*** ... <3 Love at the Canaries <3 ...***

di frankieEkevin
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Antefatto ***
Capitolo 2: *** Nuova vita alle porte ***
Capitolo 3: *** Bellezza cosmica ***



Capitolo 1
*** Antefatto ***


  “Love at the Canaries”

Antefatto

Jacob pov

Non ero un mostro! … però dovevo allontanarla da me, non potevo mettere in pericolo la sua fragile vita da umana anche se la lontananza mi avrebbe ucciso!Non potevo ferirla, se avessi fatto l’errore di Sam sarei diventato davvero un mostro. Il solo pensiero del suo viso meraviglioso solcato da un’enorme cicatrice, che sarebbe rimasta lì per tutta la sua vita, mi trafiggeva il cuore, già troppo debole per essere percosso ulteriormente. Ancora non riuscivo a capacitarmi dal pensiero che oggi l’avrei irrimediabilmente ferita, ammesso che ci tenesse a me nello stesso modo sfrenato con cui io l’amavo.Sicuramente lei non l’avrebbe capito, però non potevo tenerla accanto senza mettere a repentaglio la sua vita, e nello stesso tempo non poteva aspettare che il pericolo svanisse, sarebbe passato tanto tempo…troppo tempo… avrebbe potuto rifarsi una vita piuttosto che sprecarla con me…  

Bella pov

Le tenebre della notte stavano incombendo. Ero sola. La pioggia scendeva forte e mi aveva ridotto uno straccio. Mi ero persa, non avevo mai fatto caso al lato oscuro della radura. Ogni volta avevo accanto Jacob che mi stringeva forte, il suo corpo mi avvolgeva completamente, a volte non riuscivo a respirare ma qualsiasi dolore diventava un piacere insieme a Lui. Iniziai a correre, come se dovessi vincere il premio di chissà quale competizione, forse volevo mettere alla prova le mie potenzialità atletiche (ma cosa dico? Quali potenzialità atletiche?La mia goffaggine mi rendeva la persona più limitata del pianeta). Ero terrorizzata, dei brividi mi percorrevano la schiena. Tutto d’un tratto, il terreno scomparve da sotto i miei piedi. Tutto diventò buio. Stavo precipitando, urlavo e cercavo di aggrapparmi a qualcosa che non c’era, ero nel Nulla assoluto e nessuno poteva sentirmi. Mi alzai di soprassalto, ansimavo fortemente, avevo fatto un incubo.

Ero sola in casa quella domenica mattina, mio padre Charlie e mia madre Renée erano a fare un’ispezione a sorpresa nel loro Centro Benessere di Singapore. La nostra famiglia possedeva la più vasta catena di centri benessere al mondo (1000 per ogni continente). Come ogni mattina accesi la Tv per sentire l’oroscopo( eh si…ero proprio superstiziosa…tutti hanno i loro vizi).                  

Vergine:  Venere e Marte in contrapposizione, la Luna influenzerà molto le azioni di Giove sulla tua giornata. In gergo, la giornata si preannuncerà molto movimentata.Rapporti sociali: grande delusione in arrivo!Salute: non è mai stata buona! Lavoro: trasferimento imminente!

Di sicuro Maga Vera si sbagliava, la mia vita è perfetta: famiglia stupenda con un fratellino in arrivo, lavoro a gonfie vele e per quanto riguarda i rapporti sociali avevo un grande rapporto con il mio grandissimo Jacobbino!!!                                                                        

Jacob pov              

Che codardo! Non avevo avuto neanche il coraggio di affrontarla nel suo campo, la sua casa. L’avevo portata qui, nella radura, la radura che ci aveva accompagnato tutti questi anni, la radura che aveva assistito al nostro primo incontro e ora anche all’ultimo!

Eccola è qui! L’unico raggio di sole in questa buia coltre di alberi grandissimi! La lieve pioggerellina le sfiorava i capelli color cioccolata, spettinandoli, ma non rovinando la sua bellezza, accentuata da quello che indossava. Aveva una felpa gialla che illuminava la sua  pallida pelle, jeans strettissimi che facevano raggiungere alla sua goffaggine livelli mai visti prima…e le immancabili  all star verdi, che erano diventate ormai il suo segno di riconoscimento.

Arrivò e mentre mi raggiungeva inciampò nei sui stessi piedi, feci appena in tempo a non procurarle un trauma cranico. Le nostre labbra si sfiorarono e tutti e due ci perdemmo in un bacio passionale, probabilmente l’ultimo di una lunga serie.                                                                                                                                     Appena ci staccammo un silenzio imbarazzante ci avvolse, i nostri sguardi erano penetranti. Io cercavo di imparare a memoria i suoi tratti, chissà se l’avrei più vista, comunque essi avrebbero regnato nel mio cuore per sempre. La prima a parlare fu lei, sembrava seria, poi esultò dicendo: << Ehi Jacobbino!!! Passata bene la serata???>>. << Quante volte ti ho detto che non devi chiamarmi "Jacobbino"!!! >> le risposi piuttosto infastidito, e lei: << Va bene, Jacobbino >>. Sospirai esasperato e accennai un sorriso. Era davvero innamorata di me, come potevo farle questo? Tornai serio, e tutto d’un fiato, dissi quel maledetto discorso che avevo recitato miliardi e miliardi di volte davanti allo specchio:<< Bella, devo parlarti, ti prego di non interrompermi, è importante. Noi non possiamo più stare insieme. IO AMO un’altra, ti ho tradita. Mi dispiace.>>. Era incredibile come di tutto quel lunghissimo discorso ero riuscito a pronunciare soltanto poche frasi, ma bastarono a farla correre via piangendo. Non ho neanche avuto il coraggio di dirle la verità in faccia. Tuttavia questo era l’unico modo per allontanarla da me, nessuno si sarebbe fatto male. Beh, non proprio nessuno, il mio cuore si era sgretolato in mille pezzi.   

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Capitolo 2
*** Nuova vita alle porte ***


Capitolo 1

“ Nuova vita alle porte ”

Bella pov

Perché tutti avevano in serbo per me sempre e solo delusioni? Sembrerebbe che l’unico scopo degli abitanti di Forks è ferirmi. Io e Jacobbino, Jacob volevo dire, stavamo insieme da più di 2 anni e ora?... c’era un’altra? L’unico dubbio che mi tormentava a questo punto era: da quanto tempo andava avanti questa storia fantasma, senza che io me ne accorgessi? Che stupida, come potevo pensare che qualcuno amasse davvero l’impacciata Isabella Swam? Tutti erano affascinati dall’altolocata e raffinata Deborah Swam (per chi non lo sapesse mia sorella gemella). Noi non ci confrontavamo mai, erano gli altri a notare le differenze, sempre più nette mano a mano che l’età aumentava. Era lei quella che già alle medie era circondata da una miriade di ragazzini sbavanti e io sempre dal solito secchione che mi stava dietro solo per farmi recuperare (e che poi era brutto di coccia sottointendiamolo). Eravamo identiche ed era ovvio che tutti andassero appresso a lei, quella che si faceva amare da tutti indistintamente. Nonostante tutto noi due eravamo amiche inseparabili, lei forse era la mia unica amica, ci confidavamo tutto fin da piccole, abbiamo imparato ad accettarci così uguali ma così diverse come siamo. Abbiamo vissuto entrambe a Forks fino al College, quando lei ha ricevuto una Borsa di Studio per le Canarie. Lì ha conosciuto l’amore della sua vita (almeno così dice lei): Edward Cullen. Io non l’avevo mai visto, me ne aveva solo parlato per telefono, e ora non vedevo l’ora di vederlo.

  ***

Il mio aereo stava per partire, l’aeroporto era stracolmo di gente, pochi passi e ne avrei varcato la soglia, c’era chi arrivava e chi partiva, famiglie felici e comitive pronte a godersi l’estate, ormai alle porte. Un brivido mi bloccava la gamba, abbassai lo sguardo per vedere la causa di tutto ciò e…una mia All Star, ma non una qualunque, una MIA ALL STAR VERDE, era completamente immersa in una pozzanghera. Tipico di Forks (ormai diventata una grande metropoli, grazie agli investimenti di mio padre): 1 Giugno di pioggia incessante. Diavolo non vedevo l’ora di lasciare questa città del cavolo …Girai su me stessa in cerca di qualcuno che conoscevo, neanche i miei erano venuti a salutarmi…volevo “vedere” il mio fratellino, l’unica persona decente della città, anche se non era ancora nato (ma questi sono dettagli in fondo((ma molto in fondo)). Prima di entrare feci un lungo respiro, l’ultimo respiro che avrei dato all’aria fredda e umida e bagnata di questa città in culo al mondo! 

***

Mi avviai verso il check in, era difficile staccarmi dal mio borsone All Star rigorosamente verde, me l’hanno dovuto strappare di mano, gli detti un ultimo bacio e lo lasciai portare sull’aereo, ci saremmo incontrati a Puerto Rosario. Ora mi restava solo il mio I-phone giallo e, presa dalla curiosità, aprii la chat di Maga Vera e scoprii che era connessa (in certe situazioni ero fortunata). Le scrissi “ Ma lo sai che quello che hai scritto ieri… insomma era proprio tutto vero” “Dubiti delle mie previsioni??? Certo che era vero cara!” In quel momento vidi una signora che mi fissava e gesticolava… ero proprio una calamita per la stranezze. Questa signora aveva lisci capelli e decisi di soprannominarla proprio così (dare soprannomi alla gente era uno dei miei hobby preferiti). La “lisci capelli” si allontanò e io salii la scaletta del mio aereo. Mi sedetti al mio posto ma dovetti andare subito in bagno perché questo viaggio mi aveva caricato di tensione e ora dovevo scaricarla e quale luogo più consono di un bagno???Dopo il mio colloquio con il bagno decisi di farmi una coda e scoprii il mio tatuaggio sul collo, c’era incisa una D, mentre Deborah aveva una B. Ritornai al mio posto un po’ più tranquilla e sentii l’altoparlante”-1 al decollo”.Chissà se ero pronta per questa nuova vita. Chiusi gli occhi e provai a immaginare. 

  

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Capitolo 3
*** Bellezza cosmica ***


Capitolo 2                                                       

“Bellezza cosmica”

Deborah pov

Le sue labbra sapevano di vaniglia, morbide e delicate, fu uno dei baci più passionali dell’ultimo periodo, Edward era affamato ma ora che era tornato dalla caccia poteva controllarsi. Ci staccammo piano perché lui doveva andare a lavorare, io avevo preso un giorno libero. Ero una massaggiatrice professionista ormai, ed Edward un eccellente esperto in fanghi, e ora Bella avrebbe preso la direzione del centro benessere, sarei stata io stessa a darle l’attesa notizia quella mattina.E si ero proprio ansiosa di vederla… quanto tempo era passato? Un anno? Mi era sembrato interminabile…Ed ora lei si era lasciata con Jacob, non vedevo l’ora di stringerla tra le braccia e consolarla, come fa una buona sorella maggiore.Eee si ero io ad essere uscita per prima dalla pancia il 30 Giugno alle 23:59 in punto e Bella alle 0:10, ed oggi è 29, un altro giorno ed avremmo avuto due feste di fila, nelle quali spero che Bella riesca ad incontrare un ragazzo che le faccia dimenticare Jacob. Solo pochi minuti e avrei rivisto la mia sorellina…

Bella pov

“Passeggeri del volo F-123 siamo arrivati a destinazione”…Finalmente questo volo interminabile è finito, non ne potevo più la mancanza del mio borsone verde mi stava uccidendo. Che caos terribile! Ecco la scaletta, prendo un bel respiro… aria calda, penetrante, afosa, finalmente…ADDIO FORKS! Il mio stomaco non sarebbe resistito un minuto di più: ho bisogno di calorie!!!Mi avviai verso il bar più vicino, i gusti di gelato erano tantissimi ma è ovvio che io avrei preso sempre e comunque solo il mio amato cioccolato!!! Mentre ero sull’apice della delizia di quel meraviglioso cono gigante chi mi trovo di fronte??? La “lisci capelli”, non è possibile… ancora…Fortuna che a distrarmi c’era l’arrivo del mio borsone ALL STAR VERDE,quando andai a riprendermelo parlai con l’assistente:                                     “ Nome signorina…”   "Isabella Swam” , il tipo che mi aveva fatto le domande si alzò e si allontanò. Fantastico… non ho voglia di aspettare ok??? Velocità su non allontanarti troppo se no non torni più…Ehi com’è che quel tipo sta tornando a mani vuote??? Non dirmi che…   “Mi dispiace molto ma il suo bagaglio è rimasto per sbaglio a Forks… Glielo recapiteremo appena possibile”                                                       NUOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!! Non è possibile ma quella città non finisce mai di fare cazzate???Che rabbia c’erano anche i miei soldi lì dentro e ora cosa mi metto? I vestiti di mia sorella no, lei è quella patita del glicine e delle cose karine, come dice lei, e dei tacchi vertiginosi…Oddio è proprio il caso di dire………………………………………………………………………………… CHE INIZIO DEL CAZZOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!                          

***

Ecco Deborah … era lontana ma ero sicura fosse lei (se vedi una macchia lontana glicine è lei di sicuro). Era ancora più carina di quanto ricordassi, io invece in quel momento ero simile, anzi ero proprio uno sgorbio umano, delle occhiaie che non finivano più, pelle cadaverica e beh i miei non si potevano definire capelli, piuttosto un incrocio tra la pelliccia di un barboncino e il parrucchino di uno squilibrato parlamentare italiano, avete già capito chi Berlusconi (P.S. per questo riferimento, del tutto casuale, non segnateci violazioni).Deborah indossava una camicetta glicine con molteplici cianfrusaglie dello stesso colore, come lei ama dire “ sono gli accessori a fare una donna” certo dev’essere per forza così… Mi misi a urlare “DEBORAHHHHHHHH”…E un'altra squilibrata mentale si mise ad urlare “BELLAAAAAAAAAA” Spalancai le braccia e me la trovai calda su di me. Ma quanto mi era mancata???

***

Parlammo tantissimo, quasi urlando per tutto il tempo (ecco spiegato perché la gente ci guardava stralunata). Gli raccontai di Jacob, lei di Edward e delle Canarie, io di quella cazzo di Forks. Lei, al contrario di me, era entusiasta di potermi prestare i suoi abiti… Arrivammo di fronte alla sua casa… meravigliosa era senz’altro riduttivo come aggettivo per descriverla…Un palazzo enorme tutto dipinto di glicine (e ti pareva…), aveva anche un giardino e una palma, persino la piscina... TROPPO FORTE!!! Ed entrate era ancora meglio:divani, tavoli, ambienti spaziosi. Poi mi disse: : ”Seguimi ti mostro la tuo monolocale… ora lì dentro c’è Edward, sai sta traslocando, ora finalmente dormiremo insieme, sei stata un’ottima scusa sorellina!!!...”    Appena entrai, in quella che sarebbe stata la mia nuova casa, vidi qualcuno intento a fare una valigia… e appena si girò OH MY GOD era perfetto una bellezza inumana, capelli rossicci,gli occhi erano inespressivi, con un'iride dorata, essi mi squadrarono intensamente, mettendomi in soggezzione, allora per autoconvincermi che mi guardava perchè non mi conosceva e non perchè avevo un non so che di strano, decisi di provare a scoprire come si sentisse, ma i suoi occhi mi emanarono solo mistero, la sua bocca era rosata e sottilissima,in pieno accordo con la sua carnagione marmorea, le braccia erano un susseguirsi di muscoli. Ma che cazzo sto facendo mi sto innamorando del raga di mia sorella? NOOOOOOOOO, mai!!!!!!!!! Però devo ammettere che mi aveva portata per qualche secondo, va bene minuto, in uno stato confusionale, però subito mi resi conto del mio aspetto fisico e mi vergognai del mio stato da vero zombie umano, era davvero Lui il famoso Edward… e mia sorella che diceva che esteriormente non era un gran che...LUI ERA BELLEZZA COSMICA!!! DA NON CREDERCI!!!

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