Forever damned night. di MelCullen (/viewuser.php?uid=49807)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** inizio. ***
Capitolo 2: *** Buonanotte. ***
Capitolo 3: *** Sonno. ***
Capitolo 4: *** Sorprese. ***
Capitolo 5: *** "La vita è bella." ***
Capitolo 6: *** Riflessioni. ***
Capitolo 7: *** Sorrisi e ritardi. ***
Capitolo 8: *** Occhiali. ***
Capitolo 9: *** "Anche noi abbiamo un cuore". ***
Capitolo 10: *** Sole. ***
Capitolo 11: *** The verde. ***
Capitolo 12: *** "Ti adoro quando mi guardi così." ***
Capitolo 13: *** "La buonanotte si vede dal tramonto!" ***
Capitolo 14: *** Caos imminente. ***
Capitolo 15: *** "Mi ami?" ***
Capitolo 16: *** Cuore spezzato. ***
Capitolo 17: *** Playgirl. ***
Capitolo 1 *** inizio. ***
Forever damned night.
Ebbene si, la folle Mel torna a scrivere!! E per la prima volta una cosa "originale".
Oltre ai Vampiri della Meyer, ne ho scoperti tanti altri. Dracula,
Louis e Lestat di Anne Rice, Carmilla di Le Fanu ec ecc.. Tanti. Tanti
tipi e tutti un pò diversi, un pò simili. E dopo aver letto questi
libri(che ancora ora stò leggendo.. Stò passando la mia fase gotica!
@.@)mi è venuta questa idea.
Ma perchè i vampiri dovrebbero essere i soli a dominare il mondo dell'oscurità?
Ciò
che state per leggere forse sarà strano, forse non vi piacerà.. Ma la
mia testolina ha partorito questa idea spontaneamente, e io l'ho
assecondata.
A chi legge, ringrazio dell'attenzione <3
Forever damned night.
Buio. Il buio è calato nelle strade della periferia.
Dove
ragazzini sbronzi barcollano e coppiette si nascondono nei vicoli per
baciarsi, mentre altre si baciano tranquillamente senza pudore
appoggiate sui muri della strada principale. È un sabato sera “normale”
per loro. Uscita con gli amici, un paio di super alcolici e il giorno
dopo un dopo un cerchio alla testa allucinante post sbornia.. Ma
stasera è diverso. O almeno, sarà diverso per uno di loro. Uno di loro
sarà il mio nutrimento. Preferisco chiamarlo così, ma la verità è
un’altra.
La mia preda. Sarà la mia preda.
Anni e anni
fa, il conte Vlad Tepes Dracula ebbe un figlio dalla moglie umana. Esso
era un vampiro; l’unico suo nutrimento era il sangue, e aveva paura
della luce. Era malvagio, uccise la madre per nutrirsi di lei quando
aveva solo un anno. Ma.. Dracula ebbe anche un altro figlio,
dall’ultima strega nel mondo.
Essa diede alla luce non un vampiro,
non un mago, ma un Demone. Un demone che non trova piacere
nell’uccidere, ma deve, per nutrirsi. Non beve il sangue per puro
piacere, ma solo per ciò che vi è all’interno.. Energia. Pura e
semplice energia. Egli dormiva di giorno e rimaneva sveglio di notte,
come il padre, ma dalla madre prese qualcos’altro.. L’essere
consapevole delle proprie azioni. Per non uccidere. Per nutrirsi e fare
in modo che a chi viene prelevata l’energia venga ricompensato in
qualche modo. Perché se si prende qualcosa bisogna ringraziare in
qualche modo.
Ciò però, non era caratteristica dei vampiri. E ancora
ora non lo è. Quando Dracula decise di tenere il figlio Demone al suo
fianco, un gruppo di vampiri ne uccise segretamente la madre. Egli però
rimase col padre, ma, alla sua morte data da circostanze ancora oscure,
promise vendetta per la morte della madre. Il Demone e il figlio
Vampiro si moltiplicarono, crearono esseri uguali a loro e iniziarono
una guerra tra le loro specie. Per secoli continuò, tra tregue e
battaglie. Ancora non c’è un vincitore.
Mi sistemo la
minigonna che indosso e cammino lungo la strada, cercando qualcuno che
abbia abbastanza energia. Poi lo vedo. Occhi scuri, capelli biondi, un
po’ brillo ma meno degli altri che ha intorno. Mi appoggio ad un muro
osservandolo. Ride con gli amici e poi quando si accorge di essere
osservato si guarda intorno per poi incontrare i miei occhi color
rubino. Faccio un sorrisetto sexy e prendo con un dito una ciocca dei
miei capelli neri iniziando ad arricciarla come una bimba timida. Lui
non stacca gli occhi da me; gli faccio l’occhiolino e vado in un vicolo
buio. So che mi seguirà. Non è diverso dagli altri uomini. Cercano
tutti una donna che sappia farli accendere con un solo sguardo, che
sappia fare la gattina e nel mentre sedurli. Sento i suoi passi e
sorrido tra me e me, per poi girarmi e guardarlo. Non è male, un bel
ragazzo davvero..
< Ehi ciao Mister universo..>gli sorrido maliziosa e gli vado accanto. Lui mi fissa bramoso.
<
Ciao bellissima.. Come mai da sola a quest’ora della notte?>mi
sfiora la guancia affascinato dai miei occhi. Alzo le spalle.
<
Cerco compagnia per la serata.. Sai, l’ho passata tutta da
sola..>faccio degli occhi languidi e arriccio le labbra come una
vera attrice. Come sempre. Lui mi fa un sorriso che dovrebbe essere il
suo pezzo forte.
< Cerchi compagnia? Potresti trovare anche
qualcuno di malfidato su queste strade..>sussurra al mio orecchio.
Sento l’odore forte dell’alcool, ma mi concentro nella ricerca
dell’arteria nel suo colloe mi prende per i fianchi, stringendomi a se e spingendomi
verso il suo basso ventre chiaramente eccitato. Ormai non mi stupisco
più..
< E tu mi faresti del male?>mormoro seducente mentre
passo un dito sul collo. Il suo cuore batte veloce, e pompa più
energia. È talmente invitante..
< Oh no.. Solo farti godere
tanto..>mi palpa il sedere e mi bacia. Il disgustoso sapore di vodka
riempie la mia bocca, ma ricambio, mentre lo appoggio al muro. Mi bacia
con la lingua stringendomi sempre più a se, ma io stacco le labbra e
scendo con esse sul suo collo, mentre con la mano scendo e lo sfioro lì
dove un suo particolare membro richiede attenzione. Assaporo il profumo
della sua pelle, per poi fargli un succhiotto.
Quando il sangue sale
in superficie sotto la pelle rimango estasiata. La fame cresce sentendo
questo profumo inebriante e così perfetto..
< Non ti farò male..
Prometto che ti piacerà..>sussurro sulla sua pelle, per poi poggiare
nuovamente le labbra sul succhiotto appena fatto. E bevo. Senza fargli
nessuna incisione, senza sangue sprecato. E lui gode. Geme, come se
stessimo davvero avendo un rapporto. È da anni che non faccio sesso,
quasi non mi ricordo la sensazione di piacere che dava la mano, le
labbra, qualunque cosa di un uomo sulla mia pelle. Ormai baci e palpate
sono cose “normali” per me.
Se voglio nutrirmi di loro devo
lasciargli qualche libertà, no? Mi fermo, finalmente sazia dopo 5 notti
di digiuno e più potente. Appena stacco le labbra dal suo collo l’umano
viene, sporcandosi tutti i pantaloni. Lo lascio scendere con la schiena
verso il cemento del marciapiede. Si mette seduto ansimante fissandomi
estasiato e allo stesso tempo meravigliato; sguardo che ho già visto.
Gli sfioro il succhiotto che gli ho fatto per nutrirmi, senza guardarlo
negli occhi< Sei stato bravo.. Tranquillo, andrà via come qualunque
succhiotto. Grazie..>gli do un bacio sulla guancia e mi alzo
avviandomi verso l’uscita del vicolo.
< C-come ti chiami???>riesce a balbettare. Beh, almeno lui mi chiede il nome, non cosa sono o cosa gli ho fatto.
<
Vì.. Ma noi non ci vedremo mai più. Ho preso ciò che mi serviva, e in
cambio ti ho fatto provare piacere. Siamo pari..>lo guardo per un
ultima volta. < Addio.>e scompaio nell’oscurità.
Mi chiamo
Vivianne Tepes. Ho 27 anni, sono orfana di padre e di madre, e sono un
demone. Sono una diretta discendente di Vlad Tepes primo, detto
Dracula, “figlio del dragone”. La mia vita gira attorno solo a due cose.
Il nutrimento e il mio Stefan.
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Capitolo 2 *** Buonanotte. ***
Buonanotte.
Molti amano la notte. E io sarei una di queste.. Così
silenziosa, tranquilla,
bella, piena di stelle.. Ma non è così. Per chi
è costretto a vivere solo di
notte, il buio diventa un rifugio, ma allo stesso tempo una prigione;
quando è
l’alba devo per forza essere in un posto buio per riposare, e
quando il sole è
alto entro in un sonno profondo. Mi risveglio solo al tramonto; non
sopporto
l’estate, perché mi fa dormire di più e
mi impedisce di stare sveglia per più
tempo.. Una volta, da piccola, chiesi a mia madre come fosse il sole.
Lei mi rispose con dolcezza, e vidi nei suoi occhi il solito luccichio
di quando
ricordava cose di quando era umana. Mia
cara, il sole è la fonte di luce e calore più
straordinaria di tutto
l’universo. È come le cose più belle,
amate da tutti ma che sono impossibili da
toccare. E per noi è ancora più irraggiungibile..
e sospirò. Ma sapevo che
non si sarebbe mai pentita della scelta di diventare demone come
papà. Quando
si conobbero lui era un affascinante donnaiolo, mentre lei una ragazza
dalla
vita notturna. Vlad ed Helen, una delle coppie più affiatate
che abbia mai
visto.
Mi asciugo una lacrimuccia che stava per scendere e arrivo alla mia
ferrari,
accendo e parto; direzione casa. Il paesaggio cambia velocemente mentre
corro
veloce: dalle luci artificiali della città ai paesaggi verdi
delle strade meno
conosciute. Beh, verdi per modo di dire.. Più che altro
nell’oscurità sono
neri. Ma la luna piena illumina tutto, e rende questi paesaggi magici,
come
incantati. Sembra di vivere in un mondo diverso dal 21esimo secolo, un
mondo
antico, dove l’elettricità ancora non esisteva e
l’asfalto non aveva distrutto
tutti questi meravigliosi paesaggi notturni. Infine arrivo alla mia
abitazione.
Una grande villa antica; scendo, apro il cancello e entro. So che
qualcuno
arriverà dopo di me, e chiuderà lui.
Dopo aver posteggiato la macchina vado alla porta d’entrata,
cerco le chiavi ma
si apre prima, e un sorriso che conosco da una vita mi accoglie..
Non vivo da sola. Affatto. Vivo con 6 persone. E quella che mi apre la
porta la
conosco da quando sono piccola.. Connor. L’amico di una vita,
il migliore amico
che si potrebbe avere. < Buonanotte Vivianne!
Bentornata!>fa il suo
sorriso magnetico e si sposta come per farmi passare. Ha gli occhi
color
ghiaccio glaciale, capelli castano scuro ed è tremendamente
bellissimo.. Come
ogni demone che si rispetti. Entro sorridendo.
< Grazie Connor.. Passata una bella serata?>
< Come al solito, bellissima Vì>mi cinge il
fianco con un braccio e mi dà
un bacio soffice sulla guancia. Siamo come fratelli, quindi questi
gesti sono
normali tra noi.. Anzi, se non ci scambiamo almeno un abbraccio per un
giorno o
abbiamo litigato e entrambi teniamo il broncio o
c’è qualcosa che non
và!
< Vììì!!! Sei tornata
finalmente!!>una ragazzina di 17 anni si sporge
dalla porta del grande salotto. Occhi color rosa perlato, una grande
massa di
capelli ricci castani e un sorrisone allegro dipinto sulle labbra rosse
nel
viso a cuore.
< Ti stavamo aspettando!! Carmilla non vedeva l’ora di
sapere chi hai
incrociato stanotte!>arriva un’altra ragazzina uguale
alla prima, se non
fosse per gli occhi color ambra. Le mie cuginette da parte di padre e
gemelle
Carmilla e Millarca. I nomi sono dati in onore della prima vampira
descritta
nei libri; la loro madre adorava questo tipo di letture, e decise di
dar loro
questi nomi, anche se erano i nomi di una vampira. Sono entrambi dei
peperini
molto vivaci e allegri, che portano allegria in questa casa anche
quando regna
solo la tristezza. Carmilla fa una linguaccia alla gemella, per poi
venire da me,
staccare il braccio di Connor dalla mia vita e trascinarmi in salotto.
< Ehi!! Ma come ti permetti!>dice Connor con tono
scherzoso, cercando
però di sembrare il più offeso possibile.
< Zitto cozza umana! Devi lasciare stare la nostra cuginetta
anche per noi
qualche volta, non è solo tua
proprietà!>Millarca annuisce convinta delle
parole della gemella e mi prende per l’altro braccio;
entrambe mi costringono a
sedermi e mi fissano.
< Allora, com’era quello di oggi?? Biondo, moro,
castano? Che occhi aveva?
Era figo? Ci hai fatto qualcosa??>recitano in coro fissandomi
curiose. Rido,
sempre più curiose di notte in notte!!
< Dai ragazze! Piuttosto, dov’è
Stefan??>chiedo ansiosa. Loro sbuffano
simultaneamente e mi pizzicano le guance. Ahia!
< Lascia stare Stefan per un attimo e concentrati! Comunque
è di sopra che
riposa!!>risponde Carmilla, mentre la gemella mi tiene stretta e
mi
tempestano di domande. Guardo Connor implorante, ma lui ride divertito
dalla
mia situazione di svantaggio. Sbuffo e mi arrendo.
< Alto, biondo e occhi scuri. Bello, ma sempre la solita
storia.>mi
guardano prima felici di essere riuscite nell’intento di
farmi parlare, ma poi
nei loro sguardi si staglia un moto di ansia.
< E ci hai fatto qualcosa?? Dì di si, dì
di si dì di sii!!>scuoto la
testa, e i loro sguardi curiosi si trasformano in guardi delusi; si
aspettavano
qualcosa di più piccante, dato che loro sono ancora
“piccole” e devono ancora
andare a caccia con qualcuna di noi.. Quindi le esperienze dello stare
una sola
notte con un uomo o ragazzo che sia ancora non le hanno fatte.
< Però non è giusto.. Tu puoi fare e non
fai, mentre non vogliamo fare ma
non possiamo..>sbuffa Carmilla, mentre Millarca appoggia la
testa sulla mia
spalla. Sospiro e le coccolo un po’; ancora non hanno avuto
una storia, e sono
curiose di cosa vuol dire amare ed essere amati.. Ma spero per loro che
accada
il più tardi possibile..
< è proprio vero, chi ha pane non ha denti e chi ha
denti non ha
pane!!>dice Millarca convinta, mentre io e Connor scoppiamo a
ridere.
< Dopo questa frase sembri davvero un'adolescente umana!>continua a
ridere
Connor, per poi beccarsi un cuscino bianco del divano in faccia.
< Ma come ti permetti?? Cozza!!>e entrambe le gemelle
iniziano a tirare
ogni cuscino che trovano sottomano verso Connor, che rilancia quelli
che riesce
a prendere. Mi metto a terra gattonando verso la porta per evitare i
cuscini
senza trattenermi dal ridacchiare. Loro tre hanno il solito rapporto
amore/odio, si prendono in giro, sembra che non si sopportino, ma si
sono
affezionati tra loro. Dopotutto, siamo tutti nella stessa situazione..
Orfani.
Orfani all'improvviso; e l'unico affetto sicuro lo troviamo tra di noi..
Tento di scappare dal salotto evitando i cuscini, quando si apre la
porta di
casa e entra mia cugina Kelly. La più grande.. Occhi color
smeraldo, capelli
rosso fuoco e una bellezza irresistibile. Ha 31 anni, ma ne dimostra di
meno; è
una seduttrice nata, non può fare a meno di avere avventure
di una notte.. Dice
che è l'unico modo per lei di ripagare le prede della
perdita di energia. Ma
sotto sotto lo fa per lei, ovviamente.
< Buonanotte a tuttii..! Ciao cugina!>mi dà un
bacetto sulla guancia, e
io gliene do uno di rimando sull'altra.
< Bentornata Kelly! Ragazze, c'è Kelly!!>e lei
mi tappa la bocca, sperando
invano di zittirmi; ma Carmilla e Millarca mi hanno sentito e vengono
subito da
noi lasciando stare Connor. La guardano sorridendo angeliche.
< Ciao Kellyy!!!!>lei le guarda truce, facendomi
ridacchiare e togliendo
la mano da sopra la mia bocca.
< Tanto non vi racconto niente nemmeno stanotte. Non
chiedetemelo
nemmeno!!>loro si imbronciano contemporaneamente, per poi
riprendere la
tattica “dolci e coccolose” guardandola con occhi
languidi, come prima con me.
< Eddai Kellyy.. Siamo sempre chiuse qui, qualcosa potresti
dircela!!>la
prega Millarca, mentre Carmilla fa tremare il labbro come fanno i bimbi
quando
stanno per scoppiare in lacrime. Kelly sbuffa scocciata.
< Un altro giorno.>Nel mentre arriva anche Connor, che mi
sbatte sulla
testa un cuscino.
< è stato facile liberarti di loro!>gli prendo
di mano il cuscino e cerco
di sbatterglielo in faccia, con scarso risultato; lui ne afferra un
altro e ce
ne diamo di santa ragione ridendo, mentre le gemelle continuano invano
a
cercare di convincere Kellly. Dopo svariati minuti mi ritrovo a terra
ridendo a
crepapelle mentre Connor che stà sopra di me mi fa il
solletico
< AHAHAHAH!!! Smettilaaaa!!! Smettila Connor!!>
< Mi dovrai pregare!!>e continua mentre ridiamo insieme
come ragazzini.
Alla fine non riesco più a resistere
< Ok ok!!! Ti prego Connor, basta!!>si ferma e mi guarda
sorridendo
soddisfatto.
< Ci voleva tanto? Scemotta..>lo osservo e rimaniamo a
guardaci negli
occhi. Anche un altra volta lui era su di me e mi guardava negli occhi.
Ma non
nello stesso contesto di ora.. Mi dà un pizzico nella
guancia e si sposta
alzandosi, per poi porgermi una mano per aiutarmi.
Si.. Per due notti siamo stati insieme. Abbiamo fatto sesso. Vorrei
dire
“abbiamo fatto l'amore”, ma non è
esattamente così. è successo tempo fà,
prima
della perdita dei miei genitori, prima di Stefan.. Avevo lasciato il
mio
ragazzo umano, che vedevo solo di notte.. Ho dovuto lasciarlo, prima
che
facesse domande, prima che facesse lo sbaglio di cedere alla
curiosità..
All'inizio della relazione lo avevo avvisato: niente
domande. Io verrò di notte, ma tu non fare domande.. E
lui,
forse per paura di perdermi, forse per paura di cosa gli avrei
risposto, non mi
ha mai chiesto niente. Ma alla fine quasi scoppiava, lo vedevo. E lo
lasciai;
lui mi cercò, ma lo lasciai alla sua vita umana, a cercarsi
una ragazza umana
che lo rendesse felice non solo di notte, ma anche alla luce del
giorno..
E quella notte piangevo da sola nella mia camera. I miei genitori erano
in
viaggio, e lui era venuto da me. Capì subito ciò
che era successo, anche lui
aveva passato le stesse cose con una ragazza tempo prima di me, ma lui
ancora
non l'aveva dimenticata. Mi prese tra le braccia, senza dire una parola
e mi
consolò. Lo sentivo caldo, una fonte di sollievo dopo tutta
quella
disperazione.. E lo baciai. Lui ricambiò, forse
perché anche lui si sentiva
solo anche dopo tutto quel tempo. Senza dire niente ci ritrovammo a
farlo.. Ma
non per amore.
Per disperazione. Per cercare di dare un senso a quella notte
così triste, Per
non parlare, che sarebbe stato ancora più doloroso, e per
non stare in
silenzio, perché non era quello di cui avevo bisogno.
O almeno credevo. Ciò che facemmo quelle notti ci fece
rendere conto che non
saremo mai stati insieme. Eravamo destinati a provare solo amicizia
l'uno per
l'altra. Perché l'amore ci aveva spezzato il cuore. E altre
complicazioni ci
avrebbero annientato. Rimanere distanti per paura che ricapitasse di
farlo, per
paura di alterare la nostra amicizia.. Era impossibile. Avevamo
entrambi bisogno
del sostegno dell'altro in quelle notti così buie. Non
avevamo bisogno di un
altro amante nel letto..
Ma semplicemente, di un amico.
Ed è ancora così. Quella notte non ci ha diviso o
altro, anzi. Ci ha reso
consapevoli del fatto che ci amiamo come fratelli. Che la cosa
più importante è
la nostra amicizia, e sempre sarà così,
Ma, comunque, mi alzo da sola. Aiuto ce ne siamo dati già
tanto a vicenda..
Dalle scale scende Fleur.
Fleur.. L'altra mia cugina. Bionda, occhi blu mare e viso dolce ma
malinconico.. è la più fragile tra di noi, quella
che ci ha sofferto di più.
Perché in quella maledetta notte non ha perso solo i
genitori.. E per mano con
lei c'è Lui.
La mia vita, il motivo della mia esistenza. L'essere nel quale riverso
tutto
l'amore che posso provare.
Ma non è il mio ragazzo. Non è mio figlio.
Ma il mio piccolo fratellino, Stefan Tepes. Così simile a
me.. Gli occhi color
rubino brillante, i capelli neri come la notte, scompigliati
dolcemente, e il
visetto di un angelo sceso sulla terra. Appena mi vede fa un sorrisone
felice e
corre da me lasciando Fleur. lo prendo al volo e lo stringo forte in un
abbraccio.
Non so se mai riuscirò a guardarlo e dirgli quanto bene gli
voglio, e quanto mi
ha aiutato in questi anni la sua presenza; perché
è impossibile dirlo a parole.
Quindi, ne approfitto e cerco di dargli il più amore
possibile con gesti di
affetto. Perché lui dei gesti d'amore dei nostri genitori ne
ha goduto ben poco
e perché mi sembra l'unico modo per dimostrargli l'amore e
il bene che gli
voglio.
Continuo a stringere il piccolo bimbo che ho tra le braccia, ma lui
tenta di
liberarsi. Allento la presa e mi guarda negli occhi.
< Taooo Vivìì!>sulle labbra ha
dipinto un sorriso puramente felice, come
sanno farlo solo i bimbi. Che conoscono solo poche emozioni, la
tristezza, la
rabbia e la felicità. Lo riempio di bacetti.
< Ma ciao cucciolotto!! Che hai fatto? Hai fatto da
bravo?>lui annuisce.
< sisi, ho fatto da bravo!!>gli sorrido e lo tempesto
ancora un po’ di
bacetti, poi mi rivolgo a Fleur.
< Ha fatto veramente il bravo bimbo?>lei fa un piccolo
sorriso e
annuisce.
< Si.. Gli ho letto una favola, ma sembra che preferisca le
favole
raccontate da te..>si avvicina a Stefan e gli dà un
bacio sulla testa, per
poi raggiungere gli altri in salotto. Guardo il mio fratellino
< Che storia ti ha raccontato?>
< “la bella addormentata nel bosco”.. Il
principe per svegliare la
principessa gli dà un bacetto!>rido per
l’enfasi che dà ad un semplice
bacetto
< Lo so che succede nella favola!! E poi vissero tutti felici e
contenti..
Bello, vero?>gli do un bacetto sulla fronte, mentre lui poggia
la testolina
sulla mia spalla.
< Anche noi avremo un lieto fine, vero?>mi guarda
curioso. Gli sfioro il
visetto, e faccio un piccolo sorriso.
< Ma certo.. Però noi non avremo una fine.. Te lo
prometto.>Gli do un
bacetto sullo zigomo e vado in salotto sedendomi accanto a Fleur e
Connor sul
divano bianco panna. L’unica fonte di luce ora è
il fuoco nel caminetto, dove
strepita la legna e le fiamme formano uno spettacolo magico. Accarezzo
i
capelli del bimbo che ho tra le braccia, guardando quelle fiamme
così vive e
colorate di ogni sfumatura del rosso..
< Ricordi il camino del castello in Francia
Vivì?>chiede Kelly senza
staccare gli occhi dal fuoco.
< Si Kelly..>
< Era davvero grande.. Ci andiamo questo inverno? Tanto per
cambiare
aria..>distoglie lo sguardo dal fuoco e guarda tuttiFleur sospira.
< Dobbiamo proprio?>mormora piano. Io appoggio la mano
sulla sua spalla,
e quando si gira per guardarmi le faccio un sorriso dolce.
< Sarebbe meglio.. Dopotutto, niente e nessuno ci trattiene
qui..>dice
Connor, guardando il soffitto. Fleur ci scruta, per poi tornare a
guardare il
fuoco.
< Già.. Solo i ricordi..>sussurra, e la stanza
torna nel silenzio.
Vero. Solo i ricordi..
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Capitolo 3 *** Sonno. ***
Sonno.
Solo i ricordi ci tengono qui, ha ragione Fleur.. Perché
tutti quelli che
amavamo erano qui, camminavano su questa terra, e sono morti qui..
Persi i miei genitori 2 anni e mezzo fa.. In un attacco. Il mio
fratellino
aveva a malapena un anno. Presero i nostri cari e li portarono via,
mentre noi
scappavamo. Vari giorni dopo li ritrovammo incatenati in un bosco,
completamente bruciati.
Vedere i miei genitori ridotti quasi in cenere è stato.. Non
posso descrivere
ciò che ho provato e ciò che ancora provo al
pensiero dei loro corpi, di loro
due abbracciati anche nella morte. Quei corpi che erano animati dalle
loro
anime, bellissimi burattini ora carbonizzati di anime innamorate della
vita,
dei loro figli e l’una dell’altra. Ciò
che vidi quel giorno è stato orribile.
Connor.. Perse gli unici parenti che aveva. Lo vidi piangere silenzioso
e poi
stringere il corpo carbonizzato della madre. E ancora ora,
osservandolo, vedo
ancora nei suoi occhi color ghiaccio quel vuoto, quella sensazione di
essere
solo in tutto il mondo.
Carmilla e Millarca scoppiarono in lacrime e si strinsero forte in un
abbraccio, affondando i visi l’una nel collo
dell’alltra. Erano completamente
alla deriva in un mare chiamato mondo. Sole, nei loro 14 anni e mezzo.
Completamente perse. E ora sono delle 17enni splendide, cresciute da
noi. Le
vedo abbracciarsi, cullate anche loro dai ricordi, belli e tristi.
Kelly appena vide i genitori si chinò su di loro e diede un
bacio sulla fronte
ad entrambi, versando una sola lacrima. Che però ne valeva
mille. Non l’ho mai
più vista piangere, ma so che la perdita gli ha spezzato il
cuore.
Fleur.. Pianse tanto vedendo i genitori, ma l’orrore non era
finito per lei..
Non lontano, si trovava anche il suo Chris..
Il suo unico amore. Il suo fidanzato. La ragione della sua vita.
Carbonizzato
totalmente.
La vidi traballare verso il suo corpo, per poi cadere sulle proprie
ginocchia
ai suoi piedi e piangere ancora più forte.
Uno spettacolo che fa male al cuore. Nessuno dovrebbe sopravvivere al
proprio
amato, troppo dolore. Ma lui era morto, e lei lo abbracciò
tra le lacrime
cercando l’antico calore che lo invadeva. Ci sono volute ore
per staccarla da
lui, voleva morire sotto i raggi del sole anche lei, tra le braccia del
suo
Chris.
Ma la portammo via, nascondendo per il momento il dolore per dare tutta
la
consolazione possibile a chi aveva perso qualcosa in più dei
genitori, degli
esseri che ci avevano dato la vita. Eravamo uniti in tutta quella
desolazione.
Per mesi e mesi Fleur non parlava, piangeva soltanto, pronunciava solo
il nome
di Chris. Ora sembra che stia meglio, ma lo sguardo così
triste e malinconico
che ha guardando il fuoco mi fa capire che non si riprenderà
presto. Forse mai.
Io.. Io appena vidi i capelli biondi rimasti di mia madre e quelli neri
di mio
padre sulle teste dei loro corpi carbonizzati, credo di essere entrata
in
trance. In un attimo ho rivisto tutta la loro vita vista dai miei
occhi;
sorrisi, coccole, sguardi, abbracci.. Tutto. E in quel momento erano
lì, senza
vita. Ogni ricordo è come tornato a galla, anche quello
più remoto.
E piansi. Davvero tanto. Perché non era giusto. Non era
giusto che i miei
genitori fossero morti così giovani, senza aver fatto nulla
di male. L’unica
cosa che hanno fatto è stato amarsi e dare alla luce dei
figli. E uno di essi
ancora piccolo. E io so chi è stato a fare ciò.
Il motivo non lo so, ma so chi
è stato.
Vampiri.
Si, vampiri. Quei maledetti. Guardando i corpi dei miei genitori, non
piangevo
solo per la tristezza, ma anche per la rabbia. La rabbia per quelli che
avevano
osato rendere me e il mio fratellino orfani. La rabbia contro quegli
esseri che
senza pensarci hanno fatto del male a chi non gli aveva fatto niente.
Giurai
vendetta. E sapevo che avrei dovuto aspettare, ma non mi importava; i
miei
genitori dovevano e devono avere vendetta..
Continuo a coccolare Stefan, mentre il silenzio non cessa di
avvolgerci. Mi
ricorda i primi giorni di convivenza: tutti zitti, immersi nei propri
pensieri,
nel proprio dolore. Io e Connor però tentavamo di fare
sorrisi, di scherzare,
di essere di buon umore per Stefan. Che crede che i nostri genitori
siano in
viaggio, un lungo viaggio..
Non ho il cuore di dirgli che non li rivedrà mai
più. Chi potrebbe dire ad un
bimbo così piccolo che non rivedrà mai le persone
che amava di più al mondo?
Quelle che fin da quando era in un piccolo ovulo già lo
amavano? Ogni volta che
guardo i suoi occhi rivedo anche quelli di nostra madre, e mi sciolgo
dentro..
Non ho il coraggio di dire a questi occhioni che siamo rimasti da soli..
Connor appoggia la testa sulla mia spalla, sbadigliando. Stefan lo
vede, si
imbroncia e inizia a cercare di spostare la sua testa con le manine.
< Connooooor!!>lui alza il viso appoggiando il mento
sulla mia spalla e
lo guarda. Fa un sorriso furbetto.
< Vivì mia!>Stefan subito si irrigidisce e le
sue guance diventano più
colorite. È irritato!
< No, mia!!>risponde imbronciato il piccoletto tentando
inutilmente di
togliere il viso di Connor dalla mia spalla. Rido mentre le gemelle e
Kelly ci
guardano sorridendo divertite.
< Dai Stefan, Connor scherzava! Lo sai!>Connor scuote la
testa convinto,
e Stefan lo guarda malissimo. Oddio..
< Nono, non scherzo! Vivì Mia!>
< Dai Connor, smettila! Lo sai che si infastidisce>gli
sussurro rapida,
mentre Stefan inizia a dargli pugni sulla testa; Connor ride
< è per questo che lo faccio!>mi sussurra di
rimando per poi alzarsi e
prendere tra le braccia Stefan, che tenta di liberarsi.
< Lasciamiii!!! Vivìì!!!>sgambetta
allungando le braccia verso di me, ma
Connor lo tiene stretto.
< E quindi Vivì è tua eh?>e inizia
a fargli il solletico e a fargli le
pernacchie nel collo. Il piccolo scoppia a ridere urlando al mio amico
di
smetterla, mentre Kelly scoppia a ridere. Queste scene forse gli
ricordano le
serate che passavamo con Carmilla e Millarca quando erano piccole!
Sorrido
scuotendo la testa e mi alzo.
< Dai Connor, smettila! O muore dalle risate!>lui sbuffa
e la smette.
< Sei troppo buona! Secondo me potrebbe resistere per altri
dieci
minuti!>e trattiene Stefan, che cerca di liberarsi dal suo
abbraccio. Sbuffo
scocciata e lo prendo io.
< Secondo te! Secondo me è troppo.>poi guardo
il piccolo che si è
accoccolato tra le mie braccia.< Hai sonno?>lui annuisce;
guardo Connor
che mi lancia uno sguardo come per dirmi “vedi,
l’ho fatto stancare! Ringrazia.”,
io gli faccio la linguaccia e stringo a me Stefan.
< Beh, buon risposo a tutti..!>
< Buon riposo Stefan! E Vì.. Un giorno
vedrò davvero quanto può
resistere.>mi sorride sincero Connor; io alzo gli occhi al
cielo, ma senza
smettere di sorridere. Ormai si è convinto di essere il
fratello maggiore di
Stefan! E la cosa un po’ mi rincuora.. Almeno, se un giorno
non dovessi esserci
e Stefan fosse in pericolo, ci sarebbe lui a dare il suo meglio per
difenderlo.
Come anche le mie cugine, dopotutto.
Salutiamo tutti e porto su Stefan, andando in camera. Lui dorme in
camera con
me, ancora non vuole lasciare il mio lettone.. E io non voglio che se
ne vada.
Il battito del suo piccolo cuoricino mi tranquillizza.
Le scale sono fatte in legno, mentre tutto il pavimento della casa
è ricoperto
di parquet e tappeti preziosi di ogni colore e fantasia. Al piano terra
c’è il
salotto, tanto grande, più una sala da pranzo e una cucina.
Inutile dire che
sono superflue. Ci entriamo solo quando siamo in vena di scherzare e di
“sfidarci”.
Le sfide consistono nel provare a mangiare qualcosa delle cose che
mangiano gli
umani..
Ammetto che il sapore del cioccolato è gradevole.
L’unica cosa che possa
sopportare; invece Stefan sembra che vada pazzo per il latte.. E allora
ogni
settimana qualcuno a turno và di sera a comprarlo. Non so
come faccia, ma
contento lui, contenti tutti..
Arrivo alla mia camera e la apro. Grande, con delle librerie piene di
libri
messe contro le pareti, una scrivania dove c’è il
mio pc portatile, una
poltroncina in velluto nero, un armadio dove ci sono sia i nostri
vestiti che i
giochi di Stefan, un grande letto a baldacchino e un grande specchio
antico.
Tutto con i colori nero, grigio, bianco e argento, con qualche spruzzo
di
dorato. A mio parere, la stanza più bella; forse non adatta
ad un bimbo come
Stefan, ma lui non ci bada tanto.
Lo faccio sedere nel letto e gli cambio gli abiti, mentre lui
è nel
dormiveglia. È quasi l’alba, e sento che di sotto
stanno iniziando a sigillare
ogni finestra con le tende per evitare ogni spiraglio di luce. Metto
Stefan
sotto le lenzuola bianche in cotone e appoggio la sua testolina sul
cuscino,
mentre lui chiude gli occhietti e si abbandona ad una espressione di
totale
serenità e beatitudine. Gli accarezzo il piccolo viso e gli
do un bacio leggero
sulla sua piccola fronte fresca; sembra davvero un angelo.
Mi alzo e vado all’armadio, aprendo il cassetto delle camicie
da notte. Mi
spoglio e mi metto una camicia da notte in seta nera. Poi vado veloce a
controllare se le tende della finestra nella camera sono ben chiuse, ma
mi
fermo sul riflesso che dà lo specchio.
Capelli neri e lunghi, mossi da dolci onde che ricadono sulle spalle.
Viso
angelico, anche se di un pallore cadaverico. Corpo.. Curve giuste nei
posti
giusti, anche se ogni demone a detta di Kelly ha un "corpo da
mozzafiato". Allungo una mano sul mio riflesso sfiorandone i lineamenti
del viso, gli stessi che per anni e anni hanno incantato decine e
decine di
ragazzi e uomini.. Poi mi soffermo sugli occhi.
Gli occhi color rosso rubino, vivo e brillante. “gli occhi
dell’inferno”,
perché nessuno ha mai avuto degli occhi come i nostri. Mio
padre li aveva di un
rosso cupo, ma affascinanti, mentre i nostri..
Completamente anormali. Completamente inspiegabili. Ma allo stesso
tempo così
normali.. Perché tutti me lo dicono: hai
degli occhi meravigliosi Vivianne..
Sorrido al mio riflesso, e osservo lo specchio antico. Grande e ovale,
con una
cornice in legno intarsiata d’argento. Ricordo quando mia
madre ci stava
davanti a pettinarsi i capelli prima dell’alba; quando quei
fluenti capelli
biondi si sottomettevano al passaggio dolce e delicato della spazzola
di mia
madre. E ricordo che ogni volta che rimanevo a guardarla come
incantata, lei mi
sorprendeva sempre, mi portava con lei davanti allo specchio e iniziava
a
pettinare anche i miei capelli.
Piccoli momenti, che ora sono così importanti da ricordare..
Un delicato
sospiro nel sonno mi fa ricordare che è ora di andare a
dormire, prima di
svenire a terra per il sonno. Vado dalla mia parte, spengo la abat-jour
e mi
infilo anch’io sotto le lenzuola, stringendo a me il mio
fratellino. Il battito
del suo cuore intona inconsciamente una ninna nanna docile e melodiosa.
Sento
le palpebre appesantirsi, sento addirittura il sole sorgere pian piano
da
dietro le spesse tende..
Lo stesso sole che descriveva mia madre. Lo stesso sole che
bruciò lei e mio
padre. Ma non riesco ad odiarlo.. Forse proprio per quello che mi ha
detto mia
madre, che è come le cose più belle,
irraggiungibile.
Chiudo le palpebre, cedendo all’oscurità e
lasciando che mi avvolga…
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Capitolo 4 *** Sorprese. ***
E
torno con il quarto capitolo.. Grazie a chi legge, e spero un giorno di
trovare anche una recensione u.u :)
Buona lettura!
Sorprese.
Forse avrei dovuto rifletterci un po’ di più prima
di acconsentire alle
richieste costanti delle gemelle.
< Vivìì!! Oggi è la gran
notte!!>urla Carmilla dalle scale che scende
rumorosamente. Connor sghignazza al mio fianco, seduto sul divano a
leggere un
libro.
< Certo che vi siete messe in un bel casino tu e
Kelly!>sbuffo e gli dò
un cuscino in testa, cercando di non fargli troppo male.
< Trucchetti?>mi guarda Stefan seduto sul tappeto che
disegna un fiore su
un foglio bianco. Sorrido e gli arruffo i capelli.
< Trucchetti per grandi! Un giorno li saprai anche tu..>
< Te li insegnerò io Stefan! Cose per
uomini..>si intromette Connor
scendendo dal divano e sedendosi accanto a Stefan, e lui lo guarda
curioso.
< E perché non ora??>
< Perché sei ancora troppo piccolo
nanerottolo!>ribatte Connor sincero col
suo solito tono tranquillo di chi è sicuro di ciò
che dice. Stefan si rabbuia
in viso e guarda me.
< Non è vero che sono troppo piccolooo!! Vero
Vìì?>io sospiro e mi siedo
sul tappeto, maledicendo mentalmente la sincerità schietta
di Connor.
< Beh tesoro, non sei grande quanto noi..>gli accarezzo
il visetto, ma
qualcuno mi prende per il braccio e mi fa alzare. È
Millarca, in totale
fermento per la serata che la attende. Sorriso smagliante, top dorato,
jeans
aderenti scuri e scarpe col tacco dorate anch’esse.
< E tu così conciata dove vuoi andare? Guarda che le
accechi le prede con
tutto quel dorato!!>Millarca si gira e guarda assassina Connor.
< Parli così perché sei geloso
eh?>sentenzio io, mentre entrambi mi
guardano male. Molto male.
< Ma sei tutta scema?>mi guarda quasi schifata Millarca.
< Hai mangiato troppo cioccolato, lo dicevo io che fa
male.>dice Connor
guardandomi truce. L’unico che mi guarda e non pensa ad
uccidermi è Stefan, che
al contrario mi osserva incuriosito. In un attimo alla porta del
salotto
arrivano Carmilla, con lo stesso sorriso che aveva prima la gemella e
Kelly, un
po’ scocciata. Non è ancora convinta di aver fatto
una buona scelta ad
acconsentire alle loro richieste.
< Che stiamo aspettando? La notte non dura in
eterno!>dice allegra
Carmilla, che si sistema la minigonna rosa e la maglietta grigia un
po’
scollata. Connor riprende a leggere il libro, forse per evitare di
farsi
scappare altri commenti..
< Ora andiamo..>do un bacetto sulla testa a Stefan e gli
do un buffetto
nella guancia.< Tu fai il bravo con Connor!>lui mi fa un
leggero broncio,
ma annuisce. Non vuole che lo lasci la notte da solo, ma non posso fare
altrimenti..
< Tranquillo piccoletto.. Vì e le altre donnine di
casa tornano presto! Così
presto che gli chiederemo “ma come, già
qua??”>e prende in braccio Stefan
lasciando perdere il libro. Si, Connor sarà anche schietto,
sincero, rompi
palle.. Ma quando vuole è davvero dolce e bravo con i bimbi!
Stefan annuisce
non del tutto convinto e appoggia la testa nel collo di Connor, offeso.
Sospiro.
< Ok.. Sei offeso con me. Ma appena torno prometto che
starò a tua completa
disposizione!>continua a tenere il broncio, anche se dentro so
che si stà
addolcendo. Gli do un bacetto sulla testa e mi faccio trascinare via
dalle due
gemelle che non stanno più nella pelle.
Quando entriamo nella macchina di Kelly incontro il suo sguardo. Lo
stesso che
ho io, molto probabilmente. Che dice: E ora si comincia..
< Quindi dobbiamo fare qualcosa per loro..>
< Si Carmilla.. Dovrai usare le tue
“abilità magiche”. Oppure.. Come Kelly,
ma mi sembrate troppo giovani per fare sesso con chiunque!>e
guardo Kelly.
Eggià, lei preferisce usare il suo corpo per ringraziare,
non i suoi poteri..
Lei fa un sorrisetto furbo e dà un pizzico sulla guancia
alle gemelle.
< Ma anche io all'inizio usavo solo i poteri! Poi
però ci ho preso gusto
ee..>
< E ora ogni sera torni sessualmente soddisfatta a
casa!>cinguetta
Millarca, mentre Kelly ride. Io alzo gli occhi al cielo, facendo
però un
piccolo sorrisino.
< Ma Fleur? Anche lei fa così?>chiede
Carmilla. Io scuoto la testa.
< No.. lei.. Ha un altro modo per ricompensare la gente e
trovare energia.
Una volta l'ho vista.. Era in un parco, ed era seduta a parlare con
questo
ragazzo disperato perchè la ragazza l'aveva lasciato. Lei
poi lo ha abbracciato
e.. Si, gli ha fatto un succhiotto, ma al posto di fargli provare
piacere gli
ha donato serenità..>lei fa così.. Non
crede che il piacere sia un dono
adeguato per ricambiare la perdita dell'energia.. E a volte ha ragione.
Perchè
non tutti cercano il piacere di una notte, ma serenità.
Calma, tranquillità,
per andare avanti con la propria vita..
A cosa serve una notte di piacevole sesso quando la tua vita crolla in
frantumi
e vorresti solo uscirne sereno?
< Vivì? Ci sei?>torno bruscamente al mondo
reale, lasciando i miei
pensieri. Annuisco: sono pronte. Io e Kelly ricordiamo per l'ennesima
volta le
regole; essere rapide, non essere avide, non farsi notare dagli altri
umani e
ritrovarsi due ore prima dell'alba vicino alla macchina. Loro
annuiscono e ci
guardano frementi. Kelly sbuffa.
< Potete andare! Volevate sentirvelo dire? Viaa!>dice
spazientita;
ridacchio, mentre Carmilla e Millarca si avviano veloci senza farsi
ripetere
due volte il consenso. Poi sospira.< Spero che non si mettano
nei
casini..>
< Non credo.. Sono giudiziose, dopotutto.>mi guarda un
po' scettica, ma
poi sorride.
< Farò finta di crederci.. Bene, ora vado anche
io..>annuisco.
< Auguri!>
< Grazie anche a te!> E si avvia anche lei, mentre io mi
guardo intorno.
Ho bisogno di nutrirmi.. Mi sistemo la camicia nera e comincio a vagare
tra i
vicoli bui, sperando di imbattermi in un “caso
facile”.
Il ragazzo geme e mi tiene stretta, mentre mi nutro. Sento il suo
calore e la
sua energia scorre in me, una sensazione che non mi stuferei mai di
sentire;
l'idea di nutrirsi di un altro essere è rivoltante, certo,
ma la pratica è
diversa dalla teoria. La teoria mi spinge ad odiarmi per ciò
che faccio, mentre
nella pratica.. Beh, in pratica non posso farne a meno. Amo queste
sensazioni,
e allo stesso tempo le odio, perchè mi rendono un mostro.
Anche se non uccido.
< è la prima volta che vedo un demone
cacciare.>mi blocco. Chi è stato a
parlare? Il ragazzo nemmeno se ne è accorto, troppo preso
dal piacere fisico
che prova. Stacco e labbra e fisso il punto buio da dove proveniva la
voce. E
dal buio esce un uomo.
Alto, capelli e occhi scuri. Bello da far venire un infarto, con un
sorriso
ammaliante dipinto sulle sue labbra perfette.
Un vampiro.
Lo fisso, e lui non stacca gli occhi da me. Cosa ci fa qua un vampiro?
Come si
permette di disturbare un demone che si nutre? E come osa venire a
disturbare
me? Schifoso succhia sangue. Al ragazzo scappa un gemito, ma non di
piacere;
allento la presa, lo stavo stringendo troppo, e lui fa un sospiro di
sollievo
accasciandosi al muro.
< E io che pensavo che i demoni cercassero di non far male alle
loro
prede..>riprende il vampiro. Mi giro e lo guardo in cagnesco,
trattenendomi
dal saltargli addosso e ucciderlo.
L'anno scorso è stata indetta una tregua tra demoni e
vampiri, anche se i
vampiri avevano appena fatto a pezzi una intera famiglia. La mia.
Quindi non posso attaccarlo, anche se la voglia è immensa.
Cerco di trattenere
la rabbia.
< Pensavo che i vampiri non dovessero intromettersi negli affari
dei
demoni.>sibilo stringendo i pugni. Lui fa un sorriso sexy e si
avvicina.
< Ti stò tanto antipatico fin da ora?>riesco a
vedere ogni dettagli del
suo viso. è davvero splendido.. Ma che vado a pensare.
è un vampiro. uno
schifoso vampiro.
< No. Mi stà antipatica solo la tua specie e il modo
in cui hai interrotto
il mio>
< Pasto?>interrompe lui continuando a sorridere e
sfiorando una ciocca
dei miei capelli < Mi spiace..>dò uno schiaffo
alla mano che ha usato per
sfiorarmi.
< Vattene prima che mi scordi della tregua e ti
ammazzi.>sussurro
assassina. Lui ride.
< Sei carina quando mi minacci.. Posso sapere il tuo nome
splendore?>mi
irrigidisco e stringo i pugni ancora più forte. Lui sospira
< Ho capito,
devo dare il buon esempio..>prende la mia mano e mi fa il
baciamano<
Piacere, Gabriel McGregor.>sfilo subito la mano e lui rialza il
viso,
guardandomi attento. < Allora sei tu maleducata, non io che non
ho dato il
buon esempio!>
< Cosa te ne fai del mio nome?>rispondo dura.
< Cosa potrei farmene? per curiosità.. Oppure
continuo a chiamarti
splendore.>mi mordo il labbro.
< Vivianne. E ora puoi anche andartene.>rispondo acida,
ma lui non si
muove.
< Vivianne.. Bel nome.. E il cognome?>lo guardo truce.
< Ti ho detto di andartene. Non abusare della mia
pazienza.>alza gli
occhi al cielo e prima che possa accorgermene mi ha bloccata con le
spalle al
muro e mi guarda negli occhi.
< Cosa devo fare per farmi dire il tuo nome completo?>mi
mordo il labbro
irritata e tento di liberarmi, ma mi tiene stretta.
< Tepes. E ora lasciami!!>mi arrendo, lui sorride
soddisfatto, ma non mi
lascia.
< Ci voleva molto Vivianne?>sfiora il collo col suo naso.
Rabbrividisco,
e tento una mossa azzardata. Tento di dargli un calcio lì in
mezzo.
Lui si sposta agilmente, lasciandomi andare. Mi fissa alzando un
sopracciglio.< Credevi davvero di potermi far male
splendore?>
< Ci speravo. Ma tranquillo, ora mi impegno di
più!>tento di dargli un
pugno, ma in un attimo è dietro di me che mi stringe in un
abbraccio che mi
impedisce di fare ogni movimento. Lui appoggia il viso sulla mia testa,
respirandone il profumo.
< Perchè dovresti farmi del male.. Dopotutto, io non
voglio farne a
te..>mi lascia dei baci tra i capelli, però non
osando allentare la presa.
Il suo profumo è.. Celestiale, lo devo ammettere. Che mi
spinge ad abbandonare
ogni tentativo di resistenza, a lasciarmi andare tra le sue braccia..
Ma tutto questo svanisce quando incontro lo sguardo del ragazzo, di cui
prima
mi stavo nutrendo, che ci fissa. Spaventato, incredulo. Se ne deve
essere accorto
anche il vampiro, dato che non sento più il suo respiro sui
miei capelli.
< Siete dei mostri!!! AIUTO!!!>tenta di alzarsi e
scappare, ma il vampiro
mi lascia e lo afferra. Stà per posare le labbra sul suo
collo e dilaniarlo, ma
lo blocco.
< Lascialo!! Domani si scorderà tutto!!>il
vampiro sposta lo sguardo da
lui a me, scettico.
< Questo lo credi tu splendore!>
< Lascialo andare!! SUBITO.>sbraito; lui mi fissa, per
poi lasciare il
poveretto tremante. Mi avvicino al ragazzo; non avrà
più di 25 anni, e i suoi
occhi chiari mi fissano colmi di paura ma anche di gratitudine. Lo
aiuto a
sedersi appoggiando la sua schiena al muro e gli accarezzo il viso.
< Ora
continuerò ciò che stavo facendo.. Avrai sonno, e
ti addormenterai.. Chi devo
avvertire per farti venire a prendere qui?>lui mi osserva.
Balbetta
qualcosa.< Puoi ripetere?>
< A-Anthony.. è in un bar qua
vicino..>annuisco e gli sfioro una guancia.
Gli do un bacio leggero sulla fronte e appoggio le labbra sul
succhiotto che
avevo fatto prima. Sospira piano di piacere, ma stanco. <
Grazie..>mormora e appena stacco le labbra si addormenta. Prendo
il suo
cellulare, mando un messaggio a quel suo amico Anthony per dirgli
dov'è l'amico
e mi alzo. Gabriel mi fissa.
< Forse è meglio andarsene.>mi offre la mano.
Io lo fisso scettica e mi
avvio dalla parte opposta. Lo sento sospirare e seguirmi; mi raggiunge
in poco
tempo.
< Mi dici cosa vuoi da me vampiro?>
< Chiamami Gabriel..>mi fermo e lo squadro.
< Ok, Gabriel. Prima mi interrompi, mi sbatti al muro e mi
trattieni, poi
vuoi uccidere un ragazzo che non ti ha fatto nulla. E ora continui a
seguirmi.
Perchè?>mi guarda negli occhi, come se volesse
infiltrarsi nei miei
pensieri. Fa un sorrisetto.
< Perché mi affascini. È la seconda volta
che ti vedo, sai
splendore?>serro le labbra. Come ho fatto a non percepirne la
presenza?
< Oh. Scusa, ma non sono minimamente interessata. Odio i
vampiri, e ora odio
anche te.>rimane a guardarmi silenzioso, per poi scoppiare a
ridere.
< Ma che ti hanno fatto di così tanto serio i vampiri
da farsi odiare?>
< Non è affar tuo.>e riprendo a camminare
veloce. Ma lui continua a
seguirmi. Non posso farlo fuori. Una cavolo di tregua me lo impedisce.
E non
voglio essere la prima a infrangerla, anche se vorrei.
Poi perché dovrei sporcarmi le mani con lui? Non credo
minimamente che questo
bamboccio possa aver fatto parte all’assassinio dei miei.
È stato qualcuno di
più astuto.
Ho sempre avuto il sospetto che tutti volessero qualcosa da mio padre,
sempre.
Tutti lo trattavano con rispetto. E non credo sia solo per il cognome,
Tepes,
dato che ormai non può esserne il diretto discendete, troppi
matrimonio tra
varie casate.. Il sangue di Dracula è andato perso.
Mi giro e riosservo Gabriel. No, non può aver fato niente.
Non so perché, ma me
lo sento.
< Quindi sei affascinato da me eh..>
< Non andare in giro a vantartene troppo per favore..
Però si. Sarà il fatto
che sei una demone, quindi un tabù. Sarà il fatto
che hai degli occhi ipnotici.
Non so..>si appoggia al muro osservandomi.< Stai meglio
con la minigonna
sai?>alzo gli occhi al cielo.
< Ok, ora dammi un buon motivo per il quale dovrei ascoltarti.
Non ti
conosco nemmeno..>
< Tu parli con le persone prima di cibarti di loro?>mi
guarda con sfida.
Scuoto la testa.
< No.. Ma almeno io non le uccido.>si stacca dal muro e
mi prende il viso
con le mani, guardandomi nuovamente negli occhi.
< Io uccido, ma perché non ho bisogno della loro
energia, ma del loro
sangue. Anche voi demoni lo facevate, prima di scoprire questa
“tecnica”..>
< Si, ma abbiamo smesso. E comunque sei un
assassino.>sfiora la mia
guancia con il pollice, ma non stacco la sua mano da me.
< Non siamo tanto diversi. Anche tu sei prendi troppa energia li
uccidi.. Tu
ti accontenti del minimo indispensabile, mentre io voglio sentirmi
sazio,
scoppiare.. Mai provata questa sensazione?>stò zitta,
osservando quegli
occhi scuri e profondi.< No.. Tu sei troppo buona.. Ti ho visto
mentre ti
nutrivi, ti ho visto prima quando hai risparmiato la vita a quel
poveretto che
voleva chiedere aiuto. Sei altruista..>sfiora con le dita le mie
labbra.<
E forse a volte dovresti essere più egoista sai?>fa
un sorriso e mi dà un
bacio sulle labbra. Le sue labbra, tiepide e dolci si muovono piano
sulle mie.
Ed è diverso. Da ogni altro bacio ricevuto in questi anni.
Diverso dai baci dei ragazzi a cui rubo l’energia. Diverso
dai baci di Connor
di quelle due notti di pazza passione.
Queste labbra, questo bacio.. Mi trasmettono una sensazione che non
credevo di
poter mai più risentire. Una sensazione indescrivibile, un
ondata di energia,
di frizzante felicità.. E mi trasmettono anche un bisogno.
Un bisogno di avere
per me queste labbra. Solo e unicamente per me.
Non vorrei mai ammetterlo, ma questo vampiro, Gabriel, anche se non lo
conosco
e lui non conosce me, mi trasmette una voglia ormai assopita. La voglia
di
essere solo di un uomo.
La voglia di amare.
Stupido vampiro. E ricambio il bacio, come se fosse la cosa
più normale del
mondo. Le nostre labbra combaciano perfette, sembrano quasi fatte
appositamente
per completarsi.
Ma che stò facendo.. è un vampiro! Un odioso
vampiro succhiasangue, che viene
qui e mi fa la morale! Stacco le labbra e lo guardo negli occhi. Lui mi
guarda
confuso, per poi sfoderare il suo sorriso sexy e soddisfatto di
sé.
< Hai ricambiato.. Mi fa piacere! Però ora devo
andare.. Ma stà tranquilla
Vivianne, non ti lascerò sfuggire da me tanto
presto.>mi dà un altro bacio e
scompare.
Realizzo tutto solo dopo poco.
Un vampiro mi ha seguita. Mi ha detto che lo incanto. Mi ha detto che
sono
altruista solo perchè non uccido come lui per nutrirmi.
Mi ha baciata. Ok, io ho ricambiato, ma lui mi ha baciata.
Non mi conosce, e io non conosco lui.
Mi ha “minacciato”che tornerà..
Credo che d’ora in poi avrò qualche problema in
più da gestire.
Stupido vampiro.
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Capitolo 5 *** "La vita è bella." ***
“La vita è bella”.
“Andate a vivere finalmente!”, ecco
quello che aveva detto Kelly prima che ce ne andassimo, e
l’affermazione è stata accolta con una risata di
Connor e uno sbuffo da
parte mia; quel finalmente mi irrita, visto che comunque io a volte
esco anche solo per uscire! Anche se non molto spesso, lo ammetto, ma
lo faccio per Stefan... appena stavo per uscire mi aveva guardato con
degli occhioni tristissimi, visto che oltre il fatto che andavo via io
portavo via anche il suo più caro compagno di giochi, e
questo non
andava bene.
Sembrava così solo tra le braccia di Fleur,
chissà se
sarebbe piaciuto a Gabriel... Ma che vado a pensare. Basta, oltre al
mio cuore si è anche preso il possesso della mia mente
quello stupido
vampiro!
< Non và bene.. Non và bene per
niente.>
< Cosa
non và bene? Parli anche da sola ora?>si pronuncia
Connor mentre
tiene lo sguardo fisso sulla strada e le mani ben ferme sul volante
della sua adorata macchina, che non intende far guidare a nessuno
all’infuori di lui; soprattutto se è una donna. Lo
capisco, io faccio
così con i maschi. Dopotutto, sono loro a creare sempre
scompiglio, no?
Sospiro.
< Scusa.. Pensavo ad alta voce...>lui sghignazza.<
Che c’è da ridere?>
<
C’è che stai diventando pazza. Parli da sola,
rimani a pensare per
ore... O sei innamorata o sei pazza.>lo fisso con occhi sbarrati.
< Non sono innamorata!>lui sorride furbo tra
sé e sé.
< Allora sei pazza, semplice!>mi acciglio e riguardo la
strada.
<
Non sono nemmeno pazza...>borbotto affondando il più
possibile nel
sedile.< Sono solo molto riflessiva.>ridacchia ma non
risponde.
Torno
ad osservarlo, stupendomi come sempre della sua bellezza nel chiarore
della luna; addosso ha un golfino nero classico con lo scollo a v, dal
quale spunta da sotto una camicia bianca che aderisce bene al suo
fisico essenzialmente perfetto, un paio di jeans chiari, capelli
dolcemente spettinati e gli occhi che brillano ancora di più
al
pensiero della sua bella Giulia.. Proprio l’immagine
realistica di un
ragazzo-uomo pronto ad incontrare l’amata, spavaldo e pieno
di
aspettative positive. Sorrido.
< Forse dovevo prendere la mia
macchina. Sai, se poi devi andare da qualche parte con lei...>si
acciglia sempre guardando la strada.
< Da qualche parte..?!>
< Si... tipo in un hotel... oppure a casa sua...>lui si
gira subito e mi guarda male, mentre io sorrido angelica.
< Finiscila. La devo ancora conoscere, e non mi sembra il tipo
di ragazza che si abbandona ad una notte di fuoco e basta!>
<
Perché ancora non ti ha visto. Ma dai, guardati! Secondo te
non cadrà
tra le tue braccia implorandoti di farla tua?>ridacchio, mentre
lui
mi fissa assassino ma tornando subito a guardare la strada.
< E tu con quel Gabriel? Forse sarò io a doverti
aspettare...>gli do un pizzico nel braccio.
<
Tranquillo, non accadrà! Non credo che ci sia la
possibilità di
incontrarlo stasera, e comunque gli darò il
benservito...>ormai ho
deciso. Devo troncare questo rapporto, che nemmeno esiste realmente,
tra me e quel vampiro. Basta ossessioni, basta anche farci pensieri non
molto casti...
Anche se, devo ammetterlo, se fosse un demone o un
umano non mi sarei fatta tanti problemi, dato che non è il
solito tipo
di bellezza che vedi spesso... No, non devo pensarci. Io lo odio. Odio
lui, i suoi genitori vampiri e tutta la sua stirpe vampira.
Ma le parole di Fleur continuano a martellarmi nella testa... Non
lasciarti scappare la possibilità di amare...
Vedo
le luci della città, e vorrei tanto tornare indietro; ma non
sono qui
per me, sono qui per Connor. Che stasera interpreterà il
personaggio di
Romeo per la sua bella Giulietta...
Evitando di bere veleno alla fine però.
Dopo
un ora di ricerca ci sediamo in una panchina; lui sconsolato, io sazia.
Si prende il viso tra le mani e poggia i gomiti sulle gambe sospirando
e guardando il vuoto.
< è destino...torniamo a casa
và.>lo
guardo male e gli do un bel pugno nel braccio. Lui subito si alza con
la schiena e si tocca il braccio. < Ahia!>
< Credi davvero
che dopo tutto questo cercare estenuante io ti permetta di mollare? Ora
ci alziamo e continuiamo a cercarla, e se non la troviamo stasera
c’è
sempre domani!>mi guarda e sospira piano.
< Ci tieni tanto a rivedermi pazzo di una ragazza e dopo starci
male...>io scuoto la testa.
<
No, ma ti voglio vedere felice... E se questa ragazza ti rende felice
anche solo vedendola allora non mi immagino quanto possa renderti
felice starci ore insieme!>mi alzo e costringo anche lui ad
alzarsi.
Mi guarda, stà per dire qualcosa quando il suo sguardo
incontra
qualcos’altro. Mi giro e guardo anche io; stà
guardando una ragazza
bionda che si dirige verso un bar. < Ma non era mora?>
<
Infatti... quella era una sua amica!>gli si illumina il viso, e
io
prontamente lo trascino nel bar, prima che possa dire qualcosa o
trattenermi.
Entriamo e l’odore dell’alcool subito ci investe;
dopotutto è sabato sera, gli umani escono soprattutto nel
fine
settimana. Ci avviamo al bancone e ci sistemiamo, guardandoci attorno.
Vedo la bionda che si dirige ad un tavolo dove ci sono altre ragazze
sedute e le saluta amichevolmente. Connor è completamente
assorto nel
guardarne una in particolare, quella all’estrema destra.
< Molto carina Giulietta... Romeo, vai e conquista.>mi
guarda di sott’occhio e poi si gira dando le spalle alla
ragazza.
<
Non mi serve una sorella rompiscatole che mi incita a rubare il cuore
di una ragazza, sai?>io sorrido e gli do un pizzico nella
guancia.
<
Dai, vai... Oppure manda una bottiglia di vino al loro
tavolo.>gli
faccio l’occhiolino.< Spesso funziona...>Lui mi
scruta.
< è da anni che faccio queste cose...
Saprò che fare...>alzo le spalle.
<
Fai come vuoi... Io rimango zitta a vedere come te la cavi.>e
incrocio le braccia appoggiandomi al bancone. Lui annuisce e riprende a
guardarla. Stampa sulle sue labbra il sorriso più seducente
ma allo
stesso tempo dolce che riesce a fare e và da lei. Io mi godo
la scena.
<
Buonasera a tutte..>sorride a tutte le ragazze del tavolo, e
loro si
girano a guardarlo, lei compresa. Metà a bocca semi aperta,
l’altra se
lo mangia con gli occhi, ma lui guarda solo la sua Giulietta, che lo
guarda come se fosse un angelo appena caduto dal cielo solo per
mostrarsi ai suoi occhi. Un coro che intona un
“ciaoo!” si leva dal
tavolo, tranne dall’interessata. Lui le sorride.
< Scusate se mi
intrometto nella vostra serata, sembrate divertirvi molto... Ma vorrei,
col vostro permesso, offrire in privato un drink alla vostra
amica!>dice calmo guardando esclusivamente la sua dolce
Giulietta,
che capendo solo dopo poco che vuole offrirlo a lei arrossisce e
annuisce sorridendo tra il timido e il felice.
< Con
piacere!>si alza e lo guarda negli occhi, lui le prende la mano
e
sotto gli occhi invidiosi delle amiche di lei le prende la mano e
gliela bacia.
< Io sono Connor, piacere di conoscerti...>vedo
che lei balbetta il suo nome, mentre le sue amiche diventano verdi
d’invidia. Dopotutto ha ragione Connor, non ha bisogno di
consigli...
<
Sono sinceramente sollevato dal scoprire che quello non è il
tuo
ragazzo splendore.>sussurra una voce familiare proprio dietro di
me.
Avverto la sua mano sul mio fianco, il respiro leggero tra i miei
capelli e il suo sguardo su di me. Continuo a guardare Connor come se
nulla fosse.
< Cosa ci fai qui? Vattene, per favore...>sento che
sghignazza piano e mi dà un bacio dolce tra i capelli.
<
“per favore...”! Sei finalmente diventata educata
splendore? Comunque
no... è un ritrovo aperto a tutti questo, giusto?>e
sale con la mano
sfiorandomi la spalla scoperta, con il tocco dolce che avevo immaginato
mille e mille volte. Mi giro e lo guardo negli occhi.
Sembra sempre
più bello ai miei occhi, i capelli scompigliati, il sorriso
da
seduttore, gli occhi scuri in cui potrei perdermi per ore e ore, le
labbra perfette... Sbatto gli occhi per riprendermi e tento di
rivolgergli lo sguardo più truce che possa fare. <
Allora me ne vado
io.>
< Non credo sai... Non lasceresti mai il tuo amico da
solo qua con un vampiro, o sbaglio?>e mi rivolge un affascinante
sorriso a trentadue denti. Io alzo un sopracciglio.
< Se la può
cavare. Non so se puoi cavartela tu però...>mi
osserva, si appoggia
al bancone e mi tira a se con facilità, tenendomi per i
fianchi.
<
Perché, non mi proteggeresti tu?>fa un faccino da
cucciolo
bastonato, mentre io cerco di liberarmi dalla sua presa senza dare
troppo nell’occhio.
< Non direi proprio, dato che godrei soltanto
a vederti bastonato a dovere!>sibilo riuscendo a liberarmi. Lui
scoppia a ridere e mi ritira a sè, baciandomi. E di nuovo
quel turbinio
di sensazioni e emozioni torna a galla, costringendomi a cedere al
bacio di questo prepotente e terribilmente attraente vampiro. Mi tiene
stretta, come se potessi sottrarmi a questo bacio, come se volessi...
<
Ehi, guardate che qua le persone vengono per bere, non per vedervi
pomiciare!>dice il barman, e Gabriel stacca le labbra dalle mie
con
evidente riluttanza per poi guardare il povero ragazzo molto male.
Nello stesso modo in cui guardava quel ragazzo nel vicolo quando voleva
scappare.
< Ok, usciamo, scusa!>faccio un sorrisetto forzato e
trascino fuori Gabriel, e quando siamo abbastanza lontani dal bar mi
giro e lo fisso. < Volevi ucciderlo?!>lui sbuffa e mi
dà un bacio
a stampo.
< Sì. Ci ha interrotti, e perciò non
meritava di vivere un minuto di più!>
< Forse tu non hai capito che uccidere è un reato.
Per cose banali poi... E smettila di baciarmi!>
<
Allora tu lascia la mia mano cher...>mi blocco e guardo la mia
mano,
che stà davvero stringendo la sua. La mia mano dalle dita
sottili e
lunghe stringe la sua, grande e dalle dita affusolate e lunghe. La
pelle è liscia e morbida, seppur forte; fa per intrecciare
le dita con
le mie, ma ritiro subito la mia mano e lo guardo. Lui mi osserva.
<
Ti bacio, e tu ricambi... Tento un approccio più romantico e
mi
respingi... Cosa posso fare con te?>mi chiede sincero. Io scuoto
la
testa.
< Puoi solo lasciarmi in pace. Non ti voglio.>
<
A me prima sembrava il contrario...>si riavvicina e mi riprende
tra
le sue braccia, e prima che possa dirgli qualcosa riprende a baciarmi,
con passione e trasporto.
Vorrei non essere mai uscita, vorrei
essere rimasta a casa con Stefan, vorrei non essere qui ora tra le
braccia del mio tabù fatto persona. Ma allo stesso tempo
ricambio,
insinuando la mia lingua nella sua bocca, dove trova la sua e
cominciano a giocare. Un dolce gioco proibito, che desidero e allo
stesso tempo non voglio che duri per sempre. Sono divisa in due, tra la
passione e l’attrazione e la ragione, la vendetta.
Stacco con
malinconia e con una punta di disprezzo le labbra dalle sue, ma non mi
lascia andare. Anzi, riprende a sfiorare le mie labbra con le proprie.
< Mi odi?>sussurra mentre la sua bocca invita dolcemente
la mia a riprendere l’attività che poco prima ho
interrotto.
< Si..>mormoro e riesco a staccarmi. Lui mi fissa, quasi
triste.
< Perché mi odi?>
<
Perché se ammettessi a me stessa che non provo niente per te
sarebbe
una bugia, ma allo stesso tempo non posso amarti. Quindi ti odio, provo
qualcosa per te.>si riavvicina a me e mi sfiora il viso.
< Mi
odi perché non puoi provare amore per me.>mi alza il
viso con due
dita. < Per il momento mi basta.>e mi ribacia, stavolta
trovando
subito le mie labbra frementi di accoglierlo.
< Quanti anni hai?>
< 27.. Tu?>
<
29.. Sono più grande di te splendore.>e mi
dà un bacio leggero sulle
labbra. Sono seduta sulle sue gambe, su una panchina del parco deserto,
dove l’unica presenza oltre noi sono gli insetti notturni.
Faccio un
mezzo sorriso.
< La smetti di baciarmi sempre?>alza le spalle e mi
dà un altro bacio.
<
Non so resistere... Sono drogato...>me ne dà un altro
a stampo.<
delle tue labbra!>alzo gli occhi al cielo divertita.
< Sapevo che i vampiri erano strani, ma non fino a questo
punto.>ride e scuote la testa.
< Strani no! Possessivi, gelosi, impulsivi e intriganti
sì.>scoppio a ridere come una demente.
< Intriganti?? Oh, abbiamo qua il re dei modesti!>gli do
un pizzico nella spalla, mentre lui sorride.
< Vuoi dire che non lo sono?>mi guarda negli occhi
intensamente, io sorrido.
<
Forse..>gli sfioro la guancia, seguendo poi il profilo della
mascella con le dita. Si, mi ha stregata, questo vampiro mi ha
stregata. Gli dico che lo odio, e a lui và bene; mi dice che
è drogato
delle mie labbra, e io mi sento felice. Ogni piccola cellula del mio
corpo è attratta da lui, e Connor e Fleur mi hanno spinta
tra le sue
braccia con i loro discorsi sull’amare e cedere...
Gli do un altro
bacio leggero sulle labbra e mi alzo.< è meglio che
vada, o Connor
se ne và senza di me...>si alza anche lui e mi
ristringe a se per i
fianchi.
< Quindi quello si chiama Connor?>annuisco.
< è come un fratello per me, ci conosciamo da
sempre.>annuisce.
<
E perché devi andare per forza con lui? Puoi venire con
me...>fa un
sorriso malizioso; io ridacchio e gli stampo un bacio sulla guancia.
<
Sei ancora un mezzo sconosciuto per me... Non pretendere cose
impossibili! Poi devo tornare a casa davvero...>lui sbuffa e mi
dà
un altro bacio sulle labbra.
< Ma domani torni qua.>scuoto la testa sorridendo.
< E perché no?>
< Perché ho da fare, stupido
vampiro!>ridacchio, mentre lui mi guarda storto.
< Qualcosa di più importante che divertirti col
sottoscritto?>annuisco.
< O almeno, più sana! Poi ascolta, ti ho visto solo
due volte, non devi pretendere troppo!>sospira.
< Te lo concedo... Allora tra due giorni?>annuisco e mi
libero dalla sua presa.
<
Tra due giorni qui al tramonto... Promesso!>faccio per
andarmene, ma
torno subito da lui e lo ribacio. Mi ha completamente legata a lui, e
ancora non ho capito come ha fatto! Sorride sulle mie labbra e
ricambia, mentre ci abbandoniamo entrambi a quest’ultimo
bacio che ha
il sapore di proibito e di colpo di fulmine..
Torno rapida
al posteggio, ma mi blocco prima vedendo due ombre appoggiate alla
macchina. Connor e Giulia ,che si baciano romanticamente sotto il
riflesso pallido della luna, come due veri innamorati. Ridacchio e
aspetto che smettano, mentre ripenso a Gabriel.
Dopotutto sembra
buono, anche se è prepotente, assassino e tremendamente
irritante. E
bacia bene... Sfioro le mie labbra, ancora calde
dall’attività finita
con dispiacere poco fa. So che non è giusto, so che lui
uccide le
persone, ma non posso farci niente.
Lo odio, perché non posso amarlo. E per ora basta ad
entrambi.
Vedo che Giulia si stacca, saluta Connor e se ne và; guardo
l’orologio, cavolo venti minuti a baciarsi!
<
I miei complimenti più vivi Connor!>sentenzio
raggiungendolo.<
Venti minuti di apnea! Bravo!>si gira subito e mi squadra.
< Tu dov’eri finita? Stai controllando ogni mia
mossa??>scuoto la testa ridendo allegra.
< No! Però ho visto gli “ultimi
bacetti”... E bravo Connor!>
<
Sei una voyeur...>ma sorride e apre la macchina, poco dopo siamo
entrambi dentro seduti comodamente. < Ma tu dov’eri
finita
allora??>alzo le spalle.
< Ho incontrato una persona..>
<
Gabriel eh? Si vede...>sghignazza e parte mentre io mi ritocco
le
labbra. Si vede così tanto?< Non è per le
labbra...>mi indica il
collo. Mi guardo nello specchietto confusa e scopro un succhiotto
violaceo; brutto maledetto!! Connor scoppia a ridere.
< Ma che bastardo! Nemmeno me ne sono accorta!>
<
Troppo felice dei suoi baci?>sogghigna. Tento di coprirmi il
più
possibile il collo con i capelli, dato che non voglio fare il resoconto
della serata a nessuna delle ragazze..
< Piuttosto, e tu con Giulia?>sorride tra se e se felice.
< è stupenda... Dolce, spiritosa, e vista da vicino
ancora più bella! Secondo me andreste
d’accordo.>
< Oooh, allora quando me la presenti? Sono curiosa ora!>
<
Un giorno... tranquilla. Quando tu mi farai conoscere il tuo
Gabriel.> allora mai Connor... Annuisco. < Sai qual
è una delle
sue frasi preferite?>
< Quale?>
< “La vita è
bella”... Ottimista, no?>annuisco. Non ha torto la
ragazza, la vita
è bella... Sfioro il succhiotto fatto da quello stupido
vampiro avido
di baci.
Sì, la vita è davvero bellissima.
|
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Capitolo 6 *** Riflessioni. ***
Finalmente
qualche recensione!! =D
@Daly:mi
fà piacere che ti piaccia!!(e anche che tu l'abbia aggiunta
tra le seguite u.u :P) Beh, si, ancora la situazione è
calma, quindi è ancora tutto un pò flash back..
La cosa che mi fà più piacere è che ti
piaccia Gabriel!*_* :D
Posto presto! e
tante tante grazie!!
@July:sei folle folle
folle u.u E NON FARE SPOILER!!xD
t'adoro.
Vi lascio col
capitolo..<3
Riflessioni.
Un lampo illumina tutta la cucina, seguito
da un tuono forte che rende la casa meno silenziosa. Mi prendo il viso
con le mani e osservo la pioggia fuori dalla finestra e le gocce che si
infrangono rumorose sui vetri; prima non vedevo queste piccole cose, la
pioggia, la nebbia che preannuncia l’alba, le gocce di
umidità sui
fiori durante le notti estive.. Prima non tenevo conto di queste
piccole cose.
Ero sfrontata, allegra, vitale.. Non vedevo le piccole
cose della vita, i piccoli piaceri che si possono avere durante tutta
una vita; un sorriso di un caro amico, un abbraccio, una carezza sulla
guancia o un semplice sguardo, tutto è importante, a tutto
bisogna
dargli un certo peso. Io non ero così. Volevo forti
abbracci, risate
che rimbombassero nel castello dei miei, baci sulle guance che mi
riscaldassero il cuore, ma non avevo capito che anche un semplice
sguardo può riscaldare il cuore. O un semplice bacio sulle
labbra..
Mi
tocco le labbra con le dita e le lascio lì ricordando il
calore, le
sensazioni che aveva lasciato lì il vampiro, Gabriel. Non
avrei mai
pensato che un vampiro potesse darmi certe emozioni.. è un
tabù. Che si
sappia nessun demone è mai stato con vampiro.
Un vampiro. Uno
stupido vampiro, che è entrato nella mia vita
così all'improvviso e
pretende di baciarmi come se fosse il mio compagno, il mio amante, una
persona a me importante. Continuo a sfiorarmi le labbra;
però.. Il suo
abbraccio non era rude come sospettavo che fosse l'abbraccio dei
vampiri, i baci non erano crudeli come immaginavo, e le sue labbra non
erano ruvide come mi aspettavo e i suoi canini non mi hanno tagliato le
labbra, perchè erano ritratti.
L'abbraccio è stato caldo, forte e
sorprendentemente piacevole, i baci leggeri tra i capelli deliziosi e
rassicuranti, mentre le sue labbra.. Perfette. Morbide, dolci e
modellate perfettamente sulle mie, come se non ci fosse altro posto
dove potrebbero stare.
Sospiro e mi alzo andando ad aprire il frigo.
Prendo una tavoletta di cioccolato, la scarto e mi risiedo sulla stessa
sedia di prima staccando un pezzetto della tavoletta e mettendolo in
bocca. Il sapore dolce riempie la mai bocca, mentre continuo a pensare
al vampiro. Diavolo, non bastavano i problemi di ogni giorno? Non posso
stare con qualcuno, Stefan deve essere la mia priorità e
tantomeno non
posso stare con un vampiro. Anche se voglio rivederlo. Anche se lo
voglio..
Poggio il cioccolato sul tavolo, dato che non mi distrae e
sbatto piano e ripetutamente la testa al legno color ciliegio del
tavolo. Stupida, stupida, stupida..
< Vivianne, perché ti sbatti
la testa al tavolo?>alzo la testa e vedo Fleur in pigiama
azzurro
che mi guarda confusa. Io mi prendo il viso tra le mani e sospiro.
< Nulla Fleur..>mormoro, ma lei si siede davanti a me e
mi osserva. Poi sospira.
< è un lui che ti fa pensare..>scuoto
prontamente la testa, ma poi sbuffo e annuisco; lei sospira e fa un
mezzo sorriso.
< Era da tanto che non volevi un uomo..
Com’è lui?>la guardo, per poi abbandonarmi
ad un sospiro triste.
< è sbagliato.>aggrotta le sue sopracciglia
bionde e sottili e mi fissa.
< Che intendi per sbagliato?>
<
Voglio dire che è sbagliato per me. Poi ho altre cose a cui
pensare..>mugugno senza troppa convinzione, e
l’espressione di lei
si rilassa.
< Perché dovrebbe essere sbagliato per te? E la tua
testa che te lo dice o il tuo cuore?>
< Entrambe..>mormoro riprendendo a mangiare il
cioccolato, che mi sembra l’unica ancora di salvezza al
momento.
< Allora è il tuo corpo a volerlo..>ingoio un
pezzetto di cioccolato, che quasi và di traverso.
< Esattamente. Colpa della mia fottutissima astinenza.>mi
guarda male.
< Non c’è bisogno di essere maleducata
Vivianne.. è questo mangime umano che ti rende
così?>scuoto la testa.
<
è il nervoso.. Perché lui è sbagliato.
Perché anche se è sbagliato
continuo a pensarlo, perché ho Stefan a cui pensare e
perché non voglio
una relazione!>sbotto irritata, mentre lei mi osserva con uno
sguardo indecifrabile.
< Non vuoi dirmi perché è
sbagliato..>scuoto la testa, lascio stare il cioccolato e mi
prendo il viso tra le mani.
<
Mi odieresti.. E non voglio. Lacerò perdere.>sento
che continua ad
osservarmi, poi sospira di nuovo e toglie le mani dal mio viso.
<
Non potrei odiarti.. Tu e le altre cugine siete l’unica cosa
che mi è
rimasta..>mi guarda con gli occhi lucidi, tentando di fare un
sorriso. Io mi mordo il labbro e tento di ricambiare il sorriso; mi
riempie il cuore di gioia vedere che stà tornando pian piano
ad essere
la persona che era prima della strage, anche se nei suoi occhi
c’è
sempre quell’ombra di tristezza assoluta, e sono fiera di
lei. Ha
sofferto, ma ora si stà riprendendo e stà
cercando di aiutare me, che
ho uno stupido problema di cuore per uno stupido vampiro. Come posso
dirle che il lui di cui parlo è sbagliato perché
è un essere che
appartiene alla razza di quelli che gli hanno ucciso i genitori e la
sua ragione di vita?
Faccio un sorriso dolce. Non posso assolutamente dirlo, mi odierebbe
davvero. Lei ricambia il sorriso e mi sfiora la guancia.
<
Non credo che il tuo cuore pensi che lui sia sbagliato, o non saresti
qua da sola.. Tu lo vuoi.. E se lui ti vuole non avere resistenze..
Qualunque problema ci sia, si può risolvere..>certo,
lui uccide gli
umani per puro divertimento, come si può risolvere questo?
Ma annuisco.
< Grazie.. terrò a mente questo
consiglio..>lei alza gli occhi al cielo e si rialza.
<
Fidati di me Vivianne.. Non lasciarti scappare la
possibilità di
amare.. Con Stefan non ci sono problemi, a lui basta che torni a casa
la notte e che ti addormenti con lui, lo sai..>mi dà
un bacio sulla
fronte e se ne và, prima che possa dirle altro. È
più piccola di me di
qualche anno, ma ciò che dice sono le parole di una vera
donna che ha
vissuto la vita e che i consigli che dà devono essere
seguiti.
Riguardo il cioccolato. Forse dovrei provare a conoscerlo, anche se
è un vampiro.
Forse
è meglio parlarne con un uomo. E l’unico uomo che
conosco davvero bene
ora è alle prese con la mia macchina, che trucca per svago.
Dopo
aver rimesso la cioccolata nel frigo e essermi messa una tuta raggiungo
Connor nel garage. È alle prese non con la mia macchina, ma
con la sua,
l’ultimo regalo fatto dai suoi genitori, una aston martin.
Da
piccola mi sono sempre chiesta come i miei genitori potessero comprare
certe cose, e da grande me lo spiegarono; avevano dei contatti umani,
che compravano tutto ciò che loro volevano alla luce del
sole, per poi
portarle in un punto di incontro. Oppure le sere d’inverno,
quando già
alle 17 il sole è tramontato e i negozi sono ancora aperti
loro
uscivano, e spesso mi portavano con me, anche se rimanevo solo nella
macchina con i vetri oscurati. Il colore dei miei occhi era troppo
strano, ed ero troppo piccola per mettermi le lenti a contatto.
Mi
fermo sula porta ed osservo il mio amico, che indossa un paio di jeans
scuri e una t-shirt malandata, alle prese col motore della sua
macchina. Lo sguardo deciso e concentrato, le mani ferme e precise..
< Ehi genio, sei su questo mondo o su quello della
meccanica?>lui sbuffa.
<
Aspettaa.. Ok, fatto!>toglie le mani dal motore e la chiave
inglese
e si gira a guardarmi sorridendo.< Ehi ciao!>faccio un
sorrisetto
e mi avvicino a lui.
< Come mai modifichi la tua?>lui alza le spalle e si
pulisce le mani con un panno bianco che aveva nella tasca dei jeans.
<
Così.. Ma dimmi, come mai qui? Non credo che tu stia per
andare in
giro.. Specialmente vestita così.>si, di solito
questo è il suo
regno, e noi ci passiamo soltanto per prendere le macchine e andarcene
o rimetterle e tornare in casa.
< Beh.. Volevo vederti. E parlarti..>
< Dimmi tutto!>chiude il portello e si appoggia alla sua
macchina guardandomi. Io respiro profondamente.
<
Beh.. C’è una persona che mi piace. Ma non la
conosco, mi ha baciata
senza il mio consenso ed è sbagliata per me. Che
faccio?>mi fissa
senza parole. Poi alza un sopracciglio scettico.
< Vuoi che lo pesti perché ti ha
baciata?>scuoto prontamente la testa.
<
Nono! E che.. Sono davvero confusa.>sospiro< è
da tempo che non
provo cose del genere, e lui è davvero sbagliato..>
< Su dai..
Sputa il rospo.>lo guardo. Posso dirlo a lui? Posso confidarmi
con
il mio migliore amico del fatto che provo attrazione per un vampiro?
< Non ho niente da sputare..>no. Non posso nemmeno con
lui, con nessuna delle persone a cui voglio bene. Lui sbuffa.
< Non so che dirti.. O mi dici perché è
sbagliato o non posso aiutarti..>
<
Non so Connor.. a me sembra sbagliato.. Ma lo voglio
comunque..>lui
annuisce e tace. Cala il silenzio. Odio avere segreti con lui, ma non
so come la prenderebbe. Fleur andrebbe su tutte le furie, ma lui?
Potrebbe capirmi? O andrebbe a ucciderlo, infischiandosene della
tregua? No, ci sarei io a proteggere Gabriel..
Mi blocco. No, perché dovrei mettermi in mezzo? Dopotutto,
di persone attraenti se ne trovano, no?
<
Sai.. Ho conosciuto una ragazza..>lo guardo e apro la bocca
richiudendola subito, mentre lui guarda il pavimento. Wow, questa
è una
novità.
< Ah davvero?>
< Beh, non proprio conosciuta.. Osservata direi.>borbotta.
Non gli piace parlare di certe cose.. Io sorrido.
< E com’è? Carina?>alzo lo sguardo
verso di me e scuote la testa.
<
Non è carina.. è bellissima.>non posso
fare a meno di sorridere, mi
piace vedere Connor innamorato, è più serio, ma
allo stesso tempo più
allegro.
< Dove l’hai vista? Racconta..>lui sbuffa.
<
Impicciona.. Comunque, ero a caccia.. Mi ero appena nutrito, esco dal
vicolo e mi avvio verso la macchina, quando la vedo. Era con le amiche,
ma riuscivo a vedere solo lei. Capelli castani, occhi scuri, uno
splendore.. Credo si chiami Giulia. O almeno, un amica l’ha
chiamata
così..>
< E non ti sei avvicinato?>
< Ma che dovevo
fare! Era con le sue amiche, era ora di tornare.. Quella sera avevo
promesso a Stefan che avremo giocato alle macchinine.>che
ballista..
< Stefan potevo tenerlo io, potevi rimandare tranquillamente
questo impegno.. Avevi paura!>mi guarda male.
< Io non avevo paura!>
< Codardo.>gli dico con sfida; lui si irrigidisce.
< Non è vero.>
< Codardo, codardo, codardoo..>
< Smettila, non sono un codardo!>sbotta irritato. Io
scoppio a ridere.
< Si che lo sei! O ci avresti almeno provato..>
<
Non mi andava, tutto qui. Poi si stava divertendo con le amiche, non
volevo immischiarmi.>borbotta ritornando ad aprire il cofano
della
macchina e tornare a truccarla. Io sbuffo.
< Che ne dici domani sera di andare insieme a cercare questa
Giulia? Almeno la rivedi e ci potrai provare..>ride amaro.
<
Se ci provo mi affeziono, vado a letto con lei, mi innamoro e poi la
dovrò lasciare. No, meglio di no.>lo guardo; lo
capisco bene, ha
sofferto molto quando ho dovuto lasciare Ginny, e ha paura di
ritrovarsi di nuovo nella stessa situazione. Sospiro e poso la mano
sulla sua spalla.
< Ti piace davvero tanto questa Giulia?>rimane immobile.
< Si.>dice sincero. Annuisco e gli do un leggero pugno
nella spalla.
<
Allora domani andiamo in città e la cerchiamo! E non voglio
sentire
scuse.>lui mi guarda. < Guarda che ti costringo
eh!>ride.
< Ok, ok! Ma tu non ti devi intromettere.>mi fissa serio.
Io sorrido e annuisco.
<
Va bene.. Ti lascerò fare ciò che vuoi.. Ma spero
davvero che ci
proverai. O almeno, che ti presenti.>alza gli occhi al cielo
sorridendo. < Guarda che dico sul serio!>
< Farò il possibile..>mi guarda negli occhi e
sorride. < Grazie Vì..>alzo le spalle.
< Ti pare.. è perché ti voglio bene
scemo!>lo abbraccio e lui ricambia; ha un buon profumo, anche se
<
non come quello di Gabriel..>mormoro quasi malinconica senza
rendermene conto, per poi immobilizzarmi. Ops. Connor si stacca e mi
guarda.
< Si chiama Gabriel, lo pensi sempre e lo stai paragonando a me,
esatto?>scuoto la testa.
<
Certo che no!! Non potrei paragonarlo a te!>mi guarda scettico.
<
Perché lui è più bello.>sorrido
angelica; lui prima mi guarda
sorpreso, poi scoppia a ridere.
< E dopo questa affermazione
assolutamente infondata sciò! Non puoi venire qua a
paragonarmi con il
tuo ragazzo!>ma continua a ridere. Io mi incupisco.
< Non è il mio ragazzo. Prima scherzavo, anche se
è davvero bello. Volevo solo offenderti!>
<
Oh, grazie eh.. Comunque non ti credo.. Anzi, credo che tu ti sia
inventata la storia che lui è sbagliato solo per paura che
lui ti
faccia star male!>magari fosse così. Vorrei dirti che
non è così
Connor, davvero, ma dovrei dirti il vero motivo perché
è sbagliato.. E
tu mi odieresti.. E non voglio.
< Già..>borbotto. Lui sorride soddisfatto e mi
scompiglia i capelli.
< Tranquilla.. Tu provaci.. Se poi si azzarda a farti soffrire,
gliela faccio pagare io!>Ridacchio e lo abbraccio.
< Grazie Connor..>mi stringe amichevolmente tra le sue
braccia.
<
Di nulla.. Sai che voglio che tu stia bene.. Dopotutto, ora tu e Stefan
siete la mia famiglia..>sorrido tra me e me felice.
< E le
altre? Guarda che Carmilla e Millarca sono gelosissime del loro
“fratello maggiore adottivo”!>scoppia a
ridere di gusto.ride ancora di più e mi lascia andare.
< Il loro fratello maggiore?! Questo non lo sapevo!!>io
annuisco sorridendo.
< Si.. Dopotutto, ormai siamo tutti insieme una famiglia.. Anche
Stefan ti reputa tale..>lui sorride sincero.
<
Hai ragione.. Infatti solo un fratello maggiore riuscirebbe a
sopportare tutte le sue sorelle femmine e un fratellino che se non
c’è
la sorella preferita si deprime!>ridiamo insieme e proseguiamo a
parlare di ogni argomento, mentre lui continua a mettere le mani nella
sua macchina, tranne di Gabriel.
Non posso fare a meno di pensarlo.
È un chiodo fisso nella mia testa, e non riesco a fare a
meno di
ricordare il suo sorriso, i suoi occhi, il suo bacio. Questo
sconosciuto è entrato di prepotenza nella mia vita, e
intende restarci.
Stupido vampiro!
|
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Capitolo 7 *** Sorrisi e ritardi. ***
E rieccomi!!
Connor innamorato, Gabriel soo sexy.. E io che complico sempre tutto!
Ebbene si, amo complicare la vita di poveri personaggi indifesi, in un
modo o nell'altro; questo non deve farvi subito pensare "e ora che le
farà combinare??", ma è solo un avviso u.u"
Ringrazio _Vampire
girl_ di aver messo questa storia nelle preferite, e tutti
quelli che la seguono senza segnarla ne recensirla!! Però
ripeto, qualche recensione è sempre gradita ^^
Ora basta però! Vi lascio al capitolo.
Baci :)
Sorrisi e ritardi.
Un'altra notte è iniziata, finalmente.
Mi metto la camicetta bianca un po’ scollata e la gonna nera
a tubino
velocemente, mentre raggiungo la scarpiera nel buio più
totale dato che
se accendo la luce Stefan si sveglia; e se si sveglia è la
fine... Apro
il cassetto dove tengo le mie adorate decolté nere e le
prendo
infilandole in modo impacciato tenendomi in equilibrio.
< Vivì??
Dove sei?>sento la dolce vocina ancora un po’
assonnata del mio
fratellino, preoccupato perché non mi sente. Sorrido dolce
tra me e me
e lo raggiungo.
< Ehi piccolo, sono qui... Dai, torna a
riposare...>gli sfioro il visetto, mentre lui mi prende la mano
con
la sua piccolina, che sembra quasi fragile.
< Accendi la
luce?> No. Oh cavolo... Se mi vede vestita mi fa storie! Gli
prendo
la manina tra le mie e ci lascio un bacio leggero.
< Ma se
accendo la luce poi non riesci più ad
addormentarti.>gli sfioro il
viso, sentendo che un ciuffo di capelli glielo copre. Anche
papà aveva
sempre i capelli ribelli che volevano sempre stare sul viso, come se ne
fossero follemente innamorati.. Sento che scuote piano la testolina, ma
senza troppa convinzione. Sorrido e mi stendo accanto a lui,
prendendolo tra le mie braccia e coccolandolo, iniziando a intonare una
dolce ninna nanna. Sento il suo corpicino rilassarsi e le sue manine
posarsi sul mio petto. Gli accarezzo i capelli, continuando a
sussurrargli la ninna nanna, e lui torna a riposare sereno. Ascolto il
suo piccolo cuoricino battere piano, il suo respiro sereno; gli lascio
un bacio leggero sulla fronte e lo rimetto bene sotto le lenzuola,
mettendogli tra le braccia il suo pupazzetto preferito. Mi sento un
po’
in colpa, ma so che mi perdonerà.. E un giorno
farà lui così con me,
uscirà di nascosto e troverà tante belle ragazze
che cadranno ai suoi
piedi!
Trattengo una risatina al pensiero, prendo la pochette che ho
lasciato sul comodino ed esco, cercando di non fare nemmeno il minimo
rumore...
< Dove credi di andare tu??>sobbalzo e mi giro,
vedendo Kelly assonnata e indispettita che indossa il suo solito
pigiamone bianco domenicale. Strano.
< Shh! O Stefan ci
sente>sussurro piano, lei sbuffa e mi trascina giù
per le scale,
portandomi in cucina. Lì, Carmilla è seduta al
tavolo con un
espressione tristissima sul viso, mentre Millarca lì accanto
gli dà
pacchette sulla spalla. < Ma che è successo?>
< Ieri notte,
quando siamo tornate tardissimo, Carmilla ha ricevuto il suo primo
rifiuto.>Carmilla mugola qualcosa e nasconde il viso tra le mani.
<
Vuoi dirlo a tutti Kelly? Non rendere la mia umiliazione pubblica a
tutti!>a Millarca scappa una risatina, mentre io sospiro e vado
accanto alla mia cugina “umiliata”.
< Dai Carmilla.. Il mondo è
pieno di bei ragazzi.. Se uno è stato così pazzo
da rifiutarti, affari
suoi!>lei fa spazio tra le dita della mano e mi osserva con i
suoi
occhioni rosa perlato. Sorrido, e scopro che mi scruta attenta.
<
Che c’è?>
< Tu hai un appuntamento.>e in quel momento Millarca e
Kelly mi osservano più attentamente. Cazzo. Scuoto la testa.
< Non stavamo parlando di te?>
<
è vero! Non ti vesti mai così per andare a
caccia..>dice Millarca, e
gli cade l’occhio sulla pochette.< Oddiomio. Hai anche
la
pochette!>Kelly sgrana gli occhi.< Non la porti mai la
pochette!!>
< Sputa il rospo Vivianne, chi è?>domanda
Kelly serissima. Io tento di sorridere.
< Voi non siete normali... Solo perché mi porto la
pochette, non è detto che abbia un appuntamento!>
<
Invece si! Te la porti dietro solo nelle occasioni
speciali!>replica
convinta Carmilla, già ripresa dalla umiliazione. Sospiro e
faccio per
andarmene.
< Non esco con nessuno!>Kelly mi ferma.
< E secondo te ci crediamo? Non siamo così
sceme>
DRIIN.
Il campanello.
Il
campanello non suona mai. In tutti questi anni non ha mai suonato.
Guardo allibita le altre, che sembrano pensare la stessa cosa.
Sembra siano passati secoli da quando suonò l'ultima volta.
Riguardo le altre nervosa. < Chi và ad aprire?>
<
Tu Vì! Sei l’unica vestita!!>bisbiglia
Carmilla, mentre Millarca
tenta di vedere chi è dalla finestra. Io sospiro e vado alla
porta;
prendo fiato e apro.
Ciò che vedo è un uomo. Un uomo alto, bello,
occhi chiari e camicia azzurra elegante con i primi due bottoni non
allacciati su dei pantaloni scuri. Lo guardo negli occhi attentamente.
< Salve Vivianne. Quanto tempo!>mi sorride. Apro e
richiudo la bocca, come un automa. Maximilian.
Il
ragazzino con cui io e Connor passavamo le notti estive da piccoli, ma
lui è sempre stato un pò più grande di
noi. Lo stesso ragazzino che
intrappolava le lucciole per farle vedere a noi, lo stesso ragazzino
che baciò per la prima volta Kelly, lo stesso ragazzino con
cui a volte
passavo nottate intere a leggere nella biblioteca.
Ora è qui, sulla
porta della mia casa, uomo e sorridente. Gli occhi che risplendono
della stessa luce che aveva fin da piccolo, la mascella ben definita,
il sorriso di chi è felice e non vuole nasconderlo.
<
M-Max..?!> balbetto, per poi riprendermi e aprirmi in un sorriso
felice ed abbracciarlo di slancio. Lui ride e ricambia, stringendomi
forte.
< Mi hai riconosciuto!! Mi fa davvero piacere!>rido e gli
do un bacio sulla guancia, lasciandolo andare.
< Quanto tempo! Ma dov’eri finito?>
< Ero in America! Ma ora sono tornato.>sorride, mentre io
lo faccio entrare.
<
Chi è Vivì?>arriva Kelly dal piano di su
indossando un paio di jeans
e un top scuro, ma appena vede Max si blocca a guardarlo a bocca
aperta. Millarca e Carmilla si sporgono dalla porta della cucina con la
testa e lo fissano.
< Ma che gnocco!>dice Carmilla deliziata, mentre Millarca
lo osserva incuriosita; lui scoppia a ridere.
<
Voi dovreste essere le gemelle Carmilla e Millarca! Ho sentito parlare
di voi! E... Ciao Kelly...>sorride alla mia cugina maggiore, che
lo
fissa. Ah, vero. Loro stavano insieme. Lui è stato il suo
primo
ragazzo... In tutti i sensi. Lei sbatte gli occhi per riprendersi, e
sorride allegra.
< Ecco il disperso!!>viene verso di noi e lo
abbraccia, mentre lui ricambia l’abbbraccio. E dalla cima
delle scale
spunta Connor, mezzo addormentato, allarmato e con indosso una canotta
bianca aderente e dei pantaloni di tuta. Fa per parlare poi squadra
tutti e fa il punto della situazione. Mi guarda, e io annuisco.
Sì, è
proprio lui.
< Quindi abitate da soli. Me lo aveva accennato mia
madre...>
< A proposito, come stà?>
< Bene... E voi? Come và la convivenza?>
<
Dura! Tra tutte femmine, io e Stefan siamo oppressi dal potere
femminile!>sghignazza Connor, e Max sorride. Carmilla
dà una botta
sulla spalla di Connor infastidita; sembra che non voglia che si parli
male di lei quando c’è un maschio in giro! E ho
notato i suoi sguardi a
Max... Ma è troppo piccola. Connor sbuffa e alza le spalle.
< Senza
scherzi, và tutto abbastanza bene...>
< Ormai sopportiamo bene
questo qui e le gemelle... Anche se ci è voluto un
po’ di
tempo!>dice Kelly ridacchiando. Millarca e Carmilla sbuffano
scocciate, mentre Connor alza gli occhi al cielo, stando al gioco.
Sopporta più cose da quando si è baciato con
Giulia, quella ragazza gli
fa bene! Max annuisce.
< Beh, tra caratteri diversi può essere complicato
capirsi, figuriamoci conviverci..>
<
Ma se sono tutti fatti allo stesso modo! Allegri, impiccioni e
tremendamente testardi.>parlo con convinzione, mentre Connor
scoppia
a ridere.
< Ma senti chi parla!!>borbotta Millarca, mentre io torno
a guardare l’ospite.
< E tu che hai fatto in America?>alza le spalle.
<
Mi ci ha mandato mio padre, per controllare i demoni che ci sono
lì...
Devo dire che sono più moderni di noi!>annuisco.
Vero, suo padre è
uno degli “anziani”, color che fanno le leggi e che
tengono d’occhio il
popolo dei demoni da quando la monarchia è stata abolita.
Nessuno sa il
perché, e nessuno osa chiedere.
Sono le più alte cariche della
nostra “politica”, e anche mi padre ne faceva
parte; ma era speciale,
andava da loro solo per le questioni importanti. Non so
perché lo
trattassero così bene, anche mia madre lo sapeva, ma nessuno
mi ha mai
detto niente.
Mi viene un dubbio. Per la prima volta in tutto questo
tempo mi viene un dubbio. E se non fossero stati i vampiri ad uccidere
mio padre? Se fossero stati altri demoni, contrari alla sua carica?
Osservo
Max e la mia famiglia che parlano. Non avevo mai pensato a questa
possibilità, ma ora riflettendoci potrebbe anche essere...
No, ma che
penso. Che motivo avevano di uccidere anche i miei zii e i genitori di
Connor se c’entrava solo la carica di mio padre? Nessuno...
Guardo distrattamente l’orologio, e mi blocco. Merda,
è tardissimo! Gabriel!!
< Ehm, scusate, devo andare! Max, mi ha fatto piacere rivederti,
rimani qui ora?>lui annuisce.
< Verrò a trovarvi anche tra qualche sera, se a voi
non spiace ovviamente!>
< Certo che no!>dice Kelly facendo un sorriso, io
annuisco e do un bacio veloce sulla guancia a tutti.
<
Allora alla prossima! Ah, e voi state attenti a Stefan!!
Ciaoo!>e mi
dirigo di corsa in garage senza nemmeno sentire le risposte, entro in
macchina e parto veloce. Sono davvero in ritardo.
Spero che sia
rimasto lì... E se per caso se ne è andato con
un'altra, lo cerco e lo
ammazzo; non può farlo dopo che mi sono arresa a
frequentarlo!
Corro
verso la panchina dell’altra sera, anche se con i tacchi che
ho non è
proprio l’ideale! Sento il fresco notturno che mi investe
nella corsa,
il profumo dell’erba bagnata del prato, il mio profumo appena
accennato
messo per far piacere a Gabriel... Arrivo e lo vedo, seduto sulla
panchina; la camicia bianca che indossa mette in risalto i suoi
pettorali e addominali, ma non troppo. Sopra indossa una giacca nera ne
troppo elegante ne troppo sportiva, dei jeans scuri e lo sguardo
rivolto verso il vuoto. Si gira e appena mi vede si alza e mi viene
incontro. Io prendo fiato e lo raggiungo. Ci fermiamo l’uno
davanti
all’altro guardandoci negli occhi.
< Due ore di ritardo... Non ci speravo più che
arrivassi.>sospiro.
< Scusami tanto... Ma è arrivato un ospite
improvviso, era da anni che non lo vedevamo...>annuisce sempre
serio.
< Ospite eh? Uomo? Bene.>borbotta. Io lo osservo. Aaah
< Sei geloso Garbiel?>mi fissa, come se avessi detto una
bestemmia. Scuote la testa nervoso.
<
No! Puoi fare ciò che vuoi. Dopotutto, sono solo un mezzo
sconosciuto
per te.>continua a borbottare. Io rido e gli prendo il viso tra
le
mie mani.
< Non negarlo... Sei geloso!>e gli do un bacio a stampo.
Lui fa un mezzo sorrisetto.
< Ok, si sono geloso.>sorrido e gli do un bacio sulla
guancia, per poi passare le mie braccia attorno al suo collo.
<
Mi piacciono le persone gelose! Però che non
esagerino.>lui sorride
sexy e mi dà un bacio passando le sue braccia attorno alla
mia vita.
<
Ma lo sai che sono geloso... Te l’ho detto anche la scorsa
volta. I
vampiri sono gelosi e possessivi...>mi stringe a se, come per
sottolineare il fatto che non vuole che sia di qualcun altro. Rido e mi
stacco un po’, mentre lui mi prende per mano e mi osserva,
facendomi
anche fare una giravolta. < Wow... Elegante splendore! Anche se
sento la mancanza delle tue minigonne...>alzo gli occhi al cielo.
<
Anche perverso. Andiamo proprio bene Gabriel!>ma sorrido e ci
incamminiamo tenendoci per mano. < Parlami un po’ di
te.>mi
guarda, per poi farmi un piccolo sorriso e tornare a guardare avanti,
intrecciando le dita con le mie.
< Beh... Mi chiamo Gabriel
McGregor, ho 29 anni, sono astemio da ben 4 ore.>dice con un
tono
serio, ma scoppio comunque a ridere come una demente. Mi guarda e
ridacchia < Non morire dalle risate eh!>
< E tu sii serio!>sorrido tentando di riprendere fiato.
<
Ok, tutto ciò che vuoi Vivianne... Allora, Sono nato in
Inghilterra, da
genitori vampiri e mai stati umani. Ho una sorella tragicamente gelosa
di me e rompiscatole, una madre ambiziosa intenta a cercarmi una sposa
adatta tra la nobiltà dei vampiri e un padre assente, dato
che nemmeno
lui riesce a sopportare né moglie né figlia e si
rifugia nel suo
“lavoro”, cioè capo del consiglio dei
vampiri... è una carica alta
ereditata da mio nonno ormai morto... L’unica simpatica della
mia
famiglia è mia nonna paterna. Non ha peli sulla lingua,
è più testarda
di un umano innamorato e anche se è anziana è una
cerca grane.
Sottomette mia madre, tenta di educare inutilmente mia sorella e
stravede per me, modestia a parte...>faccio un sorrisino e
appoggio
la testa sulla sua spalla. Lui mi dà un bacio tra i capelli.
< Ma
dopotutto voglio bene a quei pazzi..>
< Capisco... E per
quanto riguarda vecchie fiamme?>silenzio. Gli accarezzo piano il
braccio mentre continuiamo a passeggiare;sento che prende fiato. Ahia.
<
Sarò sincero, ho avuto delle storie... Molte, tante...
corte. Solo una
è durata a lungo, ma poi lei si è messa con un
altro.>lo guardo e
gli do un bacio leggero sulla guancia.
< Era umana?>scuote la testa.
<
Una vampira. Ma è successo tempo fa, e ora sono coccolato
dalla più
bella donna dell’universo!>mi sorride e io gli sorrido
di rimando.
Oltre ad essere presuntuoso ed un ottimo baciatore è anche
dolce e
lecchino... Accostamenti strani, devo dirlo.
< Guarda che se dici
queste cose per portarmi a letto ti avverto che non ci
casco...>ridacchia e mi lascia la mano, mettendo il braccio
attorno
alle mie spalle.
< E io che ci speravo! Pazienza, troverò un
altro modo. Ora tocca a te parlare della tua vita..>lo osservo,
per
poi fare un piccolo sorriso e riprendo a camminare con lui.
<
Io... Beh... Ho una vita complicata. Abito con le mie cugine, il mio
amico Connor e il mio fratellino Stefan. Ha solo 3 anni e mezzo ma
è
molto intelligente.>
< Come mai abiti con i tuoi cugini e quello lì? I
tuoi genitori?>guardo basso.
<
Sono stati uccisi brutalmente anni fa... Carbonizzati al sole. Come i
genitori delle cugine con cui convivo e i genitori di
Connor.>cade
il silenzio più totale, mentre i ricordi tornano a galla.
Sento che mi
dà un bacio sulla guancia.
< Mi spiace. Non sapevo...>alzo le spalle.
<
Ovvio, come potevi saperlo... Comunque, mi prendo cura del mio
fratellino assieme alle mie cugine, e quando vado a nutrirmi lo tengono
loro. Mio padre era uno dei nostri anziani. Un demone di nascita, e mia
madre era un umana, ma quando sono nata era già una
demone... Entrambi
erano ottimi genitori, non mi facevano mai mancare niente. Ho sempre
studiato con mio padre o con dei professori demoni che venivano apposta
a casa, e mia madre mi diceva sempre che papà mi viziava
troppo
così...>faccio un leggero sorriso al
ricordo.sospiro,
appoggiandomi nuovamente a Gabriel; lui mi tiene stretta con un braccio
e accarezza il mio di braccio. < Ma stiamo bene!
C’è sempre allegria
in quella casa, e siamo molto uniti...>
< Beh, almeno
questo.>mi dà un bacio dolce sulla testa.<
Però ti prego, ora
sorridi. Vederti triste mi fa male.>mi gira mettendomi col viso
verso di lui e mi guarda negli occhi.< Dal primo momento che ti
ho
vista, ho solo desiderato due cose. Averti e vederti sempre felice. E
se me lo permetterai, io cercherò in tutti i modi di
renderti felice,
sempre. Ma se tu vorrai.>mi perdo nelle sue parole, nei suoi
occhi
così espressivi, che ora trasmettono dolcezza e
determinazione. Sembra
davvero sincero..
E io voglio crederci. Voglio credere a ciò che mi
dice, perché ne ho bisogno. Gli sfioro il viso con una mano,
seguendo
premurosamente ogni lineamento del suo viso e godendomi la sensazione
della sua pelle sotto le mie dita. < Grazie..>mormoro
felice, e
lo bacio piano. Lui ricambia dolce, stringendomi forte a se; e scordo
tutto: Stefan che mi aspetta a casa, i miei genitori e la vendetta, i
pensieri e dubbi sul loro omicidio, le mie cugine, il mio migliore
amico, Maximilian appena tornato dopo anni.. Tutto.
Anche il senso
di colpa che avevo quando stavo venendo qui, per uscire con un vampiro.
Ma ormai è tutto scordato, tutto in un angolino della mia
mente. Lui è
un uomo. Il mio uomo, che mi vuole vedere felice.
È questo l’importante, no?
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Capitolo 8 *** Occhiali. ***
E rieccomi qua! Ebbene
si, mi piace vedere che le visite aumentano.. Non lo nego u.u anche se
una recensione, torno a ripeterlo, è sempre gradita! ;D
@_Vampire girl_
aaah! mi fa piacere che ti paccia! E grazie mille per i complimenti ^^
Per le altre cose scritte da me.. Beh, c'è una ff un
pò vecchiotta che stò postando da tempo e l'idea
di una mini storia originale.. ma chissà!
E ora il capitolo! Spero piaccia u.u Bacioni!
Occhiali.
Rimaniamo per tutta la notte a parlare, a
passeggiare per il parco e a scambiarci dolci effusioni. Il tempo vola,
e purtroppo spesso vola troppo in fretta.. Guardo l’orologio,
che segna
le 4 di mattina. Sospiro e appoggio la mia testa alla sua spalla,
respirando il suo profumo semplice e buono..
< è ora che vada.. è
già tardi..>sento che sbuffa e mi dà un
bacio sulla testa, passando
un braccio attorno alla mia vita e stringendomi a se.
< E se
andassimo nel mio appartamento? Almeno ti eviti la strada..>lo
guardo e vedo che non riesce a trattenere un sorrisetto malizioso.
Scuoto la testa divertita e gli do un bacio sulla mascella.
< Un altro giorno semmai.. Ora devo proprio andare!>mi
alzo dalla panchina, seguita da lui che sbuffa.
<
Va bene.. Ma domani ti voglio rivedere..>mi prende per i fianchi
e
mi avvicina nuovamente a se, con quel sorriso seducente sempre stampato
sulle labbra..
< No.. Non posso, domani è la serata dedicata
unicamente a Stefan, mi spiace..>sbuffa di nuovo e mi stampa un
bacio sulle labbra, per poi passare con le labbra sul mio collo,
già
ripresosi dal succhiotto dell’ultima volta. Ancora non ho
capito come
ha fatto!
< In questa occasione vorrei essere tuo fratellino..
Sai, ci stai sempre insieme.. Lo aiuto a fare il bagnetto.. Dormite
addirittura nello stesso letto!>mi lascia un bacio sul collo, mi
stringe a se e mi fa un succhiotto. Rido cercando di liberarmi.
< Sei solo un pervertito!>dico scherzando sentendo che
smette e mi lascia un po’ andare.
< Io? Un pervertito? No.. Solo bramoso del tuo corpo, niente di
che!>
<
E anche del sostituire il mio fratellino..>mi libero dalla sua
presa
sorridendo e posando una mano sul succhiotto appena fatto; spero che
stavolta basti un po’ di fondotinta e non mezzo flacone.. Lui
sorride
angelico.
< Quello è un sogno segreto.. Ma ho il sospetto che
un
giorno si avvererà!>conclude convinto, credendo che
davvero possa
accadere una cosa simile; sorrido.
< Sogna ancora.. Buon riposo Gabriel.. E grazie per la
serata..>scuote la testa e mi prende il viso con una mano.
<
Grazie a te bellissima.. Il mio unico rammarico e il tuo rifiuto di
venire da me!>e mi bacia. Di nuovo, come se non ne avesse mai
abbastanza. E io ricambio, senza la forza e nemmeno la voglia di
rifiutarlo; perché ormai il danno è fatto, non
posso tornare indietro.
Sono caduta nel baratro del tabù, e intendo rimanerci.
Perché se il tabù ha un sapore così
buono, allora io non posso più farne a meno.
Straordinariamente,
sono riuscita ad evitare ogni domanda delle mie cugine; ma solo grazie
alla presenza di Stefan, che impedisce loro di chiedermi liberamente
qualunque cosa! Guardo Stefan giocare con le costruzioni sul tappeto
del salotto, lo osservo attenta mentre rimane concentrato su
ciò che
stà costruendo con tanta premura. Lo stesso che aveva mio
padre quando
leggeva qualche documento importante o leggeva un libro di filosofia.
Certe cose lo hanno sempre affascinato, rapito, e ammetto che anche a
me interessano molto. A volte rimanevamo ore a discutere su varie tesi
dell’esistenza, fino a che mia madre non entrava nello studio
di papà e
ci ordinava di andare a letto.. Sorrido al ricordo.
< Noooo!!>geme Stefan guardando la sua creazione crollata
rovinosamente sul tappeto. Io gli vado subito accanto.
<
Ma che peccato! Dai, se vuoi la rifacciamo insieme.. Che ne
dici?>lui annuisco imbronciato, e quando stò per
cimentarmi
nell’impresa di ricostruire tutto, lui si incanta sulla
finestra
aperta. < Stefan?>
Non mi ascolta nemmeno, troppo preso
dall’osservare le stelle che brillano nel buio. Si alza e
và veloce ad
osservarle dalla finestra; lo raggiungo e lo prendo in braccio,
sorridendo dolce al vedere la sua espressione rapita.
< Ti piace?>annuisce, e dopo un po’ mi guarda.
< Vivì, usciamo a vedere insieme le stelle?>mi
chiede con la sua vocina dolce e irresistibile. Lo guardo e sorrido
felice.
< Ma certo piccolo! Ora usciamo in giardino..>mi fissa e
scuote la testolina.
<
No! Voglio andare in città con tee!!> no, forse ho
capito male..
< Ti prego Viviììì..>mi
guarda con i suoi famosi occhioni da
cuccioletto indifeso e dolce.
Assolutamente no. È fuori discussione.. è ancora
troppo piccolo per andare in giro!
<
Pensavo che non avessi intenzione di portarlo in città sino
a che non
avesse compiuto 15 anni..>mi sussurra Connor senza farsi sentire
da
Stefan che stà dietro, tutto intento a guardare il mondo
fuori dal
finestrino con degli occhiali con le lenti un po’ scure per
mimetizzare
il rosso delle sue iridi. Io lo guardo male.
< Che dovevo fare? Mi ha pregata.. E poi so che farà
il bravo!>
< Quello si, ma se qualcuno lo vede senza
occhiali?>sbuffo.
<
Non accadrà. Tu pensa a guidare e taci!>sussurro di
rimando
ritornando a guardare il mio fratellino. Connor sospira piano e
riprende a sorridere.
< Ehi campione, ti và di andare al parco?
Da lì le stelle si vedono bene!>ci guarda e annuisce
felice
sorridendo. Sorrido divertita vedendo che gli occhiali gli stanno un
po’ grandi.
< Sisi!!>
< Ci vedi bene piccolo?>gli
chiedo sorridendo, e lui annuisce di nuovo al colmo della
felicità e
torna a guardare fuori dal finestrino. Nella luce della mezza luna si
possono notare i riflessi bluastri dei suoi capelli neri, scuri quanto
i miei, e il suo visino è come incantato sulla stessa
espressione, di
sorpresa e curiosità. Per lui è un mondo tutto
nuovo, e quando vede le
luci della città in lontananza apre la bocca ad o,
affascinato.
Si,
è davvero tenero il mio fratellino.. Cresce così
in fretta, e so che i
miei genitori sarebbero fieri di lui.. Ma di me? Sarebbero fieri della
figlia che esce in segreto con un vampiro?
No.. Anche se mia madre
mi parlava tanto del vero amore, del creare un rapporto basato sulle
emozioni e sui sentimenti più forti.. Sicuramente li
stò facendo
vergognare di avere una figlia così degenere. Ma.. Non posso
farne a
meno. Loro se ne sono andati, e io ho bisogno di qualcuno a cui
aggrapparmi, a cui posso dire ciò che penso senza pensare
che possa
farlo sentire triste.. Gabriel.
Che ieri mi ha ascoltata, coccolata,
dato così tanti baci che a stento pensavo che tutto fosse
realtà.
Guardo basso. Chissà, forse piacerebbe anche a Stefan..
< Ehi
Vivì, guarda che siamo arrivati..!> mi avverte
Connor, riportandomi
con i piedi per terra. Annuisco e scendo, andando a prendere Stefan.
Si, forse non saranno fieri di ciò che faccio, ma io sono
felice.
Appena
arriviamo Stefan inizia a correre felice, e io e Cnnor ci sediamo su
una panchina, stando attenti a qualunque cosa faccia il piccolo, che
sembra drogato dell’aria che si respira in questo parco.
Corre come un
indemoniato fermandosi per ammirare dei fiori, purtroppo chiusi.
Sorrido e mi stiracchio; indosso dei semplici jeans azzurri e una felpa
nera, regalo di Carmilla e Millarca. Purtroppo, sopra
c’è una scritta
rosa bella grande che dice “Ehi boy, I’m your
baby”. Purtroppo
l’insistenza di Stefan mi ha fatto scordare di cambiarmi
prima di
uscire.. Merda. Guardo Connor, tranquillo nei suoi jeans scuri, t-shirt
bianca che fa risaltare il suoi evidenti addominali ma senza esagerare
e la felpa blu con la zip aperta..
< Come fai a essere sempre vestito bene in ogni
occasione?>scoppia a ridere e mi guarda.
< E questa domanda?!>alzo le spalle.
<
Così.. Forse stai diventando una donna..>annuisco
convinta,
indifferente al suo sguardo scettico e truce; credo che non sia
d’accordo..
< Quel Gabriel ti stà drogando? Quanti neuroni ha
già
eliminato dal tuo cervello?>ridacchio senza staccare gli occhi
da
Stefan, che gira su se stesso come una trottola guardando in alto.
<
Ma finiscila..>mi alzo e raggiungo veloce Stefan, prendendolo al
volo prima che cada a terra; lo fisso e mi soffermo sul suo sorriso.
Felice e un po’ spossato, dato che sicuramente vede ancora
tutto che
gira. Lo stringo a me, e mi accorgo che stà sempre
diventando più
grande.. Tra poco senza che me ne accorga sarà
già un adolescente
bellissimo!
< Mi gira la testa Vìì..>ridacchio
e torno alla
panchina con lui tra le braccia, sedendomi e facendolo accomodare al
meglio sulle mie gambe.
< è ovvio.. Se giri come una trottola
dopo ci vuole un pochino per permettere al mondo di
fermarsi!>gli
faccio l’occhiolino e gli do un bacio leggero sulla fronte.
< Siete davvero belli insieme..>dice Connor facendo un
sorriso. Io sorrido di rimando e coccolo Stefan.
<
Non c’erano dubbi, vero piccolo??>lui annuisce, ancora
un po’
intontito e fisse il cielo; lo guardo anche io, contando mentalmente le
stelle che riesco a vedere..
Sarebbe bello avere ora accanto
Gabriel, davvero.. Chissà se a Stefan starebbe simpatico.. E
chissà se
ci sa fare con i bambini. Ma che vado a pensare..
<
Connor!!>guardo subito la stradina, e vedo Giulia,
l’amata di
Connor; corre verso di noi tutta sorridente: indossa dei jeans chiari e
un giubbino ben chiuso. Vedo il viso di Connor che si illumina di
felicità e si alza sorridendo come se avesse visto un angelo.
<
Giulia!!>le và incontro e quando la raggiunge la
abbraccia e le dà
un bacio dolce e passionale. Stefan li fissa da sotto gli occhiali, un
po’ troppo grandi per lui, per poi nascondersi timido
affondando il
faccino nella mia spalla. Dopo due minuti di bacio intenso lui stacca
le labbra da quelle di Giulia, u po’ contrariata.
< Sei deciso a
farle sempre mancare il fiato?>dico scherzando e mi alzo tenendo
in
braccio Stefan, non intenzionato ad alzare il viso.< Ciao
Giulia!>sorrido, e lei mi osserva, facendo un sorrisetto. Credo
sia
gelosa..
< Giulia, lei è Vivianne! La mia migliore
amica..>le porgo una mano e lei me la stringe sorridendo.
<
Connor mi ha parlato molto di te!>dico sorridendo felice e
lasciando
la mano tornando a tenere bene Stefan, mentre lei arrossisce.
<
Davvero?>annuisco. Mi ha parlato così tanto di lei
che mi sembra di
conoscerla anche se me l’ha appena presentata.. Guarda Connor
sorridendo.< A me ha parlato un po’ di te.. Ma non mi
ha detto che
eri così bella!>faccio un sorrisetto.
< Sicuramente perché non
gli importava di dirtelo.. Dopotutto, per lui di bello esisti solo
tu!>vedo Connor arrossire leggermente, e Giulia guardarlo al
settimo
cielo e dargli un bacio sulla guancia. Poi guarda Stefan.
< E
questo bel bimbo?>si avvicina e cerca di guardarlo in viso, ma
lui
lo affonda ancora di più nella mia spalla. Ridacchio e gli
do un
bacetto sulla testa.
< Lui è il mio fratellino, Stefan.. è un
po’
timido!>Giulia sorride dolce, e Connor passa un braccio attorno
alla
sua vita; credo sia leggermente geloso del fatto che il piccolo Stefan
abbia attirato l’attenzione della sua amata!< Dai
Stefan.. Fatti
vedere dall’amica di Connor!>dopo un attimo di
esitazione Stefan
alza il suo visetto e osserva timido Giulia. Lei gli sorride dolcissima.
< Ciao piccolo.. Ma come mai hai questi occhiali scuri?>
< Vì mi ha detto di metterli..>risponde
timido. Giulia si acciglia.
< Ma perché?! È notte, non ci vedi
niente>e fa per toglierli.
Panico. Panico assoluto. Lo si legge sul viso di Connor, e sicuramente
anche sul mio.
Prima
che possiamo fermarla, lei glieli toglie e guarda i dolci occhi color
rubino del mio fratellino e rimane immobile, col fiato sospeso.
Tutto ciò accade in un attimo. Un attimo tremendo..
Riprendo gli occhiali e li rimetto veloce al mio fratellino, mentre
Connor tenta di distrarre Giulia.
<
Credo che sia ora di tornare a casa.. è tardi.. Ti
accompagno?>lei
si gira e lo fissa sconvolta. Io stringo forte Stefan e guardo Connor.
<
N-no.. Vado a casa con delle mie amiche.. Mi stavano
aspettando..>fa
per dire qualcos’altro, ma gira i tacchi e se ne
và. Lui la guarda
mentre se ne và, per poi guardare me.
Leggo il terrore nei suoi
occhi. Il terrore che lei ora lo lasci, che abbia paura di lui. Sospiro
e tento di fargli un soriso, ma lui guarda basso.
< Andiamo a casa..>mormora e si avvia dalla parte opposta
da dove è scomparsa la sua amata. Sospiro e lo seguo piano..
<
Connor è triste per colpa mia?>chiede Stefan quasi
piagnucolante. Io
scuoto la testa e gli do un bacio sulla sua piccola guancia.
<
No, tranquillo..>tento di fare un sorriso. No, non è
colpa sua..
Forse l’unica che ha colpe sono io; non dovevo portarlo qui,
anche se
ci teneva tantissimo.. O forse è colpa della
curiosità umana, che ti
spinge a cercare verità che non vorresti mai scoprire.
Però so che non
è colpa del piccolo che ho tra le braccia.
Non ha nessuna colpa.. Voleva solo venire con noi, con i grandi, e
vedere ciò che vediamo noi ogni due notti..
Entro in macchina nel sedile posteriore tenendo stretto Stefan, e
osservo Connor che guida silenzioso.
Sperò
che Giulia dimentichi ciò che ha visto; non per paura che
dica
qualcosa, ma per amore di Connor. Perché non so se lei
vorrebbe stare
con lui se sapesse cosa è..
Ma dopotutto, che pretese abbiamo? Siamo dannati. Per
l’eternità..
Condannati per sempre a passare notti dannate.
Soli, perché non ci meritiamo nemmeno un briciolo di amore.
Guardo
il cielo stellato con gli occhi lucidi; stare con Gabriel è
solo una
scomoda realtà.. Un sogno che voglio che continui ad essere
reale, ma
so bene che accadrà qualcosa che ci impedirà di
stare insieme.
Siamo
tutti destinati a vagare da soli nel buio della notte per sempre..
Guardo il mio fratellino, gli tolgo gli occhiali e guardo le sue
palpebre chiuse. Non voglio che lui rimanga solo per sempre..
Spero che il mondo lo tratti meglio di come lo ha accolto inizialmente.
La
macchina continua ad andare, e tutti questi pensieri mi girano per la
testa senza tregua. Riguardo Connor, che trattiene
un’espressione
sofferente.
Si, stà pensando le stesse cose che penso io.
Ma credo che lui abbia più speranze di me di essere felice.
Lo spero per lui e per la sua Giulia.
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Capitolo 9 *** "Anche noi abbiamo un cuore". ***
E rieccomi!! Sono di
fretta perchè stasera devo andare a vedere paranormal
Activity e mi devo preparare.. Grazie a chilegge, e continuo ad
invitarvi a lasciare una recensione! Non mordo mica eh u.u xD
Baci <3
“Anche noi abbiamo un cuore”.
L’ansia che divora
Connor è ben visibile a tutti, e lui non riesce a
nasconderla; cerca di
mandargli messaggi, si addormenta a orari impossibili, che mi fanno
venire il dubbio che voglia farsi del male.. Ci tiene davvero a questa
Giulia. La stessa che ha voluto togliere gli occhiali al mio dolce
fratellino, rivelandone uno dei segreti peggior da tenere per noi della
nostra razza.
Essere diversi, essere dei mostri. E non credo che ora andrà
tutto come andava prima tra loro..
Vedo Connor leggere nervoso, dare uno sguardo al cellulare e di nuovo
tornare a leggere. Si, è davvero preoccupato.
< Cos’ha? È diventato improvvisamente
pazzo?>mi chiede con un sussurro Kelly. Io alzo gli occhi al
cielo.
< Non è affar tuo..>si acciglia e mi
dà un pizzico nel braccio. < Ahi!>
<
Dai, non lo dico a nessuno..>sbuffo piano e mi rilasso nel
divano,
tacendo convinta. Mi ha chiesto di non dirle nulla a nessuno, ma con il
suo comportamento non mi rende il compito facile.. E, tanto per
aggiungere altri problemi, Gabriel mi manda messaggi.
All’inizio
chiedendomi quando ci potevamo rivedere, e ora dopo qualche giorni
pretendendo di vedermi il prima possibile.
Sembra che gli manco
tanto.. Alla mia domanda “io o i miei baci?” mi ha
risposto un semplice
“entrambi.. Mi avete entrambi assuefatto.”..
Sorrido tra me e me. Mai
avrei detto che un vampiro fosse così dolce.. Ma dopotutto,
perché non
dovrebbe esserlo.. Osservo Connor, che dopo un po’ si alza
infastidito.
< Io esco. Vado a nutrirmi..>e senza dire altro
và in garage. Sospiro, mentre Kelly mi riguarda seria.
<
Spero non sia niente di grave..>scuoto la testa e mi rilasso nel
divano, chiudendo gli occhi e ripensando a Gabriel; chissà
quando potrò
rivederlo.. Nella mia mente ricordo ogni momento passato insieme, ogni
suo sguardo, ogni suo tocco o bacio.. I suoi sorrisi, le sue dolci
frasi, la sua prepotenza e la sua gelosia.. Un egoista, che mi vuole
solo per se. E la cosa non mi spaventa, non mi fà sentire in
trappola..
Mi lusinga, mi fa felice.
L’idea di essere, di appartenere a
qualcuno che vuole solo la tua felicità e il tuo amore,
è
straordinariamente bella. In un modo così semplice e
spontaneo che
anche io mi spavento un po’..
Le notti che passo senza di lui sono un po’ vuote.. Anche se
riempie i miei sogni.
Arrossisco.
Non sempre casti e puri.. Maledetta astinenza e maledetto il suo
fascino! Poi l’altra sera ero davvero tentata di accettare
l’invito..
Però sarebbe stato troppo presto. Troppo presto per farlo
con lui,
perché ancora nel mio cuore le emozioni e i sentimenti
contrastanti non
si sono placati..
Nella mia mente c’è una vocina, che ho relegato
nell’angolo, che mi dice “non fidarti Vivianne. Non
fidarti!”; fino ad
ora l’ho ignorata, ma penso che forse dovrei darle ascolto..
Anche se è
dolce, anche se è bellissimo, non posso fidarmi. O almeno,
non subito..
Fiducia.
Una cosa che delle persone sanno dare facilmente, mentre per altre
è
quasi impossibile darne. È questione di carattere,
esperienze
personali, ferite rimarginate o non..
Ed è anche questione di chi ci
si vuole fidare. Non puoi fidarti di una persona che ti ha tradito o
che ti ha fatto del male.. è difficile fidarsi di qualcuno
che ti hanno
insegnato a allontanare fin da piccoli, ed è impossibile
fidarsi di un
individuo che appare dal nulla, ti dice che ti vuole e ti bacia..
Sono
pazza a credere di potermi fidare.. Ma abbastanza prudente da non farlo
ancora completamente. Chissà, forse ora è con
un’altra e ci stà facendo
sesso, mentre io mi faccio complessi sulla nostra relazione..
Bah,
relazione.. Attrazione, sentimenti, emozioni.. Non relazione. No,
quella no.. Una relazione è stare con una persona e fidarti
di essa.. E
questo non è il nostro caso. O almeno, per quanto riguarda
me.. Non so
che passa per la sua mente, forse mi usa, forse mi odia..
O forse, gli piaccio davvero. Chi lo sa! È un dilemma, un
gran vero dilemma..
<
Che ha fratellino maggiore?!>chiede Carmilla entrando in salotto
e
sedendosi nell’altro divano; o meglio, buttandocisi sopra.
Sospiro,
maledicendo la curiosità che ha ogni essere in questa casa..
< Affari suoi.. Solo suoi.>sbuffa e prende il libro che
stava leggendo Connor. Poi mi ri fissa.
<
Tu sai chi è Giulia, vero?>e mi fa vedere rapida le
decine di
scritte, tutte col nome “Giulia.”. Sospiro
sull’orlo su una crisi di
nervi. Quanta discrezione Connor!
Rientra dopo qualche ora, e
davanti si ritrova mezzo gruppo di co inquilini. Carmilla, Millarca e
Kelly. Io, Stefan e Fleur siami gli unichi ad aspettarlo senza
curiosità. Fleur perché è rispettosa
verso la sua privacy, Stefan
perchè è troppo piccolo per capire e io.. Beh, io
so tutto, non mi
importa di fargli l’imboscata! Ma credo che Kelly sia stata
quasi
costretta dalle gemelle..
< Chi è Giulia?>Millarca và subito
al sodo, facendo bloccare Connor. Aggrotta le sopracciglia.
< Cos’è, uno scherzo?>
< Da quanto la conosci?>rincara la dose Carmilla,
incuriosita. Vedo gli occhi del mio caro amico ridursi a due fessure.
< Da quando siete diventate le mie spie? Non vi devo
spiegazioni..>ahia, è alterato.. Kelly alza gli occhi
al cielo.
<
Dai, è solo curiosità!>lui serra le labbra
infastidito. Si, quando
stà per scoppiare fa sempre così. In questi
giorni è stato un miracolo
se si è trattenuto..
< La vostra curiosità dovreste riservarla agli affari
tra di voi. Non vi intromettete!!>
<
Ma quanto sei permaloso!!>sbotta Millarca, sostenuta da
Carmilla.
Iniziano a discutere animatamente, mentre Stefan mi guarda perplesso e
Fleur sospira, quasi arresa all’idea che discuteranno per
tutto il
resto della notte..
Ma, un campanello suona alla porta. Loro manco
lo sentono, troppo indaffarati nel discutere di cose che hanno ribadito
centinaia di volte.. Mi alzo e vado ad aprire.
Mai lo avessi fatto.
Alla porta c’è Giulia, serissima ma inquieta. Come
ha fatto ad arrivare qua?!
< Giulia..! Ehi, ciao..>
< Dov’è lui?>mi chiede con voce
dura, che non ammette risposte vaghe. Tengo la porta ben ferma.
< Ascolta, ora è impegnato.. Ma come hai fatto ad
arrivare qua?>la vedo irrigidirsi.
<
Dimmi dov’è!!>poi si blocca sentendo la sua
voce, e prima che possa
fermarla entra in casa e si blocca, alla vista di tutta la mia famiglia.
E
lì ogni persona si blocca. Stefan e Fleur guardando Giulia
curiosi,
Millarca e Carmilla la fissano perplesse, Kelly confusa e Connor..
Un infinità di emozioni gli passano veloci sul viso.
Sorpresa, felicità, confusione..
Inquietudine,
terrore. Le ultime rendendosi conto che lei stà fissando gli
occhi di
tutte le mie cugine, per poi riguardare Connor.
< Perché avete questi occhi?>Connor le si
avvicina piano.
< Giulia..>lei indietreggia, e vedo nei suoi occhi
diventare leggermente lucidi dal nervoso.
< Perché siete così?! Perché
quel bimbo ha gli occhi rossi?? Dimmelo Connor!!>sbraita, mentre
lui la blocca.
<
Giulia, calmati.. Te ne prego..>la vedo tentare inutilmente di
liberarsi, per poi abbandonarsi tra le sue braccia. Lui la stringe
forte, tentando di consolarla, e cercando il coraggio di dire le
dolorose parole che potrebbero allontanarla per sempre da lui. Mi
guarda, e io sospiro annuendo.
Si, diglielo.
< Ti prego
Connor.. Dimmi la verità.. Non capisco più
niente..>mugola la povera
ragazza. Lui le accarezza i capelli, sospira e allenta un po’
la presa.
< Come vuoi tu Giulia.. Io, noi.. Non siamo umani..>lo
fissa smarrita.
< E cosa siete?>Connor deglutisce nervoso, mentre le mie
cugine rimangono in un silenzio di tomba ad osservare la scena.
< Demoni, mia dolce Giulia.. Demoni.>e lì la
vedo vacillare. Ovvio, come può credere ad una cosa simile?
< Co-cosa?>balbetta confusa, mentre lui sospira
nuovamente affranto e le prende le mani.
<
Hai sentito bene.. Demoni, che vivono di notte..>gli lascia un
bacio
sulla mano. < E che si nutrono di energia
umana,..>l’espressione
di Giulia sembra indecifrabile.
Ma la conosco.. Terrore, paura.. Il
suo cuore sento che batte all’impazzata. Sfila subito le mani
dalla
presa di quelle del mio migliore amico.
< Scherzi,
vero?>Connor abbassa lo sguardo e scuote la testa. Lei trema, e
lui
alzando lo sguardo ritenta di abbracciarla, ma lei si scosta spaventata.
< Sei un mostro..>sussurra.
E
il cuore del mio migliore amico si riduce nuovamente in pezzi. Lo vedo,
come perso nell’assimilare la frase peggiore che una persona
che ami
possa rivolgerti..
< Giulia..>mormora, ma lei sbatte violentemente gli
occhi, come per impedire alle lacirme di scendere.
<
SEI UN MOSTRO! SAPEVO CHE ERA TROPPO BELLO, TROPPO IMPOSSIBILE PER
ESSERE VERO!!>lui fa per avvicinarsi, ma lei torna indietro
spaventata. < NON TOCCARMI!! SPARISCI DALLA MIA
VITA!!!>sbraita e
corre fuori, prendendo la macchina e sgommando via.
Mi giro verso il
mio migliore amico che guarda basso. I pugni stretti, il cuore a
pezzi.. Corro ad abbracciarlo, nel tentativo di sostenerlo. E lui, dopo
un attimo di tentennamento, ricambia forte l’abbraccio.
Non piange
perché è lui l’uomo qua, ma so che se
fosse solo lo farebbe. Un'altra
volta il cuore a pezzi.. Lo stringo forte, come per tenere i pezzi
uniti del mio migliore amico, che ha ricevuto le offese peggiori che
possano essere dette dalla persona che si ama. Non dette piano, ma
proprio urlate, sbattute in faccia come sonori schiaffi.
< Ma che bastarda!!>
< Connor, lasciala perdere!! Non ti merita, è solo
una stupida!!>
<
è lei il mostro!! Che tatto di merda!>tentano di
consolarlo così
Millarca, Carmilla e Kelly, offendendo la ragazza che ha offeso lui.
Fleur si alza e gli posa una mano sulla spalla, stirngendola
lievemente, e Stefan si alza e corre verso di noi, abbracciandogli le
gambe.
Fisicamente ora non è solo.
Ma la sua anima.. No, quella è sola, dispersa nella
disperazione delle parole della sua amata.
“Sei un mostro”, “non
toccarmi”, “sparisci dalla mia vita”.. Lo
stringo ancora più forte, e maledico gli umani.
Che non capiscono che, anche se siamo “mostri”,
abbiamo dei sentimenti ed un cuore.
Un cuore fragile almeno quanto il loro, se non di più.
|
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Capitolo 10 *** Sole. ***
E rieccomi!! Ebbene si,
torno con un capitolo. Pericoloso per la mia incolumità. u.u
Ma prima vediamo chi ha commentato!(*_*)
@ eLi__xD grazie mille
davvero!!^O^ mi fà piacere che ti piaccia, e spero che
continui a piacerti!!<3
@ Daly
eeeh, è proprio un essere malvagio Giulia u.u Combina sempre
casini!-lo so che questa affermazione la pagherò, ma
pazienza u.u"- Grazie ancora per i complimenti, e spero che dopo questo
capitolo continui a leggere!<3
@ SweetJuly
... non dovrei nemmeno dirti niente u.u ma purtroppo sono troppo buona!
-.- baciotto.
Ovviamente ringrazio anche chi ha letto! Vedo con piacere che le visite
nei capitoli aumentano.. Ma non mordo se mi lasciate una recensione eh!
:D
Ok.. Avverto: lo so che
i questo capitolo vorrete strozzarmi e farmi pentire di essere nata, ma
l'ho scritto in un momento d'ira funesta, quindi mi sento "scusata"...
Però voglio dei commenti stavolta!! O non posto!!u.u
Vi lascio alla
lettura.. Bacio!
Sole.
< Connor, apri...>mormoro per l’ennesima volta
alla sua porta. Da giorni è rinchiuso nella sua camera,
senza uscirne
nemmeno per andare a nutrirsi... Sospiro e mi siedo in terra, con la
schiena rivolta verso la porta.
Quella Giulia.. Credevo che lo
amasse davvero. Ma si sa, gli umani, come i vampiri, sono
inaffidabili... Dagli il tuo amore e lo faranno a pezzi. O almeno, per
la maggior parte dell’umanità...
C’è sempre quella piccola minoranza di
umani che meritano di essere chiamati così, ma la gran
maggioranza è
predisposta a far del male agli altri... Come in amore. In amore
c’è
sempre l’individuo che soffre e quello che fa soffrire.
Connor ora è
quello che soffre... Perché è stata
così dura? Perché è venuta qua?
Poteva rimanersene tranquilla a casa sua? No, doveva venire qui e
ridurre a pezzi il mio Connor...
Stupida umana. Stupida umanità. Sento la sete crescere,
assieme all’odio verso ogni umano.
Forse
ora capisco Gabriel: il desiderio di uccidere... Il bramare il
sangue...
Ingoio la saliva a stento, mentre stringo i pugni. Poi mi alzo e scendo
giù.
< Controllatelo... State attente a qualunque suono provenga
da quella camera.>dico dura e vado in garage, prendendo la mia
macchina e sgommando fuori, diretta in città.
Con la mia rabbia forse non è l’ideale, ma ho
sete, e gli istinti non si possono mettere a tacere per sempre..
Arrivo
veloce, al primo posto libero posteggio e scendo, chiudendo la
macchina. Inspiro il profumo pungente dell’aria notturna,
cercando
invano di calmarmi..
Il brivido freddo d’ira che percorre
perennemente la mia schiena mi impedisce di tranquillizzarmi, di
trovare una giusta scusa a ciò che ha fatto..
Ma io non posso giustificarla. Lei lo ha fatto soffrire, anche se aveva
già sofferto abbastanza.
Era
solo, e lei gli ha fatto credere di essere la persona più
importante
per lui.. Per gioco. E quando si è trattato di cose
più serie, lei si è
subito tirata indietro. Sento le lacrime di rabbia salire ai miei
occhi, am riesco a trattenerle.
Ho bisogno di fare del male, di fare
qualcosa di cattivo. Mi trattengo dal fare a pezzi la mia macchina e mi
avvio verso le strade quasi immerse nel buio..
Arrivo davanti ad un
bar, dove vedo un ragazzo ed una ragazza parlare; sembrano felici..
Troppo. Troppo felici. Mi abbasso il top, rendendo la scollatura
più
profonda, e vado verso di loro; addocchio subito il ragazzo.
< Ehi buonasera..>sorrido suadente e la ragazza mi
guarda. Il ragazzo mi osserva, e dà un occhiata alla
scollatura.
< Sera.. Chi è lei?>chiede infastidita la
ragazza, mentre io sfioro la spalla del ragazzo.
<
Sono una semplice ragazza sola.. Che ha bisogno di compagnia, in questa
notte così buia..>e guardo con occhioni tristi il
ragazzo; perso. La
ragazza diventa quasi rossa di rabbia. < Senti, ti spiace se
prendo
in prestito il tuo amico? Sai, ho paura a tornare alla macchina da
sola..>chiedo con un tono mieloso. Si, la ragazza si
stà incazzando.
< dire il vero lui è>
< Il suo migliore amico!>interviene lui. Lei lo fissa
sconvolta.
< Taylor!>io sorrido a lui.
<
Perfetto allora.. Te lo rimando subito!>e mi avvio con lui a
braccetto. Mi giro e osservo la ragazza, sull’orlo delle
lacrime.
È strana questa sensazione.. Sentirsi bene ma allo stesso
tempo in colpa..
No,
il sangue non riesce a calmarmi. Vedo il ragazzo, accasciato a terra
che perde sangue dal morso che gli ho fatto sul collo, intontito. Mi
pulisco con la mano il resto del sangue che ho sulle labbra, e fisso la
mano sporca.
Il profumo è buono, il sapore anche.. Ma
c’è qualcosa
che non và. Gabriel mi ha parlato di come è
estasiante per loro ridurre
la preda in stato quasi confusionale, ormai tra la vita e la morte..
Non è estasiante.. è da mostri.
Forse
quella Giulia dopotutto aveva ragione, ma lo ha detto alla persona
sbagliata. Doveva dirlo a me.. Ripenso al mio Connor, e mi vengono le
lacrime agli occhi. No, non se lo merita..
Prendo il cellulare del
ragazzo e chiamo il 118, mandando nel mentre un sms al numero
più
chiamato, “Olly”. Quasi sicuramente quella
ragazza.. Sfioro una guancia
al ragazzo, mentre il senso di colpa mi invade..
< Scusa..>mormoro piano e fuggo via; sento le sirene
dell’ambulanza suonare, e accellero in direzione del solito
parco..
Ascolto
ogni suono del piccolo parco, tenendomi stretta le gambe al corpo e la
testa affondata nelle ginocchia. Ad un tratto sento un fruscio, e un
abbraccio familiare che mi avvolge. Alzo lo sguardo e incontro gli
occhi scuri di Gabriel.
< Ehi splendore..>sorride dolce, per
poi guardare confuso il sangue ormai asciutto rimasto sulle labbra; lo
sfiora. < Ma che..>
< Non fare domande, ti
prego..>mugulo abbracciandolo forte, cercando disperatamente tra
le
sue braccia una risposta a tutti i miei problemi.. Lui mi stringe forte
e mi coccola, come se fossi una bimba, la sua bimba.
< Va bene..
Quando vorrai parlarmi dimmelo..>mormora dandomi un bacio tra i
capelli. Sento le lacrime salire in superficie e rigare le mie guance..
Ecco il mio porto sicuro, le braccia di un vampiro assassino, ma
tremendamente dolce.. E indispensabile, finalmente lo ammetto a me
stessa.
Dopo un oretta smetto di lacrimare e alzo il viso. Lui
mi asciuga piano le guance, con smaniosa premura, e mi bacia le labbra,
togliendo via con la lingua ogni piccola macchia di sangue rimasta.
Dischiudo piano le labbra, e accolgo la sua lingua nella mia bocca,
unendo le nostre labbra in un bacio che sa di buono, ma anche del
sapore rugginoso del sentimento di colpa.. Mi stringe a se, ma io mi
allontano, guardando basso.
< Ma che hai?>scuoto la testa.
<
Non fare domande..>mi alzo piano, ma lui mi ferma tenendomi per
un
polso. Lo guardo e nei suoi occhi vedo preoccupazione e decisione.
<
Parlami.>sento il cuore battermi forte, e poi butto anche
l’ultimo
brandello del mio orgoglio buttandomi tra le sue braccia piangendo,
straziata dai sensi di colpa.
Ho quasi ucciso un ragazzo.. è terribile.. E tutto
perché non sono riuscita a controllarmi.
Piango,
mentre Gabriel mi tiene a se sussurrandomi che và tutto
bene, di non
piangere.. Ma come può capirlo lui il mio senso di colpa..
Ma continuo a rimanere aggrappata a lui, unica mia boa di salvataggio
nella notte.
Ore
dopo, al quasi sorgere del sole torno a casa. Silenzio assoluto, buio
pesto. Salgo piano le scale e riprovo a bussare alla porta di Connor,
ovviamente senza ricevere risposta.
Sospiro amareggiata e mi risiedo
come prima, sul pavimento con la schiena appoggiata alla porta. Tento
di rimanere sveglia ma chiudo gli occhi, cullata da tutto questo buio..
Ad un tratto, non so quanto tempo possa essere passato, sento la porta
aprirsi. Mi alzo piano e provo ad entrare..
E
lo vedo. Con la sua camicia bianca e i suoi jeans azzurri, in piedi
davanti alla finestra che tiene le mani sulle tende spesse.. Il cuore
mi sale in gola.
< Hai ragione tu Giulia..>sussurra senza emozioni, e io
mi avvicino a lui..
< Connor..>mormoro spaventata. Lui si gira, mi fa un
sorriso tristissimo e torna a guardare le tende.
No.
< CONNOOOR!!!>e lui apre le tende, lasciando che i raggi
del sole entrino nella stanza.
Mi butto su di lui, ma veniamo entrambi investiti dal raggio di fuoco
luminoso, che brucia in una maniera maledetta..
Sento la mia pelle andare a fuoco, e le lacrime che sgorgano mentre
tento di proteggere il mio migliore amico.
Riesco ad aprire gli occhi e guardare il cerchio luminoso che si
affaccia dalla finestra. Il sole..
Il sole, che segna la fine di una notte.
E la nostra fine..
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Capitolo 11 *** The verde. ***
Ok, forse ho chiesto
troppo chiedendo delle recensioni.. ç_ç Suvvia,
non vi mangio eh!! Comunquee.. rieccomi qua! Alla fine troverete delle
immagini, alias i visi dei cari protagonisti..u.u
Un bacio a tutti!!Spero che leggiate con piacere questo capitolo e che
lo recensirete!:D
Ps con il sole vi ho fatto spaventare eh? xD
The verde.
Mi ritrovo nel vecchio studio di mio
padre; il profumo di antico e la musica del carrion di mamma che
risuona nella stanza dai mobili scuri, illuminata dalle candele e dal
fuoco scoppiettante nel camino. Inspiro profondamente, e ritrovo anche
il profumo del the verde che adora mamma... O meglio adorava. Vedo le
due figure che tanto amavo sedute sulle poltrone antiche rivolte verso
il fuoco. Mia madre, la splendida demone dai capelli biondi
scintillanti e mio padre, il demone dolce con la sua famiglia e
attraente come nessuno potrebbe mai esserlo...
È un sogno, può essere
solo questo. Ma ad un tratto mi torna alla mente Connor e il suo gesto
sconsiderato, la luce del sole, i suoi raggi di fuoco che mi bruciavano
la pelle...
Sono... Morta?
< Tesoro, che ci fai qui?>vedo mia
madre che mi guarda confusa e ansiosa. Riesco a fare un sorriso, e si
gira anche mio padre.
< Piccola!>
Mamma, papà... Sento un
groppo in gola e le lacrime inumidire i miei occhi. Mi avvicino e
sfioro il viso di mamma; i suoi lineamenti dolci ma perfetti, i suoi
occhi brillanti come i miei... E guardo papà, con i suoi
caratteristici
lineamenti duri ma stupendi... Ma il suo sguardo è
perplesso. Gli
sorrido e sfioro anche il suo viso, non credendo a ciò che
stà
accadendo; i miei genitori...
< Vivì..>mi richiama mia madre,
e io rido e piango buttandomi tra le sue braccia. Lei mi stringe e mi
coccola, accarezzandomi i capelli. Sento anche le carezze di mio padre,
dolci e vellutate... I miei genitori.
< Mi siete mancati così
tanto! Voi non potete capire...>piagnucolo e alzo lo sguardo per
rivederli, sorridendo felice. < Ma ora siamo insieme... Di nuovo
insieme... E non ci lasceremo, giusto?>mia madre sussulta e
guarda
mio padre, che mi osserva in modo triste accarezzandomi il viso. Il suo
tocco... Quanto mi era mancato...
< Tesoro mio.. Noi siamo morti..>mormora. Io mi mordo il
labbro.
<
Ma ora sono qui con voi! Sono stata investita da quel raggio di luce e
sono morta!!>vedo mio padre scuotere tristemente la testa, e mia
madre sospirare riprendendo a accarezzarmi i capelli. Sgrano gli occhi
che non smettono di lacrimare. < Che vuol dire no?!>
< No amore, non sei morta..>sorride e mi dà un
buffetto sulla guancia. Guardo mia madre, che annuisce.
< Vero amore.. Poi tu hai Stefan.. Ti stà
aspettando..>
< Ma io voglio stare con voi!>sbraito, guardandoli quasi
supplicante. Lei fa un sorriso dolce.
<
Oh tesoro.. Mi spiace.. Ma tu devi tornare nel mondo mortale.. Devi
vivere la tua vita.. E devi proteggere il tuo fratellino, che io e tuo
padre non abbiamo potuto crescere..>gli si spezza la voce,
battendo
le palpebre veloce in modo da frenare le lacrime. Mio padre le stringe
una mano guardandola come per dire “ti capisco
cara”. Li guardo
pregante.
< No.. Io non ce la faccio.. Non c’è un
modo per tornare tutti insieme?>
< Vivì..>prova a bloccarmi papà,
con al sua voce vellutata e seria.
< Si può fare! Se vi vedo ora vuol dire che non siete
proprio morti no? O lo sarei anche io!>
<
Vivianne..>mormora mia madre triste. Osservo i visi dei miei
genitori, e affondo il mio nelle gambe di mia madre, piangendo muta.
< Amore mio, ormai non si può fare nulla.. Ma tu puoi
vivere, puoi
continuare la tua esistenza..>
< Senza voi?? Siete degli
egoisti!!>sbraito alzando il viso. < Ve ne siete andati
così,
lasciandomi da sola col mio dolore e con Stefan da crescere! Ci avete
lasciato soli, e ora siete qua a parlare tranquilli e a bere stupido
the verde!!>urlo piena d’ira, ma mi fermo alla vista
di mia madre
che abbassa il viso e lascia scivolare una lacrima sulla sua guancia.
Mio padre guarda basso sospirando stanco.
< Credi davvero che non
abbiamo sofferto tesoro? Lasciarvi soli è stata la cosa
più terribile
da sopportare per noi.. Non siamo egoisti, e mi dispiace se tu la pensi
così..>sussurra mio padre.
< Volevo veder crescere il mio
piccolo Stefan amor mio.. Vedere te trovare la tua strada e la tua
anima gemella.. Vivere ogni vostro attimo come una madre fiera degli
insegnamenti che ha dato ai suoi figli.. Tu.. Tu tesoro hai avuto la
possibilità di crescere con noi.. Ma Stefan? No..>si
copre il viso
continuando a piangere, mentre sento il mio cuore spezzarsi in due.
Come ho potuto dire cose così dure..
< Scusa mamma.. Scusa scusa
scusa..>mormoro prendendole le mani e baciargliele. Lei tenta di
fare un sorriso. Accenno un sorrisetto e riguardo papà.
< Ci
spiace che tu abbia questo grande peso.. Ma sappiamo puoi farcela..
Anche se avresti dovuto avere tanta libertà
ora..>vedo i suoi occhi
lucidi, ma non piange. Annuisco piano e riappoggio la testa sulle gambe
di mamma.
< Stefan mi chiede spesso di voi.. è tanto dolce quel
bimbo..>a mia madre scappa un singhiozzo, ma sorride; mio padre
fa
un sorriso fiero.
< Tutto la madre e il padre.. E la
sorella.>mi scompiglia i capelli, e io faccio un sorriso.
< Sono
fiero di te e di lui.. Ma anche delle tue cugine e di Connor..>
<
Sono buoni anche loro.. Ma.. Perché vi hanno ucciso i
vampiri? Che
avete fatto tutti voi?>mia madre si lascia scappare un gemito, e
mio
padre si fa serio.
< Amore, non possiamo dirti niente..>
< Ma sei in pericolo tesoro.. Tu e Stefan!>dice mia
madre. Mio padre la guarda di scatto.
< Helen!>
< Dobbiamo dirglielo Vladimir!>lui la guarda combattuto,
e io li fisso spaventata.
< Cosa dovete dirmi?>
<
Che non siamo stati uccisi per caso amore, e tu e Stefan siete in
pericolo!>guardo papà per cercare conferma alle sue
parole, e lui
annuisce piano.
< Ha ragione tua madre.. Non possiamo dirti
nient’altro, ma posso solo darti un consiglio.. Attenta a chi
ti fidi.
Non essere mai troppo precipitosa nel fidarti di una persona..>
annuisco stordita. Mia madre riprende ad accarezzarmi i capelli, mentre
uno strano torpore inizia ad invadermi..
< Ti vogliamo tanto,
tanto bene piccola Vì.. E anche a Stefan..>cerco di
tenere gli occhi
aperti, ma le palpebre si fanno così pesanti..
< Mamma..>
< Vi adoriamo, vi amiamo e vi guardiamo da
qui..>l’ennesima lacrima scorre per la mia guancia.
<
Papà..>piagnucolo, capendo che è
l’ultima volta che li vedrò. Sento
le loro carezze, i loro baci, ma il torpore mi rende così
pesante da
non permettermi di poter ricambiare queste attenzioni..
< Voglio stare qui con voi, no..>le palpebre si chiudono,
e l’oscurità mi avvolge.
No, no, no, no..
<
NOOOO!!! MAMMAAA!! PAPàà!!!>urlo forte con
tutto il fiato
che ho sedendomi di soprassalto, lacrimante, e ansimante. Vedo il mio
letto, la mia camera Kelly che mi sorride.. Scoppio a piangere, e lei
mi abbraccia.
< Ehi Vivì.. Sei qui, tranquilla..>singhiozzo
abbracciandola forte.
<
Li ho visti Kelly, li ho visti.. Li ho trattati male, li ho accusati di
essere egoisti.. E ora ce l’avranno con me per
sempre!>piagnucolo
senza contegno, e lei mi stringe più forte.
< è tutto passato
tesoro.. è tutto passato.. Era solo un sogno..>tiro
su col naso e mi
stacco da lei chiudendo gli occhi.. Inspiro forte, e il profumo che ho
addosso mi fa capire che non era solo un sogno..
Il profumo del the di mamma.
Mi copro il viso con le mani riprendendo a piangere, e Kelly mi
ri-abbraccia tentando di calmarmi.
Mamma, mamma.. Papà, papà..
Mi
guardo nello specchio che mi ha dato Kelly dopo essermi calmata; un
po’
rossa, anzi, un bel pò.. Sfioro il mio viso quasi ustionato.
<
Meno male che siamo arrivati quasi subito.. Abbiamo chiuso le tende e
vi abbiamo messo nel buio più completo raffreddandovi con
degli
asciugamani bagnati.. Avevamo paura che non vi riprendeste. Ma ora si
è
svegliata anche l’altra bella addormentata!>fa un
sorriso sollevato,
e io annuisco piano.
< Connor stà bene?>annuisce.
< Gli
fa male il braccio e non si muove dal letto ma sembra stia bene.
È un
uomo forte!>mi fa l’occhiolino, e io sorrido.
Essì..
< Stefan?>
<
è fuori con Carmilla e Millarca.. Era tanto
spaventato..>annuisco.
Il mio fratellino.. Tento di alzarmi ma Kelly mi ferma. < Ehi
scema,
che vuoi fare?>
< Mi sento meglio.. Voglio andare da Connor.>dico con un
tono deciso, e lei sbuffa.
<
Non cambi mai..>e mi aiuta ad alzarmi, andando verso la camera
di
Connor, ma appena esco la luce del corridoio mi fa mugulare qualcosa di
indistinto dal fastidio. Kelly ridacchia. < Eh Vivì,
ti ci devi
riabituare..>
Arrivo alla camera e Kelly la apre, rivelando la
camera di Connor. Ordinata, come sempre, e illuminata da delle luci
tenui.. E sul letto c’è sdraiato lui con un
braccio coperto di garza.
Alzo lo sguardo e mi vede. Fa un sorriso debole.
< Ciao Vivì..>io vado e mi siedo accanto a lui.
< Ciao stupido masochista..>gli dico in tono scherzoso,
ma lui sospira.
< Mi spiace Vivianne.. Sono stato un pazzo.. Ma..>poso un
dito sulle mie labbra come per zittirlo.
<
Shh, non fa niente.. l’importante è che tu stia
bene ora.. E che mi
prometti che non lo farai mai più!>sospira un
po’ triste ma
sollevato e annuisce.
< Prometto.. E, grazie Vì..>scuoto la testa e
gli do un pizzico nell’altro braccio, che lo fa sussultare
dal dolore.
< Avresti fatto la stessa cosa per me!>ridacchia e
annuisce.
<
Si, ma tu non sei così stupida da fare una cosa del
genere..>mormora
piano e io alzo le spalle; non potrei solo perché me lo
impedirebbe
lui.. Si sente il campanello suonare, e mi guardo subito con Kelly
perplessa. Lei sorride.
< Forse è Max! Doveva venirvi a trovare!>e
và fuori dalla camera. Mi guardo con Connor, che alza gli
occhi al cielo.
<
Bah..>faccio un sorrisetto e osservo il mio migliore amico.
Anche
lui un po’ rosso, ma stà bene.. Meno male che ero
seduta davanti alla
sua porta, sennò sarei arrivata troppo tardi..
Sento delle voci da
sotto, ma non di un uomo.. Una voce femminile, che mi suona tanto
familiare.. Mi acciglio, cercando di ricordare di chi è, e
guardo
Connor che rimane immobile. Sento dei passi che salgono veloci per le
scale, e alla porta compare lei.
Giulia. Pallida, stanca, ma appena
vede Connor gli si illumina lo sguardo. Lui la fissa, senza dire una
parola. Poco dopo arriva Kelly.
< Non sono riuscita a fermarla,
scusa!>gli facio cenno di tacere e mi alzo raggiungendola.
Giulia si
avvicina piano al letto, guardando sempre Connor.
<
Scusami..>sussurra triste; lui la osserva, per poi fare un mezzo
sorriso e allungare una mano verso di lei, che ride allegra e si butta
tra le sue braccia. A lui scappa un mugolio di dolore, e subito la
ragazza fa per staccarsi. < Scusa, ti ho fatto male!>lui
scuote
la testa e la abbraccia forte. E lei ricambia l’abbraccio..
< Mi sei mancata da morire..>
<
E tu a me.. Scusa se sono stata così stupida.. Non voglio
perderti..>sussurra triste, e io trascino fuori Kelly per
lasciare
un po’ di privacy ai due. Andiamo insieme nella mia camera,
dove mi
sdraio stanca; forse i raggi del sole mi hanno indebolito
più di quello
che potevo immaginare..
< Tralasciando quest’ultimo fatto strano,
di cui parleremo dopo.. Il tuo Gabriel ha intasato il tuo cellulare di
chiamate e messaggi.>e mi porge il cellulare. Lo prendo e la
prima
cosa che leggo sono le 40 chiamate perse, i 50 sms e i 5 messaggi nella
segreteria telefonica.. Tutti di Gabriel.
Oh. < Forse è meglio se lo chiamo..>lei mi fa
l’occhiolino.
< Allora esco! Torno dopo..>si alza dal letto e esce
dalla mia camera, mentre io guardo sempre il cellulare.
Lo spengo e lo poggio accanto a me, ripensando al consiglio di
papà.. “Attenta a chi ti fidi. Non
essere mai troppo precipitosa nel fidarti di una persona..”,
e se stesse parlando di Gabriel?
Chissà
che mi nasconde quel vampiro.. Guardo il soffitto, ripensando
all’”incontro” con i miei, ai raggi del
sole, alle lacrime che stavo
versando aggrappata a Gabriel..
Possibile che non ci sia un attimo di pace per me?
E
perché sono in pericolo? Cosa c’entriamo io e
Stefan? Sospiro e mi
rimetto sotto le coperte, cercando di godermi
l’oscurità; ma i pensieri
non mi abbandonano..
Sapevo che qualcosa non andava.. Ma speravo che non
c’entrassimo io e Stefan.
Vivianne
Gabriel
Connor
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Capitolo 12 *** "Ti adoro quando mi guardi così." ***
Rieccomi!!! Scusate, ma
c'è di mezza sia lo studio sia il mio tentativo di
allontanarmi dal pc...xD Oh, una recensione!!-ricordo a tutti che
recensire fà bene sia a voi(che vi sfogate con questa scema
XD) che a me!-*-*
Necrysia beh grazie per aver trovato il
tempo di leggere!!:D ti capisco, anche io faccio ventimila cose quando
sono al pc!! Mi fà davvero piacere che ti sia appassionata,
anche perchè è la mia prima idea originale, e mi
stà davvero a cuore... Riguardo alle pause e alle strane
interruzzioni tenterò di fare del mio meglio per
migliorare!! Fai con calma a leggere, a me fà solo piacere
che qualcuno legga anche se prima o dopo <3
Ok,
avvertenza. Questo capitolo è rating... Mmh... ROSSO. Ma abbiate pazienza,
è il primo che scrivo... ._.
Buona lettura!! :D
“Ti
adoro quando mi
guardi così.”
Sono giorni che non esco da casa e non sento Gabriel. Dopo
quello che mi ha
“detto” papà i dubbi che avevo scacciato
sono tornati a galla; perchè rischiare
e fidarmi di lui? Perchè sono attratta da lui, e
perchè lo amo.. No, devo
smetterla di giustificare quest'attrazzione. è solo
astinenza, e basta. Ha dei
begli occhi scuri, che mi guardano sempre come se fossi una cosa
preziosa, con
perennemente un ombra di malizia.. Ha un bel corpo.. No, non devo
mentire. Ha
un bellissimo corpo sexy, che le mie mani vorrebbero toccare e la mia
bocca
assaporarne ogni centimetro..
Aaah! Non devo pensarci assolutamente. Posso farlo tranquillamente con
un altro
altrettanto bello senza impegno alcuno!
Si, come no, cerco di convincermi ma inutilmente. Io non voglio
nessun'altro,
io voglio lui. Lui, quel maledettissimo vampiro! Perchè l'ho
incontrato? Non
poteva rimanersene in Inghilterra?! Sbuffo e posteggio scendendo dalla
macchina;
la chiudo e mi sistemo i jeans aderenti scuri e il top rosso.
è ora di caccia. Dopo giorni e giorni...
Il ragazzo mi tiene stretta a lui mentre geme; scena vista davvero
tante volte.
Ma l'energia.. Oh, no, l'energia stavolta mi sembra più
dissetante, più
invitante.. Sarà perchè avevo tanta sete. Le
pastiglie di energia che diamo a
Stefan non mi bastano..
A Connor però sembra di si, e solo per la sua amata Giulia..
Che ormai non si
stacca più da lui. Faccio un sorrisetto tra me e me al
pensiero delle nottate
che passano chiusi in camera e poi uscendo dicono “stavamo
discutendo di cose
importanti!”.
Oh, ma certo. Cose davvero importanti! Meno male che Stefan si
è fatto
distrarre facilmente.. O scommetto che sarebbe entrato in camera loro
per
giocare.
< Sai, quando ti cibi degli umani mi sento geloso, miss
“scompaio per
qualche giorno senza farmi sentire”.>mi blocco al
suono della sua voce e
stacco le labbra dal collo del ragazzo per guardarlo.
Ed ecco il vampiro più maledetto e attraente che abbia mai
visto; mi guarda
attento ma con un sopracciglio alzato. Le labbra perfette senza nessun
sorriso,
e il suo sguardo.. Accusatorio.
Mi stacco dal ragazzo sazia e lo aiuto a sedersi sull'asfalto, dove
perde i
sensi. Poi torno a guardare la mia personale maledizione.
< Scusa, sono stata male.>
< Definisci “stare male” per
cortesia.>sbuffo.
< Sole.. è successo un caos e sono rimasta priva di
sensi per un pò, ma ora
stò bene..>lui si avvicina e mi guarda male negli
occhi.
< Ecco perchè sembri quasi
“abbronzata”. Ma che ti è saltato in
mente??>alzo gli occhi al cielo.
< Non è stata colpa mia. Ti basti sapere questo.. Poi
scusa che pretendi!
Mica sei il mio ragazzo, non sono costretta a chiamarti
sempre..>borbotto, e
lui rimane immobile. Poi mi alza il mento e mi guarda negli occhi.
< Quindi per avere sempre tue notizie dovrei essere il tuo
ragazzo?>annuisco stando zitta. Lui fa uno strano sorrisetto
poco
raccomandabile e malizioso.. < Ok, mi proclamo il tuo
ragazzo.>sbarro gli
occhi.
< Scusa??>lui ride e mi dà un bacio sulle
labbra.
< Ormai ho deciso. Sarà strano tornare ad essere
monogamo, ma da quando ti
ho conosciuta ce l'ho fatta tranquillamente, quindi..>mi
acciglio irritata.
< Ho voce in capitolo o non te ne frega niente di ciò
che penso?>
< Non hai voce in capitolo, ma se ciò che pensi
è la stessa cosa a cui penso
io, allora parla..>mi dà un leggero bacio sul collo,
e io mi mordo il
labbro.
< Non ti voglio come ragazzo. Troppo complicato.>mormoro,
e lui mi
mordicchia leggermente la pelle del collo, facendomi scappare un
sospiro
deliziato.
< Preferisci fidanzato? Marito.. O amante..>sussurra
l'ultima parola in
modo seducente, prendendomi tra le sue braccia; non oppongo resistenza.
< No, no.. E forse..>sussurro accarezzandogli i capelli
mentre continua
con le labbra e i denti a rivolgere attenzione al mio collo. Lui
ridacchia
sulla mia pelle.
< Una risposta accettabile finalmente..>e mi fa un
succhiotto. Rido e gli
alzo il viso baciandolo con foga, trovando immediatamente le sue labbra
a
ricambiare.
Di un amante non ti devi per forza fidare, no?
Comincia a piovere. Mi stacco da lui e guardo il cielo. <
Cavolo.. Ed è già
tardi..>Gabriel sbuffa e torna a baciarmi il collo.
< Un altro pò..>sospiro tra il triste e il
divertito cercando di
staccarlo.
< Dai, un altro giorno..>ma lui mi tiene stretta. Rido e
la pioggia
inizia a battere incessantemente. < Ehi, dai che ci stiamo
bagnando!>
< E allora? Tanto meglio..>sussurra e mi bacia. Ricambio
senza fare
resistenza, ma mi ristacco.
< Dai che devo andare!> lui sbuffa e guarda il suo
orologio, mentre io lo
ammiro; i suoi capelli bagnati che gli coprono un po' il viso, la
camicia
chiara fradicia e ormai aderente ai suoi muscoli..
Wow.
< Bellezza, è davvero tardissimo. Le 5 di mattina..
Non ce la fai a tornare
a casa in tempo.>poi mi osserva, e fa un sorriso sexy.. <
Ti sei
imbambolata?>torno alla realtà e annuisco.
< Colpa tua che ti metti camicie bianche quando
piove.>lui scoppia a
ridere e mi passa le mani sul sedere.
< Senti chi parla! Mettersi dei jeans così aderenti
non è consigliabile se
non vuoi essere violentata..>mette le mani nelle tasche
anteriori dei miei
jeans, e io gli dò un pizzico.
< Se tu non fossi così pervertito non te ne saresti
nemmeno accorto!>e
gli tolgo le mani da lì, però facendo un
sorrisetto; lui sospira.
< Ok.. Allora, è troppo tardi per te per tornare a
casa.. Vieni a dormire da
me? Ti do qualcosa per cambiarti.. Tranquilla, se non vuoi far niente
terrò a
bada il lato voglioso di te! Anche se sarà
dura.>sorride angelico, e io alzo
gli occhi al cielo. Ha ragione, è troppo tardi per tornare a
casa, rischio di
trovare il sole anche se qua piove.. Poi sono già un po'
stanca..
Guardo Gabriel, che mi sorride. Perchè no?
Entriamo nel suo appartamento, e la prima cosa che noto è la
classe
dell'arredamento. Sembra arredata da un vero esperto; bianco, nero,
rosso..
Qualche nota di grigio, ma la cosa più bella della casa che
attrae la mia
attenzione è il padrone.
Camicia ancora bagnata, che rimane aderente ai suoi muscoli. La sua
mano che
tiene stretta la mia, le sue labbra mentre mi parla..
< Vivianne, ci sei? Terra chiama Vivianne!>sbatto le
palpebre e gli
sorrido.
< Sisi, ci sono.. Ma chi ha arredato tutto questo?>lui
sbuffa.
< Sai, mia madre è una fissata con queste cose.. Un
giorno è venuta qua e ha
rivoluzionato tutto.>rido.
< Beh, ha fatto un buon lavoro!>mi guarda scettico.
< Ehi, scusa.. Non
volevo offenderti!>
< No.. Ma non ti sembra tutto troppo perfetto? Quasi meccanico
industriale..>alzo la spalle e lo abbraccio da dietro.
< Forse un pò, ma che ci vuoi fare..>si gira e
mi prende tra le sue
braccia dandomi un bacio. Sorrido.
< E ora ti farò vedere l'unica camera che la signora
perfettina non ha
toccato!>rido.
< Quale?>mi sorride con un luccichio malizioso negli
occhi.
< Indovina..>attraversa il corridoio e apre una porta: la
camera da
letto.
Color crema e rosso, con i mobili non neri o in vetro, ma in legno.
Tutto molto
più caldo de resto della casa, lo ammetto.. < Oh,
bella camera
vampiro!>lui ride.
< Ti piace davvero?>mi mordicchia il collo, e io
ridacchio.
< Si, ma tieni le tue zanne a posto! Che dobbiamo solo
dormire..>lui
sbuffa un po' deluso e mi mette giù. Io gli do un bacio
sulla mascella e mi
guardo intorno.
< Bene, dov'è il bagno? Che mi cambio..>lui
và ad aprire un cassetto e mi
porge una sua maglia nera facendo un sorriso.
< Il bagno è nella prima porta a
destra..>prendo la maglia e gli do un
bacio sulla guancia.
< Grazie molte!>e esco dalla camera andando la bagno,
mentre chiamo Kelly
per avvertirla della mia assenza. Mi passa anche Stefan, che un po'
scocciato
mi dà la buonanotte. Quando chiudo sorrido; il mio
fratellino.. L'unico con cui
ho dormito per anni e anni.. E ora mi ritrovo qua, nel bagno
dell'appartamento
del vampiro più bello che mai abbia visto.
Cerco di asciugarmi i capelli e mi tolgo i vestiti mettendomi la maglia
che mi
ha dato; sorrido al mio riflesso dello specchio, per poi mettere gli
abiti a
asciugare e uscire dal bagno.
Mi blocco prima di rientrare nella camera; è la prima volta
che lui mi vede
mezza nuda.. Arrossisco un poco, ma entro tranquilla.
Poi lo ha detto lui no? Che si tratterrà..
Entro e lui è sdraiato sul letto. Petto nudo, pantaloni del
pigiama e il solito
ed unico sorriso sexy stampato sulle labbra mentre mi osserva.
< Wow splendore.. Belle gambe..>alzo gli occhi al cielo e
mi sdraio
accanto a lui cercando di non far cadere l'occhio sui suoi muscoli, o
sarebbe
dura convincere la mia mano a non toccarli..
< Grazie.. Beh, buon riposo!>lui sbuffa, e io gli do un
bacetto. <
Scommetto che hai sonno anche tu..>
< Non molto..>mormora dandomi un bacio sullo zigomo; gli
sorrido e mi
metto sotto le coperte rosse.
< Ma io si! Buon riposo Gabriel.. E grazie per
l'ospitalità..>lui mi
osserva, per poi sospirare e mettersi anche lui sotto le coperte.
< Di niente splendore, buon riposo anche a te..>e mi
stringe a se
chiudendo gli occhi.
Lo osservo, senza riuscire a dormire. Sembra un piccolo angelo mentre
dorme..
Un piccolo e meraviglioso angelo. Sfioro delicatamente i suoi
lineamenti, per
poi osservare da sotto le coperte il suo corpo perfetto.
Lo voglio.. E non mi importa se lui è un vampiro di cui non
posso fidarmi del
tutto.. Poggio le labbra sul suo collo baciandoglielo piano; si, ti
amo.. E
chissà se mai te lo dirò..
Lui apre leggermente gli occhi. < Ehi splendore..>
< Shh..>gli do un bacio sulle labbra e finalmente con la
mano accarezzo
il suoi addominali, spostando di nuovo le labbra sul collo
mordicchiandogli il
collo lentamente. Sento che mi accarezza la schiena delicatamente, e io
gli
lascio un succhiotto. < Potrei anche cibarmi di
te..>sussurro e gli salgo
sopra. I miei occhi incontrano i suoi, brillanti e furbi.
< Potresti..>e sfiora l'allacciatura del reggiseno sotto
la mia maglia.
Sorrido e gli mordo il mento, mentre lui con le sue abili mani riesce a
slacciarlo.
< Forse dopo.. Ora ho bisogno che tu sia in
forma..>sussurro piano al suo
orecchio scendendo con la mano sino al suo membro, che anche se da
sotto il
tessuto dei pantaloni e dei boxer si sente che reclama attenzione. Lui
sospira.
< Uuh, qualcuno vuole la mia attenzione..>
< L'ha sempre voluta..>mi sussurra e mi toglie la maglia,
per poi
guardarmi come se fossi un dolcetto da mangiare. Ridacchio e mi alzo un
po' per
sfilargli i pantaloni e lui mi sfila il reggiseno. Lo bacio quando ha
finito e
passo la mano sotto i boxer.
Sospira sulle mie labbra, mentre la sua mano và sul mio seno
accarezzandolo e
continuando a baciarmi; stacco le labbra sospirando deliziata dal suo
tocco e
torno a mordergli il collo continuando con la mano a
“giocare” con il membro
che avevo ignorato fino a quel momento. Gli scappa un gemito e rido
piano.
< è sensibile al tuo tocco..>mi sussurra
seducente per poi invertire le
posizioni; io sotto e lui sopra. Sorrido e gli sfilo i boxer.
< Oh e si vede!>ridiamo insieme e lui scende a baciarmi
il seno facendomi
sospirare felice. < Ma non avevo finito
però!>trovo la forza per
replicare, e lui mi morde delicatamente il seno destro, facendomi
sospirare
nuovamente deliziata.
< Con calma splendore..>e mi sfiora nella mia
intimità dentro gli slip.
Il suo tocco mi fa rinvigorire, dandomi la forza di ribaltare
nuovamente le
posizioni.
< Non sono una vergine caro, non mi và di
aspettare.>lui ride e si alza
col busto tornando a baciarmi il seno.
< Si ma sei una donna in astinenza, cioè troppo
impaziente di farlo senza
pensare al prima..>mi fa un succhiotto lì lasciandomi
senza fiato e alza lo
sguardo osservandomi. < Ti adoro quando mi guardi
così.>
E nei suoi occhi vedo riflessi i miei, pieni di voglia e non disposti
più ad
aspettare, mentre i suoi più calmi ma maliziosi.
Per decine e decine di minuti lui continua incessantemente a
stuzzicarmi per
poi ritirarsi, facendomi avere ancora più voglia che tramuta
il sesso un finale
ambito e da bramare intensamente più di prima. I suoi baci
continui che mi
stuzzicano e poi diventano più dolci mi fanno impazzire e mi
lacerano l’anima,
ma lui continua imperterrito, e io non sono da meno.
Quando infine entra dentro di me facendomi sua, lo stringo forte
lasciandolo
spingere e lo bacio con foga. Dopo anni e anni mi sento rinascere, e
nessuno
può togliermi questo piacere.
Lo facciamo più volte, e ogni volta veniamo insieme; mi cibo
della sua energia,
e lui mi morde piano bevendo un poco di sangue. Ci nutriamo a vicenda,
e alla
fine mi lascio stringere soddisfatta tra le sue braccia. Il sole
è già alto, e
la stanchezza si fa sentire. Accarezzo il petto dell’uomo a
cui appartiene la
mia felicità.
< Ti amo..>sussurro senza pensarci due volte e mi
addormento, senza
aspettare risposta, abbandonandomi alla oscurità
più buia finalmente completa.
La guardo mentre dorme, e quando capisco che stà dormendo
profondamente mi alzo
piano senza far rumore e vado in salotto, prendendo il telefono e
chiamando
sempre lo stesso numero. Mi risponde subito.
< Ce l’hai fatta?>
< Affermativo. Si fida di me e abbiamo scambiato il sangue.
Tutto sotto
controllo.>
< Perfetto, bravo Gabriel.>e chiude. Sempre il solito eh
papà.. Sospiro e
torno in camera, ammirando la splendida demone che dorme serena tra le
lenzuola
del mio letto. Mi avvicino e osservo il suo viso, con i lineamenti
finalmente
distesi in un sonno tranquillo senza incubi.. Li sfioro, e il senso di
colpa
cresce.
Scusa bellissima se ti stò ingannando.. Ma devo.
Evito di ammettere a me stesso che dopotutto la amo, perchè
è solo la mia
missione.
Ma al cuore non si può mentire a lungo.. E non si
può mettere a tacere ciò che
dice.
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Capitolo 13 *** "La buonanotte si vede dal tramonto!" ***
E rieccomi qua!! Ebbene
si, Ganriel alla fine del capitolo scorso era... Beh... Rivelatore u.u
Forse ora lo odierete! O, addirittura, odierete me xD E allora
commentate, sfogatevi!! Ditemi cosa ne pensate!! Mi farebbe piacere, ma
se volete insultarmi trattenetevi il giusto x°D
July, che
dire tesoro! Sei pazza!! Rileggerti certe cose....u_ù :*
Vi lascio al capitolo!!
Spero in tanti commenti, ma ringrazio tutti quelli che, anche se non
lasciano un commento, leggono e basta!! Vi adoro, mi date la voglia di
scrivere! Baci <3
“La
buonanotte si vede
dal tramonto!”
Stringo il cuscino mugolando qualcosa stanca; Dio, perchè
dovrei svegliarmi ed
alzarmi da questo letto? È così comodo..
Profumato di lui e di... Si, di sesso.
Il sesso fatto ieri sera tante e tante volte… Rilasso le
labbra in un sorriso
sicuramente ebete al ricordo. < Splendore, sei
sveglia?>mi chiede sereno
il semidio che ho accanto; mm, no... Ancora no... Affondo il viso nel
cuscino e
sospiro stanca. < Bellissimaa... Sveglia, è
già notte...>mi dà un leggero
bacio sulla spalla, facendomi sorridere sul cuscino.
< Mmm...>lui ride e mi dà un bacio sul collo.
< Ehi zombie, guarda che uso le maniere forti per
svegliarti…>stringo
ancora più forte il cuscino rilassando le gambe, non
può farmi alzare a forza.
Colpa sua se sono stanca! Mi ha trattenuta tutta la notte e ora ne paga
le
conseguenze... < E va bene...>e con le sue labbra inizia
un dolce
percorso verso i miei fianchi lasciando scie di baci; lo sento sul mio
fianco,
sull’ombelico...
Ma và troppo giù per i miei gusti.
< Gabriel...>mormoro stanca, ma un suo bacio nella mia
intimità mi fa
irrigidire. No, non è capace di fare certe cose per
svegliarmi. Non è
pervertito fino a questo punto… Ma le sue labbra continuano
a sfiorare lì, e io
mi mordo forte il labbro per non farmi scappare gemiti. Cerco di
muovere le
gambe per allontanarlo, ma lui le tiene ben ferme continuando con le
labbra la
lunga e dolce tortura... < GABRIEL!>urlo affannata, e lui
si stacca
ridacchiando.
< Mi stavo divertendo!>lo guardo male.
< Cretino.>ride e risale sorridendo angelico.
< Buongiorno demone mia... Dormito bene?>sbadiglio e
annuisco.
< Per quel poco si...>lo guardo. < Ehi non vale!
Sei vestito
tu!>riprende a ridere e mi prende per i fianchi stringendomi a
se.
< Oh si tesoro... E tu tutta nuda e vulnerabile!>e
abbassa il viso
mordicchiandomi il collo, mentre con le mani scende verso il mio
sedere... Rido
e gliele fermo.
< Ok, ora basta! Non mi hai fatto quasi dormire e ora vuoi
riprendere?!>alza lo sguardo e annuisce tranquillo, con la sua
faccia da
schiaffi; rido scuotendo la testa e gli stampo un bacio sulle labbra.
< Non
credi che abbia bisogno di dormire?>
< Puoi dormire dopo...>piagnucola scendendo con le labbra
a baciare piano
la pelle del mio seno... Sbuffo e gli lascio le mani per alzargli il
viso,
guardandolo seria.
< Devo andare davvero...>lui sospira e appoggia le sue
mani sulla mia
schiena, mettendo la sua fronte contro la mia.
< Lo so.>mormora. < E che non vorrei lasciarti
andare...>e mi
guarda con quegli occhioni scuri da cucciolo bastonato, che mi fanno
sentire un
mostro. Sospiro e gli do un bacetto a stampo, accarezzandogli il viso;
e
rimaniamo così, in silenzio, dopo aver fatto sesso per ore e
ore, dopo esserci
amati, dopo aver dormito insieme sfiniti... Dopo esserci cibati
l’uno
dell’altra. SI, ha preso il mio sangue e io la sua energia,
ma lo rifarei. Non
mi pento… Mi accarezza piano i capelli, arricciandone un
ciuffo attorno al suo
dito.
< Mi hai detto che mi ami...>dice guardandomi negli
occhi. Sento le
guance colorarsi leggermente, e gli sfioro le labbra con le dita.
< è vero. Te l’ho detto...>mormoro
guardando le sue dolci labbra carnose,
per poi guardarlo negli occhi, quasi implorante. Ho fatto male a
dirtelo? <
E tu?>chiedo cauta.
Lui si limita a osservare i miei capelli neri arricciati intorno al suo
dito
tacendo. Attendo speranzosa, ma poi sospiro triste; no, non vuole
dirmelo...
< Anche io ti amo.>sussurra piano e mi stringe a se in un
abbraccio. Assaporo
le parole appena uscite dalla sua bocca, per poi ricambiare
l’abbraccio forte e
felice, inspirando il suo dolce profumo.
Felice, felice, felice.
Dopo ore riesco a tornare a casa. Si, dopo la prima volta è
sempre così, non
puoi farne a meno. Ridacchio e mi sistemo il top, per poi scendere,
chiudere la
macchina e entrare in casa. Un silenzio sospetto rimbomba nella casa,
quasi
fosse vuota... Ogni luce è spenta; mi acciglio e vado in
cucina…
Mai lo avessi fatto.
< VIVIANNE!!! ECCOLA!>urla Millarca seduta su una sedia
al tavolo. Fleur
si gira a guardarmi, mentre qualche attimo dopo Kelly e Carmilla mi
trascinano
al tavolo e mi fanno sedere a forza.
< Si, ciao anche a voi!>sbotto offesa, e Fleur mi fa un
sorriso dolce.
< Ciao Vivianne. Scusale, ma le conosci no?>annuisco
mentre Carmilla si
siede accanto alla gemella e Kelly proprio davanti a me, dalla parte
opposta
del tavolo.
< Allora, i dettagli.>la guardo stralunata, e lei si
acciglia. < Non
crederai forse che ci beviamo la solita scusa “guarda che non
ho fatto niente”!
No, stavolta no.>dice seria e io sbuffo.
< No, ovvio che no.. Ma non davanti a Millarca e
Carmilla.>lei fa un
sorrisetto soddisfatto.
< Allora c'è stato davvero qualcosa di più
di un bacio! Voi, evaporate. Le
grandi devono discutere di cose grosse.>
< Cose di fuoco conoscendo Vivì..>decreta
tranquilla Fleur, mentre beve
un bicchiere d'acqua. Millarca e Carmilla ci guardano arrabbiate e
scioccate; e
anche un po' deluse.
< Non potete!! Noi abbiamo il diritto di sapere!>dice
Carmilla mentre la
sorella annuisce. Poi quest'ultima si gira verso di me e mi guarda
implorante
con i suoi occhioni color topazio.
< Vivì.. Dovremmo iniziare pur da qualcosa.. Se non
ce ne parlate, non
potremmo mai fare nulla!>sospiro e mi guardo con Kelly, che
scuote la testa
decisa. Guardo Fleur, che alza le spalle tranquilla.
< Dopotutto la maggior parte delle cose le stanno imparando da
quei
due..>e indica il soffitto; scoppio a ridere spontaneamente.
< Oddio! Si sente qualcosa da camera vostra
perchè?>le gemelle annuiscono.
< Sembra che Connor sia bravo.>sentenzia convinta
Millarca, e Carmilla
ride.
< Oppure è quella Giulia molto sensibile..>mi
mordo il labbro per non
ridere di nuovo e metto la borsetta sul tavolo.
< Stefan? Dov'è? Come stà?>
< Stà bene tranquilla.. Ora riposa sereno in camera..
Dorme davvero
molto!>mi rassicura Kelly, e sorrido.
< Come ogni piccolo demone.. Poi andando avanti si
sveglierà sempre di
più..>mi alzo e vado alla finestra, e osservando lui
la mia mente torna al
mio Gabriel.
Che mi ama.. < Comunque si, ho fatto qualcosa con
Gabriel.>mi giro e
sorrido maliziosa alle altre. < Se per qualcosa definite fare
attività
fisica con lui anche quando il sole è già
alto..>Kelly sorride beffarda,
Fleur ridacchia e Carmilla e Millarca mi guardano ad occhi sbarrati.
< Ma come?! Non ti sei automaticamente
addormentata??>scuoto la testa.
< Sapete ragazze, è raro che ci si addormenti con un
semidio accanto che ti
fa delle avance.>e Kelly scoppia a ridere, mentre le ragazze
sorridono
contemporaneamente in un modo tra il felice e il curioso.
< Racconta!>mi implora Millarca.
< Sono curiosa anche io.. Ma è un demone?>mi
chiede Kelly curiosa, e io
alzo le spalle.
borbotto, per poi volteggiare felice nella
cucina. < è stato
fantastico! Il miglior amante che abbia mai posato piede sul suolo
terreno!
Scommetto che nemmeno gli angeli sanno fare di meglio.>dico
ammiccando, e
Kelly riscoppia a ridere.
< Esagerata!>ma dal suo sguardo lo vedo che è
affascinata e vuole che
continui. Sorrido e con le braccia mi abbraccio da sola.
< Non esagero.. Mi sono sentita al settimo cielo con lui.. E
quando mi sono
addormentata.. Gli ho detto che lo amo.>mormoro felice, e dalle
mie cugine
si alza un “ooh” sospirato; Fleur mi osserva senza
dire una parola. Sospiro e
mi risiedo. < Poi stamattina.. Mi ha svegliata in un modo
molto.. Mm..
“Simpatico.”>e sorrido maliziosa a Kelly,
che comprende subito facendomi
l'occhiolino.
< Interessante il tipo.. Com'era il detto? “La
buonanotte si vede dal
tramonto!”?>ridacchio: si, se davvero fosse
così la mia sarebbe la notte
migliore di tutte!! Poi guardo le gemelle, che mi guardano perplesse e
ancora
più curiose. Non possono ancora sapere.. Sospiro e gli
sorrido dolce.
< Più avanti capirete anche voi
ragazze..>Millarca sbuffa e guarda il
tavolo, mentre Carmilla si acciglia.
< Ma lui ti ha detto che ti ama?>chiede improvvisamente
Fleur,
osservandomi attenta. Io faccio un sorriso dolce e annuisco.
< Si..>al ricordo il cuore inizia a martellare forte. Ho
già voglia di
rivederlo.. Sentire il sapore della sua bocca nella mia, il contatto
della mia
pelle sulla sua.. Sospiro felice.
< Ma è un demone quindi? Che intendevi con quel
“quasi”?>ecco il duro
ritorno alla realtà. Quando l'ho fatto con lui, quando gli
ho detto di amarlo,
la questione “razza, tabù” è
passata in secondo piano; purtroppo si ripresenta,
perchè se stò con lui dovrò pur
presentarlo alla mia famiglia, e sopratutto a
Stefan..
< Beh.. Lui è..>inizio con il cuore in gola,
ma qualcuno entra in cucina.
CI giriamo tutte e vediamo Giulia, l'amore di Connor, arrossire.
Addosso ha una
maglia di Connor e i suoi jeans.
< Scusate, sono venuta per un po' d'acqua..>annuiamo, e
lei và tutta
rossa e imbarazzata a prendere la bottiglia dal frigo e il bicchiere
dalla
credenza. Con la coda dell'occhio vedo che il frigo è
più pieno del solito.
< Ehi, avete fatto rifornimento?>Kelly annuisce.
< Si, Connor ci è andato apposta.. Non voleva che la
sua principessa non
avesse da mangiare.>dice tranquilla, e vedo Giulia che mentre
mette l'acqua
nel bicchiere fa un sorriso dolce. Io mi alzo e le vado accanto.
< Allora ci tiene davvero molto a te..>lei mi guarda
all'inizio un po'
spaventata, per poi annuire e sorridere.
< Sembra di si.. E io tengo a lui..>beve un sorso, e io
annuisco
sorridendo.
< Approvo. Mi sembri una brava ragazza.. Ma quello che
è successo.. Ti
avviso: che non accada mai più.>la guardo serissima,
e lei annuisce decisa.
< Certo. Mi dispiace per tutto, ma non lo farò mai
più.. Ero spaventata, ma
non potrò mai rinunciare a Connor. Poi voi sembrate
simpatiche!>sorride a me
e alle altre. Kelly fa un sorrisetto, Fleur sorride dolce e Carmilla
accenna un
sorriso di pura cordialità. Millarca continua a guardare il
tavolo. Giulia la
guarda, per poi guardare me quasi preoccupata. Io alzo le spalle.
< Dobbiamo abituarci a te, come tu ti devi abituare a noi..
No?>e sorrido
alla ragazza che probabilmente, come me, ora si sente del tutto
realizzata. Ha
trovato un ragazzo che ama e che la ama, proprio come me.. Poi mi giro
da
Kelly. < Vedi, il colore degli occhi di Gabriel è un
po' più scuro dei
suoi!>Kelly la guarda, e lei arrossisce, per poi guardare me.
< E Gabriel chi è? Il tuo ragazzo?>mi chiede
sorridendo, e io annuisco.
SI, proprio il mio ragazzo.. Il mio vampiro.
< Che ancora deve farci conoscere!>dice Connor, entrando
in cucina con in
braccio il mio assonnato fratellino. Mi guarda e sorride. <
Bentornata! Però
lo devi portare qua.>rido e guardo il mio piccolo campione.
< Ehi amore mio!!>Stefan mi guarda e fa un sorriso; lo
prendo dalle
braccia di Connor e lo stringo forte, mentre Connor và dalla
sua amata e le
cinge le spalle con un braccio. Riempio di baci il mio fratellino, che
ride
allegro.
< Vìì! Mi fai il solleticoo!>rido e
smetto dandogli un bacio sulla
fronte. Lui poi mi guarda attento. < Ma dov'eri
stanotte?>mi chiede un
po' triste; io faccio un sorriso dolce e lo coccolo.
< Ero da un mio amico.. Purtroppo ho fatto tardi ieri, e quindi
sono dovuta
rimanere in città.. Scusa amore..>gli do un bacetto e
sul suo visetto
compare un broncio.
< Chi è questo amichetto??>chiede arrabbiato.
è geloso.. Rido e gli
arruffo i capelli scuri.
< Non essere geloso piccolo! è un amico a cui voglio
molto bene.. Ma ne
voglio tanto anche a te!>lui tace e tiene il broncio, adirato e
geloso.
Sospiro e gli do un bacetto sulla tempia. < E va bene, come vuoi
tesoro..>poi guardo la coppietta. < Quindi vi divertite
molto!>Connor
ride, e Giulia arrossisce.
< No, non è come pensate!>borbotta confusa, e
Connor le dà un bacio sulla
guancia.
< Invece si.. E comunque non diamo nessun disturbo,
no?>scuotiamo tutte
la testa, tranne Millarca, che non alza lo sguardo dal tavolo.
< Nono.. Tranne alle gemelle, che da camera loro sentono
tutto!>sghignazza Kelly, e Connor le guarda subito, un po'
imbarazzato.
Giulia, ormai viola in viso, guarda il pavimento.
< Non lo sapevo! Scusate piccole..>Carmilla fa un cenno
come per dire
“nah, fa nulla”, mentre Millarca si alza e lo fissa
negli occhi.
< NON CHIAMARMI PICCOLA!!!>e esce dalla cucina come una
furia.
Un silenzio confuso cala nella cucina, Io guardo Connor e la porta dove
se ne è
andata Millarca perplessa, per poi avere l'illuminazione.
Ah. Logico. Sospiro e do in braccio a Fleur Stefan; lei mi guarda
complice,
come per dire “lo hai capito ora eh..”. Io annuisco.
< Vado da Millarca.. Tu piccoletto quando torno devi aver tolto
quel broncio
dalla faccia!>e salgo veloce di sopra, raggiungendo la camera
delle
gemelle..
Entro, e trovo Millarca sdraiata nel suo letto che tiene stretta il suo
cuscino. La camera è molto grande, contiene due letti, due
scrivanie.. Tutto
ciò che può servire a due normali adolescenti!
Pc, libri, tanti abiti.. Le vado
accanto e le accarezzo la schiena.
< No-non è giusto.. Lei lo ha trattato
così male.. E-e ora l'ha già
perdonata!>piange triste; sospiro e le accarezzo i capelli.
< Tesoro, credevi davvero di poter stare con Connor?>lei
annuisce in
lacrime. Sospiro per l'ennesima volta e gli alzo il viso, rigato dalle
sue
lacrime; gli faccio un sorriso dolce. < Lui ti vuole bene.. Come
sorella
però.. Siamo o non siamo una famiglia??>
< Ma non è giusto!! Da quando c'è lei
nemmeno ci parla più!!>sbotta
arrabbiata, e io le sfioro il viso.
< è innamorato di lei Millarca.. è normale
che stia più con lei che con
noi..>lei si morde forte il labbro singhiozzando.
< Ma a me piace..>piagnucola piano e triste, e io la
faccio sedere per
poi abbracciarla. Lei si rintana tra le mie braccia continuando a
piangere.
< è solo perchè lo vedi sempre, e credi
che ti piaccia.. Ma stai tranquilla
che troverai il ragazzo giusto..>scuote la testa e si stacca da
me.
< Non è vero! Non dire cavolate!! Tutti guardano
Carmilla, perchè è più
allegra e più simpatica di me!! Io sono la seconda scelta!!
Perchè se lei li
scarica, allora ci provano con me..>gli si incrina la voce, e io
scuoto la
testa.
< Non è così.. Sai che non è
così..>
< Invece si!!>sbotta nuovamente arrabbiata. <
è così e lo sarà
sempre!! Nessuno mi vuole, nemmeno un ragazzo.. E
Connor..>ricomincia a
piangere, e io la riabbraccio.
< Tesoro, troverai il ragazzo per te, che ti ami e che tu
amerai.. Te lo prometto..
Io ci ho messo 27 anni per trovarlo, ma io credo che tu, con la tua
dolcezza,
riuscirai a trovarlo.. E sarà meglio di tutte le botte e via
che ha Kelly, o
tutti i ragazzi che ci provano con Carmilla..>le do un bacio tra
i capelli,
mentre lei continua a piangere.
Ricordo quando avevo anche io questi dubbi. Era terribile, credevo che
nessuno
mi avrebbe mai amata o desiderata, anche se ero una demone.. Avevo
paura di
rimanere sola per sempre, avevo la paura di essere inadatta al mondo
intero..
E proprio quando avevo quei dubbi arrivò il mio primo
ragazzo, e mi amò con
tanta dolcezza e tenerezza.. Era diverso dagli altri, e questo mi aveva
fatto
credere di amarlo.. Ma dopo alcuni mesi lo lasciai, con il cuore in
pezzi.
Mi ritengo fortunata ad aver avuto il mio primo amore in un modo
così
provvidenziale.. Non come la mia cuginetta, che ora piange triste per
la
solitudine che ha nel cuore.
La stringo forte, e spero con tutto il cuore che trovi un bravo ragazzo
che
sappia amarla.
Com'era? “La buonanotte si vede dal tramonto”?
Allora spero che il prossimo
tramonto porti a tutti la miglior notte della loro vita, sopra tutto
alla
ragazza che ora si sfoga tra le mie braccia..
Oh Gabriel, appena ti vedrò ti riempirò di baci.
E sarà sempre così, per
ringraziarti di essere il miglior ragazzo, vampiro, amante che ho avuto
e
probabilmente avrò nella vita.
Grazie di esistere...
|
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Capitolo 14 *** Caos imminente. ***
Eccomi di nuovo a
postare!! Oh, nessun commento? u.u Dovrò iniziare a fare la
dura, alias con i ricatti! xD Però dopo questo capitolo
forse vi infurierete...
Se non vi siete infuriate
prima, ovvio u.u L'ho tagliato in un modo madornale, da vera maestra
del sadico...*scoppia in una risata malvagia*
Ringrazio tutti quelli che
leggono! Davvero, di cuore. <3
Ora vi lascio al capitolo...
Spero che vi piaccia!
Bacioni!
La vostra Mel, o Mellina,
come preferite! :D
Caos
imminente.
Guerra. Astio. Ecco cosa c’era tra Millarca e
Giulia ogni volta che si
incontrano. Giulia però è ben disposta verso di
lei, addirittura tenta di
sorriderle; ma Millarca non la guarda nemmeno. La dolce e piccola
Millarca è
diventata una bambolina tra le grinfie della gelosia e
dell’invidia..
Manipolata da sentimenti che la maggior parte delle volte non portano
nulla di
buono e che purtroppo stanno un po’ dividendo la nostra
“famiglia”. Carmilla è
ancora un po’ irritata e triste perché la gemella
non si è confidata con lei..
Kelly con Fleur si tirano fuori da questa situazione, avendo
però una
predisposizione a proteggere la propria cuginetta. Stefan.. Beh,
è troppo
piccolo per capire, mentre Connor.. Oh, Connor rimane in silenzio e
quasi parla
solo con me, Stefan e la sua Giulia; so che si sente un po’
in colpa, ma è
anche triste, perché considera le gemelle come sorelle
minori, e questo gli fa
male.. Ma non intende lasciar andare la sua amata.
Non lo biasimo, mi pare ovvio: ci è voluto tanto tempo prima
che tornasse a
sorridere così, spontaneamente e con una felicità
assoluta.. Come me ora.
Intenta ad ammirare il più splendido degli angeli che riposa
dopo lunghe ore di
sesso sfrenato. Capelli arruffati, espressione angelica e completamente
soddisfatta, muscoli rilassati e niente a coprirlo.. Per fortuna dei
miei
occhi. Perché non ho mai visto niente di più
bello.. Sorrido dolce e non
riuscendo a trattenermi gli lascio un bacio dolce sulla spalla. Sento
che
sospira, ma io continuo a lasciare dolci baci sul suo collo, sulla sua
spalla,
sulla sua mascella..
< Splendore, hai ancora voglia?>mormora stanco ma alzando
la testa sorridendo
e mi guarda con occhi ancora un po’ assonnati ma maliziosi;
annuisco sporgendo
il labbro inferiore, come una bimba triste.
< Si.. Ho ancora voglia del mio vampiro.. Ma sei vuoi mi
addormento..>sussurro un po’ triste; sono certa che
non mi permetterà di
riaddormentarmi. Infatti nei suoi occhi scuri ritrovo quella fiamma di
passione
che prima era sostituita dalla stanchezza.
< Assolutamente no.. Ora mi hai svegliato, quindi le paghi le
conseguenze..>sussurra seducente togliendomi di dosso le
lenzuola e si ferma
a ammirare il mio corpo. Mi mordo il labbro per non ridere davanti al
suo
sguardo avido fisso sul mio corpo e mi avvicino a lui mordendogli piano
il
collo, mentre le sue abili mani accarezzano le mie gambe, le mie cosce,
e
salgono un po’ più su.. Sospiro e gli faccio un
succhiotto.
< Puoi farmi ciò che vuoi.. Sono solo tua
vampiro..>con la coda
dell’occhio vedo le sue labbra distendersi in un sorriso
soddisfatto; faccio un
sorrisetto e con i denti sfioro la sua pelle mentre con la mano scendo
piano
sfiorando il nostro amico comune, il mio migliore amico in queste
notti. <
Però c’è un problema..>lui
sospira di piacere.
< Quale demone mia?>sussurra mentre io continuo a
sfiorare con premura il
suo membro, che gradisce queste attenzioni..
< Beh, ho sete.. Sei disposto a nutrirmi?>lui ridacchia
piano e mi bacia
lo zigomo riprendendo a sfiorarmi nella mia intimità
facendomi sospirare
deliziata.
< Ma certo mia dolce Vivianne.. Però anche io sono un
po’ assetato..>e mi
dà un leggero bacio sul seno. Sorrido e gli alzo il viso con
la mano libera
dandogli un bacio casto sulle labbra.
< Allora nutriti.. Non posso permettere al mio amante di morire
di
sete..>replico maliziosa mentre lui sorride in un modo davvero
sexy, per poi
abbassarsi sul mio collo e baciarlo dolce, mettendosi piano su di me.
Sento la
pressione del suo corpo sul mio, così piacevole, e poso
anche io le labbra sul
suo collo. Più precisamente su quella macchia viola che lo
rende mio. Solo e
unicamente mio.
< Sicura splendore?>annuisco e gli mordicchio la pelle
del collo per
incoraggiarlo. Sento che sorride sulla mia di pelle per poi mordermi
piano.
Chiudo gli occhi abbandonandomi alla sensazione estasiante dei suoi
canini
lucenti nella mia carne e del mio sangue che fluisce in lui, che lo
fortifica,
che lo disseta..
Un gioco pericoloso, ma che mi manda ogni volta in estasi..
Torno a casa a notte inoltrata; ho dormito ben poco, quasi niente a
dirla
tutta, ma non mi importa. Ne è valsa la pena! Sorrido felice
al pensiero della
“giornata” appena passata, anche se con rammarico,
perchè mi sento quasi una
traditrice. Ancora non ho detto a nessuno che Gabriel, il ragazzo con
il quale
condivido il letto spesso, è un vampiro.. Ed ho paura di
dirlo. Non riesco ad
immaginarmi le loro reazioni, e la cosa mi corrode. Non mi piace tenere
nascosta una cosa che mi rende felice alle persone a cui voglio bene..
Appena
metto la macchina in garage entro in casa, e stranamente tutto
è tranquillo.
Oh. Bene!
< Finalmente Vivì!!>argh, ho parlato troppo
presto. Vedo Kelly che corre
giù dalle scale, e io sospiro.
< Ok, scusa!! Sono stata trattenuta! E non ne ho voglia di
parlarne, sono a
pezzi. Ma ti giuro che domani ti dico tutto!>la guardo
implorante; lei mi
fissa confusa, per poi scoppiare a ridere.
< Ehi, tranquilla!! Non volevo sapere della tua
“mattinata di fuoco”! Anche
se ora mi hai incuriosita.>mi fa l'occhiolino. Eh?!
< E allora perchè mi hai accolto così?
è successo qualcosa a
Stefan??>chiedo allarmata, ma lei scuote la testa.
< No, tranquilla.. Dorme sereno, ma tra poco si
sveglierà.. E tu ti devi
muovere. Sono finalmente arrivati i documenti di tuo padre.. E Max deve
venire
tra un pò.>mi guarda intensamente, e io spalanco la
bocca.
Ciò può voler dire solo una cosa.. Vogliono che
sostituisca mio padre. Vogliono
darmi il suo posto nel consiglio..
< Ma io.. Non ho molto tempo! Devo aggiornarmi su tutti i
documenti che
aveva papà in archivio!>balbetto preoccupata, mentre
penso a come poter
prendere il posto di mio padre nel consiglio.
Certo, so che và in via ereditaria, ma è morto da
poco.. Solo qualche anno! Mi
appoggio al muro e mi prendo la testa tra le mani; no, non posso.. Non
posso
sostituirlo. Non ora, non adesso che stò con un vampiro..
Sapevo che sarebbe arrivato il giorno nel quale mi avrebbero chiamato
per
sostituirlo, ma non pensavo così presto.. Non so nulla..
Sento Kelly che
sospira e si avvicina a me.
< Vivianne.. So che stai pensando. Ma ti assicuro che non
c'è persona più
adatta di te per sostituire tuo padre.. Sospettosa, seria, orgogliosa..
Tutti
requisiti essenziali per un capo del consiglio, che deve sostenere
tutti i
demoni..>mi dà un bacetto sulla testa. < Poi
mica ti lasceranno subito
far tutto da sola.. Sarai una loro pari all'inizio! E ti aiuteranno nel
comprendere ciò che devi fare e come..>annuisco, ma
senza convinzione.
Non posso. Non posso sostenere la politica dei demoni,
perchè sarebbe
traballante con me. Io, che condivido notti e letto con un vampiro..
Io, che
amo un vampiro. Sospiro triste e alzo lo sguardo per guardare Kelly,
che mi sorride.
< Ma non posso farcela.. è troppo presto..>lei
sbuffa e mi prende per un
polso trascinandomi di sopra.
< Non vorranno mica un immediata presenza!! E comunque devi
tenerti
aggiornata.>entriamo nello studio e mi fa sedere sulla poltrona,
mollando
sulle mie ginocchia delle cartelle piene di fogli. Guardo lei per poi
guardare
le cartelle, tutte di colori diversi, ma che hanno lo stesso profumo..
Il profumo di papà.
Con le dita ne seguo i contorni, inspirando il profumo che emanano.
Papà
Vladimir.. Alzo lo sguardo e riguardo Kelly, che mi guarda con i suoi
occhioni
verdi pieni di allegria e fiducia.
< Kelly, io..>lei mi mette una mano sulla bocca e scuote
la testa.
< No, non voglio altre scuse. Tu sei la degna sostituta ed erede
del lavoro
di tuo padre, e nessuno può permettersi di dire il
contrario! E ora finiscila
di farti seghe mentali e riguardati questi documenti, almeno per far
vedere che
in questi anni hai fatto qualcosa!>mi fa l'occhiolino e esce
chiudendo
dietro di se la porta dello studio. Guardo tutti i documenti che ho
sulle
gambe.
Io non posso prendere il posto di papà se continuo ad essere
la compagna di
letto di un vampiro, o se continuo a dirgli che lo amo. Ma io non
voglio
lasciar andare Gabriel.. è la fonte della mia allegria,
della mia serenità, e
se non ci fosse lui io non so se potrei continuare così
tranquillamente come
prima.. Come l'energia. Dopo che provi quella umana, quella sintetica
che si dà
ai bimbi ti lascia sempre insoddisfatta.
Sospiro e apro le cartelle iniziando a leggere; non posso permettere a
papà o
agli altri di non essere fieri di me o di non contare su di me. Anche
se amo un
vampiro, non vuol dire che non sono pronta a prendere l'impegno che
papà mi ha
lasciato.. E quando dovrò dirlo a tutti, quando
inizierò a parlare con il
consiglio.. Oh cavolo, è un caos.
Un caos imminente.
Mi passo una mano tra i capelli continuando a leggere; casi di demoni
indisciplinati, casi di demoni contro vampiri, casi di demoni che
rimangono con
umani senza trasformarli e con la probabilità di essere
scoperti.. Tutti casi
di persone delle famiglie più importanti. Famiglie di cui
conosco dei membri e
altre famiglie conosciute solo per fama.. Papà quindi si
occupava di loro, dei
più importanti. Sospiro e ripongo a terra la cartelletta con
le altre, aprendo
l'ultima, di un color blu cobalto. La apro e inizio a leggere annoiata.
“come si può fare in modo che la tregua diventi
permanente? Forse potremmo
raggiungere un accordo per ri appacificare i demoni con i vampiri.
L'odio porta
solo odio, e non possiamo subire altre perdite ne di nostri compagni ne
di
altri esseri, anche se sono vampiri. Non siamo degli Dei in terra per
decidere
chi sopravvive tra due razze di esseri non umani.
Possiamo co esistere; solo che nessuno dei capi di entrambe le parti
vuole
impegnarsi.”
Noto la scrittura di papà e rileggo più
volte le poche righe che ha
scritto. I documenti sono datati anni fà, pochi mesi prima
che fosse ucciso con
la mamma.. Mi mordo il labbro e riprendo a leggere ciò che
scrive; dice di aver
parlato con un rappresentante della fazione opposta, alias dei vampiri.
Scrive
di essere preoccupato, ma fiducioso nel sistema.
Alla fine trovo dei fogli antichi, scritti in dialetto della
Transilvania.
Cavolo, papà me l'aveva insegnato quand'ero piccola! E ora
non ricordo nulla.
Merda! Continua a leggere, sperando di trovare un intuizione, una
parola che mi
dia spunto per trovare un significato, ma nulla.
Mi arrendo e riguardo ciò che mio padre ha scritto; qualche
tempo fa avrei
detto che erano solo stronzate, che era completamente impossibile. Ma
ora..
Però perchè lo hanno fatto allora?
Perchè lo hanno ucciso se lui voleva mettere
fine a tutto ciò? Per quale motivo hanno sterminato la mia
famiglia?
< Vivianne! Stà arrivando Max!>sobbalzo
sentendo la voce di Kelly e di
scatto senza motivo prendo i documenti della cartelletta blu e li
nascondo.
< Eccomi!>esco e sorrido a Kelly, che mi prende a
braccetto e mi trascina
giù. La vedo così allegra e fiera di me, e me ne
compiaccio. Chissà che ne dirà
Connor! < Che ne dici, lo facciamo posteggiare in
garage?>lei annuisce
convinta.
< Si dai, facciamo le lecchine e andrà tutto per il
meglio!>scoppio a
ridere. < Anche se a Max farei la lecchina anche per
altro..>dice
maliziosa, e riprendo a ridere ancora più forte; beh, come
si può darle torto!
Maximilian non è davvero male, anzi.. Arriviamo alla porta
del garage e da
dentro si sentono dei rumori. Mi guardo con Kelly, e insieme appoggiamo
un
orecchio alla porta.
Sospiri, risatine.. E gemiti. Vedo Kelly spalancare la bocca quasi
scioccata, e
mi accorgo di chi è il profumo delle persone che ci sono
dentro.
Oh. Kelly si morde il labbro, io mi porto la mano alla bocca e cerco di
soppirmere le risate, ma quando Kelly se ne fa scappare una io la seguo
a
ruota. Ridiamo come delle sceme e lei bussa.
< Connor e Giulia!! Io e Vivianne stiamo per entrare, quindi
smettetela i
fare porcate e rimettetevi bene!!>urla, e dentro si sente un po'
di caos.
Guardo Kelly, e lei sorride beffarda e apre la porta per poi entrare
tranquilla; entro con la testa e vedo Connor tutto affaccendato a ri
allacciarsi la camicia mentre Giulia tentava di non farsi vedere
rimanendo a
rivestirsi dietro la macchina. Rialzo lo sguardo su Connor, che ci
guarda male.
< Ma voi rimanere un attimo in casa no eh?!>Kelly ride e
si appoggia al
cofano della mia macchina.
< Eh no mio caro! Stavolta siete in torto voi, dato che tra poco
arriva
Max.>e gli lancia un occhiata eloquente per poi guardare me;
Connor la fissa
confuso, per poi avere un lampo di genio e fissare me a bocca aperta;
gli
faccio un sorrisetto.
< Non è sicuro.. E in tutta sincerità
spero che venga per un altro
motivo!>lui scuote la testa ridendo e mi fa
l’occhiolino.
< Sei nervosa. Però io sono fiero di te! E stai
tranquilla, andrà tutto alla
grande..>parla con tono sicuro, e poi spunta al suo fianco la
mora un po’
confusa.
< Di che parlate?>lui sorride e le cinge il fianco con il
braccio
baciandole la testa.
< Di un avvenimento importante.. La nostra Vivianne finalmente
entrerà a far
parte del consiglio!>le risponde allegro, e lei si gira per
sorridermi. È
vero, Connor le ha parlato delle regole e dei doveri che ogni demone
ha, quindi
anche del consiglio..
< Sono felice per te Vivianne! È un onore a quanto mi
ha detto
Connor..>sorrido di rimando e annuisco.
< Esattamente..>tutti felici e fieri di me..
Chissà che ne dirà Gabriel!
I miei muscoli si immobilizzano al ricordo del mio amato vampiro; come
reagirà
a questo? Già stare con una demone è un problema,
figuriamoci con una demone
che fa parte del consiglio. E per di più con la carica di
suo padre. Mi mordo
il labbro; che stò facendo? Posso rinunciare ad una carica
così tanto ambita
che la mia famiglia si tramanda da generazioni per l’uomo che
amo? Lui può
accettare il fatto che stà con una donna che governa la
razza a lui “nemica” da
generazioni? Non sembra il tipo interessato alla politica, o non
vorrebbe stare
con me, ma chissà.. Forse non mi vorrà
più. Anche solo il pensiero mi fa male..
< Vivì?>cado dalle nuvole mentre Kelly mi
guarda confusa. < C’è
qualche problema?>si, molti, troppi. Ma scuoto la testa.
< No, nulla..>annuisce.
< Beh, entriamo?>chiede candidamente, mentre Connor ci
guarda male.
< “Entriamo”? Perché siete venute
qua allora?>chiede irritato, e io alzo
le spalle.
< Perché se Max voleva posteggiare la macchina in
garage volevamo accertarci
che ci fosse posto! No Kelly?>la guardo, e lei sorride angelica
facendo
scomparire il mio sorriso dalle labbra.
< Ovvio! Però ora andiamo!>e esce veloce, ma
alla porta riesco a
prenderla per il gomito.
< Lo hai fatto apposta?>sibilo mentre entriamo in salotto
senza farmi
sentire da Connor; lei mi guarda con i suoi occhioni verdi, cercando il
più
possibile di sembrare innocente.
< Certo che no!>la guardo male, ma l’arrivo di
Fleur con le gemelle
interrompe il tutto. Che carogna!
Alla notizia dell’imminente arrivo di Max tutti cercano di
comportarsi in modo
normale; Carmilla e Millarca giocano con Stefan sul tappeto, Fleur
legge un
libro e accanto a lei c’è Kelly che
però legge una rivista di moda. Connor e
Giulia sono in cucina a parlare mentre lei cena.. E io sola sul divano,
immersa
nei miei pensieri, che mi corrodono l’anima. Tutti tentano di
stare sereni, ma
nessuno lo è. La tensione in questi momenti
c’è sempre, perché è una
grande
svolta per tutti.. Ma io penso a Gabriel. Non posso fare ameno di
pensarci,
perché la paura che lui mi disprezzi è tanta..
Ma ormai è fatta no? Maximilian vuol dire consiglio, e
consiglio vuol dire
cambiamento. Non voglio lasciare Gabriel, ma questa
opportunità passa di padre
in figlio, e io non voglio essere quella che interromperà
tutto ciò.
Ad un tratto si sente una macchina posteggiare in cortile, e tutti si
fermano;
tranne Stefan ovviamente, il mio dolce e ingenuo Stefan.. Guardo Kelly
ansiosa,
e lei mi sorride alzandosi per andare ad aprire.
< Chi è Vivì?>mi chiede curioso
Stefan; gli sorrido e mi alzo prendendolo
in braccio.
< Credo proprio che sia Max! Su, andiamo a
salutarlo!>raggiungo Kelly
tenendo tra le braccia il mio fratellino, quando si sente un altro
rumore.
Un’altra macchina si posteggia nel cortile, e subito Millarca
và alla finestra.
Guardo confusa Kelly, che apre di scatto la porta e esce fuori seguita
a ruota
da me.
Rimango senza fiato e un gelido brivido percorre la mia schiena alla
vista
della jaguar scura dietro la macchina di Max, e il proprietario
già fuori da
essa che si guarda in cagnesco con Max mi fa ribollire il sangue che ho
nelle
vene.
Il mio vampiro, il mio uomo.. Il mio Gabriel.
< U-Un vampiro?!>sbraita da dentro Millarca, mentre Kelly
lo fissa a
bocca aperta. Vedo Max rigido come un pezzo di legno che guarda il mio
Gabriel,
mentre lui sposta lo sguardo su di me e mi fissa negli occhi.
No, è troppo presto. No, no, no..
< Chi è quello Vivì??>mi chiede con
la sua vocetta dolce il mio
fratellino, e Gabriel chiude la portiera della macchina. Io deglutisco
e guardo
Stefan negli occhi.
< Lui.. Lui è Gabriel tesoro.>sussurro arresa;
l’ho detto. È arrivato il
momento della verità alla fine.. Sento lo sguardo di Kelly
su di me, scommetto
stralunato, e maledico la mia paura.
Dovevo avvisarli prima, dovevo anticipargli qualcosa.. Sento che anche
gli
altri escono da casa, e io torno con lo sguardo su Gabriel.
Ti amo, ma in questo attimo ti vorrei morto.
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Capitolo 15 *** "Mi ami?" ***
Buon pomeriggio! Ok,
è passato un bel pò di tempo da quando ho postato
l'ultima volta, lo ammetto, e mi scuso! Sono stata impegnata con tante
cose, la scuola, le amiche, l'altra storia... E ogni volta che mi
ripromettevo di postare accadeva qualcosa! ç_ç
Iniziamo con i ringraziamenti generali però! :D
Ringrazio bersa per aver aggiunto la mia
storia in quelle da ricordare,
Daly, eli__xD, flavia93, isabbellina, kiketta182, kris_ct e Necrysia per averla aggiunta nelle
seguite (alcune delle quali più vivamente visto che hanno
anche commentato :) ) e broncino,
Sweet July e _Vampire girl_ per
averla messa nelle preferite!!*_*
Sweet July ecco, posto ora! Tu sei malata
però, non devi rileggere tante volta una storia! Rischi di
impazzire xDD Baciotti grandi!!
Bene, ora vi lascio al capitolo... è uno degli ultimi che
ho, poi si dovrà aspettare l'ispirazione, quindi godetevelo
per quello che vale... Sapete che gradirei tanto i vostri commenti, e
se volete sfogarvi, mandarmi a quel paese o altro, fatelo XD
Spero che vi piaccia!
Vostra scrittrice(un pò sadica a dir la verità
ù_ù)
“Mi
ami?”
Se solo avessi avuto più fegato e avessi detto
tutti agli altri prima, se solo lo avessero conosciuto all'inizio
quando ancora avevo dubbi su ciò che provavo per lui.. Se
solo mi
avessero messo in guardia prima.. Ora non sarei in queste condizioni.
Ora non dovrei rispondere ad una delle domande più dirette
che esitano.
Torno
a guardare Gabriel, che continua una ardua lotta di sguardi con Max,
per evitare lo sguardo confuso e forse irato, deluso che mi rivolge
Kelly. Purtroppo posso immaginare a ciò che pensano tutti.
“è davvero
lui Gabriel?” o “un vampiro? Proprio Vivianne
stà con un vampiro?”; una
cosa sbagliata ai loro occhi, una cosa impossibile, ma così
vera e
reale per me. Ai miei occhi il vampiro che ora è in piedi
vicino alla
sua vettura è una delle persone più importanti al
mondo, mentre gli
altri lo considerano un nemico. Alzo lo sguardo e osservo lentamente i
visi e le espressioni sorprese di Kelly e delle gemelle, mentre
arrivano anche Connor con la sua Giulia e Fleur. Connor si irrigidisce
e mette dietro di se in modo protettivo Giulia, che lo lascia fare,
invece Fleur osserva la scena attenta soffermandosi su Maximilian e
Gabriel; poi guarda me, con uno sguardo che mi gela il sangue.
<
Vivianne.. Non è lui Gabriel, vero?>chiede con un
tono stranamente
calmo, cercando una vana conferma che le permetta di ucciderlo senza
sensi di colpa. Giro per guardare il mio vampiro, che mi guarda di
rimando con uno sguardo preoccupato, quasi si aspettasse che neghi la
sua esistenza nella mia vita, per poi rigirarmi e scuotere la testa.
<
No, è proprio lui.>rispondo decisa per poi
avvicinarmi lentamente al
mio vampiro, che mi fa un sorriso felice; e quando gli sono accanto gli
faccio un sorriso anch’io per poi guardare il piccolo demone
che ho tra
le braccia.< Stefan, lui è il mio amico
Gabriel.> Stefan lo
guarda attento e curioso, facendo un piccolo sorrisetto; ancora non
riesce a comprendere la differenza tra un demone e un vampiro, una cosa
che gli invidio. Gabriel gli sorride di rimando.
< Tanto piacere
Stefan! Vivì mi ha parlato tanto di te..>il mio
piccolo fratellino
mi guarda allegro e fa un sorriso ancora più grande a
Gabriel.
< Davvero??>il vampiro annuisce convinto.
<
Davvero!>e fa per arruffargli i capelli, ma con un gesto rapido
Maximilian è subito vicino a noi tenendogli il polso con la
sua mano.
Lo trafiggo con lo sguardo, ma lui guarda Gabriel.
< Vivianne
forse si farà toccare da te, ma lui non lo devi
sfiorare.>sibila
Max, e Gabriel lo guarda assassino. Sento Stefan che si stringe
preoccupato a me, e io gli do un bacio sulla testa.
< Max,
lascialo. E Stefan.. Tranquillo piccolo, ora entri in casa con Millarca
e Carmilla..>guardo in modo eloquente le gemelle, che si girano
verso Kelly per replicare, ma lei scuote la testa.
< Forza, entrate subito.>
< Ma..>
<
Subito.>sibila Fleur decisa, assumendo per la prima volta dopo
tempo
; subito Millarca viene a prendere Stefan, visibilmente contrariato ma
comunque và tra le sue braccia e lei lo porta veloce dentro,
seguita
dalla gemella. Io sospiro e Gabriel libera la presa di Max sul suo
polso.
< Ora.. Perchè sei venuto qua Gabriel?>chiedo
al mio
vampiro ignorando Max; lui toglie dalla sua tasca il mio cellulare e me
lo porge abbozzando un sorriso.
< Te lo eri scordato da me..>mi mordo il labbro mentre lo
prendo annuendo e mettendolo subito in tasca.
<
Grazie..>ma sei venuto nel momento meno adatto tesoro; lui mi
sorride, ma un attimo dopo accantyo a me c'è Kelly che lo
guarda quasi
assassina.
< Se avete finito le smancerie ora possiamo
parlare.>dice con tono serio e riguarda me. < Come ti
è saltato
in mente di metterti con uno schifoso vampiro?? Che ti è
saltato in
mente??>
< Ehi, non offenderlo Kelly!! Non ti
azzardare!>ribatto subito in difesa del mio vampiro, che mi
poggia
una mano sulla spalla come per calmarmi, ma subito Lo sguardo di Connor
lo trafigge e manda Giulia dentro, anche se lei è
evidentemente
contrariata.
< Ok, non lo offendo, anche se vorrei dirgli e
fargli di peggio. Quando intendevi dirci che stavi con un vampiro?
Quando ti avrebbe uccisa?? O quando ti saresti accorta di essere
incinta di un mostro??>sbraita furiosa mentre la fisso a bocca
aperta sconcertata.
< Ma sei folle?? Volevo dirvelo, ma sapevo
che avreste avuto questa reazione!!>sbraito di rimando e in un
attimo Fleur è accanto a Kelly e rivolge lo sguardo verso
Max.
< Non c'è qualche legge che impedisce certe
relazioni?>chiede seria, facendomi infuriare come non mai.
< Scusa?>chiede infastidito il mio Gabriel, mentre Max
scuote quasi tristemente la testa.
< FLEUR!>lei mi inchioda con lo sguardo.
<
Ti rendi conto di ciò che stai facendo? Vai a letto con uno
di quelli
che hanno sterminato le persone a noi care.>sussurra con un tono
che
negli ultimi anni non ha mai usato: assassino, tagliente, come se
stesse perdendo la pazienza. Mi mordo il labbro e scuoto la testa.
<
Lui è diverso. Sai quanto astio provo nei confronti della
loro
razza.>guardo Gabriel come per scusarmi, per poi cercare la sua
mano
per stringerla. Lui la stringe di rimando. < Non mi ha fatto del
male, non si è dimostrato uno stronzo ne un pazzo
assassino.>Kelly
guarda con disgusto le nostre mani, mentre Fleur rimane impassibile,
per poi guardare Connor.
Lui è in piedi poco distante da noi, intento a fissare
Gabriel. <
Tu
che ne pensi Connor?>chiede Fleur, e lui guarda prima lei poi
me;
tento di fargli un mezzo sorriso, cercando di fargli capire un semplice
“mi spiace di non avertelo detto prima” e
“fidati di me”.
< Penso
che, anche se ora gli staccherei la testa a morsi, potremmo dargli
almeno la possibilità di presentarsi. Dopotutto Vivianne si
fida
no?>dice con molta fatica, e io sospiro sollevata; almeno uno
dalla
mia parte.. Kelly si guarda con Fleur e Max, ma quest'ultimo continua a
guardare Gabriel.
< Bene, qualcuno tollerante allora.>dice
spavaldo Gabriel, per poi cingere con il braccio la mia vita e
stringermi a se. < Mi chiamo Gabriel McGregor, e ho incontrato
vostra cugina Vivianne per caso in città. Non intendo farle
del male o
altro e nemmeno permettervi di dubitarne.>lo guardo e lui mi
sorride
dandomi un bacio sulla tempia, per poi tornare a guardare gli altri.
Più precisamente Max, con mia perplessità.
< Tengo molto a lei,
credetemi!>e fa uno dei suoi sorrisi pieni di sicurezza di se.
Kelly
lo guarda dubbiosa, Fleur scettica e Connor mantiene una espressione
neutra, forse reprimendo la sua ira. Mentre Max.. Max fa un sorriso
falso, quasi una smorfia e scoppia a ridere. Lo guardo confusa; cosa
c'è da ridere?
< Perchè ridi?>chiedo perplessa, mentre lui si
calma e mi sorride.
<
Povera Vivianne..>poi guarda il mio vampiro con uno sguardo
pieno di
rancore. < E tu sei una schifosa spia McGregor.>sento il
vampiro
accanto a me irrigidirsi. Guardo a bocca aperta Max, mentre sento un
qualcosa di indescrivibile crescere dentro di me. Indignazione forse,
per l'accusa rivolta al mio amato.
< Max, che cazzo dici?>chiedo stizzita e arrabbiata, ma
lui non mi guarda nemmeno.
< Mi fai schifo; usare lei per infiltrarti tra noi.. Debole e
fragile dopo la grossa perdita.>
< Non so di che parli.>ringhia Gabriel lasciandomi
andare, guardandolo con uno sguardo assassino.
< MAX! Finiscila!!>sbraito, e lui finalmente mi guarda,
con uno sguardo che mi urta i nervi: pieno di pietà e
decisione.
<
Vivianne, forse il tuo caro ragazzo si è scordato di dirti
che è una
delle spie più rinomate tra i vampiri. Il migliore, il
figlio di uno
dei più spietati vampiri che governano la loro
specie!>torna a
guardare Gabriel con disprezzo. < E ti ha solo usata questo
viscido.
Missione “inganniamo una povera orfana”
forse?>
< Tu non sai
quel che dici verme!!>ringhia furioso Gabriel e stà
per saltargli
addosso, ma Connor lo frena prendendolo per le spalle. Fisso senza
parole Max, che intuendo la domanda che stò per fargli
annuisce. “Si, è
vero.”.
Torno a guardare Gabriel, che smette di ringhiare e guarda
me. Guardo Connor, che lascia Gabriel e si allontana insieme a Kelly e
Fleur, mentre io mi avvicino al bel vampiro dagli occhi scuri, che ha
occupato un posto nel mio cuore e con cui ho condiviso il mio letto..
< Sei davvero una spia?>lui tace, per poi sospirare e
guardarmi triste.
< Vivì..>
<
RISPONDIMI!!>urlo isterica, e lui mi guarda negli occhi.
< DIMMI
CHE DICE IL FALSO!!>fà per parlare, ma poi abbassa lo
sguardo. No..
< Vivianne.. Mi spiace di non avertelo detto..>
< Sono una tua missione?>si morde il labbro e guarda da
un altra parte.
< Beh, in un certo senso..>cerca le parole più
adatte.
< Rispondi si o no.>ringhio furiosa, e lui prende fiato.
<
Si.>e mi guarda negli occhi. Si.. Si? Sono una sua missione? Il
nostro incontro è stato organizzato prima? Tutto quello che
ho provato
è stato vano e ciò che ho avuto in cambio falso?
Guardo basso, mentre sento di nuovo l'ira e la tristezza uniformarsi
per l'ennesima volta dentro di me e annuisco.
< Però lasciami spiegare Vivianne..>cerca di
recuperare.
<
Vattene ora.>sibilo, e quando stà per sfiorarmi mi
scosto. < E
non farti mai più vedere. La tua missione finisce
qua.>sento che
respira in modo sconnesso.
< No, ascoltami prima!>
<
Addio.>e mi giro per andarmene senza nemmeno guardarlo, ma lui
prontamente mi prende il polso e mi costringe a girarmi, incontrando il
suo sguardo col mio.
< Ascoltami maledizione!! Io non..>
< PERCHÈ DOVREI?!>sbraito tentando di
liberarmi, ma lui mi tiene stretto il polso. Nessuno viene ad aiutarmi.
<
Perchè mi ami!!>quasi urla, facendomi bloccare. Lo
guardo negli
occhi, quasi sconvolta e stupita; perchè lo amo? Sono una
missione per
lui e ora dovrei amarlo? Il silenzio prolungato fa comparire nei suoi
occhi un ombra mista tra tristezza e dubbio, ma con ancora una piccola
luce speranzosa.
< Perchè tu mi ami, vero Vivianne?>abbasso lo
sguardo. < Mi ami?>
Mi ami?
Mi ami?
<
Non più.>con uno strattone libero il mio polso dalla
sua presa e
senza più guardarlo torno verso la porta di casa, tenendo lo
sguardo
basso. Sento i suoi occhi puntati sulla mia schiena, un Connor con voce
neutra che lo invita ad andarsene e a non farsi mai più
sentire, ma
quando entro in casa e chiudo la porta dietro di me più
niente.
Ne parole, ne voci, ne sguardi. Assolutamente niente.
Solo,
per l'ennesima volta, quella sgradevole sensazione di solitudine e
ciò
che si prova quando si è feriti da una persona a cui tenevi
troppo.
Rimango
chiusa nello studio per ore e ore, senza ne versare una lacrima e ne
proferire parola. L'uomo, anzi, il vampiro di cui mi sono innamorata
è
una spia per cui sono solo una missione. I miei parenti, le persone che
contano di più si sono rivelate sagge, mentre io pensavo che
erano
troppo razziste. E Max..
Max non era venuto per annunciarmi la mia
prossima entrata nel consiglio, ma la decisione di esso
nell'escludermi. Dice che sono ancora troppo toccata dalla morte di mio
padre, che potrei fare mosse azzardate..
In poche parole, sono
fuori. Si è preso tutti i documenti che c'erano qui di mio
padre e io
non mi sono imposta ne niente. L'ho lasciato fare.
Sono stata messa da parte, hanno deciso di impedirmi di fare
ciò per cui son nata.
è l'inizio di un nuovo inferno. Un terribile e lacerante
inferno.
|
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Capitolo 16 *** Cuore spezzato. ***
Buongiorno a tutti!!
*vede il silenzio stampa e si mette sotto la scrivania* ok, o mi odiate
per lo scorso capitolo o non vi è piaciuto. ._. Lo so,
Gabriel è uno stronzo eccetera ma sinceramente, dopo il
finale di qualche capitolo fa credevate sul serio che sarebbe andata
tutto rose e fiori?
Andiamo, non
sarebbe da me! u.u Io sono la cattiva, ma so essere anche buona (quando
voglio eheh x°) quindi non preoccupatevi troppo! Magari ditemi
anche che ne pensate, sapete che ci tengo!!
Oggi dovrei partire, quindi se non mi vedete tranquille, non sono morta
u.u sappiate che ho un altro chappy messo da parte pronto per essere
postato, ma è l'ultimo già pronto, poi dovrete
aspettare che l'ispirazione arrivi alla sottoscritta... Diamine,
è così complicato?
Comunque, vi auguro una buona lettura e delle grandiose vacanze!!
Bacioni
Vostra scrittrice <3
Cuore spezzato.
Rimango immobile nel letto, immersa nella
oscurità più profonda. Nuovamente sola.
Stefan
è con Kelly sotto mia richiesta; non voglio che mi veda
piangere, è
inutile farlo preoccupare e non voglio che mi veda così.
Sono la sua
sorellona, l'unica cosa che gli rimane della sua famiglia, il suo
supporto.. Non posso farmi vedere così.
Piangente, che mordo il
cuscino per sopprimere le urla di dolore e rabbia e che non riesco
più
nemmeno ad alzarmi dal letto. No, non voglio che mi veda
così; lui si
merita di meglio di una sorella che all'ennesima delusione d'amore si
dispera senza più uscire dalla camera. E tutto questo per
colpa di un
vampiro..
Si, lui. Quell'uomo che mi ha stregata, mi ha incatenata a
lui con sentimenti troppo forti da distruggere. Lo stesso di cui mi
sono follemente innamorata, e del quale mi manca immensamente il suo
calore accanto a me sotto le lenzuola.. Mi scappa un singhiozzo solo al
ricordo, e riafferro velocemente il cuscino stringendolo al viso.
Maledetto..
Che sia maledetto quell'orribile bastardo che mi ha preso il cuore!!
Stringo forte il cuscino, sentendomi impotente davanti alla sofferenza
che di nuovo ha preso possesso di me. Non posso fare niente per
contrastarla, solo piangere e subire ciò che comporta essere
così
infelici..
Ma perchè a me? Perchè di nuovo? Non ho sofferto
abbastanza nella mia vita? E ora che mi aspetterà? I miei
genitori non
ci sono più, il consiglio non mi vuole tra i piedi, Stefan
stà
diventando grande e tra un po' inizierà ad avere una vita
tutta sua, e
Gabriel.. Si è rivelato una spia.
Uno schifoso e bastardo
manipolatore che io ingenua credevo che mi amasse. Tutte balle, non
dovevo fidarmi di un vampiro, lo dovevo sapere.
E ora ho perso tutto.. La possibilità di entrare nel
consiglio, la speranza di vivere una vita serena e felice.. Tutto.
Urlo forte nel cuscino, tappando agli altri tutta la mia angoscia
tranne che a me stessa.
Dopo
del tempo mi addormento, e dopo ore mi sveglio sentendo il profumo
delle pastiglie di energia sintetica nell'acqua. A fatica riesco ad
aprire gli occhi e la prima cosa che vedo è un sorriso. Un
sorriso
familiare..
< Connor..>mugulo a fatica, e lui mi porge il bicchiere
scuotendo la testa.
<
Tranquilla, non devi parlare se non vuoi..>dice conciliante; io
con
le braccia mi aiuto a sedermi sul materasso e coprendomi con le
lenzuola prendo piano il bicchiere, osservandone il contenuto.
Il
profumo è sublime, anche se finto. Sento la sete crescere,
la voglia di
nutrirsi salire in superficie dopo giorni di astinenza.. Appoggio il
freddo vetro alle labbra e inclino il bicchiere, bevendo con gusto. La
dolce essenza pura dell'energia artificiale, che mi ricorda gli antichi
tempi dell'infanzia; i calici in cristallo colmi di liquido scuro,
così
invitante e profumato che ti assuefa in un modo tremendo.
In poco
bevo tutto il contenuto, e quando finisco abbasso il bicchiere e lo
sguardo, giocherellando col fragile vetro che sicuramente se facessi un
po' più di forza con la presa potrebbe frantumarsi come il
mio cuore. è
così facile.. In un attimo potrei mettere fine
all'utilità di questo
bicchiere usando solo un po' di forza, la stessa fine che fa un cuore
quando viene dato a qualcuno che intende distruggerlo..
Sento una
lacrima scorrere per la mia guancia, senza che io possa fermarla.
<
Sono stata una stupida Connor..>piagnucolo. < Non dovevo
fidarmi..>
< Ehi, ehi.. Non dire così..>mi accarezza i
capelli liberandomi il viso da essi e mettendo dei ciuffi dietro le
orecchie. Lo guardo con il labbro che trema, e lui tenta di sorridere.
< Vivì, non è colpa tua.. Ti sei voluta
fidare, e tu non ti fidi
così facilmente delle persone..>vedo nei suoi occhi
che cerca le
parole migliori da dire, quelle che possono consolarmi ma non farmi
ricadere nell'oblio.. Mi scappa un altro singhiozzo e subito tento di
abbracciarlo, trovando subito le sue braccia ad accogliermi, senza
nessuna esitazione, e stringermi forte. Riprendo a singhiozzare e
nascondo il viso nel suo petto.
< Sono stata una stupida!! Mi
sono fidata di un bastardo del genere!! E ora sono di nuovo a
pezzi..>singhiozzo a pezzi, mentre lui mi accarezza i capelli
nel
tentativo di consolarmi.
< Vivianne.. è lui il coglione.. E stai
certa che se non ci fosse questa fottuta tregua lo ammazzerei senza
pensarci due volte.>sussurra deciso al mio orecchio per poi
darmi un
bacio tra i capelli; tiro su col naso e tento di riprendere a respirare
normalmente.
< D.. Davvero?>lui annuisce.
< Ovvio. Ha
ingannato la mia migliore amica, mia sorella.. è stata una
tortura
trattenermi dal farlo a pezzi.>mi mordo il labbro al pensiero di
Gabriel fatto a pezzi da Connor; purtroppo i miei sentimenti per lui
sono ancora presenti, e il solo pensiero di vederlo a pezzi da una
parte mi rallegra, mentre dall'altra mi rende in ansia. Fanculo a lui!!
< E Giulia? L'hai lasciata sola?>scuote la testa.
<
L'ho accompagnata a casa.. Forse per qualche giorno è meglio
se stia
nel suo ambiente di tutti i giorni, con le sue amiche..>riesco a
fare un sorrisetto e mi stacco asciugandomi con una mano le guance
dalle lacrime.
< In poche parole l'hai scaricata..>dico roca
cercando nel cassetto accanto a me dei fazzoletti da usare, e quando
trovo il pacchetto ne sfilo uno e lo uso per soffiarmi il naso, mentre
lui scuote la testa di nuovo.
< No, no.. è che forse in questi
giorni è meglio se non stia qui.. Con te così, le
altre non disposte a
sopportare troppe cose.. è meglio
così.>dice serio; annuisco e mi
soffio di nuovo il naso per poi sospirare e guardare le lenzuola.
< E Stefan?>
<
Lui stà bene, e non vede l'ora di vederti.. Gli manchi da
morire! E fa
i capricci!>dalle mie labbra nasce un risolino incontrollato.
< L'amore mio.. Povero piccolo.. Vorrei vederlo, e solo
che..>
< Non vuoi farti vedere così. Capisco..>dice
un po' triste e io sospiro, per poi appoggiare stanca la mia testa alla
sua.
<
Non voglio che mi veda debole e in queste condizioni.. Voglio essere un
sostegno forte per lui, non una base traballante..>mormoro, e
lui
con la punta delle dita sfiora il mio zigomo.
< Ai suoi occhi non
potrai mai essere traballante.. Sei forte, fortissima.. E questo tuo
fratello lo sa bene. >mormora anche lui e sorridiamo insieme.
è
sempre così buono con me.. Ma la sua vicinanza non mi fa
nessun
effetto, se non di abbracciarlo forte come se fosse un fratello
maggiore.
< Non so Connor.. E che.. Sono troppo debole comunque
per essere il suo punto di riferimento..>alzo lo sguardo e lo
guardo
negli occhi tristemente. < Io.. Sento la mancanza di Gabriel..
Perchè anche se mi ha usata, anche se è una
spia.. Mi sono innamorata
di lui, e non.. Non riesco a convivere con la sua assenza..
è
terribile..>mugulo sentendo le lacrime risalire agli occhi, e
Connor
mi prende il viso e fissa i miei, come se volesse scrutare
ciò che c'è
davvero nella mia anima.
< Passerà Vivianne, passerà.. E lo
odierai soltanto..>e lascia un piccolo bacio sulla mia fronte
con le
sue labbra dolci. < Ti giuro che passerà tutto, e
tornerai ad essere
felice.. Davvero..>sussurra cercando in tutti i modi di essere
convincente, tirandomi un po' su. Mi dà un po' di speranza
con quel
tono gentile, la stessa che nutrivo con le parole dolci di Gabriel,
solo che quelle di quest'ultimo sembravano miele ma nascondevano un
gusto amaro, ed era troppo tardi per accorgersi di questa nota amara
perchè era già nella bocca, nella mia vita.
I suoi dolci baci, le
notti passate insieme, le parole sussurrate con tenerezza.. Tutte
balle, tutte fottutissime balle. Chissà, forse ora
sarà nel letto di
una vampira a crogiolarsi nella lussuria, oppure lo faceva anche quando
stava con me. Dopotutto, l'ha detto anche lui che non è mai
stato
monogamo a lungo no?
Brutto figlio di buona madre.. E io che gli ho
dato il mio cuore.. Stringo i pugni, respirando senza controllo. Sento
l'ira salire in superficie al pensiero di quell'orribile essere a letto
con altre donne, mentre io soffro come una pazza. Non c'è
giustizia nel
mondo!
Ma Connor posa le mani sulle mie chiuse in pugno, e quando
alzo lo sguardo lui con i suoi occhioni color ghiaccio cerca di
trasmettermi qualcosa. Un messaggio. Una preghiera.. “Sii
forte
Vivianne, e vedrai che ce la faremo a superare tutto.”.
Sospiro
triste e mi rifiondo tra le sue braccia, alla ricerca di conforto.
Voglio riuscirci, spero di riuscirci, ma il ricordo delle forti braccia
di Gabriel, il profumo della sua pelle, le sue labbra sulla mia di
pelle..
No, i suoi ricordi purtroppo non mi impediranno di farmi
andare avanti troppo presto.. Ma il mio orgoglio è forte, e
non posso
permettere che lui continui a essere il fulcro della mia vita e della
mia mente.
Non abbiamo parlato della scelta del consiglio,
perché ancora a nessuno sembra possibile. Mai era successa
una cosa
simile, scavalcare un Tepes.. è inconcepibile anche solo il
pensiero.
Eppure mi stavo convincendo di essere una degna erede di mio padre;
beh, forse ora non sarei tanto d’accordo con le sue idee di
stabilire
un legame pacifico con i vampiri per ragioni personali, lo ammetto, ma
non mi sembra di essere così sbagliata da farmi sostituire..
Mio Dio.
L’unico
motivo della mia esistenza, oltre proteggere Stefan, era fare
ciò che
mio padre non ha potuto finire. Entrare nel consiglio e continuare a
fare ciò che faceva lui perchè, anche se sono una
femmina, sono la
primogenita. Non importa il sesso, conta essere i primi figli. Ma forse
Stefan sarà più bravo di me.. Mi rannicchio sotto
le lenzuola, sperando
di svegliarmi ed accorgermiche tutto ciò è stato
solo un brutto sogno..
<
Vivì?>sento una vocetta dolce ed esitante fuori dalla
porta;
Stefan.. Poi si aggiungono dei bisbigli, ma sento che sbuffa scocciato
e battere la sua manina sulla porta. < Viviaaaanne! Mi
apri??>chiede spazientito, e sento Kelly che gli sussurra
“dai
piccolo, andiamo a giocare! Vivì non stà
bene”.
Devo ricordarmi di
ringraziarla. Sospiro e prendo tra le mie braccia il cuscino
stringendolo forte; ti prego Stefan, vai con lei.. Non voglio vederti
quando sono conciata così..
< Vivì, per favoree..>sento la sua
vocina diventare flebile e un piccolo singhiozzo. Sussulto e mi
precipito subito fuori dal letto andando alla porta; quando la apro ci
trovo il mio piccolo fratellino che piange, e quando alza il viso mi
guarda con i suoi occhioni tristissimi e lucidi.. Lo prendo subito tra
le braccia stringendolo forte, mentre lui continua a piangere senza
sosta.
< Scusa Stefan! Scusa piccolo mio..>sussurro al suo
orecchio mentre lo stringo forte a me e tento di consolarlo. Accarezzo
i suoi capelli scuri e gli bacio la testolina, mentre lui affonda il
visetto piangente nell’incavo del mio collo; povero
cucciolo.. Guardo
Kelly, che tace per poi sorridermi un poco e darmi un bacio sulla
fronte.
< Portalo a dormire con te.. è molto
stanco..>mi
sussurra senza farsi sentire da lui, guardandomi con
tranquillità.
Sembra si sia calmata dalla rivelazione della mia relazione con un
vampiro.. Per fortuna. Annuisco e gli do un bacio sulla guancia fredda,
per poi rientrare in camera tenendo stretto il piccolo demone che si
tiene avvinghiato a me.
Il mio piccolo fratellino.. < Piccolo,
basta piangere.. è tutto ok..>lui tira su il suo
piccolo nasino e io
prendo subito un fazzoletto nuovo, aiutandolo a soffiarlo. Ridacchio
quando soffia forte. < Oh, abbiamo un elefantino!>e anche
lui
ride, ma le guance ancora sono bagnate dalle sue dolci lacrime; gli
sorrido tenera e gli asciugo piano il visino.
< Perché non mi
volevi?>chiede triste guardandomi con degli occhioni malinconici
al
massimo, ma io scuoto la testa e gli do un bacio sulla fronte.
<
Non è che non ti volevo.. E che non volevo che mi vedessi
così..>gli
prendo piano la manina e la poggio sulle mie occhiaie, e le sue ditine
ne seguono piano i contorni. < Sai, anche io ho pianto..>
< è per colpa mia?>chiede allarmato e scuoto
nuovamente la testa.
< Certo che no!>
<
è per colpa del tuo amichetto?>mi fermo ad
osservarlo, spostandogli
i ricci umidi dal visetto. È acuto il mio piccolo
fratellino.. Annuisco
piano.
< Esattamente.. Il mio amichetto ha fatto una cosa che non
doveva fare.. Mi ha detto tante bugie.. E ora non lo rivedremo mai
più..>dico cercando di rimanere serena agli occhi di
Stefan, ma lui
appoggia una manina sulla mia guancia e mi osserva attento.
< Ha
fatto da monello! Posso fargli la bua??>scoppio a ridere di
getto,
per poi stringere forte il mio fratellino protettivo.
< No amore!
O almeno, non ora! Forse quando sarai più
grande!!>lui si stacca e
le sue labbra si incurvano in un broncio adorabile.
< Io sono grande! E anche fortee!>tento di fare un
espressione seria, anche se con grande difficoltà!
<
Allora vediamo quanto sei forte!!>dico facendo una voce roca per
fargli paura e iniziando a fargli il solletico. Lui ride e si dimena
mentre continuo a “torturarlo”; alla fine la smetto
prima che muoia
dalle risate, ridendo anche io, e mi sdraio sul letto col busto
tenendolo stretto a me.
Sento i nostri cuori che battono veloce
mentre coccolo il piccolo demone accoccolato comodamente tra le mie
braccia; sembrano fatte apposta, modellate appositamente per stringerlo
alla perfezione.. Ma qualche notte fa a me sembravano modellate anche
per abbracciare il corpo di un vampiro.. Del mio stupido vampiro. Il
ricordo delle notti passate con lui torna veloce a trafiggermi il
cuore, già spezzato da prima.
< Vì.. Ti voglio bene..>mormora
stanco il mio fratellino. Lo guardo e gli do un bacio sulla testa,
mettendolo meglio su di me e stringendolo piano.
< Ti voglio bene anche io piccolo.. Tanto..>
Come può un cuore spezzato continuare a battere per qualcuno?
|
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Capitolo 17 *** Playgirl. ***
Oh
oh oh! BUON NATALE! *la scrittrice arriva, sbatte fuori di casa il
pazzo vestito di rosso con la barba bianca e ritorna al pc* scusate, ma
questo vecchio pazzo sta iniziando a perdere colpi
ùù Comunque buonsalve! Lo so, lo so, è
passato un pò di tempo dall'ultima volta che ho postato, ma
abbiate pazienza, sono senza internet e scrivere questa storia
è un pò un parto XD Comunque questo è
l'ultimo capitolo pronto che ho scritto, quindi per il prossimo
bisognerà aspettare un poco...
Spero
che vi piaccia!
Bacioni
<3
Playgirl.
I giorni passano lenti,
senza possibilità di accelerare il
tanto da renderli sopportabili; il sole rimane per più tempo
ad illuminare la
terra, quasi per prendersi gioco di me per lasciarmi chiusa in camera,
costretta a pensare cose che non vorrei e non dovrei pensare.
La mia vita, che ho
sprecato per 27 anni. I miei doveri,
che mi sono stati tolti. La mia possibilità di rendere i
miei genitori fieri di
me bruciata in poche settimane. Il sogno di amare qualcuno ed essere
ricambiata… Stroncato, estirpato dal mio cuore. Un sogno
stupido se ci penso
ora, ma ci credevo. Eccome se ci credevo…
Ed è stata
colpa sua; se solo non fosse esistito, se solo
fosse rimasto a casa sua con le sue vampire e le sue amanti umane ora
non
starei così. Sarei la stessa di prima, occupata solamente a
fare la cosa giusta
per tutti… Invece eccomi qua, a pensare a quel disgraziato
che mi ha ingannata,
mi ha fatto credere che mi amava, e anche se ha portato un
po’ di colore alla
mia vita ora non posso sopportare tutto questo dolore che ha lasciato.
Sospiro triste e
accarezzo lentamente i capelli del mio
fratellino che dorme accanto a me; ho tolto tempo alla persona
più importante
della mia vita stando con te Gabriel… E ora è mio
dovere farmi perdonare da chi
mi ha sempre voluto bene e non mi ha mai tradito.
Purtroppo
però non è così facile
dimenticarti…
<
Vivì, Vivìì!! Andiamo a giocare in
giardino?>la vocetta allegra e
serena di Stefan attira la mia attenzione e gli
rivolgo un sorriso dal divano. Come invidio il suo essere allegro e
vivace! Mi
alzo e vado a prenderlo in braccio.
<
Va bene! Ma prima ci mettiamo un
giacchetto, o ti prendi il raffreddore!>lui scuote la testa e
mette il
broncio contrariato; io glielo metto di rimando accigliandomi, e di
conseguenza
lui non resiste e scoppia a ridere. < Ok, è un bel si!>
<
Nuoo!>piagnucola
scherzoso mentre prendo un giacchino suo dall'appendiabiti e glielo
metto.
<
Oh sii! Dai, ora andiamo e giochiamo a
chi corre più veloce con Millarca e Carmilla!>lo
metto giù chiudendogli bene
il giacchetto. Lui mi guarda un po' male, ma quando apro la porta esce
di corsa
urlando i nomi delle cugine, facendomi ridere di gusto.
<
Camillaaaaa!! Millaccaaaaaaa!!>le trova sedute
sulle sdraio nel portico con Kelly; Carmilla sbuffa mentre Millarca
ride, quasi
sembra che i brutti momenti passati a causa dell'amore non corrisposto
non
siano mai esistiti. La invidio, perchè con la sua dolcezza e
la sua voglia di
dimenticare stà riuscendo ad andare avanti... Non come me,
che tengo una
maschera per non far vedere agli altri quanto ancora stò
male. Incrocio le
braccia e li guardo appoggiandomi con la spalla al muro.
<
Guarda che mi chiamo MillaRca, non
Millacca, piccolo mostriciattolo!>scherza prendendolo sulle gambe e lui gli fa
la lingua. Lei lo guarda fintamente adirata. < Guarda che te la
taglio
questa lingua impertinente!>lui si gira a guardarmi spaventato.
<
Vivìì!!>rido forte e li raggiungo
arruffando i suoi soffici capelli neri e ricci.
<
Tranquillo piccolo, non te la taglia!
Su, andate a correre!>così ti stanchi e dormi
tranquillo... Lui sorride e
scende dalle ginocchia di Millarca, la prende per il polso con la
piccola
manina che si ritrova e la trascina a correre. Io ridacchio , mi siedo
al suo
posto e Kelly mi sorride.
Era
da un po' che non mi sentivo
tranquilla... Certo, i pensieri tristi ci sono sempre, ma non pesano
come
prima. < E quindi passavi le notti con un vampiro...>dice tranquilla
Kelly, e subito io e Carmilla fissiamo. Lei ci guarda di rimando e fa
un
piccolo sorriso; io sospiro e riguardo il cielo.
<
Si...>
<
Beh, quindi i vampiri come sono?
Focosi?>la guardo e quando mi accorgo che sorride maliziosa
mi rilasso tornando
di nuovo con gli occhi al cielo sorridendo. Se ci scherza vuol dire che
mi ha
perdonata...
<
Abbastanza...>
<
Più focosi dei demoni?>annuisco
convinta.
<
Davvero tanto! Ma forse ero io in
astinenza, e quindi più desiderosa...>lei ride.
<
Wow, straordinario!>
<
Più dotati dei demoni e degli
umani?>chiede curiosa Carmilla, facendomi alzare la testa e
guardarla
scioccata.
<
Hai visto qualcosa di demoni e
umani...? Quando? Che hai fatto??>lei sbuffa e Kelly ride ancora
di più.
<
Non te lo ha raccontato!! In pratica
lei era a caccia... Ha trovato un tipo e quando si sono appartati lui
si è
calato i pantaloni subito!>guardo a bocca aperta Carmilla
imbarazzata, per
poi non resistere e scoppiare a ridere di gusto.
<
Non c'è niente da ridere! Era anche
carino...>borbotta infastidita dalle risate. < E comunque
non hai
risposto!!>cerco di calmarmi e respiro profondamente.
<
Ok... Beh, è dotato. Più degli
umani...>
<
E più di Connor?>chiede Kelly quasi
seria. Eh? Ci guardiamo fisse negli occhi... E riscoppiamo a ridere
come delle
malate, mentre Carmilla ci guarda sconcertata. Come può
capire! L'unica con
cui mi sono confidata è stata
Kelly, perchè sapevo che Fleur mi avrebbe fatto un bel
discorsetto...
<
Che vuol dire “più di Connor”?? Tu
hai...? Oddio Vivianne!>dice la piccoletta sconvolta che mi
guarda a bocca
aperta, e cerco di calmarmi mentre Kelly continua a ridere ancora
più forte.
<
Carmilla, lascia perdere... Un giorno
forse ne parleremo, ma tu non dire nulla a nessuno, ok?>le
chiedo seria, e
lei prima tentenna per poi rilassarsi nella sdraio.
<
Okk... Non chiedo più
niente!>sorrido.
<
Brava ragazza... E tu smettila di
ridere!>mi rivolgo a Kelly che ancora ride come una spostata;
cerca di
calmarsi e si alza ancora sghignazzando mettendosi la giacca in pelle
nera che
teneva sulle ginocchia. < Se vai a caccia datti una calmata o
più che una
seduttrice sembrerai una drogata!>ridacchio e lei mi fa
l'occhiolino.
<
Tranquilla baby, don't worry. Sarò di
ritorno tardi, come al solito....>dal taschino della giacca
prende i suoi
ray ban a specchio e se li mette facendo un broncio pensieroso sexy.
< Oggi
voglio un bel biondo.>Carmilla annuisce.
<
Ottima scelta.>faccio una smorfia.
<
Meglio i bruni. Sono più...
Più...>cerco la parola, quando interviene nuovamente
Kelly.
<
Passionali?>schiocco le dita e
annuisco convinta.
<
Esattamente.>lei mi guarda scettica
e sul punto di scoppiare a ridere, mentre Carmilla si acciglia.
<
Perché il colore dei capelli di un
ragazzo ne dovrebbe influenzare il carattere?>chiede sincera, ed
io alzo le
spalle.
<
Beh cara, è così! Non c’è
spiegazione.>le rispondo candida, e Kelly sogghigna divertita.
<
Capirai più in là la differenza tra un
biondo carino e un moro passionale!>poi sorride in un modo tra
il malvagio e
il furbo, e rido al ricordo di quanti uomini ha accalappiato usandolo.
<
Oggi però ho voglia di essere io quella che decide, quindi
vada per i biondi!
Divertitevi ragazzuole.>gira i tacchi e si dirige verso il
garage con passo
spedito; non sembra proprio la cugina maggiore, anzi! Sorrido e torno a
guardare il mio piccolo Stefan, che corre come un pazzo per tutto il
giardino,
e Millarca, che cerca di andare il più piano possibile per
non prenderlo. Alla
fine con un balzo lo acchiappa e inizia a fargli il solletico ridendo,
mentre
lui cerca di liberarsi. Sogghigno e guardo Carmilla, che rimane
silenziosa.
inizio
rilassandomi nella sdraio, e lei si gira a guardarmi.
<
Sì?>le faccio un sorriso.
<
Come và con Millarca? Meglio?>chiedo
serena e lei tace per qualche istante, prima di girarsi a guardare la
gemella e
sospirare.
<
Magari... Ovviamente ora la vedi tutta
felice e contenta, ma quando è sola ha un muso lungo fino al
pavimento.>sbuffa in modo triste. < Non credo che pensi
più a Connor, ci
ha rinunciato, ma sicuramente so cosa le passa per la testa...>
<
Cosa?>lei non scosta lo sguardo
dalla gemella, e prima di parlare fa passare altri attimi.
<
Le stesse cose che passano per la testa
a me ovviamente.>si rigira e mi guarda con gli occhi leggermente
lucidi.
< Ci chiediamo quando verrà il nostro turno per
incontrare una persona
speciale. >io la guardo intensamente, per poi sospirare.
<
Tesoro, è normale per la vostra età...
L’ho passata anche io sai...>lei scuote la testa.
<
Non dire che è normale, perché non è
così! E nemmeno che arriva quando meno te lo aspetti,
perché ce lo stanno
dicendo tutti.>sbotta irritata, ed io le poso una mano sulla
spalla.
<
Hai ragione, non è vero che arriva
quando meno te lo aspetti, arriva e basta. E lascia che ti dia un
consiglio...>si
gira a guardarmi perplessa.
<
Quale? L’ennesimo “abbi
pazienza”?>scuoto la testa.
<
No. “Lascia stare”. È il consiglio
più
buono che possa darti... Per ora lascia perdere, non ne vale la pena
sprecare
queste ore dei tuoi 17 anni a compiangere un amore ancora non trovato,
ne avrai
così tanto di tempo! Per innamorarti, e anche se spero che
non avvenga, per
soffrire.>faccio un sorriso vedendo l’espressione
corrucciata della
ragazzina dagli occhi rosa perlato. < L’amore
è una gran rottura di palle,
per ora divertiti a fare la playgirl con i ragazzi più
carini!>gli faccio
l’occhiolino, e lei ridacchia.
<
Ma è diverso fare la playgirl e la
fidanzata!>ribatte lei, ed io annuisco.
<
Sì, è vero; se ti fidanzi ci sarà
sempre il tuo ragazzo ad osservarti mentre cerchi di nutrirti... E ti
romperà
le scatole per gelosia!>ridiamo insieme e le tolgo la mano dalla
spalla
passandola tra i miei capelli, e quando la smettiamo lei mi sorride.
<
Allora ok, farò la playgirl nell’attesa
di questo fantomatico “principe
azzurro”...>io sorrido e le faccio
l’occhiolino.
<
Ottima mossa. Quindi non ti piace
nessuno...>lei scuote la testa, facendo ondeggiare i suoi ricci.
<
Nessuno nessuno.>annuisco
soddisfatta: più tempo ha per se e per la gemella, meglio
è!
<
E come te lo immagini il tuo futuro
amore?>chiedo con tono sdolcinato, facendola ridacchiare.
<
Beh, non so... Magari biondo,
simpatico, non troppo dolce...>alza le spalle. < Non so!
E poi ora
cercherò di non pensarci, e farò lo stesso
discorso a Millarca.>dice
convinta, ed io sorrido contenta.
<
Bene... Però sai bene che lei ha un
carattere diverso dal tuo, quindi magari gli servirà
più tempo per assorbire
l’idea...>lei annuisce seria guardando la gemella che
viene verso di noi,
tenendo tra le braccia il mio fratellino.
<
Già... Ma ce la farà. Tanto come minimo
la prima a fidanzarsi sarà lei...>sussurra
l’ultima frase prima che
arrivino; entrambi hanno un sorriso sornione sulla faccia, stanchi ma
soddisfatti dalle risate! Prendo tra le braccia Stefan e Millarca si
siede accanto
alla gemella.
<
Beh, cosa stavate tramando?>chiede
mettendosi a posto i capelli arruffati, e Carmilla alza le spalle
tranquilla.
<
Di niente! Ah, d’ora in poi la nostra
vita sarà quella da playgirl.>dice
convinta, mentre Millarca la guarda confusa con i suoi occhi
d’ambra.
<
Ok, mi sono persa qualcosa. Se ben
ricordo esiste solo “playboy”...>io annuisco
mentre pulisco il visetto di
Stefan sporco di terra con la manica della felpa.
<
Sì, ma è una scemenza, una cosa da
maschilisti. Anche le donne possono esserlo, quindi
“Playgirl”!>dico
soddisfatta, e lei guarda scettica me e poi la gemella.
<
Ma il femminile di playboy non
era...?>Carmilla sorride.
<
Sì, certo! Ma perché gli uomini possono
chiamarsi tranquillamente playboy e noi femmine solo con un appellativo
tremendo come pu>
<
STEFAN! Guarda quante belle stelle ci
sono oggi!>la interrompo appena in tempo, e quando Stefan guarda
affascinato
il cielo le scocco uno sguardo maligno, che la costringe a guardare la
gemella.
<
Comunque... Noi d’ora in poi ce ne
freghiamo. Giusto sorellina?>le porge la mano per darle un 5.
Millarca la
guarda un pochino, per poi sospirare e darle il 5 sorridendo un poco.
<
Ok, proviamoci...>dice cercando di
tornare solare come prima, e Carmilla le dà un pizzicotto.
< Ahia!>
<
Devi essere positiva Milly! Diglielo
anche tu Vì!>dice scocciata, e Millarca la guarda
male.
<
Milly?
Da dove te lo sei tolta fuori questo nome?>chiede indignata,
facendomi
ridacchiare.
<
è un soprannome carino! Vero
Stefan?>mi rivolgo a lui, ma è troppo impegnato a
guardare il cielo per
rispondermi... Sorrido dolce e gli do un bacetto tra i capelli,
tornando a
guardare Millarca. < Comunque ha ragione Carmilla; ne parlavamo
prima, voi
dovete vivere tranquille e senza pensieri... O almeno,
finchè potete!>dico
sorridendo, e lei alza le spalle.
<
Non è tanto facile non pensarci,
anzi...>mormora seria, ricevendo però un pugno
leggero sulla spalla dalla
gemella; fa una smorfia di dolore e la guarda malissimo. < Ehi,
ma la
smetti? !>Carmilla alza indispettita il mento al cielo.
<
No, sei tu a dover smettere! Smettila
di piangerti addosso e di dire certe pu>
<
Carmilla!!>le ringhio irritata
mentre lei si zittisce solo per un attimo, per poi riprendere la
ramanzina.
<
E di dire certe cavolate. Andiamo,
abbiamo un eternità per pensare a certe cose, non cominciamo
fin da
ora!>conclude convinta, e Millarca la guarda con un sorrisetto
sincero,
finalmente quasi concorde a queste idee; poi si abbracciano, facendomi
riempire
il cuore d’orgoglio. Orgogliosa di Carmilla, che mette da
parte la sua
tristezza per far fronte a quella più profonda della
gemella; di Millarca, che
continua a sorridere anche se dentro continua ad essere infelice.
Guardo
il mio fratellino che, dopo aver
osservato per svariati attimi l’abbraccio delle cugine, mi
abbraccia cercando
quasi di stritolarmi e facendomi ridere di gusto. Sì,
sono fiera anche di lui penso mentre ricambio
l’abbraccio e gli
riempio la testolina di bacetti. Fiera del mio piccolo ometto, che tra
poco
inizierà a crescere e a non aver più bisogno di
me...
Ma
a quel punto che farò io? Rimarrò da sola
chiusa in casa come una zitella, senza aver nessuno a cui dimostrare
tutto il
mio affetto e amore?
Amore...
Sospiro triste e affondo il viso
nei ricci ribelli del mio fratellino, affrontando il pensiero che non
potrò più
rivedere Gabriel. Il mio Gabriel.
Ancora
ora non capisco che cosa volesse
scoprire da me; perché si è infiltrato nella mia
vita? E l’ultima frase che mi
ha rivolto, “mi ami?”,
perché
sembrava quasi implorante?
Forse
è un ottimo attore. Anzi, togliamo il
forse, è un ottimo attore. Mi ha fatto credere di essere
perdutamente
innamorato di me, mentre erano tutte menzogne.
Solo
e soltanto menzogne...
Sospiro
di nuovo, e quando Stefan alza il
suo visetto per guardarmi incuriosito gli rivolgo un sorriso dolce.
Dopotutto
forse è stato un bene, perché almeno ora Stefan
ha tutte le mie attenzioni...
Anche se, purtroppo, la mia mente continua a dirmi
“però Vivianne, lui non è
Gabriel”.
E
io purtroppo non ho il coraggio di
metterla a tacere, perché ha un fondo di verità;
è mio fratello, il mio
straordinario piccolo Stefan, ma non è Gabriel. E non lo
sarà mai, perché le
attenzioni che gli rivolgevo erano del tutto diverse da quelle che
rivolgo al
mio fratellino, e mosse non da affetto, ma da passione, da amore...
Sospiro
triste per l’ennesima volta, per poi
coccolare Stefan e riprendere a guardare le gemelle che discutono,
nascondendo
la mia sofferenza dietro ad un sorriso ben poco convincente.
Vorrei
essere meno ipocrita; parlo d’amore
alle mie cugine, anche se la mia vita sentimentale è andata
in frantumi, e
tutto questo per colpa tua.
Fuori
dal confine che delimita il giardino
della casa, in mezzo agli alberi, due ventenni sono appostati da quando
è
tramontato il sole; il biondo è appoggiato ad un albero,
sbuffando annoiato,
mentre il moretto guarda attraverso il binocolo che impugna con
entrambi le
mani, con le ginocchia appoggiate al terreno. Il tipo biondo dopo un
po’ sbuffa
nuovamente e rumorosamente, per poi sferrare un calcio al moretto, che
lo evita
agilmente. Si gira e lo guarda accigliato.
<
Nick, finiscila. Non stiamo
giocando.>il fa una smorfia e alza lo sguardo al cielo.
<
Andiamo Dimitri, è la cosa più inutile
che ci potessero far fare! Stare a controllare la
“principessa” e le sue
cugine!>sbotta infastidito facendo ridacchiare il moro; Nick lo
guarda
confuso. < Che diavolo hai da ridere?>il moro si alza e
gli porge il
binocolo, e quando lui lo prende e lo posa sugli occhi gli indica dove
guardare.
<
Lì, le vedi? Sedute sulle sdraio?
Quella dai capelli neri è Vivianne Tepes, con in braccio il
piccolo Stefan, e
vedi quelle ragazze accanto?>lui annuisce, e il moro si apre in
un
sorrisetto compiaciuto. < Quelle sono le gemelle Carmilla e
Millarca.>Nick fa una smorfia.
<
E allora? Cos’hanno quelle demoni di
tanto speciale? Certo, sono dei bei bocconcini, compresa la
Tepes.>si lecca
le labbra sorridendo sornione, per poi porgere nuovamente il binocolo
con aria
annoiata a Dimitri. < Ma ho gusti difficili; che
c’entra tutto questo con la
nostra misisone?>il moro ride e riprende a guardare col binocolo.
<
Beh, siamo qua per controllare la
situazione... E poi, quella demone dagli occhi color
dell’ambra è davvero una
delizia per gli occhi!>dice sincera osservando attentamente
Millarca; Nick ride
di gusto.
<
In pratica tu non ti annoi perché al
posto di controllare i confini ti diverti a osservare una demone! Wow
Dimitri,
tua madre prenderebbe a schiaffi le tue guance vampiresche se lo
sapesse!>sogghigna cinicamente divertito, ma il moro alza
semplicemente le
spalle.
<
Chissenefrega, almeno ho trovato un
motivo per cui fare tutto questo...>distoglie un attimo gli
occhi dalle
lenti e lo guarda in modo scettico. < E poi pensa a Gabriel.
Chissà che gli
dirà il padre quando saprà della mancata riuscita
del piano.>il biondo
annuisce serio.
<
Si incazzerà di brutto.>il moro
annuisce.
<
Già.>e torna a guardare Millarca
attraverso le lenti, increspando le sue labbra in un sorriso vedendola
ridere.
Il biondo accanto a lui continua a parlare, ma lui nemmeno lo ascolta,
troppo
impegnato a guardare in ogni dettaglio la demone dagli occhi ambrati,
quasi
come se la volesse mangiare.
Millarca, giuro che un giorno ti vedrò
da ben più vicino, pensa soddisfatto e sicuro di se, da
molto più vicino...
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