Hermione In The Future

di Ale san
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Io Nel Futuro?! Oh Santo Cielo! ***
Capitolo 3: *** L'uscita Con Zabini (Part One) ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Hermione In The Future

Prologo


Aprii gli occhi lentamente, avevo un gran mal di testa. Ero disorientata. Cercai di riconnettere il mio cervello, vidi accanto a me due figure femminili con un'aria preoccupata e smarrita allo stesso tempo. Una di loro mi porse la mano in segno d'aiuto: aveva dei bei capelli rossi lunghi fino alla schiena e i suoi occhi erano azzurri come il cielo. L'altra, invece, aveva i capelli biondi e gli occhi dello stesso colore della prima. Mi guardai attorno scrutando attentamente il luogo in cui mi trovavo. Oddio, ma come diamine era possibile?! Mi trovavo in uno dei corridoi di Hogwarts! Ma quelle ragazze non le avevo mai viste in vita mia! Stavo sognando forse? Probabile.
Afferrai saldamente la mano della bella ragazza sorridendole dolcemente. Che carina. Anche la ragazza dai capelli biondi mi sorrise. All'apparenza sembravano entrambe molto simpatiche ed erano anche molto carine.
"Ti sei fatta male?" Mi chiese la prima.
Io accennai un sorriso imbarazzato e non risponsi alla domanda che mi aveva appena posto, mossi semplicemente la testa.
"C-cosa è successo?" Balbettai ancora stordita.
La bionda fece spallucce e poi iniziò a parlare e notai anche che nella sua voce aveva un accento leggermente strano.
"Non lo sappiamo di preciso! Noi stavamo passeggiando tranquillamente per i corridoi e, ad un certo punto, ti abbiamo trovata qua svenuta," concluse senza riprendere fiato, io risi sotto i baffi senza farmi vedere per evitare di fare brutte figuracce. Che buffa che era!
"Ehi, Dom calmati... riprendi fiato!"
Entrambe si misero a ridere e io le imitai. Avevo l'impressione che sarei presto diventata una grande amica di queste due ragazze.
"Come vi chiamate?" Chiesi ingenuamente guardandomi le scarpe. Ero un tantino imbarazzata, non prendevo subito confidenza con le persone.
"Io mi chiamo Rose Weasley e lei è mia cugina Dominique." Disse la rossa.
Merlino! Ora muoio! Weasley?! Ron, o Ginny, o compagnia bella non mi avevano mai detto che avevano due cugine di nome Rose e Dominique!
Ok, qui c'è qualcosa che non quadra. Fatto sta che sto iniziando a sudare freddo. Cosa diamine era successo?! E dove mi trovavo? La paura iniziò a impossessarsi del mio corpo e iniziai a tremare come una foglia.
"In che anno siamo?"
"2021 perché?"
E' ufficiale: sono nei guai.


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Capitolo 2
*** Io Nel Futuro?! Oh Santo Cielo! ***


Hermione In The Future

Capitolo Uno: Io Nel Futuro?! Oh Santo Cielo!

Sentii che il mio respiro si fece sempre più affannato, vidi la vista annebbiata e tuttalpiù cominciai ad entrare nel panico più totale. Rose e Dominique si rivolsero uno sguardo confuso e mi guardarono come se avessero appena visto un fantasma. Ero nel futuro ne ero certa. Sentii gli occhi inumidirsi, cercai in tutti i modi di non scoppiare a piangere davanti a loro: maledetto orgoglio! In fondo non potevo rivelare a queste due ragazze chi ero veramente. Dovevo inventarmi un nome per fa sì che tutto ciò sia credibile anche se non erp una bravissima attrice con la B maiuscola ma tentar non nuoce, no? Helen? Martha? Alexandra? Sarah? Joanna? Joanna?! Ma da dove mi era saltato fuori questo nome?! Vada per Sarah.
"E tu come ti chiami?" Mi chiese Rose.
"Io mi chiamo Sarah... Sarah Kent."
Entrambe mi rivolsero un caloroso sorriso di benvenuto e io tirai un sospiro di sollievo, per poco non venivo beccata. Cercai di inventarmi subito una scusa per dir loro come ero finita in quel posto e poco dopo trovai la soluzione giusta.
"Sapete... forse sono finita qui per colpa dei miei genitori. Loro volevano mandarmi ad Hogwarts ma io non volevo e probabilmente mi avranno fatto un incantesimo a posta mentre io dormivo o ero in uno stato incosciente, a me capita a volte." Mi inventai ogni cosa e sorrisi con una gocciolina gigante sulla nuca stile cartone animato.
"Che bello compiere un'azione dove sei per forza costretta dai tuoi genitori!" Affermò Dominique ironicamente.
Aveva proprio ragione. Era una vera e propria scocciatura.
Rose e Dominique mi accompagnarono in Sala Grande e notai che non era cambiato nulla. Le quattro grandi tavolate erano sempre staccate l'una dall'altra. La cosa che mi stupì maggiormente era che la McGranitt era seduta nel posto di Silente e lui? Che fine aveva fatto? Appena mi videro, tutti si girarono verso di me e io me ne stetti lì impalata non sapendo come reagire. Rose mi diede una gomitata e mi risvegliò dai miei pensieri.
Vidi la vecchia professoressa avvicinarsi a passi svelti verso di me.
"E lei chi è?"
"Lei è Sarah Kent, preside McGranitt."
Preside McGrannit?! Allora non mi ero sbagliata! La professoressa era davvero diventata la preside della scuola.
"E qual buon vento la porta qui, signorina?" Mi chiese tranquilla e seria, tipico di lei in fondo.
"Vede... i miei genitori mi hanno costretto a venire e quindi eccomi qui."
La preside mi risolve un sorriso accennato e mi condusse dal Capello Parlante, quanti ricordi! Mi stava davvero simpatico. Così, una volta seduta sul piccolo e basso sgabello di legno, il Capello Parlante iniziò  a parlare. Deglutii fortemente. Speravo con tutto il cuore di essere assegnata di nuovo a Grifondoro.
"Signorina Kent lo sa che lei assomiglia molto a una studentessa che ha frequentato questa scuola in passato?"
Per la barba viola, gialla, rossa e di tutti i colori, di Merlino! Stava parlando proprio di me? Hermione Jane Granger, diciassette anni, Grifondoro, con un talento innato per lo studio?! Ora stavo sudando freddo sul serio.
"A-ah sì? E chi sarebbe colei?"
"Lei si chiama Hermione Jane Granger!"
Vidi Rose alzarsi di scatto dal tavolo guardando confusa e con gli occhi fuori dalle orbite il vecchio cappello magico.
"Mi scusi ma perché la sta paragonando a mia madre?"
Per la barba di Merlino multicolori! Aveva sentito bene? Aveva detto "madre"?! Cioè avevo udito davvero bene o ero diventata anche sorda? No, avevo sentito bene e non mi ero sbagliata. Quindi lei... era mia figlia?! E il padre chi era?
"Signorina Weasley si calmi per favore e si sieda seduta e composta e non parli finchè non verrà interpellata." La rimproverò la preside fulminandola con gli occhi.
"Mi scusi, professoressa."
Mia figlia si terrorizzò dal tono di voce della McGranitt e si rimise seduta e composta senza fiatare, che brava ragazza. Ne dovevo davvero essere orgogliosa e poi aveva un fascino particolare.
"Signorina Kent ho notato che lei è una ragazza molto intelligente ma allo stesso tempo molto orgogliosa, temo che dovrò assegnarla alla casa dei... "
Nella sala si creò un boato di silenzio che iniziò a regnare. Tutti erano impazienti di sapere a quale casa apparterrò.
"Grifondoro!"
E ogni signolo studente della casata dai colori rosso-oro iniziò a esultare sventolando le braccia per aria. Nella mia epoca non erano poi così tanti entusiasti. Rivolsi un dolce sorriso a tutti che fece sciogliere il cuore di ogni ragazzo che, di conseguenza, mi guardarono con uno sguardo ammirato. Una ragazza mora, molto carina,mi guardò male. Evidentemente era molto gelosa di tutte quelle attenzioni rivolte a me. Capii subito che era una di quelle classiche ochette a cui piaceva stare per forza al centro dell'attenzione come Lavanda Brown o Calì Patil. Per un momento pensai che la ragazza fosse proprio la figlia di una delle due che avevo appena nominato, magari di Ron e Lavanda. Ma no, forse no. Mi starò sbagliando.
"Benvenuta Sarah!"
"Grazie, Rose!"
Mi sedetti e il banchetto, come al solito, iniziò e un ragazzo molto simile a Rose iniziò ad abbuffarsi peggio di un lupo affamato in cerca della sua preda.
"Dimmi, Rose... "
Subito la ragazza si voltò con uno scatto felino verso di me aspettando una mia risposta.
"Come si chiama tuo padre?"
"Mio padre si chiama Ron Weasley. Ma perché mi hai fatto questa domanda?"
Come era possibile? E io che pensavo che Ron si fosse sposato con Lavanda! Bah.
"Così per sapere."
"Sei strana, sai? Ma in senso positivo ovviamente."
"Me lo dicono tutti."
Detto ciò, riprendemmo a mangiare in silenzio. Ancora non ci avevo preso del tutto confidenza, mi ci voleva del tempo.
Non mi accorsi che alle mie spalle arrivò un ragazzo verso di me, mi accorsi solo che vidi mia figlia sbuffare scocciata.
Mi girai verso l'individuo e squadrai dalla testa ai piedi costui. Era un ragazzo con gli addomali abbastanza palestrati e l'altezza pari a quella di una giraffa, aveva i capelli biondi quasi bianchi con gli occhi di ghiaccio e il suo sguardo era impassibile e non faceva trasparire nessun tipo di emozione. Era dannatamente bello e emanava un certo fascino. Solo una famiglia poteva emanarlo così: i Malfoy. Stronzi, arroganti ma dannatamente belli e quasi impossibili in un certo senso. Sicuramente sarà il figlio di quel malfuretto di Draco Malfoy e di qualche ochetta di Serpeverde.
"Ehi, Weasley."
"Malfoy..." Lo salutò seccata.
"Non mi presenti la tua amica?"
Malfoy mi risolse uno sguardo malizioso, sentii le gote prendere e fuoco e subito portai lo sguardo sul piatto d'argento contenente il cibo ma mi accorsi che Rose sembrava parecchio scocciata dallo sguardo del biondo. Forse le piaceva e forse era meglio se non mi intromettevo fra lei e il furetto due la vendetta.
"Io non parlo con le serpi, Malfoy. Dovresti saperlo." Ribattè acida. Brava! Così si fa, Rose! Fagli vedere chi sei! Insomma... era o non era la seconda me?
"Che caratterino, Weasley! Quando la smetterai di essere così acida e dannatamente carina?"
"E tu quando la smetterai di essere così irritante e dannatamente bastardo?"
Perfetto. Io dovevo sopportare quell'idiota di Draco Lucius Malfoy mentre lei doveva sopportare suo figlio! Peggio di così non poteva andare.
Nella tavola si crearono delle risatine divertite, Malfoy si sentì umiliato fino al midollo. Nelle risate mi unii anch'io. Era stata grande! Vidi che il biondo se ne ritornò nella propria tana. Se l'era meritata una bella lezione. Così la prossima volta impara a fare tanto lo spiritoso. Tale padre, tale figlio come si suol dire.
"Rose ti faccio i miei complimenti! Sei stata grande." Si complimentò con lei un ragazzo della stessa altezza di Malfoy, con i capelli neri e gli occhi color nocciola. Molto carino.
"Grazie, Al! A proposito... Sarah lui è Albus, mio cugino e Albus lui è Sarah."
Praticamente ero imparentata con tutta la famiglia Weasley.
"Piacere." Dicemmo in coro stringendosi le mani a vicenda in segno di amicizia.
"Com'è che ti chiami di cognome?" Chiesi con noncuranza facendo finta che non me ne interessasse nulla quando in realtà me ne interessava eccome.
"Potter e tu?"
"Kent."
"Comunque mi fa piacere che Malfoy sia stato umiliato! Se l'è proprio meritato, no?"
Io e Rose annuimmo semplicemente con la testa. Eravamo stanche e non avevamo proprio voglia di ciarlare. Si notava proprio che eravamo madre e figlia.
Se lui si chiamava Albus Potter allora il figlio era di Harry! E se il padre era Harry allora la madre era per forza Ginny dato che era l'unica femmina dei sette figli di Arthur e Molly. Sapevo che fra loro sarebbe sbocciato l'amore prima o poi, mi dovrò congratulare con Harry. Anzi, meglio di no. Potrebbe cambiare idea, meglio tenerlo all'oscuro di tutto ciò!



Intanto al tavolo dei Serpverde, due bellissimi ragazzi stavano chiacchierando del più e del meno mentre mangiavano il dolce buonissimo.
"Zab, ti ripeto che non mi piace la Weasley! E poi è stata una stronza a umiliarmi davanti a tutti in quel modo!"
Affondò la sua forchetta nella carne in modo violento, era davvero furente.
Simon Zabini diede una gomitata nello stomaco al suo migliore amico facendo uscire dalla sua bocca un gemito di dolore.
"Ahia, Sim! Ma sei scemo?!"
Gli altri compagni di casa si misero a ridere e Scorp emise una faccia imbronciata.
"Certo come no, Scorp. Come se non si notasse che fissi Rose in continuazione. Non sono mica stupido, sai?"
Scorpius sbuffò rassegnato, tanto con lui era inutile parlare voleva sempre aver ragione su tutto. Cioè, in un certo senso era vero ma lui non lo avrebbe mai ammesso neanche sotto tortura, nemmeno se gli pagassero oro. Ma a lui non serviva l'oro. I Malfoy erano già ricchi di loro ed era già a posto col denaro.
"La chiami anche per nome adesso?! E poi Simon ti ricordo che lei è una Weasley! Le nostre famiglie sono in rivalità! E non parlo di qualche annetto, parlo di qualche secolo e non è poco, Zab."
"Malfoy ma che te ne frega delle famiglie se sono in rivalità o meno?! Se ti piace diglielo, ti pare?! E non startene lì impalato! Mi sembri un baccalà."
Il bel biondino guardò male l'amico ma in fondo non aveva tutti i torti.
"Non m'importa. Ripeto: la Weasley non mi piace e non mi piacerà mai! Chiaro il concetto o ti devo fare il disegnino o magari dirtelo in cinese o in qualsiasi altra lingua straniera?!" Sbottò furioso senza pensarci. Mai far perdere la pazienza al "grande" Scorpius Hyperion Malfoy.
"Okay ma calmati, Scorp! Ti stanno guardando tutti male. Comunque... hai visto la nuova arrivata?"
E posò il suo sguardo su Hermione e doveva ammettere che era veramente bella. I bellissimi boccoli color cioccolato le ricadevano dolcemente sulla bella schiena, il corpo era come quello di una Dea: seno proporzionato, gambe bellissime e il fondoschiena, per non essere volgare, era uno fra i migliori. le sue labbra gli facevano venir voglia di prenderla e baciarla lì davanti a tutti. I suoi occhi, invece, erano come due pezzi piccoli di cioccolato fondente e aveva uno sguardo incantatore e penetrante simile a quello di Malfoy.
"Sì, è molto bella."
Ma più che altro era interessato alla bella Rose che a Hermione.
"Hai visto come la guarda quel pezzente di Potter?! Ma come si permette? Io lo ammazzo!" Pensò ad alta voce senza nemmeno rendersene conto.
"La gelosia è una brutta bestia, Zab."
"Cosa?! Non mi piace!"
Il bel principe di Serpeverde rise sotto i baffi.
"E poi dici a me! Ma senti da che pulpito."
"E va bene mi piace, ok? Almeno io ho il coraggio di ammetterlo non come un certo signorino qui presente, vero?"
"E che palle! Parli ancora della Weasley? Ti ho detto che non mi piace... te lo vuoi ficcare in quella testolina bacata che ti ritrovi? A te le parole ti entrano da un orecchio e ti escono subito dall'altro! Sei incredibile certe volte!"
"Ma no!"
"Ma sì!"
"No!"
"Sì!
"No!"
"Sì"
"Noo!"
"Sìì!"
Tutti gli sguardi erano puntati su di loro, erano gli unici che stavano parlando, o meglio urlando, nella sala.
"Ma la volete smettere? Siamo stanchi dei vostri litigi! Se proprio dovete litigare andatevene da un'altra parte invece di rompere a noi." Si lamentò uno Zeke Nott irritato e allo stesso tempo anche scocciato. In effetti aveva ragione.
E entrambi si zittirono all'istante. Che figuraccia che avevano fatto.
"Comunque chiederò alla Kent di uscire con me." Sussurrò nell'orecchio di Scorpius.
"Bene, sono contento." Affermò ironicamente senza guardarlo.



Passarono due giorni e io mi ero ambientata per bene nella scuola. Tutti erano molto gentili con me, perfino quelli di Serpeverde, escluso Malfoy ovviamente. Ma che strano, no? Zabini non faceva altro che ronzarmi intorno interrompendo ogni decimo di secondo il mio studio o il mio relax pomeridiano cercando sempre di mantenere la calma dato che di pazienza ne avevo poca con i tipi insistenti e maleducati come lui. E poi era fin troppo ovvio che mi stava facendo la corte, ma anche se fosse, a me non interessava minimanente. Non era proprio il mio tipo. A me piacevano i tipi simpatici, scherzosi e non i tipi vanitosi, superbi e maleducati come Malfoy o come Zabini.
Mi trovavo in biblioteca insieme a Rose, seduta in un tavolo situato vicino alla finestra da cui si vedeva il bellissimo paesaggio, ed ero molto distratta. Pensavo a un modo per ritornare indietro neò tempo, mi mancavano i miei amici, il vecchio preside... mi mancava perfino Malfoy! E se mi mancava Malfoy allora equivaleva che ero davvero disperata.
Vidi una piccola e fragile mano sventolare davanti ai miei occhi color cioccolato. Era mia figlia che aveva appena interrotto i miei pensieri. Se non ci fosse stata lei, probabilmente a quest'ora mi sarei ritrovata a passare la notte qui.
"Sarah? Tutto bene? Mi sembri distratta." Mi chiese preoccupata.
Io annuii sorridendole tranquillamente.
"Scusa stavo pensando ad altro."
"Non fa niente, tranquilla. Riprendiamo?"
E riprendemmo a studiare tranquillamente senza distrazioni nè interruzioni.
Passarono alcune ore, e dopo che finii di studiare il capitolo che la professoressa ci aveva assegnato per il giorno dopo, guardai fuori dalla finestra e mi accorsi che era già arrivato il tramonto. Raccolsi il mio libro esausta ed ero rimasta sola dentro la biblioteca dato che Rose se ne era già andata via circa un'ora fa perché doveva incontrarsi con Lily, sua cugina, nonchè mia nipote, sorella di James e Albus. Erano tutti molto simpatici e Rose mi rivelò anche che Albus si era preso una piccola e innocente cotta per me. Questa è buona! Il nipote chi si innamora della zia. Ma in fondo lui non lo sapeva che io ero sua zia, quindi, di certo non lo accuso o lo incolpo di niente.
Sentii dei passi dietro di me e mi spaventai ma cercai di pensare positivo. Dannazione, Hermione! Sei o non sei la Principessa dei Grifoni? La bella e coraggiosa Granger?
"R-Rose? Sei tu?"
"no, non sono Rose."
Ma un momento... questa voce era familiare! Acuta, penetrante e angelica. Sentii due braccia forte circondermi la vita. Arrossii peggio di un pomodoro maturo.
"Kent vorresti uscire con me?"
Mi voltai e vidi...
Simon Zabini?!



Ringraziamenti:
 


Andrearomanista:
Ciao, Andre! Eccoti qua a commentare una mia storiuccia xD! Che te ne pare? Pensi che farò carriera? (Carriera? Ahahahah ma non farmi ridere! NdScorpius) Zitto tu che non sai neanche quando va messa l'H o meno! U.U (Non è giusto ç_ç NdScorp)... cooomunque ritornando a noi... che ne pensi di questo capitolo? Fammi sapere al più presto. Bacioni, ci sentiamo su messenger.

skarlet95:
Grazie mille! Continua a seguirmi. Ciao

gioia_in_blu: Ciao, carissima! Prima di tutto ti ringrazio per avermi fatto notare questo errore! Quando ho letto di questa imprecisione, sono subito andata a correggere XD... secondo: che ne pensi della storia? E della ScorpiusxRose? Ti mando tanti bacioni. Ci sentiamo!

Giiyn: Ma certo che la continua ci mancherebbe altro =D, grazie della tua recensione! Spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo. Alla prossima.

Sayonara a tutti, alla prossima.


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Capitolo 3
*** L'uscita Con Zabini (Part One) ***


Hermione In The Future




Capitolo Due: L'uscita Con Zabini (Part One)


Simon Zabini, arrogante e bastardo come ogni Serpeverde, figlio di Blaise Zabini, mi stava chiedendo di uscire? A me che per giunta sono una mezzosangue? Se chiedeva di uscire ad una sangue sporco allora voleva dire che gli interessavo davvero per aver tutto questo fegato.
"Come, come, come? Mi stai chiedendo di uscire Zabini?"
"E' quello che ho detto, Kent." Rispose con una voce diretta e schietta senza troppi giri di parole.
"Ma... perché inviti proprio me? Sono una mezzosangue e le serpi dovrebbero odiare quelle come me!"
Il moro fece spallucce e inarcò leggermente le sopracciglia inclinando la testa. Ma cosa stava facendo?
"Perché stai inclinando la testa?"
"Perché mi va. E comunque Kent non m'importa se sei mezzosangue o meno. Se mi piace davvero una ragazza la invito e basta."
"Mmh... certo che sei proprio diretto!"
Mi misi le mani sui fianchi piegando delicatamente la gamba. Lui mi sorrise, ma non vi aspettate chissà quale cosa. Quello non era un sorriso felice che spesso mi rivolgevano i miei amici. No. Quello era un ghigno soddisfatto, tipico dei Serpeverde, che ce ne fosse uno gentile!
Certo Hermione, basta crederci! Un Serpeverde sarà gentile ed educato solo quando vedrai in cielo degli asini che volano.
Stupida vocina. La mia era solo una battuta.
Quindi lo hai detto con tono ironico?
Ci vuole così tanto per capirlo?
Non ne ho la più pallida idea. Infondo io sono te. Sei tu che controlli i pensieri, non io.
Perfetto. Adesso devo anche discutere con me stessa? Ma perché capitano tutte a me?
"Kent? Ehi, Kent! Ci sei o ci fai?"
La sua voce squillante interruppe la mia "discussione" con me stessa se così si può chiamare.
"E'? Ah sì... dicevi?"
"Accetti il mio invito sì o no?"
"Mh, non lo so. E se i tuoi carissimi amichetti ci vedessero insieme? Non ti preoccupa minimamente la cosa?"
Lo vidi sbuffare scocciato. Chi capisce gli uomini è bravo.
"Senti se non vuoi uscire con me basta che me lo dici, odio ripetere le cose in continuazione!"
"Non è che non voglio uscire con te è che tutto questo è imbarazzante!" Confessai spostando lo sguardo altrove per non fargli capire che ero vergognata ma purtroppo ci riuscii con scarso successo.
"Non devi arrossire e comunque non ci vedo nulla di male. E' solo un'uscita mica devi essere decapitata." Rispose tranquillo incrociando le sue braccia muscolose grazie, probabilmente, ai vari allenamenti di Quiddich.
"E va bene, Zabini! Accetto il tuo invito ma sia chiaro è solo un'uscita senza troppi impegni anche perché non ti conosco bene e potrei sbagliarmi nel giudicarti."
Annuì semplicemente con la testa. Allegria!
E fu così che, sperando di non aver sbagliato, accettai l'invito di Simon Zabini. Però dovevo anche studiare! Accidenti.
Hermione non fare la secchiona come al tuo solito. Cavolo mai hai visto quant'è bello quel ragazzo? E tu ti fai scappare un'occasione del genere? Solo uno stupido lo farebbe e tu non lo sei quindi buttati per una buona volta e lascia perdere la tua parte So-Tutto-Io.
Rieccoci con questa vocina assilante e fastidiosa dentro di me! Meglio non dire altro o potrei scoppiare e non voglio che la gente mi veda come una pazza schizofrenica.



Camminai spedita verso il mio dormitorio, ero davvero stanca. Perlopiù il carattere scontroso e maleducato di Zabini mi aveva messo il malumore, avevo fatto bene ad accettare il suo invito? Mi ripetevo dentro di me.
Mentre camminavo pensierosa andai a sbattere contro una ragazza. Era Lavanda Brown La Vendetta! L'ochetta che pochi giorni fa, quando arrivai e tanti ragazzi mi guardavano ammirati, mi aveva lanciato uno sguardo omicida. Ora che ero più vicina a lei, mi accorsi che aveva la pelle lievemente mulatta.
"Ma guarda chi c'è!"
La guardai impassibile. Ma che vada a buttarsi da un ponte!
"Che vuoi?"
Brava, Hermione! Fai vedere chi sei a quell'ochetta!
Ora ci si metteva pure la vocina fastidiosa a rovinarmi la giornata ormai conclusa?
"Ti metto semplicemente in guardia. In questa scuola c'è un'unica e sola regina! E indovina chi è?"
"Rose?"
"No." Rispose a denti stretti. La stavo facendo irritare! Che goduria.
"Allora chi?"
"Io, naturalmente. Se no chi? La Weasley? Non penso proprio, non ne è all'altezza! Io sono Hilary Thomas, figlia della bellissima Lavanda Brown e del bel Dean Thomas, la unica e vera regina. I ragazzi mi hanno sempre ritenuto la più bella di tutta la scuola e non permetterò che sia una smorfiosa come te a rubarmi il titolo! Tuttavia, voglio che ti sia chiaro che devi lasciare in pace il mio Simuccio!"
Scoppiai a ridere davanti a lei. Ma la cosa che mi piacque di più è che vidi uscire dalle sue orecchie del fumo: sembrava una fabbrica. Le sue gote iniziarono pian piano a tingersi di rosso, non dall'imbarazzo, dalla rabbia.
"Sarai pure carina ma ricordati che i ragazzi guardano sì l'aspetto esteriore ma guardano anche l'aspetto interiore. Di conseguenza, se continuerai a comportarti da oca superficiale e senza un briciolo di cervello, la relazione seria te la potrai anche scordare. Detto ciò, me ne vado." Dissi seria.
Così girai i tacchi e me ne andai e sentii urlarmi qualcosa da lei ma non ci feci neanche caso. Non m'importava minimamente di quell'oca!



Arrivai nella Sala Comune e vidi che era completamente deserto. Guardai l'orologio: erano appena le undici. Sbadigliai e mi scese una piccola lacrima, dopo di che mi affrettai ad entrare nel dormitorio. Mi infilai velocemente il pigiama, mi misi sotto le coperte sentendo il contatto freddo del materasso e mi addormentai pensando facendo occupare alla mia mente molte cose: Harry, Ron, Ginny e tutti gli altri miei amici. Mi mancavano terribilmente.



"Hermione? Hermione, svegliati!"
Qualcuno mi stava chiamando. Aprii lentamente le palpebre sudate. Il cuore perse dei battiti. Era Harry! Ma come era possibile? Io ricordo che ero nel futuro!
"Harry!"
Lo abbracciai di slancio come se non lo avessi visto da anni. Infondo era il mio migliore amico! Il mio Harry rimarrà sempre il mio Harry.
"Ma dove sei stata? Io, Ron e tutti gli altri eravano molto preoccupati per te! Ti abbiamo cercata dappertutto."
"Lo so Harry ma è una lunga storia, meglio lasciar perdere. Comunque complimenti... con Ginny ti sei dato parecchio da fare."
Mi pentii di aver pronunciato quelle parole. Mi tappai la bocca. Maledizione, accidenti alla mia boccaccia! Mi fissò con un'aria completamente stralunata.
"Hermione cosa stai dicendo di grazia?"
"Scusa, Harry. Mi è scappato è che state troppo bene insieme! Datti una mossa e non fattela scappare!"
Il mio migliore amico mi sorrise rincuorato.
"Grazie tanto, Herm. Ti voglio un mondo di bene."
"Anch'io, Harry."
Un altro abbraccio.
Entrò Ron. Abbracciai anche lui e iniziammo a ridere e a scherzare. Ad un certo punto, vidi strano tutto intorno a me. Le pareti iniziarono a scomparire e tutto pian piano divenne bianco. Tutto ero scomparito: c'eravamo rimasti solo io, Harry e Ron. Fissai impaurita i miei due migliori amici che mi guardavano con un'aria che metteva inquietudine e terrore, non li avevo mai visti così.
"Harry, Ron! Che succede? E perché mi fissate così?!"
Il mio urlo rimbombò fra tutto lo spazio bianco.
"Hermione tu sei cattiva," iniziò Harry.
"C-cosa?!"
"Sì, io e Harry ti odiamo."
"M-ma ragazzi! Cosa state dicendo?!"
In quel momento avrei voluto  solamente morire.
"Sì, Granger. Ma non ti preoccupare, consolati del fatto che è solo un sogno e che tutto ciò non è realtà!" Mi presero in giro continuando a ridere mentre io stavo piangendo disperatamente.
E io ancora non riuscivo a capire cosa stesse succedendo, la testa mi stava letteralmente scoppiando.
"N-non è vero! Non è un sogno i-io... io ero nel futuro e ora sono ritornata!"
"Addio, Hermione!"
Li vidi scomparire pian piano... ma corsi verso di loro con un braccio che andava in avanti.
Uno, due, tre...



"NOOOO! HARRY, RON! NON LASCIATEMI SOLA! IO VI VOGLIO BENE!"
Mi svegliai di scatto e mi sentii tutta sudata e con il cuore che batteva a mille. Il mio urlo aveva svegliato l'intera Sala Comunque e il silenzio, che dapprima regnava intorno, si spezzò. Vidi che tutte le ragazze si erano avvicinate al mio letto preoccupate per me, tranne le ochette ovviamente che mi guardavano infastidite per aver interrotto il loro riposo.
"S-Sarah... t-tu hai urlato i nomi Harry e Ron? C-cosa è successo?!" Rose era preoccupata per me e allo stesso tempo era molto confusa.
Anche i ragazzi entrarono senza nemmeno bussare. Alcune ragazze tirarono a ciascuno di loro una cuscinata.
"Così imparate a bussare prima di entrare! E se una di noi fosse stata nuda?!"
"Meglio!" Mormorò un ragazzino del quinto anno con la bava alla bocca.
Ricevette un'altra cuscinata.
Io, nel frattempo, continuavo a tremare. Rose tentava di calmarmi accarezzandomi dolcemente la schiena e la mia chioma bruna. James, Albus e mio figlio Hugo si precipitarono su di me preoccupati.
"Sarah! Cosa è successo?" James.
"Stai bene?" Albus.
"Raccontaci tutto." Hugo.
Le mie labbra si inarcarono leggermente in un piccolo sorriso. Apprezzavo che loro si preoccupassero così per me ma così esageravano veramente, non stavo mica morendo. Era stato solo un incubo. Nient'altro.
"Adesso basta!"
Tutti si girarono verso la voce che aveva appena parlato: Hilary Thomas. Strano.
"Sarah di qua, Sarah di là, Sarah giù! Cos'avrà di tanto speciale questa qui?! Ma guardatela! E' solo una smorfiosetta secchiona. Tsk!"
Albus la guardò minaccioso e si avvicinò a lei ma io lo fermai tenendolo per le braccia. Fu Rose che parlò questa volta.
"E lo domandi pure, Thomas? Lei, a differenza di te, è una splendida persona gentile e disponibile con tutti. Tu invece sei solo un'oca senza cervello perlopiù egocentrica!"
La Thomas serrò i pugni e se ne andò fuori offesa.
"Ma guarda questa! Comunque... ci spieghi perché hai urlato così?" Hugo si sedette sul letto e mi fissò negli occhi. Aveva i miei stessi occhi e anche il mio stesso sguardo quando era confuso.
"Nulla di che. E' stato solo un brutto sogno."
"Vuoi parlarcene o preferisci di no?"
Scossi violentemente la testa e mi sforzai di sorridere ma perché era tutto così difficile? Non facevo altro che pensare a Harry, Ron, Ginny e tutti gli altri miei amici. Mi resi conto che non potevo proprio vivere senza di loro. Oramai, col passare degli anni, erano diventati tutta la mia vita e non ne potevo di certo fare a meno. Rose, Albus, James, Lily, Hugo e tutta la combriccola erano molto simpatici ma loro erano il futuro. Gli altri invece erano il presente e facevano parte di me.
"Sarah tu ci devi spiegare delle cose. Perché hai urlato i nomi Harry e Ron? Insomma... Ron è il nome di mio padre e di Hugo e Harry quello di James, Albus e Lily. Ci nascondi qualcosa?"
Abbassai lo sguardo e sospirai. Dovevo dir loro la verità. Li portai in un posto isolato. Eravamo: io, Rose, Lily, Albus, James e Hugo.
"Allora?" Chiese un'impaziente Lily che intanto si sventolava i suoi bei capelli rossi e lucenti.
Raccontai loro tutta la storia filo per filo: chi ero realmente, cosa facevo nella mia vita e soprattutto com'ero finita qui. Vidi tutti i presenti basiti.
"Q-quindi t-tu saresti H-Hermione Granger? M-mia madre?!"
Annuii con la testa abbassando lo sguardo.
"Perché non ce l'hai detto prima?!"
"Perché avevo paura."
"Quindi mi ero preso una cotta per mia zia?! Oh santo cielo!"
Mi voltai verso Albus e gli sorrisi.
"Beh ancora non sono tua zia... lo sarò quando diventerò mamma per ora siete solo i miei amici del futuro. Tuttavia, non posso proprio vivere senza Harry, Ron e tutti gli altri. Loro sono il mio presente. Mi mancano da morire."
E iniziai a sighiozzare. Sentii una mano appoggiarsi sopra la mia spalla. James mi guardava comprensivo, probabilmente anche lui sapeva cosa si provava.
"Ti aiuteremo a ritornare al presente, zia."
"Non chiamatemi zia. Chiamatemi semplicemente Herm."
"Certo che eri davvero stupenda da giovane mamma!" Confessò Hugo squadrandomi attentamente dalla testa ai piedi.
"Perché ora non lo sono?"
Scoppiammo tutti a ridere. Loro, che sarebbero stati la nuova generazione, mi avrebbero aiutata e sono certa che quando ritornerò nel presente, mi mancheranno tanto anche loro.



Il giorno dopo arrivò e io ero terribilmente in ansia: ci sarebbe stato l'appuntamento con Zabini. Mi chiedo cosa succederà. Solo il tempo me lo potrà dire. Aprii l'armadio e mi misi alla ricerca dei vestiti da mettermi. Missione: prepararsi decentemente per un piacevole appuntamento.



Ringraziamenti:
 

VolandoConTe94: Ti ringrazio molto ma io ti consiglio di andare a vedere le storie che ho scritto tempo fa. Vedrai la grossa differenza che ci sarà O.O al 99 % dei casi ti si rizzeranno completamente i capelli e se magari sei appena andata dalla parrucchiera non ti consiglio di leggerle XD! Comunque che te ne pare di questo capitolo? Fammi sapere, bacioni.

Myrtle: Ehhh vedrai quanti colpi di scena ci saranno in questa storia, io sono una maga nei colpi di scena. (Modesta la ragazza -_-' NdScorp) Ancora tu?! Ma lasciami in pace (stile Rupert Sciamenna.)! Comunque ti ringrazio davvero tanto. Sono commossa davvero... voi lettori mi commuovete facilmente ç_ç. Ciao, carissima.

gioia_in_blu: Ta dan da dan! Come vedi Hermione ha accettato l'invito di Zabini Junior, contenta? ^^ Ma davvero scrivo così bene? O.O Beh rispetto alle storie che scrivevo prima c'è tantissima differenza. Infatti, come ho già detto a VolandoConTe94, suggerisco fortemente di non andare a leggerle se siete stati appena dalla parrucchiera ^.^'. Ciao, bella.

Gyin: Eh già al nostro caro Scorp piace Rose ma lui, orgoglioso com'è, non lo ammetterà mai neanche sotto tortura (Rose caraa *_* NdScorp) -.-' Se parli un'altra volta a sproposito ti castro! (O.O Ok, sto zitto! NdScorp). Piaciuto questo capitolo? See you later.

Alla prossima. Grazie ancora per avermi seguita.


 
 
























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