Wagashi no you ni di ShunLi (/viewuser.php?uid=11154)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La lista ***
Capitolo 2: *** Il bacio ***
Capitolo 3: *** Cioccolata ***
Capitolo 4: *** Dubbio ***
Capitolo 1 *** La lista ***
"Buffone!"
"Testa verde!"
"Cuoco
dastrapazzo!"
"Zucca vuota!!
MANGIA!!"
"NO!!"
"Ma
perchè?!?"
"IO ODIO I
PISELLI!!" Urlò Zoro.
"NON MI
INTERESSA!!" Urlò Sanji, sbattendo il piatto in tavola.
Luffy era
già pronto per afferrarlo e per mangiarne il contenuto, ma
Sanji lo riprese in mano.
"Uffa."
Lamentò il capitano.
L'ora di pranzo,
per i componenti della ciurma, diveniva molto spesso una lotta. Chi si
rubava le pietanze, chi si divorava i piatti, chi ne chiedeva ancora...
Ma Sanji si era stufato di non veder mangiare quello stupido zuccone,
che si rifiutava per qualsiasi cosa che Sanji gli proponesse.
"Forse non lo sai,
ma i piselli sono quelli che definiscono le verdure prime. Sono molto
nutrienti, possono essere preparate in molte varianti e te li ho
cucinati perchè tu possa mantenere il colore dei tuoi
capelli!!"
A quella battuta
Luffy si mise a ridere, seguito da Frankie, Chopper e Usopp.
Zoro divenne rosso
dalla rabbia.
"Non li
mangerò mai i tuoi piselli! Mi fanno schifo!!"
Altre risate si
susseguirono dentro la cucina, coinvolgendo anche Nami e Robin.
"Ahahah, ma
scusa... Allora cosa ti piace da mangiare?" Chiese Robin.
"Forse non lo sa
nemmeno lui, con quella zucca vuota che si ritrova!" Replicò
Sanji, infierendo sulle capacità dello spadaccino.
"Questo lo dici
tu." Disse Zoro, scuro in viso. Lo spadaccino prese un pezzo di pane e
dopo aver chiesto a Nami carta e calamaio, uscì dalla cucina.
Sanji
restò lì con la mano che reggeva il piatto. Anzi
no, un piatto immaginario.
Infatti Luffy
aveva nuovamente allungato il braccio per rubare la pietanza, cosa che
gli riuscì
"Così
non si sprecano." Esclamò il capitano.
"Ma da bravo
capitano quale dovresti essere, avresti dovuto dividerli e darne un
pò anche agli altri." Disse Frankie, accavallando le gambe.
"Ha ragione! Luffy
sei un ingordo!" Lamentò la piccola renna dal naso blu.
"Su, state buoni."
Sanji si accese una sigaretta, decidendo di non dare peso al
comportamento di Zoro. Era una settimana che non mangiava. E anche se
gli avrebbe cucinato il pi・prelibato dei pasti, di sicuro Zoro
l'avrebbe gettato in mare.
-Chissà
cosa gli è preso.-
"Ora vi
farò un dolce, così lo mangerete tutti."
"EVVIVA!!"
Urlarono i bambini affamati.
Il dolce cullare
delle onde spingeva la Thousand Sunny sempre più veloce,
verso un isolotto verde e costellato di strane strutture.
"Quella
è Blaze Island, l'isola dei cuochi." Disse Robin, leggendo
la cartina datole da Nami.
"Blaze Island?"
Ripetè Nami.
"Si. Secondo
questo libro, Blaze Island è la meta dei cuochi
più rinomati di tutto il Grande Blu. E' anche un isola molto
ricca di frutta e verdura, nonostante il clima secco che la predomina."
"Quindi
più esposta agli incendi, per il vento proveniente dal Nord.
Ecco spiegato il nome."
"Ed è
anche difficile che i cuochi riescano a coltivare. Avranno qualche
sistema, come lo avevano a Water Seven per l'Aqua Laguna."
Sanji
ascoltò il discorso delle due ragazze. Blaze Island...
Nemmeno il vecchio Zeff gli aveva mai parlato di quel luogo. Avrebbe
fatto scorte su scorte appena attraccati... E se Zoro si fosse sbrigato
a scrivere, magari faceva prima!
Per tutto il
pomeriggio, Zoro aveva continuato a rimurginare, pensare, puntellando
il calamaio sul foglio ingiallito. Possibile che fosse davvero una
zucca vuota, senza gusto per la cucina?
Dopo essersi
rovellato il cervello, Zoro si sbarazzò delle sue katane,
poggiò il foglio in terra e intinse il calamaio
nell'inchiostro.
Fece un respiro
profondo e... -GROAAAAAAWRR...
Il suo stomaco
fece preassappoco questo rumore. Sanji, che passò
casualmente sul ponte, lo sentì. Cominciò a
ridere come non mai, non aveva mai sentito il suo stomaco ruggire a
quel modo! Quello di Luffy, in quell'istante, era nulla in confronto al
suo.
"AhuaaAHahaahhahau!"
Zoro lo
ignorò nonostante avesse una pazza voglia di farlo a fette,
ma spinto dai morsi della fame, riuscì a scrivere
ciò che gli piaceva di più da mangiare.
"RAGAZZI! TERRA IN
VISTA! PREPARATE A GETTARE L'ANCORA!!" Gracchiò la voce di
Usopp dal megafono in cima alla torre di vedetta. Tutto l'equipaggio
entrò in fremito, appena vide le costruzioni di quell'isola:
erano tutte delle torri, a immagine e somiglianza di cappelli da chef.
"Che buffe!"
"Guardate gli
alberi sulla costa, hanno la forma di meringhe!"
"Anche le
nuvole... Mi fanno venire fame..."
"Da ogni camino
esce del fumo bianco..."
"Stanno tutti
cucinando. Non sentite che odori favolosi porta il vento?" Disse Sanji.
Tutta la ciurma si mise ad odorare.
"sniff... Mmmmm..."
Erano tutti con la
bava alla bocca!!
Una volta scesi
dalla nave, Zoro diede il foglio a Sanji.
"Tieni."
Sanji lo
guardò un pò riluttante.
"Allora sai
scrivere."
Il foglio era solo
macchiato in più punti dall'inchiostro, ma il testo era
chiaramente leggibile. La maggior parte dei cibi elencati rievocavano
l'antico Giappone; c'erano diverse varietà di sushi, il
sukiyaki con tanti funghi specificato e sottolineato, zuppa di miso,
onigiri con gli umeboshi e il sakè.
Poi in fondo alla
lista, Sanji lesse le schifezze più svariate: patatine,
pizza, bastoncini di pesce fritti e NON al forno, frutta secca...
Insomma, nemmeno
Luffy mangiava quella roba! E i dolci? Alla voce dolci era indicato un
solo piatto: Sanji.
Il cuoco
iniziò a sudare freddo. Cosa voleva significare?
NDA
finalmene mi sono decisa a mettere il primo capitolo
°__° dedicata a tutte le fan di Zo/San e in particolare
a Lusty-chan, a cui ringrazio tutta l'ispirazione che mi ha dato
leggendo le sue drabble v________________v
spero vi piaccia, al prossimo chapter by Shunny :°
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Capitolo 2 *** Il bacio ***
"Allora ragazzi,
visto che Frankie rimarrà a guardia della nave, cerchiamo di
fare in fretta! Andiamo ciurma!" Incitò Luffy.
"Agli ordini,
Captain!"
E si avviarono
verso la città.
Frankie, rimasto
solo, prese mano al suo strumento musicale.
"Cosa posso
suonare, mh..." Il mastro d'ascia si sfregò il mento.
"Ah si!" Si
schiarì la voce e...
"Tornate
presto,
mi
mancate già,
o
pirati, ooh pirati..."
"MA SE DOBBIAMO
ANCORA ENTRARE IN CITTA'!??!" Urlò la ciurma.
Tutti gli abitanti
di Blaze Island erano vestiti con grembiuli da cucina. Tutti. Dal bimbo
più piccolo sino al signore in veneranda età.
Ogni cittadino aveva una particolare tecnica o arte per cucinare
ciò che gli era stato insegnato.
C'era l'esperto
dei dolci, il mastro della pasta, il guru delle verdure e il mago del
pesce. Sanji non smetteva di fermarsi ad ogni bancarella ed estirpare
qualche segreto importante a tutti i cuochi. Dalla maggior parte di
loro seppe che avevano visto il Cuore dei Mari, il suo sogno
più ambito.
Zoro era alle sue
costole, in parte perchè era stato costretto solo per
l'ultima nota segnata sulla lista.
"Sanji non
è un dolce, mi hai capito bene? Se mi volevi prendere per il
culo, non ci sei riuscito. E ora vieni con me. Chi non apprezza i dolci
non sa mangiare, zoticone! Che cosa l'hai fatta a fare una lista con i
piatti tipici giapponesi? Stanne certo, non ti farò nemmeno
un alga nori se non assaggerai almeno una pasta!"
Dio quanto era
petulante, si disse Zoro... Ma era anche per questo che preferiva lui a
tutti i dolci del mondo. Pensava che il sopracciglio arricciato se ne
fosse accorto.
Gli altri invece,
erano dispersi in missioni spese. Chopper e Robin erano nel quartiere
delle librerie, dove la maggior parte di queste vendevano solo libri di
cucina, provenienti da ogni dove.
Nami si gustava i
suoi nuovi vestiti e gioielli... Contrattando il prezzo con il
negoziante.
Usopp, insieme a
Luffy, si stavano deliziando gli occhi (e il palato) mangiando in ogni
locanda con la dicitura "ABBUFFATE GRATIS DOPO SOLO 5 PIATTI D'ARROSTO"
con tanto di cameriera carina ad incitarti. E Luffy non poteva farsi
sfuggire l'occasione. Lui sarebbe divenuto il Re dei pirati. Per lui
mangiare cinque piatti d'arrosto erano nulla!
E Frankie...
Frankie aspettava sulla Thousand Sunny, bevendo cola e cantando come un
ossesso.
Giunse la sera:
Luffy decise di mangiare all'aperto, con una megagrigliata fatta da
Sanji, più acculturato e ispirato che mai.
"Questa isola
è fantastica! Molti cuochi mi hanno confermato di aver visto
il Cuore dei Mari è... E' favoloso sapere che qualcuno abbia
gettato uno sguardo in quei splendidi flutti!" Raccontava, mentre
girava e salava gli spiedini sul fuoco.
"BUURP!"
Luffy espresse la
sua soddisfazione dell'ingordigia precedente esibita nei locali di
Blaze Island.
"Ma sei un porco!
Che cosa hai mangiato? E poi anche il coraggio di dire che hai ancora
fame!" Disse Nami.
"Ma io ho davvero
ancora fame..."
"Te lo dico io di
cosa si è abbuffato: nelle taverne ad Est dell'isola
offrivano il pranzo dopo cinque pietanze d'arrosto. E non si
è più fermato!" Lamentò Usopp.
"Ora capisco... E
come sei riuscito a trascinarlo via?"
"Con una scusa,
ovvio!"
Luffy rimase
scioccato.
"Avrei dovuto
capirlo! Allora non c'era nessun premio! E dire che quel signore
gentile mi ha regalato questo biglietto..." Disse il capitano, reggendo
in mano un biglietto della lotteria scritto a mano, in cui si
prometteva fornitura Gratis per un anno di carne arrosto...
"POSSIBILE CHE NON
MI HAI RICONOSCIUTO!!?!?" Urlò Usopp.
"Basta essere
nervosi, o non riuscirete a digerire. Ecco servitevi, questo
è il primo giro."
La ciurma si
accalcò vicino al tavolino con la griglia. Un delizioso
profumo inebriò i ragazzi e con gusto, mangiarono la cena.
Poco lontano,
sotto una palma, Zoro era seduto a lucidare le sue katane. Sanji gli
portò un piatto di spiedini e funghi grigliati. Appena lo
vide Zoro posò lo straccio e prese il piatto in mano.
"Grazie."
Sanji rimase in
piedi, in attesa.
Volev assicurarsi
che Zoro mangiasse senza fare tante storie.
"Siediti se vuoi."
Gli disse lo spadaccino.
Senza rispondere,
Sanji si accese una sigaretta e si sedette sul manto erboso.
Guardò
il cielo.
C'erano poche
nuvole e il firmamento brillava immensamente, illuminando le curiose
abitazioni di Blaze Island e i cespugli a forma di meringa.
"Buono."
Commentò Zoro, addentando uno spiedino. Il cuoco vide che
aveva quasi finito.
Si
risollevò. Non l'avrebbe mai ammesso a se stesso, ma era
preoccupato se uno dei suoi amici non mangiava. Specie con Zoro, che
dormiva spesso e tracannava spesso.
"Ne vuoi ancora?"
Domandò il cuoco, spegnendo la sigaretta in posacenere
tascabile.
"No, sono sazio...
Quello che mi andrebbe ora è un bel dolce..." Disse
poggiandosi con la schiena al tronco della palma.
"Bene! disse
entusiasto il cuoco, Quale ti porto? Ne ho comprati di diversi
duran..." Sanji venne interrotto dalla presa salda dello spadaccino.
Gli stringeva con forza il polso.
"Ancora non l'hai
capito?"
Zoro lo
strattonò a terra, facendolo cadere sul suo petto.
"Sei tu il dolce
che voglio."
E lo
baciò.
Un bacio dolce,
voluttuoso sfiorò le labbra del biondino. Quest'ultimo
rimase senza respiro. Cercò di scansarsi, spingendo con
tutta la forza che aveva. Ma chissà perchè, la
bocca di Zoro era fresca e invitante. Zoro infilò una mano
sotto la camicia del cuoco. Sanji sussultò: quella mano
ruvida, a causa delle spade, era terribilmente eccitante, tanto che
Sanji tremò di desiderio. Cercò di tartagliare
qualcosa, di far uscire un qualsiasi suono dalla bocca, ma venne di
nuovo catturata da quelle labbra seducenti e provocatorie.
Poi...
"SANJI!! VOGLIAMO
IL BIS!!" Ordinò il capitano.
Il cuoco si
irrigidì. Anche Zoro sembrava esser stato colto sul fatto.
La voce di Luffy aveva interrotto quel momento strano. Lo era davvero?
"Io devo... Devo
tornare a cucinare." Si giustificò il biondino.
"D'accordo."
Sospirò Zoro.
Lo
lasciò. Sanji prese il piatto e ritornò alla
griglia , per cucinare ancora altre prelibatezze.
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Capitolo 3 *** Cioccolata ***
Passarono due
giorni.
Sanji non aveva
smesso di ripensare a quel bacio. Con conseguente aumento del battito
cardiaco e rossore generale.
"Sanji stai bene?"
Chiese Chopper.
"Eh? Sisisisi, va
tutto benissimo!" Rispose Sanji, lavando l'insalata.
"E allora
perchè hai bruciato le lasagne oggi?"
"Forse
perchè è innamorato, eh Sanji? Ahahaah!" Rise
Frankie, prendendo delle bottiglie di cola dal frigo.
"Che... Che dici?
Non è affatto così!"
"Davvero? E allora
perchè metti l'insalata nel sugo?"
"Come?" Sanji
guardò il disastro che stava combinando. "AAAh!"
"Ahahah! Allora
è vero. Il nostro cuoco è innamorato!"
Ripetè Frankie, a mò di cantilena.
"E di chi? E di
chi?" Intervenne curiosa la Renna.
"Bhè,
non sono affari nostri, piccolo Chopper. E ora vieni, lo zio Frankie ti
canterà una canzone..."
"Ancora?" E i due
uscirono dalla cucina.
Sanji spense il
gas e mise la pentola nel lavandino.
-Il sugo sprecato
e l'insalata persa.... Che diavolo mi succede?-
Il bacio, il
bacio, il bacio...
Era colpa di Zoro
e del suo bacio. Non era normale. A Sanji piacevano le donne, non quelo
zoticone!
Ma baciava meglio
di qualsiasi altra donna.
-Perchè?-
"Sei
tu il dolce che voglio."
Sanji scosse la
testa, cacciando via quel pensiero.
Non doveva
più dargli peso.
Ricominciò
a lavare l'insalata e in pochi minuti rifece il soffritto per il sugo.
Cucinare era l'unico modo per distrarsi.
Nei giorni che
seguirono, Blaze Island si era rivelata molto di più del
ritrovo dei cuochi, come Sanji l'aveva definita.
Così
quasi tutto l'equipaggio, stavolta in compagnia di Frankie, si era
preparato per un ulteriore esplorazione dell'isola.
"Sei sicuro di
voler rimanere a bordo? Non hai ancora voglia di esplorare l'isola per
bene?" Chiese Nami a Sanji.
"Non preoccuparti
mia dolce Nami! Ho tutto il tempo a disposizione! E poi ciò
che mi serve e tutto nella lista affidata nella mani d'oro di Robin, Mi
raccomando, non fate tardi!"
Zoro
aprì un occhio, osservando il cuoco che si dimenava come uno
stupido, producendo più feromoni del solito. Lo odiava
quando facva il cascamorto con le ragazze. Certo, erano belle ed
attraenti... Ma Sanji poteva fare a meno di comportarsi da cretino?
Sbuffò,
alzandosi e avvicinandosì il biondo.
"Vi conviene
sbrigarvi, altrimenti si fa buio."
Sanji si
raggelò.
"E tu non vai con
loro?"
"No.
Perchè dovrei?"
"Perchè
impareresti un pò di geografia, ammesso che quella tua zucca
bacata assimili qualcosa!"
Luffy, Usopp,
Frankie e Chopper si trattenevano a stento dalle risate.
"Andiamo allora.
Non risolviamo niente se stiamo qui a guardarli litigare come due cani
in calore." Ironizzò Nami.
Robin
annuì e guardò i due, che si stavano
già beccando come bambini.
"Che tipi
iperattivi!"
Il leggero
dondolio del mare e il rumore dei gabbiani che volavano sopra la costa,
che ricordava la forma di una coppa di martini con un ombrellino,
sembrava un paesaggio irreale.
Due pirati, sullo
sfondo di quel delicato paesaggio, non avevano smesso di lanciarsi
frecciatine.
"Baka!"
"Cuoco da
strapazzo!"
"Marimo!" Disse
esasperato Sanji, a corto di idee.
"Marimo...? Che
razza d'insulto è?"
"E' un tipo di
alga verde... Non so perchè mi sia venuta in mente...
Comunque sia ti somiglia."
Zoro non rispose.
Evidentemente il paragone con l'alga non l'aveva apprezzato, ma ad ogni
modo non aveva reagito. Sanji quindi si accese una sigaretta e si
avviò per la cucina.
"Ehi dove vai?"
"Mi è
venuta fame litigando con te. Se vuoi mangiare anche tu vieni ad
aiutarmi."
Il tono di Sanji
non ammetteva repliche. E lo stomaco di Zoro protestò. Non
poteva ignorarlo adesso, specie ora che Sanji sapeva ciò che
gli piaceva di più.
Una volta entrati
in cucina, Zoro posò le tre katane in un angolo e si mise un
ridicolo grembiule, lanciatogli da Sanji. Proabilmente voleva farsi due
risate, perchè sul petto c'era stampata una scritta che
recitava "The cook is sexy". Infatti Sanji a malapena tratteneva le
risa.
"Cos'hai?"
"Io? Nulla...
Cuoco sexy... Pff..."
Zoro era una vera
frana in cucina: nonostante scambiasse lo zucchero con il sale e invece
di tagliare la cipolla a julienne l'aveva ridotta in mille briciole
(con tanto di terzo coltello artigliato fra i denti) ad un certo punto
la vicinanza del marimo gli risultò invadente.
Ma erano questioni
di attimi, attimi che sembravano un eternità. Almeno per
Sanji. Se ne era accorto quando gli aveva passato il macinapepe, quando
lo aveva aiutato a mescolare delle uova insieme alla carne, e quando,
al momento di fare il dolce, a mescolare la cioccolata con la panna
montata.
"Ci rinuncio."
Disse Zoro, posando malamente il cucchiaio di legno dentro la ciotola.
"Cosa fai zucca
vuota? Così la rovini." Sanji prese in mano la ciotola
abbandonata da Zoro.
"E poi
perchè ci rinunci, non ci hai nemmeno provato."
"Io odio i dolci."
A
quell'affermazione Sanji trasalii. Si ricordò all'istante
dell'unico dolce che piaceva a Zoro e del fugace bacio che gli aveva
rubato. Sperò con tutto il cuore che si fosse dimenticato di
lui e a quale livello l'avesse messo. Lui non era un dolce e non era
commestibile!
"Stronzate. I
dolci piacciono a tutti, sei tu che non capisci niente! Prendi questa
ciotola e segui il mio movimento!"
Sanji si
piazzò alle spalle dello spadaccino, senza che questo
potesse protestare. Fece impugnare il cucchiaio a Zoro e lo
guidò, mescolando insieme a lui le due creme.
"Vedi, si fa
così. Dal basso verso l'alto, così la cioccolata
si gonfia e sarà più buona."
Zoro, stanco delle
sue lezioni, fece ricadere il cucchiaio nella ciotola, stringendo la
mano del biondino.
"Zoro, ma cosa...?"
Intise un suo dito
nella cioccolata e senza tanti complimenti, Zoro lo leccò.
Sanji ebbe i brividi.
"Sei buono anche
con la cioccolata." Sussurrò, mentre con la lingua
continuava a catturare più cioccolata possibile. Il biondino
arrossì. Non si aspettava una cosa del genere.
Guardò il suo viso mentre succhiava le dita di cui non
riusciva a riappropiarsi.
Cazzo se era
eccitato, adesso.
Ed era Zoro che lo
provocava, non una donna, non una normale e semplice donna, ma quello
stupido marimo che lasciava la ciotola sul tavolo e abbracciava il
cuoco così intimamente da farlo ansimare.
"Zoro, aspetta..."
Il suo tono non era per nulla fermo e convincente.
"Cosa
c'è?" Domandò Zoro, pacato. Non sembrava nemmeno
lui.
"Non... Non qui..."
"Dimmi dove."
Le intenzioni di
Zoro erano palesi. Forse sarebbe stato disposto a dirgli che lo amava,
pur di ottenere la sua notte di sesso. Ma Sanji cominciava a sentire
qualcosa.
Come un buon odore
di cibo che ti entra dentro e che ricorderai per tutta la vita.
nda
Eccomi qui!
/me vede le
lettrici arrabbiatissime
Ops l'ho fatta
grossa oO
Perdonatemi!! /me
si inchina svariate volte!
Ho avuto un bel
pò da fare in questi mesi e non potevo mai aggiornare...
Inoltre prepararmi per gli esami equivale al suicidio!
Con questi due
capitoli spero di avervi fatto calmare un pò..
Alla prossima!
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Capitolo 4 *** Dubbio ***
"Nella mia
stanza... Andiamo nella mia stanza."
Eh si, non poteva
più negarlo a se stesso, o perlomeno, prendersi in giro.
Da tempo Zoro gli
piaceva.
Ma non si era mai
avvicinato perchè lui correva dietro alle ragazze, lui
moriva per le ragazze... O forse era il suo stupido orgoglio?
Stupido marimo, in
ogni caso era tutta colpa sua.
La stanza del
biondino distava un bel pò dalla cucina, ma questo non
impedì ai due di scambiarsi effusioni.
Zoro
iniziò a baciarlo con foga, unendo il suo respiro con quello
del biondo. Le mani di quest'ultimo risalirono indecise sulla schiena
del marimo, alzandogli di poco la maglia.
Zoro sorrise
soddisfatto. Era quello che desiderava e per una volta, erano in due a
volere la medesima cosa.
Una volta arrivati
alla camera di Sanji, quest'ultimo la richiuse con un piede,
calciandola forte.
Zoro
tirò a sè il biondo, accarezzando il suo viso e i
suoi capelli, tantissimi fili d'oro morbidi e piacevoli al tatto. Altri
baci si susseguirono in una guerra in cui nessuno dei due avrebbe vinto.
"Ah, mh.." Sanji
boccheggiò in cerca d'aria, mentre il marimo lo spogliava.
Ogni suo gesto era terribilmente eccitante, gli faceva girare la testa.
Ad un certo punto,
qualcosa cambiò.
Pareva che Zoro
gli stesse strappando la camicia di dosso, dato che alcuni bottoni
saltarono via dall'indumento, finendo sul pavimento. Sanji sudava
febbrilmente, i suoi biondi capelli spettinati erano imperlati di
sudore. Continuò ad ansimare e si ritrovò
sdraiato sul materasso.
Il viso eccitato
del cuoco era una goduria.
Sentì
le braccia di Sanji allacciarsi al suo collo, mentre gli sfilava piano
i pantaloni.
Per tutta risposta
il biondo afferrò con foga la fascia che avvolgeva l'addome
dello spadaccino e gliela sfilò con un colpo secco,
abbandonandola poco dopo dove capitava.
Come erano
arrivati a questo? Si chiese il cuoco. Lo faceva apposta a farlo
ansimare a quel modo? Perchè? La sua testa non si chiedeva
altro.
"Perchè?"
Il pensiero si tramutò in domanda. Zoro inizialmente lo
ignorò, e solo al terzo perchè rispose.
"Perchè
mi piaci, stupido cuoco."
"No, non
può essere così..." Sussurrò Sanji a
mezzavoce.
"Io ti odio, ti
odio!"
"E invece io ti
adoro, anche quando sei incazzato." Ribattè la testa verde.
Una mano troppo invadente si insinuò nella biancheria.
Sanji
sussultò, e presto un calore sconosciuto lo invase.
"Zoro...Ah Zo...
Zoro..."
Con quel gesto,
Zoro aveva cercato di zittire il cuoco.
Ma quest'ultimo
non demorse.
"No, Zoro,
aspetta...Aspetta..."
"Cosa
c'è?"
"Io...Non..."
Sanji piegò il viso di lato. Non si sentiva pronto. Stava
accadendo tutto troppo in fretta, Zoro non aveva perso tempo, ma non
poteva biasimarlo. Era stato anche Sanji a farsi trasportare. Doveva
concedergli più tempo. Per lui era una cosa strana, ma come
poteva spiegarglielo?
"Non ti senti
pronto?" Domandò Zoro, come se avesse interpretato il suo
pensiero. Sanji annuì, senza aprir bocca.
Guardò
Zoro, sicuramente era deluso. Invece il suo sguardo era comprensivo.
"Va bene." E lo
baciò. Sfiorò le sue labbra dolcemente, prima di
raccogliere la fascia ed uscire dalla stanza.
Sanji rimase senza
respiro e si mise sotto le coperte con un dolce senso di inquietudine
nel petto. Zoro non aveva fatto storie. Aveva assentito al
suo desiderio e aveva smesso, giusto per dargli il tempo
necessario per decidere. Rimurginò abbastanza da farsi
venire sonno. Tanto la cena era pronta, quindi...
Ma il suo sonno
non durò molto, infatti a svegliarlo furono le grida di
Usopp e Chopper, che si litigavano per delle polpette.
"NOO! SONO MIE!!"
"MA IO NON LE HO
NEMMENO ASSAGGIATE! DAI!!"
"Ma sei o non sei
un dottore? Non lo sai che il fritto fa male alla salute?" A
quell'affermazione la povera renna si abbandonò sul
pavimento piangente.
Robin
affettuosamente la rincuorò.
"Su non
piangere... Insomma Usopp dopo tutto si tratta di una polpetta, cosa ti
costa?"
Sanji
entrò in cucina, ancora assonnato e un aspetto a dir poco
"sconvolto".
"Sanji, tutto
bene? Ti abbiamo svegliato?" Domandò Nami.
"Non ti
preoccupare... Ma che ore sono?"
"Sono le sette di
sera." Precisò Robin.
"Oh... Quindi non
avete mangiato?"
"Si non
vedi?"Frankie indicò Luffy con un ringonfio al posto della
pancia e stava beatamente dormendo.
"Quindi vi siete
arrangiati."
"No Sanji,
affatto! Non ci crederai, ma Zoro ha preso posto ai fornelli e ci ha
persino servito!" Comunicò Chopper, con tono meravigliato.
Anche Sanji se ne
sorprese.
Che l'avesse fatto
solo per fargli piacere?
Quella zucca
verde...
"Spero non abbia
combinato nessun danno."
"Invece dovevi
vederlo! E' stato grandioso quando ha affettato la cipolla con il terzo
coltello in bocca!" Raccontò Usopp.
Tutti si misero a
ridere. Per una volta, Zoro aveva fatto qualcosa di buono.
Zoro
sentì le risate dei suoi nakama. Si sentì
profondamente irritato. E dire che lo aveva fatto per loro. Ma
soprattutto per attirarsi l'attenzione del cuoco.
Il cielo stellato
era veramente stupendo quella sera. Sanji riusciva a vederne un pezzo
dall'oblò della cucina, distraendosi ogni tanto mentre
lavava i piatti. Infatti la sola luce accesa che si vedeva dalla
Thousand Sunny era quella del cuoco e Zoro, nonostante fosse di vedetta
quella sera, continuava a guardare in basso, anche solo per intravedere
il suo bel viso.
Stava lavando
troppi piatti si disse. Forse doveva dargli una mano.
Sanji
svuotò il lavandino con l'acqua sporca e lo
riempì un altra volta. Mise un goccio di detersivo e
aspettò che la schiuma divenne abbondane, prima di
risciaquare l'ennesimo piatto, ma...
"Ehi, cuoco."
Chiamò Zoro.
Quel piatto gli
scivolò dalle mani per lo spavento, e si depositò
sul lavandino con un suono sordo.
"Quante volte ti
ho detto di bussare?" Disse rinunciatario. Non valeva la pena litigare
con lui. Specie alle undici e mezzo della sera, rischiando di
disturbare gli altri. E poi fra tutti, proprio lui doveva piombare in
cucina?
"Pensavo avessi
bisogno d'aiuto."
"Non ti
preoccupare, ho quasi finito."
In
realtà aveva ancora una torre di pentole da lavare.
"Ma come fanno ad
accumularsi così tanti piatti?"
"E' colpa vostra.
Mangiate anche negli orari più impensabili."
Il rumore della
spugna che sfregava vigorosamente contro la stoviglia diede fine alla
discussione dei due.
Sanji, anche se
non lo dava a vedere, era ancora molto imbarazzato per quel che era
accaduto la sera prima.
"Posso stare qui?"
Domandò Zoro.
"Fa un
pò come ti pare." Rispose Sanji.
Il tipico
tintinnio delle katane smise di riempire il silenzio della cucina.
Sanji capì che Zoro se ne fosse sbarazzato. Ma il loro
proprietario non si era seduto al tavolo o seduto in terra.
Il calore del suo
petto gli riscaldò la schiena quando si avvicinò.
Le sue mani gli
cinsero la vita in una stretta possente.
E la sua testa si
poggiò nell'incavo del collo.
"Mi piaci
cuocastro."
Sanji sorrise.
"Mi piaci anche
tu, zucca verde." Ammise, arrossendo.
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