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di Mavala
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 1 ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 2 ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO 3 ***
Capitolo 5: *** CAPITOLO 4 ***
Capitolo 6: *** CAPITOLO 5 ***
Capitolo 7: *** CAPITOLO 6 ***
Capitolo 8: *** CAPITOLO 7 ***
Capitolo 9: *** CAPITOLO 8 ***
Capitolo 10: *** CAPITOLO 9 ***
Capitolo 11: *** CAPITOLO 10 ***
Capitolo 12: *** CAPITOLO 11 ***
Capitolo 13: *** CAPITOLO 12 ***
Capitolo 14: *** CAPITOLO 13 ***
Capitolo 15: *** CAPITOLO 14 ***
Capitolo 16: *** CAPITOLO 16 ***
Capitolo 17: *** CAPITOLO 16 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


PROLOGO

 

Mi ha chiamato ….sono immediatamente nel suo ufficio con in mano il book  che mi ha richiesto .

Impeccabile come sempre ,seduta sul suo trono con quell’aria fiera stampata in viso ,capelli raccolti elegantemente lasciandole scoperto il viso .Afferra il book che le pongo ,lo guarda  rapita come se ci fosse sopra scritto l ‘elisir della lunga giovinezza.

Mi guardo intorno ed è tutto uguale a come  la prima volta che sono entrata con l’unica differenza che oggi non c’è il sole ad illuminare la “stanza bianca” come io e jake la chiamiamo .

Ci sono delle nuvole grigie che ricoprono l’intera città rendendola fredda,cupa…da loro scende una leggera pioggerellina silenziosa che va a depositarsi sull’asfalto intasando il traffico.

A riportarmi all’attenzione è stato il rumore  del book chiuso in maniera brusca.

- La settimana della moda a Parigi si avvicina ed io ho bisogno della miglior squadra possibile .è in questa non comprende Jessica …

Mi dice come se niente fosse .La guardo accigliata. Cosa vuole dirmi con queste parole ??Se Jessica non ci andrà,allora…

- Vuol dire che….

- Esattamente  .Sarai tu ad accompagnarmi quest’anno .

Mi dice con quel’aria impassibile

- Anna non posso sai quanto Jessica ci tiene , ci sta lavorando da tanto,sta….

M’interrompe con un gesto della mano come a dirmi non mi interessa di lei. Ma a me si!

-La decisone è stata presa..

-Ma……..

Non è giusto penso tra me e me .non ho il coraggio di dirlo . Codarda!

 - è tutto.

Mi liquida con un gesto della mano ad indicarmi di uscire ,cosa che io faccio.

È adesso???Perché ha cambiato idea proprio all’ ultimo minuto era tutto pronto,Jessica era pronta ,io no!!!!Io non sono pronta, non so come comportarmi o cosa fare è la prima volta per me, per lei no!

Respira ,respira ripeto tra me e me ,ma come faccio?Merda ! Come posso dire a Jessica che il suo sogno non si avvererà perché Anna così ha deciso. Ma ormai la decisione è già stata presa quindi è inutile sentirsi in colpa,in fondo mica ho deciso io??Adesso che ci penso a questo evento parteciperanno tutti i direttori.

Merda. Merda. Merda.

Ci sarà anche lui,è adesso che faccio?

 

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Capitolo 2
*** CAPITOLO 1 ***


Sera a tutti , come avrete capito la storia è ispirata al film “ IL DIAVOLO VESTE PRADA” ma ci saranno  punti in cui si distanzierà molto dal film.

Vi auguro una buona lettura, un bacio Mony.

 

 

1 CAPITOLO

 

 

Arrivata!

Dopo un lungo viaggio in aereo ,sono arrivata , destinazione: New York. Com’ è strana la vita ,il giorno prima abiti con i tuoi in un paese dimenticato da Dio e il giorno dopo ti ritrovi da sola nella città più caotica che ci sia. Un via vai di persone affollano l’aeroporto,chi ritorna ,chi parte ,chi accoglie un parente.  È io sono una di quelle che aspetta il benvenuto . Ma possibile che non trovi mio cugino ,grosso com’è ??Si , possibile. Avviandomi fuori ,mi trascino l’enorme valigia e il borsone che ho sulle spalle e mi guardo intorno ,ma niente non lo vedo. Che se ne sia dimenticato???Per me niente è impossibile… Ormai convivo con la sfiga da ben 24 anni cosa posso farci se non prenderla a braccetto !!!Un movimento strano nella tasca del pantalone cattura la mia attenzione ,continua insistentemente …Ah dimenticavo la vibrazione del cellulare….

-Pronto?

Tipica domanda di quando si svolge una conversazione a telefono

-Bella sono Emmett…

Finalmente  ma dov’è??

- Em ma dove sei ?? non ti vedo.

-  Bellina mi meraviglio di te grande e grosso come sono non mi vedi???basta che ti giri.

Come mi giro intravedo la figura del mio cuginone con un sorriso stampato sulla faccia ,non mi resta che corrergli incontro. Mi fiondo subito tra le sue braccia per ricevere uno dei suoi strangolatori abbracci cosa che lui non mi nega. È  un armadio  portatile, grosso com’è ed è  difficile non notarlo . A prima vista  sembra un duro,colui che cerca guai ma l’apparenza inganna , è dolce come lo zucchero filato che si scioglie in bocca ma mai farlo arrabbiare senno diventa duro come il torrone . È sempre stato così fin da bambino lui era il fratello maggiore che non ho mai avuto pronto a  difendermi da tutto e da tutti come un principe fa con la sua principessa in fondo da piccoli chi è che non ha desiderato averne uno ???Bè lui per me lo era.

Staccandomi  con non poca fatica ci troviamo a ridere come due bambini che non si vedono da tempo…infatti è così,l’ultima volta che ci siamo visti risale il giorno prima della partenza per  la grande mela da parte sua e adesso mi ritrovo nella sua stessa situazione,ossia cercare di realizzare i miei sogni .Mi è mancato tanto il mio teddy-bear.Da bravo gentiluomo prende i miei bagagli  mentre ci dirigiamo verso la sua macchina .Chiacchieriamo del più e del meno informandomi che ha cambiato coinquilino e che di mestiere fa l’artista e che purtroppo mi devo arrangiare visto che di bagno c’è ne uno e mi tocca condividerlo con loro.

Ci siamo fermati dopo una buona oretta di fronte ad un edificio semplice ,tipico americano formato da vari piani .

-Ti sei incantata????Non è una villa ma è pur sempre un tetto!!

Mi indica le parole con un gesto della testa mentre recupera i bagagli.

-Non mi sono incantata è che tutto così assurdo….Cerco  di spiegargli.

-Cosa è assurdo??

Mi guarda con un sopracciglio alzato mentre tenta di aprire il portone.

Sospiro  - Tutto questo è assurdo –e mi indico- è assurdo che io sia qui ,non mi sarei mai aspettata un giorno di mollare tutto a Forks e trasferirmi qui.

Se ne esce con un ‘alzata di spalle- Tu sei assurda quando parli così.

Scoppiando a ridere .Facendomi strada verso l’ascensore noto che pigia il tasto 2 vuol dire che siamo diretti al secondo piano. Giunti dinanzi ad una porta con su scritto “3b”,Em tira fuori un mazzo di chiavi

- Bè pronta???...Dicendo questo spalanca la porta  e io mi affretto ad entrare.

Colorata . Ecco la prima  parola che penso nel vedere l’interno. I colori che predominano sono i l rosso e il verde ,strano accoppiamento ma pari che funzioni.  Da un lato dov’ è situato il divano rosso ,il muro è come se fosse ricoperto da un giungla per tutti gli alberi e gli animali disegnati .

S’ intrecciano tra di loro creando una  fusione con il resto, un’ unico elemento dove c’è il mondo selvaggio. Invece la parte che predomina il rosso è la cucina. Il mobilio di un caldo bianco e le pareti pieni di schizzi rossi ,sembra che la stanza si stia sciogliendo.

A spezzare il mio breve momento di riflessione e Em che con un colpo ti tosse mi fa girare verso di lui.

-Allora che te ne pare???Mi chiede con un sorriso.

- Bè che dire hai gusto ,non ti facevo così sofisticato!! Gli rispondo sghignazzando .

- Non tutto è opera mia, per i mobili  mi sono fatta aiutare dalla mia ragazza Rose mentre per disegni bè lì c’è lo zampino del mio coinquilino Jasper.

Em trascina le mie valigie dove mi fa segno di raggiungerlo

-Questa sarà la tua camera ,mentre la prima è mia e la seconda è di Jas.

Accompagna tutto con il gesto della mano. – è la infondo c’è il bagno.

- bè penso che vorrai disfare i bagagli e farti una doccia perciò ti lascio,mi raccomando tieniti alla larga dai guai!!Mi dice ridendo ,ricevendo così una linguaccia da parte mia .Ha ragione non vedo l’ora di fare una doccia rinfrescante .

- Ah Bella dimenticavo benvenuta a New York!!! 

 

 

Paura. Paura. Paura.

È questo quello che provo mentre scendo dal taxi e guardo l’imponente facciata della struttura che ho di fronte. Questo sarà il posto dove imparerò a confrontarmi con altre presone . Ecco da dove proviene la mia paura , paura di non essere all’altezza delle aspettative altrui.

Faccio un bel respiro ed entro ,all’interno c’è un gran tram tram di gente ognuna persa nei propri pensieri. Mi dirigo verso il centro dove noto una receptionist seduta comodamente e  intenta a guardarsi le unghie con un elevato interesse.

- Salve ho un appuntamento con Jessica Stanley.

Cerco di parlare in maniera  professionale.

-Salve ,lei sarebbe??

Mi chiede con quell’aria incuriosita.

-Isabella Swan??

Non è stata lei a parlare ma bensì un’altra ragazza che sbuca da una porta alla mia sinistra.

-Si, sono io .

-Seguimi!!

Cosa che io non mi faccio ripetere due volte.

È una ragazza di media statura ,capelli biondo cenere ,occhi celesti e un naso con una linea non dritta. La cosa che mi colpisce di lei è che sembra appena uscita da un servizio fotografico . Si vede che la moda è di casa almeno una  cosa  in comune c’è l’abbiamo.

- Sono Jessica Stanley, come avrai capito. Io ero la seconda assistente , ma la sua prima ha avuto una promozione ed ora sono diventata io la prima e adesso eccomi qui che cerco una nuova seconda assistente .

Con questo discorso mi ha trascinata in un altro piano dove il caos regna sovrano : abiti che vengono trasportati a destra e sinistra,  fogli che svolazzano  tra le mani di persone e un mormorio che fa da sottofondo.

- Bè deve essere una situazione assurda !

Le dico cercando di spezzare questo momento di silenzio a tale parole lei si gira e mi sorride .

-Ci sto provando .Anna nelle ultime 3 settimane ha bruciato 2 assistenti!!!!

Che bella cosa penso ironicamente tra me e me

- Dobbiamo trovare qualcuno che sappia sopravvivere .

Mica siamo su un’isola!!!

Mi fa cenno di aspettare e nel farlo mi dice

- Isabella .Anna è molto esigente.

È con quella rassicurazione  sparisce dietro quella porta bianca .Guardandomi intorno noto che tutto è bianco se non ci fossero quelle foto in bianco e nero mi sembrerebbe di stare rinchiusa  in una stanza di un manicomio. Ad arredarla ci sono due scrivanie munite entrambe di PC , lampade e  negli angoli due vasi altissimi  contenenti orchidee . Bè un fiore che a me piace.

Jessica ritorna e mi indica con un gesto della mano

- Vuole vederti.

Tum. Tum. Tum.

 Entro è la prima cosa che noto e che anche qui è tutto bianco ,forse avevano finito i fondi per comprare della pittura colorata perciò si sono dovuti accontentare ,mi sembra che come spiegazione possa andare.

La donna che è seduta dietro ad una grande scrivania mi fa cenno di accomodarmi su una della poltrone che  ironia della sorte sono bianche anch’esse.

- Chi sei?

- Salve ,sono Isabella Marie Swan ,mi sono laureata da poco,Penso di aver le referenze e le capacità di lavorare come assistente . Sono venuta a New York  con lettere di raccomandazione da parte dell’istituto  delle risorse umane dove mi hanno indicato di recarmi da lei.

Finisco la mia arringa dopodiché  il suo sguardo ricade sulla pila di fogli che ha in mano .

Ho l’occasione di guardarmi intorno oltre al colore predominante la stanza è illuminata da una grande vetrata dove splende un bellissimo sole di fine settembre . Si affaccia su dei palazzi dove si vede una accenno di strada . L’ufficio possiede una linea sofisticata dove padroneggiano mensole di vetro dove vi son appoggiate piccole statue ,ai muri sono appoggiati quadri e foto in bianco in nero che ritraggono persone . Gli unici fiori presenti nella stanza sono delle orchidee il che mi fa pensare ai due vasi che ho visto poco fa.  L’occhio mi cade sull’unica macchia nera presente ossia l’enorme tv a plasma situato anch’esso su un tavolinetto di vetro .Riporto l’attenzione sulla donna che ho di fronte ,sembra una donna combattiva ,esigente ma soprattutto determinata . Molto sofisticata e curata . Caschetto biondo scuro con frangia ,fisico esile ,indossa un vestitino bianco con stampe floreale che sfumano dal rosso al nero .Al collo ha una collana che dall’aria sembra pesantissima. D’improvviso riporta il suo sguardo su di me .

- Vai pure ,Jessica ti dirà cosa fare .

Dopo averla educatamente ringraziata e salutata  mi dirigo fuori dove mi attende un’incuriosita Jessica.

-Bene Isabella ,a quando vedo sei della squadra .

 Mi dice porgendomi un tesserino.

- Chiamami Bella . Le dico ,non mi piace essere chiamata per nome intero.

Mi guarda e mio porge un foglio dove ci sono scritti numeri ed indirizzi vari . La mia vista viene catturata da un numero in particolare .

- è  il numero di Anna ,dovrai essere disponibile a qualsiasi ora per qualsiasi cosa .

Ho capito dovrò essere la personale fattorina del capo .

-Questo è l’orario.

È mi porge un altro foglio  .

-Per quando riguarda il contratto sarà pronto lunedì e cominci nel medesimo giorno  alle 9:00 in punto. Mi raccomando Bella ,massima puntualità.

È con questo mi liquida . Sono contenta ?? No ,sono supercontenta .

Non immaginavo di avere tutto questo e tanto meno di ottenere questi risultati . Non è il lavoro dei sogni ma è quel lavoro che ti farà trovare molte porte aperte e io non vedo l’ora di entrarci.

 

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Capitolo 3
*** CAPITOLO 2 ***


 

Sera a tutti ....ecco il secondo capitolo .Ringrazio le persone che hanno messo la storia tra i preferiti e i seguiti .GRAZIE.

Un bacio Mony

2 CAPITOLO

 

La musica è troppo alta non riesco a sentire quello che Alice mi dice ma mi indica di sedermi in mezzo a lei e Rose.

Ieri ho avuto l’occasione di conoscere Jasper ,mio coinquilino nonché ragazzo di Alice. È un tipo tranquillo ,taciturno che ti guarda come se ti stesse studiando .Gli occhi sono il suo biglietto da visita ,espressivi ,ecco cosa sono ,due pozze infinite di creatività. All’inizio mi sono spaventata vederlo con quei capelli biondi che sembrano una criniera tutti sporchi di pittura   e con indosso una tuta bianca ho pensato che qualcuno si fosse intrufolato in casa .Poi Em mi ha tranquillizzata ricordandomi che è un’artista a cui piace sperimentare tecniche .Si a lui piace sperimentare a me meno,a momenti mi faceva venire un  attacco di cuore .

Il momento più divertente è stato quando ho spalancato la porta è mi sono trovata una puffetta in formato umano con un sorriso largo quando la sua faccia e una borsa che era la sua metà .

-Ciao , sono Alice . Tu sei Bella, giusto?

Così si è presentata io non ho potuto che confermare. Dopo averla fatta accomodare ha iniziato a parlare a macchinetta domandandomi le cose più impensabili al mondo del tipo: dormi a destra o a sinistra?’ Ti piace svegliarti con il sole o con la pioggia ? Dico io a chi piace svegliarsi con la pioggia!!Ad essere strana lo è ,per questo penso che sia la metà perfetta di Jasper , Dio lì fa e lì accoppia, fortunatamente!!

La serata viene animata con l’arrivo delle pizze dove si mescolano chiacchiere e  aneddoti sulla vita accompagnate dalle tipiche battute di Em. Anche se ho notato che è stato pensieroso tutta la serata ma penso sia normale quando hai una ragazza che fa la modella e ti dà buca all’ultimo minuto dicendoti che deve finire un servizio fotografico ,come fai a non far partire in quarta i pensieri?!?

A parte questo la serata  è stata piacevole ,Alice è stata un’ottima compagnia  sprizza allegria da tutti i pori .

- Allora domani ,al solito posto così la mia Bellina conoscerà la mia Rose !

A riportarmi all’attenzione è questa frase di Emmett quindi domani uscita con coppiette.

È adesso eccomi qua con una cannuccia in bocca mentre sorseggio il mio drink e ascolto le due ragazze sedute entrambe ai mie lati .

Vedere Rose è stata una pugnalata al cuore ,nel vero senso della parola . Bella ?? No ,bellissima!!!

La tipica ragazza che vedo sulle copertine : bionda ,formosa e gambe chilometriche …mi sono sentita il brutto anatroccolo accanto a barbie ; fortunatamente non è un’ochetta senza cervello anche se ne possiede uno di dimensione medie ,l’importante è averlo.

- Allora lavorerai per Anna Wintour ,giusto?.

Mi chiede Rose mentre afferra il suo drink .

- Si sarò la sua seconda assistente .

Mi guarda con un sorriso di dispiacere  .

- Bè allora buona fortuna , nessuno riesce a  tener testa a quella donna!

Ah che bella cosa !!!!!

 

 

Apro gli occhi e mi ritrovo abbracciata al mio cuscino , vedo solo bianco , non né posso più dovrò farmi  aiutare da Jasper a dipingere la camera. Devo ancora finire di disfare bagagli , ho tirato fuori il minimo e indispensabile anche se dovranno arrivare altre cose . Ieri ho dovuto chiamare Renèe ,mia madre, mettendole l’anima in pace dichiarando che sono arrivata sana e salva e che non deve stare in pena visto che ho Em che mi fa da bodyguard. Un tonfo mi  riporta alla realtà ,sono le 10:00 del mattino chi è che fa casino a quest’ora???!!!!

In cucina vedo Em trafficare con qualcosa  ma non me ne curo  troppo la mia meta è il bagno; do una bussata rumorosa in modo tale da avvertire la mi presenza , non vorrei mai fare un incontro spiacevole . Non ricevendo risposta mi fiondo nel suo interno per poi rimanerne affascinata. Una serie di onde si susseguono tra di loro come un’onda gigantesca di colore celeste che va via via sfumando nel bianco,sembra un cielo con le sue nuvole rinchiuso in una stanza . A fare da padrona è un’enorme vasca da bagno con su sopra attaccati dei pesciolini sicuramente sarà opera di Em.

Porto il mio bel sederino in cucina dove non c’è più ombra del mio teddy-bear ; mi guardo intorno è noto una piccola lavagnetta  attaccata al frigo con su scritto “ESCO” ,bel modo di comunicare .

Accanto ad essa fanno bella mostra di sé alcune foto attaccate con delle calamite stravaganti dove ritraggono Em e Jas in pose strane in alcune ci sono anche le rispettive ragazze ma quella che mi fa sorridere è una dove c’è Jas che vuole buttare  ad Em un palla da bowling in testa e lui fa una faccia  spaventata .

 Bè dove saranno i cereali ??? O meglio dire c’è lì avranno i cereali ???

Inizio a curiosare tra un cassetto e una altro ma trovo solo birre e patatine . Ma del cibo vero esiste in questa casa?

- Cosa cerchi?

Cristo!!!! Ma perché appare così silenziosamente come fosse un serpente,questo mi vuole morta.

- Bè cercavo dei cereali,sai com’è ….vorrei fare colazione.

- Non lì abbiamo .Apri il primo cassetto a destra ci dovrebbero essere dei croissant confezionati .

Meglio di niente . Con la coda dell’occhio vedo che lui apre il frigo dove estrae un succo e ne versa il contenuto in due bicchieri.

- Grazie .    Gli dico mentre afferro il mio bicchiere – Sai pensavo che potresti aiutarmi .

Con un sopracciglio alzato mi chiede come.

-  Dovrei dipingere la stanza non né posso più del bianco è un colore che non mi si addice . Pensavo ad un colore come il viola  .

Mi guarda in un modo strano e bevendo il succo fa cenno di si con la testa .

Rintanata nella mia stanza cerco di dare una sistemata ,non è grande ma è capiente per contenere il mio guardaroba!!!!

Non riesco ancora a crederci che tutto quello che sto vivendo sia reale ,non pensavo che potesse capitare proprio a me una cosa del genere è inafferrabile il concetto di avercela fatta in parte. La strada è ancora lunga ma essere qui cercando di mettere radici ai miei sogni, alle mie ambizioni  all’indipendenza che ho sempre voluto a portata di mano è qualcosa di unico ,di appagante.

Persa nei miei pensieri e tra i mie vestiti passo la giornata con un sorriso stampato in faccia con la speranza che domani fili tutto liscio.

 

 

 

DRIN. DRIN. DRIN

DRIN. DRIN .DRIN.

No , la sveglia no!!!!!! Altri 5 minuti .

Niente da fare ,dopo averla spenta ha iniziato l’altra sveglia ossia quella che mi dice che i 5 minuti non sono concessi . A mala voglia lascio il mio adorato letto per affrontare la giornata …anzi che giornata : primo giorno di lavoro sotto le grinfie di Anna !!!! è questo pensiero che mi fa spalancare gli occhi e avere la tachicardia.

È adesso eccomi qua con il solito problema: un armadio pieno di vestiti e niente da mettermi!

Perché ogni mattina è la solita storia ??In questi casi preferirei avere una divisa almeno sarei sicura di uscire vestita . Cosa metto ? Cosa non metto?

Dovrò stare comoda quindi pantalone e sopra? Qualcosa di leggero visto che dovrò fare avanti e indietro .è ai piedi?Troppe domande di prima mattina ho bisogno di una carica e qual è la cosa migliore se non prepararsi una buona dose di caffè con tanta schiuma??

Con quest’idea mi avvio verso la cucina ,il silenzio regna sovrano ,sono le 07:20 è non c’è anima viva.

 http://www.youtube.com/watch?v=9rlNpWYQunY&feature=fvst

If I was rich girl (na, na...)
See, I'd have all the money in the world, if I was a wealthy girl
No man could test me, impress me, my cash flow would never ever end
Cause I'd have all the money in the world, if I was a wealthy girl

 

Un telefono?? Il mio telefono ?? A quest’ora ? Chi sarà?

- Pronto ??

- Bella sono Jessica . Anna vuole un cappuccino macchiato ,caffè stretto e con poco latte  insieme a dello zucchero dietetico.

Cosa ???????

 

 

P.S.:La canzone è la suoneria del telefono di Bella

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Capitolo 4
*** CAPITOLO 3 ***


 

SERA A TUTTI ,ECCO UN ALTRO CAPITOLO SPERO VI PIACCIA....GARAZIE DI CUORE CHI HA MESSO LA STORIA TRA LE SEGUITEE E LE FREFERITE E CHI HA RECENSITO,GRAZIE DI CUORE.

 

CAPITOLO 3

 

 

Finalmente sono riuscita a sedermi ho i piedi che urlano pietà per il troppo dolore è pensare che è solo l’inizio !!!

Stamattina è stato un inferno ,non riesco a crederci che io , Isabella Marie Swan sono riuscita a vestirmi in meno di 15 minuti . L’impresa più difficile è stata truccarmi , non dimenticherò mai l’espressione sbigottita del taxista quando mi ha visto tirar fuori ombretti e rossetti. Cosa potevo fare se non portarmeli dietro???? Il problema maggiore è stato quando ho dovuto mettermi l’eye-liner speravo solo di non assomigliare a Bridget Jones.

Ordinare il cappuccino è stato un’ altra impresa ,non ricordavo una sola parola di quello che mi aveva  detto Jessica ,l’unica parola che risuonava nella mia mente era zucchero dietetico. Conclusione? Ho dovuto prenderne ben 4 con variazioni diverse tra loro ,almeno 1 su 4 sarebbe andato bene !

16 , 17, 18 …

PLIN

I cappuccini in mano tremano come foglie ,sono passati esattamente 47 minuti dalla telefonata e io non so cosa aspettarmi .

- Finalmente !!!! Hai dovuto mungere il latte direttamente dalla mucca ??

Cristo Santo ! Io morirò d’infarto me lo sento ….possibile che devono piombarmi alle spalle come fantasmi ??

- No , veramente non ero ancora preparata  quindi ho dovuto ….

- I l mio cappuccino?

La voce di Anna rimbomba per  l’ufficio , guardo Jessica con occhi  sgranati e lei a sua volta mi guarda dopodiché il nostro sguardo saetta sui bicchieri di carta marrone che ho in mano. È adesso??

Con un gesto veloce la mia compagna di disgrazia mi fa capire quale prendere e mi spinge nella tana del leone .

- Buongiorno .

La mia voce è appena un sussurro .

- Cos’è successo ???Ti è morto il gatto o hai dovuto preparare personalmente il mio cappuccino ?

Non alza nemmeno lo sguardo mentre mi rivolge la parola .

- Io non pensavo di ricevere una telefonata a quell’ora. Cerco di giustificarmi .

Mai avessi pronunciato quelle parole ,alza di scatto la testa dal computer per  incenerirmi con lo sguardo .

- Pensavi ???! NO !! Dovevi sapere sono due cose differenti.

- Non capiterà più . Mi affretto a rispondere .

Ritornando verso il PC mi fa segno di andare. Iniziamo bene !!!

- Non preoccuparti fa sempre così . Mi dice Jessica con quell’aria di chi là sa lunga .

- Allora ,oltre a rispondere al telefono , tu porti il caffè e fai le commissioni mentre io mi occupo dell’ agenda ,degli appuntamenti e delle sue spese . Tutto chiaro ?

Annuisco con la testa andandomi a sedere alla mia scrivania .

Chiudi gli occhi e respira. Non è successo niente e solo una stronza stupida arpia !!!. Penso.

Ecco che cos’è un arpia ,questo sarà il suo nome da oggi in poi per me .

Non mi resta che mettermi all’opera …. Sul monitor del PC ci sono diverse cartelle tra cui una con su scritto “ IN CASO D’  EMERGENZA”.apro e …….. Oh Mio Dio !!!!!!!!!!!!!!!!!I numeri dei personali assistenti di Wera Vang, Manolo Blanc ,Oscar De La Renta ,Versace e ancora……. qualcosa di positivo può uscirne da questo inferno chissà un paio di capi firmati gratis!

Il mio telefono inizia a squillare segno evidente che stanno chiamando ma come devo rispondere?

È Jessica a salvarmi afferrando al cornetta e rispondendo.

- Ufficio di Anna Wintour .

-No al momento è impegnata. Chi è ???Prende la tastiera è inizia a digitare il nome .

-Si , le dirò che ha chiamato .È dicendo così riattacca il telefono.

- Così sarai in grado di rispondere le altre chiamate!! Mi dice con un  sorriso.

Non posso altro che ringraziarla visto che si sta’ dimostrando una persona davvero gentile nei miei confronti cosa assai rara.

Dopo aver risposto a delle varie telefonate , cioè ben 12,  noto che tutto è tranquillo…..

È  normale che sia così o mi devo aspettare da un momento all’altro di saltare dalla sedia? Guardo Jessica che è indaffarata a  battere qualcosa a computer e adesso che faccio?

Il mio telefono inizia a vibrare segno evidente che mi è arrivato un messaggio

Il mio teddy-bear sa sempre come scherzare.

Invia ed è ok.

Sono solo le 11:00…bè un caffè  non penso mi sia negato faccio per alzarmi ma mi blocco all’istante  Anna esce dal suo ufficio con un ‘espressione strana e tenendo sotto in braccio una specie di libro gigante, si dirige spedita verso l’uscita senza dire niente .

- è andata a dirne quattro al redattore sportivo.

Mi risponde Jessica alla mia muta domanda ….ma….

- Cosa aveva sotto il braccio?

Le chiedo . Mi guarda scioccata come se avessi detto un’eresia.

- è il BOOK !!!!!!

Ah ….che cos’è il book???

- Cos’è il book?? Do voce ai miei pensieri.

- Sei nuova c’è d’aspettarselo che non sai cosa sia ! Il BOOK è tutto quello che apparirà nel prossimo numero,noi glielo consegniamo e lei c’è lo restituisce con le sue note dopodiché va nel settore stampa dove infine viene pubblicato!!!!!

Con un sorriso sulle labbra Jessica continua a parlare.

- Quest’anno però c’è stato un cambiamento ossia saranno presente nel suo interno alcune note sportive è questo ad Anna non và giù per niente ma così è stato deciso !!

- Come mai questo cambiamento?? Le dico incuriosita.

- Bè il figlio del “grande capo”- mima questa parola con un ‘alzata di due virgolette - ha così deciso vuole far conoscere anche al mondo femminile cosa sia lo sport…. cosa che non è difficile visto  la sua rinominata fama da  playboy !

Cosa????Chi è questo??Perché io non lo conosco ??  Meglio che tenga questi pensieri per me .

-Ma chi è questo grande capo?

- Bè è colui che investe la metà dei suoi soldi in questa rivista ,il suo nome è Carlisle  Cullen ,è un magnate dell’economia ,si dice che Anna deve prendere ordini da lui e a quanto pare è vero.

Cavolo…

Sono le 12:30 è non c’è traccia di Anna, dopo aver ottenuto il consenso di Jessica mi dirigo in mensa .Già ho bisogno di chiedere il permesso per andare a mangiare .

“Non bisogna mai abbandonare l’ufficio nemmeno se ci fosse un attentato in atto!” Testuali parole della prima assistente. È adesso eccomi qui in fila per pagare il mio misero pranzo .

Mi siedo ad un tavolo vuoto e da sola visto che non conosco nessuno .

- Sei la nuova ??

Alzo gli occhi di scatto per visualizzare il proprietario di quella voce . Un ragazzo dalla corporatura smilza e super abbronzato mi fissa in maniera insistente .

- Si , sono la nuova .

- Ciao sono Jake . Tu saresti?

Chi è questo !!!Barbie in versione maschile? Non Ken ma proprio barbie!

Capelli neri ,occhio critico e Prada ai piedi…..ok non ci vuole un genio per capire che è gay.

-Ciao sono Isabella, ma chiamami Bella .

Gli dico sorridendo e facendo un gesto a mo di saluto con la mano .

Si accomoda accanto a me e con una mano sotto il mento mi studia da testa a piedi .Non penso di aver dimenticato qualcosa o di aver qualche sbavatura di trucco mi sono controllata prima di scendere ed era tutto al proprio posto.

- Mi piace come si sposa questo colore con la tua carnagione , ti mette in risalto gli occhi !!!!

Mi dice con quell’aria di chi ha visto giusto.

Bè come primo complimento non c’è male. Mi sta’ simpatico il ragazzo !!

Il mio blackberry inizia a suonare……..Oh No Jessica !!!!

-Ritorna ,Anna è ritornata …..incazzata nera!!!!!!!

Saluto a volo Jake e il mio pranzo incamminandomi verso gli ascensori .

PLIN

Cosa mi sono persa in questi 15 minuti??? Un uragano si è abbattuto sulle mia scrivania ,una borsa e un trench con riviste annesse  buttati a casaccio  su di essa ,sento un balbettio provenire dall’ufficio dell’arpia ,brutto segno!

Infatti si spalanca la porta uscente una Jessica alquanto terrorizzata.

- Riunione straordinaria,oggi alle 15:00 nella sala riunione gialla ,chiama i direttori dei vari settori. Muoviti.

Mi dice in una maniera allarmata , subito mi metto all’opera avendo memorizzati tutti i numeri è stato facile . Chissà che succederà in quella sala ,non oso immaginare la sua furia.

 

14:55

 

Tac .Tac .Tac .

Tac .Tac .Tac.

Si sente solo il rumore dei miei tacchi lungo il corridoio che sto percorrendo per entrare nella sala con in mano il caffè che mi ha richiesto l’arpia . Spingo la porta di vetro in avanti per entrare e mi dirigo spedita verso lei e Jes che mi attendono .Ho fatto un’altra scoperta ,anche le assistenti devono partecipare a questi tipi di riunioni perché devono prendere nota dei discorsi come quando si è in un’aula di tribunale .

La chiamano sala gialla perché effettivamente è di colore gialla ,almeno non rimarrò accecata dal troppo bianco .È  un sala di dimensioni gigantesche con un lunga vetrata dove non viene toccata dal sole .In mezzo c’è un’ enorme tavolo di vetro dove sopra sono poggiati fogli e bottiglie d’acqua con bicchieri . Il soffitto è illuminato da tre la lampade dal designer sofisticato e moderno mentre ai muri sono incorniciate varie copertine della rivista.

Ognuno dei direttori è seduto al proprio posto con accanto la propria personale assistente o segretaria ,unico caso eccezionale siamo io e Jessica.Mi do una rapida occhiata intorno per vedere coloro che assisteranno alla furia di Anna , noto che c’è anche Jake è il caso vuole che stia seduto a due sedie da me .Alzo una mano a mo di saluto e lui ricambia con un gesto del capo. Riporto la mia attenzione sul resto delle persone che mi circondano,non l ‘avessi mai fatto . In lontananza scorgo la figura di uomo che ha poco a che fare con questa parola perché sembra un dio greco appena sceso dal monte Olimpo per onorarci della sua presenza.

 

P.S. . il video di bridget jones

http://www.youtube.com/watch?v=6avptbaN8xI

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Capitolo 5
*** CAPITOLO 4 ***


 

SERA A TUTTI ECCO UN ALTRO CAPITOLO QUì ENTRERà IN SCENA IL DIO GRECO,CHI SARà ????^_^.SPERO CHE VI PIACCIA.RINGRAZIO LE PERSONE CHE HANNO RECENSITO E CHE HANNO MESSO LA STORIA TRà  PREFERITE E SEGUITE.GRAZIE......BUONA LETTURA

 

CAPITOLO 4

 

Non ne posso più!!!!!!!!!!!!!!Siamo da quasi due ore in questa sala e cosa si è concluso???

Niente. Anna ripete sempre la stessa cosa “la mia è una rivista di moda non una da quattro soldi “ ,questa è l’unica frase che circola nella mia mente….Tutte le sue ire sono rivolte ad un’unica persona che rimane impassibile ad ogni suo insulto anzi le risponde stampandosi sul suo bel faccino un sorriso strafottente !!!!!!È che faccino. Lui , il dio greco sceso sulla terra ,bello e irraggiungibile è niente meno che il figlio del grande capo ,ossia Edward Cullen !

MIO DIO CHE  VISIONE!!!!!!!!!!!!!!

Un uomo intrappolato in un corpo d’angelo.

Bello???NO…..

Stupendo???Neanche ….

È la perfezione in persona che se ne sta seduto comodamente sulla sua poltrona arrogante e sicuro di sé.

I suoi occhi non si sono ancora rivelati  …ma se loro non si vogliono far vedere il resto lo vedo a perfezione .Una massa di fili uniformi del color del bronzo fanno capolinea sulla sua testa ,una mascella squadrata che farebbe invidia anche al David di Michelangelo e due labbra rosse come il colore della mela del frutto proibito e a completare il tutto è il completo nero che gli risalta la carnagione pallida .

Sarà un D&G o un Calvin Klein quello che indossa ????Che importanza ha se gli sta divinamente e se questo è l’effetto che fa’ indossando un semplice capo d’abbigliamento non oso immaginarlo senza.

Ecco perché Jessica ha detto che è conosciuto come un playboy,ci credo che non passa inosservato con quella faccia che si ritrova perfino una nonnina ne rimarrebbe abbagliata .

- Se questa fosse un’altra rivista andrebbe bene ma questa è VOGUE!!!!! Noi non celebriamo la normalità ,noi celebriamo l’ambizione ,la perfezione!!!

Cosa mi sono persa???

Anna inveisce ancora al che lui alza di scatto la testa …………Oh cielo!!!Due smeraldi del verde più acceso guardano con furia l’arpia .

-Come direttore io dico perché non prendere qualcosa che è già perfetto e renderlo ancora di più ..se è la cosa migliore per la rivista devi!!! .

Una voce bassa , melodiosa e allo stesso tempo ammaliante ,con un sorriso beffardo si è rivolto alle persone che ci circondano al quale dopo aver udito le sue parole ogni testa faceva movimenti di assenso alzando dismisura l’ira di Anna.

-Così è stato deciso ,bene ,ma non contate sul mio aiuto io non collaborerò in nessun modo!

Si alza di scatto recuperando il suo palmare dalla scrivania e s’incammina verso la porta .Come pensavo è incazzata nera,adesso mi sorge un dubbio: chi o cosa sarà la sua valvola di sfogo ???Mio Dio non ci voglio pensare .Jessica si affretta a raggiungerla dietro cosa che faccio anche io ma non prima di aver di nuovo indirizzato il mio sguardo sul dio….era meglio se non l’avessi fatto!Adesso quei due occhi mi studiano con un’aria incuriosita ,circospetta al che io abbasso lo sguardo per poi rialzarlo è rimanerne paralizzata .Sul suo viso è apparso un sorriso che bisogna dichiarare illegale …non un sorriso normale ma un sorriso sghembo quello che ti toglie il fiato …che ti fa accelerare il battito cardiaco ….cosa che a me succede perché me ne resto ferma a metà strada a guardarlo come un’ebete e a questo a lui non sfugge  anzi amplia di più il suo sorriso come se fosse un ipnotizzatore.

A farmi ritornare coni i piedi per terra è Jake che mi tira leggermente il braccio ,così io ritorno sui miei passi.

-Allora ….qualcosa mi dice che ha abbagliato anche te Mister fascino!!!

Mi dice un Jake alquanto divertito mentre apre la porta.

- Macché ….solo non mi aspettavo che fosse così…..

- Così dannatamente perfetto! Mi dice come se fosse scontato.

-No , è così arrogante,pieno di sé sembra il classico figlio di papà “io ho tutto e faccio quello che voglio” .Rendo il concetto??….. 

Alla mia affermazione Jake mi guarda con occhi spalancati.

Che ha da guardare??

-Allora io sarei un’arrogante figlio di papà,eh??

NO….NO…NO…Cazzo !!!. Cazzo !!!. Cazzo !!!.

- Allora non rispondi??

Ma perché sempre a me toccano queste figure ,che ho fatto di male per meritarmi questo???

Il mio viso và in fiamme, lo sento dal calore che sprigionano le mie guancie, lentamente mi giro, facendomi piccola piccola e nel mentre noto che  i suoi occhi mi guardano divertiti ,al che io rimango alquanto sorpresa. Non dovrebbe essere incazzato???

- Bè non-non volevo dire questo penso…si penso che lei abbia frainteso . Cerco di giustificarmi .

-  Bè allora mi faccia capire quale parte del discorso mi sono perso .

Cazzo adesso che mi invento???Pensa Bella ,pensa…..

- Isabella !!!!!!!!!!!!!

È adesso chi è???

Oh no!! Oh no!! Adesso si che sono nella merda!!!!

Anna mi guarda anzi no m’ incenerisce con lo sguardo come una che ha istinti omicidi e sta architettando il metodo migliore per  la sua morte.

- Cara Anna …non sapevo che avessi un’assistente così intraprendente …..

- Bè penso che lo sarà ancora per poco!!!!

COSA?????????

- Non ti preoccupare non stava “fraternizzando” con il nemico !!Dice divertito. –Si stava gentilmente presentando è pur sempre una tua assistente e io in qualità di collaboratore della rivista devo conoscere con chi collaborare!!

Ricalca l’ultima parola riferendosi alle parole da lei utilizzate. Anna mi guarda ancora incazzata e io mi affretto a confermare il tutto tra le risate di Jake e uno sguardo sbalordito di Jessica  .

- Allora io ritorno nel mio ufficio visto che ho del lavoro da sbrigare ,con permesso !!

Dice tra l’incazzato e l’altezzoso fa per girarsi ma lui la blocca dicendole .

-Ah Anna dimenticavo da oggi in poi anche io dovrò dare uno sguardo al book è mio compito in qualità di redattore.

Anna si blocca , rimanendo ferma …dopo un attimo di smarrimento si riprende e con un sorriso gli risponde .

-Hai ragione è tua responsabilità occuparti del BOOK d’altronde non ne hai mai avuto alcuna è quale cosa migliore se non cominciare ad averne e per questo che paparino ti ha dato la rivista sportiva ,quattro chiacchiere è tutto si risolve,no???!!!Jessica ,Isabella.

È dicendo questo si avvia verso gli ascensori,non mi resta che seguirla imitando l’altra assistente e salutando con un cenno del capo Jake mi avvio insieme a loro ma un colpo di tosse mi fa girare.

- Arrivederci Isabella!!!! Mi dice con il suo sorriso sghembo al che io contraccambio con un flebile arrivederci e gli sorrido come una ragazzina.

Nell’ascensore regna il silenzio….Adesso si che mi sto preoccupando!!!

PLIN

Anna si dirige spedita come un tornado nel suo ufficio mentre Jes si affretta velocemente ad occupare il suo posto mentre io rimango un minuto ferma sulla soglia del piano a rielaborare ciò che è accaduto ,cosa alquanto non facile!

Non ci posso credere,ma veramente è accaduto quello che è accaduto??

-Isabella!!!!

Oh…Oh ….

A testa bassa e torturandomi il labbro inferiore, mi avvio nell’ufficio di Anna a ricevere la mia punizione. Mi accomodo sulla poltroncina bianca trovando molto interessante le sue rifiniture dorate o paura a guardarla perché non so cosa potrei leggerle in volto.

- Cosa ti fa pensare che tu sia in diritto di fare quello che vuoi ,presentarsi a quella sottospecie di redattore poi- Sospirando dice – Io comando ,TU esegui gli ordini .Non voglio che accada di nuovo quello che è successo !!!Vai pure.

Questo è tutto ???

Mi aspettavo nuvole di fumo che uscissero dalle orecchie ,insulti a volontà ,occhiate assassine ma niente di tutto ciò è accaduto: è un bene???Cosa dovrei pensare?? Forse mi considera ancora inesperta e per questo che me l’ha fatta passare liscia ,in fondo questo è il mio primo giorno di lavoro. Si mi sembra una giustificazione più che valida ,penso che possa andare.

Ritornando alla mia postazione aspetto con ansia che questa giornata finisca per potermi rilassare ,non vedo l’ora di buttarmi sul mio letto e farmi una bella dormita. Chissà cosa staranno combinando a casa, avranno fatto la spesa e soprattutto in che condizioni la troverò. Stamattina sono dovuta uscire di corsa da casa così non ho avuto occasione di darle una sistemata speriamo almeno che ci sia acqua calda  a sufficienza per un bel bagno rilassante .Ripensando alla pessima figura che ho fatto con Edward Cullen dovrei come minimo chiedergli scusa ma non ci penso nemmeno. Con che faccia mi dovrei presentare lì?? Oramai sono le 17:56 ,questo vuol dire altri 4 minuti dopodiché scapperò via al più presto possibile con la speranza di non incontrare lui o qualcun altro di spiacevole tipo l’arpia. Con un gesto cordiale della mano saluto Jessica che se ne sta’ seduta tranquillamente sulla sua sedia ,da quando siamo ritornate dalla riunione non ha aperto bocca cosa alquanto strana visto che mi è stata molto d’aiuto. Mi avvio agli ascensori e mi fiondo all’interno a mano a mano che scendiamo si riempie sempre di più finché non si raggiunge l’ultimo piano dove ognuno và per la propria direzione .Ahimè a me tocca  cercare di far fermare un taxi, praticamente un ‘impresa. Dopo aver sbracciato per 5 minuti ,farmi un giro di 15 e aver pagato 20 $ sono finalmente arrivata ,non mi resta altro che entrare. Casa dolce casa .  Penso mentre infilo la chiave nella serratura  a darmi il benvenuto non c’è nessuno ,cosa che sospettavo visto che Em è a lavoro e Jazz è rinchiuso nella sua stanza a fare chissà cosa. Davanti alla soglia della mia camera ci sono degli scatoloni sigillati ,finalmente sono arrivate il resto delle mie cose ,adesso non mi resta che metterle a posto ma per adesso possono stare tranquillamente dove sono ,adesso è l’ora del bagno rilassante.

Oltre aver consumato metà boccetta di sali rilassanti ho anche consumato quasi tutta l’acqua calda ,adesso  me ne sto seduta a tavola capendo cosa potrei fare per cena visto che il mio teddy-bear ha detto che sarebbe venuto per le 20:30 .La porta della seconda stanza si apre rivelando un Jasper alquanto distrutto….cosa avrà mai fatto???.

-Allora com’è andata la giornata??? Mi dice mentre cerca qualcosa nel primo cassetto.

- Piuttosto movimentata ma sono riuscita a sopravvivere .Cosa fai?? Perché stai riempiendo un pentola d’acqua??? Gli dico curiosa.

- Bè cucino….ho fame!! Come??

- Sai cucinare ??? Gli domando di getto.

Al che lui mi guarda con un sopracciglio alzato – Secondo te chi sfama il tuo cuginone???

Con una risata lo affianco per dargli una mano cosa che lui non rifiuta tra risate e consigli riusciamo a portare a termine la nostra missione di sfamare quel piccolo di mio cugino .Appena mettiamo in tavola sentiamo bussare,come se fosse stato chiamato dal profumo ,entra Em che si fionda subito a mangiare tra le risate mie e di Jazz  .

Ripensare alla giornata di oggi non è cosa semplice soprattutto per la quantità di cose che sono accadute ma va bene e passata è questo che conta e con questi pensieri finalmente mi catapulto nel mondo dei sogni.

 

If I was a Rich Girl
See, I'd have all the money in the world, if I was a wealthy girl
No man could test me, impress me, my cash flow would never ever end
Cause I'd have all the money in the world, if I was a wealthy girl
Think what that money could bring
I'd buy everything
Clean out Vivienne Westwood
In my Galliano gown
No, wouldn't just have one hood

 

No…………..Ma chi cazzo è a quest’ora???

- Pronto ? Rispondo ancora con gli occhi chiusi.

- Bella ,Anna ha deciso di eliminare il servizio fotografico sulle giacche di ottobre e di anticipare quello di novembre .Vieni subito in ufficio. Mi dice una Jessica alquanto indaffarata.

-Adesso??? Ma dall’altra parte sento solo TUTUTUTU , ha riattaccato il telefono!!!

No, sono appena le 6.15!!!!!

 

P.S.=QUESTA è ANNA WINTOUR CHE REALMANTE è LA DIRETTICE DI "VOGUE"

 

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Capitolo 6
*** CAPITOLO 5 ***


SERA A TUTTI, ED ECCOMI CON UN ALTRO CAPITOLO…..PER QUESTO CAPITOLO DEVO RINGRAZIARE BETTY SUAREZ(UGLY BETTY) CHE MI DA SEMPRE UNA GRANDE FONTE D’ISPIRAZIONE …RINGRAZIO COME SEMPRE LE PERSONE CHE SEGUONO LA STORIA E RECENSISCONO. MERCI!!!!SPERO CHE VI PIACCIA ….UN BACIO MONY!!!!

 

 

CAPIOTLO 5

 

 

Altri 10 minuti…altri 10 minuti…..

Non faccio altro che ripetermi questo da un’ora, il negozio non ha ancora aperto ed io sto qua fuori ad aspettare e per di più ho fame visto che non ho avuto modo di pranzare.

Stamattina dopo che Jessica ha riattaccato ,il mio telefono ha cominciato a suonare non una, non due ma bensì all’infinito .Il mittente chi era???? Ovviamente Anna che mi ordinava di prenderle un cappuccino superbollente…..di andare a ritirare alla tintoria alcune cose….di portarle le sue riviste….. di portare addirittura il suo barboncino a fare la manicure………Dico io ma chi sano di mente farebbe una cosa del genere ad un povero cagnolino?

Dopo aver fatto avanti e indietro senza mai fermarmi ho avuto solo un unico momento di pausa che è stato quando madre natura ha chiamato ,ossia quando sono dovuta andare in bagno.

È adesso eccomi qua, mi ritrovo bloccata qua fuori, tra la Quinta e la Settima Strada , perché “ miss voglio questo” mi ha mandato a ritirare 25 foulard ordinati per lei …ma poi cosa se ne fa con tutti questi foulard visto che non l’indossa nemmeno !!!!!

Un’ ora più tardi sono fuori dal negozio perché il commesso doveva andare a prenderli direttamente in magazzino visto che  la consegna doveva avvenire tra due giorni e non quella mattina.

È con questo ho capito, ho capito che l’arpia mi ha dichiarato guerra. Farmi fare tutte queste commissioni tutti inutili è un modo per farmela pagare per l’affronto di ieri con “mister fascino”…..mai crederle, l’ho capito a mie spese .

Entrando nell’edificio ,oltrepasso la hall e mi dirigo agli ascensori ma prima devo esibire il mio tesserino che serve per assicurarsi la mia autenticità in qualità di dipendente. La reazione che ho avuto appena ho visto gli ascensori è stato sbalordimento allo stato puro….non avevo mai visto 8 ascensori disposti uno accanto all’altro e per di più sempre tutti affollati . L’ascensore che prendo io viene immediatamente sommerso da persone che io non conosco, sembrano tutti così frettolosi ,pensierosi ,chissà che ruoli svolgeranno in questo ambiente. Appena metto piede sul piano noto che è vuoto ,nel senso che Jessica non è al suo posto , strano non bisogna mai allontanarsi….Entrando nell’ufficio di Crudelia Demon, in taxi ho pensato ad altri modi per chiamarla è ho pensato subito alla cattiva del cartone de “La carica dei 101” è crudele come lei soprattutto dopo che ho visto cosa fa a quel povero barboncino. L’ufficio è riempito pieno di stand appendiabiti e di persone tra cui spicca Jake ,faccio pochi passi e mi avvicino a lui sorridendogli dove anche lui ricambia il mio sorriso. Ho scoperto che Jake è uno dei collaboratori di cui Anna si fida maggiormente ,per le poche volte che ci siamo parlati ho capito che è profondamente devoto alla moda in ogni suo dettaglio che sia il fermaglio che porti in testa o le calze che porti sotto.

-Secondo me potrebbe essere molto interessante…..Dice una ragazza mentre prende un vestito.

-No…..Anna boccia subito la sua proposta –Io proprio la trovo sconcertante ,perché deve essere difficile mettete su una rassegna decente ???Avete avuto ore e ore per preparala. Non ho parole  credetemi.

Si guarda in giro –Dove sono tutti gli sponsor??

-Abbiamo alcuni pezzi di Marc Jacobs . Le risponde prontamente la ragazza.

- Bè ce ne servono di più. Risponde l’arpia e prendendo un abito fatto esclusivamente di chiffon 

- Guarda e ascolta. Mi dice Jake mentre le si avvicina.

-Questo potrebbe essere….Lascia la frase in sospeso mentre passa il vestito nelle sue mani- Che ne pensi?

- Oh si ,bè tu mi conosci dammi una gonna di chiffon con un tocco di vecchio west è sono perdutamente tuo! Non mi resta che ridere a quest’affermazione ,da dove le prende Jake queste ??

-Non ti sembra un po’ troppo ….??

-“Attitude not fashion”???? bè…. no ci ho pensato e con i giusti accessori per me funziona.

È dopo aver discusso su che colore abbinare la cintura al vestito siamo riusciti a soddisfare le sue esigenze,per fortuna!!!!

Ho notato che Jessica è sempre più strana da quando ho incontrato “mister fascino” mi ha rivolto pochissime volte la parola ,non so che pensare ma non me la conta giusta indagherò domani perché adesso ho voglio solo di andarmene a casa e mettere finalmente qualcosa sotto i denti ,non ci vedo più dalla fame. Il mio teddy –bear è venuto a prendermi e noto con sorpresa che c’è anche Jazz ,chissà perché!!

- Ciao!!!! Dico prendendo posto nei sedili posteriori .

-  Ciao mia Bellina!!!!! Mi risponde il mio orsacchiotto con un ‘enorme sorriso….Ho sempre invidiato Emmett per il suo modo di fare per lui è tutto così semplice,facile. Non si complica la vita con le paranoie e tira fuori sempre il suo lato allegro anche nelle occasioni tristi come avvenne durante il funerale di nonna dove  inizio a raccontare barzellette a non finire mentre si abbuffava,che spasso!!!!!!!!

Jazz ricambia il saluto con un movimento della testa anche se non è di molte parole è una persona simpaticissima ,me ne sono resa conto ieri sera durante la preparazione della cena .

- Allora mia Bellina, pronta???  Mi dice con entusiasmo .Pronta per cosa? -Andiamo a saccheggiare il supermercato!!!! Ah ecco perché è così contento.

Con un sorriso sulle labbra ci dirigiamo verso il mondo di Emmett, dove vivono ogni forma di cibo e per commessi ci sono gli umpa lumpa.

Arrivati al supermercato Em è il primo a scendere come quando un bimbo vede per la prima volta la neve ,io e Jazz ci guardiamo sorridendoci e incamminandoci verso l’entrata in silenzio che dura poco visto che è proprio lui a romperlo  .

- Allora ….Non ancora hai avuto modo di conoscere la città ,si deve rimediare subito, chiederò ad Alice di organizzare qualcosa .

-Vero ,fino adesso ho visto solo l’ufficio dove lavoro oltre all’appartamento!!!! Gli dico sorridendo. È vero avevo pensato di organizzare delle visite per le mete più famose al mondo  come la Statua della Libertà o il Metropolitan Museum of Art e tanto altro ancora ,c’è solo l’imbarazzo della scelta.

- Al cioccolato o a latte ,quale prendo ???Quale prendo ??? Em guada pensieroso due buste di biscotti che ha in mano e si porge questa domanda . È normale???Mi sa di no!!!!!!

Alla fine le prende entrambe e dopo aver riempito fino all’orlo il carrello siamo ritornati a casa dove abbiamo messo ogni cosa al proprio posto e questo mi ha fatto ricordare che devo ancora sistemare gli scatoloni contenenti il resto della mia roba.

- Ah Bella ,per quando riguarda la stanza sabato tieniti libera .

È con questa parole Jazz si rintana nella sua stanza .

- Allora ti aiuterò anch’io. Non ti ho mai detto che sono anche io un’artista nato??Ammicca Emm.

- Si come no….la tua vena artistica però si dirige in un altro settore!! Gli dico beffarda.

- È quale sarebbe?? Mi dice un Em alquanto sorpreso .

- Bè quello del boccone facile ovviamente!!!! È tra le mie risate e un grugnito da parte sua mi dirigo nella mia stanza dove mi aspetta una lunga dormita.

 

 

  

 

Il mio telefono stamattina non ha suonato . Grazie Dio!!!!!!

Sono arrivata impeccabile e in perfetto orario con il cappuccino e le riviste  dell’arpia così non può dirmi di essere un incompetente .Stamattina finalmente ho avuto l’occasione di sistemare casa ,ci mancava poco è avrei trovato anche gli scheletri nell’armadio.

 Mi dirigo verso l' ufficio dell’arpia per appoggiare il tutto sulla sua scrivania ma prima mi scontro con uno sguardo stravolto di Jessica.

- Giorno Jes. È successo qualcosa??? Le dico preoccupata. Cosa sa che io non so ???Mi devo preoccupare??

- Ciao,Bella . Mi guarda e dice -Mi sa che non ancora sai del party organizzato per festeggiare la cooperazione di Anna e dell’altro ,cioè di quella sottospecie di redattore.

 Dice con disprezzo le ultime parole . Forse il suo strano comportamento a che fare con Edward Cullen????Mi sa proprio di si.

- Io non  ne sapevo niente.

- Il party sarà organizzato venerdì sera al Club Runway ,saranno presenti tutti i direttori delle riviste e le modelle che appariranno sul prossimo numero .

- Giorno ,mie fanciulle !!!!!  Fa la sua entrata Jake ,tutto euforico e allegro .

- Allora cosa indosserete a questo evento mondano ??Chiede accomodandosi sulla scrivania .

- Perché sono l’ultima a sapere le cose???Anche tu lo sapevi .  Gli chiedo tra l’offeso e l’incazzato.

- Ma petite chérie , non te la  prendere dobbiamo ringraziare “mister fascino” per questa decisione che è  avvenuta esattamente 10 minuti fa. La nostra cara Anna non ne è ancora a conoscenza è solo Dio sa cosa si scatenerà tra poco !! Dice con un sorriso .Oh cazzo !!!!Questo lo fa a fette!!!

- Come osa quell’individuo!!!! Oh Oh ,parli del diavolo e sbuca l’arpia!!!!!

- Jessica!!!!!!! Urla l’arpia dal suo ufficio .Jake se la ride mentre a me sta venendo una paura fottuta ,fa che non se la prende con  me!!!!!

Nel nostro piano fa un’entrata una rossa che si guarda in giro finché non posa lo sguardo su di me e con un sorriso mi dice.

- Sei Isabella??

- Si, desidera? Le dico professionale .

- Edward Cullen là sta’ aspettando nel suo ufficio.

Che????

 

 

  

UMPA LUMPA: SONO DELLE CREATURE BASSE E TOZZE DALLE SEMBIANZE UMANE CHE SI TROVANO NEL FILM DI “WILLY WONKA E LA FABBRICA  DI  CIOCCOLATA”

 ATTITUDE NOT FASHION :SIGNIFICA ATTEGGIAMENTO NON DI MODA

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Capitolo 7
*** CAPITOLO 6 ***


SERA A TUTTI ECCOMI CON UN ALTRO CAPITOLO….DEVO RINGRAZIARE KIMORA  LEE SIMMONS(EX MODELLA E MAGNATE DELLA MODA ) PER L’ISPIRAZIONE DEL PARTY E LA SUA RELATIVA PREPARAZIONE…GRAZIE DI CUORE A CHI HA MESSO LA STORIA TRA LE SEGUITE E LE PREFERITE E CHI HA RECENSITO. BUONA LETTURA ……

 

 

CAPITOLO 6

 

 

Dopo che la rossa è venuta a chiamarmi ho dovuto chiedere a Jake di prendere il mio posto per assentarmi momentaneamente dopodiché  ci siamo dirette nei piani inferiori della struttura dove si trova il piano riservato alla rivista sportiva “MEN’S SPORT”.

Appena varcata la soglia ho pensato di trovarmi in un altro edificio,non c’era niente che assomigliassi vagamente al mio piano .

Che posto è questo ????

È totalmente differente da dove sono io,non c’è la minima attenzione al dettaglio,al gusto, è vero che siamo in una rivista sportiva però un tocco di personalità non guasta!!

È uno di quei piani che vedi in tv :semplice,spoglio e di colore grigio. Alle pareti sono attaccate foto di ogni tipo di sport che vanno dal football al rugby oltre alle copertine della rivista dove spiccano personaggi famosi dello sport dove hanno posato per esso…Una vetrata enorme cerca di dare maggiore spessore al piano che nel complesso è abbastanza grande. Noto che  ogni dipendente è seduto in una postazione che contiene 4 posti,separati solo da un pannello di un misero colore grigio. L’unica cosa che attiri l’attenzione di questo posto è una bacheca di vetro messa nell’angolo destro, dove sono esposti vari tipi di trofei .

- Comunque io sono Tanya,la segretaria di Edward Cullen! Dice la rossa in maniera scocciata  mentre mi indica di seguirla ,di certo una così non passa inosservata. Non  tutti vanno in ufficio con una gonna praticamente inesistente e una camicetta che metta in risalto il decolté ,logico che dopo tutti i maschietti presenti si girino a guardarla.

- Io sono Isabella,la seconda assistente di Anna. Le dico in modo distaccato . Non mi sta’ simpatica. È una di quelle che hanno la puzza sotto il naso, si vede e io non le digerisco proprio!Non andremo d’accordo, me lo sento!

Assorta nei miei pensieri noto che ci dirigiamo in fondo ,dove si trova una porta con su scritto “E. CULLEN”,quindi qui si trova l’ufficio di “mister fascino”.

Tanya picchietta leggermente sulla porta dopodiché la apre rivelando il dio greco seduto dietro una scrivania intento a scrivere qualcosa ma la sua attenzione viene immediatamente attirata dalla nostra entrata e con quel sorriso mozzafiato ci accoglie.

A differenza del piano che ho appena visto il suo studio è totalmente differente. Il colore che predomina è il nero ed è un mix di eleganza e moderno .Al centro ci sono poltroncine e non sedie con in mezzo un basso tavolino con su sopra un libro .Alla mia destra c’è un quadro con colori caldi che vanno dal marrone intenso nel basso ad un marroncino dalle tonalità più chiare nell’alto .I miei occhi ritornano su di lui che non accenna a togliersi quel sorriso .A per caso una paralisi facciale????

- Edward ,ti ho portato l’assistente, io vado. Dice in un modo alquanto infastidito la rossa.

- Vai pure . Gli risponde con quella voce melodiosa .

Dopo aver atteso l’uscita della sua segretaria ,Cullen rivolge lo sguardo su di me e con quel sorriso mi indica di accomodarmi.

- Ti starai sicuramente chiedendo come mai io ti abbia fatto chiamare. Dice appoggiando il gomito sinistro sulla scrivania portando la mano sotto il mento – Come ben sai ho voluto organizzare un party in onore alla mia collaborazione con “MODE” e voglio che nella lista degli ospiti vengono inclusi anche queste persone. Mi dice porgendomi dei fogli .

AH………..Mi ha fatto venire fin qua per darmi una stupidissima lista?

-Ma non dovrebbe occuparsene la sua segretaria??Cazzo ,l’ho detto ad alta voce!

OH DIO !!!- Non volevo dire quello che ho detto…

Adagiando la schiena allo schienale della sedia , continua a guardarmi ma lo fa in un modo strano,quasi divertito.

- Tu dici sempre quello che non volevi dire- Mi dice beffeggiandomi - Bè volevo che la lista arrivasse nelle mani dei diretti e interessati ;è quale cosa migliore se non farla arrivare direttamente nelle mani di un’assistente di Anna?

- Farò introdurre i nomi da lei indicati nella lista .Adesso dovrei andare .Mi affretto a rispondere imbarazzata. Così dicendo mi alzo per andarmene ma sento i suoi occhi scorrermi sulla schiena come se mi stesse studiando.

-Isabella  . Appena pronuncia il mio nome mi giro cautamente come se non volessi ,i suoi occhi sono piantati nei miei è questo non fa altro che aumentare il mio imbarazzo. 

- Arrivederci.

-  A pre-presto .Gli rispondo balbettando mentre schivo il suo sguardo troppo insistente .

 

 

 

 

Ok mi devo riprendere!! Non posso ritornare in ufficio senza prima essere ritornata lucida ne và della mia salute mentale, non riuscirei ad affrontare anche l’arpia. .

Ritornata alla base, mi trovo sorpresa nel vedere che Jake si è appropriato della mia scrivania ,della mia sedia e del mio PC dove sta’ facendo chissà cosa.

-Ehi….cosa stai facendo??Mica hai intenzione di sabotare gli appuntamenti del capo?Gli dico divertita.

- Ma chère ,non farei mai una cosa del genere alla mia cara Anna …..o si??Mi dice divertito .

Noto che la sedia di Jes è vuota questo vuol dire che è ancora dentro,poverina non vorrei essere nei suoi panni!

- Jessica è ancora nella “stanza bianca”.Mi dice Jake mentre percorre la traiettoria del mio sguardo.

-Stanza bianca?? Gli domando .

- Bè è una stanza tutta bianca …..- Mi dice come se fosse una cosa ovvia.- Allora cosa voleva “mister fascino”?

- Voleva che inserissi nella lista degli ospiti alcune persone di suo gradimento . Gli dico sventolando il foglio in mano .

- Fammi dare un’occhiata . Mi dice strappandomelo da mano e iniziando a leggere…

- Interessante….    Cosa????Lo guardo in modo accigliato mentre mi siedo sulla scrivania.

- Cullen ha voluto divertirsi a mettere i nomi di alcune modelle con cui si è divertito.

- Che stronzo!!!Gli dico schifata.

- Mi dispiace tanto per Jessica anche lei è finita sulla lista di lui . Mi dice compassionevole.

- Nel senso che lui si è divertito con Jessica?? Gli dico sorpresa.

Ecco spiegato perché Jes si comporta in modo strano quando si parla di lui, ha giocato anche con lei . Jake annuisce con la testa.

- Non lo sapevo …..

- Ti metto in guardia, ma chère, non cadere anche tu sotto le sue grinfie ,non vorrei curare altre ferite.

- Non ti preoccupare ….di certo non corro il rischio. Gli dico divertita …..non ho intenzione di mettermi a giocare con un rinomato casanova per di più stronzo.

- Allora come mi spieghi il fatto che ti ha chiamato solo per consegnarti una lista?Spetta alla segretaria fare queste cose.

- Ha detto di voler essere sicuro che arrivasse a destinazione. Cosa sta’ cercando di dirmi?

- È gli hai creduto?? Mi guarda negli occhi sbalordito .Perché non dovrebbe essere così?? 

Ad interrompere il nostro discorso è l’entrata di Jessica che si rivela con un mucchio di fogli in mano.

- Tu –ed indica me –A lavoro, bisogna organizzare una party. E tu – Indica Jake –Anna ti vuole nel suo ufficio. Vestito!!!

Il mio compito è semplice consiste nel chiamare assistenti di persone che sono scritte sulla lista ed invitarle a presenziare alla serata mentre Jessica chiama catering e addetti stampa  visto che il locale è già stato scelto. Anna non si è fatta vedere nemmeno durante l’ora di pranzo mentre Jake è il più euforico di tutti visto che ha il compito di scegliere l’abito dell’arpia e io da brava collega mi sono messa nelle sue mani affinché scelga anche a me un abito appropriato. Vagando sui vari siti ho scoperto che il club è munito di una passerella al centro dove si può sfilare quindi ci siamo dovute adeguare di conseguenza contattando il reparto casting per avere a disposizione delle indossatrici per sfilare quella serata ,il problema è nel cosa indosseranno. Jessica ed io abbiamo dovuto fare affidamento sul book per scegliere gli ultimi capi di tendenza che Anna ha scelto in modo tale da non avere una sfuriata da parte sua. Purtroppo sono dovuta restare oltre l’orario di lavoro visto che il party è fra due giorni e noi siamo ancora a metà strada ,bisogna avere ancora  le conferme degli invitati ,fare un sopraluogo al locale ,scegliere il dj e altro ancora .Non pensavo fosse così impegnativo organizzare una festicciola!!!!

Il mio teddy –bear si è premurato di venirmi a prendere essendo le 22 di sera non ha voluto che io prendessi un taxi, si preoccupa per me.

  Arrivata a casa Jazz mi ha fatto trovare la cena pronta ,che caro , ma dopo avermi fatto una doccia mi sono buttata letteralmente sul letto, non c’è la facevo più ,con 1000 pensieri mi sono addormentata.

 

 

 

 

MEN’S SPORT : è IL NOME DELLA RIVISTA SPORTIVA CHE IO HO INVENTATO .

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Capitolo 8
*** CAPITOLO 7 ***


SERA A TUTTI ED ECCOMI CON UN ALTRO CAPITOLO…..AVETE SEGUITO IN TV LA SETTIMANA DELLA MODA A MILANO ????OLTRE AD AVER PARTECIAPTO LA NOSTRA “ALICE”, ASHLEY GREENE, C’ERA ANCHE LA CARA ANNA CHE SI è FATTA RICONOSCERE PER AVER COSTRETTO A RIDURRE LE GIORNATI MILANESI  PREVISTE PER LA SETTIMANA COMPRESA TRA IL 24 ED IL 2 MARZO  E TRE DAL DAL 26 AL 28 MANDANDO IN TILT IL CALENDARIO ORGANIZZATO PER L’OCCASIONE TUTTO PER SODDISFARE LA SUA PRESENZA AD ESSE ….CHE DIRE SE NON CAPIRE QUANTI CONTI LA SUA OPINIONE!!!

VI LASCIO AL CAPITOLO E COME SEMPRE RINNOVO I RINGRAZIAMENTI A CHI SEGUE LA STORIA E CHI HA RECENSITO. GRAZIE ….

 

 

CAPITOLO 7

 

 

- Jes diglielo anche tu che le sta’ divinamente il vestito!

Dice Jake sbuffando per l’ennesima volta mentre mi appunta un altro spillino ,non  fa’ altro che ripetermi questo da quando mi ha infilato l’abito, ho capito che gli piace ma mi sta’ facendo venire un’emicrania a furia di ripeterlo.

Siamo nel reparto “guardaroba”da non so quanto tempo, orami ho perso la cognizione del tempo,

il tutto per provare gli abiti che dovremmo indossare al party.

- Sei stupenda! Dice Jessica, lanciandomi uno sguardo languido in modo da far scatenare in me una breve risata.

- Ma perché devo osare con questo colore ?A me il rosso  piace ma non da indossarlo! Gli dico specchiandomi .Non sono abituata ad indossare un abito di un colore acceso,anche se di poco, e Jake cosa mi porta??Un  abito del medesimo colore. – Perché non posso indossare l’abito di Jessica? Gli dico puntando l’indice verso la mia collega che a tale parole stringe in maniera possessiva l’abito mentre ricevo da parte di Jake un ‘occhiataccia.

- Mi hai lasciato carta bianca quindi adesso fai come ti dico io e poi è solo un po’ di rosso!

Mi risponde scocciato mentre armeggia con la lampo sulla schiena. Si per te…..

Noto che Jessica sta’ stirando il suo vestito con le mani come ad accarezzarlo - Dai non fare la melodrammatica !!! Mi dice alquanto divertita . Ha anche il coraggio di scherzare???  .

- Io faccio la melodrammatica !Ma sei tu quella che ha cambiato già 5 volte il vestito non io !

Prima che possa  ribattere Jake si affaccia dalla mia spalla e mi sussurra.

- Dai , ma chère…. Stai indossando un Balenciaga della collezione Resort.

A tale parole non mi resta che far spuntare un  lieve sorriso sulle mie labbra ,ormai sappiamo tutti di come il “mio personal style” ami in una maniera incondizionata questo stilista,me lo ha dimostrato elencandomi tutte le sue collezioni solo per avergli posto una domanda su un abito che indossava qualcuno.

L’unica cosa che mi rimane da fare è rassegnarmi ,non me là darà vinta per nessuna ragione al mondo ,in fondo sono io che ho chiesto aiuto .Mentre lui finisce di sistemarmi l’abito non posso non pensare a come siano stati questi giorni . Io e Jessica ci siamo fatte in quattro riuscendo ad organizzare al meglio questo party  e gestendo gli impegni dell’amata arpia è nessuno ci ha rifilato un complimento o un ringraziamento ,per non parlare dell’odiosa segretaria di “mister fascino” che credeva di essere un generale che impartiva ordini . Come si è presentata da noi?Con la scusa che dovevamo “collaborare”. Avrei collaborato molto volentieri a modo mio :chiudendole quella dannata boccaccia che sparava solo cazzate!

 Per non parlare dei problemi riguardanti gli inviti ,ogni assistente che chiamava per confermare si  lamentava per il poco preavviso .Ma cosa potevamo farci noi???

A me è toccata la parte più stancante ossia quella di fare avanti e indietro. Mi sono occupata del dj e del sopraluogo al locale .Trovare un dj è stato un gioco da ragazzi .È  bastato andare in una buona agenzia e il gioco è fatto.

Invece quando ho messo piede nel locale sono rimasta a bocca aperta!

Sembrava di trovarmi in un mondo a  parte, fatto di strass e paillettes.  Una sala rettangolare e profonda si è parata davanti ai miei occhi dove a padroneggiare ci pensava una passerella posta nel suo centro ,di un color oro,illuminata da un’infinità di luci e resa spettacolare dai drappeggi che scendevano alla sua entrata .Davanti ad essa erano situate delle scale di vetro, illuminate da un azzurro intenso, dove si poteva raggiungere facilmente l’accesso della chilometrica passerella.

Invece a fare da padrona il soffitto, ci pensa un’enorme lampadario a forma di coppa ,dove delicatamente scendono dei pendenti di cristallo creando tra di loro un miscuglio di  luccichii diversi ,il tutto circondato da teli che cadono ai lati andando sfumando dall’oro al nero ,creando un gioco di ombre.

 La sala è illuminata dà diverse luci di ogni forma possibile, rendendola intima ,riservata,come se volesse  estraniarsi dal caos che la circonda.

 Entrambi i lati sono occupati da divanetti di pelle neri ,accompagnati da tavoli mentre su i muri sono rappresentate delle gigantesche rose stilizzate anch’esse di colore nero adagiate su un color panna delle pareti dove fanno compagnia a delle piccole tv a plasma . La consolle del  DJ, invece, si trova  alla mia destra ed è di un nero lucido dove ci si può addirittura  specchiare .

“Il Club Runway è uno dei club più esclusivi e rinomati di New York ,dove il glamour è di casa!”

Così citava l’articolo che ho letto sul web ….forse hanno dimenticato di dire che è anche il più

costoso!

Dopo essermi ricomposta dallo stupore ho dovuto dare istruzioni precise su cosa servire e cosa bere perché Crudelia Demon vuole esclusivamente che sia servito dello champagne “Moët et Chandon” e non altro e dopo aver ciarlato sulla diposizione di fiori e cose varie sono riuscita a liberarmi  .

Forse era meglio rimanere là visto cosa mi è aspettato oggi!!!!Penso mentre Jake si complimenta da solo per il lavoro svolto ed io non posso che esultare ,la mia tortura è finita.

- Sarai strepitosa….bellissima!!Dice battendo le mani,ringraziando il cielo 

non mi ha mai preso con uno di quei cosi sennò li avrebbe provati anche lui sulla sua pelle.

- Stasera sarai fantastica ,mi raccomando usa un ombretto marcato e molto rossetto. Mi dice mentre mi punta il dito contro a mo di minaccia,orami so cosa anche mettere sotto, praticamente non mi ha fatto decidere nulla .

Dopo aver sistemato tutto e preso i nostri abiti ci siamo diretti nei nostri uffici ,in fondo la pausa pranzo a questo è servito. Finalmente sono riuscita ad avere anche un momento di relax in bagno anche se penso che assomigli di più ad un reparto trucco che a quello che serve realmente,non penso sia normale che un bagno possiedi degli specchi illuminati da delle luci che ricoprono l’intera superficie. Per non parlare delle porte tutte interamente di vetro con su sopra disegnate delle scarpe. No, non è per niente nella norma questo bagno.

- Penso sia normale essere così incazzati.

 A riportarmi con i piedi per terra sono queste parole,una brunetta che si trova accanto ai lavelli mentre si passa il gloss sulle labbra pronuncia questa parole – Non è da tutti sfidare così apertamente Anna .- Finisce mentre si guarda minuziosamente nello specchio.

- Finalmente qualcuno che le toglierà i riflettori da dosso .Le risponde l’amica mentre mi lancia uno sguardo e sorridenti se ne vanno .Di stronze ce ne sono veramente tante in giro,ne ho appena avuto la conferma!

 

 

 http://www.youtube.com/watch?v=aH3Q_CZy968

 

 

Flash, flash e ancora flash , per un momento ho pensato di perdere la vista a furia di essere accecata da loro.

Entrare è stato semplicissimo soprattutto se non ho dovuto fare la fila chilometrica che c’era fuori ,il butta fuori ha guardato sulla lista e “tac” ha aperto il cordone per farmi passare .

È molto meglio di come lo ricordassi adesso che è riempito,è perfetto .Le ragazze stanno sfilando con il i capi che usciranno nella prossima uscita e questo è stata la parte più divertente del lavoro soprattutto se si sceglievano abiti fatti con abbinamenti stravaganti.

Cerco di trovare Jessica ma mi è difficile con tutta questa confusione e nel far vagare il mio sguardo alla ricerca di qualcuno di mia conoscenza mi imbatto in due occhi verdi che guardano nella mia direzione. Resto ipnotizzata mentre i suoi occhi penetrano nei i miei ,come una scintilla che aumenta di intensità fino a bruciare e come scottata abbasso lo sguardo. Non faccio in tempo a rialzarlo che mi sento afferrare per un braccio .

-Hai visto chi c’è???Mi dice Jake mentre cerca di trascinarmi dall’altro lato della sala ma a causa della folla fatichiamo a muoverci. Scuoto la testa perché non sarei in grado di sovrastare la musica con la mia voce ma penso che non uscirebbe nemmeno un monosillabo dalle mie labbra .

In lontananza intravedo Anna che parla con un uomo in maniera alquanto infuriata ma la mia attenzione è tutta per quell’uomo . I suoi occhi hanno qualcosa di familiare .

- Allora?? Mi dice Jake mentre mi strattona leggermente il braccio – Che ne pensi?

- Di cosa?? Lo guardo confusa e lui sbuffando fa segno di lasciar perdere .

Arrivata al tavolo dove siede Jessica faccio per accomodarmi ma ecco che fa la sua apparizione Tanya e come se niente fosse si accomoda al mio posto . Stronza!

Non resta che sedermi al lato opposto dove è occupato da una moretta che cerca di aggiustarsi i capelli specchiandosi nel bicchiere .Oh Dio!

- Bella ,hai visto chi c’è ???Mi chiede tutta euforica Jessica .Ma chi c’è????

- No ,sono appena arrivata e non ho avuto modo di guardare in giro! ….Bè a parte vedere Cullen ma questo è meglio che lo tenga per me .

- Kimora lee simmons ,alla fine ha accettato l’invito .Dice Jessica afferrando il flûte contenente lo champagne e portandolo alla sua bocca . Vero ,alla mia destra c’ è colei che ha fondato il suo impero con la moda rendendola una delle ex-modelle più rinomante .Ritornando con lo sguardo verso i mie colleghi noto che la loro attenzione è focalizzata alle mie spalle . Cosa hanno da guardare?è da brava impicciona mi giro per osservare coloro che hanno attirato l’attenzione e resto molto sorpresa nel vedere che al nostro tavolo si sta’ dirigendo l’arpia con quell’uomo .È  un uomo dall’aspetto giovanile con una sfacciata perfezione nel modo di camminare ,sicuro di sé .Qualcosa nel suo viso mi ricorda  qualcuno ma la mia memoria in quest’istante non vuole aiutarmi .

- Buonasera . Accompagna il saluto con un cenno del capo.

Al che noi come dei bravi scolaretti ricambiamo il saluto ma di certo non passa inosservata l’occhiataccia che ricevo da parte di Anna .Che ho fatto?

-La cara Anna mi stava  informando che  la realizzazione del party è opera vostra-  Dice mentre il suo sguardo saetta da me a Jes  -Sono contento di riuscir a costatare di come svolgete al meglio il vostro lavoro . Il primo complimento che ricevo per  il party e lo ricevo da qualcuno che non so nemmeno chi sia . A giudicare dai volti degli altri sembra che io sia l’unica a non conoscerlo.

- Papà ,sono contento di vederti . È lui da dove sbuca?? Perché l’ho ha chiamato papà?

- Figliolo , non potevo di certo mancare dopotutto sono stato io a proporre questa fusione . Gli dice mentre gli poggia la mano sulla spalla . Quindi lui sarebbe Carlisle Cullen ,suo padre ,non ho il tempo sufficiente per elaborare tutto questo perché  come fossi attirata da una forza maggiore vengo ipnotizzata ,soggiogata dalla sua presenza. I capelli sono più ribelli di come li ricordassi e quel color ramato a contatto con le luci diventa più intenso. I lineamenti del suo viso assumano una posa accigliata mentre le sue folte sopraciglia si delineano ad assumere una forma confusa,  la linea del naso scende perfetta,come se fosse stata creata appositamente per lui .È  quelle labbra carnose che ti invitano a sfiorarle ,toccarle per accettarsi della loro morbidezza .Uno strato leggero di barba le circonda ,rendendolo ancora più affascinante . Mordendomi il labbro inferiore, riporto la mia attenzione al discorso intavolato e cerco di seguirlo ma senza risultato perché ormai la mia attenzione è rivolata di nuovo a lui che sta’ mettendo in atto quel sorriso ed io in questo momento ho perso parecchi battiti.

- Signor Cullen una foto con suo figlio Edward.

Ancora fotografi ma non si scocciano di fare tutte queste foto .

- Bè una foto da copertina -  Dice Anna mentre alza il flûte – Il gran capo e suo figlio ,la star in ascesa ,un successo . È accennando un sorriso porta alle sue labbra il bicchiere contenente lo champagne .

- Non ne sarei così sicuro,in fondo cosa ho fatto…MODE vende MODE!Giusto papà??Dice beffardo rivolto verso l’arpia. – Buon proseguimento di serata i miei doveri mi chiamano.

 Così dicendo si allontana ma non prima di aver lanciato un breve sguardo nella mia direzione .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 “MISTER FASCINO”

 http://www.bambini.eu/wp-content/uploads/2010/01/robertpattinson2.jpg

VESTITO DI BELLA

 http://eur.i1.yimg.com/eur.yimg.com/ng/xp/yahoo_manual/20081118/11/1587896409.jpg

VESTITO DI JESSICA

 http://dazzlingtwilight.files.wordpress.com/2009/05/anna_kendrick.jpg

VESTITO DI ANNA

 http://www.huffingtonpost.com/eat-the-press/Ellies%20-%20Anna%20Wintour.jpg

KIMORA LEE SIMMONS

 http://images.eonline.com/eol_images/Entire_Site/20080915/300.simmons.kimora.091508.jpg

 

P.S.: LA CANZONE SI SENTE APPENA BELLA ENTRA NEL LOCALE

 

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Capitolo 9
*** CAPITOLO 8 ***


SERA A TUTTI....AVETE VISTO IL TRAILER DI "ECLIPSE"??STUPENDO MI HA LASCIATO SENZA FIATO E CON IL CUORE A MILLE ,NON VEDO L'ORA CHE VENGA GIUGNO. BENE DETTO QUESTO VI LASCIO IL CAPITOLO CHE DEDICO ALLA MIA AMICHETTA GIULY....UN BACIO MONY.

 

CAPITOLO 8

 

 

Ed ecco la domanda che tutti si pongono: “ andranno d’accordo il noto playboy Edward Cullen  con il peso massimo della moda?”                                                                 

Sospiro a tale affermazione :certo che non andranno d’accordo perfino un cieco se ne accorgerebbe ,è come mettere nella stessa stanza un cane e un gatto che giocano ad avere la meglio sull’altro. Come c’era d’aspettarselo, in prima pagina di tutte le riviste, compaiono le foto di Carlisle Cullen e suo figlio , spiccano articoli dove ognuno dice la sua su questo “evento“come alcuni lo hanno definito ,una cosa del genere non è passata  inosservata soprattutto se si cerca di mettere in ombra Anna Wintour.  Cosa che anche io penso ,ho cercato di trovare una spiegazione,un filo logico al perché di questa in globalizzazione con la rivista “MODE”,cosa realmente ha spinto Carlisle Cullen a fondere in una collaborazione queste due riviste totalmente differenti tra loro ma non ho concluso nulla  anche se sono convinta che una ragione c’è .                                                                           

 - Quindi spetta a me quest’anno andare con lei a Parigi per la settimana della moda !  È Jessica straparla da un bel po’ su questo anche se ho fatto finta di seguirla è impossibile non infastidirsi dal suo blaterare .Non ha ancora finito .Oh Dio !!!Ma quanto parla … - Potrò indossare haute couture ,andare a tutte le sfilate e a tutte le feste. Ti rendi conto? Mi dice con quegli occhi illuminati da una strana frenesia.                                                                                                                      

   - Certo che mi rendo conto !! E sbuffando cerco di togliere i post-it gialli attaccati al mio monitor per buttarli ma sembra che stia diventando un’impresa impossibile visto che non vuole mollare..                                                                                    

 - No, tu non capisci.- Mi dice stizzita- È una settimana importante perché ci saranno persone che contano,ci sarà la possibilità che li possa conoscere in modo tale da avere delle occasioni più importanti che sedere a questo posto .Le sue guancie si sono tinte di rosso per l’enfasi che ha accompagnato la sua arringa  e i suoi occhi sembrano uscire fuori dalle orbite per il livello di incazzatura raggiunto . 

 - Ho capito …adesso però ritorna coi piedi per terra!A tale affermazione la sua bocca si allarga a dismisura dove si disegna una smorfia di sorpresa. Non te l’aspettavi questa,eh?                                                                                                          Un rumore di una suoneria mette fine alla nostra discussione almeno così io penso ma l’occhiataccia che mi riserva mi fa capire che  il discorso per lei non è ancora chiuso dovrò subirmi  una predica di quando sia grande questa opportunità e bla,bla,bla  e con una lentezza esagerata recupera il suo cellulare dalla borsa                                                                                        

- Oh mio Dio!!!!No ,no,no….È lei ad urlare mentre entra in modalità “pieno panico” ,si agita come un’ossessa sventolando le mani in aria e afferrando il telefono digita il più velocemente possibile un numero  .                                                                     

 - Sta’ arrivando ,avverti gli altri .E dicendo così riattacca .                                                                                            

- Chi sta’ arrivando ??  Non c’è bisogno neanche che lei mi risponda perché un’occhiata terrorizzata mi fa capire che l’arpia arriverà a momenti. Oh …Oh…guai in vista!                                                                                                                   

-  Ma non doveva arrivare prima delle 10? Dice Jake sbucando dalla porta .                                                                       - Ecco perché il suo autista mi ha mandato un sms , alla sua estetista è venuta l’ernia del disco. E mentre recupera una bottiglia d’acqua tutta indaffarata sparisce dietro le porte della “stanza bianca” invece  Jake se ne sta’ tranquillo impalato alla porta, anzi sembra quasi scocciato , come se a lui non interessasse la cosa e con una camminata leggiadra se ne và.…forse non ha capito che tra meno di dieci minuti si scatenerà l’inferno                                                                                                          

 - “CORAGGIO GENTE ,GAMBE IN SPALLA”. Sento urlare Jake in pieno corridoio per poi vederlo sparire nel fuggi fuggi che si è creato….finalmente il suo cervello ha assimilato la notizia.                                                                                               

- Bella ,portami le riviste .Mi urla Jes.                                                                                                                          

 - Sistemale a ventaglio sul lato destro della scrivania .Annuisco mentre inizio a disporre come mi ha ordinato ,non voglio sentirmi dire per l’ennesima volta  di essere un’incompetente quindi con molta cura dispongo le riviste sulla scrivania di vetro in una maniera minuziosa .   Le porte dell’ufficio si aprono e dopo aver rivolto uno sguardo alla mia cara collega  ,ad una velocità inaudita ci dirigiamo alle nostre postazioni  per accoglierla è come di consueto il soprabito e la sua borsa sono buttati sulla mia scrivania .                                                                                                                                                             

- Non capisco perché sia tanto difficile confermare una appuntamento .Dice sfilando gli occhiali da sole ,rigorosamente Gucci.                                                                                                                                                                   

- Lo so ,mi dispiace .Veramente ho confermato ieri sera. Le risponde Jes mentre afferra carta e penna.                                   

- I dettagli di tua incompetenza non mi interessano!Dice scocciata – Dì a Simon  che non  intendo approvare la scelta della ragazza per il servizio brasiliano, l’ho chiesta pulita, atletica  e sorridente .Me l’hanno mandata sciatta, moscia e con la pancia .-Dice accompagnato il tutto con la mano .                                                                                                                      

 Fa per entrare ma si blocca girandosi nella mia  direzione non posso non notare come sia di malumore oggi …mi correggo,lei è sempre di malumore –Rispondi di si per la festa di Marc Jacobs, l’autista mi accompagnerà alle 21.30 e mi riprenderà alle 21.45 precise poi chiama Richards  digli che ho visto le foto che mi ha mandato per lo speciale sulle donne paracadutista ….sono tutte senza sapore non si può trovare una donna bella e magra.?....Oh Dio…..Che gli rispondo ???Guardo allarmata Jessica ed è lei a salvarmi.                                                                                                                                                               

- No. Le risponde prontamente .                                                                                                                                  - Chiedo la luna per caso ? Dice come se niente fosse.                                                                                                  

- No niente affatto .Risponde mentre io scuoto la testa.                                                                                                  

- Lo credo….. Ah e poi ho bisogno di vedere tutte le cose che Jake ha tirato fuori per la seconda prova di copertina con Dita Von Tesse .Annuisco mentre prendo nota di quello che dice serve per ricordarsi e non  dimenticare nulla. Fa per entrare ma si blocca di nuovo …..                                                                                                                                                            

- Ah….. e vai a prendere le polaroid sul sevizio della lingerie .E così dicendo finalmente entra nell’ufficio ,ecco perché ci vogliono due assistenti nessuno riesce a starle dietro.

 

 E tra una spinta ed una’altra, adesso mi ritrovo a camminare tra i corridoi trafficati per andare a prendere quelle foto che l’arpia deve approvare sennò addio stampa. E camminando penso a come sono stati questi giorni che da caotici, movimentati e frenetici sono passati alla normalità di questa mattina e non posso non pensare al fine settimana segnato rigorosamente all’insegna del divertimento . Sabato come aveva promesso Jazz mi ha aiutato a dare un tocco di colore alla mia stanza in modo da non ritrovarmi più in una stanza  che sembrava  una cella bianca stile “manicomio”.  A darci una mano sono stati Em ed Alice  e quest’ultima si è presentata a casa alle 8:00 di mattina in punto con una tenuta semplicemente ….unica se così si può definire la maglia  che indossava , lasciava molti dubbi. Mentre ancora cercavo di connettere ho dovuto assistere al loro sbaciucchiamento del buongiorno  . Vederli in quegli atteggiamenti ha creato una strana sensazione in me….non di fastidio ma di gelosia, non so forse perché io sono alla ricerca dell’amore totale , ridicolo ,scomodo , che ti consuma e non ti fa pensare ad altro e loro lo hanno trovato??? Forse bere tutto quel champagne è stata una pessima idea, veramente pessima soprattutto se mi vengono certi pensieri! E tra una pennellata e l’altra abbiamo assistito alle perfomance del mio teddy-bear che è stata un’esperienza traumatica ,avrei preferito ascoltare all’infinito Celine Dion ma non la tortura che ci ha inflitto soprattutto se cercava di cantare una canzone di cui non conosceva il testo ,alla fine sembrava che uscisse un lamento e non una melodia, fortuna che i vicini non c’erano altrimenti avremmo dovuto rispondere di denuncia per inquinamento acustico.                                                                                                                                                              La mia stanza adesso si può definire mia a tutti gli effetti è complice la luce che emana la grande finestra,  il viola dei muri risalta in una maniera incredibile rendendola più luminosa e spaziosa …  Alla fine dei conti posso ritenermi soddisfatta,  Jazz è un maestro e di questo non si discute…in ogni pennellata metteva amore, pazienza …come se esprimesse la sua essenza. E dopo essermi data una pulita sono ritornata in cucina dove si stava discutendo su qualcosa e con un sorriso enorme Alice mi ha informata che il giorno seguente saremmo andati a Central Park.

Non è come nei film o le cartoline che Emmett mi mandava ,no Central Park è un'oasi  di pace, un mondo a parte che non ha nulla a vedere con il caos che lo circonda .                        Enormi alberi incorniciavano estesi sentieri popolati da ciclisti,  pattinatori a rotelle, persone che semplicemente facevano  jogging o portavano  a spasso il cane. Altri invece erano intenti a passeggiare o a leggere un libro seduti sulle numerose panchine che il parco offre .Tutti dicono che il periodo autunnale sia il più bello adesso capisco il perché lo spettacolo che ti offrono questi alberi secolari è una meraviglia della natura , le sfumature dei colori autunnali si perdono nei laghetti confondendosi con il grigiore dalla città che va via via sparendo inoltrandosi al suo interno. In ogni parte si possono trovare svariati tipi di ponti che rendono ancora più surreale questo posto e io da brava turista ho approfittato nel farmi foto a bizzeffe per avere uno splendido ricordo. Alice è stata una guida eccellente informandomi su quello che c’è da sapere ,mi ha rivelato che all’interno del parco si trovano diversi  laghi artificiali , piste di pattinaggio ,parchi giochi per bambini e prati utilizzati per numerosi sport dove tra cui viene ospitato il traguardo della Maratona di New York ,quella che io ho sempre guardato in tv .Mi ha parlato di come ogni estate si tengono rappresentazioni teatrali all'aperto nel Delacorte Theatre , della festa di Mezza estate e dei concerti che attirano migliaia di persone . Nella zona di Strawberry Fields ,invece ,abbiamo ammirato il caratteristico mosaico pavimentale con la scritta “Imagine” dedicato alla leggenda musicale John Lennon e mentre lo ammiravo, nella mia testa girava la canzone che è segnata al centro del monumento e ho pensato a chissà quante volte Lennon aveva percorso gli stessi miei passi..Appena arrivati  all'estremità nord del lago ho visto la fantasiosa statua dedicata ad Alice nel paese delle meraviglie e lì è stato come ritornare bambina ,vedere in formato gigante il personaggio della tua favola preferita ha fatto un certo effetto soprattutto se ti scatti una foto mentre abbracci il cappellaio matto .                                                                                                                                                           

 Persa nei miei ricordi non mi accorgo di essere arrivata a destinazione ma a farmi ritornare con i piedi per terra ci pensa l’occhiataccia che mi rivolge una ragazza  seduta dietro un bancone mentre armeggia con delle foto .Svolto il mio incarico mi dirigo spedita nell’ufficio di Anna e dopo aver poggiate le foto sulla scrivania ritorno alla mia postazione .                                                                                                                                                           

 - Vai prima tu a pranzo anche se non lo meriteresti !!Mi dice Jes arrabbiata .                                                                      - Dai scherzavo prima .Ma non ha neanche il tempo di ribattere che un urlo dei nostri nomi ci fa scattare nella direzione dell’ufficio del capo.                                                                                                                                                                -    Jessica ,Isabella !!!!E adesso cosa vuole?                                                                                                                - Dopo pranzo riunione per i must di quest’anno ,voglio tutte le stagiste. È tutto. Dice scrutandoci da sotto gli occhiali da vista mentre noi annuiamo.

 

 Alle 14:00 in punto ci siamo riunite per la riunione dei must e Jessica gentilmente si è offerta di spiegarmi di cosa si tratta , in questa riunione si elencheranno idee per le tendenze della prossima stagione come decidere il colore predominante , il modello di un abito e altro ancora oltre ad avere a disposizione le nuove collezioni degli stilisti. Sedute rispettivamente a destra e a sinistra di Anna ,io e Jessica siamo perse nei nostri pensieri finché l’arpia non prende parola.                                                            

- Vi ho convocato come ben sapete per darvi l’opportunità di aiutare a sviluppare i nuovi must per la prossima stagione .Non è solo una lista di moda – Ma il discorso viene interrotto dall’entrata di Tanya che è arrivata in ritardo ..                                    

 - Esistono master personali. tipo non fare tardi- Anna la guarda truce mentre dice queste parole,tutti sanno che lei ama la puntualità - Per altri è una questione seria. L’importante è andare a toccare quei problemi che i lettori non riescono ad affrontare ,dobbiamo aiutarli ad approdare ad una nuova fase della vita. Promettere che non sarà un altro anno pieno di domande senza risposte ,di problemi irrisolti e se c’è lo fossimo dimenticato stiamo parlando dei must della moda che imperverseranno nella prossima stagione .È  tutto iniziate con le liste. Così dicendo raccoglie il palmare dalla scrivania ed esce mentre un mormorio si alza dalle persone che occupano la sala .                                                                                                                     A me non resta che prendere nota e andare a  svolgere il mio lavoro .  Dopo aver risposte a varie telefonate e vari appuntamenti , la mia giornata è finita  e come solito fare, Anna lascia l’ufficio senza rivolgere un saluto. Il rispetto è fondamentale ma un saluto è ancora più importante diceva mio  padre, peccato che non esista nel suo vocabolario.                Preso il solito ascensore noto con piacere che è vuoto cosa alquanto rara ,non c’è bisogno di stare come sardine attaccate uno contro un altro , ho pensato seriamente che qualche volta rimarrò bloccata per la quantità di persone contenute . È come di consuetudine ad ogni piano , l’ascensore si apre per poi chiudersi immediatamente per l’assenza di persone . Giunti al tredicesimo piano trovai l’ultima persona che mai avrei sperato di  incontrare.  Edward Cullen mi fissava immobile ,perfetto come solo lui poteva essere. Senza dire una parola era entrato posizionandosi a lato destro .Una strana sensazione si era fatta largo in me come se qualcuno mi stava osservando e voltandomi ebbi la conferma dei miei dubbi.  Ero sicura che avrebbe abbassato lo sguardo invece era lì a fissarmi con un’intensità sconvolgente , come se voleva scrutarmi dentro ,leggere i miei pensieri .Non era disposta a cedere ,avrei mantenuto il suo sguardo mentre iniziavano a tremarmi le mani per l’agitazione .                                                                                                                                                        

   - Non so a che gioco stai giocando ma io mi tiro indietro ! Le parole dalla mia bocca erano uscite da sole come se il mio cervello non avesse voluto relazionarsi con il mio corpo perché se la mente urlava pericolo,pericolo ,il mio corpo era di un altro parere .                                                                                                                                                              Non posso cedere ,non posso cedere ,mi ripetevo questo come una mantra non potevo cedere e non avrei ceduto ma se lui continuava a fissarmi così…..                                                                                                                                    

  -  Ma chi ha detto che sto giocando!! E nel pronunciare  queste parole ho capito che avrei ceduto ero in suo potere , non mi importava di niente ,ero ormai  assuefatta dalla sua presenza .                                                                                      Troppo vicino ,il suo viso era troppo vicino ,troppo vicino da sentire addirittura il suo alito fresco sulle mie labbra . Bastava un niente per farle incontrare ma così non fu perché le porte dell’ascensore di colpo si aprirono.

 

 

LA MAGLIA DI ALICE:http://www.style.com/blogs/stylefile/wp-content/uploads/jeremy_scott_10a.jpg

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Capitolo 10
*** CAPITOLO 9 ***


GIORNO A TUTTI ….ECCO UN ALTRO CAPITOLO .SPERO SIA DIVERTENTE COME LÓ È STATO PER ME  SCIVERE UNA PARTE….BON DETTO QUESTO COME SEMPRE RINNOVO I RINGRAZIAMENTI A CHI MI SEGUE E CHI RECENSISCE O A CHI SEMPLICEMENTE LEGGE  .GRAZIE. UN BACIO MONY.

 

CAPITOLO 9

 

 

Non sapevo con che coraggio sarei riuscita a presentarmi a lavoro avevo sperato che fosse stato un sogno ,un'illusione ma niente di tutto questo era. Appena aperti gli occhi la realtà si era abbattuta su di me ,non era frutto della mia immaginazione quello che era accaduto in ascensore era la pura e semplice verità. Sospiro a tale pensiero cercando di nascondermi meglio tra le coperte . Al solo pensiero che le sue labbra erano ad un centimetro dalle mie il mio cuore inizia a martellarmi furioso nel petto  come un colibrì che sbatte veloci le ali per spiccare il volo…. e il suo respiro sulla mia pelle , i suoi occhi nei miei …. E non oso immaginare come sarebbe andata a finire la serata se avremmo continuato ,a tal pensiero prendo fuoco . Ero totalmente assorbita dalla sua presenza che avrebbe potuto fare di me quello che voleva , una bambola nelle sue mani pronta ad essere usata a suo piacimento ,ecco cosa ero .Non volevo essere una delle tante ,classificata come un passatempo per intrattenerlo ,un giocattolo per divertirlo ed essere buttato dopo averci giocato …. Basta pensarci! Non voglio finire come Jessica a leccarmi le ferite !!                              

Sono quasi le otto e mi maledico perché avrei dovuto chiamare avvisando che stavo male e poi come sarei sopravvissuta alle grinfie dell’arpia? Era una cosa inevitabile ,lavoravamo nello stesso edificio, allo stesso giornale , prima o poi avrei dovuto affrontarlo ma la parte che preferivo era il poi.                                                                                                             Seduta in taxi l’agitazione e il batticuore non volevano lasciarmi in pace ,la mia testa era partita per un viaggio di solo andata dove fabbricava possibili incontri con Cullen .Avevo pensato di tirar fuori la carta dell’indifferenza , a parer mio, era la cosa migliore  ma come avrei potuto fare se lui mi guardava in quel modo o mi sorrideva in quella maniera ?Mi sarei sciolta come neve al sole  e allora addio indifferenza .In fondo era stato lui ad avvicinare me e non il contrario ...Scappare a gambe elevate era una buona idea ma sarei sembrata una ragazzina o sarei dovuta rimanermene buona buona chiusa in bagno aspettando le 18 ma l’idea di star rinchiusa là dentro non mi esaltava per niente. Mi sto fasciando la testa prima di essermela rotta, che stupida!                 

No avrei fatto di tutto per evitare che riaccadesse una situazione del genere ,ti farò vedere di che pasta sono fatta Cullen  !                    

Appoggiando la mano sul cuore che batte furioso mi sono fatta coraggio  e sono riuscita a raggiungere  l’ufficio. Aggirandomi come una ladra, nel tentativo di non farsi scoprire con le mani nel sacco, mi sono diretta spedita alla mia meta mentre quella strana sensazione di terrore che sarebbe potuto sbucare da qualche parte in qualsiasi  momento mi ha accompagnato per tutto il tragitto ,per mia fortuna non c’è stato nessun avvistamento.  Forse nella fretta di non farmi scoprire avevo anche sbagliato ufficio ..Cosa era successo ?? Erano tutti così ….di buon umore .        

- Mi sono persa qualcosa??? Per caso l’amata arpia ha tagliato la testa a qualcuno??Dico ironicamente a Jessica spalancando la porta dell’ ufficio, a quanto pare anche lei era stata contagiata da questa strana “euforia”.                                                                             

-  Nessuno ha perso la testa - E….!!Continua senza degnarmi di uno sguardo.                                                  

- E…!La incito a continuare mentre lei ricambia sorridendo – Oggi verrà esposto l’elenco griffato!        

Corrugai la fronte - L’elenco griffato ?Forse non dovevo fare quella domanda perché i suoi occhi puntati nei miei facevano intuire che avevo sbagliato domanda .     

-  … Tutti i capi dell’autunno/inverno degli ultimi tre numeri devono sparire per far spazio alle collezioni di primavera .I capi griffati sono come dire un omaggio al personale .Dai muoviti….prima che spariscano le cose migliori . Finisce scuotendo la testa .   Nemmeno il tempo di arrivare agli ascensori che mi arriva forte e chiaro un urlo di  Jake - La tracolla Gucci è MIA!!!! Afferma  mentre i sui occhi scoccano occhiate assassine a destra e sinistra.  -Controllati Tanya! Sobbalzo a quella voce …ma non doveva essere ad un appuntamento? L’arpia apparsa come dal nulla dietro di noi scocca un’occhiataccia a la rossa che si fa’ largo tra le altre per accaparrarsi un posto nell’ascensore . Ma la cosa che maggiormente mi colpì come un fulmine a ciel sereno era Edward , bello come solo lui poteva essere , era alquanto stravolto direi, a giudicare dalla camicia che gli sbucava fuori dai pantaloni.. Il lupo perde il pelo ma non il vizio!     

- Un po’ tardi per quello .Afferma maligna Anna digitando qualcosa sul suo palmare .             

- Prada batte l’amore Edward ! Giuliana ha affisso l’elenco griffato . È cosi dicendo lo lascio al centro della sala per dirigersi chissà dove… Con la coda degli occhi lo guardo mentre rimane immobile come una statua ma basta un millesimo di secondo è i suoi occhi sono piantati nei miei furiosi come non mai …no a questo non sono pronta!!Penso scappando a gambe elevate cercando di farmi spazio nell’ascensore ormai strapieno.       

- Gli stivali Louboutin sono miei . Trilla con quella vocina Tanya .      

- Come se avessi la possibilità di averli Tanya …Ed è Jake a parlare come …a sfidarla? .   

- Farò uno scambio .                

- Con che cosa??Sei l’ultima della lista .- Sorride- Rimarranno soltanto quei foulard di Jeremy Scott    da vomito . Dice imitando il gesto - Io d’altro canto avrò la prima scelta  del guardaroba e in quanto primo sceglierò la clamorosa  borsa ultimo grido di casa Gucci .   La mia attenzione viene catturata  dal catalogo che la sua mano sorregge ricoperto interamente di foto e appunti  -  A cosa ti serve ?Gli indico puntando il dito su quell’ammasso.                            

- Mi servono per gli scambi .Devi sapere che a  Mode i capi griffati sono come valuta …per esempio se volessi un  favore da te tipo un invito ad una party di Oscar de la Renta… allora forse scambierei il favore con la mia favolosa borsa Gucci.                                                                     

Oh Dio !!!Ma dove sono capitata? … …Ho sbagliato piano? Esco fuori per poi rientrare ma niente è cambiato.                                                                                  

 La scena che si stava svolgendo in quel reparto era pura e semplice pazzia….come trovarsi proiettati in un documentario scientifico il cui argomento prediletto era la giungla con i suoi abitanti con tutti i tipi di animali pronti a tutto pur di acciuffare la preda prima degli altri predatori ,ad attaccare chiunque provasse ad  avvicinarsi e difenderla con la propria vita se era necessario, erano pronti a tutto pur di uscirne vincitori .L’unica differenza è che io non mi trovavo in un documentario ,nemmeno in una giungla ero semplicemente entrata  nel reparto “guardaroba “ mentre assistevo in prima fila alla lotta che si stava svolgendo .                                               

Decine e decine di ragazze che stavano “litigando” per cosa… ???Dei semplici capi firmati forse non tanto semplici ma …   Tanya si stava azzuffando letteralmente con una bionda per marcare il territorio su quelle scarpe nere lucide ,Jake era salito sulla scrivania stile King - Kong stringendo possessivamente tra le sue braccia una borsa  e Jessica che strisciava come un serpente a sonagli per terra tra gli stand con un abito per non farsi notare .Sembrava di essere catapultati nel mondo del cappellaio matto ,non per prendere il the ,no….quello che accumunava  queste ragazze e lui era la pazzia allo stato puro. Io non potevo che restarmene immobile nel mio angolino ,meravigliata ad assistere a questa assurdità .

 

 

-Chiama l’ufficio di James Morrison digli che voglio anticipare l’anteprima oggi alle 15:30 ,avvisa gli altri .Pronta ad uscire tra mezz’ora . Mi riferisce Anna ,sfogliando l’agenda .                           

Ero stata trascinata fuori dalla “rissa” da un messaggio sul cercapersone il quale mi informava che la cara Anna  desiderava vedermi nell’ufficio..                                                                          

 - Non la trovi bellissima….ecco questo è l’ultimo grido della stagione .È arte pura .Le fibbie che si fondono con il disegno e il tessuto che la rende morbida …mi emoziona !!!Nel pronunciare queste parole Jake  liscia la sua Gucci -Ma non si aspettavano prima di martedì .Ha detto perché? Adesso mi degna della sua attenzione .

-Si ha spiegato il motivo della sua decisione…Ci siamo spazzolate i capelli e spettegolato su America idol- Dico beffarda .  

- Ho afferrato il concetto .Sbuffa spazientito .    

Il silenzio ha dominato per tutto il tragitto mentre ci recavamo agli studi per andare ad assistere alla sfilata “privata” ,l’unica persona che non smetteva di sorridere era Jake intento a giocare con la sua nuova borsa  . Ad accoglierci erano state le assistenti che gentilmente ci avevano fatto prendere posto ,era come in passerella ,c’erano le modelle , gli spettatori e i critici peccato che l’unica parola presa in considerazione era quella dell’arpia.                           

- Allora adesso che succede? Chiedo a Jake prendendo posto accanto a lui .        

- Anna ci tiene a vedere le collezioni degli stilisti prima che loro la presentino . Mi risponde bisbigliando. Le modelle iniziano a sfilare con una camminata perfetta ,creando la tipica andatura felina . La presentazione degli abiti  indossati è notevole per il maggiore risalto di un capo piuttosto che di un altro, anche se non sono pienamente d’accordo con gli accostamenti dei colori e i tagli delle spalline ,tutto sommato mi sembra un buon lavoro .                                                                         

- E lei dice loro quello che pensa ?Dico senza staccare gli occhi da quel miscuglio di colori .           

- A modo suo- Afferma – Devi sapere che c’è una scala di valori :un cenno buona , due cenni molto buona ,se non le piace piega lievemente la testa e poi c’è… ovvio l’arricciamento delle labbra che significa “catastrofe”. Scandisce lentamente l’ultima parola .                                                                

- Quindi in base alle sue smorfie si capisce se sarà un buon lavoro? La mia teoria non fa un piega allora perché Jake mi guarda accigliato ?Cosa ho detto che non và?                                            

- E questo è l’abito che abbiamo disegnato appositamente ed esclusivamente per te . Afferma elegantemente James .Noto che Anna ha arricciato le labbra…oh ..oh….brutto segno…. Non sono di certa l’unica a notarlo lo capisco dall’espressione del  povero stilista che con un gesto della mano indica alla modella di sparire.                                                                                        

 - Lo so . Cerca di giustificarsi Jake spingendo la porta di vetro mentre usciamo dalla “catastrofica” sfilata.               

- Io non riesco proprio a capire …sono allibita…L’arpia usa un tono amareggiato …..ad insinuare  che lo stilista sia stato un totale incompetente nel realizzare questa collezione .       

- Assurdo . Controbatte Jake scuotendo la testa .                                                                  

- Assolutamente esterrefatta.                                                                                        

- Ci penso io .Annuncia con cura  prima di dirigersi dalle mie parti.               

- Perciò visto che ha arricciato le labbra ,lui cambierà tutta la sua collezione ?Adesso sono io che sono allibita .        

- Tu non hai ancora capito ,vero ?La sua opinione è l’unica che conta davvero .A tale parole non posso controbattere perché è la pura verità. Anna è un modello da seguire ,tutto quello che tocca diventa oro e come farsi sfuggire un ‘occasione del genere ?                                                            

- Chiama mio marito è conferma la cena. Sono le sue parole a farmi avvicinare all’auto dove sta’ salendo. 

- Fatto .Le rispondo tempestivamente.    

- Mi serve un cambio d’abito .                 

- Ho già mandato il tuo abito sul set .                                                                                   

- Allora è tutto. Afferma scrutandomi da sotto gli enormi occhiali da sole neri .                         

Dovrebbe fare più spesso queste anteprime è divertente vedere capi che non ancora sono in commercio mi fa sentire qualcuno che conta ma che senza la sua presenza  ritorno ad essere la sua umile seconda assistente

 

PER LA SCENA DELLA GIUNGLA MI SONO ISPIRATA AL FILM “MEAN GIRLS” DOVE C’É UNA SCENA CHE PARAGONA GLI ADOLESCENTI  A  DEGLI ANIMALI .

 

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Capitolo 11
*** CAPITOLO 10 ***


SERA A TUTTI ECCO UN ALTRO CAPITOLO ,SPERO CHE VI PIACCIA,COME SEMPRE RINGRAZIO COLORO CHE LEGGONO E RECENSISCONO E NON.GRAZIE

 

 

CAPITOLO 10

 

 

-Davvero io non capisco.. perché voi donne avete bisogno di tutte queste borse??? Scuotendo la testa a destra e sinistra Em guarda con occhio cinico la pila di borse ammassate nel miscuglio di cianfrusaglie buttato sul divano che miracolosamente sono riuscita a racimolare nel reparto guardaroba ,impresa non facile a giudicare dalle condizioni in cui si trovava il reparto quando ho rimesso piede .                                                                                                                           

- Zitto ,tu .                                                                                                                               

 - Una basta ,ci infili dentro la tua robaccia e fine della storia . Ribadisce mentre afferra un biscotto ricevendo invece da parte mia un’occhiataccia assassina .                       

La fa facile lui ….                                                                                         

-La borsa è un elemento indispensabile per le donne non  è un semplice accessorio, mettitelo bene nella zucca .      

Ma a quanto pare rimane scettico sulla questione "borsa = salvezza"….  

- L’importanza della borsa è che essa riesca a conservare gelosamente tutto ciò di cui una donna ha bisogno per essere sempre pronta ad ogni evenienza , bella e raffinata tra la gente e che contenga il minimo e indispensabile per la sopravvivenza .Finisco tutta soddisfatta della mia arringa addentando anche io un biscotto al cioccolato .  

- Allora perché voi donne vi ostinate a leggere quella robaccia che detta “legge” su quella rivista? Ribatte con aria di sfida . 

- La moda non ha niente a che vedere con l’utilità. Un accessorio è semplicemente un elemento iconografico per esprimere identità individuale. E questo da dove sbuca fuori? Jazz fa la sua entrata in cucina con indosso un pigiama largo tre volte alla sua corporatura il tutto completato da  ciabatte che dovrebbero essere dichiarate illegali .                        

- La verità è che voi non capite niente ,c’è molto dietro a tutto questo, non è una questione di borse e basta…guardate – estraggo la rivista fuori dalla mia Marc Jacobs, ultima collezione – qui c’è un saggio di  Jacquie Greaves Monda,un articolo di Cristina Ali Farah ,persino un’intervista con  Natalie Ashman .                                                                                                           

- A quanto pare a qualcuno gli è stato fatto il lavaggio del cervello. Ammicca Em nella mia direzione ricevendo assenso da parte dell’ amico sistematosi di fronte a lui.                            

 - Ma che stai dicendo…

 

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Di slancio prendo il cellulare dalla borsa rischiando di ritrovarmi con il sedere per terra e le gambe all’aria, cosa alquanto prevedibile per la mia sbadataggine, la mia compagna di vita.                           

- Anna….Rispondo con agitazione al terzo squillo ,con la speranza che non abbia niente da ridire per aver risposto così tardi ,odia aspettare.     

  - Devi andare a ritirare il bozzetto del mio vestito .Voce impassibile come al solito.  

 - Certamente  .        

- 77th Street tra 2nd and 3rd Avenue , Upper East Side .

- Ci vado subito ..Affermo finendo di scrivere sul tovagliolo l’indirizzo.     

 - Ah…La prossima volta non farmi aspettare così tanto. Ponendo così fine alla conversazione.

 

 

 http://www.youtube.com/watch?v=qT4t99xnkQ0

Perché nessuno viene ad aprire ?? Ho per caso sbagliato indirizzo??   

Sono questi i pensieri che vagano liberamente nella mia mente da circa 15 minuti,esattamente da quando sto aspettando come un’idiota su questo pianerottolo, attendendo che qualcuno di buona volontà spalanchi la porta.            

Appena finita la conversazione con l’arpia mi sono catapultata nella mia camera per decidere cosa mettere e dopo aver intrattenuto una lotta libera con i miei capelli ,che non volevano in nessun modo collaborare pacificamente ,ho preso il primo taxi per dirigermi a ritirare il bozzetto.     

E adesso sono qui fuori ,aspettando di accedere ad entrare ma dal suo interno sento provenire soltanto musica ,forse è per la musica alta che non riescono a sentire il trillare del campanello ?Scusa plausibile .Mi decido a spingere la porta e come per magia si apre . Potevano lasciar su scritto “porta aperta”avrei risparmiato un bel po’ di tempo .                       

Luci soffuse e candele profumate mi spingono ad oltrepassare l’entrata per catapultarmi  in un ambiente reso suggestivo dai giochi di luce creatosi dal bagliore delle fiamme delle candele unite a contatto con la fioca luce delle lampade,  rendendolo al tempo stesso surreale. Quadri e tappeti dai mille colori esplodono sui muri come schizzi di colori sparsi a casaccio, costeggiano la maggior parte delle pareti  caratterizzando l’entrata stretta e lunga del corridoio per poi sfociare in un’ampia sala gremita di gente.    

Era come ritrovarsi in un formicaio affollato da tante formiche impegnate a svolgere ognuna il loro compito,c’è chi raccoglieva il cibo, chi scavava enormi tunnel e chi altro ancora ma la cosa che differenzia queste persone e quel tipo di animale è la capacità di lavorare insieme ,darsi una mano l’una con l’altra cosa che non si verificherà mai in un ambiente costruito su false speranze e vecchi miti. Alcune formiche sono instancabili lavoratrici mentre altre hanno bisogno di essere spronate, e io era una di quelle perché non avevo il coraggio di immischiarmi in quella folla ma come una brava formica “operaia” dovevo andare alla ricerca del cibo cosa che nel mio caso era trovare James Holter ,colui che era in possesso del bozzetto.                                         

- Scusate . Cercando di attirare l’attenzione di uno che se ne stava placidamente a sorseggiare qualcosa, pronuncio queste parole ma l’occhiata che mi rivolge fa intendere che la mia presenza sta’ recando disturbo .                              

- Sto cercando James Holter. Chiedo con una voce che non mi appartiene, intimorita .       

- E quello li. A rispondermi non è stato lui ma bensì la donna che lo affiancava puntando il dito verso il centro di un gruppo.                   

- Oh…grazie.                                                                                                                      

- Scusaste …sono Bella, dovrei  ritirare una cosa per Anna  Wintour . È con quella parolina magica ho la loro totale attenzione divenendo ancora più piccola  dall’imbarazzo.                 

 - Oh si …tu devi essere la sua nuova assistente . La  mia testa scatta in direzione di quella voce che si rivela ad appartenere ad un ragazzo. Alto ,magro come un grissino e vestito semplicemente da un completo casual di colore marrone, si avvicina a me porgendomi la mano.                    

- Piacere di conoscerti … Annuisco sorridendo, ricambiando la sua stretta.           

- Fammi vedere questa borsa…molto, molto bella.  Cuoio invecchiato e borchiato, cucito  a mano rifinito con inserti di metallo …molto bello. Chi ha prodotto questo oggetto fantastico.??Dice lisciando il tessuto della borsa.                                     

- Tu .                                                                                                   

- Vieni qua …Con un sorriso mi trascina al bancone dove estrae fuori da una cartellina alcuni schizzi di abiti ,estraendo per ultimo un bozzetto molto appariscente …

- È un disegno per  la serata di beneficenza a cui Anna presenzierà .Il pezzo centrale della mia collezione primavera /estate .Materiale top – secret .Finisce puntando lo sguardo diritto nei miei occhi.                                                                                                                            

- Lo proteggerò a costo della vita. Mettendo la mano sul cuore come a testimoniare la fedeltà delle mie parole.                                                                                                                                     

-Te ne prego…vieni, ora che lavori per lei ..hai un bisogno disperato di superalcolici .      

Non faccio nemmeno in tempo a negare che ordina lui per me.              

–Per lei un ponce. Dice strizzando gli occhi verso il barista.                                              

-È micidiale! – Afferma porgendomi il bicchiere -Divertiti – è con queste parole sparisce tra la folla lasciandomi da sola.                                                                        

Mi ritrovo ad una festa glam per giunta in mezzo a persone a me sconosciute …cosa faccio?? È nel pensare al da farsi che porto alle mie labbra il bicchiere contenete la bevanda ma bastano pochi sorsi per ricredermi su quello che ha detto, questo ponce non è micidiale fa proprio schifo!                        

- Ha ragione sai!!!!Il ponce è davvero micidiale…Porca puttana!Per poco non mi strozzavo .       

Portandomi una mano alla bocca in modo da far fermare il tossicchio scatto veloce portando il mio  sguardo su colui che ha interrotto il mio momentaneo sproloquio mentale .                            

Oh cazzo!!!! Davanti ai miei occhi si erge un adone nella sua più totale e disarmante bellezza fasciato da un semplice completo casual che esalta maggiormente il suo incarnato pallido .Con strafottenza appoggia il gomito sinistro al bancone per sollevare lo sguardo dal bicchiere e piantarlo nel mio.                

- L’ho preso l’ultima volta alla festa di James è mi sono svegliato …con un panche ,un cappello da cowboy e sotto niente . Dice curvando le sue labbra in un accenno di sorriso per poi sparire dietro il bicchiere ,sorseggiando chissà cosa.                                                               

Non è che per caso hai una foto?Penso tra me e me .               

- Grazie per il consiglio .Dico prima di bere tutto d’un fiato il drink.                                           

- Coraggiosa la ragazza .                            

- Quale buon vento la porta qui, Mister Cullen ? Dico in una maniera alquanto acida.         

- Non darmi del lei ,non siamo in ambito lavorativo e poi mi fai sembrare più vecchio di quel che sono .Sono semplicemente Edward.   

Rimango abbagliata da quel sorriso illegale, che fa accelerare ulteriormente a dismisura il battito cardiaco del mio cuore ….                                                                                                              

- Allora ,Edward cosa ti porta a partecipare a questo party? Calcando in maniera decisa il suo nome.     

- Il tuo? Ribatte.        

- Ti hanno mai detto che non bisogna rispondere ad una domanda con un’ altra domanda ?      

Sorride per poi riportarsi il drink alle labbra – Lavoro.       

-Strano…anche il mio . Dico ironica.                                 

Silenzio…..imbarazzante silenzio…come una di quelle scene dei film dove si aspetta che uno dei due faccia la prima mossa, in questo caso il primo che spiccica parola.                                         

- Allora poi le hai riempite le cornici? Dico per spezzare l’imbarazzo che ci ha avvolto .       

- Quali? Mi scruta divertito da quelle folte sopracciglia che incorniciano i due smeraldi che si ritrova per occhi.                                      

- Quelle dell’articolo sul paracadutismo.      

- No ,non ancora.      

- Potresti metterci la foto di Tanya in una …Probabilmente nemmeno c’entrerà con quelle gambe da fenicottero .Dico più a me stessa ma sembra che lui abbia sentito perché sulle sue carnose labbra contornate da un accenno di barba si alzano all’insù per accennare un piccolo sorriso.

- Ho sempre pensato che le gambe da fenicottero fossero un po’ sottovalutate in fin dei conti.     

- Bè credevo che fosse la tua ragazza. Calcando amaramente la parole “ragazza”. 

- No ,Tanya non è la mia ragazza. Cosa ti fa pensare che lo è? Mi chiede accigliato .

- Non so …..Rispondo mordendomi il labbro inferiore segno di essere stata colta in fallo dalla mia curiosità.                                                                                                                                

 - Allora non raggiungere conclusioni affrettate . Mi soffia ad un centimetro dal mio viso,quando si è avvicinato?? Forse troppo incantata ad osservare le sue labbra che si muovevano non mi ero accorta dell’improvviso avvicinamento .Una strana frenesia si era impossessata di me che partiva dalla radice dei capelli e terminava alla punta dei piedi, mi diceva di azzerare quella distanza per assaggiare il mio oggetto di tale desiderio .I suoi occhi nei miei ,il suo respiro soffiava lieve sulle mie labbra ,come una carezza che piano piano si intensifica prima di colmare quella distanza.

 

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No man could test me, impress me, my cash flow would never ever end
Cause I'd have all the money in the world, if I was a wealthy girl

 

Cazzo . Cazzo . Cazzo .     

Perché doveva suonare proprio in questo momento questo cazzo di telefono? Giuro che lo strangolerò chiunque si trovi dall’altra parte della cornetta.                                                          

Afferro quello aggeggio riposto nella mia borsa come una bomba a mano per la carica esplosiva che esploderà a colui che ha interrotto questo momento.                                   

Cazzo…meglio tenermi per me la bomba…è Anna.       

- Pronto?                                                                     

- Portami immediatamente il bozzetto. Chiudendo senza aspettare una mia risposta .            

- Devo andare…il lavoro mi chiama.    

- Vai pure…..                                                                                                       

- Buonanotte. Dico guardandolo per la prima volta negli occhi dopo quello che stava succedendo ….e lo trovo là fermo, immobile come una perfetta statua che mi scruta .                                         

- Buonanotte , Bella . Pronuncia questa parole  mentre si avvicina pericolosamente al mio viso ma prima che le sue labbra possano poggiare sulle mie, le sue fanno una deviazione per posarsi sulla mia guancia.

 

 

LA CANZONE È QUELLA CHE FÁ DA SOTTOFONODO ALLA CONVERSAZIONE TRA ED E BELLA

 

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Capitolo 12
*** CAPITOLO 11 ***


CAPITOLO 11

 

Shopping , acquisto di piccole compre di prodotti voluttuari , fatte girando qua e là per negozi. È utile a molte persone per distrarsi dal lavoro quotidiano o per in qualche modo, rallegrarsi. Così cita il vocabolario per definire questa parola ma il vero significato che le donne attribuiscono è tutto al di fuori della  parola “piccole compre”.

Avete presente quando incrociate due bei occhi che vi sorridono,e il cuore vi si scioglie come una noce di burro sul pane tostato caldo??..Ecco come si sentono le donne appena vedono un negozio..!

Frenesia ed eccitazione allo stato puro, si fondono in un ‘unica essenza dal potere di stravolgerti totalmente e incondizionatamente nel tunnel chiamato shopping. Quando il tuo sguardo ,che accidentalmente ,si posa su quelle piccole e deliziose scarpe che ti “guardano” in quella maniera tenera , dolce ,tu non puoi far altro che essere risucchiata da quel vortice di compassione e prendertene cura .Ti fa sentire bene ….ti fa sentire felice …ti fa sentire al settimo cielo ….ma poi ritorni con i piedi per terra e noti che ci sono troppi pochi numeri sulla carta di credito ,con un estratto conto con troppe cifre ma ti basta dare uno sguardo a quelle bellissime scarpe per “dire si ,ho fatto la scelta giusta” e allora sorridi felice perché sai che hai fatto la cosa migliore.

In fondo è meglio un maglioncino di cashmire che un uomo...almeno il maglioncino lo puoi cambiare dopo sette giorni, l'uomo no. ……….

Ed era per quel medesimo motivo che io mi trovavo fuori dal negozio Macy's accerchiata da file stracolme di donne .

 

 

 La mia giornata era cominciata come ogni mattina …alzarsi ,prepararsi e andare a lavoro,solita routine .L’unica differenza che accumunava quella giornata con le altre era che non mi sarei mai aspettata di finire la giornata in quella maniera .

 La strana sensazione ,di nuovo, dovuta al semplice ricordo del quasi ,secondo ,bacio della serata precedente mi attanagliava lo stomaco in una morsa d’ acciaio ma non dovevo badarci se non volevo soccombere nella rete delle mie paranoie . Non era la prima volta che succedeva una cosa del genere ,quindi sarei entrata a testa alta regalando indifferenza a chi di merito ..….o per lo meno era quello di cui io mi stavo convincendo ,il piano che dovevo attuare se il mio cervello non mi avrebbe abbandonata nel momento del bisogno.

L’unica cosa certa , era che dovevo muovermi perché ero in un fottuto ritardo è solo Dio sa cosa vuol dire fare tardi a “Vogue” ….

Arrivata a destinazione dopo una litigata con il taxista per la sua stronzaggine su come guidava mi sono diretta ai piani alti dell’edificio.

- Giorno .

Quel semplice saluto insieme al suono del ticchettio prodotto dai tasti che Jessica stava producendo mi hanno accolto appena messo piede all’interno del piano .

Ricambiando il saluto con un flebile “Ciao” mi sono seduta in rigoroso silenzio svolgendo le mie mansioni. Avevo molte cose da sbrigare visto che dovevo rispondere a molte e –mail che la cara Anna mi aveva slittato .

-Silenziosa??La voce di  Jessica risuona limpida nel silenzio che ci ha avvolto .Mi guarda dall’altra parte ,scrutandomi .

- Niente…. Le rispondo senza staccare gli occhi dal monitor.

 - Ieri sera ?

- Sono andata a ritirare il bozzetto e poi sono filata a casa! Rispondo con una scrollata di spalle.

- Allora non ti sei intrattenuta?Dice ammiccando .No ,sai ho solo quasi baciato quello con cui tu hai  scopato e avrei voluto fare anch’io la stessa cosa . Le avrei voluto rispondere così ma meglio tenerli per me quei pensieri  .

- No.

Il nostro discorso finisce con quelle semplici parole ritornando ognuna a concentrarsi sul proprio compito .

- Vi voglio esattamente tra cinque minuti in sala riunione.

Ma perché ,perché appaiono così !Cazzo !Anna ci guarda e se ne và con quell’aria che ha sempre dipinta sul volto ,l’aria da superiore ,quella che è 10 gradini sopra i tuoi.

Ero seduta comodamente al lato destro ,accanto alla mia collega che sembrava persa nei propri pensieri come metà degli stagisti seduti a questo tavolo ,altri invece parlottavano tra di loro.

L’entrata dell’amata arpia aveva zittito tutti, non si vedeva neanche una mosca nel raggio di 100km ,lei aveva questo potere .Non avevo fatto caso al suo abbigliamento che solitamente non mi sfuggiva ma oggi sembrava che l’arcobaleno gli avesse vomitato addosso .Troppi colori ,troppe balze ….semplicemente troppo .Ma si sa ,ogni cosa che lei indossa si trasforma in oro anche se in questo caso era di pochi carati .

-Dunque ,voglio spostare il pezzo sul servizio inglese e con essa voglio anche una revisione su 5 modi per tingerlo e Philip il cestino adorerà il tuo soporifero articolo su Sienna Miller .Non si è mai visto una cosa del genere. Dice accomodandosi .

-Bene il numero di ottobre è dedicato a …….

Non riesce a finire la frase che un picchiettio alla porta fa volare tutte le teste in quella direzione catturando anche la sua di attenzione .In quel preciso istante avrei tanto voluto scomparire ,volatilizzarmi e andare su qualche isola sperduta .

Edward Cullen faceva la sua entrata seguito dalla sua ochetta personale .Vestito da un completo scuro ,senza cravatta , e sotto una camicia bianca ..quella semplice occhiata mi fece aumentare a dismisura il battito cardiaco ma prima che potessi alzare lo sguardo e imbattermi con due pepite verdi ,da brava codarda , preferì concentrarmi sulla faccia incazzata di Anna ,uno spettacolo da brividi.

- Il nostro inserzionista principale ci ha forniti diversi articoli che noi presenteremo sottoforma di  collezione .Anna aveva continuato il discorso senza farsi turbare dalla presenza del nuovo arrivato come se la cosa non le interessasse .

- Scusa se ti interrompo Anna , ti dispiace spostarti ?

Oh Oh!!!!!!!!!!!Impassibile  e distaccata ,peggio di un iceberg ,si sposta leggermente lateralmente per far accomodare quel gran pezzo di ragazzo.

- Ed ecco il servizio sui viaggi di questo mese .Nel proiettore si susseguono immagini con didascalie fino a fermarsi sull’articolo.

-Grandioso…. chi c’è in copertina?

- Ci doveva essere Winona Ryder ma l’abbiamo persa a causa di un film ,non ho capito se deve andarlo a girare o deve solo andarlo a vedere .

- Anna mi lasci stupefatto ,possiedi anche un senso umoristico!

Le mie labbra si tendono in un sorriso ….come può scherzare in un momento così serio…Anna come minimo se lo mangerà per dessert!Ma con grande sorpresa ingoia questa battuta e cerca di portare il discorso avanti .

Lo sapevo……. Non posso fidarmi di me stessa !Si può morire di autocombustione per la semplice presenza di un ’adone?Semplicemente Si! Dio Mio …….!Tutto quello che una donna può desiderare era qui davanti ai miei occhi , a portata di mano ,bastava solo che mi alzassi per prendere ciò che desideravo .Sedermi sopra di lui per far prendere possesso alle mie dita dei suoi capelli e falli scivolare su e giù come acqua fredda che ti scorre addosso .E nel mentre far assaggiare il collo alle sue sapienti labbra come i pellegrini profanatori di santi .Sentire i nostri sospiri soffiarsi uno sull’altro e colmare quella distanza per esplorare nuovi orizzonti e perdersi con essi.

Perdere la cognizione del tempo ,del luogo e della consapevolezza ,di tutto quello che ci circonda  e far incontrare i nostri corpi caldi a conoscenza l’uno dell’altro.

Sentire quella pelle calda ,rovente al mio tocco .Leggero come una piuma e farlo rabbrividire di puro piacere mentre lui piano piano fa scivolare la mano in mez……….

Cazzo ,cazzo ,non devo guardare più Sex and the City !Sono ad una riunione non ad assistere ad una scena di un film a luci rosse !

 - Io ho un’idea …..Anche io, soprattutto se riguarda quello che possiamo fare su quella sedia ,penso abbassando lo sguardo.

- Possiamo far collaborare una persona inerente allo sport con un altro del cinema .Si otterrebbe una maggiore attenzione dai consumatori dei due lati .

- Come idea non è male .Cerca di mettere in piedi il progetto e poi mandami un bozzetto .Ti farò sapere cosa penso .La riunione finisce qui. Dice Anna alzandosi ma fa appena due passi perché si gira e con un sorriso di chi la sa lunga afferma. -Ha ,dimenticavo, hai solo due giorni di tempo per far quadrare tutto . Jessica , Isabella . Al suo richiamo io e Jes ci alziamo ma non commetterò l’errore di guardarlo perché non ne uscirei viva.

Jessica mi guarda in maniera perplessa come se stesse risolvendo un rebus di cui non possiede la soluzione.

- Che c’è?Le chiedo a voce bassa.

- Ci hai scopato?Diretta .La mia espressione deve essere alquanto sorpresa perché si affretta a pronunciare quel nome magico.

- Con Edward .

- No!!Ma….come ti è venuta in mente questa idea !!!Le dico sconvolta.

- Ti guarda come se ti volesse mangiare…..scusa,sarà stata una mia impressione .

E come stamattina anche questo discorso finisce così nel silenzio più assoluto.

- Voglio che una di voi vada a ritirare i cartamodelli ,mi servono immediatamente .Mentre si dirige nel suo ufficio l’arpia ci rivolge questa parole ma non si degna nemmeno di guardarci.

- Ci vado io .Smista al sua posta. Afferma Jessica mentre si dirige agli ascensori .

-Ok…..mettiamoci a lavoro………Dico a me stessa mentre mi posiziono alla mia scrivania per poi impossessarmi del PC…

Interessante ,Manolo Blanc vuole far pubblicare la nuova collezione o è stata invitata ad una festa. E questa ???Oggetto: Diamand .

Forse non dovrei smistare anche la posta personale ma è qua cosa faccio?Si /No..Si/No..Si/No..Si ,sto facendo il mio lavoro .

Oggetto: Tutto procede nel modo migliore .Ci incontreremo al party di Hermes ,non vedo l’ora di riaverti tra le braccia .

Cosa mi sono persa?Non vedo l’ora di riaverti tra le braccia ma questo è scemo?Vuole buttarsi di sua spontanea volontà nella fossa del leone?E perché non è firmato .L’indirizzo proviene da un’azienda , glam productions ,chi è?La sua porta è chiusa posso digitare tranquillamente il sito ,a quanto pare si occupa di modelle ,ma cosa centra con quel ritrovarsi tra le braccia..non ha senso .

 

If I was rich girl (na, na...)
See, I'd have all the money in the world, if I was a wealthy girl
No man could test me, impress me, my cash flow would never ever end
Cause I'd have all the money in the world, if I was a wealthy girl

 

Oh Signore!!!Perché mi vuoi morta!

- Pronto ?Rispondo tremando come una foglia, appoggiando una mano sul cuore che sta’ facendo gli straordinari per lo spavento.

- Bella,sono Alice .Tutto bene ? come stai? E da tanto che non ci vediamo ?Hai ricevuto l’invito per posta della svendita?

-Ok,ok…ferma!Allora sto bene ma di che svendita parli?

- Leggi nella posta, ti ho inviato un invito,stampalo e fatti  trovare tra due ore al centro Macy's .

Non ho nemmeno il tempo di controbattere che lei ha già attaccato.

 

 

 

 

-Signore dovete avere il volantino per entrare .Ci informava la donna in fondo al corridoio ,accanto alla porta pronta ad aprirla ad un minino cenno da parte dell’altra collaboratrice..

- C’è  l’ho, C’è l’ho…Squittiva Alice accanto a me mentre sgranchiva le gambe,si stava preparando alla grande “maratona”.

- Potete entrare anche da questa parte. Mai parole furono pericolose ….Una mandria inferocita composte esclusivamente da sole donne desiderose di prosciugare carte di credito o semplicemente svuotare il portafoglio dal peso delle banconote si accalcava ad entrare all’entrata da dove era sbucata quell’amabile ragazza che adesso aveva gli occhi sbarrati dal terrore .Aveva lanciato una bomba adesso doveva anche occuparsene delle conseguenze.

Sentendomi afferrare con forza mi sono ritrovata  trascinata all’interno del negozio tra spinte ed urli ,senza avere il minimo tempo di elaborare quello che mi stava succedendo intorno.

- I guanti, Bella , afferra i guanti….Urlava Alice ma ero troppo spaventata per capire quello che realmente mi diceva . Il mio subconscio diceva di scappare ,di darmela a gambe elevate prima che finisse male ma poi li vidi ,quelli adorabili ,splendidi ,meravigliosi ,stivali Gucci  .Era come un canto di una sirena che cantava solo ed esclusivamente  per me “Prendimi ,prendimi ” mi suggerivano . Scontati del 50 % … Mi servono davvero ?Mi servono davvero ? Mi servono davvero ? Ero una mantra che si ripeteva questa domanda ma la risposta era semplice…. No …quegli stivali non mi servivano Con un profondo respiro adagiai quegli straordinari stivali di pelle nera ,tacco 12 al proprio posto .

- Ho trovato gli stivali Gucci .

- Oh mi dispiace tanto , lì …lì ho visti prima io .Non posso ,non posso ….sono miei .

- Si ma li hai rimesso apposto .Dice tirando a se gli stivali immacolati . Non ,cara mia sono miei .

- Si lo so ma lì ho visti prima io quindi li compro io . Semplice da capire ,no?

- Ma ho visto che li lasciava sul banco .Afferma guardandomi dritta negli occhi .

- Dammeli è non ti succederà niente .Le dico con voce cupa mentre scatto in avanti

- No .Cosa?

- Mollali ….Le dico mentre strattono i miei stivali dalla mia parte ma la gallina non molla

Come faccio a togliermela da i piedi?Pensa Bella ,pensa….

-Oh c’è una svendita di Burberry. Dico mentre indico l’altro lato ,funziona perché lei cede e con grande maestria prendo ciò che è Mio per poi darmela a gambe elevate.

Adesso devo solo trovare Alice e andarmene .

 

 

SERA A TUTTI  ED ECCOMI A POSTARE ,SONO SINCERA IL CAPITOLO NN MI CONVINCE TANTO PERÓ LO PUBBLICO PERCHÈ SE CI PENSO TROPPO NON ANDRÁ

MAI BENE …COSÌ ECCOLO QUÀ….RINNOVO I RINGRAZIAMENTI A TUTTI .UN BACIO ,MONY

 

GLAM PRODUCTIONS : È UN SITO REALE DI UN’AGENZIA DI MODELLE.

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Capitolo 13
*** CAPITOLO 12 ***


SERA A TUTTI….FINALMENTE SONO RIUSCITA AD AGGIORNARE ..DA PREMETTERE CHE QUESTO CAPITOLO MI PIACE TANTISSIMO …NON SÓ PERCHÉ MA È COSÌ .SPERO DI ESSERE COMPRENSIBILE E DI FAR ARRIVARE LE SENSAZIONI CHE IO HO PROVATO …

VORREI DIRE A REBUSSIII DI AVER CENTRATO IN PIENO DA DOVE HO PRESO L’ULTIMA PARTE DEL MIO PRECEDENTE CAPITOLO…ERA UNA SCENA DI  “I LOVE SHOPPING”..UN FILM CHE NON SO QUANTE VOLTE HO VSITO.

VOGLIO RINGRAZIARE TUTTI COME SEMPRE E DEDICARE QUESTO CAPITOLO A CHI COMMENTA SEMPRE. GRAZIE .UN BACIO MONY

 

CAPITOLO 12

 

Sentivo qualcosa sfiorarmi , lieve come solo una carezza poteva essere . Scie lasciate vagare a caso percorrevano tutta la lunghezza del mio braccio in una lenta corsa per poi ricominciare ,ma stavolta avevano deciso di cambiare rotta. Tracciavano confini su percorsi disegnati dalla loro volontà diramandosi verso mete nascoste . Una di quelle era nascosta sotto il lenzuolo ma facilmente raggiungibile , vi erano poste scie di fuoco che torturavano lenti e letali il mio ventre fino a risalire l’attaccatura del seno per poi perdersi sui miei fianchi e infine raggiungere la mia guancia lasciando la più dolce delle carezze.

A tale carezza la curiosità di osservare colui che mi regalava tali sensazioni si fece prepotente in me da far dischiudere gli occhi e far curvare le mie labbra in un sorriso .Sapevo a chi appartenevano quelle mani saccenti ma ebbi la conferma scontrandomi con due occhi verdi luccicanti della mia stessa allegria. Era colui che mi faceva annientare le mie difese da renderle penetrabili al nemico ,colui a cui volevo affidare il mio cuore simile ad uno scrigno che abbia come compito di prendersi  cura del gioiello più prezioso .

- Giorno.

La sua voce , la sua dolce voce ,una melodia per le mie orecchie che non avrei mai smesso di ascoltare.

-Giorno.

Mai possibile che la mia voce non riuscisse a mutarsi in tale sinfonia?

In risposta mi fu dato quello splendido sorriso che aveva fatto e tutt’ora faceva sciogliere migliaia di cuori ma solo a me era stata concessa la possibilità di essere solo ed esclusivamente mio .

Si era avvicinato senza nemmeno che me ne accorgersi così concentrata a contemplare la mia esclusività che non accennava a scomparire su quelle labbra peccaminose .Il suo respiro era un lieve soffio che mi fece rabbrividire non dal freddo ma bensì di piacere.

Quel tocco che avvenne dopo era un’esplosione di pura estasi .Le nostre labbra erano unite in una cosa sola ,un incastro perfetto che bramose cercavano qualcosa al di là del possibile ,un promessa sigillata da quel tocco.

Una bacio può avere tanti significati ,in tutti i casi simboleggia amore con tanti tipi di significato: affetto,amicizia,desiderio .Il più importante resta sempre quello dove si suggella quell’attimo in una muta promessa ,quella di essere la cosa più importane sopra ogni cosa da parte della persona amata .Ed era quello che stavamo facendo, stavamo sigillando quella promessa ,intenti a creare un Noi .

In lontananza si avvertiva il rumore di un fastidioso suono ma non per questo ci fu tregua si continuava sul nostro cammino senza interruzioni ma quel maledetto suono non accennava a diminuire.

DRIN .DRIN .DRIN .DRIN .

Chi osava disturbarci avrebbe assaggiato la mia ira e non solo quella .La mia presa aumentò come il battito del mio cuore .

DRIN .DRIN .DRIN .DRIN .

No..no..no..no e ancora no. Mi staccai con una grande fatica e con il fiatone,entrambi uno accanto all’altro ma bastò puntare il mio sguardo nei suoi occhi per capire che non era reale quello che stavo vivendo .Il rumore era sempre più insistente ma ero pietrificata ,terrorizzata da quegli occhi che mi fissavano con gelo ,cristallizzati in un attimo perso nel tempo. La paura si impossessò di me ,non ero pronta ,non ero pronta a vedere il mio cuore sgretolarsi sotto quello sguardo di ghiaccio .

Con un balzo mi portai in posizione eretta aprendo con forza gli occhi ,ero nella mia stanza ,nel mio letto ma soprattutto ero da sola .Era stato un sogno ,soltanto uno stupidissimo sogno .Quei magnifici attimi erano stati solo il frutto della mia immaginazione o del mio subconscio ma era come averli vissuti realmente. Ero sudata e il cuore galoppava furioso nel mio petto come un cavallo ad una corsa impazzita. Mi stavo facendo del male con le mie stesse mani ,mi stavo illudendo di qualcosa o di qualcuno che non sarei mai riuscita a cambiare perché a disposizione avevo solo il mio amore ma dal canto suo non sapevo cosa aspettarmi .

 

If I was rich girl (na, na...)
See, I'd have all the money in the world, if I was a wealthy girl
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Dio ho capito qualcuno lassù mi odia. Pensavo tra me e me mentre mi alzavo dal letto per recuperare il cellulare .A piedi nudi mi diressi verso la scrivania dove vi era depositata la mia borsa .Il suono di quella canzoncina mi stava irritando a morte e aggiungendo il fatto che il pavimento era freddo come il ghiaccio, mettendomi i brividi, non aiutava proprio a calare la mia crescente irritazione.

- Pronto?

- Bella,ti vuoi sbrigare tra quasi un ora ci sarà la riunione e tu non ci sei ancora .Muoviti!

Non ebbi nemmeno il tempo di pronunciare sillaba per rendermi conto di quelle parole appena pronunciate che la conversazione era stata interrotta bruscamente . Il buongiorno si vede dal mattino ma io avevo costituito l’eccezione perché il mio buongiorno era iniziato durante un sogno o meglio dire incubo se ripenso alla fine di esso.

 

  

Il lavoro …perché esiste il lavoro .Questa era una delle tante domande che mi ponevo ma non avevo risposta o forse conoscevo la risposta ma negavo l’evidenza. Il lavoro  è sostenimento di vita ..come fai a vivere senza lavoro ?O meglio dire come fai a vivere senza i soldi del lavoro che svolgi?Domande esistenziali che non avrei dovuto neanche pormi essendo già fortunata ad averne uno .Ma quella mattina la voglia era pari al di sotto dello zero perciò mi frullava questa domanda …..forse mi sarei dovuta dare a giochi d’azzardo o a qualche concorso in cui il premio  erano soldi facili ,allora avrei potuto pronunciarmi e dire “la mia è una vita magnifica sommersa da ogni ben di Dio” ma ritornando alla realtà rimanevo soltanto una seconda assistente che si aggirava tra squali per accaparrarsi un posto migliore .In più andava aggiunto che mi stessi infatuando del mio “secondo ”capo e il gioco era fatto. Cosa c’è di meglio di una miscela esplosiva come questa? Niente, appunto.

L’unica cosa su cui aggrapparmi erano i miei sogni ,le mie idee .Avevo promesso che nessuno avrebbe intaccato le mie speranze cosa che non era cambiata affatto con il trasferimento, miravo ai miei obbiettivi per crescere ,dare un senso alla mia vita e assaggiare una fetta di soddisfazione che ti porterai per il resto della vita . Ritornando dal mio momentaneo viaggio sproloquiare noto che non c’era anima viva in giro nella hall, forse dovuto al fatto che era troppo presto .

L’ascensore profumava come sempre di quegli intrugli di detersivi che rendevano gradevole il viaggio in ogni piano . Stranamente quel silenzio mi metteva un non so di che cosa addosso forse timore o semplicemente agitazione per l’incontro nella sala riunioni.

Come c’era d’aspettarsi , appena aggiunto il mio piano c’era ad attendermi una Jessica alquanto furiosa. Avrei dovuto ricordarmi di anticiparmi ma ero stata così presa da quel sogno che per niente al mondo avrei voluto prendere coscienza di nuovo con la realtà ,stavo bene nella mia illusione.

 -Allora, un mi culpa sarebbe più che sufficiente per farti perdonare! Il tono di voce che aveva usato aveva un che di acido .Era da un po’ che andava avanti questa storia ,si era creato un certo distacco tra me e lei ,causato ,certamente, non da parte mia .

- Ho fatto qualcosa che non và? Le mie parole uscirono fuori senza controllo,d’istinto sputai fuori quello che pensavo.

Mi guardava titubante, come se stesse riflettendo sulle possibili risposte da darmi .Non si era mai comportata con me come nell’ultima settimana ,nemmeno quando ero quella nuova .Mi aveva preso sotto la sua ala protettiva anche se adesso avevo qualche dubbio sulla sua lealtà .

- No .Due semplici lettere pronunciate con gelo. Qualcosa la turbava e quel qualcosa aveva a che fare con me ,ne ero sicura. Non riuscivo a darmi una spiegazione o cercare una motivazione per giustificare questo comportamento .Forse ho semplicemente frainteso tutto e ingigantito la questione ma in cuor mio quelle semplici parole arrivate con tanta freddezza alle mie orecchie mi avevano ferita .

Il silenzio che si era creato tra di noi fu interrotto dall’uscita del suo ufficio, dell’amata arpia che con un gesto teatrale della mano ci fece segno di seguirla .

La sala riunione era piccola rispetto alle altre ,oggi dovevano discutere sull’edizione del prossimo numero e sulle sue relative inserzioni .La luce diffusa in quella stanza era troppo accecante ,non possedeva finestre e personalità come le altre ma era pur sempre deliziosa . Era di un tenue grigio rivestito da un intonaco bianco. L’unica cosa che poteva attirare attenzione era la grande parete in vetro dove vi era posta anche l’entrata. Si aveva una visuale del corridoio ancora per poco deserto .

-  La copertina è stata decisa ,via con le proposte.

Anna Wintour. Seduta comodamente su una poltrona di pelle che costava almeno il doppio del mio affitto rivolgeva la domanda alla schiera dei redattori e corrispondenti ,disposti a gruppi di tre in entrambi i lati della grande scrivania di vetro.

- Abbiamo puntato ad un nuovo approccio con il lettore nella visualizzazione del book. L’idea era di fare il servizio in uno spazio industriale ,ci sembrava che il contrasto tra la femminilità floreale e lo sfondo scuro e tagliente potesse creare una meravigliosa tensione …Colui che continuava a parlare era stato il primo della fila a destra ,o meglio dire a farsi coraggio e buttarsi tra le fauci dell’arpia .Un uomo basso e tozzo ma che sapeva il fatto suo .

-No .La risposta di Anna arrivò secca e decisa a tutti.

-Per noi. ..

- No. Qualcuno’altro ha un’idea che io possi utilizzare? Come se per lei i loro sforzi di soddisfarla non siano abbastanza. Il suo sguardo era rivolto a tutti in attesa di una proposta che non tardò ad arrivare 

- Ci stiamo avvicinando all’inverno e pensavamo di proporre una location accanto ad un lago ghiacciato ,circondato da alberi innevati.

- Si ,si può fare voglio vedere entro domani i bozzetti e l’idea stesa su carta. Il prossimo?

- Il servizio sulla chirurgia plastica.

- Ah ,si il servizio sulla chirurgia plastica .Sul suo volto comparve una ruga di perplessità. –Si ,vorrei dargli uno sguardo mi sembra un che di banale parlare sempre della stessa cosa.

- Possiamo proporlo con testimonianze di donne che si sono sottoposte ,per avere un riscontro con le lettrici.

- Ringraziando il Dio ,qualcuno è venuto a lavorare oggi .

- Per questo mese vogliamo proporre accessori di tendenza lanciate sulle sfilate di questa stagione.

Il rosso è il colore predominante di questo Inverno in tutte le sue gradazioni: scarlatto, porpora, cardinale .Si può accostarlo ad abbinamenti come abiti da sera ,jeans,cappotti e giubbotti.

La persona da cui sono uscite queste parole,invece ,era una donna sulla quarantina che mostrava il tutto con bozzetti e foto di sfilate di haute couture con il relativo colore citato.

- A seguire ci sarebbe il  Blu un colore che già abbiamo notato il suo successo in quest’estate anche  in Inverno continuerà ad essere di moda con relativi accessori della stessa tinta e con predominanza al blu - elettrico.

-Si ,si .Si può fare. Isabella,vai a ritirare le polaroid da Jake .Le voglio sulla mia scrivania prima di pranzo .Dalla sua voce non trapelava nessuna emozione ,come se non possedesse un cuore o dei sentimenti .Viene descritta da tutti come il “diavolo” della moda .Glaciale,cinica e permalosa .E lei non fa niente per smentire queste voci ma bensì non fa altro che accentuarle ,alimentarle nel comportarsi nel medesimo modo in cui le persone vogliono vederla .Forse ognuno di noi nel proprio essere,cerca di assecondare ,di affibbiarsi quella maschera che gli altri ci attribuiscono e per questo che poi la si indossa per non deluderle ,per cercare di essere quelli che gli altri vogliono che siamo. Ma lei era tutta un’altra storia, lei era così punto e basta.

Annuendo con un lieve movimento mi dirigo all’uscita ma non prima di avere dato un’ultima occhiata alla sala, pendevano dalle sue labbra .Siamo noi ad indossare la maschera per essere quello che lei vuole vedere,era questa la verità .

I corridoi iniziavano a pullulare di vita .Tutti si accingevano in fretta e furia per raggiungere le loro postazioni per poi iniziare il frenetico tram tram tipico  di ogni giorno.

La back room si trovava all’estremità della sala riunione ma facilmente raggiungibile ,infatti dopo nemmeno cinque minuti ero fuori alla porta ,dovevo solo muovere un piede e sarei stata dentro.

Le foto che avrei dovuto ritirare erano incentrate sul servizio di hair style di quest’anno che sarebbero andate aggiunte agli altri.

Jake era seduto su uno sgabello arancione mentre le sue mani maneggiavano varie tipi di foto confrontandole tra di loro per poi scuotere la testa .Era una scena buffa finché non si accorse della mia presenza allora la sua espressione si accigliò .

- Trovi qualcosa di divertente in questo?

- No,era solo…niente. Anna vuole le polaroid del servizio sulle acconciature.

Mi appoggio al bancone mentre il mio sguardo vaga per la stanza .

- Ahh….Di ad Anna che ho cambiato da Dior ad Armani .

- Perfetto .Il suono della mai voce esce più sarcastico di quello che io avrei voluto meritandomi un’occhiataccia da parte del mio interlocutore.

- Scusa poteresti contenere i tuoi commenti .

- Scusa. A tale parole non posso che abbassare la testa.

- Jake posso chiederti una cosa… Adesso i suoi occhi sono puntati nei miei mentre i miei sono lasciati vagare a caso. - Quando qualcuno sa una cosa ma non può dirla perché non dovrebbe sapere di questa cosa  però ormai là sa ,come si dovrebbe comportare?

- Capisco e presumo che questa persona sei tu! Arriva al punto ,baby. Ma mica sono un libro aperto?

- Ecco io ….so..so una cosa…o meglio ho letto qualcosa che non avrei dovuto leggere ma l’ho fatto, ma no era mia intenzione fare..-Alzando le mani –Ma ormai so .Finisco accasciandomi sulla sedia.

- Non capisco….cosa vuoi dirmi ? Sai questa cosa ma la persona interessata non lo sa, giusto? Semplice ,fai in modo che non venga a scoprire che tu sai! E se ne esce con una scrollata di spalla .Ma è qui che si sbaglia perché io voglio sapere che cazzo centra quell’e-mail con Anna. Ma meglio tenere per me questi pensieri .

- Grazie mi sei stato come dire….d’aiuto. Afferrai le polaroid e senza aspettare una sua risposta mi diressi all’uscita per recarmi in un ufficio.

 

 


  

-Ti va di andare a bere qualcosa?Erano state queste parole a sorprendermi appena occupata la mia postazione. Jessica se ne stava ferma al suo posto torturandosi le mani mentre aspettava da parte mia una risposta. Ed era stata proprio quella risposta la causa per cui mi trovavo seduta in uno di quei tavolini aspettando la nostra ordinazione .Il locale era pieno ,una cosa da non meravigliarsi considerata l’ora . Avevamo scelto, o meglio dire Jessica aveva scelto , un locale nelle vicinanze dell’ufficio ,dopo aver finito il nostro turno ,oltre orario stabilito , ci eravamo dirette spedite per prendere qualcosa ma entrambe sapevamo che non era così.

- Allora…Jessica seduta di fronte a me con lo sguardo rivolto verso la folla cercava di rompere il silenzio – Cosa ne pensi del prossimo numero ?

Mi chiede cosa penso del prossimo numero?Jessica afferra al volo di aver sbagliato argomento , deduco che l’abbia capito dalla smorfia che si era dipinta sul mio volto .

-Domanda ,cretina .Scusa. Sul suo volto è apparso un mezzo sorriso cosa che contagia anche me.

- Ma scherzi?Ceto che non vedo l’ora di vedere il prossimo numero e poi vedere tutte quelle foto rosse e blu,blu e poi ancora rosse .Non sto più nella pelle.

Capisce al volo la mia battuta accentuando ancora di più il sorriso.

- Ti volevo chiedere scusa .Scusa per essermi comportata da semi-stronza. Non dovevo farlo soprattutto non con te non sei tu la causa del mio malumore ... Ad interrompere il discorso ci pensa il cameriere che lancia una fugace occhiata ,colto dal mio sguardo omicida , per poi sparire.

Dopo aver assaggiato il nostro drink a Jes le sfugge una risata che io non riesco a comprendere .

- Come stavo dicendo ,in questi giorni ho avuto la luna storta…il motivo è uno dei più stupidi che dovrei avere ma purtroppo non ci riesco …non ci riesco a non ….Le ultime parole sono uscite in un sussurro mentre il suo sguardo si perde a contemplare  il contenuto del bicchiere ,trovandolo molto interessante da come lo sta analizzando.

- Cosa c’è che non và ?Cosa non riesci a capire? Afferrò la sua mano nelle mie mentre mi rivolge uno sguardo dolce .

- Mi sono innamorata della persona più egocentrica che possa esistere su questo pianeta e la tragedia sta che io ci ho fatto sesso!Cazzo ho fatto sesso con Edward Cullen e me ne sono anche innamorata!

Gelo….sentivo estremamente gelo nel mio cuore. Non ero preparata ad ascoltare di come ci si poteva essere innamorati della stessa persona che ti aveva rubato il cuore .Il tuo cuore. No ,non ero preparata a questo. Non riuscivo ad elaborare ,non era possibile una cosa del genere ,perché stava succedendo proprio a me? Con tante persone in giro la sfiga doveva perseguitare proprio me! Adesso era furiosa. Le mani mi prudevano e sapevo anche a chi destinare quel fastidioso prurito .Sapevo della sua fama ,sapevo che era un’amante delle donne ma non sapevo che una delle poche persone che mi fidassi si era innamorata della stessa persona di cui io ero perdutamente e follemente innamorata . L’unica cosa che ci divideva era che lei aveva condiviso il letto con lui e non solo quello. A riportarmi alla realtà ci pensò Jessica con un lieve strattone chiedendomi se stavo bene ma l’assenza di risposta da parte mia l’allarmò maggiormente .Mi stavo comportando da egoista ,in quel momento non si stava parlando di me ma dei suoi sentimenti per questo raccolsi tutta la mia volontà per far uscire qualche parole dalle mie labbra .

- Mi stavo preoccupando .Lo so è uno shock anche per me dire queste parole ad alta voce ma è la verità ,cosa ci posso fare.

Cosa ci poteva fare? Niente ,appunto .Gli occhi di Jessica di colpo cambiarono espressione ,come se avesse appena avuto un’allucinazione .Mi pentì subito di aver seguito la traiettoria a del suo sguardo perché non era solo il suo cuore pulsare con una ferita c’era anche il mio a farle compagnia.

Edward Cullen si trovava al bancone mentre chiacchierava con una donna .La sua bellezza era disarmante  ,non conosceva limiti e nè perfezione perché era lui stesso la perfezione  .

Dovevo aspettarmelo in fondo il lupo perde il pelo ma non il vizio ma cosa potevo fare se ero totalmente, incondizionatamente innamorata di lui .

La delusione era un’esclusività  .È un qualcosa che viene dato a coloro che credono in cose impossibili ed io ero una di quelle.

 

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Capitolo 14
*** CAPITOLO 13 ***


CAPITOLO 13

 

L’invisibile bolla che mi avvolgeva ,era una ottimo alleato per attutire il pandemonio che mi circondava ,ne valeva della mia saluta mentale .Le immagini che scorrevano fluide davanti ai miei occhi e le grida mischiate alle urla che saturavano le orecchie erano state attutite da quel mio strano scudo .Mi sentivo persa. Non avrei mai immaginato ,un giorno ,di trovarmi in una situazione inaspettata eppure eccomi là a partecipare in quel regno creato da caos come una spettatrice esterna. Il cuore batteva furioso nel petto ,come un tamburo, il suono era prodotto dal quell’ organo che pulsava ad un ritmo impazzito senza soste .Ero accecata dai flash che instancabili continuavano con la loro opera di tortura, catturare quell’immagine per loro era un qualcosa da sfruttare, troppo succulento per lasciarselo sfuggire,un’altra occasione su cui buttare altra benzina. La vernice ormai era schizzata in tutte le direzioni ,rendendo ancora più frenetica quella corsa.Una macchia scura , all’altezza del petto di Anna ,aveva dato il via a quella insolita gara .Jessica si era dissolta nel nulla ,come una nuvola di fumo spazzata da un’ondata di vento. Che cosa avrei dovuto fare. Quel senso di disagio aumentava a dismisura ,facendo crescere in me l’ansia che attanagliava la mia mente mentre cercavo di elaborare una soluzione .Sapevo che avrei dovuto avvicinarmi ad Anna ,ma i miei piedi ,come il resto del mio corpo , rimanevano piombati al suolo. In quell’istante ero un albero le cui radici erano state piantate nel posto sbagliato .Non mi muovevo,non oscillavo ,non respiravo .Nel mio profondo apprezzavo quell’estremo gesto .Una reazione scatenata  da opinioni diverse ma che io condividevo in pieno con coloro che la stavano umiliando.Una ferrea presa sul mio polso fu la mia salvezza mentre mi trascinava al lato opposto dove si stava svolgendo quel siparietto messo in piedi dagli animalisti.

 

 

Guardai per l’ennesima volta l’orologio sul monitor del mio computer ,segnava le 10:15 ,quindi erano passati solo 7 minuti dall’ultima volta che il mio sguardo si era posato su di esso. Sbuffai al sol pensiero che era ancora presto per la pausa pranzo. Con un gesto veloce mi alzai dalla sedia ,stanca di star seduta .Era una scocciatura aspettare i bozzetti richiesti esplicitamente da Anna ma ancor di più mostrarglieli. Diretta al lato destro dove vi era l’angolo relax decisi di prendermi una pausa .Una pausa era ciò che faceva al caso mio. In quel momento avevo bisogno di essere rilassata e non tesa come una corda di violino.Avevo mille pensieri che frullavano nella mia testa ma i ricordi della scorsa serata ,erano impressi a fuoco nella mia memoria ,ricordavo perfettamente le parole di Jessica .Rimbombavano vorticosamente nella mia testa come un potente uragano che aveva la capacità di spazzare tutto con un solo colpo . Sospirai profondamente cercando di scacciare quei pensieri e indirizzarli verso altri orizzonti .Attendevo con impazienza che la tazza bianca si riempisse totalmente .Quella miscela scura comunemente chiamata caffè aveva il potere di rendermi più attenta ,salutando quel senso di apatia e sonnolenza, rendendomi vigile e arzilla . Afferrai la tazza ,con sopra stampato la tipica immagine americana e con passo sostenuto mi diressi verso la mia postazione .Jessica era impegnata a discutere con l’amata arpia nel suo ufficio dell’organizzazione dell’imminente partecipazione ad un evento benefico ,organizzato dall’azienda francese Hermes . Si sarebbe svolto in serata, al quale, io ,con somma sorpresa avrei presenziato .Era strano ritrovarsi a presenziare ad un evento in quelle vesti anche se dovevo rammendare che era la prima volta che apparivo in un contesto del genere e in più avrei avuto ”l’onore” di affiancare la temibile guru della moda .Il dramma consisteva non solo nella semplice decisione di cosa parlare,se mi era concessa questa deroga ,ma sostanzialmente era la scelta d’abito a terrorizzarmi. Anna Wintour aveva il potere di farti sentire estremamente insignificante . Lavorare con lei era esattamente «come appartenere ad una chiesa» .Nel senso che la Wintour è la grande sacerdotessa? «No, è più come il Papa».*Un Papa che detta moda limitandosi a decidere senza attendere approvazioni da parte altrui .Una delle poche persone che ritiene di non sbagliare mai e la cosa straordinaria è che non le succede quasi mai .E perché ha avuto ragione così a lungo che ormai ce l'ha per definizione. Se Anna dice che la pelliccia tira, tira.Come un fulmine a ciel sereno , un pensiero entrò prepotente nella mia testa. Quella sera ci sarebbe stata la serata organizzata da Hermes quindi quella sarebbe stata la serata del presunto incontro con  colui che aveva spedito quella strana e-mail .Cosa c’era sotto?- Anna ti vuole in ufficio.Sobbalzai .Non avevo notato la presenza di Jessica finché non aveva proferito parola .Era ferma sull’uscio della porta ad attendere un qualunque segno di vita da parte mia .Sbuffando mi diressi verso l’entrata della “stanza bianca” senza non prima di ricevere un’occhiata di rimprovero dalla mia collega .Jessica era estremamente petulante quando mi comportavo in maniera scocciata. Dal suo punto di vista il lavoro che io ricoprivo era da venerare solo per il semplice motivo che ero entrata nelle grazie ,se così si poteva definire il trattamento che mi riservava , della donna manager che tutte volevano essere.Come sempre ,ogni mobilio che arredava quel’ufficio emanava sontuosità e al tempo stesso lusso . Non c’era niente fuori posto nemmeno una macchiolina sull’immacolato tappeto. Il mio occhio fu catturato da un particolare che nessuno avrebbe mai scovato se non avesse frequentato assiduamente quell’ufficio,i fiori depositati nel grande vaso di cristallo ,oggi erano girasoli e non orchidee come solita abitudine. Chissà ,forse oggi era di umore migliore?Situata all’estremità destra della stanza si ergeva la glaciale, impenetrabile e potente figura della Wintour che scrutava in modo pensieroso il suo palmare. No ,non aveva per niente un ottimo umore.- Stasera presenzierai con me alla serata di beneficenza . Non aveva avuto nemmeno ladecenza di rivolgermi lo sguardo -  Voglio esplicitamente tenerti a mente che qualsiasi cosa ti chiederanno ,tu non fornirai alcuna risposta.Le sue parole arrivarono a me leggere ,come se fluttuassero in aria .Non avevo rancore o amarezza per quelle parole, ero prevenuta a ricevere quella costatazione quindi non mi rimaneva altro che annuire.La prima cosa che mi colpì appena iniziai le ricerche sul suo conto fu trovare un ‘intervistata  ,la quale ripercorrendo la sua carriera aveva parlato del suo primo colloquio di lavoro per essere assunta a Vogue e l'allora direttrice Diana Vreeland le chiese quale posto volesse ottenere all'interno della rivista , Anna le rispose freddamente: "Il suo".Con quella affermazione ebbe la mia totale ammirazione nei suoi confronti , lei si era distinta per la sua tenacia già dall’ora ,sapeva cosa voleva ,cosa  che a me non apparteneva.-Questa settimana ho letto nel New York Times che sono una regina di ghiaccio, il re sole, e un alieno sfuggito dall’area 51 e una dominatrice. Allora suppongo che tutto questo mi rende una regalità tiepida con un pizzico di marziano. Tu, cosa ne pensi?*Queste parole arrivate alle mie spalle mi avevano freddato .Una pallottola centrata in pieno petto avrebbe fatto meno male .Cosa si aspettava che rispondessi ?Credo fermamente che abbiano ragione in quanto lei non possiede sentimenti ,anzi un cuore  .No ,meglio tenere per me questi pensieriEra un trabocchetto?Un qualcosa per mettermi alla prova ?Un sorrisetto di gusto le era comparso sul viso ,una cosa molto rara aggiudicare dal suo cinico carattere- Allora cosa pensi di questa affermazione?Il “diavolo della moda” non mi avrebbe risparmiata se avrei scelto un affermazione che non si addicesse alle sue aspettative .Pensa ,pensa astutamente . Ripetevo tra me e me mentre cercavo di formulare una risposta.- Penso che lei sia un donna unica nel suo genere .Dal mio punto di vista dovrebbe considerarlo come un complimento, non tutti i giorni si può incontrare un alieno,giusto? Soprattutto se stiamo parlando di un alieno ,dove  viene preso da esempio e seguito costantemente nelle proprie scelte.Le mani mi tremavano e stavo iniziando a sudare,non perché avessi caldo ma perché non ancora mi era stata data risposta e adesso si che ero fottutamente terrorizzata .- Va pure. La limousine ti passerà a prendere alle 20:30.

 

  

  

Può una striscia di tappeto di colore rosso creare confusione?Si , se il tappeto in questione era il Red Carpet.Quella sera era invaso da una moltitudine di persone che affollavano non solo il lungo tappeto di quella tonalità cremisi ma anche di persone che si accalcavano alle transenne per scorgere qualcuno di loro interesse. Sembravo una diva di Hollywood mentre si apprestava a posare davanti agli obiettivi dei fotografi che accecavano con il loro flash .Era una situazione davvero bizzarra .  Quando ero ritornata a casa è avevo informato il mio cuginone della mia presenza sul tappeto rosso per poco non gli cadeva la mascella a terra  .Era sorpreso come lo ero stata io appena annunciata la notizia .Con grande difficoltà e soprattutto con l’aiuto di Jake avevo trovato l’abito adatto alla serata .Lungo,sofisticato e di classe,adatto per un’occasione del genere .La limousine ,nera e tirata a lucido, era stata puntuale e all’interno vi era già Jessica con un sorriso a 32 denti cosa che non era molto lontana dalla mia espressione .Anna sarebbe arrivata dopo di noi con un’altra limousine ,quindi avremmo goduto il viaggio in santa pace .L’agitazione e l’eccitazione ,da parte mia ,era palpabile a  chilometri di distanza  ,non ero mai stata un’amante dell’attenzione ma ritrovarsi addirittura a calcare quella passerella allestita per quella occasione  era un qualcosa di unico che non avevo mai provato in vita mia.Ma se la passerella era stato un qualcosa di unico , l’edificio che ospitava l’evento non era da meno.Maestosa e imponente ,davanti ai miei occhi si ergeva in tutta la sua bellezza la sala allestita a festa per l’evento .Camerieri vestiti da pinguini sfilavano al nostro passaggio con vassoi contenenti dei flute riempiti di champagne .Fiori ,candele ,tulle ed ogni cosa che potesse ricordare la parola “lusso” era presente in quella sala.Un pesciolino sperduto nell’oceano avrebbe faticato meno a mimetizzarsi tra le fossi abissali .Senza perdere tempo e  aggirando pilastri e persone ,io e Jessica, ci eravamo dirette allo schieramento dei tavoli raccolti a spirale ,un vortice senza fine creato  per evitare spiacevoli incontri tra “colossi”. Il nostro obiettivo era cercare Anna e rendere meno dispiacevole la serata ,l’unica pecca per ora era trovarla .Tovaglie lavorate a mano ,centro tavoli con una vasta varietà di fiori e sedie che sembravano meringhe facevano sembrare la sala un gigantesco pacco regalo .Anna non era ancora arrivata ,d’altronde che prima donna sarebbe stata se non si sarebbe fatta attendere .Presi posto e dopo aver lanciato una fugace occhiata alla folla capii di aver dimenticato un dettaglio : Edward Cullen avrebbe partecipato all’evento .Quel pensiero suscitò in me un senso di agitazione e di irreale nervosismo .I miei occhi mossi da una loro volontà,avevano iniziato a perlustrare la sala .Non prima di essermi data  della stupida infondo con una sala zeppa di persone ed un labirinto di tavoli da occupare le probabilità di incontrarlo erano minime ,pari al di sotto del zero .Fu questa mia congettura a dare la possibilità di far rallentare il mio povero cuore e di riprendere lucidità .- Edward Cullen si sta’ avvicinando .Jessica ,con una mano che copriva la bocca aveva sussurrato queste parole al mio orecchio ,mettendo fine alle mie seghe mentali .Si può morire per la semplice presenza di un diavolo tentatore?La riposta era si ,se il diavolo in questione era un dio greco .La sua lenta camminata era paragonabile alle movenze feline di un leone, letale e accattivante .Un predatore pronto alla caccia pronto a balzare nel momento stesso dove i suoi occhi si sarebbero soffermati sulla sua prossima vittima. .Lo sguardo mi cadde sulla sua mano che aveva raggiunto la sua bocca mentre sul suo viso vi era un’espressione pensierosa .In quell’istante sarei voluta trasformarmi in quel polpastrello che con fare sensuale strusciava su quelle labbra suscitando in me istinti primordiali.Lanciai una fugace occhiata a Jessica notando che aveva abbassato lo sguardo trovando molto  interessante il ricamo della tovaglia. I miei occhi mossi da una volontà loro ,avevano ripeso possesso di quella figura che mi scrutava .Il leone aveva trovato la sua preda . Fu questione di minuti nel reggere quello sguardo che la mia attenzione fu catturata dalla figura di Anna. Un’immacolata pelliccia bianca impreziosita da due nastri avorio avvolgeva il suo esile corpo, fasciato da un abito a balze , rendendola ,al contempo stesso ,altezzosa e aggraziata nella sua lenta camminata .Un’occhiata di disgusto fu più che sufficiente ad esprimere la mia repulsione verso il suo abbigliamento .Poteva ,semplicemente, accostarlo ad uno scialle e non ad una pelliccia .Ero stata da sempre convinta che un capo d’abbigliamento simile non dovrebbe essere più prodotto,non dopo quello che subivano quei poveri animali. Ma si sa ,l’individualità che differenzia ogni essere vivente dall’altro è la capacità di sviluppare opinioni differenti .Si prospettava una serata molto,molto lunga .Edward aveva occupato il posto adiacente al mio accompagnato dalla sua gallina personale ,Anna impetrabile e impassibile come sempre si trovava due posti distanti dal mio,Jessica ,alla mia destra ,se ne stava  impalata e io come un’imbecille restavo in pieno mutismo se non chiamata in causa .Gli unici ad allietare la serata erano stati alcuni  redattori della rivista che nell’intervallo delle pietanze raccontavano aneddoti simpatici .

Le portate erano davvero spettacolari ,capolavori culinari ,suddivisi in vari tipi di etnie diverse.La serata aveva il compito di far conoscere alla collettività le varie culture che ci circondavano senza tralasciare informazioni sulle loro origini . Il mio palato fu deliziato da vari tipi di salse che costeggiavano ad ogni pietanza ,regalando una consistenza più compatta e uniforme al cibo .Portare alle labbra quei mix assurdi legandoli da un filo conduttore lo si poteva definire “nello star bene”, nel farsi coccolare e stimolare da più fonti, per un appagamento totale. Mi ero estraniata dal mondo , dimenticandomi per un istante di trovarmi  in una sala zeppa di persone.A chiudere il cerchio dei sensi con vista e udito, vi fu musica creata per l'occasione non prima di ascoltare un discorso diretto dall’organizzatore in persona .Non potei gioire quando le luci iniziarono ad affievolirsi fino a rendere l’ambiente soffuso e attirando così l’attenzione sulla pista da ballo .Ero finalmente libera,ogni commensale si era volatilizzato appena aperte le danze lasciandomi nel mio assoluto silenzio.Chiusi gli occhi e respirai profondamente ma ripresi pieno possesso dei miei sensi allarmata nell’udire dei passi alle mie spalle .Una mano si era poggiata sulla mia spalla ed io sapevo a chi apparteneva .Ignoravo lo scalpitare del cuore per quel semplice contatto .La sua mano a contatto con la mia pelle  nuda, lasciata scoperta dal vestito ,bruciava come fuoco ardente .Ispirai prima di girarmi e rimasi di sasso .I suoi occhi erano totalmente concertati sul mio corpo che famelico accarezzava ogni mia piccola parte . Mi sentivo come un oggetto prima dell’acquisto .Osservata .- Mi concedi un ballo?Tum ,Tum ,Tum .Si sa la ragione domina gli istinti . Lottai qualche istante mentre il cuore faceva a cazzotti con la mente  finché fu l’ultima a vincere ,a sopraffare il mio organo. Con il pretesto di non saper ballare mi rifiutai a quello invito che sarebbe stato molto gradito se non avesse nascere in me il dubbio di essere considerata come un oggetto che come persona .Pessima scusa,unica soluzione per evitare il peggio. Da parte sua avevo ottenuto un’espressione delusa mentre si dissolveva come neve al sole .Fortunatamente stavamo giungendo alla fine così decisi di accingermi a lasciare la sala prima del previsto .Prima di abbandonare il ricevimento ,dovevo assolvere il compito di avvisare Jessica del mio imminente allontanamento ,notando la dolce compagnia che allietava la sua serata evitai di disturbarla .L’aria gelida della città di New York mi era penetrata nelle ossa come un colpo di cannone,inaspettata e pungente .Ormai eravamo alla fine di ottobre e il clima si era adattato con il suo cambio di stagione .Stringendomi di più nel mio cappottino avevo iniziato ad  incamminarmi verso un taxi non prima di aver lanciato un fugace sguardo alle mie  spalle. Fu in quell’istante che li notai. Un gruppetto di persone con cartelli se ne stava appollaiato alle transenne in attesa di qualcosa. La maggior parte dei componenti era formato da donne vestite totalmente di nero .Non riuscivo a leggere cosa vi era scritto sopra quei cartelli ma nella posizione in qui mi trovavo potevo notare delle macchie rosse su di essi .Mossa da una  curiosità che non mi apparteneva ,cercai di arginare la distanza tra me e loro ,senza farmi notare. Sentivo il brusio dei fotografi che non avevano ancora lasciato le loro postazioni e poi accade tutto quello che non mi sarei mai aspettata .L’uscita di qualcuno dall’edificio fu l’innesco della bomba che non tardò ad esplodere . La calma era sparita a farsi fottere per far posto al caos che regnava sovrano .Grida ,flash e cori urlati a gran voce riempivano l’aria newyorkese .Con molto fatica riuscì a trovare un varco tra la folla che si accalcava per assistere ed ora che anche io mi ritrovavo a guardare rimasi pietrificata .Anna Wintour ,la Anna per cui io lavoravo ,la terribile arpia della moda , aveva un’enorme chiazza rossa sulla sua pelliccia . Alcune gocce di quella sostanza rossa colavano sempre più giù fino a chiazzare quel tappeto .Non ero sconvolta per quell’atto e nemmeno dalle urla ma per l’espressione del suo viso .Un misto di varie emozioni passavano su quel viso finché l’ultima mi fece tremare .Rabbia. Pura e semplice rabbia. L’ira ,uno dei sette vizi capitali .Una passione che fa parte di noi e che dovrebbe indurci a guardarci dentro con più attenzione .Una passione che fa perdere il controllo...Coloro che avevano alzato il polverone continuavano ad inveire senza sosta .Ogni tassello del puzzle fu al suo posto .Quelle persone che urlavano,gesticolavano ,si dimenava erano animalisti. Per definizione “animalismo” si intende un movimento per la difesa degli animali dalle violenze e dalle torture inflitte dagli uomini .Molta gente dichiara di amare gli animali .I cacciatori dicono di amare la natura, anche se scaricano i loro fucili contro qualsiasi cosa si muova.
I bracconieri insistono che anche loro amano gli animali e sostengono che le tagliole che usano non sono troppo dolorose per gli sfortunati animali che vi restano intrappolati.
Persino i vivisettori millantano amore verso gli animali, insistendo che le torture cui sottopongono i nostri fratelli e sorelle sono necessarie per la salute umana.
Quando gli umani vengono sfidati dicono assolutamente seri, che loro sono diversi dagli animali. Gli umani meritano più rispetto. ** Possono ragionare?, Possono parlare?,  Possono soffrire? “.Possono soffrire gli animali che noi diciamo di amare ?"Quando le persone non provano empatia per gli animali, considerano folli gli umani che la provano".***Non ebbi modo di rifletterci perché una presa ferrea al mio polso mi fece allontanare in modo brusco da quello spettacolo.Mi ritrovai a percorrere quel breve tragitto che collegava il tappeto ad una limousine ferma nella confusione più totale. Solo arrivata alla macchina e l’arrestarsi della corsa notai a chi apparteneva il volto del mio salvatore. Non mi aveva rivolto parola ho accennato uno sguardo nella breve durata del tragitto ma aveva donato la sua presenza. Tra la mano destra aveva ancora il mio polso ,fu costretto ad aprire lo sportello con la mano libera mentre mi trascinava con se al suo interno .I sedili erano lisci e soffici come cuscini ,la luce che albergava in quello spazio era data da una serie di  lucine situate all’interro di una cavità che formava l’angolo bar con tutta una serie di bottiglie prestigiose.Un rumore catturò la mia attenzione ricordandomi che non ero da sola .Due occhi mi scrutavano con aria apprensiva nel tentativo di decifrare la mia possibile reazione che non tardò ad arrivare. Avvicinai lentamente il mio viso al suo senza staccare il contatto che i nostri occhi avevano creato,non c’erano bisogno di parole perché quel contatto esprimeva quello che le parole non avrebbero potuto esprimere .Le mie mani sfioravano in una lenta scoperta quel viso che aveva popolato miglia di notti.  Nelle mie fantasie .Avevo agognato con tanta brama quel contatto che adesso mi sembrava di galleggiare in aria. Era reale e non frutto della mai perversa mente . Lui era di fronte a me, gli occhi chiusi per assaporare quel momento con me .Repressi quella vocina che mi diceva che dovevo scappare,allontanarmi ma non ne avevo la forza  .Ero stufa di lottare per qualcosa che io desideravo. Le sue mani accarezzavano i miei fianchi accrescendo in me quel desiderio che mi divorava. Diminuì quella breve distanza che ci separava finché non percepì i suo alito fresco sulle mie labbra.- Bella. Un sussurro arrivato lieve alle mie orecchie ma che ebbe la potenza di far smuovere qualcosa in me riuscendo finalmente ad azzerare quella distanza .Un inizio lento e sfiorante mentre le nostre bocche prendevano conoscenza l’una dell’altro .Le sue mani seguivano un loro percorso mentre continuavano ad accarezzarmi lente sul sottile strato di tessuto .Prese a mordicchiarmi il labbro inferiore mandandomi in estasi e accentuando il mio desiderio .Le mie mani andarono ad arpionarsi tra i suoi setosi capelli .Dischiusi le labbra  nel momento in cuile sue erano appoggiate sulle mie in modo da permettere di far penetrare la lingua .I nostri respiri erano diventati un tutt’uno riempiendo quel minuscolo spazio saturo dei nostri gemiti. Continuavamo senza sosta in quella lenta danza diventata rodente per entrambi mentre fuori si stava scatenando l’inferno.

Le anime si incontrano sulle labbra degli amanti


Allora …….finalmente sono riuscita a postare…..questo capitolo apre una parentesi su un tema che mi sta’ molto a cuore .Ho voluto far capire che ognuno di noi è diverso da ogni individuo non solo di aspetto ma anche di pensiero .Ho affrontato una tematica che è molto attuale e ci sono persone che non capiscono che gli animali pensano ,amano e vivono come noi! Ognuno è libero di esprimere i propri pensieri ma non a discapito di creature più deboli!

Chiusa parentesi …come avete notato la situazione tra ed /bella si evolve(finalmente ) ……adesso inizieranno i fuochi d’artificio………….^^

 Un bacio al prossimo……

 

* TESTUALI PAROLE DI ANNA WINTOUR RIFERITE ALLA SUA IMMAGINE PUBBLICA.

 

** PAROLE TRATTE DA “DICHIARAZIONE DI GUERRA” (screaming wolf)

*** CAPITANO  WATSON

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Capitolo 15
*** CAPITOLO 14 ***


 

Allora…da dove inizio ???Dalle scuse ??Si inizio da quelle …Chiedo scusa per il ritardo mostruoso ..Oh Rob ,questo capitolo non voleva scriversi ma alla fine c’è l’ho fatta è devo tutto ad una bellissima e splendida canzone della regina del r’n & b :Beyoncè –If i were a boy

Questa canzone mi ha ispirato tantissimo infatti nel racconto farò riferimenti riguardanti ad essa .

Giovedì come tutte sapete c’è stato l’evento a Roma per Eclipse dove sono venuti anche Tay e Kris ..io voglio dire solo che io c’ero ed erano stupendi  .Tay era un’ amore,un ragazzo molto alla mano mentre Kris sembrava  intimorita da tutta quella folla ma si è dimostrata disponibile con i fan !!Che dire oltre al fatto che porterò nel mio cuore quest’esperienza unica avrei voluto che ci fosse stato anche Robert ma mi sono dovuta accontentare del video messaggio(bellissimo come sempre)…spero che si ripeterà anche l’anno prossimo con lui ovviamente.

Bene detto questo vi lascio il link della canzone e i miei ringraziamenti come sempre per chi ha il coraggio di seguire ,recensire o semplicemente leggere .Grazie!

 

 

CAPITOLO 14 

Se io fossi un ragazzo non mi preoccuperei di tutte quelle cosi inutili,non avrei mille paranoie o semplicemente non dovrei mai dover tener conto di nessuno .Non avrei quella strana sensazione di paura di poter essere giudicata nella maniera sbagliata o di essere sottomessa alle regoli morali.  Allora perché c’era quella parte di me che mi diceva di essere così? Perché volevo mandare per una volta tutte quelle regole a quel paese?Forse perché mi ero stufata di essere una marionetta di cui le regole erano dettate dalla società . Trovavo più bella la collaborazione e l'accettazione e il non giudizio...piuttosto che la categorizzazione .

Volevo essere ,anche io per un volta, un ragazzo. Volevo essere superficiale e infischiarmene della gente. Volevo altamente essere felice.

Tutto questo pensare di certo avrebbe facilitato il mio invecchiare ,domani avrei trovato sicuramente qualche ruga a sottolineare la mia teoria.

Mi girai nel letto in cerca di trovare quella posizione che mi avrebbe permesso di essere comoda ma i miei tentativi furono inutili. I miei occhi non accennavano a chiudersi e la mia mente non voleva sgombrarsi da tutti quei pensieri .Dalla mia bocca usci un sonoro sbuffo ,testimone della mia esasperazione mentre indirizzavo il mio sguardo verso la sveglia posta sul comodino dove lampeggiavano quei numeretti che mi indicavano o che era troppo presto  per alzarsi, prepararsi e recarsi a lavoro o era troppo tardi e dovevo immediatamente chiudere gli occhi . Non potevo o meglio non riuscivo,pensare a quello che era successo poche ore fa’ con Edward nel retro di quella limousine, rifaceva ritornare prepotentemente nel mio stomaco lo svolazzare delle farfalle.

Cielo !!!!!Sentire le sue mani sul mio corpo ,sentire la sue labbra sulle mie ,sentire il suo odore inebriante mischiato ai nostri respiri affannati era stato un qualcosa di eccitante misto a pura passione .Le sue mani , le sue caldi e forti mani ,erano capaci di incendiarmi con una sola carezza propagando quel fuoco per tutto il mio corpo ,come una torcia umana che si incendia irradiando calore. Quel calore che sentivo anche da parte sua ,quel calore fatto di fiamme e scintille non voleva scemare voleva continuare ad ardere .Volevo congelare quell’attimo per sempre ,volevo godermelo all’infinito .Non riuscivo a capire, a spiegarmi come si potesse provare una cosa così forte per una persona quasi “sconosciuta”. Ero in balia di una forza assurda, potente e ignara .Una forte empatia e attrazione si era venuta a creare tra di noi come calamite che miravano allo stesso polo. Non era possibile, eppure quella notte era successo ,ci eravamo avvicinati senza timore di poterci scontrare,era quello che noi volevamo .Era stato lui a staccarsi per primo, intuendo che questo suo “volere” gli era costato un certo sforzo .Ero sicura che ,come me, lui avrebbe voluto continuare senza sosta ma tutte le cose belle sono destinate a finire e anche la nostra era arrivata al termine .

Solo in un secondo momento e riprendendo pieno possesso di me ero riuscita a capire che eravamo fermi mentre io mi trovavo a cavalcioni su di lui con il suo volto a due centimetri dal mio.

Era una situazione imbarazzante ,molto imbarazzante . Come sarebbe andata a finire?

I suoi occhi accesi di un verde scuro mi fissavano con ardore ,passione ,sapevo cosa voleva .

La piega che stava prendendo la serata non prometteva nulla di buono non volevo finire in una lunga lista creata da “mister fascino” ,non volevo essere “classificata”.

Ma quando sentii il suo naso strusciare su e giù sul mio collo la ragione mi abbandonò e con lei anche la mia forza di volontà mentre i miei ormoni erano in festa. Inspirava il mio odore mentre depositava lievi baci sul mio collo ,pian piano iniziò la risalita  fino a  soffermarsi al mio orecchio.

- Che gentiluomo sarei se non ti avrei riportata a casa sana e salva? La sua voce arrivata alle mie orecchie era carezzevole ,impregnata di dolcezza .

Mi sarei aspettata di trovarmi una villa enorme o un hotel ma quello che vidi mi lasciò perplessa. Eravamo di fronte casa mia . Come faceva a conoscere il mio indirizzo?

- A domani mia dolce Bella .Fai sogni d’oro. Con queste parole e un bacio a fior di labbra ero scesa dalla limousine ancora stordita per quello che era successo.

Come diamine faceva  a sapere dove abitavo?  Lui non era in possesso della mia scheda personale e non poteva avere accesso ai miei dati .. Forse Tanya aveva fatto qualche ricerca sul mio conto o qualcuno gliela aveva fornito ma che senso aveva tutto questo ?

Basta . Basta .Scossi energicamente la testa ,dovevo smetterla di viaggiare con la mente ,dovevo smetterla.

 

 

 

-Bella .Bella .Muoviti è tardi .Chi era questo imbecille che si permetteva di urlare mentre io dormivo??Ero troppo stanca e avevo ancora sonno ,perché non mi lasciavano in pace?

Mi accucciai meglio mentre stringevo il mio cuscino ,un’abitudine presa da piccola e che adesso non riuscivo a sopprimere .

- Bella !!!Ancora ma non avevano niente da fare? No ,non volevo svegliarmi ,volevo solo dormire. Era chiedere tanto ?Evidentemente si visto che non mi lasciavano in pace.

- Lo hai voluto tu ! Non ebbi modo di elaborare quelle parole che mi ritrovai con il sedere per terra mentre sentivo delle risate .Cazzo , che dolore!

 Lentamente i miei occhi presero contatto con la realtà mettendo a fuoco la stanza e le due persone di fronte che incuranti continuavano a ridere .

- Non è per nulla divertente !! La mia voce era ancora arrochita dal sonno mentre le mie mani si ancoravano al letto nel tentativo di alzarmi. 

- Oh mia cara Bellina ,lo sai che ora sono ?Emmett e la sua voce mi avevano irritata maggiormente e senza degnarlo di una risposta o di uno sguardo mi allontani dalla camera per dirigermi in cucina .

- Bella ,sei cosciente che sono le 08:45 e tu non sei ancora pronta?

Cosa???

 

 

 

Ok .Ok . Niente panico .Niente panico .

 La mia assenza di certo era passata inosservata in fondo ero solo la seconda assistente della strega cattiva che andava avanti e indietro per soddisfare i sui bisogni  e che sarebbe andato tutto bene in fondo il mio ritardo consisteva in 20 minuti ,si sarebbe stato inosservato. Ma chi volevo convincere. Mio Dio mi farà a fette!  La spia luminosa dei pulsanti dell’ascensore segnava che mancavano ancora 11 piani per arrivare a destinazione e nel frattempo cercavo di sistemarmi al meglio anche se non avevo potuto fare molto per coprire le occhiaie .

Plin .

Silenzio , silenzio tombale . Adesso si che iniziavo davvero a spaventarmi,non c’era mai stata questa calma piatta . Passando per il lungo corridoio lanciavo sguardi furtivi ad ogni postazione  ed ogni dipendente era al proprio posto mentre sbrigava le proprie faccende allora perché non c’era il solito tram tram mattiniero ?Arrivata a destinazione anche Jessica era al proprio posto con sguardo fisso sul monitor .

- Alla buon’ora.

- Colpa mia .Scusa e che è successo un casino ieri e mi sono addormentata tardi .Continuai con la mia arringa prima che lei mi interrompesse .E…

- Stop .Non voglio sapere il motivo ma pretendo che quest’episodio non si ripeterà più in futuro .

Annui energicamente a quelle parole nel tentativo di farle capire che avevo ricevuto il messaggio

-Sei fortunata che Anna non è ancora arrivata . Finii sorridendo .

Grazi Dio!Un sospiro di sollievo fu più che sufficiente a farmi capire che ero salva per oggi ,non mi sarei trasformata in un’enorme sottiletta !

Ma adesso avevo un altro problema da risolvere ed aveva solo un nome :Edward !Come si sarebbe comportato lui ed io?Cosa avrei dovuto fare?

-Ti consiglio di preparati ad una sfuriata di Anna .Non ha  gradito per niente lo scherzetto di ieri sera e di sicuro arriverà incazzata .

Jessica ,che nel frattempo si era alzata per raggiungermi, recuperò dalla sua scrivania  delle riviste per poi adagiarle sulla mia. Ognuna di loro ritraeva in prima pagina le foto di Anna riguardante la serata adiacente conclusa ,per lei ,in malo modo .Non sprecai nemmeno tempo a leggere quello che c’era scritto ormai non si poteva tornare indietro e purtroppo avremmo subito noi attivamente le conseguenze di quell’affronto .

L’assenza dell’arpia si era  prolungata per tutta la mattinata ,regalandoci un momento di relax ma non appena ebbe modo di mettere piede in sede dovemmo salutare quella calma irreale meditata come yoga per dare benvenuto al pandemonio apocalittico .

L’aria furente del suo volto lampeggiava come un’insegna luminosa dove la parola  “pericolo” era scritta a caratteri cubitali mentre con passo spedito si andava a rintanare nel suo ufficio .

Oh Oh qualcuno è incazzato nero !Non riuscì  a trattenere un sorrisino ,strano visto la situazione ma in fondo ci ero abituata ai suoi modi, ogni giorno era una continua lotta con lei ,ogni giorno subivo i suoi trattamenti ed ogni giorno si ripeteva la stessa storia ,oggi sarebbe stata  più tragica delle altre giornate ma potevo sopravvivere a lei .

- Jes ,vado un minuto in bagno ad “incipriarmi” il naso . Un modo carino di dire che mi scappava la pipi e che Jes capì al volo.

Non potei non notare che il corridoio si era trasformato in una strada affollata .Non c’erano auto o mezzi pubblici ma solo stand scaraventati da una parte ad un’altra, fogli che volavano e un fuggi fuggi di persone intende ad apprestare il loro dovere il più velocemente possibile .Era buffo come una singola persona potesse esercitare tutto quel potere .

Ma prima di arrivare a destinazione la mia attenzione fu catturata da qualcosa di magnetico che inspiegabilmente mi attirò a sé  .Non serviva voltarmi per capire chi fosse quel vortice che mi stava risucchiando ,poteva essere solo una persona .Una persona che si decise a seguirmi non appena entrai nella mia meta. Non attesi a lungo nel sentire due braccia che mi avvolgevano in modo da farmi voltare ,adesso potevo vedere il volto del mio persecutore ,colui che popolava i miei sogni,colui che stava conquistando il mio cuore .

Sentire l’esigenza di quel corpo ,dell’ irruenza di assaggiare quelle labbra e assaporarle  portarono ad una sola conclusione :prendere ciò che volevo. Il mio istinto prese il sopravvento trovando la forza di  trascinare Edward con me nel piccolo bagno per poi chiuderlo .

Se io fossi un ragazzo adesso ti sbatterei contro il muro per farti cosi immaginabile e non mi importerebbe delle persone che ci circondano perché il mondo non esiste quando ci sei tu. Non esisterebbe tutta questa mia esitazione nel voler fare qualcosa di lecito ,non esiterei a concretizzare i miei pensieri .

-Se ogni giorno riceverei un buongiorno del genere ,le giornate sarebbero sicuramente sempre migliori .Non ricevette risposta ormai le sue labbra come le mie erano impegnante in qualcos’altro molto più utile che parlare .Le nostre labbra si fusero per creare un solido legame tra due oggetti dinamici nella missione di dar vita ad un unico oggetto ,un'unica dimensione .

Le mie mani ,mosse da una volontà loro,si insinuarono nei suoi capelli che morbidi come zucchero filato si scioglievano al contatto con le mie dita .Assaporare le sue labbra era come fare una scorta

d’ossigeno prima di immergersi in apnea .Odorava di buono ,di menta , cannella e lampone che miscelati in un’unica miscela esplosiva erano in grado di stordirti ed era quello l’effetto che aveva su di me .Era in grado si destabilizzarmi ,farmi perdere la cognizione del luogo e del tempo. Farmi essere totalmente in balia di emozioni potenti capaci di essere paragonati a scariche di adrenalina. Spinto da una nuova urgenza o dalla mia intraprendenza ,Edward prese il comando della situazione,in una frazione di secondo mi ritrovai appoggiata alla parete sovrastata da lui che impetuoso continuava con la sua opera di tortura .Le sue mani esploravano il mio copro,la sua bocca si dissetava con la mia e il suo respiro era diventato un tutt’uno con il mio .I nostri corpi combaciavano come due perfette metà di una mela .Ero troppo presa ad assaporare il momento che non badai ai rumori provenienti da fuori .Sembrava di rivivere una di quelle scene adolescenziali in cui ci si chiudeva nel bagno della scuola  intenti a fare quello che noi stavamo facendo. Non potei non sorridere a tale pensiero, era imbarazzante paragonarmi ad un’adolescente in piena crisi ormonale eppure lo ero .Dannazione! 

-Per caso ti faccio ridere?

Anche questa volta non ricevette risposta ma fu sottintesa con un nuovo bacio più audace e più forte degli altri da fargli intuire la mia risposta . Spinto da una nuova ondata di desiderio con un movimento deciso portò le mie gambe a cingergli i fianchi mentre le sue mani stringevano i miei  glutei  come burro. Da quella posizione potevo sentire ogni minimo movimento ,ogni minimo crescente e non solo di desiderio ma anche di qualcos’altro che faceva capolinea tra le sue gambe.

Oh Dio!!!

TOC .TOC.

Ero immobile ,terrorizzata come del resto lo era anche lui .

TOC .TOC.

Era come rivivere la scena a rallentatore .Il cuore che batteva forte ,la maniglia che si abbassava e rialzava ,i nostri occhi che si trasmettevano la stessa paura .I secondi trascorrevano lenti fino a diventare minuti ,dall’altra parte non era udibile niente, solo silenzio .Eravamo nella stessa posizione di prima con la differenza che adesso stavamo trattenendo il respiro . Con un gesto lento e misurato Edward fece riappoggiare i miei piedi al suolo nella speranza di non riprodurre alcun suono e non insospettire nessuno dal lato opposto .Con circospezione e cautela fece scattare la chiave nella serratura e dopo avermi posto una muta domanda spalancò la porta .Vuoto,vuoto assoluto. Nell’atrio del  bagno non c’era nessuno oltre alle nostre figure riflesse negli specchi .

- Adesso dovrei andare ,il lavoro mi attende.

Un misero bacio a fior di labbra e una folata  di profumo alla menta  erano gli unici ricordi di quello che era appena avvenuto .Le sue parole avevano avuto lo stesso effetto di uno schiaffo ricevuto in pieno viso solo che non avevo sentito il dolore sulla pelle ma nel cuore perché quando un uomo “scappa” dà la certezza che non si rifarà più vivo.

Sapevo a cosa andava in incontro ,sapevo a quali rischi avrei corso eppure la speranza si era insediata in me ,mi ero illusa e cosa ancor più grave mi ero aggrappata a quest’illusione pur di essere felice. Con il cuore sotto i piedi e l’umore nero ritornai a svolgere quello per cui io ero pagata. Non c’era traccia dell’arpia e non c’è ne fu fino all’ora di pranzo .Solo in quella breve pausa riuscimmo a scorgerla di sfuggita mentre andava via .Strano comportamento ,una donna da esempio che fugge via da un oltraggio .Non cercai di trovare una spiegazione al suo comportamento ero troppo  presa dai miei problemi per accorgermi che la giornata si stava per concludere .Cosa mi sarebbe rimasta di quella giornata?Il coraggio ?L’intraprendenza ?Oppure la delusione? Non sapevo scegliere .

Jes aveva avuto modo di descrivermi la sua serata mentre io ascoltavo in silenzio .Aveva conosciuto un uomo ,un ‘imprenditore .Divorziato ,con figli a carico ed ex-moglie da mantenere ma non per questo era meno interessante ,a detta sua era un tipo carismatico .Se per lei carismatico significava qualcuno che sganciava soldi come macchinetta era un uomo ideale e che la faceva felice allora ero felice anche io.

Giungemmo davanti agli ascensori strapieni di persone che attendevano impazienti di uscire da quella “prigione ” ma prima di intrufolarmi anche io in quella massa notai qualcosa che fece perdere qualche battito al mio cuore.

Un donna minuta ,sulla cinquantina e con capelli di uno strano dorato camminava ancorata al braccio di Edward .Mi ricordava le svampite dei film muti ,quelle donnine che avevano bisogno d’aiuto .Sarebbe passata inosservata senza la presenza di quell’uomo affascinante che rispondeva  con amore alle sue occhiate ,che ricambiava la sua stretta o per il discorso che erano riusciti ad instaurare.

Lui è solo un uomo .Non può capire come ci si sente ad amare una ragazza ogni giorno con la speranza che possa diventare l’uomo che tu desideri .Non sai ascoltarle le donne.

Se fossi un ragazzo non mi importerebbe di avere il cuore spezzato… Se fossi un ragazzo penso che potrei capire come ci si sente ad amare una ragazza perché so come fa male. Giuro che saprei essere un uomo migliore ,l’ascolterei . Ma io non sono un ragazzo e questa è la verità .Abbassando lo sguardo percorsi quei pochi metri che mi dividevano per raggiungere le porte dell’ascensore mentre sentivo qualcosa sgretolarsi :la mia speranza .

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Capitolo 16
*** CAPITOLO 16 ***


CAPITOLO 15

  

-Vorrei sapere cosa gli passava per la testa quando ha deciso di conciarsi in quella specie di coniglio gigante !! E giù un altro sorso di gin. Ormai da un’ora a questa parte Jake aveva perso il contegno in ogni sua forma .Ogni singola persona che entrava nel suo perimetro visivo era oggetto di combutta con il suo modo di vestire , esprimeva ,allegramente, pensieri ad alta voce accompagnato il tutto con una sonora risata. Non sapevo se dare la colpa all’alcool che aveva assunto e che stava tutt’ora consumando o forse dargli ragione nel suo ultimo parere sull’orrendo accostamento che aveva osato quella sera una dipendente .Indubbiamente la prima opzione era quella giusta .                                                                                        

- Siamo ad una festa di halloween non ad un filmino porno di categoria B!Dove sono finito …ho una disperato bisogno di champagne …si ,champagne !Colto dalla sua strana illuminazione a passo spedito senza prestare attenzione a cosa lo circondava , si era diretto verso la reception allestita per l’occasione a zona bar.Non potevo crederci alla fine mi aveva trascinata a quella stupidissima festa di halloween organizzata per i dipendenti al fine di trascorrere una serata diversa ,ogni occasione era motivo di festeggiamento soprattutto se rientrava nei conti aziendali. Il detto  “il piacere non va mai mischiato al lavoro” quella sera era stato accantonato in un angolo insieme alla dignità ormai andata a farsi benedire in qualche posto sperduto .Tutti in quella sala erano mascherati in ogni modo possibile ,potevo definirla una situazione davvero imbarazzante per certi versi in fondo non tutti i giorni avevo la possibilità di “ammirare” i miei colleghi che scorrazzavano allegramente travestiti da supereroi ,streghe e pirati .Ma halloween non era una festa dove il terrore regnava sovrano ? Dove fantasmi e zombi camminavano sulla terra?Non pensavo che era previsto anche uno sculettare di qualcuna travestita da coniglietta di playboy o da dottore che voleva giocare con le infermerie . Aveva ragione Jake era come essere catapultati in un film a luci rosse .Io dal canto mio ero rimasta legata a quella tradizione che voleva incutere terrore e allegria allo stesso tempo con travestimenti del genere horror. Per tanto ero l’unica che poteva essere in pieno tema di halloween con il mio vestito nero e lungo . Indossare una parrucca rigorosamente con una lunga chioma nera e liscia solo per interpretare la parte del mio personaggio era stato un colpo di genio di un Emmett elettrizzato nel vedermi travestita nel personaggio tanto amato da lui, anche se adesso recava un prurito incessante alla mia cute ,infondo era soltanto per un’altra oretta ,avrei potuto resistere ,in caso contrario avrei liberato i miei capelli da quell’ingombro .Sospirai ripensando a come ci ero finita in quell’ammasso di gente , mai mettersi conto Jake, lo avevo constato a mie spese dopo essermelo ritrovato fuori di casa con uno sguardo omicida in volto.     

 -Oh Mio Dio !!! A quell’urlo trasalii non per la tonalità di sette ottave raggiunta da quella voce ma per la figura che si presentava davanti a me .Davanti ai miei occhi si ergeva la figura di Jessica nella sua striminzita tutina rossa con cappello in tinta .              

- Ti sei vestita da pompiere?                                                                                                                                     

- Precisamente da un pompiere sexy .Baby, sono pronta a spegnere ogni tipo di fuco dove c’è ne sia bisogno!Aveva calcato in modo sensuale le parole appena pronunciate che mi fece accapponare la pelle .                                                                   

- Mi auguro per te che troverai qualche incendio da spegnere sennò rischi di allagare tutto!                                                   

- Ah ah davvero spiritosa .Almeno io non sembro un cadavere !Colpita e affondata!                                                             

- Scusa se non mi sono vestita da un ‘attrice porno sai sono rimasta alle vecchie tradizioni !Ora si sfiorava il ridicolo non solo ero l’unica vestita decentemente ma aveva anche la faccia tosta di dire che sembravo un cadavere! Forse avevo esagerato con la cipria ma era fondamentale un trucco dark per rendere l’idea del mio personaggio.                                                               

- Ok!!!Stop,stop ,stop. Mi raccomando non ti dimenticare di domani ,la relazione deve essere pronta per le 9.00 sulla sua scrivania .Non oso immaginare una sua reazione negativa quindi è meglio per te che sbrighi a completarla ed essere pronta integra per quell’ora ,intesi?!Non potrei non essere d’accordo con lei quindi non mi restava che annuire.                                             

- Io vado ho visto un bocconcino niente male! Schioccandomi un bacio e un ciao ciao con la mano si era avventurata in quella folla ormai in delirio per chissà cosa.Gli ultimi giorni erano stati una fonte di stress per tutti .Anna aveva scatenato la sua ira come il dio Zeus nella versione “incazzato nero ” con fulmini e saette .Era stato un boccone amaro da mandar giù quello dell’assalto degli animalisti .Era stata al centro di polemiche e discussioni di certo non gradite da parte sua soprattutto se si tirava in ballo “Vogue “, mai nominare invano quel giornale almeno che non si trattassi di un argomento valido inerente al campo della moda  .L’unica nota positiva di tutto quel caos era stata la sua poca presenza visiva ma non di certo non aveva mancato  nell’impartire ordini. Un dittatore ,ecco cosa era Anna Wintour .Aveva preteso l’impossibile come se fosse stato possibile con un semplice schioccare delle dita ,alquanto impossibile per noi esseri umani ma di certo non si obbiettava sulle sue disposizioni .Per cui ritrovarmi a scrivere l’ennesima lista sulle prossime tendenze o una relazione inerente a qualche comunicato ufficiale non era cosa nuova per me bisognava assorbire ed andare avanti ,lasciando alle spalle quella follia omicida nei suoi confronti ,infondo era lei che comandava e noi dei burattini nelle sue mani.Con una grande fatica riuscì a trascinarmi verso il centro mentre tutti erano accalcati intorno a qualcosa formando una grosso cerchio.La musica che aleggiava nella sala era alquanto preoccupante :chi era il cretino che aveva osato mettere quella canzone?

 

It was a teenage wedding
And the old folks wished them well
You could see that Pierre
Did truly love the mademoiselle
Now the young monsieur and madame
Have rung the chapel bell
"C'est la vie" say the old folks
It goes to show you never can tell…

 http://www.youtube.com/watch?v=1i6ci7S9ygA

Oh Mio Dio !! !Oh Mio Dio!!Non ci potevo credere ma quanto aveva bevuto Jake. Si era immedesimato nel personaggio ,era peggio di John Travolta in “Pulp fiction” almeno aveva compagnia nel fare quella pessima figura .A troneggiare in quella specie di cerchio ancheggiava a destra e sinistra  per poi iniziare ad agitare le mani .Oh Dio…anche l’effetto onda .Le sue mani dapprima si portarono in avanti per poi ritornare indietro nel cercare di  ricreare quell’effetto che solo il mare riesce a riprodurre ma la parte migliore avvenne quando iniziò ad aggirarsi in tondo coinvolgendo il pubblico . Le sue mani si muovevano nel formare una specie di V intorno agli occhi con sguardo languido rivolto alle persone .La cosa buffa era che gli altri erano stati contagiati da quella strana frenesia mentre anche i loro corpi si muovevano a ritmo di quella canzone .Non ci potevo credere era riuscito ad influenzare quella massa con una semplice canzone o con la sua semplice esuberanza accentuata dall’alcool che circolava nel suo corpo,in quantità industriale direi .Era meglio levare le tende e andarmene prima che se ne accorgesse della mia presenza ,non volevo rischiare di essere trascinata in quella specie di pista da ballo . Mi incamminai verso il lungo corridoio con un sorriso stampato in faccia ,non potevo credere a quello che avevo visto poco fa’.Tutta la lunghezza di quel perimetro era circondato da zucche ,pipistrelli e finte ragnatele .Ogni spazio libero era stato occupato per far posto ad ogni tipo di decorazioni dove tra cui spiccava un ‘enorme pentolone pienozeppo di caramelle tutte rosse rivestite da uno spesso strato di zucchero .Mettevano l’acquolina ,era un vero e proprio spreco se qualcuno non le avesse assaggiate ,in fondo erano state messe per essere mangiate quindi non c’era niente di male nel prenderne alcune .Ne portai una alla bocca mentre sentivo la morbidezza di quel dolciume sulle mie labbra ,lo zucchero che si scioglieva al contatto con il  mio palato fino a sentire quel sapore di fragola espandersi per tutta la mia bocca .Ottimo ,non c’è che dire!Ma un’ombra che si allontanava in lontananza catturò la mia curiosità .Chi era?In giro non c’era nessuno forse avevo immaginato ma di nuovo uno svolazzare di qualcosa era riapparso nella mia visuale visiva. Mossa da una strana curiosità seguii quell’ombra nella speranza di capire a chi appartenesse quella figura.Arrivata all’estremità rimasi alquanto delusa non c’era nessuno ,che mi fossi immaginata quell’ombra ? Probabile.                                                             - Bouh !                                                                                                                                                                

- Ahhhhhhh ….Il mio urlo si era man mano affievolito mentre riconoscevo il volto di quel …quel vampiro! Un vampiro ,Edward Cullen , era travestito da vampiro .                                                                                                                             

- Cristo Santo!A momenti mi facevi venire un infarto!                                                                                                     

- Sono lieto che questo non sia accaduto avrei vissuto con un grande rimorso.                                                                   

Ero rimasta abbagliata da quel sorriso che era comparso su quel viso da diavolo perche…perché…perché doveva essere cosi dannatamente bello!Un lungo mantello nero era adagiato sulle larghe spalle mentre una camicia bianca con un colletto rialzato fasciava il suo torace .                                                                                                                                              - Bè la prossima volta cerca di controllarti e non far prendere uno spavento poteva esserci qualcuno che soffriva di cuore!Oh Dio per una volte potevo tenere chiusa quella bocca!                                                                                                           

- Interessante supposizione ma io ero interessato a qualcuno diciamo a cui avrei potuto succhiare il sangue ,a me interessano delle giovani ,attraenti donne …Ma come diavolo faceva ad avvicinarsi così rapidamente senza che me ne potessi accorgere !Ormai potevo percepire il calore che il suo corpo emanava ad una spanna dal mio .Non potevo cedere ,non dovevo cedere, dovevo resistere ma era un’impresa alquanto impossibile .Rimanevo ipnotizzata da tale bellezza a tal punto da offuscare la mia lucidità mentale ed era un problema ,un grosso problema soprattutto per me.                                                                     

- Sai potrei assaggiare il tuo sangue forse avrebbe il gusto di fragola visto che pochi istanti fa’ hai assaggiato quelle deliziose caramelle .                                                                                                                                                              Non potevo crederci mi stava osservando .                                                                                                                  

- Forse …Diceva questo mentre si avvicinava lentamente al mio collo finché non sentii le sue labbra premere sulla mia pelle prima di riuscire a ritirarmi da quel contatto sentii qualcosa di duro e tagliente perforare la mia pelle .Mi stava mordendo e io rimanevo inerme a quel suo tocco mente la sua lingua struscia avida su di essa. Le mie mani si erano ancorate al suo torace .Ci stavo ricascando,non potevo crederci mi ero ripromessa di stragli alla larga e ci ero riuscita fino a pochi attimi fa’ .                          

Un sua mano era scivolata lungo un mio fianco ,la sentivo scorrere su e giù in una lenta carezza. Dovevo resistere ,mi sarei fatta del male se avessi continuato eppure quel lato masochista di me non accennava ad allontanarsi da quel corpo che sentivo fremere .Dio….                                                                                                                                                     Con uno scatto repentino mi trovai sbattuta con la schiena contro il muro in una morsa d’acciaio mentre la sua lingua si faceva strada nella  mia bocca senza trovare resistenza da parte mia .E fu di nuovo come sommergermi in apnea .Come avevo fatto a resistere a quelle labbra morbide .La sua bocca sapeva di vodka alla pesca che mischiato insieme al mio formavano una miscela unica. Sentivo le sue mani vagare lungo il mio fondoschiena fino ad ancorarsi ai miei glutei .Io ,dal canto mio stringevo energicamente quelle ciocche di capelli di quel strano bronzo.Dovevo fermarmi prima che le cose degenerassero .Mi staccai con il fiato corto in cerca di riprendere aria ,sentivo anche lui con la mia stessa difficoltà .La sua fronte era appoggiata alla mia .Con una forza di volontà che non pensavo di possedere riuscii a sfilarmi da quella morsa ormai troppo soffocante per me .                

- So che i vampiri nell’antichità si nutrivano di sangue di vergini peccato avrei tanto voluto offrirmi.                                         

La sua espressione fu l’unica cosa di essere in grado di farmi sentire per una volta forte nei suoi confronti .La palla adesso era passata in balzo nelle mie mani .

 

 

 Giorno a tutti finalmente sono riuscita ad aggiornare …Questo capitolo per me è stato divertente scriverlo spero che lo sia altrettanto per voi..Finalmente Bella sta’ cercando di far prevalere la ragione e non l’istinto ed Edward vestito da vampiro ci voleva !!Penso che nessuno abbia capito come Bella si sia mascherata….bè era semplice da Morticia Addams un personaggio che io adoro …Come sempre ringrazio chi segue la mia storia anche chi apre la pagina  per sbaglio!=)Per la prima volta rispondo alle recensioni(cosa alquanto gradite):

 sandy69 [Contatta]Cara Sandy Isabella è presa da lui ma deve fare attenzione ,il lupo perde il pelo ma non il vizio ma mai dire mai !Un bacio e grazie per i tuoi commenti !=)

allegra_cullen [Contatta]Sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto …bè hai centrato in pieno la donna con cui stava parlando è Esme ma chissà perché è andata! Grazie per il commento spero che anche questo capitolo sia di tuo gradimento .

giova71 [Contatta]Ciao cara ,la donna in questione era semplicemente l’adorata Esme e forse dico forse Edward sta’ utilizzando Bella…ma per cosa poi ,solo per sesso o per qualcos’altro?Ciao e alla prossima!

 

Vestito di Edward:

 http://www.sigrazie.it/imageshalloween/BFH87324.jpg

Vestito di Bella:

 http://c1334242.cdn.cloudfiles.rackspacecloud.com/images/products/r/ru888642.gif

 Vestito di Jessica:

 http://www.halloweencostumi.it/images/costumi_donna/83404GALLERY.jpg

 

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Capitolo 17
*** CAPITOLO 16 ***


CAPITOLO 16

 

 

Avevo letto e riletto ciò che era scritto in quell’e-mail,analizzando ogni parola o frase ,trovando ogni volta nuovi significati .Ma non riuscivo ad identificare nessun significato che si celava dietro ad esse. Rammentavo perfettamente le parole dell’altro messaggio elettronico ma a mia discolpa andava detto che non avevo avuto ne modo e ne luogo per  verificare l’incontro,ammesso che era avvenuto ,tra Anna e il mittente misterioso. Frullavano troppe idee malsane nella mia tesa per raggiungere soluzioni plausibili dove la realtà si mescolava con la fantasia  .In conclusione era meglio non affaticarmi nel cercare di decifrare quella specie di messaggio criptico,che alla sottoscritta non doveva interessare .Il mio compito era quello di svistare la posta,eliminare comunicati fastidiosi e conservare ed inviare messaggi di relativa importanza  e massima urgenza alla casella personale di posta dell’arpia. Ma il mio inconscio,emerso chissà da quale angolo remoto del mio cervello , diceva di eliminare e chiudere la faccenda ma dall’altro canto diceva di accantonare quella notizia in un angolino da poter essere tirata fuori in caso di necessità ,ammesso che ne avessi avuto bisogno. La soluzione era cancellare quel messaggio oppure no?Portai il cursore sopra ed infine la indirizzai nella posta indesiderata. Almeno, per ora, ero riuscita a risolvere il dilemma della giornata, anche se era solo appena all’inizio.                                                                                                                         

Inevitabilmente il mio sguardo si posò sul grande calendario da parete posizionato alla mia sinistra. Raffigurava una donna minuta in una grande sala da tè degli anni 30 ,rigorosamente in bianco e nero. Mancava davvero poco al Thanksgiving .Sembrava che il tempo in quell’ultimo periodo scorreva lentamente come a non voler oltrepassare il suo corso naturale .Passavano i giorni come settimane e ore come giorni. Inoltre mi sembrava che era trascorso diverso tempo dall’ultimo incontro con Edward invece delle due misere settimane  .Settimane in cui ci eravamo dichiarati “guerra ”.Un guerra basata da frecciatine pungenti e battute taglienti come lame . Si era passati da uno scontro verbale ad uno scontro “fisico”. La mia tattica era basata su scollature profonde e spacchi vertiginosi creati strategicamente .Sembravo Bridget Jonsen alle prese nel conquistare il suo capo mentre flirtava via chat .L’idea si era formulata, appunto, dopo aver riguardato per l’ennesima volta il film con Emmett .La cosa sorprendete è che aveva funzionato ,se volevo catalizzare la sua attenzione su di me ci ero riuscita alla grande .Quegli sguardi furtivi e famelici lanciati nella mia direzione durante le riunioni o negli incontri per degli stage davano tutta l’impressione di avere raggiunto il mio obiettivo .Per adesso avevo ottenuto il comando anche se a spaventarmi era la ribaltata che prima o poi sarebbe avvenuta da parte sua.

Annusai per l’ennesima volta lo splendido bouquet appoggiato sulla mia scrivania che da una settimana a questa parte trovavo sempre a farmi ricordare  che lui stava lentamente avanzando con  la sua contromossa alle mie provocazioni . “Due fiori contrastanti che coesistono senza recarsi danno . Sono queste le caratteristiche che prevalgono nella tua indole.Sensualità ed eleganza racchiuse in unico e raro fiore -E.C-"                                                                                                           

Elegante e raffinata la sua grafia troneggiava in quel bigliettino firmato solamente dalle sue iniziali .Un gesto ,come dire,lusinghiero .Se da un lato ero molto lusingata da tale attenzioni  tanto da far battere il cuore all’impazzata  dall’altro lato tutto questo mi spaventava .Mi spaventava il fatto che stava riuscendo ad  insinuarsi pian piano nelle mie barricate . Qual’era lo scopo di tutto questo gioco?                                         

Mi riscossi dai miei pensieri notando la figura trafelata di Jessica di ritorno dagli studi di elaborazione fotografica .A cosa servivano 5 copie dello stesso servizio con le stesse immagini? Misteri che poteva risolvere soltanto Anna ….       

- Oh ..oh qualcuno ha fatto breccia in qualche cuoricino! Ancora niente notizie dell’ammiratore?                               

 

Non avevo rivelato a nessuno la vera identità del’emittente tanto meno lo avrei rivelato a colei che mi aveva confessato di essersi innamorata delcosiddetto “ammiratore”.                                                                                                                                                                              

 -No ,nonancora niente .Sarà qualcuno che ha voglia di giocare.                                                                                                                              

- Bè ha buon gusto e sarà sicuramente un tipo romantico ma penso che prima o poi si farà avanti in fondo sta’ cercando di attirare la tua attenzione.

Lo sguardo sognante di Jessica era totalmente rivolto ai fiori dove penso che stesse immaginando lei al mio posto o almeno di ricevere anche lei qualcosa del genere .Mi appuntai mentalmente di comprarle qualcosa in fondo era sempre stata gentile nei miei confronti e in fin dei conti mi sentivo tremendamente in colpa anche se non ne avevo.

A riscuoterci da quel silenzio piombato tra di noi ci pensò l’arrivo di Tanya.

Alta e snella, fasciata da un ‘elegante completo color blu notte composto da gonna e giacca dove sotto di essa sbucava un elegante bustino si affrettò ad abbreviare la poca distanza dall’entrata alla mia scrivania. Bè bisognava riconoscerle il buon gusto della sua scelta sul vestirsi oggi .Sinuosa e aggressiva, senza degnare si uno sguardo la mia cara collega che infastidita dalla sua presenza aveva fatto bene a girare i tacchi ,mi aveva guardato con quell’aria altezzosa .

- Edward ti vuole nel suo ufficio.

Merda …Proprio oggi che mi ero vestita come mia nonna questo mi vuole nel suo ufficio?

- Quando ?

Dio ,fa che dica dopo pranzo almeno riesco a raccattare qualcosa ed infilarmelo …ti prego, ti prego.

- Subito .

Cazzo. Tutto a me capitano. Cosa ho fatto di male per meritarmi questo…

Di mala voglia mi alzai e come c’era da aspettarselo il suo sguardo era intento ad analizzarmi. Studiava con aria circospetta la mia semplice camicia accompagnata da una gonna nera che arrivava a metà coscia. L’unica nota positiva erano le mie Gucci ai piedi .Su quelle nessuno poteva proferir parola. Con un sorriso beffardo e un’aria di superiorità mi rivolse un cenno nel seguirla cosa che non attese molto. Adesso la mia priorità era rivolta al perché della comunicazione di Edward e non a Tanya dove le avrei rivolto mille insulti possibili a questo mondo .Cosa voleva dirmi o meglio cosa voleva da me ? Il panico si stava impossessando di me .Le mani iniziavano a sudarmi ,il cuore tamburellava forte e un tremolio si diffuse nel mio corpo .Di certo stare in un ascensore rinchiusa con una che si crede essere chissà chi faceva crescere anche la mia rabbia pari passo all’agitazione che in quell’istante passò in secondo piano .Eravamo arrivate ed ora cosa avrei dovuto aspettarmi ?                                                                                                                Esitai nell’entrare in quell’ufficio dove tempo addietro avevo fatto conoscenza con uno stronzo cinico. Con mio grande stupore fui affiancata da Tanya che guardava il suo capo in un ‘attesa trepidante. Edward ,seduto dietro ad una  scrivania color  faggio di una tonalità più scura rispetto alla norma, era intento a consultarsi con uno uomo aitante sulla trentina .Biondo ,alto e slanciato. Fasciato da una camicia scura  che metteva in risalto gli avambracci ben toniti .Niente male…A riportarmi alla realtà furono due gemme verdi che scrutavano la mia figura in una maniera minuziosa dove se possibile avrebbe avuto anche il potere di scoprire cosa indossassi al di sotto dei vestiti .Mi imbarazzai a tale pensiero.

- Penso che tu sai quale sia il motivo di tale comunicazione .Come ho già informato precedentemente Tanya  vorrei che accettassi la mia proposta ,ne sarei davvero riconoscente di ricevere una collaborazione di una neo-laureata di giornalismo d’inchiesta nel mio settore .

- Mi rincuora contraddirla ma non so assolutamente di quale collaborazione lei stia alludendo .

- Non ne sei stata ancora messa a corrente ?

Negai con il capo alla sua affermazione -Nessuno mi ha informato di tale occasione  .

-Sono mortificato, forse la mia assistente ha smarrito la memoria .Edward non risparmiò un’occhiataccia di rimprovero alla figura accanto a me ottenendo dal suo amico una sonora risata.

- Edward ,non pensavo che ci fosse una rivalità tra le due qui presenti assistenti .

- James …

- Dai ,un po’ di sano spirito competitivo ci vuole infondo sono io che dovrò lavorare con loro.

Agilmente mi venne incontro con una camminata decisa e porgendomi la mano che accettai .

- Sono James ,il fotografo e nonché colui che vi darà le direttive per affrontare la campagna che voi tratterete .Spero che troveremo un’intesa ,voglio una squadra  unita e compatta.

Cosa??Una squadra dove io ,la sottospecie di rossa accanto a me e questo individuo avremmo dovuto collaborare uniti e compatti ?Sciolta la presa rintronai ad osservare Edward che nel frattempo si era alzato con una pila di fogli in mano .

- Bisogna firmare in basso per acconsentire ed accettare la tutela  dei diritti  …Qualcosa non và?Edward guardandomi aveva letto sul mio viso il turbamento di tutto ciò.

- Penso che sia meglio che io ora ritorni alle mie faccende .Ci vediamo più tardi Edward e in quanto a te un arrivederci penso sia più appropriato Isabella.

 L’uscita era stata silenziosa come lo era stata anche Tanya tutto il tempo .Non aveva accennato nemmeno una parola ed ora era uscita in punta di piedi come se la sua presenza fosse stata considerata indesiderata o di circostanze ,dipendeva dai punti di vista  . Il mio affermava la prima opzione .

- Cosa c‘è che ti turba ?

Edward aveva abbandonato malamente i fogli sulla scrivania per posizionarsi di fronte a me .

-Ti ho fatto chiamare  perché potessi avere anche tu un’occasione .

- Non recherò danno ad Anna ?

Affrontare la furia dell’arpia non era nelle mie priorità .

- No ,questo è qualcosa al di fuori del contratto stipulato e non recherai danno a nessuno .Ho già fatto controllare tutto dal mio avvocato.

- Bè…un grazie credo che sia d’obbligo in queste circostanze ma vorrei capire perché stai facendo tutto questo per me. Non riesco a capire cosa sta’ succedendo ,non riesco a trovare una soluzione a tutto questo.

La mia voce ormai si era affievolita man mano ed ammettere quelle cose ad alta voce mi recava una certa fatica .Non sapevo cosa lui volesse ed era questa la cosa che mi spaventava più di tutte. Un tocco delicato sotto il mio mento mi fece alzare la testa che prontamente avevo abbassato durante il mio “sfogo”.Il suo sguardo a pochi centimetri dal mio era un misto di incertezza e curiosità .

- Ho voluto darti una possibilità nel farti conoscere .Nel tuo curriculum ,ho letto che questo è il tuo obiettivo  per cui hai lavorato sodo e penso che un occasione la meriti.

Era stato carezzevole nel parlare benché il suo fiato era ad un minimo di distanza dal mio,bastava un nonnulla per azzerare la distanza eppure non ci fu nessun contatto .

- Ti consiglio di leggere attentante il contenuto e dopodiché se riterrai opportuno accetterai .Ti do solo un consiglio Bella ,cogli l’attimo perché non sempre le opportunità arrivano così .

 

 

***********************************

 

 

Le parole di Edward rimbombavano ancora nella mia mente come un vortice senza fine. Giravano e rigiravano ,ricavando energia dal flusso dei miei pensieri confusi ,lottando tra di loro per cercare di accaparrarsi il primo posto alla cima della lista .Avevo letto e riletto più volte il contratto cercando pro e contro e alla fine ero giunta che era una battaglia a parità senza nessun vincitore .Avevo riflettuto attentamente alle conseguenze e avevo verificato realmente se non sarei andata contro il contratto che avevo stipulato con  l’azienda .Ed era vero non avrei intralciato il lavoro di nessuno e tanto meno combinato qualche guaio a livello giuridico.                                                                                                                                                        Alla fine mi ero decisa anche perché l’argomento trattato era qualcosa che mi convinceva ,potevo trarre qualcosa di buono da quell’ingaggio .Ora bisognava solo firmare e consegnarlo al diretto e interessato cosa che non impiegai molto tempo .Con nonchalance mi alzai dalla mia postazione per dirigermi ai piani inferiori dopo aver annunciato a Jessica che mi sarei assentata per sbrigare una commissione .Anna riposava tranquilla nella sua tana messa a cuccia dal troppo da farsi per il prossimo numero dove doveva comparire un elegante servizio fotografico sui nuovi “divi”.Essere ritornata nella stessa stanza di qualche ora prima non mi recava nessun problema o imbarazzo infondo lui aveva completamente ignorato l’ultimo pezzo del mio monologo. Anche questo era stato fonte dei miei pensieri ,aveva ignorato bellamente le mie parole quando invece le aveva udite alla perfezione .Non sapevo più a cosa pensare ormai ma forse per lui in realtà era veramente tutto un gioco .Un gioco in cui io ero diventato il suo passatempo preferito regalandomi confusione e instabilità nelle mie scelte riguardante quell’incesto creatosi tra di noi.Stranamente Tanya non era presente al suo posto quindi senza esitare bussai alla porta senza timore.Edward ,bello come un ‘adone al tempo dei miti greci nel suo totale splendore ,stava scrutando il suo monitor senza prestare attenzione a chi fosse entrato .

- Ho deciso di accettare .Ho già firmato i fogli e sono a disposizione per iniziare .

Come se avessi rotto un incantesimo con la semplice melodia della mia voce ero riuscita a catturare la sua attenzione .Mosso da qualche strano istinto mi ero ritrovata il volto di Edward nella mia visuale a pochi metri da me .Ci separava una misera sedia.

 - Sono contento che tu abbia accettato .Non vedo l’ora di vederti impegnata a questo progetto .

Era così sollevato nel pronunciare quelle parole come se mi stesse concedendo una scappatoia per potermi rifugiare prima di una tempesta.

- Bè questi sono i fogli .Questo è tutto se posso essere utile per qualcos’altro non esitare a chiamarmi.

Detto questo attesi una sua risposta che non arrivò ,rivolgendogli un cenno di saluto girai i tacchi per allontanarmi ma qualcosa mi bloccava .Un macigno mi opprimeva il petto. Grande quanto il mio cuore pieno di dubbi ,di sofferenza raggiunto da tutti i miei pensieri alla rinfusa che cozzavano  tra di loro .Mai come allora sentivo l’esigenza di fare chiarezza su tutto .Fu un istante in cui percepì uno spostamento d’aria dopodiché mi ritrovai tra le sue braccia che mi stringevano spasmodicamente .Non ci fu bisogno di parole o di un consenso per quelle che da lì a poco  sarebbe avvenuto.Sentì distintamente le sue labbra poggiarsi sulle mie con bramosia .Mi morsicò lentamente il labbro inferiore in una lenta carezza che ebbe l’effetto di farmi infuocare .Dischiusi immediatamente la bocca senza inibizione dopodiché ci fu solo passione.Quel bacio fu diverso dagli altri .Tormentato ,voluto ,sofferto ,famelico …non riuscivo nemmeno io a trovare un senso logico a tutto quello che stava accadendo eppure c’era, da qualche parte la logica a tutto questo doveva esserci ,bisognava solo scoprire le carte giuste per risolvere il rebus .Non ebbi modo di approfondire maggiormente i miei ragionamenti in quanto il bacio si stava facendo più spinto .Tutto il mio corpo reclamava di più,voleva di più. Un contatto più approfondito nella ricerca uno dell’altro .Ma presto tutto finì come era cominciato e solo un live sussurro ebbe la forza di rompere quel momento .

-Un giorno mi ringrazierai per tutto ciò Isabella.

Detto questo abbandonai la stanza senza proferir parola sentendo il suo sguardo perforami .

 

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Ero arrivata a casa distrutta non solo fisicamente ma anche emotivamente e se dietro alla chiamata di Alice non si nascondeva un’implicita minaccia nell’invito per un’uscita tra ragazze avrei anche declinato l’offerta optando per una tranquilla serata organizzata con pop-corn e film .                 

Rosalie era ritornata dall’Egitto dopo aver concluso il suo nuovo servizio fotografico ed allora era nata l’idea di una rimpatriata strettamente femminile da parte di Alice dove io avrei dovuto presenziare senza ammissione di replica in caso contrario avrei subito un furto delle mie adorate  scarpe da parte di un folletto che possedeva la chiave del mio appartamento . Molto meschino da parte sua ma convincente .Quindi non potevo biasimarmi se adesso mi trovavo seduta tra due che non smettevano di parlare e ridere mentre pronunciavano quelle poche parole che Rosalie era riuscita ad imparare nel suo soggiorno nella Terra del sole .Tra le mie mani rigiravo il ciondolo donatoci da lei dove vi era impressa una semplice incisone in scritta araba.“El yom elli yifut ahsan milli yigi”.

-  Significa “…Il giorno che passa è meglio di quello che viene.” Mi sembrava una frase giusta in tutti i sensi.

Rosalie mi sorrise con quell’aria affabile che lei  possedeva dopodiché riportò di nuovo l’attenzione su Alice che non smetteva di ciarlare su quanto fosse stronzo il suo capo.Quella sera mi concessi anche io di non pensare a niente ,di essere in pace con me stessa senza pensare al giorno avvenire .

 

Buon pomeriggio a tutti…finalmente sono riuscita ad aggiornare .L’idea iniziale del capitolo era totalmente differente da come è venuto fuori durante la stesura ma sono molto soddisfatta del risultato finale . Posso solo dire che questo capitolo cela molti significati nascosti come dire ci sono alcuni particolari  che possono risolvere il rebus, spetta a voi coglierle.

Spero che sia venuto un buon capitolo chiaro e comprensibile e non confuso come mio solito. Come sempre ringrazio chi segue la mia storia anche chi legge solamente .Grazie davvero .

Ringrazio anche e soprattutto giova71 per la sua recensione .

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