FullMetal Alchemist - The Beginning

di Darklight92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ripetizioni di Matematica, compito di Meccanica ***
Capitolo 2: *** Cap 2 ***
Capitolo 3: *** Alchimista di Fuoco dal Cuore di Ghiaccio(?) ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4* ***
Capitolo 5: *** Punizioni -Prima Parte ***
Capitolo 6: *** Punizioni (Parte II) ***
Capitolo 7: *** Fears ***
Capitolo 8: *** Gelosie. ***
Capitolo 9: *** Il bALLO. ***
Capitolo 10: *** Epilogo: An Happy End. ***



Capitolo 1
*** Ripetizioni di Matematica, compito di Meccanica ***


NOTA INIZIALE:
Lo so, il titolo è davvero uno schifo... Ma l'alternativa era "La strana storia del nano rosso" >_> che poi non c'entrerebbe neanche nulla con la fic...
Buona lettura!
Introduzione e/o presentazione della storia:
Universo Alternativo, i personaggi di FMA a... scuola!
La Alchemist High School è la più celebre ed esclusiva scuola di Amestris, con una retta di circa 5000 cents*, e ogni anno
ci sono 5 borse di studio. Ma nelle scuole ultra private ci sono sempre delle bande rivali, che non mancano a creare
disordini. E nella ALchemist High School, a sfidarsi, ci sono la A-Band, capeggiata da due geni che ancor prima
di finire gli studi hanno ricevuto il titolo di Alchimisti di stato, Edward Elric e Roy Mustang, e la G-Band, capeggiata
da le nemiche numero uno di Edward e Roy: Winry Rockbell e Riza Hawkeye.
Ciò che unisce Roy a Riza è una sfida mai detta, lui, bello della scuola, non sopporta che una ragazza così carina non lo
ami, lei, fredda e distaccata, soffoca ogni sorta di sentimento.
Ciò che unisce Ed a Win è un'antipatia reciproca non si sa scaturita da cosa.
E poi ci sono Maria, Martel, Alphonse, Havoc, Hughes e i componenti delle Band... Il tutto diretto dal preside King Brandley!
Curiosi? *___* Laggete!
Nota! I personaggi di questa ff sono di Hiromu Arakawa, questa ff è scritta senza alcun scopo di lucro.
Capitolo 1:
Ripetizioni di Matematica, compito di Meccanica.
-Non è possibile... Quei quattro stanno ancora litigando per chi ha la media migliore?-
-No... Adesso stanno litigando per chi ha il corridore più veloce nella banda-
-Sono davvero... Infantili.-
Tipica conversazione di Hughes, Havoc, Alphonse, Martel e Rose.
Poco più in la...
-Ti ho detto che sono più veloce io!-
-No, no e no ti ho detto che è più veloce Martel!-
-E'... Una donna! Non può essere più veloce di me!-
-E Tu sei basso! Hai le gambe troppo corte!-
-CHE SAREBBE IL PIDOCCHIO MICROSCOPICO?-
-Non ho detto questo... ho detto che sei basso!-
-RACCHIA-
-FAGIOLINO-
-HAI PASSATO OGNI LIMITE... SEI UN'ISTERICA, CON QUEL CARATTERE NON TROVERAI MAI UN FIDANZATO!-
-E TU SEI UN INSENSIBILE... SE NON CRESCI NON TROVERAI MAI UNA FIDANZATA!-
-Ma davvero? Ma se fanno la fila per stare con me!-
-Voglio proprio vederla questa fila!-
Riza scosse la testa sconsolata.
Ma come andava a quei due di urlare di prima mattina?
Finiva sempre così: Si incontravano, si stuzzicavano, Ed dava della racchia a Win, Win gli dava del fagiolino... strano che
non si fossero ancora picchiati...
-Megera, befana zitella! Ecco cosa sei!-
La pazienza di Win era veramente molto, molto esigua.
Ed era finita.
Tiro a Ed un colpo di chiave inglese sulla testa, da fargli venire un bernoccolo enorme.
-Pazza!-
-Dovresti ringraziarmi invece... ora sei più alto!-
-Vieni qui che ti uccido!-
E iniziarono a correre, Win scappava, Ed la inseguiva... per ucciderla.
Riza tirò un sospiro, raccogliendo i libri di Winry.
-Aspetta Riza!-
-Mustang. Per te Hawkeye.-
-Ma come siamo formali su... diamoci del tu e chiamiamoci per nome!- Rispose Roy, sfoderando uno dei sorrisi che avrebbe
fatto sciogliere chiunque.
-Vorrei farti notare che del tu già ce lo diamo... E poi non vedo perchè dovremmo chiamarci per nome. Con permesso.- Rispose
pacata la ragazza.
-A-aspetta!-
-Si?-
Sorrise di nuovo, sicuro di farla sciogliere.
-Mi stai dicendo davvero che io, Roy Mustang, non ti piaccio neanche un po'? Davvero?- Domandò scompigliandosi i capelli
e appoggiandosi all'albero dietro di lui.
-Esattamente.- Fu la risposta impassibile di Riza, mentre si girava di schiena e se ne andava.
Roy rimase sconvolto.
-Esattamente? Un figo come me ci prova e lei risponde Esattamente?-
Sempre Hughes, Havoc, Al, Rose e Martel
-E Come ogni mattina Mustang ci prova con Riza... e rimane con un pugno di mosche!- Effermò Martel, concludendo con una
risata.
-Martel andiamo o faremo tardi a lezione!- Esclamò Rose, preoccupata.
-Uffa Thomas quanto sei noiosa e perfettina...- Le fece il verso Havoc.
Gli occhi di Rose si riempirono di lacrime.
-M-ma i-i-io...-
Martel si avvicinò alla ragazza e le diede una pacca sulle spalle.
-Non preoccuparti Rose, è lui che è uno scansafatiche...-
-Cosa?-
-Hai capito bene... Tanti cari saluti idioti!-
Così dicendo si prese Rose che piangeva su una spalla e si avviò correndo nell'aula.
-Secondo me quelle G-Band sono tutte pazze...- Mormorò Havoc, perplesso.
Hughes e Al annuirono con la testa.

-Vieni qui brutta bastarda, che ti rendo il favore!-
-Ahah... vedi che sei davvero lento? Non riesci a superare me figurati Martel!-
Winry se la rideva come una matta, sfottendo Edward.
Poi guradò il suo orologio da polso e si arresto di colpo, facendo sbattere il ragazzo contro la sua schiena, che per
rimbalzo cadde a terra.
-Ahio... CRETINA!-
-Sono le 9.00 capisci?! La lezione è bella che iniziataaaa!- Urlò quella, senza minimamente ascoltare il ragazzo.
-E chissenefrega... capirai avremo perso un pezzo della noiosissima lezione di storia!-
-Sei un'idiota! Oggi Brandley fa il controllo delle classi!-
-Che cosa?-
E i due scattarono verso la loro aula.

-Ragazzi vi riconsegno i compiti dell'ultima volta... dal voto più alto al più basso:
Hawkeye.-
Riza si alzò, mentre Flaman le bisbigliava un "secchiona secchiona".
Molto tranquillamente la ragazza gli rifilò una gomitata in faccia.
Intanto Roy stava tranquillamente a lucidarsi il suo orologio d'argento.
Il professore gli appiccico il compito sulla faccia.
-Mustang. Complimenti, sei riuscito a battere la tua media di 3.-
Roy guardò scocciato il foglio: come era possibile che avesse preso un voto più alto? Non avevan aperto libro.
-Infatti hai preso 1!-
Sghignazzamente da parte di Riza, Martel, Rose e Maria Ross.
-Voi che avete da ridere?- Abbaiò il futuro colonnello Mustang.[Uno che prende 1 in matematica diventa colonnello? >_>NdA]
-Direi che possiamo... Mr 1!- Rispose una sghignazzante Martel.
Effettivamente Riza aveva preso un bel 10, Rose un 7, Maria e Martel 6.
-Almeno noi la sufficenza l'abbiamo.- Concluse la bionda.
Riza si sedette composta al suo banco, prendendo il libro e ripassando.
-Mustang... io non so proprio cosa fare con te! La tua media traballa... Fra il 2 e il 3!- Scosse la testa sconsolato il prof
Roy sorrise (gridolini da parte di tutte le ragazze della classe eccezion fatta per Martel, Rose, Maria, Olivia e Riza).
-Bhe, è già qualcosa!-
Questa volta a sghignazzare furono Havoc, Flaman e Brosh.
Il professore si mise una mano sugli occhi.
In quel momento entrò il preside Brandley con un bel "Ahahah!"
-Cos'è quest'aria tesa?- Domandò il preside.
Il professore spiegò la situazione sconsolato.
-E va bene, e va bene!- Eclamò infine, dopo due minuti di silenzio [Per il cervello defunto di Roy NdMartel] Bradley
-Elizabeth Hawkeye!- Annunciò.
Riza alzò sorpresa il naso dal suo libro.
-Si?-
Il preside fece uno dei suoi sorrisi.
-Da oggi pomeriggio fino a quando non te lo dirò io farai studiare questa capra di Mustang ^__^-
-CHE COSAAAA?- Esclamò Riza sconvolta.
-Davvero preside?- Gli occhi di Roy si illuminarono.
Le altre ragazze rimasero sotto chock.
-Mi oppongo preside Non può farmi questo!- Esclamò sconvolta Riza.
-Preside... io... Grazie!- Urlò Roy saltellando.
-Oh cielo... povera Riza quello si è fatto troppe canne...- Commentò Martel.
Classe di Ed, Al e Win, nello stesso momento...
-Elric, Rockbell, siete nuovamente in ritardo!-
-Mi scusi professore, ma questo/a qui...- Esclamarono i due all'unisolo.
Il professore sospirò, mentre Winry si andava a sedere vicino a Paninya e Kate*, ed Ed vicino ad Alphonse.
-Paninya dopo abbiamo la lezione di meccanica- Sussurrò Win con gli occhi che le brillavano.
-No Win, scordatelo, non mi facciò smontare di nuovo da te- Le rispose Pan.
La lezione passò molto lentamente, e finalmente, suonò la campanella.
Win cercò velocemente di prendere tutti i libri per correre nell'aula di meccanica, ma nella fretta le caddero tutti.
-Che imbranata... tzé- Esclamò Edward, passandole accanto e dando un calcio ad un libro.
Per vendetta Winry cli afferrò la gamba e lo fece cadere a faccia avanti.
-Ops... Scusami... piccoletto...- Fece con falsità.
Ed infuriato le inveì contro: -Piccoletto a chi? Vuoi davvero che ti picchio?!-
-Oh no, per pietà FullLITTLE Alchemist!- Si finse terrorizzata Winry, correndo sotto un banco.
Edward si infuriò ancora di più e battè le mani, trasmutando il banco e una gabbia.
Nel cercare di correre via Winscivolò su un foglio, ed Ed le si avvicinò sghignazzante...
Ma non si accorse della sedia che stava in mezzo, così cadde nuovamente a faccia avanti U_U.
_Ahio...- Disse massaggiandosi all'altezza del naso e delle labbra.
Win era rimasta pietrificata.
Inizialmente Ed non capì perchè, poi il suo cervellino capì cosa aveva shockato la sua nemica.
Lui le era caduto sopra, e aveva il braccio metallico che le sfiorava il collo, mentre con l'altro si massaggiava il labbro
sanguinante, e le sue gambe erano intrecciate a quelle di Winry.
E Winry portava la gonna.
-AAAAAHHHHHHHHHHHHH DIMMI CHE NON E' VERO!- Esclamò lui, non alzandosi però [E' troppo stupido per urlare ed alzarsi nello
stesso momento XD]
-QUESTO DOVREI DIRLO IO! SEI TU CHE MI TI SEI BUTTATO ADDOSSO E... HAI... TU... MI...- Gli urlò Winry.
Per concludere in bellezza entrarono Kate e Al.
Sia Kate che Al rimasero così --> O.O
Ed si alzò di scatto continuando a tenersi il labbro, mentre Win provava ad alzarsi, ma non ci riusciva.
-CHE SUCCEDE QUIIIIII!? FRATELLONE CHE FAI?- Strillò Al.
-IO?! Io non ho fatto proprio nulla!-
-Ma davvero? A me non sembra proprio...- Rispose secca Kate, avvicinandosi all'amica.
-Kate... mi fa male la caviglia...- Sussurrò Winry.
-Ragazzi che succede? Ohohoh- Disse il preside, passando di li per caso.
-Signor preside?-
Oh Ed vedo che hai una ferita al labbro... e lei signorina Rockbell, cosa ha fatto alla caviglia? Male male... Su voi due
in infermeria!- Disse sorridendo.
-Io... non riesco a camminare...- Mormorò Win.
-Male Male... Acciaio, insomma, sii cavaliere e sorreggi la tua compagna!-
-COSA? Perchè io?-
-Acciaio...-
Ed di malavoglia prese Win per un braccio.
-Ahia, mi fai male!-
-Bene io vi saluto... Cook e Elric minore, andate in classe su!-
Così i cinque si divisero, Ed che "portava" Win in infermeria, ed Al e Kate che perplessi sempre più andavano in aula, uno
a destra e l'altra a sinistra.
In infermeria l'infermiera fasciò Win, poi iniziò a tamponare il labbro di Ed, che urlò di dolore.
-Ahah, ma che razza di uomo sei Elric? Urlare così per un po' di disinfettante...- Iniziò Win.
-Taci strega- Rispose lui.
-Scusate ragazzi, il telefono.- l'infermiera annunciò alzandosi.
-Cosa? Martel ha picchiato a sangue Havoc? Non so perchè ma la cosa non mi sconvolge...- Rispondeva la donna.
-Pfffft Havoc si è fatto di nuovo conciare per le feste da Martel...- Ridacchiò Winry.
Edward le lanciò uno sguardo truce.
-Ragazzi, devo andare a medicare Havoc... o quello che è rimasto di lui...-Annunciò il medico
-Winry fa il favore tesoro, finisci di disinfettare Edward, e poi andate in classe... le tue stampelle sono nello sgabuzzino-
-Ciao ciao!- oncluse, chiudendo la porta.
I due ragazzi rimasero perplessi.
Winry si avvicinò zoppicando al lettino di Edward e prese il tampone con il disinfettante.
-C-che stai facendo?- Mormorò quello, andando verso il muro dietro di lui.
-Eseguo gli ordini. Vieni qui così finiamo alla svelta.-
Winry poggiò in batuffolo di ovatta nel disinfettante, lo tirò su con le bacchette e lo poggiò sul labbro di Edward.
-AAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHIAAAAAAA!!!!!!!-
-Edward mi hai distrutto i timpani!-
-Come?- Domandò quello, seriamente stupito.
-Hai urlato talmente forte... è un modo di dire, mamma mia quanto sei stupido...- spiegò Winry, ri-immergendo nel disinfettante.
-No... Come mi hai chiamato?-
Silenzio.
-Mi hai chiamoto per nome e non per cognome... come mai?- Sghignazzò Edward.
-E-e-Elric, Edward, stiamo li... mi sono confusa un attimo...- Balbettò lei, abbandonando il disinfettante e girandosi.
-Sese dicono tutti così... Questa è bella... la racchia che mi chiama per nome...- Continuò a ridere Ed.
La ragazza chiuse i pugni stretti, mentre sentiva una rabbia salirle in corpo.
-Non ci vedo nulla di male comunque... Ci conosciamo da quando siamo piccoli, prima di entrare in questa scuola giocavamo
sempre insieme... Prima che diventassi un cane dell'esercito...- Rispose pacata, sempre girata.
-Capirai quanto tempo fa... Neanche me lo ricordo più...- Continuò Ed, senza accorgersi di nulla.
-Già...- Mormorò Winry.
Poi aprì la porta e "corse", per quel che le permetteva la caviglia, verso l'aula di meccanica.

-Appena Winry lo saprà ci ucciderà...- Mormorò Kate a Paninya.
Win entrò poco dopo, aveva gli occhi arrossati.
-Oh Rockbell... per la lezione di pratica sono state fatte le coppie...- Il professor Garfiel mostrò un foglio con le coppie.
Winry controllò la lista.
Paninya e Judy...
...
Kate e Alphonse
... [..]Edward e Winry

-Cheeeeeee coooooooosaaaaaaa? Io stare in coppia con il nano rosso**?-
-CHI SAREBBE IL FAGIOLINO ROSSO?-
-No.- Disse Winry, senza ascoltare Ed.
-Ma Winry...- Provò a farla ragionare Paninya.
-Non se ne parla neanche.- Continuò imperterrita Winry.
-Adesso basta, Winry, dimostrati matura!- La sgridò la professoressa.
-E poi- Aggiunse con un sorriso sghembo -Ed è proprio un ottimo paziente... E Winry un'ottima meccanica.
Unite queste cose e forse prenderete un buon voto...-
E se ne andò dall'aula lasciando Ed e Winry contrariati e la classe divertita.

Lo so, ho a metà la fic su Pokemon, ma mi sono sentita ispirata su FMA!
Comunque l'età l'ho dovuta cambirare a tutti, altrimenti Roy, Riza e gli altri non sarebbero potuti andare a scuola con Ed
Win e Al...
Recensite U_U Vi peLfavoLe! *___*
*Circa 3500 euro.
**XD Ok la prima volta che l'ho sentito chiamare così è stato dal mio raga... (c) U_U

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Capitolo 2
*** Cap 2 ***


Eccomi qui a scrivere il secondo capitolo!
Ringrazio tutti coloro che hanno letto la storia, e soprattutto chi ha recensito!

Capitolo 2:

Alle 3.00 Riza prese i libri di matematica, e si diresse verso la camera di Roy.
Ho come la strana sensazione di andare dritta dritta nella tana del lupo... Pensò la ragazza.
-Ehi Tu!-
Sorpresa, Elizabeth si girò.
Si trovò davanti un gruppetto di ragazze con la divisa di gran lunga più corta del normale, i capelli sciolti checchè
il regolamentolo vietasse, e la camicia sbottonata per i primi tre bottoni.
-Si?- Domandò, con aria tranquilla.
-COME OSI ANDARE NELLA CAMERA DI ROY? COME OSI AVVICINARTI A LUI? COME OSI INFASTIDIRLO?-
A parlare era stata quella al centro, una ragazza con i capelli castani, lunghi fino alle spalle.
-Fosse per me...- Iniziò Riza, ma fu interrotta.
-ROY NON HA NULLA A CHE SPARTIRE CON UNA COME TE! TU NON SEI COME NOI, NON SEI BELLA E DEVI STARE ALLA LARGA DA LUI!-
Riza rimase in silenzio.
-Se non sono bella e Mustang non ha nulla a che spartire con me cosa temete da me? Io gli sto soltanto dando ripetizioni
di matematica. Stop.- Rispose, impassibile.
-C-CHE COSA? PROPRIO NULLA, CI INFASTIDISCE CHE UNA MOSCA GIRI INTORNO AL NOSTRO FIORE!-
Silenzio.
-QUINDI LASCIALO STARE!-
Riza si girò lasciando ancora parlare la tizia, continuando per la sua strada.
-BRUTTA STRONZA, COME TI PERMETTI DI IGNORARMI?- Le urlò la tizia, tirando su il braccio per tirarle un pugno.
-Ehi, brutta stronza lo dico io a te.-
Martel era arrivata e aveva piegato il braccio alla castana.
-La pianti di rompere le palle puttanella? Cos'è, hai la coda di paglia? Ho hai paura che Musty non sappia tenere a freno
i suoi istinti animali? Perchè per andare con una come te deve per forza essere un'animale.-
-E tu che vuoi pezzette?- Replicò un' amica della castana.
Martel la squadrò un secondo: capelli corti neri, lentiggini, occhi azzurri, e la divisa come le altre.
-Voi non valete la metà di Riza. Diciamo che rosicate un po' troppo, perchè lei senza fare nulla ha Mustag dietro da una
vita ormai, mentre di voi, anche se ci andate a letto insieme, dopo una settimana neanche si ricorda il nome.
Vi dico una cosa: Non rompete più a Riza, perchè lei è calma e tranquilla e non vi riempie di botte, ma io no, e vi riduco
la faccia talmente male che non troverete più un ragazzo. Sono stata abbastanza chiara?-
Il gruppetto, formato dalla castana, la mora e altre tre ragazze, arretrò, poi se ne andò con il naso verso l'alto.
-Ma che gente che gira...-
-Grazie Martel. Wow, le hai proprio distrutte!- esclamò Riza.
-Beh, sai com'è, sono incazzosa- Disse, ridendo.
-Comunque ero venuta per metterti in guardia: Non esitare a dargli un calcio sui gioielli di famiglia se ci prova...-
-Ma perchè pensi che ci proverà? Dai su... Oggi studieremo solo un po' di geometria- Commentò Riza.
-E tu pensi che Mustang, che non ha mai aperto libro di matematica, che cambia due ragazze al giorno, studi con te, con
la quale ragazza ci prova da ormai tre anni, ovvero da quando siamo entrati in questa accademia, matematica? Mi stai
prendendo per i fondelli? E poi..- Continuò, si fermò un attimo, come cercando le parole.
-Cosa?- Chiese l'altra.
-Ecco... stavo con Rose e Maria vicino agli armadietti, e ho sentito Havoc, Flaman e quel nuovo amico loro... come si
chiama... Ive, no... Enve... ENVY, ecco, e dicevano che... beh... - Era a disagio
-Si?- La incoraggiò Riza.
-DicevanoCheOggiLuiTiAvrebbeDaoRipetizioniAteEnonDiMatematicaMaDiAnatomia- Disse tutto di un fiato Martel.
-Che cosa?- Strillò Riza.
-Hai capito...-
-No... non ci ho capito un'acca.-
-Uffa... Diceveno che oggi lui ti avrebbe dato ripetizioni a te... e non di matematica, ma di anatomia...- Scandì.
Riza rimase pietrificata.
-Per questo ero venuta a dirti di fare attenzione...-
Riza era ancora pietrificata.
-Yuuuhuuu Riza?- Martel le passò una mano davanti alla faccia.
-Fatti coraggio... Sai difenderti...- La incoraggio Martel, cercando di autoconvincersi da sola.

Alle 3 e mezza Riza bussò alla porta della camera di Roy.
Toc toc.
Nessuna risposta.
Toc toc bis.
Ancora nessuna risposta.
La terza volta aprì e trovò la stanza aperta.
Nella stanza, disordinatissima e spaziosa, non c'era nessuno.
Quello scansafatiche si sarà scordato che aveva ripetizioni! Pensò, chiudendosi la porta alle spalle.
La ragazza posò i libri su un angolo della scrivania libero.
Iniziò a gironzolare per la stanza, guardano i libri, gli appunti sull'alchimia, i vestiti sparsi.
Quella stanza aveva un odore strano, forte, ma alla ragazza piaceva molto, lo trovava buonissimo.
Solo dopo realizzò che quello era il profumo del suo "nemico" giurato.
Appena si rese conto di ciò scacciò quel pensiero dalla mente, e per distrarsi aprì la porta laterale della stanza.
Non lo avesse mai fatto.
Era una specie di staza molto grande.
Era una bella stanza arredata con molto gusto, il divano in pelle bianca, la scrivania di mogano, il tappeto rosso...
E sul tappeto c'erano dei vestiti.
Riza spostò lo sguardo sul letto a baladacchino, dalle tende chiuse, si avvicinò e scostò la tenda.
C'erano Roy e una ragazza, e di sicuro non stavano giocando a carte.
Nonostante tutto la bionda urlò: -Che stai facendo?!- diventando di un simpatico color vermiglio.
-Io? Mi sembra ovvio o Vuoi un disegnino?- Rispose tranquillo Roy, quasi divertito dalla reazione della ragazza.
-Tu... Ti... Sembri normale? Dobbiamo fare matematica! Scusa e io che faccio mentre tu e lei...-
-Se vuoi puoi unirti a noi... o se preferisci lei va via...- Rispose con un sorriso il moro, piegando la testa da un lato.
Riza aprì e chiuse la bocca, come per dire qualcosa.
-Non dire bestialità! Esci subito!- esclamò, ora color rosso ciliegia.
Il ragazzo si alzò [O.O Oddea, Roy, ma non ti vergogni neanche un po'? NdA]
-CHE COSA DIAVOLO FAI?- Urlò la bionda, sconvolta dalla tranquillità con la quale il ragazzo si alzava davanti a lei.
Senza vestiti.
-Esco subito... Sei tu che lo hai detto...-
-Non intendevo mentre sono ancora qua dentro!-
Disse, correndo fuori dalla stanza.
-Peccato... c'eravamo quasi...- Disse lui, schioccando le dita.
-Ehi Roy, non vorrai davvero andare da quella- Disse aprendo per la prima volta bocca la ragzza accanto a lui.
Roy le sorrise e la mise gentilmente all porta, in biancheria e con i vestiti in mano.
La ragazza si vestì e uscì tranquillamente sotto il naso di Riza.

"Quindi per la prossima settimana costruite un auto-mail per la persona in coppia con voi. Un buon auto-mail."
-IO DOVREI COSTRUIRE UN BUON AUTOMAIL A QUEL NANO?- Strillò Winry, colpendo il banco con tutti e due i pugni.
Paninya e Kate si guardarono non sapedo che fare.
-Direi...-
-Parli bene tu Pan... stai in coppia con Judy!-
-Vabbe dai, io sto in coppia con il fratello del nano...- Provò a consolarla Kate.
-E devo pure mettermi un automail costruito da lui-
-Meglio Al di Ed...- Mormorò, poggiando la testa sul banco.
-Beh, io vado da Elric junior... Deve prendermi le misure...- Kate si alzò e se ne andò.
Già, Kate ha il braccio destro meccanico, per colpa di un incidente.
Lei viene dall'America, e mentre l'aereo che la trasportava subì un guasto, lei e altre poche persone si salvarono.
Rimasta sola, infatti sarebbe dovuta andare in un collegge e consegnare il pagamento, ma perse tutto nel viaggiò, zia
Pinako si occupò di lei, e divvenne un po' come una sorella per me. Non ho mai saputo che fine avessero fatto i suoi
genitori...
Pensò Winry.
Le arrivò un libro intesta.
-Ahio...- Mugugnò, alzondo lo sguardo e tenendosi la parte lesa.
-Cretina, sbrigati a fare quest'automail, non intendo sprecare il mio tempo con te.- Disse Edward.
Winry fece ricorso a tutto il suo autocontrollo e si alzò.
-Muoviti Elric, non mi porto mica tutti gli attrezzi a presso.-
Arrivarono nella camera di Winry, disordinatissima e piena di roba meccanica, poster di automail, e cassette degli attrezzi.
-Non sembra neanche una camera di una ragazza... Quella di Judy è molto più ordinata...- Mormorò Edward.
-Judy?- Domandò Winry.
-Beh si... è la mia ragazza... se ti stai chiedendo da quando da ieri. E' molto più femminile, è un po' infantile, con
tutti quei peluches, ma si vede lontano un chilometro che è la stanza di una femmina.-
Winry non rispose nulla, si chinò per prendere i materiali e il metro per le misure.
Cosa diavolo ci trova in quell'oca di Judy? Ok è molto carina, con gli occhi verdi scuri e i capelli ramati, ma è
davvero un'oca! Sa Solo a parlare di smalti e borse, sempre a copiare i compiti, e soprattutto, ha cambiato più ragazzi
che... colore delle unghie! Come fa ED ha stare con una così? Perchè lo fa? Forse perchè anche lui, come molti ragazzi,
pensa principalmente a... quello? Perchè vuole divertirsi con lei?
Il cervello di Winry stava per esplodere.
Ma la ragazza non dava a vedere nulla.
Da parte sua Ed rimase infastidito dal fatto che Winry non avesse battuto ciglio a quella notizia... sperava che la ragazza
rimanesse infastidita... e non solo.
In cuor suo sperava che gli chiedesse di lasciare Judy.
Il biondo scrollò la testa e tornò a guardare Winry.
O meglio, a guardare il suo fondoschiena, dato che era china a quattro zampe a cercare sotto la scrivania una vite.
-Uhm.- Si lasciò sfuggiere.
Non è affatto male... Ma cosa diavolo vado a pensare?
-Cosa c'è? Ancora qualche difetto sulla mia maschile stanza?- Domandò scocciata Win.
-No, veramente stavo pensando che hai proprio un bel culo- Si lasciò sfuggire Edward.
Winry schizzò in piedi, sbattendo la testa sulla scrivania, e poggiando il suo "bel culo" sul pavimento.
-Sei proprio un porco! Sei fidanzato!- Urlò, arrossendò e tirandogli una chiave dritta in faccia, che il ragazzo prese al volo.
-Che palle... Non per questo non posso guardare più le altre donne!- Rispose, scocciato.
-Ma se sono una racchia-
-Si, sei una racchia con la sindrome da zitella, ma hai un bel culo. Capita.-
Winry rimase con la bocca aperta, seduta per terra.

Riza era in piedi e fissava con molta attenzione il muro.
Roy arrivò poco dopo, con i jeans ancora non del tutto abbottonati, a vita bassa, il petto nudo e un sorriso smagliante.
-Ehi, ancora sconvolta?- Domandò lui.
-Si... dalla tua idiozia!- Sbottò lei, girandosi a guardarlo irritata.
-E io che speravo dalle mie misure...- Brontolò lui, grattandosi la testa.
Riza spalancò gli occhi, passando dal color ciliegia al rosso fuoco, e infine al bordoux.
-Apri il libro a pagina 342- Disse lei, cambiando argomento.
Lei prese il suo e lo aprì.
-... Non so che fine ha fatto il mio libro... sempre che lo abbia mai comprato... Mi sa che devo vedere sul tuo...-
Disse lui, mettendosi dietro di lei e poggiando il mento sulla sua spalla.
-Non c'è bisogno che mi stai così appiccicato!- Urlò lei.
-Ok, ok-
Roy si buttò sul suo letto, grande, minimo due piazze, e le fece senno di sedersi accanto a lui.
-La scrivania è piena zeppa di roba. Idem il pavimento.- Spiegò.
Riza si sedette sospettosa, e iniziò a leggere.
-Bene, dimmi il teorema di Pitagora.- Chiese, guardandolo.
-Ehm... Dunque... Il quadrato del rettangolo costruito sul cateto del trapezio...- Iniziò.
-Si del cerchio e del rombo!- Ironizzò la ragazza.
-In ogni triangolo rettangolo il quadrato costruito sull'ipotenusa è equivalente alla somma dei quadrati costruiti sui
cateti.- Ripetè lei.
-SI, esatto, bravissima!- Disse lui.
-Si, ma dovevi derlo tu!-
-Che donna pignola...- Borbottò.
-Facciamo un po' di algebra che è meglio...- Disse, prendendo la pagina degli esercizi.
Roy si sdraiò sul letto.
-Non mi va più!-
Riza lo guardò stupita.
-Ma quanti anni hai?- Domandò, seria.
-17!-
-No, tu hai diciasette mesi -_-"-
-Allora ho paura di dormire da solo..; Dormi con me?- Chiese lui, con un luccichio malizioso negli occhi.
-Come se dormissi spesso solo...- Gli rispose lei.
Lui fece il finto offeso e si girò verso il muro.
-Cattiva!-
Elizabeth sospirò e si girò verso di lui.
Lo osservò per svariati secondi, i capelli ascuri che gli coprivano a ciuffi ribelli la fronte, il profilo dritto,
i muscoli ben definiti, le spalle larghe, gli occhi chiusi con le sopracciglie imbronciate.
Si, è proprio un gran figo... Si ritrovò a pensare la Hawkeye.
La posizione delle sopracciglie divenne normale e il respiro anche.
Non si sarà mica addormentato davvero! Pensò Riza, avvicinandosi al ragazzo.
Gli toccò lievemente le spalle per appoggiarsi e controllare, a quel gesto il ragazzo aprì gli occhi color pece e si girò
di scatto, osservandola serio.
La guardò tutta, dagli occhi color brace, stupiti e sorpresi, alle gambe lunghe e affusolate, passando per le labbra rosee,
dischiuse, il naso piccolo e delicato, il corpo snello, ma non troppo.
Socchiuse gli occhi e la poggiò sul letto, finendo sopra di lei.
Le sbottonò la camicetta, baciandole il collo, le aprì la zip della gonna, poi si aprì del tutto i pantaloni...
Riza si risvegliò dall trans e piggiò le mani contro il suo petto.
-N-no!- Esclamò.
-C-come? Cosa?- Domandò Roy, ancora in preda alla... ehm... trans del momento?
Riza si alzò di scatto richiudendosi la zip della gonna, e abbottonandosi -malamente- la camicietta.
-Mi fai schifo! Sei appena stato con quella ragazza e ti butti subito sopra un'altra?- Esclamò, alzandosi, prendendo il
libro e andandosene.
Uscì di corsa, con le guance rosse e i capelli scompigliati, corse via, senza fermarsi a salutare Maria e Rose, sfuggendo
lo sguardo di Martel, non accorgendosi dell'assenza di Winry, e tutto quel comportamento, non piacque affatto alle ragazze
della G-banD.
Riza arrivò al lago nel centro del parco della scuola [>_> beh, è una scuola ultra costosa, come minimo ha un lago nel
centro del parco XD ndA], poggiò la testa sulle braccia, disfando la pettinatura, mentre i capelli le scendevano sulle
spalle, chiuse gli occhi e si strinse la testa nelle braccia, iniziando a piangere.
Silenziosamente arrivarono Rose, Martel e Maria.
Rose si chinò sulle ginocchia vicino a lei, dolce come sempre, mentre Maria e Martel si scambiarono uno sguardo d'intesa.
-Riza, tesoro, che cos'hai?- Le chiese con premura Rose.
Riza rimase in silenzio.
-Riza,... cosa ha fatto?- Domandò Maria, avvicinandosi anche lei.
Riza rimase con la testa bassa.
Rose l'abbracciò, tenendola stretta, mentre Maria le accarezzò la testa.
Martel corse indietro, dicendosi continuamente un:
-Merda, se quel porco l'ha... non voglio neanche pensarci!-
Aprì gentilmente la porta della camera di Roy con un calcio, e lo spinse contro un muro, tirandogli un
pugno in faccia, spaccandogli il labbro.
-Ma sei pazza?- Domandò Mustang.
-Tu... bestia! Cosa le hai fatto? Cosa?- Domandò.
Roy ci mise circa cinque secondi a connettere.
-...-
Martel si accorse che che il ragazzo aveva i capelli bagnati, il petto nudo, e i pantaloni slacciati.
-Merda...- Si disse.
-Ma lo sai cosa le hai fatto? Le hai rovinato la vita!- Alzò il braccio per colpirlo di nuovo, ma il ragazzo le bloccò il
polso.
-Guarda che non le ho fatto nulla... di grave...-
-Nulla di grave? L'hai violentata!- esclamò Martel.
A Roy uscirono gli occhi fuori dalle orbite.
-Che cosa avrei fatto? Non è vero! Te lo ha detto lei?-
-No... ma... se non le hai fatto nulla perchè piangeva?- Lo inveì la ragazza.
-E che cavolo ne so io?- Se la scrollò di dosso, chiudensosi i pantaloni.
-Sei fortunata che non picchio le donne-
-Certo chissà che gli fai...- Gli rispose.
-La pianti? Sarò anche uno a cui piace divertirsi, ma non mi abbasso a fare certe cose. Non costringo una ragazza a venire
con me se lei non vuole. Ho un codice d'onore, sono un uomo d'onore.- Disse, mettendosi una maglietta.
-Non ho la più pallida idea di quello che è successo alla tua amica. Ora io dovrei uscire, e non mi va di lasciare una
pazza nella mia stanza.- Continuò.
Martel se ne andò, ficcandosi le mani in tasca e senza salutarlo.
Appena se ne fu andata Roy si passò una mano sulla faccia esclamando un "Merda".
Davvero non hai la più pallida idea di quello che ha Riza? Gli disse una voce dentro di se.

-Allora, quanto è lungo?- Chiese Winry, tenendo un blocchetto con degli appunti in una mano, e una penna sull'orecchio.
-Non ti facevo così audace Winry...- Sghignazzò Ed, sedendosi scompostamente sulla sedia della scrivania.
-Non credevo che i tuoi ormoni prendessero continuamente il posto di quell'unico nano neurone che hai, Elric.-
Rispose pacata Winry.
-NANO?- Scattò il ragazzo.
-Allora, questo auto_mail? QUanto è lungo?- Domandò.
Ed le porse il braccio, mentre Win prendeva tutte le misure, per poi mettersi al lavoro.
-Te ne puoi anche andare. Ho tutti i dati.- Gli disse Winry.
Ed rimase indeciso, poi si girò sulle sue scarpe scure e se ne andò.
-Beh, ho giusto un appuntamento con Judy- Disse, andandosene.
Nel sentire i suoi passi che diventavano sempre più lontani, a Winry prese una stretta al cuore, e vleva gridargli di
rimanere con lei, ma quando si girò per dirglielo, lui ormai non poteva più sentirla.
Una lacrima le scese dagli occhi azzurri, e cadde sul metallo caldo dell'automail.

Secondo capitolo concluso!
Che dite, Roy ha corso un po' troppo?
[>_> Animale! NdMartel *picchia*] Beh, Ed si è fidanzato con Judy... ma quanto durerà?
Martel è proprio una testa calda, però ho voluto regalarle un ruolo abbastanza "originale" tra le Girl della G-band, mentre
ho dedicato un po' poco spazio ad Al e agli altri ragazzi in questo capitolo. XD
A dir la verità è stato quasi tutto incentrato su Riza e Roy X°
Sisya: Grazie a te, io ho solo messo su carta un'idea che mi ronza nel cervello XD
Si è vero, si sente una gran carenza di HET, soprattutto di Roy/Riza... coppia che io adoro, anche perchè ha motivo di
esistere *___*. Che dire, direi {gioco di parole X°} che ho dedicato un bel po' di spazio ai nostri R&R =D
Roy vergogna, non si fa [ç_ç Ma sei tu che lo hai scritto NdRoy] ho provato a seguire il tuo consiglio e di ampliare
un po' di più le descrizioni. ^_^
Grazie per la recensione, spero di riceverne un'altra.
Alchemist92: >__< grazie cmq ho provato a descrivere un po' di più, ho esagerato? Descritto troppo? :( Spero di no :)
Grazie anche a te per la recensione, spero che anche tu continuerai a seguire la fic e a recensire.
Red Robin: Gli equivochi volano in 'sto capitolo, vero Ed? X)
Nuuu perchè odi Win-chan? [Chan? >_> NdTutti XD] A me piaze tanto la coppia Ed/Win.. però per il momento Ed sta con un'altra...
già, chissà se durerà... {NO! Nd Fan di winrYxEd} -^^"""" NdTutti-
Intanto ho ampliato Riza/Roy... poi vedremo anche Ed e Win ^^
Ringrazio anche te per la recensione, e spero che continuerai a leggere la mia fic e a recensirla.
Grazie anche a tullia89 e un grazie speciale ad Alchimist92 che hanno aggiunto la storia ai preferiti!
[Ma ci credete che ho capito oggi come si fa a vedere se hanno aggiunto una storia hai preferiti?^^"""]
Grazie a tutti,
Darklight92

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Capitolo 3
*** Alchimista di Fuoco dal Cuore di Ghiaccio(?) ***


Ecco il terzo capitolo!
Abbiamo lasciato una Riza in lacrime, e una Win ferita... ma i ragazzi?
XD Vedremo!

Capitolo 3:
Alchimista di fuoco dal cuore di ghiaccio(?)
-Martel si può sapere dove eri finita?- Domandò Maria, vedendo tornare l'amica dagli occhi verdi.
-...Ehm...- Mormorò quest'ultima.
-No- Maria aveva capito al volo.
-Vermanete si- Rispose Martel.
-Dimmi che non lo hai fatto-
-Se vuoi te lo dico...-
-Sei andata a fare una lavata di capo a Mustang?-
-Veramente gli ho spaccato un labbro... comunque... ^^"-
-Maaaartel!!!- Esclamò Maria, scuotendo la testa.
-Di un po' Martel, sei stata tu ha spaccare il labbro a Roy?-
Eccoli arrivati, Havoc, Brosh, Falman, ed il nuovo della banda, Envy.
-Oh, il fiammifero si fa male e arrivano i suoi leccapiedi... lui dov'è a leccarsi le ferite?-
Rispose secca Maria. [Fiammifero? ç__ç NdRoy]
-Bada a come parli Ross!- Esclamò Brosh.
-Oh scusa tanto... se ho detto la verità!- Esclamò la mora.
-Allora Martel, Havoc ti ha fatto una domanda- Continuò Falman.
-Io parlo solo con chi è al mio livello...- Rispose Martel, girandosi e sussurrando a Rose di andarsene con Riza, visto
che non era il caso che la vedessero in quello stato, avrebbero potuto equivocare anche loro.
-Ma come ti permetti? Chi diavolo ti credi di essere?- Sbraitò Havoc, buttando la sigaretta per terra.
-Di un po', ma vi divertite a perdere tempo con delle femmine?- Parlò infine Envy.
-Tu sta zitto, sottospecie di scheletro!- Gli rispose Maria.
-Come mi hai chiamato?-
Il tono della voce e lo sgurdo di Envy fecero avere un brivido a tutti i presenti.
Intanto Rose se ne stava andando silenziosa con Riza.
-E tu dove te ne vai?- Domandò Falman, incrociando le braccia.
-Io.. Ehm... Ha studiare, sisi, ecco!-
Purtroppo per tutte le ragazze della G-band Rose non sapeva affatto mentire.
-Si vede benissimo che te lo sei inventata- Rispose secco Falman.
-Fatti gli affari tuoi vado dove mi pare e piantala di tormentarmi!- Esplose Rose, con gran stupore di tutti, in primis di
Maria e Martel.
Rose girò sui tacchi e se ne andò con Riza.

-Ecco qui, concluso il braccio!- Esclamò Winry, poggiando un auto-mail lucido a forma di braccio.
Si asciugò il sudore dalla fronte e si scolse la bandana sulla fronte.
-Adesso mi faccio la doccia e poi me ne vado a farmi un giro... in barba ad Ed e alla sua ochetta!-
Si slacciò la tuta da meccanica e si mise sotto la doccia, dopodichè si alzò e si mise un paio di jeans a vita bassa color
celeste chiaro, un top dello stesso colore dei suoi occhi, un paio di scarpe da tennis celesti, e uscì, chiudendo la stanza.
Camminò fino a metà del parco, poi si appoggiò ad un albero, con le braccia stese vicino a lei e i palmi verso il cielo.
Chiuse gli occhi respirando profondamente.
Che paradiso... pensò.
Poi sentì delle voci.
-No... ti prego scusami non volevo!-
Winry aprì gli occhi di scatto, rimanendo immobile dove era.
-Non volevi? Dovresti saperlo che questo è territorio mio-
Ma io questa voce la conosco... Pensò Winry.
-Di un po', ma che credevi di fare? Speravi davvero di farla franca?-
Questa invece era una voce di ragazza.
Ma questa è la voce di Judy! Un momento.. se c'è Judy allora c'è anche Ed... Pensò ancora la bionda.
-Ehi Roy, che dici, lo trasmutiamo o lo inceneriamo?- Domandò Ed, ghignante.
Dei passi.
Un'esplosione.
-Direi che forse è meglio se Judy va a chiamare un'infermiera... prima che questo sfigato muoia...- Disse pacatamente Roy.
Winry iniziò a tremare e sudare freddo, mentre i passi di Judy si allontanavano.
Dall'altra parte sentì Qualcuno sedersi.
-Di un po' Roy... te la sei fatta allora alla Hawkeye?- Domandò Ed, proprio nel posto opposto a quello di Win.
-No... ci sto lavorando...- Fu la risposta evasiva di Roy.
-Di un po', ma non stai andando un po' troppo in fissa per quella?- Continuò Ed.
Silenzio.
-Roy? Non è che...- Domandò un po' allarmato Ed.
Silenzio ancora.
-Non è che è qualcosa di più del fatto del tuo ego personale? Cioè, all'inizio volevi solo perchè ti opponeva resistenza...-
-Ma che cavolo stai insinuando Acciaio, che mi sto innammorando? Non dire scemenze, lo sai come mi chiamano vero?- Rispose
Roy secco.
-Si che lo so- A Edward si disegnò un ghigno sul volto.
-L'alchimista di Fuoco dal cuore di Ghiaccio- E scoppiò a ridere.
Winry scivolò piano piano via.
Non so perchè ma sento che è meglio se quei due non mi vedano... Pensò.
Peccato che passò proprio sopra a un manto di foglie secche.
Merda! Si disse.
-Che è stato?!- Domandò Roy, balzando in piedi.
Roy ed Ed passarono oltre l'albero e videro Winry per terra.
-Ehm... eheh... Ciao ciao- Gli disse, salutandoli con la mano.
-TU!- Esclamò Ed, puntandole il dito contro.
-Da quanto sei qui?- Chiese Roy.
-Ehm...- Winry schizzò in piedi.
-Da quando hai bruciato quel poveraccio! Ma non ti vergogni usare l'alchimia in quel modo! Non la passi liscia stavolta
Mustang, quando Brandley lo verrà a sapere...- Urlò Winry.
[Tesoro, ma tu sei stupida... >_>Non dirglielo!ndA]
-E tu pensi che lo verrà a sapere?- Domandò tranquillo quest'ultimo.
Winry sbattè le palpebre perplessa, poi si diede della cretina da sola.
Certo, adesso che mi invento contro due alchimisti? Abra Kadabra sparite? Pensò.
La cosa più intelligente che il suo cervello le suggerì fu girarsi e correre di corsa.
-Cazzo Edward fermala! Se va a dirlo a Brandley sono fottuto... e tu con me!- Esclamò Fuoco.
-Perchè io? e tu?- domandò Ed
-Io me ne devo andare o se qui mi vedono ci mettono poco a fare due più due!- Esclamò il moro.
Edward scattò dietro a Winry, che era arrivata ancora più dentro il parco.
CazzoCazzoCazzo! Proprio nella parte più interna del parco dovevo finire? Qui non ci passa mai nessuno... pensò la
ragazza dagli occhi color zaffiro.
Mentre pensava ciò finì legata ad un corda fatta di corteccia d'albero.
-EH???!!!- Esclamò.
Edward sbucò poco dopo poggiandosi ad un tronco.
-Brutto infame codardo, tirami giù! Alchimista del cavolo...-
-Non mi sembri nalla posizione di Sbraitare. Comunque...- Ed battè le mani e Winry cadde col sedere per terra.
-Delicato... Povera Judy se la tratti così!- Esclamò Winry, massaggiandosi il fondoscheina.
Ed si avvicinò alla ragazza e si chinò finendo alla sua stessa altezza.
-Tu non dirai proprio un bel niente a Brandley su quello che ha fatto Fuoco.-
-Quanto ci scommettiamo?-
Edward la guardò serio, i suoi occhi color terra si incontrarono con quelli color del mare di lei.
-Fallo e ti renderò la vita un inferno.-
Il tono di voce con cui disse quelle 8 parole paralizzarono Winry.
Rimasero a fissarsi per qualche minuto, poi sprofondarono un po' nella terra.
-Ma cosa...- Rockbell non finì la frase che i due sprofondarono.
I due sprofondarono fino a toccare terra.
-Ahio...- Disse Ed.
-Meno male io non mi sono fatta nulla- Disse Win, con un gran sorriso.
-Potresti levarti? Non sei propriamente una piuma...- Disse Edward.
Winry si alzò e guardò verso l'alto.
-Dai, fai qualcosa con la tua alchimia e tiraci fuori.- Disse lei, spolverandosi i jeans.
Ed provò a muovere il braccio, ma l'automail era rotto.
-OH NOOOOOOOO- Urlò.
I due si gurdarono e poi guardarono verso l'alto: impossibile scalare quella ripida parete rocciosa, con sassi affilati
che sbucavano da ogni lato.
-Siamo bloccati qui...- Disse Winry con lo sguardo perso nel vuoto, cadendo sulle ginocchia.

Riza guardava stupita Rose, che camminava a passo sicuro.
-Dimmi Riza- Disse Rose, ritrovando il suo tono dolce.
-Ma quella di prima eri proprio tu? Rispondere in quel modo a Falman...-
-Diciamo che mi ha stancato a trattarmi come se fossi un essere inferiore a lui- Rispose con semplicità la ragazza dai
ciuffetti rosa.
-Mi dici tu invece che hai fatto alla camicia? Hai tutti i bottoni sfalzati.- Le disse Rose.
Riza avvampò e si sistemò la maglia.
-Seriamente Riza. Mi dici cosa è successo con quel tipo? Sai che io non sono Martel, che non parto a picchiarlo.-
Domandò seria Rose.
Riza si osservò le scarpe lucide nere.
-Io... Quando sono arrivata l'ho trovato insieme ad una ragazza... in quel senso... e poi lui... mentre stavamo li... ha
provato a... ha tentato di...- Si bloccò, dicendo le ultime parole con voce soffocata.
Rose la guardò triste, poggiando una mano sulla spalla.
-C'è riuscito?- Domandò diretta.
Riza scosse la testa.
-L'importante è questo su! Stai tranquilla!- Disse Rose sorridendo, poi guardò il cielo e riprese -Anche se è un po' uno
a cui piace divertirsi non mi sembra uno che costringe una ragazza ad andare con lui.-
Riza rimase in silenzio, pensando:
E' proprio questo il problema... Io.
Camminando Riza vide la piccola cappella della scuola.
-Rose... io ho un impegno scusami... grazie di tutto... ciao!- E schizzò via.
Rose la osservò correre per qualche metro, poi si voltò, trovandosi di fronte Falman.
-AAAH!- Esclamò, facendo un salto.
-Ti pare gentile arrivare alle spalle della gente così?- Domandò gentile.
Falman rimase in silenzio, poi si guardò intorno.
Tutto quel comportamento fece sbattere le palpebre perplessamente a Rose.
Appurato che non c'era nessuno, Falman prese Rose per un braccio e la trascinò verso un lato nascosto da occhi indiscreti.
[>_> oddeandA]
-Ma che stai facendo? Sei impazzito? Ho capito, ti sei arrabbiato per come ti ho risposto, ma tu mi tormenti sempre-
Falman la guardò serio.
-Ti prego Rose mettiti con me!- Le disse.
-Come?- Chiese Rose.
-Io... Ti prego mettiti con me, mi piaci molto!-
Rose rimase qualche secondo interdetta.
-Beh io...- Disse, non sapendo neanche lei bene cosa dire.

Roy camminava tranquillamente con le mani in tasca, senza minimamente sentirsi in colpa per ciò che aveva fatto.
Ad un certo punto vide Riza correre davanti a lui, lontana.
Si mise a correrle dietro, neanche lui sapeva spinto da cosa.
Riza entrò nella cappella della Chiesa, e si inginocchiò pregando.
Roy camminava silenzioso e finì dietro di lei, sempre con le mani in tasca, guardandola.
Le guardava il collo scoperto, i capelli tirati su, le spalle leggermente incurvate per via della posizione, la gonna a
pieghe che le arrivava a metà coscia, le gambe, così belle...
-Tu preghi spesso?- Le domandò infine, rompendo quel silenzio.
Riza aprì di scatto gli occhi, sperando di essersi immaginata tutto.
lui non poteva essere li, nessuno sapeva che lei andava a pregare in Chiesa, l'avrebbero presa ancora
più in giro, l'avrebbero anche chiama suora oltre che brava-solo-in-matematica, donna di ghiaccio e zitella.
Si voltò di scatto.
Si era proprio quel lui.
Roy Mustang, in jeans a vita bassa, quei jeans che aveva un paio d'ore prima, maglietta a mezze maniche, cintura di pelle,
scarpe da ginnastica nere, capelli spettinati.
-N-o-n sono fatti tuoi- Rispose lei.
-Non avrei mai creduto che tu venissi in Chiesa...- Disse ridendo.
-Certo che non avrei mai creduto che una come Martel o la Ross credessero in Dio... Forse Rose, no quella crede in un'altra
religione... allora forze qualla pazza isterica di Winry? Certo che sia Acciaio che Brosh si faranno due risate...-
-Ti prego non dirglielo.- Gli disse Riza.
-Eh?- Domandò lui, serio.
-Non lo sa nessuno... né Winry né Rose né le altre... nessuno.- Disse lei.
-Lo so soltanto io?- Chiese lui, con una strana nota di felicità, che soffocò immediatamente.
-Lei rimase in silenzio, guardando il pavimento.
Ti prego... non dirlo a nessuno... io..- Si bloccò.
-Tu cosa?- Chiese lui curioso.
Stavo per dire "Farò qualunque cosa, ma non dirlo a nessuno..." però mi sa tanto che è meglio non dirlo a Mustang
Pensò Riza.
-Ti prego, non dirlo a nessuno.- Ripetè lei.
Lui la guardò alzando un sopracciglio.
-Ok... ma mi devi un favore.- Disse lui.
Lei si avvicinò rapido fino a parlarle sulle labbra.
-Ho un punto di vantaggio Elizabeth.-
E se ne andò.

-Che c'è capelli verdi, vuoi fare a botte?- Domandò Martel, portandosi la mano alla tasca dove teneva il coltello.
-Oh no... potrei farti male davvero, non mi va!- Esclamò Envy.
-Certo, come se non avessi paura di farti male tu vero?-
Una voce calda e sensuale arrivò alle spalle del "ragazzo"
Tutti si girarono: I ragazzi rimasero a bocca aperta, eccetto Envy, che rimase seccato.
Era arrivata una ragazza con lunghi capelli ondulati neri, occhi viola e pelle chiara, formosa, molto formosa.
-Lust...- Sputò quella parola Envy.
-Non è bello come parli a tua sorella Envy- Lo riprese la donna.
Poco dopo arrivò un tizio ciccione e dalla faccia tonta.
-Ehi Lust, posso mangiarli? Eh? Posso?- Chiese, indicando Havoc e Brosh.
-No Gluttony, non puoi. Sono amici del nostro fratellone Envy, non si mangiano.- Spiegò la donna dai capelli corvini.
-Allora posso mangiare loro?- E idicò Martel e Maria Ross, quest'ultima sconvolta.
-No, quelle ragazze sono simpatiche a me Gluttony.- Spiegò ancora la donna.
Gluttony parve rimanerci male.
-Non penso che il fatto che questa ragazza abbia spaccato un labbro a quell'idiota di Mustang sia un guaio...- Disse.
I ragazzi neanche fecero caso all'appellativo "idiota" associato a Mustang.
-Comunque è roa di andare a casa Envy... Muoviti.-
Envy fece un cenno ai due maschi e se ne ancdò con Lust.
-Come cazzo è possibile che una sventola del genere sia sorella di quel pelle-ossa di Envy?- Domandò Havoc, accendendosi
una sigaretta.
Maria e Martel rimasero in silenzio, poi Martel girò i tacchi e se ne andò, acchiappando la mora per un braccio.
-Stronzo!-
-Ehm....-
-E' un bastardo!-
-...hem...-
-CHe incredibile figlio di pu...-
-Martel ti dai una calmata! Di chi parli?- Domandò Maria, spostandosi una ciocca bruna dietro l'orecchio.
-Di Havoc!- Sbottò.
Maria sgranò gli occhi: Tutto ciò era assurdo.
-Dillo a qualcuno e ti ammazzo.- La inveì la bionda.
Maria fece un sorriso un po' forzato, alzando le mani.

Rose era allibita.
Non tanto dalla proposta di Falman, ma dalla sua risposta.
SI.
Ora camminavano insieme per mano, e Falman aveva un sorriso che andava da un orecchio allo stesso orecchio, facendo il
della testa.
-Se non vuoi dirlo alle tue amiche ti capisco, cioè è normale... però ti dispiace se lo dico ai miei amici?- Domandò
Falman.
Rose gli sorrise e scosse la testa.
-Se ho fatto una cosa non la tengo nascosta.-
Gli occhi di Falman si illuminarono.

-TIRATECI FUORI DI QUIIIIII! AIUTOOOO-
Winry urlava con una gaggia.
-La smetti sottospecie di aquila? Non ci sente nessuno, siamo troppo a fondo.- disse Ed, tappandosi le orecchie.
Winry si sedette per terra, prendendosi le ginocchia fra le braccia.
Ed la guardò portandosi le mani ai fianchi.
Sospirò.
-Non hai un cacciavite vero?- Le domandò.
Winry scosse la testa, pronta già a sentirsi una cascata di insulti, quali: "Idiota, ce l'hai sempre appresso una volta che
serviva!" oppure "Brutta scema, sei inutile!" O ANCORA "Deficente, ma cosa hai al posto del cervello? Oltre ad essere una
racchia sei pure stupida!"
Invece Ed non disse niente di tutto ciò.
Le si avvicinò e si sedette accanto a lei.
La ragazza si accorse solo dopo una decina di minuti che il ragazzo aveva poggiato la testa sulla sua spalla e stava
tremando.
La giovane Rockbell si voltò a gurdarlo e si accorse che sudava freddo.
Aveva la giacca bagnata all'altezza del petto.
Lo stese in terra, gli aprì la giacca e vide che la maglietta era tagliata su un lungo squarcio:
Era profondo, e sangunava tanto.
La ragazza gli levò la maglia lasciandolo a torso nudo senza pensarci due volte.
Doveva essersi ferito cadendo, e aveva perso davvero molto sangue.
-Edward non ti azzardare a svenire! Edward guardami, parla! Non chiudere gli occhi!- Disse lei, in preda al panico.
Edwarda la guardava con sguardo debole e piano piano chiudeva sempre più gli occhi.
-Stupido idiota! Non chiudere gli occhi! Non ti azzardare a... morire- Disse lei, iniziando a piangere sul suo petto.
Si levò senza troppi problemi la maglietta e tamponò la ferita del ragazzo: almeno non sanguinava più.
O meglio, sanguinava, ma almeno di meno.
Gli piggiava con forza la maglia, che si zuppava di sangue.
Ed assisteva la scena in trance, guardava con vista appannata Winry vicino a lui che cercava di non farlo morire.
Stupida... perchè la tua voce deve esserci e rimbombarmi nelle orecchie anche adesso? Pensò.
Ed aveva la testa pesante, molto pesante.
Winry lo prese e gli fece appoggiare la testa bionda sulle sue gambe, mentre continuava a tenere la ferita premuta.
-Edward ce l'hai un ago? O un ferro sottile?- Gli chiese.
Lui mostrò il suo automail danneggiato, e lei prese un filo di metallo che usciva fuori.
Lo piegò senza troppi problemi e prese un filo che sporgeva dalla sua maglia, ormai uno straccio.
-Ti farà male.- Gli disse, iniziando a cucire i bordi della ferita.
Cuciva con mani tremanti, in maniera imprecisa, ma stretta, fino in fondo.
Alla fine era riuscita a chiudergli la ferita, strappò il filo e lasciò la maglia sopra di lui.
Nella mente confusa di Edward Elric si faceva largo una domanda: Perchè Winry era con lui a curarlo e non Judy?
La ragazza esausta finì sdraiata accanto a lui, non che avesse fatto molto, ma lo stress e lo chock l'avevano stancata.
Chiuse gli occhi, l'ultima cosa che vide fu il braccio sano di Edward.

Ed ecco finito anche questo terzo capitolo!
XD
Che dire, auguri a Rose e Falman! Ormai avrete anche intuito la nostra cara Martel... [No >_> Ndtutti]{-____-'''''''ndMe}
Poi... Riza in chiesa e Roy che la segue... oddea mi fa troppo strano pensare quei due in Chiesa o.O
Che dire, grazie di aver letto la storia ^___^
Recensite mi raccomando *___*
Ringraziamenti a
saku_chan the crazy dreamers: [ç___ç Non sono una maniaco! NdRoy] {Taci tu >_> NdA} Dunque ^^" Roy da pure fuoco
alla gente >_> E Win ed Ed? A_A Caduti in una buca soli soletti (Ma che hai messo il Team Rocket in questa ff deficente?NdTutti)
{Nuuu era una buca che si trovava li per caso... NdMe} vedremo il prossimo approccio di Roy MUAAA A_A
TrecciA: XD grazie per i complimenti *batte mani felice* beh si in effetti avrebbe dovuto dargli una ginocchiata...
[Ma sei pazza? NdRoy *che inizia a scappare*] che dire... povera Riza di tutta la gente che poteva incontrare proprio Roy
X°°°° Ho messo anche Bill Kaulithz (Mi dispiace gli altri non capiranno, solo io e Treccia) vedremo che farà! XD
Io non odio Win, e non capisco perchè la gente la odi poveretta O.o lei deve stare con Ed punto, e Riza con Roy punto.
XD
Alchimist92: Grazie per aver recensito ^__^ Sono felice che non abbandonerai la fic... chissà cm finirà fra R&R XD
SiyaH: Grazie sisi EdWin e RoyAi forever XD
Grazie anche a Cavolovai, linkarella e rakuen che hanno aggiunto la storia ai preferiti^^.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4* ***


Ed eccomi al capitolo quattro! [Cavolo, in due giorni ho scritto tre capitoli... quasi un record XD]
Dunque, ci siamo presi un bello spavento per Ed è? XDDD {Maledetta... farmi quasi morire! NdelFagiolino}
{CHI HAI SCRITTO CHE E' UN FAGIOLINO MICROBO? Altra nDel Fagiolino} allora, ecco qui il quarto capitolo!
Roy ha un punto di vantaggio su Riza... sa un suo segreto, e la poveraccia deve continuare a fargli le ripetizioni!
Gli unici normali sono Falman e Rose, e nello scorso capitolo abbiamo incontrato i nostri cari Homuncoletti XD.
Capitolo 4°:

Winry aprì gli occhi, ricordando tutto ciò che era successo.
I ricordi le esplosero davanti agli occhi, così si rpese la testa fra le mani.
Edward stava per terra, fermo, con gli occhi chiusi, banco.
-Oh no...- Iniziò Winry, correndo accanto a lui e scuotendolo.
Edward istintivamente abbracciò le sue gambe, e Winry tirò un sospiro di sollievo: era vivo.
La ragazza gli passò una mano sulla fronte, levandogli i capelli dal viso.
FlashBack
Due bambini dai capelli biondi corrono allegri per una strada di campagna, mentre, poco dietro di loro, una ragazzina dal
corto caschetto biondo cerca di raggiungerli.
"Ehi, aspettatemi! Ed, Al!" Esclamò la bambina.
Nel correre scivolò in terra, sporcandosi tutto il vestitino a fiori, e sbucciandosi il ginocchio.
Subito il ragazzino più alto tornò indietro preoccupato, mentre quello più basso guardava la scena da lontano.
"Winry, non devi correre come noi! Ti fai male" Esclamò premuroso il ragazzino.
"Ma voi siete così veloci..." Affermò quella, triste.
Lo afferrò per la maglia stretto.
"Ho paura che andrete sempre più lontano da me, e mi lascerete indietro... Che un giorno né tu né Ed tornerete a tirarmi
su..." Continuò.
Al rimase in silenzio.
"Scema" Affermò una terza voce.
Era Edward, che era corso velocissimo a casa a prendere la cassetta del pronto soccorso.
Si chinò su di lei e le fasciò il ginocchio.
"Non potremmo mai lasciarti indietro... sei troppo tonta, non ce la faresti da sola!" Continuò.
La ragazza sorrise felice.
"Promesso?" E porse il mignolo agli altri due, i quali si guardarono un secondo.
"Promesso"
E strinsero il dito della ragazzina.
Fine FlashBack
Quanto tempo era passato da quel giorno?
7 anni? 8? O forse neanche un secondo?
Chissà se Ed si ricorda ancora quella promessa che mi ha fatto... Pensò con un sospiro Win.
Anche se se la ricordasse inizierebbe a dire "Eravamo dei bambini, non prenderla sul serio" o "Ti pare che posso aiutare
una racchia come te?"

Nel pensare queste cose iniziò a muovere le braccia imitando Edward, con gli occhi chiusi.
Edward intanto si era svegliato e la guardava perplesso.
-Posso sapere che stai facendo?- Le chiese.
Winry si fermò e lo guardò con gli occhi fuori dalle orbite.
-ASSOLUTAMENTE NULLA- Rispose, muovendo le mani come per dire "Niente, niente".
Ed si grattò la testa.
Provò ad alzarsi, ma aveva un mal di testa assurdo, e rimase giù.
Si gurdò la ferita sul petto: era cucita e non sanguinava.
-Sei stata tu?- Le chiese, sorpreso.
-Beh certo...- Rispose lei.
-Grazie- Mormorò il biondo.
Per la seconda volta nel giro di poco tempo, Winry rimase con la bocca aperta.

-Che strano Paninya, oggi Winry non c'è... e non c'è neanche il fagiolo...- Commentò Kate, entrando in classe.
Paninya annuì.
-Ehi Elric Junior, sai che fine ha fatto Elric-fagiolo?- Domandò ad Alphonse.
Al scosse la testa, rassegnato a quei nickname che Kate aveva dato a lui e suo fratello.
-Certo Kate che tu non c'entri proprio nulla con la classica ragazza Americana.- Affermò Pan.
-Beh, forse perchè tutti e due i miei genitori sono Irlandesi. Anche io sono nata in Irlanda, però all'età di 3 anni sono
andata a vivere in California per un trasferimento dei miei genitori... E poi ancora a quattordici anni qui- Rispose Kate
La ragazza infatti aveva i capelli rossi accesi, gli occhi verdissimi, e una spruzzata di lentiggini sul naso.
-Però il tuo nome è americano vero?- Chiese ancora l'amica.
-Si, perchè mio padre adora gli USA. E' stato felicissimo quando lo hanno trasferito- Continuò la rossa.
-Ohohoh Buongiorno ragazzi!-
-P-preside, buongiorno!- Esclamarono sopresi i ragazzi, scattando in piedi.
-Ma dove sono Elric maggiore e RockBell?- Domandò.
-Comunque sono venuto per chiedervi di fare attenzione nel parco: hanno trovato numerose buche profonde, ed è meglio se
state attenti- Continuò il preside.
-Ora vi saluto, prima che la vicepresidenza mi trovi, arrivederci- Disse uscendo.

-Secondo voi che ha fatto Hawkeye con il nostro Roy?- Chiese allarmata una ragazza dai capelli neri.
-Che vuoi che abbia fatto quella! E' rimasta scandalizzata ieri, queando mi ha vista- Disse ridendo una ragazza castana.
-Infatti... Capirai, quella non sa neanche cosa sia il sesso- Continuò la capo banda.
Il gruppo si ritrovò addosso un serie infinita di sassi.
-Ma che...- Esclamò quella con i capelli neri.
-Dovreste sapere che non sta bene sfidare la G-band...- Disse uscendo da dietro un albero Martel.
-Non ci piace che qualcuna porti poco rispetto ad una di noi. Non ci piace che qualcuna derida una di noi. Il fatto che
Elizabeth abbia un minimo di onore, e non vada di corsa nel letto di Mustang, non vuol dire che non sappia cosa è il sesso-
continuò Maria.
Marel fece un gesto con la mano sinistra, ed uscirono da dietro altri alberi Kate e Paninya,che avevano finito la lezione
e Rose.
Martel si scrocchiò le dita, seguita da Kate.
Il gruppo di ragazze che aveva insultato Riza finì in infermeria.
-Ditelo a un professore, al preside o anche ad un bidello e vi riduco peggio.- Concluse Martel.
Il gruppetto si allontanò, mentre Rose tirò un sospiro.
-Ragazze, ma perchè dovete sempre essere così violente?- Domandò alle amiche.
-Rose, guarda che noi non siamo delle "Brave Bambine", siamo cattive. Sei tu l'unica eccezione- Spiegò Maria.

-Perchè ci avete messo tanto ad arrivare in classe?- Domandò Riza, poi indicò Falman.
-Rose, stava diventando scemo... Non l'ho mai visto così paranoico.- Continuò.
Martel e Maria guardarono Rose.
-Cosa vuol dire?- Domandarono.
-Che si sono messi insieme- Rispose tranquilla Riza.
Nel frattempo...
-Allora Roy, ieri non ci hai detto come è andata... "matematica"- disse Havoc.
Roy lo guardò alzando un sopracciglio.
-Non ci siamo ancora... bisogna lavorarci un pochino- Continuò lui.
-Io scommetto che non ci riesci nenche entro l'anno- Commentò Havoc.
-Ah si? Quanto ci giochiamo?- Chiese interessato Mustang.
-200* cents, ci stai?-
Havoc gli porse la mano.
Roy l'afferrò.
-Ti dirò di più, ci riuscirò in 4 mesi.-
-Staremo a vedere.-
Hughes spaccò la scommessa.
-Roy Roy- Disse Hughes, squotendo la testa.
-Quando deciderai a trovarti una buona fidanzata? Guarda la mia Glacier!- Iniziò l'amico.
-Chi? Ah, la tizia con cui sei uscito la settimana scorsa- Disse Havoc.
Hughes iniziò una cascata di complimenti sulla sua ragazza, tanto che Roy e Havoc si tapparono le orecchie.
-Insomma ragazzi! Basta chiacchiere! Allora, Mustang, vieni un po' qui e illustrami la lezione di oggi. Devi essere
preparatissimo- Disse il professore di Matematica.
Riza prese un libro e ci si nascose dietro.
-La mia reputazione è rovinata- Sussurrò a Maria.
-Perchè?- Chiese quella.
-Perchè quella capra la- Indicò Roy, che stava seduto vicino alla cattedra -Non sa nulla! Ha detto che il teorema di
Pitagora è sul trapezio! E non gli è venuto neanche un esercizio!-
-Ahi- Fu l'unico commento di Maria.
-Dunque Mustang... mi dica, mi dica... Il TEOREMA DI PITAGORA!- Esclamò il professore.
-Ah, questo lo so! Il quadrato costruito sull'ipotenusa è uguale alla somma dei quadrati costruiti sui cateti! Vero?-
Rispose, ripetendo a pappagallo quello che aveva detto Riza.
Riza, insieme a tutti i presenti, strabuzzò gli occhi.
-Mustang, si è davvero messo a studiare? Allora il preside ha avuto una brillante idea a farti studiare matematica con
Hawkeye- Disse il professore.
-Per essere brillante è stata brillante come idea... no che non studio professore, quella è l'unica cosa che so-
Ripose tranquillo Roy.
-Maria, ce l'hai un piccone?- Chiese Riza.
-Che devi farci?-
-Spaccarglielo in testa.- Concluse, lanciando saette dagli occhi.

-UUUAAAAHHH, Ho fame!- Esclamò Winry.
Edward si era un po' ripreso, anche se era ancora debole.
Il ragazzo si girò e si accorse, che la ragazza era senza maglia.
Spalancò gli occhi.
-Perchè stai così tu?- Domandò.
Lei si guardò, poi guardò lui, poi arrossì.
-La mia maglietta e li...- Indicò accanto a lui, una maglia piena di sangue.
Ed non rispose.
-Beh, se insiesti tanto mi metterò la tua giacca... ma solo perchè insisti eh!- Ironizzò lei.
-Io non ho detto nulla.- Disse il giovane Elric.
->Eh?!-
-Significa che non ci penso proprio a prestarti la mia maglia- Rispose lui, facendo un sorrisetto.
-Bell'ingrato!-
-Mamma mia, tieni tieni, che è pure meglio, che mi cala la vista sennò-
-Nessuno ti obbliga a guardarmi- Rispose Winry, afferrando la giacca del ragazzo e indossandola.
I due rimasero così, uno a destra, l'altra a sinistra, pensando ad altro.
Ad un certo punto inziò a fare freddo, o meglio, il tempo si fece più brutto.
-Ci manca solo che si metta a piovere- Disse Edward.
E giù goccie d'acqua.
[Autrice ti odio Nota di Ed]
-Edward, ti hanno mai detto che porti jella?-

Riza prese i libri di matematica, e si incamminò verso la stanza di Roy.
Non mi va per niente, ma devo farlo...
Indossava la divisa scolastica, una camicetta bianca che lasciava sbottonata ai primi due bottoni, non una larga scollatura,
giusta, una gonna sopra il ginocchio, verde a pighe, verde come la cravatta e i ricami sulla camicia, scarpe senza tacco,
basse, delle ballerine, nere lucide, con una calza leggera color carne, i capelli raccolti come sempre in su.
Era quasi arrivata nella camera di Mustang, quando venne giù un diluvio, e si bagnò tutta.
Si sbrigò a correre, ma si prese l'acqua comunque.
Iniziò a colpire la porta della camera come una forsennata, stava continuando a prendere l'acqua.
Dopo quattro o cinque battiti Roy si decise ad aprire.
Se ne stava con la camicia della divisa completamente slacciata, la cravatta aperta appoggiata intorno al collo, i pantaloni
calati e le scarpe da ginnastica nere.
-Buongiorno Riza!- esclamò lui, non facendola entrare.
Lei ci prvò comunque, ma il ragazzo mise il suo braccio in mezzo.
-Mi fai entrare? Piove.- Disse lei, rotando gli occhi.
-Lo so che piove. Manca la parolina magica.-
-Perfavore.-
Lui si spostò mentre l'occhio gli cadeva sulla camicia fradicia, dalla quale si vedeva in rasparenza il reggiseno di
pizzo bianco.
-Sarebbe più bello nero- Disse lui.
Riza arrossì, coprendosi.
-PORCO!-
Lui rise e si girò a guardarla, chiudendo la porta.
era tutta bagnata, la camicetta bianca ormai trasparente appiccicata alla pelle, i capelli contro la fronte, la gonna
nera per quanto si era bagnata.
-La smetti di guardarmi con quello sguardo da maniaco?-
-Mica è colpa mia! Sono una ragazzo, è normale che se mi arriva dentro la stanza una ragazza con una maglietta trasparente
io abbia degli istinti!-
-Va bene, ho capito, me ne vado-
Lui la bloccò per un braccio.
Aveva una presa forte e decisa.
Il cuore della ragazza le arrivò in gola, mentre si girava per guardarlo negli occhi.
-Dobbiamo fare matematica- Disse lui, ridendo.
-E poi- Continuò lui, guardandola ancora.
-Mi devi qualcosa, o sbaglio?-
Quella frase ebbe nella ragazza l'effetto di una scossa elettrica.
Non era cosa buona avere debiti con Roy Mustang.
Non era affatto cosa buona.
-Guarda, sono uno che si accontenta di poco- COntinuò lui.
-Si vede dalle ragazze di cui ti circondi- Si lasciò sfuggire lei.
Cazzo. Ora l'ho fatto incazzare Pensò.
-E' vero.- Asserì lui, voltandosi.
Come? Meno male non si è arrabbiato...
-Perciò ci vuole qualcuna che tiri su questo basso livello, giusto?- Disse lui, tornando a guardarla, con una scintilla
negli occhi.
-Ehm...-
-Potrei essere bastardo e chiederti chissà che. Invece voglio solo un bacio. Serio. In bocca. Con la lingua.-
Specificò lui.
Hawkeye deglutì, prese aria e sparò:
-E TI PARE POCO? MA CHE CAZZO, VOGLIO SOLO UN BACIO CON LA LINGUA, NON LO SO, E SE CHIEDEVI TANTO COSA VOLEVI, ANDARE A
LETTO INSIEME?-
-Esatto- Fu la semplice risposta di lui.
-c-cosaaaaa?!-
-Prendere o lasciare. Se lasci non hai più debiti con me, ma io non sono tenuto a farti nessun favore.- Disse secco lui.
-E' uno scambio equivalente no?- Aggiunse con un ghigno.
Lei chiuse gli occhi e fece un sospiro.
-Uno solo.-
Lui le si avvicinò.
-A-adesso?-
-Preferisci, domani davanti a tutti?-
Non si era accorta che nel parlare era arretrata di un bel po' di passi.
Si guardò dietro e aveva la scrivania alle spalle.
Roy la prese per le braccia,e la attirò a se, chiuse gli occhi e socchiuse le labbra, unendole con quelle di lei.
Un bacio solo aveva detto, non aveva specificato quanto lungo.
La baciò, e lei gli rispose, lui passò le mani dalle braccia alle spalle di lei, la strinse, sentendo il corpo bagnato
della ragazza, mentre una brivido lo attraversava, le passò una mano tra i capelli, sciogliendoli, li strinse, mentre
le scendevano bagnati sulle spalle.
Si fermò li però, con una mano tra i capelli e l'altra sulla schiena, stringendola sentiva il gancio del reggiseno, e una
tentazione enorme si fece largo in lui.
Grande, molto grande.
Lui era un bastardo, l'Alchimista Di Fuoco Dal Cuore Di Ghiaccio, ma era un uomo d'onore.
Le aveva detto un bacio solo, e un bacio solo sarebbe stato.
Cavolo se bacia bene però... pensò.
Lei alla fine si staccò da lui, con le guance rosse e bagnata.
Lui le sorrise.
-Sai che bagnata sei troppo sexi?-
Ciaff.
-Sai che tu invece, asciutto o bagnato, sei troppo stronzo?-
Cinque dita rosse sulla guancia di Roy.
Riza starnutì.
-Se mi sono ammalata per colpa tua...- Disse, lui le mise un dito sulle labbra.
-Perfavore piantala, altrimenti non posso prometterti di rispondere delle mie azioni.- Disse.
Lei rimase con la bocca aperta.
-Vattia fare un bagno caldo, ti presto dei vestiti.- Concluse lui.
-Uhm... non so se posso fidarmi...-
Lui sorrise, prendendo una busta con della biancheria da ragazza (nera) nuova.
-Non lo so neanche io.-
Le tirò la busta, mentre lei rimaneva schockata.
-Sei un maniaco o cosa? Collezioni biancheria da donna?-
-Beh... sai a volte alcune ragazze hanno dei problemi e mi sono premunito.-
Lei rimase sconvolta dalla facilità con cui diceva quelle cose.
-Va bene la taglia? Io ho fatto ad occhio e croce, normalmente ci azzecco sempre-
Lei non rispose, se ne andò nel bagno alzando il dito medio della mano destra.
Per sicurezza chiuse a chiave.
Aprì i rubinetti dell'acqua, in oro, o almeno sembrava, ed era sicura che lo fosse,e aspettò che la vasca si riempisse,
mentre prese un bagnoschiuma a caso e ne versò, per sbaglio, mezzo flacone.
Ops, Roy mi ucciderà... un momento. Roy? Da quando è Roy? Lui è Mustang, solo Mustang! Si levò i vestiti e si immerse.
Chiuse gli occhi, si stava troppo bene!
Cercò di fare il prima possibile, non le piaceva quella situazione, anche se aveva chiuso a chiave.
La porta si aprì di una fessura.
-Ho dimenticato di dirti che tanto è inutile se chiudi a chiave, perchè ne ho altre tre di copie.-
-ESCI SUBITO!- E gli tirò il bagnuschiuma in piena faccia.
-Come? Non ho capito, vuoi che faccio il bagno con te? Va bene!- Disse falsamente Roy.
-Non osare!- E iniziò a tirargli tutto ciò che gli capitava fra le mani.
Compresi gli asciugamani.
Il ragazzo ridendo chiuse la porta.
Velocemente Riza uscì dalla vasca e si avvolse in un asciugamano pulito, celeste chiaro.
Purtroppo però Roy aveva tutti asciugamani piccoli, così quello le copriva dal seno a mezza coscia.
Si infilò la biancheria, dovendo ammetere a se stessa che il ragazzo ci aveva azzeccato con la taglia, mentre si frizionava
i capelli con un altro asciugamano.
Intanto Roy se ne stava stravaccato sul letto, con un sorriso soddisfatto sul volto, passandosi due dita sulle labbra.
Voglio vedere proprio come uscirà... dato che non le ho dato i vestiti prima di entrare.
-Ehi, dove stanno i tuoi vestiti?- Sentì arrivare dal bagno.
Il suo sorriso si allargò.
-QUi!- Esclamò.
-Allora passameli attraverso la porta...- Rispose Riza.
-Non posso... una ragazza la dentro mi ha tirato un flacone in faccia per aver aperto la porta!-
-Non fare l'idiota e portami quei vestiti!-
-Ma io sono idiota, lo dici sempre anche tu!-
Silenzio.
-Voltati!-
-Ok...-
Piano piano la porta si aprì, Riza controllò che il ragazzo fosse voltato, in effetti era verso il muro, poi corse fino al
suo armadio e lo aprì. Mentre cercava una maglia o una felpa non troppo grande sentì:
-Ma lo sai che così stai benissimo? Dovresti prenderlo come abito!-
SI voltò di scatto, diventando rossa fino alle orecchie, mentre negli occhi aveva un fuoco acceso.
-Brutto bastardo, ti avevo detto di voltarti!- Gli urlò, colpendolo sulle braccia.
-Ah ah... Ahi mi fai male... Ma scusa tu non hai detto fino a quando dovevo rimanere voltato...-
-Sei un bastardo, un vero bastardo!- Gli urlava, colpendolo.
Nella lotta Roy finì completamente sdraiato sul letto, mentre Riza stava a carponi nel tentativo di picchiarlo.
Il ragazzo non si era accorto della posizione, e scherzando ingenuamente, e quando se ne rese conto scoppiò a ridere.
Riza si accorse che l'asciugamano le stava scivolando, e schizzò in piedi sistemandoselo.
-Dammi dei vestiti!-
-La parolina magica...-
Lei ci pensò un po' su.
-E' UN ORDINE!- Urlò.
-Io non prendo ordini da nessuno.- Rispose lui.
-Signiri e Signore, è arrivato Roy Mustang, bullo ribelle, libero, che non prende ordini da nessuno- Gli fece il verso
Riza.
Roy si alzò dal letto.
-Non sfottermi! Io faccio quello che voglio, quando voglio e con chi voglio-
-Il massimo della democrazia eh?-
Si avvicinò alla ragazza.
-Ascoltami bene, Roy Mustang. Puoi aver incantato molte ragazze con questa tua aria da ribelle, ma non me. Non mi faccio
mettere i piedi in testa tanto facilmente, capito? Dovrai abbassare un po' la cresta e considerare un po' di p...-
Non finì la frase, perchè il ragazzo, visibilmente annoiato da quello che diceva, le aveva afferrato il viso con un mano
e l'aveva baciata.
Ma questa volta non era un bacio dolce o passionale, era un bacio che celava dietro una sfida, che le voleva dimostrare
che lui poteva fare tutto ciò che voleva, con chi voleva, quando voleva.
La ragazza presa alla sprovvista e un po' dalla paura alzò il ginocchio destro centrando i gioielli di famiglia al giovane,
che la lasciò subito e si piegò in due. [ù_u seguiamo il consiglio di TrecciA NdA]{Certo tanto sono io che ci faccio le
speso no? NdRoy dolorante}
Arretrò e finì addosso all'armadio, cone le gambe che le tremavano leggermente.
Il ragazzo si tirò su massaggiandosi, e disse con il fiato mozzo:
-Si che la popolazione femminile di questa scuola ti odierà? Hai rischiato di privare il Mondo di... Me!-
-Allora forse il Mondo mi ringrazierà e mi darà anche un premio.-
La mia voce trema! Oh No... Speriamo che non se ne sia accorto
-Uhm... tit rema la voce, e a quel che vede anche le gambe... Stai a vedere che ti ho fatto paura...- Disse tornando con
tono normale.
-Tu fare paura a me?!- Il tono sarcastico uscì molto falso.
Il ragazzo le tornò vicino, sussurrandole sulle labbra, per innervosirla.
-Non ti faccio paura così eh?-
Lei provò a fargli lo scherzetto di prima, ma Mustang le bloccò il ginocchio con le gambe, spingendola in terra e intrecciando
le loro gambe.
Si chinò su di lei, sentendo il suo repiro irregolare, avvertendo che paura ne aveva, eccome.
-Levati subito! Ti ho già detto che mi fai schifo! Possibile che tu non veda altro che sfide, orgoglio e ambizioni?
Le persone... Le persone vanno trattate da persone, tu le tratti da oggetti! Ne vuoi uno? Lo prendi, senza neanche
chiedere! Questi non è d'accordo? Chissenefrega, lo prendi comunque! Non sei il padrone del Mondo, smettila di comportarti
come tale!- Quando finì di parlare aveva il fiato corto e tremava visibilmente.
Roy si alzò da lei, prese un paio di suoi pantaloni e una felpa e glieli porse.
-Se ti faccio tanto schifo perchè l'altro giorno non ti sei scansata subito? Perchè sei comunque sempre qui?- Domandò.
Silenzio.
Riza si infilò la felpa e i pantaloni, o meglio, prima i pantaloni, poi si levò l'asciugamano mettendosi di schiena (tanto
non si sarebbe voltato comunque Roy), ma mentre si infilava la felpa il moro le vide il tatuaggio.
Sgranò gli occhi urlando di fermarsi.
-Cos'è quello che hai sulla schiena?-
Lei si tirò giù la felpa, scura in viso.
-Nulla... Una cosa di mio padre.-
-Fammi vedere-
-No.-
-Perchè?-
-Perchè sono le sue ricerche, non le faccio vedere a chiunque!-
Roy non insistette oltre, vedendo che per la ragazza era un ricordo doloroso.
-Non mi hai risposto: Se ti faccio tanto schifo perchè non ti sei spostata subito l'altro giorno?-
Un sorriso gli si dipense sul volto.
-B-beh e-ecco... p-perchè...- Balbettò.
Lui alzò un sopracciglio, mentre il suo sorriso si arrabbiava.
-Vuoi vedere che non ti è per niente dispiaciuto?-
Lei avvampò.
-Stupido idiota! Guarda che anche io sono una persona, non sono una macchina! E' normale che in una situazione del genere
anche io perde un secondo il mio sangue freddo!-
Il ragazzo la guardo ridendo, poi si sbracò sul letto.

I due poveri quindicenni erano zuppi.
L'acqua cadeva fitta fitta, e i due non avevano di che ripararsi.
-Ed?-
-Uhm?-
-Ma come cavolo siamo finiti così?-
I due erano in piedi, l'uno accanto all'altra, con due faccie da: "Sono sfigato, aiutatemi, vi prego!"
-Dunque, tu sei corsa via, io ti ho inseguito, poi siamo caduti in questa buca, si è rotto il mio...-
-Non mi riferivo a questo idiota!- Urlò, tirandogli un pugno in testa.
-Come siamo finiti qui, con 'ste bande...- Spigò, roteando gli occhioni blue.
Ed alzò il naso verso il cielo.
-Non lo so. Un giorno mi pare che ci siamo insultati... da li io ho seguito Roy e tu Riza... dovresti chiedere a
loro come è iniziato tutto... noi ancora non c'eravamo all'accademia.-
Winry lo guardò bieco.
-Ti pare normale ciò?-
Ed la guardò e scrollò le spalle.
-Guarda che non dipende solo da quell'alchimista da strapazzo! Tu sei antipatica!-
-Io? Ma se non ti ho fatto nulla!-
-Si invece!-
-Cosa?-
-Non mi va di dirtelo.-
E si ficcò la mano in tasca, guardando imbronciato il terreno.
-Sono qui credo-
-Fratellone!-
-Alphonse!-
I Due tirarono su il viso, vedendo Al che li guardava dall'alto, salutandoli.
L'Elric minore abilmente fece una trasmutazione, e i due uscirono fuori, zuppi, Ed ferito e Winry con i suoi vestiti.
-Posso sapere perchè Winry ha la tua maglia fratellone?-
-E' una storia lunga...- Fece il vago Ed.
Tutti e tre si avviarono verso la scuola, senza parlare.
Come sapevi che eravamo qui?-
-Ho chiesto a Judy, che mi ha detto che non eri con lei, Winry neanche c'era, ed entrambi eravate spariti da ieri... Poi
il preside ha detto che c'erano delle buche e che era pericoloso addentrarsi troppo perchè ci sono delle profonde buche e
ho voluto controllare... mi spiegate che stavate facendo?-
Ed rimase in silenzio. Come spiegare il motivo?
-Te lo dico io Al! Il tuo "adorato" fratellone, è complice di quel pazzo di un fiammifero!
Sai che ha fatto oggi? Ha bruciato un tizio! E tuo fratello mi è venuto dietro perchè non dovrei dirlo a nessuno, e così
siamo caduti!- Urlò Winry.
Ed le tappò la boccà con la mano, per evitare che altri la sentissero, mentre Al guardò per terra.
-Ahia! Ma che sei, una cane che mordi?-
-Tu... Al, tu lo sapevi! Lo sapevano tutti quella della tua banda!- Esclamò tra lo stupito e lo scandalizzato.
Alphonse guardò per terra.
-Ma vi sembrate normali?!-
-Senti chi parla!-
-Cosa ho di poco normale io scusa?-
-Uhm... Tutto?-
Al si mise in mezzo cercando di evitare un'azzuffata tra il fratello maggiore e Winry.
-Da te Alphonse Elric, non me lo sarei mai aspettata!-
E si girò, correndo verso il dormitorio femminile.
Edward la guardò correre nella sua giacca rossa, che le stava grande di spalle e maniche, sospirando.
-Fratellone?-
-Mh?-
-Credo che Winry abbia ragione. Forse è il caso di parlare di questa cosa con Roy-
Edward scrollò le spalle, andandosene verso l'infermeria.

Finalmente ho finito sto capitolo, non voleva finire XD
Ehbeh, che dire di Roy e Riza? >_> E Win ed Ed? <_<
Cmq non so dirvi quanto sarà ancora lunga la fic... potrebbe finire nel prossimo capitolo come tra 10 U_U
(SOno rassicurante? XD)
Vi dico già che la prossima settimana probabilmente aggiornerò in ritardo (si può sempre sperare XD [Che non aggiorni più?Ndtutti]
{ç__ç NdDarky}, dato che la scuola sta decidendo di farmi odiare gli ultimi giorni...
RINGRAZIAMENTI A: (Sono pigra, quindi invece che scrivere i codici per il grassetto/corsivo scriverò maiuscolo questa volta XD-
TRECCIA: Eheh che dire ora di Roy e Riza? ^^" XDDDD vedremo delle evoluzioni anche da parte di Ed e Win... (in questo periodo
mi piace ancora di più la coppia O_o sono matta XD) A dir la verità neanche io avevo mai pensato Rose con Falman, ma volevo
far nascere subito una coppia... e date che Maes sappiamo con chi sta XD per Havoc ho altri progetti... ero indecisa con
Envy XDDD
ALCHEMIST92: Eccolo il nostro Al! XD Beh si ma se non si faceva ricucire con in quel modo moriva .__. (e la fic avrebbe perso
una coppia XDDD) in effetti non è chiaro neanche a me perchè Roy abbia incenerito quel poveretto (Se a qualcuno interessasse
cmq non è morto XD), però mi serviva un pretesto per far scappare Win ^^" [Qualcosa di più normale no eh? NdX]
LINKARELLA: Grazie *__* >.< sisi Ed x Win & Roy x Riza forever!
SHATZY (Alias Shacchan XD): Uhm ok non avevo pensato all'OOC faccio subito (Posto il capitolo e aggiungo la nota XD) ehbeh
Roy è davvero un galantuomo XDDDDD ma nessuno si sarebbe mai aspettato che scrivessi una RoyAi XDDDD
Cm dicevo ad Alchemist92 non lo so nemmeno io perchè abbia bruciato quel poveretto, nel prossimo capitolo mi inventerò qualcosa XD

Ringraziamenti anche a: NAHID che ha aggiunto la storia ai preferiti.
A presto, spero che continuiate a seguire la storia e a commentarla!
Darklight.

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Capitolo 5
*** Punizioni -Prima Parte ***


Scusate scusate scusate scusate!
Dunque io avevo scritto il capitolo 7 (3 giorni fa XD) però poi il pc si è rotto, quindi l'ho dovuto riscrivere!
Ecco a voi, con l'estate, il caldo che picchia, che mi torna l'ispirazione (dovrebbe essere una cosa buona?)
Ecco a voi, il capitolo 5!

Capitolo 5:
Punizioni (Parte Prima)


-ED!-
Judi saltò al collo di Edward, riempiendolo di baci.
-Sapessi come ero preoccupata, quando mi hanno detti che eri sparito! Che ti ha fatto Winry per farti perdere?-
Continuò la rossa.
Edward era talmente nervoso che avrebbe volentieri tirato un pugno alla sua "dolce" ragazza.
-Scusa Judi cara, ma Edward ha bisogno di riposo..- Disse l'infermiera, sbattendo fuori la ragazza.
Ed si sedette sul letto, mentre l'infermiera lo medicava decentemente.
-Riposa ragazzo che tra poco avrai tutta la presidenza a trovarti- Disse la donna, chiudendo le tende del letto di Ed.
Il ragazzo si buttò sul cuscino, sospirando.

-RIZA!- Urlò Winry, entrando nella camerta della ragazza.
-E' andata a fare ripetizioni a Mustang- Esclamò una voce alle sue spalle.
Si girò.
-Tu saresti..?- Domandò Winry, guardando il tipo davanti a lei, magro, con lunghi capelli verdi e una strana bandana.
-Envy- Rispose lui.
-Ah beh grazie..- Aggiunse, chiudendo la porta e facendo per andarsene.
-Volevi subito dire alla Hawkeye chi è che brucia la gente vero?-
Winry si bloccò senza voltarsi.
Come cavolo faceva quel tipo, che era appena arrivato, a sapere di Mustang?
E come faceva a sapere che lei sapeva?
Lo aveva mandato Mustang per farla stare zitta?
O forse non c'ntrava nulla?
-Non capisco di cosa parli.. Cercavo Riza per farmi spiegare una cosa.-
-Uhm.. Tu credi che io sia un idiota?-< Domandò tranquillo il "ragazzo"
Winry alzò un sopracciglio.
-Eh?-
-Porti la giacca di Edwrad Elric, e già non è normale, sei sparita per un giorno, e invece che andare in infermieri vai a
cercare una tua amica per farti spiegare una cosa?- Domandò ironico Envy.
-Questi, scusa sai, ma non sono affari tuoi. E poi la camera di Riza è sulla strada dell'infermieria.. Ero solo passata.
Ciao Ciao.- Concluse, allontanandosi.
Arrivò di corsa nell'infermieria e si buttò su un letto, chiudendo le tende.
Sentì dei passi e una porta che si apriva.
-Edward Elric, come va? Sei sparito per un giorno, tu e Winry Rockbell.. Ahaha che fate una fuga d'amore?-
In quel momento l'istinto di Winry fu quello di aprire le tende e tirare un letto a chi aveva parlato.
-Presidebuonpomeriggio..-
Il preside?!
-Allora Edwrad sarò chiaro: Tu e la signorina Rockbell siete andati in una zona in cui era vietato andare.. e avete
infranto una regola importante, avete rischiato di morire, e questa cosa non sarebbe stata buona ne per voi, ne per noi
della scuola. In più qualcuno ti ha visto sul posto dove è stato trovato quel ragazzo bruciato.. come sai noi non
crediamo che tu o Mustang abbiate attaccato qualcuno, ma ti hanno visto...- Continuò Brandley.
-Mi hanno visto? Chi?- Disse Edward.
-Non posso rivelare questa informazione, anche perchè la studentessa che lo ha detto ha detto che aveva paura.-
Winry? Sarà stata lei! Allora è andata davvero dal preside.. ma apena la becco..
-No signore, io ero con la signorina Rockbell- Rispose Edward.
Fantastico Edward, sei un vero genio. Nessuno capirà che hai detto una balla... MERDA! Volevo dire che ero con Judi
ma mi sono sbagliato... cavolo!

Edward iniziò a sudare freddo.
-Con la signorina Rockbell? Allora non ci sono problemi, scusami Elric.-
Disse il preside.
Con la signorina Rockbel? Ma è scemo o cosa?
Un momento..
Io non sono stata a dirlo a Brandley, e neanche Mustang.
Non penso che qualcuno della loro banda sia così idiota da andare da Brandley a dire che Mustang se ne va in giro a bruciare
studenti..
Ma allora chi è stato? Una studentessa ha detto..

Dal letto vicino al suo si alzò una figura.
Ma perchè in quest'ultimo periodo mi ritrovo a spiare anche se non voglio?
-Winry questa volta me la paghi..- Disse Ed,
mI ha scoperto?
-Dannatazione!- Ed tirò un pugno al suo letto.
Meno male no..
Il ragazzo si sedette, e iniziò a levarsi i vestiti.
Edward ma che faaaao?!
Winry iniziò a tirarsi le coperte sotto il naso, coprendosi gli occhi.
Imbecille!
-C'è qualcuno?- Chiese Ed, vedendo movimenti nel letto di Win.
Azz..
+ -Er... Miaaaauuo... Meuuu- Provò Winry.
Edward spalancò le tende.
-Ehilà... cieo...- Disse Winry.
Poi arrossì e gli tirò un cuscino.
-Vuoi coprirti?!-
Edwrad era in mutande.
Mutande bianche semplici, boxer.
Ed non fece un piega e alzò le coperte, acchiappandola per un braccio e alzandola.
-Ahia! No, non è vero! Mi fai male!-
Il ragazzo non mollò la presae le alzò il viso con la mano meccanica.
-Npon prendermi per il culo! Una studentessa ha detto.. Sei stata tu!-
-Ahia!- La bionda aveva le lacrime agli occhi.
-Non sono stata io! Ero andata da Riza prima di venire qui, mi ha anche incontrato il vostro amichetto verde-
-Il nostro amichetto verdfe?-
-Si quello con i capelli verdi.. Envy-
-Allora ci sei andata dopo.-
-No sono venuta in infermeria!-
-Non ti credo.. Sei l'unica che potrebe aver fatto la spia.-
-Tu credi che ti avrei messo in mezzo brutto imbecille patentato?!- Gli urlò in faccia.
-Non ti avrei mai messo in mezzo, avrei detto che era Mustang!-
Edward sembrò stupito.
-E perchè non mi avresti messo in mezzo?-
Silenzio.
..
-Mi fai male al braccio lasciami.-
In quel preciso istante entrarono nella stanza Rose e Falman.
E poi Havoc e Al.
- Fratellone che stai facendo?- Domandò sconvolto (is) Al.
Ho come la sensazione di aver già vissuto questa scena...
La situazione:
Edwrad in mutande.
Winry ch piangeva (strattonata da Edward).
Soli in una stanza.
Letto disfatto.
-BRUTTO PEZZO DI IMBECILLE, CHE HAI FATTO?- Urlò Havoc.
-Nulla lo giuro! Non è come pensate!-
Havoc stava per pestare Edward quando Winry (bontà sua!) si decise a parlare.
-Veramente non è successo niente..-
-Comunque, è venuto da ognuno di noi Brandley a chiederci se Roy era con noi..- Disse Falman.
-E voi che avete detto?-
-Ecco, noi non sapevamo che stava facendo domande su Roy,. ci ha chiesto che avevamo fatto quel pomeriggio, e nessuno di
noi ha detto di essere con Roy..- Concluse il ragazzo.
-C-COSA?-
-Ehm.. Rose scusa potresti uscire?- Domandò, quanto più gentile potesse essere, Havoc.
-Eh No! Adesos parlate! Ditela la verità su!- Intervenne Winry.
edwrad le tappò la bocca mentre Havoc fceva uscire Rose, anche se questa non capiva bene.
-Sta zitta non devi parlarne di quello!- Esclamò Edwrad.
-Scusa Edward, ma lei come lo sa?- Domandò sorpreso Havoc.
-Li ho visti-
Silenzio.
-Sbateranno fuori Roy questa volta se non trova un alibi..- Iniziò Falman.
Silenzio.
-Sbateranno fuori? Lo processeranno.. Stavolta finisce male, la sua carriera da alchimista finirà prima ancora di iniziare.-
-Però nessuno di quei ragazzi è morto..-
-Si ma non c' entra, lui ha sempre attaccato non si è mai difeso.. cioè è colpa sua, neanche degli altri..-
Ancora silenzio.
-Winry sei stata tu a dirlo a Brandley? Di la verità!- Chiese Falman.
Winry rimase in silenzio.
-No.. Non sono stata io..- Rispose ancora, con gli occhi bassi.

-Quando hai finito di ridere, prendi il libro..- Mormorò Riza.
-Ok, non mancherò!- Rispose il ragazzo, ancora ridendo.
Finalmente si calmò e si avvicinò alla giovane.
La guardò senza muovere un muscolo, passarono secondi, pochi in realtà, ma Riza sembrava aver perso la sua pazienza.
-Insomma la smetti di fissarmi?-
-Perchè?-
-Mi metti a disagio!-
Che caspita ho detto?
Sul viso di Roy apparvbe un ghigno semi-trionfante.
-Ti metto a disagio? Vuol dire che non ti sono del tutto indifferente..- Mormorò lui.
Riza decise di utilizzare la tattica dell'ignorarlo.
-E se faccio così ti metto a disagio?- Le bisbigliò nell'orecchio.
Riza divenne color peperone e scatò in piedi.
-Affatto, adesso piantala!-
Il moretto sogghignò.
-Altrimenti che succede?- Le domandò, sempre in un sussurro, avvicinandosi.
-Questo- La ragazza lo colpì sulla testa con un libro.
Anzi, con IL libro.
-Vedi di andare bene... Beota-
Passò qualche minuto durante il quale Riza leggeva e Roy faceva degli esercizi algebrici.. Face finta di farli sarebbe il
termine più adatto.
-Senti ma perchè io non ti piaccio?- Domandò Roy, smettendo di scribbacchiare sul foglio.
Riza rimase perplessa: a questo non aveva mai pensato.
Comq posso spiegare a questo ragazzo che non è un problema di piacermi di aspetto, ma di carattere senza che si monti
la testa?

-Duqneu, ascoltami bene.
Tu pensi che io sia come tutte la altre ragazze che ti sei fatto, perchè per te non ci sono differenze: piaci o men ad
una ragazza deve essere tua se la punti. Il problema è ecco.. questa tua visione delle persone.
Io non sono una ragazza, io sono Riza Hawkeye, sono si una ragazza, ma prima sono Riza Hawkeye.
Non sono una cosa con cui giocare per un po', poi ti sei levato il divertimento e cambi, a me questa cosa non va bene.
Potrai anche essere un bel ragazzo, nessuno lo mette in dubbio, ma il tuo carattere non è affatto bello, o almeno, a me
non piace, né va di essere un altro giocattolino. Puoi anche prendermi in giro se vuoi, ma non intendo legarmi ad una
persona che intende solo divertirsi con me, cosa che tu vuoi fare. Hai capito o devo spiegartelo di nuovo?-
Roy la guardò, in effetti come darle torto? Era vero tutto quello che aveva detto, certo avrebbe potuto dirle che in realtà
lui l'amava e voleva stare con lei, ma non gli avrebbe mai creduto.
Si guardarono negli occhi, e Roy vi vide una cosa che nonh aveva mai notato: una paura strana.
Di cosa non lo sapeva, ma c'era.
Soltanto molto dopo avrebe capito che la paura di Riza era quella di innammorarsi..

Il mattino seguente, Si Roy che Riza erano in ritardo per le lezioni.
-Stai a vedere che alla fine Roy ce l'ha fatta.. e se l'è fatta- sussurrò Brosh ad Havoc.
Gli arrivò in test un libro.
-Ops, scusami Brosh, mi è caduto..- Disse con il suo tono e il suo sorrisetto più falso Maria.
Maria prese il libro e tornò a parlare con Martel.
-Secondo te perchè Riza è in ritardo?-
-Non so, ma non credo proprio che sia come dicono quei due.. Riza non lo farebbe mai.. Vero?- Rispose Martel.
In quel momento entrarono Roy e Riza, insieme.
Le ragazze della classe guardarono Riza con occhi di fuoco, mentre Havoc e Brosh si scambiarono un sguardo divertito.
Riza si sedette dietro Maria.
-Perchè siete entrati insieme? Non dirmi che tu e lui..- Iniziò la bruna.
-Non dire scemenze.. Abbiamo fatto tardi, ma io ero nella mia stanza, e lui nella sua. Ci siamo incontrati qui davanti.-
Tagliò corto la bionda.

-Ehi Roy ecco perchè facevi tardi- Disse Brosh.
-No, magari fosse come pensate.. Ci siamo incontrati fuori dalla classe.. Nenache io so perchè ha fatto tardi- Sospirò Roy.
Iniziò a guardare verso Riuza incessantemente, e a tirarle pallette di carte per attirare la sua attnzione.
Riza si girò e gli lanciò uno sgurdo di fuoco, al quale il ragazze rispose tirandole un bacio.
A questo punto la ragazza gli tirò il suo libro, proprio nell'attimo in cui il professore li guardava.
-HAWKEYE MUSTANG! Sarei veramente felice se andaste a fare i vostri giochini qua fuori!-
-Ma professore io non ho..-
-Niente scuse Hawkeye, fuori, insieme a Mustang!- La interruppe il professore.
Roy se ne andò felicemente, mentre Riza aveva un diavolo per capello.
-Tu brutto sottospecie di discendente dell'australopitecus, ci hai fatti sbattere fuori!- Sbraitò la bionda.
-Sottospecie di.. Ma che cattiva.. io ti mando i bacetti e tu mi tiri un libro..- Disse lui, avvicinandosi.
-Che diavolo stai facendo Mustang?- Mormorò di colpo sorpresa e non infuriata Riza.
-Una cosa che voglio fare da tanto, ma che non ci riesco mai..- Rispose lui, sorridendo.
E la prese per le spalle e la baciò, una cosa velocissima, che gli piacque incredibilmente, anche se gli costò una
guancia.
-M-maledetto bastardo, ma che ti salta in mente?!- Domandò schockata per lo strano comportamento.
-Sai come è.. hai presente le sigarette? Quando cominci non smetti più.. Ecco baciarti per me è lo stesso: se comincio
non smetto più.- Spiegò.
La ragazza deglutì cercando di mettere maggior spazio possibile fra loro.
-Ribelle, bullo, padrone del Mondo, maniaco, pervertito e ora anche drogato? Poveretta chi ti sposa!- Cercò di buttarla
sull'ironia lei.
-Si.. drogato di te..- Mormorò ancora il moro.
-Va bene, senti adesso piantala..-
Inizia a preoccuparmi
-Non ci riesco..- Rispose lui, avvicinandosi ancora.
Riza sgranò gli occhi fissandolo con respiro un po' corto, mentre arretrava sempre più verso il muro.
Roy poggiò una mano vicino al collo della ragazza, mentre si chinava nuovamente.
-Ora mi hai stancato..- Disse, mentre gli dava un altro schiaffo.
Lui le intercettò la mano, fermandola a metà, mentre si avvicinava di più.
Elizabeth piggiò la mano sul petto del ragazzo, quella libera, per spingerlo via, ma non ci riusciva.
Possibile che in questa cazzo di scuola non ci sia uno studente in giro? Un profssore? Un bidello?
Ormai aveva le lacrime agli occhi.
-Smettila.. Perfavore..- Gli disse, mentre un singhiozzo le usci tra smettile e perfavore.
Roy parve come ritornare in se, osservendo da sotto il ciuffo moro la figura che tremava, mentre piangeva.
Respirava con affanno, e si era portata una mano al cuore, mentre l'altra era ancora tenuta da quella di Roy.
Il ragazzo le lasciò la mano, tirando un pugno sul muro.
-Scusa.- disse semplicemente.
Cosa diavolo gli era preso? Non riusciva a controllarsi? Era davvero un pervertito?
(E qui tutti ci chiediamo nel frattempo cosa faceva il professore, dato che Roy ha anche tirato un pugno al muro NdA)
Le gambe di Riza cedettero, e lei finì per terra.
Roy si sentì davero un.. un.. verme.
Si accovacciò vicino a lei, mentre la ragazza, con i capelli che le coprivano gli occhi, soffocava i singhiozzi.
Le lacrime le scendavano sulle guancie e toccavano per terra, e il ragazzo parve accorgersene.
-Ti.. Ti prego.. scusami..- Mormorò, cercando di soffocare il suo istinto di abbracciarla.
Elizabeth "Riza" Hawkeye non er auna ragazza piagnucolona, una che piangeva sempre, una che appena il professore le
meteva una nota negativa nel curriculun, o un voto basso faceva finta di disperarsi e piangere.
Certo, utilizzava anche lei scuse come tutti i ragazzi non secchioni, tipo scappare in infermieria, ma mai lacrime o
cose del genere.
Non aveva una media particolarmente alta, era normale, certo era brava in matematica, ma in altre materie andava male.
Lui ad esempio era molto bravo in scienze, e vabbe, logicamente in Alchimia, anche se insegnavano solo la teoria li,
mentre lei era negata in quelle materie.
Quella era una delle poche volte in cui lui l'aveva vista piangere, forse lei odiava addirittura farsi vedere così da lui.
Roy fece per avicinarle una mano al volto, ma poi la ritrasse, vedendo la fanciulla che si irriggidì appena lui allungò
la mano verso di lei.
-Riza ti prego.. Ti prego smetti di piangere.. Scusami ti prego..- Non riusciva a far altro che ripetere quelle parole.
Poi infischiandosene del resto la prese per le spalle e la strinse forte a se, anche se lei era rigida, la abbracciò forte
forte, le sussurrò parole di conforto nell'orecchio, fino a quando il corpo non smise di tremare e si calmò.


Ecco la fine (mamma mia XD)
L'ho fatto abbastanza "ricco" this capitolo? Mi avete perdonato? *^*
Ringraziamenti:
Missy_loves_Blizzard: Non preoccuparti per gli scleri, io li adoro XD [Bene, capiamo subito che sei normale NdRoy] [Roy vuoi morire prima di diventare comandante supremo? NdA] [O.O" *scappa* NdRoy] Grazie per i complimenti >< spero che questo capitolo non ti abbia delusa!
Aki13: Grazie mille! SPero che continuerai a seguirla ^_^
Rya: Eh come ti capisco.. come non adorare Roy? (Grazie Grazie NdRoy) {Tu taci NdA} anche io adoro RoyAi *^* a dir la verità neanche io all'inizio pensavo ad una Rose/Falman, ma poi non sapevo con chi metterla XDDD sono felice che le nuove coppie ti piacciano! Spero che continuerai a seguire la Fic e che questo capitolo ti sia piaciuto!
Angel Natalie: Grazie mille! Spero che ti piaccia questo capitolo, scusa il paradossale ritardo!

Grazie anche a (ringrazio tutti perchè non mi rico5do chi sono i nuovi XD):
1 - Alchemist92, alfakein, Angel Natalie, Cavolovai, Clhoe, damy, Elly Chan, gryffindor_ery, linkarella, Nahid, Patricia Dalrymple, piccola teddy, rakuen, Rya, tak10, tullia89 che hanno aggiunto la storia fra i preferiti!

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Capitolo 6
*** Punizioni (Parte II) ***


Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Hiromu Arakawa (Eccezion fatta per i personaggi di Judi e Kate, i quali sono di mia proprietà); questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

*L'autrice fa capolino da dietro un muro*
Ehilà, vi ricordate di me? *eheh* ^^""
*Le arrivano una valanga di pomodori e uova marce.*
Lo so, sono imperdonabile >.<" Sono passati ben un anno e sette mesi, vi chiedo perdono >.<
Le motivazioni di questo assurdo ritardo sono principalmente:
-Mi ero bloccata ad un punto morto. Non riuscivo più ad andare avanti, scrivevo e cancellavo.
-Ho passato un periodo un po' delicato.
-(A settembre di entrambi gli anni) Scuola -_-
-Mi sono dimenticata di questa storia >_>
Perdono, prometto, questa volta, che non succederà più.
Finirò in tempi decenti le prossime storie che pubblicherò, e cercherò di aggiornarle con una certa frequenza (quel che
la scuola mi concede, ormai sono a metà del 4° anno di liceo ç_ç).
Scusatemi tanto, davvero. Vç_çV <--- Dovrebbe essere una faccina che piange con le orecchie basse.

***

Capitolo 6
Punizioni (Parte II)
Dei passi leggeri lungo il corridoio.
Uffa che palle non mi va di fare la lezione di matematica.. quasi quasi fingo di stare male e me ne vado in infermieria..
Winry camminava stiracchiandosi.
Certo che è un bel problema.. chi può aver detto al preside che sono stati Mustang ed Ed a fare quel casino?
Camminando si ritrovò a finire nel bagno delle ragazze.
Entrò, tanto non aveva nulla da fare, e si chiuse in una delle cabine, a pensare.
Io non sono stata.. non è stato né Ed né Al.. e non credo neanche Mustang.. allora chi caspita.. La ragazza ad
un certo punto sgranò gli occhi, come se avesse ricevuto un'illuminazione dal cielo.
Che sia.. Envy?
Passarono diversi minuti, durante i quali la biondina continuava a pensare cose e poi a contraddirsi, fino a quando qualcuno
non entrò nel bagno.
Riconobbe delle voci da ochette, e qualche risata.
-Ma dai, mi stai dicendo che dietro a tutti quei casini ci sono Roy e Edward?-
-Si te lo giuro.. cioè calcola che sono rimasta sconvolta quando ho visto con quale sangue freddo quel Roy Mustang ha
bruciato quei poveretti.. inaudito..-
-Ma non hai paura che se ti scoprono Edward e Roy te la facciano pagare?-
-Non mi scopriranno.. Con il preside ho fatto tutta la faccia della ragazzina impaurita.. Non dirà che sono stata io-
Concluse con una risatina.
-Ma scusa, Edward non è il tuo ragazzo? Perchè lo vuoi far espellere?-
-Mah.. Mi sono stufata di stare con lui.. E poi è davvero un idiota, si crede chissà chi e invece è solo un tappo-
-E questo ti basta a volerlo far espellere?-
-Mi ha stufato e poi.. quando saranno espulsi potrò dire di essere io ad averli sputtanati.. Diventerò il nuovo idolo da temere.-
-Torniamo in classe, prima che quell'imbecille del prof ci mandi a cercare-
E così se ne andarono.
Winry era Shockata: Perchè Judi si comportava così? Allora era lei! Ma perchè aveva aspettato tutto questo tempo?
Ma certo.. ha aspettato di poter dare la colpa a qualcun altro.. sapendo che tu eri sparita con Elric aveva capito che
spevi qualcosa..
Le sussurrò una vocina.
Winry uscì sconvolta dal bagno, per recarsi in infermieria.

***

Roy non si era mosso di un millimetro, teneva Riza stretta a lui.
Dopo qualche minuto lei si allontanò, e si rimise in piedi.
Tra i due c'era un silenzio davvero molto imbarazzante, e mentre il ragazzo cercava un modo per istaurare una conversazione
Riza si sistemò la pettinatura.
-Ehm.. Tra poco suonerà la campanella, cosa abbiamo alla prossima lezione?- Tentò.
-Educazione Fisica.-
Ok, è molto incazzata
-Dici che ci divideranno in gruppi maschili e femminili? O forse ci faranno fare coppie miste?-
-Non lo so-
Roy parve scoraggiato, ma non si arrese, stava per fare un'altra domanda, quando il vicepreside arrivò davanti a loro.
-Roy Mustang, il preside vuole vederti al più presto nel suo ufficio. Percortesia, mi segua-
Roy lo seguì sorpreso, e anche Riza era sorpresa, ma non mosse un muscolo.
Passò una decina di minuti, quando la campanella suonò.
I primi ad uscire furono Brosh e Hughes, poi Martel e Havoc, che litigavano sulla porta su chi dovesse passare per primo.
-Ehi Riza ma dov'è Roy?- Chiese Maes.
-Il Vicepreside ha detto che il preside voleva parlargli..- Rispose la ragazza.
Hughes era l'unico componente della A-Band con il quale tutte le ragazze della G-Band andavano d'accordo, e parlavano senza
insultarsi o senza rispondere male.
A quell'affermazione Havoc, Hughes e Brosh si guardarono preoccupati.
-C'è qualcosa che non va?-
Indecisi sul da farsi "sequestrarono" Riza, mentre Martel gli urlava parole poco gentili.
-Ecco vedi.. Hai presente gli ultimi incedenti che si sono tenuti, sulle persone trovate bruciate?- Iniziò Havoc.
-Beh?-
-QUalcuno ha detto al preside che la colpa è di Edward e Roy.. Ed era con Winry e se l'è cavata, ma Roy non ha un "alibi"
e rischia di venire espulso per questa accusa..-
-Peggio, rischia di finire sul tribunale degli Alchimisti, dato che lui è già alchimista!- Esclamò Brosh.
-E io cosa c'entro?- Rispose esteriormente tranquilla Riza.
-Ecco noi ci chiedevamo se.. Tu potresti aiutarlo-.. Concluse Maes.
-E perchè scusa? Se non ha fatto nulla cosa ha da temere?-
Silenzio colpevole.
-Allora c'è davvero lui dietro a tutto ciò..-
Havoc e Brosh guardarono altrove, mentre Hughes teneva lo sguardo fisso in terra.
-Beh, non intendo aiutare un pazzo piromane. Ci vediamo a lezione.-
-Sei davvero senza cuore Hawkeye.. Possibile che dopo tutto questo tempo non te ne importa proprio niente di lui?- L'accusò Havoc.
Riza continuò a camminare, senza dare ascolto a quello che dicevano gli amici di Roy.
Però nella testa le tornavano le immagini degli ultimi tre anni, da quando lo aveva conosciuto a pochi minuti prima, e
checchè la ragazza sentisse una certa irritazione, aveva anche un sentimento di.. affetto.
Verso quel ragazzo che le aveva colorato quegli anni di liceo, verso quel ragazzo che l'aveva si tormentata, ma al quale
ormai si era affezionata.
-Sei proprio la principessa delle nevi!- Gli urlò infuriato Havoc.
Riza sussultò un secondo, poi riprese a camminare velocemente, urtando una compagna.
Martel partì a razzo e afferrò Havoc per il colletto, lo sbattè al muro e gli tirò un pugno che gli spaccò il labbro.
-Brutto stronzo, proprio questo dovevi dirle? Se proprio ci tieni al tuo amico vallo ad aiutare tu!- Esclamò.
Rose si avvicinò a Maria e le sussurrò: "Non capisco, cosa le ha detto di tanto pesante?-
-Ah già tu non lo sai perchè ti sei trasferita al secondo anno.. Vedi, al primo anno, Roy era molto più infantile
di quello che è ora.. Adesso utilizza una tattica che non da tregua a Riza, ma una volta la prendeva sempre e solo in
giro, e lei nulla, non se lo filava, fino a quando lui le ha appunto detto "principessa delle nevi", perchè era
fredda come un ghiacciolo con lui.. Inizialmente Riza se ne fregava, però lui continuava, e altri hanno iniziato a
chiamarla così, e per questa "nomina" il ragazzo che le piaceva in prima, che sembrava essere interessato, si è messo
con un'altra..- Le spiegò la mora.
-Sei sicura sia per questo motivo?- Domandò Rose.
-Si. Glielo ha detto lui. Riza... Non è sempre stata così. Riza è una combattiva, e un tempo non copriva il suo lato
tenace con la maschera della persona indifferente ad ogni cosa. Diciamo che era indifferente solo a Roy.- Spiegò con un
sorriso amaro Maria.
-Ma, da quando parlò con quel ragazzo, tutto cambiò. Divenne sempre più chiusa in se stessa, e, più disinteressata a tutti,
come se non ci fosse niente che la attraesse, che le interessasse.-
-Ce l'avrò anche fatta rimanere male, però è la verità. E mollami Martel!- Disse Havoc, spingendola via.
Si sistemò la cravatta, buttando la sigaretta per terra.
Tra i due gruppi scese un silenzio imbarazzante, che fu interrotto solo dal professore dell'ora di ginnastica.
-Pensate di restare a fissarvi ancora a lungo, oppure vi degnerete di scendere a fare l'appello?-
Muovendosi lentamente, sei degli otto ragazzi scesero le scale per andare a lezione di ginnastica, mentre due
rimasero indietro, fermi.
-Roy è un totale imbecille. E' un lavativo, un immaturo, uno che pensa solo a divertirsi.
Non si preoccupa mai del domani, ma vive solo il presente.- Iniziò Maes.
-Però non credi anche tu che sia davvero solare? Per quanto possa sembrare assurdo, secondo me ha un potere... che
rende magico tutto ciò che fa: è tra le persone più solari che io conosca, riesce a farti ridere anche nelle situazioni
più tristi, è come se cancellasse, anche solo per alcuni secondi, l'energia negativa che può avvolgerti.- Finì.
Riza tenne gli occhi bassi. Come dargli torto?
Era vero. Roy gliene aveva fatte di tutti i colori, però con il suo sorriso, il suo modo di scherzare, si era sempre fatto
perdonare. Aveva provocato tante cose negative, non per ultima la situazione di qualche minuto prima, ma alla fine l'aveva
consolata, l'aveva rassicurata.
-Pensaci ok?- Le disse dolcemente Maes, scendendo le scale, e lasciandola sola.
Riza strinse i pugni.
Era difficile da ammettere, e ancora di più da riconoscere.
Iniziò a muoversi dalla parte opposta alle scale, sempre più velocemente, correndo alla fine.
La sua presenza era diventata parte integrante della sua vita, una costante, per rimanere in tema di matematica.
E gli sarebbe mancato, se non ci fosse stato più.
Ma non era solo quello.
Le faceva male sapere che lui si trovava in grossi guai, e non fare nulla per aiutarlo.
Doveva almeno provare a fare qualcosa.
Arrivò difronte alla presidenza, con il fiato corto.
Senza neanche bussare aprì la porta, trovando Roy seduto sulla sedia davanti alla scrivania del preside, con il vicepreside
vicino. C'erano anche alcuni professori.
-... Le ripeto, signor preside, che è senza alcun dubbio così! Questo ragazzo è stato visto...- Il vicepreside si bloccò,
vedendo Riza. -Signorina Hawkeye, cosa ci fa qui?- Domandò il preside.
-Se deve dire qualcosa ripassi dopo. Adesso siamo in riunione straordinaria.- Disse secco il vicepreside.
-Non è stato Roy.- Disse Riza, entrando.
Tutti i presenti, Roy in testa, rimasero sorpresi, esterrefatti.
-Come, scusi?- Domandò il vicepreside.
-Mi hanno raccontato che tutti voi della vicepresidenza credete che dietro gli incidenti incendiari c'è Roy, ma non è così.-
-Come fa a dire con tutta questa sicurezza che non è lui?- Domandò irritato il vicepreside.
Che quell'uomo odiasse Roy Mustang non era certo un mistero, per nessuno.
-Perchè, l'altro giorno, Roy era con me. Siamo stati tutta la giornata insieme, quindi, non è possibile che sia stato lui.-
Spiegò, posando i suoi occhi scuri in quelli di Roy, il quale era sempre più sorpreso.
-Signorina, si rende conto di quello che sta dicendo?- Domandò il vicepreside.
Riza fu assalita dall'ansia.
Che Roy avesse detto un'altra cosa?
Forse aveva già trovato il modo di tirarsi fuori da solo, e lei aveva soltanto peggiorato di più le cose!
-C-certo- Balbettò, cercando risposte nello sguardo di Roy, il quale, nel frattempo, aveva accennato un sorriso.
Nella sala scese il silenzio, e Riza abbassò lo sguardo, intenta ad osservare le proprie mani.
-Quando è così, mi sembra che il signor Mustang possa andare. Dopotutto, non mi sembra il caso di dubitare della parola
della signorina Hawkeye.- Disse il preside, sorridendo.
Roy si alzò dal divano, ma il vicepreside lo fermò per un spalla.
-Non così in fretta, ragazzo.- Poi aggiunse, rivolgendosi a Brandley: -Signor preside, non che io voglia mettere in dubbio
la parola della signorina Hawkeye come ottima studentessa, ma perchè non l'ha detto prima? E perchè il signor Mustang non
l'ha detto da principio che si trovava con lei?-
Adesso gli occhi di tutti era puntati nuovamente su Riza, che era avvampata dalla preoccupazione.
-Beh... Perchè... Ecco...-
-Perchè non le avevo detto nulla dei vostri sospetti, non volevo farla preoccupare.- Iniziò Roy, attirando su di se
l'attenzione.
-E poi, non ho detto che mi trovavo con lei perchè non sapevo se lei voleva.- Si liberò della presa del vicepreside
e si allontanò.
-Come tutti ben sapete, Riz... La signorina Hawkeye è una brillante studentessa, e temevo che non sarebbe stata vista di
buon occhio da voi insegnanti una relazione con me. Quindi ho preferito non metterla nei guai.- Sospirò, assumendo
l'espressione di una vittima sacrificale. -Io sono un attaccabrighe, un nullafacente, un pessimo studente... Già
essere accomunata ad uno così sarebbe stato un danno per lei, figuriamoci se a queste cose si aggiungeva anche il sospetto
di essere un pazzo incendiario.- Concluse.
-Il corpo insiegnante non è così stupido da fare di tutta un'erba un fascio!- Esclamò il vicepreside, stizzito.
Beh, grazie tante, non stanno certo negando quello che ho detto su di me
Roy abbassò gli occhi, colpevole.
-Preferivo non rischiare. Non volevo far correre nessun rischio, alla persona a cui tengo di più.- Disse.
Riza avvampò ancora di più, torcendosi le mani, e sentendo lo stomaco in subbuglio.
La persona a cui tengo di più.
Certo, l'aveva detto per tirarsi fuori dai guai, ma l'aveva pur sempre detto.
-Potete andare ragazzi. Ma aspettatevi tutti e due un bel castigo. Lei, signor Mustang, per averci fatto perdere del tempo
su una questione molto importante, e lei, signorina Hawkeye, per aver saltato l'ora di ginnastica.-
Alle parole del preside i due ragazzi risposero con un "Sissignore" in coro, e uscirono.

***

Winry aprì la porta e uscì dal bagno, ma, sfortunatamente, incontrò Judi con la sua amica.
-E tu... Cosa ci fai qui?- Domandò la rossa, squadrandola.
-Ero in bagno.-
Judi e la sua amica si guardarono.
-Da quanto sei lì dentro?- Chiese l'amica di Judi.
Winry non rispose, cercando di superarle.
-Non credo che questo vi debba interessare. Ora, se volete scusarmi, dovrei andare a lezione.-
La ragazza fu afferrata per un braccio, e tenuta saldamente.
-Hai sentito tutto, vero?- Domandò l'altra ragazza, scura in viso.
Ma perchè mi trovo sempre in queste situazioni? Io volevo soltanto saltare matematica Pensò Winry, non rispondendo.
-Non sono così stupida come credi tu. Non ti permetterò di rovinarmi tutto, andando a spiattellare a Edwrad la verità.- Le
disse Judi.
-Io non ti capisco proprio. E' il tuo ragazzo, perchè ti comporti così?!- Esclamò Winry.
-Perchè mi chiedi?- Judi aveva un tono molto basso. -Sai quale è il mio cognome? Greed! Judi Greed!- Era esplosa, urlando.
-Sono la sorella minore di Frankline Greed, il ragazzo che, l'anno scorso, si oppose a Mustang e a tutta la sua stupida
banda di matti! E sai come è andata a finire? Mio fratello ha subito ustioni pericolosissime, ed è rimasto sfigurato a vita!-
Judi aveva il fiato corto.
-Tu hai ragione ad essere arrabbiata con Mustang, ma non capisco cosa c'entra Edward! Voglio dire, non potrevi fare in modo
di non coinvolgere lui?- Domandò Winry.
-Ma cosa vuoi che me ne freghi di quell'idiota? E' soltanto una pedina della mia vendetta! Io li odio tutti, sia Mustang
sia i suoi amichetti del cazzo che non hanno fatto niente per fermarlo! E odio anche le amebe di questa scuola che, anche se
sanno, fingono di non sapere, per paura! Elric non è altro che un cretino, un servetto di Mustang senza personalità e
senza capacità!-
Winry zittì Judi con un schiaffo potentissimo in viso.
-Non osare parlare così di Ed! Tu non sai nulla di lui, non sai proprio niente di niente! Lui... Lui è vero che è uno stupido,
ma tu non puoi proprio permetterti di dire una cosa del genere! Perchè parli tanto della vigliaccheria degli altri
studenti, ma tu cosa hai fatto? Hai scaricato la colpa su un'altra persona per paura delle ripercussioni! Oltre che essere
una codarda se anche un vero verme, perchè hai sfruttato quei sentimenti che Edwrad poteva provare per te!-
Un scia di lacrime stava scendendo lungo le guance di Winry, e le mani le tremavano.
-Se farai del male a Edward.- Continuo, parlando a fatica. -Sappi che io non ti perdonerò mai!-
E si liberò dalla presa, correndo via, verso la sua stanza.
Una volta dentro, si lanciò sul letto, singhiozzando.
-Edward... Guarda cosa combini. Te l'avevo detto di non fidarti, ma tu, a me, non ascolti più ormai.- Scosse la testa.
-Ti sei fatto manovrare come un cretino. E tutto per cosa? Per coprire quell'altro scemo di Mustang.-
La bionda si sdraiò completamente sul letto, affondando il viso nel cuscino.
Facendosi cullare dai singhiozzi, la ragazza si addormentò.
Si svegliò il giorno dopo, alle sei e mezza.
Ma quanto ho dormito?
Winry guardò la sveglia, nostando che aveva dormito quasi per una giornata.
-Oh pace, abbastanza preoccupante che dormo così tanto, senza una reale motivazione.-
Si alzò dal letto, avviandosi verso il bagno per farsi una doccia, e si cambiò, indossando la divisa di ricambio.
Uscì dalla stanza legandosi i capelli in una coda alta.
Speriamo di non incontrare Judi oggi, non sono certo dell'umore per fare a botte nuovamente...
Mentre pensava chiudeva a chiave la porta.
E poi devo parlare con Edward. Assolutamente.
Quando scese le scale, si sentì afferrare da un braccio, mentre una mano le tappava la bocca.
Istintivamente serrò i denti, e sentì un mugugnio dietro di se.
-Questa maledetta bastarda l'ha morso!- Sentì dire da una voce.
Subitò dopo si sentì colpire allo stomaco molto forte.
-Ma... Ledizione.- Sussurrò, svenendo.
Quando rinvenne, provò a muovere le mani ma le aveva legate dietro la schiena.
Ma che cacchio... Pensò, frugando la stanza con gli occhi.
-Bentornata tra di noi, vampira.-
Winry voltò il viso verso la fonte del suono.
-Tu?- Domandò, incredula.
La bionda non credeva a ciò che vedeva con i suoi occhi.
Envy, l'amico di Roy Mustang, stava accucciato davanti a lei, esibendo un mezzo sorriso.
-Che diavolo ti prende? Sei impazzito?- Gridò.
-Lui ha aiutato me.-
Winry si girò verso l'altro angolo della stanza.
-Judi?!-
Spostò nuovamente lo sguardo su Envy.
-Ehi Envy, aspetta, non so cosa ti abbia raccontato questa qui, ma, devi credermi, è lei che ha sputtanato i tuoi amici!-
-Lo so benissimo che è stata lei.- Rispose calmo Envy.
Winry sgranò gli occhi.
-Vedi Winry.- Spiegò Envy, difronte alla sua espressione incredula. -Judi è mia nipote. E' la figlia minore del maggiore
dei miei fratelli.-
-Cosa?!-
Il pensiero di Winry fu che era assolutamente impossibile. Quei due non avevano nulla in comune.
-Comunque queste cose non ti devono interessare. Sinceramente, a me non interessano i vostri litigi da ragazzine, mi interessa
soltanto fare ciò che mi ha chiesto mio fratello: vegliare su sua figlia.- Envy si alzò, e aprì la porta.
-Nulla di personale verso di te, Winry. Andiamo Judi, ti aspetto fuori. Ti un minuto.- Disse chiudendola alle sue spalle.
Judi fece un sorriso maligno.
-Te l'avevo detto di non impicciarti, Rockbell.- Judi si avvicinò alla porta.
-Conciatela così male, che non abbia più voglia di avvicinarsi ad un ragazzo. Dovrà essere... Indimenticabile.- Disse
freddamente la ragazza.
Fece per aprire la porta, ma si bloccò, tornando verso Winry.
Le tirò uno schiaffo sul viso, dicendo: -La prossima volta non azzardarti a picchiarmi, Rockbell.-
E uscì, lasciando Winry sola, con altri tre ragazzi.
Cazzo, ora sono nei casini. Seri. Ed aiutami!

***

Piccola Teddy: Grazie per i complimenti! Beh, io adoro il romanticismo con la commedia... Infatti, la maggior parte delle mie storie, sono così!
Angel Natalie: Grazie mille dei complimenti| Ora però mi scuso davvero tanto per lo stra-ritardo!
Rya XD questa volta mi sa che non me lo perdoni il ritardo XD *scappa* Comunque era stata Judi a vederli ù_ù quel demente di Ed se la porta sempre a presso quella zecca xD
Keiko 93: Grazie mille! Mi dispiace che hai scoperto la mia fic e io non l'ho più aggiornata! >.< Sorry! Comunque XD, mi piace un sacco rendere i sentimenti di Roy, come pg.
Yuki_Cross: Graziew per i complimenti! E grazie per averla aggiunta ai preferiti!
Candy 64: Grazie per i complimenti! Ed/Win maggiormente nel prossimo capitolo!
Ginnylily_potter: Grazie per i complimenti, e scusami per il ritardo! L'ho spiegato sopra!

***

A chi interessasse, è nato il forum sulla coppa Edward/Winry! Troverete il banner con il link nella mia pagina autrice!
Mi scuso davvero tanto con le mie recensitrici (esisterà questo termine? O.o), per l'assurdo ritardo.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, e che almeno, sia valsa un pochino la pensa di aspettare.
-Darklight

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Capitolo 7
*** Fears ***


Capitolo 7:
Fears

Roy si voltò verso Riza, sfoggiando un sorriso enorme.
-Oh Riza, sapevo che alla fine ero riuscito a fare breccia nel tuo cuore!- Esclamò, abbracciandola, ma le
mani della bionda lo fermarono.
-Non prenderti tanta confindenza, Mustang. Ti ho aiutato solo perchè, in fin dei conti, mi sei simpatico. E poi.-
Si avvicinò di scatto a lui, alzandosi sulle punte e parlandogli vicino.
-Ora sei in debito con me.-
La ragazza fece un sorriso sornione, e si allontanò di qualche passo.
Roy sorrise a sua volta.
-A proposito, che punizione dovremmo fare?- Domandò il ragazzo, raggiungendola.
-Cosa vuoi che ne sappia?- Rispose lei, ritrovando il tono solito.
Stavano cammiando fianco a fianco, all'interno del corridoio principale, quando sentirono un rumure strano
provenire da sopra di loro. Meccanicamente alzarono la testa, e divero una pioggia di vetri cadergli contro.
Riza sgranò gli occhi, coprendosi il viso con le braccia, ma non sentì alcun taglio ferirla, né sfiorarla, anzi, si
ritrovò con le spalle a terra.
-Stai bene?-
La bionda aprì gli occhi, scontrandoli con quelli pece di Roy.
Il ragazzo l'aveva spostata appena in tempo, perchè quello era caduto era il lampadario di cristallo, che se li
avesse presi avrebbe lasciato ben poco di loro.
-Si... Grazie.- Rispose lei.
Rimasero in quella posizione per un minuto almeno, con Roy appoggiato agli avambracci e al corpo della
ragazza, e Riza stesa sotto di lui.
Alla fine, dopo quel tempo passati a fissarsi, il moro si alzò, facendo una smorfia di dolore.
La ragazza se ne accorse, e gli si avvicinò, osservandolo preoccupata.
Solo allora si accorse che, uno dei vetri si era conficcato nella gamba destra di Roy.
-Non dovevi farlo.- Disse Riza, abbassando il viso.
Si sentiva terribilmente colpevole.
Roy si era fatto quel taglio a causa del suo sbaglio.
Se fosse stata un po' più veloce, si sarebbe scansata, e lui non avrebbe dovuto saltarle sopra per proteggerla,
procurandosi quella ferita.
-E invece si.- Rispose lui, zoppicando.
-E invece no! Se quel coso ti fosse caduto completamente a dosso, cosa avrei fatto?!- Riza scattò,
fissandolo angosciata.
-Hai... Hai rischiato la tua vita! Ti pare una cosa da poco? Non...-
Roy le posò l'indice sulla bocca, sorridendo.
-Sai che sei molto carina quando sei preoccupata? Dovrò fare più spesso cose pericolose... In modo da vederti
più spesso questa espressione.- Disse.
Riza avvampò, voltando il viso di scatto.
-Ma come ti salta in mente di dire una cosa simile? Guarda che io stavo parlando seriamente!- Riza, voltò
l'angolo, arrivando alle scale.
-Direi che, oltretutto, non sono più in debito con te, o sbaglio?- Aggiunse scherzando l'altro.
-Sono cose diverse.- Rispose Riza. -Quello che hai fatto tu è di gran lunga superiore a quello che ho fatto io.-
concluse.
Roy girò il viso, osservandola serio.
Il profilo regolare era teso, le labbra rosa pressate e un poco abbassate verso il basso, le sopracciglia
aggrottate, le palpebre semi-chiuse.
-Lo avresti fatto anche tu, al mio posto. E sono convinto che, se ce ne fosse la necessità, lo faresti anche tu.-
Disse
il ragazzo, a bassa voce.
Riza si fermò sul pianerottolo, voltando il viso verso di lui.
Posò i suoi occhi in quelli di lui, ambra nella pece, luce nelle tenebre, calore nel freddo.
-Tuttavia non sono riuscita a farlo.- Rispose, poi distolse un attimo lo sguardo, incapace di osservare ancora
A lungo in quelle iridi erano in qualche modo opprimenti.
Era pesante sopportare quello sguardo in quel momento così limpido, così sincero.
-E' stato soltanto un caso. Io sono stato più veloce, e imprudente. Magari il mio gesto è stato anche esagerato.-
Riza tornò a fissarlo negli occhi, e ora, nei suoi, c'era uno scintillio di determinazione.
-Un giorno ti renderò il favore. In futuro, stanne certo, sarò io a salvarti la vita.- Gli disse, sicura.
Roy sorrise.
Quella ragazza era davvero strana.
-Ti costa così tanto, fare la ragazza da salvare, indifesa?-
Riza sorrise di rimando.
-Mi piace trovarmi sullo stesso piano delle persone che ho intorno. E odio essere in debito.-
Ripresero a scendere, fino a giungere in infermieria.
-Santo cielo, ragazzi, ma cosa è successo?- Domandò sconvolta l'infermiera.
-Un lampadario ci ha quasi ammazzati.- Rispose Roy, mentre riza lo aiutava a sedersi sul letto.
L'infermiera guardò la gamba del ragazzo.
-Sei fortunato ragazzo, che il vetro non si sia spezzato. Tuttavia ti farà male comunque, quando lo estrarrò.-
Disse, prendendo uno strumento che somigliava ad una pinza.
-Tieni questo in bocca.- Gli passò anche una sorta di pezza bianca.
Roy la morse, mentre la donna gli strappava il pantalone, sotto il ginocchio.
Afferrò con la pinza il vetro e iniziò a tirare, mentre Roy strinse i denti, e i pugni in maniera convulsa.
Riza lo afferrò per l'avambraccio, scendendo fino a stringergli la mano.
L'infermiera, nel frattempo, aveva finito di levare il vetro, finito di disinfettare la ferita, e ora si apprestava a
fasciare la gamba.
-Certo che è assurdo. Come ha fatto a cadervi contro un lampadario?- Domandò esterrefatta la donna.
-Qualcuno voleva colpirci.- Rispose Roy, con la voce bassa per il dolore.
Riza lo fissò sorpresa, mentre l'nfermiera smise di mettere a posto gli strumenti, osservandolo seria.
-Quello che stai dicendo è molto grave, signor Mustang. Come fai a parlare con questa sicurezza? Hai per caso
Fatto qualcosa a qualcuno?- Chiese la donna.
Roy alzò le spalle, stendendo la gamba sul letto.
-No, ma di certo un lampadario di quelle dimensione non era con fili sottili, o istabile, altrimenti il preside
avrebbe messo il divieto di passaggio. Forse non eravamo noi i bersagli, ci siamo solamente trovati nel posto
sbagliato, al momento sbagliato.-
L'infermiara lo osservò in silenzio per un paio di secondi, poi mise via la cassetta degli attrezzi e si avvicinò
alla porta.
-Tu resta a riposare. Puoi tornare nel dormitorio, signorina Hawkeye. Avviserò il preside di quanto vi è
accaduto, aspettatevi una sua convocazione tra domani e dopodomani. Signor Mustang, se ha bisogno mi trovo
nella stanza accanto.-
Così dicendo uscì, lasciando i due ragazzi nuovamente soli.

***

Edward camminava per il cortile con le mani in tasca, solo, senza né Alphonse né nessun altro, semplicemente
con i suoi pensieri.
Ricordava le parole di Winry quando, si trovavano in infermieria.
Credi che ti avrei messo in mezzo brutto imbecille patentato?! Non ti avrei mai messo in mezzo.
Si chiedeva perché Winry voleva proteggerlo, dopotutto, pensava Edwrad, quello che lui aveva fatto era
Comunque grave. E anche se lui non aveva mai bruciato nessuno, non ci era sempre andato più leggero
Tra botte e risse.
-Elric, come va?- Il tono strafottente di Envy fece sussultare Edward.
Oggi l’amico dai capelli lunghi era più strano del solito.
Aveva un tono ambiguo, come un bambino che conosceva un grande segreto e che voleva svelarlo, ma
che non l’avrebbe fatto fino a quando non glielo avessero chiesto.
Edward fissò interrogativo il ragazzo, rallentando il passo sino a fermarsi.
-Bene, grazie, tu?- Rispose.
Dopo aver risposto con frasi di convenienza, poi tornò a fissarlo con la sua faccia sorniona.
-Hai visto Rockbell oggi?- Chiese Envy, quando Ed si apprestava a superarlo.
Il biondo si voltò di scatto, con la faccia seria.
-Cosa c’entra Winry?- Chiese.
-Pare che ieri abbia litigato con Judi. E sembra anche che stamattina non si sia presentata a lezione.-
Edward si avvicinò minaccioso.
-E tu cosa ne sai?-
Envy sorrise beffardo.
-Non è importante io cosa c’entro, ma piuttosto come reagisce Judi.- Fece una breve pausa. –Chissà dove
potrebbe essere finita… E soprattutto quanto ci metterai a trovarla?- Parlò a cantilena, poi si guardò
l’orologio.
-E’ passata un’ora dall’inizio delle lezioni. E Rockbell non si è presentata alla prima ora.-
Edward impallidì, superando Envy con un scatto, correndo a perdifiato.
Controllò in tutti i punti del campus, nella sua stanza, in quella di qualche amica…
Cercò anche nell’aula di meccanica, ma non riuscì a trovarla.
-Cosa vai cercando, piccolo alchimista?-
Stranamente, all’appellativo sulla sua statura, il ragazzo non s’infuriò né rispose con una valanga di insulti,
Ma si girò verso la fonte del suono.
-Tu sei la sorella di Envy.- Esclamò.
-Non mi hai risposto.- Disse con voce pacata la donna.
-Sto cercando Winry. Envy mi ha fatto chiaramente capire che si trova nei guai… Ma non riesco a trovarla,
Ho guardato ovunque.- Rispose Ed.
Lust aggrottò le sopracciglia, e incrociò le braccia, con sguardo assorto, presa dai suoi pensieri.
-Hai provato a controllare nei capannoni abbandonati?- Suggerì.
-La vecchia palestra?-
Edward lasciò la domanda a metà, e dopo aver ringraziato velocemente la donna schizzò via, in direzione
contraria a dove stava andando.
-A che gioco stai giocando Lust?-
La donna si voltò, per nulla sorpresa.
-A nessuno, volevo solo dare una mano al piccoletto d’acciaio. Mi è simpatico. Tu invece? Non avevi aiutato
Judi nella sua vendetta?- Rispose sorridendo.
Envy ridacchiò, scendendo dall’albero dove si trovava, e si avvicinò a lei.
-Infatti è quello che ho fatto. Tuttavia non mi sento molto intelligente, a diventare complice di una ragazzina
Infantile… Non è certo colpa di nessuno, se il piccoletto di latta scopre tutto e salva la fanciulla prigioniera.-
Lust si voltò verso l’istituto, iniziando a incamminarsi verso l’edificio.
-E ora dove stai andando?- Chiese Envy, raggiungendola con passo svelto.
-Dal preside. Oggi è il mio primo giorno di lavoro. Mi hanno assunta ieri.- Rispose con un mezzo sorriso,
oltrepassando la porta, e lasciando Envy all’entrata della sua classe.
Winry fu afferrata e sbattuta per terra da uno dei tre ragazzi, che la immobilizzò per le spalle, mentre
un altro le sbottonava la camicetta.
Spaventata, la ragazza tirò una ginocchiata sullo zigomo al ragazzo di fronte a lei, e girò il viso per mordere
quello che le tratteneva a terra.. Si ritrovò libera, e, tremando, si mise in piedi, mentre il terzo ragazzo, che era rimasto fermo fino a quel
momento, aveva sorretto l’amico colpito al viso.
-Razza di puttanella, è la seconda volta che mi mordi!- Gridò il giovane, avvicinandosi a lei con aria minacciosa.
-Credete che mi lascerò toccare da voi senza fare niente?!- Gridò di rimando lei, arretrando di qualche passo.
I ragazzi non le risposero, e due dei tre le balzarono contro, uno per afferrarla per il torace, l’altro per le
gambe, ma la bionda si scansò, e corse verso la porta, apparentemente libera.
Lanciò un grido di dolore quando si sentì afferrare e tirare per la coda di cavallo, e sempre per essa fu
nuovamente sbattuta per terra.
Il terzo ragazzo, quello che aveva morso, le stava sopra, bloccandola e le tirò uno schiaffo talmente forte,
che la ragazza rimase stordita e non riusci più a opporsi.
Intanto gli altri due si erano nuovamente avvicinati, uno tenendosi il labbro che, quando la ragazza si era
spostata, aveva sbattuto e ora sanguinava.
Uno le alzò la gonna, esibendo le gambe bianche di Winry, mentre l’altro aveva finito di sbottonarle la divisa,
e il terzo apriva la zip dei pantaloni della sua.
Ho paura. Pensò Winry, iniziando a piangere. Tanta paura… Non voglio… Edward… Edward aiutami…
In quel momento la porta fu spalancata, ed Edward entrò, con il fiatone, e si bloccò non appena vide la scena.
-Vi ammazzo.- Disse solo con voce bassa, avvicinandosi con passo svelto e minaccioso.
Il ragazzo con il labbro spaccato lasciò subito Winry, arretrando spaventato.
Anche gli altri due si alzarono, e cercarono di allontanarsi, ma Edward non lasciò loro il tempo di muoversi.
Afferrò quello che aveva alzato la gonna a Winry per i capelli e lo sbatté a terra, spaccando anche a lui le
labbra. Lo girò con la mano sinistra, mentre con la destra gli diede un pugno talmente forte da fargli sputare
due denti. Subito dopo lo colpì con una scarica di calci, dati con la gamba metallica, fino a quando il ragazzo
a terra non supplicò pietà.
A quel punto Edward lasciò perdere lui, e si voltò giusto in tempo per ripararsi dalla sedia con cui quello con
il labbro spaccato stava per colpirlo.
Lo afferrò per il collo schiaffeggiandolo, poi lo prede per i capelli e lo colpì alla bocca con la fronte, facendo
ancora, e più copiosamente, uscire il sangue. Gli diede infine un calcio sul ginocchio sinistro, spezzandolo,e
facendo arrivare il ragazzo dall’altra parte della stanza.
Passò quindi all’ultimo, quello che si era sbottonato i pantaloni e aveva schiaffeggiato Winry.
Gli diede un pugno sul setto nasale, spaccandolo e facendolo sanguinare, poi lo colpì allo stomaco e quello
si piegò in due, sputando sangue. Lo afferrò per il collo, abbassandolo, e lo colpì nuovamente in viso con una
ginocchiata, sentendo un rumore inquietante provenire da sotto l’occhio del ragazzo.
Alzò nuovamente la gamba, questa volta quella metallica, colpendolo alla mandibola, che si spezzò, e il
ragazzo lanciò un terribile grido di dolore, simile al latrato di un cane.
Non contento, Edward lo afferrò per la camicia, ormai intrisa di sangue, e lo sbatté contro il muro.
Iniziò a percuoterlo di pugni su tutto il viso, tanto che il ragazzo era quasi svenuto.
-Non azzardarti a svenire bastardo! Devi rimanere sveglio!- Gridò, con il visto congestionato dalla rabbia.
Continuò a picchiarlo, facendo cadere alcune gocce di sangue sul pavimento.
-Basta! Smettila Edward!- Strillò Winry.
Ma Edward non la ascoltò, continuando.
-Edward, così lo ammazzi!- Gridò nuovamente lei.
-Non sarebbe un dramma, se questi schifosi finissero all’altro mondo!- Rispose alterato il biondo.
Winry si alzò tremante, buttandosi contro il ragazzo, scongiurandolo di fermarsi.
-Non voglio che la tua vita sia rovinata per questo.- Disse la ragazza tra i singhiozzi, posando il viso sulla
spalla del biondo.
-Devi diventare un alchimista ricordi? Non voglio che diventi un assassino!- Continuò, piangendo senza ritegno.
Edward si calmò, lasciando il ragazzo e facendo scivolare la mani lungo i fianchi.
Winry smise di parlare, accasciandosi per terra, e lui si abbassò vicino a lei.
-Scusami.- Sussurrò, abbracciandola stretta, affondando il viso nei capelli, i quali, durante la colluttazione con
i ragazzi, si erano sciolti.
Inspirò a fondo, riempiendosi i polmoni del profumo di shampoo all’albicocca della ragazza, accarezzando la
testa e le spalle di lei.
-Perdonami Winry… Non ti ho protetta…- Iniziò Edward, accarezzandole con
la mano umana il viso, raccogliendo le lacrime.
Winry scosse la testa, sussurrandogli che non era colpa sua.
Edward le sciolse le mani, e, a quel punto, Winry poté abbracciarlo.
-Grazie…- Non faceva che sussurrare quella parola, scossa dai singhiozzi.
-Se tu… Non fossi arrivato… Loro…- Winry tremò, stringendosi più forte a lui.
-Ora è tutto ok. Ci sono io.- Disse in tono dolce il ragazzo, sollevandole il viso.
-Ti hanno anche picchiata quei bastardi…- Sussurrò, sfiorando la ferita sul labbro, per poi fissarla negli occhi
grigio-azzurri, grandi, limpidi, puliti.
A sua volta, Winry si perse negli occhi ambrati del ragazzo, nel suo sguardo caldo e tranquillizzante, in quegli
occhi che conosceva bene, quegli occhi che erano rimasti gli stessi di dieci anni prima.
Edward avrebbe voluto baciarla in quell’istante, cancellare ogni brutto ricordo, e si avvicinò, sfiorandole il
naso, pronto a farlo, ma si fermò.
Non era quello il momento, dopo che Winry aveva rischiato una violenza di quel tipo, era meglio evitare di
baciarla.
Avrebbe aspettato, dopotutto, si ripeteva, aveva aspettato per dieci anni senza accorgersene, avrebbe
Anche potuto aspettare un altro po’.
Ed sorrise e le sfiorò la guancia con la propria, per poi posare la sua fronte su quella di lei.
-Ti porto in infermieria.- Sussurrò.
Winry annuì, senza staccare la fronte.
Il biondo la prese in braccio, senza permetterle di camminare, e uscì con lei dalla stanza.

***

Ecco qui il nuovo capitolo!
Allora che ve ne pare? U.U
Alelluja, Edward ha capito i sentimenti verso Winry!
Che dire… Ho descritto in maniera troppo violenta Edward? (.V. Hai voglia di scherzare? Quei bastardi se la sono cercata! ndEd)
Spero comunque che questo capitolo sia stato di vostro gradimento, e sia piaciuto ai fan della coppia Ed/Win ^^
Stephany345_Chan: XD penso che in molti odino quella… Ehm… Simpatica ragazza di Judi U.U zia compresa. XD Mi sa che è bastato Ed partito a razzo XD (U///U è stata più che giusta la mia reazione ndEd) Sono molto felice che ti piaccia come si svolge la storia tra Riza e Roy… A_A Riza gelo setta, troppo carina secondo me XD Grazie della recensione ;)
linkar ella: Grazie XD ancora perdono per il ritardo >.< Comunque si, a continuarla ero decisa, e anche a finirla, odio le storie inconcluse per sempre XD, solo era da decidere quando l’avrei finita XD
Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!
Miry_28: Grazie >.< Sono contenta che la mia storia è la prima che hai seguito!
Kekkuccia: Sono felice di avere nuovi lettori, oltre ai "vecchi" XD. Grazie di continuare a seguire >.<
|e tutti i personaggi hanno proprio i caratteri che vorrei avessero anche per l'Arakawa *w*|
Anche per me è lo stesso! Mi fa sempre contenta vedere che, come li immagino io, è anche come immaginano altri, e che per questo la storia piace!
Un abbraccio a tutti, e grazie anche alle persone che hanno aggiunto la storia ai preferiti o alle storie seguite, per non parlare di chi mi ha messa tra gli autori preferiti ç__ç sono commossa <-- piange dalla gioia.
Alla prossima,
-Darklight.

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Capitolo 8
*** Gelosie. ***


Capitolo 8:
Gelosie

Riza si avvicinò di nuovo a Roy, sedendosi su una sedia accanto al letto.
-Sono sicuro che era per uno di noi.- Disse Roy, bloccandola non appena la bionda aveva aperto bocca.
-Non so per chi dei due, ma su questo non c'è dubbio.- Rimase in silenzio per poco, poi riprese a parlare:
-C'è qualcuno che ti ha fatto qualche brutto scherzo di recente? O Anche che ti ha minacciata?-
Riza vide in flashback quando le ragazze l'avevano avvicinata e insultata più volte, per via delle ripetizioni
a Roy.
-in effetti... Alcune ragazze mi avevano detto di starti alla larga, più di una volta.- Disse, con aria pensierosa.
-Non credo che arriverebbero a tanto però...- Continuò, vedendo lo sguardo infuocato del ragazzo.
-Non ci metterei la mano sul fuoco. Le ragazze sono terribili. Ricordo che una volta, una ragazza mi ha
perseguitato per
giorni, dopo che l'avevo lasciata. Mi mandò una lettera con dentro una lametta, mi fece una serie di telefonate
nel cuore della notte, e una volta mi venne anche a dire che era incinta... Anche se ovviamente non era vero.- Disse ridendo.
Riza assottigliò gli occhi, fissandolo in malo modo.
-Beh, io vado via. Sono stanca.- Lo disse con troppa irritazione e durezza, che non sfuggirono a Roy.
-Perchè ti sei arrabbiata?- Rimase per poco in silenzio, poi emise un esclamazione carica di sottintesi.
-Ti ho infastidito parlando di quella ragazza.-
Riza sgranò gli occhi, arrossandosi sulle gote.
-Non dire assurdità!- Ma come gli viene in mente una cosa simile? Però... Perchè questo terribile
fastidio?

-Sono solo stanca.- Aggiunse.
Roy alzò un sopracciglio, continuando a mantenere il suo sorriso strafottente.
-Allora perchè hai il tono seccato?-
-Perchè mi hai seccato!- Mi sto contraddicendo.
-Ma non avevi detto che eri solo stanca?-
Roy era incalzante, sfiancante, esasperante, e con la risposta sempre pronta.
-Senti... Mi ha dato fastidio che... Che... Che parli così delle ragazze. Cos'è sei un maschilista?-
Ma che cavolo stai farneticando Riza?
Roy la trattenne per le braccia, tirandola a se e facendola finire sopra di lui.
Riza lo fissò con occhi sgranati, sfiorandogli la punta del naso con la punta del proprio, sorridendole.
-O ti da fastidio che parli delle ragazze?- Domandò, con il tono calmo e basso.
Riza era ipnotizzata dalle iridi cupe di lui, dai capelli color della notte, e da quel suo sorriso bianco.
Le ciocche dei suoi capelli, raccolti verso l’alto, scivolavano sul volto di Roy, facendogli il solletico,
mentre lui poteva vedere il rossore formatosi sulle sue gote.
Sorrise nuovamente, sicuro che, questa volta, Riza non avrebbe potuto fare a meno di baciarlo.
-Hai intenzione di diventare il nuovo testimonial di una qualche marca di dentifricio? Piantala di sorridere
sempre!- Esclamò la bionda, unendo le sopracciglia e socchiudendo le palpebre.
Si alzò, appoggiandosi involontariamente contro il suo petto, sentendo i muscoli del ragazzo, e arrossendo
nuovamente.
-Vedi di riposarti. Non voglio averti sulla coscienza.- Disse, e uscì dalla porta, con non-chalance.
Appena fuori le si posò al muro, le ginocchia incapaci di sorreggerla ancora.
Sentiva caldo in tutto il corpo, il viso bollente, il cuore che batteva impazzito, un nodo alla stomaco.
Si chiedeva cosa avesse, cosa le fosse preso, e cosa era cambiato in lei.
Perché era lampante, qualcosa, >non sapeva bene cosa<, era cambiato, o forse, in realtà, era sempre
sempre stato presente in lei, solo nascosto, e lei non se ne era mai resa conto.
-Calma.- Si ripeteva sussurrando.
-E’ soltanto Mustang. Il solito Mustang. Quello che ti stuzzica, ti prende in giro. Non c’è niente di nuovo
o diverso in lui.-
Riza si accucciò per terra, portandosi le mani al petto tremanti.
Non è lui. Pensò. Sono io.
Si prese la testa tra le mani, scuotendola.
Continuava a ripetersi che non era così, non poteva essere così come pensava, ma dentro di lei, qualcosa le
diceva l’esatto contrario.
-Riza ti senti bene?-
La bionda si voltò, incontrando il volto sorridente e sereno di Rose.
-Rose…- Sussurrò, abbracciandola e scoppiando a piangere.
La bruna l’abbracciò, dandole delle piccole pacche per tranquillizzarla.
La tirò su e si avviò verso la sua camera, per nulla sconvolta nel vedere la fredda Riza in quelle condizioni.
Rose ci era abituata: Era da lei che Riza andava a confidarsi, non perché le fosse più legata, semplicemente
perché con aveva un carattere più calmo, e quando si trovava in difficoltà era più semplice aprirsi con lei.
Martel era troppo passionale, non appena a qualcuna delle sue amiche succedeva qualcosa che le turbava,
lei risolveva aggredendo il colpevole di tale turbamento.
Maria le era simpatica, ma non aveva quel rapporto intimo da confidarle gli stati più intimi del suo animo.
L’unica altra ragazza con cui si confidava abbastanza era Winry, ma in quel momento la biondina aveva
problemi suoi abbastanza gravi con Edward per potersi caricare anche dei suoi.
Rose fece accomodare Riza sul suo letto, spostando i pupazzi che lo occupavano, mentre lei le si sedette
di fronte, sporgendosi in avanti e invitandola a parlare.
Riza prese un sospiro, e iniziò a raccontarle tutto, esattamente dall’inizio.

***

-Edward non c’è bisogno di andare in infermieria, mi sento bene.- Sussurrò la ragazza, aggrappandosi
al muro dell’angolo con l’infermieria.
-E invece hai bisogno di un medico.- Rispose cocciuto il biondo.
-No!- Winry gridò, rompendo un timpano ad Edward.
-Non voglio.- Sussurrò. –Se andassi in infermeria dovrei spiegare quello che è successo e io non voglio.-
Spiegò, abbassando il viso.
Edward sospirò, cambiando direzione, proseguendo il tragitto in silenzio.
Si stava così bene tra le sue braccia, pensava Winry, che non avrebbe mai voluto scendere.
Ed aprì la porta della sua stanza e adagiò Winry sul letto, sedendosi accanto a lei.
-Cosa è successo?- Chiese, fissandola nuovamente con il suo sguardo limpido e d’orato.
Winry si sentì a disagio, abbassò lo sguardo, ma, arrossendo, vide che aveva ancora la camicetta
Sbottonata.
Rapidamente la richiuse, e iniziò a parlare, raccontandogli di Judi, del fratello di Judi, di Roy, di quanto
lui fosse stato stupido
a farsi mettere in mezzo dagli affari di Roy, del fatto che Judi voleva evitare che
lei parlasse con Edward di quanto sapeva, e per far ciò aveva chiesto a quei ragazzi.
Omise la litigata che c’era stata con lei per difendere Edward.
Per tutto il tempo il giovane Elric aveva ascoltato in silenzio, inespressivo, e sussultò quando Winry gli disse
che aveva sentito lei stessa Judi dire che aveva parlato con Brandley.
Edward a quel punto abbassò lo sguardo, tetro.
Mentre lui accusava Winry di aver spiattellato tutto al preside, lei lo difendeva e cercava di scoprire chi
l’avesse messo nei guai, ed era finita in enormi guai per questo. -Perdonami.- Disse lui, sapendo che doveva scusarsi.
-Non è colpa tua.- Rispose la bionda, abbozzando un sorriso.
-Invece si. Se ti avessi creduta… Se non fossi stato così maledettamente imbecille, non ti sarebbe successo
niente di brutto.- Spiegò, tenendo lo sguardo fisso sulle sue mani, che stringevano convulsamente le
ginocchia.
Winry gli sfiorò la mano umana con la sua.
-Non preoccuparti. Non l’hai fatto con cattiveria. E poi Judi l’avrei incontrata comunque, e avrei comunque
Sentito quella conversazione, anche se tu mi avessi creduta.- Aggiunse.
Edward provò a replicare, ma Winry lo zittì posandogli l’indice sulle labbra.
-Perfavore, non parliamone più. E non dire a nessuno quello che è successo, ti prego.- Chiese.
-Ma se non parli quei bastardi non verranno espulsi! Vuoi avere il rischio di trovarteli di fronte di nuovo?-
Disse Edward, balzando in piedi.
Winry tornò cupa.
-No che non voglio, ma non credo ci proveranno nuovamente. Li hai ridotti davvero male, anzi, penso
proprio che lasceranno la scuola.- Gli rispose, ed Edward parve calmarsi.
-Comunque grazie.- Aggiunse Winry, fissandosi le gambe.
-Per quello che hai fatto intendo.- Spiegò, ed Edward rispose con un timido prego.
-E’ la prima volta che vengo nella tua camera.- Sussurrò Winry, scrutandola.
-Non la guardare!- Gridò Edward, mettendosi davanti a lei con le braccia aperte per impedirle la visuale.
Winry sbattè le palpebre perplessa.
-E’ totalmente in disordine.- Sussurrò, abbassando il viso imbarazzato.
-Non preoccuparti, tanto la mia non è meglio!- Rispose, e gli diede una botta sul petto per spostarlo,
alzandosi, tuttavia Edward, nello scivolare seduto sul letto, la afferrò per la mano, portandola con se.
Winry gli con il viso sulla pancia, scivolandogli con il busto tra le gambe, mentre Edward si posò ad
entrambe le braccia per non cadere anche con la schiena sul letto.
In quel momento entrò Alphonse, chiamando a gran voce il fratello.
-Edward hai per caso visto Wi…- Si bloccò, arrossendo alla scena che aveva di fronte.
Vista dall’esterno, la scena era facilmente equivocabile, ed Alphonse rimase impietrito.
Balbettò uno scusate, richiudendo la porta, imbarazzato.
Non appena si fu chiuso la porta alle spalle, assottigliò gli occhi, stringendo le mani fino a schiarire le
nocche.
-Perché, Fratellone, con tutte le ragazze possibili, proprio con Winry?- Sussurrò Alphonse, arrossendo
ancora al pensiero di loro due dentro la stanza.
-Questa, Edward, non te la perdonerò mai. Mai.- Sussurrò ancora, avviandosi verso la sua stanza.
Winry si alzò rapida da quella imbarazzante posizione, avvicinandosi alla porta.
-Maledizione Edward! Dobbiamo spiegare a tuo fratello che ha equivocato tutto!- Esclamò, rimanendo
di spalle, per non mostrare al biondo il rossore sulle sue guance.
-Ma pensasse quello che vuole… Invece di comportarsi con un bambino di dieci anni potrebbe ragionare
come uno di quindici!- Rispose pacato il ragazzo.
-Ma come ragioni?! Io non voglio che Al pensi qualcosa di equivoco su noi due.-
A quelle parole, ad Edward sembrò che cascasse qualcosa di molto pesante in testa. Un’incudine forse.
Si alzò in piedi, avvicinandosi alla ragazza e voltandola verso di lui.
Notò il rossore sulle sue gote, e si innervosì.
-Oh, non vuoi che Al equivochi qualcosa? E perché mai?- Disse con la voce carica di doppi sensi.
Winry lo guardò sconvolta.
-Ma che cavolo ti prende Edward? Non voglio che si faccia dei film mentali a vuoto!- Come non voglio
farmeli io, d’altronde.
Aggiunse nella sua mente.
-Certo, chissà che grande problema, per te, se lui pensasse che tra noi c’è qualcosa… Da quand’è
che ti importa così tanto di mio fratello come ragazzo?- Continuò, alzando la voce.
Edward, questa è gelosia. Si disse.
Winry aprì la bocca per rispondere, ma Edward la precedette, abbracciandola e iniziando a dire un fiume di
parole:
-A quanto pare, mentre non sopportavi me andavi proprio d’accordo con Alphonse. Vi siete visti da
soli? Ti ha abbracciata come faccio io?- Iniziò, e Winry cercò di divincolarsi.
-Smettila Edward, ma che diavolo di prende?- Gridò.
Ma Edward, più cocciuto di un mulo, continuava imperterrito.
-Sei stata bene adagiata su di lui? Ti ha detto cose dolci, facendoti sorridere?- Le prese il viso con la mano
metallica, senza trovare il coraggio di guardarla negli occhi.
-Edward questa è una scenata di gelosia in piena regola, te ne rendi…- Iniziò a dirgli la bionda, ma il ragazzo,
che non voleva sentirselo dire, la zittì, con l’ennesimo gesto di gelosia e rabbia.
La baciò unendo le loro labbra, penetrandole nella bocca con la lingua.
Si staccò, e notò che Winry aveva il fiato corto, gli occhi enormi per la paura e lo shock.
Edward socchiuse gli occhi, fissandola, sentendosi in colpa.
-Ti ha baciata in questo modo?- Sussurrò poi.
Winry abbassò il viso, portandosi una mano alle labbra, mano che le tremava leggermente.
Quello era stato un bacio vero, un bacio di quello che si danno gli innamorati, pensò.
Un bacio come aveva sempre desiderato dare ad Edward, ma non in quelle situazione e in quel contesto,
non in quel modo.
Si allontanò da lui, e quando lui si avvicinò, lei si ritrasse, spaventata.
Edward se ne accorse, e alzò la mano umana per toccarla, ma la ritirò.
Winry uscì dalla stanza con gli occhi lucidi, senza dire una parola, mentre Edward si prese la testa tra le
mani.
Che cosa ho fatto?
Edward allo specchio, guardando la sua immagine riflessa.
-Mi sono messo sul livello di quei bastardi- Si disse, poi colpì lo specchio, mandandolo in pezzi.
Fece scivolare la mano ferita e gocciolante di sangue lungo il fianco, mentre si spostò i capelli con la mano
meccanica.

***

Rose aveva ascoltato attenta Riza, e quando la bionda era scoppiata a piangere le aveva porto un
fazzoletto, due, tre, quattro fazzoletti… Alla fine aveva optato per darle tutta la scatola.
-Io non capisco quello che mi prende.- Disse tra i singhiozzi Riza.
-Mi ha dato tremendamente fastidio che, che lui… Lui mi parlasse di quella ragazza! Cioè, mi ha detto che
quella ragazza temeva di essere incinta… Quindi doveva aver fatto cioè che fa fare i bambini! E me lo viene
a dire, capisci? Lui.- Singhiozzò, fermandosi un attimo, prendendo un bel respiro e riprendendo.
-Lui mi è venuto a dire, con altre parole, che si è scopato quella ragazza!- Urlò, infuriata, alzandosi in piedi
e lanciando i fazzoletti.
Rose fece una faccia rassegnata.
Ogni volta che Riza perdeva le staffe si scatenava, e di solito rompeva qualcosa.
La bruna sperò solo chela sua amica non rompesse nulla nella sua stanza.
-Riza, tesoro, calmati. Non credo che questa fosse la sua intenzione.- Tentò Rose.
-Oh, e cosa te lo fa pensare? Credi che abbia questa delicatezza? Questa sensibilità? Questo…-
-No, penso semplicemente che sarebbe una mossa troppo furba per lui.- La interruppe Rose.
Riza ammutolì, risedendosi pesantemente sul letto.
-Rose.- Iniziò. –Perché mi da così fastidio?- Le chiese fissandola Riza.
Rose sospirò, sedendosi accanto a lei, e dandole delle carezze sulla spalla.
-Da Quanto?- Domandò, sorridendo.
La bionda arrossì, nascondendo il viso fra le mani.
-Non lo so. Però è così.- Si interruppe, senza scoprire il volto.
-Mi piace Roy Mustang. Mi piace da impazzire.- Sussurrò.
Rose abbozzò un sorriso, abbracciandola.
Un’ora dopo l’accompagnò nella sua stanza, promettendole che non avrebbe parlato con nessuno di ciò
che le aveva detto Riza.
Riza continuò a pensare a Roy, dandosi della cretina, definendo il suo comportamento quello che ha una
stupida ragazzina innamorata.
Innamorata
Si sorprese a pensare quella parola.
Aveva sempre creduto che fosse una parola che non andava usata a cuor leggero, che si poteva dire solo
dopo del tempo.
Eppure lei si era ritrovata a pensare quella parola.
Riza si chiese se fosse davvero così cotta.
Peggio Pensò Sono bruciata, per quanto cotta. Che ridere… L’alchimista di fuoco a bruciato la sua
polla… Cielo, che pessime battute.
Pensò.
Si alzò dal letto, per aprire la porta e prendere un po’ d’aria, e trovò una lettera incastrata nella porta.
L’aprì, e lesse il contenuto:
A tutti gli/le studenti/esse:
Nel giorno X/02 alle ore 21.00, si terrà la festa in maschera per Carnevale.
Si pregano tutti gli studenti di mascherarsi (si prega di lasciare il volto scoperto).
Il corpo insegnanti sarà presente e vigilerà che la festa si svolga nel rispetto delle regole,
e si ricorda di non introdurre fuochi d’artificio o petardi,
pena, una nota disciplinare con conseguente punizione.
Sperando nella Sua presenza,
Distinti saluti,
Il Preside King Brandley.

Riza, Winry, Rose, e tutte le alter ragazze del liceo, nello stesso istante pensarono:
Cosa mi metto?

***


XD finalmente ho finito il capitolo 8! Non terminava più ù_u <-- Ha messo 5 pagine grandi come livello minimo per capitolo.
Ho dedicato più spazio ad Edward e Winry, non si è visto? XD ùwu è regolare XD
Miry_28:Ebbene si, dopo 7 capitoli, Edward ci è arrivato. Bravo Ed <-- ironia XD. XD beh, io sono combattuta tra preferire Roy o Ed, li adoro entrambi X°°°
RuNami 4 ever: *Darklight arrossisce* Grazie per tutti i complimenti! >.< Sono contenta, davvero, ho sempre desiderato riuscire a far “sentire” a chi legge le mie storie, quello che sentono i personaggi. Grazie di cuore, davvero! Sono felice di avere una nuova lettrice, che è addirittura una fans! >///<
Stephany345_Chan: XD No, Edward non picchierà Judi, lui è un galantuomo, non tocca le donne U_u. Ci penserà qualcun altro *risata malefica* Grazie dei complimenti ^^
_HikariKamiya_: Grazie >.< XD Ed violento piace proprio! XD
Glori: Grazie! Lo so, Roy sta meglio nella veste del duro col cuore tenero... Però tanto santo non lo è no? U.U. Grazie per aver inserito la storia tra i preferiti >.<
Neko_yuki: Grazie! Riza gelosa mi piace un sacco XD
Alla prossima settimana, salutin (scritto apposta salutin XD).
-Darklight.

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Capitolo 9
*** Il bALLO. ***


Capitolo 9:
Il Ballo.

Era finalmente giunto il giorno tanto atteso da tutte le ragazze della Alchemist High School, il giorno del
ballo di Carnevale.
Tutte le coppie si erano messe d’accordo sul travestirsi in sintonia: Romeo e Giulietta, Luigi XVI e Maria
Antonietta, Napoleone e Maria Luisa D’Austria e così via.
Soltanto tre persone non era accoppiate.
Edward era vestito da soldato inglese del seicento, Winry da imperatrice romana, e Riza da Cleopatra.
-Riza… Mi spieghi perché ti sei travestita da Cleopatra? Tu sei bionda! Non ti da fastidio la parrucca?- le
chiese Winry, davanti all’entrata per l’ingresso.
-Così… Tanto ci dobbiamo mascherare, no?- E poi, forse meno persone si accorgeranno che sono sola
come un cane così.
Pensò.
Riza non aveva più rivolto la parola a Roy da quel giorno in infermeria, ormai due settimane fa.
Non lo era più andato a trovare, né gli aveva fatto ripetizioni, dato che era esentato dalle lezioni per la
gamba. Lo aveva rivisto solo una settimana prima, quando il preside li aveva convocati per sapere cosa
era successo, e aveva comunicato loro che avrebbero cominciato la punizione, insieme, non appena
Roy avesse potuto riprendere a camminare regolarmente. Ciò sarebbe stato esattamente il giorno dopo il
ballo di Carnevale.
Riza passò la porta, entrando con l’amica in silenzio, e tuffandosi nella confusione della musica, dove tutti
ballavano come forsennati.
-Riza, ma quello non è Roy?- Sussurrò Winry, tirandola per la tunica.
Riza seguì lo sguardo dell’amica, fino a vedere un brunissimo Napoleone che si baciava in un angolo con
un’altrettanto brunissima Maria Luisa.
Riza si irrigidì vedendo la scena, e rivedendo nella mente un ricordo di sette giorni prima.
-Allora Hawkeye, è bello rivederci eh? Certo che sei stata proprio cattiva a non venirmi a trovare per
bene sette giorni… Ma non fa niente, non mi sono offeso.- Disse sarcastico il moretto, avvicinandosi a lei.
Riza volse il viso dall’altra parte, stando zitta.
-Scusami.- Disse solo, sorprendendo il moro.
-Ci vai al ba…- Iniziò Roy, ma una voce stridula li interruppe.
Arrivò una ragazza mora di corsa, urlando il nome del giovane Mustang, e fiondandosi tra le sue braccia.
-Roy, cattivo, perché non mi hai risposto hai messaggi?- Affondò il viso nel suo petto.
Roy borbottò qualcosa come che si era dimenticato, ma la ragazza non lo ascoltò.
-Alla festa andiamo insieme, vero Roy?- La ragazza gli diede un fugace bacio sulle labbra.
-Ho già il costume abbinato al tuo.-
Roy guardò oltre, e lanciò un fugace sguardo alla ragazza bionda, che osservava la scena con gli occhi ridotti
a fessure.
Riza si girò sulle suole e se ne andò, camminando con passo pesante e lasciando la moretta in compagnia di Roy.
-E’ proprio un puttaniere.- Sussurrò la falsa mora, avvicinandosi al banchetto e afferrando un alcolico.
-Riza quella roba ti farà male, non sei abituata a bere…- Tentò Winry, ma Riza la zittì in malo modo.
Era arrabbiata, gelosa e seccata, delusa dal proprio modo di fare e da quello di Roy.
Nel suo essere totalmente accecata dai suoi sentimenti, non si accorse dello sguardo di qualcuno che
conosceva bene.
Winry osservò l’amica bere, e, vedendo il suo viso, lasciò perdere il tentativo di parlarle.
Si mosse per la sala, cercando le amiche con lo sguardo:
Individuò Falman e Rose seduti su un divano a chiacchierare, Rose vestita da dama del settecento e Falman
da nobile dello stesso periodo, e vide Paninya e Alphonse vestiti in maniera abbinata, un cavaliere in
armatura e la sua scudiera.
Cercando altrove si ritrovò sotto gli occhi una scena davvero bizzarra, che la fece ridere.
Martel, era vestita da Maria Antonietta, e stava litigando con Havoc, vestito da Luigi XVI.
-Havoc, come ti sei permesso di metterti il vestito da Luigi XVI? Così sembra che facciamo coppia!- Esclamò
la bionda.
-Martel, ma che cavolo vuoi che ne sapevo che ti saresti vestita da regina francese?- Si interruppe,
spegnendo la sigaretta.
-Possibile che qualsiasi cosa succeda va a finire che mi ti ritrovo sempre in mezzo ai piedi?- Martel iniziò a
sbraitare, in maniera che poco si addiceva ad una regina.
-Mi stai ascoltando brutto pezzo di…-
Havoc, visibilmente annoiato dalle parole della bionda, le prese il viso tra le mani e la baciò.
Quando si separarono, Martel era totalmente sconvolta.
-Non voglio fare una brutta figura, con una Maria Antonietta che usa questo linguaggio. Quindi è meglio
zittirla.- Il biondo sorrise, e la ragazza abbassò lo sguardo, rossa.
Winry, alla vista della scena, sgranò gli occhi sorpresa, per poi addolcire lo sguardo e sorridere teneramente.
Quei due erano fatti per stare insieme, lo aveva sempre saputo.
La bionda tirò un sospiro e riprese a camminare, avvicinandosi alla finestra e osservando il cielo.
Erano due settimane che non parlava con Edward, che lo evitava.
Da quando aveva fatto quella scena assurda, ma anche da quando l’aveva salvata.
Edward, ma cosa diavolo ti è preso? Si domandò ancora una volta Winry, chiudendo e riaprendo
gli occhi.
Dall’altro lato della stanza, un giovane soldato inglese, la stava osservando da quando era entrata.
Teneva in mano un mazzo di rose colorate, e non sapeva che fare.
Aveva rifiutato tutte le ragazze che lo avevano invitato, e anche tutte quelle che alla festa gli si erano
avvicinate per ballare o per fare qualsiasi altra cosa.
Non voleva nessuna che non fosse Winry, voleva ballare solo con lei, abbracciare solo lei e baciarsi solo con lei.
Aveva levato gli occhi per un secondo da Winry, e quando li riposò sulla ragazza, notò che stava parlando
dolcemente con Alphonse.
Edward socchiuse gli occhi, diventando rosso.
Alphonse aveva portato un bicchiere con un liquido colorato a Winry, e le sorrideva muovendo le mani
mentre conversava.
Winry rise, una risata fresca e spontanea, e ad Edward mancò l’aria, ripensando al loro ultimo incontro.
Lui l’aveva fatta piangere, Alphonse l’aveva fatta sorridere.
Strinse le mani, sentendo le rose.
Forse lui non era degno di stare insieme a lei. Pensava, osservando i fiori.
Lui che non era in grado di farla sorridere, che da ormai più di una anno non faceva sbocciare un sorriso su
quel viso, lui non aveva diritto neanche di amarla.
Tornò a guardare Alphonse e Winry.
Ora, il giovane Elric le aveva preso la mano, e le aveva sussurrato qualcosa, per la quale, la bionda arrossì.
In un primo momento scosse il capo, poi però, per l’insistenza del giovane, cedette, e lo seguì docile,
a ballare un lento romantico.
Al, non ti stai regolando. Fu il pensiero fulmineo di Edward.
Avrebbe voluto andare lì e impedire ad Alphonse di stringerla così a se, di affondare il naso nei suoi capelli,
di circondarle la vita con le braccia, di mettere il suo mento sulla sua testa.
Già, perché, oltretutto, lui stava davvero bene con Winry, esteticamente.
Capelli color grano, contro quelli chiarissimi di lei, occhi scuri a contrasto con quelli blu, e, oltretutto,
Al superava Winry di svariati centimetri, e la ragazza poteva affondare con facilità il viso nel suo petto.
Edward invece, era si cresciuto, ma non superava Winry più di un centimetro.
Guarda la sua mano d’acciaio, coperta dal guanto.
Tuttavia, non si sarebbe arreso.
Winy era sua, e Alphonse non gliel’avrebbe portata via.
Uscì dalla sala quasi correndo, con un sorriso sulle labbra.
Forse avrebbe ancora potuto stupirla.
-Senti, posso chiederti che cosa è successo con Edward?- Domandò Alphonse.
Winry abbassò lo sguardo.
-Nulla… Non voglio parlarne.- Sussurrò.
Alphonse si staccò un poco da lei, fissandola negli occhi.
-Winry, sai che puoi dirmi tutto. Io voglio aiutarti Win, voglio proteggerti.- Sussurrò con tono dolce.
La bionda sfuggì al suo sguardo.
-Se ti ha fatto qualcosa di male, giuro che lo uccido.-
-Alphonse!- Quasi gridò.
-Non devi dire queste cose su tuo fratello. Vi volete un bene dell’anima, e io anche ve ne voglio. Non
sopporto di sentire queste cose, né da parte tua, né da parte sua. Sai che Edward ti vuole un mondo di
bene, che ti adora!- Disse.
Alphonse, strinse un poco le labbra.
-Non mi interessa, se ti fa del male Winry, io… Io lo disconosco come fratello!-
Winry si staccò bruscamente da lui.
-Alphonse, basta con queste assurdità! Edward non mi farebbe mai niente di male- Si fermò un secondo.
-E tu non devi neanche pensarle queste cose. Edward… Edward non merita questo!-
Alphonse le si avvicinò.
-Edward non merita questo, Edward non farebbe quello… Possibile che lo difendi sempre? Perché Win?-
Il biondo parlo ad un soffio da lei.
-Perché Winry gli vuoi così bene?-
-Al ma io voglio bene sia a te che a lui!- Bugiarda.
-Per me siete importanti entrambi.- Bugiarda.
Alphonse contrasse la mascella.
-Vi vedo come i miei due fratelli maggiori.- Bugiarda. Sei una sporca bugiarda Winry.
Quella frase costò molta fatica a Winry.
-Ma per me no.- Alphonse l’aveva afferrata per le spalle.
-Winry, ormai è molto tempo che…-
Al non poté finire la frase, che venne allontanato di forza dalla bionda.
Il giovane Elric si voltò infuriato, cercando chi lo aveva interrotto in quel momento così importante.
Una figura avvolta in una giacca rossa, con degli anfibi e un cappuccio che celava il suo volto, stava ferma
davanti a Winry.
Senza dire una parola, la figura porse alla ragazza un mazzo di rose, che lei accettò, titubante.
La musica era stata fermata, e tutti, ma proprio tutti, nella sala, la stavano fissando.
Alphonse fece per intervenire, ma Winry lo precedette.
-Chi sei?- Chiese, vagando con lo sguardo la sala.
Che stupida.
Pensava forse che Edward sarebbe intervenuto per fermare quello sconosciuto?
-FullMetal.- Rispose il ragazzo, e le porse una mano meccanica.
Winry sgranò gli occhi, sperando.
Che sia… Pensò.
-Posso rapirti?- Chiese, facendo un piccolo inchino.
Winry lo fissò in volto. Il cappuccio celava la sua testa, e un passamontagna nero il suo viso.
Ma lei avrebbe riconosciuto tra mille quegli occhi ambrati.
Prese la sua mano, facendosi tirare a lui, che poi la prese in braccio, uscendo a passi lenti dalla sala.

***

-Riza!- La bionda si voltò, fissando la fonte del suono con aria trasognata.
La ragazza strinse gli occhi, per mettere meglio a fuoco.
-Ma tu sei!- Si interruppe, ridendo come un’isterica. –Chi sei?-
Fece un’altra risata.
Il moro alzò un sopracciglio, perplesso.
-Riza, sono io, Frank!- Il ragazzo finì appena in tempo la frase che la ragazza barcollò, e lui la prese al volo.
-Ma tu puzzi di alcol!-
-Non è vero. Maleducato, non si dice ad una persona che puzza. Ad una ragazza poi.- La bionda gonfiò le
guancie offesa.
Archer sbatté le palpebre.
-Sai Franky- Disse risa, con tono infantile.
-I maschi sono cattivi.- Si fermò posando il mento sulla sua spalla.
-Si divertono a corteggiare una ragazza… La fanno sentire importante… Speciale… E poi però fanno lo stesso
con un’altra.-
Frank Archer le accarezzò la testa.
-Sono stata stupida, perché quando mi hai dichiarato i tuoi sentimenti, non avrei dovuto respingerti.
Dicevi che avresti voluto bene solo a me, che mi saresti rimasto accanto per sempre, e invece io non ti ho
voluto.- Riza si aggrappò alle sue spalle.
-Riza.- Frank Archer, con i capelli lunghi al collo e un ciuffo folto sulla fronte, si avvicinò alla ragazza.
-Frak, ciao.- Rispose la bionda, sorridendogli.
Il moro tossicchiò, in imbarazzo.
-Scusami se ti ho fatta venire qui, ma… Ecco, ormai sento la necessità di parlarti.- Si giustificò.
La bionda sorrise, stringendo tra le mani i libri.
-Non preoccuparti, dimmi pure.-
Anche se già immaginava cosa lui le volesse dire.
Ormai tutte le ragazze la prendevano in giro, dicendo che Archer fosse cotto di lei, e qualcuna, più
invidiosa, le dava scherzosamente della stupida, poiché ancora non cercava di mettersi con un così bel ragazzo.
-Io… Tu mi piaci. Vorresti metterti con me?- Le disse, guardandola in viso.
Riza sospirò.
-Archer ,io ti ringrazio, ma, non posso. Tu sei un bel ragazzo, e mi piaci, però sento che non… Non sono
sentimenti. Scusami, ma non voglio mettermi con una persona solo perché la trovo bella.-
Abbassò il capo in segno di scuse, si avvicinò a lui e gli diede un bacio sulla guancia.
-Perdonami.-
E scappò via, senza lasciargli il tempo di replicare.

Ricordava tutto benissimo.
Era successo un anno prima, e da allora, lei e Archer avevano parlato sempre meno.
-Già, in effetti non avresti dovuto. Guarda ora come sei ridotta. E per chi poi?- Domandò il moro.
-Lui… Lui diceva che gli piacevo. Voleva baciarmi. Anzi ci siamo baciati. Però poi stava con quelle altre.
E io non voglio essere messa al loro livello. Non voglio che sia di altre. Voglio che sia tutto per me…-
La sua voce aveva un tono di supplica.
Frank si innervosì.
-Riza, non ti pare scortese parlare ad una ragazzo al quale piaci di un altro?- Disse, osservandola negli occhi.
-Ma a me piace lui.- Rispose la bionda.
Archer strinse la presa sulle sue spalle.
-Chi è?- Sibillò.
Riza fissò oltre di lui, indicando con il dito.
-Lui.-
Archer si voltò, e seguì con lo sguardo la mano di Riza.
Roy Mustang era seduto sul divano, in mezzo a due ragazze, e non sembrava proprio l’atteggiamento di chi
stava facendo due chiacchiere.
Il bruno strinse i denti, afferrando per una mano Riza.
-Ti sei ridotta in questo stato per quel bastardo di Roy Mustang?!-
La bionda annuì, perdendo nuovamente l’equilibrio.
Singhiozzò.
-Voglio Roy. Però lui non vuole me.-
Archer diede un pugno al muro.
-Non ci sto, cazzo. E’ un anno che mi piaci, e ora arriva il primo bastardello di turno e mi ti porta via.
No, non ci sto.- Tornò a fissarla.
-Non ti lascerò a lui.- E la trascinò per un braccio.
In quel momento, Roy alzò il viso, e vide la scena.
Riza piangeva, ormai era perfettamente riconoscibile, anche perché la parrucca le era caduta.
Piangeva e stava con un altro ragazzo.
Frank Archer? Pensò.
Poi si ricordò che aveva sentito dire che Frank avesse una cotta per Riza.
Si alzò, seguendo la scena, e vedendo che Riza non era di certo contenta di andare con lui, mosse qualche passo, a seguirli.
Archer portò Riza ai piani superiori, dove c’erano alcune camere, un tempo dormitorio degli insegnanti.
Ora, nei vari festini che venivano fatti, ci si andavano ad imboscare i ragazzi.
-Frank, dove andiamo?- Riza puntò i piedi, opponendo resistenza. –C’è anche Roy?- Domandò timida.
-Smettila di nominarlo!- Archer aveva alzato la voce, facendo sussultare Riza.
La spinse in una delle camere e si chiuse la porta alle spalle, girando la chiave.
Riza si guardò intorno, confusa.
Nella stanza c’era un vecchio letto con un telo che lo copriva, le finestre erano sbarrate.
Archer si allentò la cravatta, levandosi la giacca e sbottonandosi la camicia.
La spinse sul letto e le si buttò sopra, baciandola.
-Non intendo lasciarti a lui. Lui ti mangerà e poi ti butterà via. Non glielo permetterò.- Sussurrò, e iniziò a slegarle il vestito bianco.
Riza brontolò.
-Non mi va che mi spogli. Voglio Roy!-
Il ragazzo scoprì il corpo perfetto e candido della fanciulla, per poi baciarle il collo.
-Roy!- Chiamò Riza, opponendo una blanda resistenza.
Archer si svestì anche lui, con gesti rabbiosi, bloccandola contro il letto.
-Voglio Roy! Roy!- Riza ripeteva a macchinetta il nome del ragazzo.
-Basta, smettila di chiamarlo! Io non sono Mustang!- Esclamò Archer.
-Io voglio Roy. Voglio che lui mi accarezzi e mi baci, non te.- Rispose lei.
Frank colpì il letto.
-Perché vuoi lui che intende usarti e non vuoi me, che ti amo da un anno? Credevo che la mia fosse solo una
cotta infantile, ma non è così.
Prima di dichiararmi ti guardavo da lontano, mi feci coraggio e divenni tuoi amico.
Ma il mio vero interesse è sempre stato abbracciarti e stringerti come un uomo, non come un amico.
Quando mi sono dichiarato, pensavo che alla fine ti avrei conquistata, che almeno avresti provato a metterti con me.
Invece mi hai rifiutato. Per me era meglio non parlarti, se non potevo essere il tuo ragazzo non volevo
neanche essere tuo amico. Ma vedere che mi sorridevi, anche se era lo stesso sorriso che avevi per Rose o
Martel, a me bastava. Ma poi è arrivato lui. Inizialmente fui geloso, ma poi pensai che uno così, mai
avrebbe conquistato la mia Riza. E invece adesso sei qui, con me, ma chiami lui.
Perché Riza?- Archer aveva il fiato corto.
Riza era rimasta in silenzio, fissando il corpo del ragazzo, per evitare di vedere la sua espressione.
-Scusami Frank. E’ tutto un errore. So che sono tutta sbagliata. Però non posso farci niente.-
Riza lo guardò.
-Sarebbe bello decidere chi amare. Ma purtroppo, a me piace lui.-
Archer l’abbracciò, l’abbracciò stretta.
-Resta con me, almeno per una volta. Poi non ti chiederò più niente.- Disse in tono supplichevole.
Era da vermi farle una richiesta in quel momento, nel quale la sua mente era vulnerabile e facilmente
plagiabile, però lui non poteva rinunciare a lei così.
La baciò nuovamente, ma fu interrotto da un botto.
Era la porta che veniva spalancata, dall’alchimista di fuoco.
-Non ti sembri un po’ patetico, Archer? Cercare di convincerla ora che è ubriaca.- Disse Roy.
Il suo sarcasmo era ottenebrato da un velo di… Minaccia.
Il moro si alzò.
-Cazzo vuoi, Mustang?-
L’altro ragazzo moro gli si avvicinò, con un sorriso beffardo.
-Che voglio dici?- Si fermò davanti a lui.
-Riprendermela.-
-Scordatelo. Non te la lascio.-
-Perché non facciamo decidere a lei?-
Roy si voltò verso Riza.
-Riza, tu chi vuoi che resti con te, di noi due?- Chiese il giovane Mustang.
Riza li guardò, con viso angosciato.

***


Glori: XD non preoccuparti sono contenta anche se è tra le seguite *^*. Edward fa sempre casini… erò si è fatto perdonare no? ;)
HikariKamiya_ [: Grazie! Si Winry è stupida U.U per questo sta bene con Edward X°D. Sono contenta che ti sei immaginata tutta la scena… Era il mio obiettivo!
Janine: Grazie di tutti questi complimenti >///<
Runami 4 ever: Non preoccuparti, capisco quando viene il sonno XD. Si, io adoro le situazioni complicate X*. Spero che questo capitolo ti sia piaciuto.
Misguided: Grazie! Lo so, gli errori di battitura sono frequenti >.< Ma io odio rileggere il lavoro, una volta finito >.< <--- Non lo fa neanche nei compiti in classe XD. Sono pigra, mea culpa >.<
Stephany345_chan: Ed è baka U.U quindi fa tutto fuori luogo. U.U Non ha il senso della misura quel ragazzo… XD.
Saky 94: Grazie 1000! XD ehm.. Al non si doveva intromettere? *fischietta* XDDD
Miry_28: Si, Ed e Riza sono uguali =_= In realtà sono fratelli *sisi* XD
Haley James Scott: Grazie! Lo so, è grave quello chef a Roy… In realtà, adesso come adesso , non credo che gli farei fare una cosa del genere, però quando avevo scritto questa idea era parecchio tempo fa, e la mia mente partoriva idée davvero bislacche O.o (veramente lo fa anche ora ndRoy) [Taci piromane è_é ndMe]. Grazie ancora dei complimenti, alla prossima!
Avviso: Vi comunico che il prossimo capitolo (ahimé) arriverà in ritardo, di una settimana (credo), poiché lo devo ancora scrivere, e sono piuttosto impegnata. Non preoccupatevi, non sparirò di nuovo XD.
Saluti.
-Darklight.

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Capitolo 10
*** Epilogo: An Happy End. ***


Eccomi qui!
Non avevo molta ispirazione, tuttavia ho deciso di mettermi al pc e scrivere questo dannato capitolo 10 U.U
*sisi* perché sono una brava fanfictWriter e non lascio la storia inconclusa U///U (=_= Ceeerto ndTutti)
XDDD Detto questo, un pre scriptum (ma esisterà questa definizione? O.o) davvero… Come dire, interessantissimo U.U eccovi il decimo e ULTIMO capitolo! (Ebbene si, siamo al capolinea ç__ç)
Capitolo 10:
Epilogo: An Happy End.

Riza guardò prima verso Roy, poi verso Archer, poi ancora verso Roy.
Tutte le cellule del suo corpo le stavano gridando di alzarsi e abbracciare il giovane Mustang, tuttavia,
la sua parte razionale, per quanto sottomessa all’alcol, le stava ordinando di non muoversi.
Cosa avrebbe dovuto fare? Cedere al suo cuore, buttare giù la sua maschera, rischiare se stessa e il suo
cuore, correndo da Roy, oppure uscire da quella stanza, senza prendere, ancora una volta, una decisione?
La verità era, che lei era una codarda. Una vigliacca.
Aveva paura.
Temeva di rischiare in prima persona, cedendo a Roy, nonostante lui le piacesse.
Temeva di perdere il suo dannatissimo orgoglio.
Temeva il giudizio degli altri, dei compagni, delle sue amiche, degli amici di Roy, dei professori.
Lei non aveva mai rischiato da sola, era sempre accompagnata da qualcuno.
Che quel qualcuno fosse una delle sue amiche, o chiunque altro non cambiava, l’importante era non essere
da sola.
Debole. Debole e infantile. Come pensi di scappare ora? Si chiese, mentre con lo sguardo analizzava
con attenzione la trama delle lenzuola.
Se fosse uscita dalla stanza non avrebbe risolto nulla.
Alzò un secondo gli occhi verso Roy, che non aveva smesso di osservarla con le braccia incrociate e il viso serio.
Tra lei e lui non sarebbe cambiato assolutamente niente.
Lui non avrebbe capito che a lei piaceva, avrebbe continuato a provarci più per scherzo e gioco, ormai,
che per interesse, e magari si sarebbe trovato un’altra ragazza.
E lei avrebbe perso, senza lottare.
Deglutì, bagnandosi le labbra secche e iniziando a parlare:
-Frank, io non posso. Mi dispiace averti fatto soffrire, mi dispiace davvero, ma non posso farlo.- Si fermò,
guardandolo nelle iridi azzurre.
-Se facessi una cosa del genere non avrei più il coraggio di guardarmi allo specchio, e mi farei schifo da sola.-
Cerco di usare il tono più dolce che riusciva a fare, sperando ardentemente che Archer non soffrisse troppo.
Speranza abbastanza vana.
Frank si alzò dal letto, uscendo di corsa, e sbattendo la porta.
Ora erano soltanto lei e lui.
Soli.
Riza non riuscì a trovare il coraggio di alzare gli occhi, un po’ per vergogna di se stessa e della situazione, un po’ per imbarazzo.
-Tanto per fartelo sapere.- Iniziò Roy, abbassandosi di colpo davanti a lei, e puntando i suoi occhi color onice nelle iridi di lei.
-Ho sentito tutto quello che vi siete detti, ma proprio tutto.- Aggiunse.
E Riza, shockata, arrossì, sgranando gli occhi.
-Meglio così.- Balbettò. –Mi eviterai di cercare le parole per spiegare.- Concluse.
E, sorprendendola, Roy rise.
Una risata di cuore, sincera, limpida.
-Ma tu non cambi proprio mai?- Si bloccò, ridendo.
Riza si alzò in piedi, e questo aumentò le risa da parte di Roy.
-E ora che c’è?- Ringhiò lei.
-Guarda che sei nuda.-
La ragazza si tuffò nel letto, coprendosi con il lenzuolo. Si era dimenticata del suo ridicolo stato.
Il giovane Mustang smise di ridere, sedendosi di fronte a lei.
-Alla fine ti sei innamorata di me.- Disse sorridendo, senza scherno od ironia.
La bionda abbassò gli occhi, tormentando il lenzuolo con la mano sinistra.
-Non è vero.- Sussurrò, mentendo spudoratamente.
Roy le alzò il mento con due dita, con gesto molto teatrale.
-Riza cara… Ti sei ubriacata perché eri gelosa marcia del fatto che mi trovavo con una ragazza che
non eri tu, ed eri gelosa anche quel giorno in infermeria, quando ti ho raccontato una delle mie storie…
Ti sembra normale questo atteggiamento, per una ragazza che non è interessata ad un ragazzo?- Chiese,
in maniera retorica.
-Ammetto che mi piaci, ma non sono innamorata.- Mugugnò lei.
-Non ammetti mai di perdere eh?- Sussurrò lui, avvicinandosi alle sue labbra.
Riza rimase bloccata, a fissare i suoi occhi.
Non riusciva a muoversi. Non riusciva a pensare. Non riusciva fare nulla, se non ricambiare il bacio del ragazzo, stringendolo tra le braccia, e scivolando sul letto, sotto di lui.
Il moro, con delicatezza, passo ad accarezzarle il collo con le labbra, mentre si liberava dei suoi vestiti,
mordendo la pelle chiara, lasciando dei piccoli segni rossi.
-No!- Gridò Riza, riscuotendosi da quello stato intorpidito, alzandosi a sedere di scatto, con il fiato corto.
Roy la guardò stupito.
-Io… Io non voglio.- Si fermò un secondo, stringendo la coperta.
-Io non faccio per te. Io voglio che tu guardi soltanto me, abbracci, accarezzi e ami, soltanto me.- Lo guardò.
-Ma tu non riesci a fare una cose del genere. Per questo tra noi non può andare. Per questo io non faccio per te.- Finì.
Roy rimase a lungo in silenzio, e alla fine, sospirò.
-Hai ragione. Tu non fai proprio per me.- Disse, e Riza sentì che il suo cuore perdeva un colpo.
-A me piace divertirmi, odio legarmi troppo seriamente, lo vedo come una lesione di libertà.
Non mi piace pensare al futuro, non mi piacciono le ragazze che chiedono troppo, che si lagnano e che sono
troppo gelose, poiché io e la gelosia siamo due mondi paralleli. Ma questo perché io non ho mai provato un
sentimento profondo per nessuna donna. Non mi sono mai innamorato, e se dovessi chiedermi se c’è mai stata una ragazza a cui ho voluto bene, nel senso di affetto, la mia risposta è no.-
Si bloccò, alzando il viso verso di lei.
-Tuttavia sono dell’idea che quando si incontra qualcosa… Qualcosa di imprevedibile, di incredibile… Beh…
Tutte le più belle teorie crollano, di fronte alla prova sperimentale del contrario.
Non ho mai amato, né ho mai voluto bene, né mi è mai fregato niente di perdere le mie ex ragazze.
Ma tu sei diversa.
Non averti sentita né vista per quindici giorni mi ha fatto male.
Lo ammetto, all’inizio non mi fregava nulla di te. Ho anche fatto una scommessa su quanto tempo ci
avrei messo a farti invaghire di me. Ma alla fine, ci sono caduto dentro con tutte le scarpe.
Non ti sto dicendo che ti amo alla follia e voglio vivere per sempre con te, perché mentirei perché non
so cosa mi riserva il futuro, però posso dirti che tu sei qualcosa di nuovo per me.
Sei diversa… Sei speciale.
Mi manchi quando non ci sei, ammazzerei chi ti gira intorno, passerei le ore anche solo a parlare con te,
perché sei intelligente oltre che carina.
Ormai ci tengo a te. Ti voglio bene. Quindi, lo posso affermare con sicurezza: per te posso cambiare. Se tu sarai mia e solo per me, io farò
lo stesso.- Disse quel discorso in maniera semplice, non elaborata
come se lo avesse preparato in precedenza, e nemmeno enfatizzando troppo i toni.
Lo disse in maniera sincera.
A quel punto, Riza lo baciò, cingendogli il collo con le braccia, con gli occhi umidi.
Roy non avrebbe potuto dire di meglio che la più semplice e pura verità.
Dopo quell’interruzione, i due ragazzi ripresero a baciarsi, questa volta senza interruzioni né ripensamenti,
stringendosi e accarezzandosi, senza parlare. Roy non ebbe bisogno che la ragazza gli dicesse che per lei
quella era la prima volta, né per lui ci fu la necessità di chiederle qualcosa.
Quando si svegliarono, Riza per prima, rimasero nel letto abbracciati, a parlare, a ridere e a scherzare.
Riza, guardando il giovane negli occhi, poteva, per la prima volta, dire con certezza di essere fiera di ciò
che lei, e solo lei, aveva deciso.
Lo abbracciò, baciandolo sulla guancia.
Lui, per tutta risposta, le accarezzò i capelli, stringendola più forte, provando, per la prima volta, quella che
viene chiamata felicità.

***

Winry ed Edward rimasero in silenzio, fuori dalla festa, quando Edward ruppe il ghiaccio, levandosi la
maschera.
Senza permettere alla ragazza di dire una sola parola, si voltò verso di lei, inginocchiandosi.
-Perdonami, Winry. Mi faccio schifo. Non volevo farti una cosa del genere, né volevo accusarti. La verità
è che avevi ragione tu. Sono geloso. Geloso di chiunque ti si avvicini. Geloso di chiunque ti guardi. Geloso di
chiunque ti tocchi.
Quando ti ho difesa da quei ragazzi, non l’ho fatto in veste di fratello maggiore.
Né tantomeno mi sono sentito così.
Invece, i sentimenti che ho provato, sono quelli di un uomo a cui hanno cercato di ferire la propria donna.
So che non ho nessun diritto di dirti tutto questo, ma è così.-
Edward non aggiunse altro, restando con il capo chino verso il basso.
-Edward.- Iniziò la bionda, e il ragazzo alzò il viso.
-Cosa stai cercando di dirmi? Cosa sono io per te?- Lo guardò, con sguardo supplichevole.
-Senza tanti giri contorti, cosa provi, semplicemente, per me?- Gli chiese, facendo un passo avanti.
Edward aprì la bocca, spiazzato.
-Io ti…- Winry, velocemente, gli mise un dito sulle labbra, avvicinando il suo viso a quello del ragazzo.
-Guarda che devi dare un peso alle parole. Se vuoi dire qualcosa, fallo solo se hai la completa sicurezza che
sia vero. Non puoi dire una cosa e poi rimangiartela, sappilo.- E gli sorrise.
Edward si alzò, restando zitto per qualche minuto.
-Ci ho pensato.- Disse, alla fine.
-Io credo…-
-Ho detto sicurezza.- Lo interruppe Winry.
Non voleva essere acida o cattiva, ma era molto, molto insicura.
Aveva bisogno di essere certa dei sentimenti del ragazzo.
Edward contrasse la mascella, serio.
-Winry, io ti amo. Ne sono sicuro.- L’abbracciò, stringendola forte.
Winry lo abbracciò, sorridendo.
-Ma tu hai qualcosa da dire, non è vero?- Chiese lui, con dolcezza.
Conosceva Winry, sapeva leggerle dentro, e sapeva con totale certezza che la ragazza aveva qualcosa.
-No… E’ solo che… E’ tutto così effimero e… Temporale.
Edward, io ti amo da molto tempo, e mi si riempie il cuore di gioia a sapere che mi ricambi però…
Però ho paura. Che finirà. Nulla resta immutato nel tempo, neanche i sentimenti delle persone.
E io ho paura che, ora che ti ho afferrato, non riuscirò a riprendermi, dopo che sarai volato via.- Spiegò.
Edward sorrise.
-Non posso dirti che ti amerò per sempre, però posso dirti che non ti lascerò mai sola.
Qualsiasi cosa accada, qualsiasi cosa ti succeda, sappi che io non ti abbandonerò mai. Potrai sempre contare
su di me.- Le disse, guardandola.
Winry affondò il viso nella sua spalla, piangendo.
-Grazie.- Mormorò, alzandosi a fissarlo.
Poi Edward chiuse gli occhi e socchiuse le labbra, e Winry fece lo stesso, ricambiandolo.
Rimasero fermi a baciarsi per molto tempo, e quando Edward si staccò da lei la abbracciò, impedendole
di guardarlo in faccia.
-Scusami.- Sussurrò.
La bionda sobbalzò.
-E perché?- Sussurrò, ricambiando l’abbraccio.
-Magari tu non volevi.-
Winry, dalla sua spalla, sorrise, cingendogli in maniera più salda la vita.
-Se non avessi voluto ti avrei tirato una chiave inglese in testa.-
E si sorrisero, tornando nella festa mano nella mano.
Da quel giorno, nella Alchemist High School non si sentì più parlare degli scontri tra la A-Band e la G-Band.
Anzi, per la precisione, non si parlò più di due band, ma di quattro bellissime storie d’amore.

Fineeeeeee! XD
Lo so, la fine non è un granché, perdonatemi XD
I finali sono sempre stati il mio tallone d’Achille UwU.
Misguided: Spero che la fine ti sia piaciuta. Ho dato poco spazio ad Ed e Win, lo so. In realtà avrei voluto scrivere di più su loro due, però mi piaceva far finire con la scena di loro due che tornavano mano nella mano.
EdoxWin: Grazie di tutti i complimenti >.< Come ho già detto anche a Misguided, anche se ho dato poco spazio alla coppia ExW spero che vi sia piaciuto ^^
Glori: Spero ti sia piaciuto il discorso di Roy >.< Archer se ne è andato con la coda fra le gambe U.U Gli sta bene (poveraccio XD). A me è piaciuto molto scrivere questo pezzo RoyAi, spero che sia piaciuto anche a te leggerlo!
Haley James Scott:Ecco l'ultimo aggiornamento! Riza ubriaca mi piace troppo XD lei che di solito è così seria, così rigida UàU. Ed è tenero si molto *__*
Saky 94: Addirittura la citazione della storia nella recenzione >////< <--- Arrossisce. Tra Roy e Riza direi che è finita moooolto bene XD.
Miry_28:Si Edward ci ha pensato molte ore per concepire un'entrata così geniale U.U
Runami 4 ever: Al ha fatto un po' la 'comparsa', nel senso che già nel capitolo dopo è sparito XD.
Povero. XD Sono molto felice di vedere che la scena di Edward e Winry è piaciuta a tutti!
Fflover89: Ti ringrazio dei complimenti >.< (Lo so, a volte faccio un sacco di errori di grammatica, dovuti soprattutto al fatto che non rileggo mai il capitolo alla fine). Comunque no, non è una citazione di Final Fantasy 9, anche perchè non lo conosco XD. Cioè, conosco il gioco per fama, ma non ci ho mai giocato né ho mai visto filmati (eccezion fatta per il film mandarono in onda qualche anno fa). Spero che la fine ti sia piaciuta ;)
Grazie mille a tutti voi che mi avete seguito per tutto questo tempo, e che avete avuto la pazienza di aspettare tutto il tempo che ci ho impiegato per riprendere ad aggiornare!
Salutini >w<
Darklight92

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