A love story about ghosts

di white_kahlan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A love story about ghosts ***
Capitolo 2: *** "Arrivi" Inaspettati ***
Capitolo 3: *** racconto ***



Capitolo 1
*** A love story about ghosts ***


A love story about ghosts

Rufy correva su  giù per il ponte della nave, come era solito fare tutte le volte che Nami pronunciava la parola “terra”.

“che bello, che bello, che bello!” urlava quello senza ascoltare minimamente il resto della frase della navigatrice, coinvolgendo nelle sue danze di felicità anche Chopper e Usopp.

Inutile dire che dopo pochi secondi sulle teste dei tre brillavano enormi bernoccoli.

“testa di rapa fammi finire di parlare!” sbraitò una Nami furiosa “e voi due possibile che dobbiate sempre assecondarlo?!” disse altrettanto irata rivolta ai due incriminati.

“cos’hai da urlare tanto mocciosa?” domandò all’improvviso una voce profonda alle sue spalle.

Zoro e il suo bernoccolo si ritrovarono ben presto a fare compagnia ai tre malmenati.

“e non ti ci mettere anche tu idiota!” fu l’ultimo insulto che rivolse loro, riprendendo il suo discorso.

“tutti gli agenti atmosferici indicano che siamo V-I-C-I-N-I a terra, Rufy, VICINI” si preoccupò di scandire bene “anche se non sono sicura che i segni abbiano ragione questa volta, il mare è strano, nonostante vento e pressione atmosferica … potrebbe essere un tratto di mare pericoloso con delle secche o un fitto arcipelago… forse sarebbe meglio buttare l’ancora per un paio d’ore e andare a controllare…” concluse pensierosa la navigatrice appoggiando un dito al mento.

Rufy si alzò sistemandosi il cappello di paglia sul viso, serio “bene Nami, sei tu la navigatrice, cosa facciamo?” domandò cercando di scaricarle la responsabilità.

“si, ma sei tu il capitano fannullone!” sbraitò lei coi denti aguzzi e gli occhi fuori dalle orbite.

“Nami-swaaaan!! Qualcuno ti sta dando fastidio?!” urlò Sanji cambiando espressione dall’inizio alla fine della frase, da una dolcissima a una assassina.

“vedi strega, le tue urla sono arrivate fino in cucina, non ti sembra di esagerare?” le domandò Zoro, con l’intento di farla arrabbiare. E ci riuscì. Presto la lite degenerò nel solito botta e risposta di insulti e nell’uscita di scena teatrale di Nami, che sbatteva la porta della propria stanza facendo vibrare ogni asse della nave.

“ma deve sempre finire così?” domandò Usopp a Chopper, che gli rispose con un’alzata di spalle, prima di rimanere fulminati entrambi da uno sguardo omicida dello spadaccino.

 “ehi testa di muschio, vai subito a chiedere scusa  a Nami capito?! O ti prendo a calci!” fu la minaccia del cuoco allo spadaccino, che non mosse un muscolo accendendo la rissa.

L’atmosfera venne smorzata dalla risata allegra di Brook “YO-YO-YOYOHHH! Io so dove siamo!” asserì mentre tutti si voltarono ad ascoltarlo “ho sentito parlare di questo tratto di mare, lo riconosco dalle aguzze rocce che fuoriescono dall’acqua, laggiù, vedete? Si dice che questa zona sia lo sfondo di un orribile fatalità!” esclamò.

“c-cosa intendi d-dire B-brook?!” domandarono in coro la renna e il cecchino abbracciati l’uno all’altro e tremanti.

“già ora che mi ci fai pensare, anch’io credo di aver letto di questo posto. Mi pare di ricordare un’illustrazione che raffigurava proprio questo scenario” disse Robin, congedandosi dagli altri per andare a cercare fra i suoi libri qualcosa di utile.

“Forse sarebbe bene andare a chiamare Nami per darle gli ultimi aggiornamenti” propose un Franky arrivato da poco e ignaro della nuova lite fra lei e lo spadaccino.

Tutti si voltarono verso Zoro. Nessuno aveva intenzione di farsi malmenare, Nami era nervosa solo per colpa sua, come al solito.

“ehi ma.. e va bene, ci vado io” sentenziò infine seccatissimo incamminandosi  sotto coperta.

“non sarebbe meglio seguirlo?”domandò Usopp a Rufy, trovando consenso nella piccola renna “già considerato il suo senso dell’orientamento forse sarebbe meglio”

“ma no! Siamo sulla Sunny, non può perdersi” asserì sicuro Franky.

Nel frattempo Nami aveva sbollito la rabbia e si apprestava a tornare sul ponte per finire di informare il capitano sulla sua sensazione da navigatrice esperta qual’era. Chiuse la porta della sua stanza e dal fondo del corridoio le sembrò di scorgere un’ombra tremolante che lo attraversava svelta.

Per un attimo rabbrividì, poi decise di ignorare l’evento e dirigersi sul ponte a passo svelto.

Finché non si sentì sfiorare una spalla.

“AHHHHHHHHHHHHHH!!” urlò la rossa terrorizzata.

“Nami ma che ti prende, sono io, Robin!” cercò di tranquillizzarla lei.

La navigatrice aprì lentamente gli occhi che si era coperta con le braccia e tirò un respiro di sollievo. Nel giro di pochi istanti Sanji era accanto a lei.

“Nami-san, Robin-san, state bene?!” disse affrettandosi ad aiutare Nami ad alzarsi.

“si.. si tutto bene Sanji grazie” rispose atona lei, ancora leggermente scossa.

“ci sono delle novità” disse Robin, attirando l’attenzione della navigatrice.

 

Intanto Zoro vagava per i corridoi della Sunny.

“ma Franky doveva necessariamente mettere tutte queste stanze su questa maledetta nave?Ma che diamine…”  eh si, si era perso. Nella loro nave. Era il colmo.  Ed era tutta colpa di quella ragazzina.

D’improvviso un fruscio sospetto attirò la sua attenzione. Qualcosa si mosse e Zoro impugnò la spada pronto a qualsiasi evenienza.

“Fatti vedere!” urlò avanzando lesto.

 

“si dice che in questo posto si sia consumata una triste storia d’amore. Due giovani, molto innamorati, furono costretti a lasciarsi dal patrigno di lei, il re di Isperia, il quale non voleva che il suo trono finisse nelle mani della famiglia del ragazzo. I due furono costretti a fuggire dal regno ma il loro amore non fu permesso neanche dagli eventi. Presero il mare e un terribile naufragio li condannò alla solitudine eterna. Da quel giorno i due spiriti si cercano invano nel tratto di mare dove giacciono i loro corpi, nella speranza di incontrarsi e di potersi amare ancora.” Finì di leggere l’archeologa, mostrando l’immagine che raffigurava la zona agli altri.

“questo è esatto, tuttavia io conosco una parte di storia che in quel libro non è narrata” aggiunse Brook con aria inquietante.

“ma perché tutte a noi?!” urlò già terrorizzato Usopp, che piangeva dalla paura insieme alla renna.

“si dice che gli spiriti degli amanti cerchino di salire a bordo delle navi che passano di qui per trovarsi con più facilità, impossessandosi dei corpi degli sventurati che vi sono a bordo, e quando uno spirito sale su una nave essa non può più abbandonare questo tratto di mare finché i due non si ricongiungano o, in alternativa muoia tutto l’equipaggio” concluse allegro lo scheletro.

“COSAAA??!” urlarono all’unisono il cecchino la renna e la navigatrice, che ripetè sconvolta “impossessarsi dei loro corpi?!”

“tranquilla Nami-Swan, ti proteggerò io!” disse il cuoco volteggiandole intorno con gli occhi a cuoricino.

“fantasmi eh..” disse Rufy in posa pensierosa prima di esplodere di gioia “siiiiiiiii! Fantastico!! Li troveremo entrambi e li inviterò a far parte della mia ciurma!” urlò allegro.

“MA SEI IMPAZZITO?!” fu l’urlo generico che si levò dal ponte nei confronti del capitano.

Nami osservò il tratto di mare che li circondava. Rocce aguzze spuntavano a diverse altezze dall’acqua, era poco sicuro muoversi, per di più di sera com’era, avrebbero aspettato il giorno, anche se la nebbia sembrava avvicinarsi. Poi si chiese se fosse possibile che l’ombra di prima potesse essere uno dei due fantasmi. Al sol pensiero rabbrividì.

In seguito si accorse che mancava qualcuno mentre gli altri cercavano di fare ragionare, invano, Rufy.

“ehi Chopper, ma dov’è Zoro?” chiese lei.

“doveva venire a scusarsi con te, si dev’essere perso, credo” rispose la renna avvicinandosi alla ragazza.

A Nami si gelò il sangue nelle vene.

Un orribile sensazione le riempì le membra.

Zoro era in pericolo.

E lei riusciva a sentirlo anche se non si spiegava il perché.

 

 

 

Note:

ciao a tutti! Mi son lanciata in qualcosa di un po’ più lungo e complesso… spero di non deludervi!

Se volete delucidazioni chiedete pure! Ma tutto sarà più chiaro nei prossimi capitoli. spero di riuscire ad aggiornare presto, grazie in anticipo a chi vorrà lasciare un parere! ^^

Baci marti

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Capitolo 2
*** "Arrivi" Inaspettati ***


Nami corse subito sottocoperta, procurando preoccupazione negli altri membri della ciurma, che la seguirono allarmati.

“Zoro!” urlò aprendo tutte le porte in cui si imbatteva, senza ricevere alcuna risposta.

La sensazione di malessere che la giovane avvertiva si faceva sempre più forte.

Cambiò corridoio e sentì l’urlo del compagno provenire dal fondo di esso, mentre dietro di lei altre voci chiamavano il suo nome.

“Zoro!” esclamò aprendo di scatto l’ultima porta che li separava.

Ciò a cui assistette la fece cadere a terra terrorizzata.

Un immenso buco nero stava risucchiando ogni cosa si trovasse in quella stanza. 

Zoro aveva due delle  sue spade puntate a terra e cercava di resistere alla corrente centrifuga.

La voce della navigatrice lo distrasse, facendogli perdere qualche centimetro.

“stupida, vattene via!” gridò non appena si accorse che se fosse rimasta nella camera presto sarebbe stata in pericolo.

“ma cos’è quell’affare?!” rispose lei ignorando l’ordine dello spadaccino.

Dopo poco il suo corpo abbandonato sul pavimento per lo shock prese a muoversi, attirato da quella forza oscura.

Zoro in un lampo si parò davanti a lei.

“mocciosa, perché sei venuta a cercarmi?” sbraitò lui.

“ma dobbiamo discutere anche in momenti come questo razza di idiota?”

rispose prontamente la rossa, che tutto gli avrebbe detto tranne che era preoccupata per lui.

“gli altri saranno qui a momenti! Cosa facciamo?” chiese ancora lei, aggrappata alla schiena dello spadaccino.

“tieniti forte” fu l’unica cosa che lei capì chiaramente in tutto quel trambusto, e non se lo fece ripetere due volte. 

Artigliò più saldamente le sue spalle possenti e si strinse a lui con tutte le forze che aveva in corpo.

“fidati di me” furono le ultime parole che Nami percepì prima che il buio li avvolgesse entrambi.

“Nami, Zoro!” urlò Rufy vedendoli scomparire sotto i suoi occhi.

Robin tentò di afferrarli usando il suo potere ma la massa buia si volatilizzò non appena la sua mano si strinse per afferrare i compagni.

Tutti restarono allibiti a fissare il punto dove gli amici erano scomparsi.

Pochi istanti dopo una piccola scintilla luminosa li costrinse a pararsi gli occhi finché non assunse un trascendente aspetto incorporeo.

“t-t-tu c-chi s-s-sei?!” urlò Usop dietro alla schiena di Franky.

Un vero e proprio fantasma si stagliava davanti a loro, però non sembrava avere cattive intenzioni.

Era una giovane donna, che indossava abiti d’epoca principeschi e lunghi capelli color dell’oro. Sanji le volteggiò subito intorno.

“cosa hai fatto ai nostri amici! Rispondi!” la accusò il mutandaro.

“Rufy cosa facciamo?” chiese Chopper alzando lo sguardo verso il loro capitano.

“fantasma femmina” cominciò lui tirandosi il cappello sul viso “ dimmi subito dove sono i miei amici” poi aggiunse “vorresti far parte della mia ciurma??!!” con gli occhi luminescenti.

Tutti caddero a gambe all’aria, tranne il cuoco, che per una volta era d’accordo con le pazzie del loro capitano data la incontestabile bellezza della fanciulla.

“m-mi dispiace molto” disse soavemente lo spirito della giovane osservando i ragazzi, prima di svenire.

“i fantasmi possono svenire?” domandò Franky incerto prima che tutti cambiassero stanza.

“ahahhah ma certo! Sono stato io con la mia strabiliante abilità! Non vi ho mai raccontato di quando da solo sconfissi schiere e schiere di fantasmi?? 
Con il solo potere dello sguardo ero in grado di farli svenire! Ah ah ah!” 
esordì Usopp davanti a due sognanti Brook e Chopper, che ovviamente si erano bevuti tutta la sua frottola, adorandolo.

 

Dopo qualche ora, durante la quale Robin cercava di mettersi in contatto con il lumacofonino di Nami, il fantasma si riprese sotto gli occhi curiosi di tutti.

“ciao bellissima, come ti chiami?” domandò galantemente Sanji porgendole uno snack, se poteva svenire, magari poteva anche mangiare.

La giovane entità si guardò intorno, più incredula di loro.

“i-io sono Miriam, la principessa di Isperia” disse timida.

Al nome “Isperia” Brook, Usopp e Chopper si abbracciarono terrificati.

“ma allora è proprio il fantasma maledetto! Siamo spacciati, moriremo tutti!” urlò Usopp tra le lacrime.

“ma non eri tu che facevi svenire orde di fantasmi con lo sguardo?” domandò Franky perplesso.

“si beh, cioè, io…” tentò di articolare il cecchino, tradito in pieno dalla sua paura.

“io non ho intenzione di farvi del male, vi prego non vi spaventate!” disse piangendo la piccola principessa.

Rufy la fissò per qualche istante “Miriam, io sono Rufy, e questa è la mia ciurma. Sai dove hanno portato i nostri amici? 
Per noi è molto importante ritrovarli, sono nostri compagni, capisci?” le chiese infine sorridendo.

“io.. io credo di si!” affermò lei contenta di poter essere d’aiuto “quello era un vortice temporale… credo siano capitati nella mia epoca! O perlomeno agli altri è successo così…” 

le facce perplesse dei giovani intorno a lei la spinsero ad essere più chiara.

“gli altri chi?” domandò Robin con la sua solita calma. Qualcosa non quadrava, voleva saperne di più.

“vi racconterò la mia storia, se volete, magari potrà esservi utile per ritrovare i vostri amici” aggiunse la giovane infine.

Rufy annuì e la principessa spettro cominciò il suo racconto.

Nel frattempo, in un altro universo.

“ahiahiahiahai” mugugnò Nami massaggiandosi il sedere prima di accorgersi di essere spaparanzata sulla schiena dello spadaccino, ancora svenuto.

“Zoro, Zoro svegliati!” fece lei scrollandolo appena, cominciando a preoccuparsi.

“mmmmmh” fu il mugolio che ricevette in risposta.

Nami chiuse gli occhi piegando un angolo della bocca in un sorriso isterico.

Una grande vena cominciò a pulsare sulla sua fronte.

Tre cazzotti si piantarono sulla nuca del ragazzo.

“era proprio necessario strega?”

“no, se tu non fossi un pigrone!”

“no, se tu non fossi la solita arpia, altroché strega”

“ripetilo fannullone?!”

“come mi hai chiamato?”

“fannullone!”

“va bene piccola psicopatica, allora sai che ti dico? 
La prossima volta che appare un buco nero 
ti ci caccio dentro da sola,
così non potrai più disturbare i miei sonni!” 

le urlò contro lo spadaccino.

Nami non seppe come contraddirlo.

Aprì la bocca e la richiuse dopo un istante, senza far fuoriuscire alcun suono.

La rossa si voltò. 

Vederla piangere era l’ultima cosa che un’orgogliosa come lei gli avrebbe concesso di fare.

Zoro aprì un occhio e vide la schiena bianca della giovane tremolare.

Si maledì per ciò che aveva appena detto.

Lei sapeva che non era vero, ma non potè far a meno di prendersela.

Lui sapeva che non era vero, cercò di allungare un braccio per scusarsi, per consolarla, per rendersi più umano, ma il suo orgoglio glielo impediva.

Tuttavia lui odiava vederla piangere.

E tuttavia lei odiava quando le loro liti finivano così.

Entrambi deglutirono e alzarono il capo cercando un coraggio chissà dove nascosto per abbattere quel maledetto muro d’orgoglio, ma il paesaggio su cui il loro sguardo si posò, per la prima volta in quel giorno, li distolse dal loro obiettivo.

“che diamine di posto è questo?!”

 

Note:

forse è ancora troppo presto per esprimere qualche giudizio, me ne rendo contro, ma sapere cosa ne pensate potrebbe fungermi da ispirazione futura!!

Spero di riuscire ad aggiornare presto,  è ovvio che ci sono ancora un sacco di interrogativi da colmare e se ve li svelassi ora, non avrebbe senso fare il prossimo capitolo ^^ vi lascerò con i dubbi – non che creda che non abbiate altro da fare eh- ^^’

grazie a Martysquit e a giusy91 per aver lasciato una recensione,spero di non deludervi, e a tutti quelli che seguiranno!

 

alla prossima

 

baci marti

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Capitolo 3
*** racconto ***


“vedete, io sono, anche se forse sarebbe meglio dire ero, la principessa di un regno meraviglioso, chiamato Isperia,
ricco di vita e di verde, di villaggi allegri, ruscelli vivaci e cinguettanti boschi… mio padre ne era il re, e governava il regno con fare saggio finché…”
la giovane fece una pausa mordendosi un labbro
“finché non morì mia madre, una donna molto generosa e bella, a causa di una brutta malattia. Da allora egli non si riprese mai più: dapprima
 si rinchiuse nel suo dolore, in seguito divenne repellente a ogni forma di cortesia, non faceva che accanirsi contro chiunque pareva essere felice, la vita di
 sua moglie era stata spezzata e tutti, a parer suo, dovevano soffrire per portarle rispetto. Il suo dolore cominciò a diventare tirannia e le sue pretese
 furono sempre più assurde, finché vietò addirittura ai sudditi di sposarsi”

La ciurma seguiva il racconto della giovane attentamente, cercando di comprendere il dolore che lei e il padre avevano dovuto patire.

“ma è terribile” affermò Chopper mentre porgeva un fazzoletto a Franky, in lacrime.

“già, lo è stato… anch’io ho sofferto per la perdita di mia madre, e non trovavo il coraggio, forse anche per la mia giovinezza, di contraddire mio padre,
fino a quando non vidi lui” il volto della giovane si illuminò per un istante “ero nel castello e un aitante cavaliere si allenava per la giostra nel terreno
adiacente ai nostri orti: bastò uno sguardo per innamorarci, un maledetto sguardo che ci portò alla rovina” concluse malinconica, gli occhi cerulei erano appannati e Sanji le porse subito un fazzoletto.

“vai avanti Miriam, cosa successe dopo?” incalzò l’archeologa, curiosa di fare luce sulla leggenda dei due spiriti.

“oh certo, scusatemi.. come potrete immaginare mio padre non prese bene la notizia, quando ci scoprì.. cercai di parlargli e all’inizio sembrò rinsavire,
capire che quello che stava facendo a noi e al popolo non era giusto,  così gli proposi di pensarci su una notte. Il giorno seguente purtroppo, qualcosa in
lui cambiò. Si era convinto che lo stavo tradendo, che il mio amato ed io volessimo solo prendere il suo posto di regnante, il trono e il potere ora erano le 
uniche cose che lo interessavano.. sospetto che dietro al cambiamento repentino di politica di mio padre ci fosse il suo consigliere, un uomo malvagio, di 
cui non ho mai condiviso la presenza a corte. Lo aveva convinto che sposandomi gli avrei deliberatamente disubbidito, ignorando il dolore che lo tormentava 
ancora per la morte della regina e ancor più sminuendo la sua autorità di re.

Io e James fummo costretti a fuggire quella stessa notte, ma il consigliere, non contento di aver allontanato l’unica legittima erede al trono, per essere
sicuro di poter raggirare al meglio mio padre, ci fece maledire da uno stregone: fummo costretti a vivere in due dimensioni diverse in vita come nella
morte, obbligati a vagare per sempre nell’inutile speranza di ritrovarci. La notte in cui ci imbarcammo per la fuga una tempesta si abbatté sulla nave e ci
divise dalla vita e nello spazio. Io destinata a restare in queste acque e James costretto sulla terraferma.”

La ciurma riflettè in silenzio. Miriam aveva terminato il suo racconto ma all’archeologa non quadrava ancora qualche dettaglio. Rufy l’anticipò.

“è una storia molto triste Miriam, ma non temere, noi ti aiuteremo a ritrovare il tuo James!” esclamò sorridente.

Subito la ciurma impazzì, Sanji schiacciava la testa del capitano urlandogli di non fare promesse che non poteva mantenere, Chopper e Usopp tremavano
al sol pensiero di incontrare un altro fantasma mentre Robin sorrideva non curante della nuova avventura in cui li stava trascinando il loro capitano.

“solo una cosa non mi è chiara” disse Brook sorseggiando una tazza di the “il vortice nero che ha portato via i nostri amici come può intrecciarsi con la tua storia”

Tutti si voltarono verso la giovane alla domanda dello scheletro che fu lieta di poter rispondere “beh vedete, una buona stella in realtà si fece dalla 
nostra parte quella sera.. la speranza non è perduta, siamo in grado di ritrovarci, per quanto sia difficile, le due dimensioni in cui siamo divisi sono
collegate da questi vortici: essi sono la nostra unica speranza di rincontrarci.”

“e cosa succede a chi viene risucchiato?” chiese Robin, che aveva già intuito la risposta.

“finisce nella mia epoca, dove è bloccato lo spirito di James. Ed è per questo motivo Rufy, che ti ringrazio per avermi offerto il tuo aiuto, 
ma purtroppo non posso proprio accettarlo. In verità non c’è nulla che tu possa fare e inoltre, non ho alcuna intenzione di mettervi in pericolo. 
Solo chi è stato mandato nella mia epoca ha i requisiti giusti per salvarci.”

“requisiti?” ripeterono in coro Robin e Franky.

La vicenda si stava complicando. Non solo la povera Miriam era vittima di un destino crudele, persino Zoro e Nami ora sembravano legati a 
quell’ orribile episodio.

Intanto in un’altra dimensione…

“ma che razza di posto è mai questo? È un’isola, come diavolo siamo finiti qui?” domandò irritato Zoro a un tu inesistente.

“è… è tutto così… perfetto” esclamò Nami sorpresa. Zoro condivise il pensiero della rossa.

Il paesaggio era verde e regolare, distese di fiori rallegravano la valle ai loro piedi e profumavano l’aria tiepida che gli sfiorava il viso. 
In lontananza si intravedevano un villaggio e un castello.

“forse loro sapranno dirci cosa fare” suggerì Nami indicando il centro abitato.

“o forse vorranno ucciderci” contro propose Zoro.

“ma perché voi uomini non volete mai chiedere informazioni!” sbuffò Nami rassegnata dal comportamento dello spadaccino.

“e perché voi donne invece dovete sempre chiederle?” la stuzzicò lui. Nami optò per l’indifferenza. Poi osservò il cielo, il sole stava calando, 
comunque non sarebbero riusciti a raggiungere il villaggio prima di sera.

“va bene, facciamo come vuoi te, cosa proponi?” chiese all’improvviso lei, facendo sobbalzare lui, che non si aspettava gli desse ragione.

“mi accamperei sotto quell’albero per la notte, accendendo un bel fuoco” fece indicandolo e incamminandosi , lasciando la navigatrice dietro di lui, 
prima di aggiungere, senza mai voltarsi “sarà meglio riposare, mocciosa, domani andremo al villaggio a chiedere informazioni”

Nami sorrise, scrollò la testa e lo raggiunse tirandogli un debole pugno sulla spalla “ sei proprio un idiota”

“ e tu una mocciosa” la rimbeccò lui, mentre lei di tutta risposta gli fece una linguaccia correndo verso l’albero prescelto. 

Sulla Sunny intanto…

“AHAHAHAHHAHAHAHAHAH!!” una fragorosa risata si alzò nel cielo cupo che sorvolava la nave di cappello di paglia.

Miriam guardò esterrefatta i membri della ciurma sbellicarsi dalle risate dopo le ultime spiegazioni che aveva loro dato.

“nami… ahahppffah… zoro… ahahha!!” urlava Usopp lacrimando dal ridere mentre Sanji strattonava Rufy per il colletto del gilet cercando di farlo
smettere di ridere “ la mia piccola Nami-swan è imprigionata con quel mostro verdognolo in un’altra epoca e non ha possibilità di uscirne, cos’hai da
ridere imbranato!”

Robin, l’unica a mantenere un certo contegno, si affrettò e risolvere l’espressione interrogativa della principessa.

“vedi, devi sapere che in realtà loro due non vanno molto d’accordo”

“eppure se il vortice li ha portati lì è perché hanno i requisiti…” controbattè la giovane non capendo.

Robin sorrise “non  ho detto che non hanno i requisiti, è solo che se fossero presenti negherebbero fino alla morte di possederli”

“già! Ahahaha!” aggiunse Chopper continuando a ridere.

“beh ma li possiedono giusto?” chiese preoccupata la ragazza, evidentemente non divertita quanto loro “devono possederli, voi siete in gamba, 
anche loro lo sono, riusciranno a tornare , si innamoreranno e si scambieranno una promessa d’amore così apparirà un altro vortice, 
torneranno e il mio James apparirà!”

La giovane era convinta della sua affermazione.

Tutti la guardarono seri per un attimo.

“P-promessa d’amore?”  ripetè Sanji  sconcertato.

Un’altra risata ancora più fragorosa della prima fece sobbalzare la Sunny. Questa volta Robin intervenne. 

“da ridere c’è ben poco ragazzi, se non troveranno il modo di andar d’accordo resteranno bloccati laggiù e noi bloccati qui!” la mora riuscì a 
raccogliere l’attenzione di tutti. 

Rufy si fece serio.

“quindi cosa facciamo?” domandò il cecchino.

“aspettiamo, Usopp, aspettiamo” rispose l’archeologa, lasciando sul volto di tutti un’espressione afflitta e un sospeso senso di inutilità.

Note:

ciao! Mi scuso, mi sembra che non sia venuto un gran che… 

pubblico lo stesso perché ho il capitolo nel pc da mesi e continuare a guardarlo non lo renderà migliore!! ^^ 

un saluto a tutti

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