You're my strength

di The Dreamer
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** You're my strength ***
Capitolo 2: *** Only a Friend ***



Capitolo 1
*** You're my strength ***


You’re my strength

After all my strength is gone, in you I can be strong

 

 

Sono completamente bloccata con le KaRu, e continuo a immaginare scene di Marie e Logan (Rogue e Wolverine, X-Men)… ovvio che prima o poi avrei buttato giù qualche cavolata xD ! © per le canzoni: Linkin Park – My December, The Cinematic Orchestra- To build a home, Tina Turned- I look to you, che lascio volontariamente in inglese (i nostri protagonist vivono a New York, eh!).Mi baso soprattutto sui film e sulla serie X-Men Evolution, dove i due hanno un rapporto molto intenso e difficilmente etichettabile. Forse mi fermerò qui, o forse scriverò un seguito…

 

 

“…Give it all away…”. La canzone s’interrompe, il concorrente sembra confuso, mormorii vari si alzano dal pubblico.

L’animatore si rivolge alla telecamera con un sorriso tirato “Cari telespettatori, avete un minuto per trovare le sette parole mancanti! Cosa aspettate? Fornendo le giuste risposte a questa ed altre due canzoni, potreste essere i fortunati vincitori!”

 
To have someone to come home to”.
Un sussurro, tanto basta per interrompere la carezza sul suo braccio. Gli occhi verdi di Logan la guardano con perplessità.

“Ma conosci tutte le risposte?” Lei gli sorride, facendo spallucce, lieta che non fosse una reazione al significato di quella frase, comunque un po’ delusa che abbia smesso di accarezzarla. Gli si stringe contro ulteriormente, sperando che le dita di lui riprendano il percorso interrotto, e invece si ritrova un cellulare in mano. Ora è lei quella perplessa. “E’ una bella frase”. Chiunque non conosca Logan si chiederebbe cosa intenda. Lei no. Lo conosce troppo bene. Così digita le parole, controlla il numero del mittente, e preme *invio*. Si volta leggermente nell’abbraccio che la avvolge per ridare l’oggetto al suo proprietario, ma lui la stringe di nuovo contro il proprio petto, e riprende ad accarezzarla.

Serate come questa non sono rare, nel loro rapporto. Da quando Marie ha una stanza tutta per sé, Logan viene regolarmente a farle visita. Si accoccolano sul divano a guardare la tivù, a ad ascoltare un cd, a parlare. E’ un rapporto strano, il loro. Dicono di essere amici. Fingono di essere solo amici. Mentono persino a se stessi, pur di non dover affrontare l’intensità di questo legame, e tutte le complicazioni che implica.

Il gioco musicale prosegue, un altro concorrente entra in scena, canta varie canzoni selezionate a caso da un computer. Continua a giocare, sembra conoscere bene i testi, ma anche per lui giunge l’ora di essere eliminato, non sapendo le parole.

… When the gusts came around to blow me down…”

Nessuna esitazione nella voce di Marie, quando sussurra “I held on as tightly as you held onto me”. Le dita dell’uomo si fermano per un istante, prima di riprendere il loro percorso lungo la sua spalla. Mi sono tenuto forte, come tu ti stringevi a me. La storia della loro vita, pensa ironicamente. Perché in fin dei conti è sempre lei quella che si stringe a lui disperatamente, mentre l’uomo arranca, lotta per rimanere in piedi, schiacciato dal peso del proprio passato, dall’istinto animale di Wolverine, dalle proprie scelte. Eppure, nelle notti in cui la stringe spasmodicamente a sé, quasi lei fosse la sua unica salvezza, Marie vorrebbe terribilmente credere che questo doloroso bisogno dell’altro nella propria vita sia reciproco.

L’ennesimo silenzio dall’altra parte dello schermo la riporta alla realtà. Questa volta non ha seguito la canzone, rimane a fissare davanti a sé, concentrata unicamente su quel tocco così leggero ed intenso che ora le scompiglia i capelli.

 In you I can be strong”. Roca, terribilmente roca, la voce di Logan le sussurra all’orecchio. In te posso essere forte. “Cosa?” chiede lei, incerta. Per un attimo le sembra che l’uomo le stia rivolgendo personalmente quelle parole. Lo sente sorridere, prima di ripetere “After all my strength is gone, in you I can be strong”.

“Oh”. E’ tutto quello che le viene in mente, quando capisce che Logan le sta solo suggerendo la risposta per questo stupido quiz musicale. Digita rapidamente la frase ed invia il messaggio, maledicendosi per essere così dannatamente infatuata di lui da fantasticare persino sul testo di una canzone.

Lo sente rafforzare il proprio abbraccio e mormorare nuovamente “La mia forza”. Tenta di voltare solo il viso, cautamente, per non toccarlo pelle contro pelle, ma non capisce perché abbia ripetuto la frase, visto che lei ha già mandato la risposta. In sottofondo parte la sigla finale del programma, e Marie si chiede perché abbia fatto sprecare credito a Logan con una cosa così insulsa, maledice la propria infantilità, quando incontra il suo sguardo. Intenso, quasi dolorosamente sincero. I suoi occhi silvestri la fissano penetranti, come a volerle far capire qualcosa d’importante. Ipnotizzata, cerca disperatamente di capire cosa. In un remoto angolo del proprio cervello, capta che il viso di Logan si sta chinando sempre più verso di lei, e sa che dovrebbe allontanarsi, evitare questo contatto, ma non si muove.

Non sente il proprio cuore che batte frenetico, non vede che lui trattiene il respiro, non sa di aver socchiuso le labbra in attesa.

Quando stanno per chiudere la distanza tra i loro visi, una suoneria rompe l’incanto.

Il telefono di Logan vibra, squilla, lampeggia, e li riporta alla realtà. L’uomo ringhia sottovoce e guarda lo schermo davanti a sé; Marie porta l’oggetto all’orecchio e risponde titubante. Una voce le urla qualcosa nell’orecchio, ma è troppo stordita per percepirne il senso. Capisce solo che le chiedono come si chiama, senza rendersene conto risponde col suo vero nome. Sente Logan inveire, e seguendo il suo sguardo vede comparire sullo schermo una scritta:

IL VINCITORE DI QUESTA SERA È ANNA MARIE D’ANCANTO

Mentre la voce continua a blaterare al vuoto, Logan e Marie si fissano confusi.

Hanno appena vinto una settimana in crociera.

The End...or the Beginning?

 

 

 

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Capitolo 2
*** Only a Friend ***


Only a friend

 

Altra piccola Rogan, scritta di getto durante una pausa dallo studio. POV di Logan, quindi con qualche parolaccia (PG13, giusto in caso...)

Ringrazio Daffodil per la recensione (come vedi, ecco il seguito, e sicuramente ci saranno altri capitoli), Raven 95 e ShikaTema76 per aver inserito la fic nelle storie seguite, e la mia adorata kohai, per tutto quello che fa!

See you soon :)

 

 

Migliore amico. Solo quello. Dovrei esserne fiero, e invece trovo che sia un titolo riduttivo. Troppo limitante.

Per tutti i membri della scuola, siamo migliori amici. Ghiacciolo è il tuo ragazzo, io il tuo migliore amico, e tutto sembra a posto.

Non per me.

Perché sei molto di più ai miei occhi. Anche se è sbagliato. Anche se sono abbastanza vecchio da poter essere tuo nonno. Anche se sei troppo giovane, e ingenua, e innocente.

Perché quando sei triste è me che cerchi.

Perché quando sei confusa, ferita, solo io posso avvicinarti.

Perché sei l’unica che non fugga davanti alla mia natura selvaggia, i modi burberi e queste lame d’adamantio.

Perché nelle notti di cattivo tempo, quando i tuoni rimbombano, è in camera mia che ti rifugi, ignara degli sguardi che ti rivolgo, dell’incertezza che anima le mie mani nel tentativo di non stringerti possessivamente a me.

E quando torni da lui, cercando nei miei occhi risposte che non posso darti, fingo che sia tutto okay. Che non abbia la bruciante voglia di torcere il collo a quello smidollato che non osa neanche abbracciarti, terrorizzato com’è dai tuoi poteri.

Stronzo immaturo che corre da quell’altra bimba. Più docile, meno pericolosa. Capace di passare attraverso i muri ogni volta che ti avvicini. E lui finge che ci sia solo tu. Osservo tutto da lontano, un paio di volte gli rinfresco la memoria, ma non gli spacco mai la faccia. Perché tu tieni a lui, credi di amarlo.

Cerchi di compiacerlo, pensi che la sua pazienza sia lodevole, pensi di essere fortunata ad averlo. Non ti accorgi che il fortunato è lui?

Tu meriti di più. E purtroppo io non sono meglio di quell’individuo. Non ho niente da offrirti. Non conosco il mio passato, potrò costruire un futuro assieme a te? Non so, a me basta tu sia presente. Con me. Nient’altro. Voglio crederlo.

Eppure so che non potrò mentirti eternamente. Fingere che la situazione sia accettabile. Indossare la maschera del migliore amico.

Gli amici non si abbracciano come amanti. Non si amano come amanti.

Sposto una ciocca dal tuo viso addormentato, aspettando che ti svegli.

Mi sorriderai, stiracchiandoti, per poi andare da lui.

Ma so che tornerai da me.

Pensi di provare un’adolescenziale infatuazione nei miei confronti, ma i tuoi occhi dicono altro. L’intensità del tuo tocco rivela ben altro. Il battito veloce del tuo cuore risuona nel mio. Quando sarai pronta, ti mostrerò cosa significhi davvero amare.

Torna da me, affinché possa spogliarmi di queste limitanti vesti d’amico.

 

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