Lilian Luna Potter di _ki_ (/viewuser.php?uid=69510)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap. 1 Lilian Luna Potter ***
Capitolo 2: *** Cap. 2 Nessun dato certo ***
Capitolo 3: *** Cap. 3 Invisibile ***
Capitolo 4: *** Cap. 4 La Morte in persona ***
Capitolo 5: *** Cap. 5 Solo un'inutile perdita di tempo ***
Capitolo 6: *** Cap. 6 Cos'è successo? ***
Capitolo 7: *** Cap. 7 Rosso sangue ***
Capitolo 8: *** Cap. 8 Com'era iniziata bene la giornata! ***
Capitolo 9: *** Cap. 9 Per Merlino! ***
Capitolo 10: *** Cap. 10 Addio mondo crudele! ***
Capitolo 11: *** Cap. 11 Mitchel O'Brey ***
Capitolo 12: *** Cap. 12 Sostanze illegali ***
Capitolo 13: *** Cap. 13 Maledizione! ***
Capitolo 14: *** Cap. 14 Sguardo identico ***
Capitolo 15: *** Cap. 15 Maledetto orfanatrofio ***
Capitolo 16: *** Cap. 16 Lily ***
Capitolo 17: *** Cap. 17 Questo e altro ***
Capitolo 18: *** Cap. 18 Sono una maga ***
Capitolo 19: *** SECONDA PARTE: Cap. 19 Sorpresa! ***
Capitolo 20: *** Cap. 20 Neuroni ***
Capitolo 21: *** Cap. 21 Hugo! ***
Capitolo 22: *** Cap. 22 Non puoi infrangerla come se nulla fosse ***
Capitolo 23: *** Cap. 23 Triste ***
Capitolo 24: *** Cap. 24 Inutile palla al piede ***
Capitolo 25: *** Cap. 25 Un enorme scarafaggio ripugnante ***
Capitolo 26: *** Cap. 26 Banchetto d'inizio anno ***
Capitolo 27: *** AVVISO IMPORTANTE ***
Capitolo 1 *** Cap. 1 Lilian Luna Potter ***
Lilian
Luna Potter
Cap.
1
Lilian
Luna
Potter
«Lilian
Luna Potter!», la voce fastidiosa della suora
risuonò per
l’intero dormitorio femminile.
«Ma
chiudi il becco...» fu la risposta dell’assonnata
ragazzina,
distesa sullo scomodo letto che la ospitava da ormai quattordici anni.
Il
viso smunto della suora, a quelle parole, esplorò varie ed
interessanti tonalità di viola. Se Lily Potter fosse stata
del tutto cosciente,
si sarebbe sicuramente messa a tremare. E per un valido motivo.
«Signorina Potter!»,
l’urlo irato della suora, da quanto possente, fece tremare le
solide mura
dell’orfanatrofio. Inutile dire che per la povera ragazza,
che si trovava a
meno di un metro dalla suddetta suora, l’urlo fu capace di
svegliarla dal suo
lungo sonno. Quasi balzò in aria, mentre spalancava gli
occhi e si rendeva
conto della persona che aveva davanti. Quindi fu il turno del suo viso
di
diventare paonazzo.
«S-signora
O’Brey… B-bella giornata, non le pare?»
squittì, i
grandi occhioni nocciola che cercavano disperati una via di fuga.
Adamina
O’Brey la guardò con uno sguardo di fuoco.
«Non mi pare
proprio,
signorina Potter. Per lei particolarmente, direi, dato che
l’aspetta un mese
intero in punizione» e ghignò, malefica come solo
una servitrice del Signore
può diventare.
Lily
balbettò, la faccia stramente simile a quella di un pesce
fuor d’acqua.
«Un...
un... un mese?» esclamò, esasperata. Era da
quattordici
lunghi anni che finiva in punizione, ma non era mai arrivata ad un intero
mese. Suor O’Brey annuì vigorosamente. Lily
sbiancò.
«Ora
le conviene vestirsi e scendere per la colazione, quindi si
presenterà nel mio ufficio al termine delle lezioni, per
incominciare la sua
punizione» e, dette queste ultime parole, se ne
andò, fiera come una leonessa,
temibile come una serpe velenosa.
Lily
Potter si lasciò sfuggire un gemito dalle labbra fini. Si
guardò intorno, constatando con terrore che era rimasta
l’unica ragazza nel
dormitorio. Quando il suo sguardo virò verso
l’orologio, poi, si sentì mancare:
erano le otto meno un quarto. Mancava un quarto d’ora
all’inizio delle lezioni.
Scese
veloce dal letto, rischiando di cadere faccia a terra
grazie a quelle terribili coperte che durate la notte le si erano
avvinghiate
alla caviglia, quindi, inciampando e imprecando -a bassa voce, per non
farsi
sentire dalle telecamere che sorvegliavano diligentemente tutto
l’orfanatrofio-
giunse fino al bagno, si sciacquò veloce il viso, si
pettinò ostinatamente i
capelli per farli tornare lisci e lucenti, si lavò i denti e
si precipitò ad
infilarsi la divisa.
Dieci
minuti dopo era scesa a mensa, dove incontrò i suoi
compagni che si dirigevano verso l’ala scolastica. Prese
velocemente dalla
tavolata più vicina una fetta di pane tostato, se lo
ficcò per bene in bocca e
si aggregò alla massa di ragazzi, verso il suo patibolo
personale: le lezioni.
*
«Signorina
Potter, vuole rendere partecipe la classe della sua
conversazione con la signorina Weasley?».
Lily
sobbalzò, alzando lo sguardo verso la professoressa.
«No,
professoressa, preferirei di gran lunga evitarlo», rispose,
cercando di sembrare allo stesso tempo decisa e sottomessa. La
professoressa
Baatz la fulminò con i suoi occhi scuri.
«Io
invece vorrei proprio sentire quello che le stava
raccontando»,
ribatté la donna, donando a Lily la convinzione che in quel
luogo fossero tutti
contro di lei.
Sospirò,
in cerca di una via di scampo, e la trovò osservando la
lavagna.
«Le
stavo chiedendo, signora, cos’è in
realtà quello che io vedo
come una specie di gatto deforme, disegnato sulla lavagna».
La
professoressa si voltò per vedere quello che stava indicando
Lily e la ragazza approfittò del momento per far sparire con
abilità il pezzo
di carta che le passava l’amica.
Dietro
di lei, Juan Talledo sghignazzò sottovoce.
La
Baatz
si girò, rossa in volto.
«È
una pecora, Potter, e se lei avesse seguito la mia spiegazione
l’avrebbe capito senza il bisogno di chiederlo a
Weasley».
Lily
inarcò le eleganti sopracciglia, fintamente sorpresa.
«Oh,
mi scusi davvero, professoressa. Ora mi spiego perché non
c’era la coda» e sorrise, sfidandola a ribattere.
La professoressa Baatz le
donò un’altra occhiataccia, quindi riprese la sua
spiegazione. La classe,
intanto, sorrideva.
Lily
si guardò bene dal distogliere lo sguardo dalla
professoressa, fingendo di ascoltarla, finché non fu lei a
rivolgere
l’attenzione su qualcun’altro. A quel punto, Lily
tirò fuori il bigliettino di Emmie
e lo spiegò per bene.
Non
posso credere che tu abbia detto a suor O’Brey
“chiudi il
becco” e se l’hai fatto sei davvero stata stupida.
Comunque ho incontrato un
ragazzo, a colazione. Vuoi sapere cos’è successo?
Lily
squadrò l’amica, diventata di un incredibile rosso
fuoco.
Aveva la sua stessa età, erano simili come sorelle, ma
ancora faticava a
capirla, a volte: credeva davvero che avrebbe trovato la sua anima
gemella in
quel posto squallido che erano costrette a chiamare
“casa”?
Comunque,
la sua voglia di pettegolezzi era una cosa che non
poteva frenare, quindi scrisse con decisione
“Sì” nel bigliettino e lo
passò ad
Emmie.
«Signorina
Potter, è ancora distratta?» Lily
sobbalzò, virando il
suo sguardo verso la professoressa.
«No»
decretò, convinta.
«Allora
sarà di certo in grado di ripetere quello che ho appena
detto, giusto?»
Lily
sospirò, affranta. Possibile che non ci fosse un attimo di
riposo, in quell’orfanatrofio?
«No».
Attese
un attimo, incerta. Il viso della professoressa era sempre
uguale, impassibile, ma vedeva una venuzza pompare energica sulla sua
tempia. E
l’uragano esplose, per la seconda volta in una sola mattinata.
«Lilian Luna Potter, fuori
dalla porta!»
Lily
sospirò, maledicendo a caso uno dei suoi genitori, da cui
doveva aver ereditato la pessima abitudine di rispondere ai professori.
Hola
a
tutti!
Bene,
allora... Lo so!
So che ho già due
storie in corso che non mi decido ad aggiornare, e so anche che
probabilmente
la vostra fiducia in me è calata a picco come un sasso
nell’oceano, però... Insomma,
guardate che storia! Sinceramente, a me piace troppo. Troppo
troppissimo. E non
potevo non scriverla!
Annuncio,
però, che questa volta non mi troverete impreparata, Ho
già scritto 19 capitoli
di questa storia (ecco perché non aggiorni le altre...
NdVoi) e prometto di
aggiornare come minimo ogni tre giorni!
Ora...
Che
ve ne pare? Come ho già detto, a me ispira un botto.
È semplicemente...
fantastica! Voi che dite? Lo so, lo so, il capitolo è un
po’ corto, e non vi
posso dire che gli altri siano più lunghi,
però... L’importante è il contenuto,
no? ^_^
Bene,
dai,
smetto di stressare.
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Capitolo 2 *** Cap. 2 Nessun dato certo ***
Cap.
2
Nessun
dato certo
Lily era arrivata
all’orfanatrofio “Grazia di Dio” quando
aveva
appena un anno di vita. Era cresciuta tra quelle quattro mura, odiata
dalle
suore e amata dai suoi compagni per il modo con cui rispondeva ai
professori e
faceva esasperare le suore. Fin da quando aveva imparato a muoversi,
aveva
sempre combinato guai, in un modo o nell’altro. Quando aveva
due anni, per
esempio, aveva gattonato fino alla cucina e aveva rovesciato
l’intera pentola
che costituiva il pranzo del giorno. Per punizione, aveva saltato sia
pranzo
che cena.
Quelle sue punizioni
continue, però, non avevano frenato la sua
voglia di combinare guai. E a quindici anni era al pieno delle sue
forze. Per
questo, quel lunedì uggioso d’autunno, non si fece
scrupoli ad introdursi
nell’ufficio di suor O’Brey per conto di
un’amica.
«Ti prego,
Lily, voglio assolutamente conoscere il nome dei miei
genitori!» l’aveva supplicata neanche venti minuti
prima l’amica. Le aveva
raccontato di aver incontrato, mentre era al mercato per conto della
suora
addetta alle cucine, una famiglia composta da madre, padre ed un
bambino. Il
bambino, sorridente, era talmente amato e coccolato che aveva fatto
venir
nostalgia alla ragazza della sua vera famiglia. E così, Lily
non aveva saputo
resistere e aveva accettato quel rischioso compito.
Prima di tutto,
aveva dovuto far allontanare suor O’Brey dal suo
ufficio. Quella parte era stata abbastanza facile, aveva solo dovuto
chiedere
ad Emmie di andare dall’altra parte
dell’orfanatrofio e combinare qualche
guaio. Poi, aveva chiesto a Mary (la ragazza che le aveva chiesto il
favore) di
andare da suor O’Brey e dirle di seguirla fino a dove Emmie
aveva combinato il
suo guaio. In quel lasso di tempo, Emmie sarebbe fuggita grazie ad uno
dei
tanti passaggi segreti che popolavano l’enorme orfanatrofio e
nessuno avrebbe
sospettato di lei. Mentre suor O’Brey cercava di risolvere il
caos che si
sarebbe di certo creato (allagare i bagni e metterci qualche decina di
rane fa
sempre il suo effetto), Lily avrebbe avuto il tempo di introdursi
nell’ufficio
della suora e cercare nel database del computer le informazioni che
servivano a
Mary.
Quando Lily vide
uscire di corsa Mary e suor O’Brey dall’ufficio,
si complimentò con se stessa per il piano che aveva avuto.
Lanciò rapida una
scarpa, in modo che la porta non si chiudesse, e fece invece sbattere
la porta
accanto a lei, così da far credere alla suora che quella del
suo ufficio si
fosse chiusa. Quindi, aspettò che Mary conducesse la suora
abbastanza lontano e
si avvicinò all’ufficio. Entrò furtiva,
chiudendosi la porta alle spalle. Si
guardò un attimo intorno, e si diresse decisa verso la
scrivania a lei di
fronte. Era entrata in quell’ufficio talmente tante volte che
ormai lo
conosceva come le sue tasche.
Digitò
rapida la password per sbloccare il computer (datagli da
un’amica che aiutava spesso suor O’Brey con il
computer, dato che la donna era
una completa incapace) e cercò tra i file del desktop quello
relativo alle
entrate nell’orfanatrofio. Lo trovò in un angolo a
sinistra, talmente piccolo
che quasi si confondeva con lo sfondo verde bottiglia.
Cliccò rapida, ma non
venne fuori subito il file, bensì la richiesta di una
password, che per sue
fortuna conosceva (anche questo merito dell’amica di prima).
Digitò rapida
sulla tastiera, e finalmente apparve la schermata che cercava.
Sospirò,
sbattendo le ciglia per mettere a fuoco tutte le parole.
Spostò il cursore, in cerca della data. L’ultimo
bambino era arrivato proprio
due giorni prima, si chiamava Jack Van Der
Woodsen
e aveva la bellezza di sette anni. Lily
scosse il capo, chiedendosi come potevano dei genitori abbandonare il
proprio
figlio a soli sette anni. Scorse rapida le pagine, in cerca di quindici
anni
prima, quand’era arrivata Mary, a due anni. Ci volle molto,
perché Lily doveva
sia concentrarsi sulle date che stare attenta a captare ogni minimo
rumore, e
il ronzio del vecchio computer non l’aiutava di certo. Alla
fine, però, trovò
quello che cercava.
“Mary
Elizabeth Tonts, due anni. Genitori: Nicole Penelope Light
e Abraham James Tonts. Madre: morta di parto. Padre: in
carcere”.
Trascrisse rapida,
sentendo uno strano nodo allo stomaco per le
terribili notizie che avrebbe dovuto dare all’amica, quindi
cercò altro: aveva
fratelli? Parenti? Qualcuno che aveva chiesto notizie di lei? Chi
l’aveva fatta
arrivare in quell’orfanatrofio? Alla fine, trovò
che aveva un altro fratello,
Brayden, cinque anni più grande di lei, che era stato
affidato ad un
orfanatrofio in Galles. Non trovò altro. Finì di
scrivere, veloce, quindi mosse
il cursore per chiudere il file. Ma si bloccò, il dito a
mezz’aria, pronto per
cliccare, gli occhi fissi su un punto dello schermo: “Lilian
Luna Potter”.
Sentì una
parte di sé dibattersi violentemente, urlandole che
doveva far presto, che suor O’Brey poteva arrivare da un
momento all’altro. Ma
la sua curiosità era troppa, e presto quella parte si arrese
all’evidenza che
non sarebbe riuscita a convincerla, sussurrando irritata che
l’avrebbero
scoperta.
Lily lesse
avidamente, un po’ timorosa, ma pronta a qualsiasi
notizia. Ma fu delusa dalle poche righe che le erano dedicate.
“Lilian
Luna Potter, un anno. Genitori: sconosciuti. Trovata
sotto un ponte, una targhetta appesa al collo con su scritto il suo
nome.
Nessun dato certo”.
Lily
sentì la delusione montarle in corpo, ma si riprese rapida e
scorse la pagina in cerca di informazioni su Emmie. Non avrebbe avuto
altre
occasioni, perché allora non aiutare l’amica, che
era arrivata all’orfanatrofio
a cinque anni, senza il minimo ricordo si sé?
La trovò
un attimo dopo.
“Emmie
Abigail Weasley, cinque anni. Genitori: sconosciuti.
Tutore: Draco Lucius Malfoy, assassinato. Quattro
fratelli: John Rastus, Adrian Seward, Dallas
Creighton e Godric Holden. Fratelli acquisiti:
Scorpius Hyperion Malfoy. John
Rastus e Adrian Seward: orfanatrofio in Galles. Dallas Creighton:
orfanatrofio
in Francia. Godric Holden: morto. Scorpius Hyperion: Londra, indirizzo
sconosciuto”.
Scrisse, veloce,
saltando qualche lettera, cancellando e
riscrivendo. Si stava agitando. A metà foglio, le
finì la penna. Imprecò tra i
denti e ne cercò lesta un’altra sulla scrivania
della suora. La trovò, la prese
velocemente, ci armeggiò in cerca di un modo per aprirla e
concluse di
trascrivere.
Appena
poggiò la penna al suo posto, sentì chiaro e
inconfondibile il suono dei tacchi di suor O’Brey che
risaliva il corridoio.
Imprecò ancora, inveendo contro il tempo, che non le
lasciava mai qualche
secondo in più. Chiuse il file del database,
impostò di nuovo la password al
computer e si alzò. Ma i passi ormai erano vicini, e presto
si fermarono.
«Merda»
sussurrò, maledicendo quella parte di lei che aveva
predetto quel momento. Non le diede ragione, vorrei sottolineare, ma la
maledisse
per aver fatto quella predizione.
Cercò con
lo sguardo una via di fuga, mentre la maniglia ruotava,
quasi a rallentatore, e sentì il cuore esploderle dal petto:
l’avrebbero
scoperta! Altro che un mese di punizione, l’avrebbero
cacciata fuori
dall’orfanatrofio a suon di calci!
Alla fine, chiuse
gli occhi e si rannicchiò sotto la scrivania.
L’attimo dopo, suor O’Brey era entrata nel suo
ufficio.
Ed
eccomi qui, come
promesso, con il secondo capitolo di questa storia.
Come
si potrà certo
notare, anche questo capitolo è un po’ corticino
(solo tre pagine di Word!), ma
(e lo spero davvero) è quel che c’è
dentro che conta, non la lunghezza, giusto?
Ora...
che dire? Mi
ero preparata un piccolo discorsetto mentre rileggevo il capitolo per
pubblicarlo, ma... La mia povera testolina bacata se
l’è fatto sfuggire!
E
allora mi sa che
non mi resta che passare ai ringraziamenti, sperando che il discorso
torni
dalla sua padrona mentre scrivo ^_^.
Allora,
prima di
tutto urge ringraziare le persone che hanno aggiunto il primo capitolo
di
questa storiella tra le preferite, ovvero:
1
- Scorpiusthebest
[Contatta]
Quindi,
ringraziamo
anche le cinque persone che hanno aggiunto questa
storia tra le seguite,
ergo:
1
- baby_bunny
[Contatta]
2 - jaily
[Contatta]
3 - LuNa1312
[Contatta]
4 - rebby
[Contatta]
5 - _Giuli95_
[Contatta]
In
ultimo, perché
sono importanti anche loro, ringrazio le persone che, silenziose e
invisibili,
hanno letto la mia storia e hanno riempito quella piccola casella nella
tabella
delle mie storie chiamata “Visite”.
Bene,
e ora le
recensioni!
Ovviamente
questo è
un ringraziamento doppio, perché le nostre care
recensioniste non sono hanno
letto la storia e l’hanno aggiunta tra le seguite(preferite,
ma hanno anche
lasciato un loro piccolo commentino! Quindi ringrazio:
Scorpiusthebest:
Ciaociaociao!
Allora, ehm... Non voglio certo offenderti (e se lo faccio ti autorizzo
a
chiedermi l’indirizzo di casa e venire a fucilarmi) ma
proprio non capisco una
cosa... Insomma, tu mi dici che hai seguito le mie altre storie e mi
chiedi se
anche questa sarà una Scorpius/Lily. Però...
Ecco, io ho controllato (perché
scema sì, ma non sprovveduta) e non mi pare di averti mai
visto tra le persone
che hanno aggiunto le mie storie tra le seguite/preferite/ricordate...
Beh, ok,
probabilmente si possono anche seguire delle storie senza aggiungerle
per forza
a delle liste, ma il fatto è... Io non credo di aver mai
scritto una
Scorpius/Lily! Le mie storie (da quanto ricordo, e se avrai letto prima
ti
sarai accorta che la mia memoria non è proprio il massimo,
quindi ti autorizzo
a contraddirmi) non sono per ora mai state incentrare su un paring
specifico
(per quanto riguarda le long di HP) e specialmente mai su le
Scorpius/Lily! Quindi,
mi fa male ammetterlo, perché
probabilmente ora non mi seguirai più, però...
No, questa storia non è una
Scorpius/Lily (per ora... ma non si sa mai hihi *_ki_ si gratta il
mento con
fare sadico e si mette a stuzzicare con un bastoncino i poveri Lily e
Scorpius*.
Ora,
mentre spero
vivamente che questo papiro non ti abbia fatta addormentare sulla
tastiera e
che tu abbia ancora voglia di seguire la mia storia, ti venero per aver
detto
che ti ispira la mia storia, e mi auguro che dopo questo ti ispiri
ancora!
Ora,
beh, meglio che
vada, se no faccio una pagina intera solo per rispondere ad una
recensione di
due righe (tipico da me... -_-) Mi raccomando, dammi il tuo parere
farcito di
critiche!
jaily:
Waaaaaa! Sul serio
questa storia ti ispira?? Uuuuuh... *_ki_ saltella in giro per la
stanza e si
mette a ballare la Deliranza di Alice In Wonderland con la stessa
grazia di una
gallina che cerca di volare* Non sai quanto mi rendi felice ^_^
Per
rispondere alla
tua domanda... Beh, sì, nell’introduzione ho
scritto che LIly non conosce i
suoi genitori, e visto che nell’orfanatrofio che anche Emmie
Weasley... Neanche
lei li conosce ^_^ Per tutti i tuoi dubbi (perché sono
sicuri che questa storia
ne crei davvero molto, ahime) avrai risposta nei capitoli seguenti,
anche se
già in questo forse si può capire qualcosa...
Beh,
eccomi qui con l’aggiornamento,
intanto ^_^
Spero
che ti sia
piaciuto, e spero anche che se fosse il contrario recensirai per farmi
capire
che c’è che non va ^_^
Ora,
basta
sclerare... Non mi resta che salutare! (ho fatto la rima... xD) Quindi,
bacioni, e spero al prossimo capitolo!
Bene,
conclusa questa
lunga parentesi che ormai dovrebbe anche essere grande quanto un terzo
del
capitolo, non mi resta che salutare, visto che il discorso che mi era
sfuggito
dalla testolina credo che ormai sia andato a largo e si stia beatamente
immergendo nelle nuvole soffici e candide che (ovviamente non ci sono)
occupano
il cielo di Vicenza (dove abita mua... hehe).
Bon,
dai, allora ciao
ciao a tutto e al prossimo (corto...) capitolo!
_ki_
|
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Capitolo 3 *** Cap. 3 Invisibile ***
Cap.
3
Invisibile
Lily
sentì chiaro ed inconfondibile lo sbuffo irritato della
suora, quindi la porta che si richiudeva e i passi della donna che si
avvicinavano alla scrivania. Cercò di calmare il respiro,
preoccupata di farsi
scoprire, quindi si fece piccola piccola. Apparvero nella sua visuale
le gambe
tozze di suor O’Brey, fasciate da calze nere, e le sue scarpe
rigorosamente
nere, lucide e nuove di zecca. La donna si sedette e
avvicinò la sedia alla
scrivania. Lily si rannicchiò contro il fondo della
scrivania, timorosa di
essere troppo grande per non farsi notare. Ma Lily era anche una
ragazzina
minuta, e suor O’Brey riuscì ad accavallare le
gambe senza toccarla
minimamente. Lily avrebbe sospirato, se solo non avesse avuto paura di
farsi
scoprire. Sentì suor O’Brey digitare rapidamente
la password sulla tastiera del
computer e cliccare con il mouse di qua e di là. A quel punto, si
concentrò per trovare il
modo di uscire da quella situazione. Passarono minuti inesorabili, ma
Lily non
aveva ancora uno straccio di idea. Alla fine, si disse che ad ora di
cena suor
O’Brey se ne sarebbe andata e lei avrebbe avuto
l’occasione di uscire di lì.
Era ormai passata
mezz’ora, Lily lo capiva dalle sue gambe
doloranti ed intorpidite e il bisogno di andare in bagno che premeva.
Suor
O’Brey era ancora lì, davanti al computer, con il
piede ad un soffio dalla sua
spalla. Lily non ce la faceva più, le stava venendo voglia
di farsi scoprire
solo per potersi togliere da quella posizione più che
scomoda.
‘Ma dove
cavolo sono Emmie e Mary? A quest’ora dovrebbero aver
capito che c’è qualcosa che non va!’
pensò, irritata, mentre il piede della
suora si muoveva e rischiava di tirarle un calcio in faccia.
Piegò il capo di
lato, ed evitò il colpo per un soffio. Poi, però,
evidentemente stufa di quella
posa, suor O’Brey si mosse, cercando forse di accavallare
l’altra gamba, e
facendo questo urtò violentemente il ginocchio di Lily.
Questa, presa di
sorpresa, si lasciò sfuggire un gemito, che in quel momento
fu fatale. Suor
O’Brey, nel silenzio della stanza, si accorse di quel rumore
sospetto e,
allontanando la sedia dalla scrivania, si accinse a vedere cosa
c’era sotto la
sua scrivania. Lily imprecò mentalmente, maledicendo in
tutti i modi che
conosceva quella sua pazza voglia di combinare guai. Quindi attese, la
voglia
di sparire che si faceva prepotente. Vide il busto della donna
piegarsi, vide
il suo viso sorpreso apparire oltre la soglia della scrivania e... non
la vide
diventare paonazza. La vide guardare a destra e a sinistra, stringersi
nelle
spalle e rialzarsi.
Lily rimase un
attimo interdetta, incapace di comprendere quello
che era accaduto. Com’era possibile che suor O’Brey
non l’avesse vista? Era
forse diventata improvvisamente cieca?
Non ebbe
però ulteriore tempo per pensare, perché in quel
momento
bussarono alla porta dell’ufficio. Suor O’Brey si
alzò di mala voglia dalla
sedia e andò ad aprire.
«S-singora...
mi dispiace in-nterromperla ancora ma... p-potrebbe
venire un attimo con m-me...?» Lily quasi si
lasciò andare ad un pesante
sospiro riconoscendo la voce incerta e timorosa di Mary. Finalmente si
erano
accorte che lei non era ancora tornata!
Sentì
suor O’Brey sbuffare.
«Cos’altro
è successo adesso?» tuonò,
evidentemente irritata.
Lily si immagino la povera Mary arretrare, intimorita.
«È....
è Emmie Weasley... Sta male!»
Lily
strabuzzò gli occhi: non potevano trovarsi una scusa
migliore? Va bene che Emmie era brava a fingere, ma arrivare al punto
di dire
di star male... In più con suor O’Brey arrabbiata!
Erano pazze, non c’era altra
spiegazione.
«Weasley?
Sei sicura? Ok, andiamo a vedere cos’ha questa
volta...»
Lily sorrise,
trionfante: la porta era stata di nuovo chiusa. Si
affrettò a togliersi da quella posizione scomoda, attese un
attimo che il
sangue ritornasse a circolare nelle sue povere gambe, quindi si accinse
ad
uscire. Si guardò un attimo attorno, controllando di non
aver lasciato nulla
fuori posto, infine aprì la porta ed uscì veloce
dall’ufficio della suora. Per
questa volta, l’aveva scampata.
*
«Invisibile»
disse Emmie, un sopracciglio inarcato, l’espressione
di chi è sicuro di aver avanti a sé un malato
mentale. Lily annuì, sbuffando.
«Te
l’ho già detto Emmie! In-vi-si-bi-le. È
così difficile da
capire?»
Erano in cortile,
sedute ai piedi di un grosso albero rigoglioso.
Per quanto l’autunno fosse ormai inoltrato,
quell’anno l’aria frizzante non era
ancora sparita da Londra. Era martedì pomeriggio, erano
finite da poco le
lezioni e mancava un quarto d’ora all’inizio della
punizione con suor O’Bery
che, dopo il ritardo di Lily del giorno prima, aveva prolungato il
castigo di
un’altra settimana.
«Forse...»
Emmie si bloccò, pensierosa. Lily perse la calma.
«Forse
cosa, Emmie? Forse era così distratta da non accorgersi
neanche di avere una persona sotto la scrivania? È
impossibile, im-pos-si-bi-le!»
Emmie scosse il
capo, senza una parola, la mente persa in chissà
quale strano ragionamento che potesse spiegare quello che era accaduto.
Lily volse il capo
altrove, nell’orizzonte, altrettanto
pensierosa. Aveva parlato con Mary, dopo la punizione della
O’Bery, il giorno
prima. Le aveva spiegato quello che aveva trovato, e l’aveva
vista incupirsi ad
ogni parola. Alla fine, aveva sospirato.
«L’anno
prossimo» aveva detto, gli occhi che luccicavano, Lily
non aveva capito se per le lacrime o per la determinazione.
«quando uscirò da
questo orfanatrofio, andrò in Galles,
all’orfanatrofio dov’era mio fratello, e
chiederò di lui. Con buone probabilità mi diranno
dove abita, andrò da lui e
vedrò se posso ricostruirmi una famiglia. Forse,
così, ci sarà anche mio padre,
se è uscito dal carcere».
Lily non aveva
resistito a ribattere.
«Non credi
che sarebbe già venuto a prenderti, se fosse
uscito?»,
l’aveva detto con timore, quasi avesse paura che la
felicità di Mary potesse
sgretolarsi. Ma non era stato così.
«Possibile.
Ma mio padre non sa dove mi hanno messo, perché lui
era in carcere, giusto? Quindi è plausibile che non sia
venuto a prendermi».
Lily aveva
sussurrato, piano piano: «E tu andrai fino in Galles
solo per cercare tuo fratello?»
Mary
l’aveva guardata male.
«Certo che
sì!» aveva esclamato. «Se tu sapessi di
avere una
famiglia, da qualche parte nel mondo, non faresti di tutto per
ritrovarla?»
A queste parole Lily
era rimasta sconvolta.
Inoltre, non aveva
ancora parlato con Emmie di quello che aveva
scoperto su di lei, e temeva di farlo.
«Lily? Sei
arrabbiata? Guarda che io vorrei crederti, ma mi
sembra così strano!»
Lily si riscosse dai
suoi pensieri e volse lo sguardo verso
l’amica.
«Eh? Oh,
ma certo! Non ti preoccupare Emmie, anche io fatico a
credere a quello che mi è successo! È normale che
tu sia scettica...» ma lo
disse con così tanta tristezza nella voce che Emmie
s’incupì.
«Senti...
quando eri nell’ufficio della O’Bery... hai dato
un’occhiata alle informazioni su di te?»
Lily
sospirò, guardando l’amica negli occhi.
«Sì,
a dir la verità sì...»
bisbigliò, così piano che temette di
non esser stata sentita. Ma Emmie aveva un buon udito, e non le
sfuggirono le
sue parole. Sembrò illuminarsi.
«Davvero?
Cos’hai scoperto? Anche tu hai dei fratelli sparsi nel
mondo, come Mary?»
Lily
guardò gli occhi color cioccolato dell’amica,
tanto simili
ai suoi, speranzosi, e si sentì morire dentro.
Perché lei no, non aveva
nessuno. E non poteva sapere cosa voleva dire far di tutto per
ricostruire una
famiglia perduta.
«No,
Emmie, io non ho nessuno. Mi hanno trovata per caso, con
questa» e, lentamente, tirò fuori la targhetta
dalla maglia della divisa,
quella dorata che aveva permesso all’orfanatrofio di darle un
nome.
“Lilian
Luna Potter” recitava la piccola scritta, così
bella e
raffinata che Lily l’aveva sempre guardata come un tesoro
prezioso. Ora capiva
che era solo qualcosa che le avevano dato i genitori prima di
abbandonarla.
Prima di lasciarla al suo destino.
Diede appena il
tempo ad Emmie di guardarla, quindi la ricacciò
sotto la maglia e si alzò in piedi.
«Ora devo
andare, la
O’Bery
mi aspetta» sbottò, senza guardare
l’amica negli occhi. Si era già avviata,
senza neanche aspettare una sua risposta, quando Emmie la
richiamò.
«Lily!»
Lily si
voltò, e la vide correre rapida verso di lei.
Inarcò un
sopracciglio.
«Lily,
beh... Sai, anche io una volta ho fatto una cosa strana.
Sai, quando abbiamo avuto l’idea di andare di notte sul tetto
per vedere le
stelle? Beh, stavo per cadere, quella sera. Però, quando ho
chiuso gli occhi,
non sono caduta. Ero sospesa in aria, vicino al tetto. Poi mi sono
spostata e
sono atterrata di nuovo sul tetto» disse tutto questo quasi
senza respirare,
cosicché Lily rischiò di perdersi qualche pezzo
di frase. «Quindi.... io ti
credo. Per me, tu puoi diventare invisibile».
Si guardarono negli
occhi, quelli di Emmie tremendamente
determinati, quelli di Lily riconoscenti. La ragazza sorrise, quindi si
voltò e
ricominciò a camminare.
Era quello il bello
degli amici: potevi dirgli tutto, anche che sapevi
diventare invisibile, e loro ti avrebbero sempre appoggiato. Era
sicuro, era
una legge della vita. Era la migliore cosa che potesse capitare a Lily
Potter.
Ed
eccomi qui con il
terzo capitolo!!!
Allora,
che ve ne pare?
Piace?
Però
vorrei farvi una
domanda, prima di passare ai ringraziamenti... Alluor, io ho provato
nelle mie
altre ff a mettere nei capitoli delle immagini, ma vien sempre fuori
che dopo
un paio di giorni non sono più visibili. Io di solito le
copio in Nvu e tengo
quello che scrive Nvu e lo incollo nella pagina con il resto della
storia. Ma
evidentemente non va bene. Quindi... chi sa come posso fare per mettere
le
immagini a fine capitolo senza che dopo un po’ non si vedano
più? Spero di
essermi spiegata... ^_^
Dunque,
bando alle ciance.
Passiamo ai ringraziamenti.
Ringrazio
le
meravigliose persone che hanno aggiunto questa storia tra le preferite
(che,
voglio aggiungere, sono tre più del
capitolo scorso!), ovvero:
1
- ale146
[Contatta]
2 - lalla22
[Contatta]
3 - Luna_Lovy
[Contatta]
4 - Scorpiusthebest
[Contatta]
Quindi,
ringrazio
anche le altrettanto meravigliose persone che hanno aggiunto la mia ff
tra le
seguite, cioè:
1
- baby_bunny
[Contatta]
2 - Daicchan
[Contatta]
3 - jaily
[Contatta]
4 - LuNa1312
[Contatta]
5 - rebby
[Contatta]
6 - _Giuli95_
[Contatta]
Infine,
oltre che
ringraziare comunque anche le persone che solo leggono la mia ff ma che
rimangono in religioso silenzio (ricordo comunque che fa sempre piacere
sentire
i pareri delle altre persone, anche farciti di critiche o con un
semplice “datti
all’ippica”), non mi resta che ringraziare
l’angelo che ha recensito lo scorso
capitolo:
Scorpiusthebest:
Uh,
non ti
preoccupare, sai quante cazzate dico/scrivo io al giorno? A tutti
capita di
confondersi ^_^ Allior, mi dispiace dirtelo, ma per questa storia mi
incentrerò
molto di più sulla seconda generazione, quindi non credo ci
sarà spazio per
incasinare la vita dei nostri genitori/eroi. Mi atterrò a
quello che ha scritto
la Row, e questa ff resterà una Ron/Hermione, anche se mi
nuoce dirlo (non mi
piace neanche un po’ come coppia... -_-). Sono contenta che
ti sia piaciuta la
ff su Draco e Hermione, ho in mente di farne ancora in un prossimo
futuro... ^_^
Bon, puoi rilasciare il fiato, con questo capitolo. Allora.. come ti
pare? Incomincia
a succedere qualcosa alla nostra piccola Lily... Incomincia a fare
magie! Chissà
che succederà dopo... Beh, ti lascio immaginare! E non ti
lascerò neanche tanto
tempo, visto che aggiornerò mercoledì, se non
sono troppo stressata dal ritorno
della gita con la scuola... Beh, aspetto il tuo parere!
Ora
vi lascio,
aspettando con ansia i vostri pareri.
Bacioni
a tutti
quanti
_ki_
|
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Capitolo 4 *** Cap. 4 La Morte in persona ***
Cap.
4
La Morte
in persona
Era notte fonda, e
Lily non era ancora entrata nel mondo dei
sogni. Non ce la faceva, era più forte di lei, doveva
restare sveglia. Per
cosa, poi, era un mistero.
Lily
sospirò, lanciando uno sguardo verso il letto accanto al
suo, occupato da Emmie. Lei, al contrario suo, era immersa in un
meraviglioso sonno.
Lily si
alzò di scatto a sedere e si piegò verso il fondo
del
letto, dove aveva buttato la divisa prima di addormentarsi.
Armeggiò qualche
istante nel buio, quindi si tirò su e si distese di nuovo.
In mano, ora, aveva
il foglietto in cui aveva preso nota della famiglia sua, di Mary e di
Emmie.
Non lo lesse, non
c’era abbastanza luce per farlo, lo tenne
semplicemente in mano, come se questo le avrebbe fatto vedere i volti
delle
persone che vi erano scritte. Sentì la carta sottile sotto i
suoi polpastrelli,
le innumerevoli pieghe in cui era stata chiusa, i solchi di quando
aveva
cancellato le parole. Chiuse gli occhi, il pezzo di carta stretto in
mano, e
cercò la forza per andare avanti. E in quel momento, immersa
nei suoi pensieri,
si lasciò cullare dalle braccia di Morfeo.
Quando si
risvegliò, il mattino dopo, era parecchio turbata, e
non c’entrava il fatto che era la prima volta in tanti e
tanti anni che si
svegliava presto. Quello che aveva sognato non le era per nulla
piaciuto. Non
perché fosse stato brutto, nient’affatto, era un
paradiso in confronto ad
alcuni incubi che popolavano le sue notti. Certo, quegli incubi non
erano
neanche lontanamente paragonabili a quello che sognava Emmie, di notte,
ma
certo non erano una meraviglia. Il sogno della notte trascorsa,
però, non era
propriamente un incubo. Era un banale sogno, in cui effettivamente non
succedeva niente di concreto.
Lily si
alzò pensierosa dal letto, appena conscia che le sue
compagne stavano ancora tutte dormendo. Inciampò, come di
consueto, nelle
coperte avvinghiate alle sue caviglie, rischiò di finire
faccia a terra, si
rialzò, ma la sua espressione rimase vaga. E anche quando
calpestò ili
braccialetto di qualche sua compagna, finendo col conficcarselo nel
piede, non
fece nulla. Andò avanti, semplicemente, fino al bagno.
Lì si chiuse la porta
alle spalle, sospirò e si appoggiò ad un
lavandino.
L’immagine
che aveva davanti non le piacque per nulla: certo, era
sempre lei, con i lunghi capelli setosi rosso fiamma, gli occhi da
cerbiatto,
il naso lievemente all’insù e le labbra sottili
quanto basta, ma non si
piaceva. Perché era pallida, più pallida del
solito, e si sentiva male. Un
malessere interiore, non uno di quei banali mali che si curano con le
medicine.
Quel tipo di male avrebbe faticato ad essere curato con una banale
medicina.
Si scostò
una ciocca dal viso sudato, quindi decise che con buone
probabilità era così presto che avrebbe avuto il
tempo di farsi una doccia.
Quando
entrò nel vano doccia, il getto caldo dell’acqua
sembrò
scioglierle i nervi e l’intorpidimento. Si lasciò
cullare dal suono melodioso
che produceva l’acqua mentre investiva il suo corpo,
lasciando alle calde gocce
del getto il potere di coccolarla, quindi chiuse gli occhi e si immerse
nei
suoi pensieri.
Quella notte, per la
prima volta da quando era nata, aveva
sognato un viso. Un viso che doveva essere per forza un viso
conosciuto, anche
se non lo ricordava. Lo attribuiva ad un viso conosciuto
nell’arco di tempo in
cui era ancora con i suoi genitori. Un suo fratello, forse, se ne
aveva. Perché
era grande, aveva potuto avere l’età di Lily.
Aveva i capelli biondo platino
che scendevano morbidi sul viso, incorniciandolo, e che coprivano
lievemente la
fronte e gli occhi. Il volto pallido, aristocratico, gli occhi azzurro
ghiaccio. Lily non aveva mai visto degli occhi così azzurri.
Le era piaciuto,
quel viso. Nonostante sembrasse completamente
gelido e insensibile, Lily aveva scorto in quelle iridi un profondo
dolore.
Era questo quello
che la preoccupava. Aveva scorto. Lei
non scorgeva mai, nelle persone, lei non era in grado di leggere negli
occhi di
una persona alcunché. E il fatto che fosse riuscita a capire
il dolore di quel
ragazzo l’aveva resa tremendamente incerta.
«Lily?
Lily, sei tu quella nella doccia?»
Lily
sobbalzò, rischiando di sbattere la nuca contro la parete
della doccia. Era la voce inconfondibile di Emmie, rotta da qualcosa
che
assomigliava terribilmente ad un singhiozzo.
«Sì...
Che succede Mimì?» La voce di Lily uscì
lenta, impastata,
ma con una vena pressante di preoccupazione. Nel silenzio del bagno,
rotto solo
dallo scrosciare dell’acqua, si sentì un altro
singhiozzo.
«Niente,
io... Lily...», questo bastò a far precipitare
Lily
fuori dalla doccia, senza premurarsi di spegnere l’acqua e
avvolgendosi,
nell’istante in cui sentì l’aria fredda
mattutina in un pesante asciugamano
candido.
Quando si
voltò verso Emmie, la trovò con le mani sul viso,
il
corpo scosso dai singhiozzi.
«Che
succede?» ripeté, la voce più sicura.
Per un istante, pensò
che ad aver spaventato l’amica fosse stata la sua assenza. In
fondo, Emmie era
una persona facilmente impressionabile.
La ragazza scosse il
capo, il volto ancora nascosto, i boccoli
ramati a nascondere le mani. Lily si avvicinò, incerta, e le
scostò con un dito
un boccolo ribelle.
«Emmie...
Calmati. Sono qui, puoi dirmi tutto. È successo qualcosa
di brutto?» disse Lily, la voce lenta e apparentemente calma,
mentre dentro di
sé rodeva per sapere cosa aveva spaventato
l’amica. Era così, con Emmie,
bisognava apparire calmi, parlare con sicurezza, perché
quando lei si agitava
tendeva a ritornare una bambina di tre anni.
Emmie scosse di
nuovo il capo, e Lily capì che andando avanti per
questa strada non avrebbe capito nulla. Quindi, semplicemente, la
strinse a sé,
in modo da farle capire che lei c’era, che non
l’avrebbe abbandonata.
E
sospirò, ripensando per un ultima volta a quel viso. Ora,
forse, come Mary, aveva anche lei una famiglia da ricostruire.
*
«Non devi
preoccuparti, Emmie, lo sai! Sono solo sogni, sogni che
la notte fanno paura e che il giorno dopo fanno ridere per la loro
stupidaggine»
esclamò Mary, convinta. Lily annuì energicamente,
mentre dentro si sentiva
morire: aveva ragione Mary, erano sogni, il ragazzo biondo poteva
benissimo non
esistere. Era solo un sogno.
«Ma...
ma... Sembrava così vero! Io ero lì, Mary, ero davvero
lì!»
Un’altra
delle caratteristiche di Emmie, che vorrei bene
sottolineare, era la testardaggine. Quando si metteva in testa
qualcosa,
qualsiasi cosa, era davvero difficile dissuaderla.
Fu per questo che
sia Mary che Lily sospirarono.
«E
poi» mugugnò Emmie, trangugiando una fetta di pane
tostato. «io
non ho voglia di ridere, adesso, per niente».
Lily la
guardò mentre spalmava del burro su un’altra fetta
di
pane e se la ficcava in bocca con foga. Quando Lily faceva degli incubi
terribili, di solito, le si chiudeva lo stomaco. Emmie, invece,
mangiava ancor
di più. Per dimenticare, diceva lei, anche se alla fine
dimenticava davvero
poco.
Anche Mary, da come
guardava l’amica, doveva pensarla allo stesso
modo. Ma Mary non faceva incubi. Lily non l’aveva mai vista
piangere dal
nervoso, non aveva mai visto il suo viso a forma di cuore impallidire
dalla
paura, il sudore freddo imperlarle la fronte, gli occhi tremare, grandi
come
noci e dilatati allo stremo. Mary non aveva mai fatto un vero
incubo.
Lily ed Emmie sì, praticamente tutte le notti da
quand’erano arrivate
all’orfanatrofio.
‘È
una maledizione’ aveva pensato Lily, molti anni prima, quando
aveva scoperto che anche la sua migliore amica faceva gli incubi
tremendi che
popolavano le sue notti. Ma si era dovuta ricredere, quando aveva
scoperto che
erano quasi le uniche a fare quel genere di incubi.
Perché i
bambini dell’orfanatrofio, a sette o otto anni, non
sognavano gente squartata, gole grondanti sangue, gambe piegante in
angolazioni
che parevano impossibili. Lily ed Emmie sì, e faceva davvero
paura.
Quella sera,
però, Emmie non aveva sognato la morte delle
persone. Non propriamente, almeno. Quella notte, Emmie aveva sognato la Morte
in
persona.
Era lì, a
strisciare lenta e decisa verso di lei, ed Emmie non
poteva far nulla, solo urlare e sperare che qualcuno la sentisse. E
così, la Morte, un enorme
serpente
viscido e ripugnante, dall’odore nauseabondo e dal colore
verde-nerastro di
qualcosa di putrefatto, l’aveva raggiunta e aveva aperto le
sue enormi fauci,
pronta a prenderla, a divorarla e a ridurla ad un mucchietto si ossa e
pelle.
Era in quel momento, mentre le fauci grandi e possenti della Bestia si
abbattevano su di lei, che si era svegliata. E non aveva trovato Lily
accanto a
sé. Si era spaventata ancora di più, e non era
resistita alle lacrime.
«Emmie,
tu non potevi
essere lì» sbottò ad un tratto Lily,
decisa, cercando di scacciare dalla mente
l’immagine della sua amica divorata da un serpente gigante.
Emmie la guardò in
viso, gli occhioni cioccolato pieni di speranza e terrore.
«Tu non potevi
essere lì, Emmie, perché ora sei qui. Sei con
noi. Sei viva. Capito?»
Emmie parve per un
attimo combattere contro quella soluzione.
Strano ma vero, sembrava volesse credere che il
sogno fosse vero. Alla
fine, parve rinunciarci.
«Hai
ragione, Lil, non potevo essere davvero lì. Era un sogno,
come tutti» e, Lily non capiva se rinfrancata o ancora
più avvilita, si immerse
nella sua colazione.
Lily e Mary si
scambiarono uno sguardo fugace, preoccupate. Cosa
stava capitando alla loro amica?
Ma Lily non ebbe il
tempo di pensarci, perché un ragazzo le si
avvicinò, si piegò su di lei e le
sussurrò all’orecchio:
«Ho
bisogno di un favore, Potter, vieni un attimo con me?»
Lily si
voltò verso di lui, squadrandolo da capo a piedi, e
lanciò un’occhiata ad Emmie. Come previsto, questa
era completamente
paralizzata.
Emmie le aveva
raccontato, due pomeriggi prima, chi era il
ragazzo misterioso che aveva conosciuto a colazione. Alto, moro, occhi
nero
pece e sorriso sghembo allegato perennemente al viso. E Lily ora ce
l’aveva
proprio davanti.
«Un
favore? Sai che dovrai darmi qualcosa in cambio, vero?»
rispose Lily, un ghignetto che le affiorava in viso. Era sempre
così: lei dava,
loro pagavano. E non con i soldi, se si poteva evitare. Tanto, in
quell’orfanatrofio
sgangherato, dei soldi Lily non se ne faceva proprio nulla.
Anche
l’altro ghignò.
«Certo,
Potter, ho giusto qualcosa per te. Allora, vieni?»
Lily,
svogliatamente, si accinse ad alzarsi, ma Emmie la bloccò,
tenendola per una mano, e la guardò negli occhi. Ci fu un
attimo in cui Lily
pensò seriamente che l’amica l’avrebbe
uccisa. Ma passò, Emmie sorrise, Lily
ricambiò e se ne andò con il ragazzo moro.
Eccomi
qui!
Allora,
beh, scusate molto, sono in ritardo
di ben due giorni, però.... Ecco, un motivo
c’è! In realtà *_ki_ si gratta il
mento con aria imbarazzata* speravo che qualche altra anima pia si
accorgesse
della mia storia e la recensisse... Ovviamente, niente da fare, ma
l’importante
è provarci ^_^
Ora,
avviso importante, devo dire che
ho cambiato il titolo della storia. Essendomi accorta che andando
avanti la
storia non sarà più incentrata solo ed
esclusivamente su Lily Potter (anzi, per
un certo periodo non si farà neanche un accenno alla nostra
piccola rossa... ^_^)
ho deciso che questo forse è un titolo migliore.
Però.. non mi convince così
tanto. Quindi, tanto per incitare i lettori a dare un loro parere,
vorrei
chiedervi una cosa:
Chi
di voi ha in
mente un titolo migliore per questa storia? So
che, essendo pubblicati solo quattro capitoli, non
c’è molto
materiale per dare un proprio parere, ma... Se vi dicessi che prima o
poi Lily
sbarcherà ad Hogwarts? E che dovrà ad un certo
punto cercare i suoi genitori? Che
ne può venire fuori? Ovviamente anche nulla, anche
perché nemmeno io, che sono
arrivata ufficialmente a capitolo 35, non ho tirato fuori un ragno dal
buco,
quindi...
Bon,
non voglio rompere più del necessario. Una
piccola nota... chi sa dirmi chi è il misterioso ragazzo che
Lily ha sognato? Dieci
punti a chi da la risposta giusta! xD
No,
a parte questo, credo di essere stata
abbastanza chiara. E se vi dicessi che era uno di quelli scritti nel
foglietto
che teneva in mano prima di dormire? Voglio vedere cosa viene fuori...
hihi
*_ki_ sorride sadica e si strofina lentamente le mani*.
Non
aggiungo altro, spero solo che ovviamente
questo capitolo sia di vostro gradimento, quindi passo ai
ringraziamenti:
Ringrazio
le meravigliose persone che hanno
aggiunto la mia storia tra le preferite:
1
- ale146
[Contatta]
2 - lalla22
[Contatta]
3 - Luna_Lovy
[Contatta]
4 - Scorpiusthebest
[Contatta]
Poi
ovviamente le anime pie che l’hanno
aggiunta tra le seguite! (che sono aumentate, vorrei aggiungere... ^_^):
1
- baby_bunny
[Contatta]
2 - cesarina89
[Contatta]
3 - Daicchan
[Contatta]
4 - emma95
[Contatta]
5 - jaily
[Contatta]
6 - Kicks
[Contatta]
7 - LuNa1312
[Contatta]
8 - rebby
[Contatta]
9 - starcat
[Contatta]
10 - _Giuli95_
[Contatta]
Dulcis
in fundo, dopo ovviamente i ringraziamenti alle dolci persone che si
limitano a
leggere silenziosamente i miei capitoli, la bella e buona personcina
che ha
recensito lo scorso capitolo, ovvero:
jaily:
Ciaociao! Non ti
preoccupare, anche a me capita di perdermi per strada qualche capitolo
di
alcune storie (in effetti molte volte, con tutte le storie che sto
seguendo... -_-)
comunque l’importante è arrivare, prima o poi ^_^
Allior... beh, sono contenta
di averti sorpresa. Devo ammettere che per scrivere quel capitolo ci ho
dovuto
pensare su tipo dieci volte, indecisa su come continuare, ma alla fine
è
venuto! Ora, beh... com’è questo capitolo? Non che
si dica proprio molto,
però... si vedono un po’ delle cose che sono
successe durante la vita della
nostra povera Lily che non è stata raccontata ^_^ Piaciuto?
E, anche a te
faccio questa domanda: hai riconosciuto il ragazzo biondo che Lily ha
sognato? Sapresti
dirmi chi è?
Bon,
spero di sentirti presto, e cercherò di far passare un
po’ più di tempo tra un
capitolo e l’altro così da lasciarti il tempo per
vederlo e leggerlo ^_^
Ok,
dai, mi defilo...
E
ora, non mi resta che salutare! Il prossimo capitolo verrà
pubblicato tra
mercoledì e giovedì, ora più ora meno.
E
ora... Al prossimo capitolo! Aspettandomi tanti tanti bei consigli per
il
titolo di questa storia... ^_^
Bacionissimi
_ki_
|
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Capitolo 5 *** Cap. 5 Solo un'inutile perdita di tempo ***
Cap.
5
Solo
un’inutile perdita di tempo
Era semplice, in
fondo. Doveva farla pagare ad un altro ragazzo,
un nerboruto ragazzone di diciassette anni. Niente di troppo
complicato, alla
fine.
«E il
pagamento?» chiese Lily, inarcando un elegante
sopracciglio. Martin (quello era il nome del ragazzo moro)
ghignò.
«Non ti
preoccupare, piccola Potter, a tempo debito ti
pagherò».
Lily rimase un
attimo interdetta, quindi lo prese per il colletto
della camicia. Certo, era piccola e minuta, e lui sembrava una montagna
in
confronto, ma i suoi occhi cioccolato parlavano più chiaro
del suo corpo.
Sapeva che gliel’avrebbe fatta pagare.
«Non ti
azzardare, piccolo, a fare qualche mossa falsa.
Sai come posso essere terribile, se sei venuto da me per questo
favore». A
questo punto, di solito, uno chiedeva scusa e le diceva come
l’avrebbe pagata.
Se andava bene, Lily accettava. Martin, però, sembrava
venire da un altro
mondo, perché il suo ghigno si allargò ancor di
più.
«Mi piaci,
Potter. Avrai un grande futuro, uscita di qui. Ma stai
calma, ti ho detto che ti pagherò. Voglio solo vedere in
base a cosa devo
pagarti. Quando avrai concluso il lavoro, avrai quello che
meriti».
Lily ci
pensò su, indecisa. Non le piaceva quel ragazzo, per
niente. Ma la sua vena malandrina pompava a mille e le urlava di
accettare.
Bisogna proprio dire che la ascoltò?
«Due
giorni, Potter. Due giorni per farlo sentire la merda che
è».
Lily
annuì, mollando infine il ragazzo.
«Due
giorni, piccolo, e penserà che le merde siano dei re, in
confronto a lui». Quindi, voltandosi, incominciò a
camminare verso l’aula
scolastica, il ghignetto di Martin ad innervosire i suoi nervi
già stressati.
*
«Allora,
Lily... L’amore è solo un’inutile
perdita di tempo,
vero?»
La voce di Emmie,
tornata allegra, quasi quello della notte
precedente non fosse stato l’incubo peggiore della sua vita,
le giunse alle
orecchie come un bisbiglio. Si voltò appena verso di lei,
spaesata.
«Certo»
rispose, sicura. Perché quell’inutile domanda?
Emmie sorrise.
«Certo,
certo... E allora quello che stai disegnando è un
porcospino?»
Lily
inarcò un sopracciglio, guardando il suo foglio.
‘Merda’
fu il suo pensiero.
«Potter,
Weasley, state seguendo, vero?»
‘Della
serie: quante domande stupide riusciamo a fare in un
giorno?’
Lily sorrise.
«Certo,
professoressa».
La professoressa
Nestley strinse le labbra in una linea sottile,
quindi riprese a spiegare la suo tremendamente noiosa lezione.
Lily
sospirò, donando un’occhiata sorpresa al foglio
sotto di
lei.
Non sapeva come
aveva fatto, né con quali abilità,
dato
che una delle cose per cui faceva davvero pena era il disegno, ma aveva
appena
fatto un perfetto ritratto del ragazzo biondo che aveva sognato.
‘Forse sto
impazzendo’ pensò, completamente intontita,
rimirando
per bene l’immagine in bianco e nero che aveva davanti.
Emmie, accanto a lei,
sghignazzava apertamente.
Quando
la campanella di
fine giornata finalmente suonò, Emmie non ce la fece
più e scoppiò in una
sonora risata. Lily le donò una delle sue migliori occhiate
fulminanti.
«Oh, Lily,
dovevi vedere la tua faccia! Eri... eri incredibile!»
esclamò, mentre con l’amica si avviava verso il
dormitorio femminile. Lily non
rispose; camminava con la testa bassa e gli occhi fissi su dove metteva
i
piedi. Era immersa nei suoi pensieri. Arrivate al dormitorio le
raggiunse una
Mary raggiante.
«Ehi
ragazze, come state?»
Emmie
trillò un «Da Dio!» che le fece
guadagnare un’occhiataccia
da parte della suora che stava passando per di lì; Lily si
limitò ad una
scrollata di spalle.
Mary, accortasi
dell’umore dell’amica, si avvicinò ad
Emmie e le
sussurrò:
«Cos’ha
Lily? Qualche altra punizione?»
Principalmente,
c’erano solo due cose capaci di rendere Lily
triste: la prima erano le punizioni, soprattutto quelle improvvise e
neanche
tanto meritate (badate bene, non immeritate,
perché Lily, in un modo o
nell’altro, se le meritava sempre); la seconda, erano gli
incubi.
Emmie si strinse
nelle spalle.
«È
pensierosa. Oggi si è messa a disegnare in classe».
Mary, a quelle
parole, strabuzzò gli occhi.
Oltre alle cose
capaci di renderla triste, ce ne erano
altrettante in cui era terribilmente incapace: fare la sottomessa e
disegnare.
Lily fece una
smorfia, facendo cadere lo zaino sul letto. Poi si
voltò verso le amiche.
«Io vado
dalla O’Bery... Ci vediamo stasera» e, dette queste
semplici parole, si allontanò dalle amiche.
Mary ed Emmie si
guardarono negli occhi, perplesse, quindi, in
perfetto sincrono, si strinsero nelle spalle.
Lily intanto
camminava per i corridoio dell’orfanatrofio quasi
senza farci caso. Tanto quella strada -dal dormitorio
all’ufficio della O’Brey-
la conosceva praticamente a memoria.
Aveva tante cose da
fare, in quei giorni. Prima di tutto doveva
fare il lavoretto per Martin, e per quello doveva sprecare gran parte
della sua
fantasia, se voleva ricevere qualcosa di davvero buono in cambio.
Quindi,
doveva far capire a Mary ed Emmie che non si era innamorata, cosa
davvero
difficile, dato che erano entrambe testarde come muli. Successivamente,
doveva
parlare ad Emmie di quello che aveva scoperto sulla sua famiglia. Non
voleva
tenere la sua migliore amica all’oscuro di una cosa
così importante, anche se
questo le avrebbe fatto male. Per ultimo, doveva capire chi era quel
ragazzo.
Come poteva fare? Non poteva certo andare in giro per
l’orfanatrofio, foglio
alla mano, a chiedere se l’avevano visto da qualche parte!
Sarebbe stato da
sciocchi, e Lily proprio non lo era.
Bussò
alla porta della O’Bery ed entrò senza neanche
attendere
conferma. L’importante, secondo lei, era farsi sentire.
«Buongiorno,
Potter. Hai passato una piacevole mattinata?»
L’accolse
suor O’Brey, sorridente. Lily increspò le labbra
in una
smorfia contrariata.
«Mi ha mai
visto passare una piacevole mattinata, signora?»
rispose, accomodandosi senza permesso sulla sedia di fronte alla
scrivania
della suora. Questa rispose con un sorriso.
«Bene,
allora direi che possiamo incominciare. Ti pregherei di
alzarti, perché oggi la tua punizione verrà
scontata in un altro luogo». La
suora si esibì in un malefico sorriso. Se Lily non
l’avesse conosciuta da
quando aveva un anno, forse avrebbe rabbrividito.
Invece, si
limitò a maledirla mentalmente in tutti i modi che
conosceva, ad alzarsi dalla sedia e a seguirla. Quello che
seguì fu un vero e
proprio tour in giro per l’orfanatrofio, ma non fu affatto
piacevole. A Lily toccò
lucidare tutti i crocifissi di tutto l’orfanatrofio. Inutile
dire che,
a lavoro compiuto, aveva del cristianesimo un’impressione
ancora peggiore di
quella che già si era fatta negli ultimi quattordici anni.
‘Mai
più’ pensò mentre percorreva la strada
che l’avrebbe portata
al suo dormitorio. ‘Mai più una cosa del genere.
La prossima volta mi butto da
una finestra, piuttosto che fare tutta questa faticaccia’.
Arrivata finalmente
al dormitorio femminile, si accasciò esausta
sul suo letto e si lasciò andare ad un profondo sospiro.
L’attimo dopo, era di
nuovo seduta, lo sguardo fisso davanti a sé.
‘Ho
lasciato il mio zaino sul letto, questo pomeriggio’
pensò,
aggrottando le sopracciglia. Come per avere una conferma che non
l’avesse
schiacciato, si alzò in piedi e controllò: non ce
n’era l’ombra.
‘Dov’è
finito?’
Preoccupata, si
guardò intorno. Neanche un traccia del suo
piccolo zaino nero. Inarcò le sopracciglia, sorpresa: chi
era così stupido da
rubare uno zaino?
Alla fine, lo
trovò sotto al letto. Sorrise, dandosi della sciocca.
Probabilmente era caduto mentre lei era dalla O’Brey. Lo
tirò fuori da quel
luogo polveroso e lo sbatté per bene. Facendo questo,
sbadatamente, rovesciò
gran parte dei suoi libri sul pavimento.
Imprecò a
denti stretti, piegandosi per raccogliere gli oggetti
caduti. Facendo questo, notò il foglio in cui aveva
disegnato, qualche ora
prima, il volto del ragazzo biondo del sogno.
Lo prese in mano,
rimirandolo per bene. Era identico, in tutto.
Stessi capelli chiari a coprirgli il viso, stesse labbra sottili,
stesso
sguardo duro. Ma come aveva fatto a disegnarlo completamente uguale?
Finì di
raccogliere i libri e li posò sul letto, insieme al
disegno, quindi si diresse verso il bagno. Era conscia di essersi fatta
una
doccia solo quella mattina, ma si sentiva così stanca e
sudata che non ce la
faceva proprio a rimanere lontana dal bagno. Così si
infilò rapida nel primo
vano doccia che incontrò e, aperta l’acqua, si
lasciò cullare dal tepore del
getto caldo.
Non sapeva ancora
che di lì a poco sarebbe cambiata tutta la sua
vita.
Oggi
niente commento a fine capitolo, sono un po’ di fretta.
Quindi,
in velocità:
Ringrazio le persone
che hanno aggiunto la storia nei preferiti:
1
- ale146
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2 - lalla22
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3 - Luna_Lovy
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4 - OmegaGauntRiddle
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5 - Scorpiusthebest
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Quindi chi
l’ha aggiunta tra le seguite:
1
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2 - ArwenBlack
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3 - baby_bunny
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4 - cesarina89
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5 - Daicchan
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6 - emma95
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7 - jaily
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8 - Kicks
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9 - LuNa1312
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10 - OmegaGauntRiddle
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11 - rebby
[Contatta]
12 - starcat
[Contatta]
13 - _Giuli95_
[Contatta]
Ovviamente,
anche chi si limita solo a leggere e, infine, chi ha recensito lo
scorso
capitolo:
jaily: Hihi,
non posso dirti ovviamente se è
giusto quello che hai detto, però... Vedrai ^_^
Per il
titolo... anche a me spesso succede. Ho mille storie intitolate con
titoli
assurdi che la maggior parte delle volte vengono sostituiti da
altrettanto
assurdi titoli ogni due o tre giorni, ovvero quando mi viene in mente
qualcosa di nuovo sulla storia. Una domanda, però... Dopo
aver postato il
capitolo, ho cercato di cambiare il titolo della storia. Sono andata su
modifica, ho scritto il titolo nuovo... Ma non me lo cambia! Si blocca,
e non
fa più niente. È il mio computer o per cambiare
titolo bisogna seguire una
certa procedura? O_o
Bah, per
ora ti
lascio a questo capitolo. Dimmi com’è, ovviamente
^_^
Bon, non mi resta
che salutare.
Ovviamente, mi
auguro delle opinioni, ma ormai mi sono quasi arresa al fatto che oltre
tre
recensioni al massimo non riuscirò mai ad arrivare ^_^
Bacioni
_ki_
|
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Capitolo 6 *** Cap. 6 Cos'è successo? ***
Cap.
6
Cos’è
successo?
«Non sei
venuta a cena, ieri sera» constatò Emmie. Lily si
strinse nelle spalle.
«Ero
stanca».
Mary alzò
un sopracciglio.
«Lily
Potter, il Diavolo personale di ogni suora di Londra, era stanca?» chiese, scettica.
Emmie
sorrise.
«Esatto.
Quella…» si bloccò un attimo, mentre
passava dietro di
loro una giovane suora. Quando fu abbastanza lontana, Lily riprese, la
voce
ridotta ad un sussurro: «Quella stronza della
O’Brey mi ha fatto lucidare tutti
i crocifissi dell’orfanatrofio!»
Mary
scoppiò a ridere.
«Ecco, ora
si capisce tutto!»
La risposta di Lily
fu un’occhiataccia.
«E la
piccola lavoratrice non ha avuto nemmeno la forza per
scendere le scale e venire a mangiare?» chiese ancora Mary,
un sorriso
divertito a incresparle le labbra. Lily non le rispose, troppo
concentrata a
spalmare della marmellata di cachi (l’unica fornita
dall’orfanatrofio perché
prodotta dalle suore stesse) su un’esigua fetta di pane duro.
Sporse il labbro
inferiore mentre studiava infantilmente delusa la sua colazione, quindi
pensò
che evidentemente non sarebbe riuscita a farla diventare qualcosa di
migliore
e, spalancata la bocca al massimo consentibile, ingurgitò la
fetta di pane e
marmellata.
Emmie, che si era
fermata ad assistere alla scenetta, non
resistette e scoppiò in una sonora risata; Mary, accanto a
lei, si limitò ad
increspare le labbra in un sorriso, i pensieri improvvisamente rivolti
da
un’altra parte.
Lily
guardò l’amica, apparentemente ignara del motivo
della sua
ilarità.
«A
proposito! Devi ancora raccontarci del tuo nuovo e del tutto
inaspettato amore!» esclamò Emmie, il tono di voce
così alto da far voltare
tutti i ragazzi nell’arco di due metri -un’impresa
assai ardua, dato il
tramestio che aleggiava in mensa la mattina. Lily (non poté
farne a meno)
arrossì violentemente, le guance che si confondevano con il
colore dei suoi
capelli, quel giorno stranamente arruffati.
Mary
lanciò un’occhiata divertita alla riccia accanto a
lei, che
sorrideva malefica.
«Chiudi
quella boccaccia Mimì!» sibilò Lily
contrariata, mentre
concentrava il suo sguardo sul piatto. Sentiva le orecchie calde come
lava,
mentre Emmie se la rideva felice. Era sadica, a volte, la sua migliore
amica, e
Lily aveva il sospetto che non avrebbe mai dovuto farla arrabbiare, se
non
voleva fare una fine terribile e dolorosa.
«Allora,
ce lo racconti sì o no?»
Lily
sbuffò.
«Cosa vi
devo raccontare?! Non c’è niente da dire, niente.
Non mi
sono innamorata di nessuno, io!»
Emmie e Mary
alzarono all’unisono un sopracciglio, scettiche.
«E allora
perché ti scaldi tanto?»
«Perché
voi continuate ad insistere! Come posso farvi capire che
quel ragazzo non è il mio amore?»
esclamò Lily, esasperata.
Mary si strinse
nelle spalle, mentre Emmie finse di pensarci su.
«Potresti
incominciare col dirci chi è, allora? Non mi pare di
averlo mai visto all’orfanatrofio. Tu?» chiese,
rivolta a Mary. Questa scosse
il capo, per poi girarsi verso Lily con aria interrogativa.
«Non
è dell’orfanatrofio, infatti».
«E dove
l’hai conosciuto? Al mercato? Ad una delle gite? Non ce
ne hai mai parlato!» ribadì Emmie, sembrando
offesa. Lily sorrise.
«No, non
è di qui. È… Senti, è
complicato. Lasciate perdere»
sbottò in fine, scocciata, alzandosi in piedi.
«È
ora di andare» disse semplicemente, e si
allontanò. Mary ed
Emmie si scambiarono un’occhiata sorpresa: cos’era
così complicato da far
stancare Lily, farla irritare e farla andare i
giro per l’orfanatrofio da sola?
*
«P…
prof… professoressa d-dovreb… dovrebbe v-venire
un-n attimo»
Stava piangendo.
Stava piangendo e aveva il viso stravolto. Lily
aggrottò un sopracciglio, mentre la classe veniva affidata
alla cocca della
prof e questa spariva per i corridoio con Mary. C’erano tante
cose che Lily non
sapeva delle persone, ed evidentemente poche che sapeva. Ma sapeva una
cosa
sugli orfani. Ed era che ci sono dei precisi modi, per un orfano, per
vivere
pacificamente con se stesso. Uno di questi è piangere.
Piangere, quando nessuno
ti vede, e sembrare allegro e spensierato quando ti possono vedere.
L’altro è
far finta di niente; farti scivolare via tutte le preoccupazioni, i
terrori, le
delusioni. Fare la persona allegra, spensierata, non
pensare a tutto il male del mondo. Non
piangere mai. Mary era più una tipa del secondo modo. Era
allegra, spensierata,
e non piangeva quasi mai. Se piangeva o era sconvolta, o era successa
una cosa
che era riuscita a penetrare la sua dura corazza. Aveva pianto solo due
volte,
da quando Lily la conosceva.
Si
scambiò uno sguardo sorpreso con Emmie, mentre la cocca
della
professoressa ordinava ad un ragazzo particolarmente scocciante di
chiudere il
becco.
«Chissà
cos’è successo…»
sussurrò una ragazza a due banchi da
Lily.
«Si
sarà fatto male qualcuno» borbottò la
ragazza accanto alla
prima, lo sguardo annoiato, la testa sorretta da una mano, in posa
strafottente.
Lily sentì la rabbia montarle in corpo. Quella era di certo
l’ultimo tipo di
orfana che esiste. Si chiudeva in se stessa, diventava dura,
menefreghista,
crudele. E spesso non aveva molto amici.
Lily
sbuffò, mentre pregava che la professoressa rimanesse con
Mary per tutta l’ora, ma anche che non fosse successo nulla
di grave. Peccato
che, come già è stato detto, Lily non conosceva
molto le persone, e soprattutto
non sapeva nulla del destino.
*
«Si muova,
signorina Potter, o dovrà restare qui» Lily
sbuffò irritata
mentre le sue compagne di dormitorio le lanciavano sguardi torvi e
borbottavano
tra loro insulti di ogni genere. C’era chi già
piangeva, chi cercava di
trattenere i singhiozzi che premevano, chi semplicemente teneva lo
sguardo
basso e si manteneva in religioso silenzio. Lily non era di queste
categorie.
Lei non provava niente.
«Sono
pronta, signora» borbottò, infilando dentro alla
tasca del
vestito nero (appartenente all’orfanatrofio, e che
indossavano tutte le sue
compagne) il braccialetto nuovo datole da una sua compagna per un
favore.
‘Devo fare
lo scherzo per Martin’ si ricordò sbuffando,
mentre si
metteva in fila accanto ad Emmie. Questa, con il suo animo buono ed
impressionabile, aveva già gli occhi lucidi.
‘Non
capisco perché tutti piangono. Molte di queste persone
neanche la conoscevano Celeste!’ pensò irritata,
ma se ne pentì l’attimo dopo:
era in un orfanatrofio di suore, in cui si veniva insegnato fin da
subito a
credere al Signore e a voler bene al prossimo. Era palese che tutte si
comportassero
come se la ragazza morta fosse stata la loro migliore amica. Lily,
comunque,
non ci riusciva.
‘Non posso
piangere per una ragazza che ho incontrato sì e no tre
volte in tutta la mia vita! Sarebbe un’offesa alle persone
che piangono perché
le volevano davvero bene!’
Si lasciò
trasportare dal flusso di persone fino alla chiesa
dell’orfanatrofio, in cui si sarebbe celebrata la messa del
funerale e, nel
giardino adiacente, la sepoltura del corpo.
Si sedette negli
ultimi posti. Con molta probabilità, avrebbe
seguito la metà di quello che avrebbe detto il parroco.
Emmie, come di
consueto, le si sedette accanto, mentre Mary prese posto due file
avanti,
accanto ad alcune ragazze della sua età.
Appena Lily si
appoggiò alla panca, la prima cosa che notò fu
che
erano presenti al funerale anche degli adulti che non erano
dell’orfanatrofio.
Alcuni li conosceva, li aveva visti ogni tanto quando le permettevano
di
mettere il muso fuori dall’orfanatrofio. Altri, invece, non
li aveva mai visti.
‘Ma forse
Celeste li conosceva…’ Pensò, mentre
guardava una
signora dai capelli biondo-tinti sedersi davanti a lei.
Era giusto sul punto
chiedere ad Emmie se lei conosceva quelle
persone, ma in quel momento la messa incominciò. Tutti si
alzarono in piedi, e
Lily non si sentì in diritto di distrarre l’amica.
Rimase in un
imbarazzante mutismo mentre i presenti recitavano
chissà quale preghiera. Anche se Lily era costretta a
partecipare alla messa
tutte le domeniche, aveva sempre trovato un modo per saltarla, o
comunque per
non stare attenta. Ed ora, si ritrovava a dover muovere la bocca come
un pesce
per non far destare sospetti ad alcune suore che la guardavano di
sott’occhi.
‘Non si
fidano di me. Ad un funerale!’ pensò, indignata,
mentre
lanciava un’occhiataccia ad una delle sopracitate suore.
Questa sobbalzò,
quindi si voltò verso il parroco e non la guardò
più. Lily avrebbe sorriso, se
non fosse stata conscia di essere ad un funerale. Finalmente, i
presenti si
sedettero ed il parroco incominciò a parlare. Lily
imitò i presenti e prese in
mano il foglio che era appoggiato alla panca.
“CELEBRAZIONE
PASQUALE
per
la sepoltura di
CELESTE
Orfanatrofio
“Grazia di Dio”, 21 Ottobre 2022”
(non
sono sicura dei calcoli! NdA)
Recitava il testo,
con i consueti caratteri nero carbone. Lily
sbuffò, pensando che i parroci non provavano neanche un
po’ di pietà per una
ragazzina morta.
‘Così
la deprimono anche dall’alto del Cieli! Neri! Caratteri
neri! Almeno viola… no! Neri!’ pensò
indignata, guardando verso l’altare e
scoccando al parroco un’occhiata velenosa.
«Lil»
si sentì ad un tratto chiamare. Si voltò verso
l’amica, che
la stava fissando con i suoi occhioni cioccolato colmi di lacrime.
«Hm?»
«Com’è
morta Celeste, Lil?»
Lily ci
pensò su: com’era morta Celeste?
Cos’è che poteva
uccidere una ragazza in un orfanatrofio? A dir la verità,
lei non lo sapeva.
Nessuno lo sapeva esattamente, neanche Mary. Le suore si erano
premurate di
fare scena muta con tutti i ragazzi dell’orfanatrofio. Se
qualcuno lo sapeva,
certamente non avrebbe potuto dirlo a loro.
«Non lo so
Mimì. Non ne ho la più pallida idea».
Ci fu un momento in
cui Lily temette che l’amica stesse per
scoppiare a piangere, perché abbassò lo sguardo e
lo fissò sul foglio
bianco-nero. Ma si ricredette, quando Emmie alzò lo sguardo
e vi incontrò determinazione
pura.
«Scoprilo»
sussurrò, ad un tono di voce così bassa che Lily
quasi
non la sentì, mentre i presenti si alzavano di nuovo in
piedi per un canto.
Emmie si alzò con loro, mentre Lily rimase un attimo
immobile, la bocca
socchiusa, indecisa.
Aveva già
pensato di scoprire qualcosa su quella morte
improvvisa, ma era piena di così tanti pensieri che non ne
aveva avuto il
tempo. Ora, mentre doveva ancora fare lo scherzo per Martin, raccontare
a Mimì
della sua famiglia e cercare delle informazioni sul ragazzo biondo del
sogno,
non le sembrava il momento opportuno per cercare informazioni su una
morta.
Ma era anche
inevitabile. La vena malandrina di Lily superava di
gran lunga la sua parte razionale.
Quando i presenti si
furono di nuovo seduti, Lily aveva lo
sguardo fisso davanti a sé. Avrebbe potuto sembrare stupida
ai più, ma chi la
conosceva abbastanza avrebbe subito pensato al peggio: Lily Potter
stava
mettendo in atto un piano.
In
realtà, i piani da mettere in atto erano ben quattro, ma
nessuno avrebbe notato la differenza. Lily non si premurò
più di ascoltare ciò
che diceva il parroco; era immersa in un altro mondo.
‘Chissà
se anche i miei genitori facevano piani su piani per
infrangere le regole…’ pensò, mentre
dentro di lei si formava lo scherzo che
avrebbe fatto al ragazzone che stava tanto antipatico a Martin. Era
semplice, e
con qualche ritocco sarebbe stato perfetto.
Dopo venti minuti
buoni passati a rivedere e perfezionare il suo
astuto piano, Lily si concentrò su Mimì. Erano
giorni terribili, quelli, e
dirle proprio allora che sapeva della sua famiglia ma che non era
niente di
incredibilmente bello non avrebbe migliorato la cosa. Quando poteva
dirglielo?
Come? Con Emmie bisognava fare tutto con estrema cura, come se si
stesse
maneggiando un piccolo animaletto di cristallo. Al primo errore, Emmie
poteva
impazzire.
Quindi alla fine
Lily decise che non poteva fasciarsi la testa
prima di rompersela. Avrebbe detto ad Emmie quello che c’era
da dire quando si
sarebbe presentato il momento più opportuno.
Ora avrebbe dovuto
pensare a Celeste. La storia del ragazzo
biondo l’aveva subito abbandonata, non aveva voglia di
intraprendere una strada
lunga e faticosa per scoprire magari qualcosa che non le sarebbe mai
servito.
Avrebbe atteso che quel qualcosa la trovasse da solo, senza il suo
aiuto.
Per scoprire
qualcosa su Celeste doveva trovare le persone che le
erano più vicine. Celeste aveva da poco compiuto diciotto
anni. Doveva partire
una settimana prima della morte. Ma aveva detto che doveva fare delle
cose, e
che avrebbe rinviato la partenza di due settimane. Aveva delle amiche,
dunque,
che dovevano ancora compiere diciotto anni. Mary stessa era sua amica,
ma
evidentemente non così intima da poter sapere come era
morta. Doveva, dunque,
cercarne altre.
Mentre di nuovo si
alzavano, Lily cercò, allungando il collo
verso la panca in cui si era seduta Mary con altre sue amiche. Forse
tra loro
avrebbe trovato un’amica intima di Celeste.
Ma la donna bionda
che le si era seduta davanti doveva essersi
messa un bel paio di tacchi, perché Lily non
riuscì a veder nulla se non la
nuca della sopracitata donna. Sbuffò, irritata, mentre
l’organo intonava una
nuova melodia. Cercò di mettersi in punta di piedi per veder
oltre la donna, ma
ancora non vedeva niente. Alla fine, dopo svariati tentativi, si arrese
e,
mentre la melodia finiva e il parroco riprendeva la parola, si
accasciò sulla
panchina di legno, producendo un rumore che fece voltare irritate due
delle
suore che prima la stavano tenendo d’occhio. Sorrise,
cercando di scusarsi, e
puntò il suo sguardo verso l’altare. Ovviamente,
davanti c’era la donna bionda,
e non vide nulla di quello che stava facendo il parroco. Da quello che
disse,
dedusse che era arrivato il momento di prendere la particola.
Il suo sguardo si
abbassò a guardare la donna davanti a sé. Era
bionda, ma si vedeva lontano un chilometro che non era il suo colore
naturale.
Indossava un maglia multicolore terribilmente anti-estesica e se ne
stava con
lo sguardo fisso davanti a sé. Lily la guardò con
una smorfia, finché il suo
sguardo non virò verso il
collo. E lì
rischiò di sobbalzare e far prendere un colpo anche ad
Emmie, che la guardava
da qualche secondo con sguardo incerto se essere divertito o scocciato.
Lily
guardò bene, cercando di strizzare gli occhi nella perenne
penombra della chiesa. Oltre i capelli biondi, riuniti in ciocche
grandi come
un pollice, si intravvedeva sul collo un segno rosso.
‘Un
tatuaggio? Possibile?’ si chiese Lily, mentre inconsciamente
si sporgeva in avanti per vedere meglio. Era rosso sangue, ed era
piccolo,
proprio al lato del collo. Ma era nascosto dai capelli, e Lily non
riusciva a
distinguere la forma di quello strano tatuaggio.
‘Una donna
credente si farebbe mai un tatuaggio rosso sangue sul
collo?’ si chiese, incerta, mentre i presenti si alzavano per
prendere la
particola. Emmie le diede uno strattone, ma Lily notò che la
donna bionda non
si era mossa, quindi fece un segno di diniego all’amica, che
sconcertata si unì
al flusso di persone dirette verso uno dei preti.
‘Perché
no?’ si chiese poi, ritornando al pensiero di prima.
‘C’è
qualcosa di eretico in un tatuaggio?’
Scosse il capo,
rispondendosi da sola.
‘Ma cosa
mi metto a pensare! È morta una ragazza, devo pensare a
come scoprire la causa della sua morte, e mi metto ad indagare su un tatuaggio? Devo essere davvero
scossa…’
Ma in
realtà Lily non si sentiva scossa. Anzi, non provava
davvero nulla. Né un
po’ di dolore,
né rimorso, né pena. Nulla. E se ne vergognava.
‘Insomma,
è un essere umano! Non dovrei essere almeno un po’
triste perché è morta?
Cioè… sono così insensibile? Forse
è l’orfanatrofio che
non mi fa bene. Forse se avessi una famiglia…’
Finiva sempre
così. Lily non lo dava a vedere, ma non c’era un
secondo in cui non pensasse alla su famiglia. Pensava a quello che
poteva aver
preso dai suoi genitori, a come poteva assomigliare ai suoi presunti
fratelli,
a cosa avrebbe detto sua madre se avesse saputo che era continuamente
in
punizione, a come l’avrebbero presa i suoi fratelli se
l’avessero vista insieme
ad un ragazzo. Dava la colpa ai suoi genitori se era troppo vivace, a
qualche
suo nonno se era allergica allo studio, o a qualche suo fratello per
non averla
mai protetta da qualche ragazzo troppo arrogante. Ci pensava in continuazione. Non poteva farne a meno.
Era l’unico modo che aveva per sapere di non essere
completamente sola.
Perché lei sapeva che, da qualche
parte nel mondo, i suoi genitori la stavano cercando, oppure i suoi
fratelli, o
qualche suo zio che aveva sentito della sua esistenza. Era
assolutamente sicura
che qualcuno, prima o poi, l’avrebbe trovata. E se non
l’avessero trovata loro,
l’avrebbe fatto lei. In qualsiasi modo.
«Lily, la
messa è finita. Vieni a vedere la sepoltura del
corpo?»
la voce forzatamente calma di Emmie la distrasse dai suoi pensieri. La
stava
guardando. E aveva un piccolo sorrisino forzato sul viso. Lily scosse
la testa
dentro di sé: Emmie credeva che avesse bisogno lei di essere confortata. In
realtà, quella che aveva davvero
bisogno di sicurezza era proprio la stessa Emmie, e si vedeva da come
cercava
di sviare il suo sguardo. Se si fossero guardate, avrebbe certamente
pianto.
«Eccomi»
si alzò in piedi, e fece appena in tempo a notare la
donna bionda che le lanciava uno sguardo,
prima di perderla di vista in mezzo alla folla di persone che premeva
per
uscire dalla chiesa. Credenti e tutto quanto, non vedevano
l’ora di abbandonare
quel luogo in cui si era celebrata la morte di una ragazza.
«Stai
bene?» le chiese Emmie mentre si avviavano verso le porte
della chiesa. Lily annuì.
«Prima
finisce questa giornata meglio mi sentirò» disse,
tanto
per non far sentire Emmie sola. A dir la verità a Lily non
importava granché
della fine della giornata, anzi, più tardi finiva
più tempo aveva per fare
tutto quello che doveva fare. Ma si vedeva lontano chilometri che Emmie
non
desiderava altro che essere appoggiata, e Lily sapeva sempre cosa fare
con la
sua migliore amica. A volte, pensava che sarebbero state bene come
sorelle. O
cugine, dato che non avevano lo stesso cognome. Da bambina ci credeva,
ma
crescendo aveva capito che era pressoché impossibile. Tutte
le volte che faceva
quel pensiero, comunque, sorrideva.
«Tu come
ti senti?»
Emmie
abbassò lo sguardo, varcando la porta d’uscita
della
chiesa. L’aria frizzante dell’autunno la
colpì in viso, rischiando di far
uscire quelle lacrime che tanto cercava di trattenere.
«Non vedo
l’ora che ritorni tutto normale. Prima ci dimentichiamo
di quello che è successo, meglio viviamo».
‘Mente.
Fino a poco fa mi ha chiesto di indagare sulla morte di
Celeste, ed ora vuole dimenticare? Cerca solo di sembrare
forte’.
Lily
annuì, cercando di sembrare convinta delle parole
dell’amica.
‘Speriamo
solo che la sepoltura duri poco’ pensò, mentre
seguiva
l’amica verso il giardino adiacente alla chiesa. Poi, mentre
si avvicinava alla
bara che stava per essere calata, incontrò ancora la donna
finto-bionda della
chiesa. E ci fu la scintilla.
Ok....
Ho mai
detto che vi adoro? Cioè... Fatalità, dico che
ormai mi sono arresa a tre
recensioni massime, e quante me ne arrivano? Quattro!
Io vi amo e vi
adoro come la salsa di pomodoro!!! xD
Ok,
evitando
altri scleri inutili... Allior, per questo capitolo alcune belle
sorpresucce.
Chi ha ucciso Celeste? Com’è morta? Lily
dovrà scoprire anche questo, oltre
tutte le altre cose che poveretta le toccan fare. E, poi,
cos’era ciò che aveva
la donna davanti a lei sul collo? Era davvero un tatuaggio? Mah... Ma,
soprattutto, cos’è successo con la donna
finto-bionda? Cos’è questa scintilla?
Hehe, ovviamente io non posso rispondere... ma ci penserà il
prossimo capitolo!
Intanto...
Volevo dire una piccola cosa. Ho cercato di fare i calcoli
dell’anno in cui Lily
ha quindici anni, ma non ne sono sicura. Per qualcuno più
bravo di me in
matematica: è il 2022, vero? Perché se no mi
affretto a cambiare!
Ora, per non allungare
troppo questo spazio,
passo subito ai ringraziamenti:
Ringrazio
le
persone che hanno aggiunto la mia storia tra le preferite
(aumentateeeeee
u.u^_^):
1
- ale146
[Contatta]
2 - lalla22
[Contatta]
3 - leonedifuoco
[Contatta]
4 - Luna_Lovy
[Contatta]
5 - OmegaGauntRiddle
[Contatta]
6 - rose07
[Contatta]
7 - Scorpiusthebest
[Contatta]
Ovviamente
anche le persone che hanno aggiunto la storia tra le seguite:
1
- amber_green
[Contatta]
2 - ArwenBlack
[Contatta]
3 - BabyFairy
[Contatta]
4 - baby_bunny
[Contatta]
5 - celebrian
[Contatta]
6 - cesarina89
[Contatta]
7 - Daicchan
[Contatta]
8 - emma95
[Contatta]
9 - Francy_Malfoy
[Contatta]
10 - jaily
[Contatta]
11 - Kicks
[Contatta]
12 - leonedifuoco
[Contatta]
13 - LuNa1312
[Contatta]
14 - OmegaGauntRiddle
[Contatta]
15 - rebby
[Contatta]
16 - Scorpioncina
[Contatta]
17 - starcat
[Contatta]
18 - _Giuli95_
[Contatta]
E,
dopo aver
ringraziato le persone che hanno solo letto e che comunque riempiono la
mia
casella con la scritta “Visite” nella tabella delle
storie, rendendomi tanto
tanto orgogliosa, non mi resta che ringraziare le quattro
(che bello
poter dire questa frase... *me gongolante*) persone che hanno recensito
il mio
ultimo capitolo:
jaily: Ah,
non ti preoccupare, vedrò se
riuscirò a farlo tra un po’. Magari è
solo il mio collegamento ad Internet che
fa brutti scherzi ^_^ (e non è la prima volta... -_-)
Cooooomunque,
resta della tua convinzione ^_^ Non voglio certo accontentarti,
però, mi piace
far marcire le persone nella loro curiosità.... ehehehe
*_ki_ si strofina
sadica le mani e ghigna con fare terrificante* xD! No, dai, sul serio,
sarà più
bello scoprirlo a tempo debito ^_^ Per ora, ti lascio con questo
capitolo un
po’ triste, aspettando un altro tuo bel parere ^_^ Bacioni
rose07: Uh,
che felicità, una nuova
lettrice! E, oooooooh *_ki oscilla come un’idiota sulla
sedia, con gli occhi a
stellina e i cuoricini intorno alla testa in stile manga*, quanti bei
complimenti... Me li mangio tutti in un boccone!! xD Dai, ritornando
con un
minimo di serietà (per quello che posso permettermi, con la
scimmia nella mia
testa che di solito batte i piatti andata in sciopero per un intero
mese.. povera me, come farò? Sigh....), sono contenta che la
mia idea di Lily
nell’orfanatrofio ti piaccia. So che di solito trovarsi in un
orfanatrofio è
un’esperienza davvero terribile e tristissima, ma sto
cercando di farla vivere
dal punto di vista di una ragazza che ci ha passato quasi tutta la
vita, e che
quindi ormai non può che essersi abituata, e cerco anche di
fare cose più
divertenti possibili, perché a mua piace tanto tanto
scherzare, e mi immagino
Lily un po’ come me ^_^ Poi... Mah, Scorpius... Dici davvero?
Non qualcun
altro? Hehe... ti lascio pensare. E vedremo più avanti (un
bel po’ più avanti,
in effetti...). Ora ti lascio a questo capitolo. Critiche? Domande?
Sono tutta
tua ^_^
OmegaGauntRiddle: Uh, ma
quanti complimenti... Grazie, grazie e grazie!! ^_^ Sono
contenta che ti piaccia Lily, a me personalmente piace troppo ^_^ Poi
vedrai
Rose, è un altro paio di maniche... Comunque, non
divaghiamo. Torniamo sul
capitolo. Sul ragazzo misterioso... Eeeeeh, campa cavallo!, ce ne
vorrà di
tempo. Ma intanto facciamo sorgere altri misteri. Che te ne pare di
questo
capitolo? Come sta andando avanti questa piccola storiella? Aspetto il
tuo
parere!! ^_^
ashelia_96: Allior, le tue domande...
Mah, sai che non lo
so? ^_^ No, dai, in realtà lo so, ma perché
rovinare tutto e dirtelo, invece di
farti aspettare un po’ e fartelo scoprire attraverso la
storia? Non ti
preoccupare, che tutti i nodi verranno al pettine! Con la lentezza di
una
tartaruga farcita di sonnifero, certo, ma l’importante
è il risultato ^_^ Ma
forse... Sì, dai, una cosuccia posso anche dirla! No, Lily
non è la
primogenita, mi piace attenermi ai tre pestiferi fratelli per i figli
di Harry
e Ginny. Ed Emmie... Perché Ron ed Hermione? Io ce la vedo
di più come la
figlia di un altro degli Weasley... Percy? Mah, in effetti è
molto seria,
quando deve. O... Charlie? È comunque anche lei una ragazza
a cui piace
scherzare. E, perché no, George? Potrebbe aver preso dalla
madre, e magari tenere
in letargo le sue doti malandrine. Non per niente va tanto
d’accordo con Lily,
che è la degna discendente di suo nonno... Ti lascio
scegliere a te. Capirai
tutti più avanti, non ti preoccupare ^_^ Per ora, dammi il
tuo sommo parere.
Alla prossima ^_^
Ooooh,
cosa
si scopre riguardandosi le recensioni degli scorsi capitoli!
Stavo
ammirando la crescita esponenziale avvenuta tra il primo capitolo e il
quarto,
quando... Ecco che mi accorgo di un’altra recensione nel
primo capitolo! È di
Scorpioncina, e guardando la data in cui è stata inserita ho
pensato: non può
riferirsi al primo capitolo! Così mi sono riletta i miei
quattro capitoli, e ho
pensato si riferisse all’ultimo e abbia sbagliato a collocare
la recensione.
Per cui, ecco qui una risposta^_^ :
Scorpioncina: Hola anche a
te mia nuova lettrice!
Eh, il ragazzo biondo ha suscitato curiosità un
po’ in tutti, e davvero tutti
pensano la stessa cosa. Ma che è, non ci sono altri biondi
al mondo? Mah...
Comunque per ora pensa pure quello che vuoi. Si scoprirà a
tempo debito ^_^ Ovviamente
sono felicissima che ti piaccia la storia, ed ecco qui pronto per te e
gli
altri che hanno recensito il prossimo capitolo. Che ne dici? Degno di
un tuo
commento? Ti aspetto!! ^_^
Ed ora,
concludiamo quella che è diventata la solita parentesi
stratosferica.
Aspetto i vostri
arguti pareri e le vostre sempre accettate critiche. Per ora, non mi
resta che
salutare, con un davvero spagnolesco (xD, tanto per stare in tema,
visto che
domani ho verifica) saluto.
Hasta
luego a todos! Besos,
_ki_
|
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Capitolo 7 *** Cap. 7 Rosso sangue ***
Cap.
7
Rosso
sangue
‘È
una mia impressione ho ha gli occhi rosso
sangue?’ pensò, mentre un brivido che
non aveva nulla a che
fare con il freddo le attraversava il corpo.
«Mimì…»
sussurrò, la voce malferma, mentre teneva gli occhi fissi
in quelli della donna. Ma Emmie parve non sentirla minimamente.
Il
parroco recitò ancora qualche preghiera, poi venne deposto
il
corpo nella fossa. E incominciarono i pianti. Lily e la donna si
stavano ancora
fissando. Lily sentiva che non avrebbe più distolto lo
sguardo da quegli occhi
vermigli.
‘Ma
possibile che nessuno si sia accorto del colore dei suoi
occhi? Insomma, sono così… visibili!’
pensò sorpresa. Notò che la donna non si
sentiva per niente a disagio, e continuava a fissarla come se volesse
leggerle
dentro.
Poi
il contatto fu interrotto. Una ragazza in lacrime passò
davanti a Lily, così da distrarla dalla donna. Quando la
ragazza fu passata, la
donna bionda era scomparsa.
‘Maledizione’
pensò, mentre finalmente guardava verso la tomba di
Celeste. Era stata richiusa, e vi erano stati posati sopra alcuni mazzi
di
fiori. La lapide recitava solo poche e brevi parole.
Si
guardò intorno, in cerca della donna dagli occhi rossi. Non
la
trovò. Le persone incominciarono a sciamare altrove, verso
l’orfanatrofio o le
loro case, e Lily non ebbe più tempo per cercarla,
perché venne trascinata da
Emmie verso il dormitorio femminile dell’orfanatrofio.
Quando
entrarono nella stanza, Emmie si fiondò verso il bagno.
Lily sapeva cosa stava succedendo: voleva piangere e non voleva essere
vista
dalle altre. Così, dopo aver cercato per un attimo Mary
(invano, tra l’altro),
seguì l’amica e si chiuse la porta alle spalle.
Sentiva attraverso il muro le
ragazze che incominciavano a discutere, alcune che piangevano e altre
che
consolavano. Nessuno, a quanto sentì Lily ascoltando un paio
di discorsi a caso,
pareva aver notato la donna dagli occhi rossi.
«Emmie…?»
chiese, incerta, nel silenzio del bagno. Poi,
all’improvviso, come un fulmine a ciel sereno, si
sentì un singhiozzo. Seguito
da un altro, e un altro ancora. Finché non si
trasformò in un vero e proprio
pianto.
Lily
trovò l’amica in uno dei gabinetti. Se ne stava
accovacciata
in un angolo, le mani sul viso, i capelli che cadevano flosci in
avanti.
«Esci,
Mimì. È molto più comodo
fuori» disse, la voce ferma.
Emmie non rispose, singhiozzò più forte.
«Non
serve a niente piangere» proseguì, cercando
qualcosa che non
potesse ferirla. «Non cambierà niente. Non
tornerà, anche se piangi» Lily si
sentì sciocca a dire quelle parole. Non doveva mica
consolare la sorella! Emmie
l’aveva incontrata, come lei, sì e no tre volte in
tutta la sua vita!
«N-non…
è… è… q-ques…
ques… to» singhiozzò, la schiena scossa
da
violenti tremiti.
«E
cos’è?»
«È….
è… è c-che…
i-io…» ma non riuscì a proseguire. Lily
incominciò a preoccuparsi, ma decise che non era il momento
per parlarne.
«Dai,
Emmie, esci. Calmati, e parlamene» ordinò,
sporgendosi
verso di lei. Se non fosse uscita, l’avrebbe trascinata.
Ma
non ce ne fu bisogno, perché Emmie parve cogliere la velata
minaccia e si affrettò ad uscire dal gabinetto, per poi
scoppiare in un’altra
sequenza di singhiozzi e aggrapparsi forte a Lily. La ragazza la
abbracciò,
cercando per quanto poteva di sorreggerla, e aspettò che i
singhiozzi
rallentassero.
Passarono
ben dieci minuti, prima che Emmie riuscisse a
concludere una frase senza scoppiare di nuovo a piangere.
«Io…
L’ho vista, prima che morisse. A colazione, ricordi? Tu te
ne sei andata perché non volevi parlare del tuo ragazzo,
no?» Emmie fece un
flebile sorriso.
«No!»
esclamò Lily, contenta che Emmie stesse cercando di
ritornare normale. Sembrò esasperata.
«Ok,
sì, lo so. Non è il tuo ragazzo. Va
bene?» disse Emmie,
cercando di imitare la voce dell’amica. Le uscì
quasi perfetta, e a Lily parve
che il sorriso che le colorò il viso fosse autentico.
«Comunque
tu te ne sei andata. Mary, invece, è stata chiamata da
una delle sue amiche. Quelle di diciassette anni, hai
presente?»
Lily
annuì. Quelle con cui era stata per la durata di tutto il
funerale.
«Beh,
e io sono rimasta lì da… sola»
sembrò esitare. Voleva
nasconderle qualcosa? Lily cercò di ignorare il vuoto allo
stomaco che
l’assalì. Se Emmie voleva tenerle qualcosa
nascosto lei non poteva dire nulla,
anche perché era la prima ad avere segreti. «E poi
è arrivata Celeste. Non ci
siamo mai parlate, prima di ieri. Insomma, io la conoscevo come una
delle
amiche diciottenni di Mary, lei mi conosceva come la migliore amica di
Lily
Potter».
Lily
fece una smorfia: non era poi così bello essere famosa,
soprattutto quando i suoi amici venivano apostrofati come
“amici di Lily
Potter”.
«Si
è seduta accanto a me. Sembrava tremendamente agitata. Mi ha
detto che dovevo preoccuparmi della mia incolumità. Che di
lì a poco sarebbe
successo qualcosa di terribile. E che dovevo avvisarti… Ho
pensato fosse pazza.
Me ne sono andata, non l’ho ascoltata. E
lei…» si bloccò, di nuovo sul punto di
piangere.
Lily
l’abbracciò, scossa quanto l’amica.
Celeste era morta, e
sapeva che sarebbe dovuta morire. Com’era possibile?
Cos’era successo? Chi
aveva ucciso Celeste?
*
Lily
era stremata. Quasi non si reggeva in piedi, mentre si infilava
il pigiama e si buttava sul letto.
«Buona
notte Lil» le sussurrò Emmie dal letto accanto al
suo.
Lily sorrise, mentre le luci venivano spente dalla suora-controllore.
«Buona
notte Mimì».
Dopo
il racconto di Emmie,
Lily aveva cercato di consolarla. L’amica credeva che la
colpa della morte di
Celeste fosse sua, perché non l’aveva ascoltata e
non aveva avvertito nessuno,
ma Lily aveva ribattuto che se Celeste avesse saputo con certezza che
sarebbe
stata uccisa avrebbe avvertito le suore e si sarebbe fatta proteggere.
Emmie,
dopo minuti d’incertezza, aveva ceduto. Ed era ritornata
allegra come prima.
Ora,
però, quella triste e pensierosa era Lily. Quello che le
aveva raccontato Emmie non le era piaciuto per niente. Cosa aveva
voluto dire
Celeste dicendo che di lì a poco sarebbe successo qualcosa
di terribile?
Alludeva alla sua morte? E perché Emmie doveva stare attenta
alla sua vita?
Voleva dire che sarebbe morta anche lei?
Lily
rabbrividì a quel pensiero. No, Emmie non sarebbe morta,
Lily non l’avrebbe permesso, a costo di morire lei al suo
posto.
E
poi… perché Emmie doveva avvisarla di quello che
le aveva raccontato
Celeste? Cosa c’entrava Lily in quella faccenda?
La
ragazza sbuffò, rigirandosi nel letto. Altri mille pensieri
le
affollavano la mente, ma uno solo l’assillava:
l’immagine di quella donna dai
capelli biondi e gli occhi rosso sangue. Era estremamente strano che
nessuno si
fosse accorto della sua presenza. E, ancora più strano, era
che la donna avesse
guardato lei. L’aveva
fissata per
tutto il tempo della sepoltura, fino a quando il loro scambio di
sguardi non si
era interrotto. A quel punto, se n’era andata.
Perché? Cosa voleva quella donna
da lei? Conosceva davvero Celeste?
Lily
era sicura di non averla mai vista da nessuna parte. E aveva
chiesto ad Emmie, ma anche lei non l’aveva mai vista.
Possibile che venisse da
fuori? Possibile che fosse l’assassina?
Lily non voleva crederci. Perché quel pensiero seguiva un suo presunto assassinio. E
Lily non voleva
morire prima di conoscere la sua famiglia. Assolutamente.
Rabbrividì
inconsapevolmente, mentre cercava di scacciare dalla
sua testa l’immagine di lei riversa al suolo in una pozza di
sangue. Del suo sangue.
‘Oddio.
Rischio di vomitare’ pensò, cercando di serrare
più forte
le palpebre. Ma l’immagine era lì, nella sua
mente, e non bastava chiudere gli
occhi per farla andare via.
‘Pensa
a qualcosa di positivo…’ si disse, rovistando tra
i suoi
ricordi. Alla fine, dopo volti di persone care che assumevano degli
occhi
vermigli, si focalizzò sull’immagine del biondo
del suo sogno. E si rilassò.
‘Speriamo
che domani sia una giornata migliore. Ho così tante
cose da fare…’ pensò, le parole che
lentamente prendevano una sfumatura
incoerente.
Alla
fine, dopo aver pensato per attimi interminabili al fatto
che quel ragazzo biondo fosse davvero carino, si addormentò,
l’immagine di un
paio di occhi rosso sangue a tormentarle la mente stressata.
Capitolo
corto anche questo, mi dispiace ma non si può fare nulla
della lunghezza. In
compenso, un altro paio di domande. Chi è questa donna
misteriosa? Perché
guardava Lily? E cosa sapeva Celeste? A voi tutte le ipotesi,
ovviamente, in
attesa di chiarimenti.
Intanto
passiamo a qualcosa di più costruttivo: i ringraziamenti!
Ringraziamo
in primis le persone che hanno aggiunto la mia storia tra le preferite:
1
- ale146
[Contatta]
2 - lalla22
[Contatta]
3 - leonedifuoco
[Contatta]
4 - Luna_Lovy
[Contatta]
5 - OmegaGauntRiddle
[Contatta]
6 - rose07
[Contatta]
7 - Scorpiusthebest
[Contatta]
Quindi,
chi l’ha aggiunta tra le seguite:
1
- amber_green
[Contatta]
2 - ArwenBlack
[Contatta]
3 - BabyFairy
[Contatta]
4 - baby_bunny
[Contatta]
5 - celebrian
[Contatta]
6 - cesarina89
[Contatta]
7 - Daicchan
[Contatta]
8 - emma95
[Contatta]
9 - Francy_Malfoy
[Contatta]
10 - jaily
[Contatta]
11 - Kicks
[Contatta]
12 - leonedifuoco
[Contatta]
13 - LuNa1312
[Contatta]
14 - OmegaGauntRiddle
[Contatta]
15 - rebby
[Contatta]
16 - Scorpioncina
[Contatta]
17 - starcat
[Contatta]
18 - _Giuli95_
[Contatta]
Per
concludere, dopo i dovuti ringraziamenti a chi legge silenzioso
silenzioso e
rimane in un assoluto mutismo, le dolci persone che hanno recensito lo
scorso
capitolo:
rose07:
Uuhhh *me ormai
abituata a gongolarsi per i complimenti che le donano le lettrici che
passano
per la sua storia* sentirsi dire da qualcuno che adora il tuo modo di
scrivere
è... semplicemente meraviglioso. Adoro
chiunque me lo dica, e credo sia
così un po’ per tutti ^_^ Cooomunque, per tornare
alla storia. Eh, povera
Celeste, dispiace anche a me, ma questa è la cosiddetta
“svolta”, e doveva
andarci di mezzo qualcuno. E... Mah, Draco Malfoy... Dici’ E
come farebbe ad
esserselo sognato? Uhm... ma forse... beh, potrebbe aver visto da
piccola una
foto di Draco da piccolo ed essersela ricordata negli anni, chi lo
sa... Ma sei
proprio sicura? Deve necessariamente essere un Malfoy? Vedremo... ^_^
Intanto,
ti saluto con questo nuovo capitolo e aspetto il tuo atteso parere.
Bacioni
ashelia_96:
Guarda,
aggiornamento super veloce (per i miei canoni, almeno) giusto per farti
piacere
^_^ In effetti volevo aspettare ancora un po’ per vedere se
qualcuno delle
persone che aveva recensito lo scorso capitolo sputava di nuovo, ma
evidentemente... Intanto ti lascio con altri dubbi. E per Emmie...
Campa
cavallo! Aspetta un bel po’ prima di scoprirlo ^_^ Intanto
lasciamo la
precedenza ad altri misteri... ^_^Bacioni anche a te, e ti aspetto con
un altro
parere!! ^_^
Ed
eccoci qua, alla conclusione di un altro capitolo. Che mi dite?
Piaciuto?
Schifoso? Deludente? Pronta ad incassare ogni parere ^_^
Aspettando,
mi vado a bere qualcosa di fresco, con questa giornata afosa... -_-
Baci
a tutte quante (o a tutti quanti),
la
vostra piccola apprendista scrittrice
_ki_
|
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Capitolo 8 *** Cap. 8 Com'era iniziata bene la giornata! ***
Cap.
8
Com’era
iniziata bene la giornata!
«Signor
Bertrand, cosa sta facendo?»
Lily sorrise, mentre
distrattamente spostava il braccio a
sinistra. Chuck Bertrand si tirò uno schiaffo a cinque
complete dita sul viso.
«Si…
Signora… Io non lo so!» esclamò il
ragazzo, mentre cercava
di bloccare la sua mano destra, intenta a slacciargli i pantaloni della
divisa.
«È
forse impazzito, signor Bertrand?» esclamò la
suora,
arrossendo indignata, mentre la mano del ragazzo vinceva contro la sua
volontà
e gli faceva scivolare i pantaloni per terra.
Parecchi ragazzi
scoppiarono a ridere. Lily si trattenne dal fare
altrettanto solo perché altrimenti il suo piano sarebbe
finito nel cestino.
«Signora,
le giuro… Non so cosa stia succedendo! Non sono
io!»
esclamò Bertrand, sul punto di piangere, rosso come un
pomodoro maturo e
intento a bloccare le sue gambe che cercavano di farsi lo sgambetto da
sole.
Alla fine cadde
rovinosamente a terra, tra schiamazzi e risa
generali. Ma non era ancora finita. Le gambe di Chuck Bertrand
incominciarono a
muoversi da sole, facendolo rialzare e spostandolo verso il giardino.
Il
gruppetto di spettatori, inclusa la suora, lo seguirono incuriositi.
Bertrand si
buttò in ginocchio sull’erba, quindi le sue mani
compirono una piroetta strana, e l’attimo dopo…
aveva il viso completamente
sporco di terra!
Bertrand
scoppiò davvero in singhiozzi, quando la suora gli
ammonì di alzarsi e dirigersi da suor O’Brey. Ma
le sue gambe non volevano
collaborare. Rimase lì seduto, perfettamente immobile,
mentre le gote della
suora assumevano un colorito sempre più fiammante.
Alla fine, le mani
di Chuck Bertrand infilarono in bocca al
ragazzo tutta la terra che riuscirono a trasportare.
«Signor
Bertrand! Prenderò provvedimenti se non si alza
immediatamente da lì e non mi segue!»
Per tutta risposta,
le mani di Bertrand raccolsero altra terra e
le gambe incominciarono a muoversi. Il ragazzo si alzò.
«Sfiniora…
Sfi tolfa!» esclamò il ragazzo, la bocca ancora
piena
di terra. Ma era troppo tardi. Chuck Bertrand era già
davanti alla suora e, con
un movimento rapido, mentre questa prendeva fiato per sgridarlo
nuovamente, le
ficcò in bocca la terra che aveva raccolto.
A quel punto, la
folla sciamò rapida da qualche altra parte,
pronta a parlare dell’avvenimento e a fare congetture
sull’imminente punizione
del ragazzo.
Lily, un sorriso
trionfante dipinto in volto, si allontanò
lentamente.
*
«Ma come
hai fatto?!»
Lily si
voltò verso il suo interlocutore, fingendo una faccia
stupita.
«Come ho
fatto a fare cosa, di grazia?»
Martin
sbuffò.
«Non fare
la finta tonta, so che sei stata tu. Come hai fatto a
fargli fare quelle cose?»
Lily
ghignò, un ghigno davvero poco rassicurante per chi la
conosceva e sapeva cosa voleva dire.
«Un
piccolo trucco» rispose allora, facendo un gesto noncurante
con la mano.
«Forza,
ora mi devi pagare!»
Martin
arretrò, mentre gli occhi della ragazza brillavano
soddisfatti.
«Hum…
Non oggi. Devo ancora valutare la scherzo» rispose
pragmatico. Lily perse tutta la sua allegria.
«Voglio il
mio pagamento, Martin, o finirai a mangiare terra pure
tu!» esclamò, puntandogli contro un dito
minaccioso. Martin sorrise.
«Non ti
preoccupare, piccola Potter, avrai quello che meriti.
Domani, dopo la messa, mi troverai ad aspettarti. E ti
pagherò. Ci sarai?»
Lily
inarcò un sopracciglio, facendo una smorfia con le labbra.
Le sarebbe toccato andare a messa?
«Ci
sarò».
Martin
ghignò.
«Bene,
piccola Potter. A domani» e se ne andò,
rifugiandosi tra
la folla di studenti. Lily digrignò i denti, mentre Emmie la
raggiungeva e si
avviavano verso l’ufficio della O’Brey.
«Sbaglio,
o quel ragazzo non ti sta per niente simpatico?»
Lily alzò
lo sguardo, incrociando quello curioso di Emmie.
«Martin?
No, assolutamente no. Si crede troppo… importante. Non
sa i rischi che corre» rispose, ritornando a fissarsi i
piedi. Emmie sorrise.
«Bene. E
allora… Domani vieni a messa?»
Lily storse la bocca
in una smorfia.
«A quanto
pare, mi tocca…» borbottò, contrariata.
Emmie sorrise
ancor più ampiamente. Lily sapeva che Emmie credeva molto i
Dio. Credeva che un
giorno Lui le avrebbe dato quello che lei chiedeva se si comportava
sempre
bene. Lei ancora sperava.
Lily aveva smesso da
tempo. Ormai, con tutte le volte che le sue
preghiere non erano state esaudite, aveva smesso di provarci. Si
affidava solo
a se stessa, ora.
«A mio
parere, Martin è un genio!» esclamò
Emmie, di punto in
bianco. Lily le donò un’occhiata storta.
«Un genio?
E perché mai?»
Emmie rimase un
attimo in silenzio, mentre percorrevano il
corridoio che portava all’ufficio di suor O’Brey.
Quando furono davanti alla
porta Emmie si decise a rispondere.
«Perché
ti ha convinta a fare qualcosa contro la tua
volontà!» e,
dette queste semplici parole, si voltò, e si
incamminò verso il dormitorio.
Lily sbuffò: a volte, Emmie era così
ingenua…
*
Lily non sapeva come
faceva a far cambiare il volere delle
persone. Sapeva solo che ci riusciva.
E le piaceva.
Prima, con Bertrand,
era stato solo un gioco. Far fare ad un arto
quello che lei voleva era una cosa così semplice…
Bastava muovere un dito!
Ma c’erano
volte in cui le riusciva più difficile. Ed altre in
cui non riusciva proprio a trattenersi. Per questo, mentre trascriveva
al
computer quello che suor O’Brey le dettava, non
riuscì a non farle ficcare un
dito nel naso. Era più forte di lei, insomma! La sua mano
era lì, così vicina
al naso, e quest’ultimo era così grande…
Alla fine, l’aveva fatto. E la suora ne era rimasta
enormemente meravigliata.
E sarebbe andato
tutto bene, nessuno si sarebbe accorto che era
stata lei, se non si fosse messa a ridere. Anche questo, fu
più forte di lei:
aveva una faccia, suor O’Brey! Non si poteva non ridere!
Ma evidentemente la
suora non la pensava esattamente così.
«Mi trova
divertente, signorina?» chiese scocciata, mentre veloce
si ripuliva il dito e tirava su con il naso. Lily cercò di
negare, di ritrovare
la sua serietà, ma era più forte di lei!
Scoppiò di nuovo a ridere, incapace di
controllarsi. E la suora la prese come una provocazione.
«Bene,
allora. Mi segua, signorina Potter».
A Lily si
congelò il sorriso sulle labbra. Si alzò,
maledicendo
mentalmente i suoi genitori per averle fatto ereditare quello strano
dono, e si
avviò con la suora fuori dall’ufficio.
Ma non si sarebbe
mai aspettata una punizione del genere.
«Pulire i
bagni?!» esclamò inorridita. «Sta
scherzando, spero!»
La suora, a queste
parole, le scoccò un’occhiata ammonitrice.
«Le sembra
che stia scherzando, signorina Potter?»
Lily la
guardò male, trattenendosi dal risponderle che fosse
stato per lei sapeva come farla scherzare (immaginatevi una suora
incastrata in
un gabinetto… fa
stile, vero?), quindi
sussurrò tra i denti una maledizione verso il protettore
delle suore e si
accinse a fare il suo lavoro.
Com’era
iniziata bene la giornata! E com’era finita male!
Eccomi
di nuovo qui!
Con
un paio di giorni di ritardo, però... ^_^
Capitemi,
ho fatto un viaggio di 800 km
andata e 800 ritorno solo per stare un giorno a Foggia e vedere la
Comunione di
mio cugino! In più, tra ieri e oggi le professoresse mi
hanno fatto un culo
tanto su mille cose diverse. Ieri avevo pure allenamento di pallavolo,
ero
morta!
Comunque,
non voglio tediarvi tanto con la
mia complessa vita da scolara, quindi passiamo a qualcosa di
più divertente.
Allora,
come vi pare il capitolo? A mio
parere è geniale (la morte della modestia... -_-)! Mentre lo
scrivevo ho rise
per venti minuti buoni, tanto che mio padre è entrato in
camera perché si stava
incominciando a preoccupare. Credo abbia pensato di aver cresciuto una
figlia
malata di mente per quattordici lunghi anni senza rendersene conto...
Ma
lasciamo stare. Voi che dite? Degno di una
lieve risata? Di un sorrisino? Un increspamento delle labbra?... No?
Beh,
lascio a voi i commenti.
E
così, Lily è riuscita a fare una delle
tante cose arretrate. Cosa accadrà ora? Riuscirà
a svegliarsi in orario per
andare a messa e fallirà miseramente nell’impresa
e le toccherà minacciare
Martin con metodi più efficienti?
A
voi le ipotesi, a me le risposte nel
prossimo capitolo.
Ora,
passiamo ai ringraziamenti, tanto per
cambiare ^_^:
Ringrazio
le gentili persone che hanno
aggiunto la mia storia tra le preferite:
1
- ale146
[Contatta]
2 - lalla22
[Contatta]
3 - leonedifuoco
[Contatta]
4 - Luna_Lovy
[Contatta]
5 - OmegaGauntRiddle
[Contatta]
6 - rose07
[Contatta]
7 - Scorpiusthebest
[Contatta]
Quindi
anche un dovuto ringraziamento a chi l’ha
aggiunta tra le seguite:
1
- amber_green
[Contatta]
2 - ArwenBlack
[Contatta]
3 - BabyFairy
[Contatta]
4 - baby_bunny
[Contatta]
5 - celebrian
[Contatta]
6 - cesarina89
[Contatta]
7 - Daicchan
[Contatta]
8 - emma95
[Contatta]
9 - Francy_Malfoy
[Contatta]
10 - jaily
[Contatta]
11 - kiaa
[Contatta]
12 - Kicks
[Contatta]
13 - leonedifuoco
[Contatta]
14 - LuNa1312
[Contatta]
15 - OmegaGauntRiddle
[Contatta]
16 - rebby
[Contatta]
17 - Scorpioncina
[Contatta]
18 - starcat
[Contatta]
19 - _Giuli95_
[Contatta]
Ringrazio
dunque le persone che comunque hanno un momentino della loro giornata
da
sprecare a leggere questa pazza storia, quindi passiamo senza troppi
indugi a
chi ha recensito:
ashelia_96:
Mah... tu dici? Che
c’entri davvero? Magari è solo un altro dei guai
che i Potter sono tanto
propensi a portarsi dietro... Ma dimmi tu. Potresti anche avere ragione
^_^
Mi
dispiace, niente aggiornamento super-veloce questa volta. Hai dovuto
aspettare
un po’, anzi. Ma spero ti sia piaciuto lo stesso ^_^ Ho
scritto questo capitolo
per far capire che ci si diverte anche in orfanatrofio, basta solo
volerlo ^_^
Spero ti piaccia.
rose07:
Ancora con
‘sto biondo... Beh, mi sa che ti
toccherà metterlo un attimo da parte. Per ora, concentrati
pure su tutt’altro
^_^ Per i tuoi brividi... Uuuuuh, come sono contenta =)
Cioè, non mi
fraintendere! Non sono contenta di averti fatto prendere paura, per
quello mi
dispiace ^_^ Però sentire che una lettrice dice di aver
quasi pensato di essere
lì, nella storia, con un personaggio, a vivere
ciò che vive quel personaggio...
Per chi scrive è la cosa più bella che si possa
sentire ^_^ Più di mille
complimenti ^_^
Comunque...
Cosa c’entrerà la nostra Lily? Bah... a te
scoprirlo! Intanto ti lascio un po’
con questo capitolo divertente, che devo ammettere si distacca molto
come
atmosfera da quello precedente, però... Credo ci stia bene
^_^ Tu che dici?
Piaciuto? Ti aspetto!
OmegaGauntRiddle:
Hola chica! Non ti
preoccupare, con tutte le volte che anche io mi perdo capitoli per
strada... L’importante
è leggerli, prima o poi!
Per
la donna... Che vaga idea hai? Voglio sapeeeeere! Non mi importa un
fico secco
se stai sbarrellando, dimmi comunque! Voglio sapere sempre quello che i
miei
lettori pensano, presuppongono o conoscono! Mi interessa moltissimo,
quindi ti
prego di scrivermi cosa pensi.
Comunque,
dopo questa piccola sviolinata (forse ti sembrerò una
viziata ad aver parlato così,
ma sono così curiosa di sapere ciò che pensi!
^_^), passiamo a questo capitolo.
Che ne pensi? Ti ho fatto spuntare almeno un sorrisino sulle labbra?
Non
vedo l’ora di saperlo ^_^
Bon,
eccoci giunti qua alla fine di un altro capitolo.
Questa
volta non so che dire per concludere...
Mah,
vi aspetto? Basta?
Beh,
dovrà bastare, perché sono a corto di parole ^_^
Vi
aspetto al prossimo capitolo, tra tre o quattro giorni, scuola e
impegni vari
permettendo.
Bacioni
a tutti/e!!
_ki_
|
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Capitolo 9 *** Cap. 9 Per Merlino! ***
Cap.
9
Per
Merlino!
«Ok,
Emmie, oggi parliamo un po’» Lily
incrociò le gambe sul
letto e invitò l’amica a fare altrettanto. Emmie,
un sopracciglio inarcato,
seguì il consiglio e si sedette accanto all’amica.
«Di cosa
vuoi parlare?» chiese Emmie, dando una veloce occhiata
all’orologio azzurro che Lily le aveva regalato quattro anni
prima per il suo
presunto compleanno (un’altra ricompensa per uno dei suoi
scherzi). Mancavano venti
minuti e sarebbe incominciata la cena.
«Non ti
preoccupare Mimì, non oserei mai farti arrivare in
ritardo» esclamò Lily, sorridendo. Emmie era
solita ubbidire sempre alle suore,
fare tutto quello che dicevano e arrivare sempre puntuale. Lily, da
come certo
si sarà ben capito, era tutto l’opposto.
Emmie
annuì, poco convinta.
«Bene.
Allora… Mi avevi chiesto di cercare qualcosa sulla morte
di Celeste».
Emmie
drizzò il capo, e Lily sorrise compiaciuta dentro di
sé:
sapeva che avrebbe catturato la sua attenzione con quelle poche parole.
«Dunque…
Ho chiesto un po’ in giro. Una sua amica, Mariuccia
–non
so se la conosci- mi ha raccontato qualcosa di interessante»
si fermò un
attimo, per essere sicura che l’amica la stesse seguendo.
Emmie non si perdeva
una parola.
«Mariuccia
mi ha detto che Celeste era molto strana nell’ultimo
periodo. Sarebbe dovuta partire la settimana scorsa, per andare a
Londra, ma
aveva rimandato la partenza. Non aveva detto a nessuna delle sue amiche
perché,
ma Mariuccia ha detto che sicuramente suor O’Brey lo sapeva.
Strano ma vero, a
Celeste era simpatica la suora».
Cadde il silenzio.
Lily stava guardando Emmie, in attesa di
qualcosa, mentre Emmie pensava.
Alla fine,
l’amica lanciò un altro sguardo
all’orologio, e
sobbalzò.
«Lily!
Mancano tre minuti!» esclamò, alzandosi dal letto
così
velocemente da far perdere l’equilibrio a Lily e farla quasi
cadere per terra.
Emmie la guardò male.
«Non fare
l’idiota, Lily! Muoviti, dobbiamo scendere!» e
saltellò
in bagno, chiudendosi la porta alle spalle.
Lily scosse il capo,
esasperata. Era incredibile come Emmie
riuscisse a cambiare umore così repentinamente.
Chissà da chi aveva preso…
«Allora,
Lily, ci sei?» esclamò Emmie, spuntando dalla
porta del
bagno. Si era lavata le mani e si era legata i capelli con un nastro
verde.
Lily annuì.
«Mi lavo
le mani» disse, e, prima che Emmie la trascinasse via
con la scusa di essere in ritardo, si infilò nel bagno e
corse ad un lavandino
per lavarsi le mani. Emmie, apparsa sulla soglia del bagno,
sbuffò.
«Dai Lily!
Avevi detto che non mi avresti fatto arrivare in
ritardo!»
Lily
ghignò.
«E tu ti
fidi davvero di quello che dico? Mi deludi, Mimì,
credevo mi conoscessi» esclamò, asciugandosi le
mani e legandosi a sua volta i
capelli.
Emmie
sbuffò, quindi finalmente scesero a cena, Lily che blaterava
su quanto avrebbe voluto mangiarsi un bel gelato almeno una volta,
Emmie
immersa nelle sue congetture su quello che poteva aver voluto fare
Celeste
all’orfanatrofio. Come potevano scoprirlo? Qui, sicuramente,
serviva l’aiuto della
mente brillante della sua migliore amica. E tanto sapeva che
l’avrebbe fatto,
anche se si sarebbe lamentata moltissimo: alla fine, Lily amava andare
contro
le regole.
*
Lily dormiva
profondamente. Emmie aveva provato a svegliarla,
davvero, arrivando fino al punto di cercare di spingerla giù
dal letto. Ma non
c’erano state storie: Lily non si alzava.
‘Certo che
quando ha il sonno pesante non la sveglia più
nessuno…’
Lily era fatta
così, imprevedibile e tremendamente testarda,
anche mentre dormiva.
‘E
c’è chi dice che le persone assomigliano quasi
tutte ad angeli
quando dormono…’ pensò Emmie sbuffando,
cercando in un ultimo disperato
tentativo di buttare l’amica giù dal letto.
Com’è possibile prevedere, la
piccola Potter non si mosse di un centimetro dalla sua comoda posizione.
«Oh, Lily!
Per Merlino, muovi quelle chiappe e scendi dal letto!»
esclamò Emmie, esasperata, lasciandosi cadere sul suo letto
fatto. Sbuffò
sonoramente, chiudendo gli occhi per
calmarsi, e quando li riaprì trovò
l’impensato: Lily aveva aperto gli occhi!
«Lily!
Finalmente. Allora, scendi, mancano dieci minuti e
dobbiamo essere in chiesa».
Emmie si
alzò, pronta per rifare il letto dell’amica per
fare più
in fretta. Ma Lily evidentemente non la pensava allo stesso modo.
Emmie la
fulminò con lo sguardo mentre se ne stava lì
beata,
distesa sotto le coltri pesanti del letto, gli occhi spalancati fissi
su di
lei.
«E allora?
Ti decidi a darti una mossa?!» esclamò Emmie,
irritata. Lily non mosse un muscolo.
«Insomma,
Lily! Ti vuoi alzare? Per una volta che qualcuno riesce
a convincerti ad andare a messa, perché non provi a fare
quello che dici?»
Lily la
guardò interdetta, i suoi occhioni nocciola fissi sui
suoi.
«Mimì…»
sussurrò, alzandosi a sedere. L’interpellata
alzò un
sopracciglio.
«Cosa
c’è? Ho un fantasma dietro alla schiena?»
Lily scosse il capo,
per poi aggrottare le sopracciglia.
«Un
fantasma dietro alla schiena? Ma dove ti vengono queste,
Emmie!»
Emmie
ridacchiò.
«Forza
dormigliona, alzati e vestiti. Non abbiamo tempo da perdere!»
esclamò Emmie, sperando vivamente per la sua salute mentale
che l’amica si
desse una mossa. Lily, strano ma vero, uscì dalle pesanti
coperte e si alzò in
piedi. Emmie si avvicinò al letto, pronta per rifarlo mentre
l’amica si
cambiava, ma Lily non era dello stesso parere.
«Ti
sposti? Dovrei fare il letto» chiese, con una vena pulsante
per l’irritazione sulla fronte. Per tutta risposta, Lily la
squadrò da capo a
piedi, riuscendo nell’intento di farla esplodere.
«Insomma,
Lily! Mi vuoi spiegare cosa ti prende?»
Lily parve meditare,
poi scosse il capo.
«Niente,
è che… Mi era sembrato che tu, al posto di dire
qualcosa
come “Oh Signore!” o “Madonna
santa” avessi detto “per Merlino”, ma
evidentemente mi sbagliavo. Perché tu dovresti invocare una
persona che non è
mai neanche esistita?»
Lily sorrise,
saltellando poi verso il bagno dopo aver agguantato
la divisa che era stata data loro per la messa, lasciando
un’Emmie alquanto
sorpresa.
L’attimo,
dopo, una chioma infuocata fece irruzione nel bagno.
«Ho detto
davvero “per Merlino”?» chiese Emmie,
un’urgenza tale
nella voce da far sembrare quella semplice risposta una questione di
vita o di
morte.
Lily, intenta a
pettinarsi con cura i capelli fiammanti, aggrottò
un sopracciglio, annuendo.
«Credo di
sì… Insomma, ero mezza addormentata!
Può darsi che me
lo sia immaginato…» ma non aveva neanche finito la
frase che Emmie era già
corsa fuori dal bagno, sparendo dalla sua visuale in una posa alquanto
strana
(alias buttata completamente di traverso sul letto di Mary).
Lily finì
lentamente di pettinarsi, si infilò la divisa, si
lavò
accuratamente viso e denti e, solo dopo tutto ciò, si decise
a vedere cos’è che
aveva messo tanto in agitazione l’amica.
Emmie era seduta sul
letto di Mary, le gambe incrociate, in una
posa che, con quei capelli rosso fiamma, la faceva assomigliare
buffamente ad
un indiano d’America. Lily non rise a quel pensiero solo
perché era curiosa di
vedere cosa stava leggendo l’amica (aveva un foglio in mano e
lo stava
scorrendo con gli occhi ad una velocità che Lily non
riteneva possibile per un
comune essere umano).
Ma, visto che Emmie
non parlava, Lily si spazientì. Erano sole
nel dormitorio, tutte erano già scese per andare a messa,
quindi si prese il
permesso di urlare.
«Insomma,
Emmie! Che diavolo ti prende? Sembra che tu abbia
appena visto Celeste risorgere!»
Ma se ne
pentì l’attimo dopo; lo sguardo di Emmie
virò verso i
suoi occhi e, incontrate le iridi uguali alle sue, divenne
improvvisamente
vacuo. Lily si maledì in tutte le lingue del mondo,
aggiungendone un paio di
inventate sul momento. Si avvicinò all’amica.
«Allora…»
incominciò, soffiandole di mano il foglio che stava
leggendo. «Cosa dice questo pezzo di carta di così
tanto importante?»
Incominciò
a leggere prima che Emmie potesse anche solo pensare
di protestare. Non c’era scritto nulla di interessante. Era
una lettera
indirizzata a Mary. Quando, però, arrivò alla
firma, capì perché ad Emmie
interessava tanto: era di Celeste.
Rimuginò
su quello che aveva appena letto. Cosa c’era che poteva
interessarle? Celeste parlava semplicemente di una gita che aveva fatto
con
alcune sue compagne di classe. Raccontava di alcuni ragazzi che aveva
conosciuto, di luoghi che aveva visitato, di piccole liti con alcune
sue
amiche. Nulla di interessante, almeno non per scoprire qualcosa sulla
misteriosa morte di Celeste.
«Mimì…
Cosa c’è che non va in questa lettera? Mi sembra
normalissima…» chiese infine, dopo averla letta
per la seconda volta, alzando
lo sguardo verso l’amica. Questa scosse il capo, le si
affiancò e incominciò a
scorrere con il dito il foglio. Si fermò circa a
metà lettera e indicò un punto
preciso. Lily lesse.
“Avresti
dovuto vedere la faccia di Mariuccia. Insomma, era
troppo buffa! E, oh, per Merlino!, non sai cos’è
successo dopo! Si è messa
letteralmente a gracchiare.
Era patetica e al contempo tremendamente divertente. Non siamo riuscite
a
smettere di ridere per dieci minuti buoni. Avevo le lacrime agli
occhi!”
Lily
aggrottò le sopracciglia. Cosa le interessava a lei che
Mariuccia
aveva gracchiato come un corvo e che Celeste e le sue amiche avevano
riso fino
a farsi venire le lacrime agli occhi? Era assolutamente irrilevante!
«Emmie…».
«Guarda
qui!»
Indicò
con ostinazione un punto. Due parole. Lily le lesse
ancora: “E, oh, per Merlino!, non sai
cos’è...” si bloccò. Rilesse.
Una, due
volte. Eccola lì, la parola che aveva scandalizzato Emmie.
“Oh, per
Merlino!”
«Beh,
problema risolto. Tu hai letto questa lettera e, senza
pensarci, hai ripetuto le sue parole. Cosa c’è che
non va? Si vede che Celeste
aveva una strana passione per il consigliere di
Artù».
Emmie rise, poi
lanciò un’occhiata distratta
all’orologio da
polso e le si gelò il sorriso sulle labbra.
«Gesù
Cristo, Lily! Siamo in un ritardo mostruoso! La messa
incomincia proprio adesso!»
Si
precipitò a rifare frettolosamente il letto
dell’amica,
blaterando cose quasi senza senso.
«Insomma,
tu e la tua maledetta voglia di… di… di arrivare
in
ritardo! Quando fai così proprio…»
Si
bloccò, voltandosi verso l’amica.
«E allora?
Hai intenzione di muoverti?»
Lily
sospirò.
«Emmie, ti
fai troppe paranoie. Muovi il tuo culetto ed esci da
questo dormitorio. Io sono pronta da dieci minuti buoni».
Eccomi
qui!
Allora,
informo i gentili lettori che ho passato metà del pomeriggio
(dalle due alle
quattro, alias quando ho deciso di pubblicare) e chiedermi con
ostinazione “Aggiorno
o non aggiorno? Aggiorno o non aggiorno?” Credo che mancasse
solo una
margherita a cui staccare i petali ed ero perfettamente pazza... Ma
questi
diciamo che sono pure un po’ affari miei (e allora
perché l’hai detto? Chiedete
voi. Perché mi sembrava bello da dire, rispondo io).
Comunque
alla fine ho deciso di aggiornare. Dopo soli due giorni, ecco a voi il
nono
capitolo di questa pazza storia, revisionato e spulciato errore per
errore da
me medesima.
Particolarmente,
voglio un parere sulla seconda parte del capitolo. Come vi sembra?
È un inizio
per le nostre due protagoniste per scoprire le loro origini, no? Che ve
ne
pare?
Non
sapendo che altro aggiungere (ovviamente mi erano venute un paio di
cose in
mente mentre rileggevo il capitolo, ma l’Alzheimer fa brutti
scherzo a noi
poveri anziani...), meglio passare a ciò che aspetto tutte
le volte che devo
aggiornare la storia: i ringraziamenti.
Ringrazio
le care e gentili persone che hanno aggiunto questa storia tra le
preferite,
ovvero:
1
- ale146
[Contatta]
2 - giugiu182
[Contatta]
3 - lalla22
[Contatta]
4 - leonedifuoco
[Contatta]
5 - Luna_Lovy
[Contatta]
6 - OmegaGauntRiddle
[Contatta]
7 - rose07
[Contatta]
8 - Scorpiusthebest
[Contatta]
9 - VolandoConTe94
[Contatta]
Quindi
ringrazio le altrettanto meravigliose persone che l’hanno
aggiunta tra le
seguite:
1
- Alara666
[Contatta]
2 - amber_green
[Contatta]
3 - ArwenBlack
[Contatta]
4 - BabyFairy
[Contatta]
5 - baby_bunny
[Contatta]
6 - celebrian
[Contatta]
7 - cesarina89
[Contatta]
8 - Daicchan
[Contatta]
9 - emma95
[Contatta]
10 - Francy_Malfoy
[Contatta]
11 - jaily
[Contatta]
12 - kia
07 [Contatta]
13 - kiaa
[Contatta]
14 - Kicks
[Contatta]
15 - leonedifuoco
[Contatta]
16 - LuNa1312
[Contatta]
17 - OmegaGauntRiddle
[Contatta]
18 - rebby
[Contatta]
19 - Scorpioncina
[Contatta]
20 - starcat
[Contatta]
21 - _Giuli95_
[Contatta]
22 - __Lilly__
[Contatta]
Infine,
dopo i dovuti e soliti ringraziamenti a chi legge e basta (che ormai
hanno
anche un po’ stufato, praticamente dico sempre le stesse
cose, ma vabbun...),
ringrazio chi aspetto sempre con trepidazione di ringraziare: chi
recensisce:
Chiara_96:
Oh, ma che bello!,
una nuova lettrice! Che dirti... All’inizio neanche io
sopportavo molto la
povera Lily. In tutte le ff che leggevo (che erano per la maggior parte
delle
Scorpius/Rose, e che quindi svalorizzavano per principio Lily) trovavo
una Lily
scorbutica, un po’ (scusami il termine) troietta, insomma, il
tipo di ragazza
che non avrei mai apprezzato sotto tortura. Poi mi è venuta
in mente quest’idea
(ed effettivamente non mi ricordo neanche come ha fatto a venirmi in
mente...) e
ho pensato: di Rose ormai sappiamo anche quante volte va in bagno,
altre
ragazze della New Generation che si leggono volentieri possono
essere... Boh,
Dominique, ma lei non ce la vedo proprio. Perché non provare
con Lily?
E
allora eccomi qui. Sempre pronta a provare e a far piacere
ciò che scrivo ^_^
E
sono contentissima che abbia funzionato! Sentirsi dire che una persona
ha
trovato bellissima la mia storia nonostante disdegnasse il personaggio
principale... Bah, è meraviglioso ^_^
Ora,
dopo questo sermone degno di un prete, credo che dirti ciao ciao e
aspettare
una (magari!) tua nuova recensione, con tanti bei pareri su
ciò che ho scritto
su questo capitolo sia tutto ciò che mi è
permesso fare ^_^
Quindi
attendo speranzosa
ashelia_96:
Hola!
Come va? Visto
che ho aggiornato veloce anche questa volta? Solo due piccoli piccoli
giorni...
Che dici, merito un’altra recensione? ^_^ No, dai, a parte
gli scherzi. Sono
contenta che ti sia piaciuto lo scorso capitolo e che ti abbia
strappato almeno
un sorriso ^_^ Ci contavo! Comunque... giochi a pallavolo anche tu?
Davvero?
Ma... di dove sei? Magari siamo anche vicine! xD...
Per
dire qualcosa di più coerente: che te ne pare del capitolo?
Com’è? Lily
incomincia a capire che qualcosa nella sua vita di tutti i giorni non
va,
chissà come si comporterà... Tu che dici?
Approfondirà questa storia strana o
lascerà perdere, troppo presa da mille altri problemi? A te
le ipotesi!
Bacioni
rose07:
Oooooh... *me
gongolante fino allo stremo*... Che belle cose odono le mie orecchie (o
meglio,
scorgono i miei occhi, dato che sono scritte...)! Sono felice che tu
non sia
una di quelle che si mettono ad adulare una persona così,
tanto per fare, è
molto meglio ^_^ E se poi i tuoi complimenti sono sinceri... Beh,
mettetemi in frigorifero
perché sto incominciando a sciogliermi... xD! Riguardo alla
storia... Sono
contenta ti sia piaciuto lo scorso capitolo. Questo come lo reputi? Non
è
divertente come quello prima, né pieno di suspense
come quello precedente, però... Ha la sua dignità!
Dimmi
tu, io aspetto... ^_^
OmegaGauntRiddle:
Una mangia morte?
Dici? E allora perché avrebbe gli occhi rossi? Con il Mago
Oscuro forse sarebbe
più probabile... Però non si sa! Ci vorranno
ancora... Uh” Circa nove capitoli
per scoprirlo ^_^ Ma poi si incomincerà ad intuire qualcosa
^_^ Oh, che bello
essere nella stessa barca! Almeno non mi sento l’unica
demente che si mette a
ridere a crepapelle davanti al computer, procurandosi occhiate
preoccupate dai
parenti... ^_^ Ora dammi il tuo parere, tira fuori tutta la tua vena
critica e
dimmi com’è questo capitolo! Tanto io sono qua e
non scappo... Aspetto solo
voi! ^_^ Bacioni
Ora,
prima di abbandonarvi, per ricomparire il prossimo capitolo, voglio una
domanda
rivolta a tutti (e proprio TUTTI, eh!)
Allior...
Ma qualcuno, ogni tanto, leggere i commenti degli autori, a fondo
pagina! No,
perché io ogni tanto mi scoccio, perché vedo i
lunghi paragrafi che scrivono
gli autori delle storie e, nonostante la storia mi interessi molto e
non veda l’ora
di scoprire cosa succede dopo, ogni tanto mi scoraggio davanti a tutte
quelle
righe, messe una sotto l’altra, piene di parole, e parole...
A voi non succede
mai? Ve lo chiedo perché sono conscia di scrivere a volte
anche troppo, e se
tutti mi dicono che nessuno legge mai i miei deliri... Beh, io smetto
di farlo!
Spreco meno parole e ne uso di più per rispondere alle
recensioni, o per
continuare la storia!
Voi
allora che mi dite? La pianto di fare il mio solito commentino a fine
capitolo?
Vi
aspetto.
Bacioni
_ki_
P.S.:
queste, per chi vuole vederle, sono Mariuccia
e Celeste.
|
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Capitolo 10 *** Cap. 10 Addio mondo crudele! ***
Cap.
10
Addio,
mondo crudele!
«Non
è questo il punto» sussurrò Emmie
alzandosi in piedi per
intonare un nuovo canto. Lily sbuffò.
«emmie, sei
paranoica! Il tuo inconscio ti ha fatto ripetete qualcosa che avevi
letto tempo
fa, cosa c’è di male?»,
esclamò Lily, tra una parola cantata e l’altra.
Emmie
le lanciò un’occhiataccia, continuando a cantare.
Quando si sedettero
nuovamente, si voltò verso di lei.
«Il fatto
è che io l’ho già sentito!
Quando l’ho letto dalla lettera di Celeste, io
l’avevo già sentito! Insomma,
hai presente quando sono arrivata io
all’orfanatrofio?» si bloccò un attimo,
facendosi il segno della croce e, seguendo i presenti,
mormorò una preghiera.
Lily non si prese neanche la briga di imitarla.
«A cinque
anni!», continuò Emmie, riprendendo il discorso.
«A
cinque anni si ha la capacità di ricordare, no? Ecco, e io
questo lo ricordavo. Non dalla
lettera di
Celeste, né da qualcos’altro. Io lo ricordavo da
qualche mio parente. Insomma,
l’avevo già sentito
da qualcuno, forse i miei genitori…» si
bloccò nuovamente, alzandosi in piedi.
Lily la imitò, rimuginando su quello che le aveva detto. Lei
non aveva di
questi ricordi. Lei era troppo piccola anche per ricordarsi la voce di
sua
madre. Ma Emmie no. Lei aveva vissuto cinque anni con la sua famiglia.
O un po’
di meno, dato che nell’archivio di suor O’Brey
c’era scritto che era stata
affidata ad un certo Malfoy. Ma comunque aveva vissuto abbastanza con i
suoi
famigliari da ricordarsi qualcosa di loro.
«Ma non
è possibile, Mimì! Perché i tuoi
genitori avrebbero
dovuto dire “Per Merlino”? È una cosa
senza senso! Non esiste Merlino, non è
mai esistito. Sarebbe come dire “Per Morgana” o...
“Per i draghi a pois blu
della Norvegia”!», si fermò un attimo,
riflettendo su ciò che aveva detto.
Quindi sia lei che Emmie scoppiarono a ridere piano, per non farsi
sentire
dalle suore che severe controllavano i ragazzi.
Quando ebbero
finito, il prete stava dicendo la predica, quindi
erano comodamente
sedute sulle
panche di legno scuro e potevano bellamente parlare senza essere
interrotte.
«Non so
che dirti. Forse anche i miei genitori avevano la fissa
del consigliere di Artù» si risolse a dire in fine
Emmie, accennando un
sorrisino. Lily annuì vigorosamente.
«Certo!
È probabile. E ora, basta pensare a queste stupidaggini,
che fra poco devo incontrare Martin!»
Ma quando finalmente
uscirono dalla chiesa, Martin non le stava
aspettando. Rimasero accanto al portone di entrata in attesa di vederlo
uscire
in mezzo al flusso di gente, ma non arrivò nessuno.
«Maledetto!
Ha detto che sarebbe venuto! E invece?... Non c’è!
Ma
quando lo becco...», incominciò a blaterare Lily,
mentre si avviava con l’amica
verso il cortile dell’orfanatrofio, dove andavano sempre dopo
la messa.
«Giuro,
gli farò pentire di aver messo piede...»
«Potter!»
Lily si
fermò, e con lei anche Emmie.
«Che
diavolo c’è?!» esclamò Lily,
senza riflettere, furiosa.
Quando si voltò, però, se ne pentì: il
viso della professoressa Baatz era rosso
come i capelli di Lily.
«Signorina
Potter! Le sembra il modo di rispondere ad
un’insegnante?» sbottò, raggiungendola a
grandi falcate. Lily non abbassò lo
sguardo.
«Mi scusi,
signora».
Emmie rimase
lì, ferma a fianco all’amica, a guardare le due
scambiarsi guardi inceneritori.
‘Se gli
sguardi potessero uccidere... Lily e la prof si sarebbero
già uccise a vicenda da anni!’
«Voleva
chiedermi qualcosa?»
La Baatz annuì,
dopo aver finalmente distolto lo sguardo.
«Suor
O’Brey vuole vederla. Subito».
Lily
sospirò. Che aveva fatto adesso?
*
«Che bella
giornata, signora, vero?»
Lily
entrò nell’ufficio della suora con un sorrisino
beffardo
stampato sul viso sottile. Suor O’Brey era seduta alla sua
scrivania, il
computer che ronzava piano, l’espressione di seria derisione.
«Certamente,
signorina. Ho sentito che oggi ha avuto la brillante
idea di allietare tutti con una sua improvvisa visita alla
chiesa».
Lily
sbuffò, accomodandosi di fronte alla suora.
«Certamente.
Sa, dopo la morte di Celeste...»
Lily non sapeva il
motivo della sua visita improvvisa all’ufficio
della suora, ma perché non approfittarne? Forse sarebbe
riuscita a cavare
qualche informazione dalla bocca della O’Brey.
«Certo,
capisco... Dev’essere stato un brutto colpo, vero?»
Lily
annuì, sospirando fintamente rassegnata. Suor
O’Brey la
squadrava dall’alto dei suoi occhialini cerchiati di corno.
«Assolutamente.
Ho avuto modo di riflettere. E mi chiedevo... Ho
cercato di chiedere a qualche mia amica la causa di questa morte
improvvisa, ma
nessuno ne conosceva il motivo. È per caso... successo
qualcosa di vergognoso?»
Suor
O’Brey parve pesare bene la risposta. Da come
intuì Lily,
non voleva dire troppo.
«Diciamo,
Potter, che la morte in sé è sempre qualcosa di
vergognoso. Siamo certi, comunque, che urlare ai quattro venti la causa
della
morte di una così buona ed educata ragazza non sia un
bene» Lily fece una
smorfia. «Per questo, non molte persone sono a conoscenza del
fatto...» si
interruppe.
«Comunque,
non l’ho chiamata per discutere, per quanto sia
piacevole fare una chiacchierata con lei, ma per fatti più
gravi».
Detto questo, la
suora incominciò a frugare tra i numerosi fogli
sulla scrivania. Il suo sguardo aveva assunto una tonalità
severa che presagiva
un’imminente prolungamento della punizione.
Dopo molto
scartabellare, finalmente suor O’Brey prese in mano
quello che cercava. Era un foglietto mezzo strappato, ripiegato molte
volte su
se stesso. Lily ebbe il sospetto di sapere di cosa si trattasse.
«Mentre
Ludovica faceva il suo solito giro per le pulizie, ha
rinvenuto questo accanto al suo letto. Le dice niente?»
La suora si sporse
per dare il foglio in mano a Lily. Questa lo
ispezionò con cura. Non c’erano dubbi, era proprio
il foglio con scritte le informazioni
su di lei, su Mary e su Emmie. Sentì distintamente il suo
cuore mancare un
battito. Cosa sarebbe successo? L’avrebbero cacciata
dall’orfanatrofio? Avevano
sempre cercato di sopportare la sua esuberanza, ma era certa di non
aver mai
fatto qualcosa di così grave. Introdursi
nell’ufficio di suor O’Brey per
cercare informazioni sulla sua famiglia! Non c’aveva neanche
mai pensato...
«Lei...
Cosa crede che sia, signora?»
‘Ti prego,
fa che sia talmente tonta da non capire che ho preso
informazioni dal suo computer. Ti prego, solo questa volta, Dio, mi
prostro ai
tuoi piedi, falla diventare più stupida di quanto
già non sia. L’orfanatrofio è
l’unico luogo che possa essere almeno simile ad una casa, non
me lo
togliere...!’
Suor
O’Brey le lanciò un’occhiata infuocata.
«A me pare
una trascrizione dettagliata delle informazioni
riservate nel database del computer dell’orfanatrofio. A lei
cosa sembra?»
Lily
deglutì.
Era davvero in guai
grossi, questa volta.
«A me
sembra un disperato tentativo di conoscere le proprie
origini, signora».
Forse, con la carta
della disperazione, sarebbe riuscita a
scamparla.
«Quindi
lei si è introdotta nel mio studio per cercare
informazioni private sulla sua famiglia e quella delle sue amiche per disperazione?»
Lily
annuì vigorosamente. Sbagliava, o quello che era balenato
negli
occhi della suora era un brillio di compassione?
«E quindi
lei non nega di essere entrata in questo studio senza
permesso, infrangendo così le regole
dell’orfanatrofio?»
Lily si morse un
labbro. Che sarebbe successo, se avesse detto la
verità? O, almeno, quella piccola parte di verità
che non era obbligatorio
nascondere?
«E devo
dedurre che le rane nel bagno maschile dell’ala Ovest
siano opera sua, Potter?»
Ancora, Lily rimase
in silenzio, guardando con muta disperazione
la suora.
«Dal suo
silenzio, Potter, deduco di aver indovinato la realtà
dei fatti».
‘Ecco, il
peggio è arrivato. Mamma, papà, Merlino e
Morgana,
salvatemi!’
«Mi segua,
signorina».
‘Addio,
mondo crudele!’
Eccomi
qui, di nuovo ad aggiornare questa
cosetta che dovrebbe essere una storia!
Dalle
scarse recensioni dello scorso
capitolo, deduco che non abbia avuto molto successo... Ma io continuo a
sperare! Di questo, invece, che vi sembra?
Ma
bando alle ciance, passiamo subito ai
ringraziamenti, sempre dovuti:
Ringrazio
infinitamente le persone che hanno
aggiunto la mia storia tra le preferite:
1
- ale146
[Contatta]
2 - ashelia_96
[Contatta]
3 - giugiu182
[Contatta]
4 - lalla22
[Contatta]
5 - leonedifuoco
[Contatta]
6 - Luna_Lovy
[Contatta]
7 - OmegaGauntRiddle
[Contatta]
8 - rose07
[Contatta]
9 - Scorpiusthebest
[Contatta]
10 - VolandoConTe94
[Contatta]
Quindi,
quelle che l’hanno aggiunta tra le seguite:
1
- Alara666
[Contatta]
2 - ArwenBlack
[Contatta]
3 - ashelia_96
[Contatta]
4 - BabyFairy
[Contatta]
5 - baby_bunny
[Contatta]
6 - celebrian
[Contatta]
7 - cesarina89
[Contatta]
8 - Chiara_96
[Contatta]
9 - Daicchan
[Contatta]
10 - emma95
[Contatta]
11 - Francy_Malfoy
[Contatta]
12 - jaily
[Contatta]
13 - kia
07 [Contatta]
14 - kiaa
[Contatta]
15 - Kicks
[Contatta]
16 - leonedifuoco
[Contatta]
17 - Lilla95
[Contatta]
18 - LuNa1312
[Contatta]
19 - OmegaGauntRiddle
[Contatta]
20 - rebby
[Contatta]
21 - Scorpioncina
[Contatta]
22 - starcat
[Contatta]
23 - _Giuli95_
[Contatta]
24
- __Lilly__
[Contatta]
Dulcis
in fundo, con somma gioia, posso finalmente ringraziare qualcuno che ha
aggiunto la mia storia anche tra le ricordate!:
1
- Lilla95
[Contatta]
Ora,
dopo i consueti ringraziamenti a chi legge soltanto (che sono tanti, a
dire il
vero...-_-), passiamo alle due recensioni:
Chiara_96:
Dopo aver recensito
il nuovo capitolo della tua storia, eccomi di nuovo qui per parlare un
po’ con
te.
Alluor...
Che si può dire? Beh, non che non lo sapessi... Ma un
po’ ci avevo sperato, che
il capitolo precedente piacesse come quello ancora precedente. Ma
questa è la
dura realtà dei fatti... E a dir la verità... uh,
che brutto ammetterlo... Ma
non pensavo proprio all’espressione di Ron mentre scrivevo
quel capitolo. Il
fatto che avessi accorciato la sua famosa frase è stato solo
un puro caso... Ma
grazie per avermelo fatto notare!
Ora,
ti lascio, al prossimo capitolo, ed ad una tua prossima recensione con
tutte le
critiche che ti vengono fuori! E, oh, approposito, grazie per aver
aggiunto la
ff tra le seguite! ^_^
Bacioni
ashelia_96:
Ciao! Come ti
sembra questo nuovo capitolo? Sono contenta della tua scorsa
recensione,
nonostante il capitolo scorso non fosse comunque dei migliori ai
trovato lo
stesso il tempo per recensirlo! E comunque no, non siamo proprio
vicine... Io
sono di Vicenza! E non ti preoccupare, non è troppo
chiedermi la mia età, ed è
14 anni... tu quanti anni hai? ^_^
Aspetto
il tuo prossimo commento!
Un
abbraccio
Infine,
non mi resta che scappare. Mi aspetta una valanga tripla di compiti per
domani... quindi meglio non aspettare!
Mi
accingo verso il mio patibolo personale...
Bacioni
a tutte quante!
_ki_
|
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Capitolo 11 *** Cap. 11 Mitchel O'Brey ***
Cap.
11
Mitchel
O’Brey
‘Ho
davvero pensato “Mamma, papà, Merlino e Morgana,
salvatemi”?’
Lily
strabuzzò gli occhi.
‘Sono
diventata scema tutto d’un colpo?’
Era
nell’aula di musica. Accanto a lei, il gruppetto di suore che
avrebbe deciso la sua sorte. Con loro, due professoresse: la Baatz
e la Nestley. Ovviamente,
stavano discutendo senza di lei. E non poteva far nulla se non
ascoltare i
borbottii incomprensibili di quel gruppo mal assortito.
‘Uffa,
perché il mio piccolo potere non comprende il possesso
delle menti umane? Gli arti vanno bene, per carità, mi
diverto moltissimo. Ma
se potessi far cambiare idea a quelle quattro suore da
strapazzo...’
Alla
fine, suor O’Brey guardò l’orologio, e
le lanciò un’occhiata
penetrante.
«Signorina
Potter, per ora può andare. La informeremo sulle
nostre scelte appena sarà possibile».
Lily
imprecò a denti stretti, quindi uscì finalmente
da
quell’aula a parer suo grande quanto inutile.
‘È
l’agitazione’ pensò ad un punto,
ritornando al suo primo
pensiero. ‘Sì, l’agitazione mi ha fatto
sparare quelle cazzate. In fondo, avevo
appena finito di parlare con Emmie di Merlino! Ovvio che mi venisse in
mente!’
‘Ma,
quando becco Martin...! Gliela farò pagare cara!’
E,
proprio mentre formulava quei pensieri, in volto
l’espressione
più irata che poteva (insomma, l’aveva fatta
andare a messa, e per cosa? Per
non venire?), andò a sbattere contro qualcosa, o meglio, qualcuno.
«Guarda
dove metti i piedi!» sbottò, irritata
già per conto suo.
«Ma
dove diavolo eri finita?!»
Lily
aggrottò le sopracciglia, alzando lo sguardo, e si
trovò
niente popò di meno che.... (rullo di tamburi!)... il volto
di Martin davanti!
‘Quando
parli del diavolo...’
«Alla
buon ora! Miserabile che non sei altro, ti rendi conto di
quanto mi hai fatto aspettare davanti a quella chiesa? E mi ci hai
fatto andare
per niente! Brutto...»
Ma
si interruppe, e per un buon motivo: Martin la stava baciando.
*
«Sono
due giorni che ci eviti! Mi vuoi dire cosa ti succede?»
«Non
mi succede niente, Emmie! Volevo stare con le mie amiche. Ti
ricordo che abbiamo appena perso un’amica cara, non posso far
finta di nulla!»
«Lo so!»
Emmie emise
un sibilo frustrato. Perché non capiva? Anche lei si sentiva
uno straccio, ma
mica per questo perdeva i contatti con le sue amiche!
Si
portò le mani al viso, cercando di riprendere il controllo.
Odiava arrabbiarsi, soprattutto con le sue amiche.
«Ti
costava tanto stare anche con noi? O salutarci? O parlare?
Dovevi per forza dedicare tutte le tue energie alle tue amiche,
che nel
momento del bisogno neanche ti guardano?»
Mary
spalancò gli occhi. Emmie sapeva che quello era un tasto
delicato. Due anni prima, Mary aveva avuto la bella idea, accompagnata
da Emmie
e Lily, di andare a denunciare a suor O’Brey un furto
commesso da una di quelle
sue amiche diciassettenni. Indignate, le suddette amiche non le avevano
più
rivolto la parola, nonostante Mary stesse attraversando un momento
terribile
(si era appena mollata con il ragazzo con cui stava da tre anni). Era
così che
Lily ed Emmie erano diventate amiche di Mary.
«È...
è diverso...» sussurrò Mary. Emmie
scosse il capo.
«Non
è diverso! Loro sono sempre così, e sempre
così resteranno.
Non puoi dimenticarti di noi solo perché improvvisamente ti
trattano meglio del
solito!»
Quindi,
irritata, sbuffò.
«E
dov’è finita Lily? Sono venti minuti buoni che
è andata dalla
O’Brey. Cosa mai può aver combinato di
così grave?»
A
quelle parole, Mary sobbalzò.
«È
dalla O’Brey?»
«Sì...
Perché?»
«L’ho
vista venir via arrabbiata dal dormitorio. Forse ha
scoperto qualcosa di Lily che non dovrebbe avere».
Emmie
ci pensò su. Sì... era plausibile. Ma venti
minuti solo per
fare una predica su cosa si può e non si può
avere dentro all’orfanatrofio?
«Che
dici, andiamo a vedere dov’è? Magari si sta
semplicemente
facendo un giro».
Mary
la squadrò. Come poteva quella ragazza cambiare umore
così
repentinamente? Bah, sarebbe stato sempre un mistero...
«Certo,
andiamo».
Non
ci misero molto a trovarla. Appena il tempo di svoltare per
il corridoio che portava all’aula di musica ed eccola
lì, in mezzo al
corridoio, accanto a Martin. Stava parlando.
«...
E mi ci hai fatto andare per niente! Brutto...» il suo
sproloquio venne interrotto. Emmie vide con tremenda lentezza il viso
del
ragazzo avvicinarsi a quello dell’amica e, mentre lei ancora
parlava, catturare
le sue labbra. Rimase immobile a guardare, incapace di far nulla se non
boccheggiare come un pesce fuor d’acqua.
Mary,
al contrario suo, non era rimasta scandalizzata
dall’evento.
«Emmie...
Ma lui non piaceva a te?» chiese, aggrottando le
sopracciglia.
A
quelle parole, Emmie si riscosse, e voltò lo sguardo,
infuriata.
«Andiamo
via!» esclamò, prima di prendere per un braccio
l’amica
e ritornare sui propri passi. Peccato che non vide, proprio in quel
momento, la
piccola Lily respingere a forza Martin e tirargli uno schiaffo in viso.
*
«Che
cazzo hai fatto?!»
Lily
era rossa in viso, ma non certo per l’imbarazzo. Era ancora
più infuriata di prima, e a stento tratteneva la voglia di
sferrare un pugno
alla mascella di quel maledettissimo ragazzo.
«A
me sembra un po’ ovvio... Sai, quando due bocche si uniscono,
si chiama baciare. Hai presente?»
Martin,
al contrario di lei, era calmissimo. Non era rosso, non
era imbarazzato, era il solito ragazzo irritante della prima volta che
le aveva
parlato.
Lily
ringhiò.
«Allora
riformulo la domanda, brutto troglodita che non sei
altro! Perché diamine mi hai baciata?»
A
quel punto, Martin ci pensò su, così da far
irritare ancor di
più la già stressata Lily.
«Ti
muovi?!»
«Calma
ragazzina, non ti agitare». La voce di Martin era
così
calma e derisoria che Lily fu certa che l’avrebbe presto
strozzato.
«Vediamo...
Ecco! Ti ho baciato perché era la tua ricompensa».
Ci
fu un attimo di silenzio. Lily stava assimilando bene ciò
che
aveva sentito. L’attimo dopo, fu il pandemonio.
«La mia ricompensa?! Tu... Tu! Brutto
decerebrato da strapazzo,
presuntuoso e arrogante stronzo della terra! Ti rendi conto di quello
che stai
dicendo? Io non accetto baci per pagamento, quindi vedi di tirar fuori
qualcosa
che mi piaccia, perché posso farti pentire di essere nato!»
Lo disse
tutto d’un fiato, il viso a temperatura lava vulcanica, le
mani strette a
pugno. Quando ebbe finito, però, Martin non aveva perso il
suo sorrisino. Cosa
che la fece arrabbiare ancora di più.
«Cos’hai da
ridere? No...»
«Signorina
Potter!»
Lily
si voltò piano, così lenta da far concorrenza ad
un bradipo
insonnolito, e rischiò seriamente di rimetterci la vita per
quello che vide:
suor O’Brey, in tutta la sua bruttezza, rossa in viso quanto
Lily,
l’espressione più irata ch le avesse mai visto in
volto.
«Sì?»
Lily cercò di farsi piccola piccola, mentre con la coda
dell’occhio vedeva Martin ridersela di gusto.
‘Promemoria:
ricordarsi di uccidere Martin in modo leeeeeento e
doloroso’.
«Le
sembra questo il modo di rivolgersi a mio nipote?»
«Signo...»
Lily si bloccò.
‘Cos’è
che ha detto...?’
Rielaborò
con la mente le parole della donna.
“Le
sembra questo il modo di rivolgersi a mio nipote?”
‘A
mi... a su... Nipote?’
Lily
strabuzzò gli occhi, quindi volto il viso verso Martin, che
se la rideva bellamente.
«Suo...
Suo nipote, signora?» rimuginò un attimo, mentre
la suora
annuiva. «Ma le suore non possono avere figli!»
esclamò quindi.
A
quelle parole, Martin scoppiò a ridere ancor più
sonoramente,
mentre la donna arrossiva.
«Non
è il figlio di mio figlio, signorina Potter! È
figlio di mio
fratello!»
Lily
spalancò la bocca a formare una “o”
quasi perfetta.
‘Non
ci credo’.
«E
allora, signorina Potter, mi vuol fare la cortesia di dirmi
perché mai stava urlando contro Mitchel?»
Lily,
ancora, rimase interdetta. Martin si chiamava Mitchel? Le
aveva mentito?
‘Brutto...’
«Mi
scusi signora, una piccola incomprensione».
Quindi,
detto questo, si voltò e marciò a passo veloce
verso la
mensa.
‘Mitchel
O’Brey, questa te la farò pagare cara!’
Okeeeey....
Ehm...
*Schiva
un pomodoro volato dai lettori,
scompare un attimo e ricompare con un sorrisetto semplicemente da
schiaffi*
Come
vi va?
Allora...
Lo
so! Sono semplicemente in un ritardo mostruoso ma... So
come farmi
perdonare! Se, ovviamente, avrete ancora voglia di
leggere questa povera
ff dopo due settimane di lunga attesa, e soprattutto se
vorrete (non si
sa mai, c’è chi preferisce andare avanti a piccoli
morsi) il prossimo capitolo
sarà doppio, ergo posterò due capitoli in uno.
Tutto per farmi perdonare ^_^
Sia per il tremendo ritardo, sia per il capitolo mostruoso... -_-
Ma
ora bando alle ciance, voglio
ringraziarvi!
Chi
ha aggiunto la ff tra le preferite:
1
- ale146
[Contatta]
2 - ashelia_96
[Contatta]
3 - lalla22
[Contatta]
4 - leonedifuoco
[Contatta]
5 - Luna_Lovy
[Contatta]
6 - OmegaGauntRiddle
[Contatta]
7 - rose07
[Contatta]
8 - Scorpiusthebest
[Contatta]
9 - VolandoConTe94
[Contatta]
Chi
l’ha aggiunta tra le seguite:
1
- Alara666
[Contatta]
2 - ArwenBlack
[Contatta]
3 - ashelia_96
[Contatta]
4 - BabyFairy
[Contatta]
5 - baby_bunny
[Contatta]
6 - bellandrew82
[Contatta]
7 - celebrian
[Contatta]
8 - cesarina89
[Contatta]
9 - Chiara_96
[Contatta]
10 - emma95
[Contatta]
11 - Francy_Malfoy
[Contatta]
12 - jaily
[Contatta]
13 - kia
07 [Contatta]
14 - kiaa
[Contatta]
15 - Kicks
[Contatta]
16 - leonedifuoco
[Contatta]
17 - Lilla95
[Contatta]
18 - LuNa1312
[Contatta]
19 - OmegaGauntRiddle
[Contatta]
20 - rebby
[Contatta]
21 - Scorpioncina
[Contatta]
22 - starcat
[Contatta]
23 - sunflower_
[Contatta]
24 - _Giuli95_
[Contatta]
25 - __Lilly__
[Contatta]
Le
due persone che l’hanno aggiunta tra le
seguite:
1
- Lilla95
[Contatta]
2 - lumamo64
[Contatta]
E,
infine, dopo i consueti ringraziamenti a
chi legge tranquillo e silenzioso nel suo piccolo computer senza
lasciare
traccia che non sia numerica, arriviamo al momento cool: le recensioni:
ashelia_96:
Ed eccoti qua, di
nuovo la prima a recensire il capitolo. Dimmi la verità, lo
fai apposta vero?
xD..! No scherzo, comunque... Allora, per la provenienza di Lily... Non
credo
che O’Brey si preoccupasse di per sé del fatto che
Lily volesse conoscere la
sua provenienza... più che altro deve essere stato il gesto
(dico dev e
perché in realtà bene non lo so neanche io, sono
per lo più andata ad
istinto... ^_^). E per le e-mail... la mia è chiara_acj96.T@hotmail.it
... Se
hai Msn aggiungimi pure tra gli amici ^_^ Così parliamo un
po’ anche lì, al posto
di incontrarci sempre su EFP!
Ora
scappo, gli esami si avvicinano e sono piena di cose da fare!
Bacioni
Chiara_96:
Uh.... Ti dico, sto
arrossendo di nuovo nonostante avessi già letto la tua
recensione il giorno in
cui l’hai scritta... xD! “Buona e
simpatica”.... Hehehe... *_ki_ si gratta la
testa impacciata e rischia di volare fuori dalla finestra
perché non ha visto
dove metteva i piedi mentre andava in giro per la stanza gongolante...*
*Dopo
essere riuscita a salvarsi con una piroetta sgraziata di fortuna, _ki_
riemerge
con un sorrisone da orecchio a orecchio e si siede per precauzione, non
si sa
mai che possa ricadere...*
Torniamo
alla storia, che è meglio.
Riguardo
al mio commento sulle critiche... Credo di non averne trovata una
neanche io,
però a me piace scrivere così ^_^
Così, se magari qualcuno ha paura di essere
preso per pignolo se trova delle cose da ridire, con la mia
affermazione ha la
spinta per dire tutto quello che vuole ^_^ Non era certo per dirti che
ne avevi
fatte! Era solo così... =)
Ma
anche io incomincio lievemente a divagare...
Eeeh... siamo proprio fatte
così!
Per
il capitolo, ahi ahi ahi... credo di averti un po’ deluso!
Con un capitolo che
ti è piaciuto tanto come lo scorso, credo che questo ti
farà cascare la pa.... Ehm...
Le balle per terra per quanto è orrendo. Nonostante si abbia
una piccola
scoperta traumatizzante, non credo sia uscito proprio benissimo... Ma
dimmi tu!
Per
le tue domande, poche risposte.
Vedremo
che succede al prossimo capitolo, se avrai ancora voglia di leggere. E
ovviamente la domanda sul se vuoi il doppio capitolo la volta prossima
è rivolta
anche a te!
Bacionini
xD
rose07:
Ehilà! Non ti
preoccupare per il ritardo, come vedi io ho ripagato in pieno!!
-_-‘....
Beh,
tralasciando il resto, come ti pare il capitolo? Degno di nota?
Fammi
sapere, ora scappo che ho esaurito il tempo! ^_^
Ora
non mi resta che concludere, pubblicare questo piccolo piccolo capitolo
e
aspettare le vostre recensioni! E si è anche fatto tardi...
Meglio che vada a
dormire!
Bacioni
a tutti quanti, vi aspetto con tante belle recensioni e la risposta
alla mia
piccola domanda: volete che nel prossimo capitolo ci siano due capitoli
insieme?
Adios!!!
=)
_ki_
|
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Capitolo 12 *** Cap. 12 Sostanze illegali ***
Cap.
12
Sostanze
illegali
«Emmie!
Finalmente ti ho trovata. È tutto il pomeriggio che ti...
Cosa c’è?»
Lily si
bloccò nel vedere che l’amica, comodamente seduta
accanto
a Mary, non aveva alzato lo sguardo alla sua entrata e, invece, aveva
continuato a mangiare come se niente fosse.
Lily
lanciò uno sguardo a Mary, che inarcò un
sopracciglio e
guardò Emmie, in attesa di qualsiasi movimento che non fosse
il braccio che si
spostava per portarle il cibo alle labbra.
Lily si sedette di
fronte all’amica.
«Emmie...
Ti senti bene? È successo qualcosa?»
A quel punto, Emmie
alzò lo sguardo e Lily vi lesse una profonda
rabbia. Sobbalzò, spaventata.
L’attimo
seguente, comunque, gli occhi color nocciola dell’amica
erano di nuovo puntati sul suo piatto.
«Mary...
cos’è successo?» si risolse allora Lily,
bisbigliando
all’indirizzo dell’amica. Questa si stinse nelle
spalle.
«Credo che
sia un po’ arrabbiata perché hai baciato
Martin».
Lily
sentì con estrema precisione il mondo fermarsi attorno a
lei. Era sicura di non aver capito bene.
«Co...
Cos’è che avrei fatto io?» chiese,
sconvolta.
Mary non ebbe il
tempo di rispondere. Lily era una ragazza
intelligente, e qualche secondo dopo aveva già capito tutto.
Sospirò, contenta
che fosse solo per quello stupido malinteso. Peccato che in quel
momento Emmie
aveva alzato lo sguardo, e vedere quel sorrisino rilassato sul volto
dell’amica
la fece adirare ancora di più.
Si alzò,
senza una parola, fece mulinare con un ampio gesto del
viso i capelli ramati e marciò verso l’uscita.
Lily, sconvolta, non ebbe il
tempo materiale per far altro che non fosse spalancare la bocca;
l’istante
dopo, Emmie era già scomparsa.
*
Un singhiozzo ruppe
il silenzio surreale della notte. La ragazza
era pressoché invisibile a tutti, a meno che uno non avesse
avuto la bella idea
di affacciarsi alla botola del solaio. Ma Emmie non lo credeva
possibile. Era
lì, con un vento pressoché inesistente che le
solleticava il viso e le lacrime
che le rigavano capiose il viso, a guardare le nuvole grigie che
impedivano la
visuale delle stelle. Era autunno, ormai, e nonostante quasi non ci
fosse
vento, si stringeva al petto le gambe in un misero tentativo di
ripararsi dal
freddo della notte.
Era tardi, Emmie lo
sapeva. Doveva essere da poco passata l’una
di notte, ma non era riuscita a capire bene quante volte erano suonate
le
campane della chiesa. Era troppo presa dai suoi pensieri.
E proprio
perché era ancora immersa nei suoi pensieri non si
accorse del fruscio alle sue spalle. Oltremodo imbarazzante, non si
accorse
nemmeno quando qualcuno le sfiorò i capelli. No, si accorse
di non essere sola
su quel tetto solo quando una voce bassa e soave le parlò a
pochi centimetri di
distanza dall’orecchio.
«Brutti
pensieri, Emmie?»
La ragazza
rischiò di cadere dal tetto per lo spavento. Fortuna,
o sfortuna, che una mano robusta ma al contempo delicata la trattenne
per un
braccio. A quel contatto, Emmie sentì una forte scarica
pervaderle il corpo a
partire dal punto in cui le dita fredde della persona ignota le avevano
sfiorato la pelle. Sobbalzò ancora.
«Non devi
aver paura di me. Non ho alcuna intenzione di farti del
male».
‘Già’
pensò Emmie, mentre una strana rabbia che non era sicura
fosse sua le invadeva le vene. ‘Lui no che non mi farebbe del
male. Non come
Lily. Ha perfino sorriso quando ha capito
perché ero arrabbiata. Non
gliene frega niente di me!’
Con questi pensieri,
si voltò verso lo sconosciuto. Non lo vedeva
bene. La luna era per tre quarti coperta da nuvole grigie e minacciose,
e
questo le impediva una visuale completa del volto della persona.
Però, due cose
le sapeva: era un uomo, neanche tanto vecchio a giudicare dalla voce, e
aveva
una presa davvero ferrea.
«Che ne
dici, Emmie, vuoi parlare un po’ con me?»
Emmie lo
guardò un attimo, lievemente sospettosa. Se avesse avuto
una famiglia, forse si sarebbe ricordata di sua madre che
l’ammoniva di non dar
retta agli sconosciuti. Ma lei la famiglia non ce l’aveva, ed
era troppo triste
per pensare ad un probabile pericolo.
‘In fondo,
cosa vuoi che mi faccia? Non potrà andarlo a
raccontare a nessuno, e anche se non ho la più pallida idea
di chi sia
sicuramente non conosce Lily. Lei non conosce persone che non
appartengono
all’orfanatrofio, commercianti del mercato esclusi. E lui non
è del mercato.
Non riconosco la sua voce. Non mi farà nulla di
male’.
Annuì
incerta, mentre uno spiraglio di luce rivelava il volto
dell’uomo seduto accanto a lei. Ma Emmie era troppo presa dal
dolore che il suo
racconto le procurava per accorgersi del baluginio scarlatto degli
occhi del
suo interlocutore.
*
‘Ma
dov’è Emmie...?’ si chiese Lily, distesa
sul suo letto, lo
sguardo fisso sul soffitto. Dopo quella sua uscita teatrale
l’aveva
completamente persa di vista. Neanche Mary l’aveva
incrociata, e anche lei come
Lily si stava incominciando a preoccupare. Era tardi, era
l’una e mezza, e il
letto di Emmie era ancora intatto. Doveva essere per forza da qualche
parte
nell’orfanatrofio, e sicuramente era sola.
Lily si costrinse ad
alzarsi e togliersi le calde coltri di
dosso. Se Emmie era sola, era il momento adatto per parlarle. Quello di
quella
sera era stato solo un semplice malinteso, e Lily non si sarebbe mai
perdonata
di perdere un’amica solo per uno stupido bacio forzato.
Infilandosi le
leggere ciabatte azzurre, Lily si issò in piedi e
si avviò verso la porta del dormitorio.
S’infilò rapida nel corridoio e
controllò che non vi fossero suore in appostamento.
‘Benissimo,
via libera’.
Pensato
ciò, si chiuse lentamente la porta del dormitorio alle
spalle, attenta che non cigolasse, e s’incamminò
verso le cucine. Non aveva la
più pallida idea di dove poteva essersi andata a cacciare
Emmie, ma avrebbe
setacciato anche tutto l’orfanatrofio pur di trovarla.
Passò
così le prime ore della notte. Due volte scampò
per un pelo
al fiuto micidiale di suor O’Brey e altrettante volte si
salvò in extremis dal
farsi scoprire per colpa della sua scarsa visuale (fece cadere ben tre
volte
alcuni dei numerosi oggetti disseminati per i corridoio
dell’orfanatrofio, e
due su tre caddero producendo rumori assordanti in quel silenzio carico
di
tensione).
Alla fine, aveva
setacciato tutto l’orfanatrofio, con scarsi e
nulli risultati.
‘Che sia
tornata al dormitorio e io non me ne sono accorta?’ si
risolse a domandarsi, sempre più tesa e sonnolenta.
Alla fine decise di
ritornare indietro. Sicuramente per quella
notte non sarebbe riuscita a far di più.
Fu mentre camminava
per ritornare al suo dormitorio che s’imbatté
in suor O’Brey.
Fu un contatto
veloce, indolore, che la riscosse dai suoi
pensieri con più potenza di un getto di acqua fredda.
Semplicemente, Lily,
assonnata com’era alle tre del mattino, andò a
sbattere dritto contro il corpo
esile e rattrappito della suora. Caddero entrambe, entrambe lanciando
un urlo
spaventato, la suora maledicendo il Diavolo e Lily imprecando a gran
voce.
All’inizio,
neanche si accorse di chi aveva davanti. Con il buio
che era improvvisamente calato sulla luna semipiena in cielo, vedeva
sì e no i
contorni della suora.
Per questo rimase in
silenzio, massaggiandosi vistosamente il
fondoschiena e tenendo accuratamente le labbra sigillate, in cerca del
minimo
particolare per individuare la persona che aveva davanti. Se era una
suora, era
anche un buon modo per non farsi scoprire.
Peccato che le suore
non sono così stupide come alcuni pensano, e
se una si ritrova improvvisamente scaraventata al suolo e sente una
ragazzina
imprecare con tutte le sue energie, certo non pensa di essersi
imbattuta in un
muro. Se la suddetta suora, poi, conosce la voce di quella ragazzina
come le
sue tasche, date le numerosissime volte con cui vi ha avuto a che fare,
non ha
certo esitazione a pronunciare il suo nome ad alta voce, il tono severo
riacquistato dopo la brutta caduto.
«Lilian
Potter!»
A quel punto Lily
capì con chi aveva a che fare.
‘Ma
porca…’ fu il suo pensiero, mentre suor
O’Brey le puntava
contro la luce di una torcia. Lily si trattenne
dall’imprecare ancora per
l’improvviso cambio di luce solo perché era
conscia di essere davanti ad una
suora e ad un passo così dall’essere cacciata
fuori a calci nel deretano.
«Ehm…
una buona serata, vero signora?»
La suora
inarcò un sopracciglio, e a Lily parve di capire il
perché: quando era in situazioni imbarazzanti, Lily,
chissà per quale strano e
assurdo motivo, si trovava sempre a riempire il silenzio con
constatazioni
stupide sul tempo.
«Certo,
ehm… La serata giusta per farsi una bella
passeggiata!»
A quel punto suor
O’Brey parve riscuotersi. I suoi occhi celesti
riacquistarono il solito cipiglio severo, con questa volta una nota in
più di
quello che assomigliava a panico. Assunse anche un colore di viso
più
vermiglio.
«Signorina
Potter! Cosa pensa di fare in giro per i corridoi a
quest’ora della notte?»
Lily
deglutì lentamente, soppesando la risposta. Cosa avrebbe
dovuto dire? “Mi scusi signora, stavo cercando Emmie, sa
è da questa sera che
non la vedo più e non era nel suo letto” era da
stupidi.
«Io…
Ehm…»
Stranamente, non
ebbe bisogno di dire altro, perché la suora la
interruppe velocemente.
«Fili
subito nel suo dormitorio! Non la voglio più vedere per i
corridoi di notte! Ora, se ne vada!»
Lily non se lo fece
ripetere due volte. Con un aggraziato scatto,
si voltò e marciò a passo deciso verso il
dormitorio.
‘Prima che
cambi idea!’ pensò, mentre lanciava un veloce
occhiata
alla suora alle sue spalle.
‘Ma che le
è preso? Ha visto un fantasma? Non si comporta mai
così!’
Lily aveva sempre
visto suor O’Brey punire severamente tutti i
ragazzi che non rispettavano alla lettera le regole
dell’orfanatrofio. Quando
ne aveva occasione, suor O’Brey assegnava una punizione.
‘E di
certo il coprifuoco è un’importante
regola… Cosa si è
fumata prima di fare la ronda? Qualche sostanza illegale di cui non
abbiamo mai
saputo facesse uso?’
Comunque, non volle
perder troppo tempo con il misterioso
comportamento della suora. Finché le aveva evitato una
punizione, a lei andava
bene qualsiasi spiegazione, e se era vero che suor O’Brey
aveva incominciato a
far uso di sostanze illegali, Lily era sicura che avrebbe ringraziato
in ginocchio
il suo spacciatore.
Arrivò al
dormitorio quasi di corsa, e velocemente aprì la porta
e vi si infilò dentro. Si avvicinò quatta quatta
al suo letto, si tolse le
pantofole e s’infilò sotto le pesanti coperte.
Prima di chiudere
definitivamente gli occhi, lanciò un ultimo
sguardo al letto accanto al suo.
Con un ringhio
d’ira repressa, serrò forte le palpebre.
Un ciuffo di ribelli
capelli rossicci spuntava dalle coltri del
letto.
Emmi era tornata a
dormire.
Eccomi
qua, dopo pochi giorni d’attesa (per
fortuna, se no davvero mi ritrovavo senza qualche arto ^_^).
Allora,
non ricevendo notizia da nessuno, ho
deciso che per questa volta continuo con il mio aggiornamento
mono-capitolo.
Poi, se a qualcuno verrà voglia di leggere due capitoli di
seguito, può sempre
dirmelo ^_^
Allora...
il capitolo: che dire? Chi sarà mai
la misteriosa persona che ha parlato con Emmie? E
cos’è quel guizzo vermiglio
che la nostra povera Weasley disperata si è lasciata
scappare?
E
suor O’Brey. Datemi un vostro parere:
secondo voi si è davvero fatta una canna? O ha sniffato
cocaina? Siete dello
stesso parere di Lily, o pensate che sotto il comportamento
improvvisamente più
accondiscendente della suora si celi qualcosa di losco? Sta a voi
deciderlo, e
a me scriverlo! ^_^
Ma
non divulghiamo troppo. Voglio i
ringraziamenti!
Le
persone che hanno aggiunto la mia ff tra
le preferite, ovviero:
1
- ale146
[Contatta]
2 - ashelia_96
[Contatta]
3 - lalla22
[Contatta]
4 - leonedifuoco
[Contatta]
5 - Luna_Lovy
[Contatta]
6 - OmegaGauntRiddle
[Contatta]
7 - rose07
[Contatta]
8 - Scorpiusthebest
[Contatta]
9 - VolandoConTe94
[Contatta]
Chi
l’ha aggiunta tra le seguite, cioè:
1
- Alara666
[Contatta]
2 - ArwenBlack
[Contatta]
3 - ashelia_96
[Contatta]
4 - BabyFairy
[Contatta]
5 - baby_bunny
[Contatta]
6 - bellandrew82
[Contatta]
7 - BlackFra92
[Contatta]
8 - celebrian
[Contatta]
9 - cesarina89
[Contatta]
10 - Chiara_96
[Contatta]
11 - emma95
[Contatta]
12 - Francy_Malfoy
[Contatta]
13 - jaily
[Contatta]
14 - kia
07 [Contatta]
15 - kiaa
[Contatta]
16 - Kicks
[Contatta]
17 - leonedifuoco
[Contatta]
18 - Lilla95
[Contatta]
19 - LuNa1312
[Contatta]
20 - OmegaGauntRiddle
[Contatta]
21 - rebby
[Contatta]
22 - Scorpioncina
[Contatta]
23 - starcat
[Contatta]
24 - sunflower_
[Contatta]
25 - _Giuli95_
[Contatta]
26 - __Lilly__
[Contatta]
E,
dopo, anche chi l’ha aggiunta tra le
ricordate!:
1
- JosephineWhite
[Contatta]
2 - Lilla95
[Contatta]
3 - lumamo64
[Contatta]
Ora,
dopo (ovviamente!) i dovuto ringraziamenti alle persone che zitte zitte
quatte
quatte leggono e non commentano i miei capitoli, eccoci ai
ringraziamenti per
le recensioni!:
ashelia_96:
Holaaaaaaa! Come ti
butta? Finalmente sono entrata su MSN e ho aggiunto il tuo contatto,
prima ero
proprio impossibilitata a farlo! ^_^ E sì, sei di nuovo la
prima! Dovrei farti
una specie di premio, un qualcosa per dire che TU sei sempre la prima
che
recensisce i miei capitoli! xD
La
prima agli esami orali? Uuuuuh! A noi non hanno ancora deciso
l’ordine, dicono
che lo decidono l’ultimo giorno degli esami scritti... Fanno
ad estrazione. E
se io sarò una delle prime, martorierò
personalmente (seguita da qualche mio
impavido compagno) chiunque sarà quello str**** che ha osato
estrarre la mia
lettera per prima! *sguardo infuocato degno di Clark Kent*.
Ma
torniamo alla storia, va, che mi sembra la cosa migliore ^_^
Davvero
sei mago Merlino? Waaaaaa mi fai un autografoooo? xD
Scherzo,
ovviamente, anche perché è certamente sfortuna
quella di Lily, e quindi tu non
sei mago Merlino (*la _ki_ fan di Merlino abbassa le braccia e lo
sguardo, tira
su con il naso e va
a consolarsi da
Lily, che l’aspetta con le braccia aperte e un ghigno sadico,
pronta a
torturarla a morte per ciò che le sta facendo fare sulla
storia*)
Che
te ne pare di questo capitolo? Meglio del precedente? Spero di
sì! E... rullo
di tamburi... solo pochi giorni tra un aggiornamento e
l’altro! E considerando
la mole di fatiche che sono costretta a compiere... un passo avanti! ^_^
Dammi
il tuo parere, e VEDI DI ESSERE LA PRIMA!!! xD
Bacioni
P.S.:
è uno scherzo l’ultima frase. Si è
capito?^_^
rose07:
Ehi! Ehhh... le
ingiustizie non avranno fine molto presto per la nostra piccola
protagonista!
Anche se in questo capitolo ha avuto il suo tipico colpo di fortuna,
aspetta a
vedere i prossimi... (*me ghigna sadica e tortura con uno spillo la
bambolina
Voo-doo {non so come si scrive} di Lily*). E per
l’infatuazione di Emmie....
avrà modo di passare, con il tempo e la distanza a favore...
Ma non aggiungo
altro, sto dicendo troppo! ^_^
Meglio
lasciarti ora, prima di dire qualcosa di troppo avanti! Voglio il tuo
parere,
ovviamente, quindi ti aspetto!
Smack
Chiara_96:
Ohilà! Eccomi qua, a
distanza di un giorno, a parlare ancora un po’ con te.
Già che ci sono, fondo
un po’ la tua recensione dello scorso capitolo con quella
dell’altra storia,
faccio un misto e te lo presento davanti con un grande
“grazie” decorato con la
panna montata. ^_^
Per
il capitolo... io lo reputavo un po’
bruttino, ma se tu dici che è bello... E bello
sarà! xD
E
mi credi se ti dico che ogni volta che leggo
una tua recensione non posso fare a meno di arrossire? Hai la
capacità di
distribuire complimenti come i cioccolatini, e di scriverli belli come
il
sole... ^_^ E per
il resto, tranquilla
che anche se io ho studiato la Seconda Guerra Mondiale se adesso mi
chiedessi cos’è
successo, quando è iniziata o quando è finita ti
farei scena muta con la bocca
spalancata e gli occhi a pesce! E manca solo una settimana...
Bah,
ultimamente riesco a trovare tutte persone
della mia età qui sul sito, mentre l’anno scorso,
quando ho incominciato, c’erano
solo persone più grandi! Chissà
perché... O_o
Per
la piccola shot.. Che succede? Periodo nero
post-esami, o problemini sentimentali? ^_^ No,
perché io ho un miscuglio di tutto quanto,
e si può capire dalla cosa che ho scritto... Ma comunque
questa storia era per
un concorso ben preciso, e non riuscivo ad immaginarmi, mentre
scrivevo, una
Luna serena e tranquilla, anche perché se no dove ci mettevo
la Nicchia che c’era
da scrivere nel racconto? =) Ovviamente sono contentissima che ti
piaccia, anche
se è triste, e sono d’accordo con te sul fatto che
prima o poi l’avidità degli
uomini arriverà a reclamare la nostra povera Luna... Ma io
spero di essere già
morta e sepolta quando ciò accadrà ^_^
Bon,
con questa fine drastica mi tocca proprio
lasciarti, anche perché ho giusto un miliardo di cose da
fare, quindi...
Bacioni!,
e al prossimo commento ^_^
E
ora, giunti alla fine, che cosa mi tocca
fare?
Beh,
prima di tutto un piccolo appello: c’è
qualcuno che sa, ma che SA con precisione, come diavolo
faccio a mettere le immagini sulla presentazione del mio profilo? No,
perché io
le metto in Nvu e poi faccio copia-incolla come con il testo, ma
evidentemente
c deve essere qualcosa che non va, perché non funziona! Al
posto dell’immagine
appare tutto bianco... qualche consiglio?
Aspetterò,
e intanto non mi resta che
salutare.
Un
bacio a tutti quanti, al prossimo
capitolo!
P.S.:
in molte storie, alla fine del
capitolo, mettono un piccolo Spoiler. A me non è mai
piaciuto metterlo, perché
rischia di rovinare la magia della sorpresa (e poi, devo ammetterlo,
non saprei
che parte della storia infilarci dentro.. ^_^). Ma mi sono scoperta a
leggere
una storia che conteneva questi spoiler a fine capitolo, e ogni volta
che
terminava il capitolo e leggevo queste frasi non vedevo l’ora
di leggere il
capitolo successivo! Quindi la mia domanda è: Spoiler a fine
capitolo o no? A
voi scegliere.
_ki_
|
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Capitolo 13 *** Cap. 13 Maledizione! ***
Cap.
13
Maledizione!
Nei giorni che
seguirono la solida amicizia tra Lily Potter ed
Emmie Weasley parve vacillare come in bilico su uno spago molto
sottile.
Lily aveva provato
svariate volte il giorno dopo il suo curioso scontro
con suor O’Brey a parlare con Emmie, ma aveva sempre trovato
una solida
resistenza. Tutte le volte che Lily accennava ad avvicinarsi
all’amica, questa
faceva il possibile per allontanarsi in fretta da lei. Era snervante.
Fu per questo che,
tre giorni dopo la nottataccia di Lily,
quest’ultima decise che l’unica cosa che in quei
casi serviva era il tempo.
Dopo l’ennesima volta che vide la chioma ramata
dell’amica scomparire tra la
folla di ragazzi, allontanandosi velocemente da lei, era ormai piena
come un
uovo di quell’assurda situazione.
‘Non mi
vuole parlare? Bene! Sono cazzi suoi! Che dopo non venga
a piangere da me quando capisce di essere una completa
deficiente.’
Il resto della
giornata lo passò in compagnia di Mary, che
oscillava tra lei ed Emmie come l’ago di una bussola,
indecisa su chi dare
ragione.
Lily aveva infatti
spiegato la situazione dal suo punto di vista
all’amica diciassettenne, che aveva annuito e aveva
concordato con lei su
quanto fosse stupido, immaturo e terribilmente scemo il nipote di suor
O’Brey.
Lily non le aveva consigliato di parlare ad Emmie, ma Mary
l’aveva fatto
comunque.
La giovane Potter le
aveva viste mentre discutevano in giardino.
Emmie aveva mantenuto stolidamente la sua posizione.
«Che me le
venga a raccontare di persona queste cazzate!»
l’aveva
sentita sbottare, prima di allontanarsi a grandi falcate. Quando aveva
incrociato il suo sguardo, era pieno di rancore.
«Mi
spieghi come faccio se neanche mi lasci avvicinare?» le aveva
urlato contro Lily, al limite della sopportazione. Per tutta risposta,
Emmie si
era dileguata tra la folla.
Passò
così l’ultima settimana di Ottobre, portando con
sé un
freddo pungente e un insistente acquazzone che perseverò
fino all’ultimo giorno
del mese.
Il giorno di
Halloween, però, sembrò acquietarsi,
così da far
tirare un sospiro di sollievo alla città di Londra.
Per
quell’occasione, l’orfanatrofio dava a disposizione
un budget
ad ogni studente per comprarsi un travestimento per lo più
decente da sfoggiare
durante la serata, in cui si sarebbe svolta la festa.
Per questo, quella
mattina grigia e umidiccia, Lily si alzò con
un mezzo sorriso stampato in volto.
All’inizio,
voltò immediatamente lo sguardo verso il letto
accanto al suo, per poi ricordarsi, trovandolo vuoto, che Emmie non era
più
disponibile ad accompagnarla in città.
Il suo umore
crollò come la temperatura di una tazza di caffè
bollente
in Antartico.
Scesa a colazione
ebbe la seconda notizia scoraggiante della
giornata: Mary aveva già promesso ad Emmie di accompagnarla
a prendere il
costume per la serata, quindi non avrebbe potuto accompagnare lei.
Con
l’umore ormai calato a picco, Lily si diresse quindi di mala
voglia alle tre del pomeriggio verso l’autobus che
l’avrebbe accompagnata in
centro per gli acquisti.
Scese rabbrividendo
dalla vettura, premurandosi di non scegliere
la stessa strada di Emmie e Mary, quindi si guardò
accuratamente intorno.
Davanti a
sé aveva il Kristine & Lolly, un negozio di vestiti
eleganti, poco distante dal grande Big Ben, che durante la sua prima
visita a
Londra l’aveva fatta quasi svenire per la sua magnificenza. Accanto al Kristine
& Lolly c’era una
paninoteca, e più in là ancora un ristorante di
lusso.
‘Come si
fa a mettere una paninoteca accanto ad un ristorante
così? I clienti si volatilizzano come zanzare accanto
all’Autan!’ pensò in quel
momento Lily, libera da qualsiasi altro pensiero.
Incominciò
a camminare attraverso la folla, le mani nelle tasche
della divisa (che le suore si rifiutavano di far togliere loro durante
le gite
fuori dall’orfanatrofio) e lo sguardo abbastanza basso da
impedirle qualche incrocio
di sguardi non voluto ma nello stesso tempo permetterle di scorgere un
buon
negozio dove acquistare il costume per la festa.
Londra era
sovraffollata, quel giorno.
‘Beh, e
cosa ti aspettavi? Oggi i ritardatari si affrettano a
compare i costumi, i vecchietti riforniscono la casa di dolciumi e i
marmocchi
con una famiglia trascinano i genitori a destra e a manca in cerca di
cianfrusaglie da compare’.
Quel pensiero la
fece intristire. Lontano dall’influsso benefico
che Emmie aveva su di lei, i pensieri tristi sulla sua famiglia e le
sue
origini tornarono pressanti ad assediarle la mente.
‘Vorrei
essere una di quei marmocchi...’ pensò
distrattamente,
mentre superava senza accorgersene un negozio di costumi per Halloween.
Calciò un
malcapitato sassolino che stava stazionando sulla sua
strada, quindi sentì un distinto «Ahio!»
e poi un «Ehi! Non mi chiedi neanche
scusa?»
Non si accorse che
stavano parlando a lei finché qualcuno non le
afferrò il braccio e la fece voltare a forza.
«Non mi
chiedi scusa?» ripeté il ragazzo, guardandola con
un
cipiglio severo. Lily aggrottò le sopracciglia.
«Chiederti
scusa per cosa, di grazia?»
Il ragazzo
spalancò gli occhi color cioccolato. Lily lo
fissò
stupita di rimando, sentendo uno strano e alquanto buffo peso sullo
stomaco che
si dissolveva.
Prima che il ragazzo
potesse dire alcunché, Lily parlò di nuovo.
«Ci siamo
già visto, per caso?»
Il ragazzo chiuse di
scatto la bocca che aveva aperto per
parlare. Ci pensò.
«Uhm...
Non saprei, non credo».
«Oh,
strano» Lily si accorse che le stava ancora stringendo il
braccio. «Hai un viso famigliare. Mi puoi mollare, per
favore?»
Il ragazzo
sembrò accorgersi solo allora che la stava ancora
tenendo ferma. La mollò come se si fosse scottato.
«Comunque
mi hai tirato un sasso sulla gamba» Lily aggrottò
le
sopracciglia, piegando la testa di lato. «Per questo devi
chiedermi scusa».
«Scusa».
Dopo che glielo
disse, il ragazzo sembrò immobilizzarsi, come se
non si fosse aspettato delle scuse istantanee.
«Oh,
beh... Mi chiamo James... James Dursley. Tu come ti chiami?»
Le porse la mano.
Lily esitò. Era strano, come quel ragazzo
avesse dubitato a rivelarle il cognome, come fosse in preda ad una
strana
amnesia e lo avesse momentaneamente dimenticato. Poi gli strinse la
mano.
«Lily
Potter. È un piacere. Ora, però, credo di dover
andare»
voltò lo sguardo verso il negozio di costumi che aveva
precedentemente
superato.
«Devo
comprare un costume per Halloween, prima di tornare
all’orfanatrofio. Mi ha fatto piacere
“scontrarmi” con te, magari potrà
succedere ancora. Ci vediamo».
Detto questo, si
voltò. Per tutto il tempo, James Dursley era
rimasto con la bocca semidischiusa, fissandola come fosse un fantasma.
Lily
constatò che quel ragazzo doveva avere qualcosa che non
andava.
Se ne
fregò altamente delle buone maniere, desiderosa di
ritornare a “casa” il prima possibile, quindi non
aspettò una risposta del
ragazzo. Era già a parecchi passi di distanza da lui, quando
lo sentì gridare.
«Sei Lily
Potter? Lilian Luna Potter?»
Lily
spalancò gli occhi, voltandosi di scatto.
«Come...?»
venne spinta da un passante, che ebbe anche il
coraggio di protestare, quindi le passò davanti un omone
alto come minimo due
metri e largo il doppio. Con impazienza lo aggirò e
cercò tra la folla.
«James!
James Dursley!» esclamò, spingendo in malo modo
una
coppietta intenta a sbaciucchiarsi. Il ragazzo protestò, ma
Lily non vi badò.
Doveva trovare quel ragazzo.
«Dursley!»
urlò ancora, spostando altri due passanti, che
protestarono con ferocia. Lily rispose loro con delle imprecazioni,
quindi si
allontanò. Riprese ad urlare.
Dopo svariati
secondi, Lily aveva la gola secca e il fiatone. Le
faceva male il petto. Di James Dursley neanche l’ombra.
«Maledizione!»
esclamò, colpendo un altro sassolino. Attese un
attimo, speranzosa, seguendo il percorso del sasso, come credendo che
avrebbe
di nuovo colpito il ragazzo. Ma il sassolino rotolò,
finì in un tombino e sparì
inghiottito dal buio del suolo. Lily imprecò.
«Maledizione,
maledizione, maledizione!» esclamò ancora,
sull’orlo di una crisi di pianto. Si portò le mani
al viso, notando che alcuni
passanti la guardavano male. Cercò di calmare il respiro e
di tranquillizzare
il cuore.
Alla fine, passarono
due minuti, ed era di nuovo come prima.
Varcò la
soglia del negozio di costumi con le mani di nuovo nelle
tasche e lo sguardo basso.
Chiunque
l’avesse vista, avrebbe pensando che Lily Potter fosse
ancora in pensiero per la migliore amica. Nessuno avrebbe detto che era
in
preda ad un forte buco nero che le risucchiava la poca
felicità che era
riuscita a guadagnare in quella giornata.
(Dopo
lo sclero di inizio capitolo, _ki_
rispunta fuori dalla pagina con il suo solito sorrisone e abbraccia
tutti con
il suo sguardo deficiente).
Allora,
giovani, come va?
Eccomi
qui con il capitolo 13 (che dovrebbe
anche portare sfortuna, tra l’altro, e che, in effetti, un
po’ di sfortuna la
porta, ma solo alla nostra piccola Lily... ^_^). Secondo voi, con gli
esami
imminenti, un macello di compiti da fare e la storia ad un bellissimo
punto
morto {rispetto alla pubblicazione sono un po’ più
avanti, quindi non dovete
ancora preoccuparvi, per ora}, cosa avrei dovuto fare io? ....
Studiare?
Ma vaaaaa!
Se
no che ci sta a fare il mio povero
cervello bacato? Per darmi buoni consigli?... Illusi...
Tornando
a noi:
Capito
piaciuto? A me, sinceramente (tanto
per fare un omaggio alla modestia) pare il migliore riuscito finora.
Voi che
dite?
Mentre
aspetto tante belle e colorate
risposte, passiamo ai ringraziamenti (il trofeo di ogni scrittore):
Ecco
a voi le persone che hanno aggiunto la
mia storia alle preferite:
1
- ale146
[Contatta]
2 - ashelia_96
[Contatta]
3 - Chiara_96
[Contatta]
4 - lalla22
[Contatta]
5 - leonedifuoco
[Contatta]
6 - Luna_Lovy
[Contatta]
7 - OmegaGauntRiddle
[Contatta]
8 - rose07
[Contatta]
9 - Scorpiusthebest
[Contatta]
10 - sunflower_
[Contatta]
11 - VolandoConTe94
[Contatta]
Quindi,
anche quelle che l’hanno aggiunta alle seguite!:
1
- Alara666
[Contatta]
2 - ArwenBlack
[Contatta]
3 - ashelia_96
[Contatta]
4 - BabyFairy
[Contatta]
5 - baby_bunny
[Contatta]
6 - bellandrew82
[Contatta]
7 - BlackFra92
[Contatta]
8 - celebrian
[Contatta]
9 - cesarina89
[Contatta]
10 - emma95
[Contatta]
11 - Francy_Malfoy
[Contatta]
12 - jaily
[Contatta]
13 - kia
07 [Contatta]
14 - kiaa
[Contatta]
15 - Kicks
[Contatta]
16 - leonedifuoco
[Contatta]
17 - Lilla95
[Contatta]
18 - LuNa1312
[Contatta]
19 - naog94
[Contatta]
20 - OmegaGauntRiddle
[Contatta]
21 - rebby
[Contatta]
22 - Scorpioncina
[Contatta]
23 - starcat
[Contatta]
24 - sunflower_
[Contatta]
25 - _Giuli95_
[Contatta]
26 - __Lilly__
[Contatta]
(_ki_
si ferma un attimo, guarda con un sorrisone le persone scritte in blu e
mostra
a tutti la sua dentatura malandata, sospirando un “Aumentano
a vista d’occhio”.
Poi scuote il capo, torna a guardare avanti e riprendere a scrivere).
Ovvio,
anche le persone che l’hanno aggiunta tra le ricordate:
1
- JosephineWhite
[Contatta]
2 - Lilla95
[Contatta]
3 - lumamo64
[Contatta]
Quindi,
dopo aver ricordato gentilmente le persone che leggono zitte zitte nel
loro
piccolo computerino, come possiamo dimenticare chi recensisce? ^_^:
rose07:
Oooops! *_ki_ si
gratta la testa imbarazzata*.
Ehm... Cos’è che volevi? Non che Emmie e Lily
facessero pace, vero? Perché,
ehm... non so se riuscirò ad accontentarti molto presto...
La mia storia
prevede una cosuccia un po’ diversa... ^_^’. Per
l’uomo e le pazzie della O’Brey...
Un altro mistero da aggiungere alla lista! O forse no? Forse qualcosa
verrà
svelato nei prossimi capitoli, ma intanto... Che ne dici del mio
capitolo 13? Appassionante?
Bellino? Decente?
Allora,
venti punti alla Casa che preferisci se indovini chi è in
realtà James Dursley!
(praticamente già ti regalo ‘sti punti, da quanto
semplice è... ^_^). A
proposito, qual è la Casa che preferisci tra le quattro?
Va
beh, ecco il mio capitolo. Cose da dire? Critiche? Qualcosuccia? Ti
aspetto. E,
visto che sei stata l’unica a darmi un tuo parere sullo
Spoiler a fine capitolo
(le altre due si sono tranquillamente astenute) metterò una
piccola frasuccia alla
fine di questo commento... vediamo se riesco a farvi appassionare
ancora di
più!
Ora
scappo.
Baci
Chiara_96:
Ohilà omotanea!
(che nella mia mente pazza sarebbe un miscuglio tra omonima e
coetanea... -_-‘).
Che
ti faccio succedere, dici? Un bel doppio casino! Mi sa che
prenderò il premio
Complicazione Storie Semplici, se esiste (se no lo invento io, no
problema!
=)). Non solo ho scombussolato l’orfanatrofio, ma ecco che
arriva anche questo
James. Allora, vediamo se sai dirmi chi è veramente? Secondo
me sì... ^_^ E mi
sa che hai ragione, e non solo, perché credo davvero che
entro la fine della
prima parte della storia (quella che riguarda strettamente Lily e
l’orfanatrofio)
riuscirò a far crollare l’orfanatrofio!
Comunque
grazie per le dritte, ma ora sorge un altro problema. Con il metodo che
dici tu, posso mettere le immagini che prendo da Internet. Ma se le
immagini sono nel mio computer? Se le ho modificate io e voglio mettere
quelle? Come si fa? Scusa se rompo tanto.... ^_^ E, appena
avrò un attimo di tempo, farò un salto dalla tua
amica
che, indirettamente, ma ha comunque un po' aiutato ^_^
Per
ora, vediamo come ti sembra il capitolo.
Xoxo
ashelia_96:
Ah, tu no devi
neanche studiare, eh? Ma guarda un po’ ‘sta str...
Ehm... ^_^ (sorrisetto
angelico). Scherzo ovviamente! ^_^ Beata te, comunque...
Davvero?
Dal tuo spacciatore di fiducia? E scommetto che neanche la vende tanto
buona la
roba, se la O’Brey se n’è uscita
così... xD! Comunque... Vuoi essere la prima?
DEVI essere la prima? Bene, allora cronometro. Hai un quarto
d’ora per
recensire!
xD,
no, ovviamente scherzo. Recensisci pure quando vuoi!
L’importante
è sapere ciò che pensi!
Bacioni
Eccomi
alla fine. Allora... eccovi una frase del prossimo
capitolo, tanto per farvi penare un po’.
“Emmie
annuì vigorosamente, contenta della sua proposta. Senza
esitazioni, disse dov’era il “Grazia di
Dio” e gli spiegò brevemente come
arrivarci in autobus. Mary era completamente contraria. Sentiva nello
stomaco
un peso che faticava a dissolversi, e le sembrava che quel ragazzo non
fosse
proprio la brava persona che sembrava.”
Allora...
Incuriosite? Chi sarà mai il ragazzo di cui parla Mary?
Perché Emmie gli dice
dove si trova il loro orfanatrofio? Lo saprete il prossimo capitolo!
E
ora, non mi resta che salutare!
Un
bacione a tutti quanti
_ki_
|
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Capitolo 14 *** Cap. 14 Sguardo identico ***
Cap.
14
Sguardo
identico
Mentre Lily
chiacchierava tranquillamente con James Dursley,
Emmie e Mary vagavano per le vie di Londra alla ricerca del costume
perfetto.
«Voglio
far capire a Martin quanto sono meglio io di Lily!» aveva
esclamato Emmie come scusa a quella dolorosa e lunga camminata. Mary
aveva
sospirato.
«Mitchel,
ti dico. È il nipote di suor O’Brey!»
Emmie aveva scosso
la testa e, testarda, aveva trascinato l’amica
nel primo negozio disponibile.
Ed ormai era il
settimo che scartavano.
«Emmie, ti
prego! Ho i piedi doloranti, la testa che scoppia e i
capelli crespi! Non puoi sceglierne uno semplice e significativo e
tornare
all’orfanatrofio?»
Emmie
lanciò un’occhiata di fuoco all’amica.
«No che
non posso! Sei pazza? Sai con che vestito verrà Lily? Non
ha fatto che parlarne dall’inizio del mese! Sarà
magnifico, l’ha detto lei! E
io voglio batterla!»
Mary
sospirò.
«Emmie,
non siamo ad un concorso...» provò, ma venne
subito
interrotta.
«Guarda!
Mary, guarda lì!»
Mary girò
di scatto la testa verso il punto indicato dall’amica.
Cioè, constatò la ragazza con un sospiro, in
mezzo alla folla. Forse Emmie
stava impazzendo.
«Emmie...
Cosa dovrei guardare, di preciso?»
Emmie le
strattonò la giacca.
«Ma
lì, non vedi? Sul marciapiede, dall’altra parte
della strada!»
C’erano
milioni di persone, dall’altra parte della strada. Come
poteva sapere cosa guardare?
«Ma cosa,
Emmie?»
La rossa
sbuffò.
«Uffa! Lì!
Non vedi Lily? È proprio lì, davanti a
noi!»
Mary
indirizzò lo sguardo verso dove le aveva detto
l’amica. Ed
eccola lì, Lily Potter, i capelli rosso fiammante che
giocavano con il vento e
l’espressione persa.
«Cos’ha
che non va Lily?» chiese Mary ostinata, cominciando a
pensare ad una probabile insania mentale della ragazza che aveva a
fianco.
«Ma come
che cos’ha che non va? È insieme ad un ragazzo!»
A quel punto Mary
capì.
Un ragazzo dai
capelli castani e i vestiti di un normale studente
teneva per un braccio la rossa. Stavano parlando, a giudicare dal
movimento
delle loro bocche, e il ragazzo era sempre più
impressionato. Aveva la bocca
semidischiusa e gli occhi spalancati, come se quella che avesse davanti
fosse
una fata, e non una semplice ragazza di quindici anni.
Mary
aggrottò le sopracciglia. Cosa ci faceva Lily con un
perfetto sconosciuto? Mary era sicura che Lily non conoscesse quel
ragazzo, a
giudicare da come lo guardava. Se Lily conosceva una persona, infatti,
aveva
uno sguardo quasi di... superiorità. Ma ora no, non aveva
quello sguardo. Aveva
lo sguardo assorto e un po’ sorpreso di chi incontra uno
sconosciuto e non ha
voglia di dirgli l’ora.
Poi, mentre ancora
Mary si arrovellava sul perché Lily
stesse parlando con uno sconosciuto, la ragazza si voltò e
s’incamminò verso il
negozio di costumi lì accanto.
Mary distolse lo
sguardo.
«E allora?
Lily non può farsi una piccola chiacchierata con un
ragazzo carino?»
Emmie scosse il capo.
«Guarda:
si è appena voltata. Il ragazzo deve averle detto
qualcosa. E... Oh! Guarda, sembra irritata! E il ragazzo se ne sta
andando,
vedi? Cosa credi le abbia detto?»
Mary
espirò dal naso, strofinandosi le tempie con impazienza.
«Emmie,
per favore» disse, più lentamente possibile. Si
stava
innervosendo. «Per favore, Mimì, scegli un
maledetto vestito e andiamocene via!
Odio tutta questa confusione!»
Ma Emmie non la
stava ascoltando.
«Voglio
parlare con lui» decretò, lo sguardo fisso sul
ragazzo,
gli occhi che ardevano di curiosità. Mary sospirò.
«Ok. Bene.
Vai a parlare con lui! Io me ne...» non fece in tempo
a concludere la frase. Emmie l’aveva presa per un braccio e
ora la stava trascinando
nella calca di persone, diretta verso le strisce pedonali, pronta
all’inseguimento della ragazzo.
«Emmie!
Lasciami subito!»
Non lo fece.
Un’auto
suonò il clacson, facendo stridere le ruote contro
l’asfalto
per non investirle; una bicicletta andò a sbattere contro un
palo della luce
mentre loro le tagliavano la strada. Mary chiese scusa ad entrambe le
persone,
cercando di fare dei sorrisini alla “Mi dispiace molto, la
mia amica ha qualche
rotella fuori posto”.
Ben presto furono
dall’altra parte della strada, all’imbocco di
un vicolo all’apparenza cieco.
«L’avremmo
perso» sussurrò Mary, intimorita
dall’improvviso
silenzio della stradina.
«Non dire
sciocchezze. Eccolo lì».
Il ragazzo era in
fondo al vicolo, appoggiato di spalle al muro
dell’edificio che bloccava il proseguimento della strada.
Aveva gli occhi
chiusi.
Senza una parola,
Emmie trascinò Mary avanti, verso il ragazzo.
Con un piccolo verso di protesta, Mary cercò di liberarsi
dalla stretta
dell’amica.
Quando ci
riuscì, Emmie era già ferma davanti al ragazzo e
sorrideva.
«Per
Dio» sussurrò Mary, vedendolo per la prima volta
da vicino.
Aveva i capelli castano scuro, quasi neri, spettinati come il nido di
un
uccello. Gli occhi erano puntati verso di loro, ed erano color
cioccolato.
Aveva un sorrisetto appena accennato, e le pupille lievemente rosse,
come
avesse appena smesso di piangere. Era... Semplicemente stupendo,
pensò Mary.
«Ciao,
sono Emmie Weasley, piacere. Tu come ti chiami?» Emmie
tese la mano verso lo sconosciuto, aspettando che la stingesse. Il
ragazzo
esitò un attimo, evidentemente colpito, poi si
esibì in un piccolo ghigno
strafottente e strinse la mano alla ragazza. Aveva le mani gelate,
pensò Emmie.
«James
Dursley. Come mai siete in questo vicolo buio, ragazze?» e
all’ultima parola lanciò un’occhiata
penetrante a Mary. La ragazza arrossì,
constatando che aveva uno sguardo magnetico. In più, aveva
anche un bellissimo
sorriso e una voce semplicemente unica. Praticamente, era perfetto.
Incominciò
a baluginarle nella mente un’idea sul perché Lily
si
fosse fermata a parlare con lui.
«Ti
abbiamo visto parlare con Lily» rispose Emmie, sorridendo
all’indirizzo del ragazzo. A Mary sembrò di
vederlo irrigidirsi.
«Con
Lily...?» chiese, aggrottando le sopracciglia.
«Ma
sì!» esclamò Emmie, quasi saltellando.
«La ragazza con
cui stavi parlando prima!»
«Oh...»
James sorrise di nuovo, lanciando un’altra occhiata
penetrante a Mary. La ragazza credette significasse “Un
po’ pazza la tua amica,
no?” e sorrise.
«Quindi...
Volevate conoscermi anche voi?»
Emmie rise. Una
risata un po’ troppo forzata, e altrettanto
frivola.
«In un
certo senso. Sai... Abbiamo pensato: perché Lily non ci
presenta mai le persone che conosce? E allora siamo venute da te! Ci
piace
conoscere gente nuova, ogni tanto, visto che abitiamo in un
orfanatrofio e le
persone sono sempre le stesse. E Lily non ci presenta mai nessuno!
È un po’
ingiusta, sotto questo punto di vista».
Mary
constatò quasi incoscientemente che quello era uno dei pochi
discorsi così lunghi che aveva sentito da Emmie. Di solito
era breve e concisa,
e solo in rare circostanze si prolungava in discorsi lunghi e noiosi.
Ecco,
quella era una di quelle volte, pensò Mary, e
sentì dentro un certo fastidio
quando la sentì ridere ancora.
«Abitate
in un orfanatrofio? Oh... Mi dispiace. Anche Lily vive
con voi?»
James aveva una voce
calda e rassicurante, come un medico, pensò
Mary. Le guardava con dolcezza, gli occhi castani che brillavano di
curiosità.
Mary aggrottò le sopracciglia. Dove aveva già
visto quello sguardo? Era sicura
di conoscerlo.
«Sì,
ovvio che sì, o non la conosceremmo. Sai, è
difficile fare
amicizia con persone che non vivono nell’orfanatrofio,
perché abbiamo poche
occasioni per vederle. Ma tu sembri simpatico, e oggi abbiamo tutta la
giornata
libera. Potremmo anche diventare amici».
Mary
pensò, dallo sguardo pensieroso che fece James Dursley, che
non aveva tanto voglia di diventare sua amica. Certo, era bello come il
sole. E
certo, non poteva lasciare Emmie da sola con un perfetto sconosciuto,
ma l’idea
di avere qualcosa a che fare con quel tizio... La metteva a disagio.
Voleva
andarsene, e alla svelta.
«Emmie, io
non credo che...»
«Oh, dai
Mary! Non rovinare sempre tutto! Divertiti, ogni tanto».
Mary rimase
interdetta. Emmie l’aveva guardata solo per un secondo,
con un’espressione quasi di derisione. Che le aveva fatto
male.
«Ma...»
«Mi
dispiace deludervi, ragazze, ma credo proprio di dover
tornare a casa» la interruppe il ragazzo, sorridendo e
tirando fuori un
cellulare nero dalla tasca dei pantaloni.
«Oh...
Davvero?» chiese Emmie, piuttosto stupidamente. Doveva
essere davvero delusa, constatò Mary.
«Eh
già, mi tocca proprio. Ma potrei venirvi a fare visita, un
giorno di questi. Finita la scuola, non ho niente da fare tutto il
giorno»
sorrise, facendo credere a Mary che sarebbe presto svenuta.
«Se mi dite dov’è
il vostro orfanatrofio... Vi verrei a fare compagnia,
dev’essere noioso non
poter mai uscire e conoscere gente nuova».
Emmie
annuì vigorosamente, contenta della sua proposta. Senza
esitazioni, disse dov’era il “Grazia di
Dio” e gli spiegò brevemente come
arrivarci in autobus. Mary era completamente contraria. Sentiva nello
stomaco
un peso che faticava a dissolversi, e le sembrava che quel ragazzo non
fosse
proprio la brava persona che sembrava. Comunque, pensò
infine, all’orfanatrofio
non avrebbe potuto far loro nulla di che, in mezzo a tutte quelle suore
e quei
ragazzi.
Alla fine, James
sorrise ancora.
«Bene,
allora vedrò quando posso venirvi a trovare. Ora, devo
proprio scappare. Il dovere chiama!» e, detto questo, si
staccò dal muro e le
sorpassò camminando a passo spedito. Con un ultimo cenno,
salutò Mary e le
sorrise, lanciandole l’ennesima occhiata penetrante.
In quel momento,
Mary per poco non urlò per la sorpresa.
Aveva riconosciuto
lo sguardo strafottente che esibiva il
ragazzo.
Quello sguardo di
allegre burle che vedeva così spesso.
Quello sguardo quasi
di superiorità che contraddistingueva solo
una persona.
Lo sguardo identico
a quello di Lily Potter.
Eccomi
di nuovo qua. Vi sono mancata?^_^
Purtroppo,
devo darvi una notizia poco piacevole.
Fra due giorni ho il primo esame scritto di stato, quindi non
potrò più postare
per diciamo... minimo due settimane. Mi dispiace molto, ma proprio non
avrò
tempo per fare qualsiasi cosa che non sia strettamente legata a
spaccarsi la
schiena per lo studio.
Spero
mi possiate capire ^_^
Ora,
però, bando alle ciance e passiamo ai
ringraziamenti:
Ringrazio
con un bacio le persone che hanno
aggiunto la mia ff tra le preferite:
1
- ale146
[Contatta]
2 - ashelia_96
[Contatta]
3 - Chiara_96
[Contatta]
4 - lalla22
[Contatta]
5 - leonedifuoco
[Contatta]
6 - Luna_Lovy
[Contatta]
7 - OmegaGauntRiddle
[Contatta]
8 - rose07
[Contatta]
9 - Scorpiusthebest
[Contatta]
10 - sunflower_
[Contatta]
11 - VolandoConTe94
[Contatta]
Quindi,
un altro grossissimo bacio a chi l’ha
aggiunta tra le seguite:
1
- Alara666
[Contatta]
2 - ArwenBlack
[Contatta]
3 - ashelia_96
[Contatta]
4 - BabyFairy
[Contatta]
5 - baby_bunny
[Contatta]
6 - bellandrew82
[Contatta]
7 - BlackFra92
[Contatta]
8 - celebrian
[Contatta]
9 - cesarina89
[Contatta]
10 - Didyme
[Contatta]
11 - emma95
[Contatta]
12 - Francy_Malfoy
[Contatta]
13 - gargi89
[Contatta]
14 - jaily
[Contatta]
15 - kia
07 [Contatta]
16 - kiaa
[Contatta]
17 - Kicks
[Contatta]
18 - leonedifuoco
[Contatta]
19 - Lilla95
[Contatta]
20 - lucia_hp
[Contatta]
21 - LuNa1312
[Contatta]
22 - naog94
[Contatta]
23 - OmegaGauntRiddle
[Contatta]
24 - rebby
[Contatta]
25 - Scorpioncina
[Contatta]
26 - starcat
[Contatta]
27 - sunflower_
[Contatta]
28 - _Giuli95_
[Contatta]
29 - __Lilly__
[Contatta]
Quindi...
ecco a voi le persone che hanno
aggiunto la mia ff tra le ricordate!:
1
- JosephineWhite
[Contatta]
2 - Lilla95
[Contatta]
3 - lumamo64
[Contatta]
Ed
ecco, come ogni volta (subito dopo i ringraziamenti a chi legge con lo
scotch
alla bocca), ecco le persone che hanno recensito:
Chiara_96:
Allora, eccomi di
nuovo qui... Ti ho fatto
incuriosire, eh? Beh.... hehehehe *ghigno sadico*, come quasi ogni
altro
mistero di questa ff, dovrai rimandare a un bel po’.... ^_^
Ma tranqui che pian
piano si capirà tutto ciò che è
successo alla nostra sventurata famiglia... ^_^
Per ora, voglio il tuo parere su questo capitolo, perché
ricevendo solo due
recensioni (ed essendo impossibilizzata ad aggiornare per le prossime
due
settimane) mi sento un po’ giù di corda... se ci
accodiamo il fatto che sono
appena tornata dal funerale della madre di una mia amica... siamo a
posto! Quindi
voglio tirarmi su di morale con voi ^_^
Comunque,
per l’immagine ancora niente. Proverò a cercare da
qualche altra parte, vediamo
un po’ che succede....
Ed
ora ti lascio, anche io devo correre a studiare... ^_^
Bacioni
ashelia_96:
Suo fratello? Dici?
E se non fosse lui....?
....
No,
dai, scherzo. Per questa volta non posso dire niente. Gli indizi non
potrebbero
essere più chiari di così, quindi meglio non
contraddirti ^_^ (anche perché non
ti voglio proprio arrabbiata (= )
Allora,
torniamo in noi. Se Emmie prima ti sembrava di coccio, ora penso
proprio che ti
starà un po’ sul... ehm, sulle scatole ^_^ Ma
capirai presto che cosa è
successo alla nostra piccola Weasley ^_^ Per ora, Lily se la cava
piuttosto
bene. Ricorda che è vissuta da quando aveva un anno sempre e
costantemente da
sola, quindi immagino che più o meno non si aspetti di
meglio (immagino, perché
la mia vena “artistica” mi impedisce di sapere
tutto quello che sanno i
personaggi ^_^)
Comunque,
io andrò allo scientifico. Sono un po’ agitatina,
perché è una delle due scuole
più importanti della città (devo ancora capire se
la prima o la seconda... -_-),
comunque avrò degli amici là, quindi mi sento un
po’ tranquilla... ^_^
E
per gli esami... io ho già fatto quello di spagnolo e
tecnologia. Per gli
scritti non mi preoccupo tanto, sono sempre andata bene. Sono gli orali
che me
lo metteranno in c... cucina ^_^
Ora
scappo a studiare, sono indietro come una tartaruga con una gamba
mozzata...
Un
bacio!
Eccoci
qui. E ora?
Ora
lo spoiler! ^_^
“Un
ginocchio cedette. Lily barcollò, rischiò di
finire con la
fronte contro lo specchio, mollò con una mano la presa sul
lavandino di marmo e
franò contro il suolo. L’impatto con il pavimento
piastrellato fu doloroso, ma
i suoi arti intorpiditi lo percepirono appena.”
Allora,
cosa sarà mai successo alla nostra
Lily? Sarà successo qualcosa di grave?
Aspetto
voi per provare a dirlo ^_^
Bacioni
a tutte quante,
_ki_
|
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Capitolo 15 *** Cap. 15 Maledetto orfanatrofio ***
Cap.
15
Maledetto
orfanatrofio
«Sarai la
persona più elegante dell’orfanatrofio».
«Non
dovrei essere elegante, dovrei essere terrificante!»
«Oh, beh,
allora sarai la più terrificante vampira elegante della
serata».
Lily
sbuffò.
«Mi ero
prefissata qualcosa di molto più originale. I vampiri
sono così... Scontati!»
«Non dire
sciocchezze» s’inalberò Mary,
sorridendole con fare
materno. «I vampiri non sono per nulla scontati, sono
molto... originali.
Ricorda che sono immortali, la loro originalità non
avrà mai fine».
«Sì,
originali come il tacchino il giorno del Ringraziamento!»
Fu il turno di Mary
di sbuffare.
«Stai
divinamente» si risolse a dire infine, lanciandole un
buffetto affettuoso sul capo. Lily cercò di fare un sorriso
convincente.
«Anche tu
stai molto bene».
Mary era vestita da
strega. Si era colorata i capelli di un viola
acceso, li aveva lisciati e poi con la spazzola li aveva arruffati fino
a farli
sembrare elettrici.
«Si
rovineranno moltissimo» aveva constatato Lily mentre
l’amica
era all’opera.
Indossava un corto
vestitino nero con gli orli di pizzo fucsia,
un paio di stivali dal tacco alto dello stesso colore e, per finire in
bellezza, un lungo mantello frusciante che le copriva in parte la gambe
sottili
fasciate da calze a rete. In testa portava il classico cappello a punta
da
strega.
«Sì,
mi piace molto come travestimento. Soprattutto il naso, è
davvero streghesco» acconsentì
Mary, toccandosi orgogliosa il naso
aquilino di gomma che si era messa sopra il naso normale. Aveva un neo
ad un
lato, proprio come una perfetta strega.
«A me
piace molto il trucco, è da vera strega
terrificante!»
Si era truccata
pesantemente, facendo risaltare in modo evidente
gli occhi con dei colori scuri, in modo che si notassero molto le lenti
a
contatto dalle venature rossicce che si era messa. In più,
le labbra un po’
sporgenti erano ricoperte da un pesante rossetto color carminio.
«Hm... Hai
ragione, non è male neanche quello. Forza, però,
ora
dobbiamo andare. Emmie sarà già giù
che ci...» si bloccò, notando lo sguardo
improvvisamente serio dell’amica.
«Beh...
Ehm... È ora di andare».
Scesero in silenzio
nella Sala Mensa, dove i tavoli erano stati
prontamente spostati e dove si sarebbe svolta la festa di Halloween.
Nella Sala
rimbombava già la musica scelta dal Dj (un ragazzo
dell’orfanatrofio che era famoso per il suo ottimo gusto in
fatto di musica) e
alcuni gruppi di persone si scatenavano nella piccola pista da ballo.
«Però!
Quest’anno si sono proprio superati!»
L’allestimento
della festa era stato dato in mano ad alcune
ragazze frivole che variavano dai quindici ai diciassette anni, e
nessuno si
era aspettato cose megagalattiche da quelle lì. Erano
ragazze che Lily
conosceva solo di vista, e con cui aveva avuto a che fare solo per i
suoi
piccoli servigi. Erano meschine, stupide, terribilmente innamorate
dell’amore e
altrettanto terribilmente pronte a sparlare di chiunque, anche della
propria
madre (che, ovviamente, non avevano).
In compenso,
però, la festa era venuta proprio bene.
La pista da ballo
era piccola ma ben presentata, con luci
stereoscopiche colorate che offrivano sempre volti nuovi alle persone
in pista;
un piccolo bancone offriva bibite (analcoliche, per via delle suore, ma
alcune
alcoliche passate sottobanco) di tutti i tipi e colori (Lily fu certa
di vedere
una bibita fucsia, in mano ad un ragazzo); un
percorso iniziava accanto
al bancone delle bibite e, a sentire le urla, doveva essere un percorso
dell’orrore ben congegnato. Infine, per concludere in
bellezza, in una stanza
accanto alla Sala Mensa venivano proiettati, per i più
disposti, alcuni film
dell’orrore che le organizzatrici avevano affittato per
l’occasione.
Lily
scoprì da Mary che sarebbe stata programmata a poco
un’uscita accompagnata per i più piccoli in giro
per Londra a fare
dolcetto-o-scherzetto, e che per i già maggiorenni (che
erano davvero pochi, in
realtà) ci sarebbe stata un’uscita a mezzanotte
per andare in qualche locale
migliore.
Lily
sbuffò, mentre Emmie si avvicinava a loro e con parole
incomprensibili trascinava Mary verso il percorso
dell’orrore. Lily notò che si
era vestita anche lei da strega. Di sfuggita notò la gonna
un po’ troppo corta
e le calze inesistenti, la scollatura abbondantemente ampia e il trucco
pensate.
‘Se vuole
farsi stuprare, è proprio sulla buona strada’
pensò
stizzita, voltando lo sguardo altrove.
Ma non aveva davvero
nulla da fare. Senza Emmie e Mary, non aveva
nessun amico con cui divertirsi.
Si andò a
prendere qualcosa da bere. Svogliatamente, notò che il
barman era Chuck Bertrand, il ragazzo che aveva fatto vergognare
davanti
all’intero orfanatrofio circa una settimana prima. Gli
regalò un ghignetto
addolcito dalla pietà, prese dal bancone un bicchiere
contenente un liquido viola
e si allontanò.
Per un po’
rimase in un angolo della Sala a guardare le persone
che si divertivano. Vide un ragazzo ubriaco che palpeggiava una
ragazzina di
tredici anni, vide una suora riunire tutti i bambini al di sotto degli
undici
anni e portarli a fare un giro di dolcetto-o-scherzetto, vide ragazzine
uscire
urlanti dalla sala su cui proiettavano i film dell’orrore e
chiudersi in bagno,
e, per concludere in bellezza, vide Mitchel O’Brey
farle l’occhiolino da
sopra le spalle di una delle ragazze che avevano organizzato la festa,
ancorato
come un polipo, con le braccia “tentacolose” che
viravano pericolosamente verso
il fondoschiena della ragazza.
Lily
arricciò il naso, mentre il quinto bicchiere, di un bel rosa
brillante, si svuotava tutto d’un colpo. Era davvero
annoiata.
Sbatté le
palpebre un paio di volte, la vista improvvisamente
sfocata dalle stupide lenti a contatto rosse che si
era messa per
sembrare un vero vampiro.
Le sbatté
tre, quattro volte, ma era sempre tutto sfocato.
Scocciata, si
strofinò gli occhi, per poi ricordarsi che era
truccata e cercare di limitare i danni con le dita. Era ancora tutto
sfocato.
‘Basta,
giuro che ora le tolgo!’
Si diresse
barcollando verso gli spogliatoi, che ora erano
adibiti ufficialmente a bagno e ritrovo per le coppiette che volevano
sbaciucchiarsi in tranquillità (che poi tanto tranquilli non
si era, visto che
c’era un via vai di persone dirette verso il bagno) e
scansò in malo modo una
di quelle famigerate coppiette, che stazionava sulla porta con le
bocche attaccate
come ventose.
S’infilò
nel bagno appoggiandosi allo stipite per non rovinare a
terra, quindi si aggrappò al primo lavandino e si
drizzò in piedi. Si sentiva
le gambe stranamente molli.
Si guardò
allo specchio.
‘Merda. Il
trucco è andato a farsi fottere’.
Cercò di
scansarsi una ciocca di capelli dal viso improvvisamente
sudato, per poi capire che sarebbe starnazzata al suolo se non si fosse
tenuta
in piedi con entrambe le mani ben ancorate al lavandino.
‘Queste
non sono le lenti a contatto’ pensò,
improvvisamente
allarmata, mentre si rendeva conto di quanta saliva avesse in bocca.
‘Le lenti
a contatto non ti intontiscono, a quanto so io. Che
diamine...?’
Un ginocchio
cedette. Lily barcollò, rischiò di finire con la
fronte contro lo specchio, mollò con una mano la presa sul
lavandino di marmo e
franò contro il suolo. L’impatto con il pavimento
piastrellato fu doloroso, ma
i suoi arti intorpiditi lo percepirono appena.
Lo sguardo fisso sul
marmo inferiore del lavandino, Lily cercò di
mantenere gli occhi aperti, un’improvvisa voglia di dormire
che s’impossessava
di lei.
‘Che
cazzo... Dev’essere stato il bicchiere con il coso rosa.
Doveva esserci dentro... Doveva... quel... quel bicchiere... Dio
mio...’
Provò
ancora a sbattere le
palpebre. Sapeva benissimo che non doveva dormire, o era fregata. Ma
non ci
riusciva, era più forte di lei, le palpebre parevano animate
da volontà
propria.
Con la netta
sensazione di sembrare un’adolescente completamente
stupida, incominciò ad abbandonarsi al buio del dolce sonno.
E dire che una volta
disprezzava tanto le ragazzine che si
facevano trovare semisvenute nei bagni. Ne aveva viste tante
così e le aveva
sempre criticate.
«Io non
sarei mai così scema» si diceva convinta, mentre
lanciava
loro sguardi di superiorità. Le aveva sempre disprezzate.
‘E quanto
sono scema io adesso...’ fu uno dei suoi pochi pensieri
coerenti, mentre piano piano l’oblio l’avviluppava
tra le suo forti braccia e
la trascinava con sé.
‘Maledetto
orfanatrofio...’ fu il suo ultimo pensiero. Se non avessero
organizzato quella stupida festa, forse ora Lily non sarebbe stata
distesa sul
pavimento freddo del bagno degli spogliatoi, ubriaca fradicia e con il
trucco
tutto sbavato. Odiava davvero molto quello stupido orfanatrofio.
Indovinate
un po’ chi è tornata?
Ma
io, ovviamente ^_^
Allora...
come vi va la vita? E come prosegue
la nostra piccola ff?
Ehm...
Lo so che avevo detto che sarei stata
assente per due settimane, ma a voi va bene lo stesso, no? È
che non avevo
davvero niente da fare (studiare? È che verbo è?
Esiste davvero? ^_^), e quindi
ho pensato che per voi fosse un piacere ^_^ Ho fatto bene?
Bando
alle ciance. Devo avvisarvi di una
cosa, molto molto
importante, quindi drizzate bene le
orecchie e udite attentamente ciò che sto per promulgare
(...O_o’...).
Avviso:
Mancano
solo tre capitoli alla fine della prima parte della storia,
la quale è divisa in cinque parti (forse, ovviamente,
perché non è ancora
deciso). La mia domanda è: preferite che continui con la
seconda parte qui,
unendole come fosse un vero libro, o sarebbe meglio dividere le due
parti e
incominciare la seconda aprendo una nuova ff? Sono indecisa,
poiché tutte e due
mi sembrano buone soluzioni, quindi voglio lasciar decidere a voi.
Rispondetemi
in molti per favore, magari anche quelli che sono sempre stati
silenziosi. Se
non avete davvero tempo (o voglia) di recensire il mio capitolo, mi
basta un
“La prima” o un “La seconda”
secchi come recensione e io sarò contenta ^_^ Vi
prego, è davvero importante (per me, ovviamente, non so per
voi...), fate
questo micro-micro-micro sforzo...
Ora,
torniamo nel mondo della ff, pronta per
i ringraziamenti!:
Ringrazio
le dolci persone che hanno aggiunto
la ff tra le preferite:
1
- ale146
[Contatta]
2 - ashelia_96
[Contatta]
3 - Chiara_96
[Contatta]
4 - lalla22
[Contatta]
5 - leonedifuoco
[Contatta]
6 - Luna_Lovy
[Contatta]
7 - OmegaGauntRiddle
[Contatta]
8 - rose07
[Contatta]
9 - Scorpiusthebest
[Contatta]
10 - sunflower_
[Contatta]
11 - VolandoConTe94
[Contatta]
Ora,
chi l’ha aggiunta tra le seguite:
1
- Alara666
[Contatta]
2 - ArwenBlack
[Contatta]
3 - ashelia_96
[Contatta]
4 - BabyFairy
[Contatta]
5 - baby_bunny
[Contatta]
6 - bellandrew82
[Contatta]
7 - BlackFra92
[Contatta]
8 - celebrian
[Contatta]
9 - cesarina89
[Contatta]
10 - Didyme
[Contatta]
11 - emma95
[Contatta]
12 - Francy_Malfoy
[Contatta]
13 - gargi89
[Contatta]
14 - jaily
[Contatta]
15 - kia
07 [Contatta]
16 - kiaa
[Contatta]
17 - Kicks
[Contatta]
18 - leonedifuoco
[Contatta]
19 - Lilla95
[Contatta]
20 - lucia_hp
[Contatta]
21 - LuNa1312
[Contatta]
22 - Nadia
Granger
[Contatta]
23 - naog94
[Contatta]
24 - OmegaGauntRiddle
[Contatta]
25 - PolvereDiLuna
[Contatta]
26 - rebby
[Contatta]
27 - Scorpioncina
[Contatta]
28 - starcat
[Contatta]
29 - sunflower_
[Contatta]
30 - _Giuli95_
[Contatta]
31 - __Lilly__
[Contatta]
Chi
tra le ricordate:
1
- debby15
[Contatta]
2 - JosephineWhite
[Contatta]
3 - Lilla95
[Contatta]
4 - lumamo64
[Contatta]
E,
ovviamente (mi stavo dimenticando chi ha letto? Nooo, ovviamente no!
Ringrazio
anche loro! ^_^), chi ha recensito:
Chiara_96:
Buenos días!
Come butta la vita da studentessa?^_^ Come vedi, io e
lo studio proprio non siamo compatibili. Sono di nuovo qui ad
aggiornare! Sono
incorreggibile, vero?
Va
beh, visto che la maggior parte delle cose te le ho detto per e-mail, cosa ti posso dire?
Innanzitutto, sono
pienamente d’accordo con te, prima finisce ‘sto
strazio e ce ne andiamo
tranquilli in vacanza prima sono contenta ^_^ Vuoi diventare
scrittrice? Davvero?
Bon, allora credo proprio che saremo rivali, in futuro,
perché io mi sto già
prefissando la prima trilogia xD!
Okay,
piantiamola di far uscire dalla bocca le prime robe a casaccio che ci
vengono
in mente, e facciamo qualcosa di più utile: chiudiamo questi
ringraziamenti ^_^
Un
bacione
_ki_
ashelia_96:
Tuo fratello verrà
a scuola con te, allora? Beh, io su questo punto di vista sono
fortunata ^_^
Mio fratello va ad un tecnico ^_^ E per gli orali... A voi interrogano
su tutto
il programma, vero? Perché se no no che non ti conviene
studiare il giorno
prima ^_^ Io invece devo fare tre tracce, quindi mi tocca studiare
ade... -_-
E
se Emmie ade ti è sembrata una civetta... Beh, non posso
più dire che
peggiorerà ^_^ Diciamo che ci scagliamo un
bell’Oblivion sopra e si dimentica
tutto ^_^ In superficie... Ma non voglio fare spoiler! Devi aspettare
come
tutti gli altri ^_^
Allora,
contenta del mio aggiornamento inaspettato?=) Bon, allora fammelo
sapere con
una tua bella recensione!
Bacioni
_ki_
E
ora, cosa posso fare? Secondo voi? Lo Spoiler!
“Con
un gemito di paura, James la riconobbe come Lily Potter.
Era lei, non c’era alcun dubbio. E, chiaro come il sole
d’estate, era ubriaca.”
Ok,
concludiamo un’altra delle mie parentesi megagalattiche.
Vi
aspetto per il prossimo capitolo (la cui data di pubblicazione
è ancora oscura
^_^)!!
Smack
_ki_
|
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Capitolo 16 *** Cap. 16 Lily ***
Cap.
16
Lily
James
arrivò all’orfanatrofio che era davvero molto
tardi. Vide
un gruppo di ragazzini capitanati da una suora volonterosa dirigersi
verso un
autobus, diretti presumibilmente verso il centro di Londra per fare
dolcetto-o-scherzetto. Scosse la testa, divertito.
Diantha
l’aveva tenuto occupato per bene, con quel giochetto
idiota.
«E dai
Jam! Devi
venire con noi!» l’aveva supplicato, gli occhioni
chiari che coronavano quelle
preghiere insistenti. James aveva scosso ancora il capo, divertito.
«Ho da
fare, piccola. Vedrai che ti divertirai lo stesso
moltissimo con papà e Cin».
Diantha aveva
sbuffato, seguita subito dopo dalla sorella
maggiore.
«Sì,
certo, con me si
divertirà moltissimo! Sono io che mi annoierò da
morire. Ti prego, Jam, portami
con te! Farò qualsiasi cosa tu voglia che faccio!»
«Faccia,
tesoro, non faccio» aveva esclamato Dudley Dursley,
apparendo dalla porta della cucina. Era travestito da fantasma, un
semplice
lenzuolo bianco lungo fino ai piedi e forato sul viso. Hyacinth aveva
sbuffato
di nuovo.
«Sai che
differenza. Allora, posso?»
James non
poté non ammettere, mentre varcava la soglia
dell’orfanatrofio, che era stato molto tentato. Aveva giusto
un paio di cose
imbarazzanti da far fare alla sua sorellina adottiva prima di andarsene
per
sempre.
Alla fine,
però, gli occhioni dolci di Diantha l’avevano
fregato,
e le due sorelline se lo erano trascinato dietro per tutto il quartiere
a fare
dolcetto-o-scherzetto.
Solo verso le dieci
era riuscito a liberarsi della sua famiglia.
Ed ora era
lì, sulla soglia della Sala adibita per la festa, a
guardarsi agitato intorno.
Grazie a quella
strana vitalità che prendeva Dudley tutte le
volte che arrivava Halloween, James era stato costretto ad indossare
almeno un
qualcosa che assomigliasse ad un costume. Per non deludere il padre e
la
sorellina minore, che smaniava per quella festa come fosse il suo
compleanno,
James si era infilato un lungo mantello nero e si era messo i canini di
plastica per sembrare un vampiro. Hyacinth gli aveva anche disegnato
del sangue
sulle labbra e sul mento, per sembrare più credibile.
Si sentiva
impacciato. Per una delle poche volte nella sua vita,
James Dursley si sentiva davvero impacciato. E tremendamente stupido.
‘Insomma,
sono alla festa di un orfanatrofio!
Che diritto ho io, che ho una famiglia che mi
accudisce, di venire qui, fingendomi un invitato?’
Si guardò
nuovamente intorno. Di Lily Potter neanche l’ombra.
‘Probabilmente
non è neanche venuta. Avrà di certo di meglio da
fare che venire ad una stupida festa di Halloween. Mi sembra una
persona da
molto meglio, per quel poco che ho visto’.
Sbadigliò.
Incredibile come in quei giorni avesse sonno così presto.
‘Quando
ero a scuola, ero capace di stare sveglio fino alle tre
di mattino, senza neanche uno sbadiglio. Sto veramente
invecchiando’.
Come a cercare una
conferma al suo pensiero, si prese in mano una
ciocca di capelli e se la studiò con cura da sotto in su.
‘Hm…
No, per ora niente capelli bianchi. Ma ci manca davvero
poco…’
Rimase
così qualche secondo, immerso in pensieri poco coerenti,
troppo agitato per far altro che rimanersene in disparte a bighellonare.
Non seppe quanto
tempo passò dal suo arrivo, però seppe con
sicurezza
che ad un certo punto qualcuno gli franò addosso con
l’eleganza di un elefante
caduto da mille metri d’altezza.
«Ehi
bellimbusto, che ci fai tutto solo qui?»
Era una ragazza, e
rideva come una gallina. Aveva in mano un
bicchiere di quello che sembrava whisky.
‘Ma questo
non è un orfanatrofio di suore? E fanno bere
alcolici?’
«Senti…»
«Ehi, lo
sai che assomigli davvero tanto alla Potter?
Sìììì, non
fare quella faccia! Proprio lei, no? Lily Pooooootter! La conosci?
Avete… hic…
avete gli stessi occhi, credo…» James
sentì distintamente qualcosa rompersi nel
suo petto e acclamare drammaticamente la sua morte.
La ragazza
continuò con il suo monologo.
«Prima
l’ho vista, sai? Era… hic… era in
bagno. Io stavo
vomitando, perché ho bevuto troppo e…
hic… lei…»
James non la
lasciò finire. La mollò di botto, rischiando di
farla cadere a terra, quindi si diresse rapido verso dove aveva
indicato
inconsapevolmente la ragazza. Almeno adesso sapeva da dove incominciare.
Arrivò a
spintoni fino al bagno delle ragazze, quindi si bloccò
un attimo. Nonostante il suo quasi nullo senso del pudore, non aveva
mai messo
piede in un bagno femminile. Era contro la sua etica morale.
‘Ma lei
è Lily’.
Questo pensiero
basto per fargli prendere il coraggio a due mani e
aprire la porta del bagno.
Quello che gli si
presentò davanti lo fece quasi starnazzare al
suolo per la sorpresa.
Una ragazza era
distesa sul pavimento piastrellato del bagno.
Aveva lunghi capelli rossicci, il viso leggermente tondo e il trucco
tutto sbavato
sugli occhi. La bocca era dischiusa e il vestito le si era lievemente
alzato,
scoprendo buona parte delle gambe.
Con un gemito di
paura, James la riconobbe come Lily Potter. Era
lei, non c’era alcun dubbio. E, chiaro come il sole
d’estate, era ubriaca.
‘Rimangio
tutte le cose belle che avevo pensato su di lei. Questo
cambia tutto’.
Lentamente, si
avvicinò alla ragazza. Emetteva un leggero
brontolio insistente. Respirava male.
James
s’inginocchiò, scostando dal volto sudato della
ragazza una
ciocca di capelli rossastri. Era davvero carina, constatò
con un sorrisino
quasi da ebete.
Ma si riprese
all’istante quando entrò come una furia una
ragazza
bruna e s’infilò in un bagno. La sentì
vomitare.
«Lily…»
sussurrò, accarezzandole quasi con paura la guancia. Non
gli sembrava vero di essere lì, davanti a lei.
‘Certo, il
fatto che sia ubriaca fradicia complica un po’ le
cose, però…’
La ragazza
arricciò il nasino sottile, quindi si mosse
lievemente.
‘Che si
stia svegliando?’ si domandò James, togliendole la
mano dal
viso.
«Lily?»
provò ancora, per nulla convinto di quello che stava
facendo.
Ma quel richiamo
ebbe degli effetti, perché pian piano le
palpebre della ragazza di alzarono, lente come se fossero pesanti
quintali, e
gli occhi nocciola di Lily Potter misero a fuoco James.
Per un attimo, il
ragazzo rimase immobile, quasi credendo che se
non si fosse mosso Lily non si sarebbe accorta di lui. Poi
però la ragazza
sorrise, e lui rilasciò il fiato che aveva trattenuto fino
ad allora.
«Ehi…
Hm… James, giusto?»
James le
donò un piccolo sorrisino vero, non uno dei sui ghigni.
Era tanto che non sorrideva così a qualcuno che non fossero
le sue sorelle.
‘Ma lei lo
è…’ pensò, mentre la ragazza
cercava di mettersi
seduta.
Le dovette girare la
testa, perché si premette una mano in fronte
e con un gemito si ributtò per terra.
«Ehi,
piano. Sei ubriaca» le disse, con tutta la gentilezza che
si sentì in dovere di usare.
‘Per
quello che sto per dirle…’
Lily lo
guardò storto.
«Ma quale
ubriaca! Ne ho bevuti solo cinque, e di solito dovrei
finire ubriaca con almeno dieci. No, no, non mi sono ubriacata.
Dev’essere
stato il bicchiere rosa…»
James non capiva
quello che stava dicendo, ma non osò
contraddirla.
‘Parla
strascicando le parole, ha gli occhi grandi come palline
da tennis e si è appena svegliata sul pavimento di un bagno.
Ha anche il
coraggio di dire di non essere ubriaca?’
«Comunque,
ti consiglio di andare a dormire in un posto migliore.
Non è molto comodo questo pavimento» sorrise
ancora, sentendosi tremendamente
scemo, quindi si alzò in piedi e le tese una mano.
Lily la
guardò per un lungo secondo, probabilmente completamente
spaesata, poi dovette decidere che non c’era nulla di male,
perché gliela
strinse e si lasciò aiutare per alzarsi.
Mentre si alzava, le
ginocchia cedettero, e dovette aggrapparsi
con tutto il suo peso a James. Barcollando, il ragazzo cercò
di sollevarla alla
bell’è meglio, quindi le passò un
braccio intono alla vita e l’avvicinò al
lavandino.
Lily si appese con
tutte le sue forze al lavandino di marmo e cercò
di rimanere in piedi senza il sostegno di James, quindi ebbe il
coraggio di
specchiarsi.
‘Non ha
una bella faccia, in questo momento. Chissà cos’ha
fatto
prima di venire qui. Forse si è fatta leccare la faccia da
una mucca.’ Pensò il
ragazzo, mentre vedeva Lily studiarsi accuratamente le ombre nere sotto
gli
occhi. Ad un certo punto, con una velocità sorprendente per
un’ubriaca, aprì il
lavandino e si sciacquò il viso. L’effetto non fu
dei migliori: quando si alzò
per specchiarsi di nuovo, il viso era di una tonalità
nerastra che la faceva
sembrare una appena uscita da un camino.
James la
guardò in silenzio mentre ripeteva l’operazione,
poi la
vide lanciare uno sguardo vago alla carta per asciugarsi le mani e,
capite le
sue intenzioni, ne andò a prendere un po’ e gliela
porse.
Lily gli rispose con
un sorriso, e James non poté fare a meno di
constatare che, anche con il volto tutti impiastricciato e
l’alito che sapeva
di alcool, Lily era comunque molto bella quando sorrideva.
«Ma…
hm… Tu cosa ci fai qua?» chiese Lily mentre si
asciugava il
viso. James soppesò per bene la risposta.
«Le tue
amiche mi hanno detto dove abitate, e ho voluto fare un
salto a salutarvi».
Sembrò
aver detto la cosa giusta, perché Lily annuì e
non disse
più nulla. Dopo svariati secondi, però, si
voltò di nuovo verso di lui.
«Le mie
amiche?»
James
aggrottò le sopracciglia.
«Sì,
le tue amiche. Una mi pare si chiami Emily… O
Emma…»
«Emmie»
lo interruppe Lily. James annuì.
«Sì,
Emmie. E l’altra dovrebbe chiamarsi…»
«Mary»
sbottò Lily, arricciando il naso. «Sì,
beh, loro non sono
mie amiche».
«Oh»
James non seppe più che dire. Aveva creduto, per un secondo,
che quella ragazzina dall’aria frivola e semplicemente
stupida non potesse
essere amica di una come Lily, ma quando l’aveva vista
distesa sul pavimento
aveva modificato tutte le sue opinioni, e per un attimo gli era parso
anche
possibile. Ora si rimangiò tutto.
Rimasero in un lungo
silenzio forzato, ognuno intento a studiare
l’altra, quindi Lily parlò, cercando di
riacquistare un sorriso.
«Beh,
allora. Mi accompagni in camera?»
Eccomi
qui, dopo lunghi giorni d’attesa (poco più di una
settimana, gente! xD), sono
finalmente tornata.
Per
chi
interessasse (e anche per chi non gliene può fregar di meno)
gli esami orali
alla fine sono riuscita a superarli ^_^ Con imbarazzo, silenzi lunghi e
complimenti immeritati, però, alla fine ce l’ho
fatta ^_^ E prevedo una
tempesta di aggiornamenti, dato che ora non ho più nulla da
fare.
Ma
ora
passiamo ai ringraziamenti, che sono la cosa che mi esce meglio di
questa
storia:
Ringrazio
tutte le persone che hanno messo la mia ff tra le preferite:
1
- ale146
[Contatta]
2 - ashelia_96
[Contatta]
3 - Chiara_96
[Contatta]
4 - leonedifuoco
[Contatta]
5 - Luna_Lovy
[Contatta]
6 - OmegaGauntRiddle
[Contatta]
7 - rose07
[Contatta]
8 - Scorpiusthebest
[Contatta]
9 - sunflower_
[Contatta]
10 - VolandoConTe94
[Contatta]
Quindi,
un ringraziamento enorme anche a chi l’ha aggiunta tra le
seguite:
1
- Alara666
[Contatta]
2 - ArwenBlack
[Contatta]
3 - ashelia_96
[Contatta]
4 - BabyFairy
[Contatta]
5 - baby_bunny
[Contatta]
6 - bellandrew82
[Contatta]
7 - Bellis
[Contatta]
8 - BlackFra92
[Contatta]
9 - celebrian
[Contatta]
10 - cesarina89
[Contatta]
11 - Didyme
[Contatta]
12 - emma95
[Contatta]
13 - Francy_Malfoy
[Contatta]
14 - gargi89
[Contatta]
15 - Jaily
[Contatta]
16 - kia
07 [Contatta]
17 - kiaa
[Contatta]
18 - Kicks
[Contatta]
19 - leonedifuoco
[Contatta]
20 - Lilla95
[Contatta]
21 - lucia_hp
[Contatta]
22 - LuNa1312
[Contatta]
23 - Nadia
Granger
[Contatta]
24 - naog94
[Contatta]
25 - Noe_hatesthesun
[Contatta]
26 - OmegaGauntRiddle
[Contatta]
27 - PolvereDiLuna
[Contatta]
28 - rebby
[Contatta]
29 - Scorpioncina
[Contatta]
30 - starcat
[Contatta]
31 - sunflower_
[Contatta]
32 - _Giuli95_
[Contatta]
33 - __Lilly__
[Contatta]
Quindi,
dopo le ricordate:
1
- debby15
[Contatta]
2 - JosephineWhite
[Contatta]
3 - Lilla95
[Contatta]
4 - lumamo64
[Contatta]
E
chi legge nell’ombra, ecco a voi, signori e signore, pantere
e coniglietti
vari, le quattro (posso sottolinearlo? ^_^) persone che hanno recensito
lo
scorso capitolo:
naog94:
Allora, prima di
tutto un grazie immenso per avermi dato il tuo parere, sono contenta
che
qualcuno abbia seguito i miei scleri e mi abbia perfino risposto ^_^ Per la pace di Emmie e
Lily... bisognerà
aspettare ^_^
Spero
che ti piaccia anche questo capitolo, e che ti venga ancora voglia di
darmi un
tuo parere ^_^
Un
bacione
ashelia_96:
Eccomi! Allora... Esami
orali passati, a te come è andata? ^_^ Nel tema di
italiano.. no, credo di far
parte di quel 2% che ha fatto un altro percorso, tu hai fatto la
lettera? ^_^
Se no, cosa? Io ho fatto un testo argomentativo sul degradamento
globale... ^_^
Ho preso noveeee! xD
Non
ti preoccupare, lo studio non mi ha ancora ucciso (anche se devo dire
che il
giorno prima degli orali ho avuto una crisi molto strana e ho visto un
elefantino rosa volare fuori dalla finestra... ma sono dettagli ^_^) ed
Emmie
capirà, capirà prima o poi come si sente Lily.
Anzi, a dirla tutta credo che a
breve sarà proprio Lily a dover capire lo stato
d’animo di Emmie ^_^ Ma vedrai
tutto quanto con calma quando arriveremo alla terza parte
(perché sì, la
seconda parte partirà da un altro punto di vista, che
però non dico ^_^ {e che
comunque credo di aver già accennato in una risposta del
capitolo scorso... xD})
Comunque, dato che tutti mi avete consigliato di continuare la seconda
parte
qui, credo che seguitò il vostro esempio. Per ora, mi prendo
la durata degli
ultimi due capitoli (ne mancano già due!! -_-‘)
per pensarci a fondo ^_^
E
per ora ti lascio con un bacio, aspettandoti al prossimo capitolo! ^_^
Chiara_96:
Allora... sono
tornataaa! Dopo una lunga attesa, ma ce l’ho fatta ^_^
Allora.. già rivali
adesso? Oddio! (panico, pa-panico, pa-panico pauuuura xD) Credo che ti
lascerò
il posto, la mia musa ispiratrice è partita per le Hawaii e
credo tornerà solo
verso Novembre.. sigh sigh... ^_^
Comunque,
dato la tua intelligenza sopraffina (^_^) voglio vedere se riesci a
capire una
cosa (se hai il tempo, ovviamente!). Allora.. nello scorso capitolo,
Lily ha
incrociato lo sguardo di qualcuno prima di doversi gettare a capofitto
verso il
bagno. Quella persona potrebbe aver messo qualcosa
nel bicchiere di
Lily, che l’ha fatta svenire. Chi sarà mai? Se hai
tempo, voglio proprio vedere
se c’azzecchi ^_^
Intanto,
mi tocca lasciarti per il prossimo capitoli. Non vedo l’ora
di leggere la tua
recensione! Anche perché mancano solo due capitolo verso la
fine della prima
parte, e voglio vedere se continuare o lasciare tutto e darmi
all’ippica! (come
già in molti mi hanno consigliato... xD)
Un
o smack grande grande...
rose07:
Ed eccomi qui con l’ultima
risposta. Tranquilla, ovviamente puoi prenderti tutti i ritardi che
vuoi e ne
hai tutto il diritto, non obbligo mica a recensire, io! (_ki_
fischietta con
aria innocente mentre dietro di lei uno sventurato lettore viene
torturato per
non aver recensito nessuno dei suoi poveri capitolini... ^_^)
Allora,
Emmie ti sta antipatica? Spero che riuscirò a farti
ricredere, visto che alla
fine dovrebbe pur sempre essere la migliore amica di Lily... Ma vedremo
quanto
sono brava a scrivere (aggiungiamoci un bel “se”,
tanto per essere più pignoli=))
e aspettiamo la continuazione della storia per vedere se ti
starà ancora
antipatica ^_^
Per
ora, dato che ti è piaciuto tanto il capitolo con James e
Lily, vediamo se
questo ti è piaciuto altrettanto. È ricomparso il
nostro piccola Jamie, hai
visto? ^_^ *faccia sognante*. Che te ne pare? E no, mi tocca proprio
dirti che
non sbagli, la parentela c’è e si vede ^_^
Aspetto
il tuo parere, che è sempre gradito.
Un
bacione
Eeeeeh,
siamo già alla fine di questo nuovo capitolo. Come ho
già detto nelle risposte
alle recensioni, purtroppo mancano solo due capitoli alla fine della
prima
parte. Quindi vorrei chiedere (se mi è concesso) un piccolo
favore: essendo
arrivata a questo punto, e ricedendo così tante
“adesioni” alla mia storia (mi
riferisco a chi l’aggiunge tra le preferite, le seguite o le
ricordate) mi
piacerebbe avere un parere comune. La domanda dello scorso capitolo
(unire le
due parti o dividerle) è ovviamente ancora aperta fino
all’ultimo capitolo, e
inoltre mi piacerebbe sapere se volete che continui questa sto.. ehm..
questa “cosa”
o se semplicemente la finisca con il diciottesimo capitolo e incominci
a fare
altro ^_^
Quindi,
per favore, sarebbe davvero gradito un vostro parere, lo dico con il
cuore di
una aspirante scrittrice ^_^
E
ora, dopo questo momento drammatico, passiamo al nostro amato spoiler, per poi salutarci
definitivamente:
“«Che
cazzo ci fai tu qua?»
‘La
finezza fatta a persona’ pensò Lily un attimo dopo
che lo
disse.
«Ti
salvo la vita» rispose James Dursley stringendosi nelle
spalle, quindi la prese con entrambe le mani per un braccio e la
issò verso
l’alto.”
Allora?
Curiose? ^_^
Bene,
allora vi toccherà aspettare il prossimo capitolo, hehehe
*ghignetto sadico*
^_^
Intanto,
un bacione a tutte quante
_ki_
P.S.:
quasi dimenticavo! Finalmente, dopo innumerevoli tentativi, sono
finalmente
riuscita a inserire le immagini nella storia!
Ecco
a voi:
Lily:
Emmie:
Mary:
Celeste:
Mariuccia:
Mitchel
O’Brey:
Ovviamente,
questi sono solo i personaggi come li vedo io. Voi potete vederli come
volete
^_^
Comunque,
non sono ancora riuscita a trovare un volto adatto per James. Dei
suggerimenti?
^_^
Vi
aspetto, di nuovo
_ki_
|
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Capitolo 17 *** Cap. 17 Questo e altro ***
Cap.
17
Questo
e altro
Lily riprese
conoscenza lentamente, assaporando il dolce tepore
dell’oblio che lento la liberava dalle sue braccia possenti.
Quindi, la prima
cosa che sentì, fu un tremendo freddo.
Rabbrividì, chiedendosi poco
consciamente come mai faceva freddo nel suo letto.
Fu quando
cominciò a riacquistare l’utilizzo di tutti i
sensi che
capì cos’era quell’improvviso gelo: non
era nel suo letto.
Arricciando il naso,
tastò un po’ alla cieca intorno a sé.
Sentiva qualcosa di ruvido e duro, lievemente rotondo, diviso in tanti
piccoli
blocchi.
‘Ma, per
Dio, cos’ho sotto il culo?’
Rimase ancora
ostinatamente con gli occhi chiusi. Finché poteva
crogiolarsi nel suo bel sonno, l’avrebbe fatto con o senza il
consenso delle
sue chiappe.
‘Che
gelino pure, io sto bene così’.
Si decise ad aprire
le palpebre pesanti solo quando sentì un
gemito soffocato poco distante da lei.
‘Che
diamine…?’
Lentamente, mise a
fuoco il paesaggio circostante. E, con un urlo
strozzato, si accorse di essere sul tetto dell’orfanatrofio,
in bilico tra le
tegole e il vuoto.
‘Mio Dio,
se mi fossi mossa anche solo di un centimetro sarei
caduta di sotto. Collo, ringrazia i tuoi amici arti che non si sono
spostati e
non ti hanno fatto rompere come pasta frolla’.
Sì,
decisamente Lily era poco coerente da appena sveglia.
Un altro gemito la
riscosse dai suoi strani pensieri. Voltò un
po’ la testa verso destra, strizzò gli occhi per
vedere nell’oscurità della
notte e poi sussultò.
Poco distante da
lei, Emmie era distesa supina sulle tegole
fuligginose del tetto, gli occhi chiuso e il viso cinereo.
Più in là, due
persone ruotavano veloci formando un
cerchio, il cui centro era un ragazzo che teneva un
braccio dritto
davanti a sé. Aveva il viso in ombra, e Lily non lo
riconobbe.
Ad un certo punto,
una delle due persone che formavano la
circonferenza invisibile compì un balzo verso il ragazzo,
che per tutta
risposta alzò il braccio e lo punto verso
l’aggressore. Da esso scaturì una
scia di luce rossastra, che colpì la persona in pieno petto
e la spinse
dall’altra parte del tetto. Cadde con un tonfo soffocato
sulle tegole e non si
rialzò.
Lily rimase a bocca
aperta a fissare il ragazzo sconosciuto che
si voltava con un movimento aggraziato verso la seconda persona,
puntava di
nuovo il braccio e faceva scaturire di nuovo quella luce rossastra, che
però
venne schivata dalla persona e si spense contro un albero.
‘Ma che
diamine sta succedendo?’ si chiese, gli occhi aperti come
noci, improvvisamente sveglia, decisa a non perdersi neanche un
passaggio di
quello spettacolo stranissimo.
La seconda persona
(chiamiamola Milly, scoccia chiamarla sempre
“persona”) compì lo stesso balzo che
aveva fatto la prima (che chiameremo
Lizzie), quindi si affrettò a schivare con una capriola a
mezz’aria l’ennesimo
fascio di luce rossa partita dal ragazzo.
Atterrò
con grazia sulle punte dei piedi, quindi si sistemò in
una posa che a Lily parve d’attacco. Era pronta ad un
prossimo balzo.
Mentre assisteva a
quella scena più unica che rara, Lily notò un
movimento dall’altra parte del tetto. Qualcosa usciva dalle
ombre della notte,
si agitava con potenza, si rimetteva in piedi. Era Lizzie, la persona
messa
precedentemente al tappeto dal ragazzo-prodigio.
Lily la
guardò con la bocca aperta scrollarsi vivacemente,
inquadrare il campo di battaglia e affrettarsi a raggiungere la sua
compare.
La ragazza la vide
arrivare quatta quatta alle spalle del
giovane, pronta per un altro balzo, questa volta impossibile da fermare.
Fu a quel punto che
urlò.
«Attento!
Dio, guarda dietro di te!»
Non seppe
perché lo fece, sapeva solo che tifava per il
ragazzo-prodigio. Ma se ne pentì all’istante.
Nello stesso
istante, tre facce di voltarono verso di lei. Erano
tutte al buio, Lily non riuscì a carpire neanche uno dei
lineamenti delle tre
persone, ma l’intenzione di Milly e Lizzie fu subito chiara:
se la sarebbero
presa con lei.
A quel punto, il
ragazzo si accorse della presenza di Lizzie e,
approfittando della distrazione che Lily aveva fornito, spinse il
raggio rosso
contro Milly e la fece cadere riversa sulle tegole. Da quella
prospettiva, Lily
credette di vedere un bastone lungo e sottile nella mano del ragazzo
che faceva
uscire raggi rossi. Ma non ebbe molto tempo per rimuginarci,
perché Lizzie
balzò verso di lei.
Con un gemito
strozzato, cerco di scansarsi, rotolando di lato.
Ma non fece molta strada che incontro l’ostacolo del corpo di
Emmie.
Allora
urlò, più forte che poteva, decisa a morire per
mancanza
d’aria piuttosto che per mano di quella lì.
Ma quando le fu
ormai addosso, Lily capì che non le sarebbe stato
concesso neanche quel suo ultimo desiderio.
Lizzie le
piombò addosso, più veloce di un ghepardo, e Lily
sentì
il suo corpo lacerato da mille artigli sottili. Senza pensare a quello
che
faceva, afferrò per una manica Emmie e urlò
ancora. Il contraccolpo del corpo
di Lizzie scagliato contro il suo la fece cadere
all’indietro. E dietro cosa
c’era? Ma il vuoto, ovviamente.
‘Ok,
questo è il momento di morire con gloria. Almeno,
scrollatela di dosso!’
Forse era la paura,
forse la voglia di vivere, ma riuscì ad
arpionare con una mano il bordo del tetto, e con un possente slancio di
reni
strappò le mani artigliate di Lizzie dalla sua maglia. Per
un momento, le
sembrò di sentirla guaire,
ma fu
solo un istante, poi cominciò a precipitare. Come un orrendo
film horror, vide
finalmente il volto del suo aggressore chiaro alla luce della luna
appena sorta
dalle nuvole.
Era una donna.
Bionda-tinta, occhi rossi. No, era la
donna. Quella del funerale, quella
dagli occhi color sangue, quella che l’aveva fatta penare per
una notte intera.
Ed ora era lì, a cadere da un altezza di sette metri minimo,
con lo sguardo da
cucciolo bastonato e i denti sporgenti.
‘Un
attimo… I denti
sporgenti?!’
Lily la
guardò scandalizzata mentre urlava qualcosa di
indistinto. Sì, eccoli lì, i suoi denti. I canini
a punta di cui aveva sentito
tanto parlare quand’era piccola e impressionabile.
‘Non
può essere vero. Sì, è un
travestimento, come il mio. Non è
assolutamente vero’.
«Incredibile
come gioca con noi il destino» la sentì dire, o
meglio, le parve di sentirla dire.
Poi il suo volto vene inghiottito dall’oscurità.
Con un piccolo
gemito, si accorse di essere ferita ad un braccio.
Le bruciava da cani, sembrava le avessero strappato la carne a morsi.
Poi venne
la consapevolezza di essere sospesa nel vuoto.
«Merda!
Merda, merda, merda!» urlò, sentendo la presa
delle dita
che si affievoliva. L’altra mano, quella che fino a poco
tempo prima era
arpionata al braccio di Emmie, le pendeva inerme a un lato del corpo. E
stava
scivolando.
‘Non
voglio fare la stessa fine di quella lì!’
pensò, anzi, urlò
nella sua mente, mentre invano cercava di far forza sul braccio sano.
‘Ma dove
cazzo è il ragazzo di prima?’
Con un gemito,
sentì la mano sudata scivolare contro la superficie
improvvisamente liscia del tetto.
‘Mi
ricordavo fossero ruvide ‘ste cazzo di tegole’
pensò furiosa,
cercando di spingersi con movimenti controllati.
Ma questo la fece
scivolare ancor più in giù.
«Merda!»
urlò ancora, in preda al panico.
«Credevo
che in un orfanatrofio di suore non si dicessero queste
parole».
Lily
strabuzzò gli occhi. Conosceva quella voce.
L’aveva sentita
solo una volta, ma le era rimasta impressa nella mente come marchiata a
fuoco.
Un viso fece
capolino dal bordo del tetto. Un viso dolce, dai
lineamenti allo stesso tempo morbidi e da adulto, con i capelli castano
scuro e
gli occhi color del cioccolato fondente. Un viso riconoscibile tra
mille.
«Che cazzo
ci fai tu qua?»
‘La
finezza fatta a persona’ pensò Lily un attimo dopo
che lo
disse.
«Ti salvo
la vita» rispose James Dursley stringendosi nelle
spalle, quindi la prese con entrambe le mani per un braccio e la
issò verso
l’alto.
L’attimo
dopo, era seduta sulle tegole del tetto e ansimava come
una locomotiva a vapore.
«Grazie»
ebbe la forza di dire, tra un sospiro ed un altro. James
sorrise.
«Figurati,
questo e altro».
Signori
e signore,
gattini
dagli occhi dolci e cani randagi bavosi e febbricitanti,
ecco
a voi... *rullo di tamburi*...
Il
penultimo capitolo della prima parte di “Lilian Luna
Potter”!!
...
Ok, vedo di piantarla. Insomma, sono tornata ^_^
Visto?
Avevo detto che vi avrei fatto aspettare (relativamente) poco! E
quindi, eccomi
di nuovo qui.
Allora...
cosa mi succede adesso? Lily che si sveglia improvvisamente sul tetto
dell’orfanatrofio,
che trova Emmie svenuta di fianco a lei... E poi, il colpo finale!
James che
combatte contro due persone a colpi di... luce colorata ^_^ Allora, chi
ha
indovinato lo “strano” potere di James? Hihi...
No,
torniamo a noi. Voglio ringraziarvi!
Un
ringraziamento enorme a chi ha aggiunto la mia ff tra le preferite:
1
- ale146
[Contatta]
2 - ashelia_96
[Contatta]
3 - Chiara_96
[Contatta]
4 - leonedifuoco
[Contatta]
5 - Luna_Lovy
[Contatta]
6 - OmegaGauntRiddle
[Contatta]
7 - rei__
[Contatta]
8 - rose07
[Contatta]
9 - Scorpiusthebest
[Contatta]
10 - VolandoConTe94
[Contatta]
Dopo,
un grazie megagalattico anche a chi l’ha aggiunta tra le
seguite:
1
- Alara666
[Contatta]
2 - ArwenBlack
[Contatta]
3 - ashelia_96
[Contatta]
4 - BabyFairy
[Contatta]
5 - baby_bunny
[Contatta]
6 - bellandrew82
[Contatta]
7 - Bellis
[Contatta]
8 - BlackFra92
[Contatta]
9 - celebrian
[Contatta]
10 - cesarina89
[Contatta]
11 - Didyme
[Contatta]
12 - emma95
[Contatta]
13 - Francy_Malfoy
[Contatta]
14 - gargi89
[Contatta]
15 - kia
07 [Contatta]
16 - kiaa
[Contatta]
17 - Kicks
[Contatta]
18 - leonedifuoco
[Contatta]
19 - Lilla95
[Contatta]
20 - lucia_hp
[Contatta]
21 - LuNa1312
[Contatta]
22 - Malika
[Contatta]
23 - Nadia
Granger
[Contatta]
24 - naog94
[Contatta]
25 - Noe_hatesthesun
[Contatta]
26 - OmegaGauntRiddle
[Contatta]
27 - PolvereDiLuna
[Contatta]
28 - rebby
[Contatta]
29 - Scorpioncina
[Contatta]
30 - starcat
[Contatta]
31 - sunflower_
[Contatta]
32 - _Giuli95_
[Contatta]
33 - __Lilly__
[Contatta]
Quindi,
dopo in consueti ringraziamenti a chi l’ha aggiunta tra le
ricordate,:
1
- debby15
[Contatta]
2 - ellymartin
[Contatta]
3 - JosephineWhite
[Contatta]
4 - Lilla95
[Contatta]
5 - lumamo64
[Contatta]
E
a chi legge zitto zitto quatto quatto... ecco a voi le recensioni!:
Chiara_96:
Oddio... ma guarda
qua che recensione chilometrica... sai che hai superato le 500 parole?
Se c’è
ancora questo premio puoi guadagnare tipo dieci punti per questa
recensione..
xD riesco anche a farti guadagnare punti, guarda un po’...
^_^
Comunque,
tornando a noi.
La
nostra povera trama... Sai una cosa? Non credo ce ne sia una reale.
Più che
altro, a me piace scrivere la vita delle persone. E quando mai la vita
ha una
trama? Lily è una ragazza normale, ha solo qualche parente
un po’ importante e
tanti anni di storia stramba alle spalle ^_^ In sintesi, non ti preoccupare se non ne
capisci niente.
Neanche io, se è per questo ^_^
Sai
un’altra bella cosa? Anche io adoro moltissimo la sorellina
di James (che poi è
la sua cuginetta, tipo... O_o). È stato uno dei personaggi
più belli che ho
inventato ^_^ *me gongola soddisfatta, sporgendo il petto come un
tacchino
grassoccio*. Però non mi è mai piaciuto fare
dolcetto-o-scherzetto... chissà
perché^_^
Allora...
riappacificare le ragazze... Oddio, mi sa che non posso proprio
accontentarti.
Cioè, sì, in un certo senso poi fanno pace...
*_ki_ si rende conto di star
parlando troppo, si accinge a cancellare quello che ha scritto, poi
cambia idea
e lo lascia per far penare la povera Chiara_96 dandole spoiler
incompleti, si
schiarisce la voce e riprende da un altro punto* ^_^
Le
immagini sono riuscita a metterle. Hai visto? Non seguo proprio lo
stesso
procedimento che usi tu (me l’ha consigliato una delle
amministratrici,
mandandomi una e-mail), però... l’importante
è il risultato, no?=)
Per
la persona misteriosa che tu hai detto di non saper identificare... ti
sei
andata a rileggere il capitolo precedente, almeno? ^_^ Comunque,
è una di
quelle che hai detto. Spremi il cervellino, leggiti il capitolo 15 e fammi sapere. E non
era uno scherzo! Davvero
ti considero una persona dall’intelligenza sopraffina ^_^
Visto che farai il
classico, poi... O_o
Comunque.
Guarda un po’, che ci possiamo fare... siamo state create per
perderci in un
bicchier d’acqua. Ogni cosa che si tiri fuori, riusciamo a
divagare come... boh,
come qualcosa ^_^
Beh,
ora meglio andare.
Lo
stomaco reclama ^_^
Un
bacio
ashelia_96:
Allora, come va?
Sì, credo proprio che tu sia stata l’unica a non
aver avuto paura degli esami. Anche
il più secchione della scuola, da noi, se la stava facendo
sotto (ma forse
dipendeva dal fatto che si era messo a studiare il giorno prima, un
po’ come
me... O_o’). Tu saresti a Grifondoro, eh? Beh, io sono ancora
indecisa tra
Serpeverde (i miei amici dicono k ho sempre la risposta pronta e la
lingua
biforcuta... ^_^ in più scappo al primo problema e sono
molto orgogliosa...) o
Tassorosso (vedi prima: scappo al primo problema. In più
dicono sia leale, o
una roba così... bah ^_^).
Sette
tracce? Miiiinkia! (scusa la parola). Io ne ho dovute fare tre,
studiarle e farmi interrogare su una (che dicevano avrebbero deciso i
prof, ma
k alla fine ho deciso io). Niente sorprese, da me, mi sono messa a
parlare del
petrolio, del Messico e della musica messicana ^_^
Per
le tue speranze di una LIly insieme al nostro caro Jamie... Mah, non
saprei.
Vedrai tu al prossimo capitolo, no? ^_^ Poi si comincia (finalmente)
con la
seconda parte, ergo con un altro personaggio ^_^ Ma chi sarà
mai a parlare... uhm...
(_ki_ si interroga su dirglielo o non dirglielo, dirglielo o non
dirglielo... poi
tira fuori una margherita dalla tasta e viene fuori non dirglielo) ^_^
Mi
dispiace, la sorte ti è contro stavolta. Lo saprai fra due
capitoli ^_^
Ora,
scappo.
Un
bacio
naog94:
Beh... A dir la
verità, Mitchel nella foto è
uno dei Sonohra... xD Mi sembrava la foto
più adatta, quindi... ^_^ In effetti, la maggior parte dei
miei personaggi in
foto sono dei cantanti... Ma sono dettagli. Non ti sei bevuta il
cervello,
comunque, tranquilla ^_^
Dici
che qualcosa non andava nel bicchiere fucsia, vero? Beh... non posso
negarlo
^_^ Credo che si capisse piuttosto bene, anche perché uno
non sviene cosciente di
quello che fa... se è ubriaco, neanche si ricorda come si
chiama... ^_^ O
almeno io la vedo così (devo ancora entrare nella fase
“adolescente disturbata
che beve litri e litri per
dimenticare e
finisce per ritrovarsi distesa in un bagno con un mal di testa
allucinante”... Quando
succederà, magari vedrò come si è
sentita la nostra Lily ^_^
Per
ora, ti lascio con questo capitolo. Dammi il tuo parere!
Un
bacione
rose07:
Sono contenta che
ti sia piaciuto il capitolo scorso. Questo, invece, come lo reputi?
È il
penultimo, quindi un tuo parere è molto più che
gradito ^_^
Per
gli esami, sono andati abbastanza bene. Alla fine sono riuscita ad
uscire con
il nove ^_^ Tu, invece? Com’è andata? ^_^
Ti
aspetto. E intanto vediamo se ti è piaciuto anche questo
diciassettesimo
capitolo ^_^
Un
bacio
Bene,
e ora che abbiamo concluso, non mi resta che ripetere
l’annuncio, visto che è l’ultima
volta che posso scriverlo.
Avviso:
Questo
diciassettesimo capitolo è il penultimo capitolo della
prima parte. Ora, il mio dubbio è uno: devo unire questa
parte con quella che
viene dopo, e quindi anche con quelle a seguire, come fosse un libro,
oppure è
meglio incominciare un’altra ff, dividendole definitivamente
e poi unendole
formando una serie?
Vorrei
i vostri pareri, anche di chi è rimasto sempre in silenzio a
leggere senza
volere (o potere) esprimere il suo
parere, o un suo commento. Ovviamente nessun obbligo, ma mi farebbe
davvero
piacere poter conoscere ciò che pensate voi. Grazie ^_^
Ora,
non mi resta che lasciarvi con lo Spoiler, e un grazie grande grande
per tutti
voi che continuate a seguire i miei scleri.
“‘Tutto,
ma non questo’ pensò Lily,
infuriata. Tirò una manata ben assestata a quella stupida
creatura e con
piacevole sorpresa la sentì emettere uno strillo acuto di
dolore e volare via.
Poi, stava cadendo.”
Ed
eccoci qua, alla fine di questa lunga parentesi.
Un
bacio a tutte/i, ci vediamo il prossimo capitolo! ^_^
_ki_
|
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Capitolo 18 *** Cap. 18 Sono una maga ***
Cap.
18
Sono
una maga
«E
così sono davvero vampiri» sussurrò
Lily guardando di
sottecchi la figura distesa supina a pochi metri da loro. James
annuì.
«E non ci
vorrà molto prima che si risvegli»
indicò con un cenno
del capo il vampiro Milly.
«Dobbiamo
andarcene!» esclamò Lily, balzando in piedi. James
sbuffò.
«Che
novità».
«Bene!»
lanciò uno sguardo ad Emmie, ancora distesa accanto a
loro. «Ehm… Aiutami a portarla via, prima che si
svegli».
Si piegò,
pronta a sollevare l’amica, ma James non si mosse. Si
voltò verso di lui.
«Ti dai
una mossa?»
«Scherzi?
Lei sta con loro! È lei che ti ha portata qui!»
Lily
strabuzzò gli occhi.
«Cosa?
Emmie?»
James
annuì con vigore.
«Certo,
proprio lei. Sì, sì. È venuta nel tuo
dormitorio e ti ha
trascinata qui».
«E tu come
mi hai trovata?» Lily era sempre più sconcertata.
«Ero con
te».
«E
perché non l’hai fermata?!»
«Beh, mi
pare ovvio» James si stiracchiò la schiena. Lily
era sul
punto di esplodere. Un altro secondo e avrebbe strozzato quel ragazzo,
al
diavolo la gratitudine per averla salvata. «Ero in bagno.
Quando sono uscito
lei era alla porta e ti stava trascinando via».
Lily
inarcò un sopracciglio, stupita.
«Eri
ubriaca» aggiunse James.
«Oh»
ecco perché non ricordava nulla di tutto quanto.
L’ultimo
ricordo che aveva era il pavimento polveroso del bagno a pochi
centimetri dal
naso.
«Ehi! Non
ero ubriaca!» protestò, ricordandosi del liquido
rosa.
James la guardò con ovvietà.
«Ah
no?»
«No!»
esclamò con convinzione. «Mi hanno
drogata!»
James
aprì la bocca, pronto a ribattere, ma si bloccò,
voltandosi
di scatto.
«Credo che
avremo altro tempo per concludere questa piacevole
chiacchierata» disse, tirandosi in piedi.
‘Deve aver
sentito qualcosa’ pensò Lily, scrutando
l’oscurità
intorno a loro. Ma lei non sentiva un bel nulla.
Emmie si mosse,
rischiando inconsapevolmente di cadere dal tetto.
Lily si affrettò a trarla al sicuro.
In quel momento,
James balzò in avanti, estraendo qualcosa dalla
tasca interna della giacca.
«Ma che
diamine…»
Improvvisamente,
qualcosa uscì dall’ombra della notte, scagliandosi
contro James. Era veloce, scattante e molto piccolo. Quando fu a pochi
battiti
d’ala da James, Lily lo riconobbe come un pipistrello.
Lily non ebbe tempo
neanche per scansarsi che il pipistrello era
già sopra di loro. Ma James evidentemente fu più
veloce di lui, perché in un
attimo un lampo rosso lo investì e lo mandò a
schiantarsi contro un albero
vicino.
«E
ricomincia la battaglia» esclamò James, un ghigno
strano a
pitturargli il viso. Lily era a bocca aperta.
«Ma
come…?» non poté continuare,
perché il pipistrello si era
ripreso e stava di nuovo sfrecciando verso di loro. James fece un balzo
avanti,
come a volersi distanziare da Lily ed Emmie, oppure semplicemente come
sfida al
pipistrello, quindi allungò il braccio in direzione
dell’animale.
Ora Lily lo vedeva
bene, l’oggetto che aveva in mano. Era un
lungo ramo sottile e bitorzoluto, che James impugnava con grazia e
quasi
reverenza, come se non fosse sicuro di esser degno di possederlo.
Lo mosse veloce in
direzione del pipistrello, così veloce che
Lily quasi non lo vide. L’attimo dopo, il pipistrello
precipitava dal bordo del
tetto.
«Lily,
predi la tua amica e vattene! Non c’è
più tempo per
parlare».
Lily aveva ancora la
bocca spalancata, troppo stupita per far
altro che guardare. Non rispose e non si mosse, non ne era
più capace.
Sentì lo
strillo del pipistrello che tornava alla carica.
«Lily!
Merlino Santo, muovi il culo e sloggia!»
Lily
spalancò ancor di più la bocca.
Cos’aveva detto?
«Lily…»
«Cos’hai
detto?»
James gli
lanciò una veloce occhiata dal basso in su. Sembrava
volesse constatare di non trovarsi insieme ad una pazza.
«Lily…
Non ti chiami così?»
Lily scosse
furiosamente il capo.
«No, no!
Prima! Prima! Hai detto Merlino Santo!»
James
aggrottò le sopracciglia, poi si voltò e mosse
ancora il
ramo. Il pipistrello schivò e ripartì
all’attacco. James imprecò.
«Porco
Salazar, Lily! Non me ne frega un cazzo se ho detto
Merlino Santo! Tu ora muovi il culo e sloggi da questo tetto!»
Lily non lo
ascoltò e lo fissò mentre dal suo ramo scaturiva
l’ennesimo
fascio di luce rossa. Questa volta colpì il pipistrello
sulla testolina, e lo
fece cadere a ruzzoloni sulle tegole del tetto. James si
girò.
«Lily,
è importante. Non volevo dirtelo così, ma
evidentemente
devo».
Lily rimase in
silenzio. Non capiva più nulla.
«Sei una
maga, Lily. Una maga con i fiocchi, da quanto so. E
devi…»
Il pipistrello
strillò con tutte le sue forze, rimettendosi in
piedi. Ma mentre si alzava, la sua ombra si allungava, si distorceva,
prendeva
una forma diversa. E alla fine eccola lì, la donna dagli
occhi rossi.
‘Mio Dio,
ma non era caduta?’ si chiese Lily, in preda al panico,
per poi darsi della stupida l’attimo dopo.
‘È
un vampiro, scema, mica muore così facilmente’.
«James,
anche tu sei un mago?» chiese, mentre lo vedeva agitare
ancora il ramo e puntarlo contro la vampira. Ma quello che
uscì fu poco più
forte della luce di una torcia.
«Sì,
Lily, sì! Ti prego, però, ora vattene!»
«Ma se
sono una maga posso aiutarti!»
«No!»
urlò James, mentre provava ad agitare ancora il ramo. La
luce rossa si lanciò ancora contro la donna, ma la
mancò di almeno mezzo metro.
«Non puoi,
Lily, non puoi! Ti prego, te ne devi andare! Prendi la
tua amica, scappa, e va lontano! Non puoi niente contro di
loro».
Lily
sentì qualcosa di strano nello stomaco. Come un masso che si
poggiava tranquillo sul suo intestino e incominciava a schiacciarlo.
Sentì le
lacrime agli angoli degli occhi.
‘Sono una
stupida’.
«Come
faccio? Emmie è svenuta, come diamine faccio a portarla
via?»
«Non lo
so!»
L’urlo di
James ebbe il potere di farla sentire ancora peggio.
Non poteva lasciarlo lì!
«Lily
io…»
Si era voltato, si
era voltato verso di lei, ed era stato un
grosso errore. Lily vide quasi a rallentatore quello che successe dopo.
La vampira
compì un balzo, un balzo impossibile per un normale
umano, e fu sopra di James. Lily urlò con tutte le sue forze
e vide il volto di
James contratto dalla sorpresa voltarsi verso la vampira e provare, con
un
flebile tentativo, a contrastarla. Ma era debole, e anche stanco,
stimò Lily.
Poi, mentre vedeva la
vampira ghermire con i suoi artigli il volto di James,
sentì qualcosa
venirle contro e spingerla contro il limite del tetto. Abbassando lo
sguardo,
vide un pipistrello.
‘Dev’essere
l’altro vampiro’ pensò, una
lucidità sorprendente che
in quel momento le sarebbe servita poco. ‘Si è
svegliato’.
Al pipistrello non
servirono molte energie per spingerla verso il
basso. Lily era in bilico, indecisa se andare in soccorso di James o
svignarsela e lasciarlo morire. Ebbe solo il tempo di afferrare Emmie
per un
lembo del vestito, prima di essere catapultata verso il vuoto.
Il pipistrello
urlò, strillò e quasi sorrise
per la riuscita del suo gesto. Quindi sporse i dentini
aguzzi verso Lily.
‘Tutto, ma
non questo’ pensò Lily, infuriata. Tirò
una manata ben
assestata a quella stupida creatura e con piacevole sorpresa la
sentì emettere
uno strillo acuto di dolore e volare via. Poi, stava cadendo.
«Di’
pure addio alla tua cara sorellina, James Potter!»
sentì
qualcuno urlare, come un’eco indistinta nell’oblio
dei suoi pensieri.
‘James
Potter…’ pensò distrattamente, mentre
vedeva il tetto
allontanarsi sempre più e il vento le sferzava nelle
orecchie.
‘No,
diamine, James Potter!’ urlò poi la sua mente,
improvvisamente di nuovo lucida. E si accorse che stava per morire.
Emmie era accanto a
lei, nella discesa, e Lily la vide aprire gli
occhi. Quando si accorse di dov’era, urlò. Anche a
Lily venne da urlare e
finalmente diede libero sfogo ai suoi polmoni.
‘Sono una
maga’ pensò, mentre sentiva Emmie afferrarle un
braccio
e stritolarlo con la stessa potenza di un boa constrictor. Era il
braccio
ferito, e sentì la terribile sensazione di un osso che
scricchiolava
paurosamente. ‘Sono una maga e posso fare magie. E allora,
per i draghi a pois
blu della Norvegia, facciamo una cazzo di magia e salviamoci la
vita!’
«Emmie,
chiudi gli occhi!» urlò, e li chiuse anche lei.
Non
sapeva cosa aveva in mente, ma doveva fare qualcosa.
Nella sua mente
balenò, come un ricordo remoto, il volto del
ragazzo biondo del sogno. Ormai un sogno lontano, in un tempo in cui
non
c’erano problemi, non c’erano vampiri.
‘Oh mio
Dio, ti prego quel che vuoi, ma io voglio vivere’
pensò,
mentre focalizzava con strana fermezza il volto del ragazzo nella sua
mente.
‘Da
lui’ fu il suo ultimo pensiero, prima di stringere forte il
braccio di Emmie.
La sentì
urlare dalla meraviglia, o forse dal terrore, perché
aveva come l’impressione di essere vicino al suolo, e
poi… Crack!
Qualcosa di
terribilmente strano e informe le artigliò le
viscere, scuotendole come maracas in mano ad un bambino scalmanato, e
sentì il
forte desiderio di vomitare tutto quello che aveva in pancia. Poi sbatté
violentemente contro il suolo.
Mentre apriva gli
occhi sentì un lontano chiacchiericcio
indistinto che la portò a credere di essere viva solo per un
miracolo e di star
ascoltando i rumori provenienti dalla Sala Mensa, poi vide delle
sfuocate ombre
di alberi e qualcosa di indistinto accanto a sé, che pareva
essere Emmie.
«Emmie…»
disse flebilmente, una strana nota nella voce.
Vi fu un attimo di
silenzio.
«Lily,
ma… Cos’hai fatto?»
Ma Lily non ebbe la
forza di rispondere. Con le palpebre pesanti,
un dolore bruciante alla mano e le viscere ingarbugliate come un
gomitolo di
lana in balia di un gattino, Lily ebbe la netta sensazione di sentire
la voce
di sua madre che le cantava una dolce canzone della buona notte, e si
addormentò.
Fine
prima
parte
Okay,
eccoci qui a questo diciottesimo capitolo, l’ultimo della
prima parte.
Devo
ammettere che è forse il capitolo che mi convince di meno di
tutta quanta la
storia. Certo, l’ultima parte mi pare semplicemente stupenda,
soprattutto
quando le budella della nostra Lily
finiscono in mano ad un bambino scalmanato che le scuote e
le agita per
bene ^_^ (viva la modestia, ovviamente -_-’), ma per il
resto, soprattutto la
parte in cui James spiega a Lily ciò che è, non
mi convince assolutamente.
Forse avrei dovuto farglielo dire con un po’ più
di tatto (ma per questo ho una
scusa: non c’era il tempo materiale per parlarle con calma
^_^), forse aver
dovuto fare una Lily un po’ più scettica...
Ma
non importa. Tanto ora il capitolo è scritto, e non lo
cambia più nessuno ^_^
Ora, prima di passare ai ringraziamenti, non mi resta che chiedere il
vostro,
di parere, su questo capitolo ^_^
Ma
bando alle ciance.
Ringrazio
tutte le persone che hanno aggiunto la mia ff tra le preferite:
1
- ale146
[Contatta]
2 - ashelia_96
[Contatta]
3 - Chiara_96
[Contatta]
4 - leonedifuoco
[Contatta]
5 - Luna_Lovy
[Contatta]
6 - OmegaGauntRiddle
[Contatta]
7 - rei__
[Contatta]
8 - rose07
[Contatta]
9 - Scorpiusthebest
[Contatta]
10 - VolandoConTe94
[Contatta]
Poi
ringrazio anche tutte quelle che l’hanno aggiunta tra le
seguite:
1
- Alara666
[Contatta]
2 - ArwenBlack
[Contatta]
3 - ashelia_96
[Contatta]
4 - BabyFairy
[Contatta]
5 - baby_bunny
[Contatta]
6 - bellandrew82
[Contatta]
7 - Bellis
[Contatta]
8 - BlackFra92
[Contatta]
9 - celebrian
[Contatta]
10 - cesarina89
[Contatta]
11 - Didyme
[Contatta]
12 - emma95
[Contatta]
13 - Eveine
[Contatta]
14 - Francy_Malfoy
[Contatta]
15 - gargi89
[Contatta]
16 - Ginevra87
[Contatta]
17 - kia
07 [Contatta]
18 - kiaa
[Contatta]
19 - Kicks
[Contatta]
20 - leonedifuoco
[Contatta]
21 - Lilla95
[Contatta]
22 - lucia_hp
[Contatta]
23 - LuNa1312
[Contatta]
24 - Malika
[Contatta]
25 - Nadia
Granger
[Contatta]
26 - naog94
[Contatta]
27 - Noe_hatesthesun
[Contatta]
28 - OmegaGauntRiddle
[Contatta]
29 - PolvereDiLuna
[Contatta]
30 - rebby
[Contatta]
31 - Scorpioncina
[Contatta]
32 - Singer
[Contatta]
33 - starcat
[Contatta]
34 - sunflower_
[Contatta]
35 - zanna
[Contatta]
36 - _Giuli95_
[Contatta]
37 - __Lilly__
[Contatta]
Chi
dolce dolce l’ha aggiunta tra le ricordate:
1
- debby15
[Contatta]
2 - ellymartin
[Contatta]
3 - JosephineWhite
[Contatta]
4 - Lilla95
[Contatta]
5 - lumamo64
[Contatta]
Quindi,
dopo un ringraziamento dovuto a tutti quelli che ancora leggono
silenziosi
silenziosi, ecco le mie care recensitrici xD:
rose07:
Uhm... Come va?
Allora.. ho incasinato un po’ la
storia, no? Evidentemente le nostre care persone conoscono la parentela
di
James e Lily, e chissà che magari è proprio per
questo che se la prendono con
loro... Ma non dico niente ^_^ Credo che al punto interrogativo
dell’altro cap
ora si sia aggiunto un altro grande punto interrogativo, no? xD
Comunque, credo
che dovrai lasciare da parte i tuoi dubbi. Da ora in poi si incomincia
con un
nuovo personaggio! Ma sono solo venti capitoli, non attenderete troppo
^_^
Per
ora, non mi resta che salutarti. Ti aspetto al prossimo capitolo! ^_^
Baci
naog94:
Eccomi!
Allora,
James è un mago sì, ma come hai visto combatteva
contro due vampire ^_^ Ma poi,
perché una strega e una vampira? Da cosa l’hai
dedotto? O.o
James
e Lily parenti lontani? Nuooooooo! Sono fratelli! Non si era capito?
*ma che
cerca di rileggere la storia, andando a vedere come poteva essere stata
fraintesa una cosa così chiara...*
Come
ho già detto altre volte, un questa ff cercherò
di seguire più o meno tutto
quello che ci ha detto la Row, quindi James e Lily fratelli ^_^
Ora,
non mi resta che salutarti. Sono leggermente di
fretta.
Un
bacione ^_^
Chiara_96:
xD!
Come
cavolo fai a scrivere delle recensioni così grandi? O_o...
Io ho tentato, ma il
massimo che ho raggiunto sono le trecento parole... -_-“
Allora,
mi dispiace dirlo, ma credo che non sia tutto uno sogno della nostra
povera
Lily ^_^ ma magari in futuro le verrà anche di pensarlo,
chissà... ‘.’
Aggiornamento
non proprio immediato (e sto facendo anche delle risposte piccolissime,
perché
fra mezz’ora devo partire per il mare... -_-), ma spero
comunque che questo
capitolo ti piaccia.
Alla
fine, ho deciso di lasciare le due parti unite, come mi avete
consigliato tutti
^_^
E
per ora, non mi resta che salutare anche te. Però!, non mi
hai detto una cosa
alla fine. Hai saltellato tanto per dire che hai capito
chi è il malfattore, ma alla fine non mi hai
detto il nome!! xD!
Allora,
ti va di dirmi il nome di questa brutta brutta persona? xD
Un
bacio
ashelia_96: Allora, eccoci
all’ultima recensione.
Uff...
perché mi stai diventando l’ultima a recensire? xD
Lily
non ha pensato che ci fossero le lucine rosse nel cielo per il semplice
fatto
che essendo traumatizzata dal risveglio sul tetto era molto
più vigile che di
solito ^_^ (vedi Lily che di mattina si alza con la faccia da zombie e
al posto
di entrare nella porta del bagno va a sbattere contro la finestra e
rischia di
finire di sotto... -_-“)
Per
il tuo voto, mi dispiace per te^_^ Io me ne sto scialla scialla con il
mio nove
e sono tutta contenta ^_^ Ma sono le ingiustizie della scuola, a volte,
e
nessuno ci può far niente... -_-
Comunque,
per tornare alla storia, abbiamo capito che anche Emmie ha il sonno di
un
elefante, quando ci si mette ^_^ (tutti geni Weasley, non
c’è niente da
fare...)
E
James sì, ha proprio preso tutto dal padre ^_^ O, meglio
dire che ha preso
tutto dal nonno! Ce lo vedo troppo bene come un James due la
vendetta... xD
Alla
fine ho deciso di lasciare le due parti unite, come mi avete detto voi
=) Spero
vada bene!
Ora
scappo, devo andare al mare fra meno di un quarto d’ora... -_-
Un
bacione grande grande
Okay,
sto ufficialmente entrando in panico.
Manca
meno di un quarto d’ora e vedo andare alla fermata del bus
per prendere la
corriera che mi porterà al mare... -_-
Allora,
per dirlo a tutti quanti (l’ho già scritto in
qualche risposta), alla fine ho
deciso di tenere la storia unita, senza dividerla come avevo pensato.
Sembra
anche a me, adesso, la soluzione migliore ^_^
Grazie
a tutti quelli che hanno commentato, letto o solo dato una scorsa alla
mia
storia.
Scusate
per le risposte piccolissime, come ho già fatto capire sono
in mega ritardo...
Spero di potermi rifare la volta prossima!
Quindi,
non mi resta che avvisarvi che per i prossimi cinque giorni niente
aggiornamenti, causa beach volley e mare ^_^
Spero
però che voi vi farete sentire comunque, perché
voglio ancora le vostre
opinioni!
Ora
spoiler, vediamo cosa mi direte del prossimo capitolo che sta per
arrivare ^_^
“«Come
potrei avere freddo, caro?» Odiava tutti quegli stupidi
nomignoli con cui la chiamava. Tesoro, biscottino, amore,
cucciola...
Erano tremendamente stupidi e inutili. Lei si chiamava Rose, e
così dovevano
chiamarla.”
Ecco,
non mi resta che scappare.
Sperando
di non aver dimenticato niente di importante, vi lascio
al vostro destino ^_^
Un
abbraccio forte e due bei bacioni sulle guance,
_ki_
|
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Capitolo 19 *** SECONDA PARTE: Cap. 19 Sorpresa! ***
Rose
Weasley
Cap. 19
Sorpresa!
Rose rise, felice.
«Dove mi
porti?»
Il ragazzo, accanto
a lei, ridacchiò.
«Stai
tranquilla Biscottino, lo saprai quando sarà il
momento».
Ancora, Rose rise.
‘Che
stupido soprannome. Biscottino...
Troppo melenso... Ripugnante’.
«Hm...
Facciamo i misteriosi, eh?» ghignò. «Mi
piace».
Era stato un
sussurro, doveva essere sensuale, e ci riuscì. Le
sue labbra toccarono una superficie morbida, calda e bagnata. Erano le
labbra
del suo ragazzo. Quindi, la suddetta superficie scese lenta ad
accarezzarle il
profilo del mento, le guancie, il collo... Rose rabbrividì,
e non era né per il
freddo né per l’eccitazione.
‘Ricorda
Rose, una settimana. Mancano
due giorni, no? Ce la puoi fare. Così vediamo cosa
dirà Fred. Alla faccia tua,
cugino scassa balle’.
«Hai
freddo, tesoro?» le chiese il ragazzo, staccandosi dal suo
collo delicato. Rose sospirò di sollievo e cercò
di sorridere come prima, con
quella nota maliziosa che con i ragazzi non l’abbandonava mai.
«Come
potrei avere freddo, caro?» Odiava tutti quegli stupidi
nomignoli con cui la chiamava. Tesoro, biscottino, amore,
cucciola...
Erano tremendamente stupidi e inutili. Lei si chiamava Rose, e
così dovevano
chiamarla. Ma, dovendo stare con lui per una scommessa, doveva entrare
nel
personaggio bene. Ancora, la nota maliziosa fece tutto. E, se non
tutto, fece
gran parte del lavoro, che poi le labbra rosee conclusero andandosi a
posare
sensualmente sul quelle di lui, dopo averle accuratamente individuate
con una
mano (‘Maledizione a te e alla
tua
stupida idea di bendarmi per farmi una sorpresa!’)
Passarono altri
inesorabili minuti in cui Rose pensò seriamente
di mandare tutto a monte. Ma il pensiero di Fred ghignante a deridere
la sua
incapacità di mantenere una relazione stabile le diede
forza. In fondo, lei si
era cacciata in quel guaio e lei se ne doveva tirare fuori.
«Siamo
arrivati amore» sentì dire, prima di rischiare di
cadere
faccia a terra.
‘Maledetto!
Ma avvisarmi che c’è uno
scalino no, vero? Fortuna almeno che hai una presa salda...’
«Oh!
Attenta, stavi per cadere».
‘Grazie
genio, non so come farei a
sopravvivere senza le tue affermazioni più che ovvie...!’
«Sì,
per fortuna che ci sei tu» cercò di sorridere
verso la
direzione del suo ragazzo, sperando di non sembrare molto
più idiota di quanto
già non si rendesse conto di essere.
‘Ma questa
Fred me la fa pagare... E
cara anche! Molto, molto cara! E, ahia!, ‘sto stronzo mi ha
pestato un piede!
Neanche fosse lui che non ci vede!’
Eh già,
quando Rose si irritava tendeva ad essere poco gentile.
Almeno, nei pensieri. Per il resto, era davvero una brava attrice.
«Eccoci
qua».
‘Alleluhia!
Sia lodato Merlino Santo
che ha messo un po’ di cervello anche in questi individui
inutili su tutti i
fronti!’
Finalmente,
l’agonia di Rose ebbe fine. Il suo ragazzo, poco
gentilmente (‘Miseriaccia, ma ce
la fa
a non farmi male per cinque secondi?! Mi ha tirato così
forte i capelli che
credo gliene siano rimasti un po’ in mano... Poveri loro!
Neanche degli umili
capelli quali sono i miei meritano di fare una così brutta
fine... Tra le mani
di questo energumeno! Non sia mai!’), si decise
a levarle la benda dagli
occhi, e, dopo essersi abituata alla luce che qualcuno
le puntava
dritta in un occhio, potè constatare che si trovavano...
‘In un
cinema?! Questo mi vuole morta
prima di domani. Io. Al cinema. Con questo. Speriamo solo che non provi a baciarmi al
buio! Credo che vomiterò...’
Rose
strabuzzò gli occhi, mentre la pubblicità (come
aveva fatto
a non accorgersi del rumore infernale che producevano le casse con
quelle
tremende pubblicità Babbane?) si bloccava e compariva sullo
schermo la noiosa
scritta che avvisava di non registrare, copiare e vendere il video che
sarebbe
stato proiettato. Rimase ferma, impalata, sperando nella
pietà di Morgana.
‘Un
piccolo fulmine. Una pistola
puntata alla tempia. Qualsiasi cosa! Basta che mi fai uscire di
qui...’
«Amore...
Il film inizia. Vieni a sederti!»
Il ragazzo la
spostò, anzi, la trascinò
verso le prime
poltrone libere. Quindi, le prese una mano e le sorrise, mentre il film
iniziava e Rose sperava in un infarto improvviso.
‘Uh, ma
guarda un po’, scommetto che
questi neanche sono i nostri posti... Mah, magari non ha preso neanche
il
biglietto. ‘Sti Babbani tirchi... Uh, guarda un
po’! Non mi dire che è un film
dell’orrore...’
«Amore,
che film è?» chiese, cercando di socchiudere gli
occhi.
Se li sentiva così spalancati che temeva di farlo scappare a
gambe levate. Per
fortuna, aveva un buon controllo sul proprio corpo. Il ragazzo sorrise,
senza
degnarla di uno sguardo, gli occhi puntati sullo schermo. Rose si
accorse, con
una piccola smorfia di disgusto mal trattenuta, che si stava
letteralmente divorando
un pacchetto di popcorn, comprati chissà quando e
chissà dove.
‘Beh, genio, ci sarà stato anche un bar fuori da
quest’Inferno, no? Ma non mi ha lasciata un attimo... Bah, i
misteri della
vita’.
«Horror,
amore. Tua sorella mi ha detto che ti piacciono molto.
Così, ho voluto farti una piccola sorpresa...»
Rose,
improvvisamente, si illuminò come un lampione ai primi
segnali di oscurità. E il suo sorriso, per la prima volta in
quella serata, fu
sincero.
«Uuuh! Un
film Horror! Oh Mer... Ehm, Oddio! Sei meraviglioso,
tesoro!» esclamò, battendo piano le mani. Non
chiese che film era: le piaceva
di più scoprirlo da sola, magari solo alla fine, dopo averlo
visto. Di solito,
si attribuiva ai film una fama che non meritavano affatto.
Il ragazzo non fece
commenti. Forse, pensò Rose, che era troppo
preso ad ammirare le sinuose -e anche un
po’ troppo rigogliose, a quanto
la vedeva Rose- curve della ragazza che era apparsa sullo schermo. A
quel
punto, Rose si perse nel mondo dei suo genere di film Babbano
preferito,
l’horror.
E
allora?
Che
vi pare?
Sono
tornataaaaaaaa ^_^
Lo
so, avevo detto cinque giorni e invece è passata
più di una settimana... Ma
capitemi, uno non può starsene a correggere capitoli e
aggiornare tutto il
giorno quando ci sono delle giornate così.... ^_^ Beh, in
sintesi sono in
ritardo e con un caldo in corpo che faccio concorrenza ad una stella.
Ma l’importante
è che alla fine sono tornata ^_^
Come
vi pare questo primo capitolo? Allora, dato che io ho visto sempre Rose
come la
solita ragazza intelligente, buona, gentile, Grifondoro e simile in tutto e per
tutto a sua madre, ho
deciso di cambiare un po’ le cose ^_^
Come
vedere, la nostra Rose sta mettendo in atto una scommessa con suo
cugino Fred
(una ola a chi indovina di chi è figlio xD) ai danni di un
ragazzo, odia le
cose melense e adora i film Horror... Quindi non credo proprio che sia
come le
altre Rose che girano in rete ^_^ Ma spero che vi possa piacere
comunque!
Allora...
sto facendo un dibattito tra me, me stessa ed io sul colore degli occhi
di
Rose. So che è una cosa stupida, ma in questa storia ha il
suo penso. Quindi,
li volete castani, come quelli di Lily (e come quelli di Hermione) o
blu
oltremare, come quelli di Ron? Avviso, se Rose ce li ha castani anche
Hugo ce
li avrà necessariamente così, e lo stesso se sono
blu. Lascio a voi la scelta
^_^
Quindi,
cominciamo con i ringraziamenti, che è meglio =P
Ringrazio
infinitamente le persone che hanno aggiunto la mia ff tra le preferite,
ovvero:
1
- ale146
[Contatta]
2 - ashelia_96
[Contatta]
3 - Chiara_96
[Contatta]
4 - leonedifuoco
[Contatta]
5 - luly_95
[Contatta]
6 - Luna_Lovy
[Contatta]
7 - OmegaGauntRiddle
[Contatta]
8 - rei__
[Contatta]
9 - rose07
[Contatta]
10 - Scorpiusthebest
[Contatta]
11 - VolandoConTe94
[Contatta]
Quindi
anche quelle che l’hanno aggiunta tra le seguite:
1
- Alara666
[Contatta]
2 - ArwenBlack
[Contatta]
3 - ashelia_96
[Contatta]
4 - BabyFairy
[Contatta]
5 - baby_bunny
[Contatta]
6 - bellandrew82
[Contatta]
7 - Bellis
[Contatta]
8 - BlackFra92
[Contatta]
9 - celebrian
[Contatta]
10 - cesarina89
[Contatta]
11 - Didyme
[Contatta]
12 - Eveine
[Contatta]
13 - Francy_Malfoy
[Contatta]
14 - gargi89
[Contatta]
15 - Ginevra87
[Contatta]
16 - kia
07 [Contatta]
17 - kiaa
[Contatta]
18 - Kicks
[Contatta]
19 - leonedifuoco
[Contatta]
20 - Lilla95
[Contatta]
21 - lucia_hp
[Contatta]
22 - LuNa1312
[Contatta]
23 - Malika
[Contatta]
24 - Nadia
Granger
[Contatta]
25 - naog94
[Contatta]
26 - Noe_hatesthesun
[Contatta]
27 - OmegaGauntRiddle
[Contatta]
28 - PolvereDiLuna
[Contatta]
29 - rebby
[Contatta]
30 - Scorpioncina
[Contatta]
31 - Singer
[Contatta]
32 - starcat
[Contatta]
33 - sunflower_
[Contatta]
34 - zanna
[Contatta]
35 - _EsmeKathrinHunt_
[Contatta]
36 - _Giuli95_
[Contatta]
Quelle
che l’hanno aggiunta tra le ricordate:
1
- debby15
[Contatta]
2 - ellymartin
[Contatta]
3 - JosephineWhite
[Contatta]
4 - Lilla95
[Contatta]
5 - lumamo64
[Contatta]
Quelle
che leggono zitte zitte quatte quatte e, infine, le meravigliose
persone che
hanno recensito (a proposito, sapete che siete arrivati a 50
recensioni? ^_^
*me gongolante*):
naog94:
Ehi! Ti è piaciuto
il capitolo? Beh, sono contentissima ^_^
Per
la presunta materializzazione di Emmie e Lily... Dovrai aspettare ^_^
Intanto
godici la nostra Rose e dimmi che te ne pare.
Aspetto
il tuo commento!
Un
bacione =P
ashelia_96:
Eccomi qua. Beh,
siamo migliorate, sei stata la seconda questa volta a recensire ^_^
Beh...
Non credo proprio che i Potter e gli Weasley possano vivere con una
vita
tranquilla, non è nei loro geni.... xD Ma chissà,
magari fra quattro o cinque
generazioni.... =P
Lily
che cerca di strafare è tutto programmato ^_^ Essendo mezza
addormentata, con
un pericolo imminente, con alcuni geni Potter del tipo
“salviamo sempre e
comunque tutti” e con una scoperta così
meravigliosa.... doveva farsi un po’
grande ^_^
Sono
felice che ti interessi la seconda parte della storia. Anche a me Rose
piace
molto, e spero proprio che ti piaccia come l’ho dipinta io in
questo primo
capitolo! ^_^
Per
il tuo dubbio su cosa centra nella storia... Come può
esserci una storia della
New Generation senza la nostra cara Rose Weasley? E poi vedrai che
succederanno
tante tante cose in questa seconda parte incasinata.... ^_^
Per
ora, ti lascio, aspettando una tua recensione!
Un
bacione
rose07:
Ehilà! Eccomi di
nuovo a stressare la vita di voi lettori ^_^
Allora...
anche a te è piaciuto il capitolo scorso? O_o Bah,
sarò io che sono strana e
vedo capitoli brutti dove invece sono belli... xD
Sono
contenta che l’entrata in scena dei vampiri ti sia piaciuta,
e devo dire che
anche a me sta molto sulle scatole la donna bionda ^_^ E diciamo pure
che ho
preso ispirazione da una che, appunto, non mi è per niente
simpatica... =)
Per
la riappacificazione di Emmie e Lily, ti tocca aspettare ^_^ Non molto,
diciamo
soltanto un’altra ventina di capitoli... =P
Ma
intanto goditi la seconda parte, e spero di piaccia come ti
è piaciuta la
prima!
Grazie
mille per i complimenti, un bacione
P.S.:
per il ragazzo biondo... nella seconda parte appare, anche se non
etichettato
come “ragazzo biondo” e per far scoprire a Lily la
sua identità... si aspetterà
la terza parte ^_^
Ilaja:
Eccomi qui all’ultima
recensione. Alloooora... prima di tutto: hai cambiato nome? O_o ^_^
Secondo,
sono contentissima che l’ultimo capitolo abbia sorto tanti
complimenti ^_^
Leggendo le recensioni, tornata dalla vacanza al mare, sono diventata
più rossa
di quanto già non fossi... Quindi, un buon risultato ^_^
Per
il misterioso malfattore, sono contenta di dire che c’hai
azzeccato, anche se
non so se avrò la possibilità di inserire questo
avvenimento all’interno della
storia, in quanto devo ancora vedere se far ritornare Lily
all’orfanatrofio,
prima o poi... Ma non voglio fare Spoiler!
E
approposito di Spoiler, sono molto contenta che ti abbia incuriosito
^_^ In
questo primo capitolo vediamo finalmente apparire il suo personaggio
preferito,
no? =P
Spero
di non aver deluso le tue aspettative! Come ti avevo già
accennato, la mia Rose
è molto diversa dalla tua sotto molto aspetti... ^_^ Ma
spero ti piaccia
comunque!
Oh,
e sai che anche io vado il Puglia? Dopo essere tornata dalla Spagna,
parto
subito alla volta del piccolo paesino campano della Puglia in cui
abitano i
miei nonni... ^_^ Tu dove sei stata?
Ma
non divaghiamo. Non vedo l’ora di conoscere il tuo parere su
questa storia!
Un
bacione enorme
P.S.:
consolati, io del concorso su EFP ho scritto tre inizi diversi, che si
sono
conclusi con un buco nell’acqua. Dovrei mettermi sotto e
lavorare, m a... ^_^
Diciamo che ho paura di quello che potrei scrivere... Quindi non sono a
buon
punto nemmeno io! =)
Allora,
eccoci di nuovo alla fine. Cosa mi resta da fare? Mettere lo
Spoiler, ovviamente!:
“«Credo
invece che sarebbe più soddisfacente vedere la faccia
dei tuoi zii se sapessero cosa fai durante il tempo libero».
Bastò
quello. Solo quella semplice frase per farla scattare.”
Bene,
e ora non mi resta che concludere, pregando per non aver dimenticato
niente!
Un
bacio grande a tutti quanti!
_ki_
P.S.:
Niente da fare, mi sono dimenticata qualcosa ^_^ Volevo dire che il 24
probabilmente parto per un viaggio in Spagna, e che starò
assente all’incirca
tre settimane. Successivamente, parto per una settimana in Puglia.
Ergo, molto
probabilmente non riuscirò ad aggiornare per un mese intero!
Mi dispiace
moltissimo, vedrò di fare tutto quello che posso, intanto
devo solo sperare che
non abbandoniate la mia storia e mi aspettiate pazientemente ^_^
Scusate
moltissimo.
|
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Capitolo 20 *** Cap. 20 Neuroni ***
Cap.
20
Neuroni
C’erano
due cose che, principalmente, Rose odiava: le cose
troppo melense, sdolcinate e appiccicose, e suo cugino Scorpius
Hyperion
Malfoy. In effetti, Scorpius e Rose non erano neanche cugini. Erano conoscenti.
Ma Scorpius era orfano di entrambi i genitori, e a prenderlo sotto la
loro ala
protettrice erano stati gli zii di Rose, George Weasley e Angelina
Johnson. Casualmente,
anche i genitori di Rose non c’erano più. Certo,
morti non erano (Rose amava
pensare che si fossero andati a fare una luuuunga vacanza ristoratrice
e che
presto sarebbero tornati dal loro piccolo Paradiso per renderle la sua vera
vita),
ma fatto stava che non erano più con Rose e suo fratello ad
accudirli. E Rose
era finita a casa dei suoi zii, mentre Hugo era finito con altri suoi
zii, Bill
e Fleur Weasley.
E comunque, tornando
al discorso, Rose odiava Scorpius Malfoy.
Non perché fosse bello, popolare, intelligente e
tremendamente astuto, ma più
per il fatto che fosse irritante, presuntuoso, strafottente,
irresponsabile e
tremendamente in grado di farle cambiare l’umore da
così a così come un
biscotto della pubblicità delle
“Gocciole” (biscotto Babbano, per chi non lo
sapesse).
Per questo, quel
giorno non ci pensò due volte ad assalirlo
mentre la prendeva bellamente in giro.
«Fatto le
ore piccole, Rosellina? Oh, scusa, giusto, gli zii
non devono sapere che hai appuntamenti segreti con il tuo pupazzo
preferito a
notte fonda» sussurrò il Mostro,
vedendola letteralmente buttata sul
tavolo, esausta. Erano solo le sei di mattina, erano in piena estate e
nessuno
ancora si era svegliato. Rose, ovviamente, era una piccola eccezione. E
Scorpius si alzava sempre a quell’ora.
Rose si
maledì per essersi dimenticata questo piccolo
particolare.
«Sì,
Malfoy, ti piacerebbe essere al posto di quel pupazzo vero? Peccato
che non lo sarai mai» imitò la vocina di
una bambina capricciosa che deride
il proprio amichetto disubbidiente*.
Scorpius arricciò il naso.
«Se
volessi essere al posto di un pupazzo preferirei andare in
camera di Corinna, almeno lei non è acida già
alle sei del mattino».
Rose
ribollì di rabbia. Corinna era la sua cuginetta minore,
undici anni appena, in procinto di incominciare il suo primo anno ad
Hogwarts,
meravigliosamente gentile e stranamente innamorata di Scorpius.
‘Come
faccia a starle simpatico questa
sottospecie di Schiopodo Sparacoda venuto male è un
mistero...’
«Non ti
azzardare, Fred ti ucciderebbe».
Fred*
era il
fratello maggiore di Corinna, diciannove anni compiuti e una tremenda
ossessione per la sua sorellina. Era più protettivo di uno
Scudo.
«Non ti
preoccupare dolcezza, finché non mi vorrò
trasformare in
un pupazzo Fred non dovrà sporcarsi le mani».
Scorpius sorrise,
quel sorriso misto a ghigno strafottente che
mandava tanto in escandescenza Rose.
«Però...
In effetti, potrei farti uccidere da Fred... Sarebbe una
tale soddisfazione!», esclamò Rose, sorridendo
sadica. Scorpius non si
scompose, alzò elegantemente un sopracciglio, mentre Rose
esausta si lasciava
ricadere sul tavolo. Maledetto film horror, l’aveva fatta
tornare a casa
all’una passata. In più aveva dovuto leggere una
storia a Corinna perché non
riusciva a prendere sonno...
«Credo
invece che sarebbe più soddisfacente vedere la faccia dei
tuoi zii se sapessero cosa fai durante il tempo libero».
Bastò
quello. Solo quella semplice frase per farla scattare.
C’erano tre cose di cui non si poteva parlare con Rose: la
scuola (nel senso di
“Devi impegnarti, Rose!” o “Vuoi essere
bocciata, Rose? Devi studiare!”), la
sua famiglia stretta (quelli che aveva considerato per tre anni i suoi
genitori
e alcuni suoi cugini che vedeva come minimo due volte al giorno durante
quei
sopraccitati tre anni) e quello che faceva quando non era occupata a
litigare
con Scorpius, fare scommesse, vincere le suddette e frequentare
quell’inutile
edificio chiamato scuola. Quando si toccava uno di questi tasti,
scattava. E
Scorpius lo sapeva bene.
In un secondo, si
ritrovò distesa sul pavimento, a cavalcioni
sulla sua nemesi, le mani strette al collo del ragazzo. Strinse.
Più forte che
poteva, e vide con piacere il viso di Scorpius diventare man mano di un
colorito sempre più violaceo, fino a farlo sembrare una
prugna secca. Poi,
proprio mentre era sicura bastasse una leggera pressione per ucciderlo
definitivamente, mani forti e robuste la strapparono dal corpo del
ragazzo.
Scorpius
tossì, imprecò e fece lunghi respiri frammentati.
Rose
bestemmiò.
«Rose!
Cosa stavi facendo?» la voce di Fred le giunse lontana e
distorta mentre il suo campo visivo piano piano, da focalizzato su
Scorpius, si
estendeva, fino a rivelarle i volti di Corinna, Fred, Alexis e Ame.
Rose non ci fece
caso. Il suo sguardo era rivolto solo ed
esclusivamente verso Scorpius, ed era un chiaro incoraggiamento a farsi
sotto.
Scorpius non la guardò nemmeno, volse invece il suo sguardo
a Fred e gli
sorrise, rialzandosi a fatica.
«Non ti
preoccupare, Fred, è tutto a posto. Abbiamo solo avuto
una piccola discussione» poi, sospirando,
si diresse ad ampie falcate
verso il piano superiore.
Rose
imprecò piano, liberandosi con uno strattone dalla presa del
cugino, e corse fuori in giardino.
*
Sentì
spiacevoli lacrime pizzicarle i lati degli occhi, mentre
come una furia spalancava la porta sul retro e si gettava
verso il prato
che era il loro giardino sul retro.
La casa dei suoi zii
era un edificio interessante, una di quelle
villette a schiera di un paesino poco abitato (bastava vedere che solo
sei
delle dieci villette a schiera identiche a quella degli zii di Rose
erano
abitate, di cui due da parenti Weasley). Aveva un piccolo giardinetto
sulla
facciata, ornato di belle siepi potate con cura e fiorellini di tutti i
generi.
Dietro, c’era il “parco”, come lo
chiamava Rose quand’era piccola e andava lì
per giocare in pace, lontano da Scorpius. Era uno spiazzo di erba
tagliata con
cura, di un verde intenso, costantemente annaffiato e potato e comodo
come un
soffice cuscino di piume. Era il luogo della villa che Rose preferiva.
La ragazza si
lasciò cadere pesantemente accanto al grosso faggio
ultracentenario e sbuffò sonoramente. Dopo
quell’esperienza, il suo odio per
Malfoy era aumentato a dismisura. Come si poteva essere
così... così... A Rose
non veniva in mente un aggettivo adatto per descrivere Scorpius.
Chiuse gli occhi e
abbandonò il capo contro la ruvida corteccia
dell’albero. Per un attimo, non si sentì nulla.
Nella sua mente c’era il vuoto
più completo e solo un piccolo neurone lavorava per
registrare i rumori
attorno.
Poi,
l’attimo dopo, il caos. I suoi piccoli neuroni laboriosi
uscirono dalle tane ed incominciarono a fremere, gridare, schiantarsi
gli uni
contro gli altri, come se avessero subito qualche grave lesione al
nucleo.
Nella mente di Rose si ammassarono mille pensieri, più della
metà dei quali
incoerenti come la calma fermezza di Scorpius dopo aver rischiato di
essere
strangolato dalle mani di Rose.
‘Devo
ancora dire a Fred della
scommessa. Manca poco e ho vinto, per Merlino!’
‘...
Incredibile come Scorpius riesca
a farmi impazzire solo con una frase...’
‘... Come
hanno fatto Fred e gli altri
a capire che stavo per ammazzare Malfoy? Mi hanno sentita? Ho
urlato?’
‘...
Perché non mi accorgo più di
nulla quando sono arrabbiata?’
‘...
Dov’è Hugo?’
Quest’ultimo
pensiero fece bloccare i suoi neuroni. Ci fu un
altro lungo attimo di silenzio.
‘Cara
Rose, tu sei proprio pazza da
legare!’ Esclamò
il neurone chiamato “Coscienza”, dentro al suo
cervello.
Rose lo fece cadere con una forte scrollata del capo, e quello che
sentì dopo
fu l’eco del suo urletto acuto che risuonava mentre
precipitava in un dirupo
del cervello.
Comunque, un
po’ pazza Rose lo era davvero (basta vedere cosa fa
fare ai suoi poveri neuroni! Finire in un dirupo... Che fine orrenda!
Fortuna
che il neurone Coscienza è davvero bravo nelle scalate, con
tutte le volte che
Rose ha cercato di seppellirlo...)
‘Sul
serio, ora. Dov’è Hugo?’
Hugo, il fratellino
di Rose, abitava a casa degli zii Bill e
Fleur, parecchi chilometri di distanza da lei. Ma questo, per la gente
come gli
Weasley, non era mai stato un problema. Infatti, per i maghi,
c’erano numerosi
e ancora più numerosi modo per raggiungere i conoscenti
distanti chilometri in
un semplice attimo. Uno di questi era la Metropolvere, metodo che
usavano Hugo
e i suoi genitori adottivi per raggiungere Rose e parenti durante tutte
le
vacanze che si potevano permettere.
Hugo e Rose avevano
due anni di differenza e, nonostante spesso
fratelli e sorelle vadano perennemente in disaccordo, erano come
migliori
amici. Rose raccontava tutto a Hugo e Hugo raccontava tutto a Rose. Se
non
avessero avuto lo stesso sangue si sarebbero tranquillamente sposati.
Erano
l’uno la metà dell’altra. Rose era
svogliata, vendicatrice, un po’ sadica,
piena di problemi in testa e a volte burbera e scontrosa. Hugo era
solare,
divertente, semplice come un pezzo di pane, tranquillo, studioso, con
una massa
buffa di capelli color carota e tante lentiggini in viso. Rose era
l’unica che
riusciva a far scatenare Hugo, Hugo era l’unico che riusciva
a calmare Rose. E
in quel momento a Rose serviva proprio il suo calmante personale.
Si immerse per
qualche secondo in congetture su dove potevano
essere finiti fratello e cugini (congetture sempre più
terrificanti, che le
fecero salire un’ansia tremenda).
Alla fine, mentre
stava immaginando che un sicario si fosse
addentrato in Villa Conchiglia e avesse ucciso i suoi abitanti, un
trillo le
fece destare dai suoi pensieri.
Compì un
balzo così potente che per poco non andò ad
urtare
contro uno dei bassi rami del faggio. Strozzò un urlo in
gola e mentalmente si
diede della stupida per essersi spaventata. Era solo il suo cellulare.
Nonostante Rose
fosse una maga al cento per cento, qualche
piccolo oggetto Babbano lo possedeva pure lei. Per esempio, il
cellulare. Era
un bussolotto rosso e nero che le aveva regalato nonno Arthur, molto
utile e
carino, tra l’altro. E soprattutto le serviva per lavorare.
«Pron...»
aveva la voce rauca. La schiarì e riprovò.
«Pronto?»
«Rose,
sono Dirk. Stasera, alle nove. Puntuale, Rose».
Rose
sospirò.
«Ci
sarò».
Maledetta quella
volta che era entrata al Dark Night.
Mi sono ispirata un po’
alla voce che usa di solito
Bellatrix, lo ammetto. Ma ce la vedo, la scontrosa e un po’
pazza Rose Weasley,
a rivolgersi al pronipote di Bellatrix Lestrange con la sua stessa
vocina da
schiaffi ^_^
Eccomi
qui!
Siete
contenti di rivedermi? ^_^
Allora,
ecco il secondo capitolo della seconda parte di Lilian Luna Potter.
Come vi
pare? Suggerimenti? Critiche? Sono aperta a tutto ^_^
Bene,
ora meglio passare ai ringraziamenti =P
Ringrazio
infinitamente le persone che hanno aggiunto la mia povera ff tra le
preferite:
1
- ale146
[Contatta]
2 - ashelia_96
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3 - Eveine
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4 - Ilaja
[Contatta]
5 - leonedifuoco
[Contatta]
6 - luly_95
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7 - Luna_Lovy
[Contatta]
8 - oOoOmegaZerofollexXx
[Contatta]
9 - rei__
[Contatta]
10 - rose07
[Contatta]
11 - Scorpiusthebest
[Contatta]
12 - virby
[Contatta]
13 - VolandoConTe94
[Contatta]
Quindi
anche le persone che l’hanno aggiunta tra le seguite, ovvero:
1
- Alara666
[Contatta]
2 - Annibalina
[Contatta]
3 - ArwenBlack
[Contatta]
4 - ashelia_96
[Contatta]
5 - BabyFairy
[Contatta]
6 - baby_bunny
[Contatta]
7 - bellandrew82
[Contatta]
8 - Bellis
[Contatta]
9 - BlackFra92
[Contatta]
10 - celebrian
[Contatta]
11 - cesarina89
[Contatta]
12 - Cielo
[Contatta]
13 - Didyme
[Contatta]
14 - Eveine
[Contatta]
15 - Francy_Malfoy
[Contatta]
16 - gargi89
[Contatta]
17 - Ginevra87
[Contatta]
18 - JuliaSnape
[Contatta]
19 - kia
07 [Contatta]
20 - kiaa
[Contatta]
21 - Kicks
[Contatta]
22 - leonedifuoco
[Contatta]
23 - Lilla95
[Contatta]
24 - lucia_hp
[Contatta]
25 - lumamo64
[Contatta]
26 - LuNa1312
[Contatta]
27 - Malika
[Contatta]
28 - Nadia
Granger
[Contatta]
29 - naog94
[Contatta]
30 - Noe_hatesthesun
[Contatta]
31 - oOoOmegaZerofollexXx
[Contatta]
32 - PolvereDiLuna
[Contatta]
33 - prettyvitto
[Contatta]
34 - Scorpioncina
[Contatta]
35 - Singer
[Contatta]
36 - starcat
[Contatta]
37 - sunflower_
[Contatta]
38 - zanna
[Contatta]
39 - _EsmeKathrinHunt_
[Contatta]
40 - _Giuli95_
[Contatta]
Oltre
poi anche a chi l’ha aggiunta tra le ricordate:
1
- debby15
[Contatta]
2 - ellymartin
[Contatta]
3 - JosephineWhite
[Contatta]
4 - Lilla95
[Contatta]
Quindi,
dopo il consueto ringraziamento a chi non ha tempo/voglia/o che altro
di
recensire e legge soltanto, passiamo a chi ha recensito:
ashelia_96:
Eccoci qui. Finalmente
sei di nuovo la prima a recensire! =P
Davvero
sei uguale a Rose? ^_^ Personalmente, non credo mi assomigli molto.
Credo di
rispecchiare più Lily, anche se delle volte mi trasformo in
una Rose
principiante =P
Dopo
molti confronti, alla fine credo che farò gli occhi di Rose
azzurri, cosi la
faccio come te ^_^
E
il ragazzo di Rose... Povero piccolo, concordo con te dicendo che
è proprio un
imbranato, ma che ci vuoi fare... Rose si sceglie sempre i peggiori ^_^
E per
chi è... Ovviamente avrai capito che è Babbano,
ma di più non posso dirti,
perché non lo so neanche io ^_^ Non sarà un
personaggio importante, per la
storia, e anzi, credo apparirà solo nel primo capitolo ^_^
Un
bacione enorme
Ilaja:
Hlaaaaaa ^_^
Allora,
prima di tutto il tuo nuovo nome mi piace ^_^ E se poi è il
nome di un tuo
personaggio, ancor di più ^_^ Chissà, magari
riuscirò a spillarti un capitolo
del tuo romanzetto fantasy... Anche se sono speranze un po’
vane =P Però mi
piacerebbe leggere qualcosa di tuo che non sia su HP ^_^
Tornando
a noi, sono molto contenta che ti piaccia Rose. E sì, sapevo
che ci sono altre
Rose simili alle mie, dato che ho letto la storia di Molly_Giada,
però io mi
riferivo al fatto che ce ne fossero davvero poche, rispetto a quelle
dolci e
coccolose ^_^
Occhi
azzurri, alla fine ^_- E spero questo capitolo ti sia piaciuto!
Per
la Puglia, non andrò in nessuno dei posti in cui sei andata
tu =P Andrò in
provincia di Foggia, in un paesetto ch non conosce quasi nessuno ^_^ Ma
è bello
per questo... =)
Io
sto ancora navigando in alto mare, con la storia per il Concorso, e
credo mi
prenderò tutto il tempo possibile per scriverla e
riscriverla ^_^ E chissà,
magari la Spagna (fra pochi giorni partono =)) mi porterà
una nuova
ispirazione! =)
Per
ora, non mi resta che salutarti.
Un
abbraccio
naog94:
Ehilà! Sono
contenta che ti piaccia Rose, e alla fine i suoi occhi saranno azzurri,
come mi
avete detto tutti ^_^
Spero
questo capitolo ti sia piaciuto come il precedente, e in attesa di una
tua
recensione ti mando un bacio grande =P
JuliaSnape:
Ehiiiii! Una nuova
lettriceeeeee *_ki_ saltella come una pazza per la stanza, poi si rende
conto
di quanto sembra ridicola e si risiede con un sorrisino*
Sono
contenta che ti sia piaciuta la mia storia! E spero che questo capitolo
non ti
deluda, è stato uno di quelli più sudati ^_^
Ti
mando un bacio, e aspetto un tuo parere!
Eccoci
qua alla fine di questo nuovo capitolo. Ci siamo persi per strada una
recensitrice, ma conto di riprenderla con questo capitolo ^_^
Per
ora, lasciamo lo spazio allo Spoiler:
“Una
risata
cristallina riecheggiò per la stanza buia.
Una
risata che Rose,
nonostante le poche occasioni per memorizzarla, riconosceva come la
cosa più
bella al mondo.
«Hugo!»”
Bene,
ora non mi resta che salutare!
Un
bacio grande a tutti quanti, ci sentiamo al prossimo capitolo!
_ki_
|
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Capitolo 21 *** Cap. 21 Hugo! ***
Cap.
21
Hugo!
«Rose!»
«Ciao
Rose».
«Ehilà!
Come va Rose?»
Rose sorrise alle
ragazze che la salutavano e si diresse verso il
suo camerino.
Cinque minuti dopo,
era ritornata in mezzo alla confusione ed era
pronta per entrare in scena.
«Ragazze!
Silenzio, dai preparatevi. Rose è arrivata?»
«Sì
Capo, cinque minuti fa».
Rose si
voltò verso le voci che aveva sentito. Tra la confusione
di ragazze e costumi, riuscì ad individuare Dirk. Anche lui
la individuò,
salutandola con un cenno del capo. Rose ricambiò con un
sorrisino.
«Bene,
tutte pronte allora. Le Coyoti*
sul palco tra tre minuti».
Rose
sbuffò. Toccava sempre a lei incominciare.
Si
affiancò alle sue due compagne, Hayley Simon e Alexz Rimes.
Loro, una bruna e dalla carnagione color ambra, l’altra con i
capelli dai
riflessi del sole e la pelle bianca come la neve, le lanciarono uno
sguardo
d’intesa. L’attimo dopo, erano entrate.
Incominciava lo spettacolo.
*
«Bello
spettacolo ragazze».
Rose sorrise.
Accanto a lei, Hayley e Alexz si erano rivestite.
La prima indossava un semplice vestito color violetto con le spalline
sottili,
l’altra jeans attillati e una lunga maglietta. Nessuno,
guardandole, avrebbe
mai sospettato quale fosse il loro lavoro.
Anche Rose era
così. In quel momento indossava una semplice
maglietta rossa e dei jeans scoloriti che una volta erano appartenuti a
Victoire, sua cugina. Si era tolta tutto il trucco e ora aveva il viso
pulito e
rilassato. Prima era vestita con un semplice top bianco e un copri
spalle
dorato. I capelli erano scompigliati e sul top erano appese delle
catene. Tutta
roba di scena. Ovviamente, poi, indossava la maschera. Non che si
potesse
aspettare una visita degli zii in quel tipo locale, ma non si poteva
mai sapere
(e poi per i clienti era più eccitante, o così
diceva Dirk).
Comunque, era
fondamentale che normalmente lei non assomigliasse
ad una ballerina da strip club.
«Ci
vediamo domani, allora» esclamò Rose, salutando le
ragazze
con un cenno della mano. Fu ricambiata da molti sorrisi e saluti
gentili. Al
contrario di quello che pensava Scorpius, quelle ragazze non erano come
sembravano sul palco. C’erano ragazze, come Hayley, che erano
tremendamente
timide, e che solo per uno strano gioco del destino non arrossivano
ogni due
minuti quando salivano sul palco. Poi, erano tutte gentili e cordiali
con Rose.
Non ce n’era una di crudele, come invece ce ne erano molte a
scuola. Rose però
scacciò quel pensiero: anche lei, ogni tanto, era come
quelle ragazze a scuola,
e allora sì che sembrava la ragazza che era a lavoro.
Rose
entrò in casa che ormai erano le due del mattino.
Cercò di
far meno rumore possibile, si tolse le scarpe e
s’incamminò a passo felpato
verso le scale. Facendo questo, però, con la solita sfortuna
che
contraddistingue sempre le persone che non si vogliono far scoprire,
urtò con
le scarpe il mobiletto accanto alla porta e fece cadere a terra il
prezioso
vaso che la madre della zia aveva regalato agli zii per il loro
matrimonio. Con
uno di quei fragorosi schianti degni di oscar, Rose vide con lentezza
sfiancante la sagoma scura del vaso contorcersi a mezz’aria e
andarsi a
spalmare sul pavimento di marmo. Mentre vedeva oscillare
pericolosamente una
seconda sagoma scura, Rose ebbe la cortezza di tendere la mano e
fermare la
caduta di un altro oggetto prezioso.
Rimase un attimo in
silenzio, gli occhi chiusi, tesa come una
corda di violino. L’unico rumore nella grande casa era il
leggero venticello
che faceva sbattere i rami del grande albero accanto alla casa contro
il tetto.
Sospirò.
‘Per
fortuna che in ogni sfortuna c’è un pizzico di
fortuna...’
pensò, portandosi una mano al cuore. Lo sentì
battere prepotentemente contro la
cassa toracica, deciso a liberarsi dalla sua prigione.
«Non sai
che quando si rientra alle due di notte bisogna stare
attenti a non fare il minimo rumore per non svegliare gli
altri?» chiese una
voce nel buio. Rose sobbalzò, andando a sbattere nuovamente
contro il mobile
accanto alla porta. Il sottile unicorno di vetro che durante il primo
assalto
era rimasto in piedi per un soffio cadde rovinosamente al suolo,
provocando un
rumore assordante simile ad un tuono. Una risata cristallina
riecheggiò per la
stanza buia.
Una risata che Rose,
nonostante le poche occasioni per
memorizzarla, riconosceva come la cosa più bella al mondo.
«Hugo!»
Quasi
urlò, presa dalla felicità di poter finalmente,
dopo lunghi
mesi di attesa, riabbracciare il suo fratellino. Corse alla cieca e,
per
qualche grazia divina, non inciampò nel tappeto piegato a
tradimento sul
pavimento. Schizzò verso le scale, dove la sfocata figura
del fratellino
scendeva gli ultimi gradini, e gli saltò letteralmente al
collo, rischiando di
far ruzzolare entrambi a terra.
«Ehi!
Abbassa la voce, con tutto il casino che hai fatto è un
miracolo che non siano già corsi tutti giù a
vedere l’imbranata che riesce a
rompere due oggetti preziosi su tre con un solo movimento!»
Rose rise, troppo
elettrizzata per offendersi alle parole
scherzose del fratello. Lo stritolò per bene nel suo
abbraccio, strofinando il
naso contro i suoi capelli profumati di vaniglia.
«Sai,
sembriamo vagamente dei koala in accoppiamento...»
borbottò
il ragazzo, facendo trasparire dalla voce falsamente schifata tutta la
gioia di
poter riabbracciare la sorella.
«Sì...
Che dici, meglio staccarci? Anche se ammetto che mi piace
fare il koala» sogghignò Rose, divertita.
«Non hai
tutti i torti... Ma credo che zia Angelina non sarebbe
contenta di svegliarsi domani mattina e ritrovare due degli oggetti a
cui tiene
di più in mille pezzi sul pavimento. Poi chi riesce
più a calmarla?»
A malincuore, Rose
annuì, e pian piano sciolse l’abbraccio.
Successivamente, accese la luce dell’entrata e si prese un
lungo momento per
esaminare con cura il fratellino. Lo stesso fece Hugo, i suoi grandi
occhi blu
che le scrutavano l’anima.
«Sei
dimagrito» constatò Rose con una smorfia,
soffermandosi sul
ventre piatto del fratello e sulla maglietta rossa che ricadeva
floscia, troppo
larga per il corpo munito del fratello.
«E tu ti
sei abbassata» mormorò Hugo di risposta, alludendo
ai
dieci centimetri buoni che li separavano.
Si sorrisero.
«Sul
serio, fratellino, devono darti più da mangiare! Chi
è che
cucina? Non dirmi che Victoire ha preso il posto di zia Fleur! Sono una
peggio
dell’altra...» Rose scosse la testa, sconsolata. A
casa degli zii Bill e Fleur
principalmente cucinava un elfo domestico, Kitty. Poi questa, quando la
più
piccola della famiglia, Roxanne*,
aveva compiuto i suoi sei anni, era stata liberata. Roxanne era
estremamente
contraria alla schiavitù degli Elfi Domestici e al suo sesto
compleanno aveva
chiesto come regalo la liberazione di Kitty. Così, la
famiglia si era ritrovata
una madre incapace di mettere insieme un piatto decente e un padre
troppo preso
dal lavoro. Lentamente, zia Fleur aveva preso quel poco di
dimestichezza in
cucina che serve per sopravvivere. Sottoponeva i figli ad una dieta
ferrea, ed
in famiglia erano tutti troppo magri, per i gusti di Rose, che aveva
preso il
senso di misura dalla nonna paterna e vedeva tutti sempre troppo
minuti. Quando
poi le sue figlie erano cresciute abbastanza, Fleur aveva costretto
loro ad
aiutarla in cucina. I risultati erano pessimi, e spesso Hugo scriveva a
Rose
lunghe lettere in cui la pregava di spedirgli qualche scatola di dolci
o un
piatto freddo cucinato da zia Angelina.
«Eh
sì. La mia cara cuginetta è un disastro peggiore
della madre
in cucina. Devi vedere che schifezze ci propina a pranzo... Ti giuro,
Rosie, ti
invidio con tutto me stesso».
Detto questo, Hugo
tirò fuori dalla tasca dei jeans il lungo
bastoncino affusolato color mogano che costituiva il suo potere: la sua
bacchetta.
«Fermo!»
lo bloccò Rose, prendendogli la mano. Hugo alzò
lo
sguardo verso di lei.
«Non
ricordi? Sei ancora minorenne. Lascia fare a me».
Dopo quelle parole
tirò fuori a sua volta la lunga bacchetta,
costituita da un legno più scuro e liscio di quella del
fratello. Con un
semplice movimento della mano, i cocci del vaso e le schegge di vetro
dell’unicorno volarono ordinate verso il mobiletto e si
ricomposero a formare i
due oggetti preziosi.
Rose
sospirò, e quando si voltò vide il suo fratellino
che la
fissava con un sopracciglio inarcato.
«Che
c’è?» chiese, inarcando a sua volta un
sopracciglio.
«Ti
ricordi, vero, che siamo in una casa di maghi, in presenza di
maghi, e che nessuno si accorgerebbe se un minorenne
fa una semplice
magia di riparazione?»
«Certo che
me lo ricordo!» sbottò Rose, indispettita dal tono
apprensivo che Hugo le riservava quando pensava di starle spiegando una
cosa
davvero molto molto stupida. «È
che...
Che...» gesticolò qualcosa di insensato. Ad
un’occhiata perplessa di Hugo,
sbuffò. «Meglio non correre rischi no? Ne corriamo
già fin troppi solo
incontrandoci».
Hugo
sospirò, mentre lo sguardo della sorella maggiore
s’incupiva, pronto ad una tempesta. Cercò di
sorriderle, rassicurante. Quindi,
non poté resistere, lo sguardo di Rose era troppo tenero.
L’abbracciò, come
faceva zia Fleur con lui quando da piccolo ripensava alla sua famiglia
e si
chiudeva in camera a piangere.
Era una vita
difficile, la loro. Ma l’importante era stare
insieme.
«Sempre»
sussurrò Rose, il volto affondato nel suo petto.
«Sempre»
annuì Hugo. Era la loro promessa.
Il nome non è totalmente
mio, lo devo ammettere. Mi sono
ispirata a un film che ho visto tempo fa, in un pomeriggio uggioso in
cui non
c’era niente di meglio da fare che guardare la televisione.
Si intitola “Le
ragazze del Coyote Ugly”, per chi potesse casualmente
interessarsi. Per una
trama, qui
c’è la pagina di Wikipedia.
Per questo dettaglio non ho tenuto
conto di ciò che ha
puntualizzato la Rowling, in quanto lei diceva che Bill e Fleur
avessero avuto
due figlie, Victoire e Dominique, e un figlio, Luis. A me piace vederla
più
come una femmina, Roxanne. L?informazione, l’ho trovata qui.
Eccomi
di nuovo qui. Dopo un’infinità di tempo, alla fine
sono riuscita a tornare xP!
Contavo
di aggiornare prima di partire per la Spagna (sono tornata ieri) ma
purtroppo
vari inconvenienti non me l’hanno permesso. Al fine di non
far spazientire
alcuni lettori, vi devo avvisare che lunedì
parto (di nuovo xP) per la Puglia, quindi
non potrò aggiornare fino al ventitré, giorno in
cui è previsto il mio ritorno.
Spero di non deludervi con tutti questi ritardi, ma quando le vacanze
chiamano... =D
Ora,
per tornare alla storia. In questo capitolo scopriamo
un’importante aspetto
della vita della nostra scalmanata Rose, che probabilmente a qualcuno
di voi
piacerà poco. Ma conto che continuate a leggere lo stesso,
perché dietro le
apparenze si rivela sempre qualcosa di mai pensato... ^_^
Ora,
sarà meglio passare ai ringraziamenti, visto che sono certa
di starvi annoiando
troppo per niente ^_^
Un
grazie grande grande alle persone che hanno aggiunto la mia storia tra
le
preferite:
1
- ale146
[Contatta]
2 - ashelia_96
[Contatta]
3 - Eveine
[Contatta]
4 - Ilaja
[Contatta]
5 - leonedifuoco
[Contatta]
6 - luly_95
[Contatta]
7 - Luna_Lovy
[Contatta]
8 - oOoOmegaZerofollexXx
[Contatta]
9 - rei__
[Contatta]
10 - rose07
[Contatta]
11 - Scorpiusthebest
[Contatta]
12 - virby
[Contatta]
13 - VolandoConTe94
[Contatta]
Uno
enorme anche a chi l’ha aggiunta tra le
seguite, quindi:
1
- Alara666
[Contatta]
2 - ArwenBlack
[Contatta]
3 - ashelia_96
[Contatta]
4 - BabyFairy
[Contatta]
5 - baby_bunny
[Contatta]
6 - bellandrew82
[Contatta]
7 - Bellis
[Contatta]
8 - BlackFra92
[Contatta]
9 - celebrian
[Contatta]
10 - cesarina89
[Contatta]
11 - Cielo
[Contatta]
12 - Didyme
[Contatta]
13 - Eveine
[Contatta]
14 - Francy_Malfoy
[Contatta]
15 - gargi89
[Contatta]
16 - Ginevra87
[Contatta]
17 - JuliaSnape
[Contatta]
18 - kia
07 [Contatta]
19 - kiaa
[Contatta]
20 - Kicks
[Contatta]
21 - leonedifuoco
[Contatta]
22 - Lilla95
[Contatta]
23 - lucia_hp
[Contatta]
24 - lumamo64
[Contatta]
25 - LuNa1312
[Contatta]
26 - Malika
[Contatta]
27 - missSte
[Contatta]
28 - Nadia
Granger
[Contatta]
29 - naog94
[Contatta]
30 - Noe_hatesthesun
[Contatta]
31 - oOoOmegaZerofollexXx
[Contatta]
32 - PippaPotter__
[Contatta]
33 - PolvereDiLuna
[Contatta]
34 - prettyvitto
[Contatta]
35 - Scorpioncina
[Contatta]
36 - Singer
[Contatta]
37 - sunflower_
[Contatta]
38 - tamakisskiss
[Contatta]
39 - zanna
[Contatta]
40 - _EsmeKathrinHunt_
[Contatta]
41 - _fresbee_
[Contatta]
42 - _Giuli95_
[Contatta]
Ora
ringrazio anche chi ha aggiunto la storia tra le ricordate:
1
- debby15
[Contatta]
2 - ellymartin
[Contatta]
3 - JosephineWhite
[Contatta]
4 - Lilla95
[Contatta]
E
chi, ovviamente, legge solo per caso questa storia.
Infine,
passiamo alle recensioni:
ashelia_96:
Un buon pomeriggio
per te ^_^ Come va la vita in vacanza? Da noi (a Vicenza)
c’è un tempo
terribile, e non vedo l’ora che rispunti il sole -_-
Lì com’è? ^_^
Allora,
vedo che stai riconquistando il tuo posto come prima recensitrice dei
miei
capitoli ^_^ Ne sono contenta!
Sono
contenta che Rose ti piaccia, e se ti assomiglia allora sarà
più facile per te
immedesimarti nel personaggio, e sarà più bello
leggere la storia, spero ^_^
Davvero tu e tuo fratello fate peggio di Rose e Scorpius? O_o
Per
curiosità, quante volte siete finiti all’ospedale
dopo una vostra lite? xD
Per
il tizio al telefono, che ha suscitato tanta curiosità nelle
mie lettrici, è
stato svelato il mistero (spero che sia stato tutto chiaro
ciò che ho scritto
O_o). Spero di non averti deluso con questo capitolo, e non vedo
l’ora di
leggere un’altra tua recensione (mi raccomando,
dev’essere la prima xP)
Un
bacio grande
rose07:
Holaaaaa ^_^
Come
già avevi previsto, con questo capitolo si è
svelato il collegamento tra Rose e
la telefonata ^_^ Spero di sia piaciuto come capitolo,
perché a me
(particolarmente la parte in cui parla con Hugo) è piaciuto
davvero molto ^_-
Per
Lily, non si farà viva per un bel pezzo, mi dispiace per te
=P Però, intanto,
conto di farti apprezzare di più Rose, dato che ho capito
che non ti piace
tanto ^_^
Per
la recensione mancata di due capitoli fa, non ti preoccupare, non sei
l’unica a
perderti capitoli per strada *_ki_ si guarda in giro fischiettando con
aria
innocente*
Non
vedo l’ora di leggere la tua prossima recensione ^_^
Un
bacio
naog94:
Eccomi di nuovo
quaaaa =)
Tu
dici che Scorpius Malfoy corrisponde alla descrizione del ragazzo
sognato da
Lily? Ma davvero? ^_^
Non
posso dirti niente, per ora, ti lascio nei tuoi dubbi =)
Ma
tutti i nodi verranno al pettine, prima o poi, e per ora ti lascio a
goderti
Rose ^_^
Un
abbraccio grande
Ilaja:
Ed eccoci qua con l’ultima
risposta alle recensioni ^_^
Allora,
per cominciare... sicura che non riuscirò a strapparti un
brandello della tua
storia e leggerla? Neanche le prime due pagine? Un piccolo prologo...?
=D Il
fatto è che
sono molto curiosa di vedere
come scrivono le mie coetanee scrittrici, dato che nella scuola che ho
appena
concluso poche erano le persone che amavano la scrittura e la lettura,
e se ce
ne erano altre non ne ho mai potuto fare la conoscenza ^_^
Comunque,
dipende tutto da quello che vuoi tu, non voglio forzarti se non vuoi =D
Quanto
alla storia, sono contenta che ti faccia ridere la mia Rose, e spero di
non
aver deluso qualcuno con la svolta in questo capitolo ^_^
Non
ti preoccupare per la recensio schematica, ora che ci penso
è un buon modo per
non dimenticare qualcosa di quello che si vuole dire ^_^
Chissà che in un
futuro prossimo non ti rubi l’idea e la usi in qualche
modo... (posso, vero?
=P)
Per
la Puglia, non è neanche il luogo dove abita la tua amica
^_^ Si chiama
Accadia, è un paesino su un colle in cui non viene
praticamente nessuno
^_^ Probabilmente
non c’è neanche sulle
cartine geografiche xP
Per
le tue storie che non siano su HP, sinceramente avevo avuto la mezza
idea di
sbirciare nel tuo profilo e leggere qualcosa, ma con le vacanze e i
vari
impegni... ^_^ Ma lo farò, prima o poi, per testare la tua
fantasia e la tua
bravura come mia futura rivale xD
In
ultimo, riguardo al testo per gli Original Concorsi, penso che mi
ritirerò,
lasciandoti un po’ di spazio ^_^ Il fatto è che
l’ispirazione è volata via come
uno di quei draghi di cui parla il concorso, e non so se
farò in tempo a
riacchiapparla (volano velici, i draghi, che credi >.<)
Ora,
non mi resta che salutarti. E aspettare una tua prossima recensione ^_^
Un
bacione
Eccoci
qui alla fine del capitolo ^_^ Una parentesi bella grande, quella di
oggi, sì? xD
Ora,
passiamo allo Spoiler e tiriamoci via dalle scatole, vi ho rotto
abbastanza =P
“Rose
custodiva un enorme e pericoloso segreto, che rivelato
avrebbe rovinato la vita a lei e alla sua numerosa famiglia: era figlia
di una
Mezzosangue.”
Spero
di avervi incuriosito abbastanza da spingervi ad attendere il prossimo
capitolo
(che non si farà aspettare, lo prometto! =D)
Un
bacio grande a tutti quanti!
_ki_
|
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Capitolo 22 *** Cap. 22 Non puoi infrangerla come se nulla fosse ***
Cap.
22
Non
puoi infrangerla come se nulla fosse
Tutti i giorni,
tutte le ore, per tutta la vita, Rose aveva
finto. E, ancora, stava fingendo. Si svegliava la mattina sentendo il
peso
opprimente delle responsabilità a cui le sue bugie la
sottoponevano. E si
sentiva morire.
Ma non poteva
sottrarsi. Era un obbligo e doveva rispettarlo. Sin
da quando aveva abbandonato la sua famiglia, alla giovane
età di tre anni, era
costretta a mentire per sopravvivere. E sarebbe stato oro, se fosse
stata solo
lei a dover mentire. Ma non era l’unica che si esponeva al
pericolo. Erano in
molti. Tra questi, spiccava il suo fratellino. Hugo era forse
l’unica persone a
cui teneva veramente Rose e l’ultima cosa che avrebbe voluto
era metterlo in
pericolo. Ma anche questo era inevitabile.
Rose custodiva un
enorme e pericoloso segreto, che rivelato
avrebbe rovinato la vita a lei e alla sua numerosa famiglia: era figlia
di una
Mezzosangue.
Nel regime in cui
vivevano a quel tempo, essere figli di
Mezzosangue significava una sola cosa: essere impuri. C’erano
due destini per
quelli come lei: l’oblio, o Azkaban. Ma nessuno dei due
andava bene per George
e Angelina Weasley, gli zii e i tutori di Rose Weasley.
L’oblio
consisteva in un incantesimo di memoria. Il ragazzo era
costretto a dimenticare tutto sulla magia, a frequentare una scuola
Babbana, a
fare un lavoro Babbano. Se aveva fortuna, il Ministero lo convocava da
adulto e
gli offriva un lavoro, uno di quelli minori, e poteva reintegrarsi nel
mondo
Magico. Ma solo se aveva fortuna. Motivo di quella grazia inaspettata?
I
Purosangue scarseggiavano, e c’era bisogno di lavoratori per
mantenere intatto
lo Stato.
Ma questo non era
quello che volevano gli zii da Rose. Rose era
brillante, lo si era capito sin dal suo primo anno di vita, e avrebbe
fatto
carriera. Farle dimenticare del suo mondo e
iscriverla ad una scuola
Babbana non era quello che le si addiceva. Così gli zii
avevano mentito. Spudoratamente.
Non potevano dire di
essere i genitori di Rose. No, quello no,
perché tutte le nascite venivano registrate immediatamente,
e loro non avevano
segnalato alcuna nascita per Rose. Quindi, comunque, le loro menzogne
non
potevano essere credibili. Di conseguenza, bisognava passare ad altri
argomenti. Dichiarare di accudire la figlia di Ron Weasley ed Hermione
Granger,
migliori amici del ricercato numero uno? Non era davvero il caso.
Affidare la
comparsa improvvisa della
bambina ad uno
strano gioco del destino? Era quello che avevano fatto.
Secondo il Registro
dei Neonati di Tutta Londra e Dintorni, Rose
era un’orfana trovata abbandonata sulla panchina di un parco,
affidata alla
custodia di George e Angelina Weasley. E, sempre secondo il Registro,
Hugo era
un orfano adottato da Bill e Fleur Weasley all’età
di un anno, prelevato da un
orfanatrofio dell’America.
Con Hugo era stato
estremamente semplice. Londra non aveva potere
negli Stati Uniti e non era stato possibile quindi verificare le parole
riguardo quell’adottamento. La storia era finita
lì. Per Rose era stato
leggermente più difficile: verificare le parole degli zii
era stata un’impresa
ardua e per mesi e mesi si era tenuto il caso in sospeso. Alla fine,
non
potendo trovare prove contrarie, Rose era restata con George e
Angelina.
Per Scorpius Malfoy
la storia era molto, molto più semplice.
Astoria Greengrass era morta alla nascita del piccolo Malfoy e, anche
se la sua
famiglia era stata di traditori, il Governo era riuscito a perdonare a
quella
casata così potente quel piccolo “momento di
instabilità” e aveva riconosciuto
la nascita di Scorpius. Quindi, Scorpius era a tutti gli effetti un
Malfoy
affidato alle cure degli Weasley. Per lui non bisognava fingere.
Le prime
complicazioni si erano venute a creare quando Rose e
Hugo avevano incominciato il loro primo anno a Hogwarts. Se ve lo state
chiedendo, sì, Hogwarts era rimasta pressappoco la scuola di
una volta. Almeno,
per quando riguarda l’aspetto esteriore. C’erano le
quattro Case, c’era un
preside all’apparenza competente, c’erano
professori che potevano sembrare
imparziali, e c’erano gli alunni. Ma all’interno
dell’edificio, dove gli occhi
indiscreti dei genitori e dei giornali non potevano arrivare, Hogwarts
era
cambiata nel profondo. I professori erano vecchi Mangiamorte contenti
di poter istruire
a dovere le nuove generazioni, ed erano davvero pochi i
professori buoni e
giusti che una volta popolavano la scuola di Magia. Con
l’avvento di questi
nuovi personaggi, si erano incominciate a dare agli alunni lezioni non
più Contro
la Magia Oscura, ma principalmente Pro la Magia
Oscura. Si facevano
numerosi favoritismi sugli alunni di Serpeverde e quelli delle casate
di
Purosangue più importanti. Per i traditori del
proprio sangue, di cui
facevano parte gli Weasley, si aveva un atteggiamento altezzoso e duro,
e
spesso venivano assegnate punizioni che non erano appropriate.
In questo regime
parziale ed ingiusto, Rose il primo anno si era
trovata completamente spiazzata. Era stata ammonita dai genitori che
non doveva
far parola con nessuno della sua parentela con Hugo, se non come cugini
acquisiti, ma non avrebbe mai creduto che la loro vita sarebbe stata
così
separata.
Dovete sapere che
erano strettamente vietati i rapporti tra
componenti di Case diverse, soprattutto Serpeverde e Grifondoro, e, per
una
sfortuna che Rose non si sarebbe mai stancata di maledire, la suddetta
ragazza
era stata assegnata, dallo sgangherato Cappello Parlante, alla Casa di Serpeverde.
Hugo, seguendo fermamente la tradizione di famiglia, era diventato un
orgoglioso Grifondoro. Dunque, secondo le leggi non scritte della
scuola, erano
incompatibili.
Rose
all’inizio non ne era stata così scandalizzata.
Aveva
passato i primi due anni gongolando, finalmente felice di essere
diversa dalla
sua famiglia. Certo, restava il problema Scorpius, che come i suoi
parenti
prima di lui era diventato un perfetto Serpeverde, ma poteva andare
peggio.
Finalmente, Rose poteva farsi nuovi amici e cercare di essere normale.
Aveva subito una
tremenda delusione quando, al suo terzo anno,
aveva assistito al disastroso Smistamento del fratellino. Aveva
creduto, molto
infantilmente, che se lei era stata smistata a Serpeverde allora anche
Hugo
sarebbe divenuto della stessa Casa. Ma non era stato così. E
Rose aveva
compreso che non sarebbe potuta stare insieme al fratello per dieci
mesi su
dodici. Inutile descrivere la sua disperazione il fatidico giorno dello
Smistamento.
Ulteriori
complicazioni si erano venute a creare quando la prima
volta avevano cercato di avere una conversazione tranquilla dentro
l’edificio
scolastico. Rose aveva convinto Hugo a parlarle, sostenendo fermamente
che quelle
inutili divisioni erano stupide e insensate, ma aveva fatto davvero una
brutta
scelta. Quando si erano avvicinati e si erano sorrisi, improvvisamente
la Sala
Grande si era ammutolita. In malo modo, Scorpius aveva trascinato Rose
al
tavolo di Serpeverde e Fred, già al quinto anno, aveva
sollecitato Hugo a
tornare a posto.
Scorpius, tra i
borbottii infuriati di Rose e le urla isteriche
delle sue compagne di dormitorio, aveva spiegato alla sorellastra che
non
poteva assolutamente frequentare i suoi parenti dentro alle mura di
Hogwarts.
«È
una regola vecchia di noi studenti, Rose, non puoi infrangerla
come se nulla fosse» le aveva spiegato con
un’alzata di spalle, come se per lui
fosse stata la cosa più normale del mondo.
«I nostri
genitori potevano frequentarsi, quando erano a scuola»
aveva borbottato in risposta Rose, incrociando le braccia al petto e
abbassando
lo sguardo, cercando di non far vedere a nessuno le lacrime che le
riempivano
gli occhi. Non aveva mai pianto davanti a nessuno. «Non
è poi così vecchia, in
fondo, se loro potevano».
Dopo questo brutto
episodio, comunque, Rose e Hugo si erano
arresi all’evidenza: non sarebbero mai potuti essere normali
amici sotto gli
occhi vigili dei loro compagni. Era così incominciati i loro
incontri segreti.
Si incontravano
nella Stanza delle Necessità, in aule vuote, in
luoghi abbastanza discreti nel cortile della scuola, solo per poter
parlare,
fare i compiti insieme, abbracciarsi. Al secondo anno, un Hugo
brillante e
tremendamente intimorito dai suoi compagni aveva inventato una
pergamena in cui
appariva, quando l’altro lo scriveva, il luogo e
l’ora in cui sarebbe stato
previsto l’appuntamento. Per non farsi scoprire, avevano
tempo un ora per
notare il messaggio. Oltre quell’ora, il messaggio spariva.
Rose aveva coccolato
Hugo per una settimana intera, troppo
orgogliosa del fratellino. Si aggirava gongolante per i corridoi
tenendo la
pergamena al sicuro in una busta di stoffa appesa al collo. Quando
arrivava un
messaggio, la busta le inviava una piccola scossa innocente.
Verso la fine del
sesto anno, però, qualcuno aveva scoperto il
loro piccolo segreto. Si chiamava Albus. Albus Scamandro.
Rose non aveva mai
conosciuto una persona tanto subdola e
insopportabile (Scorpius escluso, si intende). Anche Albus, come Rose,
Hugo e
Scorpius, era stato adottato. Luna e Rolf Scamandro, però,
erano persone per
bene. Amici di famiglia, dicevano spesso i suoi zii. E i loro figli
erano
persone altrettanto semplici e gentili. Tutto il contrario di
quell’Albus, in
conclusione. Albus era Serpeverde, era del suo stesso anno e incuteva
timore
anche ai suoi zii. O, almeno, questo era quello che credeva Rose, visto
che
ogni volta che anche solo accennava a lui sia zio George che zia
Angelina
sobbalzavano e cercavano di cambiare argomento. Ma a Rose non era mai
interessato particolarmente lo strano comportamento degli zii.
‘Sarà per le
cose terribili che fa’ si diceva quando li vedeva sobbalzare.
Comunque, tornando
al discorso precedente, Albus Scamandro aveva
spifferato al direttore della Casa di Serpeverde cosa faceva Rose
durante il
tempo libero. Rose aveva passato l’ultima settimana di scuola
a mettere in
ordine, alla Babbana, il reparto Proibito della
biblioteca. Non aveva
mai odiato in vita sua una persona quanto aveva odiato Albus Scamandro.
A casa non era
andata meglio. I suoi zii, infuriati di non essere
stati ascoltati, le avevano tolto tutte le possibili paghette o mance
che
riceveva in precedenza. Era per questo, e per un altro motivo, che Rose
si era
trovata un lavoro al Dark Night.
Eccomi
qui!
Finalmente
tornata a casa, finalmente tutta per voi ^_^
Allora,
che ve ne pare di questo capitolo? Finalmente, capiamo qualcosa (non
tutto, se
no dov’è il gusto? ^_^) di quello che sta
succedendo nel Mondo Magico.
Bambini
adottati, punizioni ingiuste, nomi misteriosi...
Chi
sarà mai Albus Scamandro? Scommetto che lo sospettate... xP
Allora,
lasciandovi con questa breve spiegazione, e un nuovo mistero che non
verrà
presto risolto (eh, mi dispiace, sono lunga a far risolvere le cose...
=D),
passiamo ai ringraziamenti.
Ringrazio
le persone che hanno aggiunto la mia ff tra le preferite:
1
- ale146
[Contatta]
2 - ashelia_96
[Contatta]
3 - bells7791
[Contatta]
4 - Eveine
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5 - Ilaja
[Contatta]
6 - jessy93
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7 - leonedifuoco
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8 - luly_95
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9 - Luna_Lovy
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10 - oOoOmegaZerofollexXx
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11 - rose07
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12 - Scorpiusthebest
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13 - virby
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14 - VolandoConTe94
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Anche
quelle che l’hanno aggiunta tra le seguite:
1
- Alara666
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2 - Andromeda2012
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3 - ArwenBlack
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4 - ashelia_96
[Contatta]
5 - BabyFairy
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6 - baby_bunny
[Contatta]
7 - bellandrew82
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8 - Bellis
[Contatta]
9 - BlackFra92
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10 - celebrian
[Contatta]
11 - cesarina89
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12 - Cielo
[Contatta]
13 - cori71
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14 - Didyme
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15 - Eveine
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16 - Francy_Malfoy
[Contatta]
17 - gargi89
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18 - Ginevra87
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19 - gogaua
[Contatta]
20 - JuliaSnape
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21 - kia
07 [Contatta]
22 - kiaa
[Contatta]
23 - Kicks
[Contatta]
24 - leonedifuoco
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25 - Lilla95
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26 - lucia_hp
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27 - lumamo64
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28 - LuNa1312
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29 - Malika
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30 - micia692
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31 - missSte
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32 - Nadia
Granger
[Contatta]
33 - naog94
[Contatta]
34 - Noe_hatesthesun
[Contatta]
35 - oOoOmegaZerofollexXx
[Contatta]
36 - PippaPotter__
[Contatta]
37 - PolvereDiLuna
[Contatta]
38 - prettyvitto
[Contatta]
39 - Scorpioncina
[Contatta]
40 - Singer
[Contatta]
41 - sunflower_
[Contatta]
42 - tamakisskiss
[Contatta]
43 - zanna
[Contatta]
44 - _EsmeKathrinHunt_
[Contatta]
45 - _fresbee_
[Contatta]
46 - _Giuli95_
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Chi
l’ha messa tra le ricordate:
1
- debby15
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2 - ellymartin
[Contatta]
3 - JosephineWhite
[Contatta]
4 - Lilla95
[Contatta]
Chi
ha letto e, infine, chi ha recensito =):
naog94:
Ehii ^_^ Allora,
riguardo allo Spoiler, credo che con questo capitolo ti sia stato
chiarito
tutto quello che c’era da sapere, no? ^_^ Se no, fammi pure
altre domande, e
vediamo se si potrà rispondere al prossimo capitolo!
Sono
contenta che il capitolo precedente ti sia piaciuto, e vediamo se ti
piace
anche questo ^_^
Un
bacio
prettyvitto:
Allora, prima di
tutto sono contenta che tu abbia avuto voglia di recensire anche solo
per farmi
una semplice domanda. È sempre bello sapere che i lettori si
fanno domande
sulla mia storia, vuol dire che incuriosisce ^_^
Per
secondo, devo dirti che no, non credo diventerà una
Scorpius/Lily. Per ora
pensavo ad una Rose/Scorpius, ma è tutto da vedere ^_^ La
mia trama e
malleabile come la creta =)
Un
abbraccio
JuliaSnape:
Ehi, ciano ^_^ Sono
contenta che ti siano piaciuto gli ultimi capitoli, il mio scopo era
proprio di
sorprendervi con una Rose un po’ diversa... Vedo che con
qualcuno sono riuscita
bene xP
Spero
di poter avere un tuo parere anche di questo ultimo capitolo ^_^
Un
bacione
ashelia_96:
Ehilà ^_^
Tutto bene?
Qui
è ritornato il caldo, putroppo... -__- si stava quasi meglio
con la pioggia ^_^
Ma io sono più fortunata, i miei non mi rompono con il
condizionatore perché
anche loro muoiono di caldo xP
Per
tuo fratello, oddio! Siete proprio terribili, allora O_o Non me lo
sarei mai
aspettata! =D
E
per la storia, era ovvio che tu non eri come Rose, non
l’avrei mai potuto dire
^_^
Ferragosto
l’ho passato in centro con una mia amica, putroppo il giorno
dopo dovevo
partire e non mi sono neanche potuta divertire come volevo... -__- Ma
la
settimana dopo è stata fantastica ^_^
Ora
ti lascio, i compiti incominciano a premere per essere completati
(kiara, di’
le cose come stanno, devono essere iniziati -_-).
Beh,
comunque, aspetto un tuo commento =)
Un
baciotto
Ilaja:
Ciaooooo =)
Allora,
sono contenta che Hugo e Rose ti piacciano. Per le loro disgrazie,
tutti i
pesci verranno a galla prima o poi ^_^ Intanto goditi la suspance =)
Sono
contenta che la storia ti piaccia, ciò a cui miravo era
proprio di non farla
scontata =P
Un
abbraccio e un bacio
Eccoci
qui. Allora, passiamo subito allo Spoiler, che ho una certa fretta ^_^
“La
risata cristallina di Corinna risuonò per la casa come
l’avviso
della fine delle vacanze.”
Eccoci
alla fine. Ora scappo.
Spero
di poter mettere la prossima volta le foto dei nostri protagonisti ^_^
Un
bacione grande a tutti quanti
_ki_
|
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Capitolo 23 *** Cap. 23 Triste ***
Cap.
23
Triste
«Hugo...
Mancano solo tre giorni!» se ne uscì Rose,
guardando il
fratellino con gli occhi grandi come noci. Hugo le lanciò
uno sguardo
esasperato; poi si voltò verso Fred, che era seduto sul
tappeto con Corinna,
intento a soffocarla a suon di solletico.
«Ma fa
sempre così?» chiese ai due. Come se non lo
sapesse, pensò
Rose. Hugo cercava di passare tutte le estati dai suoi zii e se non
passava
abbastanza tempo con Rose si arrabbiava pure con i suoi genitori
adottivi. Era
un vero bambino quando si trattava della sorella.
«Tutte le
volte» gli confermò Fred, lanciando uno sguardo
furbetto alla sorellina e acchiappandola l’istante dopo per
la vita,
cominciando una furiosa lotta all’ultima risata.
La risata
cristallina di Corinna risuonò per la casa come
l’avviso della fine delle vacanze.
Mentre Rose lanciava
l’ennesimo sguardo disperato al fratellino,
si sentì uno schianto assordante provenire dal piano di
sopra. I quattro
ragazzi nel salotto sobbalzarono, fermandosi all’istante.
Urla riecheggiarono
per la casa, altro segnale che l’estate stava
irrimediabilmente finendo.
«Si può sapere
cos’hai
intenzione di fare? Ti rendi conto che quello è il
mio letto?»
«Mi scusi tanto
maestà,
credevo che questo fosse il nostro letto!»
«Credevi male! Cosa pensavi
di fare, Ale, metterti il letto in valigia?»
Ci fu un attimo di
silenzio, in cui Rose immaginò la cugina
annuire incerta allo sguardo sempre più furioso della
gemella.
«Ma sei uscita di senno?
Cosa te ne fai di un letto quando ad Hogwarts c’è
un dormitorio intero
solo per noi due?»
«E ci
credo» sospirò Hugo, lasciandosi andare sullo
schienale del
divano. «Il primo anno, mi hanno raccontato, Alexis e Ame
hanno distrutto quasi
tutto il dormitorio femminile perché Alexis aveva rubato ad
Ame un calzino.
Quando hanno provato a dividerle, Ame ha fatto venire i complessi
mentali ad
una delle sue compagne di dormitorio perché
l’aveva disturbata per tutto il
pomeriggio chiedendole consigli su un ragazzo, mentre lei stava
studiando.
Alexis, invece, ha appeso una sua compagna per le caviglie fuori
dalla
finestra. Alla fine, hanno dato loro una stanza isolata che
principalmente era
per cinque solo per loro due».
Corinna, annoiata,
aveva ripreso a fare il solletico al fratello.
Rose sorrise. Quando c’erano le vacanze, le due gemelle erano
terribili. Gli
zii una volta le avevano fatte dormire in cortile perché
avevano dato fuoco
alla loro stanza. Quindi, non era tanto difficile immaginare Alexis
intenta ad
appendere una compagna fuori dalla finestra della Torre di Grifondoro.
Erano
molto irascibili, quelle due.
«Ormai non
è una novità» sospirò Fred,
mentre Ame sbottava in un
«Quando
metterai un po’ di buon senso in
quella testa farcita di escrementi di rana?».
«Ame e
Alexis riuscirebbero a far sprofondare l’Antartide muovendo
un solo dito se ne avessero voglia».
Rose
ridacchiò, sia per il commento di Fred che per
l’urlo di
Alexis: «Escrementi
di che? Guarda che
qui l’unica cosa ad essere ricoperta di escrementi di rana
è la tua parte del
letto. E non dare la colpa a me, è Cindy che trova il tuo
letto tanto
stimolante!»
Cindy era la rana
nera di Alexis, una vera scalmanata, un po’
come la padrona. Rupert, il gattone vecchio e grigio di Ame, andava
spesso da
Cindy per litigare, un po’ come facevano le loro padrone.
«Ancora quella rana? Ma io
te lo servo per cena quel brutto pezzo di Schiopodo Sparacoda venuto
male!»
«Non insultare Cindy! Non
è
colpa sua se tutte le volte che prova ad uscire per farsi una seria
cagata
arriva la tua sottospecie di aspitapolvere a romperle le...»
«Alexis! Modera il
linguaggio!»
Una nuova voce,
quella di zia Angelina, riecheggiò per la casa,
più forte delle precedenti. Subito dopo, si sentirono dei
passi che scendevano
la scale. Fred si affrettò a spostare la sorellina su una
poltrona e lui si piazzò
tra Rose e Hugo, che protestarono con due sbuffi identici. Un attimo
dopo,
apparve zia Angelina sulla soglia della stanza.
«Ragazzi!
Che state facendo?» chiese, riacquistando il suo solito
dolce sorriso.
«Parliamo»
rispose Hugo, lanciando un’occhiata divertita alla
sorella. Zia Angelina aveva la camicia abbottonata male, segno che non
stava
semplicemente pulendo la stanza sua e dello zio mentre le gemelle
litigavano.
Anche Corinna, per
sfortuna della madre, se ne accorse.
«Mamma,
perché hai la camicia allacciata così?»
chiese, il suo
solito sguardo innocente a coronarle il viso. Fred, accanto a Rose,
scoppiò a
ridere più forte che poteva. Rose affondò la
testa nelle mani per soffocare le
risate e Hugo fu l’unico ad avere il buon senso di restare
serio. Zia Angelina
sembrò accorgersi in quel momento delle sue condizioni.
«Ehm...
Tuo padre... Ehm... Ragazzi, sapete cos’è un sospirapolvere?»
La donna
lanciò un’occhiata ai ragazzi, cercando un
appoggio.
Peccato che Fred fosse ancora impossibilitato a parlare a causa delle
risate e
che Rose non avesse la più pallida esperienza in oggetti
Babbani. Fortuna che
esisteva Hugo.
«Aspirapolvere,
zia. Serve per pulire la casa. Ehm... credo che
Fleur ti abbia chiamata, no?» chiese, in un chiaro intento di
toglierla
dall’impiccio di rispondere alla figlia, che aveva borbottato
un offeso «Perché
non mi rispondi, mamma?»
«Oh... Oh!
Sì, sì, mi sta proprio chiamando. Allora...
Continuate
pure, ragazzi» e, detto questo, scomparve dalla porta sul
retro, verso il
giardino, dove Bill stava cercando di convincere Roxanne a salire su
una scopa.
Con scarso successo, aggiunse mentalmente Rose.
A quel punto, quando
zia Angelina si chiuse la porta alle spalle,
Rose diede libero sfogo alle sue risate, seguita da Fred e Hugo.
Corinna, dal
canto suo, aveva la fronte sempre più aggrottata: che
avevano da ridere Rose,
Fred e Hugo del modo in cui la mamma si abbottonava la camicia? Corinna
era
ancora troppo piccola per capirli.
*
«Rosie...
Rosie! Roooooooooosieeeee!»
«Che
c’è?» sbottò Rose alzandosi
di scatto a sedere, buttando
così all’aria le coperte e facendo prendere un
colpo alla piccola Corinna.
«Scusa...»
disse questa, i suoi occhioni nocciola che la
guardavano confusi. «La mamma ha detto che se non ti svegli
arriveremo in ritardo...
Io non voglio arrivare in ritardo il primo giorno di scuola!»
Rose, a quelle
parole, abbozzò un sorrisino (abbozzò,
sì, che
potete pretendere da una che è appena stata svegliata dalle
urla della
cugina?).
«Scusami
Corinna… Sai che da appena sveglia sono
intrattabile».
Sospirò,
alzandosi dal letto. Corinna, già vestita con la sua
divisa nuova di Grifondoro («E se finisco a
Serpeverde?» aveva chiesto Corinna
due giorni prima, quando gliel’avevano comprata.
«Ti diserediamo» aveva
risposto lo zio con tutta la calma del mondo. Zia Angelina gli aveva
tirato uno
schiaffo leggero sulla spalla. «Andrai a Grifondoro,
tesoro») le sorrise e,
saltellando impaziente, uscì dalla stanza di Rose.
Rose
sospirò, dirigendosi verso il suo bagno. Corinna era forse
la bambina più dolce che avesse mai conosciuto.
L’anno precedente, allo
Smistamento, aveva visto una bambina grassa e piena di brufoli che
spintonava
la bambina davanti a lei, piccola e minuta, facendola così
cadere. Quella
bambina era stata assegnata a Serpeverde.
Rose non riusciva
ancora a capire come potesse essere capitata in
una Casa di quel tipo. Dai racconti degli zii, Serpeverde era sempre
stata la
casa di grandi maghi Oscuri, e poche persone ne erano uscite senza
pregiudizi e
stupide idee radicate in testa (un esempio era il padre di Malfoy, che
aveva
aiutato i suoi genitori in numerose occasioni nonostante a scuola fosse
stato
il loro peggior nemico).
Rose,
però, non si sentiva né grande né
oscura. Era solo un po’
acida con le persone giuste, ma non era così
maligna. Come poteva essere finita in quella Casa?
Sospirando,
lanciò un’occhiata vaga all’orologio,
controllando il
tempo che le mancava, quindi si infilò nella doccia.
Venti minuti dopo,
pulita e vestita di tutto punto, stava
scendendo le scale, baule alla mano.
«Buongiorno
a tutti!» esclamò, un sorriso falsamente ampio a
coronarle i viso, mentre saltava a piè pari
l’ultimo gradino.
Il sorriso le si
congelò in bocca vedendo chi l’aspettava, o
meglio, chi non
l’aspettava.
«Buongiorno
tesoro. Sei pronta per tornare a scuola?» le chiese
zia Angelina, sorridendole con il suo sorriso caloroso.
«Alla buon
ora! Ti eri incastrata nella porta?» sbottò invece
Scorpius, le braccia incrociate al petto, un’espressione di
pura noia dipinta
in volto.
«Scorpius!»
lo rimbeccò zio George.
Ma Rose non se
l’era presa. A dir la verità, neanche aveva
ascoltato quello che le avevano detto.
Il suo sguardo,
stranamente ampio e lucido, correva rapido tra i
volti presenti, sperando di scorgere finalmente quello che voleva
vedere. Ma
c’erano solo gli zii, Fred, Corinna, Scorpius, Ame e Alexis.
E Rose sentì
chiaramente un nodo alla gola che le impediva di respirare.
«Do…
Dov’è Hugo?» chiese, sperando che fosse
tutto in malinteso.
Forse era già in macchina, forse era in camera a preparare
le ultime cose,
forse…
Lo sguardo desolato
della zia troncò i pensieri di Rose come un
accetta scagliata con forza contro il tronco di un albero.
«Ci
dispiace Rose. Abbiamo deciso con gli zii che era meglio
partire separati. Sai… La storia dell’anno
scorso».
Rose
deglutì. Le lacrime pungevano agli angoli degli occhi, e lei
odiava piangere.
«Rosie, ti
senti…».
«Sì»
esclamò Rose, bloccando Fred in partenza. «Sto
bene.
Andiamo, o arriveremo tardi».
E, con queste ultime
parole a decretare conclusa la discussione,
superò i famigliari e si avviò verso la macchina.
L’auto
nera dello zio era stata modificata per quell’occasione.
Il bagagliaio era stato magicamente ampliato, così come i
sedili posteriori,
modificati per ospitare comodamente sei persone.
Rose
buttò la valigia dentro al bagagliaio e si infilò
dentro
l’auto. Quindi, non vista (l’auto aveva i vetri
posteriori oscurati) lasciò ad
una lacrima il via libera per percorrerle la guancia. Quando fu
soddisfatta
l’asciugò velocemente e si piazzò un
sorriso falso sul volto. Un attimo dopo,
il faccione dispiaciuto di Fred s’infilò accanto a
lei.
*
«Pst…
Fred!» bisbigliò Rose, sporgendosi oltre Ame per
tirare una
pacca al cugino. Fred si voltò verso di lei.
«Dimmi».
«Ho vinto
la scommessa. Ho resistito fino all’altro ieri».
Il cugino rise, e
Rose sorrise con lui. Ame, accanto a lei, la
guardò aggrottando un sopracciglio.
«Un’altra
scommessa?» chiese con tono esasperato. Rose annuì
soddisfatta.
«Bene,
Fred, ora sgancia la grana!» esclamò, allungando
una mano
verso il cugino. Fred arricciò il labbro superiore.
«Quand’è
che ti ho detto che ti pagavo?» chiese, fingendo
un’aria
sorpresa. Alexis, accanto a Rose, ghignò.
«Ehi,
cugino, non fare lo stronzo. Sgancia i soldi che mi devi!»
si bloccò un attimo, pensando. «O dirò
a tutti quello che hai fatto l’estate
scorsa quando sei andato in Egitto coni tuoi amici!»
Fred
sobbalzò.
«Perché,
cos’hai fatto?» chiocciarono in coro le gemelle,
due
sogghigni identici stampati in viso. Fred, sotto la massa di capelli
rossi e
lentiggini, arrossì visibilmente.
«Maledetta
Serpeverde! Non ti azzardare mai più a chiedermi
favori, perché dopo questo ce l’avrò
con te a vita!»
Rose rise mentre il
cugino le lanciava in grembo un sacchettino
di monete. Intanto, incuriosite, le gemelle si sporsero verso il
fratello.
«Dai,
Fred, dicci cos’hai fatto l’estate
scorsa!»
«Sì,
Fred, noi siamo le tue sorelline! Non ci tenere allo scuro!»
Rose
ridacchiò, mentre anche Corinna si aggiungeva alla
discussione.
«Perché
a Rose lo dici e a noi non vuoi dirlo?»
«Esatto!
È ingiusto fratellino, vai a dirlo ad una meschina
Serpeverde e a noi, le tue care sorelle Grifondoro, non dici
niente!»
Al
“meschina Serpeverde”, Rose si finse indignata.
«Ehi!
Modera i termini, Ale!»
La ragazza in
questione le rispose con una linguaccia. Quindi,
voltandosi di nuovo verso il fratello, riprese le sue lamentele.
Dopo il decimo
“Ti preeeeeego”, Rose smise di ascoltare. Certo, i
suoi cugini erano divertenti e tutto quanto, ma quando si mettevano
diventavano
un po’ troppo petulanti. Quasi per sbaglio, il suo sguardo
virò verso Scorpius,
che se ne stava accanto al finestrino, la fronte appoggiata con
noncuranza al
vetro, lo sguardo fisso verso il paesaggio che gli scorreva accanto.
Sembrava
non aver nemmeno sentito la discussione che stavano intrattenendo in
auto,
anzi, sembrava fosse in un altro mondo, tanto era visibile il suo
estraniarsi
dagli altri.
Un comportamento
quasi insolito, pensò Rose. Scorpius era famoso
per la sua vivacità e per le sue battutine acide. Quando
poteva, Scorpius amava
far vergognare le persone. Era un fatto genetico, o almeno
così le aveva detto
una volta zio George.
Ora, invece,
sembrava quasi… Un brivido le percorse la schiena
quando pensò la parola triste.
Associare quell’aggettivo proprio a Scorpius
non le era mai parso possibile.
Cercò
comunque di non pensarci. Quando guardò fuori dal
finestrino, sospirò: erano arrivati alla stazione di
King’s Cross.
Eccomi
quiii ^_^
Allora,
come vi butta? Si stanno concludendo bene le vostre vacanze? Le mie
alla grande,
perché sono sbarcate le giostre in città e ieri
sera mi sono divertita
moltissimo ^_^
Ma
questo a voi ovviamente non interessa, interessa la storia! =)
Allora,
che ve ne pare di questo capitolo? Abbiamo un po’ capito
l’importanza che ha
Hugo nella vita di Rose, non credete?
E
ora, come andrà a scuola? Riusciranno a vedersi? Chi
arriverà a Hogwarts? Un
applauso a chi lo indovina ^_^
Ora,
passiamo ai ringraziamenti:
Grazie
alle persone che hanno aggiunto questa ff tra le preferite:
1
- ale146
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2 - ashelia_96
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3 - bells7791
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4 - Eveine
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5 - Ilaja
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Chi
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18 - Ginevra87
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45 - _fresbee_
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46 - _Giuli95_
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Alle
ricordate:
1
- debby15
[Contatta]
2 - ellymartin
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3 - JosephineWhite
[Contatta]
4 - Lilla95
[Contatta]
La
gente meravigliosa che ha letto e chi, ovviamente, ha trovato il tempo
anche
per recensire, ovvero:
prettyvitto:
Oh, mi dispiace che
non ti sia tanto simpatica Rose, io l’adoro... *_*
Comunque,
come hai potuto vedere, la prima parte della storia è
completamente incentrata
su Lily. E anche se adesso ci stiamo allontanando, presto
ritornerà la nostra
Lily come protagonista ^_^ E non è detto che solo
perché non sta con Scorpius
non può essere comunque una storia bella... Tu che dici? ^_^
Un
bacio
JuliaSnape:
Ehii ^_^ Sono
contenta che il capitolo scorso ti sia piaciuto così tanto.
Altri al contrario
hanno detto che comunque non è stato tutto molto chiaro,
quindi... ^_^ Almeno
qualcuno che apprezza =D
Per
il secondo motivo.... Si aspetterà ^_^
Spero
ti sia piaciuto anche questo capitolo...!
Un
abbraccio
naog94:
Eccoci qui.
Mi
dispiace che non ti sia stato tutto un po’ più
chiaro, con il capitolo scorso.
I dubbi sono molti, e vedrò di risolverli piano piano tutti
quanti ^_^
Grazie
per i complimenti, spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto,
anche se
non spiega molto e parla solo un po’ dell’ultimo
giorno di vacanze di Rose e
Hugo ^_^
Un
bacio grande
ashelia_96:
Eccomiii ^_^ Allora,
come butta? Come stai passando
la fine delle vacanze? Tutto bene spero ^_^.
Spero
per tu e tuo fratello che vi siate calmati, se no chissà
come arrivavate a vent’anni...
=D
Tornando
alla storia, non sei l’unica che non ha avuto tutto un
po’ più chiaro con il
capitolo precedente ^_^ Ma il mio obbiettivo non era più
quello di farvi capire
tutto quello che succede, ma più di darvi un quadro generale
della situazione
nel Mondo Magico =P. Per Albus Scamandro... Tanti lo mettono sempre a
Serpeverde, ma non gli rendono mai la vera giustizia che merita. Ecco,
io lo
voglio un po’ più... Alla Draco Malfoy
>.<. Speriamo di non aver fatto
una cavolata ^_^.
Ti
aspetto al prossimo capitolo,
un
bacio
Ilaja:
Allora, prima di
tutto.. xD!
Scrivi
delle recensioni davvero esilaranti, complimenti ^_^ Mentre leggevo mi
sono
raffigurata una te in versione manga che sbraita contro tutti gli altri
e li fa
ammutolire come pesciolini impauriti =).
Per
tornare a noi.. Sia lodato il Cielo! Sono riuscita a scrivere qualcosa
che mi
piaccia sul concorso di Eylis, e credo che alla fine
riuscirò a partecipare ^_^
Intanto, ho letto il primo capitolo della tua storia (e ora mi sono
accorta del
secondo O.o e corro subito a leggerlo!) e mi è piaciuto
molto ^_^ Triste, ma
davvero bello bello =D
Per
la mia storia, ti ringrazio infinitamente per tutti i complimenti che
mi fai
tutte le volte che recensisci ^_^ Sono molto contenta che la mia storia
piaccia, e sono anche contenta di poter avere sempre un tuo parere!
Sono
contenta che la trama ti piaccia così tanto, e lo so,
sì, forse ho un po’
esagerato con lo sguardo in Sala Grande >.<. Ma era per
far rendere conto
di come si ritrovano Rose e Hugo a scuola, separati dai pregiudizi. Per
Albus.... Ha sorpreso tutti ^_^ E spero che riuscirò a
sorprendervi ancora!
Per
la tua storia.... Siiii voglio leggerlaaa ^_^ (scusami, sono schizzata
per le
giostre di ieri sera.. -__-)
Voglio
proprio vedere com’è bella, e chissà
che magari potrò anche leggermela su carta
=) Secondo me, vista la tua bravura a scrivere, verrà
certamente pubblicata ^_^
Ma
non voglio dire di più, che magari dopo mi scambi per una
lecchina.. -__-
Bene,
ti salutoooo =D
Un
bacione
Eccoci
qui alla fine ^_^
Eccovi
lo Spoiler, come sempre =)
“Come
i suoi veri genitori avevano amato quella scuola, allo
stesso modo Rose l’odiava.”
Bene,
eccoci alla fine.
Ci
sentiamo al prossimo capitolo!
Un
bacio grande a tutti quanti
_ki_
|
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Capitolo 24 *** Cap. 24 Inutile palla al piede ***
Cap.
24
Inutile
palla al piede
«Spegni
quella sigaretta, Weasley, mi sta venendo da vomitare».
Rose
ghignò. Nel loro linguaggio, unito agli occhi blu pieni di
rimorso, voleva dire letteralmente “Ciao Rose, mi dispiace
per questa mattina,
ma mi hanno costretto!”
«E tu
sparisci dalla mia vista, Weasley,
vedere persone come te rovina i miei poveri occhi».
Questo, nel gergo dei fratelli, voleva invece dire “Non
importa, ormai è
successo”.
Hugo
sbuffò, facendole intendere che avrebbe trovato il modo per
farsi perdonare.
«Mi
dispiace molto per i tuoi occhi, principessa,
ma questo è un luogo pubblico, e per di più
è
vietato fumare, quindi smamma tu», tradotto: “Sono
felice di vederti prima del
Banchetto. Vorrei parlare un po’ con te, si
può?”
«Bene,
tanto ho finito» Rose buttò fuori dal finestrino
il
mozzicone di sigaretta, guadagnandosi un’occhiataccia (questa
volta sincera) da
parte del fratello. «Vedi di non farti vedere nella cabina
dei Prefetti alle
quattro, Weasley, perché è un posto abbastanza
isolato per poterti mettere
fuori gioco per il resto del viaggio».
Quindi, dopo aver
accuratamente lanciato al fratello un’occhiata
sprezzante, Rose girò i tacchi e
s’incamminò verso l’ultima cabina del
vagone,
deserta in quel primo pomeriggio.
Dietro di lei, Hugo
finse uno sguardo adirato, quindi si voltò a
sua volta e s’incamminò verso il suo vagone.
*
«Hai
incontrato Rose» decretò Lydia con
ovvietà, appena Hugo si
stravaccò stufo sul sedile accanto al suo. Il ragazzo le
lanciò uno sguardo di
traverso pieno di falsa irritazione.
«Non ne
posso più, ha sempre qualcosa da dire! Neanche fosse la
regina del mondo intero, quella presuntuosa!»
esclamò, strofinandosi
ripetutamente gli occhi blu cobalto. Lorcan, nel sedile davanti al suo,
ridacchiò.
«Già,
è talmente irritante che l’anno scorso vi davate
appuntamenti segreti per litigare!» e rise, seguito dal
gemello. Hugo arrossì
lievemente alle punte delle orecchie, ma finse di non essere
minimamente
imbarazzato.
«L’anno
scorso sembrava diversa. Più… gentile. Dopo che
vostro
fratello ci ha scoperti ha capito di essersi rovinata la reputazione e
ora mi
tratta ancor peggio di prima!»
«Non che
ci voglia molto» mormorò Lydia, lo sguardo basso e
pensieroso. I due gemelli le lanciarono un’occhiata identica.
«Che
intendi sorellina?».
La ragazzina scosse
il capo, facendo ondeggiare i capelli biondo
cenere e spargendo nello scompartimento un buon odore di miele. Hugo
sospirò.
«Ora
scappo» disse alzandosi e controllando l’orologio.
I tre
fratelli lo guardarono con sguardi che lo fecero rabbrividire per la
loro
somiglianza. Nonostante fossero semplici fratelli (beh, non
esattamente, Lorcan
e Lysander erano gemelli, ma avevano quattro pieni anni di differenza
con
Lydia!), i loro occhi turchesi avevano la stessa identica
espressività. Erano
sempre un po’ vacui, sapevano sempre essere solamente allegri
e avevano la
capacità di porre una domanda semplicemente guardando. Hugo a volte
aveva paura di quei ragazzi.
«Mi vedo
con…» si bloccò un attimo, appena il
tempo di pensare ad
un nome credibile. «Charlie. Non lo vedo dall’anno
scorso, e poi avevamo una
scommessa. Voglio vedere se l’ha vinta» quindi, un
piccolo sorrisetto di
circostanza a contornargli i lineamenti sottili, sgusciò
fuori dallo scompartimento
e si confuse con la piccola folla di ragazzi che animava sempre i
corridoi del
treno.
Charlie Paciock era
il figlio del loro professore di Erbologia,
aveva un anno in più di lui ed era un perfetto Grifondoro.
Erano vecchi amici
per via dei suoi genitori (veri e adottivi), e spesso passavano qualche
pomeriggio a parlare o fare partite a questo o quello. Era un perfetta
scusa,
quindi, e Charlie, dopo averglielo detto, l’avrebbe
sicuramente appoggiato.
Dopo aver incontrato
un paio di persone, aver scambiato quattro
chiacchiere e aver chiesto a Charlie di coprirlo fingendo di doversi
incontrare
con una ragazza (mezza verità, in quanto Rose era una
ragazza, anche se
certo non la incontrava per fare quello che aveva fatto pensare a
Charlie che
avrebbe fatto) si diresse velocemente, cercando però di non
dare nell’occhio,
verso il vagone dove si riunivano i Prefetti a inizio e tre quarti del
viaggio.
Prima di aprire la
porta, una delle poche con i vetri oscurati,
si guardò attentamente intorno. Dopo essersi assicurato di
non essere visto da
nessuno, s’intrufolò rapido nello scompartimento e
si chiuse veloce la porta
alle spalle.
Voltandosi,
sospirò e alzò lo sguardo verso la sorella, che
gli
sorrideva radiosa. Sorrise a sua volta, pronto per una lunga
chiacchierata
prima del banchetto d’inizio anno scolastico.
*
Prima di arrivare al
vagone dei Prefetti, Rose si fece un piccolo
giro del treno in cerca del vagone in cui si erano rintanati i suoi
amici.
Li trovò
non molto distanti da dove aveva visto entrare il suo
fratellino. Prima di entrare, guardò attentamente verso i
finestrini del
corridoio. Mancava ancora più di metà del viaggio
per arrivare ad Hogwarts, ma
per Rose era comunque pochissimo in confronto al periodo che avrebbe
passato
circondata da quelle imponenti mura. Come i suoi veri genitori avevano
amato
quella scuola, allo stesso modo Rose l’odiava.
Infine si risolse ad
entrare, premurandosi di sbuffare
pesantemente e far perdere lo sguardo oltre il finestrino.
Come previsto, tutti
nello scompartimento le lanciarono sguardi
curiosi. Tutti, si annotò mentalmente Rose, tranne Scorpius,
che si limitò a
lanciarle una veloce occhiata carica di disprezzo. Rose la
restituì in un
attimo senza difficoltà.
«Allora…
La nostra principessa ha litigato con qualche bambino
cattivo?» cantilenò Dempsey Zabini in falsetto,
lanciandole un’occhiata
maliziosa. Rose gli rispose con una linguaccia.
«No, la
principessa ha avuto una stressante e altamente
noiosa discussione con
i suoi cugini su come si deve comportare una Weasley ad
Hogwarts» sbottò, il
tono più acido che riusciva a mettere su con
l’agitazione dell’incontro
imminente con il fratello. Hera, accanto a Dempsey,
ridacchiò.
«Non si
ruba, non si prendono in giro i cugini sfigati, non si fa
sesso prima dei diciotto anni e non si risponde male ai
professori?» elencò,
sempre quel ghignetto strafottente a coronarle il viso. Rose,
sospirando
teatralmente, annuì.
«Pensa,
mia cara Rea, che mi hanno pure dato
un bacio in fronte!
Quest’anno si sono superati, gli
Weasley».
«Fortuna
allora che tu sei stata adottata, mia cara Rose»
esclamò
Hera, annuendo a qualche suo strano pensiero. A quelle parole, Rose
lanciò una
meccanica occhiata a Scorpius, l’unico in quello
scompartimento che sapeva,
e lo trovò, con suo
grande disappunto, che la fissava. Gli lanciò uno sguardo
confuso, che
lui ricambiò con un’occhiata ancora più
penetrante.
Rose
capì, nell’istante in cui si ritrovò a
dover distogliere lo
sguardo, che la stava testando.
Voleva vedere quanto a fondo sarebbe riuscita a fingere
quell’anno. E voleva
aver la conferma che non si sarebbe vista ancora di nascosto con Hugo.
Rose, distogliendo
lo sguardo, gli aveva appena risposto l’ultima
delle domande che con un solo sguardo le erano state poste: lei e Hugo
si
sarebbero ancora visti.
Vide Scorpius
scuotere impercettibilmente il capo con disappunto,
quindi decise con un’occhiata scocciata che non gliene
fregava niente di quello
che pensava il suo fratellastro. Lui serviva solo a farle saltare i
nervi, non
doveva mica approvare quello che faceva con il suo vero fratello.
«Come
avete passato le vacanze, ragazzi?» chiese allora, pronta
ad ignorare completamente Scorpius. Guardò le persone che
occupavano lo
scompartimento, gli amici che da sette anni le permettevano una vita un
po’ viva
in quella scuola che
detestava con tutto il cuore.
Dempsey ed Hera
Zabini erano gemelli. Belli come il sole,
misteriosi come la loro infanzia. Avevano la stessa età di
Rose, ed erano
migliore amico e migliore amica della ragazza. Erano la sua ancora di
salvezza
nei momenti di sconforto, quando non c’era Hugo a poterla
sostenere. Ed erano
gli unici che, come lo era Rose nel profondo, detestavano quella enorme
rivalità tra case. Ma erano anche figli di Mangiamorte, e
obbligatoriamente
allergici a Mezzosangue e Babbani.
Hel Nott era
anch’ella figlia di Mangiamorte, ma non aveva questi
ideali, che lei riteneva stupidi ed inutili. Per Hel, niente era
importante se
no se stessa e quello che la riguardava strettamente. Era silenziosa,
quasi
invisibile, e fino a due anni prima faceva quasi paura a Rose.
Infine, Vincent
Goyle. Rose notò con disappunto che non c’era la
piccola Ludmilla, sorellina di due anni più piccola di
Vincent.
Quasi come se si
fossero messi d’accordo, tutti e quattro i
ragazzi incominciarono a parlare contemporaneamente, sommando le parole
tra
loro e rendendo lo scompartimento carico del calore delle loro voci.
Tranquillamente,
come fosse la cosa più normale del mondo, Rose
sorrise con una felicità che rasentava la
sincerità e si mise a seguire l’appassionante
racconto di Dempsey alla scoperta dei Grizzly americani.
Mezz’ora
più tardi, Rose fece scorrere nuovamente la porta dello
scompartimento e sgusciò fuori quasi invisibile. Si confuse
presto con i
primini curiosi che esploravano il treno e si lasciò alle
spalle gli amici
Serpeverde.
Arrivò
allo scompartimento dei Prefetti in perfetto orario, si
richiuse la porta alle spalle e si andò a sedere su una
delle comode sedie
poste in cerchio in mezzo all’ampio scompartimento.
Si
abbandonò alla soffice poltrona, chiudendo gli occhi.
Scorpius
non l’aveva più guardata e si era limitato a
lanciare qualche battutina al suo
amico del cuore, Dempsey. Quindi non le aveva neanche rivolto la parola
e a
Rose non poteva andare più bene di così.
Immersa
nell’immaginare quel pazzo di Zabini che cercava di
accarezzare con la sua solita grazia di un elefante un Grizzly affamato
e
arrabbiato perché il suddetto ragazzo gli aveva appena fatto
scappare il pranzo
(un bel piccolo cerbiatto disperso che Dempsey aveva amabilmente
liberato dalla
trappola dei cacciatori e aveva fatto levitare con maestria verso la
preoccupata madre), non si accorse nemmeno di quando lo scompartimento
si aprì
e vi sgusciò dentro una figura silenziosa. Si accorse di lui solo quando le
sussurrò a qualche
centimetro dal viso.
«Dormiamo
già alle quattro di pomeriggio, Rosellina?»
Rose
rischiò seriamente di morire sul colpo di infarto quando
udì
quella voce derisoria a pochi centimetri dal suo orecchio.
Spalancò
gli occhi e sobbalzò, voltandosi di scatto verso uno
Scorpius ghignante e compiaciuto.
«Ti ho
spaventata?» chiese, fingendo un’espressione
dispiaciuta.
Rose ringhiò.
«Che ci
fai qui, Malfoy?»
Scorpius
sospirò, sedendosi accanto a lei, in una delle soffici
poltrone scure.
«Rose,
Rose. Ti sembra questo il modo di parlare al tuo povero
fratellino?»
Nonostante dovesse
essere una provocazione, Rose notò
piacevolmente che Scorpius aveva digrignato i denti a
quell’appellativo che si
era dato da solo. Essere fratelli,
per loro, era la cosa peggiore che potesse capitare in tutta la vita.
«Scusami, Scorpiuccio
caro, non volevo certo risponderti
così male. Mi vorrai mai
perdonare?» chiese quindi, cercando di usare la voce
più ripugnantemente
melensa che riuscì a trovare, e sbattendo ripetutamente gli
occhi fissi sullo
sguardo del ragazzo.
Con una certa
sorpresa della ragazza, Scorpius arrossì. Non nel senso che diventò
del colore dei capelli di Rose, no,
Scorpius non era in grado di imbarazzarsi sul serio. Ma assunse un
colorito più
roseo agli angoli del volto. Rose rimase un attimo interdetta, il tempo
che
Scorpius si riprendesse e contrattaccasse.
«Oh, non
ti preoccupare, ti ho già perdonata»
sussurrò,
sorridendo con uno dei suoi sorrisi falsamente radiosi.
«Però non so quanto
riuscirai a perdonarmi tu, quando saprai che avrò
detto ad
Angelina e George dei tuoi incontri clandestini con il piccolo
Hugo».
Rose, che per un
attimo si era creduta vincitrice, sentì il mondo
crollarle addosso. L’unica cosa che la tenesse legata a
quella scuola squallida
e ingiusta era proprio suo fratello, e
l’opportunità di poterlo vedere anche
durante l’anno, e non solo durante le vacanze. Se qualcuno
glielo avesse
portato via (i suoi zii in primis) era certa che non sarebbe
più riuscita a
controllare i suoi gesti. E se Scorpius si azzardava a dire qualcosa
era un
verme finito.
«Non ti
azzarderai a farlo» ringhiò, gli occhi ridotti a
fessure.
Era spaventata, spaventata a morte, e l’unico modo per
vincere la paura era la
rabbia.
Scorpius, dal canto
suo, sembrava la persona più calma del mondo.
«Ne sei
così sicura? In fondo, mi basterebbe chiamare qui, in
questo momento, o Ame o Alexis. Sono certo che saranno abbastanza
giuste da
mandare un gufo ai loro genitori prima dell’arrivo ad
Hogwarts», si studiò con
accurata noncuranza le unghie della mano destra, senza guardare neanche
per un
istante la furente Rose. Ora era lei ad essere diventata rossa come i
suoi
capelli.
«Tu…
tu sei… tu non… non puoi!»
esclamò, una nota disperata che
non aveva mai creduto di possedere nella voce. Scorpius era sempre
così, era
solo capace di minacciarla. Per ogni cosa che scopriva, si divertiva a
metterla
in agitazione con la proposta di andarla a dire agli zii. Di solito
erano cose
futili, di poca o nulla importanza, e non facevano quel grande effetto
su Rose.
Ma nell’arco di quell’estate sembrava essere
cambiato. La minacciava sul suo
lavoro estivo, sulle sue conquiste squallide che usava solo per gioco,
ed ora
anche su Hugo. Se non fosse stata certa di avere un biglietto prenotato
per
Azkaban alla prossima effrazione, Rose gli sarebbe saltata volentieri
al collo
e l’avrebbe ucciso senza tante cerimonie. Era certa che non
se ne sarebbe
minimamente pentita. Ma aveva già troppe volte dato ascolto
alla sua
impulsività e si era già guadagnata sei
restrizioni disciplinari e quattro
multe per danni a luoghi ed enti pubblici. In pratica, se rischiava
ancora una
volta sarebbe finita a far compagnia a suo nonno in prigione*.
E vedere di nuovo di Dissennatori (li aveva già visti due
anni prima per un
controllo ad Hogwarts, dove credevano si fosse nascosto il suo padre
biologico)
era l’ultima cosa che desiderava al mondo.
«Non sono
sicuro che tu sappia quello che posso e non posso fare,
Rosie».
«Non
chiamarmi Rosie» ringhiò Rose, le mani strette a
pugno, una
vena che pulsava ribelle sulla tempia. Era certa che sarebbe bastata
un’altra
parole e se ne sarebbe infischiata altamente delle regole di Hogwarts
sugli
scontri corpo a corpo.
«Aspetta!»
esclamò Scorpius ad un tratto, distogliendola dai suoi
piani omicidi. Tese le orecchie verso il corridoio e solo quando si
voltò
nuovamente verso di lei Rose si accorse che aveva stampato in faccia il
ghigno
più sadico dei suoi tempi.
«Ma
guarda… Sento dei passi! Sarà il mio caro
cuginetto?»
Rose
sibilò, ma poi si avvicinò alla porta. Anche lei
aveva
sentito i passi di qualcuno che si avvicinava. Vide una sagoma sfocata
apparire
dietro alla porta, indugiare un secondo, ed infine entrare. Con un
sorriso
improvvisamente sincero, Rose guardò il suo fratellino
varcare la porta dello scompartimento
di Prefetti. Si guardarono per un lungo istante, felici di potersi
parlare
prima del Banchetto.
Solo quando Scorpius
tossicchiò dietro Rose, la ragazza si
ricordò di quell’inutile palla al piede. Irritata,
decise che l’avrebbe fatta
davvero pagare a quel presuntuoso biondino platinato che le avevano
affibbiato
come fratellastro.
Punto che conto di approfondire in
futuro. Il nonno di
Rose, nonché Arthur Weasley, è finito in prigione
per intralcio alla legge già
parecchi anni prima di questi avvenimenti. Motivo? Ha cercato di
nascondere un
ricercato. Non vi dirò di più =P
Allora,
per prima cosa mi scuso infinitamente per il ritardo mostruoso T_T. Non
cerco
nemmeno di inventarmi una scusa plausibile, sono solo in ritardo e me
ne dispiaccio
-_-
Per
tornare alla storia, spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Da come
la
penso io, non è uno dei migliori che ho creato, ma non credo
di essere in gradi
di migliorarlo, putroppo... Ovviamente so che dopo questo mio terribile
ritardo
molte persone che seguivano questa ff si saranno ormai dimenticate
anche di
cosa parla il capitolo scorso, però... Conto di farmi
perdonare, in qualche
modo a me ancora ignoto =P
Ora,
passiamo ai ringraziamenti.
Ringrazio
le persone che hanno aggiunto la mia ff tra le preferite:
1
- ale146
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2 - ashelia_96
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3 - bells7791
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4 - Eveine
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5 - gracy494
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6 - Ilaja
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7 - leonedifuoco
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8 - luly_95
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9 - Luna_Lovy
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10 - oOoOmegaZerofollexXx
[Contatta]
11 - rose07
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12 - Scorpiusthebest
[Contatta]
13 - virby
[Contatta]
14 - VolandoConTe94
[Contatta]
Quindi,
anche quelle che l’hanno aggiunta tra le seguite, ovvero:
1
- Alara666
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2 - Andromeda2012
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3 - ArwenBlack
[Contatta]
4 - ashelia_96
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5 - BabyFairy
[Contatta]
6 - bellandrew82
[Contatta]
7 - Bellis
[Contatta]
8 - celebrian
[Contatta]
9 - cesarina89
[Contatta]
10 - Cielo
[Contatta]
11 - cori71
[Contatta]
12 - Didyme
[Contatta]
13 - Eveine
[Contatta]
14 - Francy_Malfoy
[Contatta]
15 - gargi89
[Contatta]
16 - Gigettina
[Contatta]
17 - Ginevra87
[Contatta]
18 - gogaua
[Contatta]
19 - JuliaSnape
[Contatta]
20 - kia
07 [Contatta]
21 - kiaa
[Contatta]
22 - Kicks
[Contatta]
23 - leonedifuoco
[Contatta]
24 - Lilla95
[Contatta]
25 - lucia_hp
[Contatta]
26 - lumamo64
[Contatta]
27 - LuNa1312
[Contatta]
28 - Malika
[Contatta]
29 - micia692
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30 - missSte
[Contatta]
31 - Nadia
Granger
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32 - naog94
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33 - Nashira91
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34 - Noe_hatesthesun
[Contatta]
35 - oOoOmegaZerofollexXx
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36 - PippaPotter__
[Contatta]
37 - PolvereDiLuna
[Contatta]
38 - Samirina
[Contatta]
39 - Scorpioncina
[Contatta]
40 - Singer
[Contatta]
41 - sunflower_
[Contatta]
42 - tamakisskiss
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43 - Vodia
[Contatta]
44 - zanna
[Contatta]
45 - _EsmeKathrinHunt_
[Contatta]
46 - _fresbee_
[Contatta]
47 - _Giuli95_
[Contatta]
Oltre,
anche, a quelle che l’hanno messa tra le ricordate!:
1
- Ascherit
[Contatta]
2 - debby15
[Contatta]
3 - ellymartin
[Contatta]
4 - JosephineWhite
[Contatta]
5 - Lilla95
[Contatta]
E
chi legge semplicemente =). Quindi, in ultimo ma non meno importanti,
le
meravigliose persone che hanno recensito lo scorso capitolo:
prettyvitto:
Mi dispiace che non ti
piaccia molto, ma... Che ti posso dire? Se non vuoi leggere la mia
storia non
sei obbligata. Fa come vuoi =)
JuliaSnape:
Ehii =) Sono
contenta che ti sia
piaciuto lo scorso
capitolo e... credo tu abbia centrato il nocciolo. Forse, proprio come
dici tu,
il comportamento così chiuso e insofferente di Scorpius
deriva proprio dal
fatto che lui non ha nessuno di cui potersi fidare veramente... Ma
chissà =)
Vedremo con i prossimi capitoli!
Un
bacione
rose07: Allora... Cosa ha fatto
Fred in Egitto con i
suoi amici? =) Mah... il mistero del mese! Lascio alla vostra fantasia
scoprirlo =P Sono contenta che la storia ti piaccia anche se Rose non
è uno dei
tuoi personaggi preferiti, e sono molto contenta anche che ti piacciano
gli
altri personaggi! =) Per la tua idea di tramutare la storia in una
Lily/Scorpius... Credo di aver ormai delineato tutta la trama della
storia, che
comprende il paring Rose /Scorpius, quindi... Spero che ti possa
piacere lo
stesso =)
Un
abbraccio
ashelia_96:
Ehilà! =) Allora...
l’estate è ormai finita, no? T_T Cominciata bene
la scuola? =)
Per
la storia... Concordo con te, stare lontani dal proprio migliore amico
è
straziante, se poi questo è anche tuo fratello...
Dev’essere terrificante O_o
Per
ciò che ha fatto Fred in Egitto... Mi piacerebbe sapere cosa
pensi tu =)
Un
bacione
naog94:
Allora.. sono
contenta che ti sia piaciuto il capitolo precedente e la domanda di
cosa ha
fatto effettivamente Fred in Egitto ha un po’ incuriosito
tutti. Come alle
altre, non mi resta che dire anche a te di viaggiare con la fantasia e
magari
dirmi qualche tua ipotesi al riguardo... Chissà che non sia
quella giusta =P
Spero
ti sia piaciuto anche questo capitolo, anche se molto, mooolto in
ritardo =D
Un
bacio
Bene,
e dopo questa... Spoiler! =)
“Si
scoccarono
un’occhiata significativa. ‘Odio
Scorpius’ diceva Hugo, i suoi occhioni cobalto
pieni di irritazione; ‘Vorrei che non esistesse questa scuola
di merda’ diceva
invece Rose, gli occhi color cielo tristi e rassegnati.”
Spero
di avervi incuriositi!
Un
bacio, al prossimo capitolo!
_ki_
|
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Capitolo 25 *** Cap. 25 Un enorme scarafaggio ripugnante ***
Cap.
25
Un
enorme scarafaggio ripugnante
Contro tutti i suoi
buoni propositi, Hugo sentì la rabbia
montargli in corpo mentre la sorella si voltava verso Scorpius.
‘Che ci fa
qui lui?’
si ritrovò a pensare, mentre sentiva chiaro e distinto il
ringhio basso della
sorella.
‘Giuro che
se le ha fatto qualcosa…’
«Hugo! Che
piacere vederti qui! Sei diventato Prefetto?»
trillò
Scorpius, una voce tremendamente melensa a renderlo ancor
più irritante agli
occhi di Hugo. C’erano solo due cose che Hugo detestava con
tutto se stesso, e
una di queste era proprio quel ragazzo. Nonostante varie volte avesse
provato a
togliersi dalla testa quegli inutili pregiudizi sui Malfoy che, a parer
di
Bill, si portava dietro dai tempi di suo padre, Scorpius era sempre
lì, pronto
per rovinargli tutti i pensieri normali
che aveva cercato di fare.
Quell’anno,
Hugo si era ripromesso di evitare quel ragazzo il più
accuratamente possibile. Meno se lo ritrovava davanti, più
possibilità aveva di
mantenere la calma e, in un remoto futuro, apprezzare anche Scorpius
Malfoy. Ma
non aveva messo in conto la probabilità di incrociarlo nel
treno, nel vagone
dei Prefetti, da solo, con Rose.
«Ma…
i Prefetti non si riuniscono tra un’ora? Non sei un
po’ in…
anticipo?»
‘Lo fa
apposta?’ si ritrovò a pensare Hugo, stringendo
forte i
pugni contro i fianchi. ‘Giuro, se lo fa apposta gli stacco
la testa a morsi!’
Hugo era pronto.
Un’altra parola e gli sarebbe saltato al collo.
Fortuna che
c’era sua sorella, allora.
Rose, come se non
avesse minimamente sentito le parole di
Scorpius e avesse visto dietro di sé solo un enorme
scarafaggio ripugnante,
si voltò
verso Hugo e gli sorrise
conciliante. I sua capelli svolazzarono liberi per aria, e Hugo si
ritrovò a
cambiare il sorriso, ritornato incredibilmente calmo.
«Hugo…
Ti vieni a sedere? Ho male le gambe a forza di stare in
piedi» si bloccò un attimo, mentre lo trascinava
letteralmente verso le poltrone. Lo fece sedere
il più lontano
possibile da Scorpius, e Hugo lo apprezzò.
«Oh!
No… Forse è che a forza di schiacciare questo
grosso verme
che si ostina a non voler morire ho sforzato troppo i
muscoli».
Rose
ghignò, lanciando uno sguardo strafottente a Scorpius e
accomodandosi accanto al fratello. Hugo sorrise.
«Già,
dev’essere terribilmente stressante aver tutto il tempo a
che fare con esseri del genere» constatò, mettendo
lì la frase senza neanche
farci caso. Non era il tipo di persona che si diverte a prendere in
giro gli
altri, anche se con Scorpius aveva incominciato a prenderci gusto.
Rose
sospirò, lasciandosi andare contro lo schienale della
poltrona.
«Abbiamo
un’ora» decretò con fermezza mentre
frugava dentro alle
tasche del mantello. Si scoccarono un’occhiata significativa.
‘Odio Scorpius’
diceva Hugo, i suoi occhioni cobalto pieni di irritazione;
‘Vorrei che non
esistesse questa scuola di merda’ diceva invece Rose, gli
occhi color cielo
tristi e rassegnati.
Hugo sorrise,
pensando che in fondo Scorpius poteva anche
ascoltare le loro conversazioni, ma mai avrebbe capito quello che si
dicevano
con gli occhi.
«Solo
un’ora, per poi dover decidere con cura un altro
giorno» si
bloccò ancora, lanciando uno sguardo indecifrabile a
Scorpius. Poi tirò fuori
dalle tasche un pacchetto malconcio e rovinato di sigarette Babbane.
Sia Hugo che
Scorpius le lanciarono un’occhiata torva. Hugo
detestava il fumo in tutte le sue forme, e ancor di più
odiava veder sua
sorella fumare. Scorpius invece odiava vedere le ragazze fumare, anche
se lui
stesso spesso si rilassava con una sigaretta tra le labbra.
Rose
ignorò bellamente gli sguardi di entrambi, prese la
bacchetta e accese la sigaretta con un fluido gesto del polso. Rose
poteva dire
di essere incapace quanto voleva nella scuola, ma non si poteva dire
che non
sapesse alla perfezione tutti gli incantesimi utili per accendere ed
utilizzare
una sigaretta. Ogni tanto pensava a quello che le avrebbero detto i
suoi
genitori se un giorno, ritornando improvvisamente nella sua vita,
l’avessero
trovata stravaccata sul letto, lo sguardo vacuo e una sigaretta in
mano. Quando
non era triste, Rose rideva di gusto immaginandosi la scena.
«Che ne
dici se domani sera ci facciamo una bella passeggiata nel
parco?» chiese la ragazza, interrompendo il pesante silenzio
che si era venuto
a creare. Prese una lunga boccata di fumo, giocherellò un
attimo con il suo
sapore acre e la ributtò fuori con un sospiro liberatorio.
Hugo, accanto a lei,
arricciò il naso.
«E tu
credi che saremmo soli? Non ricordi l’anno scorso? Quasi
tutto il castello era fuori il primo giorno di scuola».
Rose
annuì, prendendo un’altra lunga boccata di fumo.
La rilasciò
con lentezza, godendo degli sguardi scocciati dei due ragazzi.
«Hai
ragione… E se stessimo dentro? Nella mia Sala Comune, ti do
la parola d’ordine domani durante le lezioni».
Hugo, mentre
rifletteva, vide Scorpius scuotere il capo. Anche se
odiava ammetterlo, quello che sicuramente il biondo stava pensando era
vero.
«Improbabile»
disse allora, distogliendo lo sguardo da Malfoy. «Ci
sarà sicuramente qualcuno che mi vedrà. E sai
come siete voi Serpi, sempre
pronte a rompere le palle a persone buone e gentili come noi
Grifondoro».
Fu il turno di Rose
di arricciare il naso. Ormai era arrivata a
metà sigaretta.
«Nella tua
Sala Comune, allora!» sbottò, sentendo la calma
andarsi a far benedire, nonostante l’effetto benigno del
fumo. Hugo scosse di
nuovo il capo.
«Nella mia
Sala Comune? La Signora Grassa mi scuoierebbe solo con
il pensiero. Sai com’è chiacchierona quella,
andrà a sventolare questa notizia
ai quattro venti appena le risulterà possibile».
Rose
sospirò, non sapendo dove andare a parare.
Cominciò a
selezionare frettolosamente tutti i luoghi di Hogwarts in cerca di
qualche
posto sicuro dove incontrasi senza dare nell’occhio, ma le
sue riflessioni
furono interrotte dal suo sguardo che si posava sul ghigno compiaciuto
di
Scorpius. Gli lanciò uno sguardo fulminante.
«C’è
qualcosa che non va, Scorpius?» chiese, assumendo un falso
tono melenso. Il ragazzo scosse il capo, il ghigno che piano gli si
affievoliva
in viso.
«No di
certo. Ora, se non vi dispiace, devo proprio andare.
Sapete, ho incontrato una bella moretta disponibile mentre venivo
qui…»*
e così dicendo, si alzò e raggiunse la porta.
«Brucia
all’Inferno» sbottò Rose mentre la porta
si chiudeva.
«Solo se
verrai con me!» si sentì dire di rimando da dietro
i
vetri oscurati.
Rose e Hugo
sbuffarono, quasi in simbiosi. Quindi si guardarono.
Arrivava il vero momento di decidere dove si sarebbero incontrati.
Allora, precisando che io so
benissimo che Draco Malfoy
non era Dio sceso in terra ai tempi della scuola e che, anzi, forse una
delle
poche che gli dava corda era Pansy Parkinson, ho immaginato
un’Astoria
Greengrass molto, molto bella, che mettendo al mondo il suo piccolo
erede
platinato gli ha fatto acquisire la sua bellezza innata, portandolo ad
essere
un bel pezzo di ragazzo =) Da qui è derivata anche la sua
naturalezza a farsela
con ragazze diverse, un po’ come di Rose. Ci tenevo a
precisare perché ho visto
che molte ff definiscono Draco “un Dio del Sesso” o
robe simili, cosa che non
mi pare abbia specificato la Rowling, che anzi lo ha dotato di un mento
appuntito, capelli piatti e occhiaie. Poi non so come la vedete voi =)
Okaaaaaay,
ehm..... *faccina molto, mooolto imbarazzata*
Non
me la caverò con uno “Scusate”, vero? =|
Allora
dovrò trovare qualcos’altro... *mumble muble...* ß-
*cervello di _ki_
che si mette in moto*.
Ok,
beh, non saprei cosa dirvi. La scuola, il bruttissimo tempo, la
pochissima
voglia, gli odiosi professori, sono tutti fattori che mi hanno portato
a
trascurare questa storia. Già lo scorso capitolo
è arrivato in ritardo, e ho
notato come qualcuno abbia smesso di seguirmi, e lo capisco appieno! In
più
avevo detto che mi sarei fatta perdonare, e farvi aspettare dei mesi
non mi
sembra proprio un buon metodo... O_o
Comunque,
alla fine eccomi qui. Non mi resta che chiedervi scusa, pregare che mi
perdoniate e ascoltare i vostri insulti. Spero di non essermi fatta una
brutta
reputazione (già prima non era molto buona comunque... -__-)
O.o
JuliaSnape:
Sono molto felice
dei tuoi complimenti, mi
fari arrossire... =)
Essì,
la mia storia è parecchio incasinata, ma farò in
modo che prima o poi tutti i
nodi vengano al pettine =)
Per
ora, spero vivamente che questo mio ritardo non abbia danneggiato
l’opinione
che aveva su di me e sulla mia storia =|
Un
bacio, spero alla prossima
lucia_hp:
Ehii =) Una nuova
lettrice? (Nuova, se avrà ancora voglia di leggere dopo
questo enorme
ritardo... -___- )
Beh,
comunque. Sono contenta che la storia ti piaccia, e grazie per i
complimenti. So
che adesso è parecchio confusionaria, ma vedrai che piano
piano tutto si
risolverà e capirai bene cosa succede =) Spero di rivederti
al prossimo
capitolo! =)
ashelia_96:
Ehilà! =) Quella di
sputare in un occhio quando si pronunciano la G e la J spagnole non
l’aveva mai
sentita, nonostante abbia fatto ben tre anni di questa lingua xD.
Già da questa
frase la tua prof mi ispira =) Per me la scuola tutto apposto, compagni
stupendi, scuola enorme e mi alzo relativamente tardi, solo alle sette
o sei e
mezza quando proprio voglio strafare =) Mi dispiace per te, io sono
fortunata
perché ho l’autobus diretto che passa proprio
davanti casa =)
Per
tornare alla storia... mi piace vedere che consideri Scorpius uno
stronzo xD So
che non dovrebbe, dato che conto di fargli assumere un atteggiamento
migliore
in futuro, ma accolgo questa come sfida, per vedere se andando avanti
coi
capitoli riuscirò a farti cambiare idea =) (lo so, sono
completamente
deficiente =P). Per Fred... Immagino tu possa aver pensato male, ma...
*risatina sadica* Ho deciso di non dire nulla =) Ti lascerò
bollire in pentola
fin quando non capiterà un’occasione per
raccontare la sua storia xD
Spero
di poterti vedere ancora, e che questo mio ritardo non ti abbia
irritata a tal
punto da non “leggermi! Più ._.
Un
bacio!
P.S.:
ahah! Io non faccio latinooooo! Ahahah! xP
Bene,
e ora non mi resta che salutare.
....
Ma....? Cosa sto dimenticando? O_o
Oh,
già! Che sbadata! *si tira uno schiaffo in fronte, forse un
po’ troppo forte...
=| Rovinato anche quello che rimane del cervello di _ki_ -.-*
Lo
Spoiler!!
“«Odio
quando mi costringete» sbottò Rose, che aveva
incrociato
le braccia al petto e ripensava all’espressione da cucciolo
bastonato della
cugina.
«E
dai, Rose! Cosa vuoi che succeda!» esclamò Hera,
sorridendo.
«Nessuno
si accorgerà di noi. Torneremo in tempo per mangiare
abbondantemente» annuì Dempsey.”
Un
bacio grande a tutti quanti quelli che avranno ancora voglia di
seguirmi =)
_ki_
|
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Capitolo 26 *** Cap. 26 Banchetto d'inizio anno ***
Cap.
26
Il
banchetto d’inizio anno
Il banchetto
d’inizio anno fu la parte più straziante della
giornata. Rose entrò in Sala Grande trascinandosi un broncio
chilometrico. Per
carità, aveva passato una bellissima ora a chiacchierare con
il fratello e si
era divertita comunque molto a bisticciare con i suoi amici nello
scompartimento, ma la sola vista della Sala Grande le aveva fatto
congelare il
sorriso sulle labbra. Può una persona odiare tanto un luogo
fondamentale per
gli inizi della sua esistenza? Rose aveva ormai capito che era
tremendamente
possibile.
Prese
posto tra i due
gemelli Zabini, entrambi con due sorrisi identici stampati in viso; con
suo
sommo dispiacere, Scorpius era seduto proprio di fronte a lei,
impedendole la
visuale del volto innocente di Hugo.
Quell’anno
i primini erano diminuiti notevolmente. Solo una
quindicina di bambinetti spauriti entrò dal portone della
Sala Grande,
accompagnati come sempre dal professore di Erbologia, Neville Paciock.
Mentre frettolosi
raggiungevano il centro della Sala, Rose si era
già distratta. Guardava il tavolo di Grifondoro, dove Hugo
parlava
amichevolmente con Lydia Scamandro, ragazzina del secondo anno dalle
abitudini
strambe e grandi occhi azzurro scuro. Da quello che Rose
riuscì a capire grazie
alle sue strane e utilissime doti di osservazione labiale, Hugo si
stava
lamentando con la ragazzina di quanto ci mettesse tutti gli anni il
preside per
presentare i primini alla scuola e fare il suo solito discorso palloso.
Da come
Lydia annuiva, Rose capì che era più che
distratta. Non ebbe il tempo per
seguire il suo sguardo celeste, che vagava per la Sala in cerca
sicuramente di
una persona, poiché qualcuno le strattonò la
manica della divisa Serpeverde.
Rose
lanciò un’occhiata scocciata a Dempsey, che la
guardava con
il suo sorriso da simpatica canaglia che tanto faceva sospirare le
ragazze di
Hogwarts.
«Che
c’è Demp?» sbottò, mentre il
Capello concludeva il suo
pallosissimo canto d’inizio anno.
Neville Paciock
srotolò la pergamena in cui ogni anno venivano
puntualmente trascritti i nomi dei nuovi frequentanti, quindi si
schiarì la gola
e intonò con voce profonda il primo della lista.
Dopo qualche attimo
di attesa, Aymonore Celsa venne assegnata a
Tassorosso.
Solo dopo aver visto
la bambina dalle lunghe trecce brune
sgambettare tutta emozionata verso il tavolo che applaudiva cortese,
Rose si
degnò di voltarsi verso l’amico.
«Senti,
qui ci annoieremo di sicuro. Hera e Vincent sono
d’accorto, e Vin sta già parlando con Ludmilla.
Vogliamo andarci a fare una
bella passeggiata prima di mangiare. Sei dei nostri?»
Rose
inarcò un elegante sopracciglio, lanciando una fuggevole
occhiata al tavolo di Grifondoro. Hugo la stava guardando.
«Ma io
vorrei…» si bloccò giusto in tempo.
Dire che voleva
assistere allo Smistamento di Corinna non era proprio la cosa migliore.
Soprattutto se doveva fingere di odiare ogni componente della famiglia
Weasley.
«In
realtà non mi sento bene. Credo che sopporterò lo
Smistamento, graz» si bloccò di nuovo. I
Serpeverde non ringraziavano mai.
Tossicchiò,
mascherando la fine della frase, ma Dempsey non si
impedì di inarcare un sopracciglio.
«Dai Rose!
Qui ci annoiamo e basta, vieni con noi! Sarà molto
più
divertente!» s’intromise Hera
all’improvviso, bloccando Dempsey, che
sicuramente voleva farle notare il suo strano comportamento. Rose
scosse il
capo.
«Non mi
sento bene, Rea. Andate voi».
Ma evidentemente
Hera non era decisa a demordere. Mentre il
professor Paciock esclamava con voce tonante «Harrison,
Josh», Hera si alzò
frettolosamente, prese per un braccio Rose e, mentre Dempsey la
prendeva per
l’altro, scivolò lungo i muri e verso
l’uscita della Sala Grande.
Rose non
protestò solo perché avrebbe attirato
l’attenzione. Era
più che certa che sarebbero mancati solo pochi nomi a quello
di sua cugina, e
aveva visto la piccola Corinna lanciarle un paio di volte sguardi
ansiosi.
Uscirono di fretta
dal portone della Sala con i due gemelli che
ridacchiavano. Mollarono Rose poco distante, scambiandosi un cinque con
sorrisi
soddisfatti.
«Odio
quando mi costringete» sbottò Rose, che aveva
incrociato le
braccia al petto e ripensava all’espressione da cucciolo
bastonato della
cugina.
«E dai,
Rose! Cosa vuoi che succeda!» esclamò Hera,
sorridendo.
«Nessuno
si accorgerà di noi. Torneremo in tempo per mangiare
abbondantemente» annuì Dempsey.
«E
poi…»
«Puoi
sempre tornare dentro!»
«Forse sei
ancora in tempo»
«Per
vedere i tuoi fratellini sbracciarsi»
«E
accogliere a braccia aperte la loro sorellina».
«Camilla,
giusto?»
«Corinna»
sbottò Rose, sciogliendosi comunque davanti a quegli
sguardi felici. Quando Hera e Dempsey incominciavano a parlare come
un’unica
persone, era impossibile resister loro. Avevano sguardi così
felici e
determinati che sembravano davvero un unico Zabini.
Venti secondi dopo
li raggiunsero Vincent e Ludmilla Goyle,
accompagnati da un’Hel completamente immersa nei suoi
pensieri e, per finire
proprio in bellezza, Albus Scamandro.
Rose
spalancò gli occhi indignata quando vide uscire dal portone
della Sala Grande la zazzera disordinata del figlio minore degli
Scamandro. I
suoi amici sapevano bene che lo detestava, e allora perché
lo portavano con
loro?
Lanciò
uno sguardo ammonitore a Hera, che le sorrise con fare
rassicurante.
«Ci
siamo?» chiese Dempsey, ignorando lo scambio di sguardi tra
la
migliore amica e la sorella. Annuì, soddisfatto.
«Bene, andiamo».
Mentre abilmente
scivolavano fuori dal portone d’entrata, Rose
scoccò uno sguardo ad Hel, che sembrava quella meno
elettrizzata del gruppo.
«Come mai
non c’è Scorpius?» chiese, mentre
assisteva
all’esilarante balletto improvvisato che avevano allestito i
gemelli Zabini.
Saltellando e ridacchiando, si trascinarono dietro anche Ludmilla Goyle.
«Ha detto
che voleva vedere la sua sorellastra essere smistata.
Credo che sia l’unica della vostra famiglia a cui tenga
davvero» rispose Hel,
il suo solito tono sincero e semplice che riusciva sempre a far
tranquillizzare
gli animi più inquieti sovrastato dagli schiamazzi dei
compagni di Casa.
Rose si
sentì una pessima persona. Scorpius era rimasto, stava
guardando la sua cuginetta che si sedeva con le gambe tremanti sullo
sgabello a
tre gambe, la stava guardando mentre scompariva sotto il Capello e
veniva
assegnata alla sua Casa. Lui era rimasto, mentre Rose era stata
così
insensibile da abbandonare la sua cuginetta preferita nel momento
più
importante, fin’ora, della sua vita.
Mentre i gemelli la
trascinavano a ballare con loro sempre più
verso la Foresta Proibita (che in quegli anni non era più
così proibita), Rose
maledisse con tutto il suo cuore la sua vita piena di menzogne.
Capitolo
corto che non mi convince molto, voi che ne pensate? =)
Ringrazio
le persone che hanno aggiunto la mia ff tra le preferite, tra le
seguite e tra
le ricordate, non posso più ringraziarvi una ad una
perché state diventando
troppe =)
Inoltre,
ringrazio chi ha recensito lo scorso capitolo! Siete davvero magnifiche
=)
ashelia_96:
Di nuovo la prima,
sìì =) Oh, povera prof di
spagnolo, che ha fatto di male? Insomma, fa solo il suo lavoro... xD Ti
immagino propri a torturare quella povera persona, se è come
dici e il tuo
carattere assomiglia a quello di Rose deve essere proprio disperata la
donna...
=)
Ma
tornando alla storia. Sono contenta che tu abbia comunque continuato a
recensire dopo il mio ritardo catastrofico, questo vuol dire che o la
storia ti
piace davvero o sei una persona fedele (o vuoi avere più
punti nel programma
recensioni, dipende dai punti di vista xD). Sono contentissima! Per la
tua
sfida accettata... bene bene! Bisognerà aspettare molto per
poter avere uno Scorpius
meno odioso, ma intanto avrai tutto il tempo per detestarlo a dovere =)
Hugo
assomiglia molto a Ron, sì, ma per fortuna ha preso
qualcosina anche dalla
madre =) Sono contenta di averti fatto ridere, e non ti preoccupare,
anche io
la stragrande maggioranza delle volte penso male (nella mia nuova
scuola non
sono molto felici di questa cosa, ma va beh, si abitueranno =D) e no,
non ti
dirò cosa fece Fred in Egitto =P Ti farò rodere
dalla curiosità finché non
troverò un momento per raccontare questa storiella =) (ok,
dai, lo confesso, in
realtà ci sto pensando anch’io e sto cercando di
trovare qualcosa di
terribilmente imbarazzante, ma più mi sforzo, più
mi vengono in mente soltanto
cose stupide o sconce... -__- Ma non dirlo a nessuno! È un
segreto =P)
Bene,
dopo quest’ultima rivelazione, mentre so già che
mi manderai a cagare per
averti detto una cosa del genere e averti lasciato sulle spine per
niente (ma
non ti preoccupare, qualcosa di terribile l’avrà
fatto, e io lo
scorpriròòòòò
xD), non mi resta che aspettare una tua prossima recensione!
Un
bacio
JuliaSnape:
Ciaooo =) Sono contenta
che tu sia sempre pronta per leggere la mia storia e che mi abbia
perdonata per
il ritardo mostruoso, grazie mille =)
Per
il resto della tua recensione... beh... se ti dico che ho capito poco
di quello
che hai scritto? xD No perché ho capito che se i sempre del
parere che Rose e Hugo
sono insieme quindi si tengono forza a vicenda mentre Scorpius
è solo quindi
non ha nessuno e questa cosa ti fa pensare... Ma poi mi dici che sono
considerazioni che non c’entrano, quindi
cos’è che non ti è piaciuto del
capitolo? O_o Perché hai scritto che ti è
piaciuto a metà, quindi... perché? =D
Scusami,
magari è che sono rincoglionita io, ma non ho capito quello
che mi vuoi dire =)
Sono
comunque felice dei complimenti, e ti aspetto al prossimo capitolo!
Un
bacio
Ora,
ovviamente, vi lascio con lo Spoiler, sperando che qualche vecchio
lettore
riemerga dal mare oscuro di quelli che si sono arrabbiati per il mio
ritardo,
ma queste sono più che altro fantasie... =)
“«Vedi,
Roxy» incominciò Lysander, uno strano sguardo
inquietante che gli illuminava il viso.
«Il
cibo è tutto incantato» continuò Lorcan
per il fratello.
«In
realtà, la coscia di pollo che hai preso in mano
è un enorme
lombrico trasformato in coscia di pollo».”
Alla
prossima!
_ki_
|
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Capitolo 27 *** AVVISO IMPORTANTE ***
Mi
dispiace infinitamente. Ho cercato di rimandare questo momento al
più tardi
possibile, ma ormai mi devo arrendere al fatto che dovrò
insozzare la mia
storia con questo avviso terribile -__-
Il
problema è che la chiavetta in cui tutta, TUTTA la storia
era salvata è andata
distrutta. Puff. Morta. Non mi chiedete com’è
successo, mi sento troppo in
imbarazzo per poterne parlare -.-
Comunque,
la chiavetta non c’è più, e con lei la
storia. Sto lentamente cercando di
spremermi il cervello come un limone per tirarne fuori di nuovo la
storia, ma è
un processo complicato, e non so se potrà mai essere anche
lontanamente com’era
prima. Quindi mi sento costretta a interrompere la storia, almeno per
un po’.
Lo so, sono davvero inaffidabile, ma questa volta non è
stata colpa mia almeno
>.<
Spero
che mi possiate capire.
Un
bacio
_ki_
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