Do you Remember? ~ Buffy's Alphabet ~

di amimy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A come...Apocalisse ***
Capitolo 2: *** B come...Bontà ***
Capitolo 3: *** C come...Candela ***
Capitolo 4: *** D come...Donna ***



Capitolo 1
*** A come...Apocalisse ***


E con questa brevissima drabble di cento parole esatte, che per di più non mi soddisfa affatto, inauguro la mia raccolta. Come avrete capito, questa raccolta è legata alle lettere dell’alfabeto: per ogni lettera una parola, e per ogni parola una storia. Inizialmente questo capitolo doveva essere “A come…amore”, ma mi sembrava troppo banale e scontato. E poi, cosa c’è di meglio di una bella fine del mondo per iniziare una nuova storia? Ci saranno ventuno capitoli, ognuno una drabble o una flash fic, e cercherò di trattare tutti i personaggi.

Questa prima drabble è ambientata circa verso la fine della settima serie, ma potrebbe benissimo parlare di qualunque altra apocalisse che i protagonisti hanno dovuto affrontare nella serie. È una riflessione di Buffy riferita ai suoi amici, Xander, Willow e Giles, ma credo che si capisca.

***

Ho scritto questa raccolta quasi due anni fa e avevo intenzione di correggerla, di modificarla quasi interamente, ma alla fine ho deciso di cambiare poco. Per quanto diversa dal mio stile attuale, questa raccolta “racconta” un po’ le evoluzioni del mio stile, perciò ho deciso di non togliere o aggiungere nulla di radicale.

In circa ogni capitolo trovarete le note dell’autrice divise in due parti, quelle che ho scritto allora e quelle che sto scrivendo adesso. Ora vi lascio alla storia…vi sarei davvero grata se lasciaste un qualunque commento, anche, ovviamente, negativo.





A come…Apocalisse



Apocalisse.

Quante ne abbiamo dovute affrontare? Quanta morte, quanta distruzione, quanta malvagità ci è passata davanti agli occhi?

Ci hanno portato via tutto, ci hanno strappato il cuore, ci hanno separati. Abbiamo pianto, sofferto, abbiamo perso tutti qualcosa.

Ogni apocalisse è stata una nuova occasione per rimanere feriti, per dire addio a qualcuno.

Ogni apocalisse è stata davvero la fine, per qualcuno di noi. La fine di una vita, dell’amore, dell’amicizia.

Qualcuno è morto. Io sono morta.Due volte.

Ma le abbiamo superate tutte. Insieme. Abbiamo sconfitto il male. Insieme.

E supereremo anche questa.

Perché l’amicizia batte l’apocalisse.

[Buffy]

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Capitolo 2
*** B come...Bontà ***


B come…Bontà

 

[Lo senti il cuore che ti batte nel petto?]

No. Il mio cuore non batte.

 [La senti la tua anima che urla?]

Io non ho un’anima.

 [Oh, certo che ce l’hai. Non la vedi riflessa nei tuoi occhi? Non era quello che volevi?]

Sì. La volevo.

 [Perché la volevi, Vampiro?]

Lo sai perché. Per lei.

 [Volevi sembrare buono ai suoi occhi?]

Io non sarò mai buono. Sono malvagio.

 [Menti, Vampiro. Tu non sei malvagio. ]

 Sì, lo sono. Le ho fatto del male.

 [Ma ora hai un’anima. Riconoscilo, Vampiro: sei cambiato. Ora sei uno dei buoni.]

 

[Spike]

 

 

Un’altra lettera, un’altra drabble, un altro personaggio. Questo capitolo è un po’ più profondo del precedente, direi. E, prima che leggiate, vi avviso che non sono impazzita: la domanda sul cuore all’inizio non è un’uscita fuori dal mondo, so benissimo che i cuori dei vampiri non battono. Ma è inteso in senso metaforico, parla del cambiamento, del fatto che ora è più simile agli umani. Ma lui non lo sa, lui è troppo diretto, troppo concreto. Per seconda cosa, questo capitolo è un monologo interiore di Spike, è lui che risponde alla sua voce interna, e che deve rendere conto a se stesso di quello che è successo. Perciò, la voce che gli fa le domande altri non è che la voce della sua anima appena riacquistata, la voce della sua coscienza.

Mi sembra superfluo dire che è ambientata fra la sesta e la settima stagione, quando ottiene la sua anima e impazzisce. “Lei”, ovviamente, è Buffy.(Wow, quante spiegazioni ho dovuto dare…in effetti questo capitolo era più ambiguo del precedente…).

Non so, questa drabble la sento più “mia” di quella del primo capitolo. Forse perché questa parla di un personaggio che mi sta particolarmente a cuore.

***

Grazie di cuore a Guitar_S. Sono felicissima di vedere che hai commentato il primo capitolo di questa “cosa”, non sai quanto piacere mi faccia. E soprattutto, vedere che ti piace mi lusinga davvero molto.

Eheh, spero che questa ti sia piaciuta un po’ di più, di sicuro il mio bel vampiro è meglio della cara Buffy…ahah…

Davvero, grazie mille. Grazie di tutto.

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Capitolo 3
*** C come...Candela ***


Attenzione: in questo capitolo sono presenti leggerissimi accenni a una relazione omosessuale femminile. Io vi ho avvisati. Non è niente di esplicito, ma preferisco avvisarvi.

 

C come…Candela

 

Le fiamme tremolano, gettano ombre cupe sulle pareti della camera, sul suo viso.

Le candele circondano il suo corpo, e tu vorresti che non fosse così, vero?

Perché il suo corpo è confinato in quella bara, e tu fai finta di non vederla, ma sai che c’è. Il suo viso è immobile, non ti cerca più.

Una tua lacrima di cade sul suo vestito candido, ma non te ne curi.

Stai ricordando, ricordi quando le candele avevano un altro significato, quando il loro profumo riempiva la vostra stanza, mentre tu assaggiavi il suo viso con i tuoi baci.

Ricordi quando quelle fiammelle incerte creavano la giusta atmosfera, quando le ombre sui muri non ti spaventavano, erano tue amiche.

Ricordi quando lei era esattamente come una di quelle candele, la sua luce sfavillava nel buio, ti rigenerava.

Perché ti hanno concesso di vederla?

Ora i tuoi capelli sono rossi come il fuoco che sembra avvolgervi in quel luogo opprimente, ma forse li preferivi prima. Forse preferivi quando l’oscurità ti divorava, vero? Perché allora non c’era posto nel tuo cuore per il dolore: la rabbia, il potere ti bruciavano da dentro.

Ma ora stai ricordando qualcos’altro. Ora ricordi quando lei ti diceva di amarti ancora, ricordi il piacere che ti aveva catturato quando avevi scoperto che la vostra scintilla non si era spenta.

E poi, pochi secondi dopo, era stata lei a spegnersi.

Un lampo, e la luce della tua vita era sparita con la sua anima.

Muovi bruscamente una mano, e le fiamme delle candele nella camera mortuaria scompaiono.

La tua luce sì è spenta. Nessuna altra candela farà brillare ancora la sua luce per te.

[Willow]

 

 

Questa è una sorta di flash fic, dedicata a Willow. Ho tentato di immaginare come sarebbe stato se, prima di andarsene con Giles, Willow avesse potuto rivedere il corpo della sua Tara. È un po’ contorta come storia e come sempre non mi soddisfa appieno, ma… non so, volevo scrivere qualcosa di triste su loro due.

Le ripetizioni sono volute, ho cercato di creare un’atmosfera evocando ripetutamente alcune immagini…non so se ci sono riuscita granchè bene, in realtà.

***

 

Il ringraziamento a Lara è d’obbligo, ovviamente. Come farei senza i tuoi commenti? Sono contentissima che il secondo capitolo  ti sia piaciuto di più...era molto diverso dal primo, e anche io lo preferivo hihi ^^ Comunque altre drabble di questa accolta seguirano il modello del secondo capitolo, cioè una voce interiore del personaggio che fa le domande e lui che risponde…mi piace questo metodo ^^ (anche se non sono sicura che mi venga granchè bene…)

Grazie di cuore per tutti i complimenti, anche se non li merito affatto. Non sono una gran scrittrice u.u, anzi…

In ogni caso, grazie di cuore per tutto ^^ Quanto mi piacciono le tue recensioni!

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Capitolo 4
*** D come...Donna ***


D come...donna

 

Piccolo fiore leggero, ecco cos’è diventata. Bocciolo fragile, che una mano di passaggio potrebbe strappare e portare con sé.

Lei lo odia. Odia questa condiziona. Non vuole essere fatta di petali, ma di rovi. Non vuole una corolla candida, ma un ventaglio di spine.

Ma...perchè c’è un ma, non è vero? C’è un ma, anche se lei non lo ammetterebbe mai.

Ma forse non le dispiace tanto essere colta. Forse, forse lui è davvero diverso.

Magari lei è davvero diventata un fiore, adesso. Un fiore pronto a sbocciare, e a farsi cogliere da lui. Perché ora...ora non è più un mostro. Ora è di nuovo una donna.

[Anya]

 

So che probabilmente le mie personali tragedie grenche non vi interesseranno affatto, ma va contro i miei principi abbandonarvi per mesi senza darvi almeno uno straccio di spiegazione.

Premetto che mi dispiace moltissimo per non avere più aggiornato. Ma (c’è sempre un ma, vero?) inizialmente non è dipeso da me. Come vi avevo già detto, ho scritto le storie che compongono questa raccolta qualche anno fa. Nel frattempo, ho cambiato computer e trasferito tutto da uno all’altro grazie chiavetta, e non so come (anzi, so esatamente come: mi sono dimenticata di trasferire la cartella), alcuni file sono spariti. E naturalmente, il quarto capitolo di questa raccolta era fra questi jellatissimi file scomparsi.

Cos’avrei dovuto fare? Riscrivere il capitolo. Ma, fra un impegno, un calo di voglia e d’ispirazione e l’altro, p passato tutto questo tempo. Ora ce l’ho fatta, però, a riscrivere il capitolo, e ho controllato e non mi sembra manchino altri capitoli. Se dovessi accorgermi che è così’, però, vi avviserò per tempo (non come questa volta =.=)

Vorrei ora, dopo avervi chiesto scusa ancora una volta,perché mi sento molto in colpa, ringraziare Lara e Thiliol, per aver commentato. Ho apprezzato molto i complimenti, anche se non sono sicura di meritarmeli :P, e vi prometto che la prossima volta, se mai vorrete ancora recensire, vi risponderò decentemente. Ma rispondervi meglio ora significherebbe rimandare ancora la pubblcazione di questo sudatissimo capitolo, e direi che non è il caso.

 

Piccola nota sul capitolo, ora. E’ ancora più ambiguo e contorto dei precedenti, se possibile. In pratica, è ambientato nella terza stagione (diciamo fra The prom e Grad. Day?), e la protagonista è Anya, che ragiona sulla sua nuova condizione. Lui, ovviamente, è Xander.

Scritta di getto, è una specie di augurio, sebbene con sei giorni di ritardo, per la festa della donna. Quindi auguri, donne.

Come sempre, non mi piace quello che ho scritto. Ma vedrò di farmene una ragione XD

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