Roronoa's eleven

di Rogi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 28: *** Capitolo extra ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1

PREMESSA

Salve gente!!! Volevo solo informavi che questa fan fiction è una mia follia personale!! Ho visto i tre film di Ocean’s in due giorni e la mia mente contorta ha elaborato una fan fiction!! Mi sono semplicemente chiesta e se al posto dei ladri provetti ci fosse la ciurma di Rufy? Bè questo è il risultato!! ^^

Ah!! Quasi dimenticavo!! Sarà una Zonami ovviamente!! ^^

Ora smetto di rompere la scatole e vi lascio al primo capitolo!!

Ciao!!

Rogi

 

RORONOA’ S ELEVEN

 

CAPITOLO  1

 

Il cancello del carcere si aprì, in lontananza si vide la sagoma di un uomo che camminava verso l’uscita. Aveva una giacca in una mano e la teneva dietro la schiena come un modello che sfilava sulla passerella. Con un gesto salutò la guardia che chiuse il cancello dietro di lui. Fece ancora qualche passo poi si fermò. Si girò e guardò dietro di sé. Un mezzo sorriso apparì sul suo viso. I tre orecchini che aveva all’orecchio sinistro tintinnarono quando si alzò una folata di vento. L’uomo respirò a pieni polmoni quell’aria che sapeva di libertà. Finalmente, dopo cinque anni, respirava aria veramente pulita.

Molti si chiedono che cosa può pensare un uomo in prigione per anni. Alcuni si pentono, si davvero, passano le giornate a piangere su loro stessi, ma non era questo il caso di Zoro, si era così che si chiamava quell’uomo. Zoro non si era mai pentito di quello che aveva fatto. Perché doveva pentirsi di aver truffato un miliardario per vivere un po’ meglio? No, non c’era niente di cui pentirsi.

Ebbene si, Roronoa Zoro era un ladro, ma non un comune ladro da quattro soldi, ma uno di classe e se i colpi andavano bene tornava a casa con milioni di dollari. Casa, neanche ce l’aveva una casa. Gli piaceva vivere la vita giorno per giorno, senza mai pensare al domani, cambiava ogni notte albero e donna, si, molte donne.

Ebbene questa è la seconda cosa a cui un uomo può pensare quando è in prigione, alla donna amata. Ma neanche questo è il caso di Zoro. Aveva amato una sola donna nella sua vita, il loro rapporto era durato cinque anni, fino a quando una sera non l’aveva ritrovata a casa che gli faceva le corna con il suo ex migliore amico. Da allora si era ripromesso di non amare nessuna donna, così ogni sera ne cambiava una. Non prostitute sia chiaro, semplicemente aveva un gran carisma e un fascino a cui le donne non sapevano resistere. Piaceva alle donne e lo sapeva, e sfruttava questa carta a suo vantaggio quando voleva.

Bè signori, vi starete chiedendo infine a cosa aveva pensato Zoro in quei cinque lunghi anni chiuso in carcere.

Prese un foglietto che aveva nella tasca dei pantaloni, c’era su un indirizzo. Sorrise soddisfatto. Non si era tenuto le mani in mano in carcere. Aveva mantenuto i rapporti con i suoi compagni di truffe che gli passavano tutte le informazioni che gli servivano.

Quel foglietto era il punto di inizio. Per cosa? Per la sua vendetta, ovviamente.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

CAPITOLO 2

 

Scosse la testa abbattuto. Non era possibile che c’erano degli uomini così poco portati per il poker, non era un gioco difficile dopo tutto.

“Ti conviene passare Pell”

L’uomo lo guardò stupito “Ma ho una coppia di dieci Ace”

Sospirò “Una coppia di dieci non ti porta da nessuna parte”

“Ma io giocavo sempre quando avevo una coppia”

Sbuffò infastidito “Mi hai chiesto o no di insegnarti a giocare a poker come si deve?”

“Si ma..”

“Hai già cambiato le carte e Hina ha puntato 200 dollari, non credi che abbia in mano qualcosa di più di una coppia di dieci?” lo interruppe.

Pell fece una smorfia e mise la carte sul tavolo “Passo” mormorò sconsolato.

“Ma Ace!! Così non mi fai mai vincere!” esclamò Hina.

“Scusami cara, ma non posso far commettere queste idiozie, sono o no il vostro maestro?” chiese guardando gli altri tre seduti al tavolo.

“Dai Albida, tocca a te dare le carte” aggiunse.

“Ace ma toccano a me le carte” disse Chaka.

“Ma no scemo! Tu le hai date prima!” esclamò Bagy.

“Ah già è vero” disse quello dandosi una botta sulla fronte.

Ace si mise una mano in faccia abbattuto. Ma che ci faceva lui lì? Il grande ladro Ace in una sala di un bar decaduto a insegnare a giocare a poker a dei dilettanti. Quanto gli mancavano i bei giorni, passati a derubare miliardari senza che se ne accorgessero. Ma la sua banda era finita tutta in carcere, tranne lui che si era salvato. Anche quella canaglia del suo migliore amico si era fatto fregare e sarebbe uscito tra dieci anni. Che vita orribile. Quanto avrebbe dato per sentire di nuovo l’adrenalina scorrergli nelle vene durante un colpo!

“C’è un posto in più?”

Il suo cuore perse qualche battito sentendo quella voce. Sorrise, finalmente era venuto a salvarlo.

Alzò lo sguardo incrociando gli occhi neri del suo migliore amico.

“Certo” rispose.

L’uomo dai capelli verdi si sedette al tavolo con loro.

“Ciao a tutti mi chiamo Zoro”

“Ciao” risposero quasi in coro i dilettanti.

“Anche tu a prendere lezioni?” chiese Chaka.

Zoro soffocò una risata “Diciamo di si” si girò a guardarlo.

Ritrovarono subito la loro complicità, che li caratterizzava fin da bambini, riuscivano a parlarsi a occhiate. In quel momento, Zoro gli stava chiedendo: come diavolo ti sei ridotto?

Eh vorrei saperlo amico mio, vorrei saperlo.

Gli sorrise, finalmente qualcosa sarebbe cambiato.

Albida iniziò a dare le carte, tranne a lui ovviamente.

Zoro se ne accorse “Tu non giochi?” gli chiese.

“Io sono il maestro, non gioco”

Zoro trattenne un sorriso, che sarebbe stato sicuramente di scherno.

Abbi pietà di me amico, te la sei passata meglio di me che eri in carcere.

“Zoro tocca a te a parlare” disse Albida.

Zoro prese le carte, le guardo per un attimo “Punto 300 dollari” disse lanciando al centro del tavolo le sue fiches.

“Ah! Io passo!” esclamò Bagy gettando le sue carte ad Albida.

“Anche io” disse Chaka imitandolo.

La tecnica del terrore. Era una classica mossa di Zoro, terrorizzare tutti con un bluff. Con i dilettanti poi, funzionava benissimo!

“Hei ragazzi!” esclamò “Non così in fretta!” tutti i dilettanti lo guardarono “Secondo me sta bluffando!”

Zoro sorrise.

“Ecco! Vedete?! Sta sorridendo! Classico gesto di quando uno è stato beccato!” continuò.

Hina lo guardò indecisa, iniziò a mordersi il labbro inferiore “D’accordo, ci sto” lanciò le sue fiches al centro del tavolo.

“Anche io!” Pell fece lo stesso.

Albida fece una smorfia “No ragazzi, io passo” disse rimettendo le carte nel mazzo “Allora quante ne vuoi?” chiese a Zoro.

“Nessuna”

I dilettanti lo guardarono stupiti.

Ace scoppiò a ridere. Quella volpe non si smentiva mai.

“Non fatevi terrorizzare”

Lo guardò divertivo. Mi dispiace ma non posso perdere la faccia a causa tua.

“Io tre” disse Hina, scambiando le sue carte con quelle del mazzo.

“Io due” disse Pell.

Passò qualche secondo di silenzio e tutti gli occhi si puntarono su Zoro.

“Io gioco tutto” così dicendo mise tutte le sue fiches al centro del tavolo.

Ace contò le fiches, 3000 dollari. Appena uscito di prigione giocava così tutti i suoi risparmi? Dopotutto, l’aveva sempre saputo che era un pazzo quel Roronoa, ma era per questo che erano amici per la pelle, no?

Hina continuava a mordersi il labbro frenetica “Ci sto” disse infine mettendo le fiches al centro.

Pell fece una smorfia “Io lascio”

Ace sorrise “Bene, siamo al momento della verità, cos’hai Hina?”

Lei sorrise spavalda “Full” disse mostrando tre fanti e due dieci.

La comitiva di dilettanti esultò, congratulandosi con la donna.

“Mi dispiace Zoro, ma mi sembra che il tuo bluff non abbia retto” adorava battere il maestro, si perché Zoro era questo per lui. Oltre ad essere il suo migliore amico era il suo maestro, gli aveva insegnato tutti i trucchi del mestiere.

Sul viso del ladro apparì un sorriso beffardo “Chi ha detto che stato bluffando?”

Ace lo guardò stupito mentre mostrava a tutti un poker di donne.

“Non ci posso credere” mormorò incredulo.

“AH!” si arrabbiò Hina “Grazie tante Ace!” urlò mentre prendeva la sua giacca e usciva dalla stanza.

Pochi secondi dopo gli altri dilettanti, dopo aver salutato i due, la seguirono per cercare di calmarla.

Finalmente soli i due amici si guardarono negli occhi.

Ace era davvero felice che Zoro fosse lì.

Lui sorrise “Ti va una birra?”

 

ANGOLO DI ROGI

Ok gente, spero di aver descritto decentemente una partita di poker, è risultato più difficile di quanto pensassi. U.U

Allora! È arrivato Ace! Ho pensato molto a chi mettere come braccio destro di Zoro. Inizialmente avevo pensato a Rufy, ma poi mi sono ricordata che è un po’ troppo scemo per fare il vice di una banda di ladri. Sono passata a Sanji, ma non volevo cambiare i battibecchi tra lui e Zoro così ho lasciato perdere anche lui. Gli altri della ciurma avevano già il loro ruolo così ho puntato su Ace! Spero di non aver deluso nessuno!

Grazie a chi legge ^^

 

RECENSIONI:

 Tsukichan: felicissima che ti piaccia anche questa pazzia!! ^^ e comunque quei film devi vederli! Sono stupendi! Il trio Clooney, Pitt e Demon è a dir poco fantastico! Per quanto riguarda Nami dovrai aspettare ancora un po’, credo proprio che sarà reclutata per ultima e dal caro Zoro in persona ^^ e faranno scintille in tutti i sensi garantito!! :P Intanto spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo!! ^^ un bacio!!

 GLoRi: eccomi con il secondo capitolo!! Anche a me è piaciuto un sacco il film! Infatti guarda che mi sono ridotta a fare!! ^^ però devi vedere anche gli altri due! Sono fantastici!! Spero ti sia piaciuto questo capitolo!! Ciao!!

 Achamo: NOOOOOOOOO!!! Johnny Depp è il mio attore preferito!!! Ti stimo fratella (come direbbe Vernia) ^^ Anche se non avevo pensato a Nemico Pubblico sinceramente, comunque tra Zoro e Johnny è una bella lotta di fascino!! E comunque il film te lo consiglio vivamente è bellissimo ^^ Spero ti sia piaciuto anche il secondo capitolo ^^ ciao!!

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3

CAPITOLO 3

 

“Come hai fatto a uscire così presto? Ti avevano dato quindici anni”

“Buona condotta e attacchi giusti, fuori con la condizionale”

“E sarebbe?”

“Lontano dai casinò”

Ace scoppiò a ridere “Tornerai dentro in men che non si dica allora!”

Zoro sorrise. Erano seduti a un tavolo di un bar con una birra ciascuno. Era da cinque anni che non vedeva Ace, eppure non era cambiato di una virgola. Sia fisicamente che caratterialmente. Stesso taglio ai capelli neri, stessi occhi sottili, stesso sorriso da bambino, ma soprattutto stessa determinazione.

“Prima devo fare una cosa”

“Un colpo?” chiese elettrizzato.

Annuì “Ovviamente”

“Allora, dove e quando”

“Voglio farla pagare a chi mi ha mandato dentro”

Ace sospirò “Io te l’avevo detto di non metterti in affari con Mihaw, ti ha fregato come supponevo”

Grugnì infastidito “Non ricordarmelo per favore. Per colpa di quel bastardo ho perso cinque anni della mia vita”

Aveva sempre saputo che quel Mihaw fregava tutti, ma non aveva potuto rifiutare la sua offerta. Doveva rubare un anello alla Regina Elisabetta, un anello che non valeva niente in confronto a tutti gli altri della sua collezione, e in cambio gli avrebbe dato 40 milioni di dollari, come poteva rifiutare? Il colpo era stato un gioco da ragazzi, si era divertito a fingere di essere un conte di un paese lontano. Era entrato nella famiglia reale senza tanti problemi e una volta dentro al Buckingham Palace, era stato semplicissimo disattivare l’allarme, prendere l’anello e sostituirlo con un falso. Ancora oggi la Regina crede che l’anello, che a volte porta al dito, sia quello originale. Ma poi Mihaw l’aveva fregato. Gli aveva consegnato il denaro, ma appena era uscito dal suo casinò una squadra di polizia l’aveva fermato arrestandolo per il furto al cavò del casinò. Come se sarebbe uscito dalla porta principale con tutto l’incasso se l’avesse davvero prosciugato! Ovviamente Mihaw aveva architettato tutto per avere quel dannatissimo anello senza sborsare un soldo.

Strinse i pugni, infuriato di esserci cascato come un allocco.

Ace bevve un sorso della sua birra “E mentre tu eri dentro lui si è dato da fare”

“Lo so” disse disgustato “Ha fatto affari a Las Vegas”

“E che affari!” esclamò Ace.

“Mirage, Bellagio e MGM Grand”

Quelli erano i nomi dei tre alberghi che erano di sua proprietà. Cinque anni prima aveva solo il Mirage, ma poi aveva acquistato anche gli altri. Lo stronzo era diventato un miliardario. Ma la sua felicità non sarebbe durata molto, l’avrebbe ripulito fino all’ultimo centesimo.

“Allora, quale dei tre?”

Alzò lo sguardo. Guardò Ace mentre beveva un altro sorso di birra.

“Tutti e tre ovviamente”

Ace sputò da un lato tutta la birra che aveva in bocca.

Lo guardò divertito, di certo era un piano folle, ma non credeva che sarebbe rimasto così sorpreso.

“Che cosa?!” esclamò dopo essersi ripreso.

“Tutti e tre” ripeté “La stessa notte”

Ace corrugò le sopracciglia “Secondo me la prigione ti ha dato di volta il cervello”

Alzò gli occhi al cielo “Andiamo! Sarà solo un po’ difficile!”
Lui sgranò gli occhi “Difficile?! Zoro è impossibile! Neanche se fossimo in cinquanta potremmo farcela!”

“Per questo mi serve il tuo aiuto, tu hai dai buoni agganci, mi servono una decina di ladri esperti”

Ace scosse la testa “Non ce la faremo mai”

Zoro si sporse verso di lui appoggiandosi al tavolo “E se ti dicessi che tutti gli incassi dei tre casinò vengono raccolti in un unico cavò?”

“Ti direi che sei pazzo, perché quel cavò sarà impossibile da penetrare”

“Andiamo!” esclamò “Nessun sistema di sicurezza è perfetto! Non credevo che gettavi la spugna così facilmente!”

“Zoro, se fosse minimamente possibile ti direi di si. Ma quando una cosa è impossibile, è impossibile!” esclamò sottolineando l’ultima parola.

Si riappoggiò allo schienale della sedia. D’accordo, con le buone non funzionava, allora sarebbe ricorso al suo tallone d’ Achille.

“E se ti dico che guadagneremo 150 milioni di dollari in una notte?”

Ace sgranò gli occhi.

“15 milioni a testa” sussurrò, sapendo di averlo in pugno “E inoltre, nella storia dei colpi tutti i ladri ci ricorderanno per aver svaligiato tre casinò in una volta”

Passò qualche secondo di silenzio.

“Chi ti serve?”

Zoro sorrise. La vendetta era cominciata.

 

ANGOLO DI ROGI

Scusate gente, questo capitolo è un po’ corto ma non mi veniva in mente niente per allungarlo. Perdonate anche l’inizio un po’ noioso ma continuate a leggere perché tra un po’ arriveranno tutti.

Bè insomma si comincia a fare sul serio no? Vi anticipo che nel prossimo capitolo arriverà un certo miliardario con un ciuffo azzurro ^^

Spero vi sia piaciuto anche questo capitolo!!

Grazie a chi continua a seguire ^^

 

RECENSIONI:

Beatrix: ciao! Si si sarà basata sul primo! Bè non ci avevo pensato a mettere Ace come capo…. Penso perché ho un debole pazzesco per Zoro eheheh!! ^^ Dai in questa fiction svelerò la parte più intelligente dello spadaccino/ladro ^^ Ciao!!

RoloChan105: anche io inizialmente non ci capivo una mazza di poker ma dopo aver visto il film mi sono fatta insegnare da mio padre e mi piace un sacco bluffare ^^ addirittura divino? Mi fai arrossire ^^ grazie!!

Achamo: uh che figata!! ^^ anche a me il duo Zoro e Ace mi ha sempre affascinata ma Oda non si decide a farli fare qualcosa insieme, quindi ci penso io!! ^^

GLoRi: George Clooney mi piace molto perché ha tantissimo fascino!! E poi è un grandissimo attore!! Quindi mi sembrava giusto accostarlo al nostro spadaccino ^^

Tsukichan: mamma mi viene la bava alla bocca solo a ripensare Johnny in Nemico pubblico!! Che figo!!!!!!!!!!!!!! Comunque sono felice che ti sia piaciuta la partita ^^ e bè i due capi mostreranno tutto il loro talento di ladri ^^ e non temere! Nami arriverà presto!! Ciao!! Un bacio!!^^

 

Ah quasi dimenticavo!!

Ringrazio:  Agnese_san che ha messo la storia tra le preferite e Achamo, Beatrix e GLoRi che l’hanno messa tra le seguite ^^

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4

CAPITOLO 4

 

“Sicuro che di lui ci possiamo fidare?”

Zoro si alzò gli occhiali da sole e guardò con sufficienza Ace “Ci serve un finanziatore, e lui apprezza molto i colpi di classe”

“Sarà” borbottò Ace “Ma non vedo perché un miliardario dovrebbe spendere così i suoi soldi”

Sorrise “Dimostri che hai ancora molto da imparare, i miliardari sono annoiati a morte e cercano follie per divertirsi e spendere l’unica cosa che hanno”

“I soldi” concluse Ace.

Zoro stava per suonare al campanello del cancello di quella enorme villa. Erano a Los Angeles, a Beverly Hills per la precisione.

“Ma poi vorrà partecipare al colpo?” chiese bloccandolo.

Zoro sospirò “Mi sembra ovvio”

“Ma sarà una palla al piede!”

“Ace! Ma ti vuoi fidare di me una buona volta?! Non è un miliardario qualunque! Era un ladro di professione anche lui prima di ritirarsi!” esclamò spazientito.

“Lo conosco?”

“Il suo nome d’arte era Cutty Flam” rispose sempre più scocciato.

Ace sgranò gli occhi “E non potevi dirlo subito!”

Zoro scosse la testa sbuffando e suonò al campanello.

“Si? Chi siete?” chiese una voce maschile.

“Ma come?” disse Zoro avvicinandosi alla telecamera che lo inquadrava “Non mi riconosci Franky?”

“Zoro! Ma che ci fai già fuori di prigione?” gracchiò il citofono.

“Se mi fai entrare te lo racconto”

“Oh si giusto!”

Il cancello davanti a loro si aprì e i due amici entrarono nel giardino della villa. Era un posto enorme e sfarzoso. Davanti a loro c’era l’entrata di una villa bianca, e ai lati della strada un giardino pieno di piante e siepi ben curate. Si avvicinarono alla porta. Zoro stava per bussare ma la porta si aprì di colpo.

“Zoro!” esclamò un uomo con un costume da bagno, una camicetta hawaiana aperta e un paio di occhiali scuri.

“Franky!”

Zoro si lasciò abbracciare. Non amava molto essere toccato, ma con Franky si era rassegnato da un pezzo.

“Che bello vederti di nuovo in giro!” esclamò asciugandosi una lacrima.

Era un tipo strano, ma nonostante tutto ci sapeva fare e in fondo gli stava simpatico. Poi in quel momento avevano bisogno di un finanziatore quindi non importava quanto fosse pazzo.

“Lui è Ace, un mio amico e collega”

“Piacere!” esclamò eccitato “È un onore conoscere il ladro della Gioconda!”

“Oh una cosetta da niente” rispose Franky con falsa modestia “Ma prego entrate” disse facendosi da parte.

I due entrarono in casa.

Franky li condusse in una della tante sale. La casa era adornata di quadri, tappeti, mobili, vasi, sculture, che pagavi solo a vederli. Franky si sedette su un divano e fece cenno ai due di sedersi su quello di fronte.

Zoro si sedette imitato da Ace.

“Allora! Come hai fatto ad uscire così presto?”

“Buona condotta e agganci giusti” rispose.

“Ho saputo di come sei finito dentro, sapevo che di quel Mihaw non ci si può fidare”

“Già” sorrise falsamente, perché tutti dovevano ricordargli di come si era fatto fregare?! “L’ho provato sulla mia pelle”

Nella sala entrò un maggiordomo che si avvicinò al miliardario “Signore vuole qualcosa da bere?”

“Una bottiglia di Cola, voi ragazzi volete qualcosa?”

“Del rum se c’è”

Era da tanto, troppo tempo che non assaporava un buon bicchiere di rum.

“Io niente grazie” rispose Ace.

Il maggiordomo fece un breve inchinò e uscì dalla stanza.

“Allora gente! Dove si colpisce questa volta?”

Ecco una caratteristica che apprezzava in quell’uomo, andava dritto al punto senza tanti complimenti.

“A Las Vegas” rispose.

Franky si alzò gli occhiali guardandolo stupito “Volete derubare un casinò?”

Ecco, ora arrivava il pezzo forte.

Scosse la testa “Non uno”

“Tre” aggiunse Ace facendo il numero con la mano.

Il miliardario li guardò sconvolto “Voi siete pazzi!”

Fece una smorfia, gli avevano dato del pazzo due volte in due giorni, possibile che la gente avesse così poca fiducia in lui?

“E immagino che i tre casinò siano il Mirage, il Bellagio e l’MGM Grand!”

“Si hai azzeccato” disse Ace.

Zoro lo guardò male, gli aveva detto di stare zitto se non fosse stato interpellato, ma quando mai gli dava retta?

“Non se ne parla Zoro! I colpi fatti per vendetta finiscono sempre male!”

“Almeno ascolta il mio piano, so quello che faccio”

Franky lo guardò per qualche secondo poi sospirò “Forza parla”

Era la sua occasione, doveva convincerlo o addio vendetta.

“Gli incassi finiscono tutti nello stesso caveau, ogni notte, e per prosciugare un caveau mi servono solo dieci uomini. Due li hai già davanti e abbiamo già in mente altri cinque che saranno con noi di sicuro. Te li espone Ace che li conosce di persona”

Ace tirò fuori un fascicolo dallo zaino che si era portato. Mise delle foto sul tavolo che c’era tra loro.

“Chopper, è un tecnico, un esperto dei sistemi di sicurezza, molti lo definiscono un genio” disse indicando la foto.

“Questo cosino qui dovrebbe essere un genio?” chiese sarcastico Franky.

“Non si faccia ingannare dalle apparenze” indicò un’altra foto “Sanji, è un grande attore, sa interpretare qualsiasi parte, è famoso per aver rubato “Il bacio” fingendosi un restauratore di opere d’arte”

Franky sorrise “Si l’avevo sentito”

Bene, se Franky sorrideva voleva dire che si stava convincendo, se Ace continuava così avevano delle buone possibilità di avere il loro finanziatore.

Ace passò a un’altra foto “Usop, è un ragazzo giovane con molto talento, quando l’ho incrociato in metro mi ha rubato il portafoglio senza che me ne accorgessi” ancora un’altra foto “Brook, un croupier di Atlantic City, l’ho già contattato, si è infiltrato nel Bellagio ci passerà informazioni utili. E infine” disse indicando l’ultima foto “Rufy, è un acrobata di professione, riesce a infilarsi dovunque, potresti anche chiuderlo in una borsa, il suo soprannome è: il ragazzo di gomma”

Franky alzò un sopracciglio “A che vi serve un acrobata?”

Zoro sorrise “Sei rimasto indietro Franky, ora nei colpi serve sempre un geco”

“Mmm” non sembrava convinto “Ci si può fidare di un’acrobata?”

Zoro rise “Certo! È il fratello di Ace!”

“Davvero?”

Ace annuì.

“D’accordo mi avete convinto”

Zoro sorrise soddisfatto.

“Ma” il sorriso scomparì “Vi mancano due persone”

Fece un gesto con la mano “Solo un esperto in esplosivi e uno in macchine e trasporti. Li troveremo”

“Veramente” Ace tirò fuori una foto “L’esperto in esplosivi l’avrei”

Zoro sorrise “Perché non l’hai detto prima!”

“Perché” girò la foto “È una donna”

Zoro fece una smorfia “Lo sai cosa penso sulle donne in un colpo”

“Che sono solo una distrazione, lo so. Ma lei è la migliore davvero! Non puoi trovarne un uomo meglio di lei!”

Guardò la foto. Ritraeva una donna mora con gli occhi azzurri, era davvero molto bella. Un motivo in più per non reclutarla.

“Che schianto!” esclamò Franky.

Ecco, come non detto “Non voglio donne nella squadra”

Franky sorrise “Se non la prendi non ti finanzio un bel niente”

Zoro sgranò gli occhi “Franky non puoi farmi questo!”

“Non è colpa mia se hai problemi con le donne!” ridacchiò “E comunque ho io l’esperto in macchine, trasporti e anche duplicazioni di accesso, anzi, ne ho due” sorrise beffardo.

Lo guardò male “Perché quella faccia?”

“Perché sono due donne!”

Zoro si alzò di scatto “Non se ne parla! Una donna posso anche accettarla ma tre no!”

“Sono le migliori Zoro, sono due sorelle bravissime e bellissime”

Alzò gli occhi al cielo “Non voglio distrazioni!”

“Bene allora non se ne fa di nulla, potete andare” disse con un tono duro.

Zoro si accasciò sul divano tenendosi la testa con la mano. Tre donne! Ci mancava solo quello! Ma lui voleva la sua vendetta più di qualunque altra cosa.

“D’accordo, siamo in undici allora” mormorò abbattuto.

 

ANGOLO DI ROGI

Ed eccomi di nuovo qua!! Ce lo vedete Franky miliardario? ^^ dai gli sta a pennello quella parte! Anche a Rufy la parte dell’acrobata no? ^^

Ah dal prossimo capitolo cominceranno i guai per Zoro. Perché? Non ve lo dico :P tanto sono sicura che ci arrivate da soli!

Grazie a chi segue!!!

Ciao!!

RECENSIONI:

name: eccoli tutti qui ^^ la ciurma al completo (con qualche infiltrato) a derubare un casinò!!

Beatrix: si Zoro è il mio punto debole, la compare con cui scrivo di solito (non questa volta) ha un debole per Rufy. L’ondata di sfiga per Zoro sarà portata da Nami che lo distrarrà non poco dai suoi compiti ^^ La scena di Alabasta è una delle mie preferite!! Mitica!! Anche quando Ace si addormenta mentre mangia!! AHAHAH!! Troppo forte!! ^^ (per i congiuntivi farò attenzione, maledetti verbi!!!) Ciao!!! ^^

GLoRi: ecco grazie, avevo il dubbio di come si scriveva e alla fine l’ho scritto all’italiana ^^ ora correggerò con il termine giusto ^^ Nami arriverà a breve, molto breve, e questa volta farà molta fatica a resistere al fascino dello spadaccino/ladro ^^

Achamo: io odio i bambinetti!!! Sai l’anno scorso sono andata a Roma a veder giocare il mio adorato Roger Federer, al momento degli autografi sono andata vicino a lui per farmene fare uno e indovina… facevano passare solo i bambini!!!! Grr!!! Che rabbia!! Poi li vedevo passare con la palla gigante di tennis autografata!! Va bè mi rifarò a maggio che tanto ci torno ^^ tornando alla fic meno male che non ti sei annoiata, avevo paura che fosse venuto uno schifo il capitolo. Felicissima che ti stia piacendo la storia ^^ ciao!!

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Capitolo 5
*** capitolo 5 ***


Capitolo 5

CAPITOLO 5

 

Sbuffò per l’ennesima volta, perché proprio lui?

Erano passati sette giorni dall’incontro con Franky e avevano ricevuto risposte affermative da quasi tutti i ladri. Mancavano solo le tre donne. Franky era andato con Ace da quella chiamata Nico Robin, chissà poi il perché! Quel miliardario non sapeva controllare gli ormoni!

E lui, sfigato, doveva andare a convincere le due sorelle. Era finito in Inghilterra, aveva speso quasi tutti i suoi risparmi per arrivare lì! Perché? Ma è ovvio, le donne volevano essere reclutate di persona, non bastava una telefonata come tutti i comuni mortali!

Sbuffò di nuovo.

La verità era che non aveva un rapporto duraturo con una donna da quando aveva beccato Tashiji con Smoker. Ma non solo rapporti amorosi, ma anche di amicizia, non era più riuscito più ad andare d’accordo con le donne da quel momento, o meglio, andava d’accordo con le donne solo a letto. Averne tre come colleghe poi! Sarebbe impazzito, già se lo sentiva.

Grugnì infastidito mentre saliva le scalinate. Era in un ippodromo, dove in quel momento si stava svolgendo una partita di polo. Arrivò in cima agli spalti. Prese la foto che aveva nella tasca, la guardò e si mise alla ricerca della due donne. Fortunatamente gli spalti non erano molto affollati e le vide subito. Scese due rampe di scale e si avvicino a quella bionda.

“È libero?” chiese indicando il posto vuoto vicino a lei. 

Lei lo guardò per un attimo “Si certo”

Zoro si sedette di fianco a lei e guardò per qualche istante la partita. Che sport orribile il polo.

“Siete Nojiko e Nami?”

La bionda lo guardò leggermente stupita “Si, e voi chi siete?”

“Roronoa Zoro, un nostro comune amico mi ha detto che siete le migliori nel vostro campo”

“Mi sembra ovvio tasta d’alga”

Sgranò gli occhi guardando la rossa. Gli aveva parlato senza staccare lo sguardo dalla partita.

“Cos’ha detto mi scusi?” chiese infastidito.

Come si permetteva quella mocciosa?

“Nami sta un po’ buona!” la riprese sua sorella.

La bionda gli sorrise “Diceva?”

“Mi serve il vostro aiuto per un colpo”

“Cosa si ruba?” per la prima volta la rossa, che doveva chiamarsi Nami, si girò a guardarlo.

Zoro sentì un fastidioso vuoto allo stomaco comparire. Diavolo come era bella! Non che sua sorella non lo fosse, ma quella piccola mocciosa aveva un viso così dolce e quegli occhi grandi di cioccolato fuso lo catturarono.

Si schiarì la voce tornando a guardare la bionda “Tre casinò”

Nojiko sorrise “State scherzando”

“No affatto. Gli incassi dei tre casinò in questione vengono raccolti in un unico caveau. Abbiamo già un infiltrato che sta iniziando a raccogliere informazioni”

“Ma nessuno ci ha mai provato”

Zoro sorrise “Infatti, un motivo in più per provare”

Nojiko scosse la testa incredula “Mi scusi ma mi sembra davvero impossibile”

“Siamo già in nove, con voi due saremo in undici. Ho preso i migliori che ci sono” continuò imperterrito.

“Di che cifra parliamo?” chiese Nami, che ora si era fatta attenta.

“Qualcosa di più di 13 milioni di dollari a testa”

Gli occhi di cioccolato si fecero ancora più grandi per lo stupore.

“Tutti in una notte” aggiunse.

Nami prese una mano di sua sorella eccitata “Dai Nojiko!! Che aspettiamo! Digli di si!”

Zoro sorrise, aveva trovato il punto debole di quella ragazza, i soldi.

“No Nami, non se ne parla! È troppo rischioso, non voglio finire in prigione”

“Andiamo! Secondo me ce la facciamo!”

“Non ci prenderanno” aggiunse Zoro “Siamo troppo intelligenti per loro”

Nojiko scosse la testa convinta “Non se ne parla!”

 “Uffa sei proprio cattiva” disse sconsolata Nami.

Così, con le braccia incrociate e il broncio, assomigliava molto a una bambina.

“Bè” disse alzandosi, prese una busta che aveva nella tasca interna della giacca “Se ci ripensate qui dentro c’è in mio numero, un biglietto aereo per la Las Vegas e una prenotazione di una notte al Cesar”

Alla rossa brillarono gli occhi e prese subito la busta.

“Nami!” la riprese di nuovo Nojiko.

Sorrise “Spero di rivedervi” poi si girò e salì le scalinate.

La sua parte l’aveva fatta, ma era sicuro che Nami avrebbe convinto sua sorella.

Stava per uscire nel parcheggio quando una voce lo fermò.

“Roronoa!”

Si girò e vide Nami che correva verso di lui. La gonna lunga del vestito rosa che aveva addosso svolazzava nell’aria e lasciava intravedere le sue gambe lunghe e affusolate.

Riuscì a spostare lo sguardo e a guardarla in viso quando gli arrivò vicino.

“Signorina” disse garbato.

“Volevo solo dirti di tenere i due posti per noi! Riuscirò a convincere mia sorella! Noi ci stiamo!”

Sorrise “Bene”

Anche se ora che ci pensava non era del tutto un bene, tre donne, una bella distrazione. Non che le altre due l’avessero attirato più di tanto, ma quella che aveva davanti era davvero, bè… bellissima.

Lei corrugò le sopracciglia “Cos’è quella faccia?”

“Quale faccia?”

Lei avvicinò il viso al suo per guardarlo dritto negli occhi. Riflesso involontario, si allontanò.

Sul viso della ragazza apparve un sorriso “Non sei abituato a stare vicino alle donne?”

Lui si riprese scuotendo la testa “No! Cioè si! Certo che sono abituato a stare vicino alle donne!” perché diamine quella ragazza gli faceva quell’effetto?

Lei alzò un sopracciglio “Sicuro? Non è che sei dell’altra sponda?”

Si sentì ribollire il sangue delle vene, ma come si permetteva? Cercò di restare calmo, sapendo che le donne non amavano essere trattate male.

“Assolutamente no”

“Sicuro?” si mise l’indice sulla bocca pensierosa “Sai ho incontrato molti bei ragazzi nella mia vita che erano gay, se vuoi poso presentartene qualcuno”

Questo era troppo “Ma come vi permettete!” urlò “Non sono gay!”

“D’accordo” continuò pensierosa “Allora il problema deve essere un altro”

Ok, era bellissima, ma iniziava a dargli sui nervi quell’impertinente mocciosetta.

“Da quanto tempo non vai a letto con una donna?”

La guardò negli occhi cercando di assumere l’espressione più gentile che avesse “Questi credo proprio che non siano affari suoi”

Lei sorrise furbesca “Allora proprio da tanto tempo”

Socchiuse gli occhi guardandola male “Solo perché sono appena uscito di prigione”

“E quando non eri dentro?”

Sorrise, aveva sbagliato territorio “Ogni sera una donna diversa”

Lei sorrise vittoriosa “Trovato il tuo problema allora!”
Corrugò le sopracciglia confuso, ma che diavolo stava dicendo?

“Ti ha tradito vero? Magari con un tuo amico”

Sgranò gli occhi per la sorpresa, quella mocciosa era una strega!

“AH!” esclamò indicandogli il viso “Beccato!”

Ora aveva superato ogni limite “Senti piccola mocciosa, io esigo rispetto! Sarò il tuo capo durante il colpo e tu dovrai ubbidirmi, sono stato chiaro?” e al diavolo il lei e le buone maniere.

Lei sorrise maliziosa “Tranquillo” si avvicinò a lui.

Il cuore accelerò velocemente mentre il viso della ragazza si avvicinava al suo. Perché aveva tutto quel potere su di lui?

“Il tuo segreto è al sicuro” gli sussurrò all’orecchio.

Sentì il suo fresco respiro sul viso, ne assaporò il profumo, mandarini.

Lui adorava i mandarini.

Poi lei si girò e si allontanò da lui “Ci vediamo a Las Vegas!” esclamò prima di scomparire tra la folla.

Quella ragazza sarebbe stata il suo peggiore incubo.

 

ANGOLO DI ROGI

Salve gente!! Ebbene si! È arrivata Nami!! E cominciano i guai per Zoro EHEHEHEH!!! Lo farà impazzire non poco la cara ragazza ^^

Spero vi sia piaciuto!!

Ciao

RECENSIONI:

Noel_93: grazie!! ^^ spero che continuerai a seguirmi!!^^

Tsukichan: tranky no problem ^^ l’importante è che ti piaccia la storia ^^ Comunque mi sono scervellata per dare a tutti un ruolo giusto!! Franky da miliardario è il secondo che mi è venuto in mente!! E mi piace da matti!!! Spero ti sia piaciuta l’entrata in scena di Nami, e la ragazza mi sta venendo molto più audace di quanto è normalmente... spero non troppo…. Alla prossima recensione!! ^^

Achamo: siamo pecore nere… gente spietata… trinchiamo allegria yoho!!! Jack Sparrow è in assoluto il personaggio che adoro di più di Johnny!! È mitico!!! Nessun altro attore sarebbe riuscito ad interpretarlo come lui!!! ^^ mamma ora che mi ci fai pensare anche io dovrei studiare 20 pagine di storia T.T che noia ragazzi….. comunque felicissima che ti sia piaciuto Franky nella versione miliardario!! ^^

 GLoRi: nessuno può resistere a Zoro!! Neanche la cara Nami che da subito gli rivolge molte attenzioni ^^ e le care ragazze daranno molto filo da torcere ai ragazzi!! O meglio… saranno i ragazzi che sbaveranno un po’ troppo!! ^^ Ciao!!

Beatrix: nessun problema per il ritardo! Anche io in questi giorni ho un casino di robe da fare… soprattutto da studiare T.T Il mistero delle mutande di Franky…. In effetti sembra un costume ma a Water Seven urla “Ridatemi le mutande!” quindi mi sa che hai ragione, sono proprio slip!! Il caro Zoro avrà del filo da torcere con le care ragazze ;) Brook l’ho messo come croupier per la parrucca afro!! L’attore nel film è di colore e ha i capelli tipo i suoi! ^^ me lo immagino bene ad un tavolo da Black Jack!! ^^ Ciao!! Un bacio!!

PUBBLICITA’:

Volevo solo avvisare che ho finito il mio libro!!! Miracolosamente ci sono riuscita!!!! Ora sono in fase rilettura e ricerca errori… non vi dico che noia T.T comunque ora dovrei passare il manoscritto a una correttrice bozze esperta (ovvero un’insegnante ^^). Poi lo invierò ad una casa editrice!! Gulp!!! Speriamo in bene!!! Appena saprò qualcosa di più vi farò sapere!!! Se qualcuno è interessato a saperne di più (oltre a chi me l’ha già detto) me lo faccia sapere!!!

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6

CAPITOLO 6

 

Il citofono della porta squillò.

“Franky!” esclamò Zoro.

“Vado vado” ripose andando ad aprire la porta.

Erano a Las Vegas, in una delle tante enormi ville del miliardario. Era il giorno delle presentazioni, il giorno in cui doveva esporre il piano. Si affacciò sulla piscina e li vide tutti, tutti e dieci, mancava solo lui. Stavano gustando il piccolo banchetto di stuzzichini che i maggiordomi di Franky avevano preparato. Il miliardario, neanche a dirlo, era vicino a Nico Robin con cui stava cercando di intrattenere una conversazione senza che la donna gli prestasse molte attenzioni.

Scosse la testa incredulo, non si sarebbe arreso facilmente.

Stava per fare la sua entrata galante quando il suo sguardo fu attirato dalla rossa. Aveva addosso un vestito di pelle nera, molto scollato e molto corto, i capelli corti sciolti che le davano un aria sbarazzina e intorno agli occhi un leggero trucco rosa.

Deglutì spaventato quando sentì il suo cuore accelerare.

Ma che diavolo gli stava succedendo?

“È solo una donna diamine!” si disse.

Il quel momento il biondo, chiamato Sanji, si presentò a Nami e le fece un nobile baciamano.

Sgranò gli occhi, sentendo involontariamente un astio nei confronti di quell’uomo.

Fece un respiro profondo cercano di calmarsi. Niente distrazioni!!

Uscì dalla casa avvicinandosi alla piscina. Tutti gli occhi si puntarono su di lui.

“Buona sera a tutti” disse sorridendo “Sapete bene perché siete qui, e se siete interessati al colpo seguitemi. Ma vi avverto, non sarà per niente una passeggiata, quindi se qualcuno ha dei dubbi è il momento di ritirarsi” lì guardò negli occhi uno per volta, soffermandosi davvero troppo negli occhi di cioccolato fuso. Poi si girò e rientrò nella villa. 

Tutti lo seguirono, l’ultimo ad entrare nella sala fu il più giovane -se si ricordava bene si chiamava Usop- che sembrava davvero nervoso.

Accese il monitor che c’era sulla parete davanti ai due divani, dove tutti si erano seduti. Ace si mise al suo fianco.

“Bene gente, cominciamo” cliccò sul monitor che iniziò a visualizzare le immagini dalla pianta di un quartiere di Las Vegas “A pochi chilometri da noi c’è il Las Vegas boulevard, ovvero l’insieme di tre alberghi: il Mirage, il Bellagio e l’MGM Grand. Tutte le vincite dei tre casinò vengono raccolte in un unico caveau. Questo caveau, si trova a 60 metri sotto terra, e noi, lo svaligeremo”

Alcuni occhi si sgranarono, mentre altri sorrisero.

“Le immagini che vedrete ora, sono gentilmente offerte da Brook, che è riuscito ad ottenerle dal sistema di sicurezza del Bellagio”

Brook sorrise chinando la testa.

“Queste sono le casse del casinò,” disse indicandole sullo scherno “e come ben sapete, ci vuole più di un gentile “per favore” per arrivarci. Dopo le casse dovremmo attraversare due porte, ognuna delle quali per essere aperta deve essere immesso un codice a sei cifre che viene cambiato ogni dodici ore. Dopo c’è un ascensore, che non si può aprire senza una identificazione digitale”

“Che non si può falsificare” aggiunse Ace.

“E una conferma vocale che viene controllata sia dal sistema di sicurezza del Bellagio sia dal caveau”

“Che noi non avremo” disse Ace.

“E non è finita, il pozzo dell’ascensore è munito di rilevatori di movimento” si fermò lasciando la parola al suo compare.

“Se intervenissimo manualmente sull’ascensore l’uscita del pozzo si chiuderebbe automaticamente e noi saremo in trappola”

“E una volta scesi in fondo al pozzo” continuò Zoro “Solo altre due guardie armate di mitra e la porta del caveau più complicata che mente umana abbia mai concepito” concluse, guardò i ladri che lo fissavano attoniti “Domande?”

“E se facessimo un tunnel?” chiese Chopper.

“No escluso. Ci sono sensori che controllano il terreno per un raggio di 100 metri, se una talpa facesse la tana se ne accorgerebbero. Qualcun altro?” rispose Ace.

“Non c’è neanche una buona notizia?” Nami lo guardò negli occhi.

Zoro sentì il suo stomaco contorcersi. Dannazione come era bella. Fece un respiro profondo.

“Si” disse distogliendo lo sguardo “Una legge del Nevada stabilisce che un casinò deve avere abbastanza denaro nel caveau per coprire tutte le fiches che ci sono in gioco. Quindi in un giorno feriale, per legge, il caveau contiene fra i 60 e i 70 milioni di dollari in banconote e monete, nei week-end tra gli 80 e i 90 milioni, quando c’è un incontro di box, come quello che ci sarà tra due settimane, quando noi lo svaligeremo, 150 milioni” gli occhi dei suoi spettatori brillarono “Siamo in undici con una fetta uguale, fate voi il conto”

Sanji prese una sigaretta “Mettiamo che riusciamo a superare le casse, le porte di sicurezza, scendiamo nell’ascensore che non possiamo manovrare, superiamo le due guardie, entriamo nel cavò che non possiamo aprire”

“Senza farci vedere dalle telecamere” lo interruppe Ace.

“Ah già” disse Zoro “Mi sono dimenticato di dirvelo” 

Sul viso del biondo apparì un’espressione stupita “Si, mettiamo che riusciamo a fare tutto questo” continuò “Dopo dovremmo uscire dal casinò con 150 milioni in contanti senza che nessuno ci fermi?” chiese sarcastico.

Zoro lo guardò “Si”

“Ah” mormorò “Ok” disse accendendosi la sigaretta.

“Dobbiamo darci da fare” disse Nico Robin.

Zoro sorrise “Vi avevo detto che non sarebbe stata una passeggiata”

“Ragazzi, sinceramente mi sembra impossibile” disse Usop.

Lo guardò “Se vuoi puoi andartene ragazzo”

Si vedeva lontano un miglio che non aveva mai partecipato a un colpo di quel livello.

“Tu sai da dove cominciare?” chiese Nojiko.

“Ovviamente”

“Allora parla”

Zoro sorrise “Bene, ascoltatemi con attenzione ciò che voglio perché non mi ripeterò”

 

ANGOLO DI ROGI

Ok lo ammetto, ho copiato spudoratamente il film, ma è difficile spiegare un colpo!! Spero mi perdoniate!!

Dal prossimo capitolo la banda comincerà a darsi da fare!! ^^ e userò un metodo narrativo che non ho mai usato e spero che siate clementi, ma soprattutto che capirete comunque la storia….

Spero vi sia piaciuto questo capitolo!!!

Ciao!!

RECENSIONI:

 giusy91: eccomi qua!!! Ora Nami sarà spesso di scena anche se l’ho fatta arrivare un po’ tardi ^^ sono felice che ti sia piaciuto lo scorso capitolo che ne dici di questo?

GLoRi: sisi!!! Un gran peperino ^^ e si sono pienamente d’accordo NamixZoro 4EVER!!!

Achamo: ho impiegato un anno per scrivere il mio libro… un lavoraccio ma sono molto soddisfatta di come sia venuto fuori alla fine ^^ Cavoli non ci avevo pensato alle scommesse di cavalli!!! Se no mettevo quelle!!! Sono rimasta fissata sul polo e la corsa dei cani (come c’è nel film) e non mi sono proprio venute in  mente le corse dei cavalli!! Che testa bacata!!! Felice che nonostante il polo ti sia piaciuto il capitolo ^^

Zac Efron?????????!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Non voglio quel gay vicino a Johnny!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Io avevo sentito che forse prendevano Pattinson non Efron!!!!!!!! Non lo voglio quel demente che balla come un gay e si crede un gran figo quando è un bambinetto brutto come la morte!!!!!!!!!!!!!!!!!! Grr!!! Abbasso Efron!!!!! Spero che Johnny si lamenti se provano a prenderlo!!!

Tsukichan: grazie ^^ mi fa piacere che ti piace come scrivo ^^ comunque non ti preoccupare appena saprò qualcosa ti farò sapere!!

Per le scene rosse…. Emm… ecco… non mi sono molto dilettata a scriverne e non credo di essere molto capace…. Ma diciamo che forse ci proverò… non ti garantisco che esca una buona cosa però!! Un bacio!!! ^^ 

Ringrazio: Achamo,  RoloChan105 e Sherry che hanno messo me e la mia compare tra gli autori preferiti!! Grazie davvero siamo felicissime ^^

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Capitolo 7

CAPITOLO 7

 

Prima fase: ricognizione.

“Voglio sapere tutto quello che succede nei casinò, dalla rotazione dei croupier al percorso di ogni singolo porta denaro. Voglio sapere tutto di tutte le guardie, di tutti i sorveglianti e di tutti quelli che hanno un pass di sicurezza, da dove vengono, i loro soprannomi, che caffè prendono, tutto. Soprattutto voglio che conosciate bene questi casinò, sono come dei labirinti e voglio che voi conosciate le scorciatoie per uscire”

 

GIORNO 1:

 

Ore 10.35, zona bar Bellagio:

 

“Mamma che noia”

“Nami vuoi stare un po’ zitta?”

Nami sbuffò “Questo lavoro è una noia” disse bevendo il suo caffè mentre guardava male sua sorella.

“Se non ti dispiace sto cercando di origliare la conversazione delle guardie, sai a differenza di te voglio fare un bel lavoro” disse tendendo l’orecchio.

Stava ascoltando la conversazione di due guardie al tavolo di fianco al loro e prendeva appunti su un blocchetto.

Nami sorrise “Per fare colpo sul capo?”

Nojiko la guardò male “Per non finire in prigione. E poi non sono io quella che sbava dietro al capo”

Nami aprì la bocca fingendo sdegno “Ma figurati se mi interessa un buzzurro come quello!”

Nojiko sorrise maliziosa “Si certo, raccontalo a qualcun altro”

 

GIORNO 2:

 

Ore 11.08, sale da Black Jack Mirage:

 

“Ok signore, ora la affido al mio collega che stacco” disse il croupier mentre veniva affiancato da un suo collega.

“Ma certo! È stato un piacere Jim!” disse Usop.

Lesse la targhetta del nuovo croupier “Salve Frederic!”

“Salve a lei signore” rispose quello sorridendo.

Usop vide un croupier che spingeva un carrello porta denaro: erano dei bidoni rettangolari solo che avevano una chiusura ermetica, non passava neanche un filo d’aria se il coperchio era chiuso. Lo seguì con lo sguardo fino a quando non lo vide scomparire dietro una porta che portava alle casse.

“Allora signore? Quanto punta?”

Si girò “100!”

 

GIORNO 3:

 

Ore  15.46, sala ristorante francese MGM Grand:

 

Brook bevve un altro sorso di latte. Si alzò ed entrò a passò sicuro nelle cucine.

“Hei che ci fai qui dentro?!” gli urlò un cuoco.

“Scusate ma una signora si è sentita male, ha avuto un calo di zuccheri. Non è che avete qualcosa di dolce?” chiese garbato.

Il cuoco sbuffò “Brad! Dagli un po’ di zucchero!”

“Grazie molto gentile”

Si guardò attorno, il suo sguardo si fermò su una porta aperta al polo opposto dell’entrata, si poteva vedere una sala del casinò.

Sorrise, aveva trovato ciò che cercava.

 

Seconda fase: elettricità.

“La sera dell’incontro dobbiamo staccare la spina sulla città del peccato”

 

GIORNO 4:

 

Ore 10.26, villa di Franky:

 

“Nico Robin qui sei di scena tu”

“Che cosa vuoi che faccia? Un buio, un botto o un bordello?” chiese la donna.

Zoro sorrise “Facciamo tutti e tre?”

La donna rifletté per qualche secondo “Per questo mi servirà uno strizza”

Ace alzò un sopracciglio “Cos’è uno strizza?”

“È un macchinario che manda impulsi elettromagnetici che causano un blocco dei sistemi. È come una bomba senza lo scoppio”

“Per quanto tempo resta il buio?” chiese Zoro.

“30 secondi”

“D’accordo, prendiamo questo strizza”

 

Terza fase: sorveglianza.

“La sorveglianza ha occhi e orecchie dappertutto, quindi noi dobbiamo avere occhi e orecchie su di loro”

 

GIORNO 5:

 

Ore 18.03, camera 2398 Bellagio:

 

“Chopper?”

“Bè non è il sistema meno accessibile che abbia mai visto, ma quasi” disse analizzando i dati che aveva sul portatile “Non credo che abbiano un circuito chiuso in cui possa infiltrarmi”

Ace scosse la testa “No”

“Allora devo spacchettare il sistema, hanno un loro tecnico interno?”

“Due” rispose “E uno si sente solo”

 

Ore 22.45, fuori da un night club:

Ace buttò nel cestino il pacchetto vuoto di patatine. La porta del locale si aprì e uscì una spogliarellista.

“Ciao Claire”

“Ace” rispose lei “Ecco a te” disse porgendogli una tesserina.

Ace la prese “Grazie Claire” disse passandole 200 dollari.

Lei sorrise “È sempre un piacere fare affari con te. Torna a trovarmi uno di questi giorni”

Ace sorrise “Contaci”

 

GIORNO 6:

 

Ore 16.00, sala slot del Bellagio:

 

“Hei guarda dove vai! Mi sei venuta addosso!” esclamò Nami lasciando i palloncini colorati che aveva in mano. Guardò in alto assicurandosi che andassero sopra la telecamera.

“Me se sei stata tu che mi sei venuta addosso!” le urlò contro sua sorella.

“Ma come ti permetti?! L’hanno visto tutti che tu mi sei venuta addosso!” la gente intorno a loro le stava fissando stupiti.

“Senti piccola impertinente! Fammi subito le tue scuse!”
“Le mie scuse?” urlò per farsi sentire meglio.

“Signore vi devo chiedere di spostare i palloncini” una guardia si era avvicinata a loro.

Nami sorrise e fece l’occhiolino a sua sorella, ci erano riuscite.

“Sei tu che devi farmele!”

 

Camera 2398:

 

“La telecamera è coperta”

Zoro prese la trasmittente “D’accordo Usop” cambiò frequenza “Vai Chopper, tocca a te”

 

Sala slot:

 

Chopper fece un respiro profondo e andò alla porta non sorvegliata. Si girò un attimo a guardare la scenata che stavano facendo le due sorelle, la guardia stava tentando di ricevere attenzioni ma Nami e Nojiko non lo degnavano di uno sguardo. Usò il pass che gli aveva procurato Ace ed entrò. Camminò svelto per i corridoi beige.

Guardò la cartina che aveva in tasca e girò a destra. Cercò di passare inosservato ma era terribilmente preoccupato. Se l’avessero beccato?

Deglutì terrorizzato. Si fece forza ed entrò nella prima porta a destra.

Si ritrovò davanti tantissimi hub da cui uscivano migliaia di fili.

Ok, mettiamoci all’opera.

Andò all’ hub dove c’erano i fili delle telecamere di sorveglianza. Tirò fuori il suo gingillo preferito. Era un tester, ovvero un piccolo macchinario che creava interferenze e poteva inviare le immagini delle telecamere dove voleva lui. Attaccò un connettore a un filo e lo agganciò al tester. Lo accese e vide le immagini delle telecamere del casinò sul display.

“Bene Chopper, siamo dentro” gracchiò la trasmittente.

Staccò il tester nascondendo il connettore sotto i fili e richiuse la valigetta. Uscì dalla stanza. Fece qualche passò e incrociò una guardia. Il cuore accelerò veloce, mentre ormai sentiva le gocce di sudore per l’ansia scendere sulla fronte.

“Salve” disse l’uomo.

Non lo sentì neanche, capì solo che gli aveva parlato “Bene grazie” rispose e tirò avanti.

Girò a destra e fece ancora qualche passo. Si accorse di aver sbagliato strada. Controllò la mappa e tornò sui suoi passi andando dritto.

Sentì dei passi che si avvicinavano, era la guardia.

“Hei tu!”

Il cuore batteva all’impazzata. Accelerò il passò.

“Aspetta” lo sentì velocizzare l’andatura.

Prese il pass con lo zoccolo tremante. Sentiva i suoi passi sempre più vicini. Fece scorrere il pass e aprì la porta. La guardia lo bloccò pendendolo per un braccio.

Si girò a guardarlo terrorizzato.

E adesso?

 

ANGOLO DI ROGI

Spero vivamente che si sia capito cosa sta succedendo. Perché sinceramente non sapevo come mettere giù questa parte. Comunque penso che sarà scritto così solo il prossimo capitolo, perché non mi piace neanche tanto questo schema.

Con questo capitolo vi lascio con un po’ di suspance, che accadrà al povero piccolo Chopper?

Ringrazio tantissimo tutti quelli che hanno messo la storia tra le preferite e tra le seguite, siete diventati davvero tanti!! Grazie davvero!! Sono felicissima che la storia stia piacendo ^^

ps: volevo mettere alla fine un'immagine di un hub solo che non ci sono riuscita......... io non sapevo cos'era e volevo spiegarvelo, ma sono veramente un incapece con questo programma T.T cmq se cercate su google la parola hub (ovviamente solo per chi non sa cos'è, come me ad esempio) si trova subito l'immagine.

RECENSIONI:

giusy91: eh si!! Neanche il caro Zoro sa resistere al fascino di Nami!! Questo capitolo descrive l’inizio dell’organizzazione ma il colpo sarà ancora meglio!! Il film devi vederlo assolutamente!! È strabello!! Però non prima che finisca questa fic se no ti rovini il finale a sorpresa :)

Tsukichan: te al mandarino???? No!!! Lo voglio anche io!! Non l’ho mai assaggiato!!! Deve essere buonissimo!! Bè per come faranno il colpo non ti dico nulla ti anticipo solo che sarà una bella sorpresa ^^

Achamo: Chopper è in versione normale, piccolo piccolo e tanto tenero!!!! Non credo che si trasformerà durante la storia tanto dovrà stare quasi sempre davanti al portatile il piccolino ^^

Ps: non ti preoccupare!! Ho smanettato un po’ in internet e la Disney ha detto pubblicamente che ne Zac Efron (evviva!) ne Robert Pattinson (sigh!) reciteranno nei Pirati 4!!

Beatrix: tranky!! Non c’è problema!! Cerco solo di essere regolare nell’aggiornare perché sono la prima che sclera se gli aggiornamenti delle fic sono uno al mese!! Cerco di non far passare a voi che mi seguite quello che passo io quando gli altri aggiornano con tempi lunghissimi!! ^^ comunque non credo che farò una storia troppo centrata sulla coppia, al massimo saranno 4 capitoli solo su Nami e Zoro, e poi adoro mettere Zoro in imbarazzo ^^ sono sadica lo so :P comunque sono felice che non ti abbia dato fastidio la mia copiatura dall’originale!! Non sapevo proprio come spiegare il piano se no!! ^^ Ciao!! Un abbraccio!!

Selina R84: Zoro ha in mente un piano ben preciso e dettagliato, sembrerà strano ma in questa fic è proprio un genio!! ^^ anche se secondo me anche nel manga Zoro ha un lato nascosto molto intelligente che tira fuori solo in casi estremi :) felice che ti stia piacendo!! ^^

GLoRi: Zoro è molto intransigente con le richieste, bè deve esserlo no? Se no finiscono tutti al fresco!!

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Capitolo 8

CAPITOLO 8:

 

Ore 16.10, camera 2398:

 

“Ha fatto un ottimo lavoro” disse Ace.

“Non cantare vittoria prima del tempo” rispose Zoro guardando Chopper che camminava sul display del computer che aveva davanti.

La piccola renna stava tornando sui suoi passi perché aveva sbagliato strada. Stava per uscire quando una guardia lo raggiunse

Zoro ed Ace trattennero il fiato.

Poi la guardia porse un tester a Chopper che lo prese sorridendo.

I due ladri tirarono un sospiro di sollievo.

“Bè..” disse Zoro.

“Già” confermò Ace.

 

Fase 4: costruzione

“Dobbiamo costruire una copia identica e funzionante del caveau del Bellagio”

 

GIORNO 7:

 

Ore 9.30, magazzino abbandonato in periferia di Las Vegas:

“Esattamente perché stiamo ricostruendo il caveau?” chiese Usop mentre scaricava una delle tante casse dal camion.

“Per esercitarci” rispose Ace.

Zoro sorrise “Qualcosa del genere”

 

Fase 5: spionaggio

“Ovviamente, abbiamo bisogno dei codici per passare le due porte dopo le casse”

 

GIORNO 7:

 

Ore 15.40, magazzino abbandonato in periferia di Las Vegas:

 

“Ci servono i codici dall’unico uomo che li ha tutti e tre”

“Mihaw?” chiese Usop passando una scatola a Zoro.

“Devi seguirlo dovunque”

“Devo sorvegliarlo?”

Zoro lo guardò negli occhi “Te la senti?”

“Ma certo! Questo è un incarico perfetto per il coraggioso Usop!!”

Zoro sorrise riprendendo il lavoro.

Impiegarono tutto il giorno per mettere tutti gli oggetti acquistasti nel posto giusto. C’erano degli scaffali grigi messi a forma di quadrato, -con degli spazi in mezzo ai lati che fungevano così da corridoi- su cui si trovavano moltissime fiches, al centro del quadrato, dei carrelli porta denaro disposti su due file da cinque, ed anch’essi grigi. Il pavimento era a piastrelle bianche.

Zoro guardò soddisfatto la copia perfetta ricreata “Bene ragazzi, bel lavoro”

 

Fase 6: trasporti

“Ci servono tre furgoni”

 

GIORNO 8:

 

Ore 16.30, negozio di auto in centro:

 

Nami guardò ancora il furgone bianco.

Fece una smorfia “Non mi sembra tanto resistente”

“Ma signorina quei tre che vede sono i migliori che abbiamo” disse il venditore.

Lo guardò con sufficienza “Allora penso che dovrò cambiare negozio” disse avviandosi verso l’uscita.

“No aspetti! Le abbasso il prezzo”
Nami si girò facendosi attenta “Di quanto?”

“18000 dollari ciascuno”

Nami sbuffò.

Nojiko si avvicinò al venditore e gli sorrise accattivante. Gli prese la cravatta tra le mani e lo trascinò delicatamente verso di sé.

“Ha davvero una bella cravatta”

Il venditore sgranò gli occhi “G-grazie” balbettò.

Nami alzò gli occhi al cielo, alla fine sua sorella finiva sempre per usare quei mezzucci per averla vinta.

“Senti” continuò con una voce dolce “Io e mia sorella non abbiamo così tanti soldi, non puoi fare un’eccezione?” chiese facendogli gli occhi dolci.

Il venditore non riusciva a togliere gli occhi dalla vistosa scollatura di Nojiko “Bè, potrei.. abbassare a…. 16000”

Nojiko fece una faccia da cane bastonato “Ma noi ne abbiamo così tanti, non può abbassare a 14000?”

Il venditore aveva ormai perso la sua lucidità mentale “Vada per 14000”

“Grazie!” esclamò felice sua sorella.

Il venditore andò ancora stordito a prendere le chiavi.

Nami la guardò male “Che c’è?”

Scosse la testa “Sei sempre la solita”

Nojiko le fece la linguaccia come risposta.

 

Ore 20.30, camera 2397:

 

Zoro si stava rilassando davanti alla tv quando sentì bussare alla porta. Si alzò svogliatamente e andò ad aprire.

Quando si ritrovò davanti Nami il suo cuore partì a mille.

“Ciao capo!” esclamò lei sorridente.

“N-nami” balbettò “Che ci fai qui?” chiese cercando di tornare in possesso della sua voce.

“Volevo solo dirti che io e Nojiko abbiamo comprato i tre furgoni che avevi chiesto ad un prezzo stracciato”

“Ah bene”

La ragazza cercò di sbirciare dietro di lui “Cosa stavi facendo?”

“Niente, stavo guardando un film”

“Che film?” disse spostandolo ed entrando nella camera “Posso entrare vero?” chiese quando ormai era seduta sul divano.

Bè ormai sei entrata, voleva risponderle.

“Ma certo” disse sarcastico.

“Divertentissimo questo film! L’ho già visto!”

“Davvero?” chiese cercando di essere gentile.

Lei gli sorrise “Tu l’hai visto?”

Quel sorriso bianco e dolce lo stordì “Eh, no”

La presenza di quella ragazza lo metteva terribilmente a disagio. Ma perché non lo lasciava in pace?

“Dai vieni! Lo guardiamo insieme”

Sgranò gli occhi non credendo alla proprie orecchie. Si era autoinvitata a rimanere lì per la notte?

“Veramente domani mattina devo svegliarmi presto, e anche tu” cercò una scusa per mandarla via.

“Ma dai! Non sei mica un bambino!” continuò lei.

La sua impertinenza iniziava a infastidirlo “Per favore Nami, voglio andare a dormire, sono stanco”

Lei si alzò “Avanti! Dimmi la verità!”

“Che verità?” chiese spazientito.

“Non vuoi che io rimanga qui perché ti piaccio”

“Cosa?!!” chiese incredulo.

Lei sorrise beffarda e si avvicinò lentamente a lui “Ti ho visto sai”

“Mi hai visto?” chiese senza capire.

“Ho visto come mi guardavi l’altra sera” il viso della ragazza si stava avvicinando pericolosamente al suo “Anzi, come mi guardi sempre”

“E come ti guarderei?” chiese mentre il suo profumo gli invadeva i sensi.

“Come mi stai guardando ora” si avvicinò ancor più.

I loro visi erano vicinissimi, le loro labbra erano separate da pochi centimetri di aria.

Da quanto tempo era che non baciava una donna? Voleva rimettersi in carreggiata, ma non con lei. Lei era una sua collega, per la miseria! Eppure il suo profumo lo stava inebriando e le sue labbra erano così invitanti. Si avvicinò lentamente a lei. Ma appena le loro labbra si sfiorarono lei si allontanò di scatto.

“Come un pesce lesso!” esclamò facendogli la linguaccia.

Zoro sbatté le palpebre cercando di riacquistare il controllo. Quella ragazzina l’aveva preso in giro.

“Maledetta mocciosa!” esclamò infuriato.

Lei rise di gusto “Cos’è ci sei rimasto male?”

Le lanciò un occhiataccia “Sei una strega”

“E tu un povero ominide senza esperienza sulle donne” rispose a tono.

“Hei mocciosetta! Come ti permett…” si bloccò a metà.

Lei si era avvicinata di scatto e aveva appoggiato le labbra sul suo naso. Un breve contatto che mandò alle stelle il cuore del ladro.

Lei si staccò quasi subito e sorrise “A domani” poi lo superò e uscì svelta dalla stanza richiudendosi la porta alle spalle.

Si accasciò incredulo sul divano. Si toccò il naso sentendo ancora le labbra della ragazza sulla pelle. Quella mocciosa l’avrebbe mandato al manicomio.

 

ANGOLO DI ROGI

Povero Zoro ^^ Nami è veramente tremenda! Ma la domanda è: vuole solo giocare un po’ con lui o fa sul serio? Bha! I misteri della vita! ^^ comunque spero di non aver esagerato…..

Spero vi sia piaciuto questo capitolo ^^

Ciao e grazie a chi continua a seguirmi! ^^

Ps: gente sono andata a vedere Alice in wonderland!!! È fantastico vi consiglio vivamente di andarlo a vedere e poi Johnny è da urlo!!! Anche se l’hanno conciato per le feste è fantastico!! Parola di fan!! ^^

Achamo: tranquilla al piccolo Chopper non è successo niente ^^ era solo per spaventarvi un po’ ^^

Ps: oddio!! Sarebbe stato un incubo!!! Povero Johnny!! Povero Geoffrey!!

Tsukichan: devo trovarlo da qualche parte…. Bè ecco qua l’altro capitolo!! Cominciano i guai seri per il caro Zoro ^^

giusy91: eccomi a rapporto!!! Gli sviluppi tra Zoro e Nami ci saranno presto!! Non temere!! ^^ un bacio!!

GLoRi: meno male che si è capito perché era veramente difficile mettere giù in un altro modo queste parti, avevo paura che venisse noioso se avessi fatto in un altro modo!! Com’è Romeo+Juliet? Non l’ho mai visto. Ciao!! ^^

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Capitolo 9

CAPITOLO 9

 

GIORNO 9:

 

“Zoro? Zoro!”
Il ladro si riscosse dai suoi pensieri e guardò Ace “Si?”

Lui sospirò “Ma ci sei?! È tutta la mattina che sei assente!!”

“Scusami, ma non ho dormito molto stanotte”

Sbadigliò sonoramente. Quella mocciosa gli aveva tolto il sonno. E ora non faceva altro che pensare a lei. Ogni cosa intorno a lui gliela ricordava. Si sentiva un idiota. Neanche alla sua prima cotta era rimasto così scombussolato.

Per Diana! Era solo una donna!

Eppure il suo cervello non faceva altro che continuare a rimandare il film della sera precedente. Che cosa assurda! Neanche fosse stato un bacio come si deve!

“Vedi di svegliarti allora, perché adesso devi fare il capo” lo riprese Ace.

Zoro scosse la testa togliendosi violentemente di dosso quei pensieri e si concentrò sul colpo. Quello sarebbe stato il giorno dalla recita. Sanji sarebbe entrato in azione. Non si fidava molto di quell’uomo, più che altro gli sembrava un idiota, e poi aveva fatto il baciamano e Nami…

E no! Ora basta! Doveva pensare alla sua vendetta! Per la miseria!

Ace citofonò al cancello. Erano alla villa di Franky, lì Sanji stava preparando il suo personaggio.

Il cancello si aprì e i due ladri arrivarono davanti alla porta.

Zoro la aprì ed entrarono.

“Permesso” urlò Ace non vedendo nessuno.

“Venite di sopra ragazzi!” sentirono urlare Franky dai piani superiori.

Ubbidirono e salirono le scale sulla destra dell’entrata.

Entrarono in una camera da letto. Sanji era in piedi davanti a un lungo specchio che si aggiustava la cravatta bianca. Era vestito con uno smoking bianco, con sotto una camicia blu.

“Non vi sembra perfetto?!” esclamò eccitato Franky.

Sanji si girò sorridendo ai due arrivati “Bonjour”

“Sei pronto?” chiese Zoro.

“Quasi” rispose il biondo.

“Sai cosa devi fare vero?” chiese Ace.

“Mais oui! Bien sur!” esclamò stizzito.

“Non è ancora cominciata la recita, quindi puoi parlare normalmente” disse leggermente seccato Zoro, non sapeva perché ma quel biondino gli stava sui nervi.

“Mi stavo solo allenando con la pronuncia” gli occhi di Sanji si sgranarono e si fissarono su un punto alle loro spalle “Ma siete divine!”

Zoro si girò. Il suo cuore fece una capriola. Dietro di lui erano comparse Nojiko e Nami. Tutte e due indossavano un vestito lungo con una spaccatura sul fianco destro e una scollatura da paura sia sul petto che sulla schiena. Il vestito di Nojiko era blu mentre quello di Nami rosso fuoco.

Zoro guardò estasiato la rossa.

“Grazie Sanji” disse Nami sorridendo.

Zoro corrugò le sopracciglia cercando di non spostare lo sguardo dal suo viso “Perché siete vestite così?”

Le due sorelle lo superarono e si misero ognuna a un fianco di Sanji, che le strinse a sé appoggiando le mani sulle loro schiene nude.

Zoro sentì un fastidioso vuoto allo stomaco.

“Ma siamo le sue accompagnatrici è ovvio!” rispose Nojiko.

“Accompagnatrici?” guardò Ace che fece spallucce “Ma non si era parlato di accompagnatrici!”

“Stai calmo, è stata una mia idea. Io recito di essere un francese straricco commerciante d’ armi no? E tutti i ricchi hanno delle accompagnatrici”

Socchiuse gli occhi “Mi sembra che così darai molto più nell’occhio”

“Infatti, i ricchi vogliono sempre dare nell’occhio, attirerò meno sospetti così, fidati” disse baciando una mano di Nami.

Sgranò gli occhi “Non se ne parla!” esclamò infuriato.

“Perché?” chiese Sanji stupito.

“Perché così le metti a rischio! Mihaw potrebbe riconoscerle durante il colpo!”

“Noi non incontriamo mai Mihaw durante il colpo” disse Nami.

“Ma il piano potrebbe anche non funzionare alla perfezione!”

Nami si avvicinò a lui con un sorriso beffardo sulle labbra “Vediamo di farlo funzionare come si deve allora” gli soffiò in faccia.

Zoro restò imbambolato per qualche secondo assaporando il suo profumo.

La rossa lo superò e scese dalle scale. Tutti gli altri la seguirono tranne Ace che lo guardava severo, con le braccia incrociate.

“Avevi ragione” disse.

“Su cosa?”

“Le donne sono una vera distrazione per te” si avvicinò a lui “Vedi di concentrarti sul colpo, oppure ti butto fuori e prendo il comando”

Lo guardò storto “È una minaccia?”

“Più che altro è un consiglio, le donne come Nami fanno impazzire gli uomini, te lo garantisco, non mi sembra la donna giusta per ricominciare”

Affilò lo sguardo “Ricominciare cosa?”

Odiava quando gli altri capivano ciò che provava, odiava anche essere consolato a causa di una donna, ma soprattutto odiava soffrire per una donna.

Ace sbuffò “Niente distrazioni!” decretò, poi uscì dalla stanza lasciandolo da solo.

Ace aveva ragione, non era la donna giusta per ricominciare a mettersi in gioco, eppure aveva qualcosa di speciale.

Fece un respiro profondo.

Niente distrazioni.

Si girò e uscì dalla stanza.

 

Zoro si sedette sul divano di fianco ad Usop.

“Novità?” chiese.

“Ho raccolto le informazioni che volevi su Mihaw” disse guardandolo “Sanji è pronto?”

Zoro indicò l’entrata dell’albergo con la testa.

Usop si girò giusto in tempo per vedere l’entrata di Sanji. Sembrava proprio uno stupido ricco. Nami e Nojiko si affiancarono a lui. Sanji le strinse leggermente a sé accarezzando le loro schiene. Le due ragazze risero tranquillamente.

Strinse involontariamente le mani fino a far diventate le nocche bianche.

Sanji si avvicinò a Nojiko e le diede un bacio sulla guancia. Stava per fare lo stesso con Nami.

E no eh! Questo è davvero troppo!

Si alzò di scatto, ma una mano ferrea lo afferrò per un braccio e lo ricacciò a sedere.

Si girò, Ace lo stava guardando severo.

Lo guardò stupito. Da dove diavolo era sbucato?

Distolse lo sguardo da lui e vide il viso di Sanji allontanarsi da quello di Nami. L’aveva baciata. Socchiuse gli occhi sentendo l’astio nei confronti di quell’uomo aumentare.

“Zoro, ancora un piede in fallo e ti butto fuori seriamente” gli sussurrò l’amico all’orecchio, per non farsi sentire da Usop.

Si girò a guardare Ace.

Lasciò sbollire la rabbia facendo un respiro profondo “Non succederà più”

“Lo spero”

Seguì con lo sguardo Sanji, Nojiko e Nami fino a quando non scomparirono tra la gente con due facchini carichi di valige al seguito.

Tornò a guardare Usop.

“Raccontaci di Mihaw” disse Ace.

Usop li guardò e iniziò a parlare “Quell’uomo è un robot. Arriva al Bellagio alle 14 in punto ogni giorno, stessa auto e stesso autista. All’ingresso saluta sempre i valletti, si ricorda i nomi di tutti. Va negli uffici che si trovano di sopra. Lavora sodo fino alle 19.00. Poi scende e parla tre minuti con il direttore del casinò che si chiama Crocodile, è un tipo che mette i brividi”

“Di cosa parlano?” chiese Zoro.

Usop fece spallucce “Di affari e basta. Mihaw vuole sapere cosa succede nei suoi casinò, gli piace controllare di persona, è raro che non si occupi personalmente di qualsiasi incidente” fece una breve pausa e continuò a raccontare “Dopo perde qualche minuto in convenevoli con i grandi giocatori nelle sale, ed esce alle 19.30. Un assistente gli porge una porta documenti con dentro gli incassi della giornata e i nuovi codici di sicurezza e infine va al ristorante” girò la testa verso un corridoio.

Zoro e Ace fecero lo stesso e videro comparire Mihaw tra la folla. Zoro guardò l’orologio 19.30 esatte.

“Che vi ho detto” disse Usop “Un robot”

Zoro guardò Mihaw attentamente. Non era cambiato di una virgola, sempre la stessa faccia da schiaffi. Si sentì rodere dall’odio che provava per quell’uomo.

“E quel porta documenti contiene tutti i codici delle casse?” chiese Ace.

“Si certo” lanciò uno sguardo a Mihaw impaurito “Certo che ve lo siete scelto proprio bene. Quell’uomo è senza pietà. Ho sentito dire che l’ultimo che ha tentato di derubarlo, non solo l’ha mandato al fresco per dieci anni, ma ha anche fatto fallire il negozio di suo fratello! L’ha fatto finire sul lastrico!” esclamò agitato.

Zoro lo guardò “Hai paura?”

“Per caso avete istinti suicidi?”

Zoro sorrise “Solo di mattina”

 

ANGOLO DI ROGI

Si comincia gente! Il piano diabolico di Zoro ed Ace è cominciato!! Anche se è solo all’inizio, prometto che sarà assolutamente geniale!! Ma non vi rovino la sorpresa ^^

Bè il caro Zoro ha dei piccolissimi problemi di concentrazione ;) ma non sarà l’unico….. ok, non sono sicura, ma mi piacerebbe mettere alte due coppie in questa fic. Forse farò solo un piccolo accenno ma niente di più, dato che mi concentrerò su  Nami è Zoro!!

Ragazzi aumentate a vista d’occhio!! Sono felicissima!! ^^ e faccio un ringraziamento speciale a tutti quelli che lasciano le recensioni!! Grazie davvero, mi riempite il cuore ^^

Al prossimo capitolo!!
Ciao a tutti!!! ^^

RECENSIONI:

giusy91: Nami si divertirà davvero molto e anche io a scrivere le reazioni del povero Zoro eheheheh!! Sono malefica ^^ un bacio!!

GLoRi: allora devo assolutamente vedere quel film, Moulin Rouge è uno dei pilastri della mia collezione di film!! Comunque non ti dico quanto mi diverto io a scrivere le parti in cui il caro Zoro che diventa matto ^^ ma come dice Alice (nel paese delle meraviglie) i migliori sono tutti matti ^^

americanpeople95: Sono felice che ti stia piacendo!! La storia è ambientata ai giorni nostri e la scena di quando Zoro esce dal carcere non l’avevo collegata a Nemico Pubblico, ma non sei la prima che mi fa notare questa cosa!! Credo che sia stata colpa del mio subconscio che ha associato il mitico Johnny al caro Zoro ^^ spero che continuerai a seguirmi!! Ciao!!!

Achamo: vedrò di non farti preoccupare così tanto per il piccolo Chopper ^^ e comunque non sei l’unica a pezzi… io tra la scuola e le correzioni del mio libro non ho più il tempo di scrivere T.T sono abbastanza disperata perché ho scritto solo il prossimo capitolo, va bè vedrò di cavrmela ^^

Ps: Jack si avvicina alla statua di Zac “Certo che è proprio brutto”, Geoffrey si avvicina a lui “Si hai ragione, sono più bello io!”, Jack si guarda intorno e comincia a fischiettare, allunga la mano e spinge leggermente la statua. Zac cade a terra e si rompe in mille minuscoli pezzi. “Ops” mormora Jack, Geoffrey lo guarda male, “Che c’è?” sbotta Jack “Ammettilo! Volevi farlo anche tu!” Geoffrey alza gli occhi al cielo e si allontana, Jack gli corre dietro.

Ok, demenzialità assurda, mi sa che devo andare a farmi curare.

Tsukichan: grazie sono felice che ti sia piaciuta la scenetta ^^ ti prometto che ce ne saranno molte altre. La simulazione non la farà Nami mi dispiace :( ma ho fatto morire Zoro in un altro modo, che ne dici? ^^ ps: mi sono tolta il dente e ho già scritto la parte “rossa” che mi avevi chiesto…… però mi imbarazza moltissimo pubblicarla……. Ovviamente sarà tra un po’ di capitoli…… sappi che la pubblico solo per te……

Selina R84: Nami rimane sempre una taccagna :) che ne dici del nuovo capitolo? ^^

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Capitolo 10

CAPITOLO 10

 

GIORNO 9:

 

“Ho vinto!” esclamò Sanji.

Nami rise “Sei proprio fortunato oggi!”

Si girò verso di lei “Sei tu che mi porti fortuna ma cherì” disse attento  a rendere evidente l’accento francese.

“E io no?”

Si girò verso Nojiko“Mais oui mon amour!!”

Gli altri giocatori li stavano guardando con odio. Dopotutto i francesi non erano molto amati, men che meno quelli ricchi che ti ripulivano giocando a poker.

“Signor Pierre Simon?”

Sanji si girò trovandosi davanti un uomo moro con gli occhi sottili da rapace e dei baffi strani “Oui, e voi chi siete?”

“Sono Mihaw, il proprietario di questo albergo, avevate chiesto di volermi incontrare”

Sanji si alzò dalla sedia “Ma scierto monsieur!”

“Di cosa volevate parlarmi?”

Sanji si guardò attorno “Non qui”

“Venite allora” disse Mihaw facendo qualche passo avanti.

Sanji si girò verso il tavolo “Nobles monsieurs, devo lasciarvi” disse ai giocatori “Mes fleurs, aspettatemi di sopra mentre parlo con il signore”

Nami e Nojiko si alzarono “D’accordo” disse la maggiore.

Sanji baciò la mano ad entrambe sotto lo sguardo sollevato dei giocatori.

Il finto francese si girò e raggiunse Mihaw che lo condusse nel bar più lussuoso dell’albergo. Si sedettero ad un tavolo per due, isolati dal resto della gente.

“Qui può andare bene?” chiese Mihaw.

“Oui monsieur”

“Allora, mi dica”

“Bien, la sera dell’encontro di box, arriverà una valija molto emportante puor moi. Devo conservarla in un posto sicuro”

“Le cassette di sicurezza penso che..”

“No no no” lo interruppe “Voglio che sia conservata in un posto più sicuro. Ha qualcos’altro da offrirmi?”

Mihaw socchiuse gli occhi “Ho un caveau”

“Tres bien! È perfeto”

“Ma non permetto a tutti di usufruirne”

“La pagherò bene”

“Non è quello che mi interessa, come posso fidarmi di lei?”

Sanji sorrise “Temete un uomo come me?”

“I ladri sono diventati sempre più furbi”

Rise “Monsieur, le sembra davvero che io possa essere un ladro?” sorrise rilassato, era quello il trucco, lasciar scivolare via l’ansia “Voglio solo che la mia valija sia al sicuro”

Mihaw lo guardò intensamente negli occhi. Sanji non abbassò lo sguardo, sapendo benissimo che gli occhi convincevano molto più delle parole.

“D’accordo, allora ci rivediamo la sera dell’incontro signor Simon” disse alzandosi.

Sanji lo imitò “Au revoir” disse stringendogli la mano.

Mihaw fece un mezzo sorriso, poi si girò e uscì dal bar.

Sanji prese il cellulare e digitò un numero.

“Allora?” chiese Zoro.

“Ha abboccato” rispose sorridendo.

 

“Allora?”

“Ha abboccato” rispose Sanji.

Zoro sorrise e chiuse la chiamata.

Ace lo fissava interrogativo “Ci è cascato”

Ace sorrise e si sedette comodo sul divano lussuoso “Te l’avevo detto che è il migliore”

“Zoro”

Si girò verso Nico Robin che aveva appena finito di stampare dei fogli.

Lei si avvicinò a lui e gli porse i fogli.

Li prese guardando attentamente quelle piantine.

“Questo è l’istituto di ricerca dove si trova lo strizza”

“Non mi sembra così difficile come colpo”

Nico Robin scosse la testa “No, ma dobbiamo andare in California”

“Fino a là?” chiese lamentoso Ace.

“Ace, il Nevada confina con la California” disse Zoro guardandolo male.

“Ma è comunque lontana visto che dobbiamo andarci in furgone!” protestò.

Aveva ragione. Avevano bisogno di un mezzo che potesse trasportare lo strizza senza destare troppi sospetti.

“Allora partiamo domani”

“Andiamo tutti?” chiese Nico Robin.

Zoro scosse la testa “No, noi tre e Franky”

“Non ce la faremo mai in quattro” disse Ace.

“Chi vuoi portare?”

“Le sorelle”

Zoro sentì un vuoto nello stomaco. In un furgone con Nami. Scacciò via quel pensiero. Doveva concentrarsi, e loro due era necessarie per il colpo.

“D’accordo, avvisiamole allora”

 

“California?” chiese stupito Franky.

“Si” rispose Zoro.

Nella stanza dell’albergo erano stato convocati i tre desiderati per il colpo.

Nami non faceva altro che spiare di nascosto il suo capo. Sicuramente aveva un caratteraccio, ma era veramente affascinante.

“Wow!!! Super!!! Io adoro la California!” esclamò eccitato.

“Franky ci staremo solo due giorni, il tempo di andare, fare il colpo e tornare indietro” disse Ace.

L’entusiasmo del miliardario si spense “Neanche una piccola fermata alla mia villa?” chiese supplichevole.

Nami sorrise, era proprio buffo quell’uomo.

“No Franky” rispose Zoro alzando gli occhi al cielo.

“Dov’è esattamente questo istituto?” chiese sua sorella.

“Vicino a Sunnyvale” rispose Ace.

Nojiko si girò a guardarla pensierosa “Dovremmo passare per Bakersfield”

Annuì “E poi verso San Joe” aggiunse pensando mentalmente alla cartina.

“Quanto tempo?” chiese Nico Robin.

“Mmm… nove ore, più o meno” rispose Nami.

“Bene, allora partiamo domani alle 9 in punto dal magazzino, mi raccomando la puntualità” decretò Zoro.

“E faremo il colpo la sera stessa?” chiese.

Lui scosse la testa “No, vi voglio riposate al colpo. Prenderemo qualche camera in un hotel, poi il giorno successivo vi esporrò il piano ed entreremo in azione la sera”

“E poi subito di ritorno a casa” aggiunse Ace.

“D’accordo, guido io la notte”

Nojiko fece spallucce “Come preferisci sorellina”

Lei amava guidare la notte, tutti dormivano e lei restava da sola con la strada. Era molto rilassante. Di giorno invece il chiacchiericcio invadeva l’abitacolo e la infastidiva non poco.

“Bene, allora a domani” disse Zoro avviandosi verso la porta.

Si morse il labbro inferiore vedendo che se ne stava andando. La stava evitando, si vedeva lontano un miglio. Ma allora perché l’aveva voluta nel colpo? Si girò verso Ace che stava parlando tranquillamente con sua sorella.

Socchiuse gli occhi vedendo Nojiko con quel sorrisino sulle labbra.

Ma guarda te! Prima l’accusa di fare il filo e Zoro e poi lei fa la corte ad Ace! Che faccia tosta!

Inoltre il ragazzo non disprezzava affatto la sua compagnia, anzi…. Era già caduto in suo potere anche se non se ne era ancora reso conto.

Sbuffò, ma come diavolo ci riusciva?

La invidiò con tutto il cuore. Sua sorella riusciva ad avere qualunque ragazzo volesse e non era mai stata lasciata in vita sua. Mentre lei, povera sfigata, si innamorava solo di bastardi. Ogni volta era la stessa cosa, si innamorava, non capiva più niente, da brava scema si fidava e quando riuscivano a portarsela a letto scomparivano senza lasciare traccia, portandosi via un brandello del suo cuore. La vita era proprio un’ingiustizia.

Sentì la porta chiudersi.

Si girò di scatto e uscì veloce dalla stanza. Guardò a destra e lo vide che camminava tranquillo per il corridoio.

“Zoro”

Lui sobbalzò, e si notò non poco.

Si avvicinò sorridente, era il primo uomo su cui aveva così tanto potere.

Lui si girò “Nami”

 “Come mai solo noi sei?”

“Bè, Sanji non può muoversi dall’albergo, Chopper deve controllare i sistemi di sicurezza, Brook se va via viene licenz…”
“Non intendevo quello” lo interruppe.

Lui corrugò le sopracciglia “Che intendevi allora?”
Sorrise “Perché sia me che mia sorella? Bastava una sola di noi due per indicarvi la strada”

Lui si irrigidì.

Non sapeva perché lo metteva sempre così a disagio, non se ne rendeva neanche conto, però si divertiva un sacco a vederlo in difficoltà. Zoro aveva qualcosa che l’attirava, oltre al viso da duro e il culo da Dio.

“Sempre meglio un uomo in più che uno in meno”

Arricciò il naso, bella risposta.

Lui socchiuse gli occhi guardandola male “Potresti comunque evitare di insinuare che io sono attratto da te?”

Sorrise soddisfatta, si era fregato da solo “Perché?”

“Sinceramente, mi da fastidio”

“Non dovrebbe darti fastidio se non fosse vero”

Lui si avvicinò a lei e la guardò in cagnesco “Mi da fastidio perché sei una mia collega e non voglio alcun tipo di distrazioni durante un colpo”

“Quindi sarei una distrazione per te?” gli chiese soffiandogli sul viso.

Lui sbatté le palpebre un paio di volte prima di rispondere “In quanto uomo mi piacciono le belle donne”

“Grazie”

Lui alzò un sopracciglio “Per cosa?
Lei sorrise beffarda “Mi hai fatto un complimento senza rendertene conto”

Lui alzò gli occhi al cielo “Senti, piantala di giocare, non è il momento adatto”

“Hai ragione, dimenticavo che gli ominidi non sanno controllare gli ormoni”

“Come prego?” chiese stupito.

“Oltre che essere sordi a quanto pare”

La guardò malissimo “Sei una strega”

“E tu un troglodita”

“Mocciosa”

“Testa d’alga” in realtà adorava quei capelli strani.

Lui sgranò gli occhi ma si riprese presto “Credo che tua madre si sia dimenticata una parte del tuo nome” sorrise beffardo “Non trovi Tsu-nami?”

Lo guardò male. Però non si sentiva offesa, anzi si stava divertendo. Sembrava un gioco, chi trovava l’insulto più fantasioso vinceva.

“La tua invece ha dovuto chiede i diritti d’autore a Zorro?”

Socchiuse gli occhi “Mocciosa impertinente! E poi io dovrei essere innamorato di te?” chiese incredulo “Come potrebbe piacermi una ragazza che mi insulta? Non si è mai visto!” esclamò adirato.

Sorrise vittoriosa “Appunto per quello” avvicinò il suo viso al suo “Sono diversa dal normale”

Lui restò imbambolato a guardarla.

Ridacchiò girandosi “A domani capo”

Non si girò indietro per controllare, sapeva di aver vinto.

 

ANGOLO DI ROGI

Ok la parte finale non era prevista, ma mi sembrava giusto mettere una parte abbastanza lunga dal punto di vista di Nami. E si, alla fine mi sono decisa, ci sarà un accenno AcexNojiko, non ho mai preso in considerazione molto questi due personaggi, però mi sembra che siano carini come coppia. Spero di non aver attirato l’odio di qualcuno con questa scelta…..

Spero che vi sia piaciuto!!

Grazie a tutti!! ^^
Ciao!!

RECENSIONI:

GLoRi: si esatto ho pensato la stessa cosa ^^ Nami per un po’ lascerà riposare Zoro, in quanto ad imbarazzo nei prossimi capitoli, ma poi tornerà all’attacco. Nami furia spietata eheheh!! ^^

Achamo: prima o poi Zoro si abituerà alla presenza di Nami!! (bugia clamorosa!! Dopotutto come ci si può abituare a Nami?^^) (Io: Signor Oda aspetti!! Un autografo! Io ho tutte le miniature della ciurma!!)

Sps (solito post scriptum): Ahahahahahah!! Zac: “Jack aspetta! Hai solo un colpo!”, Jack sorride: “Sei rimasto indietro Effron, quello era nel primo film adesso siamo nel quarto, mi hanno dato la munizioni!” Zac urla e riprende a correre.

americanpeople95: sai anche a me all’inizio Nami mi stava antipatica, però alla fine è un tipetto interessante e credo che sia perfetta per scombussolare la vita ad un uomo preciso come Zoro ^^

Tsukichan: non ringraziare prima di aver letto, magari (anzi probabilmente direi) è venuto fuori un disastro, cioè… non saprei neanche con cosa confrontarlo…. Ok basta, ho detto che lo pubblico e non mi rimangio la parola, allungherò in brodo il più possibile…….

Ace avrà Zoro in pugno ancora per poco ^^ Baci8!!!

Selina R84: eh si Zoro cerca disperatamente di pensare alla sua vendetta ma la cara Nami non gielo permette ^^

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Capitolo 11

CAPITOLO 11

 

GIORNO 10:

 

“Finalmente! Siamo arrivati!” urlò Franky stiracchiandosi le ossa intorpidite.

Zoro scese dal furgone e si riparò il viso da una ventata di aria calda. Si erano fermati in un hotel a pochi chilometri da Sunnyvale e dall’Istituto (California of advanced science). Il sole infuocato stava tramontando all’orizzonte del deserto. Quel posto era davvero desolato, gli unici rumori che si sentivano erano il ronzio delle ventole di scarico dei climatizzatori e il motore di qualche auto che passava sull’autostrada che avevano appena abbandonato.

“Che caldo” mormorò Nico Robin facendosi aria con un foglio.

Aveva ragione. Anche se il sole stava tramontando sembrava di essere su una griglia, il terreno era ancora bollente.

“Forza, andiamo a prendere le camere” disse Ace avviandosi verso l’entrata dell’hotel.

Era un tipico hotel che si vedeva dalle autostrade: le poche camere che c’erano si affacciavano sul parcheggio, che in quel momento era quasi al completo.

Fece una smorfia, sperando che ci fosse ancora qualche camera libera, perché dal numero delle auto probabilmente le camere libere scarseggiavano.

“Zoro non vieni?”

Si girò verso Nami, che lo stava aspettando sulla soglia della porta dell’entrata. Si guardò intorno accorgendosi che era rimasto fuori solo lui.

“Arrivo” disse raggiungendola.

Le passò di fianco facendo un’estrema fatica per non guardarla. Doveva concentrarsi su qualsiasi altra cosa, ma risultava sempre più difficile. Non sapeva neanche lui perché quella mocciosa lo attirasse così tanto!

Rabbrividì non appena entrò in quella stanza climatizzata, era già tanto se c’erano 5 gradi lì dentro.

Si affiancò ad Ace che era appoggiato al bancone della reception.

Il ragazzo che era dietro al bancone li accolse “Buona sera signori”

“Salve, vorremmo due camere da tre per una notte, per favore” disse Ace.

Il ragazzo si girò un attimo per controllare le chiavi appese sul muro dietro di lui. Ce n’erano solo tre.

Come aveva temuto, la camere stavano per finire.

“Mi dispiace ma sono rimaste solo tre camere da due” disse il ragazzo voltandosi verso di loro.

Si girò a guardare Ace che aveva una smorfia dipinta sul viso.

“Va benissimo! Io posso stare in camera con Nico Robin! Non c’è problema!” esclamò felice Franky.

Robin corrugò le sopracciglia, guardandolo stupita e leggermente scocciata.

Zoro come risposta gli tirò un cazzotto in testa “Smettila di fare l’idiota!”

Le tre donne sorrisero, ma solo uno di quei sorrisi lo fece avvampare come un ragazzino.

Per la miseria!

Tornò a guardare Ace che ora lo osservava stupito con un sopracciglio alzato. Gli stava comunicando che non avrebbe permesso che lui finisse in camera con Nami. Lo guardò male, possibile che pensava che non sarebbe riuscito a controllarsi?

Pensò lui e la ragazza soli in camera, costretti a condividere una stanza minuscola e un bagno.

Abbassò lo sguardo, no, Ace aveva ragione, il suo autocontrollo sarebbe andato a farsi benedire.

“Nojiko, ti da fastidio dormire con me?” chiese Ace.

Lei scosse la testa “No figurati”

Vide Nami alzare gli occhi al cielo.

Corrugò le sopracciglia, cosa significava?

“Bene, allora le prendiamo” disse Ace al ragazzo.

Ogni coppia prese una chiave e si diressero fuori.

“Numero?” chiese Franky.

“Quindici” rispose Zoro.

“Noi abbiamo la cinque” disse Nojiko.

“Noi la sedici” disse Nami.

Ace guardò a destra, constatando che la sua era l’unica camera che si trovava da quella parte.

“Ci vediamo domani mattina alle 9 a colazione”

“A domani” lo salutò girandosi.

Arrivò davanti alla sua camera e l’aprì. Era piccola, poco arredata e fortunatamente c’erano due letti singoli.

“Ci vediamo”

Si girò a guardare Nami che stava aprendo la camera di fianco alla sua.

“Mi raccomando non fate troppe scintille stasera, vorrei dormire” disse facendogli la linguaccia.

La guardò male, ma non fece in tempo a controbattere perché era entrata in camera.

Maledetta mocciosa.

Alzò gli occhi al cielo ed entrò in camera tirandosi dietro il compagno dal ciuffo azzurro, che stava tentando di attaccare nuovamente bottone con Robin.

“Vuoi darle una tregua? Povera donna! Non hai fatto altro che infastidirla tutto il giorno!” esclamò spazientito.

Lo guardò male “Ma ha te non interessava la rossa?”
Sgranò gli occhi, ma era così dannatamente evidente che aveva un debole per quella mocciosa?

“A me non interessa nessuno! E tu non devi distrarti!”

Franky si sedette sul letto sospirando “Ma a me piace tanto”

Sembrava un bambino delle elementari.

Sbuffò lasciandolo perdere e andò in bagno. Si spogliò e si immerse sotto il getto freddo e rinfrescante della doccia.

Cercò di rilassarsi inutilmente. L’aveva sempre detto che le donne sono solo una distrazione!

 

Nami si buttò sul letto “Ah! La schiena” si lamentò.

Aveva il sedere piatto, nove ore seduta in quel furgone scomodo erano troppe.

Nico Robin ridacchiò e appoggiò il suo zaino sul letto.

La guardò. Le piaceva quella donna, aveva qualcosa di rassicurante, e poi aveva un’infinita pazienza, soprattutto con quel miliardario arrapato.

“Perché non lo mandi a qual paese?”

Lei corrugò le sopracciglia “Chi?”

“Franky ovviamente! Non ha fatto altro che parlarti per ore!”

Lei sorrise “È simpatico”

La guardò incredula “Vuoi dire che ti piace?!”

La  mora iniziò a tirare fuori una tuta nera -che sicuramente avrebbe usato durante il colpo- dallo zaino “Ho solo detto che è simpatico, è un po’ presto per dire se mi piace, non trovi?”

“Ma si capisce subito se ti piace qualcuno” sorrise maliziosa “A me puoi dirlo, il segreto è al sicuro”

La guardò sorridente “Quindi a te piace Roronoa?”
Si sentì avvampare “Nah!” esclamò ignorando il battito del suo cuore “Mi diverto solo a prenderlo in giro”

“Allora perché sei arrossita?”
“Non sono arrossita!” protestò, ma in effetti sentiva le guancie in fiamme.

“Non c’è niente di male, è un bell’uomo”

Diamine se era bello! Dopotutto, essendo una ragazza con dei buoni gusti, non c’era niente di male se le piaceva. Ma di solito se le piaceva un uomo lo diceva e basta, perché ora si imbarazzava ad ammetterlo?

Sentì un vuoto nello stomaco.

Sgranò gli occhi non credendo alle reazione del suo corpo.

Oddio! Si era innamorata!

 

“La doccia è tutta tua”

Il suo compagno di stanza usci dal bagno con solo un asciugamano legato in vita. Ammirò il suo fisico scolpito per qualche secondo. Cavoli se era bello e poi era davvero affascinante, inoltre adorava la sua compagnia.

Arrossì leggermente abbassando lo sguardo. Forse si era presa una cotta.

Sorrise “Grazie ora vado” disse appoggiando il libro che stava leggendo sul comodino li di fianco.

Ace si sedette sul suo letto spettinandosi i capelli con un asciugamano.

“Senti Ace, che tipo è Zoro?”

Lui la guardò stupito “In che senso?”

“Bè, è un brav’uomo? O è un donnaiolo?”

Il viso del ladro si rattristò “Perché ti interessa?”

Sentì un tuffo al cuore, capendo che Ace aveva frainteso la sua domanda “Per la mia sorellina”

Lui corrugò le sopracciglia “Nami?”

Annuì “Vedi lei e uscita da una relazione abbastanza complicata, e bè, visto che ha un evidente cotta per Zoro volevo sapere se è un brav’uomo. Sai non voglio che la mia sorellina soffra di nuovo”

Il suo viso si rilassò e sorrise “Zoro è un tipo complicato. Diciamo che ha avuto solo un grande amore nella sua vita e da quando l’ha perso si è divertito un po’”

Socchiuse gli occhi “Divertito? Quindi è un donnaiolo?!” se era così doveva fare in modo che Nami se lo togliesse subito dalla testa!

“No!” si affrettò a rispondere “Cioè si, ma è complicato” fece un sospiro “Lui era molto depresso quando l’ha lasciato e bè, si è consolato con altre donne. Ma solo relazioni da una notte e poi chi si è visto si è visto, sia per lui che per le donne. Quando si innamora si comporta in modo completamente diverso”

Nojiko si sentì un po’ rassicurata, a quanto pareva anche Zoro aveva sofferto per amore. Forse Nami aveva trovato quello giusto.

“Se la farà soffrire dovrà vedersela con me”

Ace si grattò la testa imbarazzato “Veramente gli ho proibito di provarci con tua sorella”

Sgranò gli occhi “Cosa?! E perché?”

“Perché siamo ladri professionisti! Non possiamo avere distrazioni!” disse convinto.

Sorrise, distrazioni eh? Si alzò dal letto e si avvicinò lentamente a lui. Avvicinò il viso al suo e spingendolo con un dito lo fece sdraiare sul letto.

Si mise sopra di lui, attenta a fare in modo che nessuna parte del corpo fosse a contatto con la sua.

Lui la guardava incredulo.

Lo guardò negli occhi mentre le loro labbra erano separate da pochi centimetri di aria. Quanto erano invitanti….

“E questa regola vale anche per te?” gli chiese.

“Direi di si..” mormorò di risposta.

“Quindi anche io sarei una distrazione?”

“A malincuore, devo ammettere di si”

“Potresti sempre toglierla” gli soffiò sul viso.

Stranamente la lucidità negli occhi del ladro non diminuiva. Sembrava che non gli facesse nessun effetto la sua vicinanza, cosa davvero strana per gli uomini.

Lui sorrise “Se mi dici che sei interessata a me posso ripensarci”

Sgranò gli occhi. Quel dannato aveva ribaltato la situazione. Lo guardò male. Non aveva mai perso in vita sua contro gli uomini. Erano loro che cadevano ai suoi piedi, non l’incontrario, e di sicuro non avrebbe cambiato le regole quel giorno.

“Hai capito proprio male, lo facevo solo per la mia sorellina” disse togliendosi da quella posizione.

Si alzò dal letto e andò in bagno.

“Un vero peccato” lo sentì dire.

Sorrise, in fondo sapeva che lo stava facendo solo per Zoro. Ma non avrebbe resistito ancora per molto. Si chiuse la porta alle spalle lasciandolo da solo con i suoi rimpianti, probabilmente.

 

ANGOLO DI ROGI:

La scena di Nojiko ed Ace non era prevista, forse mi sono lasciata prendere un po’ la mano…………….. Ok un po’ tanto……Sinceramente mi sto un po’ inventando il carattere di Nojiko, dato che nel manga non si può intuire più di tanto. Io me la immagino un po’ così e chiedo umilmente perdono se il suo carattere è completamente diverso per Oda.

Ma tornando alla coppia principale, Nami ha realizzato di essersi innamorata, Zoro l’ha già capito da un secolo ma lo zuccone ci metterà ancora un po’ per ammetterlo a sé stesso ed ad Ace.

Spero che vi sia piaciuto anche questo capitolo!!

Ciao a tutti!! ^^

Grazie a tutti quelli che mi stanno ancora seguendo!!

RECENSIONI:

giusy91: allora stai tranquilla questa storia andrà ancora un bel po’ per le lunghe ^^

Achamo: si povero Zoro… ma sai la prima volta che ho visto One Piece e ho sentito che Zoro si chiamava così lo odiato con tutto il cuore!! Zorro (specialmente se è Banderas) è uno dei miti della mia infanzia!! E questo tipo strano con i capelli verdi aveva il nome tipo il suo!! Che insulto!! Poi però mi sono perdutamente innamorata di Zoro, eh le stranezze della vita. ^^

Sps: “Sparrow!!!!!!!” urla Geoffrey. Il demente di Zac si è spostato in tempo e il proiettile di Jack ha trapassato l’amato cappello di Geoffrey. “O mamma!” esclama Jack iniziando a correre. Geoffrey parte all’inseguimento ma viene fermato dalla voce di Zac “Grazie! Mi stai salvando la vita!” Geoffrey alza gli occhi al cielo “Ma tu non eri morto?” Zac sorride “I deficienti come me che ballano nei musical stupidi che fanno adesso non muoiono mai!” Geoffrey tira fuori la pistola “Bè allora tanto vale riprovare” spara…. Sarà morto o no? (si spera di si)

Scrubs l’ho visto solo una volta e sono morta dal ridere ^^

Tsukichan: The libertine l’ho visto al cinema, mi è piaciuta l’interpretazione di Johnny ma come film è un po’ troppo…. Troppo troppo ecco…..

La parte dei diritti d’autore l’ho rubata da una delle tante fic che ho letto, spero che l’autrice/autore mi perdoni….

Bè Zoro vorrebbe tanto dormire di notte, ma io sono malefica eheheheh!! ^^

GLoRi: Ace è più bravo a controllare gli istinti di Zoro che è sempre più tentato :P prima o poi non ce la farà più povero cristo ^^

Il personaggio di Sanji nel film faceva un russo, ma Sanji con l’accento russo ce lo vedevo proprio male, così ho optato per un accento più raffinato ^^

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Capitolo 12

CAPITOLO 12

 

GIORNO 11:

 

Zoro si tappò le orecchie soffocando la testa sotto il cuscino.

Silenzio per qualche secondo.

Sospirò sollevato, così magari sarebbe riuscito a dormire.

Il russare di Franky si fece di nuovo sentire.

Si sedette sul letto di scatto e trucidò con lo sguardo il miliardario. Possibile che facesse quel fracasso infernale?!

Guardò il display illuminato del suo orologio, 1.30. Fantastico, sarebbe stato uno zombie durante il colpo.

Stanco e rassegnato si alzò dal letto. A tentoni trovò la sua giacca e se la mise sopra al pigiama. Uscì chiudendosi la porta alle spalle. Un vento freddo lo colpì in viso facendolo rabbrividire.

Che diamine! Fino a qualche ora prima si moriva di caldo!

Sbuffò pensando che il deserto era uno tra i posti che odiava di più.

Camminò verso sinistra, andando verso la terrazza che aveva intravisto dalla macchina. Una luce tremolante illuminava qualche sedia. Magari lì sarebbe riuscito a dormire.

Si bloccò sul posto mentre il cuore accelerò veloce quando vide chi era seduto su una di quelle sedie di paglia.

Che ci faceva lì?

Fece un respiro profondo calmandosi. Bè in camera non ci voleva tornare quindi…

“Le mocciose non dormono a quest’ora di notte?”

Lei sobbalzò e si girò di scatto a guardarlo.

Sorrise, per una volta l’aveva presa di sorpresa.

“E i cavernicoli non hanno paura del buio?”

Fece una smorfia, possibile che avesse sempre la risposta pronta?

“Possiamo abbassare le armi almeno per stanotte?” chiese guardandola negli occhi.

Lei alzò lo sguardo fingendo di pensarci su “D’accordo, ma solo per stanotte”

Lui fece un sospiro e si sedette sulla sedia davanti alla sua.

“Come mai sveglia a quest’ora?”

“Non riuscivo a dormire” gli parve che le sue guancie si tinsero leggermente di rosso, ma era difficile esserne sicuri con la poca luce che c’era.

Stava per chiederle il perché ma lei lo anticipò “E tu?”

Fece una smorfia “Franky russa come un dannato, sembra di avere un trattore in camera”

Lei sorrise, per la prima volta fu un sorriso sincero. Ne rimase affascinato. Forse in fondo poteva essere una ragazza dolce.

“A cosa pensavi?”

“Al mio albergo”

Corrugò le sopracciglia “Hai un albergo?”

“No, lo costruirò con i soldi che guadagneremo”

Sorrise “Che ruberemo”

Lei ridacchiò serena “Bé è sempre un modo per guadagnare soldi non trovi?”

“Si direi di si” la guardò estasiato, era ancora più affascinante quando metteva da parte il suo carattere competitivo “E come sarà?”

“Piccolo, ma molto lussuoso, sarà più un villaggio che un albergo. Lo costruirò in riva al mare e ogni sera si potrà ammirare il tramonto con una bella tazza di the in mano” disse perdendosi tra le sue fantasie “Lo costruirò in una di quelle piccole isole intorno al Madagascar”

“Madagascar?” chiese stupito.

“Si, ci sono stata in vacanza una volta, è un posto fantastico. Tutto costa pochissimo e la polizia scarseggia” sospirò “Inoltre è un bel posto in cui rifugiarsi”

“Da cosa scappi?”

Lei lo guardò per qualche secondo indecisa, forse si stava chiedendo se dirgli o no la verità.

“Da me stessa”

Alzò un sopracciglio “Temo di non aver capito”

“Sono una ragazza stupida a volte” ammise sorridendo “Mi innamoro di stronzi e ci soffro per mesi, quindi scappo da ogni posto abitato”

“Allora scappi dagli stronzi, non da te stessa”

Lei sorrise “In teoria dovrei scappare dalla me che si innamora, ma dato che è impossibile, si” sospirò “scappo dagli stronzi”

Ci fu qualche secondo di silenzio in cui lei spostò lo sguardo leggermente imbarazzata “Quanti stronzi hai avuto nella tua vita?”

Lei ridacchiò “Zoro, è per caso un modo alternativo per chiedermi quanti ex ho?”

Lui sorrise “È probabile”

“Quindi sei interessato a me”

Fece un ghigno “No, solo alla tua vita”

Lei scosse la testa “Avanti Zoro, non c’è niente di male ha ammettere che ti piaccio almeno un pochino”

Si avvicinò a lei, sporgendosi dalla sua sedia.

Lei sgranò gli occhi, rimanendo imbambolata.

Avvicinò il viso al suo e respirò il profumo del suo respiro.

“Bé, non c’è niente di male neanche anche per te ammettere che mi guardi sempre il posteriore”

Lei arrossì vistosamente “È  così evidente?”

“No, figurati” disse sarcastico.

“Non è colpa mia se hai un bel culo”

Lui sorrise “Grazie”

“Per cosa?” chiese frastornata.

“Mi hai fatto un complimento senza rendertene conto”

Lei lo guardò male “Non puoi usare le mie frasi”

“In battaglia non è concesso tutto?”

“Ma non era una tregua stasera?”

Lui si riappoggiò allo schienale ridacchiando “Hai ragione, bandiera bianca”

Passarono alcuni secondi di silenzio in cui ognuno ammirò l’altro, senza farsi notare.

“E tu? Cosa farai con i soldi?”

Fece spallucce “Non ne ho la più pallida idea”

Lei corrugò le sopracciglia “Allora perché li rubi?”

“Vendetta”

“Vedetta?” ripeté stupita.

“È stato Mihaw a mandarmi in prigione”

“Ah non lo sapevo” corrugò le sopracciglia “Quindi non ti interessano i soldi?”

Lui scosse la testa “No, però forse potrei comprarmi finalmente una casa”

“Non hai una casa?” chiese stupita.

“Ho vissuto un anno passando da un albergo all’altro prima di finire in prigione”

“Perché?”

Lui sorrise “Odio la routine”

“Quindi non mi inviterai mai al tuo matrimonio o al battesimo dai tuoi bambini?”

Sorrise “Non lo so, dipende dalla moglie”

“E come dovrebbe essere?”

“Bè prima di tutto deve essere bionda con gli occhi azzurri” sorrise vedendola fare una smorfia “Poi deve essere gentile, dolce e paziente. Deve saper cucinare bene e non le devono interessare i soldi. Ah deve anche essere artruista..”

“Si, si” lo interruppe “Ho capito” disse infastidita.

Sorrise beffardo “Hai paura di non essere la donna dei miei sogni?”

“Ma ti pare?!” esclamò con troppa convinzione “Sposarmi con un ominide come te! Neanche fra cent’anni!” aggiunse fulminandolo con lo sguardo.

“Mi sembra che te la stia prendendo un po’ troppo se non ti interesso” disse calmo.

Per una volta era lui ad averla in pugno, voleva godersi quel momento.

“E a me sembra che tu ti stia illudendo un po’ troppo che tu mi piaci” il sorriso beffardo era riapparso sulle labbra della ragazza “Forse ci speri troppo sai?”

Ecco, neanche il tempo di cantar vittoria che era di nuovo in svantaggio. Ma in fondo aveva ragione, gli piaceva davvero troppo quella mocciosa. Forse si era innamorato.

“Mi arrendo, stasera sono troppo stanco”

Lei sorrise vittoriosa e si alzò “Meglio se andiamo a dormire”

Lui si alzò e l’accompagnò alla porta.

Si girò a guardarlo “Buona notte”

“Notte”

Poi lei fece una cosa del tutto inaspettata. Si alzò sulle punte dei piedi e gli diede un bacio sulla guancia. Le sue labbra erano soffici e calde, e non appena le sentì sulla pelle il cuore partì a mille. Erano così dannatamente morbide.

Lei si staccò pochi secondi dopo e gli regalò un dolce sorriso. Poi aprì la porta e sparì nella camera. Rimase imbambolato per molti secondi. Poi si riscosse facendo un respiro profondo.

Si, si era innamorato sul serio.

 

ANGOLO DI ROGI:

Capitolo completamente dedicato ai due piccioncini ^^ da qui inizieranno a conoscersi un po’ meglio i due tesori, dopotutto tutti vorremmo sapere la storia di Zoro e di Nami (ovviamente rivista e reinventata da me) prima che si conoscessero no? Bé tra qualche capitolo tutti i misteri saranno svelati!!

Ciao!!!

RECENSIONI:

GLoRi: eh anche Ace avrà qualche problemino :P si lo so lo so, Nami e Zoro dovevano stare in camera assieme, giuro inizialmente volevo farlo così ma alla fine mi sembrava troppo scontato…. Così ho inventato una serata al chiaro di luna (ok non esattamente al chiaro di luna) spero che ti sia piaciuto lo stesso ^^ la notte di Zoro e Nami è passata abbastanza tranquilla e anche quella di Franky e Nico Robin, ma Ace e Nojiko? Bah!! Ti lascio con un po’ di suspance :)

Tsukichan: incontrati si sono incontrati…. Mi dispiace ma la scena clou sarà ancora tra qualche capitoletto… Ti tengo un po’ sulle spine…. Se vuoi ti anticipo il dove… anzi no…. Non te lo dico :P comunque non ti preoccupare non manca troppo… 5 capitoli al massimo.

Beine beine sono felice che ti sia piaciuta Nojiko perché io me la sono sempre immaginata così!

Farò in modo di non perdere colpi ^^

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Capitolo 13

CAPITOLO 13:

 

GIORNO 11:

 

Zoro sbadigliò per la millesima volta. Inzuppò lentamente la ciambella nel caffè. Era stanchissimo, ed erano solo le 9 di mattina! Sperò vivamente che quella brodaglia nera l’avrebbe svegliato un po’.

Ace sbadigliò sonoramente.

Alzò lo sguardo e notò che aveva due marcate occhiaie.

Alzò un sopracciglio. Di solito Ace non aveva problemi a prendere sonno, anzi una volta l’aveva visto addormentarsi mentre mangiava. Uno spettacolo davvero indescrivibile, ma doveva essere nel DNA della famiglia, Rufy riesce a mangiare mentre dorme. Non aveva idea di come ci riuscisse!! Un mistero bello e buono!

Non riuscì a trovare una conclusione soddisfacente alle occhiaie perché il telefono squillò. Lo prese dalla tasca interna della giacca e rispose.

“Pronto”

“Ciao Zoro!! Come va?” la voce squillante di Rufy lo stordì. Come si dice: parli del diavolo….

“Bene” biascicò di risposta.

“Ace è con te?”

“Si” improvvisamente si ricordò perché il ragazzo non era con loro “Rufy ti stai allenando vero?”

“Si si!” rispose eccitato “Quando tornate vi faccio vedere!”

“Vedi di fare un buon lavoro”

“Non ti preoccupare! Sarò perfetto!”

“Sanji e Usop?”

“Sanji continua a fare il francese, e con la scusa dell’accento non fa altro che agganciare le ragazze”

“Che hai detto?!” si sentì la voce rabbiosa di Sanji in lontananza.

“Niente niente”

“Cos’ha quel damerino?”

“È arrabbiato perché dice che gli avete portato via le sue dee” disse sussurrando “Secondo me non ha tutte le rotelle a posto”

Sorrise “Si anche secondo me”

“È Zoro?” riconobbe la voce di Usop.

“Si” rispose Rufy.

“Passamelo!”

“Zoro ti passò Usop che ti vuole”

“Ok”

Sentì un fruscio poi la voce di Usop fu più vicina “Ciao Zoro”

“Usop, dimmi”

“Sono un po’ preoccupato, non so bene come fare il mio ruolo”

Sospirò leggermente, non era bravo ad incoraggiare i nuovi “Ti passò Ace, lui ti spiegherà cosa devi fare”

Tese il cellulare ad Ace che lo guardò interrogativo “Chi è?”

“Usop, ha bisogno di una dose di coraggio”

Sorrise e prese il cellulare “Pronto! Ciao Usop!”

Zoro tornò ad inzuppare la ciambella.

“Allora, per prima cosa devi guardarlo negli occhi, non devi guardarti mai i piedi o il soffitto, poi devi tenere le mani ferme e non toccarti i vestiti…” il discorso di Ace continuava così e Zoro smise subito di prestargli attenzione.

Mangiò un pezzo di ciambella, era dolcissima, anche troppo, ma il suo stomaco reclamava del cibo.

Si girò verso sinistra e guardò la gente ai tavoli. Cercò Franky ma non lo trovò, a quanto pare la passeggiata che era riuscito a strappare a Nico Robin non era ancora finita. Il suo sguardo si fermò sul tavolo delle sorelle. Nami era di schiena e Nojiko davanti a lei. Nojiko lo indicò con la testa e Nami si girò a guardarlo.

Lei sorrise e sulle sue labbra riuscì a leggere un “Buon giorno ominide”

La guardò male e rispose “Buon giorno mocciosa”

Lei gli fece la linguaccia e si girò verso sua sorella.

Nojiko sorrise scuotendo la testa.

Corrugò le sopracciglia notando che anche la bionda aveva delle marcate occhiaie.

“Spero che Usop riesca a sopportare lo stress” la voce di Ace lo fece voltare.

“Sono sicuro che se la caverà”

Ace sbadigliò di nuovo poi tornò a bere il suo caffè con lo sguardo assente.

Una lampadina si accese nella sua testa.

“Non hai dormito bene stanotte?”

Lui lo guardò distratto per qualche secondo, poi sbatté le palpebre tornando, forse, sul mondo degli umani “Si il letto era scomodo”

Fece una smorfia. Si certo, il letto. Ace non potevi inventarti una balla migliore?

Alzò un sopracciglio “Anche Nojiko?”

Al ragazzo andò di traverso il caffè e iniziò a tossire forte.

“Prima mi dici di non distrarmi con Nami e poi vai a letto con la sorella. Non ti sembra di essere un po’ ipocrita?” chiese leggermente infastidito.

“Non siamo andati a letto!” cercò di difendersi.

“Si certo, infatti Nojiko non ha due belle occhiaie come le tue” disse sarcastico.

“Se è per questo anche tu hai due occhiaie da far paura!” lo accusò Ace.

“Ci credo! Franky sembra una motosega quando dorme!” esclamò spazientito.

Fece un respiro profondo “Senti Ace, non me la prendo, ho capito che ti piace, ma almeno non mettere una regola assurda che neanche tu riesci a rispettare”

Ace arrossì leggermente “Ti giuro che non sono andato a letto con Nojiko, e non immagini neanche quanto mi sono sforzato” fece una smorfia “Ieri sera siamo rimasti svegli a parlare”

“A parlare?” chiese sarcastico.

“Si te lo giuro, abbiamo passato ore a parlare, niente di più”

Alzò un sopracciglio “Davvero?”

Ace sbuffò “Sei libero di non credermi ma ti ho detto la verità!”

Lo guardò negli occhi, non c’era ombra di menzogna nel suo sguardo “D’accordo, ti credo”

Dopotutto anche lui aveva passato la sera a parlare con Nami. Ma certe cose era meglio tenerle per sé.

“Di cosa avete parlato?”

Lui fece spallucce “Di un po’ di tutto. Quella ragazza è fantastica, è simpatica, dolce, sensibile e poi a un corpo..”

“Ho capito, sei cotto a puntino” lo interruppe.

Ace lo guardò sconsolato “Ho paura di si”

Zoro sorrise “Sembra una catastrofe”

“Lo è!” esclamò “Pensa se mi distraggo durante il colpo! Sarebbe un disastro!” disse lamentoso.
“Ace calmati” cercò di tranquillizzarlo.

“Avevi ragione tu, in un colpo non devono esserci le donne” borbottò.

Ridacchiò “Senti facciamo una bella cosa, togliamo quella regola delle distrazioni ok?”

“Ma così sarà anche peggio” mugugnò.

“Non è vero, così non passerai il tempo a sognare di…. Di non lo so… quello che sogni di fare con lei e lo fai e basta. Così durante il colpo sarai concentrato”

Corrugò le sopracciglia “Non credo che funzionerà”

Alzò gli occhi al cielo “Fidati di me una buona volta!”

Ace sospirò “D’accordo, allora liberi di distrarsi”

“Non durante il colpo però”

“Non durante il colpo” ripeté avvilito.

 

ANGOLO DI ROGI:

E rieccomi a rompervi le balle ^^ Il povero Ace ha capito di essere innamorato, non è tenero? Però ha fatto fatica a non infrangere la regola ^^

Nel prossimo capitolo ci sarà il furto dello strizza, riusciranno i nostri eroi a non essere scoperti?

Lo scoprirete nel prossima puntata, o meglio, prossimo capitolo ^^

Grazie a chi continua a seguire!!

Ciao!! ^^

RECENSIONI:

Achamo: chiedo perdono se ti rispondo qui e non nel capitolo prima… cmq medicina? Wow!! Le sorelle di due mie amiche studiano medicina, mi viene sempre male quando le vedo con i mattoni davanti…. Io non credo che ce la farei…. Complimenti per la scelta ci vuole tanto coraggio!! ^^

SPS: “Jack ma il Kraken non era morto?” chiede Zac “Mannaggia!! È vero!! Quel dannato polipo non c’è mai quando serve! Però…..” sorride diabolico.

Qualche giorno dopo Jack porta Zac si un isola disabitata, o quasi….. “Miei sudditi!” esclama Jack quando ritrova gli indigeni. Loro lo guardano stupiti “Vi ho portato un nuovo Dio da adorare” “Dio?” chiede preoccupato Zac.

Tsukichan: no non mi morire! Dai forse mi vengono meno capitoli non disperare!! ^^

Mi diverto un sacco a scrivere i battibecchi, a volte mi faccio anche prendere un po’ la mano e Zoro ovviamente non se la cava troppo bene con i discorsi ^^ bé che donna non guarderebbe il fondo schiena di Zoro? ^^ Ace Nojiko falso allarme anche se Zoro ha pensato male ^^

Noel_93: settimana bianca? Wow!!! Anche io voglio andare in vacanza T.T va bè ricomponiamoci… grazie sono felice che ti piace come scrivo ^^ felice come una pasqua ^^ Baci!!

merdillo: grazie grazie grazie!!! Ho urlato come una scema quando ho visto che mi hai messa tra gli autori preferiti (mia mamma si è preoccupata ed è corsa in camera) ^^ tra Nami e Zoro ci saranno presto sviluppi e Robin è una donna difficile da conquistare si sa ^^ Ace e Nojiko per ora fanno i bravi ma dopo che Zoro ed Ace hanno tolto la regola delle distrazioni cosa accadrà? ^^ eheheh!! Baci8!! ^^

GLoRi: ti terrò ancora un po’ sulle spine con tutte le coppie che ci sono in questa fic…. sono sadica lo so ^^

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


Capitolo 14

CAPITOLO 14

 

GIORNO 12:

 

“Ragazzi siamo arrivati” disse Nami.

Il furgone si fermò.

“Bene” disse Zoro “Seguite il piano”

Si mise il passamontagna, imitato dagli altri ed uscì dal retro del furgone. Corse verso l’entrata secondaria dell’Istituto. Nami si avvicinò alla serratura ed iniziò a forzarla, mentre Nojiko si occupava del pannello del sistema di sicurezza.

“Questo sistema ha un riconoscimento vocale” disse la bionda.

“Ci riesci?” chiese Zoro.

“Ma certo” rispose iniziando ad armeggiare con un cacciavite e un taglierino.

Zoro si guardò intorno. Tutto era silenzioso e avvolto nel buio.

“La guardia?” chiese.

Nico Robin guardo l’orologio “È l’una, dovrebbe aver finito il giro di controllo da cinque minuti”

“La controllo io” disse Ace sparendo nel buio.

Sentì i passi di Ace sulla scala antincendio che salivano.

“Ecco fatto” disse Nojiko, il pannello di spense “Possiamo entrare”

Nami aprì la porta e fece entrare gli altri.

“Nojiko” disse Zoro.

“Vado” rispose lei, sapendo già cosa doveva fare.

Si ritrovarono davanti ad un incrocio di quattro corridoi grigi illuminati da qualche lampada al neon. Si sporse leggermente all’angolo destro. Vide la telecamera di sorveglianza attaccata al soffitto in un angolo.

“È ancora attiva”

“Dalle ancora qualche secondo” Nami non fece in tempo a finire la frase che le luci si spensero e con esse le telecamere.

Accesero le torce “Forza!” esclamò Zoro.

Corsero veloci lungo il corridoio e imboccarono le scale alla fine. Salirono rapidi e silenziosi due piani.

“Zoro, la guardia si sta spostando ora, ha una torcia e si sta dirigendo verso le scale” disse la voce di Ace attraverso la trasmittente.

Zoro si portò una mano all’orecchio “D’accordo, noi entriamo”

Spinsero la porta ed entrarono. Andarono a destra ma poi, inaspettatamente, si ritrovarono davanti ad un incrocio.

Guardò Nico Robin “Che significa?”

La donna lo guardò stupita “A quanto pare hanno fatto delle modifiche”

Fece una smorfia “Perfetto” disse sarcastico “Dividiamoci, io vado a destra, Nico Robin a sinistra e Nami dritta. Cercate lo strizza e ritroviamoci all’ascensore”

Le due donne annuirono e i tre si divisero.

Zoro andò a destra e finalmente trovò qualche porta. Aprì la prima che trovò e controllò se ci fosse lo strumento, niente.

“Zoro la guardia ha cambiato direzione! Sta andando verso l’ascensore!”

In quel momento sentì dei passi lenti che si avvicinavano dietro di lui. Si girò di scatto e vide la luce di una torcia che stava per girare l’angolo. Si infilò in una stanza, spense la torcia e si appiattì contro il muro. Sentì degli altri passi.

Vide un ombra ferma in mezzo al corridoio, proprio mentre la guardia stava per girare l’angolo.

Ma che diavolo stava facendo?
La afferrò per un braccio e la tirò all’interno della stanza.

 

Nami controllo un’altra stanza.

Macché, di quel dannato macchinario nemmeno l’ombra.

La luce della torcia si posò su una porta all’interno della stanza. Si infilò dentro chiudendosi la porta alle spalle. Camminò attraverso le scrivanie e aprì l’altra porta. Si ritrovò in un altro corridoio.

Ma quel posto era un labirinto!

Sentì dei passi che si avvicinavano e la luce di una torcia che si stava girando verso di lei.

Le arrivò il cuore in gola. La guardia!

Sarebbe stata scoperta! Avrebbero arrestato tutti!

Non riuscì a muoversi.

Sentì una presa che le afferrava il braccio e venne trascinata in una stanza. Si sentì intrappolata in un abbraccio saldo. Una mano le tappò la bocca.

“Spegni la torcia” la sua voce fu un sussurro.

Ubbidì meccanicamente.

I passi si avvicinavano lentamente, e più si avvicinavano più il cuore aumentava la sua corsa. Iniziò a sudare freddo, mentre il ticchettio delle chiavi attaccate alla cintura della guardia si avvicinava. Deglutì terrorizzata. Non aveva mai rischiato così tanto.

I passi si fermarono davanti alla porta aperta.

Zoro la strinse più forte a se. Si appiattirono contro il muro.

“Ma guarda un po’, questi scienziati sbadati” borbottò la guardia.

Videro la mano della guardia apparire di fianco a loro e afferrare la maniglia.

I due ladri trattennero il fiato.

La guardia chiuse la porta e continuò il suo cammino. Il rumore dei passi si allontanò lentamente fino a sparire.

Nami si sciolse e respirò con un affanno.

“Ci è mancato poco” sentì sussurrare Zoro.

Si girò verso di lui “Grazie”

Sicuramente ora sul suo viso c’era un ghigno “Devi stare più attenta mocciosa”

Accese la torcia e gliela puntò in faccia.

“Hei!” si lamentò lui.

“Smettila di chiamarmi mocciosa!”

“Allora strega?”

Alzò gli occhi al cielo e uscì piano dalla stanza. Guardò verso destra e non vide la guardia. Si incamminò verso l’ascensore seguita da Zoro. Arrivarono in fondo e guardarono verso sinistra.

Sentirono dei passi avvicinarsi velocemente insieme a un rumore di ruote. Apparì Nico Robin. Stava spingendo un carrello su cui c’era un apparecchio strano. Era una enorme clessidra messa in orizzontale, con all’interno strani cavi verdi fluorescenti.

“Forza andiamo!” esclamò la donna.

Zoro chiamò l’ascensore che arrivò pochi secondi dopo. Salirono tutti e tre sopra e pigiò il tasto con su una “G”.

“Ace?” chiese Zoro.

Lo guardò mentre ascoltava la risposta.

“La guardia sta ancora cercando di ripristinare la corrente”

Bene, allora erano in tempo. Fortunatamente l’ascensore aveva una riserva energetica in caso di black-out, se no sarebbe stato un problema portare fuori quell’affare.

Le porte dell’ascensore si aprirono e i tre spinsero fuori lo strizza. Percorsero un breve corridoio e uscirono dall’edificio. Finalmente videro il furgone. Franky scese dal posto di guida e aprì il retro del furgone e caricò velocemente lo strizza.

Nami andò al posto di guida e mise in moto. Zoro si sedette al posto del passeggero anteriore.

Si girò a guardare dietro togliendosi il passamontagna. Lo strizza occupava quasi tutto lo spazio, il posto in cui sedersi si era notevolmente ridotto.

In quel momento la luce tornò e un allarme risuonò talmente forte da spaccare i timpani.

Nojiko ed Ace arrivarono di corsa poco dopo e chiusero le porte.

“Vai!” esclamò Ace.

Nami ingranò la prima e spinse sull’acceleratore.

“Super ragazzi!!! Siete stati fantastici!” esclamò Franky, quando il deserto li circondava.

Rise sollevata e anche gli altri si lasciarono andare in complimenti, tranne Zoro che si era limitato a sorridere.

“Ora si può dormire” disse sollevato Ace “Buona notte ragazzi”

Lo guardò nello specchietto retrovisore, stava cercando una posizione giusta in cui dormire, ma era un impresa ardua con il poco spazio che c’era. Alla fine Nojiko, che era di fianco a lui, appoggiò la testa alla sua spalla e il ragazzo si bloccò.

Nami sorrise scuotendo la testa. Sua sorella era terribile, Ace si sarebbe svegliato con le ossa ammaccate pur di farla stare comoda.

Imboccò l’autostrada e si rilassò godendosi la giuda.

Pochi minuti dopo tutti stavano dormendo, compreso l’uomo che aveva di fianco. Osservò Franky e notò che aveva un cerotto sul naso, a quanto pare non voleva tenere tutti svegli.

Sorrise, era proprio una bella combriccola.

 

ANGOLO DI ROGI

Spero che si sia capito cosa è successo!! Bé i ragazzi ce l’hanno fatta!! Nessuno ne dubitava immagino ^^ Ci avviciniamo sempre di più alla sera del colpo anche se ne succederanno ancora molte prima di allora!! ^^

Ciao gente!!!

RECENSIONI:
GLoRi: Autorizzato è autorizzato, bisogna solo vedere se la ladra è d’accordo :)

Tsukichan: Ace è un uomo di parola! Non avrebbe mai disubbidito a una regola detta da lui… d’accordo avrebbe disubbidito presto se non l’avessero levata :) su dai stai tranky tranky ^^ spero solo che non ci rimarrai male dopo aver aspettato tanto…..

Achamo: non c’è niente da perdonare ^^ la prossima settimana ho 8 verifiche e non so quanto tempo avrò per scrivere T.T per fortuna ho qualche capitolo già scritto…..

Comunque, si nella testa verde gira spesso una testa rossa :) cavoli non ho mai visto gintama, è bello?

PSP: “Che bello, finalmente ci siamo liberati di Efron” sospira Jack seduto sotto l’albero maestro della sua amata Perla “Già, meno male, sopporto più te che lui” concorda Geoffrey passandogli una bottiglia di rum. Jack ne assapora un goccio “Credi che se lo siano già mangiato?” Geoffrey fa spallucce “Lo spero per lui”. La nave inizia ad oscillare pericolosamente. I due si alzano e vanno al parapetto. Dalle acque appare l’Olandese Volante. “Will?” esclama incredulo Jack. “NO!” fa una smorfia riconoscendo quella voce. “Efron? Ora si che sei orribile con quella testa da polipo!” esclama Geoffry. “Ma che fine ha fatto Will?” chiede Jack “L’ho lasciato su un’ isola con Elisabeth, credo che tu sappia a fare cosa” Jack ridacchia “Immagino, ma cosa vuoi ancora da noi?” Zac ride sguaiatamente “Uccidervi!”

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


Capitolo 15

CAPITOLO 15:

 

GIORNO 12:

 

Nami sbadigliò. Gli occhi le si chiudevano. Cambiò la marcia continuando su quella strada deserta.

Era da più di sette ore che guidava ininterrottamente. Erano quasi arrivati a Las Vegas e ormai il sole stava sorgendo, gettando i primi raggi di luce sul paesaggio desertico.

Sentì le palpebre più pesanti. Doveva fare qualcosa o avrebbe avuto un colpo di sonno. Si girò a destra e vide Zoro dormire serenamente.

“Zoro” lo chiamo.

Nessuna risposta, continuava a russare leggermente.

“Zoro!” esclamò alzando la voce.

Niente, continuava imperterrito a dormire.

Afferrò la bambolina hawaiana che c’era sul cruscotto -vi lascio immaginare chi ce l’aveva messa- e gliela tirò in testa.

Lui si svegliò di soprassalto “Ma che..” biascicò.

Ci mise qualche secondo per realizzare che cosa era stato a svegliarlo.

La guardò male “Sei una strega!” la accusò.

“Mamma mia come sei irascibile”

“Sai non sono abituato a svegliarmi a colpi di bamboline hawaiane!” esclamò infastidito.

“Abbassa la voce se no svegli tutti” lo riprese.

Lui si girò a guardare dietro, poi si rimise comodo e chiuse gli occhi.

“Hei!” lo richiamò “Mica ti rimetterai a dormire!”

“Perché? Hai un’idea migliore?”

“Devi parlarmi, se no mi addormento e facciamo un bell’incidente!”

Lui sbuffò “E di cosa dovrei parlarti?”

“Non lo so” fece spallucce “Della tua vita”

Lui alzò un sopracciglio “E perché dovrei?”

“Avanti! Se no mi addormento!” esclamò.

Lui ci pensò per qualche secondo “Solo se poi tu fai lo stesso”

Raccontargli della sua vita? Bé, non c’era molto di interessante.

“D’accordo, prima tu”

“Da dove comincio?” chiese rassegnato.

“Dall’inizio” rispose sorridente, era eccitata a saperne di più su di lui “Dove sei nato?”

“Sono nato a Washington l’11 novembre” si bloccò e tornò il silenzio.

“Di che anno?” chiese curiosa.

“29 anni fa, ti risparmio il calcolo”

29 anni?! Gliene aveva dati molti meno! Credeva che avesse all’incirca la sua età, mentre ora di ritrovava con 4 anni di differenza!

Si riprese dallo stupore e notò che era calato di nuovo il silenzio.

“Avanti continua!” lo spronò.

Lui sbuffò ma ubbidì “Vivevo vicino alla Casa Bianca con i miei genitori e la mia sorellina Kuina”

“Hai una sorella?” chiese stupita.

“Se vuoi che racconto, le domande falle alla fine” dalla voce sembrava essersi rattristato.

“Ok, vai avanti”

“Ace e Rufy vivevano vicino a casa mia, ed è da allora che siamo amici per la pelle. I loro genitori erano molto amici dei miei e quindi ci vedevamo spesso, oltre che frequentare la stessa scuola” fece un sospiro “Poi all’età di quindici anni andai con i miei genitori al cinema” la voce divenne più flebile “Un tir prese in pieno l’auto, i miei genitori morirono sul colpo e la mia sorellina li raggiunse poco dopo. Io mi ferii gravemente, ma me la cavai con una cicatrice sul petto”

Nami sentì una fitta al cuore.

“Stavo per finire in orfanotrofio, dato che i miei nonni erano morti e non avevo zii, ma i genitori di Ace e Rufy mi adottarono, così vissi con loro per un po’ ti tempo. Al college incontrai una ragazza che assomigliava in modo impressionante alla mia sorellina. Fu uno shock la prima volta che la vidi, mi sembrava che mia sorella non fosse morta, ma fosse diventata una donna forte e bella” fece un sorriso amaro “Iniziai a frequentarla e mi innamorai di lei. Lei ricambiava e arrivammo a convivere. Poi un giorno lei accettò un lavoro a San Francisco e io volli seguirla. Litigai con Ace, il litigio più brutto di tutta la mia vita. Abbandonai tutto, gli allenamenti con la spada, i miei amici, il mio lavoro part-time” grugnì infastidito “La nostra relazione continuò serena, ed ero convinto di aver trovato la donna della mia vita” sospirò sconsolato “Poi, un girono come tanti altri, tornai a casa e la trovai a letto con il mio nuovo migliore amico” altra fitta, che vita terribile “Feci le valigie e tornai da Ace che, con mia grande sorpresa, mi accolse a braccia aperte. Intanto avevo cominciato a collezionare piccoli furti e portai Ace sulla stessa strada. In poco tempo diventammo ladri professionisti. Poi venni incastrato da Mihaw e finì in prigione per cinque anni. Da qui la storia la sai” concluse svelto.

Nami non sapeva cosa dire. Non aveva mai pensato che Zoro avesse potuto avere una vita così triste. Stava per dirgli che le dispiaceva, ma era sicura che lui odiava la compassione della gente.

Fece un sospiro “Bé la mia vita non è stata movimentata come la tua”

Lui ridacchiò “Movimentata? Questa non l’avevo ancora sentita”

Lo guardò per un attimo e notò felicemente che aveva il sorriso sulle labbra.

“Sei la prima persona che incontro che non mi fa le sue condoglianze”

“Sinceramente avevo pensato di fartele, ma non volevo essere uguale agli altri” disse sorridendo.

“Grazie”

Un brivido le percorse la schiena. Il tono era stato così serio e sincero che l’aveva stupita.

“Anche io sono stanca della compassione della gente” ammise.

“Cosa è successo nella tua vita?”

Lei fece spallucce “Niente di importante. Mio padre, quando sono nata, ha abbandonato la famiglia. Mia madre ha dovuto crescere me e Nojiko da sola. Tutti credono che sia stato un male ma io sono stata felice nella mia infanzia. Mi madre è una donna fantastica e ha rinunciato a molte cose per me e mia sorella. Quindi ora la stiamo ripagando con qualche furto anche se non è completamente d’accordo” disse ridacchiando.

“Sa che siete delle ladre?”

“Si, e, per di più, l’unica volta che sono finita dietro le sbarre è stata per mano sua”
“È una poliziotta?!” chiese incredulo.

Sorrise “Si, strana famiglia eh?”

“Abbastanza” la sua voce era stupita “E ora dov’è?”

“Vive a Londra e ha un collega che le fa una corte spietata!” era bello parlare di sua madre, anche se un po’ di nostalgia le invadeva il cuore “È un tipo strano, pieno di cicatrici, però è simpaticissimo, mi piace un sacco”

“Quindi diventerebbe il tuo patrigno?”

“Lo spero vivamente, ma mia madre fa la difficile”

Lo vide sorridere “Come si chiama?”

“Bellemere”

“E il tuo futuro patrigno?”

Ridacchiò “Genzo”

“Oh finalmente!” esclamò felice vedendo apparire Las Vegas davanti a lei “Voglio un letto!” mugugnò.

Zoro ridacchiò “Dai resisti, siamo quasi arrivati”

“Sono a pezzi” disse provata dal viaggio “Vado alla villa di Franky giusto?”

“Si”  

Pochi minuti dopo, il cancello della villa si aprì.

“Sveglia ragazzi! Siamo arrivati!” esclamò Zoro.

Parcheggiò il furgone davanti all’entrata e spense il motore. Si appoggiò stanca al sedile e chiuse gli occhi. Le bruciavano da morire. Sentì le voci degli altri diventare sempre più indistinte e prima che se ne accorgesse era già nel mondo del sogni.

 

“Franky, fai portare lo strizza al magazzino”

“Ok” rispose lui sbadigliando.

Zoro sorrise, erano tutti ancora mezzi addormentati.

Ace si stava stiracchiando “Ho tutte le ossa ammaccate”

Vide che Nami non era ancora scesa. Andò al posto di guida e aprì la portiera.

“Brava mocciosa ottimo…” si bloccò.

Sorrise vedendo che si era addormentata. Dopotutto era stata una faticaccia guidare per otto ore di notte. La prese delicatamente in braccio. Pesava pochissimo per le sue braccia allenate.

Nojiko si avvicinò a lui preoccupata “Nami”

“Tranquilla, si è solo addormentata”

La bionda sorrise e diede un bacio in fronte a sua sorella “Meglio se la lasciamo riposare un po’”

Zoro annuì ed entrò nella villa con la ragazza in braccio. Salì le scale e si infilò nella prima stanza che trovò. Scoprì il letto e la appoggiò delicatamente sopra. Lei mugugnò qualcosa di indistinto e continuò a dormire. Le tolse le scarpe e le rimboccò le coperte. Poi spostò le tende, creando il buio nella stanza. La guardò per qualche secondo, sembrava piccola e indifesa quando dormiva, non sembrava che avesse quel carattere deciso e combattivo che la caratterizzava. Le accarezzò una guancia, perdendosi in quel morbido contatto. Aveva una pelle così liscia e soffice in confronto alla sua.

Non sapeva perché le aveva raccontato tutta la sua vita, ma aveva sentito di potersi fidare di lei. Forse perché si era accorto che lei era diversa da tutte le altre.

Staccò malvolentieri la mano dalla sua guancia.

Le sue labbra si piegarono involontariamente in un sorriso.

Si girò e uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.

Ridacchiò pensando che lei era la distrazione migliore di tutta la sua vita.

 

ANGOLO DI ROGI:

T.T ragazzi che vita triste, povero Zoro…. E me la sono pure inventata io…. Mi sa di non avere tutte le rotelle a posto…. Comunque, spero che non vi siate annoiati con questo capitolo molto discorsivo (discorsivo giusto? Scusate ma oggi sono a corto di vocaboli). Nel prossimo capitolo si scoprirà cosa ha combinato Rufy mentre gli altri erano via. Curiosi? Allora al prossimo capitolo!!^^

Ps: perdonate se ho cambiato l’età di Zoro e Nami, ma tra il college e la prigione non era possibile che Zoro avesse ancora 19 anni… e mi piace che tra uomo e donna ci sia qualche annetto di differenza…

Ciao!! ^^

RECENSIONI:

GLoRi: eh si è dura resistere a Zoro…. Quel bel pezzo di…. Emm….

giusy91: Non temere nei prossimi capitoli ci saranno sviluppi tra i due zucconi ^^ mentre il colpo penso che sarà nel penultimo capitolo e mi viene male a pensarci… T.T sarà un disastro scrivere quella parte… farò del mio meglio ^^ un bacio!!!

Tsukichan: oh bene, è difficile descrivere l’adrenalina!!! Dai per metà ti ho accontentata, hanno parlato e Zoro le ha raccontato tutto della sua vita, cosa assai difficile per lui ciao!! ^^

Achamo: già perdonata ^^ Ahahahahahah!! Fortissimo il video!!! No comunque Zoro aveva uno sguardo un po’ più affettuoso, dopotutto stiamo sempre parlando della donna della sua vita ^^ Gintama devo almeno vederlo, ora chiedo alla mia amica maniaca di manga che sa tutto, magari ce l’ha ^^

SPS:

Johnny (sempre nei panni di Jack):“Ragazzi, qui si va per le lunghe”

Geoffrey sospira: “Ho bisogno di una pausa”

Johnny annuisce ed esce dal set. In quel momento una bambina con i capelli dorati spunta dalla folla di tecnici a corre verso di lui.

Johnny: “Lily!”

La bambina sorride ma evita il papà e si getta tra le braccia di Geoffrey: “Ciao!!”

Geoffrey ride: “Ciao piccolina come stai?”

Lily: “Bene!”

“Hei!” si lamenta Johnny “E il tuo papà non lo saluti?”

La bambina gli salta al collo “Ciao Papà!”

Johnny la stringe a sé “Che ci fai qui?”

“Sono riuscita a convincere la mamma a portarmi qui”

Si sente un rumore infernale, i tre si girano e vedono Zac che è caduto sul serio.

“Che citrullo” sospira Johnny.

Poco dopo Zac si avvicina a loro ancora tutto ammaccato.

Zac: “Ciao bella bambina!”

Lily: “Ciao citrullo”

Zac corruga stupito le sopracciglia.

Johnny sgrana gli occhi “Lily! Non doveva farmi vedere la tua nuova bambola?” poi prende per mano sua figlia e si allontana.

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


Capitolo 16

CAPITOLO 16

 

GIORNO 12 (tre giorni prima del colpo):

 

“No, no!”

Ace sbuffò, osservando Zoro che camminava avanti e indietro davanti agli occhi annoiati di tutti.

“Senti Yosaku, parliamone di persona che è meglio” Zoro attese la risposta “Si oggi va benissimo, al Venice?” altra pausa “Si certo, al solito posto”

Ace gli fece segno di chiudere la chiamata. 

Zoro alzò gli occhi al cielo “Bene, allora ci vediamo lì tra un ora. Ciao” poi chiuse il cellulare e si girò verso la combriccola di ladri “Scusate” disse a tutti.

Ace si girò verso Rufy, che era in piedi su un carrello porta denaro al centro della riproduzione del caveau.

“Allora Rufy” disse Zoro affiancandosi ad Ace, imitato dal resto del gruppo “Sei a 3 metri da tutto in mezzo alla stanza, devi arrivare alla porta senza toccare il pavimento. Cosa fai?”

Rufy guardò per un attimo lo scaffale grigio pieno di fiches che aveva alle spalle. Poi si accucciò e sul suo viso apparve un’espressione concentrata.

“Dieci dollari che va lungo” disse Franky.

“Venti” dissero in coro le due sorelle.

Rufy saltò all’indietro, facendo un’elegante capriola. Atterrò seduto, esattamente sulla parte superiore dello scaffale.

Sorrise a trentadue denti “Sono stato bravo?”

Zoro sorrise soddisfatto “Perfetto” disse mentre dal gruppo partiva un applauso.

“Avanti, fuori i soldi” disse Nami.

Franky sospirò “D’accordo” disse tirando fuori il suo portafoglio.

“Johnny e Yosaku hanno accettato?” chiese Ace.

Zoro scosse la testa “Lo sai che fanno sempre i difficili. Anzi è meglio se vado all’appuntamento”

Ace si portò una mano al mento pensieroso. I due fratelli si facevano pagare profumatamente di solito, e loro erano a corto di soldi.

“Portati Nami”

Zoro lo guardò stupito “Perché?”

“Non ricordi? Quei due hanno un debole per le rosse”

Zoro alzò un sopracciglio “Si, e allora?”
Nami si girò verso di loro, sentendosi tirata in causa.

“Magari riesce ad abbassare il prezzo”

Zoro stava per controbattere, ma fu anticipato da Nami “Che devo fare?”

“Convincerli con il tuo fascino” rispose sorridendo.

Zoro lo trucidò con lo sguardo.

“D’accordo” disse Nami “Andiamo?”

Zoro fece una smorfia “Si” lanciò un’ultima occhiataccia al compare, poi si girò e uscì dal magazzino con la ragazza.

“Grazie”

Si girò e vide Nojiko che sorrideva.

“Bé se no quei due non si svegliano più, giusto?” si grattò la testa imbarazzato.

Nojiko si avvicinò a lui e gli stampò un bacio su una guancia. Sentì il sangue ribollire nelle vene.

“Così abbiamo anche un po’ di tempo per noi” gli sussurrò all’orecchio.

Lo stomaco si contorse.

Nojiko gli sorrise, poi si allontanò lasciandolo lì imbambolato, come uno scolaretto del primo anno.

 

“Che tipi sono?” chiese Nami.

Zoro si girò a guardarla, mentre camminava svelto tra i canali di Venezia.

Erano al Venice, uno degli alberghi più lussuosi di Las Vegas. Il piano dei bar e dei negozi, -quello dove si trovavano in quel momento- era stato costruito con l’intento di dare l’impressione di camminare tra i canali della città italiana. Perfino sul soffitto era dipinto un cielo azzurro, con qualche nuvola bianca qua e là. Passarono sopra ad un ponte. Zoro fu attirato dalla voce di un gondoliere, che cantava le canzoni veneziane in americano.

“Sono due bravi ragazzi,” rispose “procurano qualsiasi cosa ti serva per un colpo, dai vestiti ai computer. Il problema è che sono molto costosi”

“Almeno sono bravi?”

“Sono i migliori” rispose.

In realtà stava cercando di controllare l’ansia. Non aveva mai usato il fascino di una donna per ottenere qualcosa. Si sentiva sporco, era come se pensasse che le donne fossero solo oggetti, che lei fosse solo un oggetto. Non voleva che lei credesse questo.

“Non sei obbligata” le disse fermandosi.

Lei sorrise alzando un sopracciglio “Sei geloso per caso?”

Ecco, come non detto, lui voleva essere gentile e lei lo ripagava così.

Alzò gli occhi al cielo “Ma figurati!” esclamò riprendendo a camminare.

“Lo prendo come un si”

Sbuffò sentendosi in terribile imbarazzo. Forse quell’ansia era causata anche dalla gelosia.

Ma che diavolo stava pensando?

“Non illuderti troppo” rispose.

Finalmente, vide i due fratelli seduti ad un tavolo di un bar veneziano. Yosaku lo vide e lo salutò con la mano. Zoro ricambiò il saluto e si avvicinò al tavolo.

“Hei!” esclamò Johnny quando furono abbastanza vicini “Come va vecchia canaglia?”

Zoro si lasciò abbracciare dai due fratelli “Bene, voi ragazzi?”

“Non possiamo lamentarci” disse Yosaku risedendosi, imitato dagli altri.

“Ma non ci presenti questa bella ragazza?” chiese Johnny sorridendo.

“Mi chiamo Nami” rispose lei ricambiando il sorriso.

“E sei la ragazza di Zoro?” chiese Yosaku.

Nami rise “No, sono troppo intelligente per mettermi con un cavernicolo come lui”

I due fratelli sorrisero.

Zoro la guardò male “Ricordati che sono il tuo capo mocciosa”

Lei sospirò “Già, mi chiedo come puoi organizzare dei buoni colpi con la mentalità che ti ritrovi”

Yosaku rise “Sei un peperino”

“A volte” disse Nami, facendo gli occhi da cerbiatto.

Zoro grugnì infastidito, ma perché doveva sempre averla vinta lei?

“Vogliamo parlare di affari?”

“Ma certo” disse Yosaku.

“Cosa ti serve esattamente?” chiese il fratello.

“Prima di tutto i vestiti”

“E per quelli non c’è problema, domani mattina te li mandiamo” disse Johnny.

“E un’ambulanza”

Yosaku fece una smorfia “Questo ti verrà a costare molto. È difficile rubare un’ambulanza per qualche ora e riportarla indietro senza che nessuno se ne accorga”

Zoro sospirò “Quanto volete?”

“20 mila”

Strabuzzò gli occhi “Cosa?!! Ma sono tanti!”

“È difficile” ripeté Johnny.

“Ma non siete i migliori?” si intromise Nami.

“Baby, noi siamo i migliori, ed è per questo che ci facciamo pagare” rispose Yosaku, sporgendosi sul tavolo.

Nami fece lo stesso, sotto lo sguardo incredulo di Zoro “Ma se siete davvero i migliori, questa cosuccia non dovrebbe essere tanto difficile. Che ne dite di abbassare a 5 mila? Inoltre io e Zoro avremo un favore da rendervi”

L’occhio di Yosaku cadde nella vistosa scollatura della ragazza.

Zoro la guardava attonito. Era così micidialmente bella, che qualunque uomo sano di mente sarebbe caduto nel suo tranello.

Yosaku rise “Baby, mi piacerebbe tantissimo farti sentire in debito verso di me, ma 5 mila è troppo poco. Se vuoi, eccezionalmente, abbasso a 15 mila”

Nami sorrise facendo gli occhi dolci “7 mila e ti concedo una cena con me”

Zoro sgranò gli occhi. Yosaku stava per accettare, ma lui si intromise prima che il danno fosse compiuto “10 mila e non se parla più”

I due fratelli lo guardano stupiti. Li trucidò con lo sguardo, cercando di chiarire il messaggio “Non in vendita”.

Yosaku si risette al suo posto e confabulò un po’ con suo fratello.

Nami lo guardava con un sorrisetto beffardo sul viso. Alzò gli occhi al cielo, ora poteva torturarlo per ore.

“D’accordo” disse infine Johnny.

“Bene, allora ci vediamo tra tre giorni” disse alzandosi.

Nami lo imitò.

“Spero di rivederti” disse Yosaku a Nami.

Lei sorrise e gli porse la mano. Lui la prese e la baciò leggermente.

Sentì lo stomaco contorcersi. E che diamine! Ma si divertiva a farlo morire?!
“Scusate ma dobbiamo scappare” disse afferrando la mano libera della ragazza “Ci vediamo” poi si girò e iniziò a camminare a passò svelto tra la folla.

Camminarono per un po’ in silenzio. Cosa assai strana, di solito Nami partiva subito alla carica con un vantaggio come quello.

La guardò, il sorrisetto non era sparito.

Alzò gli occhi al cielo “Togliti quel sorriso dalla faccia”

“Adesso non si può neanche sorridere?” chiese divertita.

“No!” rispose scocciato.

Aveva mandato a monte delle ottime trattative per gelosia. Che distrazione le donne!

“Perché?” ecco che cominciava.

E no! Questa volta non ci sarebbe cascato come un allocco!

 “Perché non voglio usufruire di te solo perché sei una donna” buona scusa, che in parte era vera.

Lei rimase in silenzio per qualche secondo, forse era rimasta stupita.

“Tranquillo, tanto all’ultimo momento avrei annullato tutto. Non è lui l’uomo che mi interessa”

Si fermò di colpo, mentre il suo cuore accelerava.

“Ok” disse guardandola negli occhi “Smettiamola di giocare una buona volta”

Lei sorrise “D’accordo, ammetti che ti piaccio e la smetto, parola mia”

Zoro rimase in silenzio, indeciso. Se avesse ammesso tutto, almeno si sarebbe tolto quel peso. Ma perché doveva esporsi se lei non ricambiava? Solo per rendersi debole e fragile ai suoi occhi? No, grazie.

“Non ho niente da ammettere mocciosa”

Il sorriso scomparì dalle sue labbra. Ci era rimasta male, lo leggeva nei suoi occhi.

Sentì un fastidioso vuoto allo stomaco.

Lei abbassò lo sguardo “D’accordo” disse mogia.

Lo superò e fece qualche passò per scappare da lui.

Era triste a causa sua.

Fitta al petto.

Non ci pensò due volte, la afferrò per un bracciò e la trascinò di nuovo vicino a sé.

Lei lo guardò stupita, ma abbassò subito lo sguardo per nascondere gli occhi lucidi che aveva intravisto “Lasciami!” esclamò cercando di liberarsi dalla sua presa.

“Nami, sono un disastro con le donne” ammise senza rendersene conto.

“Ma non cambiavi donna ogni notte?” chiese acida.

“Intendo con le donne a cui tengo” ammissione pesante.

Ma perché non riusciva a stare zitto?

Lo guardò stupita.

Quegli occhi di cioccolato fuso lo attirarono magneticamente. Le accarezzò una soffice guancia, avvicinandosi inconsciamente al suo viso. Lei rimase immobile, con gli occhi spalancati. Sentì il suo respiro leggermente affannato sul viso. Quanto dovevano essere soffici e delicate quelle labbra. Solo pochi centimetri e avrebbe potuto assaggiarle, contro ogni logica, contro l’ orgoglio, contro quella dannata promessa che si era fatto a se stesso, quando aveva trovato Tashigi con Smoker. Ma chi voleva prendere in giro? Era follemente innamorato di quella mocciosa. Tutto di lei lo mandava in estati, gli occhi, la labbra, i capelli e anche quel carattere combattivo. Stava precipitando in un baratro da cui raramente si riaffiora. Si avvicinò ancor più, ora poteva sfiorarle quelle labbra che profumavano di mandarino.

In quel momento il cellulare squillò.

Zoro si riscosse e si allontanò da lei in pochi secondi.

Lei respirò profondamente, con le guance leggermente arrossate.

“Pronto” rispose.

“Allora?” era Ace.

“10 mila” rispose riprendendo fiato.

 

ANGOLO DI ROGI

*Si nasconde dietro uno scudo creato al momento*

Bé gente, che dire, emm…. Lo so che mi state odiando con tutto il cuore, ma ricordatevi che se cado e mi rompo l’osso del collo per tutti i malocchi che mi tirate non posso concludere la storia ^^ Spero che nonostante il bacio scampato vi sia piaciuto il capitolo.

Ah una domanda! Ma Tashiji come si scrive? Perché da alcune parti l’ho trovato scritto Tashigi e da altre Tashiji…. Vi prego risolvete il mio dubbio….

Ps: scusate per il ritardo ma ho avuto qualche problemino di tempo…

Ciao!!

RECENSIONI:

Bitta Sisters: mi dispiace molto che la mia storia non ti sia piaciuta. Cercherò di migliorare, come cerco di fare ogni volta che scrivo qualcosa di nuovo. Ma nonostante la tua recensione, mi considero comunque soddisfatta di questa storia dato che ho ricevuto molte recensioni positive. Quindi credo che continuerò e concluderò questa storia, dato che a molti piace. Spero solo che ti sia divertita almeno un po’ a leggere questa storia, perché il mio intento era solo quello. Se volessi scrivere qualcosa di veramente importate accetterò il tuo consiglio di utilizzare un Beta Reader, ma dato che scrivo queste fic solo per divertirmi, far sognare e divertire chi legge, non vedo il bisogno di chiedere aiuto a qualcun altro.

Ah, il perché Nojiko sia bionda lo si scoprirà in seguito.

Ciao.

Tsukichan: si davvero triste T.T forse l’ho fatta un po’ troppo triste T.T ma dopotutto più si soffre più il si gusta la felicità che ci sarà dopo no? ^^ grazie, non sai quanto mi faccia piacere sentire che ti sia piaciuto come ho scritto ^^ Ciao!! ^^

GLoRi: Nami sarà la meteora incandescente di Zoro, che illuminerà la sua vita di luce e calore (rubando alla grande la metafora usata da Edward in New Moon) ^^

Achamo: wow sei andata a Roma? Fortunata te, da noi nessun prof ci vuole portare, che ingiustizia T.T il latte alle fragole lo provo io ^^

SPS:

Johnny sospira sconsolato “Ora la mia bambina preferisce stare con Geoffrey che con me, che ingiustizia”

“Dai su non te la prendere”

Johnny sobbalza spaventato e si gira a guardare Orlando “Che ci fai qui? Oggi non è la tua giornata libera?”

“Già, ma non ho niente da fare, quindi sono venuto a dare una mano” risponde Orlando “Certo che è proprio bella la tua bambina”

Johnny sorride orgoglioso “Si, è un piccolo fiore che deve ancora sbocciare”

“Per sua fortuna a preso dalla mamma”

Johnny lo fulmina con lo sguardo “Come prego?!”

“Scusa mi stanno chiamando” risponde Orlando correndo via.

“Bloom!!! Vieni qui se hai il coraggio!” esclama Johnny rincorrendolo.

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


Capitolo 17

CAPITOLO 17

 

GIORNO 13 (due giorni prima del colpo):

 

Zoro prese il telecomando e fece zapping dei canali per l’ennesima volta. Era stanchissimo, ma stava cercando di rimanere sveglio per poter seguire la finale di kendo, che miracolosamente facevano vedere su un canale sportivo. Il giorno era passato veloce, fra la frenesia degli ultimi preparativi per il colpo.

Il cellulare squillò.

“Pronto” rispose Zoro.

“Ciao capo!! Ti va di bere qualcosa con me al bar?” era Nami.

Il suo cuore accelerò velocemente. Aveva cercato per tutto il giorno di evitarla, non voleva parlare del fatto che aveva rischiato di baciarla. Ormai era palese che era innamorato.

“Veramente sarei un po’ impegnato” mentì spudoratamente.

Lei sbuffò “Andiamo! Mica ti mangio!”

Non rispose.

“Senti, Ace è venuto in camera da Nojiko, solo che ero di troppo capisci? Ora sono da sola, con almeno una decina di uomini che mi sbavano dietro e che cercano di attaccare bottone con me”

“Ace è con Nojiko?” chiese incredulo.

“Si, e se senti rumori strani sai da dove vengono” rispose lei “Dai, vieni a farmi compagnia!”

Zoro sospirò “Senti Nami, mi sembra che…”

“Giuro che non ti torturo sul fatto che mi hai quasi baciata”

“Io non ti ho quasi baciata!” cercò inutilmente di difendersi.

“Ti aspetto, sono al Baccarat” disse chiudendo la chiamata.

Sbuffò, era veramente terribile quella ragazza.

Niente finale di kendo quella sera.

Si alzò dal divano e spense la televisione. Si mise addosso una maglietta bianca a maniche corte e un paio di pantaloni neri. Prese la giacca nera e uscì dalla stanza.

Camminò lungo il corridoio e prese il primo ascensore che trovò. Ma cosa doveva fare con quella ragazza?

Pochi minuti dopo stava entrando nel lussuoso bar. La cercò con lo sguardo fino a quando non la vide. Il suo cuore accelerò, mentre strinse i pugni. Lui cosa ci faceva lì?

Si avvicinò veloce. Nami si stava alzando dal tavolo, ma lui l’afferrò per un braccio.

“Lasciami!” la sentì urlare.

“Dai, guarda che ti pago” la sua voce era sempre tagliente.

“Ha detto di lasciarla in pace” disse liberando la ragazza dalla sua presa.

Lei lo guardò, era terrorizzata. Si gettò sul suo petto. La strinse leggermente a sé circondandole un fianco con un braccio.

Mihawk lo guardò incredulo “Roronoa Zoro”

“Drakul Mihawk” rispose socchiudendo gli occhi.

Sentiva una rabbia spropositata farsi largo. Lui, l’uomo che l’aveva mandato in prigione, aveva anche osato toccare Nami. L’avrebbe ucciso a mani nude se non ci fossero stati così tanti testimoni.

“Credevo che fossi ancora dentro” disse l’uomo dagli occhi di falco.

“Per tua sfortuna, mi hanno fatto uscire prima” rispose freddamente.

Nami stava ancora tremando, mentre guardava spaventata Mihawk. Doveva portarla al sicuro.

“Cosa ci fai nel mio casinò?”

“Non sono affari che ti riguardano, addio” disse girandosi.

“Credi davvero che ti lascia andare così?”

Si bloccò e guardò Nami “Vai in camera mia” le diede la chiave.

“Ma Zoro…”

“Vai, ti raggiungo subito, promesso” la interruppe.

Lei annuì meccanicamente e uscì dal bar a passo svelto.

Tornò a guardare l’uomo che più odiava al mondo.

“Cosa vuoi Mihawk? La mia pena l’ho scontata, lasciami in pace”

Lui si avvicinò e lo guardò negli occhi “Non credermi così stupido Zoro, fatico a credere che tu non voglia vendicarti”

“Dato che non sei ancora sul lastrico dovresti crederci” rispose tagliente.

“Sai, mi pare strano che tu conosca quell’accompagnatrice” disse pensieroso “L’ho incontrata l’altro giorno, quando ho conosciuto un tipo molto strano, voleva che gli custodissi una valigetta nel mio caveau”

Zoro si irrigidì.

“Una strana coincidenza, non trovi?”

Rimase muto per qualche secondo, sapendo benissimo che, se avesse messo un piede in fallo, tutto il colpo sarebbe andato in fumo.

Sorrise beffardo “Hai così tanta paura di me, da trovare collegamenti anche quando non ci sono?”

Mihawk socchiuse gli occhi e lo guardò male “Non ho paura di te Roronoa”

“Allora dimostralo” lo provocò.

Mihawk lo guardò intensamente per qualche secondo, poi fece una smorfia “Sparisci dalla mia vista”

Zoro sorrise “Ci vediamo”

Il ladro si girò e uscì dal bar.

Stupido ricco, il suo orgoglio gli sarebbe costato caro.

 

Nami si sciacquò il viso. Era ancora terrorizzata. Si era sentita così debole e piccola. Quell’uomo aveva un modo di fare così deciso e possessivo che l’aveva spaventata. Quando l’aveva afferrata poi, aveva creduto che l’avrebbe portata di forza dove voleva lui.

Fece un respiro profondo, ma quella sensazione di impotenza non la abbandonava. Se Zoro non fosse arrivato cosa sarebbe successo?

Sentì un vuoto nello stomaco.

Guardò le mani che ancora tremavano, non aveva avuto così tanta paura in tutta la sua vita.

In quel momento bussarono alla porta.

Andò ad aprire e si ritrovò davanti Zoro.

“Stai bene?” i suoi occhi erano preoccupati.

Appoggiò il viso al suo petto muscoloso, afferrando la maglietta con le mani. Inconsciamente, iniziò a singhiozzare.

Lui la avvolse in un abbraccio, e la fece sedere sul divano, chiudendosi la porta alle spalle.

“Tranquilla, non permetterò che ti faccia del male”

Non ebbe il coraggio di guardarlo in faccia. Affondò ancor più il viso nel suo petto, respirandone il  dolce profumo.

Lui iniziò ad accarezzare la schiena, scendendo e salendo lentamente, mentre le sussurrava parole rassicuranti all’orecchio.

Rimase in quella posizione, rilassandosi sotto il suo delicato tocco.

“Va meglio?” chiese lui, dopo un tempo indefinito.

Alzò lo sguardo, incrociando due pozzi neri.

“Si” mormorò “Grazie”

Lui sorrise beffardo “Mi devi già due debiti, guarda che prima o poi te li chiederò indietro con gli interessi”

Lei sorrise. Lo amava quando riusciva ad alleggerire una situazione pesante. D’accordo, diciamo la verità, lo amava sempre.

Con una mano le asciugò le lacrime “Non devi avere paura, ti prometto che ti proteggerò sempre”

Sentì il cuore accelerare a quella frase. Riappoggiò il viso sul suo petto.

Lui si sdraiò sul divano, la strinse delicatamente a sé, mentre le regalava soffici carezze.

“Posso restare qui stanotte?”

Lui ridacchiò leggermente, facendo tremare il suo petto “Mi sembrava ovvio”

Sorrise “Sempre meglio specificare con un troglodita come te”

“Dormi mocciosa, che è tardi”
Lei non se lo fece ripetere. Chiuse gli occhi, appoggiandosi a quel torace perfetto, che si alzava e si abbassava ritmicamente. Non era mai stata in un posto migliore. Prima che se ne accorgesse, era già tra le braccia di Morfeo.

 

ANGOLO DI ROGI:

Forse Nami mi è venuta un po’ troppo terrorizzata, ma anche se è una ragazza forte può avere delle debolezze a volte no? Mihawk ha capito un po’ troppo, la domanda è: combinerà qualcosa alle spese dei nostri eroi?

Ragazzi grazie a chi mi sta ancora seguendo.

Un forte forte abbraccio!!
RECENSIONI:

vorrei ringraziare tutti quelli che mi hanno lasciato recensioni, davvero ogni recensione positiva che mi lasciate mi fa passare in felicità il resto della mia giornata, quindi grazie, davvero.

merdillo: meno male, almeno tu non mi tiri i malocchi ^^ non ti preoccupare, anche se ho ricevuto un commento negativo la concluderò, perché mi sembra ingiusto non finire una storia, che a tanti piace, solo per la voce di qualcuno che non è d’accordo ^^ mi fa davvero tanto piacere che ti piaccia ^^

Tsukichan: grazie per aver riposto la tua arma (ascia da guerra? questa si che fa paura!). e stai tranquilla il fatidico bacio arriverà presto, e anche qualcosa in più…. Addirittura indispensabile? Mi fai sentire importante ^^

Smemo92: uhhhh!! Che bello!!! Qualcuno di nuovo che recensisce!! ^^ Allora, i film meritano molto, e ti consiglio vivamente di vederli. Il povero Franky dovrà faticare ancora tanto, si sa, Robin non è una donna facile da conquistare :) Non temere! Rufy avrà il suo momento di gloria! Anzi senza di lui il colpo non si potrebbe fare, sembra assurdo ma tutti sono assolutamente indispensabili, soprattutto l’acrobata :) Sono felice che ti piaccia, e grazie per i complimenti! Alla prossima!! ^^

Achamo: un malocchio in meno :) lo proverò il latte alla fragola uno di questi giorni…

SPS:
Lily: “Tutti in ginocchio davanti alla Regina dei pirati!!”

Johnny: “Tesoro scendi dalla postazione di vedetta per favore”

La bambina mette il broncio: “Papà non rovinare tutto!! Se no ti faccio mettere al bando!”

Johnny: “Tesoro è pericoloso! Scendi subito da lì!! E metti via quella spada!”

Gli occhioni della bambina si fanno lucidi: “Ma papà…..”

Geoffrey mette una mano sulla spalla a Johnny: “Dai lasciala giocare”

Lily afferra la palla al balzo e fa gli occhi da cerbiatto “Ti prego!” Supplica il suo papà.

Johnny: “Tesoro se non scendi da lì il papà perderà il lavoro” le dice guardando intimorito il regista.

Johnny strabuzza gli occhi vedendo Gore che si asciuga una lacrimuccia (alla Franky)

Gore: “Lasciala fare Johnny, non c’è fretta”

Johnny guarda male la sua bambina, che bella felice riprende a governare il mondo dei pirati dall’alto.

Geoffrey ride: “È proprio una dote di famiglia recitare eh?”

Giusy91: ed eccomi qui!!! Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo ^^

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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


Capitolo 18

CAPITOLO 18

 

GIORNO 14 (un giorno prima del colpo):

 

Nami aprì gli occhi stiracchiandosi. Si guardò intorno non riconoscendo l’ambiente. Poi all’improvviso si ricordò della sera prima. Si sedette sul divano.

“Zoro?”

Nessuna risposta. Vide un bigliettino sul tavolo, che c’era davanti al divano. Lo prese e lo lesse:

“Buongiorno mocciosa, sono andato a fare una nuotata in piscina. Non ti preoccupare, torno presto”

In piscina eh? Sorrise.

Si alzò dal divano e uscì dalla stanza portandosi dietro la chiave.

In camera sua non poteva andare quindi…

Percorse per qualche metro il corridoio e bussò ad una porta. Poco dopo si aprì.

“Ciao Robin!”
La mora sorrise “Ciao”

“Scusa se ti ho svegliata, ma è questione di vita o di morte” disse seria “Non è che mi presteresti un costume?”

 

Zoro fece l’ultima bracciata e si appoggiò al bordo della vasca.

Respirò profondamente, riempiendosi i polmoni d’aria. Si stava benissimo in acqua. Inoltre era solo, non poteva chiedere di meglio per rilassare un po’ le membra affaticate. Guardò l’orologio appeso al muro davanti a lui, segnava le 6.30. Aveva ancora un’ora e mezza di tempo prima dell’incontro con gli altri. Dovevano mettere a punto le ultime cose per il colpo: vestiti, trasporti, orari.

La porta d’entrata si aprì. La pace era finita. Fece un sospiro e si girò riprendendo a nuotare. Quando vide chi c’era a bordo vasca si fermò di colpo.

“Che ci fai qui?”

Lei sorrise “Siamo in una piscina, cosa vuoi che faccio?” disse spogliandosi.

“Ma non stavi dormendo?”

“Hai detto bene, stavo”

Il suo sguardo iniziò a vagare sulle curve della ragazza. Aveva un corpo da urlo. D’accordo, qualche volta aveva provato ad immaginarsela in biancheria intima, ma neanche una delle sue fantasie più dettagliate le aveva reso giustizia.

Nami fece un mezzo sorriso e si tuffò in acqua.

Nuotò fino a lui e si fermò a guardarlo.

“Bé? Che hai da guardare? Mai vista una donna in costume?”

La guardò male “Ovviamente si”

Lei non lo ascoltò e si avvicinò. Corrugò le sopracciglia, appoggiando una mano sul suo petto.

Il suo cuore accelerò.

“Che brutta cicatrice” sussurrò toccandola.

“Ti avevo parlato dell’incidente” disse, cercando di ignorare i brividi che gli provocava il suo tocco delicato.

Lei lo guardò stupita “Deve essere terribile” era diventata seria.

“Cosa?” chiese leggermente stupito.

“Ogni volta che ti guardi allo specchio, ti ricordi di loro”

Nessuno gliel’aveva mai detto, nessuno aveva mai pensato che portare ogni giorno quella cicatrice  fosse un pesante fardello.

Sorrise amaro “Mi sembra il giusto prezzo per essere sopravvissuto”

Lei abbassò lo sguardo “Non so cosa dire” ammise.

La situazione si era fatta pesante, all’improvviso, e l’ultima cosa che voleva era che lei provasse pietà nei suoi confronti.

“Il passato non si può cancellare, ma dato che è tale, possiamo ricordarne i momenti felici. Comunque, preferisco pensare al futuro”

Lei lo guardò sorridendo “E che programmi hai per il futuro?”

Sorrise “Bé, per il futuro imminente, direi annegare una certa mocciosa”
Lei corrugò le sopracciglia “Non oseresti”

Ridacchiò afferrandola per un braccio. Lei cercò di fuggire, dimenandosi come un’anguilla. Ma, anche se aveva molta forza, non erano alla pari.

“Aiuto!!! Lasciami!!” gridava ridendo.

Riuscì a fermale le mani con una delle sue, il più delicatamente possibile, mentre con l’altra la teneva salda a sé per i fianchi.

Senza volerlo, i loro visi si erano avvicinati.

“Ti arrendi?” le chiese.

“Mai!” gli soffiò in faccia.

Sentire il suo delicato copro aderire al suo, il suo respiro sulle labbra e vedere i suoi occhi di cioccolato così felici, annullarono qualunque pensiero. Quel poco di autocontrollo che gli era rimasto svanì. Avvicinò le labbra alle sue e la baciò. Quelle labbra, che tanto aveva sognato, erano ancora più morbide di quanto avesse mai immaginato, e sapevano davvero di mandarino. Non ebbe il coraggio di profanare tanta morbidezza. Fu lei a dischiudere leggermente le labbra. Un invito che accettò titubante. Le loro lingue di incontrarono. Zoro sentì una forte scossa pervaderlo. Le cinse i fianchi in un abbraccio, mentre le sue mani si intrufolarono tra i capelli. Fu un bacio dolce e leggero. Ognuno dei due scopriva timidamente la bocca dell’altro, assaporandone il gusto, cercando di imprimerlo a fuoco nella memoria. Fu diverso da qualsiasi bacio prima di allora. Era un bacio nuovo e sconosciuto. Zoro non si era mai sentito così appagato, leggero e trepidante. Un bacio insolito, un bacio che puoi assaporare solo se trovi la tua unica e vera metà. Quando si staccarono, si guardarono profondamente negli occhi. Quegli occhi di cioccolato fuso, erano così dolci, come mai lo erano stati. Zoro si avvicino per baciarla di nuovo, ma delle voci familiari li interruppero.

I due si staccarono.

Si sentì una risata maschile.

“Ace?” chiese incredulo Zoro.

Nami lo prese per un braccio e lo trascinò fuori dalla vasca “È con Nojiko!” esclamò prendendo i suoi vestiti.

Si diressero verso l’uscita secondaria e spinsero la porta, evitando per un soffio l’incontro con gli amici.

Corrugò le sopracciglia “Perché siamo fuggiti?”

“Che domande sono? Per lasciarli un po’ di privacy!!” esclamò lei vestendosi “Ma tu non hai i vestiti?”

“Non mi hai dato il tempo per prenderli!” si lamentò.

Lei sbuffò “Sei proprio un cavernicolo”

Stava per controbattere, ma lei gli diede un bacio a fior di labbra. Un leggero sfioramento, che lasciò incredulo il ladro.

“Ci vediamo” disse girandosi e scomparendo svelta per il corridoio.

Zoro rimase fermo per qualche momento. Si passò la lingua sulle labbra, assaporando il dolce sapore che era rimasto. Poi fece un respiro profondo e si diresse verso la sua suite.

 

“Allora, mora o castana?”

Nami non stava prestando la minima attenzione ai monologhi della sorella. Continuava a ripensare al meraviglioso bacio che aveva ricevuto da Zoro. Quanto avrebbe voluto baciarlo di nuovo!!

“Nami?! Ma mi stai ascoltando?!”

Si riscosse dai suoi pensieri e guardò sua sorella “Scusa, stavi dicendo?”
Nojiko sbuffò “Mora o castana?”

Nami si era dimenticata del rito di sua sorella: alla fine di ogni colpo cambiava colore di capelli.

“Perché non torni al tuo colore normale? Così Ace vede come sei veramente”
La sorella sbiancò “Ace…” mormorò “E se poi non gli piaccio più?!” chiese in preda al terrore.

Nami sbuffò “Te lo sei portato a letto, figurati se non gli piaci più per il colore dei capelli!”

Nojiko arrossì “Te l’ho già detto! Non siamo andati a letto insieme! Abbiamo solo guardato un film!”

“Si, si, certo” disse facendo un gesto con la mano.

“E poi, se non mi sbaglio, anche tu hai dormito con Roronoa” enfatizzò la parola “dormito” mimando delle virgolette in aria.

“Ti ho raccontato come è andata” disse arrossendo.

“Bé ma se è andata veramente così, non capisco perché è tutto il giorno che tu sei su un altro mondo”

Nami sbuffò “E va bene! Lo ammetto! Stamattina ci siamo baciati! Tutto lì!”

Nojiko saltò dalla gioia e si sedette sul letto vicino a lei “Allora come è stato?”

Nami si sentì avvampare “Bé, ecco…. Non saprei come spiegarlo…”

Nojiko sgranò gli occhi “Ti sei innamorata?!”

Nami abbassò lo sguardo “Si” ammise.

“Lo ami?”

Il suo cuore accelerò “Anche troppo”

Nojiko la abbracciò forte “Sono felice per te sorellina”

Nami ricambiò l’abbraccio “Spero solo che non finisca come le altre volte” mormorò.

 

“Allora gente, ricapitoliamo” disse Ace guardando i suoi compagni, seduti intorno a lui.

Era sera, ed erano riuniti nella sua suite. Tutti lo stavano guardando attenti.

“Domani giornata libera. L’appuntamento è alle 17.30. La valigetta di Sanji arriva alle 19.30. Rufy viene chiuso nel carrello porta denaro e siamo in ballo. Da allora abbiamo 30 minuti per far saltare la corrente, o soffocherà” tutti annuirono convinti, Rufy era in ottime mani, nessuno avrebbe mai permesso che soffocasse “Quando salterà la corrente, tutti gli accessi al caveau si bloccheranno per due minuti, ed è li che noi ci muoviamo. Domande?”

“Si” disse Chopper in ansia “Che succederebbe se Zoro avesse una bandierina rossa?”

Corrugò le sopracciglia “Bandierina rossa?”

Chopper annuì “È un avviso per la sicurezza dell’hotel, se entrerà nel casinò lo bloccheranno”

“Cosa?!” esclamò incredulo “Come è potuto succedere?” chiese al compagno.

“Mihawk” rispose Zoro facendo una smorfia.

“Mihawk?” ripeté.

“L’ho incontrato per sbaglio al Baccarat, abbiamo avuto una discussione”

Lo guardò attonito, come aveva potuto mandare a monte tutto per una discussione?

“Ma ti ha dato di volta il cervello?!” esclamò.

“Stai calmo, riuscirò comunque a fare la mia parte”

“No Zoro! Sei fuori, mi dispiace” disse irremovibile.

Zoro lo guardò male “Questo è il mio colpo, non puoi buttarmi fuori” disse tagliente.

“Posso e lo faccio” disse sostenendo lo sguardo “Non ti permetterò di ricorrere al piano di emergenza”

Zoro si avvicinò socchiudendo gli occhi “Sono io il capo, e sono io che decido” disse senza ammissione di repliche.

Poi lo superò e uscì dalla suite.

Tutti gli occhi si puntarono su di lui.

“Ace” si girò verso Nami “Qual è il piano di emergenza?”

Sospirò “Farà da esca”

Lei sgranò gli occhi “E quindi…” non ebbe il coraggio di continuare la frase.

Annuì grave “Per non far saltare tutto, finirà di nuovo dentro”

 

ANGOLO DI ROGI:

Il fatidico primo bacio è arrivato, ma insieme sono arrivati tanti guai. Non vi anticipo nulla del colpo perché deve essere una sorpresa, ma vi anticipo in parte il prossimo capitolo. Più che altro vi chiedo di essere clementi con il capitolo 19, perché sarà una parte importante e non ho avuto modo di sperimentare troppo queste parti.

Per chi deve intendere intenda.

Ps: Ho aggiornato prima, perché sono sicura che domani non ho tempo di aggiornare, credo che vi vada benne comunque no? ^^

Ciao!!

RECENSIONI:
giusy91: forse lo trasformo sempre un po’ troppo stronzo Mihawk nelle fic, però dal manga non si capisce moltissimo che carattere abbia. Forse in fondo può anche essere simpatico… bà… uno dei tanti misteri della saga di Oda…. Però ha il suo fascino occhi di falco… mmm… o forse sono io che ho un debole per gli spadaccini :)

Achamo: sai inizialmente volevo fare una sfuriata tra Zoro e Mihawk, solo che finiva sempre che Zoro si lasciava sfuggire qualcosa di troppo, quindi sono rimasta più su una discussione fredda….

SPS

Cappello: “Uccidili!”

Johnny: “Ma non posso, sono miei amici!”

Cappello: “Ma ti hanno portato via Lily!”

Johnny sposta lo sguardo dalla sua bambina agli “zii” che la guardano sorridenti.

“Non posso” mugugna Johnny.

“Johnny! Con chi stai parlando?”

L’attore/pirata si gira, e con molta sorpresa vede Vanessa.

Johnny: “Amore cosa ci fai qui?”

Vanessa: “Sono venuta a prendere quella peste di nostra figlia. Ma che cosa sta combinando?”

Johnny: “Mi distrugge il cuore, preferendo stare con Orlando e Geoffrey”
Vanessa ride: “Ma tesoro, lo sai che Lily ti adora” gli da un bacio sulla guancia.

Vanessa si avvicina al set: “Lily! Scendi che dobbiamo tornare a casa!”

Lily: “Dai ti prego! Ancora 10 minuti!”

Vanessa scuote la testa: “Scendi forza, se no ti perdi One Piece, sono quasi le 5!”

Lily sgrana gli occhi: “Cosa?!!”

La bambina scende svelta e si libera subito dagli accessori da pirata.

Lily: “Andiamo?”

Vanessa: “Si, saluta papà”

Lily salta al collo del suo papà e gli stampa un bacio sulla guancia “Ciao papino, ti voglio bene”
Johnny si scioglie rassicurato dalle parole della figlia “Anche io tesoro”

Poi le due donne della sua vita si allontanano sparendo presto tra la folla.

Gore: “Forza! Riprendiamo da dove ci siamo interrotti!”

_Yuuki_: tranky, nessun problema ^^ In verità era più prima che poi ^^ ti ho stupita eh? ^^ non temere, quando ci sarà il furto descriverò una bella parte del punto di vista di Mihawk e quanto ci godrò a farlo soffrire!! Ahahahah!!! (sarebbe una risata maligna) Ti stimo fratella!!! :)

Buona Pasqua anche a te!!

Un bacio!!

GLoRi: Finlandia? Ma l’unica sfigata che resta a casa sono io?! Che amarezza T.T Comunque si, Ace ha un tempismo perfetto!! Come un orologio svizzero!! E si, gli uomini che non difendono le loro amate non sono veri uomini!! E se poi c’è anche un po’ di dolcezza non mi offendo ^^ Grazie!! E non mi morire di infarto!! Se no mi sentirò in colpa a vita!!

Tsukichan: come avrai capito, l’ultima frase del mio angolo era dedicata completamente a te…. Cavoli potevo anche aggiungere pantaloni neri aderenti nella descrizione, così andavi in overdose!! ^^ Ebbene si, Mihawk fa casini come al solito, se no non è contento! E poi Zoro dolce, si sa non si è mai visto nel manga, ma nel manga non è innamorato giusto? Secondo me sotto quella scorza da duro c’è un bel tenerone :)

Smemo92: Mihawk ha preso provvedimenti, e ora c’è una bella gatta da pelare per Zoro… eh anche quando avranno 80 anni continueranno a battibeccare secondo me ^^ com’è che diceva il proverbio? Mmm… vuoto di memoria… l’amore non è bello se non è litigarello… una roba del genere (scusa ma la mia memoria funziona perfettamente solo con le battute dei film) ^^

HikaryChan: ciao Sere!!!! Ma guarda che coincidenza!! Arrivi a recensire proprio prima di una certa parte……. Sono felice che ti piaccia la storia ^^ Baci8!!!

 

GRAZIE A TUTTI!!!! ^^

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Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***


Capitolo 19

CAPITOLO 19

 

GIORNO 14 (un giorno prima del colpo):

 

Bussò forte alla porta. Si sentiva tradita, aveva creduto che lui provasse qualcosa per lei, ma a quanto pare si era sbagliata. Per lui era più importante la vendetta che lei.

La porta si aprì.

“Che ci fai qui?” chiese stupito Zoro.

“Dimmi che non lo farai” la sua voce era rotta.

Voleva essere arrabbiata con lui, ma sentiva solo una gran tristezza dentro di sé. Aveva sperato che quella volta sarebbe stato diverso.

Gli occhi si fecero lucidi.

Lui si irrigidì “Devo farlo”

“Ma così ti perderò” disse con la voce sempre più incrinata.

Non doveva piangere! Ricacciò violentemente indietro le lacrime.

Lui a sorpresa sorrise “Non dovrei essere io quello disperato secondo le tue teorie?”

Bene! Ora si prendeva anche gioco di lei!

Socchiuse gli occhi guardandolo male “Non prendermi per il culo!”

Finalmente aveva trovato la rabbia che cercava. Non voleva dimostrarsi debole e ora aveva trovato la giusta alleata.

Lui corrugò le sopracciglia “Ma che ti prende ora?”

Lo spinse in camera “Non dirmi che sei così deficiente da non averlo capito!” urlò “Credevo che fossi intelligente!”

La guardò attonito, forse si stava chiedendo se fosse affetta da personalità multipla “Capito cosa?!”

Allora non aveva seriamente capito.

Fece un sospiro rassegnata “Sei veramente un troglodita”

Per una volta non replicò.

Si guardò i piedi non avendo il coraggio di guardarlo. Sentì le guance in fiamme, doveva mettere le cose in chiaro una volta per tutte.

Prese coraggio e lo guardò negli occhi “Sono io che ho una cotta spasmodica per te, ho ribaltato la situazione sperando che tu mi dessi ragione” abbassò di nuovo lo sguardo, non riuscendo a guardare i suoi occhi stupiti “Ma a quando pare mi sbagliavo”

Lui non disse niente. Sembrava che fosse diventato una statua. Le lacrime tornarono pronte ad uscire. Quello era un rifiuto. Le ricacciò indietro, pensando che doveva percorrere solo pochi passi, poi avrebbe potuto piangere in santa pace tra le braccia di sua sorella.

“Bé buona notte” fece per andarsene, ma non glielo permise.

Si sentì afferrare per un braccio.

Lo guardò stupita.

Lui sorrise beffardo “E tu sei proprio una mocciosa”

Si avvicinò velocemente a lei e la baciò, a tradimento. Si sentì avvampare. Gli cinse il collo con le braccia mentre lui dischiudeva le labbra. Sentì la sua lingua accarezzare la sua, mentre i loro sapori si mescolavano per la seconda volta. Lui la strinse a sé per i fianchi, regalandole soffici carezze sulla schiena, che le provocarono brividi di piacere.

Non capiva più niente. L’unica cosa che sentiva era il suo sapore in bocca e le sue mani che sembrava volessero toccare ogni millimetro della sua pelle.

Si staccò un secondo, solo per la necessita di respirare.

Lo guardò negli occhi e vi trovò così tanta dolcezza che nessun’uomo prima di lui le aveva mai regalato. Gli accarezzò una guancia, mentre il sangue tornava a fluire nel cervello, riuscendo così a mettere insieme un pensiero dal senso compiuto.

La stava baciando, ok, ma cosa significava?

Corrugò le sopracciglia “Mi stai facendo impazzire”

Lui sorrise “Io?” chiese sarcastico “Sei tu che mi stai facendo impazzire dalla prima volta che ti ho vista”

“Davvero?” chiese con il sorriso sulle labbra.

Le accarezzò dolcemente una guancia e avvicinò le labbra alle sue “Sei una ladra con i fiocchi, nessuno mi aveva mai rubato il cuore”

Sentendo quella frase, fu il cuore della ragazza a partire a mille.

La baciò di nuovo, senza lasciarle il tempo di replicare o di approfittare di quella confessione.

Lasciò di nuovo che il suo cervello si spegnesse, voleva solo godersi le sensazioni indescrivibili che provava in quel momento. Era tutto completamente diverso con lui, non erano solo sensazioni quelle che provava, ma anche emozioni, la felicità di essere desiderata e di essere amata, si, perché sentiva che lui l’amava.

Ricambiò il bacio intrecciando la lingua alla sua. Le mani del ladro si fecero sempre più audaci, iniziando ad accarezzare la curva dei seni. Dove le sue mani passavano lasciavano una scia incandescente sulla pelle. Però la sua foga si spense lentamente e i baci si fecero sempre più trattenuti.

Capì che era indeciso se fermarsi o no. Mise le mani sul suo petto cercando di slacciare i primi bottoni della camicia. Non voleva in alcun modo che lui si fermasse. Lo amava e voleva che fosse suo. I baci si fecero brevi, mentre i respiri erano sempre più accelerati.

Riuscì a togliergli la camicia, mentre lui la prese in braccio e la appoggiò sul divano.

Si guardarono un attimo negli occhi, dicendosi quella frase che nessuno dei due aveva il coraggio di pronunciare. Poi lui abbassò il viso e iniziò a baciarle il collo scendendo sempre più in basso.

Chiuse gli occhi godendosi quel leggero contatto.

Le mani callose di lui si insinuarono sotto la maglietta, sganciando il ferretto del reggiseno. Il cuore della ragazza iniziò a scandire un ritmo rotto. Le tolse la maglietta e la guardò ammaliato.

Non riuscì a trattenere una piccola risata “Rimango dell’idea che sei dell’altra sponda”

Lui la guardò male, ma poi un ghignò apparve sul suo viso “Vedremo se lo dirai anche domani mattina, piccola strega” le soffiò sul viso.

Un brivido percorse veloce la schiena e non riuscì a non attaccarsi di nuovo alle sue labbra. Gli accarezzò il petto seguendo la cicatrice che lo percorreva. Arrivò ai pantaloni e li sbottonò.

Trattenne a stento un sospiro sentendo una sua mano stringersi su un seno.

Gli sfilò i pantaloni e prima che se ne accorgesse, lui aveva fatto lo stesso con la sua minigonna.

In un momento di lucidità, si rese conto di quello che stava per fare. Aprì gli occhi staccandosi leggermente da lui.

Lui la guardò stupito.

Voleva essere sua, ma non voleva soffrire di nuovo, voleva avere la certezza di quello che aveva letto nei suoi occhi.

“Qualcosa non va?” chiese lui, a corto di fiato.

“Prima dimmelo”

Lui la guardò intensamente negli occhi, sembrava che potesse vedere riflessa la sua anima in quei pozzi neri.

“Ti amo” le sussurrò dolcemente.

Il suo cuore accelerò ancor più, nessuno gliel’aveva mai detto.

Si avvicinò di nuovo per baciarlo, ma lui le mise l’indice sulla bocca.

“Tocca a te”

Lo guardò negli occhi, capendo che lui era diventato tutto per lei.

“Ti amo”

Lui sorrise, poi tornò a baciarla.

Poco dopo, quei pochi indumenti che erano rimasti raggiunsero quelli per terra.

Forse era avventato donarsi così presto, dopotutto erano poco più due settimane che si conoscevano, ma sapeva che le emozioni e le sensazioni che provava in quel momento poteva sentirle solo se era con lui.

Intrecciò le mani ai suoi capelli verdi ed emise un piccolo gemito quando lo sentì entrare in lei. Cominciò con leggere spinte. Nami si sentiva febbricitante, il suo calore invadeva ogni parte del copro. Sospirò di piacere sentendo le sue labbra su un capezzolo. Lui aumento il ritmo con una delicatezza che sembrava non gli appartenesse. Dopo ci fu solo amore. Le parve di essere in paradiso. Il piacere era diventato dolce, non era più peccaminoso, era puro, era diventato amore. Lui con il respiro accelerato le diede un leggero bacio sulle labbra, il più dolce che lei avesse mai ricevuto. Quel bacio sigillò la loro unione, lei era sua e lui era suo.

Lui sorrise “Ancora della stessa opinione mocciosa?”

“Mmm..” mormorò “Avrei bisogno di una conferma”

Lui ridacchiò. Strusciò il suo naso contro una guancia.

“Ti amo mocciosa mia”

Poi ricominciò da dove si era interrotto.

 

ANGOLO DI ROGI

Ok gente, mi sto vergognando al massimo, spero solo di non aver scritto un disastro totale dato che non sono brava con queste parti. E se non vi è piaciuta ditelo e basta, mi raccomando, accetto molto volentieri i consigli (costruttivi) su queste parti….. Evito di commentare.

Spero che mi seguiate comunque….

Ciao!!

Ah quasi dimenticavo!!

BUONA PASQUA A TUTTI!!!

RECENSIONI:
Tsukichan: *coff coff* emm… spero di non averti fatta aspettare tanto per un disastro….. aspetto il tuo commento con le farfalle nello stomaco…. Vedrò di evitare l’aggettivo aderente in futuro ^^ felicissima che ti sia piaciuto il bacio, ci sono stata su almeno un’oretta per scrivere bene quel pezzo ^^ spero vivamente che ti sia piaciuto il capitolo….

Achamo: Nami si sentirà in colpa nel prossimo capitolo, per ora ha solo addossato tutta la colpa a Zoro, come fa sempre dopotutto ^^

SPS:
Johnny: “Efron!! Mollami!!”

Zac: “O quanto sono felice! Finalmente ho trovato il mio papà!!”
Johnny: “Efron! Non sono tuo padre! Mannaggia!!”

Zac si stacca: “Come no? Perché mi hai illuso così?” al ragazzo vengono le lacrime agli occhi.

Johnny: “Per la miseria!! Stavo solo pensando a Star Wars! Mi sono confuso!”

Zac comincia a piangere come una femminuccia.

Cappello: “Secondo me dovresti ucciderlo”

Johnny: “Ma dico!! Sei un cappello con istinti da omicida?!!!!”

GLoRi: onorata di averti resa felice :) oh mamma, adesso ci sarà il colpo, devo ancora scrivere quella parte, spero solo di non fare un casino della miseria!!!

_Yuuki_: grazie mi fai arrossire per i complimenti ^^ sono felice che ti sia piaciuta la parte del bacio (è stata una faticaccia scriverla) :) eh si Nami si è spaventata, ma soprattutto incazzata, come darle torto? Ma Zoro non è scemo e si fa perdonare subito ^^ addirittura sensei? *si inchina per ringraziare* spero che ti sia piaciuto anche l’ultimo capitolo. Baci8!! Tvtrb!!

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Capitolo 20
*** Capitolo 20 ***


Capitolo 20

CAPITOLO 20

 

GIORNO 15 (mattina del giorno x):

 

Un raggio di sole lo colpì sul viso. L’incoscienza del sonno lo abbandonò lentamente, mentre iniziava a sentire un peso sopra il suo petto. Aprì gli occhi per vedere di cosa si trattava. I ricordi della sera precedente lo colpirono appena vide Nami tra le sue braccia.

Sorrise felice.

La rossa aveva tutti i capelli arruffati e il lenzuolo del letto era attorcigliato attorno al suo corpo, lasciando intravedere piccole parti della sua bianca pelle. Era bellissima.

La strinse leggermente a sé, respirando il suo profumo di mandarini.

Per la prima volta si sentì completo e perfetto. Non si era mai stato così appagato, felice e assolutamente innamorato. In tutta la sua vita, non era mai stato meglio.

Si rese conto che stava sperimentando un sentimento sconosciuto: l’amore. Neanche con Tashigi si era mai sentito così. Era come se ora tutta la sua vita, tutto il mondo, dipendessero solo da lei.

Lei, così piccola e fragile, ma bella e combattiva allo stesso tempo, gli aveva donato il suo cuore e in cambio lui gli aveva donato il suo. Ormai dipendevano l’uno dall’altra. Era come se lei fosse diventata una parte del suo essere. Si erano fusi completamente.

Le accarezzò dolcemente la schiena. Era così morbida e delicata la sua pelle, non se ne sarebbe mai stancato. Salì con la mano fino ad arrivare al viso. Le accarezzò una guancia. Sembrava davvero una bambina quando dormiva. Non resistette a darle una lieve bacio sulla guancia.

Lei si mosse leggermente.

“Scusa, non volevo svegliarti” sussurrò.

Lei mugugnò qualcosa di indistinto.

“Buon giorno mocciosa mia” disse sorridendo.

“Ancora 10 minuti” biascicò lei di risposta.

Lui ridacchiò. Tornò ad abbracciarla, stringendola dolcemente a sé.

Lei aprì gli occhi sbadigliando.

“Bentornata tra gli umani”

Lei lo guardò assente per qualche secondo, mentre la lucidità nei suoi occhi aumentava lentamente.

Corrugò le sopracciglia “Che ci facciamo nel letto?”

Zoro sorrise “Ti ci ho portata io”

“Davvero? Non me ne sono accorta”

“Infatti dormivi alla grande”

Silenzio. Zoro credeva che lei avrebbe detto qualcosa, si era immaginato così tante cose diverse che ora il silenzio lo stupiva. Le altre donne con cui era stato, di solito lo prendevano d’assalto con qualsiasi tipo di domande, dal ti è piaciuto, al vuoi rifarlo, a quelle più pazze che dicevano che lui era l’uomo della loro vita. Quante baggianate, era solo un po’ di sesso. Ma lei, come al solito, era diversa da tutte le altre.

Alzò un sopracciglio meravigliato.

Lei lo guardò interrogativa “Che c’è?”

“Sai com’è, ci siamo svegliati dopo una notte importante e tu non dici niente?”

“Che ti aspettavi? Gli applausi?”

Zoro ridacchiò “Sei davvero unica”

Lei sorrise e si liberò dalla sua presa. Gli mise le mani sul petto e salì sopra di lui. La guardò sorridente accarezzandole una guancia.

Lei avvicinò il suo viso e lo baciò dolcemente. Zoro ricambiò il bacio dischiudendo le labbra. Il suo sapore dolce ma leggermente aspro invase i suoi sensi. Era un sapore dissetante, ma allo stesso tempo non riusciva a farne a meno, più si dissetava più la sete aumentava.

Lei si staccò, con suo grande dispiacere.

Sorrise furbetta “Che faccia da pesce lesso”

Lui la guardò male “Non ho la faccia da pesce lesso!! Mocciosetta!”

In quel momento qualcuno bussò alla porta.

Lei lo guardò stupita “Chi è?”

“Credo che sia la colazione”

“Hai ordinato la colazione in camera?”

Lui annuì come risposta.

“Ma che tenero, non credevo che fossi così sdolcinato tesoro” lo perse in giro.

“Non ti illudere strega, l’avevo ordinata per me ieri sera” disse arrossendo vistosamente.

Lei gli diede un bacio sulla punta del naso e si tolse da quella posizione. Si alzò dal letto avvolgendosi in un lenzuolo. Sparì per qualche secondo, e Zoro la sentì confabulare con il cameriere. Poco dopo tornò in camera con in mano un vassoio. Sopra c’era la colazione: fette biscottate, brioche, ciambelle, vasettini di marmellata, una caffettiera e due tazze. Si risedette sul letto appoggiando il vassoio davanti a lui. Lei prese una fetta biscottata e iniziò a spalmarci su un po’ di marmellata alla fragola. Iniziò a mangiarla mentre lui la osservava affascinato, godendosi quella visione celestiale.

“Zoro finirai davvero dentro?” aveva abbassato lo sguardo e la sua voce era diventata triste.

Il suo cuore si bloccò per qualche secondo, per poi riprendere a battere più forte.

“Non ho scelta”

“Ma io non voglio perderti”

Si sentì morire a quella frase “Tranquilla, uscirò in poco tempo”

“Finirai dentro a causa mia” disse mogia.

“Si, concordo”

Lei alzò lo sguardo e lo guardò male “Grazie! Così mi fai sentire ancora più in colpa! Ma non puoi stare in disparte?! Se mi amassi davvero metteresti me prima della tua dannata vendetta!” la rossa si era messa ad urlare.

Lui sorrise tranquillo “Nami, se io non partecipassi al colpo, vi beccherebbero di sicuro. Mi sto semplicemente sacrificando al tuo posto, non voglio che tu finisca in prigione”

Lei lo guardò incredula per qualche secondo, ma si riprese subito fulminandolo con lo sguardo “Ma perché mi devo innamorare sempre di stronzi?!” si avvicinò a lui minacciosa “Sei uno stronzo! Così mi sentirò in colpa per il resto della mia vita!”

“Almeno mi ricorderai per sempre” disse avvicinando il viso al suo.

Le leccò via il rimasuglio di marmellata che era rimasto in un angolo delle sue labbra.

Il respiro della ragazza accelerò diventando pesante “Sei uno stronzo” disse di nuovo.

“Si” ammise “Sono uno stronzo che ti ama”

“Non vale, giochi sporco” disse, mentre lui continuava a leccarle i pochi rimasugli che erano rimasti.

“Sono un ladro, ricordi?” sussurrò, sapendo di averla in pugno per una volta.

Lei non resistette più. Lo spinse sul letto e salì sopra di lui baciandolo con foga.

Quella mattina, la colazione fu rimandata.

 

ANGOLO DI ROGI:

Ed eccomi di nuovo qua a rompervi le balle come al solito. Cavoli è quasi finita la storia, non ci credo. Che tristezza T.T Va bè, bando alla ciance!! Adesso si fa sul serio gente, nel prossimo/i capitolo/i ci sarà il colpo! (come avrete ben capito non so ancora bene se riuscirò a riassumerlo tutto in un capitolo, credo che sia un po’ impossibile) Ce la metterò tutta per scrivere bene l’ultima parte!!

Grazie a chi continua a seguirmi!!

Ps: probabilmente per il prossimo capitolo dovrete aspettare un po’, farò tutto il possibile per scriverlo il prima possibile, ma voglio scriverlo come si deve e quindi mi ci vorrà un po’ di tempo.

RECENSIONI:

merdillo: oddio, stai leggendo le mini storie? Che figura…. Va bè ma quelle non sono tutto merito mio, anzi è quasi tutto merito di Achamo è lei che ha cominciato, bè comunque sono felice che ti piacciano, perché sono veramente demenziali ^^ non temere Sanji e Rufy giocheranno un ruolo molto importante nel colpo :) grazie per i complimenti ^^

Achamo: sono felice che ti sia piaciuto il capitolo, è stato difficile scriverlo, arrossivo come una demente davanti al pc!!

SPS:

Geoffrey è in piedi davanti al timone a bersi tranquillamente un goccio di rum, quando un pirata dalla corsa strana si nasconde dietro di lui.

“Johnny, che diavolo stai facendo?”

Johnny: “Ti prego, nascondimi!! Efron si è messo in testa che sono suo padre!! Non mi lascia in pace!!”

“Papinooooooooooooooooooooooo!!!! Dove sei????? Vuoi giocare a nascondino????”

“Aiuto!!” sussurra Jonnhy.

Efron si avvicina a Geoffrey “Zio hai visto papino?”

Geoffrey strabuzza gli occhi “Zio???? Ma cresci un po’ Efron! E fa un favore a tutti!! Buttati in mare e fatti mangiare dai pescecani!!”

giusy91: eh si la conigliata non poteva mancare :) comunque mancano ancora un po’ di capitoli ^^

GLoRi: e sì, si amano da morire i due piccioncini ^^ grazie per l’incoraggiamento :)

_Yuuki_: grazie, così vado in overdose da complimenti ^^ bè non credevo piacesse tanto l’ultimo capitolo, dopotutto è solo la seconda volta (e prima da sola) che scrivo quelle scene, sono contenta e soddisfatta che ti sia piaciuta ^^ *si inchina ringraziando*

Ciao!! Tvtrb!!

Tsukichan: tranky!! Anche io ho cominciato le vacanze dicendo: “Riuscirò a portarmi avanti con i compiti e a finire la fic!!” e invece sono qui con il capitolo 21 non ancora scritto e con ancora tutti i compiti da fare T.T sono felice che ti sia piaciuta ^^ è stato davvero difficile scrivere quella parte perché mi imbarazzavo da sola ehehe (la solita pirla, che ci si può fare?) per scriverne altre ci penserò, magari mi alleno con qualche one-shot :P La parte in cui si dichiarano volevo renderla in qualche modo speciale e sono soddisfatta di esserci riuscita ^^ per il risveglio avevo tante idee diverse, ma alla fine una sana dose di insulti mi sembrava la migliore, spero ti sia piaciuta! Grazie per i complimenti mi fai andare in brodo di giuggiole (tipo Chopper) ^^

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Capitolo 21
*** Capitolo 21 ***


Capitolo 21

CAPITOLO 21

 

GIORNO 15:

 

ORE 19.30

 

“Signor Simon”

Sanji si girò verso Mihawk “Bonsoir” disse tornando a guardare la strada.

Erano all’entrata del Bellagio e, come da copione, stavano aspettando la valigetta.

“Siamo in orario?” chiese Mihawk guardando l’orologio.

“Non si preoccupi, non le farò perdere il suo encontro di box”

“Lo spero”

In quel momento una macchina nera si fermò davanti a loro. Le portiere si aprirono e scesero Franky e Nico Robin. La donna aveva in mano una valigetta nera, che era legata al suo polso con una manetta.

“Signore” disse Robin.

“Forsa velosci  che Monsieur Mihawk deve andare a vedere il suo encontro”

Franky annuì ed aprì la manetta con una chiave. Sanji porse il polso e Franky lo ammanettò.

Sanji prese la chiave e si girò verso Mihawk, lo stava guardando stupito “Una guardia del corpo donna?”

Sanji avvicinò il viso al suo “Le consiglio vivamonte di non mettersi contro di lei” gli disse all’orecchio.

Mihawk alzò un sopracciglio.

“Dopo di lei monsieur”

Mihawk si riscosse ed entrò a passò svelto nell’albergo, seguito dai tre ladri.

Si affiancarono a lui due guardie del corpo: erano due armadi, rasati e vestiti con un completo nero. Sanji lo seguì, passando tra le slot e i tavoli da Black Jack. Vide Brook che stava dando le carte ad un tavolo. Gli fece un cenno con la testa a cui lui rispose affermativamente.

“Cosa diavolo ci fa lui qui?” chiese Mihawk ad una guardia del corpo.

“Mi dispiace signore”

Sanji si girò verso sinistra e vide Zoro che stava giocando ad una slot.

“Dategli una lezione” disse freddo Mihawk.

I due armadi annuirono e si separarono dal gruppo, dirigendosi pericolosamente verso Zoro.

Si avvicinò a Mihawk “Qualcosa non va?”

“Solo un piccolo fastidio, non si preoccupi”

Zoro venne portato via dai due uomini. Quello stupido aveva un sorriso beffardo dipinto in viso.

Grugnì infastidito, era proprio una testa di verza, di certo non gli avrebbe fatto male una bella lezione.

“Sanji!! Sanji!!”

Il cuore si bloccò per un attimo sentendo quella voce.

“Sanji!! Ehi!!!”

Si girò e vide un uomo che si avvicinava correndo a lui.

Franky e Robin lo bloccarono, afferrandolo per le braccia.

“Ma che fate? Lasciatemi, sono un suo amico!! Sanji digli qualcosa! Non ti ricordi di me? Sono Paty!!” disse l’uomo indicandosi.

Dannazione!! Ma che ci faceva a Las Vegas?!

Si irrigidì, quello era un problema.

Mihawk si girò, aveva uno sguardo di ghiaccio.

Prima regola di un ladro: nelle situazioni di pericolo non bisogna perdere la calma. Doveva fare qualcosa, e in fretta, se no tutto il colpo sarebbe andato a monte.

Sospirò infastidito “Jim, Rose, portate via quest’uomo”

Franky e Robin annuirono e lo trascinarono via, mentre continuava a gridare il suo nome.

Tornò a guardare Mihawk, che ormai lo osservava sospettoso.

“La prego Monsieur, a meno che non sia nelle mani di una bella donna, odio essere ammanettato” sorrise, cercando di sembrare convincente.

Mihawk aveva un viso che non prometteva niente di buono, il suo sguardo era così penetrante che metteva i brividi.

Sanji sostenne lo sguardo. Il cuore iniziò ad accelerare, mentre sudava freddo.

L’uomo si girò e continuò a camminare.

Sanji sospirò sollevato e lo seguì.

Arrivarono alle casse e Mihawk lo fece entrare in una stanza. Era una cassa, ovvero una stanza dove venivano depositate le entrate del casinò. In quel momento c’era un uomo che contava i soldi.

“Apra la valigetta”

Sanji ubbidì liberandosi dalla manetta. Appoggiò la valigetta sul tavolo di alluminio davanti a loro.

All’interno c’erano dei diamanti, falsi ovviamente, Robin era bravissima a fare delle copie perfette.

“Li sollevi per favore”

Prese i diamanti e Mihawk controllò la valigetta tastando l’interno, alla ricerca di scomparti segreti, che non trovò.

“Allora signor Simon, io dichiaro che la sua valigetta non contiene materiali pericolosi o illegali, e pertanto accetto di prenderla in consegna e di custodirla nel mio caveau, per un periodo di 24 ore. Ma non posso farle accompagnare personalmente la valigetta”

“Perché no?” tentò di protestare.

“Per l’assicurazione e per la sicurezza, ma soprattutto,” disse guardandolo profondamente negli occhi  “perché non mi fido di lei”

Sanji sentì un brivido percorrere veloce la schiena. Rimase interdetto per qualche secondo.

Si riprese sorridendo amichevole “Bien” disse rimettendo a posto i diamanti.

In quel momento, un uomo entrò nella stanza e si avvicinò a loro.

“Signor Simon, le presento il direttore dell’albergo, il signor Crocodile”

L’uomo chinò la testa come saluto.

Sanji sorrise “È un piasciere”

“Lui si occuperà personalmente di far depositare la valigetta nel caveau, lei potrà seguire l’operazione da un monitor di sicurezza. Queste sono le condizioni, si o no?”

Sanji sospirò “Mi sembra di non avere altra scelta”

“Bene” disse Mihawk tornando a guardare l’orologio.

“La prego, non voglio trattenerla oltre” disse Sanji.

“Signor Simon, è stato un piacere” disse Mihawk

“Il piasciere è stato mio monsieur”

Miahwk chinò la testa, poi uscì lasciandolo solo con Crocodile.

“La prego mi segua”

Sanji chiuse la valigetta e uscì insieme a Crocodile. Un addetto della scurezza si avvicinò.

“Dia pure a lui la valigetta, la porterà nel caveau”

Sanji ubbidì.

“Venga” disse incamminandosi.

Lo condusse al centro di sicurezza. Entrò in una stanza. Era enorme, piena di monitor, che mostravano le inquadrature delle telecamere di sicurezza, e di uomini, che controllavano eventuali problemi nel casinò.

“Ecco guardi” disse Crocodile avvicinandosi ad un monitor “Quella è la sua valigetta”

Sanji vide l’uomo di poco prima che camminava per un corridoio.

“Non si preoccupi signor Simon, questo caveau è impenetrabile, glielo assicuro”

Non riuscì a trattenere un sorriso “Non ne dubito”

Seguì il tragitto dell’uomo fino a quando non lo vide entrare nel caveau.

“È soddisfatto signor Simon?” chiese Crocodile.

Sanji annuì “Si”

“Ma quello chi è?” disse un addetto alla sorveglianza.

Guardò sul suo monitor e vide Usop nell’ascensore che portava al caveau.

Bene, ce l’aveva fatta.

Ed ora, l’uscita di scena.

Fece un gemito a cui tutti si girarono. Nel video del monitor ci fu un interferenza e l’ascensore tornò vuoto.

Si portò le mani al petto, respirando velocemente con la bocca, come se gli mancasse l’aria.

Si attaccò a Crocodile, cercando un appoggio.

“Signor Simon!” disse lui, tentando di sorreggerlo.

Si accasciò per terra e chiuse gli occhi.

“Presto! chiamate un medico!” urlò Crocodile.

Era davvero bravo a fingere di morire.

 

ANGOLO DI ROGI

Perdonate il ritardo, ma in questi giorni ho avuto davvero poco tempo per scrivere. Comunque il colpo è cominciato e si, verranno più capitoli, non so quanti per la precisione, comunque nel prossimo vedremo in azione Usop ^^

Ringrazio Tsukichan, jou_chan e _Yuuki_ per aver lasciato le recensioni alla piccola one-shot “Mattina”.  

Ciao!!!

RECENSIONI:
GLoRi: ecco l’inizio del colpo, i ragazzi si daranno molto da fare ^^

Achamo: grazie sono felice di essere riuscita a trasmettere un po’ di dolcezza ^^ fantastica? Wow forte ^^ si certo puoi chiamarmi come ti pare :)

SPS:

Jack: “Ma secondo te è normale?” chiede a Geoffrey guardando Gore che bagna Zac.

Geoffrey alza un sopracciglio: “Bah, uno dei tanti misteri dei registi”

Jack: “Sono tentato di scappare da questo manicomio”

Geoffrey: “Ma non puoi! Se no tutte le tue fan ci rimarranno male!”

Jack sbuffa: “Si ma dove finisce la mia dignità?”

Zac: “Papààààààààààààààààààààààààààààààààààààààà!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Vieni anche tu a fare il bagno!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”

Jack: “Efron!! Per la millesima volta!!! Non sono tuo padre!! E come secondo nome tu avresti imbecille!!!”

Gore: “Forza Johnny!! Anche tu in scena!”

Jack: “Ma non ci penso neanche!!”

Il povero Johnny non fa in tempo a finire la frase, perché Gore sposta il bocchettone dell’acqua su di lui e lo bagna dalla testa ai piedi.

Jack: “Ma cosa ho fatto di male nella vita?”

Geoffrey ride di gusto: “Hai messo al mondo quel idiota!” dice indicando Zac.

Jack lo guarda malissimo: “Non ti ci mettere anche tu Rush!!!”

Marsina Piccola Rolonoa: grazie, mi fa molto piacere che ti piace come scrivo ^^ e grazie per avermi messa tra gli autori preferiti *china la testa per ringraziare* e si, devo ammettere che gli ultimi capitoli sono stati una vera impresa da scrivere, soprattutto il 19 dato che non ho molta esperienza con quelle scene :) quindi sono il doppio soddisfatta che ti siano piaciute ^^ Anche io amo da morire i film di Ocean (beh è anche ovvio se no non avrei scritto questa storia XD). Grazie per la recensione e, per la cornaca, non fa schifo, ti assicuro che per gli scrittori queste recensioni sono molto ben accette, anzi io vado al settimo cielo leggendole ^^ Baci!!!
_Yuuki_: dai su, manca ancora un po’ alla fine, non è ancora terminata del tutto, e poi non è mica detto che vi lascio in pace e non scriva un eventuale Roronoa’s Twelve ;) eheheheh!! Mi dispiace ma il pestaggio di Mihawk non è previsto, i nostri eroi sono uomini di classe non arrivano alle mani per risolvere le loro questioni, ma non temere gliela faranno pagare cara a quel brutto ceffo ^^ baci!!

Smemo92: felicissima che ti siano piaciuti gli ultimi capitoli ^^ Se Zoro finirà o no in prigione si scoprirà presto. Grazie per i complimenti ^^

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Capitolo 22
*** Capitolo 22 ***


Capitolo 22

CAPITOLO 22

 

ORE 19.45:

 

Usop si sistemò la cravatta per la millesima volta. Guardò dritto davanti a sé cercando di infondersi un po’ di coraggio. Era la prima volta che aveva una parte così importante, inoltre era il primo colpo di classe a cui partecipava. Doveva mantenere i nervi saldi e restare concentrato sulla sua parte. Strinse la maniglia della valigetta che aveva in mano.

“Usop, sta uscendo, tocca a te” la voce di Ace risuonò nel suo orecchio.

In quel momento dalla zona casse uscì Mihawk.

Corse verso di lui “Signor Mihawk, Drakul Mihawk?”

Lui si girò a guardarlo “Si, e voi chi siete?”

“John Read, della commissione gioco del Nevada”

Mihawk corrugò le sopracciglia “Qualcosa non va?”

“Vede signore, lei, senza volerlo, ha assunto un ex galeotto come croupier”

Mihawk sgranò gli occhi “Cosa?! Chi è?”
“Si chiama Brook, ma è sotto falso nome, per voi si chiama Denny Torres. Mi hanno detto che è al tavolo 14”

Mihawk guardò l’orologio “Facciamo in fretta”

“Si signore!” disse Usop iniziando a camminare.

“Da quanto siete nella commissione?”

“Emm..” balbettò iniziando a sudare freddo “sei mesi circa”

“Allora conosce Frank”

Ace l’aveva avvisato, Mihawk avrebbe controllato la sua identità.

Deglutì facendosi forza “Non ho fatto in tempo a conoscerlo, se n’è andato prima che io arrivassi”

“Se n’è andato?” chiese stupito.

“Incidente d’auto, è rimasto bloccato su una sedia a rotelle, ha dato le dimissioni” disse dispiaciuto.

Più la bugia era grande, più era credibile, una regola che funzionava sempre.

“Eccolo lì” disse indicando Brook ad un tavolo da Black Jack “La sua fedina penale è più lunga del mio naso”

Mihawk lo guardò male.

Sorrise teso, mentre un brivido salì veloce per la sua schiena.

Mihawk si avvicinò a Brook “Torres”

“Si, signore?” chiese lui girandosi.

 “Ci segua”

“Cosa è successo?” chiese preoccupato.

“Non faccia domande e ci segua” la voce di Mihawk era diventata tagliente.

Brook venne scortato alla zona casse. Mihawk fece aprire una stanza, di fianco ad una cassa. Dentro c’era solo un tavolo rettangolare con qualche sedia.

“Si sieda” ordinò Mihawk.

Brook ubbidì e lo guardò stupito “Che cosa sta succedendo?”

Usop appoggiò la valigetta sul tavolo e l’aprì “L’abbiamo beccata, Denny, o forse dovrei chiamarla Brook” prese un foglio, sopra c’era la foto identificativa di Brook.

Porse la foto a Mihawk che la prese.

Quella era la parte più importante, tutta la scena doveva sembrare credibile o addio tutto.

“Lei è già finito in carcere una volta per furto. Sappiamo che è qui per rubare ancora”

“Ho già scontato la mia pena! Sono cambiato!” protestò Brook.

“Mi dispiace, ma un uomo che ha già rubato in un casinò, non può lavorare in un altro”

Brook scosse la testa offeso “Solo perché ho i capelli afro, maledetti razzisti!”

“Come scusi?” chiese Usop stupito.

“Hai sentito bene!” esclamò sdegnato.

“Signore,” disse guardando Mihawk “anche lei sa che la commissione non assume in base all’aspetto ma all’efficienza. La commissione ha sempre favorito l’assunzione di gente strana…” si bloccò, il suo personaggio si era reso conto di aver detto una frase di troppo, ma ora toccava a Brook prendere la palla al balzo.

Lo fece “Ma come ti permetti!! Brutto razzista!!” urlò alzandosi e andando minaccioso verso di lui.

Usop arretrò spaventato. Si scontrò contro il petto di Mihawk e la sua giacca si aprì.

Ora o mai più.
Lesto, afferrò il biglietto con su i codici di sicurezza nella tasca interna.

Si nascose dietro l’uomo, senza che si accorgesse di nulla.

“Si sieda!” ordinò Mihawk fermando Brook.

Brook si risedette al suo posto.

“Ora mi ascolti attentamente” il tono di Mihawk era diventato minaccioso “Sparisca subito dal mio casinò e non provi a rimetterci piede dentro, perché non sarò affatto gentile con lei. Sono stato chiaro?”

Brook annuì senza guardarlo.

“Bene” disse aprendo la porta.

I due uomini che erano fuori entrarono “Portatelo via”

I due annuirono e presero Brook. Usop uscì subito dopo e vide Brook sparire alla fine del corridoio.

“C’è altro?” chiese Mihawk iniziando a camminare.

Usop lo seguì “No signore”

Camminarono verso l’uscita.

Usop si toccò le tasche, alla ricerca di un oggetto che non aveva.

“Ho dimenticato il mio cercapersone nella stanza”

Mihawk sospirò guardando l’orologio “Sa come uscire?”

“Si certo”

Si girò e si incamminò verso l’uscita, senza proferire parola.

“Arrivederci!”

Usop tornò sui suoi passi, ma non entrò nella stanza. Continuò dritto fino all’ascensore. Prese il biglietto che aveva sottratto. Digitò i numeri sul pannello. Le porte si aprirono ed entrò dentro. Ovviamente, non poteva governare l’ascensore senza il riconoscimento vocale, ma non gli serviva. Appoggiò la valigetta per terra e ci salì sopra. Allungò le mani verso la grata che copriva le luci al neon. La tolse e spinse verso l’alto le luci, che si spostarono, creando un buco. Sarebbe salito sulla parte superiore dell’ascensore passando da lì. Così avrebbe avuto accesso alla tromba dell’ascensore e, quindi, al caveau. Scese dalla valigetta e la prese. Tornò a guardare in alto, pronto ad arrampicarsi.

“Oh dio!!!” urlò spaventato quando lo vide.

Il suo ghigno divertito lo fece arrabbiare.

“Ma sei scemo?!! Mi hai fatto prendere un colpo!!”

Zoro ridacchiò “Sei proprio un fifone, chi vuoi che sia?”

“Ma come diavolo ci sei arrivato lì? E non eri fuori dal colpo?”

Zoro gli porse la mano, che lui afferrò. Lo aiutò a salire e rimisero a posto le luci.

“Tu ti bevi proprio tutto quello che dice Ace, eh?” chiese Zoro, con un sorriso beffardo dipinto sul viso.

“Muoviamoci” disse infastidito “Se no Rufy soffoca”

 

ANGOLO DI ROGI:

Ed anche il coraggioso Usop ha fatto la sua parte ^^ è stato bravo no? Ma Zoro come diavolo ci è arrivato lì? Un piccolo mistero che verrà svelato nel capitolo 24 ^^ nel prossimo capitolo ci saranno Nojiko, Nami ed Ace!!

Grazie a chi continua a seguire!!

Ciao!!

RECENSIONI:

GLoRi: secondo te se mandiamo una lettera ad Oda chiedendogli di farci un volumetto speciale mettendo i nostri al posto di Clooney e co. accetta? ^^ sarebbe fantastico!! Usop è stato bravo, non ha fatto casini per ora :)

_Yuuki_: eh non era prevista Robin come guardia del corpo, ma non c’era nessun altro di libero…

Smemo92: Rufy si vedrà nel prossimo capitolo e Usop non ha combinato casini sta volta ^^ ha fatto il bravo. Sono felice che ti sia piaciuto il capitolo ^^

Achamo: Zoro sarà protagonista tra qualche capitolo non temere ^^ Ciao Fantastica2!!! (posso?^^)

SPS:
Betty(carino come nome): “Ho trovato i semi!!!” urla avvicinandosi al regista.

Gore: “Efron!! Vieni qui!”

Zac lo guarda spaventato: “Perché?”

Gore: “Voglio renderti più intelligente piantandoti una zucca nel cervello!!”

Zac: “E come fai a piantarla dentro?”

Gore fa spallucce: “Ti taglio la testa no?”

Zac sgrana gli occhi: “NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!” urla iniziando a correre.

Jack, molto furbescamente, gli fa uno sgambetto e Zac cade di nuovo a terra come un sacco di peperoni (ma perché peperoni?).

Gore si avvicina correndo a blocca Zac: “Grazie Johnny, ho il tuo permesso di padre per fare questo esperimento?”

Jack: “Fai quello che ti pare, ma io non sono suo padre!!!!!!!”

Tsukichan: dai su non è grave ^^ non ero sicura di averla fatta bene la scena del risveglio, meno male che ti è piaciuta ^^ Paty era un cuoco insieme a Sanji nel ristorante in One Piece, il primo pirla che conosce Sanji che mi è capitato tra le mani. Tranquilla, Mihawk non ha collegato Sanji a Zoro, dato che crede che sia a prenderle di santa ragione ^^ Ma come avrai capito è già fuggito ^^ Ciao!!!

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Capitolo 23
*** Capitolo 23 ***


Capitolo 23

CAPITOLO 23:

 

ORE 19.30:

 

Bussarono alla porta. Ace apparve poco dopo.

“Forza muoviamoci” disse facendosi da parte.

Nojiko e Nami entrarono nella suite, spingendo il carrello.

“Rufy è pronto?” chiese Nojiko.

Il ragazzo apparve dalla camera “Certo!” urlò entusiasta.

Nami tolse il vassoio e la tovaglia, scoprendo così il carrello porta denaro. Nojiko lo aprì.

“Ok, noi andiamo a cambiarci” disse Nami andando in camera seguita da Nojiko.

Le due sorelle si tolsero la divisa da cameriere e si misero la divisa rossa degli addetti della sicurezza.

Nami tornò in sala “Zoro sta bene?” chiese ad Ace.

Lui la guardò “Si, stai tranquilla”

Annuì sentendo un fastidioso vuoto allo stomaco. Aveva paura, la terribile paura che il bacio che si erano dati prima di separarsi sarebbe stato l’ultimo.

Scosse la testa togliendosi di dosso quei pensieri, doveva rimanere concentrata sul colpo, anche il più piccolo errore sarebbe costato caro.

“Sanji è riuscito ad entrare nella zona casse!” esclamò Chopper.

La piccola renna non staccava lo sguardo dai monitor, da dove controllava la situazione.

Rufy saltò sopra il carrello porta denaro. Si prese i piedi con le mani e si lasciò scivolare dentro al carrello, facendo aderire la schiena e i polpacci alle pareti.

Altro che acrobata! Quel ragazzo era un contorsionista!

Nami sgranò gli occhi “Ma come diavolo ci riesci?”
Sentì la risata allegra di Rufy uscire del carrello “Ace la bombola!”

Ace prese la bomboletta di ossigeno e la diede a Rufy “Sei comodo fratellino?”

“Magari, se mi dessi un cuscino…” rispose lui.

Ace scosse la testa sconsolato “Era tanto per dire Rufy”

“Sei cattivo!!!” lo accusò il fratello.

Ace si girò “Nojiko sei pronta?”
“Si, eccomi” rispose uscendo dalla stanza.

 “I 30 minuti di aria respirabile partono adesso” disse chiudendo il carrello porta denaro, poi si girò a guardarla “Forza, tocca a voi”

Nami annuì e spinse il carrello fuori dalla stanza insieme a Nojiko. Percorsero il corridoio e presero l’ascensore.

“Nami, vedrai che andrà tutto bene” era tutta la sera che stava cercando di rassicurarla, ma ogni parola era inutile, anzi la faceva agitare il doppio.

“Non voglio che finisca in prigione” mormorò.

L’ascensore si aprì. Le due sorelle entrarono nel piano del casinò.

“Potrai sempre aspettarlo”
La guardò male “Su questo non c’è dubbio! Ma non voglio che finisca dentro per il colpo! Sai, dieci anni di attesa sono tanti!”

Nojiko non rispose, erano arrivate ad una porta che accedeva alle casse.

“Buona sera” disse Nojiko all’addetto alla sicurezza, che era sulla soglia della porta.

“Il pass?” chiese lui.

“Jenny”

Nami si toccò le tasche senza trovarlo “Oh no! Me lo sono dimenticato in camera!”

“L’hai dimenticato in camera?!” urlò Nojiko “Ma come hai fatto!”

“Scusami!” urlò di risposta Nami.

“Sei un incompetente!” l’accusò.

“Non l’ho fatto apposta!”

“Che incapace che sei, la prossima volta..”
“Ragazze!” le riprese l’addetto “Non urlate!”

“Scusaci” disse Nojiko.

“Allora, da dove viene questo denaro?”

“Dalla sala dei grandi giocatori” disse Nami “È il denaro del signor Mihawk”

“D’accordo, lo porterò alle casse”

“Il denaro di Mihawk non va nel caveau?” chiese innocentemente Nojiko.

L’addetto si diede una pacca in tasta “Si, è vero, vado subito a portarlo” disse prendendo il carrello “E la prossima volta, ricordatevi il pass”

“Si certo” disse Nami.

L’addetto sparì dietro la porta.

Nami e Nojiko si guardarono sorridendo, era fatta.

 

ORE 19.50:

 

Ace si mise a posto la parrucca, era veramente fastidiosa, inoltre era davvero ridicolo biondo. Si toccò i baffi finti, assicurandosi che fossero al posto giusto.

“Vai Ace” disse Chopper attraverso la trasmittente.

Ace camminò verso la porta che conduceva alle casse, stringendo la valigetta da medico che gli aveva procurato Johnny.

L’addetto alla sicurezza lo guardò.

“Avete chiamato un dottore?”

Il ragazzo annuì “Si! Venga, presto!”

L’addetto aprì la porta e lo condusse correndo verso il centro della sicurezza.

Lo fece entrare “Eccolo, è lì” disse indicando una figura per terra, accerchiata da sei uomini.

Ace si avvicinò “Signori, fate largo prego” disse spostando bruscamente gli uomini.

Lo fecero passare e si inginocchiò di fronte al compagno.

“Cosa è successo?”

“Ha avuto un malore, è svenuto per terra” rispose Crocodile.

Gli prese il polso “Non c’è battito” mentì con voce grave.

Iniziò a fargli il massaggio cardiaco.

“Uno, due, tre” appoggiò l’orecchio sul petto.

Scosse la testa sconsolato “Uno, due, tre”

Riappoggiò l’orecchio.

In quel momento, arrivarono Nojiko e Nami vestite da paramedici, spingendo una barella.

“Mi dispiace” disse grave “L’abbiamo perso”

Crocodile sgranò gli occhi “Oh Dio”

I tre ladri caricarono Sanji sulla barella.

“Qualcuno qui è un suo familiare?” chiese Ace, mentre le due sorelle mettevano un lenzuolo bianco sul “cadavere” di Sanji.

Crocodile scosse la testa “No, era qui per affari. Ma tutte le sue informazioni può ottenerle alle reception, si chiamava Pierre Simon”

Ace annuì “Va bene, arrivederci”disse uscendo dal centro della sicurezza.

Nami e Nojiko lo seguirono spingendo la barella.

Si girò verso di loro e sorrise “Ottimo lavoro”

Uscirono dalla sezione delle casse, ed arrivarono al piano del casinò. Continuarono fino al’uscita. Fuori c’era un ambulanza, guidata da Franky, che li aspettava. Caricarono dietro Sanji.

Ace toccò la trasmittente.

“Chopper, noi siamo pronti”

 

“Robin, siamo pronti” gracchiò la voce di Chopper.

“Un minuto” rispose alla trasmittente.

“Non ce l’abbiamo un minuto, Rufy soffoca”

“Ci sono quasi” disse accendendo lo strizza.

Si allontanò dal furgone. Si guardò intorno, assicurandosi che nel parcheggio non ci fosse nessuno. Prese il detonatore e pigiò il pulsante.

Lo strizza si attivò, delle bolle apparvero nel liquido all’interno, mentre un rumore sempre più forte si diffondeva, sembrava che stesse per esplodere. Una scintilla di corrente uscì dal lampione vicino. Il rumore cessò e i lampioni del parcheggio di spensero. Velocemente anche tutte le luci dei palazzi intorno si spensero.

Sorrise soddisfatta, aveva spento la città del peccato.

 

ANGOLO DI ROGI:

Mi ero dimenticata che c’era anche Robin in questo capitolo. Beh che dire, i ragazzi se la stanno cavando bene, ma la parte più importante sarà giocata da Zoro, Usop e Rufy. Nel prossimo capitolo il protagonista sarà il nostro Zoro ^^

Un ringraziamento speciale a tutti quelli che lasciano recensioni, siamo arrivati a quota 100 ^^

Ciao a tutti!!

RECENSIONI:

GLoRi: Nami e Nojiko continuano a cambiarsi d’abito, poverine ^^ e lo cambieranno ancora nel corso del colpo ^^

Achamo: si anche io sono pazza, ma come dice Alice tutti i migliori sono pazzi ^^ (W Tim Burton!!) e poi per le domande strane sono abituata con una mia amica che una mattina (alle 7.45, quando sei ancora rincoglionita e fai una fatica boia a tenere gli occhi aperti) mi chiede: “Ma come fanno gli astronauti a cagare?” quindi non ti preoccupare per l’ippopotamo ne sento di peggiori ^^ Ciao Fantastica2!!

SPS:

“Gore!!!!”

Il regista si gira e sgrana gli occhi vedendo chi sta correndo verso di lui: “Keira che ci fai qui?”

Keira: “Gore ti prego perdonami!!! Riprendimi nel cast!!!! Sono stata una cretina a non voler più fare pirati!!”

Johnny: “Ma tu non eri impegnata a fare sesso con Orlando una volta ogni dieci anni?”

Keira gli salta al collo: “Johnny!!! Vero che tu mi rivuoi al tuo fianco?”

Johnny arrossisce: “Bah veramente…”

Keira non lo ascolta: “Dai avete preso anche Orlando! Riprendete anche me!!”

Gore: “Orlando fa una scena piccola Keira, niente di speciale, se ti prendessimo dovremmo cambiare tutta la storia”

Keira fa gli occhi dolci: “Vi prego!!!”

Johnny si gratta la testa imbarazzato: “Veramente abbiamo già preso una brava attrice”

Keira sgrana gli occhi infuriata: “CHI?!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”

“Me”

I tre si girano e si trovano davanti la bellissima, fantastica, inimitabile, bravissima, talentuosa, meravigliosa, bellissima.. ops l’ho già detto… Insomma, la grandissima Nicole Kidman!!
(come avrai capito è la mia attrice preferita, altro che Keira!!^^)

Smemo92: eh si, il nostro Usop ha stretto i denti e ce l’ha fatta!! Ma ha ancora del lavoro da fare, ma per fortuna sarà insieme a Zoro!! (allora siamo proprio a posto…) Grazie!! ^^

Tsukichan: Ace, Nami e Nojiko fanno un bel trio, anche se sarebbe meglio un quartetto con Zoro :P comunque il prossimo capitolo sarà completamente dal punto di vista di Zoro e si scoprirà anche come è riuscito ad arrivare nella tromba dell’ascensore, quell’uomo è più furbo di una volpe (solo quando vuole, sia chiaro^^) Cercherò di non perdere colpi sperando di non scivolare sul finale. Ciao!! ^^

merdillo: sono felice che ti sia piaciuta ^^ grazie ^^

Martysquit: sono felice che ti piaccia la storia ^^ beh Robin è una donna difficile da conquistare, e non c’è abbastanza tempo prima che il colpo finisca per approfondire la coppia FrankyxRobin. Mi dispiace :( Comunque, se ci sarà un eventuale Roronoa’s Twelve prometto che mi concentrerò su di loro. Ciao!! ^^

_Yuuki_: no Robin e Franky non sono ancora insieme, e non credo di avere il tempo per infilare anche la loro storia :( mi rifarò nell’eventuale twelve ^^ Beh Ace ha fatto il suo dovere di medico ^^ Tvtb!!! Ciao!!

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Capitolo 24
*** Capitolo 24 ***


Capitolo 24

CAPITOLO 24:

 

ORE 19.35:

 

Zoro sbuffò per l’ennesima volta. Si guardò intorno. I due gorilla l’avevano portato in una stanza in disuso: c’era un tavolo, su cui era seduto, alcune sedie qua e là e degli armadi. Sembrava uno sgabuzzino.

“Non ci sono telecamere” disse.

I due non risposero e continuarono a guardarlo.

Sorrise “Già, nessuno deve vedere quello che succede qui, eh?”

Nessuna risposta.

Sospirò “Ma quando arriva Drakul? Sicuri che viene ancora?”

Niente, i due continuavano a fissarlo.

In quel momento bussarono alla porta. Uno dei due la aprì ed entrò un uomo che era il doppio di loro, sia di altezza che di muscoli.

Zoro fece una smorfia.

“Ora vi lasciamo un po’ soli, a fare due chiacchere. Restiamo qui fuori” disse un gorilla sorridendo.

“E dai ragazzi!” si lamentò “Non mi vorrete mica lasciare da solo con questo qui!”

I due risero ed uscirono chiudendo la porta.

Sospirò “Bene” disse alzandosi dal tavolo.

L’uomo lo colpì sul viso con un violento pugno.

Sentì la mandibola scricchiolare. Si portò la mano sulla parte colpita.

“Cazzo Orso!” esclamò cercando di non urlare “Non era ancora il momento!”

Lui si avvicinò e gli mise una mano sulla spalla “Scusami Zoro, mi ero dimenticato” disse dispiaciuto.

“Fa niente” disse massaggiandosi una guancia “Forza, dammi una mano”

Con l’aiuto dell’amico, salì su un tavolo. Arrivò alla grata del condotto d’aria, che era in un angolo in alto della stanza. La tolse tirandola verso di sé. Diede la grata ad Orso che l’appoggiò per terra.

“Allora, sai cosa devi fare?”
Orso annuì “Fare un po’ di casino, così i gorilla penseranno che te le stia dando”

Zoro sorrise “Esatto. Bene, ci vediamo tra un po’” disse togliendosi la giacca e gettandola per terra.

“Ciao”

Zoro si arrampicò sul muro ed entrò nel condotto dell’aria. Iniziò a strisciare per il condotto grigio. Girò una volta a destra e una a sinistra, poi continuò dritto. Finalmente arrivò nella tromba dell’ascensore. Guardò sotto di sé e vide il tetto dell’ascensore. Ci andò sopra con un balzo. Si sedette e attese che Usop facesse il suo dovere. Qualche minuto dopo sentì le porte aprirsi e sul tetto apparì un buco, da dove si vedeva l’interno dell’ascensore. Si affacciò, vide Usop che si stava chinando a prendere la sua valigetta.

“Oh dio!!!” urlò spaventato quando alzò lo sguardo.

Sorrise divertito.

“Ma sei scemo?!! Mi hai fatto prendere un colpo!!” si lamentò il nasone.

Ridacchiò “Sei proprio un fifone, chi vuoi che sia?”

“Ma come diavolo ci sei arrivato lì? E non eri fuori dal colpo?”

Gli porse la mano che lui afferrò. Lo aiutò a salire e rimisero a posto le luci.

“Tu ti bevi proprio tutto quello che dice Ace, eh?” chiese con un sorriso beffardo dipinto sul viso.

“Muoviamoci” disse Usop infastidito “Se no Rufy soffoca”

Zoro annuì e si avvicinò al bordo dell’ascensore. Vide una rientranza nel muro davanti a lui, si trovava ad un livello più basso del tetto dell’ascensore.

“Ok, dobbiamo andare là” disse indicando il punto.

“Saltiamo?” chiese Usop spaventato.

Lui annuì “Ovviamente”

Guardò verso il basso e vide il vuoto. Si riuscivano a scorgere i raggi a infrarossi che andavano da una parte all’altra del tunnel. Cadere da lì non era di certo una bella esperienza. Guardò davanti a sé. Il salto non sembrava tanto difficile, c’era solo un metro di vuoto.

Fece un respiro profondo e saltò. Arrivò dall’altra parte senza problemi.

“Forza Usop” disse girandosi verso il compagno.

“Prendi” disse lanciandogli la valigetta.

La prese al volo a la mise per terra aprendola. C’erano fogli e penne. Tolse l’interno e aprì lo scompartimento segreto. Lì c’era tutto il necessario per calarsi nel tunnel. L’imbragatura, molto piccola, legava solo il bacino, una ventosa (di metallo, quelle tipiche usate dai ladri), da cui partiva un filo sottile che finiva con un moschettone, e delle trasmittenti, che mandavano i segnali alle bombe che avrebbero fatto esplodere i sensori del caveau.

“Forza muoviti” lo incitò, vedendo che non l’aveva ancora raggiunto.

Usop si asciugò con un braccio la fronte grondante. Fece un respiro profondo e saltò.

Zoro lo prese per un braccio e lo tirò verso di sé, scongiurando il pericolo di cadere.

“Ok, muoviamoci”

Iniziò a spogliarsi imitato dal compagno. Si tolse la camicia e i pantaloni, rimanendo con un tuta nera aderente, che aveva indossato sotto gli abiti. Prese le trasmittenti e le mise nelle tasche che aveva sul petto. Si legò l’imbragatura e guardò il compagno.

“Sei pronto?”

Lui annuì, finendo di allacciarsi l’imbragatura. Zoro si sporse verso l’ascensore ed attaccò la ventosa sulla parete dell’ascensore. Prese il morsetto del filo e lo agganciò ad un anello dell’imbragatura.

Usop fece lo stesso con le mani che gli tremavano.

“Forza ragazzino!” lo incitò.

Sapeva che la prima volta l’agitazione era alle stelle.

Lui lo guardò spaventato.

“Senti, vedi di tranquillizzarti, ho preso te nel gruppo perché so che sei uno di classe, vedi di non farmi cambiare idea”

I suoi occhi si illuminarono “No, certo che no”

Zoro sorrise e gli diede una pacca sulla spalla.

“Ma questi cosi ci reggono?” chiese, riferendosi al sottile filo in metallo a cui erano agganciati.

“In teoria” rispose.

Si lasciò lentamente andare, aggrappato al filo e si ritrovò sospeso nel vuoto, sopra al tunnel di cui non si vedeva la fine.

Usop lo imitò “Robin deve muoversi” disse guardando i raggi rossi.

Zoro toccò la trasmittente che aveva nell’orecchio “Chopper, noi siamo pronti”

Aspettarono qualche minuto, mentre il metallo del filo strideva pericolosamente.

I raggi sparirono.

Zoro prese un tubo trasparente che aveva nella tasca e lo piegò. Una luce verde fosforescente scaturì dal tubo e lo lasciò cadere. Si sentì un rumore quando sbatté contro il fondo, che così era leggermente illuminato.

“Forza!” disse sganciando il blocco dell’imbragatura.

Scesero velocemente per il tunnel, il cuore accelerò veloce. La caduta durò qualche secondo, ma si bloccò all’improvviso, facendoli gemere di dolore per il contraccolpo. Erano ancora sospesi nel vuoto, non riuscivano a toccare il pavimento.

“Taglia!” esclamò tirando fuori un coltellino.

Tagliò il filo e cadde per terra, sbattendo la schiena contro il pavimento. Appena Usop toccò il pavimento i raggi rossi tornarono.

Zoro sorrise “Ce l’abbiamo fatta”

Usop ridacchiò “Se lo racconto, non mi crederà nessuno”

Zoro si rialzò dolorante.

Si avvicinarono alla porta dell’ascensore, arrivava al loro petto. La aprirono leggermente, tirandone un lato ciascuno. Videro le due guardie, armate di mitra, che parlavano tranquillamente tra di loro.

Zoro prese la bomba stordente, che gli aveva dado Robin. Impostò il timer a dieci secondi e la accese. La tirò verso le guardie, facendola scivolare sul pavimento liscio.

Richiusero e porte ed aspettarono. Pochi secondi dopo sentirono un tonfo.

Usop si girò per aprire la porta ma Zoro lo fermò “Aspetta”

Seguì un altro tonfo.

“Ora” disse, aiutando il compagno ad aprire le porte. Videro le due guardie svenute per terra.

Uscirono dalla tromba dell’ascensore e legarono le guardie con delle corde.

“Ok, dammi il codice” disse Zoro avvicinandosi al pannello.

Usop ubbidì e lui digitò il numero.

Il muro nero che era davanti a loro girò su se stesso, scoprendo zona circolare alle cui estremità opposta c’era una porta nera.

Si avvicinarono e Zoro batté due pugni sulla porta.

Sentì il cuore accelerare, perché Rufy non rispondeva al segnale?

“Riprova” lo incitò Usop.

Batté di nuovo sulla porta.

Altri due pugni si sentirono arrivare dall’interno.

Zoro sospirò sollevato.

“Forza” disse iniziando a piazzare le trasmittenti. Ne mise quattro e un cric all’apertura della porta, l’avrebbero usato per forzarla.

Batté tre volte sulla porta e si allontanò. Prese il detonatore.

“Conta 30 secondi” ordinò.

Usop guardò l’orologio e iniziò a fare il conto alla rovescia.

I secondi passavano lenti, mentre rivoli di sudore scendevano sulle fronti dei due ladri.

“3, 2, 1, ora”

Zoro premette il pulsante e sentirono un forte scoppio attutito provenire dall’interno del caveau. Aprirono la porta. Si ritrovarono davanti il caveau, pieno di pezzi di metallo. I sensori del pavimento erano ormai distrutti.

Delle banconote e delle fiches erano finite per terra, tutti i porta denaro erano andati a finire contro la parete opposta.

“Rufy?” lo chiamò Zoro.

Nessuna risposta.

“Rufy?!”

 

ANGOLO DI ROGI:

Vi lascio con un po’ di suspense, cosa sarà successo a Rufy?

Spero di aver descritto decentemente questa parte, per molti attrezzi ho dovuto fare una ricerca in internet e per alcuni mi sono dovuta arrangiare perché non avevano un nome esatto T.T

Nel prossimo capitolo avremo il punto di vista di Rufy e di Mihawk!!

Ciao!!^^

RECENSIONI:

Tsukichan: eheheh!! Si un bella valigia ^^ Zoro è tornato e con una gran classe ^^ spero di non averti fatta morire con l’aderente tuta, ma sai non potevo evitare quell’aggettivo perché le tute dei ladri sono cosi ;)

GLoRi: sarebbe fantastico ritrovarsi in un colpo, l’adrenalina, i vestiti, e con dei fighi come Ace e Zoro per compagni non sarebbe male ^^ Al povero Ace è toccata la parrucca, beh non poteva fare altrimenti se no nel video della sorveglianza rimaneva un suo bell’identikit!! La caccia ai termini giusti è stata una faticaccia.. ma spero di aver reso l’idea…

Achamo: eheheh!! Beh, se non andava Ace, chi recuperava il povero Sanji? ^^ ciao Fantastica2!!

SPS:

Johnny continua il suo insensato discorso, con un filo logico che capisce solo lui, proprio alla Jack Sparrow.

Nicole all’orecchio di Geoffrey: “Ma è normale che faccia così?” chiede sussurrando.

Geoffrey fa spallucce: “Magari ha preso un colpo di sole”

Nicole: “Non sapevo che ci fosse anche Zac nel cast”

Geoffrey sospira: “Per nostra sfortuna si”

Nicole guarda stupita Zac che cerca di fermare i discorsi contorti di Johnny.

Geoffrey: “Secondo me sta blaterando cose senza senso per lo shock di aver scoperto di essere padre”

Nicole alza un sopracciglio (diamine che invidia!!! Io non riesco a farlo!!): “Padre?”

Johnny si gira furente verso Geoffrey: “Rush!!! Smettila!!! Io non sono il padre di questo peperone!!! Sarebbe più credibile dire che Nicole è sua madre!!!”

Zac si blocca e sgrana gli occhi, si gira verso Nicole mentre gli occhi si fanno lucidi: “Mammina!!!!!” urla correndole incontro.

“Oh mio Dio” sussurra la povera Nicole.

Smemo92: se rispondo a tutte le tue domande ti rovino la sorpresa ^^ ti annuncio solo che ci sarà ancora qualche colpo di scena ^^ Grazie *china la testa*

_Yuuki_: eheheh!! Povero Mihawk, lo odi proprio eh? ^^ dai in fondo anche lui ha il suo fascino (non all’altezza di Zoro, ovviamente), ma credo che lo dico solo perché ad una fiera del fumetto ho visto un cosplayer vestito da lui ed era un ragazzo fighissimo!!! Emm… comunque… non ti preoccupare!! Farà la fine che si merita!!! Tvtrb!! ^^

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Capitolo 25
*** Capitolo 25 ***


Capitolo 25

CAPITOLO 25

 

ORE 19.50:

 

Rufy iniziò a respirare a fatica. Lì dentro faceva troppo caldo. Sentì il carrello bloccarsi e una porta chiudersi. Aprì il carrello e venne accecato dalla luce delle lampade del caveau. Uscì fuori, facendo leva sui lati del carrello. Respirò profondamente, riempiendosi i polmoni di ossigeno.

Si guardò attorno, era al centro del caveau. Era esattamente uguale a quello che avevano ricreato nel magazzino. Vide lo scaffale su cui doveva saltare, ed oltre a quello il pannello di controllo dei sensori. Guardò il pavimento, c’erano dei raggi di luce verdi a qualche centimetro da terra. Se fosse caduto anche solo un capello, l’allarme sarebbe scattato. Prese le micro bombe nello scompartimento secondario della valigetta di Sanji, per fortuna era appoggiata a uno dei porta denaro e non ad uno scaffale.

Si girò, dando le spalle allo scaffale. Si accucciò prendendo la spinta e saltò. Fece una capriola, ma si rese conto di aver fatto troppa leva. Rimbalzò con la schiena sulla parte superiore dello scaffale e sentì improvvisamente il vuoto sotto di lui. Il cuore andò alle stelle. In pochi attimi si rese conto che stava per cadere, afferrò un lato dello scaffale e si sorresse. Piegò le gambe per non toccare il pavimento. Guardò per terra e vide che la punta dei suoi piedi stava sfiorando la luce verde. Si tirò su e si sedette sullo scaffale ansimando.

C’era mancato poco.

Allungò un piede verso il muro e lo appoggiò verso una rientranza. Si aggrappò con le mani ai bordi del muro e si staccò dallo scaffale. Arrivò alla porta, appoggiandosi a qualunque rientranza del muro. Sentì due battiti sulla porta. Rispose facendo altrettanto. Prese le micro bombe e le posizionò sui pannelli di controllo dei sensori, dove gli aveva suggerito Chopper.

Fece altri due battiti e tornò a ritroso sullo scaffale. Saltò di nuovo sul carrello porta denaro, risultò molto più semplice dall’alto dello scaffale. Si rinfilò dentro, ed attese. Pochi secondi dopo si sentì un esplosione. Il carrello sbatté contro il muro.

“Rufy?” Zoro lo stava chiamando “Rufy?!”

Uscì fuori, massaggiandosi la spalla leggermente ammaccata. Si ritrovò davanti i suoi compagni.

Zoro sospirò sollevato “Stai bene?”

Sorrise felice “Mai stato meglio”

Zoro si avvicinò a lui e prese le borse che c’erano nel carrello porta denaro “Forza” disse gettandone una ad Usop “Prendiamoci i nostri soldi” aggiunse sorridendo.

 

Mihawk uscì dallo stadio infuriato. Il black-out aveva causato non poco scompiglio all’incontro, e chissà cosa stava succedendo nel suo casinò.

Il cellulare squillò. Lo prese e si stupì vedendo sul display la scritta “privato”.

“Pronto”

“Signor Mihawk?” chiese una voce sconosciuta.

“Con chi parlo?”

“Con l’uomo che la sta derubando”

Si bloccò incredulo, poi sorrise sdegnate “Bello scherzo”

“Ne è sicuro? Perché non controlla?”

Il sorriso scomparve. Quell’uomo faceva sul serio. Corse verso il Bellagio e pochi minuti dopo entrò nella sala di controllo.

“È tutto a posto nel caveau?” chiese a Crocodile.

“Si signore” rispose.

Guardò i due monitor che aveva davanti: uno mostrava l’interno del caveau e quello di fianco le due guardie.

Come aveva detto, era tutto normale, il caveau era vuoto e i due uomini fuori di guardia parlavano tranquillamente.

“Ho paura che si stia sbagliando” disse al telefono.

“Sta guardando i monitor?” chiese beffardo “Allora, continui a guardare”

L’immagine sui due monitor cambiò improvvisamente: le due guardie ora erano svenute per terra e nel caveau c’erano tre uomini, a volto coperto, che stavano riempiendo delle sacche nere con i suoi soldi.

Sentì un vuoto nello stomaco mentre sgranava gli occhi.

Non era possibile!

“Scopra quanti soldi abbiamo la sotto!” disse a Crocodile.

Lui annuì ed uscì dalla sala.

“Va bene,” disse minaccioso “ha dimostrato la sua bravura, è entrato nel mio caveau. Congratulazioni, lei è un uomo morto”

“Chi può dirlo?” chiese divertito il ladro.

“Chi può dirlo?” ripeté incredulo “Posso chiederle come pensa di andarsene? Crede davvero che le permetterò di andarsene con i miei soldi?”

“No” rispose pacato “Ce li porterà fuori lei”

Corrugò le sopracciglia “E perché dovrei farlo?”

“Guardi meglio il monitor” lo fece “Stiamo prendendo soltanto la metà dei suoi soldi, l’altra metà la lasciamo nel caveau imbottita di esplosivi”

Crocodile tornò in  quel momento e gli porse un foglietto.

Il ladro continuò “Come le starà dicendo il direttore, ci sono circa 160 milioni nel caveau” sul foglietto c’era scritto un numero poco più alto “Facciamo a metà, 80 milioni ciascuno. Questo è il patto, ma se prova a fermarci facciamo saltare tutti e due i malloppi. Può perdere 80 milioni in segreto o 160 pubblicamente, decida lei”

Si girò verso Crocodile e mise una mano sul telefono per non far sentire al suo interlocutore “Telefoni”

Lui ubbidì. Prese il telefono e digitò il 911.

“Ci sono tre uomini imbottiti di esplosivo” sussurrò Crocodile al telefono.

Tornò a parlare al ladro “Ok, affare fatto”

“Bene” disse il ladro soddisfatto “Ora le dirò cosa fare. I miei compagni metteranno nell’ascensore sei borse, tre guardie dovranno prenderle e portarle fuori dal casinò. Se ci mettere più di 20 secondi, o se ci accorgeremo che è stato fatto uno scambio, faremo esplodere tutto” sentì il rumore delle slot di sottofondo alla voce del ladro.

“È nel casinò” disse a Crocodile.

“Certo che sono nel casinò” disse il ladro ridacchiando “Alloggio anche qui se per questo. Ah, ho tre parole per lei: minibar da ladri”  fece una pausa poi riprese a parlare “Arriverà un furgone bianco senza scritte, dovranno mettere le borse nel retro e allontanarsi. Se qualcuno proverà ad avvicinarsi al finestrino del guidatore, facciamo saltare tutto. Quando i soldi saranno al sicuro, i miei uomini usciranno dal caveau, e, se saranno incolumi, lei riavrà il suo caveau”

Tutto fu fatto secondo le direttive del ladro, mentre Mihawk stava già pensando ad un modo per vendicarsi dell’affronto che stava subendo.

Crocodile si avvicinò a lui “Le squadre speciali sono arrivate”

“Ok” disse al ladro “Mi sembra di aver assecondato tutte le tue richieste, sei d’accordo?”
“Sono d’accordo” rispose.

“Bene, ora, se non ti dispiace, tocca a me” disse minaccioso “Scappa e nasconditi stronzo, perché quando i miei uomini ti troveranno, stai certo che non ti consegneremo alla polizia. Ripeto: scappa e nasconditi, è la mia unica richiesta” nessuna risposta.

Chiuse la chiamata e si girò verso Crocodile.

“Dov’è il furgone?”
“Sta andando all’aeroporto”

“Rivoglio il mio caveau prima che il furgone arrivi alle piste”

Crocodile gli diede una radiotrasmittente “La squadra speciale è nella tromba dell’ascensore ed è pronta ad agire”

“Liberate il mio caveau” disse alla radiotrasmittente.

“Si signore” rispose un agente della SWAT.

Rimase in ascolto della squadra, mentre osservava sui monitor quello che stava succedendo nel suo caveau.

“Occhiali a infrarossi, pronti a togliere la corrente” disse il capo.

“Toglila” disse Mihawk.

Crocodile ubbidì e i monitor divennero neri.

“Apriamo le porte dell’ascensore. Ci sono due guardie svenute, legate per terra”

Mihawk iniziò a sudare freddo, tutti i suoi soldi erano affidati a quegli agenti.

“Aspettate ragazzi!! C’è qualcuno!! C’è qualcuno! Vengono dalla tua parte” urlò un agente.

“Ci penso io!” urlò un altro.

Si sentì un rumore di spari e poi una forte esplosione.

“Ci serve la corrente” disse il capo.

“Dagliela” disse Mihawk.

Nel caveau c’era un fumo bianco e non si riusciva ad intravedere molto.

“Cosa è successo?” chiese alla radiotrasmittente “Ditemi qualcosa!” esclamò teso.

“Sembra sia stato fatto esplodere un dispositivo molto potente, cerchiamo superstiti”

Fece una smorfia di rabbia. Quel bastardo gliel’avrebbe pagata cara.

“Gli dica di recuperare il furgone” disse a Crocodile “Io vado di sotto, e scoprite come si sono infiltrati nel mio caveau!!” urlò fuori di sé.

“Si signore” mormorò di risposta il suo secondo.

Uscì a passò svelto dalla sala di controllo. Andò all’ascensore e scese nel caveau. Vide gli uomini della squadra speciale, erano vestiti con una tuta nera ed un casco in testa. Si avvicinò al capo che era al centro del caveau in soqquadro.

“Signore, non abbiamo rilavato persone sospette, ne abbiamo potuto determinare come siano entrati e usciti” fece rapporto.

Respirò profondamente mentre una folle rabbia si impossessava di lui.

“Porti via la sua squadra” disse.

“Signore le consiglio di restare fuori finché..”

“Andate!” lo interruppe.

“Il caveau è suo” disse l’agente allontanandosi “Squadra blu fuori!”

Prese la sua radiotrasmittente e si mise in contatto con Crocodile “Che succede con il furgone?”

“Hanno recuperato il furgone, ma nelle borse non c’erano soldi”

“Come?” chiese incredulo.

“Dicono che le borse erano piene di volantini, di prostitute signore. Inoltre il furgone è stato fatto esplodere, a quanto pare era telecomandato”

Si guardò attorno, ma come ci erano riusciti?

La scritta che c’era per terra attirò la sua attenzione.

“Crocodile, torni col nastro al punto della rapina”

“Si signore, lo stavo guardando ora”

“C’è scritto Bellagio sul pavimento del caveau?” chiese guardando la scritta per terra.

“No, non c’è scritto. Non capisco”

Mihawk fece una smorfia “L’abbiamo fatta mettere l’altro ieri. Le immagini di quegli uomini che ci derubavano erano registrate”

“Che cosa?” chiese incredulo.

“Era una scena preparata” ringhiò “Hanno costruito una copia del caveau. Quello che abbiamo visto sul monitor non accadeva realmente”

“Ma allora, che fine hanno fatto i soldi?”

Si girò infuriato e si avviò verso l’uscita. In quel momento, solo un nome ronzava nella sua testa, Roronoa Zoro.

 

ANGOLO DI ROGI

Non temete, nel prossimo capitolo verrà svelato il mistero ^^ e Zoro e Nami si rincontreranno!! Con molto dispiacere, annuncio che il prossimo capitolo sarà il penultimo T.T

Grazie a chi continua a seguire!!! ^^

RECENSIONI:
GLoRi: eheheheheheh!!! Quale ragazza sana di mente non si distrarrebbe? ^^

Achamo: eh si Usop è proprio coraggioso, quando è costretto :P Ciao Fantastica2!!
SPS:

Geoffrey: “emm…. Allora… ma ne siamo proprio sicuri?”

Johnny: “Ma no!!! Stavo scherzando!!!! Io sono già sposato!!!” esclama cercando di togliersi le corde che gli legano le mani.

Zac: “Mi dispiace ma le cose si devono fare bene!!! Dovete sposarvi!! Se no a scuola mi prenderanno tutti in giro per non avere dei genitori sposati!!”

Nicole: “Ma io non sono tua madre!!!”

Zac prende un pezzo di scotch e lo mette sulle bocche dei due poveri malcapitati, che tentano inutilmente di protestare.

Zac: “Vai avanti zio!!!”

Geoffrey: “Allora, con l’autorità che Zac mi ha affidato io vi dichiaro…”

“NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”

(ti lascio a te la scelta di chi sia questo no ^^)

(si dovremmo pubblicarla ^^ quasi quasi faccio un extra finale mettento tutti gli SPS insieme ^^)

Martysquit: si rincontrano tranky ^^ Orso nel manga è un tizio della flotta dei 7 ed è un nemico di Rufy e company, nella fic è un amico di Zoro, ma l’ho messo tale solo perché è grande e grosso e ce lo vedo bene a menare la gente ^^

_Yuuki_: tranky!!! Rufy sta bene!!! Anche se avrò lo spirito di Zoro non credo di essere in grado di farlo morire… la tastiera si riempirebbe di lacrime… e poi si, anche io salterei addosso allo spirito di Zoro ^^ addirittura adepta?? ^^ ciao!! Tvtrb!!!

Smemo92: Eh il caro Rufy si è riparato dall’esplosione, se no si faceva male… grazie ^^

Tsukichan: io pensavo di più al posteriore ad essere sincera :) Grazie, sono felice che stia venendo bene ^^ baci8!!!!!!!!!!!!

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Capitolo 26
*** Capitolo 26 ***


Capitolo 26

CAPITOLO 26

 

ORE 20.00:

 

“Ace, tocca a te” la voce di Chopper risuonò nell’orecchio.

Ace prese il telefono, continuando a camminare tra le slot. Compose il numero ed attese.

“Pronto”

“Signor Mihawk?” chiese con il sorriso con le labbra.

“Con chi parlo?”

“Con l’uomo che la sta derubando” il sorriso si fece più ampio.

 

ORE 20.10:

 

Franky scoppiò a ridere “Guarda la sua faccia!!!” esclamò indicando l’uomo con gli occhi sgranati.

Robin sospirò “Franky, fai esplodere le sacche” ordinò.

“Ma mi stavo divertendo” mugugnò.

A mala voglia, il miliardario schiacciò un tasto sul radio comando.

Il retro del furgone si aprì con uno scoppio, delle fiamme uscirono spaventando gli scagnozzi di Mihawk.

“Era divertente controllare il furgone da qui” disse dispiaciuto, mettendo via il radio comando.

“Bene, speriamo che gli altri abbiano fatto un buon lavoro” disse Robin accendendo la macchina.

Fece la retro marcia ed uscì dal parcheggio, senza che gli uomini in nero li vedessero.

 

ORE 20.30:

 

Zoro guardò l’orologio “Dovrebbero arrivare a momenti” disse guardando i suoi compagni.

In quel momento le porte dell’ascensore si aprirono, apparirono sei uomini vestiti con la divisa delle SWAT.

“Occhiali a infrarossi, pronti a togliere la corrente” riconobbe la voce di Ace proveniente da un casco nero.

Zoro sorrise.

Le luci si spensero.

“Apriamo le porte dell’ascensore. Ci sono due guardie svenute, legate per terra” continuò Ace avvicinandosi a lui.

Zoro sorrise e gli diede una pacca sulla spalla. Ace gli porse i vestiti che aveva lasciato nella tromba dell’ascensore e una divisa.

“Aspettate ragazzi!! C’è qualcuno c’è qualcuno! Vengono dalla tua parte!” urlò Usop mentre si infilava la divisa.

“Ci penso io!” urlò Sanji sparando alcuni colpi in aria.

Zoro si tolse la maglietta della tuta. Si mise la camicia e i pantaloni, e sopra la divisa da agente speciale.

Sanji lanciò una piccola bomba all’interno del caveau. Si sentì uno scoppio.

Guardò verso il corridoio e vide Rufy scomparire nella tromba dell’ascensore con le borse piene di soldi.

Una figura esile si avvicinò a lui.

Le alzò la visiera del casco e le accarezzò il viso.

Lei sorrise nel buio.

Ace gli fece segno di coprirsi la testa. Ubbidì infilandosi il casco.

“Ci serve la corrente” disse Ace.

La luce tornò e Zoro prese un mitra, iniziando ad aggirarsi per il caveau.

“Cosa è successo?” la voce di Mihawk risuonava dalla trasmittente “Ditemi qualcosa!”

“Sembra sia stato fatto esplodere un dispositivo molto potente, cerchiamo superstiti” rispose Ace.

Poco dopo, arrivò Mihawk con una faccia minacciosa.

Andò verso Ace.

“Signore, non abbiamo rilavato persone sospette, ne abbiamo potuto determinare come siano entrati e usciti” fece rapporto.

“Porti via la sua squadra” disse freddamente.

Sorrise soddisfatto, l’aveva fatta pagare a quel bastardo.

“Signore, le consiglio di restare fuori finché..”

“Andate!” lo interruppe.

“Il caveau è suo” disse allontanandosi “Squadra blu fuori!”

Zoro seguì gli altri e si infilò nell’ascensore.

Si tolse il casco e iniziò a togliersi la divisa.

Usop riaprì la parte superiore dell’ascensore da cui entrò Rufy con le borse.

“Vieni via con noi” si girò verso la voce di Nami.

Fece un sorriso amaro “Non posso mocciosa, se no metto nei guai un Orso” disse alzandole il casco.

Nami aveva gli occhi lucidi e lo stava guardando triste “Ti perderò”

Le accarezzò una guancia “Uscirò presto, promesso”

“Quanto dovrò aspettarti?”

“Beh, dai 3 ai 6 mesi credo”

“Spera che non trovi nessuno” disse acida.

Lui sorrise a si avvicinò al suo viso “Non ci sono problemi allora, tu sei cotta di me”

“Bastardo” disse contro le sue labbra.

La baciò, con passione e tanta disperazione. Avrebbe aspettato mesi prima di poter assaggiare di nuovo quelle morbide labbra, prima di poter sentire di nuovo il suo sapore invadere i suoi sensi. Il bacio non durò a lungo, le porte dell’ascensore si aprirono e Nami fu trascinata via da sua sorella, insieme agli altri.

“Ti amo” gli disse girandosi.

“Anch’io” rispose sorridendo.

Ace lo salutò con la mano e lui fece altrettanto, prima che le porte dell’ascensore si chiudessero.

Si arrampicò sulla parte superiore dell’ascensore e si ritrovo di nuovo in quel tunnel buio. Fece la strada a ritroso, scivolando nei condotti dell’aria. Tornò da Orso, che stava ancora fingendo di dargliele, tirando pugni contro il tavolo e le sedie.

“Zoro!” esclamò quando lo vide.

Lo aiutò a scendere dal tavolo e a rimettere a posto la grata.

“Come è andato?”

Sorrise “A meraviglia”

Si rimise la giacca e si slacciò i primi bottoni della camicia.

“Forza, Mihawk dovrebbe arrivare a momenti”

Orso annuì.

“Vedi di fare piano”

Orso ubbidì e gli tirò un cazzotto in piena pancia, facendo atterrare sul pavimento.

“Diamine Orso! Questo sarebbe piano?!” esclamò, ansimando per il dolore.

In quel momento la porta si aprì. Entrò Mihawk e i due gorilla che erano appostati fuori.

“Ciao Drakul” disse gemendo “Come va l’altro incontro?”

Mihawk si fermò davanti a lui e lo guardò con odio “Tiratelo su”

I due gorilla ubbidirono prendendolo ciascuno per un braccio.

“Grazie” disse quando lo misero in piedi.

Mihawk lo guardò profondamente negli occhi “Ci sei di mezzo anche tu?”

Corrugò le sopracciglia “Scusa, di mezzo a che?”

“Te lo chiedo un ultima volta” disse minaccioso “Ci sei di mezzo anche tu?”

Zoro sospirò “Non ho la più pallida idea di cosa tu stia parlando”

“Ok” disse freddamente “Puoi andartene, accompagnatelo fuori”

I due gorilla lo trascinarono fuori dalla stanza.

Mihaw lo raggiunse“Chiamate la polizia, sono sicuro che ha violato la libertà vigilata”

Sorrise “Che c’è Mihawk, ti hanno rapinato?”

Si avvicinò a lui “Prima o poi ti sbatterò dentro a vita”

Sorrise spavaldo “Scommettiamo?”

Mihawk socchiuse gli occhi, trucidandolo con lo sguardo.

“Portatelo via” disse girandosi e camminando verso il suo caveau.

Zoro venne accompagnato fuori dall’albergo, dove c’era già una macchina della polizia che lo aspettava.

Questa volta andava dentro con il sorriso sulle labbra, soddisfatto di essersi vendicato e certo che il suo unico amore l’avrebbe aspettato.

 

ANGOLO DI ROGI

Non uccidetemi…. Zoro è finito in prigione, ma non temete!!! Non ci starà a lungo!!! E dopotutto Mihawk non è un idiota completo e ha capito che c’era lui dietro a tutto…

Siamo agli sgoccioli… il prossimo capitolo è l’ultimo..

Un abbraccio a tutti quelli che mi stanno ancora seguendo!!!

RECNSIONI:

GLoRi: eh si… mi dispiace molto anche a me far finire la storia T.T

Smemo92: ma sei un genio!!! Molto più genio di Mihawk che non ha capito una mazza!!! Io nel film non avevo capito niente fino alla fine…. Complimenti, ottimo intuito ^^

Marsina Piccola Rolonoa: grazie!! sono felice che ti siano piaciuti!! ^^ si cavoli… mi dispiace anche a me che finisca la storia T.T (non sono molto normale)

Achamo: penultimo!!! L’ultimo sarà il prossimo!! ^^ ciao Fantastica2!!

Ps: con il tuo consenso pubblico un capitolo extra in cui raccolgo il nostro Sps

SPS:

Zac lo guarda spaesato: “Ah no? E allora perché si dice digitale?”

Johnny si spiaccica una mano in faccia per la demenza di suo figlio… emm… di Zac.

Nicole: “Gore, io me ne vado!! Questa è una gabbia di matti!!! Riprendi pure Keira!” esclama iniziando ad andarsene.

Zac: “Nooooooooo!!! Mammina!!! Non mi abbandonare ti prego!!!!” esclama saltandole al collo.

Nicole guarda incredula il ragazzo e si scioglie davanti ai suoi occhi lucidi, che assomigliano tanto a quelli di un bambino.

Nicole: “Zac io ho già una figlia”

Zac: “Ti pregoooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!! Almeno per qualche giorno!!!!!!!!!!!!!!” la supplica congiungendo le mani.

Nicole, presa per pietà, sospira: “D’accordo”

Zac: “Evviva!!!!!! Forza zio!! Sposali!!!”

Nicole sgrana gli occhi: “E no!!! Questo no!!!”

_Yuuki_: eheheh!! Si derubato completamente ^^ no non era male come idea…. Mmm… magari un buono spunto per una fic… dio sono proprio malata… vedo fic in tutto!! Comunque definitiva sconfitta arrivata!! ^^ Tvtrb!!

Tsukichan: emm… era un po’ difficile il capitolo…. Però spero che ora hai capito che cosa è successo… E sto già pensando alla prossima fic, la mie mente è sempre all’opera ^^

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Capitolo 27
*** Capitolo 27 ***


Capitolo 27

CAPITOLO 27

 

DAI 3 AI 6 MESI DOPO

 

Il cancello del carcere si aprì, in lontananza si vide la sagoma di un uomo che camminava verso l’uscita.

Zoro sorrise vedendo il suo migliore amico che lo stava aspettando.

Si avvicinò a lui e per poco non gli rise in faccia vedendo quella strana camicia colorata che aveva addosso.

“Spero tu fossi lo sposo” lo punzecchiò Ace.

Si guardò i vestiti, aveva addosso lo smoking della sera del colpo.

Tornò a guardare Ace facendo un mezzo sorriso “Ha chiamato Elton, devi restituirgli la camicia”

Ace sorrise “Vieni qua canaglia”

Zoro lo abbracciò ed Ace ricambiò la stretta.

“Allora come è andata dentro?” chiese avviandosi verso la sua macchina.

“Niente di speciale” rispose, guardò stupito la macchina mal ridotta del compagno “13 milioni e mi vieni a prendere con questa bagnarola?”
“Li ho spesi tutti per la camicia” rispose sorridendo.

Guardò all’interno della macchina, ma con delusione constatò che non c’era nessuno.

Corrugò le sopracciglia “Dov’è Nami?”

Ace abbassò la testa “Mi dispiace Zoro” disse triste.

Zoro sentì una fitta al cuore “Non è venuta?”
Ace scosse la testa senza guardarlo.

Si sentì morire, in tutti quei mesi non aveva fatto altro che pensare a lei, a cosa le avrebbe detto, a cosa avrebbe fatto quando l’avrebbe rivista …

Ace rialzò la testa sorridendo. Gli porse una busta.

La prese e la aprì. Sorrise non appena vide il contenuto.

Guardò l’amico “Sei proprio un figlio di buona donna”

Ace scoppiò a ridere “Dovevi vedere la tua faccia!!” esclamò indicandolo.

“Maledetto!” esclamò saltandogli addosso.

 

Nami guardò l’entrata della hall. Sbuffò ansiosa. Guardò l’orologio, le 19.45. L’aereo era arrivato già da due ore! Perché non arrivava?

“Nami rilassati” disse Nojiko dandole dei fogli.

Li prese e li mise in un cassetto dietro al bancone della reception.

“Ma perché non arriva?” chiese isterica.

“Ti ricordo che siamo su un’isola sperduta vicino alla costa del Madagascar! È normale che ci mettano un po’ ad arrivare!”

“Se tu fossi nella mia situazione saresti agitata come me! Invece sei tranquilla, dato che tra un mese ti sposi!”

Nojiko sospirò “Nami, Zoro ti ama, figurati se non viene”

“Magari ha cambiato idea quando era in prigione, dopotutto non ci conosciamo da molto” disse sempre più agitata.

Nojiko la spinse fuori dal bancone “Vai a farti una passeggiata!! Fila!” esclamò spingendola via.

“E se arriva mentre non ci sono?”

“Vattene!” esclamò esasperata.

Nami sbuffò ma ubbidì. Andò verso la spiaggia, attraversò la hall che si affacciava sul mare. Iniziò a camminare nella sabbia , zigzagando tra gli ombrelloni di paglia. Camminò sulla riva, con il mare sulla sinistra e il piccolo villaggio turistico che aveva costruito sulla destra.

Era agitatissima, le farfalle svolazzavano allegramente nel suo stomaco. E se non fosse venuto?

Camminò per parecchi minuti, continuando a tormentare la sua testa di domande. La sabbia bianca e fine avvolgeva i suoi piedi, riscaldandoli in un caldo abbraccio. Di solito una passeggiata in riva al mare riusciva a rilassarla, ma quella sera non aveva alcun effetto. Non resistette più. Si girò, convinta di tornare alla reception.

Si bloccò sgranando gli occhi.

Lui era lì, a qualche metro da lei. Aveva la giacca e le scarpe in mano, i capelli scompigliati dal poco vento che c’era e con quel sorriso beffardo che tanto amava stampato in viso.

“Zoro!” esclamò.

Sorrise e iniziò a correre veloce verso di lui. Lui gettò a terra la giacca e le scarpe, accogliendola a braccia aperte. Si gettò sopra di lui, facendolo cadere nella sabbia.

Lo stritolò in un abbracciò soffocante.

Lui iniziò a ridere di gusto.

Si staccò da lui e lo guardò male “Che hai da ridere?”
Lui sorrise  “L’avevo detto che hai una cotta folle per me”

Socchiuse gli occhi “Non ti illudere, è solo che non ho trovato nessuno di decente”

Il suo sguardo diventò dolce e le accarezzò una guancia “Mi sei mancata da impazzire”

Sorrise radiosa sentendo il suo cuore riscaldarsi “Anche tu”

Avvicinò il viso al suo e lo baciò. Finalmente, dopo quei lunghi mesi di attesa, lui era di nuovo con lei. Si sentì di nuovo completa e felice.

Lì, sdraiati sulla sabbia, con il sole rosso fuoco che tramontava sul mare, riunirono i loro spiriti incompleti, fondendoli finalmente insieme, sapendo che non si sarebbero più separati. Con lui, tutto sarebbe stato perfetto, per sempre.

 

ANGOLO DI ROGI

Ebbene si, è finita T.T Spero che il finale non sia stato troppo scontato, ma soprattutto spero che la storia vi sia piaciuta ^^ Personalmente mi sono divertita un mondo a scriverla e spero di avervi fatto sognare e ridere un po’ ^^

Devo ammettere che sono molto tentata di scrivere “Roronoa’s twelve” ma questo lo lascio decidere a voi, nelle recensioni lasciate il vostro si o il vostro no se volete un continuo. Se dite di no vi capisco, dopotutto è bello finire la storia così ^^ tutti felici e contenti. Ma se volete che scriva un seguito fatemelo sapere e prometto che mi metterò d’impegno per farlo.

Ah pubblicherò un piccolo capitolo extra che però non c’entra niente con la storia, ma vi consiglio di leggerlo se volete ridere un po ^^

Che altro dire…. Vi ringrazio, per aver seguito questa follia ^^ e come si fa alla fine di un libro vi ringrazio tutti:

1 - tisdale 
2 - Achamo 
3 - Agnese_san 
4 - AiraD 
5 - Beatrix 
6 - 
Black Dhalila 
7 - 
dragon ball z 
8 - 
dubhe93 
9 - GLoRi 
10 - 
jazz211 
11 - 
Jemanuele8891 
12 - 
Jimmy
13 - 
Marsina Piccola Rolonoa 
14 - 
Marta94 
15 - Martysquit 
16 - mikamey 
17 - 
Namine97 
18 - 
Noel_93 
19 - 
ny152 
20 - Shavanna 
21 - Shizu chan 
22 - 
Smemo92 
23 - TopazSunset 
24 - Tsukichan 
25 - 
_Morgana_ 

Per aver messo la storia tra le seguite

1 - tisdale 
2 - 
Dance 
3 - 
mak78 

Per aver messo la storia tra le recordate

1 - Agnese_san 
2 - 
arisa_14 

3 - dragon ball z 
4 - 
fior di loto 
5 - 
giusy91 
6 - Lexi 
7 - 
Marsina Piccola Rolonoa 
8 - merdillo 
9 - sapphire 

Per aver messo la storia tra le preferite

Ed infine le ultime recensioni a cui posso rispondere:

Marsina Piccola Rolonoa: eh già, è finito anche per me prima di quanto pensassi T.T ma non temere continuerò a rompervi le balle scrivendone altre ^^ baci8!! ps: prego è stata molto carina come prima storia ^^

GLoRi: eh si… alla fine happy ending non riesco a fare cose tragiche va contro la mia natura ^^ grazie ancora!! ^^

_Yuuki_: addirittura la preferita? Mi lusinghi molto ^^ Ma non temere come ho già scritto sopra sono tentata di scrivere il seguito ^^ la mia mente bacata ha già pensato ad una probabile storia di continuo ^^ tvtrb!! Grazie ancora ^^

Tsukichan: guarda, io quando ho visto il film sono rimasta ad occhi sgranati quando avevo capito come ci erano riusciti…. Beh, che dire alla mia fan preferita… spero che ti sia piaciuta la fine e che continuerai a seguirmi in una delle mie tante follie, dato che le mie compari mi hanno del tutto abbandonata… o forse sono l’unica che si diverte così tanto a scrivere fic ^^ beh grazie per tutte le recensioni e i complimenti, un bacio!!

Achamo: ed ecco la fine!!! Spero che ti sia piaciuta!! Ciao Fantastica2!!

SPS:
Nicole: “Io me la filo” dice cercando di svignarsela.

Gore: “Ferma lì!!! Ormai hai firmato il contratto!!! Non puoi andartene!!”

Zac: “Oh ma ne ho 5 di diti”

Johnny: “Si dice ho 5 dita”

Zac si guarda anche l’altra mano: “Ma qui ne ho altre 5!!! Allora fanno 10!!”

Nicole sgrana gli occhi: “Non pretenderai mica che resti in un manicomio del genere?!!!”

Gore prende il contratto e glielo schiaffa a due centimetri dal naso.

Gore: “Guarda qui” dice indicando la firma.

Nicole: “Me ne vado lo stesso!”

Gli occhi di Gore brillano: “Non puoi, ormai hai venduto la tua anima a me!! Come tutti gli altri”

Nicole: “Cosa?!!”

(lascio a te la fine e poi pubblico il capitolo extra ^^ mi sono divertita tantissimo a scrivere questa storia assurda ^^ sai assomiglia tanto a dei sogni assurdi che qualche notte faccio ^^)

Smemo92: eh, i due innamorati hanno dovuto aspettare qualche mese prima di ritrovarsi, ma meglio così no? Hanno scoperto in quei mesi che non potevano fare a meno l’uno dell’altra ^^ Sono felice che ti sia piaciuto Franky ^^ secondo me si divertirebbe con qualunque giocattolo radiocomandato, figurati un furgone!! ^^ Grazie!!

RINGRAZIO TANTISSIMO TUTTI VOI CHE A OGNI CAPITOLO AVETE RECENSITO, VI RIGRAZIO DAL PROFONDO DEL CUORE, SPERO DI RITROVARVI IN QUALCHE ALTRA FIC CHE SCRIVERO’. UN ABBRACCIO A TUTTI!!! ANCHE A QUELLI CHE HANNO SOLO LETTO QUESTA STORIA.

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Capitolo 28
*** Capitolo extra ***


Capitolo extra

CAPITOLO EXTRA (dedicato a Fantastica2!!!^^)

 

PREMESSA: Questo capitolo non c’entra assolutamente niente con la storia, ma è una piccola storiella inventata da me e Achamo che l’abbiamo scritta tra recensioni e risposte alle recensioni. È assolutamente demenziale e riguarda il mitico Johnny Depp nei panni di Jack Sparrow, tutto è nato da una disputa su quando sia idiota Zac Efron ^^ Buon Divertimento!!!

Ps: parti in rosso= Rogi parti in blu= Achamo

 

Jack sospirando:"Summer...". Geoffrey, anche lui sospirando:"Summer...".
DRIIIN! ...iniziano a cantare... "What time is it? It's summer time...". Mr.Freeze (from Batman XD): "NO! E' iniziato l'inverno! Mhuahahah!!!". *congela zac...* è_é

Jack si avvicina alla statua di Zac “Certo che è proprio brutto”, Geoffrey si avvicina a lui “Si hai ragione, sono più bello io!”, Jack si guarda intorno e comincia a fischiettare, allunga la mano e spinge leggermente la statua. Zac cade a terra e si rompe in mille minuscoli pezzi. “Ops” mormora Jack, Geoffrey lo guarda male, “Che c’è?” sbotta Jack “Ammettilo! Volevi farlo anche tu!” Geoffrey alza gli occhi al cielo e si allontana, Jack gli corre dietro.

Qualche giorno dopo…

Jack:"Dov'è la scmmia, mi serve un bersaglio...?" zac comincia a correre...

Zac: “Jack aspetta! Hai solo un colpo!”, Jack sorride: “Sei rimasto indietro Effron, quello era nel primo film adesso siamo nel quarto, mi hanno dato le munizioni!” Zac urla e riprende a correre.

Jack carica la pistola e zac afferrà i cereali (non cito la marca per non fare pubblicità). Zac:"Che ne diresti di questi favolosi cereali al miele?". Jack:"...miele? No gazie, preferisco il RUM!". Zac:"Sono buonissimi!". Jack:"T'ho detto no!". *Gli spara* ...l'avrà colpito?...

“Sparrow!!!!!!!” urla Geoffrey. Il demente di Zac si è spostato in tempo e il proiettile di Jack ha trapassato l’amato cappello di Geoffrey. “O mamma!” esclama Jack iniziando a correre. Geoffrey parte all’inseguimento ma viene fermato dalla voce di Zac “Grazie! Mi stai salvando la vita!” Geoffrey alza gli occhi al cielo “Ma tu non eri morto?” Zac sorride “I deficienti come me che ballano nei musical stupidi che fanno adesso non muoiono mai!” Geoffrey tira fuori la pistola “Bè allora tanto vale riprovare” spara…. Sarà morto o no? (si spera di si)

Geoffrey carica la pistola e mira alla fronte di zic-zac (XD ...-_-°). "Canta la tua ultima canzone Efron! Ahahah-". Il nostro Barbossa non riesce a finire la frase che Jack lo colpisce in testa con una bottiglia."Adesso non potrai farmi nulla". I vetri s'infrangono lasciando colare un liquido bronzeo. "O no!! C'era il RUM!!!!". Zac scoppia in una sonora risata. "Cosa ti diverte Efron? ... ho un'idea geniale. Di un pò, sai cos'è il KRAKEN?". "Si pronuncia Kroken..."

“Jack ma il Kraken non era morto?” chiede Zac “Mannaggia!! È vero!! Quel dannato polipo non c’è mai quando serve! Però…..” sorride diabolico.

Qualche giorno dopo Jack porta Zac si un isola disabitata, o quasi….. “Miei sudditi!” esclama Jack quando ritrova gli indigeni. Loro lo guardano stupiti “Vi ho portato un nuovo Dio da adorare” “Dio?” chiede preoccupato Zac.

Gli indigeni urlano assieme "Palekelekeeeh!". Prendono zac e lo legano.
"Dove mi portate?". Jack:"Lo scoprirai presto efron...molto presto... lamsese yuneke... snip-snip... addio efron!". Viene portato via...

“Che bello, finalmente ci siamo liberati di Efron” sospira Jack seduto sotto l’albero maestro della sua amata Perla “Già, meno male, sopporto più te che lui” concorda Geoffrey passandogli una bottiglia di rum. Jack ne assapora un goccio “Credi che se lo siano già mangiato?” Geoffrey fa spallucce “Lo spero per lui”. La nave inizia ad oscillare pericolosamente. I due si alzano e vanno al parapetto. Dalle acque appare l’Olandese Volante. “Will?” esclama incredulo Jack. “NO!” fa una smorfia riconoscendo quella voce. “Efron? Ora si che sei orribile con quella testa da polipo!” esclama Geoffry. “Ma che fine ha fatto Will?” chiede Jack “L’ho lasciato su un’ isola con Elisabeth, credo che tu sappia a fare cosa” Jack ridacchia “Immagino, ma cosa vuoi ancora da noi?” Zac ride sguaiatamente “Uccidervi!”

Jack e Geoffrey alzano un sopracciglio. 
Jack:"Cosa vorresti fare Efron?".
Zac:"Uccidervi!". *tuoni e lampi*
I due pirati si guardano e scoppiano a ridere.
Zac:"Non scherzo Sparrow!".
Gore Verbinski:"Wowowo Efron scendi da lì, potresti farti male! Vieni qua ti sculaccio monello!".
Zac:"...ma Gory! Uffa!". *saltella sul posto*
Gore:"Non chiamarmi così! Quante volte t'ho detto di seguire il copione!?".

Johnny (sempre nei panni di Jack):“Ragazzi, qui si va per le lunghe”

Geoffrey sospira: “Ho bisogno di una pausa”

Johnny annuisce ed esce dal set. In quel momento una bambina con i capelli dorati spunta dalla folla di tecnici a corre verso di lui.

Johnny: “Lily!”

La bambina sorride ma evita il papà e si getta tra le braccia di Geoffrey: “Ciao!!”

Geoffrey ride: “Ciao piccolina come stai?”

Lily: “Bene!”

“Hei!” si lamenta Johnny “E il tuo papà non lo saluti?”

La bambina gli salta al collo “Ciao Papà!”

Johnny la stringe a sé “Che ci fai qui?”

“Sono riuscita a convincere la mamma a portarmi qui”

Si sente un rumore infernale, i tre si girano e vedono Zac che è caduto sul serio.

“Che citrullo” sospira Johnny.

Poco dopo Zac si avvicina a loro ancora tutto ammaccato.

Zac: “Ciao bella bambina!”

Lily: “Ciao citrullo”

Zac corruga stupito le sopracciglia.

Johnny sgrana gli occhi “Lily! Non doveva farmi vedere la tua nuova bambola?” poi prende per mano sua figlia e si allontana.

Lily accompagna il papà vicino alla sua sediolina.
Laly:"Eccolaa!!!". Mostra a Johnny la sua nuova bambola stringendola forte.
Johnny:"Mi ricorda qualcuno...". La bambola stranamente assomigliava a Will Turner, alias Orlando Bloom.
Lily:"E' un regalo di Geoffrey! Non è stato gentile lo zio?".
Johnny stupito:"Zio!?".
Lily:"Sisi!". Corre verso Geoffrey e lo abbraccia.

Johnny sospira sconsolato “Ora la mia bambina preferisce stare con Geoffrey che con me, che ingiustizia”

“Dai su non te la prendere”

Johnny sobbalza spaventato e si gira a guardare Orlando “Che ci fai qui? Oggi non è la tua giornata libera?”

“Già, ma non ho niente da fare, quindi sono venuto a dare una mano” risponde Orlando “Certo che è proprio bella la tua bambina”

Johnny sorride orgoglioso “Si, è un piccolo fiore che deve ancora sbocciare”

“Per sua fortuna a preso dalla mamma”

Johnny lo fulmina con lo sguardo “Come prego?!”

“Scusa mi stanno chiamando” risponde Orlando correndo via.

“Bloom!!! Vieni qui se hai il coraggio!” esclama Johnny rincorrendolo.

Lily corre verso il suo fantavolante papà.
Lily:"Pà!! Pà lascia stare zi-Orlando!".
Johnny:"...Lily, lo sai che il tuo papà scherza...".
Gore Verbinski ai suoi collaboratori:"Ragazzi iniziate a girare! Presto!".
Le telecamere cominciano a spostarsi su Johnny e la piccola Lily.
Gore:"Lily! Potresti fare un bel sorriso alle telecamere?".
Lily:"Certo!". La piccola bionda sfoggia un sorriso grande come un ombrello e fa intenerire i presenti...

Lily: “Tutti in ginocchio davanti alla Regina dei pirati!!”

Johnny: “Tesoro scendi dalla postazione di vedetta per favore”

La bambina mette il broncio: “Papà non rovinare tutto!! Se no ti faccio mettere al bando!”

Johnny: “Tesoro è pericoloso! Scendi subito da lì!! E metti via quella spada!”

Gli occhioni della bambina si fanno lucidi: “Ma papà…..”

Geoffrey mette una mano sulla spalla a Johnny: “Dai lasciala giocare”

Lily afferra la palla al balzo e fa gli occhi da cerbiatto “Ti prego!” Supplica il suo papà.

Johnny: “Tesoro se non scendi da lì il papà perderà il lavoro” le dice guardando intimorito il regista.

Johnny strabuzza gli occhi vedendo Gore che si asciuga una lacrimuccia (alla Franky)

Gore: “Lasciala fare Johnny, non c’è fretta”

Johnny guarda male la sua bambina, che bella felice riprende a governare il mondo dei pirati dall’alto.

Geoffrey ride: “È proprio una dote di famiglia recitare eh?”

Johnny si toglie l'amato cappello dalla tesa e lo guarda.
Cappello:"Che aspetti? ...quei due t'hanno rubato il cuore di Lily... coraggio mangiali! Cosa può succederti? Sei Johnny Depp!!".
Johnny guarda incredulo il cappello mentre la figliola recita a suo agio davanti alle telecamere.
Johnny:"...t-tu parli?!".
Cappello:"Certo! Io sono magico, perché sono di proprietà della Disney!"
Johnny:"Ok-ok, cosa devo fare?". 

Cappello: “Uccidili!”

Johnny: “Ma non posso, sono miei amici!”

Cappello: “Ma ti hanno portato via Lily!”

Johnny sposta lo sguardo dalla sua bambina agli “zii” che la guardano sorridenti.

“Non posso” mugugna Johnny.

“Johnny! Con chi stai parlando?”

L’attore/pirata si gira, e con molta sorpresa vede Vanessa.

Johnny: “Amore cosa ci fai qui?”

Vanessa: “Sono venuta a prendere quella peste di nostra figlia. Ma che cosa sta combinando?”

Johnny: “Mi distrugge il cuore, preferendo stare con Orlando e Geoffrey”
Vanessa ride: “Ma tesoro, lo sai che Lily ti adora” gli da un bacio sulla guancia.

Vanessa si avvicina al set: “Lily! Scendi che dobbiamo tornare a casa!”

Lily: “Dai ti prego! Ancora 10 minuti!”

Vanessa scuote la testa: “Scendi forza, se no ti perdi One Piece, sono quasi le 5!”

Lily sgrana gli occhi: “Cosa?!!”

La bambina scende svelta e si libera subito dagli accessori da pirata.

Lily: “Andiamo?”

Vanessa: “Si, saluta papà”

Lily salta al collo del suo papà e gli stampa un bacio sulla guancia “Ciao papino, ti voglio bene”
Johnny si scioglie rassicurato dalle parole della figlia “Anche io tesoro”

Poi le due donne della sua vita si allontanano sparendo presto tra la folla.

Gore: “Forza! Riprendiamo da dove ci siamo interrotti!”

Gore:"Forza Johnny! Goffrey! Efron! Si gira!".
Gli operatori delle telecamere si spostano su i tre pirati... uno un pò meno...
Gore:"Eeeeh... AZIONE!".
Johnny guarda Zac:"...Zac,io sono tuo padre! ...nonono... ho sbagliato battuta!".
Geoffrey:"Ohh Johnny! Sei incredibile!".
Zac corre verso il capitano della perla nera e lo abbracccia.
Zac:"Oh papino!".

Johnny: “Efron!! Mollami!!”

Zac: “O quanto sono felice! Finalmente ho trovato il mio papà!!”
Johnny: “Efron! Non sono tuo padre! Mannaggia!!”

Zac si stacca: “Come no? Perché mi hai illuso così?” al ragazzo vengono le lacrime agli occhi.

Johnny: “Per la miseria!! Stavo solo pensando a Star Wars! Mi sono confuso!”

Zac comincia a piangere come una femminuccia.

Cappello: “Secondo me dovresti ucciderlo”

Johnny: “Ma dico!! Sei un cappello con istinti da omicida?!!!!”

Cappello:"eheh...".
Johnny:"Incredibile!".
Zac:"...papone! ç_ç perchè m'hai abbandonato?".
Johnny:"Efron...".
Zac lo interrompe:"...no! Ora sono Zac Depp!".
Johnny:"...però ti serve il secondo nome! ...ma cosa dico?! Efron dissolviti!".

Geoffrey è in piedi davanti al timone a bersi tranquillamente un goccio di rum, quando un pirata dalla corsa strana si nasconde dietro di lui.

“Johnny, che diavolo stai facendo?”

Johnny: “Ti prego, nascondimi!! Efron si è messo in testa che sono suo padre!! Non mi lascia in pace!!”

“Papinooooooooooooooooooooooo!!!! Dove sei????? Vuoi giocare a nascondino????”

“Aiuto!!” sussurra Johnny.

Efron si avvicina a Geoffrey “Zio hai visto papino?”

Geoffrey strabuzza gli occhi “Zio???? Ma cresci un po’ Efron! E fa un favore a tutti!! Buttati in mare e fatti mangiare dai pescecani!!”

Efron:"Gore, ziettuccio Gory, durante il montaggio potresti far aggiungere i pescecani nell'acqua? Così posso seguire il consiglio dello zio Geoffrey!"
Gore:"Come vuoi figliolo!".
Efron:"Cosa vuoi dire con la parola 'figliolo'?... non dirmi che anche te sei mio p-p-p-padre?".
Il Zac inizia a piangere per la confusione.
Johnny:"Che t'avevo detto Efron!? Io NON sono tuo padre!".
Il Zac si strappa la maglia con la scritta 'W i peperoni' e urla senza contegno.
Efron:"AAAHHH!!!".
Gore afferra un bocchettone dell'acqua dell'impianto antincendio e comincia a bagnarlo.
Gore:"Riprendi-riprendi!! Questo è oro! ...figliolo questo ti renderà più forte!"

Jack: “Ma secondo te è normale?” chiede a Geoffrey guardando Gore che bagna Zac.

Geoffrey alza un sopracciglio: “Bah, uno dei tanti misteri dei registi”

Jack: “Sono tentato di scappare da questo manicomio”

Geoffrey: “Ma non puoi! Se no tutte le tue fan ci rimarranno male!”

Jack sbuffa: “Si ma dove finisce la mia dignità?”

Zac: “Papààààààààààààààààààààààààààààààààààààààà!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Vieni anche tu a fare il bagno!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”

Jack: “Efron!! Per la millesima volta!!! Non sono tuo padre!! E come secondo nome tu avresti imbecille!!!”

Gore: “Forza Johnny!! Anche tu in scena!”

Jack: “Ma non ci penso neanche!!”

Il povero Johnny non fa in tempo a finire la frase, perché Gore sposta il bocchettone dell’acqua su di lui e lo bagna dalla testa ai piedi.

Jack: “Ma cosa ho fatto di male nella vita?”

Geoffrey ride di gusto: “Hai messo al mondo quel idiota!” dice indicando Zac.

Jack lo guarda malissimo: “Non ti ci mettere anche tu Rush!!!”

Gore:"Geoffrey anche te! Sotto l'acqua fredda!".
Geoffrey:"...ma anche no!".
Gore innaffia il pirata con l'acqua gelida, come fosse il prato della sua spropositata villa.
Gore:"...chissà! Se mettessi un semino di zucca nella testa di Zac, potrebbe crescere un pò di materia "interna"? ...Betty [ho preso un nome a caso :P] andresti a comprare dei semi di zucca?".
Betty:"Subito".
Johnny e Geoffrey si avvicinano a Zac, che salta tra le braccia del nuovo padre.
Zac:"Papino, non lasciarmi cadere!".
Johnny apre le braccia e Zac cade come un sacchetto di peperoni.

Betty(carino come nome): “Ho trovato i semi!!!” urla avvicinandosi al regista.

Gore: “Efron!! Vieni qui!”

Zac lo guarda spaventato: “Perché?”

Gore: “Voglio renderti più intelligente piantandoti una zucca nel cervello!!”

Zac: “E come fai a piantarla dentro?”

Gore fa spallucce: “Ti taglio la testa no?”

Zac sgrana gli occhi: “NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!” urla iniziando a correre.

Jack, molto furbescamente, gli fa uno sgambetto e Zac cade di nuovo a terra come un sacco di peperoni.

Gore si avvicina correndo a blocca Zac: “Grazie Johnny, ho il tuo permesso di padre per fare questo esperimento?”

Jack: “Fai quello che ti pare, ma io non sono suo padre!!!!!!!”

Betty porge i semi di zucca al regista,che nel frattempo s'è procurato una sega circolare per aprire Efron.
Gore:"Bene-bene". Ma appena volge lo sguardo sui delicati semini..."Ma questi sono SALATI!".
Betty:"...".
Zac:"...quindi non mi vuoi più fa crescere il cervello? Evviva!".
Johnny & Geoffrey all'unisono:"...ti servirebbe!".
Zac corre dal nuovo padre e lo abbraccia.
Zac:"Oh papino, non sei felice anche te!?".
Johnny:"Non immagini quanto...".
Mentre padre e figlio si scambiavano amorevoli gesti d'affetto, il pirata e il regista gustavano i deliziosi semi di zucca salati... [che sete!]

“Gore!!!!”

Il regista si gira e sgrana gli occhi vedendo chi sta correndo verso di lui: “Keira che ci fai qui?”

Keira: “Gore ti prego perdonami!!! Riprendimi nel cast!!!! Sono stata una cretina a non voler più fare pirati!!”

Johnny: “Ma tu non eri impegnata a fare sesso con Orlando una volta ogni dieci anni?”

Keira gli salta al collo: “Johnny!!! Vero che tu mi rivuoi al tuo fianco?”

Johnny arrossisce: “Bah veramente…”

Keira non lo ascolta: “Dai avete preso anche Orlando! Riprendete anche me!!”

Gore: “Orlando fa una scena piccola Keira, niente di speciale, se ti prendessimo dovremmo cambiare tutta la storia”

Keira fa gli occhi dolci: “Vi prego!!!”

Johnny si gratta la testa imbarazzato: “Veramente abbiamo già preso una brava attrice”

Keira sgrana gli occhi infuriata: “CHI?!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”

“Me”

I tre si girano e si trovano davanti la bellissima, fantastica, inimitabile, bravissima, talentuosa, meravigliosa, bellissima.. ops l’ho già detto… Insomma, la grandissima Nicole Kidman!!

Keira:"Ti prego Gore, fammi almeno provare! Per favoreee!".
Gore:"Ehm...no...":
Keira:"GORE!".
Gore:"Ok! Ok!...vediamo, Johnny proponi qualcosa...".
Johnny:"Mhh... sarà difficile, ...allora un razzo è appena caduto sulla tua casa, mandandola in frantumi e mentre tentavi di fuggire, sei caduta di testa nel cesso...".
Zac:"Papino, che schifo...".
Johnny:"Shh! Zitto peperone!".
Geoffrey, Nicole e Gore si guardano stupiti.

Johnny continua il suo insensato discorso, con un filo logico che capisce solo lui, proprio alla Jack Sparrow.

Nicole all’orecchio di Geoffrey: “Ma è normale che faccia così?” chiede sussurrando.

Geoffrey fa spallucce: “Magari ha preso un colpo di sole”

Nicole: “Non sapevo che ci fosse anche Zac nel cast”

Geoffrey sospira: “Per nostra sfortuna si”

Nicole guarda stupita Zac che cerca di fermare i discorsi contorti di Johnny.

Geoffrey: “Secondo me sta blaterando cose senza senso per lo shock di aver scoperto di essere padre”

Nicole alza un sopracciglio (diamine che invidia!!! Io non riesco a farlo!!): “Padre?”

Johnny si gira furente verso Geoffrey: “Rush!!! Smettila!!! Io non sono il padre di questo peperone!!! Sarebbe più credibile dire che Nicole è sua madre!!!”

Zac si blocca e sgrana gli occhi, si gira verso Nicole mentre gli occhi si fanno lucidi: “Mammina!!!!!” urla correndole incontro.

“Oh mio Dio” sussurra la povera Nicole.

Zac si tuffa in una corsa stile Hollywood (spiaggia, i due innamorati...) verso Nicole.
Le lacrime solcavano dolcemente il viso del giovane.
Zac:"Mammaaa!!!".
Nicole cerca riparo dietro le spalle di Geoffrey.
Il biondo-peperone abbraccia entrambi.
Zac:"Mamma! Promettimi che m'insegnerai ad andare in bicicletta?".
Nicole spaesata:"Ma cosa?".
Zac:"Promettimelo mamma!".
Johnny guarda divertito la scenetta comica ed infine azzarda alcune parole.
Johnny:"Quindi, dovremmo essere sposati...".
Geoffrey: “emm…. Allora… ma ne siamo proprio sicuri?”

Johnny: “Ma no!!! Stavo scherzando!!!! Io sono già sposato!!!” esclama cercando di togliersi le corde che gli legano le mani.

Zac: “Mi dispiace ma le cose si devono fare bene!!! Dovete sposarvi!! Se no a scuola mi prenderanno tutti in giro per non avere dei genitori sposati!!”

Nicole: “Ma io non sono tua madre!!!”

Zac prende un pezzo di scotch e lo mette sulle bocche dei due poveri malcapitati, che tentano inutilmente di protestare.

Zac: “Vai avanti zio!!!”

Geoffrey: “Allora, con l’autorità che Zac mi ha affidato io vi dichiaro…”

“NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”

(ti lascio a te la scelta di chi sia questo no ^^)

"NOOOOOOOOOOOOO".
Urlò Zac (forse non t'aspettavi ancora il peperone, però non saprei chi aggiungere...).
Zac:"Ho finito il rullino della macchina fotografica! Fermi tutti!".
Geoffrey:"Zac...".
Zac:"Non ora! ...oh no! Come faccio?".
Geoffrey:"ZAC!".
Zac:"Cosa vuoi zio!?".
Geoffrey:"E' digitale!".
Zac:"Santo cielo! Vuoi dire che funziona...".
Geoffrey:"Si esatto...".
Zac:"...ma le dita devono avere delle misure precise?".
Johnny e Nicole, dopo svariati tentativi riuscirono a liberarsi.
Johnny:"Efron, digitale non significa che funziona con le dita!".

Zac lo guarda spaesato: “Ah no? E allora perché si dice digitale?”

Johnny si spiaccica una mano in faccia per la demenza di suo figlio… emm… di Zac.

Nicole: “Gore, io me ne vado!! Questa è una gabbia di matti!!! Riprendi pure Keira!” esclama iniziando ad andarsene.

Zac: “Nooooooooo!!! Mammina!!! Non mi abbandonare ti prego!!!!” esclama saltandole al collo.

Nicole guarda incredula il ragazzo e si scioglie davanti ai suoi occhi lucidi, che assomigliano tanto a quelli di un bambino.

Nicole: “Zac io ho già una figlia”

Zac: “Ti pregoooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!! Almeno per qualche giorno!!!!!!!!!!!!!!” la supplica congiungendo le mani.

Nicole, presa per pietà, sospira: “D’accordo”

Zac: “Evviva!!!!!! Forza zio!! Sposali!!!”

Nicole sgrana gli occhi: “E no!!! Questo no!!!”
Zac:"T-ti pregoooo?!".
Nicole:"NO!".
Geoffrey sarcastico:"Ahah, scommetto che è colpa di Johnny... è un pirata da quattro soldi!".
Zac:"...io ne ho solo due! Papino, costi troppo!".
Il peperone viene ignorato di peso.
Johnny:"Ah, io sarei un pirata da quattro soldi? ...chi ha colpito la maledizione? ...chi non è morto da eroe? ...".
Zac indicandosi, per dar manforte al padre:"...chi è padre di questo talento?". Alza lo sguardo. "...uh! Un dito!".

Nicole: “Io me la filo” dice cercando di svignarsela.

Gore: “Ferma lì!!! Ormai hai firmato il contratto!!! Non puoi andartene!!”

Zac: “Oh ma ne ho 5 di diti”

Johnny: “Si dice ho 5 dita”

Zac si guarda anche l’altra mano: “Ma qui ne ho altre 5!!! Allora fanno 10!!”

Nicole sgrana gli occhi: “Non pretenderai mica che resti in un manicomio del genere?!!!”

Gore prende il contratto e glielo schiaffa a due centimetri dal naso.

Gore: “Guarda qui” dice indicando la firma.

Nicole: “Me ne vado lo stesso!”

Gli occhi di Gore brillano: “Non puoi, ormai hai venduto la tua anima a me!! Come tutti gli altri”

Nicole: “Cosa?!!”

Zac si toglie le scarpe, nauseando tutti i presenti.
Zac:”Pà! Dopo mi riallacci le scarpe?”.
Johnny:”Ma anche no!”.
Zac:”…uno,due,tre,quattro e cinque!! “.Si sfila anche la seconda “Ho dieci diti anche nelle scarpe!”.
Nicole continua la discussione con Gore.
Nicole:”Cosa significa che la mia anima t’appartiene?”.
Gore un po’ imbarazzato: “Eheh, ehmm, ho detto appartiene? Volevo dire appare un piede!”.
Nicole sgrana gli occhi.
Zac:”…ma solo se togli le scarpe!”.
Johnny e Geoffrey:”Efron smettila con le scarpe e per l’amore del cielo, lavati i piedi!”.
Zac:”Ma io mi lavo!”.

Johnny: “Eh meno male!”

Il povero attore/ pirata si tocca la testa: “Mamma mia, tra poco mi esplode la testa a casa vostra!!

Gli occhi di Zac diventano lucidi: “Ma papino!!”

“Johnny? Johnny? Sveglia tesoro”

Johnny si guarda intorno spaesato, ma chi lo sta chiamando?

“Johnny!”

Johnny apre gli occhi e si guarda intorno. Incrocia gli occhi di sua moglie.

Johnny: “Vanessa?”

Lei gli metta una mano sulla fronte: “Amore stai bene? Continuavi a dimenarti”

Johnny corruga le sopracciglia e si accorge di essere nel letto di casa sua.

Si riappoggia al cuscino: “Grazie a Dio era solo un incubo!!!”

FINE

Per Achamo: sinceramente non sapevo come farlo finire, spero che così ti sia piaciuto lo stesso ^^

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