The lion or the snake??

di ariannucciablack
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Secondo Hermione ***
Capitolo 2: *** Secondo Draco ***
Capitolo 3: *** Secondo Ron ***
Capitolo 4: *** Secondo Hermione ***



Capitolo 1
*** Secondo Hermione ***


1-      1- Secondo Hermione

Ahi!!! Per le mutande di Merlino che male!!!  Di scatto mi misi seduta e mi ritrovai sul pavimento con le lenzuola tra le gambe

Ma cosa combino???

Guardai fuori. L’alba era appena sorta … mi distesi sul letto e guardai il MIO ragazzo: Ronald Weasley. Dopo aver atteso 6 anni che si accorgesse di me mi sembra strano chiamarlo così.

Dormiva beato con il cuscino tra le gambe. Quasi mi venne da ridere per quella buffa posizione … sempre il solito bambino … forse è per questo che lo amo così tanto... mi avvicinai e gli baciai la fronte e subito fece una smorfia per poi tornare a sorridere nel sonno

Sorrisi dolcemente, poi guardai  l’ora… le cinque e mezza?? Oddio!! Ma è tardissimo!!

 Avevo deciso di andare a letto presto ed alzarmi alle 5 per poi prendere l’aereo per l’Italia per il corso di sperimentazione per Auror.  Ron mi fa sempre perdere la testa con i suoi baci … i suoi abbracci … le sue carezze … e i suoi muscoli … no basta Hermione!! è già troppo tardi!!

Andai subito nella mia stanza, aprii l’armadio e presi tutti i miei vestiti … che poi non sono così tanti … devo uscire al più presto con Ginny … è da tanto che non facciamo un giro … tra il corso di addestramento   per Auror e Ron non ce ne stato più il tempo … lei è la mia migliore amica e la considero la sorella che non ho mai avuto.  È  entrata da poco nella nazionale inglese di Quidditch femminile  come cacciatrice. Per adesso è solo una riserva ma sono sicura che presto diventerà una delle migliori giocatrici. Come me ha affittato un appartamento a Londra insieme al suo ragazzo: Harry Potter.

Aprii il baule e poi pensai  Bagaglius!  E improvvisamente tutti i miei vestiti, i libri e i miei affetti si alzarono a mezz’aria e in un batter d’occhio si sistemarono in maniera impeccabile nel baule.

Ancora insonnolita mi precipitai al bagno a farmi una doccia per svegliarmi. Sotto l’acqua calda mi sentii subito meglio.

Ad un tratto sentii delle mani sopra gli occhi e diventò tutto buio. Sorrisi e mi voltai di scatto e osservai la meraviglia che mi si presentava davanti: un giovane uomo con i capelli rossi che mi osservava incantato. Portava dei boxer molto aderenti e una canottiera bianca che, ormai bagnata, lasciava vedere i muscoli in trasparenza . Era bellissimo.

Rimanemmo ad osservarci per qualche minuto poi mi prese delicatamente il viso dalle mani e mi baciò dolcemente.

Mi mancò il respiro e il mio cuore perse un battito per la felicità. Così ricambiai il bacio con passione e le nostre lingue si incontrarono, si inseguirono frenetiche assaporando il sapore l’una dell’altra con tanta foga che dopo un po’  mi dovetti  staccare, a malincuore, perché mi mancava l’aria. Allora lui mi leccò il contorno delle labbra, e cominciò a darmi piccoli baci esplorando  il profilo del mento, del collo e delle scapole. Poi risalì e il suo morso leggero sul lobo mi fece fremere. Allora con foga gli levai la maglietta, gli strinsi i capelli e lo attirai a me. Lo baciai sulle labbra, sul collo sui suoi muscoli, ne seguii il contorno con la lingua e lo sentii fremere. Sorrisi e risalii, leccai il suo lobo e poi mormorai “Buon giorno”.

Lui si allontanò da me per un momento, mi sorride, poi si avvicinò e mormorò anche lui un “Buon giorno” e poi  “finisci di lavarti che è tardi … continueremo  dopo “ ed uscì dal box doccia.

Confusa, rimasi immobile per un attimo poi un po’ delusa finii di lavarmi in fretta...quando ci baciamo sembra quasi che sia lui il responsabile dei due … ma purtroppo ha ragione …

In fretta mi asciugai i capelli con la magia e in 20 minuti ero pronta e aspettavo che Ron si preparasse.

Gli devo un gran favore. Nonostante lui odiasse i mezzi babbani ha deciso di accompagnarmi con l’aereo per farmi compagnia. Lo adoro quando fa così.


Finalmente dopo circa mezzora arrivammo in  tempo alla stazione per prendere l’aereo e trovammo due posti liberi proprio vicino ad Harry e … a Ginny!!

Le corsi incontro e le chiesi - Ginny! Che bello vederti! Ma che ci fai qua? –

- Non si fida di me – rispose brusco Harry

- Ma che dici?? – sbottò la rossa  - lo sai che senza di te non so come fare! Ma non sono venuta solo per questo … signori  vi annuncio che ci sarà una partita fra l’Inghilterra e L’Italia per le selezioni della Coppa del Mondo fra poco tempo e io sostituirò Cho Chang che si è rotta la gamba e la spalla destra per una brutta caduta e adesso è al San Mungo. –

– Wow Ginny! È fantastico!!! Complimenti!! –

- Grazie! Sono felicissima!! Non vedo l’ora! –  ci abbracciammo e rimanemmo a saltellare come due bambine piccole finché Ron non disse – Ok complimenti Ginny ma adesso vi sedete per favore?? –

Era evidente che l’aereo lo metteva a disagio così obbedimmo. Nonostante non amassi il Quidditch ,anzi lo consideravo un gioco un po’ noioso e pieno di rischi, le chiesi più volte di raccontarmi dei suoi allenamenti perché sapevo che non vedeva l’ora di parlarne.

 

Dopo  circa tre ore la hostess disse al microfono – signori e signori vi informiamo che tra poco saremo a Roma. Grazie e arrivederci per averci scelto –

Così dopo circa un quarto d’ora scendemmo dall’aereo e ci ritrovammo in una città molto particolare. Non era certo Londra ma aveva un suo fascino e dovunque andassimo c’erano sempre nuovi monumenti da vedere. Mancava ancora mezz’ora prima di andare al Ministero Italiano così decidemmo di separarci. Io e Ginny andammo un po’ in giro mentre Ron ed Harry sarebbero andati a prenotare l’albergo dove avremmo alloggiato.

Mentre gustavamo un gelato chiesi a Ginny

– Allora … è da un po’ che non facciamo quattro chiacchiere. Come va con Harry? –

La mia domanda la fece sobbalzare ma poi si rilassò e mi rispose – oh tutto a posto … e tu con Ron? –

ma non sembrava molto convinta  - sicura che va tutto bene? –

- Si benissimo. Oh ti va di andare a vedere la Rinascente? Mi hanno detto che hanno un sacco di cose carine e scommetto che tu  da un po’ che non rinnovi il tuo guardaroba vero? –

- Ehm… -

-Su andiamo!-

Era riuscita a cambiare discorso e io la feci fare. Quando vorrà sarò pronta ad ascoltarla ed ad aiutarla.


Arrivammo in tempo alla passaporta che ci avevano assegnato con Harry e Ron che ci aspettavano un po’ spazientiti. Feci un sorriso imbarazzato a Ron e lui ricambiò con dolcezza. Salutammo Ginny con la quale ci saremmo ritrovati dopo e toccammo il pallone sgonfio magico e in un batter d’occhio ci ritrovammo in una sala piena di luce.

Era rettangolare e molto ampia e luminosa tanto che all’inizio dovetti chiudere gli occhi per abituarmi alla luce.

Lungo le pareti laterali vi aerano tanti camini tra i quali grandi vetrate da cui entrava un sole abbagliante. Dietro di noi vi era una portone marrone scuro molto grande  su cui era scritto in lettere d’argento  “Arrivederci dal Ministero Magico Italiano”.

Dopo circa 10 metri vi era una lunga coda  di persone infondo alle quale si intravedevano tre  guardie che perquisivano la gente. Ai lati della coda si trovavano una ventina di ascensori.

Ron corse subito ad una delle vetrate per vedere dove ci trovavamo. Sospirai e lo seguii.

-Cavolo! – disse Ron con un misto di preoccupazione e di ammirazione.

 Eravamo all’ultimo piano di un grattacielo da cui si vedeva tutta Roma.  Molto originali gli italiani.

Ci accodammo alla folla e dopo un po’ una delle guardie chiese – Motivo della visita? –

- Siamo qui per iniziare il corso di sperimentazione Auror – rispose Harry per tutti

Così, dopo aver controllato le nostre bacchette, ci affidò alla guida di un giovane che ci condusse in uno degli ascensori. Dentro vi erano 20 bottoni e accanto ad ogni uno di essi vi era un etichetta che portava stampato il luogo dove l’ascensore avrebbe condotto spingendo il bottoni.

Il giovane premette il quinto la cui etichetta portava scritto “ Ufficio per uso Improprio delle Arti Magiche e Quartier Generale degli Auror”

Quando le porte dell’ascensore si aprirono al quinto piano ci trovammo davanti un corridoio pieno di porte. Il giovane ci condusse dentro l’ultima porta a destra.

All’interno vi erano tante sedie che davano verso un palchetto con sopra una scrivania dietro la quale sedevano un uomo alto brizzolato che parlava con un giovane rosso e robusto.

Le sedie erano quasi tutte occupate. Tra la gente scorsi Hanna Abboth e Dean Thomas che salutai con un sorriso che ricambiarono. Si tenevano per mano ed erano davvero carini insieme.

-Si sono messi insieme? Mah… -

-Zitto Ronald non è carino dire certe cose, e poi sono davvero graziosi –

Lui mi rispose con una smorfia e io lo ignorai. Meglio evitare battibecchi qui davanti a tutti.

Ci sedemmo in seconda fila e dopo pochi minuti l’uomo brizzolato disse - Salve a tutti, io sono Marco -  e la stanza si immerse in un silenzio totale. - Allora, da quest’anno, dopo aver frequentato per tre anni il corso di addestramento Auror, si inizia un ulteriore corso di specializzazione che dura una un altro anno. Alla fine di esso ci sarà un esame per verificare se siete davvero pronti per diventare Auror. Ora verrete divisi  in squadre da 7 e ad ogni una assegneremo un capo squadra che vi guiderà. -

Ci divisero in 5 squadre. I miei compagni erano Ron, Harry, una ragazza con i capelli blu elettrico di nome Giulia, due gemelli molto alti di nome Johnny e Jack e una ragazzina minuta di nome Ella. Sembravano tutti molto simpatici e un po’ timidi come noi.

L’uomo accanto a Marco, che si chiamava Eric, presentò a tutte le squadre i propri capi  finché non disse – l’ultimo capo squadra è un inglese che nonostante la sua poca esperienza è un ottimo Auror. –

Dalla porta laterale entrò un giovane uomo abbastanza alto, magro, biondino, con un aria altezzosa da Purosangue il cui viso , quando ci vide, divenne, per un attimo quasi impercettibile, di disprezzo, che poi si trasformò in un ghigno divertito e trionfante.

- Signori vi presento il vostro capo squadra. Il signor Draco Malfoy. –


Non so se sono riuscita a catturare la curiosità di qualche lettore...spero di si!! accetto (e magari pretendo XD) commenti di qualunque genere! magari per migliorare la ff! vedrò di postare presto =)

by Ary

 

 

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Capitolo 2
*** Secondo Draco ***


2 – Secondo Draco

 - Uff..-  sbuffai. Sto cazzo di corso di sperimentazione … ma non bastavano già tre anni per diventare un Auror?  Fortuna che ho subito cominciato il corso di addestramento e almeno dopo tre anni di subire i rimproveri dei capi potrò divertirmi un po’

- l’ultimo capo squadra è un inglese che nonostante la sua poca esperienza è un ottimo Auror. –

Ma va. Certo che sono un ottimo Auror.

Feci il mio ingresso e rimasi di stucco.

Mi ritrovai davanti il Prescelto … o almeno così lo chiamavano l’ultima volta che ci siamo visti, il Pezzente, idiota come al solito, che stringeva per la vita una ragazza. La osservai per un attimo e poi capii.

Era la Mezzosangue. Incredibile come fosse cambiata in cinque anni.

Non era più la solita “so-tutto-io”. Aveva un’aria diversa … era, dovetti ammettere con disprezzo, una bella ragazza con una lunga chioma di capelli e delle labbra morbide carnose …

Ma che ti prende Draco? Stai parlando di una sudicia Mezzosangue!!!

Osservai gli altri.

C’erano due ragazze che mi sorridevano timide e la più minuta quando si accorse che la osservavo arrossì. Solito fascino dei Purosangue.

E infine due gemelli molto alti e robusti. Avevano un sorriso identico e nonostante la stazza mi fecero subito simpatia.

Li osservai un po’ e poi diedi un occhiata ai tre.

Potter mi guardava con aria di sfida e quando gli feci uno dei miei peggiori ghigni mi disse.

- Così … ci rincontriamo-

-Già Potter. Contento?? –

- Quanto lo sei tu-

-Oh ma io lo sono davvero- risposi e mi guardò scettico

-Oh si. Finalmente è arrivata la mia occasione-

Continuò a guardarmi scettico ma io sorrisi maligno.

 Ero davvero contento.

La situazione si stava facendo proprio interessante. Avrei avuto un anno di tempo per divertirmi con loro e senza nessuno fra i piedi.

Spostai lo sguardo ai due piccioncini. Si vedeva subito che stavano assieme e rimasi un po’ sorpreso e anche  stranamente un tantino irritato.

- Ah chi abbiamo qua..la Grenger! non mi aspettavo ti abbassassi ad un Weasley … -

Marcai l’ultima parola volutamente e il Pezzente mi lanciò un occhiataccia.

- Bé si vede che noi abbiamo due idee diverse in fatto di bassezza, Malfoy

L’ultima parola la pronunciò con disprezzo e mi lasciò infastidito.

 Stupida. Sporca. Mezzosangue.

Ma avrei avuto la mia rivincita presto.

Intanto arrivò Eric.

-  Avete già fatto conoscenza Draco?? – chiese con un sorriso.

-Oh si … una vecchia compagnia – risposi a mia volta suscitando sguardi omicida da parte dei tre in questione.

-Eccellente … ma faccio comunque le presentazioni. Signori questo è il signor Draco Malfoy come ho detto prima –

-Sono lieto di conoscervi … e di rivedervi – dissi con il sorriso più convincente possibile.

-Bene. Draco questi sono Jack e Johnny White, dall’America –

-Piacere – risposero con noncuranza

-Questa signorina è  Ella Mousse, dalla Polonia –

-Molto piacere – disse con uno strano accento e un velo di rossore in viso. La osservai un attimo e ridacchiai mentre Mousse diventava ancora più rossa.

-Lei  è Giulia Toni, Italiana come Marco –

-Piacere di conoscerti – disse con un sorriso stampato sulle labbra. Quei capelli blu elettrico la facevano sembrare un adolescente.

-E per finire il signor Harry Potter – al suo nome tutti alzarono lo sguardo sorpresi – il signor Ronald Weasley e la signorina Hermione Grenger, dall’Inghilterra come te- concluse Eric.

- Salve-  risposi. Dovevo fare bella figura con i miei superiori.

-Piacere a tutti – dissero in coro più che altro rivolti agli altri che a me.

-Perfetto – disse Marco con un Sonorus  e nella sala calò il silenzio.

- Per una settimana rimarrete qua a e farete con tutte le altre squadre un ripasso dei tre anni di studi precedenti e poi partirete in una località di questa bella penisola per la specializzazione. Domande?-

Al silenzio generale egli riprese con un leggero imbarazzo

 –Molto bene. Ora seguirete i vostri capi squadra. Arrivederci a tutti. –

E con questo dissi –Seguitemi –

Uscimmo dalla sala e dopo aver attraversato due corridoi entrammo nella sala riunioni riservata alla mia squadra.

Era una stanza grande abbastanza luminosa. Al centro si trovava una grande tavolo rotondo dove ci sedemmo e cominciai il mio discorso.

-Allora ragazzi. Sarò franco. Questo corso di sperimentazione è pressoché inutile a parere mio. Come ha detto il mio collega fra una settimana ci recheremo in una località dove ci verranno presentati dei casi da risolvere come se fossimo una vera e propria squadra Auror. Durante questi vi farò qualche approfondimento sul mestiere degli Auror e sulle varie materie che avete studiato nei tre anni precedenti. Per curiosità vorrei sapere in cosa ve la cavate meglio. Ella? –

- Oh … Spionaggio  -

- Giulia?-

-Travestimento- rispose prontamente e in un batter d’occhio i suoi capelli divennero di un rosso acceso sorridemmo tutti. Era una Metamorfomagus.La Grenger però, notai, aveva un espressione un po’ abbattuta. Sicuramente stava pensando a  quella Auror che faceva parte dell’Ordine della Fenice. Mi pare si chiamasse Tonks.

-Jack? –

-Combattimento- rispose insieme al gemello. In effetti la stazza dei due me lo doveva suggerire.

- Potter? – ero curioso riguardo ai tre ex Grifondoro.

- Inseguimento– mm… il suo talento ereditato e sfacciato nel volo lo rendeva fattibile … se aveva una scopa a portata di mano.

-Pozioni- rimasi un po’ perplesso … ai tempi di Hogwarts sapeva a malapena distinguere la pozione Polisucco dal Veritaserum. Sarà che la Mezzosangue gli avrà fatto un corso veloce o lo avrà fatto diventare un altro “So-tutto-io”? Con un cervello come il quello di Weasley sembra impossibile … ma bisogna ricordare che c’è la Grenger di mezzo …

- Grenger?-

-Oh … un po’ di tutto – rispose semplicemente.

-Secchiona come sempre eh? – dissi beffardo.

-Dipende dai punti di vista- e riuscii a zittirmi …  –Ma ci sarà pur qualcosa in cui hai maggiori difficoltà … giusto?- chiesi anche se conoscevo già la risposta.

-Si … -ammise la giovane donna -inseguimento … - disse un po’ a disagio.

Proprio come sospettavo.

-tsk e voi altri?...ehm...Ella?-

 - Bé … Pozioni- disse a disagio.

-Fratelli White?- ormai avevo capito che erano identici anche per le capacità.

-travestimento- bè … la loro statura certo non li aiutava.

Mi voltai verso Giulia che capì al volo.

-Segretezza … sono molto goffa- disse a mo di scusa con un sorrisetto imbarazzato.

Sorrisi ma quando il mio sguardo si posò su Potter divenne serio e sinceramente incuriosito.

- mm … Spionaggio  – rimasi un po’ deluso …speravo in qualcosa più interessante

-Anche – concluse  Weasley … ovvio è un idiota.

 -E tu Malfoy cosa sai fare meglio?- chiese la Mezzosangue.

Il sesso pensai immediatamente.

 Mi venne quasi da ridere e subito risposi –eccello in pozioni – e guardai il Pezzente

-E in cosa hai difficoltà?- chiese uno dei gemelli … jack? O Johnny? Boh…

-Occultamento- risposi sincero e nessuno ribatté.

-Avrei una domanda- disse improvvisamente timida la Metamorfomagus.

-Prego- dissi e la guardai maliziosamente … le stava bene il Rosa.

-Dove andremo di preciso?-

-Mi dispiace ma questo lo decideranno i miei superiori … spero sinceramente in un luogo poco assolato - Odiavo la luce diretta di quella città. Preferivo la fredda Londra.

 Nessuno commentò  e allora aggiunsi

- Se non avete altre domande potete andare. Tornate domani alla stessa ora nella sala di prima –

E con questo le due ragazze scapparono subito ridendo … sembravano ancora delle adolescenti immature.

Subito dopo si alzarono gli altri.

Così mi diressi alla finestra e mi accesi una sigaretta. Notai però dopo poco che non ero solo.

- Potter – dissi sprezzante.

- Malfoy – rispose.

-Che c’è ti si è annodata la bacchetta??-

-tsk! Mi domandavo soltanto come mai mi ritrovo te come mio superiore-

-Sono rimasto sorpreso anche io. Si vede che non riuscirò mai a sbarazzarmi di voi. In compenso però potremo conoscerci un po’ meglio- dissi e ridacchiai divertito. Adoravo quando Potter era in difficoltà.

Mi rispose con un grugnito  e seguì gli altri due che lo stavano aspettando

Gettai la sigaretta ed andai nel mio ufficio.

 Si trovava accanto alla sala delle riunioni ed era molto buia proprio come piaceva a me. L’avevo fatta arredare con mobili moderni di colore verde scuro e bianco in memoria dei tempi di Hogwarts.

Ma appena entrato scoprii di non  essere solo.

-Blase! Ti ho mai dato il permesso di sederti nella mia sedia???-

-Scusa- rispose il giovane uomo e si alzò dalla mia poltrona in pelle e presi posto io.

-Bene … cosa ci fai qui?- dissi e lo osservai.

Blaise Zabini era il mio assistente. Eravamo da sempre migliori amici anche se a scuola non lo abbiamo mai fatto capire per non mostrarci deboli. Eravamo sempre in competizione per qualunque cosa. Abbiamo tante cose in comune ma per certe cose lui è proprio ossessionato.   

Per esempio era un donnaiolo. Nonostante anche io fossi della stessa opinione che le donne erano di solito solo oggetti da portare al letto lui era proprio accanito.

 Approfittava del suo bell’aspetto per farsi ogni Babbana e maga carina che le capitava a tiro e ogni volta che andavo a casa sua ne trovavo sempre una diversa.

 -oh nulla Draco... ho visto gli ex Grifondoro e la Grenger - e rise.

-già e allora?-

-oh niente niente … - rispose evasivo. Si capiva che voleva un resoconto dell’ultimo quarto d’ora e lo accontentai.

- Idioti come sempre. Finalmente però potrò divertirmi un po’ con Potter e Weasley –

-Ma a me non interessano loro. Hai visto la Mezzosangue? –

Non era difficile immaginare i suoi pensieri.

-Si. è cambiata dall’ultima volta-

-E di molto-

- Zabini dove vuoi arrivare?- chiesi irritato.

Il ragazzo rise di gusto e poi rispose -Secondo te?-

Osservai per un minuto buono il suo ghigno e dissi -Fai quello che vuoi ma ti avverto che è impegnata già con Weasley e stiamo parlando della Grenger –

-E quindi? –

- Non ho mai dimenticato il pugno che mi ha dato anni fa – dissi con riluttanza

Lui grugnii e rimanemmo in silenzio poi rise di nuovo  e disse – io vado … si ci vede Draco – e scomparve.

Mi accesi un'altra sigaretta e dopo un po’ mi smaterializzai anche io.

Mi ritrovai subito nella mia stanza di Villa Malfoy *.

Mi guardai intorno e poi dissi - Schifosa Mezzosangue!- e andai  a farmi una doccia.

Non l’avrei data vinta a Zabini! Nemmeno se in ballo c’era la Mezzosangue.

 

Note:

*VIlla Malfoy: per chi non ha letto il settimo libro di HP, Villa Malfoy è la residenza della famiglia Malfoy e si trova in Inghilterra.


rieccomi con il secondo capitolo! spero sia piaciuto ;)!! mi raccomando i commenti =)

ladym15: sono contenta che ti piaccia e spero tanto sia lo stesso per quest'altro capitolo!! draco è un personaggio molto...mm...intrigante diciamo xD...cmq  si in effetti noi siamo moolto esperte per certe cosine hihihi...ma cmq poi ti spiego tutto ciò che non è chiaro...ora ti lascio ci sentiamo ciaooooo ti voglio troppo bene <3

by Ary 

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Capitolo 3
*** Secondo Ron ***


Capitolo 3 – Secondo Ron

 

- Stupido di un Malfoy – brontolai quando ci smaterializzammo in un vicolo vicino l’albergo.

-Oh Ronald! Smettila! Dovremo sopportarlo ancora per un anno quindi rassegnati – rispose Herm.

Sbuffai e mi diressi dentro l’albergo e gli altri mi seguirono.

Nella hall trovammo Ginny che sfogliava una rivista di moda.

Lei fece un cenno e continuò a leggere. Allora detti uno sguardo alla rivista e guardai le modelle. Una più bella dell’altra.

Dopodiché diedi un colpetto a Ginny e le dissi –Allora dobbiamo aspettare te oppure andiamo a mangiare?-

-Certe volte mi chiedo se tu sia davvero mio fratello e non qualche alieno mandato da un altro pianeta per rovinarmi l’esistenza -  rispose a tono la rossa e Harry e Hermione ridacchiarono.

Le diedi allora un buffetto sulla testa e sospirò indecisa se essere irritata o divertita. Decise per quest’ultima, poso la rivista e disse –Allora dove vogliamo andare a mangiare?- 

Anche se è una rompiscatole siamo pur fratelli e le voglio bene.

Ci spaparanzammo nelle poltrone della hall e presi la mano di Hermione in un gesto affettuoso ma poi per un attimo il mio sguardo cadde sopra la copertina della rivista dove c’era una modella in costume … era fantastica.

 Certo quella era bellissima ma in compenso la MIA ragazza oltre ad essere carina era un portento in tutto … soprattutto al letto …

-Mm … potremmo andare a cercare un ristorante sul Tevere..-  la voce di Harry mi riportò alla realtà e aggiunsi

-Oppure potremmo andare in un fastfood … sto morendo di fame –

-Ma Ron! Siamo in una delle più belle città dell’Europa e tu vuoi andare in un fastfood? Almeno proviamo il cibo italiano!!!- rispose Ginny indispettita.

- Mm … allora potremmo provare in quel ristorante che avevamo visto prima vicino quella via piena di negozi … ricordi Ginny?? –

Ecco.  Negozi. Uguale. Shopping! Che allegria! Pensai sarcastico ma non ribattei per evitare una sfuriata dalle ragazze.

- Allora è deciso andiamo lì..come si chiama il locale? - Chiese Harry

-“LE DELIZIE DÌ ROMA”- risposero in coro Ginny e Herm.

-Ok … vada per quello …. Ma se c’è troppa gente me ne vado. Non ho intenzione di aspettare un casino per mangiare. -

Quando arrivammo alle camere per cambiarci però Ginny disse – Noi  ci prepariamo per conto nostro – e aprì la sua camera e si tirò dietro Hermione con tanta velocità da impedirci di replicare.

-Fantastico …- dissi seccato

-Che succede?-

-Muoio di fame che mangerei un ippogrifo e loro pensano a farsi belle-

 Harry ridacchiò ed entrammo in camera.

Era abbastanza grande con l’idromassaggio nel bagno e un letto matrimoniale da favola.

-Qui andrà bene finché non troveremo una sistemazione migliore- disse Harry.

-Scherzi??? Qua è da sballo-

-Tu hai i soldi per pagare questa camera per altri 10 e più mesi?????-

Grugnii in risposta e mi sdraiai sul letto … c’era sempre un problema … uff …

Divento un’Auror così avrò tanti soldi 

pensavo … ma poi sto dannato corso di specializzazione ha mandato i miei piani a farsi fottere ed sono costretto a fare questo ulteriore corso e cosa peggiore chi mi ritrovo come capo squadra? Proprio Malfoy!!!

-Ma come avrà fatto Malfoy ad essere più avanti di noi con la carriera da Auror??- chiesi incacchiato.

-Semplice. Mentre noi ripetevamo l’anno per prendere i MAGO che ci servivano Malfoy ha cominciato il corso di addestramento. Mi chiedo invece perché è toccato a noi come capo squadra … se c’è sotto qualcosa insomma … -

- Sicuramente appena ha saputo che c’eravamo pure noi ha chiesto di essere il nostro capo squadra per rovinarci la vita –

-Potrebbe essere … ma se non è questo il suo scopo cosa c’è sotto?-

Gli lanciai uno sguardo esasperato. Si fa sempre problemi quando non c’è ne sono.

Così prii la bocca ma non feci in tempo a rispondere perché di botto si aprì la porta accanto a quella del bagno e spuntò fuori Ginny.

-Voilà! Le nostre camere sono comunicanti – disse allegra

-Bene allora possiamo andare?-

-Si certo siamo pronte … e voi no?-

-o grazie … stiamo comodi in jeans e maglietta- rispose Harry.

-Ok! Hermione dai fatti vedere non vorrai rimanere qua dietro – disse la rossa e tirò Hermione davanti a se e rimasi per un attimo senza fiato.

Aveva un vestitino corto molto scollato con le bretelline viola e bianco, una giacchetta sportiva con le maniche a tre quarti nera e le scarpe basse … come si chiamavano? Ah bafferine* bianche.

Sorrise timida e un po’ rossa in viso. Si era truccata un po’, che strano, e i capelli sciolti le ricadevano morbidi sulle spalle. Era davvero sexy.

-Wow Herm – dissi e la guardai maliziosamente – Ma perché non ti metti più spesso gonne così che ti stanno da sballo???-

Lei arrossì ancora di più e disse –Allora andiamo? Sto morendo di fame ... –

-ok -  disse Harry con Ginny uscì

-Ragazzi cominciate ad andare io ho una cosa da prendere ancora – dissi, bloccai Hermione e chiusi la porta.

Lei mi guardò confusa .

-Credi che me ne starò qui buono buono  quando tu vai in giro vestita così?- chiesi.

-Ma … - cominciò lei ma io la zitti baciandole le labbra poi il mento e il collo fino al lobo e le sussurrai –Con un vestitino del genere mi fai impazzire- e la sentii tremare.

Continuai a baciarla fino a scendere all’incavo tra i seni e lei mi prese il viso tra le mani fermandomi.

Non capii e la guardai confuso.

-Ti prego Ron smettila - e mi fece un sorrisetto complice.

Allora capii, le risistemai il vestito cercando di alzare un po’ la scollatura. Non mi piaceva che girava vestita così ma oramai … e le dissi – Come vuoi. Ma non intendo aspettare fino a sta notte –

Scendemmo e trovammo Harry e Ginny che ci aspettavano … ehm … diciamo solo che dovetti tossire più volte per farli smettere di baciarsi. Si staccarono subito un po’ imbarazzati e anche irritati.  Ginny disse –ehm … allora andiamo- e prese Herm a braccetto.

Al ristorante non abbiamo dovuto aspettare molto. Il cibo era anche buono … il conto però lo era un po’ meno e dovemmo ringraziare  Hermione per aver studiato l’italiano durante in estate…

Dopo facemmo una passeggiata per la città. Era incredibile ma sembrava che laggiù l’estate non finisse mai. Se ci fosse stato il mare avremmo sicuramente fatto il bagno.

Visitammo contro la mia volontà il Colosseo, San Pietro e altri monumenti. Che palle. Ma quando cominciai a dire –non potremmo.. - Hermione mi lanciò uno sguardo omicida e ci rinunciai.

Così dopo un pomeriggio di girovagare per Roma dovetti attendere che si facesse buio per poter solo accennare alla cena. Sta volta decise Harry e così andammo in una pizzeria vicino al Tevere.

La pizza era ottima. Molto meglio delle nostre tanto che con lo stupore di tutti, persino dei camerieri, ne  mangiarne due.

Ginny aspettò di essere usciti per cominciare la ramanzina sulla presunta mala figura che avevo fatto fare la tutti.  Sembrava proprio mamma. Non le diedi tanto ascolto e alla fine dissi

–Hai finito? Bene. Non erano per niente scontenti del conto e scommetto che se ritorniamo saranno felici di vederci!  -  risposi a tono e non disse altro.

Facemmo un giro sul Tevere e tornammo verso le undici in hotel.

Ci demmo subito la buona notte e quando entrammo in camera Hermione si tolse le scarpe e disse – Ah … finalmente! Mi fanno male i piedi-

Colsi subito l’occasione.

Chiusi velocemente a chiave la porta comunicante, le misi le mani intorno alla vita e le sussurrai

 –Allora non rimaniamo qui in piedi-

 E la trascinai a letto.

 Cominciai subito a baciarla e lei ricambiò. Tra un bacio e l’altro le dissi –Dopo aver aspettato una giornata con tutti quelli che ti guardavano pensi che ora andrò a  dormire?  –

E con un gesto veloce le levai il vestitino gettandolo a terra.

-Quello era di Ginny –

-Pazienza … - dissi.

Rimasi per un attimo a guardarla e lei sfruttò l’occasione per allontanarmi.

- Ron sono stanca … smettila … - disse mentre cercava di schivare i miei baci

-ma perché?-

E alzò gli occhi al cielo. Che palle!

Smisi di baciarla e ripetei la domanda.

- E’ una giornata che camminiamo e non ci siamo riposati un attimo... adesso voglio solo dormire…-

-ma se sei tu che volevi andare a vedere quegli stupidi monumenti! “Vediamo questo… vediamo quello…” e ti sono stato dietro tutta la giornata e  ora tu mi dici che sei stanca?-

- si sono stanca. Ci sono problemi?-

-certo!-  risposi incazzato e incrociai le braccia furibondo. Uffa!!! è sempre stanca… e io fesso che le corro dietro!

Le lanciai uno sguardo di sottecchi e scoprii che si era alzata per riprendere il vestitino. Poi mi guardò e mi disse –Ronald ma perché devi sempre prendertela per nulla?-

-ma se sei tu che ti rifiuti solo perché sei troppo stanca!-

-sei impossibile Ronald - e si chiuse in bagno.

Mah! Sempre lei! Mi sembra di essere tornato a Hogwarts! Ne aveva sempre una!

All’improvviso dalla porta comunicante arrivò un Patronus con la forma di un cervo che mi disse con la voce di Harry - Non vorrei intromettermi ma era impossibile non sentirvi e sta volta credo proprio che ha ragione lei… sai che poi ci rimane male … su non farla soffrire e chiedigli scusa. –

Io? Io dovrei chiedere scusa? Ma se ha cominciato lei?

Risposi alla ramanzina con un “tzk!” poi mi svestii, mi misi a letto e scoprii con rabbia di avere in effetti tanto sonno … Cazzo!!!

Note.

*bafferine: è un errore apposito per sottolineare che Ron non conosce bene i costumi Babbani

 Eccomi qua con il terzo capitolo! spero sia piaciuto =) ! mi raccomando i commentiiii XD

Ari

Raggio di luna: wee luiiiiiiiiiiiii!! sono contenta che ti sei iscritta =D!! sono esperta per certe ff leggermente sconcinee xD... ma sorvoliamo... dovrai aspettare ancora un pochino per l'aggiornamento che ti interessa...intanto ripassati i vecchi capitoli!! cmq!!sono troppo curiosa di leggere la tua di ff! e prima o poi PRETENDO che la pubblichiii!!!  XD! in che senso mi avevi sottovalutato? mi offendoo XD!!! cmq ora ti saluto e mi raccomando con i commenti xP!! 

Ps:ti ho mandato la tua ff su yahoo!

 

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Capitolo 4
*** Secondo Hermione ***


4-   Secondo Hermione

 

Quando tornai a letto lo trovai già addormentato … sbruffone! E poi ero io quella stanca !

Non mi piaceva litigare con Ron fin dai tempi di Hogwarts ma l’orgoglio è sempre a l’ultimo a morire… ma che centra? Quella era la speranza! Uff! Litigare con questo BRADIPO mi dava i nervi e un gran mal di testa.. meglio prendere un aspirina.

Così scesi alla hall ma con mia sorpresa trovai Ginny

- Ginny? Ma che ci fai qui? Dovresti essere a letto!-

Lei mi guardò comprensiva e disse – Oh Dio Herm hai tutti gli occhi rossi … -

-Ma che dici? Sto benissimo-

Lei mi osservò per un poco e in quei occhi vidi preoccupazione … e anche un po’ di compassione, poi mi abbracciò e io la strinsi forte.

All’improvviso tutto diventò sfocato e una lacrima scese lungo la guancia.

Non ce la facevo più.

-Su sediamoci e raccontami tutto-

Annuii. Così andammo a sederci nel bar dell’hotel e lei ordinò una cioccolata. La mia bevanda Babbana preferita.

Così cominciai a parlare di quella sera e di tutte le altre volte in questi anni che abbiamo litigato.

- …Ogni volta è come una pugnalata in pieno petto. E spesso e volentieri tutto per una..ma si! per una scopata!! Forse sarò esagerata ma mi fa male litigare con la persona che amo…-

Parlare mi aiutava a calmarmi e Ginny non mi interruppe nemmeno una volta.

Alla fine mi disse –Ti ricordi di quell’opera che mi hai costretto a studiare qualche anno fa? Come si chiamava…mm… -

-La Divina Commedia?- chiesi e quasi mi venne da ridere ricordando quanta pazienza ci ho messo a fargliela studiare. La ritenevo una lettura molto istruttiva....

-Esatto. Sai cosa scriverei sul cuore di Ron? “lasciate ogni speranza voi..”

-“…ch’intrate” si hai ragione e comunque era “lasciate ogne speranza” e non “ogni”-

-Già – acconsentì più che altro per accontentarmi - Ascoltami bene Hermione. Non ho più intenzione di vederti ridotta così! Sai che facciamo? Domani mi informo e di sera andiamo a ballare in qualche bel localino così ti distrai.-

-ehm… proprio a ballare? E se andassimo in una biblioteca? O forse è meglio che ci vada da sola in effetti- aggiunsi più a me stessa. Sapevo che lei non amava la lettura.

-Mm… oppure possiamo andare al mare. Dicono che nel sud dell’Italia è bellissimo-

Il mare. Ci ero stata solo una volta quando ero piccola con i miei. Ma non avevo voluto fare il bagno perché faceva troppo freddo.

mmm...e così finalmente potevo sfruttare le lezioni di piscina. Si, il mare era una buona idea.

-E il mare sia- dissi.

Lei mi sorrise e mi abbracciò.

Ci demmo la buona notte pochi minuti dopo e scivolai quasi subito in un mondo incantato e tutto mio dove nessuno mai e poi mai mi avrebbe impedito di rifugiarmi.

 

*

L’indomani al ministero con mia grande soddisfazione risultai la migliore al corso di sperimentazione, mentre Ron anziché cambiare il proprio aspetto,  tinse le sue sopracciglia di giallo e trasformò i suoi denti in quelli di un roditore suscitando risate da parte di tutti.

Nonostante tutto, era stata una mattinata strana.

Blaise, l’assistente di Malfoy, si dimostrò molto gentile con me. Che ci fosse sotto qualcosa? Probabile.

Ma ciò che mi ha lasciato più sorpresa era stato l’atteggiamento di Malfoy.

Nonostante mi chiamasse sempre “Mezzosangue” era più garbato del solito. Sicuramente voleva fare bella figura con i suoi superiori.

Con Ginny ci demmo appuntamento alla hall dell’hotel e andammo in un grande magazzino per acquistare un costume da bagno.

-Ma se ti sta benissimo!- protestò Ginny

-mm...- grugnii

Avevo provato, più che altro per accontentare la mia amica, un bikini molto provocante. Aveva degli slip talmente quasi inesistenti.

-mi sento estremamente a disagio-

-uffa…- si lamentò Ginny.

-prendilo per te- le proposi.

-non c’è la misura purtroppo- rispose un po’ seccata.

-allora cambiamo negozio-

Dopo aver visto infiniti negozi e provato altrettanti infiniti costumi dissi – mm … possiamo provare i primi che avevamo visto-

-ma erano orrendi! Se ti fossi presa quello che ti avevo consigliato IO non avremmo avuto troppi problemi-

Non risposi. Non poteva certo pretendere che mi mettessi quei due straccetti.

-Guarda laggiù- Mi indicò improvvisamente Ginny e cominciò a correre.

 Cosa aveva visto? La seguii.

Aveva la bocca spalancata e guardava una vetrina che avevamo saltato prima.

C’erano quattro manichini con due costumi da uomini e due da donna.

Questi ultimi erano molto carini. Il primo era rosso come i capelli di Ginny con dei fiorellini bianchi sul bordo delle coppe e degli slip. Mentre l’altro era azzurro cielo con le nuvolette.

-stai pensando quello che sto pensando io?-

-muoviamoci prima che finiscano le misure- risposi ed entrammo ridendo.

Uscimmo del negozio molto soddisfatte.

Ad un tratto squillò il telefonino.

-Pronto?- risposi. Ginny osservava il telefono incuriosita. Dovrei regalargliene uno in effetti …

-Ciao Herm. - Era Harry. – Hey Harry dimmi-

-Come dimmi?  Sei sparita all’uscita dal corso e di Ginny non c’è traccia. Ron è andato con Dean e sono qua all’hotel. Tu dove sei?-

- Sono con Ginny. Aspetta un attimo –

- Harry è solo. Gli dico di venire con noi? –

-Ok-

-Allora Harry noi ci eravamo organizzate per andare al mare. Ti va di raggiungerci? –

-Va bene. Ma prima devo procurarmi il costume. –

Mentre parlava indicai a Ginny uno dei costumi maschili nella vetrina del negozio. Era  un paio di bermuda di colore bianco con motivi floreali violetti.

Lei capì al volo e annuì.

-Ho capito. Potresti venire  in via “Arimondi” numero  450?-

- Mm… dimmi una viottola laterale. Non posso comparire davanti ai Babbani-

-Via “Amerigo”-

-Sto arrivando-

Drizzai le orecchie, sentii un piccolo pop e in un baleno arrivò Harry.

-Allora cosa mi volete costringere a comprare?-

Ginny e io ci scambiammo un sorrisetto, indicammo il costume a fiori e dicemmo in coro – Quello! È troppo carino!-

Harry lo osservò per qualche minuto poi rise disse allegro –Allora che aspettiamo? Andiamo a vedere come mi sta!-

-Evvai*!!!disse Ginny e lo trascinò dentro. Sembravano tanto carini insieme.  Nonostante ciò ero convinta che tra loro non fosse tutto rose e fiori. Che Ginny si fosse innamorata di un altro? Oppure Harry  non amava più Ginny? O le questioni erano altre? Potevo  solo aspettare che Ginny si confidi con me.

-Herm? Ti sei imbambolata? Dai vieni!-

-Eccomi- risposi come risvegliandomi da un sogno.

 Nel negozio scorsi Ginny in fondo, la raggiunsi e mi trovai davanti una scena molto stravagante.

Harry si era provato il costume ed era talmente imbarazzato che non sapeva come muoversi , intanto Ginny lo faceva girare su se stesso e gli diceva

-Mm… cammina un po’. Bene. Ora muoviti sul posto … - Osservare quei due era molto comico tanto che anche qualcun altro stava osservando la scena. Quando però Ginny se ne accorse lanciò uno sguardo omicida agli  “spettatori” e questi uscirono  velocemente dal negozio.

Trattenendo un sorriso dissi – Ginny che ne diresti di pagare il costume e andare?-

-un attimo Herm che non sono tanto sicura …-

-Forse dovresti sentire il parere di Harry - dissi-

-Solo forse- borbottò Harry. Allora Ginny esasperata disse – Oh e va bene! Harry che ne pensi?-

- È perfetto – disse e si diresse in fretta in camerino.

-Uffa!- sbuffò la rossa  - Ginny sono cose da Babbani. Sai, è alquanto imbarazzante andare in giro con un costume senza essere al mare o in piscina- le sussurrai.

Lei mi guardò. Aveva lo stesso sguardo che il signor Weasley avrebbe avuto davanti un centro commerciale. – Cos’è una piscicina?-

Non riuscii a trattenere un sorriso – Te lo spiego dopo. Oh ecco Harry!-

Il moro intanto si era cambiato ed aveva subito pagato il costume. –Allora ragazze! In quale spiaggia andiamo?-

-Bé mi sono informata – cominciò Ginny – e ho scoperto che nel sud della penisola ci sono tante spiagge molto carine. In particolare mi hanno consigliato quelle siciliane o la … ehm… ah costa Amallitana-

-forse intendevi Amalfitana – la corressi e come risposta ricevetti un grugnito.

-va bene … voi in quale preferite?- domandò Harry per evitare una lite.

 - bè possiamo scendere fino in Sicilia. So che producono dei dolci molto buoni-

-ci sto-

-ok allora andiamo in un vicoletto- disse Harry trascinandoci fuori.

In un attimo ci ritrovammo davanti uno spettacolo bellissimo. Una spiaggia dalla sabbia finissima ed un mare trasparente. Nell’aria c’era una brezza leggera e si sentiva odore di salsedine. Era fantastico.

-Eccoci arrivati – dissi.

-Siamo sicuri di essere in Sicilia?-

-penso di si… un attimo. Mi scusi signore!- dissi in italiano ad un uomo

-mi dica-

-Questa è Palermo?-

-Non proprio. Siamo in una località molto vicina però. A Mondello –

-Perfetto grazie!-

Ginny intanto si era avviata ad un bar e stava osservando con curiosità un cartellone che diceva “il miglior gelato di Mondello”

- Cos’è?- chiese

- È un dolce tipico siciliano chiamato gelato. Nonostante assomigli al gelato Babbano inglese, questo è molto più buon perché artigianale e inoltre ha la particolarità di essere accompagnato con una brioche – risposi quasi tutto d’un fiato. Avevo divorato cinque guide sull’Italia.

- bè che aspettiamo ad entrare?-  Così ci fiondammo subito nel bar e a spintoni riuscimmo a prendere tre brioche.

Io lo presi al cioccolato, Ginny  fior di latte e Harry al pistacchio.

-Wow- diceva Ginny ad ogni morso. Sembrava una bambina.

-Già è davvero buono. Solo che adesso ho un dubbio. Come possiamo andare in spiaggia senza teli da mare?-  chiese il moro guardando un po’ preoccupato la gente in spiaggia.

-tranquilli a quello ho pensato io- disse Ginny e in un baleno uscì dalla sua borsetta quattro teli colorati.

-E non è tutto. Ho preso anche due ombrelloni! Anche se credo di non poterlo uscire qui.-

-Direi. Riponi anche i teli prima che qualcuno si accorga della borsetta-

Lei obbedì un po’ contrariata.

Dopo circa mezzora eravamo sdraiati sulla spiaggia sotto il sole caldo.

 Harry stava spalmando la crema solare a Ginny  quando io dissi –Vado a fare un bagno- e li lasciai soli.

L’acqua era fantastica: pulita, cristallina e tiepida grazie al sole caldo.

Così  provai a spingermi un po’ più al largo nuotando a dorso finché non sbattei contro un qualcuno.

-Oh mi scusi – dissi in italiano e lo guardai.

Mi trovai dinnanzi un ragazzo biondo di spalle molto magro. Poi questi si girò e Malfoy  mi rispose –Tranquilla Mezzosangue puoi abbandonare questa lingua sporca. Ma dimmi che ci fai qui? –  chiese e rise di gusto.

 

Note

*Evvai : sinceramente non so se questa sia un espressione dialettale...ma mi è sempre piaciuta xD

 

Hey!! Spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento!! Ho notato con mio grande piacere che molti hanno cominciato a leggere questa ff! Perciò ringrazio tutti voi di aver deciso di seguire questa povera matta che è la sottoscrita xP e spero continuerete a farlo!!

P.S.: mi raccomando qualunque dubbio o critica... :)

Ary

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