I've always dreamed

di sasyherm
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I've always dreamed ***
Capitolo 2: *** You're my soul ***



Capitolo 1
*** I've always dreamed ***



I’ve always dreamed
                                                                 

Io ho sempre sognato, nella mia vita.

Ho sognato di crescere e diventare la donna che mia madre voleva che fossi. È morta troppo presto, dandomi alla luce.
Conservavo il suo ritratto in soffitta. Era bellissima, e io non mi trovavo molto somigliante a lei.
Fin da quando sono piccola, tutti i miei parenti mi criticavano.
Non vedevano la sua bellezza, la sua grazia, la sua straordinaria sensibilità nei miei tratti e nel mio carattere.
Mio padre amava mia madre intensamente, come si ama e ci si stupisce di un raggio di sole fulgido filtrante da una vetro opaco.
Era questo per lui. Il suo sole, la sua stella nella grigia monotonia della sua vita.
Ho sempre sognato, di avere un amore come quello dei miei genitori, di essere guardata da qualcuno come scoprivo mio padre guardare di nascosto il ritratto di mia madre, mille volte e cercare di notare in me qualcosa di lei.

Nei miei tredici anni, io ero assolutamente normale.
Nella media, capelli neri a caschetto, fisico asciutto.
Quell’estate fu importante nella mia vita.
Le mie cugine più grandi, più belle, più affascinanti di me, mi avevano invitata nella loro villa di campagna, nel Wiltshire.
Ma quando avevano capito che non mi interessava minimamente il trucco, il vestiario, le buone maniere, mi avevano lasciato a me stessa.
Me stessa, che faceva lunghe passeggiate nei boschi circostanti, ferendosi con i rametti, e che si arrampicava sugli alberi, per vedere meglio tutto quello che la circondava.
Mi nascondevo per non essere trovata da quelle arpie delle mie zie, che cercavano di trasformarmi in una “Signorina Purosangue Perfetta”.
Pansy, Miss Purosangue Perfetta. M.P.P. Troppe P.
Invece io mi nascondevo sugli alberi, arrampicandomi come una scimmia. E scendevo quando se ne erano andate, urlando che non sarei mai stata una signora.
Allora rintanavo il volto nelle fronde, cercando di non piangere.
Le M. P. P non piangono.

Il rametto è troppo leggero, pensai, mentre con un agile salto, poggiavo i piedi nudi su uno più stabile e forte.
Mi appollaiai , stringendo con forza il tronco in trasversale.
L’ombra di mia cugina passò.
Quando vidi che si era allontanata, scesi saltando giù.
Ma capitombolai su qualcuno, facendolo cadere a terra.
- Hey!-
Cercai di rialzarmi , imbarazzatissima, per capire chi avevo travolto. Mormorai delle scuse e qualcosa sulla mia sbadataggine, imbarazzata.
- Non è necessario, non mi hai fatto nulla.-
Voce strascicata, capelli biondi, occhi magnetici.
Anche a 13 anni Draco Malfoy era uno splendido ragazzo.
- Pansy!-
- Draco!-
Rimasi per un paio di minuti con la bocca aperta. Avevo travolto Malfoy.
Gli tesi la mano , e la prese , alzandosi e piazzandosi di fronte a me.
- Che ci facevi sull’albero?-
- Mi nascondevo dalle mie zie e cugine.-
- Chi sono le tue cugine?-
- Orchidea e Mimosa…-
- Hanno dei nomi assurdi.-
- Già lo penso anche io…-
Ridemmo e Draco mi tese la mano.
A Hogwarts non eravamo molto amici, lui sempre con quei due scimmioni di Tiger e Goyle e io che cercavo una compagnia intelligente. Blaise Zabini, per esempio.
- Stai passando le vacanze qui?-
- Si…i miei hanno una villa qui, poco lontano. Siamo originari del Wiltshire.-
- Bello.-
- Mica tanto, mi annoio.-
- Lo so. Mi annoio anche io, tu almeno non hai delle stupide cugine che cercano di farti diventare M.P.P.-
- Cosa?-
- Miss Purosangue Perfetta. Una marea di stupidaggini insulse.- dissi con tono scocciato, sospirando.
- E tu ti nascondi sugli alberi?-
Malfoy mi stava ridendo in faccia.
- Si, proprio, da lì non mi vedono. Perché tu non lo fai mai quando cominciano a scocciare?-
- No. Io faccio i capricci e urlo cose senza senso.-
Sorrido e lui nota i miei piedi nudi.
- Non porti le scarpe.-mi fa notare in tono stupito.
Gli sorrido incoraggiante. Mi riesce parlare con lui.
- Eh si, poiché devo correre…-
- Giusto. Non ho mai visto una ragazza senza scarpe, che si arrampica sugli alberi.-
- Bhe , necessità sai…se tu sentissi parlare ogni ora di cose chiamate phard e i colori di moda , ti assicuro, lo faresti anche tu.-
- Si, sono sicuro. Devi annoiarti molto.-
- Tra un po’ viene Zabini a salvarmi.-
- Blaise Zabini?Ah si giusto, voi state sempre insieme.-
- E tu stai sempre con i due scimmioni.-
- Bhe loro mi proteggono. Può succedermi qualcosa.-
- Tipo?-
- Tipo essere schiantato al suolo da una ragazza che salta dagli alberi…loro ti ridurrebbero a fettine.-
- Hanno solo da provarci. Corro più veloce di loro. Non mi prenderebbero mai.-
- Di sicuro più veloce dei loro neuroni nel cervello.-
Ridiamo e io noto che sono arrivata alla villa. Sbuffo.
- Bene, allora io sono arrivata. Arrivederci Malfoy, e scusa se ti ho steso.-
- Non dirlo a nessuno.-
- Non preoccuparti.-
- Ciao Pansy. Ci vediamo domani nello stesso posto.-
- Grazie.-
- Per cosa?-
- Per avermi invitato tu. Una M.P.P non può fare gli inviti per prima.-
Lo sento sorridere e salutarmi con la mano.
Ho trovato un amico.

Draco è stato il mio secondo amico.
Forse il fatto che assomigliassi molto poco ad una ragazza e mi comportassi come un maschio selvaggio aiutava.
Gli insegnai a salire sugli alberi, a cavalcare e giocare a scacchi.
Lo battevo sempre. Ma mi piaceva passare il tempo con lui. Tranne quando si lamentava per tutte le ferite che gli procuravano le nostre scampagnate.
- Madonna sei una femminuccia. E smettila, è un graffietto.-
- Tu non sei normale. Hai la pelle di ferro.-
- No è che sopporto meglio. Invece tu vuoi attirare l’attenzione, come con Fierobecco.-
- Mi aveva quasi staccato un braccio!-
- Bazzecole.-
Ci sciogliamo in una risata.
Io credo che Draco abbia riso solo con me e Blaise , in tutti gli anni che lo conosco.
La sua risata è splendida.
Ma io preferisco il suo ghigno. Che ha fatto sciogliere mille ragazze. Ma non me.

Dopo una settimana , arrivò Blaise.
Blaise Zabini è la persona più strana e intelligente, che abbia mai incontrato.
Lui , Draco e io divenimmo subito amici. Bagni nel lago, chiacchierate, giochi .
Non c’era imbarazzo , perché ero una ragazza. Anche perché non lo ero ancora, veramente.
Mi hanno sempre trattata come una di loro.
Draco e Blaise sono stati i miei unici amici. Quelli con cui sono diventata donna.
In tutti i sensi.

Stavamo facendo il bagno nel lago e nuotavo veloce, mentre loro mi seguivano.
Sempre stata una nuotatrice provetta.
All’improvviso una fitta , terribile, al basso ventre. Chiusi gli occhi per il dolore , mentre sentivo Draco e Blaise chiamarmi , preoccupati.
- Pansy!-
Riaprii gli occhi , ma sbiancai.
Le acque attorno a me si erano colorate di rosso. Del mio sangue.
Svenni.

Mia cugina Mimosa moriva dalla voglia di dirmi quello che avevo avuto.
Lo vedevo dalla sua espressione di assoluta eccitazione.
- Pansy cara, sei diventata donna. Ora puoi avere bambini!-
Ops. Ops. Ops.
- Non ci penso proprio.-
Lei continuò , senza avermi sentita
- Ora che sei nella maggiore età, puoi cominciare l’educazione di ogni Miss Purosangue Perfetta, l’educazione che…-
Non la stavo già ascoltando. Già pensavo ad un modo per sfuggirle senza che se ne accorgesse.
Io non volevo essere educata. Non volevo diventare una di quelle damine vuote , senza cervello e personalità come una statua di marmo.
Volevo rimanere com’ero. Stare con i miei amici, che non mi giudicavano secondo quello che sembravo.
Quando mia cugina se ne andò, presi la corda che il giardiniere mi aveva prestato, con un incantesimo la fermai al suolo e mi calai giù dalla finestra, correndo a cercare Draco e Blaise.
Ma non sapevo che avrei dovuto crescere anche io, come Wendy che torna alla realtà.

Da lì cominciò a cambiare tutto. Il mio seno crebbe, la mia pancia si appiattì e il mio corpo angoloso si modellò in forme più morbide.
Cercai di non dar peso a questi cambiamenti. Mi rintanai sopra il mio albero, dove avevo costruito una casetta.
Draco e Blaise mi raggiunsero subito.
- Allora, Pansy? Che cosa hai avuto?-
- Una cosa che si chiama ciclo. Ora in teoria posso avere bambini e avere l’educazione di una M.P.P di grado superiore. Una gioia, non vi dico.-
Si misero a ridere, e Blaise mi diede delle pacche sulle spalle.
- Mia sorella me ne ha parlato. Dice che è una cosa molto fastidiosa. Ogni mese ti esce del sangue, non ti puoi fare il bagno e hai dei dolori allucinanti alla pancia.-
Draco disse
- Wow forte!-
Lo rimbeccai
- Se capitasse a te , il San Mungo diventerebbe troppo piccolo, per tutte le malattie che diresti di avere…-
Ridemmo di cuore e per poco io mi dimenticai di quello che mi stava succedendo.

L’estate finì presto. Relativamente presto, ma non si portò via con se tutti i cambiamenti.
Io , Draco e Blaise eravamo un Trio.
Nonostante tutti i lamenti della mia famiglia( “ Sei una ragazza e le ragazze non devono fare amicizia con i ragazzi!” “ Già sei un maschiaccio , non farai che peggiorare…”),
continuavamo a passare tutto il nostro tempo insieme.
Prima della fine delle vacanze tornammo a casa per i libri. Ci demmo appuntamento a Diagon Alley. Poiché mio padre aveva degli affari da sbrigare, mi accompagnò la mia elfa domestica, che seminai in un battibaleno con la promessa che ci saremmo viste tra due ore e che mi avrebbe comprato tutto lei.
Io corsi da Florian Fortebraccio, dove mi aspettavano Draco e Blaise.
Li sentii discutere animatamente , in tono concitato
- Ci sono delle novità quest’anno a Hogwarts!-
Con un saltello mi sedetti al posto libero e loro mi salutarono felici.
- Sei arrivata tardi! Difficoltà con la tua elfa domestica?-
- No c’era troppa gente e non potevo correre. E non ci sono alberi soprattutto!-
Ridacchiammo e Draco continuò
- Dicevo, che quest’anno ci sarà il Torneo Tremaghi a Hogwarts!-
Blaise e io facemmo una faccia così stupita che ci potevano volare le mosche in bocca.
Poi ci riprendemmo, mentre Draco continuava eccitato.
- Ah ecco perché ci fanno portare gli abiti da cerimonia.-disse Blaise convinto.
Feci una faccia così buffa e scocciata che Blaise e Draco mi sorrisero.
- Non può essere così brutto , Pansy!-
- è rosa, da piccola principessa. Tutto questo per dei cretini che tentato di ammazzarsi con prove pericolose…-

Tutti erano in fibrillazione per questo Torneo, tranne me.
Draco non faceva altro che polemizzare contro Potter, perché era stato scelto e lui no.
Milioni di ragazzine non avevano preso bene la mia amicizia con lui e Blaise che erano molto popolari.
E tutte speravano in un loro invito.
E poi arrivò il drammatico giorno delle prove di ballo.
Quando sentii la McGranitt dire di scegliere un cavaliere, io non mi mossi dal mio posto. Aspettavo che andassero tutti a ballare per fuggire a gambe levate.
Ma quando Blaise e Draco si avvicinarono a me , li guardai talmente schifata che non trattennero le risa
- Miss Pansy, vuole ballare con me?-domandò Draco
- Non ci pensare proprio.-
- Dai Pansy, per una volta, comportati come una ragazza! Scommetto che sei bravissima!-
Di malavoglia mi alzai e con un ghigno dissi
- Va bene. Con chi ballo per prima?-
Blaise mi porse il braccio e mi trascinò al centro della pista.
Già potevo sentire le risatine delle mie compagne e mi immaginavo i loro pensieri.
Il maschiaccio Pansy Parkinson che tenta malamente di danzare, e non le riesce.
Alla faccia loro, tento di muovermi con grazia nelle braccia di Blaise , volteggio un poco discosta per evitare di pestargli i piedi e ci sorridiamo complici
- Wow Pansy! Quando vuoi sai essere una ragazza!-
- Io sono una ragazza, Bla!-
Mi sussurra all’orecchio , tenero
- Questo lo so. Si vede benissimo, anche se tenti di nasconderlo…-
Non potei non notare lo sguardo di Draco che si soffermava sulle nostre figure, indecifrabile.
Blaise dopo poco mi lasciò a lui , con queste parole
- è bravissima, Draco…goditela.-
Draco ghigna
- Ho visto.-
Mi prende la mano e allora migliaia di ragazzine mi guardano con odio.
Gli sussurro
- Non sei costretto a ballare con me.-
- Sei la mia migliore amica. E non intendo dare a Blaise il privilegio di ballare da solo con te…-
Perché sento una nota di gelosia nelle sue parole?
Danziamo in silenzio. Se prima ho tentato di sfoggiare la mia grazia, adesso sono insicura. Sento uno strano vuoto allo stomaco, mentre guardo Draco che troppo seriamente mi guida in un valzer
- Hai già avuto inviti per il ballo?-gli chiedo , cercando di fare conversazione
- Si, molti…ma non ho ancora deciso con chi andare.-
Taccio.
- Io non vorrei nemmeno andarci, figurati. Mi sa che sarò ridicola con quel vestito orrendo…sto cercando di aggiustarlo un po’.-
- E tu hai avuto inviti?-
- No.-
Dovrei dirgli che penso che nessuno mi inviti perché pensano che vada con uno di loro due.
Ma all’improvviso penso che non sia la cosa più giusta da fare.
Potrebbe interpretarlo come un tentativo di essere invitata.
E non voglio. Io e lui siamo amici, come io e Blaise.
Non deve essere costretto da me. Dovrebbe andare con una che gli piace.
Per un momento mi guarda negli occhi e penso che magari Draco vuole andare con me al ballo.
Fa per dire qualcosa ma la voce della McGranitt lo ferma
- La prova è finita!Buonanotte a tutti.-
Quando torno in dormitorio apro le ante dell’armadio , dove c’è uno specchio intero.
Osservo la mia figura.
Il mio seno è cresciuto. Una seconda , dalla prima che tenevo.
Sono più alta e le mie gambe sono più affusolate. I fianchi più morbidi.
Non sono brutta. I capelli mi sono cresciuti dall’estate e arrivano un poco sotto le spalle , dal caschetto che avevo.
E gli occhi brillano.
Brillano di una luce che non conosco . E che non ho mai visto prima.
Forse per il ballo, per il movimento. Ma non ne sono così sicura.

Dal nostro ballo, non è cambiato nulla tra me , Draco e Blaise.
A parte che il primo ci guarda un po’ sospettoso e me con più attenzione.
Quando provo a chiedergli cosa abbia, mormora un nulla molto fioco e abbassa lo sguardo.
Un giorno in Biblioteca, mi si avvicina un ragazzo di Corvonero.
Lo conosco di vista, ma non ci siamo mai parlati.
È del quarto anche lui, carino. Ma io sono sempre con Draco e Blaise e loro sono abbastanza gelosi dei ragazzi che tentato un approccio con me.
- Pansy, posso parlarti un attimo?Da sola, se è possibile.-
Guardo i miei amici titubante. Blaise sembra normale, ma Draco , in tono scocciato , chiede
- Cosa le devi dire?-
Il ragazzo sospira e mi guarda serio.
- Volevo chiederti se volevi venire al Ballo con me.-
Draco interviene, guardandolo come si guarda uno che invade la tua proprietà.
- No, non può. Lei ci viene con me, al Ballo.-
Ops. Ops. Ops.

Esco con forza dalla Biblioteca, non posso urlare lì.
Draco mi segue, pronto alla mia sfuriata.
- Posso sapere che ti è preso??-urlo
- Tu non puoi andare con quello lì al ballo. È un deficiente…pieno di…insomma è deficiente!-
Non sa nemmeno cosa sta dicendo
- Va bene, Malfoy, sorvoliamo sul fatto che tu non prendi le decisioni al posto mio. Passiamo alla parte in cui mi hai informata, senza chiedere, che al ballo ci sarei andata con te. Perché non mi pare che tu lo abbia chiesto prima.-
Si passa una mano nei capelli , portandoli all’indietro.
- Bhe Pansy. Io te lo stavo per chiedere, ma diciamo che …- si fa tutto rosso e comincia a balbettare
- Diciamo che non ho avuto il coraggio. Te lo volevo chiedere alla prova per il ballo…-
Mi calmo e lo guardo negli occhi. Sospiro.
Nessuno dice che a questo maledetto Ballo non si possa andare con un amico.
Non è vietato.
Ma Draco potrebbe andare con tante ragazze. Perché proprio io?
- Perché vuoi andare con me? Ci sono tante ragazze che vorrebbero questo invito…-
- Sono delle deficienti. Almeno te ti conosco.-
Sorrido. È così imbarazzato che non me la sento di rimproverarlo o prenderlo in giro.
- Per caso deficiente è la tua nuova parola preferita???forse perché hai capito di esserlo, Malfoy…meglio tardi che mai.-
Scusate. Ora devo dimostrare ancora una volta a Draco quanto sono veloce nella corsa e andare a giocare a palle di neve fuori.

Il maledetto giorno arrivò.
Impantanata in quell’abito, avevo deciso di non guardarmi allo specchio per non piangere.
Avevo cercato di acconciare i capelli in uno chignon largo, lasciando libera una ciocca a boccolo sul davanti. Vicino lo chignon avevo messo un fiore rosato come l’abito.
Mi ero truccata lievemente, con un ombretto rosa dello stesso colore del vestito e un po’ di lucidalabbra.
Avevo tolto qualche pizzo all’abito , ma non più di tanto.
Aprii ancora le ante dell’armadio e quello che vidi mi fece rimanere bocca aperta.
L’abito era molto semplice. Ma certo di classe. Scendeva diritto, seguendo le linee del mio corpo ancora acerbo. La scollatura a V e si legava in fiocco tenuto da un brillante poco sotto il seno.
Metteva in risalto la mia pancia piatta e le linee delle gambe.
Ai piedi avevo messo delle ballerine dello stesso colore.
Guardai l’orologio ed era già tardi. Mi affrettai a scendere, con uno strano senso di vuoto nello stomaco, lo stesso del mio ballo con Draco.
Era solo un Ballo. Dopo tutto sarebbe tornato alla normalità. Io e Draco eravamo amici.

Scesi piano la scala, tenendomi alla ringhiera. Già sentivo le loro voci provenire dalla Sala comune e quelle di Daphne Greengrass che andava con Blaise.
- Ma quanto ci mette?-
- è una ragazza anche lei, Dra! Magari sta ancora tentando di togliere i pizzi…-
Li sentii ridacchiare e allora palesai la mia presenza
- No. Ci ho rinunciato da tempo.-
Finalmente si voltarono e nei loro lineamenti apparve un espressione di meraviglia basita.
- Pansy…oddio.-
L’espressione di Daphne era di odio.
Ma quella dei miei migliori amici, impagabile.
Blaise praticamente non riusciva a chiudere la bocca e Draco non faceva altro che fissare il mio corpo, le mie spalle scoperte, il seno che trapelava dalla scollatura.
- Sei…bellissima.-
Ringraziai Blaise con un sorriso sincero e imbarazzato.
Draco si alzò per prendermi la mano e porla sotto il suo braccio.
A quel contatto rabbrividii e non per il freddo.
Quando Blaise e Daphne si allontanarono , mi guardò per un altro istante , sorridendomi.
- Blaise ha ragione. Forse non sei ancora Miss Purosangue Perfetta , ma…-
Gli diedi un amichevole scappellotto sul braccio
- Muoviti Draco . Vuoi arrivare dopo Potter?-
Ridendo ci avviammo.

Grazie a Dio avevo le ballerine e non i tacchi alti.
Quando fummo nella Sala Grande, non potei non notare la Granger fasciata in un meraviglioso abito pervinca. Era molto bella. Nemmeno Draco l’aveva potuta offendere quando l’aveva vista. Anzi l’aveva guardata stupito.
- Lo so, sta molto bene.-
Si girò dalla mia parte, sorridendomi sempre
- Si, è decente.-
So che non  avrei dovuto, ma il suo tono indifferente mi fece molto piacere.
Mi portò subito a ballare.
Allacciai le braccia al suo collo, era più alto di pochi centimetri di me.
La sua mano si pose leggera sui miei fianchi e cominciò a farmi volteggiare.
Era bello, bellissimo.
- Mi hai stupito stasera.-
- Ho stupito me stessa. Pensavo che mi sarei resa ridicola…-
- No, invece. Forse l’educazione di M.P.P sta cominciando a dare i suoi frutti.-
- Non crederci, domani torno Pansy , quella che ti batte a palle di neve…-
- Meglio così.-
Non capii il senso di quelle parole e lo guardai strano
- In che senso è meglio?-
- Perché non mi sembri te stessa così.-
- In effetti non mi sento me stessa, in questo momento.-
Una giravolta mi costrinse a girare.
- Possiamo fermarci? Ho voglia di un succo di frutta…-
- Va bene…a me questo cravattino sta stretto.-
- Vieni qui, che te lo allento.-
Mi avvicinai di più a lui. Pessima idea.
Le nostre labbra si avvicinarono e lo sentii trattenere il fiato.
Avevo messo il lucidalabbra alla pesca , profumato, che le rendeva più morbide…
Le sue mani sui fianchi fecero una lievissima pressione e mi attrassero verso di lui.
Istintivamente reclinai il capo e posai i palmi sui suoi pettorali.
Il cuore batteva all’impazzata.
Chiusi gli occhi e…
E qualcuno ci interruppe.
- Malfoy, me la concedi per un ballo?-
Flitt. Scimmione idiota senza cervello.
Stavo per dire un resoluto no , mentre Draco si staccava da me, per guardarlo furente.
La magia dei momenti precendenti svanita come una nuvola.
Supplicai Blaise , poco lontano, di venire a salvarmi e lui capì.
- Marcus, spiacente, ma la ragazza deve ballare con me , ora.-
Blaise, mio salvatore. Principe verde-argento sul tuo candido destriero.
Flitt se ne andò e fummo di nuovo noi tre soli.
Draco mi lasciò andare la mano, in una lenta carezza , tenendo incatenato il mio sguardo.
A Blaise non sfuggì il suo sguardo.
Quando mi tenne stretta in un lento, ma a debita distanza, mi guardò diritto negli occhi.
Poi guardò Draco, che ballava poco lontano con una ragazzina. Ma era distratto, me ne accorgevo dal suo sguardo perso nel vuoto.
Poi ci guardò. Io lo guardai, guardai Blaise. Blaise guardò me e poi lui.
E sorrise.
Sorrise di un sorriso previdente, profetico, che sapeva già quello che sarebbe successo.

Dopo il ballo con Blaise, Draco ci raggiunse e io strinsi entrambe le loro mani.
- Non so voi, ma a me fanno male i piedi, e mi sto annoiando…fuggiamo?-
Corsi fuori leggera, voltandomi indietro a guardarli.
Afferrai il mio mantello e come una gazzella corsi fuori, nella terrazza.
Mi sporsi dalla balaustra, mentre il vento di dicembre soffiava sul mio viso.
Avevo freddo. Ma sentii subito una presenza dietro di me.
Mi voltai e loro erano lì.
Loro, i miei amici, coloro che mi facevano sentire meno sola e amata per quello che ero.
- La solita pazza.-
- Voi mi avete seguita.-
- Per proteggerti.-
Sbuffai
- Quando finirete di trattarmi come una ragazzina che non sa badare a se stessa?-
- Mai.-risposero in coro , sorridendomi leggeri.
Capii che era vero.
Un ombra passò sul mio viso.
Avevo paura , paura che tutto sarebbe cambiato.
Stavo cambiando , io, i miei sentimenti verso uno di loro…la nostra amicizia avrebbe resistito?
- Che c’è Pansy?-
Blaise, preoccupato, mi strinse la mano, guardandomi negli occhi.
I suoi occhi , di uno splendido blu colbalto, riuscivano a leggermi dentro.
Luccicavano.
- E se tutto cambiasse?-
Draco sorrise, un sorriso vero.
- C’è qualcosa che non cambierà mai. Lo prometto.-
Blaise annuì
- Noi. Il nostro legame. Lo prometto anche io.-
Li guardai e in quel momento mi resi conto che non tutti i sogni si avverano.
Forse non sarei mai stata la figlia che mia madre voleva.
Ma non avevo paura.
- La nostra amicizia. Lo giuro.-

Spazio autrice:
Lo so. Non avrei dovuto. Ma l’idea mi è venuta.
Ho provato ad immaginare l’amicizia di Draco, Pansy e Blaise e ne è uscita questa.
Fa schifo, secondo me.
Ci sarà un altro capitolo e forse un terzo. Non lo so ancora.
Una recensione, giusto per dirmi che è orribile???Su su…
XOXO  a presto…





 

 



 



 

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Capitolo 2
*** You're my soul ***


 
You're my soul

 


I mesi passarono celeri , come il cambio delle stagioni.
Dopo il nostro quasi-bacio e la nostra promessa , Draco e io ci comportavamo da ottimi amici.
Ero tornata la Pansy maschiaccio ed era sparito l’imbarazzo. Ma notavo un attaccamento più profondo tra me e lui.
Draco e Blaise mi avevano iniziato alla nobile arte del Quidditch e giocavamo spesso.
Ero molto brava, me lo ripetevano spesso. Sfrecciavo libera, tenendomi saldamente alla scopa , insieme a loro due.
Poi un giorno, la lettera arrivò.
Di mio padre. Che mi informava che si stava risposando e che avrei passato le vacanze in Francia, per migliorare la mia educazione, come aveva fatto mia madre.
Corsi fuori dalla Sala Grande, sotto gli sguardi attoniti di Draco e Blaise , che mi seguirono subito.
Fuggii nel parco di Hogwarts, sotto quel porticato che dava sul lago nero.
Mi appoggiai al parapetto e cominciai a piangere.
Sentii subito le forti mani di Blaise cingermi le spalle e nascosi il volto sul suo petto, mentre Draco, con le sue dita lunghe e sottili mi accarezzava i capelli.
Erano questi momenti che mi davano la forza. Non mi sono mai mancati.
Draco prese la lettera, leggendola e sbarrando gli occhi.
Dopo quelle che mi sembrarono ore, finalmente smisi di piangere.
- Non potrà mai sostituire tua madre…-
- Lo so…ma ora ho paura che di mia madre non resti più nulla.-
- Certo. Di tua madre resti tu.-
Blaise, caro Blaise, riesci a vedere la bellezza dove non c’è.
- Non sono affatto come lei…sono un disastro per tutta la mia famiglia. Non bella , interessante, altruista e affascinante come lei…-
Nascosi il volto tra le mani mormorando
- Hanno ragione , sono un fallimento.-
- Non dirlo nemmeno per scherzo.-
La voce di Draco era ferma.
- Se tu sei un fallimento, io posso anche suicidarmi, Pansy…per mio padre non valgo niente.-
- E mia madre non fa altro che dire che non sono nemmeno lontanamente bello come lei…-
- Questa è una assurdità, Blaise, tu sei bellissimo.-
Ecco , avevo ripreso a sorridere.
E vidi i volti di Draco e Blaise risplendere, alla vista del mio sorriso.
Adoravo questa cosa di loro.
- A me la cosa che dispiace è che non puoi passare le vacanze con noi.-
Il tono di Draco era così depresso che gli risi in faccia
- Bhe non tutta l’estate. Farò in tempo a batterti ancora a scacchi magici, non preoccuparti…-

Gli ultimi mesi del quarto anno, praticamente li passammo sui libri.
Quanti ricordi ho sulle mie interrogazioni a Draco e Blaise, veri propri quiz all’ultimo minuto, seduti sui loro letti. Non avevo nemmeno più la forza di tornare nel mio dormitorio. Dormivo con loro.
La mattina mi risvegliavo con i capelli e i vestiti in disordine, abbracciata a uno dei due , la testa sui loro petti.
Grazie a Merlino mi risvegliavo prima di loro, e la cosa non era imbarazzante.
Correvo nel mio dormitorio, dove le mie compagne mi guardavano male, sapevano benissimo dove avevo passato la notte.
Ma non c’era nessuna malizia, non ancora.
E disgraziatamente gli esami arrivarono, portando con loro la fine dell’anno e l’inizio delle vacanze che avrei passato senza i miei migliori amici.
La leggera brezza sbuffante del treno soffiava , scompigliandomi tutti i capelli.
Blaise mi abbracciò fortissimo.
- Per favore, non tornare come una damina o una M.P.P.-
- Farò quello che posso…mi mancherai tantissimo…-
Lo strinsi ancora più forte , con quel vento che soffiava sui nostri corpi uniti.
Draco non era ancora arrivato. Ma lo vidi in quel momento.
Blaise, con uno sguardo molto malizioso ci lasciò soli, andando a parlare con Theo Nott.
- Allora parti.-
- Eh si.-
Abbassammo entrambi gli occhi. Poi Draco mi prese le mani.
- Mi raccomando. Cerca di non schiantare nessuno.-
- Non ci sono alberi a Parigi…e tu mi basti.-
Solo in quel momento mi resi conto dell’ambiguità di quelle parole.
Se ne rese conto anche lui, ma non reagì come mi ero aspettata.
- Abbiamo delle faccende in sospeso, io e te…quando torni ne parleremo.-
Era una promessa.
Mi accarezzò i capelli, la guancia. E il mio cuore perse un battito.
- Quindi devi tornare per forza.-
- Ovviamente…e tu aspettami. Non dimenticarti di me.-
- Pansy…-
Ci abbracciamo, per secoli , ore quando il fischio del treno riscosse il nostro torpore.
Gli baciai dolce una guancia e lui mi sorrise.
Un sorriso pieno di aspettative, di speranze.
Salii sul treno e sporsi le braccia dal finestrino. Blaise e Draco le presero subito.
- Pensatemi. Tornerò prima di quanto possiate immaginare…-
- Ci mancherai.-
Il treno cominciò a scorrere piano, ma Draco non mi lasciava la mano.
Il suo sguardo era quello serio, di quando desiderava ardentemente qualcosa.
- Ne parleremo, Pansy!-
Lasciò la mano solo quando il treno aveva preso troppa velocità per seguirlo.
E io ne ero certa, ne avremmo parlato.
Sarei tornata da loro. Non mi interessava quello che avrei fatto nel frattempo.
L’estate scorre veloce. E ora desideravo ardentemente il momento in cui sarei tornata e avrei sentito e risposto alle sue parole.

Due mesi e mezzo dopo.
10 Agosto

- Signorina, stiamo per arrivare.-
- La ringrazio.-
Mi sventolo con il ventaglio , cercando di detergere le gocce di sudore sulla fronte.
Settima raccomandazione: Le M.P.P non sudano, loro traspirano e in caso si sventolano debolmente con il ventaglio o con il fazzoletto.
Accarezzo la falda larga del cappello color crema con un nastro verde bosco, liscio una piega della gonna e controllo nello specchietto se sono in ordine.
Tutto questo, perché sono nervosa all’idea di rivedere i miei amici…uno in particolare.
“ Quando torni ne parleremo”
La forza con cui furono dette quelle parole non è mai stata sfumata dal ricordo e dagli avvenimenti.
Le tengo così impresse nella mente, che mi apparivano nei sogni, nella splendida camera assegnatami alla Scuola di Formazione Femminile di Madame Cloè.
Dove, più o meno, sono diventata una M.P.P. Almeno esteriormente.
Quanto basta per accontentare la mia famiglia.
Il treno finalmente si ferma e io apro la porta dello scompartimento per sporgermi dal finestrino.
Non li vedo.
Vedo mio padre, che parla con la sua nuova moglie, una M.P.P d’eccellenza.
La nuova Signora Parkinson non è così male. Bella, ma non troppo, elegante abbastanza da non sfigurare, non parla mai a sproposito e dice quello che dicono tutti.
Insomma, una statua in casa.
Non è una matrigna cattiva, mi ha dato dei suggerimenti , tutti abbastanza buoni e non entra nelle mie faccende.
Non così quelle *** delle mie cugine e zie.
Vedo che ci sono anche loro. Ho sentito le loro voci starnazzanti anche con gli sbuffi del treno…superano i suoi fischi.
Finalmente il treno si ferma e un cameriere mi aiuta a portare la valigia, con il mio aiuto.
Oddio, sono nervosa. Io non sono mai nervosa.
Mi appoggiò elegantemente alla scaletta per scendere, attenta a non inciampare.
Ho il visto nascosto dal cappello.
Sento tutta la mia famiglia ammutolire dallo stupore.
- è lei!-
- No, non ci credo.-
Finalmente scesa del tutto( che fatica, io con un balzo sarei stata giù) alzo lo sguardo, mostrando il mio migliore sorriso a trentadue denti finto.
- Padre, Madre. Che piacere vedervi!-
Allungo le braccia e mio padre mi stringe.
- Pansy!La mia piccola violetta!-
Mi sussurra all’orecchio
- Per un attimo mi è sembrato di rivedere tua madre…-
Non sa quanto mi fanno piacere le sue parole. Lo stringo più forte
- Mi sei mancato.-
La mia matrigna mormora qualcosa sul fatto che ora sono una donna altolocata e mi sorride fiduciosa.
In effetti, sono cambiata e non poco, in questi mesi.
Mi sono allungata, anche grazie ai tacchi da 5 che mi hanno costretta a mettere. Ore e ore di camminate con i libri sopra la testa , ho imparato a stare diritta e camminare come un manico di scopa.
Il mio corpo è diventato anche più affusolato, le gambe più lunghe…e sicuramente la mia nuova eleganza lo mette più in risalto.
Abiti di boutique francese, tubini, gonne al ginocchio, colori pastello e cappelli. Oltre che ventagli , gioielli, accessori vari.
I capelli mi sono molto cresciuti , lisci all’inizio e boccoli inanellati alla fine, arrivano a metà schiena.
E infine il trucco, leggero, ma che si veda. Ombretti tenui che risaltino lo scuro dei miei occhi , rossetto pesca e a volte lucidalabbra.
Insomma , sono un'altra persona.
Sto ancora salutando un infinità di parenti che non fanno che ripetere quanto sono cambiata in meglio, e quanto sono felici per me…le mie cugine soprattutto.
Ma in realtà cerco con lo sguardo loro.
Loro che mi hanno mandato mille lettere , raccontandomi ogni cosa della loro estate.
Loro che ho pensato e sognato. Mi sono mancati da morire.
E finalmente
-Zabini, eccoti!-
Faccio ancora finta di parlare di stupidaggini con una mia lontana parente e invece lo osservo, di nascosto.
Che cosa hai fatto a Blaise, estate?
È alto. Molto alto. Io sono una nana, con tutti i tacchi, in confronto a lui.
Il fisico prestante , di ore e ore di Quidditch in bella mostra.
é diventati un uomo, altro il ragazzino con cui dormivo senza malizia a Hogwarts. è di una bellezza conturbante. I capelli nerissimi, lunghi e lisci, mossi , che si porta dietro con la mano curatissima. Gli occhi blu cobalto, annoiati della discussione con mio padre. La sua pelle è lievemente scurita, gli da l’aria di un avventuriero o di un pirata. È vestito molto elegantemente, giacca blu e polo rossa sotto.
Il completo non nasconde le linee affusolate e virili del suo corpo e i muscoli soprattutto.
Dalla mia posizione non riesco a vedere Draco.
Ma è ora di salutarne almeno uno.
- Non vedo ancora Pansy…deve ancora scendere?-
Non nascondo una risatina e mio padre sorridendo dice
- Faticherai a riconoscerla…-
- Zabini, come al solito in ritardo…-
Eccomi qui. Con un gesto aggraziato mi avvicino a lui, sorridendo felice, finalmente.
La sua espressione diventa multipla. Stupore. Meraviglia. Incredulità.
- Pansy!-
Al diavolo le buone maniere.
Corro verso di lui, stritolandolo in un abbraccio mozzafiato.
Mi fa fare una giravolta , rimirandomi.
- Wow. Assolutamente wow.-
Mio padre orgoglioso dice
- Eh lo so. Non ci credevo nemmeno io.-
- Ma…ma…-
- Vedi di riprendere la parola, Blaise, mi devi raccontare ogni cosa.-
- Devo riprendermi. Mi avevi promesso che non saresti mai diventata una M.P.P. E ora ti mostri così…-
Il suo sguardo indugia un po’ troppo sulle mie curve. Un po’ troppo troppo.
Un leggero scappellotto , come una carezza lo fa riprendere
- Infatti non lo sono veramente.-sussurro all’orecchio.- è tutta una finta per loro…-
Il mio ghigno lo fa ridere.
- Scusate il ritardo.-
Voce strascicata e annoiata. Ho pure visto un baluginare di capelli biondissimi, e non ho dubbi.
- Malfoy finalmente…-
- Lo so, lo so…-
Mi giro , facendo attenzione a non essere vista. E ora sono io che resto a bocca aperta.
Draco è bellissimo. È alto quasi quanto Blaise. La pelle chiarissima e i capelli di un biondo fuso lo rendono quasi divino.
Il fisico atletico, magro ma atletico, scattante.
Ma la parte più bella sono gli occhi. Grigi, con vene azzurrine, ora annoiati.
La postura elegante e il ghigno.
Ora lo vedo, il ghigno di Draco.
Ha ben poco in comune, questo ghigno, con il ragazzino di un anno fa. Ma molto con quello che mi disse quelle parole
“ Ne riparleremo…”
Il suo sguardo guizzante cerca qualcuno…
- Draco…-
La mia voce è un sussurro.
Finalmente gira lo sguardo.
Eccomi qui, davanti a lui.
La sua espressione diventa indecifrabile. Ha un intensità che mi fa quasi male.
Il suo sguardo vola sul mio corpo, sulle mie gambe e soprattutto sulle mie labbra.
Gli tendo le braccia e colma subito la nostra distanza abbracciandomi.
Mi appendo alla sua schiena , inspirando il suo profumo.
Il suo splendido profumo di muschio e menta fusi, che tanto mi piaceva sentire.
Ora mi fa letteralmente impazzire. È come se fosse più virile.
Quanto può fare una lontananza.
Sussurra al mio orecchio, lasciandomi andare dolcemente
- Mi sei mancata.-
Potrebbe essere una frase di circostanza, ma so che non è così.
Draco non esprime quasi mai i suoi sentimenti, e quando lo fa, fa in modo che siano veri.
Gli bacio lieve una guancia , e rispondo
- Ora sono qui.-
Mi stringe forte le mani con ancora lo sguardo pieno di promesse con cui mi ha lasciata andare.
Blaise si avvicina , ghignando
- Visto com’è cambiata?-
Draco osserva di nuovo il mio corpo e faccio una giravolta disinvolta
- Si…da rimanere shockati.-
- Ti ho shockato?-scherzo, ridendo
- Molto. Che fine ha fatto la ragazzina che saliva sugli alberi?-
- Tu vedi alberi? Posso appendermi ad un palo se vuoi, ma non sarebbe la stessa cosa.-
Solo in un secondo momento capisco quello che ho detto. Io e un palo.
Draco ghigna, e mi sussurra
- Mi piacerebbe molto.- il suo ghigno sexy mi fa trattenere il respiro
- Ma smettila!-
Lo scosto ancora scherzando. E mi avvio per tornare a casa, con loro che mi tengono la mano, al cenno di mio padre.

Blaise era ospite da Draco, da tutta l’estate, mi avevano detto.
Quando chiesi che cosa avevano fatto, Blaise ghignò e Draco gli diede una pacca sulla spalla.
Un tempo l’avrebbe data anche a me.
- Diciamo che abbiamo fatto molte conquiste , quest’estate…-
Quel noi mi fece rabbrividire, ma cercai di non darlo a vedere.
Che Draco fosse molto ammirato dalla popolazione femminile, era palese. Era bellissimo e quel ghigno sexy era da sciogliere le gambe.
Mi sarei sciolta anche io, se non lo avessi conosciuto da tanto tempo prima.
Era da stupida pensare che mi avesse aspettata, per quella nostra chiacchierata…
- Naturalmente io ne ho approfittato di più quest’estate, però.-
Blaise. Amico mio, con una sola parola mi restituisce il buonumore.
- Lui aveva la testa da un'altra parte…-
Draco abbassa lo sguardo e io non indago. È troppo pensare che la avesse con me?
Notando il nostro imbarazzo, Blaise la smette.
- E tu, Miss Pansy? Non dirci che siamo stati i soli a notare il cambiamento…-
- Siete i soli che non ne hanno approfittato, comunque…-
Mi guardano allibiti e Draco anche furente
- Pansy!-
Smetto di ghignare e rido
- Scherzo!!!-
I loro visi si rasserenano, ma per poco.
E comincia l’inseguimento.
- Vieni qui, maledetta Serpe mascherata da Miss!!!!-
Comincio a correre, e li semino subito. Mi inoltro nel bosco e li perdo di vista quasi subito.
Ma sento le loro voci
- Vuoi giocare a nascondino, eh?-
La mia risata è affermativa.

Scosto la vegetazione rigogliosa del parco della villa nel Wiltshire, facendomi largo.
È troppo alta, non li vedo più.
Un rumore mi fa voltare ma continuo a camminare con il fiatone per la corsa.
Bum, mi scontro con qualcuno e cado a terra.
Inutile dire chi è. Draco.
- Ma la tua è un abitudine!Vuoi stendermi ogni volta che puoi!-
- Sei tu che sbuchi all’improvviso, scemo!-
Cerco di alzarmi , ma lui mi butta a terra di nuovo, bloccandomi i polsi e piantandosi sopra di me, fermando con le sue gambe possenti il mio bacino.
Non posso muovermi.
- Maschio dominatore come sempre…-
- Sei una selvaggia , quando imparerai le buone maniere??-
- Non mi sembra che tu le conosci. Non ci si comporta così con una signora.-faccio, cominciando a picchiarlo sul petto.
- Tu non sei una signora.-soffia, un po’ troppo vicino al mio orecchio. Il suo respiro sulla mia guancia.
Sospiro piano, ma disgraziatamente sollevo il seno, che si scontra con i suoi pettorali.
Lo sento sospirare anche lui e capisco che il momento è giunto.
Il bacio tanto agognato, tanto sognato, sta per arrivare. E non intendo fermarlo.
Allenta di poco la pressione sui polsi. Le sue mani agili si posano sui fianchi e trattengo il respiro.
Guarda le mie labbra carnose e mi sento sciogliere.
- Mi sei mancata tanto.-dice, intensamente .
- Ora sono qui.- rispondo di nuovo, posando le mani sulle sue guance. Scottano.
Ci stiamo perdendo nei nostri occhi . Ora vedo distintamente le sottili vene azzurrine, del cielo sgombro da nuvole.
- Finisci il discorso, Draco.-
Baciami. Tante parole che equivalgono ad un solo gesto.
Avvicina piano le sue labbra alle mie. Chiudo gli occhi, aprendole per accogliere il contatto.
Posso sentire il suo respiro …
- Che cosa state facendo?-

Blaise, con il suo ghigno per niente imbarazzato. Come se non avesse interrotto nulla.
Draco si rialza, tenendomi la mano e trascinandomi sopra con se.
- Nulla. Draco mi ha trovata…-
Si, mi hai trovata.
E gli stavo dando anche un premio, se tu non ci avessi interrotti.
Mentre andiamo via, Draco mi sussurra, accarezzandomi la mano
- Concluderemo il discorso, Pansy. È una promessa.-

- Miss Pansy, la vuole suo padre.-
- Ditegli che arrivo subito.-
Poso il libro sul copriletto, tirandomi a sedere.
Chissà cosa vuole mio padre.
Il suo studio è al terzo piano, proprio sopra la mia stanza.
Lo trovo seduto alla sua poltrona, che fuma il suo sigaro.
- Pansy accomodati.-
- Vuoi parlarmi?-
- Si.-
Mi siedo davanti a lui, le mani in grembo.
- Pansy…tu hai quasi 15 anni. Stai diventando una donna…-
Sospira, e capisco che per lui è difficile.
- Non dovrei dirti io questo. Avrebbe dovuto tua madre , o la tua matrigna, o le tue zie.-
- Preferisco te, papà.-
Il ritratto di mia madre non è per nulla offuscato sulla parete. Risplende il suo incarnato, i suoi profondi occhi scuri.
Mi trovo a pensare se adesso, sarebbe fiera di me.
È tutto quello che ho sempre voluto. Che qualcosa di lei rimanesse in me, perché non fosse del tutto dimenticata.
Ora rivedo la sua somiglianza , i suoi tratti nei miei.
Anche papà guarda il dipinto, e il suo sguardo diventa intenso, appassionato.
- Lei mi manca. Mi mancherà sempre…e anche a te.-
È vero. Lei mi manca.
Sento la sua assenza. Non mi turba questo e mi spaventa.
- Cominci ad assomigliarle davvero tanto, Pansy. I tuoi tratti si stanno plasmando sui suoi.-
Quante volte ho desiderato queste parole.
- Comunque ti ho chiamata per chiederti cosa c’è tra te e il giovane Malfoy.-
Apro la bocca, faccio per parlare. Ma le parole si fermano in gola.
So che il mio sarà un matrimonio combinato. E di solito non si dovrebbe parlare ad un padre di certe cose.
Rammento i nostri due-quasi-baci.
- Siamo amici, papà.-
Tamburella sul legno della scrivania.
- Suo padre è convinto che tu gli piaccia. E la cosa sembra piacergli molto.-
Lucius Malfoy, il padre di Draco. Per me è un ombra.
Nemmeno io e Draco sappiamo cosa siamo. Non ci siamo nemmeno baciati.
E ora altra gente desidera qualcosa che noi non abbiamo nemmeno cominciato.
Papà continua
- Malfoy ti ha fatto capire qualcosa a proposito?-
Il tuo respiro sulla mia bocca. La tua carezza sulla mia guancia. L’intensità del tuo sguardo e la tua gelosia.
- No, mai.-
- Sicura?-
- Si.-
Appaio più ferma di quanto in realtà sia.
- Pansy… non dovrei chiederti queste cose. Magari è troppo presto. Ma tieni presente che i matrimoni combinati non sono spesso piacevoli.-
Sospira ancora .
- Non è stato così per me e tua madre. Ci amavamo molto. E il nostro è stato un matrimonio felice.-
- Se tu potessi provare qualcosa del genere per Draco, sarebbe una bella cosa.-
Mi sta dando la sua benedizione?
- Papà.-
- Dimmi, cara.-
- Lucius Malfoy esattamente cosa ti ha detto?-
- Mi ha detto che sei deliziosa. Una perfetta Miss Purosangue.-
Lo sapevo.
Vorrei ridere, ma aspetto di essere uscita.
- Grazie papà. Ora vado.-
- Vai, cara…arrivederci e salutami i tuoi amici.-
- Ciao…-
Se ho decifrato bene i messaggi sotterranei, Lucius vuole che sia la moglie di Draco.
E mio padre non vuole proprio obbligarmi ad un matrimonio combinato, perciò mi invita ad innamorarmi di Draco, così sarà meno peggio.
Quando sono nel corridoio, ripenso al quadro di mia madre.
È stata felice. Era innamorata. Sapeva bene cosa voleva dalla sua vita.
Sapeva bene chi era.
E io non ancora. Ho bisogno di più tempo. Lasciatemi ancora un po’ della mia libertà.

Lascio che il vento leggero scompigli i miei capelli, tenuti da un cerchietto con un fiorellino verde .
Leggo sotto il gazebo , tenendo diritta sulle gambe la gonna del tubino che si alza con il vento che soffia.
E delle mani si posano sui miei occhi , impedendomi di guardare.
Non mi serve , ora. Mi basta ascoltare il profumo di muschio e menta che tanto adoro.
E gustare la sensazione di freschezza delle dita sottili che accarezzano la mia guancia.
Chiudo gli occhi, è paradisiaco.
- Draco…-
Uso il mio tono più dolce, inarcando il collo e permettendogli di posare un dolce bacio sulla mia guancia.
- Pansy…mio padre deve parlare con il tuo e ho pensato bene di venire a salutarti.-
Apro di botto gli occhi.
Lucius. Innamoramento.Matrimonio.
Draco si siede accanto a me , e finalmente lo guardo e gli sorrido.
- E Blaise?-
- è con la sua nuova fiamma, Celine…-dice, stringendo subito le mie mani, posate sul grembo.
- Bene.-dico, abbassando gli occhi. Le mie mani sono molto interessanti.
Quando alzo gli occhi, mi cadono sulla finestra. Lo studio di mio padre da direttamente sul gazebo in cui ci troviamo.
E vedo lui e Lucius guardarci soddisfatti dal vetro.
No, non ci penso proprio.
Mi scosto da lui e con lo sguardo lo indirizzo verso la finestra.
Capisce e quando lo trascino via non fa resistenza.

Gli lascio la mano e comincio a correre. Non voglio che il mio primo bacio sia in diretta.
Mi insegue subito nel bosco e lo conduco al posto dove fummo interrotti da Blaise.
La radura è splendida.
Proprio al centro mi fermo , con il fiatone e mi volto.
So che in questo momento i raggi di sole mi stanno illuminando.
È fermo poco lontano da me e lo sento sorridere.
Poi mi guarda ed è come se mi vedesse per la prima volta.
Si avvicina a me piano, il rumore dei suoi passi sull’erbetta tenera, schiacciandola.
Mi stringe subito i fianchi, incollandoli ai suoi.
Poso i palmi delle mani sul suo petto.
Adesso nessuno ci interromperà, me lo sento. Siamo io e lui , che stiamo concludendo il discorso.
E cominciando qualcosa di nuovo.
Una sua mano si insinua tra i miei capelli , trattenendo la nuca e schiudo le labbra, pronta.
Si avvicina di più, sempre di più, fino a sfiorarle piano, timidamente con le sue.
Sospiriamo e allaccio le braccia al suo collo.
Si allontana un attimo per guardarmi negli occhi, e capire cosa voglio.
Ma lo sa già.
Attacca di nuovo le mie labbra, con più vigore.
Le schiudo subito e la sua lingua entra , mentre le sue labbra succhiano interminabilmente le mie e quella lingua affonda con mille giravolte, cercando la mia.
Non so se mi piace. È umido, languido. Draco è troppo irruente.
Provo a rispondere, e quando sente la mia lingua incontrare la sua, si calma.
Prende il mio volto tra le mani, mentre le nostre lingue giocano e le sue labbra affondano di più nelle mie.
Si, comincia a diventare piacevole.
Dopo non so quanto tempo ci stacchiamo, ansanti, il respiro irregolare.
Sono rossa in viso e anche un po’ imbarazzata, ma lui stringe di nuovo le mie mani e mi guarda sorridendo.
- Com’è stato?-domando
- Mmmm…bello…coinvolgente.-
- Bhe si.-
- All’inizio non capivo perché non rispondevi…-
- Certo, tu mi hai praticamente aggredita…pensavo che mi avresti morsa…-
- Le tue labbra sanno di fragola…e io adoro la fragola…-
Altro bacio morbido, e stavolta prendo io l’iniziativa.
Lo bacio prima dolce, leccando piano le sue labbra e insinuando la lingua dentro.
Trovo subito la sua, che serpentina affonda e si ritira, costringendomi ad aumentare il contatto premendo le mie labbra sulle sue.
È bravo, non c’è che dire…
Un po’ troppo.
E il campanello d’allarme suona nella mia testa.
Quando mi stacco lo guardo negli occhi
- Non è il tuo primo bacio, vero?-
- Si, è il primo.-
- Ci sai fare, comunque.-
- Bhe, grazie…ma credo sia perché mi sono esercitato molto nei sogni…-

Continuammo in quel modo per alcuni giorni. Blaise ci lasciava soli e noi, a ridosso di alberi , o nascosti dalla vegetazione ci baciavamo.
I nostri baci, da timidi e impacciati com’erano, prendevano sempre più consistenza.
Draco poi aveva scoperto che il mio punto debole era il collo e insisteva molto lì, succhiandone la pelle o lambendola con la lingua.
Tutto questo nascosti dalla fitta vegetazione.
Era difficile, almeno per me, far finta di niente quando c’era anche Blaise.
Qualcosa dello scorso anno ci aveva abbandonato.
La mia purezza , il nostro non imbarazzarci era sparito. Se Blaise mi toccava , sentivo Draco infiammarsi.
Lo stesso Draco si tratteneva a stento dal toccarmi, quando c’era lui.
Blaise dava segno di aver intuito quello che stava succedendo tra noi. Ma a linee generali, come se non sapesse bene di cosa si trattava.
E un giorno, inevitabilmente accadde.
- Che ne dite di un bagno nel lago?-
Io e Draco facemmo una faccia assurda. Sarebbe stato imbarazzante?
- Oh, su , non dite che vi vergognate…-continuò Blaise con il suo sorriso impertinente.
Ci guardammo e annuimmo.
Quel che sarà , sarà , pensai io mentre prendevo il costume da bagno a bikini e Draco e Blaise facevano apparire i propri.
Mi avrebbero vista mezza nuda. E non potevo far finta che il mio corpo era ancora così acerbo.
Il seno mi era cresciuto ancora, cosa che Draco aveva notato.
Ma facendo finta di nulla, presi un vestitino leggero da mettere sopra il bikini rosso con poi bianchi, e corsi da loro giù.

- Dai, Pansy, giuro che non ti prenderemo in giro.-
- Chiudete quelle bocca, maniaci…-
Mi stavo cambiando dietro un albero, lo sguardo furente.
Ma guarda un po’.
Ero molto curiosa di vederli in costume anche loro.
Finalmente ero pronta , avevo aggiustato il bikini , legato molto stretto.
Feci un bel respiro e uscii dal mio nascondiglio.
La faccia di Draco e Blaise era memorabile. Non la scorderò mai.
Blaise non riusciva a chiudere la bocca e Draco osservava rapito il mio bacino piatto, le gambe snelle e il seno che quello striminzito bikini metteva in risalto.
La mia pelle era bianchissima e lucente, liscia al tatto, come aveva potuto sicuramente notare.
- Pansy, sei…-
Draco si accorse dello sguardo di Blaise e gli diede una gomitata.
Io risi e mi avvicinai di più alla sponda.
1, 2, 3, un bel tuffo.
Sguazzai nell’acqua per un po’, e dopo mi raggiunsero.
Cominciammo subito a giocare, ci schizzavamo e presi a nuotare, seguita subito da loro.
Riuscii ad arrivare all’altra sponda, e due braccia possenti, che conoscevo molto bene, mi fermarono proprio lì.
Mi voltarono di botto e vidi i magnetici occhi grigi di Draco perforarmi.
No, non posso resistere. E non voglio.
Passai subito le braccia, sulle sue spalle , tenendomi stretta a lui. Le sue mani corsero al mio bacino.
Ecco, quella sensazione di vuoto allo stomaco , come mille farfalle svolazzanti.
Schiudo le labbra un attimo di prima del suo bacio, languido, focoso.
Mi spinge verso il bordo , incollando i nostri corpi e toccandomi con desiderio crescente.
Apro un secondo gli occhi e vedo Blaise ridacchiare compiaciuto.
- Finalmente vi siete decisi! Non ci speravo più!-
Ci voltammo e sorridemmo.
3 settimane dopo
31 Agosto

Sedevo sotto la mia radura, dove avevo fatto mettere un dondolo , per leggere.
La luce del sole sbiadiva filtrava dalle foglie ombrose.
E due ombre si allungarono sull’erba che divenne verde scuro.
Alzai subito lo sguardo, per osservare i miei migliori amici.
Perché quello erano. I miei compagni, quelli che mi facevano sentire meno sola.
E uno di loro qualcosa in più.
Non lo dicevo, era presto, ma stava crescendo qualcosa dentro di me , come l’erba su cui si adagiava la rugiada.
Si sedettero accanto a me. Draco mi prese la mano, intrecciandola alla sua.
Blaise posò il capo sulla mia spalla.
Stemmo in quel modo per ore.     Qualcosa si calmò dentro di me. Non occorrevano parole.
Il sole cominciava a tramontare.
Questa sensazione di immobile eternità che calmava i furori , con l’ombra malinconica della sera che avanza.
Draco mi baciò la guancia e sentii Blaise sospirare.
Si, forse non saremmo stati mai più come prima. Non ci sarebbe più stata quell’ambiguità comunista tra di noi. Le differenze erano maturate.
Ma in quel momento mi resi conto che non importava. Che ci saremmo completati a vicenda, senza rancori , gelosie, senza territori.
- Domani torniamo a scuola.-
- Già.-
- Vi ricordate cosa ci eravamo promessi alla fine dell’anno scorso?-
Annuirono sincroni.
- Pensate che riusciremo a mantenere la promessa?-
Mi guardarono.
Draco mosse il capo
- Io penso di si.-
Guardammo Blaise. Sarebbe riuscito ad accettare il rapporto diverso mio e di Draco?
Sorrise. Un sorriso sincero.
Un sorriso d’anima.
Dissi.
- Noi ci siamo incontrati. Era destino secondo me. Mia madre diceva sempre che a volte si incontrano persone importantissime nella nostra vita, che in un modo o nell’altro, restano sempre.-
- Li chiamava gli incontri delle anime…io penso che anche a noi sia successo.-
Strinsi le loro mani.
- Voi siete le mie anime.-
Non ebbi bisogno di risposte. Ma loro si alzarono e mi tesero la mano.
Le presi e mi tirai su, incamminandomi con loro affianco per il sentiero, mentre le nostre ombre si allungarono sull’erba mossa dal vento.
Nella mia vita , ho sempre sognato. Ho sognato che qualcuno mi scegliesse e mi amasse per quella che sono.
La mia amicizia con Draco e Blaise durò quasi per sempre. Per tutto il corso delle nostre vite.
Abbiamo superato la guerra, l’ignominia dell’intero mondo magico.
Ma insieme, come era giusto che fosse, siamo qui, ora a compiere il nostro destino.
Anche ora, mentre aggiusto il mio velo da sposa, e guardo il ritratto di mia madre che mi sorride.
- Credo di aver fatto tutto quello che tu volevi da me. Sono cresciuta, sono diventata la donna che hai sempre sognato che fossi. Sono amata come tu eri amata da papà. E adesso…-
Sorrido
- Adesso so chi sono. E amo me stessa. Questo è quel che conta.-
So che Draco e Blaise sarannò lì ad aspettarmi, come sempre. Il mio migliore amico e il mio unico , grande amore.
Stringerò forte le loro mani.
Io e Draco concludemmo un discorso tanti anni fa.
Ma adesso, sono pronta ad aprirne uno nuovo con lui. Che non finirà mai, perché ci siamo scelti, tanti anni fa.
È la mia anima. E io sono la sua.

Spazio autrice:
Anche questa finita. Bhe magari la trovate sdolcinata e poco bastarda per essere una fiction su delle Serpi.
Ma a me piace. è l'idea che ho della vera 'amicizia e dell'amore.
Anime che si scelgono e decidono di percorrere il cammino della vita insieme.
Magari è stupida, troppo ideale. Vorrei tante recensioni. Non è stato semplice scriverla.
Arrivederci e buona Pasqua, se non ci sentiamo.
Chicca Malfoy: Grazie! Anche io adoro Draco e Pansy. Sono così perfetti insieme. Si, anche io li vedo così, ma forse sono poco bastardi qui, per essere delle Serpi!Cmq scrivi che ne pensi! Baci...




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