Freiheit

di Iris of Goodbye
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo primo ***
Capitolo 2: *** Capitolo Secondo ***
Capitolo 3: *** Capitolo terzo ***
Capitolo 4: *** Capitolo quarto ***
Capitolo 5: *** Capitolo Quinto ***
Capitolo 6: *** Capitolo Sesto ***
Capitolo 7: *** Capitolo Settimo ***
Capitolo 8: *** Capitolo Ottavo ***
Capitolo 9: *** Capitolo Nono ***
Capitolo 10: *** Capitolo Decimo ***
Capitolo 11: *** Capitolo Undicesimo ***
Capitolo 12: *** Capitolo Dodicesimo ***
Capitolo 13: *** Capitolo tredicesimo ***
Capitolo 14: *** Capitolo quattordicesimo ***
Capitolo 15: *** Capitolo Quindicesimo ***
Capitolo 16: *** Capitolo Sedicesimo ***
Capitolo 17: *** Capitolo Diciassettesimo ***
Capitolo 18: *** Capitolo Diciottesimo ***
Capitolo 19: *** Capitolo Diciannovesimo ***
Capitolo 20: *** Capitolo Ventesimo ***
Capitolo 21: *** Capitolo ventunesimo ***
Capitolo 22: *** Capitolo ventiduesimo ***
Capitolo 23: *** Capitolo Ventitreesimo ***
Capitolo 24: *** Capitolo ventiquattresimo ***
Capitolo 25: *** Capitolo venticinquesimo ***
Capitolo 26: *** Capitolo Ventiseiesimo ***
Capitolo 27: *** Capitolo ventisettesimo ***



Capitolo 1
*** Capitolo primo ***


                                                                                         Freiheit
 

Salve a tutti ^^ Inizio dicendo che I tokio hotel non mi appartengono e questa ff non è stata scritta a scopo di lucro. Tornando a noi, Io sono Isabella, ho gia scritto un'altra Fan fiction su Twilight che purtroppo non ho mai concluso. Spero che questa storia vi piaccia e vi chiedo scusa in anticipo se ci sono errori, ma molto spesso non controllo dopo aver scritto xD. Comunque adesso smetto di chiacchierare e vi lascio leggere in santa pace =) Ringrazio tutti quelli che leggeranno e censiranno (si accettano più che volentieri critiche ^^).

 

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Credits By MakeSomeNoise

Sono quattro anni che ormai la mia migliore amica è felicemente fidanzata.
Già, e mi sembra ancora tutto cosi strano.
Ha abbandonato casa per andare in germania, e io stupidamente non sono andata con lei...
La sua vita è cambiata radicalmente, e fortunata lei, ha trovato anche l'uomo della sua vita.
Il problema è che non riesco a non ridere, se penso al suo nome. E' cosi pateticamente impossibile che sia lui.
Che siano loro.
O forse no.
Sono in questo maledetto treno da quasi sei ore ormai, e non riesco a non pensare a quello a cui sto andando incontro. Per l'ennesima volta in Germania,
comincio a credere che questo paese sia stregato, come se ci fosse una sorta di relazione tra me e lui, prima ci molliamo, poi ritorniamo insieme,
ci molliamo di nuovo, per poi incontrarci per caso ancora.
perchè odio la Germania? Non ve l'ho detto?
Ho appena 21 anni e sono gia scappata due volte di casa.
La prima volta sono andata via a 16 quando abitavo con i miei a Berlino, per uno stupido concerto ad Heidelberg dove poi mi sono trasferita
con il mio intramontabile ragazzo.
mah.. ancora non posso pensarci. In realtà non l'ho ancora del tutto dimenticato, ma chi è che riuscirebbe a dimenticare Timo sonnenschein?
Si, il rapper dei Panik, Si quel fico da urlo, si il mio primo vero amore.
Non avrei mai pensato di innamorarmi seriamente, specialmente di uno famoso che va in giro e vive di musica. E sinceramente mi viene ancora da ridere,
perchè in realtà la prima volta che ci sono andata a letto, dopo l'ennesimo concerto che andavo a vedere, è stato solo per vantarmi con le mie amiche
di essermi sverginata con Lui.
Ma ben tre settimane dopo mi sono ritrovata in casa sua a preparare i bagagli pronti per il prossimo tour.
Ammetto che non mi ha mai fatto mancare nulla, dolce premuroso,e qualsiasi cosa desideravo era mia in due secondi.Ha volte mi chiedevo se fossi stata incinta
cosa mi avrebbe combinato.
E' strano pensare che sia passato solo un mese dalla nostra rottura, un mese che mi sento in colpa.
Perchè quando va tutto maledettamente bene c'è sempre qualcosa che ti rovina? Perchè quello stupido dannatissimo bambino doveva arrivare adesso?
Sapevamo perfettamente che tra di noi non dovevano esserci "intralici" di quel tipo, ma è successo e Bingo!.
Non gliel'ho mai detto, ho abortito al primo mese, sapevo come l'avrebbe presa... ma le bugie hanno le gambe corte.
Cosi dopo questo "incidente" abbiamo deciso che forse era il momento di dire basta, dopo sei anni...
Dopo sei anni eccomi qui. Sono tornata a Parigi, la mia città natale.
Sara, la mia migliore amica, mi ha pregato di tornare momentaneamente a Berlino.. sinceramente non so per cosa, e mai so che me lo dirà.
- Signorina northfell?-
mi girai improvvisamente destandomi dai miei pensieri.
-si?-
guardai l'omone ,che si accingeva a prendermi le valige, con aria interrogativa.
- La macchina la sta aspettando fuori, l'accompagnerà direttamente a casa Kaulitz-
disse serio
-Grazie mille- sussurrai incamminandomi e sorridendo da sola come un ebete.
Sara non sarebbe cambiata mai!.
Mi infilai in macchina ansiosa di arrivare. Non la vedevo da quattro anni e più ormai. E sinceramente la curiosità di conoscere
i tanto famosi gemelli mi stava corrodendo.
Dopo dieci minuti la macchina si fermò davanti ad una villetta, nella periferia della città.
L'uomo mi aprii lo sportello e lo ringraziai scendendo dall'auto e prendendo le mie valigie prima che lo facesse lui.
Mi incamminai per il vialetto curiosando con lo sguardo per i dintorni, quando una voce allegra e squillante mi distolse.
Non ebbi il tempo di vederla che mi piombò addosso facendomi cadere per terra pesantemente.
- Amyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy- urlò rompendomi un timpano - oddio mi sei mancata tantissimoooo- Ecco, stava per piangere!.
- Sara, ti prego mi stai strozzando!- cercai di togliere le sue mani strette al mio collo
- oh scusa- si allontano e solo allora la potei vedere per bene. I suoi capelli di solito corti e sbarazzini erano cresciuti un bel po'
lasciando la chioma bionda scendere ordinata sulla schiena, il fisico snello e slanciato e l'aspetto decisamente curato
la facevano sembrare una modella -sei tu?- spalancai gli occhi incredula.
- ah che cosa può fare l'amore!- ridacchiai ricevendo in risposta un buffetto amichevole sulla spalla
- Sara, non ci presenti la tua amica?- udii una voce maschile dietro le nostre spalle cosi mi affrettai ad alzarmi sistemandomi il vestito.
- oh certo certo georg- si alzò anche lei e sorrise prendendomi per mano e avvicinandomi all'entrata
Solo allora potei scorgere le quattro figure tanto famose e desiderate dalle ragazzine.
- Lei è Amylee northfell, la mia migliore amica- annunciò Sara con fare solenne
Ridacchiai e tutti si girarono a guardarmi
- scusate!- guardai la mia amica - direi che le presentazioni non fanno al caso tuo- sorrisi teneramente
Borbotto qualcosa e incrociò le braccia al petto offesa - Allora fallò tu!-
-Dai amore, non voleva essere scortese- lo vidi sorridere. Eh beh, era davvero bello, più che dalle foto. - io sono tom- mi si avvicinò allungando una mano
lo guardai quasi incantata e mi ci vollero due minuti buoni prima di afferrargli la mano e salutarlo.
- Tom, metti sempre a disagio le nuove ragazze- una voce simile alla prima si avvicinò. Era altissimo, e un po' troppo magro per essere un ragazzo.
- Io sono Bill- sorrise e io non potei fare a meno che ricambiare entusiasta. - Loro invece sono georg e  Gustav- presentò sara avvicinandosi poi a tom
Sorrisi salutando e li squadrai uno ad uno. - Bene direi che adesso possiamo anche entrare- ridacchiò la mia amica scambiandosi un tenero bacio con il
chitarrista.
Annuimmo tutti all'unisono guardandoli e seguimmo la coppietta dentro casa
.

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Capitolo 2
*** Capitolo Secondo ***


Prima di Postarvi il capitolo vorrei ringraziare di cuore tutte le persone che hanno letto la storia; in particolare
-
MakeSomeNoise, che mi ha aggiunta tra i preferiti ( grazie Mille Liebe ti amo <3)
MadameMoonLoveSunshine_483 Grazie mille per avermi aggiuta tra le storie seguite, spero che continuerai a leggere =)
- SuperEle46 Che ringrazio di cuore per aver commentato e per avermi aggiunta tra le storie seguite. Spero di non deluderti con questo capitolo.
Bene! Adesso senza "perdere" altro tempo in chiacchiere vi posto il capitolo! chiedo sempre scusa se ci sono errori.

Capitolo Secondo


Ci mettemmo seduti, chi sul divano chi per terra chi in braccio agli altri
Eh si, sara e tom erano davvero innamorati come dicevano le riviste.
-Allora Amylee- interruppe Gustav - Da dove vieni?- mi guardò con un certo sorriso.
- Amy, va bene- specificai - Vengo da parigi- riposi. Mi sentivo a disagio in casa loro, ero decisamente fuori luogo.
- Sei stanca?- Bill mi guardò apprensivo, mentre io fissavo un punto non definito della stanza stando in silenzio
- Si un po'- risposi e sorrisi guardandolo.
- Ti accompagno alla tua stanza allora- Detto ciò si alzo e mi porse la mano che strinsi saldamente per alzarmi.
- Io porto Amy nella sua camera- sottolineò il mio nome e sorrisi ancora. -Mi raccomando Bill, fate con calma- ridacchiò Tom alludendo come al solito
al suo unico scopo di vita.
Dopo aver scambiato una furente occhiata al gemello Bill inizio a salire le scale con una delle mie valigie e io mi apprestai a seguirlo con l'altra.
- Ecco qui- posò la valigia e uscii immediatamente. Sorrisi. - Grazie mille Bill, sei stato davvero gentile-
- Di nulla- si affrettò a dire grattandosi la testa imbarazzato - Torno giù, qualsiasi cosa chiedi pure a noi- Mi salutò e scappò via.
Ne approfittai per buttarmi sul soffice letto che c'era in stanza, e in poco tempo caddi tra le braccia di morfeo.
La suoneria del mio cellulare mi svegliò dopo circa tre ore
- Pronto?- risposi assonnata -Ehi..ehm..ciao-. Quella voce...
-Timo?- chiesi stupita, era strano che mi chiamasse, di solito non lo faceva mai.
- Amy, come stai?- domandò con fare normale - io sto bene- tu un po' meno se mi hai chiamata -è successo qualcosa?- attesi risposta
- Ma no niente, solo che.. i gemelli mi hanno detto che sei in città e mi farebbe piacere vederti-.
Mi voleva vedere. Ma io ero davvero pronta a riincontrarlo? -oh- risposi solo.
- Ehi, tranquilla, se non mi vuoi vedere ti capisco, anzi ho fatto uno sbaglio a chiamarti, ci sentiamo- parlò veloce ma lo bloccai - no Timo aspetta,
ci vediamo domani pomeriggio per un caffè?- mi morsi il labbro ansiosa e lo sentii sorridere - A domani allora- Attacco.
Mi alzai dal letto sospirando e presi la mia roba andando nel bagno della stanzetta. Mi spogliai ed entrai nella doccia abbandomandomi al suo getto caldo.
Quando uscii dalla doccia sentii la porta bussare mi arrotolai nell'asciugamano e andai ad aprire
- Ciao amore - mi salutò con il suo sorriso furbo -Sara, entra- le feci spazio scostandomi dalla porta.
- Allora? non è stupendo?- mi guardò con gli occhi a cuoricino -Chi il cane?- feci finta di nulla sorridendo.
- Ma dai cretina che hai capito!- mi diede una spinta facendomi cadere sul letto. -E tu? come vanno le cose con il tuo amore?-.
Sentii improvvisamente una fitta nel petto. -b..bene- sospirai
-oh..- mi guardo sedendosi sul letto - ti va di parlarne?-; mi alzai mettendomi accanto a lei e fissandola negli occhi. Non ce la feci, scoppiai a piangere
stringendomi nel suo abbraccio che tanto mi era mancato.
- Mi ha lasciata- singhiozzai - Mi ha lasciata perchè non gli ho detto che ero incinta-
- Sei incinta?- strabuzzò gli occhi allontanandomi per poter vedere la mia espressione
- No, no non più- mi asciugai gli occhi - ho..abortito..appena l'ho saputo- e mi sento ancora tremendamente in colpa
- E allora perchè quel cretino ti ha mollata?- si stava scaldando
- Perchè non gliel'ho detto, lo ha saputo dal suo migliore amico e io ho sbagliato, perchè dovevamo decidere insieme.- La guardai - Però mi manca, mi manca
da morire- sorrise comprensiva - Lo so, lui è l'unico di cui tu ti sia mai innamorata, e adesso è normale che sia cosi- mi accarezzò una guancia
-Forza adesso non ci pensiamo e scendiamo giù che tra un po' si mangia- mi prese la mano e mi trascinò giù.
I gemelli erano sul divano e si stavano prendendo a cuscinate; come al solito Bill aveva la peggio e Tom si divertiva a bastonarlo mentre Gustav e Georg
facevano il tifo
- Tom Kaulitz!- urlò sara -smettila subito di fare del male al mio cognatino preferito-. Sorrise.
- Sempre di parte tu- sbuffò lasciando il fratello
-Grazie sara, senza di te a quest'ora sarei morto- si alzò e quando lo vidi non riuscii a non ridere. Mi avvicinai ghignando e gli aggiustai i capelli.
Mossa sbagliata perchè non mancarono i commenti dei ragazzi. - che è successo in camera?- ci guardarono.
Imbruttii tom e poi presi un cuscino scaraventandomi sui suoi dread per spettinarlo -okok amy hai vinto!- cercò di difendersi senza successo.
Qualche minuto dopo però il campanello suonò. -Amore vai ad aprire?- chiese dolcemente tom, sara annuii e si avviò all'ingresso.
Due secondi dopo tutti i componenti dei panik erano nel salotto di casa Kaulitz. Strano vero?. Non cosi tanto strano se in mezzo c'ero io.
Cercai di fare l'indifferente buttandomi su franky - chicco quanto mi sei mancatooo- lo strinsi forte e lui ricambiò - Anche tu piccola- sorrise.
Franky era il mio più grande amico, sapeva praticamente tutto di me ed era l'unico che mi riusciva a sopportare quando litigavo con qualcuno.
I ragazzi si salutarono iniziando poi a parlare tra loro
-Chiamo le pizze vieni con me?- chiese bill vedendomi leggermente sovrapensiero. Lo ringraziai con lo sguardo e annuii andando in cucina con lui.
Non sentii chiaramente quello che dissero, ma vidi timo avvicinarsi a tom e blaterare qualcosa su me e Bill.
- Sara ci ha raccontato quello che è successo solo adesso... Pensavamo che tra voi fosse tutto ok e volevamo fare una cosa carina- si scusò
- Tranquillo Bill, sto bene- lo rassicurai prendendo il telefono e porgendoglierlo
si mise seduto su una sedia e io di fronte a lui aspettando. Appena ebbe finito mi guardò, studiandomi quasi.
-Che c'è?- chiesi preoccupata
- Sei molto carina- disse di getto e io non potei non arrossire. Bill Kaulitz mi ha detto che sono carina. sorrisi -Grazie-.
-Oh, ho fame ma hai chiamato?- il solito maleducato!. Il bassista guardò prima me poi Bill
-si arriva tra poco- rispose bill sbuffando. Georg chiuse la porta e tornò di la lasciandoci nuovamente soli.
Il cantante ne approfittò per parlare con me e farmi domande per perdere tempo. Con Bill era tutto cosi naturale e...strano.Mi ritrovai seduta sulle sue
gambe intenta a fargli il solletico ma come al solito venimmo interrotti nuovamente - Scusatemi- ecco, proprio lui. Mi alzai immediatamente dalle gambe
di bill guardandolo -è pronta. La cena...è arrivata-
chiuse la porta.
Guardai il vocalist e sbuffai sonoramente tornando di là dagli altri. Silenzio.
- Che è successo?- chiese sara che si era accorta della mia assenza. - nulla di cio che pensi- dissi arrabbiata. ci mettemmo tutti a tavola e iniziammo a
mangiare.

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Capitolo 3
*** Capitolo terzo ***


Eccomi con il terzo capitolo della FF. Ringrazio di cuore tutte le persone che leggono, in particolare
SuperEle46 e  MakeSomeNoise  che hanno commentato. Grazie mille =)

Capitolo Terzo

La cena passò tranquilla e silenziosa e appena finimmo aiutai Sara a sparecchiare e lavare i piatti, tornando poi insieme dagli altri.
- posso parlarti?- Timo mi bloccò un braccio voltandomi verso di lui
-certo- risposi secca seguendolo -che c'è?-
- Dimmi che non è come penso che sia- che cose contorte!
- no Timo, tra me e Bill non c'è nulla- sapevo dove voleva andare a parare - e poi pure se fosse a te cosa importa?- lo guardai - sei tu che mi hai
lasciata- alzai un po' la voce
- Questo lo so. E comunque non vuol dire che io non tenga a te- rispose senza staccare gli occhi dai miei
Mi avvicinai di poco a lui - Dimmelo Timo. Dimmelo guardandomi in faccia e saprò che è davvero finita-. Mi studiò attentamente prima di aprire bocca
- Amy- fece una lunga pausa - Io non ti amo più- scandii chiaramente la negazione. Solo a quel punto abbassai lo sguardo per non far vedere le lacrime
che mi rigavano il viso. Non dissi nulla e mi girai salendo le scale e andando a chiudermi in bagno.
Nessuno per fortuna si accorse della mia assenza e solo quando sentii la porta d'ingresso chiudersi uscii allo scoperto
- E' tutto ok?- Georg mi si avvicinò, un po' troppo per i miei gusti, guardandomi. - S-si- indietreggiai finendo contro la parete. Avevo notato il suo
comportamento strano da quando ero arrivata. - Senti, perchè non dormi con me sta notte? Vedrai che ti faccio passare la tristezza- Ridacchiò.
- Non sono la prima puttana che si trova sull'autostrada Listing- socchiusi gli occhi fulminandolo, ma lui non mollò. - Mi piacciono le tipe dure- sorrise.
- Lei non si tocca- Tom mi prese per il braccio tirandomi via. Lo guardai confusa. - Eddai Tom, togli sempre tutto il divertimento- sbuffò l'amico, Tom non rispose e mi portò in camera sua e di sara. - sta notte dormi con lei cosi sarai più tranquilla- mi guardò dolce - e per Georg.. beh scusalo, fa sempre cosi quando beve un po' troppo- sorrise poi si alzò e uscii lasciandomi in camera con la mia amica che gia dormiva.
Mi rannicchiai accanto a lei e chiusi gli occhi abbandonandomi al buio.
Aprii gli occhi guardando la sveglia sul comodino di fianco al letto, erano gia le dieci e mezza. Mi alzai e andai a prepararmi.
-Buongiorno- mormorai scendendo in cucina dove erano tutti. - Ah finalmente ti sei svegliata- sorrise sara facendomi segno di accomodarmi accanto a lei.
Obbedii e presi anche io qualcosa da mangiare.
- Programmi per oggi?- chiese la mia amica guardando i quattro
-Shoppinggggg!- esordì bill che intanto stava canticchiando. Ridemmo tutti quanti - è sempre cosi quando si sveglia?- chiesi guardando il gemello.
- no, è sempre cosi. Punto.- sbuffo seguito dalle risate degli altri.
- Beh allora se non avete nulla di meglio da fare andrei con Bill a fare un po' di shopping- lo guardai -sempre se non ti disturbo-
-oh no. certo che no.- sorrise imbarazzato.
Sara e Tom si scambiarono un occhiata complice. -Bene allora noi ne approfittiamo per stare un po' da soli- disse Tom - E noi andiamo in sala per parlare
con i produttori- parlò Gustav dopo. Si alzarono tutti da tavola e andarono a vestirsi lasciando me e Bill come due cretini a pulire.
- Sempre gentili- sbuffò cercando di lavare una tazza.Risi togliendogliela di mano - Fa cosi, va a lavarti che se no i negozi chiudono. Qui continuo io-
sorrise e mi diede un bacio sulla guancia catapultandosi al piano di sopra.
Risi ancora finendo il mio lavoro. Dopo circa mezz'ora bill scese - Finalmente- sbuffai facendo la finta arrabbiata. -Ti ci vuole più tempo di una ragazza
per prepararti- uscii di casa con lui che intanto ridacchiava.
Entrammo nella sua auto che ispezionai a partire dai suoi cd - Sei sicuro di saper guidare kaulitz?- sorrisi
- Il mio secondo nome è Michael schumacher- sghignazzò
- Certo certo! adesso non montiamoci la testa- Lo smontai. Inserii il loro ultimo cd e iniziai a canticchiare
"When you can't breathe,I will be there Zoom into me"
Mi girai verso lui guardandolo, aveva gli occhi che luccicavano. -che c'è?- ridacchiai -E' davvero stupenda questa canzone- mi complimentai
- Grazie- sorrise riprendendosi e parcheggiò l'auto.
Prima di scendere dalla macchina mi balenò in testa uno strano pensiero - Sei sicuro di poterti far vedere in giro con me?- chiesi dubbiosa.
Mi guardò aggrottando le sopracciglia - Anche io ho una vita privata sai?- detto ciò scese dall'auto e lo seguii a ruota.
Pensavo che nessuno fosse peggio di sara nel fare shopping e invece mi sbagliavo, bill correva da un negozio ad un altro senza sosta.
Si provava tremila cose e solo cinque andavano bene poi; pensai di non reggere più e crollare per strada quando finalmente si fermò
- Fermiamoci a prendere qualcosa da mangiare- mi fece segno di seguirlo in un bar e obbedii.
- Giuro che non andrò a fare più spese per due mesi minimo- mi stravaccai su una sedia chiudendo per un attimo gli occhi
Si guardò intorno poi mi passò il braccio intorno alla spalla - E non hai ancora visto nulla- Rise
Lo guardai sconvolta e gli diedi una gomitata nelle costole - Basta mi arrendo Kaulitz hai vinto- sventolai un fazzoletto bianco in aria e lui sorrise
-peccato mi stavo divertendo- scrollò le spalle non staccando gli occhi dai miei.
Esattamente ad ora di cena tornammo a casa. Ero completamente tramortita e Bill dovette portarmi in braccio dentro casa perchè le mie gambe ormai non
reggevano più. Mi appoggiai con la testa al suo petto e chiusi gli occhi sospirando pesantemente. " che buon'odore" pensai stringendo involontariamente la
mano alla sua maglietta
Mi posò delicatamente sul divano e uscii fuori a prendere le mille buste che avevamo entrando poi nuovamente.
-Ehi!- sara venne a sedersi vicino a me sul divano - stavamo mandando una squadra a cercarvi!- ci guardò
- mmm- feci un verso strano girandomi dall'altra parte. Sara mi posò un bacio sulla guancia destra e andò in cucina - Vado a preparare la cena- disse
probabilmente a Bill scomparendo poi dietro la porta.
Dopo circa mezz'oretta Gustav mi svegliò invitandomi ad andare a tavola insieme agli altri. Annuii e lo seguii.
- Che le hai combinato poverina!- tom rise di gusto guardando la mia espressione. Gli feci una linguaccia e mi andai a sedere
- Assolutamente nulla di male- sorrise il gemello e iniziò a mangiare seguito da tutti.
La cena passò tranquilla, con qualche chiacchiera e..bacio. E si perchè Tom e Sara non facevano che baciarsi ogni volta.
- Sono proprio andati eh?- guardai Bill con una faccia affranta - Si putroppo- sorrise - Il sexgott è morto- fece finta di piangere.
- E' solo invidia la vostra- Borbottò Tom alzandosi e baciando sara un ultima volta prima di andarsene in salotto seguito poi da Bill.
- Ti piace vero?- Sara fece breccia nei miei pensieri e il suo sguardo malizioso non mi promise nulla di buono
- Chi?- feci finta di nulla anche se avevo capito fin troppo bene
- Un tipo che inizia con la B e finisce con Ill e che ha i capelli con una cresta assurta e un fisico che non ha nulla a che vedere con quello del gemello-
la guardai e scoppiai a ridere
- No. Non mi piace- Risposi risolutiva
- Due negazioni fanno un'affermazione cara mia- ridacchio malefica
- NOn lo saprai mai comunque - le cacciai la lingua
- Daiiii, io sono la tua migliore amica!- protestò
mi girai avvicinandomi e guardandola seria -Ti ricordi cosa ti dissi circa cinque anni fa?-
si grattò la testa pensando - Si.- Sospirò - che se fosse finita con Timo non ti saresti mai più innamorata- incrociò le braccia al petto
- Esatto- le baciai la guancia e andai di la dai ragazzi.

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Capitolo 4
*** Capitolo quarto ***


Ringrazio di Cuore Tutte le persone che leggono, anche se non commentate mi fate felice =)
Un grazie particolare va a SuperEle46 !

                                                                                Capitolo Quarto

-Ehi Amy- gustav mi fece segno di raggiungerlo sul divano. I gemelli trafficavano con un foglio seduti sul pavimento e si scambiavano insulti in tedesco
che per fortuna non riuscivo a capire.
Bill si alzò e mi mostrò il foglio: era la depandance che vi era dietro casa - E' nostra, ma abbiamo pensato che ti puoi trasferire li, visto che sappiamo
che ti crea disagio rimanete in casa con noi- mi sorrise
- oh ragazzi- avevo le lacrime agli occhi - vi ringrazio. Ma... io tornerò a Parigi la settimana prossima-.
Il gruppo mi guardò a bocca aperta - Ma dai Amy fermati un altro po'- pregò Tom
- davvero non posso- detto ciò dopo qualche minuto di silenzio e qualche occhiata da cucciolo, cambiammo argomento e iniziammo a scherzare.
Guardai l'orologio e mi alzai dal divano, Bill era mezzo brillo e barcollava ridendo per la stanza; Tom e Sara dormivano beati sul divano l'uno abbracciato all'altra. Mentre Georg e Gustav erano usciti con due ragazze di cui non sapevamo molto.
Presi bill passandomi un suo braccio sulla spalla - forza Bibo andiamo sopra- lo aiutai a salire e lo accompagnai in camera cercando di non andare
a sbattere e fare meno rumore possibile.
Lo spogliai velocemente lasciandolo in boxer e lo misi nel letto coprendolo.
Aspettai che si addormentasse per evitare disastri ma inevitabilmente anche i miei occhi cedettero e restai appisolata accanto a lui.
Mi svegliai la mattina dopo con un braccio ad impedirmi di alzarmi "cazzo" sgranai gli occhi e cercai di scappare dalla sua presa, ma con mia immensa
sfortuna Bill aprì gli occhi - Ehi- mormorò con la voce impastata dal sonno - come mai sei qui?-
- Mi sono addormentata qui quando ti ho portato in camera-
sorrise e si alzò mettendosi una mano sulla testa - mmm, devo aver bevuto un po' troppo ieri-.
Ridacchiai - Vado a prenderti qualcosa per il dolore- detto questo scesi di sotto e vidi sara e tom in...atteggiamenti intimi in cucina.
- Scusate non volevo disturbarvi- chiusi gli occhi superandoli e andando a prendere l'aspirina per bill con un bicchier d'acqua salendo poi di nuovo su.
-Tieni prendi- mi misi seduta vicino a lui e aspettai che si fosse ripreso
- Vado a fare una doccia- sorrisi e mi alzai ma Bill mi bloccò il braccio facendomi cadere di nuovo accanto a lui.
Mi guardò negli occhi e poi sorrise - Dankeschooooon-. Scoppiai a ridere abbracciandolo,e lui ne approfitto per baciarmi la guancia lasciandomi poi andare.
Entrai in camera mia e mi buttai sotto il getto dell'acqua; avevo le guance in fiamme e dovevo calmarmi prima di tornare giu.
-Amy?- mi chiamò dalla mia camera e appena fui vestita uscii fuori e la guardai - Amour- sorrisi e la baciai sulla guancia
- dimme moi- mi misi seduta sul letto e lei con me
- Quando eravamo piccole e abitavamo lontano mi avevi promesso che un giorno saremo andate a vivere insieme- mi guardò triste - perchè non vieni qui?-
sospirai - Sara.. lo sai che io e la germania non andiamo d'accordo-
-E' anche vero però che tu Parigi non la sopporti- sbuffò e io annuii - si è vero, ma ho tutta la mia vita li-
- Non sono io la tua vita?- mise il labbro inferiore a sporgere
- Amore, ma certo! tu est ma vie- l'abbracciai - Ma li c'è hayley e Non posso abbandonarla, lo sai-
sospirò - la germania le piace. Proponile di venire qui con te-
mi morsi il labbro - vedrò che posso fare-. Ecco lo sapevo, Sara aveva sempre una cattiva influenza su di me.
Dopo aver pranzato, salii in camera e presi il cellulare componendo il numero di Hayley.
Lei e sara erano per me tutto. Sara la conoscevo da quando ero una ragazzina, e Hayley era stata mia compagna di scuola, e ora coinquilina.
Avevamo un rapporto bellissimo e io le dovevo la vita. Mi aveva aiutata tantissimo quando il mio famoso ragazzo, che lei stranamente non conosceva,
mi aveva lasciata.
Aspettai che rispondesse stesa sul mio letto enorme.
- Oui?- la sua voce sempre tranquilla mi fece sorridere
- Hay, c'est moi, amy- risposi subito
- Oh amyy, comment ça vaa?, tu me manques- disse triste
- Oh mon amour toi aussi!- sorrisi - Hay volevo parlarti se hai cinque minuti di tempo- le chiesi dopo un po'
- Oui, dimme moi-
- Ti ricordi di sara?, ecco lei..vorrebbe che ci trasferissimo qui in Germania- cercai di spiegare..
- C'est magnifique! je adore l'allemagne!- sorrise contenta.
Ecco. Adesso non avevo scelta.
- Benissimo. Allora la settimana prossima torno a Parigi e poi quando vuoi veniamo qui- sospirai afflitta
- Va bene- ridacchiò - A bientot!- attaccò.
Mi alzai dal letto e posai il cellulare sul comodino di fianco.
Non avevo, sinceramente, ancora capito cosa ci trovassero tutti, e dico tutti, nella Germania
.

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Capitolo 5
*** Capitolo Quinto ***


SuperEle46: Carissima! grazie mille i tuoi commenti mi rendono felice =). Sinceramente l'inizio è un po' noioso ma spero che nonostante questo continui a segurmi ;)
ringrazio poi tutti i "pazzi" che perdono tempo nel leggere questa Fic ^^ Anche se non commentate, grazie davvero
!

Capitolo Quinto

Qualcuno bussò alla mia porta facendomi sobbalzare. - Bill- sorrisi facendolo entrare.
- Ecco io- si grattò la testa -ho sentito la telefonata- mi guardò e non potei nascondere un sorriso
- E allora che vuoi?- alzai un sopracciglio
Mi saltò addosso abbracciandomi
- Bill mi fai cadere!- mi aggrappai a lui ridendo
- Lo sapevo che saresti venuta a vivere qui- mi lasciò andare e mi guardò - Vedrai, ti piacerà tornare a vivere in Germania- ridacchiò beccandosi un pugno
affettuoso sul braccio - Lo sai che io odio questo posto-
- Tu odiavi questo posto, perchè non conscevi me- rise fragorosamente e non potei non essere contagiata.
-certo certo, Ora Mister simpatia, andiamo dagli altri prima che...pensino male- lo spinsi fuori sorridendo ancora e scesi con lui dai ragazzi.
O meglio da Tom e Sara che stavano guardando in silenzio un film.
- E gli altri dove sono?- chiede Bill disturbando e difatto prendendosi una cuscinata in faccia
-shhh- dissi io andando a sedermi sul divano opposto alla coppietta.
Guardai il film in silenzio, o meglio cercai di guardare il film in silenzio per non disturbare tom e sara che sembravano davvero interessati, ma con Bill
vicino era tutto molto più difficile.
Quando poi tom spense il televisore mi alzai dal divano scappando mentre lui si fiondò sul fratello iniziando a torturarlo.
Risi di gusto quando Bill cadde dal divano stremato mentre Il chitarrista con un ghigno soddisfatto gli lanciava l'ultima cuscinata.
- Ben ti sta- borbottò lasciandolo steso per terra e avvicinandosi a noi.
Mi guardò con la sua solita faccia da schiaffi e mi rincorse prendendomi in braccio e facendomi finire a testa sotto
- Ok Tom hai vinto adesso mettimi giu- Fece per mollarmi e presa dalla paura mi aggrappai alla sua felpona tirandogliela.
Stirò le labbra in un sorriso buttandomi sul divano e tenendomi ferma, mentre quella che doveva essere la mia migliore amica iniziò a farmi il solletico.
Avevo sempre odiato il solletico. Lo soffrivo troppo, e naturalmente Sara non la smise per una buona mezz'ora.
Caddi a terra vicino Bill che non dava segni di vita buttandogli un braccio sullo stomaco.
- Siete carini quando non parlate- sghignazzò Tom guardandoci
- Dico sara- gustav irruppe nella stanza guardandoci - Non ti bastava Bill che rompe ogni secondo, volevi pure Lei?-
- Mi sa che hai ragione Gù- ridacchiò lei baciandolo sulla guancia.
-Questo è un complotto!- Bill li guardò con la sua solita faccia da cucciolo indifeso.
- Ti conosco da vent'anni, credi che le tue moine facciano ancora effetto su di me?- Tom abbracciò sara e cacciò una linguaccia al fratello
- Non credevo fossi cosi antipatico!- mi alzai dopo essermi ripresa e tirai su  Bill
- Non sono antipatico, sono solo realista!- si difese subito cercando approvazione nello sguardo di sara
- Ha ragione Tomi- annuì sara
- tu sei di parte- parlammò insieme io e Bill. Non riuscimmo a trattenere una risata e insieme soppiammo guardandoci.
Sembrava di ridere da ore eppure erano ancora tutti li a fissarci con gli occhi sgranati
- Cosa?- chiese bill ancora con le lacrime agli occhi
- Dico vi..vi siete visti?- Georg ci guardò muovendo le mani in modo caotico per cercare di spiegare il nostro comportamento.
- Va bene ok adesso la smettiamo- guardai l'ora - E' tardissimo e domani ho il treno quindi- baciai Bill sulla guancia e poi salutai anche gli altri
- Notte a tutti- Corsi in camera mia mentre i battibecchi di sotto non cessavano.

Erano passati tre mesi da quando avevo lasciato casa Kaulitz tornando cosi alla mia normalissima e noiosa vita in francia.
- Bonjour!- Hayley entro in stanza facendomi sobbalzare
-ehi- sorrisi guadandola - tutto ok?- annuii e mi mostrò due biglietti d'aereo
- La settimana prossima andiamo via- mi sorrise entusiasta.
In realtà non sapevo più se volevo tornare in germania. Infondo qui avevo tutte le mie cose, la mia università, le mie amicizie.
Perchè lasciare tutto per tornare ancora una volta Indietro nel passato?.
- Amy ci sei?- Hay mi scosse la mano davanti alla faccia cercando attenzione
- si..si scusa- la guardai sbattendo le palpebre più volte
-Dicevo che dobbiamo preparare la roba da portare e quella da farci mandare- sorrise
Annuii e la guardai -io.. ecco io non sono sicura di voler tornare li..-
- Ma cosa dici! certo che ci andremo!- mi guardò quasi pregandomi -oh per favore fallo per mee! lo sai quanto ci tengo!-
sospirai. Ero decisamente troppo buona - E va bene.. Per quando devo finire di preparare tutto?- la guardai
- Lunedi!- ridacchiò baciandomi e allontanandosi poi dalla mia vista.
avevo paura. Avevo paura di innamorarmi di nuovo. La Germania mi faceva sempre questo dannatissimo effetto.
Aprii l'armadio e presi un vestito indossandolo velocemente, scesi in salotto e guardai Hayley
-io esco, torno per ora di cena- la salutai.
Inspirai subito l'aria fredda di parigi stringendomi nel giubbotto e camminando alla ceca immersa nei miei pensieri.
-Pardon- una voce maschile con uno strano accento catturò la mia attenzione facendomi girare
-Oui?- guardai il ragazzo, decisamente impacciato cercare di formulare una frase in una lingua probabilmente a lui sconosciuta.
Dal suo strano accento doveva essere tedesco, o austriaco.
- Ti serve qualcosa?- lo guardai
- Oh, per fortuna parli tedesco- sospiro - Si, veramente... io mi sono perso!-
Scoppiai a ridere -Parlare è una parola grossa.Diciamo che mi arrangio.Comunque..dove devi arrivare?-
Mi spiegò la via guardandomi
- va bene vieni, andiamo- sorrisi incamminandomi per la strada assieme a lui.
Non badai minimamente all'ora e infatti, appena tornai a casa, ritrovai la mia amica preoccupatissima venirmi subito incontro
- Ma dove eri finita?-
- Hai ragione Hay scusami!- mi affrettai a dire -ho incontrato un tipo e..-
-E? Racconta subito!- corse sul divano tirandomi insieme a lei.
- non è niente di quel che credi.- sorrisi - Si chiama Alex-
arricciò il naso appena sentì il nome. La guardai poi continuai a parlare
- E' Austriaco, e si era perso. L'ho semplicemente accompagnato al suo albergo-
Sorrise - Hai recuperato il suo numero?-
- E secondo te?..Ovvio!- risi seguita subito dopo da lei
- comunque, tornando a cose serie. Ha chiamato Amy- il suo sorriso svanì
- E' successo qualcosa?-
- No. Niente di chè. Dice però che i ragazzi partiranno presto per il tour e quindi mi ha chiesto di anticipare un po' il nostro arrivo
per facilitare le sistemazioni nella casa nuova-
- Non puoi partire prima tu?- mi morsi il labbro.
- Avanti Fifona! Va a preparare  le valigie che la Germania ci aspetta- Saltellò come un folletto di sopra lasciandomi ancora una volta senza parole.

Ps: chiedo scusa se il capitolo è corto, ma non potevo spezzarlo in altro modo. 

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Capitolo 6
*** Capitolo Sesto ***


Ringrazio come sempre tutti quelli che leggono (siete tantissimi davvero!) e quelli che commentano.

Capitolo Sesto

Esattamente due giorni dopo mi trovai in camera a controllare ancora una volta la roba da portare.
-E' una pazzia- borbottai chiudendo il valigione e trascinandolo fuori dalla stanza.
Guardai ancora una volta la mia camera, Chissà chi ci sarebbe venuto ad abitare qui adesso!
- Andiamo?- chiese pimpante una voce alle mie spalle. Mi girai facendo il sorriso più finto del mondo e annuii - Andiamo!-
Meno di un ora dopo mi trovai in aereo con il mio Mp3 a tutto volume nelle orecchie. Odiavo volare, avevo il terrore.
- All'aeroporto ci saranno i tuoi amici ad aspettarci!- battè le mani hayley che sembrava sempre più entusiasta.
Infondo era sempre stato il suo sogno trasferirsi in Germania, e con mia sfortuna non se l'era fatto ripetere due volte.
Quando l'aereo atterrò ad Hamburgo, Hay ed io corremmo subito a cercare le nostre valigie.
-Hayleyyyyyyyyy!- Qualcuno urlò facendo sobbalzare la mia amica. Quel qualcuno non potè non essere Sara che come al solito si lasciò andare ad un lungo
abbraccio stritolando il collo della sua vittima.
- Ciao Sara- la strinse lei di rimando -oooh quanto mi sei mancataa!- le solite smancerie!.
Mi sembravo la più normale li dentro e probabilmente non lo ero.
Trovai la mia valigia e mi avvicinai per prenderla ma una mano fu più rapida della mia
- Ehi! quella è la mia...- mi voltai e un ragazzo biondo non molto alto mi sorrise subito
- Grazie Gus!- lo aiutai.
- Lasciate le valigie a me ragazzi e entrate in macchina- L'omone che mi aveva portata la prima volta a casa Kaulitz era di nuovo li
- Lui chi è?- chiesi a Gustav che mi stava conducendo all'auto.
- E' Saki. La nostra guardia del corpo- spiegò
Annuii E mi infilai in macchina. Trovando subito i ragazzi
- Finalmente sei tornata brutta psicopatica!- ridacchiò il rasta.
- Anche io sono felice di rivederti mocio Vileda- brontolai incrociando le braccia al petto.
Eh si io e Tom continuavamo a battibeccare su qualsiasi cosa. Per noi era un divertimento litigare. E si sapeva, eravamo troppo uguali per andare d'accordo.
Schioccai un bacio sulla guancia di Georg e mi misi seduta per bene aspettando le altre due pazze.
- Bill?- chiesi notando il troppo silenzio in macchina. Tom si leccò il piercing con fare malizioso. Lo guardai male
- E' a casa. Doveva prepararsi.- spiegò sorridendo. Annuii non dandogli molta importanza.
Avevo capito, finalmente dopo tre mesi di lontananza, che per Bill non provavo assolutamente nulla. E questo in parte mi tranquillizzava, un altro Tedesco
non faceva per me!
- Amore Lei è Hayley!- sara si buttò su Tom travolgendolo completamente e attaccandosi al suo braccio come un polipo.
- Ciao- Sorrise la mia amica in imbarazzo. Conosceva benissimo i Tokio Hotel. Sara ci aveva "contagiate" con la loro musica, e fin da piccole le avevo
sentite litigare spesso per Tom.
Ridacchiai tra me e me pensandoci.
- Ciao Hayley!- ricambiò Tom sorridente afferrando la sua mano e stringendola. La mora sussultò appena arrossendo.
- Bene!- spezzò l'imbarazzo sara -Saki adesso puoi portarci a casa!-
L'omone annuii e ingrando la marcia partì.
Dopo circa quaranta minuti, che per me sembrò un eternità visto che mi ero subita per tutto il viaggio le bastardate fatte da Tom, arrivammo a casa.
- TOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOM- qualcuno urlò dalla casa, senza lasciarci il tempo di entrare.
Quell'acuto non poteva essere che di una persona. Bill.
Presi la mia valigia e la trascinai in casa seguendo gli altri.
- Ecco che iniziano a litigare- sbottò sara chiudendo la porta. La guardai prima di sentire altre urla provenire dal piano di sopra
- Che cosa vuoi ancora?- urlò il rasta
- La mia Piastra! Dov'è finita! era in camera! Sta mattina era in camera!Lo so che l'hai presa tu!- Bill urlò di nuovo.
- Ma che me ne faccio io della tua piastra?!- Tom lo guardò incredulo
Li vidi iniziare lanciarsi cuscini e vestiti vari che uscivano dalle camere.
Sgranai gli occhi. - Fanno...fanno sempre cosi?- chiese incerta Hayley guardando la faccia disperata di Sara che annuì.
- SEI SOLO UNA CHECCA ISTERICA!- urlò infine tom scendendo le scale mentre si manteneva la mano
- saki si è rotta la porta- borbottò chiudendosi in cucina. Sara corse da lui mentre io salii velocemente sopra convinta che Tom avesse spezzato il gemello
sulla porta. Ma non era cosi.
- L'hai trovata?- chiesi un po' titubante avvicinandomi alla camera.
Lo vidi annuire e massaggiarsi le tempie.
- Finirà che lo uccido prima o poi- borbottò guardandomi.Sorrisi comprensiva e mi misi seduta vicino a lui
- Non ti facevo cosi forzuto Kaulitz!- gli diedi una spallata e lui rise.
La sua risata era musica per le mie orecchie."Ammetti che ti è mancato Amy".Mi alzai dal letto, Maledetta coscienza!
- Io scendo giù, appena hai finito di prepararti va in cucina, tuo fratello è davvero arrabbiato!- sorrisi guardandolo dolcemente poi scesi.
Hay era ancora sulla soglia di casa
- Ehi! Sei rimasta sconvolta vero?- risi
- Beh non mi aspettavo una tale " accoglienza!"- sorrise - Sono delle furie!-
annuii - E non hai ancora visto nulla!- ridacchiai mentre lei mi guardava sconvolta. Le presi la mano - Forza andiamo a vedere come sta il Sex Gott- detto ciò
entrai in cucina.
- Sei ancora vivo!- lo punzecchiai mentre Sara finiva di togliere le scheggie della porta dalla mano del suo ragazzo
Mi trucidò con lo sguardo - Io si. Tu invece solo per poco-
Risi guardandolo -Va bene scusami!- mi affrettai a dire guardando Sara.
Era cambiata davvero tanto. Era cresciuta e sopratutto si era innamorata. Si leggeva nei suoi occhi, e io non potevo non essere contenta per lei. Lo meritava
davvero.
- Che c'è?- mi guardò probabilmente sentendosi osservata
Scossi la testa - Niente. mi chiedevo come facevi a sopportare questi due ogni giorno-
intanto Bill era entrato in cucina
Sara mi sorrise - Semplice.Sono innamorata di queste due teste vuote-
Tom le strinse la mano e la bacio, abbracciandola poi.
- Scusa Tomi- sussurrò Bill aprendo il frigo e cercando qualcosa di commestibile
Tom annuì senza parlare, sempre stretto al suo amore.
Guardai Hayley e sorrisi. Era in imbarazzo e conoscendola solo tra un mese si sarebbe sentita a suo agio.
- Tu devi essere la nuova coinquilina- Bill la guardò tutto pimpante
- Io sono Bill!- la salutò poi. Hay ricambiò allargandosi in un sorriso.
- Io vado a fare una doccia- mi alzai da tavola avvicinandomi alla mia amica
- Sembra strano detto adesso. Ma, nessuno dei quattro morde- Risi e corsi fuori prima di essere colpita da qualcuno o qualcosa.

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Capitolo 7
*** Capitolo Settimo ***


Ringraziamenti speciali a Ada12 e come sempre SuperEle46. Naturalmente ringrazio anche coloro che leggono senza recensire ;)

Capitolo Settimo

Quando rientrai nella mia stanza, dopo una lunga e cocente doccia, trovai Hayley sul letto che giocherellava con un peluche.
- Ehi tesoro è tutto ok?- la guardai mentre mi vestivo
Annuì impercettibilmente e mi osservò - mi sento in imbarazzo. Insomma è tutto fantastico, non mi fraintendere, però con loro. I tokio hotel!- parlava quasi
cercando di autoconvincersi che il tutto non fosse solo un sogno.
- Anche per me è stato cosi appena sono arrivata- mi misi seduta accanto a lei.
- Ed è stato cosi anche con il tuo ex vero?- mi guardò e io annuii
- Non mi hai ancora detto però a che gruppo apparteneva- continuò
Mi grattai la testa titubante. Non potevo dirle la verità mi avrebbe uccisa.
- Non ha importanza. Non sono molto conosciuti- mi stesi sul letto.
" when I lose my self I think of you". La canzone più bella che avessi mai sentito rieccheggiava nella stanza conciliando perfettamente il mio sonno.
- amy?- qualcunò mi chiamò ma ero troppo stanca per poter rispondere.
- Amy, sveglia pigrona- sentii una mano accarezzarmi delicatamente i capelli cercando di svegliarsi.
Il letto si abbassò sotto il peso di quel qualcuno che in questo momento mi stava dando davvero fastidio
- Va via- mormorai ancora nel mondo dei sogni. Rise. E quella risata sapevo a chi apparteneva.
Scattai in piedi trovando il suo volto a meno di due centimentri. Lo guardai allontanandomi subito - Bill, che ci fai qui?- domandai leggermente stizzita.
Mi mandava in confusione la sua presenza.
- Scusa, dovevo bussare lo so. Ma ti abbiamo chiamata più volte.- sorrise - E' pronto a tavola- mi disse facendomi cenno di seguirlo.
In cucina mi misi il più lontano possibile da lui. Ero ancora rossa in volto, e sinceramente non ne capivo neanche il motivo.
- Amy mi passi il sale?- chiese sara gentilmente.
Presi la bottiglietta, e gliela passai facendola cadere pesantemente sul tavolo. Sara mi guardò impaurita - Che...è successo?- domandò mentre condiva la sua
carne. - Assolutamente nulla- marcai l'ultima parola mettendo un po' di insalata in bocca.
Finita la cena ci ritrovammo tutti in salotto per guardare un film. Tutti tranne Bill.
- Amy potresti aprire tu?- chiese sara sentendo bussare la porta. Annuii e mi alzai andando all'ingresso.
- Si?- squadrai la ragazza da capo a piedi
- Bill?- chiese con noncuranza entrando. Tom la guardò appena, - Biiiiiiiiiiiiiiiill- urlò chiamandolo.
Lui si precipitò giù e sorrise guardando la ragazza.
La bacio e se ne uscii senza neanche salutare. Rimasi sulla porta leggermente confusa. " non dare importanza a ciò che hai visto. Bill non ti interessa".
Mi rimisi sul divano accoccolandomi al petto di gustav per prendere calore e continuai a guardare il film. Come se nulla fosse.
- Piccola andiamo a nanna?- Tom guardò Sara che sonnecchiava abbracciata a lui.
- Si.- annui lei e si alzò. Diedero la buonanotte e salirono in camera.
- Anche io muoio di sonno- disse Georg alzandosi - A domani- sorrise e si dileguò. Lo stesso fece dopo Gustav lasciando sole me e Hayley.
- Andiamo anche noi?- chiese stanca. Sorrisi dolcemente - Ti raggiungo tra poco-. La guardai salire su e subito dopo tornai al film,
che pur se non mi attirava mi sforzavo di vedere. No, non perchè dovevo aspettare Bill. Ma sinceramente tutto il sonno che avevo era passato.
La mattina mi svegliai tremante per il freddo sul divano. Mi alzai e salii le scale mezza dormendo, entrando in camera mia.
O almeno pensai che fosse camera mia. Quando vi guardai dentro però capii che non era come credevo. Dentro c'erano Bill e la sua...ragazza che dormivano.
La richiusi immediatamente riprendendomi dallo shock e scesi in cucina a fare colazione.
Mi sbrigai presto e lasciai tutti a dormire andando a fare una bella passeggiata fuori.
Quando tornai però trovai Sara molto...arrabbiata con le braccia conserte a guardarmi
-Che è successo?- chiesi chiudendo la porta di casa
- Cosa è successo? Cosa è successo?- mi fulminò con lo sguardo. - Sta mattina ci svegliamo e tu non ci sei a colazione. Salgo in camera tua e trovo il letto
fatto. Vado da Hayley e lei mi dice che l'ultima volta che ti ha vista è stato ieri sera prima che andasse a dormire. Cazzo Amy dove sei stata?-
Ruotai lo sguardo in aria. -Sono andata a farmi un giro- la scansai andando a chiudermi in camera mia.
Sospirò ed tornò in salotto con gli altri.
Non scesi ne per pranzare ne la sera. Semplicemente rimasi chiusa in camera mia a leggere ed ascoltare musica.
Lo so, a volte ero una bambina, Ma ero fatta cosi e Sara lo sapeva.
- Dorme?- chiese qualcuno aprendo la porta della mia stanza
- Si.- mi sentivo osservata - Lasciamo perdere, domani le parlerò- dopo ciò solo silenzio.
Il mattino seguente trovai gia tutti pronti in cucina.
Mi avvicinai al tavolo prendendo un po' di caffè. Mi guardavano tutti.
Non vi diedi importanza. Salutai educatamente e poi uscii lasciando gli occhi indiscreti al di là della porta.
- Grazie per essere venuto fin qui- lo abbracciai
- Figurati cucciola. Per te questo ed altro lo sai-  mi sorrise
Sospirai sollevata appena lo vidi. Franky c'era sempre quando avevo bisogno.Mi lasciava sfogare e subito dopo ero come rinata.
Ma questa volta non sapevo precisamente il motivo del mio disagio. Certo avevo litigato con Sara, ma tutto si sarebbe risolto presto, lo sapevo.
Passai tutta la mattinata abbracciata ad una delle persone più importanti della mia vita lasciando che tutta la rabbia mi scivolasse addosso.
- Non so cosa farei senza di te- ammisi guardando i suoi occhioni azzurri che subito si illuminarono
- la mia piccolina- ridacchiò lui abbracciandomi e dandomi un casto bacio sulle labbra.
Lo strinsi forte a me un ultima volta - Fatti sentire- mi accarezzò i capelli
Annuii guardandolo - Anche tu. Ti voglio bene- lo salutai per poi tornare ad affrontare la realtà.
Chiusi la porta di casa senza far rumore e appesi la giacca all'entrata
-Amylee?- sara mi chiamò dalla cucina. Mi avvicinai a loro guardandoli.
- stasera... Viene..insomma viene Timo qui.- tagliò corto la bionda lasciandomi senza parole.
- Timo chi?- Hayley guardò sara non capendo - Mica...mica...timo...Sonnenschein?-
Io Annuii. La reazione fu immediata. Hay si portò le mani alla bocca tappandosela per non bucarci i timpani con uno dei suoi urli assurdi
- Passato?- chiese dopo un po' Tom. Lei annuii ricomponendosi. Poi mi guardò - ma, che c'entra con te?-
Sara Corrugò la fronte - non lo sa?-
- No. Non lo sa- Mi girai e feci per andarmene ma una fastidiosissima voce alle mie spalle continuò il discorso
- Timo è l'ex, storico fidanzato di Amylee- spiegò
Presi il primo cuscino che trovai nei paragi e lo scaraventai in faccia al cantante
- Tu gli affari tuoi mai vero?- sbottai
-Perchè non me lo hai detto?- hayley mi guardò, con disprezzo? Non sapevo definire il suo sguardo
- Avevo paura che reagissi male- abbassai lo sguardo. La sentii sospirare - vado a fare una doccia- sussurrò prima di lasciare la stanza e salire al piano
superiore.
Alzai gli occhi incrociando quelli di Bill che stava per l'appunto cercando di reprimere i suoi istinti omicidi verso di me
- Sei solo un finocchio- lo sfidai e lui non se lo fece ripetere due volte.Si alzò prendendomi e iniziando un interminabile lotta con me.
Dopo avermi lanciato giu il mio adorato ipod e buttato per l'aria i miei vestiti riuscii finalmente a stenderlo. Come? lasciando un bel calcio tra le sue
gambe.
Appena sentii il campanello suonare lasciai Bill in camera mia a contorcersi per il dolore e scesi in salotto .
- Timo!- Tom salutò l'amico appena arrivato presentandogli poi Hayley che aveva un aria alquanto sognatrice.
Lo guardai anche io indecisa se salutarlo o meno, poi mi avvicinai
- ehm..ciao- lo baciai sulla guancia
- Ciao- ricambio il saluto.
mi andai a sedere con nonchalance sul divano e vidi Tom che mi fissava
- che c'è? - chiesi non capendo
- Dov'è mio fratello?- a quella domanda scoppiai a ridere - Credo che sia di sopra a raccimolare quello che è rimasto dei suoi gioielli di famiglia- risposi
sogghignando. Scosse la testa e sparì di sopra, probabilmente per andare a controllare la situazione.
La serata passò tranquilla. Bill aveva deciso di non parlarmi e a me sinceramente andava più che bene. Quello che però mi lasciava perplessa
era la confidenza che Hayley aveva con Timo, e viceversa. Sembravano amici da una vita che finalmente si erano riincontrati. Non che fossi gelosa, ma il
tutto mi risultava ancora un po' strano. Timo era pur sempre il mio Ex.
- Qualcosa non va?- gustav comparve alle mie spalle guardandomi
- No è tutto ok- mi sforzai di sorridere, ma probabilmente non ero una brava attrice. Il batterista mi si posizionò accanto abbracciandomi.
Lo guardai per un attimo prima che le mie labbra si piegasserò all'insù.
Restai tra le sue braccia chiacchierando del più e del meno per un tempo indefinito. Fino a qualche giorno fa probabilmente al posto di Gus ci sarebbe stato
Bill.
Sospirai pesantemente
- Stanca?- mi guardò Sara, annuii. -Si credo che andrò a dormire-.
- oh ti dispiace dividere la camera con Hay?- chiese - Timo dorme qui-
E ti pareva!.
- Ma no figurati- mi alzai - Notte Gus- gli schioccai un bacio rumoroso sulla guancia e subito dopo feci lo stesso con Sara e Tom dileguandomi poi in camera.

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Capitolo 8
*** Capitolo Ottavo ***


Grazie a tutti =)


Capitolo Ottavo


Ero stesa sul letto matrimoniale in camera di Hayley leggendo un noiosissimo libro che avevo trovato tra la mia roba.
- Ehi gia dormi?- la voce allegra della mia amica mi costrinse ad alzare gli occhi
- No.- risposi secca.
Chiuse la porta alle sue spalle e iniziò a spogliarsi indossando la camicia da notte
- Timo è davvero molto simpatico-
Non parlai intenta a trattenere il fiato e la rabbia
- Mi ha invitata per un caffè domani pomeriggio- continuò lei
Ok. Adesso mi stavo innervosendo.
- Il mio sogno- sospirò socchiudendo gli occhi - Ci pensi? Quindici anni dietro una persona che fino a poco tempo fa non avrei mai immaginato di poter
conoscere- si morse le labbra buttandosi sul letto.
Rimasi ancora zitta. Le mie gote, ormai rosse di rabbia, erano parecchio evidenti. Mi guardò - Che cosa è successo?-
In quel preciso momento repressi un istinto omicida e posai subito il libro alzandomi e uscendo dalla camera.
Con mia solita sfortuna però andai a sbattere contro qualcuno che andò giu pesantemente con gli insulti.
- Scusa- Risposi senza guardare chi fosse, allontanandomi
- Che animale!- borbotto la voce. Quella voce. Sempre lui.Una persecuzione.
- Ti ho chiesto scusa va bene?- mi voltai dando sfogo alle lacrime. La mia voce si incrinò e vidi i suoi occhioni nocciola aprirsi di più,sconvolti.
Tirai su col naso e mi passai frettolosamente le mani sulla faccia cercando di calmarmi ma non ci riuscii.
Mi chiusi in cucina e scoppiai in una interminabile crisi che da tempo reprimevo.
- Amy?- la voce di Hayley mi arrivò come un sussurro.
Aprii la porta e rimasi a guardarla. I miei occhi verdi erano gonfi e rossi, inchiodai lo sguardo su di lei, non riuscivo a parlare.
- Tra tutti... Tra tutti proprio lui?- iniziai
Si morse il labbro torturandosi le mani. - Amy...mi dispiace...non credevo ti desse fastidio, infondo non state più insieme-
-Come puoi pensare che non mi dia fastidio?- sospirai - io stavo per avere un bambino con lui- alzai di poco la voce. Ecco forse avevo parlato troppo.
Hayley mi guardò sgranando gli occhi. Fece passare alcuni minuti prima di aprire di nuovo bocca - scusa- mormorò prima di lasciare la cucina e salire sopra.
I sensi di colpa m'invasero la rincorsi su bloccandole il polso.
- ho esagerato- la guardai - Timo non è più parte della mia vita. Puoi prenderlo tu- sorrisi.
-Non me ne frega niente di lui in questo momento- Si accigliò guardandomi -Quello che più mi ha...delusa, è il fatto che credevo di conoscerti, di sapere
tutto su di te. Ma a quanto pare ho fatto solo la figura della sciocca, perchè non è cosi- sospiro e diede uno strattone con il braccio lasciando scivolare
via la mia mano.
Quelle parole mi avevano colpita. Era la prima volta che litigavo seriamente con lei. E questa volta serviva più di un "ti voglio bene" per farle cambiare
idea. Sospirai e tornai in cucina poggiandomi con la testa sul tavolo. Ero buona solo a combinare guai.
Una mano si poggiò alle mie spalle facendomi sobbalzare
- Guarda che ti abbiamo dato un letto, è molto più comodo della cucina- ridacchiò
- Tom..- sorrisi - si lo so, stavo solo..pensando-
- Non riesci a dormire?- mi guardo posizionandosi al lato opposto al mio. Scossi la testa con poca energia - No-
- ehi, che è successo?- mi sfiorò una mano accarezzandola dolcemente
- Niente che non si possa risolvere- Mi costrinsi a sorridere - Tu perchè sei sveglio?-
- Avevo sete- si alzò prendendosi dell'acqua. Annuii sospirando
-Tom- lo guardai all'improvviso. Si girò verso di me, colpito probabilmente dal tono di voce - Non far soffrire Sara, per favore- la mia era quasi una
supplica. Non sapevo neanche perchè dicevo quelle stupidaggini. Ma volevo che almeno lei fosse felice, perchè in assoluto era la persona più importante della
mia vita.
Mi sorrise scuotendo il capo - Sei proprio scema- puntò le sue iridi nocciola nelle mie verdi - Io amo Sara, e non le farei mai del male- rispose deciso.
Abbassai lo sguardo all'istante annuendo. Quel ragazzo aveva il potere di ipnotizzare chiunque con i suoi occhi.
- Salgo sopra. A domani- mi baciò lievemente i capelli e sparì su per le scale.
Sospirai e poggiai nuovamente il capo sul tavolo incapace di chiudere occhio.
Il mattino dopo ero in cucina a prendere il terzo caffè che mi tenesse sveglia almeno fino al pomeriggio.
- Che ti è successo?- mi guardò Sara con aria preoccupata
- Non ho chiuso occhio- risposi solamente sorseggiando il contenuto della mia tazza. Sorrise e si andò a sedere facendo colazione.
- Buongiorno!- salutò allegramente Hayley che fece il suo ingresso con Timo di fianco. La guardai sperando che fosse tutto passato, ma mi sorprese
ignorandomi completamente, evitando di guardarmi anche per sbaglio.
Sbuffai uscendo dalla cucina e con una faccia afflitta mi trascinai in salotto dove, guarda caso, Bill e la sua nuova "ragazza", che a me sinceramente
sembrava più una grupie, si stavano baciando.Potrebbero anche prendersi una stanza però. Li superai e andai sulla poltrona per guardare un po' di tv.
- Ehi Amy!- Gustav mi guardò scendendo le scale pronto per una bella oretta di corsa - Vieni con me?- chiese
- Oh grazie Gus, ma credo che sta volta passerò. Non ho chiuso occhio tutta la notte, finirei per sfracellarmi a terra- sorrisi.
- Va bene- Mi mandò un bacio volante che feci finta di afferrare e poi andò via.
Rimasi tutta la mattinata stesa in camera mia ad ascoltare musica in santa pace. Sara era andata insieme a Tom e Georg a vedere un nuovo basso per
quest'ultimo, Timo e Hayley erano andati a fare una "passeggiata", che sicuramente si sarebbe conclusa a casa di Timo e Bill... Sinceramente non lo sapevo e
non m'interessava.
Stavo finalmente per addormentarmi quando il cellulare vibrò facendomi sobbalzare. Mi allungai a prenderlo e aprii la cartella dei messaggi per vedere chi
fosse. 
"un nuovo messaggio da Alex"
Lo aprii sorridente
"ehi, sono in città per qualche giorno. Se ti va ci possiamo vedere per una chiacchierata, Magari mi eviti un altra figuraccia se per caso dovessi perdermi". 
Ridacchiai divertita e risposi. Corsi in bagno per prepararmi e dopo circa un'oretta infilai il giaccone per uscire.
- Ehi dove vai?- Sara e Tom erano sul divano.
- Quando siete tornati?- aggrottai la fronte
- Non si risponde ad una domanda con un altra domanda- fece Tom accompagnando un no con l'indice.
Per risposta gli cacciai la lingua - Esco-
- Con chi?- un sorriso malizioso comparve sulle sue labbra mentre la lingua era intenta a sfiorare quell'invitante cerchietto argentato
- Un giorno, forse, Ti spiegherò- Ridacchiai chiudendomi la porta alle spalle.
Raggiunsi il luogo dell'incontro con un taxi e velocemente entrai nella caffetteria cercando di recuperare quel po' di caldo che evitò di farmi congelare
anche il cervello.
- Amylee!- una voce alle mie spalle mi fece voltare. Vidi Alex seduto tutto solo ad un tavolo e mi avvicinai
- Serve mica compagnia?- ridacchiai e lui annui -molto volentieri-
Mi misi seduta ordinando subito una cioccolata calda per combattere quel freddo inverno.

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Capitolo 9
*** Capitolo Nono ***


La notte porta consigli e non solo =) Per fortuna ( o sfortuna xD) di quelli che leggono la storia avrà quasi sicuramente un Sequel. Per adesso mi sto dedicando a finire questa e appena riuscirò a mettere le idee apposto inizierò a scrivere il seguito. Comunque, Bando alle ciance e..
Grazie a tutti! [chiedo scusa se i Capitoli sono corti, ma la storia è stata scritta senza suddivisioni e quindi mi è difficile spezzarli.] Buona lettura ;)

Capitolo Nono

 

Erano un paio di giorni ormai che frequentavo Alex, e a dire la verità non sapevo neanche il perchè.
- noooo ma dai?!- sgranò gli occhi guardandomi
- Si davvero- risi - e poi la madre ci ha beccate in camera sua, dovevi vederla. Ha iniziato ad urlare come una pazza mentre cercavamo di calarci giu dalla
finestra- continuai il mio racconto mentre lui si piegava tenendosi la pancia
- Alla faccia della brava ragazza!- disse tra le risa
- Beh, non posso sempre esserlo- mi difesi continuando a camminare.Annui sorridendo e Mi passò un braccio sulle spalle riaccompagnandomi a casa.
- Domani torni in austria vero?- lo guardai fermandomi davanti la porta d'ingresso. Lui annuì - ti dispiace?- sorrise
- Non ti darò questa soddisfazione- ridacchiai - però un altra si- mi avvicinai lentamente al suo visto sfiorando le sue labbra con le mie
- Grazie di tutto- lo guardai un ultima volta prima di entrare.
Poggiai la schiena contro la porta e sospirai. Di nuovo libera finalmente. Cominciai a saltellare per la casa mentre il mio nuovo Ipod pompava musica a tutto
volume.
- E' un caso perso- rise georg seguito poi dagli altri. Mi tolsi una cuffietta guardandoli - Che ho fatto?- sbattei le ciglia più volte suscitando in loro
altre risate. Alzai le spalle e corsi in camera mia.
Le cose con Hayley non erano migliorate per nulla. Continuava ad ignorarmi. Solo quando capitava mi salutava con uno " ciao" flebile.
Dovevo parlarle e più volte Tom,l'unico a sapere di tutto, me lo aveva detto. Il problema era che non sapevo cosa dirle. Avevo sbagliato, ma il mio
orgoglio mi impediva di pronunciare quelle due paroline tanto irritanti.
Scesi per cena aiutando Sara a cucinare.
- Che odorino - gli occhi luccicanti del vocalist seguirono l'aroma fino a trovare una pentola piena di sugo. Si avvicino allungando un dito per catturarne
un po ma fui più veloce di lui bloccando la sua mano con uno schiaffo
- Giu le zampe gallina- assottigliai lo sguardo
- Toooooooooomi, c'è un alieno in cucinaa- urlò lui facendo scendere di corsa il gemello
- che cosa..? - ci guardò interrogativi
- La gallina qui presente voleva infettare tutto il sugo con le sue luride manine- risposi acida
- Da quando in qua ospitiamo in casa le psicolabili?- chiese bill guardando il fratello
- Sentite, perchè non la smettete un po voi due?- Sara ci squadrò annoiata - è da quasi un mese che va avanti questa storia.Almeno Qual'è il motivo del vostro
odio reciproco?-
- Non la sopporto- sbottò il cantante
- Oh ma che coincidenza razza di ananas deformato- sputai velenosa
Tom e sara si guardarono poi presero la chiave della stanza e chiusero la porta a chiave lasciando me e Bill dentro.
- Che cosa è successo?- chiese Hayley vedendo che se la ridevano
- Niente di importante. Tu piuttosto dove sei stata?-
- Con..Timo- scrollò le spalle guardando la cucina, dalla quale provenivano urla sconcertanti.
- Con timo eh?- chiese tom leccandosi velocemente il piercing e ignorando le grida
Lei annui semplicemente - Non è successo quello che pensate. Ci siamo solo..Baciati- arrossì
- Quante volte?- chiese Sara pur conoscendo la risposta
- Tante- disse Hayley con aria sognante buttandosi addosso  all'amica che rise.
Dopo circa mezz'ora Georg si decise a liberarci sotto ordine di Tom che non ne poteva più.
- TI ODIO BILL KAULITZ- urlai salendo in bagno a darmi una ripulita.
La cucina era diventato un campo di battaglia. Il cantante trucidò il fratello con lo sguardo salendo poi in camera sua ancora pieno di farina.
- Sono peggio di due bambini- Sorrise Tom - Ci sarà da divertirsi allora- sghignazzò con aria maliziosa.
Mi feci una doccia veloce indossando un paio di short e una magliettina a maniche corte.
Scesi giù mettendomi a tavola con i sei, anzi con i sette, visto l'arrivo del rapper.
Mangiammo silenziosamente e dopo cena mi offrii di lavare la cucina pur di stare lontana da quei due che non volevo neanche immaginare cosa stessero facendo
in salotto.
- Tutto bene tesoro?- Sara mi riportò sulla terra
- certo - le sorrisi dolcemente asciugando l'ultimo piatto
- Hai chiarto con Bill?- mi chiese mordicchiando una mela. Scossi la testa
- E con Hayley?- la guardai.O Lo aveva notato O di Tom Kaulitz non ci si poteva fidare per niente. - non ancora- sorrisi di nuovo.
- Amy.- Mi blocco il braccio costringendomi a voltarmi - Che cosa è successo tra te e Hay? Non vi ho mai viste litigare. Non cosi almeno-
- e' una sciocchezza tranquilla-
- E' per timo?- chiese ignorando le mie parole. - Non proprio. Ma c'entra in buona parte- sospirai.
- Non puoi costringerla a non vederlo perchè è il tuo ex ragazzo. Lo sapevi benissimo che ci sbavava dietro da quando aveva quindici anni, e adesso che
finalmente ne ha l'occasione stai facendo l'egoista- mi guardò seria
- Si. Hai ragione- annuii - le parlerò appena posso-
Mi sorrise - E fa la stessa cosa anche con Bill. O inizierò a pensare che sei gelosa della sua ragazza- Ridacchio e io sgranai gli occhi.
-Corro subito- feci un finto sorriso e andai in salotto dagli altri mettendomi seduta proprio accanto al vocalist.
- Mi dispiace- sussurrai sperando che non mi sentisse
- A me no- borbottò continuando a guardare altrove
- Oh insomma Bill- gli presi il mento voltandolo verso di me - Ti sto chiedendo scusa e potresti farlo anche tu, visto che buona parte della colpa è tua-
sbottai fuoriosa.
In risposta lo vidi allargare un sorriso iniziando poi a ridere fragorosamente - Sei decisamente fuori di testa-
Dopo poco mi abbracciò - Certo che ti perdono testa Bacata- disse piegando ancora una volta le labbra all'insù.
Lo guardai confusa prima di rispondere - La mia testa non è bacata- borbottai. E insieme sorridemmo complici.

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Capitolo 10
*** Capitolo Decimo ***


Grazie a  _cindygirl e a SuperEle46 che segue e commenta sempre =). Ovviamente anche a tutti coloro che leggono solo, Meci Beaucoup *-*


Capitolo Decimo

Non appena Timo lasciò libere le labbra di Hayley, dandole appuntamento a domani, bussai alla sua porta. Dovevo parlarle e prima lo facevo prima mi toglievo
il peso.
- Avanti- sussurrò dalla camera.
Entrai silenziosamente e la vidi poggiata alla testiera del letto mentre guardava Mtv.
- Posso..posso parlarti?- mi morsi il labbro speranzosa.
La vidi solo annuire spegnendo la tv,cosi mi feci coraggio e andai a sedermi accanto a lei
- Mi dispiace per come mi sono comportata. Sono stata un egoista, e dopo tutto quello che tu hai fatto per me, ammetto di essere stata proprio una bella
stronza- sospirai mentre lei rimaneva in silenzio, aspettando probabilmente che io continuassi
-voglio solo dirti che so anche di aver sbagliato a non dirti quelle cose, ma ogni volta che le racconto è come se tornassi indietro. Ed è ancora troppo
doloroso. Ma giuro che appena ci riuscirò sarai la prima a sapere tutto- la guardai - una cosa però posso dirtela senza timore-
Corrugò le sopraciglia curiosa
- Ti voglio bene- alzai di poco le labbra piegandole in un leggero sorriso. Si avvicinò a me abbracciandomi silenziosamente.
La strinsi forte a me. - Ti voglio bene anche io- ridacchiò contaggiandomi in poco tempo.
La mia paura di innamorarmi ancora, era troppo forte, d'altro canto come la mia testardaggine.
- Adesso vado a dormire- sorrisi - A domani- le baciai la fronte e mi lasciai sfuggire un sospiro solo dopo aver raggiunto il mio letto.
Mi rigirai più volte sul materasso incapace di prendere sonno. Non sapevo realmente a cosa dovevo la mia agitazione fatto sta che alle sei e mezza decisi di
alzarmi e scendere giu.
- Guten Tag- biascicò Georg appoggiandosi al tavolo. Sorrisi avvicinandomi e versandogli una tazza di caffè.
- Avete fatto di nuovo tardi tu e Gustav?- mi misi seduta difronte a lui. Gli guardai le occhiaie marcate, segno che aveva dormito poco,
- No. Ma ieri sera David ci ha chiamato sul tardi per finire gli ultimi preparativi- spiegò
- Preparativi per cosa?- chiesi  confusa
- Il tour. Inizia tra due giorni- bevve a sorsi il suo caffè. - Giusto. Il tour- sospirai e mi alzai baciandogli poi la guancia.
- Dove vai?- domandò voltandosi.
- Devo fare alcune cose, prima che sia troppo tardi- abbozzai un sorriso e uscii in giardino stendendomi poi sull'erba fredda.
Portai con me un giornale e iniziai a sfogliarlo cercando qualche lavoro decente.
Certo non avevo finito l'università e riprenderla qui mi sarebbe costato troppo. Ma avevo deciso di trovarmi almeno qualche "attività" cosi da non
pesare eccessivamente sui ragazzi, nonostante loro ripetessero che non era un problema. I soldi di certo non mancavano!.
- Ehi- mi voltai scoprendo un Gustav sorridente appena tornato dal suo jogging quotidiano.
- Ciao Gus- lo guardai indicandogli il posto accanto a me. Chiusi il Giornale - Che fai?- chiese accennando al foglio tra le mie mani
- Niente di importante- sorrisi e lui annuì - Ok. Io entro dentro a cambiarmi- mi baciò la guancia e si alzò sparendo poi dietro la portafinestra.
Sospirai e mi stesi sull'erba rabbrividendo al contatto. Chiusi gli occhi e mi abbandonai a quel poco sole che riscaldava l'aria.

I giorni passarono in fretta..
Ero stesa sul mio letto a giocare con un peluche aspettando l'ora di cena.
L'indomani i ragazzi sarebbero partiti per il Tour, e Sara era in piena crisi. David, il loro manager che a primo impatto mi sembrava una persona abbastanza affidabile e simpatica, ci aveva negato il permesso di andare, poichè eravamo ben tre e I Media si sarebbero potuti insospettire su possibili storie tra di noi.
Avevo ripetuto più volte a Lei di andare senza me e Hayley ma si lamentava dicendo che non voleva lasciarci sole.
- Amy, è pronto a cena- sorrise la mia amica guardandomi.
-Arrivo- annuii e scesi dal letto indossando una leggera felpa sul top blu. 
Le cose in casa erano decisamente più tranquille, nonostante avessi deciso di evitare Bill il più possibile. Avevamo chiarito è vero però preferivo che le cose non degenerassero ancora e conoscendo il mio caratteraccio tutto era possibile.
Con la sua ragazza, mi pare si chiamasse Lily, andava tutto a meraviglia.Il vocalist non faceva che sorridere a tutti nonostante Tom a volte ci si mettesse d'impegno per rompergli le scatole.Era cosi contento che aveva deciso di portarsela in Tour con loro.
- Sara sei sicura?- chiese ancora Hayley andando a sedersi con lei a tavola.
- Si. Ho detto di si!.- sbuffò - Tanto sono solo... tre mesi-
- va bene come vuoi- la guardò.
Scesi le scale ed entrai in cucina guardando tutti.I ragazzi mi sarebbero mancati troppo.
Aiutai Gustav a preparare le porzioni sedendomi poi accanto a lui.
- Domani a che ora è l'appuntamento?- chiese pimpante Lily
- Alle nove qui fuori- rispose bill sorridendole e ricevendo in risposta un battito di mani alquanto fastidioso
Rigirai più volte la pasta nel piatto mantenendo con una mano la testa che mi risultava pesante.
- Tutto ok?- la voce di Georg arrivò ovattata e non vi prestai tanta attenzione
- Amy?- mi chiamò ancora, mi voltai solo allora guardandolo - Scusami Georg, ero sovrapensiero- sorrisi
- Stai bene?- chiese scrutandomi
- In effetti non tanto- mi alzai - Vi dispiace se salgo in camera mia?-
Nessuno obiettò. Posai il piatto ancora pieno sulla cucina e salii di sopra chiudendomi nella stanza.
Dopo circa mezz'ora sentii la porta aprirsi da cui fecero capolino Sara e Hayley.
-Avanti sputa il rospo- la bionda,senza fare troppi giri di parole, mi guardò con un sopracciglio inarcato aspettando una risposta.
- Amy?- Hay mi si avvicinò togliendomi il cuscino dalla faccia.
- Lasciaremi stare- borbottai mettendomi le mani sul viso
- Guarda che si nota- Ecco, sempre molto diretta lei. - Ti da fastidio che Lily vada con Bill in tour. O meglio che Lily stia con Bill-
La guardai male - Non dire stronzate-
- No Tu non dire cazzate. Si vede perfettamente che ti piace. Perchè non ti dai una mossa e fai qualcosa?-
- Hayley da quando sei diventata la bocca della verità?- Sara rise seguita da lei.
- Non mi va di parlare. Quella è la porta- mi girai a pancia in giù.
- Allora le piace davvero..-
- Beh, più evidente di cosi- rise la mora.
- ok, adesso basta.- Le guardai male
- La solita Acida e orgogliosa- Sara scosse la testa e si alzò insieme all'altra.
- Siamo giù a guardare un film. Quando ti passa raggiungici- fece per chiudere la porta -E per la cronaca Amylee. Apri gli occhi.- detto ciò
si dileguò dalla mia vista.
Le sue parole mi rimbombavano nella testa in continuazione. Non riuscivo a capire cosa volesse dire. Dovevo muovermi a dire a Bill tutto cosi addio amicizia?! Oppure dovevo muovermi a dimenticarlo?.
Verso le undici e mezza scesi in cucina per bere un po' d'acqua. Gli altri stavano ancora guardando la televisione.
Sorrisi pensando a quello che mi avevano detto le due ochette in camera mia. Erano delle pazze.
- Come stai?- Tom mi guardò avvicinandosi al frigo per prendere anche lui da bere
- Meglio grazie- annuii bevendo un altro po' e buttando il resto dell'acqua nel lavandino
- Perchè non resti con noi a vedere il film?- chiese prendendo un po' di schifezze da mangiare
- Credo che andrò a dormire- scossi la testa e lo sentii sospirare - Mio fratello sarà anche stupido, ma ha capito che c'è qualcosa che non va- mi guardò
ancora - c'è Gustav che può farti compagnia sul divano- sorrise malizioso. Sgranai gli occhi, non appena capii il suo doppio senzo, spingendolo fuori dalla cucina
- Sei un pervertito Tom!- farfugliai imbarazzata.
- Ehi Amy resti anche tu a vedere la seconda parte del film?- odiavo quando faceva gli occhi da cucciolo. E va bene in fondo ero una tenerona e quando mi guardava cosi mi veniva solo voglia di saltargli addosso e coccolarlo!.
- No. Salgo su a dormire- risposi atona poggiando i piedi sui primi scalini e maledicendomi mentalmente quando lo vidi abbassare lo sguardo triste.
- Vado con lei- sorrise Gustav salutando tutti e seguendomi al piano di sopra.
Una strana malinconia mi pervase.  - Gus?- mormorai mordendomi il labbro inferiore.
Si voltò guardandomi - cosa c'è?- chiese dolce come sempre.
- Mi mancherai tantissimo- sorrisi
Lo vidi avvicinarsi e stringermi forte - Anche tu Piccola- sussurrò poi invitandomi nel suo letto troppo grande per una sola persona.
Fu sicuramente la nottata più tenera che avessi mai passato; protetta dalla Braccia di Gustav.
Il resto divenne in pochi secondi tutto nero.

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Capitolo 11
*** Capitolo Undicesimo ***


Ringrazio tutti, in particolare Lena_93 e SuperEle46.
N.B: Non ho idea di come vadano le conferenze stampa o qualsiasi cosa che abbia a che fare con cio. Quindi site clementi xD


Capitolo Undicesimo

 

L'indomani sgattaiolai fuori dal letto del batterista verso le sei.
I ragazzi si sarebbero svegliati a breve e io non volevo far insospettire nessuno.
Mi chiusi a chiave nel bagno lasciando scorrere via i pensieri insieme all'acqua.
Dopo circa dieci minuti uscii dalla doccia avvolgendomi in un asciugamano
- ehi, buongiorno- mi salutò il rasta squadrandomi
- ehm..ciao- sorrisi in evidente imbarazzo. Lo lasciai li correndo poi in camera mia per vestirmi.
Decisi di non scendere, ne per fare colazione ne per salutare i ragazzi.
Non mi andava di abbracciarlo davanti a tutti. Cosi quando sentii la porta chiudersi uscii dalla stanza andando in salotto.
- Ehi come stai?- guardai Sara che aveva un espressione mogia sul viso.
Scrollò le spalle -Mi mancherà. Non siamo mai stati cosi tanto tempo lontani-.
Mi avvicinai a lei e la strinsi - Vedrai che questi tre mesi Passeranno in un batter d'occhio-.
E le mie parole non furono mai cosi azzeccate. I giorni passavano e stare solo noi tre donne in quella casa era a dir poco divino.
Le mattinate andavano via con lo shopping, i pomeriggi con una bella cantata e le sere in uno squallido locale per ballare un po'.
Io intanto mi ero anche trovata un lavoriccio modesto. Insegnavo privatamente il Francese ai ragazzini.
- Sono sfinita- mi buttai sul divano come ogni sera quando tornavo.
- Ti ostini a lavorare quando potresti benissimo girarti i pollici- borbottò sara appena chiuse la chiamata con Tom.
- Come stanno?- la guardai
- Benissimo. I concerti stanno andando alla grande. Mi ha detto di accendere la tv, che tra poco hanno una conferenza stampa-.
Si mise accanto a me mentre dalle scale scese anche Hayley con Timo.
- Gia è iniziata?- chiese alla biondina. Sara scosse la testa
- Ci vediamo domani?- Timo l'attirò verso di se baciandola dolcemente. Lei si limitò ad annuire aspettando che se ne fosse andato per poi tornare da noi.
Proprio in quel momento in televisione, comparvero i Quattro tokio Hotel più una.
- Oddio.- urlò sara. Ci voltammo di scatto
- Cosa? Che è successo?!-
- Credo..credo che Bill voglia ufficializzare il suo fidanzamento-  guardò ancora la tv ad occhi sgranati.
Può un cuore rompersi davvero?. In quel momento mi parve di sentire un crack interno all'altezza del petto.
Quando iniziò a parlare intrecciò la mano con quella della bruna posta al suo fianco 
- Lei è la mia ragazza-.
Quelle poche parole bastarono per farci ammutolire all'istante.  Tutto diventò ovattato. Guardai le immagini alla tv come se improvvisamente tutto il volume fosse sparito.
Appena la conferenza finì fui la prima ad alzarmi.
- Vi dispiace se vado a dormire?- cercai di stirare le labbra in un sorriso.
Loro annuirono guardandomi, ancora incredule.
Mi precipitai su e, cambiatai velocemente, saltai sul letto mentre lacrime fredde cominciarono a bagnarmi copiose il viso.
Dovevo ammetterlo. Avevo perso.

Quei tre mesi passarono troppo rapidamente.
Io intanto mi ero più o meno ripresa e avevo deciso di rifarmi una vita che non includesse nessuno dei quattro componenti del gruppo.
- Sei sicura di non voler venire all'aeroporto?- mi guardò Sara mentre si allacciava la scarpa.
Annuii sorridendo - Certo. Franky mi aspetta per andare a mangiare un boccone. E poi mi accompagna a lavoro. Salutameli tu i ragazzi-
Mi guardò ancora poi annuì sospirando - A stasera-.
Ormai ci avevano fatto l'abitudine, sia lei che Hayley,a vedermi più tempo fuori casa che dentro o addirittura non tornare per tutta la
notte.

- Ti fermi a dormire qui anche oggi?- i suoi occhioni azzurri mi scrutarono mentre si cambiava.
Il rapporto tra me e Franky era completamente cambiato. Il nostro legame di amicizia in qualche modo si era stretto ancora di più. forse era il rifugio al mio male. Poteva sembrare sbagliato nei suoi confronti, ma proprio non ce la facevo a stargli lontana adesso.
- Credo che se non mi vedono tornare neanche stasera mi sbattono fuori casa- risi seguita poco dopo da lui.
- Va bene allora ti accompagno-
Salutai gli altri ragazzi e salii dietro la sua moto che appena accesa sfrecciò verso villa Kaulitz.
Quando aprii la porta quattro paia di occhi si girarono verso di me
- Piccola- il biondino venne subito ad abbracciarmi calorosamente, sorrisi ricambiando e poco dopo feci lo stesso con gli altri tre.
Per festeggiare quella sera i ragazzi decisero di portarci a cena fuori, e naturalmente io e le mie due amiche ne approfittammo per sfoggiare uno dei tanti
vestitini che avevamo comprato.
- Cavolo!- fu un eco generale quello che si alzò quando scendemmo raggiungendoli.
- Sei stupenda- sussurrò Tom baciando dolcemente Sara
- Basta smancerie! andiamo che sto morendo di fame- brontolò Georg accarezzandosi lo stomaco
- E quando mai no!- sbuffarono gli altri mentre ci apprestavamo a raggiungere il locale.
- Però, non vi siete risparmiati per niente- sorrise Hayley guardandosi intorno.
Ci sedemmo al tavolo e iniziammo ad ordinare; sfortuna volle che io capitassi proprio accanto a Bill.
- Come è andato il tour?- chiesi facendo l'indifferente
Si voltò verso di me e mi guardo - Bene. E' stato a dir poco meraviglioso!- rispose entusiasta
Sorrisi - Sono contenta-
- Torno subito- disse prendendo il telefono che squillava e allontanandosi. Annuii rimanendo ad osservarlo.
- Gelosa?- una fastidiosissima mosca dietro di me sghignazzo
- Per niente.- lo guardai sorridendogli falsamente
- Andiamo, si vede lontano un miglio che ti piace- si fece serio - A me puoi dirlo-
- Davvero Tom. Tuo fratello non mi interessa, solo amici capito?- assottigliai lo sguardo e lui deglutendo si allontanò.
Dopo esserci riempiti la pancia con pasta e quant'altro tornammo a casa.
- Noi andiamo a dormire a domani- Il rasta salutò e salii mano nella mano con sara.
- Si andiamo anche noi, notte ragazzi- poco dopo anche Georg Hayley e Gustav sparirono nelle rispettive stanze.
Mi accomodai sul divano accendendo la tv a basso volume
- Posso farti compagnia?- Il vocalist mi sorrise, aspettando che io annuissi, per poi sedersi accanto a me e guardando distrattamente il programma.
Rimasi immobile senza proferire parola per tutto il tempo e quando in televisione comparirono i titoli di coda Bill si girò verso di me.
- Amy- mi chiamo mentre si torturava le unghie perfette
- si?- non mi voltai, feci finta di sistemare un po'
Sospirò - Posso sapere che ti ho fatto questa volta?- mi bloccò un braccio costringendomi a guardarlo
- Niente, insomma bill che ti salta in mente adesso?! davvero è tutto ok- mi grattai il collo nervosa prima di chiudere gli occhi quando le sue labbra
toccarono la mia fronte - Buonanotte- sussurrò scomparendo poi dalla mia vista.
Rimasi impalata davanti al divano fin quando il mio cervello non reclamò riposo portandomi nella mia stanza.
La mattina seguente la sveglia posta sul mio cellulare suonò ricordandomi di non fare tardi.
Mi alzai dal letto e dopo circa mezz'ora di doccia scesi a fare colazione.
- Buongiorno- mormorai andando direttamente verso il mio migliore amico della mattina, il caffè.
- Vieni a fare una corsetta con me?- chiese Gustav alzandosi da tavola. Le sue abitudini non erano di certo cambiate.
Lo guardai un attimo sorseggiando la mia seconda tazza contenente caffeina - Non posso- sorrisi
- Ti vedi con Franky?- chiese Hayley bagnando un biscotto nel latte.
Annuii. - Si, Torno stasera- Posai il bicchiere nel lavabo della cucina e dopo aver salutato andai Via.
- Sta con franky?- chiese Bill alquanto sorpreso quando il suo cervello iniziò a connettere. Tom lo guardò sorridente prima di sussurrare qualcosa a Sara.
- Cosi pare- ripose poi la biondina - E' da quando siete partiti per il tour che A casa la vediamo solo la sera-
I componenti del gruppo si guardarono - E' proprio strana- borbottò il vocalist uscendo dalla stanza
- Bene Bene Bene..- Tre di loro sorrisero maliziosamente pianificando qualcosa all'insaputa della povera Amy.
Quando il sole calò lasciando posto alla luna, tornai a casa facendo scattare la serratura della porta per entrare.
Mi affacciai in salotto osservandolo stranamente vuoto.
-Amy stiamo nella saletta!- urlò la bruna che aveva sentito il mio arrivo.
Varcai la soglia della stanza guardando i ragazzi divertirsi.
- E' di pausa stasera?- sorrisi avvicinandomi al tavolo da ping pong
- Partita?- chiese georg con aria di sfida. Invitandomi quasi a nozze con quella proposta, presi in mano la racchetta posizionandomi all'estremità del tavolo.
Quando il duello fini iniziai a saltellare per tutta la stanza - Sono un genio- ridacchiai cacciando la lingua al bassista come fossi una bambina piccola.
Per risposta lo vidi sorridere e scuotere la testa più volte - Certo,certo- e detto questo salì in cucina a sgranocchiare qualcosa.
In tarda serata Sara, Tom, Hayley e Timo, che ormai era diventato un membro della "famiglia", uscirono a braccetto lasciandomi ancora una volta sola tra
Gustav e Bill.
- Allora che si fa?- chiese il biondino scendendo le scale
Alzai lo sguardo verso il suo - Ma georg? E' un paio di giorni che non sta quasi mai in casa-
- L'hobbit si è fidanzatoo!- esultò il vocalist sorpassando velocemente l'amico e buttandosi sul divano.
Ridacchiai - Sono contenta per lui allora!-
-anche noi- sorrise il bassista - così dobbiamo sopportarlo di meno!-
lo guardai male - Intanto senza di lui, la band sarebbe incompleta-
- Questo è anche vero- ammise Bill cambiando canale della tv e voltandosi poi improvvisamente - che ne dite di andare a mangiare in un bel fast food?-
- Ho appena chiamato Nicole- sbuffò Gustav allettato dalla proposta dell'amico
- Amy?- mi guardò il moro - Tu che fai?-
Lo guardai per un po' indecisa - Va bene ti accompagno io- sorrisi alzandomi - Mi vesto e andiamo- Detto ciò mi Dileguai al piano superiore.

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Capitolo 12
*** Capitolo Dodicesimo ***


Un Ringraziamento particolare a Lena_93 e _cindygirl, Grazie ragazze =)


Capitolo Dodicesimo

 

-Dobbiamo andare con quella?- chiesi squadrando la Bmw di grosse dimensioni che mi si parò davanti agli occhi.
Lo vidi annuire e salire in macchina. - E va bene- sbuffai aprendo la portiera e accomodandomi sul sedile anteriore, sperando di tornare sana e salva a casa.
Arrivati al Fast food preferito dal vocalist scendemmo dalla macchina ordinando un tavolo.
Stranamente mi sentivo bene, anche se, quello strano groviglio che mi si era formato all'altezza dello stomaco non scompariva.
- Ehi Bill mi passi il ketchup?- chiesi allungando la mano verso la sua
- Certo- sorrise divertito alzandosi e avvicinandosi poi a me.
Lo vidi ridacchiare più volte
- che c'è?- chiesi con un filo di isteria nella voce.
Allungo le dita snelle poggiandole al lato della mia bocca per poi leccarsele.
- Eri sporca- disse mentre io continuavo a fissarlo incantata.
-Grazie- mormorai con un filo di voce.
Mangiammo tranquillamente scherzando per tutta la sera
- Cavolo, è gia mezzanotte- sgranai gli occhi osservando l'orologio allacciato al mio polso.
- Sarà meglio andare- annuì lasciando i soldi sul tavolo e prendendomi la mano. Lo so che è stupido, ma quel semplice gesto mi provocò un brivido lungo la
schiena. Strinsi la sua ricambiando la stretta e mi infilai nuovamente in macchina.
Arrivati davanti casa però vidi il moro guardare il volante con aria persa
- Bill ti senti male?- chiesi allarmata avvicinandomi.
Trovai il suo viso a pochi centimetri dal mio e inevitabilmente il respiro accellerò
- Io, non ce la faccio più a trattenermi.. ti sembrerà strano e anche sbagliato perchè io sto con Lily e tu con Franky- mi guardò ancora -scusami-
Quel semplice sussurrò non mi diede il tempo di prevedere cosa stava succedendo un attimo dopo.
Mi ritrovai a baciarlo più presa di quanto potessi immaginare. Intrecciai la lingua con la sua accarezzandogli con una mano la guancia perfettamente liscia.
Avevo reclamato troppo quel contatto e allontanarmi fu quasi difficile ma Una strana sensazione alle mie spalle mi avvertì che non eravamo poi tanto soli.
- dobbiamo..dobbiamo entrare- balbettai aprendo la portiera e lasciando che l'aria fredda di Berlino mi ricollegasse il cervello.
Non potevo credere,ancora, che l'avesse davvero fatto.
Lasciai Bill ancora in macchina e mi precipitai al portone di casa che riuscii ad aprire con una certa difficolta visto il tremolio delle mani.
-E questo è perchè non ti piaceva..- una voce mi fece drizzare i peli delle braccia.
- Hayley.. Timo..- li salutai dirigendomi verso le scale
- Dove credi di andare?- chiese il rapper guardandomi
- A dormire visto che è tardi?- chiesi facendo la finta tonta.
- Oh, io non credo proprio- mi tirò per un braccio facendomi sedere sul divano - Che cazzo fai eh?- sbottò improvvisamente infuriato.
Hayley si avvicinò cercando di calmarlo poi si voltò verso di me
- Amy, che hai combinato con Bill stasera?-
- Proprio niente. Lui è fidanzato, e io mi vedo con un altro. Siamo solo andati a mangiare un panino, come due buoni amici- Cercai di alzarmi senza successo
- ah davvero?- chiese ancora il ragazzo - E come mai io dalla finestra sono riuscito a vedere lo scontro delle vostre lingue?!-
sbuffai spazientita - E' un terzo grado il vostro?-
- no, semplicemente voglio che non prendi per il culo il mio migliore amico..- mi guardò ancora poi salutò Hayley con un dolce bacio e sparì fuori la porta.
- Mi dispiace- sussurrò la mora avvicinandosi a me - Forse ha esagerato. Allora mi vuoi dire il perchè di quel bacio?-
Scossi la testa - Ho sbagliato io, non doveva succedere- sorrisi
- Però Bill ti piace..- mi guardò - e per Franky provi solo affetto..- continuò. Sospirai forse aveva ragione - ma no, è stato solo un momento.Mi sto vedendo
con Franky da quasi quattro mesi, e continuerò a farlo- Le baciai la guancia e salii in camera mia. Mi infilai velocemente il pigiama e appena toccai il
soffice cuscino caddi tra le braccia di Morfeo.
 
Più passavano i giorni e più io e Bill ci evitavamo. Dopo quello che era successo c'era un palese imbarazzo tra di noi.
Ovviamente Hayley non aveva sprecato tempo a dire tutto a Sara, che a sua volta aveva parlato con Tom, il quale, molto deliziosamente, non faceva altro che
tormentarmi.
Con Timo ero riuscita a chiarire nonostante non amassi parlare con lui. Io e Franky avevamo appurato che forse era meglio rimanere semplici amici, e
lui non aveva perso tempo a vedersi con un'altra tipa.
Georg e Gustav sembravano aver incontrato le loro anime gemelle una tra queste, Mary, la ragazza del bassista, mi era particolarmente simpatica.
- No dico davvero dovremo andarci- stenziò la ragazza guardandomi.
- Sei sicura che questo negozio esista?, sembra quasi la casa di dolci di Hansel e Gretel- ridacchiai
- Certo! ci sono passata con Georg, ma lui e la sua stupidissima "dieta" mi hanno proibito di entrarci- incrociò le braccia al petto come una bambina.
- ho capito, ho capito ti accompagno io!-
- Grazieee- mi saltò addosso travolgendomi quasi
- Ehi piccola- Georg entrò in salotto guardandoci - Quale è meglio per l'intervista?- chiese mostrandole due maglie di colori differenti.
Ci pensò su poi indicò una bianca molto semplice - Questa- sorrise. Il ragazzo s'illuminò baciandola appena e andandosene subito dopo.
- Siete troppo carini insieme. Georg non è mai stato cosi dolce- sorrisi e mi voltai verso la ragazza mentre le sue Gote andavano in fiamme.
- G-grazie- balbettò impacciata.
La guardai teneramente prima di alzarmi -Forza. Gli uomini tra un po' vanno via! approfittiamone- le allungai la mano aiutandola ad alzarsi e poi salii su
a chiamare le altre.
Bussai un paio di volte nella camera di Hayley aprendola un po'.
- Fate un festino senza di me?- aggrottai appena la fronte offesa.
- Amy- sorrise Sara - Entra-.
Feci come mi aveva detto accomodandomi sul letto accanto a loro - Di che parlavate?-
-Pettegolezzi..- scrollò le spalle Hay
- Del tipo?-
- Beh, Bill e Lily sono "entrati in crisi". Cercavamo di capire il perchè; Tom non ne vuole fare parola, dice che Bill è abbastanza arrabbiato in questo
periodo e non vuole peggiorare la situazione-
Annuii atona
- Io e Mary andiamo a fare un giro. Venite con noi?- cambiai argomento.
In reatlà mi faceva male sapere questo, avevo avuto modo di conoscere anche la fidanzata del Vocalist in questi giorni e non mi sembrava più tanto male.
Mi sentivo in colpa ecco, come se questa loro temporanea separazione dipendesse da me.
Ed ero consapevole che da quando ero arrivata non ne avevo ancora combinata una giusta.
- Ma certo. Un po' di aria ci farà bene- si alzarono contemporaneamente
- Vi aspetto giu- Sorrisi e mi avviai tornando in salotto.
Non appena chiusi la porta vi appoggiai le spalle su chiudendo gli occhi e come un pugno allo stomaco mi arrivarono le immagini di quella sera

-Perchè l'hai fatto?! Andava tutto cosi bene tra noi! Perchè devi rovinare sempre tutto?-
ero seduta in salotto a sgranocchiare patatine mentre le urla di sopra non cessavano. Mi alzai salendo sopra per vedere cosa stesse succedendo
- Amore scusa mi dispiace, ti ho chiesto perdono tre volte! Ho sbagliato lo so sono un coglione!- mormorò Bill quasi disperato
- Che ha lei più di me?! è una semplice ragazzina impertinente che non fa altro che combinare casini!- urlò ancora la sua ragazza sbattendo i pugni sul petto del vocalist
aggrottò appena la fronte osservandola - Non la conosci, dunque ti chiedo di non giudicarla- esclamò esasperato scrollandosela di dosso
- E la difendi anche!- lo guardò - Sei innamorato di lei Bill? dimmelo! perchè io non sopporto più i vostri sguardi complici ne l'imbarazzo evidente che c'è quando sono presente- si mise a sedere e il moro le si avvicinò prendendo le mani tra le sue.
Il cuore iniziò a martellarmi in petto, che cosa avrebbe risposto lui?  e Se diceva di si che avrei fatto?
Strinsi i pugni mentre le farfalle nello stomaco avevano lasciato spazio ad una vera e propria scimmia che scalpitava frenetica
- Amy non conta niente per me. Io ti amo sciocchina!- la baciò teneramente lui
Sorrisi amaramente guardando la scena, devo imparare a farmi gli affaracci miei d'ora in poi!.
Lasciai che le unghie mi perforassero la mano e come scottata, mi allontanai dalla porta e camminai a passo veloce per andare in camera mia.
Dovevo solo far finta di nulla...

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Capitolo 13
*** Capitolo tredicesimo ***


Capitolo Tredicesimo

 

La vigilia di Natale, ahimè, arrivò presto.
- Ti dico che è meglio cosi- borbottò
- no! a me piace di più girato-
- Oh insomma Bill! qui io sono la donna e io metto la tavola!-
- E io sono la star, di conseguenza spetta a me decidere- intervenne ancora il vocalist
- Serve una mano?- domandai timidamente scendendo le scale tutta in tiro per la serata.
- Oh Amy- Sara si avvicino prendendomi la mano e tirandomi verso di se -sistema tu qui, io non ne posso più di discutere- guardò un ultima volta Bill poi salì sopra per prepararsi
- Dico che cosi è perfetta- esordì il moro sistemando ancora una volta, in modo diverso, la tavolata
- si.. è perfetta- la guardai.
Si voltò verso di me osservandomi - Sei molto.. carina stasera- sussurrò  imbarazzato senza però riuscire a trattenersi
Non potei non sorridere - Grazie, anche tu- dissi sperando che le mie guancie non avessero preso un colorito troppo purpeo.
- Amore, quale delle due?- a spezzare la "magia" di quel momento fu proprio la fidanzata del cantante.
- secondo me quella nera- intervenni io guardandola -si posa perfettamente sulla tua carnaggione- sorrisi.
La vidi annuire e poi salire sopra.
Tra me e Lily le cose andavano un po' meglio. Avevo avuto modo di conoscerla più approfonditamente e non mi sembrava poi cosi male.
Bill le aveva raccontato tutto di quella sera e dopo essermi scusata più di mille volte era tornata a parlarmi.
Mi teneva d'occhio, questo era evidente, ma a me andava bene cosi. Dopo ciò che avevo sentito dirgli non avevo più intenzione di ritornare sull'argomento.
-Qui è pronto- mi avvertì Bill.
Mi voltai a guardarlo - Perfetto.Vado a finire di preparare in cucina allora- Feci per andare ma la sua mano mi bloccò il polso in una presa ben salda.
-Aspetta- sussurrò - Amy, non voglio che ci sia imbarazzo tra di noi.-
Puntai i miei occhi nei suoi, quasi sorpresa da quelle parole - Tranquillo Bill, nessun imbarazzo- Sorrisi dolcemente e sparii dietro la porta bianca.
Alle nove in punto eravamo tutti a tavola e dopo una grande cena ci accomodammo in salotto per parlare.
Era la prima volta, forse, che eravamo tutti al completo.
Putroppo, o per fortuna (ma questo dipende dai punti di vista), Timo non era potuto restare qui per non lasciare i suoi amici a festeggiare da soli.
-Bene.. ora che ci siamo..- Sara strinse la mano di Tom guardandoci uno ad uno
- Che è successo?- domandò Georg leggermente preoccupato notando la faccia stranita dell'amico.
- Ecco io e Sara abbiamo una cosa da dirvi- disse leggermente imbarazzato.
-l'ultima volta che hai detto cosi avevi tredici anni e avevi appena fatto a botte con un ragazzo in classe mia- rise Gustav
- ma smettila idiota!- gli lanciò un cuscino il rasta.
-Stringi Tom!- lo rimproverò il fratello con la fronte aggrottata mentre la bruna seduta accanto a lui gli accarezzava una gamba cercando di calmarlo
- Ci... sposiamo- intervenne poi la bionda coprendosi poi le orecchie per non uscirne lesionata.
Infatti poco dopo il Vocalist lanciò un urlo che mi fece sobbalzare - Che vuol dire vi sposate?!- chiese ancora stizzito
- Quello che significa- scrollò le spalle il rasta.
Fui proprio io la prima ad alzarmi per abbracciare i due - sono felicissima per voi- sorrisi
A seguirmi a ruota ci furono Hayley, che saltellava pimpante per la camera, Gustav e George.
Inghiottita per bene questa notizia, quasi fosse una Pillola enorme, Bill si congratulò con entrambi i ragazzi dicendogli che pretendeva il posto da testimone.
-Auguri- si alzò poi anche la Bruna abbracciando i due, ormai futuri, sposi.
Alle due e mezza di notte mi alzai dal divano e mi diressi in cucina per togliere un po' di roba da mezzo, almeno cosi l'indomani non ci saremo dovute alzare
troppo presto.
- Ehi- esordì Lily raggiungendomi -hai bisogno di una mano?- chiese avvicinandosi
- No tranquilla- le sorrisi tornando poi a lavare il piatto che avevo tra le mani.
- Senti Amylee-  mi guardò - so che sei innamorata di Bill e che insomma.. io e te..non siamo mai andate molto d'accordo. Ma vorrei che potessimo riiniziare
da capo- continuò Senza troppi giri di parole.
Istintivamente scrollai le spalle - certo- sorrisi - E comunque sta tranquilla, per me Bill non conta nulla-. dissi usando le stesse parole che gli erano uscite dalla bocca il pomeriggio scorso.
Sospirò e mi aiutò poi ad rassettare parlando del più e del meno. Adesso, finalmente, avevo capito perchè fin da piccola mi avevano detto di non giudicare
le persone dall'apparenza.
-cavolo è tardissimo- osservò alzando gli occhi nocciola verso l'orologio.
- sarà meglio andare a letto. Continueremo domani-.
Salii le scale con lei prima di salutarla e una volta entrata nel stanza mi buttai a peso morto sul letto che cigolò appena sotto il mio peso.
La  notte non fu delle migliori, le coppiette si stavano dando "alla pazza gioia" e purtroppo le pareti sottili non erano Insonorizzate.
- Guten Morgen- biascicai arrivando in cucina e prendendo subito una bella tazza di caffè fumante.
- Giorno- salutarono a mano a mano tutti.
Quando il liquido nerastro mi aiutò a far mettere in moto le rotelle del cervello osservai i due fidanzatini scambiarsi sguardi eloquenti e all'ennesimo,
non ce la feci, scoppiai a ridere.
-Scusate- dissi cercando di trattenermi. Una mano sottile afferrò il mio braccio tirandomi da parte
-che hai?- chiese la bruna squadrandomi mentre ancora le mie spalle erano scosse per le risa
- Scusa e che..- la guardai cercando di trattenermi - Vi siete dati da fare stanotte!- sghignazzai.
Lily mi guardò con le gote infuocate - Co..cosa? hai sentito tutto?- chiese imbarazzatissima
- la metà- mi ricomposi - e comunque è normale. Solo una curiosità- feci per pensarci su con l'indice posato sul mento - Com'è a letto?-
La vidi sorridere maliziosa e poi abbracciarmi - E' davvero ben messo- ridacchiò.
La guardai scuotendo il capo prima di dirigermi in cucina - E meno male che dicono che è Gay!-.

Passavano i giorni, le settimane, e i preparativi per il matrimonio occupavano gran parte dei nostri pomeriggi.
Io e Lily stavamo iniziando a frequentarci più del solito, anzi avevo scoperto un lato di lei che mi aveva "catturata".
Bill era rimasto piacevolmente colpito dalla nuova situazione tra me e lei, nonostante all'inizio avesse pensato che la mia fosse una Tattica per dissuadere
Lily a continuare la loro relazione.
-Sono sfinita- borbottai stendendomi sul divano. - Io Odio, odio scorrazzare per tutta Berlino. Hai provato circa cinquanta vestiti e ancora non ti sei decisa
ma perchè non metti una tuta e finisce tutto li?!-
- Certo che sei molto romantica Amy- osservò Anna sedendosi su una poltrona
- Oh, lasciala perdere. Ha la delicatezza di uno scaricatore di porto lei- sorrise Hayley guardandomi.
- Basta parlare di matrimoni, mi sta salendo la nausea- biascicò lily con una mano sul suo stomaco.
- Sei sicura di stare bene? - si avvicinò Sara guardandola.
In effetti aveva assunto un colorito piuttosto verdastro. La bruna Annuì incapace di parlare.
- Ti accompagno sopra- dissi preoccupata prendendola sotto Braccio e salendo le scale lentamente
-Tutto bene?- chiese Tom facendo capolino in salotto
- Lily non si sente molto bene- scrollò le spalle Sara dopo averlo baciato lievemente sulle labbra.
- capito- la guardò - Di alle altre che stasera i ragazzi ed io abbiamo scelto un localino niente male- sorrise
- Va bene- annuì la ragazza ammirandolo quasi.
La sera, dopo che lily si fu ripresa un po', mi iniziai a preparare indossando un tubino nero e lasciandomi i capelli lisci scendere delicati sulla schiena.
Uscii dalla mia stanza appena fui pronta e andai a bussare le ragazze
- Noi siamo pronte, e gli altri gia sono giu. Ci mancano solo la principessa e la sua fidanzata- Disse Hayley scendendo le scale insieme a Sara e Anna.
- Vado a chiamarli io- risposi incamminandomi verso  la stanza del Vocalist.
- Ragazzi, siamo tutti pronti, aspettiamo voi- bussai un paio di volte.
- Ehi- disse Bill trascinandomi dentro e chiudendo la porta -scusa, ma Lily è stata di nuovo poco bene-
- Ancora?!- dissi sinceramente preoccupata. Il moro annuì semplicemente.
- Adesso dov'è?- lo guardai
- in bagno a truccarsi- si mise seduto accanto a me sul letto - Sei molto bella stasera- sorrise appena senza pensarci
- G..grazie- sussurrai imbarazzata da quella situazione. Odiavo i complimenti, e quelli fatti da lui non aiutavano la mia tachicardia a calmarsi
- Possiamo andare- sorrise la Bruna venendoci in contro - Cavolo Amy, farai strage di cuori stasera-
- Ti direi lo stesso se tu non fossi gia occupata- ridacchiai scendendo poi le scale con loro e raggiungendo gli altri.
Una volta arrivati al locale, ci accomodammo sui divanetti del privè
-Posso portarvi da bere?- chiese la cameriera posizionandosi davanti a noi
- Per me una vodka lemon- disse il rasta intento a contemplare le mani della sua ragazza
- un sex on the beach- mormorarono in coro Georg e Gustav sorridendo poi
- Per me un mojito invece- intervenni sistemandomi meglio
- Vacci piano ragazzina- ridacchiò il rasta osservandomi - ce l'hai l'età per bere?-
- Guarda che ho la tua stessa età. Anzi sono esattamente di un giorno più piccola di te- sbottai incrociando le braccia al petto
- non si direbbe da quanto sei bassa- rispose il bassista arrivando in supporto all'amico
- Io non sono bassa!- sibillai tra i denti. Ok, non ero alta, ma neanche tanto bassa infondo.
- oh no- mi guardò - Diciamo che l'alano di mia nonna è più alto di te- rise ancora il biondino beccandosi uno ceffone da parte di Sara
- E dai ragazzi basta- sbuffò Gustav guardandoli.
Alzai la mano, facendogli segno che era tutto ok e mi eclissai dalla loro vista scendendo giu in pista.

Ringraziamenti a:

kaggi11

Lena_93

SuperEle46

MakeSomeNoise

e naturalmente tutti coloro che leggono solo, siete davvero tantissimi =)

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Capitolo 14
*** Capitolo quattordicesimo ***


Ringrazio: Lena_93 e MakeSomeNoise =)
N.B: una parte del capitolo è dedicata alla mia dolce metà (La mia chitarra). Non mi prendete per pazza ma io tendo sempre a dare nomi alle cose a cui tengo di più e in questo caso volevo fare un piccolo eloggio alla mia compagna di giornate =)
Comunque Bando alle ciance ed eccovi il capitolo

Capitolo Quattordicesimo

 

Venti minuti, e tre cocktail sgolati dopo, mi trovai a barcollare per la pista in cerca di un appiglio
- Ehi- sentii qualcuno afferrarmi il braccio e automaticamente mi aggrappai a lui
-Come ti chiami Dolcezza?- domandò posando le mani sui miei fianchi e avvicinandomi a lui.
Alzai il viso, guardandolo sorniona -Amylee-
- è uno splendido nome- sorrise - Ti va se..- si avvicinò sussurrando qualcosa al mio orecchio. Sgranai gli occhi guardandolo. Quel minimo di buon senso che
mi era rimasto, nonostante l'alcol, mi diceva di non andare con lui, ma il  corpo non rispondeva alle mie azioni .
- la..lasciami- biascicai cercano di strattonarmi dalla sua presa
- Non fare la difficile- strinse la mano al mio polso
- Ho detto che non voglio lasciami- alzai il tono di voce
-Ssh..vuoi che ci vedano tutti- mi tappò la bocca con la mano.
Lo guardai in viso, probabilmente era ubriaco anche lui, aveva le gote rosse e gli occhi appesantiti. Istintivamente gli morsi la mano e lo sentii imprecare
mentre liberatami dalla sua presa riuscii a scappare lontano da li.
- Caz..- mi portai una mano sul naso dopo essere andata a sbattere contro qualcosa.
- Amy- la sua voce. Lo guardai perdendomi in quelle pagliuzze quasi dorate. Gli occhi mi si riempirono di lacrime, probabilmente era l'alcol ma non riuscii
a controllarmi. Strinsi la sua maglia tra le mani - Bill- singhiozzai.
Mi scrutò per un attimo, quasi sorpreso, avvolgendomi poi le spalle - Ehi, che è successo?- chiese abbassandosi leggermente per arrivare al mio orecchio,
sovrastando cosi la musica assordante.
- Portami a casa- sussurrai semplicemente stringendolo ancora di più.
Sospirò - Va bene, avviso gli altri. Non ti muovere da qui- poggiò le mani sulle mie braccia allontanandomi appena. Mi sorrise, probabilmente per rassicurarmi,
prima di sparire tra la folla.
Mi appoggiai malamente al bancone del Bar, cercando di fermare il locale che improvvisamente pareva vorticare. La testa stava per scoppiare.
Portai le mie mani a tappare le orecchie cercando di riprendere un po' di autocontrollo.
Una presa si bloccò salda sul mio braccio e facendosi spazio tra la troppa gente che c'era riuscì a portarmi fuori.
-Sei ubriaca fradicia- mi guardò triste prendendomi poi in braccio facilmente.
Fece scattare la serratura di casa accompagnandomi in cucina e posandomi sulla sedia.
- Adesso ti faccio un po' di latte, cosi ti riprendi- aprì il frigo - si può sapere che ti è preso?!- disse poggiandomi una tazza davanti agli occhi
- Niente.- risposi bevendo un po' del liquido biancastro.
- Nessuno ti ha insegnato che ubriacarsi fa male?-
lo guardai male. - Smettila di fare la mammina Bill. Sono grande e vaccinata, so quel che faccio- mi alzai barcollante mantenendomi al tavolo.
Sbuffò e mi prese nuovamente in braccio portandomi in camera.
Dopo aver rigettato anche l'anima, mentre il moro pazientemente aspettava che stessi meglio, riuscii a stendermi sul letto.
-Dovrei cambiarmi- lo guardai
- non riusciresti neanche a toglierti la maglia senza cadere dal letto- si avvicinò a me sbottonandomi i Jeans.
Distesi le labbra in un sorriso guardandolo - Grazie- biascicai con la cadenza tipica di un ubriaca mentre mi coprivo.
Si piegò a baciarmi la fronte - Buonanotte-
- Bill- lo chiamai prima che uscisse dalla porta. Non si voltò semplicemente rimase ad aspettare che io parlassi
- Ti amo- sussurrai chiudendo gli occhi e lasciandomi andare a morfeo.
Si girò osservandomi - Sei Sbronza, non sai quel che dici- scosse la testa andandosene.
Ma io sapevo quel che dicevo, lo amavo.Purtroppo era questa l'amara verità.
L'indomani il mal di testa post-sbornia non tardò a farsi sentire
-Giorno- sussurrai andando verso il cassetto delle medicine e prendendo qualcosa per il dolore
- Come stai?- chiese Sara - ieri sera ci hai fatto preoccupare parecchio-
- Sto bene tranquilla- sorrisi rassicurante ingoiando poi la pillola.
- Tesoro senti..- il suo tentativo di dirmi qualcosa fu interrotto dall'entrata di Gustav - Ehi Amy, è arrivato un pacco abbastanza grande per te. Te lo
abbiamo poggiato in salone- mi guardo tornando poi di la
- Grazie- guardai la mia amica - parliamo un'altra volta ok?-
-Certo- sospirò seguendomi nel salone.
Mi avvicinai subito al pacco che riportava su scritto il mio nome aprendolo con cura.
- Nana..- sussurrai portandomi una mano alla bocca stupita.
- Chi?, c'è un animale li dentro?- strabuzzò gli occhi il bassista.
- Ma no idiota!- lo guardò malamente Hayley - "Nana" è la sua chitarra-
-oh- fecero in coro tutti.
Tirato fuori l'astuccio nero reso leggermente grigio dalla polvere lo aprii cautamente tirandone fuori una Squier Bullet color crema
- E' di seconda mano- la squadrò il chitarrista avvicinandosi
- Lo so perfettamente-
- Aspetta- Gustav mi guardò - Suoni la chitarra?!-
-Suonare è una parola grossa- lo guardai mentre rimettevo l'oggetto dentro la sua custodia accingendomi a salire in camera mia.
- Aspetta c'è un altra cosa- Lily si avvicinò prendendo una busta posta sopra l'enorme pacco. - Tieni-
- Grazie mille- sorrisi sparendo poi dalla loro vista
Una volta in camera posai la chitarra accanto al muro sedendomi sul letto a gambe incrociate.
Presi la busta gialla e, con un po di timore, l'aprii.
Spiegato il foglio iniziai a leggere

" Ciao Amylee
E' da molto che non ci sentiamo, sembra quasi che tu lo faccia apposta a rifiutare le nostre chiamate.
Non so, ancora, cosa io e Tuo fratello ti abbiamo fatto di tanto brutto da far finta che tu sia orfana.
Ti ho recapitato la tua chitarra, so quanto ci tenevi. Ti ricordi quando l'hai avuta in regalo? eri proprio una bambina nel suo negozio di caramelle preferito.
Ho fatto tanto per voi due, ho dato l'anima. Eppure è cosi che mi ricambi.
Tuo fratello si è specializzato in ingegnieria, lavora in America lo sai?! E' felicemente sposato da più di due anni.
Non sei venuta neanche al suo matrimonio..
Che è successo Lee? dov'è la mon petit fille?
Ancora non riesco a capacitarmi del fatto che tu sia scappata. C'era tutta la tua vita qui con noi.
Io sono tornata a Parigi, alcune tue amiche mi hanno dato l'indirizzo per inviarti un po' della tua roba. E ho scritto questa lettera nella speranza che tu
ti faccia sentire.
So che non lo farai però. Sei troppo orgogliosa per poter prendere il telefono in mano e comporre il mio numero.
Ho sentito Timo l'altro ieri, so che vi siete lasciati, mi dispiace..era cosi un bravo ragazzo.
Salutami Sara e Hayley. Ti aspetto ancora, la porta di casa è sempre aperta.
Non scappare dal tuo passato Amy, è sbagliato.
Ti voglio bene

Mamma"

portai la mano ad asciugare la guancia bagnata.
- Fanculo!- urlai accartocciando il foglio in mano e buttandolo in un angolo della stanza.
Odiavo quando mi scriveva quelle cose, odiavo sentire tutto quello che aveva da dirmi.
Sospirai lasciandomi cadere sul materasso e chiudendo gli occhi ancora umidi.
Non sarei tornata indietro. Non più.

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Capitolo 15
*** Capitolo Quindicesimo ***


 Ringrazio: SonnyScene   Kvery12  Lena_93  _cindygirl e tutti coloro che leggono =)
e per rispondere a Lena volevo dire che io credo fermamente che la musica abbia bisogno di giovani e, quando parlo di musica, non parlo di coloro che ascoltano House. Ma di quella musica che è fatta di strumenti e sa emozionare, indipendentemente dal gruppo.
Comunque, se ne hai possibilità continua a prendere lezioni o semplicemente a suonare da autodidatta ( io ho imparato cosi, non ho mai preso lezioni, secondo me sono solo soldi spesi per una cosa che potresti fare da sola XD) vaaabbè xD
Scusate ma quando si parla di musica io impazzisco >.< ahah! adesso vi lascio il capitolo (non riletto, quindi se trovate errori abbiate pietà di me!) Duuunque se non vi piace adesso so che fare!
Andrò a suonare per strada con un piattino muahahaha! (si la smetto u.u).


Capitolo Quindicesimo

 

 

Dopo essermi asciugata per bene gli occhi senza lasciar traccia di quel pianto liberatorio scesi a cena, nonstante il mio stomaco rifiutasse cibo in quel momento.
- Amy mangia qualcosa, non hai toccato ancora nulla- constatò il Bassista
- Non ho molta fame- sforzai un sorriso
- Tu non hai molta fame gia da un po'- intervenne Bill.. Arrabbiato?
Alzammo tutti lo sguardo verso di lui
- Guardati! Sei diventata tutt'ossa.- Disse indicandomi
- E da quando ti preoccupi per me? e poi da quale pulpito viene la predica!- strinsi la forchetta tanto forte da far diventare le nocche bianche.
- Da quando non fai altro Che stupidaggini!. Prima ti ubriachi, poi non mangi. Ma che ti prende?!- nel suo tono di voce potei scorgere preoccupazione.
Ma non erano solo i suoi occhi che celavano questo sentimento.
Sara mi guardava come se non mi avesse mai visto prima - Bill ha ragione-.
Infuriata, inforcai un pezzo di carne dopo l'altro finendo velocemente tutto cio che vi era nel piatto. - Va meglio adesso?- sbottai
- non lo devi mica fare per noi sai?!-
- Amy, siamo solo preoccupati- intervenne Hayley cercando di calmare le acque.
Sospirai e sforzai un sorriso. - Non ce n'è bisogno, davvero. Sto bene-.
Appena finito di Cenare i ragazzi si recarono nella saletta di registrazione per rifinire alcune cose.

I hate my life.
I can't sit still
for one more single day,
I've been here waiting,
for something to live and die for
Let's run and hide.

Guardai le labbra di Bill seduta su una sedia insieme alle altre.
quelle parole mi rimbombavano prepotenti nella testa.
Sono stato qui ad aspettare qualcosa per cui vivere o morire.
Avevo gia sentito quella canzone da qualche parte eppure non ricordavo precisamente dove

Out of touch
out of time,
Just get lost without a sign.
As long as you stay by my side

Le sue iridi nocciola saettarono verso di me, mentre pronunciava quelle parole.
Sembrava dannatamente serio. Scappare.
Io l'avevo gia fatto, era per questo che mi ritrovavo qui
.

You see my soul,
I'm a nightmare,
out of control I'm crashin'

into the dark,
Into the blue,
into the world,
of our cocoon.

Tremai appena. Una nuova sensazione si stava attanagliando nel mio stomaco.
Ogni volta che lo guardavo, ogni volta che vedevo cio che era veramente.
Ogni volta che lo odiavo. Un odio profondo per lui che inconsapevolmente mi spingeva ad amarlo.
Perchè purtroppo ero maledettamente dipendente da quelle pagliuzze dorate, da quel sorriso dolce eppure strafottente che si posava sulle sue labbra
ogni qual volta aveva ragione.

In your shadow I can shine

Era vero, era dannatamente vero. Era lui che in un certo senso mi faceva risplendere.
Mi alzai appena la canzone finì.
Avevo bisogno di nicotina. Presi il pacchetto di sigarette che Tom posava sempre all'ingresso e uscii dalla portafinestra lasciandomi avvolgere ben presto
dall'aria fredda.
Nonostante fosse gia febbraio le temperature non accennavano a salire neanche di un grado.
Sospirai accendendo la sigaretta e lasciando che il fumo mi innebriasse il cervello.
-Avevo smesso porca puttana-
- Da quando fumi ragazzina?- il rasta si avvicinò sedendosi accanto a me inspirando un po' di fumo.
- Ogni tanto, quando mi va- risposi senza guardarlo.
- Ti piace la canzone?- chiese stendendosi poi sull'erba fredda. Annuii voltandomi - Davvero bella.-
- Bill l'ha scritta per una tipa- mi sorrise eloquente.
- Buon per lei- esclamai ciccando
- Sei proprio stupida- sbuffò lui guardando il cielo -Così tanto che non ti sei mai accorta di quanto Bill ci tenga a te-
- Lo so perfettamente- spensi la sigaretta stendendomi accanto a lui - Solo che è meglio lasciare le cose come stanno. Almeno non si farà male nessuno.-
Ci furono due minuti di silenzio interminabili poi Tom si voltò verso di me
- chi sei veramente?-
a quela domanda ridacchiai. -sono cio che vedi-
- Volevo dire, perchè sei venuta qui?-
corrugai la fronte - Vuoi che me ne vada?!-
- Ma no, non fraintendermi. Intendevo dire che, insomma.. Hayley ci ha raccontato un po' di se. Tu mai.-
Sospirai - è...complicato-
- Tu prova-
- Ok, ehm...Diciamo che io non sarei mai dovuta nascere. Non ero una figlia voluta, sono capitata e naturalmente i miei mi hanno tenuta.
Nella famiglia sono io l'unica straniera. Quando mia madre era incinta si è trasferita a Parigi insieme a mio padre e mio fratello. Loro sono italiani.-
Tom mi guardo - E come mai ti hanno dato un nome inglese?-
- Mio padre si dovette trasferire per motivi di lavoro a Londra, ma mia madre non lo voleva seguire. Lei adorava Parigi ma era uno dei motivi che la teneva
lontana da papà. Così quando sono nata ha fatto scegliere a lui-
- E poi?- mi esortò a continuare.
La mia faccia cambio completamente aspetto - E poi circa nove mesi dopo la mia nascita mio padre ha avuto un malessere mentre era a lavoro e non ce l'ha fatta-
lo guardai - Apparte questo sono cresciuta bene.A dieci anni mi sono innamorate della musica. A quattordici ho iniziato a seguire i Panik, ogni qual volta
facevano un concerto a Parigi io c'ero.
Però a 16 anni, dopo una stupida scomessa con le amiche sono scappata di casa-
Ridacchiò guardandomi - Che scommessa?-
- Beh, mi avevano detto che i Panik si esibivano ad Heidelberg e che questa volta non avrei potuto vederli perchè mia madre non mi ci avrebbe mai mandata.
Cosi la mattina prima del concerto invece di andare a scuola sono andata in stazione e ho preso il primo biglietto per andare in Germania. Quando mia madre
l'ha saputo è andata, ovviamente, su tutte le furie- Sorrisi ripensandoci -Poi per un motivo o per un altro abbiamo deciso di trasferirci a Berlino.E pochi
mesi dopo ho conosciuto Sara.-
Gli occhi del biondino si illuminarono sentendo il suo nome
- Era la sorella che non avevo, la corda che mi manteneva su quando sembrava stessi per sprofondare. Non ero proprio una brava ragazza da piccola.
Ruppi i rapporti con mia madre appena conobbi Timo. Me ne andai di casa e lo seguii nei tour. Lasciai tutta la mia vita per lui, compresa Sara.-
- E loro come hanno reagito?- chiese sempre più preso dalla storia
- Sara smise di parlarmi per due mesi mentre mia madre si trasferì di nuovo a Parigi non appena mio fratello concluse gli studi.
Comunque poco dopo torno quasi tutto alla normalità. Avevo una casa stabile, un ragazzo che mi amava e mi manteneva. Era tutto rosa e fiori.-
mi schiarii la voce - purtroppo però il rosa non mi dona, infatti quasi sei anni dopo la mia storia con Timo è finita. Avevo scoperto da qualche settimana
di essere incinta. Ero combattuta su cosa fare, era mio figlio.. ma avevo appena fatto ventun'anni. Cosi ho abbortito.-
Passò le braccia dietro la testa - E Timo?-
- Lui lo ha scoperto qualche settimana dopo.Era shoccato e probabilmente anche arrabbiato. Comunque la sera è venuto da me dicendomi che forse era meglio
finirla li.-
- in poche parole ti ha sbattuta fuori casa- ridacchiò
- Si, possiamo anche dire cosi.Infatti sono tornata a Parigi in cerca di casa, mi sono iscritta all'università e ho incontrato o meglio Riincontrato Hayley.
Ecco in sintesi la mia storia.- feci per alzarmi
- Aspetta- mi bloccò -Voglio sapere ancora una cosa. Quella chitarra..- lasciò la frase in sospeso guardandomi.

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Capitolo 16
*** Capitolo Sedicesimo ***


Ringrazio:

- Dan
- SuperEle46
-MakeSomeNoise (ti amo!)
-Lena_93

e come sempre tuuuuuuuuutti quelli che leggono semplicemente, siete più di quattrocento ragazzi *ç* You make Me Happy (=
However, bando alle ciance ed eccovi il capitolo. Siate clementi e compassionevoli come sempre con una povera pazza come me ahah =D


Capitolo Sedicesimo
 

Istintivamente mi morsi il labbro. Ricordavo perfettamente il giorno in cui l'avevo avuta in regalo
- Allora?- mi esortò
- E' stata un regalo tutto qui.- tagliai corto
- Avanti racconta! di me ti puoi fidare- sorrise angelico. Lo guardai male - Ti odio Tom Kaulitz-
- Anche io ti voglio bene!-
Mi misi seduta meglio iniziandogli a raccontare.

Era il primo settembre.Domani era il suo compleanno.
- Allora che si fa Domani?- chiese una delle due ragazze con cui era
- Niente. Lo sapete che odio festeggiare il mio compleanno-
- Avanti amy, tutto lo festeggiano! E' un giorno importante!- battè le mani l'altra
- E' uno come tanti. Compio solo gli anni e divento più vecchia.-
Ma non c'era verso, le sue amiche non demordevano. Cosi si ritrovò a casa sua per passare una "bellissima" serata a sparare cazzate e a parlare di ragazzi.
Perfetto!.
Anche stasera dovrò dire addio al mio Ipod e ad un buon libro. Pensò.
A mezza notte precisa le ragazze le saltarono addosso cantandole una stonata canzone di auguri.
- Buon compleanno tesoro- esordi sua madre entrando nella stanza e abbracciandola
-Grazie- Rispose ricambiando appena.
Appena le sue amiche furono nel mondo dei sogni si alzò recuperando il cellulare. Sara non si era ancora fatta sentire.
- Ehi Sorellina- qualcuno la chiamò entrando in stanza - vieni, ti do il mio regalo-
Amylee lo guardò un po' incerta poi lo seguii nella camera.
Ne tirò fuori un pacco enorme - Che cos'è?- chiese guardandolo
- Tu aprilo-
Non se lo fece ripetere due volte. Scartò rapidamente, attenta a non tagliarsi.
Nonappena notò cos'era quel regalo, si portò le mani alla bocca reprimendo un urlo che avrebbe svegliato l'intero quartiere.
- co..come?- gli occhi lucidi, il cuore in gola
- Ti piace?- domandò lui sorridente scrutando l'espressione della sorella.
- Tu..tu..mi hai comprato una ..chitarra!- la ragazza faticò a parlare per la troppa emozione.
Quante volte aveva guardato i suoi idoli suonare quel particolarissimo strumento? quante volte avrebbe voluto sfiorarne le corde con le mani?.
E adesso poteva.
- Non è il massimo. Ma per iniziare dico che va bene- le accarezzò i capelli
- come lo sapevi?-
- Ti ho semplicemente osservato. Ho visto come ti perdi nella musica, come sorridi quando ascolti le tue canzoni preferite.E poi la tua voce è bellissima-
- Ti voglio bene- lo strinse a se.
-Anche io piccolina-.sussurrò piegando le labbra all'insù.
Da quel giorno ogni pomeriggio si ritrovava chiusa nella sua stanza producendo melodie che si andavano ad intrecciare con il suo stato d'animo, scrivendo
canzoni e perdendosi in quelle note sconosciute che la facevano sentire sempre più viva
.

Mi asciugai una guancia tirando su col naso rumorosamente.
- non sapevo che fossi cosi legata a lui- disse il rasta abbracciandomi
- Gia. E' stato il regalo più bello che avessi mai ricevuto. Da quando ho spezzato i legami con loro non suono ne canto più. Forse è sbagliato, ma quando ero piccola avevo giurato a me stessa di non separarmi mai da lui. Invece è bastato uno stupido capriccio- lo guardai - Ora sai tutto-
mi alzai baciandogli le guancie - Buonanotte Tom-
- Notte amy- fece leva sulle braccia rimettendosi in piedi anche lui.
Proprio quando stavo per entrare lo sentii afferrarmi il polso - Che ne dici se domani la rimettiamo un po' in sesto la tua nana?-
Piegai le labbra in un sorriso - Dico che sarebbe grandioso-
Mi tirò verso di se abbracciandomi di nuovo.
-Ehi, e queste effusioni?! Mi tradisci con la mia migliore amica?- mormorò La biondina guardandoci
- Era solo un abbraccio- si difese lui sorridendo
- Io salgo su- li salutai e salii le scale velocemente.
Chiusa in camera mia sospirai di sollievo.
Mi sentivo meglio, forse parlare mi aveva fatto davvero bene. Domani dovevo ringraziare quel pazzoide del mio, ormai futuro, cognato.
Ridacchiai da sola buttandomi sul letto che cigolò appena.
Avevo deciso, anche se il rosa non mi donava, in un modo o nell'altro la mia vita avrebbe cambiato Colore.
Basta Nero e Grigio. Il cielo adesso lo volevo sempre più blu.

-Svegliaaa!- qualcuno urlò entrando nella mia stanza e scoprendomi.
Mi raggomitolai mugolando qualcosa contro chiunque stesse disturbando il mio sonno.
- Andiamo Amy, sono gia le nove!- continuò.
Aprii gli occhi trovandomi il rasta a pochi centimetri dalla faccia - Tom ma cosa..-
- Vuoi muoverti o devo buttarti giu dal letto?-
- Non rompere!- sbottai voltandomi e cercando di coprirmi con le mani notando anche che la mia mise non era delle migliori.
- E va bene- mi sentii trascinare di peso fino a quando non mi trovai sulla spalla del ragazzo
-Mettimi Giu!- mi dimenai più volte senza alcun successo
- Sta buona!- ridacchiò posandomi, con delicatezza di un elefante, sul divano
- Giorno- sorridono gli altri guardandomi
- non hai freddo?- mi guardò Lily. Abbassai lo sguardo sul mio corpo seminudo
- In effetti- constatai avviandomi su.
Non appena mi fui cambiata sentii la porta della camera aprirsi e chiudersi subito dopo
- Ehi- mormorò Lily entrando
- Tesoro- la guardai mentre alzavo i capelli su in una morbida coda di cavallo
- Ho bisogno di parlarti posso?- si mise a sedere e senza risponderle mi accomodai accanto a lei
- Ecco io..io ho un ritardo- sussurrò torturandosi le mani. Trattenni il respiro
- Di quanto?-
- Una settimana e mezzo- alzò gli occhi, puntandoli nei miei - Ho fatto il test due volte, e mi da due risultati diversi. Prima si poi no-
- Va bene, non ti agitare tu. Oggi andiamo a fare l'ecografia, prima lo sappiamo meglio è.-
Annuì e si alzò - Grazie Amylee- sorrise uscendò dalla stanza.
Verso le quattro dopo più di due ore passate ad accordare e suonare la chitarra con Tom scesi giu.
-Andiamo?- dissi andandole in contro.
-Si- rispose a monosillabo. Le si leggeva in faccia la paura
Mi avvicinai stringendole la mano - andrà tutto bene, comunque.- cercai di tranquillizzarla.
- Uscite?- chiese Bill entrando in salone senza maglia mentre mangiucchiava patatine
- Gia- risposi mettendomi il cappotto
- Dove andate?- ci guardò
Bene.. dove andiamo?
- A farci un giro-
- al cinema- rispondemmo in coro.
Il moro aggrottò le sopracciglia - Di solito si sceglie la meta prima di uscire, ma comunque- scrollò le spalle - non fate troppo tardi- sorrise.
Sospirai. Per fortuna era più stupido di quel che sembrava.
Riuscite ad uscire senza destare sospetti con gli altri entrammo in macchina.
-Come ti senti?- la scrutai con la coda dell'occhio mentre guidavo
Scrollò le spalle -Ho solo paura di quel che possa dire lui-
sospirai ricordandomi un pomeriggio a casa quando sentii i ragazzi parlare. Bill aveva detto chiaramente che nonostante i bambini li trovasse tanto carini e
graziosi lui non sarebbe stato mai adatto a fare il padre.
Abbozzai un sorriso -Beh io ti aiuterò comunque-
- Non saprei cosa fare senza di te in questo momento- sussurrò appoggiando la testa contro il finestrino e osservando il paesaggio sfrecciare fuori.
Dopo circa mezz'ora di macchina e traffico riuscii a trovare un buco nel parcheggio riservato all'ospedale.
- Cavolo devono stare tutti male- notai guardando le macchine.
Non appena entrammo, la malinconia e la freddezza di quel posto m'invase facendomi rabbrividire.
Odiavo gli ospedali e,fortuna mia, non ero mai stata più di cinque secondi rinchiusa li dentro.
Strinsi la mano della mia amica salendo al terzo piano nel reparto ecografie
-Abbiamo un appuntamento con il dottor McCullough- dissi avvicinandomi alla signorina posta dietro un bancone bianco
- Certo. Aspetti in sala d'attesa. Il dottore sarà subito da voi- sorrise.
Annuii e mi misi seduta su una di quelle scomode segioline mentre Lily camminava nervosa avanti e indietro per il corridoio
- Mi farai venire il mal di testa se non ti fermi- la guardai
- Come posso?! é snervante aspettare qui!- borbottò riprendendo la sua "maratona"
Dopo dieci mintui buoni un viso a me familiare nascosto da un paio di occhiali color pece e di corporatura minuta uscì dalla camera
- mi raccomando, assoluto riposo- sorrise raggiante posando poi lo sguardo su di me
- Prego ragazze entrate.- esclamò accompagnandosi con la mano.
Ci affrettammo subito a raggiungerlo chiudendo poi la porta alle nostre spalle.

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Capitolo 17
*** Capitolo Diciassettesimo ***


verzeihen mich! sono in un clamoroso ritardo lo so... Comunque adesso vi posto subito il capitolo. Spero vi piaccia =)
E mi raccomando, stasera tutti sintonizzati su Rai 1 per sostenere i quattro scimmioni a sanremo =D ahah!

Capitolo diciassettesimo

 

- Allora..- ci osservò, soffermandosi sul mio viso - E' successo di nuovo?!- ridacchiò alludendo all'ultima volta che avevo messo piede li dentro e ne ero uscita
praticamente senza una parte di me
- No- tagliai corto - non sono qui per questo-
- Hai deciso di tenerlo sta volta?-
- Non sono qui per me dannazione!- lo guardai calmandomi - Sono qui per la mia amica. Lei ha un ritardo..-
Osservò la bruna posta al mio fianco e poi annuì - Si accomodi sul lettino. Alzi la maglia e sbottoni leggermente i jeans-
Lily fece come detto stritolandomi poi la mano e guardandomi con occhi terrorizzati.
Sapevo come si sentiva, e ringraziai il cielo per essere li in quel momento.
- mmmh- disse il dottore passandosi una mano sul mento
-mmh?- gli feci coro non capendo cosa volesse dire
- Bhe,nonostante i sintomi ci sono stati tutti, il suo non è stato altro che un ritardo dovuto probabilmente a stress- La guardò - Niente Bambini in vista per
il momento- le sorrise passandole uno scottex per pulire il liquido gelatinoso e freddo.
Sospirai rincuorata e leggermente triste. Anche se quando avevo avuto le prime nausee e i giramenti di testa ero spaventata di quello che poteva essere
non appena mi avevano detto che ero incinta una parte di me aveva esultato.
Quando uscimmo di li vidi Lily piuttosto silenziosa
- Ehi. che succede?- chiesi infilandomi in macchina
- Nulla.. mi sento divisa a metà- mi guardò
- Ti capisco- misi in moto addentrandomi nel traffico intenso. Era gia buio e il cielo era piuttosto cupo
- ti va di raccontarmi?- allacciandosi la cintura tornò poi a guardarmi
- non c'è nulla da raccontare..- dissi con un alzata di spalle -Ho scoperto come te di avere un ritardo.Mi girava continuamente la testa, ero stanca e avevo
spesso nausea. Poi un giorno ho deciso che forse era meglio fare un ecografia per accertarmi che tutto era ok. Ma niente era okey.- sorrisi priva di allegria.
E la ferita nel mio cuore tornò a sanguinare. - Quando ho saputo di aspettare un bambino ero divisa a metà, spaccata. Da una parte contenta perchè il mio lato
materno lo desiderava; dall'altra parte ero terrorizzata. Sapevo che Timo non lo voleva e avevo paura di non essere all'altezza di crescerlo. Cosi parlai subito
con il dottore chiedendogli le alternative.-
- e hai scelto di privartene..-
Mi morsi il labbro annuendo - Si. Ma è stata la scelta più stupida e insensata che abbia mai fatto. Ho ucciso parte di me e per questo dovrei essere considerata
un assassina..-.
Appoggiò la mano sulla mia - Non dire cosi, sono sicura che in quelle circostanze tutti si sarebbero trovati davanti ad un bivio. E poi hai tutta la vita davanti
per avere un bambino- sorrise
- Abbiamo- la corressi.
Arrivate a casa verso le dieci trovammo i ragazzi in salotto ad aspettarci
- Ma dove siete state?- chiese Bill preoccupato baciando poi la sua ragazza
Ci guardammo complici - In giro- rispondemmo ridacchiando.
Mi diressi velocemente in cucina a mettere qualcosa sotto i denti
- Risultati?- Il rasta apparve alle mie spalle facendomi quasi strozzare con gli spaghetti
- Di che parli?-
- Ho sentito la tua chiamata al medico ieri..-
spalancai gli occhi - ma una padellata di cavoli tuoi?!-
- Non hai risposto alla mia domanda- si mise seduto sul tavolo
- niente di ciò che pensi-
- niente marmocchi vuoi dire? menomale, io e mio fratello non li sopportiamo molto.- sorrise rincuorato
- Sei un idiota- scossi la testa lasciandolo li
- Ma che ho detto?!- esclamò guardandomi mentre, sculettando, andavo a sedermi sul divano accanto agli altri ragazzi.

Entrando in salotto notai che Lily si era appisolata al petto del moro intento a guardare un noiosissimo film
Sorrisi guardandola e accomodandomi poco dopo accanto a loro.
Quando Tom ci raggiunse si sedette accanto ad Anna e Georg, esattamente al lato opposto di Sara.
Aggrottai le sopraciglia scettica, spostando lo sguardo dall'uno all'altra.
-Hay- chiamai una volta finito il film - che è successo a Tom e Sara?-
- oh..- mi guardò - hanno litigato- disse prima di salire su anche lei
Quando tutti se ne furono andati nelle rispettive stanza, lasciando come volevo, sara e me da sole mi avvicinai.
- Tesoro, posso parlarti?- chiesi andandomi a sedere accanto a lei
- Certo- rispose forzando le sue labbra in un sorriso.
Mi schiarii la voce spegnendo la tv - che è successo?-
-Quando?- domandò con noncuranza
-Tra te e Tom..- fissai il mio sguardo nel suo.
-Niente- mentì
- Andiamo Sara, ti conosco da secoli.. so quando c'è qualcosa che non va te lo leggo in faccia.-
- E va bene- borbottò - abbiamo litigato-
rimasi in silenzo con un sopraciglio alzato, per farle capire che la risposta data era alquanto ovvia
- Non sopporto più questa situazione..- cominciò finalmente - l'idea di sposarci era magnifica, pensavamo che così facendo avremo messo fa parte tutti i litigi
che facciamo da un po' di tempo a questa parte.E invece non è cambiato nulla. Tom è il solito prepotente egocentrico ragazzo di quattro anni fa..-
- e non è di questo Tom che ti sei innamorata?- chiesi
- Si, ma mi tratta sempre come se fossi un oggetto! Io sono la sua ragazza diamine. Eppure mi sembra sempre che per lui sia una catena al piede che gli impedisce
di essere il tanto amato SexGott- sbuffò
- Sara, tu ami Tom?- Presi una sua mano tra le mie.
Si voltò con gli occhi sgranati per lo stupore di quella domanda appena sentita. Come se la risposta fosse tanto ovvia quanto sbagliata.
- Non lo so- sussurrò dopo un paio di minuti di silenzio.
- Allora devi prima capire questo e poi si potrà pensare ad un matrimonio..-
- E come faccio?! ogni volta che provo a parlargli schiva l'argomento, dice che è tutto perfetto e che sono io che vado in paranoia-
Sorrisi dolcemente - Parla con Bill, sono sicura che lui si farà ascoltare da Tom-
sospiro abbracciandomi - Grazie-
- Di nulla-

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Capitolo 18
*** Capitolo Diciottesimo ***


Ringrazio Tokio_Fanie MakeSomeNoise e SuperEle46  =)


Capitolo Diciottesimo

 

Più passavano i giorni, e più la situazione peggiorava..
in casa si avvertiva la tensione tra i due che, avevano addirittura deciso di non parlarsi.
Tanto che, il povero Bill, era stato costretto a cedere la camera a Sara andando a dormire insieme al gemello.
- Dobbiamo fare qualcosa- dissi guardandolo mentre portavo alle labbra una bella tazza fumante di Tè
- Lo so, ma cosa?- chiese quasi disperato - Se ne stanno tutto il giorno per conto proprio, non parlano e sono arrivati addirittura ad evitare di guardarsi!-
esclamò portandosi una mano tra la folta chioma corvina
- Dai Bill non fare il pessimista. In un modo o nell'altro questa storia finirà, e si spera in bene..-
Purtroppo però nessuno dei due collaborava e le cose si complicavano ogni giorno che passava
- Avanti! pensaci bene.. Vi amate voi due!- pregò Anna incrociando le mani e sporgendo il labbro inferiore
- Davvero ragazze è questione di qualche settimana- sorrise chiudendo la valigia - e poi una bella vacanza mi farà bene..-
- Hayley mi raccomando falla riflettere per bene- le raccomandai mentre abbracciavo Sara
- Certo..- annuì lasciando che il suo ragazzo prendesse i bagagli portandoli al piano di sotto.
-Fate buon viaggio- salutarono Anna e Lily.
Sorrisero ancora, prima di sparire dietro la porta.
Non appena le ragazze furono andate via mi diressi nello studio della Band
- Sono andate..- avvisai Bill avvicinandomi.
Mi guardò - Tom non ha proprio fatto parola di nulla, e non sembra neanche arrabbiato.. non so più che devo fare- sospirò
posai una mano sulla sua spalla - Dai sta tranquillo. Si risolverà tutto-
- Speriamo-.
Non appena i ragazzi ebbero finito di provare e riprovare, sotto stretta sorveglianza del loro manager, ci preparammo uscendo di casa diretti verso un locale
in centro.
-Deve andare una persona con Tom in macchina..- disse Georg contandoci
- Vado io- si offrì Lily
-Tranquilla, resta con Bill vado io insieme a Tom-  sorrisi dirigendomi verso la Cadillac del chitarrista.
Con la coda dell'occhio notai la mia amica abbassare lo sguardo, quasi delusa. Dandomi della stupida solo per averlo pensato entrai in macchina allacciandomi
la cintura.
- non potrò più chiamarti Mocio ora che ti sei tolto i dread- borbottai sporgendo il labbro inferiore mentre osservavo le sue treccine cadere morbide sulle spalle. Chissà quanto male doveva avergli fatto il tizio per stringerle così.
Ridacchio ironico - sono profondamente dispiaciuto, giuro-
- Antipatico- sbuffai
- Stupida- rispose piccato.
Decisi di lasciar perdere quel giochetto inutile, probabilmente non era serata.
Dopo circa dieci minuti in auto arrivammo al locale
- Evita di bere troppo ragazzina- avvertì scendendo dalla macchina e dirigendosi dentro senza aspettare nessuno.
Sbuffai spazientita e seguii il gruppo all'interno del locale
- è insopportabile quando gli girano- gonfiai le guancie guardando gli altri mentre ci accomodavamo sui divanetti
- Fidati che Bill è anche peggio- ridacchiò Gustav mentre toglieva gentilmente il cappotto alla sua ragazza
- Quanto ti invidio Niki!- esclamai facendo arrossire il batterista più del dovuto.
Da quando Tom era entrato non si era neanche degnato per un secondo di farsi vedere. Impegnato com'era a ballare con due sconosciute che lo chiudevano tipo
sandwich.
- Neanche fosse il piatto più gustoso sulla faccia della terra..- parlai ad alta voce senza rendermene conto
- Tesoro, lui è Tom Kaulitz! Nessuno gli resiste..- ridacchiò Georg imitando la risposta che, qualunque donna presente nel locale, mi avrebbe dato.
Lo guardai sconcertata - Allora hai trovato la prima ragazza a cui non fa ne caldo ne freddo-
- Tu sei per l'altra fazione- scrollò le spalle.
Le gote mi andarono letteralmente a fuoco mentre gli lanciavo un cuscino in faccia - Smettila!-
Bill rise cercando di mascherare l'imbarazzo. Con un sorrisino compiaciuto spostò lo sguardo da me a Georg - E' tutta invidia la tua Hobbit!-
- Credo che se non cambiate argomento Amy svenga qui in mezzo per la vergogna- intervenne, comprensiva Anna.
La ringraziai mentalmente, mentre come loro solito fare, i tre si mettevano a discutere di Macchine e ragazze.
- Io vado a ballare- disse Lily mordendosi il labbro, quasi nervosa osservandosi attorno più del dovuto - Amy vieni anche tu?-
- Oh..no grazie, stasera passo- sorrisi.
Lasciò la mano di Bill e ,senza voltarsi più,scese in pista.
Troppo occupati com'eravamo, e forse anche un po' brilli, non riuscimmo a vedere la ragazza che il chitarrista stava conducendo, con molta galanteria, nel bagno
del locale.

Intanto...
Tom si trascinò la ragazza scavalcando abilmente la folla che ostruiva il passaggio. La conosceva perfettamente lei; Capelli bruni e occhi scuri e profondi
un corpo da far invidia ad una modella il tutto decorato con tanta dolcezza e simpatia. L'attrazione che provava per lei era stata distruttiva, tanto che aveva
mandato tutto a puttane con Sara. Ma c'era ancora un unico problema, il più grande, a separarlo da lei.
Suo fratello Bill.
-Tom- riuscì a mugugnare tra i baci lei -stiamo facendo una cavolata, l'ennesima- commentò avventandosi sulle sue labbra mordicchiando quel piercing tanto
invitante.
- non me ne frega un cazzo degli altri adesso- la portò a corazzare con le spalle le fredde mattonelle del bagno mentre la sua bocca scendeva vorace sul collo
-mmh, adoro il suo sapore- sussurrò passando la lingua sulla pelle vellutata.
Lily si aggrappò alle sue spalle incapace di intendere o di volere in quel momento.
Lasciò scivolare le mani sul petto scolpito scendendo sempre più in basso, dove gia mille ragazze e più erano passate.
Il chitarrista chiuse velocemente la porta del bagno senza mai staccare le labbra da quelle della bruna, facendo poi scivolare il minivestito che la copriva
lungo le gambe snelle impossessandosi con le labbra, dolcemente e lentamente, di ogni parte lasciata nuda.
Sapeva che stava sbagliando, ma era tutto così dannatamente piacevole che l'adrenalina non riusciva a frenarli mentre scorreva rapida e copiosa nelle vene
-Fammi tua Tom-.
Tre parole e poi il puro delirio. Quel corpo non lo avrebbe abbandonato più, neanche se fosse stato costretto a scontrarsi con suo fratello.

- Il ritorno del SexGott!- esclamò quasi disperato Bill
Ridacchiai accarezzandogli una mano - Andrà tutto bene-.
Intrecciò le sua dita con le mie posando la testa sulla mia spalla e lasciandosi andare dopo un po' alle braccia di morfeo.
Restai tutto il tempo li immobile cercando di non svegliarlo accarezzandogli di tanto in tanto il viso perfetto
- Quando dorme sembra quasi un angioletto- ridacchiò Gustav
- sareste carini insieme..- disse Nicole senza neanche pensarci
-G..grazie- Balbettai intimidita.
Quando le lancette dell'orologio segnarono le quattro decidemmo che forse era meglio togliere le tende e tornare a casa
- Vado a recuperare Tom- disse Georg portandosi anche Anna dietro
- Noi iniziamo ad uscire- mi sorrise Gustav
lo guardai - Ehi, manca anche Lily..da quando è scesa in pista non l'abbiamo più vista- deglutii mentre il panico iniziava a salire
- La cerchiamo noi- mi tranquillizzò avviandosi verso l'esterno.
Mi ritrovai da sola con il moro ancora addormentato. Sospirai.
- Bill, Bill- provai a chiamarlo scuotendolo leggermente
Mugugnò qualcosa senza aprire gli occhi. Sorrisi intenerita -Avanti dormiglione, dobbiamo andare via- sussurrai vicina al suo orecchio accarezzandogli la guancia
Sbattè un paio di volte le palpebre mettendo a fuoco la mia immagine
- Ehi- mormorò con voce roca - mi sono addormentato eh?!- sorrise strofinandosi appena gli occhi evitando che il trucco si sciogliesse.
- Eri stanco- lo giustifica.
Si alzò di malavoglia dalla mia spalla, la mano ancora intrecciata alla mia
- Gli altri?-
- sono gia usciti, per recuperare Tuo fratello e la tua ragazza-
Annuì senza dire nulla - andiamo anche noi?-
- Si è meglio-.
Ci alzammo e dopo aver infilato le giacche scendemmo giu al parcheggiò, ma gli altri non erano ancora usciti
- Sarà successo qualcosa..- mi guardai intorno nella speranza di trovarli
-stà tranquilla, magari Tom non ha ancora "finito"- abbozzò un sorriso avvicinandosi a me
- Che freddo- borbottai coprendomi meglio
-Vieni qui- prese il mio polso tirandomi verso di lui e avvolgendomi con le braccia
Sorrisi - Magro come sei non riscaldi molto-
- a volte è meglio accontentarsi- scrollò le spalle divertito.
Mi strinsi a lui chiudendo gli occhi e inspirando il suo profumo.
- mi ci potrei abbituare- sussurrai con voce spezzata
- A me non può fare che piacere- ammise posando la guancia contro i miei capelli.
Quando qualcuno si schiarì la voce, sobalzai spalancando gli occhi e allontanandomi da Bill
- Abbiamo interrotto qualcosa?- ridacchiò il bassista avvicinandosi
- no- sbottai ricomponendomi, gli altri sorrisero
- La stavo solo...riscaldando..- balbettò il moro incerto portandosi una mano dietro il collo com'era solito fare quando si trovava in difficoltà.
Gustav, che teneva con un braccio Lily e con l'altro Tom, aiutato anche da Georg, sventolò le chiavi della cadillac
- Bill, ti tocca guidare-
- Cosa?! io non lo so portare quel bestione!-
- Ci penso io- sospirai prendendo le chiavi. Poi guardai gli altri - Approposito,dove li avete Tom e Lily?-
I due si guardarono nervosi -ehm...Li dentro..ballavano- rispose Gustav cercando di mantenere un tono fermo.
Se i miei pensieri erano fondati, avevo capito ciò che era successo.

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Capitolo 19
*** Capitolo Diciannovesimo ***


e come dice Bill.....Crazie Mile! xD ahahah non sapete che bello vedere il numero di coloro che leggono crescere ogni giorno! *w*
Siamo quasi alla fine ;) ma non disperate ( disperate invece xDDD) perchè ci sarà un sequel! * si copre per evitare i pomodori*
Ehi é___é se non lo volete basta dirlo u.u che maniere.
Dunque Donzelle e Donzelli (o.O) vi lascio il capitolo xD Aurevoir a tout le monde!

 

Capitolo diciannovesimo

 

Presi la mano di Bill salutando gli altri e transcinandolo verso la macchina
- tu vieni con me-
- mi stai minacciando?- ridacchiò entrando dal lato del passeggero
- no, semplicemente voglio salvarti la reputazione- misi in moto la macchina uscendo, cautamente, dal parcheggio.
- cioè?- chiese allacciandosi la cintura
- Cioè credo di aver capito il perchè della crisi di Tom e Sara, e del comportamento alquanto strano della tua ragazza-
Aggrottò la fronte curioso - non ci arrivo-
scoppiai a ridere - Come al solito!-
Mise il Labbruccio guardandomi - sei cattiva con me-
Diamine ma quanto poteva essere dolce?.
Mi ricomposi guardando la strada - Dicevo che, secondo me-
- Secondo te cosa?-
- èsuccessoqualcosatratomelily- parlai veloce chiudendo gli occhi, quando il semaforo divenne rosso, per paura di una possibile reazione negativa.
Invece, con mio grande stupore, Bill scoppiò a ridere - Devo chiamarti detective conan!-
- Come fai a scherzare su una cosa del genere?!-
- Ci scherzo perchè l'ho capito da un po'- mi guardò - Mio fratello, per quanto possa cercare di tenermi nascoste le cose, è un libro aperto per me-
- E non ti da fastidio?!- chiesi sconcertata
- Si, ma ne abbiamo gia parlato. Lui dice che prova attrazione verso di lei. E come al solito, nessuna resiste a Tom.- scrollò le spalle
- Tranne me- chiarii
- Si, tranne te- sorrise - Comunque le cose tra di noi non andavano da un po'. E quando Tom mi ha chiesto se mi fossi arrabbiato nel caso sarebbe successo
qualcosa gli ho risposto di no-
- E perchè hai mentito?- domandai
- Non ho mentito, anzi. Così abbiamo un pretesto per lasciarci e nessuno dei due si farà del male...- rispose risoluto
- e con Sara come la mettiamo?- fermai la macchina nel garage, senza però scendere.
- Forse lei è quella che soffrirà di più. Ma da un lato sono contento..-
Mi voltai verso di lui aspettando
- Le voglio un gran bene, e per quanto io sia legato a mio fratello ho sempre saputo che non sarebbero durati per sempre.Sara merita di meglio di un Kaulitz-
sorrisi, colpita della sua gentilezza.
- Adesso entriamo- disse riprendendo la parola - o gli altri finiranno davvero per pensare male- ridacchiò scendendo dall'auto e aspettandomi per entrare.
Non appena chiusi la porta dietro le mie spalle raggiunsi il Vocalist in cucina dove c'erano Gustav e Georg intenti a cercare di far riprendere i due ubriachi
- Lasciate, ci penso io- sorrise il moro prendendo il fratello sotto braccio.
-Amy potresti portare Lily sopra?- chiese poi
Annuii e presi la mia amica dalla sedia incamminandomi lentamente verso le scale e ignorando tutte le stupidaggini che in quel momento le uscivano di bocca
-Che hai intenzione di fare?- Domandai al ragazzo quando si fermò davanti alla camera di suo fratello.
Mostrò uno dei suoi sorrisetti strafottenti - Adesso li mettiamo a dormire qui, insieme così domani mattina penseranno di aver fatto chissà cosa. Io li scoprirò
e avremo un pretesto per lasciarci senza che nessuno dei due si faccia male.-
Sorrisi - Sei un Genio malefico tu!-.
Aprì la porta e si fece strada dentro lasciando poi cadere Tom sopra il copriletto e iniziando a spogliarlo mentre quest'ultimo borbottava contrariato.
Entrai facendo la stessa cosa con Lily e con un po' di difficoltà riuscimmo a metterli entrambi a letto
- 'notte Tomi- bisbigliò dolcemente chiudendo poi la porta.
Mi guardò e ,ancora una volta, il mio cuore mancò un battito - Ce l'abbiamo fatta-.
Annuì stirando le labbra in un sorriso e dirigendomi verso la mia camera - Buonanotte Bill- indugiai qualche secondo prima di aprire la porta e chiuderla
velocemente alle mie spalle. Tirai un sospiro di sollievo e andai nel bagno della stanza struccandomi alla meno peggio.
Indossai una semplice vestaglia di cotone e accesi la tv a basso volume per tenermi compagnia.
Quando posai la schiena sul materasso qualcuno bussò alla mia porta. Pensai naturalmente che fosse Lily scesa dal letto mezza ubriaca ma la figura che mi si
parò davanti non era precisamente quella di una ragazza
- Bill!- esclamai parecchio sorpresa.
Aveva le gote rosse, segno che si stava parecchio vergognando in quel momento -posso...posso dormire..con..te?- farfugliò imbarazzato con lo sguardo puntato
sempre in basso a fissare la punta dei suoi piedi; Sorrisi intenerita e gli feci spazio sulla porta chiudendola poi.
Tornai a stendermi sul letto coprendomi con il piumone, aspettando che s'infilasse anche lui.
Posò la testa alla spalliera del letto lasciando le braccia penzoloni sul materasso e mi sorrise - Grazie- sussurrò.
Non risposi, per me in quel momento non c'erano bisogno di parole. Presi coraggio e mi avvicinai a lui posando la testa sul suo petto e avvolgendogli un braccio
addorno alla vita stretta e troppo magra. Sussultò appena ricambrando poi l'abbraccio e posando la guancia sulla mia testa.
Restammo in silenzio per diversi minuti mentre i nostri respiri si sincronizzavano alla perfezione.
Per me quella sera non era la fine di qualcosa, ma semplicemente l'inizio. E avevo capito le intenzioni di Bill ma non sarebbe stato così facile come credeva,
non sarei caduta ai suoi piedi giurandogli amore eterno. Ero una donna e come tale avevo il diritto di essere corteggiata.
Sorrisi a quel pensiero ispirando il suo buonissimo profumo. Alzai il viso guardandolo sonnecchiare come un bimbo -Sogni d'oro Bill- mormorai posando lievemente
le labbra sulle sue prima di chiudere gli occhi ed abbandonarmi ad un sonno profondo.

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Capitolo 20
*** Capitolo Ventesimo ***


Grazie come Sempre a MakeSomeNoise ( la mia musa ispiratrice <3) e SuperEle46! Ovviamente anche tutti coloro che leggono =))
Eccovi il ventesimo capitolo ;)

capitolo Ventesimo

Quando il sole picchiò incessante attraverso la finestra, illuminando completamente la mia camera decisi che, forse, era arrivato il momento di alzarmi.
Sbattei le palpebre un paio di volte mettendo a fuoco le immagini di fronte a me. Ricordavo perfettamente cosa era successo la scorsa sera; Bill era entrato
in camera e avevamo dormito tutta la notte abbracciati coccolandoci a vicenda. Sorrisi voltando automaticamente il capo dall'altra parte del letto, ma non vi
trovai un cavaliere azzurro che dormiva con il viso angelico e un dolce sorriso sulle labbra, bensì un biglietto richiuso in malomodo appoggiato al cuscino.
Lo presi senza esitare, e subito una folata di buonissimo profumo mi colpì facendomi risvegliare ancora di più.
Lo aprii scorgendone una caligrafia, sicuramente mascolina, arronzata ma elegante


"buongiorno principessa,
Io e i ragazzi siamo andati a fare un paio di interviste sta mattina.
Appena leggerai il messaggio probabilmente saremo gia sulla strada del ritorno.
Non mi andava di svegliarti, sembri quasi dolce quando dormi!
Sta notte ho riposato benissimo... ah prima di andare ti ho preparato la colazione..
Mi ringrazierai a dovere più tardi!
Bacio
                    Bill"

Fissai con la bocca leggermente aperta quelle poche righe appena lette. Diceva sul serio?!
- nessuno ti ha detto di prepararmi la colazione brutto maniaco!- sbuffai alzandomi dal letto.
Feci una doccia veloce indossando uno short e una magliettina a mezze maniche.
- Buongiorno- mi sorrise Lily seduta sul divano con una tazza di camomilla tra le mani
- 'giorno- risposi raggiante baciandole una guancia e dirigendomi in cucina.
E, proprio come mi aspettavo, la colazione era gia bella e pronta sul tavolo.
Ridacchiai emozionata sedendomi e ingurgitando tutto velocemente
- Come mai cosi di buon umore?- chiese la bruna sedendosi al lato opposto del tavolo
- Ho dormito bene- risposi con una scrollatina di spalle, mascherando le guance color porpora dietro una tazza di cappuccino.
Sorrise dolcemente - Anche Bill si è svegliato di buon umore..- mi guardò
- Buon per lui- feci l'indifferente, ma il solo suono del suo nome pronunciato da qualunque altra persona mi faceva venire la pelle d'oca.
- Abbiamo parlato sta mattina...e..-
-e?- la esortai a continuare
- E ci siamo lasciati.- mi guardò
- Stai bene?-
- Benissimo.- ammise - in effetti tra me e Bill non c'era più il legame che ci univa mesi e mesi fa. E poi..-
- A te piace Tom- conclusi per lei.
Mi guardò spalancando gli occhi -si..si vede?- balbettò
- Ma no. Diciamo che in casa lo sappiamo tutti. Beh dopo quello che è successo ieri nel bagno della discoteca..in effetti..- la guardai - no tranquilla, non si
nota. Io sono perspicace di mio-
La sua espressione non era cambiata di un millimetro. Gli occhi sgranati, la bocca aperta. Avevo detto qualcosa di male?!
Ridacchiai posandole un dito sulla fronte, colpendola poi leggermente
- Sveglia tesoro mio. Hai tra le mani Tom Kaulitz! non lasciartelo scappare anche tu- le sorrisi risciaquando la tazza nel lavello
- E..Sara?- domandò timorosa di una mia reazione spiacevole. Sapeva che, chiunque avesse fatto soffrire la mia amica, non l'avrebbe passata di certo liscia.
- Sara sta benissimo te lo assicuro!- Dissi facendo una buffa smorfia.
In effetti avevo sentio la mia amica proprio la sera prima e mi aveva detto che, purtroppo, le cose con Tom non si sarebbero aggiustate. Il motivo?
Diceva che il fuoco dell'amore si era spento e che aveva capito di voler essere un anima libera per il momento, nonostante un certo Tizio non le era indifferente.
Purtroppo però non mi aveva detto null'altro sul tipo. Ne il nome, ne dove lo aveva conosciuto.
Sospirai afflitta scuotando la testa e scacciando via i pensieri. Quando voleva Sara sapeva diventare estremamente cocciuta oltre che bambina.
- Comunque- mi asciugai le mani bagnate - Tom è un gran pezzo di gnocco senza quelle pezze addosso!-
Scoppiammo a ridere insieme guardandoci quasi scandalizzate quando ogniuna di noi, se ne usciva con qualcosa di poco consono.
Circa un ora e mezza più tardi, i ragazzi tornarono a casa lamentandosi, come al solito, di voler mangiare subito
- Porta pazienza!- sbuffai quando Georg tentò l'ennesimo assalto al mio sugo.
- E dai solo un po'- mugugnò con la faccia da cucciolo
- no. è quasi pronto, dunque aspetterai- girai la cucchiarella nella pentola mescolando la pasta per non farla attaccare.
- va bene- rispose afflitto dirigendosi nella sala giochi dove i ragazzi si stavano intrattenendo
Non appena la pasta fu cotta abbastanza spensi il fuoco, facendo scivolare il contenuto della pentola nello scolapasta.
Presi i piatti ed uno ad uno iniziai a riempirli.
-mmh, che buon odore..- sussurrò una voce roca alle mie spalle.
Sorrisi voltandomi -Giu le zampe!- ordinai divertita.
Alzò le mani in segno di resa fermandosi alle mie spalle e posando la testa sulla mia spalla per sentire meglio il profumo che inebriava la cucina.
Il mio cuore iniziò a battere freneticamente e, per la mia solita maldestria, rischiai anche di scottarmi.
Quando i piatti furono pronti inforcai un po di pasta rigirandomi poi tra le sue braccia
- Assaggia- dissi avvicinando la forchetta alla sua bocca.
Un po' titubante si lasciò imboccare; ma non appena la sua lingua venne a contatto con la pasta, il moro imprecò malamente cercando qualcosa di freddo per alleviare
il dolore.
Scoppiai a ridere passandogli l'acqua che sgolò in un solo sorso
- Pazza attentatrice!- urlò quasi voltandosi verso di me. Sorrisi ancora - Credevo che avessi visto il fumo che ne usciva visto che ho appena spento il fuoco.-
- Stavo rischiando di rimanere ustionato!- borbottò
- Avanti Bill non fare il drammatico ora- mi avvicinai a lui - Fa vedere..-
Cacciò la lingua fuori abbassando lo sguardo per poter osservare.
- niente di rotto o lesionato- ridacchiai allontanandomi.
Mi guardò avvicinandosi, con passo quasi felpato, facendomi corazzare dolcemente le spalle contro il mobile della cucina
- io dico che c'è bisogno di una visita più approfondita- sorrise
- e quale sarebbe?- domandai divertita prima che il mio cervello si scollegasse completamente.
Sorrise ancora avvicinandosi maggiormente al mio viso tanto che, le nostre labbra si sfiorarono quasi.
- io un idea l'avrei- sussurrò chiudendo gli occhi
- Ehi Bill!- Tom fece il suo ingresso in cucina facendo sobbalzare sia me che il moro
- To..tomi- lo guardò il vocalist allontanandosi velocemente da me.
- Ti sto chiamando da un ora! ma che stavate facendo?!- chiese malizioso
Mi girai velocemente prendendo i piatti e sgusciando fuori di li. Dio che vergogna!

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Capitolo 21
*** Capitolo ventunesimo ***


Mmmh...più si va avanti e più diventa difficile continuare .___."
comunque, ringrazio sempre tutti coloro che leggono, vedere che siete così tanti mi fa davvero felice.
Eccovi il ventunesimo capitolo.


Capitolo ventunesimo

- Tutto bene?- chiese Lily notando che il mio viso era andato letteralmente in fiamme. Annuii posando il cibo sulla tavola e sedendomi.
Poco dopo, quando i ragazzi ci raggiunsero, notai Tom ridacchiare sotto i baffi mentre osservava di sottecchi Bill.
- Buon appetito- mormorammo in coro prima di addentare la pasta.
- Mmh complimenti Amy, ti viene benissimo il sugo- si complimentò Tom mentre tratteneva le risate.
- e non solo quello immagino- continuò.
Guardai Bill arrabbiata prima di rifilargli un bel calcio negli stinchi sibillandogli un idiota.
Si morse il labbro cercando di non urlare abbassando una mano per massaggiare la parte colpita.
Gli altri ragazzi guardarono alibiti lo spettacolino, mentre il chitarrista, scoppiò finalmente a ridere a crepapelle. Chissà che cosa aveva detto Bill.
- ma che gli è preso?- chiese la bruna guardando Georg e Gustav che, igniari di tutto, scrollarono le spalle.
Dopo pranzo il batterista si offri di lavare i piatti al mio posto quindi ne approfittai per sedermi sul divano riposandomi un po'.
- mi hai fatto male- borbottò il moro stendendosi comodamente vicino a me e posando la testa sulle mie gambe
- ma no fai pure Bill..- inarcai un sopracciglio.
Sfoderò il suo miglior sorriso facendomi sciogliere completamente, voltandosi poi per accendere la Tv.
Passai una mano tra la sua chioma corvina - adoro i tuoi capelli- mormorai senza neanche pensarci.
Si girò verso di me arrossendo lievemente -Grazie-.
Sorrisi e mi voltai a vedere uno dei soliti programmi di gossip in cui tutti i personaggi famosi erano scoperti a fare qualcosa di "anormale" o sconcio.
Non ci badai molto,intenta com'ero ad accarezzare i capelli del vocalist.
Dopo poco però delle immagini catturarono la mia attenzione.
-Ehi Bill, quello non sei tu con....me- guardai stupita la tv. Il moro si voltò alzando il volume e seguento attentamente tutto ciò che dicevano
"il cantante della Band tedesca, Bill Kaulitz, ventun'anni appena compiuti è stato immortalato lo scorso sabato in compagnia di una ragazza bionda che, come
mostrano le foto non è la sua ragazza.
I due stavano appena uscendo dal locale aspettando il resto della compagnia quando il corpo della ragazza e stato avvolto dalle braccia del vocalist in un
gesto di protezione. Ci sarà del tenero tra i due?
Fonti non certe affermano che la coppia si frequenti gia da un bel po'. Sarà una cosa a tre oppure il cantante ha piantato in asso Lily?
Prossime notizie dopo la pubblicità.."
-Che idiozie!- borbottai arrabbiata spegnendo la tv
- Perchè ti da fastidio?-
- Perchè quella bionda sono io!e perchè non hanno detto neanche una cosa vera- sbuffai.
Si alzò, mettendosi seduto, e prendendo il mio viso tra le mani
-Ascolta- iniziò - a me non interessa ciò che dicono gli altri, i paparazzi specialmente vivono di stronzate. La verità la sappiamo tu ed io ed è questo
l'importante..- sorrise
- ma..-
- Niente ma.Il mio mondo è fatto così e se vuoi vivere con noi prima ti abitui e meglio è..-
- Va bene- sorrisi posando le mani sulle sue e guardandolo.
Si avvicinò ancora una volta al mio viso per posare finalmente la sue labbra sulle mie. Potevo gia pregustarne il sapore sulla lingua, ma per la seconda volta
venimmo interrotti dall'entrata di Tom e Lily in salotto.
- Ops!- ridacchiò il trecciomane guardandoci
- Ops un corno- brontolò Bill arrabbiato allontanandosi.
Sorrisi intenerita baciandogli la guancia e alzandomi per andare dalla mia amica.
- Beh?!- mi chiese felice
- Beh niente, è la seconda volta che ci prova ma veniamo sempre interrotti- risi - sta uscendo pazzo. Ma va bene cosi, voglio che mi desideri!-
- Non tirare troppo la corda Amore mio, che poi si spezza- mi avvertì
- Tranquilla- annuii - approposito, Con Tom?- domandai prendendo una mela e sedendomi sul tavolo della cucina.
- Esistono le sedie- mi ammonì con lo sguardo
- lo so lo so ma il tavolo è più comodo. E comunque non cambiare discorso- la guardai
Sospiro e scrollò le spalle - Va...-
- e basta?- chiesi delusa
- No cioè, e che..Dio non mi sembra Vero.-
- è umano anche lui sai?- ridacchiai
- Si che lo so! Ma...mi sa di essermi proprio innamorata.- mi guardò
- Guarda che è bellissimo ciò che dici..- mi avvicinai abbracciandola
- ma il lato negativo è che parliamo di Tom Kaulitz. Il sexGott. La troia per eccellenza diamine!- borbottò.
Sorrisi ancora una volta - tu non farti paranoie e vivitelo finchè puoi allora- le strizzai l'occhio e poi tornai dai ragazzi.
- Di che parlate?- mi misi seduta sul bracciolo della poltrona continuando, imperterrita, a mangiare la mia mela.
- di nulla in particolare- fece spallucce Bill
- Domani andiamo in Italia.. siamo ospiti ad un noto programma di musica- intervenne Tom.
Spostai lo sguardo da lui e Bill
- Quando partite?- domandai un po' dispiaciuta. In realtà mi interessava sapere quando sarebbero tornati.
- Partiamo, con te e Lily- mi corresse subito Bill.
Sgranai gli occhi guardandolo - Dici davvero?- domandai con i lucciconi
- ma certo!- sorrise - Tom ha insistito così tanto per farvi venire!-
-Ma se sei stato tu a rompere i coglioni e dicendo che se no non venivi!- lo schernì uscendo poi per accendersi una sigaretta.
Ridacchiai - Grazie lo stesso, a chiunque sia stato-
Si grattò il collo imbarazzato sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi, cosi bello da farmi girare la testa.
- Stasera ti tocca preparare la valigia- spezzò il silenzio
- non vedo l'ora- ammisi guardandolo mentre uno sguardo malizioso si faceva spazio nei miei occhi.
Il moro si morse il labbro inferiore avvicinandosi.
- che vuoi?- sorrisi indietreggiando.
-beh, mio fratello è a fumare, Lily è in cucina a mangiare.. Gustav e Georg sono usciti. Dovrò pure approfittarne no?!- camminò ancora verso di me
Lo guardai squotendo la testa - niente da fare Kaulitz- diedi uno schiaffo sulle sue braccia quando mi strinse a se con una salda presa sui miei fianchi.
Ridacchiò avvicinandosi - Invece si-
- invece no-
-invece si-
-no-
-si- avvicinò il viso
-no- lo guardai mentre la ragione si perdeva
- si- ripetè ancora, sicuro di se.
- no- mormorai fioca
- Si- affermò prima di sfiorare le labbra con le mie. A quel punto non potei che lasciarmi andare a lui.
Intrecciai le braccia dietro il suo collo schiudendo le labbra alla sua muta richiesta di approfondire quel tanto agoniato bacio.
Le lingue lottarono come se fossero due abili spadaccine pronte a colpirsi in qualsiasi momento. Mosse alcuni passi verso la camera di sopra, ma fui più
veloce di lui. Gli stampai un bacio sulle labbra allontanandomi poi - Non cosi facilmente- sorrisi guardandolo maliziosa finquando la sua faccia alibita
non sparì dalla mia vista.

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Capitolo 22
*** Capitolo ventiduesimo ***


Più passano i capitolo, più si avvicina la fine e più non so che scrivere >.< mi sta venendo il blocco dello scrittore ancora T_T Comunque eccovi il ventiduesimo capitolo, lo so è corto ma capitemi xD. Ringrazio naturalmente tutti coloro che mi seguono, siete quasi 700 *w*

Capitolo Ventiduesimo

 

Il pomeriggio tardi mi ritrovai in camera mia a fare la valigia, eccitatissima per la partenza di domani.
Ero stata poche volte in italia e tornarci mi faceva davvero piacere.
Piegai un altra maglietta ponendola poi sopra una felpa nel bagaglio dinnanzi a me.
Avevo passato le ultime ore in casa a scappare da Bill che cercava sempre di tirarmi in posti dove suo fratello o Lily non c'erano.
Questi ultimi se la ridevano prendendo in giro il moro per la sua sfortuna.
Io? beh io ero più che felice di cio che stava succedendo. Non era di certo facile stare lontana da Bill, e sapevo che avrei resistito ancora per poco, ma che
ci volete fare, stuzzicarlo era troppo divertente.
- Amy, appena la valigia è pronta lasciala fuori alla camera, Saki le caricherà in macchina domattina presto- disse la bruna dopo aver dato due colpetti alla
porta. Annuii sorridendo e dopo aver riempito un altro pò la valigia mi ci sedetti sopra per richiuderla.
- i ragazzi?- le domandai posand il bagaglio dove mi avevano detto.
- Sono giu a cucinare. E' meglio se ci sbrighiamo prima che brucino la casa- sorrise.
La guardai ridendo e insieme ci dirigemmo al piano inferiore.
Come aveva detto la bruna, Tom e Bill erano intenti a preparare quella che sarebbe dovuta essere una pizza.
Li osservai, tutti infarinati e sporchi mentre "massaggiavano" l'impasto.
Quando sarei voluta essere io li sotto!
- Oh siete qui- si girò Tom sorridendoci. Annuimmo contemporaneamente iniziando ad apparecchiare il tavolo.
- Amy puoi alzarmi la manica della maglia per favore- chiese Bill mentre cercava di togliersi un po' di sugo da sopra il naso.
Piegai le labbra all'insù avvicinandomi a lui. Mi misi al suo fianco piegandogli la manica alla meno peggio.
I due piccioncini intanto avevano smesso di pensare all'impasto e si stavano sbaciucchiando molto apertamente accanto a noi.
- Forse è meglio che ci penso io a quella pizza- ridacchiai spostandomi dall'altra parte.
Tra smancerie e quant'altro verso le otto riuscimmo a finire la pizza mangiandocela
- Ammetto, non siete tanto male come cuochi- sorrise Lily ingoiandone un pezzo
- Meglio che restate nel mondo della musica però- consigliai accendendo la tv.
Eravamo rannicchiati tutti e quattro in salotto sul divano; Georg ci aveva dato buca per andare a cena con Anna mentre Gustav era ancora a casa di Nicole.
- Grazie della fiducia- rispose Offeso il chitarrista tornando poi alle labbra della sua, ormai ragazza.
Sorrisi guardandoli e accucciandomi meglio al petto di Bill che mi accarezzava i capelli.
Quando però le lancette dell'orologio segnarono l'una di notte il sonno iniziò a farsi sentire un po' per tutti.
- Noi andiamo a dormire- avvisò Tom alzandosi e portandosi dietro Lily.
Salirono le scale insieme, barcollando un po' e sparendo poi dietro la porta della bruna.
Sospirai senza muovermi di un millimetro. Mi piaceva stare cosi e ovviamente a Bill la cosa non dispiaque affatto, continuò ad abbracciarmi coccolandomi dolcemente.
Chi è che non si sarebbe fiondata al mio posto in quel momento?!
- Non sarebbe ora di andare anche per noi?-
- altri cinque minuti- mugugnò
- Bill..- lo richiamai - domattina dobbiamo partire presto-
-Dormiremo il aereo- sorrise.
Alzai il viso verso il suo guardandolo - con le urla di tuo fratello appena l'aereo si muove un po' di più-
Ridacchiò e posò un bacio sulle mie labbra - dettagli!-
Scossi la testa e mi alzai tirandolo per un braccio -Forza ragazzo androgino è ora di fare la nanna-
-Si mammina- sbuffò lui seguendomi di sopra.
Ci fermammo davanti alla mia camera contemporaneamente
- 'Notte- sorrisi appoggiandomi alla porta con le spalle.
Si avvicinò a me posando le mani sui miei fianchi - un "notte" non mi basta- fece una smorfia prima di baciarmi ancora, la seconda volta in quel giorno.
Mi lasciai andare tra le sue braccia mentre le sue labbra si muovevano, sincronizzate, sulle mie.
Senza pensarci due volte aprii la porta della camera tirandolo dentro senza recidere quel contatto tanto agoniato per mesi.
Quando il cervello non rispose più, iniziai a spogliarlo togliendogli lentamente, bottone per bottone,la camicia che indossava.
-Questa non serve più- sussurrai al suo orecchio una volta che le sue labbra, lasciate le mie, erano scese a marchiare dolcemente il mio collo.
Tolsi ogni suo vestito, senza fretta, godendomi la vista di quel corpo. troppo magro ma quasi perfetto.
Volevo dirgli ti amo ma forse era troppo presto, forse non era un sentimento ancora ricambiato.
Mi spogliò anche lui di tutto ciò che avevo lasciandomi nuda,sia fuori che dentro, davanti ai suoi occhi famelici.
Coprii i seni con le braccia abbassando lo sguardo intimidita
- non devi- mormorò abbracciandomi - sei bellissima-.
Sorrise, dolcemente, impossessandosi di nuovo delle mie labbra.
Un letto, due corpi e tanto tanto amore da dare. Per la prima volta feci l'amore con Bill.
E il mio sogno durò tutta la notte. E mai in vita mia fui più contenta.

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Capitolo 23
*** Capitolo Ventitreesimo ***


Ringrazio tutti tutti tutti tutti tutti. Vorrei mettere i singoli nomi di quelli che mi hanno aggiunto ai preferiti e alle seguite ma ragazzi perdonatemi, non me li ricordo xD
Comunque, pardonnez moi per il ritarto. Eccovi il capitolo ^.^


Capitolo Ventitreesimo

 

Quando la luna calò lasciando posto ad un luminoso e caldo sole la sveglia iniziò a suonare incessantemente facendomi sobbalzare.
Il mio corpo, piacevolmente intorpidito, era ancora intrecciato a quello della persona che, in quel momento sonnecchiava tranquilla al mio fianco sinistro.
Sorrisi osservandolo in tutta la sua perfezione mentre una mia mano mano scorreva tranquilla sul suo braccio
- Bill- sussurrai baciandogli il collo.
Mugugnò qualcosa senza però spostarsi di un solo centimetro.
-Dai Bill, dobbiamo partire- risi facendogli il solletico.
Aprì gli occhi di scatto sorridendo e prendendo dolcemente le mie mani nelle sue.
- Buongiorno- lo guardai intenerita. In vita mia non avevo mai visto cosa più bella di lui in quel momento.
- Morgen- rispose accoccolandosi al mio petto ancora nudo.
Lo abbracciai acccarezzandogli i capelli - Dai, alziamoci o faremo tardi.- ripetei ancora.
Dopo cinque minuti di varie tenerezze il moro decise che forse era davvero il momento di scendere dal letto.
Ci facemmo una doccia a testa velocemente, e dopo esserci vestiti scendemmo dai ragazzi.
-Salve- salutammo sedendoci poi a fare colazione.
Ovviamente tutti avevano capito o meglio Tom, alias Gossip Boy, aveva gia detto a tutti che tra me e Bill c'era qualcosa.
Per tutta la mattinata infatti non feci che subirmi le frecciatine di Georg che affiancato dal suo migliore amico era davvero insopportabile.
Gustav invece cercava di essere più carino consigliandomi di avere sempre un enorme pazienza con il Vocalist.
Ridacchiai non appena notai la faccia sconvolta della mia amica una volta sedute nella Berlina
- che è successo?- domandai
- ho solo sonno- sbadigliò appoggiando la testa al finestrino
- Oh, Tom non ti ha fatto dormire eh?- ridacchiai beccandomi un occhiataccia da parte sua.
-Che scema che sei!- scosse la testa sorridendo.
Una volta arrivati all'aeroporto, scendemmo dalla macchina scortati sempre da Saki ed altre guardie che si accingevano a seguirci con le Valigie.
Lily appoggiata a Tom davanti a noi, cercava di tranquillizzarlo dicendogli che, tutto sommato, erano solo poche ore di aereo.
- Tuo fratello ha proprio una gran fifa dei volare eh?- ridacchiai
Annuì prendendomi per mano, gesto che ovviamente mi fece più che piacere - Gia, è cosi da quando siamo piccoli-
-avanti Tom!, non fare il cagasotto- borbottò Lily tirandolo per un lembo della sua maglia oversize.
-Ragazzi- ci venne incontro Gustav che si era avviato al check-in con David e Georg - abbiamo un problema- si lamentò
-Che problema?-chiesi tranquillamente aggrottando leggermente le sopracciglia.
- quel Problema..- disse guardando oltre le nostre spalle.
Mi voltai, scorgendo in lontananza una serie di flash e un'onda di ragazzine, alias oche, urlanti.
-Cazzo!- sussurrò Bill stringendo di più la mia mano.
- Amy, tu e Lily dovete nascondervi, se ci sono i paparazzi è la fine- continuò guardandomi. Schioccò un bacio sulla mia guancia avvicinandosi poi agli altri della
Band.
-Come al solito..- sbuffò la bruna giocherellando con i biglietti che manteneva tra le mani
- cosa?- chiesi calandomi gli occhiali da sole sul naso. Mi accomodai su una delle poltroncine scomode messe li di fila osservando il suo indice puntare i
ragazzi.
- Non riescono mai a partire senza che qualcuno li noti-.
Ridacchiai dandole una spallata amichevole - ma Guardati! sei già gelosa di Tom!-. Voltò lo sguardo verso il mio cercando di balbettare qualcosa mentre il
suo viso andò completamente in fiamme.
-Tranquilla, il tuo segreto è al sicuro con me- sorrisi baciandole la guancia.
Dopo circa Venti minuti passati a firmare autografi e a fare foto, riuscimmo finalmente ad imbarcarci.
L'aereo decollò puntualmente salendo sempre più su e facendosi spazio nel cielo sereno.
Seduti in prima classe i ragazzi si rilassarono completamente approfittandone anche per recuperare qualche ora di sonno.
Tutti tranne uno però che era intento a stritolare la mano di una ragazza mora. Lily sorrise intrecciandola con quella del chitarrista, cercando,invana,
di tranquillizzarlo.
- Baciami, ti prego - disse il ragazzo osservandola mentre lei, dolcemente accolse il suo invito, baciandolo come non aveva mai fatto.
- Ehi ehi, poche smancerie visto che qua dietro ci siamo noi! - brontolò Bill guardando i due poco distanti da noi.
Lily si voltò verso il vocalist e gli fece la linguaccia lasciandosi andare, dopo pochi secondi, in un'allegra risata contagiosa.
- Ammettilo - dissi avvicinandomi al ragazzo seduto al mio fianco che si voltò verso di me con aria interrogativa.
- Che cosa dovrei ammettere? - domandò.
- Che ti manca - dissi indicando La mia amica, senza però farmi notare.
- Beh in un certo senso sì, ma sono felice che le cose tra noi non siano cambiate. Con me lei è la solita ragazza dolce e premurosa di cui mi
ero invaghito.Ma le cose non sono andate a buon fine, e poi ora ho te. - ridacchiò avvicinandosi e annullando la distanza tra le nostre labbra.
- Ha il dono di sciogliere il cuore alle persone, sà farsi adorare subito. E credo che lei e Tom siano perfetti - continuò sussurrando.
- E io penso che tu sia un adulatore- commentai mordicchiandogli le labbra.
-Ora chi è che si sbaciucchia?!- si voltò malizioso Tom, ripresosi improvvisamente dal suo crollo.
Li guardammo imbarazzati prima di scoppiare, per l'ennesima volta, a ridere.
Era strano ma vero. Per una volta, tutto sembrava davvero perfetto.

Verso l'una di pomeriggio atterrammo in liguria e una volta recuperati i bagagli ci intrufolammo velocemente nell'auto al di fuori del grande edificio evitando
così un altra ondata di oche scatenate.
Tom ovviamente non appena scesi dall'aereo fu quasi sul punto di baciare terra e, per la tanta felicità iniziò a battibeccare con Georg sul piccolo concerto
di stasera.
-Smettetela!- sbottò d'un tratto Bill, sull'orlo di una crisi di nervi.
-Scusa fratellino!- fece gli occhi dolci il chitarrista.
- Siete uno peggio di un altro- esclamò Lily scuotendo il capo.
Io intanto me ne stavo in silenzio osservando il paesaggio fuori. Era da un sacco che non visitavo l'italia e appena ci avevo messo piede l'odore del mare
misto a quello caotico della gente che trafficava qui e li mi aveva investito come un onda alta tre metri.
- Amy mi stai ascoltando?- chiese la mora sventolando una mano davanti al mio viso.
- No.. ero distratta- mi scusai scendendo con lei dalla macchina e seguendo il resto della compagnia all'interno dell'hotel.
- Dicevo, che possiamo prendere quattro stanza invece che sei. Ti dispiace dormire con Bill?-
- no nessun problema- dissi scuotendo la testa nonostante le sue parole non fossero arrivate al mio cervello entrando da un orecchio ed uscendo subito dopo
dall'altro.
- Noi andiamo a rilassarci in piscina, appena siete pronte raggiungeteci- esordì Tom baciando la sua ragazza e sparendo poi assieme ai ragazzi.
Prendemmo le chiavi delle stanze e una volta salite al secondo piano ci dividemmo dandoci appuntamento da li a poco.
Dopo circa un'ora dalla nostra separazione, per concederci una breve e calda doccia decidemmo di raggiungere i ragazzi in piscina.
- Che bel costume! attenta, o Tom potrebbe saltarti addosso davanti a tutti! - ridacchiai ammirando la mia amica con un bikini succinto, nero con
delle paiette in oro.
- Bill non sarà da meno con te - disse lei indicando il mio costume.Come ogni volta, scoppiammo entrambe in una sonora risata.
- Dai andiamo o ci daranno per disperse- continuò.Entrammo nell'ascensore che portava direttamente nel piano della piscina sotterranea, raggiungendo in breve
tempo i ragazzi intenti a parlare con il loro manager.
- Era ora! - esclamò Bill accompagnato dal fischio di Tom e degli altri ragazzi.
- Se vi presentate così però non potete pretendere che io mi trattenga - disse il chitarrista uscendo dalla piscina per venirci incontro.
- Nessuno ha detto che tu debba farlo - sussurrò Lily annullando la distanza che c'era tra loro e rabbrividendo al contatto con le goccioline di acqua fredda
che vi erano sul corpo di mister treccina.
- stai benissimo - sorrise Bill dandomi un bacio sulla guancia.
-Grazie- farfugliai imbarazzata posando la borsa con le asciugamani.
-Andiamo a fare il bagno anche noi?- mi chiese ma,senza avere il tempo di rispondere mi ritrovai in piscina.
Dopo aver giocato come bambini a far la lotta e a spruzzarci nell' acqua, decidemmo che era giunta l'ora di andare a pranzare per poi prepararci
alla conferenza stampa che avrebbero tenuto i ragazzi nel pomeriggio.
- Noi cosa faremo, amica mia? - volle sapere Lily mentre i ragazzi si vestivano.
- Non so, potremmo fare...-
- Shopping!- esclamò la bruna sbattendo le mani contenta.
- Sai, mi ricordi molto Bill quando fai così. Sicura che non siate imparentati? - domandai ridendo.
- Beh, per fortuna no! altrimenti non potrei stare con Tom - sorrise maliziosa.
- E' per questo che ti adoro! - urlò il trecciomane dall'altra stanza.
- Si sente tutto? - chiesi alla mia amica strabuzzando leggermente gli occhi.
- Ovvio!- rispose Bill - Brava Lily porta Amy a fare un po' di shopping così quando tornate mi dite se vale la pena andare a fare un giro - Continuò.
- Siete peggio di due zitelle in menopausa che non sanno cosa fare! - urlò loro Lily scuotendo il capo e sorridendo.
- Io odio Fare compere!- sbuffai lasciandomi cadere sul letto, esausta al solo pensiero di una lunga se non infinita camminata tra le strade Italiane.
Quando i ragazzi ebbero finito di prepararsi, scendemmo tutti nella Hall dove ad aspettarci vi erano David e l'onnipresente Saki.
- Siete pronti?- domandò il manager camminando verso la macchina
- come sempre!- rispose entusiasta il vocalist stampandosi in faccia il suo solito sorriso enorme.
- Ci vediamo dopo allora- Li salutò la bruna prendendomi poi sotto braccio senza lasciarmi il tempo di spiccicare parola.
Arrivammo al centro dopo pochi minuti
- Finalmente! mi mancava usare la mia carta di credito- ridacchiò trascinandomi di peso verso i primi negozi.
Chiamatemi strana, ma la cosa che più odiavo fare in vita mia era andare a comprare roba. Avevo sempre desiderato svegliarmi e trovare nel mio armadio tutto
ciò che volevo. Ma ovviamente era impossibile.
Camminammo a lungo, senza mai fermarci, per tutti i vialetti pieni di negozietti deliziosi acquistando roba più o meno importante.
Lily sembrava essere instancabile, correva di qua e di la pimpante provandosi capi su capi
- questo come mi sta?- domandò uscendo dal camerino con l'ennesimo vestito succinto
- Perfetto- risposi guardandola di sfuggita
- Lo hai gia detto per gli ultimi tre capi- borbottò posando una mano sul fianco.
- Hai ragione. Sono solo molto stanca- ammisi abbozzando un lieve sorriso.
Come colpita dalle mie parole, posò l'ultimo vestito e uscì dal negozio insieme a me.
- Dove andiamo?- la guardai
- A rilassarci- sorrise sorniona.
E mai parole furono più azzeccate!.
Per una delle stradine li vicino vi era un centro di bellezza, non molto grande, ma decisamente con un bell'aspetto.
- mmh, ricordami di abbracciarti forte dopo- mugolai chiudendo gli occhi mentre una delle massaggiatrici esercitava il suo lavoro sopra la mia schiena.
- lo so, se non esistessi bisognerebbe inventarmi..- sorrise abbassando le palpebre a sua volta.
Dopo una seduta di massaggi, una di manicure e pedicure, e una bella vasca idromassaggio decidemmo che forse era arrivato il momento di tornare a casa.
- Secondo me sono gia in Hotel- constatò la Bruna dopo essere scesa dal taxi insieme alle sue tremila buste
- gia, può darsi..- farfugliai deglutendo un po' di frappè.
Entrammo nell'albergo qualche minuto più tardi salendo in camera per posare la roba.
- Eccovi finalmente!- ci guardò Tom - dove siete state tutto questo tempo?!-
- Shopping- sorrise la sua ragazza baciandolo sulle labbra prima di entrare in stanza.
- allora? che avete comprato?!- chiese entusiasta Bill avvicinandosi
-intimo e qualche vestito- rispose la mia amica posando l'infinità di buste sul letto - niente di che i negozi comunque, sono mezzi vuoti.-
aggiunse. La guardai con la mascella spalancata prima di scuotere la testa lasciando stare tutto ciò che in quel momento avrei potuto dirle.
- Se sapevo compravo qualcosa anche a voi- sorrisi alludendo alla mise seminuda dei due gemelli.
- Perchè? in boxer non siamo estremamente Sexy?- parlò Tom intento a sgranocchiare delle patatine comodamente spaparanzato sul letto
- Oh certo! sopratutto se lo dici mentre mangi, è davvero affascinante vederti triturare il cibo con i denti- lo osservai disgustata per poi buttarmi sul
materasso della camera accanto al chitarrista.
Posai la testa sul cuscino lasciando che, il basso gorgogliare italiano della televisione, mi cullasse in sonni profondi.

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Capitolo 24
*** Capitolo ventiquattresimo ***


Scusate l'enorme ritardo. Sono impegnatissima in questo periodo, tra scuola e preparazione per il concerto dei Th non capisco più nulla xD
Comunque ringrazio tutti come sempre, in particolare SuperEle46.
Eccovi il capitolo =) alla prossima, Kussen
Isa <3

 

Capitolo Ventiquattresimo

 

Quando mi svegliai, poco dopo le otto, trovai un pesante braccio a circondarmi la vita.
Notai subito l'enorme tatuaggio posto su di esso con una scritta alquando significativa.
Mi riggirai mettendomi a pancia insù e passando un dito lentamente su tutto il tatoo "libertà 89".
Nonostante non fossi una gran fan dei Tokio hotel da piccola, sapevo perfettamente che quella scritta per Bill rappresentava finalmente l'autonomia dalla sua
famiglia. Lo aveva fatto in occasione del suo diciottesimo compleanno ed era anche un simbolo di unione con Tom.
- Giorno- biascicò il moro osservandomi incuriosito - che stai facendo?-
- Pensavo..- lo guardai sorridendo teneramente - Questo tatuaggio è bellissimo, ho sempre desiderato averlo anche io..-
Si avvicinò accocolandosi meglio contro di me -e perchè non lo hai fatto?-
- Ho paura degli aghi- ammisi imbarazzata.
Lo sentii ridacchiare posando poi la testa alla base del collo inspirando il mio profumo - che scema che sei..-
- Grazie tante- borbottai.
Sorrise ancora prima di darmi un rumoroso bacio sulla pelle candida e alzarsi. Si stropicciò gli occhi scendendo dal letto
- vado a fare la doccia, vieni con me?- mi guardò malizioso
Scossi la testa ridendo e corsi in bagno chiudendogli la porta in faccia - Prima le donne!- urlai per farmi sentire.
Dopo una lunga e calda doccia e dopo aver aspettato che Bill si preparasse , riuscimmo a scendere per fare colazione
- Finalmente! ma che fine avevate fatto?- domandò il Bassista staccando un pezzo di cornetto con le mani
- Questa buzzurra è stata tre ore dentro il bagno- rispose il moro accomodandosi.
Lo guardai con un sopracciglio inarcato senza però parlare. I battibecchi al mattino erano la cosa che più odiavo.
- sta mattina che avete in programma?- domandò la bruna bevendo a sorsi il suo caffè caldo
- Check-sound per l'esibizione di domani e poi un intervista- mormorò Tom ancora mezzo addormentato.
- Le ore piccole non si dovrebbero fare quando avete tanto lavoro da fare- ridacchiai prendendo in giro il cantante che subito mi lanciò un occhiataccia.
- E' stata colpa mia- farfugliò Lily mentre le sue guancie prima bianche diventavano a mano a mano rosse. Quel gesto lasciò poco all'immaginazione
ovviamente,e come illuminati Mister treccina e il suo fedele amico piastrato iniziarono una lunga e, per loro Seria, discussione su come abbordare
le ragazze.
-Bada bene che sono presente in sala!- borbottò la ragazze seduta affianco al chitarrista.
- attento Tom, o Lily s'ingelosisce!- ridacchiai proteggendomi dietro la schiena di Bill per un eventuale cucchiaiata in faccia.
- Per nulla- rispose lei piuttosto stizzita cambiando poi subito discorso e aggrappandosi alla sua unica ancora di salvezza, Gustav.
Il pomeriggio decidemmo che, nonostante ci fossero altri miriadi di cose da poter fare, era meglio seguire i ragazzi accompagnandoli al teatro per la prova
degli strumenti.
- Mi chiedo che bisogno c'è di fare questo Check-sound se dobbiamo suonare una sola canzone- sbuffò Gustav prendendo le fasce da mettere sulle dita
- Proprio perchè è una sola canzone non vi dovreste annoiare- intervenni arrotolando le striscette dove la pelle era più callosa
- Tu non hai mai visto Bill. Fa riprovare tremila volte anche se è venuta perfetta. Dice che non si è mai troppo sicuri di come viene!- borbottò giocherellando con
una Bacchetta.
Quando ebbi finito con le fascette gli diedi un buffetto sulla guancia allontanandomi
- Amy potresti mantenere un attimo?- chiese Georg porgendomi il basso - ho urgente bisogno del bagno- Ridacchiò scappando via di li.
Presi lo strumento accomodandomi su una sedia senza sapere cosa fare
- Signorina ma cosa ci fa qui?! I ragazzi gia sono sul palco. Forza forza- un anziana signora, forse un po' rincitrullita, mi spinse verso il palco continuando
a parlare in maniera alquanto concitata.
- Veramente io..- cercai debolmente di intervenire. Ma esattamente cinque secondi dopo mi ritrovai insieme agli altri componenti del gruppo al posto di Georg.
- Amy?!- chiese stupito Bill che aggiustava l'asta per mantenere il microfono, all'altezza della sua bocca.
- Quella tizia dello staff, credo mi abbia scambiato per Georg. Stavo mantenendo il suo basso. E' andato al Bagno..- spiegai grattandomi il collo imbarazzata.
Quando finalmente il bassista entrò in scena, chiedendomi scusa per la figuraccia che avevo appena fatto, iniziarono le prove.
Avevo sentito poche volte i ragazzi cantare dal vivo ed ogni volta un'emozione nuova riaffiorava provocandomi brividi intensi.
- Sono fantastici non è vero?- mormorò Lily sedendosi al mio fianco
- Gia..- sussurrai stirando le labbra in un lieve sorriso - mi chiedo come facciano..-
- A far cosa?- mi guardò
- A metterci tanto amore in quel che fanno. Insomma per quanto la gente li possa criticare cercando sempre di buttarli nel baratro loro continuano imperterriti a
suonare, mettendoci sempre del vero sentimento in tutte le canzoni. E' un privilegio di pochi artisti ormai..- sospirai.
- Sono pienamente daccordo con te- ammise la bruna voltando di nuovo lo sguardo verso il palco, per godere di quegli istanti che, in un modo o nell'altro
rimanevano impressi nel cuore.
Non appena il sole scese basso nel cielo regalando quella luce fioca dai mille colori, i Tokio Hotel più due si diressero, naturalmente scortati dalle loro
guardie del corpo, a cena.
- Ho una fame che non ci vedo più- brontolò il chitarrista posando una mano sulla pancia e muovendola circolarmente
- Come al solito. Sei un pozzo senza fondo Tom- scosse la testa Lily
- Ed è per questo che poi ho tante energie!- ridacchiò malizioso abbracciandola
- Maniaco!-.
Dopo esserci riempiti lo stomaco con il buonissimo cibo italiano che, a mio parere, era sicuramente il migliore in circolazione, Tornammo in albergo.
Nonostante le continue suppliche di Tom per andare a Ballare in qualche localino, David aveva negato fino all'infinto dicendo ai ragazzi che, se avessero fatto
tardi, l'indomani non avrebbero avuto sufficienti energie per l'esibizione.
- Che palle- borbottò il Bassista seduto su uno dei divanetti nella camera relax
- Dai Georg, vi rifarete una volta tornati in Germania- lo tranquillizzai baciandogli la guancia prima di tornare a concentrarmi sulla chitarra insieme a
mister Treccina.
- Vinto!- urlò soddisfatta la bruna posando la racchetta da ping pong sul tavolo - Sei scarso, fattelo dire- ridacchiò punzecchiando Bill che le dichiarò
ancora guerra.
- Dico che così è perfetta- sorrisi muovendo le mani dal DO al RE, per poi salire al Mim7.
- Si può andare- annuì il chitarrista osservandomi.
Verso mezzanotte, dopo ore e ore di nullafacenza ad annoiarsi, Georg e Gustav tolsero le tende augurandoci una buonanotte.
- Sono sfinito.- sbadigliò il moro stiracchiandosi a mo' di orso - Salgo in camera. A domani- salutò.
Posò le chiavi della stanza sopra il tavolo da ping pong prima di sparire senza mai voltarsi.
- Avete litigato?- chiese Lily sedendosi accanto a me.
Posai la chitarra girando poi il viso verso di lei
- No. Perchè?-
- Non so, non vi siete quasi parlati per tutto il giorno-
- Gli sarà venuto uno dei suoi soliti complessi mentali.- scrollai le spalle e facendo leva sulle gambe e sulle braccia mi alzai - Sarà meglio che vada anche io-
Baciai entrambi sulla guancia e corsi di su.
Una volta rientrata in camera, trovai naturalmente tutto spento
- Hai intenzione di non parlarmi più?- chiesi mentre mi spogliavo. Naturalmente sapevo che non era ancora caduto nel mondo dei sogni, così non mi limitai a
sussurrare.
- Probabile- ringhiò tra i denti ammorbidendo il cuscino con una mano.
- Posso almeno sapere che cosa ho fatto?- mi misi a letto tenendomi ben distante da lui.
- Oh niente. Perchè non vai a fare un po' la gatta morta con Georg, Gustav o Tom?!- borbottò dandomi le spalle. Nonostante il buio riuscivo ancora a vedere
i suoi movimenti.
- Come vuoi- Risposi sbuffando.
Chiusi gli occhi, cercando di scacciare via tutte le stupide parole che aveva appena detto. Io che facevo la gatta morta?! Ma che storia era questa adesso!?.
Sospirai. Avevo capito fin troppo bene.
Bill era Geloso di me.

Il mattino seguente, lo scrosciare dell'acqua mi penetrò nelle orecchie facendomi svegliare.
Mi alzai dal letto stirando i muscoli e passando una mano tra i capelli scombinati.
Quando la porta del bagno si aprì, il moro vi uscì con l'asciugamano arrotolata sulla vita. Non sembrava arrabbiato, ma naturalmente con Bill era sempre tutto
un ipotesi.
- Ciao- provai timidamente mentre prendevo un cambio pulito.
Non ricevetti risposta.
Sbuffai spazientita chiudendomi in bagno e prendendomi tutto il tempo necessario per una doccia calda.
Quando uscii trovai la stanza vuota e un misero bigliettino sul letto che mi indicava il programma di oggi.
Sospirai e mi vestii velocemente, scendendo poi dai ragazzi.
- Buongiorno- mi salutò dolcemente Gustav mentre finiva il suo Caffè
- Giorno- borbottai decisamente di cattivo umore.
Presi un cornetto alla crema azzannandolo quasi fosse la testa di Bill.
- Io te lo avevo detto- mi si avvicinò il biondino sussurrandomi all'orecchio - Con lui ci vuole pazienza-
- La mia pazienza ha un limite- strinsi il coltello tra le mani tanto forte da far diventare le nocche bianche.
- Allora lascia stare. E' tempo perso- mi consigliò vivamente prima di alzarsi e salire su in camera.
Feci colazione con calma, ignorando completamente il frastuono che i bambini facevano correndo per la sala ristorante, perdendomi ancora una volta nei miei
pensieri.
Era la prima volta dopo Timo che provavo a stare con un altro e non avevo ancora capito Bill cosa volesse seriamente.
Erano solo pochi giorni che era iniziata questa...Relazione? Non sapevo neanche se definirla cosi.
Ma se questo legame comportava il non suonare con Tom o giocare con Gustav o coccolare Georg allora con la prima donna del gruppo non sarebbe andato a buon fine.
Non sarebbe stata la sua gelosia a frenarmi dall'essere me stessa. Mi piaceva dare attenzioni agli altri, lo avevo sempre fatto.
Anche quando frequentavo i Panik ero solita stare con i ragazzi più che con Timo.
Mi piaceva scherzare tutto qui. Era un male questo?!
Ancora un sonoro sbuffo uscì prepotente dalle mie labbra.
Finii il caffè che conteneva la mia tazza e mi alzai.
- Sei pronta?- domandò Lily venendomi incontro.
- si. Ma dove andiamo ora?-
- I ragazzi hanno un intervista-
Annuii e la seguii alla Berlina, dove ci aspettava gia il resto del gruppo.
Rimasi ben distante da Bill parlando per tutto il tragitto con il bassista e con la bruna che a quanto sembrava si era alzata di buon umore quella mattina.
Arrivati allo studio, ghermito di giornalisti, ci accomodammo su una poltrona poco distante dal palchetto dove i ragazzi incominciarono la loro intervista.
Naturalmente iniziarono a riempirli di domande solite, riferite al nuovo CD appena uscito.
- E ditemi, qualcuno di voi ha trovato un nuovo amore?- chiese il giornalista con fare malizioso
- Io!- alzò la mano Tom - Io lo trovo ogni giorno un nuovo amore- ci scherzò su come suo solito.
Sul grande schermo dietro i ragazzi comparvero alcune foto. Alzai lo sguardo notando che, effettivamente, quelle immagini mostravano me e Bill in atteggiamenti
che lasciavano poco all'immaginazione.
- Dicci Bill, lei chi è? che fine ha fatto la graziosa ragazza con cui eri fino a poco tempo fa?!-
Il vocalist si grattò nervoso il collo, indeciso sul dafarsi.
Non dire niente, non dire niente dannazione!.
- Beh..- cominciò incerto cercando di mascherare la sua agitazione dietro un sorriso.
- Non ti va di raccontarcelo eh?- ridacchiò il giornalista che lo aveva colto giustamente in fallo - Ti facilitiamo le cose allora.-
Prese un giornale poco distante dal suo posto e lo sfogliò cercandone l'articolo che gli interessava.
- Ecco qui.- si schiari la voce - Il cantante dei Tokio Hotel, Bill Kaulitz (21) è stato paparazzato più volte in questi giorni mano nella mano assieme ad
una graziosissima Biondina. Fonti non accertate dicono che si tratti di una modella francese anch'essa di 21 anni. Come mostrano le immagini i due ragazzi sono stati
ripresi mentre si scambiavano effusioni o si tenevano per mano come due teneri piccioncini. Sarà la nascita di un nuovo amore? Oppure il gemello del cantante
gli ha prestato una delle sue solite Groupies?. Non ci resta che chiederlo al diretto interessato ora!.-
il giornalista alzò lo sguardo verso il vocalist - Vuoi commentare?-.
Bill guardò per qualche secondo Tom alla sua destra poi sospirò
- Non c'è nulla da dire. E' vero mi vedo con questa ragazza, che specifico non è una modella, ma è una cosa successa da poco- scrollò le spalle.
Portai una mano a reggermi la fronte, aspettando che continuasse.
- E la tua ex ragazza?-
- Sta con me- intervenne Tom inumidendosi le labbra con la lingua.
- Quindi tu anche hai lasciato la graziosissima Sara?-
- Si- rispose leggermente cupo.
-Possiamo quindi ufficialmente- sottolinerò l'ultima parola -dire che i Gemelli Kaulitz sono fidanzati?-
I ragazzi si guardarono prima di annuire all'unisono.
Una sola parola in quel momento fece breccia nei miei pensieri. Guai.
Guai perchè tre milioni di fan se non di più mi avrebbero volentieri uccisa
Guai perchè questo significava che stava iniziando qualcosa di serio.
Guai perchè non sapevo se ero finalmente pronta a riiniziare.
Guai perchè un solo passo falso e i media mi avrebbero condotta al Patibolo.
E mentre la mia amica rideva contenta, la mia mente architettava un omicidio.


Ps: Voglio solo specificare che i tatuaggi in generale non mi piacciono, ma la scritta Freiheit sul braccio di Bill... beh per quella ho una vera e propria fissazione! Mi ha anche ispirata per il titolo di questa storia! XD

 

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Capitolo 25
*** Capitolo venticinquesimo ***


Ormai la sfiga è diventata la mia migliore amica -.-" . Mi si è fuso completamente il Computer con ben 35 virus e tutte le mie cose dentro!.
Giuro che se non riesco a recuperare le mie foto vado in crisi!. Per fortuna ho messo in salvo tutte le mie storie.D
Dunque passando a noi, mancano esattamente quattro giorni al concerto di Padova ( se ci arrivo viva, ma mi sa che collasserò xD) e Mercoledì il treno mi aspetta, vi lascio quindi un capitolo bello lungo. E vi avviso, dopo questo ce ne saranno solo altri due.
Spero quindi che per tirarmi su il morale, commentiate in tanti! =) Asta la vista Amigos =) Ci si risente il 30
Isa <3


Capitolo Venticinquesimo

 

- Sei impazzito?! perchè diamine hai detto di si?!- borbottai ancora contrariata.
Non appena eravamo rientrati in albergo, il mio dolce e amabile caratterino aveva preso forma dando vita ad un'accesa discussione con il ragazzo più viziato
permaloso ed egocentrico esistente sulla faccia della terra.
- Che hai da sbraitare tanto? Qual'è il tuo problema?- mi guardò allargando le braccia e facendole poi ricadere pesantemente sulle anche
- Il mio problema si chiama Bill Kaulitz. E oggi ho finalmente capito che è un idiota totale!- ringhiai
- Io non sono idiota- si arrabbio -E poi che c'è che non va?! Tanto prima o poi lo sarebbero venuti a sapere lo stesso!-
- Dovevi consultarmi prima. Sai, è ciò che si fa prima di dire al mondo intero che stiamo insieme.- sbraitai
- E che dovevo dire? No, è una Groupie?! Beh pensavo di averti salvato la faccia-
- Oh certo. Mi hai salvato la faccia, ma non ti preoccupare perchè tra poco un onda di fan inferocite me la romperà volentieri- sorrisi priva di allegria.
- Con Timo non mi sembra tu ti sia fatta tanti problemi- sbottò mettendo le braccia conserte
- Timo non è una star Internazionale Diamine! E non ti attaccare a queste cose adesso.-
- Beh scusa. Domani dirò che mi hai piantato in asso cosi la fai finita con questa stupida commediola-
Strinsi i denti chiudendo per un paio di secondi gli occhi. Aveva ragione Tom quando diceva che Bill riusciva a farti arrabbiare più del dovuto senza un briciolo
di sforzo. Aveva ragione Gustav a dire che ci voleva pazienza, tanta pazienza. Aveva ragione Georg a dirmi di scappare finchè ero in tempo.
Ma quando mai io avevo dato ascolto a qualcuno?! volevo fare sempre di testa mia e questo era il risultato.
- Fino ad un'ora fa eri arrabbiato a morte con me e ora dici davanti alle telecamere che sono la tua ragazza.- Lo guardai - Quando la smetti di cambiare idea
fammi un fischio perchè io sono stanca.- Presi un cuscino e un plaid
- Vado a dormire giù- lo guardai ancora prima di chiudermi la porta alle spalle ed inciampare in qualcosa, o forse qualcuno.
- che dolore!-borbottò Mister treccina massaggiandosi la schiena dolente.
Lo guardai dall'alto prima di scoppiare in una sonora risata - Questa è la punizione divina per aver origliato-.
Lo aiutai ad alzarsi augurandogli poi buonanotte e dirigendomi verso l'ascensore.
Con mia sfortuna però il ragazzo mi seguì.
- Ti serve qualcosa?- inarcai appena il sopracciglio
- Volevo parlarti..-
- Ti ascolto- scrollai le spalle.
Si gratto il collo cercando le parole giuste prima di iniziare - Forse Bill ha sbagliato a dare la notizia così in fretta. Forse abbiamo sbagliato entrambi.
Ma io sono sicuro che mio fratello non lo avrebbe mai fatto se non ci fosse stato del vero sentimento nei tuoi confronti. Per noi è difficile tenere le cose
nascoste. Siamo continuamente bersagliati dai giornalisti e la nostra vita è costantemente sputtanata su un lurido giornale.
Ma se tu vuoi davvero bene a Bill, se davvero vuoi costruire qualcosa con lui, allora prima ti ci abbitui e prima la convivenza diventerà indolore.-
mi guardò, ancora, penetrandomi a fondo con lo sguardo.
- Adesso torno in camera, se Lily si addormenta addio divertimento- Ridacchiò malizioso posandomi un bacio sulla fronte e correndo, per ciò che i pantaloni
gli permettevano, verso la sua stanza.
Scossi la testa sorridendo - Che pervertito-.
Guardai un ultima volta l'ascensore prima di fare dietro-front. Le parole di Tom mi avevano colpita e letteralmente affondata.
Abbassai la maniglia cercando di non fare rumore, notando che, l'esile figura del moro era rannicchiata in quel letto troppo grande per una sola persona.
Chiusi la porta alle mie spalle avanzando in punta di piedi, stendendomi poi sul materasso.
Mi voltai verso di lui, le palpebre chiuse e arrossate per via del trucco, la bocca non troppo carnosa leggermente schiusa le ciglia lunghe che contornavano
quegli occhi da lupo.
Sorrisi osservandolo in tutta la sua perfezione accocolandomi al suo fianco.
- mi dispiace- sussurrai accarezzandogli la pelle liscia della guancia - ho esagerato-
- Dispiace anche a me- aprì gli occhi osservandomi.
- Scusa..non volevo svegliarti- ritrassi la mano.
Mi sorrise, infinitamente dolce - Non ero ancora completamente nel mondo dei sogni- mormorò roco.
Portò un braccio a cingere il mio fianco avvicinandomi poi a lui.
Mi raggomitolai al suo petto inspirando a pieni polmoni l'odore buonissimo della sua pelle.
- David si è arrabbiato- ridacchiò posando il mento sopra la mia testa
- Come sempre- intervenni giocherellando con una collanina appena al suo collo.
Sorrise e poi mi guardò - Il fatto che sei qui vuol dire che hai accettato la cosa?-
Feci una smorfia - No. Ma ho pensato che posso darti una chance.-
- Chance?- ripetè
- Gia. Infondo sono donna, e tu non mi hai chiesto per bene se volevo essere la tua ragazza..- proseguii trattenendo un sorriso
- Dunque dovrei corteggiarti?- inarcò un sopracciglio, gesto che avrebbe mandato in ospedale un centinaio di Fan.
- No- sorrisi - non ho bisogno di questo. Mi basta che tu me lo chieda per bene-
Mi guardò negli occhi per un po', probabilmente pensando a ciò che poteva chiedere.
- Vorrei mettermi in ginocchio- iniziò - Ma fa freddo e non ho intenzione di alzarmi dal letto-
- Che galant'uomo- lo apostrofai.
Rise. - Dicevo, Amy...vorresti iniziare un qualcosa, che se vuoi puoi definire storia,relazione o tutti gli stupidissimi aggettivi che esistono, Con questo
pazzo squilibrato?- domandò.
Scossi la testa esasperata - La prima parte e banale. Ma la parte del pazzo squilibrato ti si addice- ridacchiai avvicinandomi al suo viso
- Direi comunque che tentar non nuoce-.
piegò le labbra all'insù in un sorriso da far girare la testa. Posò le mani fredde sulle mie guance riempendo le mie labbra di  casti baci.
Ridacchiai avvinghiandomi a lui prima di cadere tra le braccia di morfeo con il corpo ancora intrecciato a quello di Bill.

Sbattei le palpebre più volte per mettere a fuoco le immagini intorno a me.
Qualcosa al mio fianco mi solleticava il viso, dandomi fastidio.
Mi ritrovai "ricoperta" dai vestiti di bill che maldestramente stava buttando per l'aria
- Ma dove sarà?!- borbottò frugando nella valigia con molta enfasi.
Mi stropicciai gli occhi mettendomi seduta.
Alzò lo sguardo verso di me osservandomi divertito, poi notando i suoi vestiti portò la mano a grattarsi il collo, gesto che faceva sempre quando era imbarazzato
- Mi dispiace di averti svegliata-
Scrollai le spalle reprimendo uno sbadiglio.
Mi alzai prendendo un cambio pulito e dirigendomi in bagno andai diritta diritta nella doccia, concedendomi tutto il tempo necessario per svegliarmi per bene.
Dopo essermi preparata per bene tornai di la, guardando il moro che esultava per aver trovato ciò che cercava da tempo.
- Ma che stai combinando?- sorrisi avvicinandomi.
Mostrò un bracciale attaccato al suo polso. - E' un portafortuna. Me lo ha regalato mia madre un po' di tempo fa.- spiegò
Presi la sua mano tra le mie osservando l'oggetto che sbrilluccicava. - E' molto bello- ammisi.
Sorrise ringraziandomi e portando le braccia a chiudermi in una specie di abbraccio
- Non ti ho dato il buongiorno comunque- constatò
- Si infatti.. ne ho proprio bisogno-.
Posò le labbra sulle mie in un gesto infinitamente dolce. Quasi timoroso di chiedere il consenso per qualcosa di più profondo, si limitò a quel casto bacio.
Presi io l'iniziativa inumidendogli le labbra e facendomi spazio nella sua bocca, raggiungendo finalmente la sua lingua.
- Piccioncini!- Lily fece ingresso nella camera interrompendo quello che si poteva definire un momento "romantico" - Dobbiamo andare, a dopo le smancerie- sorrise
Bill la guardò leggermente rosso in volto - Ma quali smancerie!- borbottò uscendo dalla camera.
Ridacchiai prendendo il giubotto e le chiavi della stanza, uscendo da li insieme alla Bruna.
Nella Hall trovammo il resto del gruppo ci aspettava.
- Buongiorno- salutò Gustav venendomi incontro.
-Giorno Gus- Sorrisi abbracciandolo, schioccandogli un rumoroso Bacio sulla guancia.
Quella mattina, per decisione di David e Bill, avevamo deciso di andare un po' in giro per la Città in attesa dell'esibizione che si sarebbe tenuta quella sera.
- Agitato?- domandai guardando il biondino che camminava a passo lento con un braccio a circondarmi le spalle
- Naaa, non è da me- ammise.
Scossi la testa ridacchiando, in realtà non avevo mai capito come, frequentando quei tre squilibrati tutti i giorni, riuscisse a mantenere sempre un espressione
così pacata.
- Muovetevi voi due, o vi lasciamo qui!- urlò il manager osservandoci da lontano.
Ci infilammo in macchina raggiungendo poco dopo il centro
- Tomi smettila per favore!- sbuffò Bill massaggiandosi le tempie sperando vivamente che suo fratello la smettesse di cantare.
- Dannatissimo Samy Deluxe!- Lily prese l'estremità delle sue cuffie tirandole verso il basso.
- Assassina!- urlò massaggiandosi le orecchie dolenti.
Rise guardandolo - Sei tu che cerchi di assasinarci con il Rap- arrotolò il filo dell'ipod mettendolo in tasca.
- Ridammelo!- borbottò allungando la mano verso il suo giubotto
- Sta sera se fai il bravo-
La guardò malzioso - Oh si! Mi piace questo gioco!- battè le mani contento.
Sospirai scuotendo il capo - Tu vedi malizia anche dove non c'è. Non tutto è Sesso!-
- Per me si!- specificò.
Guardai la bruna che disperata, ignorava deliberatamente tutto ciò che usciva dalla bocca del chitarrista.
-Siamo arrivati?!- si lamentò il moro sbattendo la punta della scarpa lucida per terra
-porta pazienza Bill- lo guardò Georg, stufo dei due gemelli che continuavano a parlottare.
Non appena la macchina parcheggiò i due ragazzi si fiondarono per strada avviandosi verso i negozi.
I bodyguard aspettarono gli altri due componenti raggiungendo poi Tom e Bill che continuavano ad avanzare come se nulla fosse.
- Ragazze mi raccomando state attente anche voi- ci avvertì David affiancando poi Saki.
Annuimmo concedendoci un passo più lento dietro il Gruppetto.
In poche ore un onda di Fan aveva gia accerchiato i ragazzi che, sorridenti come sempre firmavano autografi a destra e sinistra.
- Scusa- una vocina richiamò la nostra attenzione.
Lily si voltò osservando la ragazza alle nostre spalle
-Si?- chiese inarcando un sopracciglio
- Tu sei la fidanzata di Tom giusto?-
- Si, perchè?- chiese rilassandosi, forse voleva solo un autografo dal suo ragazzo.
- Bhe, ti consigliamo di lasciarlo stare-
Tirai il capo all'indietro ridendo
- E voi chi sareste scusate?!-
-Chi siamo non t'interessa- rispose con sufficienza squadrandomi - Dovete solo mollare i gemelli, prima che sia troppo tardi-
Lily sbuffò prendendomi sotto braccio -Andiamo Amy, non vale la pena parlare con loro-.
Alla prima ragazza se ne aggiunsero altre tre
-Che c'è avete paura?- ci schernì una tipa dai capelli rossi fuoco
- No, semplicemente siamo superiori e non vi diamo corda-
La bruna fece per andarsene tirandomi con se, ma una di loro la bloccò facendole lo sgambetto.
- Lily, ti sei fatta male?- domandai abbassandomi e aiutandola ad alzarsi.
Osservai le ragazze che se la ridevano con gusto e allora non ci vidi più.
Mi buttai addosso alla prima che trovai tirandole i capelli
- Razza di Oca!- sbraitai continuando quello strano combattimento.
Due braccia forti mi alzarono di peso portandomi via da li, facendo scappare le tre tipe che fino a due scondi fa ci stavano importunando.
-Lasciami!- sbottai continuando a dimenare braccia e gambe per aria.
- E sta buona- sbuffò Tom mettendomi Giu - Picchi bene però- ridacchiò osservandomi.
Le gote mi andarono letteralmente in fiamme, abbassai lo sguardo - Mi dispiace- bisbigliai.
Sorrise posandomi una carezza sulla testa a mo' cane.
- Stai bene?- chiese il vocalist venendomi in contro. Annuii rifugiandomi tra le sue braccia
- Dovevi lasciarle perdere..- continuò.
Lo guardai -Continuavano a dire che vi dovevamo lasciare stare e poi hanno fatto cadere Lily- mi accigliai mettendo il broncio da bambina.
sorrise scuotendo la testa -Andiamo dagli altri- mi baciò la fronte avvicinandosi poi a suo fratello.
Guardai la mia amica che stringeva i denti mentre Tom le tamponava il graffio sul ginocchio con un fazzoletto bagnato.
- Ecco fatto- sussurrò posandole un bacio a fior di labbra.
Quando la situazione si fu ristabilita decidemmo che forse era meglio tornare in albergo, visto che ormai la mattinata era andata.
- E colpa mia- sbuffai stendendomi su uno dei divanetti della zona relax, - Vi ho rovinato la giornata..-
- Non dire stupidaggini!- ridacchiò Georg accarezzandomi il capo - non capita sempre di vedere uno scontro tra donne!-
Si mise seduto accanto a me giocherellando con una ciocca dei miei capelli
- A che ora è il concerto?- domandò la bruna stesa sopra il chitarrista
- Sta sera, verso le undici- sbadigliò Gustav.
Passai tutto il pomeriggio a fare Zapping osservando svogliatamente la tv, mentre gli altri dormivano beatamente.
Mi sentivo ancora in colpa per ciò che era successo, non ero mai arrivata a dover picchiare qualcuno. Mi avevano sempre detto che la violenza non era sicuramente
una buona scusa per risolvere le cose, eppure quando quella ragazza aveva tirato fuori la questione "kaulitz" mi era andato il sangue al cervello.
Guardai Bill, seduto difronte a me con la testa poggiata sul bracciolo, che dormicchiava tranquillo come un bambino.
E una nuova sensazione mi attanagliò lo stomaco rendendomi consapevole di una sola cosa. Ero veramente gelosa di lui.

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Capitolo 26
*** Capitolo Ventiseiesimo ***


Guten Tag Ragazzi =). Ok parto dicendo che sono 4 giorni che non li vedo e che non sento le loro canzoni visto e considerato che, se solo sento le prime note scoppio in un pianto initerrotto. Credo sia stato il giorno più bello della mia vita. Nonostante abbia dovuto fare 14 e più in piedi, con delle pazze scatenate che per poco non mi hanno rotto una mano e un caldo assurdo. Ma ne è valsa la pena!.
Sarà anche ridicolo, ma vi giuro che per ben due volte io e Bill ci siamo guardati. Occhi negli occhi e tutto è sparito *w*. Io ancora non ci credo, eravamo così vicini da poterci quasi toccare.. Voglio tornare liiiii >.<.
Comunque, tornando a noi, adesso vi posto il penultimo capitolo e mi farebbe piacere se commentaste magari scrivendomi anche com'è stato il concerto per voi ( Padova o Torino) o se ci dovete ancora andare come vi sentite =).
Alla prossima Guys <3


Capitolo ventiseiesimo


Quando arrivò sera, ci ritrovammo tutti dietro le quinte in attesa dell' esibizione della Band al teatro Ariston.
- Bill, sei snervante quando fai così- borbottò il fratello comodamente spaparanzato su uno dei divanetti
- Scusa! Sono agitato- si giustificò.
-Così fai agitare anche noi- replicò Georg.
Il moro lo squadro - Corri in bagno tu! Subito!-
Ridacchiammo tutti osservando il rosso dirigersi alla toilette con passo svogliato.
-Andrai benissimo- lo rassicurai abbracciandolo
- Andrò bene perchè ci sarai tu qui-
- Il mio cuore è li sul palco, insieme a te- sussurrai accarezzandogli la schiena.
A due minuti dal "Countdown" per i ragazzi, Bill prese il mio viso tra le mani
- Dopo devo dirti una cosa- sussurrò prima di unire le labbra alle mie lasciandoci andare in un dolce bacio.
Osservai i ragazzi entrare uno dopo l'altro, sorridenti, tra le urla delle fan che in sala sbraitavano i loro nomi.
Era incredibile come anche solo la loro presenza facesse scatenare tanto clamore.
-Sono fantastici- sorrise la bruna affiancandomi. Annuii continuando ad osservare il palco
- Tom ha detto che quando torniamo in albergo deve dirmi qualcosa- mormorò Lily interrompendo il silenzio
- Bill ha detto la stessa cosa a me- ammisi.
Ci guardammo emozionate e agitate aspettando con ansia che i minuti passassero.
Sotto le note di World behind my wall, osservavo l'orologio camminando da una parte all'altra del corridoio, il tempo sembrava non voler scorrere nonostante l'esibizione sarebbe dovuta durare pochi minuti.
- Dankeschon!- urlò il moro alzando la mano sorridente.
Altre urla si alzarono in sala, altre ragazze sventolavano cartelloni, altre ancora scattavano fotografie per imprimere quel momento nel cuore.
- Siamo stati bravi?- domandarono una volta tornati dietro le quinte.
Li guardammo sorridenti riempiendoli di complimenti.
Usciti dal teatro, dopo aver firmato autografi vari, riuscimmo a tornare in albergo
- Sono sfinito- sussurrò Gustav buttandosi sul letto. Gli accarezzai i capelli baciandogli la guancia -Forse è meglio se riposi-
Annuì salutandoci e dirigendosi in camera sua.
Poco dopo Georg fece lo stesso schioccando un rumoroso bacio ad entrambe e augurando una buona notte ai ragazzi.
- Forza, va a prepararti- sussurrò Tom baciando Lily. La bruna sorrise facendomi l'occhiolino, chiudendosi poi nel bagno della sua stanza.
Ticchettai nervosamente la mano sul bracciolo del divano, Bill non aveva accennato a nulla da quando eravamo tornati, e adesso guardava tranquillamente la Tv ridendo come un matto per ogni stupida battuta. Che si fosse dimenticato?.
Sospirai notando che Tom mi osservava
-Che c'è?- chiesi per paura che mi fosse spuntato un qualcosa sulla faccia
-Nulla nulla- mi tranquillizzò spostando l'attenzione altrove.
Il chitarrista prese le chiavi della sua auto salutandoci velocemente e sparendo dalla vista in breve tempo.
Mi raggomitolai sul divano chiudendo gli occhi, convinta che Bill si fosse completamente dimenticato ciò che doveva dirmi.
Quando riaprii gli occhi, trovandomi il viso del moro a due centimetri dal mio, sobbalzai mettendomi immediatamente a sedere
-Sei impazzito?!- domandai posando una mano sul cuore
-Scusa- ridacchiò.
Prese una benda, adagiandola sui miei occhi, stringendola con un lento nodo.
- che fai?!- chiesi stupita e alquanto curiosa
- Vieni con me- sussurrò al mio orecchio provocandomi un brivido lungo la schiena.
Mi lasciai trasportare da lui, e dovetti sinceramente pregare che il mio equilibrio precario non mi facesse finire a terra prima del previsto.
- Ferma qui- mi raccomandò facendomi posare le mani su quella che doveva essere una ringhiera di ferro.

Tom era giu in macchina ad aspettare Lily per andare a cena fuori.
Aveva programmato il tutto un paio di giorni fa visto che, la sua compagna o fidanzata se cosi poteva definirla adesso, si era lamentata di non "goderselo" abbastanza.
Prese il cellulare piggiando i tastini in modo rapido. Un piccolo messaggio, breve e coinciso. "sono Giu, ti aspetto. Bacio"
La ragazza sfilò il suo telefonino dalla tasca notando la bustina lampeggiare. L'aprì osservandovi il testo di sfuggita mentre controllava per l'ultima volta la sua mise dentro lo specchio.
- Può andare- sospirò spegnendo le luci e chiudendo casa.
Era bella da morire lei, lo pensava chiunque non appena lo sguardo gli cadeva addosso. Una bellezza di quelle mediterranee.
Bruna, fisico da top model, pelle candida e  morbida e con un profumo da far girare la testa.
- Sei in ritardo- la cantilenò Tom prima di voltare lo sguardo verso di lei rimanendo, per la prima volta in vita sua a bocca aperta.
- Mi farò perdonare- sussurrò maliziosa posando lievemente le sue soffici labbra contro quelle del ragazzo.
Tom non era tutta questa grande intelligenza. Lo aveva sempre pensato. Non lo riteneva stupido, questo era certo, ma era così facile da abbindolare ogni sacrosanta volta che litigavano.
Gli bastava un po' di pizzo trasparente e per lui era come se natale fosse arrivato in anticipo.
- Andiamo- le sorrise poi.
Ingranò la marcia verso quello che sarebbe dovuta essere la loro meta serale.
- Dove andiamo?- domandò incuriosita la ragazza
- Hai fame?- rispose il moro con una domanda.
Lily annuì regalandogli un sorriso dolce prima di accendere lo stereo.
- Samy Deluxe- borbottò facendo una strana smorfia con il viso
- E' il migliore.- precisò Tom sulla difensiva
- Meglio la radio- ribattè decisa lei.
Rimasero in silenzio per tutto il tragitto ascoltando distrattamente le note di canzoni sconosciute pensando eccitati a ciò che sarebbe potuto succedere di li a poco.
Quando un enorme ristorante gli si parò davanti il ragazzo parcheggiò la sua cadillac, andando poi ad aprire lo sportello alla sua ragazza.
Mangiarono tranquillamente, senza fretta, osservandosi, scambiandosi tenerezze e mangiandosi con gli occhi vogliosi di quel frutto proibito che in un ristorante non si può avere.
- Tom..- sussurrò flebile la bruna ticchettando con la punta della scarpa il marmo lucidato del pavimento.
- Si..- rispose complice, senza neanche aspettare il resto della frase.

-Bill?- provai a chiamarlo più volte. Stavo morendo di curiosità e soprattutto i battiti del mio cuore continuavano ad accellerare tanto che, ero sicura, di li a poco mi sarebbe venuto un infarto.
Due mani snelle e ossute strinsero i miei fianchi. Posò il mento sulla mia spalla sospirando
- Sai cosa?- iniziò a parlare. Rimasi in silenzio
- Credo che tu non abbia nessun di diritto di fare ciò che stai facendo-
Non capii, quindi mi limitai a sigillare le labbra.
- Vieni in Germania, ti trasferisci da noi, e hai anche il coraggio di metterti con me!- continuò
Mi accigliai aprendo la bocca per rispondere ma lui mi precedette
- Mi hai fatto innamorare di te tanto da portarti qui su per dirti quello che ormai non riesco più a trattenere.-
Sciolse piano la benda e dovetti tenere per un attimo gli occhi chiusi abbituando di nuovo la vista.
Quello che mi si parò davanti era tutto furchè ciò che mi aspettavo.
Eravamo sulla terrazza che affacciava sulla piscina ora ricoperta di petali a formare una scritta tanto piccola eppure tanto significativa
- Ti amo- lesse lui per me.
Il cuore che prima non accennava a rallentare ora si era fermato completamente. La vista mi si annebbiò di lacrime che silenziose iniziarono a rigarmi il viso
- Bill..- sussurrai con un groppo in gola.
Mi voltai verso di lui osservandolo, sorridente e dolce come sempre. Che ci facevo io con uno come lui?!.
Lo abbracciai di slancio stingendolo in una morsa stritolatrice rifugiando il volto nell'incavo del suo collo.
- Ti amo anche io- ammisi ridacchiando emozionata mentre le lacrime non accennavano a smettere di scendere.
Mi guardò e ancora una volta mi persi in quelle pozze dorate che mi rendevano schiava, incapace di ragionare.
Posò le labbra sulle mie in un bacio che non si poteva minimamente definire casto.

Baci lenti, fugaci, a fior di labbra eppure al contempo passionali e decisi. Vogliosi di assaporarsi ancora di più salirono le scale di un motel li vicino, uno dei tanti in cui spesso,Tom si rinchiudeva di notte per dar vita alla sua passione.
-Sei bellissima- sussurrò al suo orecchi mordicchiandone il lobo.
Adagiò il corpo ancora vestito della ragazza sul letto, che cigolò contrariato quando si unì anche il suo.
-ho fame- mormorò roco mentre Lily leccava quel dannato piercing, in un gesto che se fatto da lui, avrebbe fatto impazzire qualsiasi ragazzina dagli 11 ai 30 anni.
- Ma se abbiamo appena mangiato- lo guardò stranita con un certo affanno
- Non è quella fame lì- sorrise baciandole le labbra rosse e gonfie - Ho fame di te!- continuò poi.
Lily rise, dolcemente, presa da quella situazione tanto vera quanto irreale.
Iniziarono a spogliarsi, voraci, strappandosi quasi i vestiti di dosso.
Non appena anche l'intimo sfiorò il pavimento finendo anche sull'abajour, Tom cominciò una lunga e straziante discesa di caldi e umidi baci sul corpo della ragazza scossa da mille brividi.
- Non ce la faccio più Tom..- ansimò poi.
Il moro non se lo fece ripetere due volte, posò le mani sui suoi fianchi sottili unendo poi il suo corpo con quello della ragazza in una simbiosi quasi perfetta.
Gemiti bassi, spinte lente poi veloci, baci dolci poi passionali.
Tutto quella notte. Tutto l'amore che riuscirono a darsi.
Perchè era questo il senso di stare insieme per loro. Si amavano e quando lo facevano davano anima e corpo.
Altri Gemiti, sta volta più forti, altri baci ancora più passionali.
E poi l'apice del piacere, in una sincronia di respiri affannati di petti che si alzavano e abbassavano velocemente.
- Ti amo- due voci, lo stesso suono.
Un unica parola. Un unica verità
Lily e Tom erano un unica realtà. Per sempre.

Prese a calci la porta del tentativo di aprirla senza staccare le labbra dalle mie.
Ridacchiai - aspetta- sussurrai affannata strappandogli la carta magnetica dalle mani e aprendola.
Si concentrò sul mio collo mordicchiandolo appena, scendendo poi sulla spalla raggiungendo il seno.
Portai la testa all'indietro gemendo.
Mi buttò sul letto, perfettamente intatto, posando il suo peso su di me poco dopo.
Gesti fugaci, spezzati da baci passionali, per togliere i vestiti.
E poi tutt'uno ancora una volta.
Mani intrecciate, Gambe confuse tra loro, Labbra che si cercavano, lingue che giocavano.
Se qualche mese fa mi avessero detto che si poteva dare tanto amore ad una persona anche in una sola notte sarei scoppiata a ridere come una scema.
Invece ora, unita al corpo di Bill potevo capire che era vero.
Perchè il principe azzurro arriva per tutti prima o poi. Perchè basta abbassare quella barriera che cerca di proteggerci dalle delusioni per capire quanto è bello condividere un sentimento così profondo con qualcuno.
E io quella notte l'avevo condiviso con Bill, com'ero convinta che Lily lo avesse condiviso con Tom.
Ci addormentammo, ogniuna stretta tra le braccia del proprio ragazzo. Consapevoli di aver finalmente trovato l'amore.
Si, perchè adesso potevo anche urlarlo al mondo intero. Io amavo Bill Kaulitz!.

 

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Capitolo 27
*** Capitolo ventisettesimo ***


Beh, che dire.. siamo arrivati all'ultimo capitolo. Un po' la cosa mi intristisce, è stata la prima Fan fiction che io sia riuscita a portare a termine, e nonostante i grandissimi grattacapi che mi ha dato l'ho sempre considerata come la mia piccola bambina!. Ora, so che molti di voi non vedevano l'ora di togliermi dalle scatole xDD ma Ahimè, il sequel di questa storiella è gia pronto. Dunque mi prenderò una meritata vacanza e tornerò tra poco con il nuovo =)
Mi scuso per questo capitolo che personalmente odio, ma davvero non avevo altre idee.

 

Capitolo ventisettesimo

 

Erano ormai otto mesi che ero felicemente fidanzata con Bill.
Non smetteva mai di ricordarmi quanto lo amassi.
Mi riempiva di attenzioni ogni secondo, minuto o ora che passasse.
-Buongiorno- sorrise baciandomi posando qualcosa sull'ormai nostro letto.
Osservai il vassoio con una tazza fumante di caffè e un cornetto -mmh..sei un angelo- sfiorai le sue labbra con le mie prima di perdermi nell'aroma inconfondibilmente
buono dell' liquido scuro e caldo.
Il moro osservò l'orologio tornando poi a guardarmi - io vado. Torniamo per ora di pranzo. Se ci fate trovare pronto sarebbe favoloso- si abbassò ancora
baciandomi dolcemente - Ti amo-
Sorrisi osservandolo - Ecco a cosa dovevo questa colazione.- ridacchiai - Ti amo anche io- urlai perchè potesse sentirmi fino al piano di sotto.
Non appena finii di ingurgitare tutto, mi alzai dal letto, rifacendolo velocemente, e poi mi concessi una lunga e calda doccia.
Indossai un cambio veloce e scesi nel salone dove La mia amica trafficava assieme ad una scopa.
- Guten Morgen- la salutai avvicinandomi.
Le sue labbra si piegarono verso l'alto regalandomi uno dei suoi sorrisi più belli.
La sua storia con Tom andava a gonfie vele, e vederli insieme era davvero un piacere. Sembravano fatti l'uno per l'altra.
Dopo la serata del concerto in Italia, Sara mi aveva chiamata dicendomi, con il suo solito Tatto, che aveva deciso di trasferirsi a Parigi insieme al suo neo
ragazzo. Chi era il tipo? David Bonk, migliore amico di Timo, nonchè chitarrista della sua Band.
Presi uno dei Cd dei ragazzi, riposti sopra uno scaffale, accendendo lo sterio e alzando il volume
- Così è meglio no?- ridacchiai osservando lily che muoveva il capo a ritmo
- Decisamente- si avvicinò dandomi una fiancata, continuando poi a pulire.
Mi avvicinai alla porta quando sentii il campanello suonare più volte
- Hayley!- dissi sinceramente stupita di vederla
- Ehi- sorrise abbracciandomi
- Che ci fai qui?- mi spostai facendole spazio per entrare
- Sono venuta a prendere le ultime cose..-
- Allora vai davvero..-
Annuì - Avanti Amy, è Heidelberg. Siamo sempre in Germania.- mi tranquillizzò.
- Mi dispiacerà non averti più in casa..- ammisi
Mi abbracciò ancora, dolcemente, prima di salire nella vecchia camera a raccimolare il resto della sua roba.
Timo a quando pareva le aveva fatto la proposta di andare a vivere insieme nella sua casa di Heidelberg, dove qualche anno fa c'ero io.
Naturalmente Hayley era stracontenta e non aveva aspettato neanche due minuti per dirgli di si.
Feci per chiudere la porta ma un improvviso rumore mi fece voltare
- Timo!- esclamai osservandolo massaggiarsi la fronte
-Che diavolo Amy, sta un po' più attenta!- borbottò.
Ridacchiai tirandogli un braccio per farlo entrare chiudendo poi la porta.
- Stai bene?- domandai apprensiva scostandogli le mani per esaminarne la botta
Rimase immobile osservandomi.
- si..stai bene- constatai allontanandomi un po'.
Mi guardò ancora abbozzando un lieve sorriso
- Sono contenta per te- esordii d'un tratto.
- Grazie- sussurrò.
Rimanemmo alcuni minuti in silenzio, senza parlare. Poi due braccia forti mi strinsero la vita
-Timo..- sussurrai spiazzata da quel gesto
Non rispose, rimase semplicemente fermo in quella strana posizione
- Ti voglio bene- sussurrò d'un tratto. Mi baciò la guancia allontanandosi.
Lo guardai con gli occhi lucidi. Era da quando ci eravamo lasciati che il nostro rapporto non era più cosi...Umano?.
-Ti voglio bene anch'io- sorrisi.
- Ehi, possiamo andare- annunciò Hayley scendendo dalle scale con una valigia in mano.
Il ragazzo si apprestò subito ad aiutarla prima di intrecciare le dita con le sue
- Ci sentiamo presto- promise la bruna sorridendomi
Annuii e li osservai mentre, felicemente innamorati, se ne andavano via dalla stradina e per un po' forse, anche dalla mia vita.
- Tesoro potresti iniziare a cucinare tu?- la voce di Lily mi destò dai pensieri che in quel momento vorticavano confusi nella mia mente
- Certo- sorrisi dirigendomi in cucina e mettendo un pentolino sul fuoco.
Rimasi tutta la mattinata a preparare il pranzo per i ragazzi che di li a poco sarebbero tornati più che affamati da una delle solite interviste snervanti.
Avevo imparato con il tempo a conoscere i loro impegni sempre meglio e con delle regole, che io e la bruna definivamo "obbligatorie per sopravvivere in casa",
eravamo riusciti a reggere gia un bel po'.
- che odorino- sussurrò una voce alle mie spalle facendomi rabbrividire
- Ciao- sorrisi continuando a girare la pasta nell'acqua calda.
Mi voltai incontrando e le sue soffici labbra, con le quali presi subito una certa confidenza
- mmh mmh- si schiarì la voce il biondino arrivando accanto a noi - è pronto?- chiese con gli occhi che luccivavano
- Ancora un po' Gus-.
Mise il muso prendendo poi bicchieri e posate e trascinandosi il moro con se per aiutarlo ad apparecchiare.
Dopo aver mangiato abbondantemente, i ragazzi si dileguarono nelle loro stanze per il sonnellino pomeridiano
- mi sembrano dei bambini- scosse la testa Lily
- Gia.. Mangiano e dormono ormai- ridacchiai posando i piatti nella lavastoviglie.
Mi guardò per qualche secondo prima di aprire bocca
- stai bene?- domandò
Aggrottai la fronte non capendo - si perchè?-
- non lo so, sei più stanca del solito in questi giorni.. e sta notte ti ho senita quando sei corsa in bagno a rigettare-
Le sorrisi - Tranquilla sarà stata un intossicazione alimentare-
Scrollò le spalle e mi baciò la guancia - Vado a coccolare Mister Treccina!- salì di sopra.
Ridacchiai seguendola poco dopo, entrando in camera e cercando di fare meno rumore possibile.
Osservai Bill che dormicchiava sereno con la bocca semi aperta e un braccio sotto il cuscino.
Mi avvicinai baciandogli la fronte dirigendomi poi verso l'armadio.
Frugai tra i cassetti estrendo poi ciò che cercavo. Mi chiusi in bagno guardando l'oggetto tra le mie mani.
Era un po' di tempo che lo avevo nascosto, aspettando il momento giusto per farlo.
Avevo notato i primi sintomi qualche settimana fa e adesso volevo accertarmi che i sospetti fossero del tutto infondati.
Estrassi il test dalla scatolina, non era la prima volta che lo usavo quindi, senza neanche leggere le istruzioni, feci ciò che dovevo fare.
Dopo circa tre o quattro minuti di attesa, sospirai avvicinandomi al lavandino dove avevo poggiato l'aggeggio.
Mi guardai allo specchio facendo un lungo respiro.
Che sarebbe cambiato adesso?
Quel piccolo angolo di felicità che avevo acquistato da qualche mese a questa parte sarebbe sparito?!
Afferrai saldamente l'oggetto osservandone il piccolo schermo sopra.
Il cuore mancò di qualche battito tanto da farmi male al petto.
Posai ancora gli occhi nei miei e solo allora la consapevolezza di ciò che ne sarebbe derivato s'impossessò di me.
Un piccolo sorriso si fece spazio sulle mie labbra.
Nascosi il test infondo alla spazzatura per evitare che qualcuno lo trovasse tornando poi in camera da Bill.
Restai ad adorarlo, non so per quanto, e sinceramente non importava.
- Amore..- sussurrai colpendogli leggermente il naso
Aprì gli occhi di scatto guardandomi - Amy..che c'è?- mi prese per la vita avvicinandomi a lui
- Ho voglia di fare l'amore con te- farfugliai baciandolo dolcemente.
Non se lo fece ripetere ancora rigirò le posizioni portandosi sopra di me.Nonostante non capisse il motivo di quella mia richiesta non domandò nulla
semplicemente acconsentì la mia richiesta amandomi come sapeva fare solo lui.
Forse, da quel giorno sarebbero cambiate tante, troppe cose.
Forse da quel giorno niente sarbbe stato più lo stesso.
E volente o nolente questa volta non potevo far nulla.
- Ti amo- mi sorrise accarezzandomi la pelle liscia della guancia, lo osservai dolcemente con gli occhi quasi lucidi -Ti amo- sussurrai di rimando unendo
poi le labbra con le sue in un ennesimo gesto d'affetto.
Quando il sole calò lasciando posto ad una luna, quella sera divisa a metà come forse era anche il mio cuore, aspettai che tutti si fossero addormentati prima di
prendere un po' della mia roba buttandola velocemente dentro una valigia.
Frugai sulla scrivania di Bill alla ricerca di un foglio e quando lo trovai ci scrissi poche righe. Brevi ed incisive.
"Grazie di tutto, Ti amo da morire e non intendo dimenticarti, mai".
Lo adagiai sul mio cuscino guardandò l'esile figura affianco.Mi caricai poi il borsone in spalla uscendo, forse per sempre, da quella stanza.
Quella notte andai via da casa Kaulitz
Quella notte presi il primo aereo diretto verso Parigi, andando via dalla Germania.
Quella notte lasciai Bill da solo a dormire beatamente nel suo, nel nostro letto.
Il magone che mi attanagliò lo stomaco e il cuore sembrò non voler sparire durante tutto il tragitto.
E mentre mi allontanavo da ciò che mi aveva resa, forse davvero, felice; lacrime silenziose iniziarono a rigarmi il viso infrangendosi sull'asfalto grigio.
Stavo aprendo la porta ad una nuova vita, magari più ripida , sicuramente più difficile,ma di una cosa ero sicura adesso.
Da oggi avrei cercato la mia Libertà.

Frehieit

The End
...?

 

Ora naturalmente vorrei ringraziare:
ada12
BADMXRECORD
Dan
JuJy_ToKieTTA_
Kekka_483
kiky_43v3r
Kvery12
Tokio_Fanie
_cindygirl
e ancora:
kaggi11 
LadyIceXD
Lena_93
MadameMoonLoveSunshine_483
Poppy483
SonnyScene

Un grazie particolare a:
SuperEle46 che ha commentato ogni mio singolo capitolo! (e i tuoi commenti mi rendono sempre felice =) grazie)
ma sopratutto a MakeSomeNoise senza la quale questa storia non si sarebbe mai conclusa. Grazie cucciola per tutto il supporto che mi hai dato, davvero!
Bene, ora che ho finto con la scena strappalacrime xD Ringrazio anche chi ha semplicemene letto perchè davvero.. il numero è esorbitante!
Mi farebbe piacere trovare i commenti, magari con qualche consiglio o qualche dubbio ( o perchè no anche critiche).

E come dice Bill Kaulitz:  Dankeschooooooooooooooooooon!



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