Raison d'etre di NevanMcRevolver (/viewuser.php?uid=90088)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Vorrei essere come la neve ***
Capitolo 2: *** Nelle carceri ***
Capitolo 3: *** La vera casa ***
Capitolo 4: *** Lunga vita al condannato a morte! ***
Capitolo 5: *** Geisha ***
Capitolo 6: *** A lunatic's lament ***
Capitolo 7: *** Il cassetto ***
Capitolo 1 *** Vorrei essere come la neve ***
Si
capisce quando nevica.
Gli
spigoli si arrendono.
Dei rumori rimane solo il loro eco.
Quando scendono i fiocchi si alza il volume del
silenzio.
Sarebbe bello essere uno di quei fiocchi, che vola,
leggero, spensierato, fin quando non tocca terra. Poi si
scioglie.
Anche per un solo istante, poter
volteggiare nell'immensità sarebbe stupendo.
Lontano da mille affanni, da mille pensieri, dalle
troppe angoscie, dalle troppe malignerie dell'umanità.
Sarebbe bello potersi godere la vita danzando
freneticamente, per poi scomparire per sempre, anche per un solo attimo.
Non ci sarebbe il cuore, a ricordarti le tante
sofferenze che ti hanno puntato.
Non ci sarebbero quei tormenti che magari sono
ancora lì, in lista d'attesa, per minarti con la loro
malsanità.
Poter volare, leggero, libero, nell'aria potrebbe
essere la cosa migliore che possa capitare.
E invece? Ti ritrovi con un cuore pulsante in mano,
che ti ricorda la tua misera condizione di ridicolo essere umano.
Questo Inferno sembra non voler finire.
Vorrei essere un fiocco di neve.
Quando scendono i fiocchi si alza il volume del
silenzio.
Quando scendono i fiocchi si alza l' urlo
muto dell'anima.
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Capitolo 2 *** Nelle carceri ***
Tutti
custodiscono
qualcosa nelle profonde
carceri dell'anima.
Qualcosa di sbagliato, di insensato, ma che ci fa paura.
Così tanta che ci fa tremare le gambe al solo pensiero.
Spuntano così le migliori maschere, che ci fanno vivere la
vana speranza
dell'illusione.
Si trova rifugio nelle note profonde di un absso, in quelle possenti di
un
pianoforte, o nella melanconia di un violino.
Si trova conforto in una canzone, in un disegno, in un buon libro.
Nel rifugio si gioisce.
Nel rifugio l'uomo abbandona la sua natura.
Per cercare di essere migliore.
Per cercare di dimenticare i propri rancori.
Per cercare di vivere la vita, pulsando assieme al suo cuore.
Muovendosi al suo ritmo.
Solo nella schiavitù del rifugio l'uomo è LIBERO.
Libero di amare, pensare, vivere!
Ecco, poi, che dalle profonde carceri qualcosa si muove.
Fa rumore. Gratta sulle pareti dell'anima.
Per la sua libertà.
Per la sua verità.
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Capitolo 3 *** La vera casa ***
Non
si può sfuggire dai trucchi dell'ipnotista.
Non
puoi non entrare nella tua vera casa per sempre.
Prima
o poi, senza che te ne accorga, ti condurrà
alle porte della tua vera dimora, nella tua anima.
E
quando entrerai, sarai investito in pieno dal caos, dalle
più bizzarre forme psichedeliche.
Monocormatiche
o policromatiche? Non importa.
Sarai
loro vittima.
Sarai
vittima di te stesso.
Colpevole
di aver trattenuto a freno troppo a lungo il tuo ego.
Timoroso
di rivelare troppo della tua vera identità.
Il
tuo vero spirito.
Saranno
rievocati i fantasmi del passato.
Saranno
riesumati gli scheletri dell'armadio.
Le
loro ossute mani ti toccheranno.
I
loro sudici baci ti sedurranno.
Le
loro angoscianti presenze ti distruggeranno.
E
allora non puoi far altro che fuggire via dalla casa e chiudere la
porta.
Poi
sollievo.
Ma
prima o poi ci ritornerai, stanne certo.
Tutti
ci devono ritornare, che lo si voglia o no.
Non
si può sfuggire dai trucchi dell'ipnotista.
Puoi
solo assecondarlo.
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Capitolo 4 *** Lunga vita al condannato a morte! ***
Mi chiamo
Kasumoto.
Non credo che vivrò a lungo, e volevo descrivere,
raccontare, confidare qualche mio pensiero.
A
qualcuno. Saresti disposto ad ascoltarmi?
Occhei,
fai come vuoi. Puoi fare anche finta di
ascoltarmi. Basta che parli con qualcuno.
Allora...da dove iniziare?
La mia
filosofia di vita?
Forse non ne
ho mai avuta davvero una. Sarà
perchè non sono mai stato un fervido credente, chi lo sa?!
Sta di fatto
che la mia unica certezza è che
tutto soffre. Si vive in una pena continua.
Lo dimostra
la nostra stessa nascita.
Veniamo al
mondo urlando, piangendo e scalciando.
Instabili. Ecco come siamo.
Per
quanto se ne voglia
dire, poi, l'uomo è maligno per natura. Appena vede uno
spiraglio di potere ci
si getta senza indugio.
C'è
chi afferma il
contrario, ma, forse, sbaglia: anche l'uomo più gentile, il
bambino più
innocente, l'anima più pura di questo mondo, ha provato,
anche per un solo
secondo invidia, gelosia, rancore.
In
fondo l'uomo è fragile.
Mortale. E la sua anima? Mi giro in continuazione intorno, e vedo solo
gente
che lavora freneticamente per fustigarsi, che lo sappia o no.
Vedo
solo individui che
sbiancano la loro anima, magari già pure come la neve, ma
che vogliono rendere
invisibile, impalpabile a tutti i costi.
E
vedo che tutti, poi, si
celano dietro quelle illusorie maschere di ottimismo e appagamento.
Non
so come descrivere
meglio questa mia sensazione!
Ecco
come mi sento,
perennemente, costantemente avvolto da questa nebulosa di ottimismo, di
appagamento.
Non
è normale come
cosa...credo.
Ma
non posso farci niente,
se poi mi sono sempre sentito fuori luogo.
Come
un pesce fuor d'acqua.
Perennemente osservato.
Forse
un arcangelo ad ali
spiegate avrebbe dato meno nell'occhio...
Mi
sentivo affogare quando
la gente mi diceva "Pensa positivo!".
La
cosa non mi riesce per
niente neanche ora, mi sento che manca l'ossigeno solo a pensarci...
Si!
Sono un pessimista
convinto! E allora? Preferisco più che la mia anima viva in
pace, e non usare
futili maschere di gioia.
Sono
sempre stato
ossessionato dal suo futuro.
So
che fra non molto si
scrollerà di dosso quella perversa sensazione di fastidio,
gli affanni, i
dolori, le pene, le malinconie che questa vita bastarda le ha riservato
in un
corpo malato, malato di morte non curabile.
Potreste
chiedermi "E
le cose belle?" Te le sei dimenticate?".
No.
Non le ho dimenticate,
ma le ho semplicemente trascurate. C'è così
troppo dolore per avere la mera
illusione di volercisi aggrappare a quella poca gioia (se è
veramente tale),
che magari, se pure si riesce ad acchiapparla, ti sfugge dalle mani.
E
cadi. Sprofondi in quel
baratro buio e silenzioso in attesa dell'impatto.
Beh,
credo che il mio, di
impatto, sia arrivato.
Non
ha fatto poi così tardi.
Sento,
finalmente, la pace.
Sono
sereno. Sapevo che
prima o poi me ne sarei andato.
Me
ne sono fatto una
ragione.
Grazie
per avermi sentito in
questi ultimi attimi della mia vita, amico mio.
Non
ci conosciamo, ma sei
mio amico, lo sento.
Grazie
ancora.
Ci
vediamo nell'aldilà?
Occhei,
lo prendo per un sì!
Tanto prima o poi ci rivedremo!
Addio,
mio fidato!
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Capitolo 5 *** Geisha ***
Il tuo
segreto è custodito, almeno, per questa notte,
geisha?
O il tuo
mondo andrà in rovina?
E mentre tu danzi, sui bei tatami della casa da tè, sulle
note di uno shamisen,
ti chiedi "E se venissero a saperlo?".
Hai ragione a chiedertelo.
Perchè lo sai fin troppo bene: per una geisha non
è dato amare. L'amore non è
per voi, purtroppo.
Ma tu ami, vero? Tu ami?
E chiudi i tuoi colorati ventagli con una certa malinconia.
Gli altri ti applaudono, ti ammirano.
Ti desiderano.
E mentre le loro menti viaggiano chissà dove, ti inginocchi,
con un velo di
angoscia sul volto.
Non puoi evitare di non pensarci.
L'hai fatto, oramai. Se ti scoprono rischi di essere buttata in strada.
La tua vita crollerebbe.
Tranquilla, fra poco tornerai all'okiya. In pace. Da
sola.
Quando sarai in camera tua, apri lo scrigno della tua anima,
schiacciaci dentro
tutto quello che ti affligge.
E chiudi tutto a chiave, mi raccomando. Ma non buttare mai via la
chiave. Gli
scheletri da dover nascondere, le ansie da voler ignorare non sono mai
abbastanza...
E poi, chi lo sa, potresti utilizzare tutto a tuo vantaggio un giorno,
no?!
Comunque sia, fuggi a gambe levate da questo inferno.
Proteggiti con i tuoi sentimenti.
Difenditi dal male che verrà, perchè prima o poi
verrà, stanne certa!
Resisti, geisha!
Ricordi? Geisha significa artista!
Devi esser brava nel fare anche questo. Camuffare i propri tormenti
è un'arte,
alla fine!
Quindi, resisti geisha, resisti.
Ndrew’s
Corner:
Salve a tutti!
Onestamente questa shot non mi piace
moltissimo.
Anzi, forse non
trasmette quello che in realtà volevo.
Spero che chi
legga, forse, riesca a cavarne qualcosa
lo stesso!
Fatemi sapere
cosa ne pensate!
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Capitolo 6 *** A lunatic's lament ***
Se solo tu
potessi vedere...
Anzi, no.
Meglio che non ci riesca.
Se soli
scorgeresti qualcosadi me, scapperesti a gambe levate, senza mai
voltarti indietro.
Forse
sarebbe la scelta migliore.
Estremamente
più salutare.
Non vedo
perchè ti interessi poi così tanto vedere quelli
che sono i miei pensieri.
Non
riescoproprio a capirti.
Mi
sorprendi, sai?
Forse un
modo ci sarebbe, per impedritelo in maniera certa.
Dovrei
sparire, per sempre.
Sappare da
questo mio corpo, così non potrebbe poi testimonare niente!
E credici!
Meglio non
sapere niente.
Non vedo
perchè debba sporcarti con il mio pensiero, triste, inumano,
devastatore.
Pensa ai
baci, alle carezze, agli abbracci, alle risate, a tutto quello che di
buono può essere, per te.
Non pensare
a me, che non credo assolutamente nei piaceri della terra.
Non pensare
a me, che miro ad una condizione di quiete, di requiem.
Per essere
libero!
Per essere
tranquillo!
Per non
pensare alla fatica del dover vivere, del dover accettare le troppo
pesanti conseguenze delle mie scelte!
Per non
dover condividere nessun mio pensiero con nessuno!
Per non
dover più stare troppo dietro al mio corpo!
Per essere
finalmente me stesso, respirare l'aria pungente di una tormenta di
neve, e volare via, libero.
Finalmente
potendomi beffare della mia natura, della troppa tristezza, odio, fame
ed ingiustizia!
Voglio solo
che la mia anima viva in pace, si sieda da qualche parte per potersi
calmare dopo anni di prigionia, per poi partire verso nuovi orizzonti,
forse più piacevoli!
Voglio solo
un pò di pace.
Requiem.
Quiete.
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Capitolo 7 *** Il cassetto ***
La vita
è troppo breve per avere la
pretesa di interessarsi dei fatti degli altri…
…oltre
che dei propri!
Non
concepisco perché così tanta
gente voglia sempre farsi i fatti di tutti, sempre e comunque!
Esistono dei
cassetti, che nessuno,
per nessun motivo deve aprire, o cercare solo di sbirciarci dentro,
oltre il
proprietario.
Perché
certa gente vuole capire cosa
custodisco?
Cos’è
che gli interessa tanto della
mia anima…della mia essenza?
Cosa?
Certi miei
pensieri, a volte, non
piacciono neanche a me.
E non voglio
che gli altri devono
conoscerli, assaporarli, leccarli.
Solo io so
cosa provo.
La mia
repulsione verso gli uomini,
troppo lascivi , astiosi.
Troppo…umani!
Fragili nella
loro essenza, forti
nella loro superbia!
Sempre
lì, a cercare di scaricare
sugli altri il peso della propria vita.
Non capiscono
cosa, per me, sia il
peso del vivere, a volte.
Chiedo solo
di stare lontano.
Chiedo solo
un po’ di pace, per me,
per la mia anima.
Chiedo solo
che certa gente la
smetta di cercare di forzare il mio cassetto.
La mia anima
è estremamente fragile.
Di cristallo
cesellato.
Il mio
cristallo…
…è
MIO!
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