Forgettin you, but not the time

di Helena89
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Two day before the end ***
Capitolo 2: *** Hell and saint ***
Capitolo 3: *** She's not an angel. ***
Capitolo 4: *** Cigarettes' dreams ***
Capitolo 5: *** Fear of me ***
Capitolo 6: *** Put me on the hell with a kiss ***



Capitolo 1
*** Two day before the end ***


Buondì. Nuova storia. Non so, mi frullava in mente da un pò. 
Ambientata quando i Griin erano ancora giovincelli.
Have a good reading my dear.

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                     

16 agosto.

Fai ancora un passo e giuro che ti metto le mani addosso. No, non mi toccare”. 
La notte è il manto setoso che copre la città. Le stelle milioni di puntini immacolati su una notte d'estate.

Una ragazza alta, mora. Stringe le labbra e cerca di divincolarsi dalla stretta di un ragazzo.
Il ragazzo però è più forte. Decisamente. La stringe ai fianchi e la alza. Fa un giro su se stesso e torna verso l'inizio del vicolo buio.

Torniamo nel locale” dice lui stancamente.
Lasciami! Lasciami stronzo! Lasciami o giuro che comincio a strillare!”.

Lui insiste, stascinandola con se. Lei alza le mani, e gli ficca un pugno in faccia. Il ragazzo molla la presa, facendola cadere.
Batte per terra, sulla strada. I palmi sfregano sull'asfalto. Bruciano immediamente. Li alza. Sanguinano. Poi guarda il ragazzo. Sanguina anche lui.
È in piedi e si tiene le mani davanti al volto. Gocce scure si infilano tra le dita, sciovolando verso il basso. 
La guarda. È arrabbiato, si vede.
Abbassa le mani. Il sangue cola dal naso.
Lei si alza di scatto. Si posiziona di fronte a lui.

Tu non mi comandi più” sibila.
Non l'ho mai fatto”
Bugiardo!”.

Il ragazzo le prende la mano.

Torna dentro con me!”
Io con te non vengo da nessuna parte”
Sto perdendo sangue, vieni dentro con me per favore”.

Il ragazzo le stringe la mano fatta a pugno. Arretra di qualche passo e cerca di tirarla. Lei fa leva sui piedi, impuntando la pianta.
Non ci vengo con te! Billie mollami...”
No!” ringhia lui guardandola, “Non ti mollo. Smettila cazzo. Cresci, hai diciott'anni e ti comporti come una bambina a volte. Che cazzo ho fatto stasera? Cos'è che non va?”.

Lei divincola il braccio.

Non voglio più stare qui. Mi fa schifo. Questa città, la gente che c'è, le regole, come vanno le cose, la droga che tiri ogni giorno, il modo in cui ti stai rovinando, e tutte queste altre schifezze!”
Stasera non ho tirato niente”
Ok, e le altre? Quando fumo butti giù?”
Torniamo dentro”.

Lei si allontana. Fa qualche fasso indietro fissandolo.

No, no mi dispiace. Vado a casa”
Quale casa?” mormora lui ferocemente.

Lei si avvicina. Lo guarda con gli occhi pieni di rabbia. Alza un braccio. Posiziona il pollice sulla guancia destra di lui, e le altre quattro dita su quella sinistra. Stringe.
Il sangue di lui scorre ancora giù per il naso. Si imbratta la mano, ma non ci da peso. Troppe volte gli ha asciugato il sangue.

Quella che non trova la casa sei tu, non io”. Sibila. Sibila arrabbiata. Sibila e vorrebbe urlare.

Sibila, e Billie la guarda.
E lei, in quegli occhi ci vede il mondo. Vede in quei smeraldi la vita. La rabbia. L'amore. La ribellione. La rivoluzione. L'istinto. La speranza. L'energia.
Vede l'anima profondo che ha.
Gli lascia la mascella e si allontana.

Ci vediamo Billie”. Parla all'aria, abbastanza forte perchè sai che dietro di lei, Billie la sente.
Lui fa qualche passo. Fissa la sua schiena. Si ferma.

Per favore... Per favore...” mormora.

La ragazza si gira. Il suo volto è una maschera d'ira.

Per favore? Smettila! Smettila! Questa storia sta diventando ridicola ”. Sospira, si passa una mano sulla testa.Non finisce qui, lo sai. Ma fammi andare”.
Poi si blocca. Come se rifletesse.
E comincia a ridere. Lo guarda e ride. Una risata isterica. Quasi fosse matta.
Lui non capisce. Non capisce la sua risata. La guarda confuso.
Poi la sua risata sparisce di colpo, lasciando un espressione di amarezza sull'ombra di un sorriso morto.

Non sai nemmeno come mi chiamo...” mormora, prima di voltarsi e andersene.

Billie questa volta non ci vede più dalla rabbia. Si piazza al centro del vicolo, fissando la sua figura allontanarsi. Comincia a urlare.

Non lo so perchè non me l'hai mai voluto dire! Ti ostini ad avere quel schifoso soprannome, e non mi dici la verità. Come ti chiami? Eh? Dimmelo cazzo! Dimmi come ti chiami!”.
Lei non ascolta. Continua a camminare. Sembra che nemmeno senta. E si allontana sempre più.

Come una ballerina nella notte. Talmente leggiadra che non sembra toccare terra. Come un angelo senza ali che però non ha perso l'abitudine di provare ad alzarsi.


Fermati cazzo! Come ti chiami? Qual'è il tuo nome? Dimmelo!”.
Ma lei non si volta. Lei non risponde.

Billie continua ad urlare a vuoto. Si avvicina al muro scrostato della via, e sferra pugni alla parete. 
Il dolore è buono. Il dolore fa sfogare.
Oltre al naso ora sanguinano anche le nocche. La sua voce lentamente si spegne, arrivando a un sussurro.

Non te ne andare! Dimmi il tuo nome, dimmelo! Qual'è il tuo nome? What's your name? What's your name?”.

Ma lei ha girato l'angolo. E Billie è solo nella via, senza il coraggio di rincorrerla.

Si accascia lungo il muro, continuando a sferrare pugni sempre più deboli. Il dolore è alla stelle. Ma lui non lo sente. Serra gli occhi, e cade in ginocchio, il viso rivolto verso la calce dell'edificio.
Continua a chiamarla, a parlare solo, con la voce ridotta poco più che a un sussurro. 
Chiede il nome a vuoto. 
Alza gli occhi e fissa le stelle. Forse loro lo sanno. Poi riabbassa la testa.
Dall'alto nessuno lo ascolterà.

Ma continua comunque a sussurrare.
What's her name? What's her name? What's her name?”.

E più lo dice, più diventa una cantilena. Alla fine non stacca più le parole. Lo dice come se fosse ipnotizzato, lo sguardo immobile. La voce bassa e resa roca dagli urli.
Come avesse perso la ragione. Come se sperasse davvero di sentire le stelle parlargli. 
Come un matto.
Lì solo, affidato al silenzio. Lì solo, con l'improvviso e tremendo timore che la risposta alla sua domanda non arriverà mai.


Whatername? Whatsername? Whatsername?”.

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Capitolo 2
*** Hell and saint ***


Un passo indietro rispetto al capitolo precende...
Commenti alle recensioni a fondo capitolo =)

3 luglio.



Billie alza gli occhi. La notte è calda. Ma c'è un vento profumato d'estate che soffia lieve.
Le stelle sono innumerevoli.
Con naso all'aria, il ragazzo le contempla. Sono così belle.
Puntini solitari che danno luce al buio.
Sospira. Il vento gli solletica il collo.
C'è profumo di libertà. Billie lo può sentire. Sorride. Tira fuori dalla tasca della felpa il pacchetto di sigarette. Le conta. Tredici.
Ne stringe una tra il medio e l'indice e l'accende. Aspira. Passeggia su e giù lungo quel sentiero in mezzo al parco. Per una volta stare solo non gli dispiace.
Poi spegne la sigaretta e torna verso la festa. Era strano sentire la gente che lo cercava, che lo invitava. Gente che aveva rispetto, che lo considerava uno che conta.
A Oakland non era mai successo. Ma da quando se n'era andato tutto era cambiato.
Lui e Mike erano partiti. Un bel giorno era sceso in cucina, e aveva detto alla mamma che se ne sarebbe andato.
Era bastato prendere l'alloggio con alcuni suoi amici, aveva preparato la valigia, messo benzina, preso un po' di risparmi e aveva lasciato quella giungla.
E ora quella città era il loro paradiso. A volte ci pensava a Oakland. Rideva. Se solo sua mamma avesse visto com'era ora. Com'era contento, e soprattutto libero.

Fuori dalla festa Mike lo aspetta.

Billie, sei in ritardo”. Sogghigna.
Il ragazzo affretta il passo. Si piazza di fronte all'amico.

In ritardo per cosa?”
Clienti”. Ora Mike sogghigna ancora di più.
Clienti??? Bene. Stasera è già il quarto. Dov'è?”.

Mike lo fissa divertito. Porta una mano sul petto dell'amico e appiattisce la maglia nera. Con l'altra gli spettina i ricci corti scuri. 
Billie gli rimuove velocemente le dita dalla propria testa. Lo fissa un pò interrogativo un pò stizzito. Non gli è mai piaciuto farsi toccare i capelli.

Non è il quarto cliente. È la quarta cliente”. Fa un sorriso a trentadue denti. “Meglio se ti fai bello per andare a servirla”
Ma sei scemo?”
No amico, non sono scemo. Ti consiglio di fare in fretta però. È da dieci minuti che ti aspetta”.

Billie si porta la mano alla tasca. Tasta il fondo. Sì, c'è n'è ancora abbastanza.

Dov'è?”
Ha detto che ti aspettava all'incrocio. Davanti al pub che ha chiuso. Sai, lei è prudente... Non come te”.

Billie fa una smorfia. Si volta e comincia a incamminarsi.

Vendi bene Bi... Jimmy”, conclude ridendo Mike alle sue spalle.
E smettila!” dice Billie ad alta voca, senza fermarsi.

Con le mani in tasca fa ancora qualche metro. Si chiede chi è questa strana cliente. Mike era di sicuro più fatto del solito. Non gli aveva mai detto di essere bello per un cliente. Quando alle superiori le canne le vendeva Mike, si vestiva sempre da schifo per fare affari.

Fa ancora qualche passo e arriva all'angolo. E se Mike avesse ragione a dirgli di aggiustarsi? Istintivamente la sua mano destro corre al cuffio scuro sulla fronte. Con le dita se lo scombina. Dopo qualche istante gli viene da ridere. Mike esagera di sicuro, sì.
Gira l'angolo. La via buia si srotola per una quindicina di metri. Alcuni lampioni dalla luce fioca la illuminano. All'incirca al centro, sotto un'insegna spenta e appoggiata alle serrande chiuse c'è una figura.
Billie cammina sicuro di se.
Sopra di lui ma sotto le stelle, il suono di una campana annuncia che è mezza notte.
La figura gira la testa e lo nota. Billie la guarda. È una ragazza. Il suo viso è nell'ombra e non riesce a vederla bene.

Quasi ride. È solo una ragazza. Dalla faccia di Mike sembrava chissà chi.

Quando è a pochi passi da lei cerca di inquadrarla. Ma ha il cappuccio sul viso, e l'ombra del balcone sopra di loro impedisce che la luce la avvolga.
Billie si ferma. Per qualche istante c'è silenzio.

Sei tu quella che vuole la roba?”. Parla rapido. Improvvisamente ha voglia di tornare alla festa. Quella ragazza non gli piace. Ha come un alone cupo intorno. Le persone col cappuccio non gli sono mai piaciute troppo.
La ragazza lo guarda. L'unica cosa che Billie può vedere è la forma del volto.
La ragazza si raddrizza, e lui la fissa.

La testa è coperta da un cappuccio e il viso è ovale, che termina con un mento tondeggiante. La pelle del volto è chiara, e una matita nera spessa evidenzia il pallore. Le labbra rosee sono carnose e con la curva all'ingiù. Sporgenti. Agli occhi di Billie sensuali. Il naso è dritto, sottile. L'unica cosa che rimane coperta, è lo sguardo. Quello è nell'ombra.

Billie rimane per un secondo imbarazzato. Ha capito le allusioni di Mike.

La fissa aspettando una risposta. Attende qualche secondo. Lei lo guarda. Il suo viso non promette nulla di buono. Sorride.
Poi apre la bocca e soffia fuori il fumo della sigaretta, che arriva in faccia a Billie. Con un tocco leggero fa cadere il mozzicone per terra. Lui stringe gli occhi. Le labbra di lei si piegano in un sorriso strafottente.
Fa un ghingo. Billie può vedere i suoi denti bianchi. La fissa interrogativo.

Sei tu Jimmy?”. Ha una voce calda. Sensuale. Ma con lui è ironica.

Billie annuisce.

E tu?”. 
La ragazza ride. Una risata bassa, leggera. Si avvicina. 

Billie abbassa gli occhi. Converse scure, jeans stretti bucherellati. Sotto riesce a vedere una calza a maglia a rete. La felpa è bianca.
Rialza gli occhi.
È a meno di venti centimentri da lui. Deglutisce.

Non ti dirò il mio nome. Tu il tuo mica me lo dici”.

Billie inarca le sopracciglia. Vorrebbe tanto vederle gli occhi.

Ma lo sai. Jimmy”
E ti aspetti che io ti creda?”. La ragazza abbassa il tono di voce.
Perchè non dovresti?”
Perchè ogni spacciatore che si rispetti ha un soprannome. Jimmy lo usi per sembrare normale. Ma di sicuro avrai un stupido nome tipo Jacob o Michael o Nicholas... Sbaglio?”.

Billie ride. È abbastanza inusuale per lui parlare di nomi comuni americani con una che vuole droga.

Senti... Vuoi la roba? Te la do. Facciamo in fretta però. Dovrei essere a una festa”

"La festa nella via a fianco? Quella dove si poga come cretini e ci si ubriaca da collassare? Ci dovrei essere anche io sai?".

Billie la guarda. Una festa piena di punk, ecco cos'era. Il massimo per lui. E anche per lei, si capiva.

Lei ride. Poi, con tutta la discrezione e l'eleganza di questo mondo, mette la mano in tasca Billie.
Lenta, sensuale, delicata. Tira fuori il pacchetto di sigarette. Si morde il labbro, e sorride. Lo apre, e tira fuori una sigaretta.Con l'altra mano si mette il pacchetto in tasca. Si porta la sigaretta alla bocca. Billie la guarda sbalordito.

Con un rapido movimento, la ragazza tira fuori l'accendino. La accende. La fiamma bassa illumina per un attimo i suoi occhi.
Billie non fa in tempo a guardarli che lei la spegne. Soffia fuori delicatamente il fumo. Sorride.

E lui capisce. Si sta divertendo da matti a provocarlo. E lui vuole fare lo stesso gioco. Alza la mano, e mette le mani nelle tasche di lei. Armeggia per qualche istante con il pacchetto che lei gli ha preso. Senza tirarlo fuori dalla felpa riesce a prendere una sigaretta.
La porta alle labbra. Sorride anche lui.
Poi si avvicina leggermente. Le estremità delle loro sigarette si toccano quasi. Lui la spinge più avanti, finchè il filtro ancora immacolato della sua non si trova a contatto con quello bruciante di lei.
La sigaretta di Billie prende fuoco. Lui si stacca lentamente, guardandola, e aspira. Fa uscire il fumo, attento a spedirlo in faccia a lei.
La nuvolette grigia avvolge il suo viso ancora sorridente. Lei apre la bocca. Poi piega la testa di lato.

Jimmy, sai che soffiare il fumo in faccia a una ragazza può avere un significato molto osceno?”
Intendilo come vuoi”.
Billie sorride. Ora si diverte anche lui.

Dai, dimmi come ti chiami...” sussurra, avvicinandosi.

Lei arriccia il labbro, fintamente pensierosa.

Mi inventerò un soprannome solo per te, Jimmy...”. Per qualche istante sembra riflettere veramente. Poi fa l'ennesimo sorriso.
Dimmi il nome di una droga”.

Billie la guarda. Ci pensa su un istante.

"C'è ne sono così tante... La marjuana?"

"Come sei banale..." mormora fintamente canzonatoria lei.
"La chiamiamo Mary Jane. Ti piace?"
"Carino..."
"Sai, dove abitavo prima c'era una ragazza che si chiamava così. Mi ha fatto perdere la testa"
"C'è sempre una seconda volta".
Billie sorride. Questo gioco comincia a piacergli.
Lei si morde il labbro.
"Ti dirò Jimmy, odio arrivare seconda"
"Mary Jane era fidanzata.  E' stata l'unica conosciuta in tutta la mia vita"
"Questo cambia le cose".

La ragazza sorride. Il discorso è stato fatto sussurrando.
Billie arriccia le labbra.

Lei scoppia a ridere. Lui la guarda. Non capisce cosa c'è di divertente.
Allora prendo un pezzo di marjuana da venti, Jimmy”
Da venti?” risponde lui, trafficando nelle tasche per cercare il pezzo. “Ci vai pesante”
Tranquillo, non è per me. Non trovo fascino in una canna. Ne faccio il meno possibile”.

La ragazza gli tende un biglietto da venti. Lui le porge il pezzo, e afferra I soldi. Se li infila in tasca.
Vuoi sapere una cosa? Io amo la Mary Jane”
"Davvero?". Per la prima volta il suo tono è neutro. Sembra davvero sorpresa. Poi sorride, e sul volto torna la maschera. "E tu la vuoi sapere una cosa? Sant Jimmy era il patrono della città dove abitavo una volta. E la vuoi sapere un'altra cosa?Odio i santi".

Billie ride.

"Non giudicare prima di provare"
"Non temere provvederò"
"Io morirò di marjuana e tu andrai all'inferno accompagnata da un santo? Ti piace?"
"Moltissimo".

Lei annuisce con un ghigno. Poi, quasi innocentemente, si passa la lingua sulle labbra rosse. 
Billie la guarda. Non sa spiegarselo, ma in quel momento sente il cuore scendere, e arrivare altezza ombelico. Il sangue accellera. La testa si sconnette.
Cerca di riprendersi. 

Apposto così?”, chiede riferendosi alla marjuana comprata. Si rende conto di aver spezzato tutta la magia. Ma improvvisamente è imbarazzato.
Direi di sì”.

La ragazza fa un passo indietro. Torna immediamente nell'ombra.
Buona serata Jimmy. Ci vediamo".
"Stanne certa".

Poi fa un cenno con la testa e si volta. Dopo almeno dieci passi si immobilizza.
Le mie sigarette!”.

Si volta. Guarda verso la serranda. Ma non c'è più nessuno.
Per un attimo si sente smarrito.
Poi al fondo del viale vede qualcosa svoltare l'angolo.

Una lunga chioma di capelli biondi e una felpa bianca.

Salve genteeeee =) 
Ci tengo a precisare una cosa.. Qui c'è un passo indietro, si può notare dalla data... Le date non sono casuali. Se sfogliate il libretto di American Idiot corrispondono... Ho molta inventiva per questa storia, quindi credo che posterò in fretta... So che ne siete felici =) =) =)

Intanto ringrazio i miei primi fan (è la prima volta che commento recensioni xDD) :

WithLove: Si, hai indovinato! Billie è Jimmy, la ragazza è Whatsername...
puoi immaginare che la storia non avrà un ottimo finale... La storia è quella di American Idiot, e cercherò di essere più fedele possibile... Grazie per la recensione! xD
 
801_Underground: No, non è una one-shot... Ho tutta intenzione di continuarla! Grazie mille per il commento.. =) Ti dirò, sto leggendo la tua di storia... Quando arriverò a leggere tutti i capitoli, troverai una meravigliosa rencensione by la sottoscritta! =)
Comunque grazie ancora! Un bacio cara =)

Kumiko_Chan_:
Ommidio grazie *___* Anche io ho adorato la parte finale di Billie, quella del raptus... Sembra matto.. =)
Ti giuro, grazie ancora, sono commossa... Sei davvero gentile, anche perchè io non mi sento così brava... Spero continuerai a seguirmi... =)
Al prossimo capitolo... :D

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Capitolo 3
*** She's not an angel. ***


Ciao ragazzi! Come va? Passata una buona pasqua? Allora questo capitolo non è un granchè. Non mi convince molto. È di transizione. Bruttino ma necessario. Scusate il ritardo ma ho passato un periodo dove non ero affatto in vena di scrivere.

Ringraziamenti a fondo capitolo! =)









4 luglio.

Billie apre la porta di casa più piano che può. In punta di piedi si muove su per il corridoio. Passando davanti alla cucina fa saettare gli occhi. Silenzio di tomba. Troppo presto perchè qualcuno sia sveglio. Fa ancora qualche passo. Dalla cucina alla sua stanza mancheranno dieci passi. Poi sarà dentro. E lì potrà far finta di essere tornato a casa a un ora ancora pensabile e di dormire ora.
Striscia le scarpe e si avvicina. Il bagno è aperto. Ha quasi voglia di fare pipì. Quasi. Continua dritto. Pochi passi ed è dalla porta.

Ottima ora per tornare, Billie”.

Billie sussulta. Con la schiena ancora inarcata nello sforzo di far il più piano possibile si volta.
Mike è seduto di fronte al water. Le sue braccia sono posate sulla tazza.
Guarda Billie. Il suo volto è bianco come un lenzuolo. Gli occhi arrossati. Sembra sul punto di vomitare l'anima.

Mike? Che ci fai sveglio a quest'ora?”
No coglione, che cazzo fai tu. Sono le otto di mattina e tu rientri a casa. Avvisare?”.

Un secondo dopo aver finito la frase il petto di Mike sussulta. Il suo volto si contorce in una smorfia e le guancie si gonfiano leggermente. Tossisce e si porta una mano al volto.  Billie lo fissa e sospira.

Quanto ha già vomitato?”
Non abbastanza” mormora, con voce spezzata.
E poi il coglione sono io. Non reggi un cazzo e bevi come un alcolizzato”. Il moro scuote la testa e si avvicina. Fa cadere la giacchetta estiva di pelle sul pavimento e lo guarda.

Lo sguardo di Mike è pietoso. Sembra sul punto di collassare.
Billie si tira su le maniche.

Forza Mike, sai come si fa”.

Apre il mobiletto bianco e tira fuori un barattolo trasparente. Lo agita davanti all'amico e fissa le stanghette bianche. È pieno di citrato. Mike dietro di lui fa un gemito.

Si lo so, lo so. È brutto" dice Billie accondiscente. "Ma se non fai così vai avanti fino a mezzo giorno”.
Billie riempe il bicchiere d'acqua corrente e ci versa il digestivo dentro, fino a farlo frizzare totalmente.
Poi si avvicina all'amico. Gli porge il bicchiere. Mike lo afferra riluttate e con fatica si drizza. Lo fissa per qualche secondo, come terrorizzato.

Su Mike. È il modo più semplice, lo sai”.

Si posiziona alle sue spalle. Con le mani gli alza il ciuffo biondo e gli inclina il volto.
Mike si porta il bicchiere davanti al naso. Sente lo stomoca ribollire solo fissandolo.
Chiude gli occhi. In un soffio ingoia. Per un secondo c'è silenzio.
Billie aspetta, Mike è a occhi serrati.
Poi il moro sente la testa dell'amico piegarsi, e il vomito scendere, tra gemiti e singulti.
Dopo qualche minuto Billie abbasso lo sguardo. Ha davvero paura che gli scenda qualche organo. Ma Mike si calma. Si scrolla dalle mani di Billie e si accascia sul pavimento, asciugandosi le lacrime per lo sforzo.

Billie gli tende la mano.

Su andiamo a letto”.

Con l'amico sotto braccio Billie esce in corridoio. La camera più vicina è quella dove dorme lui. Ci entra velocemente e fa distendere Mike sul suo letto.
Lui ci cade a peso morto, e fissa il soffitto stralunato.
Billie di siede accanto a lui. Gli passa la mano sulla fronte. E' leggermente sudata. Con le dita gli alza i capelli.

Mike succhiude gli occhi.

Billie, dove sei stato?”
In giro”
Con chi? Con quella?”.

Billie lo fissa.

No. Da solo. Te lo giuro Mike”.

Mike apre gli occhi. Scruta l'amico. Come in cerca di verità. Billie si sente trapassato dalle sue iridi color cielo.

Lei chi è?”
Mike le ho solo venduto la droga! Non è successo niente”.

Mike sospira. Billie lo fissa.

Ero solo. Quando ti riprendi ti racconto. Ma credimi, quella ragazza voleva solo la roba”.

L'amico chiude gli occhi. Annuisce. Nel farlo, mostra uno sforzo enorme.
Billie gli accarezza il ciuffo. È stremato. Fatica persino a parlare. Fa passare qualche secondo poi distoglie la mano.

Mike” sussurra Billie dolcemente, “Vado a dormire. Riposati. Ti chiamo quando mi sveglio”.

Il moro fissa l'amico. Aspetta una risposta. Ma non arriva. Mike ha gli occhi chiusi e ha un volto talmente sereno che solo un bambino che dorme può averlo simile.

Billie sorride. Si alza delicatamente dal letto. Prende il lenzuolo e lo posa sul corpo dell'amico. Con una mano lo assottiglia poi esce dalla stanza. Fa qualche passo e gira verso la camera di Mike. Chiude la porta alle sue spalle e si spoglia. Con solo le mutande addosso si infila velocemente sotto le coperte. Sono ancora calde. Mike deve aver tentato di dormire prima di stabilizzarsi davanti al water.

Affonda la testa sul cuscino. Poi sospira. Passa qualche minuto, e dalla stanza di Mike arriva un leggerissimo russare-

Billie si gira su un fianco. Chiude gli occhi. Prova a liberare la mente. Cerca di concentrarsi solo sulla stanchezza. È davvero stanco. Gli occhi bruciano come non mai. Non è affatto sicuro che il bruciore dipenda solo dal sonno, ma gli piace pensarla così.

Dopo solo un minuto cambia posizione. A pancia in giù, il viso schiacciato tra materesso e cuscino.

Ci vuole solo qualche minuto, e il ragazzo scivola in un dormiveglia meraviglioso. La mente vola, e si allontana da quel letto. E sotto la precaria lucidità che riesce a mantenere, la mente di Billie osserva come in un sogno la strada del pub chiuso, come dall'alto. Quasi come per magia, in un secondo, il volto di lei, quella ragazza, appare sorridente.

E quasi si stupisce di come non sia il ghigno strafottente che ha mantenuto per tutta la sera. E' un sorriso sincero e puro.

Per qualche secondo Billie si chiede come avrebbe giustificato la sua sparizione notturna a Mike.

Mai ci avrebbe creduto. Billie non era stato con quella ragazza. Era tornato alla festa. Ma Mike non c'era. Poi aveva visto Delice. Dio se quella ragazza ispira sesso. Lei gli aveva fatto l'occhiolino. E poi lì I ricordi si fanno confusi. Aveva bevuto, aveva bevuto un sacco. Si era ripreso meno di due ore fa, quando aveva vomitato quasi come Mike davanti a un albero, nel parco.

Billie si gira per l'ennesima volta. Quel letto improvvisamente è scomodo. Vorrebbe sapere cosa ha fatto al parco per una notte intera.
Probabilmente niente di importante.
Chiude di nuovo gli occhi e lentamente lascia se stesso schiavo di Morfeo.

Solo due o tre secondi prima di crollare definitivamente, però, l'immagine ben chiara di un angelo si fa spazio nella sua mente.
È bionda. Sorride. I denti sono bianchi come il latte. Nessuno gli assicura che sia un angelo davvero. Ma lineamenti del genere e quell'alone misterioso solo entità paranoramali possono averlo.

Io non credo negli angeli. Se lo ripete. Non ci crede. Non esistono. Troppo innocenti per vivere in questo mondo incontaminato.
E allora perchè quell'angelo sembra così vero? Chi è? Non lo conosce.

Non gli può vedere gli occhi. L'immagine è confusa. 
Però ha un viso bellissimo. Sembra così pura. E nemmeno vera. Sta sognando, ne è certo. È il delirio pre-sonno. Non ha idea di cosa vede, e il suo incoscio si sbizzarrisce.
Improvvisamente si convince che l'angelo non esiste, e gli fa paura vederlo. L'aria angelica diventa quasi da demone.  L'angoscia si dilegua nel petto di Billie. Non sa spiegarsi perchè fa sogni del genere. Vuole solo dormire ora. Si concentra. Rimuove rapidamente l'angelo diventato nero.
Fa un ultimo respiro, e cade nel sonno. Solo un istante prima, la mente però gli da un segnale. Un indizio. 

Chi è l'angelo?

Billie cerca di capire, ma sa che la notte porterà via tutto quello che ha percepito.

Di angeli non ne aveva mai visti. Ma di ragazze con lo sguardo celato sì.







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Spero sia accettabile! E per il sogno di Billie, beh posso dire che l'ho vissuto in prima persona. Deliri di questo genere possono spaventare tanto quanto di mandano in un paradiso pieno di pace. Dico davvero.
Ma ora passiamo alle recensioni!

MizzGreen93: Hei ciao! Grazie mille. Sono contenta che piaccia,e mi fa piacere ricevere I complimenti da una scrittrice come un te. La storia di American Idiot piace un sacco anche a me. Credo sia la loro produzione migliore!
Spero continuerai a seguirmi. Ciaooo!

WithLove: Ma quanto sei dolce che commenti sempre le mie storie? Comunque sì, anche per me Billie era un figo. Molto più di ora. =)
Alla prossima!


Kumiko_Chan_: Già, indovinato. La coppia non funzione nel cd. E io sarò più fedele possibile al disco. Comunque grazie per continuare a recensire! Sei gentilissima! =)
Che dici, Billie fa paura anche da assonnato? =)


801_Underground: Mia caraaaaaaaa! Ogni tua singola recensione è una gioia. Sul serio, non merito tutti questi complimenti. Una delle migliore ff?? La mia??? Naaaah ragazza tu sei pazza! Non sono così brava, davvero! =)
Spero di non averti deluso con questo capitolo.. Che personalmente non mi piace affatto. Comunque ancora grazie, grazie, grazie, GRAZIE!  Sul serio, grazie.
Ciao (mi dici il tuo nome? =))!
Un bacioneeee!

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Capitolo 4
*** Cigarettes' dreams ***


4 luglio.



Ciao miei adorati! Come state?
Allora, nuovo capitolo. Questo mi convince già di più. Spero di solo di non essere stata troppo precipitosa.
Ringraziamenti a fondo capitolo!










Allora Billie, ti piace?”.
Billie alza gli occhi. Sbatte le palpebre per il troppo sole, poi fa girare lo sguardo. Davanti a lui c'è un capannone di dimensioni medie, con dell'erba lungo il contorno.

Sì. È figo sto posto”.

Billie annuisce fissando il biondo, poi sorride. Quel capannone era il luogo che in vita in sua non aveva mai trovato, se non al Gilman. Seduto su quel muretto scrostato, con accanto Mike e due o tre amici godeva di un panorama meraviglioso.

Creste sgargianti che coloravano il cielo, graffiti con parole ribelli sul muro, borchie e catene attaccate a jeans e gonne. Dentro al capannone c'è un palco. Glielo ha detto Mike. Gli ha anche detto che la sera qui o si suona o si fanno feste. E volte anche rave. Billie sorride. Al prossimo parteciperà assolutamente.

Mike?”.
L'amico gira la testa. Guarda Billie leggermente annoiato. Billie lo fissa. Capisce che sta ancora male per la mattinata che ha passato.

Mike, sigaretta”.
E che cazzo Billie, fumi come una ciminiera. Ha già finito quelle di ieri?”.

Mike sbuffa. Infila una mano in tasca e sfila il pacchetto. Billie lo prende in mano e si porta una sigaretta alla bocca.

Non l'ho finito”
E' dov'è?”.

Billie alza gli occhi.

Vorrei saperlo anche io”.

Mike lo fissa. Poi scuote leggermente la testa. Billie si chiede come fa a capire sempre tutto. Non se lo sa proprio spiegare.
Il moro si porta una mano alla tasca. La tasta, rendendosi conto di non avere l'accendino. Prova con l'altra. Non c'è nemmeno lì. Si guarda attorno. Probabilmente l'ha perso nella notte.

Anche se non spiegarsi come.

Davanti a lui, però, per terra c'è uno. Con una mano Billie fa leva e si solleva. Con l'altra fa un tentativo di afferrarlo. Non ci arriva. Spinge un po' di più con il braccio. Nel momento esatto in cui lo sfiora, però, un'altra mano, più agile e veloce lo afferra. È una mano bianca, con le unghie mangiucchiate colorate di rosso.

La mano è rapida, e in meno di un secondo si solleva, sparendo dal campo visivo di Billie. Lui alza gli occhi. Lo fa lentamente.
Ad aspettarlo, in cima, c'è un ghigno divertito e un paio di occhialoni bianchi.

E no Jimmy, l'accendino è mio. Spiacente”. Il tono di voce è ironico. Ma sensuale come se parlando si mordesse la labbra.

Billie sorride.
Davvero?”
Giuro. Non vedi, c'è la A di anarchia. Fidati che è mio”

Ok, MaryJane”. 
Billie la guarda. Ha una canottiera lunga, con la faccia di Sid Vicius sopra. È bella. I capelli sono del colore del grano. Il vento li increspa. Sono tinti, ne è certo. Ma sono assolutamente bellissimi. Ha dei pantaloncini. Sono chiari e sfilacciati. Le braccia sono abbellite con braccialetti colorati e polsini.

Mi devi dieci sigarette”
Non te le ridarò. Lo sai”
Sì, me le ridai”.

MaryJane sorride.

Jimmy, non fidarti mai di una donna. Nemmeno quando promette”. Sorride. I denti sono bianchi, le labbra troppo rosse. È un ottimo contrasto. “Però mi sono rimaste due sigarette. Le fumiamo assieme?”.

Ha abbassato il tono. Sta parlando più piano rispetto a prima.

Potrei rifiutare?”.
Lei sembra riflettere.

Effetivamente no”, mormora alla fine. “Vieni con me?”.

Billie sorride. Annuisce, poi si volta. Mike è ancora sul muretto. Ha la canna in mano e lo fissa. Gli fa una smorfia di approvamento seguita da un occhiolino.
Billie fa dondolare la testa, con il sorriso ancora stampato, poi si volta.

MaryJane non c'è più. È già partita, due metri davanti a lui. Billie la rincorre. Deve accellerare un po' per starle dietro. In meno di trenta secondi le è vicino.
La segue. Cammina spavalda lungo quello spiazzo di cemento. Arriva fino al termine del capannone, poi svolta. C'è una distesa verde, che finisce in un' autostrada.
Attaccato al capannone,  c'è una scala che sale verso il tetto. È una scala di ferro, arruginita dal tempo e dalla pioggia. Billie la guarda. A metà è spezzata. C'è un buco di almeno quattro scalini che cade nel vuoto. Poi riprende, e termina sulla cima.
Lei si avvicina. Sale tre scalini e si siede. Stringe le gambe lungo le cosce e le apre dal ginocchio in giù. Billie si accosta a lei. Siede sul suo stesso scalino, forse un pò troppo vicino. Lei però non dice niente.

Tira fuori dalla tasca il pacchetto di sigarette di Billie. Lo apre. Lui lo fissa. Una sigarette è girata al contrario. Sorride.

Giri ancora le sigarette?”.
Lei lo guarda.

Sì. Lo so, lo so, dì pure che sono una scema, o un illusa”
No, non lo dico”.

MaryJane alza gli occhi. Billie la sta guardando. I suoi occhi sono seri, e brillano. Era da molto che non vedeva occhi brillare. Non così.

Non è un pò da bambini girarle?”. MaryJane parla piano. Ma questa volta non è per provocare. Ma perchè vuole che sia una cosa solo tra lei e Billie. Nessuno, nemmeno quei scalini rotti possono sentire. Si vergogna. Improvvisamente si sente vulnerabile. Billie sa che gira le sigarette. Billie sa che esprime ancora desideri.

Meglio rimanere bambini che crescere”.
Ora anche Billie sussurra. MaryJane rimane in silenzio per qualche istante.

Io non sono una bambina”. Lo dice insicura, quasi come se Billie potesse confermare il suo dubbio o no.

Billie posa I suoi occhi attraverso le lenti scuri degli occhiali di lei.

Non so cosa sei. Forse non voglio nemmeno saperlo. Però... MaryJane, posso fare una cosa?”.

Lei lo fissa. Gli occhi di quel ragazzo sono impressionanti. Non è normale avere uno sguardo del genere. Si può morire per quegli occhi. Lei potrebbe morire.

Sì Jimmy. Puoi...”.

Billie la guarda. Sbatte le palpebre, poi deglutisce. Come se avesse paura. Anche lei ne ha. Perchè ha abbassato le difese. Troppo.

Billie sorride leggermente. Si avvicina di qualche centimentro. Alza le mani e le avvicina al suo volto, spezzando la distanza. Si posano delicate sulle sue guancie, e si curvano prendendo la forma delle gote. È la prima volta che la tocca. Fa uno strano effetto. Ha una pelle liscia e morbida. Ha le guancie dei bambini. Con le dita sale verso le tempie. Qualche ciocca ribelle scende dalla testa, e gli sfiora le unghie. Lei è immobile. Lo guarda. Respira piano, per non fare rumore.

Billie improvvisamente ha uno sguardo talmente tanto intenso che potrebbe farla morire per davvero.
È così vicino che può sentire il suo profumo. È buono. Non è un profumo comprato, è semplicemente quello della sua pelle.
Chiude gli occhi. MaryJane non vede più niente. Sente solo le mani di Billie appoggiate al suo viso.

Poi, lentamente, le avverte spostarsi e afferrarle le stanghette degli occhiali. Con delicatezza Billie li rimuove dal suo viso. Poi li abbassa poggiandoli sulle gambe.

Per la prima volta vede il suo viso per intero.

La guarda. È bellissima. Illuminata dal sole, ormai una palla arancione e, ad occhi chiusi con le lunghe ciglia sulle guancie, con la bocca rossa mezza aperta, e quei denti bianchi.
Lei comprende. Vuole vedere I suoi occhi. Se li vede, lei sa che lui capirà tutto. Ha paura a mostrarli. Tentenna qualche istante. Vorrebbe riafferrare gli occhiali, ma le mani pendono molli lungo I fianchi. E non sa perchè non rispondano al suo cervello.

Billie aspetta.

Lei è immobile.

Poi, sotto lo sguardo luccicante di Billie, solleva le ciglia lunghe. Piano piano le sue palpebre si schiudono, scoprendo due iridi color nocciola enormi.
I suoi occhi ora prendono sole. Sono illuminati. E Billie non sa spiegarsi se di luce propria o per merito di un sole che sta morendo.
È un colpo al cuore, una fitta, un qualcosa che gli annoda la gola. Ma gli occhi di quella ragazza brillano di emozioni. Come se fossero dotati di tante piccole pailettes, e avessero un diamante color oro fuso che li illumina. Grossi, tondi, di un colore che richiama, e con le pagliuzze dorate che scintillano.

Che cos'è che li illumina così? E' solo il sole?”.

MaryJane scuote leggermente la testa. Nemmeno lei lo sa.

Tu che cosa ci vedi?”.

Billie trattiene il respiro.

Io so solo che c'è la luce lì dentro. Vedi quello scintillio? No, che idiota. Tu non puoi vederlo. Beh, allora te lo descrivo. Ti va?”.

Lei annusce.

Vedo rabbia. Vedo che sei una ribelle. Vedo la forza che hai. Verso il luccicore della vita. Non prendermi per pazzo, ma sto vedendo la mia anima. Forse sbaglio. Tu che ne dici?”
No”. Non si sbaglia. Lui sa. Ha capito. E come abbia fatto lei non se lo sa spiegare.

Poi sotto c'è qualcos'altro. Però perdonami, ma non riesco ad andare oltre. Hai un ombra”.

Per qualche istante c'è silenzio. Poi lo guarda.

Mai nessuno mi ha detto una cosa simile, Jimmy”
Ho sbagliato?”
Non lo so. Io nei miei occhi non ho mai visto niente”
E' un peccato sai?”.

MaryJane abbassa lo sguardo.

Billie fa lo stesso. Si sente uno scemo. Cosa gli è venuto in mente? Non è da lui fare questi discorsi.

Con lo sguardo si volta. Sul muro dell'edificio ci sono un sacco di scritte. Ne scorre qualcuna. Una, piccolissima, lo attre particolarmente.
La legge in mente.
Poi si volta verso MaryJane.

Sai cosa sei? Sei il sale della terra”
"Il sale della terra?”
Sì”.

Billie annuisce convinto.

E' un bene?”
Non lo so. Amo anche il sale. Quindi credo di sì”.

Lei ride. Una risata vera, non un ghigno.

Tu soffri di tutte le peggio dipendenze. Pure del sale”
Sai, ho paura di stare diventando drogato da una nuova”
Qual'è?”.

Billie sorride. La guarda.

Non lo so come si chiama. Prima pensavo fosse buona. Ora ne ho la certezza”.





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801_Underground:

Mooon cherììì =) Ciao! Sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo precendente! Spero che ti soddisfi anche questo... Non se l'hai notato ma del tuo parere mi importa moltissimo! xD
No, mi dispiace, tra Mike e il caro Billie non c'è niente.. Solo amici, molto amici, migliori amici, ma amici! Qui non ci sarà niente di hot tra I due.. Ma sai, sto scrivendo una slash su di loro, a breve la posterò.. Comunqueee, spero commenterai anche questo.. =)
E ricorda che io aspetto che aggiorni la tua di ff!
Bacioni ^.^


WithLove:

Ciao! Nono, non sbagli. E' proprio lei, Whatsername. Billie delirando la sogna... Comprendilo, è ancora ubriaco.. =) Grazie dei complimenti!


Desperate_/MizzGreen93:

Ciao anche a te! =)
Nono, non ti sopravvaluto. Amo davvero il tuo stile di scrittura! E comunque anche io ho solo 7 di italiano! Grazie per la recensione.. Il mistero è proprio quello che ho tentato di lasciare... Spero di esserci riuscita bene! Alla prossima cara! =)


Kumiko_Chan_:

Ti piace Mike? =) Ohhh anche io adoro quell'uomo... Esteticamente poi, è il più figo!
Hai ragione, Restless Heart Syndrome è da brividi.. Sta bene con la fine del capitolo, sì... Sono contenta che ti abbia lasciato un senso di angoscia.. Era quello che volevo passare.. Billie impaurito e confuso su un sogno che non sa spiegarsi..
Qui torna MaryJane (to keep me insaneeeee xD).. Cm ti sembra? Qui ha un pò abbassato la guardia, però... La fine purtroppo è quella.. Non posso farci niente.. La trama è dei Green Day, non mia.. Comunque ancora grazie mille!
Bacioniiii!


Bjgirl:

Nuova lettriceeee! *sto gongolando!*
Benvenuta! Mi fa piacere che ti piaccia! Spero mi seguirai ancora.. E grazie dei complimenti, sei davvero dolce! *_*

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Capitolo 5
*** Fear of me ***


4 luglio.



E' notte. C'è una brezza leggera che spazza via il caldo asfiassiante di una giornata d'estate ormai morta.
Il vento fresco rincorre alcune foglie facendole turbinare in quella distesa verde sotto un blu manto infinito.

Ora fa freddo”.
MaryJane si stringe leggermente nelle spalle, e abbraccia le gambe scoperte.

Hai freddo?”.

Billie la guarda, girando la testa di lato. Lei annuisce. Con delicatezza Billie la sfiora. Fa scorrere le dita lungo la pelle liscia del suo braccio, fino ad arrivare in prossimità del gomito, dove si aprono a palmo e lo stringono quasi gentilmente.

Hai le mani calde”.
MaryJane lo guarda. Billie fissa in basso, sulla mano e sul braccio. Poi alza gli occhi. Immediamente sul suo viso nasce un sorriso dolcissimo.

Perchè sorridi?”
Perchè sei bellissima sotto la luna. Bella come lei”.

Sorride anche lei. Alza la testa. I capelli, morbide spighe di grano, scivolano all'indietro,accarezzandole la schiena. Con la bocca leggermente aperta contempla il cielo blu. Stringe le spalle, come se si sentisse troppo piccola rispetto a quell'immensità.
E' davvero bellissima. Billie la guarda incantato. La luce lattea dell'astro lunare la rende ancora più inversomile. Sembra un angelo. Un angelo sulla terra, che però guarda il cielo.

Bugiardo”.

Dice lei. Guarda ancora in su, ma fa un sorriso.

Perchè?”
Non è vero. La luna non è bella come me. E' meglio”.

Billie ci riflette un secondo. La guarda ancora. È vero, la luna non è come lei. Sarà anche più bianca e più perfetta, ma mai sarà paragonabile a ciò che ha davanti. Si alza in piedi.

Aspetta qui un secondo, ok?”.

MaryJane reclina immediamente la testa. Sembra spaventata.

Dove vai?”
Torno subito”
Prometti Jimmy”

Le promesse degli uomini sono come quelle delle donne, sappilo. Mai crederci”. Billie sorride.

Ma lei rimane seria. Spalanca leggermente gli occhi. Sembra un cucciolo in pena.

Prometti che torni”.

Billie la fissa. È sorpreso. Ci ha creduto. Davvero pensa che non tornerà. Si inginocchia sul terreno secco, davanti a MaryJane. Pose la mani sulle sue ginocchia, e la guarda dal basso. Lei ha gli occhi ancora spalancati. Le ciocche bionde le coprono buona parte del viso curvato all'ingiù.

Hei, ci hai creduto davvero? Torno subito, piccola. Aspettami e giuro che arrivo”.

Le sorride. Lei prova a ricambiare, poi abbassa lo sguardo.

Mi hai chiamato... piccola?”.
Billie si alza, passandosi le mani sulle ginocchia.

Sì. Perchè?”
Non lo faceva nessuno da... Da un sacco di tempo”
Lo faccio io. Ti va bene?”.

MaryJane sorride.

Sì. Sì, mi va bene”.

Billie ricambia, poi indietreggia di qualche passo.

Aspettami. Farò talmente in fretta che non ti sembrerà nemmeno che sono andato via. Prometto”
Ci credo”, sussurra lei.

Come un'ombra silenziosa, Billie si volta e si allontana nella notte. MaryJane fissa la sua schiena andare via, e poi svoltare l'angolo, per sparire completamente.
Ora è sola. Non c'è nessuno. Solo più lei e la luna.
Si passa le mani sulle gambe, sfregandole. Da quando Billie non c'è fa più freddo.
Nervosamente alza lo sguardo. È troppo buio, e la luna è troppo pallida. Quel prato che prima sembrava romantico ore ha un'alone inquietante che la spaventa.
È una distesa enorme, che sembra inghiottirla, adesso che è sola. E quel fruscio leggero che scuote l'erba pare presagio di cose orribili.
Un sensazione simile alla paura di impossessa di lei.
Sta calma -, si ripete, -sta calma. Dov'è Jimmy? Cos'è andato a fare? E se non torna?
L'ha promesso. Ma le promesse degli uomini sono davvero come quelle delle donne. Mai crederci.
Un brivido di gelo le parte dalla nuca per scivolarle fino alla vita. La pelle d'oca si dilaga lungo le braccia bianche e le cosce magre.
MaryJane si afferra le ginocchia, e si accovaccia su se stessa, stringendo i polpacci duri.
Punta gli occhi sul lato di muro che svolta. Quel lato dove è sparito Jimmy, poco prima.
Un soffio di vento più forte dei precendenti le provoca un sussulto. Volta velocemente la testa all'indietro. Una scossa di brutte sensazioni si infiltra in lei. Guarda alle sue spalle. Non c'è nessuno. Solo il vento, e I fili d'erba che si agitano verso il cielo. Senza avvisare, dal suo cuore cresce il batticuore.
Si sente sola, improvvisamente. Solo in un prato sperduto e un cielo troppo grosso. Si rannicchia in posizione fetale. Abbraccia le cosce e serra i denti.

Jimmy?” sussurra.

Non vuole più stare sola. Non se lo può più permettere. Il suo corpo reclama presenze.

Jimmy? - Jimmy?”.

Trema. Ha paura. Eremofobia, così aveva detto la psicologa. Paura della solitudine. E di se stessi. “Deriva dalla mancanza di affetto e dalle personalità complicate”. Mai dimenticherà quelle parole. Diceva anche che la sua maschera perfetta e crudele era un modo per nascondere la fragilità.
Stronzate.

Jimmy?”. C'è un silenzio troppo innaturale. "Jimmy?".
Sono qui”.

MaryJane apre gli occhi. Tira un sospiro di sollievo. Di fronte a lei, in piedi, Billie la sta fissando. Non l'ha sentito arrivare. Non ha sentito I suoi passi.
Si sente arrossire. L'ha sentita gemere il suo nome. 

Pensavo non tornassi”, dice con tono fintamente indifferente, raddrizzandosi. Per qualche istante prova a fare il viso duro. Tipicamente suo, tipicamente falso.
Sono qui”.  

Billie si siede acccanto a lei. In mano ha qualcosa di scuro. Lo solleva aprendolo e poi delicatamente lo posa sulla spalle di MaryJane. Lei lo fissa, sorpresa. La maschera è già scomparsa.

Hai detto che avevi freddo”, mormora lui.
MaryJane si stringe la giacca di pelle di Jimmy.

Grazie” sussurra lei, fissando gli scalini.

Billie la guarda. Sotto la luna. Sotto il cielo. Sotto le stelle. Sopra un mondo troppo grosso. E lei è così piccola. Una fitta alla pancia lo prende improvvisamente. E lui non se la sa spiegare. 
Vorrebbe abbracciarla, stringerla così forte da mozzarle il respiro, poter sentire ogni sfumatura del suo profumo e avvertire il battico cardiaco pompare assieme al suo. Le sembra assurdo, ma quella ragazza improvvisamente gli rappresenta tutto. Esagerato, si sussurra da solo. Forse. Ma non può controllare quello che sente. E quello che sente nemmeno lui riesce a classificarlo.

Allunga la mano, e gliela poggia sotto il mento. Entrambi trattengono il fiato.
Billie le solleva dolcemente il viso. Lei alza lo sguardo, e gli punta le sue iridi brillanti addosso. Gli smeraldi di Billie ricambiano, e ora, entrambi gli sguardi luccicano.
Sbatte le palpebre, e col viso si avvicina. Ora le può vedere benissimo quel neo che tra di lato, tra il naso e la bocca.
La sente agitarsi sotto la sua mano, e continua a guardarla. È può vedere perfettamente cos'ha dentro gli occhi. Senza il minimo sforzo, senza la minima supposizione.

Con le dita comincia a carezzarle il capo. I capelli sono morbidi, e da quella distanza può anche supporre che shampoo usi. Il profumo è così intenso che le sue narici non riescono a sfuggirci. Sa di mare.
Quell'odore penetrante che hanno solo le spiagge al tramonto.

Billie curva la testa. La sua guancia ora sfiora quella della ragazza. Lentamente le scorre lungo la mandibola, finchè la sue labbra possono sfiorarle le orecchie. Le solletica col naso, facendola sorridere.
Sorride anche lui. Lei se ne accorge, e fa una risata bassa. È un suono bellissimo.
Ora il profumo di mare è ancora più intenso.

Billie alza il braccio che non le sta accarezzando le testa, e la stringe. Con la mano va a stringerle i fianchi. Poi le soffia un leggero bacio nell'orecchio. Scende leggermente con la testa e schiude le labbra. Comincia a mordicchiarle il lobo. Ora avverte anche lei quello strano mal di pancia. Posa lo sguardo a terra, dove c'è la sua mano smaltata di rosso. Trema. E lei nemmeno se n'era accorta.
Alza le braccia e stringe Billie a sè. Non ha più paura, nemmeno vergogna. Ha solo voglia di sentire il suo corpo contro il suo. Gli posa la testa sulla spalla, e Billie abbassa anche l'altra mano, stringedola. Per qualche idilliaco istante, tutto sembra fermarsi.

Entrambi si sentono bene. Il motivo non lo sanno. Ma freddo non fa più. E a occhi chiusi, tra le braccia l'uno dell'altra, il mondo è in pace.

Le dita di MaryJane sono strette alla maglietta di Billie, cercando appiglio. E lui la accoglie, stringendola ancora più forte ogni istante che passa, come farebbe con una bambina che piange disperata.

Jimmy...” sussurra lei.
Dimmi piccola”.

Lei fa un sospiro. Dentro di lei c'è di nuovo il timore di parlare, di esporsi troppo. 

Prima h0 avuto paura”.

Billie apre gli occhi. Non sa che lei non vorrebbe farlo mai più.

Perchè?”
Ero sola”. Non avrebbe voluto dirlo. Ma qualcosa le dice che può essere sincera. Con lui solamente.

Billie le accarezza le testa, poi la spinge delicatamente lungo l'incavo del collo. MaryJane si lascia condurre, trovandosi tra l'avambraccio che la culla e la maglia calda di Jimmy. Si sente a casa. Improvvisamente sa che lì c'è la pace. E fa caldo, dentro di lei.

Ora stai bene?”

Sì". Per qualche istante, tace. Cerca un coraggio che non crede di avere. Ma poi le parole escono, e lei non fa niente per fermarle. "Sai perchè?”
Perchè piccola?”.

MaryJane sorride. Stringe l'abbraccio ancora più forte. Vorrebbe tanto che le sue braccia lo avvolgessero così potentemente da fargli mancare il respiro. Non sa che gli manca già, e non per l'abbraccio.

Perchè sei qui”.

In quell'istante, a entrambi qualcosa di caldo scende lungo lo stomaco. E il mal di pancia diventa leggerissimo. Cos'è? Non lo sanno. Lei non lo sa. Billie suppone. Eppure non vuole rispondersi. Vuole solo godersi il prato e il cielo tra le braccia di MaryJane. E ora, il mondo pare davvero meraviglioso.

Ci sarò tutte le volte che vorrai, prometto”. 

Billie le dà un leggero bacio sulla testa. Le mani di lei si stringono ancora più forte.
"Sono qui piccola"

"Lo so Jimmy. Non ho paura".

Billie sente le sue labbra curvarsi in sorriso. 
Richiude gli occhi.




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Ciao faaan! Sono tornata! So che ne siete immensamente felici xD
Allora, che ne dite di questo capitolo?
Andando avanti con la storia sto cercando di svelare al meglio la figura di Whatsername... Vedrete, non ci vorrà molto e svelerà a Billie la sua storia.
Prometto anche che mi impegnerò a aggiornare più velocemente. =) =)
Occhei, ora passo alle recensioni! Sarò sintetica perchè devo fare i compiti, vi avviso. xD

WithLove: ciao cara! Grazie per i complimenti! Ti dico un segreto, anche io giro ancora le sigarette... E' una stupida illusione che qualche desiderio si avveri... Però è bello =)
Spero recensirai anche questo capitolo! Ciao, un bacio =)

BJgirl: Ahah, a chi lo dici... Anche io pagherei oro per essere al posto suo, e far perdere la testa a Billie... Comunque tranquilla, a me basta solo sapere che leggi e ti piace... Un bacio, ciao! =)

Kumiko_Chan_: Heiii! Credemi, le tue recensioni mi fanno nascere un sorriso enorme sul viso... *-* Sei davvero dolce... Effettivamente anche io lo classifico come capitolo sognante.. Anche se non è il termine giusto.. però lascia quest'impressione. Grazie ancora per i commenti, davvero... Non scherzo dicendo che mi fai felice quando commenti... Un bacio grande grande! =)

801_Underground: Ma ciaooooooooo *-*
Che gioia, mi commenti tutti i capitoli... Ahah, su MaryJane concordo.. E' figa e ribelle... Farà perdere la testa a Billie, te lo dico.. Gliela sta già facendo perdere ora... Non si nota vero? xDD
Per la slash, ti dico, nemmeno io ne sono una grande fan.. Ma casualmente ho avuto un'idea illuminante, e sto scrivendo.. Solo che non sono molto brava a descrivere Mike e Billie in intimità, ecco. xD
Sappi che aspetto con ansia il continuo della tua.. Devo sapere cosa dice Adrienne a Vix!
Ciao mon petite, alla prossima *-*


Last thing: non fotterà un calzino a nessuno, ma ho scritto una nuova storia... Se vi va passateci =)
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=500911&i=1


Ciaooo =)

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Capitolo 6
*** Put me on the hell with a kiss ***


MaryJane cammina silenziosa lungo i vicoli della città.
Non c'è nessuno che cammina con lei. È sola. Un po' come sempre, d'altronde. Può sentire solo il rumore dei suoi passi che battono il terreno.
Alza gli occhi, e fissa il cielo. È spento, anche le stelle lo sono. Sono piccoli puntini che però non ha hanno colore.
A volte crede di essere daltonica. Certe volte il mondo sembra perdere tutta la sua saturazione, e diventare trasparente. Capita in notti come queste, quando sembra che non valga la pene vedere le luci.
Non sa che ora sia. E comuque non importa. Devia il suo percorso e entra in centro.
Molti passi e stelle dopo, arriva di fronte all'aereoporto. Fissa quell'edificio, e poi alzando lo sguardo, incontra un'aereo che si allontana.
E il primo sorriso della giornata lo fa pensando che anche lei un giorno sarà lì sopra.



6 luglio.


Sei in condizioni pietose” sentenzia Mike guardando Billie.
Eh?” - mormora l'altro alzando gli occhi.
Ecco, appunto”
Non ho bevuto, idiota”
E' questo che mi preoccupa”.

Billie alza il sopracciglio.

Sei scemo?”
No, sei tu che mi sembri morto. Cazzo ieri sera non ti sei nemmeno ubriacato”
Ed è un male?”
No. Però è strano”.

Billie fa spallucce, poi torno a guardare la televisione. Stanno facendo vedere un donna con due seni esorbitanti tentare di rispondere a un quiz.
Pensi a quella là, non è vero?”.
Billie alza gli occhi. Improvvisamente è attento.

Che hai detto?”. 
In realtà ha capito benissimo.

Lo sai”.
Billie sbuffa, poi abbassa di nuovo la testa. Mike lo sta guardando, attendendo.

Sì, ok. È vero”.

Billie rialza lo sguardo. Mike sorride, quasi compassionevole.
Ti sei preso una brutta cotta amico”.
Billie diventa paonazzo.

No! Non è vero. Non mi sono preso una brutta cotta”
Nooo” ironizza Mike. Poi sorride.
Billie ora è imbronciato. È tornato a guardare la donna dalle tette enormi, e ha curvato il labbro all'ingiù. E quando Billie curva il labbro all'ingiù non è un buon segno.

Mike sospira.
Billie”, ma l'amico non risponde. E nemmeno lo guarda. “Billie, hei Billie. Non fare finta di niente cretino!”.
Il moro alza gli occhi. Sembra scocciato.

Dimmi”.
Mike sorride.

Sai come si chiama?”
No”
Sai quanti anni ha?”
No”
Sai da dove viene, dove vive, chi sono i suoi ex e i suoi amici?”
No. No Mike, non so niente di lei”.

Billie abbandona la smorfia arrabbiata per passare a una più triste.
E' vero, non sai niente. Ma non fai che pensarla, e sembra hai due occhi che nemmeno puoi immaginare. Perchè non vai da lei?”
Perchè non so dov'è. Non ho nemmeno il suo numero di casa. Sembra che sia un sogno. Non posso nemmeno chiedere di lei. Cosa dico? 'Scusate, dov'è MaryJane?'. Ma chi cazzo è MaryJane? Anche volessi non posso trovarla”.

Mike scuote la testa. Billie è davvero testardo quando si mette.

Sai perfettamente dove trovarla”
E dove?” mormora Billie.

Mhm, forse una scala. Forse il capannone dell'altro ieri” mormora ironizzando.
Lei non è più lì”
Io mi sento che lei tornerà, stasera. Perchè vuole rivederti”
No Mike. Io non gli piaccio”
Si invece”

"Che ne sai?".

Mike sbatte un pugno sul tavolo.

Che ne so? Cazzo Billie, l'hai conosciuta e ti rideva in faccia. Sono passati due giorni e ti abbraccia e ha paura se ne te vai. È molto più di quello che vedi”
Io non vedo niente Mike”
E' perchè sei ubriaco”
Ti ho detto che non ho bevuto”
E chi parla di quel genere di ubriacatura?”. 

Mike sorride.
Billie lo fissa.

E improvvisamente, tutto è chiaro.


-


Billie entra in mezzo alla festa. C'è un sacco di gente. Corpi ammassati che si strusciano e ballano, pogando sotto una cover dei Ramones.
Questo era uno dei rave che aveva sentito dire. Ma lui non vuole droga stasera. È altro quello di cui ha bisogno.
Dividendo due ragazze che stanno andando ben oltre innocenti baci lesbici, si avvicina ai divani. Sopra sembra esserci una grande orgia di gente.
Ma lei non c'è. E lui deve trovarla. Continua a farsi spazio tra la gente.
Dopo dieci minuti comincia a pensare che non ci sia. Infondo chi gli hai mai assicurato che sarebbe venuta
Mike.
Ma Mike che cazzo ne sa? Improvvisamente gli viene voglia di tirare calci al muro.

Decide che se entro venti minuti non la trova va a comprare un pò di speed e si diverte a modo suo.
Fa il giro della pista due volte, e si avvicina pure al palco. Ma non c'è.
A un certo punto tira anche un pugno a un tipo che gli cade addosso. Ma è troppo drogato per accorgersene.
Al quinto giro si arrende.

Vaffanculo!” sbotta incazzato.

Torna indietro verso la porta, per cercare Mike.
Ma inciampa. Cade lungo steso a terra, con il volto spiaccicato al pavimento.
Con le mani fa leva e si solleva. Sotto di lui c'è un corpo rannicchiato. È un coglione che dorme, ecco cos'è. Billie tira un pugno anche a lui, poi si rialza.
Nel farlo, si aggrappa a una piglia, e alzando gli occhi assieme al corpo, il cuore li salta quasi in gola. Davanti a lui, contro il muro e nell'ombra c'è MaryJane. Ha le palpebre chiuse, e sembra essere in un mondo tutto suo.

Con il sorriso sulle labbra Billie si avvicina. Ma non fa in tempo ad essere a mezzo metro da lei che uno ragazzo con una cresta rossa lo anticipa.
Senza che lei faccia una piega comincia a baciarla, ficcandole prepotentemente la lingua in bocca e palpandole con violenza il cavallo dei pantaloni.

Billie rimane imbambolato a fissarlo. A un certo punto, il tizio si porta la mano ai jeans e sbottona la cintura. MaryJane se ne accorge, e con la mano lo spinge indietro. Ma quello la schiaccia contro il muro, e le preme il fallo contro la pancia, sorridendo follemente. Lei prova a dargli uno schiaffo sulla schiena, ma il ragazzo è più veloce, e le blocca le mani.
Come un bicchiere di vetro, Billie sente qualcosa rompersi dentro di lui. E non fa nemmeno in tempo a ragionare che scatta in avanti.

Afferra il tipo per il colletto della giacca e lo spinge indietro. Il ragazzo indietreggia che ancora sorride. Tenendosi in equilibrio, fissa Billie, e sferra un pugno in avanti, che lo colpisce al mento.
La sua testa vola all'indietro, e con il braccio, si appoggia al muro per non cadere. Con il corpo piegato si porta una mano al volto. Lo può sentire scivoloso e bagnato.

Con gli occhi carichi d'odio si alza in piedi. In una frazione di secondo vede MaryJane con le iridi spalancate fissarlo, poi scatta in avanti.

Afferra il tipo per la testa, e lo curva in avanti, tirandogli un calcio in pancia. Quello si piega all'indietro, e non fa nemmeno in tempo a cadere che due pugni gli arrivano sulle guancie. Come una bestia Billie gli si butta sopra e lo tempesta di schiaffi. Il tipo alza le braccia e cerca di ripararsi come può. Ma non ci riesce.

Sopra di lui, Billie con gli occhi ridotti a fessure e il volto sanguinante, continua a picchiarlo.

Non smette nemmeno quando si sente afferrare da dietro. Una voce femminile che urla gli arriva distantamente alle orecchie.

Basta Jimmy! BASTA! Lo stai ammazzando, smettila!”.
Poi due braccia lo afferrano, e lo portano all'ingiù. Billie cade per terra, sul pavimento.

MA CHE CAZZO TI PRENDE?”.
Riapre gli occhi. MaryJane è sopra di lui, e sta urlando.
Gira la testa di lato. Il ragazzo che ha appena finito di menare è a mezzo metro, tramortito e sanguinante.
Fa per rialzarsi, ma la ragazza lo tiene incollato a terra.

Rispondimi cazzo! Che che ti prende? Sei fuori di testa?”.
Billie la fissa, come se stesse riprendendo lentamente coscienza di sè.

Ci ha provato con te! Aveva il pene di fuori!”
E ALLORA?” Lei urla più di lui. “SONO CAZZI MIEI JIMMY, ME LA SO CAVARE DA SOLA!”.
Billie la fissa. Improvvisamente si rende conto di aver un pò esagerato.

Io volevo solo difenderti” biascica, a mò di scusa.
NON LO DEVI FARE! NON SEI NESSUNO PER FARLO, CAPITO?”.
Billie se la scrolla di dosso, e si rialza in piedi. Lei lo afferra per le mani, rialzandosi assieme a lui.

CHE CAZZO FACEVO, LASCIAVO CHE TI STUPRAVA?”
TI FACEVI I CAZZI TUOI! NON TI DEVI INTROMETTERE NELLA MIA VITA, SONO CAPACE A USCIRE DA SOLA IN QUESTE SITUAZIONI!”.

Billie la fissa, poi le allontana le mani, che ancora lo stringono.

Ma vaffanculo và”.

Maryjane lo guarda, spalancando gli occhi. Ma Billie sfugge al suo sguardo, e si allontana, facendo a ritroso tra la folla.
Bel ringraziamento, pensa. Col volto corrucciato scansa le persone, spingendole via.
Puntellandosi sulle punte dei piedi localizza l'entrata. Non è distante, ma c'è un mare di gente tra lui ed essa.
Sente il bisogno di girarsi indietro fare capolino nel petto. Una parte di lui, la può avvertire, sta sperando che da un momento all'altro una mano smaltata di rosso lo afferri. Un'altra parte, però, sa che non lo farà mai. Perchè MaryJane è orgogliosa. Quasi quanto lui.
In mezzo alla pista un ragazzo moro sta baciando una ragazza bionda. I due ostruiscono il passaggio. Billie li fissa incazzato nero, sperando che lo notino.
Ma I due sono così presi in effusioni che non si rendono conto di niente.

Torna indietro, gli bisbiglia una voce dentro di lui.

Billie cerca di evitarla.
I due ragazzi continuano a baciarsi.

Torna indietro.

Perchè non si levano? Non può nemmeno fare il giro intorno. C'è troppa gente.

Torna indietro.

Qualcosa nel petto di Billie scoppia.
LEVATEVI DAL CAZZO!” urla ai due. La coppia si separa, e fissano Billie attoniti. Ma non hanno nemmeno il tempo per dire qualcosa, che il moro li ha già superati, passandoci in mezzo.

A suon di spintoni e pugni, Billie arriva in prossimità della porta. Con la mano la apre, e esce fuori, a grandi falcate.

Segue il sentiero tracciato dal muretto.
La testa sembra scoppiargli. Lei è dentro, e lui è fuori. E vorrebbe sopprimere quella schifosa cosa che le impedisce di raggiungerla. Si chiama orgoglio. E sente di odiarlo.

Billie sbatte un pugno sulla parete. Dalla bocca gli scappano parecchie bestemie, e alza gli occhi al cielo. È pieno di stelle, di nuove. E quei puntini luminosi sembrano essere lo sfondo delle sue ultime serate.
Spostando lo sguardo un pò più in là, Billie incontra la luna. È bellissima anche stasera.
Ma non è come MaryJane. La luna è candida. E MaryJane è sporca, quasi quanto lui.  Eppure sente di preperire una bellezza peccatrice, piuttosto che un'immacolata perfezione.

Torna indietro.

Billie guarda ancora la luna. Poi si volta. Sì, tornerà indietro. Deve dirle che si è ubriacato.
Deve dirle che sembra che i suoi occhi sembrano cannati, da quando l'ha conosciuta. Deve dirle che ha paura anche lui del cielo. E deve dirle che le stelle diventano punti vuoti se non c'è lei. 

Deve dirle quello che gli ha fatto capire Mike.

Comincia a correre. Fa freddo, ma non gli importa. Quasi inciampa in un pezzo di legno. Poi svolta l'angolo.
E va a sbattere contro una figura. Entrambi indietreggiano. Billie si sbilancia. Evidentemente anche la persona davanti a lui correva. Si raddrizza, e fa per guardarla in faccia, ma lei lo precede.

Jimmy!”. 
MaryJane è davanti a lui. Lo sta guardando, e i suoi occhi brillano.
Billie sente il cuore saltare nel petto. Improvvisamente la gola è secca. E le parole mancano. Ma ci prova, deve farlo. Perchè sa che prima ha sbagliato.

MaryJane scusa. Ascolta, devo dirti una cosa... Io...”.

Ma non riesce a finire la frase, perchè lei lo blocca, poggiandoli una dito freddo sulle labbra.

Promettimi una cosa” sussurra lei, guardandolo fisso. Rimuove la mano, e trema. Billie se accorge, contastando che trema a sua volta.
Dimmi”
Prometti. Promettimelo Jimmy”.

La ragazza fa una pausa, dove prende un respiro. Poi rialza lo sguardo.

Non innamorarti mai”, sussurra.
Perchè?”
Uccide”.

Billie degluitisce.

Voglio morire di te MaryJane”.

E poi, ogni cosa sparisce. Per qualche secondo il mondo si ferma. E quando rinizia, Billie si avvicina alle labbra di lei.
E la bacia. Nel momento in cui le sue labbra sfiorano quelle che ha a pochi centimetri, è certo di volare. È certo di sostare sopra una distesa infinita, con mare e campi di grano mischiati.

Profumano le sue labbra. Si salsedine. E il suo gusto è qualcosa di sconvolgente.

Mentre le lingue si avvicinano, per poi riallontanarsi e giocare a nascondino tra due labbra vogliose, Billie la stringe. Non vorrebbe lasciarla mai. Si aggrappa alle sue spalle, e lei fai lo stesso, e in un secondo, sono diventati una cosa sola.
Un miscuglio di emozioni e sensazioni. E non c'è nemmeno tempo di riflettere. Perchè i loro pensieri sono diventati analfabeti e dislessici contemporaneamente.

Uccidimi. Uccidimi. Billie glielo vorrebbe urlare.

Perchè vuole morire ucciso da un suo bacio. Vuole essere soffocato da un'amore che è pronto ad accogliere. E senza nemmeno ragionare, i due finiscono distesi a terra.
Billie apre gli occhi. Maryjane è sotto di lui. Ed è la cosa più sconvolgente del mondo, l'unica cosa che valga la pena di essere vissuta. È un uragano che lo travolge, e da cui non vuole essere salvato.

Uccidimi, ti prego. Fammi morire di peccato, questa notte - con un bacio. E prometto che non contasterò l'inferno.

Richiude gli occhi, e si abbandona a quella tempesta di cui è vittima. Forse, riflettendoci, l'inferno è sotto di lui.
Perchè le labbra di quella ragazza bruciano come i raggi solari di mezzogiorno. Ma in quel momento, nessuno scottatura può essere migliore.
Dopo un tempo infinito, dopo l'universo attraversato insieme, MaryJane riapre gli occhi.
E dolcemente, con un morso a fior di labbra, si stacca. Fissa Billie, e i suoi occhi sono talmente luccicanti che Billie ha paura di rimanere accecato.
Lei è il mondo. In quel momento ne è assolutamente certo. E la grandezza di questa affermazione gli toglie il fiato.
MaryJane sorride. Ma i suoi occhi sono spaventati. Lo stringe più forte.

Sei pronto a morire Jimmy?”
Sei mi uccidi tu sì”.

Il sorriso sparisce dalle labbra di lei. E' davvero dispiaciuta, anche se lui non sa per cosa.

Allora preparati a un'overdose letale. E credimi se dico che non so se ne uscirai vivo”.

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Ciao a tutti! Un pò in ritardo, ma sono tornata.

Questo capitolo mi piace davvero tanto... Ci ho messo molto del mio, ecco. =) Forse è un pò troppo lungo... Ma lascio a voi le recensioni! =)
L'ultimo pezzo, quello del non innamorarsi mai, è il mio preferito. Credo che nel prossimo capitolo, o in quello dopo, si verranno a sapere più cose su MaryJane, e sul perchè non si deve amare. Spero davvero che vi piaccia! =)
Comunqueeee...

BJgirl: ohhh thanks you! Sei davvero gentile... *-*
E comunque, se ti può consolare, anche io sono senza giacca! Che ne dici di questo capitolo?

WithLove: Mia fedelissima, ciao! Volevi un bacio? Eccoti accontentata!
Che ne dici? Capitolo all'altezza delle aspettative? Spero di sì, e spero di non essere stata troppo smielata!

Kumiko_Chan: ciaoooo! Che gioia leggere la tua recensione, temevo non commentassi =(
Sai cosa adoro di te? Che per ogni recensione, tu mi scrivi la canzone che sentivi... Ti prego, fallo fino alla fine, è una cosa che mi piace un sacco *-*
MaryJane pian piano sta uscendo alla scoperto.. Ma ci vorrà ancora un pò prima che si faccia conoscere per quello che davvero è... 
Che ne pensi di questo capitolo? Rileggendolo mi è venuta la paura di aver esagerato... Spero confermerai i miei dubbi!
Grazie ancora per ogni tua recensione, che mi riempie di gioia =) *-*

801_Underground: My darliiiing *-*
Tranquilla, prediti tutto il tempo che vuoi per recensire.. Io ti aspetto *-*
Per rispondere alla tua domanda, ho in mente un momento specifico per svelare il nome... Ed è più avanti. Per ora mi piace che siano Jimmy e MaryJane, e non Billie e comesichiamalatipa =D
Comunque guarda come ho aggiornato in fretta dalla tua ultima recensione! Sei contenta? Sappi che comunque io aspetto ancora il continuo della TUA storia... Che mi manca immensamente ç_ç 
Quando puoi ti prego aggiornala!
Alla prossima cara! *-*

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