Harry Potter e l'Esercito della Luce

di Lucas88
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'alba ***
Capitolo 2: *** La scomparsa e la Purga ***
Capitolo 3: *** Incontri ***
Capitolo 4: *** Vecchi amici e famiglia I ***
Capitolo 5: *** Vecchi amici e famiglia II ***
Capitolo 6: *** Avventura a Sunnydale: il problema ***
Capitolo 7: *** Avventura a Sunnydale: Il problema è serio ***



Capitolo 1
*** L'alba ***



"L'alba ha una sua misteriosa grandezza che si compone d'un residuo di sogno e d'un principio di pensiero. "
(Victor Hugo)


Era il momento del Cairo che preferiva, l'alba: il cielo si illuminava e con esso arrivava la speranza e la voglia di vivere, di combattere, di non arrendersi.
Da quando due anni prima si erano trasferiti...chi prendiamo in giro, erano stati obbligati a farlo... in Africa, il vedere il sole era una benedizione.
Jonny era un semplice soldato di 18 anni, un eta' in cui di solito il maggiore pensiero dovrebbe essere 'con quante ragazze ci provo questa sera?' e invece era li' a fare la guardia ad uno dei tanti ingressi alla Grotta.
La Grotta, anche se il nome non lo suggeriva, era un sistema di canali e tuttel sotterranei non molto dissimili a quelli dei Vietnamiti degli anni '60 solo piu' confortevoli.
Era diventata una misura necessaria da quando Lui aveva preso il sopravvento sull'Europa e li aveva costretti all'esilio nel continente limitrofo.
La fuga era stata uno dei piu' grandi eventi che la comunita' magica avesse mai visto. Nel giro di una notte 400.000 maghi erano stati rilocati nel continente africano. Nei sei mesi successivi si era costituita una gerarchia e la ribellione era cominciata a risorgere.
Ma quel giorno pesava bruciava ancora.
Quel semplice messaggio che diede inizio ai massacri e alla violenza.

.-.-.- 20/10/2007
La voce ampliata rombava nell'aria: "Per ordine del nostro Signore e Padrone tutti gli sporchi traditori della loro razza, e coloro che sporcano e avvelenano la magia sono esiliati dai territori Europei. Cosi e' stato stabilito!!" .-.-.-

Era stato questo l'inizio di tutto,delle sofferenze di Jonny e della sua famiglia. La loro colpa? Essere di discendenza per meta' babbana per lui, essere babbana la madre e il padre era colpevole della cosa peggiore: relazioni con razza inferiore!

I pensieri del soldato furono pero' interrotti dall'arrivo di due persone che il suo rivelatore, un congegno di Tecnomagia di dotazione base, dava per maghi. Subito Jonny si infilo' la mano nella tasca sul lato destro della sua divisa pronto ad estrarre la bacchetta in caso di bisogno.
Non appena si furono avvicinati abbastanza da poter sentire li squadro' meglio.
La donna, alta poco piu' di un metro e sessanta, era molto pallida in viso e sotto il mantello nero si potevano intravedere dei capelli rosso fuoco che al soldato ricordavano quelli di un certo Capitano. La cosa piu' curiosa era pero il fatto che sotto il mantello poteva vedersi un bambino poco piu' grande di un anno che dormiva tranquillo.
La sorpresa arrivo quando osservo' meglio il maschio: capelli neri sparpagliati e incontrollabili, mento squadrato e lineamenti rigidi e un paio di occhiali neri.. se non fosse stato per la mancanza di un particolare sulla fronte e qualche centimetro in meno, il soldato era convinto di trovarsi di fronte il Generale in persona.
Era, certo a causa dell'assenza di suddetta persona, impossibile ma basto' a lasciare di stucco Jonny.
"Fermi, identificatevi" disse dopo essersi ripreso.
"Siamo in cerca della luce..." disse la donna subito.
'E' la frase di aiuto per gli alleati...'
"La luce e in tutti noi " comincio la guardia
"E in nessuno" concluse l'uomo, parlando per la prima volta."Piacere il mio nome e' James Antonius Potter e questi sono mia moglie Lily Mary Evans-Potter e nostra figlia Lea Potter"
"Come diavolo...." furono le uniche parole che riusci' a dire Jonny dopo qualche minuto di completo panico.
"Voi dovreste essere... come e' possibile? non ci credo..." e poi aggiunse al suo comunicatore "Colonnello Moody, abbiamo un problema che richiede la sua... non ci credera'.... venga subito!"

"..non ci credera'.... venga subito!"
Alastor Moody, Colonnello dell'Esercito della Luce aveva intuito che dalla voce della guardia la questione non era un problema di sicurezza quando un qualcosa di inaspettato.
Anni di esperienza gli avevano insegnato ad aspettarsi di tutto ma quando arrivo' alla postazione di guardia non pote' credere ai propri occhi: due persone morte da 22 anni erano li' proprio davanti ai suoi occhi.
Non poteva crederci eppure era palese che fossero i cogniugi Potter.

Qualcosa nel flusso della magia non era giusto, lo sentiva. Un disturbo innaturale.. doveva tornare forse a casa prima del previsto?No, la missione in Texas era troppo importante.

"E' finalmente comincia, e nulla potra' impedire al destino di compiersi" risuono' una sinistra voce nei meandri della basilica di San Pietro parlo'.

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Capitolo 2
*** La scomparsa e la Purga ***


"La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla"
(
Gabriel García Márquez)

2007, Londra
Nella casa dei suoi zii stava sul letto a riflettere e meditare.
Dopo aver cercato per anni di di resistere, di opporsi, di contrastarlo, Harry Potter aveva capito una cosa: non era in grado di fare altro al momento e non lo sarebbe stato per molto tempo e questo era un grosso problema.
Albus, così oramai chiamava il suo mentore, lo aveva aiutato a migliorare durante il suo sesto anno a scuola ma Riddle aveva 40 anni e passa di esperienza su di lui e conoscenze di magie che non nemmeno immaginava.
Doveva pensare a qualcosa e sapeva che tutto dipendeva da lui grazie a quella maledetta profezia!
Doveva fare qualcosa, doveva agire, doveva....
E all'improvviso tutto diventò nero.

(Presente) 2009, Cairo
"Chi siete e come fate a essere qui" inizio Alastor con il suo solito tono agitato e sbrigativo.
L'uomo si mosse verso ex-Auror fissandolo negli occhi e con tono falsamente rilassato parlò
"Alastor, ma come? Non ci riconosci? Siamo noi...James e Lily! Siamo arrivati qui dopo un lungo cercare." disse e poi spiegò "Ci siamo risvegliati un anno fa in una casetta nel deserto e da allora non abbiamo fatto altro che cercare un viso noto.Da due giorni sappiamo che qui c'era qualcosa e siamo venuti a vedere."
"E come faccio a sapere che siete veramente chi dite di essere??"
"Ora ti daremo la prova" disse allora 'Lily' brevemente e sotto i loro occhi 'James' si trasformò.

1727, Galway, Irlanda
Era senza meta e direzione. Libero come l'aria ma mai più prigioniero.
Da qualche anno stava viaggiando per il paese allenandosi quando qualcosa lo chiamò in questo luogo: sentiva di dover andare e così una mattina si reco lì e arrivo proprio il giorno della nascita di Liam.

1739, Galway, Irlanda
"Fin guardami, ho imparato a tirare con l'arco!" disse con orgoglio il dodicienne Liam al suo migliore amico.
Da quando aveva cinque anni e i suoi genitori erano morti, Fin si era preso cura di lui diventando il suo fratello maggiore e la sua guida in tuto quello che la vita gli offriva.
Sebbene all'apparenza era giovane, gli occhi del suo fratellone erano tristi a volte e il bambino non sapeva cosa fare per aiutarlo.

2007, Londra
"Albus, è sparito! Non è più a casa dei parenti" disse gridando una nervosa Minerva entrando nell'ufficio del Preside una mattina "La guardia che abbiamo ha confermato che non e più li da ieri sera."
Il vecchio mago non appena ricevuta la notizia si precipitò subito a controllare i suoi incantesimi di rintracciamento e il sangue gli si raggielò quando vide che quanto sosteneva la sua insegnante corrispondeva  al vero.
"Harry" disse con voce rotta

2007, La Tana
La famiglia Weasley era al completo a fare colazione quando uno spaventato Remus entrò e con faccia grave dichiarò che Harry Potter era scomparso dalla faccia della terra la sera prima.

2007, Europa
La realtà dell'Europa stava per cambiare radicalmente dalla sera alla mattina e nulla sarebbe stato lo stesso.
Al tramonto centinaia di case vennero bruciate nei maggiori centri magici e babbani, migliaia di persone furuno uccise sistematicamente e contemporaneamente dalla spagna ai confini della Russia senza pietà.
Per ordine di Lord Voldemort venne compiuta quello che gli storici ricorderanno come La Grande Purga!
E il grande assente in tutto questo era l'unico che poteva fermare l'accaduto.
La grande domanda di tutti i sopravvissuti era... Dove si trova ora Harry James Potter??

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Capitolo 3
*** Incontri ***


L’eternità è un concetto simile all’attimo, non si coglie, non si misura e l’amore se ne serve nel periodo in cui dimentica il tempo; può essere un secondo, come può essere per un giorno, come per più anni, poi l’eternità dilegua. (Antonio Beltramelli)
Noi non siamo nati per morire. Ma per vivere anche nell’umanità. 

"E' inutile, lo sai! E' come dice Albus.. come ben sai di dover fare..finchè non hai la certezza in un senso o nell'altro non puoi decidere nulla.": queste erano le parole che risuonavano nella sua mente.
Fissava silenziosamente e con sguardo indagatorio le persone dinnanzi a se decidendo cosa fare e attendendo il responso dello staf medico dell'esercito.
Il suo amico e antico mentore, al suo fianco, gli aveva posato una mano sulla spalla per confortarlo e dargli forza.
"Ma come è possibile che voi siate qui? Dovreste essere morti da due decadi... Forse siete voi l'interferenza che ho sentito due giorni fa... Qualche idea Mia?"
"Non saprei Silver... Ma " rispose la ragazza mostrandogli una cartelletta "come puoi vedere, i test lo confermano. Non possono essere che loro!"
Nella sala riunioni calò allora un rumoroso silenzio mentre i presenti valutavano le implicazioni dell'accaduto sul gruppo e, in particolare, su se stessi.
C'era chi ritrovava un amico, chi uno studente,  un fratello in tutto tranne il sangue... chi un padre e una madre mai conosciuti e chi un eroe acclamato.
Ora non rimaneva che aprire le riunione odierna e cosi fece portando i presenti fuori dal loro torpore.
"Dichiaro aperte la seduta di oggi. L'ordine del giorno Albus?"
"Senza troppo preamboli" cominciò serio l'uomo "direi che l'arrivo e la collocazione dei nostri ospiti abbia un'alta priorità. Sebbene abbiamo confermato la loro identità.."
Mentre l' ex-preside parlava, ripensò agli eventi che lo avevano portato qui

24 ore prima
Era in Texas oramai da due giorni quando sentì il disturbo ma l'incontro con i mistici stava per cominciare e non poteva farsi distrarre. Aveva bisogno di quelle informazioni e non avrebbe potuto ottenerle altrimenti...era fondamentale.
Quello che cercava poteva dargli un nuovo punto di vista e dissipare il velo di mistero sul futuro e su un passato che voleva dimenticare ma che non lo abbandonava da oramai molto tempo.
Era riuscito a entrare in possesso di un invito a questa riunione in un modo che non era molto in linea con come agiva o meglio come agiva prima, prima di quel giorno..
I Mistici, ricordava, era un gruppo di demoni minori che si dedicavano all'arte delle premonizioni e delle profezie, del futuro insomma.
Le profezie e le premonizioni, quelle vere, erano troppo per un semplice umano da controllare in modo sicuro e senza ripercussioni psicologiche e fisiche e per questo non capiva come e perchè fosse insegnato negli istituti magici di mezzo mondo.
La mutevolezza delle interpretazioni era un altro problema a cui si andava incontro solitamente in questo campo, ma lui voleva...doveva..sapere.
"Puoi entrare al cospetto del conclave" disse una voce incorporea e finalmente si mosse verso l'ingresso.
"Cosa cerchi, giovane lycan?" disse una figura incappucciata che si trovava al centro della stanza circolare.
"Cerco le profezie di Vendra. Un particolare di esse invero e sono disposto a ricompensare qualsiarsi informazione utile al riguardo."
Dopo un periodo di silenzio che parve un eternità la figura rispose
"Dicci cosa cerchi e ne parleremo..."

16 ore prima
Aveva un indizio in più su quello che cercava, la giornata non poteva andare meglio però quella sensazione di instabilità non lo abbandonava da qualche ora e continuava a premere sul fondo della sua anima o così gli pareva.
Ma ora deveva andare in un ultimo posto prima di tornare a casa.

8 ore prima
A Parigi, sopra l'Arco di Trionfo la calma e il silenzio prevalevano quando sentì cambiare l'ambiente circostante e seppe subito chi era.
"Hai ottenuto ciò che cercavi?"
"Sì, certo. Ne dubitavi? Però il prezzo che ho pagato non è stato piccolo."
"Sapevi che sarebbe stato cosi..tutto quello che vale..."
"...costa tanto. Lo so. Ora devo andare.Sai dove sono se ti serve.viaggia bene.. Aksh"
"Aksh" e poi il silenzio tornò a far da padrone e si smaterializzò verso la sua prossima destinazione.

10 minuti prima
Era appena entrato nella sala riunioni quando senti Albus chiamarlo e mentre scambiava due parole con lui notò una massiccia presenza di persone e tre apparizioni a lui sconosciute ma quasi familiari.
'Sembra impossibile ma potrei esser incappato nel primo caso della storia di resurrezione spontanea.' comunicò mentalmente 'Davvero?Capitano tutte a te, povero essere incompreso' fu l'ironica risposta. 'Ah ha..ti ucciderebbe a volte non essere così simpatica? no anzi, non rispondere a questa! A parte quello penso che i miei parentes siano tornati in vita e di avere una sorella ma potrei sbagliarmi...non so'  'E' inutile, lo sai! E' come dice Albus.. come ben sai di dover fare..finchè non hai la certezza in un senso o nell'altro non puoi decidere nulla.' e poi il silenzio.


Presente
".. e quindi direi che bisognerebbe ascoltare la loro storia prima di decidere come muoverci. Silver?"
In quel momento i suoi ricordi furono interrotti e la sua attenzione era nuovamente al presente.
"Ottimo. Ma prima di iniziare direi che conviene andare a trovare un Pensatoio olografico così da poter meglio vedere il tutto. Vado subiro a prenderlo."
E uscì velocemente dalla stanza senza dare il tempo a nessuno di ribattere.
Non appena fuori dalla stanza sentì che qualcuno cercava di stabilire un contatto telepatico con lui
'Silver, perchè non hai rivolto loro nemmeno una parola o uno sguardo?' disse l'anziano mago 'Albus, non puoi aspettarti che dal due al tre mi apra come un ostrica..' fu la sua risposta una volta arrivato nella stanza.
Una volta rientrato si rivolse subito al trio
"Madre, padre. Mi scuso se non vi ho subito offerto biscotti e thè ma sono un uomo impegnato. La vecchia folaga qui" disse indicando Albus " mi ha però ricordato che voi siete incolpevoli per lo stato attuale delle cose quindi... Avremo tempo dopo per recuperare ma per ora voglio capire come questo è successo. E rendo noto infine" disse con una smorfia " che è un po inquietante vedere i propri genitori con solo qualche anno di differenza e soprattutto con la bilancia che pende dalla mia parte."
E detto ciò furono fatti i preparativi per la visione della memoria degli eventi in questione.

Pensatoio
Oscurità totale.

Silenzio.

Vuoto totale.

E poi ad un tratto, James aprì gli occhi e li poso sulla figura addormentata della moglie che pareva essere come ricordava... quando erano....non voleva dirlo...
"James, Harry....no....fermo!" mormorò ancora a palpebre abbassate Lily
Subito andando a soccorso della moglie e abbracciandola, l'uomo le sussurrò all'orecchio
"Sono qui Evans, sono qui...." usò il suo cognome da come quando erano a scuola e che era riservato ai momenti più seri e importanti.
Una volta aperto gli occhi, chiese "Ma dove siamo?"

Realtà
"Non sapevamo dove fossimo" cominciò James "ma, ho scoperto dopo qualche giorno, che eravamo sulle coste dell'Africa."

Pensatoio
James e Lily si erano appena alzati quando una voce li fece trasalire.
"Non muovetevi! Siete.... "

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Capitolo 4
*** Vecchi amici e famiglia I ***


“Nessun luogo è lontano. Può forse una distanza materiale separarci davvero dagli amici? Se desideri essere accanto a qualcuno che ami, non ci sei forse già?”
(Richard Bach)

"Non muovetevi! Siete su territorio della libera società dei maghi africani uniti."
Disse una figura alta un metro e ottanta, coperta da un mantello blu scuro. Il suo volto era nero come la notte e i suoi occhi azzurri come il cielo emanavano tanto potere, il tipo di potere che si usa per proteggere il prossimo e non per infliggere dolore.
Fu proprio questo a far rispondere a James
"Veniamo in pace. Ci siamo risvegliati da un lungo viaggio e non sapevamo dove ci trovavamo.. Spero che non infastidiremo nessuno con la nostra presenza. E..."


Realtà
"Il mago si chiamava Munfasi ed era il capo del clan residente in quelle zone" cominciò a spiegare Lily che era tenuta sotto osservazione da Silver che pareva tentare di leggerle dentro.
"Ci portarono al loro gran consiglio e dopo un'interrogatorio approfondito ci permisero di vivere con loro per la durata di un anno alla fine del quale saremo dovuti andare per la nostra strada.
James stava per continuare quando nella sala entrarono due mantelli blu che però erano differenti dai soldati che i Potter avevano visto.
Tanto per cominciare avevano sul lato sinistro un quadrato rosso con un numero giallo all'interno, 1 e 2 rispettivamente, e poi il cappuccio era grigio e, grazie ad un incantesimo, i volti dei proprietari erano celati.
I nuovi arrivati si portarono, muovendosi silenziosamente, al fianco di Silver e con voci camuffate cominciarono ad informarsi
"SilverFang, Capi squadra Wolf e Dog a rapporto, signore" disse il numero 1 e non appena avuto il permesso di parlare, Wolf cominciò il suo resoconto
"La missione in Iraq è andata a gonfie vele. Siamo riusciti ad acquisire il soggetto senza apparenti difficoltà. Era come sospettava lei però, signore, il bastardo era li da mesi protetto dalle leggi locali" e qui sembrò ridacchiare "Si aspetti un comunicato di lamentele a breve da Ahmad" e poi tornando serio concluse "Al momento il soggetto è detenuto nelle prigioni della galleria E134 e con il suo permesso mi assenterei per interrogarlo.Il tutto se per lei non è un problema ma ritengo capisca la mia posizione attuale."
Silver, dopo un minuto di silenzio, rispose
"Ma certo Capo Squadra Wolf, è tutto suo. E salutami Morf!"
Mentre Wolf lasciava la sala, una stupita e imbarazzata Lily domando quello che anche suo marito si chiedeva
"Scusa Silver, ma perchè ti è stato chiesto di poter parlare e tutti sembrano guardare a te come al capo?Che grado hai?E chi sono Morf e wolf, se posso chiedere?"
"Mi guardano come il capo perchè lo sono. Forse pensavi che il vecchio governasse la baracca ma no... ma in realtà non mi sono ancora presentato. Le mie scuse...." e fissando negli occhi la donna " Harry James Jar Potter-Black-Ul primo, duca di York, Generale di stato maggiore dell'Esercito della Luce e Il-ragazzo-che-ha-troppo-nomi-e-titoli. Al suo servizio, madam" e concluse con un largo sorriso.
La sala intera, a parte i Potter, scoppio in una grassa risata, rilasciando una parte della tensione accumulata.
"Una volta tolte di mezzo le presentazioni.. Wolf è un mio amico è il miglior ..." e qui fu interrotto bruscamente da Dog, che gli mollo un pugno nello stomaco " ok uno dei migliori capisquadra che ho al mio comando insieme al nostro Dog, ovviamente.Riguardo a Morf... è la moglietta del nostro Wolfie. Il primo nome che le avevo proposto non le è piaciuto quindi"
"E ci credo, volevi chiamarla Ninfomania... è troppo pure per lei" ancora una volta Dog si intromise nel discorso
"Questi sono dettagli, cane di un soldato. E poi non è colpa mia se la tua famiglia ha il modo più stupido che esista di chiamare i propri eredi" 'Sebbene però potrebbe esser in parte..na.. e tutto merito solamente suo'.
Intanto negli occhi di James parve passare, per qualche breve istante, riconoscimento di qualcosa e questo lo portò a chiedere
"Se posso azzardare un ipotesi sull'identita di Dog..."
"Prima farà sapporto, poi ne riparleremo."
"L'obbiettivo a New York è stato neutralizzato. La lotta è stata minima. Non abbiamo lasciato alcuna traccia che riconduca a noi. Ma al caro Voldy si! Non cambierà nulla.. o magari sì. Oltre a questo, Silver.... ho incontrato una certa Lexy mentre ero a caccia...diceva di conoscerti. Sicuro di non avere nulla da dire al tuo vecchio caro amico?"
"Assolutamente nulla che ti riguardi, Doggie"
"Sicuro? No perchè il soggetto è niente male. Gran bel corpo da quel che ho visto e soprattutto mi ha dato l'impressione di conoscerti bene"
"E da cosa l'hai detotto?"
Dog lanciò a Silver un piccolo pacchetto che questo prese subito al volo
"Dal fatto che mi ha pregato di.. com'erano le sue parole? Ah sì..'Dai queste al caro Har con tutto il cuore.E mentre lo fai ricordagli che una ogni tanto in ricordo dei vecchi tempi  non lo farà diventare cieco' e poi di botto e scomparsa nel nulla"
"Ok ok...ammetto che potrei conoscerla un poco! Ma non sono comunque affari tuoi"
"Quindi non è una tua fiamma?" disse allora con tono lievemente irato una ragazza dai capelli rossi, il rosso dei Weasley, fissando Silver.
"Naa. Lexy è..." e fece finta di pensarci su " Lei è semplicemente Lexy. Ma al momento non è importante che sappiate nulla. Come sembro Albus quando parlo così. Ovviamente volevo offendere" disse e fece la lingua fissando l'interessato che rispose con un sorriso
"Solo tu, solo tu"
Nel frattempo Lily e James osservavano questi scambi tra il loro primogenito e, a loro parere,il mago più potente del secolo e non riuscivano a capacitarsi di come Silver fosse a proprio agio, un po baldanzoso invero, e di come sembrasse naturale nella sua posizione di comando.
Era come se anche fra tutti quelle persone più grandi di lui...loro figlio fosse la più importante. Tutti lo seguivano con attenzione e lo rispettavano.
Erano fieri di lui ma ancora non capivano bene chi fosse.
"Scusa ma ora posso fare una domanda a Dog?" chiese James dopo che riusci a catturare l'attenzione del figlio.
"Spara"
"Non sarà mica che Dog è il mio caro amico e collega di misfatti Sirius Black?"
Dog alzo lentamente il cappuccio e si mostro: Lunghi capelli neri corvini raccolti in una coda adornavano un viso di un quarantacinquenne uomo che sorridendo si rivolse a James
"Ciao Jamie... come va, bello mio?"
Senza pensarci due volte il malandrino si butto ad abbracciare il suo amico di un tempo.
"Ma sei vecchio! Sir...sembri una persona seria" disse dopo averlo lasciato andare.
"Ti faccio presente che sono ancora giovanissimo e assolutamente una persona poco seria."
Allora anche Lily aprì bocca
"Quindi Wolf è...."
In quel momento entrò una donna con i capelli viola e un mantello da verdognolo
"Wolf è il mio caro marito Remy!Ciao zio James, zia Lily"

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Capitolo 5
*** Vecchi amici e famiglia II ***


"Wolf è il mio caro marito Remy! Ciao zio James, zia Lily"
A conti fatti, Morf era la nipote dei Potter, non per via di sangue, ma per il semplice fatto che Dog considerava i Potter famiglia e questo non era cambiato con la loro prematura. morte anni prima. Una volta reinserita nella famiglia Black, era diventata una Lupin-Black-Potter per direttissima.
In effeti Silver riteneva la strega una sua cugina...di sorta... ma comunque parte della sua disfunzionale famiglia allargata.
L'aria di sorpresa dipinta sul volto di James era assolutamente troppo e Silver si lasciò andare prima a piccole risate che sfociarono poi in una grassa risata che riempi la sala.
"Scusate... non resistevo più! Che faccia che hai! E come se ti avessero detto che Sir è una persona seria" disse tra le risate fissando il padre.
"E tu Ninfy... entrare così come se nulla fosse... cosa potrà mai pensare il tuo caro marito...ah ah ah!"
La diretta interessata lanciò uno schiantesimo a Silver urlando "Non chiamarmi cosi, ingrato di un cugino!"
"Anche io ti voglio bene" disse l'interessato, evitando con facilità il colpo con un elegante movimento che pareva aver eseguito così tante volte da essergli naturale.
Con aria divertita si rivolse poi ai Potter con uno sguardo indecifrabile per loro.
"Lasciatelo perdere, ha uno strano umorismo certe giornate ma, come ho detto poco fa, in effetti Dog e Wolf altri non sono che Sir e Remy."
"Ma come mai..." cominciò incerta Lily tenendo lo sguardo fisso su Morf che ora aveva i capelli di un biondo paglia che quasi accecava.
"Come mai rispettano cosi tanto Silver un attimo e l'altro battibeccano come tre bambini dell'asilo?"
Al gesto di conferma della strega, la donna continuò
"Perchè Silver è il capo indiscusso di questo esercito...puoi chiederlo a chiunque,Lo è perchè è il più dotato di noi magicamente parlando e a livello di strategia fa a gara con Albus. Lo è perchè salva sempre tutti a costo della sua salute. E..." qui si fermò fece una piccola pausa e continuò con faccia grave." perchè il suo destino lo richiede!" il suo viso si accese però in un sorriso "Ma malgrado ciò, riesce a comportarsi come un immaturo ragazzino appena può.E' il suo modo di gestire la guerra credo. Oltretutto lui, Sir e mio marito sono diventati inseparabili dopo il suo ritorno all'ovile."
"Ritorno?" chiese James
"Ah già voi non lo sapete. Il nostro caro amico è scomparso nel 2007 dopo il suo sesto anno e nessuno l'ha più visto per quasi due anni. Poi tutto d'un tratto è ricomparso e ha scalato i gradi militari come caramelle missione su missione.Oggigiorno Albus è solo il suo consigliere...a volte mi domando cosa facciano questi due quando si chiudono in riunioni di ore che noi comuni mortali non possiamo seguire."
Silver, che osservava l'evolversi della situazione, decise di aggiungere del suo.
"Non sono sparito, sono finito nelle spire del fato...che è una donna con gravi turbe psichiche e che, oramai ne sono quasi sicuro, mi odia!. In qualche vita precedente devo aver fatto un sacco di cazzate che non le sono andate giù.."
In quel momento però, Silver parve distrarsi
'Fratello, ho bisogno di te. La bionda ha fatto un casino colossale e da sola non riesce a risolverlo. E poi vorrei proprio rivederti. Mi manchi'
Sentendosi osservato da tutti, cosa non piacevole, disse a voce alta
"Ho appena ricevuto una richiesta di aiuto da un conoscente. Dovrò assentarmi per ..." 'Quanto grosso è il casino questa volta?' si sentì risuonare  una risata per la testa ' Hai presente la serie "se non distruggiamo il cattivone prima della scadenza del latte in frigo, il mondo imploderà e l'inferno lo sostituirà...yadda yadda yadda"?'
Prima di rispondere sentì un altra presenza che cercava di entrare nelle stanze della sua mente nella sua testa, una presenza conosciuta. 'Hai sentito tutto immagino?' 'Ebbene sì, ma penso che riuscirai a cavartela senza di me...volevo dirti che nelle sigarette troverai una sorpresina che ti piacerà molto!! Ora torno giù.. mi cercano un pò troppo ultimamente, devo sistemare la cosa. E fate i bravi!'  ' Non lo facciamo sempre? E tu attenta a tu-sai-chi....'
"Ok direi che potrei non esser qui per una settimana almeno.Pare una questione spinosa," disse Silver dopo una breve risata.
"Da uno a dieci della scala Potter?" chiese Albus fissando negli occhi Silver
"Direi che è un sonoro 5 con possibilità di salire a 6 se la situazione che troverò è come penso."
James e Lily si rabbuiarono subito al pensiero di non poter vedere il primogenito per un'intera settimana e lo fecero subito notare.
"Ma non puoi andartene così! Siamo appena arrivati."
Silver rivolse loro un sorriso incoraggiante.
"Quello che devo fare è molto importante e poi avremo tempo per conoscerci. Perche non passate un pò di tempo con Wolfie e Doggie." e detto ciò si smaterializzò senza dare la possibilità di ribattere.
"E' sempre così sbrigativo e criptico?" chiese la madre
"Oggi è un giorno buono"  
Il vecchio preside decise di prendere in mano le redini della situazione e di chiudere la riunione qui per dare spazio ai vecchi amici di ritrovarsi e a quelli nuovi di conoscersi.

Un ora più tardi i Potter, Dog, Wolf, Morf e Albus erano comodamente seduti in un salotto a discutere.
"Cosa potete dirci di Silver? So che magari è troppo chiedervelo ma vorremmo sapere da voi....la sua famiglia a quanto vedo...che persona è...."
Alla fine di quel discorso, Albus sorrise e cominciò a parlare.
"Silver è un uomo incredibile. Sebbene abbia sofferto moltissimo a causa, lo ammetto, di miei errori di giudizio, è diventato un pilastro per tutti noi. Sempre pronto ad aiutare tutti e a farsi in quattro pur di non far soffrire chi ama. E una fusione delle vostre buone qualità con dentro la pazzia di Sirius e la razionalità di Remus... è unico! Da quando è tornato ha preso di petto il suo ruolo, un ruolo che per me stava diventando troppo e che comunque non mi spettava.
E lo sta ricoprendo egregiamente, a volte penso sia più vecchio e saggio di me sapete? E' di gran lunga uno dei migliori allievi che abbia mai avuto anche se ora mai siamo ad un livello di compagni d'armi più che di studente-insegnante."
Si inserì qui Dog
"Anche per me è come avere un fratello più che un figlioccio. Dopo ogni missione riuscita andiamo in birreria a festeggiare e ha parlare del più e del meno e il nostro ragazzo è una calamita per il gentil sesso.... eppure, anche se è gentile, non si lascia mai andare...è strano, come se qualcuno lo avesse già conquistato ma, da quando è tornato è diventato peggio di Albus a tenere segreti: se non vuole dirti qualcosa, non lo scoprirai mai e poi mai! James, dovresti vederlo in battaglia... è una furia distruttrice ma è sempre lui a controllare il suo immenso potere. E il suo stile è tutto suo: incantesimi non verbali, armi babbane, fatture in lingue morte, vive, in stato comatoso..è un gueriero di prima classe, questo è certo" concluse con orgoglio
La parola passò allora a Remus
"Già, una forza della natura. Però è diventato anche molto riservato su alcuni aspetti della sua vita. Come ha accennato Dog, forse è con qualcuna ma non ne parla mai. Anche quando beve molto non si lascia sfuggire nulla. Badate, non è una cosa così seria ma... e poi, credo che una persona sappia ma non voglia parlare... sono ancora stupito della cosa "
"Già...il piccolo difetto di Silver" disse con tono grave Dog
"Non capisco quando è successo e perchè. Sembra che siano amici di vecchia data."
E qui Morf aggiunse
"Penso sia l'unica persona con cui ha una conversazione civile che duri più di due minuti e che stimi"
"Ma di chi stiamo parlando?" chiese una curiosa Lily
"Stiamo parlando della persona che è, insieme a Moody, una delle persone più fidate e informate... a volte quasi a livello di Albus e penso che alcune cose non le sappia nemmeno lui"
"Il Tenente Colonnello Snake" dissero in coro Dog, Wolf e Morf
Proprio in quel momento entrò nella stanza una figura incappucciata dal manto rosso.
"Qualcuno sta parlando di me?"
Disse la figura e a James parve una voce con un non so che di familiare.
Lily si rivolse alla figura con un sorriso e gli occhi velati di lacrime.
"Non avevo dubbi che fossi dei nostri. Sei sempre stato un uomo giusto. E adesso sei pure più vecchio di noi...non è giusto" e fece una smorfia.
"Tesoro, ma tu conosci questo Colonnello?"
"Certo James, e anche tu lo conosci alquanto bene."
Ma prima di continuare una gesto della mano di Snake la fermò
"James Potter, sono felice come una pasqua di poterti rivedere.. Non sai da quanto aspettavo questo momento..." e una volta abbassato il cappuccio a fissarlo non c'era altri che..
"Snivvellus!?" esclamò uno schifato James.
"James Charlus Potter non permetterti di offendere in alcun modo Sev! Non ti piacerebbero le conseguenze. E anche se sono lontano non pensare che la cosa ti salvi in alcun modo"
Tuonò la voce di Silver dal nulla.
"Eh già, Potter caro... io e Silver siamo molto uniti" disse con un tono che era sincero e senza alcun intento di insulto o offesa.
"Ma come è possibile?" chiese un irato James
"Non puoi capire ora e forse non lo capirai mai ma... io e Silver siamo simili in molte cose e ci capiamo senza bisogno di troppo parole. Io so che lui si prenderebbe una freccia nel cuore per me e io farei lo stesso." e poi con un sorriso derisorio aggiunse. "E per me lui non è un Potter, come non lo è Lily...loro sono miei amici. Una piccola differenza che in realtà vale il mondo."

E nel prossimo capitolo un digressione sulle avventure di Harry, corso in aiuto del fratello.Chissà chi sarà? e la bionda?
Un super grazie comunque alla mia beta tester, sei impagabile :)

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Capitolo 6
*** Avventura a Sunnydale: il problema ***


"And I leave
A burning path of flame
[..]
I'm on the outside
I'm looking in
I can see through you
See your true colors
"
(Staind - Outside)

Il sole era sceso presto quel lunedì sera a Sunnydale e sul tetto della deserta Università della California, luogo di studio di giovani menti che si preparavano ad un futuro che li attendeva e si avvicinava a gran velocità, regnava un silenzio innaturale.
Nata sopra la Bocca dell'Inferno, la piccola cittadina era il luogo di ritrovo di quanto di più maligno esisteva ma questa sera, qualcosa di diverso stava accadendo.
"Giles, dimmi ancora una volta come mai ci troviamo su tetto della sede centrale del campus quando potrei essere in giro a dare la caccia a quel simpatico essere?"
La voce apparteneva ad una ragazza bionda di media statura, che era vestita in tuta nera da ginnastica e sulla schiena portava una grande ascia rossa e come cintura vari paletti acuminati di legno.
"Perchè, per la decima volta, stiamo aspettando che arrivi una persona che ci aiuterà a risolvere i nostri problemi e che mi è stata consigliata da un amico"
Rispose il suo compagno, alto e distinto, vestito in tipico abbigliamento inglese.
"E chi ti avrebbe consigliato questa persona?"
Chiese la ragazza che come risposta ottenne una lettera che cominciò a leggere.
Caro Giles,
  ho sentito che hai qualche problema di straordinaria amministrazione.
Dato che qui a L.A è tutto "tranquillo" non mi sento in colpa a consigliarti di trovarti la sera di Lunedì 24 sul tetto del Università della California di Sunnydale.
  Arriverà una persona, non so chi è, ma il nostro comune amico parla di lui con qualcosa come rispetto e ammirazione e... non l'ho mai visto così!
  Comunque la persona è affidabile e saprai che è lui perchè indosserà un mantello con uno strano simbolo sulla schiena che ti riporto qui sotto in miniatura

[
=
) x-0-x (
=
]

Oltre a questo posso solo dirti che il suo nome è Fin.
I miei omaggi, collega.
Wes

"Come vedi, la persona mi è stata consigliata da una fonte attendibile."
"Quindi dovremmo aspettare qui come imbecilli una persona che ci invia Angel e che non sappiamo nemmeno cosa o chi sia?"
La risposta di Giles fu spenta sul nascere da una voce roca che proveniva da dietro di loro
"Buffy, Buffy... Ma come, non ti fidi più del caro Angel o dei suoi colleghi? E' strano, ma, mi pareva che, se qualcuno ti porge un aiuto e buon costume accettarlo. Invero ammetto che noi inglesi siamo una strana razza. Lei cosa ne pensa, Signor Giles?"
Una volta girati i nostri videro una figura avvolta in un rosso mantello che dava loro le spalle e guardava la città davanti a sè, trovandosi sul bordo del tetto.
Sulla sua schiena,in bella vista, il simbolo che la lettera riportava, disegnato però in bianco.
Non sapendo bene come comportarsi, Giles cerco di capire se fosse chi pensavano anche se l'aura che emanava questo essere, che umano non pareva proprio essere, lo metteva alquanto in soggezione, molto di più di un vampiro o di un demone.
"Ne devo dedurre che lei sia Fin?" e non ricevendo risposta continuò con tono più serio e grave "Se è possibile, vorrei vedere chi è lei"
Una volta detto questo lentamente Fin, si girò verso di loro e abbassò il cappuccio del mantello e, sorprendendoli,
davanti a loro apparve un ragazzo sulla ventina con i capelli neri lunghi e raccolti in una coda e un pizzetto curato.
Il particolare più importante erano però gli occhi verdi, occhi che parevano leggerti l'anima.
"Salve Signor Giles, il mio nome è Fin. Non credo che abbiamo mai avuto occasione di incontrarci prima d'ora." e poi, con un sorriso, si rivolse alla cacciatrice "Buffy, quale piacere rivederti. Ti sei fatta ancora più bella di come ricordavo."
La ragazza lo fissò incredula per qualche istante cercando di ricordare il loro incontro.
Vedendo che non riusciva rispose con tono freddo
"Ma quando ci siamo incontrati? Io non ti ricordo"
"Ma come non ti ricordi quell'estate del '98? Sono ferito e umiliato. Eppure il mio fratellino mi aveva assicurato che sembri solo fessa...starà perdendo colpi?"
Prima ancora di poter chiedere spiegazioni una forte risata attirò l'attenzione di Giles e di Buffy, a cui la voce parve familiare.
"Il problema è che è troppo impulsiva...prima agisce poi pensa. Ottimo per i cattivi, pessimo per potenziali alleati"
"Mmm... mi ricorda qualcuno che conosco" 
"Un vampiro fa una piccola strage da poco in un bar e uccide qualche decina di demoni minori riducendoli a brandelli ed è subito bollato come irresponsabile!!"
Una volta detto questo da dietro Fin comparve un volto noto, il volto di Angel che continuò
"E poi è successo quasi due sec.. tempo fa! non dovresti dimenticarlo o almeno non ricordarmelo più?" e poi come, se la notasse solo in quel momento, si voltò verso la cacciatrice
"Oh ciao Buffy, come va?"
Questo fece uscire dal loro stupore il libraio e la ragazza che ascoltavano la conversazione più confusi che mai.
"Angel!? Ma che ci fai qui?" esclamò Buffy fissando il vampiro.
"Sono qui per aiutarti e per rivedere il mio fratellone che non vedo da...quanto era, Fin?"
"Cinque anni, mese più mese meno. E come mai sei tornato alle vecchie pratiche?"
"Giusto, erano cinque anni che ... aspetta, come fai a saperlo!? Non lo sanno nemmeno giù a L.A e mi vedono tutti i giorni..."
Fin ridacchiò di gusto e rispose
"Loro non ti conoscono da quando eri un pischello ed è il mio compito sapere queste cose."
Questo fu troppo per Giles che sbottò
"Ma insomma! Non ci capisco più nulla! Cosa intende Fin per "vecchie maniere"? E come mai nessuno lo sa? Come mai Fin conosce Buffy e soprattutto.... chi diavolo è Fin?"
"Allora, in ordine. Fin sta dicendo che sono Angelus e lo sono da qualche tempo.. o meglio  io e Angel ci siamo fusi ma la base è Angelus. La cosa non è nota a nessuno.. Domande uno e due sistemate." poi, dopo un occhiata rapida al fratello che annuì impercettibilmente, continuò "Fin conosce Buffy perchè l'ha già incontrata una decina di anni fa. Invece su chi è Fin.. beh, come dirlo... Fin è mio fratello maggiore!"
"Ma come fratello!? E soprattutto maggiore?"
"Come dire... vediamo...vedete Fin è mio fratello di sangue e... mi conosce da tanto tempo... Mi ha insegnato quasi tutto quello che so." disse con un tono che lasciava traspirare il suo rispetto e adorazione verso la persona in questione.
"Eri un così un bravo ragazzo, Li-Li!"
"Non chiamarmi più così... sai che lo odio."
"Ma io ti vedrò sempre come il mio fratellino Li-Li."
"Ma quindi quanti anni hai Fin? E soprattutto sei umano?"
L'interessato rispose con tono divertito.
"Questo è per me da sapere e per te da scoprire!" e con aria più cupa. "E' ora di parlare di cose serie. Il divertimento a dopo"

Mentre il gruppo si avviava a casa di Giles per fare il punto della situazione Buffy si ritrovava a fissare Fin pensando a quanto sapeva su di lui.
A quanto pare conosceva bene Angel e, se non aveva visto male, era una delle poche persone che lui rispettasse e stimasse.
Persona...già, questo era il problema... non era sicura che fosse una persona, che fosse umano.
Ma nulla faceva pensare al contrario: il suo aspetto era quello del tipico umano ma però.. emanava un aura di potere che era quasi palpabile e, oltretutto, si muoveva come se possedesse completamente lo spazio intorno a lui. Qualcosa che aveva già visto da qualche parte e che aveva letto una volta ma non riusciva proprio a ricordare dove.
Camminava sereno ma sempre attento, sempre in guardia come se si aspettasse di essere attaccato... il modo di fare di un veterano della guerra.
Poi.. come un fulmine a ciel sereno, ricordò dove lo aveva incontrato
.-.-.- 1/2/1997
Buffy era intrappolata, bloccata al muro da un demone gigantesco mentre Angel era impegnato a difendersi dall'attacco di dieci suoi simili e non poteva in alcun modo soccorrerla.
Pensava di essere oramai vicina alla fine quando eccolo arrivare.
Lui, il fratello di Angel, una delle persone che più odiava sulla terra... Angel lo rispettava e stimava... ma lei invece non godeva di tali privilegi e la cosa la faceva impazzire.
Ed eccolo lì, con un solo movimento del braccio, scioglie tra le fiamme il demone che la minaccia come se nulla fosse.
.-.-.- 
Ecco dove lo aveva già visto, anni prima nella cripta quanto combatteva una nuova venuta del Maestro.
Ma non poteva essere vero.. era impossibile!
.-.-.- 1/2/1997
Aveva i capelli lunghissimi e lasciati andare e barba incolta, fisico slanciato e .... Occhi verdi brillanti nella notte.
.-.-.-
Era uguale a 12 anni prima, identico a parte i capelli corti e l'aspetto un poco più curato. Non poteva essere! All'epoca aveva stimato che avesse sulla ventina d'anni e ora, dovrebbe averne sui trentacinque eppure dimostrava la stessa identica età.

Poco più in là Giles rifletteva sulle implicazioni della discussione cui aveva assistito poco prima.
Angel e Angelus si erano riuniti... cosa significava e come era accaduto? E a livello di potenziale demoniaco cosa poteva voler dire?
Mentre la cosa in sè poteva essere positiva, poteva anche significare un grande male a piede libero nel mondo.
Avrebbe aspettato prima di trarre conclusioni errate.

"E allora, cosa mi racconti, fratellino?"
Chiese un curioso Fin al vampiro che camminava con lui qualche passo dietro al duo californiano.
"Tutto ok. Come avrai già notato mi sono un poco rafforzato grazie alla fusione e mi sento finalmente completo." e poi, sorridendo, continuò "Sebbene so di non poter sperare di poterti toccare. Ah, quasi dimenticavo! Sei zio, lo sapevi?"
Stupito Fin fisso il fratello per qualche secondo e poi, annuendo vistosamente, disse
"Stai parlando di Connor, vero? Ma lui lo sa di aver un altro familiare?Uno più normale di te?"
"Ehm.. al momento non siamo proprio in ottimi rapporti, sai com'è.." e colpì sulla spalla il fratello che rideva di gusto alla sua espressione.
"E poi chi ha detto che tu sei più normale di me?"
"Secondo te di cosa stano parlando quei due?" chiese la cacciatrice ad un incuriosito Giles che stava avvicinandosi a casa sua.
"Non saprei.. sembra qualcosa di divertente per Fin e di imbarazzante per Angel.. Però continuo ad aver dubbi sull'identità di questo fratello... chi sarà mai??" e poi aprendo la porta disse
"Salve ragazzi, anche voi qui? " e poi in tono più duro " E tu che ci fai qui?"

Angel e Fin arrivarono sulla porta di casa, dietro a Buffy, proprio in tempo per sentire "E tu che ci fai qui?" detto da Giles che fissava il fondo del salotto con uno sguardo che non prometteva nulla di buono.

"Salve Angel e... ma chi vedo qui?" fissando Fin "Sotto che nome vai oggi? No, perchè un mio parente delle tue parti mi ha detto che prima andavi sotto il nome di.."
A parlare era stato Spike, che si trovava appoggiato al muro del salotto e guardava oltre le spalle di Giles e Buffy con sguardo incuriosito.
"Non andare oltre, Spike!" ringhiò in tono di avvertimento Angel e poi continuò il fratello "Puoi chiamarmi Fin. E intanto che ci sei puoi anche sparire dalla mia vista, Wiliam"
La frase fu pronunciata con leggerezza e calma ma chiunque poteva leggere la minaccia di infinito dolore che sarebbe seguita ad un suo eventuale rifiuto.
A sorprendere tutti però fu la risposta del vampiro che con aria ilare parlò senza fissare nessuno in particolare 
"Sempre molto teatrale, vero? Ero solo venuto a vedere se le voci che giravano erano vere... e che ho trovato!! Ma dato che ci tengo alla mia vita, mi ritirerò. A presto, hochbetagt" e detto ciò uscì dalla finestra e sparì nella notte in gran fretta.
Ad interrompere il pesante silenzio che riempiva la stanza fu Fin che. sebbene parlò a voce bassa, risuonò in tutta la casa.
"Simpatico bimbo il nostro Wiliam,se non fosse che è troppo di questioni fuori dalla sua portata. Non trovi?" disse Fin parlando con il fratello
"Già! Anche se.. poteva evitare di chiamarti in quel modo. Fortuna che non è una lingua molto parlata da queste parti."

"Ok, ragazzi"  disse Xander una volta che tutti si furono accomodati " Direi che le introduzioni sono necessarie prima di fare qualsiasi cosa. Per chi non mi conoscesse, sono Xander Harris, aiutante magnifico e esperto di tutto un poco."
A seguirlo, parlò una ragazza dai capelli rossi."Willow Rosenberg, strega." che fu seguita di Giles e Buffy e da Anya e Oz.
Quando arrivò il turno degli ultimi due ospiti della stanza Angel decise di parlare per primo.
"Angelus, vampiro, al vostro servizio."
Non appena queste parole uscirono dalla sua bocca, la stanza scoppiò.
Ma ad Anya non sfuggirono gli sguardi che Fin e Angel si stavano scambiando e i suoi sospetti sul ragazzo si fecero molto forti.
Calmati gli umori della stanza, Fin finalmente riuscì a parlare.
"Piacere di conoscere tutti. Il mio nome è Fin. Sono un mago e, purtroppo, imparentato con Angelus"
"Come purtroppo? Essere imparentato con uno come me è un onore!" Rispose un finto offeso Angel.
"Semmai il fortunato sei tu. O dovrei ricordarti tutte quelle volte che mi venivi a ch.." e non riuscì a proseguire perchè Angel gli si buttò addosso, placcandolo.
La stanza, incredula al comportamento del sempre stoico Angel o Angelus, come pareva essere, scoppiò in una grossa risata.
"Aehm" tossi richiamando l'attenzione Giles. "dovremmo parlare del problema Burz."
"Quindi è di un demone di 5° classe di cui stiamo parlando. Un demone di cui però mi sfugge al momento la tipologia. Se non sbaglio però.. 500 anni fa ha combinato qualche pasticcio qua e là per il mondo. Ma l'ultima che avevo sentito era che si trovasse imprigionato sul fondo del Pacifico in un'urna."
Finito di parlare, Giles si rivolse a Fin ignorando tutti i presenti che erano a bocca aperta per la conoscenza profonda della questione del ragazzo.
"Come sai tutto questo? Ci ho messo giorni per trovare queste informazioni e tu le sapevi già."
"E' tutta questione di sapere con chi hai a che fare. Ho una buona conoscenza dei demoni di alto rango dato che ho la sfortuna di cacciarmi spesso nei guai. E poi, c'è stata quella volta in cui ho lavorato per la Wolfram & Hart e in cambio ho chiesto un database di demoni interessanti..."
"Ok...digerirò in seguito però... avrei una domanda... Aspetta un attimo qui"
Tornato dopo due minuti con un ritratto antico in mano Giles disse
"Questo quadro risale alla Londra del 1680 e mi è stato portato da un amico anni fa. L'uomo ritratto sopra si dice sia il fondatore di un gruppo di cacciatori di demoni. Non si sa molto su di lui, solo il nome della sua famiglia... Potter. Ma la cosa che più mi incuriosisce è che ti assomiglia molto. E a voler esser onesti, mi preme sapere cosa ne pensi e cosa sai su di lui per un motivo: si dice che quest'uomo, prima di sparire dal corso della storia, sia riuscito a stringere un patto di alleanza con un demone di rango elevato. Parliamo di un livello 3,  a cui basta uno starnuto per abbattere una montagna grande come il K2. Il nome di questo essere è..... Burdach!"

Continua la settimana prossima...

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Capitolo 7
*** Avventura a Sunnydale: Il problema è serio ***


"We lived our lives in our paradise
As gods we shaped the world around
No borderlines we'd stay behind
Though balance is something fragile

While we thought we were gaining
We would turn back the tide, it still slips away
Our time has run out, our future has died
There's no more escape
"
(
Within Temptation - Forsaken )

Il gigantesco cratere che si era creato al centro della città era ancora fumante e non si riusciva a distinguere niente ma un ombra molto grande appariva chiaramente e non faceva presagire nulla di buono.
Sotto le macerie due sopravvissuti agli eventi appena accaduti stavano decidendo il da farsi.
"Come diavolo siamo finiti così?"
"Non saprei ma direi che quando ha cominciato ad ingrandirsi questo finale era alquanto scontato"
"Ma quel Fin dove diavolo è finito?"
Dopo una breve pausa arrivò la risposta
"Arriverà all'ultimo momento, come sempre! Adora gli ingressi teatrali.. si bea dello stupore generale e..."
La frase non fu mai terminata poichè dal cratere si levò un urlo, un indistinguibile "TU!" carico di odio.

24 ore prima
 
"In realtà, non conosco molto su Burdach e sull' Ordine delle Due Rose, ma sono disposto a passarglielo in cambio di un'informazione che dovrebbe essere in suo possesso, però suggerirei di parlare dopo aver risolto questa spinosa situazione."
Giles, anche se la sua sete di conoscenza continuava a farsi sentire, rendendosi conto che le priorità erano altre, decise di chiedere la prima logica informazione di cui necessitavano conoscere per potersi muovere.
"Tornando a Burz..."
Fin cercò di riportare alla mente quello che sapeva su quel personaggio quando ebbe una visione fugace
...Oscurità ovunque intorno a sè, tanto freddo e silenzio, presenze a lui famigliari ma ignote al tempo stesso...
scacciando questi pensieri nel retro della sua mente per una futura ispezione, ritornando al problema attuale rispose.
"Il demone Burz è comparso nel 1500 circa ed è un demone umanoide di quinta classe. Il suo potere non è stellare rispetta alle classi superiori ma è comunque abbastanza elevato per creare molti problemi. Molto al di sopra del nostro comune vampiro." poi notando che Angel gli stava dando uno sguardo da ora-provoa-tutti-che-l'autocombustione-spontanea-esiste disse "Ovviamente Angel non è un vampiro comune. A quanto ricordo,originariamente era un uomo austero che si divertiva a infliggere vessazioni ai suoi vicini e che amava la violenza. In seguito, non si sa bene per quale motivo, ascese a demone e cominciò a scorrazzare per l'Europa... Dovresti ricordare meglio tu questi fatti Aud.."
E si fermo a fissare Anya con sguardo interessato.
La donna che ebbe un lieve sussulto e un impercettibile, tranne che per Fin, sbiancamento, dopo aver distolto lievemente lo sguardo e fissato i suoi amici disse
"In effetti so che in realtà Rainold Masterfield, così si chiamava originariamente, aveva ritrovato dei testi per l'ascensione in una delle sue scorribande. Dopo la trasformazione si decise a fare quello in cui meglio riusciva... far scorrere sangue. E quanto ne fece sgorgare.
Cominciò ad uccidere indiscriminatamente quando gli passava per la testa. Era un barbaro demone: intere famiglie uccise, padri costretti a vedere morire i propri cari davanti a sè, arti mutilati usati come decorazioni per appartamenti... non si fece mancare nulla sulla strada del sangue, un pò come tutti i demoni di un certo livello. Dopo due secoli e mezzo di scorribande però... scomparve! Nessuno ne sentì più parlare. In seguito si scoprì che era stato sigillato, come ha detto Fin, da un gruppo di monaci"
Mentre tutti digerivano quanto detto, Fin sussurrò rivolto ad Angel, in modo tale che solo lui potesse senitire.
"Era il periodo in cui ci furono quelle misteriose sparizioni e la maggior parte dei demoni di una certa classe scomparve. Un bel periodo, alcuni dicono.. il periodo d'oro lo hanno chiamato!" pronunciò l'ultima parte della frase con un senso quasi di disgusto.
Anya che continuava a fissarlo intensamente da quando aveva cominciato a parlare, ne ebbe abbastanza e decise di agire.
"Fin, posso parlarti in privato per un attimo?"
Ricevuto l'assenso dell'interessato, si portarono fuori dalla casa e non appena sicuri di essere abbastanza lontani, la ragazza espresse ciò che la rendeva insicura.
"Senti, Fin.. mi sbaglierò ma... il nome Spectre ti dice nulla?"

Nel frattempo, approfittando dell'uscita del fratello di Angel, nella casa era in corso un'animata discussione. L'argomento? "Come sappiamo di poterci fidare di questo Fin?"
Questo era quello che tutti, eccetto Angel, si chiedevano.

"Si, so che dovrei dirglielo. Ma non posso... non ancora! Ti prego, Anyanka..."
"Va bene, hochbetagt. Il tuo segreto è al sicuro con me. Grazie per esserti aperto con me."
"So che potevo farlo. Sei una dei pochi esseri che può capirmi in buona parte. Ora ritorniamo dentro."

La mattina seguente Angel e Fin erano nella cantina di casa Giles e stavano fumando e discutendo su cosa fare quando Fin, sorridendo al vampiro disse "Ho un regalino per te, fratello caro." e lanciò un anello di argento ben curato con al centro una pietra rossa e incisi sopra molti draghi stilizzati.
"E' un regalino di un tizio che mi deve qualche migliaio di favori e che ti tornerà molto utile."
Angel, stupito, dopo essersi infilato al dito l'anello fissò perplesso il fratello.
"Protegge la tua mente e ti permette di uscire alla luce del sole. Non posso permetterti di avere uno svantaggio stupido come la luce del sole. Non contro un nemico di questo calibro. E poi, oggi compi 256 anni...sei diventato un vampiro maggiorenne... insomma hai raggiunto un'età di un certo peso!" e poi scoppiò in una fragorosa risata.
"Se lo dici tu! Ma grazie per il regalo."
"Si lo dico io. Ah, a proposito, dovrò andare via per un pò oggi. Cerca di sopravvivere senza di me, ok?"
E con questo scomparve senza un rumore.

"Anya, ma cosa vi siete detti tu e quel tizio ieri di così segreto e misterioso?"
"Posso solo dirti che ora sono certa che è la persona ideale per risolvere i nostri problemi e che... è una vera fortuna che non sia dall'altra parte del campo in questa partita."

1684, Londra
La stanza era buia e il gruppo di persone era in attesa di qualcosa che smuovesse la calma apparente che regnava oramai da almeno un ora.
All'improvviso il silenzio fu rotto dall'arrivo di una donna che fu lanciata al centro della grande sala ovale.
"Siamo qui riuniti oggi per il rito di contenimento di Merfs, confratelli"
Nella sala cominciò allora un cantare ritmico e melodioso.
"Io, Asmodeus Potter, Gran Sacerdote dell'Ordine, chiedo a voi che oggi siete qui riuniti, siete pronti?"

1668
"Nessuno fermerà la nostra società! I demoni torneranno a dominare e il genere umano sarà suo schiavo!!"

1850, Londra
"Dobbiamo continuare il sacro compito dell'Ordine, non possiamo fermarci qui!"

Da quando il Signore Oscuro aveva conquistato l'intera Europa e si era insediato a Londra, dopo aver "gentilmente deposto" i reali, andare per la città era un rischio.
I controlli erano continui e pressanti e non si poteva uscire dalle proprie case in determinate ore.
In giro vi erano solamente gli schiavi, babbani e mezzo-sangue asserviti alla classe dominante, che svolgevano le loro commissioni.
Era uno spettacolo nauseante: vestiti con stracci sporchi e nutriti abbastanza per poter svolgere le proprie mansioni, al collo portavano un laccio luminoso che indicava il loro rango e che poteva essere usato per ucciderli in qualsiasi momento.
Quella parte di Londra era visitata solamente da personaggi che nessuno vorrebbe mai incontrare sulla propria strada: assasini, ladri, mercenari e quanto di peggio l'umanità presentasse.
Ma erano di sangue puro...
Girato a destra e infilatosi in casupola diroccata passando per una porticina molto bassa, entrò e fu accolto da una bacchetta puntata nel centro della fronte.
"Chi sei e cosa cerchi?"
Chiese una voce dall'ombra.
"Sempre attento...questo è il Sev che conosco!" disse Fin togliendosi il mantello e lanciandolo verso un lato della stanza, ancora buia.
Prima che toccasse terra un appendiabiti comparve e lo sorresse.
"Silver" disse il mago lasciandosi andare ad un raro sorriso, concesso solamente a pochissime persone oltre alla presente "ho ricevuto il tuo messaggio e ho portato quello che ti serve ma .. mi dovresti togliere una curiosità. A cosa ti serve esattamente?" chiese curiosamente, ritirata la bacchetta nei suoi vestiti.
Una volta fatto apparire, con un leggero movimento della mano, delle candele accese attorno alla stanza e due poltrone per se e l'amico e fatto cenno di accomodarsi, Fin rispose
"Ho un problema da mio fratello in America. Hanno fatto una colossale cazzata e non sanno come uscirne."
"E cosa mai avranno fatto da richiedere il tuo aiuto?"
"Hanno liberato Masterfield dalla sua vacanza e ora non sanno come rimediare. Idioti che non sono altro! Quello che ti ho chiesto dovrebbe essere  sufficiente per finire quello che è cominciato anni fa. Ma basta parlare di me. So che hai saputo le ultime nuove.."
Lasciandosi andare ad una risata, il mago rispose
"Il ritorno dei Potter, l'ultimo gossip giù in Africa. Però non capisco come sia successo. Le persone non tornano in vita da sole... anche se in realtà penso che sotto certe condizioni non sia cosi tanto improbabile."
Facendo apparire una bicchiere di vino rosso, Fin disse serio
"Non so cosa sia successo ma ne ho una vaga idea e gente che sta analizzando la cosa. Spero solo non sia come temo. Perchè se così fosse, allora vorrebbe dire che le cose stanno peggiorando rapidamente e il piano potrebbe fallire."

E la prossima settimana, si torna a parlare per un pò dei Potter.

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