Forever damned night.

di MelCullen
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** inizio. ***
Capitolo 2: *** Buonanotte. ***
Capitolo 3: *** Sonno. ***
Capitolo 4: *** Sorprese. ***
Capitolo 5: *** "La vita è bella." ***
Capitolo 6: *** Riflessioni. ***
Capitolo 7: *** Sorrisi e ritardi. ***
Capitolo 8: *** Occhiali. ***
Capitolo 9: *** "Anche noi abbiamo un cuore". ***
Capitolo 10: *** Sole. ***
Capitolo 11: *** The verde. ***
Capitolo 12: *** "Ti adoro quando mi guardi così." ***
Capitolo 13: *** "La buonanotte si vede dal tramonto!" ***
Capitolo 14: *** Caos imminente. ***
Capitolo 15: *** "Mi ami?" ***
Capitolo 16: *** Cuore spezzato. ***
Capitolo 17: *** Playgirl. ***



Capitolo 1
*** inizio. ***


Forever damned night.
Ebbene si, la folle Mel torna a scrivere!! E per la prima volta una cosa "originale".
Oltre ai Vampiri della Meyer, ne ho scoperti tanti altri. Dracula, Louis e Lestat di Anne Rice, Carmilla di Le Fanu ec ecc.. Tanti. Tanti tipi e tutti un pò diversi, un pò simili. E dopo aver letto questi libri(che ancora ora stò leggendo.. Stò passando la mia fase gotica! @.@)mi è venuta questa idea.
Ma perchè i vampiri dovrebbero essere i soli a dominare il mondo dell'oscurità?
Ciò che state per leggere forse sarà strano, forse non vi piacerà.. Ma la mia testolina ha partorito questa idea spontaneamente, e io l'ho assecondata.
A chi legge, ringrazio dell'attenzione <3



Forever damned night.


Buio. Il buio è calato nelle strade della periferia.
Dove ragazzini sbronzi barcollano e coppiette si nascondono nei vicoli per baciarsi, mentre altre si baciano tranquillamente senza pudore appoggiate sui muri della strada principale. È un sabato sera “normale” per loro. Uscita con gli amici, un paio di super alcolici e il giorno dopo un dopo un cerchio alla testa allucinante post sbornia.. Ma stasera è diverso. O almeno, sarà diverso per uno di loro. Uno di loro sarà il mio nutrimento. Preferisco chiamarlo così, ma la verità è un’altra.
La mia preda. Sarà la mia preda.


Anni e anni fa, il conte Vlad Tepes Dracula ebbe un figlio dalla moglie umana. Esso era un vampiro; l’unico suo nutrimento era il sangue, e aveva paura della luce. Era malvagio, uccise la madre per nutrirsi di lei quando aveva solo un anno. Ma.. Dracula ebbe anche un altro figlio, dall’ultima strega nel mondo.
Essa diede alla luce non un vampiro, non un mago, ma un Demone. Un demone che non trova piacere nell’uccidere, ma deve, per nutrirsi. Non beve il sangue per puro piacere, ma solo per ciò che vi è all’interno.. Energia. Pura e semplice energia. Egli dormiva di giorno e rimaneva sveglio di notte, come il padre, ma dalla madre prese qualcos’altro.. L’essere consapevole delle proprie azioni. Per non uccidere. Per nutrirsi e fare in modo che a chi viene prelevata l’energia venga ricompensato in qualche modo. Perché se si prende qualcosa bisogna ringraziare in qualche modo.
Ciò però, non era caratteristica dei vampiri. E ancora ora non lo è. Quando Dracula decise di tenere il figlio Demone al suo fianco, un gruppo di vampiri ne uccise segretamente la madre. Egli però rimase col padre, ma, alla sua morte data da circostanze ancora oscure, promise vendetta per la morte della madre. Il Demone e il figlio Vampiro si moltiplicarono, crearono esseri uguali a loro e iniziarono una guerra tra le loro specie. Per secoli continuò, tra tregue e battaglie. Ancora non c’è un vincitore.


Mi sistemo la minigonna che indosso e cammino lungo la strada, cercando qualcuno che abbia abbastanza energia. Poi lo vedo. Occhi scuri, capelli biondi, un po’ brillo ma meno degli altri che ha intorno. Mi appoggio ad un muro osservandolo. Ride con gli amici e poi quando si accorge di essere osservato si guarda intorno per poi incontrare i miei occhi color rubino. Faccio un sorrisetto sexy e prendo con un dito una ciocca dei miei capelli neri iniziando ad arricciarla come una bimba timida. Lui non stacca gli occhi da me; gli faccio l’occhiolino e vado in un vicolo buio. So che mi seguirà. Non è diverso dagli altri uomini. Cercano tutti una donna che sappia farli accendere con un solo sguardo, che sappia fare la gattina e nel mentre sedurli. Sento i suoi passi e sorrido tra me e me, per poi girarmi e guardarlo. Non è male, un bel ragazzo davvero..
< Ehi ciao Mister universo..>gli sorrido maliziosa e gli vado accanto. Lui mi fissa bramoso.
< Ciao bellissima.. Come mai da sola a quest’ora della notte?>mi sfiora la guancia affascinato dai miei occhi. Alzo le spalle.
< Cerco compagnia per la serata.. Sai, l’ho passata tutta da sola..>faccio degli occhi languidi e arriccio le labbra come una vera attrice. Come sempre. Lui mi fa un sorriso che dovrebbe essere il suo pezzo forte.
< Cerchi compagnia? Potresti trovare anche qualcuno di malfidato su queste strade..>sussurra al mio orecchio. Sento l’odore forte dell’alcool, ma mi concentro nella ricerca dell’arteria nel suo colloe mi prende per i fianchi, stringendomi a se e spingendomi verso il suo basso ventre chiaramente eccitato. Ormai non mi stupisco più..
< E tu mi faresti del male?>mormoro seducente mentre passo un dito sul collo. Il suo cuore batte veloce, e pompa più energia. È talmente invitante..
< Oh no.. Solo farti godere tanto..>mi palpa il sedere e mi bacia. Il disgustoso sapore di vodka riempie la mia bocca, ma ricambio, mentre lo appoggio al muro. Mi bacia con la lingua stringendomi sempre più a se, ma io stacco le labbra e scendo con esse sul suo collo, mentre con la mano scendo e lo sfioro lì dove un suo particolare membro richiede attenzione. Assaporo il profumo della sua pelle, per poi fargli un succhiotto.
Quando il sangue sale in superficie sotto la pelle rimango estasiata. La fame cresce sentendo questo profumo inebriante e così perfetto..
< Non ti farò male.. Prometto che ti piacerà..>sussurro sulla sua pelle, per poi poggiare nuovamente le labbra sul succhiotto appena fatto. E bevo. Senza fargli nessuna incisione, senza sangue sprecato. E lui gode. Geme, come se stessimo davvero avendo un rapporto. È da anni che non faccio sesso, quasi non mi ricordo la sensazione di piacere che dava la mano, le labbra, qualunque cosa di un uomo sulla mia pelle. Ormai baci e palpate sono cose “normali” per me.
Se voglio nutrirmi di loro devo lasciargli qualche libertà, no? Mi fermo, finalmente sazia dopo 5 notti di digiuno e più potente. Appena stacco le labbra dal suo collo l’umano viene, sporcandosi tutti i pantaloni. Lo lascio scendere con la schiena verso il cemento del marciapiede. Si mette seduto ansimante fissandomi estasiato e allo stesso tempo meravigliato; sguardo che ho già visto. Gli sfioro il succhiotto che gli ho fatto per nutrirmi, senza guardarlo negli occhi< Sei stato bravo.. Tranquillo, andrà via come qualunque succhiotto. Grazie..>gli do un bacio sulla guancia e mi alzo avviandomi verso l’uscita del vicolo.
< C-come ti chiami???>riesce a balbettare. Beh, almeno lui mi chiede il nome, non cosa sono o cosa gli ho fatto.
< Vì.. Ma noi non ci vedremo mai più. Ho preso ciò che mi serviva, e in cambio ti ho fatto provare piacere. Siamo pari..>lo guardo per un ultima volta. < Addio.>e scompaio nell’oscurità.
Mi chiamo Vivianne Tepes. Ho 27 anni, sono orfana di padre e di madre, e sono un demone. Sono una diretta discendente di Vlad Tepes primo, detto Dracula, “figlio del dragone”. La mia vita gira attorno solo a due cose.
Il nutrimento e il mio Stefan.

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Capitolo 2
*** Buonanotte. ***


Buonanotte.

Molti amano la notte. E io sarei una di queste.. Così silenziosa, tranquilla, bella, piena di stelle.. Ma non è così. Per chi è costretto a vivere solo di notte, il buio diventa un rifugio, ma allo stesso tempo una prigione; quando è l’alba devo per forza essere in un posto buio per riposare, e quando il sole è alto entro in un sonno profondo. Mi risveglio solo al tramonto; non sopporto l’estate, perché mi fa dormire di più e mi impedisce di stare sveglia per più tempo.. Una volta, da piccola, chiesi a mia madre come fosse il sole.
Lei mi rispose con dolcezza, e vidi nei suoi occhi il solito luccichio di quando ricordava cose di quando era umana. Mia cara, il sole è la fonte di luce e calore più straordinaria di tutto l’universo. È come le cose più belle, amate da tutti ma che sono impossibili da toccare. E per noi è ancora più irraggiungibile.. e sospirò. Ma sapevo che non si sarebbe mai pentita della scelta di diventare demone come papà. Quando si conobbero lui era un affascinante donnaiolo, mentre lei una ragazza dalla vita notturna. Vlad ed Helen, una delle coppie più affiatate che abbia mai visto.
Mi asciugo una lacrimuccia che stava per scendere e arrivo alla mia ferrari, accendo e parto; direzione casa. Il paesaggio cambia velocemente mentre corro veloce: dalle luci artificiali della città ai paesaggi verdi delle strade meno conosciute. Beh, verdi per modo di dire.. Più che altro nell’oscurità sono neri. Ma la luna piena illumina tutto, e rende questi paesaggi magici, come incantati. Sembra di vivere in un mondo diverso dal 21esimo secolo, un mondo antico, dove l’elettricità ancora non esisteva e l’asfalto non aveva distrutto tutti questi meravigliosi paesaggi notturni. Infine arrivo alla mia abitazione. Una grande villa antica; scendo, apro il cancello e entro. So che qualcuno arriverà dopo di me, e chiuderà lui.

Dopo aver posteggiato la macchina vado alla porta d’entrata, cerco le chiavi ma si apre prima, e un sorriso che conosco da una vita mi accoglie..

Non vivo da sola. Affatto. Vivo con 6 persone. E quella che mi apre la porta la conosco da quando sono piccola.. Connor. L’amico di una vita, il migliore amico che si potrebbe avere. < Buonanotte Vivianne! Bentornata!>fa il suo sorriso magnetico e si sposta come per farmi passare. Ha gli occhi color ghiaccio glaciale, capelli castano scuro ed è tremendamente bellissimo.. Come ogni demone che si rispetti. Entro sorridendo.
< Grazie Connor.. Passata una bella serata?>
< Come al solito, bellissima Vì>mi cinge il fianco con un braccio e mi dà un bacio soffice sulla guancia. Siamo come fratelli, quindi questi gesti sono normali tra noi.. Anzi, se non ci scambiamo almeno un abbraccio per un giorno o abbiamo litigato e entrambi teniamo il broncio o c’è qualcosa che non và!
< Vììì!!! Sei tornata finalmente!!>una ragazzina di 17 anni si sporge dalla porta del grande salotto. Occhi color rosa perlato, una grande massa di capelli ricci castani e un sorrisone allegro dipinto sulle labbra rosse nel viso a cuore.
< Ti stavamo aspettando!! Carmilla non vedeva l’ora di sapere chi hai incrociato stanotte!>arriva un’altra ragazzina uguale alla prima, se non fosse per gli occhi color ambra. Le mie cuginette da parte di padre e gemelle Carmilla e Millarca. I nomi sono dati in onore della prima vampira descritta nei libri; la loro madre adorava questo tipo di letture, e decise di dar loro questi nomi, anche se erano i nomi di una vampira. Sono entrambi dei peperini molto vivaci e allegri, che portano allegria in questa casa anche quando regna solo la tristezza. Carmilla fa una linguaccia alla gemella, per poi venire da me, staccare il braccio di Connor dalla mia vita e trascinarmi in salotto.
< Ehi!! Ma come ti permetti!>dice Connor con tono scherzoso, cercando però di sembrare il più offeso possibile.
< Zitto cozza umana! Devi lasciare stare la nostra cuginetta anche per noi qualche volta, non è solo tua proprietà!>Millarca annuisce convinta delle parole della gemella e mi prende per l’altro braccio; entrambe mi costringono a sedermi e mi fissano.
< Allora, com’era quello di oggi?? Biondo, moro, castano? Che occhi aveva? Era figo? Ci hai fatto qualcosa??>recitano in coro fissandomi curiose. Rido, sempre più curiose di notte in notte!!
< Dai ragazze! Piuttosto, dov’è Stefan??>chiedo ansiosa. Loro sbuffano simultaneamente e mi pizzicano le guance. Ahia!
< Lascia stare Stefan per un attimo e concentrati! Comunque è di sopra che riposa!!>risponde Carmilla, mentre la gemella mi tiene stretta e mi tempestano di domande. Guardo Connor implorante, ma lui ride divertito dalla mia situazione di svantaggio. Sbuffo e mi arrendo.
< Alto, biondo e occhi scuri. Bello, ma sempre la solita storia.>mi guardano prima felici di essere riuscite nell’intento di farmi parlare, ma poi nei loro sguardi si staglia un moto di ansia.
< E ci hai fatto qualcosa?? Dì di si, dì di si dì di sii!!>scuoto la testa, e i loro sguardi curiosi si trasformano in guardi delusi; si aspettavano qualcosa di più piccante, dato che loro sono ancora “piccole” e devono ancora andare a caccia con qualcuna di noi.. Quindi le esperienze dello stare una sola notte con un uomo o ragazzo che sia ancora non le hanno fatte.
< Però non è giusto.. Tu puoi fare e non fai, mentre non vogliamo fare ma non possiamo..>sbuffa Carmilla, mentre Millarca appoggia la testa sulla mia spalla. Sospiro e le coccolo un po’; ancora non hanno avuto una storia, e sono curiose di cosa vuol dire amare ed essere amati.. Ma spero per loro che accada il più tardi possibile..
< è proprio vero, chi ha pane non ha denti e chi ha denti non ha pane!!>dice Millarca convinta, mentre io e Connor scoppiamo a ridere.
< Dopo questa frase sembri davvero un'adolescente umana!>continua a ridere Connor, per poi beccarsi un cuscino bianco del divano in faccia.
< Ma come ti permetti?? Cozza!!>e entrambe le gemelle iniziano a tirare ogni cuscino che trovano sottomano verso Connor, che rilancia quelli che riesce a prendere. Mi metto a terra gattonando verso la porta per evitare i cuscini senza trattenermi dal ridacchiare. Loro tre hanno il solito rapporto amore/odio, si prendono in giro, sembra che non si sopportino, ma si sono affezionati tra loro. Dopotutto, siamo tutti nella stessa situazione.. Orfani. Orfani all'improvviso; e l'unico affetto sicuro lo troviamo tra di noi..
Tento di scappare dal salotto evitando i cuscini, quando si apre la porta di casa e entra mia cugina Kelly. La più grande.. Occhi color smeraldo, capelli rosso fuoco e una bellezza irresistibile. Ha 31 anni, ma ne dimostra di meno; è una seduttrice nata, non può fare a meno di avere avventure di una notte.. Dice che è l'unico modo per lei di ripagare le prede della perdita di energia. Ma sotto sotto lo fa per lei, ovviamente.
< Buonanotte a tuttii..! Ciao cugina!>mi dà un bacetto sulla guancia, e io gliene do uno di rimando sull'altra.
< Bentornata Kelly! Ragazze, c'è Kelly!!>e lei mi tappa la bocca, sperando invano di zittirmi; ma Carmilla e Millarca mi hanno sentito e vengono subito da noi lasciando stare Connor. La guardano sorridendo angeliche.
< Ciao Kellyy!!!!>lei le guarda truce, facendomi ridacchiare e togliendo la mano da sopra la mia bocca.
< Tanto non vi racconto niente nemmeno stanotte. Non chiedetemelo nemmeno!!>loro si imbronciano contemporaneamente, per poi riprendere la tattica “dolci e coccolose” guardandola con occhi languidi, come prima con me.
< Eddai Kellyy.. Siamo sempre chiuse qui, qualcosa potresti dircela!!>la prega Millarca, mentre Carmilla fa tremare il labbro come fanno i bimbi quando stanno per scoppiare in lacrime. Kelly sbuffa scocciata.
< Un altro giorno.>Nel mentre arriva anche Connor, che mi sbatte sulla testa un cuscino.
< è stato facile liberarti di loro!>gli prendo di mano il cuscino e cerco di sbatterglielo in faccia, con scarso risultato; lui ne afferra un altro e ce ne diamo di santa ragione ridendo, mentre le gemelle continuano invano a cercare di convincere Kellly. Dopo svariati minuti mi ritrovo a terra ridendo a crepapelle mentre Connor che stà sopra di me mi fa il solletico
< AHAHAHAH!!! Smettilaaaa!!! Smettila Connor!!>
< Mi dovrai pregare!!>e continua mentre ridiamo insieme come ragazzini. Alla fine non riesco più a resistere
< Ok ok!!! Ti prego Connor, basta!!>si ferma e mi guarda sorridendo soddisfatto.
< Ci voleva tanto? Scemotta..>lo osservo e rimaniamo a guardaci negli occhi. Anche un altra volta lui era su di me e mi guardava negli occhi. Ma non nello stesso contesto di ora.. Mi dà un pizzico nella guancia e si sposta alzandosi, per poi porgermi una mano per aiutarmi.
Si.. Per due notti siamo stati insieme. Abbiamo fatto sesso. Vorrei dire “abbiamo fatto l'amore”, ma non è esattamente così. è successo tempo fà, prima della perdita dei miei genitori, prima di Stefan.. Avevo lasciato il mio ragazzo umano, che vedevo solo di notte.. Ho dovuto lasciarlo, prima che facesse domande, prima che facesse lo sbaglio di cedere alla curiosità.. All'inizio della relazione lo avevo avvisato: niente domande. Io verrò di notte, ma tu non fare domande.. E lui, forse per paura di perdermi, forse per paura di cosa gli avrei risposto, non mi ha mai chiesto niente. Ma alla fine quasi scoppiava, lo vedevo. E lo lasciai; lui mi cercò, ma lo lasciai alla sua vita umana, a cercarsi una ragazza umana che lo rendesse felice non solo di notte, ma anche alla luce del giorno..
E quella notte piangevo da sola nella mia camera. I miei genitori erano in viaggio, e lui era venuto da me. Capì subito ciò che era successo, anche lui aveva passato le stesse cose con una ragazza tempo prima di me, ma lui ancora non l'aveva dimenticata. Mi prese tra le braccia, senza dire una parola e mi consolò. Lo sentivo caldo, una fonte di sollievo dopo tutta quella disperazione.. E lo baciai. Lui ricambiò, forse perché anche lui si sentiva solo anche dopo tutto quel tempo. Senza dire niente ci ritrovammo a farlo.. Ma non per amore.
Per disperazione. Per cercare di dare un senso a quella notte così triste, Per non parlare, che sarebbe stato ancora più doloroso, e per non stare in silenzio, perché non era quello di cui avevo bisogno.
O almeno credevo. Ciò che facemmo quelle notti ci fece rendere conto che non saremo mai stati insieme. Eravamo destinati a provare solo amicizia l'uno per l'altra. Perché l'amore ci aveva spezzato il cuore. E altre complicazioni ci avrebbero annientato. Rimanere distanti per paura che ricapitasse di farlo, per paura di alterare la nostra amicizia.. Era impossibile. Avevamo entrambi bisogno del sostegno dell'altro in quelle notti così buie. Non avevamo bisogno di un altro amante nel letto..
Ma semplicemente, di un amico.
Ed è ancora così. Quella notte non ci ha diviso o altro, anzi. Ci ha reso consapevoli del fatto che ci amiamo come fratelli. Che la cosa più importante è la nostra amicizia, e sempre sarà così,
Ma, comunque, mi alzo da sola. Aiuto ce ne siamo dati già tanto a vicenda.. Dalle scale scende Fleur.
Fleur.. L'altra mia cugina. Bionda, occhi blu mare e viso dolce ma malinconico.. è la più fragile tra di noi, quella che ci ha sofferto di più. Perché in quella maledetta notte non ha perso solo i genitori.. E per mano con lei c'è Lui.

La mia vita, il motivo della mia esistenza. L'essere nel quale riverso tutto l'amore che posso provare.

Ma non è il mio ragazzo. Non è mio figlio.

Ma il mio piccolo fratellino, Stefan Tepes. Così simile a me.. Gli occhi color rubino brillante, i capelli neri come la notte, scompigliati dolcemente, e il visetto di un angelo sceso sulla terra. Appena mi vede fa un sorrisone felice e corre da me lasciando Fleur. lo prendo al volo e lo stringo forte in un abbraccio.
Non so se mai riuscirò a guardarlo e dirgli quanto bene gli voglio, e quanto mi ha aiutato in questi anni la sua presenza; perché è impossibile dirlo a parole. Quindi, ne approfitto e cerco di dargli il più amore possibile con gesti di affetto. Perché lui dei gesti d'amore dei nostri genitori ne ha goduto ben poco e perché mi sembra l'unico modo per dimostrargli l'amore e il bene che gli voglio.
Continuo a stringere il piccolo bimbo che ho tra le braccia, ma lui tenta di liberarsi. Allento la presa e mi guarda negli occhi.
< Taooo Vivìì!>sulle labbra ha dipinto un sorriso puramente felice, come sanno farlo solo i bimbi. Che conoscono solo poche emozioni, la tristezza, la rabbia e la felicità. Lo riempio di bacetti.
< Ma ciao cucciolotto!! Che hai fatto? Hai fatto da bravo?>lui annuisce.
< sisi, ho fatto da bravo!!>gli sorrido e lo tempesto ancora un po’ di bacetti, poi mi rivolgo a Fleur.
< Ha fatto veramente il bravo bimbo?>lei fa un piccolo sorriso e annuisce.
< Si.. Gli ho letto una favola, ma sembra che preferisca le favole raccontate da te..>si avvicina a Stefan e gli dà un bacio sulla testa, per poi raggiungere gli altri in salotto. Guardo il mio fratellino
< Che storia ti ha raccontato?>
< “la bella addormentata nel bosco”.. Il principe per svegliare la principessa gli dà un bacetto!>rido per l’enfasi che dà ad un semplice bacetto
< Lo so che succede nella favola!! E poi vissero tutti felici e contenti.. Bello, vero?>gli do un bacetto sulla fronte, mentre lui poggia la testolina sulla mia spalla.
< Anche noi avremo un lieto fine, vero?>mi guarda curioso. Gli sfioro il visetto, e faccio un piccolo sorriso.
< Ma certo.. Però noi non avremo una fine.. Te lo prometto.>Gli do un bacetto sullo zigomo e vado in salotto sedendomi accanto a Fleur e Connor sul divano bianco panna. L’unica fonte di luce ora è il fuoco nel caminetto, dove strepita la legna e le fiamme formano uno spettacolo magico. Accarezzo i capelli del bimbo che ho tra le braccia, guardando quelle fiamme così vive e colorate di ogni sfumatura del rosso..
< Ricordi il camino del castello in Francia Vivì?>chiede Kelly senza staccare gli occhi dal fuoco.
< Si Kelly..>
< Era davvero grande.. Ci andiamo questo inverno? Tanto per cambiare aria..>distoglie lo sguardo dal fuoco e guarda tuttiFleur sospira.
< Dobbiamo proprio?>mormora piano. Io appoggio la mano sulla sua spalla, e quando si gira per guardarmi le faccio un sorriso dolce.
< Sarebbe meglio.. Dopotutto, niente e nessuno ci trattiene qui..>dice Connor, guardando il soffitto. Fleur ci scruta, per poi tornare a guardare il fuoco.
< Già.. Solo i ricordi..>sussurra, e la stanza torna nel silenzio.
Vero. Solo i ricordi..

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Capitolo 3
*** Sonno. ***


Sonno.

Solo i ricordi ci tengono qui, ha ragione Fleur.. Perché tutti quelli che amavamo erano qui, camminavano su questa terra, e sono morti qui..
Persi i miei genitori 2 anni e mezzo fa.. In un attacco. Il mio fratellino aveva a malapena un anno. Presero i nostri cari e li portarono via, mentre noi scappavamo. Vari giorni dopo li ritrovammo incatenati in un bosco, completamente bruciati.
Vedere i miei genitori ridotti quasi in cenere è stato.. Non posso descrivere ciò che ho provato e ciò che ancora provo al pensiero dei loro corpi, di loro due abbracciati anche nella morte. Quei corpi che erano animati dalle loro anime, bellissimi burattini ora carbonizzati di anime innamorate della vita, dei loro figli e l’una dell’altra. Ciò che vidi quel giorno è stato orribile.
Connor.. Perse gli unici parenti che aveva. Lo vidi piangere silenzioso e poi stringere il corpo carbonizzato della madre. E ancora ora, osservandolo, vedo ancora nei suoi occhi color ghiaccio quel vuoto, quella sensazione di essere solo in tutto il mondo.
Carmilla e Millarca scoppiarono in lacrime e si strinsero forte in un abbraccio, affondando i visi l’una nel collo dell’alltra. Erano completamente alla deriva in un mare chiamato mondo. Sole, nei loro 14 anni e mezzo. Completamente perse. E ora sono delle 17enni splendide, cresciute da noi. Le vedo abbracciarsi, cullate anche loro dai ricordi, belli e tristi.
Kelly appena vide i genitori si chinò su di loro e diede un bacio sulla fronte ad entrambi, versando una sola lacrima. Che però ne valeva mille. Non l’ho mai più vista piangere, ma so che la perdita gli ha spezzato il cuore.
Fleur.. Pianse tanto vedendo i genitori, ma l’orrore non era finito per lei.. Non lontano, si trovava anche il suo Chris..
Il suo unico amore. Il suo fidanzato. La ragione della sua vita. Carbonizzato totalmente.
La vidi traballare verso il suo corpo, per poi cadere sulle proprie ginocchia ai suoi piedi e piangere ancora più forte.
Uno spettacolo che fa male al cuore. Nessuno dovrebbe sopravvivere al proprio amato, troppo dolore. Ma lui era morto, e lei lo abbracciò tra le lacrime cercando l’antico calore che lo invadeva. Ci sono volute ore per staccarla da lui, voleva morire sotto i raggi del sole anche lei, tra le braccia del suo Chris.
Ma la portammo via, nascondendo per il momento il dolore per dare tutta la consolazione possibile a chi aveva perso qualcosa in più dei genitori, degli esseri che ci avevano dato la vita. Eravamo uniti in tutta quella desolazione.
Per mesi e mesi Fleur non parlava, piangeva soltanto, pronunciava solo il nome di Chris. Ora sembra che stia meglio, ma lo sguardo così triste e malinconico che ha guardando il fuoco mi fa capire che non si riprenderà presto. Forse mai.
Io.. Io appena vidi i capelli biondi rimasti di mia madre e quelli neri di mio padre sulle teste dei loro corpi carbonizzati, credo di essere entrata in trance. In un attimo ho rivisto tutta la loro vita vista dai miei occhi; sorrisi, coccole, sguardi, abbracci.. Tutto. E in quel momento erano lì, senza vita. Ogni ricordo è come tornato a galla, anche quello più remoto.
E piansi. Davvero tanto. Perché non era giusto. Non era giusto che i miei genitori fossero morti così giovani, senza aver fatto nulla di male. L’unica cosa che hanno fatto è stato amarsi e dare alla luce dei figli. E uno di essi ancora piccolo. E io so chi è stato a fare ciò. Il motivo non lo so, ma so chi è stato.
Vampiri.
Si, vampiri. Quei maledetti. Guardando i corpi dei miei genitori, non piangevo solo per la tristezza, ma anche per la rabbia. La rabbia per quelli che avevano osato rendere me e il mio fratellino orfani. La rabbia contro quegli esseri che senza pensarci hanno fatto del male a chi non gli aveva fatto niente. Giurai vendetta. E sapevo che avrei dovuto aspettare, ma non mi importava; i miei genitori dovevano e devono avere vendetta..
Continuo a coccolare Stefan, mentre il silenzio non cessa di avvolgerci. Mi ricorda i primi giorni di convivenza: tutti zitti, immersi nei propri pensieri, nel proprio dolore. Io e Connor però tentavamo di fare sorrisi, di scherzare, di essere di buon umore per Stefan. Che crede che i nostri genitori siano in viaggio, un lungo viaggio..
Non ho il cuore di dirgli che non li rivedrà mai più. Chi potrebbe dire ad un bimbo così piccolo che non rivedrà mai le persone che amava di più al mondo? Quelle che fin da quando era in un piccolo ovulo già lo amavano? Ogni volta che guardo i suoi occhi rivedo anche quelli di nostra madre, e mi sciolgo dentro.. Non ho il coraggio di dire a questi occhioni che siamo rimasti da soli..
Connor appoggia la testa sulla mia spalla, sbadigliando. Stefan lo vede, si imbroncia e inizia a cercare di spostare la sua testa con le manine.
< Connooooor!!>lui alza il viso appoggiando il mento sulla mia spalla e lo guarda. Fa un sorriso furbetto.
< Vivì mia!>Stefan subito si irrigidisce e le sue guance diventano più colorite. È irritato!
< No, mia!!>risponde imbronciato il piccoletto tentando inutilmente di togliere il viso di Connor dalla mia spalla. Rido mentre le gemelle e Kelly ci guardano sorridendo divertite.
< Dai Stefan, Connor scherzava! Lo sai!>Connor scuote la testa convinto, e Stefan lo guarda malissimo. Oddio..
< Nono, non scherzo! Vivì Mia!>
< Dai Connor, smettila! Lo sai che si infastidisce>gli sussurro rapida, mentre Stefan inizia a dargli pugni sulla testa; Connor ride
< è per questo che lo faccio!>mi sussurra di rimando per poi alzarsi e prendere tra le braccia Stefan, che tenta di liberarsi.
< Lasciamiii!!! Vivìì!!!>sgambetta allungando le braccia verso di me, ma Connor lo tiene stretto.
< E quindi Vivì è tua eh?>e inizia a fargli il solletico e a fargli le pernacchie nel collo. Il piccolo scoppia a ridere urlando al mio amico di smetterla, mentre Kelly scoppia a ridere. Queste scene forse gli ricordano le serate che passavamo con Carmilla e Millarca quando erano piccole! Sorrido scuotendo la testa e mi alzo.
< Dai Connor, smettila! O muore dalle risate!>lui sbuffa e la smette.
< Sei troppo buona! Secondo me potrebbe resistere per altri dieci minuti!>e trattiene Stefan, che cerca di liberarsi dal suo abbraccio. Sbuffo scocciata e lo prendo io.
< Secondo te! Secondo me è troppo.>poi guardo il piccolo che si è accoccolato tra le mie braccia.< Hai sonno?>lui annuisce; guardo Connor che mi lancia uno sguardo come per dirmi “vedi, l’ho fatto stancare! Ringrazia.”, io gli faccio la linguaccia e stringo a me Stefan.
< Beh, buon risposo a tutti..!>
< Buon riposo Stefan! E Vì.. Un giorno vedrò davvero quanto può resistere.>mi sorride sincero Connor; io alzo gli occhi al cielo, ma senza smettere di sorridere. Ormai si è convinto di essere il fratello maggiore di Stefan! E la cosa un po’ mi rincuora.. Almeno, se un giorno non dovessi esserci e Stefan fosse in pericolo, ci sarebbe lui a dare il suo meglio per difenderlo. Come anche le mie cugine, dopotutto.
Salutiamo tutti e porto su Stefan, andando in camera. Lui dorme in camera con me, ancora non vuole lasciare il mio lettone.. E io non voglio che se ne vada. Il battito del suo piccolo cuoricino mi tranquillizza.
Le scale sono fatte in legno, mentre tutto il pavimento della casa è ricoperto di parquet e tappeti preziosi di ogni colore e fantasia. Al piano terra c’è il salotto, tanto grande, più una sala da pranzo e una cucina. Inutile dire che sono superflue. Ci entriamo solo quando siamo in vena di scherzare e di “sfidarci”. Le sfide consistono nel provare a mangiare qualcosa delle cose che mangiano gli umani..
Ammetto che il sapore del cioccolato è gradevole. L’unica cosa che possa sopportare; invece Stefan sembra che vada pazzo per il latte.. E allora ogni settimana qualcuno a turno và di sera a comprarlo. Non so come faccia, ma contento lui, contenti tutti..
Arrivo alla mia camera e la apro. Grande, con delle librerie piene di libri messe contro le pareti, una scrivania dove c’è il mio pc portatile, una poltroncina in velluto nero, un armadio dove ci sono sia i nostri vestiti che i giochi di Stefan, un grande letto a baldacchino e un grande specchio antico. Tutto con i colori nero, grigio, bianco e argento, con qualche spruzzo di dorato. A mio parere, la stanza più bella; forse non adatta ad un bimbo come Stefan, ma lui non ci bada tanto.
Lo faccio sedere nel letto e gli cambio gli abiti, mentre lui è nel dormiveglia. È quasi l’alba, e sento che di sotto stanno iniziando a sigillare ogni finestra con le tende per evitare ogni spiraglio di luce. Metto Stefan sotto le lenzuola bianche in cotone e appoggio la sua testolina sul cuscino, mentre lui chiude gli occhietti e si abbandona ad una espressione di totale serenità e beatitudine. Gli accarezzo il piccolo viso e gli do un bacio leggero sulla sua piccola fronte fresca; sembra davvero un angelo.
Mi alzo e vado all’armadio, aprendo il cassetto delle camicie da notte. Mi spoglio e mi metto una camicia da notte in seta nera. Poi vado veloce a controllare se le tende della finestra nella camera sono ben chiuse, ma mi fermo sul riflesso che dà lo specchio.
Capelli neri e lunghi, mossi da dolci onde che ricadono sulle spalle. Viso angelico, anche se di un pallore cadaverico. Corpo.. Curve giuste nei posti giusti, anche se ogni demone a detta di Kelly ha un "corpo da mozzafiato". Allungo una mano sul mio riflesso sfiorandone i lineamenti del viso, gli stessi che per anni e anni hanno incantato decine e decine di ragazzi e uomini.. Poi mi soffermo sugli occhi.
Gli occhi color rosso rubino, vivo e brillante. “gli occhi dell’inferno”, perché nessuno ha mai avuto degli occhi come i nostri. Mio padre li aveva di un rosso cupo, ma affascinanti, mentre i nostri..
Completamente anormali. Completamente inspiegabili. Ma allo stesso tempo così normali.. Perché tutti me lo dicono: hai degli occhi meravigliosi Vivianne..
Sorrido al mio riflesso, e osservo lo specchio antico. Grande e ovale, con una cornice in legno intarsiata d’argento. Ricordo quando mia madre ci stava davanti a pettinarsi i capelli prima dell’alba; quando quei fluenti capelli biondi si sottomettevano al passaggio dolce e delicato della spazzola di mia madre. E ricordo che ogni volta che rimanevo a guardarla come incantata, lei mi sorprendeva sempre, mi portava con lei davanti allo specchio e iniziava a pettinare anche i miei capelli.
Piccoli momenti, che ora sono così importanti da ricordare.. Un delicato sospiro nel sonno mi fa ricordare che è ora di andare a dormire, prima di svenire a terra per il sonno. Vado dalla mia parte, spengo la abat-jour e mi infilo anch’io sotto le lenzuola, stringendo a me il mio fratellino. Il battito del suo cuore intona inconsciamente una ninna nanna docile e melodiosa. Sento le palpebre appesantirsi, sento addirittura il sole sorgere pian piano da dietro le spesse tende..
Lo stesso sole che descriveva mia madre. Lo stesso sole che bruciò lei e mio padre. Ma non riesco ad odiarlo.. Forse proprio per quello che mi ha detto mia madre, che è come le cose più belle, irraggiungibile.
Chiudo le palpebre, cedendo all’oscurità e lasciando che mi avvolga…

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Capitolo 4
*** Sorprese. ***


E torno con il quarto capitolo.. Grazie a chi legge, e spero un giorno di trovare anche una recensione u.u :)

Buona lettura!

Sorprese.

Forse avrei dovuto rifletterci un po’ di più prima di acconsentire alle richieste costanti delle gemelle.
< Vivìì!! Oggi è la gran notte!!>urla Carmilla dalle scale che scende rumorosamente. Connor sghignazza al mio fianco, seduto sul divano a leggere un libro.
< Certo che vi siete messe in un bel casino tu e Kelly!>sbuffo e gli dò un cuscino in testa, cercando di non fargli troppo male.

< Trucchetti?>mi guarda Stefan seduto sul tappeto che disegna un fiore su un foglio bianco. Sorrido e gli arruffo i capelli.
< Trucchetti per grandi! Un giorno li saprai anche tu..>
< Te li insegnerò io Stefan! Cose per uomini..>si intromette Connor scendendo dal divano e sedendosi accanto a Stefan, e lui lo guarda curioso.
< E perché non ora??>
< Perché sei ancora troppo piccolo nanerottolo!>ribatte Connor sincero col suo solito tono tranquillo di chi è sicuro di ciò che dice. Stefan si rabbuia in viso e guarda me.
< Non è vero che sono troppo piccolooo!! Vero Vìì?>io sospiro e mi siedo sul tappeto, maledicendo mentalmente la sincerità schietta di Connor.
< Beh tesoro, non sei grande quanto noi..>gli accarezzo il visetto, ma qualcuno mi prende per il braccio e mi fa alzare. È Millarca, in totale fermento per la serata che la attende. Sorriso smagliante, top dorato, jeans aderenti scuri e scarpe col tacco dorate anch’esse.
< E tu così conciata dove vuoi andare? Guarda che le accechi le prede con tutto quel dorato!!>Millarca si gira e guarda assassina Connor.
< Parli così perché sei geloso eh?>sentenzio io, mentre entrambi mi guardano male. Molto male.
< Ma sei tutta scema?>mi guarda quasi schifata Millarca.
< Hai mangiato troppo cioccolato, lo dicevo io che fa male.>dice Connor guardandomi truce. L’unico che mi guarda e non pensa ad uccidermi è Stefan, che al contrario mi osserva incuriosito. In un attimo alla porta del salotto arrivano Carmilla, con lo stesso sorriso che aveva prima la gemella e Kelly, un po’ scocciata. Non è ancora convinta di aver fatto una buona scelta ad acconsentire alle loro richieste.
< Che stiamo aspettando? La notte non dura in eterno!>dice allegra Carmilla, che si sistema la minigonna rosa e la maglietta grigia un po’ scollata. Connor riprende a leggere il libro, forse per evitare di farsi scappare altri commenti..
< Ora andiamo..>do un bacetto sulla testa a Stefan e gli do un buffetto nella guancia.< Tu fai il bravo con Connor!>lui mi fa un leggero broncio, ma annuisce. Non vuole che lo lasci la notte da solo, ma non posso fare altrimenti..
< Tranquillo piccoletto.. Vì e le altre donnine di casa tornano presto! Così presto che gli chiederemo “ma come, già qua??”>e prende in braccio Stefan lasciando perdere il libro. Si, Connor sarà anche schietto, sincero, rompi palle.. Ma quando vuole è davvero dolce e bravo con i bimbi! Stefan annuisce non del tutto convinto e appoggia la testa nel collo di Connor, offeso. Sospiro.
< Ok.. Sei offeso con me. Ma appena torno prometto che starò a tua completa disposizione!>continua a tenere il broncio, anche se dentro so che si stà addolcendo. Gli do un bacetto sulla testa e mi faccio trascinare via dalle due gemelle che non stanno più nella pelle.
Quando entriamo nella macchina di Kelly incontro il suo sguardo. Lo stesso che ho io, molto probabilmente. Che dice: E ora si comincia..

< Quindi dobbiamo fare qualcosa per loro..>
< Si Carmilla.. Dovrai usare le tue “abilità magiche”. Oppure.. Come Kelly, ma mi sembrate troppo giovani per fare sesso con chiunque!>e guardo Kelly. Eggià, lei preferisce usare il suo corpo per ringraziare, non i suoi poteri.. Lei fa un sorrisetto furbo e dà un pizzico sulla guancia alle gemelle.
< Ma anche io all'inizio usavo solo i poteri! Poi però ci ho preso gusto ee..>
< E ora ogni sera torni sessualmente soddisfatta a casa!>cinguetta Millarca, mentre Kelly ride. Io alzo gli occhi al cielo, facendo però un piccolo sorrisino.
< Ma Fleur? Anche lei fa così?>chiede Carmilla. Io scuoto la testa.
< No.. lei.. Ha un altro modo per ricompensare la gente e trovare energia. Una volta l'ho vista.. Era in un parco, ed era seduta a parlare con questo ragazzo disperato perchè la ragazza l'aveva lasciato. Lei poi lo ha abbracciato e.. Si, gli ha fatto un succhiotto, ma al posto di fargli provare piacere gli ha donato serenità..>lei fa così.. Non crede che il piacere sia un dono adeguato per ricambiare la perdita dell'energia.. E a volte ha ragione. Perchè non tutti cercano il piacere di una notte, ma serenità. Calma, tranquillità, per andare avanti con la propria vita..
A cosa serve una notte di piacevole sesso quando la tua vita crolla in frantumi e vorresti solo uscirne sereno?

< Vivì? Ci sei?>torno bruscamente al mondo reale, lasciando i miei pensieri. Annuisco: sono pronte. Io e Kelly ricordiamo per l'ennesima volta le regole; essere rapide, non essere avide, non farsi notare dagli altri umani e ritrovarsi due ore prima dell'alba vicino alla macchina. Loro annuiscono e ci guardano frementi. Kelly sbuffa.
< Potete andare! Volevate sentirvelo dire? Viaa!>dice spazientita; ridacchio, mentre Carmilla e Millarca si avviano veloci senza farsi ripetere due volte il consenso. Poi sospira.< Spero che non si mettano nei casini..>
< Non credo.. Sono giudiziose, dopotutto.>mi guarda un po' scettica, ma poi sorride.
< Farò finta di crederci.. Bene, ora vado anche io..>annuisco.
< Auguri!>
< Grazie anche a te!> E si avvia anche lei, mentre io mi guardo intorno. Ho bisogno di nutrirmi.. Mi sistemo la camicia nera e comincio a vagare tra i vicoli bui, sperando di imbattermi in un “caso facile”.

Il ragazzo geme e mi tiene stretta, mentre mi nutro. Sento il suo calore e la sua energia scorre in me, una sensazione che non mi stuferei mai di sentire; l'idea di nutrirsi di un altro essere è rivoltante, certo, ma la pratica è diversa dalla teoria. La teoria mi spinge ad odiarmi per ciò che faccio, mentre nella pratica.. Beh, in pratica non posso farne a meno. Amo queste sensazioni, e allo stesso tempo le odio, perchè mi rendono un mostro. Anche se non uccido.
< è la prima volta che vedo un demone cacciare.>mi blocco. Chi è stato a parlare? Il ragazzo nemmeno se ne è accorto, troppo preso dal piacere fisico che prova. Stacco e labbra e fisso il punto buio da dove proveniva la voce. E dal buio esce un uomo.
Alto, capelli e occhi scuri. Bello da far venire un infarto, con un sorriso ammaliante dipinto sulle sue labbra perfette.
Un vampiro.
Lo fisso, e lui non stacca gli occhi da me. Cosa ci fa qua un vampiro? Come si permette di disturbare un demone che si nutre? E come osa venire a disturbare me? Schifoso succhia sangue. Al ragazzo scappa un gemito, ma non di piacere; allento la presa, lo stavo stringendo troppo, e lui fa un sospiro di sollievo accasciandosi al muro.
< E io che pensavo che i demoni cercassero di non far male alle loro prede..>riprende il vampiro. Mi giro e lo guardo in cagnesco, trattenendomi dal saltargli addosso e ucciderlo.
L'anno scorso è stata indetta una tregua tra demoni e vampiri, anche se i vampiri avevano appena fatto a pezzi una intera famiglia. La mia.
Quindi non posso attaccarlo, anche se la voglia è immensa. Cerco di trattenere la rabbia.
< Pensavo che i vampiri non dovessero intromettersi negli affari dei demoni.>sibilo stringendo i pugni. Lui fa un sorriso sexy e si avvicina.
< Ti stò tanto antipatico fin da ora?>riesco a vedere ogni dettagli del suo viso. è davvero splendido.. Ma che vado a pensare. è un vampiro. uno schifoso vampiro.
< No. Mi stà antipatica solo la tua specie e il modo in cui hai interrotto il mio>
< Pasto?>interrompe lui continuando a sorridere e sfiorando una ciocca dei miei capelli < Mi spiace..>dò uno schiaffo alla mano che ha usato per sfiorarmi.
< Vattene prima che mi scordi della tregua e ti ammazzi.>sussurro assassina. Lui ride.
< Sei carina quando mi minacci.. Posso sapere il tuo nome splendore?>mi irrigidisco e stringo i pugni ancora più forte. Lui sospira < Ho capito, devo dare il buon esempio..>prende la mia mano e mi fa il baciamano< Piacere, Gabriel McGregor.>sfilo subito la mano e lui rialza il viso, guardandomi attento. < Allora sei tu maleducata, non io che non ho dato il buon esempio!>
< Cosa te ne fai del mio nome?>rispondo dura.
< Cosa potrei farmene? per curiosità.. Oppure continuo a chiamarti splendore.>mi mordo il labbro.
< Vivianne. E ora puoi anche andartene.>rispondo acida, ma lui non si muove.
< Vivianne.. Bel nome.. E il cognome?>lo guardo truce.
< Ti ho detto di andartene. Non abusare della mia pazienza.>alza gli occhi al cielo e prima che possa accorgermene mi ha bloccata con le spalle al muro e mi guarda negli occhi.
< Cosa devo fare per farmi dire il tuo nome completo?>mi mordo il labbro irritata e tento di liberarmi, ma mi tiene stretta.
< Tepes. E ora lasciami!!>mi arrendo, lui sorride soddisfatto, ma non mi lascia.
< Ci voleva molto Vivianne?>sfiora il collo col suo naso. Rabbrividisco, e tento una mossa azzardata. Tento di dargli un calcio lì in mezzo.
Lui si sposta agilmente, lasciandomi andare. Mi fissa alzando un sopracciglio.< Credevi davvero di potermi far male splendore?>
< Ci speravo. Ma tranquillo, ora mi impegno di più!>tento di dargli un pugno, ma in un attimo è dietro di me che mi stringe in un abbraccio che mi impedisce di fare ogni movimento. Lui appoggia il viso sulla mia testa, respirandone il profumo.
< Perchè dovresti farmi del male.. Dopotutto, io non voglio farne a te..>mi lascia dei baci tra i capelli, però non osando allentare la presa. Il suo profumo è.. Celestiale, lo devo ammettere. Che mi spinge ad abbandonare ogni tentativo di resistenza, a lasciarmi andare tra le sue braccia..
Ma tutto questo svanisce quando incontro lo sguardo del ragazzo, di cui prima mi stavo nutrendo, che ci fissa. Spaventato, incredulo. Se ne deve essere accorto anche il vampiro, dato che non sento più il suo respiro sui miei capelli.
< Siete dei mostri!!! AIUTO!!!>tenta di alzarsi e scappare, ma il vampiro mi lascia e lo afferra. Stà per posare le labbra sul suo collo e dilaniarlo, ma lo blocco.
< Lascialo!! Domani si scorderà tutto!!>il vampiro sposta lo sguardo da lui a me, scettico.
< Questo lo credi tu splendore!>
< Lascialo andare!! SUBITO.>sbraito; lui mi fissa, per poi lasciare il poveretto tremante. Mi avvicino al ragazzo; non avrà più di 25 anni, e i suoi occhi chiari mi fissano colmi di paura ma anche di gratitudine. Lo aiuto a sedersi appoggiando la sua schiena al muro e gli accarezzo il viso. < Ora continuerò ciò che stavo facendo.. Avrai sonno, e ti addormenterai.. Chi devo avvertire per farti venire a prendere qui?>lui mi osserva. Balbetta qualcosa.< Puoi ripetere?>
< A-Anthony.. è in un bar qua vicino..>annuisco e gli sfioro una guancia. Gli do un bacio leggero sulla fronte e appoggio le labbra sul succhiotto che avevo fatto prima. Sospira piano di piacere, ma stanco. < Grazie..>mormora e appena stacco le labbra si addormenta. Prendo il suo cellulare, mando un messaggio a quel suo amico Anthony per dirgli dov'è l'amico e mi alzo. Gabriel mi fissa.
< Forse è meglio andarsene.>mi offre la mano. Io lo fisso scettica e mi avvio dalla parte opposta. Lo sento sospirare e seguirmi; mi raggiunge in poco tempo.
< Mi dici cosa vuoi da me vampiro?>
< Chiamami Gabriel..>mi fermo e lo squadro.
< Ok, Gabriel. Prima mi interrompi, mi sbatti al muro e mi trattieni, poi vuoi uccidere un ragazzo che non ti ha fatto nulla. E ora continui a seguirmi. Perchè?>mi guarda negli occhi, come se volesse infiltrarsi nei miei pensieri. Fa un sorrisetto.
< Perché mi affascini. È la seconda volta che ti vedo, sai splendore?>serro le labbra. Come ho fatto a non percepirne la presenza?
< Oh. Scusa, ma non sono minimamente interessata. Odio i vampiri, e ora odio anche te.>rimane a guardarmi silenzioso, per poi scoppiare a ridere.
< Ma che ti hanno fatto di così tanto serio i vampiri da farsi odiare?>
< Non è affar tuo.>e riprendo a camminare veloce. Ma lui continua a seguirmi. Non posso farlo fuori. Una cavolo di tregua me lo impedisce. E non voglio essere la prima a infrangerla, anche se vorrei.
Poi perché dovrei sporcarmi le mani con lui? Non credo minimamente che questo bamboccio possa aver fatto parte all’assassinio dei miei. È stato qualcuno di più astuto.
Ho sempre avuto il sospetto che tutti volessero qualcosa da mio padre, sempre. Tutti lo trattavano con rispetto. E non credo sia solo per il cognome, Tepes, dato che ormai non può esserne il diretto discendete, troppi matrimonio tra varie casate.. Il sangue di Dracula è andato perso.
Mi giro e riosservo Gabriel. No, non può aver fato niente. Non so perché, ma me lo sento.
< Quindi sei affascinato da me eh..>
< Non andare in giro a vantartene troppo per favore.. Però si. Sarà il fatto che sei una demone, quindi un tabù. Sarà il fatto che hai degli occhi ipnotici. Non so..>si appoggia al muro osservandomi.< Stai meglio con la minigonna sai?>alzo gli occhi al cielo.
< Ok, ora dammi un buon motivo per il quale dovrei ascoltarti. Non ti conosco nemmeno..>
< Tu parli con le persone prima di cibarti di loro?>mi guarda con sfida. Scuoto la testa.
< No.. Ma almeno io non le uccido.>si stacca dal muro e mi prende il viso con le mani, guardandomi nuovamente negli occhi.
< Io uccido, ma perché non ho bisogno della loro energia, ma del loro sangue. Anche voi demoni lo facevate, prima di scoprire questa “tecnica”..>
< Si, ma abbiamo smesso. E comunque sei un assassino.>sfiora la mia guancia con il pollice, ma non stacco la sua mano da me.
< Non siamo tanto diversi. Anche tu sei prendi troppa energia li uccidi.. Tu ti accontenti del minimo indispensabile, mentre io voglio sentirmi sazio, scoppiare.. Mai provata questa sensazione?>stò zitta, osservando quegli occhi scuri e profondi.< No.. Tu sei troppo buona.. Ti ho visto mentre ti nutrivi, ti ho visto prima quando hai risparmiato la vita a quel poveretto che voleva chiedere aiuto. Sei altruista..>sfiora con le dita le mie labbra.< E forse a volte dovresti essere più egoista sai?>fa un sorriso e mi dà un bacio sulle labbra. Le sue labbra, tiepide e dolci si muovono piano sulle mie.
Ed è diverso. Da ogni altro bacio ricevuto in questi anni.
Diverso dai baci dei ragazzi a cui rubo l’energia. Diverso dai baci di Connor di quelle due notti di pazza passione.
Queste labbra, questo bacio.. Mi trasmettono una sensazione che non credevo di poter mai più risentire. Una sensazione indescrivibile, un ondata di energia, di frizzante felicità.. E mi trasmettono anche un bisogno. Un bisogno di avere per me queste labbra. Solo e unicamente per me.
Non vorrei mai ammetterlo, ma questo vampiro, Gabriel, anche se non lo conosco e lui non conosce me, mi trasmette una voglia ormai assopita. La voglia di essere solo di un uomo.
La voglia di amare.
Stupido vampiro. E ricambio il bacio, come se fosse la cosa più normale del mondo. Le nostre labbra combaciano perfette, sembrano quasi fatte appositamente per completarsi.
Ma che stò facendo.. è un vampiro! Un odioso vampiro succhiasangue, che viene qui e mi fa la morale! Stacco le labbra e lo guardo negli occhi. Lui mi guarda confuso, per poi sfoderare il suo sorriso sexy e soddisfatto di sé.
< Hai ricambiato.. Mi fa piacere! Però ora devo andare.. Ma stà tranquilla Vivianne, non ti lascerò sfuggire da me tanto presto.>mi dà un altro bacio e scompare.

Realizzo tutto solo dopo poco.
Un vampiro mi ha seguita. Mi ha detto che lo incanto. Mi ha detto che sono altruista solo perchè non uccido come lui per nutrirmi.
Mi ha baciata. Ok, io ho ricambiato, ma lui mi ha baciata.
Non mi conosce, e io non conosco lui.
Mi ha “minacciato”che tornerà..
Credo che d’ora in poi avrò qualche problema in più da gestire.
Stupido vampiro.

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Capitolo 5
*** "La vita è bella." ***




“La vita è bella”.



“Andate a vivere finalmente!”, ecco quello che aveva detto Kelly prima che ce ne andassimo, e l’affermazione è stata accolta con una risata di Connor e uno sbuffo da parte mia; quel finalmente mi irrita, visto che comunque io a volte esco anche solo per uscire! Anche se non molto spesso, lo ammetto, ma lo faccio per Stefan... appena stavo per uscire mi aveva guardato con degli occhioni tristissimi, visto che oltre il fatto che andavo via io portavo via anche il suo più caro compagno di giochi, e questo non andava bene.
Sembrava così solo tra le braccia di Fleur, chissà se sarebbe piaciuto a Gabriel... Ma che vado a pensare. Basta, oltre al mio cuore si è anche preso il possesso della mia mente quello stupido vampiro!
< Non và bene.. Non và bene per niente.>
< Cosa non và bene? Parli anche da sola ora?>si pronuncia Connor mentre tiene lo sguardo fisso sulla strada e le mani ben ferme sul volante della sua adorata macchina, che non intende far guidare a nessuno all’infuori di lui; soprattutto se è una donna. Lo capisco, io faccio così con i maschi. Dopotutto, sono loro a creare sempre scompiglio, no? Sospiro.
< Scusa.. Pensavo ad alta voce...>lui sghignazza.< Che c’è da ridere?>
< C’è che stai diventando pazza. Parli da sola, rimani a pensare per ore... O sei innamorata o sei pazza.>lo fisso con occhi sbarrati.
< Non sono innamorata!>lui sorride furbo tra sé e sé.
< Allora sei pazza, semplice!>mi acciglio e riguardo la strada.
< Non sono nemmeno pazza...>borbotto affondando il più possibile nel sedile.< Sono solo molto riflessiva.>ridacchia ma non risponde.
Torno ad osservarlo, stupendomi come sempre della sua bellezza nel chiarore della luna; addosso ha un golfino nero classico con lo scollo a v, dal quale spunta da sotto una camicia bianca che aderisce bene al suo fisico essenzialmente perfetto, un paio di jeans chiari, capelli dolcemente spettinati e gli occhi che brillano ancora di più al pensiero della sua bella Giulia.. Proprio l’immagine realistica di un ragazzo-uomo pronto ad incontrare l’amata, spavaldo e pieno di aspettative positive. Sorrido.
< Forse dovevo prendere la mia macchina. Sai, se poi devi andare da qualche parte con lei...>si acciglia sempre guardando la strada.
< Da qualche parte..?!>
< Si... tipo in un hotel... oppure a casa sua...>lui si gira subito e mi guarda male, mentre io sorrido angelica.
< Finiscila. La devo ancora conoscere, e non mi sembra il tipo di ragazza che si abbandona ad una notte di fuoco e basta!>
< Perché ancora non ti ha visto. Ma dai, guardati! Secondo te non cadrà tra le tue braccia implorandoti di farla tua?>ridacchio, mentre lui mi fissa assassino ma tornando subito a guardare la strada.
< E tu con quel Gabriel? Forse sarò io a doverti aspettare...>gli do un pizzico nel braccio.
< Tranquillo, non accadrà! Non credo che ci sia la possibilità di incontrarlo stasera, e comunque gli darò il benservito...>ormai ho deciso. Devo troncare questo rapporto, che nemmeno esiste realmente, tra me e quel vampiro. Basta ossessioni, basta anche farci pensieri non molto casti...
Anche se, devo ammetterlo, se fosse un demone o un umano non mi sarei fatta tanti problemi, dato che non è il solito tipo di bellezza che vedi spesso... No, non devo pensarci. Io lo odio. Odio lui, i suoi genitori vampiri e tutta la sua stirpe vampira.
Ma le parole di Fleur continuano a martellarmi nella testa... Non lasciarti scappare la possibilità di amare...
Vedo le luci della città, e vorrei tanto tornare indietro; ma non sono qui per me, sono qui per Connor. Che stasera interpreterà il personaggio di Romeo per la sua bella Giulietta...
Evitando di bere veleno alla fine però.


Dopo un ora di ricerca ci sediamo in una panchina; lui sconsolato, io sazia. Si prende il viso tra le mani e poggia i gomiti sulle gambe sospirando e guardando il vuoto.
< è destino...torniamo a casa và.>lo guardo male e gli do un bel pugno nel braccio. Lui subito si alza con la schiena e si tocca il braccio. < Ahia!>
< Credi davvero che dopo tutto questo cercare estenuante io ti permetta di mollare? Ora ci alziamo e continuiamo a cercarla, e se non la troviamo stasera c’è sempre domani!>mi guarda e sospira piano.
< Ci tieni tanto a rivedermi pazzo di una ragazza e dopo starci male...>io scuoto la testa.
< No, ma ti voglio vedere felice... E se questa ragazza ti rende felice anche solo vedendola allora non mi immagino quanto possa renderti felice starci ore insieme!>mi alzo e costringo anche lui ad alzarsi. Mi guarda, stà per dire qualcosa quando il suo sguardo incontra qualcos’altro. Mi giro e guardo anche io; stà guardando una ragazza bionda che si dirige verso un bar. < Ma non era mora?>
< Infatti... quella era una sua amica!>gli si illumina il viso, e io prontamente lo trascino nel bar, prima che possa dire qualcosa o trattenermi.
Entriamo e l’odore dell’alcool subito ci investe; dopotutto è sabato sera, gli umani escono soprattutto nel fine settimana. Ci avviamo al bancone e ci sistemiamo, guardandoci attorno. Vedo la bionda che si dirige ad un tavolo dove ci sono altre ragazze sedute e le saluta amichevolmente. Connor è completamente assorto nel guardarne una in particolare, quella all’estrema destra.
< Molto carina Giulietta... Romeo, vai e conquista.>mi guarda di sott’occhio e poi si gira dando le spalle alla ragazza.
< Non mi serve una sorella rompiscatole che mi incita a rubare il cuore di una ragazza, sai?>io sorrido e gli do un pizzico nella guancia.
< Dai, vai... Oppure manda una bottiglia di vino al loro tavolo.>gli faccio l’occhiolino.< Spesso funziona...>Lui mi scruta.
< è da anni che faccio queste cose... Saprò che fare...>alzo le spalle.
< Fai come vuoi... Io rimango zitta a vedere come te la cavi.>e incrocio le braccia appoggiandomi al bancone. Lui annuisce e riprende a guardarla. Stampa sulle sue labbra il sorriso più seducente ma allo stesso tempo dolce che riesce a fare e và da lei. Io mi godo la scena.
< Buonasera a tutte..>sorride a tutte le ragazze del tavolo, e loro si girano a guardarlo, lei compresa. Metà a bocca semi aperta, l’altra se lo mangia con gli occhi, ma lui guarda solo la sua Giulietta, che lo guarda come se fosse un angelo appena caduto dal cielo solo per mostrarsi ai suoi occhi. Un coro che intona un “ciaoo!” si leva dal tavolo, tranne dall’interessata. Lui le sorride.
< Scusate se mi intrometto nella vostra serata, sembrate divertirvi molto... Ma vorrei, col vostro permesso, offrire in privato un drink alla vostra amica!>dice calmo guardando esclusivamente la sua dolce Giulietta, che capendo solo dopo poco che vuole offrirlo a lei arrossisce e annuisce sorridendo tra il timido e il felice.
< Con piacere!>si alza e lo guarda negli occhi, lui le prende la mano e sotto gli occhi invidiosi delle amiche di lei le prende la mano e gliela bacia.
< Io sono Connor, piacere di conoscerti...>vedo che lei balbetta il suo nome, mentre le sue amiche diventano verdi d’invidia. Dopotutto ha ragione Connor, non ha bisogno di consigli...

< Sono sinceramente sollevato dal scoprire che quello non è il tuo ragazzo splendore.>sussurra una voce familiare proprio dietro di me. Avverto la sua mano sul mio fianco, il respiro leggero tra i miei capelli e il suo sguardo su di me. Continuo a guardare Connor come se nulla fosse.
< Cosa ci fai qui? Vattene, per favore...>sento che sghignazza piano e mi dà un bacio dolce tra i capelli.
< “per favore...”! Sei finalmente diventata educata splendore? Comunque no... è un ritrovo aperto a tutti questo, giusto?>e sale con la mano sfiorandomi la spalla scoperta, con il tocco dolce che avevo immaginato mille e mille volte. Mi giro e lo guardo negli occhi.
Sembra sempre più bello ai miei occhi, i capelli scompigliati, il sorriso da seduttore, gli occhi scuri in cui potrei perdermi per ore e ore, le labbra perfette... Sbatto gli occhi per riprendermi e tento di rivolgergli lo sguardo più truce che possa fare. < Allora me ne vado io.>
< Non credo sai... Non lasceresti mai il tuo amico da solo qua con un vampiro, o sbaglio?>e mi rivolge un affascinante sorriso a trentadue denti. Io alzo un sopracciglio.
< Se la può cavare. Non so se puoi cavartela tu però...>mi osserva, si appoggia al bancone e mi tira a se con facilità, tenendomi per i fianchi.
< Perché, non mi proteggeresti tu?>fa un faccino da cucciolo bastonato, mentre io cerco di liberarmi dalla sua presa senza dare troppo nell’occhio.
< Non direi proprio, dato che godrei soltanto a vederti bastonato a dovere!>sibilo riuscendo a liberarmi. Lui scoppia a ridere e mi ritira a sè, baciandomi. E di nuovo quel turbinio di sensazioni e emozioni torna a galla, costringendomi a cedere al bacio di questo prepotente e terribilmente attraente vampiro. Mi tiene stretta, come se potessi sottrarmi a questo bacio, come se volessi...
< Ehi, guardate che qua le persone vengono per bere, non per vedervi pomiciare!>dice il barman, e Gabriel stacca le labbra dalle mie con evidente riluttanza per poi guardare il povero ragazzo molto male. Nello stesso modo in cui guardava quel ragazzo nel vicolo quando voleva scappare.
< Ok, usciamo, scusa!>faccio un sorrisetto forzato e trascino fuori Gabriel, e quando siamo abbastanza lontani dal bar mi giro e lo fisso. < Volevi ucciderlo?!>lui sbuffa e mi dà un bacio a stampo.
< Sì. Ci ha interrotti, e perciò non meritava di vivere un minuto di più!>
< Forse tu non hai capito che uccidere è un reato. Per cose banali poi... E smettila di baciarmi!>
< Allora tu lascia la mia mano cher...>mi blocco e guardo la mia mano, che stà davvero stringendo la sua. La mia mano dalle dita sottili e lunghe stringe la sua, grande e dalle dita affusolate e lunghe. La pelle è liscia e morbida, seppur forte; fa per intrecciare le dita con le mie, ma ritiro subito la mia mano e lo guardo. Lui mi osserva.
< Ti bacio, e tu ricambi... Tento un approccio più romantico e mi respingi... Cosa posso fare con te?>mi chiede sincero. Io scuoto la testa.
< Puoi solo lasciarmi in pace. Non ti voglio.>
< A me prima sembrava il contrario...>si riavvicina e mi riprende tra le sue braccia, e prima che possa dirgli qualcosa riprende a baciarmi, con passione e trasporto.
Vorrei non essere mai uscita, vorrei essere rimasta a casa con Stefan, vorrei non essere qui ora tra le braccia del mio tabù fatto persona. Ma allo stesso tempo ricambio, insinuando la mia lingua nella sua bocca, dove trova la sua e cominciano a giocare. Un dolce gioco proibito, che desidero e allo stesso tempo non voglio che duri per sempre. Sono divisa in due, tra la passione e l’attrazione e la ragione, la vendetta.
Stacco con malinconia e con una punta di disprezzo le labbra dalle sue, ma non mi lascia andare. Anzi, riprende a sfiorare le mie labbra con le proprie.
< Mi odi?>sussurra mentre la sua bocca invita dolcemente la mia a riprendere l’attività che poco prima ho interrotto.
< Si..>mormoro e riesco a staccarmi. Lui mi fissa, quasi triste.
< Perché mi odi?>
< Perché se ammettessi a me stessa che non provo niente per te sarebbe una bugia, ma allo stesso tempo non posso amarti. Quindi ti odio, provo qualcosa per te.>si riavvicina a me e mi sfiora il viso.
< Mi odi perché non puoi provare amore per me.>mi alza il viso con due dita. < Per il momento mi basta.>e mi ribacia, stavolta trovando subito le mie labbra frementi di accoglierlo.

< Quanti anni hai?>
< 27.. Tu?>
< 29.. Sono più grande di te splendore.>e mi dà un bacio leggero sulle labbra. Sono seduta sulle sue gambe, su una panchina del parco deserto, dove l’unica presenza oltre noi sono gli insetti notturni. Faccio un mezzo sorriso.
< La smetti di baciarmi sempre?>alza le spalle e mi dà un altro bacio.
< Non so resistere... Sono drogato...>me ne dà un altro a stampo.< delle tue labbra!>alzo gli occhi al cielo divertita.
< Sapevo che i vampiri erano strani, ma non fino a questo punto.>ride e scuote la testa.
< Strani no! Possessivi, gelosi, impulsivi e intriganti sì.>scoppio a ridere come una demente.
< Intriganti?? Oh, abbiamo qua il re dei modesti!>gli do un pizzico nella spalla, mentre lui sorride.
< Vuoi dire che non lo sono?>mi guarda negli occhi intensamente, io sorrido.
< Forse..>gli sfioro la guancia, seguendo poi il profilo della mascella con le dita. Si, mi ha stregata, questo vampiro mi ha stregata. Gli dico che lo odio, e a lui và bene; mi dice che è drogato delle mie labbra, e io mi sento felice. Ogni piccola cellula del mio corpo è attratta da lui, e Connor e Fleur mi hanno spinta tra le sue braccia con i loro discorsi sull’amare e cedere...
Gli do un altro bacio leggero sulle labbra e mi alzo.< è meglio che vada, o Connor se ne và senza di me...>si alza anche lui e mi ristringe a se per i fianchi.
< Quindi quello si chiama Connor?>annuisco.
< è come un fratello per me, ci conosciamo da sempre.>annuisce.
< E perché devi andare per forza con lui? Puoi venire con me...>fa un sorriso malizioso; io ridacchio e gli stampo un bacio sulla guancia.
< Sei ancora un mezzo sconosciuto per me... Non pretendere cose impossibili! Poi devo tornare a casa davvero...>lui sbuffa e mi dà un altro bacio sulle labbra.
< Ma domani torni qua.>scuoto la testa sorridendo. < E perché no?>
< Perché ho da fare, stupido vampiro!>ridacchio, mentre lui mi guarda storto.
< Qualcosa di più importante che divertirti col sottoscritto?>annuisco.
< O almeno, più sana! Poi ascolta, ti ho visto solo due volte, non devi pretendere troppo!>sospira.
< Te lo concedo... Allora tra due giorni?>annuisco e mi libero dalla sua presa.
< Tra due giorni qui al tramonto... Promesso!>faccio per andarmene, ma torno subito da lui e lo ribacio. Mi ha completamente legata a lui, e ancora non ho capito come ha fatto! Sorride sulle mie labbra e ricambia, mentre ci abbandoniamo entrambi a quest’ultimo bacio che ha il sapore di proibito e di colpo di fulmine..


Torno rapida al posteggio, ma mi blocco prima vedendo due ombre appoggiate alla macchina. Connor e Giulia ,che si baciano romanticamente sotto il riflesso pallido della luna, come due veri innamorati. Ridacchio e aspetto che smettano, mentre ripenso a Gabriel.
Dopotutto sembra buono, anche se è prepotente, assassino e tremendamente irritante. E bacia bene... Sfioro le mie labbra, ancora calde dall’attività finita con dispiacere poco fa. So che non è giusto, so che lui uccide le persone, ma non posso farci niente.
Lo odio, perché non posso amarlo. E per ora basta ad entrambi.

Vedo che Giulia si stacca, saluta Connor e se ne và; guardo l’orologio, cavolo venti minuti a baciarsi!
< I miei complimenti più vivi Connor!>sentenzio raggiungendolo.< Venti minuti di apnea! Bravo!>si gira subito e mi squadra.
< Tu dov’eri finita? Stai controllando ogni mia mossa??>scuoto la testa ridendo allegra.
< No! Però ho visto gli “ultimi bacetti”... E bravo Connor!>
< Sei una voyeur...>ma sorride e apre la macchina, poco dopo siamo entrambi dentro seduti comodamente. < Ma tu dov’eri finita allora??>alzo le spalle.
< Ho incontrato una persona..>
< Gabriel eh? Si vede...>sghignazza e parte mentre io mi ritocco le labbra. Si vede così tanto?< Non è per le labbra...>mi indica il collo. Mi guardo nello specchietto confusa e scopro un succhiotto violaceo; brutto maledetto!! Connor scoppia a ridere.
< Ma che bastardo! Nemmeno me ne sono accorta!>
< Troppo felice dei suoi baci?>sogghigna. Tento di coprirmi il più possibile il collo con i capelli, dato che non voglio fare il resoconto della serata a nessuna delle ragazze..
< Piuttosto, e tu con Giulia?>sorride tra se e se felice.
< è stupenda... Dolce, spiritosa, e vista da vicino ancora più bella! Secondo me andreste d’accordo.>
< Oooh, allora quando me la presenti? Sono curiosa ora!>
< Un giorno... tranquilla. Quando tu mi farai conoscere il tuo Gabriel.> allora mai Connor... Annuisco. < Sai qual è una delle sue frasi preferite?>
< Quale?>
< “La vita è bella”... Ottimista, no?>annuisco. Non ha torto la ragazza, la vita è bella... Sfioro il succhiotto fatto da quello stupido vampiro avido di baci.
Sì, la vita è davvero bellissima.

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Capitolo 6
*** Riflessioni. ***


Finalmente qualche recensione!! =D
@Daly:mi fà piacere che ti piaccia!!(e anche che tu l'abbia aggiunta tra le seguite u.u :P) Beh, si, ancora la situazione è calma, quindi è ancora tutto un pò flash back.. La cosa che mi fà più piacere è che ti piaccia Gabriel!*_* :D
Posto presto! e tante tante grazie!!
@July:sei folle folle folle u.u E NON FARE SPOILER!!
xD t'adoro.

Vi lascio col capitolo..<3




Riflessioni.


Un lampo illumina tutta la cucina, seguito da un tuono forte che rende la casa meno silenziosa. Mi prendo il viso con le mani e osservo la pioggia fuori dalla finestra e le gocce che si infrangono rumorose sui vetri; prima non vedevo queste piccole cose, la pioggia, la nebbia che preannuncia l’alba, le gocce di umidità sui fiori durante le notti estive.. Prima non tenevo conto di queste piccole cose.
Ero sfrontata, allegra, vitale.. Non vedevo le piccole cose della vita, i piccoli piaceri che si possono avere durante tutta una vita; un sorriso di un caro amico, un abbraccio, una carezza sulla guancia o un semplice sguardo, tutto è importante, a tutto bisogna dargli un certo peso. Io non ero così. Volevo forti abbracci, risate che rimbombassero nel castello dei miei, baci sulle guance che mi riscaldassero il cuore, ma non avevo capito che anche un semplice sguardo può riscaldare il cuore. O un semplice bacio sulle labbra..
Mi tocco le labbra con le dita e le lascio lì ricordando il calore, le sensazioni che aveva lasciato lì il vampiro, Gabriel. Non avrei mai pensato che un vampiro potesse darmi certe emozioni.. è un tabù. Che si sappia nessun demone è mai stato con vampiro.
Un vampiro. Uno stupido vampiro, che è entrato nella mia vita così all'improvviso e pretende di baciarmi come se fosse il mio compagno, il mio amante, una persona a me importante. Continuo a sfiorarmi le labbra; però.. Il suo abbraccio non era rude come sospettavo che fosse l'abbraccio dei vampiri, i baci non erano crudeli come immaginavo, e le sue labbra non erano ruvide come mi aspettavo e i suoi canini non mi hanno tagliato le labbra, perchè erano ritratti.
L'abbraccio è stato caldo, forte e sorprendentemente piacevole, i baci leggeri tra i capelli deliziosi e rassicuranti, mentre le sue labbra.. Perfette. Morbide, dolci e modellate perfettamente sulle mie, come se non ci fosse altro posto dove potrebbero stare.
Sospiro e mi alzo andando ad aprire il frigo. Prendo una tavoletta di cioccolato, la scarto e mi risiedo sulla stessa sedia di prima staccando un pezzetto della tavoletta e mettendolo in bocca. Il sapore dolce riempie la mai bocca, mentre continuo a pensare al vampiro. Diavolo, non bastavano i problemi di ogni giorno? Non posso stare con qualcuno, Stefan deve essere la mia priorità e tantomeno non posso stare con un vampiro. Anche se voglio rivederlo. Anche se lo voglio..
Poggio il cioccolato sul tavolo, dato che non mi distrae e sbatto piano e ripetutamente la testa al legno color ciliegio del tavolo. Stupida, stupida, stupida..
< Vivianne, perché ti sbatti la testa al tavolo?>alzo la testa e vedo Fleur in pigiama azzurro che mi guarda confusa. Io mi prendo il viso tra le mani e sospiro.
< Nulla Fleur..>mormoro, ma lei si siede davanti a me e mi osserva. Poi sospira.
< è un lui che ti fa pensare..>scuoto prontamente la testa, ma poi sbuffo e annuisco; lei sospira e fa un mezzo sorriso.
< Era da tanto che non volevi un uomo.. Com’è lui?>la guardo, per poi abbandonarmi ad un sospiro triste.
< è sbagliato.>aggrotta le sue sopracciglia bionde e sottili e mi fissa.
< Che intendi per sbagliato?>
< Voglio dire che è sbagliato per me. Poi ho altre cose a cui pensare..>mugugno senza troppa convinzione, e l’espressione di lei si rilassa.
< Perché dovrebbe essere sbagliato per te? E la tua testa che te lo dice o il tuo cuore?>
< Entrambe..>mormoro riprendendo a mangiare il cioccolato, che mi sembra l’unica ancora di salvezza al momento.
< Allora è il tuo corpo a volerlo..>ingoio un pezzetto di cioccolato, che quasi và di traverso.
< Esattamente. Colpa della mia fottutissima astinenza.>mi guarda male.
< Non c’è bisogno di essere maleducata Vivianne.. è questo mangime umano che ti rende così?>scuoto la testa.
< è il nervoso.. Perché lui è sbagliato. Perché anche se è sbagliato continuo a pensarlo, perché ho Stefan a cui pensare e perché non voglio una relazione!>sbotto irritata, mentre lei mi osserva con uno sguardo indecifrabile.
< Non vuoi dirmi perché è sbagliato..>scuoto la testa, lascio stare il cioccolato e mi prendo il viso tra le mani.
< Mi odieresti.. E non voglio. Lacerò perdere.>sento che continua ad osservarmi, poi sospira di nuovo e toglie le mani dal mio viso.
< Non potrei odiarti.. Tu e le altre cugine siete l’unica cosa che mi è rimasta..>mi guarda con gli occhi lucidi, tentando di fare un sorriso. Io mi mordo il labbro e tento di ricambiare il sorriso; mi riempie il cuore di gioia vedere che stà tornando pian piano ad essere la persona che era prima della strage, anche se nei suoi occhi c’è sempre quell’ombra di tristezza assoluta, e sono fiera di lei. Ha sofferto, ma ora si stà riprendendo e stà cercando di aiutare me, che ho uno stupido problema di cuore per uno stupido vampiro. Come posso dirle che il lui di cui parlo è sbagliato perché è un essere che appartiene alla razza di quelli che gli hanno ucciso i genitori e la sua ragione di vita?
Faccio un sorriso dolce. Non posso assolutamente dirlo, mi odierebbe davvero. Lei ricambia il sorriso e mi sfiora la guancia.
< Non credo che il tuo cuore pensi che lui sia sbagliato, o non saresti qua da sola.. Tu lo vuoi.. E se lui ti vuole non avere resistenze.. Qualunque problema ci sia, si può risolvere..>certo, lui uccide gli umani per puro divertimento, come si può risolvere questo? Ma annuisco.
< Grazie.. terrò a mente questo consiglio..>lei alza gli occhi al cielo e si rialza.
< Fidati di me Vivianne.. Non lasciarti scappare la possibilità di amare.. Con Stefan non ci sono problemi, a lui basta che torni a casa la notte e che ti addormenti con lui, lo sai..>mi dà un bacio sulla fronte e se ne và, prima che possa dirle altro. È più piccola di me di qualche anno, ma ciò che dice sono le parole di una vera donna che ha vissuto la vita e che i consigli che dà devono essere seguiti.
Riguardo il cioccolato. Forse dovrei provare a conoscerlo, anche se è un vampiro.
Forse è meglio parlarne con un uomo. E l’unico uomo che conosco davvero bene ora è alle prese con la mia macchina, che trucca per svago.

Dopo aver rimesso la cioccolata nel frigo e essermi messa una tuta raggiungo Connor nel garage. È alle prese non con la mia macchina, ma con la sua, l’ultimo regalo fatto dai suoi genitori, una aston martin.
Da piccola mi sono sempre chiesta come i miei genitori potessero comprare certe cose, e da grande me lo spiegarono; avevano dei contatti umani, che compravano tutto ciò che loro volevano alla luce del sole, per poi portarle in un punto di incontro. Oppure le sere d’inverno, quando già alle 17 il sole è tramontato e i negozi sono ancora aperti loro uscivano, e spesso mi portavano con me, anche se rimanevo solo nella macchina con i vetri oscurati. Il colore dei miei occhi era troppo strano, ed ero troppo piccola per mettermi le lenti a contatto.
Mi fermo sula porta ed osservo il mio amico, che indossa un paio di jeans scuri e una t-shirt malandata, alle prese col motore della sua macchina. Lo sguardo deciso e concentrato, le mani ferme e precise..
< Ehi genio, sei su questo mondo o su quello della meccanica?>lui sbuffa.
< Aspettaa.. Ok, fatto!>toglie le mani dal motore e la chiave inglese e si gira a guardarmi sorridendo.< Ehi ciao!>faccio un sorrisetto e mi avvicino a lui.
< Come mai modifichi la tua?>lui alza le spalle e si pulisce le mani con un panno bianco che aveva nella tasca dei jeans.
< Così.. Ma dimmi, come mai qui? Non credo che tu stia per andare in giro.. Specialmente vestita così.>si, di solito questo è il suo regno, e noi ci passiamo soltanto per prendere le macchine e andarcene o rimetterle e tornare in casa.
< Beh.. Volevo vederti. E parlarti..>
< Dimmi tutto!>chiude il portello e si appoggia alla sua macchina guardandomi. Io respiro profondamente.
< Beh.. C’è una persona che mi piace. Ma non la conosco, mi ha baciata senza il mio consenso ed è sbagliata per me. Che faccio?>mi fissa senza parole. Poi alza un sopracciglio scettico.
< Vuoi che lo pesti perché ti ha baciata?>scuoto prontamente la testa.
< Nono! E che.. Sono davvero confusa.>sospiro< è da tempo che non provo cose del genere, e lui è davvero sbagliato..>
< Su dai.. Sputa il rospo.>lo guardo. Posso dirlo a lui? Posso confidarmi con il mio migliore amico del fatto che provo attrazione per un vampiro?
< Non ho niente da sputare..>no. Non posso nemmeno con lui, con nessuna delle persone a cui voglio bene. Lui sbuffa.
< Non so che dirti.. O mi dici perché è sbagliato o non posso aiutarti..>
< Non so Connor.. a me sembra sbagliato.. Ma lo voglio comunque..>lui annuisce e tace. Cala il silenzio. Odio avere segreti con lui, ma non so come la prenderebbe. Fleur andrebbe su tutte le furie, ma lui? Potrebbe capirmi? O andrebbe a ucciderlo, infischiandosene della tregua? No, ci sarei io a proteggere Gabriel..
Mi blocco. No, perché dovrei mettermi in mezzo? Dopotutto, di persone attraenti se ne trovano, no?
< Sai.. Ho conosciuto una ragazza..>lo guardo e apro la bocca richiudendola subito, mentre lui guarda il pavimento. Wow, questa è una novità.
< Ah davvero?>
< Beh, non proprio conosciuta.. Osservata direi.>borbotta. Non gli piace parlare di certe cose.. Io sorrido.
< E com’è? Carina?>alzo lo sguardo verso di me e scuote la testa.
< Non è carina.. è bellissima.>non posso fare a meno di sorridere, mi piace vedere Connor innamorato, è più serio, ma allo stesso tempo più allegro.
< Dove l’hai vista? Racconta..>lui sbuffa.
< Impicciona.. Comunque, ero a caccia.. Mi ero appena nutrito, esco dal vicolo e mi avvio verso la macchina, quando la vedo. Era con le amiche, ma riuscivo a vedere solo lei. Capelli castani, occhi scuri, uno splendore.. Credo si chiami Giulia. O almeno, un amica l’ha chiamata così..>
< E non ti sei avvicinato?>
< Ma che dovevo fare! Era con le sue amiche, era ora di tornare.. Quella sera avevo promesso a Stefan che avremo giocato alle macchinine.>che ballista..
< Stefan potevo tenerlo io, potevi rimandare tranquillamente questo impegno.. Avevi paura!>mi guarda male.
< Io non avevo paura!>
< Codardo.>gli dico con sfida; lui si irrigidisce.
< Non è vero.>
< Codardo, codardo, codardoo..>
< Smettila, non sono un codardo!>sbotta irritato. Io scoppio a ridere.
< Si che lo sei! O ci avresti almeno provato..>
< Non mi andava, tutto qui. Poi si stava divertendo con le amiche, non volevo immischiarmi.>borbotta ritornando ad aprire il cofano della macchina e tornare a truccarla. Io sbuffo.
< Che ne dici domani sera di andare insieme a cercare questa Giulia? Almeno la rivedi e ci potrai provare..>ride amaro.
< Se ci provo mi affeziono, vado a letto con lei, mi innamoro e poi la dovrò lasciare. No, meglio di no.>lo guardo; lo capisco bene, ha sofferto molto quando ho dovuto lasciare Ginny, e ha paura di ritrovarsi di nuovo nella stessa situazione. Sospiro e poso la mano sulla sua spalla.
< Ti piace davvero tanto questa Giulia?>rimane immobile.
< Si.>dice sincero. Annuisco e gli do un leggero pugno nella spalla.
< Allora domani andiamo in città e la cerchiamo! E non voglio sentire scuse.>lui mi guarda. < Guarda che ti costringo eh!>ride.
< Ok, ok! Ma tu non ti devi intromettere.>mi fissa serio. Io sorrido e annuisco.
< Va bene.. Ti lascerò fare ciò che vuoi.. Ma spero davvero che ci proverai. O almeno, che ti presenti.>alza gli occhi al cielo sorridendo. < Guarda che dico sul serio!>
< Farò il possibile..>mi guarda negli occhi e sorride. < Grazie Vì..>alzo le spalle.
< Ti pare.. è perché ti voglio bene scemo!>lo abbraccio e lui ricambia; ha un buon profumo, anche se
< non come quello di Gabriel..>mormoro quasi malinconica senza rendermene conto, per poi immobilizzarmi. Ops. Connor si stacca e mi guarda.
< Si chiama Gabriel, lo pensi sempre e lo stai paragonando a me, esatto?>scuoto la testa.
< Certo che no!! Non potrei paragonarlo a te!>mi guarda scettico. < Perché lui è più bello.>sorrido angelica; lui prima mi guarda sorpreso, poi scoppia a ridere.
< E dopo questa affermazione assolutamente infondata sciò! Non puoi venire qua a paragonarmi con il tuo ragazzo!>ma continua a ridere. Io mi incupisco.
< Non è il mio ragazzo. Prima scherzavo, anche se è davvero bello. Volevo solo offenderti!>
< Oh, grazie eh.. Comunque non ti credo.. Anzi, credo che tu ti sia inventata la storia che lui è sbagliato solo per paura che lui ti faccia star male!>magari fosse così. Vorrei dirti che non è così Connor, davvero, ma dovrei dirti il vero motivo perché è sbagliato.. E tu mi odieresti.. E non voglio.
< Già..>borbotto. Lui sorride soddisfatto e mi scompiglia i capelli.
< Tranquilla.. Tu provaci.. Se poi si azzarda a farti soffrire, gliela faccio pagare io!>Ridacchio e lo abbraccio.
< Grazie Connor..>mi stringe amichevolmente tra le sue braccia.
< Di nulla.. Sai che voglio che tu stia bene.. Dopotutto, ora tu e Stefan siete la mia famiglia..>sorrido tra me e me felice.
< E le altre? Guarda che Carmilla e Millarca sono gelosissime del loro “fratello maggiore adottivo”!>scoppia a ridere di gusto.ride ancora di più e mi lascia andare.
< Il loro fratello maggiore?! Questo non lo sapevo!!>io annuisco sorridendo.
< Si.. Dopotutto, ormai siamo tutti insieme una famiglia.. Anche Stefan ti reputa tale..>lui sorride sincero.
< Hai ragione.. Infatti solo un fratello maggiore riuscirebbe a sopportare tutte le sue sorelle femmine e un fratellino che se non c’è la sorella preferita si deprime!>ridiamo insieme e proseguiamo a parlare di ogni argomento, mentre lui continua a mettere le mani nella sua macchina, tranne di Gabriel.
Non posso fare a meno di pensarlo. È un chiodo fisso nella mia testa, e non riesco a fare a meno di ricordare il suo sorriso, i suoi occhi, il suo bacio. Questo sconosciuto è entrato di prepotenza nella mia vita, e intende restarci.
Stupido vampiro!

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Capitolo 7
*** Sorrisi e ritardi. ***


E rieccomi!! Connor innamorato, Gabriel soo sexy.. E io che complico sempre tutto! Ebbene si, amo complicare la vita di poveri personaggi indifesi, in un modo o nell'altro; questo non deve farvi subito pensare "e ora che le farà combinare??", ma è solo un avviso u.u"
Ringrazio _Vampire girl_ di aver messo questa storia nelle preferite, e tutti quelli che la seguono senza segnarla ne recensirla!! Però ripeto, qualche recensione è sempre gradita ^^
Ora basta però! Vi lascio al capitolo.
Baci :)





Sorrisi e ritardi.


Un'altra notte è iniziata, finalmente. Mi metto la camicetta bianca un po’ scollata e la gonna nera a tubino velocemente, mentre raggiungo la scarpiera nel buio più totale dato che se accendo la luce Stefan si sveglia; e se si sveglia è la fine... Apro il cassetto dove tengo le mie adorate decolté nere e le prendo infilandole in modo impacciato tenendomi in equilibrio.
< Vivì?? Dove sei?>sento la dolce vocina ancora un po’ assonnata del mio fratellino, preoccupato perché non mi sente. Sorrido dolce tra me e me e lo raggiungo.
< Ehi piccolo, sono qui... Dai, torna a riposare...>gli sfioro il visetto, mentre lui mi prende la mano con la sua piccolina, che sembra quasi fragile.
< Accendi la luce?> No. Oh cavolo... Se mi vede vestita mi fa storie! Gli prendo la manina tra le mie e ci lascio un bacio leggero.
< Ma se accendo la luce poi non riesci più ad addormentarti.>gli sfioro il viso, sentendo che un ciuffo di capelli glielo copre. Anche papà aveva sempre i capelli ribelli che volevano sempre stare sul viso, come se ne fossero follemente innamorati.. Sento che scuote piano la testolina, ma senza troppa convinzione. Sorrido e mi stendo accanto a lui, prendendolo tra le mie braccia e coccolandolo, iniziando a intonare una dolce ninna nanna. Sento il suo corpicino rilassarsi e le sue manine posarsi sul mio petto. Gli accarezzo i capelli, continuando a sussurrargli la ninna nanna, e lui torna a riposare sereno. Ascolto il suo piccolo cuoricino battere piano, il suo respiro sereno; gli lascio un bacio leggero sulla fronte e lo rimetto bene sotto le lenzuola, mettendogli tra le braccia il suo pupazzetto preferito. Mi sento un po’ in colpa, ma so che mi perdonerà.. E un giorno farà lui così con me, uscirà di nascosto e troverà tante belle ragazze che cadranno ai suoi piedi!
Trattengo una risatina al pensiero, prendo la pochette che ho lasciato sul comodino ed esco, cercando di non fare nemmeno il minimo rumore...
< Dove credi di andare tu??>sobbalzo e mi giro, vedendo Kelly assonnata e indispettita che indossa il suo solito pigiamone bianco domenicale. Strano.
< Shh! O Stefan ci sente>sussurro piano, lei sbuffa e mi trascina giù per le scale, portandomi in cucina. Lì, Carmilla è seduta al tavolo con un espressione tristissima sul viso, mentre Millarca lì accanto gli dà pacchette sulla spalla. < Ma che è successo?>
< Ieri notte, quando siamo tornate tardissimo, Carmilla ha ricevuto il suo primo rifiuto.>Carmilla mugola qualcosa e nasconde il viso tra le mani.
< Vuoi dirlo a tutti Kelly? Non rendere la mia umiliazione pubblica a tutti!>a Millarca scappa una risatina, mentre io sospiro e vado accanto alla mia cugina “umiliata”.
< Dai Carmilla.. Il mondo è pieno di bei ragazzi.. Se uno è stato così pazzo da rifiutarti, affari suoi!>lei fa spazio tra le dita della mano e mi osserva con i suoi occhioni rosa perlato. Sorrido, e scopro che mi scruta attenta. < Che c’è?>
< Tu hai un appuntamento.>e in quel momento Millarca e Kelly mi osservano più attentamente. Cazzo. Scuoto la testa.
< Non stavamo parlando di te?>
< è vero! Non ti vesti mai così per andare a caccia..>dice Millarca, e gli cade l’occhio sulla pochette.< Oddiomio. Hai anche la pochette!>Kelly sgrana gli occhi.< Non la porti mai la pochette!!>
< Sputa il rospo Vivianne, chi è?>domanda Kelly serissima. Io tento di sorridere.
< Voi non siete normali... Solo perché mi porto la pochette, non è detto che abbia un appuntamento!>
< Invece si! Te la porti dietro solo nelle occasioni speciali!>replica convinta Carmilla, già ripresa dalla umiliazione. Sospiro e faccio per andarmene.
< Non esco con nessuno!>Kelly mi ferma.
< E secondo te ci crediamo? Non siamo così sceme>
DRIIN.
Il campanello.
Il campanello non suona mai. In tutti questi anni non ha mai suonato. Guardo allibita le altre, che sembrano pensare la stessa cosa.

Sembra siano passati secoli da quando suonò l'ultima volta. Riguardo le altre nervosa. < Chi và ad aprire?>
< Tu Vì! Sei l’unica vestita!!>bisbiglia Carmilla, mentre Millarca tenta di vedere chi è dalla finestra. Io sospiro e vado alla porta; prendo fiato e apro.
Ciò che vedo è un uomo. Un uomo alto, bello, occhi chiari e camicia azzurra elegante con i primi due bottoni non allacciati su dei pantaloni scuri. Lo guardo negli occhi attentamente.
< Salve Vivianne. Quanto tempo!>mi sorride. Apro e richiudo la bocca, come un automa. Maximilian.
Il ragazzino con cui io e Connor passavamo le notti estive da piccoli, ma lui è sempre stato un pò più grande di noi. Lo stesso ragazzino che intrappolava le lucciole per farle vedere a noi, lo stesso ragazzino che baciò per la prima volta Kelly, lo stesso ragazzino con cui a volte passavo nottate intere a leggere nella biblioteca.
Ora è qui, sulla porta della mia casa, uomo e sorridente. Gli occhi che risplendono della stessa luce che aveva fin da piccolo, la mascella ben definita, il sorriso di chi è felice e non vuole nasconderlo.
< M-Max..?!> balbetto, per poi riprendermi e aprirmi in un sorriso felice ed abbracciarlo di slancio. Lui ride e ricambia, stringendomi forte.
< Mi hai riconosciuto!! Mi fa davvero piacere!>rido e gli do un bacio sulla guancia, lasciandolo andare.
< Quanto tempo! Ma dov’eri finito?>
< Ero in America! Ma ora sono tornato.>sorride, mentre io lo faccio entrare.
< Chi è Vivì?>arriva Kelly dal piano di su indossando un paio di jeans e un top scuro, ma appena vede Max si blocca a guardarlo a bocca aperta. Millarca e Carmilla si sporgono dalla porta della cucina con la testa e lo fissano.
< Ma che gnocco!>dice Carmilla deliziata, mentre Millarca lo osserva incuriosita; lui scoppia a ridere.
< Voi dovreste essere le gemelle Carmilla e Millarca! Ho sentito parlare di voi! E... Ciao Kelly...>sorride alla mia cugina maggiore, che lo fissa. Ah, vero. Loro stavano insieme. Lui è stato il suo primo ragazzo... In tutti i sensi. Lei sbatte gli occhi per riprendersi, e sorride allegra.
< Ecco il disperso!!>viene verso di noi e lo abbraccia, mentre lui ricambia l’abbbraccio. E dalla cima delle scale spunta Connor, mezzo addormentato, allarmato e con indosso una canotta bianca aderente e dei pantaloni di tuta. Fa per parlare poi squadra tutti e fa il punto della situazione. Mi guarda, e io annuisco. Sì, è proprio lui.

< Quindi abitate da soli. Me lo aveva accennato mia madre...>
< A proposito, come stà?>
< Bene... E voi? Come và la convivenza?>
< Dura! Tra tutte femmine, io e Stefan siamo oppressi dal potere femminile!>sghignazza Connor, e Max sorride. Carmilla dà una botta sulla spalla di Connor infastidita; sembra che non voglia che si parli male di lei quando c’è un maschio in giro! E ho notato i suoi sguardi a Max... Ma è troppo piccola. Connor sbuffa e alza le spalle. < Senza scherzi, và tutto abbastanza bene...>
< Ormai sopportiamo bene questo qui e le gemelle... Anche se ci è voluto un po’ di tempo!>dice Kelly ridacchiando. Millarca e Carmilla sbuffano scocciate, mentre Connor alza gli occhi al cielo, stando al gioco. Sopporta più cose da quando si è baciato con Giulia, quella ragazza gli fa bene! Max annuisce.
< Beh, tra caratteri diversi può essere complicato capirsi, figuriamoci conviverci..>
< Ma se sono tutti fatti allo stesso modo! Allegri, impiccioni e tremendamente testardi.>parlo con convinzione, mentre Connor scoppia a ridere.
< Ma senti chi parla!!>borbotta Millarca, mentre io torno a guardare l’ospite.
< E tu che hai fatto in America?>alza le spalle.
< Mi ci ha mandato mio padre, per controllare i demoni che ci sono lì... Devo dire che sono più moderni di noi!>annuisco. Vero, suo padre è uno degli “anziani”, color che fanno le leggi e che tengono d’occhio il popolo dei demoni da quando la monarchia è stata abolita. Nessuno sa il perché, e nessuno osa chiedere.
Sono le più alte cariche della nostra “politica”, e anche mi padre ne faceva parte; ma era speciale, andava da loro solo per le questioni importanti. Non so perché lo trattassero così bene, anche mia madre lo sapeva, ma nessuno mi ha mai detto niente.
Mi viene un dubbio. Per la prima volta in tutto questo tempo mi viene un dubbio. E se non fossero stati i vampiri ad uccidere mio padre? Se fossero stati altri demoni, contrari alla sua carica?
Osservo Max e la mia famiglia che parlano. Non avevo mai pensato a questa possibilità, ma ora riflettendoci potrebbe anche essere... No, ma che penso. Che motivo avevano di uccidere anche i miei zii e i genitori di Connor se c’entrava solo la carica di mio padre? Nessuno...
Guardo distrattamente l’orologio, e mi blocco. Merda, è tardissimo! Gabriel!!
< Ehm, scusate, devo andare! Max, mi ha fatto piacere rivederti, rimani qui ora?>lui annuisce.
< Verrò a trovarvi anche tra qualche sera, se a voi non spiace ovviamente!>
< Certo che no!>dice Kelly facendo un sorriso, io annuisco e do un bacio veloce sulla guancia a tutti.
< Allora alla prossima! Ah, e voi state attenti a Stefan!! Ciaoo!>e mi dirigo di corsa in garage senza nemmeno sentire le risposte, entro in macchina e parto veloce. Sono davvero in ritardo.
Spero che sia rimasto lì... E se per caso se ne è andato con un'altra, lo cerco e lo ammazzo; non può farlo dopo che mi sono arresa a frequentarlo!


Corro verso la panchina dell’altra sera, anche se con i tacchi che ho non è proprio l’ideale! Sento il fresco notturno che mi investe nella corsa, il profumo dell’erba bagnata del prato, il mio profumo appena accennato messo per far piacere a Gabriel... Arrivo e lo vedo, seduto sulla panchina; la camicia bianca che indossa mette in risalto i suoi pettorali e addominali, ma non troppo. Sopra indossa una giacca nera ne troppo elegante ne troppo sportiva, dei jeans scuri e lo sguardo rivolto verso il vuoto. Si gira e appena mi vede si alza e mi viene incontro. Io prendo fiato e lo raggiungo. Ci fermiamo l’uno davanti all’altro guardandoci negli occhi.
< Due ore di ritardo... Non ci speravo più che arrivassi.>sospiro.
< Scusami tanto... Ma è arrivato un ospite improvviso, era da anni che non lo vedevamo...>annuisce sempre serio.
< Ospite eh? Uomo? Bene.>borbotta. Io lo osservo. Aaah
< Sei geloso Garbiel?>mi fissa, come se avessi detto una bestemmia. Scuote la testa nervoso.
< No! Puoi fare ciò che vuoi. Dopotutto, sono solo un mezzo sconosciuto per te.>continua a borbottare. Io rido e gli prendo il viso tra le mie mani.
< Non negarlo... Sei geloso!>e gli do un bacio a stampo. Lui fa un mezzo sorrisetto.
< Ok, si sono geloso.>sorrido e gli do un bacio sulla guancia, per poi passare le mie braccia attorno al suo collo.
< Mi piacciono le persone gelose! Però che non esagerino.>lui sorride sexy e mi dà un bacio passando le sue braccia attorno alla mia vita.
< Ma lo sai che sono geloso... Te l’ho detto anche la scorsa volta. I vampiri sono gelosi e possessivi...>mi stringe a se, come per sottolineare il fatto che non vuole che sia di qualcun altro. Rido e mi stacco un po’, mentre lui mi prende per mano e mi osserva, facendomi anche fare una giravolta. < Wow... Elegante splendore! Anche se sento la mancanza delle tue minigonne...>alzo gli occhi al cielo.
< Anche perverso. Andiamo proprio bene Gabriel!>ma sorrido e ci incamminiamo tenendoci per mano. < Parlami un po’ di te.>mi guarda, per poi farmi un piccolo sorriso e tornare a guardare avanti, intrecciando le dita con le mie.
< Beh... Mi chiamo Gabriel McGregor, ho 29 anni, sono astemio da ben 4 ore.>dice con un tono serio, ma scoppio comunque a ridere come una demente. Mi guarda e ridacchia < Non morire dalle risate eh!>
< E tu sii serio!>sorrido tentando di riprendere fiato.
< Ok, tutto ciò che vuoi Vivianne... Allora, Sono nato in Inghilterra, da genitori vampiri e mai stati umani. Ho una sorella tragicamente gelosa di me e rompiscatole, una madre ambiziosa intenta a cercarmi una sposa adatta tra la nobiltà dei vampiri e un padre assente, dato che nemmeno lui riesce a sopportare né moglie né figlia e si rifugia nel suo “lavoro”, cioè capo del consiglio dei vampiri... è una carica alta ereditata da mio nonno ormai morto... L’unica simpatica della mia famiglia è mia nonna paterna. Non ha peli sulla lingua, è più testarda di un umano innamorato e anche se è anziana è una cerca grane. Sottomette mia madre, tenta di educare inutilmente mia sorella e stravede per me, modestia a parte...>faccio un sorrisino e appoggio la testa sulla sua spalla. Lui mi dà un bacio tra i capelli. < Ma dopotutto voglio bene a quei pazzi..>
< Capisco... E per quanto riguarda vecchie fiamme?>silenzio. Gli accarezzo piano il braccio mentre continuiamo a passeggiare;sento che prende fiato. Ahia.
< Sarò sincero, ho avuto delle storie... Molte, tante... corte. Solo una è durata a lungo, ma poi lei si è messa con un altro.>lo guardo e gli do un bacio leggero sulla guancia.
< Era umana?>scuote la testa.
< Una vampira. Ma è successo tempo fa, e ora sono coccolato dalla più bella donna dell’universo!>mi sorride e io gli sorrido di rimando. Oltre ad essere presuntuoso ed un ottimo baciatore è anche dolce e lecchino... Accostamenti strani, devo dirlo.
< Guarda che se dici queste cose per portarmi a letto ti avverto che non ci casco...>ridacchia e mi lascia la mano, mettendo il braccio attorno alle mie spalle.
< E io che ci speravo! Pazienza, troverò un altro modo. Ora tocca a te parlare della tua vita..>lo osservo, per poi fare un piccolo sorriso e riprendo a camminare con lui.
< Io... Beh... Ho una vita complicata. Abito con le mie cugine, il mio amico Connor e il mio fratellino Stefan. Ha solo 3 anni e mezzo ma è molto intelligente.>
< Come mai abiti con i tuoi cugini e quello lì? I tuoi genitori?>guardo basso.
< Sono stati uccisi brutalmente anni fa... Carbonizzati al sole. Come i genitori delle cugine con cui convivo e i genitori di Connor.>cade il silenzio più totale, mentre i ricordi tornano a galla. Sento che mi dà un bacio sulla guancia.
< Mi spiace. Non sapevo...>alzo le spalle.
< Ovvio, come potevi saperlo... Comunque, mi prendo cura del mio fratellino assieme alle mie cugine, e quando vado a nutrirmi lo tengono loro. Mio padre era uno dei nostri anziani. Un demone di nascita, e mia madre era un umana, ma quando sono nata era già una demone... Entrambi erano ottimi genitori, non mi facevano mai mancare niente. Ho sempre studiato con mio padre o con dei professori demoni che venivano apposta a casa, e mia madre mi diceva sempre che papà mi viziava troppo così...>faccio un leggero sorriso al ricordo.sospiro, appoggiandomi nuovamente a Gabriel; lui mi tiene stretta con un braccio e accarezza il mio di braccio. < Ma stiamo bene! C’è sempre allegria in quella casa, e siamo molto uniti...>
< Beh, almeno questo.>mi dà un bacio dolce sulla testa.< Però ti prego, ora sorridi. Vederti triste mi fa male.>mi gira mettendomi col viso verso di lui e mi guarda negli occhi.< Dal primo momento che ti ho vista, ho solo desiderato due cose. Averti e vederti sempre felice. E se me lo permetterai, io cercherò in tutti i modi di renderti felice, sempre. Ma se tu vorrai.>mi perdo nelle sue parole, nei suoi occhi così espressivi, che ora trasmettono dolcezza e determinazione. Sembra davvero sincero..
E io voglio crederci. Voglio credere a ciò che mi dice, perché ne ho bisogno. Gli sfioro il viso con una mano, seguendo premurosamente ogni lineamento del suo viso e godendomi la sensazione della sua pelle sotto le mie dita. < Grazie..>mormoro felice, e lo bacio piano. Lui ricambia dolce, stringendomi forte a se; e scordo tutto: Stefan che mi aspetta a casa, i miei genitori e la vendetta, i pensieri e dubbi sul loro omicidio, le mie cugine, il mio migliore amico, Maximilian appena tornato dopo anni.. Tutto.
Anche il senso di colpa che avevo quando stavo venendo qui, per uscire con un vampiro. Ma ormai è tutto scordato, tutto in un angolino della mia mente. Lui è un uomo. Il mio uomo, che mi vuole vedere felice.
È questo l’importante, no?

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Capitolo 8
*** Occhiali. ***


E rieccomi qua! Ebbene si, mi piace vedere che le visite aumentano.. Non lo nego u.u anche se una recensione, torno a ripeterlo, è sempre gradita! ;D
@_Vampire girl_ aaah! mi fa piacere che ti paccia! E grazie mille per i complimenti ^^ Per le altre cose scritte da me.. Beh, c'è una ff un pò vecchiotta che stò postando da tempo e l'idea di una mini storia originale.. ma chissà!

E ora il capitolo! Spero piaccia u.u Bacioni!





Occhiali.



Rimaniamo per tutta la notte a parlare, a passeggiare per il parco e a scambiarci dolci effusioni. Il tempo vola, e purtroppo spesso vola troppo in fretta.. Guardo l’orologio, che segna le 4 di mattina. Sospiro e appoggio la mia testa alla sua spalla, respirando il suo profumo semplice e buono..
< è ora che vada.. è già tardi..>sento che sbuffa e mi dà un bacio sulla testa, passando un braccio attorno alla mia vita e stringendomi a se.
< E se andassimo nel mio appartamento? Almeno ti eviti la strada..>lo guardo e vedo che non riesce a trattenere un sorrisetto malizioso. Scuoto la testa divertita e gli do un bacio sulla mascella.
< Un altro giorno semmai.. Ora devo proprio andare!>mi alzo dalla panchina, seguita da lui che sbuffa.
< Va bene.. Ma domani ti voglio rivedere..>mi prende per i fianchi e mi avvicina nuovamente a se, con quel sorriso seducente sempre stampato sulle labbra..
< No.. Non posso, domani è la serata dedicata unicamente a Stefan, mi spiace..>sbuffa di nuovo e mi stampa un bacio sulle labbra, per poi passare con le labbra sul mio collo, già ripresosi dal succhiotto dell’ultima volta. Ancora non ho capito come ha fatto!
< In questa occasione vorrei essere tuo fratellino.. Sai, ci stai sempre insieme.. Lo aiuto a fare il bagnetto.. Dormite addirittura nello stesso letto!>mi lascia un bacio sul collo, mi stringe a se e mi fa un succhiotto. Rido cercando di liberarmi.
< Sei solo un pervertito!>dico scherzando sentendo che smette e mi lascia un po’ andare.
< Io? Un pervertito? No.. Solo bramoso del tuo corpo, niente di che!>
< E anche del sostituire il mio fratellino..>mi libero dalla sua presa sorridendo e posando una mano sul succhiotto appena fatto; spero che stavolta basti un po’ di fondotinta e non mezzo flacone.. Lui sorride angelico.
< Quello è un sogno segreto.. Ma ho il sospetto che un giorno si avvererà!>conclude convinto, credendo che davvero possa accadere una cosa simile; sorrido.
< Sogna ancora.. Buon riposo Gabriel.. E grazie per la serata..>scuote la testa e mi prende il viso con una mano.
< Grazie a te bellissima.. Il mio unico rammarico e il tuo rifiuto di venire da me!>e mi bacia. Di nuovo, come se non ne avesse mai abbastanza. E io ricambio, senza la forza e nemmeno la voglia di rifiutarlo; perché ormai il danno è fatto, non posso tornare indietro. Sono caduta nel baratro del tabù, e intendo rimanerci.
Perché se il tabù ha un sapore così buono, allora io non posso più farne a meno.

Straordinariamente, sono riuscita ad evitare ogni domanda delle mie cugine; ma solo grazie alla presenza di Stefan, che impedisce loro di chiedermi liberamente qualunque cosa! Guardo Stefan giocare con le costruzioni sul tappeto del salotto, lo osservo attenta mentre rimane concentrato su ciò che stà costruendo con tanta premura. Lo stesso che aveva mio padre quando leggeva qualche documento importante o leggeva un libro di filosofia. Certe cose lo hanno sempre affascinato, rapito, e ammetto che anche a me interessano molto. A volte rimanevamo ore a discutere su varie tesi dell’esistenza, fino a che mia madre non entrava nello studio di papà e ci ordinava di andare a letto.. Sorrido al ricordo.
< Noooo!!>geme Stefan guardando la sua creazione crollata rovinosamente sul tappeto. Io gli vado subito accanto.
< Ma che peccato! Dai, se vuoi la rifacciamo insieme.. Che ne dici?>lui annuisco imbronciato, e quando stò per cimentarmi nell’impresa di ricostruire tutto, lui si incanta sulla finestra aperta. < Stefan?>
Non mi ascolta nemmeno, troppo preso dall’osservare le stelle che brillano nel buio. Si alza e và veloce ad osservarle dalla finestra; lo raggiungo e lo prendo in braccio, sorridendo dolce al vedere la sua espressione rapita.
< Ti piace?>annuisce, e dopo un po’ mi guarda.
< Vivì, usciamo a vedere insieme le stelle?>mi chiede con la sua vocina dolce e irresistibile. Lo guardo e sorrido felice.
< Ma certo piccolo! Ora usciamo in giardino..>mi fissa e scuote la testolina.
< No! Voglio andare in città con tee!!> no, forse ho capito male.. < Ti prego Viviììì..>mi guarda con i suoi famosi occhioni da cuccioletto indifeso e dolce.
Assolutamente no. È fuori discussione.. è ancora troppo piccolo per andare in giro!

< Pensavo che non avessi intenzione di portarlo in città sino a che non avesse compiuto 15 anni..>mi sussurra Connor senza farsi sentire da Stefan che stà dietro, tutto intento a guardare il mondo fuori dal finestrino con degli occhiali con le lenti un po’ scure per mimetizzare il rosso delle sue iridi. Io lo guardo male.
< Che dovevo fare? Mi ha pregata.. E poi so che farà il bravo!>
< Quello si, ma se qualcuno lo vede senza occhiali?>sbuffo.
< Non accadrà. Tu pensa a guidare e taci!>sussurro di rimando ritornando a guardare il mio fratellino. Connor sospira piano e riprende a sorridere.
< Ehi campione, ti và di andare al parco? Da lì le stelle si vedono bene!>ci guarda e annuisce felice sorridendo. Sorrido divertita vedendo che gli occhiali gli stanno un po’ grandi.
< Sisi!!>
< Ci vedi bene piccolo?>gli chiedo sorridendo, e lui annuisce di nuovo al colmo della felicità e torna a guardare fuori dal finestrino. Nella luce della mezza luna si possono notare i riflessi bluastri dei suoi capelli neri, scuri quanto i miei, e il suo visino è come incantato sulla stessa espressione, di sorpresa e curiosità. Per lui è un mondo tutto nuovo, e quando vede le luci della città in lontananza apre la bocca ad o, affascinato.
Si, è davvero tenero il mio fratellino.. Cresce così in fretta, e so che i miei genitori sarebbero fieri di lui.. Ma di me? Sarebbero fieri della figlia che esce in segreto con un vampiro?
No.. Anche se mia madre mi parlava tanto del vero amore, del creare un rapporto basato sulle emozioni e sui sentimenti più forti.. Sicuramente li stò facendo vergognare di avere una figlia così degenere. Ma.. Non posso farne a meno. Loro se ne sono andati, e io ho bisogno di qualcuno a cui aggrapparmi, a cui posso dire ciò che penso senza pensare che possa farlo sentire triste.. Gabriel.
Che ieri mi ha ascoltata, coccolata, dato così tanti baci che a stento pensavo che tutto fosse realtà. Guardo basso. Chissà, forse piacerebbe anche a Stefan..
< Ehi Vivì, guarda che siamo arrivati..!> mi avverte Connor, riportandomi con i piedi per terra. Annuisco e scendo, andando a prendere Stefan. Si, forse non saranno fieri di ciò che faccio, ma io sono felice.

Appena arriviamo Stefan inizia a correre felice, e io e Cnnor ci sediamo su una panchina, stando attenti a qualunque cosa faccia il piccolo, che sembra drogato dell’aria che si respira in questo parco. Corre come un indemoniato fermandosi per ammirare dei fiori, purtroppo chiusi. Sorrido e mi stiracchio; indosso dei semplici jeans azzurri e una felpa nera, regalo di Carmilla e Millarca. Purtroppo, sopra c’è una scritta rosa bella grande che dice “Ehi boy, I’m your baby”. Purtroppo l’insistenza di Stefan mi ha fatto scordare di cambiarmi prima di uscire.. Merda. Guardo Connor, tranquillo nei suoi jeans scuri, t-shirt bianca che fa risaltare il suoi evidenti addominali ma senza esagerare e la felpa blu con la zip aperta..
< Come fai a essere sempre vestito bene in ogni occasione?>scoppia a ridere e mi guarda.
< E questa domanda?!>alzo le spalle.
< Così.. Forse stai diventando una donna..>annuisco convinta, indifferente al suo sguardo scettico e truce; credo che non sia d’accordo..
< Quel Gabriel ti stà drogando? Quanti neuroni ha già eliminato dal tuo cervello?>ridacchio senza staccare gli occhi da Stefan, che gira su se stesso come una trottola guardando in alto.
< Ma finiscila..>mi alzo e raggiungo veloce Stefan, prendendolo al volo prima che cada a terra; lo fisso e mi soffermo sul suo sorriso. Felice e un po’ spossato, dato che sicuramente vede ancora tutto che gira. Lo stringo a me, e mi accorgo che stà sempre diventando più grande.. Tra poco senza che me ne accorga sarà già un adolescente bellissimo!
< Mi gira la testa Vìì..>ridacchio e torno alla panchina con lui tra le braccia, sedendomi e facendolo accomodare al meglio sulle mie gambe.
< è ovvio.. Se giri come una trottola dopo ci vuole un pochino per permettere al mondo di fermarsi!>gli faccio l’occhiolino e gli do un bacio leggero sulla fronte.
< Siete davvero belli insieme..>dice Connor facendo un sorriso. Io sorrido di rimando e coccolo Stefan.
< Non c’erano dubbi, vero piccolo??>lui annuisce, ancora un po’ intontito e fisse il cielo; lo guardo anche io, contando mentalmente le stelle che riesco a vedere..
Sarebbe bello avere ora accanto Gabriel, davvero.. Chissà se a Stefan starebbe simpatico.. E chissà se ci sa fare con i bambini. Ma che vado a pensare..
< Connor!!>guardo subito la stradina, e vedo Giulia, l’amata di Connor; corre verso di noi tutta sorridente: indossa dei jeans chiari e un giubbino ben chiuso. Vedo il viso di Connor che si illumina di felicità e si alza sorridendo come se avesse visto un angelo.
< Giulia!!>le và incontro e quando la raggiunge la abbraccia e le dà un bacio dolce e passionale. Stefan li fissa da sotto gli occhiali, un po’ troppo grandi per lui, per poi nascondersi timido affondando il faccino nella mia spalla. Dopo due minuti di bacio intenso lui stacca le labbra da quelle di Giulia, u po’ contrariata.
< Sei deciso a farle sempre mancare il fiato?>dico scherzando e mi alzo tenendo in braccio Stefan, non intenzionato ad alzare il viso.< Ciao Giulia!>sorrido, e lei mi osserva, facendo un sorrisetto. Credo sia gelosa..
< Giulia, lei è Vivianne! La mia migliore amica..>le porgo una mano e lei me la stringe sorridendo.
< Connor mi ha parlato molto di te!>dico sorridendo felice e lasciando la mano tornando a tenere bene Stefan, mentre lei arrossisce.
< Davvero?>annuisco. Mi ha parlato così tanto di lei che mi sembra di conoscerla anche se me l’ha appena presentata.. Guarda Connor sorridendo.< A me ha parlato un po’ di te.. Ma non mi ha detto che eri così bella!>faccio un sorrisetto.
< Sicuramente perché non gli importava di dirtelo.. Dopotutto, per lui di bello esisti solo tu!>vedo Connor arrossire leggermente, e Giulia guardarlo al settimo cielo e dargli un bacio sulla guancia. Poi guarda Stefan.
< E questo bel bimbo?>si avvicina e cerca di guardarlo in viso, ma lui lo affonda ancora di più nella mia spalla. Ridacchio e gli do un bacetto sulla testa.
< Lui è il mio fratellino, Stefan.. è un po’ timido!>Giulia sorride dolce, e Connor passa un braccio attorno alla sua vita; credo sia leggermente geloso del fatto che il piccolo Stefan abbia attirato l’attenzione della sua amata!< Dai Stefan.. Fatti vedere dall’amica di Connor!>dopo un attimo di esitazione Stefan alza il suo visetto e osserva timido Giulia. Lei gli sorride dolcissima.
< Ciao piccolo.. Ma come mai hai questi occhiali scuri?>
< Vì mi ha detto di metterli..>risponde timido. Giulia si acciglia.
< Ma perché?! È notte, non ci vedi niente>e fa per toglierli.
Panico. Panico assoluto. Lo si legge sul viso di Connor, e sicuramente anche sul mio.
Prima che possiamo fermarla, lei glieli toglie e guarda i dolci occhi color rubino del mio fratellino e rimane immobile, col fiato sospeso.
Tutto ciò accade in un attimo. Un attimo tremendo..
Riprendo gli occhiali e li rimetto veloce al mio fratellino, mentre Connor tenta di distrarre Giulia.
< Credo che sia ora di tornare a casa.. è tardi.. Ti accompagno?>lei si gira e lo fissa sconvolta. Io stringo forte Stefan e guardo Connor.
< N-no.. Vado a casa con delle mie amiche.. Mi stavano aspettando..>fa per dire qualcos’altro, ma gira i tacchi e se ne và. Lui la guarda mentre se ne và, per poi guardare me.
Leggo il terrore nei suoi occhi. Il terrore che lei ora lo lasci, che abbia paura di lui. Sospiro e tento di fargli un soriso, ma lui guarda basso.
< Andiamo a casa..>mormora e si avvia dalla parte opposta da dove è scomparsa la sua amata. Sospiro e lo seguo piano..
< Connor è triste per colpa mia?>chiede Stefan quasi piagnucolante. Io scuoto la testa e gli do un bacio sulla sua piccola guancia.
< No, tranquillo..>tento di fare un sorriso. No, non è colpa sua.. Forse l’unica che ha colpe sono io; non dovevo portarlo qui, anche se ci teneva tantissimo.. O forse è colpa della curiosità umana, che ti spinge a cercare verità che non vorresti mai scoprire. Però so che non è colpa del piccolo che ho tra le braccia.
Non ha nessuna colpa.. Voleva solo venire con noi, con i grandi, e vedere ciò che vediamo noi ogni due notti..
Entro in macchina nel sedile posteriore tenendo stretto Stefan, e osservo Connor che guida silenzioso.
Sperò che Giulia dimentichi ciò che ha visto; non per paura che dica qualcosa, ma per amore di Connor. Perché non so se lei vorrebbe stare con lui se sapesse cosa è..
Ma dopotutto, che pretese abbiamo? Siamo dannati. Per l’eternità..
Condannati per sempre a passare notti dannate.
Soli, perché non ci meritiamo nemmeno un briciolo di amore.
Guardo il cielo stellato con gli occhi lucidi; stare con Gabriel è solo una scomoda realtà.. Un sogno che voglio che continui ad essere reale, ma so bene che accadrà qualcosa che ci impedirà di stare insieme.
Siamo tutti destinati a vagare da soli nel buio della notte per sempre.. Guardo il mio fratellino, gli tolgo gli occhiali e guardo le sue palpebre chiuse. Non voglio che lui rimanga solo per sempre..
Spero che il mondo lo tratti meglio di come lo ha accolto inizialmente.
La macchina continua ad andare, e tutti questi pensieri mi girano per la testa senza tregua. Riguardo Connor, che trattiene un’espressione sofferente.
Si, stà pensando le stesse cose che penso io.
Ma credo che lui abbia più speranze di me di essere felice.
Lo spero per lui e per la sua Giulia.

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Capitolo 9
*** "Anche noi abbiamo un cuore". ***


E rieccomi!! Sono di fretta perchè stasera devo andare a vedere paranormal Activity e mi devo preparare.. Grazie a chilegge, e continuo ad invitarvi a lasciare una recensione! Non mordo mica eh u.u xD
Baci <3




“Anche noi abbiamo un cuore”.



L’ansia che divora Connor è ben visibile a tutti, e lui non riesce a nasconderla; cerca di mandargli messaggi, si addormenta a orari impossibili, che mi fanno venire il dubbio che voglia farsi del male.. Ci tiene davvero a questa Giulia. La stessa che ha voluto togliere gli occhiali al mio dolce fratellino, rivelandone uno dei segreti peggior da tenere per noi della nostra razza.
Essere diversi, essere dei mostri. E non credo che ora andrà tutto come andava prima tra loro..
Vedo Connor leggere nervoso, dare uno sguardo al cellulare e di nuovo tornare a leggere. Si, è davvero preoccupato.
< Cos’ha? È diventato improvvisamente pazzo?>mi chiede con un sussurro Kelly. Io alzo gli occhi al cielo.
< Non è affar tuo..>si acciglia e mi dà un pizzico nel braccio. < Ahi!>
< Dai, non lo dico a nessuno..>sbuffo piano e mi rilasso nel divano, tacendo convinta. Mi ha chiesto di non dirle nulla a nessuno, ma con il suo comportamento non mi rende il compito facile.. E, tanto per aggiungere altri problemi, Gabriel mi manda messaggi. All’inizio chiedendomi quando ci potevamo rivedere, e ora dopo qualche giorni pretendendo di vedermi il prima possibile.
Sembra che gli manco tanto.. Alla mia domanda “io o i miei baci?” mi ha risposto un semplice “entrambi.. Mi avete entrambi assuefatto.”.. Sorrido tra me e me. Mai avrei detto che un vampiro fosse così dolce.. Ma dopotutto, perché non dovrebbe esserlo.. Osservo Connor, che dopo un po’ si alza infastidito.
< Io esco. Vado a nutrirmi..>e senza dire altro và in garage. Sospiro, mentre Kelly mi riguarda seria.
< Spero non sia niente di grave..>scuoto la testa e mi rilasso nel divano, chiudendo gli occhi e ripensando a Gabriel; chissà quando potrò rivederlo.. Nella mia mente ricordo ogni momento passato insieme, ogni suo sguardo, ogni suo tocco o bacio.. I suoi sorrisi, le sue dolci frasi, la sua prepotenza e la sua gelosia.. Un egoista, che mi vuole solo per se. E la cosa non mi spaventa, non mi fà sentire in trappola.. Mi lusinga, mi fa felice.
L’idea di essere, di appartenere a qualcuno che vuole solo la tua felicità e il tuo amore, è straordinariamente bella. In un modo così semplice e spontaneo che anche io mi spavento un po’..
Le notti che passo senza di lui sono un po’ vuote.. Anche se riempie i miei sogni.
Arrossisco. Non sempre casti e puri.. Maledetta astinenza e maledetto il suo fascino! Poi l’altra sera ero davvero tentata di accettare l’invito.. Però sarebbe stato troppo presto. Troppo presto per farlo con lui, perché ancora nel mio cuore le emozioni e i sentimenti contrastanti non si sono placati..
Nella mia mente c’è una vocina, che ho relegato nell’angolo, che mi dice “non fidarti Vivianne. Non fidarti!”; fino ad ora l’ho ignorata, ma penso che forse dovrei darle ascolto.. Anche se è dolce, anche se è bellissimo, non posso fidarmi. O almeno, non subito..
Fiducia. Una cosa che delle persone sanno dare facilmente, mentre per altre è quasi impossibile darne. È questione di carattere, esperienze personali, ferite rimarginate o non..
Ed è anche questione di chi ci si vuole fidare. Non puoi fidarti di una persona che ti ha tradito o che ti ha fatto del male.. è difficile fidarsi di qualcuno che ti hanno insegnato a allontanare fin da piccoli, ed è impossibile fidarsi di un individuo che appare dal nulla, ti dice che ti vuole e ti bacia..
Sono pazza a credere di potermi fidare.. Ma abbastanza prudente da non farlo ancora completamente. Chissà, forse ora è con un’altra e ci stà facendo sesso, mentre io mi faccio complessi sulla nostra relazione..
Bah, relazione.. Attrazione, sentimenti, emozioni.. Non relazione. No, quella no.. Una relazione è stare con una persona e fidarti di essa.. E questo non è il nostro caso. O almeno, per quanto riguarda me.. Non so che passa per la sua mente, forse mi usa, forse mi odia..
O forse, gli piaccio davvero. Chi lo sa! È un dilemma, un gran vero dilemma..
< Che ha fratellino maggiore?!>chiede Carmilla entrando in salotto e sedendosi nell’altro divano; o meglio, buttandocisi sopra. Sospiro, maledicendo la curiosità che ha ogni essere in questa casa..
< Affari suoi.. Solo suoi.>sbuffa e prende il libro che stava leggendo Connor. Poi mi ri fissa.
< Tu sai chi è Giulia, vero?>e mi fa vedere rapida le decine di scritte, tutte col nome “Giulia.”. Sospiro sull’orlo su una crisi di nervi. Quanta discrezione Connor!

Rientra dopo qualche ora, e davanti si ritrova mezzo gruppo di co inquilini. Carmilla, Millarca e Kelly. Io, Stefan e Fleur siami gli unichi ad aspettarlo senza curiosità. Fleur perché è rispettosa verso la sua privacy, Stefan perchè è troppo piccolo per capire e io.. Beh, io so tutto, non mi importa di fargli l’imboscata! Ma credo che Kelly sia stata quasi costretta dalle gemelle..
< Chi è Giulia?>Millarca và subito al sodo, facendo bloccare Connor. Aggrotta le sopracciglia.
< Cos’è, uno scherzo?>
< Da quanto la conosci?>rincara la dose Carmilla, incuriosita. Vedo gli occhi del mio caro amico ridursi a due fessure.
< Da quando siete diventate le mie spie? Non vi devo spiegazioni..>ahia, è alterato.. Kelly alza gli occhi al cielo.
< Dai, è solo curiosità!>lui serra le labbra infastidito. Si, quando stà per scoppiare fa sempre così. In questi giorni è stato un miracolo se si è trattenuto..
< La vostra curiosità dovreste riservarla agli affari tra di voi. Non vi intromettete!!>
< Ma quanto sei permaloso!!>sbotta Millarca, sostenuta da Carmilla. Iniziano a discutere animatamente, mentre Stefan mi guarda perplesso e Fleur sospira, quasi arresa all’idea che discuteranno per tutto il resto della notte..
Ma, un campanello suona alla porta. Loro manco lo sentono, troppo indaffarati nel discutere di cose che hanno ribadito centinaia di volte.. Mi alzo e vado ad aprire.
Mai lo avessi fatto.
Alla porta c’è Giulia, serissima ma inquieta. Come ha fatto ad arrivare qua?!
< Giulia..! Ehi, ciao..>
< Dov’è lui?>mi chiede con voce dura, che non ammette risposte vaghe. Tengo la porta ben ferma.
< Ascolta, ora è impegnato.. Ma come hai fatto ad arrivare qua?>la vedo irrigidirsi.
< Dimmi dov’è!!>poi si blocca sentendo la sua voce, e prima che possa fermarla entra in casa e si blocca, alla vista di tutta la mia famiglia.
E lì ogni persona si blocca. Stefan e Fleur guardando Giulia curiosi, Millarca e Carmilla la fissano perplesse, Kelly confusa e Connor..
Un infinità di emozioni gli passano veloci sul viso. Sorpresa, felicità, confusione..
Inquietudine, terrore. Le ultime rendendosi conto che lei stà fissando gli occhi di tutte le mie cugine, per poi riguardare Connor.
< Perché avete questi occhi?>Connor le si avvicina piano.
< Giulia..>lei indietreggia, e vedo nei suoi occhi diventare leggermente lucidi dal nervoso.
< Perché siete così?! Perché quel bimbo ha gli occhi rossi?? Dimmelo Connor!!>sbraita, mentre lui la blocca.
< Giulia, calmati.. Te ne prego..>la vedo tentare inutilmente di liberarsi, per poi abbandonarsi tra le sue braccia. Lui la stringe forte, tentando di consolarla, e cercando il coraggio di dire le dolorose parole che potrebbero allontanarla per sempre da lui. Mi guarda, e io sospiro annuendo.
Si, diglielo.
< Ti prego Connor.. Dimmi la verità.. Non capisco più niente..>mugola la povera ragazza. Lui le accarezza i capelli, sospira e allenta un po’ la presa.
< Come vuoi tu Giulia.. Io, noi.. Non siamo umani..>lo fissa smarrita.
< E cosa siete?>Connor deglutisce nervoso, mentre le mie cugine rimangono in un silenzio di tomba ad osservare la scena.
< Demoni, mia dolce Giulia.. Demoni.>e lì la vedo vacillare. Ovvio, come può credere ad una cosa simile?
< Co-cosa?>balbetta confusa, mentre lui sospira nuovamente affranto e le prende le mani.
< Hai sentito bene.. Demoni, che vivono di notte..>gli lascia un bacio sulla mano. < E che si nutrono di energia umana,..>l’espressione di Giulia sembra indecifrabile.
Ma la conosco.. Terrore, paura.. Il suo cuore sento che batte all’impazzata. Sfila subito le mani dalla presa di quelle del mio migliore amico.
< Scherzi, vero?>Connor abbassa lo sguardo e scuote la testa. Lei trema, e lui alzando lo sguardo ritenta di abbracciarla, ma lei si scosta spaventata.
< Sei un mostro..>sussurra.
E il cuore del mio migliore amico si riduce nuovamente in pezzi. Lo vedo, come perso nell’assimilare la frase peggiore che una persona che ami possa rivolgerti..
< Giulia..>mormora, ma lei sbatte violentemente gli occhi, come per impedire alle lacirme di scendere.
< SEI UN MOSTRO! SAPEVO CHE ERA TROPPO BELLO, TROPPO IMPOSSIBILE PER ESSERE VERO!!>lui fa per avvicinarsi, ma lei torna indietro spaventata. < NON TOCCARMI!! SPARISCI DALLA MIA VITA!!!>sbraita e corre fuori, prendendo la macchina e sgommando via.
Mi giro verso il mio migliore amico che guarda basso. I pugni stretti, il cuore a pezzi.. Corro ad abbracciarlo, nel tentativo di sostenerlo. E lui, dopo un attimo di tentennamento, ricambia forte l’abbraccio.
Non piange perché è lui l’uomo qua, ma so che se fosse solo lo farebbe. Un'altra volta il cuore a pezzi.. Lo stringo forte, come per tenere i pezzi uniti del mio migliore amico, che ha ricevuto le offese peggiori che possano essere dette dalla persona che si ama. Non dette piano, ma proprio urlate, sbattute in faccia come sonori schiaffi.
< Ma che bastarda!!>
< Connor, lasciala perdere!! Non ti merita, è solo una stupida!!>
< è lei il mostro!! Che tatto di merda!>tentano di consolarlo così Millarca, Carmilla e Kelly, offendendo la ragazza che ha offeso lui. Fleur si alza e gli posa una mano sulla spalla, stirngendola lievemente, e Stefan si alza e corre verso di noi, abbracciandogli le gambe.
Fisicamente ora non è solo.
Ma la sua anima.. No, quella è sola, dispersa nella disperazione delle parole della sua amata.
“Sei un mostro”, “non toccarmi”, “sparisci dalla mia vita”.. Lo stringo ancora più forte, e maledico gli umani.
Che non capiscono che, anche se siamo “mostri”, abbiamo dei sentimenti ed un cuore.
Un cuore fragile almeno quanto il loro, se non di più.

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Capitolo 10
*** Sole. ***


E rieccomi!! Ebbene si, torno con un capitolo. Pericoloso per la mia incolumità. u.u Ma prima vediamo chi ha commentato!(*_*)
@ eLi__
xD grazie mille davvero!!^O^ mi fà piacere che ti piaccia, e spero che continui a piacerti!!<3
@ Daly eeeh, è proprio un essere malvagio Giulia u.u Combina sempre casini!-lo so che questa affermazione la pagherò, ma pazienza u.u"- Grazie ancora per i complimenti, e spero che dopo questo capitolo continui a leggere!<3
@ SweetJuly ... non dovrei nemmeno dirti niente u.u ma purtroppo sono troppo buona! -.- baciotto.
Ovviamente ringrazio anche chi ha letto! Vedo con piacere che le visite nei capitoli aumentano.. Ma non mordo se mi lasciate una recensione eh! :D

Ok.. Avverto: lo so che i questo capitolo vorrete strozzarmi e farmi pentire di essere nata, ma l'ho scritto in un momento d'ira funesta, quindi mi sento "scusata"... Però voglio dei commenti stavolta!! O non posto!!u.u
Vi lascio alla lettura.. Bacio!







Sole.

< Connor, apri...>mormoro per l’ennesima volta alla sua porta. Da giorni è rinchiuso nella sua camera, senza uscirne nemmeno per andare a nutrirsi... Sospiro e mi siedo in terra, con la schiena rivolta verso la porta.
Quella Giulia.. Credevo che lo amasse davvero. Ma si sa, gli umani, come i vampiri, sono inaffidabili... Dagli il tuo amore e lo faranno a pezzi. O almeno, per la maggior parte dell’umanità... C’è sempre quella piccola minoranza di umani che meritano di essere chiamati così, ma la gran maggioranza è predisposta a far del male agli altri... Come in amore. In amore c’è sempre l’individuo che soffre e quello che fa soffrire.
Connor ora è quello che soffre... Perché è stata così dura? Perché è venuta qua? Poteva rimanersene tranquilla a casa sua? No, doveva venire qui e ridurre a pezzi il mio Connor...
Stupida umana. Stupida umanità. Sento la sete crescere, assieme all’odio verso ogni umano.
Forse ora capisco Gabriel: il desiderio di uccidere... Il bramare il sangue... Ingoio la saliva a stento, mentre stringo i pugni. Poi mi alzo e scendo giù.
< Controllatelo... State attente a qualunque suono provenga da quella camera.>dico dura e vado in garage, prendendo la mia macchina e sgommando fuori, diretta in città.
Con la mia rabbia forse non è l’ideale, ma ho sete, e gli istinti non si possono mettere a tacere per sempre..

Arrivo veloce, al primo posto libero posteggio e scendo, chiudendo la macchina. Inspiro il profumo pungente dell’aria notturna, cercando invano di calmarmi..
Il brivido freddo d’ira che percorre perennemente la mia schiena mi impedisce di tranquillizzarmi, di trovare una giusta scusa a ciò che ha fatto..
Ma io non posso giustificarla. Lei lo ha fatto soffrire, anche se aveva già sofferto abbastanza.
Era solo, e lei gli ha fatto credere di essere la persona più importante per lui.. Per gioco. E quando si è trattato di cose più serie, lei si è subito tirata indietro. Sento le lacrime di rabbia salire ai miei occhi, am riesco a trattenerle.
Ho bisogno di fare del male, di fare qualcosa di cattivo. Mi trattengo dal fare a pezzi la mia macchina e mi avvio verso le strade quasi immerse nel buio..
Arrivo davanti ad un bar, dove vedo un ragazzo ed una ragazza parlare; sembrano felici.. Troppo. Troppo felici. Mi abbasso il top, rendendo la scollatura più profonda, e vado verso di loro; addocchio subito il ragazzo.
< Ehi buonasera..>sorrido suadente e la ragazza mi guarda. Il ragazzo mi osserva, e dà un occhiata alla scollatura.
< Sera.. Chi è lei?>chiede infastidita la ragazza, mentre io sfioro la spalla del ragazzo.
< Sono una semplice ragazza sola.. Che ha bisogno di compagnia, in questa notte così buia..>e guardo con occhioni tristi il ragazzo; perso. La ragazza diventa quasi rossa di rabbia. < Senti, ti spiace se prendo in prestito il tuo amico? Sai, ho paura a tornare alla macchina da sola..>chiedo con un tono mieloso. Si, la ragazza si stà incazzando.
< dire il vero lui è>
< Il suo migliore amico!>interviene lui. Lei lo fissa sconvolta.
< Taylor!>io sorrido a lui.
< Perfetto allora.. Te lo rimando subito!>e mi avvio con lui a braccetto. Mi giro e osservo la ragazza, sull’orlo delle lacrime.
È strana questa sensazione.. Sentirsi bene ma allo stesso tempo in colpa..

No, il sangue non riesce a calmarmi. Vedo il ragazzo, accasciato a terra che perde sangue dal morso che gli ho fatto sul collo, intontito. Mi pulisco con la mano il resto del sangue che ho sulle labbra, e fisso la mano sporca.
Il profumo è buono, il sapore anche.. Ma c’è qualcosa che non và. Gabriel mi ha parlato di come è estasiante per loro ridurre la preda in stato quasi confusionale, ormai tra la vita e la morte..
Non è estasiante.. è da mostri.
Forse quella Giulia dopotutto aveva ragione, ma lo ha detto alla persona sbagliata. Doveva dirlo a me.. Ripenso al mio Connor, e mi vengono le lacrime agli occhi. No, non se lo merita..
Prendo il cellulare del ragazzo e chiamo il 118, mandando nel mentre un sms al numero più chiamato, “Olly”. Quasi sicuramente quella ragazza.. Sfioro una guancia al ragazzo, mentre il senso di colpa mi invade..
< Scusa..>mormoro piano e fuggo via; sento le sirene dell’ambulanza suonare, e accellero in direzione del solito parco..

Ascolto ogni suono del piccolo parco, tenendomi stretta le gambe al corpo e la testa affondata nelle ginocchia. Ad un tratto sento un fruscio, e un abbraccio familiare che mi avvolge. Alzo lo sguardo e incontro gli occhi scuri di Gabriel.
< Ehi splendore..>sorride dolce, per poi guardare confuso il sangue ormai asciutto rimasto sulle labbra; lo sfiora. < Ma che..>
< Non fare domande, ti prego..>mugulo abbracciandolo forte, cercando disperatamente tra le sue braccia una risposta a tutti i miei problemi.. Lui mi stringe forte e mi coccola, come se fossi una bimba, la sua bimba.
< Va bene.. Quando vorrai parlarmi dimmelo..>mormora dandomi un bacio tra i capelli. Sento le lacrime salire in superficie e rigare le mie guance.. Ecco il mio porto sicuro, le braccia di un vampiro assassino, ma tremendamente dolce.. E indispensabile, finalmente lo ammetto a me stessa.

Dopo un oretta smetto di lacrimare e alzo il viso. Lui mi asciuga piano le guance, con smaniosa premura, e mi bacia le labbra, togliendo via con la lingua ogni piccola macchia di sangue rimasta. Dischiudo piano le labbra, e accolgo la sua lingua nella mia bocca, unendo le nostre labbra in un bacio che sa di buono, ma anche del sapore rugginoso del sentimento di colpa.. Mi stringe a se, ma io mi allontano, guardando basso.
< Ma che hai?>scuoto la testa.
< Non fare domande..>mi alzo piano, ma lui mi ferma tenendomi per un polso. Lo guardo e nei suoi occhi vedo preoccupazione e decisione.
< Parlami.>sento il cuore battermi forte, e poi butto anche l’ultimo brandello del mio orgoglio buttandomi tra le sue braccia piangendo, straziata dai sensi di colpa.
Ho quasi ucciso un ragazzo.. è terribile.. E tutto perché non sono riuscita a controllarmi.
Piango, mentre Gabriel mi tiene a se sussurrandomi che và tutto bene, di non piangere.. Ma come può capirlo lui il mio senso di colpa..
Ma continuo a rimanere aggrappata a lui, unica mia boa di salvataggio nella notte.

Ore dopo, al quasi sorgere del sole torno a casa. Silenzio assoluto, buio pesto. Salgo piano le scale e riprovo a bussare alla porta di Connor, ovviamente senza ricevere risposta.
Sospiro amareggiata e mi risiedo come prima, sul pavimento con la schiena appoggiata alla porta. Tento di rimanere sveglia ma chiudo gli occhi, cullata da tutto questo buio..
Ad un tratto, non so quanto tempo possa essere passato, sento la porta aprirsi. Mi alzo piano e provo ad entrare..
E lo vedo. Con la sua camicia bianca e i suoi jeans azzurri, in piedi davanti alla finestra che tiene le mani sulle tende spesse.. Il cuore mi sale in gola.
< Hai ragione tu Giulia..>sussurra senza emozioni, e io mi avvicino a lui..
< Connor..>mormoro spaventata. Lui si gira, mi fa un sorriso tristissimo e torna a guardare le tende.
No.
< CONNOOOR!!!>e lui apre le tende, lasciando che i raggi del sole entrino nella stanza.
Mi butto su di lui, ma veniamo entrambi investiti dal raggio di fuoco luminoso, che brucia in una maniera maledetta..
Sento la mia pelle andare a fuoco, e le lacrime che sgorgano mentre tento di proteggere il mio migliore amico.
Riesco ad aprire gli occhi e guardare il cerchio luminoso che si affaccia dalla finestra. Il sole..
Il sole, che segna la fine di una notte.
E la nostra fine..

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Capitolo 11
*** The verde. ***




Ok, forse ho chiesto troppo chiedendo delle recensioni.. ç_ç Suvvia, non vi mangio eh!! Comunquee.. rieccomi qua! Alla fine troverete delle immagini, alias i visi dei cari protagonisti..u.u
Un bacio a tutti!!Spero che leggiate con piacere questo capitolo e che lo recensirete!:D
Ps con il sole vi ho fatto spaventare eh? xD




The verde.




Mi ritrovo nel vecchio studio di mio padre; il profumo di antico e la musica del carrion di mamma che risuona nella stanza dai mobili scuri, illuminata dalle candele e dal fuoco scoppiettante nel camino. Inspiro profondamente, e ritrovo anche il profumo del the verde che adora mamma... O meglio adorava. Vedo le due figure che tanto amavo sedute sulle poltrone antiche rivolte verso il fuoco. Mia madre, la splendida demone dai capelli biondi scintillanti e mio padre, il demone dolce con la sua famiglia e attraente come nessuno potrebbe mai esserlo...
È un sogno, può essere solo questo. Ma ad un tratto mi torna alla mente Connor e il suo gesto sconsiderato, la luce del sole, i suoi raggi di fuoco che mi bruciavano la pelle...
Sono... Morta?
< Tesoro, che ci fai qui?>vedo mia madre che mi guarda confusa e ansiosa. Riesco a fare un sorriso, e si gira anche mio padre.
< Piccola!>
Mamma, papà... Sento un groppo in gola e le lacrime inumidire i miei occhi. Mi avvicino e sfioro il viso di mamma; i suoi lineamenti dolci ma perfetti, i suoi occhi brillanti come i miei... E guardo papà, con i suoi caratteristici lineamenti duri ma stupendi... Ma il suo sguardo è perplesso. Gli sorrido e sfioro anche il suo viso, non credendo a ciò che stà accadendo; i miei genitori...
< Vivì..>mi richiama mia madre, e io rido e piango buttandomi tra le sue braccia. Lei mi stringe e mi coccola, accarezzandomi i capelli. Sento anche le carezze di mio padre, dolci e vellutate... I miei genitori.
< Mi siete mancati così tanto! Voi non potete capire...>piagnucolo e alzo lo sguardo per rivederli, sorridendo felice. < Ma ora siamo insieme... Di nuovo insieme... E non ci lasceremo, giusto?>mia madre sussulta e guarda mio padre, che mi osserva in modo triste accarezzandomi il viso. Il suo tocco... Quanto mi era mancato...
< Tesoro mio.. Noi siamo morti..>mormora. Io mi mordo il labbro.
< Ma ora sono qui con voi! Sono stata investita da quel raggio di luce e sono morta!!>vedo mio padre scuotere tristemente la testa, e mia madre sospirare riprendendo a accarezzarmi i capelli. Sgrano gli occhi che non smettono di lacrimare. < Che vuol dire no?!>
< No amore, non sei morta..>sorride e mi dà un buffetto sulla guancia. Guardo mia madre, che annuisce.
< Vero amore.. Poi tu hai Stefan.. Ti stà aspettando..>
< Ma io voglio stare con voi!>sbraito, guardandoli quasi supplicante. Lei fa un sorriso dolce.
< Oh tesoro.. Mi spiace.. Ma tu devi tornare nel mondo mortale.. Devi vivere la tua vita.. E devi proteggere il tuo fratellino, che io e tuo padre non abbiamo potuto crescere..>gli si spezza la voce, battendo le palpebre veloce in modo da frenare le lacrime. Mio padre le stringe una mano guardandola come per dire “ti capisco cara”. Li guardo pregante.
< No.. Io non ce la faccio.. Non c’è un modo per tornare tutti insieme?>
< Vivì..>prova a bloccarmi papà, con al sua voce vellutata e seria.
< Si può fare! Se vi vedo ora vuol dire che non siete proprio morti no? O lo sarei anche io!>
< Vivianne..>mormora mia madre triste. Osservo i visi dei miei genitori, e affondo il mio nelle gambe di mia madre, piangendo muta. < Amore mio, ormai non si può fare nulla.. Ma tu puoi vivere, puoi continuare la tua esistenza..>
< Senza voi?? Siete degli egoisti!!>sbraito alzando il viso. < Ve ne siete andati così, lasciandomi da sola col mio dolore e con Stefan da crescere! Ci avete lasciato soli, e ora siete qua a parlare tranquilli e a bere stupido the verde!!>urlo piena d’ira, ma mi fermo alla vista di mia madre che abbassa il viso e lascia scivolare una lacrima sulla sua guancia. Mio padre guarda basso sospirando stanco.
< Credi davvero che non abbiamo sofferto tesoro? Lasciarvi soli è stata la cosa più terribile da sopportare per noi.. Non siamo egoisti, e mi dispiace se tu la pensi così..>sussurra mio padre.
< Volevo veder crescere il mio piccolo Stefan amor mio.. Vedere te trovare la tua strada e la tua anima gemella.. Vivere ogni vostro attimo come una madre fiera degli insegnamenti che ha dato ai suoi figli.. Tu.. Tu tesoro hai avuto la possibilità di crescere con noi.. Ma Stefan? No..>si copre il viso continuando a piangere, mentre sento il mio cuore spezzarsi in due. Come ho potuto dire cose così dure..
< Scusa mamma.. Scusa scusa scusa..>mormoro prendendole le mani e baciargliele. Lei tenta di fare un sorriso. Accenno un sorrisetto e riguardo papà.
< Ci spiace che tu abbia questo grande peso.. Ma sappiamo puoi farcela.. Anche se avresti dovuto avere tanta libertà ora..>vedo i suoi occhi lucidi, ma non piange. Annuisco piano e riappoggio la testa sulle gambe di mamma.
< Stefan mi chiede spesso di voi.. è tanto dolce quel bimbo..>a mia madre scappa un singhiozzo, ma sorride; mio padre fa un sorriso fiero.
< Tutto la madre e il padre.. E la sorella.>mi scompiglia i capelli, e io faccio un sorriso. < Sono fiero di te e di lui.. Ma anche delle tue cugine e di Connor..>
< Sono buoni anche loro.. Ma.. Perché vi hanno ucciso i vampiri? Che avete fatto tutti voi?>mia madre si lascia scappare un gemito, e mio padre si fa serio.
< Amore, non possiamo dirti niente..>
< Ma sei in pericolo tesoro.. Tu e Stefan!>dice mia madre. Mio padre la guarda di scatto.
< Helen!>
< Dobbiamo dirglielo Vladimir!>lui la guarda combattuto, e io li fisso spaventata.
< Cosa dovete dirmi?>
< Che non siamo stati uccisi per caso amore, e tu e Stefan siete in pericolo!>guardo papà per cercare conferma alle sue parole, e lui annuisce piano.
< Ha ragione tua madre.. Non possiamo dirti nient’altro, ma posso solo darti un consiglio.. Attenta a chi ti fidi. Non essere mai troppo precipitosa nel fidarti di una persona..> annuisco stordita. Mia madre riprende ad accarezzarmi i capelli, mentre uno strano torpore inizia ad invadermi..
< Ti vogliamo tanto, tanto bene piccola Vì.. E anche a Stefan..>cerco di tenere gli occhi aperti, ma le palpebre si fanno così pesanti..
< Mamma..>
< Vi adoriamo, vi amiamo e vi guardiamo da qui..>l’ennesima lacrima scorre per la mia guancia.
< Papà..>piagnucolo, capendo che è l’ultima volta che li vedrò. Sento le loro carezze, i loro baci, ma il torpore mi rende così pesante da non permettermi di poter ricambiare queste attenzioni..
< Voglio stare qui con voi, no..>le palpebre si chiudono, e l’oscurità mi avvolge.
No, no, no, no..

< NOOOO!!! MAMMAAA!! PAPàà!!!>urlo forte con tutto il fiato che ho sedendomi di soprassalto, lacrimante, e ansimante. Vedo il mio letto, la mia camera Kelly che mi sorride.. Scoppio a piangere, e lei mi abbraccia.
< Ehi Vivì.. Sei qui, tranquilla..>singhiozzo abbracciandola forte.
< Li ho visti Kelly, li ho visti.. Li ho trattati male, li ho accusati di essere egoisti.. E ora ce l’avranno con me per sempre!>piagnucolo senza contegno, e lei mi stringe più forte.
< è tutto passato tesoro.. è tutto passato.. Era solo un sogno..>tiro su col naso e mi stacco da lei chiudendo gli occhi.. Inspiro forte, e il profumo che ho addosso mi fa capire che non era solo un sogno..
Il profumo del the di mamma.
Mi copro il viso con le mani riprendendo a piangere, e Kelly mi ri-abbraccia tentando di calmarmi.
Mamma, mamma.. Papà, papà..

Mi guardo nello specchio che mi ha dato Kelly dopo essermi calmata; un po’ rossa, anzi, un bel pò.. Sfioro il mio viso quasi ustionato.
< Meno male che siamo arrivati quasi subito.. Abbiamo chiuso le tende e vi abbiamo messo nel buio più completo raffreddandovi con degli asciugamani bagnati.. Avevamo paura che non vi riprendeste. Ma ora si è svegliata anche l’altra bella addormentata!>fa un sorriso sollevato, e io annuisco piano.
< Connor stà bene?>annuisce.
< Gli fa male il braccio e non si muove dal letto ma sembra stia bene. È un uomo forte!>mi fa l’occhiolino, e io sorrido. Essì..
< Stefan?>
< è fuori con Carmilla e Millarca.. Era tanto spaventato..>annuisco. Il mio fratellino.. Tento di alzarmi ma Kelly mi ferma. < Ehi scema, che vuoi fare?>
< Mi sento meglio.. Voglio andare da Connor.>dico con un tono deciso, e lei sbuffa.
< Non cambi mai..>e mi aiuta ad alzarmi, andando verso la camera di Connor, ma appena esco la luce del corridoio mi fa mugulare qualcosa di indistinto dal fastidio. Kelly ridacchia. < Eh Vivì, ti ci devi riabituare..>
Arrivo alla camera e Kelly la apre, rivelando la camera di Connor. Ordinata, come sempre, e illuminata da delle luci tenui.. E sul letto c’è sdraiato lui con un braccio coperto di garza. Alzo lo sguardo e mi vede. Fa un sorriso debole.
< Ciao Vivì..>io vado e mi siedo accanto a lui.
< Ciao stupido masochista..>gli dico in tono scherzoso, ma lui sospira.
< Mi spiace Vivianne.. Sono stato un pazzo.. Ma..>poso un dito sulle mie labbra come per zittirlo.
< Shh, non fa niente.. l’importante è che tu stia bene ora.. E che mi prometti che non lo farai mai più!>sospira un po’ triste ma sollevato e annuisce.
< Prometto.. E, grazie Vì..>scuoto la testa e gli do un pizzico nell’altro braccio, che lo fa sussultare dal dolore.
< Avresti fatto la stessa cosa per me!>ridacchia e annuisce.
< Si, ma tu non sei così stupida da fare una cosa del genere..>mormora piano e io alzo le spalle; non potrei solo perché me lo impedirebbe lui.. Si sente il campanello suonare, e mi guardo subito con Kelly perplessa. Lei sorride.
< Forse è Max! Doveva venirvi a trovare!>e và fuori dalla camera. Mi guardo con Connor, che alza gli occhi al cielo.
< Bah..>faccio un sorrisetto e osservo il mio migliore amico. Anche lui un po’ rosso, ma stà bene.. Meno male che ero seduta davanti alla sua porta, sennò sarei arrivata troppo tardi..
Sento delle voci da sotto, ma non di un uomo.. Una voce femminile, che mi suona tanto familiare.. Mi acciglio, cercando di ricordare di chi è, e guardo Connor che rimane immobile. Sento dei passi che salgono veloci per le scale, e alla porta compare lei.
Giulia. Pallida, stanca, ma appena vede Connor gli si illumina lo sguardo. Lui la fissa, senza dire una parola. Poco dopo arriva Kelly.
< Non sono riuscita a fermarla, scusa!>gli facio cenno di tacere e mi alzo raggiungendola. Giulia si avvicina piano al letto, guardando sempre Connor.
< Scusami..>sussurra triste; lui la osserva, per poi fare un mezzo sorriso e allungare una mano verso di lei, che ride allegra e si butta tra le sue braccia. A lui scappa un mugolio di dolore, e subito la ragazza fa per staccarsi. < Scusa, ti ho fatto male!>lui scuote la testa e la abbraccia forte. E lei ricambia l’abbraccio..
< Mi sei mancata da morire..>
< E tu a me.. Scusa se sono stata così stupida.. Non voglio perderti..>sussurra triste, e io trascino fuori Kelly per lasciare un po’ di privacy ai due. Andiamo insieme nella mia camera, dove mi sdraio stanca; forse i raggi del sole mi hanno indebolito più di quello che potevo immaginare..
< Tralasciando quest’ultimo fatto strano, di cui parleremo dopo.. Il tuo Gabriel ha intasato il tuo cellulare di chiamate e messaggi.>e mi porge il cellulare. Lo prendo e la prima cosa che leggo sono le 40 chiamate perse, i 50 sms e i 5 messaggi nella segreteria telefonica.. Tutti di Gabriel.
Oh. < Forse è meglio se lo chiamo..>lei mi fa l’occhiolino.
< Allora esco! Torno dopo..>si alza dal letto e esce dalla mia camera, mentre io guardo sempre il cellulare.
Lo spengo e lo poggio accanto a me, ripensando al consiglio di papà.. “Attenta a chi ti fidi. Non essere mai troppo precipitosa nel fidarti di una persona..”, e se stesse parlando di Gabriel?
Chissà che mi nasconde quel vampiro.. Guardo il soffitto, ripensando all’”incontro” con i miei, ai raggi del sole, alle lacrime che stavo versando aggrappata a Gabriel..
Possibile che non ci sia un attimo di pace per me?
E perché sono in pericolo? Cosa c’entriamo io e Stefan? Sospiro e mi rimetto sotto le coperte, cercando di godermi l’oscurità; ma i pensieri non mi abbandonano..
Sapevo che qualcosa non andava.. Ma speravo che non c’entrassimo io e Stefan.









Vivianne


Gabriel



Connor

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Capitolo 12
*** "Ti adoro quando mi guardi così." ***


Rieccomi!!! Scusate, ma c'è di mezza sia lo studio sia il mio tentativo di allontanarmi dal pc...xD Oh, una recensione!!-ricordo a tutti che recensire fà bene sia a voi(che vi sfogate con questa scema XD) che a me!-*-*

Necrysia beh grazie per aver trovato il tempo di leggere!!:D ti capisco, anche io faccio ventimila cose quando sono al pc!! Mi fà davvero piacere che ti sia appassionata, anche perchè è la mia prima idea originale, e mi stà davvero a cuore... Riguardo alle pause e alle strane interruzzioni tenterò di fare del mio meglio per migliorare!! Fai con calma a leggere, a me fà solo piacere che qualcuno legga anche se prima o dopo <3

Ok, avvertenza. Questo capitolo è rating... Mmh... ROSSO. Ma abbiate pazienza, è il primo che scrivo... ._.

Buona lettura!! :D

“Ti adoro quando mi guardi così.”



Sono giorni che non esco da casa e non sento Gabriel. Dopo quello che mi ha “detto” papà i dubbi che avevo scacciato sono tornati a galla; perchè rischiare e fidarmi di lui? Perchè sono attratta da lui, e perchè lo amo.. No, devo smetterla di giustificare quest'attrazzione. è solo astinenza, e basta. Ha dei begli occhi scuri, che mi guardano sempre come se fossi una cosa preziosa, con perennemente un ombra di malizia.. Ha un bel corpo.. No, non devo mentire. Ha un bellissimo corpo sexy, che le mie mani vorrebbero toccare e la mia bocca assaporarne ogni centimetro..
Aaah! Non devo pensarci assolutamente. Posso farlo tranquillamente con un altro altrettanto bello senza impegno alcuno!
Si, come no, cerco di convincermi ma inutilmente. Io non voglio nessun'altro, io voglio lui. Lui, quel maledettissimo vampiro! Perchè l'ho incontrato? Non poteva rimanersene in Inghilterra?! Sbuffo e posteggio scendendo dalla macchina; la chiudo e mi sistemo i jeans aderenti scuri e il top rosso.
è ora di caccia. Dopo giorni e giorni...

Il ragazzo mi tiene stretta a lui mentre geme; scena vista davvero tante volte. Ma l'energia.. Oh, no, l'energia stavolta mi sembra più dissetante, più invitante.. Sarà perchè avevo tanta sete. Le pastiglie di energia che diamo a Stefan non mi bastano..
A Connor però sembra di si, e solo per la sua amata Giulia.. Che ormai non si stacca più da lui. Faccio un sorrisetto tra me e me al pensiero delle nottate che passano chiusi in camera e poi uscendo dicono “stavamo discutendo di cose importanti!”.
Oh, ma certo. Cose davvero importanti! Meno male che Stefan si è fatto distrarre facilmente.. O scommetto che sarebbe entrato in camera loro per giocare.
< Sai, quando ti cibi degli umani mi sento geloso, miss “scompaio per qualche giorno senza farmi sentire”.>mi blocco al suono della sua voce e stacco le labbra dal collo del ragazzo per guardarlo.
Ed ecco il vampiro più maledetto e attraente che abbia mai visto; mi guarda attento ma con un sopracciglio alzato. Le labbra perfette senza nessun sorriso, e il suo sguardo.. Accusatorio.
Mi stacco dal ragazzo sazia e lo aiuto a sedersi sull'asfalto, dove perde i sensi. Poi torno a guardare la mia personale maledizione.
< Scusa, sono stata male.>
< Definisci “stare male” per cortesia.>sbuffo.
< Sole.. è successo un caos e sono rimasta priva di sensi per un pò, ma ora stò bene..>lui si avvicina e mi guarda male negli occhi.
< Ecco perchè sembri quasi “abbronzata”. Ma che ti è saltato in mente??>alzo gli occhi al cielo.
< Non è stata colpa mia. Ti basti sapere questo.. Poi scusa che pretendi! Mica sei il mio ragazzo, non sono costretta a chiamarti sempre..>borbotto, e lui rimane immobile. Poi mi alza il mento e mi guarda negli occhi.
< Quindi per avere sempre tue notizie dovrei essere il tuo ragazzo?>annuisco stando zitta. Lui fa uno strano sorrisetto poco raccomandabile e malizioso.. < Ok, mi proclamo il tuo ragazzo.>sbarro gli occhi.
< Scusa??>lui ride e mi dà un bacio sulle labbra.
< Ormai ho deciso. Sarà strano tornare ad essere monogamo, ma da quando ti ho conosciuta ce l'ho fatta tranquillamente, quindi..>mi acciglio irritata.
< Ho voce in capitolo o non te ne frega niente di ciò che penso?>
< Non hai voce in capitolo, ma se ciò che pensi è la stessa cosa a cui penso io, allora parla..>mi dà un leggero bacio sul collo, e io mi mordo il labbro.
< Non ti voglio come ragazzo. Troppo complicato.>mormoro, e lui mi mordicchia leggermente la pelle del collo, facendomi scappare un sospiro deliziato.
< Preferisci fidanzato? Marito.. O amante..>sussurra l'ultima parola in modo seducente, prendendomi tra le sue braccia; non oppongo resistenza.
< No, no.. E forse..>sussurro accarezzandogli i capelli mentre continua con le labbra e i denti a rivolgere attenzione al mio collo. Lui ridacchia sulla mia pelle.
< Una risposta accettabile finalmente..>e mi fa un succhiotto. Rido e gli alzo il viso baciandolo con foga, trovando immediatamente le sue labbra a ricambiare.
Di un amante non ti devi per forza fidare, no?

Comincia a piovere. Mi stacco da lui e guardo il cielo. < Cavolo.. Ed è già tardi..>Gabriel sbuffa e torna a baciarmi il collo.
< Un altro pò..>sospiro tra il triste e il divertito cercando di staccarlo.
< Dai, un altro giorno..>ma lui mi tiene stretta. Rido e la pioggia inizia a battere incessantemente. < Ehi, dai che ci stiamo bagnando!>
< E allora? Tanto meglio..>sussurra e mi bacia. Ricambio senza fare resistenza, ma mi ristacco.
< Dai che devo andare!> lui sbuffa e guarda il suo orologio, mentre io lo ammiro; i suoi capelli bagnati che gli coprono un po' il viso, la camicia chiara fradicia e ormai aderente ai suoi muscoli..
Wow.
< Bellezza, è davvero tardissimo. Le 5 di mattina.. Non ce la fai a tornare a casa in tempo.>poi mi osserva, e fa un sorriso sexy.. < Ti sei imbambolata?>torno alla realtà e annuisco.
< Colpa tua che ti metti camicie bianche quando piove.>lui scoppia a ridere e mi passa le mani sul sedere.
< Senti chi parla! Mettersi dei jeans così aderenti non è consigliabile se non vuoi essere violentata..>mette le mani nelle tasche anteriori dei miei jeans, e io gli dò un pizzico.
< Se tu non fossi così pervertito non te ne saresti nemmeno accorto!>e gli tolgo le mani da lì, però facendo un sorrisetto; lui sospira.
< Ok.. Allora, è troppo tardi per te per tornare a casa.. Vieni a dormire da me? Ti do qualcosa per cambiarti.. Tranquilla, se non vuoi far niente terrò a bada il lato voglioso di te! Anche se sarà dura.>sorride angelico, e io alzo gli occhi al cielo. Ha ragione, è troppo tardi per tornare a casa, rischio di trovare il sole anche se qua piove.. Poi sono già un po' stanca..
Guardo Gabriel, che mi sorride. Perchè no?

Entriamo nel suo appartamento, e la prima cosa che noto è la classe dell'arredamento. Sembra arredata da un vero esperto; bianco, nero, rosso.. Qualche nota di grigio, ma la cosa più bella della casa che attrae la mia attenzione è il padrone.
Camicia ancora bagnata, che rimane aderente ai suoi muscoli. La sua mano che tiene stretta la mia, le sue labbra mentre mi parla..
< Vivianne, ci sei? Terra chiama Vivianne!>sbatto le palpebre e gli sorrido.
< Sisi, ci sono.. Ma chi ha arredato tutto questo?>lui sbuffa.
< Sai, mia madre è una fissata con queste cose.. Un giorno è venuta qua e ha rivoluzionato tutto.>rido.
< Beh, ha fatto un buon lavoro!>mi guarda scettico. < Ehi, scusa.. Non volevo offenderti!>
< No.. Ma non ti sembra tutto troppo perfetto? Quasi meccanico industriale..>alzo la spalle e lo abbraccio da dietro.
< Forse un pò, ma che ci vuoi fare..>si gira e mi prende tra le sue braccia dandomi un bacio. Sorrido.
< E ora ti farò vedere l'unica camera che la signora perfettina non ha toccato!>rido.
< Quale?>mi sorride con un luccichio malizioso negli occhi.
< Indovina..>attraversa il corridoio e apre una porta: la camera da letto.
Color crema e rosso, con i mobili non neri o in vetro, ma in legno. Tutto molto più caldo de resto della casa, lo ammetto.. < Oh, bella camera vampiro!>lui ride.
< Ti piace davvero?>mi mordicchia il collo, e io ridacchio.
< Si, ma tieni le tue zanne a posto! Che dobbiamo solo dormire..>lui sbuffa un po' deluso e mi mette giù. Io gli do un bacio sulla mascella e mi guardo intorno.
< Bene, dov'è il bagno? Che mi cambio..>lui và ad aprire un cassetto e mi porge una sua maglia nera facendo un sorriso.
< Il bagno è nella prima porta a destra..>prendo la maglia e gli do un bacio sulla guancia.
< Grazie molte!>e esco dalla camera andando la bagno, mentre chiamo Kelly per avvertirla della mia assenza. Mi passa anche Stefan, che un po' scocciato mi dà la buonanotte. Quando chiudo sorrido; il mio fratellino.. L'unico con cui ho dormito per anni e anni.. E ora mi ritrovo qua, nel bagno dell'appartamento del vampiro più bello che mai abbia visto.
Cerco di asciugarmi i capelli e mi tolgo i vestiti mettendomi la maglia che mi ha dato; sorrido al mio riflesso dello specchio, per poi mettere gli abiti a asciugare e uscire dal bagno.
Mi blocco prima di rientrare nella camera; è la prima volta che lui mi vede mezza nuda.. Arrossisco un poco, ma entro tranquilla.
Poi lo ha detto lui no? Che si tratterrà..

Entro e lui è sdraiato sul letto. Petto nudo, pantaloni del pigiama e il solito ed unico sorriso sexy stampato sulle labbra mentre mi osserva.
< Wow splendore.. Belle gambe..>alzo gli occhi al cielo e mi sdraio accanto a lui cercando di non far cadere l'occhio sui suoi muscoli, o sarebbe dura convincere la mia mano a non toccarli..
< Grazie.. Beh, buon riposo!>lui sbuffa, e io gli do un bacetto. < Scommetto che hai sonno anche tu..>
< Non molto..>mormora dandomi un bacio sullo zigomo; gli sorrido e mi metto sotto le coperte rosse.
< Ma io si! Buon riposo Gabriel.. E grazie per l'ospitalità..>lui mi osserva, per poi sospirare e mettersi anche lui sotto le coperte.
< Di niente splendore, buon riposo anche a te..>e mi stringe a se chiudendo gli occhi.

Lo osservo, senza riuscire a dormire. Sembra un piccolo angelo mentre dorme.. Un piccolo e meraviglioso angelo. Sfioro delicatamente i suoi lineamenti, per poi osservare da sotto le coperte il suo corpo perfetto.
Lo voglio.. E non mi importa se lui è un vampiro di cui non posso fidarmi del tutto.. Poggio le labbra sul suo collo baciandoglielo piano; si, ti amo.. E chissà se mai te lo dirò..
Lui apre leggermente gli occhi. < Ehi splendore..>
< Shh..>gli do un bacio sulle labbra e finalmente con la mano accarezzo il suoi addominali, spostando di nuovo le labbra sul collo mordicchiandogli il collo lentamente. Sento che mi accarezza la schiena delicatamente, e io gli lascio un succhiotto. < Potrei anche cibarmi di te..>sussurro e gli salgo sopra. I miei occhi incontrano i suoi, brillanti e furbi.
< Potresti..>e sfiora l'allacciatura del reggiseno sotto la mia maglia. Sorrido e gli mordo il mento, mentre lui con le sue abili mani riesce a slacciarlo.
< Forse dopo.. Ora ho bisogno che tu sia in forma..>sussurro piano al suo orecchio scendendo con la mano sino al suo membro, che anche se da sotto il tessuto dei pantaloni e dei boxer si sente che reclama attenzione. Lui sospira. < Uuh, qualcuno vuole la mia attenzione..>
< L'ha sempre voluta..>mi sussurra e mi toglie la maglia, per poi guardarmi come se fossi un dolcetto da mangiare. Ridacchio e mi alzo un po' per sfilargli i pantaloni e lui mi sfila il reggiseno. Lo bacio quando ha finito e passo la mano sotto i boxer.
Sospira sulle mie labbra, mentre la sua mano và sul mio seno accarezzandolo e continuando a baciarmi; stacco le labbra sospirando deliziata dal suo tocco e torno a mordergli il collo continuando con la mano a “giocare” con il membro che avevo ignorato fino a quel momento. Gli scappa un gemito e rido piano.
< è sensibile al tuo tocco..>mi sussurra seducente per poi invertire le posizioni; io sotto e lui sopra. Sorrido e gli sfilo i boxer.
< Oh e si vede!>ridiamo insieme e lui scende a baciarmi il seno facendomi sospirare felice. < Ma non avevo finito però!>trovo la forza per replicare, e lui mi morde delicatamente il seno destro, facendomi sospirare nuovamente deliziata.
< Con calma splendore..>e mi sfiora nella mia intimità dentro gli slip. Il suo tocco mi fa rinvigorire, dandomi la forza di ribaltare nuovamente le posizioni.
< Non sono una vergine caro, non mi và di aspettare.>lui ride e si alza col busto tornando a baciarmi il seno.
< Si ma sei una donna in astinenza, cioè troppo impaziente di farlo senza pensare al prima..>mi fa un succhiotto lì lasciandomi senza fiato e alza lo sguardo osservandomi. < Ti adoro quando mi guardi così.>
E nei suoi occhi vedo riflessi i miei, pieni di voglia e non disposti più ad aspettare, mentre i suoi più calmi ma maliziosi.

Per decine e decine di minuti lui continua incessantemente a stuzzicarmi per poi ritirarsi, facendomi avere ancora più voglia che tramuta il sesso un finale ambito e da bramare intensamente più di prima. I suoi baci continui che mi stuzzicano e poi diventano più dolci mi fanno impazzire e mi lacerano l’anima, ma lui continua imperterrito, e io non sono da meno.
Quando infine entra dentro di me facendomi sua, lo stringo forte lasciandolo spingere e lo bacio con foga. Dopo anni e anni mi sento rinascere, e nessuno può togliermi questo piacere.

Lo facciamo più volte, e ogni volta veniamo insieme; mi cibo della sua energia, e lui mi morde piano bevendo un poco di sangue. Ci nutriamo a vicenda, e alla fine mi lascio stringere soddisfatta tra le sue braccia. Il sole è già alto, e la stanchezza si fa sentire. Accarezzo il petto dell’uomo a cui appartiene la mia felicità.
< Ti amo..>sussurro senza pensarci due volte e mi addormento, senza aspettare risposta, abbandonandomi alla oscurità più buia finalmente completa.


La guardo mentre dorme, e quando capisco che stà dormendo profondamente mi alzo piano senza far rumore e vado in salotto, prendendo il telefono e chiamando sempre lo stesso numero. Mi risponde subito.
< Ce l’hai fatta?>
< Affermativo. Si fida di me e abbiamo scambiato il sangue. Tutto sotto controllo.>
< Perfetto, bravo Gabriel.>e chiude. Sempre il solito eh papà.. Sospiro e torno in camera, ammirando la splendida demone che dorme serena tra le lenzuola del mio letto. Mi avvicino e osservo il suo viso, con i lineamenti finalmente distesi in un sonno tranquillo senza incubi.. Li sfioro, e il senso di colpa cresce.
Scusa bellissima se ti stò ingannando.. Ma devo.
Evito di ammettere a me stesso che dopotutto la amo, perchè è solo la mia missione.
Ma al cuore non si può mentire a lungo.. E non si può mettere a tacere ciò che dice.

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Capitolo 13
*** "La buonanotte si vede dal tramonto!" ***


E rieccomi qua!! Ebbene si, Ganriel alla fine del capitolo scorso era... Beh... Rivelatore u.u Forse ora lo odierete! O, addirittura, odierete me xD E allora commentate, sfogatevi!! Ditemi cosa ne pensate!! Mi farebbe piacere, ma se volete insultarmi trattenetevi il giusto x°D

July, che dire tesoro! Sei pazza!! Rileggerti certe cose....u_ù :*

Vi lascio al capitolo!! Spero in tanti commenti, ma ringrazio tutti quelli che, anche se non lasciano un commento, leggono e basta!! Vi adoro, mi date la voglia di scrivere! Baci <3

“La buonanotte si vede dal tramonto!”


Stringo il cuscino mugolando qualcosa stanca; Dio, perchè dovrei svegliarmi ed alzarmi da questo letto? È così comodo.. Profumato di lui e di... Si, di sesso. Il sesso fatto ieri sera tante e tante volte… Rilasso le labbra in un sorriso sicuramente ebete al ricordo. < Splendore, sei sveglia?>mi chiede sereno il semidio che ho accanto; mm, no... Ancora no... Affondo il viso nel cuscino e sospiro stanca. < Bellissimaa... Sveglia, è già notte...>mi dà un leggero bacio sulla spalla, facendomi sorridere sul cuscino.
< Mmm...>lui ride e mi dà un bacio sul collo.
< Ehi zombie, guarda che uso le maniere forti per svegliarti…>stringo ancora più forte il cuscino rilassando le gambe, non può farmi alzare a forza. Colpa sua se sono stanca! Mi ha trattenuta tutta la notte e ora ne paga le conseguenze... < E va bene...>e con le sue labbra inizia un dolce percorso verso i miei fianchi lasciando scie di baci; lo sento sul mio fianco, sull’ombelico...
Ma và troppo giù per i miei gusti.
< Gabriel...>mormoro stanca, ma un suo bacio nella mia intimità mi fa irrigidire. No, non è capace di fare certe cose per svegliarmi. Non è pervertito fino a questo punto… Ma le sue labbra continuano a sfiorare lì, e io mi mordo forte il labbro per non farmi scappare gemiti. Cerco di muovere le gambe per allontanarlo, ma lui le tiene ben ferme continuando con le labbra la lunga e dolce tortura... < GABRIEL!>urlo affannata, e lui si stacca ridacchiando.
< Mi stavo divertendo!>lo guardo male.
< Cretino.>ride e risale sorridendo angelico.
< Buongiorno demone mia... Dormito bene?>sbadiglio e annuisco.
< Per quel poco si...>lo guardo. < Ehi non vale! Sei vestito tu!>riprende a ridere e mi prende per i fianchi stringendomi a se.
< Oh si tesoro... E tu tutta nuda e vulnerabile!>e abbassa il viso mordicchiandomi il collo, mentre con le mani scende verso il mio sedere... Rido e gliele fermo.
< Ok, ora basta! Non mi hai fatto quasi dormire e ora vuoi riprendere?!>alza lo sguardo e annuisce tranquillo, con la sua faccia da schiaffi; rido scuotendo la testa e gli stampo un bacio sulle labbra. < Non credi che abbia bisogno di dormire?>
< Puoi dormire dopo...>piagnucola scendendo con le labbra a baciare piano la pelle del mio seno... Sbuffo e gli lascio le mani per alzargli il viso, guardandolo seria.
< Devo andare davvero...>lui sospira e appoggia le sue mani sulla mia schiena, mettendo la sua fronte contro la mia.
< Lo so.>mormora. < E che non vorrei lasciarti andare...>e mi guarda con quegli occhioni scuri da cucciolo bastonato, che mi fanno sentire un mostro. Sospiro e gli do un bacetto a stampo, accarezzandogli il viso; e rimaniamo così, in silenzio, dopo aver fatto sesso per ore e ore, dopo esserci amati, dopo aver dormito insieme sfiniti... Dopo esserci cibati l’uno dell’altra. SI, ha preso il mio sangue e io la sua energia, ma lo rifarei. Non mi pento… Mi accarezza piano i capelli, arricciandone un ciuffo attorno al suo dito.
< Mi hai detto che mi ami...>dice guardandomi negli occhi. Sento le guance colorarsi leggermente, e gli sfioro le labbra con le dita.
< è vero. Te l’ho detto...>mormoro guardando le sue dolci labbra carnose, per poi guardarlo negli occhi, quasi implorante. Ho fatto male a dirtelo? < E tu?>chiedo cauta.
Lui si limita a osservare i miei capelli neri arricciati intorno al suo dito tacendo. Attendo speranzosa, ma poi sospiro triste; no, non vuole dirmelo...
< Anche io ti amo.>sussurra piano e mi stringe a se in un abbraccio. Assaporo le parole appena uscite dalla sua bocca, per poi ricambiare l’abbraccio forte e felice, inspirando il suo dolce profumo.
Felice, felice, felice.

Dopo ore riesco a tornare a casa. Si, dopo la prima volta è sempre così, non puoi farne a meno. Ridacchio e mi sistemo il top, per poi scendere, chiudere la macchina e entrare in casa. Un silenzio sospetto rimbomba nella casa, quasi fosse vuota... Ogni luce è spenta; mi acciglio e vado in cucina…
Mai lo avessi fatto.
< VIVIANNE!!! ECCOLA!>urla Millarca seduta su una sedia al tavolo. Fleur si gira a guardarmi, mentre qualche attimo dopo Kelly e Carmilla mi trascinano al tavolo e mi fanno sedere a forza.
< Si, ciao anche a voi!>sbotto offesa, e Fleur mi fa un sorriso dolce.
< Ciao Vivianne. Scusale, ma le conosci no?>annuisco mentre Carmilla si siede accanto alla gemella e Kelly proprio davanti a me, dalla parte opposta del tavolo.
< Allora, i dettagli.>la guardo stralunata, e lei si acciglia. < Non crederai forse che ci beviamo la solita scusa “guarda che non ho fatto niente”! No, stavolta no.>dice seria e io sbuffo.
< No, ovvio che no.. Ma non davanti a Millarca e Carmilla.>lei fa un sorrisetto soddisfatto.
< Allora c'è stato davvero qualcosa di più di un bacio! Voi, evaporate. Le grandi devono discutere di cose grosse.>
< Cose di fuoco conoscendo Vivì..>decreta tranquilla Fleur, mentre beve un bicchiere d'acqua. Millarca e Carmilla ci guardano arrabbiate e scioccate; e anche un po' deluse.
< Non potete!! Noi abbiamo il diritto di sapere!>dice Carmilla mentre la sorella annuisce. Poi quest'ultima si gira verso di me e mi guarda implorante con i suoi occhioni color topazio.
< Vivì.. Dovremmo iniziare pur da qualcosa.. Se non ce ne parlate, non potremmo mai fare nulla!>sospiro e mi guardo con Kelly, che scuote la testa decisa. Guardo Fleur, che alza le spalle tranquilla.
< Dopotutto la maggior parte delle cose le stanno imparando da quei due..>e indica il soffitto; scoppio a ridere spontaneamente.
< Oddio! Si sente qualcosa da camera vostra perchè?>le gemelle annuiscono.
< Sembra che Connor sia bravo.>sentenzia convinta Millarca, e Carmilla ride.
< Oppure è quella Giulia molto sensibile..>mi mordo il labbro per non ridere di nuovo e metto la borsetta sul tavolo.
< Stefan? Dov'è? Come stà?>
< Stà bene tranquilla.. Ora riposa sereno in camera.. Dorme davvero molto!>mi rassicura Kelly, e sorrido.
< Come ogni piccolo demone.. Poi andando avanti si sveglierà sempre di più..>mi alzo e vado alla finestra, e osservando lui la mia mente torna al mio Gabriel.
Che mi ama.. < Comunque si, ho fatto qualcosa con Gabriel.>mi giro e sorrido maliziosa alle altre. < Se per qualcosa definite fare attività fisica con lui anche quando il sole è già alto..>Kelly sorride beffarda, Fleur ridacchia e Carmilla e Millarca mi guardano ad occhi sbarrati.
< Ma come?! Non ti sei automaticamente addormentata??>scuoto la testa.
< Sapete ragazze, è raro che ci si addormenti con un semidio accanto che ti fa delle avance.>e Kelly scoppia a ridere, mentre le ragazze sorridono contemporaneamente in un modo tra il felice e il curioso.
< Racconta!>mi implora Millarca.
< Sono curiosa anche io.. Ma è un demone?>mi chiede Kelly curiosa, e io alzo le spalle.
borbotto, per poi volteggiare felice nella cucina. < è stato fantastico! Il miglior amante che abbia mai posato piede sul suolo terreno! Scommetto che nemmeno gli angeli sanno fare di meglio.>dico ammiccando, e Kelly riscoppia a ridere.
< Esagerata!>ma dal suo sguardo lo vedo che è affascinata e vuole che continui. Sorrido e con le braccia mi abbraccio da sola.
< Non esagero.. Mi sono sentita al settimo cielo con lui.. E quando mi sono addormentata.. Gli ho detto che lo amo.>mormoro felice, e dalle mie cugine si alza un “ooh” sospirato; Fleur mi osserva senza dire una parola. Sospiro e mi risiedo. < Poi stamattina.. Mi ha svegliata in un modo molto.. Mm.. “Simpatico.”>e sorrido maliziosa a Kelly, che comprende subito facendomi l'occhiolino.
< Interessante il tipo.. Com'era il detto? “La buonanotte si vede dal tramonto!”?>ridacchio: si, se davvero fosse così la mia sarebbe la notte migliore di tutte!! Poi guardo le gemelle, che mi guardano perplesse e ancora più curiose. Non possono ancora sapere.. Sospiro e gli sorrido dolce.
< Più avanti capirete anche voi ragazze..>Millarca sbuffa e guarda il tavolo, mentre Carmilla si acciglia.
< Ma lui ti ha detto che ti ama?>chiede improvvisamente Fleur, osservandomi attenta. Io faccio un sorriso dolce e annuisco.
< Si..>al ricordo il cuore inizia a martellare forte. Ho già voglia di rivederlo.. Sentire il sapore della sua bocca nella mia, il contatto della mia pelle sulla sua.. Sospiro felice.
< Ma è un demone quindi? Che intendevi con quel “quasi”?>ecco il duro ritorno alla realtà. Quando l'ho fatto con lui, quando gli ho detto di amarlo, la questione “razza, tabù” è passata in secondo piano; purtroppo si ripresenta, perchè se stò con lui dovrò pur presentarlo alla mia famiglia, e sopratutto a Stefan..
< Beh.. Lui è..>inizio con il cuore in gola, ma qualcuno entra in cucina. CI giriamo tutte e vediamo Giulia, l'amore di Connor, arrossire. Addosso ha una maglia di Connor e i suoi jeans.
< Scusate, sono venuta per un po' d'acqua..>annuiamo, e lei và tutta rossa e imbarazzata a prendere la bottiglia dal frigo e il bicchiere dalla credenza. Con la coda dell'occhio vedo che il frigo è più pieno del solito.
< Ehi, avete fatto rifornimento?>Kelly annuisce.
< Si, Connor ci è andato apposta.. Non voleva che la sua principessa non avesse da mangiare.>dice tranquilla, e vedo Giulia che mentre mette l'acqua nel bicchiere fa un sorriso dolce. Io mi alzo e le vado accanto.
< Allora ci tiene davvero molto a te..>lei mi guarda all'inizio un po' spaventata, per poi annuire e sorridere.
< Sembra di si.. E io tengo a lui..>beve un sorso, e io annuisco sorridendo.
< Approvo. Mi sembri una brava ragazza.. Ma quello che è successo.. Ti avviso: che non accada mai più.>la guardo serissima, e lei annuisce decisa.
< Certo. Mi dispiace per tutto, ma non lo farò mai più.. Ero spaventata, ma non potrò mai rinunciare a Connor. Poi voi sembrate simpatiche!>sorride a me e alle altre. Kelly fa un sorrisetto, Fleur sorride dolce e Carmilla accenna un sorriso di pura cordialità. Millarca continua a guardare il tavolo. Giulia la guarda, per poi guardare me quasi preoccupata. Io alzo le spalle.
< Dobbiamo abituarci a te, come tu ti devi abituare a noi.. No?>e sorrido alla ragazza che probabilmente, come me, ora si sente del tutto realizzata. Ha trovato un ragazzo che ama e che la ama, proprio come me.. Poi mi giro da Kelly. < Vedi, il colore degli occhi di Gabriel è un po' più scuro dei suoi!>Kelly la guarda, e lei arrossisce, per poi guardare me.
< E Gabriel chi è? Il tuo ragazzo?>mi chiede sorridendo, e io annuisco.
SI, proprio il mio ragazzo.. Il mio vampiro.
< Che ancora deve farci conoscere!>dice Connor, entrando in cucina con in braccio il mio assonnato fratellino. Mi guarda e sorride. < Bentornata! Però lo devi portare qua.>rido e guardo il mio piccolo campione.
< Ehi amore mio!!>Stefan mi guarda e fa un sorriso; lo prendo dalle braccia di Connor e lo stringo forte, mentre Connor và dalla sua amata e le cinge le spalle con un braccio. Riempio di baci il mio fratellino, che ride allegro.
< Vìì! Mi fai il solleticoo!>rido e smetto dandogli un bacio sulla fronte. Lui poi mi guarda attento. < Ma dov'eri stanotte?>mi chiede un po' triste; io faccio un sorriso dolce e lo coccolo.
< Ero da un mio amico.. Purtroppo ho fatto tardi ieri, e quindi sono dovuta rimanere in città.. Scusa amore..>gli do un bacetto e sul suo visetto compare un broncio.
< Chi è questo amichetto??>chiede arrabbiato. è geloso.. Rido e gli arruffo i capelli scuri.
< Non essere geloso piccolo! è un amico a cui voglio molto bene.. Ma ne voglio tanto anche a te!>lui tace e tiene il broncio, adirato e geloso. Sospiro e gli do un bacetto sulla tempia. < E va bene, come vuoi tesoro..>poi guardo la coppietta. < Quindi vi divertite molto!>Connor ride, e Giulia arrossisce.
< No, non è come pensate!>borbotta confusa, e Connor le dà un bacio sulla guancia.
< Invece si.. E comunque non diamo nessun disturbo, no?>scuotiamo tutte la testa, tranne Millarca, che non alza lo sguardo dal tavolo.
< Nono.. Tranne alle gemelle, che da camera loro sentono tutto!>sghignazza Kelly, e Connor le guarda subito, un po' imbarazzato. Giulia, ormai viola in viso, guarda il pavimento.
< Non lo sapevo! Scusate piccole..>Carmilla fa un cenno come per dire “nah, fa nulla”, mentre Millarca si alza e lo fissa negli occhi.
< NON CHIAMARMI PICCOLA!!!>e esce dalla cucina come una furia.
Un silenzio confuso cala nella cucina, Io guardo Connor e la porta dove se ne è andata Millarca perplessa, per poi avere l'illuminazione.
Ah. Logico. Sospiro e do in braccio a Fleur Stefan; lei mi guarda complice, come per dire “lo hai capito ora eh..”. Io annuisco.
< Vado da Millarca.. Tu piccoletto quando torno devi aver tolto quel broncio dalla faccia!>e salgo veloce di sopra, raggiungendo la camera delle gemelle..
Entro, e trovo Millarca sdraiata nel suo letto che tiene stretta il suo cuscino. La camera è molto grande, contiene due letti, due scrivanie.. Tutto ciò che può servire a due normali adolescenti! Pc, libri, tanti abiti.. Le vado accanto e le accarezzo la schiena.
< No-non è giusto.. Lei lo ha trattato così male.. E-e ora l'ha già perdonata!>piange triste; sospiro e le accarezzo i capelli.
< Tesoro, credevi davvero di poter stare con Connor?>lei annuisce in lacrime. Sospiro per l'ennesima volta e gli alzo il viso, rigato dalle sue lacrime; gli faccio un sorriso dolce. < Lui ti vuole bene.. Come sorella però.. Siamo o non siamo una famiglia??>
< Ma non è giusto!! Da quando c'è lei nemmeno ci parla più!!>sbotta arrabbiata, e io le sfioro il viso.
< è innamorato di lei Millarca.. è normale che stia più con lei che con noi..>lei si morde forte il labbro singhiozzando.
< Ma a me piace..>piagnucola piano e triste, e io la faccio sedere per poi abbracciarla. Lei si rintana tra le mie braccia continuando a piangere.
< è solo perchè lo vedi sempre, e credi che ti piaccia.. Ma stai tranquilla che troverai il ragazzo giusto..>scuote la testa e si stacca da me.
< Non è vero! Non dire cavolate!! Tutti guardano Carmilla, perchè è più allegra e più simpatica di me!! Io sono la seconda scelta!! Perchè se lei li scarica, allora ci provano con me..>gli si incrina la voce, e io scuoto la testa.
< Non è così.. Sai che non è così..>
< Invece si!!>sbotta nuovamente arrabbiata. < è così e lo sarà sempre!! Nessuno mi vuole, nemmeno un ragazzo.. E Connor..>ricomincia a piangere, e io la riabbraccio.
< Tesoro, troverai il ragazzo per te, che ti ami e che tu amerai.. Te lo prometto.. Io ci ho messo 27 anni per trovarlo, ma io credo che tu, con la tua dolcezza, riuscirai a trovarlo.. E sarà meglio di tutte le botte e via che ha Kelly, o tutti i ragazzi che ci provano con Carmilla..>le do un bacio tra i capelli, mentre lei continua a piangere.

Ricordo quando avevo anche io questi dubbi. Era terribile, credevo che nessuno mi avrebbe mai amata o desiderata, anche se ero una demone.. Avevo paura di rimanere sola per sempre, avevo la paura di essere inadatta al mondo intero..
E proprio quando avevo quei dubbi arrivò il mio primo ragazzo, e mi amò con tanta dolcezza e tenerezza.. Era diverso dagli altri, e questo mi aveva fatto credere di amarlo.. Ma dopo alcuni mesi lo lasciai, con il cuore in pezzi.
Mi ritengo fortunata ad aver avuto il mio primo amore in un modo così provvidenziale.. Non come la mia cuginetta, che ora piange triste per la solitudine che ha nel cuore.
La stringo forte, e spero con tutto il cuore che trovi un bravo ragazzo che sappia amarla.
Com'era? “La buonanotte si vede dal tramonto”? Allora spero che il prossimo tramonto porti a tutti la miglior notte della loro vita, sopra tutto alla ragazza che ora si sfoga tra le mie braccia..
Oh Gabriel, appena ti vedrò ti riempirò di baci. E sarà sempre così, per ringraziarti di essere il miglior ragazzo, vampiro, amante che ho avuto e probabilmente avrò nella vita.
Grazie di esistere...

 

 

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Capitolo 14
*** Caos imminente. ***


Eccomi di nuovo a postare!! Oh, nessun commento? u.u Dovrò iniziare a fare la dura, alias con i ricatti! xD Però dopo questo capitolo forse vi infurierete...

Se non vi siete infuriate prima, ovvio u.u L'ho tagliato in un modo madornale, da vera maestra del sadico...*scoppia in una risata malvagia*

Ringrazio tutti quelli che leggono! Davvero, di cuore. <3

Ora vi lascio al capitolo... Spero che vi piaccia!

Bacioni!

La vostra Mel, o Mellina, come preferite! :D

Caos imminente.


Guerra. Astio. Ecco cosa c’era tra Millarca e Giulia ogni volta che si incontrano. Giulia però è ben disposta verso di lei, addirittura tenta di sorriderle; ma Millarca non la guarda nemmeno. La dolce e piccola Millarca è diventata una bambolina tra le grinfie della gelosia e dell’invidia.. Manipolata da sentimenti che la maggior parte delle volte non portano nulla di buono e che purtroppo stanno un po’ dividendo la nostra “famiglia”. Carmilla è ancora un po’ irritata e triste perché la gemella non si è confidata con lei.. Kelly con Fleur si tirano fuori da questa situazione, avendo però una predisposizione a proteggere la propria cuginetta. Stefan.. Beh, è troppo piccolo per capire, mentre Connor.. Oh, Connor rimane in silenzio e quasi parla solo con me, Stefan e la sua Giulia; so che si sente un po’ in colpa, ma è anche triste, perché considera le gemelle come sorelle minori, e questo gli fa male.. Ma non intende lasciar andare la sua amata.
Non lo biasimo, mi pare ovvio: ci è voluto tanto tempo prima che tornasse a sorridere così, spontaneamente e con una felicità assoluta.. Come me ora. Intenta ad ammirare il più splendido degli angeli che riposa dopo lunghe ore di sesso sfrenato. Capelli arruffati, espressione angelica e completamente soddisfatta, muscoli rilassati e niente a coprirlo.. Per fortuna dei miei occhi. Perché non ho mai visto niente di più bello.. Sorrido dolce e non riuscendo a trattenermi gli lascio un bacio dolce sulla spalla. Sento che sospira, ma io continuo a lasciare dolci baci sul suo collo, sulla sua spalla, sulla sua mascella..
< Splendore, hai ancora voglia?>mormora stanco ma alzando la testa sorridendo e mi guarda con occhi ancora un po’ assonnati ma maliziosi; annuisco sporgendo il labbro inferiore, come una bimba triste.
< Si.. Ho ancora voglia del mio vampiro.. Ma sei vuoi mi addormento..>sussurro un po’ triste; sono certa che non mi permetterà di riaddormentarmi. Infatti nei suoi occhi scuri ritrovo quella fiamma di passione che prima era sostituita dalla stanchezza.
< Assolutamente no.. Ora mi hai svegliato, quindi le paghi le conseguenze..>sussurra seducente togliendomi di dosso le lenzuola e si ferma a ammirare il mio corpo. Mi mordo il labbro per non ridere davanti al suo sguardo avido fisso sul mio corpo e mi avvicino a lui mordendogli piano il collo, mentre le sue abili mani accarezzano le mie gambe, le mie cosce, e salgono un po’ più su.. Sospiro e gli faccio un succhiotto.
< Puoi farmi ciò che vuoi.. Sono solo tua vampiro..>con la coda dell’occhio vedo le sue labbra distendersi in un sorriso soddisfatto; faccio un sorrisetto e con i denti sfioro la sua pelle mentre con la mano scendo piano sfiorando il nostro amico comune, il mio migliore amico in queste notti. < Però c’è un problema..>lui sospira di piacere.
< Quale demone mia?>sussurra mentre io continuo a sfiorare con premura il suo membro, che gradisce queste attenzioni..
< Beh, ho sete.. Sei disposto a nutrirmi?>lui ridacchia piano e mi bacia lo zigomo riprendendo a sfiorarmi nella mia intimità facendomi sospirare deliziata.
< Ma certo mia dolce Vivianne.. Però anche io sono un po’ assetato..>e mi dà un leggero bacio sul seno. Sorrido e gli alzo il viso con la mano libera dandogli un bacio casto sulle labbra.
< Allora nutriti.. Non posso permettere al mio amante di morire di sete..>replico maliziosa mentre lui sorride in un modo davvero sexy, per poi abbassarsi sul mio collo e baciarlo dolce, mettendosi piano su di me. Sento la pressione del suo corpo sul mio, così piacevole, e poso anche io le labbra sul suo collo. Più precisamente su quella macchia viola che lo rende mio. Solo e unicamente mio.
< Sicura splendore?>annuisco e gli mordicchio la pelle del collo per incoraggiarlo. Sento che sorride sulla mia di pelle per poi mordermi piano. Chiudo gli occhi abbandonandomi alla sensazione estasiante dei suoi canini lucenti nella mia carne e del mio sangue che fluisce in lui, che lo fortifica, che lo disseta..
Un gioco pericoloso, ma che mi manda ogni volta in estasi..

Torno a casa a notte inoltrata; ho dormito ben poco, quasi niente a dirla tutta, ma non mi importa. Ne è valsa la pena! Sorrido felice al pensiero della “giornata” appena passata, anche se con rammarico, perchè mi sento quasi una traditrice. Ancora non ho detto a nessuno che Gabriel, il ragazzo con il quale condivido il letto spesso, è un vampiro.. Ed ho paura di dirlo. Non riesco ad immaginarmi le loro reazioni, e la cosa mi corrode. Non mi piace tenere nascosta una cosa che mi rende felice alle persone a cui voglio bene.. Appena metto la macchina in garage entro in casa, e stranamente tutto è tranquillo.
Oh. Bene!
< Finalmente Vivì!!>argh, ho parlato troppo presto. Vedo Kelly che corre giù dalle scale, e io sospiro.
< Ok, scusa!! Sono stata trattenuta! E non ne ho voglia di parlarne, sono a pezzi. Ma ti giuro che domani ti dico tutto!>la guardo implorante; lei mi fissa confusa, per poi scoppiare a ridere.
< Ehi, tranquilla!! Non volevo sapere della tua “mattinata di fuoco”! Anche se ora mi hai incuriosita.>mi fa l'occhiolino. Eh?!
< E allora perchè mi hai accolto così? è successo qualcosa a Stefan??>chiedo allarmata, ma lei scuote la testa.
< No, tranquilla.. Dorme sereno, ma tra poco si sveglierà.. E tu ti devi muovere. Sono finalmente arrivati i documenti di tuo padre.. E Max deve venire tra un pò.>mi guarda intensamente, e io spalanco la bocca.
Ciò può voler dire solo una cosa.. Vogliono che sostituisca mio padre. Vogliono darmi il suo posto nel consiglio..
< Ma io.. Non ho molto tempo! Devo aggiornarmi su tutti i documenti che aveva papà in archivio!>balbetto preoccupata, mentre penso a come poter prendere il posto di mio padre nel consiglio.
Certo, so che và in via ereditaria, ma è morto da poco.. Solo qualche anno! Mi appoggio al muro e mi prendo la testa tra le mani; no, non posso.. Non posso sostituirlo. Non ora, non adesso che stò con un vampiro..
Sapevo che sarebbe arrivato il giorno nel quale mi avrebbero chiamato per sostituirlo, ma non pensavo così presto.. Non so nulla.. Sento Kelly che sospira e si avvicina a me.
< Vivianne.. So che stai pensando. Ma ti assicuro che non c'è persona più adatta di te per sostituire tuo padre.. Sospettosa, seria, orgogliosa.. Tutti requisiti essenziali per un capo del consiglio, che deve sostenere tutti i demoni..>mi dà un bacetto sulla testa. < Poi mica ti lasceranno subito far tutto da sola.. Sarai una loro pari all'inizio! E ti aiuteranno nel comprendere ciò che devi fare e come..>annuisco, ma senza convinzione.
Non posso. Non posso sostenere la politica dei demoni, perchè sarebbe traballante con me. Io, che condivido notti e letto con un vampiro.. Io, che amo un vampiro. Sospiro triste e alzo lo sguardo per guardare Kelly, che mi sorride.
< Ma non posso farcela.. è troppo presto..>lei sbuffa e mi prende per un polso trascinandomi di sopra.
< Non vorranno mica un immediata presenza!! E comunque devi tenerti aggiornata.>entriamo nello studio e mi fa sedere sulla poltrona, mollando sulle mie ginocchia delle cartelle piene di fogli. Guardo lei per poi guardare le cartelle, tutte di colori diversi, ma che hanno lo stesso profumo..
Il profumo di papà.
Con le dita ne seguo i contorni, inspirando il profumo che emanano. Papà Vladimir.. Alzo lo sguardo e riguardo Kelly, che mi guarda con i suoi occhioni verdi pieni di allegria e fiducia.
< Kelly, io..>lei mi mette una mano sulla bocca e scuote la testa.
< No, non voglio altre scuse. Tu sei la degna sostituta ed erede del lavoro di tuo padre, e nessuno può permettersi di dire il contrario! E ora finiscila di farti seghe mentali e riguardati questi documenti, almeno per far vedere che in questi anni hai fatto qualcosa!>mi fa l'occhiolino e esce chiudendo dietro di se la porta dello studio. Guardo tutti i documenti che ho sulle gambe.
Io non posso prendere il posto di papà se continuo ad essere la compagna di letto di un vampiro, o se continuo a dirgli che lo amo. Ma io non voglio lasciar andare Gabriel.. è la fonte della mia allegria, della mia serenità, e se non ci fosse lui io non so se potrei continuare così tranquillamente come prima.. Come l'energia. Dopo che provi quella umana, quella sintetica che si dà ai bimbi ti lascia sempre insoddisfatta.
Sospiro e apro le cartelle iniziando a leggere; non posso permettere a papà o agli altri di non essere fieri di me o di non contare su di me. Anche se amo un vampiro, non vuol dire che non sono pronta a prendere l'impegno che papà mi ha lasciato.. E quando dovrò dirlo a tutti, quando inizierò a parlare con il consiglio.. Oh cavolo, è un caos.
Un caos imminente.

Mi passo una mano tra i capelli continuando a leggere; casi di demoni indisciplinati, casi di demoni contro vampiri, casi di demoni che rimangono con umani senza trasformarli e con la probabilità di essere scoperti.. Tutti casi di persone delle famiglie più importanti. Famiglie di cui conosco dei membri e altre famiglie conosciute solo per fama.. Papà quindi si occupava di loro, dei più importanti. Sospiro e ripongo a terra la cartelletta con le altre, aprendo l'ultima, di un color blu cobalto. La apro e inizio a leggere annoiata.

“come si può fare in modo che la tregua diventi permanente? Forse potremmo raggiungere un accordo per ri appacificare i demoni con i vampiri. L'odio porta solo odio, e non possiamo subire altre perdite ne di nostri compagni ne di altri esseri, anche se sono vampiri. Non siamo degli Dei in terra per decidere chi sopravvive tra due razze di esseri non umani.
Possiamo co esistere; solo che nessuno dei capi di entrambe le parti vuole impegnarsi.”

Noto la scrittura di papà e rileggo più volte le poche righe che ha scritto. I documenti sono datati anni fà, pochi mesi prima che fosse ucciso con la mamma.. Mi mordo il labbro e riprendo a leggere ciò che scrive; dice di aver parlato con un rappresentante della fazione opposta, alias dei vampiri. Scrive di essere preoccupato, ma fiducioso nel sistema.
Alla fine trovo dei fogli antichi, scritti in dialetto della Transilvania. Cavolo, papà me l'aveva insegnato quand'ero piccola! E ora non ricordo nulla. Merda! Continua a leggere, sperando di trovare un intuizione, una parola che mi dia spunto per trovare un significato, ma nulla.
Mi arrendo e riguardo ciò che mio padre ha scritto; qualche tempo fa avrei detto che erano solo stronzate, che era completamente impossibile. Ma ora..
Però perchè lo hanno fatto allora? Perchè lo hanno ucciso se lui voleva mettere fine a tutto ciò? Per quale motivo hanno sterminato la mia famiglia?
< Vivianne! Stà arrivando Max!>sobbalzo sentendo la voce di Kelly e di scatto senza motivo prendo i documenti della cartelletta blu e li nascondo.
< Eccomi!>esco e sorrido a Kelly, che mi prende a braccetto e mi trascina giù. La vedo così allegra e fiera di me, e me ne compiaccio. Chissà che ne dirà Connor! < Che ne dici, lo facciamo posteggiare in garage?>lei annuisce convinta.
< Si dai, facciamo le lecchine e andrà tutto per il meglio!>scoppio a ridere. < Anche se a Max farei la lecchina anche per altro..>dice maliziosa, e riprendo a ridere ancora più forte; beh, come si può darle torto! Maximilian non è davvero male, anzi.. Arriviamo alla porta del garage e da dentro si sentono dei rumori. Mi guardo con Kelly, e insieme appoggiamo un orecchio alla porta.
Sospiri, risatine.. E gemiti. Vedo Kelly spalancare la bocca quasi scioccata, e mi accorgo di chi è il profumo delle persone che ci sono dentro.
Oh. Kelly si morde il labbro, io mi porto la mano alla bocca e cerco di soppirmere le risate, ma quando Kelly se ne fa scappare una io la seguo a ruota. Ridiamo come delle sceme e lei bussa.
< Connor e Giulia!! Io e Vivianne stiamo per entrare, quindi smettetela i fare porcate e rimettetevi bene!!>urla, e dentro si sente un po' di caos. Guardo Kelly, e lei sorride beffarda e apre la porta per poi entrare tranquilla; entro con la testa e vedo Connor tutto affaccendato a ri allacciarsi la camicia mentre Giulia tentava di non farsi vedere rimanendo a rivestirsi dietro la macchina. Rialzo lo sguardo su Connor, che ci guarda male.
< Ma voi rimanere un attimo in casa no eh?!>Kelly ride e si appoggia al cofano della mia macchina.
< Eh no mio caro! Stavolta siete in torto voi, dato che tra poco arriva Max.>e gli lancia un occhiata eloquente per poi guardare me; Connor la fissa confuso, per poi avere un lampo di genio e fissare me a bocca aperta; gli faccio un sorrisetto.
< Non è sicuro.. E in tutta sincerità spero che venga per un altro motivo!>lui scuote la testa ridendo e mi fa l’occhiolino.
< Sei nervosa. Però io sono fiero di te! E stai tranquilla, andrà tutto alla grande..>parla con tono sicuro, e poi spunta al suo fianco la mora un po’ confusa.
< Di che parlate?>lui sorride e le cinge il fianco con il braccio baciandole la testa.
< Di un avvenimento importante.. La nostra Vivianne finalmente entrerà a far parte del consiglio!>le risponde allegro, e lei si gira per sorridermi. È vero, Connor le ha parlato delle regole e dei doveri che ogni demone ha, quindi anche del consiglio..
< Sono felice per te Vivianne! È un onore a quanto mi ha detto Connor..>sorrido di rimando e annuisco.
< Esattamente..>tutti felici e fieri di me.. Chissà che ne dirà Gabriel!
I miei muscoli si immobilizzano al ricordo del mio amato vampiro; come reagirà a questo? Già stare con una demone è un problema, figuriamoci con una demone che fa parte del consiglio. E per di più con la carica di suo padre. Mi mordo il labbro; che stò facendo? Posso rinunciare ad una carica così tanto ambita che la mia famiglia si tramanda da generazioni per l’uomo che amo? Lui può accettare il fatto che stà con una donna che governa la razza a lui “nemica” da generazioni? Non sembra il tipo interessato alla politica, o non vorrebbe stare con me, ma chissà.. Forse non mi vorrà più. Anche solo il pensiero mi fa male..
< Vivì?>cado dalle nuvole mentre Kelly mi guarda confusa. < C’è qualche problema?>si, molti, troppi. Ma scuoto la testa.
< No, nulla..>annuisce.
< Beh, entriamo?>chiede candidamente, mentre Connor ci guarda male.
< “Entriamo”? Perché siete venute qua allora?>chiede irritato, e io alzo le spalle.
< Perché se Max voleva posteggiare la macchina in garage volevamo accertarci che ci fosse posto! No Kelly?>la guardo, e lei sorride angelica facendo scomparire il mio sorriso dalle labbra.
< Ovvio! Però ora andiamo!>e esce veloce, ma alla porta riesco a prenderla per il gomito.
< Lo hai fatto apposta?>sibilo mentre entriamo in salotto senza farmi sentire da Connor; lei mi guarda con i suoi occhioni verdi, cercando il più possibile di sembrare innocente.
< Certo che no!>la guardo male, ma l’arrivo di Fleur con le gemelle interrompe il tutto. Che carogna!

Alla notizia dell’imminente arrivo di Max tutti cercano di comportarsi in modo normale; Carmilla e Millarca giocano con Stefan sul tappeto, Fleur legge un libro e accanto a lei c’è Kelly che però legge una rivista di moda. Connor e Giulia sono in cucina a parlare mentre lei cena.. E io sola sul divano, immersa nei miei pensieri, che mi corrodono l’anima. Tutti tentano di stare sereni, ma nessuno lo è. La tensione in questi momenti c’è sempre, perché è una grande svolta per tutti.. Ma io penso a Gabriel. Non posso fare ameno di pensarci, perché la paura che lui mi disprezzi è tanta..
Ma ormai è fatta no? Maximilian vuol dire consiglio, e consiglio vuol dire cambiamento. Non voglio lasciare Gabriel, ma questa opportunità passa di padre in figlio, e io non voglio essere quella che interromperà tutto ciò.
Ad un tratto si sente una macchina posteggiare in cortile, e tutti si fermano; tranne Stefan ovviamente, il mio dolce e ingenuo Stefan.. Guardo Kelly ansiosa, e lei mi sorride alzandosi per andare ad aprire.
< Chi è Vivì?>mi chiede curioso Stefan; gli sorrido e mi alzo prendendolo in braccio.
< Credo proprio che sia Max! Su, andiamo a salutarlo!>raggiungo Kelly tenendo tra le braccia il mio fratellino, quando si sente un altro rumore.
Un’altra macchina si posteggia nel cortile, e subito Millarca và alla finestra. Guardo confusa Kelly, che apre di scatto la porta e esce fuori seguita a ruota da me.
Rimango senza fiato e un gelido brivido percorre la mia schiena alla vista della jaguar scura dietro la macchina di Max, e il proprietario già fuori da essa che si guarda in cagnesco con Max mi fa ribollire il sangue che ho nelle vene.
Il mio vampiro, il mio uomo.. Il mio Gabriel.
< U-Un vampiro?!>sbraita da dentro Millarca, mentre Kelly lo fissa a bocca aperta. Vedo Max rigido come un pezzo di legno che guarda il mio Gabriel, mentre lui sposta lo sguardo su di me e mi fissa negli occhi.
No, è troppo presto. No, no, no..
< Chi è quello Vivì??>mi chiede con la sua vocetta dolce il mio fratellino, e Gabriel chiude la portiera della macchina. Io deglutisco e guardo Stefan negli occhi.
< Lui.. Lui è Gabriel tesoro.>sussurro arresa; l’ho detto. È arrivato il momento della verità alla fine.. Sento lo sguardo di Kelly su di me, scommetto stralunato, e maledico la mia paura.
Dovevo avvisarli prima, dovevo anticipargli qualcosa.. Sento che anche gli altri escono da casa, e io torno con lo sguardo su Gabriel.
Ti amo, ma in questo attimo ti vorrei morto.

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Capitolo 15
*** "Mi ami?" ***


Buon pomeriggio! Ok, è passato un bel pò di tempo da quando ho postato l'ultima volta, lo ammetto, e mi scuso! Sono stata impegnata con tante cose, la scuola, le amiche, l'altra storia... E ogni volta che mi ripromettevo di postare accadeva qualcosa! ç_ç
Iniziamo con i ringraziamenti generali però! :D
Ringrazio bersa per aver aggiunto la mia storia in quelle da ricordare, Daly, eli__xD, flavia93, isabbellina, kiketta182, kris_ct e Necrysia per averla aggiunta nelle seguite (alcune delle quali più vivamente visto che hanno anche commentato :) ) e broncino, Sweet July e _Vampire girl_ per averla messa nelle preferite!!*_*

Sweet July ecco, posto ora! Tu sei malata però, non devi rileggere tante volta una storia! Rischi di impazzire xDD Baciotti grandi!!

Bene, ora vi lascio al capitolo... è uno degli ultimi che ho, poi si dovrà aspettare l'ispirazione, quindi godetevelo per quello che vale... Sapete che gradirei tanto i vostri commenti, e se volete sfogarvi, mandarmi a quel paese o altro, fatelo XD
Spero che vi piaccia!
Vostra scrittrice(un pò sadica a dir la verità ù_ù)


“Mi ami?”


Se solo avessi avuto più fegato e avessi detto tutti agli altri prima, se solo lo avessero conosciuto all'inizio quando ancora avevo dubbi su ciò che provavo per lui.. Se solo mi avessero messo in guardia prima.. Ora non sarei in queste condizioni.
Ora non dovrei rispondere ad una delle domande più dirette che esitano.


Torno a guardare Gabriel, che continua una ardua lotta di sguardi con Max, per evitare lo sguardo confuso e forse irato, deluso che mi rivolge Kelly. Purtroppo posso immaginare a ciò che pensano tutti. “è davvero lui Gabriel?” o “un vampiro? Proprio Vivianne stà con un vampiro?”; una cosa sbagliata ai loro occhi, una cosa impossibile, ma così vera e reale per me. Ai miei occhi il vampiro che ora è in piedi vicino alla sua vettura è una delle persone più importanti al mondo, mentre gli altri lo considerano un nemico. Alzo lo sguardo e osservo lentamente i visi e le espressioni sorprese di Kelly e delle gemelle, mentre arrivano anche Connor con la sua Giulia e Fleur. Connor si irrigidisce e mette dietro di se in modo protettivo Giulia, che lo lascia fare, invece Fleur osserva la scena attenta soffermandosi su Maximilian e Gabriel; poi guarda me, con uno sguardo che mi gela il sangue.
< Vivianne.. Non è lui Gabriel, vero?>chiede con un tono stranamente calmo, cercando una vana conferma che le permetta di ucciderlo senza sensi di colpa. Giro per guardare il mio vampiro, che mi guarda di rimando con uno sguardo preoccupato, quasi si aspettasse che neghi la sua esistenza nella mia vita, per poi rigirarmi e scuotere la testa.
< No, è proprio lui.>rispondo decisa per poi avvicinarmi lentamente al mio vampiro, che mi fa un sorriso felice; e quando gli sono accanto gli faccio un sorriso anch’io per poi guardare il piccolo demone che ho tra le braccia.< Stefan, lui è il mio amico Gabriel.> Stefan lo guarda attento e curioso, facendo un piccolo sorrisetto; ancora non riesce a comprendere la differenza tra un demone e un vampiro, una cosa che gli invidio. Gabriel gli sorride di rimando.
< Tanto piacere Stefan! Vivì mi ha parlato tanto di te..>il mio piccolo fratellino mi guarda allegro e fa un sorriso ancora più grande a Gabriel.
< Davvero??>il vampiro annuisce convinto.
< Davvero!>e fa per arruffargli i capelli, ma con un gesto rapido Maximilian è subito vicino a noi tenendogli il polso con la sua mano. Lo trafiggo con lo sguardo, ma lui guarda Gabriel.
< Vivianne forse si farà toccare da te, ma lui non lo devi sfiorare.>sibila Max, e Gabriel lo guarda assassino. Sento Stefan che si stringe preoccupato a me, e io gli do un bacio sulla testa.
< Max, lascialo. E Stefan.. Tranquillo piccolo, ora entri in casa con Millarca e Carmilla..>guardo in modo eloquente le gemelle, che si girano verso Kelly per replicare, ma lei scuote la testa.
< Forza, entrate subito.>
< Ma..>
< Subito.>sibila Fleur decisa, assumendo per la prima volta dopo tempo ; subito Millarca viene a prendere Stefan, visibilmente contrariato ma comunque và tra le sue braccia e lei lo porta veloce dentro, seguita dalla gemella. Io sospiro e Gabriel libera la presa di Max sul suo polso.
< Ora.. Perchè sei venuto qua Gabriel?>chiedo al mio vampiro ignorando Max; lui toglie dalla sua tasca il mio cellulare e me lo porge abbozzando un sorriso.
< Te lo eri scordato da me..>mi mordo il labbro mentre lo prendo annuendo e mettendolo subito in tasca.
< Grazie..>ma sei venuto nel momento meno adatto tesoro; lui mi sorride, ma un attimo dopo accantyo a me c'è Kelly che lo guarda quasi assassina.
< Se avete finito le smancerie ora possiamo parlare.>dice con tono serio e riguarda me. < Come ti è saltato in mente di metterti con uno schifoso vampiro?? Che ti è saltato in mente??>
< Ehi, non offenderlo Kelly!! Non ti azzardare!>ribatto subito in difesa del mio vampiro, che mi poggia una mano sulla spalla come per calmarmi, ma subito Lo sguardo di Connor lo trafigge e manda Giulia dentro, anche se lei è evidentemente contrariata.
< Ok, non lo offendo, anche se vorrei dirgli e fargli di peggio. Quando intendevi dirci che stavi con un vampiro? Quando ti avrebbe uccisa?? O quando ti saresti accorta di essere incinta di un mostro??>sbraita furiosa mentre la fisso a bocca aperta sconcertata.
< Ma sei folle?? Volevo dirvelo, ma sapevo che avreste avuto questa reazione!!>sbraito di rimando e in un attimo Fleur è accanto a Kelly e rivolge lo sguardo verso Max.
< Non c'è qualche legge che impedisce certe relazioni?>chiede seria, facendomi infuriare come non mai.
< Scusa?>chiede infastidito il mio Gabriel, mentre Max scuote quasi tristemente la testa.
< FLEUR!>lei mi inchioda con lo sguardo.
< Ti rendi conto di ciò che stai facendo? Vai a letto con uno di quelli che hanno sterminato le persone a noi care.>sussurra con un tono che negli ultimi anni non ha mai usato: assassino, tagliente, come se stesse perdendo la pazienza. Mi mordo il labbro e scuoto la testa.
< Lui è diverso. Sai quanto astio provo nei confronti della loro razza.>guardo Gabriel come per scusarmi, per poi cercare la sua mano per stringerla. Lui la stringe di rimando. < Non mi ha fatto del male, non si è dimostrato uno stronzo ne un pazzo assassino.>Kelly guarda con disgusto le nostre mani, mentre Fleur rimane impassibile, per poi guardare Connor.
Lui è in piedi poco distante da noi, intento a fissare Gabriel. <
Tu che ne pensi Connor?>chiede Fleur, e lui guarda prima lei poi me; tento di fargli un mezzo sorriso, cercando di fargli capire un semplice “mi spiace di non avertelo detto prima” e “fidati di me”.
< Penso che, anche se ora gli staccherei la testa a morsi, potremmo dargli almeno la possibilità di presentarsi. Dopotutto Vivianne si fida no?>dice con molta fatica, e io sospiro sollevata; almeno uno dalla mia parte.. Kelly si guarda con Fleur e Max, ma quest'ultimo continua a guardare Gabriel.
< Bene, qualcuno tollerante allora.>dice spavaldo Gabriel, per poi cingere con il braccio la mia vita e stringermi a se. < Mi chiamo Gabriel McGregor, e ho incontrato vostra cugina Vivianne per caso in città. Non intendo farle del male o altro e nemmeno permettervi di dubitarne.>lo guardo e lui mi sorride dandomi un bacio sulla tempia, per poi tornare a guardare gli altri. Più precisamente Max, con mia perplessità. < Tengo molto a lei, credetemi!>e fa uno dei suoi sorrisi pieni di sicurezza di se. Kelly lo guarda dubbiosa, Fleur scettica e Connor mantiene una espressione neutra, forse reprimendo la sua ira. Mentre Max.. Max fa un sorriso falso, quasi una smorfia e scoppia a ridere. Lo guardo confusa; cosa c'è da ridere?
< Perchè ridi?>chiedo perplessa, mentre lui si calma e mi sorride.
< Povera Vivianne..>poi guarda il mio vampiro con uno sguardo pieno di rancore. < E tu sei una schifosa spia McGregor.>sento il vampiro accanto a me irrigidirsi. Guardo a bocca aperta Max, mentre sento un qualcosa di indescrivibile crescere dentro di me. Indignazione forse, per l'accusa rivolta al mio amato.
< Max, che cazzo dici?>chiedo stizzita e arrabbiata, ma lui non mi guarda nemmeno.
< Mi fai schifo; usare lei per infiltrarti tra noi.. Debole e fragile dopo la grossa perdita.>
< Non so di che parli.>ringhia Gabriel lasciandomi andare, guardandolo con uno sguardo assassino.
< MAX! Finiscila!!>sbraito, e lui finalmente mi guarda, con uno sguardo che mi urta i nervi: pieno di pietà e decisione.
< Vivianne, forse il tuo caro ragazzo si è scordato di dirti che è una delle spie più rinomate tra i vampiri. Il migliore, il figlio di uno dei più spietati vampiri che governano la loro specie!>torna a guardare Gabriel con disprezzo. < E ti ha solo usata questo viscido. Missione “inganniamo una povera orfana” forse?>
< Tu non sai quel che dici verme!!>ringhia furioso Gabriel e stà per saltargli addosso, ma Connor lo frena prendendolo per le spalle. Fisso senza parole Max, che intuendo la domanda che stò per fargli annuisce. “Si, è vero.”.
Torno a guardare Gabriel, che smette di ringhiare e guarda me. Guardo Connor, che lascia Gabriel e si allontana insieme a Kelly e Fleur, mentre io mi avvicino al bel vampiro dagli occhi scuri, che ha occupato un posto nel mio cuore e con cui ho condiviso il mio letto..
< Sei davvero una spia?>lui tace, per poi sospirare e guardarmi triste.
< Vivì..>
< RISPONDIMI!!>urlo isterica, e lui mi guarda negli occhi. < DIMMI CHE DICE IL FALSO!!>fà per parlare, ma poi abbassa lo sguardo. No..
< Vivianne.. Mi spiace di non avertelo detto..>
< Sono una tua missione?>si morde il labbro e guarda da un altra parte.
< Beh, in un certo senso..>cerca le parole più adatte.
< Rispondi si o no.>ringhio furiosa, e lui prende fiato.
< Si.>e mi guarda negli occhi. Si.. Si? Sono una sua missione? Il nostro incontro è stato organizzato prima? Tutto quello che ho provato è stato vano e ciò che ho avuto in cambio falso?
Guardo basso, mentre sento di nuovo l'ira e la tristezza uniformarsi per l'ennesima volta dentro di me e annuisco.
< Però lasciami spiegare Vivianne..>cerca di recuperare.
< Vattene ora.>sibilo, e quando stà per sfiorarmi mi scosto. < E non farti mai più vedere. La tua missione finisce qua.>sento che respira in modo sconnesso.
< No, ascoltami prima!>
< Addio.>e mi giro per andarmene senza nemmeno guardarlo, ma lui prontamente mi prende il polso e mi costringe a girarmi, incontrando il suo sguardo col mio.
< Ascoltami maledizione!! Io non..>
< PERCHÈ DOVREI?!>sbraito tentando di liberarmi, ma lui mi tiene stretto il polso. Nessuno viene ad aiutarmi.
< Perchè mi ami!!>quasi urla, facendomi bloccare. Lo guardo negli occhi, quasi sconvolta e stupita; perchè lo amo? Sono una missione per lui e ora dovrei amarlo? Il silenzio prolungato fa comparire nei suoi occhi un ombra mista tra tristezza e dubbio, ma con ancora una piccola luce speranzosa.
< Perchè tu mi ami, vero Vivianne?>abbasso lo sguardo. < Mi ami?>
Mi ami?
Mi ami?




< Non più.>con uno strattone libero il mio polso dalla sua presa e senza più guardarlo torno verso la porta di casa, tenendo lo sguardo basso. Sento i suoi occhi puntati sulla mia schiena, un Connor con voce neutra che lo invita ad andarsene e a non farsi mai più sentire, ma quando entro in casa e chiudo la porta dietro di me più niente.
Ne parole, ne voci, ne sguardi. Assolutamente niente.
Solo, per l'ennesima volta, quella sgradevole sensazione di solitudine e ciò che si prova quando si è feriti da una persona a cui tenevi troppo.

Rimango chiusa nello studio per ore e ore, senza ne versare una lacrima e ne proferire parola. L'uomo, anzi, il vampiro di cui mi sono innamorata è una spia per cui sono solo una missione. I miei parenti, le persone che contano di più si sono rivelate sagge, mentre io pensavo che erano troppo razziste. E Max..
Max non era venuto per annunciarmi la mia prossima entrata nel consiglio, ma la decisione di esso nell'escludermi. Dice che sono ancora troppo toccata dalla morte di mio padre, che potrei fare mosse azzardate..
In poche parole, sono fuori. Si è preso tutti i documenti che c'erano qui di mio padre e io non mi sono imposta ne niente. L'ho lasciato fare.
Sono stata messa da parte, hanno deciso di impedirmi di fare ciò per cui son nata.
è l'inizio di un nuovo inferno. Un terribile e lacerante inferno.

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Capitolo 16
*** Cuore spezzato. ***


Buongiorno a tutti!! *vede il silenzio stampa e si mette sotto la scrivania* ok, o mi odiate per lo scorso capitolo o non vi è piaciuto. ._. Lo so, Gabriel è uno stronzo eccetera ma sinceramente, dopo il finale di qualche capitolo fa credevate sul serio che sarebbe andata tutto rose e fiori?
Andiamo, non sarebbe da me! u.u Io sono la cattiva, ma so essere anche buona (quando voglio eheh x°) quindi non preoccupatevi troppo! Magari ditemi anche che ne pensate, sapete che ci tengo!!
Oggi dovrei partire, quindi se non mi vedete tranquille, non sono morta u.u sappiate che ho un altro chappy messo da parte pronto per essere postato, ma è l'ultimo già pronto, poi dovrete aspettare che l'ispirazione arrivi alla sottoscritta... Diamine, è così complicato?
Comunque, vi auguro una buona lettura e delle grandiose vacanze!!
Bacioni
Vostra scrittrice <3


Cuore spezzato.



Rimango immobile nel letto, immersa nella oscurità più profonda. Nuovamente sola.
Stefan è con Kelly sotto mia richiesta; non voglio che mi veda piangere, è inutile farlo preoccupare e non voglio che mi veda così. Sono la sua sorellona, l'unica cosa che gli rimane della sua famiglia, il suo supporto.. Non posso farmi vedere così.
Piangente, che mordo il cuscino per sopprimere le urla di dolore e rabbia e che non riesco più nemmeno ad alzarmi dal letto. No, non voglio che mi veda così; lui si merita di meglio di una sorella che all'ennesima delusione d'amore si dispera senza più uscire dalla camera. E tutto questo per colpa di un vampiro..
Si, lui. Quell'uomo che mi ha stregata, mi ha incatenata a lui con sentimenti troppo forti da distruggere. Lo stesso di cui mi sono follemente innamorata, e del quale mi manca immensamente il suo calore accanto a me sotto le lenzuola.. Mi scappa un singhiozzo solo al ricordo, e riafferro velocemente il cuscino stringendolo al viso.
Maledetto.. Che sia maledetto quell'orribile bastardo che mi ha preso il cuore!! Stringo forte il cuscino, sentendomi impotente davanti alla sofferenza che di nuovo ha preso possesso di me. Non posso fare niente per contrastarla, solo piangere e subire ciò che comporta essere così infelici..
Ma perchè a me? Perchè di nuovo? Non ho sofferto abbastanza nella mia vita? E ora che mi aspetterà? I miei genitori non ci sono più, il consiglio non mi vuole tra i piedi, Stefan stà diventando grande e tra un po' inizierà ad avere una vita tutta sua, e Gabriel.. Si è rivelato una spia.
Uno schifoso e bastardo manipolatore che io ingenua credevo che mi amasse. Tutte balle, non dovevo fidarmi di un vampiro, lo dovevo sapere.
E ora ho perso tutto.. La possibilità di entrare nel consiglio, la speranza di vivere una vita serena e felice.. Tutto.
Urlo forte nel cuscino, tappando agli altri tutta la mia angoscia tranne che a me stessa.

Dopo del tempo mi addormento, e dopo ore mi sveglio sentendo il profumo delle pastiglie di energia sintetica nell'acqua. A fatica riesco ad aprire gli occhi e la prima cosa che vedo è un sorriso. Un sorriso familiare..
< Connor..>mugulo a fatica, e lui mi porge il bicchiere scuotendo la testa.
< Tranquilla, non devi parlare se non vuoi..>dice conciliante; io con le braccia mi aiuto a sedermi sul materasso e coprendomi con le lenzuola prendo piano il bicchiere, osservandone il contenuto.
Il profumo è sublime, anche se finto. Sento la sete crescere, la voglia di nutrirsi salire in superficie dopo giorni di astinenza.. Appoggio il freddo vetro alle labbra e inclino il bicchiere, bevendo con gusto. La dolce essenza pura dell'energia artificiale, che mi ricorda gli antichi tempi dell'infanzia; i calici in cristallo colmi di liquido scuro, così invitante e profumato che ti assuefa in un modo tremendo.
In poco bevo tutto il contenuto, e quando finisco abbasso il bicchiere e lo sguardo, giocherellando col fragile vetro che sicuramente se facessi un po' più di forza con la presa potrebbe frantumarsi come il mio cuore. è così facile.. In un attimo potrei mettere fine all'utilità di questo bicchiere usando solo un po' di forza, la stessa fine che fa un cuore quando viene dato a qualcuno che intende distruggerlo..
Sento una lacrima scorrere per la mia guancia, senza che io possa fermarla. < Sono stata una stupida Connor..>piagnucolo. < Non dovevo fidarmi..>
< Ehi, ehi.. Non dire così..>mi accarezza i capelli liberandomi il viso da essi e mettendo dei ciuffi dietro le orecchie. Lo guardo con il labbro che trema, e lui tenta di sorridere. < Vivì, non è colpa tua.. Ti sei voluta fidare, e tu non ti fidi così facilmente delle persone..>vedo nei suoi occhi che cerca le parole migliori da dire, quelle che possono consolarmi ma non farmi ricadere nell'oblio.. Mi scappa un altro singhiozzo e subito tento di abbracciarlo, trovando subito le sue braccia ad accogliermi, senza nessuna esitazione, e stringermi forte. Riprendo a singhiozzare e nascondo il viso nel suo petto.
< Sono stata una stupida!! Mi sono fidata di un bastardo del genere!! E ora sono di nuovo a pezzi..>singhiozzo a pezzi, mentre lui mi accarezza i capelli nel tentativo di consolarmi.
< Vivianne.. è lui il coglione.. E stai certa che se non ci fosse questa fottuta tregua lo ammazzerei senza pensarci due volte.>sussurra deciso al mio orecchio per poi darmi un bacio tra i capelli; tiro su col naso e tento di riprendere a respirare normalmente.
< D.. Davvero?>lui annuisce.
< Ovvio. Ha ingannato la mia migliore amica, mia sorella.. è stata una tortura trattenermi dal farlo a pezzi.>mi mordo il labbro al pensiero di Gabriel fatto a pezzi da Connor; purtroppo i miei sentimenti per lui sono ancora presenti, e il solo pensiero di vederlo a pezzi da una parte mi rallegra, mentre dall'altra mi rende in ansia. Fanculo a lui!!
< E Giulia? L'hai lasciata sola?>scuote la testa.
< L'ho accompagnata a casa.. Forse per qualche giorno è meglio se stia nel suo ambiente di tutti i giorni, con le sue amiche..>riesco a fare un sorrisetto e mi stacco asciugandomi con una mano le guance dalle lacrime.
< In poche parole l'hai scaricata..>dico roca cercando nel cassetto accanto a me dei fazzoletti da usare, e quando trovo il pacchetto ne sfilo uno e lo uso per soffiarmi il naso, mentre lui scuote la testa di nuovo.
< No, no.. è che forse in questi giorni è meglio se non stia qui.. Con te così, le altre non disposte a sopportare troppe cose.. è meglio così.>dice serio; annuisco e mi soffio di nuovo il naso per poi sospirare e guardare le lenzuola.
< E Stefan?>
< Lui stà bene, e non vede l'ora di vederti.. Gli manchi da morire! E fa i capricci!>dalle mie labbra nasce un risolino incontrollato.
< L'amore mio.. Povero piccolo.. Vorrei vederlo, e solo che..>
< Non vuoi farti vedere così. Capisco..>dice un po' triste e io sospiro, per poi appoggiare stanca la mia testa alla sua.
< Non voglio che mi veda debole e in queste condizioni.. Voglio essere un sostegno forte per lui, non una base traballante..>mormoro, e lui con la punta delle dita sfiora il mio zigomo.
< Ai suoi occhi non potrai mai essere traballante.. Sei forte, fortissima.. E questo tuo fratello lo sa bene. >mormora anche lui e sorridiamo insieme. è sempre così buono con me.. Ma la sua vicinanza non mi fa nessun effetto, se non di abbracciarlo forte come se fosse un fratello maggiore.
< Non so Connor.. E che.. Sono troppo debole comunque per essere il suo punto di riferimento..>alzo lo sguardo e lo guardo negli occhi tristemente. < Io.. Sento la mancanza di Gabriel.. Perchè anche se mi ha usata, anche se è una spia.. Mi sono innamorata di lui, e non.. Non riesco a convivere con la sua assenza.. è terribile..>mugulo sentendo le lacrime risalire agli occhi, e Connor mi prende il viso e fissa i miei, come se volesse scrutare ciò che c'è davvero nella mia anima.
< Passerà Vivianne, passerà.. E lo odierai soltanto..>e lascia un piccolo bacio sulla mia fronte con le sue labbra dolci. < Ti giuro che passerà tutto, e tornerai ad essere felice.. Davvero..>sussurra cercando in tutti i modi di essere convincente, tirandomi un po' su. Mi dà un po' di speranza con quel tono gentile, la stessa che nutrivo con le parole dolci di Gabriel, solo che quelle di quest'ultimo sembravano miele ma nascondevano un gusto amaro, ed era troppo tardi per accorgersi di questa nota amara perchè era già nella bocca, nella mia vita.
I suoi dolci baci, le notti passate insieme, le parole sussurrate con tenerezza.. Tutte balle, tutte fottutissime balle. Chissà, forse ora sarà nel letto di una vampira a crogiolarsi nella lussuria, oppure lo faceva anche quando stava con me. Dopotutto, l'ha detto anche lui che non è mai stato monogamo a lungo no?
Brutto figlio di buona madre.. E io che gli ho dato il mio cuore.. Stringo i pugni, respirando senza controllo. Sento l'ira salire in superficie al pensiero di quell'orribile essere a letto con altre donne, mentre io soffro come una pazza. Non c'è giustizia nel mondo!
Ma Connor posa le mani sulle mie chiuse in pugno, e quando alzo lo sguardo lui con i suoi occhioni color ghiaccio cerca di trasmettermi qualcosa. Un messaggio. Una preghiera.. “Sii forte Vivianne, e vedrai che ce la faremo a superare tutto.”.
Sospiro triste e mi rifiondo tra le sue braccia, alla ricerca di conforto. Voglio riuscirci, spero di riuscirci, ma il ricordo delle forti braccia di Gabriel, il profumo della sua pelle, le sue labbra sulla mia di pelle..
No, i suoi ricordi purtroppo non mi impediranno di farmi andare avanti troppo presto.. Ma il mio orgoglio è forte, e non posso permettere che lui continui a essere il fulcro della mia vita e della mia mente.

Non abbiamo parlato della scelta del consiglio, perché ancora a nessuno sembra possibile. Mai era successa una cosa simile, scavalcare un Tepes.. è inconcepibile anche solo il pensiero. Eppure mi stavo convincendo di essere una degna erede di mio padre; beh, forse ora non sarei tanto d’accordo con le sue idee di stabilire un legame pacifico con i vampiri per ragioni personali, lo ammetto, ma non mi sembra di essere così sbagliata da farmi sostituire.. Mio Dio.
L’unico motivo della mia esistenza, oltre proteggere Stefan, era fare ciò che mio padre non ha potuto finire. Entrare nel consiglio e continuare a fare ciò che faceva lui perchè, anche se sono una femmina, sono la primogenita. Non importa il sesso, conta essere i primi figli. Ma forse Stefan sarà più bravo di me.. Mi rannicchio sotto le lenzuola, sperando di svegliarmi ed accorgermiche tutto ciò è stato solo un brutto sogno..
< Vivì?>sento una vocetta dolce ed esitante fuori dalla porta; Stefan.. Poi si aggiungono dei bisbigli, ma sento che sbuffa scocciato e battere la sua manina sulla porta. < Viviaaaanne! Mi apri??>chiede spazientito, e sento Kelly che gli sussurra “dai piccolo, andiamo a giocare! Vivì non stà bene”.
Devo ricordarmi di ringraziarla. Sospiro e prendo tra le mie braccia il cuscino stringendolo forte; ti prego Stefan, vai con lei.. Non voglio vederti quando sono conciata così..
< Vivì, per favoree..>sento la sua vocina diventare flebile e un piccolo singhiozzo. Sussulto e mi precipito subito fuori dal letto andando alla porta; quando la apro ci trovo il mio piccolo fratellino che piange, e quando alza il viso mi guarda con i suoi occhioni tristissimi e lucidi.. Lo prendo subito tra le braccia stringendolo forte, mentre lui continua a piangere senza sosta.
< Scusa Stefan! Scusa piccolo mio..>sussurro al suo orecchio mentre lo stringo forte a me e tento di consolarlo. Accarezzo i suoi capelli scuri e gli bacio la testolina, mentre lui affonda il visetto piangente nell’incavo del mio collo; povero cucciolo.. Guardo Kelly, che tace per poi sorridermi un poco e darmi un bacio sulla fronte.
< Portalo a dormire con te.. è molto stanco..>mi sussurra senza farsi sentire da lui, guardandomi con tranquillità. Sembra si sia calmata dalla rivelazione della mia relazione con un vampiro.. Per fortuna. Annuisco e gli do un bacio sulla guancia fredda, per poi rientrare in camera tenendo stretto il piccolo demone che si tiene avvinghiato a me.
Il mio piccolo fratellino.. < Piccolo, basta piangere.. è tutto ok..>lui tira su il suo piccolo nasino e io prendo subito un fazzoletto nuovo, aiutandolo a soffiarlo. Ridacchio quando soffia forte. < Oh, abbiamo un elefantino!>e anche lui ride, ma le guance ancora sono bagnate dalle sue dolci lacrime; gli sorrido tenera e gli asciugo piano il visino.
< Perché non mi volevi?>chiede triste guardandomi con degli occhioni malinconici al massimo, ma io scuoto la testa e gli do un bacio sulla fronte.
< Non è che non ti volevo.. E che non volevo che mi vedessi così..>gli prendo piano la manina e la poggio sulle mie occhiaie, e le sue ditine ne seguono piano i contorni. < Sai, anche io ho pianto..>
< è per colpa mia?>chiede allarmato e scuoto nuovamente la testa.
< Certo che no!>
< è per colpa del tuo amichetto?>mi fermo ad osservarlo, spostandogli i ricci umidi dal visetto. È acuto il mio piccolo fratellino.. Annuisco piano.
< Esattamente.. Il mio amichetto ha fatto una cosa che non doveva fare.. Mi ha detto tante bugie.. E ora non lo rivedremo mai più..>dico cercando di rimanere serena agli occhi di Stefan, ma lui appoggia una manina sulla mia guancia e mi osserva attento.
< Ha fatto da monello! Posso fargli la bua??>scoppio a ridere di getto, per poi stringere forte il mio fratellino protettivo.
< No amore! O almeno, non ora! Forse quando sarai più grande!!>lui si stacca e le sue labbra si incurvano in un broncio adorabile.
< Io sono grande! E anche fortee!>tento di fare un espressione seria, anche se con grande difficoltà!
< Allora vediamo quanto sei forte!!>dico facendo una voce roca per fargli paura e iniziando a fargli il solletico. Lui ride e si dimena mentre continuo a “torturarlo”; alla fine la smetto prima che muoia dalle risate, ridendo anche io, e mi sdraio sul letto col busto tenendolo stretto a me.
Sento i nostri cuori che battono veloce mentre coccolo il piccolo demone accoccolato comodamente tra le mie braccia; sembrano fatte apposta, modellate appositamente per stringerlo alla perfezione.. Ma qualche notte fa a me sembravano modellate anche per abbracciare il corpo di un vampiro.. Del mio stupido vampiro. Il ricordo delle notti passate con lui torna veloce a trafiggermi il cuore, già spezzato da prima.
< Vì.. Ti voglio bene..>mormora stanco il mio fratellino. Lo guardo e gli do un bacio sulla testa, mettendolo meglio su di me e stringendolo piano.
< Ti voglio bene anche io piccolo.. Tanto..>
Come può un cuore spezzato continuare a battere per qualcuno?

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Capitolo 17
*** Playgirl. ***


Oh oh oh! BUON NATALE! *la scrittrice arriva, sbatte fuori di casa il pazzo vestito di rosso con la barba bianca e ritorna al pc* scusate, ma questo vecchio pazzo sta iniziando a perdere colpi ùù Comunque buonsalve! Lo so, lo so, è passato un pò di tempo dall'ultima volta che ho postato, ma abbiate pazienza, sono senza internet e scrivere questa storia è un pò un parto XD Comunque questo è l'ultimo capitolo pronto che ho scritto, quindi per il prossimo bisognerà aspettare un poco...

Spero che vi piaccia! 

Bacioni <3

Playgirl.

 

I giorni passano lenti, senza possibilità di accelerare il tanto da renderli sopportabili; il sole rimane per più tempo ad illuminare la terra, quasi per prendersi gioco di me per lasciarmi chiusa in camera, costretta a pensare cose che non vorrei e non dovrei pensare.

La mia vita, che ho sprecato per 27 anni. I miei doveri, che mi sono stati tolti. La mia possibilità di rendere i miei genitori fieri di me bruciata in poche settimane. Il sogno di amare qualcuno ed essere ricambiata… Stroncato, estirpato dal mio cuore. Un sogno stupido se ci penso ora, ma ci credevo. Eccome se ci credevo…

Ed è stata colpa sua; se solo non fosse esistito, se solo fosse rimasto a casa sua con le sue vampire e le sue amanti umane ora non starei così. Sarei la stessa di prima, occupata solamente a fare la cosa giusta per tutti… Invece eccomi qua, a pensare a quel disgraziato che mi ha ingannata, mi ha fatto credere che mi amava, e anche se ha portato un po’ di colore alla mia vita ora non posso sopportare tutto questo dolore che ha lasciato.

Sospiro triste e accarezzo lentamente i capelli del mio fratellino che dorme accanto a me; ho tolto tempo alla persona più importante della mia vita stando con te Gabriel… E ora è mio dovere farmi perdonare da chi mi ha sempre voluto bene e non mi ha mai tradito.

Purtroppo però non è così facile dimenticarti…

 

< Vivì, Vivìì!! Andiamo a giocare in giardino?>la vocetta allegra e serena di Stefan attira la mia attenzione e gli rivolgo un sorriso dal divano. Come invidio il suo essere allegro e vivace! Mi alzo e vado a prenderlo in braccio.

< Va bene! Ma prima ci mettiamo un giacchetto, o ti prendi il raffreddore!>lui scuote la testa e mette il broncio contrariato; io glielo metto di rimando accigliandomi, e di conseguenza lui non resiste e scoppia a ridere. < Ok, è un bel si!>

< Nuoo!>piagnucola scherzoso mentre prendo un giacchino suo dall'appendiabiti e glielo metto.

< Oh sii! Dai, ora andiamo e giochiamo a chi corre più veloce con Millarca e Carmilla!>lo metto giù chiudendogli bene il giacchetto. Lui mi guarda un po' male, ma quando apro la porta esce di corsa urlando i nomi delle cugine, facendomi ridere di gusto.

< Camillaaaaa!! Millaccaaaaaaa!!>le trova sedute sulle sdraio nel portico con Kelly; Carmilla sbuffa mentre Millarca ride, quasi sembra che i brutti momenti passati a causa dell'amore non corrisposto non siano mai esistiti. La invidio, perchè con la sua dolcezza e la sua voglia di dimenticare stà riuscendo ad andare avanti... Non come me, che tengo una maschera per non far vedere agli altri quanto ancora stò male. Incrocio le braccia e li guardo appoggiandomi con la spalla al muro.

< Guarda che mi chiamo MillaRca, non Millacca, piccolo mostriciattolo!>scherza prendendolo sulle gambe e lui gli fa la lingua. Lei lo guarda fintamente adirata. < Guarda che te la taglio questa lingua impertinente!>lui si gira a guardarmi spaventato.

< Vivìì!!>rido forte e li raggiungo arruffando i suoi soffici capelli neri e ricci.

< Tranquillo piccolo, non te la taglia! Su, andate a correre!>così ti stanchi e dormi tranquillo... Lui sorride e scende dalle ginocchia di Millarca, la prende per il polso con la piccola manina che si ritrova e la trascina a correre. Io ridacchio , mi siedo al suo posto e Kelly mi sorride.

Era da un po' che non mi sentivo tranquilla... Certo, i pensieri tristi ci sono sempre, ma non pesano come prima. < E quindi passavi le notti con un vampiro...>dice tranquilla Kelly, e subito io e Carmilla fissiamo. Lei ci guarda di rimando e fa un piccolo sorriso; io sospiro e riguardo il cielo.

< Si...>

< Beh, quindi i vampiri come sono? Focosi?>la guardo e quando mi accorgo che sorride maliziosa mi rilasso tornando di nuovo con gli occhi al cielo sorridendo. Se ci scherza vuol dire che mi ha perdonata...

< Abbastanza...>

< Più focosi dei demoni?>annuisco convinta.

< Davvero tanto! Ma forse ero io in astinenza, e quindi più desiderosa...>lei ride.

< Wow, straordinario!>

< Più dotati dei demoni e degli umani?>chiede curiosa Carmilla, facendomi alzare la testa e guardarla scioccata.

< Hai visto qualcosa di demoni e umani...? Quando? Che hai fatto??>lei sbuffa e Kelly ride ancora di più.

< Non te lo ha raccontato!! In pratica lei era a caccia... Ha trovato un tipo e quando si sono appartati lui si è calato i pantaloni subito!>guardo a bocca aperta Carmilla imbarazzata, per poi non resistere e scoppiare a ridere di gusto.

< Non c'è niente da ridere! Era anche carino...>borbotta infastidita dalle risate. < E comunque non hai risposto!!>cerco di calmarmi e respiro profondamente.

< Ok... Beh, è dotato. Più degli umani...>

< E più di Connor?>chiede Kelly quasi seria. Eh? Ci guardiamo fisse negli occhi... E riscoppiamo a ridere come delle malate, mentre Carmilla ci guarda sconcertata. Come può capire!  L'unica con cui mi sono confidata è stata Kelly, perchè sapevo che Fleur mi avrebbe fatto un bel discorsetto...

< Che vuol dire “più di Connor”?? Tu hai...? Oddio Vivianne!>dice la piccoletta sconvolta che mi guarda a bocca aperta, e cerco di calmarmi mentre Kelly continua a ridere ancora più forte.

< Carmilla, lascia perdere... Un giorno forse ne parleremo, ma tu non dire nulla a nessuno, ok?>le chiedo seria, e lei prima tentenna per poi rilassarsi nella sdraio.

< Okk... Non chiedo più niente!>sorrido.

< Brava ragazza... E tu smettila di ridere!>mi rivolgo a Kelly che ancora ride come una spostata; cerca di calmarsi e si alza ancora sghignazzando mettendosi la giacca in pelle nera che teneva sulle ginocchia. < Se vai a caccia datti una calmata o più che una seduttrice sembrerai una drogata!>ridacchio e lei mi fa l'occhiolino.

< Tranquilla baby, don't worry. Sarò di ritorno tardi, come al solito....>dal taschino della giacca prende i suoi ray ban a specchio e se li mette facendo un broncio pensieroso sexy. < Oggi voglio un bel biondo.>Carmilla annuisce.

< Ottima scelta.>faccio una smorfia.

< Meglio i bruni. Sono più... Più...>cerco la parola, quando interviene nuovamente Kelly.

< Passionali?>schiocco le dita e annuisco convinta.

< Esattamente.>lei mi guarda scettica e sul punto di scoppiare a ridere, mentre Carmilla si acciglia.

< Perché il colore dei capelli di un ragazzo ne dovrebbe influenzare il carattere?>chiede sincera, ed io alzo le spalle.

< Beh cara, è così! Non c’è spiegazione.>le rispondo candida, e Kelly sogghigna divertita.

< Capirai più in là la differenza tra un biondo carino e un moro passionale!>poi sorride in un modo tra il malvagio e il furbo, e rido al ricordo di quanti uomini ha accalappiato usandolo. < Oggi però ho voglia di essere io quella che decide, quindi vada per i biondi! Divertitevi ragazzuole.>gira i tacchi e si dirige verso il garage con passo spedito; non sembra proprio la cugina maggiore, anzi! Sorrido e torno a guardare il mio piccolo Stefan, che corre come un pazzo per tutto il giardino, e Millarca, che cerca di andare il più piano possibile per non prenderlo. Alla fine con un balzo lo acchiappa e inizia a fargli il solletico ridendo, mentre lui cerca di liberarsi. Sogghigno e guardo Carmilla, che rimane silenziosa. 

inizio rilassandomi nella sdraio, e lei si gira a guardarmi.

< Sì?>le faccio un sorriso.

< Come và con Millarca? Meglio?>chiedo serena e lei tace per qualche istante, prima di girarsi a guardare la gemella e sospirare.

< Magari... Ovviamente ora la vedi tutta felice e contenta, ma quando è sola ha un muso lungo fino al pavimento.>sbuffa in modo triste. < Non credo che pensi più a Connor, ci ha rinunciato, ma sicuramente so cosa le passa per la testa...>

< Cosa?>lei non scosta lo sguardo dalla gemella, e prima di parlare fa passare altri attimi.

< Le stesse cose che passano per la testa a me ovviamente.>si rigira e mi guarda con gli occhi leggermente lucidi. < Ci chiediamo quando verrà il nostro turno per incontrare una persona speciale. >io la guardo intensamente, per poi sospirare.

< Tesoro, è normale per la vostra età... L’ho passata anche io sai...>lei scuote la testa.

< Non dire che è normale, perché non è così! E nemmeno che arriva quando meno te lo aspetti, perché ce lo stanno dicendo tutti.>sbotta irritata, ed io le poso una mano sulla spalla.

< Hai ragione, non è vero che arriva quando meno te lo aspetti, arriva e basta. E lascia che ti dia un consiglio...>si gira a guardarmi perplessa.

< Quale? L’ennesimo “abbi pazienza”?>scuoto la testa.

< No. “Lascia stare”. È il consiglio più buono che possa darti... Per ora lascia perdere, non ne vale la pena sprecare queste ore dei tuoi 17 anni a compiangere un amore ancora non trovato, ne avrai così tanto di tempo! Per innamorarti, e anche se spero che non avvenga, per soffrire.>faccio un sorriso vedendo l’espressione corrucciata della ragazzina dagli occhi rosa perlato. < L’amore è una gran rottura di palle, per ora divertiti a fare la playgirl con i ragazzi più carini!>gli faccio l’occhiolino, e lei ridacchia.

< Ma è diverso fare la playgirl e la fidanzata!>ribatte lei, ed io annuisco.

< Sì, è vero; se ti fidanzi ci sarà sempre il tuo ragazzo ad osservarti mentre cerchi di nutrirti... E ti romperà le scatole per gelosia!>ridiamo insieme e le tolgo la mano dalla spalla passandola tra i miei capelli, e quando la smettiamo lei mi sorride.

< Allora ok, farò la playgirl nell’attesa di questo fantomatico “principe azzurro”...>io sorrido e le faccio l’occhiolino.

< Ottima mossa. Quindi non ti piace nessuno...>lei scuote la testa, facendo ondeggiare i suoi ricci.

< Nessuno nessuno.>annuisco soddisfatta: più tempo ha per se e per la gemella, meglio è!

< E come te lo immagini il tuo futuro amore?>chiedo con tono sdolcinato, facendola ridacchiare.

< Beh, non so... Magari biondo, simpatico, non troppo dolce...>alza le spalle. < Non so! E poi ora cercherò di non pensarci, e farò lo stesso discorso a Millarca.>dice convinta, ed io sorrido contenta.

< Bene... Però sai bene che lei ha un carattere diverso dal tuo, quindi magari gli servirà più tempo per assorbire l’idea...>lei annuisce seria guardando la gemella che viene verso di noi, tenendo tra le braccia il mio fratellino.

< Già... Ma ce la farà. Tanto come minimo la prima a fidanzarsi sarà lei...>sussurra l’ultima frase prima che arrivino; entrambi hanno un sorriso sornione sulla faccia, stanchi ma soddisfatti dalle risate! Prendo tra le braccia Stefan e Millarca si siede accanto alla gemella.

< Beh, cosa stavate tramando?>chiede mettendosi a posto i capelli arruffati, e Carmilla alza le spalle tranquilla.

< Di niente! Ah, d’ora in poi la nostra vita sarà quella da playgirl.>dice convinta, mentre Millarca la guarda confusa con i suoi occhi d’ambra.

< Ok, mi sono persa qualcosa. Se ben ricordo esiste solo “playboy”...>io annuisco mentre pulisco il visetto di Stefan sporco di terra con la manica della felpa.

< Sì, ma è una scemenza, una cosa da maschilisti. Anche le donne possono esserlo, quindi “Playgirl”!>dico soddisfatta, e lei guarda scettica me e poi la gemella.

< Ma il femminile di playboy non era...?>Carmilla sorride.

< Sì, certo! Ma perché gli uomini possono chiamarsi tranquillamente playboy e noi femmine solo con un appellativo tremendo come pu>

< STEFAN! Guarda quante belle stelle ci sono oggi!>la interrompo appena in tempo, e quando Stefan guarda affascinato il cielo le scocco uno sguardo maligno, che la costringe a guardare la gemella.

< Comunque... Noi d’ora in poi ce ne freghiamo. Giusto sorellina?>le porge la mano per darle un 5. Millarca la guarda un pochino, per poi sospirare e darle il 5 sorridendo un poco.

< Ok, proviamoci...>dice cercando di tornare solare come prima, e Carmilla le dà un pizzicotto. < Ahia!>

< Devi essere positiva Milly! Diglielo anche tu Vì!>dice scocciata, e Millarca la guarda male.

< Milly? Da dove te lo sei tolta fuori questo nome?>chiede indignata, facendomi ridacchiare.

< è un soprannome carino! Vero Stefan?>mi rivolgo a lui, ma è troppo impegnato a guardare il cielo per rispondermi... Sorrido dolce e gli do un bacetto tra i capelli, tornando a guardare Millarca. < Comunque ha ragione Carmilla; ne parlavamo prima, voi dovete vivere tranquille e senza pensieri... O almeno, finchè potete!>dico sorridendo, e lei alza le spalle.

< Non è tanto facile non pensarci, anzi...>mormora seria, ricevendo però un pugno leggero sulla spalla dalla gemella; fa una smorfia di dolore e la guarda malissimo. < Ehi, ma la smetti? !>Carmilla alza indispettita il mento al cielo.

< No, sei tu a dover smettere! Smettila di piangerti addosso e di dire certe pu>

< Carmilla!!>le ringhio irritata mentre lei si zittisce solo per un attimo, per poi riprendere la ramanzina.

< E di dire certe cavolate. Andiamo, abbiamo un eternità per pensare a certe cose, non cominciamo fin da ora!>conclude convinta, e Millarca la guarda con un sorrisetto sincero, finalmente quasi concorde a queste idee; poi si abbracciano, facendomi riempire il cuore d’orgoglio. Orgogliosa di Carmilla, che mette da parte la sua tristezza per far fronte a quella più profonda della gemella; di Millarca, che continua a sorridere anche se dentro continua ad essere infelice.

Guardo il mio fratellino che, dopo aver osservato per svariati attimi l’abbraccio delle cugine, mi abbraccia cercando quasi di stritolarmi e facendomi ridere di gusto. Sì, sono fiera anche di lui penso mentre ricambio l’abbraccio e gli riempio la testolina di bacetti. Fiera del mio piccolo ometto, che tra poco inizierà a crescere e a non aver più bisogno di me...

Ma a quel punto che farò io? Rimarrò da sola chiusa in casa come una zitella, senza aver nessuno a cui dimostrare tutto il mio affetto e amore?

Amore... Sospiro triste e affondo il viso nei ricci ribelli del mio fratellino, affrontando il pensiero che non potrò più rivedere Gabriel. Il mio Gabriel.

Ancora ora non capisco che cosa volesse scoprire da me; perché si è infiltrato nella mia vita? E l’ultima frase che mi ha rivolto, “mi ami?”, perché sembrava quasi implorante?

Forse è un ottimo attore. Anzi, togliamo il forse, è un ottimo attore. Mi ha fatto credere di essere perdutamente innamorato di me, mentre erano tutte menzogne.

Solo e soltanto menzogne...

Sospiro di nuovo, e quando Stefan alza il suo visetto per guardarmi incuriosito gli rivolgo un sorriso dolce. Dopotutto forse è stato un bene, perché almeno ora Stefan ha tutte le mie attenzioni... Anche se, purtroppo, la mia mente continua a dirmi “però Vivianne, lui non è Gabriel”.

E io purtroppo non ho il coraggio di metterla a tacere, perché ha un fondo di verità; è mio fratello, il mio straordinario piccolo Stefan, ma non è Gabriel. E non lo sarà mai, perché le attenzioni che gli rivolgevo erano del tutto diverse da quelle che rivolgo al mio fratellino, e mosse non da affetto, ma da passione, da amore...

Sospiro triste per l’ennesima volta, per poi coccolare Stefan e riprendere a guardare le gemelle che discutono, nascondendo la mia sofferenza dietro ad un sorriso ben poco convincente.

Vorrei essere meno ipocrita; parlo d’amore alle mie cugine, anche se la mia vita sentimentale è andata in frantumi, e tutto questo per colpa tua.

 

 

Fuori dal confine che delimita il giardino della casa, in mezzo agli alberi, due ventenni sono appostati da quando è tramontato il sole; il biondo è appoggiato ad un albero, sbuffando annoiato, mentre il moretto guarda attraverso il binocolo che impugna con entrambi le mani, con le ginocchia appoggiate al terreno. Il tipo biondo dopo un po’ sbuffa nuovamente e rumorosamente, per poi sferrare un calcio al moretto, che lo evita agilmente. Si gira e lo guarda accigliato.

< Nick, finiscila. Non stiamo giocando.>il fa una smorfia e alza lo sguardo al cielo.

< Andiamo Dimitri, è la cosa più inutile che ci potessero far fare! Stare a controllare la “principessa” e le sue cugine!>sbotta infastidito facendo ridacchiare il moro; Nick lo guarda confuso. < Che diavolo hai da ridere?>il moro si alza e gli porge il binocolo, e quando lui lo prende e lo posa sugli occhi gli indica dove guardare.

< Lì, le vedi? Sedute sulle sdraio? Quella dai capelli neri è Vivianne Tepes, con in braccio il piccolo Stefan, e vedi quelle ragazze accanto?>lui annuisce, e il moro si apre in un sorrisetto compiaciuto. < Quelle sono le gemelle Carmilla e Millarca.>Nick fa una smorfia.

< E allora? Cos’hanno quelle demoni di tanto speciale? Certo, sono dei bei bocconcini, compresa la Tepes.>si lecca le labbra sorridendo sornione, per poi porgere nuovamente il binocolo con aria annoiata a Dimitri. < Ma ho gusti difficili; che c’entra tutto questo con la nostra misisone?>il moro ride e riprende a guardare col binocolo.

< Beh, siamo qua per controllare la situazione... E poi, quella demone dagli occhi color dell’ambra è davvero una delizia per gli occhi!>dice sincera osservando attentamente Millarca; Nick ride di gusto.

< In pratica tu non ti annoi perché al posto di controllare i confini ti diverti a osservare una demone! Wow Dimitri, tua madre prenderebbe a schiaffi le tue guance vampiresche se lo sapesse!>sogghigna cinicamente divertito, ma il moro alza semplicemente le spalle.

< Chissenefrega, almeno ho trovato un motivo per cui fare tutto questo...>distoglie un attimo gli occhi dalle lenti e lo guarda in modo scettico. < E poi pensa a Gabriel. Chissà che gli dirà il padre quando saprà della mancata riuscita del piano.>il biondo annuisce serio.

< Si incazzerà di brutto.>il moro annuisce.

< Già.>e torna a guardare Millarca attraverso le lenti, increspando le sue labbra in un sorriso vedendola ridere. Il biondo accanto a lui continua a parlare, ma lui nemmeno lo ascolta, troppo impegnato a guardare in ogni dettaglio la demone dagli occhi ambrati, quasi come se la volesse mangiare.

Millarca, giuro che un giorno ti vedrò da ben più vicino, pensa soddisfatto e sicuro di se, da molto più vicino...

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