Mr & Mrs Malfoy

di vulneraria
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: Killer ***
Capitolo 2: *** Prologo 2: Auror ***
Capitolo 3: *** Fine del colloquio e la notizia ***
Capitolo 4: *** Pranzo e gaffe ***
Capitolo 5: *** Verità agghiaccianti- parte prima ***



Capitolo 1
*** Prologo: Killer ***





Era una mattina come tutte le altre.

Draco Malfoy finì di bere il caffè, posò un bacio sulle labbra della moglie e uscì di casa, per fingere di andare a fare delle commissioni al Ministero, come al solito.

Percorse il vialetto che separava l'ingresso dell'enorme villa dal robusto cancello di ferro, salutò educatamente il giardiniere e superato il cancello, sparì nelle strade affollate di Londra.

Giunto a Diagon Alley, arrivò all'altezza di Madama McClan e svoltò a sinistra.

Si mosse rasente al muro nei vicoli bui di Nocturne Alley, come un ladro, e ghignò appena vide l'insegna luminosa di Magie Sinister.

Entrò lentamente, facendo cigolare la porta, e si diresse in una stanzatta sul retro.

- Ehi Draco! Come va?

- Non male Blaise tu?

- Il solito...

- Gli altri?

- Dovrebbero arrivare.

Infatti, dopo una mezz'ora Pansy e Daphne entrarono nella stanza, seguite da Theo, Tiger e Goyle.

- Allora, com'è la situazione al Ministero?- chiese Pansy, lisciandosi i capelli.

- Astoria dice che il Ministro, Kingsley, sta tentando disperatamente di ricostituire il Wizengamot. A quanto pare sono tutti dei buoni a nulla e lui non accetta gli ex Mangiamorte, che siano diventati buoni o no- rispose prontamente Theo, la cui moglie era la segretaria del Ministro.

- Gli stiamo facendo un favore allora, eliminando tutti i cretini del Mondo Magico tipo la Umbridge, no?- Daphne rise, contagiando anche gli altri.


Draco Malfoy era in realtà un killer che tentava di riportare l'ordine al Ministero e nessuno lo sapeva né lo avrebbe mai saputo. Forse.

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Capitolo 2
*** Prologo 2: Auror ***




Era una mattina come tutte le altre.

Hermione Granger si alzò dal letto, infilò la vestaglia e andò in cucina, dove il marito stava bevendo il caffè.

Si lasciò baciare da lui e lo guardò uscire di casa, come al solito.

Andò a farsi una doccia e si vestì velocemente, asciugò i capelli con un colpo di bacchetta e uscì di casa.

Mentre percorreva il vialetto che separava la porta d'ingresso dal cancello di ferro, salutò il giardiniere, raccomandandogli di fare una pausa ogni tanto e di avvertire suo marito che sarebbe tornata più tardi del solito.

Appena fuori dal cancello, si diresse verso Diagon Alley, e all'altezza di Olivander, svoltò a destra.

L'appuntamento era alla pasticceria che avevano aperto da poco, gestita da Hannah Habbot e suo marito Ernie.

- Ciao Hannah, come va? Ernie?

- Oh ciao Hermione! Io sto bene... Ernie sta preparando la saletta, gli altri devono arrivare...

- Certo, grazie, vado a salutarlo!

A passo veloce si diresse su retro, ed esordì:

- Ciao Ernie! Come va?

L'ex Tassorosso finì di sistemare l'ultima sedia.

- Bene grazie! Beh, ora vado, auguri per la riunione, ciao!

Hermione si sedette su una sedia e attese qualche minuto.

- Ciao Hermione! Come va?

- Ciao ragazzi! Dove sono Luna, Neville e George?

- Sono...- Harry non finì di parlare che i tre entrarono sorridendo- qui.

Si accomodarono e Hermione prese la parola.

- Allora, come ben sapete, una setta di killer sta facendo fuori molta gente del Ministero e noi dobbiamo bloccarli però c'è una cosa strana...

- Cosa Hermione?- chiese Harry.

Ron continuò al posto della ragazza- Beh... Non stanno certo uccidendo persone importanti, ad esempio la Umbridge, quindi non capiamo bene...

- ...Quale sia il loro obiettivo, giusto?

- Esatto Harry... cioè, stanno anche facendo un bene al Mondo Magico ma quelle sono sempre vite umane.- concluse George, con un'espressione malinconica.

- Allora, che facciamo?

- Dobbiamo capire chi sono e trovare dove si nascondono- concluse Herm.

- E?- chiese Neville.

- E poi ci penseremo su...

Risero.


Hermione Granger era in realtà un Auror che cercava di trovare e distruggere la setta di killer che uccidevano i politici del Mondo Magico e nessuno lo sapeva né lo avrebbe mai saputo. Forse.

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Capitolo 3
*** Fine del colloquio e la notizia ***




Daphne rise, contagiando anche gli altri.

Draco prese la parola- hai proprio ragione Daphne... Per ora sembra che nessuno si sia accorto che sono omicidi e non morti accidentali.

- A me è giunta voce che si stanno dando da fare per cercarci. A quanto pare se ne sono accorti- sbuffò Pansy, scocciata.

- Chi, gli auror?- chiese Blaise, attento.

- Non si sa ancora.

-E allora?

Theo, il solito idiota pensò Draco, alzando gli occhi al cielo.

- Dobbiamo distruggerli.

Tiger e Goyle, in coro, per una volta avevano dato la risposta esatta.

Ci fu un attimo di silenzio.

- Beh, la riunione è terminata direi...

Si salutarono dandosi appuntamento al giorno dopo, stesso posto, stessa ora.

Uscirono, poi Draco si avviò verso casa: era in ritardo.

C'era rischio che Hermione scoprisse tutto.

Allungò il passo. Nessuno doveva saperlo, nessuno.

Meno male che Astoria è un'ottima copertura. Gli mandava dei biglietti ogniqualvolta c'erano problemi con gli orari delle riunioni e li metteva nelle buste che di solito il ministro utilizzava per i messaggi importanti, in modo che sua moglie non si insospettisse.

E dire che lei non sa chi è mia moglie...

- Buongiorno signor Malfoy- disse cortesemente il giardiniere- sua moglie mi ha detto di informarla che avrebbe tardato un po' ad arrivare oggi.

Draco tirò un sospiro di sollievo, poi gli chiese- ti ha detto il motivo?

- No, signore.

- Grazie. Torna pure al lavoro.

Entrò in casa e lesse la Gazzetta del Profeta, com'era solito fare dopo il lavoro.

Si annuncia con dolore la morte del sottosegretario anziano del Ministro, Dolores Umbridge. I funerali si terranno mercoledì mattina alle undici precise e tutti i cittadini vi dovranno presenziare in segno di rispetto.


Al funerale della maniaca dei decreti? Mai. Anche perchè ho ordinato io di ammazzarla! Sono un assassino, non vado ai funerali di chi uccido, È assurdo! Pensò, sbuffando.

Ciao! Grazie a tutti per le recensioni, le ho gradite molto.
MaCco: grazie per i complimenti, spero di non averti deluso.
Thumbelina: ciao! grazie mille, aspetto un tuo commento, continua a seguire!
Red_93: grazie mille! sì lo so sono monotona... ma non so cos'altro rispondere! continua a seguire. baci.
Ciao a tutti, Vulneraria.

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Capitolo 4
*** Pranzo e gaffe ***





Hermione entrò trafelata in casa. La riunione si era conclusa con una risata e si erano dati appuntamento al pomeriggio del giorno seguente. Meno male che ho avvertito il giardiniere stamattina...

- Amore sono arrivata!

Draco alzò gli occhi dal giornale- ciao... Com'è andata al lavoro?

- Bene bene... Scusa il ritardo ma ho dovuto aiutare Hannah e Ernie ad aggiustare il forno.

Il biondo si sporse per darle un bacio, poi ebbe un'idea.

- Tesoro, che ne dici se andiamo a mangiare fuori?

- Certo! In verità ci stavo pensando anch'io... Ma dove?

È l'una e mezza...- fece la riccia, pensierosa.

Non era per l'ora che si stava proccupando: se Harry e Ron avessero saputo che era sposata con Malfoy, chissà cos'avrebbero detto.

Avevano sempre sospettato di lui, era un ex-Mangiamorte e secondo loro un potenziale pericolo.

Draco stava pensando la stessa identica cosa: cosa avrebbero detto Blaise e Pansy se avessero saputo che era il marito di Hermione?

- E se andassimo in quel ristorante a Hogsmeade?

La donna aveva sempre la soluzione per tutto.

- Quale?

- Le lis noir, il giglio nero...

- Quello in cui siamo andati al nostro primo appuntamento?

- Esatto.

- Ok perfetto. Tesoro, solo tu potevi pensarci, a me nemmeno sarebbe venuto in mente.

Hermione si truccò velocemente, mentre il biondo prendeva il portafogli e controllava quanti soldi aveva.

La riccia afferrò la borsa e si smaterializzarono davanti al ristorante.

Il cameriere indicò loro un tavolino in una saletta a parte e porse loro i menù.

Ordinarono due burrobirre e delle semplici bistecche con dell'insalata, nulla di speciale.

- Allora, hai sentito? Il Ministro vuole ricostituire il Wizengamot...- buttò lì Draco, casualmente.

- Sì sì, ma con tutti quei deficienti che ci sono al Ministero, non credo che andrà tanto lontano...

- Già, ma molti sono morti... Voglio dire, per il Ministero è un bene però...- il biondo si morse la lingua: stava parlando troppo.

Hermione annuì- come la Umbridge... A proposito, mercoledì ci sono i funerali. Ho una voglia di andarci che è pari a quella di rivedere Lavanda Brown...

Draco ridacchiò.

- Il vostro pranzo signori. Buon appetito.

- Grazie.

Cominciarono a mangiare, in silenzio, sorseggiando le loro burrobirre.

- Però mi sembra strano: cioè, mrs Smith era giovane, non può essere morta di morte naturale...

La donna si ficcò in bocca un pezzo di bistecca per non dire altro: rischiava di darsi la zappa sui piedi.

- Ehm... Già, hai proprio ragione...- Draco maledisse l'intelligenza di sua moglie. E se avesse capito tutto?

Ripensò alla sua affermazione: non può essere morta di morte naturale...

Si era zittita, lasciando la frase in sospeso.

Forse anche lei aveva un segreto da nascondere.

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Capitolo 5
*** Verità agghiaccianti- parte prima ***





Hermione entrò nella pasticceria, dove Harry, Ron, Luna e gli altri avevano dei sorrisi ebeti stampati sulla faccia.

- Ragazzi, perchè queste espressioni... ehm...- chiese, leggermente perplessa.

Harry la guardò- perchè abbiamo trovato il capo dell'organizzazione criminale...

- Non è stato difficile- continuò George.

- È bastata solo un po' di polisucco, un passe par tout, mia sorella e un'unghia spezzata... Insomma, un gioco da ragazzi.

Hermione li fissò, ancora in piedi.

- E allora?

Luna sorrise- e allora abbiamo capito che è Draco Malfoy.

La riccia spalancò gli occhi e cadde su una sedia.

Draco Malfoy. Suo marito. Draco Malfoy. Suo marito. Draco M...

- Impossibile... Ma no...

- Perchè dovrebbe essere impossibile?-chiese Ron, lanciandole uno sguardo interrogativo.

Oh, cavolo.

- Beh perchè... Non è molto credibile, non trovate? Avete delle prove materiali?

Beccatevi questa.

- In verità, Hermione... Sì...- Neville tirò fuori da una borsa delle buste e dei documenti.

Buste identiche a quelle che il Ministro usava per le comunicazioni.

Buste identiche a quelle che Draco riceveva a casa.

Ne aprì una.

La riunione è stata spostata. Alle sette da Magie Sinister. Comunica. A.G.

- A.G??

- Astoria Greengrass... Immagino vorrai sentire com'e andata la vicenda...- disse Harry.

Logico, Draco è mio marito!

- Naturale.

- Ginny è stata molto felice di infiltrarsi segretamente nell'ufficio della Greengrass.

Io ero dal ministro, casualmente, e quando è entrata la sua segretaria per portargli il the ho puntato di nascosto la bacchetta contro una sua unghia e con un diffindo gliel'ho tagliata. Quando si è accorta che l'unghia le si era spezzata ha fatto per raccoglierla e gettarla ma, chinandomi a prenderla le ho detto che l'avrei fatto io. Cosa che poi non ho fatto.

Mi sono congedato e sono andato a prendere una fialetta di polisucco che tengo nell'armadietto del mio ufficio. Ginny mi stava aspettando davanti alla porta del bagno dove era entrata la Greengrass. Le ho consegnato la pozione, e appena la Greengrass è uscita Gin l'ha schiantata.

Così ha bevuto la polisucco e si è infiltrata nell'ufficio dove ha trovato quelle carte- il moro finì il raconto.

Hermione sospirò- ok, ok, è stato Dr... Malfoy. Ma adesso con lui cosa facciamo?

Ron prese la parola- è una cosa che non piace a nessuno, ma è un criminale e va eliminato. Dovrai ucciderlo Hermione.

Il cuore della riccia perse un colpo. No.

- Ucciderlo? Io? Perchè io?

Non voleva uccidere l'uomo che amava. Se i suoi amici avessero saputo, probabilmente si sarebbero limitati ad un accordo. Ma un omicidio...

- È una follia, ma capite cosa state dicendo? Voi che in guerra vi siete schierati contro l'omicidio, ora... Era un nostro compagno di scuola, lo capite?

Luna annuì.

- Lo capiamo Hermione, perfettamente. Ma non vogliamo l'anarchia, dobbiamo combattere.

- No, no!!! Siete matti, non vi riconosco più! Non c'è alcuna differenza tra chi combatte e chi si difende, non più, perchè anche chi si difende uccide, negando quei valori per i quali ha deciso di combattere!- la riccia era furente. Volevano farla diventare un'assassina. Come i membri della setta di killer.

Sentì gli sguardi degli altri su di sé.

Acconsentì, falsamente rassegnata. Non si sarebbe arresa, ma doveva fingere e capire tutto.

- Questo è il suo indirizzo- fece George, porgendole un bigliettino.

- So dove abita- replicò stizzita.

- Come sarebbe a dire che sai dove abita?

Hermione capì di aver fatto una gaffe.

- Beh, ne ho sentito parlare. Leggo anche io i giornali, o credete di essere gli unici?

Detto questo si smaterializzò a casa, con lo sguardo perso.

Non poteva.

E non l'avrebbe fatto.



Allora sono tornata dopo tantissimo tempo, contenti? Lo spero. Thumbelina: ciao! Come vedi adesso a essre in difficoltà è lei. Spero che ti sia piaciiuto. Baci! VeraAuxilia04: siamo entrati nel vivo della storia. Mi fa piacere che questa storia di piaccia. Fammi sapere ciò che pensi di questo. Baci! MaCco: ciao! sono contenta che ti piaccia... Cosa ne pensi di questo? un bacio. Lupin_love: nuova lettrice! Ciao. Questo ti è piaciuto' Baci! Ellie_lovegood: gli esami come sono andati? spero bene. Che ne pensi di questo? Baci. Vulneraria.

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