Ricordi Bellissimi

di Zid934eforyou
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Momento Sbagliato Persona Giusta ***
Capitolo 2: *** All'Inizio Fa Tutto Male ***
Capitolo 3: *** Un Gesto doloroso ***
Capitolo 4: *** Un nuovo cammino ***
Capitolo 5: *** Un ritorno pieno di sorprese ***
Capitolo 6: *** Il Bacio Che aspettavo ***



Capitolo 1
*** Momento Sbagliato Persona Giusta ***


tutti raccontano la mia storia prima di essere trasformata.. molto triste devo dire.. ma ciò che nn sanno è come sia andata dopo...

Mi svegliai di soprassalto , la prima cosa che vidi fu il soffitto, semplicemente bianco e perfetto, privo di crepe, ne seguii il suo contorno per poi alzarmi e osservare la magnifica porta che si ritrovava chiusa di fronte a me. Il ricordo più nitido che avevo era il vuoto sotto di me, il vuoto dentro me, la notte che mi circondava nel mio ultimo gesto disperato dopo la morte del mio bambino. Il mio bambino, mi accarezzai il ventre piatto e mi accorsi di essere diversa, non ero più morbida calda, la mia pelle era fredda e marmorea. Scesi dal letto e mi avvicinai ad un grande specchio adornato da una cornice di legno intarsiata e mi ci specchiai ma ciò k mi ritrovai davanti non fu la solita Esme a cui ero abituata in quel periodo, niente occhiaie risultato di notti insonne e niente lacrime che affogavano i miei occhi color cioccolata, ma sull'ultimo pensiero mi fermai, i miei occhi erano rosso cremisi e nn cioccolata cm me li aspettavo. -Tranquilla è il tuo nuovo aspetto, e gli occhi diverranno dorati dopo una buona caccia- di scatto mi girai e mi ritrovai accucciata cn le gambe piegate le le mani ad artiglio, mi spaventai di quel mio atteggiamento e tornai di scatto di nuovo composta e calma e osservai il mio interlocutore,alto biondo bellissimo,spalle larghe e un viso dolce, un viso molto famigliare -Scusa nn volevo spaventarti spero tu ti ricorda di me, sn Carlisle, lo so che è strano ma io ero il dottore che ti curò la gamba qnd avevi 16 anni- Spalancai la bocca , da li non ne usci una parola, ero muta sia perchè avevo un fortissimo bruciore alla gola sia perchè , l'uomo che mi si presentava davanti era in tutto e per tutto uguale al mio dottore, il mio amato dottore, ma nn poteva essere , doveva avere oramai 40 eppure ne mostrava massimo 26 .. Mi sedetti sul letto e feci un respiro profondo, ma mi resi conto che fino a quel momento nn avevo respirato, nn perchè mi mankava l'aria ma perchè nn ne avevo bisogno. Lui si sedette accanto a me e mi strinse una mano -Tranquilla Esme , ora ti spiegherò tutto!-

lo so che è corta ma preferisco capitoli brevi e concisi per non stufare spero vi piaccia recensite se vi va Zid

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Capitolo 2
*** All'Inizio Fa Tutto Male ***


Cosa vuol dire che mi spiegherà tutto, non c'è una spiegazione logica a quello che mi è successo, io dovrei essere morta,schiacciata, affogata o che so io, non credo che in fondo al precipizio da dove mi sono buttata c'erano candide nuvole..

Lo guardo fisso negli occhi aspettando quella spiegazione logica che tnt bramo -Vedi Esme, io sn un vampiro, lo so che è poco credibile ma è vero, io nn invecchio sono molto più forte e veloce di un essere umano, il mio cuore nn batte + dal 1600 ormai- Si ferma, come se aspettasse una mia reazione, ma l'unica cosa che feci è spalancare ancora di più la bocca per poi produrre un suono molto simile alla parola come? -Si è tutto vero, e adesso lo sei anke , ti ho ritrovata in fin di vita è ho riconosciuto in te la ragazzina che avevo curato tanti anni fa,e ti ho trasformato, ora sei immortale-

Uno schiocco spense le sue parole, come due pietre che si scontravano la mia mano colpiva il viso di Carlisle. Fu un gesto istintivo, dopo le sue parole avevo realizzato cosa era successo, non tutte le sfumature erano chiare ma quello che più mi impauriva era la parola immortale. -Come hai potuto- mi alzai dal letto e incominciai a vagare per la stanza in preda alla rabbia e alla disperazione -Io mi ero buttata da quel precipizio, io volevo morire, avevo perso tutto ciò per cui valeva la pena vivere e mi sn buttata di mia spontanea volontà e tu che fai ti prendi la briga di salvarmi e farmi vivere per sempre?- Ero sempre + adirata e guardavo quell uomo ora nn più sorridente seduto sul letto con lo sguardo basso -Scusa nn riesco a capire.. perchè mai volevi morire?- Aveva la voce bassa e piena di dolore, volevo fermarmi e abbracciarlo ma il dolore e la rabbia erano troppo forti -Perchè oramai nn ho niente per cui vale la pena vivere, per anni sono stata obbligata a fare qll k dicevano gli altri poi sn stata seviziata da un uomo che dichiarava di essere il mio dolce maritino e poi ho perso il mio bambino.. ecco perchè volevo morire ti basta come spiegazione?? Spero vi piaccia.. fino a qui è come tutti se lo aspettano lei triste e depressa lui innamorato e triste

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Capitolo 3
*** Un Gesto doloroso ***


Avevo appena finito di sbraitare contro di lui, ma nn mi sentivo bene, mi sentivo ancora adirata, mi sentivo impazzire, mi girai verso Carlisle, stava piangendo, o meglio nn c'erano lacrime a rigare il suo viso ma singhiozzava sommessamente, il viso spento e quel sorriso che aveva prima di entrare era diventato una smorfia di dolore.

Feci un respiro profondo, inutile tra l'altro, e mi sedetti vicino a Carlisle,cercai la sua mano per poi stringerla fra le mie, chiusi gli occhi e pensai, in fondo lui nn centrava niente pensava di salvarmi ma nn sapeva che me lo ero scelta io quel destino, non mi dovevo arrabbiare cn lui. -Scusa tu.. tu nn centri niente , non volevo risponderti così, è che sn sconvolta e un po' stranita, mi puoi perdonare? Lui alzò lo sguardo e mi guardo profondamente - come potrei nn perdonarti, ti chiedo scusa io, nn ero al corrente di ciò che ti era successo, ma ti prometto che starai bene d'ora in poi. E con quelle parole mi abbracciò forte e iniziò a spiegarmi tutto sulla natura dei vampiri, sulle loro abilità, sui Volturi e sulla sua scelta di bere solo sangue animale. Passai un anno con lui, allenandomi a sopportare il sangue umano, fu molto premuroso con me, ma io nn miglioravo, avevo perso tutto e se anche provavo qualcosa per Carlisle mi sentivo spenta e inutile e soprattutto mi sentivo un peso per lui.

Così presi una decisione di cui ho dei dubbi ancora oggi e ne parlai una sera con Carlisle, Era seduto come sempre nel suo studio a controllare delle carte di alcuni pazienti dell'ospedale, -Scusa Carlisle, disturbo? ti dovrei parlare- Lui alzò lo sguardo e quegli occhi dorati mi colpirono in pieno, facendomi tentennare e dubitare già subito di quello per cui avevo passate notti a pensare, -Tu non disturbi mai mia dolce Esme, siediti e dimmi pure cosa ti affligge- Mi sedetti sulla poltrona di fronte alla sua, le mani mi tremavano ma mi costrinsi a stare calma - Vedi Carlisle, io in questi giorni ho meditato sulla mia situazione, ti sono grata di esserti preso cura di me sn in debito.. ma forse è meglio che per un periodo.. io me ne vada!

uuuh la nostra Esme cosa avrà in mente... povero Carlisle chissà cm ci sta male .. sniff *me piange ci vediamo alla prox puntata

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Capitolo 4
*** Un nuovo cammino ***


Lo avevo detto, tutto d'un fiato ma lo avevo detto, guardai la sua reazione, occhi spalancati immobile cm un sasso -Ma..ma perchè .. ho fatto per caso qualcosa che non andava? Ti chiedo di perdonarmi se..-

Lo zittii dolcemente, lo so che faceva male , anche a me provocava un dolore assurdo ma se volevo rinascere veramente dovevo andarmene e non rimanere li a farmi coccolare e compatire. Glielo spiegai e lui,in cuor suo sapeva che era giusto mi lasciò andare. Mi ricordo ancora quel giorno: solo una borsa con qualche vestito e la voglia di guarire dal mio dolore, i suoi occhi puntati su di me, il suo sguardo addolorato, il mio cuore anche se spento si spezzava, ma sapevo che era necessario, prima di andarmene mi donç una catenella da portare sempre cn me per ricordarmi che dovunque io sarei stata lui mi avrebbe sempre amata. E con il suo dono partii senza meta sperando di ritrovare me stessa.

Passai 5 anni da nomade, sola con i miei pensieri, fui anche ospite dei Volturi, corteggiata da Aro e disprezzata da Athenodora,me ne andai quasi subito non sopportando le grida di dolore delle loro vittime, conobbi il clan Denali , ma non mi stabilii da nessuna parte, ero ancora troppo fragile e quello che peggiorava la cosa era il ricordo del mio bambino che mi tormentava giorno e notte. Una sera mi ero accampata in una radura del Canada, non so esattamente dove, mentre come sempre cercavo di combattere i ricordi dolorosi fui sorpresa di conoscere altri vampiri nomadi come me :Arthur e Penelope, marito e moglie, entrambi vegetariani che vivevano ormai da più o meno 500 anni. -Piacere di conoscervi, il mio nome è Esme, ma prego nn state li in piedi sedetevi pure, non mi è mai capitato di incontrare altri vampiri vegetariani in questi boschi- Lui era alto, l'aspetto di un cinquantenne, muscoloso e brizzolato, lei invece, che dimostrava 45 anni, era minuta alta e con bellissimi capelli biondi raccolti da un fermaglio nero. Feci subito amicizia cn la coppia, sopratutto con Penelope, forse perchè assomigliava a mia madre o molto più probabilmente perchè mi capiva, anche lei aveva perso un figlio quando era umana, non era arrivata a suicidarsi ma capiva il mio gesto. E così mi unii a loro, e girovagammo l'intero Canada 7 anni per poi spostarci in Europa, di nuovo In Italia, mi fu molto d'aiuto stare con loro, perchè non mi consolavano, non mi compativano, ma mi incitavano a reagire a rinascere a prendere la vita e giudarla dove volevo io. Iniziai a guarire il mio cuore stanco, ma ciò che mancava ora era Carlisle. Decisi di andarlo a trovare e mi aspettò una bella sorpresa.

mmm che sorpresa sarà mai .. scopritelo bacioooo

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Capitolo 5
*** Un ritorno pieno di sorprese ***


Carlisle- si era trasferito, adesso abitava a Forks una piccola cittadina, dove faceva il medico nel piccolo ospedale che proponeva. Orientarmi per trovarlo fu semplice, il suo dolce profumo mi entrava nelle narici e mi dava un senso di pace e di tranquillità.

Appena arrivata a Forks, fui accolta da un sacco di persone, che molto presumibilmente non vedevano un turista da anni anni, conobbi Charlie, lo sceriffo che mi convinse a fare un giro panoramico per Forks. Una persona molto a modo, dolce ma rude allo stesso tempo. Quando riuscii a liberarmi del dolce sceriffo, mi concentrai sulla presenza di Carlisle fino a giungere davanti ad una grandissima casa immersa nel bosco. Ero sicura che Carlisle fosse li, era strano come gli anni che avevo passato senza di lui mi facevano venire voglia di abbracciarlo e non lasciarlo più. Mi stavo avvicinando alla porta , quando sentii dei rumori e spaventata sgattaiolai dietro la Mercedes nera parcheggiata accanto alla porta -Edward.. ragazzi avete visto Alice,?- Si era la sua voce, la sua dolce voce, non lo sentivo da tempo ma era ancora nitida nella mia mente la sua immagine, sempre nascosta osservai chi era il soggetto che Carlisle chiamave Edward. Non era solo uno ma bensi 4 vampiri , tutti sui 18 anni, uno + bello degli altrO. Il primo, Edward, era alto, spalle larghe, capelli color bronzo, aveva un portamento elegante che mi ricordava il mio Carlisle, il secondo era un ricciolino biondo , alto e mingherlino, occhi piccoli e ben disegnati e una piccola bocca rosea dai discorsi dei ragazzi credo che si chiamasse Jazz, credo. La terza era una bellissima ragazza, morbidissimi capelli biondi undulati danzavano con il vento, formosa e cn uno sguardo da dea stava mano nella mano con l'ultimo ragazzo, un armadio di 2 metri, era come un enorme orso, muscoloso alto capelli neri e un viso dolce, Rose e Emmet erano i loro nomi. Mentre li osservavo un dubbio atroce mi comparve nella mente, e se Carlisle si fosse fatto una famiglia mentre non c'ero, era + che comprensibile, io stupida a non pensarci prima. Giocavo ininterrottamente con la catenella che mi aveva regalato e pregavo dio di dimenticare tutto e andarmene da li. Ma qualkosa o meglio qualcuno mi destò da quello strano ingarbuglio di pensieri- -Ciao tu devi essere Esme, ho sentito tanto parlare di te!

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Capitolo 6
*** Il Bacio Che aspettavo ***


Mi girai di scatto e quello che mi si presentò davanti fu una bellissima ragazza, minuta, con capelli neri sbarazzini e un buffo nasino all'insù, tutto all'infuori di pericolosa.

-Cosa..che..- non sapevo cosa rispondere, ero già confusa dai mille pensieri che mi ronzavano in testa su Carlisle, non riuscivo a formulare anche una risposta per quel piccolo folletto che mi saltellava allegramente davanti. -Tranquilla, lui ti ha aspettato per tutti questi anni.- un 'altra voce maschile mi fece sobbalzare, spiccando un balzo mi ritrovai sul tetto della Mercedes nera, accorgendomi che quella persona che aveva parlato era Edward, il ragazzo dai capelli di bronzo. Alla fine tutti i vampiri mi circondarono, io come una stupida sul tettuccio della macchina, titubando a scendere e loro , divertiti dalla mia reazione. -Ragazzi così la spaventate, lasciatela respirare- Era lui, e come nn poteva essere lui, la sua voce così soave, mi accarezzava le orecchie donandomi pace. Distesi in nervi e mi girai nella direzione del dolce suono, lui era li in piedi di fronte alla macchina, con un dolcevita azzurro e dei pantaloni color cachi, Era sempre lo stesso dio che ricordavo a parte per i vestiti più moderni che indossava. Lui mi guardò e sorrise , e quasi inconsciamente mi ritrovai la mia mano nella sua, nell'intento di aiutarmi a scendere dall'auto. -Carlisle , è da tanto tanto tempo che.. oddio- non dissi più una parola , gli buttai le braccia intorno al collo e lo baciai, il mio primo vero bacio, io e lui , lui e io , c'eravamo solo noi e lui era felice mi stringeva forte i fianchi , soli noi due fino a quando non fummo interrotti da risatine sommesse. Mi staccai da lui senza però lasciarli la mano e mi girai verso i ragazzi divertiti. Carlisle si schiari la voce e mi presentò alla strana combricola - Ragazzi questa è Esme, lo so che ve ne ho parlato tanto e adesso sn felice di farvela conoscere dal vivo, Esme questi sono Edward, Emmet, Rosalie, Jasper e Alice, gli ho trasformati ed ora viviamo sotto lo stesso tetto come una famiglia- Salutai con un gesto timido tutti i componenti della famiglia , poi mi girai verso Carlisle - Quindi vuol dire che non c'è nessuna signora Cullen?- Lui sorrise,gli altri sghingnazzarono e io mi penti della mia domanda, - Fino ad adesso non c'è stata ma se tu mi fai questo onore sarò molto lieto.

mamma mia .. mi è venuta una voglia pazza di sposarmi ahahah no a parte gli scherzi lo so che sono corte ma il mio problema è che se non le faccio così corte faccio capitoli lunghi quattro chilometri perchè mi faccio prendere dalla scrittura bacionneeee

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