Wagashi no you ni

di ShunLi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La lista ***
Capitolo 2: *** Il bacio ***
Capitolo 3: *** Cioccolata ***
Capitolo 4: *** Dubbio ***



Capitolo 1
*** La lista ***


"Buffone!"
"Testa verde!"
"Cuoco dastrapazzo!"
"Zucca vuota!! MANGIA!!"
"NO!!"
"Ma perchè?!?"
"IO ODIO I PISELLI!!" Urlò Zoro.
"NON MI INTERESSA!!" Urlò Sanji, sbattendo il piatto in tavola.
Luffy era già pronto per afferrarlo e per mangiarne il contenuto, ma Sanji lo riprese in mano.
"Uffa." Lamentò il capitano.

L'ora di pranzo, per i componenti della ciurma, diveniva molto spesso una lotta. Chi si rubava le pietanze, chi si divorava i piatti, chi ne chiedeva ancora... Ma Sanji si era stufato di non veder mangiare quello stupido zuccone, che si rifiutava per qualsiasi cosa che Sanji gli proponesse.

"Forse non lo sai, ma i piselli sono quelli che definiscono le verdure prime. Sono molto nutrienti, possono essere preparate in molte varianti e te li ho cucinati perchè tu possa mantenere il colore dei tuoi capelli!!"

A quella battuta Luffy si mise a ridere, seguito da Frankie, Chopper e Usopp.
Zoro divenne rosso dalla rabbia.
"Non li mangerò mai i tuoi piselli! Mi fanno schifo!!"
Altre risate si susseguirono dentro la cucina, coinvolgendo anche Nami e Robin.
"Ahahah, ma scusa... Allora cosa ti piace da mangiare?" Chiese Robin.
"Forse non lo sa nemmeno lui, con quella zucca vuota che si ritrova!" Replicò Sanji, infierendo sulle capacità dello spadaccino.
"Questo lo dici tu." Disse Zoro, scuro in viso. Lo spadaccino prese un pezzo di pane e dopo aver chiesto a Nami carta e calamaio, uscì dalla cucina.
Sanji restò lì con la mano che reggeva il piatto. Anzi no, un piatto immaginario.
Infatti Luffy aveva nuovamente allungato il braccio per rubare la pietanza, cosa che gli riuscì
"Così non si sprecano." Esclamò il capitano.
"Ma da bravo capitano quale dovresti essere, avresti dovuto dividerli e darne un pò anche agli altri." Disse Frankie, accavallando le gambe.
"Ha ragione! Luffy sei un ingordo!" Lamentò la piccola renna dal naso blu.

"Su, state buoni." Sanji si accese una sigaretta, decidendo di non dare peso al comportamento di Zoro. Era una settimana che non mangiava. E anche se gli avrebbe cucinato il pi・prelibato dei pasti, di sicuro Zoro l'avrebbe gettato in mare.
-Chissà cosa gli è preso.-
"Ora vi farò un dolce, così lo mangerete tutti."
"EVVIVA!!" Urlarono i bambini affamati.

Il dolce cullare delle onde spingeva la Thousand Sunny sempre più veloce, verso un isolotto verde e costellato di strane strutture.
"Quella è Blaze Island, l'isola dei cuochi." Disse Robin, leggendo la cartina datole da Nami.
"Blaze Island?" Ripetè Nami.
"Si. Secondo questo libro, Blaze Island è la meta dei cuochi più rinomati di tutto il Grande Blu. E' anche un isola molto ricca di frutta e verdura, nonostante il clima secco che la predomina."
"Quindi più esposta agli incendi, per il vento proveniente dal Nord. Ecco spiegato il nome."
"Ed è anche difficile che i cuochi riescano a coltivare. Avranno qualche sistema, come lo avevano a Water Seven per l'Aqua Laguna."

Sanji ascoltò il discorso delle due ragazze. Blaze Island... Nemmeno il vecchio Zeff gli aveva mai parlato di quel luogo. Avrebbe fatto scorte su scorte appena attraccati... E se Zoro si fosse sbrigato a scrivere, magari faceva prima!
Per tutto il pomeriggio, Zoro aveva continuato a rimurginare, pensare, puntellando il calamaio sul foglio ingiallito. Possibile che fosse davvero una zucca vuota, senza gusto per la cucina?

Dopo essersi rovellato il cervello, Zoro si sbarazzò delle sue katane, poggiò il foglio in terra e intinse il calamaio nell'inchiostro.
Fece un respiro profondo e... -GROAAAAAAWRR...
Il suo stomaco fece preassappoco questo rumore. Sanji, che passò casualmente sul ponte, lo sentì. Cominciò a ridere come non mai, non aveva mai sentito il suo stomaco ruggire a quel modo! Quello di Luffy, in quell'istante, era nulla in confronto al suo.
"AhuaaAHahaahhahau!"
Zoro lo ignorò nonostante avesse una pazza voglia di farlo a fette, ma spinto dai morsi della fame, riuscì a scrivere ciò che gli piaceva di più da mangiare.

"RAGAZZI! TERRA IN VISTA! PREPARATE A GETTARE L'ANCORA!!" Gracchiò la voce di Usopp dal megafono in cima alla torre di vedetta. Tutto l'equipaggio entrò in fremito, appena vide le costruzioni di quell'isola: erano tutte delle torri, a immagine e somiglianza di cappelli da chef.
"Che buffe!"
"Guardate gli alberi sulla costa, hanno la forma di meringhe!"
"Anche le nuvole... Mi fanno venire fame..."
"Da ogni camino esce del fumo bianco..."
"Stanno tutti cucinando. Non sentite che odori favolosi porta il vento?" Disse Sanji. Tutta la ciurma si mise ad odorare.
"sniff... Mmmmm..."
Erano tutti con la bava alla bocca!!

Una volta scesi dalla nave, Zoro diede il foglio a Sanji.
"Tieni."
Sanji lo guardò  un pò riluttante.
"Allora sai scrivere."
Il foglio era solo macchiato in più punti dall'inchiostro, ma il testo era chiaramente leggibile. La maggior parte dei cibi elencati rievocavano l'antico Giappone; c'erano diverse varietà di sushi, il sukiyaki con tanti funghi specificato e sottolineato, zuppa di miso, onigiri con gli umeboshi e il sakè.
Poi in fondo alla lista, Sanji lesse le schifezze più svariate: patatine, pizza, bastoncini di pesce fritti e NON al forno, frutta secca...
Insomma, nemmeno Luffy mangiava quella roba! E i dolci? Alla voce dolci era indicato un solo piatto: Sanji.
Il cuoco iniziò a sudare freddo. Cosa voleva significare?
NDA
finalmene mi sono decisa a mettere il primo capitolo °__° dedicata a tutte le fan di Zo/San e in particolare a Lusty-chan, a cui ringrazio tutta l'ispirazione che mi ha dato leggendo le sue drabble v________________v
spero vi piaccia, al prossimo chapter by Shunny :°

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Capitolo 2
*** Il bacio ***


"Allora ragazzi, visto che Frankie rimarrà a guardia della nave, cerchiamo di fare in fretta! Andiamo ciurma!" Incitò Luffy.
"Agli ordini, Captain!"
E si avviarono verso la città.
Frankie, rimasto solo, prese mano al suo strumento musicale.
"Cosa posso suonare, mh..." Il mastro d'ascia si sfregò il mento.
"Ah si!" Si schiarì la voce e...

"Tornate presto,
mi mancate già,
o pirati, ooh pirati..."

"MA SE DOBBIAMO ANCORA ENTRARE IN CITTA'!??!" Urlò la ciurma.

Tutti gli abitanti di Blaze Island erano vestiti con grembiuli da cucina. Tutti. Dal bimbo più piccolo sino al signore in veneranda età. Ogni cittadino aveva una particolare tecnica o arte per cucinare ciò che gli era stato insegnato.
C'era l'esperto dei dolci, il mastro della pasta, il guru delle verdure e il mago del pesce. Sanji non smetteva di fermarsi ad ogni bancarella ed estirpare qualche segreto importante a tutti i cuochi. Dalla maggior parte di loro seppe che avevano visto il Cuore dei Mari, il suo sogno più ambito.
Zoro era alle sue costole, in parte perchè era stato costretto solo per l'ultima nota segnata sulla lista.
"Sanji non è un dolce, mi hai capito bene? Se mi volevi prendere per il culo, non ci sei riuscito. E ora vieni con me. Chi non apprezza i dolci non sa mangiare, zoticone! Che cosa l'hai fatta a fare una lista con i piatti tipici giapponesi? Stanne certo, non ti farò nemmeno un alga nori se non assaggerai almeno una pasta!"
Dio quanto era petulante, si disse Zoro... Ma era anche per questo che preferiva lui a tutti i dolci del mondo. Pensava che il sopracciglio arricciato se ne fosse accorto.

Gli altri invece, erano dispersi in missioni spese. Chopper e Robin erano nel quartiere delle librerie, dove la maggior parte di queste vendevano solo libri di cucina, provenienti da ogni dove.
Nami si gustava i suoi nuovi vestiti e gioielli... Contrattando il prezzo con il negoziante.
Usopp, insieme a Luffy, si stavano deliziando gli occhi (e il palato) mangiando in ogni locanda con la dicitura "ABBUFFATE GRATIS DOPO SOLO 5 PIATTI D'ARROSTO" con tanto di cameriera carina ad incitarti. E Luffy non poteva farsi sfuggire l'occasione. Lui sarebbe divenuto il Re dei pirati. Per lui mangiare cinque piatti d'arrosto erano nulla!
E Frankie... Frankie aspettava sulla Thousand Sunny, bevendo cola e cantando come un ossesso.
Giunse la sera: Luffy decise di mangiare all'aperto, con una megagrigliata fatta da Sanji, più acculturato e ispirato che mai.
"Questa isola è fantastica! Molti cuochi mi hanno confermato di aver visto il Cuore dei Mari è... E' favoloso sapere che qualcuno abbia gettato uno sguardo in quei splendidi flutti!" Raccontava, mentre girava e salava gli spiedini sul fuoco.
"BUURP!"
Luffy espresse la sua soddisfazione dell'ingordigia precedente esibita nei locali di Blaze Island.
"Ma sei un porco! Che cosa hai mangiato? E poi anche il coraggio di dire che hai ancora fame!" Disse Nami.
"Ma io ho davvero ancora fame..."
"Te lo dico io di cosa si è abbuffato: nelle taverne ad Est dell'isola offrivano il pranzo dopo cinque pietanze d'arrosto. E non si è più fermato!" Lamentò Usopp.
"Ora capisco... E come sei riuscito a trascinarlo via?"
"Con una scusa, ovvio!"
Luffy rimase scioccato.
"Avrei dovuto capirlo! Allora non c'era nessun premio! E dire che quel signore gentile mi ha regalato questo biglietto..." Disse il capitano, reggendo in mano un biglietto della lotteria scritto a mano, in cui si prometteva fornitura Gratis per un anno di carne arrosto...
"POSSIBILE CHE NON MI HAI RICONOSCIUTO!!?!?" Urlò Usopp.
"Basta essere nervosi, o non riuscirete a digerire. Ecco servitevi, questo è il primo giro."
La ciurma si accalcò vicino al tavolino con la griglia. Un delizioso profumo inebriò i ragazzi e con gusto, mangiarono la cena.

Poco lontano, sotto una palma, Zoro era seduto a lucidare le sue katane. Sanji gli portò un piatto di spiedini e funghi grigliati. Appena lo vide Zoro posò lo straccio e prese il piatto in mano.
"Grazie."
Sanji rimase in piedi, in attesa.
Volev assicurarsi che Zoro mangiasse senza fare tante storie.
"Siediti se vuoi." Gli disse lo spadaccino.
Senza rispondere, Sanji si accese una sigaretta e si sedette sul manto erboso.
Guardò il cielo.
C'erano poche nuvole e il firmamento brillava immensamente, illuminando le curiose abitazioni di Blaze Island e i cespugli a forma di meringa.
"Buono." Commentò Zoro, addentando uno spiedino. Il cuoco vide che aveva quasi finito.
Si risollevò. Non l'avrebbe mai ammesso a se stesso, ma era preoccupato se uno dei suoi amici non mangiava. Specie con Zoro, che dormiva spesso e tracannava spesso.
"Ne vuoi ancora?" Domandò il cuoco, spegnendo la sigaretta in posacenere tascabile.
"No, sono sazio... Quello che mi andrebbe ora è un bel dolce..." Disse poggiandosi con la schiena al tronco della palma.
"Bene! disse entusiasto il cuoco, Quale ti porto? Ne ho comprati di diversi duran..." Sanji venne interrotto dalla presa salda dello spadaccino. Gli stringeva con forza il polso.
"Ancora non l'hai capito?"
Zoro lo strattonò a terra, facendolo cadere sul suo petto.
"Sei tu il dolce che voglio."
E lo baciò.
Un bacio dolce, voluttuoso sfiorò le labbra del biondino. Quest'ultimo rimase senza respiro. Cercò di scansarsi, spingendo con tutta la forza che aveva. Ma chissà perchè, la bocca di Zoro era fresca e invitante. Zoro infilò una mano sotto la camicia del cuoco. Sanji sussultò: quella mano ruvida, a causa delle spade, era terribilmente eccitante, tanto che Sanji tremò di desiderio. Cercò di tartagliare qualcosa, di far uscire un qualsiasi suono dalla bocca, ma venne di nuovo catturata da quelle labbra seducenti e provocatorie.
Poi...
"SANJI!! VOGLIAMO IL BIS!!" Ordinò il capitano.
Il cuoco si irrigidì. Anche Zoro sembrava esser stato colto sul fatto. La voce di Luffy aveva interrotto quel momento strano. Lo era davvero?
"Io devo... Devo tornare a cucinare." Si giustificò il biondino.
"D'accordo." Sospirò Zoro.
Lo lasciò. Sanji prese il piatto e ritornò alla griglia , per cucinare ancora altre prelibatezze.

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Capitolo 3
*** Cioccolata ***


Passarono due giorni.
Sanji non aveva smesso di ripensare a quel bacio. Con conseguente aumento del battito cardiaco e rossore generale.
"Sanji stai bene?" Chiese Chopper.
"Eh? Sisisisi, va tutto benissimo!" Rispose Sanji, lavando l'insalata.
"E allora perchè hai bruciato le lasagne oggi?"
"Forse perchè è innamorato, eh Sanji? Ahahaah!" Rise Frankie, prendendo delle bottiglie di cola dal frigo.
"Che... Che dici? Non è affatto così!"
"Davvero? E allora perchè metti l'insalata nel sugo?"
"Come?" Sanji guardò il disastro che stava combinando. "AAAh!"
"Ahahah! Allora è vero. Il nostro cuoco è innamorato!" Ripetè Frankie, a mò di cantilena.
"E di chi? E di chi?" Intervenne curiosa la Renna.
"Bhè, non sono affari nostri, piccolo Chopper. E ora vieni, lo zio Frankie ti canterà una canzone..."
"Ancora?" E i due uscirono dalla cucina.
Sanji spense il gas e mise la pentola nel lavandino.
-Il sugo sprecato e l'insalata persa.... Che diavolo mi succede?-
Il bacio, il bacio, il bacio...
Era colpa di Zoro e del suo bacio. Non era normale. A Sanji piacevano le donne, non quelo zoticone!
Ma baciava meglio di qualsiasi altra donna.
-Perchè?-

"Sei tu il dolce che voglio."

Sanji scosse la testa, cacciando via quel pensiero.
Non doveva più dargli peso.
Ricominciò a lavare l'insalata e in pochi minuti rifece il soffritto per il sugo. Cucinare era l'unico modo per distrarsi.
Nei giorni che seguirono, Blaze Island si era rivelata molto di più del ritrovo dei cuochi, come Sanji l'aveva definita.
Così quasi tutto l'equipaggio, stavolta in compagnia di Frankie, si era preparato per un ulteriore esplorazione dell'isola.
"Sei sicuro di voler rimanere a bordo? Non hai ancora voglia di esplorare l'isola per bene?" Chiese Nami a Sanji.
"Non preoccuparti mia dolce Nami! Ho tutto il tempo a disposizione! E poi ciò che mi serve e tutto nella lista affidata nella mani d'oro di Robin, Mi raccomando, non fate tardi!"
Zoro aprì un occhio, osservando il cuoco che si dimenava come uno stupido, producendo più feromoni del solito. Lo odiava quando facva il cascamorto con le ragazze. Certo, erano belle ed attraenti... Ma Sanji poteva fare a meno di comportarsi da cretino?
Sbuffò, alzandosi e avvicinandosì il biondo.
"Vi conviene sbrigarvi, altrimenti si fa buio."
Sanji si raggelò.
"E tu non vai con loro?"
"No. Perchè dovrei?"
"Perchè impareresti un pò di geografia, ammesso che quella tua zucca bacata assimili qualcosa!"
Luffy, Usopp, Frankie e Chopper si trattenevano a stento dalle risate.
"Andiamo allora. Non risolviamo niente se stiamo qui a guardarli litigare come due cani in calore." Ironizzò Nami.
Robin annuì e guardò i due, che si stavano già beccando come bambini.
"Che tipi iperattivi!"

Il leggero dondolio del mare e il rumore dei gabbiani che volavano sopra la costa, che ricordava la forma di una coppa di martini con un ombrellino, sembrava un paesaggio irreale.
Due pirati, sullo sfondo di quel delicato paesaggio, non avevano smesso di lanciarsi frecciatine.
"Baka!"
"Cuoco da strapazzo!"
"Marimo!" Disse esasperato Sanji, a corto di idee.
"Marimo...? Che razza d'insulto è?"
"E' un tipo di alga verde... Non so perchè mi sia venuta in mente... Comunque sia ti somiglia."
Zoro non rispose. Evidentemente il paragone con l'alga non l'aveva apprezzato, ma ad ogni modo non aveva reagito. Sanji quindi si accese una sigaretta e si avviò per la cucina.
"Ehi dove vai?"
"Mi è venuta fame litigando con te. Se vuoi mangiare anche tu vieni ad aiutarmi."
Il tono di Sanji non ammetteva repliche. E lo stomaco di Zoro protestò. Non poteva ignorarlo adesso, specie ora che Sanji sapeva ciò che gli piaceva di più.
Una volta entrati in cucina, Zoro posò le tre katane in un angolo e si mise un ridicolo grembiule, lanciatogli da Sanji. Proabilmente voleva farsi due risate, perchè sul petto c'era stampata una scritta che recitava "The cook is sexy". Infatti Sanji a malapena tratteneva le risa.
"Cos'hai?"
"Io? Nulla... Cuoco sexy... Pff..."

Zoro era una vera frana in cucina: nonostante scambiasse lo zucchero con il sale e invece di tagliare la cipolla a julienne l'aveva ridotta in mille briciole (con tanto di terzo coltello artigliato fra i denti) ad un certo punto la vicinanza del marimo gli risultò invadente.
Ma erano questioni di attimi, attimi che sembravano un eternità. Almeno per Sanji. Se ne era accorto quando gli aveva passato il macinapepe, quando lo aveva aiutato a mescolare delle uova insieme alla carne, e quando, al momento di fare il dolce, a mescolare la cioccolata con la panna montata.
"Ci rinuncio." Disse Zoro, posando malamente il cucchiaio di legno dentro la ciotola.
"Cosa fai zucca vuota? Così la rovini." Sanji prese in mano la ciotola abbandonata da Zoro.
"E poi perchè ci rinunci, non ci hai nemmeno provato."
"Io odio i dolci."
A quell'affermazione Sanji trasalii. Si ricordò all'istante dell'unico dolce che piaceva a Zoro e del fugace bacio che gli aveva rubato. Sperò con tutto il cuore che si fosse dimenticato di lui e a quale livello l'avesse messo. Lui non era un dolce e non era commestibile!
"Stronzate. I dolci piacciono a tutti, sei tu che non capisci niente! Prendi questa ciotola e segui il mio movimento!"
Sanji si piazzò alle spalle dello spadaccino, senza che questo potesse protestare. Fece impugnare il cucchiaio a Zoro e lo guidò, mescolando insieme a lui le due creme.
"Vedi, si fa così. Dal basso verso l'alto, così la cioccolata si gonfia e sarà più buona."
Zoro, stanco delle sue lezioni, fece ricadere il cucchiaio nella ciotola, stringendo la mano del biondino.
"Zoro, ma cosa...?"
Intise un suo dito nella cioccolata e senza tanti complimenti, Zoro lo leccò. Sanji ebbe i brividi.
"Sei buono anche con la cioccolata." Sussurrò, mentre con la lingua continuava a catturare più cioccolata possibile. Il biondino arrossì. Non si aspettava una cosa del genere. Guardò il suo viso mentre succhiava le dita di cui non riusciva a riappropiarsi.
Cazzo se era eccitato, adesso.
Ed era Zoro che lo provocava, non una donna, non una normale e semplice donna, ma quello stupido marimo che lasciava la ciotola sul tavolo e abbracciava il cuoco così intimamente da farlo ansimare.
"Zoro, aspetta..." Il suo tono non era per nulla fermo e convincente.
"Cosa c'è?" Domandò Zoro, pacato. Non sembrava nemmeno lui.
"Non... Non qui..."
"Dimmi dove."
Le intenzioni di Zoro erano palesi. Forse sarebbe stato disposto a dirgli che lo amava, pur di ottenere la sua notte di sesso. Ma Sanji cominciava a sentire qualcosa.
Come un buon odore di cibo che ti entra dentro e che ricorderai per tutta la vita.

nda
Eccomi qui!
/me vede le lettrici arrabbiatissime
Ops l'ho fatta grossa oO
Perdonatemi!! /me si inchina svariate volte!
Ho avuto un bel pò da fare in questi mesi e non potevo mai aggiornare... Inoltre prepararmi per gli esami equivale al suicidio!
Con questi due capitoli spero di avervi fatto calmare un pò..
Alla prossima!

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Capitolo 4
*** Dubbio ***



"Nella mia stanza... Andiamo nella mia stanza."
Eh si, non poteva più negarlo a se stesso, o perlomeno, prendersi in giro.
Da tempo Zoro gli piaceva.
Ma non si era mai avvicinato perchè lui correva dietro alle ragazze, lui moriva per le ragazze... O forse era il suo stupido orgoglio?
Stupido marimo, in ogni caso era tutta colpa sua.
La stanza del biondino distava un bel pò dalla cucina, ma questo non impedì ai due di scambiarsi effusioni.
Zoro iniziò a baciarlo con foga, unendo il suo respiro con quello del biondo. Le mani di quest'ultimo risalirono indecise sulla schiena del marimo, alzandogli di poco la maglia.
Zoro sorrise soddisfatto. Era quello che desiderava e per una volta, erano in due a volere la medesima cosa.
Una volta arrivati alla camera di Sanji, quest'ultimo la richiuse con un piede, calciandola forte.
Zoro tirò a sè il biondo, accarezzando il suo viso e i suoi capelli, tantissimi fili d'oro morbidi e piacevoli al tatto. Altri baci si susseguirono in una guerra in cui nessuno dei due avrebbe vinto.
"Ah, mh.." Sanji boccheggiò in cerca d'aria, mentre il marimo lo spogliava. Ogni suo gesto era terribilmente eccitante, gli faceva girare la testa.
Ad un certo punto, qualcosa cambiò.
Pareva che Zoro gli stesse strappando la camicia di dosso, dato che alcuni bottoni saltarono via dall'indumento, finendo sul pavimento. Sanji sudava febbrilmente, i suoi biondi capelli spettinati erano imperlati di sudore. Continuò ad ansimare e si ritrovò sdraiato sul materasso.
Il viso eccitato del cuoco era una goduria.
Sentì le braccia di Sanji allacciarsi al suo collo, mentre gli sfilava piano i pantaloni.
Per tutta risposta il biondo afferrò con foga la fascia che avvolgeva l'addome dello spadaccino e gliela sfilò con un colpo secco, abbandonandola poco dopo dove capitava.
Come erano arrivati a questo? Si chiese il cuoco. Lo faceva apposta a farlo ansimare a quel modo? Perchè? La sua testa non si chiedeva altro.
"Perchè?" Il pensiero si tramutò in domanda. Zoro inizialmente lo ignorò, e solo al terzo perchè rispose.
"Perchè mi piaci, stupido cuoco."
"No, non può essere così..." Sussurrò Sanji a mezzavoce.
"Io ti odio, ti odio!"
"E invece io ti adoro, anche quando sei incazzato." Ribattè la testa verde. Una mano troppo invadente si insinuò nella biancheria.
Sanji sussultò, e presto un calore sconosciuto lo invase.
"Zoro...Ah Zo... Zoro..."
Con quel gesto, Zoro aveva cercato di zittire il cuoco.
Ma quest'ultimo non demorse.
"No, Zoro, aspetta...Aspetta..."
"Cosa c'è?"
"Io...Non..." Sanji piegò il viso di lato. Non si sentiva pronto. Stava accadendo tutto troppo in fretta, Zoro non aveva perso tempo, ma non poteva biasimarlo. Era stato anche Sanji a farsi trasportare. Doveva concedergli più tempo. Per lui era una cosa strana, ma come poteva spiegarglielo?
"Non ti senti pronto?" Domandò Zoro, come se avesse interpretato il suo pensiero. Sanji annuì, senza aprir bocca.
Guardò Zoro, sicuramente era deluso. Invece il suo sguardo era comprensivo.
"Va bene." E lo baciò. Sfiorò le sue labbra dolcemente, prima di raccogliere la fascia ed uscire dalla stanza.

Sanji rimase senza respiro e si mise sotto le coperte con un dolce senso di inquietudine nel petto. Zoro non aveva fatto storie. Aveva assentito al suo  desiderio e aveva smesso, giusto per dargli il tempo necessario per decidere. Rimurginò abbastanza da farsi venire sonno. Tanto la cena era pronta, quindi...
Ma il suo sonno non durò molto, infatti a svegliarlo furono le grida di Usopp e Chopper, che si litigavano per delle polpette.
"NOO! SONO MIE!!"
"MA IO NON LE HO NEMMENO ASSAGGIATE! DAI!!"
"Ma sei o non sei un dottore? Non lo sai che il fritto fa male alla salute?" A quell'affermazione la povera renna si abbandonò sul pavimento piangente.
Robin affettuosamente la rincuorò.
"Su non piangere... Insomma Usopp dopo tutto si tratta di una polpetta, cosa ti costa?"
Sanji entrò in cucina, ancora assonnato e un aspetto a dir poco "sconvolto".
"Sanji, tutto bene? Ti abbiamo svegliato?" Domandò Nami.
"Non ti preoccupare... Ma che ore sono?"
"Sono le sette di sera." Precisò Robin.
"Oh... Quindi non avete mangiato?"
"Si non vedi?"Frankie indicò Luffy con un ringonfio al posto della pancia e stava beatamente dormendo.
"Quindi vi siete arrangiati."
"No Sanji, affatto! Non ci crederai, ma Zoro ha preso posto ai fornelli e ci ha persino servito!" Comunicò Chopper, con tono meravigliato.
Anche Sanji se ne sorprese.
Che l'avesse fatto solo per fargli piacere?
Quella zucca verde...
"Spero non abbia combinato nessun danno."
"Invece dovevi vederlo! E' stato grandioso quando ha affettato la cipolla con il terzo coltello in bocca!" Raccontò Usopp.
Tutti si misero a ridere. Per una volta, Zoro aveva fatto qualcosa di buono.
Zoro sentì le risate dei suoi nakama. Si sentì profondamente irritato. E dire che lo aveva fatto per loro. Ma soprattutto per attirarsi l'attenzione del cuoco.

Il cielo stellato era veramente stupendo quella sera. Sanji riusciva a vederne un pezzo dall'oblò della cucina, distraendosi ogni tanto mentre lavava i piatti. Infatti la sola luce accesa che si vedeva dalla Thousand Sunny era quella del cuoco e Zoro, nonostante fosse di vedetta quella sera, continuava a guardare in basso, anche solo per intravedere il suo bel viso.
Stava lavando troppi piatti si disse. Forse doveva dargli una mano.

Sanji svuotò il lavandino con l'acqua sporca e lo riempì un altra volta. Mise un goccio di detersivo e aspettò che la schiuma divenne abbondane, prima di risciaquare l'ennesimo piatto, ma...
"Ehi, cuoco." Chiamò Zoro.
Quel piatto gli scivolò dalle mani per lo spavento, e si depositò sul lavandino con un suono sordo.
"Quante volte ti ho detto di bussare?" Disse rinunciatario. Non valeva la pena litigare con lui. Specie alle undici e mezzo della sera, rischiando di disturbare gli altri. E poi fra tutti, proprio lui doveva piombare in cucina?
"Pensavo avessi bisogno d'aiuto."
"Non ti preoccupare, ho quasi finito."
In realtà aveva ancora una torre di pentole da lavare.
"Ma come fanno ad accumularsi così tanti piatti?"
"E' colpa vostra. Mangiate anche negli orari più impensabili."
Il rumore della spugna che sfregava vigorosamente contro la stoviglia diede fine alla discussione dei due.
Sanji, anche se non lo dava a vedere, era ancora molto imbarazzato per quel che era accaduto la sera prima.
"Posso stare qui?" Domandò Zoro.
"Fa un pò come ti pare." Rispose Sanji.
Il tipico tintinnio delle katane smise di riempire il silenzio della cucina. Sanji capì che Zoro se ne fosse sbarazzato. Ma il loro proprietario non si era seduto al tavolo o seduto in terra.
Il calore del suo petto gli riscaldò la schiena quando si avvicinò.
Le sue mani gli cinsero la vita in una stretta possente.
E la sua testa si poggiò nell'incavo del collo.
"Mi piaci cuocastro."
Sanji sorrise.
"Mi piaci anche tu, zucca verde." Ammise, arrossendo.

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