Roronoa's eleven di Rogi (/viewuser.php?uid=85633)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 28: *** Capitolo extra ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 ***
Capitolo 1
PREMESSA
Salve gente!!! Volevo solo informavi che
questa fan fiction è una mia follia personale!! Ho visto i tre film di Ocean’s
in due giorni e la mia mente contorta ha elaborato una fan fiction!! Mi sono
semplicemente chiesta e se al posto dei ladri provetti ci fosse la ciurma di
Rufy? Bè questo è il risultato!! ^^
Ah!! Quasi dimenticavo!! Sarà una Zonami
ovviamente!! ^^
Ora smetto di rompere la scatole e vi
lascio al primo capitolo!!
Ciao!!
Rogi
RORONOA’ S ELEVEN
CAPITOLO 1
Il cancello del carcere si aprì, in
lontananza si vide la sagoma di un uomo che camminava verso l’uscita. Aveva una
giacca in una mano e la teneva dietro la schiena come un modello che sfilava
sulla passerella. Con un gesto salutò la guardia che chiuse il cancello dietro
di lui. Fece ancora qualche passo poi si fermò. Si girò e guardò dietro di sé.
Un mezzo sorriso apparì sul suo viso. I tre orecchini che aveva all’orecchio
sinistro tintinnarono quando si alzò una folata di vento. L’uomo respirò a
pieni polmoni quell’aria che sapeva di libertà. Finalmente, dopo cinque anni,
respirava aria veramente pulita.
Molti si chiedono che cosa può pensare
un uomo in prigione per anni. Alcuni si pentono, si davvero, passano le
giornate a piangere su loro stessi, ma non era questo il caso di Zoro, si era
così che si chiamava quell’uomo. Zoro non si era mai pentito di quello che
aveva fatto. Perché doveva pentirsi di aver truffato un miliardario per vivere
un po’ meglio? No, non c’era niente di cui pentirsi.
Ebbene si, Roronoa Zoro era un ladro, ma
non un comune ladro da quattro soldi, ma uno di classe e se i colpi andavano
bene tornava a casa con milioni di dollari. Casa, neanche ce l’aveva una casa.
Gli piaceva vivere la vita giorno per giorno, senza mai pensare al domani, cambiava
ogni notte albero e donna, si, molte donne.
Ebbene questa è la seconda cosa a cui un
uomo può pensare quando è in prigione, alla donna amata. Ma neanche questo è il
caso di Zoro. Aveva amato una sola donna nella sua vita, il loro rapporto era
durato cinque anni, fino a quando una sera non l’aveva ritrovata a casa che gli
faceva le corna con il suo ex migliore amico. Da allora si era ripromesso di
non amare nessuna donna, così ogni sera ne cambiava una. Non prostitute sia chiaro,
semplicemente aveva un gran carisma e un fascino a cui le donne non sapevano
resistere. Piaceva alle donne e lo sapeva, e sfruttava questa carta a suo
vantaggio quando voleva.
Bè signori, vi starete chiedendo infine
a cosa aveva pensato Zoro in quei cinque lunghi anni chiuso in carcere.
Prese un foglietto che aveva nella tasca
dei pantaloni, c’era su un indirizzo. Sorrise soddisfatto. Non si era tenuto le
mani in mano in carcere. Aveva mantenuto i rapporti con i suoi compagni di
truffe che gli passavano tutte le informazioni che gli servivano.
Quel foglietto era il punto di inizio.
Per cosa? Per la sua vendetta, ovviamente.
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
Capitolo 2
CAPITOLO 2
Scosse la testa abbattuto. Non era
possibile che c’erano degli uomini così poco portati per il poker, non era un
gioco difficile dopo tutto.
“Ti conviene passare Pell”
L’uomo lo guardò stupito “Ma ho una
coppia di dieci Ace”
Sospirò “Una coppia di dieci non ti
porta da nessuna parte”
“Ma io giocavo sempre quando avevo una
coppia”
Sbuffò infastidito “Mi hai chiesto o no
di insegnarti a giocare a poker come si deve?”
“Si ma..”
“Hai già cambiato le carte e Hina ha
puntato 200 dollari, non credi che abbia in mano qualcosa di più di una coppia
di dieci?” lo interruppe.
Pell fece una smorfia e mise la carte
sul tavolo “Passo” mormorò sconsolato.
“Ma Ace!! Così non mi fai mai vincere!”
esclamò Hina.
“Scusami cara, ma non posso far
commettere queste idiozie, sono o no il vostro maestro?” chiese guardando gli
altri tre seduti al tavolo.
“Dai Albida, tocca a te dare le carte”
aggiunse.
“Ace ma toccano a me le carte” disse
Chaka.
“Ma no scemo! Tu le hai date prima!”
esclamò Bagy.
“Ah già è vero” disse quello dandosi una
botta sulla fronte.
Ace si mise una mano in faccia abbattuto.
Ma che ci faceva lui lì? Il grande ladro Ace in una sala di un bar decaduto a
insegnare a giocare a poker a dei dilettanti. Quanto gli mancavano i bei
giorni, passati a derubare miliardari senza che se ne accorgessero. Ma la sua
banda era finita tutta in carcere, tranne lui che si era salvato. Anche quella
canaglia del suo migliore amico si era fatto fregare e sarebbe uscito tra dieci
anni. Che vita orribile. Quanto avrebbe dato per sentire di nuovo l’adrenalina
scorrergli nelle vene durante un colpo!
“C’è un posto in più?”
Il suo cuore perse qualche battito
sentendo quella voce. Sorrise, finalmente era venuto a salvarlo.
Alzò lo sguardo incrociando gli occhi
neri del suo migliore amico.
“Certo” rispose.
L’uomo dai capelli verdi si sedette al
tavolo con loro.
“Ciao a tutti mi chiamo Zoro”
“Ciao” risposero quasi in coro i
dilettanti.
“Anche tu a prendere lezioni?” chiese
Chaka.
Zoro soffocò una risata “Diciamo di si”
si girò a guardarlo.
Ritrovarono subito la loro complicità, che
li caratterizzava fin da bambini, riuscivano a parlarsi a occhiate. In quel
momento, Zoro gli stava chiedendo: come diavolo ti sei ridotto?
Eh vorrei saperlo amico mio, vorrei
saperlo.
Gli sorrise, finalmente qualcosa sarebbe
cambiato.
Albida iniziò a dare le carte, tranne a
lui ovviamente.
Zoro se ne accorse “Tu non giochi?” gli
chiese.
“Io sono il maestro, non gioco”
Zoro trattenne un sorriso, che sarebbe
stato sicuramente di scherno.
Abbi pietà di me amico, te la sei
passata meglio di me che eri in carcere.
“Zoro tocca a te a parlare” disse
Albida.
Zoro prese le carte, le guardo per un
attimo “Punto 300 dollari” disse lanciando al centro del tavolo le sue fiches.
“Ah! Io passo!” esclamò Bagy gettando le
sue carte ad Albida.
“Anche io” disse Chaka imitandolo.
La tecnica del terrore. Era una classica
mossa di Zoro, terrorizzare tutti con un bluff. Con i dilettanti poi,
funzionava benissimo!
“Hei ragazzi!” esclamò “Non così in
fretta!” tutti i dilettanti lo guardarono “Secondo me sta bluffando!”
Zoro sorrise.
“Ecco! Vedete?! Sta sorridendo! Classico
gesto di quando uno è stato beccato!” continuò.
Hina lo guardò indecisa, iniziò a
mordersi il labbro inferiore “D’accordo, ci sto” lanciò le sue fiches al centro
del tavolo.
“Anche io!” Pell fece lo stesso.
Albida fece una smorfia “No ragazzi, io
passo” disse rimettendo le carte nel mazzo “Allora quante ne vuoi?” chiese a
Zoro.
“Nessuna”
I dilettanti lo guardarono stupiti.
Ace scoppiò a ridere. Quella volpe non
si smentiva mai.
“Non fatevi terrorizzare”
Lo guardò divertivo. Mi dispiace ma non
posso perdere la faccia a causa tua.
“Io tre” disse Hina, scambiando le sue
carte con quelle del mazzo.
“Io due” disse Pell.
Passò qualche secondo di silenzio e
tutti gli occhi si puntarono su Zoro.
“Io gioco tutto” così dicendo mise tutte
le sue fiches al centro del tavolo.
Ace contò le fiches, 3000 dollari. Appena
uscito di prigione giocava così tutti i suoi risparmi? Dopotutto, l’aveva
sempre saputo che era un pazzo quel Roronoa, ma era per questo che erano amici
per la pelle, no?
Hina continuava a mordersi il labbro
frenetica “Ci sto” disse infine mettendo le fiches al centro.
Pell fece una smorfia “Io lascio”
Ace sorrise “Bene, siamo al momento
della verità, cos’hai Hina?”
Lei sorrise spavalda “Full” disse
mostrando tre fanti e due dieci.
La comitiva di dilettanti esultò,
congratulandosi con la donna.
“Mi dispiace Zoro, ma mi sembra che il
tuo bluff non abbia retto” adorava battere il maestro, si perché Zoro era
questo per lui. Oltre ad essere il suo migliore amico era il suo maestro, gli
aveva insegnato tutti i trucchi del mestiere.
Sul viso del ladro apparì un sorriso
beffardo “Chi ha detto che stato bluffando?”
Ace lo guardò stupito mentre mostrava a
tutti un poker di donne.
“Non ci posso credere” mormorò
incredulo.
“AH!” si arrabbiò Hina “Grazie tante
Ace!” urlò mentre prendeva la sua giacca e usciva dalla stanza.
Pochi secondi dopo gli altri dilettanti,
dopo aver salutato i due, la seguirono per cercare di calmarla.
Finalmente soli i due amici si
guardarono negli occhi.
Ace era davvero felice che Zoro fosse
lì.
Lui sorrise “Ti va una birra?”
ANGOLO DI ROGI
Ok gente, spero di aver descritto
decentemente una partita di poker, è risultato più difficile di quanto
pensassi. U.U
Allora! È arrivato Ace! Ho pensato molto
a chi mettere come braccio destro di Zoro. Inizialmente avevo pensato a Rufy,
ma poi mi sono ricordata che è un po’ troppo scemo per fare il vice di una
banda di ladri. Sono passata a Sanji, ma non volevo cambiare i battibecchi tra lui
e Zoro così ho lasciato perdere anche lui. Gli altri della ciurma avevano già
il loro ruolo così ho puntato su Ace! Spero di non aver deluso nessuno!
Grazie a chi legge ^^
RECENSIONI:
Tsukichan: felicissima che ti piaccia
anche questa pazzia!! ^^ e comunque quei film devi vederli! Sono stupendi! Il
trio Clooney, Pitt e Demon è a dir poco fantastico! Per quanto riguarda Nami
dovrai aspettare ancora un po’, credo proprio che sarà reclutata per ultima e
dal caro Zoro in persona ^^ e faranno scintille in tutti i sensi garantito!! :P
Intanto spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo!! ^^ un bacio!!
GLoRi: eccomi con il secondo capitolo!! Anche
a me è piaciuto un sacco il film! Infatti guarda che mi sono ridotta a fare!!
^^ però devi vedere anche gli altri due! Sono fantastici!! Spero ti sia piaciuto
questo capitolo!! Ciao!!
Achamo: NOOOOOOOOO!!! Johnny Depp è il mio
attore preferito!!! Ti stimo fratella (come direbbe Vernia) ^^ Anche se non
avevo pensato a Nemico Pubblico sinceramente, comunque tra Zoro e Johnny è una
bella lotta di fascino!! E comunque il film te lo consiglio vivamente è
bellissimo ^^ Spero ti sia piaciuto anche il secondo capitolo ^^ ciao!!
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Capitolo 3 *** Capitolo 3 ***
Capitolo 3
CAPITOLO 3
“Come hai fatto a uscire così presto? Ti
avevano dato quindici anni”
“Buona condotta e attacchi giusti, fuori
con la condizionale”
“E sarebbe?”
“Lontano dai casinò”
Ace scoppiò a ridere “Tornerai dentro in
men che non si dica allora!”
Zoro sorrise. Erano seduti a un tavolo di
un bar con una birra ciascuno. Era da cinque anni che non vedeva Ace, eppure
non era cambiato di una virgola. Sia fisicamente che caratterialmente. Stesso
taglio ai capelli neri, stessi occhi sottili, stesso sorriso da bambino, ma
soprattutto stessa determinazione.
“Prima devo fare una cosa”
“Un colpo?” chiese elettrizzato.
Annuì “Ovviamente”
“Allora, dove e quando”
“Voglio farla pagare a chi mi ha mandato
dentro”
Ace sospirò “Io te l’avevo detto di non
metterti in affari con Mihaw, ti ha fregato come supponevo”
Grugnì infastidito “Non ricordarmelo per
favore. Per colpa di quel bastardo ho perso cinque anni della mia vita”
Aveva sempre saputo che quel Mihaw
fregava tutti, ma non aveva potuto rifiutare la sua offerta. Doveva rubare un
anello alla Regina Elisabetta, un anello che non valeva niente in confronto a tutti
gli altri della sua collezione, e in cambio gli avrebbe dato 40 milioni di
dollari, come poteva rifiutare? Il colpo era stato un gioco da ragazzi, si era
divertito a fingere di essere un conte di un paese lontano. Era entrato nella
famiglia reale senza tanti problemi e una volta dentro al Buckingham Palace,
era stato semplicissimo disattivare l’allarme, prendere l’anello e sostituirlo
con un falso. Ancora oggi la Regina crede che l’anello, che a volte porta al
dito, sia quello originale. Ma poi Mihaw l’aveva fregato. Gli aveva consegnato
il denaro, ma appena era uscito dal suo casinò una squadra di polizia l’aveva
fermato arrestandolo per il furto al cavò del casinò. Come se sarebbe uscito
dalla porta principale con tutto l’incasso se l’avesse davvero prosciugato!
Ovviamente Mihaw aveva architettato tutto per avere quel dannatissimo anello
senza sborsare un soldo.
Strinse i pugni, infuriato di esserci
cascato come un allocco.
Ace bevve un sorso della sua birra “E
mentre tu eri dentro lui si è dato da fare”
“Lo so” disse disgustato “Ha fatto
affari a Las Vegas”
“E che affari!” esclamò Ace.
“Mirage, Bellagio e MGM Grand”
Quelli erano i nomi dei tre alberghi che
erano di sua proprietà. Cinque anni prima aveva solo il Mirage, ma poi aveva
acquistato anche gli altri. Lo stronzo era diventato un miliardario. Ma la sua
felicità non sarebbe durata molto, l’avrebbe ripulito fino all’ultimo
centesimo.
“Allora, quale dei tre?”
Alzò lo sguardo. Guardò Ace mentre
beveva un altro sorso di birra.
“Tutti e tre ovviamente”
Ace sputò da un lato tutta la birra che
aveva in bocca.
Lo guardò divertito, di certo era un
piano folle, ma non credeva che sarebbe rimasto così sorpreso.
“Che cosa?!” esclamò dopo essersi
ripreso.
“Tutti e tre” ripeté “La stessa notte”
Ace corrugò le sopracciglia “Secondo me
la prigione ti ha dato di volta il cervello”
Alzò gli occhi al cielo “Andiamo! Sarà solo
un po’ difficile!”
Lui sgranò gli occhi “Difficile?! Zoro è impossibile! Neanche se fossimo in
cinquanta potremmo farcela!”
“Per questo mi serve il tuo aiuto, tu
hai dai buoni agganci, mi servono una decina di ladri esperti”
Ace scosse la testa “Non ce la faremo
mai”
Zoro si sporse verso di lui appoggiandosi
al tavolo “E se ti dicessi che tutti gli incassi dei tre casinò vengono raccolti
in un unico cavò?”
“Ti direi che sei pazzo, perché quel
cavò sarà impossibile da penetrare”
“Andiamo!” esclamò “Nessun sistema di
sicurezza è perfetto! Non credevo che gettavi la spugna così facilmente!”
“Zoro, se fosse minimamente possibile ti
direi di si. Ma quando una cosa è impossibile, è impossibile!” esclamò
sottolineando l’ultima parola.
Si riappoggiò allo schienale della
sedia. D’accordo, con le buone non funzionava, allora sarebbe ricorso al suo
tallone d’ Achille.
“E se ti dico che guadagneremo 150
milioni di dollari in una notte?”
Ace sgranò gli occhi.
“15 milioni a testa” sussurrò, sapendo
di averlo in pugno “E inoltre, nella storia dei colpi tutti i ladri ci
ricorderanno per aver svaligiato tre casinò in una volta”
Passò qualche secondo di silenzio.
“Chi ti serve?”
Zoro sorrise. La vendetta era
cominciata.
ANGOLO DI ROGI
Scusate gente, questo capitolo è un po’
corto ma non mi veniva in mente niente per allungarlo. Perdonate anche l’inizio
un po’ noioso ma continuate a leggere perché tra un po’ arriveranno tutti.
Bè insomma si comincia a fare sul serio
no? Vi anticipo che nel prossimo capitolo arriverà un certo miliardario con un
ciuffo azzurro ^^
Spero vi sia piaciuto anche questo
capitolo!!
Grazie a chi continua a seguire ^^
RECENSIONI:
Beatrix: ciao! Si si
sarà basata sul primo! Bè non ci avevo pensato a mettere Ace come capo…. Penso
perché ho un debole pazzesco per Zoro eheheh!! ^^ Dai in questa fiction svelerò
la parte più intelligente dello spadaccino/ladro ^^ Ciao!!
RoloChan105: anche io
inizialmente non ci capivo una mazza di poker ma dopo aver visto il film mi
sono fatta insegnare da mio padre e mi piace un sacco bluffare ^^ addirittura
divino? Mi fai arrossire ^^ grazie!!
Achamo: uh che
figata!! ^^ anche a me il duo Zoro e Ace mi ha sempre affascinata ma Oda non si
decide a farli fare qualcosa insieme, quindi ci penso io!! ^^
GLoRi: George Clooney
mi piace molto perché ha tantissimo fascino!! E poi è un grandissimo attore!!
Quindi mi sembrava giusto accostarlo al nostro spadaccino ^^
Tsukichan: mamma mi viene
la bava alla bocca solo a ripensare Johnny in Nemico pubblico!! Che
figo!!!!!!!!!!!!!! Comunque sono felice che ti sia piaciuta la partita ^^ e bè
i due capi mostreranno tutto il loro talento di ladri ^^ e non temere! Nami
arriverà presto!! Ciao!! Un bacio!!^^
Ah quasi dimenticavo!!
Ringrazio: Agnese_san
che ha messo la storia tra le preferite e Achamo, Beatrix e GLoRi che l’hanno messa tra le seguite ^^
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Capitolo 4 *** Capitolo 4 ***
Capitolo 4
CAPITOLO 4
“Sicuro che di lui ci possiamo fidare?”
Zoro si alzò gli occhiali da sole e
guardò con sufficienza Ace “Ci serve un finanziatore, e lui apprezza molto i
colpi di classe”
“Sarà” borbottò Ace “Ma non vedo perché
un miliardario dovrebbe spendere così i suoi soldi”
Sorrise “Dimostri che hai ancora molto
da imparare, i miliardari sono annoiati a morte e cercano follie per divertirsi
e spendere l’unica cosa che hanno”
“I soldi” concluse Ace.
Zoro stava per suonare al campanello del
cancello di quella enorme villa. Erano a Los Angeles, a Beverly Hills per la
precisione.
“Ma poi vorrà partecipare al colpo?”
chiese bloccandolo.
Zoro sospirò “Mi sembra ovvio”
“Ma sarà una palla al piede!”
“Ace! Ma ti vuoi fidare di me una buona
volta?! Non è un miliardario qualunque! Era un ladro di professione anche lui
prima di ritirarsi!” esclamò spazientito.
“Lo conosco?”
“Il suo nome d’arte era Cutty Flam”
rispose sempre più scocciato.
Ace sgranò gli occhi “E non potevi dirlo
subito!”
Zoro scosse la testa sbuffando e suonò
al campanello.
“Si? Chi siete?” chiese una voce
maschile.
“Ma come?” disse Zoro avvicinandosi alla
telecamera che lo inquadrava “Non mi riconosci Franky?”
“Zoro! Ma che ci fai già fuori di
prigione?” gracchiò il citofono.
“Se mi fai entrare te lo racconto”
“Oh si giusto!”
Il cancello davanti a loro si aprì e i due
amici entrarono nel giardino della villa. Era un posto enorme e sfarzoso.
Davanti a loro c’era l’entrata di una villa bianca, e ai lati della strada un
giardino pieno di piante e siepi ben curate. Si avvicinarono alla porta. Zoro
stava per bussare ma la porta si aprì di colpo.
“Zoro!” esclamò un uomo con un costume
da bagno, una camicetta hawaiana aperta e un paio di occhiali scuri.
“Franky!”
Zoro si lasciò abbracciare. Non amava
molto essere toccato, ma con Franky si era rassegnato da un pezzo.
“Che bello vederti di nuovo in giro!”
esclamò asciugandosi una lacrima.
Era un tipo strano, ma nonostante tutto
ci sapeva fare e in fondo gli stava simpatico. Poi in quel momento avevano
bisogno di un finanziatore quindi non importava quanto fosse pazzo.
“Lui è Ace, un mio amico e collega”
“Piacere!” esclamò eccitato “È un onore
conoscere il ladro della Gioconda!”
“Oh una cosetta da niente” rispose
Franky con falsa modestia “Ma prego entrate” disse facendosi da parte.
I due entrarono in casa.
Franky li condusse in una della tante
sale. La casa era adornata di quadri, tappeti, mobili, vasi, sculture, che
pagavi solo a vederli. Franky si sedette su un divano e fece cenno ai due di
sedersi su quello di fronte.
Zoro si sedette imitato da Ace.
“Allora! Come hai fatto ad uscire così
presto?”
“Buona condotta e agganci giusti”
rispose.
“Ho saputo di come sei finito dentro,
sapevo che di quel Mihaw non ci si può fidare”
“Già” sorrise falsamente, perché tutti
dovevano ricordargli di come si era fatto fregare?! “L’ho provato sulla mia
pelle”
Nella sala entrò un maggiordomo che si
avvicinò al miliardario “Signore vuole qualcosa da bere?”
“Una bottiglia di Cola, voi ragazzi
volete qualcosa?”
“Del rum se c’è”
Era da tanto, troppo tempo che non
assaporava un buon bicchiere di rum.
“Io niente grazie” rispose Ace.
Il maggiordomo fece un breve inchinò e
uscì dalla stanza.
“Allora gente! Dove si colpisce questa
volta?”
Ecco una caratteristica che apprezzava
in quell’uomo, andava dritto al punto senza tanti complimenti.
“A Las Vegas” rispose.
Franky si alzò gli occhiali guardandolo
stupito “Volete derubare un casinò?”
Ecco, ora arrivava il pezzo forte.
Scosse la testa “Non uno”
“Tre” aggiunse Ace facendo il numero con
la mano.
Il miliardario li guardò sconvolto “Voi
siete pazzi!”
Fece una smorfia, gli avevano dato del
pazzo due volte in due giorni, possibile che la gente avesse così poca fiducia
in lui?
“E immagino che i tre casinò siano il
Mirage, il Bellagio e l’MGM Grand!”
“Si hai azzeccato” disse Ace.
Zoro lo guardò male, gli aveva detto di
stare zitto se non fosse stato interpellato, ma quando mai gli dava retta?
“Non se ne parla Zoro! I colpi fatti per
vendetta finiscono sempre male!”
“Almeno ascolta il mio piano, so quello
che faccio”
Franky lo guardò per qualche secondo poi
sospirò “Forza parla”
Era la sua occasione, doveva convincerlo
o addio vendetta.
“Gli incassi finiscono tutti nello
stesso caveau, ogni notte, e per prosciugare un caveau mi servono solo dieci
uomini. Due li hai già davanti e abbiamo già in mente altri cinque che saranno
con noi di sicuro. Te li espone Ace che li conosce di persona”
Ace tirò fuori un fascicolo dallo zaino
che si era portato. Mise delle foto sul tavolo che c’era tra loro.
“Chopper, è un tecnico, un esperto dei
sistemi di sicurezza, molti lo definiscono un genio” disse indicando la foto.
“Questo cosino qui dovrebbe essere un
genio?” chiese sarcastico Franky.
“Non si faccia ingannare dalle
apparenze” indicò un’altra foto “Sanji, è un grande attore, sa interpretare
qualsiasi parte, è famoso per aver rubato “Il bacio” fingendosi un restauratore
di opere d’arte”
Franky sorrise “Si l’avevo sentito”
Bene, se Franky sorrideva voleva dire
che si stava convincendo, se Ace continuava così avevano delle buone
possibilità di avere il loro finanziatore.
Ace passò a un’altra foto “Usop, è un
ragazzo giovane con molto talento, quando l’ho incrociato in metro mi ha rubato
il portafoglio senza che me ne accorgessi” ancora un’altra foto “Brook, un croupier di Atlantic City, l’ho già
contattato, si è infiltrato nel Bellagio ci passerà informazioni utili. E
infine” disse indicando l’ultima foto “Rufy, è un acrobata di professione,
riesce a infilarsi dovunque, potresti anche chiuderlo in una borsa, il suo
soprannome è: il ragazzo di gomma”
Franky
alzò un sopracciglio “A che vi serve un acrobata?”
Zoro
sorrise “Sei rimasto indietro Franky, ora nei colpi serve sempre un geco”
“Mmm”
non sembrava convinto “Ci si può fidare di un’acrobata?”
Zoro
rise “Certo! È il fratello di Ace!”
“Davvero?”
Ace
annuì.
“D’accordo
mi avete convinto”
Zoro
sorrise soddisfatto.
“Ma”
il sorriso scomparì “Vi mancano due persone”
Fece
un gesto con la mano “Solo un esperto in esplosivi e uno in macchine e
trasporti. Li troveremo”
“Veramente”
Ace tirò fuori una foto “L’esperto in esplosivi l’avrei”
Zoro
sorrise “Perché non l’hai detto prima!”
“Perché”
girò la foto “È una donna”
Zoro
fece una smorfia “Lo sai cosa penso sulle donne in un colpo”
“Che
sono solo una distrazione, lo so. Ma lei è la migliore davvero! Non puoi
trovarne un uomo meglio di lei!”
Guardò
la foto. Ritraeva una donna mora con gli occhi azzurri, era davvero molto
bella. Un motivo in più per non reclutarla.
“Che
schianto!” esclamò Franky.
Ecco,
come non detto “Non voglio donne nella squadra”
Franky
sorrise “Se non la prendi non ti finanzio un bel niente”
Zoro
sgranò gli occhi “Franky non puoi farmi questo!”
“Non
è colpa mia se hai problemi con le donne!” ridacchiò “E comunque ho io l’esperto
in macchine, trasporti e anche duplicazioni di accesso, anzi, ne ho due”
sorrise beffardo.
Lo
guardò male “Perché quella faccia?”
“Perché
sono due donne!”
Zoro
si alzò di scatto “Non se ne parla! Una donna posso anche accettarla ma tre
no!”
“Sono
le migliori Zoro, sono due sorelle bravissime e bellissime”
Alzò
gli occhi al cielo “Non voglio distrazioni!”
“Bene
allora non se ne fa di nulla, potete andare” disse con un tono duro.
Zoro
si accasciò sul divano tenendosi la testa con la mano. Tre donne! Ci mancava
solo quello! Ma lui voleva la sua vendetta più di qualunque altra cosa.
“D’accordo,
siamo in undici allora” mormorò abbattuto.
ANGOLO
DI ROGI
Ed
eccomi di nuovo qua!! Ce lo vedete Franky miliardario? ^^ dai gli sta a
pennello quella parte! Anche a Rufy la parte dell’acrobata no? ^^
Ah
dal prossimo capitolo cominceranno i guai per Zoro. Perché? Non ve lo dico :P
tanto sono sicura che ci arrivate da soli!
Grazie
a chi segue!!!
Ciao!!
RECENSIONI:
name: eccoli tutti
qui ^^ la ciurma al completo (con qualche infiltrato) a derubare un casinò!!
Beatrix: si Zoro è il
mio punto debole, la compare con cui scrivo di solito (non questa volta) ha un
debole per Rufy. L’ondata di sfiga per Zoro sarà portata da Nami che lo
distrarrà non poco dai suoi compiti ^^ La scena di Alabasta è una delle mie
preferite!! Mitica!! Anche quando Ace si addormenta mentre mangia!! AHAHAH!!
Troppo forte!! ^^ (per i congiuntivi farò attenzione, maledetti verbi!!!)
Ciao!!! ^^
GLoRi: ecco grazie,
avevo il dubbio di come si scriveva e alla fine l’ho scritto all’italiana ^^
ora correggerò con il termine giusto ^^ Nami arriverà a breve, molto breve, e
questa volta farà molta fatica a resistere al fascino dello spadaccino/ladro ^^
Achamo: io odio i
bambinetti!!! Sai l’anno scorso sono andata a Roma a veder giocare il mio
adorato Roger Federer, al momento degli autografi sono andata vicino a lui per
farmene fare uno e indovina… facevano passare solo i bambini!!!! Grr!!! Che
rabbia!! Poi li vedevo passare con la palla gigante di tennis autografata!! Va
bè mi rifarò a maggio che tanto ci torno ^^ tornando alla fic meno male che non
ti sei annoiata, avevo paura che fosse venuto uno schifo il capitolo.
Felicissima che ti stia piacendo la storia ^^ ciao!!
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Capitolo 5 *** capitolo 5 ***
Capitolo 5
CAPITOLO
5
Sbuffò
per l’ennesima volta, perché proprio lui?
Erano
passati sette giorni dall’incontro con Franky e avevano ricevuto risposte
affermative da quasi tutti i ladri. Mancavano solo le tre donne. Franky era
andato con Ace da quella chiamata Nico Robin, chissà poi il perché! Quel
miliardario non sapeva controllare gli ormoni!
E
lui, sfigato, doveva andare a convincere le due sorelle. Era finito in
Inghilterra, aveva speso quasi tutti i suoi risparmi per arrivare lì! Perché?
Ma è ovvio, le donne volevano essere reclutate di persona, non bastava una
telefonata come tutti i comuni mortali!
Sbuffò
di nuovo.
La
verità era che non aveva un rapporto duraturo con una donna da quando aveva
beccato Tashiji con Smoker. Ma non solo rapporti amorosi, ma anche di amicizia,
non era più riuscito più ad andare d’accordo con le donne da quel momento, o
meglio, andava d’accordo con le donne solo a letto. Averne tre come colleghe
poi! Sarebbe impazzito, già se lo sentiva.
Grugnì
infastidito mentre saliva le scalinate. Era in un ippodromo, dove in quel
momento si stava svolgendo una partita di polo. Arrivò in cima agli spalti.
Prese la foto che aveva nella tasca, la guardò e si mise alla ricerca della due
donne. Fortunatamente gli spalti non erano molto affollati e le vide subito.
Scese due rampe di scale e si avvicino a quella bionda.
“È
libero?” chiese indicando il posto vuoto vicino a lei.
Lei lo guardò per un attimo “Si certo”
Zoro si sedette di fianco a lei e guardò
per qualche istante la partita. Che sport orribile il polo.
“Siete Nojiko e Nami?”
La bionda lo guardò leggermente stupita
“Si, e voi chi siete?”
“Roronoa Zoro, un nostro comune amico mi
ha detto che siete le migliori nel vostro campo”
“Mi sembra ovvio tasta d’alga”
Sgranò gli occhi guardando la rossa. Gli
aveva parlato senza staccare lo sguardo dalla partita.
“Cos’ha detto mi scusi?” chiese
infastidito.
Come si permetteva quella mocciosa?
“Nami sta un po’ buona!” la riprese sua
sorella.
La bionda gli sorrise “Diceva?”
“Mi serve il vostro aiuto per un colpo”
“Cosa si ruba?” per la prima volta la
rossa, che doveva chiamarsi Nami, si girò a guardarlo.
Zoro sentì un fastidioso vuoto allo
stomaco comparire. Diavolo come era bella! Non che sua sorella non lo fosse, ma
quella piccola mocciosa aveva un viso così dolce e quegli occhi grandi di
cioccolato fuso lo catturarono.
Si schiarì la voce tornando a guardare
la bionda “Tre casinò”
Nojiko sorrise “State scherzando”
“No affatto. Gli incassi dei tre casinò
in questione vengono raccolti in un unico caveau. Abbiamo già un infiltrato che
sta iniziando a raccogliere informazioni”
“Ma nessuno ci ha mai provato”
Zoro sorrise “Infatti, un motivo in più
per provare”
Nojiko scosse la testa incredula “Mi
scusi ma mi sembra davvero impossibile”
“Siamo già in nove, con voi due saremo
in undici. Ho preso i migliori che ci sono” continuò imperterrito.
“Di che cifra parliamo?” chiese Nami,
che ora si era fatta attenta.
“Qualcosa di più di 13 milioni di
dollari a testa”
Gli occhi di cioccolato si fecero ancora
più grandi per lo stupore.
“Tutti in una notte” aggiunse.
Nami prese una mano di sua sorella
eccitata “Dai Nojiko!! Che aspettiamo! Digli di si!”
Zoro sorrise, aveva trovato il punto
debole di quella ragazza, i soldi.
“No Nami, non se ne parla! È troppo
rischioso, non voglio finire in prigione”
“Andiamo! Secondo me ce la facciamo!”
“Non ci prenderanno” aggiunse Zoro
“Siamo troppo intelligenti per loro”
Nojiko scosse la testa convinta “Non se
ne parla!”
“Uffa sei proprio cattiva” disse sconsolata
Nami.
Così, con le braccia incrociate e il broncio,
assomigliava molto a una bambina.
“Bè” disse alzandosi, prese una busta
che aveva nella tasca interna della giacca “Se ci ripensate qui dentro c’è in
mio numero, un biglietto aereo per la Las Vegas e una prenotazione di una notte
al Cesar”
Alla rossa brillarono gli occhi e prese
subito la busta.
“Nami!” la riprese di nuovo Nojiko.
Sorrise “Spero di rivedervi” poi si girò
e salì le scalinate.
La sua parte l’aveva fatta, ma era
sicuro che Nami avrebbe convinto sua sorella.
Stava per uscire nel parcheggio quando
una voce lo fermò.
“Roronoa!”
Si girò e vide Nami che correva verso di
lui. La gonna lunga del vestito rosa che aveva addosso svolazzava nell’aria e
lasciava intravedere le sue gambe lunghe e affusolate.
Riuscì a spostare lo sguardo e a guardarla
in viso quando gli arrivò vicino.
“Signorina” disse garbato.
“Volevo solo dirti di tenere i due posti
per noi! Riuscirò a convincere mia sorella! Noi ci stiamo!”
Sorrise “Bene”
Anche se ora che ci pensava non era del
tutto un bene, tre donne, una bella distrazione. Non che le altre due
l’avessero attirato più di tanto, ma quella che aveva davanti era davvero, bè…
bellissima.
Lei corrugò le sopracciglia “Cos’è
quella faccia?”
“Quale faccia?”
Lei avvicinò il viso al suo per guardarlo
dritto negli occhi. Riflesso involontario, si allontanò.
Sul viso della ragazza apparve un
sorriso “Non sei abituato a stare vicino alle donne?”
Lui si riprese scuotendo la testa “No!
Cioè si! Certo che sono abituato a stare vicino alle donne!” perché diamine
quella ragazza gli faceva quell’effetto?
Lei alzò un sopracciglio “Sicuro? Non è
che sei dell’altra sponda?”
Si sentì ribollire il sangue delle vene,
ma come si permetteva? Cercò di restare calmo, sapendo che le donne non amavano
essere trattate male.
“Assolutamente no”
“Sicuro?” si mise l’indice sulla bocca
pensierosa “Sai ho incontrato molti bei ragazzi nella mia vita che erano gay,
se vuoi poso presentartene qualcuno”
Questo era troppo “Ma come vi permettete!”
urlò “Non sono gay!”
“D’accordo” continuò pensierosa “Allora
il problema deve essere un altro”
Ok, era bellissima, ma iniziava a dargli
sui nervi quell’impertinente mocciosetta.
“Da quanto tempo non vai a letto con una
donna?”
La guardò negli occhi cercando di
assumere l’espressione più gentile che avesse “Questi credo proprio che non
siano affari suoi”
Lei sorrise furbesca “Allora proprio da
tanto tempo”
Socchiuse gli occhi guardandola male
“Solo perché sono appena uscito di prigione”
“E quando non eri dentro?”
Sorrise, aveva sbagliato territorio
“Ogni sera una donna diversa”
Lei sorrise vittoriosa “Trovato il tuo
problema allora!”
Corrugò le sopracciglia confuso, ma che diavolo stava dicendo?
“Ti ha tradito vero? Magari con un tuo
amico”
Sgranò gli occhi per la sorpresa, quella
mocciosa era una strega!
“AH!” esclamò indicandogli il viso
“Beccato!”
Ora aveva superato ogni limite “Senti
piccola mocciosa, io esigo rispetto! Sarò il tuo capo durante il colpo e tu
dovrai ubbidirmi, sono stato chiaro?” e al diavolo il lei e le buone maniere.
Lei sorrise maliziosa “Tranquillo” si
avvicinò a lui.
Il cuore accelerò velocemente mentre il
viso della ragazza si avvicinava al suo. Perché aveva tutto quel potere su di
lui?
“Il tuo segreto è al sicuro” gli
sussurrò all’orecchio.
Sentì il suo fresco respiro sul viso, ne
assaporò il profumo, mandarini.
Lui adorava i mandarini.
Poi lei si girò e si allontanò da lui
“Ci vediamo a Las Vegas!” esclamò prima di scomparire tra la folla.
Quella ragazza sarebbe stata il suo
peggiore incubo.
ANGOLO DI ROGI
Salve gente!! Ebbene si! È arrivata
Nami!! E cominciano i guai per Zoro EHEHEHEH!!! Lo farà impazzire non poco la
cara ragazza ^^
Spero vi sia piaciuto!!
Ciao
RECENSIONI:
Noel_93: grazie!! ^^ spero che continuerai a
seguirmi!!^^
Tsukichan: tranky no problem ^^ l’importante è
che ti piaccia la storia ^^ Comunque mi sono scervellata per dare a tutti un
ruolo giusto!! Franky da miliardario è il secondo che mi è venuto in mente!! E
mi piace da matti!!! Spero ti sia piaciuta l’entrata in scena di Nami, e la
ragazza mi sta venendo molto più audace di quanto è normalmente... spero non
troppo…. Alla prossima recensione!! ^^
Achamo: siamo pecore nere… gente spietata…
trinchiamo allegria yoho!!! Jack Sparrow è in assoluto il personaggio che adoro
di più di Johnny!! È mitico!!! Nessun altro attore sarebbe riuscito ad
interpretarlo come lui!!! ^^ mamma ora che mi ci fai pensare anche io dovrei
studiare 20 pagine di storia T.T che noia ragazzi….. comunque felicissima che
ti sia piaciuto Franky nella versione miliardario!! ^^
GLoRi: nessuno può
resistere a Zoro!! Neanche la cara Nami che da subito gli rivolge molte
attenzioni ^^ e le care ragazze daranno molto filo da torcere ai ragazzi!! O
meglio… saranno i ragazzi che sbaveranno un po’ troppo!! ^^ Ciao!!
Beatrix: nessun problema
per il ritardo! Anche io in questi giorni ho un casino di robe da fare…
soprattutto da studiare T.T Il mistero delle mutande di Franky…. In effetti
sembra un costume ma a Water Seven urla “Ridatemi le mutande!” quindi mi sa che
hai ragione, sono proprio slip!! Il caro Zoro avrà del filo da torcere con le
care ragazze ;) Brook l’ho messo come croupier per la parrucca afro!! L’attore
nel film è di colore e ha i capelli tipo i suoi! ^^ me lo immagino bene ad un
tavolo da Black Jack!! ^^ Ciao!! Un bacio!!
PUBBLICITA’:
Volevo solo
avvisare che ho finito il mio libro!!! Miracolosamente ci sono riuscita!!!! Ora
sono in fase rilettura e ricerca errori… non vi dico che noia T.T comunque ora
dovrei passare il manoscritto a una correttrice bozze esperta (ovvero
un’insegnante ^^). Poi lo invierò ad una casa editrice!! Gulp!!! Speriamo in
bene!!! Appena saprò qualcosa di più vi farò sapere!!! Se qualcuno è interessato
a saperne di più (oltre a chi me l’ha già detto) me lo faccia sapere!!!
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Capitolo 6 *** Capitolo 6 ***
Capitolo 6
CAPITOLO 6
Il citofono della porta squillò.
“Franky!” esclamò Zoro.
“Vado vado” ripose andando ad aprire la
porta.
Erano a Las Vegas, in una delle tante
enormi ville del miliardario. Era il giorno delle presentazioni, il giorno in
cui doveva esporre il piano. Si affacciò sulla piscina e li vide tutti, tutti e
dieci, mancava solo lui. Stavano gustando il piccolo banchetto di stuzzichini
che i maggiordomi di Franky avevano preparato. Il miliardario, neanche a dirlo,
era vicino a Nico Robin con cui stava cercando di intrattenere una
conversazione senza che la donna gli prestasse molte attenzioni.
Scosse la testa incredulo, non si
sarebbe arreso facilmente.
Stava per fare la sua entrata galante
quando il suo sguardo fu attirato dalla rossa. Aveva addosso un vestito di
pelle nera, molto scollato e molto corto, i capelli corti sciolti che le davano
un aria sbarazzina e intorno agli occhi un leggero trucco rosa.
Deglutì spaventato quando sentì il suo
cuore accelerare.
Ma che diavolo gli stava succedendo?
“È solo una donna diamine!” si disse.
Il quel momento il biondo, chiamato
Sanji, si presentò a Nami e le fece un nobile baciamano.
Sgranò gli occhi, sentendo
involontariamente un astio nei confronti di quell’uomo.
Fece un respiro profondo cercano di
calmarsi. Niente distrazioni!!
Uscì dalla casa avvicinandosi alla
piscina. Tutti gli occhi si puntarono su di lui.
“Buona sera a tutti” disse sorridendo
“Sapete bene perché siete qui, e se siete interessati al colpo seguitemi. Ma vi
avverto, non sarà per niente una passeggiata, quindi se qualcuno ha dei dubbi è
il momento di ritirarsi” lì guardò negli occhi uno per volta, soffermandosi
davvero troppo negli occhi di cioccolato fuso. Poi si girò e rientrò nella
villa.
Tutti lo seguirono, l’ultimo ad entrare
nella sala fu il più giovane -se si ricordava bene si chiamava Usop- che
sembrava davvero nervoso.
Accese il monitor che c’era sulla parete
davanti ai due divani, dove tutti si erano seduti. Ace si mise al suo fianco.
“Bene gente, cominciamo” cliccò sul
monitor che iniziò a visualizzare le immagini dalla pianta di un quartiere di
Las Vegas “A pochi chilometri da noi c’è il Las Vegas boulevard, ovvero
l’insieme di tre alberghi: il Mirage, il Bellagio e l’MGM Grand. Tutte le
vincite dei tre casinò vengono raccolte in un unico caveau. Questo caveau, si
trova a 60 metri sotto terra, e noi, lo svaligeremo”
Alcuni occhi si sgranarono, mentre altri
sorrisero.
“Le immagini che vedrete ora, sono
gentilmente offerte da Brook, che è riuscito ad ottenerle dal sistema di
sicurezza del Bellagio”
Brook sorrise chinando la testa.
“Queste sono le casse del casinò,” disse
indicandole sullo scherno “e come ben sapete, ci vuole più di un gentile “per
favore” per arrivarci. Dopo le casse dovremmo attraversare due porte, ognuna
delle quali per essere aperta deve essere immesso un codice a sei cifre che
viene cambiato ogni dodici ore. Dopo c’è un ascensore, che non si può aprire
senza una identificazione digitale”
“Che non si può falsificare” aggiunse
Ace.
“E una conferma vocale che viene
controllata sia dal sistema di sicurezza del Bellagio sia dal caveau”
“Che noi non avremo” disse Ace.
“E non è finita, il pozzo dell’ascensore
è munito di rilevatori di movimento” si fermò lasciando la parola al suo
compare.
“Se intervenissimo manualmente
sull’ascensore l’uscita del pozzo si chiuderebbe automaticamente e noi saremo
in trappola”
“E una volta scesi in fondo al pozzo”
continuò Zoro “Solo altre due guardie armate di mitra e la porta del caveau più
complicata che mente umana abbia mai concepito” concluse, guardò i ladri che lo
fissavano attoniti “Domande?”
“E se facessimo un tunnel?” chiese Chopper.
“No escluso. Ci sono sensori che
controllano il terreno per un raggio di 100 metri, se una talpa facesse la tana
se ne accorgerebbero. Qualcun altro?” rispose Ace.
“Non c’è neanche una buona notizia?”
Nami lo guardò negli occhi.
Zoro sentì il suo stomaco contorcersi. Dannazione
come era bella. Fece un respiro profondo.
“Si” disse distogliendo lo sguardo “Una
legge del Nevada stabilisce che un casinò deve avere abbastanza denaro nel
caveau per coprire tutte le fiches che ci sono in gioco. Quindi in un giorno
feriale, per legge, il caveau contiene fra i 60 e i 70 milioni di dollari in
banconote e monete, nei week-end tra gli 80 e i 90 milioni, quando c’è un incontro
di box, come quello che ci sarà tra due settimane, quando noi lo svaligeremo,
150 milioni” gli occhi dei suoi spettatori brillarono “Siamo in undici con una
fetta uguale, fate voi il conto”
Sanji prese una sigaretta “Mettiamo che
riusciamo a superare le casse, le porte di sicurezza, scendiamo nell’ascensore
che non possiamo manovrare, superiamo le due guardie, entriamo nel cavò che non
possiamo aprire”
“Senza farci vedere dalle telecamere” lo
interruppe Ace.
“Ah già” disse Zoro “Mi sono dimenticato
di dirvelo”
Sul viso del biondo apparì
un’espressione stupita “Si, mettiamo che riusciamo a fare tutto questo”
continuò “Dopo dovremmo uscire dal casinò con 150 milioni in contanti senza che
nessuno ci fermi?” chiese sarcastico.
Zoro lo guardò “Si”
“Ah” mormorò “Ok” disse accendendosi la
sigaretta.
“Dobbiamo darci da fare” disse Nico
Robin.
Zoro sorrise “Vi avevo detto che non
sarebbe stata una passeggiata”
“Ragazzi, sinceramente mi sembra
impossibile” disse Usop.
Lo guardò “Se vuoi puoi andartene
ragazzo”
Si vedeva lontano un miglio che non
aveva mai partecipato a un colpo di quel livello.
“Tu sai da dove cominciare?” chiese
Nojiko.
“Ovviamente”
“Allora parla”
Zoro sorrise “Bene, ascoltatemi con
attenzione ciò che voglio perché non mi ripeterò”
ANGOLO DI ROGI
Ok lo ammetto, ho copiato spudoratamente
il film, ma è difficile spiegare un colpo!! Spero mi perdoniate!!
Dal prossimo capitolo la banda comincerà
a darsi da fare!! ^^ e userò un metodo narrativo che non ho mai usato e spero
che siate clementi, ma soprattutto che capirete comunque la storia….
Spero vi sia piaciuto questo capitolo!!!
Ciao!!
RECENSIONI:
giusy91: eccomi qua!!! Ora Nami sarà
spesso di scena anche se l’ho fatta arrivare un po’ tardi ^^ sono felice che ti
sia piaciuto lo scorso capitolo che ne dici di questo?
GLoRi: sisi!!! Un
gran peperino ^^ e si sono pienamente d’accordo NamixZoro 4EVER!!!
Achamo: ho impiegato
un anno per scrivere il mio libro… un lavoraccio ma sono molto soddisfatta di
come sia venuto fuori alla fine ^^ Cavoli non ci avevo pensato alle scommesse
di cavalli!!! Se no mettevo quelle!!! Sono rimasta fissata sul polo e la corsa
dei cani (come c’è nel film) e non mi sono proprio venute in mente le corse dei cavalli!! Che testa
bacata!!! Felice che nonostante il polo ti sia piaciuto il capitolo ^^
Zac Efron?????????!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Non voglio quel gay vicino a
Johnny!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Io avevo sentito
che forse prendevano Pattinson non Efron!!!!!!!! Non lo voglio quel demente che
balla come un gay e si crede un gran figo quando è un bambinetto brutto come la
morte!!!!!!!!!!!!!!!!!! Grr!!! Abbasso Efron!!!!! Spero che Johnny si lamenti
se provano a prenderlo!!!
Tsukichan:
grazie ^^ mi fa piacere che ti piace come scrivo ^^ comunque non ti preoccupare
appena saprò qualcosa ti farò sapere!!
Per le scene rosse…. Emm… ecco… non mi sono molto
dilettata a scriverne e non credo di essere molto capace…. Ma diciamo che forse
ci proverò… non ti garantisco che esca una buona cosa però!! Un bacio!!! ^^
Ringrazio: Achamo, RoloChan105 e Sherry che
hanno messo me e la mia compare tra gli autori preferiti!! Grazie davvero siamo
felicissime ^^
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Capitolo 7 *** Capitolo 7 ***
Capitolo 7
CAPITOLO 7
Prima
fase: ricognizione.
“Voglio sapere tutto quello che succede
nei casinò, dalla rotazione dei croupier al percorso di ogni singolo porta
denaro. Voglio sapere tutto di tutte le guardie, di tutti i sorveglianti e di
tutti quelli che hanno un pass di sicurezza, da dove vengono, i loro
soprannomi, che caffè prendono, tutto. Soprattutto voglio che conosciate bene
questi casinò, sono come dei labirinti e voglio che voi conosciate le
scorciatoie per uscire”
GIORNO 1:
Ore 10.35, zona bar Bellagio:
“Mamma che noia”
“Nami vuoi stare un po’ zitta?”
Nami sbuffò “Questo lavoro è una noia”
disse bevendo il suo caffè mentre guardava male sua sorella.
“Se non ti dispiace sto cercando di
origliare la conversazione delle guardie, sai a differenza di te voglio fare un
bel lavoro” disse tendendo l’orecchio.
Stava ascoltando la conversazione di due
guardie al tavolo di fianco al loro e prendeva appunti su un blocchetto.
Nami sorrise “Per fare colpo sul capo?”
Nojiko la guardò male “Per non finire in
prigione. E poi non sono io quella che sbava dietro al capo”
Nami aprì la bocca fingendo sdegno “Ma
figurati se mi interessa un buzzurro come quello!”
Nojiko sorrise maliziosa “Si certo, raccontalo
a qualcun altro”
GIORNO 2:
Ore 11.08, sale da Black Jack Mirage:
“Ok signore, ora la affido al mio
collega che stacco” disse il croupier mentre veniva affiancato da un suo
collega.
“Ma certo! È stato un piacere Jim!”
disse Usop.
Lesse la targhetta del nuovo croupier
“Salve Frederic!”
“Salve a lei signore” rispose quello
sorridendo.
Usop vide un croupier che spingeva un
carrello porta denaro: erano dei bidoni rettangolari solo che avevano una
chiusura ermetica, non passava neanche un filo d’aria se il coperchio era
chiuso. Lo seguì con lo sguardo fino a quando non lo vide scomparire dietro una
porta che portava alle casse.
“Allora signore? Quanto punta?”
Si girò “100!”
GIORNO 3:
Ore
15.46, sala ristorante francese MGM Grand:
Brook bevve un altro sorso di latte. Si
alzò ed entrò a passò sicuro nelle cucine.
“Hei che ci fai qui dentro?!” gli urlò
un cuoco.
“Scusate ma una signora si è sentita
male, ha avuto un calo di zuccheri. Non è che avete qualcosa di dolce?” chiese
garbato.
Il cuoco sbuffò “Brad! Dagli un po’ di
zucchero!”
“Grazie molto gentile”
Si guardò attorno, il suo sguardo si
fermò su una porta aperta al polo opposto dell’entrata, si poteva vedere una
sala del casinò.
Sorrise, aveva trovato ciò che cercava.
Seconda
fase: elettricità.
“La sera dell’incontro dobbiamo staccare
la spina sulla città del peccato”
GIORNO 4:
Ore 10.26, villa di Franky:
“Nico Robin qui sei di scena tu”
“Che cosa vuoi che faccia? Un buio, un
botto o un bordello?” chiese la donna.
Zoro sorrise “Facciamo tutti e tre?”
La donna rifletté per qualche secondo “Per
questo mi servirà uno strizza”
Ace alzò un sopracciglio “Cos’è uno
strizza?”
“È un macchinario che manda impulsi
elettromagnetici che causano un blocco dei sistemi. È come una bomba senza lo
scoppio”
“Per quanto tempo resta il buio?” chiese
Zoro.
“30 secondi”
“D’accordo, prendiamo questo strizza”
Terza
fase: sorveglianza.
“La sorveglianza ha occhi e orecchie
dappertutto, quindi noi dobbiamo avere occhi e orecchie su di loro”
GIORNO 5:
Ore 18.03, camera 2398 Bellagio:
“Chopper?”
“Bè non è il sistema meno accessibile
che abbia mai visto, ma quasi” disse analizzando i dati che aveva sul portatile
“Non credo che abbiano un circuito chiuso in cui possa infiltrarmi”
Ace scosse la testa “No”
“Allora devo spacchettare il sistema,
hanno un loro tecnico interno?”
“Due” rispose “E uno si sente solo”
Ore 22.45, fuori da un night club:
Ace buttò nel cestino il pacchetto vuoto
di patatine. La porta del locale si aprì e uscì una spogliarellista.
“Ciao Claire”
“Ace” rispose lei “Ecco a te” disse
porgendogli una tesserina.
Ace la prese “Grazie Claire” disse
passandole 200 dollari.
Lei sorrise “È sempre un piacere fare
affari con te. Torna a trovarmi uno di questi giorni”
Ace sorrise “Contaci”
GIORNO 6:
Ore 16.00, sala slot del Bellagio:
“Hei guarda dove vai! Mi sei venuta
addosso!” esclamò Nami lasciando i palloncini colorati che aveva in mano.
Guardò in alto assicurandosi che andassero sopra la telecamera.
“Me se sei stata tu che mi sei venuta
addosso!” le urlò contro sua sorella.
“Ma come ti permetti?! L’hanno visto
tutti che tu mi sei venuta addosso!” la gente intorno a loro le stava fissando
stupiti.
“Senti piccola impertinente! Fammi
subito le tue scuse!”
“Le mie scuse?” urlò per farsi sentire meglio.
“Signore vi devo chiedere di spostare i
palloncini” una guardia si era avvicinata a loro.
Nami sorrise e fece l’occhiolino a sua
sorella, ci erano riuscite.
“Sei tu che devi farmele!”
Camera 2398:
“La telecamera è coperta”
Zoro prese la trasmittente “D’accordo
Usop” cambiò frequenza “Vai Chopper, tocca a te”
Sala slot:
Chopper fece un respiro profondo e andò
alla porta non sorvegliata. Si girò un attimo a guardare la scenata che stavano
facendo le due sorelle, la guardia stava tentando di ricevere attenzioni ma
Nami e Nojiko non lo degnavano di uno sguardo. Usò il pass che gli aveva
procurato Ace ed entrò. Camminò svelto per i corridoi beige.
Guardò la cartina che aveva in tasca e
girò a destra. Cercò di passare inosservato ma era terribilmente preoccupato.
Se l’avessero beccato?
Deglutì terrorizzato. Si fece forza ed
entrò nella prima porta a destra.
Si ritrovò davanti tantissimi hub da cui
uscivano migliaia di fili.
Ok, mettiamoci all’opera.
Andò all’ hub dove c’erano i fili delle
telecamere di sorveglianza. Tirò fuori il suo gingillo preferito. Era un tester,
ovvero un piccolo macchinario che creava interferenze e poteva inviare le
immagini delle telecamere dove voleva lui. Attaccò un connettore a un filo e lo
agganciò al tester. Lo accese e vide le immagini delle telecamere del casinò
sul display.
“Bene Chopper, siamo dentro” gracchiò la
trasmittente.
Staccò il tester nascondendo il connettore
sotto i fili e richiuse la valigetta. Uscì dalla stanza. Fece qualche passò e
incrociò una guardia. Il cuore accelerò veloce, mentre ormai sentiva le gocce
di sudore per l’ansia scendere sulla fronte.
“Salve” disse l’uomo.
Non lo sentì neanche, capì solo che gli
aveva parlato “Bene grazie” rispose e tirò avanti.
Girò a destra e fece ancora qualche
passo. Si accorse di aver sbagliato strada. Controllò la mappa e tornò sui suoi
passi andando dritto.
Sentì dei passi che si avvicinavano, era
la guardia.
“Hei tu!”
Il cuore batteva all’impazzata. Accelerò
il passò.
“Aspetta” lo sentì velocizzare
l’andatura.
Prese il pass con lo zoccolo tremante.
Sentiva i suoi passi sempre più vicini. Fece scorrere il pass e aprì la porta.
La guardia lo bloccò pendendolo per un braccio.
Si girò a guardarlo terrorizzato.
E adesso?
ANGOLO DI ROGI
Spero vivamente che si sia capito cosa
sta succedendo. Perché sinceramente non sapevo come mettere giù questa parte.
Comunque penso che sarà scritto così solo il prossimo capitolo, perché non mi
piace neanche tanto questo schema.
Con questo capitolo vi lascio con un po’
di suspance, che accadrà al povero piccolo Chopper?
Ringrazio tantissimo tutti quelli che
hanno messo la storia tra le preferite e tra le seguite, siete diventati
davvero tanti!! Grazie davvero!! Sono felicissima che la storia stia piacendo
^^
ps:
volevo mettere alla fine un'immagine di un hub solo che non ci sono
riuscita......... io non sapevo cos'era e volevo spiegarvelo, ma sono
veramente un incapece con questo programma T.T cmq se cercate su google
la parola hub (ovviamente solo per chi non sa cos'è, come me ad
esempio) si trova subito l'immagine.
RECENSIONI:
giusy91: eh si!!
Neanche il caro Zoro sa resistere al fascino di Nami!! Questo capitolo descrive
l’inizio dell’organizzazione ma il colpo sarà ancora meglio!! Il film devi
vederlo assolutamente!! È strabello!! Però non prima che finisca questa fic se
no ti rovini il finale a sorpresa :)
Tsukichan: te al
mandarino???? No!!! Lo voglio anche io!! Non l’ho mai assaggiato!!! Deve essere
buonissimo!! Bè per come faranno il colpo non ti dico nulla ti anticipo solo
che sarà una bella sorpresa ^^
Achamo: Chopper è in
versione normale, piccolo piccolo e tanto tenero!!!! Non credo che si
trasformerà durante la storia tanto dovrà stare quasi sempre davanti al
portatile il piccolino ^^
Ps: non ti preoccupare!! Ho smanettato un po’ in
internet e la Disney ha detto pubblicamente che ne Zac Efron (evviva!) ne
Robert Pattinson (sigh!) reciteranno nei Pirati 4!!
Beatrix: tranky!! Non
c’è problema!! Cerco solo di essere regolare nell’aggiornare perché sono la
prima che sclera se gli aggiornamenti delle fic sono uno al mese!! Cerco di non
far passare a voi che mi seguite quello che passo io quando gli altri
aggiornano con tempi lunghissimi!! ^^ comunque non credo che farò una storia
troppo centrata sulla coppia, al massimo saranno 4 capitoli solo su Nami e
Zoro, e poi adoro mettere Zoro in imbarazzo ^^ sono sadica lo so :P comunque
sono felice che non ti abbia dato fastidio la mia copiatura dall’originale!!
Non sapevo proprio come spiegare il piano se no!! ^^ Ciao!! Un abbraccio!!
Selina R84:
Zoro ha in mente un piano ben preciso e dettagliato, sembrerà strano ma in
questa fic è proprio un genio!! ^^ anche se secondo me anche nel manga Zoro ha
un lato nascosto molto intelligente che tira fuori solo in casi estremi :) felice
che ti stia piacendo!! ^^
GLoRi: Zoro
è molto intransigente con le richieste, bè deve esserlo no? Se no finiscono
tutti al fresco!!
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Capitolo 8 *** Capitolo 8 ***
Capitolo 8
CAPITOLO 8:
Ore 16.10, camera 2398:
“Ha fatto un ottimo lavoro” disse Ace.
“Non cantare vittoria prima del tempo”
rispose Zoro guardando Chopper che camminava sul display del computer che aveva
davanti.
La piccola renna stava tornando sui suoi
passi perché aveva sbagliato strada. Stava per uscire quando una guardia lo
raggiunse
Zoro ed Ace trattennero il fiato.
Poi la guardia porse un tester a Chopper
che lo prese sorridendo.
I due ladri tirarono un sospiro di
sollievo.
“Bè..” disse Zoro.
“Già” confermò Ace.
Fase
4: costruzione
“Dobbiamo costruire una copia identica e
funzionante del caveau del Bellagio”
GIORNO 7:
Ore 9.30, magazzino abbandonato in
periferia di Las Vegas:
“Esattamente perché stiamo ricostruendo
il caveau?” chiese Usop mentre scaricava una delle tante casse dal camion.
“Per esercitarci” rispose Ace.
Zoro sorrise “Qualcosa del genere”
Fase
5: spionaggio
“Ovviamente, abbiamo bisogno dei codici
per passare le due porte dopo le casse”
GIORNO 7:
Ore 15.40, magazzino abbandonato in
periferia di Las Vegas:
“Ci servono i codici dall’unico uomo che
li ha tutti e tre”
“Mihaw?” chiese Usop passando una
scatola a Zoro.
“Devi seguirlo dovunque”
“Devo sorvegliarlo?”
Zoro lo guardò negli occhi “Te la
senti?”
“Ma certo! Questo è un incarico perfetto
per il coraggioso Usop!!”
Zoro sorrise riprendendo il lavoro.
Impiegarono tutto il giorno per mettere
tutti gli oggetti acquistasti nel posto giusto. C’erano degli scaffali grigi
messi a forma di quadrato, -con degli spazi in mezzo ai lati che fungevano così
da corridoi- su cui si trovavano moltissime fiches, al centro del quadrato, dei
carrelli porta denaro disposti su due file da cinque, ed anch’essi grigi. Il
pavimento era a piastrelle bianche.
Zoro guardò soddisfatto la copia
perfetta ricreata “Bene ragazzi, bel lavoro”
Fase
6: trasporti
“Ci servono tre furgoni”
GIORNO 8:
Ore 16.30, negozio di auto in centro:
Nami guardò ancora il furgone bianco.
Fece una smorfia “Non mi sembra tanto
resistente”
“Ma signorina quei tre che vede sono i
migliori che abbiamo” disse il venditore.
Lo guardò con sufficienza “Allora penso
che dovrò cambiare negozio” disse avviandosi verso l’uscita.
“No aspetti! Le abbasso il prezzo”
Nami si girò facendosi attenta “Di quanto?”
“18000 dollari ciascuno”
Nami sbuffò.
Nojiko si avvicinò al venditore e gli
sorrise accattivante. Gli prese la cravatta tra le mani e lo trascinò
delicatamente verso di sé.
“Ha davvero una bella cravatta”
Il venditore sgranò gli occhi “G-grazie”
balbettò.
Nami alzò gli occhi al cielo, alla fine
sua sorella finiva sempre per usare quei mezzucci per averla vinta.
“Senti” continuò con una voce dolce “Io
e mia sorella non abbiamo così tanti soldi, non puoi fare un’eccezione?” chiese
facendogli gli occhi dolci.
Il venditore non riusciva a togliere gli
occhi dalla vistosa scollatura di Nojiko “Bè, potrei.. abbassare a…. 16000”
Nojiko fece una faccia da cane bastonato
“Ma noi ne abbiamo così tanti, non può abbassare a 14000?”
Il venditore aveva ormai perso la sua
lucidità mentale “Vada per 14000”
“Grazie!” esclamò felice sua sorella.
Il venditore andò ancora stordito a
prendere le chiavi.
Nami la guardò male “Che c’è?”
Scosse la testa “Sei sempre la solita”
Nojiko le fece la linguaccia come
risposta.
Ore 20.30, camera 2397:
Zoro si stava rilassando davanti alla tv
quando sentì bussare alla porta. Si alzò svogliatamente e andò ad aprire.
Quando si ritrovò davanti Nami il suo
cuore partì a mille.
“Ciao capo!” esclamò lei sorridente.
“N-nami” balbettò “Che ci fai qui?”
chiese cercando di tornare in possesso della sua voce.
“Volevo solo dirti che io e Nojiko
abbiamo comprato i tre furgoni che avevi chiesto ad un prezzo stracciato”
“Ah bene”
La ragazza cercò di sbirciare dietro di
lui “Cosa stavi facendo?”
“Niente, stavo guardando un film”
“Che film?” disse spostandolo ed
entrando nella camera “Posso entrare vero?” chiese quando ormai era seduta sul
divano.
Bè ormai sei entrata, voleva
risponderle.
“Ma certo” disse sarcastico.
“Divertentissimo questo film! L’ho già
visto!”
“Davvero?” chiese cercando di essere
gentile.
Lei gli sorrise “Tu l’hai visto?”
Quel sorriso bianco e dolce lo stordì
“Eh, no”
La presenza di quella ragazza lo metteva
terribilmente a disagio. Ma perché non lo lasciava in pace?
“Dai vieni! Lo guardiamo insieme”
Sgranò gli occhi non credendo alla
proprie orecchie. Si era autoinvitata a rimanere lì per la notte?
“Veramente domani mattina devo
svegliarmi presto, e anche tu” cercò una scusa per mandarla via.
“Ma dai! Non sei mica un bambino!”
continuò lei.
La sua impertinenza iniziava a
infastidirlo “Per favore Nami, voglio andare a dormire, sono stanco”
Lei si alzò “Avanti! Dimmi la verità!”
“Che verità?” chiese spazientito.
“Non vuoi che io rimanga qui perché ti
piaccio”
“Cosa?!!” chiese incredulo.
Lei sorrise beffarda e si avvicinò
lentamente a lui “Ti ho visto sai”
“Mi hai visto?” chiese senza capire.
“Ho visto come mi guardavi l’altra sera”
il viso della ragazza si stava avvicinando pericolosamente al suo “Anzi, come
mi guardi sempre”
“E come ti guarderei?” chiese mentre il
suo profumo gli invadeva i sensi.
“Come mi stai guardando ora” si avvicinò
ancor più.
I loro visi erano vicinissimi, le loro
labbra erano separate da pochi centimetri di aria.
Da quanto tempo era che non baciava una
donna? Voleva rimettersi in carreggiata, ma non con lei. Lei era una sua
collega, per la miseria! Eppure il suo profumo lo stava inebriando e le sue
labbra erano così invitanti. Si avvicinò lentamente a lei. Ma appena le loro
labbra si sfiorarono lei si allontanò di scatto.
“Come un pesce lesso!” esclamò
facendogli la linguaccia.
Zoro sbatté le palpebre cercando di
riacquistare il controllo. Quella ragazzina l’aveva preso in giro.
“Maledetta mocciosa!” esclamò infuriato.
Lei rise di gusto “Cos’è ci sei rimasto
male?”
Le lanciò un occhiataccia “Sei una
strega”
“E tu un povero ominide senza esperienza
sulle donne” rispose a tono.
“Hei mocciosetta! Come ti permett…” si
bloccò a metà.
Lei si era avvicinata di scatto e aveva
appoggiato le labbra sul suo naso. Un breve contatto che mandò alle stelle il
cuore del ladro.
Lei si staccò quasi subito e sorrise “A
domani” poi lo superò e uscì svelta dalla stanza richiudendosi la porta alle
spalle.
Si accasciò incredulo sul divano. Si
toccò il naso sentendo ancora le labbra della ragazza sulla pelle. Quella
mocciosa l’avrebbe mandato al manicomio.
ANGOLO DI ROGI
Povero Zoro ^^ Nami è veramente
tremenda! Ma la domanda è: vuole solo giocare un po’ con lui o fa sul serio?
Bha! I misteri della vita! ^^ comunque spero di non aver esagerato…..
Spero vi sia piaciuto questo capitolo ^^
Ciao e grazie a chi continua a seguirmi!
^^
Ps: gente sono andata a vedere Alice in
wonderland!!! È fantastico vi consiglio vivamente di andarlo a vedere e poi
Johnny è da urlo!!! Anche se l’hanno conciato per le feste è fantastico!!
Parola di fan!! ^^
Achamo: tranquilla al
piccolo Chopper non è successo niente ^^ era solo per spaventarvi un po’ ^^
Ps: oddio!! Sarebbe stato un incubo!!! Povero
Johnny!! Povero Geoffrey!!
Tsukichan: devo trovarlo
da qualche parte…. Bè ecco qua l’altro capitolo!! Cominciano i guai seri per il
caro Zoro ^^
giusy91: eccomi a
rapporto!!! Gli sviluppi tra Zoro e Nami ci saranno presto!! Non temere!! ^^ un
bacio!!
GLoRi: meno male che
si è capito perché era veramente difficile mettere giù in un altro modo queste
parti, avevo paura che venisse noioso se avessi fatto in un altro modo!! Com’è
Romeo+Juliet? Non l’ho mai visto. Ciao!! ^^
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Capitolo 9 *** Capitolo 9 ***
Capitolo 9
CAPITOLO 9
GIORNO 9:
“Zoro? Zoro!”
Il ladro si riscosse dai suoi pensieri e guardò Ace “Si?”
Lui sospirò “Ma ci sei?! È tutta la
mattina che sei assente!!”
“Scusami, ma non ho dormito molto
stanotte”
Sbadigliò sonoramente. Quella mocciosa
gli aveva tolto il sonno. E ora non faceva altro che pensare a lei. Ogni cosa
intorno a lui gliela ricordava. Si sentiva un idiota. Neanche alla sua prima
cotta era rimasto così scombussolato.
Per Diana! Era solo una donna!
Eppure il suo cervello non faceva altro
che continuare a rimandare il film della sera precedente. Che cosa assurda!
Neanche fosse stato un bacio come si deve!
“Vedi di svegliarti allora, perché
adesso devi fare il capo” lo riprese Ace.
Zoro scosse la testa togliendosi
violentemente di dosso quei pensieri e si concentrò sul colpo. Quello sarebbe
stato il giorno dalla recita. Sanji sarebbe entrato in azione. Non si fidava
molto di quell’uomo, più che altro gli sembrava un idiota, e poi aveva fatto il
baciamano e Nami…
E no! Ora basta! Doveva pensare alla sua
vendetta! Per la miseria!
Ace citofonò al cancello. Erano alla
villa di Franky, lì Sanji stava preparando il suo personaggio.
Il cancello si aprì e i due ladri
arrivarono davanti alla porta.
Zoro la aprì ed entrarono.
“Permesso” urlò Ace non vedendo nessuno.
“Venite di sopra ragazzi!” sentirono
urlare Franky dai piani superiori.
Ubbidirono e salirono le scale sulla
destra dell’entrata.
Entrarono in una camera da letto. Sanji
era in piedi davanti a un lungo specchio che si aggiustava la cravatta bianca.
Era vestito con uno smoking bianco, con sotto una camicia blu.
“Non vi sembra perfetto?!” esclamò
eccitato Franky.
Sanji si girò sorridendo ai due arrivati
“Bonjour”
“Sei pronto?” chiese Zoro.
“Quasi” rispose il biondo.
“Sai cosa devi fare vero?” chiese Ace.
“Mais oui! Bien sur!” esclamò stizzito.
“Non è ancora cominciata la recita,
quindi puoi parlare normalmente” disse leggermente seccato Zoro, non sapeva perché
ma quel biondino gli stava sui nervi.
“Mi stavo solo allenando con la
pronuncia” gli occhi di Sanji si sgranarono e si fissarono su un punto alle
loro spalle “Ma siete divine!”
Zoro si girò. Il suo cuore fece una
capriola. Dietro di lui erano comparse Nojiko e Nami. Tutte e due indossavano
un vestito lungo con una spaccatura sul fianco destro e una scollatura da paura
sia sul petto che sulla schiena. Il vestito di Nojiko era blu mentre quello di
Nami rosso fuoco.
Zoro guardò estasiato la rossa.
“Grazie Sanji” disse Nami sorridendo.
Zoro corrugò le sopracciglia cercando di
non spostare lo sguardo dal suo viso “Perché siete vestite così?”
Le due sorelle lo superarono e si misero
ognuna a un fianco di Sanji, che le strinse a sé appoggiando le mani sulle loro
schiene nude.
Zoro sentì un fastidioso vuoto allo
stomaco.
“Ma siamo le sue accompagnatrici è
ovvio!” rispose Nojiko.
“Accompagnatrici?” guardò Ace che fece
spallucce “Ma non si era parlato di accompagnatrici!”
“Stai calmo, è stata una mia idea. Io
recito di essere un francese straricco commerciante d’ armi no? E tutti i
ricchi hanno delle accompagnatrici”
Socchiuse gli occhi “Mi sembra che così
darai molto più nell’occhio”
“Infatti, i ricchi vogliono sempre dare
nell’occhio, attirerò meno sospetti così, fidati” disse baciando una mano di
Nami.
Sgranò gli occhi “Non se ne parla!”
esclamò infuriato.
“Perché?” chiese Sanji stupito.
“Perché così le metti a rischio! Mihaw
potrebbe riconoscerle durante il colpo!”
“Noi non incontriamo mai Mihaw durante
il colpo” disse Nami.
“Ma il piano potrebbe anche non
funzionare alla perfezione!”
Nami si avvicinò a lui con un sorriso
beffardo sulle labbra “Vediamo di farlo funzionare come si deve allora” gli
soffiò in faccia.
Zoro restò imbambolato per qualche
secondo assaporando il suo profumo.
La rossa lo superò e scese dalle scale.
Tutti gli altri la seguirono tranne Ace che lo guardava severo, con le braccia
incrociate.
“Avevi ragione” disse.
“Su cosa?”
“Le donne sono una vera distrazione per
te” si avvicinò a lui “Vedi di concentrarti sul colpo, oppure ti butto fuori e
prendo il comando”
Lo guardò storto “È una minaccia?”
“Più che altro è un consiglio, le donne
come Nami fanno impazzire gli uomini, te lo garantisco, non mi sembra la donna
giusta per ricominciare”
Affilò lo sguardo “Ricominciare cosa?”
Odiava quando gli altri capivano ciò che
provava, odiava anche essere consolato a causa di una donna, ma soprattutto
odiava soffrire per una donna.
Ace sbuffò “Niente distrazioni!”
decretò, poi uscì dalla stanza lasciandolo da solo.
Ace aveva ragione, non era la donna
giusta per ricominciare a mettersi in gioco, eppure aveva qualcosa di speciale.
Fece un respiro profondo.
Niente distrazioni.
Si girò e uscì dalla stanza.
Zoro si sedette sul divano di fianco ad
Usop.
“Novità?” chiese.
“Ho raccolto le informazioni che volevi
su Mihaw” disse guardandolo “Sanji è pronto?”
Zoro indicò l’entrata dell’albergo con
la testa.
Usop si girò giusto in tempo per vedere
l’entrata di Sanji. Sembrava proprio uno stupido ricco. Nami e Nojiko si
affiancarono a lui. Sanji le strinse leggermente a sé accarezzando le loro
schiene. Le due ragazze risero tranquillamente.
Strinse involontariamente le mani fino a
far diventate le nocche bianche.
Sanji si avvicinò a Nojiko e le diede un
bacio sulla guancia. Stava per fare lo stesso con Nami.
E no eh! Questo è davvero troppo!
Si alzò di scatto, ma una mano ferrea lo
afferrò per un braccio e lo ricacciò a sedere.
Si girò, Ace lo stava guardando severo.
Lo guardò stupito. Da dove diavolo era
sbucato?
Distolse lo sguardo da lui e vide il
viso di Sanji allontanarsi da quello di Nami. L’aveva baciata. Socchiuse gli
occhi sentendo l’astio nei confronti di quell’uomo aumentare.
“Zoro, ancora un piede in fallo e ti
butto fuori seriamente” gli sussurrò l’amico all’orecchio, per non farsi
sentire da Usop.
Si girò a guardare Ace.
Lasciò sbollire la rabbia facendo un
respiro profondo “Non succederà più”
“Lo spero”
Seguì con lo sguardo Sanji, Nojiko e
Nami fino a quando non scomparirono tra la gente con due facchini carichi di
valige al seguito.
Tornò a guardare Usop.
“Raccontaci di Mihaw” disse Ace.
Usop li guardò e iniziò a parlare
“Quell’uomo è un robot. Arriva al Bellagio alle 14 in punto ogni giorno, stessa
auto e stesso autista. All’ingresso saluta sempre i valletti, si ricorda i nomi
di tutti. Va negli uffici che si trovano di sopra. Lavora sodo fino alle 19.00.
Poi scende e parla tre minuti con il direttore del casinò che si chiama
Crocodile, è un tipo che mette i brividi”
“Di cosa parlano?” chiese Zoro.
Usop fece spallucce “Di affari e basta.
Mihaw vuole sapere cosa succede nei suoi casinò, gli piace controllare di
persona, è raro che non si occupi personalmente di qualsiasi incidente” fece
una breve pausa e continuò a raccontare “Dopo perde qualche minuto in
convenevoli con i grandi giocatori nelle sale, ed esce alle 19.30. Un
assistente gli porge una porta documenti con dentro gli incassi della giornata
e i nuovi codici di sicurezza e infine va al ristorante” girò la testa verso un
corridoio.
Zoro e Ace fecero lo stesso e videro
comparire Mihaw tra la folla. Zoro guardò l’orologio 19.30 esatte.
“Che vi ho detto” disse Usop “Un robot”
Zoro guardò Mihaw attentamente. Non era
cambiato di una virgola, sempre la stessa faccia da schiaffi. Si sentì rodere
dall’odio che provava per quell’uomo.
“E quel porta documenti contiene tutti i
codici delle casse?” chiese Ace.
“Si certo” lanciò uno sguardo a Mihaw
impaurito “Certo che ve lo siete scelto proprio bene. Quell’uomo è senza pietà.
Ho sentito dire che l’ultimo che ha tentato di derubarlo, non solo l’ha mandato
al fresco per dieci anni, ma ha anche fatto fallire il negozio di suo fratello!
L’ha fatto finire sul lastrico!” esclamò agitato.
Zoro lo guardò “Hai paura?”
“Per caso avete istinti suicidi?”
Zoro sorrise “Solo di mattina”
ANGOLO DI ROGI
Si comincia gente! Il piano diabolico di
Zoro ed Ace è cominciato!! Anche se è solo all’inizio, prometto che sarà
assolutamente geniale!! Ma non vi rovino la sorpresa ^^
Bè il caro Zoro ha dei piccolissimi
problemi di concentrazione ;) ma non sarà l’unico….. ok, non sono sicura, ma mi
piacerebbe mettere alte due coppie in questa fic. Forse farò solo un piccolo
accenno ma niente di più, dato che mi concentrerò su Nami è Zoro!!
Ragazzi aumentate a vista d’occhio!!
Sono felicissima!! ^^ e faccio un ringraziamento speciale a tutti quelli che
lasciano le recensioni!! Grazie davvero, mi riempite il cuore ^^
Al prossimo capitolo!!
Ciao a tutti!!! ^^
RECENSIONI:
giusy91: Nami si
divertirà davvero molto e anche io a scrivere le reazioni del povero Zoro
eheheheh!! Sono malefica ^^ un bacio!!
GLoRi: allora devo
assolutamente vedere quel film, Moulin Rouge è uno dei pilastri della mia
collezione di film!! Comunque non ti dico quanto mi diverto io a scrivere le
parti in cui il caro Zoro che diventa matto ^^ ma come dice Alice (nel paese
delle meraviglie) i migliori sono tutti matti ^^
americanpeople95: Sono felice che ti stia piacendo!! La storia è ambientata ai giorni
nostri e la scena di quando Zoro esce dal carcere non l’avevo collegata a
Nemico Pubblico, ma non sei la prima che mi fa notare questa cosa!! Credo che
sia stata colpa del mio subconscio che ha associato il mitico Johnny al caro
Zoro ^^ spero che continuerai a seguirmi!! Ciao!!!
Achamo: vedrò di non
farti preoccupare così tanto per il piccolo Chopper ^^ e comunque non sei
l’unica a pezzi… io tra la scuola e le correzioni del mio libro non ho più il
tempo di scrivere T.T sono abbastanza disperata perché ho scritto solo il
prossimo capitolo, va bè vedrò di cavrmela ^^
Ps: Jack si avvicina alla statua di Zac “Certo che è
proprio brutto”, Geoffrey si avvicina a lui “Si hai ragione, sono più bello
io!”, Jack si guarda intorno e comincia a fischiettare, allunga la mano e
spinge leggermente la statua. Zac cade a terra e si rompe in mille minuscoli
pezzi. “Ops” mormora Jack, Geoffrey lo guarda male, “Che c’è?” sbotta Jack
“Ammettilo! Volevi farlo anche tu!” Geoffrey alza gli occhi al cielo e si
allontana, Jack gli corre dietro.
Ok, demenzialità assurda, mi sa che devo andare a
farmi curare.
Tsukichan: grazie sono
felice che ti sia piaciuta la scenetta ^^ ti prometto che ce ne saranno molte
altre. La simulazione non la farà Nami mi dispiace :( ma ho fatto morire Zoro
in un altro modo, che ne dici? ^^ ps: mi sono tolta il dente e ho già scritto
la parte “rossa” che mi avevi chiesto…… però mi imbarazza moltissimo
pubblicarla……. Ovviamente sarà tra un po’ di capitoli…… sappi che la pubblico
solo per te……
Selina R84: Nami rimane
sempre una taccagna :) che ne dici del nuovo capitolo? ^^
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Capitolo 10 *** Capitolo 10 ***
Capitolo 10
CAPITOLO 10
GIORNO 9:
“Ho vinto!” esclamò Sanji.
Nami rise “Sei proprio fortunato oggi!”
Si girò verso di lei “Sei tu che mi
porti fortuna ma cherì” disse attento a
rendere evidente l’accento francese.
“E io no?”
Si girò verso Nojiko“Mais oui mon
amour!!”
Gli altri giocatori li stavano guardando
con odio. Dopotutto i francesi non erano molto amati, men che meno quelli
ricchi che ti ripulivano giocando a poker.
“Signor Pierre Simon?”
Sanji si girò trovandosi davanti un uomo
moro con gli occhi sottili da rapace e dei baffi strani “Oui, e voi chi siete?”
“Sono Mihaw, il proprietario di questo
albergo, avevate chiesto di volermi incontrare”
Sanji si alzò dalla sedia “Ma scierto
monsieur!”
“Di cosa volevate parlarmi?”
Sanji si guardò attorno “Non qui”
“Venite allora” disse Mihaw facendo
qualche passo avanti.
Sanji si girò verso il tavolo “Nobles
monsieurs, devo lasciarvi” disse ai giocatori “Mes fleurs, aspettatemi di sopra
mentre parlo con il signore”
Nami e Nojiko si alzarono “D’accordo”
disse la maggiore.
Sanji baciò la mano ad entrambe sotto lo
sguardo sollevato dei giocatori.
Il finto francese si girò e raggiunse Mihaw
che lo condusse nel bar più lussuoso dell’albergo. Si sedettero ad un tavolo
per due, isolati dal resto della gente.
“Qui può andare bene?” chiese Mihaw.
“Oui monsieur”
“Allora, mi dica”
“Bien, la sera dell’encontro di box,
arriverà una valija molto emportante puor moi. Devo conservarla in un posto
sicuro”
“Le cassette di sicurezza penso che..”
“No no no” lo interruppe “Voglio che sia
conservata in un posto più sicuro. Ha qualcos’altro da offrirmi?”
Mihaw socchiuse gli occhi “Ho un caveau”
“Tres bien! È perfeto”
“Ma non permetto a tutti di usufruirne”
“La pagherò bene”
“Non è quello che mi interessa, come
posso fidarmi di lei?”
Sanji sorrise “Temete un uomo come me?”
“I ladri sono diventati sempre più
furbi”
Rise “Monsieur, le sembra davvero che io
possa essere un ladro?” sorrise rilassato, era quello il trucco, lasciar
scivolare via l’ansia “Voglio solo che la mia valija sia al sicuro”
Mihaw lo guardò intensamente negli
occhi. Sanji non abbassò lo sguardo, sapendo benissimo che gli occhi
convincevano molto più delle parole.
“D’accordo, allora ci rivediamo la sera
dell’incontro signor Simon” disse alzandosi.
Sanji lo imitò “Au revoir” disse
stringendogli la mano.
Mihaw fece un mezzo sorriso, poi si girò
e uscì dal bar.
Sanji prese il cellulare e digitò un
numero.
“Allora?” chiese Zoro.
“Ha abboccato” rispose sorridendo.
“Allora?”
“Ha abboccato” rispose Sanji.
Zoro sorrise e chiuse la chiamata.
Ace lo fissava interrogativo “Ci è
cascato”
Ace sorrise e si sedette comodo sul
divano lussuoso “Te l’avevo detto che è il migliore”
“Zoro”
Si girò verso Nico Robin che aveva
appena finito di stampare dei fogli.
Lei si avvicinò a lui e gli porse i
fogli.
Li prese guardando attentamente quelle
piantine.
“Questo è l’istituto di ricerca dove si
trova lo strizza”
“Non mi sembra così difficile come
colpo”
Nico Robin scosse la testa “No, ma
dobbiamo andare in California”
“Fino a là?” chiese lamentoso Ace.
“Ace, il Nevada confina con la
California” disse Zoro guardandolo male.
“Ma è comunque lontana visto che
dobbiamo andarci in furgone!” protestò.
Aveva ragione. Avevano bisogno di un
mezzo che potesse trasportare lo strizza senza destare troppi sospetti.
“Allora partiamo domani”
“Andiamo tutti?” chiese Nico Robin.
Zoro scosse la testa “No, noi tre e Franky”
“Non ce la faremo mai in quattro” disse
Ace.
“Chi vuoi portare?”
“Le sorelle”
Zoro sentì un vuoto nello stomaco. In un
furgone con Nami. Scacciò via quel pensiero. Doveva concentrarsi, e loro due
era necessarie per il colpo.
“D’accordo, avvisiamole allora”
“California?” chiese stupito Franky.
“Si” rispose Zoro.
Nella stanza dell’albergo erano stato
convocati i tre desiderati per il colpo.
Nami non faceva altro che spiare di
nascosto il suo capo. Sicuramente aveva un caratteraccio, ma era veramente
affascinante.
“Wow!!! Super!!! Io adoro la
California!” esclamò eccitato.
“Franky ci staremo solo due giorni, il
tempo di andare, fare il colpo e tornare indietro” disse Ace.
L’entusiasmo del miliardario si spense
“Neanche una piccola fermata alla mia villa?” chiese supplichevole.
Nami sorrise, era proprio buffo
quell’uomo.
“No Franky” rispose Zoro alzando gli
occhi al cielo.
“Dov’è esattamente questo istituto?” chiese
sua sorella.
“Vicino a Sunnyvale” rispose Ace.
Nojiko si girò a guardarla pensierosa
“Dovremmo passare per Bakersfield”
Annuì “E poi verso San Joe” aggiunse
pensando mentalmente alla cartina.
“Quanto tempo?” chiese Nico Robin.
“Mmm… nove ore, più o meno” rispose
Nami.
“Bene, allora partiamo domani alle 9 in
punto dal magazzino, mi raccomando la puntualità” decretò Zoro.
“E faremo il colpo la sera stessa?”
chiese.
Lui scosse la testa “No, vi voglio
riposate al colpo. Prenderemo qualche camera in un hotel, poi il giorno successivo
vi esporrò il piano ed entreremo in azione la sera”
“E poi subito di ritorno a casa”
aggiunse Ace.
“D’accordo, guido io la notte”
Nojiko fece spallucce “Come preferisci
sorellina”
Lei amava guidare la notte, tutti
dormivano e lei restava da sola con la strada. Era molto rilassante. Di giorno
invece il chiacchiericcio invadeva l’abitacolo e la infastidiva non poco.
“Bene, allora a domani” disse Zoro
avviandosi verso la porta.
Si morse il labbro inferiore vedendo che
se ne stava andando. La stava evitando, si vedeva lontano un miglio. Ma allora
perché l’aveva voluta nel colpo? Si girò verso Ace che stava parlando
tranquillamente con sua sorella.
Socchiuse gli occhi vedendo Nojiko con
quel sorrisino sulle labbra.
Ma guarda te! Prima l’accusa di fare il
filo e Zoro e poi lei fa la corte ad Ace! Che faccia tosta!
Inoltre il ragazzo non disprezzava
affatto la sua compagnia, anzi…. Era già caduto in suo potere anche se non se
ne era ancora reso conto.
Sbuffò, ma come diavolo ci riusciva?
La invidiò con tutto il cuore. Sua
sorella riusciva ad avere qualunque ragazzo volesse e non era mai stata
lasciata in vita sua. Mentre lei, povera sfigata, si innamorava solo di
bastardi. Ogni volta era la stessa cosa, si innamorava, non capiva più niente, da
brava scema si fidava e quando riuscivano a portarsela a letto scomparivano
senza lasciare traccia, portandosi via un brandello del suo cuore. La vita era
proprio un’ingiustizia.
Sentì la porta chiudersi.
Si girò di scatto e uscì veloce dalla
stanza. Guardò a destra e lo vide che camminava tranquillo per il corridoio.
“Zoro”
Lui sobbalzò, e si notò non poco.
Si avvicinò sorridente, era il primo
uomo su cui aveva così tanto potere.
Lui si girò “Nami”
“Come mai solo noi sei?”
“Bè, Sanji non può muoversi
dall’albergo, Chopper deve controllare i sistemi di sicurezza, Brook se va via
viene licenz…”
“Non intendevo quello” lo interruppe.
Lui corrugò le sopracciglia “Che
intendevi allora?”
Sorrise “Perché sia me che mia sorella? Bastava una sola di noi due per
indicarvi la strada”
Lui si irrigidì.
Non sapeva perché lo metteva sempre così
a disagio, non se ne rendeva neanche conto, però si divertiva un sacco a
vederlo in difficoltà. Zoro aveva qualcosa che l’attirava, oltre al viso da
duro e il culo da Dio.
“Sempre meglio un uomo in più che uno in
meno”
Arricciò il naso, bella risposta.
Lui socchiuse gli occhi guardandola male
“Potresti comunque evitare di insinuare che io sono attratto da te?”
Sorrise soddisfatta, si era fregato da
solo “Perché?”
“Sinceramente, mi da fastidio”
“Non dovrebbe darti fastidio se non
fosse vero”
Lui si avvicinò a lei e la guardò in
cagnesco “Mi da fastidio perché sei una mia collega e non voglio alcun tipo di
distrazioni durante un colpo”
“Quindi sarei una distrazione per te?”
gli chiese soffiandogli sul viso.
Lui sbatté le palpebre un paio di volte
prima di rispondere “In quanto uomo mi piacciono le belle donne”
“Grazie”
Lui alzò un sopracciglio “Per cosa?
Lei sorrise beffarda “Mi hai fatto un complimento senza rendertene conto”
Lui alzò gli occhi al cielo “Senti,
piantala di giocare, non è il momento adatto”
“Hai ragione, dimenticavo che gli
ominidi non sanno controllare gli ormoni”
“Come prego?” chiese stupito.
“Oltre che essere sordi a quanto pare”
La guardò malissimo “Sei una strega”
“E tu un troglodita”
“Mocciosa”
“Testa d’alga” in realtà adorava quei
capelli strani.
Lui sgranò gli occhi ma si riprese
presto “Credo che tua madre si sia dimenticata una parte del tuo nome” sorrise
beffardo “Non trovi Tsu-nami?”
Lo guardò male. Però non si sentiva
offesa, anzi si stava divertendo. Sembrava un gioco, chi trovava l’insulto più
fantasioso vinceva.
“La tua invece ha dovuto chiede i
diritti d’autore a Zorro?”
Socchiuse gli occhi “Mocciosa
impertinente! E poi io dovrei essere innamorato di te?” chiese incredulo “Come
potrebbe piacermi una ragazza che mi insulta? Non si è mai visto!” esclamò
adirato.
Sorrise vittoriosa “Appunto per quello”
avvicinò il suo viso al suo “Sono diversa dal normale”
Lui restò imbambolato a guardarla.
Ridacchiò girandosi “A domani capo”
Non si girò indietro per controllare,
sapeva di aver vinto.
ANGOLO DI ROGI
Ok la parte finale non era prevista, ma
mi sembrava giusto mettere una parte abbastanza lunga dal punto di vista di
Nami. E si, alla fine mi sono decisa, ci sarà un accenno AcexNojiko, non ho mai
preso in considerazione molto questi due personaggi, però mi sembra che siano
carini come coppia. Spero di non aver attirato l’odio di qualcuno con questa
scelta…..
Spero che vi sia piaciuto!!
Grazie a tutti!! ^^
Ciao!!
RECENSIONI:
GLoRi: si esatto ho
pensato la stessa cosa ^^ Nami per un po’ lascerà riposare Zoro, in quanto ad
imbarazzo nei prossimi capitoli, ma poi tornerà all’attacco. Nami furia
spietata eheheh!! ^^
Achamo: prima o poi
Zoro si abituerà alla presenza di Nami!! (bugia clamorosa!! Dopotutto come ci
si può abituare a Nami?^^) (Io: Signor Oda aspetti!! Un autografo! Io ho tutte
le miniature della ciurma!!)
Sps (solito post scriptum): Ahahahahahah!! Zac: “Jack
aspetta! Hai solo un colpo!”, Jack sorride: “Sei rimasto indietro Effron,
quello era nel primo film adesso siamo nel quarto, mi hanno dato la munizioni!”
Zac urla e riprende a correre.
americanpeople95: sai anche a me all’inizio Nami mi stava antipatica, però alla fine è un
tipetto interessante e credo che sia perfetta per scombussolare la vita ad un
uomo preciso come Zoro ^^
Tsukichan: non
ringraziare prima di aver letto, magari (anzi probabilmente direi) è venuto
fuori un disastro, cioè… non saprei neanche con cosa confrontarlo…. Ok basta,
ho detto che lo pubblico e non mi rimangio la parola, allungherò in brodo il
più possibile…….
Ace avrà Zoro in pugno ancora per poco ^^ Baci8!!!
Selina R84: eh si Zoro
cerca disperatamente di pensare alla sua vendetta ma la cara Nami non gielo
permette ^^
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Capitolo 11 *** Capitolo 11 ***
Capitolo 11
CAPITOLO 11
GIORNO 10:
“Finalmente! Siamo arrivati!” urlò
Franky stiracchiandosi le ossa intorpidite.
Zoro scese dal furgone e si riparò il
viso da una ventata di aria calda. Si erano fermati in un hotel a pochi
chilometri da Sunnyvale e dall’Istituto (California of advanced science). Il
sole infuocato stava tramontando all’orizzonte del deserto. Quel posto era
davvero desolato, gli unici rumori che si sentivano erano il ronzio delle
ventole di scarico dei climatizzatori e il motore di qualche auto che passava
sull’autostrada che avevano appena abbandonato.
“Che caldo” mormorò Nico Robin facendosi
aria con un foglio.
Aveva ragione. Anche se il sole stava
tramontando sembrava di essere su una griglia, il terreno era ancora bollente.
“Forza, andiamo a prendere le camere”
disse Ace avviandosi verso l’entrata dell’hotel.
Era un tipico hotel che si vedeva dalle
autostrade: le poche camere che c’erano si affacciavano sul parcheggio, che in
quel momento era quasi al completo.
Fece una smorfia, sperando che ci fosse
ancora qualche camera libera, perché dal numero delle auto probabilmente le
camere libere scarseggiavano.
“Zoro non vieni?”
Si girò verso Nami, che lo stava
aspettando sulla soglia della porta dell’entrata. Si guardò intorno accorgendosi
che era rimasto fuori solo lui.
“Arrivo” disse raggiungendola.
Le passò di fianco facendo un’estrema
fatica per non guardarla. Doveva concentrarsi su qualsiasi altra cosa, ma
risultava sempre più difficile. Non sapeva neanche lui perché quella mocciosa
lo attirasse così tanto!
Rabbrividì non appena entrò in quella
stanza climatizzata, era già tanto se c’erano 5 gradi lì dentro.
Si affiancò ad Ace che era appoggiato al
bancone della reception.
Il ragazzo che era dietro al bancone li
accolse “Buona sera signori”
“Salve, vorremmo due camere da tre per
una notte, per favore” disse Ace.
Il ragazzo si girò un attimo per
controllare le chiavi appese sul muro dietro di lui. Ce n’erano solo tre.
Come aveva temuto, la camere stavano per
finire.
“Mi dispiace ma sono rimaste solo tre
camere da due” disse il ragazzo voltandosi verso di loro.
Si girò a guardare Ace che aveva una
smorfia dipinta sul viso.
“Va benissimo! Io posso stare in camera
con Nico Robin! Non c’è problema!” esclamò felice Franky.
Robin corrugò le sopracciglia,
guardandolo stupita e leggermente scocciata.
Zoro come risposta gli tirò un cazzotto
in testa “Smettila di fare l’idiota!”
Le tre donne sorrisero, ma solo uno di
quei sorrisi lo fece avvampare come un ragazzino.
Per la miseria!
Tornò a guardare Ace che ora lo
osservava stupito con un sopracciglio alzato. Gli stava comunicando che non avrebbe
permesso che lui finisse in camera con Nami. Lo guardò male, possibile che
pensava che non sarebbe riuscito a controllarsi?
Pensò lui e la ragazza soli in camera,
costretti a condividere una stanza minuscola e un bagno.
Abbassò lo sguardo, no, Ace aveva
ragione, il suo autocontrollo sarebbe andato a farsi benedire.
“Nojiko, ti da fastidio dormire con me?”
chiese Ace.
Lei scosse la testa “No figurati”
Vide Nami alzare gli occhi al cielo.
Corrugò le sopracciglia, cosa
significava?
“Bene, allora le prendiamo” disse Ace al
ragazzo.
Ogni coppia prese una chiave e si
diressero fuori.
“Numero?” chiese Franky.
“Quindici” rispose Zoro.
“Noi abbiamo la cinque” disse Nojiko.
“Noi la sedici” disse Nami.
Ace guardò a destra, constatando che la
sua era l’unica camera che si trovava da quella parte.
“Ci vediamo domani mattina alle 9 a
colazione”
“A domani” lo salutò girandosi.
Arrivò davanti alla sua camera e l’aprì.
Era piccola, poco arredata e fortunatamente c’erano due letti singoli.
“Ci vediamo”
Si girò a guardare Nami che stava
aprendo la camera di fianco alla sua.
“Mi raccomando non fate troppe scintille
stasera, vorrei dormire” disse facendogli la linguaccia.
La guardò male, ma non fece in tempo a
controbattere perché era entrata in camera.
Maledetta mocciosa.
Alzò gli occhi al cielo ed entrò in
camera tirandosi dietro il compagno dal ciuffo azzurro, che stava tentando di
attaccare nuovamente bottone con Robin.
“Vuoi darle una tregua? Povera donna!
Non hai fatto altro che infastidirla tutto il giorno!” esclamò spazientito.
Lo guardò male “Ma ha te non interessava
la rossa?”
Sgranò gli occhi, ma era così dannatamente evidente che aveva un debole per
quella mocciosa?
“A me non interessa nessuno! E tu non
devi distrarti!”
Franky si sedette sul letto sospirando
“Ma a me piace tanto”
Sembrava un bambino delle elementari.
Sbuffò lasciandolo perdere e andò in
bagno. Si spogliò e si immerse sotto il getto freddo e rinfrescante della
doccia.
Cercò di rilassarsi inutilmente. L’aveva
sempre detto che le donne sono solo una distrazione!
Nami si buttò sul letto “Ah! La schiena”
si lamentò.
Aveva il sedere piatto, nove ore seduta
in quel furgone scomodo erano troppe.
Nico Robin ridacchiò e appoggiò il suo
zaino sul letto.
La guardò. Le piaceva quella donna,
aveva qualcosa di rassicurante, e poi aveva un’infinita pazienza, soprattutto
con quel miliardario arrapato.
“Perché non lo mandi a qual paese?”
Lei corrugò le sopracciglia “Chi?”
“Franky ovviamente! Non ha fatto altro
che parlarti per ore!”
Lei sorrise “È simpatico”
La guardò incredula “Vuoi dire che ti
piace?!”
La
mora iniziò a tirare fuori una tuta nera -che sicuramente avrebbe usato
durante il colpo- dallo zaino “Ho solo detto che è simpatico, è un po’ presto
per dire se mi piace, non trovi?”
“Ma si capisce subito se ti piace
qualcuno” sorrise maliziosa “A me puoi dirlo, il segreto è al sicuro”
La guardò sorridente “Quindi a te piace
Roronoa?”
Si sentì avvampare “Nah!” esclamò ignorando il battito del suo cuore “Mi
diverto solo a prenderlo in giro”
“Allora perché sei arrossita?”
“Non sono arrossita!” protestò, ma in effetti sentiva le guancie in fiamme.
“Non c’è niente di male, è un bell’uomo”
Diamine se era bello! Dopotutto, essendo
una ragazza con dei buoni gusti, non c’era niente di male se le piaceva. Ma di
solito se le piaceva un uomo lo diceva e basta, perché ora si imbarazzava ad
ammetterlo?
Sentì un vuoto nello stomaco.
Sgranò gli occhi non credendo alle
reazione del suo corpo.
Oddio! Si era innamorata!
“La doccia è tutta tua”
Il suo compagno di stanza usci dal bagno
con solo un asciugamano legato in vita. Ammirò il suo fisico scolpito per qualche
secondo. Cavoli se era bello e poi era davvero affascinante, inoltre adorava la
sua compagnia.
Arrossì leggermente abbassando lo
sguardo. Forse si era presa una cotta.
Sorrise “Grazie ora vado” disse
appoggiando il libro che stava leggendo sul comodino li di fianco.
Ace si sedette sul suo letto spettinandosi
i capelli con un asciugamano.
“Senti Ace, che tipo è Zoro?”
Lui la guardò stupito “In che senso?”
“Bè, è un brav’uomo? O è un donnaiolo?”
Il viso del ladro si rattristò “Perché
ti interessa?”
Sentì un tuffo al cuore, capendo che Ace
aveva frainteso la sua domanda “Per la mia sorellina”
Lui corrugò le sopracciglia “Nami?”
Annuì “Vedi lei e uscita da una
relazione abbastanza complicata, e bè, visto che ha un evidente cotta per Zoro
volevo sapere se è un brav’uomo. Sai non voglio che la mia sorellina soffra di
nuovo”
Il suo viso si rilassò e sorrise “Zoro è
un tipo complicato. Diciamo che ha avuto solo un grande amore nella sua vita e
da quando l’ha perso si è divertito un po’”
Socchiuse gli occhi “Divertito? Quindi è
un donnaiolo?!” se era così doveva fare in modo che Nami se lo togliesse subito
dalla testa!
“No!” si affrettò a rispondere “Cioè si,
ma è complicato” fece un sospiro “Lui era molto depresso quando l’ha lasciato e
bè, si è consolato con altre donne. Ma solo relazioni da una notte e poi chi si
è visto si è visto, sia per lui che per le donne. Quando si innamora si
comporta in modo completamente diverso”
Nojiko si sentì un po’ rassicurata, a
quanto pareva anche Zoro aveva sofferto per amore. Forse Nami aveva trovato
quello giusto.
“Se la farà soffrire dovrà vedersela con
me”
Ace si grattò la testa imbarazzato
“Veramente gli ho proibito di provarci con tua sorella”
Sgranò gli occhi “Cosa?! E perché?”
“Perché siamo ladri professionisti! Non
possiamo avere distrazioni!” disse convinto.
Sorrise, distrazioni eh? Si alzò dal
letto e si avvicinò lentamente a lui. Avvicinò il viso al suo e spingendolo con
un dito lo fece sdraiare sul letto.
Si mise sopra di lui, attenta a fare in
modo che nessuna parte del corpo fosse a contatto con la sua.
Lui la guardava incredulo.
Lo guardò negli occhi mentre le loro
labbra erano separate da pochi centimetri di aria. Quanto erano invitanti….
“E questa regola vale anche per te?” gli
chiese.
“Direi di si..” mormorò di risposta.
“Quindi anche io sarei una distrazione?”
“A malincuore, devo ammettere di si”
“Potresti sempre toglierla” gli soffiò
sul viso.
Stranamente la lucidità negli occhi del
ladro non diminuiva. Sembrava che non gli facesse nessun effetto la sua
vicinanza, cosa davvero strana per gli uomini.
Lui sorrise “Se mi dici che sei
interessata a me posso ripensarci”
Sgranò gli occhi. Quel dannato aveva
ribaltato la situazione. Lo guardò male. Non aveva mai perso in vita sua contro
gli uomini. Erano loro che cadevano ai suoi piedi, non l’incontrario, e di
sicuro non avrebbe cambiato le regole quel giorno.
“Hai capito proprio male, lo facevo solo
per la mia sorellina” disse togliendosi da quella posizione.
Si alzò dal letto e andò in bagno.
“Un vero peccato” lo sentì dire.
Sorrise, in fondo sapeva che lo stava
facendo solo per Zoro. Ma non avrebbe resistito ancora per molto. Si chiuse la
porta alle spalle lasciandolo da solo con i suoi rimpianti, probabilmente.
ANGOLO DI ROGI:
La scena di Nojiko ed Ace non era
prevista, forse mi sono lasciata prendere un po’ la mano…………….. Ok un po’
tanto……Sinceramente mi sto un po’ inventando il carattere di Nojiko, dato che
nel manga non si può intuire più di tanto. Io me la immagino un po’ così e
chiedo umilmente perdono se il suo carattere è completamente diverso per Oda.
Ma tornando alla coppia principale, Nami
ha realizzato di essersi innamorata, Zoro l’ha già capito da un secolo ma lo
zuccone ci metterà ancora un po’ per ammetterlo a sé stesso ed ad Ace.
Spero che vi sia piaciuto anche questo
capitolo!!
Ciao a tutti!! ^^
Grazie a tutti quelli che mi stanno
ancora seguendo!!
RECENSIONI:
giusy91: allora stai
tranquilla questa storia andrà ancora un bel po’ per le lunghe ^^
Achamo: si povero
Zoro… ma sai la prima volta che ho visto One Piece e ho sentito che Zoro si
chiamava così lo odiato con tutto il cuore!! Zorro (specialmente se è Banderas)
è uno dei miti della mia infanzia!! E questo tipo strano con i capelli verdi
aveva il nome tipo il suo!! Che insulto!! Poi però mi sono perdutamente
innamorata di Zoro, eh le stranezze della vita. ^^
Sps: “Sparrow!!!!!!!” urla Geoffrey. Il demente di
Zac si è spostato in tempo e il proiettile di Jack ha trapassato l’amato cappello
di Geoffrey. “O mamma!” esclama Jack iniziando a correre. Geoffrey parte
all’inseguimento ma viene fermato dalla voce di Zac “Grazie! Mi stai salvando
la vita!” Geoffrey alza gli occhi al cielo “Ma tu non eri morto?” Zac sorride
“I deficienti come me che ballano nei musical stupidi che fanno adesso non
muoiono mai!” Geoffrey tira fuori la pistola “Bè allora tanto vale riprovare”
spara…. Sarà morto o no? (si spera di si)
Scrubs l’ho visto solo una volta e sono morta dal ridere
^^
Tsukichan: The libertine
l’ho visto al cinema, mi è piaciuta l’interpretazione di Johnny ma come film è
un po’ troppo…. Troppo troppo ecco…..
La parte dei diritti d’autore l’ho rubata da una
delle tante fic che ho letto, spero che l’autrice/autore mi perdoni….
Bè Zoro vorrebbe tanto dormire di notte, ma io sono
malefica eheheheh!! ^^
GLoRi: Ace è più
bravo a controllare gli istinti di Zoro che è sempre più tentato :P prima o poi
non ce la farà più povero cristo ^^
Il personaggio di Sanji nel film faceva un russo, ma
Sanji con l’accento russo ce lo vedevo proprio male, così ho optato per un
accento più raffinato ^^
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Capitolo 12 *** Capitolo 12 ***
Capitolo 12
CAPITOLO 12
GIORNO 11:
Zoro si tappò le orecchie soffocando la
testa sotto il cuscino.
Silenzio per qualche secondo.
Sospirò sollevato, così magari sarebbe
riuscito a dormire.
Il russare di Franky si fece di nuovo
sentire.
Si sedette sul letto di scatto e trucidò
con lo sguardo il miliardario. Possibile che facesse quel fracasso infernale?!
Guardò il display illuminato del suo
orologio, 1.30. Fantastico, sarebbe stato uno zombie durante il colpo.
Stanco e rassegnato si alzò dal letto. A
tentoni trovò la sua giacca e se la mise sopra al pigiama. Uscì chiudendosi la
porta alle spalle. Un vento freddo lo colpì in viso facendolo rabbrividire.
Che diamine! Fino a qualche ora prima si
moriva di caldo!
Sbuffò pensando che il deserto era uno tra
i posti che odiava di più.
Camminò verso sinistra, andando verso la
terrazza che aveva intravisto dalla macchina. Una luce tremolante illuminava
qualche sedia. Magari lì sarebbe riuscito a dormire.
Si bloccò sul posto mentre il cuore
accelerò veloce quando vide chi era seduto su una di quelle sedie di paglia.
Che ci faceva lì?
Fece un respiro profondo calmandosi. Bè
in camera non ci voleva tornare quindi…
“Le mocciose non dormono a quest’ora di
notte?”
Lei sobbalzò e si girò di scatto a
guardarlo.
Sorrise, per una volta l’aveva presa di
sorpresa.
“E i cavernicoli non hanno paura del
buio?”
Fece una smorfia, possibile che avesse
sempre la risposta pronta?
“Possiamo abbassare le armi almeno per
stanotte?” chiese guardandola negli occhi.
Lei alzò lo sguardo fingendo di pensarci
su “D’accordo, ma solo per stanotte”
Lui fece un sospiro e si sedette sulla
sedia davanti alla sua.
“Come mai sveglia a quest’ora?”
“Non riuscivo a dormire” gli parve che le
sue guancie si tinsero leggermente di rosso, ma era difficile esserne sicuri
con la poca luce che c’era.
Stava per chiederle il perché ma lei lo
anticipò “E tu?”
Fece una smorfia “Franky russa come un
dannato, sembra di avere un trattore in camera”
Lei sorrise, per la prima volta fu un
sorriso sincero. Ne rimase affascinato. Forse in fondo poteva essere una
ragazza dolce.
“A cosa pensavi?”
“Al mio albergo”
Corrugò le sopracciglia “Hai un
albergo?”
“No, lo costruirò con i soldi che
guadagneremo”
Sorrise “Che ruberemo”
Lei ridacchiò serena “Bé è sempre un
modo per guadagnare soldi non trovi?”
“Si direi di si” la guardò estasiato,
era ancora più affascinante quando metteva da parte il suo carattere
competitivo “E come sarà?”
“Piccolo, ma molto lussuoso, sarà più un
villaggio che un albergo. Lo costruirò in riva al mare e ogni sera si potrà
ammirare il tramonto con una bella tazza di the in mano” disse perdendosi tra
le sue fantasie “Lo costruirò in una di quelle piccole isole intorno al
Madagascar”
“Madagascar?” chiese stupito.
“Si, ci sono stata in vacanza una volta,
è un posto fantastico. Tutto costa pochissimo e la polizia scarseggia” sospirò
“Inoltre è un bel posto in cui rifugiarsi”
“Da cosa scappi?”
Lei lo guardò per qualche secondo
indecisa, forse si stava chiedendo se dirgli o no la verità.
“Da me stessa”
Alzò un sopracciglio “Temo di non aver
capito”
“Sono una ragazza stupida a volte”
ammise sorridendo “Mi innamoro di stronzi e ci soffro per mesi, quindi scappo
da ogni posto abitato”
“Allora scappi dagli stronzi, non da te
stessa”
Lei sorrise “In teoria dovrei scappare
dalla me che si innamora, ma dato che è impossibile, si” sospirò “scappo dagli
stronzi”
Ci fu qualche secondo di silenzio in cui
lei spostò lo sguardo leggermente imbarazzata “Quanti stronzi hai avuto nella
tua vita?”
Lei ridacchiò “Zoro, è per caso un modo
alternativo per chiedermi quanti ex ho?”
Lui sorrise “È probabile”
“Quindi sei interessato a me”
Fece un ghigno “No, solo alla tua vita”
Lei scosse la testa “Avanti Zoro, non
c’è niente di male ha ammettere che ti piaccio almeno un pochino”
Si avvicinò a lei, sporgendosi dalla sua
sedia.
Lei sgranò gli occhi, rimanendo
imbambolata.
Avvicinò il viso al suo e respirò il
profumo del suo respiro.
“Bé, non c’è niente di male neanche anche
per te ammettere che mi guardi sempre il posteriore”
Lei arrossì vistosamente “È così evidente?”
“No, figurati” disse sarcastico.
“Non è colpa mia se hai un bel culo”
Lui sorrise “Grazie”
“Per cosa?” chiese frastornata.
“Mi hai fatto un complimento senza
rendertene conto”
Lei lo guardò male “Non puoi usare le
mie frasi”
“In battaglia non è concesso tutto?”
“Ma non era una tregua stasera?”
Lui si riappoggiò allo schienale
ridacchiando “Hai ragione, bandiera bianca”
Passarono alcuni secondi di silenzio in
cui ognuno ammirò l’altro, senza farsi notare.
“E tu? Cosa farai con i soldi?”
Fece spallucce “Non ne ho la più pallida
idea”
Lei corrugò le sopracciglia “Allora
perché li rubi?”
“Vendetta”
“Vedetta?” ripeté stupita.
“È stato Mihaw a mandarmi in prigione”
“Ah non lo sapevo” corrugò le
sopracciglia “Quindi non ti interessano i soldi?”
Lui scosse la testa “No, però forse
potrei comprarmi finalmente una casa”
“Non hai una casa?” chiese stupita.
“Ho vissuto un anno passando da un
albergo all’altro prima di finire in prigione”
“Perché?”
Lui sorrise “Odio la routine”
“Quindi non mi inviterai mai al tuo
matrimonio o al battesimo dai tuoi bambini?”
Sorrise “Non lo so, dipende dalla
moglie”
“E come dovrebbe essere?”
“Bè prima di tutto deve essere bionda
con gli occhi azzurri” sorrise vedendola fare una smorfia “Poi deve essere
gentile, dolce e paziente. Deve saper cucinare bene e non le devono interessare
i soldi. Ah deve anche essere artruista..”
“Si, si” lo interruppe “Ho capito” disse
infastidita.
Sorrise beffardo “Hai paura di non
essere la donna dei miei sogni?”
“Ma ti pare?!” esclamò con troppa
convinzione “Sposarmi con un ominide come te! Neanche fra cent’anni!” aggiunse
fulminandolo con lo sguardo.
“Mi sembra che te la stia prendendo un
po’ troppo se non ti interesso” disse calmo.
Per una volta era lui ad averla in
pugno, voleva godersi quel momento.
“E a me sembra che tu ti stia illudendo
un po’ troppo che tu mi piaci” il sorriso beffardo era riapparso sulle labbra
della ragazza “Forse ci speri troppo sai?”
Ecco, neanche il tempo di cantar
vittoria che era di nuovo in svantaggio. Ma in fondo aveva ragione, gli piaceva
davvero troppo quella mocciosa. Forse si era innamorato.
“Mi arrendo, stasera sono troppo stanco”
Lei sorrise vittoriosa e si alzò “Meglio
se andiamo a dormire”
Lui si alzò e l’accompagnò alla porta.
Si girò a guardarlo “Buona notte”
“Notte”
Poi lei fece una cosa del tutto
inaspettata. Si alzò sulle punte dei piedi e gli diede un bacio sulla guancia.
Le sue labbra erano soffici e calde, e non appena le sentì sulla pelle il cuore
partì a mille. Erano così dannatamente morbide.
Lei si staccò pochi secondi dopo e gli
regalò un dolce sorriso. Poi aprì la porta e sparì nella camera. Rimase
imbambolato per molti secondi. Poi si riscosse facendo un respiro profondo.
Si, si era innamorato sul serio.
ANGOLO DI ROGI:
Capitolo completamente dedicato ai due
piccioncini ^^ da qui inizieranno a conoscersi un po’ meglio i due tesori,
dopotutto tutti vorremmo sapere la storia di Zoro e di Nami (ovviamente rivista
e reinventata da me) prima che si conoscessero no? Bé tra qualche capitolo
tutti i misteri saranno svelati!!
Ciao!!!
RECENSIONI:
GLoRi: eh anche Ace
avrà qualche problemino :P si lo so lo so, Nami e Zoro dovevano stare in camera
assieme, giuro inizialmente volevo farlo così ma alla fine mi sembrava troppo
scontato…. Così ho inventato una serata al chiaro di luna (ok non esattamente
al chiaro di luna) spero che ti sia piaciuto lo stesso ^^ la notte di Zoro e
Nami è passata abbastanza tranquilla e anche quella di Franky e Nico Robin, ma
Ace e Nojiko? Bah!! Ti lascio con un po’ di suspance :)
Tsukichan: incontrati si
sono incontrati…. Mi dispiace ma la scena clou sarà ancora tra qualche
capitoletto… Ti tengo un po’ sulle spine…. Se vuoi ti anticipo il dove… anzi
no…. Non te lo dico :P comunque non ti preoccupare non manca troppo… 5 capitoli
al massimo.
Beine beine sono felice che ti sia piaciuta Nojiko
perché io me la sono sempre immaginata così!
Farò in modo di non perdere colpi ^^
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Capitolo 13 *** Capitolo 13 ***
Capitolo 13
CAPITOLO 13:
GIORNO 11:
Zoro sbadigliò per la millesima volta. Inzuppò
lentamente la ciambella nel caffè. Era stanchissimo, ed erano solo le 9 di
mattina! Sperò vivamente che quella brodaglia nera l’avrebbe svegliato un po’.
Ace sbadigliò sonoramente.
Alzò lo sguardo e notò che aveva due
marcate occhiaie.
Alzò un sopracciglio. Di solito Ace non
aveva problemi a prendere sonno, anzi una volta l’aveva visto addormentarsi
mentre mangiava. Uno spettacolo davvero indescrivibile, ma doveva essere nel
DNA della famiglia, Rufy riesce a mangiare mentre dorme. Non aveva idea di come
ci riuscisse!! Un mistero bello e buono!
Non riuscì a trovare una conclusione
soddisfacente alle occhiaie perché il telefono squillò. Lo prese dalla tasca
interna della giacca e rispose.
“Pronto”
“Ciao Zoro!! Come va?” la voce
squillante di Rufy lo stordì. Come si dice: parli del diavolo….
“Bene” biascicò di risposta.
“Ace è con te?”
“Si” improvvisamente si ricordò perché
il ragazzo non era con loro “Rufy ti stai allenando vero?”
“Si si!” rispose eccitato “Quando
tornate vi faccio vedere!”
“Vedi di fare un buon lavoro”
“Non ti preoccupare! Sarò perfetto!”
“Sanji e Usop?”
“Sanji continua a fare il francese, e
con la scusa dell’accento non fa altro che agganciare le ragazze”
“Che hai detto?!” si sentì la voce
rabbiosa di Sanji in lontananza.
“Niente niente”
“Cos’ha quel damerino?”
“È arrabbiato perché dice che gli avete
portato via le sue dee” disse sussurrando “Secondo me non ha tutte le rotelle a
posto”
Sorrise “Si anche secondo me”
“È Zoro?” riconobbe la voce di Usop.
“Si” rispose Rufy.
“Passamelo!”
“Zoro ti passò Usop che ti vuole”
“Ok”
Sentì un fruscio poi la voce di Usop fu
più vicina “Ciao Zoro”
“Usop, dimmi”
“Sono un po’ preoccupato, non so bene
come fare il mio ruolo”
Sospirò leggermente, non era bravo ad
incoraggiare i nuovi “Ti passò Ace, lui ti spiegherà cosa devi fare”
Tese il cellulare ad Ace che lo guardò
interrogativo “Chi è?”
“Usop, ha bisogno di una dose di
coraggio”
Sorrise e prese il cellulare “Pronto!
Ciao Usop!”
Zoro tornò ad inzuppare la ciambella.
“Allora, per prima cosa devi guardarlo
negli occhi, non devi guardarti mai i piedi o il soffitto, poi devi tenere le
mani ferme e non toccarti i vestiti…” il discorso di Ace continuava così e Zoro
smise subito di prestargli attenzione.
Mangiò un pezzo di ciambella, era
dolcissima, anche troppo, ma il suo stomaco reclamava del cibo.
Si girò verso sinistra e guardò la gente
ai tavoli. Cercò Franky ma non lo trovò, a quanto pare la passeggiata che era
riuscito a strappare a Nico Robin non era ancora finita. Il suo sguardo si
fermò sul tavolo delle sorelle. Nami era di schiena e Nojiko davanti a lei.
Nojiko lo indicò con la testa e Nami si girò a guardarlo.
Lei sorrise e sulle sue labbra riuscì a
leggere un “Buon giorno ominide”
La guardò male e rispose “Buon giorno
mocciosa”
Lei gli fece la linguaccia e si girò
verso sua sorella.
Nojiko sorrise scuotendo la testa.
Corrugò le sopracciglia notando che
anche la bionda aveva delle marcate occhiaie.
“Spero che Usop riesca a sopportare lo
stress” la voce di Ace lo fece voltare.
“Sono sicuro che se la caverà”
Ace sbadigliò di nuovo poi tornò a bere
il suo caffè con lo sguardo assente.
Una lampadina si accese nella sua testa.
“Non hai dormito bene stanotte?”
Lui lo guardò distratto per qualche
secondo, poi sbatté le palpebre tornando, forse, sul mondo degli umani “Si il
letto era scomodo”
Fece una smorfia. Si certo, il letto.
Ace non potevi inventarti una balla migliore?
Alzò un sopracciglio “Anche Nojiko?”
Al ragazzo andò di traverso il caffè e
iniziò a tossire forte.
“Prima mi dici di non distrarmi con Nami
e poi vai a letto con la sorella. Non ti sembra di essere un po’ ipocrita?”
chiese leggermente infastidito.
“Non siamo andati a letto!” cercò di
difendersi.
“Si certo, infatti Nojiko non ha due
belle occhiaie come le tue” disse sarcastico.
“Se è per questo anche tu hai due
occhiaie da far paura!” lo accusò Ace.
“Ci credo! Franky sembra una motosega
quando dorme!” esclamò spazientito.
Fece un respiro profondo “Senti Ace, non
me la prendo, ho capito che ti piace, ma almeno non mettere una regola assurda
che neanche tu riesci a rispettare”
Ace arrossì leggermente “Ti giuro che
non sono andato a letto con Nojiko, e non immagini neanche quanto mi sono
sforzato” fece una smorfia “Ieri sera siamo rimasti svegli a parlare”
“A parlare?” chiese sarcastico.
“Si te lo giuro, abbiamo passato ore a
parlare, niente di più”
Alzò un sopracciglio “Davvero?”
Ace sbuffò “Sei libero di non credermi
ma ti ho detto la verità!”
Lo guardò negli occhi, non c’era ombra
di menzogna nel suo sguardo “D’accordo, ti credo”
Dopotutto anche lui aveva passato la
sera a parlare con Nami. Ma certe cose era meglio tenerle per sé.
“Di cosa avete parlato?”
Lui fece spallucce “Di un po’ di tutto.
Quella ragazza è fantastica, è simpatica, dolce, sensibile e poi a un corpo..”
“Ho capito, sei cotto a puntino” lo
interruppe.
Ace lo guardò sconsolato “Ho paura di
si”
Zoro sorrise “Sembra una catastrofe”
“Lo è!” esclamò “Pensa se mi distraggo
durante il colpo! Sarebbe un disastro!” disse lamentoso.
“Ace calmati” cercò di tranquillizzarlo.
“Avevi ragione tu, in un colpo non
devono esserci le donne” borbottò.
Ridacchiò “Senti facciamo una bella
cosa, togliamo quella regola delle distrazioni ok?”
“Ma così sarà anche peggio” mugugnò.
“Non è vero, così non passerai il tempo
a sognare di…. Di non lo so… quello che sogni di fare con lei e lo fai e basta.
Così durante il colpo sarai concentrato”
Corrugò le sopracciglia “Non credo che
funzionerà”
Alzò gli occhi al cielo “Fidati di me
una buona volta!”
Ace sospirò “D’accordo, allora liberi di
distrarsi”
“Non durante il colpo però”
“Non durante il colpo” ripeté avvilito.
ANGOLO DI ROGI:
E rieccomi a rompervi le balle ^^ Il
povero Ace ha capito di essere innamorato, non è tenero? Però ha fatto fatica a
non infrangere la regola ^^
Nel prossimo capitolo ci sarà il furto
dello strizza, riusciranno i nostri eroi a non essere scoperti?
Lo scoprirete nel prossima puntata, o
meglio, prossimo capitolo ^^
Grazie a chi continua a seguire!!
Ciao!! ^^
RECENSIONI:
Achamo: chiedo perdono
se ti rispondo qui e non nel capitolo prima… cmq medicina? Wow!! Le sorelle di
due mie amiche studiano medicina, mi viene sempre male quando le vedo con i
mattoni davanti…. Io non credo che ce la farei…. Complimenti per la scelta ci
vuole tanto coraggio!! ^^
SPS: “Jack ma il Kraken non era morto?” chiede Zac
“Mannaggia!! È vero!! Quel dannato polipo non c’è mai quando serve! Però…..”
sorride diabolico.
Qualche giorno dopo Jack porta Zac si un isola
disabitata, o quasi….. “Miei sudditi!” esclama Jack quando ritrova gli
indigeni. Loro lo guardano stupiti “Vi ho portato un nuovo Dio da adorare”
“Dio?” chiede preoccupato Zac.
Tsukichan: no non mi
morire! Dai forse mi vengono meno capitoli non disperare!! ^^
Mi diverto un sacco a scrivere i battibecchi, a
volte mi faccio anche prendere un po’ la mano e Zoro ovviamente non se la cava
troppo bene con i discorsi ^^ bé che donna non guarderebbe il fondo schiena di
Zoro? ^^ Ace Nojiko falso allarme anche se Zoro ha pensato male ^^
Noel_93: settimana
bianca? Wow!!! Anche io voglio andare in vacanza T.T va bè ricomponiamoci…
grazie sono felice che ti piace come scrivo ^^ felice come una pasqua ^^ Baci!!
merdillo: grazie grazie
grazie!!! Ho urlato come una scema quando ho visto che mi hai messa tra gli
autori preferiti (mia mamma si è preoccupata ed è corsa in camera) ^^ tra Nami
e Zoro ci saranno presto sviluppi e Robin è una donna difficile da conquistare
si sa ^^ Ace e Nojiko per ora fanno i bravi ma dopo che Zoro ed Ace hanno tolto
la regola delle distrazioni cosa accadrà? ^^ eheheh!! Baci8!! ^^
GLoRi: ti terrò
ancora un po’ sulle spine con tutte le coppie che ci sono in questa fic…. sono
sadica lo so ^^
|
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Capitolo 14 *** Capitolo 14 ***
Capitolo 14
CAPITOLO 14
GIORNO 12:
“Ragazzi siamo arrivati” disse Nami.
Il furgone si fermò.
“Bene” disse Zoro “Seguite il piano”
Si mise il passamontagna, imitato dagli
altri ed uscì dal retro del furgone. Corse verso l’entrata secondaria
dell’Istituto. Nami si avvicinò alla serratura ed iniziò a forzarla, mentre
Nojiko si occupava del pannello del sistema di sicurezza.
“Questo sistema ha un riconoscimento
vocale” disse la bionda.
“Ci riesci?” chiese Zoro.
“Ma certo” rispose iniziando ad
armeggiare con un cacciavite e un taglierino.
Zoro si guardò intorno. Tutto era
silenzioso e avvolto nel buio.
“La guardia?” chiese.
Nico Robin guardo l’orologio “È l’una, dovrebbe
aver finito il giro di controllo da cinque minuti”
“La controllo io” disse Ace sparendo nel
buio.
Sentì i passi di Ace sulla scala
antincendio che salivano.
“Ecco fatto” disse Nojiko, il pannello
di spense “Possiamo entrare”
Nami aprì la porta e fece entrare gli
altri.
“Nojiko” disse Zoro.
“Vado” rispose lei, sapendo già cosa
doveva fare.
Si ritrovarono davanti ad un incrocio di
quattro corridoi grigi illuminati da qualche lampada al neon. Si sporse leggermente
all’angolo destro. Vide la telecamera di sorveglianza attaccata al soffitto in
un angolo.
“È ancora attiva”
“Dalle ancora qualche secondo” Nami non
fece in tempo a finire la frase che le luci si spensero e con esse le
telecamere.
Accesero le torce “Forza!” esclamò Zoro.
Corsero veloci lungo il corridoio e
imboccarono le scale alla fine. Salirono rapidi e silenziosi due piani.
“Zoro, la guardia si sta spostando ora,
ha una torcia e si sta dirigendo verso le scale” disse la voce di Ace
attraverso la trasmittente.
Zoro si portò una mano all’orecchio
“D’accordo, noi entriamo”
Spinsero la porta ed entrarono. Andarono
a destra ma poi, inaspettatamente, si ritrovarono davanti ad un incrocio.
Guardò Nico Robin “Che significa?”
La donna lo guardò stupita “A quanto
pare hanno fatto delle modifiche”
Fece una smorfia “Perfetto” disse
sarcastico “Dividiamoci, io vado a destra, Nico Robin a sinistra e Nami dritta.
Cercate lo strizza e ritroviamoci all’ascensore”
Le due donne annuirono e i tre si
divisero.
Zoro andò a destra e finalmente trovò
qualche porta. Aprì la prima che trovò e controllò se ci fosse lo strumento,
niente.
“Zoro la guardia ha cambiato direzione!
Sta andando verso l’ascensore!”
In quel momento sentì dei passi lenti
che si avvicinavano dietro di lui. Si girò di scatto e vide la luce di una
torcia che stava per girare l’angolo. Si infilò in una stanza, spense la torcia
e si appiattì contro il muro. Sentì degli altri passi.
Vide un ombra ferma in mezzo al
corridoio, proprio mentre la guardia stava per girare l’angolo.
Ma che diavolo stava facendo?
La afferrò per un braccio e la tirò all’interno della stanza.
Nami controllo un’altra stanza.
Macché, di quel dannato macchinario
nemmeno l’ombra.
La luce della torcia si posò su una porta
all’interno della stanza. Si infilò dentro chiudendosi la porta alle spalle.
Camminò attraverso le scrivanie e aprì l’altra porta. Si ritrovò in un altro
corridoio.
Ma quel posto era un labirinto!
Sentì dei passi che si avvicinavano e la
luce di una torcia che si stava girando verso di lei.
Le arrivò il cuore in gola. La guardia!
Sarebbe stata scoperta! Avrebbero
arrestato tutti!
Non riuscì a muoversi.
Sentì una presa che le afferrava il
braccio e venne trascinata in una stanza. Si sentì intrappolata in un abbraccio
saldo. Una mano le tappò la bocca.
“Spegni la torcia” la sua voce fu un
sussurro.
Ubbidì meccanicamente.
I passi si avvicinavano lentamente, e più
si avvicinavano più il cuore aumentava la sua corsa. Iniziò a sudare freddo,
mentre il ticchettio delle chiavi attaccate alla cintura della guardia si
avvicinava. Deglutì terrorizzata. Non aveva mai rischiato così tanto.
I passi si fermarono davanti alla porta
aperta.
Zoro la strinse più forte a se. Si
appiattirono contro il muro.
“Ma guarda un po’, questi scienziati
sbadati” borbottò la guardia.
Videro la mano della guardia apparire di
fianco a loro e afferrare la maniglia.
I due ladri trattennero il fiato.
La guardia chiuse la porta e continuò il
suo cammino. Il rumore dei passi si allontanò lentamente fino a sparire.
Nami si sciolse e respirò con un
affanno.
“Ci è mancato poco” sentì sussurrare
Zoro.
Si girò verso di lui “Grazie”
Sicuramente ora sul suo viso c’era un
ghigno “Devi stare più attenta mocciosa”
Accese la torcia e gliela puntò in
faccia.
“Hei!” si lamentò lui.
“Smettila di chiamarmi mocciosa!”
“Allora strega?”
Alzò gli occhi al cielo e uscì piano
dalla stanza. Guardò verso destra e non vide la guardia. Si incamminò verso
l’ascensore seguita da Zoro. Arrivarono in fondo e guardarono verso sinistra.
Sentirono dei passi avvicinarsi
velocemente insieme a un rumore di ruote. Apparì Nico Robin. Stava spingendo un
carrello su cui c’era un apparecchio strano. Era una enorme clessidra messa in
orizzontale, con all’interno strani cavi verdi fluorescenti.
“Forza andiamo!” esclamò la donna.
Zoro chiamò l’ascensore che arrivò pochi
secondi dopo. Salirono tutti e tre sopra e pigiò il tasto con su una “G”.
“Ace?” chiese Zoro.
Lo guardò mentre ascoltava la risposta.
“La guardia sta ancora cercando di
ripristinare la corrente”
Bene, allora erano in tempo.
Fortunatamente l’ascensore aveva una riserva energetica in caso di black-out,
se no sarebbe stato un problema portare fuori quell’affare.
Le porte dell’ascensore si aprirono e i
tre spinsero fuori lo strizza. Percorsero un breve corridoio e uscirono
dall’edificio. Finalmente videro il furgone. Franky scese dal posto di guida e aprì
il retro del furgone e caricò velocemente lo strizza.
Nami andò al posto di guida e mise in
moto. Zoro si sedette al posto del passeggero anteriore.
Si girò a guardare dietro togliendosi il
passamontagna. Lo strizza occupava quasi tutto lo spazio, il posto in cui
sedersi si era notevolmente ridotto.
In quel momento la luce tornò e un
allarme risuonò talmente forte da spaccare i timpani.
Nojiko ed Ace arrivarono di corsa poco dopo
e chiusero le porte.
“Vai!” esclamò Ace.
Nami ingranò la prima e spinse
sull’acceleratore.
“Super ragazzi!!! Siete stati
fantastici!” esclamò Franky, quando il deserto li circondava.
Rise sollevata e anche gli altri si
lasciarono andare in complimenti, tranne Zoro che si era limitato a sorridere.
“Ora si può dormire” disse sollevato Ace
“Buona notte ragazzi”
Lo guardò nello specchietto retrovisore,
stava cercando una posizione giusta in cui dormire, ma era un impresa ardua con
il poco spazio che c’era. Alla fine Nojiko, che era di fianco a lui, appoggiò
la testa alla sua spalla e il ragazzo si bloccò.
Nami sorrise scuotendo la testa. Sua
sorella era terribile, Ace si sarebbe svegliato con le ossa ammaccate pur di
farla stare comoda.
Imboccò l’autostrada e si rilassò
godendosi la giuda.
Pochi minuti dopo tutti stavano
dormendo, compreso l’uomo che aveva di fianco. Osservò Franky e notò che aveva
un cerotto sul naso, a quanto pare non voleva tenere tutti svegli.
Sorrise, era proprio una bella
combriccola.
ANGOLO DI ROGI
Spero che si sia capito cosa è
successo!! Bé i ragazzi ce l’hanno fatta!! Nessuno ne dubitava immagino ^^ Ci
avviciniamo sempre di più alla sera del colpo anche se ne succederanno ancora
molte prima di allora!! ^^
Ciao gente!!!
RECENSIONI:
GLoRi: Autorizzato è
autorizzato, bisogna solo vedere se la ladra è d’accordo :)
Tsukichan: Ace è un uomo
di parola! Non avrebbe mai disubbidito a una regola detta da lui… d’accordo
avrebbe disubbidito presto se non l’avessero levata :) su dai stai tranky
tranky ^^ spero solo che non ci rimarrai male dopo aver aspettato tanto…..
Achamo: non c’è niente
da perdonare ^^ la prossima settimana ho 8 verifiche e non so quanto tempo avrò
per scrivere T.T per fortuna ho qualche capitolo già scritto…..
Comunque, si nella testa verde gira spesso una testa
rossa :) cavoli non ho mai visto gintama, è bello?
PSP: “Che bello, finalmente ci siamo liberati di
Efron” sospira Jack seduto sotto l’albero maestro della sua amata Perla “Già,
meno male, sopporto più te che lui” concorda Geoffrey passandogli una bottiglia
di rum. Jack ne assapora un goccio “Credi che se lo siano già mangiato?”
Geoffrey fa spallucce “Lo spero per lui”. La nave inizia ad oscillare
pericolosamente. I due si alzano e vanno al parapetto. Dalle acque appare
l’Olandese Volante. “Will?” esclama incredulo Jack. “NO!” fa una smorfia
riconoscendo quella voce. “Efron? Ora si che sei orribile con quella testa da
polipo!” esclama Geoffry. “Ma che fine ha fatto Will?” chiede Jack “L’ho
lasciato su un’ isola con Elisabeth, credo che tu sappia a fare cosa” Jack ridacchia
“Immagino, ma cosa vuoi ancora da noi?” Zac ride sguaiatamente “Uccidervi!”
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Capitolo 15 *** Capitolo 15 ***
Capitolo 15
CAPITOLO 15:
GIORNO 12:
Nami sbadigliò. Gli occhi le si
chiudevano. Cambiò la marcia continuando su quella strada deserta.
Era da più di sette ore che guidava
ininterrottamente. Erano quasi arrivati a Las Vegas e ormai il sole stava
sorgendo, gettando i primi raggi di luce sul paesaggio desertico.
Sentì le palpebre più pesanti. Doveva
fare qualcosa o avrebbe avuto un colpo di sonno. Si girò a destra e vide Zoro
dormire serenamente.
“Zoro” lo chiamo.
Nessuna risposta, continuava a russare
leggermente.
“Zoro!” esclamò alzando la voce.
Niente, continuava imperterrito a
dormire.
Afferrò la bambolina hawaiana che c’era
sul cruscotto -vi lascio immaginare chi ce l’aveva messa- e gliela tirò in
testa.
Lui si svegliò di soprassalto “Ma che..”
biascicò.
Ci mise qualche secondo per realizzare
che cosa era stato a svegliarlo.
La guardò male “Sei una strega!” la
accusò.
“Mamma mia come sei irascibile”
“Sai non sono abituato a svegliarmi a
colpi di bamboline hawaiane!” esclamò infastidito.
“Abbassa la voce se no svegli tutti” lo
riprese.
Lui si girò a guardare dietro, poi si
rimise comodo e chiuse gli occhi.
“Hei!” lo richiamò “Mica ti rimetterai a
dormire!”
“Perché? Hai un’idea migliore?”
“Devi parlarmi, se no mi addormento e
facciamo un bell’incidente!”
Lui sbuffò “E di cosa dovrei parlarti?”
“Non lo so” fece spallucce “Della tua
vita”
Lui alzò un sopracciglio “E perché
dovrei?”
“Avanti! Se no mi addormento!” esclamò.
Lui ci pensò per qualche secondo “Solo
se poi tu fai lo stesso”
Raccontargli della sua vita? Bé, non
c’era molto di interessante.
“D’accordo, prima tu”
“Da dove comincio?” chiese rassegnato.
“Dall’inizio” rispose sorridente, era
eccitata a saperne di più su di lui “Dove sei nato?”
“Sono nato a Washington l’11 novembre”
si bloccò e tornò il silenzio.
“Di che anno?” chiese curiosa.
“29 anni fa, ti risparmio il calcolo”
29 anni?! Gliene aveva dati molti meno!
Credeva che avesse all’incirca la sua età, mentre ora di ritrovava con 4 anni
di differenza!
Si riprese dallo stupore e notò che era
calato di nuovo il silenzio.
“Avanti continua!” lo spronò.
Lui sbuffò ma ubbidì “Vivevo vicino alla
Casa Bianca con i miei genitori e la mia sorellina Kuina”
“Hai una sorella?” chiese stupita.
“Se vuoi che racconto, le domande falle
alla fine” dalla voce sembrava essersi rattristato.
“Ok, vai avanti”
“Ace e Rufy vivevano vicino a casa mia,
ed è da allora che siamo amici per la pelle. I loro genitori erano molto amici
dei miei e quindi ci vedevamo spesso, oltre che frequentare la stessa scuola”
fece un sospiro “Poi all’età di quindici anni andai con i miei genitori al
cinema” la voce divenne più flebile “Un tir prese in pieno l’auto, i miei
genitori morirono sul colpo e la mia sorellina li raggiunse poco dopo. Io mi
ferii gravemente, ma me la cavai con una cicatrice sul petto”
Nami sentì una fitta al cuore.
“Stavo per finire in orfanotrofio, dato
che i miei nonni erano morti e non avevo zii, ma i genitori di Ace e Rufy mi
adottarono, così vissi con loro per un po’ ti tempo. Al college incontrai una
ragazza che assomigliava in modo impressionante alla mia sorellina. Fu uno
shock la prima volta che la vidi, mi sembrava che mia sorella non fosse morta,
ma fosse diventata una donna forte e bella” fece un sorriso amaro “Iniziai a
frequentarla e mi innamorai di lei. Lei ricambiava e arrivammo a convivere. Poi
un giorno lei accettò un lavoro a San Francisco e io volli seguirla. Litigai
con Ace, il litigio più brutto di tutta la mia vita. Abbandonai tutto, gli
allenamenti con la spada, i miei amici, il mio lavoro part-time” grugnì
infastidito “La nostra relazione continuò serena, ed ero convinto di aver trovato
la donna della mia vita” sospirò sconsolato “Poi, un girono come tanti altri,
tornai a casa e la trovai a letto con il mio nuovo migliore amico” altra fitta,
che vita terribile “Feci le valigie e tornai da Ace che, con mia grande
sorpresa, mi accolse a braccia aperte. Intanto avevo cominciato a collezionare
piccoli furti e portai Ace sulla stessa strada. In poco tempo diventammo ladri
professionisti. Poi venni incastrato da Mihaw e finì in prigione per cinque
anni. Da qui la storia la sai” concluse svelto.
Nami non sapeva cosa dire. Non aveva mai
pensato che Zoro avesse potuto avere una vita così triste. Stava per dirgli che
le dispiaceva, ma era sicura che lui odiava la compassione della gente.
Fece un sospiro “Bé la mia vita non è
stata movimentata come la tua”
Lui ridacchiò “Movimentata? Questa non
l’avevo ancora sentita”
Lo guardò per un attimo e notò
felicemente che aveva il sorriso sulle labbra.
“Sei la prima persona che incontro che
non mi fa le sue condoglianze”
“Sinceramente avevo pensato di fartele,
ma non volevo essere uguale agli altri” disse sorridendo.
“Grazie”
Un brivido le percorse la schiena. Il
tono era stato così serio e sincero che l’aveva stupita.
“Anche io sono stanca della compassione
della gente” ammise.
“Cosa è successo nella tua vita?”
Lei fece spallucce “Niente di
importante. Mio padre, quando sono nata, ha abbandonato la famiglia. Mia madre
ha dovuto crescere me e Nojiko da sola. Tutti credono che sia stato un male ma
io sono stata felice nella mia infanzia. Mi madre è una donna fantastica e ha
rinunciato a molte cose per me e mia sorella. Quindi ora la stiamo ripagando con
qualche furto anche se non è completamente d’accordo” disse ridacchiando.
“Sa che siete delle ladre?”
“Si, e, per di più, l’unica volta che
sono finita dietro le sbarre è stata per mano sua”
“È una poliziotta?!” chiese incredulo.
Sorrise “Si, strana famiglia eh?”
“Abbastanza” la sua voce era stupita “E
ora dov’è?”
“Vive a Londra e ha un collega che le fa
una corte spietata!” era bello parlare di sua madre, anche se un po’ di
nostalgia le invadeva il cuore “È un tipo strano, pieno di cicatrici, però è simpaticissimo,
mi piace un sacco”
“Quindi diventerebbe il tuo patrigno?”
“Lo spero vivamente, ma mia madre fa la
difficile”
Lo vide sorridere “Come si chiama?”
“Bellemere”
“E il tuo futuro patrigno?”
Ridacchiò “Genzo”
“Oh finalmente!” esclamò felice vedendo
apparire Las Vegas davanti a lei “Voglio un letto!” mugugnò.
Zoro ridacchiò “Dai resisti, siamo quasi
arrivati”
“Sono a pezzi” disse provata dal viaggio
“Vado alla villa di Franky giusto?”
“Si”
Pochi minuti dopo, il cancello della
villa si aprì.
“Sveglia ragazzi! Siamo arrivati!”
esclamò Zoro.
Parcheggiò il furgone davanti
all’entrata e spense il motore. Si appoggiò stanca al sedile e chiuse gli
occhi. Le bruciavano da morire. Sentì le voci degli altri diventare sempre più
indistinte e prima che se ne accorgesse era già nel mondo del sogni.
“Franky, fai portare lo strizza al
magazzino”
“Ok” rispose lui sbadigliando.
Zoro sorrise, erano tutti ancora mezzi
addormentati.
Ace si stava stiracchiando “Ho tutte le
ossa ammaccate”
Vide che Nami non era ancora scesa. Andò
al posto di guida e aprì la portiera.
“Brava mocciosa ottimo…” si bloccò.
Sorrise vedendo che si era addormentata.
Dopotutto era stata una faticaccia guidare per otto ore di notte. La prese
delicatamente in braccio. Pesava pochissimo per le sue braccia allenate.
Nojiko si avvicinò a lui preoccupata
“Nami”
“Tranquilla, si è solo addormentata”
La bionda sorrise e diede un bacio in
fronte a sua sorella “Meglio se la lasciamo riposare un po’”
Zoro annuì ed entrò nella villa con la
ragazza in braccio. Salì le scale e si infilò nella prima stanza che trovò.
Scoprì il letto e la appoggiò delicatamente sopra. Lei mugugnò qualcosa di
indistinto e continuò a dormire. Le tolse le scarpe e le rimboccò le coperte.
Poi spostò le tende, creando il buio nella stanza. La guardò per qualche
secondo, sembrava piccola e indifesa quando dormiva, non sembrava che avesse
quel carattere deciso e combattivo che la caratterizzava. Le accarezzò una
guancia, perdendosi in quel morbido contatto. Aveva una pelle così liscia e
soffice in confronto alla sua.
Non sapeva perché le aveva raccontato
tutta la sua vita, ma aveva sentito di potersi fidare di lei. Forse perché si
era accorto che lei era diversa da tutte le altre.
Staccò malvolentieri la mano dalla sua
guancia.
Le sue labbra si piegarono involontariamente
in un sorriso.
Si girò e uscì dalla stanza chiudendosi
la porta alle spalle.
Ridacchiò pensando che lei era la
distrazione migliore di tutta la sua vita.
ANGOLO DI ROGI:
T.T ragazzi che vita triste, povero
Zoro…. E me la sono pure inventata io…. Mi sa di non avere tutte le rotelle a
posto…. Comunque, spero che non vi siate annoiati con questo capitolo molto
discorsivo (discorsivo giusto? Scusate ma oggi sono a corto di vocaboli). Nel
prossimo capitolo si scoprirà cosa ha combinato Rufy mentre gli altri erano
via. Curiosi? Allora al prossimo capitolo!!^^
Ps: perdonate se ho cambiato l’età di
Zoro e Nami, ma tra il college e la prigione non era possibile che Zoro avesse
ancora 19 anni… e mi piace che tra uomo e donna ci sia qualche annetto di
differenza…
Ciao!! ^^
RECENSIONI:
GLoRi: eh si è dura
resistere a Zoro…. Quel bel pezzo di…. Emm….
giusy91: Non temere nei
prossimi capitoli ci saranno sviluppi tra i due zucconi ^^ mentre il colpo
penso che sarà nel penultimo capitolo e mi viene male a pensarci… T.T sarà un
disastro scrivere quella parte… farò del mio meglio ^^ un bacio!!!
Tsukichan: oh bene, è
difficile descrivere l’adrenalina!!! Dai per metà ti ho accontentata, hanno
parlato e Zoro le ha raccontato tutto della sua vita, cosa assai difficile per
lui ciao!! ^^
Achamo: già perdonata
^^ Ahahahahahah!! Fortissimo il video!!! No comunque Zoro aveva uno sguardo un
po’ più affettuoso, dopotutto stiamo sempre parlando della donna della sua vita
^^ Gintama devo almeno vederlo, ora chiedo alla mia amica maniaca di manga che
sa tutto, magari ce l’ha ^^
SPS:
Johnny (sempre nei panni di Jack):“Ragazzi, qui si
va per le lunghe”
Geoffrey sospira: “Ho bisogno di una pausa”
Johnny annuisce ed esce dal set. In quel momento una
bambina con i capelli dorati spunta dalla folla di tecnici a corre verso di
lui.
Johnny: “Lily!”
La bambina sorride ma evita il papà e si getta tra
le braccia di Geoffrey: “Ciao!!”
Geoffrey ride: “Ciao piccolina come stai?”
Lily: “Bene!”
“Hei!” si lamenta Johnny “E il tuo papà non lo saluti?”
La bambina gli salta al collo “Ciao Papà!”
Johnny la stringe a sé “Che ci fai qui?”
“Sono riuscita a convincere la mamma a portarmi qui”
Si sente un rumore infernale, i tre si girano e
vedono Zac che è caduto sul serio.
“Che citrullo” sospira Johnny.
Poco dopo Zac si avvicina a loro ancora tutto
ammaccato.
Zac: “Ciao bella bambina!”
Lily: “Ciao citrullo”
Zac corruga stupito le sopracciglia.
Johnny sgrana gli occhi “Lily! Non doveva farmi
vedere la tua nuova bambola?” poi prende per mano sua figlia e si allontana.
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Capitolo 16 *** Capitolo 16 ***
Capitolo 16
CAPITOLO 16
GIORNO 12 (tre giorni prima del colpo):
“No, no!”
Ace sbuffò, osservando Zoro che
camminava avanti e indietro davanti agli occhi annoiati di tutti.
“Senti Yosaku, parliamone di persona che
è meglio” Zoro attese la risposta “Si oggi va benissimo, al Venice?” altra
pausa “Si certo, al solito posto”
Ace gli fece segno di chiudere la
chiamata.
Zoro alzò gli occhi al cielo “Bene,
allora ci vediamo lì tra un ora. Ciao” poi chiuse il cellulare e si girò verso
la combriccola di ladri “Scusate” disse a tutti.
Ace si girò verso Rufy, che era in piedi
su un carrello porta denaro al centro della riproduzione del caveau.
“Allora Rufy” disse Zoro affiancandosi
ad Ace, imitato dal resto del gruppo “Sei a 3 metri da tutto in mezzo alla
stanza, devi arrivare alla porta senza toccare il pavimento. Cosa fai?”
Rufy guardò per un attimo lo scaffale
grigio pieno di fiches che aveva alle spalle. Poi si accucciò e sul suo viso
apparve un’espressione concentrata.
“Dieci dollari che va lungo” disse
Franky.
“Venti” dissero in coro le due sorelle.
Rufy saltò all’indietro, facendo
un’elegante capriola. Atterrò seduto, esattamente sulla parte superiore dello
scaffale.
Sorrise a trentadue denti “Sono stato
bravo?”
Zoro sorrise soddisfatto “Perfetto”
disse mentre dal gruppo partiva un applauso.
“Avanti, fuori i soldi” disse Nami.
Franky sospirò “D’accordo” disse tirando
fuori il suo portafoglio.
“Johnny e Yosaku hanno accettato?”
chiese Ace.
Zoro scosse la testa “Lo sai che fanno
sempre i difficili. Anzi è meglio se vado all’appuntamento”
Ace si portò una mano al mento
pensieroso. I due fratelli si facevano pagare profumatamente di solito, e loro
erano a corto di soldi.
“Portati Nami”
Zoro lo guardò stupito “Perché?”
“Non ricordi? Quei due hanno un debole
per le rosse”
Zoro alzò un sopracciglio “Si, e
allora?”
Nami si girò verso di loro, sentendosi tirata in causa.
“Magari riesce ad abbassare il prezzo”
Zoro stava per controbattere, ma fu
anticipato da Nami “Che devo fare?”
“Convincerli con il tuo fascino” rispose
sorridendo.
Zoro lo trucidò con lo sguardo.
“D’accordo” disse Nami “Andiamo?”
Zoro fece una smorfia “Si” lanciò
un’ultima occhiataccia al compare, poi si girò e uscì dal magazzino con la
ragazza.
“Grazie”
Si girò e vide Nojiko che sorrideva.
“Bé se no quei due non si svegliano più,
giusto?” si grattò la testa imbarazzato.
Nojiko si avvicinò a lui e gli stampò un
bacio su una guancia. Sentì il sangue ribollire nelle vene.
“Così abbiamo anche un po’ di tempo per
noi” gli sussurrò all’orecchio.
Lo stomaco si contorse.
Nojiko gli sorrise, poi si allontanò
lasciandolo lì imbambolato, come uno scolaretto del primo anno.
“Che tipi sono?” chiese Nami.
Zoro si girò a guardarla, mentre
camminava svelto tra i canali di Venezia.
Erano al Venice, uno degli alberghi più
lussuosi di Las Vegas. Il piano dei bar e dei negozi, -quello dove si trovavano
in quel momento- era stato costruito con l’intento di dare l’impressione di
camminare tra i canali della città italiana. Perfino sul soffitto era dipinto
un cielo azzurro, con qualche nuvola bianca qua e là. Passarono sopra ad un
ponte. Zoro fu attirato dalla voce di un gondoliere, che cantava le canzoni
veneziane in americano.
“Sono due bravi ragazzi,” rispose
“procurano qualsiasi cosa ti serva per un colpo, dai vestiti ai computer. Il
problema è che sono molto costosi”
“Almeno sono bravi?”
“Sono i migliori” rispose.
In realtà stava cercando di controllare
l’ansia. Non aveva mai usato il fascino di una donna per ottenere qualcosa. Si
sentiva sporco, era come se pensasse che le donne fossero solo oggetti, che lei fosse solo un oggetto. Non voleva
che lei credesse questo.
“Non sei obbligata” le disse fermandosi.
Lei sorrise alzando un sopracciglio “Sei
geloso per caso?”
Ecco, come non detto, lui voleva essere
gentile e lei lo ripagava così.
Alzò gli occhi al cielo “Ma figurati!”
esclamò riprendendo a camminare.
“Lo prendo come un si”
Sbuffò sentendosi in terribile
imbarazzo. Forse quell’ansia era causata anche dalla gelosia.
Ma che diavolo stava pensando?
“Non illuderti troppo” rispose.
Finalmente, vide i due fratelli seduti
ad un tavolo di un bar veneziano. Yosaku lo vide e lo salutò con la mano. Zoro
ricambiò il saluto e si avvicinò al tavolo.
“Hei!” esclamò Johnny quando furono
abbastanza vicini “Come va vecchia canaglia?”
Zoro si lasciò abbracciare dai due fratelli
“Bene, voi ragazzi?”
“Non possiamo lamentarci” disse Yosaku
risedendosi, imitato dagli altri.
“Ma non ci presenti questa bella
ragazza?” chiese Johnny sorridendo.
“Mi chiamo Nami” rispose lei ricambiando
il sorriso.
“E sei la ragazza di Zoro?” chiese
Yosaku.
Nami rise “No, sono troppo intelligente
per mettermi con un cavernicolo come lui”
I due fratelli sorrisero.
Zoro la guardò male “Ricordati che sono
il tuo capo mocciosa”
Lei sospirò “Già, mi chiedo come puoi
organizzare dei buoni colpi con la mentalità che ti ritrovi”
Yosaku rise “Sei un peperino”
“A volte” disse Nami, facendo gli occhi
da cerbiatto.
Zoro grugnì infastidito, ma perché
doveva sempre averla vinta lei?
“Vogliamo parlare di affari?”
“Ma certo” disse Yosaku.
“Cosa ti serve esattamente?” chiese il
fratello.
“Prima di tutto i vestiti”
“E per quelli non c’è problema, domani
mattina te li mandiamo” disse Johnny.
“E un’ambulanza”
Yosaku fece una smorfia “Questo ti verrà
a costare molto. È difficile rubare un’ambulanza per qualche ora e riportarla
indietro senza che nessuno se ne accorga”
Zoro sospirò “Quanto volete?”
“20 mila”
Strabuzzò gli occhi “Cosa?!! Ma sono
tanti!”
“È difficile” ripeté Johnny.
“Ma non siete i migliori?” si intromise
Nami.
“Baby, noi siamo i migliori, ed è per
questo che ci facciamo pagare” rispose Yosaku, sporgendosi sul tavolo.
Nami fece lo stesso, sotto lo sguardo
incredulo di Zoro “Ma se siete davvero i migliori, questa cosuccia non dovrebbe
essere tanto difficile. Che ne dite di abbassare a 5 mila? Inoltre io e Zoro
avremo un favore da rendervi”
L’occhio di Yosaku cadde nella vistosa
scollatura della ragazza.
Zoro la guardava attonito. Era così
micidialmente bella, che qualunque uomo sano di mente sarebbe caduto nel suo
tranello.
Yosaku rise “Baby, mi piacerebbe
tantissimo farti sentire in debito verso di me, ma 5 mila è troppo poco. Se
vuoi, eccezionalmente, abbasso a 15 mila”
Nami sorrise facendo gli occhi dolci “7
mila e ti concedo una cena con me”
Zoro sgranò gli occhi. Yosaku stava per
accettare, ma lui si intromise prima che il danno fosse compiuto “10 mila e non
se parla più”
I due fratelli lo guardano stupiti. Li
trucidò con lo sguardo, cercando di chiarire il messaggio “Non in vendita”.
Yosaku si risette al suo posto e
confabulò un po’ con suo fratello.
Nami lo guardava con un sorrisetto
beffardo sul viso. Alzò gli occhi al cielo, ora poteva torturarlo per ore.
“D’accordo” disse infine Johnny.
“Bene, allora ci vediamo tra tre giorni”
disse alzandosi.
Nami lo imitò.
“Spero di rivederti” disse Yosaku a
Nami.
Lei sorrise e gli porse la mano. Lui la
prese e la baciò leggermente.
Sentì lo stomaco contorcersi. E che
diamine! Ma si divertiva a farlo morire?!
“Scusate ma dobbiamo scappare” disse afferrando la mano libera della ragazza
“Ci vediamo” poi si girò e iniziò a camminare a passò svelto tra la folla.
Camminarono per un po’ in silenzio. Cosa
assai strana, di solito Nami partiva subito alla carica con un vantaggio come
quello.
La guardò, il sorrisetto non era
sparito.
Alzò gli occhi al cielo “Togliti quel
sorriso dalla faccia”
“Adesso non si può neanche sorridere?”
chiese divertita.
“No!” rispose scocciato.
Aveva mandato a monte delle ottime
trattative per gelosia. Che distrazione le donne!
“Perché?” ecco che cominciava.
E no! Questa volta non ci sarebbe
cascato come un allocco!
“Perché non voglio usufruire di te solo perché
sei una donna” buona scusa, che in parte era vera.
Lei rimase in silenzio per qualche
secondo, forse era rimasta stupita.
“Tranquillo, tanto all’ultimo momento
avrei annullato tutto. Non è lui l’uomo che mi interessa”
Si fermò di colpo, mentre il suo cuore
accelerava.
“Ok” disse guardandola negli occhi
“Smettiamola di giocare una buona volta”
Lei sorrise “D’accordo, ammetti che ti
piaccio e la smetto, parola mia”
Zoro rimase in silenzio, indeciso. Se
avesse ammesso tutto, almeno si sarebbe tolto quel peso. Ma perché doveva
esporsi se lei non ricambiava? Solo per rendersi debole e fragile ai suoi
occhi? No, grazie.
“Non ho niente da ammettere mocciosa”
Il sorriso scomparì dalle sue labbra. Ci
era rimasta male, lo leggeva nei suoi occhi.
Sentì un fastidioso vuoto allo stomaco.
Lei abbassò lo sguardo “D’accordo” disse
mogia.
Lo superò e fece qualche passò per
scappare da lui.
Era triste a causa sua.
Fitta al petto.
Non ci pensò due volte, la afferrò per
un bracciò e la trascinò di nuovo vicino a sé.
Lei lo guardò stupita, ma abbassò subito
lo sguardo per nascondere gli occhi lucidi che aveva intravisto “Lasciami!”
esclamò cercando di liberarsi dalla sua presa.
“Nami, sono un disastro con le donne”
ammise senza rendersene conto.
“Ma non cambiavi donna ogni notte?”
chiese acida.
“Intendo con le donne a cui tengo”
ammissione pesante.
Ma perché non riusciva a stare zitto?
Lo guardò stupita.
Quegli occhi di cioccolato fuso lo
attirarono magneticamente. Le accarezzò una soffice guancia, avvicinandosi
inconsciamente al suo viso. Lei rimase immobile, con gli occhi spalancati.
Sentì il suo respiro leggermente affannato sul viso. Quanto dovevano essere soffici
e delicate quelle labbra. Solo pochi centimetri e avrebbe potuto assaggiarle,
contro ogni logica, contro l’ orgoglio, contro quella dannata promessa che si
era fatto a se stesso, quando aveva trovato Tashigi con Smoker. Ma chi voleva
prendere in giro? Era follemente innamorato di quella mocciosa. Tutto di lei lo
mandava in estati, gli occhi, la labbra, i capelli e anche quel carattere
combattivo. Stava precipitando in un baratro da cui raramente si riaffiora. Si avvicinò
ancor più, ora poteva sfiorarle quelle labbra che profumavano di mandarino.
In quel momento il cellulare squillò.
Zoro si riscosse e si allontanò da lei
in pochi secondi.
Lei respirò profondamente, con le guance
leggermente arrossate.
“Pronto” rispose.
“Allora?” era Ace.
“10 mila” rispose riprendendo fiato.
ANGOLO DI ROGI
*Si nasconde dietro uno scudo creato al
momento*
Bé gente, che dire, emm…. Lo so che mi
state odiando con tutto il cuore, ma ricordatevi che se cado e mi rompo l’osso
del collo per tutti i malocchi che mi tirate non posso concludere la storia ^^
Spero che nonostante il bacio scampato vi sia piaciuto il capitolo.
Ah una domanda! Ma Tashiji come si
scrive? Perché da alcune parti l’ho trovato scritto Tashigi e da altre Tashiji….
Vi prego risolvete il mio dubbio….
Ps: scusate per il ritardo ma ho avuto
qualche problemino di tempo…
Ciao!!
RECENSIONI:
Bitta Sisters: mi dispiace
molto che la mia storia non ti sia piaciuta. Cercherò di migliorare, come cerco
di fare ogni volta che scrivo qualcosa di nuovo. Ma nonostante la tua
recensione, mi considero comunque soddisfatta di questa storia dato che ho
ricevuto molte recensioni positive. Quindi credo che continuerò e concluderò
questa storia, dato che a molti piace. Spero solo che ti sia divertita almeno
un po’ a leggere questa storia, perché il mio intento era solo quello. Se
volessi scrivere qualcosa di veramente importate accetterò il tuo consiglio di
utilizzare un Beta Reader, ma dato che scrivo queste fic solo per divertirmi,
far sognare e divertire chi legge, non vedo il bisogno di chiedere aiuto a
qualcun altro.
Ah, il perché Nojiko sia bionda lo si scoprirà in
seguito.
Ciao.
Tsukichan: si davvero
triste T.T forse l’ho fatta un po’ troppo triste T.T ma dopotutto più si soffre
più il si gusta la felicità che ci sarà dopo no? ^^ grazie, non sai quanto mi
faccia piacere sentire che ti sia piaciuto come ho scritto ^^ Ciao!! ^^
GLoRi: Nami sarà la
meteora incandescente di Zoro, che illuminerà la sua vita di luce e calore
(rubando alla grande la metafora usata da Edward in New Moon) ^^
Achamo: wow
sei andata a Roma? Fortunata te, da noi nessun prof ci vuole portare, che
ingiustizia T.T il latte alle fragole lo provo io ^^
SPS:
Johnny sospira sconsolato “Ora la mia bambina
preferisce stare con Geoffrey che con me, che ingiustizia”
“Dai su non te la prendere”
Johnny sobbalza spaventato e si gira a guardare
Orlando “Che ci fai qui? Oggi non è la tua giornata libera?”
“Già, ma non ho niente da fare, quindi sono venuto a
dare una mano” risponde Orlando “Certo che è proprio bella la tua bambina”
Johnny sorride orgoglioso “Si, è un piccolo fiore
che deve ancora sbocciare”
“Per sua fortuna a preso dalla mamma”
Johnny lo fulmina con lo sguardo “Come prego?!”
“Scusa mi stanno chiamando” risponde Orlando correndo
via.
“Bloom!!! Vieni qui se hai il coraggio!” esclama Johnny
rincorrendolo.
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Capitolo 17 *** Capitolo 17 ***
Capitolo 17
CAPITOLO 17
GIORNO 13 (due giorni prima del colpo):
Zoro prese il telecomando e fece zapping dei canali
per l’ennesima volta. Era stanchissimo, ma stava cercando di rimanere sveglio
per poter seguire la finale di kendo, che miracolosamente facevano vedere su un
canale sportivo. Il giorno era passato veloce, fra la frenesia degli ultimi
preparativi per il colpo.
Il cellulare squillò.
“Pronto” rispose Zoro.
“Ciao capo!! Ti va di bere qualcosa con me al bar?”
era Nami.
Il suo cuore accelerò velocemente. Aveva cercato per
tutto il giorno di evitarla, non voleva parlare del fatto che aveva rischiato
di baciarla. Ormai era palese che era innamorato.
“Veramente sarei un po’ impegnato” mentì
spudoratamente.
Lei sbuffò “Andiamo! Mica ti mangio!”
Non rispose.
“Senti, Ace è venuto in camera da Nojiko, solo che
ero di troppo capisci? Ora sono da sola, con almeno una decina di uomini che mi
sbavano dietro e che cercano di attaccare bottone con me”
“Ace è con Nojiko?” chiese incredulo.
“Si, e se senti rumori strani sai da dove vengono”
rispose lei “Dai, vieni a farmi compagnia!”
Zoro sospirò “Senti Nami, mi sembra che…”
“Giuro che non ti torturo sul fatto che mi hai quasi
baciata”
“Io non ti ho quasi baciata!” cercò inutilmente di
difendersi.
“Ti aspetto, sono al Baccarat” disse chiudendo la
chiamata.
Sbuffò, era veramente terribile quella ragazza.
Niente finale di kendo quella sera.
Si alzò dal divano e spense la televisione. Si mise
addosso una maglietta bianca a maniche corte e un paio di pantaloni neri. Prese
la giacca nera e uscì dalla stanza.
Camminò lungo il corridoio e prese il primo
ascensore che trovò. Ma cosa doveva fare con quella ragazza?
Pochi minuti dopo stava entrando nel lussuoso bar.
La cercò con lo sguardo fino a quando non la vide. Il suo cuore accelerò,
mentre strinse i pugni. Lui cosa ci faceva lì?
Si avvicinò veloce. Nami si stava alzando dal tavolo,
ma lui l’afferrò per un braccio.
“Lasciami!” la sentì urlare.
“Dai, guarda che ti pago” la sua voce era sempre
tagliente.
“Ha detto di lasciarla in pace” disse liberando la
ragazza dalla sua presa.
Lei lo guardò, era terrorizzata. Si gettò sul suo
petto. La strinse leggermente a sé circondandole un fianco con un braccio.
Mihawk lo guardò incredulo “Roronoa Zoro”
“Drakul Mihawk” rispose socchiudendo gli occhi.
Sentiva una rabbia spropositata farsi largo. Lui,
l’uomo che l’aveva mandato in prigione, aveva anche osato toccare Nami.
L’avrebbe ucciso a mani nude se non ci fossero stati così tanti testimoni.
“Credevo che fossi ancora dentro” disse l’uomo dagli
occhi di falco.
“Per tua sfortuna, mi hanno fatto uscire prima”
rispose freddamente.
Nami stava ancora tremando, mentre guardava
spaventata Mihawk. Doveva portarla al sicuro.
“Cosa ci fai nel mio casinò?”
“Non sono affari che ti riguardano, addio” disse
girandosi.
“Credi davvero che ti lascia andare così?”
Si bloccò e guardò Nami “Vai in camera mia” le diede
la chiave.
“Ma Zoro…”
“Vai, ti raggiungo subito, promesso” la interruppe.
Lei annuì meccanicamente e uscì dal bar a passo
svelto.
Tornò a guardare l’uomo che più odiava al mondo.
“Cosa vuoi Mihawk? La mia pena l’ho scontata,
lasciami in pace”
Lui si avvicinò e lo guardò negli occhi “Non
credermi così stupido Zoro, fatico a credere che tu non voglia vendicarti”
“Dato che non sei ancora sul lastrico dovresti
crederci” rispose tagliente.
“Sai, mi pare strano che tu conosca
quell’accompagnatrice” disse pensieroso “L’ho incontrata l’altro giorno, quando
ho conosciuto un tipo molto strano, voleva che gli custodissi una valigetta nel
mio caveau”
Zoro si irrigidì.
“Una strana coincidenza, non trovi?”
Rimase muto per qualche secondo, sapendo benissimo
che, se avesse messo un piede in fallo, tutto il colpo sarebbe andato in fumo.
Sorrise beffardo “Hai così tanta paura di me, da
trovare collegamenti anche quando non ci sono?”
Mihawk socchiuse gli occhi e lo guardò male “Non ho
paura di te Roronoa”
“Allora dimostralo” lo provocò.
Mihawk lo guardò intensamente per qualche secondo,
poi fece una smorfia “Sparisci dalla mia vista”
Zoro sorrise “Ci vediamo”
Il ladro si girò e uscì dal bar.
Stupido ricco, il suo orgoglio gli sarebbe costato
caro.
Nami si sciacquò il viso. Era ancora terrorizzata. Si
era sentita così debole e piccola. Quell’uomo aveva un modo di fare così deciso
e possessivo che l’aveva spaventata. Quando l’aveva afferrata poi, aveva
creduto che l’avrebbe portata di forza dove voleva lui.
Fece un respiro profondo, ma quella sensazione di
impotenza non la abbandonava. Se Zoro non fosse arrivato cosa sarebbe successo?
Sentì un vuoto nello stomaco.
Guardò le mani che ancora tremavano, non aveva avuto
così tanta paura in tutta la sua vita.
In quel momento bussarono alla porta.
Andò ad aprire e si ritrovò davanti Zoro.
“Stai bene?” i suoi occhi erano preoccupati.
Appoggiò il viso al suo petto muscoloso, afferrando
la maglietta con le mani. Inconsciamente, iniziò a singhiozzare.
Lui la avvolse in un abbraccio, e la fece sedere sul
divano, chiudendosi la porta alle spalle.
“Tranquilla, non permetterò che ti faccia del male”
Non ebbe il coraggio di guardarlo in faccia. Affondò
ancor più il viso nel suo petto, respirandone il dolce profumo.
Lui iniziò ad accarezzare la schiena, scendendo e
salendo lentamente, mentre le sussurrava parole rassicuranti all’orecchio.
Rimase in quella posizione, rilassandosi sotto il
suo delicato tocco.
“Va meglio?” chiese lui, dopo un tempo indefinito.
Alzò lo sguardo, incrociando due pozzi neri.
“Si” mormorò “Grazie”
Lui sorrise beffardo “Mi devi già due debiti, guarda
che prima o poi te li chiederò indietro con gli interessi”
Lei sorrise. Lo amava quando riusciva ad alleggerire
una situazione pesante. D’accordo, diciamo la verità, lo amava sempre.
Con una mano le asciugò le lacrime “Non devi avere
paura, ti prometto che ti proteggerò sempre”
Sentì il cuore accelerare a quella frase. Riappoggiò
il viso sul suo petto.
Lui si sdraiò sul divano, la strinse delicatamente a
sé, mentre le regalava soffici carezze.
“Posso restare qui stanotte?”
Lui ridacchiò leggermente, facendo tremare il suo
petto “Mi sembrava ovvio”
Sorrise “Sempre meglio specificare con un troglodita
come te”
“Dormi mocciosa, che è tardi”
Lei non se lo fece ripetere. Chiuse gli occhi, appoggiandosi a quel torace perfetto,
che si alzava e si abbassava ritmicamente. Non era mai stata in un posto
migliore. Prima che se ne accorgesse, era già tra le braccia di Morfeo.
ANGOLO DI ROGI:
Forse Nami mi è venuta un po’ troppo terrorizzata,
ma anche se è una ragazza forte può avere delle debolezze a volte no? Mihawk ha
capito un po’ troppo, la domanda è: combinerà qualcosa alle spese dei nostri
eroi?
Ragazzi grazie a chi mi sta ancora seguendo.
Un forte forte abbraccio!!
RECENSIONI:
vorrei ringraziare tutti quelli che mi hanno
lasciato recensioni, davvero ogni recensione positiva che mi lasciate mi fa
passare in felicità il resto della mia giornata, quindi grazie, davvero.
merdillo: meno male,
almeno tu non mi tiri i malocchi ^^ non ti preoccupare, anche se ho ricevuto un
commento negativo la concluderò, perché mi sembra ingiusto non finire una
storia, che a tanti piace, solo per la voce di qualcuno che non è d’accordo ^^
mi fa davvero tanto piacere che ti piaccia ^^
Tsukichan: grazie per
aver riposto la tua arma (ascia da guerra? questa si che fa paura!). e stai
tranquilla il fatidico bacio arriverà presto, e anche qualcosa in più….
Addirittura indispensabile? Mi fai sentire importante ^^
Smemo92: uhhhh!! Che
bello!!! Qualcuno di nuovo che recensisce!! ^^ Allora, i film meritano molto, e
ti consiglio vivamente di vederli. Il povero Franky dovrà faticare ancora
tanto, si sa, Robin non è una donna facile da conquistare :) Non temere! Rufy
avrà il suo momento di gloria! Anzi senza di lui il colpo non si potrebbe fare,
sembra assurdo ma tutti sono assolutamente indispensabili, soprattutto
l’acrobata :) Sono felice che ti piaccia, e grazie per i complimenti! Alla
prossima!! ^^
Achamo: un malocchio in
meno :) lo proverò il latte alla fragola uno di questi giorni…
SPS:
Lily: “Tutti in ginocchio davanti alla Regina dei pirati!!”
Johnny: “Tesoro scendi dalla postazione di vedetta
per favore”
La bambina mette il broncio: “Papà non rovinare
tutto!! Se no ti faccio mettere al bando!”
Johnny: “Tesoro è pericoloso! Scendi subito da lì!!
E metti via quella spada!”
Gli occhioni della bambina si fanno lucidi: “Ma papà…..”
Geoffrey mette una mano sulla spalla a Johnny: “Dai
lasciala giocare”
Lily afferra la palla al balzo e fa gli occhi da
cerbiatto “Ti prego!” Supplica il suo papà.
Johnny: “Tesoro se non scendi da lì il papà perderà
il lavoro” le dice guardando intimorito il regista.
Johnny strabuzza gli occhi vedendo Gore che si
asciuga una lacrimuccia (alla Franky)
Gore: “Lasciala fare Johnny, non c’è fretta”
Johnny guarda male la sua bambina, che bella felice
riprende a governare il mondo dei pirati dall’alto.
Geoffrey ride: “È proprio una dote di famiglia
recitare eh?”
Giusy91: ed eccomi qui!!! Spero
ti sia piaciuto anche questo capitolo ^^
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Capitolo 18 *** Capitolo 18 ***
Capitolo 18
CAPITOLO 18
GIORNO 14 (un giorno prima del colpo):
Nami aprì gli occhi stiracchiandosi. Si guardò
intorno non riconoscendo l’ambiente. Poi all’improvviso si ricordò della sera
prima. Si sedette sul divano.
“Zoro?”
Nessuna risposta. Vide un bigliettino sul tavolo,
che c’era davanti al divano. Lo prese e lo lesse:
“Buongiorno
mocciosa, sono andato a fare una nuotata in piscina. Non ti preoccupare, torno
presto”
In piscina eh? Sorrise.
Si alzò dal divano e uscì dalla stanza portandosi
dietro la chiave.
In camera sua non poteva andare quindi…
Percorse per qualche metro il corridoio e bussò ad
una porta. Poco dopo si aprì.
“Ciao Robin!”
La mora sorrise “Ciao”
“Scusa se ti ho svegliata, ma è questione di vita o
di morte” disse seria “Non è che mi presteresti un costume?”
Zoro fece l’ultima bracciata e si appoggiò al bordo
della vasca.
Respirò profondamente, riempiendosi i polmoni
d’aria. Si stava benissimo in acqua. Inoltre era solo, non poteva chiedere di
meglio per rilassare un po’ le membra affaticate. Guardò l’orologio appeso al
muro davanti a lui, segnava le 6.30. Aveva ancora un’ora e mezza di tempo prima
dell’incontro con gli altri. Dovevano mettere a punto le ultime cose per il
colpo: vestiti, trasporti, orari.
La porta d’entrata si aprì. La pace era finita. Fece
un sospiro e si girò riprendendo a nuotare. Quando vide chi c’era a bordo vasca
si fermò di colpo.
“Che ci fai qui?”
Lei sorrise “Siamo in una piscina, cosa vuoi che
faccio?” disse spogliandosi.
“Ma non stavi dormendo?”
“Hai detto bene, stavo”
Il suo sguardo iniziò a vagare sulle curve della
ragazza. Aveva un corpo da urlo. D’accordo, qualche volta aveva provato ad
immaginarsela in biancheria intima, ma neanche una delle sue fantasie più
dettagliate le aveva reso giustizia.
Nami fece un mezzo sorriso e si tuffò in acqua.
Nuotò fino a lui e si fermò a guardarlo.
“Bé? Che hai da guardare? Mai vista una donna in
costume?”
La guardò male “Ovviamente si”
Lei non lo ascoltò e si avvicinò. Corrugò le
sopracciglia, appoggiando una mano sul suo petto.
Il suo cuore accelerò.
“Che brutta cicatrice” sussurrò toccandola.
“Ti avevo parlato dell’incidente” disse, cercando di
ignorare i brividi che gli provocava il suo tocco delicato.
Lei lo guardò stupita “Deve essere terribile” era
diventata seria.
“Cosa?” chiese leggermente stupito.
“Ogni volta che ti guardi allo specchio, ti ricordi
di loro”
Nessuno gliel’aveva mai detto, nessuno aveva mai
pensato che portare ogni giorno quella cicatrice fosse un pesante fardello.
Sorrise amaro “Mi sembra il giusto prezzo per essere
sopravvissuto”
Lei abbassò lo sguardo “Non so cosa dire” ammise.
La situazione si era fatta pesante, all’improvviso, e
l’ultima cosa che voleva era che lei provasse pietà nei suoi confronti.
“Il passato non si può cancellare, ma dato che è
tale, possiamo ricordarne i momenti felici. Comunque, preferisco pensare al
futuro”
Lei lo guardò sorridendo “E che programmi hai per il
futuro?”
Sorrise “Bé, per il futuro imminente, direi annegare
una certa mocciosa”
Lei corrugò le sopracciglia “Non oseresti”
Ridacchiò afferrandola per un braccio. Lei cercò di
fuggire, dimenandosi come un’anguilla. Ma, anche se aveva molta forza, non erano
alla pari.
“Aiuto!!! Lasciami!!” gridava ridendo.
Riuscì a fermale le mani con una delle sue, il più
delicatamente possibile, mentre con l’altra la teneva salda a sé per i fianchi.
Senza volerlo, i loro visi si erano avvicinati.
“Ti arrendi?” le chiese.
“Mai!” gli soffiò in faccia.
Sentire il suo delicato copro aderire al suo, il suo
respiro sulle labbra e vedere i suoi occhi di cioccolato così felici,
annullarono qualunque pensiero. Quel poco di autocontrollo che gli era rimasto
svanì. Avvicinò le labbra alle sue e la baciò. Quelle labbra, che tanto aveva
sognato, erano ancora più morbide di quanto avesse mai immaginato, e sapevano
davvero di mandarino. Non ebbe il coraggio di profanare tanta morbidezza. Fu
lei a dischiudere leggermente le labbra. Un invito che accettò titubante. Le
loro lingue di incontrarono. Zoro sentì una forte scossa pervaderlo. Le cinse i
fianchi in un abbraccio, mentre le sue mani si intrufolarono tra i capelli. Fu
un bacio dolce e leggero. Ognuno dei due scopriva timidamente la bocca
dell’altro, assaporandone il gusto, cercando di imprimerlo a fuoco nella
memoria. Fu diverso da qualsiasi bacio prima di allora. Era un bacio nuovo e
sconosciuto. Zoro non si era mai sentito così appagato, leggero e trepidante.
Un bacio insolito, un bacio che puoi assaporare solo se trovi la tua unica e
vera metà. Quando si staccarono, si guardarono profondamente negli occhi. Quegli
occhi di cioccolato fuso, erano così dolci, come mai lo erano stati. Zoro si
avvicino per baciarla di nuovo, ma delle voci familiari li interruppero.
I due si staccarono.
Si sentì una risata maschile.
“Ace?” chiese incredulo Zoro.
Nami lo prese per un braccio e lo trascinò fuori
dalla vasca “È con Nojiko!” esclamò prendendo i suoi vestiti.
Si diressero verso l’uscita secondaria e spinsero la
porta, evitando per un soffio l’incontro con gli amici.
Corrugò le sopracciglia “Perché siamo fuggiti?”
“Che domande sono? Per lasciarli un po’ di
privacy!!” esclamò lei vestendosi “Ma tu non hai i vestiti?”
“Non mi hai dato il tempo per prenderli!” si
lamentò.
Lei sbuffò “Sei proprio un cavernicolo”
Stava per controbattere, ma lei gli diede un bacio a
fior di labbra. Un leggero sfioramento, che lasciò incredulo il ladro.
“Ci vediamo” disse girandosi e scomparendo svelta per
il corridoio.
Zoro rimase fermo per qualche momento. Si passò la
lingua sulle labbra, assaporando il dolce sapore che era rimasto. Poi fece un
respiro profondo e si diresse verso la sua suite.
“Allora, mora o castana?”
Nami non stava prestando la minima attenzione ai
monologhi della sorella. Continuava a ripensare al meraviglioso bacio che aveva
ricevuto da Zoro. Quanto avrebbe voluto baciarlo di nuovo!!
“Nami?! Ma mi stai ascoltando?!”
Si riscosse dai suoi pensieri e guardò sua sorella
“Scusa, stavi dicendo?”
Nojiko sbuffò “Mora o castana?”
Nami si era dimenticata del rito di sua sorella:
alla fine di ogni colpo cambiava colore di capelli.
“Perché non torni al tuo colore normale? Così Ace
vede come sei veramente”
La sorella sbiancò “Ace…” mormorò “E se poi non gli piaccio più?!” chiese in
preda al terrore.
Nami sbuffò “Te lo sei portato a letto, figurati se
non gli piaci più per il colore dei capelli!”
Nojiko arrossì “Te l’ho già detto! Non siamo andati
a letto insieme! Abbiamo solo guardato un film!”
“Si, si, certo” disse facendo un gesto con la mano.
“E poi, se non mi sbaglio, anche tu hai dormito con
Roronoa” enfatizzò la parola “dormito” mimando delle virgolette in aria.
“Ti ho raccontato come è andata” disse arrossendo.
“Bé ma se è andata veramente così, non capisco
perché è tutto il giorno che tu sei su un altro mondo”
Nami sbuffò “E va bene! Lo ammetto! Stamattina ci siamo
baciati! Tutto lì!”
Nojiko saltò dalla gioia e si sedette sul letto
vicino a lei “Allora come è stato?”
Nami si sentì avvampare “Bé, ecco…. Non saprei come
spiegarlo…”
Nojiko sgranò gli occhi “Ti sei innamorata?!”
Nami abbassò lo sguardo “Si” ammise.
“Lo ami?”
Il suo cuore accelerò “Anche troppo”
Nojiko la abbracciò forte “Sono felice per te
sorellina”
Nami ricambiò l’abbraccio “Spero solo che non
finisca come le altre volte” mormorò.
“Allora gente, ricapitoliamo” disse Ace guardando i
suoi compagni, seduti intorno a lui.
Era sera, ed erano riuniti nella sua suite. Tutti lo
stavano guardando attenti.
“Domani giornata libera. L’appuntamento è alle
17.30. La valigetta di Sanji arriva alle 19.30. Rufy viene chiuso nel carrello
porta denaro e siamo in ballo. Da allora abbiamo 30 minuti per far saltare la
corrente, o soffocherà” tutti annuirono convinti, Rufy era in ottime mani,
nessuno avrebbe mai permesso che soffocasse “Quando salterà la corrente, tutti
gli accessi al caveau si bloccheranno per due minuti, ed è li che noi ci
muoviamo. Domande?”
“Si” disse Chopper in ansia “Che succederebbe se Zoro
avesse una bandierina rossa?”
Corrugò le sopracciglia “Bandierina rossa?”
Chopper annuì “È un avviso per la sicurezza
dell’hotel, se entrerà nel casinò lo bloccheranno”
“Cosa?!” esclamò incredulo “Come è potuto
succedere?” chiese al compagno.
“Mihawk” rispose Zoro facendo una smorfia.
“Mihawk?” ripeté.
“L’ho incontrato per sbaglio al Baccarat, abbiamo
avuto una discussione”
Lo guardò attonito, come aveva potuto mandare a
monte tutto per una discussione?
“Ma ti ha dato di volta il cervello?!” esclamò.
“Stai calmo, riuscirò comunque a fare la mia parte”
“No Zoro! Sei fuori, mi dispiace” disse
irremovibile.
Zoro lo guardò male “Questo è il mio colpo, non puoi
buttarmi fuori” disse tagliente.
“Posso e lo faccio” disse sostenendo lo sguardo “Non
ti permetterò di ricorrere al piano di emergenza”
Zoro si avvicinò socchiudendo gli occhi “Sono io il
capo, e sono io che decido” disse senza ammissione di repliche.
Poi lo superò e uscì dalla suite.
Tutti gli occhi si puntarono su di lui.
“Ace” si girò verso Nami “Qual è il piano di
emergenza?”
Sospirò “Farà da esca”
Lei sgranò gli occhi “E quindi…” non ebbe il
coraggio di continuare la frase.
Annuì grave “Per non far saltare tutto, finirà di
nuovo dentro”
ANGOLO DI ROGI:
Il fatidico primo bacio è arrivato, ma insieme sono
arrivati tanti guai. Non vi anticipo nulla del colpo perché deve essere una
sorpresa, ma vi anticipo in parte il prossimo capitolo. Più che altro vi chiedo
di essere clementi con il capitolo 19, perché sarà una parte importante e non
ho avuto modo di sperimentare troppo queste parti.
Per chi deve intendere intenda.
Ps: Ho aggiornato prima, perché sono sicura che
domani non ho tempo di aggiornare, credo che vi vada benne comunque no? ^^
Ciao!!
RECENSIONI:
giusy91: forse lo
trasformo sempre un po’ troppo stronzo Mihawk nelle fic, però dal manga non si
capisce moltissimo che carattere abbia. Forse in fondo può anche essere
simpatico… bà… uno dei tanti misteri della saga di Oda…. Però ha il suo fascino
occhi di falco… mmm… o forse sono io che ho un debole per gli spadaccini :)
Achamo: sai
inizialmente volevo fare una sfuriata tra Zoro e Mihawk, solo che finiva sempre
che Zoro si lasciava sfuggire qualcosa di troppo, quindi sono rimasta più su
una discussione fredda….
SPS
Cappello: “Uccidili!”
Johnny: “Ma non posso, sono miei amici!”
Cappello: “Ma ti hanno portato via Lily!”
Johnny sposta lo sguardo dalla sua bambina agli
“zii” che la guardano sorridenti.
“Non posso” mugugna Johnny.
“Johnny! Con chi stai parlando?”
L’attore/pirata si gira, e con molta sorpresa vede
Vanessa.
Johnny: “Amore cosa ci fai qui?”
Vanessa: “Sono venuta a prendere quella peste di
nostra figlia. Ma che cosa sta combinando?”
Johnny: “Mi distrugge il cuore, preferendo stare con
Orlando e Geoffrey”
Vanessa ride: “Ma tesoro, lo sai che Lily ti adora” gli da un bacio sulla
guancia.
Vanessa si avvicina al set: “Lily! Scendi che
dobbiamo tornare a casa!”
Lily: “Dai ti prego! Ancora 10 minuti!”
Vanessa scuote la testa: “Scendi forza, se no ti
perdi One Piece, sono quasi le 5!”
Lily sgrana gli occhi: “Cosa?!!”
La bambina scende svelta e si libera subito dagli
accessori da pirata.
Lily: “Andiamo?”
Vanessa: “Si, saluta papà”
Lily salta al collo del suo papà e gli stampa un
bacio sulla guancia “Ciao papino, ti voglio bene”
Johnny si scioglie rassicurato dalle parole della figlia “Anche io tesoro”
Poi le due donne della sua vita si allontanano
sparendo presto tra la folla.
Gore: “Forza! Riprendiamo da dove ci siamo
interrotti!”
_Yuuki_: tranky, nessun
problema ^^ In verità era più prima che poi ^^ ti ho stupita eh? ^^ non temere,
quando ci sarà il furto descriverò una bella parte del punto di vista di Mihawk
e quanto ci godrò a farlo soffrire!! Ahahahah!!! (sarebbe una risata maligna)
Ti stimo fratella!!! :)
Buona Pasqua anche a te!!
Un bacio!!
GLoRi: Finlandia? Ma
l’unica sfigata che resta a casa sono io?! Che amarezza T.T Comunque si, Ace ha
un tempismo perfetto!! Come un orologio svizzero!! E si, gli uomini che non
difendono le loro amate non sono veri uomini!! E se poi c’è anche un po’ di
dolcezza non mi offendo ^^ Grazie!! E non mi morire di infarto!! Se no mi
sentirò in colpa a vita!!
Tsukichan: come avrai
capito, l’ultima frase del mio angolo era dedicata completamente a te…. Cavoli potevo
anche aggiungere pantaloni neri aderenti nella descrizione, così andavi in
overdose!! ^^ Ebbene si, Mihawk fa casini come al solito, se no non è contento!
E poi Zoro dolce, si sa non si è mai visto nel manga, ma nel manga non è
innamorato giusto? Secondo me sotto quella scorza da duro c’è un bel tenerone
:)
Smemo92: Mihawk ha
preso provvedimenti, e ora c’è una bella gatta da pelare per Zoro… eh anche
quando avranno 80 anni continueranno a battibeccare secondo me ^^ com’è che
diceva il proverbio? Mmm… vuoto di memoria… l’amore non è bello se non è
litigarello… una roba del genere (scusa ma la mia memoria funziona perfettamente
solo con le battute dei film) ^^
HikaryChan: ciao Sere!!!! Ma
guarda che coincidenza!! Arrivi a recensire proprio prima di una certa parte…….
Sono felice che ti piaccia la storia ^^ Baci8!!!
GRAZIE A TUTTI!!!! ^^
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Capitolo 19 *** Capitolo 19 ***
Capitolo 19
CAPITOLO 19
GIORNO 14 (un giorno prima del colpo):
Bussò forte alla porta. Si sentiva
tradita, aveva creduto che lui provasse qualcosa per lei, ma a quanto pare si era
sbagliata. Per lui era più importante la vendetta che lei.
La porta si aprì.
“Che ci fai qui?” chiese stupito Zoro.
“Dimmi che non lo farai” la sua voce era
rotta.
Voleva essere arrabbiata con lui, ma
sentiva solo una gran tristezza dentro di sé. Aveva sperato che quella volta
sarebbe stato diverso.
Gli occhi si fecero lucidi.
Lui si irrigidì “Devo farlo”
“Ma così ti perderò” disse con la voce
sempre più incrinata.
Non doveva piangere! Ricacciò violentemente
indietro le lacrime.
Lui a sorpresa sorrise “Non dovrei
essere io quello disperato secondo le tue teorie?”
Bene! Ora si prendeva anche gioco di
lei!
Socchiuse gli occhi guardandolo male
“Non prendermi per il culo!”
Finalmente aveva trovato la rabbia che
cercava. Non voleva dimostrarsi debole e ora aveva trovato la giusta alleata.
Lui corrugò le sopracciglia “Ma che ti
prende ora?”
Lo spinse in camera “Non dirmi che sei
così deficiente da non averlo capito!” urlò “Credevo che fossi intelligente!”
La guardò attonito, forse si stava
chiedendo se fosse affetta da personalità multipla “Capito cosa?!”
Allora non aveva seriamente capito.
Fece un sospiro rassegnata “Sei
veramente un troglodita”
Per una volta non replicò.
Si guardò i piedi non avendo il coraggio
di guardarlo. Sentì le guance in fiamme, doveva mettere le cose in chiaro una
volta per tutte.
Prese coraggio e lo guardò negli occhi
“Sono io che ho una cotta spasmodica per te, ho ribaltato la situazione
sperando che tu mi dessi ragione” abbassò di nuovo lo sguardo, non riuscendo a
guardare i suoi occhi stupiti “Ma a quando pare mi sbagliavo”
Lui non disse niente. Sembrava che fosse
diventato una statua. Le lacrime tornarono pronte ad uscire. Quello era un
rifiuto. Le ricacciò indietro, pensando che doveva percorrere solo pochi passi,
poi avrebbe potuto piangere in santa pace tra le braccia di sua sorella.
“Bé buona notte” fece per andarsene, ma
non glielo permise.
Si sentì afferrare per un braccio.
Lo guardò stupita.
Lui sorrise beffardo “E tu sei proprio
una mocciosa”
Si avvicinò velocemente a lei e la baciò,
a tradimento. Si sentì avvampare. Gli cinse il collo con le braccia mentre lui
dischiudeva le labbra. Sentì la sua lingua accarezzare la sua, mentre i loro
sapori si mescolavano per la seconda volta. Lui la strinse a sé per i fianchi,
regalandole soffici carezze sulla schiena, che le provocarono brividi di
piacere.
Non capiva più niente. L’unica cosa che
sentiva era il suo sapore in bocca e le sue mani che sembrava volessero toccare
ogni millimetro della sua pelle.
Si staccò un secondo, solo per la
necessita di respirare.
Lo guardò negli occhi e vi trovò così
tanta dolcezza che nessun’uomo prima di lui le aveva mai regalato. Gli
accarezzò una guancia, mentre il sangue tornava a fluire nel cervello,
riuscendo così a mettere insieme un pensiero dal senso compiuto.
La stava baciando, ok, ma cosa
significava?
Corrugò le sopracciglia “Mi stai facendo
impazzire”
Lui sorrise “Io?” chiese sarcastico “Sei
tu che mi stai facendo impazzire dalla prima volta che ti ho vista”
“Davvero?” chiese con il sorriso sulle
labbra.
Le accarezzò dolcemente una guancia e
avvicinò le labbra alle sue “Sei una ladra con i fiocchi, nessuno mi aveva mai
rubato il cuore”
Sentendo quella frase, fu il cuore della
ragazza a partire a mille.
La baciò di nuovo, senza lasciarle il
tempo di replicare o di approfittare di quella confessione.
Lasciò di nuovo che il suo cervello si
spegnesse, voleva solo godersi le sensazioni indescrivibili che provava in quel
momento. Era tutto completamente diverso con lui, non erano solo sensazioni
quelle che provava, ma anche emozioni, la felicità di essere desiderata e di
essere amata, si, perché sentiva che lui l’amava.
Ricambiò il bacio intrecciando la lingua
alla sua. Le mani del ladro si fecero sempre più audaci, iniziando ad
accarezzare la curva dei seni. Dove le sue mani passavano lasciavano una scia
incandescente sulla pelle. Però la sua foga si spense lentamente e i baci si
fecero sempre più trattenuti.
Capì che era indeciso se fermarsi o no.
Mise le mani sul suo petto cercando di slacciare i primi bottoni della camicia.
Non voleva in alcun modo che lui si fermasse. Lo amava e voleva che fosse suo.
I baci si fecero brevi, mentre i respiri erano sempre più accelerati.
Riuscì a togliergli la camicia, mentre
lui la prese in braccio e la appoggiò sul divano.
Si guardarono un attimo negli occhi,
dicendosi quella frase che nessuno dei due aveva il coraggio di pronunciare.
Poi lui abbassò il viso e iniziò a baciarle il collo scendendo sempre più in
basso.
Chiuse gli occhi godendosi quel leggero
contatto.
Le mani callose di lui si insinuarono
sotto la maglietta, sganciando il ferretto del reggiseno. Il cuore della
ragazza iniziò a scandire un ritmo rotto. Le tolse la maglietta e la guardò
ammaliato.
Non riuscì a trattenere una piccola
risata “Rimango dell’idea che sei dell’altra sponda”
Lui la guardò male, ma poi un ghignò
apparve sul suo viso “Vedremo se lo dirai anche domani mattina, piccola strega”
le soffiò sul viso.
Un brivido percorse veloce la schiena e
non riuscì a non attaccarsi di nuovo alle sue labbra. Gli accarezzò il petto
seguendo la cicatrice che lo percorreva. Arrivò ai pantaloni e li sbottonò.
Trattenne a stento un sospiro sentendo
una sua mano stringersi su un seno.
Gli sfilò i pantaloni e prima che se ne
accorgesse, lui aveva fatto lo stesso con la sua minigonna.
In un momento di lucidità, si rese conto
di quello che stava per fare. Aprì gli occhi staccandosi leggermente da lui.
Lui la guardò stupito.
Voleva essere sua, ma non voleva
soffrire di nuovo, voleva avere la certezza di quello che aveva letto nei suoi
occhi.
“Qualcosa non va?” chiese lui, a corto
di fiato.
“Prima dimmelo”
Lui la guardò intensamente negli occhi,
sembrava che potesse vedere riflessa la sua anima in quei pozzi neri.
“Ti amo” le sussurrò dolcemente.
Il suo cuore accelerò ancor più, nessuno
gliel’aveva mai detto.
Si avvicinò di nuovo per baciarlo, ma
lui le mise l’indice sulla bocca.
“Tocca a te”
Lo guardò negli occhi, capendo che lui
era diventato tutto per lei.
“Ti amo”
Lui sorrise, poi tornò a baciarla.
Poco dopo, quei pochi indumenti che
erano rimasti raggiunsero quelli per terra.
Forse era avventato donarsi così presto,
dopotutto erano poco più due settimane che si conoscevano, ma sapeva che le
emozioni e le sensazioni che provava in quel momento poteva sentirle solo se
era con lui.
Intrecciò le mani ai suoi capelli verdi ed
emise un piccolo gemito quando lo sentì entrare in lei. Cominciò con leggere
spinte. Nami si sentiva febbricitante, il suo calore invadeva ogni parte del
copro. Sospirò di piacere sentendo le sue labbra su un capezzolo. Lui aumento
il ritmo con una delicatezza che sembrava non gli appartenesse. Dopo ci fu solo
amore. Le parve di essere in paradiso. Il piacere era diventato dolce, non era
più peccaminoso, era puro, era diventato amore. Lui con il respiro accelerato
le diede un leggero bacio sulle labbra, il più dolce che lei avesse mai
ricevuto. Quel bacio sigillò la loro unione, lei era sua e lui era suo.
Lui sorrise “Ancora della stessa
opinione mocciosa?”
“Mmm..” mormorò “Avrei bisogno di una
conferma”
Lui ridacchiò. Strusciò il suo naso
contro una guancia.
“Ti amo mocciosa mia”
Poi ricominciò da dove si era
interrotto.
ANGOLO DI ROGI
Ok gente, mi sto vergognando al massimo,
spero solo di non aver scritto un disastro totale dato che non sono brava con
queste parti. E se non vi è piaciuta ditelo e basta, mi raccomando, accetto
molto volentieri i consigli (costruttivi) su queste parti….. Evito di
commentare.
Spero che mi seguiate comunque….
Ciao!!
Ah quasi dimenticavo!!
BUONA PASQUA A TUTTI!!!
RECENSIONI:
Tsukichan: *coff coff*
emm… spero di non averti fatta aspettare tanto per un disastro….. aspetto il
tuo commento con le farfalle nello stomaco…. Vedrò di evitare l’aggettivo
aderente in futuro ^^ felicissima che ti sia piaciuto il bacio, ci sono stata
su almeno un’oretta per scrivere bene quel pezzo ^^ spero vivamente che ti sia
piaciuto il capitolo….
Achamo: Nami si
sentirà in colpa nel prossimo capitolo, per ora ha solo addossato tutta la
colpa a Zoro, come fa sempre dopotutto ^^
SPS:
Johnny: “Efron!! Mollami!!”
Zac: “O quanto sono felice! Finalmente ho trovato il
mio papà!!”
Johnny: “Efron! Non sono tuo padre! Mannaggia!!”
Zac si stacca: “Come no? Perché mi hai illuso così?”
al ragazzo vengono le lacrime agli occhi.
Johnny: “Per la miseria!! Stavo solo pensando a Star
Wars! Mi sono confuso!”
Zac comincia a piangere come una femminuccia.
Cappello: “Secondo me dovresti ucciderlo”
Johnny: “Ma dico!! Sei un cappello con istinti da
omicida?!!!!”
GLoRi: onorata di
averti resa felice :) oh mamma, adesso ci sarà il colpo, devo ancora scrivere
quella parte, spero solo di non fare un casino della miseria!!!
_Yuuki_: grazie mi fai
arrossire per i complimenti ^^ sono felice che ti sia piaciuta la parte del
bacio (è stata una faticaccia scriverla) :) eh si Nami si è spaventata, ma
soprattutto incazzata, come darle torto? Ma Zoro non è scemo e si fa perdonare
subito ^^ addirittura sensei? *si inchina per ringraziare* spero che ti sia piaciuto
anche l’ultimo capitolo. Baci8!! Tvtrb!!
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Capitolo 20 *** Capitolo 20 ***
Capitolo 20
CAPITOLO 20
GIORNO 15 (mattina del giorno x):
Un raggio di sole lo colpì sul viso. L’incoscienza
del sonno lo abbandonò lentamente, mentre iniziava a sentire un peso sopra il
suo petto. Aprì gli occhi per vedere di cosa si trattava. I ricordi della sera
precedente lo colpirono appena vide Nami tra le sue braccia.
Sorrise felice.
La rossa aveva tutti i capelli arruffati
e il lenzuolo del letto era attorcigliato attorno al suo corpo, lasciando
intravedere piccole parti della sua bianca pelle. Era bellissima.
La strinse leggermente a sé, respirando
il suo profumo di mandarini.
Per la prima volta si sentì completo e
perfetto. Non si era mai stato così appagato, felice e assolutamente innamorato.
In tutta la sua vita, non era mai stato meglio.
Si rese conto che stava sperimentando un
sentimento sconosciuto: l’amore. Neanche con Tashigi si era mai sentito così. Era
come se ora tutta la sua vita, tutto il mondo, dipendessero solo da lei.
Lei, così piccola e fragile, ma bella e
combattiva allo stesso tempo, gli aveva donato il suo cuore e in cambio lui gli
aveva donato il suo. Ormai dipendevano l’uno dall’altra. Era come se lei fosse
diventata una parte del suo essere. Si erano fusi completamente.
Le accarezzò dolcemente la schiena. Era
così morbida e delicata la sua pelle, non se ne sarebbe mai stancato. Salì con
la mano fino ad arrivare al viso. Le accarezzò una guancia. Sembrava davvero
una bambina quando dormiva. Non resistette a darle una lieve bacio sulla
guancia.
Lei si mosse leggermente.
“Scusa, non volevo svegliarti” sussurrò.
Lei mugugnò qualcosa di indistinto.
“Buon giorno mocciosa mia” disse
sorridendo.
“Ancora 10 minuti” biascicò lei di
risposta.
Lui ridacchiò. Tornò ad abbracciarla,
stringendola dolcemente a sé.
Lei aprì gli occhi sbadigliando.
“Bentornata tra gli umani”
Lei lo guardò assente per qualche
secondo, mentre la lucidità nei suoi occhi aumentava lentamente.
Corrugò le sopracciglia “Che ci facciamo
nel letto?”
Zoro sorrise “Ti ci ho portata io”
“Davvero? Non me ne sono accorta”
“Infatti dormivi alla grande”
Silenzio. Zoro credeva che lei avrebbe
detto qualcosa, si era immaginato così tante cose diverse che ora il silenzio
lo stupiva. Le altre donne con cui era stato, di solito lo prendevano d’assalto
con qualsiasi tipo di domande, dal ti è piaciuto, al vuoi rifarlo, a quelle più
pazze che dicevano che lui era l’uomo della loro vita. Quante baggianate, era
solo un po’ di sesso. Ma lei, come al solito, era diversa da tutte le altre.
Alzò un sopracciglio meravigliato.
Lei lo guardò interrogativa “Che c’è?”
“Sai com’è, ci siamo svegliati dopo una
notte importante e tu non dici niente?”
“Che ti aspettavi? Gli applausi?”
Zoro ridacchiò “Sei davvero unica”
Lei sorrise e si liberò dalla sua presa.
Gli mise le mani sul petto e salì sopra di lui. La guardò sorridente
accarezzandole una guancia.
Lei avvicinò il suo viso e lo baciò
dolcemente. Zoro ricambiò il bacio dischiudendo le labbra. Il suo sapore dolce
ma leggermente aspro invase i suoi sensi. Era un sapore dissetante, ma allo
stesso tempo non riusciva a farne a meno, più si dissetava più la sete
aumentava.
Lei si staccò, con suo grande
dispiacere.
Sorrise furbetta “Che faccia da pesce
lesso”
Lui la guardò male “Non ho la faccia da pesce
lesso!! Mocciosetta!”
In quel momento qualcuno bussò alla
porta.
Lei lo guardò stupita “Chi è?”
“Credo che sia la colazione”
“Hai ordinato la colazione in camera?”
Lui annuì come risposta.
“Ma che tenero, non credevo che fossi
così sdolcinato tesoro” lo perse in giro.
“Non ti illudere strega, l’avevo
ordinata per me ieri sera” disse arrossendo vistosamente.
Lei gli diede un bacio sulla punta del
naso e si tolse da quella posizione. Si alzò dal letto avvolgendosi in un
lenzuolo. Sparì per qualche secondo, e Zoro la sentì confabulare con il
cameriere. Poco dopo tornò in camera con in mano un vassoio. Sopra c’era la
colazione: fette biscottate, brioche, ciambelle, vasettini di marmellata, una
caffettiera e due tazze. Si risedette sul letto appoggiando il vassoio davanti
a lui. Lei prese una fetta biscottata e iniziò a spalmarci su un po’ di
marmellata alla fragola. Iniziò a mangiarla mentre lui la osservava
affascinato, godendosi quella visione celestiale.
“Zoro finirai davvero dentro?” aveva
abbassato lo sguardo e la sua voce era diventata triste.
Il suo cuore si bloccò per qualche
secondo, per poi riprendere a battere più forte.
“Non ho scelta”
“Ma io non voglio perderti”
Si sentì morire a quella frase
“Tranquilla, uscirò in poco tempo”
“Finirai dentro a causa mia” disse
mogia.
“Si, concordo”
Lei alzò lo sguardo e lo guardò male
“Grazie! Così mi fai sentire ancora più in colpa! Ma non puoi stare in
disparte?! Se mi amassi davvero metteresti me prima della tua dannata
vendetta!” la rossa si era messa ad urlare.
Lui sorrise tranquillo “Nami, se io non
partecipassi al colpo, vi beccherebbero di sicuro. Mi sto semplicemente
sacrificando al tuo posto, non voglio che tu finisca in prigione”
Lei lo guardò incredula per qualche
secondo, ma si riprese subito fulminandolo con lo sguardo “Ma perché mi devo
innamorare sempre di stronzi?!” si avvicinò a lui minacciosa “Sei uno stronzo!
Così mi sentirò in colpa per il resto della mia vita!”
“Almeno mi ricorderai per sempre” disse
avvicinando il viso al suo.
Le leccò via il rimasuglio di marmellata
che era rimasto in un angolo delle sue labbra.
Il respiro della ragazza accelerò
diventando pesante “Sei uno stronzo” disse di nuovo.
“Si” ammise “Sono uno stronzo che ti
ama”
“Non vale, giochi sporco” disse, mentre
lui continuava a leccarle i pochi rimasugli che erano rimasti.
“Sono un ladro, ricordi?” sussurrò,
sapendo di averla in pugno per una volta.
Lei non resistette più. Lo spinse sul
letto e salì sopra di lui baciandolo con foga.
Quella mattina, la colazione fu
rimandata.
ANGOLO DI ROGI:
Ed eccomi di nuovo qua a rompervi le
balle come al solito. Cavoli è quasi finita la storia, non ci credo. Che
tristezza T.T Va bè, bando alla ciance!! Adesso si fa sul serio gente, nel
prossimo/i capitolo/i ci sarà il colpo! (come avrete ben capito non so ancora
bene se riuscirò a riassumerlo tutto in un capitolo, credo che sia un po’
impossibile) Ce la metterò tutta per scrivere bene l’ultima parte!!
Grazie a chi continua a seguirmi!!
Ps: probabilmente per il prossimo
capitolo dovrete aspettare un po’, farò tutto il possibile per scriverlo il
prima possibile, ma voglio scriverlo come si deve e quindi mi ci vorrà un po’
di tempo.
RECENSIONI:
merdillo: oddio, stai
leggendo le mini storie? Che figura…. Va bè ma quelle non sono tutto merito
mio, anzi è quasi tutto merito di Achamo è lei che ha cominciato, bè comunque
sono felice che ti piacciano, perché sono veramente demenziali ^^ non temere
Sanji e Rufy giocheranno un ruolo molto importante nel colpo :) grazie per i
complimenti ^^
Achamo: sono felice
che ti sia piaciuto il capitolo, è stato difficile scriverlo, arrossivo come
una demente davanti al pc!!
SPS:
Geoffrey è in piedi davanti al timone a bersi
tranquillamente un goccio di rum, quando un pirata dalla corsa strana si
nasconde dietro di lui.
“Johnny, che diavolo stai facendo?”
Johnny: “Ti prego, nascondimi!! Efron si è messo in
testa che sono suo padre!! Non mi lascia in pace!!”
“Papinooooooooooooooooooooooo!!!! Dove sei????? Vuoi
giocare a nascondino????”
“Aiuto!!” sussurra Jonnhy.
Efron si avvicina a Geoffrey “Zio hai visto papino?”
Geoffrey strabuzza gli occhi “Zio???? Ma cresci un
po’ Efron! E fa un favore a tutti!! Buttati in mare e fatti mangiare dai
pescecani!!”
giusy91: eh si la conigliata
non poteva mancare :) comunque mancano ancora un po’ di capitoli ^^
GLoRi: e sì, si amano
da morire i due piccioncini ^^ grazie per l’incoraggiamento :)
_Yuuki_: grazie, così
vado in overdose da complimenti ^^ bè non credevo piacesse tanto l’ultimo capitolo,
dopotutto è solo la seconda volta (e prima da sola) che scrivo quelle scene,
sono contenta e soddisfatta che ti sia piaciuta ^^ *si inchina ringraziando*
Ciao!! Tvtrb!!
Tsukichan: tranky!! Anche
io ho cominciato le vacanze dicendo: “Riuscirò a portarmi avanti con i compiti
e a finire la fic!!” e invece sono qui con il capitolo 21 non ancora scritto e
con ancora tutti i compiti da fare T.T sono felice che ti sia piaciuta ^^ è
stato davvero difficile scrivere quella parte perché mi imbarazzavo da sola
ehehe (la solita pirla, che ci si può fare?) per scriverne altre ci penserò,
magari mi alleno con qualche one-shot :P La parte in cui si dichiarano volevo
renderla in qualche modo speciale e sono soddisfatta di esserci riuscita ^^ per
il risveglio avevo tante idee diverse, ma alla fine una sana dose di insulti mi
sembrava la migliore, spero ti sia piaciuta! Grazie per i complimenti mi fai
andare in brodo di giuggiole (tipo Chopper) ^^
|
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Capitolo 21 *** Capitolo 21 ***
Capitolo 21
CAPITOLO 21
GIORNO 15:
ORE 19.30
“Signor Simon”
Sanji si girò verso Mihawk “Bonsoir”
disse tornando a guardare la strada.
Erano all’entrata del Bellagio e, come
da copione, stavano aspettando la valigetta.
“Siamo in orario?” chiese Mihawk
guardando l’orologio.
“Non si preoccupi, non le farò perdere
il suo encontro di box”
“Lo spero”
In quel momento una macchina nera si
fermò davanti a loro. Le portiere si aprirono e scesero Franky e Nico Robin. La
donna aveva in mano una valigetta nera, che era legata al suo polso con una
manetta.
“Signore” disse Robin.
“Forsa velosci che Monsieur Mihawk deve andare a vedere il
suo encontro”
Franky annuì ed aprì la manetta con una
chiave. Sanji porse il polso e Franky lo ammanettò.
Sanji prese la chiave e si girò verso
Mihawk, lo stava guardando stupito “Una guardia del corpo donna?”
Sanji avvicinò il viso al suo “Le
consiglio vivamonte di non mettersi contro di lei” gli disse all’orecchio.
Mihawk alzò un sopracciglio.
“Dopo di lei monsieur”
Mihawk si riscosse ed entrò a passò
svelto nell’albergo, seguito dai tre ladri.
Si affiancarono a lui due guardie del
corpo: erano due armadi, rasati e vestiti con un completo nero. Sanji lo seguì,
passando tra le slot e i tavoli da Black Jack. Vide Brook che stava dando le
carte ad un tavolo. Gli fece un cenno con la testa a cui lui rispose
affermativamente.
“Cosa diavolo ci fa lui qui?” chiese
Mihawk ad una guardia del corpo.
“Mi dispiace signore”
Sanji si girò verso sinistra e vide Zoro
che stava giocando ad una slot.
“Dategli una lezione” disse freddo
Mihawk.
I due armadi annuirono e si separarono
dal gruppo, dirigendosi pericolosamente verso Zoro.
Si avvicinò a Mihawk “Qualcosa non va?”
“Solo un piccolo fastidio, non si
preoccupi”
Zoro venne portato via dai due uomini. Quello
stupido aveva un sorriso beffardo dipinto in viso.
Grugnì infastidito, era proprio una
testa di verza, di certo non gli avrebbe fatto male una bella lezione.
“Sanji!! Sanji!!”
Il cuore si bloccò per un attimo
sentendo quella voce.
“Sanji!! Ehi!!!”
Si girò e vide un uomo che si avvicinava
correndo a lui.
Franky e Robin lo bloccarono,
afferrandolo per le braccia.
“Ma che fate? Lasciatemi, sono un suo
amico!! Sanji digli qualcosa! Non ti ricordi di me? Sono Paty!!” disse l’uomo
indicandosi.
Dannazione!! Ma che ci faceva a Las Vegas?!
Si irrigidì, quello era un problema.
Mihawk si girò, aveva uno sguardo di
ghiaccio.
Prima regola di un ladro: nelle situazioni
di pericolo non bisogna perdere la calma. Doveva fare qualcosa, e in fretta, se
no tutto il colpo sarebbe andato a monte.
Sospirò infastidito “Jim, Rose, portate
via quest’uomo”
Franky e Robin annuirono e lo
trascinarono via, mentre continuava a gridare il suo nome.
Tornò a guardare Mihawk, che ormai lo osservava
sospettoso.
“La prego Monsieur, a meno che non sia
nelle mani di una bella donna, odio essere ammanettato” sorrise, cercando di
sembrare convincente.
Mihawk aveva un viso che non prometteva
niente di buono, il suo sguardo era così penetrante che metteva i brividi.
Sanji sostenne lo sguardo. Il cuore
iniziò ad accelerare, mentre sudava freddo.
L’uomo si girò e continuò a camminare.
Sanji sospirò sollevato e lo seguì.
Arrivarono alle casse e Mihawk lo fece
entrare in una stanza. Era una cassa, ovvero una stanza dove venivano
depositate le entrate del casinò. In quel momento c’era un uomo che contava i
soldi.
“Apra la valigetta”
Sanji ubbidì liberandosi dalla manetta. Appoggiò
la valigetta sul tavolo di alluminio davanti a loro.
All’interno c’erano dei diamanti, falsi ovviamente,
Robin era bravissima a fare delle copie perfette.
“Li sollevi per favore”
Prese i diamanti e Mihawk controllò la
valigetta tastando l’interno, alla ricerca di scomparti segreti, che non trovò.
“Allora signor Simon, io dichiaro che la
sua valigetta non contiene materiali pericolosi o illegali, e pertanto accetto
di prenderla in consegna e di custodirla nel mio caveau, per un periodo di 24
ore. Ma non posso farle accompagnare personalmente la valigetta”
“Perché no?” tentò di protestare.
“Per l’assicurazione e per la sicurezza,
ma soprattutto,” disse guardandolo profondamente negli occhi “perché non mi fido di lei”
Sanji sentì un brivido percorrere veloce
la schiena. Rimase interdetto per qualche secondo.
Si riprese sorridendo amichevole “Bien”
disse rimettendo a posto i diamanti.
In quel momento, un uomo entrò nella
stanza e si avvicinò a loro.
“Signor Simon, le presento il direttore
dell’albergo, il signor Crocodile”
L’uomo chinò la testa come saluto.
Sanji sorrise “È un piasciere”
“Lui si occuperà personalmente di far
depositare la valigetta nel caveau, lei potrà seguire l’operazione da un
monitor di sicurezza. Queste sono le condizioni, si o no?”
Sanji sospirò “Mi sembra di non avere
altra scelta”
“Bene” disse Mihawk tornando a guardare
l’orologio.
“La prego, non voglio trattenerla oltre”
disse Sanji.
“Signor Simon, è stato un piacere” disse
Mihawk
“Il piasciere è stato mio monsieur”
Miahwk chinò la testa, poi uscì
lasciandolo solo con Crocodile.
“La prego mi segua”
Sanji chiuse la valigetta e uscì insieme
a Crocodile. Un addetto della scurezza si avvicinò.
“Dia pure a lui la valigetta, la porterà
nel caveau”
Sanji ubbidì.
“Venga” disse incamminandosi.
Lo condusse al centro di sicurezza. Entrò
in una stanza. Era enorme, piena di monitor, che mostravano le inquadrature
delle telecamere di sicurezza, e di uomini, che controllavano eventuali
problemi nel casinò.
“Ecco guardi” disse Crocodile
avvicinandosi ad un monitor “Quella è la sua valigetta”
Sanji vide l’uomo di poco prima che
camminava per un corridoio.
“Non si preoccupi signor Simon, questo
caveau è impenetrabile, glielo assicuro”
Non riuscì a trattenere un sorriso “Non
ne dubito”
Seguì il tragitto dell’uomo fino a
quando non lo vide entrare nel caveau.
“È soddisfatto signor Simon?” chiese
Crocodile.
Sanji annuì “Si”
“Ma quello chi è?” disse un addetto alla
sorveglianza.
Guardò sul suo monitor e vide Usop nell’ascensore
che portava al caveau.
Bene, ce l’aveva fatta.
Ed ora, l’uscita di scena.
Fece un gemito a cui tutti si girarono. Nel
video del monitor ci fu un interferenza e l’ascensore tornò vuoto.
Si portò le mani al petto, respirando
velocemente con la bocca, come se gli mancasse l’aria.
Si attaccò a Crocodile, cercando un
appoggio.
“Signor Simon!” disse lui, tentando di
sorreggerlo.
Si accasciò per terra e chiuse gli
occhi.
“Presto! chiamate un medico!” urlò
Crocodile.
Era davvero bravo a fingere di morire.
ANGOLO DI ROGI
Perdonate il ritardo, ma in questi
giorni ho avuto davvero poco tempo per scrivere. Comunque il colpo è cominciato
e si, verranno più capitoli, non so quanti per la precisione, comunque nel
prossimo vedremo in azione Usop ^^
Ringrazio Tsukichan, jou_chan e _Yuuki_ per
aver lasciato le recensioni alla piccola one-shot “Mattina”.
Ciao!!!
RECENSIONI:
GLoRi:
ecco l’inizio del colpo, i ragazzi si daranno molto da fare ^^
Achamo:
grazie sono felice di essere riuscita a trasmettere un po’ di dolcezza ^^ fantastica?
Wow forte ^^ si certo puoi chiamarmi come ti pare :)
SPS:
Jack: “Ma secondo te è normale?” chiede a Geoffrey
guardando Gore che bagna Zac.
Geoffrey alza un sopracciglio: “Bah, uno dei tanti
misteri dei registi”
Jack: “Sono tentato di scappare da questo manicomio”
Geoffrey: “Ma non puoi! Se no tutte le tue fan ci
rimarranno male!”
Jack sbuffa: “Si ma dove finisce la mia dignità?”
Zac:
“Papààààààààààààààààààààààààààààààààààààààà!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Vieni anche tu a fare il
bagno!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
Jack: “Efron!! Per la millesima volta!!! Non sono
tuo padre!! E come secondo nome tu avresti imbecille!!!”
Gore: “Forza Johnny!! Anche tu in scena!”
Jack: “Ma non ci penso neanche!!”
Il povero Johnny non fa in tempo a finire la frase, perché
Gore sposta il bocchettone dell’acqua su di lui e lo bagna dalla testa ai
piedi.
Jack: “Ma cosa ho fatto di male nella vita?”
Geoffrey ride di gusto: “Hai messo al mondo quel
idiota!” dice indicando Zac.
Jack lo guarda malissimo: “Non ti ci mettere anche
tu Rush!!!”
Marsina Piccola Rolonoa:
grazie, mi fa molto piacere che ti piace come scrivo ^^ e grazie per avermi
messa tra gli autori preferiti *china la testa per ringraziare* e si, devo
ammettere che gli ultimi capitoli sono stati una vera impresa da scrivere, soprattutto
il 19 dato che non ho molta esperienza con quelle scene :) quindi sono il
doppio soddisfatta che ti siano piaciute ^^ Anche io amo da morire i film di
Ocean (beh è anche ovvio se no non avrei scritto questa storia XD). Grazie per
la recensione e, per la cornaca, non fa schifo, ti assicuro che per gli
scrittori queste recensioni sono molto ben accette, anzi io vado al settimo
cielo leggendole ^^ Baci!!!
_Yuuki_:
dai su, manca ancora un po’ alla fine, non è ancora terminata del tutto, e poi
non è mica detto che vi lascio in pace e non scriva un eventuale Roronoa’s Twelve
;) eheheheh!! Mi dispiace ma il pestaggio di Mihawk non è previsto, i nostri
eroi sono uomini di classe non arrivano alle mani per risolvere le loro
questioni, ma non temere gliela faranno pagare cara a quel brutto ceffo ^^
baci!!
Smemo92: felicissima
che ti siano piaciuti gli ultimi capitoli ^^ Se Zoro finirà o no in prigione si
scoprirà presto. Grazie per i complimenti ^^
|
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Capitolo 22 *** Capitolo 22 ***
Capitolo 22
CAPITOLO 22
ORE 19.45:
Usop si sistemò la cravatta per la millesima volta.
Guardò dritto davanti a sé cercando di infondersi un po’ di coraggio. Era la
prima volta che aveva una parte così importante, inoltre era il primo colpo di
classe a cui partecipava. Doveva mantenere i nervi saldi e restare concentrato
sulla sua parte. Strinse la maniglia della valigetta che aveva in mano.
“Usop, sta uscendo, tocca a te” la voce di Ace
risuonò nel suo orecchio.
In quel momento dalla zona casse uscì Mihawk.
Corse verso di lui “Signor Mihawk, Drakul Mihawk?”
Lui si girò a guardarlo “Si, e voi chi siete?”
“John Read, della commissione gioco del Nevada”
Mihawk corrugò le sopracciglia “Qualcosa non va?”
“Vede signore, lei, senza volerlo, ha assunto un ex
galeotto come croupier”
Mihawk sgranò gli occhi “Cosa?! Chi è?”
“Si chiama Brook, ma è sotto falso nome, per voi si chiama Denny Torres. Mi
hanno detto che è al tavolo 14”
Mihawk guardò l’orologio “Facciamo in fretta”
“Si signore!” disse Usop iniziando a camminare.
“Da quanto siete nella commissione?”
“Emm..” balbettò iniziando a sudare freddo “sei mesi
circa”
“Allora conosce Frank”
Ace l’aveva avvisato, Mihawk avrebbe controllato la
sua identità.
Deglutì facendosi forza “Non ho fatto in tempo a
conoscerlo, se n’è andato prima che io arrivassi”
“Se n’è andato?” chiese stupito.
“Incidente d’auto, è rimasto bloccato su una sedia a
rotelle, ha dato le dimissioni” disse dispiaciuto.
Più la bugia era grande, più era credibile, una regola
che funzionava sempre.
“Eccolo lì” disse indicando Brook ad un tavolo da
Black Jack “La sua fedina penale è più lunga del mio naso”
Mihawk lo guardò male.
Sorrise teso, mentre un brivido salì veloce per la
sua schiena.
Mihawk si avvicinò a Brook “Torres”
“Si, signore?” chiese lui girandosi.
“Ci segua”
“Cosa è successo?” chiese preoccupato.
“Non faccia domande e ci segua” la voce di Mihawk
era diventata tagliente.
Brook venne scortato alla zona casse. Mihawk fece
aprire una stanza, di fianco ad una cassa. Dentro c’era solo un tavolo
rettangolare con qualche sedia.
“Si sieda” ordinò Mihawk.
Brook ubbidì e lo guardò stupito “Che cosa sta
succedendo?”
Usop appoggiò la valigetta sul tavolo e l’aprì “L’abbiamo
beccata, Denny, o forse dovrei chiamarla Brook” prese un foglio, sopra c’era la
foto identificativa di Brook.
Porse la foto a Mihawk che la prese.
Quella era la parte più importante, tutta la scena
doveva sembrare credibile o addio tutto.
“Lei è già finito in carcere una volta per furto.
Sappiamo che è qui per rubare ancora”
“Ho già scontato la mia pena! Sono cambiato!” protestò
Brook.
“Mi dispiace, ma un uomo che ha già rubato in un
casinò, non può lavorare in un altro”
Brook scosse la testa offeso “Solo perché ho i
capelli afro, maledetti razzisti!”
“Come scusi?” chiese Usop stupito.
“Hai sentito bene!” esclamò sdegnato.
“Signore,” disse guardando Mihawk “anche lei sa che
la commissione non assume in base all’aspetto ma all’efficienza. La commissione
ha sempre favorito l’assunzione di gente strana…” si bloccò, il suo personaggio
si era reso conto di aver detto una frase di troppo, ma ora toccava a Brook
prendere la palla al balzo.
Lo fece “Ma come ti permetti!! Brutto razzista!!”
urlò alzandosi e andando minaccioso verso di lui.
Usop arretrò spaventato. Si scontrò contro il petto di
Mihawk e la sua giacca si aprì.
Ora o mai più.
Lesto, afferrò il biglietto con su i codici di sicurezza nella tasca interna.
Si nascose dietro l’uomo, senza che si accorgesse di
nulla.
“Si
sieda!” ordinò Mihawk fermando Brook.
Brook
si risedette al suo posto.
“Ora
mi ascolti attentamente” il tono di Mihawk era diventato minaccioso “Sparisca
subito dal mio casinò e non provi a rimetterci piede dentro, perché non sarò
affatto gentile con lei. Sono stato chiaro?”
Brook
annuì senza guardarlo.
“Bene”
disse aprendo la porta.
I
due uomini che erano fuori entrarono “Portatelo via”
I
due annuirono e presero Brook. Usop uscì subito dopo e vide Brook sparire alla
fine del corridoio.
“C’è
altro?” chiese Mihawk iniziando a camminare.
Usop
lo seguì “No signore”
Camminarono
verso l’uscita.
Usop
si toccò le tasche, alla ricerca di un oggetto che non aveva.
“Ho
dimenticato il mio cercapersone nella stanza”
Mihawk
sospirò guardando l’orologio “Sa come uscire?”
“Si
certo”
Si
girò e si incamminò verso l’uscita, senza proferire parola.
“Arrivederci!”
Usop
tornò sui suoi passi, ma non entrò nella stanza. Continuò dritto fino
all’ascensore. Prese il biglietto che aveva sottratto. Digitò i numeri sul
pannello. Le porte si aprirono ed entrò dentro. Ovviamente, non poteva
governare l’ascensore senza il riconoscimento vocale, ma non gli serviva. Appoggiò
la valigetta per terra e ci salì sopra. Allungò le mani verso la grata che
copriva le luci al neon. La tolse e spinse verso l’alto le luci, che si
spostarono, creando un buco. Sarebbe salito sulla parte superiore dell’ascensore
passando da lì. Così avrebbe avuto accesso alla tromba dell’ascensore e,
quindi, al caveau. Scese dalla valigetta e la prese. Tornò a guardare in alto,
pronto ad arrampicarsi.
“Oh
dio!!!” urlò spaventato quando lo vide.
Il
suo ghigno divertito lo fece arrabbiare.
“Ma
sei scemo?!! Mi hai fatto prendere un colpo!!”
Zoro
ridacchiò “Sei proprio un fifone, chi vuoi che sia?”
“Ma
come diavolo ci sei arrivato lì? E non eri fuori dal colpo?”
Zoro
gli porse la mano, che lui afferrò. Lo aiutò a salire e rimisero a posto le
luci.
“Tu
ti bevi proprio tutto quello che dice Ace, eh?” chiese Zoro, con un sorriso
beffardo dipinto sul viso.
“Muoviamoci”
disse infastidito “Se no Rufy soffoca”
ANGOLO
DI ROGI:
Ed
anche il coraggioso Usop ha fatto la sua parte ^^ è stato bravo no? Ma Zoro
come diavolo ci è arrivato lì? Un piccolo mistero che verrà svelato nel
capitolo 24 ^^ nel prossimo capitolo ci saranno Nojiko, Nami ed Ace!!
Grazie
a chi continua a seguire!!
Ciao!!
RECENSIONI:
GLoRi:
secondo te se mandiamo una lettera ad Oda chiedendogli di farci un volumetto
speciale mettendo i nostri al posto di Clooney e co. accetta? ^^ sarebbe
fantastico!! Usop è stato bravo, non ha fatto casini per ora :)
_Yuuki_: eh
non era prevista Robin come guardia del corpo, ma non c’era nessun altro di
libero…
Smemo92:
Rufy si vedrà nel prossimo capitolo e Usop non ha combinato casini sta volta ^^
ha fatto il bravo. Sono felice che ti sia piaciuto il capitolo ^^
Achamo: Zoro sarà
protagonista tra qualche capitolo non temere ^^ Ciao Fantastica2!!! (posso?^^)
SPS:
Betty(carino come nome): “Ho trovato i semi!!!” urla avvicinandosi al regista.
Gore: “Efron!! Vieni qui!”
Zac lo guarda spaventato: “Perché?”
Gore: “Voglio renderti più intelligente piantandoti
una zucca nel cervello!!”
Zac: “E come fai a piantarla dentro?”
Gore fa spallucce: “Ti taglio la testa no?”
Zac sgrana gli occhi: “NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!”
urla iniziando a correre.
Jack, molto furbescamente, gli fa uno sgambetto e
Zac cade di nuovo a terra come un sacco di peperoni (ma perché peperoni?).
Gore si avvicina correndo a blocca Zac: “Grazie
Johnny, ho il tuo permesso di padre per fare questo esperimento?”
Jack: “Fai quello che ti pare, ma io non sono suo
padre!!!!!!!”
Tsukichan: dai su non è
grave ^^ non ero sicura di averla fatta bene la scena del risveglio, meno male
che ti è piaciuta ^^ Paty era un cuoco insieme a Sanji nel ristorante in One Piece,
il primo pirla che conosce Sanji che mi è capitato tra le mani. Tranquilla,
Mihawk non ha collegato Sanji a Zoro, dato che crede che sia a prenderle di
santa ragione ^^ Ma come avrai capito è già fuggito ^^ Ciao!!!
|
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Capitolo 23 *** Capitolo 23 ***
Capitolo 23
CAPITOLO
23:
ORE
19.30:
Bussarono
alla porta. Ace apparve poco dopo.
“Forza
muoviamoci” disse facendosi da parte.
Nojiko
e Nami entrarono nella suite, spingendo il carrello.
“Rufy
è pronto?” chiese Nojiko.
Il
ragazzo apparve dalla camera “Certo!” urlò entusiasta.
Nami
tolse il vassoio e la tovaglia, scoprendo così il carrello porta denaro. Nojiko
lo aprì.
“Ok,
noi andiamo a cambiarci” disse Nami andando in camera seguita da Nojiko.
Le
due sorelle si tolsero la divisa da cameriere e si misero la divisa rossa degli
addetti della sicurezza.
Nami
tornò in sala “Zoro sta bene?” chiese ad Ace.
Lui
la guardò “Si, stai tranquilla”
Annuì
sentendo un fastidioso vuoto allo stomaco. Aveva paura, la terribile paura che
il bacio che si erano dati prima di separarsi sarebbe stato l’ultimo.
Scosse
la testa togliendosi di dosso quei pensieri, doveva rimanere concentrata sul
colpo, anche il più piccolo errore sarebbe costato caro.
“Sanji
è riuscito ad entrare nella zona casse!” esclamò Chopper.
La
piccola renna non staccava lo sguardo dai monitor, da dove controllava la
situazione.
Rufy
saltò sopra il carrello porta denaro. Si prese i piedi con le mani e si lasciò
scivolare dentro al carrello, facendo aderire la schiena e i polpacci alle
pareti.
Altro
che acrobata! Quel ragazzo era un contorsionista!
Nami
sgranò gli occhi “Ma come diavolo ci riesci?”
Sentì la risata allegra di Rufy uscire del carrello “Ace la bombola!”
Ace
prese la bomboletta di ossigeno e la diede a Rufy “Sei comodo fratellino?”
“Magari,
se mi dessi un cuscino…” rispose lui.
Ace
scosse la testa sconsolato “Era tanto per dire Rufy”
“Sei
cattivo!!!” lo accusò il fratello.
Ace
si girò “Nojiko sei pronta?”
“Si, eccomi” rispose uscendo dalla stanza.
“I 30 minuti di aria respirabile partono
adesso” disse chiudendo il carrello porta denaro, poi si girò a guardarla
“Forza, tocca a voi”
Nami
annuì e spinse il carrello fuori dalla stanza insieme a Nojiko. Percorsero il
corridoio e presero l’ascensore.
“Nami,
vedrai che andrà tutto bene” era tutta la sera che stava cercando di rassicurarla,
ma ogni parola era inutile, anzi la faceva agitare il doppio.
“Non
voglio che finisca in prigione” mormorò.
L’ascensore
si aprì. Le due sorelle entrarono nel piano del casinò.
“Potrai
sempre aspettarlo”
La guardò male “Su questo non c’è dubbio! Ma non voglio che finisca dentro per
il colpo! Sai, dieci anni di attesa sono tanti!”
Nojiko
non rispose, erano arrivate ad una porta che accedeva alle casse.
“Buona
sera” disse Nojiko all’addetto alla sicurezza, che era sulla soglia della
porta.
“Il
pass?” chiese lui.
“Jenny”
Nami
si toccò le tasche senza trovarlo “Oh no! Me lo sono dimenticato in camera!”
“L’hai
dimenticato in camera?!” urlò Nojiko “Ma come hai fatto!”
“Scusami!”
urlò di risposta Nami.
“Sei
un incompetente!” l’accusò.
“Non
l’ho fatto apposta!”
“Che
incapace che sei, la prossima volta..”
“Ragazze!” le riprese l’addetto “Non urlate!”
“Scusaci”
disse Nojiko.
“Allora,
da dove viene questo denaro?”
“Dalla
sala dei grandi giocatori” disse Nami “È il denaro del signor Mihawk”
“D’accordo,
lo porterò alle casse”
“Il
denaro di Mihawk non va nel caveau?” chiese innocentemente Nojiko.
L’addetto
si diede una pacca in tasta “Si, è vero, vado subito a portarlo” disse prendendo
il carrello “E la prossima volta, ricordatevi il pass”
“Si
certo” disse Nami.
L’addetto
sparì dietro la porta.
Nami
e Nojiko si guardarono sorridendo, era fatta.
ORE
19.50:
Ace
si mise a posto la parrucca, era veramente fastidiosa, inoltre era davvero
ridicolo biondo. Si toccò i baffi finti, assicurandosi che fossero al posto
giusto.
“Vai
Ace” disse Chopper attraverso la trasmittente.
Ace
camminò verso la porta che conduceva alle casse, stringendo la valigetta da
medico che gli aveva procurato Johnny.
L’addetto
alla sicurezza lo guardò.
“Avete
chiamato un dottore?”
Il
ragazzo annuì “Si! Venga, presto!”
L’addetto
aprì la porta e lo condusse correndo verso il centro della sicurezza.
Lo
fece entrare “Eccolo, è lì” disse indicando una figura per terra, accerchiata
da sei uomini.
Ace
si avvicinò “Signori, fate largo prego” disse spostando bruscamente gli uomini.
Lo
fecero passare e si inginocchiò di fronte al compagno.
“Cosa
è successo?”
“Ha
avuto un malore, è svenuto per terra” rispose Crocodile.
Gli
prese il polso “Non c’è battito” mentì con voce grave.
Iniziò
a fargli il massaggio cardiaco.
“Uno,
due, tre” appoggiò l’orecchio sul petto.
Scosse
la testa sconsolato “Uno, due, tre”
Riappoggiò
l’orecchio.
In
quel momento, arrivarono Nojiko e Nami vestite da paramedici, spingendo una
barella.
“Mi
dispiace” disse grave “L’abbiamo perso”
Crocodile
sgranò gli occhi “Oh Dio”
I
tre ladri caricarono Sanji sulla barella.
“Qualcuno
qui è un suo familiare?” chiese Ace, mentre le due sorelle mettevano un
lenzuolo bianco sul “cadavere” di Sanji.
Crocodile
scosse la testa “No, era qui per affari. Ma tutte le sue informazioni può
ottenerle alle reception, si chiamava Pierre Simon”
Ace
annuì “Va bene, arrivederci”disse uscendo dal centro della sicurezza.
Nami
e Nojiko lo seguirono spingendo la barella.
Si
girò verso di loro e sorrise “Ottimo lavoro”
Uscirono
dalla sezione delle casse, ed arrivarono al piano del casinò. Continuarono fino
al’uscita. Fuori c’era un ambulanza, guidata da Franky, che li aspettava.
Caricarono dietro Sanji.
Ace
toccò la trasmittente.
“Chopper,
noi siamo pronti”
“Robin,
siamo pronti” gracchiò la voce di Chopper.
“Un
minuto” rispose alla trasmittente.
“Non
ce l’abbiamo un minuto, Rufy soffoca”
“Ci
sono quasi” disse accendendo lo strizza.
Si
allontanò dal furgone. Si guardò intorno, assicurandosi che nel parcheggio non
ci fosse nessuno. Prese il detonatore e pigiò il pulsante.
Lo
strizza si attivò, delle bolle apparvero nel liquido all’interno, mentre un
rumore sempre più forte si diffondeva, sembrava che stesse per esplodere. Una
scintilla di corrente uscì dal lampione vicino. Il rumore cessò e i lampioni
del parcheggio di spensero. Velocemente anche tutte le luci dei palazzi intorno
si spensero.
Sorrise
soddisfatta, aveva spento la città del peccato.
ANGOLO
DI ROGI:
Mi
ero dimenticata che c’era anche Robin in questo capitolo. Beh che dire, i
ragazzi se la stanno cavando bene, ma la parte più importante sarà giocata da
Zoro, Usop e Rufy. Nel prossimo capitolo il protagonista sarà il nostro Zoro ^^
Un
ringraziamento speciale a tutti quelli che lasciano recensioni, siamo arrivati
a quota 100 ^^
Ciao
a tutti!!
RECENSIONI:
GLoRi: Nami e Nojiko
continuano a cambiarsi d’abito, poverine ^^ e lo cambieranno ancora nel corso
del colpo ^^
Achamo: si anche io
sono pazza, ma come dice Alice tutti i migliori sono pazzi ^^ (W Tim Burton!!)
e poi per le domande strane sono abituata con una mia amica che una mattina
(alle 7.45, quando sei ancora rincoglionita e fai una fatica boia a tenere gli
occhi aperti) mi chiede: “Ma come fanno gli astronauti a cagare?” quindi non ti
preoccupare per l’ippopotamo ne sento di peggiori ^^ Ciao Fantastica2!!
SPS:
“Gore!!!!”
Il regista si gira e sgrana gli occhi vedendo chi
sta correndo verso di lui: “Keira che ci fai qui?”
Keira: “Gore ti prego perdonami!!! Riprendimi nel
cast!!!! Sono stata una cretina a non voler più fare pirati!!”
Johnny: “Ma tu non eri impegnata a fare sesso con
Orlando una volta ogni dieci anni?”
Keira gli salta al collo: “Johnny!!! Vero che tu mi rivuoi
al tuo fianco?”
Johnny arrossisce: “Bah veramente…”
Keira non lo ascolta: “Dai avete preso anche
Orlando! Riprendete anche me!!”
Gore: “Orlando fa una scena piccola Keira, niente di
speciale, se ti prendessimo dovremmo cambiare tutta la storia”
Keira fa gli occhi dolci: “Vi prego!!!”
Johnny si gratta la testa imbarazzato: “Veramente
abbiamo già preso una brava attrice”
Keira sgrana gli occhi infuriata:
“CHI?!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
“Me”
I tre si girano e si trovano davanti la bellissima,
fantastica, inimitabile, bravissima, talentuosa, meravigliosa, bellissima.. ops
l’ho già detto… Insomma, la grandissima Nicole Kidman!!
(come avrai capito è la mia attrice preferita, altro che Keira!!^^)
Smemo92: eh si, il
nostro Usop ha stretto i denti e ce l’ha fatta!! Ma ha ancora del lavoro da
fare, ma per fortuna sarà insieme a Zoro!! (allora siamo proprio a posto…)
Grazie!! ^^
Tsukichan: Ace, Nami e
Nojiko fanno un bel trio, anche se sarebbe meglio un quartetto con Zoro :P
comunque il prossimo capitolo sarà completamente dal punto di vista di Zoro e
si scoprirà anche come è riuscito ad arrivare nella tromba dell’ascensore,
quell’uomo è più furbo di una volpe (solo quando vuole, sia chiaro^^) Cercherò
di non perdere colpi sperando di non scivolare sul finale. Ciao!! ^^
merdillo: sono felice
che ti sia piaciuta ^^ grazie ^^
Martysquit: sono felice
che ti piaccia la storia ^^ beh Robin è una donna difficile da conquistare, e
non c’è abbastanza tempo prima che il colpo finisca per approfondire la coppia FrankyxRobin.
Mi dispiace :( Comunque, se ci sarà un eventuale Roronoa’s Twelve prometto che
mi concentrerò su di loro. Ciao!! ^^
_Yuuki_: no
Robin e Franky non sono ancora insieme, e non credo di avere il tempo per
infilare anche la loro storia :( mi rifarò nell’eventuale twelve ^^ Beh Ace ha
fatto il suo dovere di medico ^^ Tvtb!!! Ciao!!
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Capitolo 24 *** Capitolo 24 ***
Capitolo 24
CAPITOLO
24:
ORE
19.35:
Zoro
sbuffò per l’ennesima volta. Si guardò intorno. I due gorilla l’avevano portato
in una stanza in disuso: c’era un tavolo, su cui era seduto, alcune sedie qua e
là e degli armadi. Sembrava uno sgabuzzino.
“Non
ci sono telecamere” disse.
I
due non risposero e continuarono a guardarlo.
Sorrise
“Già, nessuno deve vedere quello che succede qui, eh?”
Nessuna
risposta.
Sospirò
“Ma quando arriva Drakul? Sicuri che viene ancora?”
Niente,
i due continuavano a fissarlo.
In
quel momento bussarono alla porta. Uno dei due la aprì ed entrò un uomo che era
il doppio di loro, sia di altezza che di muscoli.
Zoro
fece una smorfia.
“Ora
vi lasciamo un po’ soli, a fare due chiacchere. Restiamo qui fuori” disse un
gorilla sorridendo.
“E
dai ragazzi!” si lamentò “Non mi vorrete mica lasciare da solo con questo qui!”
I
due risero ed uscirono chiudendo la porta.
Sospirò
“Bene” disse alzandosi dal tavolo.
L’uomo
lo colpì sul viso con un violento pugno.
Sentì
la mandibola scricchiolare. Si portò la mano sulla parte colpita.
“Cazzo
Orso!” esclamò cercando di non urlare “Non era ancora il momento!”
Lui
si avvicinò e gli mise una mano sulla spalla “Scusami Zoro, mi ero dimenticato”
disse dispiaciuto.
“Fa
niente” disse massaggiandosi una guancia “Forza, dammi una mano”
Con
l’aiuto dell’amico, salì su un tavolo. Arrivò alla grata del condotto d’aria,
che era in un angolo in alto della stanza. La tolse tirandola verso di sé.
Diede la grata ad Orso che l’appoggiò per terra.
“Allora,
sai cosa devi fare?”
Orso annuì “Fare un po’ di casino, così i gorilla penseranno che te le stia
dando”
Zoro
sorrise “Esatto. Bene, ci vediamo tra un po’” disse togliendosi la giacca e
gettandola per terra.
“Ciao”
Zoro
si arrampicò sul muro ed entrò nel condotto dell’aria. Iniziò a strisciare per
il condotto grigio. Girò una volta a destra e una a sinistra, poi continuò
dritto. Finalmente arrivò nella tromba dell’ascensore. Guardò sotto di sé e
vide il tetto dell’ascensore. Ci andò sopra con un balzo. Si sedette e attese
che Usop facesse il suo dovere. Qualche minuto dopo sentì le porte aprirsi e
sul tetto apparì un buco, da dove si vedeva l’interno dell’ascensore. Si
affacciò, vide Usop che si stava chinando a prendere la sua valigetta.
“Oh
dio!!!” urlò spaventato quando alzò lo sguardo.
Sorrise
divertito.
“Ma
sei scemo?!! Mi hai fatto prendere un colpo!!” si lamentò il nasone.
Ridacchiò
“Sei proprio un fifone, chi vuoi che sia?”
“Ma
come diavolo ci sei arrivato lì? E non eri fuori dal colpo?”
Gli
porse la mano che lui afferrò. Lo aiutò a salire e rimisero a posto le luci.
“Tu
ti bevi proprio tutto quello che dice Ace, eh?” chiese con un sorriso beffardo
dipinto sul viso.
“Muoviamoci”
disse Usop infastidito “Se no Rufy soffoca”
Zoro
annuì e si avvicinò al bordo dell’ascensore. Vide una rientranza nel muro
davanti a lui, si trovava ad un livello più basso del tetto dell’ascensore.
“Ok,
dobbiamo andare là” disse indicando il punto.
“Saltiamo?”
chiese Usop spaventato.
Lui
annuì “Ovviamente”
Guardò
verso il basso e vide il vuoto. Si riuscivano a scorgere i raggi a infrarossi
che andavano da una parte all’altra del tunnel. Cadere da lì non era di certo
una bella esperienza. Guardò davanti a sé. Il salto non sembrava tanto
difficile, c’era solo un metro di vuoto.
Fece
un respiro profondo e saltò. Arrivò dall’altra parte senza problemi.
“Forza
Usop” disse girandosi verso il compagno.
“Prendi”
disse lanciandogli la valigetta.
La
prese al volo a la mise per terra aprendola. C’erano fogli e penne. Tolse
l’interno e aprì lo scompartimento segreto. Lì c’era tutto il necessario per
calarsi nel tunnel. L’imbragatura, molto piccola, legava solo il bacino, una
ventosa (di metallo, quelle tipiche usate dai ladri), da cui partiva un filo
sottile che finiva con un moschettone, e delle trasmittenti, che mandavano i
segnali alle bombe che avrebbero fatto esplodere i sensori del caveau.
“Forza
muoviti” lo incitò, vedendo che non l’aveva ancora raggiunto.
Usop
si asciugò con un braccio la fronte grondante. Fece un respiro profondo e saltò.
Zoro
lo prese per un braccio e lo tirò verso di sé, scongiurando il pericolo di
cadere.
“Ok,
muoviamoci”
Iniziò
a spogliarsi imitato dal compagno. Si tolse la camicia e i pantaloni, rimanendo
con un tuta nera aderente, che aveva indossato sotto gli abiti. Prese le
trasmittenti e le mise nelle tasche che aveva sul petto. Si legò l’imbragatura
e guardò il compagno.
“Sei
pronto?”
Lui
annuì, finendo di allacciarsi l’imbragatura. Zoro si sporse verso l’ascensore
ed attaccò la ventosa sulla parete dell’ascensore. Prese il morsetto del filo e
lo agganciò ad un anello dell’imbragatura.
Usop
fece lo stesso con le mani che gli tremavano.
“Forza
ragazzino!” lo incitò.
Sapeva
che la prima volta l’agitazione era alle stelle.
Lui
lo guardò spaventato.
“Senti,
vedi di tranquillizzarti, ho preso te nel gruppo perché so che sei uno di
classe, vedi di non farmi cambiare idea”
I
suoi occhi si illuminarono “No, certo che no”
Zoro
sorrise e gli diede una pacca sulla spalla.
“Ma
questi cosi ci reggono?” chiese, riferendosi al sottile filo in metallo a cui
erano agganciati.
“In
teoria” rispose.
Si
lasciò lentamente andare, aggrappato al filo e si ritrovò sospeso nel vuoto, sopra
al tunnel di cui non si vedeva la fine.
Usop
lo imitò “Robin deve muoversi” disse guardando i raggi rossi.
Zoro
toccò la trasmittente che aveva nell’orecchio “Chopper, noi siamo pronti”
Aspettarono
qualche minuto, mentre il metallo del filo strideva pericolosamente.
I
raggi sparirono.
Zoro
prese un tubo trasparente che aveva nella tasca e lo piegò. Una luce verde
fosforescente scaturì dal tubo e lo lasciò cadere. Si sentì un rumore quando
sbatté contro il fondo, che così era leggermente illuminato.
“Forza!”
disse sganciando il blocco dell’imbragatura.
Scesero
velocemente per il tunnel, il cuore accelerò veloce. La caduta durò qualche
secondo, ma si bloccò all’improvviso, facendoli gemere di dolore per il
contraccolpo. Erano ancora sospesi nel vuoto, non riuscivano a toccare il
pavimento.
“Taglia!”
esclamò tirando fuori un coltellino.
Tagliò
il filo e cadde per terra, sbattendo la schiena contro il pavimento. Appena
Usop toccò il pavimento i raggi rossi tornarono.
Zoro
sorrise “Ce l’abbiamo fatta”
Usop
ridacchiò “Se lo racconto, non mi crederà nessuno”
Zoro
si rialzò dolorante.
Si
avvicinarono alla porta dell’ascensore, arrivava al loro petto. La aprirono
leggermente, tirandone un lato ciascuno. Videro le due guardie, armate di mitra,
che parlavano tranquillamente tra di loro.
Zoro
prese la bomba stordente, che gli aveva dado Robin. Impostò il timer a dieci
secondi e la accese. La tirò verso le guardie, facendola scivolare sul
pavimento liscio.
Richiusero
e porte ed aspettarono. Pochi secondi dopo sentirono un tonfo.
Usop
si girò per aprire la porta ma Zoro lo fermò “Aspetta”
Seguì
un altro tonfo.
“Ora”
disse, aiutando il compagno ad aprire le porte. Videro le due guardie svenute
per terra.
Uscirono
dalla tromba dell’ascensore e legarono le guardie con delle corde.
“Ok,
dammi il codice” disse Zoro avvicinandosi al pannello.
Usop
ubbidì e lui digitò il numero.
Il
muro nero che era davanti a loro girò su se stesso, scoprendo zona circolare
alle cui estremità opposta c’era una porta nera.
Si
avvicinarono e Zoro batté due pugni sulla porta.
Sentì
il cuore accelerare, perché Rufy non rispondeva al segnale?
“Riprova”
lo incitò Usop.
Batté
di nuovo sulla porta.
Altri
due pugni si sentirono arrivare dall’interno.
Zoro
sospirò sollevato.
“Forza”
disse iniziando a piazzare le trasmittenti. Ne mise quattro e un cric all’apertura
della porta, l’avrebbero usato per forzarla.
Batté
tre volte sulla porta e si allontanò. Prese il detonatore.
“Conta
30 secondi” ordinò.
Usop
guardò l’orologio e iniziò a fare il conto alla rovescia.
I
secondi passavano lenti, mentre rivoli di sudore scendevano sulle fronti dei
due ladri.
“3,
2, 1, ora”
Zoro
premette il pulsante e sentirono un forte scoppio attutito provenire dall’interno
del caveau. Aprirono la porta. Si ritrovarono davanti il caveau, pieno di pezzi
di metallo. I sensori del pavimento erano ormai distrutti.
Delle
banconote e delle fiches erano finite per terra, tutti i porta denaro erano
andati a finire contro la parete opposta.
“Rufy?”
lo chiamò Zoro.
Nessuna
risposta.
“Rufy?!”
ANGOLO
DI ROGI:
Vi
lascio con un po’ di suspense, cosa sarà successo a Rufy?
Spero
di aver descritto decentemente questa parte, per molti attrezzi ho dovuto fare
una ricerca in internet e per alcuni mi sono dovuta arrangiare perché non
avevano un nome esatto T.T
Nel
prossimo capitolo avremo il punto di vista di Rufy e di Mihawk!!
Ciao!!^^
RECENSIONI:
Tsukichan: eheheh!! Si un
bella valigia ^^ Zoro è tornato e con una gran classe ^^ spero di non averti
fatta morire con l’aderente tuta, ma sai non potevo evitare quell’aggettivo
perché le tute dei ladri sono cosi ;)
GLoRi: sarebbe
fantastico ritrovarsi in un colpo, l’adrenalina, i vestiti, e con dei fighi
come Ace e Zoro per compagni non sarebbe male ^^ Al povero Ace è toccata la
parrucca, beh non poteva fare altrimenti se no nel video della sorveglianza
rimaneva un suo bell’identikit!! La caccia ai termini giusti è stata una
faticaccia.. ma spero di aver reso l’idea…
Achamo: eheheh!! Beh,
se non andava Ace, chi recuperava il povero Sanji? ^^ ciao Fantastica2!!
SPS:
Johnny continua il suo insensato discorso, con un
filo logico che capisce solo lui, proprio alla Jack Sparrow.
Nicole all’orecchio di Geoffrey: “Ma è normale che
faccia così?” chiede sussurrando.
Geoffrey fa spallucce: “Magari ha preso un colpo di
sole”
Nicole: “Non sapevo che ci fosse anche Zac nel cast”
Geoffrey sospira: “Per nostra sfortuna si”
Nicole guarda stupita Zac che cerca di fermare i
discorsi contorti di Johnny.
Geoffrey: “Secondo me sta blaterando cose senza
senso per lo shock di aver scoperto di essere padre”
Nicole alza un sopracciglio (diamine che invidia!!!
Io non riesco a farlo!!): “Padre?”
Johnny si gira furente verso Geoffrey: “Rush!!!
Smettila!!! Io non sono il padre di questo peperone!!! Sarebbe più credibile
dire che Nicole è sua madre!!!”
Zac si blocca e sgrana gli occhi, si gira verso
Nicole mentre gli occhi si fanno lucidi: “Mammina!!!!!” urla correndole
incontro.
“Oh mio Dio” sussurra la povera Nicole.
Smemo92: se rispondo a
tutte le tue domande ti rovino la sorpresa ^^ ti annuncio solo che ci sarà
ancora qualche colpo di scena ^^ Grazie *china la testa*
_Yuuki_: eheheh!!
Povero Mihawk, lo odi proprio eh? ^^ dai in fondo anche lui ha il suo fascino
(non all’altezza di Zoro, ovviamente), ma credo che lo dico solo perché ad una
fiera del fumetto ho visto un cosplayer vestito da lui ed era un ragazzo
fighissimo!!! Emm… comunque… non ti preoccupare!! Farà la fine che si merita!!!
Tvtrb!! ^^
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Capitolo 25 *** Capitolo 25 ***
Capitolo 25
CAPITOLO
25
ORE
19.50:
Rufy
iniziò a respirare a fatica. Lì dentro faceva troppo caldo. Sentì il carrello
bloccarsi e una porta chiudersi. Aprì il carrello e venne accecato dalla luce
delle lampade del caveau. Uscì fuori, facendo leva sui lati del carrello.
Respirò profondamente, riempiendosi i polmoni di ossigeno.
Si
guardò attorno, era al centro del caveau. Era esattamente uguale a quello che
avevano ricreato nel magazzino. Vide lo scaffale su cui doveva saltare, ed
oltre a quello il pannello di controllo dei sensori. Guardò il pavimento,
c’erano dei raggi di luce verdi a qualche centimetro da terra. Se fosse caduto
anche solo un capello, l’allarme sarebbe scattato. Prese le micro bombe nello
scompartimento secondario della valigetta di Sanji, per fortuna era appoggiata
a uno dei porta denaro e non ad uno scaffale.
Si
girò, dando le spalle allo scaffale. Si accucciò prendendo la spinta e saltò.
Fece una capriola, ma si rese conto di aver fatto troppa leva. Rimbalzò con la
schiena sulla parte superiore dello scaffale e sentì improvvisamente il vuoto
sotto di lui. Il cuore andò alle stelle. In pochi attimi si rese conto che
stava per cadere, afferrò un lato dello scaffale e si sorresse. Piegò le gambe
per non toccare il pavimento. Guardò per terra e vide che la punta dei suoi
piedi stava sfiorando la luce verde. Si tirò su e si sedette sullo scaffale
ansimando.
C’era
mancato poco.
Allungò
un piede verso il muro e lo appoggiò verso una rientranza. Si aggrappò con le
mani ai bordi del muro e si staccò dallo scaffale. Arrivò alla porta,
appoggiandosi a qualunque rientranza del muro. Sentì due battiti sulla porta.
Rispose facendo altrettanto. Prese le micro bombe e le posizionò sui pannelli
di controllo dei sensori, dove gli aveva suggerito Chopper.
Fece
altri due battiti e tornò a ritroso sullo scaffale. Saltò di nuovo sul carrello
porta denaro, risultò molto più semplice dall’alto dello scaffale. Si rinfilò
dentro, ed attese. Pochi secondi dopo si sentì un esplosione. Il carrello
sbatté contro il muro.
“Rufy?”
Zoro lo stava chiamando “Rufy?!”
Uscì
fuori, massaggiandosi la spalla leggermente ammaccata. Si ritrovò davanti i
suoi compagni.
Zoro
sospirò sollevato “Stai bene?”
Sorrise
felice “Mai stato meglio”
Zoro
si avvicinò a lui e prese le borse che c’erano nel carrello porta denaro
“Forza” disse gettandone una ad Usop “Prendiamoci i nostri soldi” aggiunse
sorridendo.
Mihawk
uscì dallo stadio infuriato. Il black-out aveva causato non poco scompiglio
all’incontro, e chissà cosa stava succedendo nel suo casinò.
Il
cellulare squillò. Lo prese e si stupì vedendo sul display la scritta “privato”.
“Pronto”
“Signor
Mihawk?” chiese una voce sconosciuta.
“Con
chi parlo?”
“Con
l’uomo che la sta derubando”
Si
bloccò incredulo, poi sorrise sdegnate “Bello scherzo”
“Ne
è sicuro? Perché non controlla?”
Il
sorriso scomparve. Quell’uomo faceva sul serio. Corse verso il Bellagio e pochi
minuti dopo entrò nella sala di controllo.
“È
tutto a posto nel caveau?” chiese a Crocodile.
“Si
signore” rispose.
Guardò
i due monitor che aveva davanti: uno mostrava l’interno del caveau e quello di
fianco le due guardie.
Come
aveva detto, era tutto normale, il caveau era vuoto e i due uomini fuori di guardia
parlavano tranquillamente.
“Ho
paura che si stia sbagliando” disse al telefono.
“Sta
guardando i monitor?” chiese beffardo “Allora, continui a guardare”
L’immagine
sui due monitor cambiò improvvisamente: le due guardie ora erano svenute per
terra e nel caveau c’erano tre uomini, a volto coperto, che stavano riempiendo
delle sacche nere con i suoi soldi.
Sentì
un vuoto nello stomaco mentre sgranava gli occhi.
Non
era possibile!
“Scopra
quanti soldi abbiamo la sotto!” disse a Crocodile.
Lui
annuì ed uscì dalla sala.
“Va
bene,” disse minaccioso “ha dimostrato la sua bravura, è entrato nel mio
caveau. Congratulazioni, lei è un uomo morto”
“Chi
può dirlo?” chiese divertito il ladro.
“Chi
può dirlo?” ripeté incredulo “Posso chiederle come pensa di andarsene? Crede
davvero che le permetterò di andarsene con i miei soldi?”
“No”
rispose pacato “Ce li porterà fuori lei”
Corrugò
le sopracciglia “E perché dovrei farlo?”
“Guardi
meglio il monitor” lo fece “Stiamo prendendo soltanto la metà dei suoi soldi,
l’altra metà la lasciamo nel caveau imbottita di esplosivi”
Crocodile
tornò in quel momento e gli porse un
foglietto.
Il
ladro continuò “Come le starà dicendo il direttore, ci sono circa 160 milioni
nel caveau” sul foglietto c’era scritto un numero poco più alto “Facciamo a
metà, 80 milioni ciascuno. Questo è il patto, ma se prova a fermarci facciamo
saltare tutti e due i malloppi. Può perdere 80 milioni in segreto o 160
pubblicamente, decida lei”
Si
girò verso Crocodile e mise una mano sul telefono per non far sentire al suo
interlocutore “Telefoni”
Lui
ubbidì. Prese il telefono e digitò il 911.
“Ci
sono tre uomini imbottiti di esplosivo” sussurrò Crocodile al telefono.
Tornò
a parlare al ladro “Ok, affare fatto”
“Bene”
disse il ladro soddisfatto “Ora le dirò cosa fare. I miei compagni metteranno
nell’ascensore sei borse, tre guardie dovranno prenderle e portarle fuori dal
casinò. Se ci mettere più di 20 secondi, o se ci accorgeremo che è stato fatto
uno scambio, faremo esplodere tutto” sentì il rumore delle slot di sottofondo
alla voce del ladro.
“È
nel casinò” disse a Crocodile.
“Certo
che sono nel casinò” disse il ladro ridacchiando “Alloggio anche qui se per
questo. Ah, ho tre parole per lei: minibar da ladri” fece una pausa poi riprese a parlare
“Arriverà un furgone bianco senza scritte, dovranno mettere le borse nel retro
e allontanarsi. Se qualcuno proverà ad avvicinarsi al finestrino del guidatore,
facciamo saltare tutto. Quando i soldi saranno al sicuro, i miei uomini
usciranno dal caveau, e, se saranno incolumi, lei riavrà il suo caveau”
Tutto
fu fatto secondo le direttive del ladro, mentre Mihawk stava già pensando ad un
modo per vendicarsi dell’affronto che stava subendo.
Crocodile
si avvicinò a lui “Le squadre speciali sono arrivate”
“Ok”
disse al ladro “Mi sembra di aver assecondato tutte le tue richieste, sei
d’accordo?”
“Sono d’accordo” rispose.
“Bene,
ora, se non ti dispiace, tocca a me” disse minaccioso “Scappa e nasconditi
stronzo, perché quando i miei uomini ti troveranno, stai certo che non ti consegneremo
alla polizia. Ripeto: scappa e nasconditi, è la mia unica richiesta” nessuna
risposta.
Chiuse
la chiamata e si girò verso Crocodile.
“Dov’è
il furgone?”
“Sta andando all’aeroporto”
“Rivoglio
il mio caveau prima che il furgone arrivi alle piste”
Crocodile
gli diede una radiotrasmittente “La squadra speciale è nella tromba
dell’ascensore ed è pronta ad agire”
“Liberate
il mio caveau” disse alla radiotrasmittente.
“Si
signore” rispose un agente della SWAT.
Rimase
in ascolto della squadra, mentre osservava sui monitor quello che stava
succedendo nel suo caveau.
“Occhiali
a infrarossi, pronti a togliere la corrente” disse il capo.
“Toglila”
disse Mihawk.
Crocodile
ubbidì e i monitor divennero neri.
“Apriamo
le porte dell’ascensore. Ci sono due guardie svenute, legate per terra”
Mihawk
iniziò a sudare freddo, tutti i suoi soldi erano affidati a quegli agenti.
“Aspettate
ragazzi!! C’è qualcuno!! C’è qualcuno! Vengono dalla tua parte” urlò un agente.
“Ci
penso io!” urlò un altro.
Si
sentì un rumore di spari e poi una forte esplosione.
“Ci
serve la corrente” disse il capo.
“Dagliela”
disse Mihawk.
Nel
caveau c’era un fumo bianco e non si riusciva ad intravedere molto.
“Cosa
è successo?” chiese alla radiotrasmittente “Ditemi qualcosa!” esclamò teso.
“Sembra
sia stato fatto esplodere un dispositivo molto potente, cerchiamo superstiti”
Fece
una smorfia di rabbia. Quel bastardo gliel’avrebbe pagata cara.
“Gli
dica di recuperare il furgone” disse a Crocodile “Io vado di sotto, e scoprite
come si sono infiltrati nel mio caveau!!” urlò fuori di sé.
“Si
signore” mormorò di risposta il suo secondo.
Uscì
a passò svelto dalla sala di controllo. Andò all’ascensore e scese nel caveau.
Vide gli uomini della squadra speciale, erano vestiti con una tuta nera ed un
casco in testa. Si avvicinò al capo che era al centro del caveau in soqquadro.
“Signore,
non abbiamo rilavato persone sospette, ne abbiamo potuto determinare come siano
entrati e usciti” fece rapporto.
Respirò
profondamente mentre una folle rabbia si impossessava di lui.
“Porti
via la sua squadra” disse.
“Signore
le consiglio di restare fuori finché..”
“Andate!”
lo interruppe.
“Il
caveau è suo” disse l’agente allontanandosi “Squadra blu fuori!”
Prese
la sua radiotrasmittente e si mise in contatto con Crocodile “Che succede con
il furgone?”
“Hanno
recuperato il furgone, ma nelle borse non c’erano soldi”
“Come?”
chiese incredulo.
“Dicono
che le borse erano piene di volantini, di prostitute signore. Inoltre il
furgone è stato fatto esplodere, a quanto pare era telecomandato”
Si
guardò attorno, ma come ci erano riusciti?
La
scritta che c’era per terra attirò la sua attenzione.
“Crocodile,
torni col nastro al punto della rapina”
“Si
signore, lo stavo guardando ora”
“C’è
scritto Bellagio sul pavimento del caveau?” chiese guardando la scritta per
terra.
“No,
non c’è scritto. Non capisco”
Mihawk
fece una smorfia “L’abbiamo fatta mettere l’altro ieri. Le immagini di quegli
uomini che ci derubavano erano registrate”
“Che
cosa?” chiese incredulo.
“Era
una scena preparata” ringhiò “Hanno costruito una copia del caveau. Quello che
abbiamo visto sul monitor non accadeva realmente”
“Ma
allora, che fine hanno fatto i soldi?”
Si
girò infuriato e si avviò verso l’uscita. In quel momento, solo un nome ronzava
nella sua testa, Roronoa Zoro.
ANGOLO
DI ROGI
Non
temete, nel prossimo capitolo verrà svelato il mistero ^^ e Zoro e Nami si
rincontreranno!! Con molto dispiacere, annuncio che il prossimo capitolo sarà
il penultimo T.T
Grazie
a chi continua a seguire!!! ^^
RECENSIONI:
GLoRi:
eheheheheheh!!! Quale ragazza sana di mente non si distrarrebbe? ^^
Achamo: eh si Usop è
proprio coraggioso, quando è costretto :P Ciao Fantastica2!!
SPS:
Geoffrey: “emm…. Allora… ma ne siamo proprio
sicuri?”
Johnny: “Ma no!!! Stavo scherzando!!!! Io sono già
sposato!!!” esclama cercando di togliersi le corde che gli legano le mani.
Zac: “Mi dispiace ma le cose si devono fare bene!!!
Dovete sposarvi!! Se no a scuola mi prenderanno tutti in giro per non avere dei
genitori sposati!!”
Nicole: “Ma io non sono tua madre!!!”
Zac prende un pezzo di scotch e lo mette sulle
bocche dei due poveri malcapitati, che tentano inutilmente di protestare.
Zac: “Vai avanti zio!!!”
Geoffrey: “Allora, con l’autorità che Zac mi ha
affidato io vi dichiaro…”
“NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
(ti lascio a te la scelta di chi sia questo no ^^)
(si dovremmo pubblicarla ^^ quasi quasi faccio un
extra finale mettento tutti gli SPS insieme ^^)
Martysquit: si rincontrano
tranky ^^ Orso nel manga è un tizio della flotta dei 7 ed è un nemico di Rufy e
company, nella fic è un amico di Zoro, ma l’ho messo tale solo perché è grande
e grosso e ce lo vedo bene a menare la gente ^^
_Yuuki_: tranky!!! Rufy
sta bene!!! Anche se avrò lo spirito di Zoro non credo di essere in grado di
farlo morire… la tastiera si riempirebbe di lacrime… e poi si, anche io
salterei addosso allo spirito di Zoro ^^ addirittura adepta?? ^^ ciao!! Tvtrb!!!
Smemo92: Eh il caro Rufy
si è riparato dall’esplosione, se no si faceva male… grazie ^^
Tsukichan: io pensavo di
più al posteriore ad essere sincera :) Grazie, sono felice che stia venendo
bene ^^ baci8!!!!!!!!!!!!
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Capitolo 26 *** Capitolo 26 ***
Capitolo 26
CAPITOLO
26
ORE
20.00:
“Ace,
tocca a te” la voce di Chopper risuonò nell’orecchio.
Ace
prese il telefono, continuando a camminare tra le slot. Compose il numero ed
attese.
“Pronto”
“Signor
Mihawk?” chiese con il sorriso con le labbra.
“Con
chi parlo?”
“Con
l’uomo che la sta derubando” il sorriso si fece più ampio.
ORE
20.10:
Franky
scoppiò a ridere “Guarda la sua faccia!!!” esclamò indicando l’uomo con gli
occhi sgranati.
Robin
sospirò “Franky, fai esplodere le sacche” ordinò.
“Ma
mi stavo divertendo” mugugnò.
A
mala voglia, il miliardario schiacciò un tasto sul radio comando.
Il
retro del furgone si aprì con uno scoppio, delle fiamme uscirono spaventando
gli scagnozzi di Mihawk.
“Era
divertente controllare il furgone da qui” disse dispiaciuto, mettendo via il
radio comando.
“Bene,
speriamo che gli altri abbiano fatto un buon lavoro” disse Robin accendendo la
macchina.
Fece
la retro marcia ed uscì dal parcheggio, senza che gli uomini in nero li
vedessero.
ORE
20.30:
Zoro
guardò l’orologio “Dovrebbero arrivare a momenti” disse guardando i suoi
compagni.
In
quel momento le porte dell’ascensore si aprirono, apparirono sei uomini vestiti
con la divisa delle SWAT.
“Occhiali
a infrarossi, pronti a togliere la corrente” riconobbe la voce di Ace proveniente
da un casco nero.
Zoro
sorrise.
Le
luci si spensero.
“Apriamo
le porte dell’ascensore. Ci sono due guardie svenute, legate per terra”
continuò Ace avvicinandosi a lui.
Zoro
sorrise e gli diede una pacca sulla spalla. Ace gli porse i vestiti che aveva
lasciato nella tromba dell’ascensore e una divisa.
“Aspettate
ragazzi!! C’è qualcuno c’è qualcuno! Vengono dalla tua parte!” urlò Usop mentre
si infilava la divisa.
“Ci
penso io!” urlò Sanji sparando alcuni colpi in aria.
Zoro
si tolse la maglietta della tuta. Si mise la camicia e i pantaloni, e sopra la
divisa da agente speciale.
Sanji
lanciò una piccola bomba all’interno del caveau. Si sentì uno scoppio.
Guardò
verso il corridoio e vide Rufy scomparire nella tromba dell’ascensore con le
borse piene di soldi.
Una
figura esile si avvicinò a lui.
Le
alzò la visiera del casco e le accarezzò il viso.
Lei
sorrise nel buio.
Ace
gli fece segno di coprirsi la testa. Ubbidì infilandosi il casco.
“Ci
serve la corrente” disse Ace.
La
luce tornò e Zoro prese un mitra, iniziando ad aggirarsi per il caveau.
“Cosa
è successo?” la voce di Mihawk risuonava dalla trasmittente “Ditemi qualcosa!”
“Sembra
sia stato fatto esplodere un dispositivo molto potente, cerchiamo superstiti”
rispose Ace.
Poco
dopo, arrivò Mihawk con una faccia minacciosa.
Andò
verso Ace.
“Signore,
non abbiamo rilavato persone sospette, ne abbiamo potuto determinare come siano
entrati e usciti” fece rapporto.
“Porti
via la sua squadra” disse freddamente.
Sorrise
soddisfatto, l’aveva fatta pagare a quel bastardo.
“Signore,
le consiglio di restare fuori finché..”
“Andate!”
lo interruppe.
“Il
caveau è suo” disse allontanandosi “Squadra blu fuori!”
Zoro
seguì gli altri e si infilò nell’ascensore.
Si
tolse il casco e iniziò a togliersi la divisa.
Usop
riaprì la parte superiore dell’ascensore da cui entrò Rufy con le borse.
“Vieni
via con noi” si girò verso la voce di Nami.
Fece
un sorriso amaro “Non posso mocciosa, se no metto nei guai un Orso” disse
alzandole il casco.
Nami
aveva gli occhi lucidi e lo stava guardando triste “Ti perderò”
Le
accarezzò una guancia “Uscirò presto, promesso”
“Quanto
dovrò aspettarti?”
“Beh,
dai 3 ai 6 mesi credo”
“Spera
che non trovi nessuno” disse acida.
Lui
sorrise a si avvicinò al suo viso “Non ci sono problemi allora, tu sei cotta di
me”
“Bastardo”
disse contro le sue labbra.
La
baciò, con passione e tanta disperazione. Avrebbe aspettato mesi prima di poter
assaggiare di nuovo quelle morbide labbra, prima di poter sentire di nuovo il
suo sapore invadere i suoi sensi. Il bacio non durò a lungo, le porte
dell’ascensore si aprirono e Nami fu trascinata via da sua sorella, insieme
agli altri.
“Ti
amo” gli disse girandosi.
“Anch’io”
rispose sorridendo.
Ace
lo salutò con la mano e lui fece altrettanto, prima che le porte dell’ascensore
si chiudessero.
Si
arrampicò sulla parte superiore dell’ascensore e si ritrovo di nuovo in quel
tunnel buio. Fece la strada a ritroso, scivolando nei condotti dell’aria. Tornò
da Orso, che stava ancora fingendo di dargliele, tirando pugni contro il tavolo
e le sedie.
“Zoro!”
esclamò quando lo vide.
Lo
aiutò a scendere dal tavolo e a rimettere a posto la grata.
“Come
è andato?”
Sorrise
“A meraviglia”
Si
rimise la giacca e si slacciò i primi bottoni della camicia.
“Forza,
Mihawk dovrebbe arrivare a momenti”
Orso
annuì.
“Vedi
di fare piano”
Orso
ubbidì e gli tirò un cazzotto in piena pancia, facendo atterrare sul pavimento.
“Diamine
Orso! Questo sarebbe piano?!” esclamò, ansimando per il dolore.
In
quel momento la porta si aprì. Entrò Mihawk e i due gorilla che erano appostati
fuori.
“Ciao
Drakul” disse gemendo “Come va l’altro incontro?”
Mihawk
si fermò davanti a lui e lo guardò con odio “Tiratelo su”
I
due gorilla ubbidirono prendendolo ciascuno per un braccio.
“Grazie”
disse quando lo misero in piedi.
Mihawk
lo guardò profondamente negli occhi “Ci sei di mezzo anche tu?”
Corrugò
le sopracciglia “Scusa, di mezzo a che?”
“Te
lo chiedo un ultima volta” disse minaccioso “Ci sei di mezzo anche tu?”
Zoro
sospirò “Non ho la più pallida idea di cosa tu stia parlando”
“Ok”
disse freddamente “Puoi andartene, accompagnatelo fuori”
I
due gorilla lo trascinarono fuori dalla stanza.
Mihaw
lo raggiunse“Chiamate la polizia, sono sicuro che ha violato la libertà
vigilata”
Sorrise
“Che c’è Mihawk, ti hanno rapinato?”
Si
avvicinò a lui “Prima o poi ti sbatterò dentro a vita”
Sorrise
spavaldo “Scommettiamo?”
Mihawk
socchiuse gli occhi, trucidandolo con lo sguardo.
“Portatelo
via” disse girandosi e camminando verso il suo caveau.
Zoro
venne accompagnato fuori dall’albergo, dove c’era già una macchina della
polizia che lo aspettava.
Questa
volta andava dentro con il sorriso sulle labbra, soddisfatto di essersi
vendicato e certo che il suo unico amore l’avrebbe aspettato.
ANGOLO
DI ROGI
Non
uccidetemi…. Zoro è finito in prigione, ma non temete!!! Non ci starà a
lungo!!! E dopotutto Mihawk non è un idiota completo e ha capito che c’era lui
dietro a tutto…
Siamo
agli sgoccioli… il prossimo capitolo è l’ultimo..
Un
abbraccio a tutti quelli che mi stanno ancora seguendo!!!
RECNSIONI:
GLoRi: eh si… mi
dispiace molto anche a me far finire la storia T.T
Smemo92: ma sei un
genio!!! Molto più genio di Mihawk che non ha capito una mazza!!! Io nel film
non avevo capito niente fino alla fine…. Complimenti, ottimo intuito ^^
Marsina Piccola Rolonoa: grazie!! sono felice che ti siano piaciuti!! ^^ si cavoli… mi dispiace
anche a me che finisca la storia T.T (non sono molto normale)
Achamo: penultimo!!!
L’ultimo sarà il prossimo!! ^^ ciao Fantastica2!!
Ps: con il tuo consenso pubblico un capitolo extra
in cui raccolgo il nostro Sps
SPS:
Zac lo guarda spaesato: “Ah no? E allora perché si
dice digitale?”
Johnny si spiaccica una mano in faccia per la
demenza di suo figlio… emm… di Zac.
Nicole: “Gore, io me ne vado!! Questa è una gabbia
di matti!!! Riprendi pure Keira!” esclama iniziando ad andarsene.
Zac: “Nooooooooo!!! Mammina!!! Non mi abbandonare ti
prego!!!!” esclama saltandole al collo.
Nicole guarda incredula il ragazzo e si scioglie
davanti ai suoi occhi lucidi, che assomigliano tanto a quelli di un bambino.
Nicole: “Zac io ho già una figlia”
Zac: “Ti pregoooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!
Almeno per qualche giorno!!!!!!!!!!!!!!” la supplica congiungendo le mani.
Nicole, presa per pietà, sospira: “D’accordo”
Zac: “Evviva!!!!!! Forza zio!! Sposali!!!”
Nicole sgrana gli occhi: “E no!!! Questo no!!!”
_Yuuki_: eheheh!! Si
derubato completamente ^^ no non era male come idea…. Mmm… magari un buono
spunto per una fic… dio sono proprio malata… vedo fic in tutto!! Comunque
definitiva sconfitta arrivata!! ^^ Tvtrb!!
Tsukichan: emm… era un
po’ difficile il capitolo…. Però spero che ora hai capito che cosa è successo…
E sto già pensando alla prossima fic, la mie mente è sempre all’opera ^^
|
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Capitolo 27 *** Capitolo 27 ***
Capitolo 27
CAPITOLO
27
DAI
3 AI 6 MESI DOPO
Il cancello del carcere si aprì, in
lontananza si vide la sagoma di un uomo che camminava verso l’uscita.
Zoro sorrise vedendo il suo migliore
amico che lo stava aspettando.
Si avvicinò a lui e per poco non gli
rise in faccia vedendo quella strana camicia colorata che aveva addosso.
“Spero tu fossi lo sposo” lo punzecchiò
Ace.
Si guardò i vestiti, aveva addosso lo
smoking della sera del colpo.
Tornò a guardare Ace facendo un mezzo
sorriso “Ha chiamato Elton, devi restituirgli la camicia”
Ace sorrise “Vieni qua canaglia”
Zoro lo abbracciò ed Ace ricambiò la
stretta.
“Allora come è andata dentro?” chiese
avviandosi verso la sua macchina.
“Niente di speciale” rispose, guardò
stupito la macchina mal ridotta del compagno “13 milioni e mi vieni a prendere
con questa bagnarola?”
“Li ho spesi tutti per la camicia” rispose sorridendo.
Guardò all’interno della macchina, ma
con delusione constatò che non c’era nessuno.
Corrugò le sopracciglia “Dov’è Nami?”
Ace abbassò la testa “Mi dispiace Zoro”
disse triste.
Zoro sentì una fitta al cuore “Non è
venuta?”
Ace scosse la testa senza guardarlo.
Si sentì morire, in tutti quei mesi non
aveva fatto altro che pensare a lei, a cosa le avrebbe detto, a cosa avrebbe
fatto quando l’avrebbe rivista …
Ace rialzò la testa sorridendo. Gli
porse una busta.
La prese e la aprì. Sorrise non appena
vide il contenuto.
Guardò l’amico “Sei proprio un figlio di
buona donna”
Ace scoppiò a ridere “Dovevi vedere la
tua faccia!!” esclamò indicandolo.
“Maledetto!” esclamò saltandogli
addosso.
Nami guardò l’entrata della hall. Sbuffò
ansiosa. Guardò l’orologio, le 19.45. L’aereo era arrivato già da due ore! Perché
non arrivava?
“Nami rilassati” disse Nojiko dandole
dei fogli.
Li prese e li mise in un cassetto dietro
al bancone della reception.
“Ma perché non arriva?” chiese isterica.
“Ti ricordo che siamo su un’isola
sperduta vicino alla costa del Madagascar! È normale che ci mettano un po’ ad
arrivare!”
“Se tu fossi nella mia situazione
saresti agitata come me! Invece sei tranquilla, dato che tra un mese ti sposi!”
Nojiko sospirò “Nami, Zoro ti ama,
figurati se non viene”
“Magari ha cambiato idea quando era in
prigione, dopotutto non ci conosciamo da molto” disse sempre più agitata.
Nojiko la spinse fuori dal bancone “Vai
a farti una passeggiata!! Fila!” esclamò spingendola via.
“E se arriva mentre non ci sono?”
“Vattene!” esclamò esasperata.
Nami sbuffò ma ubbidì. Andò verso la
spiaggia, attraversò la hall che si affacciava sul mare. Iniziò a camminare
nella sabbia , zigzagando tra gli ombrelloni di paglia. Camminò sulla riva, con
il mare sulla sinistra e il piccolo villaggio turistico che aveva costruito
sulla destra.
Era agitatissima, le farfalle
svolazzavano allegramente nel suo stomaco. E se non fosse venuto?
Camminò per parecchi minuti, continuando
a tormentare la sua testa di domande. La sabbia bianca e fine avvolgeva i suoi
piedi, riscaldandoli in un caldo abbraccio. Di solito una passeggiata in riva
al mare riusciva a rilassarla, ma quella sera non aveva alcun effetto. Non
resistette più. Si girò, convinta di tornare alla reception.
Si bloccò sgranando gli occhi.
Lui era lì, a qualche metro da lei.
Aveva la giacca e le scarpe in mano, i capelli scompigliati dal poco vento che
c’era e con quel sorriso beffardo che tanto amava stampato in viso.
“Zoro!” esclamò.
Sorrise e iniziò a correre veloce verso
di lui. Lui gettò a terra la giacca e le scarpe, accogliendola a braccia
aperte. Si gettò sopra di lui, facendolo cadere nella sabbia.
Lo stritolò in un abbracciò soffocante.
Lui iniziò a ridere di gusto.
Si staccò da lui e lo guardò male “Che
hai da ridere?”
Lui sorrise “L’avevo detto che hai una
cotta folle per me”
Socchiuse gli occhi “Non ti illudere, è
solo che non ho trovato nessuno di decente”
Il suo sguardo diventò dolce e le
accarezzò una guancia “Mi sei mancata da impazzire”
Sorrise radiosa sentendo il suo cuore
riscaldarsi “Anche tu”
Avvicinò il viso al suo e lo baciò.
Finalmente, dopo quei lunghi mesi di attesa, lui era di nuovo con lei. Si sentì
di nuovo completa e felice.
Lì, sdraiati sulla sabbia, con il sole
rosso fuoco che tramontava sul mare, riunirono i loro spiriti incompleti,
fondendoli finalmente insieme, sapendo che non si sarebbero più separati. Con
lui, tutto sarebbe stato perfetto, per sempre.
ANGOLO DI ROGI
Ebbene si, è finita T.T Spero che il
finale non sia stato troppo scontato, ma soprattutto spero che la storia vi sia
piaciuta ^^ Personalmente mi sono divertita un mondo a scriverla e spero di
avervi fatto sognare e ridere un po’ ^^
Devo ammettere che sono molto tentata di
scrivere “Roronoa’s twelve” ma questo lo lascio decidere a voi, nelle
recensioni lasciate il vostro si o il vostro no se volete un continuo. Se dite
di no vi capisco, dopotutto è bello finire la storia così ^^ tutti felici e contenti.
Ma se volete che scriva un seguito fatemelo sapere e prometto che mi metterò
d’impegno per farlo.
Ah pubblicherò un piccolo capitolo extra
che però non c’entra niente con la storia, ma vi consiglio di leggerlo se
volete ridere un po ^^
Che altro dire…. Vi ringrazio, per aver
seguito questa follia ^^ e come si fa alla fine di un libro vi ringrazio tutti:
1
- tisdale
2 - Achamo
3 - Agnese_san
4 - AiraD
5 - Beatrix
6 - Black Dhalila
7 - dragon ball z
8 - dubhe93
9 - GLoRi
10 - jazz211
11 - Jemanuele8891
12 - Jimmy
13 - Marsina Piccola Rolonoa
14 - Marta94
15 - Martysquit
16 - mikamey
17 - Namine97
18 - Noel_93
19 - ny152
20 - Shavanna
21 - Shizu chan
22 - Smemo92
23 - TopazSunset
24 - Tsukichan
25 - _Morgana_
Per
aver messo la storia tra le seguite
1
- tisdale
2 - Dance
3 - mak78
Per
aver messo la storia tra le recordate
1
- Agnese_san
2 - arisa_14
3
- dragon ball z
4 - fior di loto
5 - giusy91
6 - Lexi
7 - Marsina Piccola Rolonoa
8 - merdillo
9 - sapphire
Per
aver messo la storia tra le preferite
Ed
infine le ultime recensioni a cui posso rispondere:
Marsina Piccola Rolonoa: eh già, è finito anche per me prima di quanto pensassi T.T ma non
temere continuerò a rompervi le balle scrivendone altre ^^ baci8!! ps: prego è
stata molto carina come prima storia ^^
GLoRi: eh si… alla
fine happy ending non riesco a fare cose tragiche va contro la mia natura ^^
grazie ancora!! ^^
_Yuuki_: addirittura la
preferita? Mi lusinghi molto ^^ Ma non temere come ho già scritto sopra sono
tentata di scrivere il seguito ^^ la mia mente bacata ha già pensato ad una
probabile storia di continuo ^^ tvtrb!! Grazie ancora ^^
Tsukichan: guarda, io
quando ho visto il film sono rimasta ad occhi sgranati quando avevo capito come
ci erano riusciti…. Beh, che dire alla mia fan preferita… spero che ti sia
piaciuta la fine e che continuerai a seguirmi in una delle mie tante follie,
dato che le mie compari mi hanno del tutto abbandonata… o forse sono l’unica
che si diverte così tanto a scrivere fic ^^ beh grazie per tutte le recensioni
e i complimenti, un bacio!!
Achamo: ed ecco la
fine!!! Spero che ti sia piaciuta!! Ciao Fantastica2!!
SPS:
Nicole: “Io me la filo” dice cercando di svignarsela.
Gore: “Ferma lì!!! Ormai hai firmato il contratto!!!
Non puoi andartene!!”
Zac: “Oh ma ne ho 5 di diti”
Johnny: “Si dice ho 5 dita”
Zac si guarda anche l’altra mano: “Ma qui ne ho
altre 5!!! Allora fanno 10!!”
Nicole sgrana gli occhi: “Non pretenderai mica che
resti in un manicomio del genere?!!!”
Gore prende il contratto e glielo schiaffa a due
centimetri dal naso.
Gore: “Guarda qui” dice indicando la firma.
Nicole: “Me ne vado lo stesso!”
Gli occhi di Gore brillano: “Non puoi, ormai hai
venduto la tua anima a me!! Come tutti gli altri”
Nicole: “Cosa?!!”
(lascio a te la fine e poi pubblico il capitolo
extra ^^ mi sono divertita tantissimo a scrivere questa storia assurda ^^ sai
assomiglia tanto a dei sogni assurdi che qualche notte faccio ^^)
Smemo92: eh, i due
innamorati hanno dovuto aspettare qualche mese prima di ritrovarsi, ma meglio
così no? Hanno scoperto in quei mesi che non potevano fare a meno l’uno
dell’altra ^^ Sono felice che ti sia piaciuto Franky ^^ secondo me si
divertirebbe con qualunque giocattolo radiocomandato, figurati un furgone!! ^^
Grazie!!
RINGRAZIO TANTISSIMO TUTTI VOI CHE A OGNI CAPITOLO AVETE
RECENSITO, VI RIGRAZIO DAL PROFONDO DEL CUORE, SPERO DI RITROVARVI IN QUALCHE
ALTRA FIC CHE SCRIVERO’. UN ABBRACCIO A TUTTI!!! ANCHE A QUELLI CHE HANNO SOLO
LETTO QUESTA STORIA.
|
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Capitolo 28 *** Capitolo extra ***
Capitolo extra
CAPITOLO EXTRA (dedicato a
Fantastica2!!!^^)
PREMESSA: Questo capitolo non c’entra assolutamente niente con la
storia, ma è una piccola storiella inventata da me e Achamo che l’abbiamo
scritta tra recensioni e risposte alle recensioni. È assolutamente demenziale e
riguarda il mitico Johnny Depp nei panni di Jack Sparrow, tutto è nato da una
disputa su quando sia idiota Zac Efron ^^ Buon Divertimento!!!
Ps: parti in rosso= Rogi parti in blu= Achamo
Jack sospirando:"Summer...". Geoffrey, anche lui sospirando:"Summer...".
DRIIIN! ...iniziano a cantare... "What time
is it? It's summer time...". Mr.Freeze (from Batman XD): "NO! E'
iniziato l'inverno! Mhuahahah!!!". *congela zac...* è_é
Jack si avvicina
alla statua di Zac “Certo che è proprio brutto”, Geoffrey si avvicina a lui “Si
hai ragione, sono più bello io!”, Jack si guarda intorno e comincia a
fischiettare, allunga la mano e spinge leggermente la statua. Zac cade a terra
e si rompe in mille minuscoli pezzi. “Ops” mormora Jack, Geoffrey lo guarda male,
“Che c’è?” sbotta Jack “Ammettilo! Volevi farlo anche tu!” Geoffrey alza gli
occhi al cielo e si allontana, Jack gli corre dietro.
Qualche giorno dopo…
Jack:"Dov'è la scmmia, mi serve un bersaglio...?" zac comincia
a correre...
Zac: “Jack
aspetta! Hai solo un colpo!”, Jack sorride: “Sei rimasto indietro Effron,
quello era nel primo film adesso siamo nel quarto, mi hanno dato le munizioni!”
Zac urla e riprende a correre.
Jack carica la pistola e zac afferrà i cereali (non cito la marca per
non fare pubblicità). Zac:"Che ne diresti di questi favolosi cereali al
miele?". Jack:"...miele? No gazie, preferisco il RUM!".
Zac:"Sono buonissimi!". Jack:"T'ho detto no!". *Gli spara*
...l'avrà colpito?...
“Sparrow!!!!!!!”
urla Geoffrey. Il demente di Zac si è spostato in tempo e il proiettile di Jack
ha trapassato l’amato cappello di Geoffrey. “O mamma!” esclama Jack iniziando a
correre. Geoffrey parte all’inseguimento ma viene fermato dalla voce di Zac
“Grazie! Mi stai salvando la vita!” Geoffrey alza gli occhi al cielo “Ma tu non
eri morto?” Zac sorride “I deficienti come me che ballano nei musical stupidi
che fanno adesso non muoiono mai!” Geoffrey tira fuori la pistola “Bè allora
tanto vale riprovare” spara…. Sarà morto o no? (si spera di si)
Geoffrey carica la pistola e mira alla fronte di zic-zac (XD ...-_-°).
"Canta la tua ultima canzone Efron! Ahahah-". Il nostro Barbossa non
riesce a finire la frase che Jack lo colpisce in testa con una
bottiglia."Adesso non potrai farmi nulla". I vetri s'infrangono
lasciando colare un liquido bronzeo. "O no!! C'era il RUM!!!!". Zac
scoppia in una sonora risata. "Cosa ti diverte Efron? ... ho un'idea
geniale. Di un pò, sai cos'è il KRAKEN?". "Si pronuncia
Kroken..."
“Jack ma il Kraken non era
morto?” chiede Zac “Mannaggia!! È vero!! Quel dannato polipo non c’è mai quando
serve! Però…..” sorride diabolico.
Qualche giorno dopo Jack
porta Zac si un isola disabitata, o quasi….. “Miei sudditi!” esclama Jack
quando ritrova gli indigeni. Loro lo guardano stupiti “Vi ho portato un nuovo
Dio da adorare” “Dio?” chiede preoccupato Zac.
Gli indigeni urlano assieme "Palekelekeeeh!". Prendono zac e
lo legano.
"Dove mi portate?". Jack:"Lo
scoprirai presto efron...molto presto... lamsese yuneke... snip-snip... addio
efron!". Viene portato via...
“Che bello,
finalmente ci siamo liberati di Efron” sospira Jack seduto sotto l’albero
maestro della sua amata Perla “Già, meno male, sopporto più te che lui”
concorda Geoffrey passandogli una bottiglia di rum. Jack ne assapora un goccio
“Credi che se lo siano già mangiato?” Geoffrey fa spallucce “Lo spero per lui”.
La nave inizia ad oscillare pericolosamente. I due si alzano e vanno al
parapetto. Dalle acque appare l’Olandese Volante. “Will?” esclama incredulo
Jack. “NO!” fa una smorfia riconoscendo quella voce. “Efron? Ora si che sei
orribile con quella testa da polipo!” esclama Geoffry. “Ma che fine ha fatto
Will?” chiede Jack “L’ho lasciato su un’ isola con Elisabeth, credo che tu
sappia a fare cosa” Jack ridacchia “Immagino, ma cosa vuoi ancora da noi?” Zac ride
sguaiatamente “Uccidervi!”
Jack e Geoffrey alzano un sopracciglio.
Jack:"Cosa vorresti fare Efron?".
Zac:"Uccidervi!". *tuoni e lampi*
I due pirati si guardano e scoppiano a ridere.
Zac:"Non scherzo Sparrow!".
Gore Verbinski:"Wowowo Efron scendi da lì,
potresti farti male! Vieni qua ti sculaccio monello!".
Zac:"...ma Gory! Uffa!". *saltella sul
posto*
Gore:"Non chiamarmi così! Quante volte t'ho
detto di seguire il copione!?".
Johnny (sempre nei panni
di Jack):“Ragazzi, qui si va per le lunghe”
Geoffrey sospira: “Ho
bisogno di una pausa”
Johnny annuisce ed esce
dal set. In quel momento una bambina con i capelli dorati spunta dalla folla di
tecnici a corre verso di lui.
Johnny: “Lily!”
La bambina sorride ma
evita il papà e si getta tra le braccia di Geoffrey: “Ciao!!”
Geoffrey ride: “Ciao
piccolina come stai?”
Lily: “Bene!”
“Hei!” si lamenta Johnny
“E il tuo papà non lo saluti?”
La bambina gli salta al
collo “Ciao Papà!”
Johnny la stringe a sé
“Che ci fai qui?”
“Sono riuscita a
convincere la mamma a portarmi qui”
Si sente un rumore
infernale, i tre si girano e vedono Zac che è caduto sul serio.
“Che citrullo” sospira
Johnny.
Poco dopo Zac si avvicina
a loro ancora tutto ammaccato.
Zac: “Ciao bella bambina!”
Lily: “Ciao citrullo”
Zac corruga stupito le
sopracciglia.
Johnny sgrana gli occhi
“Lily! Non doveva farmi vedere la tua nuova bambola?” poi prende per mano sua
figlia e si allontana.
Lily accompagna il papà vicino alla sua sediolina.
Laly:"Eccolaa!!!". Mostra a Johnny la
sua nuova bambola stringendola forte.
Johnny:"Mi ricorda qualcuno...". La
bambola stranamente assomigliava a Will Turner, alias Orlando Bloom.
Lily:"E' un regalo di Geoffrey! Non è stato
gentile lo zio?".
Johnny stupito:"Zio!?".
Lily:"Sisi!". Corre verso Geoffrey e lo
abbraccia.
Johnny sospira sconsolato
“Ora la mia bambina preferisce stare con Geoffrey che con me, che ingiustizia”
“Dai su non te la
prendere”
Johnny sobbalza spaventato
e si gira a guardare Orlando “Che ci fai qui? Oggi non è la tua giornata
libera?”
“Già, ma non ho niente da
fare, quindi sono venuto a dare una mano” risponde Orlando “Certo che è proprio
bella la tua bambina”
Johnny sorride orgoglioso
“Si, è un piccolo fiore che deve ancora sbocciare”
“Per sua fortuna a preso
dalla mamma”
Johnny lo fulmina con lo
sguardo “Come prego?!”
“Scusa mi stanno
chiamando” risponde Orlando correndo via.
“Bloom!!! Vieni qui se hai
il coraggio!” esclama Johnny rincorrendolo.
Lily corre verso il suo fantavolante papà.
Lily:"Pà!! Pà lascia stare zi-Orlando!".
Johnny:"...Lily, lo sai che il tuo papà
scherza...".
Gore Verbinski ai suoi collaboratori:"Ragazzi
iniziate a girare! Presto!".
Le telecamere cominciano a spostarsi su Johnny e
la piccola Lily.
Gore:"Lily! Potresti fare un bel sorriso alle
telecamere?".
Lily:"Certo!". La piccola bionda sfoggia
un sorriso grande come un ombrello e fa intenerire i presenti...
Lily: “Tutti in ginocchio
davanti alla Regina dei pirati!!”
Johnny: “Tesoro scendi
dalla postazione di vedetta per favore”
La bambina mette il
broncio: “Papà non rovinare tutto!! Se no ti faccio mettere al bando!”
Johnny: “Tesoro è
pericoloso! Scendi subito da lì!! E metti via quella spada!”
Gli occhioni della bambina
si fanno lucidi: “Ma papà…..”
Geoffrey mette una mano
sulla spalla a Johnny: “Dai lasciala giocare”
Lily afferra la palla al
balzo e fa gli occhi da cerbiatto “Ti prego!” Supplica il suo papà.
Johnny: “Tesoro se non
scendi da lì il papà perderà il lavoro” le dice guardando intimorito il
regista.
Johnny strabuzza gli occhi
vedendo Gore che si asciuga una lacrimuccia (alla Franky)
Gore: “Lasciala fare
Johnny, non c’è fretta”
Johnny guarda male la sua
bambina, che bella felice riprende a governare il mondo dei pirati dall’alto.
Geoffrey ride: “È proprio
una dote di famiglia recitare eh?”
Johnny si toglie l'amato cappello dalla tesa e lo guarda.
Cappello:"Che aspetti? ...quei due t'hanno
rubato il cuore di Lily... coraggio mangiali! Cosa può succederti? Sei Johnny
Depp!!".
Johnny guarda incredulo il cappello mentre la
figliola recita a suo agio davanti alle telecamere.
Johnny:"...t-tu parli?!".
Cappello:"Certo! Io sono magico, perché sono
di proprietà della Disney!"
Johnny:"Ok-ok, cosa devo fare?".
Cappello: “Uccidili!”
Johnny: “Ma non posso,
sono miei amici!”
Cappello: “Ma ti hanno
portato via Lily!”
Johnny sposta lo sguardo
dalla sua bambina agli “zii” che la guardano sorridenti.
“Non posso” mugugna
Johnny.
“Johnny! Con chi stai
parlando?”
L’attore/pirata si gira, e
con molta sorpresa vede Vanessa.
Johnny: “Amore cosa ci fai
qui?”
Vanessa: “Sono venuta a
prendere quella peste di nostra figlia. Ma che cosa sta combinando?”
Johnny: “Mi distrugge il
cuore, preferendo stare con Orlando e Geoffrey”
Vanessa ride: “Ma tesoro, lo sai che Lily ti adora” gli da un bacio sulla
guancia.
Vanessa si avvicina al
set: “Lily! Scendi che dobbiamo tornare a casa!”
Lily: “Dai ti prego!
Ancora 10 minuti!”
Vanessa scuote la testa:
“Scendi forza, se no ti perdi One Piece, sono quasi le 5!”
Lily sgrana gli occhi:
“Cosa?!!”
La bambina scende svelta e
si libera subito dagli accessori da pirata.
Lily: “Andiamo?”
Vanessa: “Si, saluta papà”
Lily salta al collo del
suo papà e gli stampa un bacio sulla guancia “Ciao papino, ti voglio bene”
Johnny si scioglie rassicurato dalle parole della figlia “Anche io tesoro”
Poi le due donne della sua
vita si allontanano sparendo presto tra la folla.
Gore: “Forza! Riprendiamo
da dove ci siamo interrotti!”
Gore:"Forza Johnny! Goffrey! Efron! Si gira!".
Gli operatori delle telecamere si spostano su i
tre pirati... uno un pò meno...
Gore:"Eeeeh... AZIONE!".
Johnny guarda Zac:"...Zac,io sono tuo padre!
...nonono... ho sbagliato battuta!".
Geoffrey:"Ohh Johnny! Sei incredibile!".
Zac corre verso il capitano della perla nera e lo
abbracccia.
Zac:"Oh papino!".
Johnny: “Efron!!
Mollami!!”
Zac: “O quanto sono felice!
Finalmente ho trovato il mio papà!!”
Johnny: “Efron! Non sono tuo padre! Mannaggia!!”
Zac si stacca: “Come no?
Perché mi hai illuso così?” al ragazzo vengono le lacrime agli occhi.
Johnny: “Per la miseria!!
Stavo solo pensando a Star Wars! Mi sono confuso!”
Zac comincia a piangere
come una femminuccia.
Cappello: “Secondo me
dovresti ucciderlo”
Johnny: “Ma dico!! Sei un
cappello con istinti da omicida?!!!!”
Cappello:"eheh...".
Johnny:"Incredibile!".
Zac:"...papone! ç_ç perchè m'hai
abbandonato?".
Johnny:"Efron...".
Zac lo interrompe:"...no! Ora sono Zac
Depp!".
Johnny:"...però ti serve il secondo nome!
...ma cosa dico?! Efron dissolviti!".
Geoffrey è in piedi
davanti al timone a bersi tranquillamente un goccio di rum, quando un pirata
dalla corsa strana si nasconde dietro di lui.
“Johnny, che diavolo stai
facendo?”
Johnny: “Ti prego,
nascondimi!! Efron si è messo in testa che sono suo padre!! Non mi lascia in
pace!!”
“Papinooooooooooooooooooooooo!!!!
Dove sei????? Vuoi giocare a nascondino????”
“Aiuto!!” sussurra Johnny.
Efron si avvicina a
Geoffrey “Zio hai visto papino?”
Geoffrey strabuzza gli
occhi “Zio???? Ma cresci un po’ Efron! E fa un favore a tutti!! Buttati in mare
e fatti mangiare dai pescecani!!”
Efron:"Gore, ziettuccio Gory, durante il montaggio potresti far
aggiungere i pescecani nell'acqua? Così posso seguire il consiglio dello zio
Geoffrey!"
Gore:"Come vuoi figliolo!".
Efron:"Cosa vuoi dire con la parola
'figliolo'?... non dirmi che anche te sei mio p-p-p-padre?".
Il Zac inizia a piangere per la confusione.
Johnny:"Che t'avevo detto Efron!? Io NON sono
tuo padre!".
Il Zac si strappa la maglia con la scritta 'W i
peperoni' e urla senza contegno.
Efron:"AAAHHH!!!".
Gore afferra un bocchettone dell'acqua
dell'impianto antincendio e comincia a bagnarlo.
Gore:"Riprendi-riprendi!! Questo è oro!
...figliolo questo ti renderà più forte!"
Jack: “Ma secondo te è
normale?” chiede a Geoffrey guardando Gore che bagna Zac.
Geoffrey alza un
sopracciglio: “Bah, uno dei tanti misteri dei registi”
Jack: “Sono tentato di
scappare da questo manicomio”
Geoffrey: “Ma non puoi! Se
no tutte le tue fan ci rimarranno male!”
Jack sbuffa: “Si ma dove
finisce la mia dignità?”
Zac:
“Papààààààààààààààààààààààààààààààààààààààà!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Vieni
anche tu a fare il bagno!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
Jack: “Efron!! Per la
millesima volta!!! Non sono tuo padre!! E come secondo nome tu avresti
imbecille!!!”
Gore: “Forza Johnny!!
Anche tu in scena!”
Jack: “Ma non ci penso
neanche!!”
Il povero Johnny non fa in
tempo a finire la frase, perché Gore sposta il bocchettone dell’acqua su di lui
e lo bagna dalla testa ai piedi.
Jack: “Ma cosa ho fatto di
male nella vita?”
Geoffrey ride di gusto:
“Hai messo al mondo quel idiota!” dice indicando Zac.
Jack lo guarda malissimo:
“Non ti ci mettere anche tu Rush!!!”
Gore:"Geoffrey anche te! Sotto l'acqua fredda!".
Geoffrey:"...ma anche no!".
Gore innaffia il pirata con l'acqua gelida, come
fosse il prato della sua spropositata villa.
Gore:"...chissà! Se mettessi un semino di
zucca nella testa di Zac, potrebbe crescere un pò di materia
"interna"? ...Betty [ho preso un nome a caso :P] andresti a comprare
dei semi di zucca?".
Betty:"Subito".
Johnny e Geoffrey si avvicinano a Zac, che salta
tra le braccia del nuovo padre.
Zac:"Papino, non lasciarmi cadere!".
Johnny apre le braccia e Zac cade come un
sacchetto di peperoni.
Betty(carino come nome):
“Ho trovato i semi!!!” urla avvicinandosi al regista.
Gore: “Efron!! Vieni qui!”
Zac lo guarda spaventato:
“Perché?”
Gore: “Voglio renderti più
intelligente piantandoti una zucca nel cervello!!”
Zac: “E come fai a
piantarla dentro?”
Gore fa spallucce: “Ti
taglio la testa no?”
Zac sgrana gli occhi:
“NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!” urla iniziando a correre.
Jack, molto furbescamente,
gli fa uno sgambetto e Zac cade di nuovo a terra come un sacco di peperoni.
Gore si avvicina correndo
a blocca Zac: “Grazie Johnny, ho il tuo permesso di padre per fare questo
esperimento?”
Jack: “Fai quello che ti
pare, ma io non sono suo padre!!!!!!!”
Betty porge i semi di zucca al regista,che nel frattempo s'è procurato
una sega circolare per aprire Efron.
Gore:"Bene-bene". Ma appena volge lo sguardo
sui delicati semini..."Ma questi sono SALATI!".
Betty:"...".
Zac:"...quindi non mi vuoi più fa crescere il
cervello? Evviva!".
Johnny & Geoffrey all'unisono:"...ti
servirebbe!".
Zac corre dal nuovo padre e lo abbraccia.
Zac:"Oh papino, non sei felice anche
te!?".
Johnny:"Non immagini quanto...".
Mentre padre e figlio si scambiavano amorevoli
gesti d'affetto, il pirata e il regista gustavano i deliziosi semi di zucca
salati... [che sete!]
“Gore!!!!”
Il regista si gira e
sgrana gli occhi vedendo chi sta correndo verso di lui: “Keira che ci fai qui?”
Keira: “Gore ti prego
perdonami!!! Riprendimi nel cast!!!! Sono stata una cretina a non voler più
fare pirati!!”
Johnny: “Ma tu non eri
impegnata a fare sesso con Orlando una volta ogni dieci anni?”
Keira gli salta al collo:
“Johnny!!! Vero che tu mi rivuoi al tuo fianco?”
Johnny arrossisce: “Bah
veramente…”
Keira non lo ascolta: “Dai
avete preso anche Orlando! Riprendete anche me!!”
Gore: “Orlando fa una
scena piccola Keira, niente di speciale, se ti prendessimo dovremmo cambiare
tutta la storia”
Keira fa gli occhi dolci:
“Vi prego!!!”
Johnny si gratta la testa
imbarazzato: “Veramente abbiamo già preso una brava attrice”
Keira sgrana gli occhi
infuriata: “CHI?!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
“Me”
I tre si girano e si
trovano davanti la bellissima, fantastica, inimitabile, bravissima, talentuosa,
meravigliosa, bellissima.. ops l’ho già detto… Insomma, la grandissima Nicole
Kidman!!
Keira:"Ti prego Gore, fammi almeno provare! Per favoreee!".
Gore:"Ehm...no...":
Keira:"GORE!".
Gore:"Ok! Ok!...vediamo, Johnny proponi
qualcosa...".
Johnny:"Mhh... sarà difficile, ...allora un
razzo è appena caduto sulla tua casa, mandandola in frantumi e mentre tentavi
di fuggire, sei caduta di testa nel cesso...".
Zac:"Papino, che schifo...".
Johnny:"Shh! Zitto peperone!".
Geoffrey, Nicole e Gore si guardano stupiti.
Johnny continua il suo
insensato discorso, con un filo logico che capisce solo lui, proprio alla Jack
Sparrow.
Nicole all’orecchio di
Geoffrey: “Ma è normale che faccia così?” chiede sussurrando.
Geoffrey fa spallucce:
“Magari ha preso un colpo di sole”
Nicole: “Non sapevo che ci
fosse anche Zac nel cast”
Geoffrey sospira: “Per
nostra sfortuna si”
Nicole guarda stupita Zac
che cerca di fermare i discorsi contorti di Johnny.
Geoffrey: “Secondo me sta
blaterando cose senza senso per lo shock di aver scoperto di essere padre”
Nicole alza un
sopracciglio (diamine che invidia!!! Io non riesco a farlo!!): “Padre?”
Johnny si gira furente
verso Geoffrey: “Rush!!! Smettila!!! Io non sono il padre di questo peperone!!!
Sarebbe più credibile dire che Nicole è sua madre!!!”
Zac si blocca e sgrana gli
occhi, si gira verso Nicole mentre gli occhi si fanno lucidi: “Mammina!!!!!”
urla correndole incontro.
“Oh mio Dio” sussurra la
povera Nicole.
Zac si tuffa in una corsa stile Hollywood (spiaggia, i due
innamorati...) verso Nicole.
Le lacrime solcavano dolcemente il viso del
giovane.
Zac:"Mammaaa!!!".
Nicole cerca riparo dietro le spalle di Geoffrey.
Il biondo-peperone abbraccia entrambi.
Zac:"Mamma! Promettimi che m'insegnerai ad
andare in bicicletta?".
Nicole spaesata:"Ma cosa?".
Zac:"Promettimelo mamma!".
Johnny guarda divertito la scenetta comica ed
infine azzarda alcune parole.
Johnny:"Quindi, dovremmo essere
sposati...".
Geoffrey: “emm…. Allora…
ma ne siamo proprio sicuri?”
Johnny: “Ma no!!! Stavo
scherzando!!!! Io sono già sposato!!!” esclama cercando di togliersi le corde
che gli legano le mani.
Zac: “Mi dispiace ma le
cose si devono fare bene!!! Dovete sposarvi!! Se no a scuola mi prenderanno
tutti in giro per non avere dei genitori sposati!!”
Nicole: “Ma io non sono
tua madre!!!”
Zac prende un pezzo di
scotch e lo mette sulle bocche dei due poveri malcapitati, che tentano
inutilmente di protestare.
Zac: “Vai avanti zio!!!”
Geoffrey: “Allora, con
l’autorità che Zac mi ha affidato io vi dichiaro…”
“NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
(ti lascio a te la scelta
di chi sia questo no ^^)
"NOOOOOOOOOOOOO".
Urlò Zac (forse non t'aspettavi ancora il
peperone, però non saprei chi aggiungere...).
Zac:"Ho finito il rullino della macchina
fotografica! Fermi tutti!".
Geoffrey:"Zac...".
Zac:"Non ora! ...oh no! Come faccio?".
Geoffrey:"ZAC!".
Zac:"Cosa vuoi zio!?".
Geoffrey:"E' digitale!".
Zac:"Santo cielo! Vuoi dire che
funziona...".
Geoffrey:"Si esatto...".
Zac:"...ma le dita devono avere delle misure
precise?".
Johnny e Nicole, dopo svariati tentativi
riuscirono a liberarsi.
Johnny:"Efron, digitale non significa che
funziona con le dita!".
Zac lo guarda spaesato: “Ah no? E allora perché si dice digitale?”
Johnny si spiaccica una mano in faccia per la demenza di suo figlio… emm…
di Zac.
Nicole: “Gore, io me ne vado!! Questa è una gabbia di matti!!! Riprendi
pure Keira!” esclama iniziando ad andarsene.
Zac: “Nooooooooo!!! Mammina!!! Non mi abbandonare ti prego!!!!” esclama
saltandole al collo.
Nicole guarda incredula il ragazzo e si scioglie davanti ai suoi occhi
lucidi, che assomigliano tanto a quelli di un bambino.
Nicole: “Zac io ho già una figlia”
Zac: “Ti pregoooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!! Almeno per qualche
giorno!!!!!!!!!!!!!!” la supplica congiungendo le mani.
Nicole, presa per pietà, sospira: “D’accordo”
Zac: “Evviva!!!!!! Forza zio!! Sposali!!!”
Nicole sgrana gli occhi: “E no!!! Questo no!!!”
Zac:"T-ti pregoooo?!".
Nicole:"NO!".
Geoffrey sarcastico:"Ahah, scommetto che è
colpa di Johnny... è un pirata da quattro soldi!".
Zac:"...io ne ho solo due! Papino, costi
troppo!".
Il peperone viene ignorato di peso.
Johnny:"Ah, io sarei un pirata da quattro
soldi? ...chi ha colpito la maledizione? ...chi non è morto da eroe? ...".
Zac indicandosi, per dar manforte al
padre:"...chi è padre di questo talento?". Alza lo sguardo.
"...uh! Un dito!".
Nicole: “Io me la filo” dice cercando di svignarsela.
Gore: “Ferma lì!!! Ormai hai firmato il contratto!!! Non puoi
andartene!!”
Zac: “Oh ma ne ho 5 di diti”
Johnny: “Si dice ho 5 dita”
Zac si guarda anche l’altra mano: “Ma qui ne ho altre 5!!! Allora fanno
10!!”
Nicole sgrana gli occhi: “Non pretenderai mica che resti in un manicomio
del genere?!!!”
Gore prende il contratto e glielo schiaffa a due centimetri dal naso.
Gore: “Guarda qui” dice indicando la firma.
Nicole: “Me ne vado lo stesso!”
Gli occhi di Gore brillano: “Non puoi, ormai hai venduto la tua anima a
me!! Come tutti gli altri”
Nicole: “Cosa?!!”
Zac si toglie le scarpe, nauseando tutti i presenti.
Zac:”Pà! Dopo mi riallacci le scarpe?”.
Johnny:”Ma anche no!”.
Zac:”…uno,due,tre,quattro e cinque!! “.Si sfila
anche la seconda “Ho dieci diti anche nelle scarpe!”.
Nicole continua la discussione con Gore.
Nicole:”Cosa significa che la mia anima
t’appartiene?”.
Gore un po’ imbarazzato: “Eheh, ehmm, ho detto
appartiene? Volevo dire appare un piede!”.
Nicole sgrana gli occhi.
Zac:”…ma solo se togli le scarpe!”.
Johnny e Geoffrey:”Efron smettila con le scarpe e
per l’amore del cielo, lavati i piedi!”.
Zac:”Ma io mi lavo!”.
Johnny: “Eh meno
male!”
Il povero attore/
pirata si tocca la testa: “Mamma mia, tra poco mi esplode la testa a casa
vostra!!
Gli occhi di Zac
diventano lucidi: “Ma papino!!”
“Johnny? Johnny? Sveglia
tesoro”
Johnny si guarda
intorno spaesato, ma chi lo sta chiamando?
“Johnny!”
Johnny apre gli
occhi e si guarda intorno. Incrocia gli occhi di sua moglie.
Johnny: “Vanessa?”
Lei gli metta una
mano sulla fronte: “Amore stai bene? Continuavi a dimenarti”
Johnny corruga le
sopracciglia e si accorge di essere nel letto di casa sua.
Si riappoggia al
cuscino: “Grazie a Dio era solo un incubo!!!”
FINE
Per Achamo: sinceramente non sapevo come
farlo finire, spero che così ti sia piaciuto lo stesso ^^
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