Core

di Kuro Kun
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Centro ***
Capitolo 2: *** L.A.C.B. ***
Capitolo 3: *** Lacrime ***
Capitolo 4: *** Fratello ***
Capitolo 5: *** Vittima ***



Capitolo 1
*** Centro ***


E' un giorno come gli altri alla Wammy's House. Near completa i suoi puzzle, Mello mangia cioccolata e Matt gioca con i suoi videogames. E poi c' e' un altro individuo, seduto in un angolino a pensare. Quell' individuo sono io, Core. Core significa nucleo, o centro. Non so' proprio perche' ho questo nome, non mi si addice per niente visto che passo la maggior parte del tempo in disparte. Ero il preferito di Elle, ma poi è arrivato Near, con la sua perfezione e il suo ingegno... l' ho sempre odiato. Lui e Elle vanno sempre d' accordo, sembrano quasi fratelli, mentre io non ho mai avuto l' occasione di collaborare con lui. Elle mi ha solo affidato qualche caso, ogni tanto, ma non ha mai chiesto il mio aiuto. Invece con Near è stato tutto diverso, sin dal prinicipio Elle aveva visto Near come qualcuno di speciale, o almeno piu' speciale degli altri. Io sono l' esatto opposto di Near. Adoro il colore nero, sono impulsivo e odio i giocattoli,soprattutto i suoi... Il mio passatempo preferito è rannicchiarmi in un angolino e mordere la mia matita, che porto sempre dietro. Mi domando perche' Roger mi ha dato questo nome, chissa' cosa si aspettava da uno come me... Io sono l' esatto opposto di un centro, o di un nucleo, io non riusciro' mai a farmi notare dagli altri, almeno non fino a quando ci sara' Near. Mentre sono assorto nei miei pensieri , un urlo risuona nella Wammy's House. Sobbalzando per la sorpresa, mi alzo per andare a vedere che cosa è successo. La scena che mi si presenta davanti è un arrabbiatissimo Mello che tiene per la camicia una ragazza:
" Brutta ladra! come ti permetti di rubare la mia cioccolata!?" urla Mello. La ragazza, visibilmente spaventata piange, chiama aiuto... Le urla mi distraggono, non la sopporto. Voglio farla smettere, non mi interessa nient' altro. Vado da Mello.
" La vuoi smettere di fare casino?! Se non la molli te la faccio mollare a pugni!". Mello mi guarda. Sono piu' forte di lui, non è cosi' stupido da sfidarmi. Molla la ragazza, e se ne va' mordendosi le labbra.
Poi una voce dietro di me dice :" Sei solo uno stupido se per mettere fine alla violenza usi la violenza." Sgrano gli occhi. So benissimo chi è a parlare, riconoscerei ovunque la sua voce. Tiro un sospiro e reprimo l' istinto di strangolarlo.
" Near, vedi di non intrometterti una buona volta!" urlo. Lui mi guarda, sorride, si crede cosi' superiore?
" Near, hai i capelli sporchi..." dico con calma.
" Co..." non fa' in tempo a rispondere , gli ho gia' versato dell' inchiostro in testa. Lui mi guarda di nuovo, ma non sorride piu'. E' parecchio alterato, bisbiglia qualcosa e se ne va'. Finalmente un po' di pace...
Non passano che cinque minuti al ritorno di Near, accompagnato da Roger, che mi guarda severamente. Lo squadro dall' alto in basso, ho gia' capito la situazione. Lo seguo nel suo ufficio. Near apre la porta, sorride beffardo e lascia la stanza.
" Cosa ti è saltato in mente, Core?" . Non rispondo, odio anche lui.
" Ne ho abbastanza di questo tuo comportamento, se non impari a convivere con Near saro' costretto ad espellerti! Ci siamo capiti, Adam River?.
" Roger, non chiamarmi cosi'..." bisbiglio infuriato. Lascio l' ufficio. Ritorno nel mio angolino,e mordo la mia matita.
" Near, non potrai sempre vincere tu... e la prossima volta saro' io a farti perdere!"

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Capitolo 2
*** L.A.C.B. ***


E' buio.
E' tutto buio...
Perche'? Perche' deve sempre averla vinta lui?
Perche' sempre Near?
Ma ora basta, non voglio piu' perdere... e c' è un solo modo per vincere.
Anche se questo metodo va' contro ogni regola...

22/6/2003 10,45 p.m.
Sono seduto in un angolino, come mio solito.
Ho trovato il modo. l' unico per sconfiggere Near.
"Near prova una forte ammirazione per Elle. E se io lo superassi? Near dovrebbe ammettere la sconfitta... ho deciso.
Io saro' colui che superera' l' originale!"
La porta si apre.
Entra un ragazzo.
Capelli neri... maglietta nera, jeans scoloriti, occhiaie profonde e... mani sporche di marmellata.
" Tu... cosa hai detto?" chiede.
Lo guardo negli occhi, non sono mai stato piu' sicuro di oggi.
Lo ripeto.
" Io superero' Elle"
Il ragazzo sorride...
" Io sono B... tu chi saresti?”
Rispondo senza esitazioni:
" Io sono C"
Il resto della giornata lo passiamo a parlare... E sviluppiamo un piano.

23/6/2003 13.00 p.m
A.
la prima lettera. " After" , cioe' dopo.
La camera numero 4, quella riservata ad A.
Sono le 13, tutti stanno mangiando , nessuno si accorgera' di nulla...
A è paranoico. Lui è la prima lettera, e quindi subiva una certa pressione...
Ma questa pressione non era abbastanza da spingerlo a suicidarsi...
A apre gli occhi.
Si rende conto che è impossibilitato a muoversi, e pare sul punto di scoppiare a piangere.
" Ih Ih Ih ... procediamo, C" Un coltello puo' bastare.
A sgrana gli occhi.
Una lama ha appena tagliato il suo polso
" Suicidio. Ecco la ragione della sua morte" esclamo divertito.

18.35 p.m.
Un urlo squarcia la quiete della Wammy's House.
Hanno ritrovato il corpo di A
Nessuno nota i cinquanta segni di coltello sulla parete.
Nessuno nota la " C " e la "B" formate dai segni del coltello sulla parete.
L e' cinquanta.
L.A.C.B.
L è Dopo C e B
Pero' tutti notarono la nostra mancanza. La mancanza di C e di B.

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Capitolo 3
*** Lacrime ***


21/6/2001 15,30 p.m.21/6/2001 15,30 p.m.
Sono sempre nel mio angolino…
Mi sento osservato, vicino a me c’ è una finestra.
Vedo una chioma castana abbassarsi velocemente verso il basso fuori dalla finestra.
Ringrazio il cielo,chiunque sia, ha i capelli castani. Se fossero stati bianchi avrei rotto la finestra e quello che ci stava intorno.
Fingo di distrarmi.
Quando la persona fuori dalla finestra si rialza e torna a guardarmi, mi giro di scatto.
“ Beccata” penso.
Guardo meglio.
E’ solo una bambina, che nel frattempo e’ arrossita in modo esagerato.
“C-Ciao…” bisbiglia.
Penso che io la spaventi, ma non posso farci nulla…
Taglio corto : “ Chi sei?” dico.
Lei è incerta, ma dopo un po’ risponde con un timido : “ Ehm… Io mi chiamo DJ…”
“Troppo lungo. D basta e avanza.”
Lei mi guarda a lungo e poi risponde : “ Ma io non ho una lettera…io non sono D”
“ E allora? Tanto io non conosco nessun D, quindi non c’ è problema… Ah, un'altra cosa. Entra pure, non serve che tu ti appoggi a quella finestra per parlarmi…”
Dopo 5 minuti la stessa bambina è seduta accanto a me.
Dopo un po’ di presentazioni , D esclama : “ Core…tu sei il fratello di Near? Vi somigliate cosi’ tanto…”
Sgrano gli occhi.
“ Tu… come fai a saperlo?”
“Infatti non lo so, ho solo indovinato!”
“…”
Nessuno se n’ era mai accorto. Nemmeno Mello, o Matt. D non capisce il mio orgoglio , lei è innocente.
“Core, tu vuoi bene a Near?” esclama.
Mi sento morire.
Non so come rispondere, e non ci avevo neanche mai pensato. Non avevo mai pensato che qualcuno mi avrebbe rivolto una domanda simile.
Non rispondo.
“ Scusa D, ma non posso risponderti”
Le do una carezza sulla testa. Forse , dopo tanto tempo passato da solo avevo trovato qualcuno con cui confidarmi?

23/6/2001 12,00 a.m. E’ passato un giorno dal mio incontro con B. E con D…
Sono tra due fuochi… Quello della vendetta e quello dell’ amicizia.
Mentre sono assorto nei miei pensieri non mi accorgo di D che si siede vicino a me… fino a quando non mi chiama forte : “ Coooore?! Ti eri addormentato?”
Sussulto.
Poi guardo D e le rispondo: “ No, D , stavo solo pensando…”
“ Ah si? E a che cosa?”
Non so come rispondere.
“ Non lo so neanche io , D…”
Giro la testa, e dalla finestra vedo B.
Scribacchia una B con un pennarello nero sulla finestra, e poi la cancella. Se ne va’.
Sospiro. So cosa vuole significare, significa che alle 13 ci incontreremo e porteremo a termine il piano.
“ Core, io ho sonno…” esclama D.
D si appoggia sulla mia spalla, e per un attimo penso che forse non dovrei farlo… forse non dovrei allearmi con B…
“ Mi porti in camera, Core?” Chiede D con voce assonnata.
“ Si, D. Andiamo…”
Una volta in camera, D si infila nel suo letto , dice che non vuole mangiare.
Le rimbocco le coperte.
Si è gia’ addormentata.
Una lacrima.
Due, tre, fino a perderne il conto.
“ Scusami D…” singhiozzo. Poi lascio la camera.
Alle 13, davanti alla camera di A.

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Capitolo 4
*** Fratello ***


24/06/2001 8.30 a.m
“Non ce la faro’ … mi sto perdendo! Mi sto perdendo!”
“Svegliati”
“Non posso svegliarmi! Non posso!”
“Devi provarci almeno… Devi riuscirci… fallo per D…”
“D…”
Mi sveglio di soprassalto. Se continuo cosi’, la mia mente non resistera’ a lungo. Ma ormai sono fuggito. Fuggito da tutti, anche dall’ unica persona che mi sta accanto.

24/06/2001 8.30 a.m.
“Core?”
“…”
“Core… sei tu?”
“…Ha…Hahaha…Hahahahaahahaha!!!”
D sussulta.
Sta osservando Core, che ha le mani macchiate di rosso e la testa piegata in una strana posizione.
“Core…Quella che hai sulle mani è marmellata, vero?”
esclama D, che sta’ per scoppiare a piangere.
Core la guarda. Ride, ma non come le altre volte. Questa volta c’ è la follia nella sua risata.
“No”
D comincia a piangere. Si chiede dov’ è finito Core, il Core che lei considera un fratello maggiore…
E a quel punto, si sveglia di colpo.
“Core?” chiama D.
La stanza è completamente buia. D sta’ per mettersi a piangere, ma stavolta sul serio.

24/06/2001 10.00 a.m
“ Ehi, tu , che stai facendo?”
È B che mi parla.
Non rispondo.
“Stupido.Non lo capisci da solo? Non capisci che non puoi tornare indietro?”
“Lo so…”
E mentre quelle parole escono dalla mia bocca, penso qualcosa che non ho mai pensato prima.
Mi manca D.
Non ce la faccio, voglio tornare, voglio tornare!!!
“B…”
“Che c’ è?” chiede il ragazzo, seccato.
“Ha…Ha...Hahahahahahaha! Hahahahahahaha!”.
Impazzisco.
Impazzisco.
E poi lo sento.
Nella mia tasca.
Con cosa ho ucciso A?
Con un coltello.
E dov’ è il coltello?
Nella mia tasca.
“ Addio, B.”
Lo colpisco al braccio. E alla gamba. E al petto.
“ Io torno a casa.”
“T…Traditore…”
B si accascia al suolo.
E’ morto?
Non lo so. Non mi importa.
Voglio solo tornare.

25/06/2001 23.00 p.m.
Ho le mani sporche di sangue.
Sangue di A.
Sangue di B.
Ma non mi importa.
Sono a casa, da D.
Mi accascio sul pavimento, e dormo.

26/06/2001 9.00 a.m.
Sono sveglio…
Qualcuno si è accorto del mio arrivo?
Qualcuno si è accorto della mia esistenza?
La Wammy’s House sembra vuota…
Finalmente un rumore di passi.
Sgrano gli occhi.
E’ Near.
“…Core?”
Lo guardo.
“Si, e allora?”
“N...Non eri scappato?”
“Sono tornato, e con questo?”
“…Senti, Core…”
“Che vuoi?” chiedo scocciato.
“Sai…quando sei scappato, a nessuno è importato, se non a DJ…Pero’, senza di te, questo luogo è vuoto. Anche se sei stato via solo due giorni… ti sto chiedendo di non scappare mai piu’, Adam…”
“Near…tu non mi odi?”
“No, al contrario, io … io ti voglio bene…pero’… ho sempre pensato che tu… mi considerassi solo un peso…”
E mentre Near parla,posso giurare che una lacrima sia scesa sul suo volto.
“Near…te lo prometto”

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Capitolo 5
*** Vittima ***


26/6/2001 13.00 p.m.
“C-Coreee!!!”
Mi sveglio di soprassalto, e vedo D che mi salta addosso.
“ Coreee!!! Dov’ eri?” chiede.
I suoi occhi sono lucidi, penso che abbia pianto parecchio.
“…Scusami, D. Scusami, ti prego.Io… Io non ti lascero’ piu’ da sola…”
E stavolta sono io a piangere.
Gioia?
Dolore?
Non lo so, non mi importa. Sono a casa. Sono a casa.

9/12/2003 15.00 p.m.
“Core?”
“Dimmi, D…”
“Cos’ è successo ad A? Non me l’ hanno mai voluto dire…Tu lo sai?”
Ed il passato ritorna a volte.
Sgrano gli occhi.
“P-Perche’ lo vuoi sapere?! A si è suicidato, ecco tutto!!!”
“Sei sconvolto, Core…”
E ora? Cosa le dico? Che ho ucciso A?
“Scusa…Io so solo questo, mi spiace…”
“Com’ era camera sua?”
Sento una fitta allo stomaco.
Perche’ tutte queste domande?
“C-Che vuol dire?Le nostre camere sono tutte uguali… perche’ me lo chiedi?”
Non riesco a trattenere la mia agitazione. Si vede lontano un miglio che sto mentendo.
“Non lo so… è che volevo saperne di piu’ su A.”
“A è morto! Perche’ vuoi saperne di piu’ su di lui? Perchèèèèèè?!”
Urlo. Un urlo lungo e straziante, infernale.
E impazzisco.
Impazzisco del tutto.
Butto la testa all’ indietro, e con tutta la forza che ho in corpo urlo.
“A è morto, è morto, è morto, l’ ho ucciso io… E ora che lo sai, che ti cambia? Sono io quello che l’ ha ucciso, non tu! Hahahahahahaha!!!”
“Core?”
D sta per piangere.
E ricorda.
Ricorda il sogno di due anni prima.
Un Core del tutto impazzito. Solo che quella volta, era solo un sogno. E questa era la crudele realta’.
La porta si apre. E’ Near, ha sentito tutto. Ma io non me ne accorgo. Lo travolgo, e fuggo da li’. Da tutti e da tutto, voglio solo stare da solo.
“ LASCIATEMI IN PACE, BASTARDIIII!!!”

9/12/2003 23:00 p.m.
Sono da solo in una vecchia casa in rovina, a Winchester.
E’ lì che mi nascondevo con B.
Chissà che fine ha fatto , quello…
“Core… io ti dichiaro in arresto per l’ omicidio di Alter Aruki, nonche’ A della Wammy’s House”
Chi ha parlato è un ragazzo con una maglietta bianca.
Occhiaie profonde.
Capelli neri.
“…B? Sei proprio tu che vieni a farmi la predica? Guarda che l’ hai ucciso anche tu, A…”.
Scoppio a ridere.
“Io non sono B…” risponde il ragazzo, con una voce stizzita.
“Chiunque tu sia, vattene prima che uccida anche te. Anzi, ho proprio voglia di farti fuori”
“ Io sono Elle.”
“Eh? Tu… saresti Elle?”
Perdo sicurezza per un attimo.
Ma mi riprendo. Elle non può essere così stupido da venire a prendermi di persona.
“Non me ne frega niente, fuori dalle scatole!!!”
“ Ho due persone che vorrebbero parlarti.”
Entrano anche D e Near.
“ Core…”Esclamano all’ unisono.
D mi sta guardando. Io sono seduto sulle scale, con un ghigno crudele stampato sulla faccia.
La mia mente è a pezzi, sono impazzito del tutto.
“ Core… hai davvero ucciso A?”
Domanda stupida.
Ormai era ovvio che avessi ucciso A.
“E ora che lo sai, puoi fare qualcosa?Tanto tutti muoiono prima o poi.Ad A ho solo risparmiato la sofferenza di dover vivere sapendo di dover morire… Hahahahahahahah!!!”
“Core…Perche’ dici questo…?”
D è in lacrime, mentre Near mi guarda con gli occhi spalancati.
“Ora risparmiero’ questa sofferenza anche a voi! Hahahahaha!!!”
La mia mano si poggia su un oggetto freddo.
Di ferro.
Una pistola.
“Andate all’ infernoooo!!!”
Un colpo.
Sangue.
Il mio.
La pistola è scaraventata giu’ dalle scale.
“Che …che… che diamine è successo?”
“Watari.Hai perso, Core. Vieni con noi.”Esclama Elle.
“…NON E’ POSSIBILEEE!!!IO NON HO PERSO!!! IO VINCERO’! IO TI SUPERERO’, ELLE!!! NON MI TOCCARE!!! NON MI TOCCATE! ANDATEVENE DI QUA!!!”
“Ti voglio bene, Core…”
E’ D che parla.
Mi blocco.
“Anche io, Adam.”
Near.
Urlo. Un altro urlo, intenso, che lacera l’ aria.
E a quel punto, quando tutto sembra finito…
Sento il mio cuore.
I suoi ultimi battiti.
“Che… Cosa…”
Crollo a terra.
Con le mie ultime forze parlo a D. E a Near.
“Near…Per me è finita…Prenditi…Cura…di … D…”
“Cosa stai dicendo Core?! COSA STAI DICENDO!?”
“D…Ricordati di me… ti prego…”
“TU NON MORIRAI QUI, COREEEE!!!” urla Near, mentre D piange.
“Vi voglio…bene…”

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A questo punto, ora che la storia è finita, penso che occorra qualche chiarimento sulla fine.
Core è stato ucciso da Kira.
Come?
Oh, beh. Vi ricordate? Core ha pugnalato B. Ma lui non è morto, e per vendicarsi ha sparso in giro foto e nome di Core. Perche’ B ha gli occhi di un dio della morte. Naturalmente le foto non erano destinate a finire in mano a Kira. E’ solo che sulle foto c’ era scritto “ Adam River: Ricercato per pluri-omicidio.”
Light non si è fatto troppi scrupoli, dopotutto c’ era scritto pluri-omicida, no?
Quindi, Core è morto per causa sua.
Spero che questa storia vi sia piaciuta, e cerchero’ di farne altre, anche migliori se posso.
Grazie della lettura,
Kuro Kun

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