Tutto sbagliato di after all (/viewuser.php?uid=42312)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Epilogo - breaking all the rules, figuring it out ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 ***
Nota 03/08/2015: Onestamente non ho idea se, a più di sette anni dalla sua pubblicazione, questa storia abbia ancora occasione di essere letta. Nel caso, però, sento la necessità di anteporre alcune precisazioni. Non pubblico da anni e da altrettanto tempo non frequento il fandom di Kodocha, questa fanfiction ha un'infinità di difetti e andrebbe revisionata da cima a fondo. L'ho scritta in un periodo in cui abusavo di avverbi melodrammatici e di emoticons, lo stile è discutibile, la trama possibilmente ancora di più. Non mi va di cancellare nulla, a partire dalle ridicole note conclusive, ma prendetela per quello che è. Spero possa ancora in qualche modo intrattenere. Buona lettura!
Tutto sbagliato
Non ricordo con esattezza quando io e Tsuyoshi ci siamo conosciuti, per quello che so lui è sempre esistito nella mia vita. Ho però ben impresso nella mente il giorno in cui venne a casa mia per la prima volta. Non avevamo che cinque anni, e giocavamo sotto il tavolo della cucina per non disturbare Natsumi che faceva i compiti in salotto, credo, quando a un certo punto lui mi chiese come mai il mio papà non mi volesse bene. "Ho ucciso la mia mamma" risposi senza battere ciglio, convinto che mi avrebbe riempito di domande. Disse semplicemente: "Una volta io ho ucciso un bruco". Ecco, in quel momento capii che saremmo stati amici per sempre. E così è stato. Alle elementari ero una specie di leader, e tra tutti i caproni che mi seguivano lui era l'unico che non lo facesse. Certo, non si è mai opposto esplicitamente, ma si rifiutava di fare qualcosa di sbagliato. E' sempre stato così, Tsuyoshi. Verso gli undici anni si è messo con Aya, una nostra compagna di classe, e sono rimasti insieme fino a qualche anno fa quando entrambi, con gran sollievo di tutti, hanno capito che forse era ora di cambiare aria. Dopo la fine del liceo abbiamo preso strade diverse, ma non ci siamo mai persi di vista. E' qualche mese che non lo vedo, ma sono sicuro che è il solito ragazzo con gli occhiali tondi dall'aria forse un po' sfigatella, che però evidentemente piace alle ragazze. Ne ha addirittura una nuova ed è una settimana che mi tampina dicendo che non vede l'ora di presentarmela, che è bella come la mattina di Natale (testuali parole, ha sempre amato enfatizzare i concetti, lui.), che mi piacerà un sacco, eccetera eccetera. Personalmente ne dubito, è difficile che una persona mi piaccia davvero. Basti pensare che in tutta la vita ne ho incontrata solo una, ed è Tsuyoshi! Conoscendo i suoi gusti sarà una specie di replica di Aya, forse un po' più sveglia e meno fissata con i soprannomi ridicoli e i regalini romantici spero. Non sono un tipo sentimentale, io. Cazzo! Sono già le 4 e mezza! Tra poco l'adorabile coppietta arriverà con il treno ed è il caso che mi muova verso la stazione se non voglio subire le ire di Tsuyoshi. Perché lui è dolce e pacato quanto vuoi, ma se si incazza.. beh, allora ti conviene scappare! Prendo la macchina e nel giro di una decina di minuti sono seduto su una panchina della stazione centrale ad aspettare il treno da Osaka, dove Tsu si è trasferito per frequentare la miglior facoltà di legge di tutto il Giappone. Farà strada nella vita, è da quando sono all'asilo che ho questa convinzione. Leggiucchio una rivista abbandonata sulla panca, sempre i soliti pettegolezzi, non so se trovo più intellettualmente viscidi i giornalisti o le persone che gli permettono di fare soldi leggendo i loro articoli! Certi meccanismi del mondo non li capirò mai. Ecco, finalmente è arrivato il treno, speriamo non ci impieghino quarantacinque minuti a portare giù i bagagli. Conoscendo Tsuyoshi ho tempo ancora qualche minuto prima di conoscere Miss Splendore. Vedo una mano che mi saluta e mezzo secondo dopo un ragazzo dai capelli castani che si avventa su di me. Ecco, è arrivato. - Akito, ti presento Sana Kurata! - dice pieno di orgoglio mostrandomi la figura alla sua destra. E' poco più bassa di me, i lunghi capelli rossicci portati sciolti sulle spalle e qualche lentiggine danno al suo viso un'aria sbarazzina, contrastando con due grandi occhi color del cioccolato, tanto profondi che ti ci potresti perdere dentro. E bravo Tsu! Stavolta, almeno fisicamente, se l'è scelta proprio bene! Rimango interdetto per qualche secondo prima di stringere la mano che la ragazza mi sta educatamente offrendo e presentarmi a mia volta. - Akito Hayama - dico, stringato come al solito. - Finalmente ti conosco! Tsu mi ha parlato tanto di te! - esclama lei piena di entusiasmo. Ecco svelato il difetto, è una di quelle persone che ama chiacchierare. Io odio chiacchierare. Non dico una parola, e conduco i piccioncini alla macchina. Si sussurrano qualcosa nell'orecchio, ma non abbastanza piano da non farsi sentire. - Ma è sempre così comunicativo? - Oh sì, lui è fatto così! Stanno parlando di me. Poco importa, sono abituato a questo genere di commenti. A volte le persone dicono che sono strano, solo perché non do confidenza al primo che passa. Bah, a mio avviso è il resto del mondo, con la sua eterna voglia di chiacchiere inutili, ad essere strano. Arrivati a casa ringrazio il cielo di avere una vicina tanto santa da aver messo in ordine quella discarica a cui era ridotto il mio povero appartamento. Appena diventato maggiorenne me ne sono andato dalla casa di mio padre e con i soldi che avevo guadagnato lavorando in un chiosco tutte le estati della mia vita da quando ho 14 anni mi sono pagato gli studi e ho comprato un piccolo appartamento poco lontano dal centro di Tokyo. Se non fosse stato per l'adorabile vecchiettina della porta accanto che, presa dalla solitudine, ogni tanto viene a darmi una mano, questo posto sarebbe invivibile. Ecco un'altra persona che mi piace, la signora Hiroki. Da giovane, più o meno due secoli fa, dev'essere stata una gran bella donna, ma ora è soltanto una vedova i cui figli si sono trasferiti negli Stati Uniti che non ha niente di meglio da fare che prendersi cura di uno studente disordinato. Un giorno la ringrazierò per questo. La madre di Tsuyoshi è molto gelosa dell'unico figlio maschio, quindi il furbastro ha preferito ritardare l'incontro. Insomma, il risultato è che sono qui fino a stasera. Mi irrita molto la presenza di un'estranea in casa mia, ma ancora di più la curiosità con cui quest'estranea si guarda in giro, neanche il mio monolocale fosse un museo. - Non tieni nemmeno una foto? - domanda lei mentre Tsu è in terrazza a fare una telefonata. - Non mi piacciono le foto. - - E alla tua fidanzata non dispiace? - ecco, ora sta diventando invadente. - Non avendola direi di no.- rispondo in tono seccato. Fortunatamente il mio amico ritorna giusto in tempo per salvarmi da un'inutile discussione sui motivi per cui non ho bisogno di una ragazza. - Stavate chiacchierando? - - No, veramente stavo parlando solo io! - devo ammettere che la squillante risposta della ragazza mi stupisce. Poi aggiunge una cosa che mi colpisce ancora di più. - Lui non chiacchiera. - Incredibile! Non la facevo così sveglia la fanciulla. E nemmeno con la faccia tanto tosta da dirlo davanti a me invece che nell'orecchio a Tsu come aveva fatto prima. Questa Sana si sta rivelando una sorpresa. Passiamo il pomeriggio a parlare del più e del meno nel mio salotto, o meglio, loro parlano del più e del meno. Io mi limito a bofonchiare qualcosa ogni tanto, giusto per far capire che sto ascoltando (anche se la maggior parte delle volte non è vero) e a sbirciarla. Forse il termine giusto sarebbe fissarla, ma preferisco darmi un certo contegno. Non mi so spiegare come mai, ma quella ragazza ha un nonsochè che la rende interessante, diversa dalle altre. Però dev'essere una rompiscatole tremenda, si capisce dalla vitalità e dall'interesse con cui parla di qualsiasi cosa, anche la più banale. - Mi hai sentito, Akito? - preso dai miei pensieri non mi sono nemmeno accorto che Tsuyoshi si stava rivolgendo a me. - Eh, cosa? - - A cosa pensavi? - -Niente, ero solo sovrappensiero - non posso certo dirgli che per tutto il tempo non avevo fatto altro che scrutare la sua ragazza! - Va beh comunque ti stavo dicendo che l'ultima volta che ho parlato al telefono con la mamma mi sembrava piuttosto irritata dall'idea di non poter passare del tempo sola con me, quindi che ne dici di portare Sana in giro per Tokyo, domani? - Cosa cosa cosa?? Non sono mica una guida turistica, io! Però in fondo lui è l'unica persona a cui voglia davvero bene, è in grado di capire ogni mio malumore o alterazione (eventualità peraltro piuttosto frequente) prima che io gliene parli, anche perché sa bene che non lo farò. Direi che un favore posso anche farglielo. Mi figuro già l'assurda crisi di nervi che mi verrà quando lei comincerà a riempirmi di domande di ogni genere. Ha la faccia di una che per conoscere la gente fa un mezzo interrogatorio, e a me non piace che le persone si impiccino dei fatti miei. - Ok - biascico senza troppa convinzione.
Ehii :) Come vi sembra? E' la mia prima FF in assoluto, quindi vi prego di essere spietate ç_ç So che l'idea di questo "mondo parallelo" è un po' strana, ma mi è venuta oggi durante la versione di latino (chissà come sarà andata bene ^^) e non ho potuto fare a meno di provare a mettere giù il primo capitolo. Al prossimo aggiornamento =D after_all |
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
Sono qui a Tokyo da meno di ventiquattro ore, ma sento che questa città mi piace molto. Sebbene sia venuta qui per conoscere la famiglia di Tsu per ora l'unica persona che mi ha presentato è il suo migliore amico, Akito. Non è un tipo che parla molto, anzi, credo che "mai" sia la parola più esatta, e le poche volte che apre bocca ha un tono tanto seccato che ti passa davvero la voglia di provare a far conversazione con lui. Normalmente eviterei ogni contatto con una persona tanto burbera e diversa da me, ma se Tsuyoshi lo rispetta come nessun altro e lo ama più di un fratello significa che c'è qualcosa di speciale in lui, nascosto da qualche parte sotto tutti quei capelli biondi. L'occasione più adatta per scoprirlo capita proprio oggi. A quanto pare la madre del mio ragazzo è molto gelosa e nonostante Tsu mi abbia ripetuto in lungo e in largo che le piacerò tantissimo ha preferito "alleviare" il trauma di conoscermi esaudendo il suo desiderio di trascorrere una giornata sola soletta con suo figlio. So che la figlia minore, Aono, è recentemente andata via di casa sposandosi, nonostante il parere della madre, ancora adolescente, mentre il padre deve avere abbandonato la famiglia molto tempo fa, quindi dev'essere una donna molto sola. Comprendo la sua volontà di avere, anche solo per un giorno, il figlio tutto per sé. In un certo senso la cosa mi rilassa.. Non che abbia paura di incontrare la madre di Tsu, sia chiaro, di solito faccio un'ottima impressione sulle persone, però so che il parere di quello che resta della sua famiglia è molto importante per il mio ragazzo, e non posso fare a meno di essere un po' in ansia.. Uffi! Basta con questi brutti pensieri, è ora di iniziare a prepararsi psicologicamente per la giornata che mi aspetta con Akito. - Sei bellissima! - Tsuyoshi mi abbraccia da dietro e mi dà un bacio affettuoso sulla guancia. Sono questi i momenti in cui penso che un ragazzo più perfetto di lui non avrei potuto trovarlo, nemmeno l'avessi scelto su un catalogo multimediale. - Sei preoccupata per oggi? - - No, figurati! Che potrà mai succedere di male? - In effetti non lo sono affatto, sono soprattutto molto eccitata all'idea di conoscere la città di Tsu con gli occhi del suo migliore amico, che seppure diverso da lui, è una persona che gli è molto vicina. Lo guardo negli occhi, sembra sollevato dalla mia risposta. - Non sai quanto mi fai felice! Sai, spesso il carattere di Akito viene mal interpretato dalle persone.. A volte sospetto persino che sia lui ad allontanare la gente di sua spontanea volontà. Quando era piccolo aveva dei grossi problemi familiari, sempre che la sua si potesse chiamare "famiglia", così crescendo ha acquisito la tendenza a credere poco in se stesso e ancora meno negli altri. Ma non è cattivo, davvero. Anzi, a dirla tutta è la persona più incredibile che conosco, bisogna solo imparare a capirlo.- Così dicendo mi dà un frettoloso bacio sulle labbra ed esce di casa, credo che non voglia far aspettare sua madre. E' proprio una brava persona, la migliore che conosco. Basta vedere come si è comportato con Akito, anche dove gli altri si sono arresi lui ha continuato, fino a diventare il suo migliore (e ho ragione di credere anche unico) amico. Lui è.. è.. stupendo. Penso che non riuscirei a trovargli un difetto nemmeno se volessi. Mi sdraio sul divano e per ingannare l'attesa accendo la televisione, Akito dovrebbe essere qua a minuti. ... Guardo annoiata l'orologio, sono le undici. E' in ritardo di mezz'ora. Niente male come inizio! Finalmente il suono del campanello mi avvisa che l'attesa è finita. - Buongiorno! - esclamo allegra aprendo la porta - per ora non gli faccio notare il ritardo, non vorrei iniziare già subito con il piede sbagliato. - Ciao. - la sua risposta amorfa mi fa pensare che forse è lui quello ad avere cominciato male. Credo che sarà più dura del previsto. - Dove mi porti?- - Tu dove vuoi andare? - la frase sarà anche educata, ma il tono è duro come se mi stesse insultando tra i denti. Forza e coraggio Sana, ce la puoi fare. - Non lo so, sei tu l'esperto qui! - decido di fregarmi della sua scortesia, se mi mettessi a discutere mi rovinerei inutilmente la giornata. Poi, nonostante tutto, essere gentile mi esce piuttosto naturale. Saliamo in macchina e ingrana la marcia, diretto chissà dove. - Ti piacciono i quadri occidentali? - - Sì, molto, perché? - - C'è una mostra non lontano da qui - Così dicendo ci rechiamo nel luogo dove è tenuta e per un'oretta buona sono rapita dai dipinti appesi alle pareti di tutte le stanze. C'è di tutto, da Picasso a Van Gogh, da Rubens a Caravaggio, senza limiti temporali né spaziali, in ordine deliziosamente sparso. E' davvero bellissima. Guardo ammirata ogni singola opera, e lui al mio fianco sembra fare lo stesso. Finita l'esposizione andiamo al Parco Chidorigafuchi [famoso parco della capitale. tutti i luoghi indicati da qui in poi esistono realmente a Tokyo, ma non sono affatto certa di aver azzeccato le coordinate spaziali^^ Nda] dove ammiriamo la fioritura dei ciliegi che in questa stagione è a dir poco strabiliante e poi al santuario Meiji lì adiacente, che è invece cosparso di iris. Visto che ci troviamo nel quartiere Ikebukuro mi piacerebbe provare quello che si dice sia l'ascensore più veloce del mondo, in 35 secondi dovrebbe portarci dritti dritti all'osservatorio del 60° piano. Akito non sembra però molto convinto, così decido di lasciar perdere, avrò altre occasioni. Decidiamo di fermarci a mangiare in un ristorantino nei pressi di Ueno, secondo la vicina di casa di Akito sarebbe uno dei migliori della città. Incredibile, ma stiamo quasi conversando. Cioè, sono sempre io a iniziare a parlare e a fare domande, ma se non altro ottengo qualche risposta in più rispetto ai soliti mugugni. - Che te ne pare di Tokyo? - dice tra un boccone di sushi e l'altro. Sono spiazzata. Non tanto dalla banalissima domanda, quanto dal fatto che per la prima volta da quando lo conosco parla per primo. Sta.. iniziando una conversazione? Esaltata dal mio nuovo traguardo prendo a parlare a raffica di quanto mi piaccia questa città e di quanto sia contenta del fatto che ho un giorno di tempo prima dell'incontro con la madre di Tsu. Ops, mi è sfuggito anche questo particolare! Inutile dire che purtroppo non è passato inosservato. - Hai paura? - - Beh non tanta, di solito piaccio alle persone. - Mi guarda contrariato. - Non credi di essere un po' presuntuosa? - Colpita e affondata. Presuntuosa, io?? Rimango senza parole, nessuno mi aveva mai detto una cosa del genere. - Cos'è, non parli più? - Decido di incassare il colpo e andare avanti, non vale la pena di farci troppo caso. - No è solo che è la verità. Man mano che le persone mi conoscono mi giudicano diversamente, chi bene e chi male, ma il primo impatto è solitamente positivo. - Ok, dal suo sguardo direi che lui è l'eccezione che conferma la regola, non sembro piacergli affatto. - Non ti preoccupare, la signora Sasaki è una persona semplice e gentile, qualunque ragazza farebbe colpo su di lei. Non so se sentirmi offesa o in un certo senso grata.. sarà stato il suo modo di rassicurarmi? Lasciandomi nel dubbio chiede il conto al cameriere, ammetto di sentirmi sollevata dal termine della conversazione. Sto per prendere il portafogli dalla borsa quando una sua mano mi blocca. - Grazie - mormoro incredula. Senza degnarmi di uno sguardo (tanto meno di una parola) si riavvia verso la macchina. Il resto del pomeriggio prosegue tra la visita al Giardino Zoologico, dove compro un adorabile pupazzetto a forma di panda (che viene subito da lui etichettato come "inutile") e qualche sporadica e poco approfondita chiacchierata. Mi porta addirittura col traghetto a vedere il Giardino delle Depandance del Palazzo Hama, la sua compagnia si sta rivelando quasi piacevole. Nonostante le mie suppliche si rifiuta di portarmi a fare shopping a Ginza [quartiere della capitale dedicato appunto a quest'attività. Nda], così risaliamo sulla macchina diretti verso casa, ormai il cielo è quasi buio. Mentre viaggiamo mi viene in mente una cosa a cui non posso assolutamente rinunciare. - Ti andrebbe di andare alla Torre? - - Alla Torre? - mi guarda come se non sapesse di cosa parlo. - Sì, il simbolo della città. - - Uhm. Dicono che la vista da lassù sia piuttosto bella. - - E tu non ci sei mai stato? - - Sì, ma non guardo giù - - E come mai? - - Non sono interessato al panorama e poi.. - rimane un attimo interdetto prima di continuare la frase - ..soffro di vertigini. - dice velocemente, ma non abbastanza perché il mio sviluppatissimo udito non lo senta. Non posso fare a meno di ridacchiare sentendo la difficoltà con cui ammette la sua debolezza. Dev'essere una persona molto orgogliosa. - Lo trovi tanto divertente? - Ops, sembra essersi irritato. - No, trovo divertente il modo in cui lo dici! - dico senza smettere di sorridere. Sembra essere sbigottito dalla mia risposta, tant'è che non ribatte più. Rimaniamo zitti finché la macchina non parcheggia davanti a una grande costruzione, dev'essere la nostra destinazione. Procediamo in silenzio fino all'ascensore, che è talmente affollato che per un attimo penso di soffocare da un momento all'altro. Per fortuna la maggior parte delle persone scende nei vari piani che compongono l'edificio e possiamo arrivare all'ultimo senza essere calpestati. Immediatamente vado verso l'immensa vetrata che costituisce gran parte delle pareti e mi fermo a guardare. Caspita, qui è davvero bellissimo. Ammiro rapita il panorama per qualche minuto, smettendo solo per dare un'occhiata al mio "accompagnatore", ma di lui non c'è traccia. Dove si è cacciato adesso? Lo vedo seduto su una panchina verso l'interno e mi torna alla mente quello che mi ha detto in macchina: soffre di vertigini. - Non sai cosa ti perdi! - dico ad alta voce di modo che mi possa sentire. - E non voglio nemmeno saperlo! - - Ma dai! Che sarà mai qualche vert..- - Zitta! - non faccio nemmeno in tempo a finire di parlare che mi rimprovera. Ok, sarò anche stata ammonita, ma ho ottenuto comunque il mio risultato: temendo che il suo punto debole venisse scoperto è arrivato davanti alla vetrata. Quando si accorge della sua posizione lo vedo impallidire, così agisco d'impulso e, senza pensarci, gli prendo la mano. Sento il suo corpo irrigidirsi tutto d'un tratto e mi accorgo di aver solo peggiorato la situazione, così scosto immediatamente la mia mano dalla sua. - Scusa. - mormoro imbarazzatissima. - Perché l'hai fatto? - - Non lo so.- - Ah. - Lo vedo allontanarsi, così lo seguo. Risaliamo sulla macchina e rimaniamo zitti, l'imbarazzo cresce sempre di più. Maledetta me! Dovrei contare fino a dieci prima di fare le cose, anzi no, fino a cento. In macchina nessuno dei due apre bocca. Lo osservo cercando di captare attraverso il suo sguardo qualche pensiero, ma non riesco a vedere nulla se non freddezza. Mi auguro di cuore che gli occhi non siano, come si dice, lo specchio dell'anima, altrimenti la sua sarebbe vuota. Arriviamo sotto casa mia, scende dalla macchina per accompagnarmi alla porta. Noto con piacere che nonostante l'assenza di una famiglia ha comunque imparato le buone maniere. - B-beh.. grazie - balbetto poco convinta. Dov'è finita tutta la mia sicurezza? - Figurati - Sta per tornare alla sua auto quando lo chiamo. - Aspetta! - - Uhm? - - Dico sul serio, ti sono grata di quello che hai fatto oggi. - E qui avviene il miracolo. Le sue labbra si curvano leggermente e.. sorride. Non un ghigno, non una risata di scherno, un sorriso. Il primo, vero sorriso da quando lo conosco. E guardandolo capisco una cosa che fino ad ora non avrei mai immaginato: è il sorriso più bello che abbia mai visto.
Saaalve :) Scusate il ritardo, ma la settimana scorsa sono stata in Inghilterra e non ho potuto scrivere nulla.. prometto che con i prossimi capitoli cercherò di essere più veloce ^_^ In ogni modo, al mio ritorno ho avuto una bellissima sorpresa: le vostre recensioni! Magari per una veterana delle fan fic sono l'abitudine, ma io che sono nuova sono esaltatissima! Per questo motivo ci tengo a ringraziarvi personalmente una ad una.
postit2: Mi fa piacere che la mia storia ti abbia incuriosito! per quanto riguarda Sana e Tsuyoshi anche a me all'inizio sembrava stranissimo, però ormai mi ci sto quasi abituando! Poi ogni tanto mi diverto ad osare, anche se combino dei pasticci >_< Non ti so dire se ci sarà un bacio, ma io non lo escluderei a priori. In tal caso.. buona risata xD
chimerachan: In effetti mi sono accorta ora che nell'introduzione non ho accennato al fatto che sarebbero stati un capitolo da parte di Akito e uno da parte di Sana.. spero che la cosa non ti dispiaccia troppo! Grazie comunque per i complimenti, mi auguro di non averti delusa :)
miki90: allora mi considero onorata di ricevere la tua recensione, augurandomi che non sia l'ultima :)
toxicgirl: come per miki90 sono molto lusingata dalla tua recensione (a dir la verità lo sono dia tutte, ma se dici che non le lasci spesso in particolar modo!) , mi auguro di non aver deluso le tue aspettative!
ponpon: grazie di cuore ed eccoti accontentata con il secondo capitolo, fammi sapere cosa ne pensi!
Evil Angel: guarda sul serio! scrivere di Aya e Tsuyoshi che si sono lasciati è stata quasi una liberazione, sinceramente non li sopportavo più così uniti e smielati ^^ Sono contenta di aver attirato la tua curiosità, spero di essere stata all'altezza delle tue aspettative!
ryanforever: grazie del benvenuto! dopo mesi di letture (e qualche sporadica recensione) ho deciso anch'io di buttarmi nel mondo delle fan fic! Grazie per i complimenti, sapevo che la coppia Sana/Tsu avrebbe stupito e.. non ho resistito! Hai visto? In questo capitolo anche Akito ha fatto colpo su Sana *_*
kashia: ti ringrazio di cuore, spero di non aver deluso le tue aspettative con questo secondo capitolo!
daygum: ringrazio anche te per i complimenti, mi auguro di aver soddisfatto la tua curiosità!
Un grosso grazie a chi mi ha fatto l'onore, anche senza recensire, di leggere questo mio esperimento. A prestoo :)
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Capitolo 3 *** Capitolo 3 ***
- Akitooo! - Tsuyoshi mi perfora i timpani svegliandomi dal mio sonno. E' mai possibile che non si può stare tranquilli nemmeno la mattina? - Tsuyoshi che cazzo vuoi di primo mattino? - già non sono un tipo cordiale di mio, figurarsi dopo essere stato buttato giù dal letto contro la mia volontà. - Prima di tutto non è primo mattino ma sono già le 10; in secondo luogo ho bisogno di te, quindi vedi di smettere di lamentarti e già che ci sei fai un salto in bagno, hai un alito da paura. - ma guarda un po' che insolenza! Viene a disturbarmi in casa mia e pretende anche di dare ordini! Se non fossi troppo assonnato anche solo per pensare a una risposta non gliela farei passare liscia. Decido di dargli retta e dopo 5 minuti lo raggiungo in salotto. - Devi proprio stare in mutande? - - Allora, cosa vuoi? - ignoro volutamente il suo rimprovero e cerco di arrivare al nocciolo della questione prima di invecchiare. - Oggi mia mamma ci ha invitati a pranzo - - Oh questa sì che è una disgrazia! - Cerco di ironizzare, e non mi viene nemmeno troppo difficile dato che non vedo il problema. - Akito ho detto "ci". Significa me e Sana! La vuole conoscere! - - Ma non siete venuti qua apposta? - Adesso mi sta proprio irritando, fa tutta sta strada per presentare la sua meraviglia alla madre e poi va in crisi quando arriva il momento. - Sì ma.. se non le dovesse piacere? - Ancora! Ho già affrontato ieri questo discorso, e mi tocca farlo anche oggi. - Sai meglio di me che è impossibile. Tua madre l'adorerà solo per il fatto che l'adori tu. Sarà anche una donna forte, ma nessuno potrebbe negare la sua bontà! E poi lo sai che preferirebbe finire già nella tomba piuttosto che mettersi contro di te. - - Hai ragione. Scusa erano solo le mie stupide paranoie.. grazie di avermi ascoltato. - Così dicendo se ne va, lasciandomi solo, in mutande, nel salotto di casa mia. Che stress 'sti amici! E fortuna che ne ho uno solo, altrimenti dovrei sorbirmi le paturnie di altre persone oltre che le sue. Sinceramente non vedo l'utilità di circondarsi di amici, uno basta, e avanza pure in certi momenti. Siccome oggi non ho nulla da fare decido di accettare l'invito della signora Hiroki e andare a pranzo da lei. Ok, a volte la sua proverbiale saggezza di anziana mi rompe alquanto le palle, ma in fondo la sua compagnia non mi dispiace. Così trascorro nell'appartamento di fianco anche il pomeriggio, guardando vecchi film che a lei ricordano la gioventù e a me.. beh a me non ricordano nulla, ma non importa. A dir la verità non sono un amante del cinema, ma è sempre meglio di guardare stupidi reality show o eterne soap opera, ormai la televisione è invasa da programmi per casalinghe disperate e cerebrolesi. Lo squillo del mio cellulare interrompe il momento clou di una commedia antecedente alla scoperta del fuoco, e mi sento costretto ad andare di là per non disturbare la signora Hiroki, che a momenti scoppia in lacrime nello scoprire che in realtà Kiriko non ha mai smesso di amare Goda [inutile dire che il film è di mia invenzione ^^ Nda]. - Pronto? - - Akito sono io, Tsu - - Come è andata? - arrivo dritto al dunque, tanto so che mi sta per parlare di questo. - Benissimo! La mamma ha trovato Sana così simpatica che ha deciso di farla stare a dormire qui da noi, così può smettere di stare in albergo. - Come al solito avevo ragione e lui si faceva problemi per niente, ma non mi sembra il caso di farglielo notare. - Ottimo! Stasera ci vediamo? - non è da me essere socievole, ma un altro film potrebbe uccidermi. - Veramente pensavo di portare Sana fuori a mangiare per festeggiare la riuscita dell'incontro, ma se vuoi puoi venire anche tu - e fare il terzo incomodo? Oh no caro il mio Tsu, hai davvero capito male! - No guarda ne faccio volentieri a meno! Ci vediamo domani, buona serata! - - A domani Akito, buona serata anche a te! - Eh sì, col cazzo! Decido di tenermi per me quest'ultimo pensiero e chiudo la chiamata. Pur di non guardare un altro capolavoro cinematografico d'altri tempi mi congedo dalla signora Hiroki dicendo che devo studiare. Che poi non è del tutto sbagliato, visto che ho un esame il mese prossimo e sono indietrissimo. Con questa storia che è arrivato Tsuyoshi e tutto mi sono totalmente dimenticato che frequento l'università e quindi sarebbe carino che studiassi, una volta ogni tanto. Così mi preparo velocemente la cena, pregustando gli ultimi attimi prima di aprire il dannato libro di economia. Ma come al solito quando decido di impegnarmi interviene un agente esterno che mi scombussola tutti piani. Stavolta l'agente esterno è il citofono, che mi avverte che c'è qualcuno davanti alla porta di casa mia. Strano, molto strano. Tsuyoshi è a cena con la sua bella, e dei miei compagni di facoltà non c'è nessuno con cui sia abbastanza in confidenza da avergli dato l'indirizzo di casa mia. Che sia la signora Hiroki? Diamine l'ho lasciata neanche due ore fa! Un secondo suono del campanello mi avvisa che la persona che attende di vedermi è ancora presente, ed è pure insistente. Svogliatamente mi alzo dalla scrivania e vado ad aprire la porta. Quando vedo chi mi aspetta sul pianerottolo a momenti mi viene un infarto. - Ciao Akito. - - Ciao Natsumi. - riesco a dire dopo qualche minuto di sbigottimento. - Come stai? - No ma qua qualcuno deve essere impazzito. Non ci vediamo da due anni e questa ha il coraggio di venire a casa mia e chiedermi come sto! Come se quando vivevamo insieme le fosse mai importato qualcosa. - Bene. - in realtà da quando l'ho vista non sto affatto bene, ma decido di non farglielo notare. - Non mi chiedi come sto? - - No. - spero di averle fatto capire chiaramente che non mi interessa nulla del suo stato d'animo, né del fatto che sia ancora viva se è per questo. - Non mi inviti ad entrare? - - No. - ha intenzione di farmi qualche altra domanda o intende dirmi in fretta che cosa cazzo ci fa davanti alla porta del mio appartamento? - Cosa vuoi, Natsumi? - dico nel modo più freddo possibile. - E' tanto difficile pensare che volessi semplicemente vedere come se la passa mio fratello? - oh questa è bella! Non ha fatto altro che dirmi che la mia sola nascita le aveva rovinato la vita e ora vuole sapere come me la passo. Il mio silenzio deve farglielo capire, perché continua a parlare senza attendere risposta. - Papà sta male. Molto male. - - Non è affar mio. - quella non è più la mia famiglia. Non lo è mai stata. Natsumi scoppia a piangere. - Ma come puoi essere così insensibile?? Akito, è nostro padre! - biascica tra i singhiozzi. Ammetto che quelle lacrime improvvise mi hanno stupito. Natsumi.. non l'ho mai vista piangere. Non so come ma sento che qualcosa dentro di me si è mosso, non posso restare qui con le mani in mano. - Dov'è? - il mio improvviso interesse la lascia di sasso, ma non smette un secondo di piangere. - E'.. E' all'ospedale centrale. L'hanno ricoverato ieri notte. - - Vieni, prendiamo la mia macchina. - Dopo circa un quarto d'ora mi ritrovo seduto nella sala d'attesa di un ospedale. Qui è tutto così.. così.. bianco. Bianco e impersonale. Di fianco a me c'è una giovane coppia, non avranno che qualche anno in più di me. Lei piange disperata, mentre lui ha lo sguardo assente, perso nel vuoto. Ma in quegli occhi vuoti leggo il dolore, un dolore freddo e senza nome. Vorrei chiedere cos'è accaduto, ma la presenza di così tanta sofferenza mi disarma.. non ne ho mai vista così tanta nel volto di una persona. I miei pensieri vengono interrotti da un uomo piuttosto alto dai capelli brizzolati, dev'essere il medico. - Siete i figli del signor Hayama? - Io rimango zitto mentre Natsumi fa sì con la testa. - Vostro padre è molto malato. Ieri notte ha accusato problemi al cuore, ma dopo il ricovero il battito sembra essersi regolarizzato. Tuttavia non può ancora ricevere visite, vi preghiamo di aspettare ancora qualche tempo. Quando il dottor Kai finisce di parlare torno a rivolgere l'attenzione alle due persone alla mia destra, al dolore che fuoriesce potente da ogni loro movimento, da ogni dannatissimo respiro. Involontariamente (ok, forse non più di tanto) ascolto una dottoressa dai lunghi capelli neri che si rivolge ai due, solo in quest'occasione la donna smette di piangere. - Le condizioni di vostra figlia sono peggiorate, siamo costretti a operare. Il silenzio che si era creato viene spezzato dalla ripresa dei singhiozzi della donna, che stavolta non accenna a smettere. L'uomo prende invece la parola. - Ce la farà? - Non lo sappiamo, possiamo solo sperare. I due tornano a sedersi, riprendendo l'atteggiamento di prima: lei in preda alla disperazione e lui statico, come svuotato. Non è la prima volta che vengo in un ospedale e vedo i parenti dei malati in sala d'attesa, ma non ero mai stato così a stretto contatto con l'amore, con la famiglia. Sì, un insieme di persone che si vogliono bene, che si preoccupano l'una dell'altra, che soffrono insieme. E' una situazione così diversa da quella che ho vissuto io.. se mi avessero operato non sarebbe importato niente a nessuno. Anzi, Natsumi avrebbe pregato per il fallimento dell'operazione, unica soluzione a tutti i suoi problemi a quanto pare. Non posso fare a meno di provare un'incredibile rabbia nei confronti dell'uomo che si trova in quella stanza. Passa ancora del tempo, di cui perdo completamente la cognizione. Da quanto sono seduto qui? Minuti? Forse ore? Finalmente si avvicina a noi il medico di prima. - Il signor Hayama può ricevere visite, ma è ancora molto debole. Non fatelo affaticare. Senza prestare ascolto alle parole appena udite entro nella sala, che mi pare, se possibile, ancora più bianca del resto dell'ospedale. Sdraiato in un letto (ovviamente bianco) al centro c'è la persona che da piccolo pensavo sotto il nome di "papà". E' pallido come un cencio, perfettamente intonato all'arredamento dell'edificio dov'è rinchiuso, ed è ancora più magro di come me lo ricordavo. Mi avvicino un po' intimorito, in fondo non ho alcuna confidenza con quell'uomo. - Akito! - quasi mi stupisco nel sentire che ricorda ancora il mio nome, da quando mi sono trasferito non mi ha contattato nemmeno per gli auguri di Natale. - Ciao. - mi riesce difficile chiamarlo papà, è più forte di me. - Come stai? - cos'è tutto questo improvviso interesse per la mia salute? E poi è lui quello ricoverato, mica io. - Bene. - - Sono contento che tu sia venuto. - Ah sì? Adesso è contento di vedermi? - Non ti credo. - Ora non riesco più a trattenermi, credo che certe sofferenze della mia infanzia in realtà non mi siano passate mai. Forse la verità è che non sono mai cresciuto. Alle mie parole sento Natsumi ricominciare a singhiozzare disperata, mentre il volto di mio padre (anche se non riesco a pensare a lui come un genitore non mi vengono altri modi per chiamarlo) rimane impassibile. Nonostante la salute l'abbia abbandonato è rimasto l'uomo che mi ricordavo, indifferente a tutto. E allora mi torna in mente Natsumi che mi urla contro, e lui che osserva ma che non vede, che fa finta di non vedere. E non ce la faccio più a stare qui dentro, questa stanza sta diventando troppo piccola per contenere me e la grande quantità di ricordi che riaffiorano, tutti tristemente uguali. Così mi allontano di scatto e corro via, senza un saluto, lasciandoli lì. A questo mondo nessuno ti da niente per niente, me compreso. Quindi il mio unico desiderio è allontanarmi il più in fretta possibile da questo posto che puzza così fastidiosamente di disinfettante e di stupide speranze. Sto per uscire dall'edificio quando mi torna in mente una cosa, non posso andarmene via così. Risalgo in fretta le scale e torno nella sala d'attesa di prima, solo che non è la stessa, i due genitori non ci sono più. Fermo la prima dottoressa che incontro sulla mia strada. - Scusi, dov'è finita la giovane coppia che prima sedeva lì? - mi informo indicando i sedili ormai vuoti. - Sono andati a casa. - mi risponde molto professionalmente la donna. E allora forse questa non sarà per tutti una brutta serata, perché magari la sopra dietro tutte quelle nuvole c'è davvero qualcuno. E non si è fatto sentire con me solo perché aveva problemi maggiori di cui occuparsi, tipo salvare dei bambini, salvare le persone che sono davvero importanti per qualcuno. - Ma.. la bambina ce l'ha fatta, vero? - chiedo per avere una conferma all'ondata di positività che mi ha stranamente invaso. La donna mi guarda seria, poi scuote la testa. Significa no. E mi sembra quasi di sentire le urla strazianti della donna, le lacrime silenziose dell'uomo che bruciano come il sale sulle ferite aperte. Porca puttana, mi sbagliavo. Lassù non c'è proprio nessuno.
Ahhhh chiedo umilmente perdono per il ritardo, avevo promesso che sarei stata più veloce e invece.. sono un disastro -.-' che ve ne pare di questo capitolo? La storia Sana /Akito non ha avuto grandi sviluppi, ma mi serviva per spezzare un po' la situazione. Inoltre tenevo a questo capitolo per chiarire la situazione di Akito, come è andata a finire la sua famiglia senza Sana. Comunque, siamo solo all'inizio ma questa storia sta prendendo una piega tutta sua.. non ho programmato assolutamente nulla, chissà cosa ne uscirà.. Fatemi sapere se c'è qualcosa che non va, sono come al solito bene accette anche le critiche. un grosso bacio |
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Capitolo 4 *** Capitolo 4 ***
Quella di ieri è stata una delle giornate migliori della mia vita. Inizialmente eravamo piuttosto agitati per l'imminente pranzo con la signora Sasaki, ma alla fine è andato tutto benissimo. La mamma di Tsu è veramente una persona deliziosa, ha deciso addirittura di ospitarmi in casa sua a tempo indeterminato! Ho passato l'intero pomeriggio a chiacchierare amabilmente con lei, e la sera Tsuyoshi mi ha portato a cena fuori per "festeggiare il successo dell'incontro". Sono serena, come non lo sono mai stata in tutta la mia vita. Ho 20 anni, ottimi risultati all'università grazie all'aiuto di Tsuyoshi (da quando lo frequento la mia media è salita vertiginosamente!) e un amore. Il primo, autentico amore. Nel corso della mia vita mi è capitato qualche volta di pensare di essere innamorata, ma erano stupidi capricci adolescenziali, niente di più. Poco prima di venire a Tokyo una mia compagna di corso mi ha chiesto come potevo essere così sicura della serietà della nostra relazione, così ci ho riflettuto. La Sana del liceo, ragazzina ingenua e idealista, avrebbe risposto che l'amore è batticuore, passione, lacrime, totale assenza di sicurezza, costante presenza di problemi. La Sana di oggi, la brillante studentessa universitaria, ha invece trovato la vera e matura definizione di amore. Bartram diceva che il vero amore è quando il tuo cuore e la tua mente dicono la stessa cosa. E' esattamente così. Sono sempre stata, e sono tutt'ora, una persona molto impulsiva, e non è raro che questa mia caratteristica mi abbia portato a sbagliare strada anche quando avrei potuto evitare, ma questa volta è diverso. Potrei passare un'intera giornata a riflettere sull'attuale piega che sta prendendo la mia vita senza trovare una sola cosa sbagliata oppure sospetta. Io e Tsuyoshi siamo due persone con delle grandi affinità intellettuali, condividiamo gli stessi sogni e le stesse paure. Siamo complici e amici, prima che amanti. Ne ho avuto la conferma ieri mattina, quando condividevamo l'agitazione per quell'incontro che avrebbe in un certo senso ufficializzato la nostra relazione. Poi si è calmato, ed è stato tutto merito di Akito. Non so spiegarmi che strano effetto abbia quel ragazzo, ma il nervosissimo Tsuyoshi è tornato da casa del suo amico totalmente diverso. Cosa mai potrà avergli detto in dieci minuti scarsi da far mutare così radicalmente il suo umore? Non ce lo vedo proprio un tipo così silenzioso come Hayama a fare un discorso motivante, lui che per primo ne avrebbe bisogno! Decido di esternare il mio dubbio a Tsu, che seduto sul divano accanto a me legge silenziosamente il giornale. - Che cosa ti ha detto ieri Akito? - - Cosa? Quando? - la mia domanda l'ha evidentemente preso alla sprovvista. - Ieri mattina. Eri molto nervoso, poi ti è bastato andare a casa sua e puff! Ogni dubbio è magicamente sparito. Quindi mi chiedevo che cosa ti avesse detto di particolare. - spiego io. - Niente di eccezionale. - risponde tranquillo - semplicemente c'è stato. - La sua risposta non ammette repliche, così mi concentro su altro.
E' ormai una settimana che sono qui a Tokyo ospite della signora Sasaki, quando accade un fatto inaspettato. L'università di legge di Osaka qualche mese fa ha indetto un concorso per incontrare Nuo Kizuki, il più importante e famoso avvocato di tutto il Giappone. Tra noi studenti quell'uomo è un mito! Essendo un'occasione imperdibile dal punto di vista professionale la facoltà ha selezionato gli studenti più meritevoli, e stamattina una lettera ha informato Tsu che rientrava tra questi eletti. - E' fantastico! - dico abbracciandolo, fuori di me dalla gioia. - Sai cosa significa? Che hai la strada spianata! Gli studi legali di tutto il paese faranno a botte per assumere uno che ha fatto un corso speciale con Nuo Kizuki! - presa dall'entusiasmo non mi sono nemmeno accorta di ciò che in realtà comporta. Alle mie parole Tsuyoshi, dapprima sorridente, si rabbuia. - Significa anche che dovrò tornare a Osaka per due settimane. - - Posso venire con te, se lo desideri - dico prontamente io. - No! Sarebbe egoista da parte mia chiederti una cosa del genere, sappiamo entrambi che in estate il clima di Osaka è pessimo (fatto di mia invenzione ovviamente ^^ Nda) e per di più si tratta di un seminario molto impegnativo, non avrei nemmeno tempo da dedicarti. - - Vorrà dire che resterà qui con me! - la madre di Tsuyoshi si inserisce nella conversazione, raggiante. - Esattamente! - continuo io - avremo l'occasione per conoscerci meglio, e al tuo ritorno saremo ottime amiche! - Guardo la signora Sasaki, che mi sorride complice. - Sicura che non ti dispiace? - - Assolutamente - dico convinta.
La partenza è fissata per dopodomani, perciò decidiamo di comune accordo di goderci questi due giorni il più possibile. Mi sto giusto preparando per una seratina romantica fatta in casa (la mamma di Tsu sa essere molto discreta) quando quel maledetto telefono scombina i nostri piani. - Sarà Akito che vuole complimentarsi, immagino - pensa ad alta voce Tsuyoshi prima di prendere la cornetta. E' un secondo. Il suo sguardo cambia repentinamente e dopo aver chiuso la telefonata inizia a cercare convulsamente le chiavi della macchina. - Cos'è successo? - chiedo allarmata. - Amore mi dispiace ma dobbiamo rimandare a domani i nostri dolci progetti. Il padre di Akito è in ospedale. - spiega lui. - Ah.. e ti ha chiesto aiuto? - - No. - detto questo mi dà un veloce bacio sulle labbra prima di catapultarsi fuori dalla porta. Intuendo il mio sgomento la signora Sasaki si siede accanto a me. - Si tratta di Akito, vero? - - Come lo sa? - sono più che sicura che fosse nell'altra stanza mentre Tsu mi spiegava. - Oltre a te è l'unica persona per cui si preoccuperebbe così tanto. - risponde lei tranquillamente. Facciamo una lunga pausa, poi riprendo a parlare. - Mi parli di lui. - - Di Tsu? - - No, di Akito. - - Ah! - sembra essere sinceramente sorpresa, ma senza scomporsi più di tanto esaudisce la mia richiesta - Non fidarti dell'apparenza, mia cara, è un gran bravo ragazzo. Educatissimo, nonostante l'assenza di una famiglia. Ha un carattere difficile, ma sostanzialmente è buono. Ogni volta che Tsu ha avuto bisogno di lui non ha esitato ad aiutarlo, e nonostante lui e mio figlio siano così diversi sono fermamente convinta che non potrebbe desiderare un compagno migliore. Sai, la vita è difficile, davvero. Il mondo è pieno di cattiveria, le persone ti deludono continuamente. Io credo che nessuno possa attraversarlo da solo, abbiamo tutti bisogno di qualcuno a cui appoggiarci e a cui offrire la spalla. Non posso che essere felice che Tsuyoshi abbia trovato il suo qualcuno. - - Ma non hanno mai litigato? - chiedo piena di curiosità. - Oh sì! - ricorda ridendo - si sono addirittura picchiati! - Rido a mia volta, immaginandomi Tsuyoshi, con gli occhiali tondi e il corpicino rachitico che fa a botte. Trascorro la serata ascoltando aneddoti di tutti i tipi riguardanti Akito, Tsu e la loro vita prima di me. - Sai, le prime volte che mio figlio andava a casa Hayama rimaneva sconvolto da cos'era costretto a vivere quel bambino - - Sì, mi ha detto qualcosa in proposito.. Ma con un carattere difficile come il suo non sarà stato facile nemmeno per i suoi familiari! - - Ti sei mai chiesta il perché? - chiede bruscamente. Ho l'impressione che la mia ultima affermazione non le abbia fatto molto piacere. - Il carattere dipende solo in parte dalla natura, ciò che realmente forgia una persona sono le esperienze! Un bambino cresciuto tra continue critiche impara a condannare, la forte ostilità che trovava in famiglia non poteva che insegnargli ad essere aggressivo. La totale assenza di tolleranza ha fatto sì che non diventasse paziente, così come la mancanza di incoraggiamento l'ha reso estremamente insicuro. Se fosse cresciuto con un minimo di approvazione avrebbe imparato ad amarsi! Invece la continua vergogna a cui sua sorella lo sottoponeva ha fatto in modo che vivesse con un costante senso di colpa, un costante desiderio di non esistere. Perché un bambino non è in grado di distinguere la verità dalla pura cattiveria, e lui si è convinto di essere realmente quello che Natsumi lo faceva sentire. Akito non apprezza mai niente, perché per primo non ha ricevuto altro che disprezzo. E non ha fede, non crede in nulla, perché non ha mai ricevuto quella sicurezza di cui una persona ha bisogno per avere degli ideali. Ovviamente crescendo ha compreso di non aver davvero ucciso sua madre, ma ormai il suo carattere era quello. Ed è per questo che non dà confidenza alle persone, vuole impedire di essere ferito. Una volta Tsuyoshi mi ha confidato di non averlo mai visto piangere. Quasi vent'anni di assidua frequentazione e mai nemmeno una lacrima! Ha imparato troppo presto, e a sue spese, che l'unico modo per non soffrire è non vivere. - Il discorso della signora Sasaki mi lascia basita, nonostante non siano fatti che mi riguardano non riesco a evitare di provare una profonda tristezza. - Che c'è cara? Sei turbata da quello che ti ho detto? Mi spiace, non avrei voluto. - - E-ecco io non.. non immaginavo che ci fossero delle persone così. - non ne capisco il motivo, ma ho la voce spezzata. - Le sue parole.. lei a un certo punto ha detto che desiderava di non esistere. Come può un bambino desiderare una cosa del genere? - ecco, ora sembra che stia per piangere. - Io non sono sempre stata felice come ora, ma non ho mai pensato, nemmeno per un secondo, che avrei preferito non essere mai nata.. - il mio è più un pensare ad alta voce che una vera e propria risposta, il mio sguardo perso lo testimonia. Scuoto la testa e mi riprendo. - Oddio mi scusi, penserà che sono pazza! - dico ridendo prima di darle la buonanotte.
Altro che buonanotte! Non ho dormito assolutamente nulla. Verso le 8 mi decido finalmente ad alzarmi per andare a prendere un bicchiere di latte. In cucina trovo Tsuyoshi, le occhiaie lunghe fino al mento mi fanno pensare che anche lui non ha riposato molto stanotte. - Buongiorno! - dico con voce assonnata, ma comunque allegra. - Buongiorno amore, dormito male? - evidentemente anch'io non scherzo in fatto di occhiaie. - Mmm, in effetti non riuscivo a prendere sonno. E tu? Non hai affatto un bell'aspetto! - - Ho passato tutta la notte da Akito. - - Aveva bisogno di sfogarsi? - - Credo di sì, ma come al solito ho parlato molto più io di lui. Così mentre gli elencavo i motivi per cui gli avrebbe fatto bene parlarne con me si è addormentato occupando tutto il letto e io non ho cavato un ragno dal buco! - ridacchia. - Come mai non sei tornato a casa? - chiedo, conoscendo in realtà la risposta. - Non potevo lasciarlo solo. - Sorrido, Tsuyoshi non è stato un angelo solo per me. L'argomento non è più toccato per il resto della giornata, che trascorriamo girando per Tokyo. Mi porta a fare shopping, sa che non posso resistere a lungo al richiamo delle vetrine! Torniamo a casa solo per depositare i vari pacchetti e pacchettini, dopo di che mi porta a mangiare in un ristorante occidentale di gran lusso. Mi sento un po' a disagio per il mio abbigliamento casual, ma come sempre quando siamo insieme l'imbarazzo sparisce presto. Dopo cena decidiamo di fare una passeggiata per le vie del centro, a quest'ora deliziosamente piene di luci. Mentre camminiamo parliamo del più e del meno e la sua mano non lascia la mia nemmeno per un secondo, mi fa sentire protetta, amata. Stringo la sua mano ancora di più, chissà se dai miei gesti traspare amore almeno la metà che dai suoi. Domani mattina dev'essere alla stazione molto presto, e anche se l'ho pregato più di una volta di svegliarmi so già che non lo farà, così questi sono gli ultimi momenti che possiamo trascorrere insieme. - Mi mancherai - sussurra al mio orecchio. - Su non essere tragico! Sono solo due settimane! - cerco di sdrammatizzare, ma so già che anche lui mi mancherà. Sono poco più di sei mesi dalla prima volta che siamo usciti insieme, sei mesi in cui ci siamo visti costantemente, tutti i giorni, quasi tutto il tempo possibile. E' normale quindi che, nonostante non si tratti poi di così tanto tempo, mi sembri di stare con lui da tutta la vita. - Ti amo, non te lo dimenticare - mi dice un attimo prima di baciarmi. E' sempre stato così, Tsu. Prevedo ogni volta che sta per baciarmi, perché è come se sentisse il bisogno di sottolineare l'evento con qualche dolce frase di apertura. Escludendo questi ultimi momenti però, la mia mente è sempre stata popolata da due occhi ambrati freddi come il ghiaccio e a tratti coperti da un disordinato ciuffo biondo. Che cosa fa tutto il tempo che Tsu passa ad Osaka? Chi gli sta vicino quando è giù di morale? E se si sente solo? Nessuno dovrebbe mai sentirsi solo. E' incredibile, non posso fare a meno di sentirmi infinitamente triste. Va bene, stavolta sono davvero imperdonabile T_T Quasi un mese dall'ultimo aggiornamento! Effettivamente sono stata molto impegnata con la scuola [è quasi finitaaa!], è stato in assoluto il maggio peggiore che riesco a ricordare. Dire che sono stata sommersa dallo studio è un eufemismo, non ho mai passato così tanto tempo sui libri. Ora non ne apro più uno fino a maggio dell'anno prossimo ^^ Poi mi mancava l'ispirazione e, cosa ben più grave, la voglia di mettermi a scrivere. Prometto, stavolta sul serio, che cercherò di aggiornare più spesso! Anche in questo capitolo non è successo molto dal punto di vista della nostra coppia preferita, ma ho preferito approfondire un po' il legame tra Sana e Tsu [mi sto quasi abituando a vederli insieme XD ho detto QUASI. ], e il motivo per cui secondo la madre di Tsuyoshi (ma anche secondo me) Akito ha questo brutto carattere. Ora passiamo ai ringraziamenti, stasera mi va di rispondere personalmente dato che nel capitolo precedente mi sono dimenticata >_<
Alphacent: Ehi! Rispondo anche a quella dell'altro capitolo perché ci tengo a dire che Platone è un essere assolutamente inutile. Non solo se la tirava un sacco e aveva delle idee a dir poco malsane, ma cosa ben più importante e nociva, è stato il maestro di Aristotele, uno dei responsabili del catastrofico ritardo nell'aggiornamento XD Cmq, irritanti filosofi greci a parte, ho sempre trovato Natsumi un personaggio molto incoerente. Urla dietro al fratello per una vita e poi con uno sceneggiato puff! di colpo si mette a volergli bene! Il padre di Akito è il ritratto dell'indifferenza, un uomo che anche dopo la redenzione (mi riferisco ovviamente alla storia originale) di umano ha ben poco! Ora sono spuntati fuori, ma pensandoci bene questo fatto ha anche la sua utilità.. Mi divertono le tue previsioni, potrebbero anche darmi qualche idea.. intanto, come avrai notato, la madre di Tsu ha avuto un ruolo mooooolto importante al fine dello svolgimento, ha messo a Sana una sorte di "pulce nell'orecchio".. Concludo ringraziandoti di cuore per i complimenti, detti da te che sei una così brava scrittrice [non ricordo se ho recensito la tua storia, ma l'ho sicuramente letta e mi è piaciuta molto!] mi fanno un sacco piacere *_*
kashia: Sono contenta che tu abbia capito l'utilità del capitolo precedente, fammi sapere cosa ne pensi di questo..
daygum: Puoi dirlo forte, per fortuna la vita di Akito non è andata davvero così! E questo grazie allo sceneggiato di Sana. Qui però, non c'è stata nessuna fiction televisiva ad aprire gli occhi alla famiglia Hayama, così il nostro Akito ha dovuto subire questa situazione molto più a lungo. Ho cercato di rendere il suo carattere, se possibile, ancora più duro e difficile rispetto all'originale, perchè se la situazione era difficile quando aveva undici anni, immaginati com'è diventato adesso che ne ha venti! Grazie per i complimenti, a presto!
ryanforever: Il capitolo è molto triste, è vero, ma non potrebbe essere altrimenti. Come hai detto tu Akito si trova in una situazione molto brutta, ma nonostante questo ha comunque fatto visita al padre in ospedale.. forse perchè, malgrado tutto, non riesce a rimanere impassibile. In ogni caso, in riferimento al padre e alla sua indifferenza, "disarmante" è proprio la parola giusta. Per quanto ciò che ha fatto la sorella è molto brutto, lei era pur sempre un'adolescente, e per questo comprensibilmente immatura. Quello che invece è assolutamente imperdonabile è il comportamento del padre. Come può un genitore, adulto e responsabile, lasciare che suo figlio venga trattato in quel modo senza muovere un dito?? Non c'è da stupirsi se Akito è scappato via in quel modo. confido in un tuo parere, un bacio
ponpon: mi fa piacere che ti sia piaciuto, come ipotizzabile da questo capitolo la nostra sana non se ne starà con le mani in mano! bacii
totta91: sempre graditi i complimenti, spero in un tuo parere anche riguardo a questo! bacio
Sana88: Ehi, così mi fai arrossire *_* grassie :) comprensibilmente akito ha preferito non tornare più in quella stanza, per eventuali sviluppi della sua situazione familiare mi sa che bisognerà attendere ancora un po'.. [anch'io sono tanto triste per la bimba T_T] E' vero, la situazione di Sana e Tsu è insolita, ma ho voluto dare una piccola (molto piccola, dato il seguito!) rivincita al povero Tsuyoshi che nella storia originale non ha nemmeno avuto la sua occasione.. mi sono sempre chiesta come starebbero insieme! Loro come sono nel manga (e nell'anime) direi malissimo, ma forse qui dove sono un po' più cresciuti.. cosa ne pensi in proposito? Purtroppo in questo capitolo ancora nulla di fatto sotto questo aspetto.. a dir la verità sono anch'io curiosa di sapere come li farò avvicinare, questo particolare (come tanti altri) ancora mi sfugge XD grazie per i complimenti, alla prossima!
__BIGIA__: nuuuuuuu >_< è vero, ci ho messo tanto ad aggiornare (già sono lenta di mio, poi tra una cosa e l'altra in questo periodo sono stata super impegnata!) ma non ho nessuna intenzione di abbandonarla!! [e qui parlo per tutti!] E' vero, capita che manchino le idee, ma sono dell'opinione che iniziare una storia sia prendersi un impegno, quindi che tu abbia decine di lettori o solo uno va portata a termine. Capisco che sia più gratificante continuare una fiction di successo (e da questo punto di vista sono piuttosto motivata!), ma anche in caso contrario è giusto mantenere fede all'impegno preso, in rispetto anche dell'unico cretino che legge. Insomma, non so se si è capito, ma volenti o nolenti questa ff continuerà. E' una questione di principio!
Visto che ho tempo aggiungo anche quelli del capitolo precedente, è giusto così!
angel92: sono tanto contenta che ti piacciano i miei personaggi *_* grazie per i sempre graditi complimenti!
cicia123456: grazie mille anche a te per i complimenti! ovviamente tra di loro qualcosa succederà (se no che storia ci sarebbe?), sta però a me decidere come, quando, e soprattutto l'esito di tutto! buhahahaha [ok, ho delle manie di grandezza] fammi sapere il tuo parere su come sta continuando.. anche se mi sa che dovrai aspettare ancora un po'! bacioo
postit2: non sai quanto mi rende felice sapere che qualcuno ha apprezzato la fatica che ho fatto per cercare di rendere la cosa più verosimile! non conoscendo assolutamente nulla di Tokyo mi sono affidata a un sito per turisti XD che ne pensi di questi ultimi capitoli? bacio
Ok, credo di non aver dimenticato nulla.. anzi sì, un'ultima cosa. Rileggendo la storia mi sono accorta che effettivamente i personaggi sono a tratti un po' OOC.. anche se per forza di cose non ho potuto fare diversamente, secondo voi dovrei aggiungere questa nota nell'introduzione?
Va bene, ora che quelle che dovrebbero essere delle note a piè di pagina si sono rivelate più lunghe del capitolo stesso direi che posso andare XD un grosso bacio a voi che continuate a sostenermi con le recensioni, e anche ai lettori silenziosi. A presto! after_all
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Capitolo 5 *** Capitolo 5 ***
E così stamattina Tsuyoshi è partito, e la mia vita torna a scorrere tranquilla come sempre. Ci ho messo un po', ma alla fine ho metabolizzato il fatto di Natsumi, papà e compagnia bella e questo, devo ammetterlo, grazie a lui. L'altra sera senza che nessuno gli chiedesse niente si è presentato qui a casa mia ed è andato via che era quasi l'alba.. un giorno lo ringrazierò per questo, sì. Oggi è domenica, c'è un sole che il resto del mondo definirebbe splendido e non ho voglia di fare assolutamente nulla. Non c'è nemmeno la signora Hiroki, questo week end è in campagna. Che cara donna, appena è venuta a conoscenza della partenza di Tsu ha insistito fino all'ultimo per restare a farmi compagnia, ma l'ho pregata di andare a trovare quella sua lontana cugina fuori città. Sarebbe stato egoista da parte mia privarla di una delle sue rare occasioni di svago, e poi non mi dispiace nemmeno avere qualche giorno tutto per me, a dirla tutta. Ho bisogno di riflettere, tutto sommato sono ancora un po' sconvolto dalla mia ultima visita all'ospedale. Da allora né la cosiddetta sorella né tanto meno il pater familias hanno alzato un solo dito per sentire se sono ancora vivo, esattamente come mi aspettavo. E' tutto così fastidiosamente prevedibile da queste parti. Comunque, se da un lato l'assenza della signora Hiroki significa un po' di pace e serenità, dall'altro sono costretto a notare che la casa è un vero disastro. Sono abbandonato a me stesso soltanto da ieri mattina, ma quello che un tempo era un appartamento ora è ridotto peggio di un campo di battaglia. Sarebbe il caso di riordinare? Ok, magari dopo. Per adesso ho solo voglia di mangiare qualcosa, il mio stomaco non si capacita ancora di questo nuovo stato di solitudine. Perchè è così! Nonostante io non abbia l'ombra di un parente degno di essere definito tale e il mio migliore amico si sia ormai stabilito in un'altra città, non riesco mai a stare da solo. Ironia della sorte, anche adesso che sto addentando quello che dovrebbe avere le sembianze di un panino, sento ancora quel dannato rumore: il campanello. Maledetto citofono, giuro che appena ho un po' di tempo lo distruggo con le mie mani. Mi presto ad aprire la porta per identificare lo scocciatore di turno, ma ciò che vedo mi lascia perplesso. Possibile che ultimamente ho un mezzo infarto tutte le volte che apro questa dannata porta? - Ciao Akito! - Un attimo, ho bisogno di qualche secondo per assimilare la cosa. La ragazza di Tsuyoshi è davanti alla porta di casa mia. Mi sta salutando, ed ha un'aria a dir poco raggiante. Che cosa mai sarà successo perchè sia di buon umore anche oggi? E poi, per quale assurdo motivo Tsu non l'ha portata con sé? - Ciao. - nascondo la mia sorpresa dietro un tono decisamente piatto, come al solito. - Come stai? - la sua voce non è affatto cambiata, non mostra nemmeno un po' di delusione per il mio scarso entusiasmo. Questa ragazza mi stupisce sempre di più. - Bene, dai. Come mai da queste parti? - ho già capito che con questa qui il silenzio non attacca, tanto vale arrivare subito al dunque. - Niente, visto che Tsuyoshi è via e io non conosco nessun altro in città ho pensato di passare a salutarti! A quanto pare siamo entrambi soli. - - Cosa ti fa pensare che io sia solo? - le parole escono acide dalla mia bocca, più di quanto non avrei voluto. La vedo tentennare, per la prima volta il suo entusiasmo accenna a battere in ritirata. Evidentemente non se l'aspettava, cerca di parlare ma non dice nulla. Mi pento immediatamente di essere stato così duro. - Lascia stare, sono da solo. Vieni dentro - cerco di abbozzare un sorriso, ma non sono particolarmente allenato. A quanto pare me la sono cavata, dato che l'espressione smarrita di poco prima lascia spazio a un sorriso a tremila denti. Entra in casa, ma aspetta un mio cenno prima di sedersi sul divano. Impiegando tutta l'ospitalità di cui sono capace le offro qualcosa da bere, e lei accetta di buon grado. - Sei impegnato in questi giorni? - chiede tra un sorso di te e l'altro. - Non mi pare, perchè? - - Bene, nemmeno io. Non so tu, ma non ho nessuna intenzione di stare a casa tutto questo tempo, quindi pensavo che magari potremmo fare qualcosa insieme - dice allegramente, ma in tono deciso. Più che una richiesta sembra un ordine, quindi non mi resta che accettare e cercare di essere il più accondiscendente possibile. - Che ne dici di andare al cinema? La signora Sasaki mi ha detto che ce n'è uno poco lontano da qui. -
Ci vediamo sotto casa sua alle otto, andiamo insieme verso il cinema e nel frattempo scambiamo qualche parola. E con "scambiamo" intendo che lei parla entusiasta come sempre mentre io rispondo quando è strettamente necessario, ma non sembra farci troppo caso. - E' appena uscito "Non mi dimenticare" [da qui in poi titoli di mia invenzione! Nda], dicono che sia bellissimo! - dice una Sana dagli occhi sognanti di fronte a una locandina che mostra una ragazzetta con l'aria ingenua stretta tra le braccia di un essere (definirlo "uomo" mi sembra davvero troppo) dall'assurda capigliatura lilla [vi viene in mente nessuno?? ^^ Nda]. - Ma per piacere, mi vengono le carie solo a guardare il manifesto! - - Come sei noioso, magari non è così terribile! - Do un'occhiata veloce alla coda per i biglietti, e noto con orrore che la fila per quel film è piena zeppa di donne, accompagnate da qualche povero uomo dall'espressione rassegnata. Evidentemente il soggetto con i capelli lilla è una specie di sex symbol, la cosa diminuisce notevolmente il rispetto che nutro nei confronti del genere femminile. - No, ma hai per caso visto la fila?? Secondo te io dovrei fare a botte con tutte queste persone per vedere un film del genere? Hai proprio capito male! - - Che ne dici allora di "Smack"? E' definito dalla critica come la commedia romantica dell'anno. - - Ma se non è nemmeno una vera parola! Mi rifiuto di andare a vedere un film che ha un titolo del genere. - - "Colpo grosso a New York"? - - Scontato.- - "Tutto è possibile"? - - Bugiardo già dal titolo. - - "Oceano di sangue"? - - Non mi piacciono gli horror - - Oh ma sei incontentabile! Proponi qualcosa tu allora! - è visibilmente irritata, e la cosa mi diverte da morire. Non riesco a nasconderlo, è più forte di me. - Si può sapere perchè stai ridendo adesso? - come prevedibile la cosa non le è sfuggita. - E' che - le mie parole vengono bloccate da qualche ghigno - sei così buffa! - - Io sarei buffa? - le risatine sommesse di prima ora si sono trasformate in un vero e proprio riso. - Sì! Hai una faccia buffissima! - è pazzesco, non riesco a smettere di ridere. Sul suo viso l'espressione all'inizio un po' offesa lascia il posto a un grandissimo sorriso. Chissà poi perchè..
E così sono quasi le nove, e mi trovo invischiato in una coda epocale per prendere due biglietti per un film che nemmeno mi ispira. Alla fine dopo un'estenuante discussione abbiamo optato per "Chi l'avrebbe mai detto" un film che avrebbe la pretesa di "divertire in modo intelligente", secondo la critica ovviamente. La sala è pienissima, segno che se è una schifezza ci sono come minimo altre cento persone che si sono fatte abbindolare come noi. Come immaginavo, il film è inguardabile. Lei non vuole darmela vinta e non commenta, ma capisco dal suo sguardo che in realtà la pensa esattamente come me. Decido di non infierire e mi godo la mia piccola vittoria personale, la prima impressione non sbaglia mai. I miei continui sforzi di non addormentarmi vengono premiati quando giungiamo alla parte più interessante di tutta la pellicola: i titoli di coda. Finalmente si accendono le luci, inequivocabile segnale della tanto attesa fine di questa tortura, e io e Sana ci apprestiamo ad uscire dal cinema. Preferisco non esprimere il mio parere, che tanto è deducibile dalla mia espressione. - Hai fame? - Mi sorride, grata del fatto che non abbia esternato la mia opinione, e annuisce con aria allegra. Possibile che questa qui trovi sempre un motivo per essere felice? Che diamine, non c'è nulla che le tolga il buon umore. La porto in un fast food a pochi passi da casa mia, un posto davvero raffinato. Tra un insopportabile puzza di fritto e le urla di qualche ragazzino scopro che è anche simpatica, quando vuole. Mi riesce sorprendentemente facile parlare con lei, sarà perchè chiacchiera così tanto che posso limitarmi a mugugnare qualche cosa qua e là senza creare comunque attimi di imbarazzante silenzio. Mi domando come faccia a essere così magra con la quantità spropositata di roba che mangia. Sfamerebbero un orfanotrofio solo con le sue porzioni! Certo che una ragazza così con Tsu non c'entra proprio nulla, ma sono contento che si sia staccato da quella cozza di Aya. Cioè, era anche simpatica, ma era troppo uguale a lui, insieme facevano davvero venire il diabete. Sana invece è diversa, lei parla, non è affatto timida e non sembra particolarmente romantica. E' buffa e impacciata, ma allo stesso tempo attira inconsapevolmente gli sguardi di qualche ragazzotto perditempo. Uno in particolare non fa altro che fissarla, e la cosa mi irrita non poco. Non faccio nemmeno in tempo ad alzarmi che un biondino palestrato le si avvicina con aria fintamente distratta. Ora anche lei si è accorta del soggetto in questione, e capisco che è però troppo imbarazzata per fare qualcosa. Così prendo una decisione un po' avventata in effetti, mi avvicino e le metto un braccio intorno alla vita. Noto lo stupore nel suo sguardo, ma per fortuna è una ragazza sveglia e mi regge il gioco, così mi abbraccia a sua volta e mi schiocca un bacio sulla guancia. In quel preciso momento il mio corpo viene scosso da un brivido, spero davvero che lei non l'abbia notato, sarebbe alquanto imbarazzante. Rimaniamo abbracciati per qualche secondo, sono in una specie di trance. Che diavolo mi sta succedendo? Akito, svegliati! - Akito? Se n'è andato. - mi allontano bruscamente da lei, che razza di idiota che sono, non mi sono nemmeno accorto che il tipo di prima ha battuto la ritirata già da qualche minuto. - C'è qualcosa che non va? - mi chiede lei notando il mio improvviso cambio d'umore. Negare, sempre negare. Se io sono convinto che non sia successo niente lo sarà anche lei. - Assolutamente niente. - dico nel tono più naturale che mi è possibile. - Andiamo a casa? Ho sonno - Acconsente ed insieme usciamo dal locale, non parliamo molto per il resto del tragitto. Porca puttana, qua mi devo dare una regolata. E' la ragazza di Tsuyoshi, l'hai abbracciata solo per difendere l'onore del tuo amico. Sì, dev'essere andata proprio così.
Saaaalve! Stavolta ho cercato di essere un po' più veloce, spero di essermi fatta perdonare per il mostruoso ritardo dell'altra volta.. come state, miei cari lettori? Io sto veramente da Dio. La scuola è finita e sono completamente entrata nello spirito della vacanza! Esco tutti i giorni quando mi pare e non ho l'ombra di una preoccupazione. Oh, what a beautiful life! ghgh Comunque, questo capitolo è effettivamente un po' corto, ma il nostro Akito ha iniziato a scoprirsi.. sono troppo carini insieme, no?? Tra l'altro ora che Tsu se n'è andato fuori dalle palle [pooovero T_T] hanno un sacco di tempo per loro ^^ Cosa mai succederà? Ora mi dedico alle risposte, una delle mie parti preferite *_*
postit2: Ciao cara!Grazie mille per i complimenti, ne approfitto per farteli a mia volta per lo spirito d'osservazione, hai colto nel segno! La penso esattamente come te. Sono solo poche righe, ma al loro interno per me si nasconde una cosa molto importante, tutto quello che non va nella coppia Sana / Tsu. E mi sembra evidente che nonostante tsuyoshi mi sia simpatico il mio cuoricino batte sempre per Akito *-* Io penso che esistano vari tipi d'amore, o meglio, varie fasi. Sicuramente se si analizza la vita matrimoniale è quasi normale che qualche particolare diventi scontato, ma trovo la cosa decisamente più triste quando hai 20 anni e puoi ancora concederti tutte le follie sentimentali che vuoi! Credo che lei non farà mai un confronto diretto tra i due (o per lo meno non molto particolareggiato) però sto cercando man mano di mettere in evidenza le loro differenze che sono, a mio parere, tutt'altro che irrilevanti. Nella speranza di risentirti, ti mando un grosso bacio
cicia123456: Buongiorno, felice di risentirti! Ovviamente io la penso esattamente come te, diciamo che la madre di Tsu è stato il mezzo attraverso il quale mi sono "inserita" nella storia e ho espresso quello che secondo me è il motivo del caratteraccio di Akito che, come ho già spiegato, ho cercato di accentuare al massimo! Se vuoi consolarlo ti conviene metterti in coda XD In questo capitolo non è successo niente che ha dato il via alla coppia, però ci arriveremo con piccoli passi.. avrai la pazienza di aspettarmi? ^____^ baci bacini bacioni <3
totta91: eheh, proprio non ti riesce di vederli insieme, eh?! Non ti preoccupare, ora che Tsu se n'è andato possiamo concentrarci solo su di loro! Comunque, io ho detto che sto iniziando ad abituarmi a vedere Sana e Tsu insieme, ma questo non vuol dire assolutamente che io preferisca loro a Sana e Akito! Credo che nessuno parteggi per Sana /Tsu, mi sbaglio? Fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo.. un bacio
Alphacent: eccolaaa! Oh, io e te abbiamo molte cose in comune, sisì. Come avevi previsto Sana ha deciso di fare di Akito il suo passatempo.. anche se sono già riusciti a litigare ^^ No ma insieme sono troppo belli secondo me *_* Eh già, il discorso della madre di Tsu ha avuto molto successo! Sicuramente la natura ci mette del suo, probabilmente un'altra persona avrebbe reagito in modo diverso, però è vero che una parte importantissima è costituita dall'esperienza. Non è il caso che mi dilunghi ancora in proposito, l'ho fatto abbastanza attraverso la mamma di tsuyoshi ^^ E anche parlando di Sana / Tsu hai dimostrato di pensarla esattamente come me. Secondo me perchè una storia duri è necessaria certamente una componente passionale (che in Sana / Tsu non ho ancora messo, ma questo non significa che non mi cimenterò in una cosa del genere in futuro ^^), ma è molto importante anche l'affetto perchè, come hai detto tu, quando la passione si brucia (e purtroppo presto o tardi si brucia) è quello che impedisce che una storia si sgretoli.. almeno a parole, perchè la mia modesta esperienza mi ha insegnato che i fatti sentimentali sfuggono a ogni regola! E come saranno qui Sana e Akito? Sicuramente diversi, ma è ancora troppo presto per fare un confronto tra le due coppie.. Inoltre i personaggi crescono insieme alla storia, quindi l'opinione di Sana che ho espresso nel capitolo precedente non è assolutamente detto che rimarrà immutata.. anzi ^^ Per quanto riguarda la tua domanda devo confessarti che non lo so. Effettivamente ci avevo pensato, ma per ora non ho ancora trovato l'occasione giusta! Probabilmente arriverà qualche altro personaggio, ma non so dirti se sarà un volto conosciuto o meno.. Mi dispiace ma non sono molto organizzata, mi affido all'improvvisazione ^__^ aspetto il tuo parere su questo capitolo, un bacione
ponpon: Graaaassie *___* Già prevedi che non ci sarà un lieti fine per la nostra coppia preferita? Chissà.. Ovviamente in queste due settimane qualcosa deve pur succedere, altrimenti quando?? ^^ Eh già, la nostra Sana è stata colta dal suo spirito da crocerossina e ha deciso di fare compagnia al caro Akito.. chiamala scema! Hai visto, stavolta ho aggiornato prima =D Che ne pensi di questo capitolo? Un bacione
ryanforever: Bravissima, hai colto assolutamente il significato del capitolo! Ora che Sana ha appreso della storia di Akito non può resistere all'idea di consolarlo.. e noi siamo tutte dalla sua parte, vero? ^^ spero di sentirti presto, tanti bacini <3
kashia: ed ecco gli sviluppi che aspettavi! che ne dici? comunque mi dispiace per l'HTML, ero straconvinta di averlo messo.. fammi sapere se ci sono altri problemi! e ovviamente anche il tuo parere su come sta continuando la storia.. bacio
Sana88: Buongiorno cara! Effettivamente mi sono divertita molto a scrivere quella parte.. pensa che ridevo addirittura ad alta voce immaginandomi la scena! Eh beh, alla fine Tsu lo sopporta per quello che è, prendere o lasciare XD Mi fa piacere che almeno una persona, come me, si stia abituando a vederli insieme.. tutto sommato qui non stanno poi tanto male! non farmi pensare a come sarebbero stati nel manga o nell'anime perchè mi vien da ridere, bleah XD Sai, uno degli scopi di questa storia è proprio quello di celebrare l'amicizia, che merita tutte le esaltazioni di questo mondo, ma spesso viene messa in secondo piano rispetto all'amore.. non bisognerebbe mai fare una cosa del genere, ma forse è normale considerare l'amicizia un po' scontata.. beh, per me non lo è affatto. Dai, stavolta non mi sono fatta attendere poi tanto! Cosa ne pensi? Aspetto un tuo parere.. un bacione
Ringrazio come al solito chiunque mi faccia l'onore di leggere questa storia, è grazie a voi che mi viene voglia di continuare. after_all
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Capitolo 6 *** Capitolo 6 ***
Questi ultimi giorni sono stati.. strani. Da quando siamo andati al cinema io e Akito ci siamo visti tutti i giorni, non avrei mai pensato che passare il tempo con lui fosse così piacevole. E' un compagno silenzioso, ma non mi capita mai di sentirmi sola con lui vicino. Oggi pomeriggio andiamo un po' in giro per il centro, si sa mai che riesca a trascinarlo in qualche negozio.. magari riesco anche a scoprire cosa gli piace! Sto per uscire di casa quando sento suonare il telefono. Rimango un po' interdetta sul da farsi, in fondo non è casa mia, ma la signora Sasaki è da un'amica per cui alla fine sollevo la cornetta. - Pronto? - rispondo un po' titubante. - Sana? Amore, sei tu? - - Tsu? - che domanda stupida, chi altro mi chiamerebbe così? - Tesoro che piacere sentirti! E io che temevo che ti annoiassi, la mamma dice che non sei mai in casa! - - In effetti stavo uscendo anche adesso, che ne dici se ci sentiamo stasera? - - Certo, come vuoi. Divertiti fuori! - - Sì, stammi bene! - schiocco un bacio attraverso la cornetta ed esco velocemente di casa. Lo trovo appoggiato al muro di casa sua, l'aria annoiata e i capelli biondi a coprirgli il viso. Rimango un attimo imbambolata, non mi ero mai accorta di quanto fosse effettivamente carino. Arriva un alito di vento che gli scosta il ciuffo dal viso lasciando scoperti due occhi ambrati che fissano intensamente il pavimento. Mi correggo, non i ero mai accorta di quanto fosse effettivamente bello. - Hai intenzione di fissarmi ancora a lungo? - ARGH, beccata. Improvvisamente mi sento avvampare. Ma come ha fatto a vedermi senza spostare lo sguardo di un millimetro? - Guarda che non stavo guardando te! - devo recuperare la mia dignità, in qualche modo. - No? E allora come mai sei arrossita? - Ecco, lo sapevo. Maledizione, la situazione degenera! - Avrò preso troppo sole! - Mi guarda poco convinto, certo che una scusa più scema non potevo inventarla. Fortunatamente lascia cadere l'argomento e si incammina verso il centro, così decido di seguirlo. Nessuno dei due parla per un quarto d'ora buono, ma non mi sento affatto a disagio. Non è uno di quei silenzi imbarazzanti che si sente assolutamente il bisogno di riempire con qualche puttanata buttata lì a caso, l'atmosfera è tranquilla, rilassata. Oggi fa caldo, sembra quasi estate inoltrata. Tokyo è così diversa dalla cittadina in cui sono cresciuta.. Ovunque in questa città si respira aria di novità, di incontri, come se fosse sempre un giorno di festa. Le persone sono indaffarate, non ti guardano mai in faccia quando passi, stanno solo attenti a non urtarti. E' tutto così pieno di colori e di luci che pare davvero che questa città non dorma mai. Improvvisamente penso quanto sarebbe stata bene la mamma in un posto così.. sì, le sarebbe davvero piaciuto. - A cosa pensi? - Akito si è fermato e mi sta guardando intensamente. - Penso a quanto questa città piacerebbe a mia madre - - Perchè non ce la porti? Sono sicuro che alla signora Sasaki non dispiacerebbe avere un'ospite in più. - - E' morta due anni fa. - lo guardo negli occhi e sorrido. - Mi dispiace. - dice, ed è sincero. - Non ti dispiacere, era felice. - allargo il mio sorriso, mi viene così naturale sorridere quando parlo di lei. Akito mi fissa, il suo sguardo è duro, imperscrutabile. Poi volge l'attenzione dritta davanti a sé e finalmente mi parla. - Io non ti capisco, Sana. - - C-cosa? - mi ha preso alla sprovvista, non so bene cosa rispondergli. - Come fai a essere sempre così allegra, nonostante tutto? Cazzo Sana! Stai parlando di tua madre che è morta e sorridi. Capisci che non è normale? - sono allibita, lo guardo senza fiatare, ma lui non si ferma. - Sembra che tu stia recitando, come se tu avessi sempre una maschera sorridente. Sei sempre così allegra, così felice di vivere. Mi spieghi come cazzo fai? La vita non è divertente, ti prende a calci nel culo continuamente. E tu cosa fai? Sei felice. Le persone vere non fanno così! - Le sue parole mi colpiscono come una doccia gelata, ma i suoi occhi sono, se possibile, ancora più taglienti. Sento che le lacrime stanno affiorando.. No! Non gli permetterò di vedermi in questo stato. Come un riflesso spontaneo gli volto le spalle e comincio a correre. Mi infilo in un vicolo deserto, convinta di essermi allontanata abbastanza, quando mi sento afferrare per un braccio. Mi giro per implorarlo di lasciarmi andare, ma mi blocco. Sarà che ho la vista offuscata dal pianto, ma i suoi occhi sono completamente diversi da quelli freddi e impenetrabili di prima. Sono spalancati, come se fosse.. stupito dalla mia reazione? Mi tira a sé e mi abbraccia. Cerco di divincolarmi, ma lui non accenna a lasciarmi andare, così mi arrendo e lo stringo a mia volta. - Non è quello che volevi? - urlo contro la sua spalla. - Sto piangendo, non sono felice. Sei contento? - lo colpisco con una scarica di deboli pugni, ma lui non scioglie l'abbraccio. Sfinita mi abbandono contro il suo petto, sento il suo respiro caldo sul collo. Rimaniamo così per.. bah, ho perso il conto del tempo che è passato. Oddio cosa penserà adesso? E' vero che sono stata provocata, ma io stessa non so spiegarmi la reazione spropositata che ho avuto. Sciolgo la stretta e, senza degnarlo di uno sguardo, mi avvio in silenzio verso la strada principale, aspetto che mi dica qualcosa, qualsiasi cosa. Non mi era mai successo di perdere così il controllo, per strada per giunta. Fortuna che non passava tanta gente.. Sento che mi sta seguendo e attendo con pazienza il momento in cui pretenderà le dovute spiegazioni. - Ti va un gelato? - La sua domanda mi spiazza. Annuisco con un debole segno del capo, così prendiamo due coni nella gelateria qui vicino e ci sediamo su una panchina. Non un accenno alla mia scenata di poco fa, nemmeno una domanda. Finito il gelato cominciamo a passeggiare guardando le vetrine, sento che il buon umore mi sta lentamente tornando. Continuiamo a camminare l'uno affianco all'altra, scambiandoci qualche parola ogni tanto. Mi sento però stranamente osservata, così volto lentamente la testa e mi accorgo che ci sono due ragazze che non ci tolgono gli occhi di dosso. Si avvicinano sempre di più, devo ammettere che mi mettono una certa ansia. - Hayama? - una bionda dall'aria sveglia si rivolge ad Akito. Lui si volta e dopo un attimo di riflessione sembra riconoscerla. - Ciao Hisae. - noto con un certo piacere che le riserva il solito entusiasmo. Si accorge che le due ragazze mi squadrano, così si affretta a fare le presentazioni. - Lei è Sana Kurata - Stringo allegramente la mano prima alla ragazza di nome Hisae, poi a una morettina dallo sguardo dolce che mi viene presentata come Aya. - E così tu sei l'impavida ragazza che ha sciolto il cuore di ghiaccio del nostro Hayama! - la biondina si rivolge a me con aria furbetta. - Ehm..- cerco di dare spiegazioni, ma è Akito con il suo tempestivo intervento a chiarire il malinteso. - Lei è la ragazza di Tsuyoshi. - dice, fissando particolarmente la mora. Silenzio. Sento gli occhi delle due ragazze puntati addosso, tutta l'attenzione è concentrata su di me. Ho la strana sensazione che qui tutti siano a conoscenza di qualcosa di cui non sono al corrente. E ho anche l'impressione che non sia un dettaglio del tutto irrilevante.. Sono terribilmente a disagio, così prendo a fissare Akito, implorandolo silenziosamente di darmi una mano. - Ma è fantastico! Da quanto vi frequentate? - dovrò ricordarmi di ringraziare Hisae, prima o poi. - Poco più di sei mesi. - dico, felice che l'orribile silenzio di prima sia finito. Non so bene come, ci troviamo tutti e quattro seduti al tavolino di un bar a parlare del più e del meno. Se proprio vogliamo essere precise io e Hisae parliamo del più e del meno, dato che Akito come al solito ci degna solo di qualche sporadico monosillabo, mentre la ragazza di nome Aya non mi toglie un secondo gli occhi di dosso, senza proferire parola alcuna. In ogni modo, scopro che le due sono state compagne di classe di Tsuyoshi e Akito fin dalle elementari, ma che una volta finito il liceo hanno perso i contatti. Sono così presa dal nostro discorso che a malapena mi accorgo che Aya e Akito si sono alzati per andare chissà dove, probabilmente in bagno. - Senti, cos'ha la tua amica? Non ha aperto bocca.. - chiedo a Hisae, curiosa di sapere il motivo di quello strano comportamento. - Beh, lei è Aya. - mi guarda come se quel nome dovesse dirmi qualcosa. Accorgendosi di non aver ottenuto il risultato sperato parla di nuovo. - Ma come, non lo sai? - mi guarda con aria scandalizzata, per l'ennesima volta nell'arco di un pomeriggio non so più che pesci pigliare. - Cosa dovrei sapere, scusa? - - Aya e Tsuyoshi sono stati insieme per quasi nove anni! [spero di aver fatto i conti giusti ^^ comunque che palle, è davvero un'infinità di tempo O.o Nda] Poi hanno deciso di accordo più o meno comune che era meglio per entrambi cominciare a frequentare altre persone, solo che probabilmente non si aspettava che prendesse la loro decisione così alla lettera. - non so che dire, come mai Tsuyoshi non mi ha mai accennato nulla? E' vero che entrambi abbiamo preferito tenere gli ex ben lontani dalla nostra relazione, di modo che fosse proiettata solo sul presente e sul futuro, ma nove anni non è esattamente una storiella di poco conto! Però evidentemente se lui ha pensato che non fosse il caso di parlarmene significa che per il Tsuyoshi di oggi quella relazione non ha più alcuna importanza, no? Sono alquanto confusa, chiederò illuminazioni ad Akito. Deve intuire il mio turbamento, in quanto effettua un repentino cambio d'argomento. Dovrò ringraziarla anche per questo. - Dai ora basta parlare di questo, vedrai che le passerà! Sai, prima per strada ci sono rimasta un po' male quando ho scoperto che tu e Hayama non state insieme. - - Davvero? E perchè mai? - questa ragazza è una sorpresa continua, se ne esce con certe affermazioni che mi fanno strabuzzare gli occhi ogni volta! - Beh, perchè mi avrebbe fatto piacere avere la conferma che anche lui, sotto sotto, ha un cuore. - - Mi stai dicendo che non ha mai avuto una ragazza? - non riesco a nascondere la mia sorpresa. - Incredibile a dirsi, eh? Come si intuisce facilmente, ha sempre riscosso molto successo con le ragazze, sin dalle elementari. - soffoco una risata, effettivamente l'avevo intuito. - Al liceo addirittura, - continua lei - era diventato una specie di mito. Desiderato da tutte le ragazze che lo guardavano da lontano, odiato da quelle che l'avevano conosciuto più da vicino. - capisco dal tono malizioso con cui l'ha pronunciato il significato di quel "più da vicino", e mi viene da ridere. Non avevo mai pensato ad Akito da questo punto di vista. - Un tombeur de fammes! - ridacchio. Scoppia a ridere. - Forse io non l'avrei definito esattamente così, ma il significato è quello! - risponde lei. Quando Aya e Akito ritornano al tavolo stiamo entrambe ridendo di gusto, come se ci conoscessimo da sempre. - Cos'avete da sghignazzare voi due? - chiede Akito riprendendo posto al tavolino, seguito a ruota da Aya che sembra ancora più sconvolta di prima.. - Niente! - diciamo in coro, prima di scoppiare nuovamente in una fragorosa risata. Rimaniamo ancora un po' a chiacchierare al bar, anche se muoio dalla curiosità di approfondire il discorso di Akito.. dannazione, proprio adesso dovevano tornare quei due? Stiamo ancora parlottando del più e del meno, quando mi cade distrattamente l'occhio sull'orologio appeso al muro alle spalle di Akito. - ACCIDENTI! - mi alzo di colpo facendo sobbalzare Aya, che sembrava caduta in una specie di trance.- scusate ragazzi ma devo scappare, avevo promesso alla signora Sasaki che avrei cenato con lei stasera! - - Non ti preoccupare, tanto adesso anche io e Aya dobbiamo tornare a casa! - esclama Hisae accomodante. - Dai ti accompagno, tanto sono sulla strada - stranamente non ha un tono scocciato. Lo guardo sorridendo prima di salutare le due ragazze. - Va beh allora ciao! Mi ha fatto piacere conoscervi! - Aya ci saluta con un flebile "ciao" di rimando, che ho l'impressione sia rivolto più che altro ad Akito, mentre Hisae ci squadra da capo a piedi prima di dedicarci uno sguardo malizioso.
Ehi! Come va? Finalmente sono riuscita a postare questo capitolo! A dir la verità sarebbe stata mia intenzione farlo circa tre giorni fa, se non fosse che la mia adorata sorellina ha avuto la brillante idea di spegnere il computer senza salvare NIENTE, così ho perso più di metà capitolo O.o Comunque dopo varie imprecazioni l'ho riscritto, anche se non sono sicura di aver ottenuto il risultato che speravo. Voi cosa ne pensate? Qui ho deciso di dare spazio a un personaggio che mi è sempre piaciuto, ma che è sempre passato piuttosto inosservato: Hisae. Lei sì che è una ragazza sveglia! Ora posso finalmente passare ai ringraziamenti *_*
Alphacent: Buongiorno cara! Eh già, il nostro Akito sta dando segni di cedimento, era ora! Comunque non ti preoccupare, stavo scherzando! Non credo che la cosa mi riuscirebbe bene, son troppo innamorata del nostro pairing principale per fare una cosa del genere ^^ Paura, eh?! buhahahah Comunque, nonostante Naozumi non sia uno dei personaggi principali di questa ff non ho resistito a inserirlo da qualche parte, e ovviamente Akito l'ha inquadrato alla perfezione. Mi fa piacere che continui ad apprezzare i capitoli, cosa ne pensi di questo? Alla prossima! Un bacione
ponpon: Ciaooo! A quanto pare Akito non è l'unico che si sta prendendo una bella sbandata.. ^__^ Sinceramente per il finale non ho ancora in mente nulla, vediamo dove mi porterà la mia testolina [allora siamo a posto XD]! Anch'io tifo per loro due, Sana e Akito sempre e comunque. Come hai trovato questo capitolo? Buone vacanze anche a teeee! bacio
ryanforever: Eh già, Akito si sta comportando proprio come una persona normale [ e finalmente XD ].. nonostante cerchi di trovare una giustificazione logica ai suoi gesti alla fine è guidato di qualcosa di più importante.. che probabilmente non pensava nemmeno di avere! D'altra parte è proprio per questo che mi piace così tanto, adoro il modo in cui le sue azioni siano assolutamente incoerenti con la parte di sì che vuole mostrare, anch'io voglio un ragazzo cosìì T___T [lo so, sono troppo grande per queste cose -.-] che ne dici di come si stanno evolvendo le cose? tanti baci
postit2: Grazie mille per i complimenti, mi fanno tanto tanto piacere ^___^ anch'io sono abituata a scene del genere tutte le volte che vado al cinema, per questo non mi è riuscito affatto difficile scriverlo ^^ Comunque direi che il "piano Akito" oggi ha subito una svolta inaspettata.. è stato addirittura lui a dover consolare lei! [ effettivamente era anche colpa sua -.-] Spero di risentirti presto, un grosso bacio
cicia123456: Sono perfettamente d'accordo con te, vale la pena di fare tutte le code del mondo *-* Comunque se quello del capitolo scorso era un abbraccio questo cos'è? decisamente il nostro Akito sta facendo enormi progressi nello stile! Sono tanto felice che la storia ti piaccia sempre di più ^_____^ Ok, dopo uno sguardo omicida del genere mi conviene non metterci troppo ad aggiornare.. alla prossima! bacione <3
Sana88: Ciao cara! anche a me è piaciuto molto il capitolo scorso, decisamente più allegro! Comunque non so cosa possa accadere a Tsuyoshi, intanto è già ricomparsa Aya.. hihi Non sono del tutto convinta di scrivere di questo ritorno di fiamma però, per scrivere di questo capitolo ho fatto il conto del tempo che quei due sono stati insieme e mi è venuto un colpo O.o Certo che però per permettere ad Akito e Sana di stare insieme ne varrebbe la pena.. ma, ci devo riflettere su! In ogni modo, ora è ancora presto per occuparsi della reazione di Tsu, manca ancora un sacco di tempo al suo ritorno! poverino, sono partita con l'idea di riscattarlo e lo sto torturando peggio di prima XD fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo, un bacione one one
__BIGIA__: Sai, inizialmente anch'io avevo pensato a una specie di rissa, ma poi ho pensato fosse un po' esagerato giungere addirittura alle mani.. poi consideriamo il fatto che Akito ancora non è un campione di karate come nell'anime /manga, e mi sembra di ricordare che sia un po' deboluccio in difesa.. non mi sembrava il caso di metterlo subito alla prova! Chissà, magari più avanti.. fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo, un bacione!
pinkgirl: oh che bello una nuova lettrice *-* Grazie mille per i complimenti, se poi dici di non leggere tante ff di Kodocha [è anche il mio manga preferito, ma non c'entra ^^] non posso che sentirmi onorata! Caspita, l'hai definita addiritura sorprendente.. ecco, adesso mi monterò la testa! Sono queste le soddisfazioni della vita, sisì. Spero che il seguito della storia non ti deluda.. un bacione e grazie ancora <3
MaKiCo: Beh, dopo un ordine così deciso non posso che accontentarti e postare questo capitolo! spero di non averti fatto attendere troppo e, cosa ben più importante, di non averti deluso. A presto! bacio
kashia: Ecco ulteriori sviluppi, anche se ancora non siamo arrivati al capitolo decisivo.. che ne dici? bacione
daygum: un'altra nuove lettrice, come sono emozionata *-* grazie mille per i complimenti, sono davvero onorata che la mia storia ti piaccia, non c'è soddisfazione più grande per una scrittrice (ok, forse definirmi addirittura una scrittrice è troppo, però non trovo altro termine ^^) spero di sentirti presto! un bacio grosso grosso
GRAZIE MILLE A TUTTI! after_all
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Capitolo 7 *** Capitolo 7 ***
Sono le due passate, ma non riesco a prendere sonno. E la causa non
sono soltanto i cinque piatti di pasticcio di patate che la signora
Hiroki mi ha cucinato per cena, per quanto senta un peso non
indifferente allo stomaco è qualcosa nella mia testa a
tenermi sveglio. Continuo a pensare a Sana, alle sue lacrime che hanno
avuto il potere di spiazzarmi e a quanto la sua testa si incastri
perfettamente sulla mia spalla. Che gesto stupido, avrei potuto dire
qualcosa per consolarla, credo si faccia così in questi
casi. Ma non sono mai stato bravo con le parole, probabilmente avrei
finito per peggiorare la situazione, così non ho fatto altro
che stringerla. Lei, stretta tra le mie braccia.
Però è stato bello vederle a poco a poco tornare
il sorriso, e sapere che, forse, era stato anche un po' merito mio. Con
il suo viso stampato nella mente sto lentamente chiudendo gli occhi...
toc toc
Ma
che diamine, da quando uno deve trasferirsi in Alaska per avere un po'
di pace?
Senza nemmeno curarmi di rendermi presentabile vado lentamente ad
aprire la porta, preparandomi ad insultare chiunque mi si trovi davanti.
- Il campanello non funziona. -
Ed è come se i miei pensieri di poco fa si fossero
materializzati, come se la sua immagine fosse stata trasferita
direttamente dalla mia testa al pianerottolo. Con una differenza, le
mie stupide fantasie non le rendevano giustizia. La vedo arrossire,
solo dopo mi accorgo che non indosso altro che un paio di boxer. La
faccio entrare e corro a infilarmi una maglietta, non è
certo Tsuyoshi la persona che mi aspetta in salotto. Cercando di darmi
una specie di contegno la raggiungo sul divano, curioso più
che mai di sapere il motivo della sua visita fuori programma, ma lei
parla prima ancora che le porga una domanda.
- Non riuscivo a dormire e non sapevo da chi altro andare. - ma
guardala, non si preoccupa nemmeno di sapere se mi ha svegliato! - In
realtà ho bisogno di parlare con te. - continua lei
guardandomi dritto negli occhi.
- Di cosa? - chiedo, lottando perchè il mio sguardo non
tradisca il folle aumento del battito cardiaco.
- Di Tsuyoshi. -
- Ma certo. - stupido, di cosa pensavi volesse parlarti? - dimmi. -
- Ecco.. Aya è ancora innamorata di lui? -
- Come faccio a saperlo? - dico istintivamente.
- Ti aspetti che io creda che siete spariti per un'ora casualmente? -
ok, non attacca.
- Beh l'idea era quella.. comunque abbiamo solo chiacchierato. -
- Non che voglia farmi gli affari suoi.. no, in realtà
voglio farmi proprio gli affari suoi, è ancora innamorata di
Tsuyoshi? - capisco dal suo tono perentorio che è inutile
cercare altre patetiche scuse, mi conviene dire tutta la
verità.
- Sì. -
- Ah, ecco svelato il motivo di tanto astio nei miei confronti! -
- In realtà è più che altro stupita
del fatto che tu non ne sapessi nulla. Così mi ha chiesto se
tra di voi era una cosa importante, e quando le ho risposto che fate
sul serio ci è rimasta male. Non si spiegava come mai lui
non avesse speso nemmeno una parola per accennare alla sua nuova
ragazza di una relazione durata la bellezza di nove anni, è
anche scoppiata a piangere al pensiero di aver contato così
poco per lui. Così ho cercato di consolarla, dicendo che
sicuramente dietro il comportamento di Tsu ci sarà stato un
motivo più che valido che non è quello che pensa.
Anche perchè conosco Tsuyoshi, e so per certo che Aya ha
significato tutt'altro che poco per lui. -
Per un attimo vedo passare un lampo di terrore per gli occhi di Sana,
così mi affretto a continuare.
- Comunque tu non ti devi preoccupare, non ha speranze contro di te! -
Il sorriso, prima nemmeno accennato sul suo volto, si allarga a
dismisura.
- Lo dici solo per consolarmi! - ride. Rido a mia volta, ma in
realtà Dio solo sa quanto sia schifosamente vero quello che
ho detto. Perchè sì, Aya è dolce, Aya
è carina, Aya è intelligente, Aya è
perfino simpatica quando non attacca con quegli assurdi nomignoli, ma
Sana.. beh, lei è tutta un'altra cosa.
Così, per la prima volta da quando tutta questa storia
è cominciata, rifletto su quanto il mio amico sia fortunato.
Abbandono subito questo pensiero e torno a concentrarmi sul nostro
discorso.
- Secondo te perchè Tsu non mi ha detto nulla? -
- Non lo so. -
- Lo conosci meglio di chiunque altro. -
- Magari semplicemente non si è presentata l'occasione.. ci
deve per forza essere un motivo a tutto? -
- Forse hai ragione tu, ma non sono tranquilla.. -
- Ascoltami bene Sana, non hai nulla di cui temere. Tsuyoshi mi ha
parlato tantissimo di te. Accidenti, guardati! Non solo sei tanto bella
da risultare perfino irritante, ma sei intelligente, sei spiritosa.. il
tuo sorriso farebbe venir voglia di vivere perfino ad un sasso! - mi
accorgo troppo tardi di aver alzato la voce almeno un'ottava sopra il
normale. Mi guarda a bocca aperta, nemmeno lei se lo aspettava.
- Ti.. ti ha detto Tsuyoshi queste cose di me? -
-.. ovviamente sì. -
La stanza è invasa da una luce accecante, dev'essere
mattina. Apro gli occhi a fatica e la vedo. Me li stropiccio con le
mani, non vorrei che fosse solo un brutto scherzo della mia mente
ancora troppo assonnata per essere lucida, ma l'immagine non sfuma. E'
lei, il suo viso a pochi centimetri dal mio, il suo corpo raggomitolato
contro di me. Probabilmente abbiamo dormito così, ci saremo
addormentati a forza di chiacchierare. Ora due profondi occhi scuri mi
stanno guardando, anche lei si è svegliata e sta cercando
come me di ricostruire l'accaduto. Appena realizza di essere
avvinghiata a
me arrossisce e si sposta. Mi alzo diretto in cucina per preparare il
caffè, lei si offre di fare i pancakes. Sostiene di aver
imparato alla perfezione la ricetta durante un viaggio negli States, ma
non trovando in casa niente di simile allo sciroppo d'acero mi spedisce
a elemosinare il miele dalla signora Hiroki.
- Da quando cucini? - chiede curiosa la vecchietta mentre cerca un
vasetto di miele tra le mille meraviglie sparse per la sua cucina.
Senza aspettare risposta continua a parlare. - E' per quella ragazza,
vero? -
- Quale? - mi affretto a chiedere, non vorrei che fraintendesse il
tutto.
- Cosa credi giovanotto, che sia nata ieri? Sono vecchia, ma non
totalmente rincoglionita - come temevo, ha frainteso. Mi fingo
scandalizzato per il linguaggio colorito. Sì, da giovane
dev'essere stata proprio un bel peperino.
- No, guardi che non è come pensa! E' la fidanzata di
Tsuyoshi. Io le faccio solo compagnia mentre lui è a Osaka.
- mi affretto a chiarire il malinteso, ma quella non mi ascolta
minimamente.
- Mi ricordo ancora quando ero giovane.. sì, dovevo avere
circa la tua età quando mio marito è salito per
la prima volta in casa mia. Oh, cosa non combinammo quella notte! -
esclama maliziosa.
- Ma signora! - Ecco, ora sono scandalizzato davvero. Non solo sento
che sta per iniziare un interminabile aneddoto sulla sua
gioventù, ma crede che io abbia fatto chissà che
cosa! E ora chi la ferma più? E' dura sia d'orecchi che di
testa, due anni di quasi convivenza mi hanno insegnato che impossibile
farle cambiare idea.
- Scusate, il miele lo state prendendo direttamente dalle api? - la
voce di Sana irrompe nella stanza, ecco, ora siamo davvero a posto.
- Oh buongiorno cara! - la saluta cordiale la signora Hiroki
interrompendo i suoi ricordi.
- Mi scusi se non ho chiesto il permesso ma c'era la porta aperta e.. -
- Suvvia, non badiamo a queste formalità! Gli amici di Akito
sono anche amici miei, quindi puoi venire qui quando vuoi. -
- La ringrazio di cuore. Comunque molto piacere, io sono Sana Kurata! -
si presenta lei sorridente come al solito. - E lei deve essere la
signora Hiroki! Akito mi ha parlato così tanto di lei! - ma
quando? Non ricordo assolutamente questo fatto.
- Che caro ragazzo! Ecco il miele, buona colazione! - sto per battere
la ritirata, felice che questo colloquio imbarazzante sia giunto al
termine, ma mi accorgo di aver cantato vittoria troppo presto.
- Venga anche lei, sia a me che ad Akito farebbe molto piacere! -
perfetto, non oso pensare cosa potrebbe succedere se queste due si
mettono a fare comunella. Ma è mai possibile che quella
ragazza sia simpatica a tutti? Accidenti, sembra uscita da un cartone
animato!
- Oh grazie, avrei del lavoro da sbrigare ma accetto volentieri
l'invito, è sempre piacevole avere un po' di compagnia! -
così la flebile speranze che lei declinasse l'invito va
sfumando e tutti e tre ci troviamo seduti in quella che dovrebbe essere
la cucina, ma dopo il passaggio di Sana somiglia più ai
resti di un rave party. Per fortuna i pancakes sono in tavola, ho una
fame indiavolata! Così senza nemmeno aspettare gli ospiti
addento il primo, ma mi pento all'istante. Cos'è questa
schifezza?? La signora Hiroki maschera educatamente quella che
sicuramente sarebbe diventata un'espressione di disgusto, ma io non
sono altrettanto gentile.
- Cosa diavolo ci hai messo dentro?? - esclamo schifato dopo aver
lottato per non sputare l'intero boccone nel piatto. A giudicare dalla
sua espressione dopo aver assaggiato quel capolavoro di pessimo gusto
concorda con me, ma ovviamente non può darmela vinta
così facilmente.
- Sei proprio un cafone! Io li trovo buonissimi. -
- Sì certo, se fossero un purgante per mucche! -
- Akito! - mi riprende in tono autoritario la signora Hiroki, ma
ovviamente non l'ascolto.
- Ha ragione, sarebbero adatti anche per una lavanda gastrica. In
qualche secondo tutto il contenuto dello stomaco viene riversato in un
cesso, per una via o per l'altra! -
- Non è assolutamente vero! Sei tu che hai i gusti strani. -
esclama Sana, e per rendersi ancora più credibile divora il
pancake che ha davanti in un sol boccone. Mentre chiude gli occhi per
non rigettare (perchè so che ha l'impulso di farlo) la
signora Hiroki nasconde il contenuto del suo piatto in un tovagliolo
che poi infila silenziosamente in tasca, e dopo avermi lanciato
un'occhiataccia le parla con gentilezza.
- Hai ragione cara, erano veramente deliziosi! - sorride. Ma quanta
falsità si nasconde dietro l'educazione?
Sana sorride soddisfatta della sua piccola vittoria, dopo di che scappa
in cucina con la scusa di lavare i piatti. La colazione può
considerarsi conclusa, è incredibile ma sono sopravvissuto.
Mentre Sana traffica col detersivo (ebbene sì, non ho ancora
una lavastoviglie) la signora Hiroki in salotto non fa altro che
ghignare.
- Cos'ha da ridere? - chiedo piuttosto irritato.
- Oh, niente. Sono solo invidiosa, perchè siete giovani ed
innamorati. Non fare caso a me! -
A momenti cado dal divano, questa non ha capito proprio nulla!
- Ma le cose non stanno assolutamente così, come glielo devo
spiegare? -
- Ah, quindi non ne sei innamorato? -
- Certo che no! -
- Peccato. -
- Perchè? -
- Perchè lei lo è. -
Ma buonasera! Come state?
Mi scuso per il ritardo, ma sono appena tornata da undici giorni da
urlo in Sardegna, e domenica riparto per Miami, quindi in questo
periodo sono alquanto di fretta! Come procedono le vostre vacanze?
So che aspettate con ansia sviluppi tra i due, ma purtroppo non ho
avuto il tempo di pensare a un capitolo decente.. però ho
voluto a tutti i costi postare prima di partire di nuovo,
perchè poi chissà quando potrò
riaggiornare! Vi ringrazio comunque per il vostro sostegno, che non
viene mai a mancare nonostante la mia negligenza.
Alphacent:
Ciao! Pensando a quello che hai detto, io credo che invece se avrei un
comportamento più simile a quello di Aya.. Sono molto
orgogliosa, quindi anche se morirei dalla voglia di scoprire i dettagli
non farei nemmeno una domanda. Così, perchè gli
altri pensino che non me ne freghi niente e nessuno si accorga di
quanto in realtà ci sto male. Poi boh, conoscendo Aya mi
sembrava più incline a una reazione del genere.. Comunque
ecco chiarito cosa si sono detti lei e Akito "in bagno", come avevi
previsto lei non vedeva la rottura con Tsu in modo così
definitivo.. non voglio pensare cosa succederà al ritorno di
Tsu, non ho ancora fatto i calcoli ma dovrebbe mancare ancora un po' di
tempo! Intanto iniziamo a smuovere le cose durante la sua assenza, poi
vedremo! Una Aya /Akito? Non male come idea! XD Stavo scherzando
ovviamente! Alla prossima, un bacione
totta91: Non
ti preoccupare, non pretendo che recensiate costantemente ogni capitolo
[io per prima lo faccio raramente -.-'] ma mi fa piacere che tu sia
tornata, ormai sei tra quelle di sempre e mi sono abituata a vedere il
tuo nome nelle recensioni ^_^ Spero di aver soddisfatto la
tua curiosità anche se è un capitolo breve
breve.. un grosso bacio
cicia123456:
Ehi! La tua è davvero una gran bella domanda! A dir la
verità non mi sono mai posta il problema visto che nella mia
fic la cosa non è menzionata, ma se più avanti ne
dovessi parlare credo che manterrei l'adozione, in modo che la vicenda
di Sana si distacchi dall'originale solo per il luogo in cui
è cresciuta, e di conseguenza le persone che ha incontrato
nel corso della sua vita. Effettivamente forse dovrei parlare del
passato di Sana, spiegare come mai non fa l'attrice eccetera eccetera..
magari lo inserirò in qualche capitolo! Tu cosa ne pensi?
Comunque ti assicuro che non sei affatto l'unica a voler
essere abbracciata da Akito *__* Al prossimo capitolo, baci
baci
pinkgirl:
devo confessarti che anch'io all'inizio ero piuttosto titubante
perchè avevo paura di rovinare la magia creata
dall'originale, ma dopo aver scaricato l'anime e riletto almeno 15
volte l'intero manga ho sentito terribilmente la mancanza di Sana e
Akito! Così per riempire questo "vuoto" ho provato a leggere
qualche fan fiction, e ho scoperto che è un modo per
prolungare l'atmosfera dell'opera originale più che per
guastarla! Certo capita di leggere alcune storie che deludono le mie
aspettative, ma ce ne sono altrettante che mi fanno sognare sempre di
più insieme al mio manga preferito, di modo che davvero
(come dice la fine dell'anime) Kodocha non finisca mai. Sono felice che
ti piaccia, ho deciso di scrivere una AU appunto per poter giocare con
i personaggi senza rovinarli, mi fa veramente piacere che il mio
tentativo sia riuscito! Mi spiace per gli aggiornamenti lenti, ma se
non è il pc sono le vacanze a ostacolarmi [dirai: ne hai
sempre una eh! XD]! spero comunque che il capitolo ti piaccia, confido
in un tuo parere.. tanti baci
x_Mokona:
ho una nuova lettrice, ho una nuova lettrice, ho una nuova lettriceee
ok, basta. Benvenuta! Sono felice che la mia fanfic ti
piaccia, scusa per il ritardo! Spero che tu mi faccia sapere il tuo
parere anche su questo capitolo, un bacio
daygum: sempre
tanti complimenti, così mi monto la testa! Comunque grazie
mille *-* Spero che questo breve capitolo non ti abbia deluso, un bacio
grosso
__BIGIA__:
Ehiii! Grazie per gli ennesimi complimenti *_* Sono contenta che tu
condivida con me l'ammirazione per Hisae, se ne parla davvero troppo
poco a mio parere! Eh già, un ritorno di fiamma tra Aya e
l'amichetto occhialuto [ti confesso che questo soprannome mi piace
troppo, comincerò a chiamarlo anch'io così ^-^]
sarebbe davvero un modo semplice per sistemare le cose..
sarò così buona? buhahahaha
Cosa ne pensi di questo capitolo? un bacione one one
postit2: Beh,
per quanto riguarda il discorso di Akito e Aya spero di aver chiarito i
tuoi dubbi, alla fine non era niente di che! Per il resto mi sembra che
Sana sia già venuta a conoscenza della situazione familiare
di Akito, anche se per vie traverse.. [Gliene ha parlato la mamma di
Tsu nel capitolo 4, ricordi?] Che ne dici di come si stanno evolvendo
le cose? un grosso bacio
kashia: sono
contenta che ti piaccia! confido in un tuo parere anche su questo
capitolo, tanti tanti baci
ryanforever: ehilà!
come andiamo? Come vedi in questo capitolo Akito ha dato quello che per
ora è il meglio di sé.. anzi, forse si
è aperto fin troppo! Tutto sommato la sua sembrava
più una dichiarazione alla Tsu e la cosa non mi convince
affatto.. dici che ho esagerato? Fammi sapere cosa pensi del nuovo e
brevissimo capitolo! Un bacioooo
Sana88:
Ciaoooo! Beh, Hisae è una grande! Come può non
piacere? Sono molto contenta del fatto che ti piaccia il modo in cui
sto facendo evolvere le cose, mi auguro di cuore di non averti delusa!
baci baci baci
ponpon:
In effetti l'attrazione tra i due si fa palpabile.. devo proprio tenere
a freno la mia mente per non far succedere tutto subito! Sto cercando
di calibrare bene gli eventi tra i capitoli, non vorrei che a forza di
contenermi la storia risulti troppo lenta e noiosa! Cosa ne pensi?
Comunque non sei l'unica a sperare in un ritorno di fiamma tra Aya e
Tsu, potrei seriamente prendere in considerazione la cosa..
già lei mi sembra portata! direi che in questo capitolo i
sentimenti del nostro bellissimo biondino si fanno più
evidenti.. dobbiamo solo aspettare che se ne accorga ^^ un
bacione
per tuttiiiiii:
scusate il mega avviso ma so per esperienza che uno tende a leggere
solo il ringraziamento che lo riguarda [lo faccio sempre anch'io ^_^] e
invece ci tengo ad avere il parere di tutte voi su queste due cose.
Prima di tutto, come mi ha fatto notare cicia123456, non ho affatto
parlato del passato di Sana. Personalmente trovo la cosa piuttosto
irrilevante per il modo in cui per ora ho in mente di far procedere la
storia, ma se sentite la mancanza di precisazioni potrei inserire i
dovuti chiarimenti in qualche capitolo, o al massimo anche a parte! Voi
cosa ne dite? Seconda cosa, come ho scritto a ryanforever la
"dichiarazione" di Akito non mi convince proprio per nulla
ù.ù avevo bisogno sì di qualche frase
ad effetto che potesse stupire Sana, ma temo di esser scaduta nel
banale e nello smielato! Che dite in proposito? Vi prego di essere
sincere, per ora mi sono arrivati solo complimenti ma ho bisogno di
qualche critica costruttiva, di modo che possa migliorarmi e non
sbagliare più in futuro! Mi auguro che rispondiate il
più possibile a questi richiami, ci tengo davvero molto.
Ok, detto questo vi saluto! [Era ora XD] Grazie mille a chi
ha solo letto e a chi ha aggiunto la mia ff nei preferiti. Ci sentiamo
quando torno da Miami, byeeee
|
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Capitolo 8 *** Capitolo 8 ***
- Ti serve una mano, mia cara? - mi chiede la signora Hiroki mentre finisco di sparecchiare. Mi sono trovata così bene in sua compagnia che mi sono presa la libertà di invitarla a pranzo, a casa della signora Sasaki stavolta. Ovviamente è venuto anche Akito, ma si è comportato in modo strano per tutto il tempo. Continuava a lanciarmi occhiate fugaci, sentivo quel suo sguardo indecifrabile posarsi su di me per qualche secondo, ma appena mi voltavo per cercare di guardare un po' più a fondo nei suoi occhi voltava la testa. Anche la signora Hiroki ogni tanto ci guardava, e questo mi fa presagire che probabilmente sa qualcosa che a me sfugge. La mamma di Tsu invece è stata gentile e ospitale come al solito. Appena è entrato in casa ha accolto Akito con un abbraccio, e anche se lui è rimasto freddo come al solito ho capito che le vuole molto bene. E poi dicono che viviamo in un mondo fatto solo di odio e avidità.. io qui vedo amore dappertutto. Sento che mi sto innamorando di questo posto, di questa famiglia, di questa città. Finito di lavare i piatti raggiungo gli altri in soggiorno, ma mi accorgo che manca qualcosa.. o meglio, qualcuno. - Dov'è finito Akito? Era qui fino a un attimo fa.. - chiedo alle due anziane signore che discutono allegramente sul divano. - E' tornato a casa, ha detto di essersi appena ricordato di dover fare una cosa importante. Sai com'è fatto, è stato anche troppo di compagnia rispetto al suo solito! - scherza la mamma di Tsu. Sarà che ultimamente mi sembrava un po' cambiato, ma questa spiegazione non mi convince affatto. Decido comunque di non indagare, magari aveva semplicemente bisogno di stare un po' da solo.
Sono passati due giorni, e di Hayama non c'è traccia. Non uno squillo sul telefonino, non un messaggio in segreteria.. non è nemmeno passato a trovare la mamma di Tsuyoshi! Basta, vado da lui. Avevo deciso di lasciargli i suoi spazi, ma di tempo per riflettere su qualsiasi sventura gli sia capitata ne ha avuto abbastanza, questa storia è durata anche troppo! Poi è una persona molto fragile, potrebbe essere successo qualcosa con la sua famiglia.. Neanche il tempo di avvertire la signora Sasaki che mi catapulto fuori di casa, è due giorni che non faccio altro che pensare cosa possa aver mai causato un cambio così repentino. Comincio a bussare insistentemente alla porta di casa sua, so già che il citofono non funziona. Un minuto.. Due.. Nessuna risposta. Ok, sto cominciando a essere un po' in ansia. Tra l'altro non c'è nessuno a cui potrei chiedere di lui.. ma certo! Come ho fatto a non pensarci prima? Appena suono il campanello la vicina di casa di Akito mi apre gentilmente la porta. - Buongiorno Sana, che sorpresa! Posso fare qualcosa per te? - - Veramente cercavo Akito.. in casa non c'è, ha una vaga idea di dove possa esser finito? E' due giorni che non ho sue notizie e comincio a essere un po' preoccupata.. - - E' uscito stamattina presto, ultimamente passa poco tempo in casa. Stavo giusto pensando di chiederti se sapevi qualcosa. - - E' da quando abbiamo pranzato insieme a casa della mamma di Tsuyoshi che mi sembrava strano.. E' sicura di non saperne niente? Che io sappia è una delle poche persone con cui Akito ha un buon rapporto. - - Eh già, è risaputo che ha un carattere molto duro.. Ma a quanto pare qualcuno ce l'ha fatta a scioglierlo! - sorride maliziosa. - Veramente.. pensavo di esserci riuscita almeno un pochino, ma evidentemente mi sbagliavo. - - Devi essere una ragazza molto speciale. - - Io? - - Sì, tu. Conosco Akito da qualche tempo, e ti giuro che non l'ho mai visto con nessuno così sereno come quando è in tua compagnia. Lo sai che l'altro giorno mi ha quasi sorriso? Non so cosa tu abbia fatto per cambiarlo, ti prego solo di continuare. Eppure apparentemente siete così diversi! Non credevo che esistesse qualcun altro oltre a Tsuyoshi in grado di capirlo così bene. - - Ecco, io.. in realtà io e lui non abbiamo praticamente niente in comune. - - Magari non in apparenza, ma sono le esperienze a fare le persone, mia cara. - - Ma io non ho vissuto niente di simile! - non capisco dove voglia arrivare la signora Hiroki. - Al contrario della sua la mia è stata un'infanzia molto felice, nonostante tutto. Sono cresciuta solo con mia mamma, la scrittrice Misako Kurata. In effetti non è nemmeno la mia madre biologica, mi ha trovata per strada quando ero solo in fasce, e siccome non poteva avere bambini ha deciso di tenermi per sé. - - Oh, ma è una storia molto triste! - - No, in realtà non lo è affatto. E' vero, non ho mai avuto dei veri genitori, ma Misako non mi ha mai fatto mancare nulla. Lei mi ha sempre trattato come una figlia, e io la considero mia madre a tutti gli effetti. - - E non hai mai sentito la mancanza della tua vera famiglia? - - A volte sì, specialmente quando ero piccola mi chiedevo come mai mi avessero abbandonata. Però col tempo ho imparato a non interessarmene, ero una bambina normale e non ricordo una sola volta in cui non mi sia sentita amata o apprezzata, in famiglia per lo meno. - - Tua madre deve essere una grande donna, mi piacerebbe poterla conoscere. - - Purtroppo è morta due anni fa. - dico, sorridendo come sempre. - Se vuoi puoi anche smettere di sorridere quando parli di argomenti delicati, tesoro. - che buffo.. anche Akito si è stupito tanto di questo fatto. - Oh ma non è una cosa forzata! E' solo che mi piace ricordarla in questo modo, con un sorriso. Sono sicura che a lei piacerebbe così. - La signora Hiroki mi guarda sorridendo. - Ora capisco. - dice. - Cosa? - - Cos'hai di speciale, come mai Akito ti ha scelta. - - E cioè? - Prima che possa ottenere la mia risposta le chiavi nella serratura dell'appartamento di fianco mi avvertono che Akito è tornato, e non posso lasciarmi scappare l'occasione. Non che non mi interessasse conoscere quello che passa per la testa di quella folle vecchietta, ma al momento l'unica cosa che mi interessa è parlare con lui. Saluto la signora Hiroki e busso alla porta di Hayama, con più dubbi di quanti non ne avessi prima. Sto per bussare una seconda volta, quando una figura alta e snella mi appare di fronte. - Cosa vuoi? - mi chiede freddamente Akito. - Niente.. in realtà volevo solo sapere come stavi. - - Benissimo, non ho più bisogno di te se è per questo. Anzi, non ne ho mai avuto, mettitelo bene in testa. - sono spaventata dalla sua risposta aggressiva, i suoi occhi sono tornati quelli duri e impenetrabili di quel giorno per strada. Tenta di sbattermi la porta in faccia, ma io sono più veloce e sgattaiolo dentro. Non ho nessuna intenzione di andarmene senza aver fatto luce su questa faccenda. - Ma di cosa stai parlando? - lo costringo a guardarmi in faccia, ma lui non ne vuole sapere e mi dà le spalle. - Cosa credi, che non me ne sia accorto? - - Di cosa? - - Della natura del tuo interesse per me. Tu mi hai ingannato! E io che avevo anche pensato.. lasciamo stare! Non è la prima volta che succede. - - Akito, che cosa cazzo stai dicendo? - ecco, sto perdendo la calma. Non capisco cosa vuol dire, e il fatto mi irrita non poco. - Tu sapevi tutto! Della mia famiglia, del mio passato.. me l'ha detto la mamma di Tsuyoshi. "E' stata così carina Sana a occuparsi di te dopo aver saputo la tua storia.. è proprio una brava ragazza!". Io mi trovavo bene con te, pensavo che tu stessi in mia compagnia per lo stesso motivo e invece.. invece dovevi semplicemente fare la crocerossina. Ti sentivi in dovere di aiutarmi. Io ero l'amico del tuo fidanzato, bisognoso di aiuto in assenza di Tsu, vero? Puoi anche smettere di fingere, non me ne faccio niente della tua pietà. - - Ma tu non hai capito proprio niente! - Ora è lui a cercare il mio sguardo, ma io mi volto dall'altra parte. Probabilmente tra due secondi mi pentirò di quello che sto per dire, ma deve sapere. - E' vero, la signora Sasaki mi ha detto tutto, e probabilmente è per quello che ho iniziato a interessarmi a te, ma non è stato un atto di profonda generosità, al contrario è stato dettato dall'egoismo! La verità è che io senza Tsuyoshi mi sentivo molto sola. Così ho pensato che le nostre solitudini avrebbero potuto stare bene insieme.. peccato che poi mi sia accorta che tu non avevi affatto bisogno di me. Al contrario, sono io ad avere un disperato bisogno di te. - Parlo piano, sperando forse che la voce non arrivi alle mie orecchie. Ora la stanza è diventata dannatamente silenziosa, mi volto per guardare che fine abbia fatto Hayama e mi ritrovo il suo viso vicinissimo. Lo guardo negli occhi, ora diventati incredibilmente liquidi. - E' vero quello che hai detto? - sussurra a un centimetro dal mio orecchio. - Dalla prima all'ultima parola. - sussurro a mia volta, cercando di mascherare i brividi che quel contatto ravvicinato mi sta inspiegabilmente procurando. Sposta la bocca dal mio orecchio con un movimento impercettibile, lo sento ansimare sul mio collo. Chiudo gli occhi, il suo respiro caldo sulla mia pelle gelida. Ora è davanti a me, avverto i suoi movimenti sebbene abbia gli occhi chiusi. Lo sento avvicinarsi lentissimamente alle mie labbra, il cuore sembra voglia esplodermi nel petto a ogni millimetro di distanza eliminata tra di noi. - Vattene via. - Non me lo faccio ripetere due volte ed esco di casa, veloce come sono arrivata.
¡Hola chicas! come sono andate le vacanze? spero non siate troppo arrabbiate con me per la lentezza estenuante di questi ultimi aggiornamenti.. le vacanze, oltre ad avermi sottratto una buona dose di tempo (sembra incredibile, ma ho più tempo libero ora che è iniziata la scuola!) mi hanno tolto quella poca ispirazione che mi era rimasta.. infatti non sono affatto sicura che questo capitolo sia uscito come volevo! E' anche un po' cortino, ma siccome ci stiamo avvicinando al punto clou della storia non volevo scrivere tutto subito! Mi perdonate? T_T Certo che questi due procedono veramente come delle lumache, prima o poi mi toccherà fare il conto di quanto tempo manca al ritorno dell'amichetto occhialuto (i diritti d'autore del soprannome vanno a __BIGIA__ XD), sperando di non essere già fuori tempo massimo! Mamma mia come sono disorganizzata ^_^ Comunque, ho cercato di inserire qua qualcosa sul passato di Sana, ma proprio le parole non mi volevano uscire! E' troppo poco dettagliato secondo voi? Magari infilerò qualche altro particolare in un'altra situazione.. vi interessa proprio così tanto? Sì, sono pigrissima =___= Ora passiamo ai ringraziamenti, my favourite part!
kashia: oddio, stavolta ti ho fatto aspettare anche di più.. imploro umilmente il tuo perdono *____* [<---- non ti faccio pena? no, eh? ] cosa ne pensi di questo capitolo? spero che ti piaccia più di quanto piaccia a me! un bacione
totta91: ciao cara! hai ragione, quel ragazzo è proprio uno stordito! non che sana sia messa tanto meglio eh.. in questo a quanto pare sono piuttosto fedele alla storia originale, anche troppo XD poverina, la signora Hiroki si sta davvero impegnando per aprire quelle teste bacate, ma a quanto pare per ogni passo in avanti che fanno tornano indietro di tre.. devo pensare a come smuovere la situazione, altrimenti prima o poi la cosa diventerà noiosa. in questo capitolo ho cercato di inserire qualche assaggio del passato della nostra sana (molto a grandi linee in effetti), ti sembra troppo poco? fammi sapere cosa ne pensi sia su questo fatto che sul capitolo in generale.. un bacio
ryanforever: ciao! sono veramente felice che il capitolo ti abbia fatto ridere, anch'io mi sono divertita molto a scrivere quella scena! d'altra parte sana non ha la faccia di una che cucina da dio e il nostro akito non è esattamente diplomatico.. ma che ci vuoi fare, sono fatti così! E li amiamo anche per questo, no? *-* come hai detto tu in questo capitolo ho inserito qualche assaggio, ma non ho potuto seguire il tuo consiglio perchè se ti ricordi sana sa già quasi tutto del passato di akito (anche se per vie traverse ^^), e poi in questo capitolo la comunicazioni tra i due era alquanto difficoltosa.. spero ti sia piaciuto lo stesso! e sono felice anche che il comportamento ooc di akito non ti abbia disturbato particolarmente, alla fine non può sempre essere freddo come un ghiacciolo! alla prossima, un bacio grosso grosso
MaKiCo: ciao bella! sono contenta che ti piaccia il capitolo, è sempre una soddisfazione sentirselo dire! ho notato che ti occupi di scrivere ff su harry potter.. bene bene, appena avrò un po' di tempo corro a leggerne qualcuna, mi ispira specialmente la prima ("per sempre" per intenderci), dove compare l'unico personaggio che mi piaccia veramente tanto di tutta la saga, ovvero draco! va bene, adesso non comincio a parlare di lui se no non finisco più! a presto, cara! baciii
pinkgirl: ma salveeee ^^ il problema a questo proposito è che la sua vita è stata abbastanza normale, tutto quello che vale la pensa di essere detto sono le tre righe che compaiono in questo capitolo! mi fa piacere che la dichiarazione zuccherosa di akito ti sia piaciuta, lo vedo esattamente come te! e la vicina di casa (tranquilla, io ci ho messo come minimo cinque capitoli a memorizzarne il nome, e sì che la storia l'ho scritta io ^^) non è simpatica, è una grande! credo che alla fine, di qualsiasi fine si tratterà, le farò un monumento. e poi sappiamo come è akito, prima che si accorga dei suoi sentimenti se ne devono rendere conto prima tutti gli altri, poi lui si sveglia quando la cosa diventa talmente scontata che giusto sana può non accorgersene (in effetti da questo punto di vista sono perfetti l'uno per l'altra, è riuscito a trovare l'unica ragazza della terra più stordita di lui in queste cose XD)! Spero che questo capitolo ti sia piaciuto altrettanto, un bacionee
cicia123456: eh già, come fa a non essere simpatica quella vecchina? è più sveglia lei dei nostri due protagonisti messi insieme! povero Tsu dai.. va bene che in questa ff un po' lo stiamo maltrattando, ma non me la sento di prenderlo in giro così [potevi pensarci primaaaa XD]! ehm.. qua di sconvolgente non succede proprio niente, ma è solo questione di tempo.. alla fine non potranno stare in questa situazione in eterno! fammi sapere cosa ne pensi questo capitolo! un bacione
ponpon: grazie *_* condivido pienamente il tuo entusiasmo, era ora che desse segni di cedimento! man mano ci stiamo avvicinando al momento clou della fic, solo che devo stare attenta perchè in effetti il tempo stringe, non vorrei che Tsu tornasse prima che quei due abbiano combinato qualcosa.. che stupida che sono, parlo così quando sono io a decidere cosa e quando far succedere tutto XD solo che a volte le cose mi sfuggono di mano, praticamente la storia va avanti da sola! esattamente, che sia il manga, l'anime o la mia storia quei due quando si parla di certi argomenti sono veramente tardi! poi adesso hanno vent'anni, cazzo, è ora che si diano una svegliata ^^ sicuramente la signora Hiroki si sta sbattendo molto a questo proposito, e noi siamo tutte con lei! fammi sapere il tuo parere su questo nuovo capitolo, che a me non convince affatto u_u un bacione
Alphacent: Eccoti cara! Come vedi in questo capitolo è ancora più chiaro che anche se innamorati è una parola grossa (perfettamente d'accordo con te in proposito) i due si sono tutto tranne che indifferenti! Comunque akito era strano quando parlava con la signora Hiroki perchè era in realtà molto imbarazzato.. anche perchè sotto sotto sapeva che la vecchina non stava dicendo delle cose del tutto fuori luogo! Ma è troppo forte quella donna che nonostante l'età e l'aspetto da tenera signora anziana non ha certo peli sulla lingua! credo che sia uno dei miei personaggi preferiti.. per quanto riguarda Aya non lo so, per ora ho analizzato i suoi sentimenti solo in maniera superficiale, devo ancora decidere se e quando chiarire le cose! lo so sono un tantino disorganizzata.. l'ho già detto? ^^ e sana.. beh, anche nell'originale mi risulta che sana non metta mai davvero le carte in tavola, credo che la ragazza sia piuttosto confusa.. mi sembra normale avere qualche dubbio di fronte alla ex del tuo ragazzo ancora innamorata di lui, perchè anche se a quanto pare il suo cuore per primo non è totalmente preso le dà fastidio che qualcuna di interessi a quello che dovrebbe essere SOLO tuo.. insomma, non so se mi sono spiegata, ma siccome lei con akito è alquanto tarda il preoccuparsi di Aya è stata la reazione più normale! confido in tuo parere anche su questo capitolo, un bacionee
daygum: grazie mille per i complimenti, mi dispiace di averti fatto aspettare per questo nuovo capitolo! spero che in ogni caso ti sia piaciuto.. baciii
Deb: Ciao cara, benvenuta tra le lettrici! Sono molto lusingata dai tuoi complimenti, è sempre bello che qualcuno considera la tua ff divertente a tal punto da ridere tra sé e sé per qualche frase! questo capitolo era dalla parte di sana, quindi non sappiamo come akito abbia reagito alle parole della signora Hiroki (non ti preoccupare, io per prima ci ho messo un po' a ricordarmelo, e sì che l'ho inventato io!), ma è comunque plausibile che quella rivelazione l'abbia scosso.. in ogni modo probabilmente si scoprirà nel prossimo capitolo quando analizzeremo i sentimenti del nostro biondino preferito! mi dispiace per averti fatto aspettare, mi auguro che l'attesa non abbia affievolito il tuo interesse.. prometto che non ci impiegherò più così tanto! grazie ancora, un bacione one one
Simonathephoenix: Buongiorno, è con immenso piacere che ti do il benvenuto tra le lettrici! In questo capitolo non è che la situazione si sia smossa così tanto, ma è solo questione di righe, perchè ci stiamo avvicinando sempre di più.. cosa ne pensi di questo nuovo capitolo? mi scuso anche con te per la lunga attesa, sperando che non ricapiti più! baci baci baci
__BIGIA__: hai ragione, quel complemento smielato richiamava molto lo stile dell'amichetto occhialuto (ormai è il suo nome ufficiale, sisì), quindi forse non era poi così fuori luogo.. anche se detto da akito bisogna ammettere che è tutta un'altra cosa! fammi sapere il tuo parere anche su questo capitolo.. un bacione, a presto!
jeeeeee: un'altra nuova lettrice, che bello ^__^ sono contenta che ti piaccia, è sempre bello sentirselo dire! confido in tuo parere anche su questo capitolo, un bacio
x_Mokona: Sono felice che ti sia piaciuto il capitolo, ho cercato di dargli un'aria divertente apposta per alternare momenti drammatici ad altri più leggeri.. Come hai visto in questo capitolo ho detto qualcosina sul passato di sana, ma al momento non saprei davvero come usarlo per avvicinarla ad akito.. vedremo in futuro! per la dichiarazione ti sei spiegata benissimo, anch'io ho intenzione di fare una cosa del genere.. vedo che abbiamo le stesse idee! grazie mille, spero di avere il tuo parere anche in merito a questo capitolo! un bacione
Sour girl: Ma ciao! mi fa piacere che la mia storia ti piaccia, grazie mille per i complimenti ^^ cosa ne pensi di questo nuovo capitolo? kisses
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Capitolo 9 *** Capitolo 9 ***
E' più di dieci minuti che sono fermo nella stessa posizione, lo sguardo fisso su una porta che si è chiusa da ormai un bel pezzo. Ma cosa mi è saltato in mente? E' Sana, accidenti! Sana, la ragazza di Tsuyoshi, la ragazza del tuo migliore amico. E' che era così vicina.. "Sono io ad avere un disperato bisogno di te" Ha davvero detto così? Sana ha bisogno di me. Un disperato bisogno di me. Quelle parole riecheggiano ancora tra i muri di questa stanza, troppo vuota, ma allo stesso tempo incapace di contenere certe emozioni che ti prendono così, a tradimento. Dovrò ricordarmi di mantenere le distanze, la prossima volta potrei non essere altrettanto lucido. Ci è mancato tanto così, un secondo in più così vicino alla sua bocca e giuro che non sarei riuscito a controllarmi. Corro in bagno a gettarmi dell'acqua fresca sul viso, ma quell'assurda sensazione di calore in ogni parte del corpo provocata dal suo respiro sulla mia faccia non se ne vuole andare. Devo essere impazzito, non c'è altra spiegazione. E lei che se ne stava lì, ferma, con gli occhi chiusi, come se davvero aspettasse solo che le mie labbra si posassero sulle sue.. Dio, quanto avrei voluto baciarla! E non mi sarei limitato a quello, questo è poco ma sicuro. Calmati Akito, stai facendo pensieri poco casti sulla fidanzata di Tsu, immagina che sia Aya! Ma lei non è Aya, cazzo. "Vattene via." Ancora adesso mi chiedo dove ho trovato la forza per cacciarla in questo modo. E' che io ero lì, lei era lì, i nostri corpi erano dannatamente vicini.. Se lei avesse osato avvicinarsi ancora di più - oddio ancora più vicina - non avrei mai avuto la forza di limitarmi. Dio solo sa quanto mi è costato dire quelle parole, quelle dieci lettere che l'hanno fatta uscire da quella porta. Mi accorgo di avere il battito cardiaco decisamente accelerato rispetto al normale.. Akito, datti una calmata! Ecco, adesso mi metto anche a parlare da solo, sto davvero delirando.
E' mattina, devo essermi addormentato sul divano. Mi sento ancora leggermente accaldato per quello che è successo ieri sera, ma allontano immediatamente la sensazione. E adesso? Come mi devo comportare? Non posso certo sparire altri due giorni.. Merda, non sono abituato a fare i conti con certi indefinibili stati d'animo. Magari mi sto facendo tanti problemi per niente, magari lei non si è accorta di nulla. Certo, come no, vallo a raccontare a qualcun altro! Le vostre facce erano a un millimetro di distanza, ci è mancato poco che le saltassi addosso, e lei non si è accorta di nulla! Ancora questa fastidiosa mania di parlare da solo, l'ingresso di questa ragazza nella mia vita ha portato ad un'immediata fuga di neuroni. Forse dovrei far finta di nulla, come la prima sera, se mi auto convinco che non è successo niente se ne convincerà anche lei. Ma è successo qualcosa, dannazione! Il telefono, dev'essere lei. Comportarsi normalmente, fare finta di nulla. - Pronto? - - Akito, sono Sana - come se non l'avessi riconosciuta.. - Sì? - - Come stai? - - Tutto tranquillo, tu? - da quando sono diventato così bugiardo? - Sì anch'io. Che ne dici di andare al centro commerciale oggi? Ho un'insolita voglia di shopping. - Shopping? Ho sentito bene? Neanche parlarne! - Certo, ti passo a prendere tra mezz'ora, vedi di essere pronta! - come non detto. E' evidente che non sono più in grado di intendere e di volere. Anzi, so benissimo cosa voglio, io voglio lei. Naaa di nuovo! Non vendono da nessuna parte un filtro per i pensieri? - Perfetto, allora a tra poco! - chiude la conversazione così, senza nemmeno salutare, lasciandomi come uno stupido con la cornetta in mano.
E' tutto il giorno che siamo in giro per negozi, non la sopporto davvero più. Ma quante cazzo di vetrine esistono in questa città? Maledetto l'attimo in cui ho accettato di venire con lei. E tutto per non creare imbarazzi tra di noi dopo ieri sera, ma lei sembra essersene completamente dimenticata, e al momento mi ha preso come il suo portapacchi personale. Eh no eh, ma io non ci sto a farmi sfruttare così. - Akito che stai facendo?? - mi chiede con gli occhi spalancati dopo che ho deliberatamente abbandonato le sue cianfrusaglie sul marciapiede. - Sono stanco. - - Sei stanco? - - Sì, sono stanco. - - E ti sembra un buon motivo per lasciare tutto in mezzo alla strada? Occupano tutto il marciapiede! - - Se tu avessi comprato meno stronzate a quest'ora non occuperebbero tutto il marciapiede. - sottolineo tranquillo io. - Mi serviva tutto quello che ho preso.Ma in ogni caso, ti pare il caso di fare una scenata del genere? Ci guardano tutti! - - Mi duole contraddirti, - in realtà non mi duole affatto, mi diverto da morire! - ma non sono io quello che grida come una gallina isterica - - Non sto urlando, e comunque cosa penserà la gente? Che tu sia uno squilibrato, ecco cosa penserà! - - Una gallina isterica e uno squilibrato, quale accoppiata migliore? - - Non è il momento di scherzare! Non vedi che stai creando un disagio? - - Tu stai creando un disagio! Se avessi dato ascolto a me adesso le persone ci passerebbero ancora. E poi sono le urla che attirano l'attenzione, non i sacchetti.- - Akito Hayama, sei un incivile! - Ridacchio sotto i baffi e me ne vado a sedermi su una panchina all'ombra. - E adesso cosa fai? - - Mi siedo, non si vede? - - Aaaah ti odio quando fai così! - e lo squilibrato sarei io? Non avrei mai sospettato che potesse avere una voce tanto stridula. - Signorina, ha bisogno di una mano? - E adesso cosa vuole questo qui? Sana è titubante, non sa cosa rispondere all'uomo alto e moro che le ha appena offerto il suo aiuto. Mi guarda, ma vedendo il mio ghigno strafottente non ha più dubbi. - Sì, la ringrazio molto, ho la macchina poco lontano da qui! - In effetti è vicina davvero, tanto che posso tranquillamente osservare la situazione da questa distanza. Il tizio, che guardandolo bene somiglia un po' a Clark Kent, si fa carico dei sacchetti e si avvia verso la MIA macchina. Ma guardalo! Nonostante pesino come minimo un quintale li trasporta con la schiena dritta, neanche fossero pieni di piume. Spero che gli venga la schiena storta, così la smette di darsi tante arie per due bicipiti scolpiti. Arrivati in prossimità dell'auto Sana tira fuori le chiavi da uno dei pacchetti e lascia che Superman li carichi nel bagagliaio. Quando ha finito, con il volto di chi non ha fatto il minimo sforzo, fa un sorriso a trentadue denti e la guarda. - Mi spiace averla disturbata, ma mi trovavo alquanto in difficoltà. - mentre pronuncia quelle parole butta lo sguardo su di me, che nonostante abbia l'impulso di spaccare la faccia a quel cascamorto non smetto un secondo di ridermela. - Non si preoccupi, se ha bisogno di me faccia pure un fischio! - sì certo, e lui arriverà dal cielo strappandosi la camicia e scoprendo una S sul petto. - E' molto gentile, ma la prossima volta il mio ragazzo non sarà più così maleducato. - dice, rimproverandomi con lo sguardo. Immediatamente il sorriso sornione che sembrava dipinto sul volto dell'uomo se ne va, e lui la saluta cordialmente prima di tornare per la sua strada. Ma quello di Superman non è l'unico sorriso ad essere sparito, adesso la guardo insistentemente per cercare una spiegazione. Lei fa finta di nulla e continua a camminare, e io non posso fare altro che seguirla.
Siamo sotto casa della signora Sasaki e visto com'è andata l'ultima volta che ho cercato di fare il furbo decido che è il caso di aiutarla con tutti quei pacchi. - Dove li metto? - chiedo appena entrato in quell'appartamento che ho visto tante volte in compagnia di Tsuyoshi. - Lasciali qui in soggiorno, ci penserò io a sistemarli domani mattina. - - E la signora Sasaki? Non vorrei le dessero fastidio.. - - No, la signora Sasaki non tornerà fino a domani sera, nel frattempo mi ha affidato la casa. - - E dov'è? Di solito non ama passare la notte fuori.. - - Sì ma questa mi sa che era un'occasione speciale.. Ieri pomeriggio ha chiamato Aono! - - Aono? Quell'Aono? Pensavo non avesse sue notizie dal matrimonio. - - Davvero? Allora probabilmente ha capito che era ora di recuperare i rapporti! Ecco perchè la signora Sasaki si è catapultata da lei, dev'essere stata una grandissima gioia sentirla dopo così tanto tempo! - - Già.. Ha chiamato giusto in tempo, quando Tsuyoshi tornerà sarà felicissimo della notizia. - Cadiamo entrambi in un silenzio imbarazzante, come se il ricordare il ritorno del mio amico avesse rotto qualcosa tra di noi. In effetti il tempo è proprio volato, tra qualche giorno sarà di nuovo a casa. - Ok.. se non hai più bisogno di me io andrei. - dico, spezzando il silenzio. - Oh, certo. Grazie mille, sei stato molto gentile. - Viene ad aprirmi la porta, ma è talmente imbranata che anche in un movimento così semplice riesce a sfoggiare la sua scoordinazione. Così inciampa in uno dei sacchetti e mi finisce letteralmente addosso, facendo cadere entrambi. Credo di aver preso una botta alla schiena, ma il fatto passa del tutto in secondo piano quando mi rendo conto che i suoi occhi sono vicinissimi ai miei. La fisso, incapace di fare qualsiasi altra cosa. Mi perdo tra le sue iridi castane, cercando di analizzarne ogni minimo particolare, non so quando mi capiterà di nuovo di averla così vicina. Castano non è il termine giusto, troppo banale. Giuro che in vita mia non ho mai visto due occhi del genere, sembrano quasi di cioccolato. No, sono più chiari del cioccolato, quasi liquidi.. come la Nutella. Ecco, Sana ha gli occhi color Nutella. Rido tra me e me pensando a quanto poco poetico sia il paragone che ho appena fatto, quando sposto lo sguardo prima sulle guance, con quel colorito che non le lascia mai, poi sotto il suo naso, ed è allora che succede. Schiude impercettibilmente le labbra. Ecco, questo non avrebbe dovuto farlo. E' come una scarica elettrica, che mi attraversa tutto il corpo e fa sì che perda completamente il controllo. In meno di un secondo ribalto le posizioni e prendo a scrutare attentamente il suo sguardo, alla ricerca di un solo pretesto per fermarmi. Mi basterebbe un solo segno, una sola parola, anzi forse nemmeno quella, perchè è tutto così.. così sbagliato. Non dovrebbe essere così, e visto che a quanto pare io ho completamente perso il lume della ragione non aspetto altro che sia lei a prendere in mano la situazione. Che si alzi frettolosamente e se ne vada, che mi urli dietro, che mi tiri uno schiaffo, che faccia qualsiasi cosa per farmi rinsavire. Il respiro è irregolare, sento il suo petto alzarsi e abbassarsi nonostante il peso del mio sopra. Basta, ho aspettato anche troppo. Senza ulteriori indugi mi tuffo sulle sue labbra, che dopo il primo attimo di stupore si schiudono leggermente, lasciandomi libero accesso alla sua bocca. Le nostre lingue si incontrano, giocano, combattono, un po' come facciamo noi due. Non mi sembra vero, la sto baciando. Solo adesso mi accorgo di quanto in realtà desideri questo momento dalla prima volta che l'ho vista. Non voglio fermarmi, ho paura di guardarla negli occhi e capire che in realtà è stato solo un abbaglio, che non è stato reale. Ma come può non essere vero? Io la sento, qui, sotto di me, solo un tappeto tra lei e il pavimento freddo. E anche lei mi sente, quando mi stacco dalle sue labbra solo per dedicarmi al suo collo, depositandovi sopra una scia di baci bollenti, che sanno terribilmente di lei. Mi stupisce afferrandomi i lembi della maglietta, e senza farmelo ripetere due volte alzo le braccia permettendole di sfilarmela. Lei indossa una semplice camicetta bianca, e Dio solo sa il piacere che provo nel slacciare uno a uno i bottoni che mi separano dal suo corpo. I primi sono lenti, gli ultimi quasi li strappo tanta è la voglia di accarezzarla. Le mie mani vagano sul suo corpo caldo, e lei si lascia esplorare dalle mie dita emettendo dei piccoli gemiti che mi sciolgono poco a poco. Le slaccio il reggiseno che è diventato decisamente troppo ingombrante, esattamente come la gonna. Beh, è ancora più bella di come la immaginavo. Non riesco a trattenere i gemiti mentre mi bacia la pancia, lavora un po' di labbra e un po' di lingua, mi sta letteralmente facendo impazzire. Sento il calore della sua bocca spostarsi in basso, sempre più in basso.. trattengo il respiro.
E sono respiri affannati, sapori che si mischiano, mani avide e ansiose che si cercano e osano sempre di più. E' il ritmo prima irregolare, poi sempre più costante, sono i gemiti che escono prepotenti dalle nostre labbra, è il Paradiso. O forse l'Inferno, ma non ha importanza. Mi accascio accanto a lei, esausto, e mi addormento con il suo sapore ancora in bocca.
Ehilà! Come state, mie care lettrici? Ce l'abbiamo fatta! Finalmente siamo arrivati al momento che, non so voi, ma io aspettavo dall'inizio! A dir la verità questo capitolo era pronto da un pezzo, solo che tra una storia e l'altra non avevo mai il tempo di postarlo, poi ero (e sono) piuttosto titubante riguardo all'ultima scena. Volevo che fosse dolce, ma allo stesso tempo passionale e priva di ragione, quindi non potevo soffermarmi su certi particolari.. E' che non andava mai bene, alle volte troppo scialba e superficiale, altre volte invece mi perdevo nelle descrizioni per poi ricordarmi che si tratta solo di un rating arancione! Alcune di voi magari penseranno che manchi un po' il lato tenero della cosa, ma alla fine i nostri due protagonisti si sono fatti (finalmente XD) prendere dall'istinto (animale, appunto!) quindi ho dovuto un po' fare economia di questi dettagli.. poi temevo di scadere nel volgare, anche se rileggendo non mi sembra di aver commesso questo errore. Insomma, è stata una vera sfida. Anche perchè non mi ritengo assolutamente capace di descrivere una scena del genere rendendole giustizia, perchè ogni volta è diversa, e ogni volta il cervello è in modalità off ^^ Voi cosa ne pensate? Vi voglio brutali! Ok, basta parlare di questo, vi rispondo alle recensioni.
Sour girl: Ciao! Grazie per i complimenti, sempre graditi *-* Mi fa piacere che tu non senta il bisogno di chiarimenti sul passato di Sana, e io non sento la necessità di fornirne ulteriori anche perchè, come hai detto tu, il suo passato ha semplicemente fatto sì che lei sia la persona che conosciamo, ma non la tormenta e lei ne conserva solo bei ricordi. Diciamo che c'è Akito che ha il passato abbastanza ingombrante per tutt'e due! Fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo, un grosso bacio
Simonathephoenix: Buonasera! Ringrazio di cuore anche te per i complimenti, fanno sempre tanto tanto piacere! Beh, se nello scorso capitolo non era successo niente di particolare con questo abbiamo rimediato! Che ne dici? A presto, cara! baci baci
ryanforever: Ehilà! E così anche questa volta l'ho scampata, ahaha XD Meno male che il capitolo almeno a te è piaciuto dai, stavo persino pensando di riscriverlo! Finalmente le lumache si sono date una mossa, e che mossa! Come ti è sembrato il capitolo? attendo con ansia il tuo parere, un bacione one one!
ponpon: Ehiii! Sì devo dire che in queste vacanze mi sono divertita veramente un sacco, ed è per questo che non ho quasi mai aggiornato.. diciamo che avevo di meglio da fare che stare davanti a un computer! A te com'è andata l'estate? Comunque, cara, eccoti accontentata! Ovviamente la fic non è finita, ma diciamo che in questo capitolo ha finalmente avuto luogo il fattaccio! era oraaaaaa ^^ Purtroppo qui la nostra adorata signora Hiroki non è apparsa, ma comunque è anche grazie a lei se finalmente le nostre due lumachine si sono date una mossa! non ti so dire cosa non mi convince dello scorso capitolo però boh.. sinceramente mi piace molto di più questo! Tu cosa ne pensi invece? Confido in tuo parere, ci tengo! Un bacioneeeeee
MaKiCo: Ciao! Troppo corto dici? Mi spiace, ma proprio i capitoli lunghi non mi vengono >.< In questo capitolo ho fatto del mio meglio.. apprezza l'impegno! XD comunque più che sadica e senza cuore l'aggettivo che ritengo mi si adatti di più è PIGRA ^^ sisì, per sempre mi è piaciuta molto, anche se non ho ancora avuto il tempo di lasciare una recensione.. imploro umilmente il tuo perdono! fammi sapere cosa ne pensi di quest'ultimo capitolo.. un bacio grosso grosso
daygum: davvero è la tua storia preferita? commossaaa *_* so perfettamente cosa vuol dire attendere con ansia un aggiornamento e poi vedere il titolo lì, in cima alla lista dei preferiti.. è bellissimo! e il sapere che tu aspetti me.. mi rende tanto tanto tanto felice! ok, mi hai risollevato la serata. A presto! Un bacione
kashia: ok, non mi resta che arrendermi alla realtà dei fatto e abbassare le orecchie ç_ç altri mesi, esagerata.. non sono nemmeno sicura che ne sia passato uno! non mi perdoni nemmeno con questo capitolo?? su su, lo so che in fondo in fondo ti faccio pena.. *___* alla prossima! kisses and hugs
cicia123456: eccoti accontentata! e se permetti questo è un signor aggiornamento! cioè, non solo non è passato nemmeno un mese [credo che sia un record per me!], non solo è lungo circa il doppio del precedente [che in effetti era oltremodo scarso], ma è anche successo! è successo! è successo! ok, stop a tutto questo entusiasmo. se non si è capito sono piuttosto soddisfatta da questo capitoletto.. mi auguro tu lo sia altrettanto! fammi sapere, un bacionee
Princerella: grazie mille per i complimenti, spero che il capitolo ti sia piaciuto! attendo tue notizie.. baci baci baci
Alphacent: Buonasera cara! Ti ringrazio per la sincerità, sarò con te altrettanto franca: il capitolo non l'hai trovato frettoloso, ERA frettoloso. Cioè, sapevo di essere in ritardo, l'ispirazione era andata a farsi benedire, era uno di quegli orribili momenti in cui devi trovare come riempire la storia in attesa del momento clou.. insomma, sono perfettamente d'accordo con te. anche per quanto riguarda la reazione di akito, è dall'inizio che avevo in mente una cosa del genere.. mi sembra anche adatta al personaggio! Come trovi questo capitolo invece? Sii altrettanto franca, te ne prego. Un bacione
jeeeeee: grazie davvero per i sempre graditi complimenti, spero che questo capitolo sia all'altezza delle tue aspettative! Mi raccomando fammi sapere cosa ne pensi che ci tengo.. un bacioo
x_Mokona: Sono davvero mortificata per il ritardo, purtroppo conoscendomi non posso nemmeno assicurarti che sarà l'ultimo di questa portata, però una certezza te la posso dare: non ho nessuna intenzione di abbandonare questa fic. Perchè mi piace, per le lettrici che nonostante la mia proverbiale pigrizia mi supportano, perchè comunque ci credo. E perchè trovo orribile interrompere una storia, lasciando così il lettore con l'amaro in bocca.. insomma, non ti preoccupare che in un modo o nell'altro la porterò fino alla fine! Sono immensamente felice che la storia ti piaccia, è anche per te che non ho alcuna intenzione di smettere. Spero che questo capitolo sia stato all'altezza delle tue aspettative, non vedo l'ora di sapere cosa ne pensi! un bacio grosso
totta91: ciaooo! lietissima che il capitolo ti sia piaciuto, nonostante non ne fossi affatto convinta! sisì, il nostro akito è tanto bravo e buono, ma a un certo punto anche la sua sopportazione arriva a un limite.. e mi sembra che in questo capitolo l'abbia ampiamente sorpassato! Cosa ne dici? Aspetto tue notizie, un bacione
Grazie anche a tutte le lettrici che hanno aggiunto la mia modesta ff nei preferiti, mi rendete davvero orgogliosa. A preso, spero ^^
after_all
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Capitolo 10 *** Capitolo 10 ***
Quanto tempo si può dormire su un pavimento scomodo? Dalla finestra del salotto entra prepotente un raggio di sole, e anche se controvoglia sono costretta ad aprire gli occhi. Ci metto un paio di secondi a realizzare dove mi trovo, e soprattutto perchè. Mi guardo intorno, sono sola. Che sia stato tutto frutto della mia mente? A giudicare da quello che mi circonda per essere un sogno è stato piuttosto reale. La stanza è in una condizione pietosa, ci sono sacchetti e vestiti ovunque.. forse, ripensando a ieri, davvero avrei fatto meglio a metterli via quei maledetti pacchi. Cerco di ricompormi come meglio posso, fortunatamente in tempo per sentire il suono del campanello provenire dalla mia destra. Chi può essere a quest'ora? Non è certamente la signora Sasaki, lei ha le chiavi.. D'improvviso qualcosa nel mio petto comincia a battere insistentemente, tanto che sembra voler saltare fuori da un momento all'altro, e mi catapulto verso l'ingresso senza nemmeno curarmi di guardare la mia immagine riflessa nello specchio appeso alla parete. Spalanco la porta, e lo stesso cuore che fino a un attimo fa martellava neanche ci fosse John Bonham* in persona a suonarlo.. di colpo si ferma. - Mi sei mancata. - _ _ _
Rimango impalata sulla soglia, il tempo che il mio cervello formuli un pensiero sensato. - Beh, non mi saluti? - Ed è un attimo, ripristino il sorriso e salto al collo della persona che mi trovo davanti. Lui mi accoglie tra le braccia e fa per baciarmi, quando lo interrompo. - Ma che ci fai qui? - chiedo, confusa. - La parte più importante del corso è finita, e siccome morivo dalla voglia di vederti ho deciso di tornare prima e farti una sorpresa.. Tesoro, sei un po' scossa, te lo si legge in faccia.. C'è qualcosa che non va? - aggiunge notando la mia espressione, che probabilmente non è esattamente quello che si aspettava. Sì, ci sono un sacco di cose che non vanno. La casa è tremendamente in disordine, non mi faccio una doccia da ieri mattina e ho scopato con il tuo migliore amico. - No no, tutto a posto! E' che non ti aspettavo così presto.. quando ti ho visto alla porta mi sono preoccupata, pensavo fosse successo qualcosa! - E in quel momento spero davvero che Tsuyoshi non legga oltre nei miei occhi, non cosa potrebbe trovarci. Un attimo di silenzio, mi scruta non convinto. Poi sul suo volto torna a farsi strada un'espressione serena e mi sorride, come sempre. Falsa, in un'altra vita avrei potuto fare l'attrice [infatti ^^ Nda]. Mi abbraccia, se possibile, più forte di prima e mi dà un bacio sulle labbra. E di colpo la mia mente è attraversata da una serie di flash che si susseguono veloci, come il trailer di un film d'azione. Ed è un brivido ogni nuova immagine, un sussulto ogni gemito che torna prepotentemente a farsi strada nella mia mente. Mi stacco improvvisamente, come se avessi appena preso la scossa. Mi guarda con aria interrogativa, così mi affretto a dare spiegazioni. - Scusa ma mi sono svegliata da poco e ho assolutamente bisogno di fare una doccia! - farfuglio prima di sparire in bagno. Una volta sotto il getto di acqua tiepida mi affretto a strofinarmi violentemente con la spugna, neanche cercassi di grattare via la pelle insieme al senso di colpa. Ma non importa quanti litri di bagnoschiuma abbia consumato, sento ancora il suo odore nelle mie narici. Dopo essermi asciugata vado in camera a cambiarmi, non voglio tenere un solo indumento che indossavo anche ieri sera. Una volta vestita mi avvio verso la porta, sperando di riuscire a guardare in faccia il ragazzo che mi aspetta in salotto. Indugio qualche secondo sulla maniglia, vorrei che si rompesse proprio in questo momento, vorrei rimanere qui dentro per sempre. Consapevole dell'assurdità dei miei pensieri, chiamo a raccolta tutta la mia forza di volontà e apro la porta. Mi fermo ancora un attimo prima di svoltare l'angolo e prendo a fissare il muro davanti a me. Un respiro profondo.. Ok, sono pronta. - Guarda chi è venuto a trovarci! - Faccio per dire qualcosa, ma le parole mi muoiono in gola. E John Bonham riprende a suonare la batteria nella mia cassa toracica, accidenti a lui. Seduto sul divano accanto a Tsuyoshi c'è l'ultima persona che ci voleva in questo momento. Akito mi osserva, un'espressione indecifrabile come al suo solito. Ma cosa ci fa qui? Lo guardo a mia volta, cercando di capire cosa gli passa per la testa. Niente, i suoi occhi sono freddi e impenetrabili. Più di quando abbiamo litigato a casa sua, più della prima volta che li ho visti. E mi guarda, mi fissa senza neanche accennare a una primitiva forma di saluto. - Ciao Akito. - dico, cercando di essere il più naturale possibile. - Ciao - mugugna, prima di distogliere lo sguardo e posarlo altrove. Tsuyoshi ci guarda a sua volta, indeciso se interrompere o meno la tensione che, sono sicura, anche lui riesce a percepire. - Allora, cosa mi raccontate? Cos'avete combinato durante la mia assenza? - decide di intervenire a salvare la situazione, una banale domanda giusto per spezzare il silenzio. Peccato che la risposta a questa banale domanda sia, al momento, ciò che mi assilla da quando stamattina ho aperto gli occhi. - Ma.. niente di importante. - rispondo automaticamente. Giurerei di aver visto per un attimo una smorfia attraversare il volto impassibile di Akito, ma una seconda occhiata mi induce a pensare che evidentemente mi sbagliavo, è imperturbabile come sempre. Che Hayama non dica una parola è assolutamente normale, ma che io me ne stia zitta tutto il tempo potrebbe destare qualche sospetto di troppo, così riprendo la mia solita espressione tranquilla e faccio finta di nulla. - Piuttosto, sei tu quello che ha fatto la grande esperienza! Com'è Nuo Kizuki? - Sembra felice che sia tornato tutto come prima, e l'atmosfera torna serena. - Oh, è davvero un grande avvocato! No, ma cosa dico, è fantastico! Siamo andati d'accordo fin dal primo giorno di lezione, tanto che le giornate sono veramente volate.. - e attacca a parlare di tutte le persone deliziose che ha incontrato e di quanto abbia imparato più in questi giorni che in due anni di giurisprudenza. Gli racconto della telefonata di Aono, e della conseguente partenza della madre. Come sospettavo si trattiene dal saltare di gioia, è proprio un bravo ragazzo. Io lo ascolto, annuisco e intervengo sporadicamente, ma la mia testa è presa da ben'altri dilemmi. Precisamente da Akito, che come al solito nemmeno fa finta di prestare ascolto al suo amico e si guarda in giro. Da quando ci siamo salutati, non solo non mi ha rivolto la parola, ma non mi ha più guardata, nemmeno per sbaglio. E non mi degna di un'occhiata neanche adesso, che sono qui di fronte a lui a cercare disperatamente di incontrare il suo sguardo. Per trovarci cosa poi? Senso di colpa? Vergogna? Pentimento? Certo che no, Akito non prova emozioni. Tutto quello che riesco a scorgere in lui è indifferenza, nient'altro che una bruciante indifferenza. Bruciante perchè, per quanto sia stupidamente inspiegabile, ogni volta che noto come i suoi occhi mi evitano brucia come essere marchiati a fuoco. Brucia più dell'acqua bollente, più del senso di colpa, brucia più di tutto. - Ehi piccola, mi stai ascoltando? - Il flusso dei miei pensieri viene interrotto da Tsu, che mi guarda interrogativo. Probabilmente mi ha fatto una domanda, che io non solo non ho ascoltato, ma non ho nemmeno lontanamente sentito. - Sì scusa mi sono distratta un attimo, dicevi? - rumore di unghie che si arrampicano sui vetri. - Dicevo che sono contento di essere tornato, perchè tutto quello di cui mi importa è qui a Tokyo in questo momento. - sorride, guardando prima Akito e poi me - perchè oggi non facciamo qualcosa tutti e tre insieme? - sto per ribattere, ma vengo preceduta da lui. - Mi dispiace, avevo promesso alla signora Hiroki che l'avrei aiutata a riordinare. - - E non puoi avvertirla che sono tornato? Sicuramente capirà.. - tenta di convincerlo Tsuyoshi. - Oh, non preoccupatevi per me, festeggerete molto meglio voi due da soli! - il suo tono è quasi.. sarcastico. Dà una pacca sulla spalla a Tsuyoshi e senza aggiungere altro sparisce. Ho la testa che mi scoppia, ho assolutamente bisogno di un tè. Sto per raggiungere la cucina, quando sento le braccia di Tsu cingermi la vita. - Forse non ha avuto poi una cattiva idea ad andarsene.. - mi sussurra malizioso prima di voltarmi e fare in modo che le mie labbra incontrino le sue. Sto per concedermi a questo contatto, quando il ricordo di altri baci si fa strada nella mia memoria. Tsu si accorge della mia titubanza, così si allontana un briciolo, quello che serve per guardarmi negli occhi. - Ti ho già detto che mi sei mancata da morire? - - Anche tu mi sei mancato. - sorrido. Sorrido nel pensare che mi è mancato così tanto che proprio vicino a dove fino a un attimo fa eravamo seduti a chiacchierare ieri sera l'ho tradito. E non è stato un tradimento qualsiasi, l'ho tradito con il suo migliore amico. E vorrei poter dire che ero stanca, che non sapevo quello che facevo, ma la verità è che ero cosciente. Cosciente e consenziente. E lui è qui davanti a me che mi guarda come se fossi la cosa più bella che abbia mai visto, e io davvero non me la sento di negargli un bacio. Così mi riavvicino a lui che, felice della mia reazione, non mi fa attendere oltre e dolcemente incontra la mia bocca. Rispondo, chiedendomi se sia giusto quello che sto facendo. Poi mi tornano in mente le parole della mamma, che dall'alto della sua esperienza sosteneva che fare l'amore con la persona giusta fosse il modo migliore per alleviare il senso di colpa. A dir la verità ricordo anche quanto la prendessi in giro, pensando che io non avrei mai avuto bisogno di soffocare il senso di colpa in un letto disfatto.. ironia della sorte. Approfondisco il bacio, dotata di un nuovo slancio. Leggo lo stupore nei suoi occhi prima che si avventi sulle mie labbra con altrettanta passione. Mi prende per mano e, dolcemente, mi conduce in camera da letto. - Il divano sarebbe stato un po' scomodo! - scherza tra una carezza e l'altra. Un sorriso amaro curva le mie labbra. Sapesse il pavimento.. Immediatamente mi avvicino ancora di più a lui e chiudo gli occhi per scacciare quell'immagine pericolosa, mentre con le mani cerco i bottoni della camicia di Tsu, che è ora impegnato a trafficare con la mia gonna. Cerco disperatamente di sgombrare la testa da ogni pensiero che non sia Tsuyoshi, il mio fidanzato, quello giusto.Quello che mi ricopre di attenzioni, quello che non mi fa mancare nulla, quello che mi ama. Quello che anche se è più di una settimana che non ci vediamo mi accarezza con la stessa delicatezza di sempre, quello che anch'io amo. Mi avvicina di più a sé e io sono ansiosa di perdermi dentro di lui, sperando che la mamma avesse ragione, che cancelli tutto quello che ho fatto nelle ultime 24 ore. Sento i primi gemiti diffondersi nella stanza e mi abbandono sempre di più alle sensazioni scatenate dalle sue leggere carezze, quando all'improvviso mi appare una testa bionda. E sento la sua voce sussurrare il mio nome, e sono sue le mani che toccano il mio corpo. E' un riflesso spontaneo, immediatamente mi alzo, raccolgo i pochi vestiti ai piedi del letto e corro via. Lo lascio lì, confuso e insoddisfatto, a chiedersi come mai la sua ragazza non abbia voluto fare l'amore con lui. - Mi dispiace. - sussurro un attimo prima di sparire.
* per chi non lo sapesse è (o meglio, era ç_ç) il batterista dei Led Zeppelin, a dir poco una leggenda. Ascoltare per credere.
Ci sono, ci sono ci sonooo! Mi faccio ridere da sola a scusarmi per un ritardo che ormai è diventato sistematico. E' che non lo pensavo, ma scrivere un capitolo dalla parte di uno e un capitolo da parte dell'altro non è poi così facile. Ogni volta devo cambiare completamente punto di vista, e focalizzare un personaggio completamente diverso. Inoltre ho bene o male in mente degli sviluppi, solo che devo decidere se farli "vivere" dalla parte di Akito o da quella di Sana. Quindi a volte non riesco a calibrare bene gli eventi, e questo mi rende oltremodo nervosa. Poi regolarmente quando è il turno di Sana mi viene l'ispirazione per Akito e viceversa =_= ' Ok, bando alle giustificazioni. Cosa ne pensate? Scusate, l'ho scritto di fretta, però con tutto quello che ho da fare se non l'avessi finito oggi avrei rimandato la pubblicazione di altri sei mesi XD Non riesco a contenere la gioia: questo week end mi aspetta Romaaaaaa! Un mio amico festeggia i suoi 18 in un posto che si chiama Gilda o qualcosa del genere, e io e altre due mie amiche siamo sue ospiti in un albergo in piazza di Spagna, per me che abito vicino a Milano è più che un evento! Ma a voi di queste cose non ve ne frega niente, quindi ora passo ai ringraziamenti ^^
Sour girl: Ehi! Non sai come mi rilassa sapere che ti è piaciuto il modo in cui ho descritto quella scena.. era la mia paura principale! Perchè sai, un conto è avere in mente determinate sensazioni, un conto è riuscire a trasmetterle dalla tua testa alla tastiera di un computer! Scusami per l'attesa, spero mi farai sapere cosa pensi di quest'ultimo capitolo! un bacione
ryanforever: ciao cara! Eh già, in questo capitolo siamo tornati alla realtà.. in modo piuttosto brusco devo dire! Però anche se la notte è passata il ricordo è rimasto, tanto che Sana non riesce a toglierselo dalla testa.. [e vorrei ben vedere! NdMe] Sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto, passione e istinto con un po' di dolcezza è esattamente quello che avevo in mente. Di questo capitolo invece che te ne pare? Attendo tue notizie! baci baci baci
Simonathephoenix: eh sì, nello scorso capitolo si sono divertiti, però è ora di tornare alla realtà ç_ç Troppo brusco come ritorno? Felicissima dei tuoi apprezzamenti, spero di non averti delusa! bacioo
ponpon: *________* tutto questo entusiasmo mi apre il cuore <3 davvero ti è piaciuto così tanto? Oh come sono felice, oh come sono feliceeeeee! Ok, la smetto di esaltarmi. Dicevi che le cose si sarebbero complicate? Beh, avevi perfettamente ragione! Guarda un po' chi ha rifatto la sua comparsa in questo capitolo! E' ovvio che non sarai così entusiasta come alla lettura del precedente, anche perchè il tono di questo capitolo è molto più cupo e pesante, mi è venuta ansia perfino a scriverlo! Solo che era necessario un capitolo così.. mi sono appena accorta che mi sto giustificando ancora prima che tu mi abbia dato il tuo parere (perchè lo farai, vero? *.*), quindi la smetto e ti saluto, ringraziandoti ancora per l'enorme soddisfazione che mi ha dato la tua recensione! un bacione one one
jeeeeee: ma ciao! caspita, se l'ultima volta mi sono fatta aspettare stavolta sono davvero imperdonabile! Lo so, dico la stessa cosa tutte le volte -.- Sono veramente contentissima che lo scorso capitolo ti sia piaciuto, specialmente l'ultima scena! molte grazie dell'apprezzamento, confido nuovamente in un tuo parere! baciii
totta91: buonasera! felicissima che il capitolo ti sia piaciuto, di questo cosa ne pensi? ovviamente non può essere paragonato al precedente, a cominciare dagli eventi che mentre in quello di prima erano oltremodo positivi in questo lo sono molto meno, ma purtroppo era necessario. va beh, aspetto di sentire la tua opinione! un bacione
pinkgirl: Ciaoo! Non ti preoccupare, non è mica obbligatorio recensire tutti i capitoli ^^ Sono comunque felice che ti siano piaciuti gli ultimi sviluppi della storia! Dici che adesso Sana comprometterà tutto? In effetti da lei c'è da aspettarselo, anche se ora come ora non ha ancora preso una posizione.. mi sembra piuttosto confusa la fanciulla! Che ne pensi di quest'ultimo capitolo? A presto, un bacio!
cicia123456: addirittura strepitosa? wow, grazie davvero! entro ottobre dicevi? beh dai, sono in ritardo solo di tre giorni XD mi inchino e chiedo perdono *_* meno male che il capitolo ti è piaciuto va.. e di questo cosa dici? peccato che di quello che pensa Sana non si capisca poi molto, perchè lei già è confusa di suo, poi è arrivato pure quel rompiscatole dell'amichetto occhialuto al momento meno opportuno! a presto cara, un bacione!
daygum: *o* sono davvero senza parole. Tutti quei complimenti.. è qualche secondo che ho un sorriso ebete sulla faccia, forse è anche il caso che mi riprenda. E' che non so come ringraziarti, mi rendi davvero orgogliosa della mia creazione con tutti questi apprezzamenti! attenta che mi monto la testa ^^ no a parte gli scherzi, spero davvero di non aver deluso le tue aspettative con quest'ultimo capitolo, e ti prego se fosse così di dirmelo. spero di sentirti presto, un bacione one one
x_Mokona: non puoi nemmeno immaginare come mi hai reso felice con la tua ultime recensione. Sai, io la penso esattamente come te. Certo, è importante la correttezza grammaticale e lessicale, è importante l'originalità della trama, è importante la chiarezza dello stile, ma se una storia non ti lascia qualcosa, non ti smuove qualcosa dentro.. beh, secondo me non vale neanche la pena di essere letta! Le emozioni sono la prima cosa che cerco in una ff, sono quello che realmente fa la differenza tra una storia piacevole e una BELLA storia. Adesso forse ho un po' esagerato, ma sapere che tu hai trovato nella mia fic quello che io cerco nelle altre mi ha reso veramente orgogliosa di me stessa, quindi non posso fare altro che ringraziarti di cuore e sperare ardentemente che questo capitolo non ti abbia delusa, anche se è decisamente povero di scene comiche ^^ Non mi ringraziare, è uno scambio equivalente, con queste meravigliose recensioni il minimo che posso fare è impegnarmi al massimo. alla prossima, cara!
kashia: se prima eri irritata non oso pensare come sarai adesso dopo il tragico ritardo e gli eventi altrettanto tragici dell'ultimo capitolo! Comunque era un "pena" nel senso di compassione, nient'altro che un vile tentativo per alleviare la tua (giustificata) ira, della serie occhi lucidi e labbro tremulo XD felicissima che il capitolo scorso di sia piaciuto e ovviamente in attesa di un parere su quello nuovo, un grosso bacio
lucia lair: grazie, grazie, grazie! mi fa veramente molto piacere che la mia fiction ti piaccia così tanto! che ne pensi dell'aggiornamento? un bacione
Alina: Ciao carissima, e benvenuta tra le lettrici! Tu ringrazi me? Questo è il colmo, sono io che devo ringraziare te! Perchè quello che mi hai detto mi ha reso la pseudo scrittrice in erba più esaltata del mondo ^_^ Va bene, sto gongolando. E' che pensare che tu consideri questo mio esperimento (perchè di questo si tratta, non avevo mai scritto nulla all'infuori di un tema scolastico) come addirittura un risollevamento per l'intera sezione di Kodocha mi lascia davvero senza parole. Mi sento lusingata, anche dal resto della tua recensione. Perchè non sono semplici complimenti (non che quelli non facciano piacere per l'amor del cielo XD), ma sono dei veri e propri commenti motivati, e questo significa che hai valutato la storia non solo da un punto di vista emozionale, ma anche oggettivo. E anche per come hai commentato l'ultima scena.. sono soddisfatta, perchè ho raggiunto l'obiettivo che mi ero prefissata. Ecco, la tua domanda però mi ha messo in crisi ^^ Non ti saprei dire da quanti capitoli sarà composta l'intera ff, sicuramente manca ancora un pochino alla conclusione, però non vorrei protrarla più di tanto per evitare di risultare noiosa.. mi dispiace, ma sono troppo disorganizzata per darti informazioni più precise! Spero di avere il tuo parere anche su questo capitolo, un bacione!
Alphacent: buonasera! ti assicuro che non sei l'unica assorbita dalla scuola, io non ce la faccio già più. Comunque, non avrei mai potuto prendermela! Prima di tutto perchè non sei stata in alcun modo offensiva, in secondo luogo perchè avevi perfettamente ragione! Quindi ti prego, se ritieni che anche questo capitolo sia affrettato, oppure hai qualcos'altro da farmi presente, non esitare a dirmelo! Mi fa molto piacere che lo scorso capitolo ti sia piaciuto come dici! Purtroppo uno dei lati negativi di questa tecnica di alternare il punto di vista è che non ci è dato sapere i pensieri di tutt'e due in merito allo stesso episodio, non contemporaneamente per lo meno, quindi per scoprire cosa ne pensa Akito bisogna aspettare il prossimo aggiornamento! Per quanto riguarda i pensieri di Sana invece, credo sia anche normale che il senso di colpa domina su ogni altra cosa. La ragazza è comunque confusa, e anche se non ha deciso di raccontare tutta la verità a Tsu mi sembra evidente che non riesce a comportarsi esattamente come prima.. Credo sia una situazione molto difficile da gestire, probabilmente se l'amichetto occhialuto non avesse deciso di tornare prima la situazione sarebbe più chiara! Passando alla frase conclusiva dell'ultima scena, non sono certa di sapertene spiegare alla perfezione il significato. In quel momento Akito ha provato una serie di emozioni talmente contrastanti tra di loro, tutte nello stesso momento, che alla fine i contorni dell'una e dell'altra si sbiadiscono sino a "unificarle", e non importa quale sia l'una e quale sia l'altra, in quel momento non importa se il risultato di tutte queste emozioni sia negativo o positivo, giusto o sbagliato. E' un po' come l'ipotesi di Eraclito dell'unità degli opposti, i contrari diventano un tutt'uno. Ok, dubito di essermi spiegata, ma temo di non saper fare di meglio ^^ Era comunque una frase che mi è venuta di getto e mi è piaciuto lasciarla così, soggetta a libera interpretazione. Quindi mi sorge spontanea la curiosità, tu come l'hai intesa? Va bene che con tutto il tempo che è passato non te lo ricorderai più, ma mi piacerebbe sapere, almeno a grandi linee, come l'hai interpretata. un bacione, alla prossima!
dolcementeprincess: che bello, un'altra nuova lettrice ^__^ Quello che pensi mi rende davvero onorata, sia che tu abbia apprezzato la parte in chiave un po' più simpatica (che, devo ammetterlo, mi sono divertita un sacco a scrivere!), sia che ti sia piaciuta la parte finale.. a quanto pare il mio tentativo è andato a buon fine! Grazie mille per i complimenti, spero che tu mi faccia sapere il tuo parere anche su questo nuovo capitolo, anche se purtroppo è solo di transizione. un bacione!
KaDe: dici davvero? *_____* [sono commossa] ti ringrazio molto per i sempre graditi complimenti, sono contenta che tu abbia una così buona opinione su tutta la storia, e non solo sul capitolo 9, che ha riscosso per ovvi motivi un discreto successo. Spero che continuerai a leggerla, e chissà, anche a recensire di nuovo se ti va! Specialmente se per caso qualche parte ti sembra sviluppata non troppo bene, o riscontri qualsiasi altro problema, mi raccomando non esitare a farti sentire! Esprimendoti nuovamente la mia gratitudine, ti auguro una buona serata. A presto!
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Capitolo 11 *** Capitolo 11 ***
"Avevo promesso alla signora Hiroki che l'avrei aiutata a riordinare." Sono passate due settimane da quando ho pronunciato questa frase e me ne sono andato, quasi sbattendo la porta, da quell'appartamento diventato improvvisamente strettissimo. Due settimane di silenzio, di sensi di colpa divoranti, di scuse perchè la signora Hiroki dica a Tsuyoshi che sono malato e no, non ho bisogno di niente, perchè ci pensa lei a curarmi. La realtà è che sono sicuro che se Tsu mi guardasse negli occhi in un attimo capirebbe tutto quanto. Capirebbe la persona schifosa che sono. La signora Hiroki dice sempre che, qualsiasi errore abbia fatto, ognuno merita di essere perdonato, specialmente da se stesso. Vorrei tanto potermi perdonare, ma stavolta ho fatto davvero qualcosa di più grande di me. E il punto, quello che non mi lascia dormire, è che non ne sono affatto pentito. Una parte della mia coscienza, sebbene piuttosto assopita, sostiene che dovrei spiattellare tutta la verità a Tsu, implorarlo di perdonarmi, e sparire per sempre dalla sua vita e da quella di Sana. E sarebbe davvero la scelta giusta, probabilmente. Il problema è che, a dispetto di quello che pensano tutti, io non sono abbastanza forte per fare una scelta del genere. So di non esserlo, dannazione. Lo so perchè, nonostante tutto, continuo ancora a desiderare quella ragazza in una maniera che neanche credevo possibile, e il fatto di non poterla avere, perchè lei non sarà mai mia, mi manda letteralmente in bestia. E non posso nemmeno prendere a pugni un muro come ogni buon ragazzaccio con scatti d'ira, perchè se la signora Hiroki mi vedesse con qualche ferita come minimo morirebbe di crepacuore, e in caso di fortunata sopravvivenza chiamerebbe tutti gli ospedali del Giappone, di cui temo sappia a memoria i numeri di telefono. Così non mi resta altro da fare che sfogarmi contro il materasso, anche se fa molto meno figaccione scontroso. Anzi, rasenta quasi il ridicolo. - Akito, c'è una persona che vuole vederti! - dice la mia vicina di casa, che anche se non sa nulla, avendo intuito il mio "conflitto interiore" (definizione data da lei stessa qualche giorno fa), ha pensato bene di intensificare le visite. Sarà di nuovo Tsu, è passato a trovarmi come minimo una decina di volte in quest'ultimo periodo. - Non è Tsuyoshi. - aggiunge lei. Accidenti, quanto è sveglia questa donna. - E' Sana, vero? - dico, sperando in cuor mio di sbagliarmi. Una sua visita significa una resa dei conti, e io non sono assolutamente pronto. - Sì, è lei. Le dico di aspettare un attimo mentre tu ti sistemi? - dice alludendo alla mia mise casalinga costituita da un paio di boxer e una maglietta. Vorrei risponderle che la signorina Kurata mi ha visto in condizioni ben più indecenti, ma mi limito a seguire il suo consiglio con un sorriso malizioso. In realtà sono nel panico più completo, devo prendere una decisione. Come si dice? L'attacco è la miglior difesa. Che poi non è che abbia molto da dire. Non che di solito mi perda in discorsi lunghi e noiosi, ma mi sembra di ricordare che Sana abbia riassunto benissimo tutta quella che è stata la mia vita da quando ho rivisto Tsu con tre semplici parole: niente di importante. Io stesso non avrei saputo trovare una definizione migliore. In fondo cosa c'è stato tra di noi? Un banale errore, di quelli che si fanno senza pensare e si dimenticano altrettanto in fretta. Poi andiamo, sono un ragazzo, è normale che abbia certi impulsi, no? Si è trattato di una semplice scopata, non più importante di una sveltina nel cesso di una squallida discoteca. Infatti la mattina, appena aperti gli occhi, me ne sono andato subito, come si confaceva all'occasione. E quell'insensata voglia di vederla che mi ha preso un attimo dopo essermi chiuso la porta alle spalle non è stato altro che un momento di debolezza. Ok, abbastanza forte da farmi fare una doccia velocissima per poi catapultarmi da lei perchè non si svegliasse da sola, ma pur sempre uno stupido momento di debolezza. E per dirle cosa, poi? Implorarla di lasciare Tsuyoshi perchè credo di essere stato così stupido da innamorarmi della ragazza del mio migliore amico? Patetico, ecco cosa sono. Probabilmente è stato un bene che Tsu abbia deciso di tornare prima, mi ha risparmiato un sacco di paranoie inutili. Come se non me ne facessi già abbastanza! La cosa che mi fa arrabbiare più di tutto è che io lo sapevo. Io lo sapevo che continuando a giocare con il fuoco prima o poi mi sarei scottato, io sapevo che quella strana amicizia non avrebbe portato a nulla di buono, lo sapevo che sarei finito per fare una stronzata, e ho deliberatamente scelto di andare avanti. E ora mi tocca subirne le conseguenze, diamine! Ho rovinato tutto. Avrei dovuto tener bene a mente fin dall'inizio che tutto questo era sbagliato, perchè lei merita uno come Tsuyoshi che sappia come farla sentire amata e protetta e capita, e Tsuyoshi.. beh, lui si merita lei. Perchè è il ragazzo più incredibile che abbia mai incontrato, ed è giusto che lei sia sua. Dio solo sa il male che mi fanno questi pensieri, ma è così. Inoltre lui l'ha avuta per primo, è così che doveva andare. Ecco, si meritano a vicenda, che cosa cazzo c'entro io in tutta questa storia? Assolutamente niente, sono entrato col preciso intento di autodistruggermi. Io sono solo un personaggio di contorno, stupidamente e irrimediabilmente innamorato di una protagonista confusa. E non c'è storia per quelli come me, quelli che se fossimo in un film verrebbero sistemati con una seconda scelta, perchè il pubblico non si preoccupi di loro quando i personaggi principali vivranno a lungo felici e contenti. - Hai intenzione di metterci ancora molto? - non è la voce della signora Hiroki che proviene dall'altra stanza, qui urge prendere una decisione. Ok, farò quello che avrei dovuto fare fin dall'inizio, seguirò la parte ragionante del mio cervello. E non importa quanto mi costerà, di stronzate ne ho già fatte abbastanza. - No no, scusa, sono pronto - ovviamente mi sono limitato a indossare un paio di jeans e una camicia alla cazzo, giusto per far felice quella santa donna che si prende continuamente cura di me. - Meno male, per un attimo ho pensato davvero che stessi per morire! - sorride mentre lo dice, e io mi chiedo come diavolo faccia a sorridere sempre. Io stavo per morire, accidenti a lei. - Stai meglio? - continua, ricordandomi la colossale bugia che ho inventato per allontanare Tsuyoshi. - Sì certo, era solo una brutta influenza, non ti preoccupare. - - Ne sono felice. - Non gli si incrina tipo la bocca a continuare a sorridere? E il bello è che i suoi sono pure sorrisi sinceri. E che cazzo, che la smetta una buona volta! E' irritante che una persona sia così allegra e serena mentre tu stai seriamente pensando al suicidio. Continuo a guardarla interrogativo, nella speranza che si sbrighi a comunicarmi il motivo della sua visita e ponga fine al mio dolore. Inutile, non funziona, continua a guardarmi e a sorridermi, e comincia davvero a somigliare a uno di quegli smile gialli stampati sulle magliette. Comincio ad avere caldo, quindi mi slaccio i primi bottoni della camicia. - Che fai adesso? - - Scusa, pensavo che ormai avessimo raggiunto una certa confidenza, io e te. - è incredibile come riesca a essere sarcastico nei momenti meno opportuni. Lei sorride imbarazzata, e io la trovo bellissima. E lei blatera qualche parola di rimprovero, e io penso quanto vorrei baciarla per farla stare zitta, e quanto vorrei fare l'amore con lei un'altra volta perchè le sia chiaro che deve essere mia e soltanto mia. Ovviamente, non metto assolutamente in conto che non ho il diritto di pensare nessuna di queste cose. - Dobbiamo parlare, credo - forse era meglio che stesse zitta. Dobbiamo parlare. Le due parole più odiose della storia del vocabolario. Sento che sto per essere distrutto nel giro di cinque secondi scarsi, così raccolgo le mie forze e tengo fede al piano. Evito accuratamente di guardarla in faccia. - Non abbiamo niente da dirci. Trovi che sia successo qualcosa di cui valga la pena discutere? - - Andiamo Akito, non fare il cretino! - era ora che smettesse di essere sempre così serena. - L'hai detto tu stessa, niente di importante. - ribatto, freddo come il ghiaccio. - Cosa pretendevi che dicessi, eh? Sai Tsu, sono andata ha letto con il tuo migliore amico. Ma tu non ti preoccupare, continuo a essere innamorata di te! - Sbam. Forse avrei preferito un pugno dritto in faccia.
"Continuo a essere innamorata di te!" "Continuo a essere innamorata di te!" "Continuo a essere innamorata di te!" "Continuo a essere innamorata di te!"
Beh, se quella che cercavo era una spinta per attuare il mio progetto direi che è arrivata. Un po' violenta forse, ma è arrivata. - Ti sei pentita, vero? - non avrei mai pensato di essere così masochista. Lei mi fissa, non dice niente. - Direi che il tuo silenzio parla da solo, ora te ne puoi anche andare, altrimenti Tsuyoshi si preoccuperà. - non so come faccia la voce a uscirmi così tranquilla quando in realtà vorrei spaccare tutto quello che mi capita sotto tiro. - Aspetta, non pensare di risolvere tutto così in fretta! - - Cos'altro abbiamo da dirci? Tsu non saprà mai niente, io non ti romperò più le scatole e voi due vivrete sempre felici e contenti. - - E tu? - - Io non lo ero neanche prima, felice e contento. - Cerco di spingerla verso la porta, ma lei non ne vuole sapere di muoversi. Non dice niente, ma non accenna a muoversi. - Quindi tu non hai provato niente quella volta, vero? - la sua voce trema, ma non posso mandare tutto all'aria ora. - Beh, mi sono divertito. - - E basta? - chiede di nuovo, quasi incredula. - E basta. - rispondo con tono distaccato. E bugiardo, ma questo spero che lei non lo noti. Resta un attimo lì impalata a fissarmi, poi prende la parola. - Hai ragione tu, allora non abbiamo niente da dirci. - Fa per andarsene, non la fermo. Sono immobile, come congelato. Lei fa quasi per aprire la porta, quando improvvisamente si arresta. - Che cosa si prova, eh Akito? Cosa si prova a non sentire assolutamente niente?- Sono spiazzato dalla domanda.Non reagisco in alcun modo. Ora si avvicina, io mi sto sciogliendo. - Dimmelo, perchè io non lo so. Insegnami come cazzo fai a farti scivolare addosso qualsiasi cosa, come cazzo fai a non farti mai male! Insegnamelo, ti prego, perchè io davvero non ne sono capace. - Rimango in silenzio, sconvolto da come lei possa pensare una cosa del genere. Poi esplodo. - Io non provo niente, io non mi faccio mai male? Dio, Sana, io da questa storia sto uscendo distrutto, non ammaccato! Non mi vedi? Non vedi con quanta cazzo di fatica ti parlo? Non vedi con quanta cazzo di fatica non ti salto addosso e non ti butto sul letto, o sul pavimento, o anche contro il muro? Perchè è questo che vorrei fare, ogni santa volta che ti vedo. E' questo che ho fatto, e quell'unica volta la dovrò scontare per il resto della mia esistenza! Credi davvero che avrei fatto una cosa del genere a Tsuyoshi se non avessi provato niente? - Adesso è lei a rimanere in silenzio, mentre io ho il respiro affannato e il cuore che pompa sangue così forte da scoppiare. Per un attimo penso di rimangiarmi tutto, ma ormai sono sulla via del non ritorno, tanto vale affondare per bene. Prova a parlare, ma le parole non ne vogliono sapere di uscire. - E.. e allora p-perchè mi hai detto quelle cose? - chiede con voce flebile, quasi balbettando. - Tsuyoshi è il mio migliore amico da quando sono al mondo, hai idea di quello che ho fatto? - - Akito, io ho tradito il mio fidanzato. Siamo sulla stessa barca! - - No che non siamo sulla stessa barca, dannazione! I fidanzati si tradiscono, da sempre. E chi c'è a consolarli? Gli amici. Benissimo, quando Tsu scoprirà che l'hai tradito, da chi andrà? Sono io ad avergli fatto il torto maggiore, e non vivrò abbastanza a lungo per perdonarmelo. Quindi, visto che lui ti ama da morire e.. - prendo un attimo di coraggio prima di pronunciare il resto della frase -.. e tu ami lui, la cosa migliore che possa fare è allontanarmi, in ogni caso. - - Non.. non dobbiamo dirglielo per forza. - - E andare avanti così in eterno? Mi fa piacere che tu sia sicura di farcela, io no. Come puoi chiedermi di vedervi insieme, giorno e notte, vicini, mano nella mano? Io non ce la faccio, finirei per distruggermi più di quanto non farei sparendo semplicemente dalla circolazione. Ma prima di andarmene, concedimi almeno di dirgli la verità. Ti perdonerà, vedrai. - - Ma tu non hai capito proprio un cazzo! Sono io che non mi perdonerò. - Annulla immediatamente la distanza che c'è tra di noi e mi bacia. E i miei progetti di fuga, le mie paranoie, i miei buoni propositi.. se ne va tutto a farsi fottere.
Eccomiiiiiiiii scusate l'attesa, addirittura più lunga del solito, ma l'ispirazione è andata completamente a farsi benedire. Come avrete notato c'è stato un piccolo salto temporale. Questo è dovuto semplicemente al fatto che ho voluto far passare un po' di tempo perchè i protagonisti potessero maturare bene i loro sentimenti e pensieri, mi auguro che non vi disturbi più di tanto. In questo capitolo ho cercato di dare molto spazio ai sentimenti e ai pensieri di Hayama, un po' perchè da quando è tornato Tsu non ne sappiamo più nulla, e un po' perchè mi diverto da morire a ragionare con la sua testa ^_^ Spero che ciò non l'abbia reso troppo noioso.. fatemi sapere cosa ne pensate! Non ho molto tempo, quindi non mi dilungo sugli inutili discorsi di fine capitolo che sono solita fare (io amo tutto ciò che è inutile ^^) e passo direttamente ai ringraziamenti.
ryanforever: ciao caraa! mamma mia, se l'ultima volta che ho aggiornato stavo per andare a Roma.. oddio, è passata veramente una barca di tempo! Scusa, scusa, scusa. Mi segui sempre e io come ti ripago? Ti faccio aspettare più di due mesi tra un capitolo e l'altro. Mi dispiace T_T Comunque, spero che questo piccolo salto temporale non ti abbia disturbato troppo.. dove sarà andata Sana? Sinceramente non lo so XD Sono così felice di aver finalmente scritto dalla parte di Akito, trovo mi riesca decisamente meglio. Che te ne pare di questo nuovo capitolo? Scusa ancora per l'attesa, a presto! un bacione
Sour girl: ma buongiorno cara! come stai? sono felicissima che lo scorso capitolo ti sia piaciuto, anche se a mio parere questo è decisamente superiore. Visto che la scorsa volta abbiamo potuto apprendere solo i pensieri di Sana, mi auguro di essere riuscita a spiegare bene quelli di Akito, sia in riferimento allo scorso capitolo che, soprattutto, a questo. Come l'hai trovato? Confido in tuo parere, nonostante l'attesa. un bacione
Princerella: Hola! Como estas? Ok scusa, abbandoniamo questa lingua schifosa qual'è lo spagnolo e torniamo al caro e vecchio italiano. Reazione positiva dicevi? Beh, conosciamo il nostro Akito, non è che una cosa del genere gli si adatti alla perfezione! In ogni caso non è stata nemmeno così disastrosa, se non altro perchè finalmente Sana ha deciso di prendere in pugno la situazione! Scusami davvero per l'attesa, spero mi seguirai ancora! un abbraccio
dolcementeprincess: eheh, ti ho fatto venire il principio di infarto, eh? non temere, neanch'io sono così malata da far compiere certe avventate mosse ai nostri protagonisti XD chissà come mai anche tu hai capito che c'è la possibilità che Akito decida di trattarla male.. beh magari un pochino l'ha fatto, ma non mi sembra che sia stato poi così credibile ^^ tu cosa dici? (= grazie mille per i complimenti, a presto spero! un bacione
daygum: oh meno male che ci sei tu che con le tue fantastiche recensioni mi tiri su il morale (: ti ringrazio molto per i complimenti, in particolar modo riguardo allo stile di scrittura.. non hai idea di quanto conti per me! Comunque per ora il nostro amichetto occhialuto, anche se non ci è dato sapere quali sono i suoi pensieri in proposito, non sembra essersi accorto di nulla.. come avrebbe potuto? Comprensivo com'è figurati se non è disposto ad accettare che Sana non se la sentisse in quel momento! Scusami tanto per il tempo che ti ho fatto aspettare, un grosso bacio
jeeeeee: sai che mi diverto un sacco a contare ad alta voce le "e" quando scrivo il tuo nome? Mi recensisci sempre e non ho ancora imparato che sono sei. Ok, basta parlare di queste cavolate XD Sono davvero tanto felice che lo scorso capitolo ti abbia fatto ridere, almeno hai preso la cosa in modo positivo! In questo capitolo hanno fatto un tentativo, ma.. mi sa che non hanno risolto proprio niente! ^^ cosa ne pensi? un bacione
lucia lair: eheh, l'amichetto occhialuto non ha fatto nessuna faccia dato che non gliel'hanno ancora detto ^^ Per ora è già tanto che si sia facendo strada in loro l'idea di amarsi, per l'accettazione della cosa ci vuole ancora del tempo.. almeno fino al prossimo capitolo, dai! XD Povero Tsuyoshi, lui che è anche passato un sacco di volte a trovare Akito pensando che si sentisse male.. basta, non è tempo per i sensi di colpa! cosa ne pensi di questo capitolo? scusa davvero per l'assurdo ritardo, un abbraccio
cicia123456: ma buongiorno cara! come stai? Sì in effetti mi faccio aspettare abbastanza.. mi dispiace, ma la puntualità non è proprio il mio forte T_T Spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo, se morivi dalla voglio di conoscere i pensieri di Akito.. beh, qui ci sono tutti, e anche abbastanza deliranti! Spero di avere presto tue notizie, bacio
balakov: ciao! che dire, non posso che ringraziarti! è piacevole sentire dei complimenti da parte di un autore che tu stessa hai recensito e hai trovato valido.. devo ammettere che è passato tanto di quel tempo che ho dovuto andare a rileggere quale storia fosse, e sono felice di aver capito quello che volevi che la tua storia dicesse. spero continuerai a seguire questa storia, e chissà, magari anche a recensirla se ti va! a presto!
MaKiCo: ciao cara! non sai quanto ti stia invidiando, anch'io voglio la patenteeee >.< comunque, non ti devi assolutamente preoccupare, recensire non è assolutamente un obbligo! va bene anche una recensione ogni tanto, giusto per farmi capire che segui la mia storia, basta questo a rendermi soddisfatta! poi lenta come sono con gli aggiornamenti figurati se non perdono i tuoi impegni ^^ ne approfitto per farti i complimenti per lo scritto e gli auguri per tutte le tue guide future! fammi sapere cosa ne dici di questo capitolo, se vuoi, e grazie per seguirmi sempre, nonostante tutto. un bacione, a presto!
ponpon: ehi! non ti devi assolutamente preoccupare, non sei l'unica ad aver passato dei momenti davvero stressanti! Grazie di cuore per l'apprezzamento che non mi fai mai mancare, anche nei capitoli che mi piacciono di meno tipo lo scorso. Comunque avevi assolutamente ragione, come Akito ci ha dato conferma in questo capitolo vedere Sana insieme a Tsuyoshi lo disturba, e non poco! E poi.. era ovvio che alla fine Sana si riprendesse e capisse che quello giusto è SOLO il nostro amato Hayama! grazie di tutto il sostegno, te ne sono davvero grata. e scusa davvero per il ritardo, sarò felice di sentire nuovamente il tuo parere. un grosso grosso bacio
x_Mokona: Ehm.. se quella di prima era un'eternità questo cos'è? Ok, sono senza speranze T_T non so veramente come scusarmi, pensandoci bene non sono nemmeno sicura che il capitolo valga il ritardo, posso solo dirti che mi dispiace. Ecco, finalmente è arrivato il tanto agognato seguito, anche se di tempo ne è passato un bel po'.. cosa ne pensi? Beh, se non altro di spazio per i pensieri di Akito ce n'è eccome! spero di sentirti presto, scusa ancora per il ritardo! un bacione
KaDe: Grazie, grazie, grazie. Ogni complimento mi fa saltellare per la stanza come un'idiota, neanche avessi appena vinto chissà quale riconoscimento letterario di importanza mondiale ^_^ Poi ti piacciono anche i Led Zeppelin.. beh, complimenti per i gusti (: a presto, cara! un bacione
Australia: benvenuta mia cara, e piacere di conoscerti! Tutto questo entusiasmo mi fa davvero stringere il cuore.. non so come ringraziarti! Spero che questo nuovo capitolo non ti abbia delusa, e se deciderai di far sentire ancora il tuo parere.. beh, non può che farmi piacere! Di nuovo grazie di cuore per i complimenti, mi hai reso veramente felice ^_^ a presto, spero! un bacione p.s: bellissimo, bellissimo, bellissimo nick.
E anche stavolta ce l'abbiamo fatta! Grazie mille a tutte le persone che hanno messo la mia fic nei preferiti (*_*), e anche a quelle che leggono e non recensiscono, ma io so che ci sono. a presto, spero! chia
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Capitolo 12 *** Capitolo 12 ***
Dopo quel bacio, io e Akito abbiamo fatto l'amore. E dopo
quella volta
un'altra, un'altra e un'altra ancora. Non so esattamente cosa mi sia
preso, non so se sia proprio amore, ma quando non c'è mi
manca.
Tsuyoshi non riesco più nemmeno a guardarlo in faccia, ho
iniziato anche a raccontargli un sacco di bugie. Gli ho detto che
durante la sua assenza ho fatto amicizia con la signora Hiroki, la
vicina di casa di Akito, e adesso passo molto tempo con lei. In
realtà, ogni secondo che non sono con il mio fidanzato o con
sua
madre lo passo con Akito. Non importa quando o dove, ogni volta che la
mancanza si fa insopportabile (e ciò accade,
ahimè,
piuttosto di frequente), gli mando un messaggio e lui è
lì. Se sono nei paraggi a casa sua, altrimenti va bene anche
in
macchina, nel bagno di un bar, in un vicolo deserto.. perfino in
ascensore l'altro giorno. Hayama mi bacia con urgenza, e mi fa sentire
ancora una diciassettenne ai tempi del liceo, quando bisognava fare
tutto in fretta per la paura di essere scoperti, quando sembrava che da
quegli scontri di lingue dipendesse l'intera sorte della nostra
esistenza. Da quella volta, non ne abbiamo più parlato.
Parliamo, anzi, dato il soggetto sarebbe meglio precisare, parlo, di
tutto, tranne che di noi. Il nostro rapporto, è argomento
off
limits. Discutiamo perfino di Tsuyoshi ogni tanto, ma mai troppo a
lungo, e se uno dei due diventa triste basta un bacio per sistemare
tutto. Io e lui siamo amici. Amici che qualche volta, molte volte,
finiscono a letto insieme. Il senso di colpa è diventato
costante, persino sopportabile oserei dire. La signora Hiroki ci vede
spesso insieme, si limita a sorridere divertita, lei non chiede
spiegazioni e noi non gliele diamo. A volte penso che se sapesse non
avrebbe nemmeno la forza di guardarci in faccia, altre volte credo
invece che sappia tutto e nonostante questo non smetta di sorridere.
Ma non è sempre facile, io e Akito litighiamo anche. E
piuttosto
spesso, dato l'assurdo caratteraccio che si ritrova. Ogni tanto per
cose stupide che si risolvono altrettanto stupidamente, ogni tanto per
cose così gravi che entrambi preferiamo non affrontare. E
allora, per non essere costretti a una resa dei conti, ci baciamo. Ci
baciamo perchè così stiamo zitti, ci baciamo per
non
pensare, ci baciamo perchè il semplice motivo per cui ci
siamo
trasformati entrambi in due persone orribili è che non
abbiamo
nessuna voglia di smettere di baciarci.
- Kurata, non credi di aver bisogno di una piccola pausa? - mi chiede
quando, sfinita dal secondo orgasmo della giornata, mi abbandono contro
il suo petto. Ha cominciato anche a chiamarmi per cognome, "per
mantenere le distanze" dice lui. Scuoto la testa, divertita.
- Piuttosto non sarai tu, Hayama, a non farcela più? - Lo
guardo
negli occhi, è una sfida, e lui non ha nessuna intenzione di
perdere. Non faccio nemmeno in tempo a cambiare direzione al mio
sguardo che lui ribalta le posizioni e mi è sopra.
- Diamo inizio al terzo round. - sussurra contro le mie labbra, prima
di riprendere a baciarmi togliendomi il respiro.
Sto quasi per addormentarmi quando sento bussare alla porta della sua
stanza. Preferisco non indagare sul motivo per il quale l'ignoto
visitatore possegga le chiavi di casa sua e si permetta di entrare a
suo piacimento. Mi giro verso Akito per assicurarmi che sia sveglio, ma
non
sono sicura della risposta. Lo accarezzo piano, cercando di attirare la
sua attenzione.
- Hayama? - Chiunque sia alla porta si fa insistente.
Lui non risponde, se non con qualche verso.
- Hayama, non hai sentito che stanno bussando? -
- Humpf.. E tu lasciali fare. - dice, girandosi dall'altra parte.
- Akito, ci sei? C'è una persona che vuole vederti -
è la voce della signora Hiroki che proviene da fuori.
- Hai sentito? Secondo me dovresti andare a vedere! -
Mi guarda contrariato, nonostante sia ormai sveglio non vuole
arrendersi ad aprire entrambi gli occhi.
- Tu sei qui, quindi chiunque sia non mi interessa abbastanza da
scomodarmi. -
Non faccio nemmeno in tempo a realizzare quello che ho sentito che la
voce della signora Hiroki si fa prepotente.
- Akitooo! Alzati dal letto, pelandrone! - poi si rivolge al visitatore
con voce esageratamente alta e squillante - Scusalo Tsuyoshi,
ultimamente dorme poco. -
Basta una frazione di secondo, io e Akito ci guardiamo e lui balza in
piedi.
- Un attimo, signora Hiroki, sono impresentabile! - urla cercando di
infilarsi almeno un paio di mutande.
- Andiamo, amico, non credere che non sia abituato alla tua mise
casalinga! - adesso è Tsuyoshi a parlare, e io divento, se
possibile, ancora più pallida di prima.
Ci guardiamo, senza sapere bene cosa fare.
- E così siamo arrivati alla resa dei conti.. - sussurro,
più a me stessa che a lui.
- Ma sei scema? Vuoi davvero che lo scopra così? Vai
in
bagno accidenti! - anche lui parla piano, per non farsi
sentire
dall'esterno, e mi spinge verso la porta del bagno. Io mi appiattisco
contro la parete, cercando di farmi il più piccola
possibile, e
tendo le orecchie per cercare di ascoltare il più possibile
della loro conversazione.
- Akito, come stai? E' un po' che non ti fai vedere! - è
Tsuyoshi a iniziare la conversazione.
- Ho avuto molto da fare.. - e questo è Hayama, ovviamente.
Questa storia del cognome sta contagiando un po' anche me, giusto per
far finta di non esserci dentro fino al collo, in questa.. cosa.
- Qualche ragazza, eh? - scherza Tsu, completamente inconsapevole di
aver centrato in pieno l'argomento.
- Ma no, ma cosa dici! Sai che non ho tempo da perdere con queste cose.
- non so se sentirmi offesa per essere stata definita una cosa o
lusingata perchè invece, ultimamente, di tempo con me ne sta
perdendo molto. Continuo ad ascoltare.
- Invece secondo me dovresti iniziare a frequentare qualcuna..
chiederò a Sana se ha qualche amica da presentarti! -
- No! - è Hayama a dar voce all'urlo che mi è
rimasto soffocato in gola. No, no, e poi no!
- Perchè no? Mi dispiace vederti sempre solo.. -
- Oh, ma io sto benissimo così! -
- Non ti credo, lo so che in fondo anche tu ce l'hai un cuore. - E
sapesse quanto da vicino l'ho sentito battere.. Ok, non è il
momento di perdersi in simili romanticherie, riferite ad Hayama per di
più! Nessuna risposta, tendo ancora di più
l'orecchio in
attesa di eventuali sviluppi.
- Sasaki, non farmi credere che sei venuto fin qui per scoprire se ho o
meno un cuore. -
- Volevo sapere come stavi, te l'ho già detto. -
- E..? - mamma mia com'è sospettoso quel ragazzo. Non
può
pensare che a volte le persone si interessino a lui anche senza motivo?
- In effetti ci sarebbe un'altra cosa.. - Va bene, forse non ha tutti i
torti. - Ieri pomeriggio ho visto Aya. -
- Chi? - ancora una volta è Hayama a dar voce ai miei
pensieri.
- Aya, Aya Sugita, ricordi? Ci siamo incontrati in quel bar vicino al
centro commerciale. - Ah, ho capito.. dev'essere la morettina che non
mi toglieva gli occhi di dosso.. l'ex ragazza di Tsu!
- Vi siete incontrati nel bar vicino al centro commerciale. Per caso? -
- Certo che sì, Akito! Cosa vai a pensare.. Non farei mai
una
cosa del genere a Sana! - si affretta a rispondere Tsuyoshi.
Ovviamente, lui non mi farebbe mai una cosa del genere. In questo
preciso momento il senso di colpa è aumentato almeno di
dieci
chili.
- Era solo una domanda.. continua. -
- Ecco.. ha detto di amarmi ancora. -
- Sì, questo si sapeva. - risponde Hayama come se fosse la
cosa più ovvia del mondo.
- Ah sì, si sapeva? - chiede contrariato Tsu.
- Ma certo, era evidente. Dopo nove anni le donne non ti si levano di
dosso così facilmente! - Mi trattengo da uscire dalla porta
e
tirargli un pugno solo perchè voglio sentire il resto della
conversazione. Ma chi si crede di essere quel pallone gonfiato e
maschilista? - In ogni caso, il nocciolo della questione è
un
altro. Tu sei ancora innamorato di lei? - non ho mai sentito Hayama
così risoluto e tranquillo, ennesima ragione per cui
vorrei averlo a portata di mano solo
per dargli una botta in testa.
- ... -
Silenzio di tomba, Tsuyoshi non risponde. E se avesse ragione Hayama?
Magari è davvero da stupidi pensare che dopo così
tanto
tempo si possa liquidare la cosa in un attimo e tanti saluti. Per un
momento, la persona schifosa che sono diventata e di cui ho
già
parlato in precedenza, spera con tutta se stessa che sia
così.
Ancora nessun segno di vita dall'altra stanza. Che se ne siano andati?
- No. - E la risposta aggiunge altri venti chili al mio
pesante
macigno sullo stomaco. Come ho potuto anche solo pensare di essere
felice di dividere il mio senso di colpa con lui? Speravo forse che se
anche lui fosse stato innamorato di un'altra persona si
sarebbero
sistemate le cose? Aspetta, non anche, solo. Eventualmente,
sarebbe stato solo
lui ad essere innamorato di un'altra persona. Mi faccio schifo.
Adesso è Hayama a non dire più una parola. Che
senta
quello che sento io? Probabilmente mi odierebbe anche solo per un
simile pensiero.
- In ogni caso, mi ha detto che mentre ero via lei e Hisae ti hanno
incontrato in giro con Sana. Perchè non mi hai detto nulla?
-
- Bah, mi sarà sfuggito.. comunque non mi ha detto niente
che tu non sappia già. -
- Davanti a Sana? - chiede Tsuyoshi scandalizzato.
- Non proprio.. ma solo una deficiente non ci sarebbe arrivata. -
- E lei? Oddio, Sana come l'ha presa? - si informa il mio fidanzato,
tutto preoccupato. Mi sento sempre di più una merda.
- Ma niente, come vuoi che l'abbia presa.. Inizialmente mi ha fatto
qualche domanda, ma io ho provveduto a tranquillizzarla. -
- Grazie Akito, sei un amico. - in questo momento posso solo immaginare
come si deve essere sentito Hayama.
- ... -
- A proposito di Sana, voi due andate abbastanza d'accordo, giusto? -
Hanno finito questi due di parlare di me? Forse è giusto,
è la divina provvidenza che mi sta punendo per le mie
cattive
azioni. Hayama non risponde, deve aver fatto qualche cenno con la testa
perchè Tsuyoshi continuasse a parlare.
- Ho bisogno di chiederti un piccolo favore.. Eventualmente, non
è che domani
pomeriggio potresti tenerla occupata? Se non hai tempo chiedi alla
signora Hiroki di farlo, a quanto pare anche loro sono molto amiche. -
- Ma davvero.. Perchè mi chiedi di fare una cosa simile? -
- Per ora non te lo posso dire, ma prometto, e spero, che lo scoprirai
presto! -
Tsuyoshi sta sorridendo, lo sento dal tono di voce. - Comunque ora devo
scappare, sono felice che tu stia bene e ti ringrazio molto per tutto
quello che stai facendo per me! - Lo lascia così, senza
dargli
il tempo di pronunciare una sola sillaba.
Mi appoggio alla parete e cado a terra, senza forze, senza sapere bene
cosa dire o cosa fare.
- Puoi uscire di lì, se vuoi. - dice piano Hayama,
ma senza muovere un solo passo verso il bagno.
E' questo il problema, non sono affatto sicura di averne voglia.
Rimango accasciata a terra per un minuto che mi pare infinito,
finché non mi decido ad alzarmi e raggiungerlo in camera
sua.
Esco dalla porta e lo trovo seduto sul letto, con lo sguardo perso nel
vuoto. Mi avvicino e prendo posto accanto a lui.
- Perchè sei qui? - Mi dice, guardandomi improvvisamente
negli occhi.
- Volevi che rimanessi in bagno? - chiedo, non capendo esattamente dove
voglia arrivare.
- No.. intendo perchè sei qui adesso. Perchè non
sei con
il tuo fidanzato? Perchè non sei dove dovresti essere? -
secondo
me neanche lui lo sa, dove vuole arrivare.
- Non lo so. - Ammetto io, guardandomi le ginocchia, leggermente
scoperte dalla gonna che mi sono infilata in fretta e furia mentre ero
in bagno.
Hayama distoglie il suo sguardo e si sdraia sul letto, guardando il
soffitto. Io non mi muovo di un millimetro.
- Forse dovresti andare. - dice, senza togliere gli occhi dal muro
sopra la sua testa.
- Già.. forse dovrei farlo. -
Lo guardo un'ultima volta prima di raccogliere dal bagno quello che
resta delle mie cose e lasciare il suo appartamento.
Ho la sensazione che questa volta non basterà un bacio per
sistemare tutto.
- Sana, ti devo parlare. - Sono appena rientrata in casa Sasaki dopo
due ore passate a vagare sotto la pioggia, non faccio nemmeno in tempo
a togliermi il soprabito che Tsuyoshi mi si pianta davanti con uno
sguardo decisamente più serio del solito.
- D-di cosa? - chiedo, mal celando una certa sorpresa.
- Di una cosa che ho saputo, e Akito mi ha confermato, che non mi
è piaciuta affatto. - Devo essere sbiancata. Che Hayama gli
abbia detto tutto? Il panico
inizia a farsi strada nella mia mente. Sto già per vuotare
anch'io il sacco, a questo punto sarebbe inutile continuare a mentire,
ma prosegue prima che io apra bocca.
- Akito mi ha raccontato di Aya e Hisae. -
- Lo so, è tutta colpa.. aspetta, hai detto Aya e Hisae? -
-
Sì, non le avete incontrate un pomeriggio in centro? - spero
che non
abbia notato il sospiro di sollievo che mi è sfuggito,
comincio a
riprendere colore.
- Ah sì le vostre amiche.. certo certo. Cosa c'è
che ti preoccupa in proposito? -
- Qualche giorno fa ho incontrato Aya, così abbiamo bevuto
un caffè e lei ha confessato di essere ancora innamorata di
me. Ne ho parlato ad Akito, e lui non solo mi ha detto che sapeva
già tutto, ma ha aggiunto che il fatto è
piuttosto evidente. -
- Effettivamente l'avevo sospettato! - ridacchio per sdrammatizzare.
-
Non c'è niente da ridere! Voglio che tu sappia che Aya
è stata molto
importante per me, il motivo per cui non te ne ho parlato è
che non c'è
mai stata l'occasione..-
- Non ti preoccupare - lo interrompo io - non hai bisogno di
giustificarti! E' tutto a posto. -
Mi sorride dolcemente prima di continuare a parlare.
-
Ti ringrazio della fiducia che riponi in me, ma voglio dirtelo. Non
importa come ti ha trattata Aya, non importa che siamo stati insieme
più tempo di quanto non riesca a ricordare,
perchè io ti amo. Lei è
stata il mio passato, tu sei il mio presente. - fa una piccola pausa. -
e voglio che tu sia anche il mio futuro. -
Lo guardo, spiazzata da quell'improvvisa confessione che non sono
sicura di capire fino in fondo.
- Ma Tsu, lo so.. -
- No, aspetta, lasciami finire. E' un po' che ci sto pensando, e ora
sono finalmente sicuro. Sana Kurata, sposami. -
Rivelazione scottante!
Non so precisamente quanto tempo sia passato dall'ultimo aggiornamento,
tanto sarà sicuramente troppo.
Che ne dite di questo capitolo? Personalmente, ne sono abbastanza
soddisfatta. Non so come mai, di solito preferisco vedere le cose dal
punto di vista di Akito, ma per questa scena mi serviva proprio
Sana! Sono estremamente soddisfatta di questa consapevolezza. Comunque,
rispetto all'ultima volta che il capitolo era composto quasi
esclusivamente da pensieri e seghe mentali, grazie a Dio abbiamo fatto
dei passi in avanti.
Non ho molto da dire, lascio giudicare a voi mie preziose lettrici!
Però non posso non rispondere alle 22, e dico 22, recensioni
che
ho ricevuto solo per il capitolo scorso, che nemmeno mi piaceva tanto
*_*
Non riesco a esprimere la mia commozione.
jeeeeee:
carissima! nello scorso capitolo non hanno risolto un bel
niente e in questo siamo ancora di più in alto mare.. hai
ragione, sono proprio senza speranze! E per fortuna, altrimenti che
storia ci sarebbe? Spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo,
aspetto una tua prossima recensione per poter contare ancora una volta
le "e" scritte nel tuo nome. XD un bacione!
kashia:
ecco, mi hai ricordato che l'ultima volta che ho aggiornato era
la befana. praticamente più di un mese fa. che frana che
sonooo T_T comunque,
bando alle ciance, ho cercato di accogliere la tua richiesta di
pubblicare con un carattere più grande. sei più
comoda
adesso? se lo preferisci ancora più grande dimmelo, tanto
per me non fa nessunissima differenza ^^ E anche se riscontri
problemi di altro genere, non esitare a farmelo sapere! Ti ringrazio di
cuore per i complimenti, spero davvero che vorrai darmi ancora il tuo
parere. baci baci
ryanforever:
ciao cara! anche tu a ricordarmi da quanto tempo non
aggiorno.. T_T Ma l'importante è che adesso sono tornata! Mi
sembra che questi due abbiano iniziato ad incontrarsi abbastanza
sistematicamente.. peccato che facciano solo danni! Che ne pensi di
questo aggiornamento? Non vedo l'ora di leggere di nuovo un tuo parere!
A presto, un bacione :)
chany41:
ciao! mi sembra che questa sia la prima recensione che mi
lasci, quindi.. benvenuta! Grazie mille per i complimenti, spero di
sentirti di nuovo! un bacio
lucia lair:
ehi! sono felice che lo scorso capitolo ti sia piaciuto,
sinceramente temevo che risultasse un po' noioso.. Comunque hai proprio
ragione, se quel dannato tornasse con Aya farebbe felici un bel po' di
persone e risolverebbe un sacco di problemi.. ma, ovviamente,
perchè rendere le cose facili quando ci si diverte
tanto ad averle così ingarbugliate? XD attendo un tuo parere
anche in merito a questo aggiornamento, baci baci :)
cicia123456:
Ciao carissima, e grazie per i complimenti che mi
commuovono sempre *_* Non riesci neanche a immaginare il piacere che mi
ha fatto leggere la tua recensione! In ogni caso, se fossimo nella vita
reale senza dubbio anch'io la penserei come Akito. E' un peso
decisamente troppo grande da sopportare.. Ma ai nostri due piccioncini
qua piace tanto complicarsi la vita, e nei rari momenti di
lucidità va sempre tutto male -.- Che ci vogliamo fare? A
noi
piacciono lo stesso! [soprattutto Akito, sì, hai decisamente
ragione :)] Ora mi piacerebbe proprio tanto sapere cosa ne pensi di
questo nuovo capitolo.. grazie ancora per la bellissima recensione, un
bacio!
ponpon:
Ciao caraaaaaa! Come stai? Sisì, nelle vacanze di
natale mi sono divertita un sacco, peccato che ora siano solo un
lontano ricordo T_T Sono immensamente felice che lo scorso capitolo ti
sia piaciuto.. eh già, hai proprio ragione! Quei due
lì
fanno sempre un sacco di danni, litigano, si allontanano, si
innamorano, ma alla fine che cosa faremmo senza di loro?
^^ Comunque, dicevi che la situazione era difficile? Beh,
adesso è drasticamente peggiorata. Non vedo l'ora di sapere
il tuo parere anche in merito a questo capitolo.. a presto, spero! un
bacione one one
pinkgirl:
..E invece è andata lì soltanto per creare ancora
più confusione in una situazione che già non era
semplice in partenza! Che disastro Sana, non ne combina una giusta. Con
questo capitolo credo di aver soddisfatto la tua precedente
curiosità creandone una ancora più angosciante..
sbaglio? A presto carissima, baci baci
trixina:
Ciao cara! Meno male che il capitolo pieno di seghe mentali ti
è piaciuto, va.. Sono lusingata dai tuoi complimenti (grazie
*_*), ma non posso ASSOLUTAMENTE permetterti di dire una cosa simile.
Prima di tutto perchè sono abbastanza sicura di aver
recensito positivamente una delle tue storie, quindi mi è
piaciuta, quindi non scrivi affatto male. E in secondo luogo, non puoi
buttarti giù in questa maniera! Sai, ti confesso che a volte
succede anche a me. Di leggere una storia particolarmente bella e
pensare che io, che comunque me la sono sempre cavata discretamente, in
confronto all'autrice sono un'incapace. Perchè uno non crede
mai di poter dare le stesse emozioni che riceve (e probabilmente nel
mio caso è anche vero, perchè su questo sito ho
letto fic talmente belle da far venire i brividi), ma le persone che
recensiscono, la mia storia come le tue, la pensano diversamente.. no?
Non sono certa di essermi spiegata, ma ti ringrazio comunque per la
graditissima recensione, nella speranza di leggere nuovamente un tuo
parere! un bacione
daygum:
grazie, grazie, grazie! Eh no, il nostro povero Tsu non si è
accorto di niente.. anzi! E' che io ho sempre pensato che spesso,
quando una persona è davvero innamorata, il cervello si
annebbia a tal punto che certe cose proprio non le vede. Ci si illude
continuamente, è un comportamento così umano..
Cosa ne pensi di questo capitolo? Aspetto notizie! un bacio
Australia:
ehi, ho visto giusto poco tempo fa il film che porta il tuo nome *-*
Ok, giustamente non ti interessa. Come stai? Sono così
felice che ti sia piaciuto lo scorso capitolo! Avevo paura che con
tutte quelle riflessioni Akito risultasse un po' OOC.. fortunatamente
non la pensi così! Grazie di cuore per i complimenti, se non
fosse per queste soddisfazioni non mi verrebbe nemmeno la voglia di
aggiornare! Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensi di questo nuovo (e
scottante! XD) capitolo! a prestissimo! un bacione one one
totta91:
ciaoooo! che bello, sono veramente contenta che ti sia
piaciuto lo scorso capitolo! E dei nuovi sviluppi, cosa ne pensi?
Aspetto il tuo parere, grazie di tutto! un bacione
x_Mokona:
*__________* Ma io ti adoro. Te lo giuro, le tue recensioni mi
commuovono. So perfettamente cosa significa passare un brutto periodo,
nella mia vita sono anche piuttosto frequenti. Non so cosa ti sia
capitato, ragion per cui non posso certo permettermi di paragonare i
tuoi disagi ai miei o dispensare giudizi, ma credimi quando ti dico che
probabilmente per me la lettura significa quello che significa per te,
e io non posso che essere immensamente
felice di darti una mano, seppur piccola piccola. Prometto
che mi impegnerò perchè tu non rimanga mai delusa
dagli aggiornamenti, di cui già devi perdonare la lentezza
^^ Grazie davvero, spero che qualunque cosa sia passi presto. un grosso
bacio
sem0305:
carissima, benvenuta tra le lettrici! che bello avere nuovi pareri,
specialmente se positivi *_* va bene, basta gongolare, spero
continuerai a seguirmi anche in futuro! grazie mille, un bacio
Alphacent:
Ciao! Sai, io mi sento in colpa per il modo in cui sto maltrattando il
povero Tsuyoshi. Prima di tutto perchè è un
personaggio che mi è sempre stato simpatico, e qui lo sto
davvero umiliando al massimo. E in secondo luogo perchè,
porca di quella miseria, ha ragione lui! Però, come dici tu,
è davvero impossibile non ti fare per Akito e Sana, in
qualsiasi situazione! Per quanto riguarda la mente contorta di Akito,
ammetto di averlo un po' ispirato a me. Non che mi sia mai trovata in
una situazione del genere (e sinceramente spero che non mi succeda mai
^^), però ho cercato di immedesimarmi in lui e ho scritto
esattamente quello che avrei pensato (o che penso che avrei pensato)
in un'occasione analoga. Invece mi riesce molto
più difficile immedesimarmi in Sana. Akito è un
po' come me, cerca di razionalizzare tutto ma alla fine si fa vincere
dalle emozioni e dal momento, Sana invece è completamente
irrazionale! Dice una cosa, poi si contraddice, poi fa una cosa
completamente incoerente con quello che aveva appena detto.. insomma,
lei nemmeno ci prova a ragionare secondo me ^^ Diciamo che la
ragazza è molto impulsiva, ecco. Quel << e
basta. >> di Akito, rappresenta appunto il tentativo di
fare la cosiddetta "cosa giusta" che in quel momento, in seguito ai
suoi mille ragionamenti, era allontanarla, anche a costo di dire una
bugia. Ovviamente poi è tutto inutile, perchè la
follia prende completamente il sopravvento anche su di lui! Ok, temo
che la tua nefasta predizione si sia verificata, e qui torniamo
all'inizio della mia risposta. Mi sento terribilmente in
colpa nei suoi confronti, e sono fermamente convinta che Sana e Akito
si stiano comportando in una maniera indecente che l'amore, se di
questo si può parlare, non può assolutamente
giustificare. Come mai lo fanno allora? Non lo so, questa è
semplicemente una storia, non sempre i loro comportamenti rispecchiano
i miei pensieri. A presto, spero! un bacio
Princerella:
Buonasera! (Anzi, notte, data l'ora!) Grazie di cuore per i
complimenti, mi fa davvero tanto piacere che tu continui a seguirmi e a
sostenermi! spero questo capitolo non ti abbia delusa, un bacione
Sour girl:
Ciao! Tu consideri la parte finale dello scorso capitolo "rinsavire"?
Beh, che dire, dipende dai punti di vista! Se il giusto lo facciamo
risiedere in Akito e Sana insieme, sempre e comunque, allora hai
ragione tu. Se invece, come sono più portata a fare,
cerchiamo di trasportare la storia nella vita reale.. Purtroppo credo
davvero che confessare tutto a Tsu e allontanarsi sarebbe stata la cosa
migliore da fare. Perchè per quanto i due siano una
bellissima coppia, il loro comportamento (in questo capitolo
più che nello scorso) è indecente, e che, come ho
già detto ad Alphacent, l'amore non possa assolutamente
giustificarlo. Però probabilmente hai comunque ragione tu,
perchè se questa non è altro che una storia
fittizia un motivo c'è, quindi per definizione le situazioni
non si
adattano alla vita reale. Insomma, da qualsiasi punto di vista tu
voglia guardare la cosa, in questo capitolo la cosa si è
notevolmente complicata! Grazie per i complimenti, confido in un tuo
parere! un bacione
talpy: Ciao
cara! Grazie mille per i complimenti, spero che il capitolo abbia
soddisfatto la tua curiosità! A presto, un bacione! [piccola
parentesi, che non c'entra assolutamente nulla. Probabilmente non
è il luogo adatto per dirlo, ma ho appena realizzato che tu
scrivi Draco/Ginny, e io ti adoro per questo motivo. *_* Ok, scusa il
fuori programma ^^]
picci 1989:
Ehi! Sono felicissima che il capitolo ti sia piaciuto, e sono anche
d'accordo con te per quanto riguarda Akito (o Heric, che dir si
voglia), infatti hai toccato un tasto dolente. Insomma, io adoro il suo
carattere così com'è nell'originale, e per quanto
mi faccia piacere che ti piaccia lo stesso, non avrei mai voluto
cambiarlo T_T Il punto è che io l'ho sempre trovato un
personaggio estremamente umano, solo che tende a dimostrarlo il meno
possibile! Ed è esattamente questo che ho cercato di fare,
far trasparire tutta la sua sensibilità dai pensieri e
mascherarla nel comportamento e nel rapportarsi con gli altri..
[confessioni sputate e improvvise a parte ovviamente ^^] A presto,
spero! bacio
Anima1992:
Ciao carissima! Sono veramente felice che ti piaccia la mia fic, e
lusingata dalla fiducia che riponi nei miei confronti, ma.. sei sicura
che rimedierò alle sue sorti? Per ora non faccio altro che
maltrattarlo e umiliarlo, poverino T_T E sì che mi
è anche simpatico! Che triste destino.. Scusa per la
lentezza degli aggiornamenti ^^ a prestissimo, spero! un bacione
lady lululu:
Benvenuta, o nuova lettrice! Grazie mille per i complimenti, mi scuso
anche con te per l'estenuante lentezza degli aggiornamenti.. spero tu
continui a seguirmi e mi perdoni questo piccolo difetto.. a presto! un
bacio
aki96:
Ciaoooo! Sono veramente contenta che la mia fic ti piaccia,
specialmente per quanto riguarda i capitoli di Akito, che, ti confesso,
sono anche i miei preferiti! Mi auguro tu sia così clemente
da darmi il tuo parere anche su questo, nonostante sia scritto dal
punto di vista di Sana.. Grazie di cuore per i complimenti, e scusa per
la lentezza degli aggiornamenti ma davvero non ho molto tempo libero,
né molta ispirazione! Faccio quello che posso.. un bacione
Grazie di cuore anche a tutte le persone che continuano a mettere la
mia fic nei preferiti, riempiendomi ogni volta di gioia e orgoglio *_*
E anche alle lettrici silenziose, ammesso ci siano.
Alla prossima!
chia
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Capitolo 13 *** Capitolo 13 ***
Maledetto il giorno in cui sono andato a prendere Tsuyoshi
alla stazione.
E quello dopo, quando mi sono improvvisato guida turistica di una
ragazzina sciocca e immatura.
E tutti quelli a venire, che mi hanno portato dove sono adesso.
Ora, qualcuno mi spiega come ho fatto a essere così stupido?
- Akito, tesoro, come mai non mangi? - è sempre
così gentile, la signora Hiroki.
- Non ho fame. - cerco di essere meno acido del solito, ma non so
quanto sia riuscito nel mio intento. Lei non sembra farci caso.
- E' per via di Sana, vero? Prima quando la vedevi spesso sembravi così
sereno! -
- Grazie mille per la cena, signora Hiroki, ma davvero non ho tanta
fame stasera. Lasci pure tutto così, sparecchio io domani
mattina. -
Me ne vado prima che possa rispondermi, prima che possa dirmi cose che
non ho nessuna intenzione di sentire.
Sereno, ha detto? Stronzate! E' tutta una finzione, queste emozioni non
dovrebbero essere mie.
Non vedo Sana da una settimana. Da quando l'ho praticamente cacciata da
casa mia, è sparita. Estraggo un'ultima volta il cellulare
dalla
tasca dei pantaloni, con la folle speranza di trovarci
chissà
cosa. Lo schermo è indiscutibilmente vuoto, un misero
screensaver tenta inutilmente di renderlo più colorato. Non
una
chiamata, non un maledetto messaggio. Dov'è in questo
momento?
Perchè non mi ha cercato?
Preso da un impulso improvviso, premo il tasto di spegnimento
finché una fastidiosa musichetta non mi conferma che
è
avvenuto. Almeno adesso lo schermo è vuoto per qualcosa.
Ironia del destino, Tsuyoshi questa settimana mi ha chiamato quattro
volte. E per quattro volte ho ignorato la suoneria. Adesso che ci
penso, l'ultima volta che ci siamo visti mi ha chiesto di tenere
occupata Sana.. qualunque cosa dovesse fare, mi auguro ci sia riuscito
anche senza il mio aiuto.
Non ce la faccio più a stare qui dentro, con la signora
Hiroki
che tra cinque minuti irromperà per sapere se ho bisogno di
qualcosa. Fa sempre così ultimamente, non mi lascia nemmeno
il
tempo di respirare. Così prendo un giubbotto leggero ed
esco,
con in mente un solo posto dove andare. Cammino stretto nella mia
giacca per una manciata di minuti, finché non arrivo nel
parco
vicino a casa di mio padre. Eccolo lì, il gazebo. Dopo anni,
mi
accascio di nuovo sulla panchina che mi ha fatto da rifugio per tutta
l'infanzia e gran parte dell'adolescenza. Dal trasferimento in poi ho
smesso di venire qui, questo posto è stato testimone di
sensazioni che, l'avevo giurato, non volevo più vivere. E'
solo
adesso che mi accorgo di quanto in realtà mi siano mancate
queste assi di legno, solo ora mi rendo conto del loro enorme potere
consolatorio. Sarà questo ciò che le persone
intendono
come casa?
- Immaginavo che ti avrei trovato qui. -
Non ho bisogno di alzare gli occhi perchè il mio cuore perda
un
battito, so benissimo a chi appartiene questa voce. Quello che non so
è cosa, di preciso, ci faccia qui.
- Cosa ci fai qui? - do voce ai miei pensieri, meno
bruscamente di quello che vorrei.
- Mi hai parlato tu di questo posto, ricordi? Dicevi che quando eri
piccolo passavi la maggior parte delle tue serate sotto questo gazebo,
e quando la signora Hiroki mi ha detto che non eri in casa ho pensato
di cercarti qui. -
Sorride, e nonostante mi fossi ripromesso di mantenere le distanze le
faccio spazio sulla panchina. A questo punto, mi sembra evidente che
non sono affatto bravo in questa cosa di mantenere le distanze, non da lei per lo meno.
E sì che ho anche iniziato a chiamarla per cognome, nella
speranza che questo mi facesse sembrare meno coinvolto. Ovviamente,
non è stato che un misero fallimento.
- Come stai? - mi chiede innocentemente. Vorrei sputarle in faccia come
sono stato tutta questa settimana senza di lei, ma adesso è
qui
vicino a me, e mentre mi parla non smette un secondo di sorridere, e mi
annebbia
il cervello. Così mi limito a stringermi nelle spalle.
- Come al solito. - sto diventando incredibilmente bravo a mentire.
Alla signora Hiroki, a Tsu, a Sana, a me stesso. Il vero problema
è crederci.
- Mi dispiace di non essermi fatta sentire questa settimana, ma avevo
bisogno di pensare. - Ecco, come immaginavo. Non riesco a impedire a un
brivido di attraversarmi la schiena. Quando uno sbaglia ed è
consapevole di sbagliare, e nonostante tutto continua imperterrito nel
suo errore, non dovrebbe mai pensare.
- Sì, l'avevo immaginato. E hai pensato? -
- Sì, molto. -
Mi chiedo se quella cosa tra noi due rientri in questo "molto", e ho
una dannata paura della risposta.
Non dice altro.
Sta per caso cercando di farmi ingoiare il cuore, con
tutta questa tensione? No, perchè che sia sua intenzione o
meno
è questo il risultato.
- Bene, spero che tutto questo pensare ti abbia portato qualche
risultato. -
tanto vale renderle più semplice il compito, se deve
uccidermi
che faccia presto.
- In realtà sì. In particolar modo su di noi. -
- Ah perchè, adesso esiste un noi? -
Ignora volutamente la frecciatina e continua col suo discorso. Non mi
guarda negli occhi, però.
- Io mi sento malissimo per quello che sto facendo a Tsuyoshi. Io.. io
credo che lui mi ami davvero. -
- Sì, questo lo credo anch'io. - per quanto vorrei, e Dio
solo sa quanto,
che non fosse così.
- Tutti i mesi che ho passato al fianco di Tsuyoshi mi hanno convinto
che lui è perfetto per me, ha dimostrato di amarmi ogni
giorno.
E una settimana fa mi ha chiesto di sposarlo. -
Tum.
Tum.
Tum.
E' il mio cuore questa cosa che batte così schifosamente
piano?
Akito Hayama, sei un idiota. Quale strano e perverso istinto
autolesionista mi ha spinto ad arrivare fino a questo momento? Ma
certo, perchè io prima di convincermi che una cosa mi
distruggerà ci devo sbattere contro con tutta la faccia. E
anche
rompermela, altrimenti non sono contento.
Provo l'irreprensibile impulso di andare via di qua. Andarmene e
salvare quello che resta del mio orgoglio, ecco cosa devo fare.
- Spero che tu mi abbia detto tutto, perchè non sono affatto
sicuro di voler sentire altro. -
Con queste parole faccio per andarmene, ma lei mi strattona
violentemente il braccio.
- E invece non ho finito! -
- Ah giusto, hai dimenticato di dirmi cos'hai risposto! - commento io
ironico, prima di correre via.
Non so da quanto sto correndo, non so nemmeno dove sono finito.
Decido di accendere il cellulare, giusto per vedere che ore si sono
fatte. Il display, appena illuminato, mi mostra che ci sono 15 messaggi
non letti. 15?? Non ne ricevo così tanti nemmeno il giorno
del mio compleanno! Sono tutti avvisi di chiamata, tutti della stessa
persona. Tsuyoshi. Sto quasi per spegnere di nuovo il telefono, quando
ecco che mi chiama, per la sedicesima volta nel giro di poche ore
evidentemente. Se continuo a ignorare le sue telefonate prima o poi
avviserà i carabinieri della mia scomparsa, stavolta mi
conviene parlargli.
- Pronto? -
- AKITO! Si può sapere dove accidenti sei stato tutta questa
settimana?? -
- Bah, avevo da studiare. C'è qualche problema? - non
capisco tutta questa agitazione, non è normale da lui.
- E me lo chiedi anche? Ti ho chiamato una decina di volte solo
stasera! -
- Sedici, per l'esattezza. -
- Dove sei? -
- In giro, la signora Hiroki mi stressa particolarmente. -
- Sarà anche lei preoccupata per te, zuccone che non sei
altro! -
- Quante storie per un po' di riservatezza! -
- Comunque, come stai? - Da schifo, grazie per l'interessamento.
- Come al solito tu? -
- Ecco, io.. sai per caso dov'è Sana? - la sua voce si
è incupita, e io credo di aver appena avuto un principio di
infarto.
- No, è un po' che non la vedo.. - mento spudoratamente io.
- Ah, ok.. - ma che cosa gli succede?
- C'è qualcosa che non va? -
- ... -
- Tsu? -
- Le ho chiesto di sposarmi. - vorrei dirgli che è arrivato
tardi giacché la lieta novella mi è
già arrivata, ma il tono della sua voce mi dice che non
è felice come dovrebbe.
- E..? - indago con il cuore in gola. Batte tanto forte che mi chiedo
se Tsu lo senta anche dall'altro capo del telefono.
- Non mi ha ancora risposto. Ha detto che ci deve pensare. - Anche a
questo? Ma certo, ultimamente Sana non fa altro che pensare.
- ... - Tento di dire qualcosa, ma le parole mi muoiono in gola quando
continua.
- Akito, io ho paura. Capisci? Cioè, non è che mi
aspettassi una risposta lì su due piedi, in fondo siamo
ancora giovani, ma è passata una settimana e io non so
più cosa pensare. Le ho immaginate tutte, sul serio. Sono
terrorizzato dall'idea che non mi ami, che abbia un altro, o peggio
ancora tutte e due le cose. Io.. io non so come potrei reagire. Non ci
voglio neanche pensare. E' che io.. lei è tutto per me. -
Silenzio. Prima dicevo che il cuore mi batteva veloce? Ottimo, adesso
si è fermato. O comunque, io non lo sento. Non sento altro
che una frase rimbombarmi nel cervello, rimbalzare da una parte
all'altra della mia scatola cranica.
Lei è tutto
per lui.
- Akito, ci sei ancora? -
- S-sì. -
- Ecco, Sana ti ha per caso detto qualcosa? -
- No. -
- Bene.. so che se dovessi scoprire qualcosa non esiteresti a dirmelo.
Grazie di tutto, amico. -
- Tsu aspetta! - lo interrompo prima che chiuda la telefonata.
- Che c'è? -
- Io.. ti voglio bene. -
Silenzio dall'altra parte, quasi quasi lo sento respirare. Non gliel'ho
mai detto da quando lo conosco. Anzi, a dir la verità credo
di non averlo mai detto a nessuno. Dopo un'infinità riprende
a parlare.
- Lo so. E' per questo che penso che comunque vada con Sana
sopravviverei lo stesso. -
Il tu-tu insistente mi avverte che ha chiuso la telefonata. Cazzo se fa
male.
Da
quando Tokyo è così deserta? Siamo in piena
estate, anche se è notte la città dovrebbe essere
appena
sveglia. Guardandomi in giro non riconosco gli edifici, non
dev'essere
un quartiere molto frequentato. Do un'occhiata al cielo, nonostante sia
buio ormai da un pezzo riesco a scorgere una pesante cortina di
nuvoloni neri, il che mi fa presupporre che tra poco
comincerà
a piovere. E si sa, è meglio non sfidare la potenza della
pioggia estiva. Non faccio nemmeno in tempo a formulare il pensiero che
avverto le prime gocce bagnarmi la pelle del braccio, così
mi
avvio velocemente verso quella che dovrebbe essere la strada di casa.
Quando finalmente arrivo nel mio quartiere la leggera pioggerellina si
è trasformata in un gigantesco acquazzone e io mi ritrovo
bagnato fino alle mutande. Noto in lontananza una figura appoggiata
davanti al portone del mio palazzo, anche lei completamente fradicia,
che tuttavia non accenna ad entrare né ad andare via. Mi
avvicino, e noto con orrore di chi si tratta.
- Kurata, che cazzo ci fai qui? -
- Dove sei stato? La signora Hiroki è preoccupatissima! - mi
rimprovera lei, costretta a urlare per farsi sentire nonostante lo
scrosciare ininterrotto dell'acqua.
- Non è affar tuo. -
Chissà come mai, ma ultimamente si preoccupano tutti per me.
Tento di entrare in casa, ma ancora una volta mi trattiene per la
manica della giacca.
- Che cosa vuoi ancora da me? -
- Prima te ne sei andato e.. -
- E non mi interessa! - la apostrofo violentemente prima di superarla
con il chiaro intento di entrare in casa.
- Akito aspetta, io.. ho intenzione di dirgli di no. -
Queste parole, sebbene dette a voce più bassa del normale,
giungono comunque potentissime alle mie orecchie facendomi arrestare
immediatamente il passo. Lentamente mi giro verso di lei.
- Io.. credo di amarti. -
E mi sento come se un macigno di tre tonnellate mi fosse appena caduto
addosso, schiacciandomi il petto e riducendo in poltiglia gli organi
interni.
- Che cosa? -
Sì avvicina a me, tanto da permettermi di udirla anche senza
che alzi la voce.
- Hai capito benissimo, ho detto che ti amo. -
Lo sussurra così vicino al mio orecchio che fa
più male di prima.
- Sana, chiama un taxi e vai a casa. -
- Ma.. io.. -
- Niente ma, non mi hai sentito? Ti ho detto di andartene! Corri da
Tsuyoshi e sposalo. -
- Lo so che.. -
- No, tu non sai niente! Te lo ripeto per l'ultima volta, io
n-o-n-t-i-v-o-g-l-i-o. - Scandisco bene ogni singola lettera
perchè suoni più bastardo.
E' così piccola in questo momento, bagnata dalla testa ai
piedi,
mi fissa con i suoi occhi grandi e, per la prima volta da quando la
conosco, vuoti.
Fa per dire qualcos'altro, ma io sono più veloce ed entro
nel palazzo chiudendomi il pesante portone alle spalle.
E alla fine, non ho nemmeno guardato che ore sono.
Buonasera ragazze!
Eccomi tornata con un capitolo disastroso sotto ogni punto di vista.
Non mi piace per niente, ma non potevo ritardare oltre l'aggiornamento.
Sapete, rileggendo gli scorsi capitoli (di gran lunga più
validi a mio parere), mi sono accorta che ultimamente scarseggiano le
scene comiche. Anzi, diciamo pure che non ce ne sono! Che tristezza
ragazze mie, questa storia si è trasformata in un massacro.
Tra l'altro, la Sana di questa storia mi sta anche estremamente
antipatica. Mi dispiace perchè ormai non mancano
tanti capitoli alla fine, e mi sarebbe piaciuto chiudere
così come avevo iniziato, ma dato il mio stato d'animo
conviene rassegnarsi. Rassegnarsi a sperare in un mio improvviso lampo
di genio intendo XD
Mi dedico comunque ai ringraziamenti, che almeno un po' mi svegliano da
questa specie di atarassia (non nel senso di "pace dei sensi" ma
di totale assenza di questi ultimi).
sem0305:
Ciao cara! Eh sì, ammetto di avere un debole per le
storie particolarmente intricate.. il problema, as usual, è
come
risolvere tutta la situazione ^^ Sono davvero felice che la storia ti
abbia preso, spero di avere un tuo parere anche su questo capitolo! un
bacione
jeeeeee:
Domanda azzeccatissima, e adesso come
risolvono
'sta roba?? A giudicare da come hai preso la notizia della proposta di
Tsu [cit. jeeeeee "MA SIAMO MATTI!!!!!!!!OMIODIOOMIODIO!!!!!!!" XD] ho
idea che questo capitolo non ti piacerà nemmeno un po' ^^
Un'altra domanda decisamente interessante: ma perchè Tsu non
ama
più Aya? Perchè per quanto io sia una fanatica
degli
happy ending e una fautrice del distacco tra storia fittizia e
realtà effettiva, lasciar risolvere la situazione con Tsu
che si
accorge di essere ancora innamorato di Aya, Akito e Sana finalmente
liberi di stare insieme e vissero a lungo tutti e felici e contenti mi
sembrava davvero un po' scontato! Poi mi diverto da morire a complicare
le cose XD Aspetto la tua reazione a questo capitolo.. un bacio
carissima!
ryanforever:
Ciao! Stessa cosa che ho detto a jeeeeee, Tsu ancora innamorato di Aya
sarebbe stato decisamente troppo facile per i miei gusti! Non che fosse
mia intenzione fin dall'inizio complicare la storia in questa maniera,
diciamo che la situazione mi è un po'.. sfuggita di mano.
Infatti ora non ho la più pallida idea di come concludere
tutto questo casino -.- Mi fa piacere che lo scorso capitolo
ti sia piaciuto, davvero tanto :) Spero di aver ottenuto lo stesso
risultato anche con questo capitolo.. anche se ne dubito davvero XD
Grazie mille lo stesso per tutto il tuo supporto, a presto! un bacione
Manila: Ciao
carissima! Scusarti perchè è la prima volta che
recensisci? Ma ci mancherebbe altro! Anzi, ti ringrazio davvero per
averlo fatto, mi sento veramente lusingata dalle tue parole!
Specialmente quando dici che i personaggi sono fedeli a se stessi,
è una delle cose a cui tengo di più. Insomma,
sono sicura di non riuscire a trovare le parole adatte per
ringraziarti, sappi comunque che mi hai davvero risollevato il morale.
Se avrai di nuovo voglia di darmi il tuo parere ne sarei più
che entusiasta. Ti restituisco il grosso bacio
ponpon:
Ma buonasera! devo dire che anche la tua reazione alla
proposta di Tsu è stata molto positiva.. ma povero amichetto
occhialuto, nessuno ha voglia di dargli un po' di credito? Ok, mi
sembra ovvio dato che il rivale è Akito XD Anche tu che
speravi in un ritorno di fiamma.. non credi che sarebbe stato troppo
facile? Che gusto c'è ad inventare completamente la trama di
una storia se poi si risolve tutto così in fretta? Ammetto
però che la cosa mi è leggermente sfuggita di
mano, e ora non so più come mettere a posto la situazione ^^
E va beh, mi inventerò qualcosa. Mi scuso per non aver
esaudito la tua richiesta di aggiornamento veloce, ma la mia
insopportabile pigrizia mi spinge a fare TUTTO [dai compiti alla
scrittura] all'ultimo momento. Colgo anche l'occasione per ringraziarmi
di tutto il supporto che mi dai con le tue costanti recensioni, per me
è davvero importante. A presto, cara! un bacio grosso grosso
talpy:
Ti ringrazio di cuore per l'apprezzamento e i sempre ben
accetti complimenti, ma non credo che la tua richiesta verrà
esaudita.. almeno per il momento, perchè Dio solo sa che
fine mi inventerò per tutto questo casino XD Fammi sapere
cosa ne pensi di questo capitolo! un bacione
aki96: Ciao
cara! Si vede che non sei abituata ai miei aggiornamenti, se hanno
cadenza mensile è già buono XD infatti adesso
credo sia passato poco più di un mese dall'ultima volta..
sono un disastro, ma temo di non poterci fare niente. Mi auguro che non
ti sia stancata di aspettare.. cosa ne pensi di questo nuovo capitolo?
un bacione one one
lady lululu:
Ciaooo! Sono estremamente felice che ti sia piaciuto lo scorso
capitolo, spero che, anche se della risposta di Sana nemmeno l'ombra,
tu non sia rimasta delusa da questo. Io, personalmente, lo trovo
malriuscito rispetto ai precedenti, ma attendo comunque tue notizie! un
bacione, a presto :)
trixina:
Carissima! In effetti è insolita la proposta di Tsu dal
momento che è evidente che la testa di Sana è
altrove [non specifichiamo per rispetto del povero occhialuto che fa
continuamente la figura dell'idiota], ma davvero non te l'aspettavi?
Sinceramente è una delle poche linee della trama che avevo
in mente sin dall'inizio XD Comunque, per quanto riguarda Sana,
poverina un corno! Cioè, ci mancherebbe anche altro che non
si facesse problemi.. va bene che resistere ad Akito è
impossibile, ma quello che fa è comunque sbagliatissimo!
Sono comunque felicissima che la storia continui a piacerti, spero di
non averti delusa con quest'ultima uscita.. un bacio enorme, a presto!
cicia123456:
Carissima *_* Giuro che mi verrebbe da sbattere la
testa contro il muro per quanto sono lenta negli aggiornamenti. Ti
prometterei di essere più veloce in futuro, ma
c'è un alto, altissimo rischio che si riveli solo una bugia.
Comunque, chiedo la stessa cosa anche a te, sul serio non ti
aspettavi una richiesta del genere da parte di Tsu? Insomma, io ce
l'avevo in mente fin dall'inizio, e credevo che fosse un "colpo di
scena" abbastanza scontato.. bah, meglio così se mi
sbagliavo :) Prima di ipotizzare una scena del matrimonio comunque
è il caso di aspettare che Sana accetti, e ancora non so se
lo farà XD E tu pensi addirittura
all'eventualità che lei rimanga incinta! Oddio..
personalmente non ci avevo ancora pensato. Insomma, ho sempre dato per
scontato che fossero abbastanza intelligenti da usare le dovute
precauzioni ^^ Per carità, non farmi pensare a cosa
accadrebbe. In ogni caso sono d'accordo con te, anch'io mi sentirei una
merda a fare quello che fa lei. E forse anche Sana si sente
così, ma se si facesse tutte gli scrupoli che ci saremmo
fatte noi al suo posto non ci sarebbe storia, non trovi? XD Mi scuso
nuovamente per il recidivo ritardo, ma non mancano molti capitoli alla
fine della fic, quindi non hai da preoccuparti ancora per molto!
Un'ultima cosa, nella tua presentazione dici che la storia del tuo nick
è lunga e complicata.. siccome sono estremamente curiosa e
ficcanaso, non è che ti andrebbe di raccontarmela? Dimmi
pure se sono stata invadente, accetto anche un no come risposta XD
Grazie davvero per il tuo supporto, un grossissimo bacio
Alphacent:
Buonasera! Come avevi previsto, non sono riusciti a combattere a lungo
con il senso di colpa.. almeno per quanto riguarda Akito, si sa che la
salute mentale di Sana è sempre un grande boh XD Tsuyoshi
effettivamente è proprio ingenuo, mentre scrivevo la sua
telefonata con Akito avevo quasi le lacrime agli occhi.. ma quanto so
essere cattiva? Ma anche tu non scherzi, hai addirittura immaginato la
scena del matrimonio! Nonostante la Sana di questa fic sia
assolutamente insopportabile [oddio, ho creato un mostro!], non credo
che si spingerebbe a tanto.. insomma, avrà una morale anche
lei da qualche parte! Anche se sono pienamente d'accordo con te quando
dici che ragiona troppo poco, ho già stabilito la sua quasi
completa assenza di cervello. Non ho aggiornato per nulla presto, ma
spero di essere stata perdonata lo stesso.. anche se questo capitolo
non mi convince neanche un po'. Tu cosa ne pensi? Se hai qualche
critica, ti scongiuro di non esitare ad esporla, a costo di essere
brutale! Un bacione, a presto
Sour girl:
Ciao! Concordo pienamente con tutto quello che dici. Specialmente Akito
si è accorto di aver decisamente tirato troppo la corda, e
quindi ha deciso di dare un taglio netto. Soddisfatta? Io per niente,
ma è così che doveva andare la storia.. In ogni
caso la fic non è ancora finita, quindi non saltiamo a
conclusione affrettate (e parlo più per me che per te) XD Io
credo che Sana e Akito si amino, ma non sempre l'amore è la
soluzione di tutto. Anzi, a dir la verità non lo
è quasi mai ^^ Grazie di cuore per l'apprezzamento, spero di
avere un tuo parere anche su questo capitolo.. un bacio gigante ^_^
daygum:
Ti sono veramente grata per i complimenti, che mi aprono il
cuore e mi fanno tornare fiducia in me stessa anche in un momento come
questo, in cui veramente la self-confidence scarseggia :) Cosa te ne
pare di questo nuovo aggiornamento? Aspetto sempre tue notizie, un
bacione
kriscullen_:
Io ti adoro *_* Non credo davvero di meritare tutti
questi complimenti, ma sono comunque tanto tanto feliceee ^_^ Ok, basta
gongolarsi. Mi auguro con tutto il cuore di non aver deluso le tue
aspettative con questo capitolo, visto che ho già deluso
abbastanza le mie. Spero di avere presto un tuo parere :) un bacione
totta91:
Buonasera cara! E adesso? E adesso è un bel casino! Insomma,
questo capitolo è finito malissimo. Come sempre ti ringrazio
per i complimenti e per il supporto che non mi fai mai mancare. Un
grosso bacio
Australia:
Ecco la ragazza dal bellissimo nick! Come stai cara? Mi stupisce che
anche tu non ti aspettassi una proposta da parte di Tsu.. tanto meglio,
i colpi di scena fanno sempre bene a una storia ^_^
Qualche canna dici? Secondo me l'amichetto occhialuto si
è fatto di roba molto più pesante, e tagliata
male èer giunta! Non tanto per aver chiesto a Sana di
sposarlo, quanto per essersi accorto solo adesso che, forse, qualcosa
non va. E sì, Tsu che è ancora innamorato di Aya
sarebbe stato davvero troppo bello e facile per essere vero XD Credo
che questo capitolo abbia chiarito i sentimenti di Sana nei confronti
di Akito, ma non è andata esattamente come avrebbe dovuto
andare. Ti ringrazio con tutto il cuore per i complimenti, in questo
momento sono un po' giù di corda e mi fa davvero piacere
sapere che la pensi così :) Passando alle cose futili,
sì, ho visto Australia! Ormai è passato
più di un mese e probabilmente l'avrai visto anche tu. Il
film mi è piaciuto davvero tanto, specialmente
perchè trovo che l'algida e perfetta Nicole Kidman stia
davvero da Dio con un uomo così affascinante e (nel film)
rozzo come Hugh Jackman. Poi lui mi piace dai tempi di Kate &
Leopold, ma questa è un'altra storia! XD Per quanto riguarda
la scuola è una tragedia anche per me, dato che domani ho un
interrogazione su Virgilio e devo sapere a memoria un sacco di testi
che davvero non mi vogliono entrare in mente! Ma questo non ti
interessa, quindi ci sentiamo presto! un enorme bacio
picci 1989:
Grazie davvero, cara. Anche tu ti aspettavi in un ritorno di fiamma tra
Tsu e Aya? Mi è sembrato troppo scontato per realizzarlo.. e
poi è divertente complicare le cose! Oh, come sono contenta
che ti piaccia il "mio" Akito. Almeno, su due personaggi, uno
è uscito bene! Se hai voglia di darmi un parere anche su
questo nuovo aggiornamento, sarò più che
entusiasta di leggerlo. A presto, spero! un bacio
x_Mokona:
Carissima! Come stai? Mi dispiace che il fatto che Akito e
Sana si chiamino per cognome tu l'abbia preso in modo negativo..
personalmente li trovo molto più carini e meno sdolcinati
quando lo fanno! Tra l'altro, non mi risulta che attraverso questi
formalismi siano riusciti a lungo a mantenere le distanze.. quindi i
due hanno sì dei problemi, ma non inerenti al modo in cui si
chiamano ^^ In ogni caso il più delle volte utilizzano i
loro nomi di battesimo, quindi il fastidio dovrebbe essere limitato.
Per quanto riguarda i sentimenti di Sana direi che in questo capitolo
sono stati chiariti, peccato per il finale alquanto drammatico. Ma alla
fine loro due sono così anche nell'originale (sia anime che
manga), passano una vita a rincorrersi, quando c'è uno non
c'è l'altro e viceversa. Non ci resta che aspettare la
conclusione, che arriverà da qui a breve! [Con "breve"
intendo dire che non mancano tanti capitoli, si sa che il tempo che
passerà è tutta un'altra cosa XD] Comunque non
sei affatto una guastafeste quando mi dici che hai preferito altri
capitoli. E' il tuo parere, e sono certa che se la pensi
così hai tutte le tue buone ragioni. Dici che ti
è sembrato poco curato dal punto di vista della scrittura?
Ma nel senso che ci hai trovato errori di grammatica, di battitura, di
sintassi o nel senso che ti è semplicemente piaciuto meno
degli altri senza un preciso motivo? Fammi capire, di modo che io possa
evitare di incappare nuovamente nello stesso errore. Ora lascio questo
nuovo aggiornamento al tuo giudizio, e se hai altre annotazioni da
farmi non esitare! Un bacione
E anche stavolta ce l'abbiamo fatta! Grazie a tutte voi, che avete
messo la ff nei preferiti, e che leggete senza aver voglia di
recensire. Un saluto!
chia
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Capitolo 14 *** Capitolo 14 ***
- Sana!
Dove sei stata? -
E' un Tsuyoshi terrorizzato a venirmi incontro, è buio ma
riesco
comunque a scorgere le pesanti occhiaie che cerchiano i suoi occhi.
- Io.. in realtà pensavo che dormissi. -
- Non mi hai risposto. Dove sei stata? - la sua voce non è
arrabbiata, solo molto stanca.
E anch'io sono stanca. Stanca di nascondermi, stanca di pensare, stanca
di voler fare a tutti i costi la cosa giusta e poi cambiare idea,
stanca di mentire. Per cosa, poi? Volevo delle risposte e le ho avute,
più chiaro di così si muore. Brava, Sana, come al
solito
hai fatto un ottimo lavoro. Ma sì, apriti, digli quello che
provi! Stupida, stupida, stupida.
- In giro.. non riuscivo a prendere sonno. -
Non credo nemmeno io a quello che sto dicendo, ma lui sembra comunque
non farci caso.
- Andiamo a dormire. - dice, prendendomi la mano.
- Tsu.. io ti devo parlare. -
- Rimandiamo a domani mattina, adesso sarai stanca. -
- No! - stacco violentemente la mano e mi fermo. - Io ho bisogno di
parlarti adesso. -
- E va bene, hai vinto. Cosa c'è di così
importante da far aspettare il sonno che ti si legge in faccia? -
Si sforza di sorridere, ma la sua preoccupazione è
tangibile. Lo si
vede dal modo in cui tremano le sue labbra mentre parla, lo si vede da
come evita il mio sguardo per non farmi capire che ha una paura
indiavolata di quello che sto per dirgli.
- Io non posso sposarti. Non è vero che sono stata con la
signora Hiroki tutti questi giorni. Cioè, anche con lei, ma
non
la maggior parte del tempo. -
Continua a guardare il pavimento senza dire una parola, ma so che non
aspetta altro che io continui.
- Io.. sono stata con un altro. -
Vedo una smorfia di dolore attraversare il suo volto, nonostante questo
alza gli occhi per incontrare i miei.
- Non volevo, te lo giuro, ma.. -
- Non mi interessa. - anche in un momento come questo non è
arrabbiato, solo.. profondamente
triste.
- Cosa? - Mi trema la voce, sto per piangere.
- Lo ami? - lui no, lui mi guarda negli occhi e attende la mia risposta.
Non posso fare a meno di scoppiare in lacrime.
- Oddio, io.. sì. -
- E' tutto quello dovevo sentire. -
- Ma no, aspetta, lascia che ti spieghi.. -
- Che mi spieghi cosa, Sana? - è la prima volta che alza la
voce
da quando è iniziata la conversazione e non smette un solo
secondo di guardarmi.- Eh? Io ti avrei perdonato. Sarei stato disposto
a perdonarti qualsiasi tradimento, ma questo è troppo. Tu ti
sei
innamorata di un'altra persona! E non me ne frega un cazzo se siete
stati insieme, se siete felici, se mi avresti lasciato comunque. Quello
che conta è che io amo te e tu ami un altro. Sono proprio un
idiota. -
- No, Tsu, cosa dici! Io sono sempre stata felice con te, questa
è una cosa che non avevo programmato. Comunque non
è
servito a niente, perchè lui è stato piuttosto
incisivo
quando ha detto di non amarmi. -
- Oh, sì, molto consolante! Vuoi che mi dispiaccia per te?
Cazzo, Sana, ma chi vuoi prendere in giro? Se non ti è di
troppo
disturbo, vorrei che tu te ne andassi. -
- Aspetta, c'è un'ultima cosa che devi sapere. Lui
è.. -
- Un pazzo. - mi interrompe - Un pazzo che ha la cosa che io vorrei
di più al mondo e la butta via. - nonostante sia girato di
schiena, lo so che anche lui non tratterrà a lungo le
lacrime. Ma
è orgoglioso, è forte, non vuole che lo guardi
mentre soffre.
- E' tutta colpa mia. E lo so che sembra una frase fatta, ma
è
la verità. Lui lo sapeva fin dall'inizio che era solo un
errore,
e ha tentato più volte di fare la cosa giusta, sono io che
gliel'ho impedito. Quindi, adesso io sparirò dalla tua vita
e
giuro sulla memoria di mia madre che non mi rivedrai mai
più, ma
ti prego di non prendertela con lui. -
Faccio una piccola pausa, per trovare la forza di pronunciare il resto
della frase.
- Akito ha
bisogno di te. -
Ed è un attimo. Smette di respirare, e io lo vedo
sgretolarsi
davanti ai
miei occhi. Se mi concentro sento persino il rumore dei pezzi che
cadono sul pavimento. Si volta lentamente, non si preoccupa di
nascondersi, non più. Io, però, non sono in grado
di
incontrare il suo sguardo. Ho paura della verità che ci
potrei
trovare.
- Speravo che tu avessi almeno la decenza di guardarmi negli occhi, ma
adesso voglio solo che tu te ne vada. Adesso! -
Non ha bisogno di dire altro perchè esca dalla porta, senza
riuscire a fermare le lacrime.
Non so come mi sono trovata qui, a suonare insistentemente all'unico
citofono che mi è familiare in questa città,
anche se pericolosamente vicino a lui.
Il portone si apre, mi trascino svogliatamente su per le scale senza
nemmeno fare attenzione a non scivolare sulle mie suole bagnate.
- Sana, tesoro mio, cosa ti è successo? -
La signora Hiroki mi corre incontro sul pianerottolo e mi trascina
dentro il suo appartamento.
- Io.. io non sapevo dove altro andare. - balbetto prima di crollare
sul divano, con nient'altro che il suo
odore nelle narici.
Quando mi risveglio sono in un letto che non riconosco, accanto a me
c'è una poltrona con un libro e un principio di lavoro a
maglia poggiati sopra. Faccio per alzarmi, quando sento una voce.
- Non si preoccupi, non ho bisogno di niente. -
No, non è una
voce, è la sua sua
voce. Realizzo
nel giro di un secondo di essere a casa della signora Hiroki, nel
salotto della quale c'è l'unica persona che dopo tutta
questa storia non vorrei altro che evitare. Anche Tsuyoshi in
realtà. E sua madre. Ok, dopo tutta questa storia ci sono molte persone che
non vorrei altro che evitare. Deduco che se ne sia andato dopo aver
sentito la porta principale chiudersi con una certa veemenza,
finalmente sono pronta per andare di là.
- Oh, buongiorno Sana! Stavo venendo giusto da te. Passato una buona
notte? -
- Che.. che ore sono? -
- Sono le undici e mezza, a quanto pare sei una dormigliona!
Però eri molto stanca ieri sera, te lo sei meritato. -
Sento un rumore provenire dall'appartamento di fianco e la mia mente
è attraversata da un pensiero agghiacciante. Deve essersene
accorta anche lei, dato che si affretta a tranquillizzarmi.
- No, non gli ho detto niente. Ho immaginato che se avessi desiderato
parlargli saresti andata direttamente da lui. -
Non ho mai amato questa donna come adesso.
- Grazie. -
Lei mi sorride, affabile.
- Ho preparato del tè, ti va una tazza? -
- In realtà non pensavo di trattenermi. -
- E ti aspetti che dopo che sei piombata in casa mia con l'aria di chi
ha appena visto i suoi genitori squartati ti lasci andar via
così presto? -
Certo che per essere una tenera vecchietta fa dei paragoni alquanto
raccapriccianti.
- Mi scusi, non volevo farla preoccupare. -
- Oh, non temere. Ho avuto anch'io dei figli, tempo fa, e sto
ripassando il tutto con quel giovanotto che vive là di
fianco, sono preparata a queste cose! Ora siediti qui con me, prendi
un bel respiro e raccontami tutto. -
- Non è una bella storia.. -
- Se avessi di meglio da fare non sarei qui, non credi? -
Sorrido, anche in un momento del genere la signora Hiroki non
può che farmi venir voglia di sorridere.
- Tsuyoshi mi ha chiesto di sposarlo. -
- E qui si spiega l'improvvisa voglia di studiare che ha preso Akito la
settimana scorsa. -
Trattengo una risata un po' amara.
- Ecco, prima però deve sapere che ho fatto un errore
madornale. -
- Sei stata con lui. -
Mi guardo intorno fintamente spaesata, in realtà cerco la
sfera di cristallo. Dove l'avrà nascosta?
- Molto peggio. Io.. ehm.. -
- Oh. -
- E il guaio è che gliel'ho anche detto. -
- Ma è magnifico! -
- No che non lo è! Non solo non mi ha risposto quello che
speravo, ma mi ha consigliato di sposare Tsu. -
Sto per avere una crisi isterica, se non avessi esaurito ieri notte
tutte le lacrime di cui un corpo umano è capace
probabilmente piangerei anche ora.
La signora Hiroki si sporge verso di me e mi abbraccia forte.
- Vedrai che andrà tutto bene.. -
- E come? Come può andare tutto bene? Sono una sgualdrina,
ho rovinato un'amicizia, e per cosa poi? Per ritrovarmi da sola.-
Scioglie l'abbraccio e mi guarda severa.
- Non ti permetto di parlare così di te stessa. Sono cose
che succedono, Sana! Le persone pensano di avere capito tutto della
vita, poi si innamorano, sbagliano, cadono, rotolano, si ammaccano
anche. E si accorgono che in realtà non avevano capito
proprio nulla. -
- E se invece di ammaccarsi uno si spezza? -
- Non resta che rimettere insieme i cocci. Credo di avere della colla
di là. -
Rido di nuovo, e stavolta non è una risata amara. La mamma
mi ha sempre insegnato a tenere gli occhi bene aperti,
perchè le persone non sono tutte buone come si vedono nei
film. Ed è meglio così, perchè quando
scopri di poterti fidare di qualcuno è ancora più
bello.
Trascorro la giornata aiutando la signora Hiroki con i lavori di casa.
Mi propone di parlare con Akito, ma al solo pensiero mi si ghiaccia il
sangue nelle vene. No, decisamente non sono pronta. Poi, parlargli per
dirgli cosa, esattamente? Visto come stanno le cose, anche se avessi la
forza, non troverei comunque nulla da ribattere. Si offre anche di
andare da Tsuyoshi a prendere la mia roba, e stavolta accetto. Gliene
sono infinitamente grata, non saprei davvero con che faccia
ripresentarmi a casa sua. E se ci fosse anche sua madre, poi?
"Signora, mi dispiace di non aver accettato di sposare suo figlio. E di
averlo tradito con il suo migliore amico mentre ero ospite in casa sua.
E anche di averci fatto l'amore sul suo tappeto. E in un
sacco di altri posti. E mi dispiace anche perchè se tornassi
indietro probabilmente lo rifarei di nuovo."
No, decisamente non può funzionare.
Mentre quella santa donna è via, cerco disperatamente un
modo per rendermi utile. Per quanto moralmente distrutta - o meglio,
disintegrata - purtroppo o per fortuna sono ancora viva, e ho la
necessità di fare qualcosa. Qualsiasi cosa che mi impedisca
di pensare. Comincio con l'apparecchiare la tavola, ma finisco troppo
in fretta e ricordi indesiderati cominciano ad affollarmi la mente.
Così cerco di prendere un libro di cucina, ma lo scaffale
è troppo alto e nel tentativo di prendere quello dal titolo
"Negati ai Fornelli" mi cadono in testa due o tre mattoni per cuochi
professionisti. E' una bella botta, non c'è che dire, ma
l'unica cosa che se ne deve andare - la memoria - rimane stabile al suo
posto. La sorte è un po' troppo ironica con me, ultimamente.
- Sana, cara, ti sei fatta male? -
Ottimo tempismo, signora Hiroki.
- N-no, credo che mi verrà solo un bernoccolo. -
- Hai apparecchiato la tavola, che tesoro! Che ci facevi con un libro
di cucina? Pensavo il tuo repertorio si limitasse ai pancakes! -
sorride lei.
- Infatti è così, solo che stavo cercando un modo
per ringraziarla.. e per non pensare. -
- Ma non devi, per me è un piacere averti qui! Lo sai che
puoi restare tutto il tempo che vuoi. -
- La ringrazio, ma lei deve occuparsi di - piccola pausa, grande
respiro - qualcun altro, che risentirà più di me
di questo mio scarico di coscienza.. che, in ogni caso, è
malauguratamente ancora intasata. -
- Sei una cara ragazza, andrà tutto bene. -
Mi sforzo di sorridere, se lo merita.
Giungiamo a un compromesso: lei cucina e io guardo. Cerco di
concentrarmi sulla ricetta, ma i pensieri volano immediatamente a una
testa bionda e due occhi scuri, a volte più freddi del
ghiaccio e a volte tanto liquidi da annegarci, ma per me sempre
impenetrabili. Due occhi che mi ero illusa fossero anche un po' miei,
ma in realtà non erano di nessuno. Stupida ragazzina.
- Che c'è, non ti siedi? E' pronto in tavola. -
- Sì scusi, arrivo subito. -
Lo sa che stavo pensando, e sa anche a che cosa, o meglio a chi, ma non
me lo chiede. E la lista dei motivi per canonizzare questa donna si
allunga a dismisura.
Finiamo di mangiare, ed è arrivato per me il momento di
andarmene.
- Cosa farai, adesso? -
- Riprenderò l'università e mi metterò
sotto con lo studio, sono un po' indietro con gli esami. -
- Torni a Osaka? -
- E dove, se no? Non ho nessuno qui. -
- Questa porta sarà sempre aperta per te.. e secondo me
anche quella di fianco. -
Sorrido mal celando l'amarezza.
- No, quella di fianco si è chiusa ieri. -
E aggiungerei che ha sbattuto tanto forte che mi fa ancora male, ma
risulterei patetica. Quindi me ne sto zitta e la abbraccio.
- Non lo saluti? Sana, lo deve sapere.. -
- Cosa? Che nonostante me l'abbia consigliato calorosamente non ho
sposato Tsu? Non ha più importanza, ormai. -
- Magari se sapesse.. -
- Lui sa. E ha fatto la sua scelta. -
Non sono il tipo da presentarmi da lui e implorarlo di tornare
indietro, implorarlo di amarmi, o per lo meno di fare finta di farlo
perchè io possa continuare ad illudermi ancora un po'. La
signora Hiroki capisce dal mio sguardo che non intendo proseguire oltre
con questo discorso e mi stringe forte.
- Questo è solo un arrivederci, ne sono sicura. - dice,
trattenendo a stento qualche lacrima.
- Lo spero davvero, in ogni modo grazie. Di tutto. -
Sciolgo l'abbraccio prima di piombare in una nuova crisi di pianto,
faccio per scappare dalla porta principale quando improvvisamente
arresto il passo e mi volto.
- Signora Hiroki? -
- Sì, Sana? -
- Si prenda cura di lui. -
Mi sforzo di piegare le labbra in un sorriso, ma non credo di riuscirci
molto bene. Dio solo sa quanto vorrei essere io a farlo, quanto ci
ho provato, quanto ho miseramente fallito.
Ehilà gente!
Vi ricordate ancora di me?
So di non essere molto presente su questo sito, ma il tempo libero
scarseggia alla massima potenza.. anche durante le vacanze,
ahimè! La storia si sta avviando alla fine, il prossimo
capitolo dovrebbe essere l'ultimo, magari ci aggiungerò un
prologo. Ho anche in programma un seguito (alla buon'ora XD) di You've
Got A Friend prima o poi, quindi nonostante le vostre speranze non
credo vi permetterò di liberarvi di me. Non è che
abbia molto da dire, spero vi siate godute il capitolo ^^
Sour girl:
Ma, ma.. tu hai recensito due volte *o* Mi hai riempito di gioia fino
all'orlo, sisì. Mi dispiace di essere così lenta,
davvero. [Cit. Sour girl: "Quindi mi ci vorranno circa due mesi?" vedo
che mi conosci bene XD XD]. Come avrai notato, questo capitolo era
completamente Sana-centrico, di Akito sappiamo solo che è
ancora vivo perchè ha parlato con la signora Hiroki. Per la
reazione ti tocca attendere ancora un po', I'm so sorry
ç__ç Passando al saggio breve su Sana, sono
davvero commossa. Hai fatto un'analisi del personaggio degna di una di
quelle schede di lettura che vado sempre a cercare su internet
perchè non ho voglia di leggere il libro! Ma rispondiamo con
calma, il tuo lavoro si merita una risposta pensata. La mia opinione su
Sana non è un granché, e ciò mi sembra
evidente. Questo prima di tutto perchè io sono assolutamente
di parte [ogni tanto quando si tratta di Akito ho delle reazioni
fangirlanti XD], e in secondo luogo perchè va bene seguire
il cuore, ma qua si rischia di ferire seriamente altre persone. E' vero
che Tsu è stato un po' precipitoso, fa parte della sua
perfezione imperfetta e del motivo per cui noi tutte tifiamo per Akito,
ma matrimonio o non matrimonio Sana l'ha tradito sotto il suo naso e
con il suo migliore amico, per giunta. E' proprio questo il fatto che
me la fa piacere di meno, loro erano amici e lei ha
rovinato tutto. Ho sempre odiato quei film in cui arriva Miss Universo
e due persone che sono sempre state amiche per la pelle [e, nella mia
ottica, niente
vale una vera amicizia, nemmeno l'amore.] sfasciano irrimediabilmente
il loro rapporto perchè si innamorano di lei. Per fare un
esempio completamente fuori tema, hai presente Pearl Harbor? Ecco, al
di là del mio amore d'infanzia per Ben Affleck (XD), non sai
quanto ho odiato lei! Lì, per risolvere tutto, hanno dovuto
far morire uno dei due (non era il mio preferito, ma mi è
comunque dispiaciuto). Qui non siamo a quei livelli di
drammaticità, ma ho una sorta di repulsione (non so fino a
che punto giustificata) per i terzi incomodi nelle amicizie. A questo
punto c'è da chiedersi perchè mi sono inventata
una storia del genere e la risposta è che non ne ho la
minima idea. Ogni tanto il mio cervello parte, e io non posso fare
altro che cercare di seguirlo con i tasti del computer ^^
Ciò non toglie che dall'inizio della storia è
Akito [cit.Sour girl "che nella tua storia raggiunge vette di figaggine
(non solo in senso fisico) spaventose!" hai presente che se ti avessi
qui ti abbraccerei? ecco, è il punto che mi ha reso
più fiera ^___^] il protagonista della situazione, e che
vinca o perda noi vediamo i fatti dal suo punto di vista. Come avrai
notato sono piuttosto cocciuta e cambio raramente idea, ma in questo
momento ti sto stimando all'inverosimile perchè nonostante
tutto tu sei riuscita a farmi vedere Sana da un punto di vista di
verso, più umano, che me l'ha fatta amare un po' di
più. E anche se qualcuno si farà male (al momento
tutti e tre, che meraviglia XD), mi diverto a disporre completamente
delle loro vite ^^ Ok, ho dei deliri di onnipotenza. Comunque, mi scuso
per questa risposta che ti avrà senza dubbio annoiata
più del dovuto e ti ringrazio di cuore per le belle parole
che, nonostante la mia pigrizia, non dimentichi mai di farmi arrivare.
Ti adoro, lo giuro! XD A presto!
sem0305:
anche a me piacciono di più i capitoli dalla parte
di Akito, è in assoluto il mio preferito ^_^ Il lieto fine,
dici? Beh, per ora sappiamo che Sana non ha sposato Tsu, per il resto..
come si dice? chi vivrà vedrà mia cara! Anyway,
grazie davvero per i complimenti e per il sostegno, non so davvero come
farei senza. Cosa ne pensi di questo capitolo? Spero di non aver deluso
le tue aspettative, anche se il nostro amato Hayama è
pressoché assente XD A presto, un bacione
ryanforever:
Ma chère! Dopo che le cose si sono complicate
così tanto non si può che giungere a uno
scioglimento, e questo non è che l'inizio.. della fine,
ovviamente. Come avevi previsto, Sana non ce l'ha più fatta
e ha detto la verità a Tsu. Lui l'ha.. presa bene? Beh, se
io fossi stata in lui probabilmente le avrei messo le mani addosso,
quindi possiamo dire di sì XD L'happy ending,
ammesso e non concesso che arriverà [buhahahah XD] si
farà attendere ancora un pochino.. spero ti sia piaciuto lo
stesso questo capitolo costruito intorno a Sana (no, non sembro affatto
la pubblicità della banca Mediolanum
ù.ù)! Grazie come sempre per il supporto, non
vedo l'ora di sapere cosa ne pensi.. un bacionee
pinkgirl:
Ciao! Grazie, grazie, grazie, grazieeee *o* La verità
è che fare casino mi diverte in maniera particolare, le
storie troppo lineari non fanno per me XD Cosa ne pensi di questo
capitolo? Confido in un tuo parere.. a presto, un bacione!
aki96:
Anche a me piacciono tanto le storie drammaticheeee
ç_____ç E' così bello disperarsi tanto
per poi arrivare a una conclusione! E questa? Sarà positiva?
Sinceramente non l'ho ancora deciso XD Ringrazio anche te, con tutto
tutto il mio cuoricino, per il sostegno che mi dai e mi fa venir voglia
ogni volta di rimettermi a scrivere. A presto! un bacione
trixina:
Buonasera cara! Sì, all'inizio di questa storia avevo poche
idee e confuse (non che adesso la situazione sia cambiata, eh ^^), e la
proposta di matrimonio era una di queste XD Come avrai notato, con una
certa felicità immagino, alla fine il matrimonio non
c'è stato. Al momento su tre personaggi principali abbiamo
tre persone infelici sull'orlo del suicidio, che meraviglia di
risultato XD Ti confesso che anch'io avevo pensato di farlo riaccozzare (nuovo
verbo, yeah!) ad Aya, ma avevo pensato che fosse un modo troppo
semplice di liquidare il tutto.. lo so, se non mi complico la vita non
sono felice. Potrei invece prendere seriamente in considerazione l'idea
di far ricomparire Hisae, che anche a me sta un sacco simpatica e se
nella maggior parte delle ff viene miseramente ignorata qui ha solo una
piccola parte. Non so come, né quando, né
perchè, ma una sua ricomparsa ci sta! Anyway, grazie di
cuore per il supporto! *chia finge di non aver letto "aggiorna presto"
e se ne va fischiettando*
kashia: Dopo
mesi, esagerata! Sarà passato un mesetto scarso.. forse XD
Spero che nonostante la mia incorreggibile pigrizia il capitolo non ti
abbia delusa.. fammi sapere cosa ne pensi! un bacione
totta91:
Eh sì, questa ff è uno scatafascio. In
questo momento poi, soffrono tutti come dei cani XD Poverini, nei miei
abusi di potere (le loro vite sono nelle mie mani,
buhahahah) mi diverto a maltrattarli. Spero che la cosa non ti
dispiaccia troppo, non vedo l'ora di sapere cosa ne pensi di questo
nuovo capitolo.. grazie per i complimenti, un bacione!
lady lululu:
Ehi ciao! Non ti preoccupare se non recensisci sempre, dev'essere un
piacere non un obbligo ^^ Poi abbiamo lo stesso nome, quindi ti si
perdona tutto *-* Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, spero
ti abbia lasciato una curiosità sufficiente per leggere
anche questo! A presto, un bacione
Australia:
Ehilà, come stai? Adoro queste tue reazioni
entusiaste, mi fanno sentire importante *o* Oh, povero
Tsuyoshi, come lo maltratti! E' vero che è in un certo senso
responsabile dell'infelicità di Sana e Akito, ma non merita
tutti questi insulti.. che poi non è neanche vero, alla fine
tutta questa storia è un gatto che si morde la coda, ogni
personaggio è involontariamente impegnato a distruggere gli
altri due, nonché se stesso. Ti giuro che mi si stringe il
cuore a ripagare il tuo entusiasmo con un mese e passa di attesa, ma
credo sia più forte di me XD Il tuo sostegno mi è
fondamentale, sul serio, è anche grazie a te se ogni volta
mi torna la voglia di scrivere *-* Adesso lascio scendere la
lacrimuccia e continuo a risponderti. Non mi parlare della scuola,
guarda! Sono reduce da un 4 in matematica prima delle vacanze, che mi
conviene recuperare se non voglio scatenare le ire di mia madre e in
caso di (s)fortunata sopravvivenza avere l'estate COMPLETAMENTE
rovinata. Sono disperata, questa cosa mi opprime da morire.
L'interrogazione, è andata bene, grazie, almeno quello ^^
Sono io a sperare che a te vada meglio, perchè io sono nella
disperazione più assoluta. Nel frattempo spero tu sia
riuscita a vedere Australia con tutti i suoi bellissimi paesaggi
nonché il personaggio più caratteristico della
pellicola: King George! XD In caso contrario ti consiglio di andare su
un sito di streaming, si trova veramente di tutto. Ad esempio, quando
ho finito qua ho intenzione di buttarmi su Colazione Da Tiffany ^^ Non
ti ringrazierò mai abbastanza per le recensioni e i
complimenti, nemmeno immagini quanto mi rendono felice. A presto,
spero! un bacione
Tyresiah:
Mmm, non mi ricordo il tuo nick, è la prima volta che
recensisci? In tal caso sono doppiamente felice, una nuova sostenitrice
always makes me happy! Poi se ha il mio stesso nome.. tre volte
più felice XD Ti ringrazio davvero per i complimenti, e se
vorrai farmi sapere il tuo parere anche su questo capitolo non
potrà che farmi un immenso piacere. un bacione one one
cicia123456:
Carissima! Visto che sono alquanto abituata a scrivere il tuo nick, mi
sembra il caso di concederti l'immenso
onore di chiamarmi per nome, ovvero Chiara (o Chia, o
qualsiasi altro nomignolo ti venga in mente se preferisci!) XD Va bene,
a parte questi momenti di esaltazione, come stai? Anche tu mi sei
mancata, è sempre un piacere risponderti *-* Sono
immensamente contenta che ti sia piaciuto lo scorso aggiornamento, in
tutta la sua nera depressione, un po' meno che rispecchiasse il tuo
stato d'animo, ma con tutto il tempo che è trascorso
immagino ti sia anche passata ^^ Scusa ancora per tutto il
tempo che ti faccio aspettare, non ti prometto nemmeno che non
succederà più perchè sappiamo entrambe
che si tratterebbe di una bugia.. ç___ç
Anyway, la storia del tuo nick è fantastica ^^
Immagino l'imbarazzo del tuo ex che ti chiama(va? non sono affari miei,
comunque XD) come tua madre, ma se ha dato origine a un nickname
così originale ben venga! Niente aggiornamento presto
però, I'm so sorry ç___ç Grazie mille
comunque di aver placato la mia curiosità e di aver
allietato la mia giornata con una fantastica recensione. Un bacione!
daygum:
Grazieeee *o* Sono contenta che tu abbia compreso il comportamento di
Akito, era talmente divorato dai sensi di colpa che non ha potuto far
altro che allontanare Sana. In malo modo, perchè non mi
sembra proprio il tipo da scaricare in maniera gentile ^^ Ti
ringrazio ancora una volta per i complimenti, che mi fanno gasare da
morire (^___^) e spero di non aver deluso le tue aspettative con
quest'ultimo aggiornamento.. Se ti va di farmi sapere cosa ne pensi non
potrò che esserne felice! Un bacione grande, grande, grande,
grande anche a te [ma grande davvero :)]
picci 1989:
Il tuo ex è simile ad Akito? Presentamelooooooooooo! Ok,
scusa, ricominciamo. Ciao! Davvero trovi che la mia forma si sia
evoluta dal primo capitolo? Va bene che in effetti ho anche un anno in
più, ma mi ha fatto molto piacere sentirmelo dire! Come del
resto mi ha riempito di piacere (e orgoglio, lo ammetto) anche il resto
della tua recensione, i complimenti, ma anche la tua analisi della
situazione. In poche righe hai descritto con una precisione invidiabile
la situazione! Per il momento abbiamo tre personaggi, tutti e tre soli
e tutti e tre con il cuore spezzato. Caspita, questo triangolo ha fatto
più vittime che altro! Come avrai magari letto in qualche
altra risposta, io non ho una grandissima opinione della mia Sana, che
alla fine si sta rivelando però il personaggio
più umano di tutti. E sono anche felice che ti sia piaciuto
Tsu, il personaggio che di sicuro ha riscosso meno successo dall'inizio
della storia, povero caro. Purtroppo gli aggiornamenti veloci non sono
esattamente il mio forte, anzi diciamo pure che sono lenta come una
lumaca, ma spero comunque che ti sia piaciuto anche questo capitolo..
se ti va di farmi sapere cosa ne pensi (in positivo e -soprattutto- in
negativo), sarò felice di risponderti al prossimo
aggiornamento (entro il quale sarai probabilmente sposata, ma questo
è un dettaglio XD). un bacione, cara!
marghepepe:
Graaaaaaaaazie *o* Non merito così tanto apprezzamento, sul
serio. Anche perchè adesso sicuramente rischierò
di montarmi la testa XD Hai definito magnificamente la loro situazione,
io stessa non avrei saputo trovare parole migliori. Chiamiamoli pure
amanti, alla fine è questo che sono (erano, in
realtà ç____ç)! Dici che parli per
esperienza.. mi auguro tu ti riferisca soltanto all'amore che
nonostante il tempo non ne vuole sapere di andarsene e non al resto
della faccenda, perchè davvero non lo augurerei a nessuno!
^^ Grazie ancora per il supporto, se vorrai farmi sapere cosa pensi
anche di questo capitolo darò più che felice.
Anche critiche, mi raccomando! un bacione
_Bella_Swan_:
Eri qui alle tre del mattino a leggerla *-* Ok, ti sei
guadagnata la mia eterna gratitudine, nonché adorazione. Non
ho la più pallida idea di cosa tu te ne possa fare, ma fa
niente ^^ Sono contenta che ti piacciano non solo Akito e
Sana (sinceramente, dovrei davvero ritirarmi se dopo il capolavoro
originale ve li facessi odiare XD) ma anche il povero Tsu, che al
momento è messo male tanto quanto loro. Tranquilla, io sono
arrivata al quattordicesimo capitolo di una ff centenaria (se vai a
vedere quando ho iniziato ti spaventi) e non ho ancora imparato, quindi
per brevità la maggior parte delle volte lo chiamo Tsu XD
Addirittura credi che io abbia talento? *o* Io ti adoro. Ma te l'ho
già detto, sto diventando anche ripetitiva. Spero sarai
tanto gentile da lasciarmi un parere anche su questo nuovo
aggiornamento, anche negativo se credi, ne ho bisogno per migliorarmi!
un bacione grosso grosso
Leuconoee:
Prima di tutto, adoro il tuo nick. In secondo luogo, sospetto
che condividiamo almeno una parte dei gusti musicali. E ultimo, ma non
certo per importanza, grazieeee *-* Adesso oltre ad essere amata da
Orazio lo sei anche da me XD Se hai voglia di farmi pervenire il tuo
parere anche su questo capitolo, non potrai che farmi felice. A
presto..? un bacione
Non ci posso credere, siamo giunti anche alla fine del capitolo
quattordici. Che faticaccia, gente! Adesso mi dedico a Colazione Da
Tiffany, come era mia intenzione da quando sono tornata da scuola
^^ Grazie, davvero, e con tutto il cuore, l'anima e la testa
per il supporto che non mi fate mai
mancare, nonostante sia tragicamente lenta e nemmeno poi
così brava paragonata a chi sa davvero
scrivere. À bientôt mes amis
chia
|
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Capitolo 15 *** Capitolo 15 ***
"La solitudine è il
campo da gioco di Satana."
Vladimir Nabokov
Non mi
è mai pesato stare da
solo.
Ho sempre pensato che tanto, anche se fossi una delle cosiddette
persone socievoli, non troverei compagno migliore di me stesso. La
maggior parte della gente la teme più della morte, ma
è solo una questione di abitudine. Ed è qui che
sta la
maledetta fregatura. Basta un attimo, un solo attimo di distrazione che
ti ci ritrovi qualcuno infilato dentro. Ma le persone non le puoi
controllare e gestire a tuo piacimento, e per quanto tu ti possa
impegnare a trovare compromessi non puoi impedire loro di sgattaiolare
via furtivamente come sono arrivate. E dopo, anche la tua solitudine
non è più la stessa, senti sempre un pezzo
mancante. Di conseguenza, non mi resta che aspettare, aspettare che
pian piano i tasselli tornino tutti al loro
posto, e al diavolo chi li ha scombinati. Hai capito, Sana? Ovunque tu
sia in questo momento, al diavolo!
Al diavolo, al diavolo, al diavolo, al diavolo.
Prendo il telefono dalla tasca e lo sbatto con forza contro il muro,
provando una certa soddisfazione nel vederlo poi aperto in
due
sul pavimento, con la batteria e la scheda sparse poco lontano. Spero
anche che si sia rotto, quel maledetto. Completo il tutto con un calcio
alla porta, purtroppo non abbastanza forte da scardinarla. Ecco, adesso
sto molto meglio. Ok, non è vero, ma faccio finta di crederci.
Sto giusto pensando a come tirare giù una mensola quando
vengo
interrotto dal suono del citofono. Ma non l'avevo smontato? Qui
c'è lo zampino della signora Hiroki. Apro la porta senza
nemmeno
chiedere chi è, tanto si tratta di una visita indesiderata.
Oh porca puttana.
Molto, molto più indesiderata del previsto.
- Akito, dimmi che non è vero. -
Non ho bisogno di domandare di cosa si tratta, la figura che mi trovo
davanti parla da sola.
Tsuyoshi ha i capelli spettinati, la fronte sudata, le nocche
insanguinate e gli occhi rossi. Non profuma nemmeno di acqua di
colonia, il che considerando le sue dosi abituali significa che non si
lava da giorni. Sono tentato di richiudergli la porta in faccia, ma ho
già avuto la mia buona dose di vigliaccheria. Vai e muori da
uomo,
Akito, come uno dei personaggi che da bambino leggevi nei fumetti.
Certo, loro erano degli eroi, ma ho sempre pensato che anche i cattivi
avessero una certa dignità dopotutto. Anche se
così
meschini? No, quelli come me non ne hanno. Di fronte al
mio silenzio alza la voce e continua.
- Dimmelo! Guardami negli occhi e dimmi che Sana si è
inventata
tutto, dimmi che non è vero che il mio migliore amico si
è scopato la mia ragazza! -
Ha pianto, Tsuyoshi, e giuro che in quindici anni non l'ho mai visto
piangere.
- Parla, maledizione! Giuro che crederò a qualsiasi cosa tu
dica. -
-Tsu, lascia che ti spieghi, mi dispia -
Non faccio in tempo a finire la frase che mi ritrovo a terra con un
labbro spaccato. E come alzo gli occhi Tsu è sopra di me, e
un
suo sinistro mi raggiunge il sopracciglio.
- Cazzo..-
- Mi fai schifo. Tu lo sapevi! Dannazione, lo sapevi! -
- Quanto lei contasse per te? Sì, lo sapevo. -
- No, Akito, quanto tu
contassi per me! -
Fa per andarsene lasciandomi il tempo di alzarmi, ma poi si volta di
nuovo verso di me.
- Sai cos'è che mi fa rabbia? Che se lei non me l'avesse
confessato tu mi avresti permesso di sposarla, pur sapendo che non mi
amava. -
Adesso si è tranquillizzato, ma il suo respiro è
ancora affannoso.
- Ma no, non è così. E' stato solo un
errore di percorso. -
E mentre lo dico vorrei davvero che fosse la verità.
- Oh certo, mi piacerebbe. -
Così dicendo se ne va, lasciandomi solo con il mio fardello
che non si è alleggerito nemmeno di un grammo.
E anche in un momento come questo l'unica cosa a cui riesco a pensare
è lei. Se Tsu non l'ha ancora perdonata, dove
sarà lei in questo momento?
Non so come mai, ma ho la sensazione che solo una persona abbia la
risposta.
- Oh Signore, cosa ti hanno fatto? -
Lo sapevo, avrei dovuto rendermi più presentabile prima di
venire qui.
- Lasci stare, dov'è Sana? -
- Se ne è andata, ma non lascio stare un bel niente. Ti sei
guardato allo specchio? Sei uno stato pietoso. -
- Come se n'è andata? E' andata dove? -
- E' tornata a Osaka. Almeno, così mi ha detto. E adesso
vieni qui che vado a prendere del disinfettante. -
- Le ha detto..? Quando l'ha vista? -
- E' venuta qui qualche sera fa. Non dico che era conciata come te, ma
quasi. -
- L'hanno picchiata? -
- Ma no, sciocchino, parlavo del morale. E stai fermo che non riesco a
vedere le ferite! -
Mentre parliamo mi tampona delicatamente il labbro e il taglio sul
sopracciglio.
- Ah, già.. Mandare all'aria un matrimonio non è
mai bello. -
- Specialmente quando sei convinta che la persona che vuoi non ti
voglia. -
Rido nervosamente. Io che non voglio lei! La situazione si fa davvero
paradossale. A un certo punto mi si accende una lampadina.
- A Osaka? Certo, adesso che Tsuyoshi l'ha lasciata se ne torna a casa.
Era la scelta più facile, chi le darebbe torto?-
- Quale scelta facile Akito? Non esisteva un'opzione indolore, in ogni
caso. -
- Avrebbe potuto non dire niente! Era compito mio. Comunque gli
passerà, ci tiene troppo a lei. -
- Il fatto è che credo sia stata Sana a lasciare Tsuyoshi,
non il contrario. -
Inizio a tossire convulsamente, credo che il disinfettante mi sia
entrato in bocca.
- Crede o lo sa? - chiedo sputacchiando qua e la per togliermi
quest'orrido sapore dalla lingua.
- Lo so, me l'ha confessato lei. Ma che differenza fa? -
E per un attimo mi si fermano la circolazione, il cuore e tutti gli
organi vitali. E capisco che c'è una cosa che devo assolutamente fare.
- La ringrazio, mi è stata molto utile. -
Non aspetto neanche che mi risponda e mi catapulto nel mio
appartamento.
Ma dove cazzo ho lasciato il cellulare? Saranno dieci minuti buoni che
lo cerco. Sto per guardare sotto il divano quando noto un oggetto
grigio molto simile a una batteria vicino alla porta, e allora tutti i
miei dubbi si chiariscono. Poco più in là giace
quello che resta del mio povero telefonino, irrimediabilmente
compromesso dal volo che gli ho fatto fare stamattina durante uno dei
miei ultimamente piuttosto frequenti scatti d'ira. Cazzo, non
pensavo di averlo rotto.
Mi dispererei sull'enorme scocciatura del doverne comprare uno nuovo se
al momento non avessi una cosa più importante a cui pensare.
Dove sarà il telefono fisso? Da qualche parte
dovrò pur averne uno. Lo trovo su un ripiano della cucina -
posto piuttosto insolito in effetti - e inizio velocemente a comporre
il numero, sorprendendomi di averlo imparato a memoria senza nemmeno
accorgermene.
Suona libero, grazie al cielo. Ma perchè tarda tanto a
rispondere? A ogni tuuu il cuore mi batte più velocemente,
nonostante non faccia altro che intimargli di fermarsi una buona volta,
prima che finisca per ingoiarlo. Eventualità che, tra
l'altro, si verifica non appena sento la sua voce rispondere al
telefono.
- Pronto? - Non avevo pensato a quanto fosse conveniente non usare il
cellulare impedendole così di riconoscere il numero.
- ... -
E' che il suo tono è così rilassato.. e sono
terrorizzato che chiuda la chiamata non appena pronuncerò
una sillaba. Andiamo, non è tempo per queste sciocchezze.
- Sana, sono io. -
Non ho bisogni di specificare, mi accorgo che ha capito perfettamente
da come sento il suo respiro improvvisamente accelerato dall'altro capo
del telefono. Chissà se riesce a sentire quanto va veloce il
mio.
- Ciao Akito. -
Lascio andare un sospiro. Non si può dire che sia la stessa
voce serena che ha risposto al telefono, ma se non altro è
ancora in linea.
- Come stai? -
- Mi sembra una domanda stupida da parte tua, non credi? -
effettivamente non posso darle torto. - comunque sono ancora viva se
è questo che intendi. Pare che per ora tu non debba avere
nessuna ragazza disperata sulla coscienza. - aggiunge ironica. Mi
aspetto quasi che mi chieda come sto io - per educazione se non per
altro - ma quando mi rendo conto che non ha nessuna intenzione di farlo
decido di procedere e addio ai convenevoli.
- Che cosa ti è saltato in mente di lasciare Tsuyoshi? -
Il mio tono è arrabbiato, anche se in realtà non
vorrei.
- Quello che decido di fare nella mia vita non è affar tuo,
Hayama. -
- Siamo tornati a questo punto, Kurata? Siamo sempre fermi a questo
punto? -
- Non capisco a cosa tu ti stia riferendo, a me sembra che abbiamo
fatto degli enormi passi avanti. -
- Però alla fine il succo è sempre lo stesso. Io
cerco di capire e tu mi chiudi fuori. -
- Se ben ricordo sei stato tu a chiudere fuori me, e neanche troppo
delicatamente. - commenta, sempre con una certa ironia. Le sembra il
momento di fare dell'umorismo?
- Lo sai che non mi riferivo a questo. E sai anche che Tsuyoshi ti
avrebbe perdonato. -
- Ma non ti è passato neanche per l'anticamera del cervello
che io potessi non volere più Tsuyoshi? -
- Hai sempre detto che era perfetto per te. -
- E lo era! Infatti sono io quella difettosa. -
- Sì, lo sei! Perchè devi complicare sempre
tutto? -
Mi accorgo di essere un perfetto idiota non appena ho finito di
pronunciare la frase. Come se dare la colpa a lei fosse la soluzione di
tutto.
- Ascolta, non volevo dire questo.. -
- Sì che volevi. E sai cosa ti dico? Hai ragione. Hai
perfettamente ragione. -
Singhiozza, e nonostante i chilometri che ci dividono sento le sue
lacrime sulla pelle come se fosse qui. Oh, quanto vorrei che lei fosse davvero qui, quanto
vorrei poterla toccare, poterla sentire. Poterle dire quelle parole che
mi si sono depositate sullo stomaco e se ne stanno lì, ad
intasarlo come fa il calcare con gli ingranaggi della lavatrice. Potrei
farlo, eppure non ci riesco.
- Io.. -
- Dimmi solo una cosa, ok? - La sua voce è quasi un
bisbiglio. - Hai mai.. hai mai pensato che forse.. forse se le cose tra
di noi fossero state diverse.. se io non fossi me e tu non fossi te, se
io non fossi la ragazza di Tsuyoshi e tu non fossi il suo migliore
amico.. hai mai pensato che forse potresti.. avresti potuto.. - non
dirlo, cazzo - ..amarmi? -
L'ha detto. E sono improvvisamente contento che lei non possa vedermi.
Che non possa vedere la mia insicurezza e non possa leggermi negli
occhi il migliaio di volte che mi sono posto la stessa dannata domanda.
E che sono arrivato alla stessa dannatissima risposta.
Risposta che è qui, sulla punta della mia lingua, ma non ne
vuole sapere di uscire.
- Sana, io.. -
E' questione di un attimo, riesco persino a immaginarla mentre
deglutisce il groppo che le si è formato in gola, strizza
gli occhi e rimette la maschera col sorriso.
- Lascia stare, fingi che non ti abbia detto nulla. Stammi bene, Akito.
-
Non posso dire niente perchè la sua voce è
sostituita da una sequenza di tu tu tu che non mi è mai
sembrata così irritante e fastidiosa. E io rimango
lì, come il perfetto idiota quale sono, con un labbro
scorticato, un sopracciglio di nuovo sanguinante e il cuore spaccato a
metà.
E nello spazio di una frazione di secondo quella domanda che non ha
ricevuto risposta torna prepotentemente a farsi strada nella mia mente.
Se io non fossi stato Akito Hayama e lei non fosse stata Sana Kurata..
se ci fossimo incontrati in un altro tempo, in un altro spazio, in un
altro mondo.. chissà.. avremmo potuto amarci?
- Sì.
-
E' un sibilo che ricaccio violentemente da dov'è venuto.
Perchè noi siamo in questo
tempo, in questo
spazio, in questo
mondo. E qui non c'è spazio per un amore che non avrebbe
dovuto esistere, per un amore che non può essere raccontato
perchè, a differenza delle storie travagliate descritte nei
libri, di eroico non ha proprio nulla. E se le
persone sapessero guarderebbero da fuori, qualcuno con aria
schifata, con compatimento per lo più, quei due poveracci
che si sono incontrati nel momento sbagliato, nel posto sbagliato e
hanno fatto le scelte sbagliate, finendo per autodistruggersi senza via
d'uscita.
Cazzo, in questa storia è tutto così dannatamente
sbagliato.
Cioè, non so se avete notato l'anticipo con cui ho
aggiornato!
Ok, probabilmente mi odierete comunque. Mi odierei anch'io se non fossi
l'autrice di tutto questo casino. Sana se n'è andata, anche
se mi sembra palese che è innamorata di Akito, e Akito non
ha fatto nulla per fermarla, anche se mi sembra palese che è
innamorato di Sana. Perchè nonostante tutto, non sempre
l'amore vince. E io sono la prima a cercare in una fiction
ciò che la realtà non è in grado di
darmi, ma stavolta mi andava così. Spero abbiate capito, in
caso contrario.. beh, mi dispiace di avervi deluse. Mi sembra comunque
doveroso, nonché sacrosanto, ringraziare tutte le persone
che mi hanno sopportata - e supportata - fino a qui.
Tutte le magnifiche 65 persone che hanno
aggiunto la mia storia tra i preferiti:
airuka
aki96
Alina
Alphacent
Angela_Grey
Anima1992
Australia
bea91
BlueGin
Chino
cicia123456
daisy88
daky413
daygum
daykiria
DenaDena
dolcementeprincess
Dubhe92
excel
sana
Fallen
Star
Geo88
GIN88
GioRock
Hope35
jeeeeee
KaDe
kagome100
kamura86
Karen94
kashia
kriscullen
lady
lululu
Lakrimosa
leonessa
Leuconoee
lidy88
luchia
nanami
lucia
lair
MaKiCo
Manila
mar
Ninnola
picci
1989
piccola992
pigna
pinkgirl
ponpon
Princerella
rollogoal
Sana88
sem0305
sera1921
sicurakiarasi
Simonathephoenix
Soniuccia
Sour
girl
stefola93
talpy
Tanny
trixina
Tyresiah
Usagichan
x_Mokona
zac
_Bella_Swan_
Tutte le altrettanto
magnifiche 9
persone che l'hanno aggiunta nel nuovo di zecca parametro "seguite":
akane_date
aki96
AngelOfLove
Deb
Fallen
Star
Giuggiolina
Leuconoee
marghepepe
Soniuccia
E tutte le persone che,
sebbene non possano essere ne contate né riconosciute, mi
hanno fatto l'immenso favore di aprire la mia storia e darci
un'occhiata, anche solo per poter dire alla fine del primo capitolo "no
che schifo non mi piace" XD
Stasera sono un po' giù [non si era capito, va un po' te che
razza di finale], quindi se non vi dispiace rispondo alle vostre
recensioni nell'epilogo. Perchè sì, ci
sarà un epilogo e sì, non mi sono ancora stufata
di rompervi le scatole. Quindi non è un addio, ma solo un
arrivederci, a tra poco spero =D
un bacio e un abbraccio pieno di riconoscenza,
chia
[better known as lo stupido nonchè assolutamente casuale
nick after_all]
|
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Capitolo 16 *** Epilogo - breaking all the rules, figuring it out ***
Epilogo
breaking all the rules, figuring it
out
Amore, amore illogico, amore disperato
lo vedi sto piangendo, ma io ti ho
perdonato
Sana cammina per la via principale di Tokyo, fermandosi ogni tanto
a guardare qualche vetrina per poi procedere dritta per la sua strada.
L'aria fresca le accarezza le guance, e quel poco di sole che c'è basta
per scaldarla fino alle ossa, dandole un piacevole assaggio dell'estate
che sta per cominciare. Ha ventinove anni, adesso, porta i capelli
lunghi sciolti sulle spalle e un briciolo di trucco in più, le dà
un'aria più matura e adulta. E' cresciuta? Forse, sotto alcuni punti di
vista potrebbe esserlo. La raggiunge un uomo sulla trentina e le dà un
tenero bacio sulla guancia, sta per accompagnarla a prendere
l’aperitivo, l’hanno fatto spesso negli ultimi due anni. Oggi è un
giorno importante, lui ha appena scritto una nuova parte che sembra
fatta apposta per lei. Già, non ve l'ho detto? E' un'attrice, adesso.
E' iniziato tutto per gioco, con un incontro casuale in un bar, una
lunga chiacchierata e un provino fatto quasi per scherzo. E poi è
andata, la sua vita ha preso una piega completamente inaspettata. Ha
lasciato l'università per il palcoscenico, si è trasferita nella
capitale, ha chiuso a chiave in un baule tutti quei ricordi che erano
diventati troppo ingombranti e li ha buttati in cantina, per fare
spazio a una vita che voleva continuare a correre, anche se lei aveva
le gambe spezzate. Così, come le aveva consigliato anni prima una
vecchia signora in quella stessa città, si è fatta forza, ha preso un
po' di colla e si è rimessa in piedi. All'inizio scricchiolava un po',
adesso è come nuova. L'uomo accanto le sorride affabilmente mentre le
racconta le grandi cose che ha in serbo per lei durante la sua prossima
rappresentazione. E' un giovane regista occidentale, approdato sulle
coste dell'arcipelago per esplorare nuove frontiere quando non era che
un ragazzino, e innamoratosi del cinema giapponese così violentemente
che non era più stato in grado di andarsene. Le vuole un gran bene,
professionalmente parlando sono cresciuti insieme. La ama, forse? No,
non in quel modo. Il suo cuore appartiene a un cabarettista
squattrinato e orgoglioso, che non ne vuole sapere di farsi aiutare a
sfondare, ma gli si dona senza riserve ed è pronto a condividere con
lui la sua esistenza. Sana sorride sinceramente nell'osservare il suo
interlocutore, e la felicità che traspare da ogni sua singola parola
non può che essere contagiosa. La conversazione è interrotta dal suono
della porta che viene aperta e lei si gira distrattamente, non sa che
il sorriso sulle sue labbra verrà immediatamente cancellato. Il regista
continua a parlare, ma lei non lo ascolta più. E' entrato nel locale un
ragazzo biondo accompagnato da una donna più matura, che tiene per mano
un bambino.
E lei, proprio come una quindicenne, sente il mondo girare di
colpo più velocemente. E lui, proprio come un uomo, non sembra
accorgersi di nulla.
Non si siede da nessuna parte ma va dritto al bancone, ordina un
Negroni sbagliato per sé, un Campari per la donna e un succo di frutta
per il bimbo. I suoi occhi, un tempo nascosti da un ciuffo forse troppo
lungo, si guardano ora intorno con aria curiosa, e l'espressione sul
suo viso è.. rilassata. Così diversa da come la ricordava.. Nei ricordi
di Sana quello sguardo è costantemente attraversato da ombre, anche
mentre sognava, anche mentre lei lo amava. Le sue labbra non si
piegano più in una smorfia imbronciata di fronte alle attenzioni della
sua interlocutrice, non ha più l'atteggiamento scocciato di chi
vorrebbe essere da un'altra parte. Ha un'aria rispettabile, adesso, e
Sana continua a guardarlo, affascinata dalla sicurezza con cui si muove
all'interno della conversazione. E' cambiato, non c'è dubbio. Non si
può certo dire che sia diventato un chiacchierone, ma qua e là gli
spunta un sorriso. Pensa, forse con un po' di amaro in bocca, che
certamente quella donna accanto a lui deve avere qualcosa di speciale.
Torna velocemente a prestare attenzione al regista seduto di
fronte a lei, accorgendosi che ha smesso di parlare e la sta osservando.
- C'è qualcosa che non va? Ti vedo un po' distratta. -
Gli direbbe una bugia, se non sapesse che ogni bravo regista
conosce le sue stelle meglio degli angoli di casa propria.
- In effetti sono un po' stanca... Forse mi conviene andare a casa.
-
- Vuoi che ti accompagni? -
- No, non ti preoccupare, mi farà bene stare un po' da sola. -
Ed è sincera, ha solo bisogno di stare da sola. Posa un bacio
sulla guancia dell'uomo che le siede di fronte ed esce dal bar.
Stavolta è lei a non accorgersi di uno sguardo nascosto anche senza
l'aiuto del ciuffo, e di un cuore che non ci ha messo poi tanto a
riconoscerla. E a scoprire che, dopo tutto questo tempo, perde ancora
dei battiti alla sola vista di una capigliatura rossiccia.
Non gli importa della donna che sorseggia placida il suo Campari,
perché Tokyo è una città enorme, e se una persona - quella persona - ti passa davanti,
hai il novantanove per cento di probabilità di non incontrarla più.
Quindi al diavolo qualsiasi cosa stia facendo in quel momento - già,
cosa stava facendo? - si alza e rincorre un sogno che una volta faceva
spesso, ma che non lo tormenta più da tanto. La vede tra la folla
indaffarata del sabato pomeriggio, vorrebbe chiamarla, ma dalla sua
gola non esce che un gemito strozzato. Così la rincorre e la afferra
per un braccio, sperando in cuor suo di aver sbagliato persona. Lei si
gira, forse intimorita, e lo guarda. All'inizio ha gli occhi
spalancati, poi il respiro torna regolare. E lui si sente mancare la
terra sotto i piedi, e allora si accorge che no, non ha affatto
sbagliato persona. E sono passati nove anni ed ha ancora impressa a
fuoco nella mente l'espressione che aveva quella notte piovosa. Se lo
ricorda come se fosse ieri, si ricorda persino il rumore della porta
che sbatteva, ma non era abbastanza forte da coprire il suono di
qualcosa che nemmeno sapeva di avere ma già si stava frantumando sul
pavimento. Di quello che è successo dopo, invece, di come si sia
trovato al punto in cui è ora, non si ricorda più niente. C'è lei, e il
cuore impazzisce, e non riesce a riconoscere da quale orizzonte
provenga la luce, e gli tremano gambe, e vorrebbe parlare senza saper
bene in realtà cosa dire.
Così, come spesso era stato, è lei a iniziare.
- Ciao, Akito. - sorride, come sempre.
- Che cosa ci fai qui? - lui no, come sempre.
- Ci vivo, adesso. Anche vedere te è sempre un piacere. E' un po'
che non capita, eh? -
Lui soffoca in gola una risata amara. Sta cercando di conversare,
non ha perso quella brutta abitudine.
- Già... -
Silenzio. Avete presente quei meravigliosi silenzi, che uno non
sente il bisogno di riempire con stronzate buttate lì a caso, perché
sono perfetti così come sono? Ecco, non è questo il caso.
- Ti va di bere qualcosa? – domanda lui.
- Di nuovo? Siamo appena usciti da un bar. – afferma lei convinta.
- Allora mi avevi visto! Sospettavo mi avessi ignorato di
proposito. -
Lei avvampa, nel notare che lui possiede ancora la capacità di
metterla a disagio come nessun'altra persona.
- Io.. -
- Da un'altra parte. Andiamo a bere qualcosa da un'altra parte.
Vuoi? -
Vorrebbe dileguarsi, ma equivarrebbe a una dichiarazione di
sconfitta. Sarebbe come ammettere che non importa quanta strada abbia
fatto, quanti palcoscenici abbia calcato e quanti letti ancora caldi
abbia abbandonato, perché di fatto il suo cuore non si è aggiustato.
Così si atteggia a indifferente. E si ritrova di nuovo seduta al
tavolino di un bar, faccia a faccia con uno dei suoi ricordi più
dolorosi. Ma adesso è una donna, sa perfettamente come gestire la
situazione. Parlano del più e del meno per quasi due ore, non le sembra
neanche vero. C'è solo un nome che non viene mai fuori, nessuno ne ha
voglia. Scopre che è diventato un allenatore di karate, e che grazie
allo sport ha imparato a indirizzare altrove tutta quella rabbia che
sembrava tenerlo in vita. Con l'Hayama dei suoi ricordi non
sarebbe mai riuscita a tenere una conversazione tanto lunga, senza
dubbio sarebbero finiti troppo presto per fare altro. Chissà se dopo
aver fatto l'amore con quella che ormai ipotizza essere sua moglie la
stringe forte come stringeva lei, chissà se la bacia con la stessa
urgenza e la lascia andare con la stessa difficoltà... E chissà se fa
ancora quelle cose con le dita...
- Kurata, la smetti di fare pensieri sconci su di me e provi a
starmi a sentire? -
Argh, sgamata. Questo non è cambiato. Si scuote repentinamente
dalla trance in cui è caduta e arrossisce con violenza.
- Ma che dici, Hayama! E' un po' che mi è passata. -
- Ah, quindi lo ammetti. -
- Che cosa? -
- Che hai passato un sacco di tempo a fare pensieri sconci su di
me. -
Sempre il solito presuntuoso! Non potendo diventare più rossa di
quanto già non sia, cerca di rispondergli per le rime.
- Certo, nei tuoi sogni! -
- Oh sì, questo è sicuro. -
Pensava di non poter avvampare ulteriormente? Errato. Come ogni
pronostico quando lui è nei paraggi, miseramente errato.
- Io sono cresciuta, ma tu sei sempre il solito impertinente! -
Sembra seria, ma in realtà non ci crede nemmeno lei.
- E tu la solita finta ingenua! -
- Cosa vuoi insinuare, maledetto-
Ed è un attimo prima che entrambi scoppino a ridere. E'
sorprendente facile parlarsi di nuovo come se nulla fosse successo, e
battibeccare ancora per le stesse stronzate per cui avrebbero
battibeccato nove anni prima.
Poi lei si ferma, è tornata pensierosa.
- C'è qualcosa che non va? - domanda lui.
- No, è la tua risata.. Una volta non la sentivo spesso. E' bello.
Strano, ma bello. -
Adesso è il suo turno di essere in imbarazzo. Ebbene sì, anche il
grande Akito Hayama è capace di umane sensazioni, o almeno così sembra.
- Una volta non avevo molti motivi per cui ridere. –
Pausa, silenzio, aria pesante.
Poi riprende.
- Sono felice che qualcuno te li abbia dati. - Sorride nel
pronunciare la frase, ma è il sorriso più amaro che abbia mai fatto.
Non è vero che è felice, non è vero per niente. Come la brava ragazzina
egoista che è non può fare a meno di pensare al male che fa vederlo
sereno grazie a qualcuno che non è lei, che non era riuscita a essere
lei.
- Non è quello che pensi... - lui cerca di spiegarsi, ma lei non
gli permette di continuare.
- Tranquillo, non mi devi nessuna spiegazione. Non devi
giustificarti adesso, come non dovevi giustificarti allora. -
E’ confuso, non capisce dove lei voglia andare a parare. A questo
punto sembra chiaro a entrambi che l'atmosfera rilassata di poco prima
è andata completamente a farsi benedire, perché l'aria adesso ha
l'insopportabile odore della memoria.
- Che cosa stai dicendo? –
- Senti, Akito, ormai è inutile raccontarsi bugie. Sono
sopravvissuta allora, credi che abbia intenzione di farla finita adesso
solo perché stai rivangando l’argomento? – sorride nervosamente ironica.
- Continuo a non capire di cosa stai parlando. –
- Certo che sei strano forte! Allora mi sembravi essere stato,
come dire... piuttosto chiaro, nell’illustrarmi cosa volevi. O meglio,
cosa non volevi. –
E improvvisamente capisce, flash di quella notte gli ingombrano la
mente. Qualcosa nella sua testa gli urla di parlare e dirle la verità,
e, proprio come allora, sente lo stomaco contorcersi. E, di nuovo come
allora, dalla sua bocca non esce un solo suono.
- Comunque non importa, tu sei cambiato, io sono cambiata, e siamo
tutti e due finalmente felici. Non so nemmeno perché ne stiamo
parlando. – aggiunge, per evitare di scavare ancora più a fondo
nell’argomento.
- Le persone non cambiano, Sana, cambiano solo le circostanze
nelle quali esse si trovano ad agire. –
- Non è vero, la tua espressione è diversa, tu sei diverso. Non
hai più l’aria spaesata di una volta di fronte a una conversazione
civile. –
- Non siamo mai stati bravi a fare conversazioni civili, noi due.
– commenta lui, non capendo esattamente i ragionamenti della sua
interlocutrice.
- Forse hai ragione. –
- Tu invece non sei cambiata per niente, hai ancora la maledetta
abitudine di parlare di argomenti scomodi. –
- Qualsiasi argomento che riguardi noi due è scomodo, Akito! – lei
non riesce a trattenersi, e lui ammutolisce. Gli capita spesso, di
fronte alla verità.
- Hai ragione. Forse allora dovremmo semplicemente smettere di
parlare. –
- Giusta osservazione. –
Dopo qualche minuto, è di nuovo lei a rompere il silenzio.
- Si è fatto tardi, credo sia meglio che vada. –
- Aspetta, Kurata lascia almeno che ti paghi il conto. –
-Tsu, che cos'hai visto? - domanda una ragazza minuta e castana
con la frangia tirata indietro perché non le cada sugli occhi. Si è
fermata di colpo notando l'assenza del suo fidanzato, e si volta per
trovarlo immobile a fissare la vetrina di un bar.
- Un fantasma. - è la sua lapidaria risposta, prima che la
raggiunga e riprenda a camminare al suo fianco.
***
E
se amor ch'a nullo amato, amore, amore mio perdona
in questa notte fredda mi basta
una parola
Quando escono, è già buio. Sana è ansiosa di abbandonare un
incontro che non poteva essere altro che un campo di battaglia e fa per
dirigersi verso casa, quando la sua voce, da dietro, la raggiunge.
- Credi che per me sia stato facile? –
Resta immobile, non si vuole girare, non vuole nemmeno sapere di
cosa sta parlando. Vuole solo andarsene, ma i piedi, maledetti
traditori, restano incollati al suolo.
- Credi che per me sia stato facile, eh, Sana? Rispondimi! –
- Akito, davvero non è il caso di riprende-
- Non è stato facile per niente! – urla lui, non curandosi del
fatto che lei gli dia le spalle. – Anzi, se proprio vuoi saperlo, è
stato uno stramaledettissimo incubo! Ogni volta che te ne andavi, ogni
volta che mi svegliavo e sapevo che tu non c’eri perché eri tornata da
lui... e non importa quanto forte cercassi di stringerti, trovavi sempre
il modo per sgusciare via! –
Lei sente gli occhi pizzicare e le lacrime che lottano per uscire,
ma si ripromette di ricacciarle indietro e si volta.
- Perché? –
- Perché cosa, perché te ne andavi? Perché ogni volta sbagliavo e
non riuscivo a smettere di farlo? –
- Perché me lo stai dicendo ora? – Sana trema, adesso. Non è mai
stata brava a reggere tante emozioni e, sì, in questo momento sono
davvero troppe. Rabbia, rancore, dolore.
- Cos’avrei dovuto fare, secondo te? Chiederti di lasciare il mio
migliore amico? –
- Sì... no... Akito, non lo so! Se tu mi avessi detto che... se tu me
l’avessi detto, avremmo potuto trovare un modo! – e quando è troppo è
troppo, le lacrime prendono a scenderle incontrollatamente dagli occhi
e a bagnarle le guance.
- Trovare un modo? Sana, non pensarlo neanche. –
- Ma non posso farne a meno! Tu ripiombi qui, dopo nove anni,
riesci ancora a sconvolgermi l’esistenza, e poi pretendi che faccia
finta di niente. – Fa una pausa, il respiro affannato per le urla di
poco prima. – Ma d’altra parte, cosa mi aspettavo? E’ la tua
specialità. Costringi le persone a mettersi in gioco, per poi lasciarle
lì, da sole, con i loro sentimenti in mano e nessuno straccio di posto
dove buttarli. Spero tu ti sia divertito, almeno per uno dei due ne
sarà valsa la pena. –
Così facendo si volta di nuovo, e parte con passo spedito verso
casa. In realtà la direzione è quella sbagliata, ma va bene, purché la
porti lontano da lì.
Fermo sulla strada è rimasto un ragazzo, troppo terrorizzato per
esprimere i suoi sentimenti e troppo caparbio per lasciarla andare.
Così, dopo i primi attimi di paralisi, scatta in avanti e le afferra il
braccio.
- Sana, aspetta – anche lui respira a fatica, ma non è per nulla
sicuro che la colpa sia imputabile alla breve corsa.
- Cosa vuoi di nuo- non riesce a finire la frase perché le labbra
di lui sulle sue le mozzano il respiro. Inizialmente cerca di
scostarsi, ma lui le tiene forte il viso con le mani e non le permette
di muoversi. Così non può fare altro che schiudere la bocca e
concedergli l’accesso. La sensazione familiare della sua lingua che la
accarezza la colpisce così forte che è costretta a tenersi a lui per
non crollare a terra, le ginocchia hanno smesso da un po’ di adempiere
la loro funzione. Da quando l’ha visto entrare nel bar qualche ora
prima, probabilmente. Dopo un tempo indefinito lo spirito di
sopravvivenza prende il sopravvento e si staccano entrambi, in cerca di
ossigeno.
- Perché l’hai fatto? – Stavolta non è difficile intuire il motivo
del fiato corto.
- Stai zitta – le soffia sulle labbra prima di riprenderne il
possesso. Se potesse la prenderebbe qui, ora, in mezzo a una strada,
persino troppo presto perché tutti i bambini se ne siano andati a
dormire. E, se proprio volete saperlo, lei non sembra avere alcuna
intenzione di lamentarsi. O meglio, è piena di buone intenzioni, giura
che è l’ultima carezza, l’ultimo respiro che si fa rubare. Poi proprio
quando sta raccogliendo le forze necessarie per staccarsi, lui la
stringe più forte e allora lei proprio non ce la fa a lasciarlo andare.
Poi le si para davanti agli occhi un viso di donna, e la rabbia può ciò
che il cervello non aveva potuto. Si scuote violentemente
dall’abbraccio e recupera la distanza di sicurezza, quella minima
perché non abbia di nuovo voglia di saltargli addosso.
- Akito, basta! –
- Che ti è preso? – chiede sbigottito e anche un po’ scocciato.
Non sembra essere per niente felice del suo repentino cambio di umore.
- Che accidenti è preso a te! Non possiamo, non possiamo, non
possiamo. –
- Non mi sembra che questo ti abbia mai fermata, prima d’ora. –
- Beh, mi ferma adesso. – lo secca subito, desiderosa di chiudere
la conversazione. – Ora, se non ti dispiace, me ne vado a casa. Sul
serio, questa volta. –
Ma, come al solito lui è di un parere diverso.
- Dove abiti? –
- Non credi che sia abbastanza grande da tornare a casa da sola? –
- Dove abiti? – domanda nuovamente lui. Testardo come al solito,
ha totalmente ignorato la sua obiezione.
Lei vorrebbe dirgli che non è davvero il caso e che questi
convenevoli sulle sue labbra suonano come un insulto, ma infine opta
per cogliere l’occasione e bearsi ancora un po’ della sua presenza.
Così, in silenzio, si arrende e si avvia al suo appartamento
permettendogli di camminarle accanto. In fondo, che male può fare? Solo
qualche attimo in più.
Ora si trovano entrambi davanti a un portone blu notte, l’unico di
tutta la strada. Lei giocherella un po’ con le chiavi, in un ultimo
vano tentativo di rimandare l’inevitabile addio, anche se di pochi
secondi. Poi, prende l’iniziativa e apre la porta.
- Sono arrivata, grazie mille della scorta. Sei libero di tornare
a casa, ora. –
Di nuovo, come se lei non avesse mai neanche aperto bocca.
- Ti sei sistemata bene, vedo. Mi fa piacere. –
Stavolta, però, lei non è disposta a lasciar correre.
- Akito, che cosa ci fai qui? –
- Ti ho accompagnata, mi sembra. Sarebbe stato rude da parte mia
permettere che una ragazza tornasse a casa da sola. –
- Da quando ti preoccupi della buona educazione? –
- Non sei l’unica ad avere vissuto in questi anni, sai? – dice
amaramente, ma ancora più amaro è il suono alle orecchie della ragazza.
No, certo che no.
- Credo che dovresti andare. –
Non lo guarda, fa già troppo male.
Lui sembra intenzionato a darle ascolto e starsene in silenzio,
una buona volta, quando improvvisamente parla.
- Chiedimi di restare. –
E’ una domanda, una richiesta, una supplica. E Sana si chiede
perché per lei sia così facile smettere di respirare.
- Akito... –
- Ti prego, Sana. Ne ho bisogno. –
Ma non sono le paroline magiche da lui pronunciate a far crollare
le sue difese, sono quelle che non ha detto ma che le sono comunque
arrivate forti e chiare. Sana, ti
prego, per l’ultima volta. Così cede. Lo trascina dentro per il
collo della camicia e lo bacia. Perché anche lei ne ha bisogno, per
andare avanti, per ricucire quel graffio nella memoria. Solo un’ultima
notte.
Akito richiude violentemente la porta dietro di sé prima di
assalirla. Non gli interessa di non avere la minima idea di dove si
trovi la stanza da letto, ha aspettato troppo per badare a questi
particolari. Avvista un divano appena svoltato l’angolo del salotto, e
senza smettere un solo secondo di baciarla la spinge sopra per poi
sdraiarsi completamente su di lei.
- Cazzo, Sana, mi sei mancata così tanto... –
Non riesce a credere di aver vissuto tutto quel tempo senza di
lei, senza le sue piccole mani che lo accarezzano ovunque, senza i suoi
sospiri che gli pulsano nelle vene. Ora è quasi completamente nuda
sotto di lui, e si chiede come il tempo possa averla mantenuta così
dannatamente bella, e come lui possa volerla ancora in quel modo. Ma
esisteva davvero, prima di rincontrarla in quel bar?
- Anche tu mi sei mancato... – riesce a mugolare tra un bacio e
l’altro.
Ed è così bello riaverla tra le sue dita che non può aspettare un
minuto di più prima di entrare in lei, e perdersi in lei, tra quei
gemiti che pensava appartenessero ormai solo ai suoi sogni più segreti
ma non per questo meno ricorrenti. Nota con piacere che i loro corpi
s’incastrano ancora così bene che, anche da vicino, non riesce proprio
di distinguere tra l’uno e l’altro. Come se non fossero due anime ma
una sola, che è tornata a bruciare prepotente e devastante come mai.
- Ho paura... di non essere più in grado di lasciarti andare. – Lo
dice, ma è solo un sussurro che lei, spiazzata dal raggiungimento del
piacere estremo, non distingue dagli altri gemiti. Vengono così,
insieme, e insieme si abbandonano a Morfeo.
Purtroppo, come ogni cosa, anche la notte ha una fine. Non importa
che le persone siano pronte o meno, il mattino arriva comunque e la sua
luce è sempre così forte che le tenebre non hanno altra scelta che
lasciargli posto. Akito sente il calore dell’alba colpirgli la fronte,
cerca di fare mente locale, e la soddisfazione della notte prima lascia
posto a un malsano terrore. Così si gira violentemente facendo
svegliare di colpo la persona accoccolata al suo fianco.
- Ehi... che è successo? – la voce è impastata dal sonno, ma non
per questo suona meno deliziosa alle orecchie del ragazzo biondo.
Finalmente il suo cuore torna al battito regolare.
- Che buffo, per un attimo ho pensato che... ho pensato che te ne
saresti andata.
Ho avuto un orrendo déjà vu. – aggiunge con un pizzico di
vergogna.
La donna con i capelli rossi ride divertita.
- Akito, siamo a casa mia. E’ chiaro che aspetto che tu te ne vada
da solo. –
Lui non capisce se stia o meno scherzando, in fondo con lei non si
sa mai. Inoltre, non è che abbia mai avuto tutto ‘sto senso
dell’umorismo.
- Vuoi che me ne vada? –
Adesso anche lei smette di sorridere.
- Tu te ne vuoi andare? -
Ed ecco che l’atmosfera si fa così tesa che si potrebbe tagliare
con un coltello. Di fronte al silenzio del suo interlocutore, la
ragazza si alza dal letto e comincia a raccattare vestiti sparsi qua e
là. Anche questo ha l’orribile sapore di una scena già vista.
- Che fai, raccogli i vestiti in casa tua? –
- Raccolgo i tuoi
vestiti in casa mia. Che domanda stupida che ti ho fatto, in fondo tu
hai un posto dove tornare. –
Lui la guarda perplesso, non capisce come possano essere passati
pochi minuti dalla fine di una delle notti più belle che riesce a
ricordare e stia già andando tutto a rotoli. Ancora una volta, non
capisce dove, di preciso,
abbia sbagliato.
- Sana, potresti per piacere smetterla di usare stupidi giri di
parole e dirmi qual è il cazzo di problema? –
E’ alterato, odia non riuscire a controllare le sue reazioni.
- Il cazzo di problema è che tu non dovresti essere qui! Hai una
donna a casa, persino un bambino! E’ mai possibile che non abbiamo
imparato niente dal massacro in cui siamo finiti nove anni fa? –
- Una donna? Un bambino? Che cosa stai dicendo? –
- In caso tu te lo fossi dimenticato, ho mentito al mio ragazzo
per mesi. Non è che io non sappia riconoscere una stronzata quando me
la trovo davanti. Mi ricordo benissimo che ieri sera non eri solo al
bar. –
- Parli di Sachi? Per tua informazione, è sposata! –
- Come se questo abbia mai fatto la minima differenza, per te! –
ride amara.
Silenzio. Troppi riferimenti a qualcosa che si preferirebbe aver
dimenticato in troppo poco tempo.
- E’ la mia allenatrice di karate. -
La frase cade nel vuoto. Entrambi si guardano senza fiatare, poi
lei riprende.
- E’.. è.. la tua allenatrice di karate? –
Lui annuisce.
- Comunque, non ha nessuna importanza. –
Lei sta per ribattere qualcosa, ma lui non le permette di
continuare.
- Non ha importanza perché, anche se portassi un anello al dito,
non sarei mai stato capace di non baciarti. Esattamente come non sono
capace di non farlo ora. –
Detto fatto, si tuffa prepotentemente sulle sue labbra ancora
secche per gli urli di poco prima. Stavolta, però, lei si allontana con
violenza.
- La vuoi smettere? –
- Smettila tu di essere così acida! L’ultima volta che mi sono
aggiornato, ossia, fammi pensare... qualche ora fa, non ti dispiaceva
affatto essere baciata. –
- Non sono acida, sei tu che sei impossibile! Io cerco di parlarti
seriamente e tu non fai il minimo sforzo per capirmi! –
- Mi sforzo di capirti, Sana. Mi sono sforzato per nove anni di
capire che cazzo ti fosse passato in quella testolina rossa che ti
ritrovi, e non sono venuto a capo di niente. Perciò te lo chiedo ora, e
sarò diretto. Che cosa vuoi, Sana? Che cosa vuoi da me? –
- Da te? Che cosa voglio io
da te? L’ultima volta che mi sono aggiornata, ossia, fammi pensare...
qualche ora fa, eri tu a implorarmi di farti entrare. – dice lei
scimmiottando il suo commento di poco prima. – Cosa vuoi da me,
Akito? –
Lo guarda fisso in quegli occhi castani che pensava di non essere
più capace di leggere, e invece adesso ci vede solo paura. Paura e
conflitto, come se si mordesse a sangue la lingua per non dire qualcosa
che da troppo tempo minaccia di venir fuori.
- Tutto. –
La voce del biondo è calma, non tormentata come si aspettava di
sentirla. E la sua risposta è lapidaria, ma almeno questo se lo
aspettava. Beh, forse non proprio così lapidaria.
- Come, prego? –
- Ho detto che voglio tutto. Non te ne accorgi, Sana, non lo
capisci? Voglio ogni singola parte di te. Del tuo corpo, del tuo cuore,
della tua testa... della tua fottuta anima! –
Sana si prende un attimo di pausa. Non tanto, giusto il tempo di
ricordarsi come si fa a prendere ossigeno.
- A-akito, io... non so cosa dire. –
Lui stringe i pugni, tanto da sentire le unghie conficcarsi nel
palmo della mano. Poi prende fiato e parla, sperando di riuscire a non
gridare.
- Non sai cosa dire? –
- Io... -
- Non sai cosa dire, ho capito. Va bene. –
Fa per andarsene, poi si ferma e si volta a guardarla.
- Dimmi solo una cosa. Stanotte, è stato tutto un gioco? Farmi
credere che tu... che noi... è stato il tuo modo di prenderti la tua
cazzo di rivincita? –
Rancore, rancore, rancore che si mescola ai brandelli di un cuore
che nonostante tutto riesce ancora a rompersi.
- Ma come ti viene in mente? Non ti farei mai una cosa simile! –
- E allora perché? Perché non vuoi darci una possibilità? –
- Perché tu non ce l’hai data? –
- E, allora, vedi che andiamo a parare sempre nello stesso punto?
Cazzo, Sana! Io sono qui, che provo ad aprirmi come non ho mai fatto in
vita mia, e ti sto dicendo che ti amo. Adesso, non nove anni fa, anche se
probabilmente era così anche allora. Ti sto dicendo che ti amo, e tu
non sai fare altro che pensare a quello che è successo o non è successo
un secolo fa! –
L’ha detto. Sana si chiede se il suo cuore battesse davvero anche
un secondo prima.
- Tu... tu mi ami? –
Adesso, quello stupido cuore, le è finito sulle labbra.
- Sì, che diamine! –
Respiro affannato.
- E vuoi stare con me? –
- No, mi diverto solo a dichiararmi alle persone e a umiliarmi per
sport. Che accidenti ci sto a fare qui, secondo te? –
Anche l’orologio scientifico più preciso del mondo non
sarebbe in grado di calcolare il tempo impiegato da Sana per
scoppiare in lacrime e gettare le braccia al collo del ragazzo che le
si trova di fronte. Akito è sorpreso, poi si abitua al calore del corpo
della ragazza che avvolge il suo e la stringe a sua volta. E la bacia,
giusto perché è qualche minuto che non lo fa e ne sente già la
mancanza. Rimangono abbracciati per un lunghissimo attimo, poi lei si
scosta.
- Sei uno stupido! – dice, ma stavolta tra le lacrime spunta anche
un sorriso. Anche lui sorride, anche se vorrebbe non farlo.
- Già, deve essere questo il motivo per cui mi sono innamorato di
te – seconda ammissione nel giro di pochi minuti. Dannazione, si è già
trasformato in una specie di rammollito sentimentale. Maledetta Sana.
Lei ridacchia, prima di aggiungere, serena come non lo era da
tutta la vita – Ma ne sei proprio sicuro? No, perché i pronostici sono
disastrosi. –
Anche lui ride. Accidenti, adesso sta diventando persino gioviale.
- Che intendi? –
- Beh, ci siamo rincontrati solo ieri pomeriggio e ho già
desiderato di ucciderti almeno cinque volte. Per non parlare di
stamattina! Ogni nostra scopata finisce con un litigio.–
- E ogni nostro litigio con una scopata, io dico che siamo fatti
per stare insieme. – risponde, prima di riprendere a baciarla e
domandarsi com’è riuscito a stare tutto quel tempo senza farlo.
Ehilà, eccomi!
Sì, sì, lo so che non ci credete. Non ci credo nemmeno io xD Questo
epilogo è stato un parto. Nel senso che ho cominciato a scriverlo
qualcosa come otto mesi fa per poi cestinare la bozza così tante volte
che se dovessi raccoglierle tutte dovrei dividerle in volumi. Sono
soddisfatta? Chiaramente no, e perdonatemi se non soddisfa neanche voi,
ma con la totale assenza di ispirazione di cui vi ho parlato non sono
riuscita a fare di meglio xD In realtà la mia pigrizia mi pregava di
lasciare l'opera incompleta, poi però ho letto tutti i vostri
meravigliosi commenti alle mie patetiche scuse e allora ho deciso che
ve lo dovevo. Poi forse è venuto così tragicamente e si sposa così male
con il resto della storia che avreste preferito non leggerlo mai, in
tal caso liberissime di ignorarlo e far finta di nulla ^^ Come dice il
sottotitolo, ho cambiato le regole, ho cambiato focalizzazione e punto
di vista, ho cambiato tutto, ma era l'unico modo che avevo di scrivere
ancora qualcosa su questi
Akito e Sana.. cosa ne pensate? avrei potuto fare di meglio, però sono
contenta di chiudere finalmente una ff che ho iniziato quando avevo 16
anni e un modo quasi completamente diverso di vedere le cose, spero la
differenza tra l'inizio e la fine non si noti troppo. Mi spiace solo
che questo sia l'ultimo ringraziamento, perchè siete le lettrici più
meravigliose del mondo, conoscendomi senza il vostro supporto sarei
ferma ancora al terzo capitolo xD GRAZIE di cuore, ragazze, a chi
recensisce dal primo capitolo e a chi ha recensito una volta sola,
siete l'orgoglio anche di un'autrice sconclusionata come me! Mi
inchino, perchè questa storia è anche un po' vostra e vi meritavate un
finale decente. A presto, magari ^^
un abbraccio stretto stretto e pieno di riconoscenza,
chia
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