Raison d'etre

di NevanMcRevolver
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Vorrei essere come la neve ***
Capitolo 2: *** Nelle carceri ***
Capitolo 3: *** La vera casa ***
Capitolo 4: *** Lunga vita al condannato a morte! ***
Capitolo 5: *** Geisha ***
Capitolo 6: *** A lunatic's lament ***
Capitolo 7: *** Il cassetto ***



Capitolo 1
*** Vorrei essere come la neve ***


Si capisce quando nevica.

Gli spigoli si arrendono.

Dei rumori rimane solo il loro eco.

Quando scendono i fiocchi si alza il volume del silenzio.

Sarebbe bello essere uno di quei fiocchi, che vola, leggero, spensierato, fin quando non tocca terra. Poi si scioglie.

Anche per un solo istante, poter volteggiare nell'immensità sarebbe stupendo.

Lontano da mille affanni, da mille pensieri, dalle troppe angoscie, dalle troppe malignerie dell'umanità.

Sarebbe bello potersi godere la vita danzando freneticamente, per poi scomparire per sempre, anche per un solo attimo.

Non ci sarebbe il cuore, a ricordarti le tante sofferenze che ti hanno puntato.

Non ci sarebbero quei tormenti che magari sono ancora lì, in lista d'attesa, per minarti con la loro malsanità.

Poter volare, leggero, libero, nell'aria potrebbe essere la cosa migliore che possa capitare.

E invece? Ti ritrovi con un cuore pulsante in mano, che ti ricorda la tua misera condizione di ridicolo essere umano.

Questo Inferno sembra non voler finire.

Vorrei essere un fiocco di neve.

Quando scendono i fiocchi si alza il volume del silenzio.

Quando scendono i fiocchi si alza l' urlo muto dell'anima.

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Capitolo 2
*** Nelle carceri ***


Tutti custodiscono qualcosa nelle profonde carceri dell'anima.
Qualcosa di sbagliato, di insensato, ma che ci fa paura.
Così tanta che ci fa tremare le gambe al solo pensiero.
Spuntano così le migliori maschere, che ci fanno vivere la vana speranza dell'illusione.
Si trova rifugio nelle note profonde di un absso, in quelle possenti di un pianoforte, o nella melanconia di un violino.
Si trova conforto in una canzone, in un disegno, in un buon libro.
Nel rifugio si gioisce.
Nel rifugio l'uomo abbandona la sua natura.
Per cercare di essere migliore.
Per cercare di dimenticare i propri rancori.
Per cercare di vivere la vita, pulsando assieme al suo cuore.
Muovendosi al suo ritmo.
Solo nella schiavitù del rifugio l'uomo è LIBERO.
Libero di amare, pensare, vivere!
Ecco, poi, che dalle profonde carceri qualcosa si muove.
Fa rumore. Gratta sulle pareti dell'anima.
Per la sua libertà.
Per la sua verità.

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Capitolo 3
*** La vera casa ***


Non si può sfuggire dai trucchi dell'ipnotista.

Non puoi non entrare nella tua vera casa per sempre.

Prima o poi, senza che te ne accorga, ti condurrà alle porte della tua vera dimora, nella tua anima.

E quando entrerai, sarai investito in pieno dal caos, dalle più bizzarre forme psichedeliche.

Monocormatiche o policromatiche? Non importa.

Sarai loro vittima.

Sarai vittima di te stesso.

Colpevole di aver trattenuto a freno troppo a lungo il tuo ego.

Timoroso di rivelare troppo della tua vera identità.

Il tuo vero spirito.

Saranno rievocati i fantasmi del passato.

Saranno riesumati gli scheletri dell'armadio.

Le loro ossute mani ti toccheranno.

I loro sudici baci ti sedurranno.

Le loro angoscianti presenze ti distruggeranno.

E allora non puoi far altro che fuggire via dalla casa e chiudere la porta.

Poi sollievo.

Ma prima o poi ci ritornerai, stanne certo.

Tutti ci devono ritornare, che lo si voglia o no.

Non si può sfuggire dai trucchi dell'ipnotista.

Puoi solo assecondarlo.

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Capitolo 4
*** Lunga vita al condannato a morte! ***


Mi chiamo Kasumoto.
Non credo che vivrò a lungo, e volevo descrivere, raccontare, confidare qualche mio pensiero.

A qualcuno. Saresti disposto ad ascoltarmi?
Occhei, fai come vuoi. Puoi fare anche finta di ascoltarmi. Basta che parli con qualcuno.


Allora...da dove iniziare?

La mia filosofia di vita?

Forse non ne ho mai avuta davvero una. Sarà perchè non sono mai stato un fervido credente, chi lo sa?!

Sta di fatto che la mia unica certezza è che tutto soffre. Si vive in una pena continua.

Lo dimostra la nostra stessa nascita.

Veniamo al mondo urlando, piangendo e scalciando. Instabili. Ecco come siamo.

Per quanto se ne voglia dire, poi, l'uomo è maligno per natura. Appena vede uno spiraglio di potere ci si getta senza indugio.

C'è chi afferma il contrario, ma, forse, sbaglia: anche l'uomo più gentile, il bambino più innocente, l'anima più pura di questo mondo, ha provato, anche per un solo secondo invidia, gelosia, rancore.

In fondo l'uomo è fragile. Mortale. E la sua anima? Mi giro in continuazione intorno, e vedo solo gente che lavora freneticamente per fustigarsi, che lo sappia o no.

Vedo solo individui che sbiancano la loro anima, magari già pure come la neve, ma che vogliono rendere invisibile, impalpabile a tutti i costi.

E vedo che tutti, poi, si celano dietro quelle illusorie maschere di ottimismo e appagamento.

Non so come descrivere meglio questa mia sensazione!

Ecco come mi sento, perennemente, costantemente avvolto da questa nebulosa di ottimismo, di appagamento.

Non è normale come cosa...credo.

Ma non posso farci niente, se poi mi sono sempre sentito fuori luogo.

Come un pesce fuor d'acqua. Perennemente osservato.

Forse un arcangelo ad ali spiegate avrebbe dato meno nell'occhio...

Mi sentivo affogare quando la gente mi diceva "Pensa positivo!".

La cosa non mi riesce per niente neanche ora, mi sento che manca l'ossigeno solo a pensarci...

Si! Sono un pessimista convinto! E allora? Preferisco più che la mia anima viva in pace, e non usare futili maschere di gioia.

Sono sempre stato ossessionato dal suo futuro.

So che fra non molto si scrollerà di dosso quella perversa sensazione di fastidio, gli affanni, i dolori, le pene, le malinconie che questa vita bastarda le ha riservato in un corpo malato, malato di morte non curabile.

Potreste chiedermi "E le cose belle?" Te le sei dimenticate?".

No. Non le ho dimenticate, ma le ho semplicemente trascurate. C'è così troppo dolore per avere la mera illusione di volercisi aggrappare a quella poca gioia (se è veramente tale), che magari, se pure si riesce ad acchiapparla, ti sfugge dalle mani.

E cadi. Sprofondi in quel baratro buio e silenzioso in attesa dell'impatto.

Beh, credo che il mio, di impatto, sia arrivato.

Non ha fatto poi così tardi.

Sento, finalmente, la pace.

Sono sereno. Sapevo che prima o poi me ne sarei andato.

Me ne sono fatto una ragione.

Grazie per avermi sentito in questi ultimi attimi della mia vita, amico mio.

Non ci conosciamo, ma sei mio amico, lo sento.

Grazie ancora.

Ci vediamo nell'aldilà?

Occhei, lo prendo per un sì! Tanto prima o poi ci rivedremo!

Addio, mio fidato!

 

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Capitolo 5
*** Geisha ***


Il tuo segreto è custodito, almeno, per questa notte, geisha?
O il tuo mondo andrà in rovina?
E mentre tu danzi, sui bei tatami della casa da tè, sulle note di uno shamisen, ti chiedi "E se venissero a saperlo?".
Hai ragione a chiedertelo.
Perchè lo sai fin troppo bene: per una geisha non è dato amare. L'amore non è per voi, purtroppo.
Ma tu ami, vero? Tu ami?
E chiudi i tuoi colorati ventagli con una certa malinconia.
Gli altri ti applaudono, ti ammirano.
Ti desiderano.
E mentre le loro menti viaggiano chissà dove, ti inginocchi, con un velo di angoscia sul volto.
Non puoi evitare di non pensarci.
L'hai fatto, oramai. Se ti scoprono rischi di essere buttata in strada.
La tua vita crollerebbe.
Tranquilla, fra poco tornerai all'okiya. In pace. Da sola.
Quando sarai in camera tua, apri lo scrigno della tua anima, schiacciaci dentro tutto quello che ti affligge.
E chiudi tutto a chiave, mi raccomando. Ma non buttare mai via la chiave. Gli scheletri da dover nascondere, le ansie da voler ignorare non sono mai abbastanza...
E poi, chi lo sa, potresti utilizzare tutto a tuo vantaggio un giorno, no?!
Comunque sia, fuggi a gambe levate da questo inferno.
Proteggiti con i tuoi sentimenti.
Difenditi dal male che verrà, perchè prima o poi verrà, stanne certa!
Resisti, geisha!
Ricordi? Geisha significa artista!
Devi esser brava nel fare anche questo. Camuffare i propri tormenti è un'arte, alla fine!



Quindi, resisti geisha, resisti.

 

 

 

 

Ndrew’s Corner:

Salve a tutti! Onestamente questa shot non mi piace moltissimo.

Anzi, forse non trasmette quello che in realtà volevo.

Spero che chi legga, forse, riesca a cavarne qualcosa lo stesso!

Fatemi sapere cosa ne pensate!

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Capitolo 6
*** A lunatic's lament ***


Se solo tu potessi vedere...

Anzi, no. Meglio che non ci riesca.

Se soli scorgeresti qualcosadi me, scapperesti a gambe levate, senza mai voltarti indietro.

Forse sarebbe la scelta migliore.

Estremamente più salutare.

Non vedo perchè ti interessi poi così tanto vedere quelli che sono i miei pensieri.

Non riescoproprio a capirti.

Mi sorprendi, sai?

Forse un modo ci sarebbe, per impedritelo in maniera certa.

Dovrei sparire, per sempre.

Sappare da questo mio corpo, così non potrebbe poi testimonare niente!

E credici!

Meglio non sapere niente.

Non vedo perchè debba sporcarti con il mio pensiero, triste, inumano, devastatore.

Pensa ai baci, alle carezze, agli abbracci, alle risate, a tutto quello che di buono può essere, per te.

Non pensare a me, che non credo assolutamente nei piaceri della terra.

Non pensare a me, che miro ad una condizione di quiete, di requiem.

Per essere libero!

Per essere tranquillo!

Per non pensare alla fatica del dover vivere, del dover accettare le troppo pesanti conseguenze delle mie scelte!

Per non dover condividere nessun mio pensiero con nessuno!

Per non dover più stare troppo dietro al mio corpo!

Per essere finalmente me stesso, respirare l'aria pungente di una tormenta di neve, e volare via, libero.

Finalmente potendomi beffare della mia natura, della troppa tristezza, odio, fame ed ingiustizia!

Voglio solo che la mia anima viva in pace, si sieda da qualche parte per potersi calmare dopo anni di prigionia, per poi partire verso nuovi orizzonti, forse più piacevoli!

Voglio solo un pò di pace.

Requiem.

Quiete.

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Capitolo 7
*** Il cassetto ***


La vita è troppo breve per avere la pretesa di interessarsi dei fatti degli altri…

…oltre che dei propri!

Non concepisco perché così tanta gente voglia sempre farsi i fatti di tutti, sempre e comunque!

Esistono dei cassetti, che nessuno, per nessun motivo deve aprire, o cercare solo di sbirciarci dentro, oltre il proprietario.

Perché certa gente vuole capire cosa custodisco?

Cos’è che gli interessa tanto della mia anima…della mia essenza?

Cosa?

Certi miei pensieri, a volte, non piacciono neanche a me.

E non voglio che gli altri devono conoscerli, assaporarli, leccarli.

Solo io so cosa provo.

La mia repulsione verso gli uomini, troppo lascivi , astiosi.

Troppo…umani!

Fragili nella loro essenza, forti nella loro superbia!

Sempre lì, a cercare di scaricare sugli altri il peso della propria vita.

Non capiscono cosa, per me, sia il peso del vivere, a volte.

Chiedo solo di stare lontano.

Chiedo solo un po’ di pace, per me, per la mia anima.

Chiedo solo che certa gente la smetta di cercare di forzare il mio cassetto.

La mia anima è estremamente fragile.

Di cristallo cesellato.

Il mio cristallo…

…è MIO!

 

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