Amori nuovi...in corso....

di saretta271195
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Molfoy . Deficiente…un vero imbecille, stronzo,bastardo,menefreghista purosangue,viziatello! ***
Capitolo 2: *** io e Draco ***
Capitolo 3: *** Finalmente mio... ***
Capitolo 4: *** Fede e Ron ***
Capitolo 5: *** Cosa succede? ***
Capitolo 6: *** Il gira-tempo ***
Capitolo 7: *** Filtro d'amore ***
Capitolo 8: *** Felix Felicis ***
Capitolo 9: *** Spiegazioni...(Draco e Blease) ***
Capitolo 10: *** Perchè io ? ***
Capitolo 11: *** come loro...<3 ***
Capitolo 12: *** La principessa ***
Capitolo 13: *** La scatoletta rossa ***
Capitolo 14: *** La torre d'Astronomia ***
Capitolo 15: *** La punizione ***
Capitolo 16: *** Il lato segreto di Draco ***
Capitolo 17: *** Cambiamenti ***
Capitolo 18: *** Sorprese e ...Preparazioni ***
Capitolo 19: *** Il Ballo del Ceppo ***
Capitolo 20: *** La Stanza delle Necessità ***



Capitolo 1
*** Molfoy . Deficiente…un vero imbecille, stronzo,bastardo,menefreghista purosangue,viziatello! ***


Che stress queste lezioni di Pozioni, non tanto perché non mi piacciano, altroché ma Piton ci riempie ogni giorno di un cumolo di compiti che… per Merlino… solo lui lo sa come diavolaccio fa Hermione ,la mia amica , a finire tutto per lui in meno di mezz’ora. E poi ci trova anche il tempo di andare in Biblioteca a leggere qual cosina. Ora non tanto per criticarla ma dico io se avessi avuto il suo maledetto cervello e finire i compiti che ci davano mi andavo un po’ a divertire  a vedere quelli del Quiddich che si allenavano. Dio quanto sono fighi …che pettorali e soprattutto che culo! Sara calma tu non sei così! Essi brava , diplomatica, intellettuale, come prima una vera Grifondoro! Ma come faccio li sono tutti cosi belli…da Cedric Diggory …a..Malfoy…!Ma che diamine dico?O. o Sarò mica impazzita ? Io una Grifondoro .. invaghirmi di un serpeverde?..e poi che ne so mi scegliessi Zabini ..che pure quello  è un gran figo …no proprio suo cugino Draco! Ma questi pensieri come diavolo mi vengono.?..io odio Draco e l’ho sempre odiato per 4 anni e ora mi lascio andare ??...no non posso lui è cosi….deficiente…un vero imbecille, stronzo,bastardo,menefreghista purosangue,viziatello,e come se non ci mancasse tutte le serpe verdi e metà delle Tassorosso e Corvonero sono pazze per lui. Che indecenza, dico io, solo noi Grifondoro ad avere un minimo di briciolo di intelligenza. Comunque,mentre io medito cercando di capire se qualcuno mi abbia rovinato il cervello mettendomi un po’ di pozione d’amore nella testa, la mia migliore amica Federica Lautner mi assilla con quel fessacchiotto rosso di Weasley perché dice di essere sempre stata incantata da lui da questi suoi pettorali da quelle sue belle braccia calde e da il suo meraviglioso sorriso ….da idiota…aggiungerei io !
“Saraaaaa…oddioooo” e rieccola  che continua ad assillarmi interperrida con il suo Ron. Ma sta volta non era Ron ..e me ne sono accorta perché non aveva quel rossore da pomodorino fresco sulle guance.
“Sara hai finito i compiti di Piton vero???”ansimò lei guardandomi come se avesse visto una cosa di vitale importanza.
“veramente non sto ancora a metà!” dissi io.
“per Merlino! Ma quanto ti ci vuole a fare questi benedetti compiti! Sono passate già due ore e tu non hai ancora finito?” io feci cenno di no distoiendo lo sguardo perché odio quando qualcuno mi fa delle critiche sulla mia lentezza a fare i compiti.
“non fa nulla te lo passo io ! Comunque vieni con me di sotto che stiamo per iniziare la cena” io la guardai sconcertata.
“e tu hai fatto tutta questa corsa solo per dirmi che stiamo per iniziare a mangiare”urlai.
“Mangiare è di vitale importanza!”
“Mi sembra di star a parlare con Ron”dissi io squadrandola come posso fare solo io e Malfoy.
“Oh il mio Ron Ron, non lo starai mica a prendere in giro vero Sara?”
“non mi permetterei mai”quando parlava di Ron sembrava che cascasse dalle nuvole .
“comunque andiamo che ho fame e poi oltre tutto c’è anche il tuo bel Principe Scorbutico”
“A chi ti riferisci scusa?”le dissi mentre oltrepassavamo il ritratto della signora grassa per andare nella Sala Grande .
“ma si ..lo sai..a quel belloccio del tuo Malfoy”disse lei sognatrice.
“a parte che non è mio e poi cosa ti fa pensare che a me piaccia…”dissi io.
In quel momento inciampai …
“OPS”fece una vocina seccante!
“Malfoy!”dissi io senza neanche guardare…tanto lo sapevo che era lui…mi alzai ..e infatti era lui. Lo  guardai con tutto l’odio possibile ma lui con il suo sorrisetto da antipatico rampollo era molto più bravo di me.
“Watson , non ti senti bene,bevuto troppa Burro Birra?” disse il biondino appoggiato al muro con Zabini (come sempre). Poi si passò una mano tra i capelli e fece il suo solito ghigno.
Io cercai di rispondergli a tono ma lui mi si era messo davanti e abbassandosi leggermente mi scostò una ciocca di capelli da vicino all’orecchio e mi sussurrò .Io come pietrificata mi bloccai.
“è inutile che cerchi di rispondermi tanto vincerei io”Zabini rise. E lui si scostò.
“sei troppo sicuro di te stesso Malfoy”lo guardai con un po’ di rossore sulle guance…dopo tutto non era tanto brutto…anzi proprio per niente!
Federica intanto guardava l'incontro come al cinema.
"e la tua amichetta che fa..sbava ancora dietro a Lenticchia...che ribrezzo che mi fa quell’essere!”
"Lascia stare il mio Ron" disse lei.
" già lasciala stare brutto viziatello"lo squadrai per benino e gli feci un sorrisetto
" ti diverti cosi tanto a prenderci in giro?"
" ovvio bella mora!"e mi guardò con quei suoi occhi di ghiaccio ammaliatori
" potrai essere ricco e bello quanto ti bare ma rimani un deficiente vanitoso"gli dissi senza pensare.
" hai detto bello? uuuu..uuuuu non  sapevo che io ti piacessi. Comunque io non ti ricambierò il complimento mi disgusti solo al pensiero"
io ero diventata sempre più rossa ma non mi aveva ancora sconfitta.
"Malfoy ma che diamine stai dicendo?" disse Zabini con mia grande sorpresa"ma gli occhi dove ce li hai ?" Beh io rimasi li come di stucco . Non mi sembravo poi cosi bella. è vero che ero dimagrita molto nelle vacanze ma le mie forme non è che si vedessero molto sotto la divisa. Si intravedeva solo una piccola parte del taglio del seno perché mi ero dimenticata di allacciarmi del tutto la camicetta sotto.Di fretta la richiusi e Blease Zabini sembrava come un bambino a cui portano via il gelato.
Malfoy comunque non mi sembrava affatto attratto da me o almeno credo.
" comunque noi stavamo andando a mangiare, ti ringrazio Malfoy per la tua bella chiacchierata"
"Dovremo farla più volte " disse lui sarcastico.
E me ne andai non accorgendomi di una cosa che Federica mi fece notare subito appena fuori dalla loro vista.
"ti stava guardando il culo"disse lei con il sorriso
"COME,prego??"dissi io ignara di tutto.
" ma tu non ti guardi mai dietro, lui ti stava guardando il culo quando ti sei girata e tu nemmeno te ne sei accorta!"
"..."ero ridiventata rossa.
"secondo me tu gli piaci...e solo che lui è troppo orgoglioso per fartelo capire...Dopotutto è un Serpeverde e per giunta un Malfoy.se non fai tu la prima mossa..."
"la prima mossa cosa?"urlai io.
"ma si dai ti ho vista quando lo guardavi"
"si...si...come no!"dissi...ma in realtà era proprio la verità è solo che io cercavo di reprimere questa cotta per me stessa.
Arrivammo in sala grande finalmente e una volta sedute il preside con uno schiocco di dita fece imbandire con una magia le tavole con cibi di tutti i tipi e finalmente mi misi a mangiare.fiNE 1°CAPITOLO






GRAZIE A TUTTIIIIIIIII PER AVER LETTO CONTUERò CON IL SECONDO CAPITOLO....COMMENTI PLEASEEEEEEEE!

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Capitolo 2
*** io e Draco ***


Quella sera non riuscivo proprio a dormire al contrario di Fede.
Lei si era addormentata subito dopo essere tornate nella sala comune.
Io invece no.
Continuavo a pensare a Malfoy anche se il cervello mi diceva di non farlo. Non potevo proprio pensare a lui avevo già dei problemi con me stessa ci mancava lui che affiorava liberamente nei miei pensieri .
Cercando di non pensarlo più uscii dal dormitorio e poi dal ritratto, sapevo che non potevo vagare nel bel mezzo della notte ma lo feci lo stesso senza curarmene troppo.
Dopo alcuni minuti che vagavo sentii una presenza dietro di me , mi girai ma non feci in tempo a girarmi che qualcuno mi prese per un braccio e mi portò in uno stanzino con la mano davanti alla bocca.

“Malfoy” e te pareva e se non era lui.

“Watson , ci ritroviamo”disse lui.

“Malfoy perché mi hai trascinato qui”dissi .

“Dovresti ringraziarmi c’era Gazza che ti stava per trovare e io ti ho preso giusto in tempo”

“E a cosa devo tanta bontà nei miei confronti” dissi io sarcastica.

“…boh volevo solo …ma che ne so perché l’ho fatto! Se vuoi riapro almeno esci”

“ no…no c’è Gazza”

“e allora zitta che se urli ti sgama , questo scemo non si vuole levare da qua”

“e se non se ne va come facciamo”

“non ce ne andiamo!! Ovvio!”

“ ma io non voglio rimanere fino a domani con te qui dentro” non era vero e io lo sapevo

“ Watson a parte che anche io non lo vorrei..ma sta sicura che fra pochi minuti se ne va”
“avrai mica timore di me”disse prendendomi il mento fra l’indice e il pollice ridendo”

“assolutamente Malfoy”

“fai male!” disse lui malizioso.

Lo stanzino era piccolo , sarà stato un ripostiglio per le scope, il fatto sta che non  ci vedevo nulla  e quando Malfoy mi levò le dita fredde ma piacevoli dal mento io iniziai a alzare le mani per sentire cosa ci fosse vicino a noi.

“ma cosa è questa cosa dura”dissi

“emm…quella è la mia pancia”disse lui

Anche se non si poteva vedere io ero diventata tutta rossa…che pettorali che aveva …non ero mai stata così contenta di stare dentro un ripostiglio fino a quel giorno.

“ecco se ne è andato” mi sussurrò lui nell’orecchio.

Io quasi svenni …la sua voce era così suadente che a stento credevo di essere sveglia.

Malfoy aprii la porta ..eravamo tutti e due grondanti di sudore.

“Mamma mia ma tu non stai mai ferma??”mi squadrò.

“ No mai” lo guardai.

“dovresti usare il tuo movimento in un altro posto che si chiama letto”rise come sa fare solo lui e si scansò una ciocca ribelle bionda dal viso .

Io feci una piccola smorfia.

“beh che fai nemmeno mi riaccompagni al dormitorio”

“ guarda che io il gesto eroico l’ho già fatto…ti ho appena salvato da una bella punizione”disse eroicamente lui.


“…se non mi accompagni la tua opera da eroe non sarà al completo , hai paura di stancarti nel fare qualche piano?”

“assolutamente ..per chi mi hai preso ? Non sono mica come il tuo amico Potterino lo sfregiato o Lenticchia!”

“Ma certo tu sei Mr. Malfoy a cui tutto è dovuto e che è andato a letto con tutta la scuola!” sorrisi io.

“non proprio tutta!” mi guardò maliziosamente lui.

“stronzo!”

“Lo so!” fece lui.


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Capitolo 3
*** Finalmente mio... ***


 

Stranamente Malfoy accettò e mi accompagnò . Mentre  camminavamo parlammo.

 

“allora spettegola un po’ cosa fa Lenticchia” disse lui riferendosi a Ron.

 

“se qui ci fosse la mia amica non potrei parlare male di lui sai”

 

“ma lei non c’è giusto ?”osservò lui con sempre un accenno al superiore nel suo tono di voce.

 

“già” dissi io accorgendomi di essere ormai arrivata davanti al ritratto della Signora Grassa.

 

“Dovrò prendere pure io in giro qualcuno. Ho finito le prese per il culo da dirgli e non posso continuare sempre a dirgli Lenticchia,coglione,Frignone,sangue sporco…o cose del genere su forza sparla”disse lui che ancora mi guardava maliziosamente.

 

“ci vai piano tu con gli insulti ve’?” dissi io .

 

“beh non so se io ti dirò un segreto grandissimo tu me lo dai il bacio della buona notte?” dissi scherzando.

 

“va bene…” anche se rideva vidi che si era arrossato un po’ sul viso pallido.

 

“sarai felice di sapere che Ron è ancora vergine”dissi io con poche difficoltà ma stando attenta che non ci fosse Federica nei paraggi.

 

“davvero???” la risata maligna e assassina di Malfoy risuonò per tutto il piano.

 

“ma volete tacere” frignò la Signora Grassa nel ritratto che stava beatamente dormendo.

 

“ignorala, comunque cerca di rendergli la vita non così tanto orribile anche se ti ho detto questa cosa”ma lui non mi ascoltava parlava fra se e se.

 

“cioè che idiota….ancora a 16 anni non ha fatto sesso. La prima sarà sicuramente quella mezzosangue della Grenger”

 

“primo non chiamarla così…

Secondo mi sono pentita di dirti questo ora farai un casino

Terzo non ne sarei così sicura che sarà Hermione la fortunata anzi la sfortunata…ma bensì la mia migliore amica Federica” mi tappai la bocca con la mano avevo sparlato senza volerlo di tutti i miei amici.

 

“uuuu….uuuuu”fece Malfoy fissandomi con i suoi occhi ghiaccio “oggi siamo in vena di pettegolezzi…e io le cose che dico le faccio Watson”

 

“COME?”chiesi io distogliendo lo sguardo da lui per pensare cosa mi aveva detto prima. Appena lo riguardai lui era troppo vicino cosi invece di aprire la bocca per parlargli la aprii per fare spazio alla sua. Non ci credevo il principe delle Serpi stava baciando me! Mi prese i fianchi e mi appoggiò delicatamente al muro ignorando la Signora Grassa che faceva finta di avere le forze di stomaco.

Che bacio mozzafiato. Non pensavo di piacere a Draco Malfoy ! O forse faceva così con tutte…le ammaliava con la sua astuzia, le metteva in un posto appartato e ci provava con loro. Ma allora perché non ci ha provato con me mentre stavamo nello stanzino? Basta Sara per ora non pensare a cosa succederà o cosa è successo ma pensa di star a baciare uno dei ragazzi più sexy della scuola. Involontariamente le mie mani finirono sulla sua pancia che come ho constatato prima , era piena di pettorali duri e forti. Lui a quel gesto da imbranata sorrise mentre mi baciava. Fu un bacio lungo e desiderato da me con tutto il cuore. Le sue mani dai fianchi si spostarono…erano fredde ,dolci sensuali, e mi sfiorarono il collo e poi il viso. Non ce la facevo più . Mi sembrava di star a fare un peccato con il diavolo…ed infatti era così. Come un imbecille mi staccai.

 

“Non pensavo saresti durata così tanto di solito quando mi avvicino ad una ragazza lei scappa via ridendo e facendo la stupida con l’amica solo perché le ero passato vicino!”Disse lui scostandosi da me.

 

“perché lo hai fatto ? perché mi hai baciata?Io non sono mai stata una tua amica e non pensavo io ti piacessi….mi sembrava strano anche che mi parlavi” mi uscirono giù un vortice di parole che non riuscii a fermare.

 

“calma , calma prima non mi hai detto di volere il bacio della buona notte?? Ed eccolo qua ! Buona notte!” e me ne diede un altro. Mi sorrise.

 

“Comunque rimangio tutto quello che ho detto oggi…sei proprio …”

 

“carina?”

 

“si quello…..” disse lui arrossendo e grattandosi la testa .

“comunque tu sei diversa per me dalle altre” disse

 

“in che senso dalle altre??” lo fissai io ancora rincoglionita dal bacio di prima inaspettato.

 

“già” continuò “tu sei diversa dalle altre ragazze..non so perché ma per te provo qualcosa..”

 

“provamelo” lo sfidai io

 

“lo farò stanne certa” mi fissò per circa 30 secondi e i miei occhi verdi incrociarono i suoi grigi incondizionatamente.

 

“ma ti prego continua a fare come sempre quando ci sono gli altri …mi piaci troppo quando sei freddo con me!essi il Malfoy di sempre”

 

Mi fissò quasi sconcertato “ok se questo ti fa stare bene per me non è uno sforzo essere me stesso!”

 

Mi avvicinai a lui e sta volta fui io a bacare il mio bel principe e già questa volta potevo proprio dire che era mio…mio e di nessun altra!

 

“ciao Malfoy”dissi io sarcastica

 

“ciao Watson”disse lui ridendo ricordandosi di chiamarmi per cognome come fa sempre. Mi lanciò un bacio ed io arrossii poi si voltò e scese gli scalini con la sua solita camminata da rampollo viziato. Da quel momento Draco era il mio ragazzo! Che  gioia! Mi voltai e dissi la parola d’ordine “Fortuna Major”

 

“finalmente cel’avete fatta a staccarvi!” la signora grassa mi aprii e io corsi da Federica a spiegargli tutto come facevo sempre.

spero piaccia continuo con il prossimo...commenti x favoreeeeeeeee

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Capitolo 4
*** Fede e Ron ***


Aprii la porta ancora accaldata per il bacio ardente datomi da Malfoy.

 

“Federica??”urlai io vedendo una cosa strana che si muoveva nel divano.

 

“sei tu??” osservai io sconcertata..”e chi è quello vicino a te?..Lentic..emm volevo dire Ron” Stare con Malfoy mi fa dire cose strane.

 

Focalizzando meglio tra il buio la sagoma distinsi Federica sopra a Ron più rosso del solito che amoreggiavano senza distogliere lo sguardo preoccupandosi di chi fosse entrato.

 

“Devo chiamare Draco” pensai ad alta voce .

 

“che centra quel deficiente di Malfoy ora?” Ron si era alzato tutto scapigliato con la maglietta mezza sbottonata e la cintura un po’ slacciata.

 

“si può sapere che ci fai qui a quest’ora di notte dove sei stata fino ad ora ??Mi sono alzata ero preoccupata per te ero in pensiero ..capisci??”Disse Federica con la camicetta mezza strappata e rossa in viso.

 

“si lo vedo quanto vi siete preoccupati per me ! Lo avete fatto??”dissi io pensando a quello che avevo detto a Draco.

 

“non sono affari tuoi ” disse Ron  calmandosi un po’.

 

“calmo Ron mica sono tua madre , non ti uccido se lo dici”lo guardai ma poi mi rivolsi a Federica che sapevo non mi poteva mentire.

 

“Non ancora se tu non fossi entrata …!”disse lei con il broncio

 

“evvai!”dissi io senza pensare che parlavo ad alta voce “così Malfoy non mi dirà che dico le cavolate”

 

“cosa dici Sara?? E cosa è questa storia di Malfoy??”disse Federica preoccupandosi che non stessi bene con la testa.

 

“sarà meglio che andiamo al dormitorio almeno mi spieghi tutto con calma ! d’accordo??” disse lei. Io annuii.

 

“ciao Ron ci vediamo domani”disse Fede con le lacrime agli occhi e lo baciò appassionatamente. Non avevo mai visto Ron così disinvolto con una ragazza. Ron prese il viso di Federica e iniziò a baciarla.

 

“Ti amo”disse Ron

 

“lo so Amore”

 

“lo so che lo sai”

 

“lo so che sai che io lo so”

 

Era una scena raccapricciante immaginatevi Ron con una persona come lui tranne per il sesso. Mi allontanai un secondo per andare in bagno a vomitare e quando tornai erano ancora li sul punto di prima

“lo so che sai che lo so che sai che io lo so…”

 

“e BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA” urlai io

 

“ma Sara un po’ di contegno”si girò Ron con ancora il viso di Fede tra le mani.

 

“ci stavamo solo dando la buona notte”

 

“e alla faccia della buona notte”

 

Presi Federica per un braccio e la strattonai di sopra .

Gli raccontai tutto quello che avevo fatto , levando ovviamente la parte dove dicevo a Malfoy del piccolo segreto di Ron.

 

“Beh è stata una serata movimentata per entrambi”

 

“e già facciamo strage di  cuori”dissi io pensando come sempre  a Draco.

 

Sembravamo due sceme :li sopra i letti senza parlare che pensavamo ai nostri innamorati .

 

 

Quanto è carino il mio Ron Ron …è così dolce e delicato , un vero gioiello della natura. Pensava Federica.

 

Quanto è bello il mio principe delle Serpi così bastardo e stronzo, ma allo stesso tempo sensuale e deciso dei movimenti. Pensavo io.

 

Io e Fede non abbiamo mai avuto gli stessi gusti soprattutto per i ragazzi.

 

 

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Capitolo 5
*** Cosa succede? ***


 

 

Tutta contenta la mattina dopo uscii dal dormitorio delle ragazze contenta ripensando alla notte prima. Come ero contenta . addirittura canticchiavo
! “
la la… Per Serpeverde la pura ambizione

 

vale assai più di ogni nobile azione.
A Serpeverde,
ragazzi miei,
troverete gli amici migliori:
quei tipi astuti e affatto babbei
che raggiungono fini e onori…”

 

Dai Sara andiamo a mangiare” Federica stava attaccata a Ron più che mai ed ogni volta che lui la baciava sulla guancia lei arrossiva sempre di più.

 

 

 

“ok andiamo …” dissi.

 

 

 

“cosa farai di sotto se lo vedrai?”

 

 

 

“nulla mi limiterò ad osservarlo”

 

 

 

Una volta arrivate ci sedemmo sul tavolo dei Grifondoro e io lo aspettai. Dopo qualche minuto arrivò con…..Pancy Parkinson???  E perché stava con lei? Ok basta Sara … Fede ha ragione quando dice che mi faccio le pippe mentali. Ma   io sono gelosa anche se non avevamo proprio detto di essere fidanzati. Comunque lo iniziai a fissare per vedere cosa faceva se lo guardavo…..Ma perché non si stacca da Pancy?? Uffa quanto la odio quella!

 

 

 

“Dracuccio cosa guardi?” Disse con quella faccia da scema. Draco mi fissava ma con aria superiore non con la faccia di chi sta insieme ad una persona.

 

 

 

Poi si alzò “Smettila di fissarmi Watson!” urlò lui.

 

 

 

Io rimasi come pietrificata .. ma perché si comportava così?

 

 

 

“ma cosa gli è successo” mi chiese Federica che stava ancora attaccata con Ron

 

 

 

“ora basta” dissi io vedendo che continuava a fare lo stupido con la Parkinson. Mi alzai e mi diressi al suo tavolo.

 

 

 

“Cosa vuoi ora?” urlò lui. Non fece a tempo a riaprire la bocca che io già gli avevo dato un bel ceffone sulla faccia che risuonò per tutta la Sala Grande e fece girare tutti.

 

 

 

Io tenendo dentro le lacrime corsi via ma prima di chiudere la porta della Sala Grande sentii Draco che diceva a Blease “come si permette quella ragazzina di farmi questo…non mi conosce ancora …io la uccido…mai nessuno si è mai permesso di farmi questo…che affronto…la distruggo!” chiusi la porta. Ormai le lacrime iniziarono a scendere , calde , circumnavigando le guance diventate rosse per l’imbarazzo. Di corsa salii le scale e mi diressi nella Sala Comune a sfogarmi con ancora un gran groppo in gola . Cosa era successo a Draco perché sembrava che la serata di ieri non ci fosse stata e fosse rimasto il ragazzo deficiente di sempre??

 

 

 

“Apri immediatamente…ORA!”urlò qualcuno fuori dal ritratto della Signora grassa .

 

 

 

“chi sei ?? Cosa vuoi?” dissi io con la voce tremolante.

 

 

 

“stupida secondo te chi sono…avanti Watson al massimo ti uccido …non succede nulla….. aprimi avanti!”

 

Io mi alzai e andai ad aprire il ritratto e indovinate chi trovai davanti a me con la forma della mia mano sulla faccia?? Draco Malfoy più arrabbiato che mai con le mani sui fianchi e il piede che ticchettava per terra.

 

 

 

“Mi vuoi spiegare perché mi hai fatto fare quella figuraccia davanti a tutti??”mi fissava sconcertato ma con quel visetto a cui non si può resistere. Così vedendo che avevo agito troppo in fretta lo feci entrare per dagli una spiegazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

tanti commentini per favoreeeeeeeee

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Capitolo 6
*** Il gira-tempo ***


 

 

Draco entrò nella sala comune dei Grifondoro per la prima volta e non volevo si sentisse a disagio da occhi indiscreti così chiesi ad Harry che era un ragazzo bravo e ragionevole

 

“Harry per favore potresti far andare via tutti che io e Malfoy dobbiamo parlare?”domandai

 

“d’accordo Sara. Anche se sai che non voglio nessuno di un'altra casa qui”mi guardò come per dire che non voleva assolutamente che un Serpeverde e soprattutto un Malfoy entrasse qui ma lo avrebbe ignorato per la nostra amicizia.

 

“avanti ragazzi chi è che viene a fare un giro sulla mia Firebolt??”Disse Harry per far uscire tutti. Poi mi guardò sorridendo e io gli feci un cenno per dire grazie. Quanto volevo bene ad Harry! Quando la stanza fu sgomberata ed io e Draco rimanemmo da soli io iniziai a dirgli tutto quello che era successo la sera prima.

 

“Ma io non ricordo assolutamente nulla Watson” disse lui arrossendo violentemente dopo che gli raccontai del bacio .”Chi mi dice che posso fidarmi di te ?? potresti anche mentire …fingendo che io ti abbia baciata sai quante ragazze lo desidererebbero???!!”disse lui con una faccia ambigua..

 

“io non ci terrei molto stanne certo!” Oddio quante bugie !!Continuavo a fissarmi le gambe e il naso per paura che uno tra questi due rimpicciolisse o si allungasse.

 

“Già devo ammettere che però io sta mattina mi sono svegliato confuso come se mi mancasse qualcosa!”

 

“mm…cosa può essere successo??Ah ci sono!”dissi io ricordandomi che dopo aver finito questa avventura dovevo ringraziare Hermione.

 

“Cosa c’è ? Hai capito cosa è successo? No è impossibile ci sarei arrivato prima io visto che sono più intelligente!” disse lui con un tono di voce come se non   stesse scherzando! A volte mi faceva paura! Però era bello! Mamma mia non vedevo l’ora di fare questa avventura con lui….vabbè torniamo a noi!

 

“Ma quanto sei stupido da 1 a 10??comunque no visto che non sono la professoressa Cooman e non posso vedere il passato non posso saperlo …”

 

“e allora come fai a dire di sapere quello che devi fare se…”

 

“Malfoy mi fai finire …”dissi io

 

“Per Merlino quanto sei acida!”disse

 

Io lo ignorai perché tanto sapevo che con lui la battaglia non aveva fine o l’avrebbe vinta lui come sempre.!Alzai gli occhi al cielo e m’alzai dal divano rosso davanti al caminetto .

 

“E ora dove vai?”chiese lui che voleva sempre sapere tutto

 

“Ho detto che so come fare per sapere cosa ti è successo quindi ora vado a prendere una cosa aspettami qui”dissi io .

Mi diressi verso il dormitorio delle ragazze e poi vicino al letto di Hermione. Aprii il cassetto e dentro trovai quello che mi sarebbe servito per l’operazione segreta.

 

“eccomi”dissi dirigendomi verso la Sala Comune.

Malfoy si era alzato e mi guardò perplesso

 

“cosè quel coso dorato che hai in mano?”

 

“si chiama gira tempo ed è di Hermione”

 

“wow !” fece lui

 

“non ci contare Malfoy non lo prenderai mai ne tu ne Tiger ne Goyle. Hermione ci fa sempre gli incantesimi di protezione!”

 

“ma io…..”disse Draco facendo finta di essere offeso

 

“ormai ti conosco troppo bene!”

 

“no! Tu non mi conosci affatto!” disse lui guardando per terra con lo sguardo triste…

 

Senza soffermarmi troppo presi la “collana” e la allacciai al collo mio e di Malfoy.

Lui continuava a guardarla affascinato. senza badarci troppo la girai due volte e una sensazione strana ci avvolse…stavamo andando indietro nel tempo.

 

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Capitolo 7
*** Filtro d'amore ***


 

 

I

niziammo ad andare indietro nel tempo e vedemmo tutte le cose che avevano fatto i Grifondoro in quella giornata.

 

“Ma come fa?”Disse sorpreso Malfoy  quando arrivammo a vedere Fede e Ron nel divano che amoreggiavano

 

“Ma tu zitto..mai?”

 

“O SENTI TU ZITTO A ME NON ME LO DICI”

 

“se vabbè vabbè siamo arrivati ora possiamo uscire però dobbiamo stare attenti a non farci vedere non piacerebbe a nessuno vedere due Watson e due Malfoy!”

 

“si l’avevo capito..non sono mica stupido”disse lui guardandomi

 

 

“eh non ne sarei così sicura se fossi in te! “ bisbigliai io.

 

“è?” fece lui ma aveva capito benissimo quello che avevo detto.

 

Corremmo veloci senza farci vedere da nessuno giù per i Sotterranei e quando arrivammo Draco prima di dire la parola d’ordine mi mise le sue candide mani  nelle orecchie per non far sentire la parola. Una volta che il ritratto si aprii entrammo e alla vista di Zabini ci nascondemmo dietro un muro di pietra. Vedemmo Zabini che aveva in mano qualcosa …come una pozione che mise in un bicchiere .

Poi vedemmo la copia di Draco uscire dai dormitori e prendere il bicchiere.

 

“Ecco cosa è successo…io lo ammazzo quel figlio…”

 

“Draco fermo” bisbigliai io. E lo presi per il colletto.

 

“Se ti scopre siamo fritti”Prima che Draco potesse andare a uccidere suo cugino io lo avvolsi nella collana e iniziai a girarla senza sapere quello che sarebbe successo. Tutto un tratto Draco e Blaise non c’erano più e io afferrai Draco per  vedere dove eravamo finiti uscimmo fuori ma non c’era nessuno.

 

“Dico io ma cosa ti è successo? Vabbè lasciamo perdere che è meglio . dai andiamo a vedere dove siamo.”

 

Salimmo le scale fino ad arrivare davanti al ritratto della signora grassa .

 

“ed ora cosa facciamo?”dissi io

 

“aspetta …allontaniamoci arriva qualcuno”Draco mi prese sotto braccio e mi portò in un punto buio ma dove potevamo vedere chi era che arrivava.

 

“allora spettegola un po’ cosa fa Lenticchia” il Draco e la Sara delle  24.30 si trovavano davanti al ritratto della signora grassa

 

“Guarda quello che è successo Malfoy” gli dissi io in un orecchio . Lui senza discutere guardò l’incontro tra me e lui con un accenno al sorriso .

“se qui ci fosse la mia amica non potrei parlare male di lui sai” Disse la Sara che si trovava davanti la signora grassa.

 

“Quanto sono brutta vista da dietro!” Mi dissi da sola guardandomi

 

“No non è vero” Disse Draco vicino a me . Poi accortosi della figuraccia si azzittò.

 

 

“uuuu….uuuuu”fece il Malfoy vicino al ritratto “oggi siamo in vena di pettegolezzi…e io le cose che dico le faccio Watson”

 

“io invece non sono mica tanto brutto”si disse Malfoy guardandosi

 

“tu sempre molto modest…”

 

Poi  qualcosa mi bloccò.

 

Il Draco vicino al ritratto mi stava baciando. Il mio cuore per la seconda volta batté all’impazzata a quella vista.

Draco invece continuò a guardare la scena normalmente ma io mi accorsi che incominciava a stare in tensione.

 

“Pozione d’amore pozione d’amore…”ripeteva a bassa voce mentre Draco e Sara di vicino il ritratto si allontanavano.

 

“deve per forza essere  un filtro d’amore ..io non mi comporterei cosi…”

 

“già” dissi io pensando che purtroppo veramente lui non mi avrebbe mai baciata …che disdetta ed io che pensavo che lui mi amasse …..

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** Felix Felicis ***


 

Io e Draco ci congedammo, una volta tornati avanti nel tempo con il gira-tempo.

 

“Allora arrivederci Malfoy”

 

“Arrivederci Watson”

 

Anche se ci eravamo sempre odiati quell’esperienza ci fece riappacificare un po’.

Io però mi sentivo strana, come se avessi sbagliato in qualcosa. Così ritornai indietro nel tempo e prima che Zabini potesse dare la pozione a Malfoy io ne presi una provetta per esaminarla.

 

“Scusa Herm, mi potresti dire cosa è questa pozione?”

 

“Ok , ma se ti sei cacciata in qualche pasticcio non voglio sapere come l’hai avuta questa!”

 

“D’accordo non te lo dirò” Sorrisi.

 

L’indomani Hermione arrivò tutta affannata da me .

 

“Saraaaa Saraaaa!!! So cos’è quella pozione vieni!” Era tutta sudata, mi prese per un braccio e mi portò al dormitorio delle ragazze.

 

“ Allora dimmi cos’è quella pozione?” Feci io tutta agitata.

 

“Questa…” e iniziò ad agitare la provetta. “Questa lo sai cosa èèèè?? “

 

“No ! è per questo che l’ho chiesto a te!”

 

“Ah Già! Comunque questa è una pozione potentissima..è la Felix Felicis!”

 

“Ahhh!”Feci io ..” e scusa ma cos’è una felix felicis ??” Io non l’avevo ancora studiata!

 

Hermione si schiarì la voce e come se fosse ad una interrogazione di pozioni iniziò a parlare .

 

“La Felix Felicis è una pozione unica nel suo genere:non esiste infatti altra pozione in grado di rendere il bevitore estremamente fortunato. La fortuna provocata dalla Felix consiste in una sorta  di desiderio di compiere una certa azione, come una “voce” interiore: essa guida il bevitore e lo spinge a compiere le migliori decisioni possibili. Il bevitore tuttavia non perde la sua libertà di scelta e può non obbedire a ciò che la “voce” consiglia, scegliendo una decisione alternativa.”

 

“quindi questa cosa d’oro è come una fortuna liquida!”dissi io.

 

“esatto! Ma come l’hai avuta? Sai che se un ragazzo del Quiddich la beve prima di una partita può essere espulso dalla squadra?” Fece lei preoccupata  .

 

Io mi soffermai molto sull’ultima frase che lei aveva detto a riguardo della Felix : Il bevitore tuttavia non perde la sua libertà di scelta e può non obbedire a ciò che la “voce” consiglia, scegliendo una decisione alternativa.

 

grazie mille Hermione! E ora se non ti dispiace…” gli presi la provetta dalle mani e corsi via con lei che mi guardava ancora sconcertata.

 

Corsi più che potevo, oltrepassai il ritratto della signora grassa e via giù per le scale fino ai sotterranei.

 

“scusi signore io non la so la parola d’ordine…” Feci al ritratto

 

“niente parola d’ordine, niente entrata! Mi dispiace signorina!” Il ritratto mi guardò in modo altezzoso.

 

“Si questo lo comprendo ma volevo solo sapere se lei mi poteva chiamare il signor Draco Malfoy che è dentro …gli devo riferire una cosa” Cercavo di parlare in modo migliore possibile..non mi andava di vedere un’altra volta il ritratto che mi guardava in una maniera schifata.

 

“Beh si credo che questo lo possa fare…attenda per favore.”Fece il ritratto..poi scomparve.

 

Sentii udire in modo sfocato “ Il signor Malfoy?”

 

“Cosa c’è” fece una voce strascicata al di là del ritratto

 

“c’è una persona che vuole vedervi”

 

“non mi importa” continuò la voce

 

Ad un certo punto il ritratto riapparve

 

“mi dispiace signorina ma il signor Malfoy non vuole incontrarla”

 

“Ora glielo do io al signor Malfoy”dissi io imitando la voce del  ritratto

 

“Malfoy avanti esci!”Urlai io

 

“Chi è?”fece lui

 

“sono Watson ti devo parlare è urgente!”

 

Il Ritratto si aprii e usci un ragazzo alto più di me, capelli dorati , viso candido quasi angelico ma con un espressione maligna come sempre. Draco quando mi vide fece una smorfia.

 

“Cosa vuoi Watson?”fece lui

 

“Draco chi è là?” fece poi una vocina acuta dietro di lui “avanti vieni a giocare a scacchi con noi”

Era Pancy Parkinson , la schiavetta di Draco.

 “ Draco cosa ci fai qui con questa lurida Grifondoro?” disse lei vedendomi

 

Io la squadrai per benino e poi le dissi

 

“lurida ci sarai tu!”e le feci la linguaccia

 

Draco accennò un sorriso e Pancy delusa perché Draco non l’aveva aiutata ad attaccarmi se ne andò.

 

“allora cosa vuoi?” Fece lui chiudendosi il ritratto alle spalle.

“Ti ricordi ieri sera quando abbiamo visto che Zabini ti aveva versato la pozione nel bicchiere?”

 

“Si non ti preoccupare..sta in infermeria!” Fece lui tranquillo

 

“Cosa?Che è successo?” Feci io spaventata

 

“ Beh diciamo che gli ho dato una lezione!” Fece lui con una smorfia

 

“Ma perché scusa ! Lui ti voleva solo aiutare!”

 

“e con che cosa ..Dandomi un filtro d’amore che non mi facesse più ragionare ?”

 

“Draco non dire cavolate e soprattutto non a me ! Tu lo sapevi benissimo cosa stavi facendo…Quella non era una pozione d’amore ma ben si la fortuna liquida ovvero : la Felix Felicis!”

 

“fortuna liquida dici??”

 

Io annuii sorridendo. Ero molto felice . La Felix non era affatto come il filtro d’amore. La fortuna liquida non ti obbligava a fare quello che vuole lei ed oltre tutto consiste in una sorta  di desiderio di compiere una certa azione. Quindi Draco poteva decidere di non baciarmi oppure lo voleva proprio fare.

 

“Credo che dobbiamo andare a trovare Zabini in infermeria Malfoy!”feci io

 

“già devo chiedergli spiegazione” disse Draco

 

“Ah io pensavo che avevi l’intensione di chiedergli scusa!” lo fissai io

 

“ No assolutamente, non potrei farlo mai!” Poi guardando il mio viso che lo stava implorando disse “ Bah.. si forse si può fare ,ma di certo non pronuncerò mai la parola “scusa””

 

“perché?” feci io

 

“perché sono un Malfoy!” disse lui sorridendomi.

 

“Già sei un Malfoy!” lo guardai ed anche io risi come per dire – ed io adoro che tu lo sia-“ dai su andiamo!” e insieme ci dirigemmo in infermeria. Per la prima volta avevamo fatto un discorso decente e senza offese…

 

 

 

 

 

tanti commenti grazie!!!

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Capitolo 9
*** Spiegazioni...(Draco e Blease) ***


 

“Madama Chips scusi volevamo sapere dove si trova Blease Zabini.. sa è stato portato qui ieri…”

 

“Ah si è nella stanza in fondo, era pieno di lividi..poverino….dice di essere caduto ma secondo me non è così…qualcuno lo deve aver pestato e poi lo ha minacciato di non dire a nessuno chi era..”

 

Una volta che Madama Chips si allontanò Draco sorrise divertito. Io lo guardai furibonda.

 

“ ti sembra il momento di ridere?”

 

“Io rido quando e quanto mi pare !E non sarai certo tu ad impedirmelo capito?!” mi guardò malignamente.

 

“Sta calmo Malfoy non ti agitare o potresti  avere un mancamento.. il tuo fragile corpo non può sforzarsi più di tanto” la mia risata fragorosa risuonò per tutta l’infermeria.

 

“sai a volte mi fai paura” disse lui guardandomi spaventato “ sembri me!” io lo guardai e risi. A volte era così buffo!

 

“vabbè andiamo da Zabini!”

 

Ci incamminammo fino all’ultima stanza dell’infermeria. Bussammo.

 

“Avanti!”Fece la voce di Blease roca

 

Entrammo. Un’infermiera stava versando della medicina nel bicchiere di Zabini. Alla mia entrata Zabini fece una smorfia.

“E tu che vuoi?”

 

“sono passata qui per vedere come stavi ,con lui “ e indicai un punto vuoto dietro di me.

 

“ ma che sei ubriaca Watson? Ci sei solo tu qui dentro!”fece lui squadrandomi.

 

“Ma che dici c’è anche Malf…” Mi girai . Alzai gli occhi al celo…non ci potevo credere che fifone!

“avanti Malfoy non fare l’imbecille entra. Dove l’hai messa tutta la tua spavalderia da “principe”?”

 

Una piccola mano bianca aprì la porta e Draco entrò nella stanza più bianco che mai. Zabini alla sua vista impallidì tirandosi le coperte fino al naso ancora incerottato. Gli aveva rotto anche quello. Chissà perché Draco gli aveva fatto tanto male in fondo lo aveva spinto solo a fare le decisioni migliori…niente di più.

 

“Malfoy ed io siamo venuti qui perché lui ti deve dire una cosa!”

 

“io non devo dire nulla!” Draco si girò di spalle. Le braccia conserte. Come un bambino che si rifiuta di mangiare la pappa.

 

“Malfoy avanti !!Non fare il codardo. Chiedi scusa a Zabini! Dio Santo! Sembri un bimbo!” lo sgridai io.

 

“affatto io non chiedo scusa a nessuno! Lui mi ha versato una pozione nel bicchiere e non me lo ha nemmeno detto! Perché lo hai fatto?” Ora Draco si era girato e con occhi di ghiaccio guardava il cugino.

“Beh tu avevi bisogno di stare con qualcuno e se  andavi  avanti con le offese non avresti conquistato nessuna . Soprattutto per il Ballo del Ceppo! Avanti Draco ! L’ho fatto per te! Lo sai che non avrei fatto nulla per farti del male!”

 

Draco sorrise.

 

“ok scusa!” disse lui.

 

Le mie orecchie avevano sentito bene? La parola “scusa” era stata detta veramente da quel biondo tanto maligno privo di cuore ? Forse mi sbagliavo allora su di lui…forse lo aveva anche solo un pochino …forse quando mi aveva detto “no tu non mi conosci affatto” diceva il vero…possibile che mi sia sbagliata per tutti questi anni sul suo conto?

 

“Ballo del Ceppo??”Feci io portandomi una mano sulla fronte “ me ne ero letteralmente dimenticata”

 

“mancano solo tre settimane …..io già ce l’ho la ragazza.. e tu Draco ?”fece Zabini

 

“No io ancora no..”disse lui “ma aspetta ancora qualche giorno e la troverò..non che non abbia candidate …sai quante mi vengono dietro?...ma nessuna di loro è quella giusta…quella che desidero…”

 

“ma  la Parkinson ?” feci io con una smorfia ricordandomi la faccia da carlino di quella ragazza.

 

“No troppo appiccicosa..”Fece Draco con un sorrisetto

 

“vabbè io me ne andrei” feci io strisciando via ma prima che potessi chiudere la porta ,la voce di Draco mi chiamò all’appello.

 

“ Tu con chi vai Watson??”fece lui sorridendomi.

 

“beh ancora nessuno me lo ha chiesto..”dissi io un po’ imbarazzata

 

“Ti va di venire al Ballo con me?” disse lui veloce. Mi meravigliai di quanto  fosse schietto e dolce allo stesso tempo quel ragazzo..era per questo che lo adoravo…ma non glielo avrei mai detto. Una cosa che avevamo pienamente entrambi? L’orgoglio!

 

“Beh non so ..si potrebbe fare..ma..io..non ho il vestito ancora…devo preparare tutto…” la mia faccia diventò più rossa dei capelli di Ron. Se si può.

“ Se vuoi puoi rifletterci ..io so aspettare.” Ecco un’altra cosa di lui che mi faceva impazzire …era paziente.

 

“ok ci penserò su ..”dissi io

 

“ ok d’accordo ciao…”mi guardò

 

“questo è per caso un invito a sloggiare??” dissi io sorridendogli

 

“vedi un po’ tu!”fece lui.

 

“ va bene ciao” e me ne andai strappandogli un altro sorriso da quel suo bel faccino.

 

Mentre camminavo verso la sala Comune pensavo e pensavo. Ma come era possibile che Malfoy mi abbia invitata…proprio a me? Una grifondoro amica dello “sfregiato”, “ Lenticchia” e della “mezzosangue”?? e come mai quando si rivolgeva a me era così gentile come con nessuna? Potevo io Sara Watson…Piacere a uno come lui ??Nhaaaaaa era improbabile e impossibile…fuori dal normale. Eppure mi aveva invitata al ballo anche  se aveva molte pretendenti…perché proprio io …perché io ??Ero confusa più che mai ..ma la cosa di piacere a Malfoy mi eccitava più di ogni altra cosa al mondo!

 

 

 

 

 

Cosa ne pensate???

 

Beh vorrei sentire il vostro parere su queste storie....

 

grazie mille per le visite...

 

continuerò con il prossimo capitolo

 

 

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Capitolo 10
*** Perchè io ? ***


 

 

Era passata già una settimana da quando Malfoy mi aveva chiesto di andare al ballo insieme e la professoressa McGrannitt continuava a insegnarci i passi. Ho scoperto di essere letteralmente negata per il ballo e lo può confermare il piede di Harry che è diventato grande come una Bluffa. Quando io danzo sembra che faccia tutto tranne che ballare. E come farò a ballare con Draco fra meno di tre settimane? Lui di sicuro sarà bravissimo. Forse sarebbe stato meglio andargli a dire di persona del mio piccolo problemino con il ritmo . Se gli avessi fatto fare una figuraccia davanti a tutti non mi avrebbe mai perdonato e avrebbe cominciato a offendermi come non mai. Ma cosa dico? È lui che mi ha invitato... a suo rischio e pericolo e a me non deve importare nulla se lui fa una figuraccia..ha scelto lui di venire al ballo con me … magari Pancy-carlino-Parkinson è una ottima danzatrice..Ma sono impazzita? Anche a me importa di non fare una figuraccia! Forze era meglio andarglielo a dire. Così un giorno mentre stavamo andando a Hogsmeade per un uscita decisi di parlagli

 

 

“Malfoy!” dissi io correndogli dietro. “Scusa Malfoy”

 

Finalmente si era girato

 

 

“tanto per essere certa di una cosa…la tua proposta di andare al ballo insieme è ancora valida?”

 

Lui annui..era troppo difficile aprire quella bella boccuccia e dire la sillaba - si - ? Bah a volte questo ragazzo proprio non lo capisco..mi correggo non lo capisco mai!

 

 

“ok perché ho prese una decisione…” mi guardai la punta dei piedi imbarazzata rossa più che mai e un morso allo stomaco arrivò.

 

 

“vengo con te”dissi io incrociando i suoi occhi ghiaccio

 

Lui mi sorrise…mi fece un sorriso bellissimo..non uno dei suoi soliti sorrisi maligni e perfidi..un sorriso che veniva dal cuore.

 

 

“però devo chiederti una cosa..”dissi io continuando a fissarmi la punta dei piedi.

 

 

“dimmi”fece lui con una voce calorosa.

 

 

“Perché io?”e tornai a guardarlo.

 

 

 

Lui mi fissò come sconcertato. “come perché tu!?Che razza di domande mi fai Watson?”mi disse lui

 

 

“Hai capito bene. Perché io? Perché hai scelto me con tutte le ragazze che ti vengono a presso ?”

 

 

“perché tu …” e guardò un punto qualsiasi alla sua destra. “non lo so..perché tu!”

 

 

“non lo sai o non vuoi dirmelo!?”feci io seria

 

Lui tacque. Tutto tacque intorno a noi. Ormai ci eravamo persi i nostri compagni che si erano imbucati nel negozio di dolci di Mielandia . Continuai a fissarlo. La neve cadeva leggera e un fiocco cadde su un punto della mia spalla scoperta e mi fece rabbrividire.

 

 

“Mi dispiace Draco ma non so se tu mi stia usando come tutte le tue schiavette o per te sono una faccenda diversa…seria

 

 

“per me sei diversa” mi fissò lui . Non era abituato a dire certe cose perché nessuna gliene aveva dato mai il motivo di farlo.

 

 

“provamelo Draco..provamelo..se veramente sono speciale per te …così speciale da invitare a un Ballo …provamelo e io verrò al ballo con te!” detto questo mi abbassai, presi la mia borsa a tracolla , me la misi in spalla e dopo avergli rivolto un sorriso dissi

 

 

“Io credo in te Draco Lucius Malfoy ..ti credo!”e poi mi diressi verso Mielandia. La neve e l’aria mi scuotevano i capelli. Cosa avevo fatto? Ma certo …questa volta avevo fatto parlare il cuore e non il cervello. È per questo che lasciai Malfoy che , per la prima volta chiamai per nome, li seduto su quel masso a guardare il tramonto che stava per nascondersi tra le montagne..deluso e confuso.

Mentre tornavamo a Hogwars io stavo tra Ginny e Hermione con dietro Harry e Ron.

Lui camminava a testa bassa come se stesse riflettendo ..ai lati Vincent Tiger e Gregory Goyle che si davano occhiate interrogative sull’umore di Draco.Dietro aveva Blease Zabini appena dimesso e Nott .Davanti come da guida Pancy Parkinson dispiaciuta perché ad una semplice domanda “cosa ti succede?” al suo bel Malfoy aveva ricevuto una risposta piuttosto secca: “lasciami in pace!” Fino a quando non  ci sedemmo nella Sala Grande per la cena non ci guardammo quasi per niente( come sempre) e le poche volte che azzardavamo a farlo lui mi guardava triste cercando di pensare come poteva fare per dimostrarmi che io ero per lui davvero speciale.

 

“Cosa avete tu e Malfoy?” disse Federica una volta esserci infilate al letto con un pacchetto di gelatine tutti gusti +1 a testa.

 

 

“mah nulla…”dissi io ficcandomi una caramella al peperoncino nella bocca.

 

come nulla vi ho visti quando stavate da soli di fuori a parlare …cosa mi nascondi..”

 

 

“niente è solo che ci stiamo un po’ avvicinando negli ultimi giorni…”

 

 

“e tu me lo dici solo ora?? Io ti ho fatto una testa grande così solo perché Ron mi aveva baciata una volta…Beh forse due…il fatto non sta qui ma che lui non si è mai avvicinato ad una ragazza tanto da dedicare del tempo a lei per parlarci come due “amici”!”fece lei

 

 

“Beh allora se è per questo mi ha anche invitata al Ballo del Ceppo…ma io ancora non gli ho detto di si ..”dissi io fissandola

 

 

“e cosa aspetti?”

 

 

“Che mi dimostri che sono davvero speciale per lui!”feci io

 

 

“ma lo ha fatto invitandoti al ballo no?”in effetti aveva ragione…

 

 

“a me non basta…quello poteva farlo con qualsiasi altra ragazza..io voglio che mi faccia capire se sono per lui speciale e diversa dalle altre..come dice!”

 

 

“Stai chiedendogli troppo ..in fondo lui è solo un Malfoy e non è abituato a dimostrare ad un ragazza i suoi sentimenti…comunque mi piace come lo tieni sulle spine …così si fa! Brava  !” si alzò e mi abbracciò fortissimo…quello si che era un vero abbraccio.

 

“comunque al ballo ci devi andare giusto?Con o senza di lui..!” Io annuii “ E visto che La McGrannitt Sabato e cioè dopo domani ci porta, a noi ragazze, a Hogsmeade …potresti approfittarne per comprarti un vestito…ed io ti aiuterò! Stanne certa.!”le sorrisi e dopo un’altra lunga chiacchierata su lei e Ron ci addormentammo stanche.

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Capitolo 11
*** come loro...<3 ***


 

 

 

L’indomani come tutti i giorni mi alzai verso le 7 e quando mi girai verso il letto di Fede , lei non c’era. Doveva essersi svegliata prima. Mentre scendevo però una scena abbastanza sconvolgente si mostrò davanti ai miei occhi. Tutti i grifondoro erano in piedi al centro della stanza preoccupati. Fred e George ridacchiavano da sopra a tutti. Mi avvicinai cercando di vedere meglio cosa fosse successo.

 

 

“permesso, scusate…”cercai di farmi spazio tra la folla con le mani.

Una volta riuscita ad arrivare al centro guardai spaventata quello che stava succedendo:Fede e Lavanda Brown si tiravano i capelli a vicenda con sguardi furibondi. In mezzo a loro se ne stava il povero Ron che continuava a mettersi le mani davanti agli occhi per non vedere.

 

 

“miseriaccia”esclamava ogni volta che una delle due tirava più forte i capelli dell’altra.

 

 

“Piantatela per favore …Sara ti prego falle smettere.” Mi disse Harry alla mia destra.

 

 

“ma cosa è successo?” esclamai io ad Harry ma mi rispose la voce divertita di George.

 

 

“era tutto normale ma ad un certo punto Lavanda si è avvicinata a Ron per digli qualcosa e Federica gli è letteralmente saltata addosso e il povero Ron non sa più che fare !”

 

Io guardai Federica.. era irriconoscibile…rossa in viso come Lavanda, lo sguardo furioso  contro quello dell’avversaria che era convinta che Ron amasse lei.

 

 

“Ron ! solo tu le puoi far smettere…?!” feci io guardandolo

 

 

“beh …io …ecco..”Ron sapeva benissimo cosa dire però qualsiasi cosa avesse detto ci sarebbe finito male anche lui in quella storia e non gli andava di perdere anche uno dei suoi adorati capelli rossi. Poi si decise.

 

 

“Io amo Federica…per la miseriaccia! Lavanda lasciaci in pace per favore!”Disse lui con le braccia alte al livello della testa per paura che la ragazza per la furia gli sferrasse un calcio.

 

Poi Federica mollò la presa e si accovacciò abbracciando il suo Ron. Lavanda invece scappò via verso i dormitori delle ragazze piangendo.

 

 

“ben ti sta! Gallina acida!” disse Fede poi separò le braccia di Ron ,che erano ancora al di sopra della testa, e ci si buttò in mezzo ridendo.

 

Nel giro di qualche minuto tutta la folla sparì ed io, Fede e Ron andammo di sotto a fare colazione ridendo come se avessimo vinto una battaglia.

 

Quando ci sedemmo Io mi girai verso il bancone dei Serpeverde e Draco mi fissava più che mai. Una volta che iniziai a mangiare riabbassò il capo sorretto da un braccio e continuò a fissare le sue frittelle nel piatto.

Vedendolo così però mi dispiaceva… forse avevo sbagliato nel dirgli in quel modo il giorno prima?

 

Poi  mi girai guardando Fede e Ron mano nella mano ed ogni volta che si giravano a guardarsi si sorridevano e si baciavano. Pensai. Quei due ragazzi sono davvero speciali. Anche se sono un po’ raccapriccianti e quando li guardi ti vieni da ridere..un giorno vorrei essere proprio come loro ..sarebbe la cosa più bella del mondo…magari non con Draco perché sono sicura che non si metterebbe mai a fare certe cose davanti a tutti…ma sarei contenta se qualcuno un giorno mi dedicasse il tempo che Ron dedica a Federica..anche solo ad osservarmi …senza fare nient’altro…solo osservarmi e magari concedendomi qualche sorriso dolce…ed io in quel momento sarò felice perché saprò che quell’espressione era solo per me !

 

Con mia grande sorpresa quando distolsi lo sguardo da loro due e lo riposi sul bancone dei Serpeverde anche Draco li guardava affascinato. Che cosa era quell’espressione che aveva in volto? Disgusto? No..Disprezzo? nemmeno …e allora cos’era ? Poi si girò verso di me e mi fece un piccolo sorriso che nemmeno si percepiva ..quel sorriso mi fece capire …Draco per la prima volta desiderava essere come Ron…perché una cosa che Ron aveva e lui no?il coraggio! Aveva il coraggio di dimostrare a tutti il suo amore per Federica.Quanto desiderava in quel momento non avere l’orgoglio che aveva ereditato dalla sua famiglia. Poi si rigirò veloce verso di me. Aveva capito. Aveva capito cosa doveva fare per dimostrarmi che io ero davvero diversa dalle altre!

 

 

 

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Capitolo 12
*** La principessa ***


 

 

 

Una volta aver cenato insieme a tutti ci dirigemmo verso la Sala Comune dopo essermi messa nelle coperte del mio letto a baldacchino rosso e oro mi addormentai.

Quella notte sognai come non avevo mai fatto prima d’ora.

 

 

 

Mi trovavo al ballo del ceppo…e tutto un tratto arriva Draco…quanto era bello in quello smoking…un vero principe…arriva…si avvicina a me…sempre di più…sempre di più…sempre di più…ormai le nostre labbra sono quasi attaccate…poi eccola che si mette tra me e lui …capelli neri come la pece abbastanza corti…faccia disgustata…occhi verdi mi fissavano malignamente…Pancy Parkinson stava ora baciando il mio bel principe ridacchiando sotto i baffi…no no!

 

 

nooooooooooooooooooo!!!!!” gridai io ormai sveglia . Avevo svegliato anche Hermione che mi guardava sconcertata ancora con gli occhi stanchi. Era ormai giorno e di li a poco mi sarei svegliata per alzarmi…quel giorno dovevamo andare a Hogsmeade con la McGrannitt per comperare i vestiti per il Ballo del Ceppo .

 

 

“Scusa Herm…brutto sogno..”dissi io asciugandomi il sudore che avevo in fronte.

 

 

“niente..dai su prepariamoci per andare al villaggio…ha detto la professoressa che possiamo vestirci con vestiti normali..”disse Hermione sorridendomi.

 

 

“ok sveglio Federica e poi mi preparo..”

 

Mi voltai verso il letto di Federica. Lei ancora sotto le calde coperte stava dormendo beatamente. Ma io sapevo bene come fare per svegliarla. Mi avvicinai a lei e gli sussurrai:

 

 

“Fede guarda c’è Ron che ti aspetta sbrigati..!”dissi io sorridendo.

 

Come un razzo Fede si alzò e uscì dalle coperte. Le mani tra i capelli tutti disordinati.

 

 

“Nooo!! Mandalo via ! non mi deve vedere in questo stato!”

 

 

“sta calma non c’è nessun Ron! Te l’ho detto per farti svegliare in fretta! Oggi andiamo a Hogsmeade!”dissi io aprendo le tende e facendo entrare il sole che illuminò la stanza.

L’espressione di Federica mutò parecchie volte..da arrabbiata a delusa, da assonnata a divertita..poi esclamò

 

 

“corri andiamo a prepararci..sei ancora li? sbrigati !”disse lei che era saltata alla sua valigia sotto il letto.

 

Mi misi un paio di jeans blu stretti fino alla caviglia, una felpa grigia con striature rosa e un paio di stivaletti grigi di camoscio infine una giacchetta blu con una lunga sciarpa di lana grigia…da quanto tempo era che non mi mettevo vestiti babbani? In effetti portare sempre la divisa di scuola tutto il giorno tranne quando dormi non è il massimo della comodità.

 

Una volta preparate andammo di sotto nella Sala Grande dove ci aspettava la professoressa.

Tutti gli altri delle altre case con le divise addosso ci fissavano come se non avessero mai visto vestiti decenti. Quando anche la McGrannitt fu pronta partimmo verso il paesino.

 

 

“quanto è freddo qui fuori!” disse Ginny quando mettemmo la punta del naso fuori dalla scuola.

La professoressa invece che era tutta imbacuccata sotto maglioni e maglioni di lana  era l’unica a non avere freddo. Una volta arrivate la professoressa si girò verso di noi e ci disse

 

 

“Ragazze ora io vi lascio libere di andare dove volete per il villaggio quando avrete finito mi troverete dentro I tre manici di scopa ok?”fece lei con voce acuta

 

 

“Va bene professoressa” dimmo tutte noi in coro poi ci sparpagliammo per il villaggio. Quasi tutte di noi andammo a vedere i vestiti da sera per il Ballo del Ceppo.

 

 

“Buona sera “ dissi io appena entrata nel negozio.

 

 

“Salve!”fece una vocina dietro il bancone. Una donna abbastanza robusta si alzò “Credo che voi siete qui per scegliere un abito da sera per il ballo del ceppo…ho sentito dire che quest’anno c’è il torneo tre maghi..” ma prima che potesse finire di parlare Federica la interruppe ansiosa di andarsi a vedere i vestiti.

 

 

“Già siamo qui per questo..non è che potrebbe farci vedere qualcuno dei suoi vestiti?”disse lei fingendo un sorrisetto.

 

 

“Oh si si scusate! Di sopra prego provate qualsiasi vestito vogliate.!”disse la donnona.

 

 

“ok grazie!” fece Federica e tutte salirono di sopra. Io le stavo per raggiungere quando la signora mi chiamò

 

 

“oi scusa ragazza..vieni qua per favore..”disse lei guardandomi

 

 

“chi io?” dissi guardandomi attorno per vedere se c’era qualcun’altro li vicino.

 

 

“si proprio tu…come ti chiami?”

 

 

“Sara ..mi dica?” dissi io sorridendo

 

 

“Vieni qui ti voglio far vedere una cosa!” disse e mi portò fino ad un ripostiglio dove c’erano tutti vestiti con sopra tipo coperte per nasconderli.

 

 

“Voglio che tu provi questo..dovrebbe starti bene ..sai è il più bello che abbiamo e visto che tu sei carina..voglio che veda come ti sta..!”

 

 

“grazie !”esclamai io “ora vado subito !” e corsi via nel camerino.

 

 

“Sara chi te lo ha dato quello?” fece Ginny guardandomi che sbucavo dal nulla con il vestito.

 

 

“Ah la signora giù di sotto…aspetta vado a provarmelo!”feci io e poi entrai nel camerino che era grande come una stanza e me lo misi. Visto che non c’erano specchi non potevo vedere ne com’era ne come mi stava..vedevo solo che era color crema e che era fatto di stoffa..

 

 

“dai Sara esci!”disse Federica

 

 

“ok esco!”feci io

 

Quando uscii c’erano tutte le mie amiche , compresa la signora del negozio che mi guardavano sconvolte.

 

Un gridolino uscì dalla bocca di Federica..”Ma..sei bellissima..!”fece lei con la bocca aperta.

 

 

“ma su non essere sciocca..non esagerar..”poi passai vicino allo specchio..Oh quel vestito era davvero un sogno! Sembravo una principessa! Era fantastico!

 

Era interamente di color crema. Lungo fino alle caviglie. Stretto dal seno fino in vita come un corpetto e poi si allargava fino alla fine. Sotto al corpetto partivano diversi veli uno sopra all’altro. In mezzo c’era una striscia che partiva dal seno fino al bordo in fondo al  vestito vicino ai piedi. La striscia era di un giallognolo pergamena con disegnati dei lunghi fiori rossi che passavano da un punto all’altro. Le spalline erano scese a metà braccio dopo le spalle, anche esse come la strisca in mezzo al vestito. Infine uno spago di seta contornava la mia vita chiudendosi in un fiocco perfetto che scendeva giù.

 

Quel vestito era davvero uno splendore!  

 

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Capitolo 13
*** La scatoletta rossa ***


 

 

E si quel vestito era davvero bello. Così bello che non sapevo se ero degna di indossarlo. Anche le altre avevano scelto un vestito e quando finirono di farmi i complimenti chiesi

 

“dai su Fede ora tocca a te entra e facci vedere quanto sei bella con quel vestito”feci io sedendomi sulla panca li davanti.

Dopo circa 5 minuti uscì dal camerino..era bellissima.

 

Il suo vestito era di struttura come il mio, però il suo era di color panna e rosa. Il corpetto era panna con al lato dei fili rosa che lo stringevano. Il vestito poi sotto al corpetto si apriva in due veli . quello sotto era rosa e poi aperto a tendina ce ne era uno sopra bianco tenuto aperto da una rosa.

 

anche tu non scherzi” fece la proprietaria.

Poi una volta aver pagato il vestito con un paio di scarpette color crema un piccolo tacchetto andammo all’uscita. Ma prima di aprire la signora sorridendoci disse.

 

“allora buona fortuna ragazze ..beate voi che ancora vi potete divertire con queste cose . Per quanto site belle avrete già un cavaliere che vi porti alla festa”. Fede aveva Ron, Hermione aveva Victor Krum, Ginny aveva Neville e comunque le altre avevano tutte un ragazzo che le accompagnasse al ballo .

Tutte annuirono contente pensando ai loro principi..tutte tranne me, Draco ancora non si era fatto avanti e così ero costretta ad andare da sola. In quel momento la signora mi guardò perplessa

 

“e tu Sara non ce l’hai un ragazzo?”fece lei

 

“ma si che  cel’ha è solo che…”iniziò Federica

 

Poi la bloccai, la guardai e con la voce tremante dissi “No Federica, no io il cavaliere non cel’ho.” E così me ne uscii dal negozio ..e una lacrima cadde.. calda sulla mia guancia.

Per tutto il tragitto verso i Tre manici di scopa ci fu un silenzio di tomba ma io con la coda dell’occhio mi accorsi che le ragazze si davano occhiate strane .

Una volta entrate nel pub vedemmo la McGrannitt che stava bevendo un whisky incendiario insieme al guardacaccia Hagrid e una volta averci visto si riavvicinò a noi salutandolo e ci riportò a Hogwarts .

 

Entrammo  nell’ingresso e una folata di vento e neve entrò dal portone insieme a noi. Poi una volta che fu stato chiuso da Mastro Gazza entrammo nella Sala Grande dove si stava per iniziare a mangiare. Una volta entrate anche li tutte le ragazze con pacchetti e pacchettini si fiondarono sui loro cavalieri …tranne me che cercavo di far finta di nulla strisciando pian pianino sulla panca nascondendo ancora una volta la mia tristezza. Ma in quel momento non stavo affatto tranquilla perché mi sentivo come osservata….lanciai uno sguardo ai Serpeverde che ridacchiavano sotto i baffi prendendo in giro le ragazze Grifondoro che erano appena tornate…in effetti lui mi guardava..continuava a guardarmi come se volesse scoprire i miei pensieri…

 

Una volta finito di mangiare avevamo tutti la giornata libera così decisi di andare con le mie amiche al lago per distrarmi un po..

 

 

“Dai Sara vieni a bagnarti i piedi?”disse Ginny allegra vicino al lago anche se era abbastanza freddo.

“d’accordo”feci io..magari distrarmi sarebbe stato utile per essere felice. Così mi alzai da sotto l’ombra dell’albero e cosi alla riva , mi rigirai i pantaloni più volte e poi iniziai a bagnarmi un po i piedi.

 

Mentre camminavo con i piedi nudi sotto l’acqua osservando l’infinito orizzonte sentii un brusio lungo che disturbava dietro a noi. Erano tutti i serpeverde maschi che stavano tornando a Hogwarts da Hogsmeade..il pomeriggio toccava a loro ad andare a fare compere per il ballo accompagnati da Severus Piton. Ma subito mi sorse una domanda…perché Draco Malfoy era andato a Hogsmeade a comprarsi l’abito per il ballo se lui già ce lo aveva. Infatti quando mi girai a guardarlo non aveva , come gli altri del suo gruppo, pacchi grandi(che avrebbero dovuto contenere gli abiti).Aveva solo un  qualcosa di quadrato con cui giocava nella tasca. Ma perché teneva quella cosa nella tasca …la voleva forse nascondere?Come sapete le ragazze, soprattutto della mia età, sono molto curiose …così andai a chiederglielo di persona. Ancora con i piedi scalzi e i pantaloni rigirati uscii dal lago. Intanto lui si era fermato con il suo gruppetto sotto l’albero a sparlare di tutti come sempre.

 

“Ciao Malfoy!”feci io nascondendo la vergogna…ma che dico?…dopo tutto gli avevo solo detto che se voleva  venire al ballo con me doveva dimostrarmi cosa sono per lui…tutto qui!

 

“Ciao Watson” fece lui accennando un ghigno

 

“Come va? dissi io rinfilandomi le scarpe e srotolando i pantaloni.

 

“Bene tu?” fece lui guardando le conchiglie che avevo posato sul prato accanto a lui..ne prese una…più che guardarla ..la osservò..la rigirò e poi la ripose vicino alle altre. Poi alzò gli occhi e prima che potesse aprire bocca io parlai

 

“allora che hai comprato…cosè ciò che porti in tasca?”feci io guardando la sua mano che piano si sfilava dalla tasca

 

“nulla…”fece lui arrossendo

 

“ok..”dissi io nascondendo la curiosità

 

“e tu cosa hai comprato …oggi?”fece lui guardando il lago

 

“Malfoy ma perché parli con lei? Che ti importa avanti andiamocene..che inizia ad essere freddo” Fece Goyle con una smorfia.

 

“Sta zitto! Se tu vuoi andare vai! Io parlo con chi mi pare…Allora stavi dicendo Watson” Disse lui infilandosi la felpa…lo stemma dei serpeverde spiccava come non mai.

 

“Ma nulla ho comprato il vestito per il ballo..”feci io marcando la parola BALLO per fargli ricordare..

 

“Ok …” Fece lui . In quel momento le campane di Hogwarts risuonarono

 

“si mangia!”dissi io sorridendo..

 

“già …andiamo?”Fece guardando il gruppetto vicino a lui…In quel momento si alzò e la cosa che aveva in tasca stava per cadergli ..così intravidi un involucro rosso…era come una scatoletta…chissà per chi doveva essere…forse era per lui…ma cosa se ne faceva di una scatoletta? Il ragazzo appena se ne accorse la rimise dentro e facendo finta di niente si risistemò la divisa

 

“Io vado dentro…ci vediamo  dopo …ciao?” fece lui avviandosi all’entrata della scuola.

 

“Ciao!”feci io. Notai una cosa in lui che era ..diversa…qualcosa era cambiato il lui…ma cosa? Era come se nel suo viso fosse tornata la felicità che era sparita da quella volta a Hogsmeade. Cosa era successo di tanto bello da fargli tornare il sorriso? Forse quella scatoletta c’entrava qualcosa? E soprattutto cosa c’era dentro? Tutte queste domande avevano bisogno di risposte così decisi di darmi da fare per scoprire tutto ciò che per me era un dubbio.

 

Commentate...grazieeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!

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Capitolo 14
*** La torre d'Astronomia ***


 

 

Dopo aver fatto una bella scorpacciata ,come sempre al banchetto, quella sera tornammo sazi nella sala comune di Grifondoro.

Una volta davanti al ritratto, visto che ero la prima della fila, dissi la parola d’ordine per entrare.

 

“Guazzabuglio” e con una mano aprii la porta così che tutti i Grifondoro dietro di me potessero entrare.

Quasi tutti i ragazzi si sedettero, sui divani Rosso – oro davanti  al caminetto , appena entrati ma io mi  stavo unendo al piccolo gruppo di ragazzi che andava di sopra a dormire.

 

“Vieni qui con noi?” la voce di Federica mi richiamò all’appello.

“No, grazie .Ma io vado a dormire ... ho molto sonno!...Yawn” dissi io fingendo uno sbadiglio così che mi lasciassero in pace. Poi feci dietro front e corsi su per la scala a chiocciola che portava al dormitorio delle ragazze.

Quest’ultimo era completamente vuoto , tranne che per tre ragazzine del primo anno che sembrava confabulassero qualcosa.

Sapevo perché ero li. Ero per pensare…pensare un piano su come fare per scoprire cosa c’era dentro quella scatoletta rossa , che Malfoy portava nella tasca. Non so perché mi interessasse tanto ma volevo scoprirlo e basta! Ma come facevo a pensare con tutto quel chiasso che c’era..quelle tre avevano aumentato il volume delle loro vocette acute e non avevo la minima idea di star a litigare con quelle solo per farle andare via. Così decisi che se andavo via io era molto meglio. Ma come? Volevo uscire dal dormitorio dei Grifondoro ma come facevo a uscire di li senza essermi fatta vedere da tutti al piano di sotto?

Così piano piano senza farmi sentire fuggii di soppiatto e con estrema fatica riuscii ad aprire il ritratto per andarmene.

-E ora dove vado?-pensai tra me e me una volta che le risate si spensero quando chiusi la porta.

Dovevo trovare un posto dove vi era silenzio e dove sapevo che Gazza non mi avrebbe scovato mai.

“la torre di Astronomia” sussurrai. La torre di Astronomia si trovava in un punto alto e Gazza non sarebbe mai venuto fino a li. Poi era un posto di estremo silenzio…quello che serviva a me.

“Lumos”. Un bagliore si accese sulla punta della mia bacchetta, quasi a farla sembrare una lampadina. Così mi incamminai. Erano circa le 10 e in quel momento tutti gli studenti di Hogwarts erano nei rispettivi dormitori…

 

“Mio Dio! Nox….”feci io vedendo una luce verdastra per terra e la mia bacchetta si spense.

“Ma cosa…?” mi avvicinai alla lucetta e vidi con stupore che era qualcosa di rotondo…solido al tatto e….era una spilla?? Era una spilla! Una bella spilla verdastra che emanava luce ma non riuscivo a vedere cosa c’era scritto sopra.

 

“Lumos!” feci di nuovo e la bacchetta si riaccese. Le  parole impresse nella spilla si fecero subito chiare.

 

--TIFATE PER CEDRIC DIGGORY

IL VERO CAMPIONE DÌ HOGWARTS—

 

La guardai…Ma chi sa di chi era quella spilla? Pensai con sarcasmo. Poi la toccai e le parole scomparvero ma al loro posto ne comparvero delle altre.

 

--POTTER FA SCHIFO—

 

Un piccolo sorrisetto si stampò sulla mia faccia nel vedere quelle parole che mi ricordarono Malfoy

era così assurdo ma allo stesso tempo divertente che perseguitasse in modo così ostinato Harry…e perché? Perché forse Harry era più famoso di lui? Bha! Malfoy era da settimane ormai che faceva girare queste spillette…ma non aveva proprio nulla da fare tutta la giornata? Misi la spilla in tasca e continuai a  camminare diretta alla torre.

Dopo circa cinque minuti che camminavo arrivai a destinazione.

“Finalmente!”feci io con uno sbuffo.

 

La Sala gigantesca era per me uno dei posti più belli della scuola. Era una stanza molto silenziosa e al centro c’era un grande mappamondo che ruotava su se stesso. Intorno a quest’ultimo vi erano delle aste di ferro che gli giravano attorno in senso contrario.

Si poteva inoltre vedere un bel panorama dal balcone. Sorrisi guardandolo. Mi ricordava quando la professoressa Sinistra ( che insegnava Astronomia) salvò Neville che stava per cadere giù di sotto perché era inciampato nel mantello. Ricordai anche che Malfoy in questa cosa lo prese in giro per giorni fino a quando la cosa lo annoiò cosi tanto che dovette lasciar perdere, per prendere di mira qualcun altro. Li l’aria era limpida e mi riempiva i polmoni.

Mi misi per terra, la testa addosso al muro, intanto con la bacchetta accesa scrutavo per bene la spilla di Malfoy che ogni volta che la toccavo tornava alla frase –Potter fa schifo--.

Quella sera le stelle brillavano come non mai in un celo di un blu limpido, senza alcuna traccia di nuvola. Ad un certo punto mentre stavo cercando di pensare come fare per impossessarmi della scatoletta rossa sentii un botto. La porta si era chiusa. Spensi la bacchetta e misi di nuovo la spilla ,che sprizzava una luce verde, nella tasca; poi mi nascosi nel buio per non farmi vedere.

Avevo tanta paura. E se fosse stato Gazza ? O uno dei professori? Io non volevo affatto che la mia casa perdesse dei punti per colpa mia e nemmeno che io prendessi una punizione. Magari mi avrebbero mandato nella foresta Proibita…oh..no! il solo pensiero di tutto quel buio mi inorridiva. Per non parlare delle creature magiche pericolose che vi abitavano dentro.

Sentii un ticchettio di tacchetti di scarpe. Non erano affatto di ragazze perché sarebbero stati più forti.

 Il ticchettio si avvicinava sempre di più. Intravidi un baiore verde come quello della spilla.

La luce che galleggiava a mezz’aria, come se volasse, era l’unica a vedersi.

“Lumos”Una voce strascicata sussurrò e la bacchetta si illuminò rivelando il volto della sagoma.

Riconobbi subito quel volto. Espressione come sempre disgustata, occhi grigi, capelli biondi come l’oro svolazzavano sul viso pallido come un foglio. Malfoy stava rimirando soddisfatto la sua spilla appuntata nel petto. Dall’altra parte sul cuore c’era sempre lo stemma dei Serpeverde.

La mia paura svanì. Il nodo stretto allo stomaco scomparve e mi ritirai su, l’ombra però ancora mi nascondeva.

 

“Malfoy che ci fai qui?” feci io. Lui che non era tanto lontano da me si fermò di scatto. Alzò la bacchetta in avanti al livello del viso per vederci meglio.

 

“Chi sei?” Disse lui che cercava di scrutare la mia sagoma tra il buglio.Non aveva ancora riconosciuto la mia voce e la sua bacchetta tremava.

 

“Lumos!” feci io avvicinandomi a lui di qualche passo, poi me l’avvicinai al viso così che lui potesse riconoscermi . I suoi occhi si fecero sottili, mi scrutarono poi con un gran sospiro, quasi di sollievo ma nello stesso momento con lo sguardo interrogativo disse:

 

“Ma sei tu..Watson !? Cosa ci fai qui?” sussurrò .

 

“Potrei chiederti la stessa cosa!” Feci io imitando la sua voce strascicata.

 

“mphf” Sbuffò lui come quando Piton ci assegna un carico di compiti per il giorno dopo.

“Vengo a volte qui ..per pensare..è un ottimo posto..c’è calma..silenzio…e poi è un buon luogo dove pianificare omicidi contro lo Sfregiato”  continuò lui alludendo ad Harry.

 

“Ah già” ignorai l’ultima cosa che aveva detto e continuai “ …Parlando di lui.. sai nulla di questa?” Dissi io tirando fuori la spilla .

 

“Si!”disse lui senza vergogna. Poi si illuminò con la bacchetta la spilla sul petto.

“sono stato bravo..eh?? e vedo che piacciono anche a te… brava!”fece soddisfatto

 

Io alzai gli occhi “no Draco è solo che …”

 

Ma non mi lasciò finire “Eh si ! una trovata fantastica…”

 

“Ma tu non hai nient’altro da fare tutta la giornata??”dissi io

 

Lui sorrise e poi sorpassandomi con la sua solita camminata spavalda si sedette sul cornicione del balcone come se quella fosse casa sua ed io lo seguii.

 

“Dai ora lo puoi dire..cosa era quella cosa che avevi in tasca l’altro giorno?” Dissi io costringendolo a dire la verità.

 

“Ma si può sapere cosa ti importa?? …Non è nulla..” disse lui vago.

 

“Ahhh mi importa ..se non è nulla perché ti vergogni a dirlo?”feci io sorridendo

 

“io non mi vergogno…” disse lui levandosi la spilla dal petto. “Tsss vergognarmi..io? Di una scatoletta?” mi guardò dall’alto in basso come fa con Hermione.

“Sai una cosa?”  disse lui guardandomi negli occhi, la spilla ancora tra le mani.

 

“Cosa?” lo incoraggiai, io curiosa , a vuotare il sacco sulla scatoletta…

 

“Sai..”poi tornò con gli occhi sulla spilla “Avevo intenzione di cambiare la frase da – Potter fa schifo- a –Potter puzza!- sarebbe una buona idea .”fece lui ghignando.

 

“ Malfoy lo sai che sei un’imbecille ??” feci io con gli occhi di nuovo al celo .

 

“No..sono Draco Malfoy!” disse lui che mi fissava di nuovo.

 

“appunto!” feci io e a quel punto  mi misi a ridere. Con mia grande sorpresa anche lui lo stava facendo. Stavamo ridendo insieme. Io e Draco Malfoy. Se lo avessi raccontato in giro mi avrebbero presa per pazza. Malfoy rideva solo quando prendeva in giro le persone e quello che faceva più che una risata era un ghigno malefico.

Dopo una bella risata lui si bloccò di nuovo. Io intanto continuavo a ridere come una scema.

 

“Scchhh..zitta.!.” faceva lui ma io non riuscivo a fermarmi così senza pensarci mi mise una delle sue mani fredde sopra la bocca ed io arrossii violentemente.

 

“arriva qualcuno!” sussurrò lui, poi continuò. “è Gazza! Cavolo! Corri sbrighiamoci.” Disse lui poi saltò giù dal balcone. Io feci lo stesso. Ormai la porta era quasi aperta e noi non sapevamo dove nasconderci. La porta si chiuse con un tonfo e Gazza entrò , più ricurvo che mai con Miss Purr che gli trotterellava dietro miagolando.

 

Draco si era già nascosto su un pezzetto di ombra ed io ero rimasta li come una stupida e non sapevo cosa fare. Se continuavo così Gazza mi avrebbe scoperto. Sentivo i passi avvicinarsi sempre di più …sempre di più… Successe tutto in un attimo. Mi girai verso Malfoy con lo sguardo spaventato così lui si sollevò da terra e mi si gettò contro come uno scudo. Mi prese e mi portò al sicuro in un’ombra alquanto grande. Io mi accovacciai, la testa fra le gambe e le braccia sopra. Lui che stava sopra di me come un mantello cercava di non farmi veder da Gazza. Malfoy si stava sacrificando per salvare me? E cosa era successo? Aveva bevuto un’altra volta qualche pozione…oppure qualcuno gli aveva fatto la maledizione Imperius? Alzai il viso..sembrava tutto finito..poi la voce stridula di Gazza risuonò

 

“Miss Purr andiamo qui non c’è nessuno…”fece il vecchio.

Io alzai il viso da in mezzo alle gambe. Sentii la maglia di Malfoy che era compressa sulla mia faccia. Poi ascoltai qualcosa..c’era qualcosa che faceva rumore nella mia testa. Misi un’orecchia sul petto di Malfoy vicino allo stemma con la serpe…il cuore di Draco picchiettava come non mai…tic tic..tic..tic... In quella posizione anche se un po’ scomoda mi sentivo benissimo. Il cuore di Draco pulsava forte sulla mia orecchia. Il suo respiro si faceva sempre più affannato e poi quando mi girai sentii che aveva un profumo buonissimo …come di pino…ora il mio cuore andava a ritmo con il suo. Sembrava che facessero a gara di chi batteva più forte.  Comunque quel gesto da lui non me lo sarei mai aspettato e anche se ero in condizioni disastrose ero felice di stare li con lui.

Poi sentimmo Gazza che se ne stava per andare e così il cuore di Malfoy iniziò a riprendere il normale ritmo.

 

“Miaooo…..” Miss Purr si trovava proprio davanti a noi .

 

“schh zitta..” fece  Malfoy  “zitto stupido gattaccio” continuò. Ma il gatto miagolò così forte da attirare l’attenzione di Gazza che si avvicinò.

 

“Cosa c’è Miss Purr? Cosa hai trovato?” Fece con la sua vocetta stridula mentre si avvicinava sempre di più…poi alla fine notò una sagoma confusa sotto l’ombra.

 

“Chi va la?” fece alzando la lanterna verso di noi. Miss Purr aveva finito finalmente di miagolare ma ci aveva fatti scovare. Ormai ci aveva presi. E decisi di alzarmi ma in quel mentre Draco mi sussurrò.

“Ferma, non muoverti” poi si alzò e si fece vedere da Gazza che fece un piccolo ghigno.

 

“Malfoy…non me lo sarei mai aspettato da te…venire fino a qua di notte…avanti vieni con me ti riporto…” Ma non finì di parlare che io decisi di alzarmi e uscire allo scoperto. Non potevo lasciare Malfoy da solo dopo tutto quello che aveva fatto per me!

 

“scusi ci sono anche io..”dissi avvicinandomi a Draco.

 

“Ti avevo detto di stare ferma!”Fece lui con gli occhi al celo.

 

“Non potevo lasciarti con lui” feci io indicando Gazza come se fosse un oggetto.

 

“bene , bene , bene …Malfoy…Watson…siete venuti qui di notte senza nessun permesso…” poi si fermò per fare un sorriso beffardo a noi due e continuò “…Punizione! La Foresta Proibita vi farà bene!”

 

“Oh no!”feci io dispiaciuta

 

“Oh si…era da un po’ che non c’era una bella punizione !”

 

“Piton non lo permetterà mai!” Disse Malfoy quasi come sfidando Gazza

 

“Lo vedremo …lo vedremo” fece il custode arricciando la bocca .

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Capitolo 15
*** La punizione ***


Punizione! Ma come punizione..in fondo ero solo andata nella torre più alta di Hogwarts dopo il coprifuoco con Malfoy…non avevo fatto niente di che…

Comunque il fatto sta che Gazza ci portò fino da Silente, intanto io e Draco ci davamo occhiate strane.

 

“Salve preside…”fece Gazza appena entrato nell’ufficio .

 

“Salve a voi …cosa succede Argus! A cosa devo la tua visita?”Fece Silente sotto la lunga barba cespugliosa.

 

“Volevo solo dirle che ho trovato questi due ragazzi …”  e mi prese per un braccio portandomi dentro, poi fece lo stesso con Malfoy che lo guardò come schifato “li ho trovati nascosti nella torre di Astronomia insieme…”fece il custode sghignazzando.

 

Silente mi fece un grande sorriso anche se mi ero cacciata nei pasticci. Poi guardò Malfoy sorpreso..

 

“So magari che voi due ragazzi possiate stare bene insieme ..ma ciò non toglie che uscire di notte e vagare per il castello non è concesso a nessuno degli studenti …a meno che non siate prefetti o caposcuola.

I direttori delle vostre case decideranno la vostra sorte a causa di questa spiacevole situazione…comunque se volete stare da soli la mattina ho molti posti da consigliarvi … per esempio a me piace molto…”

 

“Per favore signore … è già abbastanza imbarazzante per me, la mia casa e la mia famiglia…”

Fece Malfoy che se ne voleva andare.

 

“D’accordo signor Malfoy …comunque ora vi prego di tornare nei rispettivi dormitori… discuterò domani di questa cosa con il professor Piton e la professoressa McGranitt…buonanotte”

 

“buona notte” fu l’unica cosa che riuscii a dire li dentro, Malfoy invece se ne andò senza salutare,gli occhi al cielo . 

 

Salutai Malfoy  e mentre me ne andavo sentivo che borbottava delle parole come –se lo venisse  a sapere  mio padre-e poi –che vergogna-

 

 

Quella sera quando tornai nella sala Comune vuota non salii nel dormitorio, mi misi nel divano davanti al fuoco. Non riuscivo proprio a dormire dopo quell’avventura. Mi chiedevo se la punizione l’avessi dovuta scontare da sola o in compagnia di Malfoy. Poi pensavo e ripensavo sulla punizione..in cosa poteva consistere? Comunque quella sera per circa 2 ore rimasi a riflettere davanti al camino poi mi addormentai sul divano. Infatti la mattina seguente (che era domenica) Fred e George mi svegliarono di soprassalto.

 

“Watson…ti è caduta la bacchetta” esclamò George dandomi qualcosa in mano di legno. Io che ero ancora mezza assonnata la presi senza badarci troppo.

 

“grazie..”risposi dopo un lungo sbadiglio poi sentii la bacchetta tra le mie mani schizzare via. Aprii gli occhi e vidi con stupore che era diventata un uccellino celeste che ora mi stava canticchiando nell’orecchia.

Scossi il capo e poi rivolta ai due gemelli esclamai ancora assonnata

“A parte che non è così che si svegliano le persone..e poi ci tenevo a dirvi che i prodotti Weasley & Weasley non li prendo …comunque grazie per la dimostrazione ,davvero bella questa bacchetta finta!.” Dissi e poi mi riaccovacciai nel divano.

 

“Guarda che sono già andati tutti a mangiare manchi solo tu ! Muoviti” fecero i due all’unisono .

Così decisi di alzarmi. Mi vestii e scesi. Mentre stavo per varcare la porta che mi faceva entrare nella Sala Grande una voce mi chiamò all’appello.

 

“Ei Watson vedi di non combinare altri guai sennò te li faccio passare io” il principino, se così si può chiamare sembrava che non avesse dormito , come me . Arrivò con la sua solita camminata altezzosa ed insieme varcammo il portone.

 

“guarda che sei stato pure tu a cacciarti nei pasticci..c’eri anche tu ieri o no?”feci io con una guardata truce.

 

“se non ci fossi stata tu non ci sarebbe stata nessuna punizione…” rispose lui con la solita voce strascicata e poi le nostre strade si divisero: lui andò nel covo delle Serpi e io nella tana dei grifoni.

I Serpeverde lo guardarono come spaventati , soprattutto la Parkinson che lo guardò malissimo e poi si girò verso le amiche con la mano sulla bocca  cercando di non piangere. Cosa c’era di tanto spaventoso nel vedere un Serpeverde parlare con una Grifondoro? Forse era spaventoso per loro vedere un Malfoy con una Watson . Anche i Grifondoro mi guardarono dubbiosi e poi Harry esclamò:

 

“cosa discuti con Malfoy di tanto interessante?” disse versando il suo idromele nel bicchiere. A quella domanda un bel gruppetto di ragazze e ragazzi della nostra casa si inclinarono in avanti intenti ad ascoltare la mia risposta.

Io fingendo risposi

“mah… nulla… sai voleva sapere come era la vita da campione di Hogwarts..” non sapevo come fingere e lo feci malissimo. Chinai il capo sperando che non ci sarebbe stata una risposta dal ragazzo che mi scrutava attentamente. Forse aveva fatto un corso avanzato per scrutare nella mente delle persone…chissà. Purtroppo la risposta ci fu , ed anche molto seccante, ma sta volta usci dalla bocca di Ron che ogni volta che si parlava di Malfoy diventava tutto rosso e i suoi occhi s’infiammavano

 

“e cosa gli importa a quel deficiente di un Malfoy di come se la passa Harry?” per fortuna non fini di parlare che la voce di Silente riempì tutta la sala Grande.

 

“parlo per tutti i ragazzi che vi parteciperanno al ballo del Ceppo dopodomani . Oggi , visto che è domenica potete andare a fare le ultime compere per il ballo visto che domani non ci potrete andare perché è la vigilia. Ringrazio tutti voi per l’attenzione … grazie.” E detto ciò tutti i professori rimasero seduti tranne la McGrannit e Piton che si diressero verso di noi . La professoressa come Piton mi prese in disparte

 

“allora Watson .. il Preside mi ha raccontato tutto di ieri sera ..” fece lei torva

“si .. lo so professoressa mi dispiace… io ..” cercai di rimediare ma non  mi lasciò finire.

“niente spiegazioni Watson.. abbiamo deciso di non levarvi nessun punto perché la vostra casa non c’entra nulla con voi .. ma abbiamo raggiunto un accordo con il professore Piton . Mi dispiace ma oggi pomeriggio non potrai andare con i tuoi compagni a Hogsmeade. Resterai a scuola come il tuo compagno Malfoy.”  poco male pensai …tanto io avevo già tutto per il ballo “ però stasera vi porteremo dal guardiacaccia Hagrid che vi farà fare qualche lavoretto per scontare la punizione e se non avrete finito vi troverà un posto per dormire…” la professoressa e Piton sembravano sincronizzati, perché quando lei ebbe finito sul volto di Draco si appiccicò una smorfia di disgusto e disapprovazione.

 

“io dovrò dormire con Malfoy ?” feci io non troppo disgustata

 

“se non finirete il vostro lavoro entro sta sera temo di si !” rispose aggiustandosi gli occhiali


“comunque anche oggi pomeriggio non rimarrete con le mani in mano ..aiuterete i fantasmi e alcuni professori ad addobbare la scuola per domani ..”continuò poi fece dietro front e così fece anche Piton lasciando me e Malfoy spiazzati. Ci girammo a guardarci nello stesso momento e poi con la mano sulla testa aspettando il peggio mi rituffai nel mio tè.

 

*

 

Subito dopo pranzo tutti i ragazzi andarono a Hogsmeade . Così mi diressi nella Sala Grande dove speravo di trovare Malfoy che però non c’era. L’albero era stato già montato e alcuni fantasmi tra cui , il frate Grasso e la dama Grigia stavano mettendo qualche pallina argentata.

 

“salve posso aiutarvi?” chiesi al professor Vitious che con un Wingardium Leviosa alzava un’altra pallina . La dama Grigia annui sorridendomi. Così cominciai ad addobbare. Dopo circa dieci minuti la porta si chiuse con un tonfo che eccheggiò per tutta la sala.

 

“Professore …” Malfoy era stato trascinato da Piton nella Sala Grande con forza , preso per il braccio. Evidentemente non aveva voglia di restare per addobbare l’albero di Natale, forze in quattordici anni di esistenza non l’aveva mai fatto e gli elfi domestici della sua villa lo addobbavano per lui.

 

“Draco tu rimani qui capito? E sta sera sconterai la punizione … la prossima volta ci penserai due volte prima di scappare via nel bel mezzo della notte per fare una passeggiata amorosa con una ragazzina!” sogghignò Piton . Gli occhietti neri socchiusi come fessure scrutavano Malfoy  che dopo essersi liberato dalla stretta di Piton disse

“io non facevo una passeggiata amorosa!” e detto ciò si sedette in uno dei quattro banconi .

 

Così Piton , dopo avergli dato una guardata truce se ne andò. Il mantello nero gli svolazzava dietro.

 

Io che avevo assistito alla scenata guardai Malfoy dritto negli occhi

 

“Io non intendo addobbare!” Fece lui con le braccia incrociate e il broncio.

 

“va bene .. fa come vuoi !”  risposi con un sorrisetto di compassione come si fa ai bimbi di quattro anni.

 

Clap Clap Clap “o si invece che addobbi Malfoy! Questa è una parte di punizione!”fece il professor Moody che era appena entrato dal portone della Sala Grande con il suo solito rumore di legno che batteva a terra ogni volta che faceva un passo.

Malfoy lo guardò male…quel professore non gli era mai piaciuto.

“addobberai te lo dico io” Malfoy scosse la testa disgustato e ostinato..che testa dura che aveva pensai mentre addobbavo.

 

“Watson!” fece Malocchio

“si professore?”chiesi incuriosita

“per caso a te piacciono gli animali domestici?” fece lui sorridendo.

“beh ..diciamo di si!”feci io . Non avevo capito cosa c’entrava con Malfoy che non voleva addobbare.

“ti piacciono quelli piccoletti? Bianchi? Sai per questo Natale potrei anche regalarti un furetto…”fece lui guardando Malfoy che si girò con gli occhi spalancati e saltò in piedi avvicinandosi all’albero sbuffando. Ora ricordavo . Poco tempo prima Moody aveva trasfigurato Malfoy in un furetto bianco perché aveva cercato di aggredire Harry alle spalle. La  reazione di Malfoy a quel ricatto mi fece sorridere

 

“e tu cosa hai da ridere tanto?Non è per niente divertente ! Vorrei vederti a te diventare un furetto davanti a tutta la scuola..io ho una reputazione sai?”fece lui mettendo una pallina al di sopra della testa del professor Vitious che lo guardò male. “ma tanto questa volta non la pascerà liscia..se lo viene a scoprire mio padre!” disse mentre Malocchio usciva.

 

“Malfoy io lo conosco tuo padre e potrei raccontargli certe cose di te che ti farebbero diventare quel tuo bel faccino bianco in uno rosso come un  pomodoro.!Stai attento a te io ti sorveglio !” fece il professore che evidentemente prima di uscire lo aveva sentito . Poi con un altro Clap Clap Clap  usci dalla sala.

 

“oltre vedere troppo bene sente anche troppo bene! Ma che cosa è un mostro?” fece Malfoy sussurrando perché aveva paura che Moody tornasse per riprenderlo.

 

 

 

*

. Quella sera quando tutti tornarono mangiammo con velocità e poi ci dirigemmo verso la capanna di Hagrid più veloci che mai .

Una volta fuori dal castello Malfoy con una camminata veloce mi guardò .. io andavo leggermente più piano perché mi faceva male la milza.

 

“vedi di sbrigarti io non voglio affatto dormire qui …”fece lui osservando la Foresta Proibita.

 

“che cosa hai Malfoy? Paura?”chiesi. Mi piaceva un sacco quando si arrabbiava.

 

“Vedi di non rompere ..siamo soli adesso e potrei aggredirti benissimo. Il professor Moody può anche rompere ma ci ha insegnato le Maledizioni Senza Perdono.” fece lui con un ghigno come al solito.

“ a parte che non riusciresti nemmeno a schiantare una persona, figuariamoci a fare una Maledizione Senza Perdono! Poi non so se riusciresti a nascondere le tracce e infine immagini il tuo povero faccino e i tuoi capelli distrutti e sporchi dopo anni e anni a Azkaban ” dissi io una volta davanti alla capanna “ Hagrid!” bussai al portone di legno che si aprì facendo passare il mezzo-gigante.

“salve ragazzi …”fece  lui con la chioma arruffata come la barba, entrambi neri come la pece.

“voi dovete scontare la punizione giusto?” fece lui guardando il prato. Per oltre 2 ore e mezzo eravamo rimasti a pulire le gabbie per gli Schiopodi Sparacoda di Hagrid . Poi per un ora avevamo dovuto rinchiudere gli Schiopodi nelle gabbie ed io mi ero bruciata una mano.

 

“che creature schifose!” fece Malfoy a opera finita.

 

“Hagrid noi abbiamo finito !” feci io tutta contenta ma allo stesso momento distrutta.

 

“emm ragazzi..devo dirvi una cosa…ci sarebbe ancora qualcosa da fare quindi sono costretto a obbligarvi di rimanere qui così che domani possiate finire il lavoro…mi dispiace..” fece lui guardando Draco che per poco non sveniva.

 

“cioè io dovrò dormire in una tenda ? Ma non è igienico! Io non ci dormo! Basta!”fece lui poi si ridiresse a Hogwarts. In quel  preciso momento , mentre Malfoy tornava al castello ,quasi per destino Moody si dirigeva verso la capanna di Hagrid per controllare se tutto andava per bene.

Così Malfoy fece dietro front e ricorse da noi .

“ dove sono le tende ?” chiese sussurrando.

Hagrid sembrava preoccupato e guardava Tohr  torvo. Poi si girò con un sorrisetto

“La tenda..Tohr se n’è mordicchiata una…mi dispiace ragazzi!”

“non fa nulla tanto peggio di così “feci io per consolare Hagrid alquanto dispiaciuto per l’accaduto

“si che fa invece” esclamò Malfoy che aveva la faccia sempre più disgustata.

“Emm Emm..” Moody era arrivato e stava dietro Malfoy sia l’occhio buono che quello magico lo guardavano.

“No non fa niente!” si riprese subito il biondino.

“dobbiamo anche prepararci le tende?” fece lui

“no .. no quelle ve le faccio. Comunque sono molto grandi. Fatevi conto che sono per gli ospiti!”

Così Hagrid si diresse alla tenda e la fece così che noi potevamo entrarvi per andare a dormire.

Io non ero mai entrata in una tenda magica, solo in quelle babbane. Così quando entrai dentro rimasi sconvolta vedendo che sembrava una casa .

“Wow” esclamai io una volta dentro. I due letti matrimoniali che c’erano stavano quasi attaccati. Io e Draco dovevamo dormire vicini! Mentre io ero contentissima del fatto lui era rosso di vergogna e continuava a fare facce disgustate alla tenda. Poi corse in uno dei letti matrimoniali e vi si buttò sopra.

 

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Capitolo 16
*** Il lato segreto di Draco ***


 

 

Una volta che lui si sdraiò sul letto io rimasi li a passeggiare per la tenda che più osservavo e più sembrava diventasse grande.

Gli occhi di Malfoy ,di ghiaccio,come sempre si alzarono verso il tetto della tenda con fare disgustato.

 

“Non so cosa ci trovi di tanto affascinante in questa “ cosa ”… fa letteralmente vomitare … quanto vorrei non essere venuto nella torre… mi sarei risparmiato tutto questo schifo ed ora stavo nella mia camera .. non decisamente bella ma comunque meglio cento volte di questa schifezza. Questo è posto per babbani.. non per noi “ poi si girò verso di me “o meglio dire, per me! Un purosangue .. dormire in una tenda … e soprattutto anche accompagnato..”

 Non ce la facevo più ..sapevo che Malfoy era un rompiscatole viziatello ( anche se a me piaceva lo stesso) comunque non sopportavo che stesse discriminando ..usanze e persone …. senza rendersene conto ..solo perché era abituato così a casa sua.

“Malfoy finiscila .. sei patetico!” sbottai alla fine esasperata . Non erano le parole che gli avevo detto, ma bensì come glielo dissi che lo lasciò stupefatto. Mai visto così spiazzato. Da una ragazza poi? Forse , pensai tra me e me, avevo detto quelle parole con tanta veemenza non solo perché si comportava sempre da viziatello sciocco . c’era anche un'altra cosa che influenzava molto . Mi ricordavo solo ora che erano settimane che io soffrivo perché lui ancora non mi aveva dimostrato il perché mi aveva invitato al ballo e mentre io ero triste lui continuava a far finta di niente prendendo in giro tutti come sempre.

 

Ormai l’opera l’avevo cominciata e nessuno mi fermò, così decisi di finirla .

 

“Ti dico quello che penso , visto che tu lo fai con tutti senza curarti se poi loro sono tristi. Sei un ragazzo viziato , sciocco , menefreghista , e ancora viziato . Quando guardi una persona o anche una cosa ..non fermarti alle apparenze . Vai oltre..Draco ..vai oltre! So che per te è difficile ma fai almeno uno sforzo! Vai oltre! Per favore non giudicare solo e soltanto!”

 mi spaventai da sola di aver detto certe cose . Come potevano essere uscite da me quelle parole? Draco mi guardò . Poi si rimise sdraiato sul letto e continuò a fissare il tetto della tenda .

Sapevo di averlo offeso e mi aspettavo da li a poco un bel pugno in faccia.

“Scusa” il fiato mi si mozzò … tornò il nodo in gola ma mi sforzai di parlare. Mi avvicinai al suo letto e lui appena mi vide avvicinarmi si girò su un lato con lo sguardo vuoto.

Mi sedetti accanto a lui

 

“Scusa io non volevo..offenderti… è solo.. non so cosa mi sia preso.. forze è lo stress” feci io con gli occhi lucidi. L’ultima cosa che volevo era far arrabbiare Malfoy. Mi dispiaceva un sacco.

Lui si girò verso di me . lo sguardo ancora perplesso, non arrabbiato.

 

“Non scusarti” sussurrò lui così piano che mi dovetti avvicinare di più per leggere il labiale.

 

“Non sono turbato per quello che mi hai detto …Sono perplesso!” fece lui alzando un sopracciglio.

 

“perplesso?” chiesi io dubbiosa.

 

“Si , sai sono davvero perplesso… tu dici –Draco non fermarti alle apparenze … vai oltre –“ continuò lui imitando la voce di ragazza. Poi si alzo e si mise seduto ancora davanti a me, faccia a faccia a discutere come due amici.

“Parli come se tu lo sapessi ed invece non sai proprio quello che dici!” fece lui abbassando lo sguardo.

 

“In che senso?” chiesi io che ora non capivo nulla

“Si tu dici –non fermarti alle apparenze- e poi tu lo fai! Ed allora perché vieni a rimproverare me se tu sei la prima a sbagliare.” Disse Malfoy .

 

“Ma io non giudico una persona dalle apparenze , è una cosa orribile.. io non l’ho mai fatto..” feci io con veemenza

 

“Come … lo hai appena fatto…” fece lui guardandomi. “Tu dici che sono un viziatello… stupido …deficiente…patetico…” disse lui

 

“Continua…” ora volevo andare a fondo su questa storia.

 

“Sara…” non mi aveva mai chiamato per nome “tu pensi che io sia una persona priva di emozioni che non sarebbe mai capace di amare o di dimostrare ad una persona che prova sentimenti per lei?” fece come in tono di sfida. Beh era la verità io lo consideravo così… e a volte me ne vergognavo. Arrossii violentemente … non sapevo che dire.

“Beh ecco …io ..cioè…”farfugliai.

 

“ah lo vedi che se tu la prima a giudicare le persone prima di conoscerle…”disse lui dolcemente…con una dolcezza che non aveva mai usato.

 

Io scattai.” Ma tu non hai mai dimostrato di essere altro di quello che penso ..”

 

“Perché non mi conosci…” fece lui alzandosi su e facendo il giro del letto fino ad arrivare dalla mia parte. -Che cosa voleva ora?- mi chiesi subito. Lo guardai negli occhi che gelarono i miei. Il mio cuore cominciava a galoppare.

 

“Cosa vuoi dire?” chiesi io ancora rossa.

 

“Voglio dire…il vero Draco Malfoy avrebbe fatto questo per te?”. A quel punto pensai subito che volesse fare un gesto eroico o che so io…invece no. Con delicatezza si abbassò fino a me che stavo seduta. Si mise in ginocchio. Prese con le sue mani il mio viso e mi diede un lungo bacio appassionato. Ora il mio cuore correva fortissimo. Non riuscivo a staccarmi o a cercare di mettere in avanti le mani. Non riuscivo a farlo forse perché non lo volevo fare. Le sue labbra, al contrario del resto del corpo, erano soffici ,rosee , e calde. Potevo sentire il suo respiro infrangersi sulle mie palpebre. Cosa stava succedendo? Il paradiso si era forse messo d’accordo con l’inferno per corrompere il fato a fargli fare uno scherzo? Poi Draco si scostò. Era tutto finito pensai. In quel momento era come se mi avessero tolto l’ossigeno per continuare a vivere. Aprii gli occhi. Ecco lo sapevo, pensai quando lo vidi sorridermi, ora mi dirà che era tutto uno scherzo, e mi prenderà in giro per una vita. Poi aprì la bocca. La sua voce era soave , delicata, calorosa. Non era arcigna e malefica come con tutti. Quello poteva essere un altro lato del Draco che non conoscevo? O era tutta una farsa?

 

“E questa volta lo giuro … lo giuro… non ho bevuto nessuna pozione.” Quelle parole mi fecero capire , anche se poche, che lui non mi avrebbe mai più lasciata sola. Poi si riavvicinò. Socchiuse gli occhi e con passione mi ribaciò. Era tutto così bello! Era tutto bello. Così bello che non si sa il perché ma una lacrima cadde a rigarmi con una lunga striscia acquosa , il viso.

“Scusa , è una lacrima di felicità” feci io con voce tremante.

Lui si discostò e guardò incuriosito la lacrima che veloce stava per cadere dal mio viso. Si alzò e iniziò a frugare nelle tasche del suo mantello. Poi si riavvicinò a me con un qualcosa di vetro in mano. Era una provetta. La avvicinò al mio viso aspettando qualcosa. Poi la lacrima cadde con un luccichio proprio dentro la provetta che la chiuse con cura e la mise nel mantello.

“Cosa fai?”feci io curiosa .

 

“Vieni con me” disse lui porgendomi una mano “Ora Hagrid starà dormendo.” Disse lui aiutandomi ad alzarmi.

 

“Perché ..dove andiamo?”

 

“Aspetta e vedrai” fece lui e poi mi portò fuori dalla tenda ancora per mano. I suoi occhi brillavano come non mai sotto la luce della luna.

 

“Accio Nimbus 2001”esclamò una volta che la bacchetta fu fuori. Sembrava avesse fatto l’incantesimo errato perché dopo ancora due minuti non successe nulla. Poi un piccolo bagliore si avvicinò a noi. La sua scopa si dirigeva verso la nostra tenda velocissima. Una volta arrivata Draco ci si mise sopra e la fece alzare di qualche centimetro . Io lo guardai sorpresa.

 

“Sali” disse lui indicando lo spazio dietro.

Io lo guardai sorridendo e mi misi dietro con le braccia attorno alla sua vita. Lui si girò . il vento gli alzò i capelli color dell’oro e la luna continuò a fargli brillare gli occhi color diamante. Sorrise.

 

“dove vuole che la porti signorina?”fece lui guardando in avanti.

“su una stella” –Titanic-

 

La scopa si librò in aria ed io rabbrividii per il freddo . Lui si levò il suo mantello e me lo mise sulle spalle.

“Prendi”

“Grazie”

La scopa si alzò ancora di qualche metro e io stinsi più forte le mie braccia attorno alla sua vita. Non ero mai stata sopra una scopa ma non volevo che lui pensasse che ero una fifona. Poi si rigirò e mi sussurrò delicatamente.

 

“Ti fidi di me?” chiese lui sorridendomi.

La risposta venne spontanea. “Mi fido di te” e così la scopa si alzò ancora di più fino a lasciare sotto i nostri piedi ben quattro , cinque metri. La tenda era un puntino così come la capanna di Hagrid. Poi partimmo per una meta a me ancora sconosciuta. Il viaggio fu bellissimo anche se corto. Poi Draco si fermò.

 

“Siamo arrivati” disse. Eravamo vicini al castello. Infatti eravamo dall’altro lato del lago. Ci abbassammo fino a toccare terra e poi con un balzo scendemmo. Draco poggiò la scopa vicino ad un albero e prese la provetta di vetro che stava nel mantello che portavo sulle spalle. La stappo e si avvicinò al lago e mi guardò sorridente. Poi capovolse, con un gesto sicuro , la provetta che lasciò cadere la mia lacrima cristallina nell’acqua. Poi si mise la provetta in tasca e si avvicinò a me guardandomi fisso negli occhi come se sfidasse la morte.

“Ho lasciato cadere questa lacrima nel lago. Quando la ritroverò smetterò di amarti”  Era la cosa più bella che avessi sentito dire da un ragazzo . Quel momento era fantastico. Draco mi si avvicinò e mi diede un altro bacio , caldo , irresistibile.

“Stai ferma qui” disse lui.

Poi si allontanò e tornò con un grosso vaso. Girò il vaso e ne fuoriuscirono piccole luci di mille colori che si librarono in aria svolazzando di qua e di la. Erano tante fatine dei boschi che volavano allegre nell’aria.

 

“Questo è il secondo posto che preferisco dopo la torre.  E tu sei la prima a cui lo mostro.” Ogni momento sembrava più bello, più dolce , diverso.

 

“Grazie Draco.” Feci  io guardandomi attorno .

 

“Grazie di cosa?” chiese lui alzando un sopracciglio.

 

“Grazie di tutto questo.” E indicai la scopa, il lago e le fatine.

 

“Semmai sono io che devo ringraziare te.” Fece lui deciso.

 

“E perché mai?”

 

“Perché finalmente mi hai fatto capire cosa significa amare.”era così assurdo e bellissimo che quelle parole fossero uscite dalla sua bocca. Lo guardai ancora incredula.

 

“Sei sicuro di quello che fai Draco?” esclamai io.

 

“Mai stato cosi sicuro in tutta la mia vita.” E mi baciò scostandomi con una mano i miei capelli.

Poi si staccò per guardare l’ora.

 

“Auguri!”esclamò “è La Vigilia!” sussurrò lui. Poi si prese qualcosa nel taschino dei pantaloni.

 

“Ah già …auguri!” feci io con un sorriso. Poi si rigirò con qualcosa in mano. Era la scatoletta rossa che tanto desideravo scoprire il contenuto. Ed era per me?

 

“Ma cosa… è per me??” feci io prendendola in mano.

 

“Già …auguri.”disse lui .

 

“Ma io … io non ho nulla … grazie…”

 

“Aprila” tagliò corto lui.

Slegai il fiocco color argento che vi era sopra e l’aprii. Un luccichio fece brillare i miei occhi. Guardai meglio il contenuto. Era una collana.

 

“girati…”fece Draco con un po’ di rossore poco percettibile.

Io mi girai. Prese la collana e me la mise. Era bellissima. Il più bel dono che avessi mai ricevuto in vita mia . Era di oro bianco con un ciondolo a cuore .

 

“…aprila se vuoi.” Fece lui guardando la collana. La aprii e una dolce melodia arrivò alle mie orecchie. Sembrava una ninna nanna . Socchiusi gli occhi . Era dolcissima. Guardai meglio la collana e vidi che inciso nell’oro c’erano due lettere molto evidenti:una D ed una S .

Mi girai verso di lui e abbracciandolo sussurrai.

 

“Grazie di esistere…sei la cosa più bella che mi sia mai capitata.” Quella era la prova del suo amore che già sapevo, non sarebbe finito mai. Le fatine ci giravano attorno come tante lucciole. Il vento ci cullava insieme alla ninna nanna della collana. Li … da soli … insieme ..eravamo semplicemente felici ed innamorati.

 

 

Ci sono sensazioni che non si posso spiegare, fantasie che non si possono raccontare, in tutto questo ci sei tu. E.Bronte

 

 

 

 

 

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Capitolo 17
*** Cambiamenti ***


Quella sera , quando tornammo dalla nostra fantastica avventura dall’altra parte del lago entrammo nella tenda parecchio stanchi. Finalmente ora , quando guardavo gli occhi di Draco, sapevo che a lui potevo dire tutto. Io mi fidavo cecamente di lui perché lui lo aveva fatto con me, aprendosi come non aveva fatto con nessun altro. Appena entrati nella tenda ci sdraiammo in uno dei letti. Draco guardò il suo orologio a polso ed esclamò

 

“è tardissimo. Sono le tre e mezza . è meglio che andiamo a dormire o domani mattina saremo stanchi morti.”

“Già è vero” dissi io con un lieve sbadiglio “ora è meglio che andiamo a dormire” continuai  sorridendo.

 

“Bhè allora buona notte…” e mi diede un bacio a fior di labbra.

 

“buona notte e grazie della serata. Non lo scorderò mai.”conclusi io dirigendomi sul mio letto.

 

“di nulla . è stato un piacere.” Disse lui che poi ricadde dolcemente sul letto mettendosi sopra le coperte. Lo stesso feci io che poi chiusi la lanterna che era l’unica a dare luce li dentro.

 

*

 

Aprii gli occhi mi trovavo per terra. Ero svenuta sicuramente. Davanti tutto era sfocato. Intravidi una sagoma grigia davanti a me che mi porse la mano per aiutarmi ad alzare . Io, con grande delicatezza gli  porsi la mano. Quest’ultima però fu accolta da altre due mani fredde e bianche; su una , quella sinistra, c’era un grande anello con incastonato in mezzo uno smeraldo verde. Doveva essere sicuramente un anello di famiglia, di quelli che si tramandano di generazione in generazione.

 

“Grazie” dissi io con una mano alla testa ma la mia voce sembrava come sovrastata, sovrastata da un silenzio che giaceva intorno a noi. Questo silenzio rendeva la mia voce come ovattata e incomprensibile. Quando fui tirata su da questa sagoma , la scena mi si fece più chiara. Mi trovavo a Hogwarts, nella piazza di Trasfigurazione. La sagoma davanti mi si fece più chiara ma comunque sempre sfocata.

 

“Come scusa?” disse il ragazzo che mi aveva aiutata ad alzarmi. La sua voce , a differenza della mia, era ben distinta dal silenzio intorno a noi. Era come se il viso del ragazzo si illuminasse perché tutto a un tratto scoprii chi era. Carnagione chiara, i capelli non tanto lunghi svolazzavano irrequieti. Il mento appuntito stava a perfezione sotto la bocca arricciata in un’espressione di disgusto. Gli occhi grigi erano fissi sulla mia bocca , intenti forse a leggere il labiale. Presi un lungo respiro e poi guardandolo con desiderio di essere capita provai a riaprire la bocca.

 

“Ho detto...Grazie...” riprovai a parlare ma era come se le parole non uscissero . Provai una sensazione di terrore . Provai a portare una mano alla gola come se stessi cercando qualcosa …la mia voce. In quel momento però tre voci sghignazzanti apparsero dal nulla , come se si fossero Materializzate. Vincent Tiger, Theodor Nott e Gregory Goyle con la sua solita mole, si stavano dirigendo verso di noi ridendo come dei troll e additandoci.

“ehi …Malfoy…ma cosa stai facendo?” fece Tiger con il suo solito ditone grande come una salsiccia dritto verso di me. Io guardai Draco speranzosa ma lui non mi  degnò nemmeno di uno sguardo e mi lasciò in fretta la mano , come se fosse infetta.

 

“Nulla…” disse Malfoy osservandomi con due occhi ridotti a fessure. “ Questa sporca Grifondoro mi è letteralmente caduta ai piedi e mi si è aggrappata alla mano come una sanguisuga…avete mica un disinfettante…magari ha toccato la sporca Mezzosangue” concluse lui guardandomi dall’alto in basso con le sopracciglia alzate. Il mio cuore batteva forte, forte.

 

E me ne sto qui con il cuore in mano

E gocce di rugiada scorrono lente sul mio viso piano

Ed aspetto la pioggia per non piangere da sola

E il mondo cade perché senza ali non vola

Inconfondibile delusione

A me che ti ho dato l’amore in ogni sua versione

Guarda nei miei occhi e troverai il buio che ti aspetta

Guarda nel mio cuore e vedrai che lui obietta

A questa triste emozione…

Che si chiama delusione               -Me-

 

Mi svegliai di soprassalto con gli occhi pieni di lacrime e le mani bagnate.

 

“Cosa succede?” disse Draco che era davanti a me intento a sistemarsi la cravatta. Corse subito sul letto portandomi una mano alla fronte che pulsava.

 

“Ma tu hai la febbre!” esclamò lui con un’espressione di terrore. In quel momento non sapevo se stavo ancora sognando. Le figure erano sempre sfocate e il Draco che mi stava davanti era così simile a quello del sogno. Ricordo solo che a quel  punto vidi Draco che mi mise la divisa e mi prese in braccio. Sentii molto freddo quando uscimmo dalla tenda. Poi sentii delle voci ovattate che dicevano come

 

“…ma capisci che sta male…”

 

“…ma non posso farvi muovere senza l’autorizzazione di Silente…”

 

“…non mi importa io la porto in infermeria…” Poi sentii che stavamo ripartendo verso la scuola. Cercai di aprire gli occhi che però erano molto pesanti.

 

“Non ti preoccupare , siamo quasi arrivati…eccoci…Madama Chips…scusi questa ragazza sta male.” Poco dopo sentii altre mani distendermi su un letto comodo e caldo. Qualcuno mi fece bere qualcosa che funzionò come un sonnifero e così caddi in un sonno senza sogni.

 

*

 

Mi svegliai con un gran sbadiglio. Mi sentivo decisamente meglio. Mi guardai intorno ma fui come bloccata da qualcosa . Mi guardai subito le mani ed una di esse era stretta fra due molto bianche. Draco si era addormentato sopra il lettino dell’infermeria, la testa sopra le mie gambe con lo sguardo molto stanco. Intravidi il suo orologio da polso. Erano le otto e mezza. Ma era passato così tanto ? Non mi andava di svegliarlo ma neanche che saltasse per colpa mia la cena. Il suo viso era leggermente roseo , riscaldato forse dal caminetto li vicino a noi. Lo guardai con tenerezza e in quel momento mi resi conto che lui era rimasto li solo per fare compagnia a me e non mi aveva lasciato sola. In quell’istante mi sentii molto sciocca ad aver fatto quel sogno dove lui mi abbandonava per non rischiare la sua reputazione. Così decisi di non raccontargli nulla per non farmi sembrare più sciocca più di quanto avesse constatato. Come scosso lui mosse la testa guardandomi un po’ assonnato e vedendo che ero sveglia si sollevò di scatto.

 

“Scusa scusa non volevo dormire ma tu stavi abbastanza bene a proposito , come stai?”disse lui tutto di un fiato.

 

“Bene , bene…”dissi io sorridendogli.

 

“Comunque dice madama Chips  che ti rimetterai non più tardi del Ballo del Ceppo..”

 

“Che fortuna... ma tu non dovresti andare a mangiare? È tardi!” dissi.

Lui si guardò l’orologio e con una alzata di spalle parlò.

 

“Non fa nulla… I tuoi amici: Potter, Weasley e la Granger ti vengono a trovare fra poco. Io non me ne vado fino a quando non c’è il coprifuoco. Ho chiesto se potevo rimanere anche sta notte ma mi hanno detto di no.” Io non sapevo che dire così l’unica parola che mi usci fu :

 

“Grazie”

 

“Non devi neanche dirlo”sussurrò lui che mi diede un bacio sulla guancia e mise una mano sulla mia. Con lui stavo proprio bene.

 

“Malfoy , Malfoy…ma dove ti sei cacciato…ah sei qui ma cosa fai…con…” Tiger e Goyle erano arrivati con Parkinson ed evidentemente cercavano Draco. Lui quando li sentì arrivare sbuffò alzando gli occhi.

 

“Potete non gridare visto che stiamo in infermeria?” disse lui girandosi verso di loro . Un piccolo gridolino fuoriuscì dalla bocca di Pancy che mi aveva visto e si era portata una mano alla bocca con terrore , scappando via.

 

“Malfoy ..sta…stai..be..bene?” fece Tiger con aria sorpresa.

“Mai stato maglio” disse Malfoy alzandosi e guardandomi come se io fossi sempre stata amica loro.

“Beh veramente … eravamo venuti qui perché Pancy ci ha detto che doveva dirti una cosa” fece Vincent guardandomi

 

“Cosa voleva Pancy?” chiese Draco che ora si era seduto di nuovo vicino a me.

 

“Beh dice che sei cambiato. Che non stai più con noi , si è chiesta come mai ieri sera non sei venuto a dormire da noi e perché oggi non ci sei stato mai. Sente la tua mancanza…dice.”  Fece Vincent fissandosi i piedi ..forze quelle cose che aveva detto …le pensavano anche loro e non solo Pancy Parkinson .

Draco sembrava strano. Si voltò a guardarli come se avesse mutato il viso e avesse ripreso quello di sempre.

 

“Prima di tutto io non sono cambiato. E poi non sono affari suoi o vostri di quello che faccio io”fece lui

 

“infatti noi glielo abbiamo detto ma lei…”

 

“non mi interrompere Vinc …”esclamò Malfoy disgustato.

 

“Scusa” borbottò Vincent

 

“Stavo dicendo che per me lei dice che io sono cambiato solo perché non l’ho invitata al ballo!”finì Malfoy fissandoli.

“Già…”sbottò Gregory con un soffio.

 

“Forze non si sbagliava Pancy … stai cambiando…ti stai avvicinando troppo a loro” e allungò la mano verso di me. Detto ciò se ne andarono lasciando me e Draco di nuovo da soli.

 

“è assurdo!” fece Draco esasperato passandosi una mano tra i capelli.

 

“Beh forze dovresti stare più con i tuoi amici …”dissi io

 

“…ma tu…”

 

“Io sto bene …grazie… ora passa del tempo anche con i tuoi amici. Io da qui so cavarmela da sola. Ok ?” finii io sorridendo.

 

“Sicura?”chiese lui guardandomi

 

“Sicura” conclusi io.

 

“Medicina …” annunciò Madama Chips che era appena entrata.

 

“Ci vediamo domani Draco. Vengo io domani mattina a colazione nella Sala Grande…” dissi  prendendo la medicina in mano.

 

“Ok …ci vediamo domani …buonanotte!” disse e se ne andò dandomi un altro bacio sulla guancia.

Io bevvi la medicina e sprofondai di nuovo in un lungo sonno senza sogni.

 

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Capitolo 18
*** Sorprese e ...Preparazioni ***


Eravamo finalmente arrivati al fatidico giorno, dove tutti i miei sogni si sarebbero realizzati,almeno speravo io , nel migliore dei modi. Aprii gli occhi e vidi che la luce già inondava tutta l’infermeria. È  ora di levare le tende da questo posto-pensai mentre mi tiravo giù dal letto bianco.

 

“Se non si svegliava lei la venivo a svegliare io signorina Watson. A rivederla e a domani!” Madama Chips fece capolino da dietro una colonna , intenta a preparare qualche pozione curatrice.

 

“Ah si grazie ..” ma decisi che parlare non serviva a nulla , visto che se ne era già andata ,presa dal suo lavoro. Chissà se anche lei avrebbe partecipato al ballo. Chissà se avrebbero partecipato anche gli altri professori?

 

“No , Piton non ce lo vedo per nulla a ballare!” esclamai mentre mi rinfilavo le scarpe e mi allontanavo più veloce possibile dall’infermeria.

 

“Guazzabuglio” feci davanti al ritratto ma quello non si mosse.

“Mi dispiace cara ma non è quella la parola d’ordine…e senza parola…”

“si lo so …non posso passare” dissi con malavoglia alla Signora Grassa.

“Luci fatate” esclamò una voce dietro a me.

“Si in effetti è questa la parola d’ordine!” fece il ritratto con superiorità scattando in avanti.

Mi voltai dietro con aria distratta, per vedere chi fosse il mio salvatore. Una Federica molto arrabbiata si presentò  davanti a me e guardandomi torva filò dritta nella Sala Comune che era decisamente uguale a come l’avevo lasciata: disordinata, caotica, piena di persone, ma anche, calorosa, accogliente, festosa…casa!

“Salve gente!” esclamai a tutti una volta entrata.

 

“Ciao Sara!” fecero tutti i Grifondoro all’unisono, che si erano girati lasciando perdere le cose che stavano facendo. Fred e George spiccavano , tra tutti , perché erano molto alti , uguali, e soprattutto molto rossi. Stavano trafficando qualcosa in busta con qualcuno del primo e secondo anno.

“Salve ragazze!” dissi al mio gruppo solito ( Mione, Ginny, Fede, Calì e Lavanda) anche se con le ultime due stavo meno.

Tutte mi accolsero con euforia dandomi pacche sulla spalla e baci sulla guancia…tutte tranne Federica. Sapevo che negli ultimi giorni l’avevo un po’ trascurata e lei mi guardò con tono di rimprovero ma poi si sciolse in un sorriso abbracciandomi come tutte.

 

“Scusa” sussurrai soffocando tra gli abbracci. Lei scosse la testa come per dire non-fa-nulla-ti-perdono.

 

“Ehi Sara” fece Hermione una volta che si furono allontanate. “ Non ci hai ancora detto con chi vai al ballo!” continuò. In quel momento tutti si girarono curiosi. Se era per quello, pensai, neanche lei lo aveva detto ai ragazzi che avrebbe portato Krum. In effetti tutti avevano detto con chi andavano. Tutti tranne me.

 

“Già non l’hai detto!” esclamarono Fred e George all’unisono.

 

“Beh diciamo che è una sorpresa!” conclusi con le orecchie infuocate, in preda alla tensione.

 

“Una sorpresa , come una sorpresa!?” chiese Harry come se non ne sapesse il significato.

 

“Già come sorpresa …noi lo abbiamo detto tutti…!?” chiese Ginny.

 

“Sta sera quando scenderò con il mio accompagnatore…lo vedrete…può darsi che siate sorpresi …o potrete avere effetti collaterali tipo pazzia o cose di questo genere!” buttai sullo scherzo non trovando di meglio di che inventarmi. Per fortuna subito dopo tutti decisero di continuare le loro cose senza prestare troppa attenzione a me che avevo le guance sempre più rosse.

Visto che mancavano circa sette ore alla cerimonia decisi di andare giù, nel cortile con Federica. Ci vestimmo parecchio pesantemente e con la sciarpa gialla arancione scesi di sotto. Quella giornata era decisamente fredda ma il clima era solo uno dei fattori che contribuiva ai brividi che mi passavano per il corpo. Eh si…avevo decisamente paura di quella sera-pensai mentre scendevamo- avevo paura di non piacere … non so a chi. Forse a Draco, forse a Fede, forse a chiunque mi avrebbe visto con quel vestito e con quel ragazzo che tutti odiavano ma che nessuno aveva mai capito. Finalmente eravamo arrivati e come avevamo previsto c’era un freddo bestiale.

 

“Dai , ora poi dirmelo…sta sera andrai con Malfoy al Ballo del Ceppo?” chiese Federica una volta uscite nel cortile interamente coperto di neve.

 

“Già…me non dirlo a nessuno… è una sorpresa…” sussurrai per non farmi sentire.

 

“Ma che sorpresa…a una parte della gente prenderà un colpo. E nell’altra parte ci sono io!” fece sorridendo  “Uh! Parli del diavolo e spuntano le corna che equivale a Parli di Malfoy e spuntano i capelli” disse indicando l’albero innevato poco lontano da dove stavamo. Draco stava appoggiato con la schiena sul tronco e stava leggendo un libro, non di quelli che si legge Hermione ma comunque era abbastanza alto.

 

“Un momento Malfoy legge? Che evento straordinario , ci voleva la macchina fotografica- disse mentre soffocava la ridarella con un colpo di tosse- guarda si è girato a guardarti…andiamo là?”

Draco stava in effetti guardandomi con un accenno di sorriso nel suo viso sempre pallido. In torno a lui c’erano i suoi soliti “compari” : Tiger, Goyle , Nott e Zabini. Avevo in effetti un po’ voglia di infastidirlo. Sapevo che lui non voleva far scoprire in pubblico la nostra relazione, che poi non sapevo quanto fosse importante per lui, ma sapevo in oltre che se io cercavo di stuzzicarlo , lui non poteva rispondermi male come faceva prima! Così mi avvicinai con aria tranquilla e decisa.

 

“Ehi Malfoy!” feci io per non far capire agli altri il cambiamento.

 

“…Watson…” sospirò  facendo un cenno col capo e nascose il libro dietro a lui.

 

“Da quanto in qua leggi?” chiesi con un sopracciglio alzato come per imitarlo.

 

“Lurida, schifosa ragazzina … come ti permetti di rivolgerci la parola… sei solo una Grifondoro senza…” cominciò Zabini con aria di sfida e di disprezzo. Stava fissando Draco con le braccia conserte.

“Dra… perché la lasci parlare e soprattutto perché gli rispondi …è solo…”

 

“una delle tante ragazzine che si sono prese una infatuazione per me… tutto qui. Non serve che ti scaldi molto…” iniziò lui ma quando gli altri non guardavano mi fece l’occhiolino.

 

“Ah io ho preso un’infatuazione per te?” chiesi con un sopracciglio alzato e con la bocca arricciata in una risatina. Naturalmente avevo fatto finta che Zabini non ci fosse, quel ragazzo mi infastidiva più di Malfoy quando ancora non si era dichiarato.

 

“è quello che ho detto! Non è quello che ho detto?” si girò verso Tiger e Goyle quasi in cerca di una risposta dai suoi due schiavetti; loro annuirono. Draco evidentemente era trattato come un principe fra loro.

 

“va bene … Maloy. Allora ci vediamo sta sera e …non dimenticarti la dama…ma cosa ancora più importante…la testa!” e mi girai verso Federica che rideva di gusto.

 

“Non le dimenticherò stanne certa. Semmai me lo ricorderai tu.” E detto ciò mi fece l’occhiolino senza farsi accorgere e ritirò su il libro.

“arrivederci allora” e mi abbassai in un lungo inchino prendendolo in giro. “ arrivederci Principe”

Zabini era furibondo , Tiger e Goyle stavano dandosi occhiate a vicenda e Nott era preoccupato a mangiare caramelle gustandosi la scena.

Draco per risposta agitò la mano al di sopra del libro così decisi di fare un giro per poi tornare al dormitorio.

Quando tornai di sopra Ron, Harry, Fred e George stavano nella stessa posizione di prima.

 

“I gargoyl di pietra di muovono più di voi...” iniziò Federica sarcastica.

 

“è Natale … e noi nelle feste cerchiamo di fare il meno possibile per recuperare le forze.” Disse Ron girandosi verso Fred che aveva iniziato a ridere.

 

“No ragazzi …la cosa è diversa. Voi cercate sempre di fare il meno possibile!” continuai io sorridendogli. “ Ma  non vi preparate?” chiesi.

 

“Si ma mancano cinque ore e sto aiutando Ron a prepararsi mentalmente …sai non è abituato a ballare con una persona…figuriamoci se poi è una ragazza” sghignazzò George dando un cinque a Fred. Ron gli fece una guardata truce  e poi si rivolse a me.

 

“Dai Sara! Ora ce lo puoi dire con chi vai … che problemi ci sono, siamo tuoi amici…no?” Chiese Ron afferrando una Cioccorana che gli stava per saltare via e ficcandosela in bocca.

 

“Ma se vi dico che è una sorpresa…lo scoprirete sta sera!” Iniziavo ad avere il rossore che mi saliva.

 

“ per Merlino! Non dirmi che ti vergogni di noi! Ti comprendevo se mi dicevi che il tuo cavaliere era …non so…Malfoy” e fece uno sguardo assassino “ ma visto che non è lui puoi anche dircelo” Non ci potevo credere… non volendo Ron aveva detto il suo nome, mi girai verso Federica che faceva finta di nulla così cercai di sgattaiolare dalla conversazione.

 

“Lasciamo stare Ron tanto non te lo dico! Noi andiamo di sopra a preparaci . Ciao!” e mi voltai di scatto per non far vedere il rossore sulle guance che ormai si potevano mimetizzare tra dei bei pomodori rossi.

 

“Cinque ore prima??” fecero tutti e quattro all’unisono.

 

“Già!!” li imitammo io e Federica prima di svoltare per la scala a chiocciola che portava nel dormitorio delle ragazze.

 

Quando salimmo tutte già si stavano truccando o provando il vestito per il ballo. Rimasi sbalordita nel vedere Hermione con il vestito che portava, era stupenda!

Ci avvicinammo agli specchi che sicuramente erano stati aggiunti dagli elfi che avevano anche addobbato il dormitorio. Una volta che mi fui truccata con dei colori per niente pesanti era passato un bel po’. La McGranitt aveva detto che non dovevamo tardare e c’era tra le ragazze chi diceva che voleva scendere almeno mezz’ora prima ma per me era eccessivo. Dieci minuti in anticipo erano più che sufficienti. Mancavano ormai tre ore e io non sapevo che fare cosi mi misi a correggere il trucco se tante volte mi fossi sbaffata da qualche parte.

Due ore e un quarto…

Mi misi sul letto a guardare la collana e dopo un po’ decisi che quella sera me la sarei messa.

Un’ora e mezza…

Delle ragazze si iniziarono già a mettere i loro vestiti , uno più bello dell’altro.

Un’ora…

Anche Federica si stava mettendo il vestito ma io per paura di sudare decisi che ancora c’era tempo.

Mezz’ora…

Decisi che finalmente era ora e così andai a prendere il mio vestito ben nascosto sotto alle varie divise. Mi ci volle circa dieci minuti per metterlo ed altri cinque per vedere se in tutto il resto c’erano delle imperfezioni. Quel Ballo mi stava agitando più di quando pensassi … l’estetica contava più di tutto. Cercai di aggiustarmi i capelli in uno chignon ma nulla da fare… poi dopo aver strapazzato i capelli per qualche minuto decisi di lasciarli cadere liberi sulle spalle. Accompagnata da Federica mi avventurai verso la Sala Grande dove si teneva il ballo.

 

“Buona fortuna” bisbigliò lei. “Non hai di che preoccuparti…!” fece e scese la lunga scalinata che io non sapevo se sarei riuscita a scendere e infine si avvicinò a Ron che la stava aspettando con ansia e soprattutto con…un bruttissimo vestito.!

Io stavo nascosta dietro a una colonna, il vestito bianco scendeva limpido e immacolato. Ero proprio in ansia e non ero per niente sicura di me . Provai a sbirciare di sotto ma non vidi il mio cavaliere. Che avesse avuto un problema? Uffa quanto era dura la vita. Ma non potevo rimanere li per sempre no? Così decisi di avventurarmi al di sopra di tutta la folla di studenti.

Una vampata di calore si apri dentro di me quando mi misi in mezzo alla scalinata così che tutti si girarono spalancando gli occhi in un modo indescrivibile.

 

LEGGETE E COMMENTATE IN TANTI...

IO CERCO SOLO DI FARE DEL MIO MEGLIO...

 SIATE CLEMENTI...

GRAZIE!

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Capitolo 19
*** Il Ballo del Ceppo ***


Il Ballo Del Ceppo.

E me ne stavo li come una stupida, all’inizio di quella lunga scalinata che finiva con un fiume di studenti che mi fissavano sconcertati. Cosa era successo? Il tempo si era forse fermato ? Io ero rimasta per circa  due minuti a fare un piccolo sorriso finto alla folla che era rimasta con la bocca aperta, quasi sbavassero. Controllai di aver messo il vestito al posto giusto o se fossi stata sporca da qualche parte ma nulla non andava . I Serpeverde (escluso Draco che non c’era) si erano voltati non più con quelle facce da stupidi gorilla ma come se stessero a sentire Piton che parlava alla sua lezione di Pozioni. Un leggero brusio si levò dalla parte delle Serpeverdi femmine , con Parkinson che sembrava stesse diventando pazza per cercare di non chiudere gli occhi. E poi capii che scendere era l’opzione più giusta che dovevo fare e così feci. Mi avventurai per la lunga scalinata infinita in preda alla disperazione. Presi un lembo della veste con una mano e con l’altra afferrai il corrimano per paura di cadere e fare una figuraccia. Mi sentivo così ridicola con quel vestito..io abituata a portare vestiti sportivi e quella divisa uni color blu! Ad ogni scalino la tensione saliva per paura di ciò che mi avrebbe aspettato alla fine della scalinata marmo.

 

E poi a metà di essa eccolo li..il mio principe più verde-argento che azzurro. Aspettava alla fine del corrimano con il gomito appoggiato. Indossava uno smoking nero e al centro si poteva vedere la camicia color perla appena un po’ sbottonata. Al di sopra dei pantaloni neri portava un gilè , nero anch’esso smanicato quindi la camicia fuoriusciva dalle maniche. Le scarpe nere brillavano sotto la luce delle stelline incantate che giravano per il soffitto della Sala.

I capelli non erano gellati ma, come sempre li aveva lasciati sbarazzini ed erano biondi come sempre. Ineffetti tutti i Serpeverdi erano vestiti di nero ..e solo lui aveva la camicia bianca che spiccava.

 

Una volta arrivata alla fine del corrimano lui mi aspettava li con il ghigno stampato in bocca e mi guardava continuamente il vestito e la sua collana.

 

“Wow!” fece. Rimasi scioccata era, pensai, il ragazzo più bello di tutti. Sembrava così sicuro con quel suo vestito. Il mio cuore fece un balzo come quando si salta uno scalino in discesa.

“Mia principessa…” era davvero lui? Aveva alzato un sopracciglio e non sapevo se quello era sarcasmo o stava parlando veramente. Principessa io? E soprattutto sua? Va bene che ci piacevamo ma cosa era successo al Draco Malfoy che era sempre stato? Si che si era aperto con me ma era sempre stato scontroso ! Io sorrisi in preda alla follia , non sapevo se quello che avevo davanti fosse un miraggio ma speravo tanto che non fosse solo un sogno. Mi porse il braccio e io lo afferrai con la mano , saldamente. Lui mi sorrise gelandomi gli occhi con i suoi color ghiaccio.

 

“Ti sei messa la collana!?” esclamò una volta che cominciammo a camminare tra la folla.

 

“Si e comunque grazie di esserti presentato!” non so perché mi fuoriuscirono quelle parole ma sapevo che era ciò che veramente pensavo. Lui mi guardò come in modo sospetto

 

“Essermi presentato? Ma vuoi scherzare? Non ti avrei lasciata sola in mezzo a questo branco  di…” e mi fece un sorrisetto colpevole ricordando ciò che gli avevo detto nella tenda (Vai oltre Draco , non giudicare sempre e comunque).

“Questo branco di ragazzi!” Io sorrisi e mi strinsi ancora più forte nel suo braccio. Passammo in mezzo ai Grifondoro. Federica mi faceva l’occhiolino, Hermione sbalordita vicino a Victor mi guardava come disgustata, Harry vicino a Calì sembrava che gli stessero cadendo gli occhiali dal naso. Tutti ci guardavano strano ma quello più buffo fu Ron con Fred e George. Ron aveva le orecchie e guance arrossate e infuocate( come sempre quando vedeva Draco) e stringeva il pugno così forte attorno al braccio di Padma Patil che lei emise uno sgrilletto di dolore. Fred si mise in punta di piedi per vederci meglio e una volta che fu assicurato da tutti che non era un incubo sembrava stesse svenendo. George che stava con Angelina Jonson stava li interdetto e cercava di aprire e chiudere la bocca per obiettare ma non emetteva nessun suono.

 

“Sara ma io prima quando ti dicevo che Malfoy poteva essere il tuo cavaliere … sai… scherzavo! Io scherzo sempre… o cielo credo che sto per vomitare ” Fece Ron con il viso bianco.

 

Malfoy però cercò di ignorare tutti i Grifondoro , andando dalla parte dei Serpeverde.

“ Dobbiamo proprio andare a salutare i tuoi amici?” chiesi guardando la Parkinson che mostrava i pugni.

“Certo che dobbiamo… dopo tutto sono i miei amici… lo hai detto anche tu…” fece lui salutando i Serpeverde con la mano.  Loro beffardi come sempre, lo guardarono e sorridendo lo salutarono, poi il sorrisetto sulle loro labbra svanì quando mi videro.

Ma non feci in tempo a raggiungerli che la voce della McGrannit risuonò

“Emh … ragazzi..vi annuncio che da ora si aprono le danze…”e con un lieve rossore strattonò Harry per primo , davanti a tutti.

Malfoy mi guardò speranzoso e con un ghigno sussurrò:

 

“Sai ballare vero?”

“Beh la McGrannit ci ha insegnato qualcosa.. ma se lo vuoi sapere ...non ti farò fare nessuna figuraccia..stanne certo!” esclamai mentre stavamo per entrare nella sala Grande che era tutta addobbata.

 Tutte le coppie si posizionarono a cerchio così io e Draco li imitammo. Lui, senza vergogna , stava davanti a me, guardandomi come soddisfatto. In mezzo al cerchio stavano : Cedric Diggory con Cho Chang , Harry con Calì Patil , Victor Krum con Hermione ed infine Fleur De Lacour con un ragazzo tanto bello quanto sconosciuto.  

 

Le danze iniziarono. Non sembrava una danza che servisse a metterci timore. Anzi sembrava gioiosa e festiva e provai un effetto strano quando iniziò… come se mi trovassi a casa. Poi ci pensai … in effetti lì ero a casa! Qualcosa mi trascinò via e io mi spaventai vedendo che tutto intorno a me volteggiava in una maniera incredibilmente veloce. Tutti sapevano che passi dovevano fare e tutti a andavano a tempo con la musica. Poi mi resi conto che anche io stavo danzando . Mi guardai i fianchi che erano tra le mani di Draco. Con un gesto veloce misi una mia mano sulla sua spalla e l’altra reggeva l’orlo del vestito. Quello che ballavamo era come un valzer ma era decisamente più dolce. Come mi sentivo bene tra le mani forti di Draco – pensai guardandolo . I miei piedi , senza badarci, scattavano attenti a ritmo. Poi ebbi come un vuoto allo, stomaco , una sensazione bellissima. Draco mi aveva presa per i fianchi e mi aveva alzato, come tutti , in aria e con veemenza mi aveva riportato saldamente a terra. Poi ancora ballammo , con i miei piedi che si muovevano senza nessun comando, come se sapessero che fare. Quando finimmo di ballare tutti i ragazzi dovevano fare un inchino alle ragazze e viceversa. Ci allontanammo , finita la melodia, dal frastuono di ragazzi e ci sedemmo su una delle panche poste intorno a noi .

 

“Ti piaciuto il ballo?” chiese una volta esserci messi seduti  come metà scuola.

“Si , ma…tutto questo è bellissimo…” sussurrai guardandomi intorno.

“ed il ma cosa c’entrava…?” chiese sospettoso .

“Nulla …nulla…” annunciai con timidezza.

“Ed ora c’è lo scambio delle coppie…” fece Silente.

Un piccolo strilletto emerse dalla folla , Pancy Parkinson si avvicinò tutta un sorriso , verso di noi, saltellando dalla gioia.

 

“Draco … Draco…”

“Che c’è…?” chiese Draco annoiato , alzando gli occhi al celo.

“Hai sentito? C’è lo scambio delle coppie…” disse Parkinson con gli occhi che brillavano.

“…e con ciò??” sbuffò lui voltandosi a guardarla.

“Bhe , mi …chiedevo se… tu volessi ballare …con me…” chiese lei con le mani strette l’una tra l’altra come per una supplica. Bhe anche se trovavo la Parkinson una scema , senza cervello, non mi sembrava una cattiva idea ; dopotutto era per colpa mia se lei non era potuta andare al ballo con Draco.

“Non so se per lei vada bene…” disse Draco indicandomi.

“Non c’è alcun problema... vai, vai…”dissi sforzandomi di sorridere per far divertire anche lui.

Così lui si alzò e si avvicinò a lei che lo strinse per il gomito tutta contenta.

Ad un tratto tutti i miei buoni propositi si sciolsero , quando vidi che mentre lui non guardava , lei si era girata verso di me e faceva un sorrisetto beffardo quasi per sfidarmi. Ma ormai era troppo tardi, pensai , ormai lui per circa… 2 minuti , era suo.

Ed il ballo ricominciò, il solito valzer, però sta volta le persone erano dimezzate, perché metà erano in giro per i propri fatti. Non ci potevo credere , come ero potuta essere così sciocca da lasciarmi prendere Draco da Parkinson…quella sporca serpe… che ogni due secondi mi lanciava un sorrisetto soddisfatto e si avvicinava Draco a se.

La mia gamba iniziò ad avere un leggero tic nervoso e si alzava e scendeva a causa del nervosismo. Le dita tamburellavano sulla veste , anch’esse a causa nel nervoso. Li seguivo con gli occhi , ad ogni passo per vedere se lei se ne approfittava. Più di una volta cercò di avvicinarsi con la faccia alla sua , ma lui si scostava con uno sguardo sprezzante. Ed io a mia volta, parecchie volte , scattai in piedi , ma poi mi rimettevo seduta cercando di calmarmi. Poi la fine della canzone. Finalmente Draco sarebbe tornato mio , lontano dalle grinfie di quella spoca gallina giuliva.

Mi alzai per cercarli in mezzo alla mischia ma non li trovavo. Ed a un certo punto vidi una testa color dell’oro. No! Non poteva essere lui…non poteva aver fatto … Tonò quel disperato nodo alla gola quando vidi Draco tra le braccia di Pancy , si baciavano. Una lacrima cadde. Ecco lo sapevo che sarebbe successo questo! Cosa potevo aspettarmi dal “Principe delle Serpi”? E lui si stacco , imprecando qualcosa che non riuscii a sentire , perché ero troppo lontano. Ma non mi importava , non mi importava ! Erano tre le cose che volevo fare in quel momento: schiantare Pancy, schiantare Draco, schiantare entrambi. Ma visto che in quel momento non avevo la bacchetta, decisi che scappare era l’opzione più intelligente. Scappare. Si , me ne dovevo andare da li…lontano! Quando mossi i piedi per scappare, prima di girarmi, vidi Draco che mi fissava con gli occhi aperti e vuoti ma poi , una volta girata , iniziai a correre con la veste appena alzata dalle mani.

 Corsi più che potevo, a viso basso, per non far vedere a gli altri che piangevo e mentre avevo intravisto l’uscita,delle mani mi bloccarono. Mi voltai , era Fede con vicino Ron . Stavano bevendo una Burrobirra tutti contenti.

 

“Cosa succede Sara? Non ti diverti? Un momento tu..tu stai piangendo?” chiese Federica fissandomi spaventata.

 

“Già…ma ti prego… lasciami andare” singhiozzai in preda alla disperazione, il volto ancora basso e con le mani cercai di togliermi le lacrime dagli occhi.

 

“Giuro che se è stato Malfoy … lo spezzo in due … stupido furetto!” ruggì Ronald simulando con le mani qualcosa che si rompe.

 

“Non fa nulla Ron.. tanto lo sapevamo che sarebbe successo…” continuai con il volto rosso.

Lui non fece a tempo a rispondere che la voce di Draco risuonò da dietro.

 

“Sara ..ferma...!” stava per arrivare e io dovevo scappare. “ non è come credi!”

Ma io sfuggendo alla presa di Fede scappai sulla scalinata da dove ero scesa tutta contenta. Questa volta però le emozioni erano cambiate, la tensione e la felicità si erano trasformate in odio e tristezza.

Quello pur troppo era stato il mio Ballo del Ceppo e mentre scappavo mi rimpiangevo di aver conosciuto quel ragazzo che con un solo sguardo poteva farti provare mille emozione , figuriamoci con un bacio ad un’altra che non eri tu…ti spezzava il cuore.

 

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Capitolo 20
*** La Stanza delle Necessità ***


Correvo. Era l’unica cosa a cui pensavo in quel momento. Intanto le lacrime scendevano veloci dagli occhi e percorrevano le guance infuocate. Non saprei ben definire l’esatta sensazione che provavo in quel momento. Un misto tra:odio, disagio, tristezza. Ma l’odio non era solo per Draco Malfoy. Ce n’era una parte anche per me. Mi disprezzavo per aver potuto anche solo immaginare di amare un essere così, come ero potuta cadere cosi in basso? Come avrei potuto pensare che lui veramente ci tenesse a me e non mi avrebbe tradita? Ma perché l’aveva fatto in mezzo a tutti, sotto i miei occhi, se voleva per forza baciare la Parkinson poteva magari farlo dove tutti non lo vedevano. Invece no! Aveva scelto di farlo proprio li e per giunta anche al ballo del Ceppo che aspettavo da tanto tempo… me l’aveva rovinato e non si poteva ormai più rimediare.

 

 

Questo turbine di riflessioni mi accompagnò fino al quarto piano , dove ero letteralmente sfinita. E così mi sedetti sulle scale che ogni tanto si muovevano. Intanto il valzer continuava e continuava il frastuono delle persone che parlavano. Dopo circa una decina di minuti però i miei pensieri si fermarono perché sentii un rumore di passi. Passi veloci e decisi. Passi che sanno dove devono portare. Così decisi che asciugarmi le lacrime era la cosa più giusta da fare.

“Sara…Sara…sei qui? Per favore esci io non volevo… io non volevo nemmeno ballarci…se sei qui per favore esci fuori…Voglio solo parlare. Se non vuoi rivenire di sotto non fa nulla. Ma voglio comunque anche solo provare a farti capire che…”di nuovo quella voce…la sua voce…e io non volevo affatto vederlo. Come era potuto venire qua? Ma non si vergognava di quello che aveva fatto? Ma le mie gambe erano stanche e non volevo affatto rialzarmi.

“Vai via!” singhiozzai e due grosse lacrime mi caddero dagli occhi ma mi sbrigai a riasciugarle.

“Ah sei qui” ormai stava davanti a me. Le maniche della camicia erano state arrotolate e i suoi capelli erano disordinati.

“Non voglio parlarti…” dissi voltandomi dall’altra parte.

“Infatti io non voglio che mi parli…voglio parlare io…ti chiedo solo questo. Lasciami parlare…” disse sedendosi sul mio gradino, vicino a me. Si passò una mano distratta fra i capelli.

“Dai allora vediamo cosa hai da dire per discolparti…??” due lacrime cercarono di scendere di nuovo ma io le rimisi dentro .

“Emm..si.. Allora ,a parte che a me non piace Pancy  …è l’inverso :sono io che piaccio a lei . Vedi …io non so come dirtelo ma a me non interessa nulla di lei. Capisci? Mi è letteralmente saltata addosso…e non fare quella faccia… è vero! Pancy è solo un’amica , per me non conta nulla! Cosa dovrei trovare in lei di interessante che non hai tu? Se veramente mi piaceva …secondo te non mi ci ero già messo? E se mi piaceva perché dovevo invitare te al ballo invece che lei?? Ed infine se veramente tu non mi piacevi secondo te ti portavo al lago? Sono un Malfoy …non l’ho fatto mai per nessuna! Capisci,per nessuna! Mio padre mi ha sempre insegnato che noi dobbiamo essere freddi con tutte le ragazze…io non ho voluto seguire le regole e per questo verrò punito , lo sai?? Ma sono qui con te e non intendo lasciarti sola ! Se stavo con Pancy tutte le punizioni che mi spettano a casa non le avrei avute…”

 

“E allora perché non ci stai?” chiesi come una stupida .

 

“Perché a me non piace!” scandì le parole come se stesse a parlare con un ritardato.

Poi ci fu qualche minuto di silenzio dove entrambi ci guardammo i piedi. Ora le emozioni che provavo erano cambiate di nuovo . Ora ero: triste con me stessa, perplessa.

Draco  dopo poco si rigirò verso di me e guardandomi dritto agli occhi parlò:

“Mi credi?” fece passandosi di nuovo una mano tra i capelli.

Io annuii senza nemmeno pensarci… non sapevo perché l’avevo fatto ma capivo che lo pensavo davvero.

“Bene” continuò sorridendomi , ormai ero così  abituata al Draco versione buona , che quella gentilezza nei miei confronti fu un nulla.  “ …perché ,per farmi perdonare vorrei portarti in un posto. Sai è uno dei tanti posti segreti di Hogwarts . Penso che questo ne conoscano in pochi , o anche nessuno, a parte i professori. Vieni” e si alzò con uno sguardo  porgendomi la mano. Io la afferrai e ci incamminammo verso questo luogo a me sconosciuto…

 

Beh sarebbe stato bello raccontare che successe ciò…ma in realtà le cose andarono ben diversamente. Pur troppo non esiste in tutta la storia un Malfoy che sia venuto a rincorrere una ragazza in preda alle lacrime. Eh si …questi insensibili Serpeverde!

 

Quindi…facciamo un passo indietro, prima del racconto che poteva essere un bel finale romantico …torniamo a quando io …correvo. Correvo e piangevo.

Correndo ero arrivata fino al settimo piano e mi appoggiai al muro distrutta…esausta.

 

“Cosa ci fai qui Sara!” una voce familiare mi chiamò e voltandomi vidi il volto dolce di mia cugina Emily illuminata dalla luce della bacchetta.

 

 Emily era la mia cugina preferita. Avevamo la stessa età e fin da piccole avevamo sempre giocato insieme perché le nostre famiglie erano molto legate. Eravamo state sempre attaccate fino a quando nel giorno dello smistamento lei fu spedita a Corvonero –per la sua intelligenza- ed io a Grifondoro. Era come se fosse destino, come se ci spingessero a staccarci. Era una ragazza alta più o meno come me, bionda e gli occhi verde chiaro. Il viso sempre raggiante , senza mai un accenno alla tristezza.

 

Se ne  stava anche lei appoggiata al muro con un vestito meraviglioso color lilla.

 

“Anche te stufa di questa cerimonia?” chiese con una mano sotto il mento.

 

“Stufa in che senso?” feci asciugandomi le lacrime.

 

“Beh … io sono scappata dal mio accompagnatore…ha cercato di baciarmi e io voglio solo esserci amica…” disse sorridendo.

 

“Ah si? E chi è questo ragazzo?” chiesi con estremo interesse alzando un sopracciglio.

 

“…Cormac McLaggen…” fece con uno sbuffo alzando gli occhi “ lo conosci visto che è della tua casa…carino… ma tutto muscoli e niente cervello…Bha! Non è il mio tipo!” disse alzando le mani come se si fosse arresa.

 “ si lo conosco … ma non ho avuto il piacere di farci mai un discorso serio…Sai… parla solo del

   Quidditch!” dissi sistemandomi meglio il vestito.

 

“Già…ma dimmi, come mai sei venuta qua?”chiese, sistemandosi anche lei il vestito.

 

“sono scappata…ho sorpreso il mio accompagnatore…che a differenza di te mi piace …e credevo di piacergli…baciare un’altra…” sussurrai a malincuore.

 

“cavoli! Ma chi sarebbe questo ?” chiese con ansia.

 

“Se te lo dico mi giuri di non ridere?” chiesi tormentandomi le mani. Lei annui velocemente.

 

“…Draco Malfoy…” sussurrai piano.

 

“o Dio…” e si portò una mano alla bocca. “ Come ..diavolo ti è venuto in mente di andare al ballo con uno cosi…cosi…viscido!” chiese terrorizzata e schifata.

“Beh pensavo che mi piacesse veramente….” Cercai di trattenere le lacrime e con decisione le raccontai tutto quello era successo : della punizione, della tenda, del bacio, del lago, della collana. Era la prima a cui lo raccontavo e sentivo che dovevo farlo con qualcuno che mi sapesse ascoltare.

 

“ quindi …vorresti dire che lui ti ha dimostrato di essere in realtà diverso…da quello che dimostra a tutti… ti ha dimostrato che ha un cuore…ma ora ha spezzato il tuo…!” esclamò a fine racconto. Io annuii.

“Che figlio di…ma ti giuro che se lo acchiappo lo sistemo per le feste” era strano quanto poteva sembrare graziosa ed elegante ma allo stesso tempo dura e combattiva.

 Poi mi guardò strana.

“Cosa c’è?” chiesi involontariamente.

“stsssssshhhhh….” Disse portandosi un dito sulle labbra. “le senti anche tu?” chiese socchiudendo gli occhi.

 

“Che cosa?”

“ queste voci…” bisbigliò lei. Poi si sentirono dei passi affrettati. Lei spense la bacchetta e ci appiattimmo con la schiena al muro.

 

“Malfoy ma sei sicuro che possa essere qui?” chiese una voce maschile che si stava dirigendo per il corridoio del nostro piano.

 

“Ma sai con chi stai parlando? Io non mi sbaglio mai!” questo è Draco!- pensai e lo riconobbi dalla voce strascicata.

 

“Ahi ..attento Nott …mi hai pestato un piede…” fece lui .

 

“scusa …” disse Theodor con una vocina.

 

Stavano venendo verso di noi e io non mi volevo far vedere per nessun motivo al mondo. Non volevo far vedere che ero triste e che piangevo, uno dei miei tanti difetti che poteva rivelarsi pregio era l’orgoglio.

 

“Emily …andiamocene …” ma non riuscii a finire la frase che tutto successe in un lampo. Draco gridò “è qua correte!” evidentemente si era accorto della mia voce visto che era a un passo da noi. Emily mi trascinò via afferrandomi per una mano. Tutto era buio ma lei correva come se sapesse dove andare. Dopo poco ci fermammo davanti ad un muro di pietra ed io pensai che si era sbagliata strada ma poi…

 

“Avanti apriti…apriti…” sibilò lei agitata. Intanto tre luci venivano verso di noi. Nello stesso momento un portone ,con incise delle parole provenienti da Rune antiche, si generò proprio davanti ai miei occhi, dove prima c’era solo il muro. Emily aprì la porta e ci scaraventammo dentro chiudendola alle spalle. Intanto Draco cercava di irrompere dentro la stanza con forza e la spinta di due ragazze non poteva eguagliare quella di tre ragazzi , per giunta forti. Così dopo qualche secondo cedetti e Draco con Zabini e Nott entrarono nella stanza chiudendosi la porta alle spalle.

Ormai io ed Emily stavamo dentro, davanti ai tre ,sfinite. Loro , soprattutto Draco , ci guardavano in cagnesco. Draco per non lasciarmi via di scampo si voltò facendo una magia alla porta così che si serrasse.

 

“Oh no!” esclamai e la mia voce echeggiò per tutta la stanza vuota.

 

“Cosa c’è?” chiese Emily una volta essersi ripresa dal fiatone.

 

“La collana…” la collana  che mi aveva regalato Draco al lago mi si era spezzata a metà e una lacrima cadde su di essa.

 

Draco che non voleva dire a nessuno che era sua si avvicinò a me.

 

“Dammi qua..”  porse una mano e una volta afferrata la collana  tirò fuori la bacchetta,bisbigliò un incantesimo

 

“Reparo” e la collana si riassestò. Io lo ignorai e mi misi la collana in tasca così lui mi guardò torvo.

Sapevo che voleva parlarmi di quello che era successo quella sera…ma che prove aveva per discolparsi? Avevo visto con i miei occhi che l’aveva baciata. Mi alzai su insieme a mia cugina. Poi mi voltai, la stanza dove ci trovavamo non la ricordavo affatto, non l’avevo mai vista, era uno dei tanti posti segreti di Hogwarts? Appariva e scompariva a piacimento ma cosa nascondeva?

 

“ Che cosa è questa stanza?” chiesi.

 

“si chiama Stanza delle Necessità o più nota come stanza Và e Vieni…e come dice la parola stessa appare a seconda delle necessità di una persona e al suo interno racchiude ciò di cui ha bisogno questa persona…io ci sono capitata poco tempo fa.” Disse guardando la stanza “… Malfoy apri immediatamente questa stanza!” sbottò lei guardandolo male.

“Non ci penso proprio , io sono qui per un motivo e voglio portarlo a temine” Disse lui.

 

“io non voglio parlare con te! È tua la colpa! Sei solo…solo…sei un idiota!” dissi con tono di disprezzo.

 

“Non rivolgerti a me con questo tono!” esclamò avanzando di un passo “  è da un po’ che non tornavi e pensavo che ti eri persa…”

 

“…si certo persa in questa scuola dove ci sto da quattro anni…e Serpeverde è la casa dei furbi...?” dissi con sarcasmo, mi aveva letteralmente stufato. Come si permetteva di venire a litigare dopo che la colpa era la sua?

 

“e Grifondoro è la casa dei coraggiosi?” alludeva a quando ero scappata subito dopo averlo visto con Pancy.

 

“Non sono io ad aver baciato la Parkinson!” sbottai al limite della pazienza.

 

“e ci mancherebbe! Sarei stato confuso se lo avessi fatto!” esclamò sorridendo. Anche Zabini e Nott risero come Troll .

 

“…ma non in quel senso…lo sai che ti dico Malfoy ? Ora basta ! Butti tutto sullo scherzo …ma devi sapere che io a differenza di te ce l’ho un cuore e provo sofferenza se qualcuno mi tradisce!” gridai.

Lui mi guardò perplesso.

 

“Cosa mi hai detto all’inizio scusa?” chiese alzando il sopracciglio.

Io alzai gli occhi.

“Ho detto che butti tutto sullo scherzo!” gridai sempre con veemenza.

 

“No..non quello..intendo dire….com’è che mi hai chiamato?” chiese come se per davvero non avesse capito.

 

“Ti ho chiamato Malfoy! O non è quello il tuo cognome?” in effetti era da un po’ che non lo chiamavo più per cognome, ormai lui per me era Draco.  

 

“Va bene WATSON…! Se è così che va la questione io ti saluto…non so nemmeno perché sono venuto qui a chiederti scusa…” ruggì forte.

 

“Chiedermi scusa?” bisbigliai così che non mi potesse sentire. Ma lui si era già girato e aveva afferrato la maniglia del portone , tirandola a se con energia ma quella come previsto non si aprì. Lui arrossì leggermente.

“avanti apriti…stramaledettissima porta…del…cavolo” sibilò cercando di sfondare la porta.

 

“Ei scienziato …guarda che l’hai chiusa prima con un incantesimo…! Che ti sei mangiato questa mattina pane e volpe? Che furbizia signori …degna proprio…” iniziò Emily con tono sarcastico.

 

“Ma vuoi tacere! Lo so che ho fatto un incantesimo , non sono stupido! È che non so l’incantesimo per aprirla…!” disse lui lasciando andare la maniglia , ormai in preda alla disperazione.

 

“Ah si devo tacere ? allora sai che ti dico ? Io so l’incantesimo per aprirla ma non te lo dico!” sorrise lei con furbizia.

 

“Oh si che me lo dirai …io non voglio stare qui tutta la notte!” esclamò lui guardandola furibondo.

 

“no io non te lo dico…ma le cose potrebbero cambiare se tu parlassi con Sara…” e si girò verso di me che la squadrai torva quanto Draco.

 

“D’accordo basta che si esce di qui…Blease, Theodor, voi rimanete qui con lei” ed indicò Emily “ potrebbe fuggire mentre noi parliamo” disse  ,poi mi trascinò non poco lontano da li.

Subito mi chiesi , - ed ora di che parleremo? Vuole parlare davvero con me ? ed io con lui? Così ci accostammo in un angolo della stanza ben lontano da gli altri tre , così che non ci potessero sentire e iniziammo a darci spiegazioni.

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