KDAccademy

di valentinamiky
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Anatomy ***
Capitolo 2: *** Cap.2 - Friends ***



Capitolo 1
*** Anatomy ***


Note: Questa fic è nata come partecipante al concorso Naruto at School, ma a causa di altri impegni non sono riuscita ad ultimarla e di conseguenza mi sono ritirata dal contest; ho comunque deciso di postarla, anche se ho davvero pochissimo tempo per aggiornare, cercherò di farlo almeno una volta al mese.

Le regole del contest: (di sicuro ora m'impappino a spiegare XD) le giudici hanno messo a disposizione tre serie di numeri: la prima per i personaggi, la seconda per la materia scolastica e la terza per oggetti o luoghi della scuola. In base ai numeri scelti dalle partecipanti (massimo sei in totale) ci hanno poi inviato un kit con la coppia protagonista, alla quale aggiungere eventualmente altre coppie, la materia e i luoghi o oggetti da citare all'interno della fic. I due personaggi protagonisti possono anche essere semplici amici, parenti ecc (non necessariamente hanno una storia).

Personaggi : Sai, Sakura

Altre coppie: SasuNaru(sono molto presenti all'inizio, ma poi si tolgono di mezzo XD)
Prompt: Materia: Educazione Civica
               Luoghi/Oggetti: lavagna, bagno,  righello

 

Come già accennato sul forum, non c’è una vera e propria lezione di educazione civica, perché non esiste come materia in questa scuola, ma ho cercato comunque di menzionarla in qualche modo, è il massimo che sono riuscita a fare T.T

Ci tengo a ricordare che in Giappone la scuola non inizia a settembre, quindi anche se siamo nel periodo Natalizio, l’accademia è iniziata da un pezzo e gli studenti sono quasi agli sgoccioli dell’anno XD

Ora...veniamo ai personaggi leggermente OCC e alle motivazioni.

Minato Namikaze e Kushina Uzumaki: sono vivi e godono di ottima salute, ma vivono in America. Minato è il padre adottivo di Naruto e non è un ninja ma un artista di fama internazionale.

Naruto: è più "Shippudenesco", quindi anche se in alcuni momenti è il solito dobe, generalmente è maturo e tecnicamente preparato (rimangono le lacune nelle materie teoriche).

Sasuke: non ha un tubo da vendicare, essendo i parenti vivi e vegeti e Itachi un comunissimo studente (forse un po’ più dotato di altri, il che contribuisce alla rivalità fraterna, ma vabbè, sono le solite begole tra fratelli XD). In pratica è un ragazzo orgoglioso ma semplice (delusi? XD)

La scuola è ispirata ad un’accademia realmente esistente, ma i personaggi sono del sensei Kishimoto e le situazioni sono inventate, qualunque riferimento alla realtà è puramente casuale e non a carattere diffamatorio o cose simili. Scrivendo non ci guadagno niente, solo divertimento e spero che lo stesso valga per chi leggerà la fic ^_^

 

 

 Konoha Dance Accademy

 


 Cap.1

Anatomy

Sakura inalò a pieni polmoni l’atmosfera tesa degli esami. Certo, iniziava a scemare ora che molti degli studenti erano già stati “torturati”, ma la tensione degli ultimi rimasti era tremendamente viva. I suoi amici, Uzumaki e Uchiha erano tra gli ultimi e di certo il primo stava rosolando nell’angoscia dell’esame di Anatomia! Inoltre l’intervallo aveva dato agli sfortunati studenti alcuni minuti in più per ripassare, ma anche un ulteriore carico di tensioni.

Invece la Haruno, che ormai era già stata interrogata e congedata con il massimo dei voti, percorreva tranquillamente i corridoi che erano diventati una parte della sua vita. In quella scuola avrebbe sempre lasciato una parte del suo cuore, anche quando si sarebbe diplomata.

Il bagno, durante la ricreazione era sempre affollatissimo, ragion per cui spesso Sakura aspettava che iniziasse la lezione di Jazz per andare nella toilette degli spogliatoi. Così, mentre la maggior parte delle sue compagne sgomitavano nei bagni, lei poteva tranquillamente passeggiare per la scuola o per il cortile alberato per chiacchierare con i suoi amici. Ma in una giornata così fredda, quest’ultimo era frequentato solo da quei pochi che non sapevano rinunciare al richiamo della nicotina.

Naruto era davanti alla finestra, a pochi metri di distanza da lei, con lo sguardo perso a guardare un cielo che prometteva neve. Da quando, un mese prima, aveva ricevuto quella proposta era sempre assorto, nonostante cercasse di nasconderlo.

-Non gliel’hai ancora detto, vero?- ormai lo sapeva tutta la loro classe, grazie a quella pettegola di Ino. Tutti, tranne lui...

-Pensavo di dirglielo stasera, ho prenotato il biglietto...-

Sakura rimase di sasso. Sapeva che quella, per Naruto era un’opportunità unica, che proposte come quelle capitavano una volta sola nella vita e che era troppo importante per rinunciarvi. Però non era pronta a separarsi da quello che ormai era diventato il suo migliore amico. Lo aveva conosciuto solamente ad Aprile, ma tra i due era nata una profondissima amicizia ed il tempo che avevano trascorso insieme era volato via, veloce come un lampo.

Si sforzò di rispondere con un sorriso tirato.

-E...quando?-

-Il ventisette.-

-Cosa?! Ma è tra due settimane! E poi non potremo festeggiare il Capodanno tutti insieme!-

Naruto abbassò lo sguardo, triste.

-Lo so, ma Minato inizierà le prove il sette Gennaio, quindi avremo bisogno di alcuni giorni per riprenderci dal viaggio, sistemarci in casa e tutto il resto...-

Sakura sgranò gli occhi: non era sicura di aver sentito bene.

-Avremo? Aspetta un momento, stai dicendo che...- Lasciò la frase a metà: l’amico gli aveva già dato conferma dei suoi sospetti, arrossendo lievemente.

-Ehm...avrei preso un altro biglietto quindi...-

Era scontato di chi fosse quel biglietto e a Sakura brillarono gli occhi di commozione.

-Ma è fantastico! Voi due, insieme al Winter Garden Theatre! Oh, non so che darei per vedere la prima dello spettacolo! È...- la ragazza non aveva parole per descrivere tutte le emozioni che provava, così abbracciò di slancio il biondo, che finalmente sorrise.

Rimasero stretti per parecchio tempo, finché una voce profonda li colse di sorpresa.

-Sakura, se vuoi metterti con lui, sappi che è un dobe senza speranza!-

La rosa sghignazzò, senza però staccarsi dal biondo. Chissà se Sasuke-kun, il ragazzo più orgoglioso della scuola (o forse del mondo intero) avrebbe fatto una scenata di gelosia...

Con la coda dell’occhio sbirciò l’espressione indecifrabile del compagno di classe. Certo che aveva un notevole autocontrollo! Probabilmente si era accorto del tranello che la ragazza stava tentando di tendergli.

-Uffa, Sasuke, non c’è proprio gusto a farti degli scherzi.- sbottò infine, separandosi dall’amico.

-Sakura, non sopravvalutarti. Sasuke è un bel ragazzo, non ha nulla da temere da una racchia come te!- la battuta impertinente del nuovo arrivato fu immediatamente punita da un calcio ben assestato da parte della ragazza offesa.

-Sai! Com’è andato l’esame di anatomia?- chiese Sasuke, stranamente preoccupato. Il docente non gli era molto simpatico e nonostante fosse un alunno modello, non sopportava l’idea di dover restare in classe con quel professore per rispondere a delle domande inutili.

- Ho preso 24, Orochimaru è davvero tremendo! Ha scritto dei nomi alla lavagna, devi spiegargli che cosa sono e poi parlare della zona di riferimento. Sakura, ma che diavolo è lo scafoide?-

-Sono due ossa, una del carpo e una del tarso- Sakura osservò l’espressione terrorizzata di Naruto. Era eccezionale nelle materie pratiche, ma in quelle teoriche...   
-Sakura...carpo e tarso sono nel piede, vero?- chiese il biondo, titubante.

Sakura si coprì la faccia con una mano, rassegnata, mentre Sai ridacchiava.

-Tzè, dobe!- fu il commento divertito di Sasuke, al quale Naruto rispose con un’espressione imbronciata davvero buffissima.

La campanella suonò e centinaia di studenti si riversarono in corridoio, per raggiungere le sale della lezione seguente.

-Ehi, Otouto! Naruto!- Itachi, un ragazzo del terzo anno dell’accademia, si fermò davanti a Sasuke.

-Ciao Nii-chan!- Sasuke sorrise al suo amatissimo fratello maggiore. Per lui era sempre stato un esempio da seguire, il suo traguardo da superare. Ma anche un ottimo insegnante: se non fosse stato per lui, Sasuke non si sarebbe mai e poi mai avvicinato ad una disciplina come la danza e non avrebbe mai varcato i cancelli di quell’accademia. In un certo senso era merito del fratello maggiore se aveva conosciuto Naruto.

Osservò il biondo chiacchierare con il fratello maggiore, mentre un raggio di sole illuminava il suo volto dai tratti fanciulleschi...ma l’idillio del momento si spezzò ad una semplicissima domanda del fratello maggiore.

-A proposito, Naru! Ho saputo la notizia da Kisame, volevo congratularmi con te! Hai già deciso quando partire?-

Sasuke fissò accigliato il biondo, che impallidì. Ma di che diamine stava parlando Itachi?

-Ehm...Itachi, io e Sasuke dobbiamo scappare, sta arrivando Kakashi sensei!- Naruto congedò velocemente Itachi, correndo negli spogliatoi, seguito da un confuso Sasuke. I due entrarono nella stanza non propriamente ordinata, stracolma di zaini dei loro compagni e di indumenti vari, gettati dappertutto alla rinfusa.

-Naruto-

Ahia! Sasuke lo aveva chiamato per nome, pessimo segno.

Il biondo fece finta di niente, continuando a spogliarsi rapidamente per poi cambiarsi. Almeno finchè il moro non lo afferrò per un braccio, costringendolo a voltarsi per guardarlo negli occhi neri.

-Cos’è questa storia?- sembrava che Sasuke potesse penetrargli l’anima con le iridi inquisitrici.

- Ecco...io te l’avrei detto stasera...e comunque la decisione l’ho presa solo ieri...-

-Naruto, insomma, non capisco! Cosa devi dirmi?- al biondo parve di cogliere un leggero tremore nella voce del compagno. Non poteva più tenerlo nascosto...

Sorprendentemente, qualcuno lo salvò in estremo.

-Naruto! Sasuke!- Kakashi sensei era entrato improvvisamente negli spogliatoi.

I due ragazzi pensarono che l’insegnante volesse sgridarli per il ritardo, ma cacciarono l’idea ricordando che il loro docente non era esattamente un esempio di puntualità.

-Orochimaru vi aspetta in classe per l’esame, muovetevi!-

Naruto non riuscì a trattenere un urlo disperato: altro che salvezza, quella era una condanna!

 

-Stanno tardando- constatò Sakura, rivolta a Ino. Ovviamente non si riferiva al loro insegnante di Jazz: Kakashi sensei era perennemente in ritardo, quindi la cosa non destava sospetti. Ma Naruto e Sasuke erano proprio dietro di lei alla fine della ricreazione, possibile che non fossero ancora pronti?

-Eh,sì! Chissà che stanno facendo quei due, soli soletti!- ridacchiò un ragazzo castano, poco distante dalle due.

-Kiba! Sei un...un maniaco, ecco!- gridò Ino, scandalizzata. Sasuke le piaceva moltissimo, scoprire che al ragazzo piaceva Naruto era stato un autentico shock per lei, così come lo era stato per la sua amica Sakura. Quando poi i due si erano messi insieme, le due erano psicologicamente crollate in uno stato di assoluta depressione. Anche se ora, dovevano ammettere che stavano benissimo insieme...ma immaginarli in certi atteggiamenti no, era davvero troppo!

Il cugino di Sakura si avvicinò al gruppetto.

-Prima li ho visti fermarsi a parlare con Itachi. Senti, Ino mi spieghi perché metti certe voci in giro? Sei una pettegola! Lo è venuto a sapere anche mio fratello Sui!- il moro guardò aria di rimprovero la bionda, che arrossì leggermente, per poi difendersi con aria saccente.

-Ma dai, Sai,è ovvio che Naruto accetterà! Stiamo parlando del Winter Garden, il famosissimo teatro di Broadway, persino un tonto come lui accetterebbe!-

-Certo che è fortunato! Insomma, se non avesse avuto un padre come Minato Namikaze dubito che gli sarebbe capitata una possibilità del genere!- commentò innocentemente un ragazzo poco distante, che venne prontamente incenerito da tutti gli altri.

-Sei solo geloso perché Naruto è uno dei migliori ballerini di questa scuola, mentre tu non hai mai voglia di fare nulla! Si è impegnato moltissimo per avere questi risultati ed è stato ripagato con la giusta moneta!- s’infervorò Sakura, che non sopportava che qualcuno parlasse male del suo migliore amico.

-Sì certo, magari gli sarebbe capitato comunque, ma non con una simile facilità! Non intendevo dire che non se lo merita, solo che è fortunato!- si difese il malcapitato, alzando le braccia in segno di resa.

-Invece di perderti in commenti inutili, aiutami a ripassare per l’esame di recitazione, Shika!- un ragazzo corpulento si avvicinò al castano, per trascinarlo fuori da una discussione che rischiava di degenerare, conoscendo l’indole permalosa di Sakura ed il suo attaccamento al biondino.

- Ragazzi, iniziamo, siamo in ritardo!- Kakashi sensei richiamò l’attenzione, battendo le mani e correndo allo stereo per inserire il cd contenente le musiche per la lezione.

Sakura ridacchiò, sentendo distante commento di suo cugino: un ironico “Ma no? Chissà perché!”

 

Appena iniziò il riscaldamento, calò il silenzio: erano tutti concentrati, i corpi si muovevano seguendo dei movimenti che ormai ricordavano alla perfezione, seguendo il ritmo della musica.

Kakashi sorrise soddisfatto: la sua classe gli dava sempre un mucchio di soddisfazioni.

Ripensando al loro primo giorno in accademia non poteva far altro che sorridere, intenerito e orgoglioso allo stesso tempo. Erano imbranati, flaccidi, poco resistenti agli sforzi fisici. Assegnare dieci addominali di seguito significava ritrovarsi la sala da ballo costellata di ragazzi in stato semicomatoso. Invece ora ognuno di loro splendeva di luce propria, emanavano gioia di vivere allo stato puro e nessuno avrebbe potuto dire che non erano...belli. Erano semplicemente meravigliosi, ciascuno di loro animato da una scintilla interiore, la felicità di poter semplicemente danzare. E gli sforzi fisici avevano temprato i loro corpi, ora tonici e atletici.

-Bene così, ragazzi, ora vi assegnerò una diagonale semplicissima!-

I ragazzi si guardarono tra loro, preoccupati: le diagonali di Kakashi erano sempre tutto, meno che semplici!

Proprio mentre l’insegnante si accingeva a mostrare loro i passi da eseguire, un urlo si diffuse per tutta la scuola. Pochi istanti più tardi, Naruto spalancò la porta, i pugni alzati al cielo in segno di vittoria, correndo come un matto per tutta la sala, per poi saltare in braccio ad un costernato Shikamaru.

-Non mi dire che...- Sakura corse dal suo amico, con un sorriso radioso, chiedendogli cos’avesse preso in anatomia.

-Ho preso venti!- rispose Naruto, con gli occhi che brillavano di gioia.

I suoi compagni di classe rimasero di sasso. Non era un voto altissimo.

-Ma non capite?! Per me è come aver preso un trenta!-

In effetti, per Naruto, che non era mai stato una cima in anatomia, venti doveva essere davvero un bel voto, senza contare che almeno non avrebbe dovuto ripetere l’esame con Orochimaru sensei.

-Naruto, non so se te ne rendi conto, ma quel venti di cui vai tanto fiero ti abbasserà la media.- gli fece tranquillamente notare Shikamaru.

A quelle parole, il biondo sbiancò ed il resto del gruppo, Kakashi compreso, non riuscì a trattenere le risate.

Sasuke entrò nella sala, con il libretto dei voti ancora stretto in mano, sfoggiando un sorriso strafottente diretto a Sakura, che ricambiò con uno sguardo interrogativo.

-Sasuke-kun! Com’è andata?- chiese subito Ino, correndo verso il ragazzo.

-Che domande...- il moro aprì il libretto, mostrandolo a Ino, che iniziò a sbraitare come un’oca in procinto d’essere sgozzata.

-Tu...ma come osi prendere trenta e lode con quello sgorbio di Orochimaru?!-

-COSA?!- Sakura si avvicinò al ragazzo, come se lo volesse riempire di botte: nemmeno lei era riuscita a prendere la lode in anatomia, invece Sasuke che non aveva mai studiato seriamente per quell’esame (a detta dello stesso interessato), era riuscito a prendere la lode con estrema facilità.

-Non te la prendere, Sakura-chan! Lo sai, sono i soliti favoritismi di Orochimaru!- commentò il biondo, guardando malissimo il suo ragazzo.

-Sei geloso perché hai preso venti, somaro- lo stuzzicò Sai, con un sorrisetto divertito

Naruto iniziò a rincorrere il compagno di classe, sbraitando di volerlo fare a pezzi, sotto gli occhi divertiti di tutti gli altri e del povero Kakashi che cercava di ristabilire l’ordine...

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Capitolo 2
*** Cap.2 - Friends ***


Cap2:

Friends

Sakura sbuffò: possibile che Naruto fosse così...così...

-Lo so, Sakura, non guardarmi così. Mi sento già abbastanza idiota di mio!-

Sai alzò gli occhi verso di loro, per poi posarli nuovamente sulla locandina che stava preparando: non mancava molto allo spettacolo di fine anno e si stava portando avanti con il lavoro. I suoi compagni di classe avevano già degli ottimi progetti per lo spettacolo e a lui spettava il compito di disegnare un cartellone per il saggio. Certo che con quei due nei dintorni era davvero difficile concentrarsi...

Sakura sbatté con forza il pugno sul banco di Sai, che tirò una riga storta sul ritratto di Ino.

“Se lo viene a sapere la racchia bionda sono morto...”

Il moro si affrettò a cancellarla come meglio poteva, mentre Naruto si sorbiva la ramanzina di sua cugina.

-Ma ti rendi conto che hai perso l’occasione migliore per dirglielo?! Come speri di rimediare, sentiamo!-

Il biondo farfugliò qualcosa di non ben udibile, facendo alterare ancora di più la ragazza dai capelli rosa.

-Calmati, piattola.- Sai sorrise, picchiettando il righello sulla nuca di Sakura. –Secondo me è stato un bene che Kakashi li abbia interrotti: Sasuke si sarebbe alterato sapendolo da Itachi e non da lui. Ehi, Naruto, stasera stendilo con le tue arti da seduttore, poi lo stanchi con un po’ di ginnastica sul materasso e quando è troppo sfinito per ammazzarti, gli dai la notizia- Sai ammiccò, mentre le gote di Naruto s’imporporavano per l’imbarazzo alle allusioni dell’amico.

-E ti sembra il modo migliore per dirglielo?!- sbraitò Sakura, alterata alle parole del cugino maniaco.

-Oh, andiamo, Sakura! Che ne vuoi capire tu, di psicologia maschile? Non hai nemmeno uno straccio di spasimante!-

In tutta risposta, la ragazza sollevò il banco con l’intento di colpire Sai...

-Ehi, Sai! Non si dovresti offendere le ragazze in questo modo, non ti ho insegnato proprio niente?-

Sulla soglia della porta c’era Jiraiya, l’insegnante di recitazione. Anche se la maggior parte delle volte, l’uomo trascorreva la lezione insegnando loro tecniche di abbordaggio...

Sakura si stupì: era la prima volta che l’ero-sennin, così lo chiamava Naruto, diceva qualcosa di sensato.

L’uomo si avvicinò al moro, porgendogli un libricino dall’aria consunta.

-È il libro di educazione civica che mi avevi chiesto, trattalo con la massima cura e cerca di restituirmelo in fretta, ci tengo moltissimo!-

Sai aprì il volume con curiosità: non essendo originario del Giappone aveva deciso di fare qualche ricerca. Certo, si era già ambientato molto bene, ma qualche informazione in più non gli avrebbe certamente fatto male.

Ma, con sua enorme sorpresa, il volume in questione non parlava affatto delle leggi locali o di onesti cittadini...

Anche Naruto, sbirciando, si rese conto di ciò che il compagno di classe aveva tra le mani e tirò un urlo scandalizzato.

-Ero-sennin! Quello è un giornale porno!- sbraitò il biondo, sfilando il libro dalle mani del compagno e mostrandolo all’insegnante, indicando una coppia illustrata sull’albo che stava evidentemente pomiciando.

Jiraiya, in tutta risposta borbottò qualcosa a proposito di giovani inesperti, giustificandosi con un semplice “quello non è pomiciare, è fare conoscenza!”

Mentre Naruto discuteva animatamente con l’insegnante, Sakura sospirò rumorosamente, mentre i suoi nervi minacciavano un crollo: era circondata da idioti!

-Sakura, credo che dovremmo aiutare quei due, altrimenti arriverà il ventisette e Sasuke si ritroverà sull’aereo senza saperne il motivo- scherzò Sai, con il suo solito sorrisetto irritante. O, almeno, per Sakura lo era.

-Già e come pensi di fare? Lo hai detto tu stesso che è un bene che non l’abbia saputo da terzi e ora te ne esci fuori con quest’idea?- la rosa davvero non capiva dove volesse arrivare il cugino.

-Beh...potremmo aiutarli senza che loro lo sappiano, no? Lo sai, sono il migliore nel gruppo di recitazione.- Sai le porse un foglietto, che somigliava molto ad un elenco della spesa.

-Che...?- Sakura iniziava a intuire le intenzioni del cugino, ma ancora non le capiva fino in fondo. Leggendo il foglietto, però ebbe una sorta di illuminazione. Scrutò il moro, in attesa di altre delucidazioni.

-Vedo che ora sei interessata, racchia...-

-Chiamami un’altra volta “racchia” e mi ritroverò con una cugina...-

Il moro ridacchiò, divertito dalla minaccia della rosa, per poi avvicinarsi al suo orecchio e sussurrare qualcosa.

Sakura spalancò gli occhi.

-E se non funziona? Se ci scoprono?-

-Beh ...in quel caso ce la filiamo, no?-

Una venetta pulsante comparve sul pugno serrato della ragazza: che razza di piano di riserva era mai quello?!

La fine delle lezioni arrivò abbastanza in fretta e Sakura, sorprendentemente, fu la prima a lasciare la scuola, dimenticandosi persino le punte di classica sotto al banco.

-Ma che le è preso?- chiese Ino, pietrificata. La sua amica d’infanzia era sempre stata la prima ad entrare e l’ultima ad abbandonare l’istituto e non era assolutamente da lei dimenticare le scarpe della disciplina che considerava più importante in assoluto!

-Oh, aveva una commissione urgente da sbrigare. Le scarpe gliele porto io- Sai sorrise a Ino, che si sciolse. La bionda era da sempre convinta che Sai fosse interessato a lei, ma che non trovasse il coraggio di dichiararsi per timidezza.

“Se Ino sapesse cosa pensa realmente Sai, a quest’ora lo avrebbe già ucciso da un pezzo” pensò Shikamaru, che li aveva raggiunti con il borsone.

-Ragazzi, vi devo salutare anch’io! Devo andare a comprare delle cose per la cena di stasera- esclamò allegramente Naruto, caricandosi il grosso zaino sulle spalle.

-Quale cena?-chiese Tenten, captando aria di pettegolezzi.

-Beh...devo dire a Sasuke quella cosa, quindi avevo pensato di farlo stasera, dopo una bella cena...-

Ino storse il naso e Naruto iniziò ad agitarsi, temendo di aver avuto una pessima idea.

-Naruto, ma tu non sai cucinare! Non puoi dirgli una cosa così importante al tuo ragazzo offrendogli ramen precotto! E poi Sasuke è così sofisticato...come minimo dovresti portarlo in un ristorante di lusso!- spiegò la bionda.

-Sì, hai ragione, ma io non ho i soldi per offrirgli una cena di lusso! Dovrà accontentarsi della mia cucina!-

-Ah, allora vuoi che ti molli!- ridacchiò Kiba, che li aveva raggiunti, dopo aver liberato il suo cane che ora zampettava al loro fianco.  

-Certo che no, Kiba! Vorrei che venisse con me al Winter Garden, non che mi lasciasse a due settimane dalla partenza!-

Naruto era abbastanza nervoso: possibile che i suoi amici riuscissero a prenderlo in giro anche in un momento così delicato? Era snervante!   

-Naruto, se vuoi conosco un locale molto carino, potreste andare lì. Non è nemmeno molto distante, l’hanno appena aperto, proprio vicino a casa vostra!- Sai colse la palla al balzo: era un’occasione perfetta per il suo piano. Il moro posò un bigliettino nella mano dell’amico: sopra c’era il nome del ristorante ed un numero di telefono. E il biondo era talmente tonto, che di sicuro avrebbe abboccato.

-Sai, ti adoro!- Naruto si buttò addosso al compagno di classe, stritolandolo in un abbraccio, con le lacrime agli occhi per la commozione.

-Ah! Scusami Naruto, Neji mi sta aspettando! Buona fortuna per stasera!- Tenten si congedò dai suoi amici, correndo ad abbracciare un ragazzo con lunghi capelli castani del secondo anno.

-Naruto!-

La voce squillante di Tsunade risuonò nel cortile, costringendo il biondo a fermarsi davanti al cancello.

-Che succede, Tsunade?-domandò il biondo, scrutando il volto serio della donna.

-Quando intendevi dirmi della tua decisione eh? Guarda che non scappi agli esami, sarò costretta ad anticiparli, dovrai darli tutti prima della partenza- la donna sorrise incoraggiante, come se la notizia che aveva appena dato al biondo non fosse traumatica.

-...COSA?! Ma come faccio a sostenere altri dodici esami in meno di due settimane?!-

-Sono sicura che un modo lo troverai, a meno che tu non voglia ripetere l’anno! Buona serata, caro!- La donna si congedò, salutando il biondo con un bacio sulla fronte.

Tra studenti e professori c’era un rapporto formale, ma abbastanza confidenziale. Ma i baci di Tsunade non promettevano mai nulla di buono!

Naruto stava sprofondando nel panico, quando una pacca sulla spalla lo riportò alla realtà.

-Tutto bene, dobe?-

No, non andava per niente bene. Naruto era sicuro che non avrebbe retto ancora a lungo tutte quelle pressioni...doveva assolutamente dirglielo.

-Sasu...ke...io devo dirti una cosa importante...-

Il moro inarcò un sopracciglio, incuriosito, ma non disse nulla, aspettando che Naruto parlasse.

-Ti andrebbe di parlarne stasera? Ti offro la cena.-

Sasuke per poco non si strozzò, bevendo un succo di frutta. Naruto voleva offrirgli la cena?! Doveva aver combinato qualcosa di grave, allora!

-Dobe...che hai combinato?- il moro fissò il suo ragazzo, scettico.

-Dai, Sasuke, non fare il guastafeste! Se vuole dirtelo stasera significherà che è una sorpresa...forse non necessariamente uno dei suoi soliti guai, no?- Shikamaru cercò di aiutare l’amico in difficoltà, ma Sasuke continuava a guardarlo con sospetto.

-Sarà...scusami, ma ora devo passare un attimo a casa di Itachi, deve darmi un cd per il pezzo del saggio. Tu ti sei messo d’accordo con Asuma per il pezzo Hip Hop?-

-Sì sì...- rispose incerto il biondo, mentre pensava sconsolato che quel pezzo l’avrebbe dovuto imparare in una decina di giorni.

 

Quando i due ragazzi furono abbastanza distanti, Sai sfoderò il suo sorriso migliore, schiarendosi la voce per attirare l’attenzione dei rimanenti amici.

-Ragazzi, avete qualcosa da fare, a parte i soliti esercizi?-

Ino, Shikamaru e Choji negarono.

-Io devo portare Akamaru dal veterinario per un controllo. È dall’altra parte della città, ma con i mezzi penso che me la caverò entro un’ora.- sorrise Kiba.

Anche Hinata e Shino li avevano raggiunti e nemmeno loro sembravano avere impegni.

-Benissimo, allora seguitemi, stasera si va in scena...- 

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