L'amore Non Va In Vacanza

di MissCrazy95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Delusioni ***
Capitolo 3: *** Per 2 settimane a partire da domani ***
Capitolo 4: *** Nuovi Incontri - Parte 1 ***
Capitolo 5: *** Nuovi Incontri - Parte 2 ***
Capitolo 6: *** Amore, Confusione e Delusione ***
Capitolo 7: *** Protagonisti della propria vita ***
Capitolo 8: *** Non volare via ***
Capitolo 9: *** Conoscersi Meglio ***
Capitolo 10: *** Strane Telefonate ***
Capitolo 11: *** Complicazioni e Delusioni ***



Capitolo 1
*** Prologo ***




Ho scoperto che quasi tutto ciò che è stato scritto sull’amore è vero.

Shakespeare ha detto “Il viaggio termina quando gli innamorati si incontrano”, che pensiero straordinario, io non ho mai sperimentato nulla di neanche vagamente simile a questo ma sono più che disposta a credere che a Shakespeare sia accaduto.

Credo di pensare all’amore più di quanto in realtà si dovrebbe, resto sempre sbalordita dal potere assoluto che abbia di alterare e definire la nostra vita.

È stato sempre Shakespeare a scrivere che “l’amore è cieco” ecco questo so che è vero.

 

Per alcuni, del tutto inesplicabilmente,  l’amore svanisce, per altri semplicemente l’amore è perduto.

Comunque l’amore può anche essere trovato, magari solo per una notte.

E poi c’è un altro tipo di amore, il più crudele, quello che quasi uccide le sue vittime, si chiama amore non corrisposto, di quello io sono un’esperta.

La maggior parte delle storie d’amore è fra persone che si innamorano una dell’altra e il resto di noi? Quali sono le nostre storie? Quelle di noi che ci innamoriamo da soli? Noi siamo le vittime dell’amore unilaterale, noi siamo i disgraziati fra gli innamorati, i non amati, i feriti in grado di camminare, gli andicappati senza parcheggio riservato. Si, avete di fronte un individuo di questa specie e io ho amato involontariamente un uomo per tre infelici anni, assolutamente gli anni peggiori della mia vita, natali peggiori, peggiori compleanni, capodanno passato fra lacrime e balli. In questi anni in cui sono stata innamorata ho avuto i giorni più bui della mia vita e tutto perché sono stata male a detta dell’innamoramento per un uomo che non mi ha mai amata e mai mi amerà.

Iris Cooper

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Capitolo 2
*** Delusioni ***



DELUSIONI




Londra, Inghilterra

Iris Cooper è la tipica ragazza normale, vita normale, casa normale, macchina normale… eppure nella sua vita mancava una cosa, una cosa di vitale importanza per una come lei… l’amore

“Oddio Iris, non ne sarai ancora innamorata vero?” dire che nella sua vita mancava l’amore non era del tutto esatto, perché lei l’amore l’aveva trovato. Avete presente Blaise Zabini? Beh la nostra Iris era innamorata proprio di lui da tre lunghissimi anni, il problema è che il suo era il tipico amore non corrisposto

“Ma che vai dicendo! Non è affatto vero” dimenticavo, Iris lavora per la gazzetta del profeta, come Blaise, e si occupa di cronaca rosa, per la precisione: matrimoni. Al momento è l’ultimo giorno prima delle ferie natalizie e stanno dando una festicciola. La ragazza con cui sta parlando è una sua collega del settore moda Pansy Parkinson, la conosce da Hogwarts perché condividevano la stanza. Esatto! era a serpeverde, tutti si sono sempre chiesti il motivo visto che era sicuramente più adatta a tassorosso eppure, forse semplicemente perché era una purosangue.

“Ma cosa è successo fra voi due?”

“Niente di che, io ero innamorata di lui..”

“e poi hai scoperto che si portava a letto Sarah, quella stronza della sezione stampa”

“esatto, ma non penso dovremmo parlarne qui”

“ma perché siete ancora così affiatati se ti ha tradita?”

“ero troppo innamorata cotta e… ecco adesso mi viene da piangere”

“Ma Blaise ti ha mai detto “ti amo”?”

“si, ma quando glielo ho fatto notare lui mi ha risposto che l’aveva detto solo per farmi felice, ti rendi conto?”

“Quando ti ha tradita, avresti dovuto insultarlo picchiarlo, di certo non avresti dovuto rimanergli amica”

“Lo so, a volte pranziamo ancora assieme o ci spediamo lettere…”

“Non mi ero resa conto di quanto fossi patetica” la solita delicatezza di Pansy, non era una cattiva ragazza, solo siccome non gliene fregava molto degli altri tendeva a essere un po’ troppo diretta con le persone

“Beh, io si!ora scusami ma devo andare a finire un articolo” e si diresse in ufficio per terminare le poche righe che le rimanevano, era persa nella sua scrittura quando…

“Come ci si sente ad essere l’unica persona che lavora mentre noi festeggiamo” indovinate un po’ chi era, esatto, proprio Zabini che appoggiato allo stipite della porta e la osservava divertito ma senza trasparire nessuna emozione, come suo solito

“Vuoi dire come ci si sente a essere l’unica che non ha ancora terminato il lavoro? Aspetta non andare” ecco questo era quello che succedeva ad ogni suo incontro, ogni proposito di mandarlo al diavolo andava a farsi friggere. Ogni pensiero cattivo si volatilizzava e il che era abbastanza frustante.

“ecco fatto!” e si voltò a guardarlo e, come sempre, ne rimase incantata, indossava un completo elegante nero con una camicia azzurra slacciata sui primi bottoni, niente cravatta

“Ciao Iris Cooper” eccola la voce suadente, quella che ti fa andare in tilt tutto

“Ciao”

“Sai, ti ho preso un regalo di natale”

“Anche io ti ho preso una cosa” e tirò fuori dal cassetto della scrivania una pacchetto rosso tutta felice perché almeno questa volta si era ricordato di lei

“Oh tesoro, in realtà non ho il mio regalo con me perché vedi, so di averlo comprato ma non mi ricordo dove l’ho messo, vuoi sapere cos’è?”  ecco, un’altra delusione, l’ennesima ma, come già detto, è troppo innamorata per arrabbiarsi

“No, no, non fa niente, speriamo solo che lo trovi. Beh, buon natale!” e gli consegnò il pacchetto che inizziò subito a scartare “Grazie”

“Il natale passato ci siamo scambiati i regali a marzo, insomma, così va bene, stiamo migliorando” o perlomeno lei stava migliorando

“È magnifico! È un’edizione limitata come l’hai trovato?” esclamò felice Blaise con in mano il libro

“Sepolto in una libreria”

“Perché sei così eccezionale?” questi complimenti erano una cosa di routine nei loro brevi dialoghi e lei, anche se sapeva che non erano veri, non poteva fare a meno di sentirsi lusingata in qualche modo. Stava per rispondere quando il capo redattore chiese la loro attenzione e dovettero separarsi per andare a sentire

“Allora inizialmente auguro buon natale a tutti quanti, ora ho un annuncio importante da fare, la cosa riguarda una certa Iris, è presente” dal gruppo di giornalisti che si erano raggruppati ad ascoltare, alzò la mano per farsi vedere “Eccomi, sono qua”

“Ah eccoti! Iris ho una soffiata per te, un matrimonio di cui nessun giornale è ancora a conoscenza”

“Fantastico”

“Questo matrimonio  riguarda due dei nostri più stimati colleghi Sarah Smith e Blaise Zabini” Mentre tutti applaudivano ogni traccia di sorrise scomparve dal volto di Iris e una piccola lacrima le rigò la guancia, l’aveva fatto di nuovo, si era preso nuovamente gioco di lei e, come niente fosse, ora la osservava abbracciato alla sua futura moglie rivolgendole un piccolo sorriso di scuse. Sapeva bene di esserci cascata nuovamente e prima che potesse raggiungerla corse verso il suo ufficio, raccolse le sue cose e si smaterializzò a casa sua con tanta voglia di piangere.

 

 

Los Angeles, California

 

Hermione Granger è la tipica donna in carriera. Lavoro ,lavoro e lavoro, dopo la guerra magica si era trasferita con Harry e Ron a Los Angeles  e mentre gli ultimi due erano diventati i migliori Auror del dipartimento Americano lei era entrata in politica. Hermione era rimasta la ragazza forte, sicura e determinata che era anche al tempo di Hogwarts ed era fidanzata con Ron da ormai tre anni e vivevano in una casa enorme. In questo momento però Ron Weasley si stava svegliando dopo aver dormito sul divano e si dirigeva verso la loro camera da letto. Appena aprì la porta una scarpa lo sfiorò di un millimetro e Hermione Jane Granger le si parò di fronte alquanto furiosa

 “Senti, ti posso dire per l’ennesima volta che non ci sono andato a letto”

“Ah, certo! Come no!”

“Ho lavorato tutta la notte”

“ok, allora giuralo sulla mia vita”

“Ma dai..”

“coraggio”

“questa cosa è ridicola…” e un’altra scarpa gli sfiorò il viso mentre Hermione raccattava tutti i vestiti di Ron

“Ecco perché sapevo che abbiamo fatto bene a non sposarci , in qualche modo dentro di me io lo sapevo che eri fatto così!” stava ormai urlando, evidentemente aveva perso la pazienza

“Prima di tutto puoi calmarti? E in secondo luogo è più di un anno che abbiamo dei problemi, so che non ne vuoi parlare ma è così”

“Lo so bene e me ne rendo conto ma sai cosa penso Ron? Penso che tu non mi abbia mai amata davvero, che ne dici?” e prese a scendere le scale furiosamente con Ron alle calcagna 

“Ah, ti prego… senti io ho fatto quello che potevo, c’è qualcuno di più bravo di me?” ma Hermione ormai non lo stava più a sentire, apri la porta e lo invitò ad uscire

“ti manderò la tua roba” e detto questo gli sbatté la porta in faccia ma Ron non si dava per vinto 

“Hermione tu sai cosa provo per te, sei tu che non vuoi essere ciò di cui ho bisogno, cioè…” in quel momento si affacciò dal terrazzo

“Che cosa? Io non ti tradirei mai Ron, in nessun caso”

“Ma neanche io, insomma sono qua che cerco di farmi ascoltare da te mentre tu sei l’unica donna sulla faccia della terra che si lascia con il fidanzato e non versa neanche una lacrima, insomma questo deve pur voler dire qualche cosa”

“Perché il fatto che io non pianga ti disturba così tanto?”esclamò prima di sospirare cercando di calmarsi “Ron, è finita fra noi tanto vale essere sinceri, dimmelo, ci sei andato a letto? Ammettilo tanto non fa differenza a questo punto, insomma perché torturarmi?”

“Ok, si d’accordo ci sono andato a letto ti fa piacere? È innamorata di me, sai è giovane e guarda che non è un punto di orgoglio per me dovresti saperlo” ma Hermione era già sparita

 “Hermione!” in quel momento uscì dalla morto infuriata nera e gli si avvicinò minacciosa

“Mi hai chiesto se mi fa piacere?”

“Non volevo dire questo”

“In amore Ron, non che sia un’esperta in questo, ma ti assicuro che  il tradimento non è contemplato”

“Non è tutta colpa mia, e una volta che ti sarai calmata te ne accorgerai” a quel punto un pugno lo colpì in piena faccia

“Può darsi, Addio” e detto questo tornò in casa sbattendo la porta.

 


Ciao a tutti!!!!! Spero che questa storia possa piacervi e vi prego di recensire perché sono solo le vostre recensioni a darmi la forza per continuare a postare!!!!! Questo capitolo è un po’ un’introduzione alla storia come penso quello che verrà dopo ma non sono sicura… chi vivrà vedrà!!!!!!!!

 

Ringrazio: 

 

Preferiti:  AundreaMalfoy - BabyFairy - bribry85 - Debora93 - lolitosa - Whitney

 

Seguiti: cino nero - kairy94 - light_hope - lunachan62 - punkinetta - single93  - __malfoy

 

Whitney : Grazie mille!!! Sono contenta che la storia ti piaccia… mi raccomando continua a seguirmi!!!!

 

Al proximo capi!!!!

 

 

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Capitolo 3
*** Per 2 settimane a partire da domani ***


Los Angeles, California

Hermione camminava avanti e indietro come una furia, non poteva credere di aver chiuso la sua storia con Ron, ma soprattutto non riusciva a capacitarsi di avergli tirato un pugno proprio in faccia, non era da lei reagire così ed ora non riusciva a calmarsi. Mentre era intenta a scavare un solco sul pavimento dal continuo camminare non si accorse dell’arrivo della sua assistente non che sua migliore amica, una ragazza un po’ più giovane di lei ma con grande voglia di fare ed imparare che viveva nella casa vicina ed aveva il libero accesso all’abitazione di Hermione  come suo marito ovvero il suo secondo assistente. Ora la osservava, con le mani sulla schiena per sostenere il pancione di ormai quasi sette mesi  e con tranquillità come se fosse abituata a scene del genere da una vita “Per le mutande griffate di Merlino! Hermione, vuoi  calmarti? E soprattutto vuoi smetterla di camminare avanti e indietro? Capisco che tu sia arrabbiata con Ron ma non mi sembra il caso di scavargli la fosse nell’ingresso di casa tua!” sbuffò Ginny Weasley, già proprio quella Ginny, anche lei aveva seguito Harry a Los Angeles ma la loro storia non aveva funzionato e ora lei era felicemente sposata con Kavin ed ora aspettava un bel maschietto.    
D’altra parte Hermione non l’aveva neppure ascoltata “Non posso crederci! Gli ho tirato un pugno, non posso crederci” e ripeteva sempre la stessa frase. A quel punto Ginny decise di intervenire in modo drastico “HERMIONE MI SI SONO ROTTE LE ACQUE!!!!!”  urlò
“Cosa? Quando? Come?” si riprese subito Hermione
“Mi spiace Herm ma ho dovuto farlo” Hermione la guardò prima un po’ spaesata e poi
“Ginny Weasley! Mi hai fatto prendere un colpo!”
“Scusa, ma tu non mi ascoltavi! Stai bene ora? E soprattutto vuoi calmarti?”
“Ok ok mi calmo!” e prese un grosso respiro “Ok, sto bene. Cosa volevi dirmi?”
“Abbiamo finito la relazione che ci avevi dato da fare e vorremmo che la controllassi”

Poco dopo nell’ufficio “casalingo” di Hermione i tre erano intenti ad apportare le ultime modifiche a dei documenti. La nostra protagonista, dopo aver con successo portato a termine Il C.R.E.P.A, lavorava nell’ufficio Applicazione Della Legge sulla Magia e faceva parte del comitato dei Servizi Amministrativi Wizengamot   
 “Fantastico, ora direi che è apposto” disse Hermione stravaccandosi sul divano “e Kavin alla fine scrivi la frase che avevo detto io che mi sembra migliore”
“Agli ordini capo”
“Allora direi che abbiamo finito!”
“Benissimo! È da stamattina che ho dei piedi gonfi come due palloncini e non vedo l’ora di stendermi” Ginny aveva preferito continuare a lavorare anche se a orario ridotto perché, a detta sua, a casa si sarebbe annoiata a morte
“Ma se hai dormito fino a prima” mossa sbagliata
“Senti carino, guarda che il figlio che porto in grembo è anche il tuo ma sono io che, fino a prova contraria mi faccio una mazzo tanto quindi stattene zitto e inoltre stasera dormi sul divano!” mai irritare una donna incinta, soprattutto se questa donna è Ginevra Weasley
“Sentite e se ce ne andassimo via per qualche giorno?”
“Come?”
“è uno scherzo vero?”
“Nessuno scherzo, ho bisogno di andarmene per un po’, di avere pace e tranquillità e sapete cosa vorrei fare? Leggere un libro, come ai tempi di Hogwarts, non un solito settimanale ma un vero libro” è già Hermione Granger non leggeva più libri da qualche anno ormai, sempre troppo presa dal lavoro per dedicarsi alla lettura
“Capite di che parlo? Ho bisogno di andare in vacanza!”


Così adesso Hermione se  ne stava seduta davanti al suo computer nuovo. Avete presente i gufi e le lettere? i computer e le email? Beh, da quando Hermione era entrata in politica esisteva una specie di internet per i maghi che lei stessa aveva inventato, naturalmente questo facilitò di molto le comunicazioni e il passaggio di informazioni ma senza eliminare del tutto i gufi.
“Allora dove voglio andare a passare il natale completamente sola e depressa?”
“No, no, no Herm, non puoi deprimerti così, non è da te! Ora prendi un grosso respiro e ti rilassi! 1.. 2.. 3”
E iniziò la sua ricerca
“Allora, Bora Bora direi che è completamente da escludere mentre.. vediamo.. potrei chiudermi in una casa e sparire per un po’, mi piace l’idea! Allora vediamo: Londra e.. facciamo Cotswolds.. no, meglio.. Surrey!  Bello questo cottage, direi semplicemente perfetto!”



Londra, Gran Bretagna


Nel frattempo Iris era ancora intenta a disperarsi nel suo cottage, e ancora una volta si dava della stupida per aver creduto a Blaise, se non lo avesse fatto ora non starebbe soffrendo così. Diede da mangiare al suo cane e si mise su una tazza bollente di te. Mentre lo stava preparando vide la bacchetta appoggiata sul tavolo che assunse un’aria molto allettante, la afferrò e se la portò al petto, forse morire era l’unico modo per non soffrire più, per fortuna il suono di avviso di email in arrivo la distrasse
 “Ma che sto facendo! Che stupida” riposò la bacchetta sul tavolo e aprì la finestra per respirare l’aria pulita di campagna che l’avrebbe sicuramente calmata poi si sedette al tavolo controllando la posta elettronica

Hermione: Mi interessa affittare la tua casa, volevo sapere se è disponibile per le vacanze di natale? perché se così fosse mi salveresti davvero la vita

Hermione: So che è drammaticamente tardi per chiederlo ma se ti interessa per favore contattami
 
Iris: mi interessa molto ma veramente il cottage è disponibile solo per lo scambio casa

Iris: ci scambiamo casa, macchina ( se ce l’hai ), tutto. Io non l’ho mai fatto prima ma dei miei amici si

Iris: tu dove sei?  

Hermione:  Los Angeles

Iris: non ci sono mai stata ma ho sempre desiderato andarci. A proposito io sono Iris, ragazza abbastanza normale, maniaca dell’ordine, purosangue, single e odio la mia vita

Hermione: Io sono Hermione, sola, fallita e completamente distrutta

Iris: ciao

Hermione: ciao!

Hermione: devo dire che la tua casa è molto graziosa e tranquilla. Giusto quello che mi ci vuole

Iris: Davvero? Grazie. Com’è la tua casa?

Hermione: la mia casa è carina ma un po’ più grande della tua

Iris: ci vuole poco

Hermione: posso domandarti una cosa?

Iris: certo

Hermione: Quanti uomini ci sono nella tua città?

Iris: sinceramente? zero.

Hermione: Quando posso venire?

Iris: domani è troppo presto???

Hermione:  domani è perfetto!

Iris: Ok allora è andata! Per due settimane a partire da domani!


Era fatta! Per due settimane Iris e Hermione si sarebbero avventurate in una vacanza tranquilla all’insegna del relax per dimenticare tutto ma soprattutto senza uomini in giro.
Illuse! Non sapevano ancora cosa le attendeva…






Salve a tutti!!! Eccomi con il secondo capitolo, l’avventura vera e propria inizia dal prossimo capi dove faranno la loro comparsa… RULLO DI TAMBURI PER… Harry Potter e Draco Malfoy!!!!!!!!!!!!!!!!!! Non vedo l’ora veramente!!!!!! Spero anche voi.
Se qualche d’uno volesse delle foto delle rispettive case basta che me lo chieda nelle recensioni e nel prossimo aggiornamento sarò felice di mettervi i link delle foto.

Ringrazio le 235 letture, i 9 preferiti e le 11 seguite

For Ever Cullen: Hai noleggiato il film??? Se si ti è piaciuto?? Spero vivamente di si perché io lo trovo semplicemente splendido!!! Per quanto riguarda la storia per ora sarà molto simile al film, anche i dialoghi più belli sono presi da lì, naturalmente sono modificati perché di adattino meglio al personaggio!!!

Single93: ti ringrazio molto e spero che questo capitolo, siccome un po’ corto, non ti deluda

__Benny__ : Grazie mille!!! Concordo pienamente con te Malfoy è dannatamente sexy e uno stra fico!!! Soprattutto da quando ha spesso di pettinarsi a laccata di mucca!!! XD

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Capitolo 4
*** Nuovi Incontri - Parte 1 ***


Los Angeles, California

“Wao!!!!”  Iris si era appena smaterializzata davanti all’enorme cancello della casa di Hermione. Lei che era abituata ai cottage di campagna o agli enormi palazzi di Londra ritrovarsi davanti così tante ville piene di fiori colorati e grandi giardini era a dir poco entusiasmante. Aprì il cancello osservando ammirata quel giardino così ben curato e si mise a camminare fra le siepi e gli alberi ritrovandosi improvvisamente davanti una grande piscina enorme “Evvai!!!!” esclamò saltando felice, questa si che poteva definirsi una vacanza a tutti gli effetti.
Entrò in casa e per poco non le prese un infarto vedendo tutte quelle stanze  a sua disposizione. Il soggiorno, la cucina che faceva invidia a quelle dei più famosi chef, lo studio, la palestra, il bagno con la Jacuzzi e la camera… con un sofficissimo letto bianco proprio nel centro “Fantastico!” urlò prima di prendere la rincorsa e buttarcisi sopra.

Londra, Inghilterra

Hermione si era appena smaterializzata davanti ad una via costeggiata da alberi e ricoperta di neve “Fantastico, lo sapevo che avrei dovuto pendere l’aereo invece no! Ho voluto smaterializzarmi e questo è il risultato, ho sbagliato posto! Che nervoso!” in quel momento due persone, molto probabilmente due maghi viso com’erano vestiti, stavano uscendo dalla stradina di campagna chiacchierando tranquillamente ed Hermione ne approfittò per chiedergli informazioni “Mi scusi, saprebbe indicarmi la via per il Flowers cottage?” chiese, un dei due signori era di mezza età mentre l'altro era un vecchietto dai capelli bianchi e la barba non troppo lunga
“Certo, deve proseguire giù per questa stradina, oltrepassare il ponte ed è arrivata” le rispose il vecchietto
“Grazie mille”
“Di niente, per una signorina carina come lei. Mi scusi se mi permetto ma lei è per caso Hermione Granger?”
“Si, perché?” gli chiese stupita
“Oh, ma lei è l’amica di Harry Potter! Che sia benedetto quel ragazzo! Lo sente ancora?”
“Certo, quasi tutti i giorni”
“Me lo saluti, so che non mi conosce ma penso gli farà ugualmente piacere non trova?” le rispose con fare ovvio e saggio osservandola sorridendo
“Penso di si, ora se non le dispiace dovrei andare, arrivederci”
“Arrivederci signorina e passi una buona vacanza di natale” le disse il vecchietto facendole l’occhiolino e avviandosi ancora con il suo amico.
Come faceva a sapere che sono qui per le vacanze di natale? Che strano, quel signore era praticamente identico a Silente, perfino nei modi di fare.. Nah! Sarà la stanchezza! Si girò per osservarlo nuovamente ma questo era scomparso, volatilizzato. Lasciò perdere e si incamminò nella neve pentendosi amaramente di aver voluto indossare proprio scarpe decolté col tacco a spillo.


Los Angeles, California

Iris era stravaccata sul divano con una mano sulla pancia per il troppo ridere. Stava guardando un film di commedia perché si era praticamente imposta “niente film romantici strappalacrime” costatando che la sua vita era già abbastanza da piagnistei. Era ormai pomeriggio ed aveva già fatto una nuotata in piscina, un po’ di ginnastica, preso il sole, passeggiato per il giardino e esplorato quell’enorme casa sconosciuta e ora si era dedicata ad un momento di completo relax con, a tenerle compagnia, un bellissimo film.
Ad un tratto però la sua quiete fu spezzata dal suono del campanello “Chi è ora” si chiese un po’ infastidita poi si rese conto che non poteva essere un suo amico o un suo familiare visto che lei si trovava praticamente dall’altra parte del mondo e divenne all’istante curiosa. Andò al citofono cercando il tasto giusto per accendere quel dannatissimo coso “Ma è possibile…” continuava a sbuffare premendo un tasto dietro l’altro
“Mi sente?” tentò disperata
“Hermione? Sono io, puoi aprire questo cancello?” le rispose una voce al citofono
“Oh, se solo sapessi come si fa… Per merlino! Ah ecco! Si è aperto?” chiese sperando in una risposta positiva
“Si, ora entro”

Iris si precipitò fuori dalla porta vedendo una decapottabile blu da dove scese un ragazzo non troppo alto, abbastanza muscoloso, occhi verdi e capelli mori e spettinati, un paio di occhiali gli cerchiavano gli occhi
“Piacere sono Harry, Harry Potter e lei è?” Iris era rimasta per un attimo incantata a guardarlo negli occhi ma si riprese quasi subito
“Iris Cooper, sono qui per le vacanze di natale” rispose stringendoli la mano
“Vacanze di natale? Hermione dové?”
“È  a Londra, a casa mia, ci siamo scambiate le case per due settimane, per le feste” evidentemente, come lei, Hermione non aveva parlato con nessuno della sua partenza
“Ah! Scusa ma non mi aveva detto nulla, comunque sono qui solo per prendere alcuni schemi che ha lasciato qui Ron” anche Harry la osservava attentamente, dovette ammettere che era una ragazza molto carina nella sua semplicità
“ Ron? Schemi?” chiese Iris un po’ perplessa
“Ronald Weasley, l’ex di Hermione e gli schemi perché siamo Auror, sai lavoro”
“Oh, ecco il problema è che io non ho idea di dove possano essere”
“Non ti preoccupare, manderò un gufo a Hermione per chiederglielo. Tornerò un’altra volta” Iris stava per rispondere quando chiuse all’improvviso la palpebra dell’occhio cominciando a lacrimare
“Qualche cosa non va?” le chiese premuroso Harry, d’altra parte era nella sua indole preoccuparsi di tutti
“Penso mi sia entrato qualche cosa nell’occhio”
“Lasciami vedere” e Harry le si avvicinò “Eh già! Posso levarlo?” le chiese
“D’accordo” e i due si avvicinarono sempre di più mentre Harry allungava la mano cercando di toglierle quel piccolo polline caduto probabilmente da un albero lì vivino “Quando soffia questo vento succede spesso. Dicono che porti cambiamenti”
“Interessante” essere così vicina ad Harry la faceva sentire strana, persa ma in un certo senso, a casa
“Fatto”
“Grazie” nel frattempo una giovane ragazza era scesa dalla macchina e si stava avvicinando
“Harry, tesoro, andiamo o faremo tardi” fantastico! Si era illusa solo per un attimo fantasticando su quel ragazzo degli occhi verdi e così profondi ma anche questa volta era stata una delusione
“Certo, ora andiamo. Questa è la mia fidanzata, Angy”
“Ciao” la salutò Iris ma questa era già salita in macchina che cafona pensò
“Ora vado. Non volare via Iris” le disse Harry prima di salire in macchina
“Non lo farrò” rispose osservando la macchina uscire dal cancello e scomparire dalla sua vista. Solo una delusione continuava a ripetersi, eppure era stato così gentile.
   





Salve a tutti!! Lo so che avevo detto che si sarebbe visto anche Draco ma il capitolo sarebbe diventato troppo lungo ed inoltre non sarei riuscita ad aggiornare oggi quindi per ora ha fatto la sua comparsa solo Harry ed Iris è già attratta da lui ma purtroppo lui è già fidanzato!!!! (Che gusto cera se le cose non erano almeno un po’ incasinate??? Lo so, sono perfida!!!!)Vi prometto che nel prossimo vedremo veramente Draco!!!!

Ringrazio:

I 12 preferiti e le 16 seguite

Whitney:  Eh già! Iris ha perso la testa per Blaise da ormai tre anni ma sta cercando di dimenticarlo… Chissà se Harry le renderà l’impresa meno ardua… Mentre Hermione Ron l’ha già dimenticato!!!! Nel prossimo capi Herm e Draco 4ever!!!!

Fange69: Grazie mille!!!

Piccola_Star: Ti ringrazio molto, anche io adoro il film!!!! Quando ho visto Amanda l’ho subito paragonata ad Hermione: Lavoro, lavoro e lavoro!!!!

For Ever Cullen: sono contenta ti sia piaciuto!!!Anche io ho pianto quando l’ho visto e mio papà mi ha preso subito in giro (Non capiscono niente gli uomini!!!!) Cosa dici del primo incontro????


Al proximo capi…

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Capitolo 5
*** Nuovi Incontri - Parte 2 ***


Londra, Inghiterra


Hermione dopo una lunga ed estenuante camminata era finalmente arrivata davanti al cottage e lo guardava ammirata. La sua casa era di gran lunga più lussuosa ma questa, nella sua semplicità, era perfetta per una come lei o almeno lo era per l’Hermione ai tempi di Hogwarts, un tempo in cui Hermione Jane Granger era solo una ragazzina normale e studiosa con tanta voglia di vivere, non una donna in carriera. Ora, dopo aver dato una breve visitina alla casa coi muri di pietra e il pavimento in legno, era salita in camera sua a svuotare la valigia per tirarne fuori qualche cosa di caldo perché in quella casa si congelava.

Stette in casa per un po’ poi, annoiata decise di scendere in paese per divertirsi un po’, errore. Quando salì in macchina si rese conto che il volante si trovava nella parte opposta e il terrore si impossessò di lei ma, essendo pur sempre una Grifondoro e il coraggio ebbe la meglio così una volta infilatasi in macchina prese a guidare lentamente “Forza Hermione! Non è così difficile! Sai benissimo guidare dalla parte sbagliata della strada, sai benissimo guidare dalla parte sbagliata della strada” continuava a ripetersi ma quando dalla curva in fondo alla strada vide spuntare un camion impallidì vistosamente “Non prendermi sotto, non prendermi sotto, non.. AAAAAAAHHHHHH!” Urlò ma per fortuna il camion l’aveva solamente sfiorata.
 Arrivata in paese si mise ad osservare le vetrine dei negozi ma questi erano veramente pochi, così, dopo aver fatto un po’ di spesa, decise di tornarsene a casa, quel luogo non era adatto a lei, probabilmente l’indomani avrebbe preso il primo aereo per Los Angeles (niente smaterializzazione stavolta!!!).

Una volta a casa, dopo aver messo via la spesa, si mise a curiosare per la casa, evidentemente Iris era una gran lettrice visto il numero spropositato di libri che aveva in tutta la casa, probabilmente la vecchie Hermione sarebbe impazzita per tutti quei tomi, così, decisa a recuperare quelle parte di lei scomparsa ormai da parecchi anni, prese un bel librone e andò a coricarsi sotto le coperte calde del letto pronta a dedicarsi ad una fitta lettura. Riuscì infatti, per la prima volta in cinque anni a perdersi fra le pagine di un libro staccandosi solo ogni tanto per prendere un cucchiaio della minestra che aveva fatto apparire.
 Si addormentò così poco dopo con ancora in libro aperto sulle ginocchia.
Qualche ora dopo Hermione fu bruscamente risvegliata da un incessante bussare alla porta “Ma chi è?” chiese infastidita scendendo le scale
“Io, sbrigati, qui fuori si gela” le rispose una voce sconosciuta
“Io chi?” chiese un po’ intimorita Hermione avvicinandosi circospetta alla porta
“Iris, apri questa dannatissima porta o giuro che la sfondo” ancora titubante Hermione andò ad aprire la porta e si trovò di fronte un uomo sui venticinque anni, la sua stessa età. Appena l’uomo che le dava le spalle, si voltò e Hermione lo riconobbe subito
“Aspetta, tu non sei Iris o se sei lei sono più sbronzo di quanto pensassi”
“Io.. no.. ma tu..” balbettò in risposta una ancora sconcertata Hermione
“Non ti dispiace se uso il bagno vero?” le chiese questo fissandola intensamente
“Oh.. no! Entra”
Appena Malfoy, eh già! È proprio di Malfoy che si sta parlando (e chi altri se no???), si chiuse la porta del bagno alle spalle Hermione rimase imbambolata davanti all’ingresso, non si sarebbe mai aspettata una visita alle 11 e mezza di sera e benché minimo da Draco Malfoy
“Penso di averti già vista da qualche parte.. ci conosciamo?” le chiese ad un tratto una voce proveniente dal bagno che la face ridestare dai suoi pensieri
“Si, in effetti si” in quel momento dal bagno uscì Draco che sotto la luce del lampadario riconobbe all’istante la ragazza che le stava di fronte  
“Aspetta un attimo ma tu sei… la Granger?” le chiese scioccato
“esatto, Malfoy giusto?” ma Draco non si preoccupò minimamente di risponderle
“Oh mio dio! Cosa diamine ci fai a casa della mia migliore amica? E dov’è Iris?”
“Non te l’ha detto? È a Los Angeles in questo momento” fantastico, era tardi, Hermione era mooolto stanca e chi arrivava a romperle le scatole con i suoi modi principeschi e insopportabilmente altezzosi?
“Questo non è possibile”
“A quanto pare no Malfoy! Lei ora è nella mia casa in California e io sono qui In Inghilterra per 2 settimane che questo ti piaccia o no” le rispose incrociando le braccia al petto e guardandolo intensamente ma lui non sembrò accorgersene, anzi, le si avvicinò e le sussurro all’orecchio provocandole un piacevole brivido
“Mi siedo perché sento che potrei crollarti addosso, non che la cosa sia spiacevole si intenda” cosa, cosa, cosa??? Malfoy le aveva appena fatto un complimento???? A modo suo certo ma pur sempre un complimento
“Malfoy, sei sicuro di star bene?” le chiese guardandolo preoccupata
“Sicurissimo, mai stato meglio” le rispose lui stendendosi sul divano e chiudendo appena gli occhi, Hermione doveva ammettere che era diventato veramente affascinante, l’aria da ragazzino era sparita, rimpiazzata da quella di un vero e proprio uomo, i lineamenti erano più mascolini e negli poteva scorgere finalmente un po’ di pace
“Beh potresti almeno scusarti per l’invasione n piena notte no?”
“Un Malfoy non si scusa mai, soprattutto con una mezzosangue” ribadì lui con ancora gli occhi chiusi
“Vedo che non hai abbandonato le tue cattive abitudini”
“Esattamente” disse prima di alzarsi e dirigersi verso uno scaffale
“Che diamine stai facendo?” ma Malfoy non le diede retta, tirò fuori una bottiglia di FireWhisky e riempì due bicchieri prima di consegnarne uno ad Hermione
“Ma io non lo voglio! E poi non credi di essere già abbastanza sbronzo?” Hermione con gli anni era cambiata certo ma era rimasta comunque una ragazza intransigente e seria
“Bevi!” le ordinò Draco prima di portarsi il bicchiere alla bocca e trangugiare tutto in un sorso per poi versarsi un altro bicchiere.
 Hermione fissò il bicchiere che teneva fra le mani prima con diffidenza poi però, presa dallo sconforto, lo trangugiò tutto d’un fiato dandosi mentalmente della stupida per non aver pensato alle conseguenze, la gola cominciò a bruciarli sempre più forte e la tosse non si fece mancare mentre la vista cominciava ad annebbiarsi.

Mezz’ora dopo Hermione Jane Granger era ubriaca fradicia che, in piedi sul tavolino del soggiorno, cantava a squarciagola “Single Ladies” cercando di imitare le mosse di Beyonce  mentre Malfoy cercava di farla star zitta per non nuocere al suo nobile udito
“Mezzosangue, te lo ripeto per l’ennesima volta.. scendi da quel cazzo di tavolo e sta zitta una buona volta!!!” in quel momento Hermione piroettando sul tavolo perse l’equilibrio e scivolò giù ma per fortuna il baldo giovane dagli occhi di  ghiaccio, l’afferrò al volo nonostante i riflessi annebbiati dall’alcool.
Hermione ancora aggrappata al collo muscoloso di Draco alzò gli occhi verso di lui e quando incontrò i suoi ci si perse letteralmente mentre Draco osservava attentamente La Granger, dovendo ammettere che col tempo era diventata una fantastica giovane donna e con gli occhi lucidi e le guance arrossate era ancora più bella e sexi, all’improvviso, quasi fosse un riflesso spontaneo, avvicinarono le loro labbra e si baciarono appassionatamente.
“Granger, non ti facevo così audace” ghignò malefico Malfoy sulle labbra della riccia    
“Sta zitto furetto!” e ripresero a baciarsi con sempre maggiore passione finchè non divenne troppa e incontenibile e allora Draco tenendo stretta a se Hermione, prese a salire le scale diretto alla camera da letto.




Salve a tutti!!! mi scuso per il ritardo ma ho avuto una settimana decisamente impegnativa ma spero di essermi fatta perdonara con questo capitolo!!!! Piaciuti Draco e Hermione??? Sono di fretta quindi faccio dei ringraziamenti brevi...

ringrazio i 19 preferiti e le 26 seguite!!!! (ragazze vi adoro!!!!)

poi ringrazio For ever cullen__Benny__ che si sono dedicate alla nobile arte del recensire!!!!!!

Al proximo capitolo e mi raccomnado... recensite in tante!!!!!

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Capitolo 6
*** Amore, Confusione e Delusione ***


Amore, Confusione e Delusione


Los Angeles, California

Quando Iris spuntò dalle coperte dell’enorme letto piumoso erano le dieci passate e mai come allora aveva dormito così bene! Si chinò sul comodino notando uno strano aggeggio, incuriosita premette un pulsante e della musica rock si diffuse per tutta la stanza “Grazie Hermione!” urlò felice sedendosi sul letto e, con un cuscino fra le braccia, imitando il gesto di un chitarrista cantando la canzone a squarciagola. All’improvviso un gufo comparve dietro la sua finestra cominciando a beccare il vetro con insistenza finchè Iris non andò ad aprire saltellando per la gioia. Prese la lettera e si accomodò sul letto aprendola con foga convinta che niente  avrebbe potuto smontare la sua felicità, ma si sbagliava di grosso..

Cara Iris,
Dove sei finita? Ti dispiace che ti scriva? Beh, io qui ho dei problemi piuttosto seri con un capitolo del mio libro, mi ci vorrebbe un po’ di Iris! Ti rompe molto se ti mando qualche pagina? Non voglio disturbarti ma so che sei l’unica persona che può davvero aiutarmi, sei la mia ancora di salvezza lo sai?
Ti sei già messa quel mini bikini rosso? Ti starai chiedendo come faccio a ricordarmelo, beh, io mi ricordo tutto di te… Ora scusa ma Sarah si sta avvicinando, senti  domani ti mando le pagine, dagli un’occhiata..
Divertiti oggi,
                                                                                                           Tuo Blaise Zabini


Fantastico, Era sempre così lui non chiedeva in realtà, ordinava! Iris puoi fare questo? Ma certo che lo farai.. Iris puoi fare quello? Ma certo che lo farai.. ogni tanto qualche frase carina che la faceva illudere mai poi tutto tornava come prima e lei che, come un cagnolino, ubbidiva convinta che la colpa fosse solo sua.
Con un movimento di bacchetta fece abbassarsi tutte le tapparelle e spegnere la musica mentre si tirava le coperte fino al viso desiderando con tutta se stessa di sprofondare fra quel materasso e quei cuscini per non uscirne mai più.

Londra, Inghilterra

Hermione si era appena svegliata ed ora era intenta a sfogare la sua rabbia sulla macchinetta del caffè che non voleva saperne di funzionare “Maledetta..” qualche minuto fa si era svegliata fra le calde lenzuola del letto e fin lì tutto ok ma perché quel  gran mal di testa? Ma soprattutto perché un braccio sconosciuto era abbandonato sul suo ventre? Girandosi di scatto tutta la realtà le piombò addosso come un getto d’acqua fredda, lei era andata a letto con Malfoy e per di più ubriaca fradicia! Si era alzata di scatto e vestendosi in gran fretta e si era fiondata in cucina “Stupida, stupida, stupida!” continuava a ripetersi
“Capisco che in mia presenza tu possa sentirti inferiore ma addirittura darsi della stupida.. sei messa maluccio Granger” si voltò di scatto e le si parò di fronte in tutta la sua bellezza Draco Malfoy. Indossava solo dei miseri boxer e sul volto aveva stampato un ghigno degno dell’erede di una delle più nobili famiglie purosangue “Oh, sei tu” trovandoselo di fronte così all’improvviso non era riuscita a dire altro
“Chi ti aspettavi? C’è un po’ di caffè anche per me?”
“Ci sarebbe se solo la macchinetta si degnasse di funzionare” a quel punto Draco si avvicinò all’aggeggio infernale detto anche macchinetta del caffè e con un colpo di bacchetta la fece partire “Non era poi così difficile Granger, dov’è finita la mente più geniale di Hogwarts?” le chiese osservandola
“Temo sia rimasta proprio ad Hogwarts” disse sconsolata perdendosi un attimo nei suoi ricordi
“Granger? Terra chiama Granger, rispondete... ok, l’abbiamo persa!” ghignò divertito Draco sventolando una mano davanti al viso di Hermione
“Oh.. come? Scusa mi era persa nei ricordi”
“Non si era notato”
“Seti, io penso che noi dovremmo parlare” una caratteristica che non aveva perso nel tempo era la sua schiettezza, non era una che faceva duecento giri di parole ma andava sempre dritta al punto “quello che è successo ieri sera… beh.. io oggi parto perché venire qui è stata una decisione troppo affrettata e quindi.. insomma.. non devi preoccuparti di niente e..”
“Ma io non mi preoccupo..  sono un Malfoy, ricordi?” Menzogna!!! Per Draco, fra lui ed Hermione, non c’era stato solo del sesso ma qualcosa di più.. qualcosa di più profondo.. quel qualcosa che veniva chiamato amore
“Oh certo! Allora penso sia meglio salutarci” Hermione provava esattamente la stessa cosa di Draco, lei era solamente più.. come dire.. confusa. Si avvicinò a Draco e gli tese la mano sicura che quella era la cosa giusta da fare, non l’avrebbe più rivisto, tanto valeva dirsi addio
“Addio Malfoy” ma Draco inaspettatamente non prese la sua mano ma le si avvicinò ancora di più dandole un leggero bacio sulle labbra “Addio Granger” le sussurrò all’orecchio prima di dirigersi verso la porta provocandole un brivido lungo la schiena “Se dovessi cambiare idea stasera mi trovi al pub all’angolo con degli amici” e detto questo si rivestì con un colpo di bacchetta e con un cenno del volto uscì dalla porta desiderando con tutto se stesso che questa non sarebbe stata l’ultima volta che la vedeva.


Los, Angeles California

Iris aveva deciso di uscire e fare una passeggiata per il quartiere, non sarebbe stata tutto il giorno in casa a disperarsi per uno come Blaise, assolutamente no! Ma chi voleva prendere in giro? Lei non riusciva mai a non pensare a Blaise, a non disperarsi e soprattutto non riusciva a combattere contro tutto questo. Ed ra proprio quest'ultima cosa che le faceva più rabbia.
Mentre girovagava per le vie notò un vecchietto che si guardava attorno spaesato, indossava un lunga veste da mago, i capelli erano bianchi e lunghi e si reggeva ad un bastone. Lei non era mai stata ad Hogwarts ma in base alle figurine delle cioccorane e le descrizioni di Draco, quel mago sembrava proprio Albus Silente.
“Oh no, si è perso” si avvicinò piano “Posso aiutarla?” gli chiese gentilmente
“Perché, sa dove vivo?” gli chiese speranzoso lui osservandola
“Io.. penso di si” in effetti dalla sua finestra l’aveva visto passare con un ragazza, probabilmente una badante, diretto ad una caso non molto lontana da li. Detto questo lo prese a braccetto e si avviarono verso la casa
“Non l’ho mai vista da queste parti signorina..”
“Iris, Iris Cooper, sono inglese in effetti, sono qui per le vacanze di natale”
“Questo spiega tutto” nel frattempo erano arrivati davanti ad un grande cancello che dava sul cortile di un’enorme villa antica ma ben curata. Iris guardandosi intorno si accorse che tutto aveva un tocco.. magico!  
“Bella vero? È rimasta l’unica di questo stile nel quartiere, le hanno buttate giù tutte ed è per questo che mi sono perso, non ho riconosciuto nessuna casa” come le faceva pena quel signore, doveva essere estremamente solo. Una volta arrivati davanti al portone di casa l’uomo estrasse dalle tasche una chiave e tentò di infilarla nella toppa ma la sua mano era tremolante e ad ogni tentativo la mancava
“Aspetti che l’aiuto” Iris prese le chiavi e aprì la porta “Grazie signorina” una volta dentro Iris si guardò intorno, la casa era ordinata e pulita, c’erano molti i libri e degli strani oggetti, voltandosi vide un grande studio traboccante di premi di tutti i tipi fra cui spiccavano due ordini di Merlino di prima classe, fantastici. Eppure quella casa era così enorme e vuota, triste così, presa da un senso di compassione, iris si rivolse all’uomo “Senta signor..”
“Brian”
“Signor Brian, so che le potrebbe sembrare strano ma stasera vorrei andare a mangiare fuori e le sarei grata se si unisse a me, sempre se non ha impegni”
“Oh signorina, io non ho impegni da molti anni ormai”
“Allora siamo d’accordo, passo a prenderla stasera verso le otto” 

 
 


Salve a tutti!!! Vi prego non uccidetemi per il ritardo ma non so come, ho perso questo capitolo e anche quello dopo quindi devo riscriverli e ci impiegherò un po’ di più a postare ma tranquille, non vi sbarazzerete di me tanto facilmente (muahhhhhhhhh!!!!) A parte gli scherzi spero che il capitolo vi sia piaciuto.. mi raccomando fatemi sapere!!!!
Per chi interessasse questa è Iris
http://images.newcelebritypics.com/img/celebs/images/j/josie_maran-3034.jpg

Ringrazio i 20 preferiti e le 30 seguite

 vulneraria: grazie mille!!! Spero continuerai a seguirmi!!!

 For ever cullen: eh già! Io li trovo carinissimi assieme!!!!comunque la mattina Hermione era decisamente confuse mentre traco… beh è il solito principe di ghiaccio!!!!

Mi raccomando recensite in tantissimi!!!!! 

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Capitolo 7
*** Protagonisti della propria vita ***


Los Angeles, California

Alle otto in punto Iris suonò al campanello di Brian. Indossava un semplice tubino nero e delle decolté laccate rosse e i capelli rossi le cadevano leggermente mossi sulle spalle. Quando Brian andò ad aprirle le sorrise dolcemente nel suo vecchio completo elegante “Allora Iris, pronta per una serata con questo vecchio?” le disse ridendo
“Certamente, non me la sarei persa per nulla al mondo” gli sorrise di rimando Iris provando ancora una volta un’infinita tenerezza nei suoi confronti, così dopo averlo preso a braccetto si smaterializzarono vicini ad un ristorante molto raffinato che aveva scelto Brian e si accomodarono.

Due ore dopo erano ancora seduti a tavola che parlavano tranquillamente del più e del meno, Iris era felicissima di aver passato finalmente una giornata diversa dalle altre, di essere uscita dalla solita monotonia che la caratterizzava e anche Brian si sentiva finalmente considerato e ascoltato come non lo era più da moltissimi anni perché considerato solo un vecchio pazzo.
Ad un certo punto Brian osservò la sua “dama” e le chiese
“Sai che cosa mi sono chiesto per tutta la serata?”
“Che cosa? Perché ti rompo con tutte queste domande?” chiese ancora sorridendo Iris, in effetti poteva essere sembrata un po’ invadente chiedendogli praticamente tutto sulla vita di quel mago ma era solamente curiosissima come una bambina che conosce gli amici dei genitori e vuole farsi raccontare tutto
“Mi domando perché una bella ragazza come te vada a casa di un’estranea per le vacanze di natale e poi passi il sabato sera con un vecchietto come me” quella domanda spiazzò letteralmente Iris facendola rabbuiare un po’
“Ecco io.. volevo stare un po’ lontana dalle persone che vedo sempre, beh, non da tutte le persone ma da una persona. Volevo andare lontana da un ragazzo, dal mio ex ragazzo che si è.. fidanzato con un’altra.. e ha dimenticato di dirmelo, scusa” le sue parole erano interrotte da singhiozzi, aveva cercato di trattenersi e di non versare nuove lacrime per quello stronzo di Zabini ma come sempre non ci era riuscita
“Allora è un brutto stronzo” affermò con ovvietà Brian facendo sorridere Iris
“A dire la verità si, un bruttissimo stronzo ma tu come lo sai?”
“Si è lasciato sfuggire te, non è una cosa difficile da capire! Iris, tu sei una ragazza splendida ma per qualche ragione non sei la protagonista della tua vita e questa è la cosa più sbagliata” Iris riflesse sulle parole del vecchio e non poté fare a meno di sorridere
“Quanto è vero! Sei stato illuminante, schietto ma illuminante, grazie!” nessuno era mai stato così chiaro con lei ma soprattutto nessuno le aveva mai parlato così, facendola sentire a suo agio, a casa sua senza però fare mille duecento giri di parole ma arrivando dritto al punto.



Londra, Inghilterra

“Signorina, signorina.. è il suo turno” la risvegliò l’hostess di fronte a lei sorridendole divertita. Hermione si trovava all’aeroporto di Londra in coda per comprare il biglietto d’aereo e tornare a casa sua, in California come si era ripromessa. Avrebbe potuto fermarsi ancora un po’ a Londra per salutare i suoi genitori o alcuni vecchi amici ma la verità era che voleva scappare, già, Hermione Jane Granger per la prima volta voleva scappare, tornare a rintanarsi nella monotonia della sua vita, chiudersi in se stessa, scappare da tutto e da tutti ma soprattutto da Draco!!!! Non voleva illusioni di un amore che non aveva alcuna fondamenta e che mai ne avrebbe avute, non voleva rimanere ferita e umiliata perché Hermione era certa di provare qualcosa per Malfoy, forse qualcosa di piccolo ma sicuramente importante mentre per lui tutto lei era solo un gioco, un inutile gioco, una bambola,  o almeno questo era quello che pensava Hermione…
“Signorina, signorina.. è il suo turno” ripetè l’hostess osservandola questa volta leggermente accigliata e risvegliando Hermione dalle sue paure. Infondo lei era una nobile Grifondoro non una lurida Serpe, lei non avrebbe lasciato che nessuno le mettesse i piedi in testa ma soprattutto non si sarebbe arresa!  Così, come non succedeva più dai tempi di Hogwarts, impuntò i piedi, no! Non sarebbe scappata questa volta, avrebbe vissuto attimo per attimo senza rimpianti, senza paura. Se Draco poteva divertirsi perché lei no? Sul suo volto comparve un ghigno stranamente familiare così sorrise all’hostess, afferrò la sua valigia ed iniziò a correre diretta all’uscita dell’aeroporto.











Salve salve!!!! Eccomi tornata con un nuovo capitolo un po’ cortino ma sono sempre piena di verifiche e interrogazioni e non trovo mai il tempo per far niente però non potevo abbandonarvi così ho cercato di aggiornare lo stesso!!! Vi starete chiedendo che fine ha fatto Harry???? Non preoccupatevi, tornerà nel prossimo capitolo e chissà che non riesca a conoscere meglio la nostra Iris! Cosa ne pensate di Brian? Io lo trovo adorabile e mi fa un sacco di tenerezza!!!! Mi raccomando fatemi sapere…

Ringraziamenti:

I 20 preferiti e le 35 seguite

 For ever cullen: infatti Hermione non ha detto addio a Draco ed ha finalmente tirato fuori la giovane Grifondoro che c’è in lei con qualche spruzzatina di Serpeverde!!!!!! Mi piace molto il personaggio di Zabini ma per “esigenze di copione” in questa storia ho dovuto assegnargli la parte dello stronzo!!!!

 vulneraria: Grazie mille!!!

 Sana1991: ciao!! Grazie, sono contenta che la storia ti sia piaciuta… fammi sapere cosa ne pensi dei capitolo mi racc!!!!


Al prossimo capitolo!!!! vi aspetto numerosi!!!!!

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Capitolo 8
*** Non volare via ***


Londra, Inghilterra



Draco spalancò la porta del pub sentendo subito il calore del locale scontrarsi col gelo rimasto sul suo viso. Si fece spazio fra la gente fino a raggiungere il bancone dove Pansy Parkinson e Theodor Nott, teneramente abbracciati, lo stavano aspettando
“Il principino ci ha degnati della sua presenza”  lo prese in giro Pansy
“Oh finalmente! Dove ti eri cacciato?” gli chiese Theo
“Da nessuna parte” rispose atono Draco guardandosi intorno
“Chi stai cercando? La dama con cui dovevi uscire ti ha dato buca?” lo stuzzicarono un po’
“Sta zitto Theo! E fatti i cazzi tuoi”
“Sei di cattivo umore?” gli chiese con fare innocente ma Draco non li rispose limitandosi ad un’occhiataccia truce. In quel momento non aveva la minima voglia di scherzare.
Quando, ubriaco, era andato da Iris sicuro di trovare l’amica di sempre pronta ad accoglierlo si era invece ritrovato di fronte Hermione Granger ed era rimasto più che perplesso.
 Era convinto che se l’avrebbe rincontrata un giorno avrebbe sempre provato il solito ribrezzo invece…
 Era lì in piedi sulla porta che l’osservava basita, i capelli castani le scendevano in delicati boccoli contornando il viso ovale. Indossava un pigiama di cotone grigio, i pantaloni erano stretti fino al ginocchio per poi scendere allargandosi sempre di più ma non troppo, la maglia si adeguava perfettamente a lei scendendo fino a fasciarle i fianchi. Era intenta a scrutarlo attentamente, forse anche lei come lui si era aspettata tutti tranne il suo più acerrimo nemico fra i corridoi di Hogwarts.
Draco voleva fingersi disinteressato alla donna che gli stava di fronte ma mai aveva visto splendore come quello della sua pelle chiara, né la dolcezza fragile delle sue dita. La stava contemplando come mai aveva fatto con altre donne. Avrebbe voluto conoscerla di più, dove viveva? Di cosa si occupava? Come passava la domenica pomeriggio? E il sabato sera? Chi frequentava?
Era bastato incontrare i suoi occhi per capire che già l’amava


Guardandosi intorno, ad un tratto Draco scorse una chioma bruna farsi strada fra la folla di gente che occupava il locale e si accese di entusiasmo e speranza
“Scusate” disse a Theo e Pansy congedandosi. Si alzò dalla sedia e iniziò a frasi largo fra la folla finchè non si trovò davanti la donna dei suoi pensieri, la donna condannata al suo amore, era bellissima ed il suo cuore perse un battito, indossava un vestito nero e bianco scollato che le lasciava le spalle nude prontamente coperte da un copri spalle nero. (Il vestito senza copri spalle http://www.creazionesitiweb.org/demos/vendere_online/rep_immagini/prod/abito2_1_original.jpg)
“Ciao”
“Ciao” rispose Draco ancora imbambolato a guardarla
“c’è un sacco di gente qui” disse Hermione un po’ imbarazzata per il modo in cui Draco la stava osservando
“Vieni con me” le sussurrò Malfoy per poi prenderla a braccetto e condurla in un angolo del locale un po’ appartato
“Pensavo che dovessi partire” le disse ghignando Draco
“Ho pensato che sarebbe stato carino mollare così presto… sai orgoglio grifondoro”  disse Hermione facendo sghignazzare Draco
“Scusi, una bottiglia di Firewhiskey ” chiese Draco ad una cameriera che passava vicino al loro tavolo “Stasera ci divertiamo” sorrise poi alla sua mezzosangue


 Quando Hermione scese le scale di casa per andare dritta a prepararsi un caffè, la testa le doleva terribilmente, indossava dei pantaloni grigi e una canottiera bianca ed era avvolta in una giacca di lana bianca, non ricordava minimamente niente della sera precedente e non aveva la minima idea di come aveva fatto a infilarsi il pigiama
“Oh mio dio! Non avevo bevuto così tanto da… ma che dico! Io non ho mai bevuto così tanto” disse tenne dosi la testa fra le mani per il dolore
“In effetti Granger, ti sei superata” Hermione alzò la testa e si trovò davanti Draco Malfoy perfetto come sempre. Portava dei Jeans scuri e un maglione blu cobalto dal quale si poteva intravedere la camicia bianca
“Ecco, l’ultima cosa che mi ricordo è che sono entrata da qui ieri sera..” disse indicando la porta, poi si fece avanti verso la cucina “Ahhhhh!” urlò, abbagliato su di una sedia c’era un suo reggiseno, precisamente quello che indossava la sera precedente. Alzò il viso verso Draco rossa come un peperone ma lui si limitò a ghignare  e risponderle “Io non centro niente”
“Ma eri qui!” disse mentre si appoggiava al muro in cerca si sostegno, che vergogna!!!!
“Si c’ero!” continuò lui ghignando sempre di più
“Oddio, allora credo che noi..” iniziò indicando con la mano il piano superiore “Insomma.. Abbiamo.. noi..” ma non concluse la frase perché Draco la interruppe scuotendo la testa
“Non abbiamo?” chiese ancora Hermione un po’ imbarazzata
“Non abbiamo!” le confermò Draco
Hermione emise un sospiro di sollievo “Oh grazie al cielo” a quelle parole Draco Alzò un sopracciglio fingendosi offeso, vedendolo Hermione si affrettò a dire “Insomma, non grazie al cielo, solo..” cercò di trovare le parole giuste ma poi sospirando concluse “grazie al cielo! Perché io non mi ricordo veramente niente… Ma perché non abbiamo..? Rinfrescami la memoria” gli chiese Hermione, Draco la osservò un attimo “Sarò anche un don Giovanni ma non vado a letto con ragazze prive di senso” disse ghignando
“Priva di sensi? Oh dio.. devo essere stata molto affascinante” disse Hermione accasciandosi su di una sedia lì vicino “e perché sei rimasto?” chiese un po’ curiosa
“Perché ma lo hai chiesto tu” Hermione a quelle parole alzò lo sguardo verso di lui fino a incontrare i suoi occhi grigi e si stupì di trovarli così seri, non c’era la minima traccia di presa in giro
“Te l’ho chiesto vero? E ti ho anche pregato ad un certo punto?” chiese sperando vivamente in una risposta negativa invece Draco le sorrise confermando la sua teoria “Dal momento in cui ti ho ritrovata devo dire che è iniziata una specie di avventura” concluse lui questa volta sorridendo più apertamente
“Io penso di essere temporaneamente fuori di testa” disse Hermione, poi un rumore proveniente dalla finestra la distrasse, un gufo picchiettava sul vetro con particolare insistenza. Hermione si alzò ed andò ad aprirgli, una volta afferrata la lettera l’aprì e lesse prima il mittente poi il destinatario e la consegnò a Draco
“Nives, scusa, pensavo fosse per me” tante domande affollarono la mente di Hermione, chi era Nives? Draco si stava nuovamente prendendo in giro di lei? Perché erano andati a letto insieme se lui aveva già una ragazza?
“Forse dovrei leggerla” disse Draco prima di prendere il cappotto ed uscire a leggere la lettera con tranquillità. Nel frattempo Hermione si alzò ed iniziò a prepararsi il caffè sbirciando di tanto in tanto dalla finestra, possibile che Draco fosse così straordinariamente bello, affascinante e.. diverso?In quel momento Draco si voltò verso di lei e le sorrise prima di richiudere la lettera e rientrare
“Brrr, che freddo!”disse strofinandosi le mani “Forza, vestiti che ti porto in centro!”
“Cosa?”
“Si dai, sono un gentiluomo io, e penso che sia il caso di invitarti a pranzo fuori” Hermione sorrise a quelle parole e dimenticandosi di tutti i dubbi e le domande che le circolavano in testa corse di sopra a cambiarsi


Los Angeles, California


Qualcuno suonò al campanello di casa Granger ed Iris si precipitò a aprire e rimase a bocca aperta davanti alla persona ferma sulla soglia che la guardava sorridendo
“Ciao” riuscì a pronunciare dopo vari minuti di silenzio
“Ciao” rispose Harry sorridendole “Momento inopportuno?” le chiese con gentilezza notando il leggero imbarazzo di Iris
“No, no, accomodati pure” disse scansandosi per lasciarlo entrare
“Come va?” le chiese Harry
“Bene, tutto bene”
“C’era questo pacco sul cancello, arriva da Londra e ho pensato di portartelo” per un momento Iris si rabbuiò ma solo per un attimo, il libro di Blaise, se l’era totalmente dimenticata, tornò a sorridere ad Harry “Oh, grazie! Un mio… amico, sta scrivendo un libro e io gli faccio alcune note se posso” in quel momento si sentirono delle risate provenire dal soggiorno “Hai compagnia?” chiese Harry
“In effetti ho dato una piccola festa, un mio vicino sapeva che qui on conoscevo nessuno e vedendomi un po’ sola voleva presentarmi degli amici e non si sa come è diventata quasi una festa, resti con noi?” chiese un po’ speranzosa
“Beh, ok!”


Poco dopo erano tutti comodamente seduti attorno ad un tavolo circolare che brindavano allegramente. Harry ed Iris erano gli unici giovani della serata, gli altri erano tutti amici di Brian, ma non per questo meno allegri e di compagnia
“Credo di aver bevuto un po’ troppo” disse ad un tratto Harry ancora ridendo
“No, perché smettere?”
“Guardate che sto dicendo la verità?” disse un vecchietto commentando la diffidenza degli altri su ciò che aveva appena raccontato
“Ma se non la dici mai la verità!”
“Non starli a sentire, sono tutti matti” disse Brian ridendo
“Quindi vuoi farci credere che non eri un don Giovanni?” chiese Harry versando ad Iris dell’altro vino
“Mai stato, mi sono sposato giovanissimo”
“Si certo, perché aveva la ragazza più bella della città e l’ha dovuta sposare per toglierla dalla piazza” infatti si levarono un coro di “è vero”
“Aveva una bella grinta, una donna di cui sono sempre andato fiero” disse Brian sorridendo al ricordo della sua amata che una malattia l’aveva portata via. Iris gli strinse la mano come per fargli forza
“E tu Harry? Sei un uomo di mondo immagino, con la fama che hai chissà quante donne ti cercano”
“Oh no signori! Sono un uomo da una donna alla volta ed ora sto con una ragazza da cinque mesi, non so cosa ci trovi in me ma so di essere  l’uomo più fortunato del mondo” disse Harry sorridendo ad Iris che cercò di ricambiare nonostante la tristezza l’avesse invasa
“E stasera dové?” gli chiesero
“Guardalo! È quasi morto e ancora ci prova” rise Brian facendo scoppiare a ridere gran parte degli ospiti
“Sono solo incuriosito, insomma lui è qui e lei dové?”
“È in Messico per lavoro in questo momento” in quell’istante Brian si voltò verso Iris e notando il suo sorriso triste si ripromise che avrebbe indagato un po’ di più sulla faccenda di Harry ed Iris…
“Ahhhh…”
“Tornerà fra dieci giorni mi sarebbe piaciuto che fosse qui ma..”
“Lei ci ha perso e tu ci hai guadagnato” gli disse Brian lasciando intendere alla persona che gli sedeva accanto ma Harry non se ne accorse e rispose solamente con un “Grazie Brian”
“Bene ragazzi, penso che dovremmo lasciare i giovani ed andare a levarci la dentiera” e si alzarono piano piano
“Norman telefonami ogni tanto per una partita di scacchi” disse Harry ad un vecchietto seduto lì vicino
“Odio quegli aggeggi babbani, preferisco le lettere…” disse ridendo lui
“D’accordo allora, aspetto il tuo gufo”


Qualche minuto dopo se n’erano tutti andati lasciando soli in cucina Iris ed Harry
“è stata una serata pazzesca! Brian deve essere uno dei più grandi auror della sua generazione”
“Lo so e poi è ancora così grintoso e simpatico nonostante ne abbia passate molte”
“Già ma si è sempre rialzato ed è questo che fa di lui uno dei grandi” nel frattempo i due erano arrivati alla porta “Ti chiamo un giorno” le disse Harry prima di chinarsi per darle un bacio sulla guancia
“Il cibo era squisito e quei biscotti al cioccolato.. deliziosi!” disse per poi chinarsi a darle un secondo bacio
“Ok, scusami non volevo darti due baci e per di più prolungare il secondo” disse uscendo mentre Iris si teneva una mano sulla guancia ora leggermente arrossata
“Non c’è problema” disse sorridendo
“Oh mamma! È ufficiale il tempo è pazzo!” in effetti fuori tirava un vento pazzesco e mentre Harry si avvicinava alla scopa che aveva lasciato nell’angolo Iris gli urlò “Non volare via” ripensando al loro primo incontro. Harry si voltò e le sorrise dolcemente prima di montare sulla sua scopa e volare via nella notte.











Salve a tutti!!!!!
Mi dispiace molto per il ritardo e spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo abbastanza lungo rispetto agli altri…
Il rapporto fra Draco ed Hermione è già a buon punto ma non sarà sempre rose e fiori… anzi..
Mentre fra Iris ed Harry  le cose sono un po’ più complicate, Iris è “infatuata” di Harry ma Blaise aleggia ancora nella sua testa mentre Harry è felicemente fidanzato… cosa succederà?
Lo scoprirete continuando a leggere la mia storia..!!!  

Ringraziamenti

I 19 preferiti e le 38 seguite

Vulneraria: Grazie mille!!! Sono stra felice che la storia ti piaccia… Che ne pensi di questo capitolo???? Iris e Harry???? E Draco ed Hermione???? Spero continuerai a seguirmi!!!!!!

Bacioni e al prossimo capitolo

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Capitolo 9
*** Conoscersi Meglio ***




Londra, Inghilterra


Draco ed Hermione si erano appena smaterializzati davanti ad una villa in tipico stile inglese, i muri erano di un tenue color rosa antico
 “E così lavori al ministero” Hermione era curiosa di scoprire un po’ di più della vita del principe Serpeverde dopo la grande Battaglia di Hogwarts 
“Precisamente mi occupo della Confederazione Internazionale dei Maghi” puntualizzò Draco
“Una specie di ambasciatore quindi”
“Esattamente”
“Alla fine quindi ti sei laureato ad Hogwarts?” disse Hermione un po’ stupita che fosse tornato ad Hogwarts
“Si, mia madre ha insistito molto”
“E hai sempre desiderato lavorare al ministero?”
“Granger rilassati! Mi sento sotto interrogatorio e non è affatto piacevole” disse ghignando “Mezzosangue, sai come ci si comporta ad un appuntamento?” le disse beffardo facendo arrossire la riccia
“Scusa.. è che.. non avevo un vero e primo appuntamento da moltissimo tempo e con Ron era tutto.. diverso”
“Beh visto che siamo già andati a letto assieme io non lo considererei un primo appuntamento non trovi?… Sei arrossita Granger” disse Draco scoppiando a ridere
“Malfoy! Sei tu che mi innervosisci con questi tuoi discorsi!” cercò di ribattere Hermione ancora rossa come un peperone
“D’accordo, d’accordo, tornando alla domanda di prima la risposta e no, mio padre voleva diventassi un mangiamorte, come ben sai, e per quanto riguarda il resto non ne abbiamo mai parlato” disse ed Hermione credette di vedere un scintilla di tristezza passare negli occhi del ragazzo “Ora però tocca a te Granger”
“Oh, beh io lavoro nella sede ministeriale della California nell’ufficio Applicazione Della Legge sulla Magia, precisamente faccio parte del comitato dei Servizi Amministrativi Wizengamot”
“ Aspetta aspetta quindi non fai l’auror con San Potter e Lenticchia?” Hermione cercò di soppressare i nomignoli con cui Draco aveva chiamato il suo migliore amico e il suo ex ragazzo
“No, non ho mai voluto fare l’auror, forse la guaritrice ma poi ho deciso per il Wizengamot” rispose sincera
“E la tua famiglia babbana?” a quella domanda Hermione si rabbuiò sentendo le lacrime pungerle gli occhi
“I mei genitori sono ancora in Australia, gli avevo modifica la memoria in modo che i mangiamorte non li trovassero ma quando sono tornata per riprenderli erano troppo felici e spensierati e poi la loro mente era molto modificata e non me la sono sentita di rischiare così li ho lasciati lì, ecco questa la mia “tragica storia” ora possiamo farci portare il conto?” disse cercando di cambiare discorso il più in fretta possibile
“Aspetta, li hai lasciati lì?” chiese basito Draco
“Senti possiamo parlare ancora di te?” Draco trovò un tono di supplica nella domanda della Granger ma non aveva voglia di parlare ancora di lui così disse “Va bene, facciamoci portare il conto”


Poco dopo erano in giardino a passeggiare una affianco all’altro quando Draco si avvicinò ad Hermione e le strinse la mano, lei rimase un po’ stupita di quel gesto così.. dolce per uno come Malfoy ma non ritrasse la mano anzi, strinse di più la presa sulla mano di Draco che le sorrise un po’ beffardo ed all’improvviso la trascino dietro ad alcune grandi siepi e la baciò di impeto tenendola stretta a se, Hermione rimase lì, immobile, godendosi quel contatto fino all’ultimo, poi si staccò piano dalle labbra di Draco, con la mano gli tappò gli occhi e gli sussurrò all’orecchio “Prendimi se ci riesci” ed iniziò a correre fra gli alberi dell’immenso giardino di quella villa, col vento che le scompigliava i capelli, non si era mai sentita così libera, così spensierata, così felice. Ad un tratto Draco la raggiunse e l’afferrò per un braccio ed Hermione presa alla sprovvista ruzzolò a terra trascinandosi dietro il povero Draco.

Sdraiati a terra l’uno affianco all’altro si guardarono per un istante e poi scoppiarono a ridere entrambi
“Non avevo mai riso così tanto Granger” le disse sincero Draco, sincero come raramente lo era stato
“Lieta di averti fatto sorridere Mr Malfoy” lo canzonò un po’ Hermione, lui le diede una leggera spinta sul fianco “Ehi, non si prende in giro il sottoscritto, a meno che tu non voglia pentirtene”
“a si? E cosa vorresti farmi sentiamo?” chiese con tono canzonatorio Hermione, Draco allora le prese la vita con le braccia e se la tirò affianco iniziando ad accarezzarle il viso con una mano mentre con l’altra la teneva ancora stretta a se, Hermione a quel punto si avvicinò a lui e lo baciò dolcemente sussurrandogli poi “Devo andare Draco” così a Malincuore Draco si alzò da terra aiutando ad alzarsi anche Hermione e, tenendola stretta, si smaterializzarono a casa di Iris   


Rimasero in silenzio per un po’ guardandosi dritti negli occhi, la prima a interrompere quel silenzio fu Hermione

“È stato un pomeriggio fantastico”
“si, devo ammetterlo, la tua compagnia non è poi così male” rimasero un altro po’ in silenzio e fu nuovamente Hermione ad interromperlo tristemente
“Draco, io parto fra nove giorni e direi che questo complica un po’ le cose fra noi e in questo momento non credo di essere in grado di gestire cose complicate”
Draco la osservò per un po’ per poi rispondere con un laconico “Ok”
Hermione si sporse verso di lui e lo baciò con dolcezza
“E questo le cose non le complica?”
Alla domanda del biondo Hermione sorrise un po’ malinconica e si avviò verso la porta, la aprì e poco prima di richiudersela alle spalle si voltò verso Draco “Ci rivedremo Draco, troveremo il modo” gli disse sorridendo e mandandogli un bacio con la mano, poi scomparve dietro la porta
“Lo spero, Hermione” sussurrò Draco  prima di smaterializzarsi


Erano ormai le cinque ed Hermione era rilassata dentro la vasca piena di acqua calda e schiuma soffice e bianca, o meglio, cercava di rilassarsi perché non riusciva  a smettere di pensare al dialogo di poco prima

“Non sono in grado di gestire cose complicate, come diamine mi è venuto in mente!” urlò in preda alla rabbia “ce ne fosse una di giusta… devo sempre rovinare tutto col mio essere razionale, cambierò mai?”
Uscì dalla doccia ed iniziò ad asciugarsi i capelli con il phon per cercare di coprire i suoi pensieri ma una domanda continuava ad affiorarle nella testa,
-Ti sei innamorata di Malfoy? -
No, non può essere, non posso essermi addirittura innamorata, sono attratta da lui, questo è vero e sarebbe da sciocchi non ammetterlo ma da lì ad esserne innamorata ce ne voleva no?
-Ne sei così sicura Hermione?-
Certo, insomma dai.. è Malfoy!
-E allora?-
E allora.. e allora… beh era il mio nemico numero uno ad Hogwarts
-Esatto, era.. ora non più-
Per lui sono sicuramente un gioco, niente di più, perché illudermi?
-Non è un illusione, tu ti stai innamorando di lui e non puoi ignorare questo sentimento-
Uff, si ritrovò a sbuffare Hermione, si diresse in camera ed iniziò a vestirsi velocemente, prese un maglioncino di lana bianca a collo alto, dei jeans a sigaretta neri e degli stivaletti in pelle bianca con otto centimetri di tacco. Scese in cucina, prese un po’ di pane, qualche cioccolatino e una bottiglia di champagne che mise in un sacchetto. Si infilò il lungo cappotto nero e si smaterializzò davanti alla casa di Draco.


Molti alberi circondavano la bellissima abitazione fatta di pietre grezze e scure che davano un senso antico e allo steso tempo elegante, alla casa, il giardino era molto ben curato e nonostante la fredda stagione molti fiori splendevano qua e là grazie a chissà quale magia.
Hermione si incamminò in un viale gi ghiaia che conduceva ad un grande e raffinato portone ad arco,
Suonò al campanello e attese fremendo un po’ di agitazione
“Sorpresa” disse Hermione sorridendo ad un Draco decisamente sorpreso
“Oh, ciao”
“Ero in casa da sola a.. pensare e ho capito che in effetti complicazioni ce ne sono sempre e…” iniziò a parlare Hermione ma dovette interrompersi sentendo delle voci provenire dal’interno della casa
“O mio dio, ma tu non sei solo vero?” gli chiese sperando vivamente in un “si, sono solo”
“No, in effetti no”
“Oh, scusa io non.. avrei dovuto… avvisarti prima di venire è solo colpa..” ma si interruppe nuovamente vedendo spuntare fra le gambe di Draco una bambina di poco più di tre anni, con dei boccoli biondi che le cadevano sulle spalle e dei grandi occhi azzurri che la squadravano attentamente
“Papà? Chi è lei?” chiese ingenuamente a Malfoy, a quelle parole Hermione spalancò la bocca piena di stupore, non poteva crederci
“Lysandra, lei è Hermione” disse Draco rivolgendosi alla figlia “Hermione, questa è mia figlia Lysandra” disse Draco
“Ciao, vuoi entrare?” chiese Lysandra a Hermione “Si, accomodati pure” La incoraggiò Draco, Hermione ancora sconvolta annuì debolmente entrando in casa e ritrovandosi in un grande soggiorno pieno di decorazioni natalizie e un’enorme albero che sovrastava moltissimi regali colorati
“Papà! Toglile il cappotto” sentì sussurrare la figlia a Draco e quelle parole non riuscì a trattenere un sorriso nonostante la situazione decisamente imbarazzante. Draco le si avvicinò e la fece voltare verso di lui per slacciarle il cappotto bianco dando l’occasione ad Hermione di sussurrargli un po’ arrabbiata
“Sei sposato?” ma Draco scosse la testa lentamente “No” ed Hermione non riuscì a trattenere un sorriso di sollievo, nel frattempo Lysandra guardava incuriosita la borsa piena di cibarie ai piedi di Hermione “Quella è per noi?” chiese piano per paura di essere sgridata da Draco per la sua domanda
“Si, tranne per lo champagne” disse porgendo la borsa alla bimba che la portò sotto l’albero iniziando ad analizzarla. Intanto Hermione si voltò velocemente verso Draco
“Sei di-vor-zia-to?”   gli chiese sempre lentamente per non farsi sentire dalla bimba ma Draco scosse nuovamente la testa
“Sono ve-do-vo” le rispose  non riuscendo a nascondere il leggero tremolio nella voce
Hermione si porto le mani alla bocca dandosi mentalmente della stupida per la sua mancanza di tatto, ma non si sarebbe mai aspettata che Draco Malfoy si sarebbe sposato, avesse avuto una figlia e poi sarebbe rimasto vedovo.
E ora? Cosa avrebbe fatto?








Chiedo umilmente perdono per questo enorme ritardo ma veramente, l'ispirazione se nè andata e non immaginate che fatica ho fatto a scrivere questo capitolo e penso si veda anche visto che non è venuto per niente come lo immaginavo...
Comunque questo capitolo è dedicato interamente a Draco ed Hermione mentre nel prossimo penso ci saranno solamente Brian, Iris e Harry.
In questo capitolo spero di essere riuscita almeno a fravi capire che Hermione è molto indecisa ed insicura sul rapporto che c'è fra Draco e lei ed ora compare anche Lysandra a complicare un po' la vicenda... ma siamo proprio sicuir che sarà una complicazione in più o invece sarà un aiuto deciso per la coppia Draco/Hermione??????
Lo soprirete continuando a seguirmi in questa avventura...

Ringrazio chi mette la storia fra i preferiti e  le seguite, chi legge in silenzio e chi da solo una sbirciatina

Ringrazio poi 
vulneraria  e   Lucelibera  che hanno recensito lo scorso capitolo perchè le recensioni fanno sempre piacere, sia che siano positive che negative!!!!!!

Bacioni e al prossimo capitolo!!!!!!!!!!!!!!!!!


 

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Capitolo 10
*** Strane Telefonate ***


Los Angeles, California

“Otto auror, otto auror sono entrati a far parte del ministero nell'ultima settimana! Ai miei tempi otto auror entravano al ministero ogni tre o quattro mesi e si guadagnavano quel posto con moltissima fatica, ora invece assumo il primo che capita, basta passare un esame e sei dentro” sbuffò Brian sbattendo sul tavolo la “gazzetta del profeta”*  e alzando gli occhi al cielo “Secondo te questo può portare a dei buon risultati?”
“Brian, sei sempre stato così critico?” sorrise Iris
“Certo, ero anche peggio ma cosa vuoi... l'età mi ha ammorbidito o rammollito, dipende dai punti di vista” affermò convinto.
“Ho preso la tua posta prima, ecco” disse Iris porgendogli un pacco di lettere “Sono quasi tutte bollette tranne una, viene dal ministero”
Brian scrutò le lettere e non appena ebbe sotto il naso quella del ministero la buttò nel cestino con poca delicatezza, Iris rimase stupita da quel gesto
“Non vuoi aprire quella lettera?” gli chiese accigliata
“No, tanto è sempre la stessa cosa che vogliono” rispose vago e con fare annoiato
“Questa volta potrebbe essere importante” provò a convincerlo
“Vogliono organizzarmi una specie di... diciamo tributo, una serata per me, per i servizi resi al ministero, non so... mi sembra una cosa orribile”
“Brian, ma è bellissimo, una bellissima opportunità, perché non vuoi partecipare?” le chiese lei non riuscendo a capire quale fosse il problema
“Ti piacerebbe salire su un palco senza riuscire a stare in piedi senza l'aiuto di qualcuno, con una faccia da centenario e tutto quella gente che ti guarda come se fossi un animale da zoo? No, se lo possono scordare, io non ci vado” affermò sicuro
“Posso?” chiese Iris andando a riprendere la lettera dal cestino. Quando Brian le diede un segno di assenso aprì la lettera iniziando a leggere ad alta voce


Caro signor Abbot,
Abbiamo fatto molti tentativi per contattarla ma non abbiamo ancora ricevuto la sua risposta.
Vorremmo organizzare una serata in suo onore, un tributo ai successi della sua carriera di auror, per i servizzi resi al ministero e l'esemplare contributo offerto.
Congratulazione per questo onore più che meritato
Charlie Walker
  Quartier Generale degli Auror
Ministero della Magia



“Io penso che sia un'occasione imperdibile” affermò sicura Iris “Senti, penso che tu abbia solo bisogno di rimetterti in forma per poter salire da solo su quel palco ed io potrei accompagnarti se vuoi”
“Ti porterei con orgoglio Iris ma non ci vado” concluse Brian testardo come sempre
“Comunque come pensi di mettermi in forma?” chiese curioso sporgendosi un po' verso Iris, quest'ultima sorrise come solo la migliore amica di un Malfoy poteva sorridere.


“Stai andando bene così, forza che ce la puoi fare” Iris si era subito messa all'opera per rimettere in forma Brian e doveva ammettere che in soli pochi giorni aveva fatto passi da gigante, aveva cominciato con piccoli esercizi come: camminare da solo senza bastone, fare piccoli esercizi per la riabilitazione delle gambe ed ora si trovavano dentro la grande piscina della casa di Hermione ed Iris era intenta nel aiutare Brian ad attraversare la piscina con le proprie gambe, ogni tanto doveva sorreggerlo ma tutto sommato stava andando alla grande. Brian stava dimostrando grandissima forza di volontà e ciò non era da tutti, specialmente per le persone di una certa età ma lui non era una persona qualunque, no, lui era Brian Abbott, uno dei più grandi auror mai visti ed Iris non riuscì a fare a meno di sentirsi tremendamente orgogliosa di lui.

Era il 24 novembre, la vigilia di natale e Iris era comodamente seduta alla scrivania di Hermione intenta a controllare il plico di fogli che le aveva spedito Blaise quando squillò il telefono
“Pronto?” rispose
“Allora non torni più a casa?” le risopse una voce molto familiare
“Draco!Oh mio dio, ciao! Il grande Malfoy ha usato un telefono”
“Incredibile quello che si fa per le donne, comunque come stai?”
“Benissimo direi, ho conosciuto un uomo molto simpatico” 
“Visto? La vita ci riserva sempre delle sorprese, che tipo è?”
“E' molto carino, sto benissimo quando sono con lui e ha circa 90 anni”
“Ma dai!”
“E' il mio vicino di casa, o meglio il vicino di Hermione, a proposito perché non passi a casa per conoscerla?” gli chiese, a quella domanda seguì qualche secondo di silenzio 
“In realtà l'ho già conosciuta” rispose vago Draco, Iris stava per chiedergli ulteriori informazioni ma in quel momento si accorse di avere una seconda chiamata in linea
“Scusa, c'è un'altra chiamata in linea, aspetta lì, devo raccontarti un sacco di cose”
“Certo”

“Pronto?”
“Iris, come stai? Sono Hermione” le rispose questa volta una voce decisamente meno familiare
“Hermione! Come stai tu! Come va?”
“Va tutto benissimo e tu?”
“Io una meraviglia, senti puoi aspettare un secondo che c'è il mio migliore amico sull'altra linea”
“Draco?”
“Si ha detto che vi siete conosciuti”
“Si, beh, in realtà ci conoscevamo già, lunga storia. Come sta?” Si conoscevano già?  si chiese Iris Questa Draco me la deve raccontare
“Bene credo, vuoi aspettare un secondo solo?”
“Certo”


“Ecco, scusa, era Hermione”
“La Granger? E come sta?” le chiese Draco con un pizzico di curiosità nella voce
“Mi ha appena chiesto come stai tu” insomma, che sta succedendo?
“E tu che hai detto?”
“Le ho detto di aspettare, ti posso richiamare?”
“Posso aspettare” un Malfoy che aspetta i comodi degli altri? no, no, no, qui c'è qualcosa che non va!
“Davvero?” chiese
“Si”
“Ok”

“Draco vuole sapere come stai”
“Ah, beh, digli che sto bene, sono fuori a fare una passeggiata, e lui come sta? Te l'ha detto?”
“Veramente no, vuoi che glielo chieda?”
“Beh, se vuoi...Grazie” nooooo, nooooo, nooooo, lo so bene cosa è successo!
“Ok”

“MI PARE INCREDIBILE CHE TU SIA ANDATO A LETTO CON LA DONNA CHE STA IN CASA MIA!” urlò adirata Iris, doveva aspettarselo da uno come Draco
“Ohhhhh! Te l'ha detto lui?” Merda!
“Oh mio dio!”
“Oh mio dio!”
“Oh mio dio!, credevo di parlare con Draco, resta in linea per favore, sono.. mortificata!”

“COME HAI POTUTO FARE SESSO CON HERMIONE? L'UNICA COSA CHE MI HA CHIESTO E' STATA - ci suono uomini lì da te? - E IO LE HO ASSICURATO CHE NON CE N'ERANO E INVECE TU L'HAI VISTA E TE LA SEI PORTATA  A LETTO ALL'ISTANTE!” urlò, se possibile, ancora più adirata di prima
“Sempre io” Uff!
“Che palle!” sbuffò alzando gli occhi al cielo “Deve essere caduta la linea Hermione, mi dispiace tanto, ti posso richiamare?”
“Certo” dal tono della voce di Hermione, Iris capì subito che si sarebbe scavata una fossa da un momento all'altro
“Ok, ciao” non fece neanche in tempo a mettere giù il telefono che questo risuonò ancora. Sbuffando esasperata rispose
“Si, Pronto”
“Sono Harry, è un brutto momento?”
“Oh, Harry, ciao” appena Iris sentì la voce di Potter si sentì subito meglio
“Come stai passando la vigilia di Natale?”
“Niente di particolare, fra poco volevo andare a noleggiarmi un film da vedere stasera”
“Oh, beh potrei... insomma... farti un po' di compagnia, sempre se ti fa piacere”
“Più che piacere” rispose felice sorridendo dall'altro lato del telefono.








* Anche in America c'è la gazzetta del profeta, l'unica differenza è che tratta argomenti e notizie americane


Ciao a tutti!!! eccomi tornata con un'altro capitolo dedicato interamente ad Iris che è finalmente felice ed è riuscira a staccarsi da tutti suoi problemi... ma durerà questa felicità????
E' inizaita invece
la riabilitazione di Brian e sta andando molto bene, chissà se Iris riuscirà a convinverlo ad andare a quella serata in suo onore.
Anche questo capitolo non mi soddisfa molto ma, come ho già detto, questo non è un buon periodo e, visto che non manca molto alla fine mi dispiacerebbe abbandonare proprio ora...
Comunque spero che andando avanti le cose si sistemino!!!!!

Ringrazio le 21 persone che hanno aggiunto la storia fra le preferite, le 50 nelle seguite e le 4 nelle ricordate

romina75: ti ringrazio molto per la tua recensione! Sono molto contenta che ti piaccia questa Draco/Herm (coppia che io adoro) e spero continuerai a seguirmi

vulneraria: ciao!!! ti ringrazio molto per le recensioni che mi hai lasciato, tutte bellissime!!! spero che questo capitolo non ti abbia deluso, comunque nel prossimo capitolo Draco e Herm si chiariranno un po' mentre Iris ed Harry cominceranno a conoscersi meglio, finalmente, e chissà che Iris riesca finalmente a dimenticarsi Blaise!!!



Grazie ancora a tutti!!!!!!

Bacioni
pinkstar_girl95





P.S. La scena della telefonata è ambientata prima che Hermione scopra che Draco ha una figlia...!

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Capitolo 11
*** Complicazioni e Delusioni ***



Londra, Inghilterra



Qualche minuto era passato dalla sconvolgente notizia e io me ne stavo ancora lì con le mani premute sulla bocca gli occhi spalancati, incapace di dire alcun che. Draco mi fissava in silenzio aspettandosi forse una qualche mia reazione ma io al momento avevo le idee troppo confuse. Non sapevo di preciso cosa provassi per Malfoy, mi rendevo conto che qualcosa fra noi era nato in quei giorni, stavo bene con lui, molto più di quanto non lo fossi mai stata con Ron ma c’era come un ostacolo fra noi, qualcosa che mi blocca ogni volta che provo anche solo a pensare a me e Draco insieme , ad una vita felice al suo fianco.

“Mi dispiace” riuscii a pronunciare infine sospirando. Forse avrei dovuto dire qualcos’altro ma questa era l’unica cosa che mi era venuta in mente.
Draco sorrise mestamente “E successe un po’ di tempo fa” alzò il volto verso di me puntando i suoi occhi di ghiaccio nei miei “e la vita va avanti” proseguì guardandomi serio e in quel momento riuscii a scorgere un bagliore di tristezza balenare nei suoi occhi ma si trattò solo di pochi istanti e tutto tornò come prima.
In quel momento Lysandra si infilò fra le nostre gambe strattonando i pantaloni di suo padre
“Papà, andiamo a mangiare tutte queste cose buone? Ti prego, io ho fame!” disse mostrando fiera i dolciumi che teneva fra le braccia. Osservandola dovetti ammettere che era molto simile a Draco, pelle chiara, capelli biondissimi e lineamenti aristocratici ma gli occhi erano di un magnifico verde acqua probabilmente ereditati dalla madre.
“Lysa, quante volte ti ho setto di non interrompere le persone mentre parlano” la rimproverò Draco ma senza usare un tono troppo freddo o distaccato infatti Lysandra mise su un tenerissimo broncio ma accortasi che il padre non era realmente arrabbiato esclamò con l’ovvietà tipica dei bambini “ma voi eravate in silenzio!” a quelle parole non potei far altro che sorridere seguita da Draco.
“Non fa niente Draco…” dissi
“Papà? Può fermarsi ad assaggiare i dolci con noi anche Hermione?” Draco a quelle parole mi osservò per un attimo per poi rivolgersi alla figlia
“Devi chiedere a lei tesoro”
“Hermione, ti va di assaggiare questi dolci con me?” Chiese pronta Lysa. Io non sapevo che fare, ero ancora confusa ma poi mi dissi che qualche dolcetto non mi avrebbe fatto che bene
“Certo che mi va” dissi infine prendendola per mano e sorridendole.

Poco dopo eravamo seduti a tavola con i dolciumi sparpagliati sul tavolo e Lysa, comodamente seduta sulle gambe del suo papà, masticava felice una ciocco rana e Draco ogni tanto le puliva la bocca sporca di cioccolato con un tovagliolo.
Mi faceva un certo effetto vedere Draco alle prese con una bambina nel ruolo di papà, lui sempre un po’ freddo e poco espansivo ora sorrideva felice stringendo calorosamente la figlia fra le sue braccia,quasi a volerla proteggere dal resto del mondo.
Ad un certo punto Lysa si voltò verso di me sorridendomi “Hermione posso venire in braccio a te?” ma prima che potessi rispondere Draco disse serio “No, Lysa non dare fastidio ad Hermione” a quel punto la bambina mi guardò tristemente “Non vuoi che ti vengo in braccio?” io, intenerita da quei dolci occhioni, le sorrisi rassicurante
“Vieni dai e non ascoltare quello scontroso di tuo padre” appena abbi finito di pronunciare quelle parole Lysa si fiondò fra le mie braccia accomodandosi sulle mie gambe mentre Draco faceva una finta faccia offesa “Traditrice” mormorò e noi due scoppiamo a ridergli in faccia “Papà, sei proprio buffo”.

Mezz'ora dopo girovagavo per il salone della casa osservando tutto ciò che mi circondava, in effetti la casa di Draco non era fredda o troppo suntuosa, come la immaginavo, ma abbastanza calda e accogliente, adatta insomma ad una bambina. Una enorme libreria ricopriva un’intera parete mentre al lato opposto della sala troneggiava un imponente camino di marmo raffinato su cui erano disposte diverse fotografie,quasi tutte raffiguranti Lysa tranne una in cui Draco sorrideva con accanto la moglie, una bellissima donna dai lunghi capelli castani e gli occhi identici a quelli della figlia, che stringeva fra le braccia un piccolo fagottino rosa che agitava le piccole manine cercando di toccare il viso della sua mamma.
Alla vista di quella foto mi si strinse il cuore, non sapevo come era morta la mamma di Lysa ma sapevo per certo che non era giusto, per niente.
“Un penny per i tuoi pensieri” mi voltai trovando Draco appoggiato alla porta d’ingresso al salone che mi osservava, dopo aver insistito tanto e aver promesso a Lysa che un giorno sarei tornata a trovarla, anche si in effetti non sapevo ne come e ne quando, doveva essere riuscito a farla addormentare.
“Stavo cercando di capire perché non mi hai parlato di Lysa” mentii anche se in effetti era ciò che mi ero chiesta per tutta la serata, non ci conoscevamo da moltissimo, è vero ma non vedevo la ragione per nascondermi la sua esistenza.
“Di solito alle donne che ho frequentato non parlo di lei, tutto qui”
“Quindi io sono solamente una donna con cui sei andato a letto una volta” dissi incupita, forse mi stavo semplicemente illudendo che Draco provasse qualcosa di più per me, forse avevo fantasticato troppo, la nostra era una storia impossibile e lo sapevo bene. Avevo sbagliato a cercarlo di nuovo quella sera e, conoscere Lysa, anche se era una bambina dolcissima a cui mi ero subito affezionata, non aveva che compicato le cose.
Draco sospirò avvicinandosi
“La verità è che non volevo presentarle qualcuno che non avrebbe più rivisto, non dopo la morte di sua madre” schietto, diretto e dannatamente vero, perché questa era la verità, io fra qualche giorno sarei partita, non lo avrei più rivisto, lui doveva pensare a sua figlia e chiedergli di partire con me sarebbe stato da egoisti. Lo amo, solo adesso forse me ne rendo conto davvero ed è proprio per questo che la cosa deve finire qui, ho sofferto abbastanza, Draco ha sofferto abbastanza, è inutile continuare ad illudersi
“Mi sa che abbiamo appena complicato le cose” dissi in un filo di voce ma abbastanza perché potesse sentirmi.
Non gli diedi il tempo d ribattere, mi avviai decisa verso l’uscita, afferrai il cappotto e spalancai decisa la porta
“Ci rincontreremo?” mi chiese speranzoso Draco dalle mie spalle mi voltai verso di lui e con fatica riuscii a guardarlo negli occhi
“Un giorno forse” dissi per poi chiudermi la porta alle mie spalle. Sentii le lacrime che avevo trattenuto fino a quel momento rigarmi il volto e col sapore di salato ancora sulle labbra mi smaterializzai a casa.



Los Angeles, California


Era la vigilia di Natale ed ero da poco tornata a casa dopo aver noleggiato qualche film per la serata e osservavo Harry seduto sul divano trangugiare Firewhiskey dal suo bicchiere con aria stravolta, mi sentivo dispiaciuta e tremendamente impotente, vederlo in quello stato mi faceva veramente star male. Pensare che fino a qualche minuto prima era allegro e felice finchè, mentre ero in coda alla cassa, l’avevo visto schizzare fuori dal negozio e correre incontro ad una ragazza che poi riconobbi come la sua fidanzata e fin qui tutto a posto se no fosse che la ragazza era abbracciata ad un altro uomo e si sorridevano dolcemente. Per un attimo avevo sentito il mondo crollarmi sotto i piedi, i ricordi, il dolore, era tutto riaffiorato in superficie cogliendomi alla sprovvista, Blaise, la mia relazione con lui e infine la scoperta dell’esistenza di Sarah.
Sapevo perfettamente come poteva sentirsi Harry in quel momento, abbandonato, solo, insignificante e sapevo che aveva un disperato bisogno d'aiuto.
Avevo pagato in fretta il conto e avevo raggiunto Harry che nel frattempo era rimasto solo sul marciapiede con aria persa. L’avevo preso per un braccio e trascinato in un vicolo lì vicino “Ora ti porto a casa con me” gli dissi e senza lasciargli il tempo di protestare ci eravamo smaterializzati.
Ed ora eccoci qui.
“Perché mi innamoro sempre della donna sbagliata?” ruppe il silenzio ad un certo punto tenendo gli occhi abbassati
“Non sapevi che fosse sbagliata” gli risposi
“E invece si, sapevo che non era giusta, insomma, perché sono attirato da una persona anche se so che non è giusta?” io sospirai levandogli il bicchiere di mano prima che cominciasse ad ubriacarsi sul serio
“Perché speri di sbagliarti e quando ti fa una cosa brutta la ignori mentre quando fa una cosa bella e ti conquista perdi la scommessa con te stesso che lei non è adatta a te”
“Esatto! Mi chiedo se non sia stata con me solo perché sono Harry Potter, il salvatore, colui che sconfisse l’oscuro signore e bla bla bla… a volte vorrei essere solamente Harry, insomma, Harry e basta”
“Per me lo sei” risposi sinceramente sorridendogli
“Grazie Iris.” Mi disse ricambiando il sorriso anche se appena accennato “Senti non voglio rovinarti il natale, non devi starmi a sentire” fece per alzarsi per andarsene ma io lo rispinsi a sedere
“Figurati, rimani, almeno mi fai compagnia” passare la vigilia di Natale chiusa in casa, da sola a guardare un film mi sembrava in effetti troppo deprimente e se Harry aveva bisogno di me in quel momento, e di questo ero più che certa, non mi sarei tirata indietro “Che ne pensi di mangiare qualche cosa?” chiesi
“Non ne ho voglia” mi rispose subito lui
“Senti so che è difficile credere quando ti dicono -so cosa provi- ma io lo so davvero quello che provi” non sapevo se fosse la cosa giusta raccontargli quello che mi era successo ma lui aveva bisogno di distrarsi, di sentirsi consolato e chissà, forse aprirmi sul serio con qualcuno non mi avrebbe fatto che bene. Così mi accomodai meglio sul divano rinvagando i ricordi
“Vedi, frequentavo un uomo a Londra. Lavoriamo entrambi per la Gazzetta del profeta e poi ho scoperto che vedeva anche un’altra donna, Sarah, e così ho capito che non era innamorato di me come credevo.
Sto cercando di dire che capisco cosa vuol dire sentirsi insignificanti e come può far male e non importa quanto cerchi di migliorarti, vai lo stesso a dormire ogni sera chiedendoti dove hai sbagliato e come hai fatto a non capire, riesci anche a convincerti che lui si accorgerà di ciò che ha perso e tornerà a riprenderti e dopo tutto questo finalmente vai a vivere in un luogo lontano e conosci nuove persone, persone che ti fanno tornare viva, la tua anima sembra ricomporsi pezzo per pezzo e la confusione, gli anni di vita sprecati… svaniscono come per magia, ma in realtà è solo un’illusione, quella sensazione di vuoto, di dolore, non svanisce mai davvero, si nasconde ma è sempre pronta a rispuntare fuori quando meno te lo aspetti” conclusi chiudendo gli occhi e sospirando, ero riuscita, forse per la prima volta, a confidarmi con qualcuno che non fosse Draco, l’amico di infanzia, qualcuno che conoscevo da poco ma che al contempo non faceva che ispirarmi affetto e fiducia.
Harry mi osservò in silenzio per qualche istante per poi concludere “Stai proprio peggio di me credo” io sorrisi amaramente. Lo vidi alzarsi “Senti, ho cambiato idea per la cena, mangiamo qualcosa assieme e ci guardiamo un bel film, che ne dici Iris?” mi chiese sorridendo e tendendomi la mano.
Io sorrisi e l’afferrai sollevandomi “Andata!”








Salve gente!!!! Vi prego non uccidetemi!!! Lo so che avevo detto avrei aggiornato dopo il 9 giugno ma la mia migliore amica che aveva promesso di aiutarmi con la storia è stata investita e così sono stata un po’ presa ecco!!!!
Comunque adesso si è ripresa e ora che sono più tranquilla sono riuscita a riprendere in mano la storia!!!!
Innanzitutto questo capitolo ho deciso di scriverlo in prima persona perché le emozioni da descrivere, soprattutto nella parte di Hermione, erano abbastanza e non sarei riuscita a rendere l’idea di ciò che provavano se avessi scritto in terza persona come al solito. Poi non mancano tanti capitoli alla fine, anzi direi veramente pochi quindi DOVREI, e dico DOVREI, riuscire ad aggiornare abbastanza presto, si vedrà…
Spero di non avervi deluso con questo capitolo!!!!

Ringrazio di cuore tutti quelli che mi seguono, i lettori silenziosi ma soprattutto chi recensisce che mi da la forza per continuare a scrivere questa storia!!!!!
Bacioni a tutti quanti!!!!

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