ecco perché sapevo che abbiamo fatto bene a non sposarci , in qualche modo dentro di me io lo sapevo che eri fatto così!” stava ormai urlando, evidentemente aveva perso la pazienza “Prima di tutto puoi calmarti? E in secondo luogo è più di un anno che abbiamo dei problemi, so che non ne vuoi parlare ma è così” “Lo so bene e me ne rendo conto ma sai cosa penso Ron? Penso che tu non mi abbia mai amata davvero, che ne dici?” e prese a scendere le scale furiosamente con Ron alle calcagna “Ah, ti prego… senti io ho fatto quello che potevo, c’è qualcuno di più bravo di me?” ma Hermione ormai non lo stava più a sentire, apri la porta e lo invitò ad uscire “ti manderò la tua roba” e detto questo gli sbatté la porta in faccia ma Ron non si dava per vinto “Hermione tu sai cosa provo per te, sei tu che non vuoi essere ciò di cui ho bisogno, cioè…” in quel momento si affacciò dal terrazzo “Che cosa? Io non ti tradirei mai Ron, in nessun caso” “Ma neanche io, insomma sono qua che cerco di farmi ascoltare da te mentre tu sei l’unica donna sulla faccia della terra che si lascia con il fidanzato e non versa neanche una lacrima, insomma questo deve pur voler dire qualche cosa” “Perché il fatto che io non pianga ti disturba così tanto?”esclamò prima di sospirare cercando di calmarsi “Ron, è finita fra noi tanto vale essere sinceri, dimmelo, ci sei andato a letto? Ammettilo tanto non fa differenza a questo punto, insomma perché torturarmi?” “Ok, si d’accordo ci sono andato a letto ti fa piacere? È innamorata di me, sai è giovane e guarda che non è un punto di orgoglio per me dovresti saperlo” ma Hermione era già sparita “Hermione!” in quel momento uscì dalla morto infuriata nera e gli si avvicinò minacciosa “Mi hai chiesto se mi fa piacere?” “Non volevo dire questo” “In amore Ron, non che sia un’esperta in questo, ma ti assicuro che il tradimento non è contemplato” “Non è tutta colpa mia, e una volta che ti sarai calmata te ne accorgerai” a quel punto un pugno lo colpì in piena faccia “Può darsi, Addio” e detto questo tornò in casa sbattendo la porta.
Ciao a tutti!!!!! Spero che questa storia possa piacervi e vi prego di recensire perché sono solo le vostre recensioni a darmi la forza per continuare a postare!!!!! Questo capitolo è un po’ un’introduzione alla storia come penso quello che verrà dopo ma non sono sicura… chi vivrà vedrà!!!!!!!! Ringrazio: Preferiti: AundreaMalfoy - BabyFairy - bribry85 - Debora93 - lolitosa - Whitney Seguiti: cino nero - kairy94 - light_hope - lunachan62 - punkinetta - single93 - __malfoy Whitney : Grazie mille!!! Sono contenta che la storia ti piaccia… mi raccomando continua a seguirmi!!!! Al proximo capi!!!! |
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Capitolo 3 *** Per 2 settimane a partire da domani ***
Los
Angeles, California
Hermione camminava avanti e indietro come una furia, non poteva credere
di aver chiuso la sua storia con Ron, ma soprattutto non riusciva a
capacitarsi di avergli tirato un pugno proprio in faccia, non era da
lei reagire così ed ora non riusciva a calmarsi. Mentre era
intenta a scavare un solco sul pavimento dal continuo camminare non si
accorse dell’arrivo della sua assistente non che sua migliore
amica, una ragazza un po’ più giovane di lei ma
con grande voglia di fare ed imparare che viveva nella casa vicina ed
aveva il libero accesso all’abitazione di Hermione
come suo marito ovvero il suo secondo assistente. Ora la osservava, con
le mani sulla schiena per sostenere il pancione di ormai quasi sette
mesi e con tranquillità come se fosse abituata a
scene del genere da una vita “Per le mutande griffate di
Merlino! Hermione, vuoi calmarti? E soprattutto vuoi
smetterla di camminare avanti e indietro? Capisco che tu sia arrabbiata
con Ron ma non mi sembra il caso di scavargli la fosse
nell’ingresso di casa tua!” sbuffò Ginny
Weasley, già proprio quella Ginny, anche lei aveva seguito
Harry a Los Angeles ma la loro storia non aveva funzionato e ora lei
era felicemente sposata con Kavin ed ora aspettava un bel
maschietto.
D’altra parte Hermione non l’aveva neppure
ascoltata “Non posso crederci! Gli ho tirato un pugno, non
posso crederci” e ripeteva sempre la stessa frase. A quel
punto Ginny decise di intervenire in modo drastico “HERMIONE
MI SI SONO ROTTE LE ACQUE!!!!!” urlò
“Cosa? Quando? Come?” si riprese subito Hermione
“Mi spiace Herm ma ho dovuto farlo” Hermione la
guardò prima un po’ spaesata e poi
“Ginny Weasley! Mi hai fatto prendere un colpo!”
“Scusa, ma tu non mi ascoltavi! Stai bene ora? E soprattutto
vuoi calmarti?”
“Ok ok mi calmo!” e prese un grosso respiro
“Ok, sto bene. Cosa volevi dirmi?”
“Abbiamo finito la relazione che ci avevi dato da fare e
vorremmo che la controllassi”
Poco dopo nell’ufficio “casalingo” di
Hermione i tre erano intenti ad apportare le ultime modifiche a dei
documenti. La nostra protagonista, dopo aver con successo portato a
termine Il C.R.E.P.A, lavorava nell’ufficio Applicazione
Della Legge sulla Magia e faceva parte del comitato dei Servizi
Amministrativi Wizengamot
“Fantastico, ora direi che è
apposto” disse Hermione stravaccandosi sul divano
“e Kavin alla fine scrivi la frase che avevo detto io che mi
sembra migliore”
“Agli ordini capo”
“Allora direi che abbiamo finito!”
“Benissimo! È da stamattina che ho dei piedi gonfi
come due palloncini e non vedo l’ora di stendermi”
Ginny aveva preferito continuare a lavorare anche se a orario ridotto
perché, a detta sua, a casa si sarebbe annoiata a morte
“Ma se hai dormito fino a prima” mossa sbagliata
“Senti carino, guarda che il figlio che porto in grembo
è anche il tuo ma sono io che, fino a prova contraria mi
faccio una mazzo tanto quindi stattene zitto e inoltre stasera dormi
sul divano!” mai irritare una donna incinta, soprattutto se
questa donna è Ginevra Weasley
“Sentite e se ce ne andassimo via per qualche
giorno?”
“Come?”
“è uno scherzo vero?”
“Nessuno scherzo, ho bisogno di andarmene per un
po’, di avere pace e tranquillità e sapete cosa
vorrei fare? Leggere un libro, come ai tempi di Hogwarts, non un solito
settimanale ma un vero libro” è già
Hermione Granger non leggeva più libri da qualche anno
ormai, sempre troppo presa dal lavoro per dedicarsi alla lettura
“Capite di che parlo? Ho bisogno di andare in
vacanza!”
Così adesso Hermione se ne stava seduta davanti al
suo computer nuovo. Avete presente i gufi e le lettere? i computer e le
email? Beh, da quando Hermione era entrata in politica esisteva una
specie di internet per i maghi che lei stessa aveva inventato,
naturalmente questo facilitò di molto le comunicazioni e il
passaggio di informazioni ma senza eliminare del tutto i gufi.
“Allora dove voglio andare a passare il natale completamente
sola e depressa?”
“No, no, no Herm, non puoi deprimerti così, non
è da te! Ora prendi un grosso respiro e ti rilassi! 1.. 2..
3”
E iniziò la sua ricerca
“Allora, Bora Bora direi che è completamente da
escludere mentre.. vediamo.. potrei chiudermi in una casa e sparire per
un po’, mi piace l’idea! Allora vediamo: Londra e..
facciamo Cotswolds.. no, meglio.. Surrey! Bello questo
cottage, direi semplicemente perfetto!”
Londra,
Gran Bretagna
Nel frattempo Iris era ancora intenta a disperarsi nel suo cottage, e
ancora una volta si dava della stupida per aver creduto a Blaise, se
non lo avesse fatto ora non starebbe soffrendo così. Diede
da mangiare al suo cane e si mise su una tazza bollente di te. Mentre
lo stava preparando vide la bacchetta appoggiata sul tavolo che assunse
un’aria molto allettante, la afferrò e se la
portò al petto, forse morire era l’unico modo per
non soffrire più, per fortuna il suono di avviso di email in
arrivo la distrasse
“Ma che sto facendo! Che stupida”
riposò la bacchetta sul tavolo e aprì la finestra
per respirare l’aria pulita di campagna che
l’avrebbe sicuramente calmata poi si sedette al tavolo
controllando la posta elettronica
Hermione:
Mi interessa affittare la tua casa, volevo sapere se è
disponibile per le vacanze di natale? perché se
così fosse mi salveresti davvero la vita
Hermione: So che
è drammaticamente tardi per chiederlo ma se ti interessa per
favore contattami
Iris: mi interessa
molto ma veramente il cottage è disponibile solo per lo
scambio casa
Iris: ci scambiamo
casa, macchina ( se ce l’hai ), tutto. Io non l’ho
mai fatto prima ma dei miei amici si
Iris: tu dove sei?
Hermione:
Los Angeles
Iris: non ci sono
mai stata ma ho sempre desiderato andarci. A proposito io sono Iris,
ragazza abbastanza normale, maniaca dell’ordine, purosangue,
single e odio la mia vita
Hermione: Io sono
Hermione, sola, fallita e completamente distrutta
Iris: ciao
Hermione: ciao!
Hermione: devo dire
che la tua casa è molto graziosa e tranquilla. Giusto quello
che mi ci vuole
Iris: Davvero?
Grazie. Com’è la tua casa?
Hermione: la mia casa
è carina ma un po’ più grande della tua
Iris: ci vuole poco
Hermione: posso
domandarti una cosa?
Iris: certo
Hermione: Quanti
uomini ci sono nella tua città?
Iris: sinceramente?
zero.
Hermione: Quando
posso venire?
Iris: domani
è troppo presto???
Hermione:
domani è perfetto!
Iris: Ok allora
è andata! Per due settimane a partire da domani!
Era fatta! Per due settimane Iris e Hermione si sarebbero avventurate
in una vacanza tranquilla all’insegna del relax per
dimenticare tutto ma soprattutto senza uomini in giro.
Illuse! Non sapevano ancora cosa le attendeva…
Salve a tutti!!! Eccomi con il secondo capitolo, l’avventura
vera e propria inizia dal prossimo capi dove faranno la loro
comparsa… RULLO DI TAMBURI PER… Harry Potter e
Draco Malfoy!!!!!!!!!!!!!!!!!! Non vedo l’ora veramente!!!!!!
Spero anche voi.
Se qualche d’uno volesse delle foto delle rispettive case
basta che me lo chieda nelle recensioni e nel prossimo aggiornamento
sarò felice di mettervi i link delle foto.
Ringrazio le 235 letture, i 9 preferiti e le 11 seguite
For Ever Cullen: Hai noleggiato il film??? Se si ti è
piaciuto?? Spero vivamente di si perché io lo trovo
semplicemente splendido!!! Per quanto riguarda la storia per ora
sarà molto simile al film, anche i dialoghi più
belli sono presi da lì, naturalmente sono modificati
perché di adattino meglio al personaggio!!!
Single93: ti ringrazio molto e spero che questo capitolo, siccome un
po’ corto, non ti deluda
__Benny__ : Grazie mille!!! Concordo pienamente con te Malfoy
è dannatamente sexy e uno stra fico!!! Soprattutto da quando
ha spesso di pettinarsi a laccata di mucca!!! XD
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Capitolo 4 *** Nuovi Incontri - Parte 1 ***
Los
Angeles, California
“Wao!!!!”
Iris si era appena smaterializzata davanti all’enorme
cancello della casa di Hermione. Lei che era abituata ai cottage di
campagna o agli enormi palazzi di Londra ritrovarsi davanti
così tante ville piene di fiori colorati e grandi giardini
era a dir poco entusiasmante. Aprì il cancello osservando
ammirata quel giardino così ben curato e si mise a camminare
fra le siepi e gli alberi ritrovandosi improvvisamente davanti una
grande piscina enorme “Evvai!!!!”
esclamò saltando felice, questa si che poteva definirsi una
vacanza a tutti gli effetti.
Entrò
in casa e per poco non le prese un infarto vedendo tutte quelle
stanze a sua disposizione. Il soggiorno, la cucina che faceva
invidia a quelle dei più famosi chef, lo studio, la
palestra, il bagno con la Jacuzzi e la camera… con un
sofficissimo letto bianco proprio nel centro
“Fantastico!” urlò prima di prendere la
rincorsa e buttarcisi sopra.
Londra, Inghilterra
Hermione
si era appena smaterializzata davanti ad una via costeggiata da alberi
e ricoperta di neve “Fantastico, lo sapevo che avrei dovuto
pendere l’aereo invece no! Ho voluto smaterializzarmi e
questo è il risultato, ho sbagliato posto! Che
nervoso!” in quel momento due persone, molto probabilmente
due maghi viso com’erano vestiti, stavano uscendo dalla
stradina di campagna chiacchierando tranquillamente ed Hermione ne
approfittò per chiedergli informazioni “Mi scusi,
saprebbe indicarmi la via per il Flowers cottage?” chiese, un
dei due signori era di mezza età mentre l'altro era un
vecchietto dai capelli bianchi e la barba non troppo lunga
“Certo,
deve proseguire giù per questa stradina, oltrepassare il
ponte ed è arrivata” le rispose il vecchietto
“Grazie
mille”
“Di
niente, per una signorina carina come lei. Mi scusi se mi permetto ma
lei è per caso Hermione Granger?”
“Si,
perché?” gli chiese stupita
“Oh,
ma lei è l’amica di Harry Potter! Che sia
benedetto quel ragazzo! Lo sente ancora?”
“Certo,
quasi tutti i giorni”
“Me
lo saluti, so che non mi conosce ma penso gli farà
ugualmente piacere non trova?” le rispose con fare ovvio e
saggio osservandola sorridendo
“Penso
di si, ora se non le dispiace dovrei andare, arrivederci”
“Arrivederci
signorina e passi una buona vacanza di natale” le disse il
vecchietto facendole l’occhiolino e avviandosi ancora con il
suo amico.
Come faceva a sapere che sono
qui per le vacanze di natale? Che strano, quel signore era praticamente
identico a Silente, perfino nei modi di fare.. Nah! Sarà la
stanchezza! Si girò per osservarlo nuovamente
ma questo era scomparso, volatilizzato. Lasciò perdere e si
incamminò nella neve pentendosi amaramente di aver voluto
indossare proprio scarpe decolté col tacco a spillo.
Los Angeles, California
Iris
era stravaccata sul divano con una mano sulla pancia per il troppo
ridere. Stava guardando un film di commedia perché si era
praticamente imposta “niente film romantici
strappalacrime” costatando che la sua vita era già
abbastanza da piagnistei. Era ormai pomeriggio ed aveva già
fatto una nuotata in piscina, un po’ di ginnastica, preso il
sole, passeggiato per il giardino e esplorato quell’enorme
casa sconosciuta e ora si era dedicata ad un momento di completo relax
con, a tenerle compagnia, un bellissimo film.
Ad
un tratto però la sua quiete fu spezzata dal suono del
campanello “Chi è ora” si chiese un
po’ infastidita poi si rese conto che non poteva essere un
suo amico o un suo familiare visto che lei si trovava praticamente
dall’altra parte del mondo e divenne all’istante
curiosa. Andò al citofono cercando il tasto giusto per
accendere quel dannatissimo coso “Ma è
possibile…” continuava a sbuffare premendo un
tasto dietro l’altro
“Mi
sente?” tentò disperata
“Hermione?
Sono io, puoi aprire questo cancello?” le rispose una voce al
citofono
“Oh,
se solo sapessi come si fa… Per merlino! Ah ecco! Si
è aperto?” chiese sperando in una risposta
positiva
“Si,
ora entro”
Iris
si precipitò fuori dalla porta vedendo una decapottabile blu
da dove scese un ragazzo non troppo alto, abbastanza muscoloso, occhi
verdi e capelli mori e spettinati, un paio di occhiali gli cerchiavano
gli occhi
“Piacere
sono Harry, Harry Potter e lei è?” Iris era
rimasta per un attimo incantata a guardarlo negli occhi ma si riprese
quasi subito
“Iris
Cooper, sono qui per le vacanze di natale” rispose
stringendoli la mano
“Vacanze
di natale? Hermione dové?”
“È
a Londra, a casa mia, ci siamo scambiate le case per due settimane, per
le feste” evidentemente, come lei, Hermione non aveva parlato
con nessuno della sua partenza
“Ah!
Scusa ma non mi aveva detto nulla, comunque sono qui solo per prendere
alcuni schemi che ha lasciato qui Ron” anche Harry la
osservava attentamente, dovette ammettere che era una ragazza molto
carina nella sua semplicità
“
Ron? Schemi?” chiese Iris un po’ perplessa
“Ronald
Weasley, l’ex di Hermione e gli schemi perché
siamo Auror, sai lavoro”
“Oh,
ecco il problema è che io non ho idea di dove possano
essere”
“Non
ti preoccupare, manderò un gufo a Hermione per
chiederglielo. Tornerò un’altra volta”
Iris stava per rispondere quando chiuse all’improvviso la
palpebra dell’occhio cominciando a lacrimare
“Qualche
cosa non va?” le chiese premuroso Harry, d’altra
parte era nella sua indole preoccuparsi di tutti
“Penso
mi sia entrato qualche cosa nell’occhio”
“Lasciami
vedere” e Harry le si avvicinò “Eh
già! Posso levarlo?” le chiese
“D’accordo”
e i due si avvicinarono sempre di più mentre Harry allungava
la mano cercando di toglierle quel piccolo polline caduto probabilmente
da un albero lì vivino “Quando soffia questo vento
succede spesso. Dicono che porti cambiamenti”
“Interessante”
essere così vicina ad Harry la faceva sentire strana, persa
ma in un certo senso, a casa
“Fatto”
“Grazie”
nel frattempo una giovane ragazza era scesa dalla macchina e si stava
avvicinando
“Harry,
tesoro, andiamo o faremo tardi” fantastico! Si era illusa
solo per un attimo fantasticando su quel ragazzo degli occhi verdi e
così profondi ma anche questa volta era stata una delusione
“Certo,
ora andiamo. Questa è la mia fidanzata, Angy”
“Ciao”
la salutò Iris ma questa era già salita in
macchina che cafona
pensò
“Ora
vado. Non volare via Iris” le disse Harry prima di salire in
macchina
“Non
lo farrò” rispose osservando la macchina uscire
dal cancello e scomparire dalla sua vista. Solo una delusione
continuava a ripetersi, eppure era stato così gentile.
Salve a tutti!! Lo so che avevo detto che si sarebbe visto
anche Draco ma il capitolo sarebbe diventato troppo lungo ed inoltre
non sarei riuscita ad aggiornare oggi quindi per ora ha fatto la sua
comparsa solo Harry ed Iris è già attratta da lui
ma purtroppo lui è già fidanzato!!!! (Che gusto
cera se le cose non erano almeno un po’ incasinate??? Lo so,
sono perfida!!!!)Vi prometto che nel prossimo vedremo veramente
Draco!!!!
Ringrazio:
I 12
preferiti e le 16
seguite
Whitney:
Eh già! Iris ha perso la testa per Blaise da ormai tre anni
ma sta cercando di dimenticarlo… Chissà se Harry
le renderà l’impresa meno ardua… Mentre
Hermione Ron l’ha già dimenticato!!!! Nel prossimo
capi Herm e Draco 4ever!!!!
Fange69:
Grazie mille!!!
Piccola_Star:
Ti ringrazio molto, anche io adoro il film!!!! Quando ho visto Amanda
l’ho subito paragonata ad Hermione: Lavoro, lavoro e
lavoro!!!!
For Ever Cullen:
sono contenta ti sia piaciuto!!!Anche io ho pianto quando
l’ho visto e mio papà mi ha preso subito in giro
(Non capiscono niente gli uomini!!!!) Cosa dici del primo incontro????
Al proximo capi…
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Capitolo 5 *** Nuovi Incontri - Parte 2 ***
Londra,
Inghiterra
Hermione dopo una
lunga ed estenuante camminata era finalmente arrivata davanti al
cottage e lo guardava ammirata. La sua casa era di gran lunga
più lussuosa ma questa, nella sua semplicità, era
perfetta per una come lei o almeno lo era per l’Hermione ai
tempi di Hogwarts, un tempo in cui Hermione Jane Granger era solo una
ragazzina normale e studiosa con tanta voglia di vivere, non una donna
in carriera. Ora, dopo aver dato una breve visitina alla casa coi muri
di pietra e il pavimento in legno, era salita in camera sua a svuotare
la valigia per tirarne fuori qualche cosa di caldo perché in
quella casa si congelava.
Stette
in casa per un po’ poi, annoiata decise di scendere in paese
per divertirsi un po’, errore. Quando salì in
macchina si rese conto che il volante si trovava nella parte opposta e
il terrore si impossessò di lei ma, essendo pur sempre una
Grifondoro e il coraggio ebbe la meglio così una volta
infilatasi in macchina prese a guidare lentamente “Forza
Hermione! Non è così difficile! Sai benissimo
guidare dalla parte sbagliata della strada, sai benissimo guidare dalla
parte sbagliata della strada” continuava a ripetersi ma
quando dalla curva in fondo alla strada vide spuntare un camion
impallidì vistosamente “Non prendermi sotto, non
prendermi sotto, non.. AAAAAAAHHHHHH!” Urlò ma per
fortuna il camion l’aveva solamente sfiorata.
Arrivata
in paese si mise ad osservare le vetrine dei negozi ma questi erano
veramente pochi, così, dopo aver fatto un po’ di
spesa, decise di tornarsene a casa, quel luogo non era adatto a lei,
probabilmente l’indomani avrebbe preso il primo aereo per Los
Angeles (niente smaterializzazione stavolta!!!).
Una
volta a casa, dopo aver messo via la spesa, si mise a curiosare per la
casa, evidentemente Iris era una gran lettrice visto il numero
spropositato di libri che aveva in tutta la casa, probabilmente la
vecchie Hermione sarebbe impazzita per tutti quei tomi,
così, decisa a recuperare quelle parte di lei scomparsa
ormai da parecchi anni, prese un bel librone e andò a
coricarsi sotto le coperte calde del letto pronta a dedicarsi ad una
fitta lettura. Riuscì infatti, per la prima volta in cinque
anni a perdersi fra le pagine di un libro staccandosi solo ogni tanto
per prendere un cucchiaio della minestra che aveva fatto apparire.
Si
addormentò così poco dopo con ancora in libro
aperto sulle ginocchia.
Qualche ora dopo
Hermione fu bruscamente risvegliata da un incessante bussare alla porta
“Ma chi è?” chiese infastidita scendendo
le scale
“Io,
sbrigati, qui fuori si gela” le rispose una voce sconosciuta
“Io
chi?” chiese un po’ intimorita Hermione
avvicinandosi circospetta alla porta
“Iris,
apri questa dannatissima porta o giuro che la sfondo” ancora
titubante Hermione andò ad aprire la porta e si
trovò di fronte un uomo sui venticinque anni, la sua stessa
età. Appena l’uomo che le dava le spalle, si
voltò e Hermione lo riconobbe subito
“Aspetta,
tu non sei Iris o se sei lei sono più sbronzo di quanto
pensassi”
“Io..
no.. ma tu..” balbettò in risposta una ancora
sconcertata Hermione
“Non ti
dispiace se uso il bagno vero?” le chiese questo fissandola
intensamente
“Oh..
no! Entra”
Appena Malfoy, eh
già! È proprio di Malfoy che si sta parlando (e
chi altri se no???), si chiuse la porta del bagno alle spalle Hermione
rimase imbambolata davanti all’ingresso, non si sarebbe mai
aspettata una visita alle 11 e mezza di sera e benché minimo
da Draco Malfoy
“Penso
di averti già vista da qualche parte.. ci
conosciamo?” le chiese ad un tratto una voce proveniente dal
bagno che la face ridestare dai suoi pensieri
“Si, in
effetti si” in quel momento dal bagno uscì Draco
che sotto la luce del lampadario riconobbe all’istante la
ragazza che le stava di fronte
“Aspetta
un attimo ma tu sei… la Granger?” le chiese
scioccato
“esatto,
Malfoy giusto?” ma Draco non si preoccupò
minimamente di risponderle
“Oh mio
dio! Cosa diamine ci fai a casa della mia migliore amica? E
dov’è Iris?”
“Non te
l’ha detto? È a Los Angeles in questo
momento” fantastico, era tardi, Hermione era mooolto stanca e
chi arrivava a romperle le scatole con i suoi modi principeschi e
insopportabilmente altezzosi?
“Questo
non è possibile”
“A
quanto pare no Malfoy! Lei ora è nella mia casa in
California e io sono qui In Inghilterra per 2 settimane che questo ti
piaccia o no” le rispose incrociando le braccia al petto e
guardandolo intensamente ma lui non sembrò accorgersene,
anzi, le si avvicinò e le sussurro all’orecchio
provocandole un piacevole brivido
“Mi
siedo perché sento che potrei crollarti addosso, non che la
cosa sia spiacevole si intenda” cosa, cosa, cosa??? Malfoy le
aveva appena fatto un complimento???? A modo suo certo ma pur sempre un
complimento
“Malfoy,
sei sicuro di star bene?” le chiese guardandolo preoccupata
“Sicurissimo,
mai stato meglio” le rispose lui stendendosi sul divano e
chiudendo appena gli occhi, Hermione doveva ammettere che era diventato
veramente affascinante, l’aria da ragazzino era sparita,
rimpiazzata da quella di un vero e proprio uomo, i lineamenti erano
più mascolini e negli poteva scorgere finalmente un
po’ di pace
“Beh
potresti almeno scusarti per l’invasione n piena notte
no?”
“Un
Malfoy non si scusa mai, soprattutto con una mezzosangue”
ribadì lui con ancora gli occhi chiusi
“Vedo
che non hai abbandonato le tue cattive abitudini”
“Esattamente”
disse prima di alzarsi e dirigersi verso uno scaffale
“Che
diamine stai facendo?” ma Malfoy non le diede retta,
tirò fuori una bottiglia di FireWhisky e riempì
due bicchieri prima di consegnarne uno ad Hermione
“Ma io
non lo voglio! E poi non credi di essere già abbastanza
sbronzo?” Hermione con gli anni era cambiata certo ma era
rimasta comunque una ragazza intransigente e seria
“Bevi!”
le ordinò Draco prima di portarsi il bicchiere alla bocca e
trangugiare tutto in un sorso per poi versarsi un altro bicchiere.
Hermione
fissò il bicchiere che teneva fra le mani prima con
diffidenza poi però, presa dallo sconforto, lo
trangugiò tutto d’un fiato dandosi mentalmente
della stupida per non aver pensato alle conseguenze, la gola
cominciò a bruciarli sempre più forte e la tosse
non si fece mancare mentre la vista cominciava ad annebbiarsi.
Mezz’ora
dopo Hermione Jane Granger era ubriaca fradicia che, in piedi sul
tavolino del soggiorno, cantava a squarciagola “Single
Ladies” cercando di imitare le mosse di Beyonce
mentre Malfoy cercava di farla star zitta per non nuocere al suo nobile
udito
“Mezzosangue,
te lo ripeto per l’ennesima volta.. scendi da quel cazzo di
tavolo e sta zitta una buona volta!!!” in quel momento
Hermione piroettando sul tavolo perse l’equilibrio e
scivolò giù ma per fortuna il baldo giovane dagli
occhi di ghiaccio, l’afferrò al volo
nonostante i riflessi annebbiati dall’alcool.
Hermione ancora
aggrappata al collo muscoloso di Draco alzò gli occhi verso
di lui e quando incontrò i suoi ci si perse letteralmente
mentre Draco osservava attentamente La Granger, dovendo ammettere che
col tempo era diventata una fantastica giovane donna e con gli occhi
lucidi e le guance arrossate era ancora più bella e sexi,
all’improvviso, quasi fosse un riflesso spontaneo,
avvicinarono le loro labbra e si baciarono appassionatamente.
“Granger,
non ti facevo così audace” ghignò
malefico Malfoy sulle labbra della riccia
“Sta
zitto furetto!” e ripresero a baciarsi con sempre maggiore
passione finchè non divenne troppa e incontenibile e allora
Draco tenendo stretta a se Hermione, prese a salire le scale diretto
alla camera da letto.
Salve a
tutti!!! mi scuso per il ritardo ma ho avuto una settimana decisamente
impegnativa ma spero di essermi fatta perdonara con questo capitolo!!!!
Piaciuti Draco e Hermione??? Sono di fretta quindi faccio dei
ringraziamenti brevi...
ringrazio i 19
preferiti e le 26
seguite!!!! (ragazze vi adoro!!!!)
poi ringrazio For
ever cullen e __Benny__ che si
sono dedicate alla nobile arte del recensire!!!!!!
Al proximo capitolo e mi raccomnado... recensite in tante!!!!!
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Capitolo 6 *** Amore, Confusione e Delusione ***
Amore, Confusione e Delusione
Los Angeles, California
Quando
Iris spuntò dalle coperte dell’enorme letto
piumoso erano le dieci passate e mai come allora aveva dormito
così bene! Si chinò sul comodino notando uno
strano aggeggio, incuriosita premette un pulsante e della musica rock
si diffuse per tutta la stanza “Grazie Hermione!”
urlò felice sedendosi sul letto e, con un cuscino fra le
braccia, imitando il gesto di un chitarrista cantando la canzone a
squarciagola. All’improvviso un gufo comparve dietro la sua
finestra cominciando a beccare il vetro con insistenza
finchè Iris non andò ad aprire saltellando per la
gioia. Prese la lettera e si accomodò sul letto aprendola
con foga convinta che niente avrebbe potuto smontare la sua
felicità, ma si sbagliava di grosso..
Cara
Iris,
Dove
sei finita? Ti dispiace che ti scriva? Beh, io qui ho dei problemi
piuttosto seri con un capitolo del mio libro, mi ci vorrebbe un
po’ di Iris! Ti rompe molto se ti mando qualche pagina? Non
voglio disturbarti ma so che sei l’unica persona che
può davvero aiutarmi, sei la mia ancora di salvezza lo sai?
Ti
sei già messa quel mini bikini rosso? Ti starai chiedendo
come faccio a ricordarmelo, beh, io mi ricordo tutto di te…
Ora scusa ma Sarah si sta avvicinando, senti domani ti mando
le pagine, dagli un’occhiata..
Divertiti
oggi,
Tuo Blaise Zabini
Fantastico,
Era sempre così lui non chiedeva in realtà,
ordinava! Iris puoi fare questo? Ma certo che lo farai.. Iris puoi fare
quello? Ma certo che lo farai.. ogni tanto qualche frase carina che la
faceva illudere mai poi tutto tornava come prima e lei che, come un
cagnolino, ubbidiva convinta che la colpa fosse solo sua.
Con
un movimento di bacchetta fece abbassarsi tutte le tapparelle e
spegnere la musica mentre si tirava le coperte fino al viso desiderando
con tutta se stessa di sprofondare fra quel materasso e quei cuscini
per non uscirne mai più.
Londra, Inghilterra
Hermione
si era appena svegliata ed ora era intenta a sfogare la sua rabbia
sulla macchinetta del caffè che non voleva saperne di
funzionare “Maledetta..” qualche minuto fa si era
svegliata fra le calde lenzuola del letto e fin lì tutto ok
ma perché quel gran mal di testa? Ma soprattutto
perché un braccio sconosciuto era abbandonato sul suo
ventre? Girandosi di scatto tutta la realtà le
piombò addosso come un getto d’acqua fredda, lei
era andata a letto con Malfoy e per di più ubriaca fradicia!
Si era alzata di scatto e vestendosi in gran fretta e si era fiondata
in cucina “Stupida, stupida, stupida!” continuava a
ripetersi
“Capisco
che in mia presenza tu possa sentirti inferiore ma addirittura darsi
della stupida.. sei messa maluccio Granger” si
voltò di scatto e le si parò di fronte in tutta
la sua bellezza Draco Malfoy. Indossava solo dei miseri boxer e sul
volto aveva stampato un ghigno degno dell’erede di una delle
più nobili famiglie purosangue “Oh, sei
tu” trovandoselo di fronte così
all’improvviso non era riuscita a dire altro
“Chi
ti aspettavi? C’è un po’ di
caffè anche per me?”
“Ci
sarebbe se solo la macchinetta si degnasse di funzionare” a
quel punto Draco si avvicinò all’aggeggio
infernale detto anche macchinetta del caffè e con un colpo
di bacchetta la fece partire “Non era poi così
difficile Granger, dov’è finita la mente
più geniale di Hogwarts?” le chiese osservandola
“Temo
sia rimasta proprio ad Hogwarts” disse sconsolata perdendosi
un attimo nei suoi ricordi
“Granger?
Terra chiama Granger, rispondete... ok, l’abbiamo
persa!” ghignò divertito Draco sventolando una
mano davanti al viso di Hermione
“Oh..
come? Scusa mi era persa nei ricordi”
“Non
si era notato”
“Seti,
io penso che noi dovremmo parlare” una caratteristica che non
aveva perso nel tempo era la sua schiettezza, non era una che faceva
duecento giri di parole ma andava sempre dritta al punto
“quello che è successo ieri sera… beh..
io oggi parto perché venire qui è stata una
decisione troppo affrettata e quindi.. insomma.. non devi preoccuparti
di niente e..”
“Ma
io non mi preoccupo.. sono un Malfoy, ricordi?”
Menzogna!!! Per Draco, fra lui ed Hermione, non c’era stato
solo del sesso ma qualcosa di più.. qualcosa di
più profondo.. quel qualcosa che veniva chiamato amore
“Oh
certo! Allora penso sia meglio salutarci” Hermione provava
esattamente la stessa cosa di Draco, lei era solamente più..
come dire.. confusa. Si avvicinò a Draco e gli tese la mano
sicura che quella era la cosa giusta da fare, non l’avrebbe
più rivisto, tanto valeva dirsi addio
“Addio
Malfoy” ma Draco inaspettatamente non prese la sua mano ma le
si avvicinò ancora di più dandole un leggero
bacio sulle labbra “Addio Granger” le
sussurrò all’orecchio prima di dirigersi verso la
porta provocandole un brivido lungo la schiena “Se dovessi
cambiare idea stasera mi trovi al pub all’angolo con degli
amici” e detto questo si rivestì con un colpo di bacchetta e con un cenno del volto uscì
dalla porta desiderando con tutto se stesso che questa non sarebbe
stata l’ultima volta che la vedeva.
Los,
Angeles California
Iris
aveva deciso di uscire e fare una passeggiata per il quartiere, non
sarebbe stata tutto il giorno in casa a disperarsi per uno come Blaise,
assolutamente no! Ma chi voleva prendere in giro? Lei non riusciva mai
a non pensare a Blaise, a non disperarsi e soprattutto non riusciva a
combattere contro tutto questo. Ed ra proprio quest'ultima cosa che le faceva più rabbia.
Mentre
girovagava per le vie notò un vecchietto che si guardava
attorno spaesato, indossava un lunga veste da mago, i capelli erano
bianchi e lunghi e si reggeva ad un bastone. Lei non era mai stata ad
Hogwarts ma in base alle figurine delle cioccorane e le descrizioni di
Draco, quel mago sembrava proprio Albus Silente.
“Oh
no, si è perso” si avvicinò piano
“Posso aiutarla?” gli chiese gentilmente
“Perché,
sa dove vivo?” gli chiese speranzoso lui osservandola
“Io..
penso di si” in effetti dalla sua finestra l’aveva
visto passare con un ragazza, probabilmente una badante, diretto ad una
caso non molto lontana da li. Detto questo lo prese a braccetto e si
avviarono verso la casa
“Non
l’ho mai vista da queste parti signorina..”
“Iris,
Iris Cooper, sono inglese in effetti, sono qui per le vacanze di
natale”
“Questo
spiega tutto” nel frattempo erano arrivati davanti ad un
grande cancello che dava sul cortile di un’enorme villa
antica ma ben curata. Iris guardandosi intorno si accorse che tutto
aveva un tocco.. magico!
“Bella
vero? È rimasta l’unica di questo stile nel
quartiere, le hanno buttate giù tutte ed è per
questo che mi sono perso, non ho riconosciuto nessuna casa”
come le faceva pena quel signore, doveva essere estremamente solo. Una
volta arrivati davanti al portone di casa l’uomo estrasse
dalle tasche una chiave e tentò di infilarla nella toppa ma
la sua mano era tremolante e ad ogni tentativo la mancava
“Aspetti
che l’aiuto” Iris prese le chiavi e aprì
la porta “Grazie signorina” una volta dentro Iris
si guardò intorno, la casa era ordinata e pulita,
c’erano molti i libri e degli strani oggetti, voltandosi vide
un grande studio traboccante di premi di tutti i tipi fra cui
spiccavano due ordini di Merlino di prima classe, fantastici. Eppure
quella casa era così enorme e vuota, triste così,
presa da un senso di compassione, iris si rivolse all’uomo
“Senta signor..”
“Brian”
“Signor
Brian, so che le potrebbe sembrare strano ma stasera vorrei andare a
mangiare fuori e le sarei grata se si unisse a me, sempre se non ha
impegni”
“Oh
signorina, io non ho impegni da molti anni ormai”
“Allora
siamo d’accordo, passo a prenderla stasera verso le
otto”
Salve
a tutti!!! Vi prego non uccidetemi per il ritardo ma non so come, ho
perso questo capitolo e anche quello dopo quindi devo riscriverli e ci
impiegherò un po’ di più a postare ma
tranquille, non vi sbarazzerete di me tanto facilmente
(muahhhhhhhhh!!!!) A parte gli scherzi spero che il capitolo vi sia
piaciuto.. mi raccomando fatemi sapere!!!!
Per chi interessasse questa è Iris
http://images.newcelebritypics.com/img/celebs/images/j/josie_maran-3034.jpg
Ringrazio i 20
preferiti e le 30
seguite
vulneraria:
grazie mille!!! Spero continuerai a seguirmi!!!
For ever
cullen: eh già! Io li trovo carinissimi
assieme!!!!comunque la mattina Hermione era decisamente confuse mentre
traco… beh è il solito principe di ghiaccio!!!!
Mi raccomando recensite in tantissimi!!!!!
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Capitolo 7 *** Protagonisti della propria vita ***
Los
Angeles, California
Alle otto
in punto Iris suonò al campanello di Brian. Indossava un
semplice tubino nero e delle decolté laccate rosse e i
capelli rossi le cadevano leggermente mossi sulle spalle. Quando Brian
andò ad aprirle le sorrise dolcemente nel suo vecchio
completo elegante “Allora Iris, pronta per una serata con
questo vecchio?” le disse ridendo
“Certamente,
non me la sarei persa per nulla al mondo” gli sorrise di
rimando Iris provando ancora una volta un’infinita tenerezza
nei suoi confronti, così dopo averlo preso a braccetto si
smaterializzarono vicini ad un ristorante molto raffinato che aveva
scelto Brian e si accomodarono.
Due ore dopo erano
ancora seduti a tavola che parlavano tranquillamente del più
e del meno, Iris era felicissima di aver passato finalmente una
giornata diversa dalle altre, di essere uscita dalla solita monotonia
che la caratterizzava e anche Brian si sentiva finalmente considerato e
ascoltato come non lo era più da moltissimi anni
perché considerato solo un vecchio pazzo.
Ad un certo punto Brian
osservò la sua “dama” e le chiese
“Sai che cosa
mi sono chiesto per tutta la serata?”
“Che cosa?
Perché ti rompo con tutte queste domande?” chiese
ancora sorridendo Iris, in effetti poteva essere sembrata un
po’ invadente chiedendogli praticamente tutto sulla vita di
quel mago ma era solamente curiosissima come una bambina che conosce
gli amici dei genitori e vuole farsi raccontare tutto
“Mi domando
perché una bella ragazza come te vada a casa di
un’estranea per le vacanze di natale e poi passi il sabato
sera con un vecchietto come me” quella domanda
spiazzò letteralmente Iris facendola rabbuiare un
po’
“Ecco io..
volevo stare un po’ lontana dalle persone che vedo sempre,
beh, non da tutte le persone ma da una persona. Volevo andare lontana
da un ragazzo, dal mio ex ragazzo che si è.. fidanzato con
un’altra.. e ha dimenticato di dirmelo, scusa” le
sue parole erano interrotte da singhiozzi, aveva cercato di trattenersi
e di non versare nuove lacrime per quello stronzo di Zabini ma come
sempre non ci era riuscita
“Allora
è un brutto stronzo” affermò con
ovvietà Brian facendo sorridere Iris
“A dire la
verità si, un bruttissimo stronzo ma tu come lo
sai?”
“Si
è lasciato sfuggire te, non è una cosa difficile
da capire! Iris, tu sei una ragazza splendida ma per qualche ragione
non sei la protagonista della tua vita e questa è la cosa
più sbagliata” Iris riflesse sulle parole del
vecchio e non poté fare a meno di sorridere
“Quanto
è vero! Sei stato illuminante, schietto ma illuminante,
grazie!” nessuno era mai stato così chiaro con lei
ma soprattutto nessuno le aveva mai parlato così, facendola
sentire a suo agio, a casa sua senza però fare mille
duecento giri di parole ma arrivando dritto al punto.
Londra,
Inghilterra
“Signorina, signorina..
è il suo turno” la risvegliò
l’hostess di fronte a lei sorridendole divertita. Hermione si
trovava all’aeroporto di Londra in coda per comprare il
biglietto d’aereo e tornare a casa sua, in California come si
era ripromessa. Avrebbe potuto fermarsi ancora un po’ a
Londra per salutare i suoi genitori o alcuni vecchi amici ma la
verità era che voleva scappare, già, Hermione
Jane Granger per la prima volta voleva scappare, tornare a rintanarsi
nella monotonia della sua vita, chiudersi in se stessa, scappare da
tutto e da tutti ma soprattutto da Draco!!!! Non voleva illusioni di un
amore che non aveva alcuna fondamenta e che mai ne avrebbe avute, non
voleva rimanere ferita e umiliata perché Hermione era certa
di provare qualcosa per Malfoy, forse qualcosa di piccolo ma
sicuramente importante mentre per lui tutto lei era solo un gioco, un
inutile gioco, una bambola, o almeno questo era quello che
pensava Hermione…
“Signorina,
signorina.. è il suo turno” ripetè
l’hostess osservandola questa volta leggermente accigliata e
risvegliando Hermione dalle sue paure. Infondo lei era una nobile
Grifondoro non una lurida Serpe, lei non avrebbe lasciato che nessuno
le mettesse i piedi in testa ma soprattutto non si sarebbe
arresa! Così, come non succedeva più
dai tempi di Hogwarts, impuntò i piedi, no! Non sarebbe
scappata questa volta, avrebbe vissuto attimo per attimo senza
rimpianti, senza paura. Se Draco poteva divertirsi perché
lei no? Sul suo volto comparve un ghigno stranamente familiare
così sorrise all’hostess, afferrò la
sua valigia ed iniziò a correre diretta all’uscita
dell’aeroporto.
Salve
salve!!!! Eccomi tornata con un nuovo capitolo un po’ cortino
ma sono sempre piena di verifiche e interrogazioni e non trovo mai il
tempo per far niente però non potevo abbandonarvi
così ho cercato di aggiornare lo stesso!!! Vi starete
chiedendo che fine ha fatto Harry???? Non preoccupatevi,
tornerà nel prossimo capitolo e chissà che non
riesca a conoscere meglio la nostra Iris! Cosa ne pensate di Brian? Io
lo trovo adorabile e mi fa un sacco di tenerezza!!!! Mi raccomando
fatemi sapere…
Ringraziamenti:
I 20
preferiti e le 35
seguite
For ever
cullen: infatti Hermione non ha detto addio a Draco ed ha
finalmente tirato fuori la giovane Grifondoro che
c’è in lei con qualche spruzzatina di
Serpeverde!!!!!! Mi piace molto il personaggio di Zabini ma per
“esigenze di copione” in questa storia ho dovuto
assegnargli la parte dello stronzo!!!!
vulneraria:
Grazie mille!!!
Sana1991:
ciao!! Grazie, sono contenta che la storia ti sia piaciuta…
fammi sapere cosa ne pensi dei capitolo mi racc!!!!
Al prossimo capitolo!!!! vi aspetto numerosi!!!!!
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Capitolo 8 *** Non volare via ***
Londra,
Inghilterra
Draco
spalancò la porta del pub sentendo subito il calore del
locale scontrarsi col gelo rimasto sul suo viso. Si fece spazio fra la
gente fino a raggiungere il bancone dove Pansy Parkinson e Theodor
Nott, teneramente abbracciati, lo stavano aspettando
“Il principino ci ha degnati della sua
presenza” lo prese in giro Pansy
“Oh finalmente! Dove ti eri cacciato?” gli chiese
Theo
“Da nessuna parte” rispose atono Draco guardandosi
intorno
“Chi stai cercando? La dama con cui dovevi uscire ti ha dato
buca?” lo stuzzicarono un po’
“Sta zitto Theo! E fatti i cazzi tuoi”
“Sei di cattivo umore?” gli chiese con fare
innocente ma Draco non li rispose limitandosi ad
un’occhiataccia truce. In quel momento non aveva la minima
voglia di scherzare.
Quando, ubriaco, era andato da Iris sicuro di trovare l’amica
di sempre pronta ad accoglierlo si era invece ritrovato di fronte
Hermione Granger ed era rimasto più che perplesso.
Era convinto che se l’avrebbe rincontrata un giorno
avrebbe sempre provato il solito ribrezzo invece…
Era lì in piedi sulla porta che
l’osservava basita, i capelli castani le scendevano in
delicati boccoli contornando il viso ovale. Indossava un pigiama di
cotone grigio, i pantaloni erano stretti fino al ginocchio per poi
scendere allargandosi sempre di più ma non troppo, la maglia
si adeguava perfettamente a lei scendendo fino a fasciarle i fianchi.
Era intenta a scrutarlo attentamente, forse anche lei come lui si era
aspettata tutti tranne il suo più acerrimo nemico fra i
corridoi di Hogwarts.
Draco voleva fingersi disinteressato alla donna che gli stava di fronte
ma mai aveva visto splendore come quello della sua pelle chiara,
né la dolcezza fragile delle sue dita. La stava contemplando
come mai aveva fatto con altre donne. Avrebbe voluto conoscerla di
più, dove viveva? Di cosa si occupava? Come passava la
domenica pomeriggio? E il sabato sera? Chi frequentava?
Era bastato incontrare i suoi occhi per capire che già
l’amava
Guardandosi intorno, ad un tratto Draco scorse una chioma bruna farsi
strada fra la folla di gente che occupava il locale e si accese di
entusiasmo e speranza
“Scusate” disse a Theo e Pansy congedandosi. Si
alzò dalla sedia e iniziò a frasi largo fra la
folla finchè non si trovò davanti la donna dei
suoi pensieri, la donna condannata al suo amore, era bellissima ed il
suo cuore perse un battito, indossava un vestito nero e bianco scollato
che le lasciava le spalle nude prontamente coperte da un copri spalle
nero. (Il vestito senza copri spalle
http://www.creazionesitiweb.org/demos/vendere_online/rep_immagini/prod/abito2_1_original.jpg)
“Ciao”
“Ciao” rispose Draco ancora imbambolato a guardarla
“c’è un sacco di gente qui”
disse Hermione un po’ imbarazzata per il modo in cui Draco la
stava osservando
“Vieni con me” le sussurrò Malfoy per
poi prenderla a braccetto e condurla in un angolo del locale un
po’ appartato
“Pensavo che dovessi partire” le disse ghignando
Draco
“Ho pensato che sarebbe stato carino mollare così
presto… sai orgoglio grifondoro” disse
Hermione facendo sghignazzare Draco
“Scusi, una bottiglia di Firewhiskey ” chiese Draco
ad una cameriera che passava vicino al loro tavolo “Stasera
ci divertiamo” sorrise poi alla sua mezzosangue
Quando Hermione scese le scale di casa per andare dritta a
prepararsi un caffè, la testa le doleva terribilmente,
indossava dei pantaloni grigi e una canottiera bianca ed era avvolta in
una giacca di lana bianca, non ricordava minimamente niente della sera
precedente e non aveva la minima idea di come aveva fatto a infilarsi
il pigiama
“Oh mio dio! Non avevo bevuto così tanto
da… ma che dico! Io non ho mai bevuto così
tanto” disse tenne dosi la testa fra le mani per il dolore
“In effetti Granger, ti sei superata” Hermione
alzò la testa e si trovò davanti Draco Malfoy
perfetto come sempre. Portava dei Jeans scuri e un maglione blu cobalto
dal quale si poteva intravedere la camicia bianca
“Ecco, l’ultima cosa che mi ricordo è
che sono entrata da qui ieri sera..” disse indicando la
porta, poi si fece avanti verso la cucina “Ahhhhh!”
urlò, abbagliato su di una sedia c’era un suo
reggiseno, precisamente quello che indossava la sera precedente.
Alzò il viso verso Draco rossa come un peperone ma lui si
limitò a ghignare e risponderle “Io non
centro niente”
“Ma eri qui!” disse mentre si appoggiava al muro in
cerca si sostegno, che vergogna!!!!
“Si c’ero!” continuò lui
ghignando sempre di più
“Oddio, allora credo che noi..” iniziò
indicando con la mano il piano superiore “Insomma.. Abbiamo..
noi..” ma non concluse la frase perché Draco la
interruppe scuotendo la testa
“Non abbiamo?” chiese ancora Hermione un
po’ imbarazzata
“Non abbiamo!” le confermò Draco
Hermione emise un sospiro di sollievo “Oh grazie al
cielo” a quelle parole Draco Alzò un sopracciglio
fingendosi offeso, vedendolo Hermione si affrettò a dire
“Insomma, non grazie al cielo, solo..”
cercò di trovare le parole giuste ma poi sospirando concluse
“grazie al cielo! Perché io non mi ricordo
veramente niente… Ma perché non abbiamo..?
Rinfrescami la memoria” gli chiese Hermione, Draco la
osservò un attimo “Sarò anche un don
Giovanni ma non vado a letto con ragazze prive di senso”
disse ghignando
“Priva di sensi? Oh dio.. devo essere stata molto
affascinante” disse Hermione accasciandosi su di una sedia
lì vicino “e perché sei
rimasto?” chiese un po’ curiosa
“Perché ma lo hai chiesto tu” Hermione a
quelle parole alzò lo sguardo verso di lui fino a incontrare
i suoi occhi grigi e si stupì di trovarli così
seri, non c’era la minima traccia di presa in giro
“Te l’ho chiesto vero? E ti ho anche pregato ad un
certo punto?” chiese sperando vivamente in una risposta
negativa invece Draco le sorrise confermando la sua teoria
“Dal momento in cui ti ho ritrovata devo dire che
è iniziata una specie di avventura” concluse lui
questa volta sorridendo più apertamente
“Io penso di essere temporaneamente fuori di testa”
disse Hermione, poi un rumore proveniente dalla finestra la distrasse,
un gufo picchiettava sul vetro con particolare insistenza. Hermione si
alzò ed andò ad aprirgli, una volta afferrata la
lettera l’aprì e lesse prima il mittente poi il
destinatario e la consegnò a Draco
“Nives, scusa, pensavo fosse per me” tante domande
affollarono la mente di Hermione, chi era Nives? Draco si stava
nuovamente prendendo in giro di lei? Perché erano andati a
letto insieme se lui aveva già una ragazza?
“Forse dovrei leggerla” disse Draco prima di
prendere il cappotto ed uscire a leggere la lettera con
tranquillità. Nel frattempo Hermione si alzò ed
iniziò a prepararsi il caffè sbirciando di tanto
in tanto dalla finestra, possibile che Draco fosse così
straordinariamente bello, affascinante e.. diverso?In quel momento
Draco si voltò verso di lei e le sorrise prima di richiudere
la lettera e rientrare
“Brrr, che freddo!”disse strofinandosi le mani
“Forza, vestiti che ti porto in centro!”
“Cosa?”
“Si dai, sono un gentiluomo io, e penso che sia il caso di
invitarti a pranzo fuori” Hermione sorrise a quelle parole e
dimenticandosi di tutti i dubbi e le domande che le circolavano in
testa corse di sopra a cambiarsi
Los
Angeles, California
Qualcuno suonò al campanello di casa Granger ed Iris si
precipitò a aprire e rimase a bocca aperta davanti alla
persona ferma sulla soglia che la guardava sorridendo
“Ciao” riuscì a pronunciare dopo vari
minuti di silenzio
“Ciao” rispose Harry sorridendole
“Momento inopportuno?” le chiese con gentilezza
notando il leggero imbarazzo di Iris
“No, no, accomodati pure” disse scansandosi per
lasciarlo entrare
“Come va?” le chiese Harry
“Bene, tutto bene”
“C’era questo pacco sul cancello, arriva da Londra
e ho pensato di portartelo” per un momento Iris si
rabbuiò ma solo per un attimo, il libro di Blaise, se
l’era totalmente dimenticata, tornò a sorridere ad
Harry “Oh, grazie! Un mio… amico, sta scrivendo un
libro e io gli faccio alcune note se posso” in quel momento
si sentirono delle risate provenire dal soggiorno “Hai
compagnia?” chiese Harry
“In effetti ho dato una piccola festa, un mio vicino sapeva
che qui on conoscevo nessuno e vedendomi un po’ sola voleva
presentarmi degli amici e non si sa come è diventata quasi
una festa, resti con noi?” chiese un po’ speranzosa
“Beh, ok!”
Poco dopo erano tutti comodamente seduti attorno ad un tavolo circolare
che brindavano allegramente. Harry ed Iris erano gli unici giovani
della serata, gli altri erano tutti amici di Brian, ma non per questo
meno allegri e di compagnia
“Credo di aver bevuto un po’ troppo”
disse ad un tratto Harry ancora ridendo
“No, perché smettere?”
“Guardate che sto dicendo la verità?”
disse un vecchietto commentando la diffidenza degli altri su
ciò che aveva appena raccontato
“Ma se non la dici mai la verità!”
“Non starli a sentire, sono tutti matti” disse
Brian ridendo
“Quindi vuoi farci credere che non eri un don
Giovanni?” chiese Harry versando ad Iris dell’altro
vino
“Mai stato, mi sono sposato giovanissimo”
“Si certo, perché aveva la ragazza più
bella della città e l’ha dovuta sposare per
toglierla dalla piazza” infatti si levarono un coro di
“è vero”
“Aveva una bella grinta, una donna di cui sono sempre andato
fiero” disse Brian sorridendo al ricordo della sua amata che
una malattia l’aveva portata via. Iris gli strinse la mano
come per fargli forza
“E tu Harry? Sei un uomo di mondo immagino, con la fama che
hai chissà quante donne ti cercano”
“Oh no signori! Sono un uomo da una donna alla volta ed ora
sto con una ragazza da cinque mesi, non so cosa ci trovi in me ma so di
essere l’uomo più fortunato del
mondo” disse Harry sorridendo ad Iris che cercò di
ricambiare nonostante la tristezza l’avesse invasa
“E stasera dové?” gli chiesero
“Guardalo! È quasi morto e ancora ci
prova” rise Brian facendo scoppiare a ridere gran parte degli
ospiti
“Sono solo incuriosito, insomma lui è qui e lei
dové?”
“È in Messico per lavoro in questo
momento” in quell’istante Brian si voltò
verso Iris e notando il suo sorriso triste si ripromise che avrebbe
indagato un po’ di più sulla faccenda di Harry ed
Iris…
“Ahhhh…”
“Tornerà fra dieci giorni mi sarebbe piaciuto che
fosse qui ma..”
“Lei ci ha perso e tu ci hai guadagnato” gli disse
Brian lasciando intendere alla persona che gli sedeva accanto ma Harry
non se ne accorse e rispose solamente con un “Grazie
Brian”
“Bene ragazzi, penso che dovremmo lasciare i giovani ed
andare a levarci la dentiera” e si alzarono piano piano
“Norman telefonami ogni tanto per una partita di
scacchi” disse Harry ad un vecchietto seduto lì
vicino
“Odio quegli aggeggi babbani, preferisco le
lettere…” disse ridendo lui
“D’accordo allora, aspetto il tuo gufo”
Qualche minuto dopo se n’erano tutti andati lasciando soli in
cucina Iris ed Harry
“è stata una serata pazzesca! Brian deve essere
uno dei più grandi auror della sua generazione”
“Lo so e poi è ancora così grintoso e
simpatico nonostante ne abbia passate molte”
“Già ma si è sempre rialzato ed
è questo che fa di lui uno dei grandi” nel
frattempo i due erano arrivati alla porta “Ti chiamo un
giorno” le disse Harry prima di chinarsi per darle un bacio
sulla guancia
“Il cibo era squisito e quei biscotti al cioccolato..
deliziosi!” disse per poi chinarsi a darle un secondo bacio
“Ok, scusami non volevo darti due baci e per di
più prolungare il secondo” disse uscendo mentre
Iris si teneva una mano sulla guancia ora leggermente arrossata
“Non c’è problema” disse
sorridendo
“Oh mamma! È ufficiale il tempo è
pazzo!” in effetti fuori tirava un vento pazzesco e mentre
Harry si avvicinava alla scopa che aveva lasciato nell’angolo
Iris gli urlò “Non volare via”
ripensando al loro primo incontro. Harry si voltò e le
sorrise dolcemente prima di montare sulla sua scopa e volare via nella
notte.
Salve
a tutti!!!!!
Mi dispiace molto per il ritardo e spero di essermi fatta perdonare con
questo capitolo abbastanza lungo rispetto agli altri…
Il rapporto fra Draco ed Hermione è già a buon
punto ma non sarà sempre rose e fiori… anzi..
Mentre fra Iris ed Harry le cose sono un po’
più complicate, Iris è
“infatuata” di Harry ma Blaise aleggia ancora nella
sua testa mentre Harry è felicemente fidanzato…
cosa succederà?
Lo scoprirete continuando a leggere la mia storia..!!!
Ringraziamenti
I 19
preferiti e le 38
seguite
Vulneraria:
Grazie mille!!! Sono stra felice che la storia ti piaccia…
Che ne pensi di questo capitolo???? Iris e Harry???? E Draco ed
Hermione???? Spero continuerai a seguirmi!!!!!!
Bacioni e al prossimo capitolo
|
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Capitolo 9 *** Conoscersi Meglio ***
Londra, Inghilterra
Draco ed Hermione
si erano appena smaterializzati davanti ad una villa in tipico stile
inglese, i muri erano di un tenue color rosa antico
“E
così lavori al ministero” Hermione era curiosa di
scoprire un po’ di più della vita del principe
Serpeverde dopo la grande Battaglia di Hogwarts
“Precisamente
mi occupo della Confederazione Internazionale dei Maghi”
puntualizzò Draco
“Una
specie di ambasciatore quindi”
“Esattamente”
“Alla
fine quindi ti sei laureato ad Hogwarts?” disse Hermione un
po’ stupita che fosse tornato ad Hogwarts
“Si,
mia madre ha insistito molto”
“E
hai sempre desiderato lavorare al ministero?”
“Granger
rilassati! Mi sento sotto interrogatorio e non è affatto
piacevole” disse ghignando “Mezzosangue, sai come
ci si comporta ad un appuntamento?” le disse beffardo facendo
arrossire la riccia
“Scusa..
è che.. non avevo un vero e primo appuntamento da moltissimo
tempo e con Ron era tutto.. diverso”
“Beh
visto che siamo già andati a letto assieme io non lo
considererei un primo appuntamento non trovi?… Sei arrossita
Granger” disse Draco scoppiando a ridere
“Malfoy!
Sei tu che mi innervosisci con questi tuoi discorsi!”
cercò di ribattere Hermione ancora rossa come un peperone
“D’accordo,
d’accordo, tornando alla domanda di prima la risposta e no,
mio padre voleva diventassi un mangiamorte, come ben sai, e per quanto
riguarda il resto non ne abbiamo mai parlato” disse ed
Hermione credette di vedere un scintilla di tristezza passare negli
occhi del ragazzo “Ora però tocca a te
Granger”
“Oh,
beh io lavoro nella sede ministeriale della California
nell’ufficio Applicazione Della Legge sulla Magia,
precisamente faccio parte del comitato dei Servizi Amministrativi
Wizengamot”
“
Aspetta aspetta quindi non fai l’auror con San Potter e
Lenticchia?” Hermione cercò di soppressare i
nomignoli con cui Draco aveva chiamato il suo migliore amico e il suo
ex ragazzo
“No,
non ho mai voluto fare l’auror, forse la guaritrice ma poi ho
deciso per il Wizengamot” rispose sincera
“E
la tua famiglia babbana?” a quella domanda Hermione si
rabbuiò sentendo le lacrime pungerle gli occhi
“I
mei genitori sono ancora in Australia, gli avevo modifica la memoria in
modo che i mangiamorte non li trovassero ma quando sono tornata per
riprenderli erano troppo felici e spensierati e poi la loro mente era
molto modificata e non me la sono sentita di rischiare così
li ho lasciati lì, ecco questa la mia “tragica
storia” ora possiamo farci portare il conto?” disse
cercando di cambiare discorso il più in fretta possibile
“Aspetta,
li hai lasciati lì?” chiese basito Draco
“Senti
possiamo parlare ancora di te?” Draco trovò un
tono di supplica nella domanda della Granger ma non aveva voglia di
parlare ancora di lui così disse “Va bene,
facciamoci portare il conto”
Poco dopo erano in giardino a passeggiare una affianco
all’altro quando Draco si avvicinò ad Hermione e
le strinse la mano, lei rimase un po’ stupita di quel gesto
così.. dolce per uno come Malfoy ma non ritrasse la mano
anzi, strinse di più la presa sulla mano di Draco che le
sorrise un po’ beffardo ed all’improvviso la
trascino dietro ad alcune grandi siepi e la baciò di impeto
tenendola stretta a se, Hermione rimase lì, immobile,
godendosi quel contatto fino all’ultimo, poi si
staccò piano dalle labbra di Draco, con la mano gli
tappò gli occhi e gli sussurrò
all’orecchio “Prendimi se ci riesci” ed
iniziò a correre fra gli alberi dell’immenso
giardino di quella villa, col vento che le scompigliava i capelli, non
si era mai sentita così libera, così spensierata,
così felice. Ad un tratto Draco la raggiunse e
l’afferrò per un braccio ed Hermione presa alla
sprovvista ruzzolò a terra trascinandosi dietro il povero
Draco.
Sdraiati a
terra l’uno affianco all’altro si guardarono per un
istante e poi scoppiarono a ridere entrambi
“Non
avevo mai riso così tanto Granger” le disse
sincero Draco, sincero come raramente lo era stato
“Lieta
di averti fatto sorridere Mr Malfoy” lo canzonò un
po’ Hermione, lui le diede una leggera spinta sul fianco
“Ehi, non si prende in giro il sottoscritto, a meno che tu
non voglia pentirtene”
“a
si? E cosa vorresti farmi sentiamo?” chiese con tono
canzonatorio Hermione, Draco allora le prese la vita con le braccia e
se la tirò affianco iniziando ad accarezzarle il viso con
una mano mentre con l’altra la teneva ancora stretta a se,
Hermione a quel punto si avvicinò a lui e lo
baciò dolcemente sussurrandogli poi “Devo andare
Draco” così a Malincuore Draco si alzò
da terra aiutando ad alzarsi anche Hermione e, tenendola stretta, si
smaterializzarono a casa di Iris
Rimasero in silenzio per un po’ guardandosi dritti negli
occhi, la prima a interrompere quel silenzio fu Hermione
“È
stato un pomeriggio fantastico”
“si,
devo ammetterlo, la tua compagnia non è poi così
male” rimasero un altro po’ in silenzio e fu
nuovamente Hermione ad interromperlo tristemente
“Draco,
io parto fra nove giorni e direi che questo complica un po’
le cose fra noi e in questo momento non credo di essere in grado di
gestire cose complicate”
Draco la
osservò per un po’ per poi rispondere con un
laconico “Ok”
Hermione si
sporse verso di lui e lo baciò con dolcezza
“E
questo le cose non le complica?”
Alla
domanda del biondo Hermione sorrise un po’ malinconica e si
avviò verso la porta, la aprì e poco prima di
richiudersela alle spalle si voltò verso Draco “Ci
rivedremo Draco, troveremo il modo” gli disse sorridendo e
mandandogli un bacio con la mano, poi scomparve dietro la porta
“Lo
spero, Hermione” sussurrò Draco prima di
smaterializzarsi
Erano ormai le cinque ed Hermione era rilassata dentro la vasca piena
di acqua calda e schiuma soffice e bianca, o meglio, cercava di
rilassarsi perché non riusciva a smettere di
pensare al dialogo di poco prima
“Non
sono in grado di gestire cose complicate, come diamine mi è
venuto in mente!” urlò in preda alla rabbia
“ce ne fosse una di giusta… devo sempre rovinare
tutto col mio essere razionale, cambierò mai?”
Uscì
dalla doccia ed iniziò ad asciugarsi i capelli con il phon
per cercare di coprire i suoi pensieri ma una domanda continuava ad
affiorarle nella testa,
-Ti sei innamorata di Malfoy?
-
No, non
può essere, non posso essermi addirittura innamorata, sono
attratta da lui, questo è vero e sarebbe da sciocchi non
ammetterlo ma da lì ad esserne innamorata ce ne voleva no?
-Ne sei così sicura
Hermione?-
Certo,
insomma dai.. è Malfoy!
-E allora?-
E allora..
e allora… beh era il mio nemico numero uno ad Hogwarts
-Esatto, era.. ora non
più-
Per lui
sono sicuramente un gioco, niente di più, perché
illudermi?
-Non è un illusione,
tu ti stai innamorando di lui e non puoi ignorare questo sentimento-
Uff, si
ritrovò a sbuffare Hermione, si diresse in camera ed
iniziò a vestirsi velocemente, prese un maglioncino di lana
bianca a collo alto, dei jeans a sigaretta neri e degli stivaletti in
pelle bianca con otto centimetri di tacco. Scese in cucina, prese un
po’ di pane, qualche cioccolatino e una bottiglia di
champagne che mise in un sacchetto. Si infilò il lungo
cappotto nero e si smaterializzò davanti alla casa di Draco.
Molti
alberi circondavano la bellissima abitazione fatta di pietre grezze e
scure che davano un senso antico e allo steso tempo elegante, alla
casa, il giardino era molto ben curato e nonostante la fredda stagione
molti fiori splendevano qua e là grazie a chissà
quale magia.
Hermione si
incamminò in un viale gi ghiaia che conduceva ad un grande e
raffinato portone ad arco,
Suonò
al campanello e attese fremendo un po’ di agitazione
“Sorpresa”
disse Hermione sorridendo ad un Draco decisamente sorpreso
“Oh,
ciao”
“Ero
in casa da sola a.. pensare e ho capito che in effetti complicazioni ce
ne sono sempre e…” iniziò a parlare
Hermione ma dovette interrompersi sentendo delle voci provenire
dal’interno della casa
“O
mio dio, ma tu non sei solo vero?” gli chiese sperando
vivamente in un “si, sono solo”
“No,
in effetti no”
“Oh,
scusa io non.. avrei dovuto… avvisarti prima di venire
è solo colpa..” ma si interruppe nuovamente
vedendo spuntare fra le gambe di Draco una bambina di poco
più di tre anni, con dei boccoli biondi che le cadevano
sulle spalle e dei grandi occhi azzurri che la squadravano attentamente
“Papà?
Chi è lei?” chiese ingenuamente a Malfoy, a quelle
parole Hermione spalancò la bocca piena di stupore, non
poteva crederci
“Lysandra,
lei è Hermione” disse Draco rivolgendosi alla
figlia “Hermione, questa è mia figlia
Lysandra” disse Draco
“Ciao,
vuoi entrare?” chiese Lysandra a Hermione “Si,
accomodati pure” La incoraggiò Draco, Hermione
ancora sconvolta annuì debolmente entrando in casa e
ritrovandosi in un grande soggiorno pieno di decorazioni natalizie e
un’enorme albero che sovrastava moltissimi regali colorati
“Papà!
Toglile il cappotto” sentì sussurrare la figlia a
Draco e quelle parole non riuscì a trattenere un sorriso
nonostante la situazione decisamente imbarazzante. Draco le si
avvicinò e la fece voltare verso di lui per slacciarle il
cappotto bianco dando l’occasione ad Hermione di sussurrargli
un po’ arrabbiata
“Sei
sposato?” ma Draco scosse la testa lentamente
“No” ed Hermione non riuscì a trattenere
un sorriso di sollievo, nel frattempo Lysandra guardava incuriosita la
borsa piena di cibarie ai piedi di Hermione “Quella
è per noi?” chiese piano per paura di essere
sgridata da Draco per la sua domanda
“Si,
tranne per lo champagne” disse porgendo la borsa alla bimba
che la portò sotto l’albero iniziando ad
analizzarla. Intanto Hermione si voltò velocemente verso
Draco
“Sei
di-vor-zia-to?” gli chiese sempre
lentamente per non farsi sentire dalla bimba ma Draco scosse nuovamente
la testa
“Sono
ve-do-vo” le rispose non riuscendo a nascondere il
leggero tremolio nella voce
Hermione si
porto le mani alla bocca dandosi mentalmente della stupida per la sua
mancanza di tatto, ma non si sarebbe mai aspettata che Draco Malfoy si
sarebbe sposato, avesse avuto una figlia e poi sarebbe rimasto vedovo.
E
ora? Cosa avrebbe fatto?
Chiedo
umilmente perdono per questo enorme ritardo ma veramente, l'ispirazione
se nè andata e non immaginate che fatica ho fatto a scrivere
questo capitolo e penso si veda anche visto che non è venuto
per niente come lo immaginavo...
Comunque questo capitolo è dedicato interamente a Draco ed
Hermione mentre nel prossimo penso ci saranno solamente Brian, Iris e
Harry.
In questo capitolo spero di essere riuscita almeno a fravi capire che
Hermione è molto indecisa ed insicura sul rapporto che
c'è fra Draco e lei ed ora compare anche Lysandra a
complicare un po' la vicenda... ma siamo proprio sicuir che
sarà una complicazione in più o invece
sarà un aiuto deciso per la coppia Draco/Hermione??????
Lo soprirete continuando a seguirmi in questa avventura...
Ringrazio chi mette la storia fra i preferiti e le seguite,
chi legge in silenzio e chi da solo una sbirciatina
Ringrazio poi vulneraria
e Lucelibera
che hanno recensito lo scorso capitolo perchè le
recensioni fanno sempre piacere, sia che siano positive che
negative!!!!!!
Bacioni e al prossimo capitolo!!!!!!!!!!!!!!!!!
|
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Capitolo 10 *** Strane Telefonate ***
Los Angeles,
California
“Otto
auror, otto
auror sono entrati a far parte del ministero nell'ultima settimana! Ai
miei tempi otto auror entravano al ministero ogni tre o quattro mesi e
si guadagnavano quel posto con moltissima fatica, ora invece assumo il
primo che capita, basta passare un esame e sei dentro”
sbuffò Brian sbattendo sul tavolo la “gazzetta del
profeta”* e alzando gli occhi al cielo
“Secondo te
questo può portare a dei buon risultati?”
“Brian,
sei sempre stato così critico?” sorrise Iris
“Certo,
ero anche
peggio ma cosa vuoi... l'età mi ha ammorbidito o rammollito,
dipende dai punti di vista” affermò convinto.
“Ho
preso la tua
posta prima, ecco” disse Iris porgendogli un pacco di lettere
“Sono quasi tutte bollette tranne una, viene dal
ministero”
Brian
scrutò le
lettere e non appena ebbe sotto il naso quella del ministero la
buttò nel cestino con poca delicatezza, Iris rimase stupita
da
quel gesto
“Non
vuoi aprire quella lettera?” gli chiese accigliata
“No,
tanto è sempre la stessa cosa che vogliono”
rispose vago e con fare annoiato
“Questa
volta potrebbe essere importante” provò a
convincerlo
“Vogliono
organizzarmi una specie di... diciamo tributo, una serata per me, per i
servizi resi al ministero, non so... mi sembra una cosa
orribile”
“Brian,
ma
è bellissimo, una bellissima opportunità,
perché
non vuoi partecipare?” le chiese lei non riuscendo a capire
quale
fosse il problema
“Ti
piacerebbe
salire su un palco senza riuscire a stare in piedi senza l'aiuto di
qualcuno, con una faccia da centenario e tutto quella gente che ti
guarda come se fossi un animale da zoo? No, se lo possono scordare, io
non ci vado” affermò sicuro
“Posso?”
chiese Iris andando a riprendere la lettera dal cestino. Quando Brian
le diede un segno di assenso aprì la lettera iniziando a
leggere
ad alta voce
Caro
signor Abbot,
Abbiamo
fatto molti tentativi per contattarla ma non abbiamo ancora ricevuto la
sua risposta.
Vorremmo
organizzare una serata in suo onore, un tributo ai successi della sua
carriera di auror, per i servizzi resi al ministero e l'esemplare
contributo offerto.
Congratulazione
per questo onore più che meritato
Charlie
Walker
Quartier Generale degli Auror
Ministero
della Magia
“Io
penso che sia
un'occasione imperdibile” affermò sicura Iris
“Senti, penso che tu abbia solo bisogno di rimetterti in
forma
per poter salire da solo su quel palco ed io potrei accompagnarti se
vuoi”
“Ti
porterei con orgoglio Iris ma non ci vado” concluse
Brian testardo come sempre
“Comunque
come
pensi di mettermi in forma?” chiese curioso sporgendosi un
po'
verso Iris, quest'ultima sorrise come solo la migliore amica di un
Malfoy poteva sorridere.
“Stai
andando bene
così, forza che ce la puoi fare” Iris si era
subito messa all'opera per rimettere in forma Brian e doveva ammettere
che in soli pochi giorni aveva fatto passi da gigante, aveva cominciato
con piccoli esercizi come: camminare da solo senza bastone, fare
piccoli esercizi per la riabilitazione delle gambe ed ora si trovavano
dentro la grande piscina della casa di Hermione ed Iris era intenta
nel aiutare Brian ad attraversare la piscina con le proprie gambe, ogni
tanto doveva sorreggerlo ma tutto sommato stava andando alla grande.
Brian stava dimostrando grandissima forza di volontà e
ciò non era da tutti, specialmente per le persone di una
certa età ma lui non era una persona qualunque, no, lui era
Brian Abbott, uno dei più grandi auror mai visti ed Iris non
riuscì a fare a meno di sentirsi tremendamente orgogliosa di
lui.
Era
il 24 novembre, la vigilia di natale e Iris era comodamente
seduta alla scrivania di Hermione intenta a controllare il plico di
fogli che le aveva spedito Blaise quando squillò il telefono
“Pronto?”
rispose
“Allora
non torni più a casa?” le risopse una voce molto
familiare
“Draco!Oh
mio dio, ciao! Il grande Malfoy ha usato un telefono”
“Incredibile
quello che si fa per le donne, comunque come stai?”
“Benissimo
direi, ho conosciuto un uomo molto simpatico”
“Visto?
La vita ci riserva sempre delle sorprese, che tipo
è?”
“E'
molto carino, sto benissimo quando sono con lui e ha circa 90
anni”
“Ma
dai!”
“E'
il mio vicino
di casa, o meglio il vicino di Hermione, a proposito perché
non
passi a casa per conoscerla?” gli chiese, a quella domanda
seguì qualche secondo di silenzio
“In
realtà
l'ho già conosciuta” rispose vago Draco, Iris
stava per
chiedergli ulteriori informazioni ma in quel momento si
accorse di
avere una seconda chiamata in linea
“Scusa,
c'è un'altra chiamata in linea, aspetta lì, devo
raccontarti un sacco di cose”
“Certo”
“Pronto?”
“Iris,
come stai? Sono Hermione” le rispose questa volta una voce
decisamente meno familiare
“Hermione!
Come stai tu! Come va?”
“Va
tutto benissimo e tu?”
“Io
una meraviglia, senti puoi aspettare un secondo che c'è il
mio migliore amico sull'altra linea”
“Draco?”
“Si
ha detto che vi siete conosciuti”
“Si,
beh, in realtà ci conoscevamo già, lunga storia.
Come sta?” Si
conoscevano già? si chiese Iris Questa Draco me la deve
raccontare
“Bene
credo, vuoi aspettare un secondo solo?”
“Certo”
“Ecco,
scusa, era Hermione”
“La
Granger? E come sta?” le chiese Draco con un pizzico di
curiosità nella voce
“Mi
ha appena chiesto come stai tu” insomma, che sta succedendo?
“E
tu che hai detto?”
“Le
ho detto di aspettare, ti posso richiamare?”
“Posso
aspettare” un
Malfoy che aspetta i comodi degli altri? no, no, no, qui c'è
qualcosa che non va!
“Davvero?”
chiese
“Si”
“Ok”
“Draco
vuole sapere come stai”
“Ah,
beh, digli che sto bene, sono fuori a fare una passeggiata, e lui come
sta? Te l'ha detto?”
“Veramente
no, vuoi che glielo chieda?”
“Beh,
se vuoi...Grazie” nooooo,
nooooo, nooooo, lo so bene cosa è successo!
“Ok”
“MI
PARE
INCREDIBILE CHE TU SIA ANDATO A LETTO CON LA DONNA CHE STA IN CASA
MIA!” urlò adirata Iris, doveva aspettarselo da
uno come
Draco
“Ohhhhh!
Te l'ha detto lui?” Merda!
“Oh
mio dio!”
“Oh
mio dio!”
“Oh
mio dio!, credevo di parlare con Draco, resta in linea per favore,
sono.. mortificata!”
“COME
HAI POTUTO
FARE SESSO CON HERMIONE? L'UNICA COSA CHE MI HA CHIESTO E' STATA - ci
suono uomini lì da te? - E IO LE HO ASSICURATO CHE NON CE
N'ERANO E INVECE TU L'HAI VISTA E TE LA SEI PORTATA A LETTO
ALL'ISTANTE!” urlò, se possibile, ancora
più
adirata di prima
“Sempre
io” Uff!
“Che
palle!”
sbuffò alzando gli occhi al cielo “Deve essere
caduta la
linea Hermione, mi dispiace tanto, ti posso richiamare?”
“Certo”
dal
tono della voce di Hermione, Iris capì subito che si sarebbe
scavata una fossa da un momento all'altro
“Ok,
ciao”
non fece neanche in tempo a mettere giù il telefono che
questo
risuonò ancora. Sbuffando esasperata rispose
“Si,
Pronto”
“Sono
Harry, è un brutto momento?”
“Oh,
Harry, ciao” appena Iris sentì la voce di Potter
si sentì subito meglio
“Come
stai passando la vigilia di Natale?”
“Niente
di particolare, fra poco volevo andare a noleggiarmi un film da vedere
stasera”
“Oh,
beh potrei... insomma... farti un po' di compagnia, sempre se ti fa
piacere”
“Più
che piacere” rispose felice sorridendo dall'altro lato del
telefono.
* Anche in America c'è la gazzetta del profeta,
l'unica differenza è che tratta argomenti e notizie
americane
Ciao
a tutti!!! eccomi tornata con
un'altro capitolo dedicato interamente ad Iris che è
finalmente
felice ed è riuscira a staccarsi da tutti suoi problemi...
ma
durerà questa felicità????
E' inizaita invece la riabilitazione di
Brian e sta andando molto bene,
chissà se Iris riuscirà a convinverlo ad andare a
quella
serata in suo onore.
Anche questo
capitolo non mi soddisfa molto ma, come ho già detto, questo
non è un buon periodo e, visto che non manca molto alla fine
mi dispiacerebbe abbandonare proprio ora...
Comunque spero
che andando avanti le cose si sistemino!!!!!
Ringrazio le 21 persone che hanno
aggiunto la storia fra le preferite, le 50 nelle seguite e le 4 nelle ricordate
romina75: ti ringrazio molto
per la tua recensione! Sono molto contenta che ti piaccia questa
Draco/Herm (coppia che io adoro) e spero continuerai a seguirmi
vulneraria: ciao!!! ti ringrazio
molto per le recensioni che mi hai lasciato, tutte bellissime!!! spero
che questo capitolo non ti abbia deluso, comunque nel prossimo capitolo
Draco e Herm si chiariranno un po' mentre Iris ed Harry cominceranno a
conoscersi meglio, finalmente, e chissà che Iris riesca
finalmente a dimenticarsi Blaise!!!
Grazie ancora
a tutti!!!!!!
Bacioni
pinkstar_girl95
P.S. La scena
della telefonata è ambientata prima che Hermione scopra che
Draco ha una figlia...!
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Capitolo 11 *** Complicazioni e Delusioni ***
Londra, Inghilterra
Qualche minuto era passato dalla sconvolgente notizia e io me ne stavo
ancora lì con le mani premute sulla bocca gli occhi
spalancati, incapace di dire alcun che. Draco mi fissava in silenzio
aspettandosi forse una qualche mia reazione ma io al momento avevo le
idee troppo confuse. Non sapevo di preciso cosa provassi per Malfoy, mi
rendevo conto che qualcosa fra noi era nato in quei giorni, stavo bene
con lui, molto più di quanto non lo fossi mai stata con Ron
ma c’era come un ostacolo fra noi, qualcosa che mi blocca
ogni volta che provo anche solo a pensare a me e Draco insieme , ad una
vita felice al suo fianco.
“Mi dispiace” riuscii a pronunciare infine
sospirando. Forse avrei dovuto dire qualcos’altro ma questa
era l’unica cosa che mi era venuta in mente.
Draco sorrise mestamente “E successe un
po’ di tempo fa” alzò il volto verso di
me puntando i suoi occhi di ghiaccio nei miei “e la vita va
avanti” proseguì guardandomi serio e in quel
momento riuscii a scorgere un bagliore di tristezza balenare nei suoi
occhi ma si trattò solo di pochi istanti e tutto
tornò come prima.
In quel momento Lysandra si infilò fra le nostre gambe
strattonando i pantaloni di suo padre
“Papà, andiamo a mangiare tutte queste cose buone?
Ti prego, io ho fame!” disse mostrando fiera i dolciumi
che teneva fra le braccia. Osservandola dovetti
ammettere che era molto simile a Draco, pelle chiara, capelli
biondissimi e lineamenti aristocratici ma gli occhi erano di un
magnifico verde acqua probabilmente ereditati dalla madre.
“Lysa, quante volte ti ho setto di non interrompere le
persone mentre parlano” la rimproverò Draco ma
senza usare un tono troppo freddo o distaccato infatti Lysandra mise su
un tenerissimo broncio ma accortasi che il padre non era realmente
arrabbiato esclamò con l’ovvietà tipica
dei bambini “ma voi eravate in silenzio!” a quelle
parole non potei far altro che sorridere seguita da Draco.
“Non fa niente Draco…” dissi
“Papà? Può fermarsi ad assaggiare i
dolci con noi anche Hermione?” Draco a quelle parole mi
osservò per un attimo per poi rivolgersi alla figlia
“Devi chiedere a lei tesoro”
“Hermione, ti va di assaggiare questi dolci con
me?” Chiese pronta Lysa. Io non sapevo che fare, ero ancora
confusa ma poi mi dissi che qualche dolcetto non mi avrebbe fatto che
bene
“Certo che mi va” dissi infine prendendola per mano
e sorridendole.
Poco dopo eravamo seduti a tavola con i dolciumi sparpagliati sul
tavolo e Lysa, comodamente seduta sulle gambe del suo papà,
masticava felice una ciocco rana e Draco ogni tanto le puliva la bocca
sporca di cioccolato con un tovagliolo.
Mi faceva un certo effetto vedere Draco alle prese con una bambina nel
ruolo di papà, lui sempre un po’ freddo e poco
espansivo ora sorrideva felice stringendo calorosamente la figlia fra
le sue braccia,quasi a volerla proteggere dal resto del mondo.
Ad un certo punto Lysa si voltò verso di me sorridendomi
“Hermione posso venire in braccio a te?” ma prima
che potessi rispondere Draco disse serio “No, Lysa non dare
fastidio ad Hermione” a quel punto la bambina mi
guardò tristemente “Non vuoi che ti vengo in
braccio?” io, intenerita da quei dolci occhioni, le sorrisi
rassicurante
“Vieni dai e non ascoltare quello scontroso di tuo
padre” appena abbi finito di pronunciare quelle parole Lysa
si fiondò fra le mie braccia accomodandosi sulle mie gambe
mentre Draco faceva una finta faccia offesa
“Traditrice” mormorò e noi due scoppiamo
a ridergli in faccia “Papà, sei proprio
buffo”.
Mezz'ora dopo girovagavo per il salone della casa osservando tutto
ciò che mi circondava, in effetti la casa di Draco non era
fredda o troppo suntuosa, come la immaginavo, ma abbastanza calda e
accogliente, adatta insomma ad una bambina. Una enorme libreria
ricopriva un’intera parete mentre al lato opposto della sala
troneggiava un imponente camino di marmo raffinato su cui erano
disposte diverse fotografie,quasi tutte raffiguranti Lysa tranne una in
cui Draco sorrideva con accanto la moglie, una bellissima
donna dai lunghi capelli castani e gli occhi identici a quelli della
figlia, che stringeva fra le braccia un piccolo fagottino rosa che
agitava le piccole manine cercando di toccare il viso della sua mamma.
Alla vista di quella foto mi si strinse il cuore, non sapevo come era
morta la mamma di Lysa ma sapevo per certo che non era giusto, per
niente.
“Un penny per i tuoi pensieri” mi voltai trovando
Draco appoggiato alla porta d’ingresso al salone che mi
osservava, dopo aver insistito tanto e aver promesso a Lysa che un
giorno sarei tornata a trovarla, anche si in effetti non sapevo ne come
e ne quando, doveva essere riuscito a farla addormentare.
“Stavo cercando di capire perché non mi hai
parlato di Lysa” mentii anche se in effetti era
ciò che mi ero chiesta per tutta la serata, non ci
conoscevamo da moltissimo, è vero ma non vedevo la ragione
per nascondermi la sua esistenza.
“Di solito alle donne che ho frequentato non parlo di lei,
tutto qui”
“Quindi io sono solamente una donna con cui sei andato a
letto una volta” dissi incupita, forse mi stavo semplicemente
illudendo che Draco provasse qualcosa di più per me, forse
avevo fantasticato troppo, la nostra era una storia impossibile e lo
sapevo bene. Avevo sbagliato a cercarlo di nuovo quella sera e,
conoscere Lysa, anche se era una bambina dolcissima a cui mi ero subito
affezionata, non aveva che compicato le cose.
Draco sospirò avvicinandosi
“La verità è che non volevo presentarle
qualcuno che non avrebbe più rivisto, non dopo la morte di
sua madre” schietto, diretto e dannatamente vero,
perché questa era la verità, io fra qualche
giorno sarei partita, non lo avrei più rivisto, lui doveva
pensare a sua figlia e chiedergli di partire con me sarebbe stato da
egoisti. Lo amo, solo adesso forse me ne rendo conto davvero ed
è proprio per questo che la cosa deve finire qui, ho
sofferto abbastanza, Draco ha sofferto abbastanza, è inutile
continuare ad illudersi
“Mi sa che abbiamo appena complicato le cose” dissi
in un filo di voce ma abbastanza perché potesse sentirmi.
Non gli diedi il tempo d ribattere, mi avviai decisa verso
l’uscita, afferrai il cappotto e spalancai decisa la porta
“Ci rincontreremo?” mi chiese speranzoso Draco
dalle mie spalle mi voltai verso di lui e con fatica riuscii a
guardarlo negli occhi
“Un giorno forse” dissi per poi chiudermi la porta
alle mie spalle. Sentii le lacrime che avevo trattenuto fino a quel
momento rigarmi il volto e col sapore di salato ancora sulle labbra mi
smaterializzai a casa.
Los
Angeles, California
Era la vigilia di Natale ed ero da poco tornata a casa dopo aver
noleggiato qualche film per la serata e osservavo Harry seduto sul
divano trangugiare Firewhiskey dal suo bicchiere con aria stravolta, mi
sentivo dispiaciuta e tremendamente impotente, vederlo in quello stato
mi faceva veramente star male. Pensare che fino a qualche minuto prima
era allegro e felice finchè, mentre ero in coda alla cassa,
l’avevo visto schizzare fuori dal negozio e correre
incontro ad una ragazza che poi riconobbi come la sua fidanzata e fin
qui tutto a posto se no fosse che la ragazza era abbracciata ad un
altro uomo e si sorridevano dolcemente. Per un attimo avevo sentito il
mondo crollarmi sotto i piedi, i ricordi, il dolore, era tutto
riaffiorato in superficie cogliendomi alla sprovvista, Blaise, la mia
relazione con lui e infine la scoperta dell’esistenza di
Sarah.
Sapevo perfettamente come poteva sentirsi Harry in quel momento,
abbandonato, solo, insignificante e sapevo che aveva un disperato
bisogno d'aiuto.
Avevo pagato in fretta il conto e avevo raggiunto Harry che nel
frattempo era rimasto solo sul marciapiede con aria persa.
L’avevo preso per un braccio e trascinato in un vicolo
lì vicino “Ora ti porto a casa con me”
gli dissi e senza lasciargli il tempo di protestare ci eravamo
smaterializzati.
Ed ora eccoci qui.
“Perché mi innamoro sempre della donna
sbagliata?” ruppe il silenzio ad un certo punto tenendo gli
occhi abbassati
“Non sapevi che fosse sbagliata” gli risposi
“E invece si, sapevo che non era giusta, insomma,
perché sono attirato da una persona anche se so che non
è giusta?” io sospirai levandogli il bicchiere di
mano prima che cominciasse ad ubriacarsi sul serio
“Perché speri di sbagliarti e quando ti fa una
cosa brutta la ignori mentre quando fa una cosa bella e ti conquista
perdi la scommessa con te stesso che lei non è adatta a
te”
“Esatto! Mi chiedo se non sia stata con me solo
perché sono Harry Potter, il salvatore, colui che sconfisse
l’oscuro signore e bla bla bla… a volte vorrei
essere solamente Harry, insomma, Harry e basta”
“Per me lo sei” risposi sinceramente sorridendogli
“Grazie Iris.” Mi disse ricambiando il sorriso
anche se appena accennato “Senti non voglio rovinarti il
natale, non devi starmi a sentire” fece per alzarsi per
andarsene ma io lo rispinsi a sedere
“Figurati, rimani, almeno mi fai
compagnia” passare la vigilia di Natale chiusa in casa, da
sola a guardare un film mi sembrava in effetti troppo deprimente e se
Harry aveva bisogno di me in quel momento, e di questo ero
più che certa, non mi sarei tirata indietro “Che
ne pensi di mangiare qualche cosa?” chiesi
“Non ne ho voglia” mi rispose subito lui
“Senti so che è difficile credere quando ti dicono
-so cosa provi- ma io lo so davvero quello che provi” non
sapevo se fosse la cosa giusta raccontargli quello che mi era successo
ma lui aveva bisogno di distrarsi, di sentirsi consolato e
chissà, forse aprirmi sul serio con qualcuno non mi avrebbe
fatto che bene. Così mi accomodai meglio sul divano
rinvagando i ricordi
“Vedi, frequentavo un uomo a Londra. Lavoriamo entrambi per
la Gazzetta del profeta e poi ho scoperto che vedeva anche
un’altra donna, Sarah, e così ho capito che non
era innamorato di me come credevo.
Sto cercando di dire che capisco cosa vuol dire sentirsi insignificanti
e come può far male e non importa quanto cerchi di
migliorarti, vai lo stesso a dormire ogni sera chiedendoti dove hai
sbagliato e come hai fatto a non capire, riesci anche a convincerti che
lui si accorgerà di ciò che ha perso e
tornerà a riprenderti e dopo tutto questo finalmente vai a
vivere in un luogo lontano e conosci nuove persone, persone che ti
fanno tornare viva, la tua anima sembra ricomporsi pezzo per pezzo e la
confusione, gli anni di vita sprecati… svaniscono come per
magia, ma in realtà è solo
un’illusione, quella sensazione di vuoto, di dolore, non
svanisce mai davvero, si nasconde ma è sempre pronta a
rispuntare fuori quando meno te lo aspetti” conclusi
chiudendo gli occhi e sospirando, ero riuscita, forse per la prima
volta, a confidarmi con qualcuno che non fosse Draco, l’amico
di infanzia, qualcuno che conoscevo da poco ma che al contempo non
faceva che ispirarmi affetto e fiducia.
Harry mi osservò in silenzio per qualche istante per poi
concludere “Stai proprio peggio di me credo” io
sorrisi amaramente. Lo vidi alzarsi “Senti, ho cambiato idea
per la cena, mangiamo qualcosa assieme e ci guardiamo un bel film, che
ne dici Iris?” mi chiese sorridendo e tendendomi la mano.
Io sorrisi e l’afferrai sollevandomi
“Andata!”
Salve
gente!!!! Vi prego non uccidetemi!!! Lo so che avevo detto
avrei aggiornato dopo il 9 giugno ma la mia migliore amica che
aveva promesso di aiutarmi con la storia è stata investita e
così sono stata un po’ presa ecco!!!!
Comunque adesso si è ripresa e ora che sono più
tranquilla sono riuscita a riprendere in mano la storia!!!!
Innanzitutto questo capitolo ho deciso di scriverlo in prima persona
perché le emozioni da descrivere, soprattutto nella parte di
Hermione, erano abbastanza e non sarei riuscita a rendere
l’idea di ciò che provavano se avessi scritto in
terza persona come al solito. Poi non mancano tanti capitoli alla fine,
anzi direi veramente pochi quindi DOVREI, e dico DOVREI, riuscire ad
aggiornare abbastanza presto, si vedrà…
Spero di non avervi deluso con questo capitolo!!!!
Ringrazio di cuore tutti quelli che mi seguono, i lettori silenziosi ma
soprattutto chi recensisce che mi da la forza per continuare a scrivere
questa storia!!!!!
Bacioni a tutti quanti!!!!
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