A new begin

di Ary88
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A new begin I ***
Capitolo 2: *** A new begin II ***
Capitolo 3: *** A new begin III ***
Capitolo 4: *** A new begin IV ***
Capitolo 5: *** Final Solution ***
Capitolo 6: *** Night athe P3 ***
Capitolo 7: *** The exorcism of Phoebe halliwell ***
Capitolo 8: *** Presenze ***
Capitolo 9: *** First possession ***
Capitolo 10: *** The exorcism part one ***
Capitolo 11: *** Phoebe's vision ***
Capitolo 12: *** The exorcism part two ***
Capitolo 13: *** Wind on heart ***
Capitolo 14: *** Show down: Prologo ***
Capitolo 15: *** Unespected meeting ***
Capitolo 16: *** Bloody clash ***
Capitolo 17: *** On Razor's edge ***
Capitolo 18: *** Revelations ***
Capitolo 19: *** Flashback ***
Capitolo 20: *** Alea iacta est ***
Capitolo 21: *** The last surprise ***
Capitolo 22: *** Curious coincidences ***
Capitolo 23: *** Curious coincidences part two ***
Capitolo 24: *** Kidnapping ***
Capitolo 25: *** Rescue ***
Capitolo 26: *** Soul's claim ***



Capitolo 1
*** A new begin I ***


 

Prologo:

 

Al centro di una grande sala di pietra nella parte più remota e più profonda degli inferi una giovane donna sudafricana fissava con angoscia il soffitto. Catene di ferro ai polsi e alle caviglie la fissavano ad un altare di pietra. Da un portale di bronzo entrò nella sala un sacerdote oscuro dall’aspetto autoritario e imponente. Egli si avvicinò all’altare e fissò la povera ragazza con un sorrisetto quasi divertito e appena appena compiaciuto, e poi disse con una voce da basso profondo:”È inutile che piangi e gemi, Leah, tanto qui non può sentirti nessuno.”La ragazza, terrorizzata a morte, tremando come una foglia, mormorò:” Ti prego lasciami andare, non farmi del male. Non ti denuncerò, ma liberami.”Lui rise sguaiatamente e scuotendo la testa:” Mi spiace, piccola,”- le sfiorò il volto con le dita-“ non posso. Ma tra poco tutto finirà, e altre belle fanciulle ti raggiungeranno.” Dette queste parole il sacerdote prese da uno scrigno un pugnale, lo impugnò e, alzate le braccia al cielo, recitò:” Oh dio della notte,  Ecate signora dei trivi, e tu Ade sommo sovrano dei morti, siate favorevoli al sacrificio che io compio per onorare la futura Sorgente di ogni male. Ricevete quest’anima a voi offerta e sventura portate ai nemici. Oh Proserpina, figlia di Zeus e regina dei luoghi senza luce, fa che la morte di questa strega devastazione e morte porti alle altre streghe.”Poi egli menò un fendente al petto della giovane uccidendola sul colpo.

 

( parte la sigla: “ Smooth Criminal” di Michael Jackson)

 

                                      A new begin

 

Era una meravigliosa mattinata di Dicembre a S. Francisco e tutta la città dormiva ancora profondamente, e anche in casa Halliwell tutto era avvolto nel buio e nel silenzio. Phoebe dormiva tranquillamente nel suo letto, quando sentì diffondersi nell’aria una musica dolce e malinconica. Incuriosita Phoebe, cercando di non svegliare Coop, si alzò, indossò una vestaglia e scese giù. Entrò in salone e vide Billie che suonava la tastiera elettronica. Phoebe rimase ferma per qualche istante sulla soglia ad ascoltare e poi disse:” Ehi, come mai sei già sveglia, non è un po’presto?Comunque non sapevo che suonassi, era un pezzo di musica classica?”, Billie si voltò:” Presto? Sono le sette meno un quarto. E comunque suonavo un pezzo di Beethoven. Suonare mi aiuta quando non riesco a dormire.”Phoebe, sedendosi sul divano, disse:” Come mai non riesci a dormire?”Billie si alzò in piedi e:” Non riesco a dormire perché penso ancora a ciò che è successo a Christie,”- scoppiò in lacrime-“ non posso reggere il pensiero di aver ucciso mia sorella. E.. poi...ho sognato che lei era ancora viva. Dio!Dopo quattro anni sento ancora un terribile rimorso per come mi sono fatta condizionare dalla Triade, e per il fatto che ho tentato di uccidere voi che mi siete state così vicine!”Phoebe si alzò in piedi e abbracciò l’amica dicendole:” Buttati il passato alle spalle, non farti travolgere dai brutti ricordi. Vivi la tua vita, divertiti, e rilassati. Anzi, ti voglio dare un consiglio utile: perché non ti fai una bella passeggiata e prendi un pochino di aria?”.Billie ci pensò su un attimo e poi:"No. Non ce la faccio."- sospirò-"Non me la sento!", e Phoebe, mettendole una mano sulla spalla, le disse:"Ehi, non ti abbattere! Stare qui a rimurginare certo non ti farà bene!". Billie riflettè sulle parole dell'amica, e anche se non era del tutto convinta, decise di seguire il consiglio; per cui si preparò ed uscì. Appena fuori dalla porta decise di andare al parco a fare un po’ di jogging. Si recò, dunque, ai giardini pubblici all’angolo di Prescott Street, fece un po’ di riscaldamento e iniziò a correre. Dopo circa mezzora di corsa Billie si fermò per riprendere fiato e sentì uno strano rumore provenire da un folto gruppo di siepi. Incuriosita, la ragazza scavalcò le siepi e si ritrovò in un immenso spiazzo circolare circondato da faggi e lecci. Billie si guardò intorno e vide a pochi metri da sé due persone riverse sul terreno. Si avvicinò e notò che erano una ragazza e un ragazzo: lei sembrava svenuta, mentre il ragazzo aveva un pugnale conficcato nella parte alta del petto. La giovane si avvicinò ulteriormente per esaminare meglio la situazione. I due stesi a terra erano ancora vivi, anche se lui respirava appena, ed entrambi erano privi di sensi. Billie, sospettando che ciò poteva non essere opera umana, urlò:” Paige, Paige, vieni.”. Mezzo secondo dopo Paige arrivò e, vedendo il tutto, disse:” Ehi, che diavolo succede? E questi chi sono?”, Billie rispose:” Non lo so chi sono, e cosa sia successo, ma l'istinto mi dice che c’entrano i demoni.”, Paige rifletté un attimo e poi:” Forse hai ragione. In ogni caso conviene mandarli a casa.”- con il suo potere di strega li inviò a casa-“ Andiamo anche noi. Dobbiamo parlare con gli altri.”, detto ciò le due orbitarono a casa. Dopo qualche secondo le due streghe e i due feriti apparvero  nella sala da pranzo di casa Halliwell. Proprio lì e in quel momento Piper e Phoebe stavano facendo le pulizie. Vedendo ciò che stava accadendo Piper chiese:”Ehi, che succede?”, e Paige:” Billie ha trovato questi due stesi in mezzo al parco, e pensa che nella faccenda siano coinvolti i demoni.” Piper esclamò, posamdo lo strofinaccio sul davnzale della finestra:” I demoni?!? Cosa te lo fa pensare?” e Billie rispose:” Innanzitutto il pugnale non è un arma molto usata di norma nei delitti, inoltre prima di trovarli ho sentito un rumore stranissimo: una sorta di onda d’urto molto potente e fragorosa, e poi un urlo.” Phoebe rifletté un momento, e disse:“ Chiamiamo Leo. Occupiamoci di questi due e vediamo di scoprire qualcosa di più.”Piper chiamò il marito, e appena egli arrivò gli spiegò brevemente tutto. Leo esaminò i due ragazzi e:” Lei è solo svenuta, cercate di farla riprendere. Io e Paige ci occuperemo del ragazzo. La ferita è molto grave, ma se ci sbrighiamo lo possiamo salvare.”Dette queste parole Leo e Paige stesero il giovane sul divano e pensarono a curarlo. Intanto Phoebe, Piper e Billie, seguendo il consiglio, sollevarono la ragazza da terra e la adagiarono sul divano. Nel fare ciò notarono che era molto bella: minuta, alta appena un metro e cinquanta,ma ben formata;aveva un viso rotondo e paffuto con occhi grandi e rotondi, e la bocca piccola e a forma di cuore. I suoi capelli erano  color castano chiaro, lisci, lucenti e lunghi fin sotto le spalle e tenuti dietro le orecchie da un cerchietto rosa. Piper, dato che ancora non rinveniva, le fece annusare dei sali. Qualche minuto dopo lei si svegliò, sollevò le palpebre mettendo in mostra due stupendi occhi celesti, e con voce spaventata chiese:” Chi siete, dove sono?”- nel dire questo, mosse bruscamente la mano, facendo esplodere un vasetto che era sul tavolo“ Oh! Scusate! È dalla morte di mia nonna che mi succedono queste cose strane, non volevo farlo scoppiare.” Phoebe si sedette accanto a lei e disse:” Sta tranquilla, non vogliamo farti del male. Sei al sicuro qui. Non preoccuparti per il vaso. Cose strane succedono anche a noi.”La ragazza si calmò e :” Mia nonna sosteneva di avere dei " poteri", e diceva che anche io ero destinata ad averli. Io non ci credevo, ma quando ho compiuto venti anni, due giorni dopo la sua morte,è iniziato tutto questo. Ancora non ci sono abituata.”Billie, porgendole, una tazza di caffé:”Non ci hai detto il tuo nome, né chi è il ragazzo che ho trovato con te.”Lei rispose:” Mi chiamo Althea Cuxton, e non lo conosco quel ragazzo. So solo che mi ha salvato la vita.” “ Ho solo fatto il mio dovere” disse una voce. Piper, Billie e Phoebe si girarono e videro un giovane di una bellezza fuori dal comune: alto un metro e ottanta circa, fisico slanciato e armoniosamente sviluppato. La sua fisionomia ricordava un atleta dell’Ellade classica nel pieno del suo vigore e della forma fisica. I capelli corvini gli ricadevano dolcemente sulle spalle ben tornite esaltando un volto dalla carnagione chiarissima e dai lineamenti virili ma non rudi, messi ulteriormente in evidenza da due occhi verde smeraldo e da una barbetta che gli ricopriva la mascella. Piper ,stupita, chiese:” In che senso il tuo dovere?”Il giovane, sorridendo rispose:” Il mio dovere di angelo bianco. Althea è una mia protetta. Voi siete le Prescelte, le Halliwell e siete consapevoli del legame fortissimo che esiste tra una strega e il suo angelo. Comunque scusatemi non mi sono presentato: sono Søren Blixen.” Leo ebbe un flashback , e:” Adesso mi ricordo di te. Sei il mezzo angelo che mi ha presentato Kira l’anziano.” Paige, allora, rivolgendosi a Søren, chiese:” Dunque sei come me. Tua madre era una strega?”, e  Søren:” No. Lo stregone buono era mio padre.” Billie, notevolmente incuriosita, disse:” Adesso, però, raccontateci cosa vi è capitato, chi ti ha pugnalato e cosa è successo ad Althea.”

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Capitolo 2
*** A new begin II ***


A new begin II Althea sospirò e disse:” Questa mattina ero stesa sul letto a piangere perché”-le tremò la voce-“ la mia Cryseide è scomparsa da due giorni.” Piper la interruppe e le chiese: ” Chi è Cryseide? E in che senso scomparsa?” Althea riprese a parlare dicendo:” Cryseide è la mia ragazza. Avantieri è uscita per andare a fare shopping e non è più tornata.”-le lacrime iniziarono a scorrere copiose sul suo volto-“ Non è normale. Noi due ci amiamo profondamente, quindi escludo categoricamente che abbia voluto lasciarmi in questo modo, senza scrivere nemmeno un biglietto. Comunque, stavo piangendo come una fontana, quando nella stanza si è materializzato un uomo dall’aspetto così lacero che sembrava un barbone. Ho urlato e lui mi ha lanciato una sfera di fuoco. L’ho evitata per un soffio. Ero paralizzata dalla paura. Non riuscivo ad usare i miei poteri. Poi la camera si è riempita di luci azzurre ed è apparso questo giovane”- Alrthea indicò Søren-“ che ha colpito il tizio che mi ha attaccato con una specie di raggio luminoso, e lo ha fatto sparire.”Søren, che fino a quel momento era rimasto vicino alla finestra, si avvicinò alla sua protetta e, stringendole le mani tra le sue, disse:” Tremavi come una foglia. Ti ho abbracciato e ti ho orbitato via. “ –si rivolse agli altri-“ La stavo portando a casa mia, quando siamo stati fermati. Ci siamo ritrovati nel parco, e un altro demone molto simile al primo mi ha spinto a terra e ha afferrato Althea per un polso. La stava per accoltellare, quando io d’impulso mi sono gettato in mezzo e ho ricevuto io la pugnalata. Il resto vi è noto.”Ascoltato con grande attenzione il resoconto Paige si alzò dalla sedia e chiese:” Anche Cryseide è una strega?”. Althea fece cenno di sì, e Leo, camminando su e giù nervosamente, disse: ” L’attacco e la scomparsa potrebbero essere collegati. Forse si tratta di un rapimento.” “ Ho un piccolo dubbio.” – disse Althea-“ È possibile che una persona possa aver stipulato un accordo con dei demoni per danneggiare qualcun altro?” Meravigliata da questa domanda, Phoebe chiese:” C’è qualcuno che ti odia così tanto da essere disposto addirittura ad allearsi con creature infernali per ucciderti?”Althea tirò fuori un enorme sospiro e:”Sì. C’è una persona che mi odia talmente da fare qualsiasi cosa. Mia madre ha sposato in seconde nozze un anziano dei Testimoni di Geova: Tom Mc Clusky. Quet’uomo era di vedute molto ristrette, e appena il mio orientamento sessuale divenne evidente, mi impose la conversione alla sua religione e un fidanzamento con suo nipote che lavora qui a S. Francisco alla sezione della Watch Tower: George Mc Clusky. È stato un inferno. Non avete idea di quello che mi ha fatto quello schifoso. Poi ho conosciuto Cryseide, la luce dei miei occhi, con cui sono andata a convivere e sono uscita dalla setta. George farebbe di tutto per farmela pagare perché teme che lo denunci per stupro.”Phoebe, alzandosi in piedi, disse:” Dobbiamo agire al più presto. Dividiamoci in due gruppi. Io, Paige e Leo ci recheremo sul posto di lavoro di questo disgraziato e vedremo di capire se c’entra qualcosa. Voi cercate nel Libro e occupatevi dei demoni. Ci vediamo più tardi”. Approvato il piano, Paige, Phoebe e leo uscirono. Mentre i tre erano imbottigliati da tre quarti d’ora circa nel traffico congestionato della città, nell’altissimo grattacielo in cui la WT della California aveva sede stava accadendo qualcosa che mai si era visto tra quelle mura dai tempi della sua fondazione. Al ventiseiesimo piano, in un enorme ed elegantissimo ufficio un uomo basso, tarchiato e pelato stava bevendo un cognac guardando dai vetri della finestra il paesaggio sottostante. “ Stai per ricevere una visita poco gradita, George.” disse una voce femminile alle sue spalle. Lui si girò e vide una ragazza alta circa un metro e sessanta, coni i capelli biondi, mossi e lunghi, dal viso rotondo e pieno, gli occhi chiari, magra ma con una quarta abbondante di reggiseno, seduta sulla scrivania. George, esterrefatto, chiese:” TU? Di che visita parli? Perché dici che è sgradita?”. Lei sorrise sardonicamente e:” Verranno a trovarti due mie vecchie conoscenze.” –si accese una sigaretta-“ Non è il caso che parlino con te. Potrebbero intralciare i miei piani.” George aprì la finestra, e con voce aspra: ” Ah, ecco! La visita è poco gradita per te. Io mi ero illuso che t’importava qualcosa di me, visto che IO ti ho fatto uscire dal postaccio in cui stavi. Spegni quella sigaretta! Mi dà molto fastidio!”. La ragazza si alzò in piedi e, scuotendo la testa, disse:” Stupido! Pensavi davvero che io provassi qualcosa per te!?!Io non provo sentimenti: penso solo alla vendetta!Ti do un piccolo consiglio: taci, o i tuoi compagni di fede sapranno la verità sulle orge, i riti satanici e gli abusi di voi anziani dei TDG.” George, sistemandosi il colletto, le disse:” Maledetta! Me lo aspettavo un tuo ricatto, quindi ho cercato un po’ in giro e ho scoperto chi sei: Christie Jenkins. Quindi non permetterti di darmi ordini.” Christie, molto adirata, lo afferrò per il collo, e tenendolo sospeso fuori dalla finestra, gli disse:” Hai fatto male i conti. Volevi imbrogliarmi, giocare sporco? No, non te lo permetto!Sei stato utile ma ora non mi servi più. Mi fai assolutamente schifo, sei uno smidollato. Ci vediamo all’inferno!”. Lo lasciò cadere giù, e sparì.

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Capitolo 3
*** A new begin III ***


 

A new begin III

 

 

Pochi minuti dopo una Ford Nissan nera si fermò davanti al palazzo della Watch Tower, e ne uscirono fuori Phoebe e Paige. Le due donne si stavano avvicinando all’edificio, quando notarono un grande assembramento di persone, un viavai di giornalisti e poliziotti. Le due donne, incuriosite si avvicinarono al capannello di gente, e guadagnatesi a spintoni le prime posizioni assistettero ad una scena da voltastomaco: in mezzo alla strada giaceva un uomo di circa ventiquattro anni spiaccicato, con la testa spaccata, e ricoperto di sangue. Phoebe, volgendo la testa dall’altra parte, disse:” Oh Dio! Che schifo! Ma chi è?”,ed una ragazza accanto a lei disse:” Era un Anziano dei Tdg, un certo Mc Clusky. Lavorava qui. Era il redattore della WT”, Phoebe, guardò la sorella con aria incredula e:” Qui c’è sotto qualcosa di grosso, dobbiamo andare fino in fondo a questa vicenda. “ Paige, rifletté un momento e:” Hai ragione, qui qualcosa non quadra. Torniamo a casa e parliamo con gli altri e vediamo se loro hanno scoperto qualcosa di utile.”Le due donne tornarono in macchina, spiegarono la situazione a Leo e ritornarono a casa. Appena arrivati a casa tutti e tre salirono in soffitta, dove gli altri stavano tentando di fare parlare un demone sicario, tenuto a stento fermo da un campo di forze creato da cristalli. “ Io non so nulla. Non parlerò!!” urlò il demone. Piper, lanciandogli una pozione vicino, disse:” Ah, si? Eppure chi ha attaccato era del tuo clan!”-si rivolse a Paige, Leo e Phoebe-” Ciao! Questo è il sesto demone che evochiamo. Spero che gli si sciolga la lingua.” Søren, disse:” Ho un’idea! Se volete userò il metodo che adopera mia sorella Karen in questi casi. E di solito funziona.”Le donne presenti nella stanza lo guardarono incuriosite, e lui proseguì:” Appena vi farò cenno togliete un cristallo, e state a guardare.” Ricevuto il segnale Paige tolse il cristallo, e prima che il demone avesse il tempo di reagire, dalla mano tesa di  Søren uscì una sorta di stringa luminescente che si avvolse attorno al collo del demone, che urlò:” Argh! Soffoco! Basta! Parlo!”. Piper sbottò: “ Finalmente ti sei deciso! Allora: chi ha ordinato al tuo clan di attaccare?”, e il demone, mezzo morto:” Kun, un sacerdote oscuro. Parlava di sacrifici in onore della futura Sorgente. “ Paige:” E chi sarebbe questa nuova Sorgente?”, il demone urlò:” Non lo so!” e fu risucchiato da un vortice e sparì. Piper, guardò nel Libro e disse:” Qui c’è scritto che i sacerdoti oscuri si eliminano con una pozione incendiaria,e con una formula. Conviene che, per velocizzare il lavoro ci dividiamo in due gruppi: io, Phoebe, e Leo cerchiamo il luogo in cui si è nascosto Kun con il cristallo. Voi altri scendete giù e occupatevi di formula e pozione.”

 

 

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Capitolo 4
*** A new begin IV ***


 

                                       A new begin IV

 

 

Paige, Billie, Althea e Søren scesero seguirono il consiglio di Piper e scesero giù. Appena in cucina Paige rivolgendosi ai due nuovi arrivati, chiese:” Come ve la cavate con formula e pozioni, voi?”, e Althea, mentre aiutava a preparare tutto l’occorrente:” Discretamente con le pozioni. Io e Cryseide ne abbiamo preparate alcune. Mentre non sono un gran che con le formule.” Søren, prendendo dalla tasca della giacca un taccuino ed una stilografica, disse:” Io sono abbastanza pratico sia di formule che di pozioni.” E Billie, versando nel calderone una boccetta di olio di palma:” Perfetto. Allora dacci dentro con la formula!”. Mentre preparavano la pozione Althea chiese a Paige:” Ma avete parlato con George? Sapete se è collegato a questa storia?”, e Paige, pestando una radice di ginseng:” Non abbiamo potuto parlare con lui.”- esitò un attimo-“ È morto.” Althea, la guardò sbigottita, e:” Oh, mio Dio! Davvero? Nonostante ciò che mi ha fatto non riesco a provare compiacimento per la sua morte. Pensate che siano stati i demoni?” e Paige, aggiungendo all’intruglio del peperoncino in polvere, disse:” Non lo sappiamo, ma potrebbe essere. Dopotutto chi getterebbe un uomo dalla finestra? A meno che non si sia suicidato.” E Althea, scuotendo la testa:” Non credo. Quel disgraziato non si sarebbe mai suicidato.”Dopo circa un quarto d’ora Søren disse:” Ehi, la formula è pronta.”-spiegò un foglio di carta-“ Se volete ve la leggo, spero sia OK:   O maledetto sacerdote oscuro,

        ratto nelle infere regioni,

       tu tornerai di sicuro,

      e mal più non farai ai buoni.

Tu, o malvagio,che hai ucciso

anime oneste et innocenti,

sempre a me sarai inviso,

e mala fine tu farai immantinenti.

 

E giudicato sarai per la tua pravitate

da onesta e santa corte di salvati

con iustitia ma senza pietate.

 

Elli ti distruggeran com’altr’anime vili

et tosto tu sarai sì presso all’atra morte

che nulla rimarrà altro di te che sospiri.

 

Spero vada bene.” Billie, stupita, disse:” Complimenti.”-si rivolse a Paige-“ Certo che con le rime è un grande. Ma è un sonetto?” e  Søren:” Certo. Per eliminare un demone Grimlock una volta ho composto una ballata. Perché voi di solito non componete sonetti, canzoni, ballate, e cose simili?” E Paige:” No. Di solito ci limitiamo alle rime baciate. Comunque complimenti, non è facile creare versi.” Subito dopo scese Phoebe e disse:” Abbiamo trovato il luogo in cui è nascosto Kun. Siete pronti?”      

        

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Capitolo 5
*** Final Solution ***


                                                             Final solution

 

Nella stessa sala di pietra dove si era svolto il primo sacrificio, stava per essere immolata un’altra vittima alla Sorgente. Kun, il Gran Sacerdote, stava allestendo l’altare dove era distesa una ragazza bella come una sirena. Kun la guardò con aria di disprezzo e, fissandole i polsi alla pietra con catene d’argento, disse:” Cara Cryseide, è giunto il tuo momento. Sarai offerta come sacrificio puro e santo alla nuova Signora degli Inferi. E presto la tua amica ti raggiungerà!”.Detto ciò Kun prese il pugnale consacrato e iniziò ad invocare gli spiriti del Male, a recitare formule antiche in grado di suscitare quanto di più potente e malvagio possa esistere in questo mondo. Finite le invocazioni stava per conficcare l’arma nel petto della vittima, quando udì una voce dire:” Fermo lì! Non provare a farle del male, o te ne pentirai amaramente!”. Il sacerdote si voltò e vide il Trio al completo, più Billie, Althea e Søren. Kun rise, e:” Bene! La cosa si fa interessante! Non solo c’è la piccola strega che aspettavo, ma anche altri suoi amici. Ottimo Lei sarà felice di avere immolate nuove vittime.”Paige, scuotendo la testa, rispose:” Non credo proprio. E così lavori per la futura Sorgente, eh? Dicci chi è, e, forse, avrai una fine meno dolorosa.”, e Kun, gurdando Paige sconcertato:” Una fine meno dolorosa?!? E credete di farmi paura!?!Sciocche! Non vi dirò mai chi è la futura Sorgente, mai.” – lanciò una sfera di energia verso di loro-“ Mi credete uno di quegli stupidi demoni che affrontate di solito?”. Piper, indignata dall’insolenza e dall’impudenza del sacerdote lanciò la pozione e lesse la formula insieme agli altri. Kun, nonostante la sua eccessiva fiducia in chi lo comandava a bacchetta, sparì urlando di dolore tra le fiamme. Appena il sacerdote fu totalmente risucchiato Althea corse a liberare la sua Cryseide. Infine tutti insieme orbitarono a casa.

 

 

Poco dopo lo svolgersi di questi eventi nel cerchio più profondo dell’Inferno, vicino a quella zona chiamata da un grande Poeta la Giudecca, luogo in cui giacevano tutti coloro che avevano tradito i loro capi, c’era Christie che sfogava la sua rabbia incendiando i pochi oggetti presenti in quel luogo esecrando. Mentre stava prendendo a pugni il muro di pietra dal nulla si materializzò un uomo estremamente basso, grassottello,pelato, e tutto vestito di nero. Christie lo squadrò con albagia e:” Chi sei tu? Come osi venire alla mia presenza?”. L’uomo sorrise sardonicamente, e disse:” Bene,orgogliosa, e fiera. Come ogni Malvagio che si rispetti. Chi sono, vuoi sapere? Ho tanti nomi presso i mortali: Satana, Mefistofele, Ade, Lucifero eccetera, eccetera. Ma tutti questi nomi non esprimono chi io sono davvero. Io sono il Male allo stato puro. Tutto questo.”- con un gesto indicò tutto l’Inferno-“ è nato grazie a Me. Anche la Triade è inferiore a Me. Anche la Sorgente. Se vuoi, Io, e solo io, posso darti un potere, il Potere, che supera qualsiasi altro. Voglio solo una cosa da te, strega.” Christie lo osservò con curiosità e:” Pur di ottenere il Potere farei qualsiasi cosa. Voglio solo il dominio sulle Forze Oscure, e la vendetta.”L’Angelo Caduto, confortato da tale risposta disse.” Perfetto. Voglio solo la tua anima. La tua anima umana, Christie. Solo questa ti ostacola dal Male Supremo. Sei disposta a commettere quanto di più turpe si può fare? Ad uccidere anche i più innocenti, a violare ogni legge umana e divina? Se accetterai, nessuno, né uomo, né strega, né demone, potrà resistere a te. Riflettici bene.” Christie, ubriacata dall’idea della supremazia, accecata totalmente dalla vendetta, senza esitare disse:” Non ho bisogno di riflettere. Sono disposta a fare ogni cosa, ogni nefandezza pur di essere la Dominatrice degli Inferi.” Lui, allora, le porse una pergamena ed una piuma d’oca e:” Allora, non esitare, abbraccia l’Oscurità e firma qui.” E così fu che parte del Potere Supremo si corruppe, e Christie Jenkins firmò il Libro dei Dannati.

 

 

 

Ps dell’autrice: Siamo quasi alla fine. Comunque seguite tutta la saga. Tra non molto posterò il resto della fiction. E poi metterò in rete il secondo episodio.         

        

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Capitolo 6
*** Night athe P3 ***


                                Night at the P3

 

Quella sera verso le undici e mezzo il P3 era strapieno. Infatti suonava un gruppo emergente che da pochi mesi stava risalendo a grandi passi le classifiche musicali:” The Rock Flames”. Dopo aver eseguito un assolo degno dei più grandi chitarristi del mondo, la chitarrista della band si rivolse al pubblico esultante, dicendo:” Grazie amici per la vostra calorosissima accoglienza. Prima di eseguire il nostro ultimo singolo vorrei cedere la parola un attimo alla nostra tastierista che desidera fare un super annuncio.”- passò il microfono ad una giovane donna con i capelli rossi-“Sono tutti tuoi, Crys!”, e si mise da parte. Cryseide ringraziò l’amica Brenda e:” Scusate per l’interruzione, ma devo rivolgermi ad una persona speciale per dirle qualcosa che certo non si aspetta.”- si avvicinò ad Althea, che era insieme alle altre coriste, la prese per mano e la condusse al centro del palco-“ Tesoro, so che non ami essere al centro dell’attenzione, ma ciò che sto per chiederti merita di essere urlato a gran voce. Quando ho posato per la prima volta il mio sguardo su di te, ho sentito il fuoco di mille vulcani in eruzione nel cuore. Per tutto il tempo in cui quel bastardo mi ha tenuto sotto sequestro l’unica cosa che mi ha impedito di crollare è stato il tuo ricordo. La mia unica paura è stata di perderti per sempre. Per cui-“ le strinse le mani tra le sue-“ Althea, vuoi sposarmi?”. La ragazza, guardò Cryseide negli occhi e, sorridendo:” Si, mio amore, certo che voglio. Uniamo per sempre le nostre anime in un legame inscindibile”. Poi le due donne si baciarono e tutto il locale fece una standing ovation.

 

 

PS: Spero che sia piaciuta. Prima di chiudere ringrazio       l’Alchimista che ha recensito tutti i capitoli.

Tra non molto posterò il secondo episodio della saga “ Descendig to the hell” che si intitolerà “ The exorcism of Phoebe Halliwell”

Ciao a tutti. CHARMED FOR EVER!     

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Capitolo 7
*** The exorcism of Phoebe halliwell ***


 

  Nota introduttiva dell'autore: Causa problema con html pubblicherò unito al primo episodio il resto della saga. Questo è il prologo dell' episodio:" The exorcism of Phoebe Halliwell". Ringrazio anticipatamente chi recensirà. Scusate l'inconveniente. Ma ho un problema con il PC.


                            The exorcism of Phoebe Halliwell

                                          Prologo

 

 

Due figure ammantate  avanzavano lentamente lungo i tetri corridoi dell’Øtgard, la zona meno frequentata dai demoni di tutti gli inferi. I passi che rimbombavano sul pavimento di granito avrebbero fatto morire immantinente di terrore qualsiasi sventurato essere mortale che si fosse per caso trovato a passare per questi luoghi. Uno dei due esseri si voltò verso l’altro e disse:” Mia signora, siamo quasi arrivati. Tra poco Øåtsi , il Guardiano ci aprirà.”, “ Bene, ci siamo.”- disse l’altra-“ Tra poco effettuerò il Rito.” Mentre i due parlavano si avvicinò loro un vecchio lacero e ricurvo che li guardò con occhi di fuoco, e, con voce cavernosa:”Finalmente! Le porte della Sala si stavano per sigillare di nuovo! Ora entrate, e che Ades sia con voi!”, e sparì. Christie ed Ækstrad, uno dei più antichi, potenti e malvagi Elfi Oscuri, entrarono nella Sala del Dolore. Questa era una delle più gelide, enormi ed inquietanti sale di tutto il mondo infernale. Da secoli, e secoli, nessuno era mai penetrato in questo luogo. Da quando la dea Helå lo aveva sigillato alla nascita del Nazareno. Le pareti di porfido e marmo nero gocciolavano lacrime, e trasudavano disperazione e odio. Figure di serpi e di meduse quasi viventi intarsiavano il soffitto e le colonne tortili,e davano un senso d’angoscia a chi le guardava. Christie, avanzando verso l’altare del Måelstrøm, disse ad Ækstrad:” Portami ciò che è necessario, e poi lasciami sola.” L’Elfo, inchinandosi sottomesso disse:” Sarà fatto, mia Signora, secondo la Vostra volontà. Ma, ditemi, perché se volete eliminare le Prescelte, non cercate uno scontro diretto?”. Christie lo guardò con disprezzo e:” Non ho abbastanza Potere, per ora. Quando riunirò nella mia persona le due metà del Potere Supremo farò la mia mossa. Per ora mi basta indebolirle. E , appena sarò pronta, la mia vendetta sarà terribile. Ora và, non perdere altro tempo, cialtrone!”. L’Elfo obbedì e, dopo poco tornò nella stanza con un lebete d’argento ricolmo di viscere umane e lo porse alla sua padrona. Lei prese le viscere e le sparse sull’ara e, tenendo le mani sopra di esse:” Ave, o Satana, Signore Oscuro. Tu, o Male puro, che insozzi i cuori umani con i tuoi veleni e le tue tentazioni, favorisci la mia vendetta. Invia le tue legioni sul Bene. Entra nella mente di Colei che Vede il Futuro, sovvertine i principi. Annienta, e rendi confuse le Prescelte. Arretrino di fronte alla tua ira, e al mio trionfo. Urlino il tuo nome, o Baal. Salva gli empi e i diseredati, onora i tuoi consacrati. Accetta il mio sacrificio. Dammi un segno del tuo assenso.” In risposta a tale invocazione l’offerta prese fuoco, rendendone certo il gradimento da parte dell’Oscuro Signore.

 

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Capitolo 8
*** Presenze ***


                                                         Presenze:

 

Erano le tre del mattino. Un rumore assordante, simile ad un rombo di tuono, risuonò in casa Halliwell. Phoebe si svegliò di soprassalto, si alzò dal letto e aprì la porta per andare a controllare cosa stesse succedendo. Nel corridoio c’era un gelo tale che in confronto la Siberia era torrida come il Brasile. Un bagliore verdastro illuminò tutto. La povera Phoebe rabbrividì, accese la luce e scese con estrema cautela le scale. Era circa a metà della rampa, quando avvertì uno spostamento d’aria accanto a sé. Si voltò: non c’era nessuno, ma percepì chiaramente che non era da sola, ed ebbe l’impressione che una mano viscida le si posasse sul collo. Tentò di urlare, ma un incomprensibile terrore le fece morire la voce nella gola. Anche se aveva affrontato i peggiori demoni nel suo passato, fu ugualmente dominata dal panico. La luce tremolò, poi si spense, ed una finestra sbattè ripetutamente. Con il cuore in gola Phoebe risalì le scale e si barricò in camera. Tremando come una foglia si coricò, ma non chiuse occhio per tutta la notte. Circa quattro ore dopo il verificarsi di questi strani eventi, tutto era tornato alla normalità. In cucina Piper e Leo stavano discutendo animatamente. “ Un’altra bolletta da pagare! Oh Dio, così andremo in fallimento!”- urlò Piper, mostrando al marito un foglio-“ Com’è possibile che consumiamo tutta questa energia elettrica?”. Leo esaminò il foglio,e, sospirando, disse:” Hai ragione, tesoro, però che ci possiamo fare?”. Piper stava per ribattere al marito, quando vide entrare Paige e Billie, e, rivolgendosi a quest’ultima, disse:” La colpa è tua di questa bolletta. Lasci sempre la luce accesa in bagno!”. Billie, sedendosi e versandosi il caffè:” Nervosetta stamattina, Piper, Eh? Ti sei alzata con il piede sbagliato! Comunque, pure Paige si scorda sempre la luce accesa! E non esagerare, quanto può esere ‘sta bolletta?”. Piper le lanciò uno sguardo omicida, e, agitando il mestolo, disse:” Duemila dollari! Ecco quanto dobbiamo pagare.  Vabbè lasciamo perdere!”. Si riaprì la porta della cucina, ed entrò Phoebe. Paige notò che la sorella aveva un espressione stravolta, per cui le disse:” Phoebe, ma che hai? Sembra che ti hanno scartavetrato il viso!”. Phoebe, sbadigliando, rispose:” Non ho dormito stanotte. Mi è successa una cosa terribile.”, e raccontò loro tutto. Piper, calmatasi un po’ le chiese:” Pensi che si tratti di un demone?”, e Phoebe, tagliando la pancetta:” Non lo so. Comunque non credo che sia qualcosa con cui abbiamo già avuto a che fare. In ogni caso, spero che ci lascino in pace demoni e stregoni, perché ho da fare. Mi devo vedere in centro con la mia amica Kelly. Anzi volevo chiedervi un favore: siccome non me la sento di guidare, qualcuno di voi mi darebbe un passaggio?”. Piper, aprendo la finestra:” Io devo andare al P3 tra poco, perché domani canta Madonna, e devo organizzare tutto; per cui mi spiace.”- si rivolse a Paige-“ Perché non la accompagni tu?”. Paige accettò,e :” Ok. Tanto pensavo di fare un po’ di shopping!”. Billie, posando il libro che stava leggendo:” Vengo anche io con voi, se non ci sono problemi. Tanto non ho niente da fare, tranne studiare, però non ne ho voglia.” Phoebe, uscendo, le disse.” Ok. Però fate presto. Non voglio ritardare.”. Dopo mezz’ora le tre donne furono pronte ed uscirono di casa.

 

 

 

Nota dell’ autrice: Grazie Alchimista per la tua recensione, leggi, e recensisci. Tra non molto posto l’altro capitolo. Ciao

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Capitolo 9
*** First possession ***


Paige, Phoebe e Billie erano da circa un’ora e mezza sedute al Strawberry’s Cafè in pieno centro. Paige, prendendo il portafogli, chiese a Phoebe:” Ma, tesoro, la tua amica non è più venuta. Ti ha praticamente piantata in asso. Che facciamo: preferisci tornare a casa, o ci facciamo una passeggiata?”. Phoebe, massaggiandosi la testa, rispose:” Una breve camminata dovrebbe farmi bene. Andiamo al parco qui vicino.”Pagato il conto le tre donne si alzarono. Si stavano recando verso Muldberry Square quando scoppiò un meraviglioso temporale. Billie, coprendosi la testa, si rivolse alle ragazze, dicendo: “ Presto, entriamo qui!”- corse verso la cattedrale che sorgeva nei pressi-“ Altrimenti ci prendiamo l’influenza!”. Subito le donne entrarono nella chiesa. Paige alzò gli occhi e ammirò il bellissimo soffitto a cassettoni, e, con aria stupita, disse:” Wow! Non avevo mai visto una chiesa così bella! Che scorci meravigliosi, che giochi di luce! E che affreschi!”- si girò verso le altre due-” Phoebe?!?”,e corse incontro alla sorella. Phoebe era ferma in mezzo alla navata centrale, con un’espressione molto strana in volto. Cadde a terra, e il suo corpo fu attraversato da una serie di scosse,ed un urlo straziante le uscì dalle labbra. Billie sostenne l’amica per le spalle, e, con voce spaventata, urlò:”Ehi! Ma, cos’hai?Ti prego, rispondimi!”. Sentì una voce maschile dire:” Cosa le succede? Soffre di epilessia?”. Billie si voltò e vide un uomo dall’aspetto familiare, e:” No. Non credo!”. L’uomo, poggiò una mano sulla fronte di Phoebe, e disse:” gesù! La pelle brucia come un vulcano in eruzione. Ma quando ha iniziato a stare male?”, e Paige, osservando il tizio con curiosità:” Stamattina era un po’ scombussolata, ma poi pareva essersi ripresa. Siamo entrate qui perché pioveva e … non so cosa le sia successo.” Intanto la sventurata continuava a contorcersi in preda a tremendi spasimi, e ad urlare frasi sconnesse; infine si abbandonò completamente sul gelido pavimento di marmo e perse i sensi. Mentre Paige asciugava il sudore che imperlava la fronte della sorella, Billie guardò meglio il ragazzo che si era prodigato per loro, chiese:” ma tu non sei l’Angelo Bianco di Althea… Søren?”, e lui, spolverandosi l’abito:” Esatto, sono proprio io.  E tu non sei la bella ragazza che mi ha salvato la vita?”, e Billie, arrossendo un poco, disse.” Si, sono io. Ma come mai sei qui?”, e Søren rispose:” Ero entrato in chiesa per pregare. Nel mio lavoro di cardiologo ne vedo di tutti i colori, e la preghiera mi dà la forza necessaria ad andare avanti. Comunque è molto strano quello che è successo a Phoebe: sei sicura che non avesse mai avuto turbe psichiche o roba simile?”. Paige, che si era rialzata, ed anche lei lo aveva riconosciuto, disse:” No! Mia sorella era sana come un pesce!” . Søren, con fare dubbioso, disse:” Allora, se non era epilettica, ne psicotica, e schizofrenica non mi sembra, bisogna considerare anche un’altra possibilità.”Paige, iniziando a subodorare qualcosa, disse:” Vuoi dire, che potrebbe essere qualcosa di soprannaturale?”. Billie, incredula:” ma la possessione è roba da film horror di serie B! Va bene, che ne abbiamo viste tante, però…”Søren, chiudendosi il cappotto, disse.” La possessione diabolica è un evento molto raro ed estremamente contraddittorio, ma non va esclusa a priori”. Paige riflettè e:” Portiamola a casa e vedremo.” Søren:Ok. Ma se volete, posso contattare mio zio Pål,è un prete esorcista, ed è anche lui uno stregone buono.” Le due donne approvarono. Tutti quanti uscirono dalla cattedrale, caricarono Phoebe, ancora svenuta, in macchina e tornarono a casa Halliwell.

 

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Capitolo 10
*** The exorcism part one ***


                       The exorcism part one:

 

Dopo due ore di totale perdita di coscienza, Phoebe si svegliò e si ritrovò nel suo letto. Vide intorno a sé tutti i suoi familiari, più Søren ed un vecchio prete. Stupita, la donna chiese:” Cosa mi è successo? Perché sono a letto?”. Paige strinse la mano della sorella, e le rispose:” Tesoro, ti sei sentita male in cattedrale, ricordi?”, e Phoebe:” Vagamente. Ricordo solo che mentre ero in chiesa, appena ho rivolto lo sguardo al tabernacolo ho sentito come una potentissima scossa elettrica che mi attraversava tutto il corpo. Poi un dolore terribile mi ha letteralmente squarciato le viscere. Cosa può essere?”. Il prete, Padre Pål Blixen, prendendo un libro di preghiere, disse:” Figliole e figlioli carissimi. A giudicare da quanto mi avete detto prima, e da quanto ho udito adesso, temo proprio che si tratti di possessione diabolica.” Piper, sedendosi accanto al letto di Phoebe, disse:” Vuol dire che i demoni possono prendere davvero possesso di un corpo umano?”. Padre Blixen rispose:” Purtroppo si. Accade molto di rado. In genere i veggenti, i preti, i santi e, evidentemente, le streghe sono molto esposte. Solo l’esorcismo può aiutare vostra sorella. Ma ho bisogno della sua autorizzazione: vuoi, figliola, che io prosegua con il rituale?”. Phoebe annuì debolmente, per cui Padre Blixen, indossando la stola e la cotta, disse ai parenti:” Ora siamo pronti. Ricordate l’esorcismo è una guerra psicologica. Seguite attentamente le mie istruzioni. Durante il rito, pregate con le vostre parole, o recitate il Rosario: anzi, c’è qualcuno di voi che lo conosce?”. Paige, Leo e Piper si guardarono reciprocamente, e fecero segni di diniego. Billie, invece, disse:” Oh, si! Io conosco questa preghiera! Mia nonna me l’ha insegnata molto tempo fa! Ma non ho la coroncina.” Il sacerdote, le porse la sua corona del Rosario, e:” Recitala, costantemente, non fermarti mai; è come una catena per il demonio.”- si rivolse a tutti-“ Mi raccomando non prestate attenzione alle bugie dell’entità.”Dette queste cose, iniziò il rituale. Il prete aveva appena iniziato recitare le preghiere, quando Phoebe iniziò ad emettere strani rumori simili alle urla di un maiale sul punto di essere macellato, poi gridò con una voce che non aveva nulla di umano:” Ave sacerdos, mi riconosci? Sono io Albatros.”- la voce cambiò di nuovo, ora aveva un accento tedesco-“ Et ego sum Alfuroth. In viscerae suae sumus.”- Phoebe iniziò a saltare convulsamente sul letto-“ Ci troviamo bene qui! E non siamo soli. Su Udagor, Entnør, mostratevi!”- rise sardonicamente-“ E, voi, bastardi, cosa ci guardate?”- si rivolse ai suoi parenti, in particolare a Piper-“Qui con noi c’è Prue. Lei è dannata, brucia agli Inferi, la strega maledetta! Voi la raggiungerete, la mia Signora vi distruggerà”. Piper guardò la sorella con profonda pena, e riuscì a stento a trattenersi dall’insultare l’entità che la torturava. Phoebe, priva ormai del controllo di sé, iniziò a dare testate contro il muro, e, rivolgendosi a Billie, urlò:” C’è qui tua sorella Christie, ti saluta!”. Billie rimase di sasso, e:” Coosa!?! Che c’entra mia sorella?”- lasciò cadere il Rosario-“ Cosa vuoi dire?”. Phoebe, con voce cantilenante, rispose:” Si, si… la tua sorellina ti saluta, e tra qualche giorno ti farà una bella sorpresina.”Poi  la sventurata si interruppe, tirò un sospiro rauco, come se avesse un attacco di asma, e ricadde giù catatonica.  

 

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Capitolo 11
*** Phoebe's vision ***


                         Phoebe’s vision

 

Appena Phoebe ricadde rigida sul letto, tutti subito si precipitarono preoccupati verso di lei. Søren controllò il cuore e il respiro con il fonendo, e, scuotendo la testa, disse:” Non so come dirvelo. I parametri vitali non sono affatto buoni.”- le sollevò con delicatezza le palpebre e controllò gli occhi con una pila tascabile-“ Le pupille sono dilatate, la pelle scotta, e il respiro è superficiale. Se… non riprende conoscenza… potrebbe non farcela.” Piper, al sentire queste parole svenne, Leo si passò una mano sul viso e sospirò, e Paige lanciò un urlo tale da fare una grossa crepa nel vetro della finestra. Billie impallidì, si portò le mani al volto, e, piangendo, esclamò:” Oh Dio! ‘E stata tutta colpa mia se Phoebe sta per morire!! Perché non mi sono stata zitta quando l’entità ha nominato Christie!!”. Søren si precipitò da lei, e le disse:” Ehi, non è colpa tua! Io non so cosa sia successo a tua sorella…comunque… capisco bene che deve essere stato un colpo terribile sentirla nominare da un demone. Non piangere!”- le prese le mani tra le sue e la guardò con i suoi profondissimi occhi di smeraldo-“ Mostrati forte!”, e abbracciò la ragazza nel tentativo di calmarla. Ma cos’era successo alla povera Phoebe?  Era davvero moribonda, o c’era qualcos’altro? Appena i demoni avevano totalmente preso controllo del suo corpo, l’anima di Phoebe si era trovata in una situazione di stallo. Non era né morta, né viva, era fuori dal suo corpo, ma ancora strettamente legata ad esso. Da un po’ di tempo si trovava in una stanza enorme, totalmente vuota, gelida, e semibuia. Le pareti erano di un materiale sconosciuto, liscio, freddo, viscido al tatto, e odorante putrefazione. Era la sala di Thanathos, il luogo più spaventoso dell’Inferno dopo la Sala del Dolore. Phoebe girava per la sala e guardava terrorizzata gli affreschi orridi che la decoravano: c’erano rappresentati tutti gli esseri più spaventosi e malvagi mai esistiti sulla Terra. Dopo un po’ sentì dei passi rimbombare sul pavimento, per cui si nascose dietro una colonna di bronzo. Vide lì vicino una donna con i capelli biondi e ricci, ed un aspetto familiare. Costei era ferma esattamente al centro della Sala, ed esaminava una sostanza nerastra e vischiosa contenuta in un calderone di pietra grigia. Dal buio emerse un uomo di una bellezza glaciale: alto più di un metro e novanta, biondo e con un  fisico da lottatore. Egli si avvicinò alla donna e sussurrò:” Vexilla regis prodeunt Inferni ( trad: Avanzano i vessilli del re dell’Inferno). Salve, Christie, mi riconosci?”. Christie si voltò, e, con aria divertita, disse:” Hai cambiato aspetto!?! Come mai, non ti fidi? Certo che ti riconosco Lucifero, o Satana, o come vuoi che ti chiami. Nessuno mi inganna.”Lui, sfiorandole il volto con un dito, e, sorridendo con un fare da Casanova, disse.” Chiamami come vuoi, streghetta, non mi importa. Ma come va il tuo giochetto con il Trio?”.  E Christie, ridendo malvagiamente, rispose:” Alla perfezione. Tutto procede secondo i miei piani. La piccola Phoebe è preda delle Legioni infernali, le altre sono confuse, e mia sorella è saltata per aria quando mi ha sentita nominare. Meglio di così!”- si rivolse al suo servo che era appena arrivato-“ Ækstrad, voglio che tu tenga d’occhio le streghe e che tu dia loro filo da torcere se possibile.”L’Elfo si inchinò e si smaterializzò. Satana, cinse la vita della malvagia strega, e:” Sappi che questo è il mio vero aspetto. La prima volta ti ho voluto mettere alla prova. Ora ti lascio ai tuoi piani.” Dette queste parole il Diavolo sparì.

 

 

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Capitolo 12
*** The exorcism part two ***


                             The exorcism part two

 

Erano circa le otto di sera. Phoebe era in coma da circa sei ore, e i suoi familiari stavano iniziando a perdere le speranze. Mentre Padre Blixen benediceva la camera e recitava alcune preghiere di suffraggio, dal letto della posseduta si sentì un rumore molto strano, come il motore appena avviato di un tosaerba. Tutti i presenti si voltarono stupefatti. Non ebbero il tempo di fare nulla. Phoebe schizzò come un razzo fuori dal letto e si lanciò dalla finestra. Fortunatamente era al primo piano e non si fece ulteriori danni. Tutti quanti si precipitarono fuori di casa preoccupati per la sua sorte. Appena li vide Phoebe iniziò a correre alla velocità di un ghepardo che cerca la preda. Piper agghiacciata urlò:” Oh, mio Dio! Presto, non restiamo qui impalati, corriamo!”. Salirono tutti quanti sul SUV di Piper, ma l’automobile dopo venti metri di strada inchiodò. Paige, spazientita, tirando un cuzzetto ( schiaffetto sul collo) a Leo, gli disse:” Potevi fare benzina! Sbadato!”. Prima che Leo potesse ribattere, Søren scese dalla macchina, e:” Aspettate, torno immediatamente.”Pochi minuti dopo tornò indietro a bordo di una bellissima Lamborghini Murcielago Roadster nera. Appena furono tutti su, partì a duecento nella direzione in cui l’entità stava conducendo Phoebe. La ritrovarono alla periferia della città, di fronte al cimitero. Erano appena scesi dalla macchina, quando Phoebe, con un salto degno di un olimpionico campione di salto in alto, scavalcò il muro del cimitero. Piper diede un pugno al cancello, e:” Diavolo! C’è la catena, e io non so scavalcare, come entriamo?”. Paige, stiracchiandosi:” Ci penso io.” Tirò una spallata e buttò a terra il pesante cancello di ferro.Si sparpagliarono per il cimitero e chiamarono per ore e ore Phoebe a squarciagola. Mentre giravano a vuoto per i vialetti, sentirono urla disumane provenire da una cappella in rovina. Entrarono dentro e trovarono una scena agghiacciante: Phoebe era stesa a terra esanime, bianca come il marmo di Carrara. In piedi accanto a lei c’era un uomo estremamente alto, con i capelli neri e lisci, lunghi fin sotto le spalle, pelle chiarissima ed orecchie a punta. Costui, vedendoli arrivare, sorrise beffardo, e disse:” Salve! Bene, ora siamo al completo! Si, la mia Signora sarà estasiata!”. Piper, irritata, ribattè:” Ti manda la nuova Sorgente, vero, demone?”. Lui rise a crepapelle, e:” Demone? No non sono un demone. Sono Ækstrad, un Elfo Oscuro. E …”- mostrò loro con aria scherzosa una boccetta contenente un liquido trasparente-“ ho in mano l’unica cosa che può salvare Phoebe dalla morte. Questa è l’Acqua di S. Michele. Se vostra sorella non la beve entro dieci minuti morirà tra atroci sofferenze. E voi la guarderete spirare.” Dette queste cose l’Elfo stava per distruggere la boccetta, quando sentì una voce dire:” E pensi che te lo lasceremo fare?”. Si voltò e vide Billie, che gli era scivolata alle spalle. Ækstrad non ebbe il tempo di reagire in alcun modo; infatti Billie gli tirò un calcio ai gioielli di famiglia, così forte che il povero Elfo lasciò cadere la boccetta, e si smaterializzò urlando di dolore. La strega afferrò la boccetta e la lanciò a Leo, che la aprì e ne versò il contenuto tra le labbra della cognata. Appena ingoiato l’ultimo sorso dell’acqua miracolosa, Phoebe ricominciò a respirare normalmente, ed il colorito della pelle. Dopo qualche minuto aprì gli occhi, e, vedendo intorno a sé tutti coloro che le volevano bene, mormorò a stento:” ‘E stata la cosa peggiore che mi sia capitata nella vita.” Paige, sollevata, abbracciò la sorella, e:” Tesoro, abbiamo avuto così tanta paura di perderti per sempre, ma ora è tutto finito. Andiamo, ce la fai ad alzarti”. Phoebe si rialzò con po’ di difficoltà. Søren, notando che rabbrividiva per il freddo, le poggiò il cappotto sulle spalle. Poi tutti quanti si recarono verso l’auto. Mentre erano in viaggio verso casa, Piper, stringendo la mano alla sorella, le disse:” Dopo questa disavventura, sarai morta di fame. Meno male che stavo facendo il minestro…” – si battè la fronte-“ Gesù! Ho lasciato la pentola a pressione sul fuoco! Accellera presto!”. Mezz’ora dopo furono a Prescott Street. Tutti scesero rapidamente dall’auto. Stavano entrando in casa, quando si sentì un botto degno di Hiroshima, e si vide un coperchio uscire dal tetto tipo Space Shuttle. Piper aprì la porta e volò verso la cucina. Gli altri la seguirono e assistettero ad una scena indescrivibile: c’erano pezzi di pentola ovunque e sul soffitto c’era un buco enorme. Il minestrone aveva creato sulle pareti un effetto alla Kandinskij: un quadro astratto color verde zucchine e giallo patate, animato da rosso pomodoro e arancione carota. Piper si mise le mani ai capelli,e:” Noo! Dopo tutto questo casino, pure la pentola!”. Billie, osservando la scna con un’aria a metà tra la sconcertata e la divertita, esclamò:” Ora capisco perché mia madre la chiamava la pentola del Diavolo.” Søren, dispiaciuto per Piper, disse.” Se vi accontentate potete venire da me qui accanto. Improvviserò qualcosa con quello che c’è a casa.” Gli altri accettarono, e si recarono a casa del mezzo angelo bianco.      

 

 

PS: Ringrazio ancora l’Alchimista, e spero che questo capitolo le piaccia. L’ultima parte l’ho scritta dopo che mia mamma ha fatto esplodere stamattina la pentola a pressione. Presto posterò il resto della fiction. Ciao

 

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Capitolo 13
*** Wind on heart ***


Wind on heart:

 

Dopo la cena a casa dell’affascinante mezzo-angelo Billie decise di concedersi una rilassante camminata lungo le vie deserte del quartiere. Camminava da un bel po’ oramai nel fresco della sera, quando vide seduto su una panchina lui, l’oggetto delle sue riflessioni. “ Ehi! Che fai qui?” esclamò la ragazza, avvicinandosi. Søren, tirando fuori un pacchetto di Merit, rispose:” niente di che. Pensavo di farmi una bella fumatina.”- porse il pacchetto alla ragazza-” Vuoi una sigaretta?” Billie accettò e, lasciandosi cadere stancamente sulla panchina, disse:” Oh Dio! Che giornata allucinante!”,e si accese la sigaretta, e tirò una boccata di fumo.” Assurda più che altro direi! Vedere una possessione demoniaca mi ha scioccato”. “ Poi, sentire nominare mia sorella da un’entità malvagia è stato il culmine!” sospirò Billie. Søren la guardò con curiosità, e:” Beh. Deve essere successo qualcosa di veramente grave con tua sorella, a giudicare da come sei saltata per aria oggi. Se ti va di parlarne, di sfogarti, io sono qui ad ascoltarti”. Incoraggiata dalla sua disponibilità la ragazza si ritrovò a raccontare tutto ciò che aveva passato per colpa di quella disgraziata di sua sorella Christie, e di come aveva sprecato parte della vita per colpa di lei, e delle menzogne della Triade. Tutto era naturale e spontaneo. Il tempo durante la conversazione sembrava essersi fermato. La mano di lui sfiorò i capelli di lei, che si mossero come fili d’oro al vento. Billie fremette, incerta, lzò il viso per guardarlo negli occhi. Rimase paralizzata, incollata dallo sguardo magnetico e profondo del ragazzo. I loro corpi dopo un movimento un po’ timido si avicinarono. Le loro labbra si erano appena sfiorate, quando udirono un rumore di passi vicino a loro, ed una voce dire.” Ehi, sapete che ore sono?”. Si voltarono entrambi, e videro venire loro incontro Phoebe. Søren guardò l’orologio, e, alzandosi, esclamò:” Accidenti! Mezzanotte! Domani ho un intervento,è tardissimo!”. Phoebe, notando una certa elettricità nell’aria, chiese:” Ma ho interrotto qualcosa?”. Billie, diventando rossa come un peperoncino di Cayenna, rispose.” Noo… Comunque, andiamo che domani ho parecchio da fare.” Si augurarono la buonanotte, e poi, tutti e tre tornarono alle loro rispettive abitazioni.

 

 

 

 

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Capitolo 14
*** Show down: Prologo ***


Ciao Alchimista! Ecco l’ultimo episodio della saga “ descending to the hell”. Divertiti!                     

 

                                      Show down:

 

                                           Prologo

 

Nei lunghi, tortuosi e stretti meandri dello Jotunheimr, la zona più oscura dell’Øtgard, Ækstrad l’Elfo cercava inutilmente di sfuggire alle ire della sua Padrona. “ No! Mia Signora,non punitemi! Risparmiatemi vi prego. Vi ho servito fedelmente! Ho fatto tutto ciò che mi avete ordinato!” pianse il povero Elfo mentre si riparava dai colpi. “ Credi forse che io ti possa perdonare, idiota?” urlò Christie tirandogli addosso un pesante vaso di bronzo. Ækstrad, schivandolo a stento, balbettò:” Mia Signora, ho solo obbedito ai vostri ordini. Mi avete detto di infastidire il Trio e io l’ho fatto. La strega indemoniata stava per morire e tutto stava filando liscio come l’olio, ma poi una delle streghe mi ha colpito ai testicoli, e si è fregata la boccetta!”.Christie, nera di rabbia, si avvicinò pericolosamente all’Elfo e, fulminandolo con lo sguardo, gli disse:” Un calcio ai gioielli è una passeggiata rispetto a quello che ti sto per fare”- gli puntò una spada alla gola-“ Chi sbaglia, chi mi contraddice non sopravvive. Ti avevo detto di essere prudente, e tu”- rise sarcasticamente-“ come uno sciocco demone qualsiasi ti sei fatto infinocchiare dal Trio. Adesso, piccolo idiota di un Elfo, farai da cibo per i vermi!”, e con un colpo netto gli tagliò la testa. “Ottimo! Non hai mostrato alcuna pietà, bene!” disse una voce alle sue spalle. Christie si voltò e ,vedendo Lucifero venirle incontro, gli disse:” Ah, sei tu?”-sorrise sardonicamente-“ Qual buon vento ti porta?”. Il Demonio ,guardandola con una punta di orgoglio, rispose:” la Triade ti ha tirato su in modo davvero eccellente! Completamente priva di sentimenti umani, piena solo di desiderio di uccidere. Sai mi ricordi il Cannibale di Milkwaukee!”. Christie, poggiando la spada ancora sanguinante su un piccolo altare di pietra, gli chiese:” Come diavolo fai a sapere che mi ha cresciuta la Triade? E sei qui solo per dire stupidaggini, o vuoi farmi un discorso serio!”. Lucifero, sedendosi su una roccia, rispose:” Dimentichi chi sono, io? Certo che so della Triade, e conosco anche altre cose di te, streghetta, tante cose, che presto ti rivelerò. Comunque, volevo solo sapere come si evolve il tuo piano.” Christie, prendendo di nuovo in mano la spada e ripulendola dal sangue dell’Elfo, disse:” Il momento clou è arrivato. Tra non molto riunirò le due metà del Potere Supremo nelle mie mani, e poi ucciderò le Halliwell”. Lucifero, soddisfatto, disse:” Allora ci vedremo dopo che avrai fatto il lavoretto al Trio. Adieu!”, e sparì.

 

 

 

 

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Capitolo 15
*** Unespected meeting ***


                              Unespected meeting.

 

Nell’ala est del S. Francisco Memorial, in uno studio enorme, e arredato in modo molto elegante, seduto dietro una scrivania di mogano, c’era un giovane uomo che sfogliava una rivista medica. “ Dottore, scusi c’è una paziente del Dottor Morrison per lei”. Il giovane alzò la testa e vedendo l’infermiera affacciata sulla soglia, disse:” Ah, signora Brown, la faccia passare”. Si aprì la porta ed entrò Phoebe Halliwell. Il dottore, con aria sorpresa, esclamò:” Phoebe! Ciao, come mai qui? Vieni accomodati!”. Phoebe, riconoscendo anche lei il giovane medico, sorrise:” Ciao, Søren, non sapevo fossi tu il sostituto del Dottor Morrison.”. Søren, spegnendo la sigaretta che stava fumando, e aprendo la finestra per gettarla via, disse. “ Jim Morrison è partito per Stoccolma, e mi ha chiesto di occuparmi dei suoi pazienti. Ma come mai sei venuta in ospedale, ti senti male?”. Phoebe, sedendosi sulla poltroncina, rispose.” Tranquillo. Ho solo avuto qualche giramento di testa, e ,siccome stamattina ho avuto una palpitazione, ho pensato di farmi controllare”. Søren, prendendo lo stetoscopio e lo sfigmomanometro, le disse:” Sarà stato un calo di zuccheri. In ogni caso, non credo che si tratti di qualcosa di grave. Ora ti controllo la pressione.”- si alzò in piedi-“ Stendi il braccio sinistro, poggialo sul tavolo e alzati la manica”. Phoebe, stava facendo ciò che lui le aveva chiesto,  quando nella stanza prospiciente lo studio medico intravide una figura familiare, per cui si spostò verso destra per guardare meglio. Søren, notando l’improvviso movimento di Phoebe, le chiese.” Ehi, cosa succede? C’è qualcosa di strano?”. Phoebe si alzò in piedi e andò verso la finestra, e disse:” Credo di aver visto una… persona che… dovrebbe essere defunta, lì in quella stanza”. Søren. Avvicinandosi all’amica, chiese.” Ma sei sicura? E chi hai visto?”. Phoebe, con aria sconcertata, esclamò:” Non è possibile! Christie!?! Ma come…”Søren, guardando meglio anche lui:” Vuoi dire la sorella di Billie? Ma non era morta?”. Phoebe, sempre più esterrefatta, rispose:” Così credevamo tutti!”- ebbe un flashback-“ Ecco la donna della visione che ho avuto durante la possessione! Dobbiamo assolutamente sapere cosa sta complottando! Potrebbe fare del male alla sorella e alla mia famiglia! Ora vado lì e…”. Søren, un po’ meno irruento e più riflessivo della strega, disse.” Aspetta! Se è riuscita a sfuggire alla morte non è da prendere sottogamba. Siamo prudenti”. Phoebe, un po’ irritata:” Ce ne stiamo con le mani in mano, allora?”, e il mezzo angelo, prendendo dalla tasca una specie di radiolina, disse.” Niente affatto, io dico che è meglio cercare di ascoltare ciò che sta dicendo. Questa è una mini ricetrasmittente in grado di farci ascoltare qualsiasi conversazione nel raggio di cento metri in Dolby Surround. L’ho comprata per seguire meglio gli spettacoli teatrali anche dalle ultime file.”, e porse una cuffia a Phoebe, e si mise l’altra in un orecchio, e poi, si dedicarono all’osservazione delle mosse del nemico. Nell’ex ufficio di George Mc Clusky, l’Anziano dei Tdg defenestrato, c’era, infatti, Christie che parlava al telefono. “ Oh, ciao Billie, sono io Shelly, la tua collega. Ti chiamavo per chiederti di passare da me con gli appunti di antropologia. Ok? A dopo, ciao!” disse Christie con una voce completamente diversa dalla sua. Riattaccò e, commentò sarcasticamente.” Bene! L’amo è stato gettato, speriamo che la preda abbocchi!”, e si smaterializzò. Appena udite queste parole, Phoebe, guardò spaventata Søren e.” Dobbiamo sbrigarcie avvertire Billie, e le mie sorelle del pericolo! Andiamo!”. Uscirono a razzo dallo studio, e percorsero a folle velocità tutto l’ospedale fino all’uscita. Appena furono nel parcheggio Phoebe esclamò:” Oh Dio! Proprio oggi! Mi hanno rubato la macchina!”.” Andiamo con la mia!” disse Søren. Salirono sulla Lamborghini di lui e attraversarono a velocità da rally tutta la città, e arrivarono a Precott Street in un quarto d’ora. Schizzarono furoi dalla macchina e si precipitarono a casa Halliwell. Nell’androne incontrarono Piper. Phoebe, ansimando per la fatica, salutò la sorella e le chiese:” Piper, per favore, sai dov’è Billie?”. Piper, stupita:”’E uscita poco fa, da cinque, dieci minuti. L’ha chiamata  la sua amica Shelly. Credo che sia andata al college. Ma perché la cerchi?”. Phoebe, aprendo la porta, disse:” Ti spiego dopo. C’è una situazione di emergenza. Forse c’è di mezzo Christie!”, e, lasciando in tredici la sorella, uscì come una saetta, seguita dal mezzo angelo, e rimontò in auto. Poi i due ripartirono di gran carriera.        

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 16
*** Bloody clash ***


                                Bloody clash

 

Erano circa le undici e mezza di mattina quando Billie arrivò al dormitorio dell’università. Bussò alla porta del monolocale della sua mica e disse:” Shelly? Sono io, posso entrare?”. Non rispose nessuno. Anche se ciò era un po’ insolito la ragazza decise di entrare ugualmente. Appena fu dentro richiuse la porta, e iniziò a girare per il miniappartamento. Entrò nella zona cucina, e lanciò un urlo. Infatti, sul tavolo della cucina c’era messa in bella vista la testa mozzata della sua amica. “ Sorpresa!” disse una voce dietro di lei. Billie si girò e, con la stessa espressione di chi ha appena visto un UFO atterrare nel giardino di casa, esclamò:” Christie!?! Ma che…”, e Christie, con aria beffarda:” Sei contenta di vedermi? Eri convinta che fossi morta davvero?”- rise sguaiatamente-“ Il tuo patetico tentativo di uccidermi è miseramente fallito, sorellina!”- le puntò una spada contro-“ Adesso questa sarà piena del tuo sangue!” e le menò un gran fendente. Billie, con molta presenza di spirito, respinse il fendente con il coperchio di una pentola, utilizzandolo come uno scudo, e rispondendo all’attacco con un coltello da salumiere trovato sul tavolo, le chiese:” perché vuoi uccidermi? Adesso non c’è più di mezzo la Triade, non sei più sotto la loro influenza!”, e Christie, vibrando un colpo di spada così potente da spezzare come se fosse stato di carta lo scudo improvvisato della sorella, rispose:” la Triade non c’entra niente! Io voglio il dominio sugli Inferi, e ogni… ostacolo… va eliminato.” E assalì la sorella con ancora più foga. Incrociarono le lame in questo duello improvvisato per più di un’ora, e billie iniziava a sentire una certa stanchezza per cui concentrò tutte le forze in ultimo strenuo tentativo di respingere quel folle attaccò. Ma Christie con un terribile affondo immerse la lama nello stomaco della sorella.  Billie cadde a terra ferita,e Christie, alzando in aria la spada, le disse:” Adesso è arrivata la tua ora! Dì le tue preghiere!”, e le stava per dare il colpo di grazia, quando  la stanza fu scossa da una sorta di vibrazione sismica,e dal muro sortirono fuori due figure incappucciate ed in saio bianco. Prima che Christie avesse il tempo di fare qualcosa, uno dei due la afferrò per la vita e la portò via riattraversando il muro. L’altro, prima di andarsene, gettò al centro della stanza una pergamena ed un pugnale, e poi sparì anche lui.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 17
*** On Razor's edge ***


On Razor’s edge

 

Mentre Billie e Christie appianavano in modo estremamente pacifico le loro divergenze, una Lamborghini nera attraversò a folle velocità il viale che portava al campus, e poi frenò di colpo, fermandosi a due centimetri da un frassino. Dall’auto scesero Phoebe e Søren. I due si catapultarono dentro  il campus ed iniziarono la loro ricerca. Dopo circa mezz’ora di giri a vuoto Phoebe prese il cellulare e fece un ultimo disperato tentativo di chiamare l’amica la cellulare. Ovviamente non rispose nessuno. Phoebe, chiudendo rabbiosamente il telefono, esclamò:” Cristo! Non risponde nessuno!” e stava per riprovare a telefonare; ma udì un rumore fortissimo come di lame che si scontravano, vetri infranti, urla e parolacce a gogò. Søren imprecò in danese,e, rivolgendosi a Phoebe, disse:” proviene di là questo casino!”- indicò verso ovest-“ Sbrighiamoci!”. Si misero a correre stile maratoneti seguendo il tremendo frastuono, che, invece, di diminuire diventava sempre più potente. Salirono quattro rampe di scale, e si ritrovarono in un corridoio. Aprirono a calci tutte le porte, ma tutte davano su stanze vuote. “ Questa non si vuole aprire!” esclamò Søren. Phoebe, indietreggiando, disse:” Aspetta ci penso io!” e caricò una spallata così forte che buttò giù la porta e fece cadere pezzi d’intonaco. Entrarono nella stanza, che peraltro era talmente in disordine che sembrava ci fosse appena passato un uragano, e si guardarono intorno. Videro Billie stramazzata a terra, svenuta, con una ferita enorme, e in una pozza di sangue. Phoebe urlò e, accovacciandosi accanto al corpo dell’amica, esclamò:” Oh mio Dio! L’ha uccisa quella…”, e Søren, esaminando con occhio un po’ più critico la situazione, disse:”Respira ancora. Non è morta, anche se c’è mancato poco. Della ferita me ne occupo io. Tu, per favore, controlla se quella disgraziata della sorella ha lasciato qualche trappola.” Phoebe, si alzò in piedi, e:” Ehi! Guarda qui! Cosa sono?” - raccolse da terra la pergamena ed il pugnale lasciati dai misteriosi incappucciati che avevano portato via Christie-“ Sbrigati con quella ferita!”. Søren, imponendo le mani sullo squarcio, disse:” Ci vuole un po’. Mio Dio! Quant’è profonda! Ecco, fatto! Andiamo a casa!”. Prese Billie ancora svenuta in braccio, e andò via insieme a Phoebe.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 18
*** Revelations ***


                                                      Revelations:

 

Poco dopo Billie, Phoebe e Søren erano nella soffitta di casa Halliwell a parlare con il resto della famiglia. “… così mi stava per colpire, quando dal nulla sono spuntati due incappucciati che l’hanno portata via.” Stava dicendo Billie, esponendo in breve quanto era successo. Phoebe, mostrando a tutti la pergamena e il pugnale trovati, disse:” Ecco, guardate, abbiamo trovato queste cose.-“ le porse a Leo-“ Diamo un occhiata”. Leo, svolgendo la pergamena ed esaminandola attentamente, disse:” Ma, che diavolo di lingua è?”. Paige, sbirciando il foglio:” Mmh… sembra latino.”- si fece porgere la pergamena-“ Meno male che ho un pochino di dimestichezza con le lingue antiche.”- tutti si appressarono a lei per ascoltare più chiaramente la lettura-“ Ad Iustitiam venite, in civitatem cui nomine est in phoenica lingua Flos, autem Panormus nominata. Ad cripta sub capite venite. Clamate, clamate et ego Sancta Dike clam veniam.”.[1] Lette queste parole tutti quanti sparirono. Subito dopo si ritrovarono in una enorme caverna circolare appena appena illuminata da una luce molto fioca proveniente da un foro in alto. Il gelo e una certa inquietudine faceva battere i loro denti. Rimasero per qualche minuto fermi in attesa. Poi Piper, con voce un po’ turbata, chiese:” Ma dove siamo?”, e Phoebe, tremando, rispose:” Non lo so! Ma questo posto mi mette i brividi addosso!”. “ Non abbiate timore! Io non colpisco gli innocenti! Solo i colpevoli mi temano! Siete sotto la Chiesa di Santa Maruzza, nel quartiere Capo di Palermo!” echeggiò una voce. Paige, non meno spaventata degli altri, chiese all’ignota voce:” Che cavolo ci facciamo qui?”. Di colpo si accesero delle torce e si videro sortire fuori dal buio circa una ventina di uomini abbigliati come frati ed incappucciati, disposti a semicerchio intorno ad una donna dall’aria maestosa. Piper, affascinata misteriosamente dall’aria ieratica della donna, chiese:” Chi… sei tu? Sei un demone?”. La donna sorrise benevola, e, con voce melodiosa, rispose:” No, non sono un demone. Io sono Dike, o Iustitia, come preferite. Non scendo presso i mortali, ma sono accadute cose che mi hanno costretta ad un repentino intervento. Leggo nelle vostre menti una forte incredulità, e lo comprendo.”- mostrò al Trio con una mano gli uomini che la circondavano-“ Questi sono i Beati Paoli, uomini che hanno scelto di servirmi incondizionatamente. Oggi, o Prescelte, siete qui per assistermi nel formulare un’ardua sentenza.”- fece un cenno ai suoi uomini che si spostarono e fecero avanzare due di loro che tenevano incatenata mani e piedi una giovane donna.-” Riconoscete costei?”. Billie, appena vide l’incatenata, esclamò:” Christie!?! Ma che diavolo…”. Dike, avanzando con fare regale verso le streghe, disse:” Costei è qui per essere giudicata imparzialmente dall’unica assemblea dal giudizio inappellabile e santo. Colpe inenarrabili macchiano la sua coscienza, se ne possiede una. Crimini orribili nemmeno concepibili dalla mente umana essa ha commesso.” Phoebe chiese:” Si è alleata con la nuova Sorgente?”. Dike, scuotendo la testa, rispose:” No! Essa è la nuova Sorgente! Pur di ottenere la vendetta, ha stretto ancora di più il suo preesistente legame con il Male Supremo, mille volte più potente di Triade e Sorgente messe insieme.” Billie voleva gettarsi addosso alla sorella e farla a brani, ma fu a stento trattenuta da Paige e Søren, che temevano per la sua incolumità, per cui si limitò ad urlare contro la sorella:” Insensata! Perché lo hai fatto? E cosa ,diavolo, sarebbe questo legame preesistente con Forze Oscure?”. Christie, che ,nonostante fosse avvinta in pesanti catene di ferro, conservava un orgoglio inumano, squadrando tutti con aria glaciale, esclamò:” Non l’hai ancora capito, stupida, è il desiderio, la brama assoluta del potere illimitato, il dominio totale sugli Inferi, mio di diritto!”. Dike, interrompendo le eresie di quella disgraziata, disse.” Sembra incredibile ciò che vi ho appena detto, ma esiste qualcosa che può fugare i dubbi.”-si rivolse a Billie-“ Leggo nel tuo cuore che hai trovato qualche giorno fa il diaril di tua madre. Non hai avuto finora il coraggio di leggerlo. Porgimelo, per favore, e vi mostrerò un ricordo lì contenuto che aiuterà a gettare la luce della verità sugli eventi.”    

 

 

 

 

 

 

 



[1] Trad: Venite presso la Giustizia, nella città il cui nome in lingua fenicia è Fiore, altrimenti chiamata Palermo. Venite nella cripta sotto il quartiere del Capo.  Chiamate, chiamate, ed io, santa Dike, presto verrò.

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Capitolo 19
*** Flashback ***


                                                                                  Flashback:

 

Turbata e decisamente scossa dalle misteriose parole della divinità, Billie prese dalla tasca un piccolo quaderno rosso e lo porse a Dike, che appena lo ebbe in mano lo prese e lo sfogliò. Poi, levando in alto un mano, disse:” In nomine veritatis, revela quid ignoramus. Vivus et real una tantum recordum facit”. Appena tale formula fu pronunciata Billie, il Trio, leo, e Søren furono letteralmente catapultati dentro il diario.  Subito dopo i ritrovarono in una cucina arredata miseramente. Seduto ad un tavolo pieno di carte c’era un trentenne alto con i capelli castani. L’uomo esaminava i documenti con aria estremamente tesa. Ad un certo punto gettò tutto per aria, ed iniziò a bestemmiare come un turco. Billie, che in quell’uomo aveva riconosciuto suo padre, al sentirlo insozzare di ogni santo il nome divenne pallida come un cencio lavato, mentre Paige che aveva riscoperto la religione in quel periodo, rischiò un attacco cardiocircolatorio. Intanto, attirata dalle blasfemie pronunziate dall’uomo, una donna dall’aspetto molto dimesso, entrò in cucina, e, raccogliendo i documenti sparsi per terra, chiese all’uomo:” Carl, ti prego, non bestemmiare! Ma cosa succede? Perché sei così arrabbiato?”. L’uomo, menando un fortissimo pugno sul tavolo, urlò:” Siamo rovinati! In banca ci restano solo 1000 dollari, e poi siamo al verde! Come accidenti abbiamo fatto in un anno di matrimonio a ridurci così?”. La donna, passandosi una mano sulla fronte, chiese: “ la situazione è così grave? Che cosa possiamo fare?”. Carl, accendendosi un sigaro, esclamò:” Non ne ho la più pallida idea! Ma ti giuro, Helena, che farei qualsiasi cos pur  di tornare in pari con i conti!”. “ Qualsiasi cosa?” disse una voce. La coppia si girò e vide un uomo alto e biondo, poggiato con molta nonchalance contro il frigorifero. Carl, stupito, urlò:” Tu chi cavolo sei?”. L’uomo, sorridendo ironico, rispose:” Come… non ti ricordi… della seduta spiritica a casa di jack Twitt il tuo amico, e il sogno sugli Inferi che facesti quella notte?”. Carl, indietreggiando, esclamò:” Tu!?! Satana!”. E Satana: “ Si, io. Sono proprio io in persona!”. Helena, stirngendo convulsamente la mano del marito, chiese.” Cosa vuoi da noi?”. Satana, allargando le braccia, rispose:” Aiutarvi. Io posso cancellare in un secondo i vostri debiti, e rendervi davvero ricchi. Voglio solo una cosa in cambio.”- li guardò beffardo-“ Indovinate cosa!”. Ed Helena, sedendosi, rispose:” Non ci vuole molto ad indovinare… l’anima?”. Il diavolo rise, e:” Oh! Troppo scontato! Non mi interessano le vostre anime… per ora… ciò che voglio … è il tuo corpo!”. La donna lo guardò sconcertata, ed esclamò:” Co… cosa? Perché?”. Satana, versandosi un bicchiere di gin, disse:” Che vi importa il perché? Questo è un mio problema.”- diede un tono suadente alla sua voce-“ Pensateci! Confrontate questa miseria, con l’agiatezza e la sicurezza che io posso offrirvi!”. Marito e moglie ancora sotto shock per la proposta indecente, rifletterono su quelle parole. Certo fare un patto con il diavolo è orribile, ma la sete di denaro era troppo forte, per cui, dopo un po’ marito e moglie si guardarono negli occhi e accettarono il nefando accordo. Dike voltò le pagine del diario, e, disse:”Siete tutti confusi, lo so, ma ora vi mostrerò un ultimo ricordo che chiarificherà tutto ciò.”   

La scena cambiò e tutti si ritrovarono in un piccolo salotto. Seduta sul divano c’era Helena Jenkins che urlava contro il marito: “ Oh Dio! Quel… demonio mi ha messo incinta, lo capisci? Ecco qual’era il suo scopo!”- si mise le mani ai capelli-“ Io partorirò il figlio di satana e tu stai lì con le mani in mano?”. Bestemmiando peggio di uno scaricatore di porto, Carl gridò:” E che cosa vuoi che faccia, donna?”- vide che la moglie stava scoppiando a piangere, e si calmò-“ Tranquilla, alla fine… è pur sempre nostro figlio” “ O figlia” -puntualizzò la moglie-“ Non so perché ma il cuore mi dice che sarà una femmina.”- si portò una mano al ventre-“ Ho pure pensato al nome: Christine o Christie.”

 

 

Ps: Ehi Alchimista è il penultimo capitolo! Tieniti forte e grazie per il tuo sostegno!

 

 

 

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Capitolo 20
*** Alea iacta est ***


                             Alea iacta est ( il dado è tratto)

 

Poco dopo quell’incredibile salto nel passato tutti quanti furono ricatapultati fuori dal diario e ritornarono nella cripta. Billie era sconvolta, non avrebbe mai potuto immaginare che una simile verità le era stata nascosta per così tanto tempo. Non si tenne più, e, nonostante Piper cercasse a stento di trattenerla, si slanciò con violenza contro Christie, ed, esasperata dalla totale indifferenza della sorella che continuava a gurdarla sprezzante, urlò:” Mi hai rovinato la vita!! Ho passato per colpa tua i momenti peggiori, e tu, disgraziata, non dici niente?”.  Dando così liberalmente sfogo a tutto il risentimento covato a lungo dentro. Finito il fiume di insulti, la giovane strega stava per affondare il pugnale trovato nel monolocale, nelle carni della sorella, quando Dike le bloccò il polso con delicatezza, ma fermezza, e, con modi estremamente calmi, le disse:” Non vale la pena che ti macchi la coscienza con un delitto per costei.”- indicò Christie con durezza-“ Lascia, per favore, che questo santo tribunale emani una sentenza priva di appello.”- si rivolse agli incappucciati che la circondavano-“ O Beati Paoli, o salvati, avete tutti gli elementi per giudicare. Conoscete tutti i delitti, i sacrifici umani, le macchinazioni infernali di questa donna. Dite, orsù, che pena essa merita!”. Tutti i Beati Paoli dissero in coro:” Nostra Signora, si faccia come Tu ci hai insegnato: Punir di morte sempre il peccato.”. Dike lasciò il polso della strega, e:” Consegnami quel pugnale, ed io cancellerò per sempre la stirpe di Satana!”: Billie, convinta da quelle parole, consegnò il pugnale alla divinità. Dike prese l’arma e la diede al capo della confraternita, e gli ordinò di procedere rapidamente con l’esecuzione. Il boia si mise alle spalle della condannata, l’afferrò per i capelli, le tirò indietro la testa, e poggiò il pugnale sulla gola, e aspettò il consenso della dea. Appena ricevuto il suo beneplacito, egli eseguì la sentenza. Il coltello affondò nella carne, e segò il collo scorrendo lentamente come quando si affetta il pane. Il sangue scorreva a fiotti spandendosi per terra. Christie diede gli ultimi tratti, spirò e cadde morta a mordere la polvere. Billie non resse alla orrifica visione del sangue che sprizzava come vino, e cadde esanime tra le braccia di Søren, che l’aveva sostenuta in tempo prima che cadesse in terra. Dike, rivolgendosi per l’ultima volta verso di loro, e verso il Trio, disse:” Adesso è tempo per voi di fare ritorno. Ma conservate sempre nel cuore il ricordo di quanto è qui accaduto.”Dette queste parole ella pronunziò antiche e potenti formule e li rispedì a S. Francisco. Avrebbero potuto essi condurre di nuovo un esistenza normale tutto ciò? E il trauma subito avrebbe indelebilmente segnato Billie?

Solo il tempo, forse, poteva dirlo.

Solo il tempo…

 

 

 

 

 

PS: Ecco Alchimista l’ultimo capitolo. Siamo arrivati alla fine. Io ti ringrazio per il tuo sostegno. E non ti nego che mentre scrivo sono commossa. Ho scritto un finale un po’ aperto perché mi piacerebbe, se ti fa piacere, e se ne hai il tempo, che tu possa immaginare e lanciare una round robin con un piccolo seguito della fiction. O comunque lasciare libero sfogo all’immaginazione.

Appena avrò l’ispirazione tornerò con altre storie.

Grazie ancora una volta

Metaipod.

 

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Capitolo 21
*** The last surprise ***


 Causa problema al PC la storia sarà unita ad A new begin. Scusa per l’inconveniente.                      

 

 

                              The last surprise:

 

                           Prologo:

 

Nel luogo in cui le anime buone alla fine della loro esistenza terrena si riposano, insieme ad Anziani ed Angeli Bianchi, il paradiso, insomma, un vecchio dall’aspetto di un santo stava fermo immerso nei suoi pensieri. Mentre egli rifletteva, improvvisamente accanto a lui apparve una bellissima donna dai capelli neri. Il vecchio si voltò,e: “ Salve, Prue, come va? Ti mancano i tuoi cari? Lo sai che sei dovuta stare loro lontano per il loro e per il tuo bene?”. Prue sorrise e:” Si,lo so. Magnus, lo so benissimo. Ma non è questo il problema: io adesso sono un Anziano,e sento tutto il dolore del mondo sulle mie spalle. So del dividersi del Potere Supremo, e conosco l’esito che la lotta intestina ha avuto. Ma so dell’esistenza del discendente ultimo che potrebbe ricostituire l’unità,e salvare il Bene”. Magnus, poggiò una mano sulla spalla di Prue,e, le disse:” Sai che, tranne che in caso di emergenza non puoi interagire direttamente con il mondo dei mortali. Ma se vuoi cambiare davvero il futuro e salvarci, rifletti bene, apri il tuo cuore e troverai la via.”Prue assentì e sparì.

 

 

 

                                   Meet you again:

 

Erano passati circa due mesi dalla tragica morte di Christie nella cripta, e in casa Halliwell tutto stava tornando alla normalità. Quella mattina Paige si era recata ai Servizi Sociali dove lavorava da circa un anno, un po’ più presto del solito. Decise di prendersi un caffè al distributore. Appena arrivò il suo turno mise due dollari nella macchina, ma questa lampeggiò un paio di volte e si spense. Paige, irritata, diede un piccolo colpo alla macchinetta, esclamando:” Dannazione! E ora?”.” Serve aiuto?” disse una voce dietro di lei. Paige si voltò, e vide una ragazza di bassa statura ma molto carina, e dall’aria vagamente familiare. Paige le disse:” Tutto ok. Solo che la macchinetta si è mangiata i soldi.”- osservò maglio la ragazza-“ Althea?!? Ehi! Non sapevo lavorassi anche tu qui!”. Althea sorrise, e: “ Paige, ciao, come state tu e le tue sorelle? Comunque mi hanno assunto da sei giorni e già ho un piccolo problemino.”- controllò che nessuno ascoltasse-“Ho un bimbo magico in ufficio. Vieni!”. Althea condusse Paige nella sua stanza, e le mostrò un bimbo di circa tre anni di una bellezza indescrivibile. Sembrava un puttino: era biondo, minuto e gli occhi azzurro ghiaccio. Paige rimase stupita,e, chiese:” Perché dici che è magico?”. Althea indicò all’amica una lampada di plastica mezza liquefatta,e, disse:” Appena l’ho portato qui. L’ha incendiata come se fosse stata carta, senza nemmeno toccarla!”. Paige, decisamente incuriosita, disse:” Mmh… è incredibile. Normalmente i poteri degli incendiari si sviluppano nell’adolescenza. E, poi, questo bambino mi ricorda qualcuno. Non so chi, ma qualcuno che conosco bene. Se ti va, possiamo portarlo da noi e parlare con le altre. E ci racconti anche come è che lo hai incontrato”. Althea accettò, prese dei documenti dalla scrivania, e seguì Paige fuori dal Dipartimento.

 

 

PS: A new begin, di cui questo è il seguito, è ambientata nel 2010. L’anno è importante. Scoprirai presto il motivo.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 22
*** Curious coincidences ***


                                         Curious coincidences.

 

Circa un quarto d’ora dopo Paige ed Althea erano sedute nel salone di casa Halliwell e stavano parlando con Piper e Phoebe. Althea raccontò al Trio una storia estremamente curiosa:” Questa mattina stavo andando in ufficio per compilare alcuni moduli in amministrazione, quando Tra la Settima e la Quinta Avenue sono stata abbagliata da una potentissima luce azzurra. Indietreggiai spaventata, e davanti a me si è materializzata una donna dall’aspetto angelico. Prima che avessi il tempo di reagire in alcun modo, essa mi ha letteralmente scavato l’anima con lo sguardo, e mi ha detto di tornare immediatamente al St Mary Institute, dove stavo aiutando nei soccorsi”. Paige la interruppe,e, disse.” Vuoi dire quel brefotrofio dove c’è stato un circoscritto ma insolito incendio in una camerata?”, Althea annuì,e, riprese:” Esattamente. Quella donna mi ha chiamato per nome, e mi ha rivelato che uno degli orfani era in gravissimo pericolo, e che solo una strega buona poteva salvarlo. Non ho esitato, sono tornata indietro, e ho iniziato a girare nelle camerate. Ad un certo punto avevo perso le speranze, quando ho sentito un grido. Mi sono girata, ed ho visto un uomo che teneva brutalmente per il colletto della camicia un bambino.  A gran velocità mi sono diretta verso quel tizio, e questi mi ha lanciato una sfera di energia. L’ho evitata a stento, ho fatto esplodere quel bastardo con il mio potere ed ho portato via il piccolo”. Mentre Althea stava raccontando questi fatti, dalla cucina era venuta fuori Billie. Non appena vide il piccolo incendiario che giocava con Wyatt e Chris, la giovane strega rimase inspiegabilmente turbata. Quel bambino le ricordava qualcuno di a lei molto vicino.  Non sapeva spiegarselo nemmeno lei, sentiva come un legame sconosciuto con quel fanciullo. Ebbe un capogiro,e dovette tenersi al tavolo. Phoebe notò l’improvviso turbamento dell’amica, e le chiese:” Ehi, tutto ok? Stai bene?”. Billie riprese il controllo di sé, , aggiustandosi la frangetta, rispose:” Si, si tutto ok. Ma.. cosa dicevate prima? Un demone ha attaccato questo ragazzino?”. Phoebe rispose:” Si. Althea lo ha salvato. Però bisogna ammettere che è strano. Di solito i demoni non attaccano i bambini senza motivo. Evidentemente ci deve essere qualcosa sotto”, e Paige, sfogliando un dossier, disse:” Dobbiamo andare a fondo in questa vicenda. Forse l’attacco è collegato a qualcosa riguardante la famiglia del piccolo…”- si rivolse ad Althea-“ Come si chiama?”, ed Althea:” Qui c’è scritto George J. Orwell.  Come lo scrittore. Si potrebbe verificare nel database dell’istituto se ci sono notizie sulla famiglia. Ma ci ho già provato e non trovo la chiave d’accesso”. Piper stava per rispondere qualcosa, quando Althea ebbe un flashback,ed esclamò:” Aspettate! Forse c’è una soluzione. Il mio Angelo Bianco, Søren, è molto abile con i computer, e, se non erro conosce personalmente Regine Nielsen, la fondatrice dell’Istituto. Adesso lo chiamo, così ci può aiutare. Tanto sta qui quasi di fronte”. Althea uscì un attimo,e cinque minuti dopo tornò in compagnia del suo Angelo. Appena arrivato Søren salutò le amiche e chiese spiegazioni. Ascoltate con estrema attenzione il resoconto fattogli, rifletté un attimo, e disse:” Non c’è problema. Mentre studiavo al college, ho fatto volontariato al St Mary. Se mi trovate un portatile connesso in internet in un fiat vi scarico tutti i documenti che vi servono.” Billie portò il suo computer, e il ragazzo in pochi minuti si connesse al server del collegio. Søren digitò il nome del piccolo e lesse:” George J. Orwell. Nato  il 21 dicembre del 2007, da madre ignota.” Phoebe, incuriosita, chiese:” In che senso ignota?”, e Søren:” Nel senso che non risulta il suo nome nell’atto di nascita. Se si vuole sapere qualcosa l’unica speranza è contattare”- lesse meglio sul monitor-“ Krystal Fersen, l’infermiera che ha controfirmato l’atto, e vedere se può fornirci i registri di quel giorno”. Paige indossò la giacca,e disse:” Allora, io, tu, e Althea andiamo al St Mary e parliamo con questa infermiera. Voi aspettateci e cercate di capire di che demone si tratta”. Tutti furono d’accordo, e Paige, althea e Søren stavano per uscire, quando Billie corse loro incontro dicendo:” Aspettate un attimo. Questa faccenda mi incuriosisce parecchio, vengo con voi.”     

 

 

 

 

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Capitolo 23
*** Curious coincidences part two ***


 

                                        Curious coincidences part two

 

 

Nell’ala ovest dell’infermeria del St Mary Institute un’infermiera sessantenne stava correndo disperatamente. Due uomini la stavano inseguendo senza posa. “ Fermati, donna!” urlò uno di questi, lanciandole una sfera di energia.2 Così non la raggiungeremo mai!” disse l’altro smaterializzandosi e riapparendo subito dopo davanti alla donna, bloccando la strada. Il primo demone afferrò la fuggitiva per un braccio, e sorridendo beffardo, le disse:” ora dove scappi, Krystal? Dacci quei documenti, e, forse ti farò fare una morte veloce ed indolore!”. La donna non rispose nulla, e il demone la stava per colpire di nuovo, quando si sentì una voce esclamare:” cosa intendi fare, demone?”. Egli si girò e, vedendo Paige, billie, Althea e Søren, disse:” Ah! Bene! Ora si che le cose si fanno interessanti. Una prescelta, un mezzo angelo, e due streghe. Oggi ho fatto strike!” e lanciò verso di loro una sfera di fuoco. Paige, per fortuna, usò il suo potere e rimandò la sfera al mittente. Mentre il primo demone moriva urlando, il secondo afferrò dalle mani dell’infermiera un foglio di carta e sparì. Paige aiutò la donna a rialzarsi,e le chiese:” ‘E lei Mrs Krystal Fersen?”, e la donna, spolverandosi la divisa, rispose:” Si sono io. Grazie per avermi salvato. Quei… tizi sono entrati all’improvviso,e mi hanno attaccato, perché non ho voluto consegnare loro la scheda di uno degli ospiti dell’istituto. Ma voi chi siete?”, ed Althea, mostrando alla donna un cartellino:” Servizi sociali. Avremmo bisogno di informazioni su George J. Orwell, nato il 21 dicembre del 2007”. Mrs Fersen, dirigendosi verso il suo ufficio,  disse:” Mmh… George J. Orwell… Oh, si! Ricordo benissimo! L’ho chiamato io così. Stavo leggendo 1984 quando è nato.”, e Billie, stupita, disse:” Ma, allora, Orwell non è il cognome materno?”, e l’infermiera, scuotendo la testa, rispose:” Oh, non! La madre non lo ha voluto riconoscere. L’unica cosa che ha chiesto è stata che gli mettessimo una J puntata tra il nome ed il cognome, ma non ha spiegato il motivo. Mi ricordo bene quel 21 dicembre. Erano le due di notte, e non c’era nessuno. Mentre leggevo in sala infermieri, la mia collega Kira mi ha detto che era arrivata una ragazza in stato interessante.” Althea la interruppe, e le chiese:” si ricorda com’era questa ragazza?”, e Mrs Fersen:” Come se l’avessi davanti. Era una ragazza molto carina, capelli biondi e mossi, occhi chiari, molto formosa, sui venti, venticinque anni e vestita in modo decisamente succinto. Ha partorito senza problemi un bel maschietto. Quando si è ripresa dai dolori del parto, mi sono avvicinata la letto,e le ho chiesto che nome intendesse dare a suo figlio.”- sospirò-“ Mi guardò con aria gelida, e mi ha detto che ci pensassi io al nome, perché non aveva intenzione di tenersi il bambino. Le ho chiesto se voleva che facessi qualcosa per lei, ma non mi ha risposto. Era come se non le importasse nulla. Mi è sembrata una persona molto fredda. Non ha voluto prendere in braccio il neonato, e due giorni dopo se n’è andata, e mai ha dato notizie di sé.” Søren, molto colpito da questa vicenda, passandosi una mano tra i capelli, chiese:” E così, questa ragazza non ha lasciato traccia di sé, niente?”, e Mrs Fersen:” Ha solo firmato il registro dell’ospedale, ma quei tizi di prima lo hanno rubato. Però”- prese dalla tasca una collanina d’oro con un piccolo ciondolo a forma di cuore-“ Le era caduto questo. Prendetelo forse vi può essere utile.” Billie prese la collana, e osservando con attenzione il ciondolo, esclamò:” Oh Dio! ‘E identico a quello che ho regalato a…”- lo aprì-” C. J . le iniziali coincidono. Speriamo sia una coincidenza soltanto!”. Salutata rapidamente Mrs Fersen tutti quanti tornarono a casa.      

 

 

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Capitolo 24
*** Kidnapping ***


                                  Kidnapping  

 

Mentre si svolgeva il dialogo con Mrs Fersen, in casa Halliwell era scoppiato un macello. Infatti un gruppetto di demoni aveva attaccato Phoebe e Piper. Mentre lottava aspramente con un demone, Phoebe urlò:” presto ,Piper, bloccalo, o fallo esplodere!”, e Piper, tentando inutilmente di usare il suo potere, esclamò:” Oh Dio, sono immuni! Come diavolo facciamo?”, e il demone, creando una sfera di acido, disse.” Allora, streghe, vi decidete a dirci dov’è quel ragazzino, o preferite saltare in aria?”- lanciò la sfera verso Piper, colpendola di striscio-“ Non, vi si scioglie la lingua, eh?”- si rivolse ai suoi compagni-“ Su, smidollati, muovetevi!”. Uno dei tre altri demoni disse.” Eccolo qui!”- indicando ed afferrando repentinamente il piccolo George -“ Ora sei nelle nostre mani piccolo incendiario!”. Sembrava tutto perduto per il povero bambino, quando Phoebe, senza alcuna esitazione, si slanciò contro il demone, e tentò disperatamente di strappargli l’innocente dalle  mani. Ma quel maledetto demone era davvero forte, ed in poco tempo ridusse a mal partito la strega, e la portò via assieme al bambino, e poi anche gli altri demoni sparirono. Mentre Piper era a terra dolorante, arrivarono Paige, Billie, Althea e Søren. Paige, vedendo la sorella semidistesa sul pavimento, le corse incontro e la aiutò a rialzarsi,e:” Piper, tesoro, cosa è successo?”- notò la ferita sul braccio-“ Oh Dio!  Aspetta un attimo!”, e la guarì. Piper, rialzandosi a stento,disse:” I demoni… ci hanno attaccato!”, e Paige, preoccupata,chiese.” E Phoebe, ed i bambini dove sono? Stanno bene?”, Piper,sospirando, disse.” Wyatt e Chris sono con Leo da papà, mentre Phoebe e… George sono stati portati via da quei bastardi!”. Poi salirono tutti quanti in soffitta per potere avviare le ricerche dei due scomparsi. Mentre ascoltava Paige ed Althea che facevano un breve excursus di ciò che era successo al St Mary, Piper cercava con la mappa ed il cristallo l’ubicazione del luogo in cui la strega e l’incendiario erano tenuti prigionieri.  Ad un certo punto Piper notò che Billie guardava con aria estremamente inquieta un oggettino che rigirava tra le dita. Lasciò continuare la ricerca a Paige, si avvicinò all’amica e le chiese:” Ma… non… è il pendente che avevi regalato a… Christie?”, e Billie, appoggiandosi al vano della finestra per non cadere, balbettò:” Al.. Allora non era una mia impressione1 Dio, lo hai riconosciuto anche tu! Guarda!”- indicò a Piper una piccola scritta sul retro del cuore-“ A parte le iniziali, c’è anche un’altra cosa che coincide: questa è la scritta che avevo fatto incidere dal gioielliere: unite per sempre”. La mente di Piper fu attraversata dallo stesso sospetto che l’amica aveva avuto durante la conversazione con l’infermiera. Imbarazzata, non sapeva, infatti cosa dire, Piper si voltò vero Paige,e, con voce un po’ stizzita, le chiese:” Paige!! A che punto siamo?”. Paige, con aria agitata, esclamò:” Ecco! Il cristallo si è mosso! Andiamo!”.      

 

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Capitolo 25
*** Rescue ***


                                          Rescue:

 

In un grande capannone vuoto nella zona portuale di S. Francisco, un uomo alto e nero guardava con aria compiaciuta Phoebe Halliwell e il piccolo George J. Orwell legati ad un palo. L’uomo, fregandosi le mani, disse.” Bene! Dite pure le vostre preghiere! Tra poco sarà la vostra ora!”.” Non credo. Direi piuttosto, che sarà la TUA ora!” disse una voce. L’uomo si girò e ,vedendo Paige, Piper, Billie, Althea e Søren, disse, con voce strascicata:” Ottimo! Siete arrivati appena in tempo per lo spettacolo! Adesso io Exaron, figlio di Sautron, cancellerò definitivamente dalla faccia della Terra la veggente del Trio,e il fanciullo destinato a riunire in sé le due metà del Potere Supremo! E, così, eliminato l’unico discendente di Christie, potrò essere io la nuova Sorgente!”. Billie, sentendo nominare da quel disgraziato la sorella, esclamò:” Allora è vero ciò che sospettavo! ‘E davvero mia sorella la madre di George!”.  Exaron, ridendo beffardo, disse.” Oh, si! Christie Jenkins è la madre… è la lista dei padri che è piuttosto lunga… visto che … la tua cara sorella si è divertita parecchio qui agli inferi! C’era più fila da lei che alla posta a ritirare la pensione!”. Billie si infastidì notevolmente al sentire parlare in tali termini della sorella,e strappò dalle mani di Piper una delle pozioni che aveva portato in caso di emergenza, e la lanciò verso il demone. Ma la boccetta rimbalzò indietro respinta da una sorta di muro invisibile. Exaron, scoppiò a ridere, ed esclamò:” Sciocca strega! Pensavi che mi ero bevuto il cervello! Ho preso le mie precauzioni! Ho creato una barriera invisibile, ed inattaccabile ad ogni attacco magico. Adesso vedrete morire i vostri cari!” e scagliò una sfera di energia contro i prigionieri. La sfera si fermò a due centimetri dal volto di George e tornò indietro a metà.  Duplicò le sue dimensioni, e tornò indietro uccidendo sul colpo Exaron. Subito dopo il muro invisibile si infranse, e tutti quanti corsero a liberare Phoebe e George. Poi tutti quanti tornarono a casa.

 

 

Ps: Questo è il penultimo capitolo! Ciao Alchimista! Lunedì o Martedì posto l’ultimo! Alla prossima!  

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 26
*** Soul's claim ***


                                           Soul’s claim:

 

Quella sera, intorno alle nove e mezzo circa, Billie era al parco all’angolo di Muldberry Street, seduta su un grosso ramo di castagno, a riflettere sugli strani eventi che le avevano recentemente sconvolto la vita. Guardava la luna piena e cercava negli astri una risposta alle mille domande che le affollavano la mente. Dopo un po’, stava per scendere giù dall’albero, quando sentì una voce chiamarla per nome. Alzò lo sguardo e vide fluttuare a mezz’aria davanti a lei una donna dai capelli neri come la notte, dall’aspetto così gentile ed angelico da comunicare in chi guardava un senso di pace e beatitudine, circonfusa da una luce azzurrina che illuminava dolcemente tutto intorno. Billie ebbe l’impressione di conoscerla: l’aveva vista, forse, in una foto? Non ne era sicura. Si rivolse alla donna con rispetto, e le chiese:” Ma… sei … forse… Prue?”, e la donna, sorridendo benevola, rispose:” Si, ragazza, sono io! Noi non ci siamo conosciute mentre io ero ancora in vita, ma so chi sei.”, Billie la guardò con aria interrogativa, e le chiese:” Come fai a saperlo?”, e Prue, indicando il cielo:” Da lassù vedo tutto ciò che accade. Anche se sono lontana non ho mai smesso di continuare a pensare alle mie sorelle. Fin’ora non sono mai intervenuta nelle vicende terrene, perché altrimenti il Grande Disegno ne sarebbe stato sconvolto.” Un po’ inquieta,e stupefatta dall’omniscenza della donna, Billie chiese.” Ma… allora… tu sai anche di … George?”, e Prue, assentendo, rispose:” Si, certo, anzi sono stata io ad apparire ad Althea. Perché? Ti chiederai. ‘E semplice perché in questo fanciullo, anche se per sua sventura è nato da una donna malvagia, tuttavia ha in sé la forza del bene. Ognuno dentro di sé ha una luce che lo guida, anche se piccola. Se tu vuoi, puoi guidarlo verso la luce. ‘E una tua scelta, dipende solo da te.” Dette queste parole con tono d’oracolo Prue sparì. Quel breve dialogo con la scomparsa Prescelta lasciò nell’anima della giovane donna i semi del dubbio. Rimase per molto tempo a meditare sul significato di quelle parole, e sulle possibilità che le si aprivano davanti. Sentì un rumore, giusto un fruscio tra gli arbusti nel viale sottostante, non era niente di particolare, ma bastò a scuoterla da quella sorta di meditativo torpore in cui era caduta. Billie si rese contò fosse tardi, per cui scivolò giù dal castagno e si mise in cammino verso casa.  Era a pochi metri da casa, quando si scontrò con un passante che proveniva dalla direzione opposta. La ragazza alzò la testa, e riconobbe Søren, l’affascinante mezzo- angelo bianco, e disse.” Oh, scusa, se ti sono arrivata addosso. Ero con la testa fra le nuvole! Ma… come mai sei in giro a quest’ora?”- guardò l’orologio-“ ‘E quasi mezzanotte!”. E Søren, camminando accanto a lei:” Volevo andarmi a comprare le sigarette, ma effettivamente è tardissimo. Meglio che anche io mi ritiri. E tu, invece, dove te ne andavi in giro da sola a quest’ora, è un po’ pericoloso. Ci sono tanti malintenzionati di notte.”- la guardò con più attenzione-“Mi sembri un po’ tesa! Tutto ok?”. Si sedettero sul pianerottolo di casa Halliwell. Billie disse:” Più che altro direi shoccata! Ho praticamente scoperto che mia sorella, che per’altro ha tentato di ammazzarmi, è conosciuta come una… poco di buono per tutto il mondo infero,e già questo è pesante. Poi, per completare l’opera, esce pure fuori che ha fatto un figlio!”. Søren, aggiustandosi il cappotto, disse.” Aggiungi anche, scusa la scarsa delicatezza, e lo ha pure lasciato in un istituto!”, e Billie, cercando nella borsa le chiavi di casa, esclamò:” Non capisco assolutamente, come abbia potuto fare una cosa del genere! Lasciare in un brefotrofio il proprio figlio! ‘E inumano!”,e Søren, passandosi una mano tra i capelli, disse.” Però, riflettendoci bene, qualcosa di buono deve esserci rimasto in Christie, dopotutto non lo ha… ucciso!”, Billie, sospirò, e disse:” Non ho la più pallida idea di cosa fare! Da un lato vorrei prendermi cura del piccolo George,ma dall’altro lato, ho un terrore inspiegabile.” E in poche parole cercò di spiegare i dubbi che la opprimevano. Mentre parlavano si creò lo stesso clima di naturalezza e quiete che c’era stato la sera della possessione di Phoebe. La stessa chimica di quel giorno   stava lentamente ma inesorabilmente risorgendo.  La ragazza rimase di nuovo impietrita ed agghiacciata dagli occhi di gatto dell’affascinante scandinavo. Ancora una volta i loro volti si avvicinarono frementi con un movimento prima timido, ma poi più deciso; le loro labbra si sfiorarono, e questa volta non ci fu nessuno a spezzare quel momento unico ed irripetibile. Fu molto di più di un semplice bacio, fu un incontro d’anime.   

 

 

 

 

 

Ps: Ecco, Alchimista l’ultimo capitolo. Leggilo e divertiti. Ti ringrazio infinitamente per la tua pazienza!

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