Io senza anima.

di dream_more_sleep_less
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Genesi ***
Capitolo 2: *** "Anima" ***
Capitolo 3: *** Il consiglio. ***
Capitolo 4: *** Missione. ***
Capitolo 5: *** Arrivo a Diagon Alley ***
Capitolo 6: *** Incontri. ***
Capitolo 7: *** (s)Fortunatamente a scuola! ***
Capitolo 8: *** "Compagni di punizione." ***



Capitolo 1
*** Genesi ***


Sto vagando per ore ormai nella Londra babbana.


Sono sola, sola con la mia anima; unic mio conforto, come quando ero piccola, buffa la vita!


SOLA.


Ecco cosa era Hermione Granger in quel momento: sola, abbandonata come un cane, da degli amici che pensava fossero veri. Aveva ancora le lacrime agli occhi. Con la manica della camicia provò ad asciugarle, ma rimanevano ancora i suoi occhi arrossati.



Sono una sciocca, e pensare che mi ero pure presa una cotta per lui!


Aveva ancora le parole di Ronald in testa << Sei solo una persona senza una vita sociale. I tuoi unici amici siamo io e Harry! E poi mi chiedi perché io preferisco le ragazze come Lavanda, a te Hermione. >>



Si portò le mani alla testa, e cadde in ginocchio sulla fredda strada.

Le lacrime stavano tornando, insieme alla consapevolezza che Ronald avesse ragione.

Lasciò cadere le sue braccia a terra come se fosse un burattino che aveva appena finito di esibirsi ai teatrini di strada per i bambini, d' altronde lo era sempre stata. Gli altri la rispettavano solo perché era amica del Bambino sopravvissuto, e lei che pensava fosse il suo migliore amico, quello con cui si confidava, con cui versava lacrime, con cui riusciva a vivere e a divertirsi....

Lui riusciva a farla sentire protetta, ma ora l'aveva solo umiliata, e derisa insieme agli altri che credeva suoi amici. Chiuse gli occhi così forte che pensò di averli sbriciolati, sarebbe stato meglio; almeno non li avrebbe più rivisti.

Il lampione che era al suo fianco si accendeva e si spegneva a intervalli irregolari, segno che presto avrebbe smesso di illuminare la strada quella notte. Infatti quella era una notte che sembrava interminabile e nerissima, con uno strato di foschia che passava sulle strade di Londra rendendola una città cupa e tenebrosa.




Il battito del suo cuore aumentò.

Sbarrò gli occhi di scatto e mancò un battito.

Il suo respiro era irregolare, e c'era buio tanto buio, come se fosse li per inghiottirla in un limbo senza ritorno, lei però aveva appena vissuto l'inferno. Non temeva l' uomo nero, non aveva mai temuto nulla, se non la solitudine. Quella si che le metteva veramente paura, molti erano stati i suoi incubi in cui i suoi amici l' abbandonavano, ma quella era la realtà.

Sapeva che avrebbe rivissuto molto presto quell' inferno: quando le vacanze saranno terminate, l'aspetterà un inferno ancora peggiore di quello appena passato.

La luce del lampione si spense definitivamente.

Sentì un rumore, e poi quello di una bottiglia infrangersi al suolo, e i lamenti di un gatto. Queste cose le fecero percepire la presenza di qualcuno nei paraggi, facendo leva sulle mani si rialzò.

Cercò nella tasca la sua bacchetta, ma non la trovò!



Quando le cose servono non le si trovano mai, ma quando non servono sono sempre tra i piedi.


Più o meno come lei, quando qualcuno aveva problemi chi chiamavano?

Ma Hermione-la-so-tutto-io-mezzo-sangue-Granger naturalmente, ma quando era lei che chiedeva aiuto? Le sbattevano sempre la porta in faccia. Tranne loro...

...loro i suoi migliori amici, che ora erano a quella stupida festa a tracannare Whisky Incendiario insieme a quelle sciacquette delle sue “amiche” .


Lei però, a farle compagnia ora chi aveva?


Nessuno.


Ecco il prestigioso premio per le persone buone: la solitudine eterna!

L'unica cosa che ancora non aveva perso ora era la sua anima.

E giurò che almeno quell'appiglio alla vita non lo avrebbe sprecato!


Quanto si stava sbagliando.

L'anima lei l'avrebbe persa.

E anche molto ma molto presto.


Qualcosa si aggirava per quei vicoli.

Qualcosa che di li a poco le avrebbe cambiato la sua inutile vita, in una vera e propria avventura!


Sentì altri rumori, che provenivano dal tetro vicolo alla sua sinistra. Il quale conduceva ad un capanno in ferro arrugginito, con teli di nylon squarciati che pendevano dal tetto, dovevano essere stati li come tetto di convenienza.

C'era un cartello che diceva: Vietato l'accesso ai non addetti ai lavori.

Il capanno era lungo più o meno quattro metri, alto tre e mezzo e largo cinque.

Notò degli scatoloni aperti e rotti buttati un po' da per tutto.

Sapeva che quella cosa era li da qualche parte, si nascondeva e si beffava di lei, sapendo che gli uomini anno paura di ciò che non possono vedere.

Occhi purpurei come il sangue erano i suoi, e si aggiravano da per tutto.


Un soffio sul collo.


Freddo, troppo freddo quel soffio per essere umano.

In quel soffio c'era di tutto.


Rabbia

Fame

Voglia di uccidere

Voglia di amare ancora e di non perdere più nessuno.

Voglia di vivere


Quel soffio le congelò tutti i muscoli del corpo, il suo cervello non riusciva più a comandarlo.

Il sangue freddo però rimaneva.


Per lei ora vivere o morire non aveva più nessun significato, tanto chi l'avrebbe ricordata?


Nessuno ancora un'altra volta.


Hermione è più triste sopravvivere o morire?


Fu un attimo.

Fu un battito di ciglia.

Fu il tempo di un battito d'ali.


E colui che presto le avrebbe portato via l'anima e data in pasto al Diavolo apparì alle sue spalle.

Aveva un lungo mantello col cappuccio nero come l'oblio, e gli occhi purpurei fissi sul collo della sua prossima vittima.

Già assaporava il dolce sapore del sangue sulle sue labbra, e poi giù per la gola ad invadergli i sensi di tutto il corpo.


Hermione sentiva i suoi passi farsi sempre più vicini...

All'improvviso tacquero.

Le mani di lui spostarono i capelli di lei verso destra, sfiorandole la pelle con le dita.


Rabbrividì.

Erano gelide, quelle mani, quanto il suo respiro.

Posò le mani sulle spalle della ragazza.

C'era qualcosa che le impediva di muoversi, il segreto arcano di scoprire cosa sarebbe successo di li a poco. Ma lo sapeva.

Sapeva cosa facevano i Vampiri.

Non per niente era la miglior studentessa di Hogwarts


Il vampiro portò la sua bocca a contatto col collo della ragazza.

Sono fredde anche le sue labbra. Pensò. E' un Vampiro sono cadaveri che cammino, ovvio che siano freddi.


Fu un secondo.

E i denti del vampiro penetrarono la tenera carne della ragazza.


Il suo urlo squarciò il sacro silenzio della notte, facendo volare via i corvi.

Era strano pensare che la più brillante strega di Hogwarts si facesse sconfiggere da un vampiro. La questione ora era: voleva o no liberarsi?

Voleva continuare a vivere in quell' inferno?

Voleva riuscire a sconfiggere un vampiro senza bacchetta, o voleva soccombere come una povera sciocca ignorante?


Signori miei volete la verità?


Lei non lo sapeva.


Il sangue veniva succhiato avidamente dal suo collo, e dei rivoli di sangue finivano sulla camicia bianca macchiandola del colore del sangue.

Sentiva la sua linfa vitale scorrerle via dalle vene lentamente, i suoi occhi volevano chiudersi per non riaprirsi mai più. E lei nel suo intimo più profondo voleva assecondare la sua voglia di morire. Ma c'era qualcosa che non glielo permetteva, qualcosa che era più in profondità della voglia di farla finita per sempre.


Il suo orgoglio spezzato, la vendetta.


Ora che aveva perso tutto che fare gente?

Una sola cosa ...

Morire?

No, troppo facile per Hermione Jane Granger.


Quello era il momento di tirare fuori una Hermione Jane Granger che nessuno aveva mai visto, ne sospettato che esistesse, quello era il momento di riprendersi tutto dalla più grande fino all'ultima briciola.


Lei non aveva ancora giocato, e quello era il momento buono per iniziare a farlo.


Ora avrebbe potuto vivere, ma vivere da morta.


Hermione aprì gli occhi di scatto la voglia di vivere era tornata, anche se vivrà da non morta non le interessa, ora le interessa solo diventare il peggiore incubo dei suoi amici.

Con la poca forza che le era rimasta prese la mano destra della creatura alle sue spalle, e senza pensarci due volte morse quanto più forte potesse il polso del vampiro.

Iniziò a sua volta a saziarsi di quel liquido purpureo, che è la preziosa linfa vitale dell'uomo e della donna. Un rivolo di sangue fuoriuscì anche dalla sua bocca finendo sulla sua guancia, per poi colare giù per il collo e la gola, fino all'incavo dei seni.


Aveva venduto l'anima al diavolo per avere la vendetta che meritava.

Quel liquido ora per lei sarebbe stato il suo unico nutrimento da li all'eternità.


IL sangue le bruciava la gola e anche le labbra, le sembrava di avere le fiamme dell'inferno in bocca.


Il buon senso le diceva che era ancora in tempo per tornare in dietro, ma lei non esitò nemmeno un momento, ormai aveva mandato tutto in un unico pacco al diavolo, appena aveva morso il polso del vampiro.


I pezzi della sua anima finivano nell'oblio assieme a ogni goccia di sangue che ingurgitava.


Sapeva che di li a poco sarebbe morta, ma anche che poi sarebbe resuscitata.


La gola bruciava sempre di più, il sangue le piaceva la dissetava, la rendeva viva le fece comprendere che il sangue era un buon pasto, si sentiva pazza!


Si sentiva bruciare il viso, il corpo, si sentiva come se fosse sul rogo dei dannati.


Quegli attimi furono catturati dalla sua mente.

Lunghi attimi di pazzia e disperazione, di voglia di vivere, e voglia di vendetta contro tutti.


In quegli attimi scambiò il suo appiglio con la vita, con la voglia di vivere.

Si lo sprecò, ma ormai non le restava più nulla da giocare, quella era l'ultima carta e l'avrebbe giocata fino in fondo.


Hermione chiuse gli occhi e morì.



Il vampiro si era saziato ma aveva creato un'altra creatura come se stessa quella notte, un errore imperdonabile per uno del suo rango.



Fine primo capitolo


Mi fermo qui. Voglio sapere da voi se vale la pena di continuarla e se in qualche modo abbia stuzzicato, almeno un po', la vostra curiosità.

Baci. <3

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Capitolo 2
*** "Anima" ***


 

Che strana sensazione. Cosa sono questi rumori? Da quanto tempo sto dormendo? Non ho più sonno, devo svegliarmi!

 

Ma Hermione non riusciva né ad aprire gli occhi né a muoversi, sentiva qualcosa intorno ai polsi e alle caviglie.

 

Possibile che io sia legata con delle catene? Ma cosa sta succedendo? E questo dannato rumore mi rimbomba nelle orecchie, non lo sopporto più è una cosa atroce, che diavolo è?

 

Ora iniziava ad avere anche mal di testa e nausea, sentiva che avrebbe potuto vomitare da lì a qualche secondo, ma stranamente non succedeva nulla.

 

Strano.

 

Lei era sempre stata debole di stomaco, infatti non poteva guardare i film di sbudellamenti o robe varie; perché se no avrebbe fatto il bagno a tutti, non che le facessero paura ma il suo stomaco non reggeva certe scene.

Si rigirò di scatto su un fianco, per colpa del suo nervosismo, sopra quello che doveva essere un enorme letto matrimoniale; per di più anche comodissimo.

Hermione grazie, se così si può dire, a quella constatazione avrebbe dovuto iniziare a sentire le sue budella contorcersi nello stomaco, come quando avvertiva nell' aria che qualcosa non andava, per questo tipo di cose aveva sempre avuto intuito. I suo nervi, però, rimanevano freddi e distaccati da quella situazione troppo ambigua per i suoi gusti, e l' ansia non arrivava. La cosa era molto strana. Si. Aveva sempre avuto sangue freddo ma una nota di paura c' era sempre stata lì a ricordarle che era umana.

Riprovò ad aprire gli occhi però più lentamente e uno alla volta iniziando dal sinistro. Provò a sollevare la palpebra ma l' occhio iniziava a bruciarle, e vedeva tutto sfuocato. Non fece in tempo nemmeno a capire dove si trovava che una forza che non le apparteneva l' obbligò nuovamente a chiudere gli occhi e a risprofondare nell'oblio di un sonno senza sogni.

Riuscì a farfugliare qualcosa prima di addormentarsi ma nulla di senso compiuto.

 

La persona oltre a lei, che era in quella cripta nel cimitero di Londra, le aveva appena fatto un' incantesimo per farla dormire. Non poteva permettere che la ragazza si svegliasse così presto; altrimenti avrebbe avuto subito sete, e lui doveva ancora trovare il sangue giusto per farla dissetare e placare quella prima e improvvisa sete di sangue.

Sapeva di aver fatto una vera e propria cazzata nel lasciare che lei bevesse il suo sangue, ma una cosa del genere non gli era mai successa. I maghi ritenevano Vampiri e Demoni vari solo gentaglia di classe B, o meglio dei selvaggi con manie omicide. Infatti né agli uni né agli altri era permesso frequentare scuole di Magia e Stregoneria, perché ritenuti un pericolo.

In più quella ragazza era una strega, se ne era accorto.

 

Merda.

 

Il ministero vietava ai Vampiri di trasformare Maghi o Streghe in Vampiri pena

un soggiorno di cinquecento anni ad Azkaban. Anche se con loro i Dissennatori non potevano fare nulla, ci pensavano direttamente gli uomini. Negli anni gli Auror erano riusciti a sviluppare un incantesimo che poteva danneggiare pscicologicamante un Vampiro, la cosa fu molto ardua perché i Vampiri sono immuni alla magia ma non a cose come: crocefissi, acqua santa e luce del sole.

Infatti si erano basati su questi principi per creare l' incantesimo.

Ma lui non si curava di queste cose, con più di 1500 anni di esperienza non aveva mai combinato un casino come quello. Era stato debole, e a lui non piaceva esserlo. Era tutta colpa del Consiglio se lui era in astinenza da ben tre settimane e mezzo, e la cosa migliore qual' era? Che aveva appena trasformato una ragazzina no una strega in un Vampiro.

 

 

Che stupido. Ora però devo andare a procurarmi quel dannato sangue o questa quando si sveglia potremmo assalirmi.

Stupida Anima.

 

Si alzò dal divano nero in pelle, che si trovava contro la parete opposta al letto, e si diresse verso l' uscita della cripta.

Erano le 3.45 del mattino.

Erano quattro giorni di fila, che Hermione continuava a dormire senza svegliarsi, grazie agli incantesimi del Vampiro che la stava ospitando.

Naturalmente lei aveva dimenticato ciò che era successo, ma il fatto era solo momentaneo, dopo di che si sarebbe ripresa e avrebbe ricordato.

Sicuramente non si sarebbe mai aspettata una cosa del genere, nemmeno nei suoi sogni più reconditi.

 

 

Poco a poco la forza estrane che l' aveva tenuta prigioniera in quella dimensione

iniziò a perdere forza come un nodo che inizia a sciogliersi lentamente.

Tra qualche attimo avrebbe riacquistato le forze, ma qualcosa, altre alla consapevolezza oramai appurata di essere prigioniera di qualche sconosciuto, iniziò ad infastidirla. In più aveva anche sete quindi il fastidio era doppio.

Anche se quelle piccolezze non erano di certo paragonabili con la sete che aveva. Sapeva che in quei casi era più che normale avere sete, ma percepiva distintamente ogni fibra del suo essere urlare e contorcersi disperata da quell' immane dolore come se fosse in astinenza da qualche sostanza di stupefacenti.

Lei, però non aveva mai usato simili cose.

 

In quel momento, udì degli scricchiolii provenire da quello che sarebbe dovuto essere il giardino della struttura in cui si trovava.

 

Ma come faccio a dire che c'è un giardino là fuori?

 

Poi un cigolio, e la porta di ferro arrugginito si spalancò facendo entrare una fresca brezza notturna, che le invase le narici, portando con se anche l' odore di umidità e molti altri odori che la investirono tutti in una volta; lasciandola stordita per un' attimo.

Appena aveva sentito i primi passi di quella persona a lei sconosciuta nella stanza, con uno scatto fulmineo aveva aperto gli occhi, ora non le facevano più male, e tirandosi su dal letto, senza nemmeno accorgersene, ruppe le catene che la tenevano legata, e gli si parò d' innanzi più minacciosa che mai.

Continuava a non distinguere i lineamenti di Lui, sempre che fosse un Lui, essendo questo coperto dalle tenebre, ma qualcosa le diceva che non si sbagliava.

Sempre quel qualcosa a lei ignoto le suggeriva che egli era pericoloso.

<< Vedo che ci siamo svegliati. >> Dal suo tono piatto non capiva se fosse un nemico o un' amico.

 

C'era qualcosa di strano.

Non sentiva il classico “tu tum” del pompare del suo cuore accelerato; anzi non lo sentiva affatto, era come scomparso.

 

Infine lo vide.

Uscì dall' ombra e si posizionò sotto la luce dei raggi della luna.

La sua bellezza era disarmante.

Qualunque donna al suo posto si sarebbe prostrata ai piedi di cotanta bellezza, ma Hermione non ne fu ammaliata; anzi la trovò quasi “normale”, come se si trattasse di qualcosa di “banale” quasi “scontato”.

Iniziava seriamente a preoccuparsi, pensava di stare perdendo le sue facoltà mentali.

Quell' uomo avrà avuto si e no un età compresa tra i 25 e i 28 anni.

Il suo volto era praticamente perfetto se non si contava un' orribile cicatrice che gli attraversava verticalmente la guancia destra. Partiva da sotto l' occhio, proseguiva per tutta la lunghezza del collo scomparendo sotto la maglietta nera.

Delle ciocche castane gli coprivano gli occhi.

Gli occhi.

I suoi erano rossi.

Rosso.

Quella parola le diede da pensare e un mucchio di pensieri le affollarono la testa contemporaneamente. Subito dopo, rivide tutto ciò che era accaduto.

Si portò le mani alla testa e cadde sulle ginocchia proprio come quella sera a Londra. Ricordò di Harry e Ron che la insultavano e di Ginni che la derideva, la rabbia le salì alla testa, se li avesse avuti tra le mani li avrebbe strangolati molto volentieri. Begli amici. Si diede della stupida da sola. Quegli occhi erano l' ultima cosa che aveva visto prima di sprofondare nelle tenebre, e sapeva che simili occhi poteva possederli solo un Vampiro.

Già i Vampiri...

Lei era stata morsa...

Portò istintivamente una mano sul punto del collo in cui comparisca quella sottile cicatrice a forma di mezza luna. Passandoci sopra i polpastrelli la sentì chiaramente mentre ne disegnava i contorni.

Alzò la testa e portò i suoi occhi d' dorati in quelli rubino del Vampiro e comprese finalmente cosa ci faceva lì.

Lo aveva morso a sua volta e, quindi, anche lei era diventata un Vampiro.

 

<< Calmati calmati! Non ti agitare. Ora devi bere altrimenti potresti dare di matto e fare del male a qualcuno. >>

Il suo tono questa volta era più dolce, questa volta le ispirava fiducia.

Si rialzò e gli si avvicinò titubante come un cagnolino randagio che ha timore a prendere quel pezzetto di cibo dalle mani di un bambino che glielo sta offrendo.

 

<< Chi sei? >> sussurrò la sua bocca senza nemmeno accorgersene.

Per questo la gola le riarse ancora e risentì l' urlo di disperazione del suo corpo che bramava sangue.

 

<< Aspetta. Ora siediti sulla poltrona, devi scegliere una cosa. >>

Il suo sguardo era enigmatico e sfuggente.

Fece come gli aveva detto e si sedette sul divano stringendosi poi le gambe al petto. Solo in quel momento si accorse di non stare indossando i suoi vestiti ma una camicia da uomo nera e dei pantaloncini neri.

 

Questo qui mi ha spogliata?

 

Che avessero?...

No, non era possibile!

Le possibilità che con quel Vampiro avesse fatto qualcosa erano bassissime.

Si guardò sconcertata gli abiti che indossava.

Lui aveva compreso il filo dei suoi pensieri infatti le disse subito: << Non ti preoccupare non ti ho fatto nulla. >>

Se sarebbe stata ancora umana sarebbe arrossita sino alle punte dei capelli, quindi si limitò ad annuire in silenzio incerta sul da farsi.

Non era sicura che fosse sincero, ma ora il suo sesto senso da Vampiro, le diceva che poteva fidarsi.

 

E certo, mi ritroverò come Spider-man a salvare civili innocenti, basandomi solo sul mio istinto da Vampiro come fa lui su quello da ragno. Che idiozia!

 

La verità è che quello non era uno stupido fumetto.

Anche quando aveva scoperto di essere una strega aveva pensato la stessa cosa.

Come minimo poi avrebbe scoperto che sua madre era una strega o un Vampiro.

 

La cosa potrebbe anche starci. La nonna diceva sempre che molte cose successe negli anni; ai membri della nostra famiglia, a volte si potevano ripetere sui loro discendenti. Mah.

 

A volte quella donna la spaventava per i discorsi che riusciva a fare.

 

<< Ora. >> la richiamò a prestargli attenzione.

<< Dimmi, basandoti sull' odore, quale tra questi due preferisci. >>

Le si era seduto accanto e le stava porgendo due piccole boccette di vetro stappate, dall' odore che ne fuoriusciva poteva benissimo dedurre che fosse sangue quello.

Si sentì solleticare piacevolmente le narici e il palato e la sete la colse di sorpresa.

<< S-scusa? >> Non connetteva più, quell' odore la invitava a farsi prendere.

<< Devi scegliere, come ti ho già detto, in base all' odore, quale reputi più gradevole fra questi due. >>

Continuava a non capire, e il sangue continuava a chiamarla.

D' istinto prese quella che si trovava nella mano sinistra e la ingoiò tutta in una volta senza perderne nemmeno una goccia.

 

Com' è buono, è così caldo.

 

 

Quando l' ebbe finito si leccò le labbra e sentì la sete placarsi.

Almeno per quel momento, sapeva che poi sarebbe tornata più prepotente che mai, glielo diceva l' istinto.

 

<< Vedo che preferisci il sangue dei babbani. >> sentenziò lui.

<< Sangue babbano? >> quell' affermazione l' aveva sconcertata.

<< T-tu ha-ai uc-c-iiso u-un... >>

<< No. Non faccio cose del genere. >> O almeno lui quelle cose non le faceva più in quella epoca, sia chiaro.

Lo fissava di sottecchio incerta.

<< L' ho preso da uno “spacciatore” se così si può dire. >> Nel dirlo aveva portato un dito alle labbra pensieroso.

<< Ok. Ma... posso sapere cosa intendi allora? >>

<< Semplicissimo! >>

Le stava rivolgendo un sorriso a trentadue denti. Doveva ammetterlo quel sorriso era stupendo, scaldava il cuore.

Ma lei non lo aveva più.

<< Ti ho fatto scegliere il tuo tipo di sangue. Ogni Vampiro appena nato deve decidere il tipo di sangue con il quale si nutrirà da qui all' eternità. Questo non te lo raccontano sui libri di scuola, non è vero? >>

Ma com' era possibile una cosa del genere?

Lei ad Hogwarts era la prima in tutto, com' era possibile che sapesse solo ora di una cosa del genere?

Aveva studiato e letto ogni tipo di libro sulle “Creature della Notte”, anche quelli della Sezione Proibita a scuola, ma nessuno di questi trattava simili cose.

 

 

Che mi stia prendendo in giro?

 

Non era possibile.

Il Vampiro rispose subito ai suoi dubbi.

<< Diciamo che questo è un segreto che accomuna tutti noi. Perché se qualcuno lo sapesse saprebbe uno modo molto più efficace per ucciderci. >>

Hermione alzò un sopracciglio.

<< Non è che potrebbe farlo un Vampiro ad un' altro Vampiro? >> chiese facendo capire che non si fidava, ma lui bellamente la ignorò e le rispose sempre sorridendo.

<< Impossibile, se un Vampiro facesse una cosa del genere verrebbe condannato alla stessa fine. Questa è la prima legge della nostra società, ed è inviolabile. >>

Quella discussione la stava incuriosendo, così mentre giocherellava con la boccetta ormai vuota chiese spiegazioni.

<< Per esempio tu hai bevuto sangue babbano, giusto? >>

Lei annui.

<< Ad un mago o una strega per ucciderti basterebbe farti bere del sangue di mago o strega pura. Chiaro ora? >>

<< Ma io sono una mezzo-sangue! >> disse tristemente, quasi come ad accusarsi. Era cresciuta e maturata con l' età ma non concepiva ancora quella sua debolezza, il non accettare le sue origini. L' avevano sempre presa in giro per quello stupido motivo.

 

Dannazione

 

<< Infatti me ne ero accorto. Su di te, almeno teoricamente, non ci dovrebbe essere differenza sul tipo di sangue che bevi. Ma, ti sconsiglierei vivamente dal bere quello di streghe o maghi puri, ciò potrebbero causare dei ehm... come potrei dire... Disagi. Si dei disagi, a te e ad altre persone, quindi non lo bere mai. Ok? >>

 

Quel discorso l' aveva lasciata spiazzata.

 

<< Va bene. Ma ora potrei sapere, di grazia chi sei? E qual' è il tuo nome? >>

La infastidiva averlo davanti e non avere un nome con cui chiamarlo.

 

Il Vampiro le sorrise ancora mostrando volontariamente i canini questa volta.

 

<< Mi chiamo Dimitri. E tu sei? >>

Questo qui riusciva spiazzarla, non tanto per il nome ma diciamo per i suoi strani modi di fare. Era troppo solare per i suoi gusti.

 

<< Io mi chiamo Hermione Jane Granger. >>

Non sapeva nemmeno del perché gli aveva detto il suo secondo nome, mah...

 

<< E' un piacere conoscerti Hermione. Ora devi sapere che la classe di Vampiri a cui noi apparteniamo si chiama: “Anima”. Quindi tu ora sei un Vampiro. >>

Il suo tono cambiò bruscamente diventando grave.

<< Per ora non mi interessa sapere il motivo per il quale mentre mi nutrivo mi hai morso, me lo dirai quando sarai pronta, ma me lo dovrai dire. Chiaro? >>

Non si aspettava che potesse assumere un tale tono di voce.

Annuì.

Dopo che aveva parlato si era venuto a creare silenzio che fu interrotto subito dopo sempre da lui che, ripreso il sorriso, le disse: << Domani dovrai venire con me in un posto. >> ora si stava grattando l' orecchio imbarazzato << sai quello che ieri notte era un tantino illegale. >>

A Hermione venne un colpo, per poco non fece cadere la boccetta con cui giocava, interra rischiando di mandarla in frantumi.

 

 

Illegale? Che cazzo ho combinato?

 

<< Non ti preoccupare dobbiamo solo andare a sentire il parere del consiglio dei Vampiri che attualmente è riunito qui a Londra. Naturalmente è solo per far sapere loro che c' un nuovo vampiro Anima. >>

Dimitri si alzò dal divano, prese dalle mani di Hermione la boccetta e la rimise, con l'altra ancora piena, dentro un piccolo cofanetto d' argento che era sopra una

mensola della stanza.

Poi, Hermione lo vide andare verso la porta.

<< Hermione. Miraccomando non uscire fino al mio ritorno, e tira le tende su tutte le finestre, sei ancora debole alle luci del sole, e tra poco sorgerà. >>

Era appena uscito quando lo sentì tornare indietro e riaprire la porta per dirle <<

Fai la brava. >> e le strizzò l' occhio.

Hermione in risposta gli sorrise timidamente.

 

Ok. Questo qui è matto!

 

 

Note dell' autrice

 

Eccovi il secondo capitolo.

Non ci credo sono riuscita a scriverlooooooo

[Si ricompone]

Non è venuto un granché ma spero di rifarmi col prossimo.

Vi dico solo che questo capitolo lo scritto sul cellulare a scuola, durante le ore di Italiano e Matematica. Si mi stavo annoiando, così non sapendo cosa fare mi sono detta: << Dai fai qualcosa di veramente produttivo. Continua la Fanfic. >> e così è stato. Ed ora eccomi qua.

Non mi aspettavo tutto questo successo con solo il primo capitolo, e nemmeno che l' idea di un Hermione Vampiro o di un “voltafaccia” ( come ha detto CuLlEn_AdDoTtIvA. ND) da parte degli altri due vi avesse potuto interessare. Wow, me ringrazia tutte voi per i vostri commenti e per avere aggiunto questa fanfic alle preferite e alle seguite e chi ha solo letto.

Thanks <3

 

 

chiacchia21:

Sono molto contenta che ti sia piaciuta, e molto presto Hermione a quei due gliela farà pagare. Muhahahah

Grazie dei complimenti anche se non mi reputo così brava. =D.

Spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo.

Baci.

 

fandracofiction:

Ecco, lo continuata contenta? Io spero di si. Mi ci è voluto tanto a scriverlo anche perché ero senza ispirazione. Spero solo di poter aggiornare il prossimo capitolo più velocemente possibile. =D

baci.

 

Artemislover:

Grazie per aver commentato l' altro capitolo.

Devo dirti che il rapporto tra Hermione e Draco potrebbe venire fuori un po' complicato, perché aggiungerò cose alla mia storia che non ci sono nei libri della saga. Spero solo di riuscire a fare bene ciò che ho intesta e che piaccia anche a voi.

Baci

 

aeris1993:

Non esagerare con i complimenti, non credo che sia un capolavoro.

Comunque spero di aver saziato la tua curiosità, almeno per ora, rivelando almeno l' aspetto e il nome del Vampiro che ha trasformato Hermione.

Baci.

 

Cassidy14:

Spero che il capitolo ti sia piaciuto anche se Hermione non è ancora molto “attiva”, ma prometto che al prossimo capitolo inizierà a comportarsi da Vampiro, se così si può dire. Hehe.

Baci.

 

Ikuto_shin:

Ciao. Mi dispiace ma dovrai aspettare ancora un paio di capitoli prima che lei torni a scuola e compia la sua vendetta. Ma non ti preoccupare, perché cercherò di aggiornare il più presto possibile così che la storia inizi veramente.

Baci.

 

CuLlEn_AdDoTtIvA:

Ti ringrazio di reputare la mia idea originale. Sinceramente non mi è mai piaciuto vedere loro tre sempre insieme, e il fatto che fosse sempre tutto rose e fiori, così ho pensato e ho avuto questa idea. Spero che ti interessi ancora.

Baci.

 

devil09:

Visto? Sono riuscita a mettere un nuovo capitolo. Spero che ti sia piaciuto anche questo. Grazie di aver commentato. XD

 

HeL_ChaN:

Questo è il frutto delle ore di italiano e matematica passate a non far niente.

Il dolce far niente....

Dopo che mi hai letteralmente “scassato l' anima” con << Aggiorna presto >>

e robe simili alla fine posso dirti di esserci riuscita.

Tadaaaaaaaan.

Lo so non è un capolavoro ma è sempre qualcosa.

Baci.

 

Alla prossima.

Baci.

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Capitolo 3
*** Il consiglio. ***


 

Dopo che Dimitri era uscito, Hermione aveva chiuso le finestre, tirato le pesanti tende in velluto rosso e poi si era seduta sul divano con le gambe raccolte al petto. La sua mente non vagò, non iniziò a macchinare congetture e nemmeno pensò, cercò di trovare, in verità un “equilibrio” tra lei e il nulla che la circondava.

Rimandò anche la sua vendetta a data da destinarsi.

Desiderava solo un attimo di pace per se stessa e crogiolarsi nel silenzio come i serpenti al sole.

Rimase in quella posizione per tutta la giornata dall' alba sino al momento in cui non arrivò Dimitri.

Il tempo per lei era inconsistente. Il tempo non era tempo, non era nulla, se non che una parola significativa solo per i mortali. Per lei perse di significato!

I raggi del sole non avevano mai oltrepassato la barriera delle tende, rimanendo fuori da quel luogo. La stanza era sempre in penombra e il contrasto tra l' oscurità e la luce non era cambiato di una virgola per tutto il tempo.

Dimitri tornò esattamente alle 23:30.

Quando entrò e vide Hermione seduta sul divano in pelle non si stupì, era normale per un “neo-Vampiro” avere crisi “esistenziali”, ma di solito duravano solo qualche giorno.

Anche se Dimitri non né ebbe a dire la verità. Appena aveva appurato la situazione, aveva massacrato tutto il suo villaggio senza pensarci due volte. “L' eccezione che conferma la regola!”

Gli solette dire Egidio. Sorrise a quel ricordo.

La grifoncina questa volta si era subito accorta della presenza del Vampiro fin da quando egli aveva messo piede nel cimitero, infatti non appena la porta venne aperta lei non battè ciglio. “Senti Hermione, ora dobbiamo andare a trovare il consiglio dei Vampiri.”

Non disse nulla, annuì e basta. Dimitri quindi proseguì il suo discorso mettendola al corrente selle minime conoscenze che per il momento le erano di vitale importanza.”Il capo del consiglio è una vecchia di nome Nausicaa poi vengono tutti gli altri. Io per farti parlare con il consiglio ho dovuto scendere a patti con Egidio, una specie di vice. Ma non ti preoccupare anche se gli altri dovrebbero votare per la tua decapitazione tu fai vedere che sei

sicura e che credi in ciò che dici. Il resto verrà poi da se.”

Aveva un sorriso ambiguo stampato in faccia, cosa che l' avrebbe fatta rabbrividire se solo fosse stata ancora viva.

Quindi è probabile che mi uccidano?” domandò con tono piatto come se stesse parlando del tempo.

Probabile.” Fece con un' alzata di spalle. “ Ti spaventa morire?”

Non sono già morta forse? Loro cancelleranno solo la mia esistenza, diventerei polvere niente di più.”

Il vampiro la scrutò severo. “Ciò ha forse a che fare col motivo per cui sei voluta diventare vampiro? “

Ovvio.”

Dimitri aprì l' armadio e tirò fuori dei vestiti per la ragazza e li lanciò sul divano accanto a lei. “Indossa questi per venire all' incontro.”

Dopo di che uscì.

Hermione s' infilò i vestiti senza nemmeno guardare che roba era, notando solo dopo che erano da uomo perché le stavano un po' larghi.

Uffa. Ma i miei vestiti che fine hanno fatto?” urlò in direzione della porta.

Li ho buttati via, erano sporchi e strappati in più facevano anche schifo.”

 

Io questo lo ammazzo.

 

Ma in fondò che ci poteva fare? Era completamente nelle mani di quel vampiro

ambiguo e dire ambiguo era poco.

Guardandosi poi si accorse che non erano nemmeno brutti gli abiti che Dimitri le aveva prestato: una cannottiera nera con una camicia a mezze maniche blu e dei jeans slavati.

 

Meglio di niente, ma come si è permesso di buttarmi via i vestiti?

 

Uscì anche lei raggiungendolo.

Andiamo?”

Si”

Attraversarono il cimitero in poco tempo senza parlarsi, quando poi arrivarono davanti al cancello trovandolo chiuso, Hermione guardò l' altro inarcandò un sopracciglio come a chiedere “E ora?”.

Dimitri le rispose con i fatti; ovvero saltò come se niente fosse il muro che delineava il perimetro di quel luogo.

Ora è il tuo turno.”

Guardò un po' titubante il muro. “Ti vuoi muovere? Non abbiamo tutta la notte.”

Sta un po' zitto che ora salto!”

Detto questo fece un bel respiro profondo e provò a saltare, arrivò direttamente incima all' albero oltre il muro di recinzione, ma siccome era troppo pesante per quei rami, cadde a terra come un mela matura.

Ahia. Cavolo che male”.

Ahahahahahah, T-ti prego non dire stupidaggini, ahahahahahaha non puoi sentire dolore. Oddio bellissima performance.”

La ragazza lo fulmino con lo sguardo.

Non prendertela male, anche tu avresti riso come una scema davanti ad una cosa del genere. Ahahaha.”

Hermione si tirò su pulendosi e costatando che effettivamente non aveva sentino nulla e che si era lamentata solo per un' riflesso incondizionato.

Dove dobbiamo andare?” chiese.

In un' cimitero della città, ci mettiamo poco ad arrivare se corriamo e passiamo dai tetti.” Disse pensieroso.

Non battè ciglio a quell' affermazione, aveva capito che doveva aspettarsi di tutto; quindi lo seguì saltando da un tetto all' altro per la città della Londra babbana.

La luna risplendeva in cielo solitaria, una leggera brezza le scompigliava i capelli e le luci di pub e discoteche illuminavano la città in lontananza.

Ora che riusciva a percepire tutte quelle sensazioni in modo così acuto e penetrante, si chiese se era così che un animale percepisse il mondo, era una sensazione stupenda.

Aspetta di essere dentro un bosco o al mare, è ancora meglio.”

Si girò di scatto verso il vampiro, come aveva fatto a capire quello che stava pensando?

Avevi un' espressione strasognante e beata, tipica di chi scopre simili sensazioni.” disse sorridendole.

Davvero?”

Dimitri annuì.

 

Arrivarono davanti al cimitero prima che risuonassero i rintocchi della mezzanotte. Quel luogo rispetto all' altro era più piccolo e vecchio rispetto a quello in cui viveva Dimitri, sembrava anche essere abbandnonato visto che il cancello era anche aperto e arrugginito da tempo.

Il vampiro la superò entrando nel cimitero e svoltando subito a destra senza dire una parola ma facendole segno di seguirlo.

Dopo almeno una cinquantina di metri si ritrovarono difronte ad una lapide in marmo rappresentante un angelo con le mani congiunte in preghiera, lo sguardo rivolto al cielo e un' anala spezzata, ricoperta di muschio e un'edera.

Dimitri si chinò a sfiorare leggermente l' ala buona della statua, qualcosa scattò con un sonoro “Click!” e la lapide si spostò lasciando libero un passaggiò a gradini.

Dobbiamo scendere là sotto, non è vero?” chiese sarcastica la grifoncina.

Ovvio. Dopo di te!”

Hermione lo guardò torvo ma si infilò lo stesso nel passaggio subito seguita da Dimitri.

La dentro era buio pesto ma lei riusciva ugualmente a vedere anche se non ci fosse nulla che saltasse all' occhio. Scesi gli scalini stava per aprire la porta ma Dimitri la bloccò con un braccio. “Aspetta. Prima entro io e poi te, perché prima devo presentarti, qui nessuno sa chi sei e non parlare se no te lo chiedono, chiaro?”.

La guardo negli occhi cercando di farsi capire bene.

Va bene”.

E per il resto fai come ti ho detto prima a casa mia.”

Perchè, quella sarebbe una casa?” chiese scettica.

Dimitri sollevò un sopraciglio scettico.

Questo ora che centra?”

Lascia perdere, entriamo!”.

 

Dietro la porta si presentò un enorme salone con il pavimento in marmo bianco e nero a scacchiera, lungo le pareti erano appesi enormi specchi in cui vi si riflettevano solo i divani neri e i tavolinetti.

 

Qui sono tutti vampiri.

 

Infatti quella stanza era piena di persone: uomini vestiti con abiti dall' aria costosa e pregiata, le donne invece con abiti elegantissimi da sera e acconciature molto definite.

Ma c'era una cosa che li accumunava tutti oltre al fatto che non si riflettevano nello specchio, la cosa in questione era una maschera bianca indossata da tutti quanti.

Fra quelle maschere una se ne fece avanti, era un uomo con un abito in velluto verde appariscente, rivolgendole un sorriso caloroso e inchinandosi.

Benvenuta”.

Rimase stupita da un tale gesto, nessuno si era mai rivolto con tanto riguardo nei suoi confronti, la cosa la spiazzava.

Dimitri le diede una gomitata tra le costole. “Rispondi al suo saluto.” Le bisbigliò.

 

Stupido.

 

Si inchinò anche lei a sua volta rispondendo anche al saluto ringraziando.

Io sono Egidio mia cara. Potresti cortesemente seguirmi da Nausicaa così venga scelto il tuo destino?”

Destino? Lei non credeva nel destino, ma se era arrivata a quel punto di sicuro non l' avrebbero decapitata, doveva vendicarsi e l' avrebbe fatto.

Certamente.”

Si poteva chiaramente intravedere il fuoco della vita negli occhi della ragazza, e Egidio pensò che sicuramente Nausicaa non avrebbe fatto nulla per spegnerlo ma che anzi l' avrebbe alimentato. Avevano bisogno di aiuto per contrastare Voldemort, quell' essere ripugnante stava decimando la loro specie, e aveva bisogno di chiunque avesse potuto aiutarli in quella battaglia.

Hermione attraversò il salone senza voltarsi a guardare il suo nuovo “amico”, e camminò spedita dall' uomo con l' abito verde.

Sentì poi i passi di Dimitri seguirla.

Di qua.” Le fece segno Egidio.

Si aprì un' altra porta che portava in un corridoio anch'esso in marmo ma attraversato da un tappeto lungo rosso. Le pareti erano piene di statue di cherubini, draghi, diavoli e creature fatate, il soffitto invece era in pietra,

utto era illuminato da candelabbri lungo le pareti.

In poco tempo arrivarono davanti ad un' altra porta che si aprì dall' interno.

Percepì la presenza di ben sei vampiri all' interno.

Dopo che la porta si aprì la prima cosa che vide fu una donna con una lungo abito azzurrino dai capelli biondi seduta su uno scranno di legno che le disse.

Salve Hermione.”

Gli altri cinque invece erano intorno alla stanza, in punti ben precisi.

 

Saranno le guardie del corpo.

 

La porta dietro di lei si chiuse di scatto lasciandola sola all' interno rimanedno spiazzata.

 

Ma quel cretino psicopatico di Dimitri non mi aveva detto che avrebbe parlato lui con lei? Ora non so che dirle.

 

Una vocina nella sua testa però, le disse che essendo lei la prima studentessa di Hogwarts non avrebbe avuto problemi a saper rispondere a ciò che la donna le avrebbe detto.

 

Non ti preoccupare, volevo solo parlarti in privato, dopo chiameremo anche Dimitri così ti sentirai più a tuo agio.”

 

 

 

 

 

 

 

Scusate se non rispondo ai vostri commenti ma ho avuto poco tempo a disposizione per postare il capitolo, lo so che ci ho messo tanto tempo ma non avevo ispirazione. Vi prometto che il prossimo capitolo arriverà più presto, almeno che non abbia verifiche o interrogazioni a scuola. =.='

Mi sa che sto capitolo è una schifezza e con possibili errori (scusate ma non ho avuto tempo per riguardarlo), ma diciamo che è per dirvi “Sono viba. Non mi sono dimenticata.”

Ciao

 

P.s

Risponderò ai commenti nel prossimo capitolo.

 

 

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Capitolo 4
*** Missione. ***


 

Hermione era là, ferma davanti a quella donna millenaria, pronta a conoscere il verdetto del Consiglio dei vampiri. Ma c'era qualcosa di strano in quella donna davanti a lei, qualcosa che sembrava quasi umano.

Nausicaa la guardava dolcemente e piena d'amore come una madre guarda la figlia, chissà se lei lì rivedrà mai i suoi genitori. A loro voleva veramente bene.

Cara Hermione, è tempo che tu scelga.”

Che cosa dovrei scegliere e perché?”

La donna si girò dando le spalle alla giovane.

Io so cosa ti ha spinta a fare tutto ciò.” disse la donna con voce glaciale, quel tono non le si addiceva affatto.

Hermione sussultò per quella rivelazione inattesa. Ma com'era possibile una cosa del genere? Come poteva quella sconosciuta conoscere quel piccolo segreto che non aveva rivelato a nessuno e con il quale non aveva ancora nemmeno fatto i conti?

Chi siete voi in realtà?” chiese sconcertata la grifoncina.

Sulla bocca di Nausicaa si dipinse uno strano sorriso.

Sono solo io, Nausicaa. Queste sono cose che non ti devono interessare vista la situazione nella quale ti trovi, cara Hermione.”

Non era bene assecondare quella strana donna, ma per il momento non poteva fare altro.

Va bene, ora però mi dica cosa debbo scegliere?”

Ovvio, il tuo destino.”

Dopo questa frase tra le due cadde il silenzio.

Hermione, come già detto, non credeva in esso ma questa donna sembrava sapere qualcosa di talmente importante da tenerla inesorabilmente sulla difensiva.

Tu dovrai scegliere se aiutare la tua gente, ovvero le “Anime” e gli altri vampiri, ormai in via d'estinzione, per colpa di Voldemort e la sua infinita sete di potere. Oppure puoi tranquillamente rifiutare, ma sappi che se tu sceglierai questa opzione, sarai decapitata e sfortunatamente dovrai anche rinunciare alla tua vendetta.”

Aveva sentito quel nome molte volte, ma nessuno riusciva a pronunciarlo con così tanta disinvoltura come quella donna, pensare che viene chiamato “colui-che-non-deve-essere-nominato”, molto probabilmente esistevano pericoli ben peggiori per un clan di vampiri.

Questa più che una scelta mi sembra una costrizione. Nessuna persona sceglierebbe mai la seconda opzione.”

Il volto della donna s'illuminò.

Allora devo prenderlo come un si?”

Hermione annuì.

Bene, sono felice della tua scelta. Anche perché mi sarebbe dispiaciuto dover rinunciare ad una creatura rara come te.”

Nausicaa oltrepassò la distanza che le separava in un' attimo e trovandosi a pochi centimetri dall' orecchio di Hermione vi sussurrò: “Questo soleva essere un complimento.”

La ragazza rimase ancora più sconcertata da quella donna, anche Dimitri era strano, ma questa donna lo era ancora di più. Pensò che forse era colpa del fatto che fossero due vampiri molto vecchi, con un passato oscuro da far accapponare la pelle anche a Lucius Malfoy in persona.

Il pensiero la fece sorridere, facendole venire un improvviso e strano buon' umore.

Cosa dovrei fare esattamente?”

Di ciò sta parlando anche Egidio a Dimitri proprio ora. Ad Hogwarts uno degli studenti dell' ultimo anno passa informazioni a Voldemort. Tu dovrai semplicemente scoprire di chi si tratta.”

Alla ragazza vennero in mente molti nomi di Serpeverde, ma uno, in particolare, spiccava fra tutti.

Malfoy!” disse con un soffio.

Malfoy?” ripeté la donna. “Intendi forse dire il figlio di Lucius e Narcissa?”

Esattamente.”

Sul volto di Nausicaa apparve un velo di tristezza.

Draco. Quel povero ragazzo alla completa mercé di suo padre. Cara, povera, Narcissa.”

Quelle parole colpirono molto Hermione, si aspettava che Nausicaa conoscesse quella famiglia per la fama che aveva, ma non si aspettava di certo una cosa del genere. La donna doveva conoscere i Malfoy molto intimamente.

Chissà come? Si domandò Hermione.

La donna però tornò subito in se e con il sorriso sulle labbra.

Non sappiamo ancora chi sia lo studente in questione, ma per il momento dovrai indagare su ogni studente di Serpeverde e Grifondoro.”

La grifoncina credette di aver capito male.

Scusi?” chiese sbattendo le palpebre perplessa.

Non credo tu sia stupida cara Hermione, e credo anche che tu abbia capito benissimo. Dovrai indagare sugli studenti tuoi coetanei di Serpeverde e Grifondoro.”

Ma perché? Intendo, perché anche Grifondoro? E' pressoché impossibile.”

Perché Voldemort, e i suoi sicari usano ogni mezzo per arrivare ai loro scopi.”

E le altre due case?”

A Voldemort non sono mai interessate, lui si reputa troppo superiore per delle case quali: Tassorosso e Corvonero.”

Hermione la guardò scettica.

Hermione. In una guerra non conta chi è, chiunque, ora con una guerra alle porte può essere il nemico, anche l' amico più fidato.”

Quella donna aveva ragione, in guerra tutto era possibile e lecito.

La grifoncina la guardò torva prima di risponderle.

Va bene. Farò come dite. Ma c'è un solo problema!”

La ragazza fece una pausa di qualche secondo, poi continuò.

Ad Hogwarts non sono ammessi vampiri.”

Nausicaa le fece l' occhiolino.

Sai che sono una cara vecchia amica del tuo preside?.”

Hermione non si aspettava una risposta del genere.

Basterà metterlo al corrente del tuo “cambiamento”, e il caro Albus sistemerà le cose. Mandandoti in missione ci risolverai parecchi problemi.”

Cosa intende?” chiese la grifoncina.

Questo problema della spia va ormai avanti da un bel po', e ne io nè il caro Albus, siamo riusciti a venirne a capo. Dopo gli manderò una delle mie guardie come messaggero, per metterlo al corrente della situazione.”

Quella donna si vedeva che aveva un certo senso pratico per quelle cose, però Hermione non capiva ancora cosa centrasse quella donna con Silente. Per di più, si domandava, come faceva a sapere dell' infiltrato visto che nemmeno lei stessa ne sapeva niente e nemmeno i suoi “amici” ne sapevano nulla.

Come fate a sapere della spia che c'è ad Hogwarts? E come fate a conoscere Silente? E perché avete così tanta confidenza con lui?”

Semplice! Questo clan di vampiri che hai visto è consacrato, per propria scelta, alla salvaguardia di Hogwarts e in particolare del suo preside.”

Si spieghi meglio.”

Vedi, essere una creatura mezza vampiro e mezza magica, equivale ad essere dei reietti. Nessuno vuole avere a che fare con noi. Non perché siamo vampiri, molte persone non hanno problemi ad avere come, se così si può dire, amici dei vampiri. Ma la nostra parte magica ci permette cose che un semplice vampiro non può fare. Quindi veniamo ritenuti pericolosi, il ministero aveva preso persino la decisione di eliminarci tutti.”

Nausicaa sorrise guardando il vuoto.

Ma poi arrivò il caro Albus, e lui ci aiutò, mi aiutò.” Puntualizzò meglio la donna.

Così, io e la mia gente in segno di riconoscenza e gratitudine ci siamo messi al suo servizio.”

Hermione rimase sorpresa da quel racconto, Silente era una fonte inesauribile di sorprese, e la cosa era decisamente da lui.

Questa è una cosa molto interessante e che mi sarei dovuta aspettare da Silente. Ma perché se ha voi come guardie del corpo non siete venuti in suo soccorso quando la scuola era in pericolo?”

Ce lo proibì. Ha detto che non vuole metterci a rischio inutilmente, e che preferisce tenerci

in segreto fino a che non avrà veramente bisogno di noi. Sta aspettando il momento buono, quell' uomo sa sempre cosa fare.”

Nausicaa ghignò, se Hermione fosse stata ancora umana le sarebbero venuti i brividi.

 

In quello stesso istante bussarono alla porta; era Egidio.

Entra pure.” disse Nausicaa.

L' uomo s' inginocchiò chinando la testa. “Mia signora, ho messo al corrente Dimitri della situazione e ha accettato anche l' altra questione.”

La donna sorrise compiaciuta. “Benissimo. Dimitri e la signorina Granger sta sera stessa, andranno a Diagon Alley, e alloggerete in una delle locande più lussuose della città.”

Non è necessario ne basterà una qualsiasi, non voglio che spendiate soldi per cose futili.”

Non preoccuparti Hermione, ora raggiungi pure Dimitri, lui sa già cosa fare.”

La giovane annuì e uscì dalla stanza.

 

Dannazione! In che diavolo di situazione mi sono andata a cacciare?

Dannazione, dannazione e dannazione.

Una volta arrivata a scuola volevo dedicarmi solo ed unicamente alla mia vendetta, ed ora mi ritrovo in questa situazione assurda.

 

Hermione, sta calma, sta calma.” si disse mentre ripercorreva a ritroso il corridoio che aveva fatto all' andata con Egidio e Dimitri.

 

Però devo dire che la cosa stuzzica parecchio la mia curiosità, comunque sia devo farlo a prescindere se mi interessi o no visto che praticamente Nausicaa mi ha costretta.

 

Si ritrovò ad ammettere la grifoncina.

Entrò nella sala da ballo di prima e in mezzo alla folla scorse subito la testa di Dimitri fortunatamente, così lo raggiunse.

Vedo che sei ancora viva.” le sorrise.

Simpatico. Nausicaa ha detto che dobbiamo andare a Diagon Alley.”

Lui annuì. “E' meglio se andiamo ora.”

Non pensi che dovremo ringraziare Egidio?” chiese Hermione.

Dovremmo? Semmai Dovresti ringraziare Egidio, e comunque non serve, questo è il suo lavoro.”

 

Quanto non lo sopporto.

 

 

 

 ***

 

 

 

 

 

Allora mi scuso per l' immane ritardo nel postare il capitolo ma ho avuto problemi con la scuola, e purtroppo per la mia pigrizia lì avrò anche per tutta l' estate. =.='

Lo so che questo capitolo è stato noioso e moolto corto ma serviva per spiegare cosa deve fare Hermione, ma nel prossimo capitolo vedremo finalmente Hermione arrivare ad Hogwarts. XD

Ora passo a risponedere ai vostri commenti:

 

 

 Troue_xxx : Grazie per avere commentato. <3 Mi piace l' idea dello scontro in stile vichingo, ma non ho ancora chiara l' idea dello scontro tra Hermione e i due, sarebbe carina una cosa alla Saw. Cioè i due in una stanza con degli aggeggi attaccati alla testa. O.O

Non mi aspettavo che qualcuno si accorgesse che ho chiamato la vampira Nausicaa, per fare riferimento all' Odissea. Mi fa piacere che tu te ne sia accorta. =D

 

 

Selena Moon : Salve. Dopo secoli e secoli posso finalmente risponderti. Mi piacerebbe molto se tu diventassi la mia beta-reader, sempre che la tua proposta sia ancora valida. Grazie. =D

 

nikoletta89 : Sono contenta che ti sia piaciuto l' altro capitolo spero lo stesso di questo. =D

In alcune fic che ho letto, era sempre Draco il vampiro, e poi l' ho fatto anche per darle un po' più di carattere e perché odio Ron con tutte le mie forze!!! Ciao. =D

 

 

fandracofiction : Cara grazie tante dei complimenti, spero che questo capitolo ti sia piaciuto, e spero di riuscire a finire il nuovo capitolo il più velocemente possibile. ;) Ciao.

 

 

SenzaFiato : Ciao. =D Non ti preoccupare per Draco, apparirà anche lui nella storia con tutto il suo splendido fascino. ;) Alla prossima.

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Capitolo 5
*** Arrivo a Diagon Alley ***


 

La notte era calma, il cielo era ricoperto da nubi nere, e una piacevole brezza faceva muovere le fronde delgli alberi nella foresta Proibita.

Ma tutto questo a David non inresessava. Doveva solo portare un messaggio per conto della sua signora a Silente. Niente di più, poi sarebbe potuto tornare a casa finalmente. Arrivò davanti al castello adibito a scuola e invece di entrare dall' entrata principale saltò; aggrappandosi poi ai mattoni di pietra che costituevano quell' edificio. Si arrampicò molto agevolmente fino alla torre in cui si trovava la camera di Silente, la finestra si aprì nello stesso istante in cui vi si trovò davanti.

D'innanzi a lui, con un sorriso benevolo, Silente lo invitava ad entrare cordialmente.

David saltò nella stanza senza curarsi di richiudere la finestra.

Penso di sapere già perché ti trovi qua David.” disse Silente mentre faceva segno all' altro di sedersi sulla poltrona.

La mia signora dice che Dimitri ha accettato la vostra proposta.”

David ignorò l' invito rimanendo inpiedi accanto alla finestra.

Magnifico.” sorrise il preside. “Ma percepisco che sia avvenuto qualcosa di imprevisto nel piano mio e di Nausicaa, non è vero?” disse con aria più seria.

Si signore, una vostra studentessa è diventata parte della nostra famiglia.” Per ora David si limitava a rispondere passivamente a quelle domande.

Una mia studentessa?” chiese interessato e totalmete oscuro alla faccenda.

Esatto. Hermione Jane Granger si è lasciata trasformare da Dimitri in un vampiro, e la mia signora, per questo inaspettato avvenimento, ha deciso di volgere la cosa a nostro vantaggio nelle indagini della spia che si cela qui ad Hogwarts.”

Silente sorrise divertito. “Nausicaa è molto brava in queste cose, ha subito preso la palla al balzo.” Poi proseguì. “Ma non mi aspettavo una cosa del genere dalla signorina Granger.” ammise il preside.

Hermione Jane Granger affiancherà Dimitri nelle ricerche, ma bisognerà celare la natura di vampiro della ragazza.”

Immaggino che Nausicaa ti abbia detto di chiedermi di chiudere un'occhio per la signorina Granger, non è vero?”

Esattamente.”

Silente rise contento. “Avevo già intenzione di ammetterla ugualmente all'ultimo anno, anche se vampira, dallo stesso momento in cui me lo hai detto David.”

Gli sorrise.

Ora va. Di pure a Nausicaa che non ci sono problemi, e che mi occuperò io sia di Hermione Granger che di Dimitri.”

David si inchinò poco con la testa in segno di saluto e poi si buttò giù dalla finestra, atterrò in piedi senza nemmeno un graffio, e si mise subito in cammino nella foresta per portare a Nausicaa la risposta di Silente.

Silente, dopo quella rivelazione era rimasto non poco sorpreso da quello che aveva combinato Hermione, ma trovava la faccenda interessante, quindi ne avrebbe visto lo svolgersi.

 

 

 

La camera era enorme, arredata in modo impeccabile, con ogni tipo di confort, ma a loro non interessava, a Hermione però dispiaceva dover abusare della gentilezza di Nausicaa. Infatti era stata lei a mandarli in quel posto super lussuoso e per di più a sue spese. A Dimitri però la cosa non pesava affatto, perché in verità era preoccupato da ben altre cose. La prima di queste era che erano andati a Diagon Alley per un semplice motivo: avevano entrambi bisogno di scorte di sangue, e a Diagon Alley era pieno di spacciatori.

Secondo: doveva cercare di rendere il più breve possibile la sua visita a Diagon Alley

con Hermione.

E terzo: aveva la strana sensazione che qualcuno sapesse qualcosa e li stesse inseguendo.

Brutta faccenda. Pensò Dimitri.

Hermione io esco vado a fare scorte di sangue, tu rimani qua e non dare confidenza

a nessuno.”

Alla ragazza diede molto fastidio l' ultima parte della frase.

Non ho cinque anni Dimitri.”

Il vampiro più vecchio uscì dalla stanza senza nemmeno risponderle.

Che nervoso!” quasi urlò Hermione.

Herm, calmati non è il momento di fare certe scene, abbi un po' di autocontrollo.

Cosa faccio per ammazzare il tempo?

Iniziò a frugare dentro i propri bagagli e trovò a sua sorpresa i libri per l' ultimo anno di Hogwarts.

Io non lì ho ancora comprati, che sia anche questo un regalo di Nausicaa?

Tirò subito fuori il libro di Trasfigurazione e iniziò a leggere, o meglio a studiare il nuovo programma. Passò le tre ore e mezza successive in questo modo senza lazare gli occhi dal libro, non poteva certo permettersi il lusso di non studiare solo perché ora era un vampiro e aveva una missione da portare a termine, o perché i suoi migliori amici, ora ex, l' accusavano di non avere vita sociale.

E poi a lei studiare piaceva...

Quando finì il libro era ormai sera, così decidendo che per il momento essersi studiata

una buona parte del libro di Trasfigurazione era sufficiente, decise che poteva anche riposarsi con una lettura di piacere. Tornò a frugare tra i propri bagagli ma non trovò nulla di interessante, allora curiosò per la stanza cercando qualche buon libro da leggere.

Guardò in tutti gli scaffali e dentro i comodini dell' intera camera ma non trovò nulla che soddisfasse le sue richieste, perciò senza nemmeno pensarci, uscì dalla camera diretta ad una libreria della città. Naturalmente ignorò bellamente quello che le aveva detto Dimitri sullo “stare lì senza dare confidenza a nessuno”.

Uscì dall' edificio senza troppi problemi e si diresse verso una piccola libreria che conosceva bene non lontana da lì.

Hermione, devi già pensare ad un modo per scovare il traditore che si nasconde a scuola, molto probabilmente deve essere di Serpeverde mi ci gioco la bacchetta...

 

E se non lo fosse? Le chiese una vocina sadica nella sua testa.

 

No ne sono sicura, i miei compagni di casa non sono capaci di certi atti...

Ma la grifoncina si ricredette immediatamente ripensando all' accaduto con i suoi amici, e una muta rabbia la colse nuovamente, serrò i pugni come per calmarsi.

Aveva la strana sensazione che se non stava calma non avrebbe saputo rispondere delle sue azioni, infatti sentiva una potente e strana forza vitale scorrerle dentro, diversa dal sangue che prima le dava vita. Questa strana forza era qualcosa di sconosciuto e potente che le permetteva immortalità e forza ma la condannava a bere sangue umano fino alla fine dei suoi giorni perché anche se era un vampiro immortale non era certo impossibile ucciderla.

In quel momento stare sola in mezzo alla gente la metteva a disagio, sentiva tutto quello che dicevano e riusciva a percepire anche le loro emozioni, e la cosa la infastidiva non poco.

Appena arrivò davanti al negozio una sensazione di disagio più forte la colse a tradimento come per metterla in guardia.

 

C'è qualcuno che qui non dovrebbe esserci!

 

Hermione entrò con disinvoltura facendo suonare il campanello posto sulla porta, si diresse verso i libri riguardanti delle leggende per poi iniziare a sfogliarli.

 

 

 

 

 

Eccomi con il nuovo capitolo.

Penso che ora mi vogliate morta, avevo detto che Hermione arrivava a scuola ma

ho dovuto tagliare il capitolo altrimenti era lungo e anche perché volevo farvi sapere che non sono morta. XD Il fatto E' che ho avuto da studiare questa estate e in più ne ho ora da studiare. T______T

Dal prossimo capitolo inizierà la storia finalmente, e vedremo Hermione indagare e vendicarsi.

Spero che il capitolo via sia piaciuto, anche se orrendamente corto. XD

 

stella13: Sono contenta che ti piaccia la mia fanfic, spero che continuerai a seguirla e a commentarla. Sai che anche a me incuriosiva molto di vedere un' Hermione vampira?XD

 

ikuto_shin: Ciao. Anche a me piace vedere Hermione un po' più autonoma, sono felice che ti sta incuriosendo la fic, penso di avere in testa qualche sorpresa, ma ci devo ancora lavorare bene. Per ora spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo.

 

fandracofiction: Cara sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo, anche se era un po' peso secondo me. Hai ragione il caldo non aiuta a scrivere, ma per fortuna ho il ventilatore. *.*

 

nikoletta89: Salve, innanzitutto spero che questo capitolo ti sia piaciuto. A scuola si, si accorgeranno che lei è cambiata, ma diciamo che lei cambia più che l' aspetto fisico il carattere e le doti magiche, non so se hai capito cosa intendo? Spero che leggerai anche il prossimo capitolo perché ci sarà una scena, che credo, potrebbe piacerti e che appagherà il tuo lato sadico. Muahahahah. Ok sto divagando. Al prossimo capitolo, ciao. XD

 

Troue_xxx: Ciaooo. XD Allora, si Hermione resta vampira anche perché senno la storia sarebbe finita ancor prima di iniziare. XP Anche io non vedo l' ora della vendetta di Hermione. Muahahahah. Rispondo alla tua domanda riguardo al fatto se l' aspetto fisico di Hermione come ho risposto a nikoletta89: A scuola si, si accorgeranno che lei è cambiata, ma diciamo che lei cambia più che l' aspetto fisico il carattere e le doti magiche, non so se hai capito cosa intendo?

Quindi a lei non voglio dare una nuova e stupefacente bellezza, ora non avrei voluto rovinarti il mito dei vampiri ma il tipo di vampiro che diventa Hermione l' ho inventato io metre inventavo la fanfic, quindi è possibile che sia diverso dal vampiro standard o che preferisci te. XP Ciao.

 

 

sawakochan: Ciao carissima. Sono mooolto contenta che ti sia simpatico Dimitri.XD E una cosa no non mi scocciano affatto le tue domande, anzi mi rende felice riceverne riguardo alla storia, anche se non so se potrò risponderti molto dettagliatamente altrimenti potrei fare spoiler. XP

Gli amici di Hermione si che noteranno la differenza, ma lei non cambierà assolutamente il suo aspetto fisico, altrimenti non sarebbe più Hermione.

Scusa se non hai ben capito cosa sia un vampiro “Anima”, penso di non averlo ancora spiegato. XP Allora si tratta di un tipo di vampiro che ho inventato io, penso di scrivere dettagliatamente cosa sia in uno dei prossimi capitoli.

Grazie dei complimenti cara. XD

 

 

Ilary95: visto che sono andata avanti? XP Grazie per quel messaggio, mi sono smossa almeno a postare questo capitolo. Grazie XD 

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Capitolo 6
*** Incontri. ***


 

Di certo Hermione se non avesse avuto quei poteri non si sarebbe accorta di chi avesse alle spalle.

Con disinvoltura e molta calma chiuse il libro per poi riporlo con cura nello scaffale.

"Ma chi abbiamo qui?" chiese la persona dietro di lei.

Senti senti?! Malfoy junior, quale dispiacere.” disse Hermione dopo essersi girata.

Lo guardò fisso negli occhi, lei gli avrebbe tenuto testa a qualsiasi costo e sempre lo avrebbe fatto.

Granger. E pensare che per una volta volevo essere un pochino gentile.”

Dovresti dire educato.

Sei seccante come sempre mezzo-sangue.”

Hermione assotigliò lo sguardo a quell'uscita della serpe.

Senti! Se sei qui solo per insultarmi come sempre, non ho alcuna voglia di instaurare una conversazione con te.” Detto questo si avviò all'uscita del negozio.

Malfoy, da parte sua non si sconvolse più di tanto, diciamo che discussioni del genere per loro erano all'ordine del giorno da ormai cinque lunghi anni.

Ma sentiamo: perché una Grifondoro se ne va a zonzo sola soletta, senza i suoi tirapiedi? Dove sono finiti lo sfregiato e la lenticchia, Granger?” domando ghignando il ragazzo. La ragazza si fermò con la mano sulla maniglia della porta del negozio che stava per aprire, e con un ghigno molto simile a quello made-in-Malfoy gli rispose: “Sai che chi si fa i cazzi propri vive per almeno altri dieci anni?” detto ciò uscì senza voltarsi, sbattendo la porta che per poco non scardinò e lasciando un Malfoy tra l'incazzato e il divertito nel negozio.

Divertente Granger.” disse tra se e se. In quel momento non potè fare a meno di pensare che qualcosa in lei era cambiato, non fisicamente, ma interiormente. Gli aveva dato una strana sensazione parlare con lei.

 

Quel bastardo! Mai una volta che si faccia gli affari suoi.

A Hermione nel vedere la serpe le era passato il buon umore.

Se quel furetto viene a sapere che io, Harry e Ron non siamo più amici sicuramente mi darà addosso. La cosa è seccante considerando tutte le cose che avrò da fare a scuola, e in più arriva anche lui.

Questo sarà l'anno più lungo di tutti.” sospirò.

Decise, a malincuore, di tornare alla taverna dove alloggiava con Dimitri, era uscita per comprare un libro ma stava tornando indietro a mani vuote. Non aveva nemmeno avuto il tempo di leggere un titolo, la infastidiva quando qualcuno la guardava, sopratutto se questi era un certo Serpeverde.

Quando aprì la porta della stanza dove alloggiava, si ritrovò davanti un Dimitri alquanto alterato.

Ti avevo detto di non uscire.” la fulminò con i suoi occhi rossi.

Oh cavolo! Pensò Hermione.

Mi stavo annoiando e qua dentro soffoco, volevo semplicemente uscire per comprare un libro.” disse sinceramente.

Qualcuno che ti conosce ti ha vista?”

Hermione senza problemi fece il nome di Malfoy.

Si è accorto di qualcosa?”

Lei inarcò un sopracciglio per poi inizare a ridere.

Quell'idiota non si accorgerebbe nemmeno se un drago gli camminasse davanti, figurati!”

Gli occhi rosse del vampiro brillarono mentre le rispondeva alzando la voce per la rabbia. “Non dire sciocchezze Hermione! Non lo devi sottovalutare, lui è più intelligente di quel che sembra. Sia Nausicaa che Silente ne sono convinti. Devi stare attenta!”

La ragazza non seppe che rispondergli, per la prima volta pensò a Draco come una vera e propria minaccia. Le parole di Dimitri aumentarono i sospetti di Hermione sul Serpeverde.

Starò attenta.”

Lo spero bene, nessuno deve sapere la nostra natura, se silente avesse nuove grane sarebbe un problema per tutti. A Hogwarts dovrai pensare solo alla missione, non ti dovrà minimamente interessare null'altro, sono stato chiaro?” il suo sguardo era severo e non avrebbe accettato rifiuti.

A Hermione non piaceva dire bugie ma sapeva che non poteva fare altrimenti.

Mi sembra ovvio.” gli rispose acida.

Dimitri ignorò volutamente il tono della ragazza. “Senti, sono stato da uno spacciatore e ho rimediato sufficente sangue per almeno cinque mesi, a Natale sarò costretto a tornare per procurarmene di nuovo. Fattelo bastare, ok?”

Lei annuì osservando quattro scatole, due delle quali rosse e le altre due verdi.

Perché quei colori?” domandò curiosa.

Le verdi sono mie le rosse tue.”

C'è differenza tra le due?” chiese stranita.

Certo che si. Le rosse contengono sangue babbano, le verdi sangue di maghi purosangue. Tu non dovrai assolutamente bere le mie e Io non dovrò assolutamente bere le tue boccette di sangue, tutto chiaro?”

Ok!”

Perfetto. Ho saputo che fra due giorni inizieranno i corsi a scuola, hai già visto che tra i tuoi effetti ci sono anche i libri e le nuove divise?”

Si ho visto, a proposito della scuola sai se Silente ha detto qualcosa in particolare riguardante i miei alloggi o cose simili?”

Una strana sensazione colpì in pieno la ragazza, sentì la vista farsi offuscata e l'udito iniziò a scomparire. Non aveva idea di quello che stesse succedendo, questa cosa l'aveva presa alla sprovvista, l'ultima cosa che vide prima di cadere a terra fu Dimitri che si girava verso la finestra alle sue saplle.

 

 

Il vampiro se ne era sin da subito accorto che c'era qualcuno a spiare la loro conversazione, però la cosa che lo fece arrabbiare era che la ragazza non si fosse accorta di nulla.

Appena aveva sentito quella dolce melodia trasportata da quel leggerissimo alito di vento aveva subito capito con chi aveva a che fare.

Nel mentre che la la melodia aumentava aveva visto Hermione cadere a terra svenuta, lui invece, era subito partito all'attacco riuscendo con una sola mossa a bloccare la spia.

E ora la spia era stordita e legata ad una sedia al centro della stanza, mentre la grifoncina se la dormiva ancora sul letto dove l'aveva messa lui stesso.

Dimitri si sedette sopra il tavolinetto da tè iniziando a scrutare l'individuo il

quale teneva il proprio volto celato da una maschera.

Potresti smettere di fare questa sceneggiata? Lo so che sei sveglia Euterpe, quindi dacci un taglio e dimmi per chi lavori?”

Da dietro la maschera fecero capolino due occhi rossi come il fuoco seguiti da una risatina leggera.

Non si puo più nemmeno scherzare al giorno d'oggi?” chiese divertita.

La spia si guardò intorno allarmata notando subito che non aveva più il suo flauto con se. “Tu stupido vampiro dove l'hai messo?”

Dimitri buttò per terra l'oggetto in questione per mostrarlo alla donna.

Idiota lo puoi rompere.”

Non sarebbe una cattiva idea sai?” ghignò perfido.

A voi vampiri farebbe proprio comodo che sparisse non è vero?E' una delle poche armi in grado di agnentarvi.”

Il vampiro la guardò scocciato.

Basta con questi discorsi, non mi interessano. Dimmi per chi lavori!”

Euterpe fece schioccare le ossa del collo, quella posizione era proprio scomoda, e roteò le palle degli occhi.

Questo lo scoprirete presto, io sono solo un avvertimento. Mi hanno mandata per dirvi che non riuscirete a sconfiggere Il Signore Oscuro, il mio padrone dice che avrete bisogno di aiuto.” quella donna aveva un tono scocciato, come se quello che stesse succedendo non le riguardava, come se si sentisse superiore a tutto ciò.

Dimitri non si fidava di quelle parole e nemmeno di quella donna anche se la conosceva già, chi poteva già essere al corrente della situazione e dei piani di Silente?

E' inutile che tu ti faccia tutte quelle domande, scoprirete tutto a tempo debito, te l'assicuro.” gli disse quella donna come se gli avesse letto nel pensiero. “ Di a Hermione Granger che avrà bisogno di alleati, non potrà fare tutto da sola. Quando sarete a scuola mi farò vedere io.”

Detto ciò Euterpe con la forza del pensiero portò il flauto tra le sue mani legate e scomparì lasciando una sottile nebbiolina biancastra e le corde che prima la tenevano prigioniera.

Tsk! Stupido spiritello.” disse seccato.

 

 

Hermione si risvegliò da quell'innaturale riposo durato per due giorni di fila.

Aprì gli occhi di scatto, le sue membra non erano intorpidite, anzi tutt'altro erano già pronte e scattanti.

Vedo che ti sei risvegliata finalmente.”

Che è successo?”chiese allarmata.

Sai che se non c' ero io, ti avrebbero potuta uccidere?”

Hermione capì subito che si stava riferendo alla notte precedente quando lei era svenuta e non si era minimamente accorta dell'intruso che li stava spiando.

Come diamine è successo che sono svenuta? I vampiri non possono nè svenire, nè dormire di loro scelta.” chiese alibita.

Questo te lo spiegherò dopo, ora stammi a sentire stupida ragazzina.”

E sul bel volto del vampiro più anziano comparve un ghigno perfido.

La prese per la gola e l'attaccò al muro con una sola mano, l'altra invece era puntata con le unghie affilate al cuore.

Senti, a me non me ne frega niente dei tuoi casini, io e te abbiamo una missione da portare a termine, quello che è successo ieri sera, la tua disattenzione, è la prova schiacciante che a te di tutto quello che dobbiamo fare non frega un cazzo.”

Dimitri le ringhiava a pochi centimentri dall'orecchio quelle parole, le mostrò anche i canini aguzzi.

Lo sapevo che ieri sera mi stavi raccontando balle, ma se te non farai quello che ti dirò finirai molto sicuramente ammazzata.”

Hermione dal canto suo era calma ma Dimitri le faceva paura, lui era molto potente, se ne era subito accorta, ma non avrebbe mai pensato che l' avrebbe attacata.

Lunica cosa che poteva fare in quel momento, mentre lui la teneva prigioniera era dargli ragione, anche perché lui aveva ragione, questo le costava molto da ammettere.

Sarebbe davvero potuta rimanere ammazzata se non c'era lui.

Hermione ingoiò a vuoto per poi dire: “Farò quello che dirai.”

Il suo sguardo era fermo e sicuro delle parole che la sua bocca stava dicendo.

Gli occhi di Dimitri si assotigliarono, poi la lasciò e lei appena libera poggiò la schiena al muro.

Dimitri, non dico che rinuncio ai miei scopi. Presterò anima, se mai l'avessi ancora, e corpo alla missione che ci ha affidato Nausicaa, e prometto che non sarò un peso e che non agirò di testa mia. Ma... penserò anche a risolvere i miei problemi mentre collaboreremo insieme. Però come ti ho già fatto capire metterò in primo piano i problemi più importanti.”

Lo spero per te.”

Hermione si guardò intorno nella stanza notando che i bagagli che avevano quando erano arrivati erano spariti.

Dimitri dove sono i bagagli?” chiese allarmata.

Li ho già mandati alla stazione, a proposito.” il vampiro guardò l'orologio appeso alla parete. “Ti sei svegliata appena intempo, dobbiamo andare in stazione.”

Hermione lo guardò senza capire nulla di ciò che aveva detto.

Scusa ma quanto ho dormito?”

Per tutti e due i giorni. Ora sbrigati che dobbiamo andare in stazione.”

Poi mi dovrai spiegare che diavolo è successo ieri sera.” borbòtto mentre si andava rinchiudere in bagno.

 

 

 

Arrivarono al binario del treno appena prima che le le porte si chiudessero, saliti cercarono uno scompartimento vuoto.

Dovvetero superare quattro vagoni per trovarne uno ancora disponibile.

Hermione non aveva ancora visto nessuno dei compagni del suo corso e nemmeno i suoi vecchi amici, ma appena arrivò a metà del terzo vagone vide uscire da uno degli scompartimenti Ron. Ron rimase shockato nel vederla, e non riuscì a pronunciare nessuna parola, dalla bocca gli uscivano solo dei curiosi versetti come quelli che fanno i roditori in punto di morte.

I versi del rosso furono interrotti da Harry, che anche lui era sorpreso di vederla.

Herm che ci fai qua?”

La vampira si chiese se potesse mai esistere qualcuno più idiota di loro due.

Vado a scuola.” disse co totno piatto.

E lui chi è?” domandò Ron riferendosi a Dimitri.

Sono Dimitri.” sorrise loro.

Che ci fai con lei?” chiese ancora Ron.

Hermione avrebbe volentieri spaccato la testa a quel cretino, li detestava entrambi, com'era possibile che ora non la insultassero? Si erano già dimenticati di tutto quello che le avevano fatto?

Lenticchia eclissati.” gli ordinò la grifoncina. “Non ho tempo da perdere con voi.”

“'Mione ma che hai?” chiesero Ron ed Harry allarmati.

A Hermione nel sentire quelle parole le si spezzò il cuore, quei due erano davvero convinti che lei sarebbe passata sopra a quello che le avevano fatto? La ritenevano così buona? Che stupidi. Hermione poteva essere molto vendicativa, lei aveva un onore da difendere e per di più non poteva passare la vita a fare da spalla a quegli idioti.

Io con voi non ho nulla da spartire.” disse serafica.

Dimitri dal canto suo trovava la cosa mortalmente noiosa.

Nessuno dei protagonisti della scenetta si era accorto che nel corridoio si erano raccolti degli spettatori e che stavano anche commentando l'inverosimile situazione.

Il trio dei miracoli stava litigando, e Hermione Granger stava piantando i suoi migliori amici. Quello si che faceva cronaca.

Hermione sorpassò i due senza dire altro seguita da Dimitri.

 

Dall'altra parte del vagone uno dei ragazzi osservava la scena divertito...

 

 

 

Note Autrice:

 

Finalmente sono riuscita a mettere un nuovo capitolo, sono molto contenta e spero che questo sia più decente dell'altro. ^^

 

Ringrazio: stella13, blu_ice, nikoletta89 e sawakochan per aver commentato l'altro capitolo, e mi scuso se non ho potuto rispondere ai vostri commenti singolarmente.

 

Spero di non avervi delusa.

Al prossimo capitolo!


 

P.S Mi sa che il titolo di qesto capitolo è "ambiguo" cioè secondo me nn dice niente, ma non sapevo che altro mettere T___________T non è il mio forte dare titoli ai capitoli o a storie.

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Capitolo 7
*** (s)Fortunatamente a scuola! ***


Eccomi con il settimo capitolo, mio Dio non riesco a credere che ne ho già fatti sette.
*Le viene un infarto.

Come sempre scusate il ritardo, ma sapete la scuola per queste cose fa sempre da terzo incomodo. -.-

 

Ora vi lascio al capitolo...

 

 

Hermione era contenta, era appena al prologo della sua vendetta.

 

Hermione possiamo sederci qua, questo scompartimento è libero.” le disse Dimitri,

Dopo essersi seduti la ragazza lo incalzò subito. “Dimitri, devi ancora rispondere a delle domande.”

Oh già è vero. Inizia pure.” disse guardando distrattamente il paesaggio all'esterno.

Prima di tutto, tu, nella missione che ruolo hai? Non l'ho ancora capito. Sei troppo

grande per passare come studente.” disse scettica.

Sfortunatamente in quel momento la vecchietta dei dolci aprì la porta dello scompartimento e tutta sorridente chiese, interrompendo il discorso della ragazza: “Dolci?”

Dimitri non si voltò nemmeno, non aveva voglia di starsi a sorbire la vecchia così prese il pacchetto delle sigarette che aveva nel cappotto e nè tirò fuori una per fumarsela. Intanto la vecchietta se ne andava lasciandoli nuovamente soli.

Cof, cof.” Hermione fece finta di tossire per attirare l' attenzione del suo compagno di viaggio.

Che c'è?” chiese lui scocciato.

Fumare fa male!” disse risoluta.

Lui la guardò scettico, erano vampiri, non avevano bisogno dei polmoni.

Gli occhi gli brillarono di una luce sinistra.

Guai a te se critichi le mie abitudini,”

La ragazza annuì, anche se era contraria al fumo, perché non voleva altri problemi e voleva subito le risposte alle sue domande.

Ora però potresti rispondermi alla domanda di prima?”

Certo. Allora Silente mi ha offerto la cattedra per Difesa, praticamente sarò il tuo nuovo professore, non sei contenta?” chiese sorridente.

Molto.” disse sarcastica.

A, una cosa, mi ero dimenticato di dirtela. Silente ti ha dato una camera singola e sei Prefetto congratulazioni.”

Hermione non disse niente, se l'aspettava quella mossa da parte del suo preside.

Ora vorrei però sapere che è successo la notte in cui sono svenuta e perché sono svenuta.” chiese seria.

Il vampiro le raccontò della donna, e le spiegò che il suo flauto era in grado di fare addormentare i vampiri. A Hermione le venne in mente il primo anno con Fuffi, quanti bei ricordi...

Infine Dimitri le disse che qualcuno sapeva della loro situazione all'infuori dei vampiri e del preside, la ragazza si preoccupò appena lo seppe ma si immaginava che prima o poi qualcuno lo avesse scoperto, meglio prima che poi, cercò di rinquorarsi.

Almeno sappiamo chi sia?”

No, ha detto che si farà rivedere lei a scuola.”

Potrebbe essere uno studente il mandante?” chiese pensierosa.

Possibile. Euterpe è solo uno spirito legato a un mago per via di un contratto, praticamente è una schiava come gli elfi domestici, l'unica differenza è che gli spiriti come lei fanno il lavoro sporco.”

Hermione non seppe cosa pensare, erano proprio in una brutta situazione, erano tenuti in scacco da questo terzo individuo del quale non erano tanto sicuri sulle sue intenzioni. Dimitri le aveva ben fatto intendere che non si dovevano fidare di nessuno, e lei doveva fare artrettanto.

Passarono il resto del viaggio senza più rivolgersi la parola rimanendo con la testa tra i propri pensieri. Ogni tanto si scambiavano qualche occhiata ma nulla di più, Dimitri guardava fisso fuori dal finestrino rapito dal paesaggio, Hermione invece pensava... Pensava a come sarebbe stato bello chiudere gli occhi in quel momento e poter fare un breve sonnellino, in quel lasso di tempo ci aveva provato ma non succedeva nulla. Gli occhi si chiudevano ma la testa continuava ad essere presente.

Alla fine sospirò sconsolata.

Dimitri nemmeno se ne accorse, o meglio Hermione si accorse che aveva la testa da qualche altra parte, lo vedeva molto pensieroso.

Anche lui deve essere preoccupato!” pensò la grifoncina.

Se Hermione avrebbe saputo leggere nel pensiero si sarebbe accorta che Dimitri pensava a tutto fuorché alla missione e a quello che stava accadendo.

Il vampiro stava rimembrando i ricordi delle sue vite passate, lo faceva ogni volta che era costretto a muoversi con mezzi, lui preferiva molto andare a piedi, trovava stupido, per un vampiro, dover servirsi di mezzi.

Il tempo per loro in un modo o nell'altro passò e a sera il trenò arrivò a scuola.

 

 

Mentre Hermione si dirigeva all'uscita del treno notò che molti ragazzi e ragzze bisbigliavano tra di loro e la indicavano.

Benissimo devo aver proprio fatto uno scoop avendo piantanto quei due.” pensò la ragazza.

Tutto ciò però cessava non appena passava il bel vempiro che l'accompagnava, infatti tutte le ragazze rimanevano imbambolate a fissarlo e a sbavare.

Ciò divertiva molto la grifoncina che se la rideva sotto i baffi.

Dimitri, dopo che anche Hermione scendette dal treno le disse: “Io devo andare dal preside, quindi dobbiamo proprio dividerci qui. Non ti preoccupare ci rivedremo in sala grande.”

La ragazza lo guardò comprensiva. “C'è qualcos'altro di cui devo essere informata?”

Dimitri la fissò un momento negli occhi come a volerle infondere la determinatezza che aveva lui in quel momento. Il vampiro le si avvicinò all'orecchio e ridendo le disse: “Da ora inizia la caccia.”

 

 

 

La cerimonia in sala grande fu una vera palla, l'unica cosa degna di nota fu vedere tutte le ragazze sbavare appena videro Dimitri e lui che nemmeno le considerava, tra queste c'era anche Lavanda.

Una piccola vendetta che sfocerà in un massacro mie care compagne Grifondoro. Pensò Hermione.

Harry e Ron le stetterò lontani per tutto il tempo, provarono a parlarle solo quando dovettero ritirarsi nelle proprie stanze per la notte.

Harry fu il primo a parlare questa volta: “Herm, se ti abbiamo fatto qualcosa ti chiedo scusa, anche a nome di Ron, faremo tutto quello che vuoi ma torna da noi. Herm che ti è successo?”.

La ragazza notò anche Ron, se nestava nascosto dietro un pilastro del castello.

Il moro allungò una mano per accarezzarle una guancia.

Ron le faceva pena, no peggio solo il vedere quella testa rossa dietro quella colonna di pietra che si nascondeva per la vergogna la faceva vomitare. Era proprio patetico.

Tutti e due lo erano. Possibile che non ricordassero nulla?

Schiaffeggiò la mano di Harry, non voleva più essere toccata da lui, da loro.

Non mi toccare.” gli ringhiò contro mostrando i canini.

Al bimbo sopravvissuto mancò un battito al cuore, mai nella sua vita era stato spaventato come in quel momento.

'Mione!” la chiamò Ron.

Lei girò appena la testa verso quel cespuglio di lenticchie.

Hermione prendi nota: ringraziare Malfuretto per l'appellativo “lenticchia”. A quel pensiero le scappò una risatina isterica.

Il viso le si trasfigurò in una faccia grottesca, quella si che metteva paura altro che Lord Voldemort.

'Mione che hai?” chiese allarmato Ron arrivando da lei e strattonandola per un braccio. La lenticchia era talmente idiota che non si accorse nemmeno che non aveva spostato di un millimetro la ragazza.

Hermione!” disse Harry.

Ron è sotto Imperius va portata da Silente!” continuò il ragazzo allarmato.

La vampira non potè fare a meno di pensare quanto quei due fossero stupidi e ignoranti. Se si fossero applicati almeno un quinto di quello che dovevano alle lezioni di difesa, avrebbero sicuramente saputo che i comportamenti della ragazza erano i classici di un vampiro neonato.

Voi due non mi porterete da nessuna parte.” asserì sbattendo il rosso dall'altra parte del corridoio con una sola spintarella d'anca.

Il ragazzo cacciò un urlo assordante mentre atterrava male sul pavimento in pietra dopo essersi scontrato con la parete, molto probabilmente si era rotto qualche osso.

Harry rimase pietrificato. Non gli era mai successo. Non riusciva nemmeno a respirare; era una sensazione sgradevole ancor peggiorre di quella che procuravano i Dissennatori. Fece in tempo a vedere solo una ciocca di capelli della sua migliore amica, prima di fare la fine del suo compagno svenendo subito dopo.

Hermione superò i due corpi a terra senza nemmeno degnarli di qualche attenzione pensò solamente che non li avrebbe ancora uccisi, era troppo presto, voleva divertirsi con quei due idioti. Un ghingno maligno le deturpò il bel viso.

Era proprio bello essere tornati a scuola.

 

 

Era la mattina del primo giorno di scuola e Hermione se ne andava a lezione tranquilla come se la sera prima non avesse fatto nulla di male.

Sentiva una bellissima sensazione ancora migliore della scorsa volta, ma lì c'era qualcosa che non doveva esserci. Dinfatti...

E' la seconda volta che ti vedo e anche ora sei sola soletta mezzo-sangue.” quelle parole furono seguite da una risatina melliflua.

La ragazza sospirò. “Che vuoi furetto? Oggi sono di buon umore, vuoi proprio rovinarmelo?” disse annoiata.

Così mi rubi la scena.” le disse facendole notare che di solito era lui a comportarsi a quel modo.

Una fatina mi ha detto che ieri notte lo sfregiato e lenticchia sono stati aggrediti qui nel castello. Ma ci pensi? Non si sa nemmeno chi sia l'aggressore.”

Mentre le parlava le girava attorno come un avvoltoio, gettandole occhiate complici, e nel contempo portava alle labbra una sigaretta fumandosela.

La grifoncina seguì attentamente ogni movimento della serpe, il modo in cui languidamente l'attirava nelle sue spire per poi soffocarla lentamente, facendolo sembrare quasi un piacere.

Lui sa! Fu l'unica cosa che riuscì a pensare in quel momento.

Quella sera non c'era nessuno, se non loro tre, non aveva avvertito ness'un altra presenza, era stata attenta per diamine, non poteva essere stata così stupida.

Le scappò un ringhio.

Vuoi mordermi Granger?” le soffiò sul volto Malfoy ghignando.

Se Hermione fosse stata ancora viva molto probabilmente sarebbe arrossita fino alla punta dei capelli.

Malfoy, non hai qualc'un altro da andare a importunare?” chiese cercando di sviare quella battuta.

Nessuno riesce ad appagarmi più di te mezzo-sangue in queste cose.” le ghignò.

Lo schiaffo che seguì rimase ben impresso nella memoria di Malfoy e anche sulla sua guancia destra.

 

 

 

 

 

 

 

NDA:

Dite che sono stata troppo pesante con Ron ed Harry? O_O Forse gli ho fatto un tantino male?

Hermione: Brutta idiota era quella l'intenzione. -.-

Già è vero. Eheheeh!

Mentre finisco di scrivere il capitolo e i commenti ho un mal di testa allucinante e il raffreddore, mi sa che mi verrà la febbre. T_________T Ma la cosa peggiore è che ho quasi finito i fazzoletti. T____________T

Scusate eventuali errori di battitura perchè gli ho solo dato una letta veloce.

Nel prossimo capitolo si vedrà Dimitri professore (*-*) non perdetevelo U_U

 

blu_ice: visto che scontro? Eheh finiranno in infermeria i due idioti U_U Spero che ti sia più chiaro il ruolo di Dimitri. Io amo quel ragazzo, pensa che l'ho inventato per caso, così tanto per fare.

Ciao a presto. ^^

 

nikoletta89: sono contenta che l'altro capitolo ti sia piaciuto, e spero sia lo stesso anche per questo. Di Euterpe ho svelato solo qualcosina ma presto tornerà la ragazza. U_U Mentre del ragazzo che rideva chi lo sa? Potrebbe anche non essere Malfoy.

Ciao <3

 

stella13: ciao ^^ ho fatto il più presto che ho potuto ad aggiornare ma sono comunque in ritardo T______T. Comuqnue rispondendo alle tue domande, si, mi sa proprio che i due ragazzi non ricordano proprio nulla di quello che è accaduto ma tutto serve ai fini della storia, non voglio fare nessuno spoiler, e comunque la cosa non è ancora definita. A presto. ^^

 

sawakochan: ciao sono contenta che hai commentato l'altro capitolo, anche io me lo immagino come un bel gran figo Dimitri, perché lo è XD, e Euterpe è una forza ricomparirà nei prossimi capitoli. Mi sa che ora i due carciofoni staranno lontani almeno 100 metri da Hermione. XD Ciao. 

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Capitolo 8
*** "Compagni di punizione." ***


 

Eccomi con l' ottavo capitolo e come promesso si vedrà Dimitri Prof.*-*.

Ok, bando alle ciance...

 

 

Signorina Granger noto con piacere che siete riuscita a trovare l'aula, credevamo vi foste persa.”asserì sarcastico il nuovo prof di difesa scocciato.

La ragazza notò solo in quel momento quanto in realtà fosse tardi, stava perdendo la cognizione del tempo.

Scusi professore.” disse senza nascondere una nota d' astio nella voce.

Oh vedo ce c'è anche il Signor Malfoy, anche lei si è degnato di presentarsi in classe finalmente.”

La serpe non si scusò nemmeno, continuava a fissare l' uomo davanti a lui ininterrotamente.

Hermione diede una leggera gomitata a Malfoy per fargli capire che con quell' atteggiamento lo avrebbe fatto infuriare.

Cavolo fai mezzo-sangue?”sbottò quello in risposta.

Idiota se fai così il professore lo farai infuriare.”

Non me ne può fregar di meno.” rispose subito il ragazzo alzando la voce.

La ragazza lo seguì a ruota alzando anche lei il tono di voce, era appena diventata una gara a chi gridava più forte.

Cercavo solo di non far peggiorare la situazione, piccola serpe ingrata.”

Non ho bisogno dell' aiuto di una come te.”

Che vuoi dire con questo invertebrato?”

La grifoncina portò i pugni sui fianchi indispettita.

Che sei una sporca mezzo-sangue.”

Furetto attento a quello che dici.”

Perché? Altrimenti che fai?” la sfidò per la seconda volta.

La ragazza accettò immediatamente la sfida, l'orgoglio prima di tutto.

Hermione caricò subito un gancio destro degno del migliore pugile mondiale, in direzione del bel visino della serpe. Purtroppo per lei non andò a segno. Dimitri infatti, pronto ad ogni evenienza, si era subito mosso e ora era in mezzo ai due bloccando il pungo della grifoncina.

La sua azione era stata talmete fulminea che nessuno se ne era accorto, e ora la sua classe composta da Grifondoro e Serpeverde guardava la scena allibita.

Malfoy era immobile con gli occhi sgranati mentre Hermione aveva assunto sin da subito un cipiglio contrariato.

Trenta punti in meno a Grifondoro e Serpeverde.” sentenziò.

I loro compagni di casa sbuffarono seccati per la cosa, non era nemmeno iniziato l'anno e quei due avevano già fatto perdere punti alle loro case.

Sia la signorina Granger che voi signor Malfoy mi raggiungerete alla fine delle lezioni nel mio ufficio. Ora andatevi a sedere.”

I due andarono in direzioni opposte, verso le proprie case di appartenenza, Malfoy si sedette vicino a Zabini mentre Hermione da sola.

Dimitri richiamò l'attenzione dei ritardatari a se.

E che non si ripeta mai più una cosa del genere.” lì scruto serio.

La serpe e la grifoncina annuirono silenziosamente, e finalmente il prof continuò a spiegare.

L'ora passò senza subire altri intoppi, per la prima lezione Dimitri spiegò cos' avrebbero fatto in quelle ore e di come si sarebbero svolte le lezioni.

Quest' anno, finalmente, riuscirete a fare delle lezioni decenti in questa benedetta materia.”

concluse sul finire dell' ora. Ma prima che tutti se ne andassero li apostrofò: “Per domani niente divisa voglio abiti comodi, vi serviranno d' ora in avanti, e non portate la bacchetta.”

Rimasero tutti straniti da quell' ordine.

Hermione parlò subito contrariata. “Scusi professore, la bacchetta in questa materia è fondamentale, dobbiamo averla...”

Signorina Granger, se è così brava perché non la fa lei la lezione allora?” le rispose lui alterato.

Scusi professore.” disse stringendo i pugni.

Si sentirono bisbigli e brusii in tutta la classe da parte degli altri studenti.

La ragazza girò i tacchi per potersela svignare da quell' aula, ma Dimitri la riprese ancora una volta dicendo a lei e al suo compagno di punizione: “Voi due, non dimenticatevi del nostro appuntamento.” il suo tono nuovamente non ammetteva repliche.

La serpe e la grifoncina annuirono scocciati prima di lasciare definitivamente l' aula di difesa.

Granger la tua stupidità mi colpisce sempre di più.” l' apostrofò appena furono soli nel corridoio.

Senti da che pulpito!”

Ogni tanto potresti evitare di farti gli affari altrui? Com'è che era?...” fece finta di cercare di ricordare per poi dirle: “Chi si fa i cazzi propri vive per almeno altri dieci anni ?”

La frase fu seguita da una risatina maligna da parte del biondo.

Hermione fu presa alla sprovvista con quella battuta da Malfoy, quella serpe si burlava di lei muovendole contro le sue stesse parole dette in precedenza.

Malfoy non è il momento devo andare a lezione.” cercò di non far trasparire dal tono della voce che era irritata.

E anche tu ce l'hai!” proseguì poi la ragazza tenendo i pungi sui fianchi.

Faccio quello che mi pare.” le rispose gelido.

Malfoy, sai che potrei toglerti punti?”

Sai che io potrei fare artrettanto?” ghingò.

Tsk! E per cosa?” chiese scettica.

Perché mi sati rompendo i coglioni mezzo-sangue.”

La serpe si allontanò piantando lì una Grifondoro tra l'incredulo e l'infuriato.

 

 

Hermione rimase lì per qualche attimo, ma poi la rabbia prevalse sull' incredulità e quel pugno che non era riuscita a sferrare a Malfoy lo sferrò alla parete in pietra.

Il suo destro lasciò impresse profonde crepe e un buco di qualche centimentro, pensare che si era anche molto trattenuta, non poteva liberare la sua furia in quel luogo.

Dannazione!”

 

 

 

Durante il resto della giornata non parlò con nessuno, se non con qualche ragazza di Tassorosso, le sue compagne di casa, compresa Ginni, non provarono nemmeno a rivolgerle parola. Sapeva però che a breve avrebbe ricevuto una visita da parte della rossa, e lei non aspettava altro.

La sorella di Ron infatti la raggiunse durante l'ora di buco trovandola in riva al Lago Nero.

L' ora di Trasfigurazione era finita da circa una quindicina di minuti e ora finalmente, Hermione, poteva rilassarsi senza dover far finta di essere insofferente alle occhiatacce degli altri studenti.

Una leggera brezza accarezzò i suoi ricci e le fronde degli alberi dolcemente. A breve il paesaggio sarebbe cambiato, lasciando posto al rosso e all' arancione dell' autunno, poi sarebbe venuto il bianco dell' inverno, dopo ancora sarebbe tornato il verde della primavera e in fine il caldo soffocante dell' estate. La scuola era appena iniziata e lei non nè aveva già più voglia.

Sorrise triste a quel pensiero con lo sguardo rivolto al cielo.

Nuvola!

Vorrebbe essere una nuvola, quella fu la prima volta che un pensiero simile le balenò in testa.

Una bella nuvola bianca trasportata dai venti, chissà come sarebbe stato?!

Di certo non avrebbe avuto più pensieri nè problemi.

Percepì immediatamente la presenza di Ginevra dietro di se, a dir la verità teneva d' occhio tutte le persone che uscivano dal castello, doveva stare sempre allerta.

Chiuse un momento gli occhi lasciando che il vento l' accarezzasse ancora; raccontandole dei luoghi da cui egli veniva. Una miriade di odori le invasero le narici, sentì l' odore dei pini, l' odore del pelo dei lupi selvatici, l' odore salmastro del mare, l' odore di cenere di un fuoco acceso, odore di vino, odore di tè, odore di vecchio, e per ultimo quello di Ginni.

Quell' odore le aveva trasmesso sempre benessere ma ora non la scaldava più, non sentiva il cuore stringersi di gioia al solo sapere che era lì con lei, che si potevano parlare.

Hermione posso parlarti?” la nube di pensieri della ragazza si dissolse con quella domanda.

Parla.” rispose senza nemmeno voltarsi.

Ginni era una guerriera se così si poteva dire; sempre pronta a schierarsi in prima linea quando era necessario. Andò subito al nocciolo della questione, senza troppi giri di parole.

Cosa ti è successo? Harry e mio fratello sono in infermeria perché dicono di essere caduti dalle scale, ma io non li credo.” mise le braccia conserte cercando di assumere una figura autoritaria.

Quindi?” chiese la vampira scocciata.

Cosa diavolo è successo?” sibilò.

Hermione sollevò le braccia al cielo sospirando pesantemente, facendo innervosire l'altra con quell' atteggiamento.

Niente.”

Hermione non prendermi per il culo, sei cambiata, che ti è successo? Che è successo a mio fratello ed Harry?”

La più grande finalmente si girò, il suo sguardo però non prometteva nulla di buono.

Con un invisibile movimento si portò affianco della ragazza bisbigliandole all' orecchio:

E... se ti dicessi che sono stata io a spedirli in infermeria?”

Gli occhi di Ginni si sgranarono, il suo sguardo era un mix di terrore e stupore.

N-no-n t-ti credo!” balbettò tremante.

Com' era facile far abbassare la testa ad un leone.

Hermione ghignò.

Ginni si accorse quanto faceva paura la sua ex-migliore amica, quello sguardo le trasmetteva voglia di uccidere, quel desiderio le veniva sbattuto in faccia senza troppi preamboli, come per dirle: posso ammazzarti anche qua, non mi interessa la tua vita.

S-sei un mostro.” le ringhiò.

La riccia inclinò la testa verso destra come fanno i corvi e le fece un sorriso enigmatico che presto si tramutò in un altro ghigno.

Vattene.”

Ginni indietreggiò, nel farlo fù così impacciata che cadde in terra col sedere almeno due volte prima di riuscire a girarsi e correre verso il castello come se avesse una mandria di diavoli alle calcagna. Lei però ne aveva solo una ed era più pericolosa di mille diavoli.

Il ghigno di Hermione, dopo che la rossa era sparita dalla sua visuoale, divenne un sorriso triste. Riportò lo sguardo sul Lago Nero e lo salutò come si fa con un anziano signore facendo un leggero cenno del capo.

 

 

 

L' ora della punizione arrivò presto, troppo presto a parer della grifoncina, la quale avrebbe preferito di gran lunga andare a zonzo per la foresta proibita, aveva bisogno di sgranchirsi un po'.

Si stava dirigendo all' aula di difesa prendendosela comoda. Una volta sarebbe arrivata anche con quindici minuti di anticipo, ora invece era come se muovere anche un solo passo in quella direzione le costasse mille sforzi.

Girò l'angolo e si trovò davanti il lungo corridoio che conduceva all' aula, vide in lontananza un figura avvicinarsi, sapeva già chi si trattava.

Così le andò in contro senza nemmeno pensarci due volte..

Granger sai che sei in ritardo?”

Malfoy, lo siamo entrambi.”

Tsk! Ti ho già detto di non paragonarmi a te.”

La ragazza si avvicinò all' orecchio della serpe.

Stupido Malfoy, sai che facendo così rischi?” sussurrò gelida.

Ma fammi il piacere.”

I due si fissarono negli occhi, il tempo si fermò.

L' uno avvertiva nell' altra la voglia di predominio, sicuramente se si fossero affrontati in un duello tra maghi si sarebbero conciati per le feste.

Vogliamo entrare?” disse tra i denti Hermione ad un certo punto.

Lui non le rispose nemmeno, aprì direttamente la grande porta in legno senza considerarla.

La ragazza lo seguì ribattendo subito. “Non credere che sia finit...”

Non finì la frase perché rimase incredula nel vedere l' aula completamente avvolta dall' oscurità. La porta si richiuse dietro di loro.

Accio bacchetta!” tuonò una voce dal nulla.

La bacchetta del ragazzo uscì dalla tasca dov' era riposta e fu risucchiata via dalle tenebre.

Merda!”

 

Hermione non riusciva a vedere nulla, la sua bacchetta però era ancora al suo posto.

Dannazione che succede?”

Il suo cervello iniziò a elaborare strategie ma fu subito liquidato da un incantesimo che la fece andare a sbattere contro una parete della stanza, la stessa sorte toccò anche all' altro.

Cazzo Granger che sta succedendo?” sbraitò la serpe.

Se lo sapessi te lo direi.”

Non fare la spiritosa con me.”

La ragazza sospirò scocciata, anche in una situazione come quella riusciva a mantenere quell' irritante atteggiamento.

Aveva un brutto presentimento.

Conoscendo Dimitri molto probabilmente quella era la loro punizione per il ritardo di quella mattina.

Tsk! Dannazione, Dimitri tu sei malato.” quella era la frase che avrebbe detto se non l' avesse preceduta il suo “compagno di punizione”.

Granger segui la mia voce e vieni qui.”

Quel tono autoritario la infastidiva molto ma al momento non poteva fare altro, individuarlo non fu un problema, con un semplice balzo gli fu affianco.

Eccoti!”

Sentiamo hai un piano?” chiese scocciata.

Forse. Hai ancora la bacchetta?”

Io si tu no.”

Non è il momento. Fai un incantesimo di luce.”

Ragazzi, ragazzi...”

Una voce li interruppe, era quella del loro professore.

Non servirà a nulla, questo buio, è un incantesimo creato da me ed è impossibile dissolverlo con un incantesimo del genere.” la sua voce era un eco lontano, ed Hermione non riusciva ad individuarla nello spazio.

Professore questa non sembra una punizione legale.” ringhiò Malfoy.

E chi ha mai detto che le mie lo sarebbero state?”

Lei non può farlo.” aggiunse la ragazza arrabbiata alzando la voce.

Le mie punizioni sono costruttive, altrimenti che punizioni sarebbero?” si sentì una risata lugubre rimbombare tra le pareti.

Hermone cercò di captare qualsiasi forma di vita dentro a quella stanza all' infuori di Malfoy, le ci volle un po' perché c' era qualcosa che le inibiva i sensi.

Dannazione! Ma quanti incantesimi ha fatto? Pensò la ragazza.

Si constrinse a fare respiri profondi, la cosa non le serviva ad immagazzinare ossigeno ma bensì a calmare i nervi, era una cosa naturale del corpo ormai.

Pensa. Pensa. Pensa.

Di solito in una situazione del genere bisognerebbe superare una prova, la loro situazione era senza dubbio simile, ma non capiva che tipo di prova.

Il buio a che serviva? Nessuno dei due nè aveva paura, e in più le aveva indebolito i sensi, sicuramente c' era qualcosa dentro quell' oscurità.

Tutti quegli elementi la facevano pensare solo ad una cosa: ad una trappola.

Dimitri li aveva gettati dentro una trappola mortale e voleva vedere come se ne sarebbero tirati fuori senza magia e senza i suoi sensi da vampiro.

La cosa aveva un senso logico. Ora doveva solo dire a Malfoy la situazione.

Qualcosa però glielo impedì, per colpa dei suoi sensi alterati non avvertì quella cosa avvicinarsi ad entrambi e afferrarli per le caviglie. Caddero entrambi sul pavimento.

Merda!” sentì imprecare l' altro.

Qualla cosa viscida le si era avvinghiata alle gambe e ora la teneva immobilizata. La baccheta nella caduta purtroppo le era sfuggita di mano, e non sapeva più come liberarsi.

Quei tentacoli la stringevano sempre di più bloccandole ogni movimento, appena lì percepì all' altezza dei fianchi capì che doveva farla subito finita.

Basta con le pagliacciate.” sibilò digrignando i denti.

Con un semplice movimento della mano si liberò dalla cosa e si ritirò subito in piedi facendo scrocchiare le ossa del collo.

Hermione era già pronta ad andare a salvare anche il suo “compagno di punizione” se non fosse satato che lui si era già liberato da solo.

Malfoy, vuoi una mano?” domandò.

Non serve ho già fatto mezzo-sangue, se aspettavo te ero già morto da un pezzo.”

Quella cosa potrebbe tornare.” asserì la ragazza.

Non credo, non si trattava di una creatura ma di un semplice incantesimo.” quelle parole furono come un pugno nello stomaco per lei, o anche peggio.

Come sarebbe a dire?” chiese ancora una volta scettica.

Santo Cielo Granger! Ma a scuola dormi?” la schernì lui.

La ragazza non ci vide più, lo afferò per il colletto della camicia alzandolo di un metro da terra.

La luce in quell' istante tornò e li sorprese in una posa da film: lei lo teneva sollevato dal pavimento apparentemente padrona della situazione e lui che le puntava una spada alla gola.

I ruoli perfettamente alla pari.

Dove hai preso quella spada Malfoy?” gli disse senza smettere di fissarlo negli occhi.

E tu dove hai preso questa forza Granger?”

I loro sguardi rimasero incatenati per vari secondi che parvero infiniti, fino a che un leggero spostamento d' aria alle spalle della ragazza, non fece capire loro che avevano compagnia.

Furono velocissimi e precisi. Hermione mollò la camicia della serpe e fece un salto all' indietro cogliendo alle spalle il loro nemico, mentre Malfoy lo trapassava da parte a parte come uno stuzzichino.

La ragazza poi con un movimento secco spezzò l' osso del collo all' avversario finendo il loro lavoro di “squadra”.

Malfoy estrasse la spada dal cadavere nauseabondo del Troll che avevano appena ammazzato pulendone la lama con un fazzoletto di seta bianca.

Ecco come avevi fatto a liberarti.”

Questo vale anche per te.” le disse puntandole la spada a pochi millimetri dal naso.

I loro occhi s' incatenarono ancora una volta.

Un battito di mani li costrinse ad alzare la testa verso il soffitto.

Bravi, bravi. Lenti ma bravi.”

Dimitri se ne stava allegramente seduto sul lampadario antico a gambe divaricate mentre, se così si può dire, li lodava.

Dimitri si può sapere che intenzioni hai?” chiese Hermione.

Mi avete ucciso il Troll per la lezione di domani.” sospirò seccato con l' indice che si delineava la cicatrice sulla guancia.

Professore che diavolo le è saltato in testa?” ringhiò Malfoy.

Dimitri con un leggero balzo fu subito da loro.

Siete forti, ma non abbastanza.” farfugliò tra se e se.

Malfoy e la ragazza si guardarono dubbiosi.

Domani vedremo come ve la caverete uno contro l' altra.”

Come scusi?” chiesero entrambi.

Il professore sospirò seccato. “Mi avete ucciso il Troll per la lezione di domani, come pretendete che lo faccia il mio lavoro? Un Troll non lo trovi dal giorno alla notte, quindi voi due farete da “cavie” e mostrerete ai vostri compagni com' è un vero combattimento tra maghi.”

Hermione non potè fare a meno di pensare quanto fosse sadico quell' uomo, perché infondo lo sapeva che in tutto ciò si era divertito come un matto, glielo leggeva da quegli occhi velatamente tinti di rosso.

Se lo può scordare.” sibilò Malfoy.

Certo caro Draco e io dirò a tuo padre la tua fantastica capacità di evocare spade dal nulla.” gli sorise gelido.

Hermione giurò di aver visto la serpe tremare.

Bastardo.” sibilò tra i denti.

Ci si vede qua domani a lezione allora.”

Dimitri si diresse verso la sue stanze ma prima di abbandonarli definitivamente disse: “Oh, quasi dimenticavo. Le vostre bacchette, come farete altrimenti domani senza?”

Sorrise loro dopo avergliele lanciate, mentre si dissolveva in una nube di vapore.

Il silenzio che seguì fu alquanto imbarazzante, Hermione non sapeva se andarsene piantandolo lì o chidergli cosa volesse dire Dimitri con quella frase rivolta alla serpe.

Malfoy dal canto suo stava fermo con ancora la spada in mano mentre ribolliva di rabbia.

Dannazione!” lo sentì sibilare tra i denti.

La curiosità della ragazza era forte, molto forte, mosse un passo in direzione del Serpeverde ma lui aveva già fatto sparire la spada infilzandosela nel palmo sinistro della mano.

Hermione era incredula, non era uscita una sola goccia di sangue e l' arma non era fuoriuscita dall'altra parte.

Malfoy non la guardò nemmeno e se nè andò lasciandola sola per la seconda volta nell' arco di quella giornata.

 

 

 

 

 

 

 

 

NOTE AUTRICE:

Finalmente ho concluso anche questo capitolo, e devo dire che è stata veramente dura scriverlo, soprattutto per la parte finale.

Non so ancora quando la storia entrerà nel vivo, e non ho nemmeno idea dei capitoli che questa avrà, nella mia testa però si protende a lungo termine. Spero di non annoiarvi.

Dimitri in questo capitolo mi sa che si è divertito molto alle loro spalle, non è un personaggio cattivo, diciamo che ha un carattere “particolare”.XD

Chissà cosa succederà ora che sia Hermione che Draco si sono accorti che nessuno dei due ha qualcosa di “normale”? Per scoprirlo bisognerà aspettare il prossimo capitolo dove i due si affronteranno davanti agli altri studenti.

 

Ora le risposte ai vostri commenti:

 

Chantal_l: Mi hai fatto un bellissimo commento, spero solo di non averti fatta ricredere con questo capitolo. XP Spero ti sia piaciuto!

 

 

 

 
 
 

sawakochan: Grazie del commento come sempre ^^. Spero che questo capitoo ti abbia soddisfatta.

 

blu_ice: Sono contenta di non averti delusa con l'altro capitolo spero di aver fatto artrettanto con questo, quel mordimi ha lasciato sorpresa anche me, ma è meglio che non dico niente ^^

 

nikoletta89: Quello che hanno fatto ai due idioti non è ancora niente, la nostra Hermione si divertirà a torturarli ahahahah. A riguardo di Dimitri (*ç*) ed Hermione però non dico niente XD

 

Ringrazio anche chi mette tra le seguite e chi legge soltanto!

 

Al prossimo capitolo.^^ 

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