Wake up, Harry! Wake up! - Esortazione in tre tempi - Perché ogni risveglio ci porti ad una nuova avventura o ad una nuova scoperta

di gattoridens
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Esortazione a Ron: fight! ***
Capitolo 2: *** Esortazione a Hermione: don't joke me! You know everything! ***
Capitolo 3: *** Esortazione a Harry: wake up, Harry! Wake up! ***



Capitolo 1
*** Esortazione a Ron: fight! ***


Wake up, Harry! Wake up!
Esortazione in tre tempi
Perché ogni risveglio ci porti ad una nuova avventura o ad una nuova scoperta


Ogni risveglio porta ad Harry dei nuovi pensieri. Con i suoi risvegli, il Prescelto ci racconta della complicata vita del migliore amico dei due Grifondoro più testardi della storia.
Ron/Hermione: senza ombra di dubbio!





I personaggi citati, purtroppo, non mi appartengono, ma sono indiscussa proprietà della Signora Rowling. Questa storia è stata scritta senza scopo di lucro alcuno.
God save the Row! E magari che la convinca anche a scrivere ancora...





"Ah, atesso stanno inzieme?" chiese Krum, perplesso.
"Eh... più o meno" rispose Harry.
 

Da Harry Potter e i doni della morte, di J. K. Rowling, cap.8 pag 141


Esortazione a Ron: fight!


Sembravano passati mille anni quella notte, al numero 12 di Grimauld Place, da quando erano fuggiti dalla Tana, il giorno del matrimonio di Bill.
Sembrava passata un'eternità da quando aveva visto per l'ultima volta il volto della sua Ginny.
Harry sospirò rigirandosi nel suo sacco a pelo: il ricordo della ragazza gli causava una miriade di emozioni, dalla penosa malinconia della lontananza, alla colpevole felicità di sapere che, nonostante fosse stato lui a lasciarla e a causarle tutto il dolore che Ron gli aveva rimproverato, lei lo avrebbe aspettato, sarebbe sempre stata sua. Un sorriso triste gli segnò il viso intanto che cercava gli occhiali che aveva abbandonato lì vicino per controllare che ora si era fatta. Mentre si ruzzolava, ingabbiato nel suo giaciglio e tastando dove avrebbero dovuto essere  i suoi preziosi occhiali, percepì che l'amico che dormiva al suo fianco si stava svegliando, forse proprio a causa sua e del malefico fruscio che generava il suo sacco a pelo.

- Harry? - biascicò la domanda con voce roca e impastata Ron
- Sì, Ron, sono io, non preoccuparti, torna a dormire -
- E come faccio con quel rumore infernale che fai? Miseriaccia, ma vuoi stare fermo? -
Esultando silenziosamente per aver intercettato i suoi occhiali e riconcedendosi il dono della vista, si rivolse all'amico bisbigliando:
- Shhh! Abbassa la voce o sveglierai Hermione! -
Nemmeno il buio che regnava nella stanza sembrava sufficiente a nascondere il marcato rossore che stava colorando di imbarazzo e senso di colpa il viso del giovane Weasley, che, cercando una scusa per discolparsi e abbassando notevolmente il tono di voce, sibilò indispettito:
- Figurati: se non si è svegliata col rumore che hai fatto tu, non si sveglierà di certo per due parole! Ma non potevi incantarlo, quel sacco a pelo, prima di fiondartici dentro? Magari avremmo dormito meglio tutti e due! -
Gli occhi di Harry si sgranarono per la sorpresa e, per lo stesso stupore, le sopracciglia si arcuarono vistosamente sporgendo al di sopra delle lenti: ma certo! Un incantesimo! Come aveva fatto a non pensarci? Ci era arrivato anche Ron... allora era proprio lui l'unico tontolone del trio...
- Accidenti, Ron, non ci avevo pensato! Grazie amico! Vediamo... che incantesimo posso usare? Non mi viene niente di appropriato... tu quale hai usato, Ron? -
Il rosso tossicchiò lievemente imbarazzato:
- Ehmmm... ecco... non saprei... -
- Non sapresti? -
- Già... ehm... il mio sacco lo ha incantato Hermione... -
Harry si corrucciò: Ron si permetteva di fargli la paternale, e poi, se non fosse stato solo per l'intervento di Hermione, anche lui sarebbe stato nella sua stessa situazione... però... certo che era stata proprio una sfacciata anche lei: aveva usato l'incantesimo sul sacco a pelo di Ron e di lui, invece, si era completamente scordata... ma a chi cercavano di darla a bere quei due? Anche Krum aveva capito che erano molto più che amici, solo loro si ostinavano a fingere di essere assolutamente in grado di nascondere i propri sentimenti... nascondere... già... e poi lui rimaneva senza incantesimo mentre Ron lo aveva... più chiaro di così!
Indispettito per essere stato palesemente dimenticato, decise che era ora di lasciar perdere i guanti di velluto con quei due, così snocciolò, quasi con noncuranza:
- Sai, Ron, al matrimonio di Bill, Viktor mi ha chiesto se tu ed Hermione state insieme... -
Il rosso accusò il colpo non troppo degnamente, iniziando a tossicchiare saliva ovunque, poi, con una vocetta acuta e terrorizzata si azzardò a chiedere:
- Come? E perché te lo ha chiesto? E tu, che gli hai detto? Hai detto qualcosa? Non gli hai detto niente, vero? Dimmi che non gli hai detto niente! -
- Quando hai sfoggiato la tua possessività nei confronti di Hermione e te la sei trascinata via a ballare, addirittura, Viktor ha messo al lavoro le sue doti logiche e, facendo due più due, gli è venuto il dubbio che, con grande probabilità, voi due vi foste messi insieme. E sì: gli ho risposto! Gli ho detto l'unica cosa che riesce a descrivere la vostra situazione! -
Il rosso versava già in una preoccupante crisi respiratoria, la sudorazione aveva raggiunto un grado tale da gridare il rischio alluvione, i suoi occhi rispecchiavano puro terrore.
- C-c-che intendi? Ha-Harry... di-dimmi... cosa gli hai risposto? -
- Non potevo negare l'evidenza, ma visto che, di per sé, la cosa non è ancora accaduta a livello ufficiale...-
- Ufficiale? - lo interruppe, sconvolto, Ron
- Eddai, smettila di fare il sostenuto! Ricorda che sei stato tu a obbligarmi a leggere quel libro che ti hanno regalato i gemelli! Le riconosco alcune mosse quando le vedo, e ti assicuro che si capisce che la stai corteggiando, anche spudoratamente, oserei dire! -
Harry guardava con sereno distacco il volto inorridito dell'amico di fronte a lui.
- Non puoi essere sicuro che la stia corteggiando sul serio! Magari sto solo vedendo se quel libro funziona davvero, insomma, una specie di esperimento... -
- Sì, certo, ne sono convinto, come di essere la Fata Turchina... Avanti, Ron, non fare il poppante! Per le mutande di Morgana, siamo amici! Che problema hai a lasciarti sfuggire che Hermione per te non è più solamente un'amica? Mica lo stai dicendo a Gazza, è con me che stai parlando: Harry, il tuo amico con cui stai rischiando la vita! - ammiccò il moro con uno sguardo terrificante che avrebbe, invece, voluto essere accattivante.
- Harry, davvero, io non... -
- Silenzio, non dire altro, non offendere la mia perspicacia! -
Il rosso sbuffò e riprese a chiedere all'amico impiccione:
- Harry, ho ammesso che sto usando i consigli di "Dodici Passi Infallibili per Sedurre una Strega", ma, per favore, dimmi: cosa hai risposto a Krum? -
- Ma come sei pesante... e monotono... e senza fantasia: sempre la stessa domanda... - Harry stava godendo un modo a stuzzicare la pazienza di Ron, che iniziava a boccheggiare, sconvolto dal sadismo del Bambino Sopravvissuto. A quella scena, che il giovane Potter considerava impagabilmente comica, decise di concedere, finalmente, la sua agognata risposta:
- Testualmente non me lo ricordo, ma mi pare di aver detto qualcosa che suonava come "più o meno" -
- "Più o meno"? "Più o meno"? - la voce del rosso risuonava stridula come non mai, nel tentare di trattenere le urla che avrebbero interrotto il riposo di Hermione e, soprattutto, le avrebbero svelato l'argomento di quella chiacchierata notturna - Come hai potuto? Noi-non-stiamo-insieme! non "più o meno"! Non stiamo insieme e basta! Ma ti pare? Io e lei siamo solo... siamo... amici... come con te! -
- Non è vero! Non siete "amici" come con me! Il mio sacco a pelo non è stato incantato! Non hai farfugliato il mio nome quando facevi l'avvelenato agonizzante! E non mi hai mai tenuto la manina mentre dormivo sui cuscini del divano che, guarda caso, le hai gentilissimamente offerto -
- Io non facevo l'avvelenato, io ERO avvelenato! E comunque non stiamo insieme! Noi non potremmo stare insieme: noi litighiamo! Non stiamo insieme! Non andiamo d'accordo, siamo sempre di pareri diversi e... non stiamo insieme! -
- Ho capito! Ma certo! Hai paura! Hai paura di essere rifiutato nel caso cercassi di approfondire il vostro rapporto! -
Harry iniziò a ridacchiare scompostamente mentre l'altro lo guardava di sottecchi, in un misto di espressioni tra l'arrabbiato, il colpevole e l'imbarazzato... Harry aveva fatto centro, e tutti e due ne erano coscienti.
Ripresosi dal raptus ridanciano, il Prescelto cercò di ridarsi un po' di contegno e si sentì in dovere di dire qualche parola di conforto all'amico, dopo averlo deriso in modo così soddisfacente:
- Dai, Ron, non fare quella faccia, dopotutto avrai notato anche tu che non le sei indifferente... dovete solo decidervi e smettere di girare intorno alla questione. D'altra parte tutti facciamo il tifo per voi, e poi, davvero, certe volte siete anche divertenti da vedere, ma tutto questo vostro tira e molla, adesso, comincia a diventare pesante, pensa che anche tuo padre... -
- Mio padre? Ma c-c-come? Parlate di me ed Hermione tu e mio p-p-padre? - balbettò Ron in preda ad una crisi di panico;
- Non è che ne parliamo proprio, ma a volte scappa qualche battuta, e comunque non è solo lui, ma tutti! -
- Tutti? Harry, cosa intendi con "tutti"? -
- Mmmmm... vediamo... la tua famiglia, i nostri compagni di stanza, anzi, più o meno tutti a Grifondoro, poi Hagrid e, una volta, ho sentito anche la McGranitt che si meravigliava di quanto foste... aspetta, come erano le parole precise? Ah, sì: ciechi e sordi! Poi si è lamentata del fatto che purtroppo tutti gli altri invece ci sentissero benissimo e che le vostre sfuriate non facevano assolutamente bene ai suoi timpani! -
Ron incassò il colpo: addirittura l'insegnante di Trasfigurazione... allora la situazione era davvero così sfacciatamente palese a tutti tranne che a loro due?
- Eddai, Ron, su col morale: devi solo darti una svegliata, vedrai che poi andrà tutto bene! -
- Oh, grazie mille... mi mancava proprio un consiglio del genere... Ma come puoi dirmi una cosa così? Stiamo parlando di Hermione, la strega più dotata di Hogwarts, la perfetta Hermione Granger, quella coraggiosa e altruista, quella che è stata scelta da Viktor Krum per andare al Ballo del Ceppo, quella che ha sempre la risposta giusta... insomma, Harry, lei può ambire a molto di più di quello che sono io... e vorrei davvero poterla vedere felice, un giorno, quando tutta questa storia sarà finita... e penso che ci siano persone più adatte di me, per questo... -
- Hey, Ron, non abbatterti, e poi, chi sarebbe meglio di te? Non vorresti farmi credere che preferiresti vedere Herm con un tipo, ad esempio,  come McLaggen! -
Ron guardò l'amico come se avesse davanti un vermicolo:
- No! Ma sei pazzo? Penso che lei sceglierebbe qualcuno di molto meglio! -
Harry era pensieroso: in fin dei conti Hermione aveva già scelto qualcuno come McLaggen, o meglio, aveva già scelto McLaggen, una volta... e tutto ciò per fare dispetto a Ron... ma non poteva dirlo... almeno non in quel momento in cui il suo amico aveva deciso di lasciarsi andare a confidenze che non gli aveva mai fatto: non lo avrebbe interrotto per nulla al mondo!
- Sai, sono sicuro che lei vorrebbe accanto un tipo simpatico, coraggioso, intelligente, poi secondo me dovrebbe essere abbastanza comprensivo, se no non potrebbe sopportarla quando fa la "so tutto io", poi sarebbe meglio che avesse anche qualche risorsa economica in più rispetto a me, perché lei si merita il meglio -
Il rosso stava vagando coi pensieri in un altro universo, ma con un sospiro scoraggiato si riancorò alla realtà e spostò il suo sguardo dal vuoto agli occhi verdi e profondi di Harry, scrutò qualche istante in quelle iridi smeraldine, poi, sospirando ancora, concluse i suoi pensieri:
- Penso che lo conosca già, un tipo del genere... mi dispiace dirlo perché non vorrei vederli insieme, ma per lei sarà sicuramente la scelta migliore... -
Harry, perplesso da questa ultima affermazione cercò di far mente locale su chi potesse essere il tipo di cui parlava Ron, poi, in un lampo, si riscosse: aveva capito!
- Ma Ron! Guarda che Hermione non pensa assolutamente a Viktor in quel senso! Lo dovresti sapere che quel poco che c'è stato fra loro è stato solo una cosa passeggera! Ora lo considera solo un amico! -
Ron scosse la testa con arrendevolezza: Harry non aveva capito.
Decise che non era il momento di svelargli quella sua impressione su chi fosse il ragazzo giusto per Hermione, probabilmente il Prescelto era lontano anni luce dal pensare a questa possibilità, in fin dei conti si rendeva conto che l'amico era veramente preso da Ginny, e sapeva anche che l'avverarsi di questa prospettiva avrebbe fatto molto soffrire sua sorella, ma Hermione era la sua priorità, ed Harry sembrava il candidato ideale.
- Ora dovresti ritenerti soddisfatto: non ho mai detto a nessuno cose così... intime... Spero che non ne farai parola con lei... -
- Ok, non le dirò nulla della nostra conversazione, ma tu devi promettermi che cercherai di parlarle, di chiarire -
- Ma Harry... -
- Niente "ma"! Promettilo! -
- Va bene... prometto. Dai, adesso vediamo di dormire un po', altrimenti altro che svegliarsi... -
Harry avrebbe voluto protestare alla subdola mossa messa in azione dall'amico per togliersi dall'impiccio di quella scomoda conversazione, ma, in un certo senso, aveva ragione: dovevano dormire almeno un po'.





A volte ritoranano...

Eh... sì! Sono tornata!
Chiedo scusa a chi mi ha atteso per così tanto... più di un mese... e anche a chi sperava che mi fossi tolta dai piedi... ma dopo mille vicissitudini passate da me e dal mio pc, rieccomi qui con una nuova cosetta in tre capitoli.
Avrei voluto aver ben chiaro il finale di ciò che sto scrivendo, ma visto il dilatarsi dei miei tempi di reazione (il secondo capitolo è già scritto, ma a seconda di come si evolverà il terzo potrebbe cambiare, quisndi aspetto a postarlo fino a che non avrò ben chiare le intenzioni dei personaggi...) e, soprattutto, grazie alla odierna scoperta che una carissima ragazza, mia "quasi" omonima oltretutto, sta leggendo e lasciando recensioni alle mie storie in questo momento di astinenza da pubblicazione, mi sono sentita così gasagonfianta da decidermi a pubblicare questo primo capitolo.

Curiosità?

Per la serie: cose che non interessano a nessuno, ma che mi stupiscono sempre di più.
Come per "Il vagabondo", ho avuto l'ispirazione per questa storia mentre ero in bagno per levaquazione idrica serale, se non che mi ritrovavo a concentrare i miei pensieri sulla lavatrice che centrifugava e sul bucato steso... (ciò sarà palese nel secondo capitolo...), comunque, mi ritrovo a considerare che la salute della mia mia mente sia sempre più vacillante: è normale ispirarsi al bucato???????

Già che ci siamo colgo l'occasione!

Considero diventata una mia abitudine ringraziare personalmente le persone che mi lasciano recensioni o che inseriscono le mie storie nelle preferite, ma più raramente, purtoppo, e chiedo scusa per ciò, lo faccio con chi, addirittura, mi ha inserito negli autori preferiti. Devo ringraziarvi veramente molto perchè si un riconoscimento davvero importante, quindi, con questo primo capitolo, colgo l'occasione di non avere ancora recensioni da ricambiare e mando a voi, un mio saluto speciale e un abbraccio fortissimo!
Grazie: act, FraFri95, frutti_di_bosco, lisylisy, murderangel, Nabiki93, pikkolaperv, Sif, _Lety_

Un bacio,
Elisa

P.S.: UN GRANDE GRANDE RINGRAZIAMENTO AL MIO AMICO REFFY PER AVERMI INSEGNATO AD INSERIRE LE IMMY! THANKS!

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Capitolo 2
*** Esortazione a Hermione: don't joke me! You know everything! ***


Wake up, Harry! Wake up!
Esortazione in tre tempi
Perché ogni risveglio ci porti ad una nuova avventura o ad una nuova scoperta


Ogni risveglio porta ad Harry dei nuovi pensieri. Con i suoi risvegli, il Prescelto ci racconta della complicata vita del migliore amico dei due Grifondoro più testardi della storia.
Ron/Hermione: senza ombra di dubbio!





I personaggi citati, purtroppo, non mi appartengono, ma sono indiscussa proprietà della Signora Rowling. Questa storia è stata scritta senza scopo di lucro alcuno.
God save the Row! E magari che la convinca anche a scrivere ancora...



Esortazione a Hermione: don't joke me! You know everything!


Dopo essesi rigirato tutta notte nel suo frusciante sacco a pelo, il risveglio non era stato dei migliori: Hermione, perfettamente vigile e riposata, aveva ritenuto che le sei di mattina fossero un orario di sveglia adatto alle esigenze di un gruppo di diciassettenni inseguiti da schiere di mangiamorte. Purtroppo non aveva tutti i torti, "vigilanza costante" era stato anche il motto di Moody, ma la nottata era stata davvero pesante ed Harry era proprio mal disposto in proposito allo sgusciare fuori dal suo caldo involto da campeggio. Detto e fatto, il Prescelto supplicò un po' di pietà all'amica che, vedendolo  così provato, pensò di non fargli pesare ulteriormente la difficile impresa che avevano appena iniziato, così gli concesse il tepore del sacco a pelo ancora per qualche istante:
- Ma solo giusto il tempo in cui il tuo amico Ronald sarà in bagno, poi toccherà a te, e niente storie! -
Concluse la riccia minacciando entrambi i compagni di avventura con un indice rivolto alle loro persone.

Harry ed Hermione erano rimasti soli, lui, ancora avvolto nel suo confortevole giaciglio, osservava l'amica intenta a riordinare dei vestiti appena lavati ed asciugati. Trovò che Hermione mettesse sempre molta cura in quello che faceva, anche se si trattava solo di ripiegare... cosa stava ripiegando? Il bambino sopravvissuto si concentrò meglio per riuscire ad identificare che cosa Hermione stesse riponendo con tanta delicatezza nella sua borsetta incantata...
- Ecco: ci risiamo! -
Sbottò Harry con tono infastidito; Hermione gli rivolse uno sguardo interrogativo, non capendo cosa stesse accadendo all'amico...
- Che c'è? Sta succedendo qualcosa? -
Harry la guardava in tralice, celando una sorta di divertimento che, in realtà, lo animava dentro: l'avrebbe messa a disagio in un battibaleno! La vendetta perfetta all'essersi dimenticata di incantare anche il suo sacco a pelo!
- A me lo chiedi? -
Hermione lo guardava disorientata ancor più di prima
- Harry... sei sicuro di star bene? -
- Mmmm... sì, direi di sì, la domanda da fare, invece, è: sei sicura di stare bene tu, Hermione? -
- Non capisco... -
- Già! Lo so! Io invece capisco: capisco tutto! -
- Harry, mi stai facendo paura... -
Il moro sbuffò: era ora di affondare:
- Stai piegando con amore le mutande di Ron -
Hermione fissò per un secondo ciò che teneva ancora in mano: un paio di boxer dei Cannoni di Chudley: non poteva negare.
- Be', ho fatto il bucato e ora... -
- Le mie cose non le pieghi mai: me le passi pulite ed asciutte, al resto poi ci penso io -
Hermione stava per ribattere, ma Harry la pecedette:
- E non hai incantato il mio sacco a pelo -
Hermione, boccheggiante, avrebbe voluto rispondere alla provocazione, ma il Bambino Sopravvissuto aveva ancora delle cose da dire:
- E la prima notte qui avete dormito mano nella mano... no! Non ti azzardare a smentire: l'ho visto! -
Hermione, capendo che la tirata di Harry non era ancora finita, incrociò le braccia e, arricciando le labbra insoddisfatta, si arrese ad ascoltare ciò che il suo migliore amico aveva da dirle:
- Bene. Sappi che la cosa potrebbe anche non interessarmi, ma siete i miei migliori amici e devo avvisarvi: Viktor, al matrimonio di Bill, mi ha chiesto se adesso tu e Ron state insieme. -
La riccia rimase spiazzata dall'affermazione, poi, di botto, arrossì e, in preda ad una strana sorta di isteria, cominciò a bombardare Harry con un mare di domande:
- Come? Viktor? Al matrimonio? Quando? Come ha fatto a pensare questa cosa? Insomma: cosa gli ha fatto venire in mente una cosa simile? Vuol dire che  ho fatto qualcosa che glielo ha fatto pensare? Be', sicuramente, altrimenti non lo avrebbe pensato. Ma cosa? Oh, porca puffola, forse non sono stata abbastanza calorosa nell'accoglierlo e lui ha pensato che io adesso fossi sentimentalmente impegnata, oppure... -
- Hermione... -
- ... oppure è perché ero seduta accanto a Ron e non avendo visto anche Harry, ha immaginato che se stavo vicino a Ron, pur non essendoci l'altro nostro amico, forse le cose tra noi erano più intime... -
- Hermione... -
- ... accidenti, e se non fosse così? Se ci fosse qualcosa di più palese, invece, magari mi ha beccata con un qualche sguardo compromettente nei confronti di Ron, o invece, mi ha vista sospirare, oppure...
- Hermione! -
La ragazza trasalì al richiamo quasi gridato del Bambino Sopravvissuto
- Finalmente ti sei fermata! Per la barba di Merlino, sei partita in quinta! - Harry decise di che era arrivato il tempo di sgusciare fuori del suo caldo giaciglio: il momento era importante
- Ascolta, Herm, non hai fatto niente di particolare che facesse pensare che tu e Ron foste una coppia, piuttosto direi che tutto il vostro atteggiamento, il vostro modo di sorridervi, tutto quello che vi dite e come ve lo dite... tutto di voi fa pensare che stiate insieme... anche se non è così... ma, Hermione, non ti sembra che sia ora di mettere un po' in chiaro le cose, che sia arrivato il momento di parlarvi ed affrontare la questione? Ma ti sei sentita qualche secondo fa? Non puoi andare avanti così! -
La riccia sospirò sconfitta, con aria abbacchiata si lasciò scivolare a sedere accanto ad Harry, con uno sguardo triste e perso riprese a ripiegare la biancheria del rosso. Harry pensò che fosse strano vedere Hermione, lei che era sempre così decisa e combattiva cadere in uno stato depressivo con tanta arrendevolezza.
- No, Harry, non posso andare avanti così, ma non voglio parlarne con Ron. Conosco i miei sentimenti, e probabilmente li conoscono tutti tranne lui, naturalmente, ma non voglio imbarcarmi in un'impresa impossibile: già più di una volta ho tentato di avvicinarmi a Ron, e tu lo sai, ma lui si è sempre comportato come un... un.. brutto caprone! Insomma, non voglio neanche pensarci a tentare un'altra volta la sorte: non voglio illudermi ancora per poi ritrovarmi di fronte la Lavanda di turno... non sopporterei un altro rifiuto da Ron, piuttosto preferisco non provarci nemmeno... non sono il tipo di ragazza che può conquistarlo... -
La voce di Hermione era provata e lasciava trasparire il dolore che provava, ma Harry, invece di lasciarsi sopraffare dalla tristezza dell'amica trovò un nuovo slancio:
 - Non prendermi in giro, Herm! Sei la persona più intelligente che io conosca: non posso credere che tu non ti sia resa conto che anche da parte di Ron ci sia molto di più che il semplice sentimento di amicizia, per forte che possa essere, insomma, Hermione, io ti voglio un bene dell'anima, più che ad un'amica, sei come una sorella, ma il bene che ti vuole Ron è di tutt'altra portata, e non dirmi che non te ne sei accorta, perché non ci credo! -
Hermione sospirò:
- Lo so, Harry, o almeno lo spero... cioè, ho visto che con me ha degli atteggiamenti particolarmente protettivi, che è geloso, ed ultimamente ha anche iniziato a farmi dei complimenti e, ti giuro, non ti puoi immaginare come mi riempia di soddisfazione quando lo colgo intento a guardarmi... sì, non posso dire che non mi sono accorta che anche Ron mi considera più della semplice amica secchiona che ero prima, ma ho paura che tutto ciò sia solo una mia illusione, e poi, davvero Harry, l'incubo di ritrovarmi a faccia a faccia con un'ipotetica nuova Lavanda mi fa venire i crampi allo stomaco... e poi, mi imbarazza ammetterlo, fino ad ora sono stata la sola tra i due a fare il primo passo, lui si è sempre limitato a mandare all'aria tutti i miei sforzi... vedi Lavanda..., insomma, sto cercando di dire che vorrei che, una volta tanto, sia lui a trovare il coraggio di avvicinarsi a me. Devo ammettere che ultimamente si è dimostrato molto premuroso nei miei confronti, come ti dicevo, ma sono tutte attenzioni che non arrivano mai fino in fondo... per la barba di Merlino! Sono una ragazza anche io! Voglio essere corteggiata, voglio che trovi il coraggio di dirmi quello che prova per me e voglio che lo faccia di sua iniziativa, non perché ci sono io lì a spronarlo in mille modi! Voglio che sia una cosa che venga da lui! -
Harry arricciò il naso pensieroso... in fondo anche lui non era propriamente il mago del primo passo... riportò alla memoria il suo secondo anno ad Hogwarts, quando Ginny gli dedicò quella strana dichiarazione a San Valentino e gli venne da sorridere, per poi trovarsi subito sull'orlo di un baratro quando l'immagine della bambina rossa si sovrappose quella della magnifica ragazza che gli aveva fatto il regalo di compleanno più bello di tutti solo qualche giorno prima. Era sempre stata lei a farsi avanti, era lei che lo aveva trascinato verso sé, era lei che aveva lottato per lui, che aveva atteso e che lo stava ancora aspettando, ed era ancora lei che lo  aveva compreso e non aveva pianto, era lei, e solo lei, la persona che lo teneva ancora in vita. Lei. Si ripromise che se fosse uscito vivo da quella storia le avrebbe chiesto perdono per non averle mai detto quanto fosse importante per lui, quanto rappresentasse la sua stessa vita. Se ne fosse uscito vivo, il prossimo passo lo avrebbe fatto lui. Perchè era il minimo che potesse fare: dirle quanto lei fosse la cosa più bella al mondo.
Risvegliandosi dai sui pensieri, Harry si sentì a disagio, e, senza pensarci e senza capire veramente il senso di ciò che stava per dire, sussurrò, più a sé che ad Hermione:
- Forse Krum si sbagliava: non possono stare insieme due persone che non riescono a dirsi quanto si vogliono bene..., chi non riesce a farlo non merita la fortuna che l'altro gli riservi il proprio amore... -
Così dicendo si alzò e uscì dalla stanza lasciando sola una Hermione sconvolta che stringeva al cuore un calzino spaiato di Ron.





Ringraziamenti e saluti:
Prometto: sarò breve!
Un grazie immenso a tutti quelli sono passati di qua, a chi ha messo la storia nei seguiti e/o nei preferiti!
Un saluto speciale alle fantastiche ragazze che mi hanno lasciato un commento: siete delle stelle! Adoro confrontarmi con voi!

act: Ciao carissima! Eh, sì: sono tornata... magari cercherò di essere meno infestante di prima... cioè, da settembre a gennaio ho scritto 11 ff di cui 2 a capitoli... era proprio ora di depurarsi un po' dalla mia presenza! Adesso vedrò di andarci un po' più piano, così da non provocare indigestioni da gattoridens... Sono felice che ti sia piaciuta la battuta sulla "perspicacia", perché mi riporta col ricordo alla mia adolescenza quando per prendere bonariamente in giro la mia amica Federica che cadeva dalle nuvole le dicevo "tu sì che sei perspicace!"... bei tempi... ma che discorsi da nonna nostalgica! Va be', vista l'età ci stanno anche... ma sorvoliamo... avevo promesso di essere concisa, quindi: un bacione ed un salutone!

Sif: Ciao tesora! Contenta che ti sia piaciuto questo Harry subdolo e petulante: a me Harry piace anche così, un po' schizoide e ampiamente complessato, che se la prende per una piccola differenza subita, un po' sadicuccio nel punzecchiare gli amici, ma anche tanto premuroso... e pure un po' depresso... se no, che Harry sarebbe? Non vorrei darti una delusione, ma si vede che il periodo di lontananza ha un po' falsato le onde celebrali che ci legavano... mi dispiace dirtelo... ma niente Horcrux... almeno non in questa storia... sorry... sarà per un'altra volta (contaci! Non la prossima, ma una volta di sicuro!). A presto, quasi coetanea!

Nabiki93: Ma grazie per la fantastica accoglienza! Ebbene sì: Harry mi ispira da morire... è un personaggio così malleabile che si presenta di spontanea volontà per le parti sclero-comiche, e per via del suo legame con entrambi i miei piccioncini si presta allo scopo! Forse, a volte, ne approfitto troppo di lui e lo faccio un po' impazzire ed estremizzo le sue reazioni... ma, davvero, lo stimo tantissimo! Certo che non è solo Ron a farsi troppi problemi, anche Hermione non scherza! Vedremo come andrà a finire... (cioè: io dovrei già saperlo, almeno a grandi linee, ma non si sa mai... magari mi viene da cambiare qualcosa in corso di correzione... ipotesi altamente possibile... e stravolgo tutto...). Ti aspetto al finale!

lisylisy: ciao cara! Sono felicissima di trovarti anche qua! Sei davvero un tesoro! Non merito davvero tutti i complimenti che mi hai lasciato anche nelle altre storie. Ho letto da qualche parte che hai problemucci con la profe d'Italiano, o sbaglio? Be', non so se la cosa possa esserti di conforto, ma il fatto che ti piaccia leggere volge sicuramente a tuo favore, perché si può imparare molto se si fa attenzione a ciò che ci passa sotto gli occhi (magari per approfondire meglio il discorso ci sentiamo per posta elettronica...). Spero di continuare a vedere il tuo nick tra le recensioni! Un bacio mia quasi omonima! P.S. : sì, l'Harry in pigiama è mio... non è un capolavoro, ma mi diverte molto disegnare, e quando mi è uscito questo non ho resistito dal pubblicarlo....^^

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Capitolo 3
*** Esortazione a Harry: wake up, Harry! Wake up! ***


Wake up, Harry! Wake up!
Esortazione in tre tempi
Perché ogni risveglio ci porti ad una nuova avventura o ad una nuova scoperta


Ogni risveglio porta ad Harry dei nuovi pensieri. Con i suoi risvegli, il Prescelto ci racconta della complicata vita del migliore amico dei due Grifondoro più testardi della storia.
Ron/Hermione: senza ombra di dubbio!





I personaggi citati, purtroppo, non mi appartengono, ma sono indiscussa proprietà della Signora Rowling. Questa storia è stata scritta senza scopo di lucro alcuno.
God save the Row! E magari che la convinca anche a scrivere ancora...




Esortazione a Harry: wake up, Harry! Wake up!


Harry si alzò di soprassalto, madido di sudore. Ancora: l'aveva sognato ancora!
La cosa era diventata un incubo: dalla notte della battaglia non faceva altro che rivedere sempre la stessa scena ogni notte...

"Le zanne di Basilisco caddero con un gran fragore dalle braccia di Hermione. Corse da Ron, lo abbracciò e lo baciò sulla bocca. Ron gettò via le zanne e il manico di scopa e rispose con tanto entusiasmo che sollevò Hermione da terra."*
 
Certo, non era come quando i suoi sogni erano frequentati dalle ire di Voldemort, ma per lui era comunque sconvolgente! Sarà stato che aveva trovato il loro tempismo alquanto inappropriato, o che, effettivamente, ora si trovava nei panni che aveva già vestito Ron di "fratello" della ragazza e non era riuscito a cogliere quanto fosse scioccante trovarsi da quella parte della barricata se non proprio ora... fatto sta che l'animo dell'Eroe che aveva sconfitto il Mago Oscuro era in subbuglio e non gli permetteva una notte di agognato riposo, ma, anzi, gli metteva innanzi, con una ricorrenza maniacale, la scena a cui aveva assistito che poneva su un piatto della bilancia la battaglia più cruenta del mondo magico e dall'altra parte i suoi due migliori amici che decidevano fosse l'ora adeguata a scambiarsi lungo - molto lungo - e appassionato - troppo appassionato - bacio - uno di quelli completi... con lingua e tutto... - proprio davanti ai suoi occhi! Va be' che li aveva sempre spronati a dichiararsi e farla finita una volta per tutte con le loro turbe mentali (e a volte anche ormonali) che doveva sempre subirsi, ma era proprio necessario farlo in quel momento? Non potevano aspettare che tutto fosse finito?

"«Vi pare il momento? [...] Ehi! C'è una guerra là fuori!»
Ron e Hermione si separarono, ma rimasero abbracciati.
«Lo so, Harry» ribatté Ron, con l'aria di chi è appena stato colpito in testa da un Bolide, «quindi ora o mai più, no?»" *

No, in effetti aveva ragione Ron: forse, quando tutto sarebbe stato finito, sarebbe potuto essere troppo tardi, irrimediabilmente... ma allora, perché non prima? Dovevano essere proprio sotto minaccia di morte per darsi una svegliata? Se avesse immaginato che quello era il solo modo ci avrebbe pensato lui, con qualche schiantesimo ben assestato, a minacciarli, e invece ci aveva provato con le buone, lui, cercando di farli ragionare... tsè, avrebbe dovuto dirlo chiaro e tondo, il cappello, al loro primo anno: con i Grifondoro niente da fare, sono cocciuti, non cercate di parlargli!
Certo, anche lui era un Grifondoro e ne andava fiero, ma riconosceva anche in sé una certa caparbietà che era facile a sfociare nella testardaggine. Doveva essere davvero un marchio di fabbrica dei rosso-oro!
Certo! Proprio così! Anche Ginny era molto determinata, a volte all'inverosimile... Ginny... il pensiero della sua ragazza era in grado di addolcirlo all'istante, ed anche questo sfogo di acidità che aveva in atto si era dissipato al solo pensiero di lei... Lei: balsamo sulle ferite della sua anima... Harry sorrise: si era ripromesso di essere lui a dichiararsi per primo non appena tutto fosse finito, ma la sua bella lo aveva battuto di nuovo sul tempo: neppure il dolore per la perdita del fratello l'aveva fermata e, con la sua rinomata tenacia aveva reclamato ciò che lei riteneva sua esclusiva proprietà: Harry. E da quel momento il Ragazzo Sopravvissuto aveva vissuto il periodo migliore della sua vita, accanto al suo angelo, al suo sole. Ora niente poteva oscurare il loro cammino... la sua vita era perfetta. Il romanticismo dei pensieri di Harry, però, venne miseramente interrotto da un poco elegante grugnito che gli era stato elargito dal compagno di stanza. Ron stava ancora dormendo, ma probabilmente qualcosa disturbava il suo riposo, forse qualche incubo della battaglia...
-Her...io..ehhh -
No. Niente incubi da battaglia.
Certo che si agitava ben bene mentre sognava la ragazza che gli piaceva... chissà poi se si erano più parlati dopo quel famoso bacio... Harry ne dubitava fortemente: la morte di Fred, il funerale delle vittime della battaglia e la partenza dell'amica per l'Australia, dove sarebbe andata a cercare i genitori per sciogliere l'incantesimo di memoria che lei stessa gli aveva imposto, erano fatti che si erano susseguiti ad un ritmo così serrato che nessuno era riuscito a prendersi dei momenti personali, figurarsi loro, poi, con tutti i problemi che si facevano di solito, se avevano provato a parlarsi... assolutamente improbabile, per non dire impossibile... dato che la certezza matematica non poteva averla... però: che amico del piffero che era stato... sorrise: era così preso dal godersi la sua nuova vita con Ginny che aveva per un po' abbandonato la ricerca della felicità per i suoi amici... ma non si sentiva poi così in colpa, dopotutto... e sorrise ancora assaporando un po' dei ricordi delle ora che passava con la sua ragazza, poi, deciso a riaddormentarsi per bearsi ancora un po' del comodo sonno in un letto caldo e accogliente, si sotterrò sotto le coperte, ripromettendosi che al risveglio avrebbe ricominciato a stuzzicare i suoi amici: Hermione sarebbe tornata proprio quel pomeriggio e quale miglior benvenuto poteva attenderla, se non un amico che cercava di portarla sulla strada della felicità?
 
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Il risveglio alla Tana era stato, come sempre, ottimo: la signora Weasley, che ultimamente cercava di convincere Harry a chiamarla Molly (ma lui sospettava che il suo obiettivo fosse, in realtà, "mamma") serviva a tutti delle colazioni faraoniche, viziando in particolar modo Harry, forse per tentare di corromperlo passando dalla sua gola... ma la parte migliore della giornata era sicuramente stata quando uno sbuffo caliginoso dal caminetto annunciò l'arrivo di Hermione. Era stato davvero bello rivederla: gli era mancata molto, sia come amica che come "sorella".
Dopo aver salutato tutti, essere stata sommersa da domande sul suo viaggio, sull'Australia, sui suoi genitori, e dopo aver tranquillizzato tutti gli animi confermando la buona riuscita di tutto, finalmente, l'appena riunito Trio dei Miracoli si concesse un po' di sana intimità all'ombra di uno degli alberi che troneggiavano nel giardino della Tana.
Il tempo era sereno ed il calore del sole era temperato da una leggera brezza che non infastidiva. I tre ragazzi non si erano detti poi molto, ma per loro andava bene anche così: bastava stare insieme. Qualche battuta qua e là, il sorriso sulle labbra e gli occhi pieni di gioia: questo era quello che sarebbero stati d'ora in poi, non più dei ragazzini cresciuti troppo in fretta, ma delle persone che potevano godere delle cose belle che la vita offriva.
L'idilliaco ritrovo venne per un attimo interrotto dall'arrivo di Ginny, l'unica che non aveva potuto accogliere il ritorno dell'amica, ma non fu in alcun modo un'intrusione sgradita, anzi: Hermione era felice di poter abbracciare la piccola di casa Weasley, e Harry non riusciva a perdere quell'espressione di beata catalessi che lo coglieva ogni volta che vedeva la sua bella.
Il saluto della rossa passò da Hermione al suo fidanzato, che si riprese senza tentennamenti dal suo stato trasognato portando grande attenzione alla ragazza, fino a scordarsi per un attimo la presenza dei suoi migliori amici. Questi, da parte loro, nonostante non mostrassero segni di disapprovazione evidenti, arrossirono e iniziarono a guardarsi attorno, ovunque, ma mai l'uno verso l'altro o verso il terzo membro del gruppo che era impegnato in attività ricreative piuttosto personali che portavano i piccioncini ad estraniarsi dal resto del mondo e ciò fu protratto finché un Ron dal colorito particolarmente rubicondo mostrò un po' di malessere alle corde vocale schiarendosi rumorosamente la voce. Finalmente la sua sorellina si ricordò che era lì principalmente per salutare Hermone e, con una vigorosa spintarella, allontanò, non senza un certo imbarazzo, il suo bel principe, il quale, contrariato e con sguardo interrogativo, non capì subito il motivo ti tale gesto, finché un'occhiata assassina della giovane Weasley lo scaraventò nella tangibile realtà: si era dato da fare con la sorella del suo gelosissimo amico, proprio di fronte a questo. Fu solo in questa occasione che Harry Potter riuscì a battere Ron Weasley in questione di rossori. Harry si preparò sulla difensiva, ma sembrava che per una volta Ron non avesse proprio voglia di lanciarli battute sarcastiche al vetriolo o di mettergli il muso, tantomeno di propinargli la solita ramanzina, così il Ragazzo Sopravvissuto si concesse un sospiro di sollievo e, prendendo per mano la sua dolce metà riprese posto in mezzo ai suoi amici accompagnato dalla ragazza della sua vita.
Lì per lì non ci fece caso, probabilmente perché troppo felice di essere scampato all'ennesima sfuriata dell'amico, ma l'atmosfera della gioviale riunione tra amici si era fatta strana... ad un certo punto, però, Harry si accorse che Ron e Hermione si lanciavano strane occhiate, come se sapessero qualcosa la cui conoscenza era a lui preclusa, un po' come la prima volta che era arrivato a Grimauld Place... che ci fosse veramente sotto qualcosa?
Il cervello di Harry cominciò a sondare varie ipotesi disastrose sul mondo della magia, ma le scartò (dopotutto ora era informato di ciò che accadeva sia ai maghi che ai babbani, non era più relegato in una stanza in Privet Drive), quindi sospettò che i due fossero stati informati di qualche falsità della stampa che lo scherniva o cose del genere, ma anche questo gli sembrava strano: leggeva sia la Gazzetta del Profeta che il Cavillo... Si incupì e si chiuse in un angolo personale della sua mente per poter vagliare diverse possibilità, cosicchè, concentrato e lontano anni luce da ciò che lo circondava, non si accorse di avere sei occhi puntati addosso.
- Che gli è preso? -
- Non saprei... sembra su un altro pianeta... -
- Ma no, sapete come è fatto: si starà scervellando per capire cosa stavate confabulando... guardate che vi ha visti che vi lanciavate occhiatine strane e vi bisbigliavate cose... -
- Pensi? -
- Eh... sì, piccoli miei, lo penso... adesso lo chiamo: mi fa impressione così! -
- Ginny! Non dire così, poverino! Dopo tutto è anche il tuo ragazzo! -
- Oh, grazie Herm! Quel "dopo tutto" è davvero rinquorante... detto dalla sua migliore amica che gli nasconde un super segreto... -
- Ma... non è un super segreto! Lo sai anche tu! -
- Già: io lo so! Ma lui no! Dovete dirglielo! Non capisco perché non lo abbiate ancora fatto! -
- Come "perché"? Mi sembra chiaro: per proteggerlo! -
La rossa, all'intervento esplicativo del fratello sbuffò e concluse:
- Certo: siete perfetti voi tre insieme... tutti con la fissa di "proteggere" gli altri... adesso lo chiamo e voi gli direte tutto! E non obiettate! -
Ginny si avvicinò al moro e, dolce, gli sussurrò all'orecchio:
- Harry... tesoro... sveglia! Torna tra noi!-
Il Prescelto si riscosse dai suoi pensieri pieni di presagi di sventura come nemmeno la Cooman avrebbe potuto profetizzare, e ancora un po' disorientato volse il suo sguardo smeraldino alla ragazza che gli sorrideva
- Buongiorno Bell'Addormentato! Adesso è ora di svegliarsi! -
Imbarazzato, Harry, scompigliò ancor di più i capelli ribelli
- Scusatemi, ma mi sono perso a pensare... -
- Bene, ora che sei tornato dal mondo dei sogni vi lascio da soli, perché avrete un sacco di cose da raccontarvi voi tre... vero? -
Il tono di Ginny non sembrava vagamente minaccioso: era palesemente minaccioso!
- Allora ci vediamo dopo, voi state qui tranquilli! Ciao ciao! -
E, leggiadra, si lasciò il trio alle spalle saltellando fino a sparire dietro la porta della Tana.
 
I tre amici, rimasti soli, non dissero una parola: Hermione aveva lo sguardo basso e colpevole, Ron faceva l'elusivo spostando gli occhi su ogni foglia dell'albero che li sovrastava, come se dovesse carpirne arcani segreti, Harry, sempre più confuso e sempre più convinto che quei due gli nascondessero qualsosa, li guardava interrogativo.
La prima a cedere fu Hermione: sospirò, alzò gli occhi verso Harry, poi guardò Ron e, con un buffeto sulla spalla lo esortò a porre attenzione a ciò che stava per dire. Questo si voltò verso la riccia, la scrutò serio per un momento, poi lei annuì col capo e lui ingoiò a vuoto.
Harry lesse sul volto del suo migliore amico una sorta di velata paura mista, soprattutto, ad imbarazzo, mantre Hermione sembrarva avere più che altro un'aria colpevole.
- Harry... - la ragazza richiamò a se l'attenzione del moro - vedi... c'è una cosa che dovresti sapere... -
Il giovane Potter si preparava ad incassare un qualche colpo pesante: Hermione si torturava le mani... era un cattivo segno...
- ... vedi, Harry, c'è una cosa che io e Ron ti abbiamo tenuto nascosta... -
Hermione non riusciva più a parlare, qualcosa la bloccava. Harry rimaneva in attesa che questa continuasse, ansioso di sapere che cosa preoccupava tanto l'amica.
Il silenzio continuava ed Hermione continuava a torcersi le mani.
Ron capì che era arrivato il momento in cui doveva intervenire: chiudendo gli occhi esalò un respiro come se l'avesse trattenuto fino a quel momento, poi rialzando il suo sguardo azzurro sulle piccole mani di Hermione, le coprì con la sua, grande e sicura, in un gesto di dolce protezione. Harry, nonostante ancora preoccupato per ciò che gli avevano tenuto nascosto i suoi amici, si ritrovò a pensare ancora una volta che quei due erano fatti l'uno per l'altra e che erano davvero degli sciocchi a non essersi ancora chiariti e avvicinati. Il gesto dell'amico verso la ragazza gli aveva risvegliato dentro una quieta dolcezza che stava stemperando un po' l'agitazione che provava in quel momento. Per un'altra volta si ritrovò a pensare di essere un intruso nella loro intimità.
- Harry... - stavolta era stato Ron a prendere la parola - amico, c'è una cosa che io e Hermione dobbiamo dirti da tempo, ma vedi, volevamo essere sicuri che la cosa non ti avrebbe fatto soffrire, che non avrebbe riaperto delle ferite... e... insomma, Harry, so che è come se fosse tua sorella, e so come ci si sente, io lo so, per via di Ginny... -
Harry era confuso... che voleva dire Ron?
- ... e allora, ecco... prima Hermione stava per dirti che... ecco... noi... cioè... io e lei... dopo che ci hai parlato della domanda di Viktor... quella che ti ha fatto al matrimonio di Bill... ecco... io e lei ci siamo parlati e... abbiamo capito che avevi ragione, che non era il momento di perdere tempo, visto che non sapevamo nemmeno quanto ce ne sarebbe rimasto... di tempo... e così... ecco noi... abbiamo deciso che era il momento di non perderne più... ma non ti arrabbiare, per favore, se non te lo abbiamo detto subito, è che non volevamo... ehm... destabilizzarti... poi c'era la storia che tu avevi rotto con Ginny e non volevamo farti sentire... mmmm... di troppo... anche perché non lo eri: davvero! E così, ecco... quando poi, quella volta ci siamo.... ehm... "lasciati andare" durante la battaglia, credevo che avessi capito tutto, ma poi Hermione ha intuito che tu non avevi proprio capito, allora abbiamo pensato che, forse, era meglio aspettare ancora un po' prima di farti capire... ma era per il tuo bene, davvero... capisci? -
Il moro di fronte ai suoi due migliori amici che si tenevano per mano, rimaneva corrucciato in una smorfia pensosa, in silenzio, finché non si riebbe un attimo, dopo aver tentato di rimettere un po' a posto le idee:
- Eh... no, non ho capito molto... l'unica cosa che penso di aver capito è che anche Krum non era sicuro di capire... ecco perché mi ha fatto quella domanda... è un gran casino! -
Ron e Hermione rimasero un po' stupiti della risposta... certo, non sapevano come l'avrebbe presa, ma questo rasentava l'incredibile.
 
Dalla finestra della cucina, intanto, Ginny seguiva tutto ciò che accadeva sotto quell'albero. Il suo Harry era un bravissimo, coraggiosissimo, buonissimo ed anche intelligentissimo ragazzo, ma a volte la sua intelligenza era oscurata da una sorta di ingenuità che gli rallentava i pensieri...
- Oh, svegliati, Harry! svegliati! - lo spronò da lontano con un sussurro che nemmeno la sua puffola che stava coccolando avrebbe potuto percepire.
 
Mentre in casa la ragazza vegliava sui tre amici, la situazione sotto l'albero non si era sbloccata: il silenzio regnava ancora sovrano, creando un certo imbarazzo nei due piccioncini, ma poi, finalmente, il Ragazzo Sopravvissuto diede segno di vita:
- Ehm,,, scusate ancora un attimo... mi sfugge una cosa: ma adesso voi state insieme? -



* da "Harry Potter e i Doni della Morte" di J. K. Rowling - cap. 31 pag. 575





E rieccomi...  (e in fondo alla pagina ci sono IO in baffi e coda... vedere per credere...)


Lo so: "casino" non si dice quando si vuole esprimere uno stato di caos... ma mi piaceva ... chiedo perdono...

Che dire? Innanzitutto grazie a chi ha letto questa storia tendente al delirio, un grande abbraccio a clacly, cosmopolitan, DANINO, EmilyRose, frutti_di_bosco, herm83, hunterd, lisylisy, RonaldWesley94, rontiamo, sab, sinfony90 e mustardgirl che l'hanno seguita o inserita nelle storie da ricordare rendendomi davvero felice, ed un bacio a act, lisylisy e peyton_71 che l'hanno addirittura segnalata nelle loro storie preferite.

Grazie!

E adesso il bellissimo momento della chiacchierata con chi lascia commenti e recensioni: creare legami è una delle cose che più mi piace!

act: sei sempre carinissima e il mio Ego (che tengo un po' a bada perché altrimenti chissà che combinerebbe...) trova in te nutrimento d'ambrosia. Eh... qui ho voluto premiarlo questo Harry che si è prodigato per la felicità dei suoi amici... forse lo ho un pochino maltrattato con questo finale, ma gli voglio bene e non l'ho fatto per fargli del male, ma è come dice Ginny: è ingenuo il piccolo.... P.S.: grazie per la mail! Ho tentato di risponderti per posta ma tutte le volte ho ricevuto la comunicazione dell'insuccesso dell'invio... boh... comunque ti mando tanti baci!

Sif: Ciao Cri! Prendi fiato! In realtà un po' ti capisco... fino a settembre lavoravo, studiavo all'università, imparavo a suonare il clarinetto, tentavo di portare aventi il discorso di un coretto di adolescenti, facevo volontariato in parrocchia e cercavo di vivere anche una vita sociale che prescindesse da tutto ciò... poi ho smesso di fare la secchiona e ho abbandonato l'università... e allora mi sono messa a pubblicare fan fiction... (so che qualcuno avrebbe preferito che continuassi con lo studio piuttosto che sopportarmi quando mi metto le mani nei capelli urlando cose del tipo "Noooo, Hermione... non puoi trattarlo così!!!!"... e pensare che me le invento da sola...). Comunque anche io, ad essere al posto di Hermione vorrei essere corteggiata almeno un pochino (che sfiga che invece non ci sono al suo posto!)... però, che uomo il nostro Ronnino! Un bacione anche a te, e grazie!

Nabiki93: Ola! Ma che bello ritrovarti! Sei sempre frizzante e mi metti addosso il buon umore (e in questi giorni mi ci vuole proprio... mi ha colto una sorta di furia omicida nei confronti di un sacco di gente, quindi riuscire a sentire la tua ventata di fresca allegria mi tranquillizza e mi riporta a più miti reazioni... grazie anche per questa azione curativa!). Sai: sono proprio contenta che arrivi, in un modo o nell'altro, il divertimento che provo io rispetto a certe scene... poi Harry è veramente la mia "cavia" preferita: in realtà lo adoro, anche se a volte si potrebbe pensare che il mio per lui sia una sorta di amore sadico, visti i pasticci in cui lo ficco (sempre a fare il paciere tra Ron e Herm) o alle figure un po' da "ingenuo" che gli faccio fare... ma davvero: io adoro Harry! L'immagine di Harry è un inedito, visto che l'ho fatta io e non ho resistito a metterla a fianco al titolo... era troppo azzeccata... e pensare che è mooooolto, ma mooooolto, più vecchia della fic... non è un'opera d'arte, ma io la trovo simpatica! Grazie ancora e un salutone!

hunterd: Ciao carissima Laura! Ogni volta mi onori con le tue parole: non so proprio come esprimerti la mia immensa riconoscenza, se non svelandoti che anche io non trovo attrattiva nelle Dramione se non nelle tue. Evidentemente siamo due casi clinici! Mi piace molto la tua visuale miciosa di Ron ed Herm... considerando il mio nickname, poi... non sto a spiegarti quale soddisfazione... Sei sempre una commentatrice fantastica e attenta a tutto, dalla storia allo stile, fino alla grafica: avere la fortuna di essere recensiti da te è un invito a far sempre meglio (naturalmente, viste le mia scarse capacità informatiche, ciò è molto relativo...)! Allora, visto che leggi principalmente in orari pre-lavorativi, ti auguro buon lavoro (chissà se ci ho preso?), se invece stai leggendo in altro momento buon altro momento! Un grazie grandissimo ed un bacione (anche ai tuoi cuccioli). Ci sentiamo presto! Spero da te!

lisylisy: Ciao piccola! Grazie per i complimenti! Eh, sì, questo era l'ultimo capitolo... e non penso proprio di dare un seguito a questa storia... mi sembrerebbe di forzare un po' troppo la situazione. Non preoccuparti: anche se non lasci recensioni in tutte le storie non fa niente, so comunque che sei lì a sostenermi, anzi, in un certo senso sono contenta che tu non abbia tempo di recensire perché vuol dire che ti stai impegnando nello studio, che è sicuramente più importante che lasciarmi recensioni. Bene! 7 non è per niente male (perché dice che è un voto basso? 4 è basso... anche 5 è basso... 6 è decoroso, ma 7 non è per niente basso, ed è più che la sola sufficienza...), comunque, se ti occorresse ancora una mano con qualche romanzo sai dove trovarmi: la mia posta è sempre aperta! Mi raccomando: studia!XD!!! Lo so che ti stai impegnando XD!!! Un bacione!



Segreti in estemporanea:

Il mio pc è partito per la tangente e non ho più il controllo del programma per l'html.... hahahahaha!!! Rido: già sono incapace di mio... chissà che salterà fuori!!!

Nelle risposte ai commenti ho usato un miliardo di parentesi e di "comunque".... si capisce che cambio il modo di scrivere al cambiare dei giorni? Be', lo faccio anche col modo di esprimermi oralmente, ma quello, di solito, dipende dal tipo di lessico utilizzato nei libri che sto leggendo...

Questa pubblicata è la quarta versione del capitolalo finale.

In questo capitolo ci sono un sacco di parole che mi piacciono, ad esempio: vigorosa, ingenuità, destabilizzarti.... ma ce ne sono altre... e non so perché mi aggradano di più di altre.

Il giro dei "capito" e "capire" ecc. del discorso di Ron è realmente accaduto... e sono stata io a farlo... anche se non era nello stesso contesto. Anche chi mi ascoltava, come Harry, ne è uscito più frastornato che mai.


Un caloroso saluto,
Elisa



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