Io, lui e lei.

di Kryetta
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo tre - Fine ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Ichigo Kurosaki
E' questo il nome della persona che mi piace.
Alto, magro, inconfondibili capelli arancioni, che gli fanno passare sempre un sacco di guai e un espressione corrucciata perennemente in viso.
Dalla mia descrizione vi sembrerà che Kurosaki sia una cattiva persona, ma non è assolutamente così!!
Ha un grandissimo cuore, nonostante la sua vita non sia mai stata facile.
Non sò bene cosa mi piaccia di Kurosaki, ma so che poter stare accanto a lui ogni giorno mi riempie il cuore di gioia!!
Solo una persona che è a conoscenza dei miei sentimenti è la mia migliore amica, Tatsuki, nonché amica di infanzia di Kurosaki. E' lei a darmi la forza tutti i giorni, e anche a levarmi da situazioni imbarazzanti!! Non so proprio come farei senza di lei!!

Insomma, la mia vita scolastica continuava tranquillamente, vivevo una splendida vita da studentessa della mia età, come fosse la storia si un manga, però poi, proprio come in un manga, arrivò lei.

Kuchiki Rukia.

E' apparsa improvvisamente nella nostra classe ed è entrata subito in ottimi rapporti prorpio con Kurosaki, nonostante Tatsuki mi avesse detto che non aveva mai visto quella ragazza prima d'ora.
Insomma, si era intromessa nella mia favola senza che ne accorgessi.
Quando è in compagnia di Kurosaki lei è sempre sorridente, spariscono spesso insieme e nessuno sà dove vadano. Anche Kurosaki con lei è a suo agio, sente di potersi fidare. Inoltre, lei è molto bella: i capelli neri come l'ebano, la pelle chiara come il riso, gli occhi azzurri, quasi fossero un squarcio di cielo. Anche il suo carattere è delizioso, sempre cordiale ed educata con tutti.
Insomma, una temibile rivale.

Però, in questi giorni la vedo spesso sola,pensierosa e con un terribile sguardo malinconico.
Ogni volta che la vedo in quello stato è come se mi venisse una fitta al cuore.
Vorrei chiedere a Kurosaki cosa le sia successo, o anche chiederlo direttamente a lei, ma non saprei bene da dove cominciare e spero che la situazione si risolva, ma ... Non accade. Lei è sempre più triste, sempre più ... sola.
E' come se la vedessi correre via da noi, nonostante resti ferma davanti i miei occhi.

Successe tutto un giorno, uno di quei normali giorni scolastici che improvvisamente prendono una piega impensabile.
Ero nel cortile della scuola, cercavo un luogo tranquillo per pranzare in tranquillità, quando vidi Kuchiki sola su un prato con il viso rigato dalle lacrime.
Mi avvicinai a lei preoccupata, quasi arrivandole addosso

< Kuchiki!! Cos'è successo???>

Solo in quel momento sembrò accorgersi di me, e quando mi guardò negli occhi scoppiò in lacrime.
Istintivamente le misi un braccio intorno alle spalle,cercando di consolarla

< Kuchiki, perché stai piangendo?? E' successo qualcosa?>

Lei si nascondeva il viso fra le mani, per mascherare le lacrime e i singhiozzi, ma nonostante tutto riuscì a sentire qualche parola

< Kurosaki ... io ... Non posso.... Lui ....>

C'entrava Kurosaki. Forse avevano litigato.
Cosa potevo fare?? Non potevo mica lasciarla lì a piangere in quel modo!!?!
Non volevo che qualcuno la vedesse in quello stato di vulnerabilità, così la presi sottobraccio e la feci alzare da terra, portandola in un vecchio capanno degli attrezzi, per farla calmare un pò.

< Kuchiki, vuoi che ti porti qualcosa??>

Le chiesi mentre lei sembrava riprendersi.
Fece cenno di "no" con la testa, mantenendo lo sguardo basso.
Solo in quel momento mi accorsi di quanto fosse vulnerabile e fragile.
Solo in quel momento mi accorsi di quanto fosse bella.
Solo in quel momento mi accorsi che qualcosa dentro di me, fremeva ...

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

Erano sole in quello sgabuzzino, abbastanza lontane che nessuno potesse sentirle; abbastanza lontane affinché lei potesse osare ...

No, NO!!

Ma cosa stava pensando??!? Lei era Kuchiki, la sua compagna di classe, la sua rivale in amore, non poteva, non voleva fare certi pensieri!
Però, più guardava quella sua espressione triste, quelle sue lacrime e non poteva far altro che pensare a quanto volesse stringerla forte a sè, asciugare quelle gocce salate con le proprie labbra, darle la forza che le mancava, darle tutto ciò che aveva, tutto ciò che era.
Le si avvicinò lentamente, mettendole prima una mano sul fianco, l'altra sulla schiena, per stringerla forte al petto.

Kuchiki non capiva cosa stesse succedendo;non capiva la necessità di quel contatto fisico. Bé, gli umani erano sempre alla ricerca della fisicità reciproca, credevano che potesse dare forza.
Stranamente, avevano ragione.
Sentiva la pelle calda della sua "amica" così vicina, sentiva che aveva trovato un spalla su cui piangere, uno scoglio, una certezza , e una di quelle mille figure retoriche che gli stessi umani usavano per descrivere quella situazione.

< Grazie Inoue, sei molto gentile con me. Nonostante non ci leghi una forte amicizia, mi stai consolando, senza che io te lo chiedessi. Grazie mille>

La voce di Kuchiki suonava ancora tremante, soffocata, fragile, e tremendamente seducente.
Inoue le prese per il mento e con due dita le sollevò il viso, così da poterla guardare dritta negli occhi.
Erano così azzurri, così teneri, ancora umidi a causa delle lacrime, così ...

Non riusciva a controllarsi, non rispondeva più del controllo del suo corpo: La strinse per i fianchi e spinse le sue labbra contro le sue, per lunghi momenti interminabili.

Sentì le mani di Kuchiki spingerla via, una volta che aveva capito bene cosa stesse accadendo, ma lei, invece di allontanarsi la tirò verso di sè, piantandola una mano fra i capelli, baciandola avidamente.
Avanzò a piccoli passi, fino a quando la schiena di Kuchiki non toccò la parete; allora poggiò la mano che la teneva per i fianchi sul muso, usano il proprio corpo per trattenerla.
Con la lingua tracciò prima i contorni delle sue labbra rosse e tremanti, poi si fece strada e quei baci teneri si trasformarono in una disperata ricerca, quasi esasperata di lei.

Rukia non riusciva più a capire cosa stesse succedendo, ma quando sentì quella lingua umida dentro fra le sue labbra non potette più tollerarlo.
Con tutta la forza che aveva in corpo spinse via la rossa, urlando irata

< MA COSA STAI FACENDO???!?!?>

Cosa stava facendo?? Rukia era terrorizzata, ma mai quanto lei.
Non si riconosceva.
Il suo amore, lei stessa ... cosa stava diventando??

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Capitolo 3
*** Capitolo tre - Fine ***


Capitolo 3

Rimase a guardarla non seppe neanche lei per quanto tempo: era rimasta lì, a fissarla terrorizzata mente tremava. Aveva paura di lei.

Ma cosa aveva fatto??
Lei amava Kurosaki! Kuchiki era solo una sua compagna di classe, era la sua rivale in amore! Perché diamine l'aveva baciata?!!? Proprio lei, che non aveva mai baciato nessuno! E un bacio così "esperto" poi!!!
Non riusciva più a riconoscersi, si guardava tremante le mani, che non riusciva a tener ferme, mentre piano le gambe le cedevano.
Sentiva il viso bagnato e vedeva Kuchiki guardarla preoccupata, mentre lei cadeva giù.

Nonostante quello che aveva fatto, riusciva ancora a preoccuparsi per lei.

Infatti Le andò incontro, per sorreggerla, mentre Inoue si abbandonava ad un pianto disperato

< Io... perdonami... non sò cosa mi sia preso....>

Cercò di dire tra un singhiozzo e un l'altro

Kuchiki non sapeva proprio come comportarsi, non sapeva come reagire davanti a quelle reazioni così umane. Ormai, non era più abituata, e Ichigo non era certo il tipo che scoppiava a piangere!No, lui è il genere di persone che si portano tutti il peso delle loro decisioni dentro. Ormai l'aveva imparato.

Le mise una mano sul braccio, mente l'abbracciò lievemente

< Stai tranquilla, non è successo nulla. Non mi hai fatto nulla...>

A quelle parole Inoue pianse ancora più forte, sapendo che Kuchiki le mentiva, pur di farla stare meglio. M quelle parole avevano l'effetto contrario, le facevano capire quanto lei avesse odiato quel gesto, e le faceva rendere conto di quanto lei stessa lo odiasse

< Ti prego.... non dire nulla .... a Kurosaki....>
Disse ancora singhiozzando

L'ultima cosa al mondo che voleva era che proprio lui lo venisse a sapere

< Lo farò. Ma tu, non dovrai dirgli di questo.>

Fece appena in tempo ad alzare lo sguardo che Kuchiki la baciò.

Cosa... Lei ...

No, era inutile parlare in quel momento, era inutile anche solo pensare.
Le poggiò una mano sul viso, sporgendosi verso di lei, mentre la stessa Kuchiki le poggiò una mano sul fianco.

Solo qualche secondo e Rukia interruppe tutto.

Teneva lo sguardo basso, e mentre si alzava sussurrò

< Ora mi sento meglio. Grazie Orihime.>

Si stava dirigendo alla porta, quando si fermò un attimo

< Grazie. Ora so che mi sei vicina.>

Uscì, chiudendosi la porta alle spalle.

Inoue rimase ferma, lì seduta, mentre pensava alle parole di Rukia e a tutto ciò che era successo.

Quel bacio era stato veramente una sorpresa per entrambe, quello che sentivano, era veramente qualcosa di incredibile.
Un solo bacio era riuscito a far tacere le mille voci che urlavano nella mente di Rukia, mentre il lamento del cuore di Inoue si era attutito, diventando un canto.
Lei, che tanto cercava l'amore in Kurosaki, forse non si era resa conto che Kuchiki... Kuchiki le era sempre piaciuta. Quella sua estrema eleganza in ogni suo gesto, i suoi occhi brillanti, ma solitari; sentiva che lei poteva essere colei che poteva farla sorridere.
Kuchiki, lei invece cercava qualcuno di semplice, puro, qualcuno che le facesse dimenticare anche solo per un attimo tutto quello che stava succedendo, tutti quei disastri.
Era come se quella ragazza fosse un oasi, il quel deserto di guai.

Nonostante tutto quello che sarebbe potuto accadere, loro ci sarebbero state l'una per l'altra.
Loro sarebbero state lì, insieme, scambiandosi un altro delicato bacio

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