La mia Settima Stagione di Jules (/viewuser.php?uid=4058)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 7.1 Tutti a Capeside di nuovo (1^parte) ***
Capitolo 2: *** 7.2 Tutti a Capeside di nuovo (2^parte) ***
Capitolo 3: *** 7.3 Con tutta la mia anima ***
Capitolo 4: *** 7.4 L'udienza ***
Capitolo 5: *** 7.5 Il trasloco ***
Capitolo 6: *** 7.6 New York! ***
Capitolo 7: *** 7.7 L'incidente ***
Capitolo 8: *** 7.8 Il risveglio ***
Capitolo 9: *** 7.9 Life! ***
Capitolo 10: *** 7.10 Il matrimonio ***
Capitolo 11: *** 7.11 Finalmente Pecey e Andie ***
Capitolo 12: *** 7.12 - Season Finale ***
Capitolo 1 *** 7.1 Tutti a Capeside di nuovo (1^parte) ***
7.1 Tutti a
Capeside di nuovo -1^parte-
Era passato quasi un
anno dalla morte di Jen, gli altri ragazzi avevano dovuto per forza di cose
ricominciare a vivere, cercando di accantonare la tristezza e il dolore per la scomparsa
della loro migliore amica, dovevano per tirare avanti, per continuare a vivere,
per non scoppiare a piangere all’improvviso.
Dawson, continuava ad ottenere successi dal suo telefilm “The Creek” che oramai
era diventato un cult, le vicende di Colby, Sam e Petey appassionavano tutti i
ragazzi americani e già iniziavano i contatti per vendere il prodotto anche
all’estero.
Joey era la prima fan della serie, non c’era mercoledì sera che lei non si
sedesse a guardare la tv, non prendeva mai appuntamenti, rimandava le riunioni
e se proprio non poteva rimandare era sempre assente e pensava a cosa stessero
combinando i tre protagonisti. La sua storia con Pecey continuava con alti e
bassi come era sempre stato, ma infondo stavano bene insieme. Pecey aveva aperto
un ristorante anche a New York e si divideva tra la grande città e il suo
ristorante a Capeside.
Jack continuava ad insegnare alla scuola di Capeside, e la sua storia con Daug
procedeva alla grande, vivevano a casa Grams e crescevano insieme alla nonna la
piccola Amy.
Mancava una settimana alla commemorazione per un anno dalla morte di Jen, gli
amici si erano dati appuntamento a Capeside, per passare una giornata tutti
insieme ricordando la loro amica, non volevano che fosse una giornata di
commemorazione come le altre: Dawson avrebbe preparato un video con tutti i
loro ricordi di Jen, Joey avrebbe fatto dei disegni, Pecey e Jack avrebbero
raccontato a voce i loro ricordi più belli.
Tutto era organizzato e come al solito Gail aveva offerto hai ragazzi la sua
casa e anche lei avrebbe partecipato, come Grams, e i genitori di Jen.
Era un pomeriggio caldo di fine estate e una figura ben vestita e dal
portamento molto serio si avvicinò a casa Grams. Suonò e chiese di nonna Grams
e Jack, si presentò come il notaio Preston e diede a Jack una lettera e una
videocassetta.
Jack lesse la lettera ad alta voce:
“Caro
Jack,
se ricevi questa lettera vuol dire che in questo anno ti sei occupato della mia
bambina, e ora quello che ti dirò probabilmente ti farà star male, ma sappi che
non è qualcosa che faccio contro di te, non lo farei mai ti voglio troppo bene
e ti rispetto troppo.
Tu sai che come ho sofferto io quando sono arrivata a Capeside, come ero considerata,
come la gente mi guardava, ero considerata diversa, e forse ed era per come io
mi sono posta, non lo metto in dubbio! Però io non voglio che mia figlia soffra
l’essere diversa, e purtroppo non potrà mai essere considerata normale se
cresca con due “papà”. Sta per compiere due anni e fino ad ora non capiva cosa
volesse dire una mamma e un papà, ma presto incomincerà la scuola e questo vuol
dire confrontarsi con altri bambini e bambine e inizierà a capire di essere
diversa e gli altri la faranno sentire diversa.
Certo non posso chiederti di trovarti una donna, non potrei mai chiederlo. Non
è giusto per te e per Daug.
Adesso odiami, mandami a quel paese ma ti prego accetta la mia decisione, tu
sarai per sempre il suo padrino e la persona su cui potrà contare a vita.
Insieme a questa lettera ti lascio una videocassetta in cui con un
video-messaggio, chiedo a due dei nostri migliori amici di far da genitori alla
piccola Amy. A te però lo voglio dire prima, anche perché sarai tu a dover far
vedere a tutti il videotape. Bhe il nome della mamma mi sembra ovvio e
scontato, come potrei non scegliere la mia unica vera amica, anche con tutti
gli screzi che negli anni abbiamo avuto, quindi chiederò a Joey Potter di fare
la mamma ad Amy. Per il “papà” io so chi scegliere, ma so che la mia scelta
potrebbe creare un po’ di tensione, per il fatto che non so chi Joey ha scelto,
so che però ha scelto uno dei due, a parte tutto se il padre Jack non puoi
essere tu, l’unica persona che vorrei come papà per il mio cucciolino, è
Dawson.
Ecco ho fatto i miei nomi Joey e Dawson quelle che io credo due anime gemelle.
Pacey è fenomenale ma non come padre, può essere un buono zio ma non un padre.
Ecco Jack la mia decisione, ti prego di essere il tramite ai ragazzi e anche ai
miei genitori ai quali chiedi di non fare obiezioni.
Grams tu sarai sempre la nonna della mia bambina, nel video chiedo a D&J se
accetteranno, di ricordarsi di te e di prepararti una camera per te!!!!
Vi amo con tutta la mia vita e per sempre, e voi odiatemi se questo vi renderà
più facile la vita e il distacco da Amy.
Con immensa disperazione
Jen”
Il notaio spiegò che la lettera e la videocassetta era stata data lui da Jen,
qualche gg prima di morire e che se J&D avessero accettato di occuparsi
della bambina avrebbero potuto adottarla e che la lettera e il videotape
avrebbero facilitato loro le cose.
Grams e Jack erano veramente sconvolti e non riuscirono a parlare, lacrime
silenziose rigavano i loro visi.
Grams fu la prima a dire qualcosa:
“Per me è difficile accettare la decisione di mia nipote, ma la capisco so
quanto lei ha sofferto, e non voglio che sua figlia soffra allo stesso modo.”
Jack non capiva e avrebbe voluto anche protestare ma Grams lo zittì con uno
sguardo. Grams congedò il notaio e lo invitò la settimana dopo alla
commemorazione che si sarebbe tenuta a casa Leery. Il notaio accettò con
piacere anche per poter spiegare la situazione a tutti.
Appena il notaio uscì da casa Grams, Jack cominciò a piangere disperatamente:
“come mi può fare questo, perché a me!”
“Jack, lei non ha preso questa decisione contro di te, ma per Amy, e per quanto
lei possa crederti il migliore non vuole che sua figlia sia considerata diversa
e emarginata.”
“Ma Jen infondo non è stata mai emarginata”
“Certo perché ceravate voi. Non tutti però Jack sono come te, Joey, Dawson,
Pecey e Andie. A proposito, quando arriva dall’Italia”
“vado stasera all’aeroporto.” Stette un attimo in silenzio. “sai credo però di
capire cosa intendesse Jen, io per il fatto di essere gay, ho avuto tanti
problemi.”
“Vedi che allora Jen non sbagliava, e poi Dawson e Joey non ti escluderanno mai
dalla vita della bambina”
I due chiacchierarono fino al momento in cui Jack dovette andare all’aeroporto.
Intanto Dawson era arrivato da Los Angeles e anche Joey era arrivato al bed
& breakfast, mentre Pacey non si era ancora riuscito a liberare ed era
ancora a New York.
Dawson arrivò a casa in taxi, non voleva disturbare sua madre, apri la porta di
casa e disse:
“Salve famiglia, sono arrivato!”
“Dawson, che sorpresa, ma potevi chiamare che ti saremmo venuti a prendere.”
Disse il marito di sua madre.
“Grazie ma non volevo disturbare.”
“Tesoro, sarai distrutto, vatti a fare un bagno caldo che ti preparo subito la
camera.”
“Mamma no tranquilla. Vorrei fare una passeggiata, magari mi porto Lily con
me.”
“Ma certo tesoro. Vado a chiamartela, è in camera sua, o meglio tua che gioca
con Alex. Che ne dici se lo accompagnate a casa.”
“Si mi sembra un’altra idea così saluto Bessie. Lascio vado io di sopra.”
Dawson salì al piano di sopra e bussò alla porta di quella che era stata la sua
camera e aveva visto nascere e morire amori, aveva visto risa e pianti, aveva
visto Joey entrare dalla finestra e Jen dalla porta, poi Joey dalla porta e Jen
dalla finestra.
“Avanti” disse la vocina squillante di Lily
“Ciao tesoro, ciao Alex” disse entrando Dawson.
“Ciao Dawson” disse Lily alzandosi e saltandogli in braccio
“Ciao Dawson” disse Alex e anche lui abbracciò Dawson.
“Sentite vi va di fare una passeggiata a piedi? Lily ti va se accompagnamo Alex
a casa.”
“Va benissimo” disse la piccola Leery, “Prepariamo le nostre cose e scendiamo.”
Dawson e i bambini si misero in cammino e quando arrivarono davanti al B&B,
Alex appena vide il suo portico notò una figura seduta sui gradini, “Zia Joey!!!”
urlò il bambino e si mise a correre verso la zia abbracciandola, anche Lily che
era molto affezionata a Joey corse verso di lei. Dawson si fermò un attimo in
disparte, ogni volta che rincontrava Joey per lui era un colpo al cuore. Non
sapeva bene cosa provava ma erano così tante emozioni che rimaneva sempre li
per li bloccato.
Sotto il portico Joey guardò i bambini e chiese: “ma siete venuti da solo? Se
chiamavate qui vi sarei venuta a prendere io!”
“Ma no zia tranquilla ci ha accompagnato Dawson!”
“Dawson?!!?” Chiese incredula e così dicendo alzò lo sguardo e anche il suo
cuore ebbe un balzo, lei aveva scelto Pacey ma ogni volta che con Pecey c’era
un periodo nero, lei non poteva non pensare a come sarebbe stato se un anno
prima avesse scelto anzi il Dawson, se avesse scelto la sua anima gemella.
I due si guardarono e dopo un po’ di esitazione corsero uno verso l’altra e si
abbracciarono e rimasero stretti stretti.
“Mi sei mancata tanto Joey, ma com’è che finiamo sempre con il perderci di
vista, noi due?!”
“Mi sei mancato tanto anche tu, non so come succede, ma sono certo che in
qualsiasi posto e in qualsiasi luogo la vita noi ci ritroveremo sempre.
Ricordati Dawson: NOI DUE SEMPRE”
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Capitolo 2 *** 7.2 Tutti a Capeside di nuovo (2^parte) ***
7.2 Tutti a Capeside di nuovo
-2^parte-
Dawson e Joey
cominciarono a chiacchierare e furono presi così tanto dai loro ricordi e da
come andava la loro vita ultimamente che non si accorsero che restarono sulla
veranda del B&B fino alla mattina dopo. E si
addormentarono beatamente quando ormai era l’alba sul
dondolo ignari del fatto che nel giro di una settimana la loro vita sarebbe
cambiata, radicalmente, certo non potevano immaginarlo.
Passarono le ore ed a mattina inoltrata Alex e Lily corsero
a giocare in giardino, anche Lily si era fermata a dormire li, Bessie aveva
telefonato a Gale spiegandole la situazione e dicendo lei che Lily avrebbe
dormito li. Joey fu svegliata dalle grida e dai risolini dei bambini, ci mise
un po’ a capire dove si trovava, ma quando capì di
essere stretta nell’abbraccio di Dawson, non riuscì a staccarsi, era così
caldo, dolce, rassicurante, non si sentiva così bene da tanto tempo. Non era un
periodo particolarmente buono con Pacey, cercò di cancellare il pensiero di
Pecey dalla sua testa e cercò di riaddormentarsi protetta dall’abbraccio di
Dawson. E fu così che Pecey la trovò quando arrivò al
B&B, li per li stava per esplodere, ma poi guardò gli amici e decise di non
dire niente e se ne andò! Ad un certo punto si mise a ridere, aveva fatto i
salti mortali per arrivare a Capeside di prima mattina per fare una sorpresa a
Joey, prima che lei partisse avevano litigato e lui voleva scusarsi, ma adesso
arrivato li si accorse che la loro storia sembrava una
farsa, un passaggio, solamente una transizione fino al momento in cui Dawson e
Joey avrebbero capito che era il momento di fare sul serio tra loro. Quando
pensava a questo però non si sentiva triste, era come
se ormai sapesse qual era il suo ruolo e voleva vivere ogni attimo che Joey gli
regalava intensamente, infondo sapeva che per ognuno esisteva un’anima gemella,
e che prima o poi anche lui l’avrebbe incontrata, però fino a che Joey non
avesse preso una decisione lui di certo non l’avrebbe lasciata. Vedeva la fine
della loro storia vicina, ma non poteva prendersela con nessuno, certo non con
Joey che lo aveva scelto e gli aveva dato affetto e a modo suo anche amore,
tanto meno poteva prendersela con Dawson, il suo migliore amico che pur
soffrendo aveva rispettato la scelta di Joey e la loro storia. Pecey pensava a
tutte queste cose e arrivò davanti a casa Grams e li vide una
esile figura che usciva sul portico, ci mise un po’ a capire chi fosse
ma poi guardò meglio:
“Andie” urlò entrando nel giardino. Andie si voltò e vide un sorridente Pecey
che la salutava.
“Pecey, come stai?” chiese Andie.
“Io bene, e tu, che mi racconti?”
“Io sto alla grande, in Italia è andata alla grande, ma avevo voglia di tornare
un po’ a casa ed eccomi qui!!”
“Hai fatto bene, forse non sei venuta nel periodo migliore”
“Bhe non c’ero al funerale almeno alla commemorazione non potevo mancare.”
“Eh già. Però adesso sei qui, questo è l’importante.”
“Da dove te vieni? Eri da Joey? Jack mi tiene sempre
informata di tutto!!”
“Si ero da lei ma…”
“Hey che succede, sembri un po’ abbattuto.”
“Bhe mi sono scapiccolato da NY a qui per farle una sorpresa, e la trovo che
dorme abbracciata a Dawson sul suo dondolo.”
“Adesso non ti fare dei film, magari si sono solo addormentati..” Pecey la interruppe.
“Certo, questo si, ma è che mi abbatte il fatto che loro non capiscano che è
ora di fare sul serio. Io sono solo una parentesi nella loro perfetta storia.”
“Bhe non deve essere molto bello sentirsi, così, vero?”
“Non è il massimo, ma io sono convinto che prima o poi
anch’io troverò la mia anima gemella.”
“Certo…” sorrise Andy e poi abbracciò l’amico.
Intanto passò la settimana e arrivò il giorno della commemorazione casa Leery
si riempì, e dopo che fu proiettato il video di Dawson, Joey ebbe fatto vedere
i suoi disegni e Pecey ricordò Jen con il suo modo divertente e scanzonato,
Jack prese la parola:
“Allora io avevo pensato di raccontarvi la mia Jen, ma credo che sarà Jen a
raccontarsi, qui con me c’è un notaio che una settimana fa mi ha portato una
lettera e una videocassetta di Jen, e quindi ora vi faccio vedere come Jen
racconta se stessa e la sua vita.”
Jack passò a Dawson la videocassetta e lui la fece partire.
Appena sullo schermo apparve la faccia sorridente (ma
provata dalla malattia) di Jen, a tutti cominciarono a scendere delle lacrime e
Joey scoppiò in un pianto a dirotto e nascose la faccia nel petto di Dawson…
“Prima di tutto mi scuso con il mio regista preferito se non mi son fatta
riprendere da lui, ma questo video non doveva essere visto da nessuno…” così
cominciava il racconto di Jen, nel giro di pochi secondi tutti furono rapiti
dall’immagine di Jen e dalle sue parole.
Quando Jen cominciò a parlare di Amy tutti furono
stupiti soprattutto quando la ragazza disse che voleva due genitori diversi per
la bambina, Jack e Grams furono gli unici a non stupirsi.
“Bhe adesso non vorrai che voi crediate che io sono completamente impazzita, io
sono sicura che Jack e la nonna sarebbero dei genitori favolosi, ma mia figlia
deve crescere con una mamma e un papà, non voglia che gli altri la considerino
diversa come hanno fatto con me…”
I genitori di Jen annuirono, ma furono gelati dal proseguo del video di Jen:
“Mamma, papà non esultate, voi siete dei nonni bravi, generosi e direi
fantastici, ma certo come genitori non siete stati e ho paura che non sarete,
un granchè…”.
Il video andava avanti e Jen alla fine fece i due nomi:
“Come mamma bhe, c’è solo un nome che posso fare… Joey. Lo so che adesso ti
porrai mille problemi, domande ma di’ solo di sì. Non potrei volere niente di
meglio per lei. Come papà i nomi sono tanti ma solo uno se non può essere Jack,
posso fare, Dawson. Io non so chi Joey abbia scelto, ma so che loro due saranno perfetti come
genitori, quello che loro provano uno per l’altra io non so cos’è non so se è
amore, amicizia ma so che durerà per sempre quindi sono i candidati migliori a
fare da genitori alla mia bambina, anche se non staranno insieme.”
Poi spiegò i motivi per cui non aveva scelto gli altri e alla fine salutò gli
amici:
“Quando sono arrivata vi ho sconvolto la vita, non potevo far altro che
sconvolgervela prima di andarvene. Vi amo tutti e vorrei che queste mie
decisioni non mirino la vostra amicizia, ma sono sicura che non succederà… vi
volete troppo bene!!”
Il video finì e tutti si guardarono e rimasero in silenzio. Joey era allibita, Dawson attonito, gli altri si scambiarono
degli sguardi pieni di domande.
Grams che aveva in braccio Amy, si alzò e la portò a Joey: “Amore vai dalla
mamma!” e la mise in braccio a Joey che non sapeva cosa fare, guardò Grams e
disse: “Ma, io non so… se, insomma io non so se sarò una brava mamma…non so
neanche cosa voglia dire essere mamma…”
“Tesoro, sarai una mamma stupenda”, intervenne Gail, “e poi non ti preoccupare
a fare alla mamma si impara sempre.”
“Ha ragione Gail”, disse la mamma di Jen, “io l’ho imparato tardi… tu hai tutto
il tempo…”
“Sei riuscita a farmi dire che sono d’accordo con mia figlia, quindi la
decisione di Jen, è perfetta!”
Joey non sapeva cosa fare, dire: “Scusatemi un attimo!!” si alzò e mise la
bimba in braccio a Dawson:”Va da papà!” Joey si alzò e uscì dalla stanza, tutti
si guardarono e tutti avrebbero voluta seguirla, Dawson, Pecey, Andie ma tutti
furono fermati da uno sguardo di Bessie che guardò Gail, che si alzò: “Ci parlo
io!” e uscì.
Pecey provò a protestare, ma Bessie lo zittì: “Senti Pecey, io so che tu vuoi
bene a Joey che le vuoi stare vicino, ma adesso Joey
ha bisogno di un consiglio di una mamma. E per lei sua mamma
è Gail, quindi, siediti. Dawson, vale anche per te, qui buono e fermo!”
I due amici si guardarono e si risedettero ma non
erano particolarmente convinti.
Intanto Joey era arrivata lungo il molo, e si era
seduta infondo. Era li a pensare quando Gail le arrivò
alle spalle e le mise una mano sulla spalla.
“Hey, che ci fai qui?”
“Gail, ho paura, di non essere all’altezza, io non so come si fa ad essere madre.
E poi…”
“Finiscila tesoro, tu sarai una mamma bravissima, ma
secondo me tu non sei preoccupata per questo! Non mentire ti conosco troppo
bene.”
“Lo so di non poterti mentire, mamma…”
Gail abbracciò Joey e la coccolò per un po’:
“Ascolta mi vuoi dire cosa ti succede allora? Cos’è
che ti preoccupa?”
“Ok, ok, il problema è tuo figlio, o meglio quello che provo per lui, o quello
che non provo… sono confusa…”
“Lo vedo, bambina mia, però ricordati che per essere madre
non devi per forza essere compagna o moglie. Tu ti devi prenderti l’impegno di
crescere con Dawson, la piccola Amy, ma non per questo ti devi prendere
l’impegno di condividere la vita con lui. Tu hai Pecey!”
“Già Pecey, ma non è questo, il fatto è che la vicinanza con Dawson, mi fa
porre mille domande, e se io avessi scelto lui? Ora
come sarebbe la mia vita? E non riesco a non pensare
che con Dawson mi sento sempre al sicuro e protetta… il fatto è che ci siamo
incontrati sempre in momenti sbagliati. E ora ho Pecey, ma non riesco a pensare
a quanto io mi senta protetta da Dawson.”
“Vedi tesoro il fatto è che tu sei molto confusa.”
“Lo so, ma sa anche che quello che ha detto Jen è vero. Io e Dawson non ci perderemo mai quello che c’è tra noi può superare tutto… e
lo ha fatto. La cosa brutta è che noi pur stando insieme alla prima difficoltà
ci siamo subito lasciati, come se non avessimo un motivo per stare insieme.
Come posso dire forse siamo stati dei vigliacchi!”
“Io non so se siete stati vigliacchi o no, ma so per certo che se prima o poi
deciderete di ritentare avrete un motivo per stare insieme. Un motivo che si
chiama Amy! Vostra figlia! Con questo non voglio certo dire che tu debba
lasciare Pecey per Dawson!” Detto questo baciò Joey sulla fronte e se ne andò.
Appena Gail rientrò in casa Pecey si alzò e raggiunse
Joey:
“E’ finita vero?” chiese quando fu dietro Joey.
“Hey, ciao.”
“Ciao, rispondi alla domanda, per favore!”
“Io non so se è finita, non so cosa accadrà, l’unica cosa che so è che ho una
figlia e che suo padre si chiama Dawson Leery.”
“Bhe a me sembra che la coppia Pecey&Joey sia arrivata al capolinea.”
“Pecey io non so se tra noi potrà continuare, ma so che non ti voglio perdere.”
“Joey, devi capire che quello che c’è tra noi non sarà mai uguale a ciò che
avete tu e Dawson!”
“Bhe partendo dal presupposto che ora come ora tra noi non c’è nulla…”
“Non mentire, vi ho visto la scorsa settimana, ero venuto di mattina presto per
chiederti scusa, e ti ho visto abbracciata a Dawson, nel patio del B&B!”
“Bhe stavamo chiacchierando e ci siamo addormentati, non è successo nulla.”
“Lo so, ma tra di voi c’era una complicità, una tenerezza che tra di noi non
c’è mai stata!”
Joey e Pecey chiacchierano ancora per un po’ e alla fine ci fu un tenero
abbracciò e un bacio a fior di pelle e quello fu il vero capolinea della loro
storia.
E l’inizio di nuove altre storie.
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