Wake up, Harry! Wake up! - Esortazione in tre tempi - Perché ogni risveglio ci porti ad una nuova avventura o ad una nuova scoperta di gattoridens (/viewuser.php?uid=81557)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Esortazione a Ron: fight! ***
Capitolo 2: *** Esortazione a Hermione: don't joke me! You know everything! ***
Capitolo 3: *** Esortazione a Harry: wake up, Harry! Wake up! ***
Capitolo 1 *** Esortazione a Ron: fight! ***
Wake up, Harry! Wake up!
Esortazione in tre tempi
Perché ogni risveglio ci porti ad
una nuova avventura o ad una nuova scoperta
Ogni risveglio porta ad Harry dei nuovi pensieri. Con i suoi risvegli,
il Prescelto ci racconta della complicata vita del migliore amico dei
due Grifondoro più testardi della storia.
Ron/Hermione: senza ombra di dubbio!
I personaggi citati, purtroppo, non mi appartengono, ma sono indiscussa
proprietà della Signora Rowling. Questa storia è
stata
scritta senza scopo di lucro alcuno.
God save the Row! E magari che la convinca anche a scrivere ancora...
"Ah, atesso stanno inzieme?" chiese Krum, perplesso.
"Eh... più o meno" rispose Harry.
Da Harry Potter e i doni della morte,
di J. K. Rowling, cap.8 pag 141
Esortazione
a Ron: fight!
Sembravano passati mille anni quella notte, al numero 12 di
Grimauld Place, da quando erano fuggiti dalla Tana, il giorno del
matrimonio di Bill.
Sembrava passata un'eternità da quando aveva
visto per l'ultima volta il volto della sua Ginny.
Harry sospirò rigirandosi nel suo sacco a pelo:
il ricordo
della ragazza gli causava una miriade di emozioni, dalla penosa
malinconia della lontananza, alla colpevole felicità di
sapere
che, nonostante fosse stato lui a lasciarla e a causarle tutto il
dolore che Ron gli aveva rimproverato, lei lo avrebbe aspettato,
sarebbe sempre stata sua. Un sorriso triste gli segnò il
viso
intanto che cercava gli occhiali che aveva abbandonato lì
vicino
per controllare che ora si era fatta. Mentre si ruzzolava, ingabbiato
nel suo giaciglio e tastando dove avrebbero dovuto essere i
suoi
preziosi occhiali, percepì che l'amico che dormiva al suo
fianco
si stava svegliando, forse proprio a causa sua e del malefico fruscio
che generava il suo sacco a pelo.
- Harry? - biascicò la domanda con voce roca e
impastata Ron
- Sì, Ron, sono io, non preoccuparti, torna a
dormire -
- E come faccio con quel rumore infernale che fai?
Miseriaccia, ma vuoi stare fermo? -
Esultando silenziosamente per aver intercettato i suoi
occhiali e
riconcedendosi il dono della vista, si rivolse all'amico bisbigliando:
- Shhh! Abbassa la voce o sveglierai Hermione! -
Nemmeno il buio che regnava nella stanza sembrava
sufficiente a
nascondere il marcato rossore che stava colorando di imbarazzo e senso
di colpa il viso del giovane Weasley, che, cercando una scusa per
discolparsi e abbassando notevolmente il tono di voce,
sibilò
indispettito:
- Figurati: se non si è svegliata col rumore che
hai fatto
tu, non si sveglierà di certo per due parole! Ma non potevi
incantarlo, quel sacco a pelo, prima di fiondartici dentro? Magari
avremmo dormito meglio tutti e due! -
Gli occhi di Harry si sgranarono per la sorpresa e, per lo
stesso
stupore, le sopracciglia si arcuarono vistosamente sporgendo al di
sopra delle lenti: ma certo! Un incantesimo! Come aveva fatto a non
pensarci? Ci era arrivato anche Ron... allora era proprio lui l'unico
tontolone del trio...
- Accidenti, Ron, non ci avevo pensato! Grazie amico!
Vediamo...
che incantesimo posso usare? Non mi viene niente di appropriato... tu
quale hai usato, Ron? -
Il rosso tossicchiò lievemente imbarazzato:
- Ehmmm... ecco... non saprei... -
- Non sapresti? -
- Già... ehm... il mio sacco lo ha incantato
Hermione... -
Harry si corrucciò: Ron si permetteva di fargli
la
paternale, e poi, se non fosse stato solo per l'intervento di Hermione,
anche lui sarebbe stato nella sua stessa situazione...
però...
certo che era stata proprio una sfacciata anche lei: aveva usato
l'incantesimo sul sacco a pelo di Ron e di lui, invece, si era
completamente scordata... ma a chi cercavano di darla a bere quei due?
Anche Krum aveva capito che erano molto più che amici, solo
loro
si ostinavano a fingere di essere assolutamente in grado di nascondere
i propri sentimenti... nascondere... già... e poi lui
rimaneva
senza incantesimo mentre Ron lo aveva... più chiaro di
così!
Indispettito per essere stato palesemente dimenticato,
decise che
era ora di lasciar perdere i guanti di velluto con quei due,
così snocciolò, quasi con noncuranza:
- Sai, Ron, al matrimonio di Bill, Viktor mi ha chiesto se
tu ed Hermione state insieme... -
Il rosso accusò il colpo non troppo degnamente,
iniziando a
tossicchiare saliva ovunque, poi, con una vocetta acuta e terrorizzata
si azzardò a chiedere:
- Come? E perché te lo ha chiesto? E tu, che gli
hai detto?
Hai detto qualcosa? Non gli hai detto niente, vero? Dimmi che non gli
hai detto niente! -
- Quando hai sfoggiato la tua possessività nei
confronti di
Hermione e te la sei trascinata via a ballare, addirittura, Viktor ha
messo al lavoro le sue doti logiche e, facendo due più due,
gli
è venuto il dubbio che, con grande probabilità,
voi due
vi foste messi insieme. E sì: gli ho risposto! Gli ho detto
l'unica cosa che riesce a descrivere la vostra situazione! -
Il rosso versava già in una preoccupante crisi
respiratoria, la sudorazione aveva raggiunto un grado tale da gridare
il rischio alluvione, i suoi occhi rispecchiavano puro terrore.
- C-c-che intendi? Ha-Harry... di-dimmi... cosa gli hai
risposto? -
- Non potevo negare l'evidenza, ma visto che, di per
sé, la cosa non è ancora accaduta a livello
ufficiale...-
- Ufficiale? - lo interruppe, sconvolto, Ron
- Eddai, smettila di fare il sostenuto! Ricorda che sei
stato tu a
obbligarmi a leggere quel libro che ti hanno regalato i gemelli! Le
riconosco alcune mosse quando le vedo, e ti assicuro che si capisce che
la stai corteggiando, anche spudoratamente, oserei dire! -
Harry guardava con sereno distacco il volto inorridito
dell'amico di fronte a lui.
- Non puoi essere sicuro che la stia corteggiando sul serio!
Magari sto solo vedendo se quel libro funziona davvero, insomma, una
specie di esperimento... -
- Sì, certo, ne sono convinto, come di essere la
Fata
Turchina... Avanti, Ron, non fare il poppante! Per le mutande di
Morgana, siamo amici! Che problema hai a lasciarti sfuggire che
Hermione per te non è più solamente un'amica?
Mica lo
stai dicendo a Gazza, è con me che stai parlando: Harry, il
tuo
amico con cui stai rischiando la vita! - ammiccò il moro con
uno
sguardo terrificante che avrebbe, invece, voluto essere accattivante.
- Harry, davvero, io non... -
- Silenzio, non dire altro, non offendere la mia
perspicacia! -
Il rosso sbuffò e riprese a chiedere all'amico
impiccione:
- Harry, ho ammesso che sto usando i consigli di "Dodici
Passi
Infallibili per Sedurre una Strega", ma, per favore, dimmi: cosa hai
risposto a Krum? -
- Ma come sei pesante... e monotono... e senza fantasia:
sempre la
stessa domanda... - Harry stava godendo un modo a stuzzicare la
pazienza di Ron, che iniziava a boccheggiare, sconvolto dal sadismo del
Bambino Sopravvissuto. A quella scena, che il giovane Potter
considerava impagabilmente comica, decise di concedere, finalmente, la
sua agognata risposta:
- Testualmente non me lo ricordo, ma mi pare di aver detto
qualcosa che suonava come "più o meno" -
- "Più o meno"? "Più o meno"? - la
voce del rosso
risuonava stridula come non mai, nel tentare di trattenere le urla che
avrebbero interrotto il riposo di Hermione e, soprattutto, le avrebbero
svelato l'argomento di quella chiacchierata notturna - Come hai potuto?
Noi-non-stiamo-insieme! non "più o meno"! Non stiamo insieme
e
basta! Ma ti pare? Io e lei siamo solo... siamo... amici... come con
te! -
- Non è vero! Non siete "amici" come con me! Il
mio sacco a
pelo non è stato incantato! Non hai farfugliato il mio nome
quando facevi l'avvelenato agonizzante! E non mi hai mai tenuto la
manina mentre dormivo sui cuscini del divano che, guarda caso, le hai
gentilissimamente offerto -
- Io non facevo l'avvelenato, io ERO avvelenato! E comunque
non
stiamo insieme! Noi non potremmo stare insieme: noi litighiamo! Non
stiamo insieme! Non andiamo d'accordo, siamo sempre di pareri diversi
e... non stiamo insieme! -
- Ho capito! Ma certo! Hai paura! Hai paura di essere
rifiutato nel caso cercassi di approfondire il vostro rapporto! -
Harry iniziò a ridacchiare scompostamente mentre
l'altro lo
guardava di sottecchi, in un misto di espressioni tra l'arrabbiato, il
colpevole e l'imbarazzato... Harry aveva fatto centro, e tutti e due ne
erano coscienti.
Ripresosi dal raptus ridanciano, il Prescelto
cercò di
ridarsi un po' di contegno e si sentì in dovere di dire
qualche
parola di conforto all'amico, dopo averlo deriso in modo
così
soddisfacente:
- Dai, Ron, non fare quella faccia, dopotutto avrai notato
anche
tu che non le sei indifferente... dovete solo decidervi e smettere di
girare intorno alla questione. D'altra parte tutti facciamo il tifo per
voi, e poi, davvero, certe volte siete anche divertenti da vedere, ma
tutto questo vostro tira e molla, adesso, comincia a diventare pesante,
pensa che anche tuo padre... -
- Mio padre? Ma c-c-come? Parlate di me ed Hermione tu e mio
p-p-padre? - balbettò Ron in preda ad una crisi di panico;
- Non è che ne parliamo proprio, ma a volte
scappa qualche battuta, e comunque non è solo lui, ma tutti!
-
- Tutti? Harry, cosa intendi con "tutti"? -
- Mmmmm... vediamo... la tua famiglia, i nostri compagni di
stanza, anzi, più o meno tutti a Grifondoro, poi Hagrid e,
una
volta, ho sentito anche la McGranitt che si meravigliava di quanto
foste... aspetta, come erano le parole precise? Ah, sì:
ciechi e
sordi! Poi si è lamentata del fatto che purtroppo tutti gli
altri invece ci sentissero benissimo e che le vostre sfuriate non
facevano assolutamente bene ai suoi timpani! -
Ron incassò il colpo: addirittura l'insegnante di
Trasfigurazione... allora la situazione era davvero così
sfacciatamente palese a tutti tranne che a loro due?
- Eddai, Ron, su col morale: devi solo darti una svegliata,
vedrai che poi andrà tutto bene! -
- Oh, grazie mille... mi mancava proprio un consiglio del
genere... Ma come puoi dirmi una cosa così? Stiamo parlando
di
Hermione, la strega più dotata di Hogwarts, la perfetta
Hermione
Granger, quella coraggiosa e altruista, quella che è stata
scelta da Viktor Krum per andare al Ballo del Ceppo, quella che ha
sempre la risposta giusta... insomma, Harry, lei può ambire
a
molto di più di quello che sono io... e vorrei davvero
poterla
vedere felice, un giorno, quando tutta questa storia sarà
finita... e penso che ci siano persone più adatte di me, per
questo... -
- Hey, Ron, non abbatterti, e poi, chi sarebbe meglio di te?
Non
vorresti farmi credere che preferiresti vedere Herm con un tipo, ad
esempio, come McLaggen! -
Ron guardò l'amico come se avesse davanti un
vermicolo:
- No! Ma sei pazzo? Penso che lei sceglierebbe qualcuno di
molto meglio! -
Harry era pensieroso: in fin dei conti Hermione aveva
già
scelto qualcuno come McLaggen, o meglio, aveva già scelto
McLaggen, una volta... e tutto ciò per fare dispetto a
Ron... ma
non poteva dirlo... almeno non in quel momento in cui il suo amico
aveva deciso di lasciarsi andare a confidenze che non gli aveva mai
fatto: non lo avrebbe interrotto per nulla al mondo!
- Sai, sono sicuro che lei vorrebbe accanto un tipo
simpatico,
coraggioso, intelligente, poi secondo me dovrebbe essere abbastanza
comprensivo, se no non potrebbe sopportarla quando fa la "so tutto io",
poi sarebbe meglio che avesse anche qualche risorsa economica in
più rispetto a me, perché lei si merita il meglio
-
Il rosso stava vagando coi pensieri in un altro universo, ma
con
un sospiro scoraggiato si riancorò alla realtà e
spostò il suo sguardo dal vuoto agli occhi verdi e profondi
di
Harry, scrutò qualche istante in quelle iridi smeraldine,
poi,
sospirando ancora, concluse i suoi pensieri:
- Penso che lo conosca già, un tipo del genere...
mi
dispiace dirlo perché non vorrei vederli insieme, ma per lei
sarà sicuramente la scelta migliore... -
Harry, perplesso da questa ultima affermazione
cercò di far
mente locale su chi potesse essere il tipo di cui parlava Ron, poi, in
un lampo, si riscosse: aveva capito!
- Ma Ron! Guarda che Hermione non pensa assolutamente a
Viktor in
quel senso! Lo dovresti sapere che quel poco che c'è stato
fra
loro è stato solo una cosa passeggera! Ora lo considera solo
un
amico! -
Ron scosse la testa con arrendevolezza: Harry non aveva
capito.
Decise che non era il momento di svelargli quella sua
impressione
su chi fosse il ragazzo giusto per Hermione, probabilmente il Prescelto
era lontano anni luce dal pensare a questa possibilità, in
fin
dei conti si rendeva conto che l'amico era veramente preso da Ginny, e
sapeva anche che l'avverarsi di questa prospettiva avrebbe fatto molto
soffrire sua sorella, ma Hermione era la sua priorità, ed
Harry
sembrava il candidato ideale.
- Ora dovresti ritenerti soddisfatto: non ho mai detto a
nessuno
cose così... intime... Spero che non ne farai parola con
lei...
-
- Ok, non le dirò nulla della nostra
conversazione, ma tu devi promettermi che cercherai di parlarle, di
chiarire -
- Ma Harry... -
- Niente "ma"! Promettilo! -
- Va bene... prometto. Dai, adesso vediamo di dormire un
po', altrimenti altro che svegliarsi... -
Harry avrebbe voluto protestare alla subdola mossa messa in
azione
dall'amico per togliersi dall'impiccio di quella scomoda conversazione,
ma, in un certo senso, aveva ragione: dovevano dormire almeno un po'.
A volte
ritoranano...
Eh... sì! Sono tornata!
Chiedo scusa a chi mi ha atteso per così tanto...
più di un mese... e anche a chi sperava che mi fossi tolta
dai
piedi... ma dopo mille vicissitudini passate da me e dal mio pc,
rieccomi qui con una nuova cosetta in tre capitoli.
Avrei voluto aver ben chiaro il finale di ciò che
sto
scrivendo, ma visto il dilatarsi dei miei tempi di reazione (il secondo
capitolo è già scritto, ma a seconda di come si
evolverà il terzo potrebbe cambiare, quisndi aspetto a
postarlo
fino a che non avrò ben chiare le intenzioni dei
personaggi...)
e, soprattutto, grazie alla odierna scoperta che una carissima ragazza,
mia "quasi" omonima oltretutto, sta leggendo e lasciando recensioni
alle mie storie in questo momento di astinenza da pubblicazione, mi
sono sentita così gasagonfianta da decidermi a pubblicare
questo
primo capitolo.
Curiosità?
Per la serie: cose che non interessano a nessuno, ma che mi
stupiscono sempre di più.
Come per "Il vagabondo", ho avuto l'ispirazione per questa
storia
mentre ero in bagno per levaquazione idrica serale, se non che mi
ritrovavo a concentrare i miei pensieri sulla lavatrice che
centrifugava e sul bucato steso... (ciò sarà
palese nel
secondo capitolo...), comunque, mi ritrovo a considerare che la salute
della mia mia mente sia sempre più vacillante: è
normale
ispirarsi al bucato???????
Già che ci
siamo colgo l'occasione!
Considero diventata una mia abitudine ringraziare
personalmente le
persone che mi lasciano recensioni o che inseriscono le mie storie
nelle preferite, ma più raramente, purtoppo, e chiedo scusa
per
ciò, lo faccio con chi, addirittura, mi ha inserito negli
autori
preferiti. Devo ringraziarvi veramente molto perchè si un
riconoscimento davvero importante, quindi, con questo primo capitolo,
colgo l'occasione di non avere ancora recensioni da ricambiare e mando
a voi, un mio saluto speciale e un abbraccio fortissimo!
Grazie: act, FraFri95,
frutti_di_bosco, lisylisy, murderangel, Nabiki93, pikkolaperv, Sif,
_Lety_
Un bacio,
Elisa
P.S.:
UN GRANDE GRANDE RINGRAZIAMENTO AL MIO AMICO REFFY
PER AVERMI INSEGNATO AD INSERIRE LE IMMY! THANKS!
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Capitolo 2 *** Esortazione a Hermione: don't joke me! You know everything! ***
Wake up, Harry! Wake up!
Esortazione in tre tempi
Perché ogni risveglio ci porti ad
una nuova avventura o ad una nuova scoperta
Ogni risveglio porta ad Harry dei nuovi pensieri. Con i suoi risvegli,
il Prescelto ci racconta della complicata vita del migliore amico dei
due Grifondoro più testardi della storia.
Ron/Hermione: senza ombra di dubbio!
I personaggi citati, purtroppo, non mi appartengono, ma sono indiscussa
proprietà della Signora Rowling. Questa storia è
stata
scritta senza scopo di lucro alcuno.
God save the Row! E magari che la convinca anche a scrivere ancora...
Esortazione a Hermione: don't joke me! You know everything!
Dopo essesi rigirato tutta notte
nel suo frusciante sacco a pelo, il risveglio non era stato dei
migliori: Hermione, perfettamente vigile e riposata, aveva ritenuto che
le sei di mattina fossero un orario di sveglia adatto alle esigenze di
un gruppo di diciassettenni inseguiti da schiere di mangiamorte.
Purtroppo non aveva tutti i torti, "vigilanza costante" era stato anche
il motto di Moody, ma la nottata era stata davvero pesante ed Harry era
proprio mal disposto in proposito allo sgusciare fuori dal suo caldo
involto da campeggio. Detto e fatto, il Prescelto supplicò
un po' di pietà all'amica che, vedendolo
così provato, pensò di non fargli
pesare ulteriormente la difficile impresa che avevano appena iniziato,
così gli concesse il tepore del sacco a pelo ancora per
qualche istante:
- Ma solo giusto il tempo in cui
il tuo amico Ronald sarà in bagno, poi toccherà a
te, e niente storie! -
Concluse la riccia minacciando
entrambi i compagni di avventura con un indice rivolto alle loro
persone.
Harry ed Hermione erano rimasti
soli, lui, ancora avvolto nel suo confortevole giaciglio, osservava
l'amica intenta a riordinare dei vestiti appena lavati ed asciugati.
Trovò che Hermione mettesse sempre molta cura in quello che
faceva, anche se si trattava solo di ripiegare... cosa stava
ripiegando? Il bambino sopravvissuto si concentrò meglio per
riuscire ad identificare che cosa Hermione stesse riponendo con tanta
delicatezza nella sua borsetta incantata...
- Ecco: ci risiamo! -
Sbottò Harry con tono
infastidito; Hermione gli rivolse uno sguardo interrogativo, non
capendo cosa stesse accadendo all'amico...
- Che c'è? Sta
succedendo qualcosa? -
Harry la guardava in tralice,
celando una sorta di divertimento che, in realtà, lo animava
dentro: l'avrebbe messa a disagio in un battibaleno! La vendetta
perfetta all'essersi dimenticata di incantare anche il suo sacco a pelo!
- A me lo chiedi? -
Hermione lo guardava
disorientata ancor più di prima
- Harry... sei sicuro di star
bene? -
- Mmmm... sì, direi
di sì, la domanda da fare, invece, è: sei sicura
di stare bene tu, Hermione? -
- Non capisco... -
- Già! Lo so! Io
invece capisco: capisco tutto! -
- Harry, mi stai facendo
paura... -
Il moro sbuffò: era
ora di affondare:
- Stai piegando con amore le
mutande di Ron -
Hermione fissò per un
secondo ciò che teneva ancora in mano: un paio di boxer dei
Cannoni di Chudley: non poteva negare.
- Be', ho fatto il bucato e
ora... -
- Le mie cose non le pieghi mai:
me le passi pulite ed asciutte, al resto poi ci penso io -
Hermione stava per ribattere, ma
Harry la pecedette:
- E non hai incantato il mio
sacco a pelo -
Hermione, boccheggiante, avrebbe
voluto rispondere alla provocazione, ma il Bambino Sopravvissuto aveva
ancora delle cose da dire:
- E la prima notte qui avete
dormito mano nella mano... no! Non ti azzardare a smentire: l'ho visto!
-
Hermione, capendo che la tirata
di Harry non era ancora finita, incrociò le braccia e,
arricciando le labbra insoddisfatta, si arrese ad ascoltare
ciò che il suo migliore amico aveva da dirle:
- Bene. Sappi che la cosa
potrebbe anche non interessarmi, ma siete i miei migliori amici e devo
avvisarvi: Viktor, al matrimonio di Bill, mi ha chiesto se adesso tu e
Ron state insieme. -
La riccia rimase spiazzata
dall'affermazione, poi, di botto, arrossì e, in preda ad una
strana sorta di isteria, cominciò a bombardare Harry con un
mare di domande:
- Come? Viktor? Al matrimonio?
Quando? Come ha fatto a pensare questa cosa? Insomma: cosa gli ha fatto
venire in mente una cosa simile? Vuol dire che ho fatto
qualcosa che glielo ha fatto pensare? Be', sicuramente, altrimenti non
lo avrebbe pensato. Ma cosa? Oh, porca puffola, forse non sono stata
abbastanza calorosa nell'accoglierlo e lui ha pensato che io adesso
fossi sentimentalmente impegnata, oppure... -
- Hermione... -
- ... oppure è
perché ero seduta accanto a Ron e non avendo visto anche
Harry, ha immaginato che se stavo vicino a Ron, pur non essendoci
l'altro nostro amico, forse le cose tra noi erano più
intime... -
- Hermione... -
- ... accidenti, e se non fosse
così? Se ci fosse qualcosa di più palese, invece,
magari mi ha beccata con un qualche sguardo compromettente nei
confronti di Ron, o invece, mi ha vista sospirare, oppure...
- Hermione! -
La ragazza trasalì al
richiamo quasi gridato del Bambino Sopravvissuto
- Finalmente ti sei fermata! Per
la barba di Merlino, sei partita in quinta! - Harry decise di che era
arrivato il tempo di sgusciare fuori del suo caldo giaciglio: il
momento era importante
- Ascolta, Herm, non hai fatto
niente di particolare che facesse pensare che tu e Ron foste una
coppia, piuttosto direi che tutto il vostro atteggiamento, il vostro
modo di sorridervi, tutto quello che vi dite e come ve lo dite... tutto
di voi fa pensare che stiate insieme... anche se non è
così... ma, Hermione, non ti sembra che sia ora di mettere
un po' in chiaro le cose, che sia arrivato il momento di parlarvi ed
affrontare la questione? Ma ti sei sentita qualche secondo fa? Non puoi
andare avanti così! -
La riccia sospirò
sconfitta, con aria abbacchiata si lasciò scivolare a sedere
accanto ad Harry, con uno sguardo triste e perso riprese a ripiegare la
biancheria del rosso. Harry pensò che fosse strano vedere
Hermione, lei che era sempre così decisa e combattiva cadere
in uno stato depressivo con tanta arrendevolezza.
- No, Harry, non posso andare
avanti così, ma non voglio parlarne con Ron. Conosco i miei
sentimenti, e probabilmente li conoscono tutti tranne lui,
naturalmente, ma non voglio imbarcarmi in un'impresa impossibile:
già più di una volta ho tentato di avvicinarmi a
Ron, e tu lo sai, ma lui si è sempre comportato come un...
un.. brutto caprone! Insomma, non voglio neanche pensarci a tentare
un'altra volta la sorte: non voglio illudermi ancora per poi ritrovarmi
di fronte la Lavanda di turno... non sopporterei un altro rifiuto da
Ron, piuttosto preferisco non provarci nemmeno... non sono il tipo di
ragazza che può conquistarlo... -
La voce di Hermione era provata
e lasciava trasparire il dolore che provava, ma Harry, invece di
lasciarsi sopraffare dalla tristezza dell'amica trovò un
nuovo slancio:
- Non prendermi in
giro, Herm! Sei la persona più intelligente che io conosca:
non posso credere che tu non ti sia resa conto che anche da parte di
Ron ci sia molto di più che il semplice sentimento di
amicizia, per forte che possa essere, insomma, Hermione, io ti voglio
un bene dell'anima, più che ad un'amica, sei come una
sorella, ma il bene che ti vuole Ron è di tutt'altra
portata, e non dirmi che non te ne sei accorta, perché non
ci credo! -
Hermione sospirò:
- Lo so, Harry, o almeno lo
spero... cioè, ho visto che con me ha degli atteggiamenti
particolarmente protettivi, che è geloso, ed ultimamente ha
anche iniziato a farmi dei complimenti e, ti giuro, non ti puoi
immaginare come mi riempia di soddisfazione quando lo colgo intento a
guardarmi... sì, non posso dire che non mi sono accorta che
anche Ron mi considera più della semplice amica secchiona
che ero prima, ma ho paura che tutto ciò sia solo una mia
illusione, e poi, davvero Harry, l'incubo di ritrovarmi a faccia a
faccia con un'ipotetica nuova Lavanda mi fa venire i crampi allo
stomaco... e poi, mi imbarazza ammetterlo, fino ad ora sono stata la
sola tra i due a fare il primo passo, lui si è sempre
limitato a mandare all'aria tutti i miei sforzi... vedi Lavanda...,
insomma, sto cercando di dire che vorrei che, una volta tanto, sia lui
a trovare il coraggio di avvicinarsi a me. Devo ammettere che
ultimamente si è dimostrato molto premuroso nei miei
confronti, come ti dicevo, ma sono tutte attenzioni che non arrivano
mai fino in fondo... per la barba di Merlino! Sono una ragazza anche
io! Voglio essere corteggiata, voglio che trovi il coraggio di dirmi
quello che prova per me e voglio che lo faccia di sua iniziativa, non
perché ci sono io lì a spronarlo in mille modi!
Voglio che sia una cosa che venga da lui! -
Harry arricciò il
naso pensieroso... in fondo anche lui non era propriamente il mago del
primo passo... riportò alla memoria il suo secondo anno ad
Hogwarts, quando Ginny gli dedicò quella strana
dichiarazione a San Valentino e gli venne da sorridere, per poi
trovarsi subito sull'orlo di un baratro quando l'immagine della bambina
rossa si sovrappose quella della magnifica ragazza che gli aveva fatto
il regalo di compleanno più bello di tutti solo qualche
giorno prima. Era sempre stata lei a farsi avanti, era lei che lo aveva
trascinato verso sé, era lei che aveva lottato per lui, che
aveva atteso e che lo stava ancora aspettando, ed era ancora lei che lo
aveva compreso e non aveva pianto, era lei, e solo lei, la
persona che lo teneva ancora in vita. Lei. Si ripromise che se fosse
uscito vivo da quella storia le avrebbe chiesto perdono per non averle
mai detto quanto fosse importante per lui, quanto rappresentasse la sua
stessa vita. Se ne fosse uscito vivo, il prossimo passo lo avrebbe
fatto lui. Perchè era il minimo che potesse fare: dirle
quanto lei fosse la cosa più bella al mondo.
Risvegliandosi dai sui pensieri,
Harry si sentì a disagio, e, senza pensarci e senza capire
veramente il senso di ciò che stava per dire,
sussurrò, più a sé che ad Hermione:
- Forse Krum si sbagliava: non
possono stare insieme due persone che non riescono a dirsi quanto si
vogliono bene..., chi non riesce a farlo non merita la fortuna che
l'altro gli riservi il proprio amore... -
Così dicendo si
alzò e uscì dalla stanza lasciando sola una
Hermione sconvolta che stringeva al cuore un calzino spaiato di Ron.
Ringraziamenti e
saluti:
Prometto: sarò breve!
Un grazie immenso a tutti quelli sono passati di qua, a chi ha messo la
storia nei seguiti e/o nei preferiti!
Un saluto speciale alle fantastiche ragazze che mi hanno lasciato un
commento: siete delle stelle! Adoro confrontarmi con voi!
act: Ciao carissima!
Eh, sì: sono tornata... magari cercherò di essere
meno infestante di prima... cioè, da settembre a gennaio ho
scritto 11 ff di cui 2 a capitoli... era proprio ora di depurarsi un
po' dalla mia presenza! Adesso vedrò di andarci un po'
più piano, così da non provocare indigestioni da
gattoridens... Sono felice che ti sia piaciuta la battuta sulla
"perspicacia", perché mi riporta col ricordo alla mia
adolescenza quando per prendere bonariamente in giro la mia amica
Federica che cadeva dalle nuvole le dicevo "tu sì che sei
perspicace!"... bei tempi... ma che discorsi da nonna nostalgica! Va
be', vista l'età ci stanno anche... ma sorvoliamo... avevo
promesso di essere concisa, quindi: un bacione ed un salutone!
Sif: Ciao tesora!
Contenta che ti sia piaciuto questo Harry subdolo e petulante: a me
Harry piace anche così, un po' schizoide e ampiamente
complessato, che se la prende per una piccola differenza subita, un po'
sadicuccio nel punzecchiare gli amici, ma anche tanto premuroso... e
pure un po' depresso... se no, che Harry sarebbe? Non vorrei darti una
delusione, ma si vede che il periodo di lontananza ha un po' falsato le
onde celebrali che ci legavano... mi dispiace dirtelo... ma niente
Horcrux... almeno non in questa storia... sorry... sarà per
un'altra volta (contaci! Non la prossima, ma una volta di sicuro!). A
presto, quasi coetanea!
Nabiki93: Ma grazie
per la fantastica accoglienza! Ebbene sì: Harry mi ispira da
morire... è un personaggio così malleabile che si
presenta di spontanea volontà per le parti sclero-comiche, e
per via del suo legame con entrambi i miei piccioncini si presta allo
scopo! Forse, a volte, ne approfitto troppo di lui e lo faccio un po'
impazzire ed estremizzo le sue reazioni... ma, davvero, lo stimo
tantissimo! Certo che non è solo Ron a farsi troppi
problemi, anche Hermione non scherza! Vedremo come andrà a
finire... (cioè: io dovrei già saperlo, almeno a
grandi linee, ma non si sa mai... magari mi viene da cambiare qualcosa
in corso di correzione... ipotesi altamente possibile... e stravolgo
tutto...). Ti aspetto al finale!
lisylisy: ciao
cara! Sono felicissima di trovarti anche qua! Sei davvero un tesoro!
Non merito davvero tutti i complimenti che mi hai lasciato anche nelle
altre storie. Ho letto da qualche parte che hai problemucci con la
profe d'Italiano, o sbaglio? Be', non so se la cosa possa esserti di
conforto, ma il fatto che ti piaccia leggere volge sicuramente a tuo
favore, perché si può imparare molto se si fa
attenzione a ciò che ci passa sotto gli occhi (magari per
approfondire meglio il discorso ci sentiamo per posta elettronica...).
Spero di continuare a vedere il tuo nick tra le recensioni! Un bacio
mia quasi omonima! P.S. : sì, l'Harry in pigiama
è mio... non è un capolavoro, ma mi diverte molto
disegnare, e quando mi è uscito questo non ho resistito dal
pubblicarlo....^^
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Capitolo 3 *** Esortazione a Harry: wake up, Harry! Wake up! ***
Wake up, Harry! Wake up!
Esortazione in tre tempi
Perché ogni risveglio ci porti ad
una nuova avventura o ad una nuova scoperta
Ogni risveglio porta ad Harry dei nuovi pensieri. Con i suoi risvegli,
il Prescelto ci racconta della complicata vita del migliore amico dei
due Grifondoro più testardi della storia.
Ron/Hermione: senza ombra di dubbio!
I personaggi citati, purtroppo, non mi appartengono, ma sono indiscussa
proprietà della Signora Rowling. Questa storia è
stata
scritta senza scopo di lucro alcuno.
God save the Row! E magari che la convinca anche a scrivere ancora...
Esortazione a Harry:
wake up, Harry! Wake up!
Harry si alzò di soprassalto, madido di sudore. Ancora:
l'aveva sognato ancora!
La cosa era diventata un incubo: dalla notte della battaglia non faceva
altro che rivedere sempre la stessa scena ogni notte...
"Le zanne di
Basilisco caddero con un gran fragore dalle braccia di Hermione. Corse
da Ron, lo abbracciò e lo baciò sulla bocca. Ron
gettò via le zanne e il manico di scopa e rispose con tanto
entusiasmo che sollevò Hermione da terra."*
Certo, non era come quando i suoi sogni erano frequentati dalle ire di
Voldemort, ma per lui era comunque sconvolgente! Sarà stato
che aveva trovato il loro tempismo alquanto inappropriato, o che,
effettivamente, ora si trovava nei panni che aveva già
vestito Ron di "fratello" della ragazza e non era riuscito a cogliere
quanto fosse scioccante trovarsi da quella parte della barricata se non
proprio ora... fatto sta che l'animo dell'Eroe che aveva sconfitto il
Mago Oscuro era in subbuglio e non gli permetteva una notte di agognato
riposo, ma, anzi, gli metteva innanzi, con una ricorrenza maniacale, la
scena a cui aveva assistito che poneva su un piatto della bilancia la
battaglia più cruenta del mondo magico e dall'altra parte i
suoi due migliori amici che decidevano fosse l'ora adeguata a
scambiarsi lungo - molto lungo - e appassionato - troppo appassionato -
bacio - uno di quelli completi... con lingua e tutto... - proprio
davanti ai suoi occhi! Va be' che li aveva sempre spronati a
dichiararsi e farla finita una volta per tutte con le loro turbe
mentali (e a volte anche ormonali) che doveva sempre subirsi, ma era
proprio necessario farlo in quel momento? Non potevano aspettare che
tutto fosse finito?
"«Vi pare
il momento? [...] Ehi! C'è una guerra là
fuori!»
Ron e Hermione si
separarono, ma rimasero abbracciati.
«Lo so,
Harry» ribatté Ron, con l'aria di chi è
appena stato colpito in testa da un Bolide, «quindi ora o mai
più, no?»" *
No, in effetti aveva ragione Ron: forse, quando tutto sarebbe stato
finito, sarebbe potuto essere troppo tardi, irrimediabilmente... ma
allora, perché non prima? Dovevano essere proprio sotto
minaccia di morte per darsi una svegliata? Se avesse immaginato che
quello era il solo modo ci avrebbe pensato lui, con qualche
schiantesimo ben assestato, a minacciarli, e invece ci aveva provato
con le buone, lui, cercando di farli ragionare... tsè,
avrebbe dovuto dirlo chiaro e tondo, il cappello, al loro primo anno:
con i Grifondoro niente da fare, sono cocciuti, non cercate di
parlargli!
Certo, anche lui era un Grifondoro e ne andava fiero, ma riconosceva
anche in sé una certa caparbietà che era facile a
sfociare nella testardaggine. Doveva essere davvero un marchio di
fabbrica dei rosso-oro!
Certo! Proprio così! Anche Ginny era molto determinata, a
volte all'inverosimile... Ginny... il pensiero della sua ragazza era in
grado di addolcirlo all'istante, ed anche questo sfogo di
acidità che aveva in atto si era dissipato al solo pensiero
di lei... Lei: balsamo sulle ferite della sua anima... Harry sorrise:
si era ripromesso di essere lui a dichiararsi per primo non appena
tutto fosse finito, ma la sua bella lo aveva battuto di nuovo sul
tempo: neppure il dolore per la perdita del fratello l'aveva fermata e,
con la sua rinomata tenacia aveva reclamato ciò che lei
riteneva sua esclusiva proprietà: Harry. E da quel momento
il Ragazzo Sopravvissuto aveva vissuto il periodo migliore della sua
vita, accanto al suo angelo, al suo sole. Ora niente poteva oscurare il
loro cammino... la sua vita era perfetta. Il romanticismo dei pensieri
di Harry, però, venne miseramente interrotto da un poco
elegante grugnito che gli era stato elargito dal compagno di stanza.
Ron stava ancora dormendo, ma probabilmente qualcosa disturbava il suo
riposo, forse qualche incubo della battaglia...
-Her...io..ehhh -
No. Niente incubi da battaglia.
Certo che si agitava ben bene mentre sognava la ragazza che gli
piaceva... chissà poi se si erano più parlati
dopo quel famoso bacio... Harry ne dubitava fortemente: la morte di
Fred, il funerale delle vittime della battaglia e la partenza
dell'amica per l'Australia, dove sarebbe andata a cercare i genitori
per sciogliere l'incantesimo di memoria che lei stessa gli aveva
imposto, erano fatti che si erano susseguiti ad un ritmo
così serrato che nessuno era riuscito a prendersi dei
momenti personali, figurarsi loro, poi, con tutti i problemi che si
facevano di solito, se avevano provato a parlarsi... assolutamente
improbabile, per non dire impossibile... dato che la certezza
matematica non poteva averla... però: che amico del piffero
che era stato... sorrise: era così preso dal godersi la sua
nuova vita con Ginny che aveva per un po' abbandonato la ricerca della
felicità per i suoi amici... ma non si sentiva poi
così in colpa, dopotutto... e sorrise ancora assaporando un
po' dei ricordi delle ora che passava con la sua ragazza, poi, deciso a
riaddormentarsi per bearsi ancora un po' del comodo sonno in un letto
caldo e accogliente, si sotterrò sotto le coperte,
ripromettendosi che al risveglio avrebbe ricominciato a stuzzicare i
suoi amici: Hermione sarebbe tornata proprio quel pomeriggio e quale
miglior benvenuto poteva attenderla, se non un amico che cercava di
portarla sulla strada della felicità?
oO°OoO°OoO°OoO°OoO°OoO°OoO°OoO°OoO°Oo
Il risveglio alla Tana era stato, come sempre, ottimo: la signora
Weasley, che ultimamente cercava di convincere Harry a chiamarla Molly
(ma lui sospettava che il suo obiettivo fosse, in realtà,
"mamma") serviva a tutti delle colazioni faraoniche, viziando in
particolar modo Harry, forse per tentare di corromperlo passando dalla
sua gola... ma la parte migliore della giornata era sicuramente stata
quando uno sbuffo caliginoso dal caminetto annunciò l'arrivo
di Hermione. Era stato davvero bello rivederla: gli era mancata molto,
sia come amica che come "sorella".
Dopo aver salutato tutti, essere stata sommersa da domande sul suo
viaggio, sull'Australia, sui suoi genitori, e dopo aver tranquillizzato
tutti gli animi confermando la buona riuscita di tutto, finalmente,
l'appena riunito Trio dei Miracoli si concesse un po' di sana
intimità all'ombra di uno degli alberi che troneggiavano nel
giardino della Tana.
Il tempo era sereno ed il calore del sole era temperato da una leggera
brezza che non infastidiva. I tre ragazzi non si erano detti poi molto,
ma per loro andava bene anche così: bastava stare insieme.
Qualche battuta qua e là, il sorriso sulle labbra e gli
occhi pieni di gioia: questo era quello che sarebbero stati d'ora in
poi, non più dei ragazzini cresciuti troppo in fretta, ma
delle persone che potevano godere delle cose belle che la vita offriva.
L'idilliaco ritrovo venne per un attimo interrotto dall'arrivo di
Ginny, l'unica che non aveva potuto accogliere il ritorno dell'amica,
ma non fu in alcun modo un'intrusione sgradita, anzi: Hermione era
felice di poter abbracciare la piccola di casa Weasley, e Harry non
riusciva a perdere quell'espressione di beata catalessi che lo coglieva
ogni volta che vedeva la sua bella.
Il saluto della rossa passò da Hermione al suo fidanzato,
che si riprese senza tentennamenti dal suo stato trasognato portando
grande attenzione alla ragazza, fino a scordarsi per un attimo la
presenza dei suoi migliori amici. Questi, da parte loro, nonostante non
mostrassero segni di disapprovazione evidenti, arrossirono e iniziarono
a guardarsi attorno, ovunque, ma mai l'uno verso l'altro o verso il
terzo membro del gruppo che era impegnato in attività
ricreative piuttosto personali che portavano i piccioncini ad
estraniarsi dal resto del mondo e ciò fu protratto
finché un Ron dal colorito particolarmente rubicondo
mostrò un po' di malessere alle corde vocale schiarendosi
rumorosamente la voce. Finalmente la sua sorellina si
ricordò che era lì principalmente per salutare
Hermone e, con una vigorosa spintarella, allontanò, non
senza un certo imbarazzo, il suo bel principe, il quale, contrariato e
con sguardo interrogativo, non capì subito il motivo ti tale
gesto, finché un'occhiata assassina della giovane Weasley lo
scaraventò nella tangibile realtà: si era dato da
fare con la sorella del suo gelosissimo amico, proprio di fronte a
questo. Fu solo in questa occasione che Harry Potter riuscì
a battere Ron Weasley in questione di rossori. Harry si
preparò sulla difensiva, ma sembrava che per una volta Ron
non avesse proprio voglia di lanciarli battute sarcastiche al vetriolo
o di mettergli il muso, tantomeno di propinargli la solita ramanzina,
così il Ragazzo Sopravvissuto si concesse un sospiro di
sollievo e, prendendo per mano la sua dolce metà riprese
posto in mezzo ai suoi amici accompagnato dalla ragazza della sua vita.
Lì per lì non ci fece caso, probabilmente
perché troppo felice di essere scampato all'ennesima
sfuriata dell'amico, ma l'atmosfera della gioviale riunione tra amici
si era fatta strana... ad un certo punto, però, Harry si
accorse che Ron e Hermione si lanciavano strane occhiate, come se
sapessero qualcosa la cui conoscenza era a lui preclusa, un po' come la
prima volta che era arrivato a Grimauld Place... che ci fosse veramente
sotto qualcosa?
Il cervello di Harry cominciò a sondare varie ipotesi
disastrose sul mondo della magia, ma le scartò (dopotutto
ora era informato di ciò che accadeva sia ai maghi che ai
babbani, non era più relegato in una stanza in Privet
Drive), quindi sospettò che i due fossero stati informati di
qualche falsità della stampa che lo scherniva o cose del
genere, ma anche questo gli sembrava strano: leggeva sia la Gazzetta
del Profeta che il Cavillo... Si incupì e si chiuse in un
angolo personale della sua mente per poter vagliare diverse
possibilità, cosicchè, concentrato e lontano anni
luce da ciò che lo circondava, non si accorse di avere sei
occhi puntati addosso.
- Che gli è preso? -
- Non saprei... sembra su un altro pianeta... -
- Ma no, sapete come è fatto: si starà
scervellando per capire cosa stavate confabulando... guardate che vi ha
visti che vi lanciavate occhiatine strane e vi bisbigliavate cose... -
- Pensi? -
- Eh... sì, piccoli miei, lo penso... adesso lo chiamo: mi
fa impressione così! -
- Ginny! Non dire così, poverino! Dopo tutto è
anche il tuo ragazzo! -
- Oh, grazie Herm! Quel "dopo tutto" è davvero
rinquorante... detto dalla sua migliore amica che gli nasconde un super
segreto... -
- Ma... non è un super segreto! Lo sai anche tu! -
- Già: io lo so! Ma lui no! Dovete dirglielo! Non capisco
perché non lo abbiate ancora fatto! -
- Come "perché"? Mi sembra chiaro: per proteggerlo! -
La rossa, all'intervento esplicativo del fratello sbuffò e
concluse:
- Certo: siete perfetti voi tre insieme... tutti con la fissa di
"proteggere" gli altri... adesso lo chiamo e voi gli direte tutto! E
non obiettate! -
Ginny si avvicinò al moro e, dolce, gli sussurrò
all'orecchio:
- Harry... tesoro... sveglia! Torna tra noi!-
Il Prescelto si riscosse dai suoi pensieri pieni di presagi di sventura
come nemmeno la Cooman avrebbe potuto profetizzare, e ancora un po'
disorientato volse il suo sguardo smeraldino alla ragazza che gli
sorrideva
- Buongiorno Bell'Addormentato! Adesso è ora di svegliarsi!
-
Imbarazzato, Harry, scompigliò ancor di più i
capelli ribelli
- Scusatemi, ma mi sono perso a pensare... -
- Bene, ora che sei tornato dal mondo dei sogni vi lascio da soli,
perché avrete un sacco di cose da raccontarvi voi tre...
vero? -
Il tono di Ginny non sembrava vagamente minaccioso: era palesemente
minaccioso!
- Allora ci vediamo dopo, voi state qui tranquilli! Ciao ciao! -
E, leggiadra, si lasciò il trio alle spalle saltellando fino
a sparire dietro la porta della Tana.
I tre amici, rimasti soli, non dissero una parola: Hermione aveva lo
sguardo basso e colpevole, Ron faceva l'elusivo spostando gli occhi su
ogni foglia dell'albero che li sovrastava, come se dovesse carpirne
arcani segreti, Harry, sempre più confuso e sempre
più convinto che quei due gli nascondessero qualsosa, li
guardava interrogativo.
La prima a cedere fu Hermione: sospirò, alzò gli
occhi verso Harry, poi guardò Ron e, con un buffeto sulla
spalla lo esortò a porre attenzione a ciò che
stava per dire. Questo si voltò verso la riccia, la
scrutò serio per un momento, poi lei annuì col
capo e lui ingoiò a vuoto.
Harry lesse sul volto del suo migliore amico una sorta di velata paura
mista, soprattutto, ad imbarazzo, mantre Hermione sembrarva avere
più che altro un'aria colpevole.
- Harry... - la ragazza richiamò a se l'attenzione del moro
- vedi... c'è una cosa che dovresti sapere... -
Il giovane Potter si preparava ad incassare un qualche colpo pesante:
Hermione si torturava le mani... era un cattivo segno...
- ... vedi, Harry, c'è una cosa che io e Ron ti abbiamo
tenuto nascosta... -
Hermione non riusciva più a parlare, qualcosa la bloccava.
Harry rimaneva in attesa che questa continuasse, ansioso di sapere che
cosa preoccupava tanto l'amica.
Il silenzio continuava ed Hermione continuava a torcersi le mani.
Ron capì che era arrivato il momento in cui doveva
intervenire: chiudendo gli occhi esalò un respiro come se
l'avesse trattenuto fino a quel momento, poi rialzando il suo sguardo
azzurro sulle piccole mani di Hermione, le coprì con la sua,
grande e sicura, in un gesto di dolce protezione. Harry, nonostante
ancora preoccupato per ciò che gli avevano tenuto nascosto i
suoi amici, si ritrovò a pensare ancora una volta che quei
due erano fatti l'uno per l'altra e che erano davvero degli sciocchi a
non essersi ancora chiariti e avvicinati. Il gesto dell'amico verso la
ragazza gli aveva risvegliato dentro una quieta dolcezza che stava
stemperando un po' l'agitazione che provava in quel momento. Per
un'altra volta si ritrovò a pensare di essere un intruso
nella loro intimità.
- Harry... - stavolta era stato Ron a prendere la parola - amico,
c'è una cosa che io e Hermione dobbiamo dirti da tempo, ma
vedi, volevamo essere sicuri che la cosa non ti avrebbe fatto soffrire,
che non avrebbe riaperto delle ferite... e... insomma, Harry, so che
è come se fosse tua sorella, e so come ci si sente, io lo
so, per via di Ginny... -
Harry era confuso... che voleva dire Ron?
- ... e allora, ecco... prima Hermione stava per dirti che... ecco...
noi... cioè... io e lei... dopo che ci hai parlato della
domanda di Viktor... quella che ti ha fatto al matrimonio di Bill...
ecco... io e lei ci siamo parlati e... abbiamo capito che avevi
ragione, che non era il momento di perdere tempo, visto che non
sapevamo nemmeno quanto ce ne sarebbe rimasto... di tempo... e
così... ecco noi... abbiamo deciso che era il momento di non
perderne più... ma non ti arrabbiare, per favore, se non te
lo abbiamo detto subito, è che non volevamo... ehm...
destabilizzarti... poi c'era la storia che tu avevi rotto con Ginny e
non volevamo farti sentire... mmmm... di troppo... anche
perché non lo eri: davvero! E così, ecco...
quando poi, quella volta ci siamo.... ehm... "lasciati andare" durante
la battaglia, credevo che avessi capito tutto, ma poi Hermione ha
intuito che tu non avevi proprio capito, allora abbiamo pensato che,
forse, era meglio aspettare ancora un po' prima di farti capire... ma
era per il tuo bene, davvero... capisci? -
Il moro di fronte ai suoi due migliori amici che si tenevano per mano,
rimaneva corrucciato in una smorfia pensosa, in silenzio,
finché non si riebbe un attimo, dopo aver tentato di
rimettere un po' a posto le idee:
- Eh... no, non ho capito molto... l'unica cosa che penso di aver
capito è che anche Krum non era sicuro di capire... ecco
perché mi ha fatto quella domanda... è un gran
casino! -
Ron e Hermione rimasero un po' stupiti della risposta... certo, non
sapevano come l'avrebbe presa, ma questo rasentava l'incredibile.
Dalla finestra della cucina, intanto, Ginny seguiva tutto
ciò che accadeva sotto quell'albero. Il suo Harry era un
bravissimo, coraggiosissimo, buonissimo ed anche intelligentissimo
ragazzo, ma a volte la sua intelligenza era oscurata da una sorta di
ingenuità che gli rallentava i pensieri...
- Oh, svegliati, Harry! svegliati! - lo spronò da lontano
con un sussurro che nemmeno la sua puffola che stava coccolando avrebbe
potuto percepire.
Mentre in casa la ragazza vegliava sui tre amici, la situazione sotto
l'albero non si era sbloccata: il silenzio regnava ancora sovrano,
creando un certo imbarazzo nei due piccioncini, ma poi, finalmente, il
Ragazzo Sopravvissuto diede segno di vita:
- Ehm,,, scusate ancora un attimo... mi sfugge una cosa: ma adesso voi
state insieme? -
* da "Harry Potter e i Doni
della Morte" di J. K. Rowling - cap. 31 pag. 575
E
rieccomi... (e in fondo alla pagina ci sono IO in baffi e
coda... vedere per credere...)
Lo
so: "casino" non si dice quando si vuole esprimere uno stato di caos...
ma mi piaceva ... chiedo perdono...
Che
dire? Innanzitutto grazie a chi ha letto questa storia tendente al
delirio, un grande abbraccio a clacly,
cosmopolitan, DANINO, EmilyRose, frutti_di_bosco, herm83, hunterd,
lisylisy, RonaldWesley94, rontiamo, sab, sinfony90 e mustardgirl che
l'hanno seguita o inserita nelle storie da ricordare rendendomi davvero felice, ed un bacio a act,
lisylisy e peyton_71 che
l'hanno addirittura segnalata nelle loro storie preferite.
Grazie!
E
adesso il bellissimo momento della chiacchierata con chi lascia
commenti e recensioni: creare legami è una delle cose che
più mi piace!
act: sei sempre
carinissima e il mio Ego (che tengo un po' a bada perché
altrimenti chissà che combinerebbe...) trova in te
nutrimento d'ambrosia. Eh... qui ho voluto premiarlo questo Harry che
si è prodigato per la felicità dei suoi amici...
forse lo ho un pochino maltrattato con questo finale, ma gli voglio
bene e non l'ho fatto per fargli del male, ma è come dice
Ginny: è ingenuo il piccolo.... P.S.: grazie per la mail! Ho
tentato di risponderti per posta ma tutte le volte ho ricevuto la
comunicazione dell'insuccesso dell'invio... boh... comunque ti mando
tanti baci!
Sif: Ciao Cri!
Prendi fiato! In realtà un po' ti capisco... fino a
settembre lavoravo, studiavo all'università, imparavo a
suonare il clarinetto, tentavo di portare aventi il discorso di un
coretto di adolescenti, facevo volontariato in parrocchia e cercavo di
vivere anche una vita sociale che prescindesse da tutto
ciò... poi ho smesso di fare la secchiona e ho abbandonato
l'università... e allora mi sono messa a pubblicare fan
fiction... (so che qualcuno avrebbe preferito che continuassi con lo
studio piuttosto che sopportarmi quando mi metto le mani nei capelli
urlando cose del tipo "Noooo, Hermione... non puoi trattarlo
così!!!!"... e pensare che me le invento da sola...).
Comunque anche io, ad essere al posto di Hermione vorrei essere
corteggiata almeno un pochino (che sfiga che invece non ci sono al suo
posto!)... però, che uomo il nostro Ronnino! Un bacione
anche a te, e grazie!
Nabiki93: Ola! Ma
che bello ritrovarti! Sei sempre frizzante e mi metti addosso il buon
umore (e in questi giorni mi ci vuole proprio... mi ha colto una sorta
di furia omicida nei confronti di un sacco di gente, quindi riuscire a
sentire la tua ventata di fresca allegria mi tranquillizza e mi riporta
a più miti reazioni... grazie anche per questa azione
curativa!). Sai: sono proprio contenta che arrivi, in un modo o
nell'altro, il divertimento che provo io rispetto a certe scene... poi
Harry è veramente la mia "cavia" preferita: in
realtà lo adoro, anche se a volte si potrebbe pensare che il
mio per lui sia una sorta di amore sadico, visti i pasticci in cui lo
ficco (sempre a fare il paciere tra Ron e Herm) o alle figure un po' da
"ingenuo" che gli faccio fare... ma davvero: io adoro Harry! L'immagine
di Harry è un inedito, visto che l'ho fatta io e non ho
resistito a metterla a fianco al titolo... era troppo azzeccata... e
pensare che è mooooolto, ma mooooolto, più
vecchia della fic... non è un'opera d'arte, ma io la trovo
simpatica! Grazie ancora e un salutone!
hunterd:
Ciao
carissima Laura! Ogni volta mi onori con le tue parole: non so proprio
come esprimerti la mia immensa riconoscenza, se non svelandoti che
anche io non trovo attrattiva nelle Dramione se non nelle tue.
Evidentemente siamo due casi clinici! Mi piace molto la tua visuale
miciosa di Ron ed Herm... considerando il mio nickname, poi... non sto
a spiegarti quale soddisfazione... Sei sempre una commentatrice
fantastica e attenta a tutto, dalla storia allo stile, fino alla
grafica: avere la fortuna di essere recensiti da te è un
invito a far sempre meglio (naturalmente, viste le mia scarse
capacità informatiche, ciò è molto
relativo...)! Allora, visto che leggi principalmente in orari
pre-lavorativi, ti auguro buon lavoro (chissà se ci ho
preso?), se invece stai leggendo in altro momento buon altro momento!
Un grazie grandissimo ed un bacione (anche ai tuoi cuccioli). Ci
sentiamo presto! Spero da te!
lisylisy: Ciao
piccola! Grazie per i complimenti! Eh, sì, questo era
l'ultimo capitolo... e non penso proprio di dare un seguito a questa
storia... mi sembrerebbe di forzare un po' troppo la situazione. Non
preoccuparti: anche se non lasci recensioni in tutte le storie non fa
niente, so comunque che sei lì a sostenermi, anzi, in un
certo senso sono contenta che tu non abbia tempo di recensire
perché vuol dire che ti stai impegnando nello studio, che
è sicuramente più importante che lasciarmi
recensioni. Bene! 7 non è per niente male (perché
dice che è un voto basso? 4 è basso... anche 5
è basso... 6 è decoroso, ma 7 non è
per niente basso, ed è più che la sola
sufficienza...), comunque, se ti occorresse ancora una mano con qualche
romanzo sai dove trovarmi: la mia posta è sempre aperta! Mi
raccomando: studia!XD!!! Lo so che ti stai impegnando XD!!! Un bacione!
Segreti
in estemporanea:
Il
mio pc è partito per la tangente e non ho più il
controllo del programma per l'html.... hahahahaha!!! Rido:
già sono incapace di mio... chissà che
salterà fuori!!!
Nelle
risposte ai commenti ho usato un miliardo di parentesi e di
"comunque".... si capisce che cambio il modo di scrivere al cambiare
dei giorni? Be', lo faccio anche col modo di esprimermi oralmente, ma
quello, di solito, dipende dal tipo di lessico utilizzato nei libri che
sto leggendo...
Questa
pubblicata è la quarta versione del capitolalo finale.
In
questo capitolo ci sono un sacco di parole che mi piacciono, ad
esempio: vigorosa, ingenuità, destabilizzarti.... ma ce ne
sono altre... e non so perché mi aggradano di più
di altre.
Il
giro dei "capito" e "capire" ecc. del discorso di Ron è
realmente
accaduto... e sono stata io a farlo... anche se non era nello stesso
contesto. Anche chi mi ascoltava, come Harry, ne è uscito
più
frastornato che mai.
Un caloroso saluto,
Elisa
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