Una promessa è una promessa di LyraB (/viewuser.php?uid=60378)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una capopalestra piena di sorprese ***
Capitolo 2: *** Litigio quotidiano ***
Capitolo 3: *** Agguato sulla darsena ***
Capitolo 4: *** Un segreto che profuma di mare ***
Capitolo 5: *** Cuore spezzato ***
Capitolo 6: *** Una magia ***
Capitolo 7: *** Oro e diamante ***
Capitolo 8: *** Epilogo ***
Capitolo 1 *** Una capopalestra piena di sorprese ***
Una
capopalestra sorprendente
Ash, Misty e Brock erano fermi davanti alla palestra.
- Accidenti, non c'è nessuno! - Esclamò Ash.
Misty si alzò sulle punte dei piedi cercando di sbirciare
attraverso una finestra buia.
- Mi sa che dovremo ripassare. - Disse.
- Eppure è strano, è mattino inoltrato. -
Sentenziò Brock, pensieroso.
- La palestra è chiusa al mattino. - Disse una voce alle
loro spalle.
I tre si voltarono verso la ragazza che aveva parlato.
Lunghissimi capelli neri come la notte, lucenti e ondeggianti sulle
spalle. Alta e magra, con profondi occhi castani nel viso ovale e
labbra rosse. Indossava un bikini bianco e un pareo fantasia annodato
sulle anche. In un batter d'occhio, Brock le aveva preso le mani e le
stava giurando amore eterno.
Misty lo prese per un orecchio, borbottando qualcosa sui ragazzi troppo
espansivi.
- Devi perdonarlo, fa sempre così con le ragazze molto
carine. Stavi dicendo che la palestra è chiusa? -
- Al mattino sì. Ripassate oggi pomeriggio. - Disse la
ragazza, allontanandosi.
- Scorbutica almeno quanto bella. - Disse Misty.
- Già la amo! - Esclamò Brock.
Ash e Misty sospirarono.
- Beh, a quanto pare ci conviene fare un giro e trovare un posto dove
mangiare. - Disse Ash.
Sotto i loro piedi una sottilissima sabbia color dell'oro si stendeva
fino all'orizzonte. Qua e là colorati cespugli pieni di
fiori sembravano sorridere al terzetto che vagava per Brillopoli.
Continuarono a camminare tra le piccole case e le persone che si
incrociavano per la strada, salutandosi e sorridendo.
- È proprio una cittadina tranquilla. -
Sentenziò Brock.
- Guardate! - Esclamò Misty correndo avanti.
- Ehi, Misty, dove vai? - Rispose Ash, seguendola.
Misty era ferma su una spiaggia dove la sabbia era ancora pių dorata
del resto della città. Il mare si stendeva davanti ai suoi
occhi, così blu, limpido e profondo da farla sommergere da
un'ondata di nostalgia per il mare che si stendeva sotto al promontorio
di Cerulean City.
- Oh, wow! - Esclamò Ash.
In quel momento l'attenzione dei tre fu attirata da un gruppo di
bambini che vociavano poco lontano. Stavano giocando a un gioco simile
a bandiera, e tra le due righe di bambini stava una ragazza
più grande di loro.
Una delle bambine si avvicinò alla ragazza e
indicò i tre sulla riva. La ragazza sorrise e scosse la
testa, poi mandò di nuovo la bambina al suo posto.
Ash, Misty e Brock stavano seguendo la scena senza capire.
All'improvviso la ragazza si allontanò, mentre al suo posto
si metteva un'altra giovane pių o meno della stessa età.
La prima si avvicinò a loro con un gran sorriso.
Indossava uno sportivo due pezzi turchese, era insabbiata fino alle
ginocchia e portava i capelli color miele spettinati, puntati a caso
con una molletta sulla nuca. Aveva gli occhi verdi, con lunghe ciglia.
- Siete nuovi di qui, vero? - Disse con gli occhi che sorridevano.
- Sì, come fai a saperlo? - Rispose Brock.
- Brillopoli è piccola, e io vivo qui da sempre, quindi
conosco tutti. Io sono Cassiopea. -
- Io sono Ash, lei è la mia amica Misty e lui è
Brock. - Disse Ash, tendendo la mano alla ragazza.
- Cosa vi porta nella nostra città? - Chiese lei.
- Voglio sfidare la Capopalestra! - Esclamò Ash con aria
agguerrita.
- Abbiamo saputo che c'è una Capopalestra qui, la chiamano
la Stella Marina e usa Pokèmon d'acqua... ma la palestra
è chiusa. - Spiegò Misty.
- Infatti. La Capopalestra alla mattina lavora al Mini Club. -
- Al Mini Club? - Chiese Ash senza capire.
Cassiopea allungò una mano verso il gruppo di bambini che
stavano giocando poco lontano.
- Accudiamo i figli dei marinai. Prima che fondassimo il Mini Club
erano sempre in giro da soli e rischiavano di diventare dei piccoli
teppisti. Ora sono come una grande famiglia. Capita addirittura che,
quando i genitori sono per mare per molto tempo, dormano anche al
nostro Club. Io li adoro tutti, dal primo all'ultimo, e non rinuncerei
alle mie mattine con loro per niente al mondo. -
- Ma allora tu sei... - Intervenne Misty.
- La Capopalestra, sì. - Disse Cassiopea sorridendo
divertita. - Volete unirvi a noi? Stiamo giocando a Batti Tre. -
- Io non so giocare! - Esclamò Ash.
- Mi sa che siamo troppo grandi, poi. - Disse Brock.
- Scommettiamo di no? Io ho vent'anni e mi diverto ancora. -
- Tu vent'anni? - Esclamò Brock.
- Non si direbbe, lo so. Tutti me ne danno quindici. Ma ne ho venti.
Allora, dai, mettetevi comodi e venite a giocare con noi! -
--***--
NdA:
mi sono voluta cimentare con un nuovo Fandom... speriamo che il
tentativo sia riuscito in modo accettabile! Questa storia l'hanno
già letta sul forum delle Pokèmon Girls,
perciò se girando nel web la ritrovate sotto il nome di
Cassiopea o di Misty non preoccupatevi... è sempre la
sottoscritta che vi parla!
Detto
questo, vi lascio al prossimo capitolo! Bacibaci! Flora
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Litigio quotidiano ***
Visita
A Brillopoli
Cassiopea aprì la porta esclamando:
- Mamma, sono io! Ho ospiti, salgo a preparare l'altra stanza! -
- D'accordo cara. - Disse la madre, avvicinandosi. - Tra cinque minuti
è pronto il pranzo. -
Era una donna esile, minuta, bruna e con gli occhi castani, niente a
che vedere con la figlia.
Cassiopea accompagnò i tre al piano di sopra, lasciando Ash
e Brock in una stanza di legno con un letto a castello e portando Misty
nella propria, dove il divano azzurro e rosa divenne un grazioso letto
singolo dalla trapunta turchese.
- Ragazzi, è pronto! - Chiamò la madre di
Cassiopea.
I quattro scesero e si sedettero al tavolo rotondo del salotto. La
donna entrò seguita da una ragazza davvero molto avvenente.
- Lei è la mia sorellina, Andromeda. - Disse Cassiopea.
- L'abbiamo già vista, davanti alla Palestra! - Disse Ash.
- Lo sapevo che le nostre strade si sarebbero incontrate, è
destino per noi due stare assieme... - Iniziò Brock.
Ma Andromeda lo ignorò categoricamente, sedendosi al suo
posto e iniziando a mangiare.
Nel pomeriggio Cassiopea propose di andare a fare un giro per
Brillopoli prima della sfida tra in Palestra. I tre si mostrarono
entusiasti, e quindi uscirono assieme.
- Brillopoli si chiama così perchè di sera la
spiaggia scintilla come fosse d'oro, è davvero uno
spettacolo unico al mondo. - Disse Cassiopea, mentre camminavano sulla
riva.
- Dev'essere davvero bellissima! - Disse Misty.
- Se volete vedere un posto molto romantico dovreste andare alla
darsena del porto. La sera si accendono i lampioni, e le onde cantano
tra gli scogli. Gli innamorati si danno spesso appuntamento
lì. - Disse poi Cassiopea, mentre i suoi occhi si perdevano
in chissà quali ricordi.
Continuando a camminare raggiunsero il punto dove si erano incontrati
quella mattina, e c'erano ancora tutti i bambini, con costumini e
ciambelle, pronti a fare il bagno.
Le due ragazze si fermarono su due lettini a prendere il sole
chiacchierando, mentre Brock e Ash giocavano a calcio con alcuni dei
bambini del Mini Club.
Cassiopea trovava Misty meravigliosa, e aveva davvero molto in comune
con lei, per quanto la ragazza dai capelli rossi fosse un tipo
aggressivo e Cassiopea la personificazione della dolcezza.
Ash si era dimostrato un ragazzo davvero in gamba, spiritoso e
divertente, e con una grinta invidiabile. Cassiopea l'aveva
già promosso a suo amico.
Brock - anche se l'aveva spaventata con quella reazione con Andromeda -
era un tipo a posto... a suo modo era serio e posato, e tutto sommato
le piaceva anche lui.
- Potremmo fare uscire i nostri pokèmon, che ne pensi? -
Propose Cassiopea ad un certo punto.
- Ottima idea! - Esclamò Misty.
Cassiopea chiamò i suoi Pokèmon, e Misty fece lo
stesso. Corsola, Totodile, Squirtle, Azurill si misero a
giocare assieme a Staryu, Starmie e Poliwag, mentre Finneon si tuffava in mare assieme all'Horsea di Misty.
Cassiopea teneva tra le mani un'ultima sfera pokè.
- Ti meriti anche tu un po' di divertimento. - Mormorò.
Poi posò un piccolo bacio sulla Pokèball e quella
si aprì.
Un delizioso Riolu saltellò felice vicino a Cassiopea e poi
si precipitò a giocare con gli altri.
- Un Riolu? Ma non è un pokèmon d'acqua, vero? -
Disse Misty stupita.
- No... È un pokèmon di lotta. -
- E come mai l'hai catturato? -
- Non l'ho catturato. È una lunga storia... di cui non mi va
molto di parlare. - Replicò Cassiopea, con gli occhi bassi.
Il pomeriggio era volato, e il sole era scivolato sotto l'orizzonte,
dietro le case.
- Oh cavolo, ci siamo dimenticati del nostro incontro! -
Esclamò Cassiopea, mentre richiamava i suoi
Pokèmon nelle sfere Pokè.
- Non importa, ci voleva proprio un po' di svago. - Disse Ash,
sedendosi pesantemente sul lettino dov'era seduta Misty, sgocciolando
dai capelli e dal costume.
- Senti, Ash, c'è una spiaggia enorme, potresti evitare di
scolare su di me! -
- Uffa quanto sei permalosa! Per due goccine d'acqua! -
- Sei tu che sei un rompiscatole! Potevi trovarti un altro posto per
asciugarti! -
- Certo che sei egoista, non c'è mica scritto 'Misty' su
questo lettino. -
- Dai, Ash, ti lascio il mio lettino. - Disse Cassiopea alzandosi.
- Mica posso lasciarla vinta a questa testona! - Esclamò Ash.
- Certo, mica puoi farmi un favore! Ti ricordo che mi devi ancora la
bicicletta! - Esclamò Misty.
- Oh, no, ti prego, non puoi tirare ancora fuori quella vecchia storia!
-
Cassiopea ridacchiò, e Brock disse:
- è sempre così. Almeno una volta al giorno
sentono il bisogno di litigare. -
- Si vogliono molto bene. - Sentenziò Cassiopea.
- Tu dici? - Domandò Brock.
Cassiopea guardò Misty e Ash che quasi venivano alle mani e
sorrise. Lei sentiva quella specie di alchimia che si creava tra loro
due... per quanto litigassero, che fossero uniti era innegabile.
Era diventata particolarmente sensibile alle persone innamorate.
- Oh, ho capito... mi alzo io. Dopotutto ai bambini capricciosi bisogna
darla vinta per farli smettere di frignare! - Esclamò Misty,
alzandosi e infilando la maglietta.
- Dove vai? - Domandò Ash.
- A casa, a farmi la doccia e a farmi passare i cinque minuti! -
Sbottò lei.
- Andiamo tutti. - Disse Cassiopea.
Tornarono tutti a casa di Cassiopea e, dopo una bella doccia, cenarono.
Dopo la cena, Misty raggiunse Cassiopea in camera.
La ragazza aveva lasciato le Pokè Ball sulla scrivania.
Misty le contò, erano cinque. Alzò gli occhi e
vide Cassiopea sul balcone, mentre fissava il mare che scintillava
all'orizzonte.
Misty si appoggiò alla ringhiera del balcone e
guardò il mare senza dire nulla.
Fu Cassiopea a rompere il silenzio
- Tu e Ash vi conoscete da molto? -
- Qualche anno, sì. - Disse Misty.
- Brock mi diceva che litigate spesso. -
- Lui è un bambino con la testa dura. Certe volte
è davvero impossibile farlo ragionare. - Disse Misty.
- Però quando parli di lui hai gli occhi che sorridono. -
Notò Cassiopea.
Misty arrossì.
- Beh, che vuol dire? -
- Sei fortunata, Misty. Non sai quanto sei fortunata a potergli stare
accanto. -
- Ad Ash, dici? -
- Alla persona che ami. Nel tuo caso, Ash. - Disse Cassiopea,
voltandosi e rientrando.
- Ehi, ehi, aspetta, io non... - Balbettò Misty avvampando.
Ma Cassiopea era già rientrata.
Misty rimase immobile, con le guance rosse, sul balcone. Non capiva
come aveva fatto Cassiopea a capire tutto in un solo giorno.
Forse era perché aveva qualche anno più di lei,
forse perché era una ragazza - si sa, le donne hanno intuito
per questo cose...
Ma soprattutto era rimasta colpita da come le era sembrata triste
mentre rientrava.
--***--
NdA:
Ed eccoci qui alle nostre note dell'autrice.. beh, che dire, spero di
aver reso l'idea di questa amena cittadina di mare! Anche il litigio
spero sia suonato naturale, ci tengo molto che i miei personaggi siano
il più possibile simili a quelli veri!
Ringrazio
davvero di cuore Misty_Pan, che ha lasciato una recensione e ha
aggiunto la storia tra le seguite. Sono molto contenta che ti stia
simpatica Cassiopea, ci tenevo a darle l'aria della classica "brava
ragazza"... spero che la storia di Riolu ti abbia incuriosita! ^^
Grazie
a tutti per avere letto!
Bacibaci!!! *Flora*
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Agguato sulla darsena ***
Agguato
Sulla Darsena
- Beh, allora, siete pronti? - Esclamò Misty innervosita,
bussando ancora alla porta di Ash e Brock.
- Andromeda! Dove vai così bella? - Esclamò
Cassiopea, vedendo la sorella minore uscire dalla stanza con un top
nero e argento e un paio di shorts bianchi, con i lunghi capelli
raccolti in una complicata crocchia.
- Esco con Brock. - Disse.
Misty e Cassiopea rimasero a bocca aperta.
- Inutile che fate quelle facce. È un bel ragazzo, e poi
stiamo solo andando a fare una passeggiata... mica me lo sposo! -
- Io lo farei mia adorata! - Esclamò Brock, precipitandosi a
prendere Andromeda sottobraccio.
- Calmino, eh. - Disse Andromeda, uscendo con lui.
Ash uscì in quel momento, cercando disperatamente di
ravviarsi i capelli.
- Tanto è una battaglia persa. - Mormorò Misty
guardandolo di sottecchi.
Ash la fulminò con lo sguardo.
- Vi accompagno sulla darsena, così potrete vedere la sabbia
scintillante che ha dato il nome alla nostra città. - Disse
Cassiopea.
La passeggiata era piuttosto lunga, e andava avanti lungo la riva, su
una strada di piastrelle. La lunga fila di lampioni di ferro battuto
mandava una morbida luce arancione e il mare andava e veniva accanto
alla darsena con il suo canto liquido. Le stelle occhieggiavano
sorridenti nel cielo di velluto nero, e si riflettevano nel mare
facendolo sembrare un secondo firmamento.
Sullo spiazzo alla fine della darsena non c'era nessuno.
Togepi e Pikachu si rincorrevano mentre Ash, Misty e Cassiopea erano
seduti su una panchina. Cassiopea raccontava loro della festa della
città, quando tutte le ragazze facevano uno spettacolo.
All'improvviso dalla tracolla floreale di Cassiopea un fascio di luce
argentata precedette l'apparizione di Riolu.
- Vuoi giocare con Pikachu e Togepi? - Disse Cassiopea.
Il piccolo Pokèmon annuì, correndo verso Pikachu
e Togepi.
All'improvviso, dall'alto, un enorme faro al neon abbagliò
la piazzetta della darsena.
Un enorme mongolfiera con le sembianze di un Meowth apparve nel cielo,
oscurando le migliaia di stelle.
- Preparatevi a passare dei guai! -
- Dei guai molto grossi! -
- Proteggeremo il mondo della devastazione! -
- Denunceremo i mali della verità e dell'amore -
- Estenderemo il nostro potere al di là delle stelle! -
- Jessie! -
- James! -
- Team Rocket, pronto a partire alla velocità della luce! -
- Arrendetevi subito, o preparatevi a combattere! -
- Miao, proprio così! -
- Il team Rocket! - Gridò Ash, balzando in piedi
Ma prima che potessero fare o dire qualunque altra cosa, una rete di
nylon cadde sui tre Pokèmon che fino a quel momento avevano
giocato tranquillamente.
- Stavolta abbiamo preso tre piccioni con una fava... meglio di
così! - Esclamò Meowth, tirando su la rete con
una piccola carrucola.
- Ehi, aspettate! - Gridò Misty.
- Pikachu, tuonoshock! - Esclamò Ash.
Ma la rete di nylon vanifichò le scariche del
pokèmon elettrico.
- Riolu! Restituitemi il mio Pokèmon! Riolu! -
Cassiopea rincorse la mongolfiera che si allontanava fino alla
ringhiera che circondava la darsena. Quando della mongolfiera non
rimase traccia nel cielo, Cassiopea si aggrappò alla
ringhiera e scoppiò in singhiozzi senza ritegno.
- Cassiopea... - Iniziò Misty, posandole una mano sulla
spalla.
Ma la ragazza la scostò, correndo sulla darsena diretta a
casa.
--***--
Nda:
Ecco qui, il nostro Team Rocket è entrato in scena!!! Mi
hanno sempre fatto molto ridere, quindi come potevo non metterli nella
storia?
Beh
a quanto pare il mistero sulla nostra Cassiopea si infittisce.. ma non
preoccupatevi, si svelerà tutto molto presto!
Detto
questo, grazie ad AAAz e a I love sasunaru per averla inserita tra le
seguite, e ovviamente una rispostina a Misty_Pan è di dovere:
... grazie della tua recensione, e non preoccuparti se fai fatica a
rispondere, ho fatto anche io la terza media e ti posso capire! ^^ Se
vuoi fare pubblicità fai pure, mi fa solo piacere! E
sì, Cassiopea è particolarmente sensibile ai
cuori innamorati, e presto capirai il perchè... Grazie per
la tua recensione!!!
Grazie
a tutti quelli che hanno letto!
bacibaci
*Flora*
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** Un segreto che profuma di mare ***
Un segreto
che profuma di mare
Misty e Ash rimasero immobili nella
piazza.
- Ma che le è preso? - Disse Ash.
- Credo che ci sia qualcosa sotto il
suo rapporto con Riolu. - Disse Misty.
- Davvero? -
- Certo che voi maschi mancate proprio
di intuito! - Sbottò Misty - Non hai visto com'era
disperata? -
- Beh, forse... -
- Forse niente, ora torniamo a casa,
tiriamo su di morale quella ragazza e poi andiamo a riprenderci i
nostri Pokèmon. -
- Hai perfettamente ragione. - Convenne
Ash, sorridendole.
Misty rispose con un sorriso: era
strano vedere Ash darle ragione... tanto strano quanto piacevole.
Tornarono in fretta indietro, verso
casa di Cassiopea, e rientrarono.
- Vieni. - Disse Misty, aprendo la
porta della camera che divideva con la Capopalestra.
- Forse è meglio che vada tu da sola.
Con una ragazza si confiderà sicuro meglio. -
Misty rimase un momento interdetta.
- Da quando sei così diventato così
attento ai sentimenti altrui? -
Ash arrossì bruscamente e rise,
imbarazzato.
- Misty, Ash... - Disse Cassiopea,
affacciandosi alla porta. - Entrate. -
Cassiopea si sedette sul letto, con
Misty vicino e Ash di fronte
- Scusate, non volevo essere scortese.
Ma quelli si sono presi il mio Riolu... - Iniziò Cassiopea.
- Vedrai che li riprenderemo. Dio solo
sa quante volte ci hanno provato a farci fessi... ma Ash gliel'ha
sempre fatta pagare. Anche noi fa soffrire il pensiero che i nostri
Pokèmon siano nelle mani di quei mascalzoni. - Disse Misty.
- Tu non capisci... tu non puoi
capire... Riolu per me è importante. -
- Tutti gli allenatori vogliono bene ai
propri Pokèmon. - Disse Ash.
- Riolu per me è molto di più. Sapete
tenere un segreto? - Disse.
I due annuirono, e Cassiopea iniziò a
raccontare.
- Una sera, circa tre anni fa, avevo
riaccompagnato un bimbo del Mini Club a casa sua. Era molto tardi, e
stavo camminando lungo la spiaggia diretta a casa. Ad un certo punto
ho sentito delle voci vicino a me.
"Ehi, Davide, la vedi quella?"
"Certo Lorenzo... Che ne pensi,
Nelson?"
"è un gran bel bocconcino... Ehi,
bella! Fermati con noi!"
Quei tre mi si avvicinarono con aria
poco raccomandabile.
"Ma guarda... siamo in tre, tutti
qui per te!" Ha esclamato uno dei tre, accarezzandomi i capelli.
"Lasciatemi andare!" Ho
gridato io, ma i tre tipi non sembravano intenzionati ad ascoltarmi.
All'improvviso il capo dei tre, il tipo di nome Nelson, ha deciso che
mi ero fatta desiderare abbastanza, e mi ha spinto. Io sono
inciampata, e mi sono ritrovata distesa per terra, con quelle tre
ombre minacciose su di me. Ho stretto forte gli occhi, pronta al
peggio, quando...
"Non dovreste prendervela con una
ragazza indifesa." Ha detto una voce all'improvviso. "Vai,
Lucario, sono tutti tuoi."
In meno di un secondo i tre ragazzi
erano stesi a terra, privi di sensi. Ho aperto cautamente un occhio e
l'ho visto. La sabbia dorata illuminava il suo viso, con quei
lineamenti regolari e dolcissimi. Con quei grandi occhi blu, limpidi
e profondi come il mare. Con quel sorriso contagioso. Portava una
camicia blu con le maniche arrotolate a metà
dell'avambraccio e
pantaloni scuri. Mi fissava con una mano tesa. Io ho preso la sua
mano e mi sono tirata su, avvampando come una tredicenne.
"Stai bene?" Mi ha chiesto.
"Sì, grazie. Ma se non fosse
stato per te..."
“Non ci pensare. Ti accompagno a
casa..."
"Cassiopea."
E lui mi ha sorriso ancora, posandosi
una mano sul petto.
"Marisio" ha detto. -
Cassiopea si fermò un momento, persa
nei suoi ricordi. Poi riprese, con aria nostalgica ma con un sorriso
sulle labbra.
- Lui è una persona meravigliosa. È
rimasto in città per tre mesi, i più belli della
mia vita.
Tra tutte le ragazze bellissime della
mia città, mia sorella per prima, sembrava aver scelto me
come
amica. Passavamo lunghissime ore assieme a ridere e a parlare. Come
mi faceva ridere, Marisio. Era sempre spiritoso, divertente,
interessante... ma non era un buffone, assolutamente. È uno
dei
ragazzi più seri che io conosca. Così un giorno
è venuto fuori il
fatto che avrei voluto diventare una capopalestra. Gli ho detto che
sono troppo insicura, e lui mi ha detto di tirare fuori il meglio di
me. Mi ha allenato, nel vero senso della parola. I miei piccoli
pokèmon deboli contro il suo meraviglioso Lucario. Io
perdevo di
continuo, ma lui mi incoraggiava sempre, e allora ricominciavamo
tutto daccapo. Poi, assieme, abbiamo messo giù il progetto
del Mini
Club. Lui ha fatto di me la Cassiopea che vedete oggi. -
Nella stanza scese il silenzio. Ash e
misty si scambiarono uno sguardo, senza sapere cosa dire.
Sembrava una storia bellissima. Ma non
riuscivano a capire come sarebbe andata a finire.
--***--
NdA:
scusate il terribile ritardo ma non ho avuto tempo/voglia di
aggiornare.. Nvu mi blocca il PC così ogni volta mettere un
nuovo capitolo è una vera e propria battaglia! Detto questo,
ecco qua il nuovo capitolo con la nostra prima rivelazione... Chi di
voi ha giocato a pkmn Platino sa di chi sto parlando, e forse anche chi
ha visto uno degli ultimi dilm (personalmente non ho visto proprio
niente...). Per vedere la sua - adorabile - faccia basta digitare sir
Aaron su internet... ho preferito chiamarlo Marisio perchè
avevo paura che si potesse confondere con Aaron (quello dei
superquattro di Platino per intenderci) che invece non mi piace....
Beh,
al prossimo capitolo per la seconda parte di questa storia!!
Grazie
a AAAz, Agnese_san, I_love_sasunaru e naruhina_7 per
averla inserita tra le seguite!! Spero continuerete a
leggere!! Grazie a fedina che si
ricorderà di questa fanfic!!!
Grazie
alla mia Ioletta
preferita
che l'ha messa addirittura tra le preferite... (come se non l'avessi
già letta tutta XD).. ti adoro Lucinda!!! ^_^
E
un commentino di risposta alla mia Misty_pan96 che commenta sempre!!
Grazie!!
@ Misty_Pan96 =
eh sì, anche io adoro il Team Rocket.. che mondo
pokemon sarebbe senza di loro? :) .. spero tu abbia gradito questa
prima parte di racconto, e sappi che il racconto della nostra Cassiopea
non è ancora finito...
Grazie
ancora tutti!
Bacibaci!
*Flora*
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** Cuore spezzato ***
Cuore
spezzato
Cassiopea continuò a raccontare:
- Le giornate erano una più bella dell'altra. Avevo un
amico, un vero amico... una cosa che non avevo mai avuto prima.
Iniziavo ad avere fiducia in me stessa, e anche i miei
Pokèmon si facevano più forti. Un pomeriggio
afoso di fine estate Marisio mi ha dato appuntamento sulla spiaggia. Le
nuvole basse minacciavano un temporale imminente, e quando sono
arrivata sulla spiaggia l'ho visto. Indossava uno strano cappello, un
lungo mantello blu e stivali neri.
"Devo andare." Mi ha detto.
"Dove? E perché?"
"Sarei dovuto partire la mattina dopo averti conosciuta, ma non ne ho
avuto il coraggio. Non posso dirti dove devo andare e
perché. Ma ti giuro che ritornerò."
Io trattenevo le lacrime, con coraggio, ma non ci riuscivo. Era il mio
migliore amico, poteva davvero piantarmi in quel modo? Lui mi ha
sfiorato il mento con due dita e mi ha alzato il viso, costringendomi a
guardarlo in quegli occhi blu come il mare.
"Vuoi farmi credere che non è un addio?"
Una goccia di pioggia scivolò sulla mia guancia, come una
lacrima. Marisio me l'asciugò con un guanto e mi sorrise,
con uno di quei disarmanti sorrisi che solo lui sapeva fare.
"Facciamo un giuramento. Qui, su questa spiaggia d'oro. Giuriamoci che
quando ci rivedremo tu sarai Capopalestra di Pokèmon d'acqua
e io avrò adempiuto la mia missione. E quando ci rivedremo
sarà per sempre." Mi ha detto.
"Io... io non so se ne sarò capace." Ho risposto, abbassando
gli occhi..
"Tu ne sarai capace. Lo so. Giurami che inseguirai il tuo sogno senza
mollare mai e senza ascoltare chi non ti vuole bene. Quando
tornerò voglio vedere la tua palestra, con il suo bel
cartello con su scritto 'Cassiopea, la Stella Marina'."
E alla fine io gliel'ho promesso. Alla fine ho deciso di accettare
quella sfida, e gliel'ho promesso.
Lui mi ha preso il viso tra le mani e mi ha posato un bacio sulle
labbra. -
La voce di Cassiopea, tremante, tradiva la sua emozione.
- Il mio primo e unico bacio. Lui... lui è stato il mio
primo e unico amore. Perché quando se ne è
andato, sparendo nella pioggia, mi sono resa conto di amarlo. Troppo
tardi. -
La voce della ragazza sparì in un sussurro, ma dopo un
momento si risollevò.
- Ma quando sono tornata a casa, fradicia di pioggia e singhiozzando,
ho trovato quell'uovo azzurro. Era in un cestino pieno di fiori, con un
biglietto "prenditi cura di lui, e una parte di me rimarrà
con te". E io ho accudito l'uovo... e da allora Riolu è
tutto quello che mi è rimasto di Marisio. -
Fu Ash a rompere il silenzio che seguì.
- Ti aiuteremo a ritrovare Riolu. - Disse Ash, guardando Misty.
Misty sorrise. Non aveva mai visto Ash tanto deciso. Pensò
che quel ragazzo aveva davvero un grande cuore.
***
- Ti prego, Alakazam, aiutami... solo per questa volta. - Disse di
nuovo Cassiopea, quasi inginocchiandosi davanti al Pokèmon
psico di sua sorella, il quale per l'ennesima volta non la
degnò di uno sguardo.
- Tale e quale alla sua allenatrice. - Sussurrò Ash.
Alakazam lo fulminò con uno sguardo tale che ad Ash esplose
il mal di testa.
- Senti Cassiopea, facciamo a modo nostro. - Disse Misty.
- Conosci un posto dove può essere atterrata una
mongolfiera? - Disse Ash.
- Ash! Mi hai letto nel pensiero! - Esclamò Misty stupita.
Ash le sorrise.
- Beh, c'è un posto... è un vecchio capanno per
la riparazione delle barche, ha molto spazio libero attorno. - Rispose
Cassiopea.
- Bene, allora andiamoci subito! Quelli del Team Rocket non sono molto
furbi, di solito li becchiamo in cinque minuti! - Esclamò
Ash.
- D'accordo. - Disse Cassiopea.
I tre uscirono correndo dalla casa, diretti alla vecchia rimessa.
Quando vi arrivarono, era tutto buio e silenzioso.
- Questo posto non mi piace. - Sentenziò Misty rabbrividendo.
- Stai tranquilla, non sei da sola. - Disse Ash con un sorriso.
Come sempre quando Ash diceva una cosa particolarmente carina, il cuore
di Misty fece una capriola. La ragazza cercò di rimanere
impassibile guardandosi nervosamente intorno, evitando di pensare ai
battiti impazziti del suo cuore.
- Ecco, si entra per di qua. - Disse Cassiopea
Aprì una porta di metallo cigolante e entrò nella
stanza buia.
- Accidenti, non si vede niente! - Esclamò poi la ragazza.
Avanzarono nel buio ancora per qualche passo, poi Ash, che camminava
davanti a tutti, si bloccò.
- Sento delle voci. Vengono da quella direzione. - Sussurrò.
I tre si avvicinarono in punta di piedi alla successiva porta di
metallo.
In effetti dall'altra parte provenivano delle voci. E anche il grido
disperato di un pokèmon.
- Riolu! - Gridò Cassiopea.
- Ssssh! - Esclamarono in coro Ash e Misty, ma era troppo tardi. La
porta si spalancò un attimo dopo.
- Oho, ma chi abbiamo qui? - Esclamò James.
- Ma sono i mocciosi! E assieme a quella tizia con le orecchie da
cocker! - Replicò Jessie.
- Questi sono codini, idiota! - Esclamò Cassiopea arrossendo.
- Dove sono i nostri pokèmon? - Esclamò Ash.
- Come vedete hanno già il loro posto prenotato per un bel
viaggetto dal nostro capo! - Esclamò Jessie.
Si scostarono dalla porta e i tre ragazzi videro Togepi, Pikachu e
Riolu in una minuscola gabbia di plexiglass. Togepi piangeva disperato,
Pikachu cercava inutilmente di disintegrare le pareti con i suoi
attacchi elettrici e Riolu tirava pugni e testate alla plastica che lo
imprigionava, senza risultato.
- Riolu! - Gridò Cassiopea, avvicinandosi al suo
pokèmon.
Ma prima che potesse arrivarci abbastanza vicino, Meowth
sollevò la gabbia e le prese in spalla.
- Ciao ciao illusi! - Esclamò, prima di filarsela da
un'uscita secondaria.
- Aspetta! - Gridò la Capopalestra.
- Certo che aspettiamo. Aspettiamo di sconfiggervi, così
torniamo a casa con una bella vittoria, oltre che con tre
pokèmon rari! - Esclamò Jessie.
- Adesso ve la vedrete con me! - Esclamò Ash.
- … Con noi! - Esclamò Misty.
- Due contro due? Per noi va bene! - Esclamò James. -
Victrebeel, scelgo te! -
Victrebeel uscì dalla pokèball per infilarsi
sulla testa del suo allenatore.
- Sei un vero disastro! - Gridò Jessie, chiamando dalla sua
sfera pokè Arbok e aiutando James con il suo
pokèmon ribelle.
- Io scelgo te, Phanphy! - Esclamò Ash.
- Vai, Staryu! - Disse Misty.
- Victrebeel, usa Velenpolvere! -
- Arbok, bloccali, così non possono scappare! -
Arbok strinse Staryu e Phanpy nelle sue spire e Victrebeel
lanciò in aria la sua polvere velenosa.
- Staryu, disperdila con il tuo Getto d'acqua! - Gridò Misty.
- E tu, phanphy, usa l'attacco Rotolamento e liberati di quel
pokèmon! -
I due pokèmon obbedirono all'istante.
E un momento dopo stavano bene, liberi da Arbok e fuori pericolo di
avvelenamento.
- Dannati mocciosi! - Ringhiò Jessie. - Arbok, usa
velenospina! -
- Victrebeel, usa Solarraggio! - Replicò James.
- Phanpy, usa Bottintesta e devia l'attacco di Victrebeel! -
- Staryu, usa Comete! -
Phanpy si gettò a tutta velocità contro
Victrebeel, il cui Solarraggio finì fuori dalla finestra,
sbriciolando letteralmente il vetro.
Staryu usò Comete, ma Arbok riuscì a schivarle e
scagliò Velenospina sul pokèmon d'acqua.
- Staryu! - Gridò Misty.
Il gioiello al centro del corpo di Staryu lampeggiava paurosamente.
“Dovrei usare ripresa, ma ci vorrebbe del tempo...”
Pensò Misty.
- Io li tengo occupati. Tu preoccupati di rimettere in piedi Staryu per
dare il colpo di grazia a questi due! - Esclamò Ash.
Misty rimase per un istante in silenzio. Era la seconda volta che Ash
le leggeva nel pensiero.
- Staryu, usa ripresa! - Esclamò poi.
Il pokèmon iniziò a brillare, prima debolmente,
poi la luce si intensificò.
- Ora non può difendersi! Victrebeel, attacco Solarraggio! -
Gridò James.
- Ah, non ci riuscirete! Phanphy, usa Bottintesta di nuovo! -
Esclamò Ash.
Phanpy diede una testata decisamente violenta a Victrebeel, che
ondeggiò per un po' scuotendo il capo, confuso. Poi si
riscosse e si guardò in giro.
- Allora, che aspetti? Ti ho detto di attaccare! Attacca Staryu adesso
che... -
- Adesso cosa? - Rispose Misty.
Staryu aveva smesso di brillare ed era schierato al fianco di Phanphy.
- Staryu, attacco Bolle! -
- Phanphy, attacco Rotolamento! -
Gridarono i due ragazzi in coro.
I pokèmon non se lo fecero ripetere due volte, e prima che
Jessie e James potessero dire qualunque cosa, partirono all'attacco.
La stanza si riempì di bolle, e non si vedeva a un palmo dal
naso. E all'improvviso si sentì uno schianto fortissimo.
Quando le bolle scomparvero, Arbok e Victrebeel giacevano a terra,
privi di sensi.
- Oh accidenti! - Esclamò James.
- Forza, richiamiamo questi due buoni a nulla e scappiamo! - Disse
Jessie.
In men che non si dica Arbok e Victrebeel erano spariti e il Team
Rocket se la stava dando a gambe.
- Non ce la faranno due volte sotto al naso! - Gridò Ash.
Lui e Misty, seguiti da Cassiopea che aveva seguito da fuori tutto
l'incontro, rincorsero i tre. Aprirono la porta secondaria e si
ritrovarono fuori.
La sabbia scintillava come polvere di stelle sotto la luna, e una
enorme figura scura si stagliava sull'oro della spiaggia.
- Ma come non parte? - Disse James.
- A un certo punto un raggio luminoso ha rotto la finestra e ha bucato
il pallone, non possiamo partire in questo stato! - Esclamò
Meowth.
- Che facciamo? - Mormorò Misty.
- Non si sono accorti di noi. - Disse Ash. - Possiamo usare l'effetto
sorpresa. -
- Io vado a riprendermi il mio Riolu. - Disse Cassiopea.
- Aspetta! - Dissero i due in coro, ma la ragazza era già
andata avanti nel buio.
--***--
NdA: eccoci qui!
Finalmente
abbiamo visto un po' di azione, non c'era stata nessuna lotta di
Pokèmon finora.. devo ammettere che delle lotte dell'anime
ho vaghi ricordi risalenti almeno a 8-10 anni fa, quindi non so come
sia venuta la scena! Nel caso accetto critiche e suggerimenti a cuore
aperto!
Grazie
a tutti quelli che stanno seguendo la vicenda...
@ Misty_Pan96:
ho aggiornato abbastanza in fretta? spero di sì e spero che
tu stia benissimo, perchè non voglio perdere una ragazza che
lascia recensioni così carine! Spero ti sia piaciuta la fine
della vicenda di Marisio... Sono proprio curiosa di sapere che ne pensi!
@ Mistyemily:
Grazie per la tua recensione! Mi fa piacere che ti piaccia Cassiopea,
l'ho modellata un pochino su di me - anche se è
più simpatica e carina XD - e vuoi sapere se Marisio
tornerà? Beh... la pazienza è la virtù
dei forti, si dice... e Cassiopea ne ha in abbondanza!
@ SesshomaruJunior:
grazie per la tua recensione, mi sembri una persona davvero in gamba e
spero che commenterai anche questo capitolo, magari con qualche critica
così potro migliorare. Quanto alla fine dell'aitante
Marisio... ci hai azzeccato, visto? La sua fine fine però
è ancora un mistero... tornerà? Non
tornerà? Bah...
Grazie
ancora a tutti quelli che leggono!
Al
prossimo capitolo (spero prestissimo!)
Bacibaci
*Flora*
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** Una magia ***
Ma
questa è una magia?
L'ombra scura di Cassiopea si muoveva circospetta dietro alla
mongolfiera davanti alla quale il Team Rocket discuteva ancora. La
ragazza si alzò e sgusciò nella cesta della
mongolfiera, prendendo tra le mani la gabbietta di Riolu. Aveva appena
fatto in tempo a uscire dalla cesta e a scivolare qualche passo
più i là, che Riolu iniziò a squittire
di gioia.
Cassiopea gli fece cenno di fare silenzio, ma l'udito fino di Jessie
l'aveva già sentita.
- Ma allora è un vizio! - Esclamò Jessie. - Non
si ruba, sai? -
- Ma senti chi parla! - Esclamò Cassiopea, stringendo a
sé la gabbietta dove Riolu e Pikachu ringhiavano a Jessie.
- Proprio vorrei capire che ci trovi di bello in quel mostriciattolo. -
Disse Jessie.
- Non ti permetto di insultare Riolu in questo modo! -
Esclamò Cassiopea.
- Non alzare tu la voce, orecchie da cocker! - Esclamò
Jessie. - E ridammi quella gabbia! -
Jessie allungò le mani per afferrare la gabbietta, ma
Cassiopea la tirava dalla sua parte.
All'improvviso Jessie riuscì a strapparla dalle mani di
Cassiopea, dando uno spintone alla ragazza che finì nella
sabbia.
- Riolu! - Gridò Cassiopea. - Riolu, non
permetterò a questi tre di portarti via! -
Si aggrappò al braccio di Jessie che la spinse di nuovo a
terra senza troppi complimenti.
- Inizi ad essere fastidiosa, ragazzina. - Sentenziò.
- Adesso io li... - Iniziò Ash, facendo un passo avanti.
- Aspetta! - Esclamò Misty, trattenendo Ash per un braccio e
indicando Jessie.
All'improvviso la gabbietta tra le mani della ragazza iniziò
a brillare. Jessie la lasciò andare con un grido,
spaventata, e Cassiopea invece si avvicinò incuriosita.
- Ma... che roba è? - Esclamò Jessie.
- È una magia? - Domandò Meowth.
Si dovettero riparare tutti gli occhi con una mano per non rimanere
accecati, e quando finalmente Cassiopea scostò le mani dal
viso lo vide.
Uno stupendo Lucario, con il pelo lucido e profondi occhi bruni stava
nel centro della scena.
La gabbietta, scoperchiata, era ribaltata accanto a lui e Pikachu e
Togepi corsero dai loro allenatori.
- Riolu! - Esclamò Cassiopea felice, e correndo ad
abbracciare il suo pokèmon evoluto.
- Accidenti, quello non è un mostriciattolo! -
Esclamò Jessie. - Quello lo voglio io! -
- Ah no, adesso vi mandiamo in orbita! - Disse Ash, mentre Pikachu gli
saliva in spalla.
Poi guardò la scena.
Cassiopea, agguerrita come non l'aveva mai vista, accanto al suo
Lucario, contro una Jessie altrettanto decisa a riprendersi il suo ex
bottino.
- Forse è meglio lasciarla combattere da sola. - Disse Ash.
- Già. Dopotutto è la sua battaglia. -
Completò Misty.
- Vai Lucario, usa Forzasfera! - Gridò Cassiopea.
In un lampo nero e blu, Lucario creò una sfera di luce
così grande e potente che Jessie, James e Meowth sparirono
in un momento in un puntino luminoso gridando:
- Il Team Rocket sparisce alla velocità della luce! -
Ash e Misty corsero da Cassiopea.
- Sei stata fantastica! - Esclamò Misty.
- Tutto merito di Lucario. - Disse Cassiopea, accarezzando la testa del
suo pokèmon.
Lucario chiuse gli occhi soddisfatto delle attenzioni che stava
ricevendo.
- Pikachu e Togepi stanno bene? - Domandò Cassiopea.
- Sì, tutto a posto per fortuna. - Disse Ash.
- Possiamo tornare a casa, allora. - Disse Cassiopea.
Si avviarono lungo la strada con Togepi, Pikachu e Lucario al fianco,
camminando lungo la spiaggia dorata fino alla casa di Cassiopea.
Entrarono e, sfiniti, si buttarono sul divano, a guardare un buffissimo
telefilm.
In quel momento entrarono Brock e Andromeda, la quale –
incredibilmente – rideva.
- Ciao ragazzi! - Esclamò Andromeda quando li vide.
- Ci siamo divertiti da morire! Altro che tutta la sera davanti alla
televisione come voi tre pigroni! - Esclamò Brock.
Andromeda e Brock salirono al piano di sopra.
- Dobbiamo dirglielo della nostra disavventura? - Chiese Cassiopea.
- Non penso sia necessario. È la prima volta che una ragazza
ricambia le sue attenzioni, lasciamolo cuocere nel suo brodo. - Disse
Misty.
Tornarono a guardare il telefilm, in cui un gruppetto di uomini
suonavano strumenti immaginari nella sala ristoro di un ospedale.
Qualche minuto dopo decisero di andare a letto.
Cassiopea fermò Ash davanti alla porta della sua stanza.
Aveva l'aria molto imbarazzata, e ci mise un attimo a iniziare.
- Ecco, Ash... Vedi... Questa... questa è per te. - Disse
Cassiopea.
Sul palmo della sua mano aperta stava una spilla dorata a forma di
stella.
- La medaglia? -
- La Medaglia Spiaggia, sì. Te la sei meritata. -
- Ma non ti ho battuto! -
- Non voglio combattere contro di te. Sei un allenatore davvero molto
forte, questo è sicuro. Te la voglio regalare, per
ringraziarti di essere stato dalla mia parte. È anche merito
tuo se adesso ho Lucario con me. -
Ash strinse il pugno attorno alla piccola stella e sorrise.
- Grazie, Cassiopea. Sei una Capopalestra davvero fantastica. - Disse
Ash.
- Se avete finito con i convenevoli vorrei avvisare Ash che domattina
si parte all'alba. - Disse Brock affacciandosi sul corridoio.
- Ma cos... - Disse Ash, ma Brock era rientrato nella loro stanza
sbattendo la porta.
- Forse è meglio che io vada a dormire. Grazie ancora,
Cassiopea. - Disse Ash.
- Grazie a te. - Disse lei.
--***--
NdA:
scusate la brevità del capitolo ma ho pensato che
il seguito poteva andare nella prossima puntata, anche
perchè la parte di "azione" è terminata e volevo
sapere che ve ne pare.
Diventerò
più brava in queste scene "pratiche", dato che mi rendo
conto che sono ancora un po' carente.
Nel
frattempo ringrazio chi legge e recensisce, e avverto tutti che ormai
la storia è agli sgoccioli. Il prossimo capitolo
sarà l'ultimo (o il penultimo, vedremo).
Ringrazio
di cuore SesshomaruJunior per la
sua recensione, spero tu abbia gradito anche questo capitolo!
A
presto!
Bacibaci!
*Flora*
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** Oro e diamante ***
Oro e
diamante
Cassiopea rientrò nella sua stanza, dove Misty si stava
spazzolando i capelli.
Sul pouf turchese vicino alla scrivania Lucario dormiva acciambellato,
con Togepi vicino.
- A quanto pare Pikachu e Togepi hanno convinto Lucario che il mondo
fuori dalla Pokèball ha un suo fascino. - Disse Cassiopea
ridendo.
- Può darsi. - Rispose Misty.
- Lucario mi ricorda Marisio ancora più di Riolu. -
- Io penso che tornerà. Marisio, intendo. -
- Io penso di no. Ma non voglio parlare di Marisio. Sentiamo: come mai
Ash e Misty, quelli che litigano almeno una volta al giorno, in
battaglia sono così in sincronia? - Disse Cassiopea.
Misty arrossì bruscamente.
- Vedi... non lo so. È sempre così. Noi due o
litighiamo o facciamo squadra... Non ci ritroviamo quasi mai a parlare,
a ridere o a scherzare, finisce sempre che uno dei due attacca briga e
ancora un po' e veniamo alle mani... come oggi pomeriggio. -
- Il fatto che siete così perfetti nella lotta non
è una cosa da niente. - Disse Cassiopea.
- Forse no. Ma lui è così un bambino! -
Esclamò Misty, sbattendo la spazzola sul tavolino.
- Ehi, calmati! Il fatto che non si renda conto di provare qualcosa per
te non vuol dire niente... forse ci vuole tempo! - Esclamò
Cassiopea.
- Io... io non... non intendevo... -
Cassiopea rise.
- Certo che intendevi questo. Si vede, sai? No, non ti spaventare. Ash,
Brock, e forse anche tutti gli altri vostri amici non se ne sono
accorti, ma sono sicura che le ragazze che conosci lo sanno
già. Aspettano solo di vedervi andare in giro mano nella
mano. -
Misty abbassò gli occhi.
- E che certe volte lo sbranerei proprio. È talmente
irritante! Altre, invece, vorrei abbracciarlo stretto. E ovviamente mi
trattengo dal fare entrambe le cose... cerco di fare finta di niente,
ma tutte le volte che mi sorride il cuore manca un battito. -
- E ti sembra di avere le farfalle nello stomaco. Sì,
diciamo che conosco la sensazione. -
Misty guardò Cassiopea per un attimo, come per capire se
poteva confidarsi con lei. Gli occhi limpidi della ragazza le
sorridevano, e Misty prese un gran respiro.
- Secondo te che devo fare? - Chiese poi.
- Non lo so. Non ci so fare con i ragazzi. - Ammise la ragazza.
- Però tu pensi che noi... che per noi ci sia una speranza? -
- Una speranza? No, no! Molto di più! Io sono sicura che
siete fatti per stare assieme! Vi completate le frasi a vicenda,
riuscite a combattere senza mettervi d'accordo come una squadra. -
Misty arrossì, e guardò la sua immagine riflessa
nello specchio.
- La prima volta che l'ho visto ho pensato che doveva essere uno
stupido, a buttarsi nel lago con quel Pikachu in pessime condizioni.
Però poi, quando l'ho conosciuto, ho cambiato idea. Mi ci
sono voluti mesi per ammettere almeno con me stessa che ero innamorata
di lui. -
- Non è mai facile ammettere di essere innamorati,
perché ti rendi conto che da sola non sei completa. Ti rendi
conto che lui è una parte di te, e che se prima pensavi non
fosse necessaria ora sei sicura di non poterne fare a meno. - Disse
Cassiopea. - Guarda, voglio farti vedere una cosa. -
Si alzò e aprì il cassetto sotto la scrivania, da
cui estrasse una cartelletta di cartone.
Nella cartelletta c'erano disegni, schizzi, acquerelli e scarabocchi,
fogli scritti fitti fitti e altri con solo qualche parola. Prese
l'ultimo dei disegni e lo passò a Misty.
- è molto bello. - Disse Misty.
- è com'è lui. - Disse Cassiopea.
Misty guardò gli occhi blu profondi e lucenti del ragazzo
che sorrideva dolcemente dal foglio davanti a lei e sorrise. Sperava
tanto che Marisio sarebbe tornato, Cassiopea era proprio innamorata di
lui, e si meritava un po' di felicità.
- Adesso andiamo a letto, altrimenti domattina sarai uno straccio. -
Disse Cassiopea, raccogliendo i disegni.
Le due ragazze si misero a letto e Cassiopea spense la luce. Il vago
chiarore argentato della sabbia entrava nella stanza impedendo al buio
di averla vinta su tutto.
- Cassiopea? - Bisbigliò Misty.
- Sì? -
- Hai ragione. -
- Su cosa? -
- Su tutto. -
Cassiopea sorrise, nel buio della stanza. Il rumore delle onde del mare
cullarono i sogni e le speranze delle due ragazze, mentre il sonno
scivolava sui loro occhi.
La mattina dopo Ash fu svegliato da una mano sulla spalla.
- Forza, stiamo partendo! - Esclamò Brock.
- Ma è prestissimo! -
- Ieri ti avevo avvisato! -
- Va bene, va bene, ho capito! - Sbottò Ash, sfregandosi gli
occhi e alzandosi.
Si infilò la maglietta e uscì, diretto alla
cucina, ma fu bloccato da Cassiopea.
- Sai dov'è Misty? - Domandò la ragazza.
- No, non c'è? - Disse Ash.
- No, ma c'è Togepi disperato e tutte le sue cose ancora
qui. - Disse Cassiopea.
- Vado a cercarla. - Disse Ash, deciso, aprendo la porta.
Come se avesse sempre saputo che si doveva dirigere lì, Ash
si ritrovò sulla darsena del porto.
Una figura dai capelli color tramonto era ferma, appoggiata al
parapetto della darsena, e guardava il mare.
- Ehi. - Disse Ash.
- Ehi. - Replicò Misty.
- Come mai già sveglia? - Disse Ash.
- Non riuscivo a dormire. - Replicò la ragazza, sempre
guardando il sole all'orizzonte.
Per qualche secondo l'unico rumore fu quello del mare che scivolava
attorno ai pilastri della darsena.
- Ash, tu pensi che Marisio tornerà? - Disse poi, con la
voce rotta. - Tu pensi che nonostante il tempo, nonostante gli incontri
che farà, nonostante i posti che vedrà... Pensi
che lui tornerà? -
Ash rimase in silenzio per un momento.
- Io penso di sì. Penso che lui tornerà,
dopotutto lui gliel'ha promesso. - Disse.
Sulla guancia di Misty brillò una lacrima e Ash
provò il fortissimo desiderio di tendere una mano e
sfiorarle il viso. Si trattenne, temendo qualcosa... qualcosa che
nemmeno lui sapeva cos'era.
Poi fu Misty a prendere un gran respiro e a parlare, cercando di avere
un tono allegro.
- La darsena è bellissima anche di mattina. Qui è
tutto rosa e oro a quest'ora. Il mare, il cielo, la sabbia... A
proposito, oggi affronterai Cassiopea! - Esclamò Misty.
- No, ieri sera mi ha dato la medaglia senza che la affrontassi. Ha
detto che me la sono meritata. - Disse Ash.
- Beh, ha ragione. Ieri sera sei stato quasi eroico. Ovviamente se non
ci fossi stata io non saresti andato molto lontano... - Disse Misty.
- Guarda che per tua informazione ce l'avrei fatta benissimo comunque! -
- Certo certo... il solito presuntuoso. - Disse Misty.
- Ha parlato la campionessa... sono io quello che guadagna le medaglie
qui! -
- Beh, se le ragazze te le regalano quando le aiuti con quei cretini
del Team Rocket non è che valgano molto! -
- E comunque vorrei proprio vedere Pikachu contro uno dei tuoi preziosi
pokèmon d'acqua... -
- Guarda, non hai che da chiedere! -
- Bene! Allora appena avremo un minuto di tempo ti sfiderò! -
- Come no! La sfida la accetto già! -
Misty si fermò un momento. Stavano litigando.
In quella cornice così romantica, con quella luce dolce e
quel suono melodioso, lei e Ash non potevano trovare niente di meglio
da fare che litigare.
Misty si scostò dalla ringhiera e si avviò verso
casa di Cassiopea.
Poi si voltò e guardò Ash che la fissava in
attesa.
Per un momento ci fu solo silenzio, e Misty ripensò a quello
a cui aveva pensato tutta la notte. Si era chiesta se Ash sarebbe
tornato da lei, nel caso si fossero dovuti separare.
E non si era riuscita a rispondere.
Sentiva di nuovo la gola annodata, e le stava tornando la voglia di
piangere. Avrebbe voluto chiedergli cosa provava per lei, ma non aveva
intenzione di rovinare tutto.
Quello che c'era tra loro era un sentimento infrangibile e purissimo,
come un diamante.
Sorrise agli occhi color cioccolato che la guardavano in quella luce
d'oro, e disse.
- Sono contenta di poter stare con te. -
Poi si voltò e riprese a camminare.
Alle sue spalle, Ash aprì la bocca per dire qualcosa, per
fermarla, ma il cuore che gli rimbalzava nel petto gli impediva di
articolare qualunque suono.
Accidenti, ma perché certe volte gli succedeva una cosa del
genere?
Non era una brutta sensazione, anzi, ma non avere il controllo delle
sue emozioni lo mandava in confusione. E ogni volta che succedeva
quella ragazza con i capelli rossi era nelle vicinanze.
La guardò sparire tra le case di Brillopoli e
sospirò.
--***--
NdA:
e così, la nostra storia si conclude! Spero vi sia piaciuta!
Nel
prossimo capitolo avremo un epilogo molto semplice e veloce...
Che
ne pensate di questa scena finale? La trovate in stile
Pokémon? Ci tengo molto che personaggi, dialoghi e
ambientazioni siano calzanti con lo stile del cartone a cui mi ispiro!
Forse
ho esagerato con il romanticismo... ma io ADORO le cose romantiche, che
ci posso fare?
Ora
rispondiamo alle recensioni:
@ SesshomaruJunior:
dire quello che si pensa può essere fastidioso, ma
è una cosa bella. Poche persone hanno la verve di dire la
verità, in questo mondo fatto di gente che dice una cosa e
ne fa un'altra. Vanne fiero, io ti ammiro per questo. Detto
ciò, sono d'accordo con te che la medaglia è
immeritata! Ma vedevo molto in stile Cassiopea il regalargli la
medaglia, così ho lasciato che la storia filasse da sola.
Per quanto riguarda il sangue... mi dispiace, ma mi sa che resterai
deluso! XD
@ MistyEmily:
grazie per la tua recensione, e quanti complimenti! ^///^ Non sono
necessari, davvero! Grazie comunque! Cassiopea aspetterà con
te il ritorno di Marisio con pazienza...
@ Angel92: che
piacere trovarti anche qui! Sono contenta che ti piaccia e mi fa
piacere che abbiamo il titolo in comune! Spero ti sia piaciuto questo
capitolo!
Grazie
per avere letto!
Tanti
baci a tutti!
*Flora*
|
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** Epilogo ***
Epilogo
Fermi sulla spiaggia di Brillopoli, Ash, Misty e Brock stavano
salutando Cassiopea.
Ash era rientrato solo qualche minuto dopo Misty, e Brock era infuriato
per il ritardo.
Non erano riusciti a cavargli una sola parola di bocca sul
perché di quella partenza improvvisa, ma di sicuro c'entrava
Andromeda, dato che la ragazza non si faceva vedere dalla sera prima.
Ora erano sulla spiaggia, e dopo le raccomandazioni e i saluti, era
giunto davvero il momento di andare.
- Beh, ragazzi... se andate avanti ci sono altri Capopalestra da
sfidare. L'arcipelago delle Ficks è molto vasto... la prima
qui vicino è Jolex, poi se continuate qui attorno ci sono
Berliz, Spiretta, Alex... sono davvero tantissimi, e anche
più forti di me. - Disse Cassiopea.
- Molto bene! Nuove sfide! - Disse Ash.
Pikachu si unì all'entusiasmo del suo allenatore,
saltandogli in spalla.
- In bocca al lupo, e abbiate cura di voi. - Disse Cassiopea sorridendo.
- Grazie, e buona fortuna anche a te, per la palestra e il Mini Club. -
Disse Ash.
- E ovviamente per la tua vita. - Completò Misty.
- Quello vale anche per te. - Disse Cassiopea.
Le due ragazze si scambiarono un sorriso, si erano capite al volo.
Mentre camminavano sulla spiaggia, con Cassiopea ormai lontana, Ash si
voltò verso Misty.
- Si può sapere cosa vi siete dette ieri sera che avete
tutta questa confidenza? -
- Cose tra donne. - Rispose Misty.
- Ah, donne. Allora tu proprio non c'entravi niente. -
Sbottò Ash.
- Fatti gli affari tuoi, bamboccio. -
- E va bene, ok, tregua... scusami. - Disse Ash all'improvviso.
Misty arrossì, senza capire perché. Ash la
guardò sorridendo.
- Smettila di guardarmi così! - Esclamò
imbarazzata.
- Così come? -
- Così! - Esclamò Misty, ancora più
rossa, voltandosi dall'altra parte.
Ash sorrise di nuovo, e continuò a camminare in silenzio.
Lui l'aveva guardata come la guardava sempre, e lei era arrossita.
Che cosa cavolo prendeva alle ragazze certe volte, proprio non lo
capiva.
Sì, perché nonostante tutto quello che le diceva,
Ash lo sapeva benissimo che Misty era una ragazza.
Non che lo avrebbe ammesso davanti a qualcuno... ma a lui riteneva
Misty la ragazza migliore dell'intero pianeta. Ed era davvero molto
felice di poter stare con lei.
E nel silenzio dei loro pensieri, i tre continuarono a camminare lungo
la spiaggia, diretti verso nuove ed emozionanti avventure.
--***--
NdA:
ecco qui il finale!
Rispondiamo
ai commenti dei miei adorati lettori...
@ ShessomaruJunior
= mi dispiace moltissimo, ma la storia termina
così purtroppo.. capisco che non sia il modo in cui dimostri
ad una donna il tuo amore, ma non sono proprio capace di fare una
battaglia più violenta di quella contro il Team Rocket! Se
comunque ti piace il mio stile, ti consiglio di leggere Mistero a
Lavender Town, lì c'è un po' più di
azione e un po' meno di sbaciucchiamenti!!!!
@
MistyPan = grazie dei complimenti, quella di stare in tema
è una cosa che mi preme moltissimo, sono sollevata a
sentirti dire questo! Quanto a Marisio... beh, non lo sapremo mai! (no,
non è vero... tra le mie 100 flashfiction che sto per
postare ci sarà anche la risposta a questa domanda... per
quanto dolorosa... Ah, e non era necessario metterla nei preferiti....
ma mi fa lo stesso moooolto piacere!!!
@
MistyEmily = Grazie a te per i complimenti e per avermi
seguito! Spero che ti sia piaciuta la storia in generale!!
Ringrazio
tutti di cuore per aver letto questa storia con il mio personaggio
originale di Cassiopea, e spero di vedervi tutti anche sulla serie di
100 flashfiction che sto scrivendo, dato che la dolce Cassie
farà una comparsata anche lì....
Grazie
ancora per tutto!
Tanti
baci!!!
*Flora*
PS:
e ricordate.. gotta catch'em all! XD
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=465377
|