Tu sei mia sorella e...Io ti amo!

di Columbrina
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Parenti serpenti ***
Capitolo 2: *** Pagliacci e sonnambuli ***
Capitolo 3: *** Un terzo...Non molto comodo ***
Capitolo 4: *** Marcare il territorio ***
Capitolo 5: *** Come Cenerentola ***
Capitolo 6: *** Parole ***
Capitolo 7: *** Tradimenti e voltafaccia ***
Capitolo 8: *** La telenovela ***
Capitolo 9: *** Il vestito azzurro ***
Capitolo 10: *** Bajo mi piel... Sotto la mia pelle ***
Capitolo 11: *** L'identità di un supereroe ***
Capitolo 12: *** Da Cupido con amore ***
Capitolo 13: *** Sorpresa!!! ***
Capitolo 14: *** Il regalo più grande ***
Capitolo 15: *** Una questione di personalità ***
Capitolo 16: *** L'anima gemella ***
Capitolo 17: *** Rock'n'roll ***
Capitolo 18: *** Con un piccolo aiuto degli amici ***
Capitolo 19: *** Relazioni incestuose ***
Capitolo 20: *** Come lo chiameresti l'inizio della fine? ***



Capitolo 1
*** Parenti serpenti ***


All'Hogar Magico è una giornata come le altre...Le liti sono arrivate mattiniere come al solito e così anche le urla di Nico.
-'BASTA!!!' quell'urlo finale squarciò quelle urla quasi assordanti
-'Scusaci,Nico!' ora sembravano teneri agnellini,con la testa abbassata,figli della severa giustizia
-'Bene...Oggi iniziano i corsi. Jazmìn,Tefi e Cari a Economia Domestica con Feli. Rama,Luca e Tacho invece faranno Archeologia con me'
-'Accidenti...Nico,Nico...Vostro onore...Io non mi sento molto bene' si giustificò Tacho fingendo un malore alla pancia
-'Uh,ma davvero? Allora resterai due minuti extra a pulire le lavagne' ingannare Nico sarebbe inutile,come il pietoso tentativo di Tacho di marinare la lezione che non si prospettava divertente
-'Poi...Melody,Simon,Valeria e...Dov'è Thiago?'
I ragazzi si guardavano...Incerti sul rispondere...Qualcuno avrebbe potuto coprirlo con una scusa,anche patetica. Oppure poteva semplicemente dire che era in ritardo o che la sveglia non avesse suonato. Thiago è un ragazzo svogliato...Pigro...E Casanova...

Thiago dormiva placidamente nel suo letto,accanto alla finestra in modo che il sole potesse dargli un caldo buongiorno.
I raggi salivano lungo i bordi del letto. La trapunta. Fino ad arrivare al suo viso angelico. Reduce da una nottata di festa e ragazze,riposava,ignaro di tutto e di tutti. Solo lui. E la rara pace.
-'Oh...Ma che carino! Thiago sveglia!' sussurrò dolcemente Nico,all'orecchio del ragazzo che mugugnò
-'Avanti svegliati!'
Thiago era ancora tutt'uno con quella pace che regnava solo nel mondo dei sogni
-'SVEGLIA!! ANDIAMO!!! PEPEPEPEPEPE!! Chiamo la parata russa!!PEPEPEPEPE. Alzati per l'amor del cielo! Alzati'
E la pace fu rovinata dalle grida assordanti di Nico. Thiago si massaggiò la testa,ancora un pò frastornato
-'Cosa è successo?' chiese,in totale stato confusionario
-'Niente,tesoro mio! Sono solo venuto a dirti che è ORA CHE TI ALZI!!!'
-'Ma non c'è bisogno di urlare in questo modo'
-'Hai ragione...Ma se tu stai sveglio fino alle 2.00 del mattino è normale che io sia irritato. Va tutto bene,fino a quando non mi accorgo che manchi tu ed è lì che la mia mente ribolle tutta. La mia testa è un tutto un Titititi e i miei nervi sono incontrollabili. Ora per piacere vestiti e vieni a lezione,frequenterai il corso di Salvador' Nico uscì dalla stanza.
Thiago indossò la divisa che tanto gli piaceva. Il verde gli stava molto bene. Come quella T-shirt di cotone sintetico con lo stemma del Rockland che lo rendeva più atletico e slanciato. Il tutto con dei jeans effetto lavato.I migliori che aveva.

I corsi seguirono normalmente. E Thiago si preparava a uscire...Come di suo solito.
-'Nico,ora esco che Nacho mi aspetta!'
Nessuno fiatava. Segno che aveva la libera uscita.
Era proprio una bella serata. La luna filtrava attraverso le fronde degli alberi specchiandosi nell'acqua limpida della fontana a forma di esagono al centro della piazzetta.
Si voltò per cercare uno squarcio e intravedere qualcuno e continuò a camminare all'indietro...Urtò qualcuno. Niente. Solo uno scroscio sonoro preceduto da un piccolo urletto isterico.
Qualcuno era caduto in acqua...E quel qualcuno si dimenava come un pazzo. Thiago prese quella piccola mano,in cerca di un appiglio finalmente trovato.
Si trovò davanti una ragazza. Non una delle più belle,ma ai suoi occhi apparve un angelo caduto. Caduto in acqua,ma salvato da un altro angelo.
Gli occhi sinceri e un pò spaventati di lei si specchiavano in quelli verdi di lui,che sorrideva
-'E tu,chi sei?'
-'Marianella' si strinsero la mano. La mano calda di lui che stringeva quella piccola e fradicia di lei.
-'Thiago Bedoya Aguero'
Pausa. -'Hai preso una bella caduta. Fa un pò più attenzione,piccoletta'
-'Piccoletta? E hai la briga di chiamarmi piccoletta?'
-'Tiriamo fuori gli artigli,eh' un sorriso strafottente si stampò sulla sua faccia. Un sorriso bellissimo e solo lei avrà la fortuna di apprezzarlo...Ma in quel momento avrebbe solo voluto sfondarglielo
-'Ehi...Ti ho salvata e mi ringrazi così? Sai non sei una piccoletta...Ma una bambina' e se ne andò,lasciandola di sasso,come le rane che cingevano il bordo marmoreo della fontana.

Il giorno successivo. Thiago non si era ancora scordato di quell'insolente ragazzina...Con un non so che di familiare. Come se un tassello del suo puzzle irrisolto rendesse più nitido il suo confuso passato.
Si stava dirigendo verso la porta,ma la faccia sbiancata di sua zia lo fece preoccupare
-'Zia,che ti prende?'
-'Niente,Thiago...C'è qualcuno che vorrebbe parlarti'
Dallo stipite apparve una donna mora,alta e slanciata,avvolta da un vestito di velluto bianco. Un viso familiare. Un qualcosa che si era spezzato molto tempo fa.
-'Ciao,figliolo'
-'Che vuole questa donna?' i nervi cominciarono a ribollire
-'No,ascoltala Thiago'
-'Come sei cresciuto'
-'Bando alle ciance,Ornella...Cosa vuoi?'
-'Scusarmi e presentarti una persona...'
-'Non voglio avere nulla a che fare con te...Sei uscita dalla mia vita. Tu e tutto quello che è tuo'
-'Ma è tua sorella!!'
Quella parola la colpì come una frecciata al cuore. Sembrava essere stata scalfita sulla pietra,dura come il peso di quella parola. Di quella goccia del suo stesso sangue.
-'OK...Voglio vederla' cedette
-'Vieni,Mar'
Da quello stesso stipite,ecco apparire una ragazza bassa e dai fluidi capelli castani che scendevano come una cascata lungo la schiena,incorniciando quel volto dai lineamenti decisi,ma dallo sguardo dolce. Rimasero per un minuto a guardarsi,inermi e immobili davanti al destino che ci aveva messo lo zampino come al solito. Thiago non avrebbe mai voluto essere lì...Averla conosciuta...Vista...Ma inutile dissimulare che era una ragazza davvero carina.
-'Thiago...Sono tuo fratello' quelle parole non corrispondevano al battito del suo cuore,stranamente pimpante. Avrebbe voluto essere tutto,ma non certo suo fratello.
-'Marianella...Ma puoi chiamarmi Mar e sono tua sorella...Anzi sorellastra' anche la brunetta sentiva l'amaro in bocca nel pronunciare la parola prima di 'anzi'...Il rossore in faccia quasi la tradì,ma Ornella credeva che fosse imbarazzo. In realtà era rabbia.
Mar avrebbe voluto solo ucciderlo...Voleva essere dovunque,tranne che lì...E con lui. Non sarebbero certo stati fratelli perfetti...Ma perfetti parenti serpenti.

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Capitolo 2
*** Pagliacci e sonnambuli ***


Allora,ringrazio le mie due colleghe che mi seguono dappertutto (in senso buono xD):
Girlstar:Allora...Sono davvero contenta della tua recensione...Le tue e quelle di Namithebest contano molto per me...Sembriamo il Trio di EFP (Che nome stupido!ND Vale) (Ma chi l'ha chiamata a questa...Va a fare l'opinionista a Uomini e Donne per piacere ND Me) (Cosa?!!!! ND Vale) (Basta...Siete entrambe amiche mie e non sopporto che litighiate ND Rama) (Sono amica di Gaston Dalmau? Ahhhhhh!! Si!!! ND Me) (-_- ND Tutti). Grazie e continua anche tu a scrivere storie...Anke su TA,finalmente hanno creato la categoria!!! Besos Sere!

Namithebest:Piace anche a te TA??? E quei bellissimi ragazzi? Che ne pensi dell'idea di averli imparentati? Ovviamente alla fine scoccherà qualcosa...Ma non è una sottospecie di Cesaroni...OKOK,spero continuerai ad aggiornare e a recensire le fic...E spero che posterai presto il chappy di The Perfect School. Besitos!!!

Carmen96:Sono contenta che la ficcy ti piace...Spero continuerai a recensire. Besos by VC96.

Flashback


Un raggio di sole filtra disperato tra le fronde degli alberi che danzano come amazzoni a ritmo del vento che scuote le liane. Si avvicina alla sorgente. Una faccia limpida e pulita,almeno quanto quello specchio d'acqua,si riflette nella sorgente. Le sue morbide mani si immergono nell'acqua e se la porta al viso. Non ha trucco. Ma non le serve...Lei è bella così.
Sente un fruscio sospetto provenire da un cespuglio lì vicino... La foresta è piena di animali,ma lei dubita che si possa trattare di uno di essi. Il fruscio è seguito da un mugolio.
La donna si avvicina al cespuglio. Scosta un pò le foglie rigogliose e scova una figura minuta,tremolante. Si guardano. Lei appare impaurita e i suoi occhi celano timore,come se stesse scappando da qualcosa...O qualcuno.
-'Chi sei? Cosa vuoi?' chiede sgarbatamente la ragazza. Il suo modo scontroso non corrisponde al suo aspetto così dolce e deciso allo stesso tempo. Qualcosa deve averla turbata? Ma cosa?
-'Tranquilla...Non ti farò niente' il tono della donna apparve tranquillo alle sue orecchie,innescandole una strana sensazione di fiducia e protezione
-'Cosa sei? Una della corporazione? Un seguace del trascendente?' la donna non sapeva di cosa stesse parlando la ragazzina,ma certamente era quella la causa del suo trauma
-'No...Voglio aiutarti,io sono Ornella e tu?'
-'Marianella...Ma mi chiamano Mar'

Mar alloggiava da due settimane all'Hogar Magico,ma ancora ripensava a quell'incontro che le cambiò la vita. Che le stava cambiando la vita. Aveva fatto amicizia un pò con tutti...Jaz,Cari,Tacho,Rama,Vale... L'unica eccezione era data da Thiago,suo fratello. A parte quell'incontro...Non si erano rivolti mai la parola. Un pò per l'imbarazzo... Un pò per la situazione.
Thiago non poteva vedere in lei la sorella che aveva sempre voluto... Poteva essere tutto, ma non una parente.
Scesero in cucina,nel medesimo momento. Ottima occasione per parlare.
-'Ehi!'
Mar seppe rispondere con un cenno. Preferì passare al suo vero intento: Prepararsi un bicchiere colmo di succo e andarsene.
-'Però...Che strana la vita'
-'Già... E ora mancava il fratello invadente'
-'Bimba,io non sono invadente' si appoggiò alla porta del frigo,sfoderando un sorrisino strafottente
Mar,irritata da quel suo comportamento,gli prese una manica della camicia
-'Non provare più a chiamarmi bimba...Chiaro?'
-'Che ti prende con me,eh?' Thiago avvicinò il suo viso al suo. Rimasero lì,figli di quel peccato clandestino,ignari di essere osservati da Vale e Jaz
-'Ma va...' Mar si staccò bruscamente da lui,che rimase a sorridere come se niente fosse
-'A quanto pare...Il fratellino è invadente...' scherzò Vale
-'Già... Come la marca stretta. A proposito,te come va?'
-'Con chi?'
-'Con Rama'
-'Figurati,è solo un cretino. Te con Tacho?' mai cercare di incastrare Gutierres...Potrebbe intrappolarti nella tua stessa rete
-'Tesoro,io sono fedele solo all'Angelo Rosso'
-'Salve,signore!' Parli del diavolo.
-'Come va?' E spuntano le corna...Ma in questo caso le corna le hanno avute i ragazzi.
-'Noi dobbiamo andare' dissero all'unisono Jaz e Vale,andandosene. E rimasero lì,come due baccalà,osservati da un divertito Thiago. I ragazzi si scambiarono un'ultima occhiata, entrambi biondi e scornati.

-'Vedrai...Questa crema è fantastica' diceva Tefi a una sua amica. Non un'amica qualsiasi...L'unica.
Forse la frequentava per convenienza...Era la più desiderata della scuola,ma per uno strano motivo,forse invidia,era lasciata sola da tutti. Molti avevano apprezzato la sua bellezza candida e delicata,ma pochi quello che c'era dentro. Una ragazza emotiva e sensibile,si nascondeva dietro una maschera di narcisista. Questa era Melody Paz.
-'Uh,grazie. Ma non ne ho bisogno' era vero...Mel non aveva bisogno di creme di bellezza -'Però tu si,amore mio'
Entrò di soppiatto Mar.
-'Che ci fate qui?'
-'Carina,questa stanza la condividiamo'
-'Tefi,chi è lei?' Solo al sentire il tono della sua voce,Mar provò una sensazione di irritazione alla bocca dello stomaco
-'Mar... La sorella di Thiago'
-'Ah... Bene. Io sono Melody Paz.'
Un nome amaro. Difficile da dimenticare...Ma facile a disprezzare.
-'Ciao,cosa fate?' Thiago entrò all'improvviso,snobbando la sorella
-'Tesoro...' salutò Melody,melliflua. Si avvicinò e lo baciò delicatamente.
Ora quella sensazione era davvero insostenibile.
-'Ma si può sapere questa chi è?'
-'La sua ragazza,cara cognata'
-'Cognata?'
-'Si' rispose Thiago,più per farla ingelosire che perchè lo fosse

Quella sera,Mel era rimasta a dormire da loro. Le luci erano spente...Solo qualche lume per compensare le persiane abbassate.
Camera dei ragazzi. L'unico momento in cui tutto sembra immacolato...Ho detto 'sembra'...
Lenzuola che si spostavano. Pantofole che si spostavano. Improvviso silenzio. Nella stanza non si sentiva più nulla. Ora il rumore si era spostato nel corridoio. Poi nella camera delle ragazze. Di nuovo silenzio. Passi si avvicinavano al letto di Mar. Le lenzuola si spostarono e rumore del materasso. Qualcuno si era steso lì.
Mar si svegliò di soprassalto.
-'Che ci fai tu qui?'
Lui...Che non doveva essere lì e fare quel gesto...Compiere quel peccato. Quel bacio probito,compiuto incosciamente...Ma terribilmente bello.
-'Ok...Fermo.' Mar lo allontanò e lo guardò. Aveva gli occhi chiusi. Dormiva.
-'Stai dormendo?' la ragazza si morse il labbro e continuarono quel bacio proibito. Con la coda dell'occhio,Mar vide che Mel li stava guardando e lo allontanò
-'OK...Basta. Basta. Per favore...Per Favore...Aspetta' rise -'Basta...Thiago!'
Appena vide che anche Tefi la osservava,spinse Thiago che atterrò su una poltroncina e si infilò sotto le coperte.
-'Uhh...Que pacho?' Thiago era frastornato
-'Come...Mi vieni a baciare così...Thiago,ma che fai?'
-'Come?'
-'Si e adesso vuoi dirmi che sei sonnambulo,ma fammi il piacere'
-'Mar... Non so di cosa stai parlando' se ne andò,ignaro di ciò che era successo
-'Melody,che scandalo...Tesoro,mi dispiace tanto'
-'Ora ti faccio vedere io...Prendi questa!' Jaz gli lanciò una spazzola e iniziò la discussione che venne interrotta da Mar
-'Ragazze,ferme! Per me non stava dormendo,eh'

Mar e Thiago erano arrivati a lezione nello stesso e preciso momento.
-'Sono arrivato\a' dissero all'unisono. L'entusiasmo finale si trasformò in una smorfia.
Abbassarono entrambi la testa,figli della stessa colpa di quel bacio clandestino. Perchè le cose illegali sono sempre le più belle? Semplice...Solo per l'emozione di averle fatte.
-'Senti,per quello che è successo...'
-'Non una parola' Mar tolse le parole di bocca al fratello. Ma come poteva dimenticarsene?
Era convinta dell'idea che tra lei e Thiago non potesse esserci un'amicizia... Al di là dei legami di parentela... I due condividevano un tenero sentimento che stava per sbocciare. E solo l'amore avrebbe potuto curarlo e farlo crescere. Ma i due non volevano farlo crescere e maturare...Volevano abrogarlo.
Ma possibile che non c'era nessuno che potesse fargli dimenticare Thiago?
-'Ciao...' quel 'ciao' fu la risposta alle sue incertezze
-'Ciao,Simon... Lei è Mar,mia sorella'
-'Non sapevo avessi una sorella'
-'Nemmeno io'
-'Già,neanch'io... Ciao,io sono Mar. Tu?'
-'Simon,il migliore amico di Thiago'
-'Ah,bene...'
Rimasero a guardarsi. Mar si sentiva stranamente tranquilla... E la cosa era reciproca.
-'Andiamo?' chiese Thiago rivolto all'amico che fece cenno di si con la testa
-'E' stato un piacere'
Mar sorrise. Certo non poteva negare che Simon era un ragazzo terribilmente carino. Poteva invece negare che per Thiago provava una certa attrazione...Ma doveva dissimulare
Un'altra cosa non poteva negare: Thiago bacia veramente molto bene!!!

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Capitolo 3
*** Un terzo...Non molto comodo ***


Vorrei ringraziare Mitchie08 e Carmen06 per le loro bellissime recensioni. Prima di iniziare volevo presentare un personaggio originale (ovvero da me creato) che sarà membro integrante dei Teen Angels (Per non lasciare solo il povero Rama durante le coreografie come A ver si pueden o Che Bombòn che prevedono alcuni passi a coppie). Lei si chiama Celeste, ma non le piace essere chiamata così perciò chiamatela Inès. E' una ragazza all'apparenza scontrosa, un pò come Valeria e Mar. E' attaccabrighe e impulsiva, ma dolce e simpatica. Migliore amica di Mar e Valeria ed entra spesso in conflitto con i caratteri razionali e dolci di Caridad e Jaz. Ha una strana intesa con Thiago (Niente strane idee) e condivide una relazione di amore-odio reciproci con Rama. In più è grande amica e confidente di Simon,ma chi dice che quest'amicizia non possa sfociare in amore?

La soffitta,o anche 'Aula di Archeologia' era deserta. Il casino mattutino che di solito si sente all'Hogar Magico si era trasformato in un subitaneo silenzio,con tanto di passaggio di una balla di fieno. Quell'ora era 'A nessuno importa di questo corso,tranne a Malvina'. Scendendo un pò più giù...Verso la sala da ballo si ritornava alla realtà. Quella era l'aula del corso di Commedia Musicale, l'unica ragione per cui i ragazzi del Rockland e dell'Hogar Magico si svegliavano dal loro placido sonno.
Il professore ristabilì l'ordine e mostrò subito l'argomento della lezione: Balli di coppia!
Obiettivi: Coordinazione, intesa con il partner ed eventuale rottura di una coppia di fidanzati...Visto che i nomi dei partner estratti sono affidati al caso. Alcune incrociavano le dita e ripetevano ininterrottamente il nome del loro prescelto come rituale superstizioso, altre si mordevano il labbro fingendosi vaghe e disinteressate.
-'Bene, il primo nome è...' il professore stava per leggere il nome del primo...Uscì solo una lettera 'DI'...D come destino.
-'Di...'
-'Dove eravate?' Nico taglia la suspance che si era creata con un'improvvisa e brusca interruzione
-'Bauer,che ci fa qui?'
-'Mi scusi,professore...Ma questi ragazzi dovrebbero essere al corso di Archeologia con me invece di perdere tempo con Footloose e Dirty Dance'
-'Dancing' corresse Tefi
-'Quello che è'
-'Senta Bauer, la mia materia va presa seriamente e se vuole scusarci'
Silenzio. Nico si guarda intorno in cerca di un appiglio. Ma il risultato non fu l'intervento sperato di almeno uno dei ragazzi.
-'OK...Tolgo il disturbo' il professore si girò e Nico rimase fermo sulla soglia della porta e gesticolare, alzando insieme il mignolo e l'indice e a fare smorfie (Di quelle che solo lui sa fare) con il viso.
Il prof si girò improvvisamente. La smorfia di scherno sul viso di Nico era sparita.
-'C'era una mosca' battè le mani, simulando la cattura di un insetto -'Presa...Ora vado,eh. Buona lezione e se volete io sono di sopra!'
Il professore mimò qualcosa,comprensibile all'orecchio dei ragazzi se fossero sensibili agli infrasuoni.
-'I primi sono...Ah,i fratelli Bedoya'
-'Bedoya e Rinaldi,prof' corresse Mar, irritata di essere chiamata con il cognome 'Bedoya' per ovvie ragioni
-'Si, va bene e...Alzati anche tu Arrechavaleta'
Simon si alzò e si mise accanto a Thiago,mentre Mar al centro, tra i due.
Il professore li squadrò uno ad uno e fece una strana smorfia alla fine
-'Anzi...Torna al tuo posto,Arrechavaleta'
Il sorriso di Simon sparì improvvisamente dal suo viso mentre si sedeva chiedendosi perchè il destino ce l'avesse tanto con lui. Un'altra serata a telefono con l'analista.

Cielo era sulla soglia della porta a osservare, un pò divertita, Nico che osservava un'orologio invisibile sul polso. Un risolino,più acuto degli altri,fece sussultare Nico
-'Mi hai fatto spaventare,che succede?'
-'No,niente...Cosa stai facendo e perchè ti guardi continuamente il polso?'
Polso? Poi si ricordò dei continui su e giù con la testa
-'Ah...No e che stavo aspettando i ragazzi per il corso di Archeologia. Non sai come sono entusiasti!'
Quel tentativo,che richiamava un'avance,fece ridere ancora di più Cielo che mostrava quel suo splendido sorriso che riservava sempre per Nico,ma ora doveva sfortunatamente condividerlo con il suo migliore amico.
-'Visto,ti ho fatto ridere!'
-'Si,si...Lo ammetto'
-'Shhh...Ascolta. Cosa senti?'
-'Niente!'
-'Esatto...L'occasione ideale per stare soli' Cielo rise nuovamente
-'Dai,sono serio...E sai io sono tenerino...Coccolami un pochino. Adotta anche tu Nico Coccolino'
-'Nico Coccolino?'
-'Si...Gli piacciono le coccole e piange se non gliele fai'
Ora i loro visi erano...Forse un pò troppo...Vicini. Quegli occhi azzurri erano come una calamita per lei,piccolo chiodo di quel campo magnetico.
-'Cielo!!! Cielo!!! C'è Salvador' i due si staccarono al sentire le voci dei ragazzi che gridavano all'unisono l'arrivo di Salvador
-'Ciao,Cielo!' si salutarono con un tenero bacio sulla guancia.
Oltre ai sorrisi,Nico Coccolino doveva condividere anche i baci e gli abbracci. Nico e Salva,sin da piccoli,avevano condiviso tutto...Ma quella convivenza stava diventando un pò troppo scomoda per lui.

Valeria e Caridad erano in cucina,il loro luogo di ritrovo dove potevano stare lontani da tutti...Tranne da Monito che ogni cinque minuti apriva lo sportello del frigorifero.
-'Cosa fai?' chiese Cari alla sua amica,impegnata con il cordless
-'Telefono a Gabo. Shhh...E' lui. Ciao amore,quando ti fanno uscire' Pausa -'Quando?' Altra pausa -'OK,ci sentiamo. Ciao'
-'Come sta Gabibbo bello' s'intromise Rama,sulla soglia della porta già da un pò
-'Non sono affari che ti riguardano' rispose scontrosa
-'Ehi,pizzica la bambina'
-'Vuoi lasciarmi stare?'
-'Ehi,ma che ho fatto di male? Io sono un tipo affettuoso,eh'
Valeria se ne andò,lasciando il povero Rama intontito come un baccalà
-'Brutto a essere quello di troppo,eh?'
-'Così li chiamate i terzi incomodi?'
-'Si'
-'Ah...Perfetto!'

-'Bella la esibizione tua e di Thiago' commentò Jaz, irritando ancora di più l'amica bruna che la fulminò con lo sguardo
-'Non me ne parlare'
-'Guarda,solo perchè siete fratellastri non vuol dire che non potete ballare insieme...Non c'è nulla di male'
-'Non mi riferivo a quello...Ma al bacio di ieri'
-'Ma era incosciente'
-'Si,vabbè...Ma che mi importa perchè mi dovrebbe importare?' quella frase sapeva palesemente di bugia
Squillo del cellulare. Sullo schermo Mar lesse 'Simon'.
-'Chi è?' chiese Jaz
-'Simon,ma come ha avuto il mio numero?'
-'Fidanzato in vista' scherzò Jazmìn,ridendo come solo lei sa fare
-'Pronto'
-'Ciao,come stai?' la voce di Simon arrivò calda all'interlocutore,leggermente rosso in viso
-'Bene,ma...Tu come hai avuto il mio numero?'
-'E' una lunga storia. Comunque ti ho chiamato per invitarti a un allenamento di tennis,vuoi venire?'
-'A vederti?'
Jaz rise sonoramente,pensando a chissà quale maliziosa idea
-'No,a giocare'
-'Ma io non sono capace'
La gitana rise ancora di più. Mar gli diede una pacca per farle capire che non era quello
-'Dai,ti insegno io'
-'D'accordo. Allora al campo di tennis tra un'ora. Ciao. Un bacio'
-'Allora?'
-'Mi ha invitata a un match di tennis...Cosa devo mettere?'
-'Vieni con me...Ho un completino stupendo'
E le due amiche,nella loro ingenuità,provavano tutti i vestiti dell'armadio non sospettando che anche i muri hanno le orecchie.

Simon aspettava Mar da più di un quarto d'ora. Tipico ritardo da ragazze o semplicemente gli aveva dato buca?
-'Ciao!' una voce riaccese le sue speranze. Era lei. Bella e raggiante nel suo completino bianco con il colletto celeste e una fascia della Nike che le tirava i capelli all'indietro. Ai piedi,due Adidas,un pò consumate ma presentabili.
-'Ciao' salutò,un pò impacciato
-'Ciao' salutò lei,dandogli un veloce bacio sulla guancia
-'Quanto è piccolo il mondo' disse una voce familiare ai due
Mar rimase imbambolata con un sorrisino da ebete stampato in faccia. Era lì,ma l'unica cosa che voleva era sparire
-'Thiago?'
-'Però,che bello! Un allenamento in tre,ma...'
Thiago iniziò a guardare Simon e Mar poi abbassò lo sguardo sui suoi pantaloncini bianchi
-'Ma uno è di troppo' quella parola fece ribollire il sangue di Mar,già troppo caldo per sopportare il pungente umorismo di Thiago
-'Senti,amico se vuoi che non mi alleni con tua sorella'
-'Noi non siamo fratelli!' dissero all'unisono
-'OK...Se non vuoi che mi alleni con Mar basta che me lo dici in faccia'
-'No...Solo che credevo che il mio migliore amico volesse allenarsi con me piuttosto che con la sorella' Thiago appariva sicuro,nel suo sarcasmo ma qualcuno sensibile agli infrasuoni avrebbe potuto constatare un tono geloso
-'Sentite,allenatevi voi. Io vi sto a guardare'
-'Sicura?'
-'Ma si certo. Spacca tutto!' gli diede una pacca sulla spalla e una più forte a Thiago facendolo piegare leggermente
-'Te la faccio pagare,basta...'
-'Ahah...Non si dicono le parolacce'
Mar ritenne meglio stare zitta.
-'Servo io. Tu scegli il campo,Simon'
Simon era nella parte destra. Giocava sempre lì.
A Thiago era toccato il servizio,il suo punto di forza. Concentrò bene le energie sulla racchetta. Colpì il baricentro della pallina mandandola nell'altro campo con una battuta tagliata. La pallina colpì Simon in piena pancia. Il poverino si piegò su sè stesso.
-'Tutto bene?' chiese Mar
-'Benissimo...Alla grande' mentì Simon,con voce rotta
-'Scusa,amico...Non l'ho fatto apposta'
-'Tranquillo...Può succedere! Ricominciamo?'
-'Si!' Thiago si sentiva confuso. Perchè quella battuta lo ha fatto stare meglio? Uno sfogo...Può darsi.
Quella palla ha colpito Simon nello stesso modo imprevedibile in cui la gelosia ha colpito Thiago,nel vedere il suo migliore amico e sua 'sorella' insieme.
La traiettoria del triangolo era già stata tracciata,ma Thiago non intendeva entrarci...Non gli piaceva essere il terzo incomodo.

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Capitolo 4
*** Marcare il territorio ***


Ringrazio come sempre coloro che hanno recensito:
Girlstar (La mia collega preferita insieme a Namithebest):Davvero NICO COCCOLINO ti fa pensare al nome di un ammorbidente? Se è così lo voglio!!! Scommetto che sul flacone c'è Nico vestito da orsetto che abbraccia una coperta *.* ihihihihih Io ho amato la 'Palla mistica'...Anche se Simon lo adoro perchè (è anche inutile dirlo) è bellissimo, ma se osa separare i miei due angeli bruni io lo spezzo in due...Anzi me lo porto a casa ihihihi Spero continuerai a recensire. Un beso.

Carmen96:Grazie per le tue splendide recensioni...Ormai sono quattro capitoli che ti dico le stesse cose,ma ti sono davvero grata e spero ti piaccia anche questo capitolo

Noemi_moony:Ehiiii!!! Vuoi adottare Nico Coccolino? Io vorrei adottare Thiago Coccolino...Perciò a te cedo Rama Coccolino (mi hai detto che stravedi per Gaston Dalmau). Spero ti piaccia questo chappy appena sfornato. Besos.

Nel carcere penitenziario della città si può respirare l'odore di detenuti consumati dal tempo infinito delle ore passate a marcire dietro le sbarre. Sono più arrabbiati che pentiti,aspettando la loro sorte e vivendo della paura di restare soli.
Loschi tipi,con le braccia tatuate sollevano due bilancieri due volte il loro peso,mentre gocce di sudore si espandono per il viso come un collirio fastidioso.
Gabo è seduto a uno dei tavoli. E' tutto il giorno che guarda il telefono. Ancora non l'ha chiamato.
La sua attenzione viene rivolta a un volto familiare. Uno sguardo deciso che cela un'alone di dolcezza,mascherato da maschiaccio.
-'La guardia mi ha dato 5 minuti. Cosa vuoi?' la ragazza si sedette con le gambe allargate e la schiena inarcata in avanti, facendola sembrare più un camionista che una femmina
-'Arrivo subito al sodo... Sai che ho una ragazza' la ragazza annuì

-'Perchè?' mangiucchiò un'unghia, già abbastanza tozza
-'C'è un biondino,Rama,che le gira intorno. Io non voglio che la guardi...Che le parli...E soprattutto che le stia vicino a sbavare come un cane in calore'
-'In pratica mi stai chiedendo di marcare il territorio' sfoderò uno strano sorriso sibillino
-'Si...Questi ti bastano' Gabo porse alla ragazza una decina di bigliettoni verdi
-'Farò il possibile' la ragazza si alzò,portando con sè la sua camminata mascolina
-'Ehi,aspetta' si fermò di scatto e si voltò
-'Non mi hai detto il tuo nome'
-'Chiamami Inès'

Quella sera si prospettava noiosa come al solito. Le ragazze erano tutte riunite in camera per la celebre 'Ronda de amigas' che consisteva nel raccontarsi il resoconto della giornata e gli eventuali risvolti.
Avevano la testa rivolta verso il soffitto. La testa di Valeria e Mar si sfioravano così come quelle di Jaz e Cari.
-'Ragazze non sapete oggi che imbarazzo' iniziò Mar
-'Che è successo?' chiese Cari,sinceramente interessata a quell'ultimo,stuzzicante pettegolezzo
-'Oggi sono andata all'allenamento di tennis con Simon e indovinate chi è apparso dal nulla' pausa
-'Chi?' dissero all'unisono le tre amiche,più in ansia che mai
-'Thiago'
-'No,dai non è vero!' rise Valeria
-'Ti dico che è vero. Ascolta. Dopo l'allenamento di Thiago e Simon e lui ci ha quasi rimesso la pelle...Thiago se ne andato lasciandoci soli e volete sapere cosa mi ha detto...' -'Ti fa ancora male lo stomaco?' chiese Mar,inducendo a una conversazione
-'No...No,tranquilla. Senti,visto che siamo soli,stasera ti piacerebbe venire a cena con me?'
Mar cercò di apparire risoluta,ma il vivo rossore sulle guancie la tradì
-'Ma si,perchè no!'

-'E quindi dovrai prepararti...Se vuoi ti faccio una gonna con le frangie' propose Caridad
-'No,non ti disturbare...Vedrai come ti prepareremo. Sarai bellissima'
-'Speriamo...Scommetto che mi porterà in un ristorante di classe dove i camerieri parlano tutti "così"' imitò un bonario accento francese
-'Maddai...Ti porterà in un fast food'
-'Oppure in una trattoria. In campagna ci portano sempre lì, è il posto più alla moda e sospirato'
-'Caridad!' sospirarono le tre amiche,ormai certe che Caridad fosse irrecuperabile...E caparbie sull'idea che i muri non hanno le orecchie.

Il posto dove Simon stava aspettando Mar si chiamava Azul y Oro,tempio veneratore del Boca Junior dove i panini e le bibite portavano i nomi dei loro dei del pallone,in corsa per la Lega Divisiones.
E' ancora in ritardo. Pensa Simon. Ma sa già che il risultato varrà ogni secondo dell'attesa.
-'Ciao!' saluta Mar,vestita non troppo formalmente. E ha fatto bene.
-'Ciao' si baciano sulla guancia. Anche Simon non è vestito in modo troppo formale. Indossa solo una T-Shirt nera attillata che evidenzia le sue braccia atletiche da tennista. Maneggiare una pallina indolenzisce,ma alla fine ne vale la pena.
Entrano e si siedono a uno degli ultimi tavoli agli angoli del locale,dove l'affluenza non era molta.
-'Thiago mi ha detto che sei stato in Europa...Com'è?' chiese Mar,inducendo sempre lei alla conversazione
-'Bella...Molto bella. Sono stato in Francia'
Si avvicinò una cameriera piuttosto alta e bella,dai capelli ebano che uscivano dal cappello. Guardava,sinceramente interessata,Simon
-'Cosa vi porto?'
-'Due aranciate,grazie' disse Simon per tutti e due
-'Bene. Se avete bisogno di qualcos'altro io sono qui' ammiccò Simon,ignorando quella ragazza bassina,indifferente fuori ma furiosa dentro
-'Stavamo dicendo della Francia...' Mar cercò di distogliere Simon dal pensiero di quella cameriera che ci stava palesemente provando
-'Bellissima. Mio padre fa l'imprenditore e viaggiamo spesso. Poi sai mia madre,le sue lamentele' Mar rise
-'Tu est très belle' accennò Simon in lingua francese
-'Mi stai prendendo in giro?' la frase romantica non aveva raggiunto l'intento sperato
-'No,significa...Sei...Molto...' a ogni parola i loro visi si avvicinavano sempre di più
-'Quando si dice le coincidenze'
-'Che non sia quello che sto pensando altrimenti scateno una strage' imprecò Mar a mezzavoce
-'Thiago! Melody!'
Thiago si limitò a sorridere e Melody,da brava fidanzata leccapiedi,a cingergli le spalle a stringerlo a lui

Valeria si diresse in cucina. Non c'era nessuno. Solo la tavola,apparecchiata alla buona. Nessun sospetto assalì la sua mente,rivolta a Gabo e a un paio di occhi azzurri angelici e sinceri
-'Ciao!' ma quel tono ironico la distolse da quei pensieri
-'Ciao!' rispose indifferente
-'Che fame,eh'
-'Si'
-'Ti va di mangiare...Insieme...Come amici dico. Qui ci sono due piatti. Due posate.'
Valeria cedette. Facciamogli un contentino pensava. Ma non avrebbe ceduto all'assurda teoria di Rama 'Se seminerò amore riceverò amore'.
Ma i suoi tentativi di rimorchio erano talmente dolci che le scappava sempre un sorriso e quelle attenzioni le piacevano. Le riportavano alla mente le cene con i suoi genitori,piene d'amore e sorrisi.
-'OK...Buon appetito!'
-'Grazie!'
Iniziarono a mangiare. Rama non distoglieva lo sguardo da quel maschiaccio biondo. Tanto camionista quanto bella. Ma con un lato da principessa che faticava a venir fuori. Forse perchè non aveva un principe.
-'Senti,come sta Gabibbo bello?'
-'Bene...Grazie' Vale si stupì dall'interessamento sincero di Rama verso il suo ragazzo
-'E senti...Tu lo sai i sentimenti che provo per te,e quindi...'
-'Chiediamo scusa,disturbiamo!' Tacho squarciò quel silenzio e quell'atmosfera intima che si erano creati
-'Però,che eleganza!' commentò Jaz sedendosi accanto a Vale
Tacho cinse le spalle di Rama. Se fosse stato sensibile agli infrasuoni avrebbe avvertito il fumo che usciva dalle sue orecchie come una pentola a pressione e il suo cuore andato in frantumi.
-'Sapete...Ho avuto una visione' disse Tacho
-'Mi ha vista incinta'
Rama e Vale rizzarono dritti. Jaz rise,immaginando se stessa con il pancione e tutto il resto.
-'Mi vedete a me con il pancione?'
Rama e Vale non erano affatto divertiti. Quella cena a due si trasformò in una cena in quattro. E non solo Rama aveva voglia di uccidere Tacho...Anche a qualche KM più a nord qualcuno aveva voglia di uccidere suo fratello.

La serata proseguiva anche per l'altro quartetto. Tutti cornuti e incomodi. Quel posto era un pò stretto per tutti e quattro,specialmente per Mar che non gradiva certo condividere qualcos'altro con Thiago.
Ogni tanto quella schizzinosa di Mel cercava di coinvolgere tutti in un argomento di conversazione. Simon partecipava più attivamente rispetto a Mar,che lanciava sguardi omicidi al suo adorato 'fratello'.
A Mar arrivò un biglietto. Mi è piaciuto il bacio.
Riconobbe la calligrafia di Thiago e lo guardò. Lui seppe solo fare l'occhiolino.
-'Cos'è?' chiese Simon,allungando l'occhio verso il biglietto
Mar rovesciò la sua aranciata sul jeans di Thiago. Un incidente o un gesto premeditato?
-'Uh,scusami. Non volevo. Adesso andiamo di là che ti asciugo' Mar riuscì a far fuori il biglietto.
I due si diressero verso il parcheggio deserto. Solo qualche uomo che parlava con un suo collega.
-'Si può sapere che ti è preso?' Thiago si scrollò di dosso il resto dell'aranciata
-'Sei un bastardo...'
-'Niente parolacce' disse con tono beffardo
-'Ma che ti prende...Non vuoi che esca con Simon? E' il tuo migliore amico...Non vedo perchè non dovrei frequentarlo'
-'Lo vuoi sapere il perchè...' si avvicinò a lei,ma lo respinse
-'Si avanti. Dimmelo se hai il fegato,Bedoya' questa volta fu lei ad avvicinare il suo viso al suo. Troppo vicini per una semplice chiacchierata.
-'Io ce l'ho il fegato. Quello che manca a te,Marianella'
-'Sei un'idiota. Un bastardo. Perchè non ti friggi l'orecchio e ti bruci la lingua e magari ti trasformi in un vegetale come tuo padre,eh'
Quello fu troppo. Thiago iniziò a lanciare delle buste di plastica a Mar e come un ping pong postmoderno lei rilanciava. Finirono per trovarsi vicini. Sentivano i loro respiri violenti e caldi.
-'E adesso che c'è. Mi vuoi baciare?' chiese Mar,respirando violentemente
-'No e tu?'
-'Si. Ti voglio baciare,problemi?' l'attrazione tra le due labbra fu inevitabile.
Si persero in un bacio passionale e vietato. Vietato dai loro legami di parentela. Clandestino come quell'amore sbocciato per caso.
Marcare il territorio. Una diceria o una verità? Si può essere obiettivi per una volta?
I due ne sarebbero stati la prova. Thiago avrebbe marcato il territorio di Mar se lei si metterà con Simon?

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Capitolo 5
*** Come Cenerentola ***


Inizio come sempre ringraziando i lettori che hanno recensito:
mitchie08:Per Tacho e Jazmìn puoi stare tranquilla,mentre per Vale e Rama avrei un pò di dubbi...Ma non farò certo sciogliere la mia seconda coppia preferita (Dopo Thiaguella). Grazie per le tue recensioni sempre presenti e incoraggianti.

noemi_moony:Grazie per i tuoi complimenti!!!! Però non sarebbe male avere degli ammorbidenti che si chiamano come i nomi dei nostri angioletti! E con le loro facce sul flacone! ihihihih Farei il bucato tutti i giorni al posto di mia madre.
Sono contenta che ti sia piaciuta la risposta di Mar e il chappy! Grazie tante per i tuoi complimenti e continua ad aggiornare la ficcy sul Mondo di Patty e TA e se vuoi puoi scrivere anche una storia sulla categoria di Teen Angels...Sarei davvero curiosa di leggerne una scritta da te! Besitos by Saria (nome strano eh?)!

carmen96:Adoro le tue recensioni!!!! Sono molto incoraggianti! Spero troverai bello anche questo chappy!

Aleli era nella sua stanza. Da sola, nella tranquillità della luce della lampada da tavolo sul comodino che illuminava abbastanza per leggere un bel libro.
Ne aveva uno proprio sulle sue gambe, coperte dal plaid dai motivi floreali. Sistemò il cuscino sullo schienale e trovò una posizione comoda per iniziare a leggere quel libro che le piaceva tanto: Cenerentola.
Mi fa sentire una principessa. Pensava, ogni volta che leggeva di quella povera ragazza costretta a una vita da reclusa e poi diventata una principessa. Rama le ripeteva sempre che lei era una principessa. La sua principessina.
Aprì la prima pagina e nella sua mente lesse la prima frase scritta dai fratelli Grimm.
-'C'era una volta in un paese lontano una bella giovane che alle seconde nozze del padre...'
La porta si spalancò improvvisamente. Era Tacho con una felpa e uno strano borsone.
-'Hai visto il mio anello? Quello di metallo argentato?'
-'Si, sul comodino'
-'Grazie!'
Tacho uscì. Aleli puntò lo sguardo sull'immagine stampata sul libro. Un'immagine di lei vestita da principessa affiorò per un momento nei suoi pensieri. Quanto le sarebbe piaciuto essere una principessa...Ma con il principe azzurro è ovvio!

Mar si staccò bruscamente da Thiago, rendendosi conto finalmente del casino che aveva appena combinato. Si era innamorata di suo fratello.
-'Che fai, stupido!'
-'Scusami...Non ho resistito' fu la giustificazione di Thiago, che non sembrava affatto pentito anzi compiaciuto
-'La scusa più ridicola del mondo' un vivo rossore si accese sulle guancie di Mar, sentendo un piccolo colpo alla bocca dello stomaco
-'Andiamo che ti è piaciuto'
-'Non so se ti sei reso conto, ma questo è amore carnale!!!'
Thiago sorrideva. Non si rendeva conto che sfoderando quel suo bellissimo sorriso avrebbe solo peggiorato le cose
-"Ma la vuole smettere di sorridere questo idiota!!!" pensava Mar nella sua testa
-'OK...Basta,ho deciso. Mi dimenticherò di questo bacio se tu farai lo stesso' propose la brunetta
-'Vorrei, ma c'è un piccolo problema...' Thiago avvicinò pericolosamente il suo viso a quello di lei -'Io sono follemente...Perdutamente...Innamorato di te'
Simon spalancò la porta del retro del fast food
-'Qualche problema?'
-'Ah, sei riuscito a togliermi quella cosa?' improvvisò Mar
Thiago stette al gioco -'Si, ora va meglio?'
-'Si, grazie!'
Simon era un pò smarrito. -'Tutto bene?'
-'Simon!! Che sorpresa!!' finse Mar, andando verso di lui
-'Che stavate facendo?' Mar sentì avvampare un'aura di calore dentro di se che si faceva sempre più ardente fino a farla sudare e bruciare
-'No... E che aveva una pagliuzza nell'occhio e allora glielo tolta' buttò lì Thiago
-'Si...Senti Simon vogliamo andare. Questo posto è un pò troppo affollato' a quell'ultima parola lanciò un'occhiata fulminante a Thiago. La tensione era lampante.
-'OK...Scusa amico' Thiago finse un sorriso sincero che celava un'alone di sarcasmo

Jazmìn era uscita quella sera. Le stelle brillavano quasi quanto i suoi occhi, specchio di quella luna alta in cielo che sorrideva, dando la buonanotte alla città.
La bionda non aveva resistito alla tentazione di prendere una boccata d'aria specialmente in quella meravigliosa serata. In più in strada non c'era nessuno.
Una macchina sgommò proprio di fronte a lei. Era una Mercedes azzurro pallido. Il finestrino elettrico scese.
-'Ehi, bella bionda vuoi un passaggio?' chiese il boro al volante di quella bella auto
-'Ehi deficente,vuoi un cazzotto in bocca?' una voce familiare accese un sorriso sulla sua faccia.
Probabilmente era qualcuno che tornava da un'incontro di katch.
Il boro nella macchina scese con la mano chiusa a pugno e gli occhiali scuri che coprivano i suoi occhi
-'Vuoi fare a pugni, piccoletto?' minacciò il ragazzo borioso
Sulla faccia dello sfidante si accese un sorriso malizioso, rassicurante per Jazmìn e distruttivo per il boro che già si sentiva minacciato
-'Non ti conviene sfidarmi!' il biondino si scaraventò sul boro che dimenava le sue braccia come un tacchino che non sa nuotare.
Il biondino mascherato diede una gomitata al boro che perse l'equilibrio. Come un lottatore di wrestling iniziò a calciare forte sui suoi pantaloni, sporcandoli di terra
-'OK...Mi arrendo!' l'innocente vittima di quell'angelo mascherato se ne andò nella sua macchina, testimone anche lei che il suo guidatore era un vero idiota.
Jazmìn si avvicinò al biondino.
-'Grazie Angelo Rosso!'
L'Angelo Rosso fece un cenno con la testa e poi la baciò delicatamente. Rimontò poi in sella alla sua moto ruggente,ingranò la seconda e sgommando si dileguò nel buio del primo vicolo del borgo.
Jazmìn non fece in tempo a dirgli che aveva una scarpa slacciata. Si avvicinò al vicolo e vide che le era caduta. Un'All Star di pelle con rifiniture rosse come il suo nome, scritto a lettere di fuoco nel suo cuore.
Era mezzanotte. Pensando a tutto...Era un pò come Cenerentola. Si sentiva un pò come lei, solo che al posto del principe sul cavallo bianco...Aveva un bel fusto su una moto.

Luz entrò nella stanza sedendosi sul suo letto e pettinando le delicate ciocche miele che tanto piacevano a Cristobal.
-'Aleli!'
-'Che c'è Luz?'
-'Puoi pettinarmi i capelli?'
L'amica accettò, era più che felice di pettinare quei perfetti capelli miele
-'Aleli, puoi aprire la finestra per favore. Ho caldo' chiese Luz
Aleli acconsentì ed eseguì la richiesta dell'amica. Poi ritornò a fare quel movimento su e giù della spazzola in quella cascata di ciocche lisce che la facevano ingelosire molto
-'E puoi andarmi a prendere un bicchiere d'acqua!' però quella richiesta fu un pò troppo. Forse aveva sbagliato a desiderare di essere come Cenerentola
-'Eddai, basta. Vattela a prendere da sola! Io non sono la tua serva!'
-'Ma questa è casa mia!' Luz si alzò, superando di buona spanna l'amica
-'Non mi interessa!'
-'Invece si perchè qui comando io!' iniziarono a tirarsi i capelli e urlare
Le urla erano arrivate anche alle orecchie di Nico e Cielo che entrarono di soppiatto nella stanza, separandole
-'Basta!' gridò Nico, superando gli strilli delle due bambine
-'Ha cominciato lei!' accusò Luz uscendo dalla camera
-'Tu va da Luz...Io mi occupo di Aleli' propose Cielo a Nico.
Aleli si sedette sul suo letto e strinse il suo libro.
-'Fammi vedere cosa legge questa principessa...'
-'No, io non sono una principessa!'
-'Che dici? Tutte le ragazze sono principesse...'
-'Lo dici solo per consolarmi'
-'Non è vero...' Cielo si sedette accanto a lei
-'Invece si. Luz è una principessa. E' bella, intelligente e piace a tutti. Io invece sono solo un'orfanella' Aleli abbassò lo sguardo sull'immagine del libro. Era la scena in cui Cenerentola piangeva perchè non poteva andare al ballo. Se le principesse soffrivano così per un principe preferiva fare a meno di desiderare di esserlo.
-'Non è vero...Tu sei bella dentro e fuori. Questa è una principessa. Non ha bisogno del principe azzurro, di un vestito di broccato o un diadema. Ha bisogno solo di amore e comprensione. Questa è una principessa'
Aleli sorrise e abbracciò Cielo. Aveva ragione. Lei si sentiva una principessa anche con l'amore di Nico e Cielo e anche in quel momento lo era. Lo era sempre.

E lei...Era una principessa?
Forse no. Non aveva mai ricevuto amore neanche quando era all'orfanotrofio e vedere amore la faceva stare ancora più male. Ma non avrebbe certo cercato di distruggere un amore.
Passeggiava nella piazzetta, in compagnia di qualche gatto randagio che passava di lì.
Si specchiò nell'acqua della fontana. Ciò che vedeva era solo una ragazza fragile con i capelli sul castano chiaro e gli occhi verde smeraldo. E che altro? Nulla. La sua anima era stata ferita troppe volte.
Lanciò uno sguardo sulla finestra accesa della casa dove era stata poco fa per conto di qualcuno. Se le persone non possono farti felice allora possono farlo i soldi.
-'Cosa fai qui? Questa è zona riservata' una voce scura gli parlò. La ragazza si voltò. Un tipo tozzo insieme ad altri due loschi e minacciosi si stavano avvicinando a lei, che non sembrava intimidita
-'Hai un certificato che lo prova? O hai perso qualcosa?'
Il tono sicuro di quella ragazza sfacciata fecero andare in bestia il bullo tozzo
-'Senti ragazzina, non giocare con la mia pazienza altrimenti...'
-'Corri a casa da mamma' la ragazza si mise a ridere, ma nessuno di loro era divertito come lei
-'Che pubblico difficile!' i loschi tipi si stavano avvicinando a lei con fare minaccioso
-'No, ragazzi. Buoni. Cucciolini andate a prendere l'osso. No, no. Aiuto!'
-'Ti salvo io!'
I tipi si girarono. Videro un ragazzo biondo e minuto con in mano un cellulare.
-'E questo chi è un tuo amichetto?' disse il primo, quello al centro, probabilmente il leader
-'Non toccarla o chiamo la polizia'
-'Uh che paura!'
La ragazza con una mossa felina colpì il leader in pieno inguine facendolo piegare su se stesso. Il biondino corse verso i lui approfittando di quel momento di debolezza. Cinse il suo collo e allentò la presa
-'E ora fuori di qui e lasciatela stare'
-'OK' gracchiò il bullo, libero da quella presa micidiale
I tre corsero via.
-'Tutto bene?'
-'Non ti ho chiesto aiuto!'
-'Perchè quelle scontrose capitano sempre a me!'
Ines cercava di dissimulare, ma per la prima volta si sentiva una principessa. Un pò come quella che aveva sentito un sacco di volte...Che leggevano sempre all'orfanotrofio. Ah,si Cenerentola.
Però non intendeva ringraziare. La corazza da dura che si era creata era troppo resistente per essere abbattuta da un paio di occhi azzurro cielo
-'Dimmi almeno come ti chiami'
-'Celeste...' il biondino la guardava,aspettando di sapere il suo vero nome
-'Detta Ines'
-'Piacere. Io sono Ramiro' questa volta fu lei ad attendere di sapere il suo vero nome
-'Detto Rama'
-'Grazie, ma potevo farcela anche da sola. Non erano così terribili. C'è voluto un tipo minuto come te per ammansirli quindi figurati cosa avrebbe fatto una ragazza'
-'Sicura di non essere Valeria travestita?'
-'E chi è?'
-'Un'amica. Viviamo lì, all'Hogar Magico' Rama indicò l'edificio che Ines già conosceva benissimo
-'Hai un posto dove andare?'
Ines si stupì delle sue parole. Qualcuno si stava preoccupando per lei? Quasi le si sciolse il cuore.
-'No,ma posso sopravvivere'
-'Maddai, non è vero. Lì ti tratteranno come una regina. Andiamo vieni'
-'Sei convincente Rama. Quasi convincente quanto carino!' Strike 1.
-'E tu sei tanto bella quanto cocciuta' Strike 2
-'Ti metterai nei guai. Credimi sulla parola'
-'Correrò il rischio. L'ho già fatto una volta.' Strike 3. Ora Ines capiva perchè Gabo era tanto geloso di Rama.
-'Non sei tanto un violento,vero?'
-'Non mi piace ricorrere alle mani e ora sbrighiamoci a tornare dentro. Causa coprifuoco'
-'E il tuo tutore verrà a sapere di quest'infrazione?'
-'No. Prometti che non glielo dirai'
-'Rispettoso delle regole e non sei un violento. OK, stai tranquillo'
-'Bene,anche perchè altrimenti ti picchio!' scherzò il biondino

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Capitolo 6
*** Parole ***


Ringrazio i lettori che hanno recensito:
noemi_moony:Finalmente uno Contro-Luz. Io personalmente la odio...Non solo perchè è una principessa viziata e insulsa ma anche perchè tratta male Aleli! Fortunatamente il mio Simon (Che??? ND Fan della Thiaguella) (Ragazze...Siete Thiaguellas o no? Per forza qualcuno si deve prendere Simon ND Me) (Ma non ti costa farlo? ND Fan della Thiaguella) (Credetemi...Non mi costa affatto ND Me) ... Comunque fortunatamente Simon non ha una sorella (Invece ce l'ha...Aspetta un paio di puntate ND mio alter ego ROMPISCATOLE)
Spero ti piaccia questo chappy appena sfornato...E continua presto anche la tua storia eh. Besitos!

mitchie08:Pokemon??? Vabbè...Allora io non saprei bene però vedo...
Mar come Piplup
Thiago come Luxio
Luca come Cranidos
Jazmìn come Roselia
Tamara come Combee
Rama come Buizel
Cari come Cherubi o Happiny
Melody come Lopunny
Lleca come Bonsly
Valeria come Glaceon
Matias come Gallade
Tefi come Chikorita (il mio preferito xD)
Giusy come Jigglypuff
Patty quel Pokemon a forma di papera che non ricordo
e basta...Poi gli altri non so. Spero di esserti stata utile. Besitos.

Una settimana dopo. La mattina era iniziata senza troppi alterchi. Tefi e Melody erano uscite presto per andare a pilates. Inès si era integrata e anche lei aveva scoperto il lato schizzinoso di Tefi e si era schierata dalla parte delle nostre ragazze.
Mar e Thiago si scambiavano solo qualche occhiata fulminea, ma eloquente per far capire il proprio disagio nel stare uno vicino all'altro.
Quella mattina a colazione...
-'Giorno!' Thiago entra e si siede al solito posto, lanciando la mattiniera occhiata alla sorella che ritornò a concentrarsi sul suo toast
-'Salve a tutti!' lo segue Rama che guarda le due amiche biondine, sedute vicine
-'Hai perso qualcosa?' chiede Inès notando il sorriso da ebete di Rama
-'No, niente!'
-'Che guardi? Ho qualcosa?' disse Mar al fratello che non smetteva di fissarla
-'No...No...In un modo o nell'altra sarai mia, cara Marianella' sussurrò il subconscio alla mente del ragazzo che sorrise
-'Nico, oggi possiamo saltare scuola?' pregò Jazmìn melliflua
-'Neanche per sogno...' sembrava sinceramente interessato a ciò che stava succedendo fuori. Sobbalzò e si diresse velocemente fuori.
-'Ma chi gli prende?' chiede l'ingenua Caridad
-'E chi lo capisce!' Valeria ride
Tacho arriva in ritardo e con delle borse da far spavento.
-'Sembri uscito da un incontro di wrestling!' scherza Inès
-'Una sottospecie!' risponde Tacho, ma il suo tono è tuttaltro che ironico
Jaz si sente stranamente preoccupata
-'Dove sei stato ieri notte?' chiede apprensiva
-'Che ti importa?'
-'Che ti importa!' Jaz gli fa l'eco
Entra Simon, inaspettato ospite facendo sussultare Mar
-'Ciao'
I ragazzi rispondono all'unisono. Qualcuno di loro accenna un 'Ehilà!' altri dicono il classico 'Ciao'
-'Ciao,Payaso! Siediti!' lo invitò Mar
A Thiago non sfuggirono le occhiate leziose e melensi della quasi coppia. E alla sua mente perversa non sfuggì un'ottima...E corrotta idea!

Dopo colazione, Caridad si era gentilmente offerta di lavare i piatti, ma Nico sosteneva che facesse troppo in quella casa così ha proposto...Più ordinato...Ad Inès e Valeria di aiutarla.
-'Mangiano come topolini di campagna!'
-'Eh?' i soliti e incomprensibili aneddoti di Cardidad
-'Volevo dire come i maiali'
-'Ah!' dissero all'unisono Valeria e Inès
-'Possibile che non ci sia un minimo di...Autocontrollo in quei ragazzi famelici?'
-'Sai Cari, quando parli così mi ricordi quelle due infami!'
-'Per me trascorri un pò troppo tempo con loro' aggiunse Valeria
-'Oh, non è vero ragazze! Loro sono buone!'
-'E tu sei fessa!' scherzò Inès
-'Certo che... Mar è proprio citrulla!'
-'Che?'
-'Pazzerella!'
-'Ah'
-'Come te Vale'
A Valeria venne un cardiopalma -'Non è assolutamente vero, Cari'
-'Andiamo persino i muri sanno che sei innamorata di Rama'
Anche Inès sobbalzò. Come se qualcosa le avesse tolto il respiro e stesse fluttuando nel vuoto, inerme.
-'Andiamo!' Valeria portò via Caridad.
Inès continuava a lavare i piatti. Rama la spiava dallo stipite della porta. Si avvicinava lentamente per farle prendere uno spavento. Procedeva a passi spavaldi, mentre le sue mani si muovevano coordinati alla sua spugnetta.
Stava per mettere in atto il suo piano audace, quando il suo gomito, quello spigolo umano, lo colpisce in pieno viso. Rama urla isterico.
-'Uh, scusami! Giuro non l'ho fatto apposta!'
Bagna un panno e glielo posa sull'occhio leso. Il dolore si rabbonisce.
-'E' il Paradiso?'
-'No... Hogar Magico'
-'E da quando ci sono gli angeli?'
-'Smettila cretino altrimenti ti faccio nero anche l'altro occhio!'
-'Hai già fatto abbastanza, credimi!'
Continua a tamponare sulla ferita, pericolosamente vicina a lui.
-'Ahia!'
-'Scusa! Fa male così!' preme sulla ferita, acutizzando il dolore
-'Ah!' Inès ride. In fondo stava scherzando.
-'Se ti prendo!'
Iniziano e rincorrersi lungo il perimetro del tavolo. Ridono, in quel gioco amoroso.
Spunta Valeria
-'Cosa fate?'
Si fermano. -'Niente, tranquilla!'
-'Bene...Perchè ora tocca a me!' Valeria si unisce, iniziando a correre dietro a Rama che viene intrappolato dalle due biondine. E non è solo in quella trappola che è caduto...

Mar è nel bagno a passare la cera...Su ordine di Nico. Quello era il giorno delle pulizie generali o detto in altro modo...Genocidio di massa.
Non sa che le serrature hanno gli occhi.
Sente un rumore sospetto. Inizia a guardare fuori. Il momento giusto.
Sente un rumore sordo.
-'Ahi,che male! Che male!' vede suo fratello per terra, dolorante
-'Stai bene?' gli va vicino
-'Si, si... Devo essermi dimenticato delle pattine oppure qui c'è qualcosa che mi ha fatto scivolare'
-'Ah'
Thiago tende la mano -'Mi aiuti?' quel ragazzo si meriterebbe l'Oscar
Mar tende la mano minuta e piccolina. La stretta di Thiago ha la meglio su quella di lei che gli cade addosso. Si trovarono pericolosamente vicini. Neanche la posizione era delle migliori.
-'Hai dato la cera?' Thiago sorride, audace
-'Di cosa ridi?'
-'Di noi due... Sempre ai ferri corti' Thiago inizia a giocare con una ciocca bruna, la più ribelle, che si posò sul naso
-'Macchè, sarà stata la forza di gravità...'
-'Si e io sarei il centro della Terra. Non scherzare Mar'
Cerca di guardare altrove per non perdersi in un altro dei suoi sguardi, ma Thiago porta dolcemente il suo viso al suo, tenendola per il mento
-'Per quanto tempo ci nasconderemo?'
Mar non sa che rispondere. Per un attimo le passa via il pensiero che i due sono fratelli, sebbene non carnali. In quel momento ha solo in testa l'immagine di Simon...E dei suoi sensi di colpa. Ogni volta che era con lui, pensava a Thiago. Si sentiva una schifezza. Uno strazio. Un gradevole strazio.
-'Che bacio!' fa irruzione Caridad
-'Non ci siamo baciati!' dicono all'unisono Mar e Thiago, alzandosi
-'Ma non a voi! Il bacio di Marichuy e Juan Miguel. Mia nonna guardava sempre quella telenovela'
I due sono quasi sollevati.
-'Si, infatti. Andiamo Cari. Comunque ti consiglio di disinfettarti o magari prendi un analgesico, non so.' rise per dissimulare il suo nervosismo

Quel pomeriggio, Simon era rimasto a studiare tedesco con Thiago. Erano nella sua stanza.
Simon riusciva a pensare solo a quel nome inciso a lettere tricolori nel suo cuore. Thiago lo riportò sulla Terra.
-'Senti, devo parlarti' il tono di Thiago preoccupa un pò Simon. La suspance è evidente.
-'Si, dimmi. Ha a che fare con il tedesco?'
-'Maddai, che sciocchezza. Si tratta di Mar.'
Il suo argomento preferito, ma per una strana ragione un sentimento di angoscia lo pervase e Simon si sentiva fluttuare nel vuoto
-'Ah, dimmi tutto.'
-'Senti, tu non hai intenzione di provarci con mia sorella, vero?' Simon si trova tra l'incudine e il martello. Leggeva negli occhi di Thiago che non andava bene che lui uscisse con la sorella, perciò negò i suoi sentimenti verso di lei
-'Bene... E sai anche che non siamo veramente fratelli'
Perchè aveva messo in mezzo quella storia? Non erano consanguinei, ma lo stesso avevano un legame di parentela.
-'E...Devo confessarti una cosa...Tra me e Mar, un pò di tempo fa, c'è stato un bacio'
Si sentiva tradito da quella parola che gli aveva spezzato il cuore in due. A volte basta una parola. Piccola. Fragile. Insulsa. Per uccidere più di una pistola.
-'E sono certo...Sicuro che lei prova qualcosa per me' Thiago sospirò. Il suo piano aveva dato i frutti sperati.
Simon non si sentiva respirare. Le parole ti lasciano un segno indelebile e invisibile, ma percettibile grazie ai ricordi, traditori come gli amici.

Al trio di pulizie si era unita anche Mar, che non aveva niente di meglio da fare quel pomeriggio. Tefi non era tornata, altrimenti si sarebbe divertita un pò a stuzzicarla
-'Mar, è da un pò che non vedo tuo fratello. Dov'è?' chiede Cari
-'Fratello...Fratello. Caridad queste sono solo parole. Non valgono nulla'
-'Come sei paccioccona, oggi!' sbuffa Caridad
-'Eh?' a volte Inès, Vale e Mar si chiedono se le parole pacchiane di Caridad hanno un'etimologia
-'Burbera' traduce
-'Ah!'
-'Il fatto che a Mar piace Thiago!' scherza Inès
Un' 'uhhh' generale pervade la stanza.
-'Che...Che...Che dici. Thiago è mio fratello!' Mar cerca di dissimulare, ma l'evidente tono nervoso la tradisce
-'L'hai detto tu stessa. Sono solo parole' e Mar viene intrappolata nella sua stessa rete di parole
-'Ma non ti piaceva Simon'
Quella situazione era insostenibile. -'Cambiamo argomento che è meglio!'
-'Infatti...' quel tono di voce caldo e impetuoso colpisce Mar come una pugnalata alla schiena
-'Payasito? Perchè mi parli così?' Mar è confusa
-'Sai bene perchè e ti dico una cosa. Invece di fare scenate con Thiago in bagno, forse dovresti andare tu da un'analista. Ti do il numero del mio, usalo bene' se ne va.
Forse sono solo parole, come ha affermato lei. Ma allora perchè le hanno fatto così male? Nemmeno la sua maschera da dura ha attutito il colpo
-'Mar, stai bene?' chiede preoccupata Valeria
-'Si, ma...'
-'No, aspettate. Io non ho capito bene... Alla fine, Thiago ha alzato la toletta o no?' la solita pacchiana Caridad!

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Capitolo 7
*** Tradimenti e voltafaccia ***


Ringrazio vivamente chi ha recensito e cioè:
noemi_moony:Ormai sei diventata una vera fan della ficcy!!! Infatti Luz è prp odiosa!!!
Se sapevo che eri una Ramella avrei inserito qualcosa...Ma io sono una Thiaguella nata ashuashuashua *colpo di tosse*. Bellissimo il tuo dialogo mentale ... Simon e Thiago che litigano per me...E tu ovviamente ti prendi Rama ahahahahahah (E io? ND Mar).
Comunque ci sarà il triangolo RAMA-VALE-INES e si aggiungerà qualcun'altro.
Baciiii!!!

pixel:Una nuova lettrice!!! Che bello leggere il nome di un nuovo autore!!!
Sarai contenta di sapere che ho letto la tua ficcy e la trovo magnifica anche se sono Thiaguella come se si è potuto constatare. Ma amo Rama con tutto il mio cuore.
Spero continuerai a seguire. Besitos

Mar è rimasta sconvolta dalla sceneggiata di Simon. Non se lo aspettava da un ragazzo tanto pacato e sensibile. Ha visto un voltafaccia della sua personalità che a volte sono i lati più occulti di ognuno di noi.
Alle persone dall'anima pura è facile farle venire fuori, più difficile è per le persone orgogliose
-'Allora, a che può essere dovuto questo improvviso cambiamento?'
-'Non lo so, Jazmìn. Non ho un punto di partenza' in effetti pensandoci le da ancora più un senso di confusione
Entra Thiago, stranamente allegro
-'Ciao. Sono solo venuto a prendere un pò di succo, me ne vado subito' il ragazzo finge di non notare lo sguardo afflitto di sua sorella
-'Sai cosa prende al tuo amico Simon? Sembra un pò strano...'
-'No, quando stavamo studiando prima non ho notato niente di strano'Thiago se ne va.
Mar ha come un'illuminazione. Thiago si era tradito da solo. Lui, calcolatore dei minimi particolari, aveva commesso un errore fatale inquadrato in una piccola parola che richiama un verbo
-'Un momento...' Mar ha la mente nitida ora. Valeria e Ines si scambiano un'occhiata. Conoscono quello sguardo, non promette bene
-'Prima le scenate di gelosia quando io e Simon usciamo insieme. Poi mi fa la scenata in bagno. Poi lo ha raccontato a Simon' Ora la mente di Mar si è aperta
-'Bastardo!' impreca Mar
-'Un Bedoya' sospirarono Ines e Vale all'unisono
-'Che cafone quel Thiago! Deve assolutamente chiederti scusa'
-'No, Cari gli renderò il compito meno difficile perchè voglio ammazzarlo...' Mar avanza con uno scatto minaccioso ma viene tenuta per la scapola da Vale e Jaz
-'Dai Mar, non ne vale la pena'
Mar si sembra apparentemente calmata. -'Avete ragione, non vale la pena angustiarsi e imprecare invano. Ti ammazzo, bastardo!'
Le quattro amiche corrono dietro a Mar, tradita dalla sua ragione e pervasa dall'ira. La mente offuscata da quella scena in bagno e dalle sue parole bugiarde.

I ragazzi sono nella loro stanza. Thiago gli ha appena raccontato tutto.
E si gode quel momento sotto i sogghigni di alcuni e i risolini di un'altro, più corrotto
Nacho sembra il più divertito e interessato di tutti
-'E quindi quella ragazzina è rimasta come un baccalà davanti alla tua sceneggiata? Amico, tu ti meriti l'Oscar!'
Tacho e Rama sono i meno divertiti -'Ma non ti dispiace nemmeno un pò?'
-'Ma certo che mi dispiace, è pur sempre mia sorella'
-'Che hai fatto a tua sorella?' una voce femminile dal tono lezioso pervade quei pensieri bugiardi e calcolatori. E' Melody, ferma sullo stipite della porta con dei leggins aderenti
-'No, nulla' mente Thiago
Mel si avvicina sempre più a lui. Sono pericolosamente vicini, tanto che Mel può sentire i suoi pensieri e la tensione evidente
-'Sembri teso, tesoro. Vuoi che continuiamo fuori?'
Dalla stanza si sentono dei tonfi provenire dalla stanza accanto, dal bagno delle ragazze. O era in corso una litigata femminile oppure qualcosa di trascendentale.
-'Che succede?'

Parallelamente. In bagno. Deodoranti svuotati e panni di lino rosa sono sparsi per il pavimento incasinato, quasi come quel bizzarro sfogo dove la prontezza dei riflessi era essenziale
-'E' solo un bugiardo!' le quattro ragazza schivano il terzo tubetto di dentifricio lanciato da Mar, in preda all'ira e con la mente offuscata dalla nebbia della discordia
-'E' un traditore!!!' schivano un altro oggetto non meglio identificato. Qualcuna cerca riparo nell'incavo tra la spalla e la clavicola dell'amica.
-'E' un voltagabbana!' Mar inizia a cercare qualcos'altro da lanciare
-'Stai bene?' azzarda Caridad
-'Si perchè, non si vede? No, non sono affatto infastidita!' lancia quell'ultima vittima del suo sfogo
Una cosa è certa. La sua vendetta non fa morti...Solo prigionieri. Prigionieri di quello strazio.
-'Eddai non ha fatto nulla di male!' Cari cerca di placare invano l'ira della sua amica che ripete solo parole d'imprecazione
-'Mar! Calmati!' sembra che Jaz sia riuscita a calmare quella furia scatenata
Entra di soppiatto Melody, schivando un Dove di chissà quante settimane
-'Aspetta! Aspetta, Mar! Si può sapere che gli prende?
-'E' solo che Thiago...'
-'Vuoi chiudere quella bocca, Caridad!!!'
-'Si chiamano corna, no?'
Jaz e Mar guardano Ines in cagnesco.

Tacho ha il padiglione auricolare contro la porta. Nessun rumore. I tonfi sono spariti così come le urla. Si sono dileguate come sabbia al vento.
-'Ragazzi! C'è una tregua!'
-'Sicuro, Tacho?' l'apparenza inganna e in quel momento non faceva eccezione per Rama
-'Nah, ragazzi rilassiamoci! Saranno le ragazze che avranno litigato!'
Thiago si stende sul letto, scioccamente ignaro che sua sorella potrebbe vendicarsi. Non qualcosa di premeditato o bramato, quindi qualcosa di peggio. Non è una calcolatrice delle emozioni come lui, ma molto peggio...

-'Fatto, sono tranquilla!' Mar respira profondamente
-'Non soffrirò mai più per quel bastardo. Non ci voglio più pensare, non ci voglio più parlare con quel... BEDOYA!!!!'
Uno scatto d'ira improvviso offusca la mente di Mar che si alza e corre verso la camera dei ragazzi, guidata da una mano demoniaca. Quella della vendetta.
La porta si spalanca. E' Mar.
-'Ti voglio ammazzare figlio di...'
Rama la afferra per la vita, facendole fare un piccolo arco. -'Ohh! Non allarghiamoci!'
Thiago si alza. Ha un sorriso spavaldo stampato in faccia.
-'Cosa ridi, bastardo? Ora ti faccio vedere io!' Mar viene fermata da Ines che afferra il suo omero
-'Mar non ne vale la pena dai! Perchè voglio farlo io!'
-'Ferma anche tu!' Tacho la blocca appena in tempo, smorzando l'azione
-'OK, hai ragione. Dobbiamo anche studiare per l'esame di algebra di domani, Mar'
Ines e Mar uscirono dalla stanza per dedicarsi alla loro serata di studio, più o meno esilarante della faccia di dolore che poteva avere Thiago se i ragazzi non le avessero fermate.
Le ragioni per cui Thiago aveva fatto questo erano un bel problema da risolvere... Forse è più facile ricorrere a misure soggettive per comprendere il voltafaccia di una persona, ma per Mar fu meglio ritornare a quei superficiali numeri negativi.

Il giorno dopo. Ingresso della Rockland. Mar e Ines sono in leggeroa anticipo sugli altri dato che oggi hanno un'esame di algebra importante.
Ines ha la mente confusa da quella sfilza di numeri che proprio non vogliono entrare tutti insieme nella sua testa, già piena di problemi.
A Mar non importa quasi minimamente del test. La sua testa è ancora fumante di rabbia per via di Thiago che abbraccia lezioso la sua fidanzata.
-'E' un... Un cretino! Un'idiota!' Mar sbatte la porta del suo armadietto verniciato di verde, intonato alla divisa della scuola
-'A nessuno piacerebbe avere una giraffa per cognata'
Risero. -'Non è bello nemmeno avere come fratello uno che è un incrocio tra Bart Simpson e il Padrino' Mar può confermarlo.
Arriva il Payasito, ancora crucciato e irato
-'Simon, ascolta. Uh, bella giacca!' quella battuta che serviva per sdrammatizzare non era riuscita nel suo intento
-'Comunque...Io non ho mai detto quelle cose a Thiago, sarebbe perverso...E' mio fratello dopotutto'
Simon ci pensa. Legge sincerità nei suoi occhi. Si, Mar non avrebbe mai fatto una scornata del genere a lui.
Sorride. La tensione palese che si avvertiva tra loro sparisce e ritorn il sereno. Ma è tempesta in arrivo tra Thiago e Simon.
-'Hai visto come mi guardava?' scherza Ines
Mar si finge offesa -'No, tesoro. Guardava me'
-'Glielo chiediamo?' Ridono. Entrano in classe.
Una bionda, l'altra bruna. Entrambe basse e con un grande nesso che le lega: La loro amicizia
-'Oh, mamma! Non ho ripetuto adesso che faccio?'
Ines sorride, tranquillizzando l'amica -'Tranquilla. Ho un asso nella manica!' porta la mano all'indietro, colpendo qualcosa... No qualcuno. E da quando un essere umano ha una stazza pari a quella di una nave da crociera.
Si volta. Un tipo losco, dalle braccia scoperta la guarda minacciosa. I suoi occhi parlano piuttosto chiaro: Non risparmia nemmeno una ragazza.
-'Mar, dopo ti spiego eh' inizia a correre tallonata da quel lottatore di sumo
Scala a destra, schivando alcuni studenti. Con uno slalom tra due professori supera altri due studenti. Si volta per una frazione di secondo dietro. Ma ogni secondo è prezioso. Può fare la differenza.
-'Ahi! la sua mente offuscata e quando realizza che si trova su un ragazzo sussulta. Specie se quel ragazzo è Simon.
-'Perchè le isteriche le becco sempre io?'
-'Scusa, Payaso'
Pausa. La pausa più bella e lunga della sua vita, sebbene sia solo di pochi minuti. Lui non ha mai visto occhi così sinceri, tranne quelli di Mar. Gli ispira simpatia, decisione e una dose misteriosa di dolcezza che deve ancora essere scovata.
-'Ora...Dovrei andare a lezione!'
-'OK, ti aiuto'
Ines è la prima ad alzarsi, dato che si trova sopra di lui. Lo aiuta. Come una molla Simon ritorna su. Si rimagono qualche altro minuto a fissarsi, spiati da qualcuno. Anche i corridoi del Rockland hanno occhi e orecchie, specialmente se quelli sono d'un verde scuro quasi nocciola a seconda della luce.
-'Tutto bene?' chiede Ines
-'Si. Prima stavo meglio' Simon si stava riferendo al momento dell'incidente o prima?
-'Comunque, Mar è...Davvero cotta di te'
-'Davvero?'
-'Si, solo che non farà mai il primo passo. Lei e Thiago sono fatti della stessa pasta. Quindi dovrai essere tu a rompere un pò il ghiaccio. Le donne se lo aspettano' Ines sapeva essere anche filosofica, quando voleva ma era meno brava il letteratura
-'E come?' Simon mancava proprio di fantasia, sebbene fosse uno degli studenti più preparati
-'Tu sei un ragioniere delle emozioni. Un contabile dell'amore. Ti aspetti che tutto segua una logica. Ma la vita non è una linea retta, è imprevedibile. Devi saper cogliere l'attimo e lasciarti guidare dall'unica linea retta della vita...Quella del cuore'
-'Bella frase! Di chi è? Neruda?'
-'No, questa modestamente è mia'
Deve andare. Ines lancia un sorriso che arriva al suo cuore. La sua frase lo fa riflettere e lo porta dritto a un'idea geniale!

Esame. Mar e Ines sono in banchi separati in modo che la professoressa eviti qualche bravata da parte delle due, abbastanza irrequiete.
Ha finito di scrivere una disequazione. Quei numeri sembrano volare per la lavagna e perdersi nella sua mente sfociando nella confusione. Sono piccoli. Minuscoli.
-'Oddio! Non so nulla!'
Simon compare da sotto il banco solitario della ragazza, colta da un cardiopalma
Ines strabuzza gli occhi
-'Signorins Prado...Qualcosa non va?'
-'No, non si preoccupi' Ines guarda Mar che non sa proprio cosa fare.
-'Che ci fai qui?' bisbiglia Mar con la mano davanti alla bocca
-'Sono venuto a salvarti!'
-'Ma che hai letto una favola ieri prima di andare a letto? Ti sei perso un passaggio, non c'è nessun orco o strega che mi tiene in ostaggio'
-'Ma sei in pericolo o no?'
'OK, e cosa puoi fare?'
-'Ti aiuto con un problema. Dammi'Simon prese il foglio di Mar e iniziò a fare i brevi calcoli della disequazione, piuttosto semplice
-'Cosa volete Arrechavaleta? Un caffè? Un cappuccino?' la battuta ironica della professoressa suscita le risatine generali
-'No, il fatto è che sono venuto per una ragazza.'guarda Mar -'E chiederle se voleva venire a fare una passeggiata. A correre con me al parco il pomeriggio. Ridurmi la bolletta del telefono per quante volte parlo di lei con l'analista. Insomma vorrei che fosse la mia ragazza'
Mar sorride. Non ha dubbi. Simon è un ragazzo che può farla veramente felice. Ma una strana ansia la pervade. La confusione della sua mente prende la forma del viso di Thiago. E la sua risposta positiva si stava storcendo in un meno felice 'forse'.

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Capitolo 8
*** La telenovela ***


Ringrazio chi ha recensito (Ormai è un'eternità che dico sempre la stessa identica cosa xD):
carmen96:Ehii! Grazie per i tuoi complimenti. Ma senti, tu hai scritto qualche fic sul sito così la vado a leggere? Besitos

pixel:Eh no, tesoro bello, Mar è SOLO di Thiago (Non è vero! ND Pixel + fan della Ramella) (Invece si!!! ND Me + Fan della Thiaguella) ahahahahah Scherzo! Ognuno è libero di pensarla come vuole.
Anch'io amo quando Thiago fa il bastardo! Ha quello sguardo da killer che... Non so che gli farei!!! *.*
Continua presto anche la tua ficcy che mi incuriosisce moltissimo. Bacini!

noemi_moony:Ehii Noemi! Come va con Rama? ihihihih A me con Simon va benissimo!
Premessa... Per Simon puoi stare tranquilla (e se provi un'altra volta a dire che Mar è solo di Rama non dormirai sonni tranquilli ashuashuashuashua ND Mio alter ego CATTIVO)
Continua a seguire! Besitos! By Saria

girlstar:Serenita!!! (Eh? ND Tutti) (Aheee! Non iniziate a rompere le... Non iniziate a rompere ND Me). Non preoccuparti se non hai avuto tempo di recensire!
Comunque Thiago bastardo lo è un pochino! Ines e Simon sono... Una sottospecie di quello che pensi! In realtà sono indecisa se metterla con Rama (Ma così rovinerei la mia seconda coppia preferita, RAMERIA) o con Simon. Tu che mi consigli? (Sai che di te mi fido!). Spero ti piaccia questo chappy. Ciaooo e bacetti! (Eh? ND Tutti) (Ora vi mando a... Quel paese! ND Me)

Valeria era nello scantinato. C'era finita per caso mentre passava per i corridoi. Venne attratta da quella sensazione arcana che sembrava la chiamasse, inesorabile.
La stanza era oscura e polverosa. Vecchi giocattoli erano sparsi un pò ovunque. Calpesta qualcosa. Si ferma come se qualcosa l'avesse ghiacciata. Un rumore sordo precede quel sobbalzo.
Poggia di nuovo il piede per terra per risentire quel rumore. Tic. Si abbassò e vide che era una macchina da scrivere, quella usata dalle dattilografe.
-'E questa?' la raccolse. Era polverosa, retriva, antiquata, ma la voglia di premere su uno di quei tasti era troppo forte.
Ne schiacciò uno. Sorrise. Una delle poche volte in cui Valeria Gutierres aveva sorriso. La prima è stata quando ha incontrato Gabo.
Aggiunse un'altro sogno nel suo cassetto. Fare la dattilografa. E sembra che la chiave per aprirlo l'avesse già trovata.
-'Valeria!' la voce della piccola Aleli la distoglie da quella sensazione piacevole e mai avvertita. Nascose la macchina da scrivere nel suo borsone.
-'Arrivo, Aleli!' e salì, felice di aver provato una nuova briosa sensazione, inquadrabile sotto un'unico ed ipotetico aspetto: La libertà.

-'Oddio, ma quanta fatica deve fare un supereroe per mantenere l'anonimato!' si lagnava Tacho, dopo aver compiuto l'ennesimo atto eroico ed evitato che le telecamere della TV nazionale lo seguissero per l'ennesima dannata intervista. Voleva l'anonimato, altrimenti perchè indossava una maschera rossa che copriva quasi metà del suo viso?
-'Ahi, però picchiava duro quello col coltellino. Eh, non vale, però!'
Tacho si massaggio il punto leso che gli aveva lasciato un bell'ematoma sul fianco.
A pochi metri di distanza, Jaz e Caridad tornavano dal supermercato. Gli occhi aquila della bella biondina inquadrarono subito colui che da mesi era nella sua testa
-'Angelo Rosso!'
Tacho si fermò, come immortalato in una fotografia a sentire il nome del suo bellicoso alter ego.
Le due ragazze corsero verso di lui, sorridenti.
-'Angelo! Che ci fai qui?'
-'Jazmìn, ma è a petto nudo!' Cari si portò la mano davanti agli occhi, sdegnata
Tacho era troppo nervoso per rispondere, e Jaz troppo entusiasta per lasciarglielo fare
-'Cosa fai qui a quest'ora di pomeriggio? Fa freddo, no? Oh, mamma che ti sei fatto al fianco?' Jaz allungò la mano, ma Tacho la trattenne
-'Infatti, fa freddo! Vuoi che ti faccia un golfino di lana?' la solita Caridad! Non puoi fare a meno di amarla.
-'Angelo Rosso! Una foto per favore!' gruppi gremiti di giornalisti e stazioni TV e Radio correvano spediti verso le due tortorelle innamorate.(Oddio che frase!)
-'Oh, no!'
Tacho le mise una mano sulla bocca, segno che doveva tacere su tutto quello che c'era stato. Jaz annuì, rapita da quegli occhi cielo ma in cui ardeva il fuoco della giustizia e della passione.
E con la sua moto si dileguò. I giornalisti assalirono la povera Caridad che iniziò a raccontare uno di quei suoi anneddoti che richiamavano alla sua campagna e ai trucchi della nonna. Gli occhi della bionda gitana erano stati portati via, come la sua mente e il suo cuore, dall'angelo dal mantello rosso che invece di viaggiare su una nuvola, si muove su una moto. E ama fare a botte.

V. Tic. A. Tic. L. Tic.
Le sue mani si muovevano spedite sui tasti della macchina dattilografa, rapite da quel rumore soave del martelletto sulla superficie della carta.
Vide il suo nome, scritto a lettere d'inchiostro nero su quella superficie bianca.
In quel momento la sua mente venne pervasa da pensieri. Pensava alle vecchie telenovelas che guardava spesso sua madre e che non poteva fare a meno di piangere. Valeria spesso rideva, divertita da quelle scene strappalacrime e dai singhiozzi della madre.
E, misto a questo ricordo, se ne aggiunse uno più recente. Attuale. Presente quasi sempre in quella casa. Gli intrighi che si creavano tra i ragazzi. Tradimenti. Grovigli di storie amorose che si intrecciavano a vicenda. Gli ingredienti perfetti per una telenovela.
-'Ehi!' una luce, di quelle che si accendono quando ti viene un'idea geniale, si attivò nella mente di Valeria -'Perchè non scrivere una telenovela?'
Iniziò a digitare i tasti dei nomi dei suoi protagonisti...
Povera, infelice, Marianella Mariana. Combattuta tra tre uomini. Ma chi scegliere? Si chiedeva. Un dubbio che la divorava. La logorava nel cuore.
Chi scegliere?
Il ricco Thiago Pedro? Il dolce e sensibile Simon Pablo? Oppure il suo caro amico Ramiro Gaston, per il quale provava un'infatuazione piuttosto forte?
Aveva assolutamente bisogno dell'aiuto della sua amica Jazmìn Eugenia, finita tra le braccia dell'Angelo Rosso
-'Ma come Jazmìn Eugenia? Io e te eravamo amiche e tu sei stata sempre innamorata di Tacho Nicolàs'
Jazmìn Eugenia portò la testa dell'Angelo sul suo petto
-'Non la ascoltare, amore mio. Senti il mio cuore che arde d'amore per te?'
-'Ma Jazmìn Eugenia!'
Eugenia zittì l'amica, portandole un dito sulla bocca -'Non insistere, Marianella Mariana... Devo andare per la mia strada'
L'Angelo Rosso la prese in braccio, come se fosse la sua novella sposa e i due uscirono dal bagno per dirigersi verso la porta dell'avventura. Una sfida che avrebbero affrontato insieme a meno che non si fosse presentato...L'Angelo della Discordia, sempre in agguato per separarli.
-'Ho capito... Devo parlare con Ines Saria'

L'ingenuo Ramiro Gaston, bello come quel sole che non illuminava la stanza di Thiago Pedro, venne fatto chiamare dal sagace padrone con la S vibrante
-'Thiago Pedro Bedoya' Ramiro Gaston spuntò dallo stipite della porta
-'Aguero...' Thiago Pedro si alzò dalla sedia -'Bedoya Aguero!' si avvicinò a lui, minaccioso e dallo sguardo ferino
-'Mi ha mandato a chiamare?'
-'Si. Mi puoi spiegare cosa c'è tra Marianella Mariana e te? Non devi oltrepassare la porta!'
-'Non ho passato la porta...'
-'Tu sei quella porta!' Thiago Pedro alzò il tono di voce
-'No, non litigate per me!' Marianella Mariana spuntò dallo stesso posto in cui era sbucato Ramiro Gaston, probabilmente aveva ascoltato la conversazione
-'Ramiro Gaston è solo un'amico!'
-'No, ha ragione Thiago Pedro Bedoya'
-'Aguero! Ma io ti amo di più'
-'Madamigella Mariana!' un terzo pretendente era sbucato
-'Simon Pablo!' asserirono i tre in coro

Valeria continuava a scrivere, presa ancora di più dal rumore del martelletto e dalla sua storia che prendeva vita , frutto delle sue stesse mani.
-'Vale!' era Ines
Valeria posò istintivamente la macchina per scrivere sotto la scrivania, nella penombra in modo che non la vedesse
-'Che fai?'
-'No, nulla. Mi annoiavo. Come è andato l'esame?'
-'Lascia perdere. La sai l'ultima?' i pettegolezzi non sfuggivano mai all'Hogar Magico. Nemmeno il tempo di sbattere le palpebre che già lo sanno tutti. Forse poteva essere anche ottimo materiale per la storia di Valeria.
-'Simon si è dichiarato a Mar'
Ribadire una cosa. I muri hanno le orecchie.
-'E lei?'
-'Probabilmente dirà di si. E' stato così carino! Si è dichiarato davanti a tutta la classe del primo anno. Come può un ragazzo essere così carino, sensibile...'
Ines continuava con la sua lista di complimenti e pregi. Poteva continuare per ore. Aveva lo sguardo rivolto verso il basso e sorrideva. Chiaro sintomo che qualcosa dentro di lei stava sbocciando come un fiore a primavera.
Valeria sorrise. Conosceva bene quello sguardo.
-'Ines... Per caso ti stai innamorando?'
Ines si sentì ghiacciare il sangue nelle vene. Come se l'avessero scoperta o l'avessero solo aperto gli occhi a quello che spesso noi stessi rifiutiamo di ammettere: Essere innamorati.
-'Io... Con Simon? Nah! E' solo un amico, un ragazzo fantastico e che dire di te e Rama?'
Questa volta fu Valeria a ghiacciare. -'Non cambiamo argomento'
-'Ah, certo!' Ines lanciò un peluche, posato sul letto di Jaz, a Valeria che si chiuse istintivamente a riccio
-'Ehi!'
E continuava quella specie di festoso ping-pong. Ma se qualcuna di loro fosse stata sensibile agli infrasuoni avrebbe sentito che qualcosa di molto fragile si era spezzato. A volte facciamo fatica ad ammettere qualcosa a noi stessi solo perchè non ci fidiamo degli altri.

Parco pubblico. Mar e Simon stanno passeggiando da quasi venti minuti. Non si rivolgevano parola, ma gli scambi di sguardi e sorrisi parlavano per sè.
-'Non dovevi farlo'
-'E perchè? Ho fatto solo quello che mi sentivo di fare'
Si sedettero sul muretto.
-'Non cominciare a fare il filosofico altrimenti mi pento di averti dato una possibilità'
-'Allora siamo una coppia... In fase sperimentale, ma pur sempre una coppia'
-'Io non ho detto questo'
-'Ma l'hai lasciato intendere'
-'Sai, mi secca che tu riesca a confondermi sempre le idee'
-'E a me secca che tu mi confonda e basta.'
Il cuore di Mar si intenerì al suono di quella frase romantica detta col sentimento che c'era tra loro
-'Sei talmente forte...'
Mar fece una smorfia -'Forte?'
-'Non in senso letterario'
-'Ah...' disse con tono ancora confuso
-'Nel senso che sei una forza della natura che sovrasta tutto e tutti.'
-'Ah, ma certo! Lo sapevo!' rise
-'Ti batti per quello in cui credi'
-'Si, ma anche tu sei bello perseverante, tesoro' scherzò Mar
-'Vedi, proprio per questo mi piaci. Sei diversa. Sei unica. Mi fai andare in corto circuito'
-'Chiamiamo un buon elettricista allora' quelle battute ironiche erano solo per sdrammatizzare la situazione, ma Simon non demordeva
-'Non c'è un elettricista che può riparare un danno d'amore. Non c'è un medico che può curarlo. O qualcuno per colmarlo. L'amore è inesorabile. Una forza inarrestabile come te Mar' avvicinò il suo viso pericolosamente a quello di lei. Si specchiava nei suoi occhi, ma si trovava diverso. Quello non era Simon Arrechavaleta, ma un ragazzo innamorato davvero.
-'Io sono impazzito per il tuo amore, Mar'
Cedettero entrambi. Si baciarono dolcemente, sovrastati da quella forza chiamata amore che ti fa sua prigioniera e difficilmente te ne liberi.
Ma parallelamente alla nascita di un nuovo e unico cuore, un'altro si era spezzato a pochi KM da loro.

Stanza vuota. Stanza arancione. Lui.
Un anima spezzata e segnata da quelle parole scolpite a lettere di fuoco pesanti come il peso di quella sconfitta. Anzi di quella perdita.
Lascia cadere il maglione. Si siede. Lei non c'è. Non c'è mai stata. Allora perchè sta così male?
Il tempo scalfisce i ricordi, ma la sensazione orribile di quella sconfitta ti marchia a vita. Lui ne sa qualcosa.
Un raggio di sole cerca di consolarlo. Inutile. La sta pensando ancora.
Ride, pensando a quanto è ironica la cosa. Si innamora proprio di sua sorella... Carne della sua carne.
Ma quella risata sa di pianto. No, non cederà con lei. Non ha mai pianto per qualcuna... L'hanno sempre fatto loro per lui.
Adesso i ruoli si sono invertiti. Le carte in tavola cambiate. Il mazziere ha vinto. Peccato che non è lui.
Il peso del dolore è troppo grande. Un unica lacrima, scesa da quella ferita lacerante, le riga la guancia.
-'Perchè proprio di te mi dovevo innamorare, Marianella?'

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Capitolo 9
*** Il vestito azzurro ***


Per chi non l'avesse notato: Il titolo è un chiaro riferimento al titolo della canzone di Florencia Bertotti 'Mi vestido azul' dato che sarà una sorta di 'colonna sonora' del capitolo. Prima di tutto però ringrazio come sempre coloro che hanno recensito:
Girlstar:Sere! Grazie per aver trovato del tempo per recensire la mia ficcy!!! Troppo bella la tua rima baciata!
Davvero ti piacerebbe Ines con Simon... Una nuova coppia... La Siemens (Come la marca di cellulari) (E questo cosa c'entra? ND tutti). Dopo questo dozzinale ringraziamento per le tue bellissime recensioni ti saluto! Besitos!!!

Carmen96:Ciao! Mi dispiace troppo che non c'è nessuna ficcy sul sito :-(.
Comunque per la telenovela...La prima parte l'ho presa dall'episodio, la seconda l'ho scritta io...In realtà guardando un episodio di TA su Internet ihihihh
KISS KISS

Noemi_moony:Ahahahah... Opto per la quarta opzione... Mar con Thiago e Rama e Simon 'depressi'. ahahahahahah (Thiaguella trionferà!!!)
Quando aggiornerai la ficcy su Patito Feo e TA? Sono troppo curiosa soprattutto per la coppia Ramini e Angemon. Ma anche Thiaguella (Che novità!)
Spero ti piaccia questo chappy e...Scusa se non posto alcun capitolo su Ramella (A te piace, ma io la ODIO!!!)
PS: Non ci crederai ma prima ero una Ramella... Pensavo che Thiago fosse il migliore amico di Mar e che lei fosse perdutamente innamorata di Rama (in realtà era il contrario). Besitos

Pixel:Semmai THIAGO ha prestato Mar a Rama per la tua ficcy!!! ahahahahah Skerzo (anzi no!)
La tua è troppo bella!!! Comunque si... Sarei curiosa di leggere una ficcy su Luca e Franka... Qualcosa mi dice che tra i due *gatta ci cova*...Indovinato?
Spero recensirai e continuerai presto Escapare e posterai presto questa nuova fic (quante cose!!) Baci!

Buenos Aires. Anzi per loro...Il Paradiso.
Simon si chiedeva spesso se quella ragazza che lo aveva appena baciato non fosse un angelo. Il suo sorriso. La voce ammaliante come quella delle sirene di Ulisse. Niente di speciale vista da occhi superficiali, ma un tesoro vista con gli occhi dell'amore che guardano oltre lo specchio dell'anima e arrivano al cuore.
Prima sembrava irragiungibile...Ma ora camminavano mano nella mano come una vera coppia tra le strade gremite.
-'Conosci il bacio del canguro?'
-'E quale sarebbe?' chiese Mar, divertita
Simon la prese in braccio e la poggiò sul muretto.
-'Ora salta!'
Mar esitò un attimo, ma quel sorriso tanto sincero fu sufficiente ad accontentare la sua richiesta.
Si baciarono. Unico attimo interminabile d'amore.
-'Non credi che questa posizione sia un pò sconcia?'
Simon rise. -'No'
-'Smettila!' Mar scese
-'Quello nel parco era il bacio del bonsai... Quello che non finisce mai'
Rise nuovamente. L'unico ragazzo che la faceva ridere. Ma mai limitarci al senso dell'umorismo. Cosa te ne fai di un ragazzo che ti fa ridere ma non ti fa battere il cuore?
-'Vuoi vedere il bacio del Panda?'
-'E sarebbe?'
-'Si strofinano il naso come gli eschimesi e...Il tutto sfocia in un bacio'
-'Preferisco farne a meno'
-'C'è anche il bacio del Koala'
La lista di baci animaleschi continuava.
-'Se non la finisci ti do il bacio alla Cucusattetè' sapeva un pò di minaccia quella proposta
-'E' bello?' Simon si avvicinò al suo viso, rispecchiandosi in quegli occhi tanto sinceri e innamorati
-'Non te lo consiglio' e Mar parlava sul serio
Arrivarono vicino alla vetrina di un negozio di abiti. Erano arrivati i nuovi capi della stagione. A Mar non piacevano i vestiti, ma Simon aveva insistito per farle provare qualcosa. Tanto con qualunque cosa indosso lei sarebbe stata sempre perfetta.
-'C'è qualcosa che ti piace?'
Mar neanche si sforzava di annuire. I suoi occhi si posarono su uno splendido abitino azzurro. Quasi un campo magnetico per i suoi occhi, piccoli chiodini di ferro.
Simon lesse sul suo volto un certo interesse per quel svolazzante abito di velluto cielo.
-'Ti piace quello?'
-'Ma vuoi scherzare?' quell'affermazione sapeva palesemente di bugia.
Si allontanò dalla vetrina, mentre pensava a come le sarebbe stato bene addosso. E la reazione di lui se l'avesse vista con l'agognato abito. Simon nemmeno sospettava che quel 'lui' non corrispondeva alla stessa persona che guardava con gli occhi dell'amore... Che spesso ci mostrano il lato ipotetico della realtà.

In cucina, si tenevano le solite pulizie del pomeriggio, imposte da Nico in modo che Caridad non faticasse troppo. Mentre Cari asciugava i piatti, Valeria glieli passava e Ines lucidava l'argenteria.
-'E come è successo?' chiese Valeria a Ines, riferendosi all'argomento che ormai era sulla bocca di tutti...Il fidanzamento non ufficiale di Mar e Simon
-'Tutto un pò confuso...Lui ha fatto irruzione nella classe, si è dichiarato e lei è cascata in pieno'
-'Ah, come una pera cotta!!!' anche in quell'occasione Cari non risparmiò alle ragazze una delle sue affermazioni pacchiane e divertenti
-'Si, Caridad'
-'E nemmeno un pò di musica? Dico non ci si dichiara senza musica...Magari un bel lento di Ricardo Montaner'
Alle due biondine scappò un risolino. Nessuno ascoltava i lenti da quando... Beh, da un secolo ormai.
-'Caridad, ma nessuno ascolta più i lenti ormai!' affermò Valeria in tutta la sua convinzione
-'Io si'
-'Ah, bene. E tu, Vale? Che musica ascolti?' chiese Caridad all'amica bionda
In quel momento venne pervasa da un senso gradevole di nostalgia. Ricordò quella canzone di Sinatra che ascoltava sempre suo padre... Ogni volta che l'ascoltava, Valeria saliva sulle sue gambe e iniziavano a ballare, trasportati da quel ritmo jazzista americano. Come si chiamava?
-'Veramente non ascolto molta musica, ma mi piaceva molto una canzone che... Faceva più o meno così' iniziò a canticchiare una melodia che ricordava Under My Skin, proprio di Frank Sinatra
-'Sotto la mia pelle...' Ines ebbe come un'illuminazione
-'Cosa, Ines Sar...Ehm, voglio dire Ines?'
-'No, la canzone si chiama Sotto la mia pelle... No veramente Under My Skin che significa Sotto la mia pelle'
-'Si, può darsi'
Valeria guardò l'orologio. La lancetta segnava le 16.00. L'orario di visita per il carcere. Erano giorni che non andava a trovare Gabo.
-'Ehm... Devo andare. E acqua in bocca eh'
-'Tranquilla' rassicurò Caridad
-'Ma vai a...'
Lasciò la frase a metà, ma lo sguardo che lanciò Valeria a Ines era più che eloquente.
-'Perchè gli hai fatto proprio quella domanda, Cari?'
All'apparenza poteva sembrare una normale curiosità, ma Ines aveva imparato a studiare ogni sguardo e quello di Caridad parlava chiaro... Nascondeva qualcosa. Uno sguardo, a volte, vale più di mille parole perchè gli occhi sono lo specchio dell'anima... E' impossibile non comprendere un messaggio degli occhi.
-'Così, semplice curiosità!'
Spuntò Rama. La supposizione di Ines era giusta.
-'Che ha detto?' chiese Rama a Caridad
-'Le piace quella canzone di Franklin Anatra...'
-'Frank Sinatra' corresse Ines, sorridendo a Rama
-'Le piace Under My Skin...Sotto la mia pelle'
Rama la abbracciò. -'Grazie. Con questo stratagemma forse getterà la maschera esitante e si convincerà che io sono quello giusto per lei'
-'Ma perchè fai questo?' Ines era stupita dalla perseveranza di Rama. Se qualcuno ti manda a quel paese... Non puoi farci nulla. Ma per quel biondino occhi cielo non era così. Un senso di colpa la pervase... Non poteva difendere un vecchio amore, soprattutto se era disarmato da tempo.
-'Ma quello che mi chiedo... Se lei ti rifiuta perchè tu insisti?'
-'Se semino amore, riceverò amore'
Rama pizzicò il naso dell'amica che lo colpì amichevolmente sulla manica, mentre lui si allontanava in quel giro di risate genuine. Non quelle risate sarcastiche, ma quelle che venivano dal cuore, che solo i veri amici sanno regalarti.
-'Sai al mio paese come li chiamiamo?' si prospettava un'altra esilarante affermazione targata Caridad Martina Cuesta
-'Si'
-'Fior d'imbecille!'
Questa era simpatica. Pensava Ines. Ma il divertente aneddoto di Caridad, lasciò il posto a una colpa che logorava nel cuore Ines da un pò... E' vero. Non poteva difendere l'amore disarmato di Gabo per Valeria, ma nemmeno passare dalla controparte. Era una voltagabbana. Stava contribuendo alla nascita di Rameria...

Nico era dietro lo stipite dell'armadio. Ogni tanto affacciava la testa dentro per controllare che non ci fosse nessuno. Stupida idea quando si è perfettamente consapevoli che nessuno si trova lì dentro.
Respira. Inizia a camminare lungo la parete come un cospiratore sull'orlo di essere scoperto. Ogni tanto si portava la mano al cuore, come se fosse stato colto da un cardiopalma ed evocava nomi di santi inventati.
Prese uno sgabello. Prima di agire nel suo vero scopo, puntò l'orecchio al muro come se dovesse scovare la combinazione per aprire una cassaforte a serratura meccanica. Sorrise.
Poggiò i piedi sullo sgabello e si trovò in cima, all'altezza del termometro digitale che regolava la temperatura del bagno. Monito lo chiamava Termometro Statico per ignote ragioni. In fondo aveva solo otto anni... O forse di più?
Installò una sorta di interruttore, simile a quelle per accendere o spegnere la luce
-'Angioletto mio!!! Con questa bell'inezia che ho installato per te... Cadrai ai miei piedi e quel barbetta non potrà fare niente' pensò l'alter ego sadico di Nico
-'No, dai! Salvador è tuo amico e avete condiviso tutto sin da piccoli... Nel vero senso della parola' sosteneva invece l'alter ego buono. Quasi come una specie di angelo. Il Tic Tic morale.
Cielo spiava la scena. Nico gesticolava e lei non poteva fare a meno di ridere. Era troppo divertente il suo Nico Coccolino.
Il suo occhio attento e diligente scovò quella sorta di interruttore che non aveva mai visto
Sorrise. La sua arcata bianca splendente che riservava solo per Nico non sapeva celare un pizzico di curiosità nel scoprire che cosa fosse e a cosa servisse.
-'Che sta macchinando?'
Nico perse quasi l'equilibrio. Si tenne alla parete mentre le sue mani si affidarono all'attrito radente della parete. Il sorriso di Cielo non poteva nascondere un'altra cosa: Amava troppo il lato imbranato di Nico.

Il giorno dopo. Mar e Ines erano in bagno, come sempre occupato da Tefi che era da tre ore a ungersi le mani con l'ennesima crema esfoliante.
-'E' da tre ore in bagno, ma quando ci mette!!!' borbottò Mar
-'Aspetta eh...'
Ines iniziò a battere violentemente pugni sulla porta e a urlare parole d'imprecazione contro Tefi che aprì la porta, ma un destro mirato quasi non le ruppe il setto nasale
-'Quanto sei rozza!!!' insultò Tefi mentre si coccolava la parte lesa
-'Dai, Tefi! Ti ha fatto un favore...Almeno ora il tuo naso è dritto e...Appiattito!!!' risero
-'Si, abbiamo sostituito il naso da strega con una bella patatina schiacciata! Un bel salto di qualità!' scherzò Ines, mentre rideva con Mar.
-'A te brucia perchè non sei come me... Ti piacerebbe esserlo, ma niente fac-simili. Cornute!'
-'Gli metto le mani addosso!' Mar venne tenuta da Ines. Non era mai libera di sfogarsi su qualcuno, perciò le piaceva il pugilato.
-'Dai! Se n'è andata! Non ne vale la pena'
-'Hai ragione. Dovrei essere più femminile'
-'Infatti...' la voce di Thiago era come una maledizione per lei. Ogni volta che la sentiva, ribolliva come una pentola a pressione
-'Non sono in vena, Thiago'
-'Hai ragione. Perchè non vai da Simon? Forse può insegnarti a essere una donna, finalmente'
Se ne andò, seccato e con un dolore lacerante al cuore. Ah, no, non lo aveva più un cuore dopo quella batosta.
-'Quanto vorrei appenderlo al sacco da pugilato e rovinargli quel bel faccino che gli ha dato Madre Natura'
-'Invece, vorresti fare qualcos'altro' ammiccò Ines, maliziosa
-'No...Non è vero, Ines. Maddai...' quel tono balbettante parlava per sè
Aprirono gli armadi del bagno. Mar trovò nel suo una scatola scarlatto di velluto. Scambiò un'occhiata confusa con Ines, frastornata almeno quanto lei.
-'Che cos'è?' chiese Ines
-'Non so...'
Aprì. C'era un tessuto celeste, stranamente familiare. Piacevolmente morbido. E ora suo. Lo prese per le maniche. Era un vestito. Anzi il vestito azzurro.
Mar e Ines iniziarono a saltare come due matte isteriche, ma pazzamente felici.
-'Chi te lo manda?'
Mar non aveva bisogno di un biglietto. Lo sapeva perfettamente. -'Un pagliaccio...'
Anche Ines non aveva bisogno di altre parole.
Si sorrisero. -'Sono così felice per te'
Ines abbracciò l'amica. L'abbraccio di un'amica vera vale il doppio di quello di cento amici.
Presero il biglietto. -'E dice anche... Ti aspetto oggi al Parco pubblico dove ti insegnerò il bonsai'
-'Che senso ha questa frase?'
-'Non lo so'
Lo sguardo di Mar apparve nitido agli occhi di Ines. Mar sapeva perfettamente il codice di quel messaggio, ma non voleva dirlo.
-'Ora preparati che sarai una dea'
-'Ma per favore...Anche se vesti una scimmia di seta sarà sempre una scimmia' insultò Tefi dallo stipite della porta
-'Fa attenzione eh' avvertì Ines
-'Semmai, voi dovete stare attente. Specialmente tu Mar, le corna sono sempre in agguato!'
Tefi non aveva calcolato bene i tempi. Una frazione di secondo per deviarti anche l'altro setto nasale
-'Staremo attente, nasone a patatone!' scherzò Ines che rideva insieme a Mar.

Parco Pubblico. Mar è al solito posto. La panchina del loro primo bacio, dove l'aria si è profumata.
Non si è truccata molto. A Simon piace al naturale.
Indossava il vestito azzurro, quello che gli aveva regalato lui. Come sapeva che le starebbe stato benissimo? Semplice... Ha guardato con gli occhi dell'amore.
15 minuti. Interminabili. Laceranti. Non è venuto.
15 minuti per rendersi conto che non è un semplice ritardo...
15 minuti ad aspettarlo invano
15 minuti per ribadire che i ragazzi, incluso Simon, sono tutti uguali. Nessuno escluso.
Nemmeno un messaggio. Una chiamata con una spiegazione plausibile.
Un contrattempo. Classico. Problemi familiari. Forse.
-'Ma si è messo contro sua madre...' pensa Mar
Scarta 'problemi familiari'. Problemi di salute. Macchè...
Solo scuse inutili per giustificarlo. Il danno è ormai fatto, le scuse bastano poco.
15 minuti per fermare un cuore, per distruggerlo... Mentre a pochi km da lì... Un'altro setto nasale era distrutto. E non parliamo di quello di Tefi.

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Capitolo 10
*** Bajo mi piel... Sotto la mia pelle ***


Prima del capitolo e dei ringraziamenti volevo pubblicare una cosa

Mar e Simon passeggiano mano nella mano,
quando la bella fanciulla vede un vestito da lontano
mentre sogna come le possa stare
Simon glielo va subito a comprare
intanto nella stanza delle ragazze Tefi fa capolino
ma dando fastidio si becca un bel pugno sul nasino
intanto a pochi chilometri più in là un altro setto nasale è rotto,
chi è il poverino che avrà il naso storto?

La geniale e fantastica GIRLSTAR!!!

La mia collega Girlstar ha ideato questa splendida rima che a parer mio... Supera nettamente le poesie di Neruda! Ma sei geniale Sere!!!
Premessa... Il titolo non è copiato dalla puntata di Teen Angels - Bajo mi piel - dato che la struttura del mio capitolo è totalmente diversa. Ringrazio:

Girlstar:Sereee!!! Piaciuta la sorpresina? Spero di si! Continua ad avere illuminazioni... Anzi sproloqui del genere perchè sono fantastiche! Appena ho letto la tua recensione mi è comparso un sorriso.
Grazie per aver recensito!!! E per i complimenti!!! Baci! By Saria

Pixel:Se posso confessarti una cosa... Anch'io quando leggo la tua ficcy mi trasformo in una Ramella... Ma poi mi tornano in mente le immagini di Thiago e Mar e ritorno alla normalità... Vabbè che un pò di Ramella nel mio cuore è rimasta (Prima ero Ramella).
Non preoccuparti... Anch'io sono ripetitiva con le recensioni, specialmente con la tua ficcy!!! Ma che posso farci? Dovrei inventarmi nuove parole per descrivere la bellezza della tua (Ci credi che all'ultimo capitolo che hai postato mi è venuta la pelle d'oca!). Baci alla mia Ramella preferita... Insieme a Noemi!

Noemi_moony:Ciao alla mia (altra) Ramella preferita!!!
Ho letto l'ultimo chappy della tua storia... Beh, che dire, leggi la mia recensione (PS: Continuala altrimenti il potere malefico delle mie recensioni ti perseguiterà...ashuashuashuashua)
Ovvio che è il vestito azzurro di Floricienta... Lo scorso capitolo me lo ha ispirato quella canzone!
Besitos!!!

Cilieginamarta:Ehiiii!!! Come va?
La tua ficcy è troppo bella... Mi fa ridere Giulia.
Sono davvero contenta che la segui dal primo capitolo... Comunque, ti anticipo che quello tra Ines e Rama ci sarà una forte attrazione, ma non osano cedere per via di Valeria e... Vabbè, ormai si è capito!
Sisi, il vestito di Mar è quello di Flor. Guardando il video mi è apparso come un flash la faccia di Simon al posto di quella di Fede (ma nessuno può sostituire il mio ghiacciolo biondo...Tantomeno Max).
Spero ti piaccia anche questo capitolo e che tu possa recensirlo. Ah e continua la tua splendida storia, eh.

Casa piena. Casa vuota. Un controsenso come la loro storia troncata sul nascere.
Quella casa le sembrava così vuota, anche se ci abitavano 10 ragazzi o forse anche più. Il tutto non aveva forma come i quadri astratti. Tutto sbiadito come una fotografia.
-'Mar...'
L'unica voce che voleva sentire, quella della sua migliore amica che l'abbracciò senza chiederle nulla.
Mar esplose in un pianto a dirotto. Non ce la faceva a reggere quel peso che dal parco fino a casa era diventato insostenibile.
Rigò le sue guancie di lacrime e creò una piccola chiazza scura sulla maglia rossa di Jazmin che continuava a stringerla sempre più forte. Un silenzio che parlava.
Questa è la differenza tra amici e veri amici. Gli amici ti fanno inutili domande, quando è palese che stai soffrendo... Invece i veri amici ti abbracciano. Un gesto che vale più di mille parole.
-'Mar...' un'altra voce. Questa non voleva sentirla.
Le due amiche sciolsero il loro abbraccio.
-'Thiago non voglio parlare con nessuno...' Jaz le cinse la spalla
-'No, tu invece parlerai... Chi è stato?'
-'Nessuno' sapeva che Thiago si sarebbe accorto che stava mentendo. Le guancie lucide e gli occhi gonfi erano una prova della sua palese sofferenza
-'Mar, sono tuo fratello. Dimmi chi è stato a ridurti così...'
Strana compassione fraterna oppure c'era di mezzo l'amore? Lui è sempre lì, ma a volte è difficile accorgersi della sua presenza.
-'Non devi compatirmi. Non ho bisogno della tua compassione' Mar asciugò il viso arrossato, mentre l'ultima lacrima s'infrageva sul labbro.
-'Non è compassione. Sono tuo fratello ed esigo sapere, chiaro?'
Mar riprese a piangere, mentre i suoi singhiozzi assumevano un gusto salato mischiato a quell'amaro disgustoso.
-'Un momento...'
Jaz alzò gli occhi e annuì debolmente.
-'Simon...ARRECHAVALETA!!!'
Senza neanche battere ciglio, ecco che Thiago si era dileguato come un fulmine.
Si prospettava aria di guai.

Penitenziario. Il solito rumore di catene mischiato ai mugugni dei carcerati che attendono solo di uscire da quell'inferno sbarrato.
Alcuni hanno tracciato sulla parete della propria cella delle linee che simboleggiano la durata della loro permanenza qui... Una verticale. Due verticali. Tre verticali. Una quarta orizzontale. E così via...
L'afflizione da pagare. Una pena da scontare. Una vita solo di pagamenti alla giustizia... Ecco chi è un carcerato.
Lui è seduto a un tavolo. Tichettava nervosamente le dita sulla superficie azzurra, nella trepida attesa di vederla. Anche solo respirare il suo profumo, un pò cambiato da quando si trovava in quella casa.
L'orologio segna le 16.29. E' ancora in ritardo.
-'Eccomi!' Valeria si siede, ansimando
-'Sei in ritardo. Eri con il tuo amico biondino?'
Valeria sbuffò. Questa stupida storia della gelosia la stava rompendo. -'La vuoi finire?'
-'No, io non la finisco affatto. Lui ti vuole'
-'Ma che dici? Rama non mi vuole affatto!!!' Valeria cercava di giustificare una bugia
-'Ecco, adesso lo difendi pure. Quello lì ti sta manipolando. E' un calcolatore dei sentimenti. Dammi retta, devi andartene da quella casa oppure adesso esci di qui' minacciò Gabo, ma quelle parole servirono a poco dato che Valeria, scocciata, si alzò e sbatte la sedia contro il muro
-'Ciao!' fu l'ultima volta che Valeria Gutierres si faceva mettere i piedi in testa.
Uscì dal carcere, liberatasi da quel peso che ormai la tormentava da settimane.
Una discussione liberatoria che quasi l'ha fatta stare bene. Ma le immagini di lei e Gabo felici, una volta, le apparivano come dei flash o delle diapositive sbiadite e consumate dalle scuse per giustificare quel sentimento ormai disarmato da tempo. Quei ricordi li sentiva sotto la sua pelle, marchiati forte come un tatuaggio che ora stava affrontando le usure del tempo che prima o poi l'avrebbe definitivamente consumato.
Un soffio di vento muove una ciocca bionda. Storse la bocca e alitando su di essa la riportò al suo posto. Poi la portò dietro l'orecchio.
Prende il cellulare. Rubrica. Vede il nome della sua migliore amica. La sua spalla su cui piangere. Il pozzo in cui versare quelle frasi uscite dalla sua bocca spontaneamente.
Il danno era fatto...

Ines entrò furtivamente in cucina. Sospira. Non c'è nessuno. Nemmeno Monito. Di solito la cucina è il suo habitat naturale.
Apre lo sportello destro del frigorifero. Contempla una caraffa di succo di pesca e un barattolo di metà gelato al cioccolato e metà vaniglia, unico amico nei momenti di felicità e tristezza. In quel momento... Solo fame acuta.
Prese il gelato e afferrò un cucchiaino d'acciaio.
Gustò ogni cucchiaiata fredda e gradevole al suo palato, che faceva cantare le sue papille gustative. Ogni cucchiaiata sembrava la prima. Gustosa. Fresca. Una festa per il suo stomaco.
Continuava a gustare il gelato, specchiata in due occhi azzurri e sinceri che si avvicinavano furtivamente. Diventavano sempre più furbi e desiderosi di quella delizia fresca.
-'Inutile che guardi! Non te lo do!' Ines se ne era accorta
-'Accidenti!'
Ines rise, anche per l'abbigliamento del suo amico. Giacca di velluto scura. Pantaloni a zampa di elefanti di un colore nerastro. E dulcis in fundo, cappello.
Il biondo prese un cucchiaio e iniziò a mangiare la parte della vaniglia, nel suo stesso barattolo. Sinceri e legati da un indissolubile collegamento invisibile che univa i loro cuori nei quali al centro erano marchiate le iniziali dei loro nomi.
-'Come va l'operazione Sinatra?'
-'Bene. E' quasi tutto pronto... Ora è necessario solo che il topo caschi nella trappola'
Ines gli diede una manata sulla spalla, divertita -'Non mi piace che chiami la mia amica "topo"'
-'OK, come desidera signora maestra' celiò Rama, ricevendo un'altra pacca sulla manica
-'Mmm... Buono questo gelato eh'
-'Si, Tronko!'
-'Assaggia questo alla vaniglia. Potremo chiamarlo il Ciocco-Vaniglia'
Ines sorrise, credendo che stesse ammiccando a qualcosa. Ma il sorriso dolce e quegli occhi tanto espressivi e insicuri le davano fiducia.
Rama le portò alla bocca un cucchiaio di gelato alla vaniglia. Lo stesso dal quale aveva mangiato lui.
-'Ora tocca a me'
Rama gustò il gelato al cioccolato dal cucchiaio dell'amica. Quel gelato, dal retrogusto un pò amaro, sapeva di dolce ora che l'aveva preso da lei. Anzi con lei. Un gesto simbolico del loro legame, che ancora non era venuto definitivamente alla luce, ma che stava per sbocciare. Un diamante allo stato grezzo che l'amore sta cercando di raffinare, anche se bloccato dal tristemente noto terzo incomodo. Ma in realtà il terzo incomodo, in quello strano triangolo di Amicizia-Amore-Quasi amore, non si sapeva più che ruolo ricoprissero quei tre vertici.
-'Questo è stato un pò come se ti avessi baciata...' indicò Rama, guardandola dolcemente
Lei diede l'ennesima manata all'amico che cercò di chiudersi a riccio, mentre ridevano entrambi divertiti.
Accanirsi tra amici è la più bella dimostrazione d'affetto... In certi casi, ovvio!
-'Scemo!'
Squillò il cellulare di Ines. Lesse sullo schermo 'Vale'.
-'Pronto'
-'Ines...' sibilò Valeria con la voce rotta dal pianto
-'Vale? Tutto bene?' Rama allungò l'orecchio per ascoltare meglio
-'No, va tutto male. Ho appena rotto con Gabo e... Sono distrutta'
Ines fece un segno a Rama. Indicava il salottino. Rama non se lo fece ripetere due volte e corse nel punto che le aveva indicato l'amica, mandandole un bacio.
-'Vale, tranquilla. Ora vieni a casa, guardiamo un bel film... Magari anche uno di quelli che ha Feli tipo Casablanca... Mangiamo gelato' a quella frase fu inevitabile pensare al 'bacio' simbolico di lei e Rama
-'OK, va bene' cedette Valeria
Ines mimò con la bocca, a mezza voce 'Evvai!' -'OK, Vale. Ci vediamo tra poco nella sala da ballo. Ciao'
L'unico modo di dimenticare una storia d'amore è iniziarne un'altra...

Simon era nell'Hogar Magico. In bagno. L'unico giorno in cui non sarebbe dovuto essere lì.
Spense il rubinetto del lavandino. Sospirò. Abbassò lo sguardo, posandolo sull'acqua che scendeva lungo il tubo, confondendosi con il colore bianco del lavandino. Un pò come le lacrime che scendono dal viso.
Thiago apparve dalla porta, con sguardo da killer ed istinto omicida.
-'Bastardo... Come hai osato piantare in asso mia sorella?'
Simon era disarmato. -'Thiago, non ce l'ho fatta'
Rise, seccato da quelle scuse. -'Non inventare storie...'
-'No, sul serio, io amo tua sorella ma non me la sono sentito...'
Thiago ci pensa un'attimo. Cancella quel sorrisetto sghembo dalla faccia.
-'Si, un pò hai ragione. D'altronde chi se la sarebbe sentita. Affrontiamo questa storia pacificamente come due amici, OK...'
Simon tirò un sospiro di sollievo. Thiago era più ragionevole di quanto si pensasse.
Ma un dolore lancinante al naso e uno scricchiolio non gli diedero neanche il tempo di rimangiarsi ciò che aveva pensato.

La voce di Valeria era un rumore di sottofondo che veniva dal corridoio e man mano si faceva sempre più alta. E ma mano aumentava il battito del cuore del biondino innamorato, nella trepida attesa dell'inizio della sua sorpresa.
Valeria entrò come una furia seguita da quei due tesori di Luz e Aleli, pervasa dai suoi pensieri... Tanto che non si accorse di Rama, nascosto nella penombra della sala da ballo
-'Ma mi stava aspettando di là'
Aleli la trattenne -'No, resta un attimo qui. Ha detto che arrivava'
Parte una musica familiare. Che tanto aveva sentito con suo padre. Che richiamava i più felici ricordi d'infanzia.
Vide Rama, vestito da Frank Sinatra cantare quelle note sulla base di Under My Skin di Frank Sinatra.
Valeria sorrideva. L'unico sorriso che qualcuno era riuscito a stamparle oggi.
Iniziarono a ballare su quel ritmo inesorabilmente romantico e ballabile.
La musica continuava. Lei si specchiava nei suoi occhi cielo, sinceri e innamorati. La musica era un romantico sottofondo di quello pseudolento
-'Perchè lo hai fatto?'
Rise. -'Me lo chiedi anche?'
-'Ma io te l'ho già detto...'
-'E allora? Tentiamo' insisteva Rama, sperando che cedesse
Vale scosse la testa di lato, facendo un mezzo giro e roteando gli occhi -'Rama...'
Rama tacque Valeria portandogli un dito delicato alle sue labbra.
-'Shhh... Lo senti?'
-'Cosa?'
-'Il battito dei nostri cuori all'unisono?'
Valeria rise, divertita da una di quelle frasi stucchevoli
-'Questa da dove l'hai tirata fuori? Da un barattolone di melassa?'
Bersaglio difficile. Pensava Rama. -'Valeria, non ce la faccio. Mi guardo allo specchio... Non sono io. E sai perchè? Sto con te...'
-'Ma...'
-'Shhh, fammi finire. Tu sei come tatuaggio. Un segno marcato che non vuole andare via, inciso nel mio cuore. Ti sento... Anzi ti ho sotto la mia pelle'
Valeria appoggiò la sua testa nell'incavo tra la clavicola e la spalla mentre Rama continuava a cantare.
-'Tu eri il mio passato. Sei il mio presente. Sarai il mio futuro...'
Aleli e Luz si guardarono, intenerite dalla scena che sembrava uscita da un film sentimentale degli anni 40'.
Rama le fece fare un giro e l'attirò a se. Valeria si trattenne al suo petto, mentre lui cantò l'ultima nota della canzone
-'Te llevo bajo mi piel...'
Esitando solo un'istante. Quella piccola frazione di secondo. Poi si baciarono delicatamente.
Un bacio fresco. Romantico. Che sapeva di vaniglia e cioccolato.
A volte momenti come questi ti marchiano a vita, come un tatuaggio e lo senti... Sotto la tua pelle

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Capitolo 11
*** L'identità di un supereroe ***


Eccomi con un nuovo chappy sfornato dalla mia testolina che in questi giorni è nel pallone per via dell'imminente esame...E ora, un'altra sorpresa per Serena alias Girlstar.

Thiago trova in cucina Marianella,
e quando scopre il motivo per cui piange sua sorella
alla fine ammette che le vuole bene
e a quel punto: Scappa Simon che ti conviene!
Infatti per difendere la povera Mar, insicura
poteva stampare sul sedere di Simon la scarpa dura
ma invece gli tira un bel pugno
e Simon, con un grugno
rimane in bagno ferito
adesso abbiamo capito chi è stato colpito

Scritto dalla mia collega Girlstar!!! Ma sei un genio!!! Ora passiamo ai ringraziamenti...

noemi_moony:Ciao Noemi! Piaciuto il chappy precedente eh! Anche a me è piaciuta la parte in cui Thiago dava quel bel gancio a Simon... Se lo merita (Eddai, poverino ND Mio alter ego ROMPISCATOLE)
Non ti piace Rameria? Beh, tranquilla, non avevo intenzione di far proseguire questa coppia (anche se è al secondo posto della graduatoria della scala di gradimento personale... Oddio che paroloni!). Quindi, tranquilla... Ma devo anche vedere cosa pensano gli altri fan (non che la tua parola non sia importante). Spero ti piaccia questo chappy. Besitos

pixel:Ciauuu!!! Grazie per aver detto che la mia ficcy è la più bella mai scritta sulla coppia Thiaguella! Anche la tua è la ficcy più bella su Ramella che abbia mai letto!
A proposito quando posterai un nuovo chappy? Sono curiosa di leggerlo...
Davvero sei per Rines? Beh, allora posso considerarla una coppia ufficiale? ihiihihih. Baci!!!

cilieginamarta:Thiago 'superfratelloprotettivo nei confronti di Mar'? Nahhh!!! Diciamo che la frase 'sono tuo fratello' era uno sproloquio... Ahahah, scherzo, ma di certo i legami di parentela non cambiano quello che prova Thiago per Mar e in questo capitolo impareranno a... 'Conoscersi meglio'. Non hai capito? Leggi il chappy se ti va. Lunedì... Stai attenta perchè le mie recensioni sulla tua ficcy saranno la tua maledizione muaaaaaahhhh (Ovviamente scherzavo ND Me) (ah ND cilieginamarta). Baciii!!!

carmen96:Ora ti spiego perchè Simon non si è presentato all'appuntamento... E' stato preso da un attacco di tachicardia e non se le sentita... No, scherzo. Ha avuto solo paura... Tu sai Simon quanto stravede per Mar e il nervosismo ha giocato un brutto tiro. Attenta su Gabibbo perchè non si arrende. KissKiss!!!

Girlstar:Sere!!! Fatti venire un'altro sproloquio e io prometto che li pubblicherò ogni volta perchè sono troppo esilaranti. Ti rendi conto del talento che hai? Insomma, quante persone hanno la tua stessa fantasia nel scrivere questo genere di cose?
Grazie per la tua recensione e del tuo sproloquio, che tra parentesi mi stava facendo letteralmente pisc... Censuriamo... Me la stava facendo fare sotto dalle risate!!! Spero di piaccia anche questo chappy!
Baciii!!! A proposito... E' da settimane che non vedo Barby, sai dov'è finita?

I ragazzi sono in camera loro. Silenzio. Luca ammazza il tempo rovistando un vecchio numero di Topolino, mentre Nacho armeggia la cerniera della sua zip. Tacho è steso sul letto.
Il silenzio è squarciato dalle voci allegre di Luz e Aleli che fanno irruzione nella camera dei ragazzi, senza neanche considerare il fatto che potevano essere in asciugamano
-'Ragazzi!!! Rama e Valeria si sono baciati!!' informò allegra la nuova cognata di Valeria
I ragazzi fecero strani versi
-'Finalmente il Tronko ce la fatta!' commentò ironico Nacho
-'Alla fine gliela data!' aggiunse Luca, ridendo sguaiatamente
-'Che vuol dire?' chiese ingenuamente Luz
Luca e Nacho si guardarono d'intesa. -'Meglio non saperlo'
Entrarono Caridad, Jaz e Ines, incuriosite dalle facce dei ragazzi
-'Che succede?' chiese la gitana
Aleli precedette i ragazzi -'Rama e Vale stanno insieme!'
-'Cosa?!' Caridad era scandalizzata
-'Che succede? Non è una bella notizia?'
-'Ma non ti rendi conto, Jazmìn. Adesso ci sarà un matrimonio!'
Jaz lanciò un cuscino a Caridad che quasi perse l'equilibrio. Nacho rideva sotto i baffi insieme a Luca.
-'Alla fine ce la fatta, Rama!'
-'Strano che non sei ancora sprofondata nel baratro' scherzò Tacho, alludendo però a qualcosa
-'Che intendi?' chiese confusa Ines
-'Sappiamo perfettamente che stravedi per Rama'
Il mondo crollò addosso alla ragazza, inerme di fronte alla sua stessa bugia che le si era rivoltata contro trasformandosi in una cruda verità. Non si sentiva felice per la sua migliore amica. Non le faceva piacere vedere che Rama aveva preferito Valeria. Se ne stava finalmente rendendo conto...
-'Ma cosa dici, stupido?'
Tacho rise. -'A Ines piace Rama. A Ines piace Rama...' e continuò con questi sproloqui infantili fino a quando Ines non lo colpì nel fianco, provocandogli un forte dolore... Dato che ne aveva risvegliato un altro.
Jaz guardò attentamente la parte in cui Tacho si sfiorò. Era piegato in due nonostante Ines gli avesse dato solo un colpo.
I dubbi affiorarono nelle mente della gitana.
-'Non ha tutti i torti, però... A Ines piace Rama. A Ines piace Rama' al coro starnazzante si unirono anche Luca e Nacho.
La situazione era insostenibile e Ines corse via, prima che le lacrime rigassero le sue guancie per rivelare la verità.
Jaz, intanto, rimase a guardare Tacho
-'Che c'è?' chiese Tacho, quasi intimidito da quello sguardo tanto deciso
-'Siete proprio infantili e tu sei il peggiore'
Quel tono non smosse minimamente Luca e Nacho, mentre lasciò un pò confuso Tacho. La biondina se n'era già andata. Che avesse scoperto qualcosa?

Ines entra in bagno, asciugandosi le neo lacrime e singhiozzando debolmente.
Sente un muguno provenire da una toilette. La prima a destra.
Apre la porta. Si trova dinanzi una scena raccapricciante. Simon è lì che perde sangue a zampilli, appoggiato al muro
-'Payasito... Che ti hanno fatto?' chiese Ines, passandogli una mano nei capelli
-'Thiago... Mi ha dato un pugno' rispose, concentrando le poche forze che aveva nelle parole da dire in quella frase
-'No, io adesso lo ammazzo...' Ines fece per alzarsi, ma venne fermata da Simon
-'No, lascialo stare. Me lo sono meritato'
Simon prese la mano di Ines e la portò al petto
-'Aiutami...'
-'Simon, non sei in punto di morte. Dai alzati' lo aiutò e lo trasportò vicino al lavandino.
Bagnò un panno rosa con acqua fredda e tamponò la parte lesa.
-'Come va?'
-'Meglio' Simon aveva quasi del tutto recuperato la forza. Bastò guardare il suo sorriso e lasciarsi curare.
-'E cosa hai combinato?'
-'Non mi sono presentato all'appuntamento con Mar e lui mi ha... Praticamente deviato il setto nasale'
-'Santa pace, come sei tragico!' scherzò Ines
Simon rise e notò un leggero luccichio nelle sue pupille.
-'E tu? Perchè piangevi?'
Il sangue di Ines ghiacciò, immobilizzando l'intero sistema nervoso
-'No... Niente'
-'Coraggio. Dimmelo'
Ines continuava nel suo compito, cercando di non pensare alla scena e al gelato al sapore di vaniglia e cioccolato che ancora sapeva di lui.
Simon afferrò dolcemente il suo braccio.
-'Tu hai curato la mia ferita. Ma tu non hai ancora colmato quella che hai nel cuore... Sfogati con me'
Ines cedette. Simon emanava una strana sensazione di fiducia e sicurezza che quasi ti faceva rabbrividire.
-'Ecco... Mi sono commossa perchè Rama è riuscito a mettersi con Valeria'
Simon alzò il sopracciglio alla 'non ti credo affatto' e incrociò le braccia, in attesa della verità
-'Aha...'
-'E che... Che c'è?'
-'Sei una piccola bugiarda'
-'Abbassa il nasino rosso, io non sono piccola'
Simon rise. Le ricordava tanto... Troppo Mar.
-'No. Tu est très belle'
-'Mi prendi in giro?' la stessa risposta. Lo stesso temperamento di fuoco
-'No, significa... Tu sei molto bella in francese, ma anche tanto bugiarda...'
Ines roteò gli occhi e sospirò
-'OK... Mi da un leggero fastidio che Rama si sia messo con Valeria... Ma sono ugualmente felice, sia chiaro e solo che...' le parole uscivano confuse dalla sua bocca. Simon non potè fare a meno di ridere.
-'OK. Time Out. Ti do solo un consiglio...Colma questa voragine che hai nel cuore. Che ne so, esci. Guarda un film con le tue amiche. Fai le pulizie con Caridad'
Ines rise, asciugandosi una lacrima ribelle che scese lungo la guancia, rapida come una saetta.
-'E sfogati. Magari ti do il numero del mio analista...'
-'Si, immagina la scena. Una sfigata con problemi di personalità e uno fissato con la terapia di coppia'
-'Magari la facciamo insieme...'
Si guardarono. -'Non fare quella faccia, pagliaccio!'
Era troppo facile perdersi in quegli occhi. Uno specchio da amare. Certo, non erano azzurri come quelli di Rama, ma una calamita per il suo sguardo.
-'E tu smettila di sorridere che mi confondi'
E lo scambio di sguardi continuava. Luca interruppe quel momento
-'Vedo che ti sei già consolata' scherzò, ma l'umorismo non fece piacere a Ines
-'Quanto sei infantile'
-'No, scherzavo. Mi perdoni?' Luca era sincero
-'OK, ti perdono' rispose Ines, fredda
-'Grazie!' sorrise il ragazzo
Ines se ne andò, lanciando un ultimo sguardo a Simon che sorrideva... Come rapito. Gli aveva dato la pozione, ma nemmeno l'antidoto 'Marianella' avrebbe funzionato.
-'Di un pò, ti sei fissato con la Petisa?'
-'Ma che vai farneticando?' anche Simon lasciò la stanza. Luca rise.

Notte. Le ragazze erano andate a dormire, anche se non ci riuscivano...
Jaz si rigirava nel letto, ripensando alla ferita di Tacho. Valeria sognava e sorrideva, quasi parlava nel sonno. Si limitava a mugugnare qualcosa di incomprensibile che sembrava quasi un lamento.
Ines non si scrollava di dosso l'immagine di Simon.
Caridad... Contava le pecore, ma aveva perso il filo quando si ricordò uno dei suoi aneddoti sulla lana che le raccontò sua nonna.
Mar... La sua mente era tutta forata. Pensava a tutto e a niente. La confusione prese la forma del viso di Thiago. Che cosa ha fatto? Perchè è corso via?
Si alzò, assicurandosi che nessuna fosse sveglia e si diresse in salotto.
Camminava nella penombra della stanza, con la mente offuscata.
Fiuuu. Un rumore simile a un fischio la fece sussultare. Si abbassò. Era uno dei giocattoli di Esperanza.
-'Che paura!' lo scostò con un piede
Era quasi arrivata al divano, quando il suo mignolo urtò contro qualcosa di appuntito
Si piegò in due, saltellando nell'intento di coprire il dolore.
Poi si abbassò. Era uno di quei soldatini giocattolo, probabilmente di Cris e Monito, mischiato a una massa di altri soldati gemelli.
Si sentì cingere la vita. Scostò violentemente il gomito e urlò istericamente.
-'Uh!' fino a rendersi conto che il corpo che aveva colpito era Thiago
-'Ahia, scusami!'
-'No, di niente'
Cercò di appoggiarsi a lei, con la mano destra sull'occhio leso, ma cadde all'indietro con tutto il peso... Tanto che si unì anche lei.
Si ritrovarono faccia a faccia
-'Ma hai una sorta di attrazione gravitazionale per me?'
-'Fai poco lo stupido, altrimenti...'
-'Altrimenti che fai? Mi dai un bacio?' scherzò Thiago, interrompendola a metà frase
-'Stammi lontano, stupido!'
Si alzò, ma la poca coordinazione e... Forse davvero la forza di gravità ricadde su di lui.
-'OK... Saremo costretti a dormire così'
-'Fai tu. Io non ci riesco'
-'Sono davvero così brutto?'
-'Non quello. E che... Troppe cose. Simon, tu...'
-'Io? Solo perchè gli ho dato un pugno...'
-'Hai fatto che?!' Mar cadde quasi dalle nuvole
-'No, niente. Dicevamo?'
-'Ma tu sei... Fuori di testa. Anzi sei un bastardo!!!'
-'E lui no, eh'
-'Ma è un'altra cosa e... Puoi toglierti da sotto di me che sto scomoda'
Si sistemarono, seduti comodamente contro lo schienale e più o meno per un'ora continuarono a scambiarsi insulti, sguardi languidi e qualche parolaccia fino ad addormentarsi con le prime luci del sole.
-'Oggi è un'altro giorno!'
Le voci in lontananza di Caridad svegliò i due, che avevano dormito insieme.
Sussultarono, prima di rendersi conto che avevano ognuno la propria mano nell'altra. Si guardarono.
-'Cosa fate qui?' chiese Caridad
I due erano ritornati normali. -'Niente, parlavamo da due buoni fratelli' Bugia.
-'Si, non riuscivamo a dormire e...'
-'Vi è sembrata una buona idea per preparare latte caldo per tutti!'
-'Si, fai una cosa Caridad. Vai a vedere se il pentolino è sul fuoco'
-'OK, Mar. Vado subito!'
E Caridad nella sua troppa ingenuità, era stata testimone della loro bugia... I due avevano dormito insieme e non volevano ammettere che era stato piacevole.

Poche ore dopo. Bagno. Rama e Ines entrarono nello stesso momento.
Rimasero un minuto a guardarsi, ma prima che ognuno dei due potesse agganciare a un argomento di conversazione ecco entrare Valeria che abbraccia i due
-'Buongiorno! Come stanno il mio fidanzato e la mia migliore amica?'
-'Bene, meglio che mai!' risposero all'unisono
-'OK. Vogliamo andare Rama?'
-'Si, Vale, andiamo!'
I due si diressero verso la porta d'uscita. Tefi fa improvvisamente capolino
-'Che brutto essere l'avanzo, eh'
-'E tu puoi capirmi benissimo' Ines uscì, lasciando la povera Tefi scandalizzata
-'Uh!' fece Luca, dalla porta opposta
Tefi grugnì e ritornò dentro.
Entrò Tacho che tolse la cannottiera, rimanendo mezzo vestito.
-'Accidenti questa ferita! Prima quello col coltellino, adesso anche Ines con quel suo destro micidiale' passò uno strato di analgesico sulla parte lesa e la coprì con un cerotto
-'Cos'è questa storia Tacho?'
Tacho rabbrividì, sentendo la voce di Jazmìn, che apparì misteriosamente
Il biondino si girò. Si leggeva il nervosismo nei suoi occhi.
-'Quella è la ferita che aveva anche l'Angelo Rosso.'
Tacho ingoiò la bile.
-'Chi sei in realtà, Tacho?'

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Capitolo 12
*** Da Cupido con amore ***


Come di consueto, prima dei ringraziamenti e della pubblicazione del chappy, ecco a voi un'altro sproloquio (chiamiamolo così) della mia simpaticissima collega Girlstar alias Serena...

Rama e Valeria si sono fidanzati
e gli altri ragazzi non perdono occasione di essere sfacciati
ma a quel punto Ines si innervosisce
e Tacho colpisce
con il suo destro micidiale
tanto che Tacho è piegato in due dal male
e allora Jazmìn riesce a vedere
la ferita che Tacho non riesce a nascondere
così gli chiede chi è veramente
e lui, da bravo malato di mente
le dice solamente
HEY, TU COSA VUOI NANA?
IO SONO SOLAMENTE HANNAH MONTANA

Questo è stato sicuramente il più esilarante!!! Mi sono piegata in due dal ridere. Ora passiamo ai ringraziamenti:
Girlstar:Spero ti sia fatta l'abitudine Sere perchè io continuerò a pubblicare ogni tuo sproloquio.
Grazie per i tuoi complimenti!!! Comunque facciamo una cosa... Ti chiami la CIA io l'FBI e mettiamo su il PRB (Programma Ricerca Barby) ihihihihihi
Aggiorna anche tu qualche tua storia oppure scrivine altre se hai tempo... Sarei curiosa di leggerle. Anzi se ne hai scritta già una, dimmelo

Pixel:Davvero ti piace la coppia Rines? E trovi bellissima la mia ficcy? Questa è una Candid Camera... Dove sono i cameramen? Tanto vi ho scoperti!!
E' così bello leggere una tua recensione e una tua storia!!! Continuale entrambe... Sia quella Ramella che quella Lunka (Luca\Franka... Oddio non posso credere che siano una coppia). Baci!!!

Cilieginamarta:I tuoi complimenti mi lusingano ed è così bello leggere una tua recensione!!!
Lasciati dire che anche tu hai talento e lo hai dimostrato nella bellissima ficcy che stai scrivendo su Flor.
Anch'io adoro Mar e Thiago quando litigano... Anche più di quando stanno insieme (Che nessuno approfitti di questa situazione per rimorchiare Mar o Thiago che lo lincio!). Anche a me dispiace per la povera Ines, ma Rama le renderà le cose moooolto facili... Cosa intendo? Lo scoprirai nei capitoli successivi... Se vorrai seguire. Baciiii!!!

Noemi_moony:In primis... Sere (Girlstar) ti ringrazia (Cretina, lo può leggere da sola ND Tutti) (Simoooon!! Falli zittire!!! ND Me) ( -.-'' ND Tutti)
In secundis... Grazie per i tuoi complimenti. Anche la tua ficcy su PF e TA è stupenda (Madò, quante volte l'hai detto ND Tutti)
Povera Ines... Anch'io, però, sarei indecisa tra Rama e Simon (Tu sceglieresti subito Rama, vero? ihihhih) ma comunque non preoccuparti... Mi piace ricevere 'consigli' dagli altri autori... E' uno stimolo per migliorarmi e poi deve piacere al pubblico!!!
Io ero in una totale confusione... Non sapevo decidermi, ma alla fine questa ficcy sarà una Rines... Sperando faccia contenta te e gli altri (Fa contenta anche me ihihih). Baci

Tacho era immobile davanti a Jazmìn con la bocca semiaperta. Emetteva un leggero mugugno dubbioso e indeciso se inventare una scusa plausibile o vuotare il sacco. A salvarlo fu una persona inaspettata...
-'Oh, scusate...' Nacho fece improvvisamente irruzione nel bagno
Tacho sospirò. -'Che vuoi Nacho?' fece Jaz, infastidita
-'Scusate se mi presento a quest'ora di mattina, ma... Avete visto Thiago?'
-'No, ora puoi andartene...'
L'occasione ideale per scampare. Bastava solo coglierla al volo. -'Nacho ti aiuto a cercarlo, d'altronde stavo proprio per andare da lui'
E Tacho insieme al suo 'salvatore' si diresse fuori dal bagno, anzi da quella trappola di lenta tortura psicologica... Ma quale ragazzo non voleva essere torturato mentalmente da una bionda isterica? Nessuno.
Jazmìn rimase stupita, a fare un pò d'ordine nei suoi pensieri.

Il Sabato significava solo una cosa all'Hogar Magico... Pulizie generali.
Il trio adibito all'igiene della cucina era quello formato da Caridad, Ines e Valeria.
I compiti erano i medesimi... Caridad sciacquava i piatti nel lavello e Valeria li passava, mentre Ines lucidava l'argenteria.
-'Domani è San Valentino. Sarebbe carino adornare la casa con tanti festoni a forma di cuore oppure di quelli colorati con le frange'
-'Ci penseremo Caridad, ma poi a chi importa di questa stupida festa?' si lamentava Ines, l'unica, insieme a Caridad, senza un pretendente... O quasi.
-'Tu che pensi Vale?'
Cari guardò Valeria, immersa nei suoi pensieri. Da quando si era fidanzata con Rama aveva sviluppato una tendenza all'autismo che la portava a fare le azioni più insensate...
-'Si, lo voglio...'
Ines scoppiò a ridere, cercando di non interrompere quel momento di subconscio, un pò come si fa per un sonnambulo
-'E' impazzita...' mimò con le labbra Caridad, mentre Ines si piegava in due dalle risate, sull'orlo di scoppiare in una risata fragorosa
Valeria continuava a mugugnare parole inconsciamente e a muoversi nella stanza, guidata da una mano divina che evitava di farla urtare con gli spigoli del tavolo.
Abbracciò la porta del frigorifero, baciandola. Un bacio che sapeva d'acciaio.
Ines e Caridad continuavano a ridere, divertite. Se questi erano gli effetti collaterali dell'amore, preferivano farne a meno.
-'Vale, Vale!!!' Caridad iniziò a chiamare e schiaffeggiare dolcemente le guancie di Valeria che ritornò alla realtà
-'Che... Che cosa è successo?'
-'Nulla...Tranquilla'
-'E cosa ci faccio vicino al frigo? Prima non ero lì a lavare i piatti?'
-'Sarà un... Lupo mentale, ritorniamo a lavare i piatti' mentì Caridad
-'Lapsus Mentale' corresse Ines
-'E io che ho detto? Lupo'
Valeria e Ines si guardarono d'intesa. Meglio lasciar perdere.
-'Comunque, cosa volete per San Valentino? Io vorrei tanto un regalo a sorpresa. Magari dei girasoli nella cucina, degli uccellini che cantano e svolazzano felici e un gaucho bello, alto, biondo...'
-'Sogna, sogna Caridad' dissero all'unisono Valeria e Ines che ridevano, divertite dalle fantasie utopiche della loro pacchiana e simpatica amica che si unì alle risate. Ma in realtà parlava sul serio.
Ribadire per l'ennesima volta... I muri all'Hogar Magico hanno le orecchie.

Il giorno seguente. La domenica di San Valentino che in realtà eguagliava tutte le altre all'Hogar Magico. Era un pò diversa per Rama che iniziò con le sorprese. Ha portato la colazione a letto a Valeria e i due hanno iniziato con i giri di baci, che prendevano il posto delle inutili parole e frasi fatte.
Sarebbe stato diverso anche per Mar, se non fosse stato per quell'equivoco con Simon... Ma Cupido aveva sbagliato mira... Invece del cuore di Simon, aveva colpito quello di Thiago di cui Mar era inesorabilmente attratta.
Il richiamo dell'amore è anche più forte di quello del sangue.
Si trovava in bagno con Jazmìn. Ormai il bagno era diventato un santuario, dove i ragazzi meditavano sulle prossime azioni.
-'Ehi, che succede?'
-'Tutte le volte che voglio parlare con Tacho... Lui mi sfugge da mano come... Come un...'
-'OK, ho capito. Sapessi me con Thiago. Non riesco mai a fare un discorso in pace che subito ci attacchiamo. E' inevitabile sta cosa...'
Jazmìn fece una smorfia che alludeva certamente a qualcosa. Mar la ignorò e si mise a rovistare nel suo armadietto dal quale cadde una scatola di velluto azzurro e una busta
-'Cos'è?' le due ragazze si chinarono per raccogliere la busta e aprirono la scatola.
C'era il vestito azzurro che aveva ragalato Simon a Mar. Ma era lindo, pulito, senza nessuna traccia delle lacrime che aveva versato Mar in quel giorno.
-'El Payasito alla riscossa!' scherzò Jaz
-'Smettila!' la ammonì Mar con tono ironico
-'Che dice la lettera?'
-'Mah, non so. Ma se è un modo per conquistarmi... Non gliela farò tanto facile'
Aprì la busta

Metti il vestito azzurro, che è quello che mi piace di più
Poi vai a 20 m più giù
C'è una bella fontanella
E il secondo indizio, Marianella

Jazmìn scoppiò a ridere. Era un Cupido romantico, ma negato con le rime.
-'E' una Caccia al Tesoro...'
E chi mai poteva essere il tesoro?
-'Che aspetti. Vai e conquista!' incoraggiò la biondina, ridendo ancora di più per le rime senza senso del misterioso ammiratore. Comincia la caccia al Cupido!

Mar segue le indicazioni del primo indizio. Arriva a Via Paloma, dove c'è un grande parco pubblico che le ricordava tanto il momento in cui lei e Simon hanno sigillato il loro sentimento con il primo bacio, rafforzando il loro legame, troncato sul nascere.
Si dirge verso una fontana di epoca romana marmorea e pallida. Le rifiniture sono d'ordine dorico.
Inizia a perlustrare la fontana e vede un piccolo foglio di carta, galleggiare su una foglia verde che faceva da naviglio.
Lo prese e pervasa da un senso di eccitazione, lesse nella sua mente

Sei arrivata finalmente!
Adesso attiva la tua mente...
Prima c'era una gran coda
Ma ora non è più di moda

-'Che potrà essere?' si chiedeva Mar.
Poi le ritornò in mente la vecchia giostra a cavalli del Barrio San Nicolàs. Prima era gremita di persone e bambini, ma ora era entrata quasi in disuso.
Corse veloce verso il terzo indizio. Giostra a Cavalli.
Le sue orecchie vennero attratte da una musica dolce che ricordava vagamente quella dei carretti dei gelatai ambulanti.
Si girò e vide una busta per le lettere ballare al vento, legata ad alcuni palloncini di varie forme vicino alla giostra che girava inesorabile a senso unico, mentre i cavalli galoppavano all'unisono.
Prese la busta con lo stesso fermento di prima nella trepida attesa di arrivare all'ultimo indizio.

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Ma non ti montar la testa
Al quarto indizio arriverai
Se al Mar Azul ti dirigerai

Non esitò un solo istante.
La Caccia continuò con una sfilza infinita di biglietti e intrighi di frasi, scritte da una penna d'amore.
Alla fine Mar si ritrovò a passeggiare per il lungomare mangiando un gelato.
La Caccia stava per finire e Cupido avrebbe posato arco e frecce e si sarebbe rivelato alla sua Marianella che nella trepidante attesa gustava una delizia al cioccolato e vaniglia.

Intanto all'Hogar Magico, i ragazzi litigavano come al solito.
I soliti alterchi di Jaz e Tacho causati da motivi infantili, Caridad che cercava di calmarli e Valeria impegnata nella preparazione non riuscita di una torta al cioccolato che in realtà di rivelò un pasticcio addolcito
-'Che stai preparando, amore?' chiese Rama, cingendo la vita della sua Valentina
-'Una torta al cioccolato. Assaggiala'
La tentazione non era affatto forte. Quella torta non si reggeva neanche in piedi. Era tutta maciullata.
-'Ora... Devo andare un momento. Ho una sorpresa per te'
-'Ma...'
Senza che neanche potesse parlare, Rama si era dileguato
Entrò Nico insieme a Cielo e Justina. La prima cosa che udì erano le grida assordanti di Jaz e Tacho che rimbombavano come una cassa acustica interna.
-'OK, ora BASTA!!!!'
Le urla di Nico superarono nettamente quelle dei ragazzi che si calmarono. Ora sembravano teneri angioletti, puniti dal silenzio che albergava dentro di loro anche se in un luogo molto nascosto.
-'Che cosa fate? Anche nel giorno di San Valentino, dico io'
Bussarono alla porta. Caridad andò ad aprire. Era un corriere con in mano un'enorme vaso di fiori, che profumava d'amore e di sorpresa
Nicò firmò il foglio della consegna e lo mise sul tavolo.
Le ragazze si agghindarono al vaso, sperando che fosse per loro.
-'Oddio, il mio gaucho ha risposto alla mia richiesta!'
-'Macchè, è il mio Angelo Rosso!'
-'Maddai, è il mio amato Tronko!'
-'Ehi, ehi! Si può sapere! Angelo Rosso... Tronko... Gaucho. Non è per nessuna di voi!' intervenne Nico, come un padre affettuoso che doveva affrontare i primi ammiratori della figlia
Nico prese il biglietto e iniziò a cercare il nome del mittente e del destinatario
-'Mica me l'hai mandato tu'
-'No, Cielo'
-'Fa vedere...' Cielo prese il biglietto dalle mani di Nico che non riuscì a leggere nulla
-'Giorno, ragazzi!' salutò Ines, raggiante
-'Ah, è per te!'
Ines era stupita. Un vaso di fiori per lei?
-'Sul serio?'
Le ragazze iniziarono ad abbracciarla e a saltare di gioia con lei a differenza di Nico che non era per niente contento
-'Eh no. Eh no. Non si fa così... Prima del matrimonio almeno'
-'Nico non fare il vecchietto' lo ammonì Cielo
-'Adesso sarei io il vecchietto'
-'Chi te lo manda?' chiese incuriosita Jazmìn, cingendole la spalla
-'Non so, vediamo'
I sorrisi sghembi di Jaz e Ines si trasformarono in una smorfia, come se il mondo fosse crollato addosso alle ragazze o come se qualcuno avesse commesso una gaffe
-'Di chi è?' chiese Nico
-'O...' disse Ines, stringendo i denti
-'Che?!'
-'I...N'
-'Ines non ti sentiamo... Chi te li manda?'
-'Simon...'
Nico è preso da un lapsus mentale -'Simon... Simon... ARRECHAVALETA!!!'
-'Che?!' disse all'improvviso Rama, sbucando dalla porta e inerme di fronte alla situazione.
Una spina di quelle rose aveva inciso nel suo cuore la parola 'Perdente'. Perchè era pervaso da quel senso di gelosia e fastidio?

Mar era arrivata all'ultimo indizio. Villa del Parque.
L'indizio diceva...

Le rose sono rosse come il mio furgone
Arriva al padiglione
Sarò lì ad aspettarti
Per poi conquistarti

Era eccitata. Un casino di emozioni, troppe per poterle reggere tutte insieme. Le budella dell'intestino erano attorcigliate, ma non le toglievano la sete di curiosità che la pervadeva dall'inizio di questa caccia.
Si trovò davanti un furgone rosso, posteggiato davanti a un padiglione proprio come nell'indizio
-'Ehilà, c'è nessuno...'
Solo una frase per dare il campanello di allarme. L'eccitazione prese la forma dell'amore proprio come la penombra prendeva una forma umana che avanzava verso di lei con delle rose profumate in mano
-'Un momento...'
Le sue emozioni le caddero addosso come tutto in quel momento. Il gelato. Il vestito. Gli indizi. Potevano portare a una sola persona che non corrispondeva alle aspettative dei suoi pensieri, ma di certo a quelle del suo cuore
-'Buon San Valentino, sorellina'

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Capitolo 13
*** Sorpresa!!! ***


Ora della poesia di Girlstar:

E' il giorno di San Valentino
Chi non vorrebbe avere il proprio amore vicino?
in quel giorno così speciale
capace però di far del male
questo non capita a Marianella
che riceve un 'Buon San Valentino, sorella"
dal suo fratellino, Thiago Bedoya Aguero
potessi io avere un destino così 'nero'...
Ines riceve dei fiori
da uno spasimante tutto 'ghirigori'
alla fine si scopre che è Simon Arrechavaleta
accidenti, qui la rima verrebbe incompleta!
Intanto la biondina isterica
continua a fare a Tacho la predica
il discorso di Hannah Montana non ha funzionato
dannazione, si era anche preparato
Viene salvato però dal suo peggior nemico
e il suo nome ve lo dico
Si chiama Nacho Alzamendi,
e si sa... Gli Alzamendi sono tremendi!

Non so voi, ma a me ha fatto piegare in due dal ridere. E' sicuramente quella più divertente (non era quella dell'altra volta? ND Tutti) (Mamma, che pignoli! ND Me). Passiamo ai ringraziamenti:

noemi_moony: Ehi, togli le mani da Rama lui è MIO!!! (In realtà è di Ines, ma Ines sono io e quindi! ND Me) ahahahahah Scherzavo!!! (Come scherzavi? ND Ines) (Beh, tesoro, Rama è tuo solo per questioni di lavoro ND Me) (Ah, allora mi prendo Simon ND Ines) (Non ti azzardare ND Me) (Ma Saria, io ti amo ND Rama) (Come??? ND Noemi) (Ah, davvero... In tal caso... ND Me) (Io e Rama ce ne andiamo di là... In un posto più tranquillo) ahahahahah
No, scherzo. Rama è tuo. Grazie per i tuoi complimenti!!! La tua mini ficcy mi è piaciuta (Povera Ines ND Me ihihih)
Baciiii!

divinacapricciosa:Ehilàà!!! La tua ficcy è davvero stupenda!!! (Anche se Thiago è mio! ND Mar) (No, tesoruccio bello. E' mio! ND Elena)
Grazie per i tuoi complimenti!!! Continua ad aggiornare anche la tua fic che sono impaziente di leggere un'altro chappy. Baci. Saria.

Girlstar(Serena):Sere!!!! Hai trovato Barby? Io no... Il PRB non sta funzionando! Uffì...
I tuoi sproloqui sono geniali, specialmente la frase Gli Alzamendi sono tremendi!! ahahahaha Infatti...
Baci. Sarietta

Pixel:Girlstar è un fenomeno con gli sproloqui ihihihih.
Ho letto i chappy delle tue ficcy... Non ho parole!!! Sono fantastiche!!!
Adesso Rama non sa se essere geloso di Ines o di Vale che sta con Thiago ihihihihh In entrambi i casi... La faccia da cucciolo che ha quando è geloso non ha prezzo!
Piaciuta l'idea della Caccia al Tesoro? Mi è venuta in mente mentre dormivo iihihihihih. Aggiorna le te ficcy e lascia un commento anche alla mia... Altrimenti come vado avanti?

Cilieginamarta:Mar e Thiago che litigano...Una scena impagabile. Amo i miei due angioletti bruni!
Comunque si... Ha delle somiglianze con Flor. (Tipo l'urlo di Nico è dovuto alla stessa situazione che passò Federico quando Flor ricevette tutti quei fiori da Franco e urlò...Franco, Franco... FRITZENWALDEN!!!) ahahahah Fu bellissimo!!! *.*
Grazie per i tuoi complimenti. Li apprezzo tantissimo! Bacini!

Carmen96:Ciao!!! Che bello leggere una tua recensione!!!
Spero ti piaccia questo chappy! Baci. Saria.

Mar era lì. Immobile. Paralizzata. Di fronte la carne della sua carne che dichiarava implicitamente i suoi sentimenti. Proprio in quel giorno così speciale per lei...
-'Ah... Quasi dimenticavo. Buon compleanno!"
-'Il mio compleanno è domani...'
-'Si, ma oggi non torno a casa. Devo andare alla villa di... Nostro nonno per questioni burocratiche... Sai documenti...'
Mar annuì debolmente.
-'E che pensi di questa sorpresa?'
Mar era confusa. Frastornata dai giri di parole scritte sui quei biglietti amorosi. Scritti dal cuore. Ma la corazza da dura che aveva costruito la vita non tardò ad arrivare
-'Perchè mi dovrebbe piacere? Mettitelo in testa Thiago. Io e te siamo fratelli' marcò l'ultima parola. Un peso enorme per tirarla fuori. Per mentire su una cosa così evidente. L'amore... Che spesso facciamo fatica a celare e non nasconderci dietro una corazza
-'OK, io ci ho provato. Evidentemente sei innamorata di Simon'
Mar ghiacciò, ma i nervi ribollivano dentro di sè. Non sopportava quel vittimismo. Non aveva mai sopportato i finti sottomessi.
-"Ora giuro che faccio una strage!" pensava Mar tra sè e sè
-'Comunque, hai ragione. Siamo fratelli e dobbiamo accettare il nostro ruolo, anche se... Dobbiamo mentire' disse Thiago, sfoderando un sorrisetto
-'Adesso ti...'
-'Che? Cosa vuoi farmi?'
Thiago avvicinò il suo viso, pericolosamente a quello di Mar che sembrò perdersi in quello specchio fatato, ma fatale per lei.
-"Oddio, la vuoi smettere di guardarmi così, idiota?" pensava Mar
Thiago allontanò il viso da quello della sorella, che ormai aveva imparato a domare
-'Allora, vuoi conoscere la casa di tuo nonno?' propose Thiago, sorridendo malizioso. E quando Thiago Bedoya Aguero sorride... C'è poco da star tranquilli.

In cucina regnava il caos più totale. Jazmìn e Valeria che parlavano della sorpresa di Simon, Caridad che blaterava sul fatto che il suo gaucho non si era ancora fatto vivo, su Nico che sclerava senza ragione e su Cielo che cercava di placare quel momento di pazzia.
Ines era nel salotto con Rama, ripreso da uno smacco più grande del tentativo di Valeria di cucinare una torta.
-'Stai bene?' chiese Ines, notando la brutta cera dell'amico
-'Si, sono solo un pò stordito dalla situazione...' disse Rama, massaggiandosi la testa
-'Comunque conosco quello sguardo e qualcosa mi dice che tu sei geloso...'
-'Ma va... Non è affatto vero' dissimulò Rama
Ines sembrava poco convinta. Tra lei e Rama c'era un forte sentimento di amicizia. I due avevano legato molto da quando la ragazza era arrivata alla fondazione, quindi poteva essere anche un reazione di gelosia fraterna.
Decise di non dilungarsi su questa storia.
-'Vado a prenderti un bicchiere d'acqua?'
-'Si, grazie!'
Si scambiarono un tenero sorriso fino a quando Ines non si diresse in cucina.
Rama sbuffò, scocciato da questa situazione.
Ogni minuto di più, le immagini prendevano la forma del viso di Ines, incancellabile desiderio.
Pensava a tutte le occhiate che si lanciavano. Ai dolci discorsi che si scambiavano che a volte alludevano alla malizia. Ai sorrisi che lei riservava a lui. Alle risate. Al loro primo incontro.
-'Nah, basta Rama! Questa non è una favola! Adesso non crederai mica che Ines caschi ai tuoi piedi come se niente fosse'
Parli del diavolo...
Ines entrò con in mano il bicchiere colmo d'acqua, tranquilla, ignara della trappola del destino.
Improvvisamente inciampò sul pavimento in parquet e scivolò ritrovandosi ai piedi di Rama, ancora più stordito di quanto fosse.
-'Quel tappeto!' imprecò Ines sul povero tappeto, causa della sua caduta e della realizzazione della frase di Rama
-'Grazie per... L'acqua' disse Rama, guardando la poca acqua sopravvissuta al capitombolo
-'Macchè, figurati!'
Bevve veloce la fresca acqua poi prese la chitarra e iniziò ad accordarla
-'Che fai'
-'Non è evidente? Sto componendo una canzone per Valeria...' rivelò Rama
-'Che carino!' sussurrò Ines con tono sognante
-'Come?'
-'No... Carino nel senso... Il pensiero. Carino il pensiero non nel senso che... Ti salterei addosso' si giustificò Ines
-'Ah... Se lo dici tu'
Iniziò a cantare, accompagnato dalle corde della sua fedele amica chitarra che mille volte aveva suonato d'amore, di cuori infranti.
-'Me miro al espejo... Allì estoy... Es ese que veo... El que soy. En donde me encuentro... A donde voy... A quien reconozco y quien esta hoy'
Ines ascoltava rapita dalla voce di quell'angelo. Sicura che non lo fosse? No...
Tanto rapita. Tanto certa che lui fosse un angelo... Si unì anche lei, trovando le parole spontaneamente
-'No vengas... No SUEÑES... No sufras... No sientes...' si fermò, guardata da Rama
-'Però... Non sapevo avessi una voce così... Angelica. Sento di avere un angelo vicino a me, non una persona. Tu mi trasmetti... Pace. Si, pace'
-'Mi stai prendendo in giro? Perchè se è così ti spacco il muso'
Rama rise.
-'Di che ridi?'
-'No, niente. Il fatto è che tu per me sei un rompicapo... Ti studio. Ti osservo. Ma non riesco ancora a risolverti. E' un pò come l'amore. Un gioco d'incastri da cui è difficile uscirne. E' facile innamorarsi... Difficile ammetterlo... Impossibile dimenticarlo'
Ines pose per un attimo l'armatura da dura che l'aveva accompagnata per tanto tempo. Un angelo le aveva sciolto il cuore... Le aveva risolto quel rompicapo che la tormentava da una vita. L'unico riuscito ad arrivare al centro del suo cuore.
-'OK, Ordonez, non confondermi più di tanto. E cerca di non far soffrire la mia migliore amica altrimenti ti mando in un certo posto, OK?'
Ines si alzò. Rischiò di nuovo di inciampare. Rama cercò di trattenere una risata fragorosa mentre la guardava uscire.
E pensava... Dove mi manderà se inganno Valeria? Beh, se quel posto è bello come lei... Un giretto me lo farei volentieri.

Ronda de Amigas. Un rituale sacro per Valeria, Jaz, Cari, Ines e Mar, stese in cerchio al centro della loro stanza
Parlava Mar. Aveva raccontato già della Caccia al Tesoro e del suo... Premio. E che premio, ragazze.
-'E poi?' fecero improvvisamente in coro
-'Poi mi ha chiesto di seguirlo a casa del nonno, così, per accompagnarlo e parlare un pò di questa situazione'
Tutte iniziarono a fare strani versi che alludevano a un qualcosa.
-'Ora Mar gliela da...' fece Ines, maliziosa
Jaz lanciò un cuscino alla sboccata Ines.
-'Aspettate, ragazze. Cosa vuol dire "gliela da?"' chiese Caridad, la meno esperta di tutte nel capire queste cose
Ines guardò d'intesa Valeria e Mar che risero fragorosamente
-'Lasciamo perdere, è meglio!' fece Jaz, più interessata alla storia di Mar che agli sproloqui delle sue due amiche bionde
-'E poi che è successo? Hai ceduto?'
-'No, Vale, che dici? Io non sono una persona che dice si al primo che capita, ma per favore, anzi gli ho detto apertamente...'

-'Allora, che mi dici?' chiese Thiago, ancora pericolosamente vicino alla sorella
-'Che... Che ci devo pensare, non è una situazione facile la nostra'
-'Ma è solo per parlare...' insistì Thiago
-'Allora, in questo caso...'

-'Davvero hai detto che eri irremovibile e l'hai mandato a quel paese?' ripetè stupita Valeria
-'Si, Vale e ti dirò di più... Ha anche detto che era solo per parlare... Si, per favore'
-'Scusate, io non ho ancora capito. Lo hai mandato a quel paese... Ma quale paese? Insomma, se non conosce la strada... A meno che non sia il mio di paese così magari gli dò una cartina con le indicazioni'
-'Cari... Ma tu ci sei o ci fai?'
Le ragazze risero alla battuta di Valeria.
-'E poi che è successo? Cosa ti ha risposto?'
-'Cosa doveva rispondere Jazmìn? E' evidente che si è arrabbiato... Vi giuro, stava facendo una scenata imbarazzante, ma fortunatamente ci ho pensato io...'

-'Davvero, mi stai dicendo di si?'
-'Non è un sì ufficiale, ma...'
Thiago tacque la sorella mettendole un dito sulla bocca -'Tranquilla... Pensaci e mi fai sapere, eh'

-'E quindi la tua risposta definitiva è no?'
-'Esatto Jaz. Io sono irremovibile... Non ci andrò. Leggete le mie labbra NON-CI-ANDRò'
Le ragazze guardarono tutte e Mar
-'Ci andrai...' dissero tutte in coro per poi scoppiare in una risata fragorosa. Solo le amiche vere sanno comprendere ogni tuo messaggio occulto solo con la telepatia. Ed è con queste persone che è un piacere farti una risata.

E avevano ragione... Nel lampo di due minuti, ecco Mar sullo stipite della porta a controllare le ultime cose nello zaino.
Non mancava nulla. Thiago era sicuramente fuori che la aspettava, certo che sarebbe venuta con lui. Istinto fraterno? Forse. Ormai aveva imparato a conoscerla bene.
Ma si sa, gli imprevisti sono dietro l'angolo
Campanello.
-'Non si può mai stare tranquilli in questa casa!' imprecò Mar, andando ad aprire e trovandosi davanti un viso angelico e sincero, ma traditore... Da come si era comportato
-'Ciao...' mormorò timidamente Simon
-'Che cerchi?'
-'Te... Volevo parlarti'
Il ragazzo oltrepassò la soglia della porta, dopo aver rotto il ghiaccio. Ma per Mar quella visita fu un fulmine a ciel sereno.
-'Senti, se sei venuto a parlarmi della storia dell'uscita... E' superata, giuro. Non mi va più di parlarne'
-'Almeno vorrei darti una spiegazione...' insisteva Simon, celando qualcosa di veramente importante a giudicare dalla sua reazione
-'Non mi interessano le giustificazioni, Simon!'
Simon. Non lo aveva quasi mai chiamato così da quando si erano conosciuti. Questo fu un colpo al cuore per il nostro pagliaccino, inerme.
-'Ah, finalmente ti sei fatto vivo... Adesso mi spieghi la storia dei fiori perchè io ci capisco poco e niente'
Una voce. Un timbro diverso da quello di Mar. Ma dal temperamento impulsivo e bollente come lei che commise l'ennesimo errore che andrà a discapito di Simon.
-'Di quali fiori parli, Ines?' chiese Mar, sbucando da dietro Simon, girato di spalle. Un diversivo perfetto per la già bassa statura di Mar.
Ines, in quel momento, voleva solo rimangiarsi le parole mentre i neuroni del suo cervello, pieni d'inventiva, in quel momento proprio non riuscivano ad attivarsi.

Nella camera di Malvina, che divideva temporaneamente con Nico. Non il letto sia chiaro.
Nico era steso sul letto, con gli occhi rivolti al soffitto, ma la mente da tutt'altra parte. Fuori le soglie di questa casa.
-"E se attivo il mio piano segreto? No, poi Cielo crederà che io stia correndo troppo presto"
Spostò la visuale, dal soffitto, al comodino bombato, levigato in legno, sul quale vi erano i profumi di Malvina. Tutti di alta classe. Come lo era lei in fondo.
-"E se gli regalo un profumo? Magari con delle rose? No, troppo bramoso"
Che fare?
Si alzò dal letto. Puntò gli occhi al balcone del loft. La riservatezza era un lusso in quel quartiere.
La finestra è come uno specchio rivelatore.
C'era Salvador con Cielo.
-'OK... In fondo non è niente di che. Essere frettolosi non giova a una relazione' Pausa.
-'MA CHE DICO? BASTA!!!!!' le urla quasi non sfondarono le pareti dell'edificio.
Malvina, con le orecchie puntate a quelle pareti trasparenti. Sottili. Che lasciano intravedere ogni pensiero della persona... Con le urla, ovviamente.
Era un pò come stare in una casa con le orecchie.
-"Ho in mente un piano geniale..." mormorò tra sè e sè Malvina

-'Avanti, ti ascolto' disse Mar, rompendo quel teso silenzio che si poteva tranquillamente sfaldare con il coltello
Simon non sapeva se fare un sorriso compiaciuto e passare da bugiardo oppure se vuotare il sacco e fare la figura dell'idiota
A risolvere la situazione fu la brillante ragazza che finalmente aveva trovato un'idea. Una scusa geniale.
-'Ora ti spiego...'
-'Avanti, parla!'
-'OK, se mi lasci fare'
Mar si calmò. -'Si, scusami'
-'Il fatto è che Simon voleva mandarti dei fiori. Mi ha chiesto consiglio su quali ti piacessero e mi ha pregato di conservarli in camera nostra, però in modo che tu non li vedessi. Poi, ieri, tornai dalla doccia e mi ritrovai la Foresta Amazzonica formato miniatura e mi sono inca...'
-'Non si dicono le parolacce' disse Caridad, sbucando dallo stipite con il cestello per il bucato
-'E mi sono incavolata'
-'Ah, era solo questo?'
-'Si' intervenne prontamente Simon
-'Ah, va bene. Ines ora vado a fare quella cosa eh. Ciao' disse sibillina, guardando d'intesa Ines.
Simon non sapeva cosa fosse quella strana sensazione che veniva dalla bocca del suo stomaco
-'Adesso mi spieghi la storia dei fiori. Sono rimasta... Una me...'
-'Ines!!! richiamò Caridad, più acuta di un sistema d'allarme ad alta tecnologia
-'OK... Sono rimasta... Sconvolta, ecco la parola esatta'
Simon rideva. Ines aveva frainteso tutto
-'Era per ringraziarti e per consolarti un pò'
Ines rimase di sasso. Il suo sistema nervoso non rispondeva ad alcuno stimolo per quanto era imbarazzata.
-'Perchè cosa credevi?' chiese Simon, malizioso.
Aspettate... Simon Arrechavaleta malizioso. Impossibile. Non potrebbe mai sembrarlo. Non con quel suo viso angelico, gli occhi insicuri e lo sguardo sempre sincero.
Ines esitò un attimo prima di rispondere -'Ehm... No, io avevo creduto che avessi fatto questo per ripicca. No, scusa... Credevo lo avessi fatto per darmi una mano con Rama... No, non intendevo neanche questo e solo che mi è parso strano tutto qui. Io e te non ci conosciamo molto e quindi... E poi non credo che uno come te potrebbe mai innamorarsi di una come me'
Simon assunse un'espressione seria e rivelatrice
-'Chi ti dice che non sia il contrario?'

Thiago e Mar erano in autostrada. La villetta, ariosa e dall'intonaco bianco, si trovava a pochi km da Buenos Aires. Un bel viaggetto per un pick-up sfasciato.
I colori del tramonto si riflettevano sul viso di Mar, mentre il sole continuava un allegro gioco a nascondino dietro i campi arati.
Il pick-up procedeva spedito la sua corsa, lasciandosi dietro una colonna incolore di fumo, che saliva condensandosi alle nuvole che diventavano sempre più dense.
Per tutto il viaggio, la solita parsimonia di parole. Solo un sorriso e un 'Tutto bene?' buttato lì.
Thiago aziona il freno a mano, posteggiando su un viottolo vicino alla villa ottocentesca, appena ristrutturata... Anche se i lavori saranno serviti a poco dato che nessuno ci abita. Anche i dipendenti sono andati via.
Mar punta lo sguardo a un mosaico a forma di limone sul muro del cancello piastrellato. Un pò come le villette mediterranee.
-'Eccoci qui. Ti piace?'
-'Si, è bella!' risponde sincera Mar, guardando una pianta d'arancio all'angolo dell'aiuola che sembra proteggere quei piccoli fiorellini piantati per terra
-'La vedi quella pianta?' Thiago indicò l'arancio
-'Si, chissà quanta marmellata avete fatto!'
Thiago rise. -'No, non quella. Guarda più in giù'
Mar guardò. C'erano dei fiori bianchi e puri, simili alle ninfee, che si arrampicavano per il cespuglio, ricoprendolo totalmente.
Thiago andò verso i fiori. Ne raccolse uno. Il più bello e puro. Come lei... Anche se, diciamoci la verità, di puro non ha niente.
-'Tieni. Si chiama fiore d'arancio'
Mar lo prese.
-'Nome azzeccato'
-'Sai cosa significa nel linguaggio segreto dei fiori?'
-'E adesso i fiori parlerebbero? Cioè, capisco che siano esseri viventi ma io non ho mai sentito una sola sillaba da loro. No dai, scherzavo. Cosa vuol dire?'
-'Proposta di matrimonio' Thiago fece un sorrisetto sghembo
Mar fece una strana smorfia con la bocca.
-'Che cosa?'
Thiago rise, a conoscenza che avrebbe frainteso.
-'No, stai tranquilla. Al massimo mi farai da testimone?'
-'Al matrimonio con la Giraffa'
-'E io al tuo con il Pagliaccio'
-'Si, il Circo!'
Risero. Uno dei pochi momenti in cui si avvertiva vero affetto tra i due. Ma purtroppo non sarebbe mai potuto essere affetto fraterno, come voleva la realtà, ma un affetto ipotetico. Più predisposto ai sentimenti che ai legami di parentela.
-'Ti piace davvero, Simon?'
-'Si' mentì Mar, anche se non lo diede a vedere, nonostante la piccola inclinazione della testa verso il basso, in modo da non guardarlo negli occhi
-'E a te, piace la Giraffa?'
-'Ehm... Si. Si. Ma tu sai come la penso'
-'E tu sai come la penso io, Thiago'
E Marianella Rinaldi vince ancora.

Malvina era nella bella e ariosa stanza delle bambine, Luz e Aleli, aspiranti Fate Madrine.
-'Allora, mi potete aiutare?'
Le due bambine si guardarono d'intesa, sorridendosi.
-'Si'
Malvina le abbracciò entrambe, urlando e strepitando di gioia
-'Oh, grazie. Siete due amori!'
-'Malvina, ci strozzi!' gracchiò Luz
Malvina mollò la presa, massaggiando i capelli e stirando le magliette
-'Ops! Scusate!'
-'Allora cominciamo?'
-'Mi piace questa ragazza!' spettinò i capelli alla piccola Aleli
Inizio del piano.
Malvina era in camera di Cielo che ammazzava il tempo leggendo un libro di poesia.
Ma qual'è il verso giusto? Pensava sempre Malvina nelle rare volte in cui ha visto un libro.
-'Ciao, disturbo?'
-'No, Malvina entra pure'
-'Ciao, mi stavo chiedendo se stasera volevi uscire. Dai accetta, magari facciamo una chiacchierata tra amiche, due risate tra donne e parliamo di questa imbarazzante situazione di te, Nico e Salvador' si pentì troppo tardi dell'ultima frase. Sbagliando s'impara... Ma lei non imparava mai!
-'Ma...'
-'Niente ma. Ora ti stiro i capelli' intervenne Malvina, bloccando ogni minimo tentativo di opposizione da parte di Cielo
Qualche stanza più in là. Le bambine erano in camera di Nico.
-'Quindi voi mi state dicendo che... Malvina mi sta aspettando in cucina per parlarmi?'
Le bambine annuirono all'unisono.
-'Allora mi spiegate perchè devo vestirmi con la camicia buona?'
Non sapevano quale scusa trovare. Ma i bambini sono più brillanti di quanto possa sembrare
-'Ehm... Non sai che le ragazze sono molto esigenti?'
-'Mah, se lo dite voi'
E' facile ingannare un bambino... Ma ancora più facile imbrogliare Nicolàs Bauer... Che non sa nulla dell'Universo femminile ed è più ingenuo di un bambino...
Il piano stava prendendo forma. Cielo aveva messo a soqquadro l'armadio. Vestiti sparsi un pò ovunque.
Il caos regnava anche in camera di Nico, in cui sembrava essere passato un tornado inarrestabile.
Scende la sera... Proprio come una canzone.
Malvina sta conducendo Cielo, bendata, da una parte e Nico, anche lui bendato. Ma i due non si sono accorti della presenza dell'altro
-'Mi raccomando non fate rumore... Nessun rumore. Sei stupenda, Cielo. Sei bellissimo, Nico. Ops!'
Tolse la benda. Et voilà!
-'Malvina, che significa?' chiese Nico, per niente entusiasta
-'Bella eh?'
Le finestre erano abbassate proprio come le luci. Le candele creavano un'atmosfera molto intima. Per la cena era stato usato il servizio migliore che Amalia conservava nelle credenze più alte, tutte lucidate e spolverate da Tina, che non ha risparmiato qualche parola d'imprecazione.
-'Bene, bon...' Malvina ebbe un lapsus sull'ultima parola francese per augurare una buona cena
-'Vabbè, non importa. Ciao'
La solita impeccabile Malvina!

E' sera anche alla villa del nonno di Thiago e Mar, in un certo senso.
-'Bene, possiamo andare'
Thiago mise in moto il pick-up. Il motore non si attivava. Provò una seconda volta, ma invano.
-'Premi due volte sulla frizione!' consigliò Mar, l'esperta di meccanica
Thiago eseguì.
-'Dai, attivala!'
-'Vuoi smettere di mettermi pressione?'
-'Scusami'
Thiago riprovò.
-'Avanti!!!'
L'intervento di Mar lo fece sussultare e distrarre dal suo intento.
-'La vuoi finire? Sei irritante!!!'
-'Sei tu che sei un incapace!!!'
Thiago si lasciò sprofondare lungo lo schienale
-'E tu una bimba!'
La parola maledetta.
-'Cosa?!! Ripeti se hai il coraggio!'
Mar saltò addosso a Thiago, impreparato a ricevere l'impatto, tanto che la sua mano, più una mano divina, che il piano del sedile si inclinò a 180°. Mar si ritrovò in una sconcia posizione sul fratello.
-'OK... Capisco il bacio, ma così è un pò esagerato'
Mar grugnì e uscì dallo sportello, inciampando e ritornando come una furia dentro.
Thiago, come quasi risvegliato, si alzò e la seguì, tallonandola.
-'Mar, fermati! Aspetta!'
-'Sono molto arrabbiata, Thiago!'
-'OK, aspetta! Ferma!' Thiago si mise davanti alla ragazza, sterzando il passo furioso della ragazza
-'Non voglio sapere nulla Thiago. Lasciami passare!'
Mar tentò di scansarlo, ma la prontezza di Thiago ebbe la meglio
-'No, non puoi entrare qui'
-'Sai che ti dico. Io entro eccome!'
-'Vuoi davvero entrare?'
-'Si!'
-'OK, entra!'
Thiago sorrise sghembo.
Mar oltrepassò la soglia.
-'SORPRESA!!'
Da nascondigli efficaci sbucarono i ragazzi, lanciando in aria dei coriandoli e cantando in coro 'Tanti auguri'. Mar era letteralmente esterrefatta, tanto che non riusciva a parlare.
-'Un momento... Voi, la casa, la festa, mezzanotte...'
Mar si voltò e vide Thiago. Il sorriso parlava per sè.
-'Hai davvero fatto tutto questo per me?'
-'Era un modo per ricominciare daccapo. Buon compleanno' la baciò sulla guancia.
Dallo stipite spuntò Simon, nascosto strategicamente per creare l'effetto sorpresa.
-'Simon!'
Si abbracciarono.
-'Buon compleanno!' e iniziarono a scambiarsi gesti affettuosi e tenere effusioni. Tutto sotto gli occhi di un Thiago, stranamente affabile.
Rendere felice qualcuno che ami è la dimostrazione di affetto più grande e la sua gioia negli occhi è il ringraziamento più bello. Anche se a volte può farti male.
Io ne so qualcosa... Ma ho imparato a conviverci. Concludo questo piccolo pensiero con una frase fatta, sentita molte volte, ma che inquadra perfettamente la nostra situazione... Se ami qualcuno lascialo libero.

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Capitolo 14
*** Il regalo più grande ***


Non mi sono ispirata alla canzone di Tiziano Ferro per il titolo, sia chiaro. Anche se ammettiamolo la canzone è stupenda e sarebbe una perfetta colonna sonora per la storia d'amore di Mar e Thiago (Almeno io la penso così).
Premessa. Anche se solo le ragazze più o meno adolescenti guardano Teen Angels e scrivono su questo sito, per correttezza il Rating sarà alzato a Giallo perchè saranno presenti scene non esplicite, ma comunque evidenti, di sesso.
Poesuccia di Girlstar:

Accidenti a Mar e a quel suo povero cuore
indeciso tra due pretendenti e quindi colmo di dolore
Non sa se scegliere il romantico Simon che ha fatto lo stufato
O l'affascinante Thiago che ha fatto il bucato
Intanto tra Ines e Rama
si gioca a fare m'ama o no m'ama
cosa dirà Valeria l'aggressiva,
fara del male a Rama e alla sua gengiva?
Che destino crudele il suo
come quello di Jaz e Tacho che di questo passo non formeranno un duo
la festa a sorpresa della fanciulla però va a gonfie vele
forse anche perchè tutti mangiano le mele
Ma chi sarà ad animare la festa
colpendosi da solo in testa?
Ma si certo, è Hannah Montana
che torna con la sua vendetta per riscuotere la grana
e intanto il suo alter-ego, cioè Tacho
improvvisa un rap con Nacho
le sue accanite rime all'avversario fanno male,
tanto che inizia a fare il maiale
e parlando di maiali
non tutti si comportano come tali,
'Tu mi dici che son brutto,
ma tu somigli ad un prosciutto'
questo è il guanto di sfida lanciato a Nacho Alzamendi
e quindi anche i più tremendi
possono essere sconfitti
con o senza profitti

Passiamo ai ringraziamenti e speriamo che la nostra simpaticissima Sere si faccia cogliere da un'altra geniale ispirazione per uno sproloquio:

Noemi_moony:Noemi!!! Meno male che hai recensito... Le tue recensioni mi fanno sempre piacere!
Imbranata tu? Sapessi io che capisco a scoppio ritardato e... Ho fatto tante di quelle figuracce che dovrei scrivere un libro!
Festa a sopresa by Thiago Bedoya Aguero? Si può fare... Basta che io trovi il numero sulla rubrica e lo chiamo, tanto c'è sempre per me! (Ti sbagli carina! Lui c'è sempre e solo per me ND Melody) (Giraffona, perchè non torni allo zoo! ND Me)
Besos! Saria.

Pixel:Quanto è bello leggere una tua recensione!!!
Adoro le tue ficcy mentali e Ines mi fa una pena! (Grazie, almeno una che mi capisce ND Ines alias Me) (Di niente, tesoro! ND Me alias Ines ahahahah) (Salve!!! Ho portato gli inviti del mio matrimonio con Rama e ho scelto anche le bomboniere! ND Pixel) (>.< ND Ines)
Continua le tue splendide ficcy!!! Che sono proprio curiosa di leggerle!
Baci!

Girlstar:Sere, ti sei superata! Questa è troppo bella!!! Ci sono tutte le parti.. Hannah Montana, gli Alzamendi tremendi! ahahahahahah
A proposito, ho letto la tua nuova ficcy... Che dire ti sei superata anche lì. Lascerò una recensione molto presto! E non ci arrendiamo... Riusciremo a trovare Barby molto presto.
Baci. Saria.

Cilieginamarta:Che onore leggere una tua recensione!!! I tuoi complimenti mi lusingano e stai certa che lascerò continuare il bellissimo triangolo THIAGO-MAR-SIMON. Baci.

Lo avevamo lasciato così. Una sorella adottiva spuntata dal nulla. Un sentimento che non si può celare facilmente. Una bestia da affrontare che spesso viene inquadrata con il nome di gelosia.
Si chiede come sia potuto succedere.
Ora dovrebbe essere al settimo cielo di vedere sua sorella sorridere con il suo ragazzo nonchè il suo migliore amico. Ex-migliore amico. Ormai Thiago aveva chiuso con Arrechavaleta.
Ines trascinò Mar al centro della sala
-'Discorso!!! Discorso!!!' invogliarono gli altri, battendo le mani in un coro dissonante
Mar, dopo l'iniziale imbarazzo, ben leggibile nel suo sorriso, cedette
-'Non posso credere che siate venuti tutti. Un grazie enorme va al mio fra... A Thiago che ha organizzato tutto questo. Oddio, ci siete tutti... Vale, Cari, Ines, Jaz, Tacho, Rama, Payasito, Luca, Tefi, Thiago, La Giraffa...Un momento' si fermò per prendere cognizione della situazione. Melody fino a un minuto fa non era lì. -'Chi l'ha invitata la Giraffa?'
-'Buon compleanno, cognatina!' salutò melliflua Mel, dandole un bacio sulla guancia e una busta di 47 Street leopardata.
Mar era schifata e irritata allo stesso tempo. Di certo la fidanzata di suo fratello non entrava nelle sue grazie per ovvie ragioni e non solo perchè la melliflua Paz era ipocrita ed egocentrica, ma proprio perchè corteggiava Thiago.
-'E' un pò grande. Scusa, non sapevo la tua taglia, ma aspetta qualche anno, magari crescerai di qualche centrimetro' quella sorta di consiglio suonava un pò come un insulto
-'Adesso la accorcio io' imprecò Ines, bloccata da Valeria
-'Posso sapere chi ti ha invitata, Mel?'
-'E' stato Thiago' voltò le spalle. Ora Melody poteva gustare la sua vittoria.
Thiago si avvicinò a Mar, l'unica non coinvolta in quel grumo uniforme di amici che si scambiavano sorrisi e risate.
Si sentiva un pò in dovere, d'altronde. La tensione tra sua sorella e la sua ragazza era palpabile.
-'So che Mel non ti va a genio, ma mi è sembrata la cosa migliore invitarla, per non apparire scortese'
-'Non ti ho chiesto spiegazioni, Bedoya. Ormai la frittata è fatta'
Marianella non cerca mai spiegazioni, contano i fatti.
-'Comunque... Ho un altro regalo per te'
La smorfia sghemba di Mar si trasformò in un timido sorriso, simbolo di un perdono più o meno costoso.
-'Thiago...'
Il ragazzo le fece segno di tacere. Prese dalla tasca una scatoletta in velluto bianco.
-'E' in oro bianco'
Il secondo regalo era una collana cromata in oro bianco a forma di cuore che adornava perfettamente il collo di Mar e coordinato al colore vellutato del suo vestito azzurro.
-'Oh, mamma, è bellissima!' rimase a guardarlo. La prima volta che vide una scintilla nitida nei suoi occhi dal colore instabile, che mutava a seconda della luce -'Grazie, Bedoya!'
Prima che potessero abbracciarsi, ecco piombare l'elemento che occupava la posizione incomoda. Più incomoda per loro che per lui.
-'Posso prendertela per un secondo?'
-'Si, Simon. E' tutta per te'
Simon le cinse la spalla.
-'Devi, forse, dirci qualcosa?'
-'No, Simon' riprese Mar, credendo che quella frase mettesse troppa soggezione a Thiago, già stato fin troppo carino con lei, cosa che la stupiva. Ma ancora più stupefacente fu l'intervento di Thiago
-'No, devo dirvi qualcosa. Ecco... Siate felici. Godetevi questa relazione al meglio, io non voglio essere d'intralcio'
Mar strabuzzò gli occhi.
-'Ma tu sei suo fratello, non puoi esserci d'intralcio'
-'Si, ma devo ammettere che prima ero contrario che il mio migliore amico stesse con mia sorella e mi sono reso conto che ho sbagliato, quindi...' l'ennesimo silenzio eloquente di Thiago Bedoya
-'Sul serio?!' esclamò Mar, ancora confusa e stordita
-'Si, sicuro' detto questo, si unì agli altri
-'Che carino!'
Simon le lanciò una strana occhiata a causa del suo tono ammaliato
-'No, carino nel senso... Il suo gesto e non che gli salterei addosso'
Sorrisero. Un sorriso sincero, l'unico di quella rete di bugie, falsi e stucchevoli baci che purtroppo intrappolava la loro relazione.
Ma comunque dietro quel sorriso non ci poteva essere che un alone di sofferenza da entrambe le parti.
Thiago era poggiato allo stipite di un pilastro, mentre osservava invidioso i sorrisi e le effusioni affettuose e veritiere di Mar e Simon. Si avvicinò Melody.
-'Sei stato talmente dolce con tua sorella. Ma vedi... Non ti sta minimamente considerando. E' un'opportunista e tu sei talmente sensibile'
Thiago non ascoltava neanche le considerazioni di Melody. La sua mente era già abbastanza offuscata. Per liberarsene usò una scusa efficace...
-'Fa un pò caldo... Esco fuori per qualche minuto'
E così fece. Si trovò sulla soglia della porta del retro, con la collera che lo pervadeva.
Si passò le mani nei capelli.
-'Ahhhhhhhhhh!!!'
Un urlo disumano liberò le ire di uno e turbò la quiete di un altro.
Thiago seppe solo fare un cenno di saluto a Caridad, che sfoggiava una strana espressione stranita e stordita. Gli occhi strabuzzanti che esprimevano una sola e universale frase...
-'Ma allora a Thiago non è ancora passata... No, non è riuscito a superarla' disse la Paisa
Come diceva Jane Austen... E' una verità universalmente riconosciuta che Thiago Bedoya Aguero sia follemente innamorato di sua sorella.

Nico e Cielo, forzati da Malvina, stavano cenando. La serata si prospettava disastrosa e piena di lunghi e interminabili silenzi, intervallati da occhiate ambigue da entrambi. Invece stava proseguendo senza troppi intoppi e allegramente, tanto che si riaccese la speranza che tra i due ritorni la scintilla. Parlavano del più e del meno fino a quando non si gettarono nell'argomento sulla loro passione per la musica, la caratteristica più affine tra di loro
-'A te che tipo di musica piaceva?'
-'Sinceramente... Mi piaceva molto l'hard rock! Amavo quelle sonorità dure e non ti dico che spasso ai concerti'
-'Si può proprio dire... Sesso, droga, rock'n'roll' scherzò Cielo
-'Sui primi due non ci contare tanto'
-'Eri timido da adolescente?'
Nico fece una tenera smorfia.
-'Molto coccoloso'
Cielo rise. Come si poteva non amarlo? E non amare le sue battute?
-'Ma ancora oggi sono molto coccoloso. Necessito di coccole in continuazione' avvicinò pericolosamente il viso a quello di Cielo, che riagganciò la conversazione
-'A te quindi piaceva il rock? A me personalmente attraeva più il funk'
-'Ah, certo!' disse Nico, con sguardo da ebete
Avevano finito le portate. Primo. Secondo. Dessert. Una cena leggera ed elegante allo stesso tempo.
-'Bene, sarà meglio andare a dormire' propose Nico
-'Si, hai ragione. Saliamo'
I due arrivarono fino alla porta di Nico. Non si sentiva nè Malvina imprecare nè la bimba piangere. Probabilmente erano andate a dormire di sotto o in qualche altra stanza.
Erano uno di fronte all'altro, sullo sfondo bianco e legnoso.
Non c'era tensione, piuttoso emozioni mischiate a risate e sorrisi di quella sera.
-'Bene...Io andrei, eh. Notte, Cielo'
-'Notte' si avvicinò al suo viso, mirando alle sue labbra, ma appena si accorse del pasticcio che stava per combinare, si spostò lungo la sua guancia. I follicoli piccoli e pungenti premettero sulla sua pelle.
-'Ahia!'
-'Scusa, non mi sono rasato oggi'
Rise. -'Notte!'
Si voltò, ma un impulso la fermò a quasi cinque passi dalla porta.
Anche Nico si era fermato, pervaso da una voglia irrefrenabile di baciarla.
A volte bisogna mettere da parte l'orgoglio. Così fu per loro...
Non c'è sentimento più forte della ragione, ma non c'è ragione più forte del sentimento.
Si baciarono vorticosamente. Respiravano violentemente.
Tonfo di porta. Da quella sera si sarebbero appartenuti per sempre, alla faccia di tutti, ignorando le barriere dell'orgoglio. La poesia della carne.
Un chiaro raggio di luna filtra disperato tra gli interspazi della persiana semichiusa, per dare un'atmosfera più intima. Si riflette sul suo viso, specchio di quella luna, non risparmiando nessun particolare. Nico le passa una mano nei capelli biondi, orlati di luce argentea. Una poesia senza fine che volteggia su note di canzoni mai cantate, di versi amati e futuri rimpianti. Ma ora si concedono la gioia più grande, che per tanto tempo si erano negati.

La festa di Mar sta procedendo a gonfie vele. La sala da pranzo, ora intemperante pista da ballo, era stata decorata secondo i gusti della festeggiata con uno scaltro tocco personale.
La musica sembra echeggiare dentro come un'enorme cassa acustica.
Improvvisamente quel travolgente ritmo house si ferma.
-'Ehi!!!' protestarono tutti, ignari della furba prospettiva che aveva Thiago per continuare la serata
-'Scusate, ma è ora del Mix!'
Tutti si guardano interrogativi, tranne Simon, testimone di indimenticabili feste che Thiago ha animato con il suo programma di intrattenimento
-'E cos'è?' domandò Valeria, teneramente abbracciata a Rama, con il quale stava ballando qualche minuto fa
-'Un mix di giochi by Thiago Bedoya' sfodera uno dei suoi sorrisi più brillanti
Mar guarda interrogativa Simon e trova nei suoi occhi la risposta alla sua domanda... Il Mix è un vero spasso.
-'Ci divideremo in due squadre. La mia, composta da Mar, Ines, Jazmìn, Tacho e Tefi'
-'Chi sarà il capitano?' domanda Tacho, nella speranza che Thiago glielo chieda, ma a quanto pare il tentativo sarà vano
-'Io, ovviamente!'
Quella risposta provoca la contrapposizione di Mar che da uno strattone al fratello, facendolo quasi piegare su se stesso, ma smorzato dagli addominali tonici, costati mesi di sudore e modellati dalla palestra.
Lo ha fatto apposta. Adora vedere le sue reazioni quando viene provocata e anche quella piccola infossatura sulla fronte quando la inarca.
-'No, scherzavo. E' Mar è il capitano'
-'Molto meglio!'
-'Il capitano dell'altra squadra sono io' annuncia Luca, senza neanche essersi consultato con gli altri componenti del gruppo, ovvero Simon, Valeria, Rama, Caridad e Melody.
-'Ti straccerò, stangone!' è il guanto di sfida di Mar lanciato a Luca. Per quanto fosse piccolina, Mar raggiungeva un certo livello di competitività e determinazione.

Prima Sfida. Trovare un biglietto di carta sul fondo di un tegame di torta prima dell'avversario senza usare nessun arto.

Melody 'Giraffa' Paz VS Mar 'Petardo' Rinaldi

I pronostici danno favorita la nostra Mar che parte mordendo vorticosamente ogni strato e valutando attentamente ogni sapore eventualmente sospetto.
Melody ha lo svantaggio di perdere tempo in versetti spocchiosi ogni volta che riprende fiato e ritornare in quel vortice che appanna la vista.
La sfida si conclude con la vittoria già annunciata di Mar.

Seconda sfida. Corsa coi sacchi.

Thiago 'Killer' Bedoya VS Rama 'Tronko' Ordonez

Gara tra due fighi. Comunque, chiunque dei due dovesse spuntarla, rimangono entrambi due grandi fresconi... Con la differenza che Rama non ha tanta fortuna con le ragazze di quanta ne ha Thiago.
Thiago, di peso leggermente più leggero e più allenato, ha un leggero vantaggio, ma superato per un soffio da Rama, colto da un'improvvisa kryptonite.
Per ora, situazione di parità.

Terza sfida. Forse la più sconcia di tutte. Mordere una mela, appesa a una corda, usando solo la bocca

Tefi 'Isterica' Elordi VS Simon 'Payaso' Arrechavaleta

Gara tra due sessi in questa gara etero per definizione.
Tefi è decisamente meno timida e facilmente si lascia andare. Tenta più volte di mordere quella mela, incitata dai suoi compagni, tranne che da Mar che lancia imprecazioni a tutta forza. Ma alla fine la timidezza gioca a favore di Simon che vince.
1-2 per la squadra di Luca.

Quarta sfida. Braccio di ferro.

Tacho 'Hannah Montana\Angel Rojo' Morales VS Caridad 'Paisa' Cuesta

Una sfida ingiusta. Il forzuto Tacho contro l'indifesa campagnola dai polsi di ferro.
Tacho ha un leggero vantaggio, ma Cari non demorde ribaltando la situazione. Umiliata e sopraffatta la mano di Tacho crolla con un tonfo legnoso sul tavolo.
1-3 per la squadra di Luca.

Quinta sfida. Trasporto di un uovo su un cucchiaio con area minore rispetto alla circonferenza.

Jazmìn 'Nana\Bonita' VS Luca 'Stangone' Franchini

Prova d'abilità ed equilibrio. Dopo aver atteso la seconda era glaciale per sollevare l'uovo dalla ciotola e posarlo sul cucchiaio, Jazmìn barcolla varie volte ma è Luca a fare una bella frittata di uovo crudo.
2-3 sempre a favore della squadra di Luca, ma potrebbe finire in uno spareggio.

Sesta sfida. Resa dei conti. Moscaceca.

Ines 'Petisa' Vazquez VS Valeria 'Gata' Gutierres

Sfida tra due fuochi. Precauzioni: Attenzione a non bruciarsi.
La sfida è anche più sconcia della terza. State a vedere...
-'Adesso una di voi verrà bendata...' spiegava Thiago mentre Tacho bendava Ines e Rama faceva lo stesso con Valeria
-'Poi noi tutti ci mischieremo, disposti in linea retta... E voi dovete riconoscere almeno uno dei componenti maschi,in questo caso,baciandolo' quell'ultima parola fu talmente difficile da digerire che sembrava detta a rallenty come nei film comici.
-'Quindi questo implica a baciare, vero?' chiede Ines.
Ops... Argomento scottante per Valeria a cui brucia ancora la storia della gelosia
-'Esatto' sorride Thiago, ma le due hanno ben poco da essere felici
-'Comincia tu, Vale!'
-'OK'
A tastoni, anche aiutata da una mano divina che non si sa perchè ma c'è sempre, verifica le caratteristiche che distinguono i ragazzi tra loro. I ragazzi hanno tutti la riga di lato, a parte ovviamente Tacho, anticonformista in queste situazioni.
Luca ha le labbra ovali, già di vede da quella specie di sorriso a mezzaluna che sfodera quasi sempre. Una caratteristica somatica distinguibile.
Valeria si ferma. Rivaluta, per essere sicura della sua scelta. Si, è certa che è lui Rama. Lo bacia.
-'Uhh!!!' sospirano tutti, con un tono più che malizioso, tranne Rama che è un pò occupato
Vale si sfila la benda. Ha raggiunto il suo intento, baciando Rama. Ed è un punto alla sua squadra. Ines non esulta, anzi impreca aiutata dagli altri membri della sua squadra, anche loro piuttosto competitivi.
E' la volta della Petisa.
Brancola incerta, verificando a tastoni.
Non ci vuole molto prima che si fermi. Sembra stata quasi petrificata da quel respiro caldo. Aveva gli addominali tonici. Saliva lungo l'addome. Ogni scalino era per lei un passo verso il baratro. I ragazzi non mancavano di essere sfacciati, specialmente con Mar che preferiva non guardare quello scempio
-'Eddai, bacialo!' incitavano Tacho e Luca, fulminati da Jazmìn
Ines decise di buttarsi, anche senza ali, ma quell'angelo gli porse le sue ali e le sue labbra.
Come baciava bene. Aveva le labbra umide. Un bacio bagnato, direi.
Si alzò sulle punte. Anche lei aveva qualche problema con i centimetri in meno.
-'OK, ora basta!' disse Mar, tirando via Ines presa dalla tachicardia.
Si sfilò la benda e solo quando sorrise, si rese conto che aveva baciato Simon.
-'Oddio, Mar, scusami non lo sapevo' cercava di giustificarsi Ines, imprecando nella sua mente quella mano divina, molto meglio nota come destino rompiscatole.
-'Macchè, figurati! So che non la faresti mai'
E' vero, non l'avrebbe mai fatto sapendo di far del male a una delle sue migliori amiche. Ma certo doveva ammettere che il Payasito baciava più che bene.
Resoconto Finale: Ha vinto la squadra di Luca.
I ragazzi iniziano ad esultare. Melody non perde occasione di rinfacciare a Mar i centimetri di poco e formare una 'L' pesante quasi come quella sconfitta.
-'Ora, i componenti della mia... Cioè della squadra di Mar, e quindi anche la mia... Dovranno pagare pegno, baciando uno dei membri della squadra avversaria'
-'Si vede che non ti sono mancati i baci nella vita' provocò Ines
-'Aha... Tefi, comincia tu'
-'OK!' sempre piena di manie la nostra Tefi.
Inizia a squadrare uno ad uno l'onor virile con il dito sul mento e la bocca sghemba. Rama, non è il suo tipo.
Luca... Niente male, specialmente con quella felpa militare e i risvolti arancioni. Ma il suo obiettivo è Simon. Incredibile che abbia esitato un pò.
Mar è ancora una volta a fermare il bacio, che dura meno del previsto.
-'Ora tocca a Tacho'
La sua gitana è nella sua squadra. Non può baciarla. Quindi decide di baciare sulla guancia Caridad. Una sorta di congratulazione per la sfida a braccio di ferro.
-'Jazmìn è il tuo turno'
-'Bene, io bacio Rama che è un mio amico'
Thiago sterza la sua azione. -'No, non farla troppo facile. Rama lo conosci troppo bene. Scegli tra loro due'
Fu costretta a scegliere Luca dato che non voleva fare una scornata a Mar.
Il bacio fu passionale e tenero allo stesso tempo. Rimasero a guardarsi per istanti interminabili dopo la fine del bacio.
-'Mar, ora tocca a te' disse con più rammarico del solito, sapendo già chi avrebbe scelto
-'OK, Rama no perchè è un amico...'
-'E allora?'
-'Come allora?'
Thiago sorride. -'No, ha ragione. Meglio non baciare i propri ragazzi, altrimenti è troppo facile'
Mar sente il disagio che la pervade, quasi non riesce a ragionare.
-'Avanti, che ti costa baciare Rama?'
Questa volta Thiago ha giocato un tiro davvero meschino.
-'Infatti' disse
-"Io lo ammazzo!!!!!" fu invece il pensiero della vocina mentale che si risvegliava ogni volta che Mar aveva a che fare con quell'essere viscido che portava il nome di fratellastro dalla lingua biforcuta.
Iniziano anche loro a baciarsi. Valeria sterza il bacio, prima che potesse sfociare in qualcos'altro.
-'Bastardo!' sibilò Mar, rivolta a Thiago
-'E' la volta tua, Ines'
-'OK, Simon no... Luca, preferisco di no e quindi...' le rimaneva solo una possibilità, ovviamente
-'Rama, fatti avanti!'
Per Valeria fu davvero troppo. Non le faceva piacere che la sua migliore amica baciasse il suo ragazzo. Argomento troppo scottante anche per lei.
-'Ma no!' intervenne lei -'Perchè?'
-'Perchè Simon l'ha già baciato e lei non vuole certo litigare con Mar. E Luca... Devo ammettere che si conoscono ancora troppo poco, quindi rimane il Tronko' è la risposta pronta di Thiago che sorride maliziosamente
-'Dai Valeria, in fondo è solo un bacio... Niente di più'
Valeria sapeva quanto a Rama dava fastidio i gesti sospettosi. Gelosia è sinonimo di egoismo. Decise di passarci sopra e promise a se stessa di essere più affabile e aperta.
-'No, aspetta Thiago. Io non posso baciare lui... E' mio amico, sarebbe troppo strano'
-'Ines... Prendere o lasciare?'
Era tra l'incudine e il martello. Poteva anche lasciare e fare la figura della deficente, ma poi pensava... Cosa aveva da perdere? E' solo un bacio.
-'OK, prendo'
Si avvicinano, dapprima esitando un pò, poi le loro labbra attirate da una strana forza di gravità si sfiorarono fino a sfociare in un vorticoso bacio, che riscaldò gli animi di qualcuno e i risolini di un'altro.
-'OK, basta...' disse Thiago, pensando che bastasse.
Ma i due non la smettevano. Sembravano legati. Un bacio implacabile alimentato dalla tachicardia che provavano quando si scambiavano effusioni di questo genere. Temevano che sarebbero morti se non avessero continuato così, quella strana forma di trance che li esiliava dal mondo.
-'Basta!' insistette Thiago. Inutile.
-'BASTA!!!' gridò Valeria. Tentativo vano anche da parte della Gata che non sferrava ancora gli artigli.
-'Aspetta, ho un'idea' Mar tirò fuori un registratore con sopra la voce dell'unico che poteva placare un'intera mandria imbestialita di bovini
-'BASTA!!!!' sentendo la voce di Nico, i due scattarono sull'attenti.
-'OK, basta, va bene così' disse Thiago, con il viso rigato dalle gocce di sudore che si espandevano come un collirio su tutta la fronte, rendendolo ancora più bono... Cioè sexy di quanto non fosse già.
-'E ora è la volta di Thiago!!!' annuncia Luca con tono stranamente affabile
-'OK, io bacio...'
-'Eh, no, furbacchione!' dice Luca, fermandolo -'Visto che sei l'organizzatore, te la sceglieremo noi la ragazza da baciare ed è... Marianella. Dai che aspetti' con uno strattone alla schiena, Thiago si ritrovò proprio davanti a Mar. Un tète-a-tète molto romantico.
-'Su, avanti! Bacio! Bacio!' incitava Luca, leggermente più sfacciato degli altri
-'Io non sono un pervertito! Non posso baciare mia sorella!'
-'Punto uno... Lei è la tua sorellastra! Punto due... Non ti uccide mica Big Foot se la baci. Punto tre... Dovrai accettare le regole della vita'
Se queste le chiami regole. Pensava Thiago.
-'Avanti, che aspettate!'
Una decisione facile. Mar+Bacio=Thiago felice.
Non è opinione, ma precisione.
Un alone li illuminò quando le loro labbra si intrecciarono. Si vedeva che c'era sentimento... Di quello vero, non quello falso che Mar credeva di provare per Simon.
Thiago era un mago nei baci alla francese.
-'OK, ora basta!' Simon prese la sua ragazza, portandosela via per il braccio e cingendola a sè.
-'Che ne dite se ce ne andiamo?'
-'Si, Tacho, hai ragione, altrimenti Nico si preoccupa!' disse Caridad nella sua ingenuità giovanile.

Il giorno dopo. A colazione. Felicitas alias Justina, dopo il falso scambio in prigione, preparava la tavola, figlia di una bugia di cui si era pentita troppo tardi. Beh, meglio tardi che mai.
-'Feli! Io ho fame!' protestava il famelico Monito
-'Si, amore, adesso ti preparo il frullato alle banane che ti piace tanto!'
-'Che c'è per colazione!' dissero all'unisono Cielo e Nico, sbucando contemporaneamente dalle parti opposte della porta
-'Avete per caso sincronizzato gli orologi?' domanda scherzosa Justina, alludendo alla loro strana espressione e al fatto che si erano presentati nello stesso momento
-'No, sarà stato solo un caso!'
-'Sarà, ma il caso non esiste!' è la sicura e intelligente osservazione di Justina, che sorride.

Le ragazze stanno ancora dormendo. Ines ha uno strano sorriso stampato in faccia, proprio come quello ebete di Mar che pensa a Simon e al regalo che gli porterà oggi. Jazmìn sembra dormiente, ma è stata sveglia tutta la notte con un unico chiodo fisso nella testa: Luca.
Caridad contava ancora le pecore, anche se era aveva paura che quella nera fosse stata divorata dal lupo.
Valeria, emergente masochista, si era tormentata tutta la notte con il pensiero che il suo ragazzo potesse provare qualcosa sia per Mar che per Ines.
Tefi, con la maschera agli occhi, si doveva accontentare di dormire su un materasso gonfiabile, mentre Mel si godeva il letto di rose e la crema al latte, prestatale dall'unica amica che aveva.
In camera dei ragazzi tutt'altra storia. Luca osservava il soffitto, pensieroso.
-'Tutto bene, Luca?' chiede Tacho
-'Si, benissimo' mente, sentendosi anche un pò viscido, ma mai quanto questo qui...
Sono noti i famosi attacchi di sonnambulismo di Thiago che si alza dal letto, con un sorriso inespressivo
Tacho e Luca iniziano a ridere.
-'Esci da questo corpo!' scherza Tacho, credendosi il prete dell'Esorcista che poi si sa, non fa una bella fine
Thiago, inconscio, cammina spedito fino a scontrarsi con lo stipite del letto di Tacho, alimentando il suo riso
Poi si sposta nel bagno, che va dritto alla camera delle ragazze e dove si sa... Ha una sorta di attrazione gravitazionale per il letto di Mar.
Luca lo imita bonariamente.
Intanto è arrivato in camera di Mar. Si appoggia sul letto e inizia a baciarla, come ha già fatto in passato.
La situazione è talmente confusa che nessuno si accorge del lieve cigolio della porta e dei pezzi infranti di un qualcosa di fragile.
-'Basta! Thiago! Va a dormire! Dormi! Dormi! Dormi!' vani sono i tentativi di Mar di svegliarlo dolcemente, anche se vorrebbe sferragli un bel pugno e provocargli uno shock.
Thiago continua a baciarla, mordendole il labbro. Mar, si massaggia la parte lesa spingendolo verso il letto di Tefi. Thiago le finisce addosso e lei inizia a urlare istericamente, svegliando tutte le altre
-'Ahhh! Non vedo, non vedo niente... Mi volevi cieca, stupida!'
-'Togliti la mascherina!' dice Valeria, ancora immersa nel beato mondo dei sogni
Thiago, intanto, ritorna a carponi come un neonato nella sua stanza.
-'Meno male che era sonnambulo, eh' dice Mar, per sdrammatizzare la situazione
-'Già, poverino!'
-'Secondo me del poverino non ha proprio niente' è il giudizio sicuro e per una volta realista di Caridad
-'Che è successo?' chiede Melody, stordita dal baccano
-'Niente, torna a nanna Giraffa'
Gli occhi di Ines, ancora un pò insonnoliti, vengono catturati da un solitario e sospetto pacchetto regalo sulla soglia della porta
-'E quello?'
Mar, Ines e Valeria si avvicinano per guardarlo meglio. E' davvero ben fatto. Al nastro filante traslucido, è legato un biglietto. Mar lo legge.

Tu sei il mio regalo più grande.
Simon

In quel momento vorrebbe solo morire e sprofondare insieme a quel farabutto che la spunta sempre.
-'Ops... Credo che Simon sia stato qui!'
-'Già... Secondo te ci ha visti?'
Valeria e Ines si guardano d'intesa, conoscendo già la risposta
-'No!' è la certezza bugiarda di Ines
-'Si' è la verità sofferta di Valeria
-'Oh, ragazze!!! Giuro che a Thiago gli taglio le...'
-'Mar!' ammoniscono le due ragazze
-'Le pantofole, perchè che avete capito?'

Mar si sta dirigendo veloce verso la porta a vetro zigrinato dell'Hogar Magico, spedita e frettolosa.
Thiago è sullo stipite.
-'Piaciuta la festa?'
Un freddo 'si' è l'unica parola che Mar riesce a pronunciare
-'Ti fa male il labbro?' Thiago è cascato nella sua stessa bugia, ingannevole come la pietà che provava il fratello nel vedere l'espressione crucciata di Mar
Mar si ferma di scatto. Non pensa. Non ragione. Ne ha fatte troppe, è sicura che questa è un'altra del suo mucchio.
-'Ma tu non eri sonnambulo?'
Aspetta una confessione che non arriva.
-'Ah, no, non è possibile! Ti rendi conto? Sei un bastardo! Vuoi farmi soffrire?'
Thiago si passò una mano nei capelli, arruffandoli. Sembravano pettinati con i petardi.
-'Mar, possibile che non ti rendi conto? Io per te sono...'
-'Niente sei!' lo ammonì Mar, avvicinandosi -'Eri, Bedoya!'

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Capitolo 15
*** Una questione di personalità ***


Poesia di Girlstar, a cui è rivolta una speciale dedica alla nostra amica Barby (Namithebest) autrice che non si fa viva da una vita e sospettiamo che sia stata rapita dalla CC Corporation per le loro sperimentazioni. Sere, non perdiamoci d'anima! (Madò che depressa che sei! ND Tutti) (=O ND me)

E mentre Rama e Vale
Si fanno del male,
del male a vicenda
secondo me finirà male questa faccenda XD
Hannah Montana vince al manicomio una visita gratuita
anche se per colpa della sorte fortuita
visto che ne ha bisogno
ed è il suo sogno
farà un'eccezione
e prenderà in adozione
un cetriolo
che sa di mentolo...
Mar si rende conto di essere innamorata
ma visto che è molto sfortunata,
sa benissimo,
che è facilissimo
innamorarsi della persona sbagliata
nonostante sia sfacciata!
Barby è sparita completamente
per la disperazione di noi malate di mente =(
Intanto Serena la balena
che va sull'altalena
compone una delle sue poesie demenziali
che piacciono solo ai maiali

Signori, abbiamo qui un'aspirante Valeria Gutierres!!! Che carina Hannah Montana, ormai alter ego ufficiale di Tacho, che prende in adozione il cetriolo!
Mar non direi proprio che è sfortunata... Con i pretendenti che ha!
Riguardo alla storia dei maiali... Allora lo sono anch'io, per caso? =(
Perchè a me piacciono tantissimo le tue poesie e spero me ne scriverai altre!!!
Ringrazio vivamente (Non siamo a una conferenza ND Vocina 2)... gR@Zì& (?? ND Vocina 2)... Un grande grazie (-.- ND Vocina 2)... Ringraziamenti:

Cilieginamarta:Quanto è bello leggere una tua recensione! Ormai te l'avrò detto centinaia di volte, ma proprio non riesco a farne a meno!
Ti stimo tantissimo!!! Anche a me piace il triangolo LUCA-JAZ-TACHO (ma se ci mettiamo Tefi diventa un quadrilatero). Ma... Mar e Thiago sono... Mar e Thiago, come dici tu!
La cosa ingiusta è che non riescono mai a stare insieme in pace! Neanche avessero ucciso qualcuno! Aspetto una prossima recensione, altrimenti come faccio a continuare? Baci. Saria.

Pixel:Hey!!!
Tranquilla per gli aggiornamenti... Anch'io ho poco tempo per aggiornare (E si vede dai chappy che stanno venendo un mezzo schifo!) a causa dell'esame! Ma che l'attesa non duri in eterno... Ho tantissima voglia di sapere di più su Franka\Luca 'il ragazzino' e Ramella\Thianeria. Grazie per i tuoi complimenti! Senza non posso andare avanti... Mi sentirei persa senza la recensione dell'autrice della storia su Ramella e Lunka più bella che abbia mai letto!
Ora vado a chiamare Thiago... Il mio compleanno si avvicina e volevo un party planner! Baci. Saria

Noemi_moony:Sono felice che ti sia piaciuto il bacio di Rines... Io ho bisogno del CD con la voce di Nico non solo quando litigo con mia sorella... Ma anche per svegliarmi (Perchè, quando tua madre ti sveglia ti dice BASTAA? ND Vocina 2 'quella petulante') (Guarda, non ti rispondo neanche ND Me) oppure quando mia madre mi dice di spegnere il computer. Spero ti piaccia anche questo chappy... La tua opinione conta tantissimo. Baci. Saria

Divinacapricciosa:Anch'io odio la Giraffa!!! Io in realtà non odio Simon... Lo odio solamente quando fa il cretino con Mar, quando si mette in mezzo alla mia coppia preferita alias Thiaguella, quando fa vittima, odio quel suo carattere tanto gentile, sensibile, dolce... Odio quel suo sorriso vincente, odio quella voce tanto sensuale, odio quella risata, odio quegli occhi e soprattutto... Quando parla con il suo analista!!! Mi prende un nervoso!
Comunque, per l'idea io NON mi sono assolutamente ispirata ai CESARONI! Era un'idea che già avevo in mente da un pò di tempo... L'ho migliorata e quindi ho scritto la ficcy! Aggiorna presto anche la tua. Baci. Saria.

Girlstar:Non ho parole... Non ho parole per descrivere la bravura nel scrivere poesie! Sei troppo divertente e... Gli altri ringraziamenti sotto la poesia! ihihihih Ciao, Serena! Baci. Saria

Quello che non ti uccide, fortifica. Una filosofia poco ascoltata perchè solo il dolore provato in quel momento può scatenare la reazione più insensata e logorarti dentro fino a quando non ti crei una corazza che attutisca il colpo.
Per Simon è stata una vera e propria batosta al cuore vedere la sua ragazza, neanche dopo 24 ore essersi riappacificati, baciare il suo migliore amico ergo il suo fratellastro. Di Mar, s'intende.
Si ferma di scatto. Vede quel verme ridere e godersi le moine della sua ragazza, se si può chiamare in quel modo.
-'Che verme...' impreca a mezza voce. Ma le irrisioni sono inefficaci a placare, almeno un pò, il dolore e lo smacco ricevuti. La consapevolezza che quell'essere meschino farà soffrire ancora di più la persone a cui tieni di più al mondo, stranamente non ti fa stare bene e non ti da la forza di sferrare un pugno e deviargli il setto nasale. Un pò come ha fatto lui con te. Ma Thiago ha quella forza, quel fegato. Lui non ha rimorsi.
-'Thiago' la voce di Simon appare stranamente decisa
Si volta, con una strana smorfia stampata in faccia, maliziosa e compiaciuta.
-'Simon. Cosa c'è?' anche il suo tono appare deciso, per niente sfacciato a differenza di quel sorrisino impertinente
-'Dobbiamo parlare'
E dopo il passaggio di una balla di fieno, come avviene in qualsiasi film western che si rispetti, ecco Thiago allontanarsi con Simon. All'angolo della scuola. Inaccessibile al direttore.
-'Voglio chiarire una cosa. Primo, tu non tocchi la mia ragazza...'
Il discorso su cui tanto Simon aveva faticato non stava raggiungendo il suo intento. Thiago lo troncò alla fine della prima frase
-'Errore. Quella ragazza è mia sorella e ho tutti i diritti su di lei'
-'Non dire fesserie, non hai alcun diritto su Mar'
-'Può darsi, ma ha comunque il mio sangue'
-'No, ha la tua carne. La carne di un essere schifoso'
Thiago si sentì ribollire dentro. Finalmente Simon aveva messo i pantaloni.
-'Finalmente hai tolto il pannolino, Simon. Dietro questa bella faccia e parole stucchevoli, c'è un uomo' Thiago non si scompose. Non era impulsivo come Mar... In certe occasioni, è chiaro!
-'Non provocarmi, Thiago. Altrimenti...'
-'Cosa?' continuava con le insolenti provocazioni e a sfoderare quel sorriso saccente che tanto piaceva a Mar, ma che avrebbe voluto sfondare con un bel montante
-'Cosa fai, Simon? Mi dai il numero dei tuo analista?'
-'Sei un altro, Thiago...' rinfaccia Simon, rassegnato nel poter un giorno riavere quel bambino di un tempo. Che giocava sempre a rugby con lui. Che andava a lezione di inglese e prendeva in giro la maestra, facendolo ridere con le sue battute innocenti. Il suo amico.
-'Non è vero Simon. Io amo Mar, non lo capisci?'
Simon sente il cuore tagliato a metà dall'ascia della discordia. Mentre sente la sua testa cadere nel vuoto. Il boia ha eseguito il suo dovere.
-'Ma è tua sorella. E' perverso' Simon cercò di dissuadere Thiago da quell'assurda idea che provasse qualcosa per sua sorella. Forse quella frase era più diretta a sè stesso che a Thiago.
-'Forse è così. Ma Mar sceglierà sempre me'
-'Come fai a saperlo?'
Fece un insolente risolino. -'Semplice, è una questione di carattere'
Adesso il lato uomo di Simon, quello macho, un pò saccente venne celato.
-'Sai che ti dico... Io con Mar farò sul serio'
Bile dura di digerire. Non solo si era messo contro il suo migliore amico, ma Simon avrebbe dovuto affrontare i pregiudizi della madre, celati dall'orgoglio nell'ammettere che il suo bambino sta crescendo. Forse la perseveranza in amore consiste veramente in una questione di personalità.

In un ambiente più allegro. Nico, per una volta, stava lavando i piatti non mettendo alle strette le ragazze nel farlo. Lo stava facendo lui, in persona.
A ogni intermezzo tra asciugare e lavare, improvvisava una coreografia contemporanea a una canzone, possibilmente di Ricardo Montaner o Julio Iglesias.
Jazmìn e Mar si fermarono sullo stipite della porta a osservarlo. Uno, Nicolàs Bauer non era mai stato così felice. Due, stava lavando i piatti, evento epico che merita di essere immortalato se solo le due avessero una macchina fotografica. Tre, aveva i pantaloni al contrario!
-'Nico...'
Lo spavento gli fa perdere l'equilibrio e casca per terra.
-'Stai bene?'
-'Si, Mar. Perchè me lo chiedi?'
-'Hai i pantaloni a rovescio' sottolinea Mar
Nico se li guarda. Ha la zip dietro il sedere. Colto quasi in flagrante.
-'Ah... Sarà stata una svista. Sapete, Esperanza piange spesso di notte e...' simula uno sbadiglio, palesemente falso
-'Certo... Senti, hai visto Caridad?' chiede Jaz, tornando al vero intento delle due ragazze
-'No, mi spiace' è la risposta frettolosa di Nico
-'OK, andiamo a cercarla di là...'
-'Si, prego andate. Ehi, aspettate. Avete messo il sush up?'
Le due si sfiorano istintivamente il seno.
-'No... Perchè?'
-'No, niente. Andate... E copritevi!'
-'Si, OK!' la voce delle due apparve come un brusio.
-'Non si può lavare nemmeno in pace!'
Ricomincia a cantare Julio Iglesias con quelle movenze... Ambigue.
-'Nico?' Rama non ci può credere. Nico è preso da un cardiopalma, si porta istintivamente la mano al cuore... Come se fosse stato colto in flagrante per la seconda volta... E fa cascare un paio di porcellane
-'Ramuccio bello! Dimmi, vieni qui. Siediti, parla un pò con Nicolàs'
Nico cerca di distoglierlo da ciò che il bel biondino dagli occhi cielo ha visto.
Rama si siede proprio di fronte a Nico.
-'OK... Volevo parlarti di me e Valeria'
-'Tu e chi?'
-'Io e Valeria'
-'Ah, si. Perchè state insieme?'
-'Ma si, Nico!' Rama sospira. O la caduta gli ha dato alla testa o Felicitas ha messo qualcosa nel tè. No, forse la seconda no. Feli è troppo ingenua, troppo buona, troppo onesta per fare un'azione del genere. Fosse stata Justina allora qualche sospetto sarebbe sorto.
-'Ah, si che sbadato! A volte mi scordo le cose...'
-'Nico... E' una cosa seria!' il tono di Rama parla per sè. E' stranamente sostenuto.
-'Beh, anche la pace nel mondo è una cosa seria, però...'
-'Io voglio farlo!' è la confessione affrettata di Rama
-'Ah, ma certo... Eh?' Nico strabuzza gli occhi
-'Io sto con Valeria e ci sto da Dio! Mi piacciono i nostri baci, così...' il tono eloquente di Rama rende chiara la frase lasciata in sospeso
-'Si, ho capito!' dice Nico, con tono frastornato e gli occhi ancora più distorti
-'Ecco si, mi hai capito no. Mai io vorrei di più...'
Nico si porta le mani nei capelli. -'Come vuoi di più?' dice, quasi urlando per lo smacco. Ha solo 17 anni e vuole rovinarsi la vita?
-'E vorrei che ci fosse prima dei suoi esami finali. Una notte prima degli esami'
Nico si alza di scatto, facendo schiamazzare la sedia al suolo con un sordo rumore
-'Tutto bene?'
-'Si, è solo la tachicardia' respira con affanno
-'Vuoi un bicchiere d'acqua?'
-'No, voglio che mi dica che tutto questo è un incubo e che prima o poi mi sveglierò' quella frase era più indirizzata a Nicolàs che a Rama.
-'Ma...'
-'Fammi finire, Ramiro Ordonez... Tu hai solo 17 anni... E vuoi rovinarti la vita con... Con il piacere di voler provare l'amore? Fallo, fallo... Ma quando Valeria ti dirà che aspetta un bambino, tu non venire da me perchè ho già i miei problemi'
-'Ma avevo intenzione di andare preparato'
-'Bauer, dimmi che non è vero!' Nico alzò gli occhi al cielo, diretti a suo padre, in modo che gli desse un supporto morale
-'Ma Nico... Ho 17 anni, voglio vivere...'
Nico si ferma. Si sta imbestialendo sul serio.
Si avvicina a Rama, scrollandosi di dosso il ruolo di amico e tutore permissivo.
-'Rama... Hai 17 anni. Hai fatto un incidente, hai rapito un auto, sei andato ai rave party...'
-'No, quelli no'
-'Vabbè, ai festini... Ti sei schiantato contro un cavallo, hai rapito un auto con Valeria alla Bonnie e Clyde, ti sei quasi fatto ammazzare da un carcerato... Sei stato al fresco... Hai avuto problemi con la legge. Se questa non è vita... Anzi autodistruzione. E tu hai già vissuto abbastanza. Non voglio che ritorni sulla cattiva strada'
-'Nico, io la amo davvero...' Rama appare convincente. Si legge l'amore nei suoi occhi lucidi, già abbastanza indicativi.
-'Ti senti davvero pronto?'
-'Si'
-'Allora, rivolgiti a questo mio amico... Ti aiuterà in tutto ciò che hai bisogno'
-'E chi sarebbe questo amico?'
-'Io, naturalmente'
E Nico ritorna a essere l'amico e tutore permissivo che tanto amano. Non è poca dedizione al suo lavoro o irresponsabilità... E' solo la sua personalità.

Uscita del Rockland.
Simon va subito incontro alla sua Marianella, sola soletta. Occasione perfetta
I suoi occhi vedono solo nero. Un romantico tocco di nero.
-'Chi sono?'
-'Avanti, Payaso, lo so che sei tu'
-'OK... Ma non toglierò ancora le mani dai tuoi occhi'
-'Sei in vena di giocare?'
-'Più o meno... E' una sorpresa'
-'Vuoi dirmela?'
-'Non sono così ingenuo come credi'
Mar ride. E' divertita e innamorata allo stesso tempo.
-'Almeno dammi un indizio'
-'OK... E' un grande circolo verde dove si sente l'odore di libertà. Ogni stelo ha un ostacolo, ma noi un aiuto'
Mar si libera dalla presa. -'Cosa?'
Simon cede. Si deve essere sempre diretti con Mar. Troppe moine non entrano nel suo cuore, invaso di vorticosi baci insonni e carnali.
-'Andiamo all'ippodromo... Ti insegno ad andare a cavallo'
-'No, grazie!'
I cavalli non le sono mai piaciuti. Meglio guanti di feltro verniciati di rosso e l'odore del sangue che redini e odore di erba irrigata'
-'Andiamo... Ti prego' il melenso tono di voce di Simon e il suo tenero tentativo non raggiunsero l'intento sperato
-No, Simon, dai'
Simon è perseverante. Sfodera il suo asso nella manica.
Tira fuori dalla tasca uno di quei nasi di plastica che si usano a Carnevale e nelle feste in maschera, se ne mette uno sul naso e si trasforma in tenero pagliaccino che ammorbidisce anche le pellacce più dure.
Mar cerca di demordere, ma quegli occhi azzurri e il nasino sono impetuosi. L'imbarazzo generale è valso ogni secondo del bacio travolgente di Mar.
-'Ora vado un momento al bagno e poi ti raggiungo'
-'OK'

Nico è nel corridoio, a continuare il suo nuovo mestiere di casalinga perfetta. Sta trasportando il cestello del bucato, intonando Besame di Ricardo Montaner. Certo la sua voce non è impostata al falsetto come Ricardo, ma... E' un buon inizio.
-'Ah... Ma da quanto tempo Tacho portava questi pantaloni?' si lagna Nico a proposito dell'odore rivoltante dei Levi's di Tacho
Mentre ripensa alla sua pelle fresca, al suo viso specchio di quella luna che sembrava sorridere per loro, a quei capelli orlati d'argento, a quel profumo inconfondibile di aromi paradisiaci. A quelle sere, immaginando di accarezzarle la sua spalla. A quella notte magica in cui i loro cuori si sarebbero finalmente legati per sempre. La poesia dell'amore.
Non sempre ciò che pensiamo è irreale...
-'Uh, scusami...' la sua voce, che suonava diversa dalle altre. Con un non so che di angelico.
-'No, non preoccuparti' tranquillizzava Nico, dopo aver urtato con la spalla di Cielo e avvertito come delle scosse. Elettroni negativi dalla stessa intensità di quelli positivi. Tensione palpabile. Ogni parola può essere l'ordigno che fa esplodere la bomba
-'A proposito di ieri sera, io... Ne ero consapevole, ma...'
-'Non hai bisogno di giustificarti, Cielo'
-'No, quello che volevo dire è che io... Ero consapevole e non doveva succedere, ma...'
-'Si, lo so cosa vuoi dirmi. Salvador... Bla, bla, bla... La storia del portale e che non c'è tempo... Poi adesso vorrai anche dirmi che Rama e Valeria si sposeranno...'
-'Che dici, Nico? Vuoi farmi finire?'
-'Si, scusa. Il fatto è che sono un pò stralunato oggi'
-'Non doveva succedere, ma è successo. E mi sono resa conto che...'
Cielo esita. Un segnale confuso come le interferenze che c'erano state, ma recepite come un gesto di speranza.
-'Cielo, tutto bene?' o un campanello d'allarme. Cielo respira affannosamente. Cerca di sorreggersi al muro, invano. Il malore ha la meglio su di lei che sviene. Nico smorza la caduta, sorreggendola per la testa.
-'Cielo...' grida allarmato. Una parte dentro di lui è consapevole che quello svenimento non è dovuto allo stress, alla stanchezza o un malore. Qualcosa dentro stava sbocciando. Un qualcosa di nuovo, frutto di un qualcosa ancora più forte dei pregiudizi.

In cucina, le schizzinose Tefi e Melody sogghignavano della loro vittima preferita: La paesana Caridad, ingenua e sognatrice. Luca leggeva indisturbato e poco interessato.
-'Ma l'hai vista oggi come si è vestita? Quella ragazza non ha proprio gusto' è il commento di Tefi, seguito da una risatina isterica
-'Ora la faccio ridere io...' sussurra a denti stretti Valeria a Ines
-'E poi crede che uno di classe come Nacho ceda alle sue avances. Andiamo, è una cosa ridicola' aggiunge Melody, mettendo benzina al fuoco
-'Si, ma anche lui nell'ultimo periodo è passato alle contadine, eh' ridono in modo schizzinoso
Valeria ne ha abbastanza dei continui insulti su Caridad. Annienta un piatto sul tavolo, facendo sussultare Luca, che legge distrattamente il libro, e Ines che si trova accanto a lei
-'Ora basta! Finiscila di insultare Caridad!'
-'Tesoro, perchè la dovrei insultare? Ci ha pensato Madre Natura'
-'Questo è troppo!'
Valeria e Tefi iniziano a pestarsi, l'una contro l'altra. Alla zuffa si unirono anche Mel e Ines che non risparmiavano nessun colpo basso, pur di danneggiare l'avversaria.
Luca tenta di fermare quelle galline impazzite, piazzandosi nel fulcro della zuffa.
-'Basta! Finitela!'
Le quattro anime surriscaldate si fermano, con le batterie scariche e i capelli che sembrano pettinati con gli esplosivi
-'Volete finirla voi due, siete due bambine!' impreca Luca rivolto a Mel e Tefi
Tefi si avvicina pericolosamente a lui
-'Come mai le difendi?'
-'E' una questione di personalità'
Dopo quello straordinario intervento verbale, Luca lascia la stanza mentre Tefi rimane con un pugno di mosche e la bile da digerire
-'A quanto pare, Luca sa valutare le persone'
-'Tu neanche un pò di fondotinta?'
-'E tu neanche un neurone?'
2-0. Elordi perde punti, mentre Ines li guadagna dopo quella risposta pronta ed efficace
-'E le due biondine vincono ancora! Arrivederci manico di scopa! Arrivederci, manico di scopa! Sali sulla scopa e vola via di qua! Altrimenti viene la gatta che ti mangerà'
E con l'intermezzo musicale, una vittoria schiacciante e un sorriso che brilla sui loro visi, Ines e Valeria tornarno in camera.

Mar è diretta in bagno, euforica e ansiosa di cavalcare con il suo pagliaccino, come in ogni favola che si rispetti.
Il suo intento viene sterzato, quando vede Thiago in bagno, concentrato nella riparazione di una lampadine fulminata
Uno scalpiccio attira l'attenzione di Thiago che si volta a destra. Non c'è nessuno. La prontezza di riflessi di Mar l'ha portata a pensare che prima o poi Thiago si sarebbe voltato.
Intravede qualcosa alla sua sinistra. Ha intuito tutto. Si appoggia allo stipite del muro, in posizione da duro, consapevole che Mar sarebbe ritornata per questo verso.
E' così. Rischia anche di scontrare il naso con lo stipite.
-'Che bella... Porta, eh. Non avevo mai notato di come fosse verniciata bene' è la scusa di Mar, che cerca di dissimulare
-'A quanto pare si' Thiago sta al gioco
Mar entra timidamente in bagno, controllandosi allo specchio.
-'Vado con Simon all'ippodromo'
Thiago ha un cardiopalma, ma non lo da a vedere. Nessuno ha mai visto o avvertito un cuore friabile che crolla piano piano.
-'Spero ti divertirai'
-'Grazie... Ora vado' il braccio di Mar è smorzato dalla presa di Thiago
-'Non andartene, aspetta'
Mar guarda prima il braccio. La presa allentata. Quella mano che cinge il suo braccio. Poi incrocia quegli occhi verde cielo e tutto le appare offuscato, tranne quel viso
-'Non abbiamo niente di cui parlare'
-'Invece si.' insiste Thiago che non ha intenzione di demordere
-'Cosa fai?'
-'Metto la chiusura automatica alle porte' solo un tasto, un gesto per un errore
-'Thiago... Non fare lo scemo'
-'No, io voglio chiarire questa storia'
A Mar, per una frazione di secondo, non appare una cattiva idea. Niente è impossibile. Nemmeno autoconvincersi che tra loro non ci fosse nulla.
-'A me non sta bene che tu stia con Simon, ma è la tua vita, non voglio affatto condizionarti'
-'Tu non mi condizioni. Tantomeno Simon'
-'OK... Oggi abbiamo parlato di questa storia. Gli ho detto tutto quello che provo per te'
Mar sussulta -'COME?!'
-'Shh... Abbassa la voce. Hope sta dormendo'
-'Ma che mi importa!'
-'Sbaglio o è anche tua cugina'
-'Hai ragione, perdonami!' Mar respira, sperando che quel sospiro la liberi dalla tensione e dalla voglia di suonargliele
-'Tranquilla... Non gli ho detto di tutto quello che c'è stato... Ma ci siamo quasi presi a parolacce'
-'E te pareva!'
-'Sono giunto a una conclusione definitiva... Vorrei ricominciare tutto daccapo. Voglio essere tuo amico, tuo fratello e ricoprire il mio ruolo. Certo, non cambierà quello che provo, ma almeno è un inizio'
Mar decide di sotterrare l'ascia di guerra. Cosa ha da perdere? E' stato fin da subito evidente che Mar non apprezzava le attenzioni del fratello... Fino a quando non si era innamorata di lui.
-'Posso andare?'
-'Certo. Quindi... Amici?' tese la mano, in attesa di una risposta che sia affermativa
-'Si, accetto' strinse la mano, avvertendo una miriade di scosse, interminabili
-'Ah!' tirò istintivamente dietro la mano
-'Se continuamo così, moriremo fulminati'
-'Già, chissà, se riusciremo a non andare in corto circuito'
-'Già'
Thiago e Mar cercano di dissimulare l'evidente attrazione, segnalata dalle scosse rivelatrici
Mar cercò di far scattare la serratura, ma inutile. Tentò una seconda volta. Invano.
-'Thiago... Abbiamo un problema. Siamo rimasti chiusi dentro!'

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Capitolo 16
*** L'anima gemella ***


Hey! In ritardo come al solito, ma si sa... Meglio tardi che mai! (Nel tuo caso, meglio Mai ND Vocina 3 la Ca... Bastarda) (Sparisci! ND Me). Prima di tutto, come sapete, ecco la geniale poesia di Girlstar:

Per Nico è il giorno di prova da casalinga
e, cantando come una vecchia vichinga
e con i pantaloni al contrario
incontra troppe persone che hanno un problema "vario"
Rama vuole fare un passo importante
con Valeria, che pensa di essere aitante
Mar e Jaz cercano Caridad ma non la trovano, ma in compenso
non hanno il consenso
di Nico per mettersi il sush-up tanto amato
quello, per cui ogni ragazzo rimane FOLGORATO
Cielo cade ancora,
tanto per cambiare sviene dopo un ora
ma la casalinga è pronta a prenderla
fortuna che non deve renderla!
Thiago e Simon, lo sfortunato
hanno litigato
per la bellissima Marianella, che li manda tutti e due fuori pista
e Simon è pronto per un'altra seduta dal suo analista!
Mar e Thiago parlando dei loro sentimenti
sono rimasti chiusi in bagno e tra poco ne saranno contenti!
Simon che doveva uscire con la bella
per consolarsi si mangerà una frittella
accompagnata dal cetriolo
che sa di mentolo
acquistato da Hannah Montana
che ormai vive solo mangiando grana
ma il grana padano,
mano a mano...
Tefy con Luca, Ines e Valeria ha litigato
adesso è meglio che chiudo lo sproloquio, mi sembra indicato!

Hahahaha... Sapevo che sarebbe stato l'ennesimo divertente sproloquio che mi piace tantissimo!!! Speriamo che Sere non perda la fantasia (E la pazienza xD) per scriverne altri! Ora passiamo ai ringraziamenti:

Pixel:Ciao!!! Come va? Spero bene...
Grazie per il tuo sostegno!!! Non so come farei!
Lucefy è sempre più vicina... xD Si e secondo te rischio di rovinare la coppia Rines per un capriccio di Rama? Lo farò cambiare idea... xD
Ahahahah... Hai ragione su Mar e Thiago. Amici? Ma neanche 22 anni nel futuro potranno essere amici! Aggiorna anche le tue ficcy! Besitos. Saria.

Noemi_moony:Noemi! Che bello leggere una tua recensione!
Grazie per i tuoi complimenti!!! Anche le ficcy scritte da te sono stupende! Iihiih, davvero quando hai acceso la TV hai confuso TA con la mia storia? Grazie, non sai quanto mi fai felice! Piango per la commozione T.T
Questa ficcy mentale è stata stupenda con Rama che diceva... Io sono il tuo fan N. 1, bellissimo!!! Ti prego... Ti scongiuro... Ti prego per favore... (Finirà mai questo monologo? ND Vocina 3) (Ma vaffa... ND Me) (Non di dicono le parolacce ND Thiago) (Ancora con questa battuta! E hai pagato i diritti d'autore? ND Me)
Dopo questo sproloquio, ti saluto e pregherà gli angeli del cielo (Inclusi noi? ND Teen) (Certo, ma specialmente il mio angelo custode ND Me) (Che sarei io ND Thiago) *Mar lo guarda omicida* (Ma che dici? Sono io il suo angelo custode ND Rama) (Basta, ragazzi! Non c'è bisogno che litighiate per me ND Me) (>.< ND Noemi)... Scusami!!! Non uccidermi! Bacioni. Saria.

Cilieginamarta:Ciao! Hai aggiornato qualche storia?
Ti dirò... Per quanto Mar e Thiago siano innamorati, la loro tenacia e il loro orgoglio li ferma, quindi... Dovremo aspettare molto... Molto... Molto. xD
Mi è piaciuta la frase... Una scazzotata in palestra per lei è un toccasana... Posso usarla nella ficcy? Ti pago i diritti d'autore xD. Spero continuerai a seguirla! Bacioni. Saria.

Divinacapricciosa:No, giuro che non l'ho presa dai Cesaroni!!! Mai ci ho pensato!!!
Thiago e Mar in bagno... Un bacio e un 'Ti amo'. Forse... Non ti anticipo nulla muaaahahahahah (Cretina, tanto lo può leggere oggi! ND Vocina 3) (Perchè rovini sempre i miei sogni di gloria ND Me) (E' il mio lavoro ND Vocina 3)
Bacioni. Saria. E continua ad aggiornare la tua ficcy!

Girlstar:Io non so più che parole usare con te! Sere, adesso dovrei chiamarti... Magnificenza, Meravigliosa! Fantasmagorica! Epocale! (Se, buona notte! ND Vocina 1 la rompi)... OK, scherzavo! Io sono fantastica? Sere, senza i tuoi sproloqui non posso andare avanti quindi sei tu il vero cuore di questa storia!
Gli esami vanno benone e a te?
Già, speriamo per Barby! Lo chiederò ai miei angeli custodi! (Non cominciate a litigare ND Me a Rama e Thiago prima che si azzuffino nuovamente)
Bacioni. Sarietta

La vita è una linea retta. La traiettoria procede senza inibizioni, ma gli ostacoli sulla strada non mancano.
Il destino ci mette sempre alla prova, per rafforzarci. Ciò che non uccide fortifica. Ma nel caso di Mar e Thiago... E' una vera e propria maledizione!
-'Come sarebbe a dire che siamo chiusi in bagno?'
-'Quello che ho detto! Se non fosse stato per la tua stupida idea di mettere la chiusura automatica, adesso non saremo in questo pasticcio!' ribattè Mar
-'Oh, ma andiamo...' E gli alterchi continuarono.
Il destino non fortifica solo noi stessi, ma anche le nostre relazioni... Quindi dai mille intoppi che riserva la vita, Mar e Thiago ne usciranno solo fortificati!
Si calmarono, giusto per prendersi il tempo per riflettere. Ma come fare con quel torrido caldo che sentivano?
-'Che caldo!' disse Thiago agitando la mano sul volto
-'Già, apriamo la finestra?' propose Mar, rendendosi conto un minuto dopo che in bagno non c'era nessuna finestra
Si guardarono in modo eloquente.
-'Abbassiamo il regolatore di temperatura?'
-'Ottima idea!'
-'Allora io ti prendo e tu lo abbassi!' propose Thiago
Mar credeva che stesse alludendo a qualcosa che aveva a che fare con la tensione carnale che si avvertiva tra loro. O come diceva Caridad, 'Si sentiva tutta una musichetta!'.
-'Proposta da amico, Mar!' precisò Thiago
-'Chiaro, certo!' Mar sembrò risvegliarsi
Si avvicinò per farsi abbrancare, oagni tentativo sembrò inutile per non far alludere a qualcos'altro... O erano troppo vicini o in una posizione troppo sconcia
-'OK, ti prendo per le gambe' Mar sgranò gli occhi, non si aspettava tanta esposizione dal suo 'amico'
-'Non fare scherzi'
-'Non ne sarei capace'
-"Meglio se sto zitta!' disse una vocina razionale nella sua testa
Il ragazzo, con qualche fatica e cercando di non allungare troppo la manina verso l'alto, la sollevò. E la bassa statura di Mar gioca un brutto scherzo... La ragazza cercò un appiglio a cui abbrancarsi per abbassare i gradi segnati sul regolatore di temperatura, ma il fulcro si chinò verso la parte sbagliata, facendoli cadere entrambi.
Si ritrovarono ammassati l'uno sull'altro, in una sconcia posizione e pericolosamente vicini. Non sentivano un'ansia irrefrenabile come accadeva spesso, questa volta erano certi che nessuno poteva interrompere quel momento.
-'Mi sa che siamo destinati a stare insieme, vero?'
-'Già, sorellina... Come la forza gravitazionale di te su di me'

Simon era nel corridoio, deambulando come un cane solitario in attesa di un padrone o in questo caso della sua ragazza, troppo impegnata in bagno.
-'Ma quanto ci mette...' replicava nella sua testa, da valido masochista psicolabile
Si avvicinò una figura femminile, aggrazziata e leggiadra, quasi non sembrava vera.
-'Ehi, Simon, come stai?' chiese Melody melliflua come sempre
-'Aspetto Mar. Per caso, sai dov'è?'
-'No, non l'ho vista. E Thiago?'
-'Guarda non ci voglio più aver niente a che fare'
-'Ma come? Siete amici fin da piccoli!' intervenne fastidiosamente Melody, con tono da finta pietosa che faceva ribollire anche il sangue del killer più spietato
-'Io non capisco perchè Thiago vada dietro a quella formichina'
Simon sgranò gli occhi. Allora Thiago glielo aveva detto...
-'Lo sapevi anche tu?'
-'No, ma era palpabile l'amore che c'era tra loro. Ti assicuro una cosa... Non mi importa che sia sua sorella o la sua ragazza... Ma io mi prenderò Thiago Bedoya Aguero e tu mi aiuterai. Allora, accetti?'
L'indole pura di Simon non gli avrebbe mai permesso di scendere a patti con il diavolo, ma quel ragazzo con ancora un pizzico d'ingenuità e bontà infantile si era dissolto, stesso quel pomeriggio. Una vocina contestatrice e con ancora un pò di buon senso nella sua testa gli ripeteva di non farlo, ma Melody ebbe la meglio.
-'OK, ci sto!' si strinsero la mano, come i migliori cospiratori gangster
Gli occhi di Melody, affinati da un sottile filo di matita, scrutarono attenti l'anima di Simon. E lessero un peccatore troppo tardi per pentirsi.
Altri due occhi, meno fini, più morali, leggevano un pensiero ben diverso, inquadrabile in una sola insignificante frase... Perchè l'hai fatto, bastardo?
-'Cosa fate qui?' sbuca Nico
-'Cerchiamo Thiago e Mar' è la risposta di Melody che sorride a trentadue denti come se non fosse successo nulla... A differenza di Simon che sembra un'anima in pena
-'Ah, va bene. Se li vedo, glielo dico'
Allora credo che Nico dovrà mettere a soqquadro l'intero Hogar Magico per scovarli.

Nel frattempo, i due amici clandestini erano seduti sul pavimento, con le spalle contro la porta, agitando le mani sul viso per attirare quel fine filo d'aria che ventilava nella stanza
-'Come va?' chiese Thiago, quasi ansimando
-'Non c'è male... Tu?' Mar si passò una mano sulla fronte sudata
-'Vorrei il telecomando del climatizzatore in camera mia'
-'Ne hai uno anche tu? Anch'io!'
Si diedero il cinque, celebrando quella sciocca affinità
-'Senti, io non ce la faccio più... Riproviamo?' propone Thiago
-'Aspettiamo, magari qualcuno verrà ad aprirci'
Neanche il tempo di parlare che sentono percuotere la porta.
-'Ragazzi, siete dentro?' è la voce di Cielo
-'Si, ti prego Cielo, aiutaci!' supplica Mar
-'OK, chiamo Nico. Ci metterò una decina di minuti per trovarlo, mi sembra che sia uscito'
Thiago e Mar emetterono uno sbuffo scocciato. Dieci minuti in quel deserto? Manco morti...
-'Io non resisto... Dobbiamo riprovare, ci stai?'
L'impavido Bedoya si leva la maglietta, alludendo a qualcosa... Un pò come la sua frase se si è dei doppio-sensisti. Mar alza il sopracciglio.
-'Una proposta da amico'
-'Chiaro, certo!'
Stessa scena. Stesso tentativo. Solo la fine è mutata... Mar, invece del regolatore di temperatura preme un bottone che provoca l'accensione di una musica romantica in sottofondo, l'abbassamento delle luci che rendono l'atmosfera più intima. I due si guardarono basiti.
-'Ah... Il caldo non se ne è andato, però'
-'Già...' i due cercarono di non guardarsi negli occhi, per via dell'imbarazzo... Neanche avessero visto una scena sconcia in TV in presenza di Nico o Cielo.
Mar prese due riviste e iniziò ad agitarle sul viso
-'Non te la prendi?'
Mar non gli da il tempo di rispondere che gliene lancia una.
-'Che strano il destino, eh'
-'Io non ci credo, dovresti saperlo Thiago'
-'Già...'
Una situazione approssimativa per i due. Ma ancora più vaga era l'espressione di Mar. A cosa pensava?

Stesso posto. Stessa atmosfera.
Dal bagno spunta Thiago vestito da Frank Sinatra o qualcuno del genere. Mar si morde il labbro, evidente segno che vuole saltargli addosso
-'Allora... Ora sono come mi vuoi?'
In effetti a Mar non dispiacerebbe un Thiago più sentimentale, dallo sguardo languido e i modi più romantici.
-'Ora baciami...'
Thiago la attira a se con una presa congiunta e avvicina la sua bocca alla sua. Quasi si respirano addosso...

-'Mar, che ti prende?'
Thiago si rende conto dell'espressione vaga di Mar che sorride
-'No, nulla. Tu stai bene, invece?'
Ora è Thiago ad assumere un'espressione confusa...

Stesso posto. Stessa atmosfera.
Mar, vestita solo di una T-shirt allentata come una componente delle Hole, una mini in pelle color blu notte e un reggicalze intonato. Gli occhi sono affinati da una matita nera pesante quasi quanto il selvaggio aspetto.
-'Sono come mi vuoi?'
In effetti a Thiago non dispiacerebbe una Mar più sfacciata, con modi meno scontrosi, passionale.
Mar lo getta con le spalle al muro, causando un sordo tonfo. Prova a baciarlo...

-'Thiago, a che pensi?' la voce di Mar fa irruzione nei suoi pensieri
-'A niente...'
-'Sai una cosa...'
Mar getta le riviste sul pavimento, emulata da Thiago. Poi lo prende a sè, avvicinandolo, ma non in modo che si possa pensare male
-'Discutiamo. Io ti tratto male, tu mi tratti male...'
-'Si, hai ragione. Non possiamo continuare con questa farsa dell'amico'
-'Si, hai ragione'
I due si prendono e si allontanano, inevitabilmente attratti. Lo si legge nei loro occhi.
-'Tu sei un bastardo... Incredibile'
-'E tu sei una tonta divina, si'
-'Facciamola finita' i due si avvicinano. Stanno quasi per baciarsi. Le loro labbra si sfiorano.
La serratura scatta. Stupida inappropiato rumore. Sono Cielo e Nico.
-'Yahooo!!! Festa!!!'
-'Cosa ci fai tu a torso nudo, Thiago?' rileva Nico
Thiago mugugna incerto, poi trova una scusa efficace per distogliere l'attenzione dalla scena che hanno appena visto, inevitabilmente
-'Grazie, grazie per averci salvato! Veramente, grazie mille'
Thiago rimane abbracciato a Nico, mentre Mar a Cielo. Si scambiano qualche gestaccio e parola detta a bassa voce o solo pensata.

Tefi è ancora in cucina a rimuginare sul fatto che nessuno la fila.
-'Cosa ho che ai ragazzi non attira? Forse la mia voce... O i miei capelli. Oppure è il profumo...'
Una vocina le apre la mente. -'Forse è il tuo pessimo carattere'
Tefi alza le spalle. Le ci voleva una bella scrollata di cervello se si poneva questi dubbi esistenziali. Beh, sedici anni suonati e ancora nessun bacio. Un traguardo spiacevole.
Entra Nacho, occupato a parlare al cellulare che le fa un cenno.
-"Nachito... Beh, doppio cognome, è ricco, bello... Che ho da perdere? Ah, si è attratto dalle campagnole!' la sua coscienza mentale inizia a ridere fastidiosamente, come lei sa fare
La vocina si fa di nuovo sentire -'Un altro dettaglio per cui i ragazzi non ti filano è la tua risata'
-'Sei proprio antipatica'
Nacho esce dalla stanza. Il secondo ad entrare è Rama, impegnato a prepararsi un bel bicchiere di succo di frutta
Tefi strabuzza gli occhi. Come può pensare di prendere in considerazione uno sciatto e sempliciotto come Rama
-"Ammetto che ha un bel lato B, ma... Andiamo è troppo trasandato per i miei gusti"
-'Oddio, ragazza mia, sei troppo pretenziosa' ammonì la fastidiosa vocina mentale
-'Io esigo il meglio come tutti, no' ribatte prontamente Tefi
-'Tutto bene?' chiede Rama, con la fronte corrugata
-'Si, tranquillo vai'
Rama si allontanò con in mano il bicchiere colmo di liquido arancione.
-'Ce ne fosse uno...'
Entra Luca, vestito con le felpa militare U.S Navy e il Levi's effetto lavato. Anche lui sembra avere sete.
Tefi lo scruta. E' proprio niente male...
-"Che bocconcino! Potrei farci un pensiero. Non è tanto male... E' più grande, alto, sexy...'
-'Ci vediamo' Luca esce dalla cucina. Tefi risponde, alzando il mento.
-"Forse l'ho trovato finalmente..."
E dopo aver individuato il bersaglio, era il momento per la nostra Tefi di passare alla fase due in modo da non essere designata nella categoria 'Eterna sfigata' che secondo lei, appartiene alla povera Ines.

-'E se non fossimo anime gemelle?' si tormentava Rama con una domanda che si poneva da quando aveva baciato Ines quella sera alla festa.
Valeria lo emozionava, voleva andare avanti con lei ed era deciso. Stava per compiere il grande passo... E non parlo del matrimonio... E voleva farlo nel modo più chiaro possibile, senza inibizioni
-'Ciao, Tronko' saluta Valeria, baciandolo teneramente
-'Ciao, Vale... Volevo parlarti' era deciso a dimenticarsi del bacio
-'Di che?'
-'Di noi... Io ti amo, come nessuno al mondo' non sembravano esserci dubbi in quella frase nonostante il cuore non ne fosse tanto sicuro
-'E allora?' Valeria era più interessata a torturarsi un'unghia, già tozza di suo
Rama la distolse dalla sua azione, quasi facendola sussultare
-'Ehi, che ti prende?'
-'Vale, è una cosa seria' era deciso ad andare avanti con lei
-'Io sto da Dio con te ed è proprio per questo che... Vorrei fare un passo avanti' butta lì, diretto, impassibile, deciso, ma non sicuro della sua decisione
Valeria non dice nulla. Rimane a guardare il vuoto con espressione vaga.
-'Rama... Tronko. Mi cogli alla sprovvista, non me lo aspettavo... Mi stai chiedendo di farlo?'
-'Senza giri di parole... Si, Valeria. Ti darò tempo per pensare'
Valeria scatta in piedi come una molla, irata
-'Machhè pensare Rama. Mi stai chiedendo di fare il passo più importante della mia vita e a quest'età poi. Ci hai pensato?'
-'Certo Vale. Io ti amo, di questo sono sicuro'
-'E sei anche sicuro di volerlo fare?'
E' pronto a rispondere, ma qualcosa dentro di sè lo blocca, impedendogli di dire si. Non è un qualcosa morale, che proviene dal suo conscio, ma dal cuore, il lato più occulto di ognuno di noi
-'Allora?'
-'Si, mi sento pronto'
Valeria si rilassa. Una sensazione di sicurezza la pervade. Non ha paura, nè inibizioni. Rama la ama veramente.
Si abbracciano, sigillando il loro patto che li avrebbe uniti per sempre. Ma il loro legame si stava lentamente frantumanto.

Jazmìn e Ines sono in camera. Erano quasi settimane che le due amiche non restavano sole, a scambiarsi sorrisi e affetto.
Le gamba sinistra di Ines toccava quella di Jazmìn. C'erano più affetto che parole, come era in altri casi.
-'E quindi Mar è rimasta chiusa in bagno, poverina'
-'Già, ma con la predica di Nico e Cielo saranno cavoli amari' commenta Jaz, più realista
-'Ma anche povero Simon. Lui e Mar dovevano andare all'ippocampo, ma a causa di questo imprevisto...'
-'Scusa, ippocampo?'
-'Quella cosa dove corrono i cavalli'
Jaz rise. Era troppo divertita dalla grammatica di Ines, che a volte parlava a sproposito più di Caridad.
Entrò Valeria, quasi smorta in faccia.
-'Che cera! Cosa ti prende?'
-'Jazmìn non scherzare. E' una faccenda seria!'
-'Ohoh... Ronda de amigas!' propose Ines
-'A tre?'
-'Si, Vale, cosa cambia?'
Ronda de amigas era un rito sacro. Quando c'è un emergenza, vi è la sua presenza!
-'Che è successo?' chiese curiosa Jaz
-'Rama mi ha chiesto di farlo?'
Ines scoppia in una risata fragorosa. Non ci può credere, è troppo assurdo.
-'Aspetta. L'innocente Ramiro Ordonez ti ha chiesto quella cosa, maddai'
-'Potrebbe essere... In fondo è un ragazzo e loro vogliono solo quella cosa'
-'Jazmìn!' Ines non si aspettava che Jaz fosse così sboccata
-'Ma è vero...'
-'E tu?' Ines ritorna al discorso di Valeria, più importante delle considerazioni sui desideri dei ragazzi
-'Io non so cosa dire...'
Jaz e Ines si guardano d'intesa. -'Lo sai, invece'

Nico ha convocato Thiago nel suo ufficio. Brutto segno che il boia avrebbe reso giustizia alla vittima.
-'Nico, diche vuoi parlarmi?'
-'Della tua piccola festicciola in bagno. Perchè eri a torso nudo e sembrava che stessi baciando tua sorella?'
-'Non è mia sorella!'
-'Forse non di sangue, ma burocraticamente si'
-'La legge mi fa un baffo, Nico. Poi che stai insinuando, che io amo Marianella?'
-'Non sto insinuando nulla. Non ho prove sufficienti, ma quello che ho visto mi è bastato per aprirmi gli occhi. Da quanto tempo va avanti questa storia?'
Nico non sembra nemmeno lui. L'orgoglio o forse la consapevolezza di essere a carico di tutti questi ragazzini gli ha aperto gli occhi alla realtà.
-'Vuoi davvero sapere la verità?'
-'Si' risponde, freddo e diretto
Ora è tra l'incudine e il martello. Mentire o ammettere una volta per tutte che è impigliato in una situazione scomoda?
-'Io sono innamorato di mia sorella, Marianella Rinaldi!'

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Capitolo 17
*** Rock'n'roll ***


Konnichiwa! (Non sono manco sicura di averlo scritto correttamente xD ND Me) (Forse... ND Vocina 4 la contestatrice) (Chiudi il becco numero 4 ND Me)
Scusate per questo ridicolo saluto in giapponese, ma nell'ultimo periodo mi sono avvicinata alla Terra del Sol Levante per via dei manga... In due giorni ne ho sbafati tre di fila e tutti shojo, un genere che adoro... Ma comunque ciò non mi toglie tempo per i miei angeli che sono la mia ragione di vita. Comunque non so come ringraziarvi delle recensioni che mi lasciate! Spero che una poesia della mia bravissima e simpaticissima collega Girlstar sia di vostro gradimento...

I due fratellini
rimasti chiusi in bagno sono vicini
a qualcosa di grande
più di Caridad e la sue mutande
Io lo chiamerei amore
però non tutti seguono il loro cuore! *.*
Thiago si toglie la maglietta
per la mia felicità e quella di Sarietta (vero? ND Sere) (Verissimo, collega! ND Me)
Ma entrano Cielo e Nico
interrompendo i viaggi mentali di Mar e Thiago che non vi dico
le luci nella stanza
non li aiutano a dissimulare la circostanza
Thiago e Nico parlano da soli
nell'ufficio del Capo dove ci sono i ghiaccioli
Finalmente Thiago ammette
di essere innamorato di Mar e delle sue... (censuriamo, ma abbiamo capito tutte cosa intendeva xD)
Intanto Tefi è alla ricerca di un suo possibile ragazzo
che non dev'essere simile ad un pupazzo!
Guardando il lato B di Rama
l'avrei fatto io mentre pettinavo un lama
capisce che il fortunato
è Luca l'ossessionato
dalla sua amata Hannah Montana
rivale eterna di Jazmin nana
è ormai conosciuta
anche per la sua faccia da cornuta!
Girlstar è meglio se con queste sciocchezze la smette
o una delle vocine di Saria le fa a fette!

Non ho parole... Sere te lo dirò quando commenterò la tua recensione. Alle nuove lettrici (MissTata55 - DaliThiaguella e Vannilla_Chocolat) è piaciuta? Girlstar è un mito unico nel suo genere!!!

Divinacapricciosa:Ciao Elena che piacere sentirti! (Mica ti ha telefonato! ND Vocina 2 la petulante)... Vabbè, che bello leggere la tua recensione!
Grazie per i complimenti sul mistico bottone romantico e sulla rima... Credo che d'ora in poi sarà il motto della Ronda de amigas iihihihh
Continua presto anche la tua bellissima ficcy! Bacioni. Saria

Noemi_moony: Noemi!!! La mia Ramella preferita insieme a Pixel o dovrei dire Reina Gitana! Avrai notato che ha cambiato nick! ihihihh Sarà un'epidemia!
Troppo bella la tua mini-ficcy mentale... In effetti Ines è un pò ignorante (Ehi!!! ND Ines)
Allora, ci vediamo al prossimo chappy... Anche perchè senza una tua recensione sarei persa! Bacioni. Saria

Cilieginamarta: Ciao, carissima... Ci credo che Nico è rimasto scioccato, non capita tutti i giorni essere innamorato della propria sorella. Ti dirò un segreto... Mi piacerebbe avere un fratellastro (Se bello come Thiago tanto meglio) così ci farei un bel pensierino ihihihh
Anche io mi sono divertita a scrivere le congetture di Tefi sui ragazzi... Specialmente per quando riguarda il lato B di Rama che devo ammettere... Non è niente male. Ma neanche quello di Thiago eh xD Bacioni. Saria.

DaliThiaguella:Oddio, ti sei presa il disturbo di commentare tutta la ficcy? Che dire... Sei arrivata da poco sul sito, ma già ti adoro. Finalmente una Thiaguella!!!
Ti dirò... Io sopravvivo solamente con i loro baci e le loro intime discussioni che si sa come finiscono... Ti ringrazio vivamente per i tuoi complimenti e... (Ehi, ciao io sono Vocina 1 ND Vocina 1 la rompi) (Meglio se non le conosci... Ti torturano lentamente fino a farti crepare ND Me) (Quanto sei tragica! ND Vocina 4 la contestatrice) Bacioni. Saria

Reina Gitana: Sembra strano non scrivere più Pixel, ma comunque questo nuovo nick mi piace moltissimo... Mettiamo in chiaro la situazione con Rama perchè non possiamo andare avanti così... Rama è fidanzato con una ragazza di nome Noemi, ha un amante di nome Reina Gitana ma il suo grande amore è la sua collega di lavoro Saria! ahahahhahaah
Luca... Che dire... Più grande, alto e SEXY! ihihih sono felice ti sia piaciuta la frase, al dire il vero non so da quale manicomio sia uscita! ihihih Bacioni. Sarietta.

Girlstar: Sere!!! Che bello leggere una tua poesia! Bellissima come al solito... A me non verrebbero mai in mente genialità del genere!
Anche la tua ficcy è a dir poco strepitosa... Non vedo l'ora di leggere il secondo chappy. E hai news su Barby? Io no... Bacioni. Saria

MissTata55:Ciao... Che bello leggere un nuovo nome! Grazie dei tuoi complimenti! Baci. Saria.

Vanilla__Chocolat:Ciao... Ma lo sai che il mio ex-nickname era simile al tuo? Che coincidenza... Ti ringrazio dei tuoi complimenti, li apprezzo veramente tanto! Bacioni. Saria.

Nell'ufficio regnava il vuoto. Solo parole confuse che si ripetevano a vicenda nella testa di Nico, già abbastanza annebbiata dalla confusione di quella rivelazione, pesante quasi quanto quelle parole
-'Che dici... Dovremo dirlo a Ornella?' era la domanda che invece tormentava la mente di Cielo
-'Non lo so. Quello che penso è che... E' un'autentica follia. Ma in fondo sono ragazzi... Sarà una cotta passeggera' sosteneva Nico, cercando di autoconvincersi
-'No... Innamorarsi di tua sorella non è passeggero' era invece il pensiero di Cielo, nota per il suo sangue freddo e franchezza nell'ammettere determinate situazioni
-'Ma è perverso... Voglio dire, se sai che questa poveretta è tua sorella, non puoi comportarti da masochista!'
-'Quindi stai insinuando che l'amore è masochismo?' il tono di voce di Cielo era stranamente contrariato
-'No, il fatto è che... Innamorarsi rovina la vita...'
-'Cosa?!'
Cielo, da brava sostenitrice delle relazioni aperte, si alzò dalla sedia, facendola quasi schiamazzare al suolo
-'No... Quello che intendevo era...'
-'Sei un misantropo!'
-'Eh, no, biondina tu non puoi proprio parlare. So che a te questa storia no fa nè caldo nè freddo perchè sei coinvolta in una relazione promiscua!'
Cielo strabuzzò gli occhi e sentì trafiggere l'orgoglio e la dignità. Quasi voleva ammazzarlo davanti al povero Tic Tac, che per una strana ragione era sempre lì a osservarli.
-'Uno a zero per Bauer!' sussurrò una vocina simpatica e leggermente ironica
Cielo si ricompose.
-'Gli animi sono troppo caldi qui dentro'
-'Hai ragione, ma cosa possiamo fare?' chiese Nico
-'Shhh... Ascolta'
Dalla sala da ballo, dove Justina teneva le sue lezioni di danza, proveniva una musica dalle sonorità dure, metalliche ma allo stesso tempo ballabili. E quella era la soluzione ai loro problemi.
-'Rock'n'roll...'
-'Vuoi di nuovo fare rock'n'roll?' chiese Nico con tono allusivo
-'Ma che dici... I ragazzi devono formare una rock band!'
Nico strabuzzò gli occhi dinanzi a quella folle idea di Cielo.

Nel corridoio, Mar e Simon deambulavano come due cani bastonati, di fronte all'incallita realtà
-'Quindi non vuoi venire?' chiese disperato Simon
-'No, Payaso... Ho avuto una brutta giornata, voglio stare qui'
Le spalle di Mar si appoggiarono al muro.
-'Davvero?'
-'Si, se vuoi rimani e stiamo un pò insieme'
-'No, vado a casa... Semmai ritorno più tardi'
Si baciarono, ma stavolta più frettolosi e distaccati del solito.
Mar si lasciò sprofondare lungo la parete.
Dalla stanza di Thiago provenivano voci urlanti, ma non in modo eccessivo
-'Thiago, dai andiamoci!' pregava Melody melliflua al suo ragazzo, che aprì la porta per liberarsene
-'Melody, non insistere dai. Non ne vale la pena. Se ho detto no è no'
Mar si mostrò stranamente interessata alla loro unica discussione. L'unico contrasto a cui aveva assistito sin da quando era arrivata, quattro mesi fa.
-'D'accordo, allora vado. Ciao'
Anche loro si baciarono, freddi e disuniti. Per Thiago fu quasi un sollievo vederla andare via e trovare, seduta sul pavimento con le gambe contratte la sua sorellina.
-'Che bella musica viene da lì, eh'
-'Si, la musica di Feli'
-'I was made for love you baby'
-'Eh?' chiese Mar, guardandolo interrogativa
-'E' una canzone dei Kiss, significa... Io sono fatto per amarti'

In bagno. Jazmin ha indosso solo la vestaglia. E' appena uscita dalla doccia.
I capelli umidi scendono lungo i lineamenti del collo, coprendolo a tratti, con un colore leggermente più opaco rispetto alle bionde ciocche monocrome che la distinguono dalle altre
Entra Tacho, con indosso solo un asciugamano che copre... Le parti inferiori.
-'Hai finito con la doccia?'
Jazmin distoglie gli occhi da una crema esfoliante che aveva intenzione di mettere in viso
-'Si, ti serve?'
-'Non lo so. Io avevo in mente di ballare... Mi concedi un giro?'
Jazmin arcuò le sopracciglia, assumendo un'aria pensierosa, ma il sorriso a trentadue denti stampato sulla faccia fece alludere che quello si trattava di un si.

Intermezzo musicale. Chitarra heavy che suona imperterrita, accompagnata in sottofondo dalla batteria e dal coro. Non quello lirico del San Carlo, ma dalle voci massicce dei componenti dei Kiss.
-'Bene, su le chitarre' incitò Justina o Feli per loro
I bambini, con tanto di chiodi in pelle, guanti in nappa borchiati e trucco policromo, simulavano un concerto, atteggiandosi da veri rocker.
-'Che succede qui, Feli? Che succede?'
-'Rock'n'roll, Capo!' rispose Feli, con molta foga
-'Sai rockeandrolleare?' sfidò Nico a Cielo
-'Vuoi che ti insegni?' rispose sicura Cielo
La musica proseguiva e non erano i soli a ballare...
In bagno proseguiva la festicciola di Jazmin e Tacho.
In corridoio, Thiago emulò la tipica mossa di Kiss mentre Mar lo guardava strano
-'Che c'è? Che succede? Voglio ballare, piccola, è un problema?'
-'No, per niente. Ma hai una faccia troppo da bebè per ballare il rock'
Thiago alitò su una ciocca ribelle che scendeva lungo il viso, dandosi un'aria da superiore
-'Faccia da bebè... Ma per favore'
La prese a sè, facendola roteare.
La musica proseguiva... I was made for love you baby and you are made for love me
-'And I can't get enough of you baby. Can you get enough of me'
Nico e Cielo caddero l'uno sopra l'altro, su un divanetto, pericolosamente vicini, specialmente se fosse entrato Salvador
-'Io sono fatto per amarti... E tu sei fatta per amarmi' sussurrò Nico all'orecchio di Cielo, mentre avvertiva un brivido che la portava al più alto grado di eccitazione
Nel bagno, Tacho e Jazmin finirono per ritrovarsi vicini, recuperando l'armonia che avevano perso sin da quando era iniziata l'estate e le strade si sono ramificate.
-'Stanotte, voglio prendere tutto di te' sussurrò Tacho a Jazmin, quasi sconvolta da tanta franchezza che però le piacque
-'Aspetta... Ma che stiamo facendo?' la soap opera continuava nel corridoio con la domanda esistenziale di Thiago
-'Balliamo'
-'No, che stiamo facendo...'
Mar comprese che Thiago non si stava rivolgendo al superficiale, ma al dubbio che logorava i due sin da quando i loro cuori si sono uniti
-'Tu con Simon... Io con Melody, che facciamo Mar?'
Il silenzio cruciale, campanello di allarme che i due avrebbero dovuto decidersi adesso, prima che il destino cambi le carte in tavola.

Al piano di sotto, leggermente più destra di dove si trovava Justina con i ragazzi e la musica a palla, Ines ballava e cantava a ritmo di musica, dimenandosi come una pazza depravata
Simon la guardava divertito. In quella giornata Ines era stata l'unica persona a farla ridere
-'Che fai, Payasito, immobile come una mummia sullo stipite? Che c'è? Ti manca il carburante?'
-'No... Sono solo giù'
-'Mar ti ha dato buca?'
-'Perspicace, Ines' scherzò Simon
-'Divertente. Scommetto che non sai ballare il rock'n'roll' ironizzò Ines
Simon si sfilò la giacca, costata un occhio della testa e la lanciò sul pavimento
-'Vediamo...'
Ines accettò il guanto di sfida. I due iniziarono a ballare, scambiandosi occhiate fulminee e dardeggianti. Gli occhi penetranti di Ines sorridevano a quelli leggermente timidi di Simon, deciso a darsi una scossa.
-'Scusate... Scusate' si interpone Rama
Si fermano. -'Tronko, cosa c'è?'
-'No, ma si da il caso che tu, Simon, sia il ragazzo di Mar'
Quel richiamo, rivolto alla difesa di un'amica suonava più come una scenata di gelosia vera e propria
-'Ma si suppone che tu sia il ragazzo di Valeria'
-'E quindi?'
-'Non dovresti essere così geloso' è la provocazione di Simon che se ne va
-'Ti ha proprio steso, Arrechavala... Accherrava... Arranchata... Insomma, il figlio di papà'
-'Non lo sopporto quando si comporta in modo tanto sfrontato'
-'Perchè?'
-'Cause girl, I was made for you... And girl, you're made for me' canzonò Rama

Caridad è in cucina a pulire, come di suo solito. Fosse un giorno in cui questa benedetta ragazza non pensi a riordinare e rassettare. In certi sensi sembra un Cenerentola moderna, all'inseguimento del ricco principe azzurro irraggiungibile e arrogante, per giunta che guarda caso è a fissarla sulla porta
-"Andiamo Nacho, fatti avanti. D'altronde, che ti costa... Sai che lei è pazza di te" replicava l'ostinata coscienza contestatrice di Nacho
-"Si, ma cosa diranno i tuoi amici? Ti prenderanno in giro, insinuando che a te piacciono le campagnole invece di quegli schianti simili ad antilopi... No, non posso accettarlo"
Gli bastò guardare per un attimo il... Censuriamo... Il candido viso da campagnola di Caridad per rimangiarsi le sue parole.
-"OK, mi butto..."
-'Ciao, Caridad'
La ragazza, colta da un impulsivo cardiopalma, gettò sulla faccia di Nacho l'acqua dei piatti sporchi
-'Stai lontano da me, assassino...' solo qualche frazione di secondo dopo realizzò che era Nacho -'Oh, scusami Nacho' disse con tono confacente
-'No, di niente... Bleah, che saporaccio!'
-'Ci credo... E' l'acqua dei piatti sporchi'
-"Pure questa... Mamma mia, Nacho, sei proprio un fallito"
-'Vuoi che ti lubrifichi la faccia? L'acqua dei piatti sporchi increspa la pelle, sai. Ho un metodo efficace che mi ha insegnato la nonna...'
Nacho bloccò l'iniziativa di Caridad
-'No, hai già fatto abbastanza credimi, ma... Volevo farti una proposta allettante'
-'Allattante? Il lattante è di sopra...'
-'No, sciocchina... Allettante e a te. Che ne dici di stasera, nel bagno, nell'oscurità'
Caridad tentò di farsi indietro, ma lo sguardo penetrante di Nacho entrò vorticosamente nei suoi pensieri, facendole perdere la ragione
-'OK, ci vediamo stasera'
-'Bene, ora vado'
Caridad aspettò che fosse fuori prima di tirar fuori tutta la sua esultanza

Sera. Camera delle ragazze, già con i pigiami infilati.
Jazmin aveva raccontato alle uniche non-sfigate in amore, ovvero Caridad e Valeria, la proposta ambigua di Tacho. C'era anche Mar, ma non ne voleva sapere di alzarsi dal letto
-'No, aspetta. Quello non si può fare prima del matrimonio. Tacho è un degenerato!' commentò Caridad, assolutamente avversa al sesso pre-matrimoniale
-'Ma andiamo Caridad. Io e Tacho siamo giovani. Io lo amo, che ho da perdere?'
-'No, io sostengo che si debba fare prima del matrimonio altrimenti perderesti la tua...'
-'Castità' canzonò Jazmin, all'unisono con Caridad
-'Sei una depravata!'
-'Caridad, che dici?'
-'Ehi, potreste fare silenzio... Stiamo cercando di dormire!' si lagnò Tefi, proclamatasi portavoce delle sfigate in amore, nella quale rientravano solo lei e Ines
-'Ora, smettila. Se non posso stare in pace nella mia stanza me ne vado dal mio Tronko!' disse Valeria

Nella camera dei ragazzi, al quale all'appello mancavano Thiago e Simon, rimasto a dormire lì, i maschietti erano impegnati in una costruttiva discussione
-'Hai detto a Valeria che volevi fare il grande passo? Così... Di getto?' Tacho era il più sdegnato di tutti
-'Amico, ma tu sei un personaggio!' era la valutazione di Nacho, anche lui rimasto a dormire lì per ovvie ragioni
-'Tu non devi fare così... Con Valeria, ma con le ragazze in generale, si deve essere pacati, cauti altrimenti ti mandano a quel paese, quindi non dovevi essere così diretto. E adesso non obiettare. Che ti aspetti, che Valeria entri come una forsennata dicendo che ha bisogno di te, maddai!'
Come un medium, Valeria entrò di corsa come una forsennata gettando Tacho sul letto e andando verso il suo Tronko
-'Tronko... Ho bisogno di te'
-'Si, si... Anch'io' rispose con molto impeto Rama. I due uscirono, andando in un luogo più appartato probabilmente
Nacho e Luca, intanto, risero della sfortunata previsione di Tacho
-'Che ti prende, Tachito. Hai perso l'intuito femminile?'
-'Ora vi faccio vedere... Bonita. Bonita...'
Camera delle ragazze. Caridad e Jaz erano impegnate nella solita discussione esistenziale sul sesso pre o dopo il matrimonio
-'Volete smetterla, siete insopportabili!' si lamentò Ines, sostenuta da Mar e Tefi
Entrò Tacho che arrivò dritto al punto.
-'Bonita, ho bisogno di parlarti'
-'Bene, noi andiamo in un posto più privato'
E Tacho la portò via, in una posizione un pò sconcia per i miei gusti.
-'Io vado un attimo di là, per vedere se ai ragazzi serve qualcosa' e anche Caridad si stava dando da fare
-'Voi ve la siete bevuta?' chiese Tefi
-'Io neanche un pò' rispose la perspicace Mar
Camera dei ragazzi. Erano rimasti solo Luca e Nacho.
-'Bene, ci toccherà andare a dormire'
-'Vedi, Nachito Perez Alzamendi quando vuole fare dimostra più ardore di Mike Tyson. Paisa!' e corse in bagno, per attuare il suo piano.
Entrò nello stesso momento della campagnola. I due si sentirono terribilmente a disagio.
-'Ecco, io stavo andando a... Lavarmi i denti' fu l'efficace scusa di Caridad
-'Si, si anch'io' disse Nacho, dissimulando il suo vero intento
Camera delle ragazze. Mar non riesce a dormire perciò si alza dal letto, afferrando i suoi guantoni da boxe verniciati in rosso
-'Vai a fare boxe a quest'ora' domanda Tefi, volgendole un'occhiata guardinga
-'Si, ci trovi qualcosa di male?'
-'Mmm... Vai con Thiago o con Simon'
Mar non intende rispondere a una provocazione tanto infantile, così torna al suo vero intento
-"Quella ragazza non me la conta giusta"
All'appello delle coppie incidentali mancavano solo Luca e Tefi, che si stavano dirigendo nel medesimo momento in bagno
-'Ciao' salutò Luca
-'Ehi, ciao. Anche tu qui?' Tefi aveva individuato il suo bersaglio, solo qualche parola per farlo cadere nella trappola
-'Si e tu perchè sei qui?'
-'Anche voi qui a lavarvi i denti?' chiede Caridad, con voce sconnessa e la bocca rivestita di schiuma
-'Si, per lavarci i denti, esatto' tutti abboccarono a vicenda a quell'assurda scusa
-"Paisa, perchè sei tanto bella e maldestra? Se non fosse per il tuo modo pacchiano di lavarti i denti e la tua mancanza di classe, probabilmente avresti qualche possibilità" replicò la voce contestatrice di Nacho
-"Quanto sei bello, Nacho! Se solo non fossi tanto ghirigori e non ti avessi già presentato ai miei genitori, non sai che ti farei" pensava invece la vocina di Caridad. A quanto pare anche lei ne aveva una.
-"E' un villano... Però quanto è sexy. Se non fosse per i suoi modi rozzi, sarebbe un buon partito" diceva la pretenziosa voce di Tefi riguardo Luca
-"E' bella, alta, snella e ricca. Se non fosse per quella risatina stridula e lacerante, sarei già caduto ai suoi piedi" fu il pensiero di Luca
-"Allora, anche tu ci hai fatto caso amico. Eh, lo so, quella vocina non passa mai inosservata. A me fa quasi sanguinare le orecchie" scherzò Nacho
-"Sempre meglio di una pacchiana"
-"Ma va, Caridad non è al tuo livello"
-"Già, altrimenti dovrei abbassarmi di parecchio"
-"Dai, Tefi non fare la spocchiosa! Anche se una bella relazione promiscua ci sta"
-"Luca!!!" Cari e Tefi si girarono, sdegnate dall'affermazione di Luca, che rise mordace.

Dalla sala da ballo, provenivano strani tonfi che sembravano dei cazzotti.
Aprì la porta, con un sordo tonfo e trovò davanti Simon che reggeva un sacco da pugilato e Thiago che tirava delle scazzottate degne di Rocky Balboa.
-'Eravate qua?'
-'Si, nemmeno tu riesci a dormire?' chiese Thiago, troncando i cazzotti a quel povero sacco
-'Potremo fare un trio' propose Simon, alludendo a qualcosa
Mar strabuzzò gli occhi.
-'Un trio d'allenamento'
-'Certo, ovvio. No, esistono tanti trii... Un trio musicale, un trio comico'
-'Tu a che trio pensavi?' chiese Thiago, quasi provocandola
-'L'ho detto a che trio pensavo' si infilò bene i guantoni e iniziò a scazzottare il sacco, retto da Simon
I ceffoni di Mar erano di certo più impetuosi e veementi di quelli di Thiago
-'Hai mai fatto pugilato? Dico, a livello agonistico'
-'Perchè lo vuoi sapere, Bedoya?'
Thiago scostò Simon, mettendosi lui davanti al sacco da pugilato, sterzando i colpi di Mar
-'Per stare in guardia'
-'Una scazzottata per lei è un toccasana' scherzò Simon (Ringrazio Cilieginamarta per avermi suggerito questa frase)
-'Si, ma serebbe meglio uno sport più femminile non trovi'
-'Tipo il tennis...'
-'No, Simon, quello è troppo da bambini'
Per tutta la notte, trii... Quadrangoli e chi più ne ha più ne metta hanno continuato a scazzottare un sacco da pugilato, tentare di ottenere un momento intimo e chiacchierare telepaticamente, ad eccezione di quella poveretta che non si fila quasi nessuno... Ines, che preferiva dormire placidamente nel suo letto con la mente rivolta ai più promettenti spasimanti... Simon Arrechavaleta e Ramiro Ordonez. E la situazione era reciproca...

Cielo aveva convocato i ragazzi, reduci di una notte brava, nella sala da ballo per comunicarle la sua congettura. Una pazzia a detta di Nico, ma ancora non sapeva che quest'idea avrebbe avuto dei risvolti... Dissonanti.
-'Cielo, perchè ci hai chiamati? Io stavo dormendo talmente bene' sbadigliò Tacho
-'Ah, certo e anche su un morbido cuscino' canzonò Rama
-'Certo perchè tu sei stato tutta la notte nel suo lettino' ribattè il buffo biondino dalla lingua biforcuta
-'Ora smettetela, ragazzi' intervenne Mar
-'Si, ma non c'è due senza tre' provocò Thiago
-'Che stai insinuando, si può sapere?'
-'Niente, ma forse il pugilato ti rinfrescherà la memoria'
E iniziarono a schernirsi contro e urlare. Nella baraonda, Cielo non riusciva nemmeno a recuperare la cognizione della situazione
-'Io so bene cosa fare... BASTAAAA!!!!' e l'urlo assordante di Nico vince ancora, calmando quella mandria imbufalita
-'Urlate talmente tanto che non riesco nemmeno a sentirmi pensare!'
Abbassarono lo sguardo, alcuni anche ridendo di scherno.
-'Allora... Io sostengo che gli animi siano un pò troppo surriscaldati qui, quindi...'
-'Ci mandi in crociera in Scandinavia?' scherza Tacho
-'In Scandinavia ti ci mando io con un bel cazzotto!'
-'Nico, calmati! Allora... Per raffreddare gli animi io e Nico abbiamo deciso...'
-'No tu l'hai deciso' precisò Nico
-'OK, mi correggo. Io ho deciso che voi sei... Dovreste formare una band'
Ines, Jazmin, Mar, Thiago, Rama e Tacho erano sbigottiti e inebetiti. Non era mai passata, neanche per l'anticamera del cervello, l'idea di formare un gruppo musicale. Il dubbio più calzante era però il nome che avrebbero dato alla band... E se ribadissi l'idea che gli angeli esistono? Vi verrà in mente qualcosa?

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Capitolo 18
*** Con un piccolo aiuto degli amici ***


Ehilà!!! Mi avete riconosciuta? XD
Ho postato molto più in ritardo di quanto avrei voluto, ma queste sfiancanti vacanze estive mi tolgono quasi tutto il tempo da dedicare al mio sito preferito... E alla mia sezione preferita (Che ruffiana! ND Vocina 3 la... Devo trovarti un appellativo!) (Sese, tanto sei solo un'immaginazione della mia testa già folle di suo! ND Me)
Diamo inizio con una nuova poesia di Girlstar!!!

Dalla sala da ballo occupata,
ma non certo isolata
proviene una musica riconoscibile a tutti
che siano belli o prosc... cioè... Brutti!
Si tratta di rock'n'roll puro
per i gusti di Thiago, secondo Mar, troppo duro...
ma lui nega tutto e si mette a ballare con la sorella innamorata
che segue quella musica ritmata
Ma non sono gli unici a voler ballare e godersi la vita
sarebbe anche ora che la facessero finita!
E che si mettessero insieme, Jazmin e Tacho,
Caridad e Nacho,
Cielo e Nico,
ma anche Ines e Rama
altro che “m'ama non m'ama”!
Infatti Rama è geloso
di Ines e quel pagliaccio curioso!
Ma sta con Valeria, la fortunata
che si è innamorata!
I trii non finiscono mai,
come del resto i guai!
Cominciano e terminano varie cose sorprendenti
e tra queste alcune sono davvero stupefacenti!
Come per esempio i ragazzi, che sotto ordine degli
adulti formano un gruppo, gli angeli alati
che si è capito, esistono e sono malati
malati di cuore,
la malattia più strana che esista che si chiama amore!

L'ultima frase dovrebbe entrare nella storia. Che dire, la mia collega si è superata anche qui!!!

Noemi_moony: Cominciamo a spennellare... Ah, un momento, ho sbagliato programma! Scherzo, Noemi! Comincio dicendoti che anche il mio esame è andato benissimo... Promossa 10\10 e partita in quarta per il classico ihihih... Secondo, ma sai che adoro la tua amica Angela!!! Thiaguella... Rameria... Se non fosse che ho già una sorella rompiscatole, forse saremo state separate alla nascita! xD
E nel caso ti venisse in mente un nickname fammelo sapere... Così ti riconoscerei subito! Alla prossima e goditi le vacanze (Io sono sconvolta nel sapere che questa sarà la mia ultima settimana a Baia! T.T) Bacioni. Sarietta.

___gIuLiNa___:Aspetta... So chi sei... Cilieginamarta!!! Cioè... Eri... Cambiato nick anche tu? Un'epidemia in tutto e per tutto!
Anche a te piacciono i shojo? Ma sei unica!!! Ah, e potresti dirmi come si chiama il corso in fascicoli che segui? Faremme comodo anche a me! Grazie per le tue recensioni fenomenali! Bacioni. Saria.

Divinacapricciosa: Ehi, Elena! Qual buon vento... (Hai sbagliato di nuovo film? ND Vocina 1 la rompi) (Non sei divertente numero 1! ND Me)... Lascia perdere lo sproloquio precedente!
Anch'io sapevo dell'esistenza del bottone e mi sono *ispirata* ihihih
Grazie dei tuoi complimenti! Bacioni. Sarietta.

Reina Gitana: Con rammarico, devo ufficialmente dare addio a Pixel (Il nickname mica tu xD)... Ma comunque Reina Gitana mi piace molto! Mi ricorda Jazmin! ihihihih
E Rama alla fine cos'ha deciso? Scommetto me, vero? XD (Che presuntuosa! ND Vocina 3) (Smettila, stavo solo giocando! ND Me) (Meno male... ND Reina Gitana)
Tranquilla che un intervento audace di Rama avvicinerà Ines e allora scatterà la trappola! (Per me non avrà capito un tubo... Cioè, non intendevo che Reina Gitana è ignorante... Ma tu Saria hai usato un groviglio al posto delle parole! ND Mar) (Ma chi l'ha chiamata a questa? Thiago portatela via! ND Me). Questi sono più pazzi di noi! Bacioni. Sarietta.

MissTata55: Ti chiami Federica? (E se fosse un maschio? ND Vocina 4 la razionale) (Ehi, non ero io la razionale? ND Vocina 3) (No, tu non avevi niente! Da ora in poi tu sarai contestatrice numero 3. Poi non penso che ci siano molti ragazzi iscritti a questo sito o no? E poi... ND Me) (E basta! ND Vocina 1 la rompi) (Dicevo... Poi è scritto MISS TATA55, vocine ignoranti ND Me) *Le vocine fanno la faccia offesa* OK, l'ho detta proprio grossa!
Comunque io sono Saria! (Mia mamma era ancora un pò su di giri per il parto quando ha scelto il mio nome!). Vedo che ti piace Teen Angels, vero? Io non potrei vivere senza di loro. E spero che tu sia anche Thiaguella ihihihih. Grazie per i tuoi complimenti!!! Bacioni. Sarietta

Vanilla__Chocolat: Con rammarico dovrò dirti che ci saranno vari alti e bassi tra i due, ma non mancheranno colpi di scena tipo... Vabbè, ti spiegherò più avanti! Anch'io sono felice di aver trovato un'altra Thiaguella! Bacioni. Sarietta.

Dali Thiaguella: Oddio, ti conosco da poco e già mi stai troppo simpatica!!! Dove si trova una ragazza Thiaguella in questo sito? (Per ora siamo 4 THIAGUELLE e 2 o 3 RAMELLE, evvai!!! Senza offesa per le mie colleghe Ramelle!) OK, dimentica la frase delle Thiaguelle!
Sei davvero un tesoro e le mie vocine ti adorano!!! Vedi, non si sono fatte vive!!! Bacioni. Sarietta. Ah, e se per caso scriverai una ficcy su Thiaguella fammelo sapere che sarò la prima a recensire!!!

Girlstar: E dulcis in fundo, Serenita!!! Tranquilla, le mie vocine sono troppo contente della tua poesia che non è affatto orribile!!! Anch'io ho una stupenda notizia per te. Barby si è rifatta viva e ha recensito la mia storia 'Je t'aime... Moi non plus' su Originali. Sai che anche lei ha scritto una nuova fic su Originali? Bacioni. Sarietta.

Esistono due detti rinomati sugli amici. Meglio perderli che trovarli. Chi trova un amico trova un tesoro. Quale dei due ascoltare? Forse non si sa, ma queste due facce contrastanti hanno in realtà più elementi in comune di quanto si può immaginare.
Era in cucina, con i capelli raccolti annodati sulla nuca. Motivo per cui era in cucina. A sbafare l'ennesima vaschetta di gelato al cioccolato. La precaria illusione di non essere adulata supera la certezza che un ragazzo è dietro l'angolo e ciò getta la nostra vittima in un fiume di angoscia al sapore di cioccolato al latte.
Il telefono scampanella all'impazzata. Ines rimane col cucchiaio a mezz'aria e subito dopo lo schiamazza sul bordo della vaschetta con un suono limpido e va a rispondere.
-'Pronto...' risponde, stizzita
-'Raggio di sole...'
Una voce vigorosa e adulatrice parla con tono di collera a Ines che riconosce immediatamente quel tizio
-'Gabo, cosa vuoi?'
La sua voce cristallina si contrae improvvisamente, richiamando ai tempi in cui era un maschiaccio sconsiderato che cerca di darsi un tono con una voce da dura
-'I soldi che ti avevo dato'
-'Perchè in cosa ho fallito?'
-'Tutto!!!'
L'apparente ed effimera calma di Gabo esplode in un anemico grido che fa sussultare Ines
-'Spiegati...'
-'Per colpa tua Valeria mi ha mollato per quel debilitato biondino! E tu non hai fatto nulla per dissuaderla da quello stupido!!!'
-'Non è stata colpa mia. Valeria è una brava ragazza e Rama pure. Non era giusto separarli!' è l'inservibile confessione di una Ines pentita alla quale fa male la gola dal rammarico
-'E tu per pietà hai ceduto alle moine di quei due deficienti! Ma sappi una cosa Ines, me la pagherai con gli interessi!'
Ines rimane perplessa sull'ultima frase.
-'Quali interessi?'
Non ha nemmeno il tempo di ricevere una risposta che il segnale suona imperterrito. Si siede, mentre tutto intorno a lei prende una forma opaca e offuscata e le lacrime iniziano a scenderle veloci lungo il profilo della guancia.
E non c'è neanche bisogno di ribadire che i muri all'Hogar Magico hanno le orecchie. Ma se servono ad aiutare un'amica, è meglio se restano sturate per tutto il tempo necessario.

Nico aveva convocato Thiago nella sua stanza per un dialogo amichevole riguardo alla sua ambigua confessione sui sentimenti che prova per Mar, ipoteticamente sua sorella. Dico ipoteticamente perchè... Sappiamo tutti la storia.
Il ragazzo apre la porta laccata di bianco e si siede accanto a Nico, che alza la testa dal guanciale del suo cuscino per mettersi seduto.
-'Cosa volevi?' chiede Thiago, innescando al dialogo
-'Ehi, non rivolgerti a me in quel tono. Sarò anche giovanile, ma di certo non mi devi mancare di rispetto!'
Nico, con quella battuta cerca di sdrammatizzare, ma il tentativo è inefficace.
-'Comunque, volevo parlarti di te e Mar...'
Thiago sorride furbesco -'L'avevo intuito, sai'
-'Bene e immagino avrai intuito anche la mia reazione, vero?'
-'Si... Che volevi mandarmi a quel paese. Che imprecavi parolacce su parolacce.' divagava Thiago, gesticolando con le mani
-'Ma no. In realtà volevo spedirti con un calcio stampato sul pantalone in un posto sperduto delle Hawaii, ma va bene così!'
-'Wow! Addirittura alle Hawaii!'
Thiago sorrise malpensante.
-'Ritornando seri...'
-'Ah, prima non lo eri!'
-'Smettila, Bedoya! E' una cosa seria. Comunque, cosa provi per lei?'
-'Mentirei se dicessi che la amo davvero perchè il mio sentimento non può essere espresso a parole'
-'E quindi visto che non può essere espresso a parole preferisci saltarle addosso, è così?'
-'In un certo senso è così!' riconosce Thiago
Nico si alza con un mugugno somigliante a un sospiro e si mette davanti a Thiago che alza la testa come si fa per una figura autoritaria.
-'Se la situazione è questa, allora sarò costretto a...'
Nico lasciò incompleta la frase per dare un pò di suspance. L'istinto di Thiago lo portò ad accarezzarsi la guancia e piluccare la povera unghia del pollice sinistro, già spilluzicato di suo.
-'Approvo i tuoi sentimenti!'
Thiago sgrana gli occhi. Era davvero libero di amare sua sorella alla luce del sole? Si.

Corse immediatamente in camera sua a dare la fenomenale notizia, ma... Rimase deluso quandò scoprì che c'era solo Tacho e un subitaneo silenzio a fargli compagnia.
-'Thiago, come mai tutto allegro?' domanda Jazmin... Ah, c'è anche lei con Tacho
-'Nico approva i miei sentimenti per Mar e quindi possiamo stare insieme!!!' confessa Thiago entusiasta.
I due biondini rimangono esterrefatti, ma si uniscono alla felicità del loro amico abbracciandolo e respirando ognuno il calore dell'altro.
La festa viene rovinata da un effimero pensiero di Thiago.
-'Un momento...'
L'abbraccio si scioglie e Tacho avvolge la spalla di Jazmin con un robusto braccio, avvicinandola un pò a se.
-'Che succede?'
-'Nulla Tacho, ma c'è un piccolo dettaglio che abbiamo scordato...'
I due biondini avvicinano l'orecchio alla bocca di Thiago per sentirlo meglio dato il suo anemico sguardo
-'Come farò a conquistarla?'
E la profetica domanda verrà risolta con...

Simon si trova al bar dei Teen Angels, inaugurato quando la fondazione venne liberata dalla tirannia di Bart manco fosse un despota russo.
Mentre sbocconcellava un sandwich rimuginava sul perchè Mar fosse tanto distaccata in quei giorni.
-"Dovrei chiamare il mio analista?' si domandò timorosamente
-"Eddai, manco fosse una tragedia di Shakespeare!" contestò una delle sospirate voci che albergano non solo nella testa dei comuni mortali, ma anche negli angeli
-"Non so proprio che pesci prendere con lei!"
E ci risiamo con un altro episodio del profetico dramma interiore di Simon Arrechapale... Arranchata... Insomma, il figlio di papà!
-'Ehilà, Simon!!!' salutano melliflue Tefi e Melody, ricambiate da un freddo cenno col mento
Si siedono, senza neanche chiedere se le sedie fossero occupate (Anche se il bar era praticamente deserto)
Subito notano il suo sguardo spento.
-'Che cera, tesoro. Ti sei morso la lingua?' domanda intempestiva Tefi
-'No, solo che...'
-'Ti sta tormentando con Mar' si intromette Melody, dopo un attenta lettura del pensiero. Anche se nella testa di Simon, inutile dirlo, c'è solo Mar. O quasi?
Simon sospira remissivo -'Si, non so proprio cosa fare con quella ragazza!'
Le due amiche si scambiano un'occhiata eloquente solo alle loro menti contorte.
-'Abbiamo la soluzione...'
-'Quale?' domanda Simon, come se si fosse riacceso un fievole barlume di speranza.
E la profetica domanda verrà risolta con...

Un piccolo aiuto degli amici. Sapendo del loro sostegno, cresce la fiducia, la base di ogni amicizia. E' quasi incredibile il potere profetico che hanno la fiducia, la scaltrezza e l'affetto per la riuscita di un piano.
Jazmin e Tacho si erano spostati nella stanza delle ragazze per discutere sull'argomento 'Dividi e conquista' in modo che il piano riesca alla perfezione
-'Benvenuto al corso di seduzione indetto da Tacho... Tu sei vuoi, Bonita, puoi andare' divaga Tacho, con un filo di presunzione
-'No perchè dovrei andarmene? Mar è mia amica e voglio essere presente' è la diretta risposta della Gitana che mette KO l'intrepido Tacho
-'Come vuoi. Allora... Non so, potresti provare a toglier...'
Non ha il tempo di continuare che Jazmin tira un poderoso e dinamico pugno allo stomaco di Tacho, facendolo piegare su sè stesso. Il biondino, però, si riprende quasi subito.
-'Allora, portala su una barca...'
Jazmin ripete l'azione e questa volta Tacho si porta una mano sulla parte lesa e con l'altra si regge ai lembi delle lenzuola, mugugnando
-'No, su una barca è fuori luogo!' commenta la risoluta Jazmin
-'Con te ha funzionato' glossa Tacho con cordiale malizia
-'E allora cosa devo fare?' domanda Thiago, quasi interponendosi
-'Prima di tutto, non dare ascolto a nessuna parola di questo stupido' e indica Tacho che annaspa il viso con smorfie offensive -'Poi con le donne devi essere tenero, riservato, amabile...'
-'Proprio come sono loro con te' commenta Tacho, ironico e ricevendo l'ennesima percossa allo stomaco
Thiago si riconcentra sul discorso di Jazmin.
-'E quindi?'
-'Ecco praticamente...'

'' Organizzi una serata romantica e anonima. Mar non deve sospettare nulla. Con una scusa la inviti nello scantinato e la fai sedere, le dai qualcosa da bere, le fai i complimenti per come è vestita. Poi ti avvicini allo stereo, con passo felpato e soprattutto discreto, Thiago, eh. E metti una bella canzone romantica, magari un revival di qualche lento. A quel punto ti avvicini a lei come un cavalier servente... La abbracci e... ''

-'E se cadono sul divano letto... Addio effetto sorpresa e Mar ti mollerà il solito cinque sulla guancia' è il commento di Tacho, ripresosi dopo la gentile percossa di Jazmin che quasi non ha rimediato un trapianto di stomaco
-'E sentiamo tu che proponi?'
-'Allora, fai così Thiago...'

'' La porti nello scantinato e la fai sedere comoda. Poi ti metti a rovistare in una scatola dei ricordi, richiamando ai rimpianti del passato come orsetti di peluche, lettere d'amore e lei sarà talmente colta dalla nostalgia che non potrò fare a meno di piangere. Allora in quel momento tu la consolerai. Ti avvicinerai a lei. Le cingerai la spalla e piano piano... ''

-'No!!!'
La voce di Jazmin lacera il pensiero di Tacho -'Non così, no! Così gli darà una sberla!'
-'Eh, una sberla!'
Thiago li guarda interrogativi, spaesato e leggermente confuso da quegli sproloqui pianificati
-'E avete... Un'altra idea, non so!'
E scoprire che i due spiragli a cui si era sostenuto si erano spenti, lasciando posto a una totale caligine. La bile era dura da digerire.

Lo stesso medesimo modo risolverà il dramma di Simon, identico a quello del suo ex migliore amico con il quale manteneva ancora quest'affinità. Mar era l'unico collante che ancora li teneva uniti, sebbene non in meglio.
-'Allora senti a cosa avevo pensato...' abbozzò Tefi -'Organizzi una giornata dedicata alle pulizie. Tu fai finta di niente e al momento giusto la baci'
Le fantasie vaghe di Tefi vennero interrotte da un commento razionale della sua complice
-'Beh, Tefi, pensa che tutti quelli della sua famiglia sono irruenti...'
Tefi la guardò disapprovando il suo pensiero
-'OK, quasi tutti'
-'Già e poi sono quasi tutti rozzi e amanti della boxe'
Melody ebbe un lampo di genio. -'Ci sono! Potresti invitarla a boxare con te!'
-'Cioè?' chiese Simon, fissandola interrogativo
Melody puntò prima uno sguardo sulle unghie smaltate di rosso poi gli occhi di Simon per spiegargli il suo piano

'' Andate in una palestra a fare boxe. Anche se sarà impossibile tu la stenderai con un gancio a terra. Poi ti chinerai per aiutarla e a quel punto... ''

-'Sorry, tesoro, ma dimentichi una cosa. Mar è l'impeto fatto persona. Come minimo reagirà dandogli un pugno anche lei, no?'
Il ragionamento di Tefi portò ancora più incertezze. Possibile che anche con l'aiuto degli amici, non sei capace di arrivare a una conclusione? E il dramma di Simon rimarrà ancora incompiuto.

I problemi continuavano anche per la povera Mar con il profetico dubbio tra Thiago, l'impetuoso e frettoloso fratellastro, e Simon, il dolce e sensibile psicolabile pagliaccino.
Ma il piano di Ines e Rama era talmente efficace da far affiorare ogni certezza che avrebbe avuto solo risvolti positivi
Mar si sedette su una sedia, nella camera dei ragazzi di fronte a un cartoncino formato poster appeso al muro. Le righe deformi disegnate con mano inesperta, prive di un righello, erano vuote e sottostanti a due foto alle estremità opposte della colonna. In una era ritratto Thiago in tutto il suo splendore da eterno dannato e in un'altra Simon, in tutto il suo stato confusionale inquadrabile in un affascinante sorriso inebetito
-'OK, ora cosa devo fare?'
-'Allora Mar, sarò chiaro e coinciso. In questo cartoncino scriveremo ciò che tu pensi dei due ragazzi in questione. Che siano brutte o belle non ha importanza, basta che tu sia sincera...'
La spiegazione di Rama venne interrotta da un'intervento di Ines
-'E basta con ste cerimonie! Dille solamente che deve scrivere i pregi e i difetti di Thiago e Simon'
-'Il concetto era quello'
-'OK, iniziamo con Thiago... Ma quali sono i suoi contro?'
Mar sospirò, facendo mente locale. Non sarebbe bastato un'intero poster per stilare i contro di Thiago
-'Ce ne sono parecchi...' commentò guardinga -'Festaiolo... Si, festaiolo'
-'Festaiolo...' rifece Rama scrivendo sotto la foto di Thiago l'aggettivo appena enunciato
-'Ora tocca a Simon'
Mar si morse il labbro, sciogliendosi al pronunciare del nome del suo Payasito che sembrava quasi perfetto, senza quell'aria spavalda e sfrontata
-'No, Ines, non posso parlare male del mio Payasito... Non sembra avere nessun difetto'
-'Io non ne sarei così sicuro' contestò Rama facendo saltare il tappo del pennarello
-'Se proprio devo esprimere un difetto su Simon direi che è... Addormentato'
Rama scrisse mentre il piano iniziava a prendere sempre più forma e sostanza
-'Continuiamo con quelli di Thiago'
-'OK... Traditore, bugiardo, sonnambulo, si da troppe arie insomma un figlio di papà... A volte allunga un pò la manina e non si da un freno...'
Rama era spaesato dalla sfilza di difetti enunciati in successione scorrevolmente da Mar, alcuni dimenticò addirittura di scriverli per quanto andava veloce e diretta
Ines con un gesto eloquente della mano segnalò che i contro di Thiago erano più che sufficenti
-'E ora continua con quelli di Simon'
Ora Mar era meno irresoluta e con la stessa sicurezza con la quale aveva enunciato i difetti di Thiago, stilò quelli di Simon
-'Allora... Smielato, voltafaccia, mi tratta da ignorante, non guida mai con la frizione... Il padre è un deficente...'
Per i due amici furono sufficenti quei pochi presi dalla successione infinita dei difetti dei due contendenti, sperando che quella morfologia giovasse alle certezze quasi svanite di Mar
-'E ora passiamo ai pro' annunciò Rama tirando una linea sotto i contro
-'Va bene... Thiago ha l'abitudine di tirare troppo la corda ed è importuno in certe situazioni... Mentre Simon si fa troppi complessi, parla inglese...'
Rama sterzò l'azione di Mar che aveva frainteso la parola 'pro'
-'No, Mar, i pro... Non altri contro!'
-'Ah... Beh, sono tutti e due bellissimi e io li amo!'
Mar si morse il labbro, rimanendo a guardare per minuti interminabili le foto dei suoi due pretendenti, uno più bello dell'altro.
-'OK... Non attacca!' commentò Ines con il suo solito linguaggio scorrevole

Il poster venne agganciato con un chiodino di plastica blu nella sala da ballo. Le pareti tinteggiate di arancione donavano un tocco d'allegria per compensare la quiete del silenzio
Mar guardava il poster con aria guardinga, come se ci fosse qualcosa storto, mentre Caridad rideva divertita
-'Ma Mar, qui leggo soltanto cose negative!' commentò la simpatica campagnola
-'Già, non c'erano anche i pro?' domandò Valeria mentre le braccia di Rama cingevano l'incavo della sua spalla e il suo collo
-'Ecco cos'era che non andava...'
Lanciò un'occhiata dardeggiante a Rama che seppe solo fare una smorfia di disappunto
-'Si, ma resta anche il fatto che l'hai fatta grossa, Mar... Voglio dire, arrivare a innamorarti di tuo fratello'
Valeria si scrollò dalla presa di Rama e iniziò a roteare gli occhi
-'Ah, ecco, ecco il maschilista!' commentò
-'Moralista, Valeria. Chiunque la penserebbe come me'
-'Insinui che sono tonta?'
-'No, Vale, che dici...'
-'Sai che c'è... Me ne vado'
Valeria lasciò la stanza scornata, seguita dal suo ragazzo che dovrebbe imparare a chiudere la bocca un pò più spesso
-'Meglio che vada anch'io... La mia gallina ha le convulsioni, credo stia per covare qualcosa!'
Mar la salutò con una sana risata che venne oscurata dal profetico e tormetoso dubbio. Fossi in lei, io già avrei la risposta
-'Sarà meglio che prenda una boccata d'aria' sospirò e uscì
Entrarono Simon e Thiago, imprevedibili come al solito a discutere di una costruttiva lezione di chimica che rientra, chissà perchè, nelle materie della Rockland che se l' uniche attività inderogabile è il musical.
-'Amico, per caso sai se a Mar è successo qualcosa?' domandò Simon al suo amico anche se un paio di giorni fa sono stati coinvolti in un accesa discussione nel retro della scuola
-'No, credo di no...' rispose incerto Thiago, quando in realtà era perfettamente consapevole della mestizia psicolabile della sorella
-'Ah, bene perchè la sento distante, non so... E' come se avesse un peso che vuole scrollarsi di dosso'
-'Ah'
Thiago fece un lieve cenno con la testa per mostrarsi comprensivo. Era perfettamente consapevole che era lui la causa dell'astio profondo di Mar. Ma lei ha un carattere talmente articolato...
-'Eddai, finitela di litigare insomma!!!' sbraita Mar dal corridoio, mentre i due si rannicchiano dietro uno specchio, all'estremità opposta della parete
-'OK, ripassiamo... Simon, addormentato, voltafaccia, smielato...'
-'Ma non è vero!' borbottò Simon mentre Thiago con dei cenni sommessi concordava con le supposizioni della sorella
-'Thiago, invece traditore... Come posso dimenticare. Allunga un pò troppo la manina e non si da un freno...'
Ma gli apprezzamenti di Thiago mutarono valutazione al sentire di quei giudizi su di lui. Non è che allungava la manina... Solo che la superficie è scivolosa
Mar coprì il viso con tutte e due le mani per non far trasparire la sua incertezza, mentre i dubbi affioravano sempre di più
-'Non mi ha aiutato molto questo gioco!' disse con voce attutita. Si spostò per dirigersi in cucina, quando si imbattè nei due contesi ragazzi con lo sguardo crucciato e adirato
-'Sentito?'
I due annuirono, senza mutare di una sola virgola la loro espressione
-'Benissimo... E per caso avete sentito quando ho detto che siete tutti e due bellissimi e che io vi amo?'
Quella sciocca domanda serviva solo come alibi per sdrammatizzare la situazione e offuscare il disagio palpabile e il desiderio di essere rapita dagli alieni con una chiamata telepatica inter-spaziale
-'A che gioco ti riferivi poco fa?'
Mar si guardò intorno, avveduta e ingenuamente chiese a che gioco si stessero riferendo
-'Andiamo sai benissimo quale!' intervenne Simon
-'No, ragazzi davvero... Non so a cosa vi state riferendo!'
-'Vuoi che te lo mostri? OK, vieni...'
Thiago abbrancò il suo gomito e la portò dal lato opposto della parete, posizionandola proprio di fronte al poster
-'Cos'è questo?' chiese il fratello con il quale aveva avuto innumerevoli scontri verbali, ma questa volta il coltello non era dalla parte del manico... Per lei, ovviamente
-'Cosa?' chiese, con un pessimo tentativo di apparire ingenua
-'Il poster...'
Mar finse di aver visto per la prima volta quel poster
-'Ah, quello!'
-'Sei in dubbio tra noi due?' chiese Simon, come se fosse appena sceso dalle nuvole
-'Ragazzi, non parlo dei miei dubbi su di voi con voi... Non sono così tonta!' arrancò Mar, stringendo i denti per non cadere nella morsa dei monosillabi e fare così la figura della scema
-'Io sarei un voltafaccia?' chiese Simon, scompaginato
-'No, non sei un voltafaccia... A volte, ma non sempre...' fu la scusa di Mar. Primo tentativo superato. Il numero degli altri era ignoto, ma non doveva demordere. Nessun ragazzo, tantomeno quello sbruffone di suo fratello e quell'addormentato di Simon avrebbero chiuso la bocca a Marianella Rinaldi... Pardon, Bedoya.
-'Io sarei un festaiolo, no?'
La patata bollente venne passata a Thiago che contestò un giudizio troppo palese per gli altri, tranne che a lui
-'No, festaiolo no... Forse ho esagerato' mentì Mar giusto per non scaldare la situazione
-'Ma ricordo una coincidenza bellissima. Voi mi portate i regali da 47 Street. Guarda Simon, tu mi hai regalato gli stivali...' e mostrò al Payasito un paio di stivali rossi, un pò scalcinati ma sempre presentabili
-'E tu Thiago, mi hai regalato la camicia e la gonna...'
Simon crucciò ancora di più l'espressione dovuta alla quantità di regali
-'Ops, sono due cose che mi ha regalato lui, ma non importa, caro, è solo una coincidenza divertente. Non è divertente?' improvvisò Mar, ma che non raggiunse l'intento sperato -'A quanto pare no'
L'attenzione ritornò al famigerato poster che i due non potevano far a meno di contestare
-'Io sarei addormentato, smielato, ti tratto da ignorante...'
-'Io sarei traditore, bugiardo e figlio di papà... E guarda la foto, è orribile!'
Eh, Thiago Bedoya Aguero, sempre a cercare il pelo nell'uovo
-'No, non è orribile. Stai così bene!... E poi Thiago, è solo un gioco. Simon non se la prende, vedi!'
-'Già, non me la prendo' inveisce Simon con una soprendente calma che fa irrigidire Mar
-'Io un pochino' commenta Thiago, seguendo l'amico
-'Però ragazzi... Non ve la prendete per così poco dai. Ho scordato permalosi, è vero!'

A volte gli amici è meglio non trovarli proprio. Possono ritorcerti contro ogni minimo peccato. Per questo lei è stata sola tutta la vita e appena affida la piena fiducia a un estraneo, l'unico spiraglio che si è presentato in quel periodo di sconforto, si ritrova a compiere le azioni più insensate.
Sistema gli ultimi bigliettoni nella borsa, rubati a Nico nella cassaforte. Una voragine di tristezza avanza a ogni minima azione.
Si dirige furtivamente in cucina per uscire dal retro, giusto per passare inavvertita.
Il passo felpato fa un errore e l'unico barlume che può avvertirla è lui, che si interessa veramente a lei
-'Cosa fai?'
Una voce profonda, vigorosa sterza il suo intento
-'Cosa fai con un borsone del genere?' domanda turbato
Le parole si mozzano in gola e arranca, mentre nella sua mente non fluisce nulla se non un groviglio confuso
-'Niente che ti riguarda!' risponde inasprita
-'Invece si... Dove vai?'
-'Mi lasci in pace!' strepita Ines
Rama abbranca un'estremità del raccordo del borsone e inizia a tirarlo verso di sè.
-'No, fino a quando non mi dirai la verità'
Ines clona la sua azione, inclinando con una vigorosa propulsione il borsone verso la sua direzione
-'E se non volessi?'
Come un fervido tiro alla corda, i due si contendono il borsone che cambia inclinazione come si fa per la frizione. Il vincitore è il fulcro e il borsone schiamazza al suolo, talmente violento che la cerniera si apre e scopre il suo espediente
Rama rimane sgomento e basito di fronte allo sguardo di Ines e a ciò che ha appena visto
-'Perchè hai rubato i soldi a Nico'
Ines raccolse il borsone. -'Ho detto niente che ti riguarda' sbraitò a denti stretti e lasciandolo sgomento nello spiazzo vuoto della cucina. Non l'avrebbe di certo lasciata fuggire così.

Come un segugio, Rama tallonò Ines per tutto il tragitto fino ad arrivare alla serranda dell'Unità Penale 337, il carcere di Gabo, fermo ad attenderla
-'Finalmente...'
-'Ecco i soldi' Ines gli porge il borsone. Gabo è talmente confidente e accorto che non guarda nemmeno se ci sono tutti i verdoni
-'Ora vado'
Gabo abbranca il suo gomito, stringendolo
-'No, adesso mi spieghi perchè sei passata all'altra riva. Eravamo amici o no?'
Ines non aveva il coraggio di rispondere, anche perchè lo spasimo mozzava le parole
-'A me non piacciono i traditori, sai'
Lo scaracchio arrivò a centrare il viso di Gabo che nauseato si passò una mano sulla fronte corrugata. Gli occhi di Ines lo stavano sfidando. Ci vorrebbe una volontà di ferro per compiere un'azione del genere
Gabo rivelò da sotto la giacca una pistola. Non di quelle a piombini. Ma Ines era risoluta a non cedere.
-'Sai che fine fanno i traditori? Periscono con il loro catarro'
Un tentativo smorzato di fuga. Una valutazione scaltra prevista nel tempo che scorreva inesorabile. Nulla. La mano di Gabo che stava per pigiare sul grilletto toglieva ogni immagine definita, lasciando il posto a un raccapricciante offuscamento
-'No!!!!'
L'urlo squarciò il silenzio, mentre i ricordi che aveva vissuto con quell'amico fluiscono e soffocano in un disperato pianto.
Ogni piccolo aiuto di un amico è un gesto sconsiderato e sai perchè? Per celare la tua follia.
E se non è un amico quello che si becca una pallottola al posto tuo... Beh, allora hai qualche problema nel giudicare gli amici.

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Capitolo 19
*** Relazioni incestuose ***


Prima di iniziare... 1-0-0
Non ci credo! Le mie prime cento recensioni e per questo dedico questo capitolo a coloro che mi hanno sostenuta ed esortata a continuarla, sebbene aggiorni costantemente in ritardo!

Quindi grazie a Noemi_moony. Dì ad Angela che è simpaticissima e la apprezzo per il fatto che è una Thiaguella!
Sarettinateen, una lettrice recente! Tranquilla, amo vedere nomi nuovi ^.^
Namithebest, detto alla milanese La Barby XD. La mia collega preferita! Visto le poesie di Sere?
gIuLiNa, anzi Giulia! Frequenti una scuola d'arte? Come sei fortunata... Mamma non mi permetterebbe mai di andare in un istituto dove ti insegnano a disegnare. Uffi =.=
Lali Lanzani. Grazie per i tuoi complimenti ^.^
Dali Thiaguella, anzi Dali, una delle mie Thiaguella preferite e spero cambi idea e scriva una fic anche lei ^.^
MissTata55 o Federica se preferisci ^.^ Grazie per il tuo sostegno e il piacere è tutto mio
Girlstar o Serena, autrice di una fantastica poesia =D
bambolina9988, piacere Martina! Io sono Saria e sono felicissima di sapere che sei anche tu Thiaguella! Le fan di questa coppia crescono sempre di più ^.^
Bunny_pachi, felicissima che ti piace il personaggio di Ines! Ramefi è una coppia interessante, nè bella nè brutta un pò come la Nachefi di cui io sono una grande fan! Ed ecco un'altra Ramella... Comunque sarà impossibile farmi cambiare idea XD. Spero continuerai a seguirmi che apprezzo veramente il tuo sostegno. Bacioni.

Perdonami per il mio ritardo,
non ho recensito come quel codardo,
che ha sparato a Rama,
o forse sto confondendo la trama?
Ma no, è Saria che ci lascia nel mistero,
il che mi ricorda Thiago Bedoya Aguero,
a chi avrà sparato quel furfante,
se ha fatto del male ad uno dei miei angeli gli mando
addosso un elefante!
Sono aggressiva,
voglio essere protettiva
nei loro confronti,
quindi tenetevi pronti!
Intanto Jaz e Hannah Montana,il mutante
hanno messo da parte la rivalità gigante!
Per aiutare il killer pentito
a conquistare Marianella, senza muovere un dito!
Infine girlstar la pazza che vive in un'illusione
invita te e gli altri a leggere la nuova ff (" la llave de tus recuerdos") in questa sezione!!!




“Quel dannato biondino me l’ha fatta ancora!” inveiva Gabo mentre due sbirri lo ammanettavano per poi riportarlo al fresco. Con la coda dell’occhio potè scorgere l’ambulanza che si dileguava verso una coltre confusa.

Ines, in preda a pianti convulsi, era seduta accanto a Rama che giaceva sulla barella privo di sensi e connesso a un macchinario non meglio identificato. Alcuni paramedici controllavano la situazione che non sembrava promettere bene

“Allora, come sta?” chiese la ragazza, confidando nei pochi bricioli di speranza rimasti

“La prognosi è infausta. Non so quanto resisterà…”

“Come sarebbe a dire? Ma lei è un incapace!” sbraitò Ines

“Signorina si calmi… Lei non doveva neanche salire su quest’ambulanza!” intervenne un collega

“E lasciare da sola Rama? Neanche morta!”. Fu ironico l’intervento di quell’ultima frase. Al posto di Rama doveva esserci lei, in fin di vita. Per la prima volta nella sua vita, i sensi di colpa stavano logorando ogni minimo brandello della sua carne.

L’ambulanza posteggiò in una palazzina che fungeva da parcheggio adiacente all’ospedale, una costruzione chiara e imponente che si ergeva su due piani. In cima una luminosa insegna che gli dava il nome. Santa Ana. I paramedici recapitarono la barella con la flebo ancora collegata al reparto di rianimazione, mentre Ines si sedette nell’ampio piazzale che faceva da sala d’attesa. Le pareti cementate acciuffavano ogni singolo brusio come un tramestio pervenuto dalla sala operatoria o una cantilena di un parente intento a recitare un rosario prostrato ai piedi di un altarino con la statua della Vergine

“Amico…” mormorò, mentre rivolse uno sguardo al cellulare in bilico tra il tacere e la confessione

“Accidenti… Che devo fare?”

Digitò sulla tastiera numerata del telefono l’unico che poteva capirla in tutto il mondo

“Pronto”. La voce di Simon risultò serena e ignara di ciò che era successo

“Simon…”. Al contrario quella di Ines era gracchiante

“Che ti è successo, Ines?”

“Devi aiutarmi. Vieni all’ospedale Santa Ana il più presto possibile”“Che ti è successo? Sei ferita?”

“Non io…” esplose in un pianto convulso “Gabo ha sparato a Rama” disse tutto d’un fiato per evitare che i gemiti sopraffacessero la voce

“Non ti muovere. Arrivo subito”

“Per favore… Non dirlo a Valeria”

***

Simon collocò il telefono nella tasca dei pantaloni e poggiò i gomiti sul tavolo. Non era difficile che esternasse le sue apprensioni.

“Tutto bene?” chiese Thiago, entrando e squarciando il subbuglio intrinseco

“No, mi ha appena chiamato Ines. Un proiettile ha colpito Rama ed è in riabilitazione”

Thiago sobbalzò “Come?”

“Si, lo so. Ha spiazzato anche me. Ora vado all’ospedale Santa Ana”

“Ti accompagno?”

“No. Ines vuole che vada da solo”

Simon ostentava una risoluzione insita, estranea alla sua indole lasciando Thiago totalmente spiazzato e sconnesso dalla ragione.

“Puoi uscire, sorella. Guarda che ti ho vista” disse Thiago dopo che Simon avesse sgombrato il campo

Mar emerse dallo stipite in cui si era nascosta “Tranquillo, non ho origliato… Anzi non ho sentito nulla” disse con fare impacciato mentre esibiva un sorriso da ebete

“Bene, perché non c’era nulla da sentire”. Per un effimero attimo, il volto di Thiago venne ombrato da quella sconcertante notizia

“Sicuro, fratello?” domandò Mar con l’apprensione di una vera sorella

“Mi hai detto fratello?”

“Cerco solo di convincermi. Tu per me non sei un fratello e lo sai”

Ci fu un disagevole intervallo avvolto da un silenzio religioso. A squarciare il tumulto psichico ci pensò la suoneria di Mar “Pronto… Ciao Ornella”

“Ma perché chiama lei e non me?” meditò Thiago con un pizzico di gelosia a causa della poca considerazione di sua madre

“Quando? Stasera… Ah, OK. Ci vediamo stasera, un bacio”

E ricollocò il cellulare nella tasca dei suoi pantaloni, assumendo uno sguardo che non istigava certamente ottimismo “Cavolo, questa sera viene Ornella! Cosa facciamo?”

“Perché ti preoccupi così tanto?” il tono smaliziato di suo fratello non sottraeva agitazione alla situazione “Hai paura di sbagliare le regole del galateo o dissimulare ciò che provi per tuo fratello?”

“Non sei affatto simpatico”

“Però ti piaccio”

“No, non è vero che mi piaci” la frase venne associata a un sogghigno teatrale “Non, non è vero” disse in un sussurro e tutto d’un fiato in modo che non concepisse il vero messaggio

“Cosa?”

“Non fare il finto tonto. So che hai sentito!”

“Si, ma mi piace sentire che ho ragione”

Le sue dita lambirono il suo mento, comprimendolo in un amorosa stretta che lasciò Mar interdetta.

“Gitana, esci so che sei lì!”

“Uffa, ma non vale. E comunque non sono sola”

“Caridad… E Valeria”

Le tre ragazze apparvero dallo stipite come in un gioco di prestigio, con i loro pigli indiscreti e gli occhi trasudanti di curiosità “Raccontaci…” esordì la gitana

“Thiago non me la conta giusta” imprecò digrignando i denti

“E perché?”

“E devo anche dirtelo Valeria? Oggi è troppo gentile e poi stasera viene a cenare nostra madre”

Quella notizia surclassò l’avidità di nuove indiscrezioni su lei e il suo adorato fratello. Ciò incontrò lo stupefazione e l’interiezione collettiva “Come?!” strepitò la paesana

“Andiamo ragazze, che c’è di male?”

“E lo dici anche?” aggiunse Jazmin

“Forse da un lato ha ragione... Se le importasse non sarebbe talmente serena” la difese Valeria

“Già avete ragione”. Al battere di ciglio, Mar era davanti alle sue amiche, crogiolandosi nella sua vena drammatica e ipotizzare su quali tragedie apocalittiche si sarebbero verificate

“Che dite, dobbiamo spiarlo?” esordì Valeria esponendo un’idea che istigava gli stimoli di malizia di Mar e la gitana

“Si, ma cosa facciamo?” chiese Mar

“Ho un’idea…” esordì Caridad “Dobbiamo cogliere il porco alla quercia!”

***

Simon si presentò nell’atrio dell’imponente costruzione con largo ritardo rispetto alla chiamata di Ines che lo indugiava nella più angosciosa attesa, dovuta anche al rimando dell’ esito dell’operazione di Rama, dovuta a un’urgenza nel reparto di neuropsichiatria infantile

“Ines!” chiamò Simon in un richiamo sommesso

“Ines!” riprovò, questa volta alterando il tono di voce e turbando la quiete di una vecchietta a cui chiese subito scusa

“Allora, dove sei?” mugugnò, facendo stridere i denti

Avvertì una mano tamburellare sulla sua spalla e le sue gote divennero azzurrognole a causa della sensazione gelida provocata dalla paura. Emise un urlo che richiamò la considerazione della sala

“Parla a voce bassa! Sono io, testa d’uovo!”

“Scusami, Ines…” rantolò, portandosi una mano all’altezza del cuore “Ma potevi anche fare un cenno con la mano”

“Non perdiamoci in preamboli. Ora ascoltami bene…”

Si guardò intorno per verificare che la segretaria seduta al bancone di fronte a loro non li stesse ammonendo con le sue sbirciate maligne “Fai il palo”

“Che vuol dire, scusa?”

Ines scortò Simon fino all’uscio della porta che conduceva alla sala dove Rama era illeso. Non ci sarebbe stato tempo per le spiegazioni “Rimani qui e coprimi”

“Ma…”. Ines non gli diede nemmeno un istante per chiarirgli alcuni dubbi intricati nel subbuglio della sinapsi; ora desiderava solo vedere il suo amico.

Gli occhi serrati erano un chiaro segno di barcollio tra quella che era la vita materiale e quella ultraterrena; ma la sequela insistente e regolare proveniente dal macchinario che cronometrava i battiti cardiaci erano una prognosi positiva

“Il mio Ramiro…” farfugliò tra i sospiri, mentre carezzava i biondi capelli scarmigliati

“Ma che sto dicendo? Lui è il mio amico!” si corresse, rivolgendo il suo pensiero a Valeria. Se non fosse una timorosa cronica, Ines avrebbe sicuramente rivelato il motivo del ritardo del suo fidanzato

“Ma quanto è bello, però!” ammise, senza spiegarsi il motivo del rombo del sangue che pulsava alle orecchie e il fuoco lieve che la sua pelle percepiva. I battiti, subitamente accelerati, mutarono la successione regolare del respiro in rantoli sommessi

“Devi ammettere quanto mi ami”

Udì una voce, camuffata da fittizio spiritello in modo da dare l’ illusione dell’eco

“Oh, andiamo, sai che non posso tradire la mia…”

Prima di ultimare la frase, Ines si accorse che quel fittizio eco era un richiamo camuffato, frutto di un momento di abbaglio ben sfruttato da Rama che si era messo in ginocchio, sebbene collegato ancora alle flebo

“Ma allora tu…” farfugliò confusamente Ines mentre le parole si perdevano sulla lingua inerte

“Si, lo ammetto… Ti amo”

E senza che si rendesse conto del gesto impulso che stava compiendo, Rama guizzò in avanti fino a lambire le labbra di Ines che corrisposero al bacio simmetricamente. Ora nella stanza cementata si udiva un progressivo battito proveniente dal macchinario, testimonianza palese di quanto fossero in sincronia le loro emozioni.

***

Nel frattempo, le quattro ragazze continuarono il loro piano di pedinamento. Improvvisando un’innocua pulizia del bagno, Caridad aveva udito il bersaglio parlare al cellulare con la presunta ragazza che si rivelò essere Melody. Si sarebbero visti al parco pubblico tra qualche minuto; giusto il tempo per darsi un tono con qualche filo di trucco in più.

“Bastardo! La porta nel posto dove mi ha fatto la caccia al tesoro!” sbraitò Mar, mentre il sangue pulsava dalle membra

“Come?” strepitarono all’unisono le tre amiche, inconsapevoli della sorpresa di San Valentino del ragazzo a Mar

“No, ho detto caccia al tesoro? Volevo dire…” in quei pochi istanti tentò di azionare ogni neurone del suo intelletto per scovare una scusa plausibile “No, lasciamo stare”

“No, ora ci racconti tutto!” disse Caridad, avida di curiosità

“Ragazze, non ho proprio nulla da raccontare!” si giustificò Mar alzando le mani con fare teatrale

“Bugiarda. Ora parla…” si interpose Jazmin, annettendo a un indisponente chiacchierio che mormorava domande confuse e moleste interiezioni

“Ora basta! Fate silenzio!” intervenne Valeria, palesemente adirata

“OK…” disse Jazmin con fare sgomento e un tono di voce di due ottave

“Però calmati” aggiunse Mar, confidando nel sottile senso dell’umorismo

“Non è per voi ragazze, ma non riesco a trovare Rama”

“Già… Voi l’avete visto?” domandò Caridad, ricevendo risposte negative dalle due

“Non è possibile… E non c’è neanche Ines!”

“In realtà, Vale… Io, poco fa, ho visto Ines che usciva dalla porta della cucina e aveva in mano una grossa sacca” informò Jazmin alla quale non sgattaiolavano le indiscrezioni più minuziose

“Non è che forse è sgattaiolata via di nascosto?”

“E che ci faceva con una sacca, Mar? Secondo me, è andata in lavanderia per ordine di Felicitas”

“Se lo dici tu, Jazmin” borbottò Valeria, senza molta convinzione nelle sue parole

“Comunque il nostro vero intento è seguire quel malfidato, quindi è meglio dirigersi al parco e con la massima discrezione”

“E come potremo essere più discrete di così, Mar?”

In quel medesimo istante, si udì l’allegro fischiettare di Feli che vivificava la perlustrazione pomeridiana

“Feli!” chiamò Jazmin, troncando il ritornello della sciovinistica canzonetta

“Dimmi, tesorino” disse Feli con un vezzeggiativo lontano dai canoni della vera Justina, deposta nei più inesplorati meandri di sé stessa

“Ci servono dei costumi”

La donna incurvò un sopracciglio che assunse un’ estrinsecazione incline a insinuazioni “E perché?”

“Diciamo che è per una scena di uno spettacolino ad atto unico” si interpose Mar con una metafora che si incuneava alla perfezione con la circostanza.

***

Ines, sebbene avesse voluto continuare con quel bacio tanto atteso, era dilaniata dal rimorso nei confronti della sua migliore amica e allontanò bruscamente Rama con una spinta

“Ma che fai?” domandò la ragazza con fare teatrale

“Andiamo non fare la povera martire, so bene che ti è piaciuto questo bacio!” insinuò Rama

“Ma… Ma… Che dici?” farfugliò, incidendo ancora più profondamente le supposizioni del ragazzo

Dal corridoio, si udirono le voci attutite dei medici che intendevano rientrare nella sala di riabilitazione e ciò allarmò sentitamente i due ragazzi

“Nasconditi sotto la barella!” intimò Rama, gesticolando nervosamente per incitarla a sbrigarsi

“Simon doveva anche avvisarmi! Che cretino!” fu il suo diletto pensiero verso il caro ragazzo alla quale una povera e disperata ragazza poneva tutte le sue garanzie ottimiste

“Forza!” la incitò, mentre si ripresentò allo stato di fossile pronto per la tumulazione

Il medico schiuse le porte con vetro zigrinato della sala operatoria per verificare una seconda volta gli esiti dell’operazione. Si avvicinò a un bancone dove erano disseminati pile di documenti dalla calligrafia ermetica, flaconi di medicinali più o meno sgombri e un paio di bisturi incustoditi. Mentre Rama si sforzava di non deformare il suo sguardo mantenuto con l’emissione di una sonora risata, Ines inveiva mentalmente contro gli ipotetici cospiratori che le avevano fatto quello scherno di pessimo gusto

“Ma non è che gli scagnozzi di Gabo erano in accordo con Rama?” meditò senza alcuno stimolo reattivo alla logica

Captò una notevole contiguità ai calzoni di Rama che non emettevano un olezzo particolarmente gradevole, tanto che dei conati risalirono velocemente lungo l’esofago e le venne istintivo portarsi una mano vicino alla bocca

“Cavolo! Mi doveva capitare anche uno che non si lava i piedi!”

***

La distanza tra l’Hogar Magico e il parco pubblico è minima se relazionata al valore assoluto della follia che stavano operando le ragazze in quella manovra di pedinamento. Felicitas, da vecchi bauli depositati in soffitta, aveva ricavato una tuta da palombaro per Valeria che avrebbe reso l’interpretazione più credibile con la sua andatura virile, ma che aveva già terrorizzato una bimba che era corsa verso sua madre frigrando; aveva rimediato una parrucca di lamè per Jazmin e corredato il suo vestito da madre sola con un carrozzino e dentro un pupazzo; per Caridad non fu necessario procurarsi un costume dalla cassapanca, le bastarono solo ago, filo e una gonna per emendare un po’ il suo aspetto. Infine la piccola Mar, su consiglio dell’esperta Felicitas, avrebbe dovuto indossare un paio di occhiali con la montatura che soverchiasse la distanza fra uno zigomo e l’altro

“Lo vedete?” mormorò Mar al cellulare in connessione con Jazmin

“No. Ora chiamo Valeria”. La bionda digitò con fare meccanico il numero di Valeria che non rispose affermativamente alla domanda, demolendo le aspettative delle sue compagne

“Fammi chiamare Caridad. Forse sa qualcosa” l’ aveva confortata Valeria

“Pronto?”. La paesana impiegò qualche istante di troppo nel cercare di trovare il verso giusto dalla quale parlare all’interlocutore

“Hai visto qualcosa?”

“No, tutto liscio come l’olio”

“Appena sai, chiamaci, d’accordo?”

“Si, tranquilla”

Dopo aver riposto il telefono cellulare nella tasca anteriore della gonna che le vestiva fino agli stinchi corredati a un paio di stivaletti comprati in una pelletteria in centro, la paesana iniziò a ispezionare ogni cespuglio riscontrando non pochi inconvenienti come l’ incastramento della bionda parrucca nella biforcazione delle fronde o dell’ inaspettata comparsa di un insetto ronzante. I suoi modi maldestri non passavano inosservati.

Poco distante dalla postazione di Caridad, il vanaglorioso Perez Alzamendi, come di sua assuefazione, era nello svolgimento della sua escursione pomeridiana, turbata da un fragore che richiamò la sua concentrazione

“Ma chi?” protese il collo per una migliore visuale e intravide un paio di gambe longilinee e perfettamente depilate. Quella visione non lasciò illeso il povero Nacho, inconsapevole di chi stava venerando

“Devo assolutamente sapere come si chiama!”

Sospese la rigenerante escursione, in modo da innescare sconquassanti ricerche in rete in modo da aggiungere un altro trofeo alle sue conquiste epiche.

Poco distante, nel folto di una strato di querce secolari, Mar era riuscita a intricarsi nel fogliame di un rigoglioso cespuglio dove aveva accostato il bersaglio che intratteneva un dialogo poco comprensibile con la bella Melody che dissimulava la tensione con un tedioso gioco con i capelli

“Avanti e lasciala!” sollecitò, mandando al fratello vibrazioni raziocinanti

Per un istante smise di respirare in modo da udire ogni corpuscolo di ciascuna locuzione

“Che cerchi di dirmi, Thiago?” fece Melody con fare plateale ed enfatico

“Questo Melody… Che è finita. Tu vai per la tua strada e io per la mia. Non te la prendere”. La telestesia fraterna aveva dato i suoi frutti.

Il ragazzo neanche si curò delle imprecazioni maligne di quella che fino a pochi istanti fa era la sua fidanzata.

“Esci, sorellina” convocò Thiago, dimostrando di avere una percezione visiva davvero niente male

Mar apparve dal cespuglio, scortata da un gemito stormente delle foglie. “Ma perché non ti trovi un hobby?”

“Invece di giocare a fare la spia, dici? Spiacente, sorellina, è un talento naturale”

“Trovatene un altro. Sai pedinarti è davvero scomodo, lo sai e… Credo di aver ingerito una grande quantità di anidride carbonica!”

Thiago rise e le frizionò il capo, scarmigliandole ulteriormente i capelli castani con qualche pianta intricata

“Ora la cosa difficile sarà dirlo alla mamma” esordì Thiago, dandole un tenero bacio sulle labbra

“Io ho paura di Simon” ammise Mar con una vena ironica

“Perché? Temi che possa deviarti il setto nasale?”

“In realtà temo più per il tuo”

E insieme si diressero a casa, pronti per un intima e discorsiva cena con la loro madre, tornata da Giacarta con largo anticipo rispetto alle aspettative.

***

Quella stessa sera, Rama e Ines erano ricomparsi confortando le ansie di Nico, ma non le paranoie di Valeria. Ora le sue domande erano rivolte alla strana protuberanza sotto il maglione del suo fidanzato, dovuta a un’ impensata gessatura. Il loro improvviso ritorno non destò ulteriori sospetti da parte degli altri abitanti della casa, con la concentrazione rivolta alla cena di Ornella con i suoi figli. La donna era stata accolta con le solite e cerimoniose concitazioni da Malvina, gli ossequi di Cielo e le facezie comiche di Nico.

“Ciao, ragazzi! Ma come siete cresciuti nell’arco di sei mesi!” disse Ornella ai suoi figli, quando questi ultimi si presentarono in cucina per gustare la deliziosa cena di Felicitas

fece Mar col suo solito atteggiamento tentennante

I due fratelli occuparono due sedie adiacenti, mentre Ornella preferì un posto che fosse collocata in modo da poter guardare negli occhi ai suoi figli

“Mamma… Prima di iniziare noi vorremmo…” esordì Thiago, fermato dalla esitante Marianella

“Non roviniamo la cena prima di averla iniziata con insulsi preamboli” fece, digrignando i denti

“In realtà sono tornata per un'altra ragione e non per la cena” si interpose prontamente la loro madre

“Che vuoi dire?”

Ornella inalò una grande entità di ossigeno per mitigare l’adrenalina corporea “Mentre tornavo sono andata a Escalada, il paese di tua nonna Thiago”

“Ah, ma che bello!” farfugliò, incespicando nella parte finale

“E… L’ho vista”

Thiago strinse la mano della sua amata sorella per attutire una prossima rivelazione inquietante

“Cosa ha detto la nonna? So che non dovrei chiamarla così, ma…” si interpose Mar, razionalizzando le tensioni un po’ acerbe

“Ora puoi chiamarla così, Mar…”

La frase si reggeva su tre puntini sospensivi, una prospettiva poco incoraggiante

“Perché?” chiese la ragazza

“Quando il padre di Thiago si rifece vivo un anno dopo la sua nascita, rimasi di nuovo incinta e… Evasi in Indonesia per intraprendere un cammino spirituale che attutisse il mio malessere per questa nuova gravidanza. Delle donne indigene mi aiutarono a partorire e mi dissero che era una femmina, ma le circostanze erano troppo grandi per poterla tenere così la affidai a una donna e ritornai in Argentina. E quella femmina… Quella bambina…”

“Lei è mia sorella” disse Thiago con lo sguardo girovagante in un oscuro cosmo nero

“Quindi sarebbe anche mia sorella. E ora dov’è?” chiese Mar, nitidamente più risoluta del fratello che sciolse la stretta

“Bambini miei, so che sarà difficile credere a quello che sto per rivelarvi, specialmente per te Mar… Quella figlia che ho affidato alla donna in Indonesia sei tu, piccola mia”

Il cuore cessò di battere regolarmente, mentre il respiro venne lacerato come se quattro pareti la incarcerassero in una cella e l’asma penetrasse in ogni meandro del suo corpo. L’impacco della fredda mano bastò a farle riprendere un contatto con la ragione, mentre la soglia del dolore iniziò a attutire la batosta. Luca le ribadiva sempre il concetto del potere delle parole. Ma in quel momento la sua mente era vuota, un cosmo di cui non si poteva definire la gradazione e lasciò fluire i pensieri nei viluppi del suo inconscio. Sperava che anche quella rivelazione finisse nell’omissione, ma per il momento doveva vivere con la consapevolezza di un amore incestuoso.

"Siamo realmente fratelli..."

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Capitolo 20
*** Come lo chiameresti l'inizio della fine? ***


 Sono trascorsi tipo tre mesi, o forse due, no aspettate sei dall’ultimo colpo di scena che ha infestato la Casa Magica, oltre le orde di problemi che corrodono la mente dei poveri tutori, ora intenti a sfornare il sedicesimo pargolo in vista di un’ imminente scorribanda della CC. Il tempismo non manca mai in quella casa.
Prima di tutto, io sono La voce – fuori – dallo – spazio e dai prossimi capitolo in poi, narrerò fedelmente la guerra con la CC, insieme ai disastri amorosi e queste tresche che ormai ci stanno uccidendo un po’ a tutti.
Di solito, dopo un arco di tempo scandaloso,  si arriva al fatidico punto della situazione, credo: Caridad e Nacho sono alle prese con i loro soliti alterchi; Ines e il suo amletico dramma hanno contagiato un po’ tutti, per prima Tefi, a un passo dal lasciare lo zitellaggio per uno stangone, reincarnazione del concetto di sensuale, all’anagrafe Luca Franchini; Melody, dopo la triste e travagliata relazione con Bedoya, non si è più rifatta una vita; Jazmin ha scoperto il raggiro dell’Angelo Rosso e si è ripromessa di non cedere più alle voglie tentatrici, sebbene Tacho non sia tanto propenso a un ritorno di fiamma; Nico e Cielo sono orgogliosi genitori di un embrione, al terzo mese di gravidanza e i primi segni di lieta ventresca. Ma ora siamo arrivati al dramma che ci ha devastato più di tutti quanti: L’incesto scandaloso di Mar e Thiago.
I due non si sono più ripresi e in questi tre mesi, Thiago ha seguito sua madre, per un po’, in Indonesia, lasciando la sorella in balia dei drammi più confusionari e slanci di rancore, scanditi da voglie convulse di cioccolata per alleviare i dolori.
“Suvvia, dolcezza, il mare è pieno di pesci che aspettano solo di abboccare all’amo”
Queste erano state le parole di consolazione di Caridad, a una settimana dalla partenza di Thiago
“E che diranno quando vedranno la mia fedina? Colpevole di incesto!”
E pianto fu.
Ora, a tre mesi di distanza, Mar sembra essersi ripresa e trova sfogo nelle serate a base di discoteca con le amiche non – fidanzate, quindi solo Ines e occasionalmente Melody, nel trasgredire le regole e rimontarle a modo suo.
Torniamo ai giorni nostri, più esattamente al sessantaduesimo giorno dalla partenza di Thiago. E’ notte, le ragazze dormono placidamente. Eppure frotte di sudore rigano il fronte di Mar, visibilmente inquieta nel suo letto, ansimava, trovava sfogo nel cuscino, rivestendolo di chiazze d’acqua. Una riga di sudore solletica la pelle nivea della ragazza, che stringe il lenzuolo in una stretta morsa, che sfoga le sue inibizioni nell’urlare il suo incubo. Si ferma, con pause transitorie, per poi riprendere il ciclo. Un rantolo particolarmente acuto sveglia le ragazze, che attorniano il letto dell’amica, visibilmente impensierite e ancora un po’ frastornate dal jet – leg notturno.
“Che cos’ha?” La voce cristallina di Valeria sovrasta il tramestio generale che si era creato sin dal subitaneo e caotico risveglio
“Non lo so. Si contorce come fosse in calore” fu il commento di Tefi, decisamente di cattivo gusto
“Pensa a te, quando sogni Luca!” replica Ines, destando una caotica partizione di insulti e improperi.
Furono gli ammonimenti di Jazmin e l’ennesimo rantolo di Mar a fare da pacieri agli spiriti caldi di quella notte. Mar ansimò nuovamente, questa volta stringendo le lenzuola, quasi scardinandole dal materasso, in un groviglio di cenci.
Sui visi delle ragazze si intravedevano segni di compatimento e impotenza, anche quando Mar iniziò a contorcersi più velocemente e arditamente; il sudore scendeva insolente lungo il volto, spruzzandolo di gocce traslucide.
“Va a chiamare Cielo!” incitò Caridad a Ines, che fece velocemente capolino in corridoio.
Jazmin prese la mano dell’amica, subito imitata dalle altre, formando un castello di mani. Tutte mormoravano parole di consolazione e infondevano spirito e ostinazione a non arrendersi di fronte al demone dei suoi incubi.
Subitamente, lo spasmo cessò, sfociando in un’insolita dormiveglia. Mar rantolava ancora, sì, ma un nome. Un nome, sulle prime, confuso. Quasi non sembrava un nome, piuttosto una mistura di termini primitivi.
Cielo fece capolino nella stanza, insieme a Ines, dagli occhi arrossati a causa di un probabile sfogo di pianto.
“Fate passare, ragazze”
Cielo, in tutte le sue doti da infermiera gravida, si prostrò dinanzi al capezzale di Mar, prendendole la mano, proprio come in un buon film rosa, in cui la protagonista accorre in salvo dell’amica in fin di vita.
“Amore mio. Amore mio, svegliati…”
Le esortazioni impregnate d’affetto di Cielo andarono avanti, imperterrite, per una buona mezz’ora fino a quando non parve che Mar si fosse definitivamente addormentata.
Cielo si alzò, sebbene a fatica, e si aggiunse alla cerchia delle ragazze, stringendosi al loro abbraccio.
“Diagnosi?”
“Niente di che, Jazmin, ha solo avuto un incubo”
Rimasero per un po’ a vegliare a turno il letto di Mar, inclusa Cielo, fino a quando non fu persuasa dal sonno cronico, postumo della gravidanza, che la invogliò a tornare a letto. A detta di Valeria, sbatteva le palpebre come un vecchio proiettore, temporeggiando sempre sulla stessa scena grigia e dedita. Perciò Cielo venne accompagnata dalle premure di Caridad fino alla stanza in soffitta che, ora, era divenuta il perfetto nido d’amore di lei e Nico. Ines e Jazmin furono le perfette sostitute di Cielo, d’altronde che Tefi non ne voleva sapere niente dei sogni erotici di Marianella. Ovviamente, le due ragazze commentarono poco educatamente sulla petulanza di Elordi. Poi, alla veglia si aggiunsero Valeria e Caridad.
“Riuscite a stare sveglie?” chiese a un certo punto Ines, proprio allo scoccare della quarta ora del mattino.
Venne risposta da un’ orda di mormorii, che accertava l’operosità delle sue amiche, ormai afflitte dall’insonnia, incuranti dei postumi mattutini.
“Mi chiedo come saremo domani mattina” disse a un certo punto Valeria, leggendo nel pensiero di Ines
“Tranquilla, ci penseranno le urla di Tefi a svegliarci” commentò Jazmin, divertita quasi quanto un orso in un negozio pieno di caramelle e senza personale
“Perché si dimenticherà di togliersi la mascherina da notte” aggiunse Caridad, per una volta mostrando un livello d’ironia che andava al di sopra degli aneddoti di sua nonna
“Vi ho sentito!” esordì una voce contestatrice fuori dallo spazio, che si rivelò essere quella di Tefi, proveniente da sotto un cuscino
“Ma allora, era sveglia…” mormorò Ines alle altre
“Ho sentito anche questa!”
“Dormi che ti passa!” replicò Jazmin, visibilmente compiaciuta dalla reazione di Tefi, che preferì non accrescere l’indice di degradazione a cui era sottoposta. Si limitò, quindi, a mormorare un sincero vipere al suo amato cuscino, adagiato strategicamente sui padiglioni auricolari.
Forse perché sperava di captare qualche particolare indiscreto delle conversazioni delle ragazze, giusto per temporeggiare sulla veglia, ma in realtà quello che ottenne furono consigli sul migliore esfoliante per la pelle e un rustico modo di mungere una gallina (?).
“Caridad, ma come puoi pensare di mungere una gallina?” intervenne Valeria, visibilmente infastidita della svogliatezza logistica della sua amica
“In effetti, non funziona un granché!” rispose laconica. Le tre amiche si guardarono, patendo una latente sottomissione.
In tutta onestà, una situazione del genere andava avanti da circa tre mesi, sin da quando un provvidenziale attacco d’insonnia non ha inflitto una punizione peggiore alle nostre ragazze, esperte vedette della loro amica. A giudicare dal legame di parentela che aveva con un psicopatico telepatico, proprio come diceva Cielo. Tale padre tale figlio, si sa; quindi era la medesima cosa per la figlia, a rigor di logica. Quindi non si poteva far altro che assumere queste forme precauzionali, per il bene di tutti.
Il mattino, frattanto, si fece sentire con il tramestio degli uccelli, dei clacson della strada a due isolati da lì e dal fatto che splendeva un fulgido sole d’estate. Filtrava ancora poca luce dalla finestra; gli spicchi miracolosi erano adagiati sullo specchio, perché a detta della nonna di Caridad il sole è attratto dagli specchi e dalle persone con gli occhi chiari. Poi la luce si rifletteva, in un fulgido bagliore, in tutta la stanza, fino al viso di Mar, un ovale perfetto, circondato da un cespuglio di capelli color nocciola, alcuni disseminati sul cuscino fresco. La ragazza sorrise al contatto con quel caldo bacio e, d’altro canto, sorrise inconsciamente.
“Che bello…” mormorò, girandosi su un fianco e abbracciando il cuscino. Si strinse in una sorta di abbraccio mattutino, fino a portarsi il morbido oggetto al petto, stringendolo in una seconda morsa affettiva.
Sognava, a giudicare dal sorriso inebetito stampato sul volto.
La prima, tra le ragazze, a svegliarsi fu Tefi, la quale stavolta, si ricordò della mascherina e al posto di urlare come una forsennata agitò i capelli, quasi come fossero frustati dal vento o che una telecamera nascosta stesse immortalando quella fantomatica scena da film. Subito dopo, il suo sguardo dardeggiò in direzione delle ragazze, raggomitolate l’una sopra l’altra in un plaid viola, proprio ai piedi del letto di Mar.
Sentiva il russare imperterrito di Ines, che deformava un po’ il placido viso adagiato sulla spalla di Valeria; quest’ultima, a proposito, si contorceva quasi come avesse una polvere orticante nelle mutande e non vi dico Caridad, il viso contratto in una smorfia beata, mentre una riga umida pendeva dalla piega del suo labbro fino a macchiare il pavimento; Jazmin, invece, dormiva seraficamente, trovando agio sulla spalla di Ines. Era una scena, in modo suo, demenziale e faceva tale pressa su Tefi, da invogliarla a scattare una foto col cellulare per fare scandalo al mondo telematico.
“Questa è stupenda…”
Emise un risolino sommesso, compiacendosi dell’imbarazzante incaglio delle ragazze, una volta svelato al mondo le loro debilitazioni estetiche. Ne scattò una quintina, escluse due davvero indecenti e un’altra un po’ sfocata. Mise in rassegna le foto meno adatte a corroderle dall’imbarazzo, procreando un vero e proprio book di papere e gaffe; inclusa una carrellata sulla saliva di Caridad e il piccolo laghetto sul parquet.
“E se fossero reduci da una sbornia?” valutò questa sadica idea, dapprima propensa a rassegnarsi all’omissione, ma che prese definitivamente forma quando Tefi raccattò dai suoi cosmetici, un rossetto rosso vivo. Si avvicinò al volto pallido e perfetto di Jazmin, la più placida tra tutte, la guancia in bella vista, facendo risonanza al sadico stimolo di Tefi, che lo osservava con l’acquolina in bocca.
“Ecco, ci siamo…”
Schizzò un tratto deciso sulla gota in prominenza, conferendole l’aria di una rustica aborigena, insieme a quel pigiama dalla fantasia animalesca. Tefi era sull’orlo delle lacrime e della compiacenza assoluta.
“Che stupida! Non si è accorta di nulla…” rise Tefi, sfocando il rossetto con il polpastrello.
Ma la sua compiacenza cessò quando sentì una voce familiare cospirare alle sue spalle. Si voltò e vide il sorriso serafico e perfido della bionda gitana, stampato come un bollo da cui traspariva un drastico cambio di ruolo.
“Che dicevi, Tefi?”
Tefi rimase per alcuni secondi a boccheggiare parole confuse.
“All’attacco, ragazze!”
Davanti a sé, le palpebre di Valeria e Ines balzarono scattanti, mostrando occhi fulvi e vividi di perverso piacere nel percepire il palpabile nervosismo di Tefi; Caridad ostentò in un primo momento una smorfia frastornata, per poi assumere una condiscesa combattività.
“Che volete fare? Non è giusto! Siete in cinque!” protestò arditamente la ragazza, brandendo il rossetto a mo di scimitarra, sebbene ciò non smuovesse minimamente la schiera femminista che, come arma, si avvaleva dei propri intimidatori sorrisi beffardi.
“Addosso!” sentenziò Valeria, abbrancando con tale slancio e rapidità le esili gambe di Tefi, che Caridad ebbe il timore che si sbriciolassero come canne di bambù.
La replica di Tefi fu una disperata stretta alla sua bionda chioma, che ballava al comando della burattinaia in preda a schizofrenia, causa di uno sconquassante grido da parte di Valeria, subito accorsa dalla migliore amica Ines, che respinse con la stessa moneta
“Lasciami i capelli!” sbraitò Tefi, emettendo uno stridulo lacerante
“Jazmin, prendile il rossetto!” gridava Ines, prima che una traccia rossa potesse disegnarsi sul suo volto, conferendole l’aria di un emerito pagliaccio
“No, quello no!”
Caridad era l’unico mediatore di pace a cui nessuno prestava attenzione, dato che le sue parole erano soppresse dalle urla delle litiganti; purtroppo per lei erano come leoni in una gabbia con un solo pezzo di carne cruda al centro.
Tra tutte, la più valente era Ines, incentivata dal fatto che Tefi minacciava la sua integrità, sul punto di confessare la suddetta tresca con Rama a Valeria; prontamente la bionda gettava un qualsiasi ente contundente su quella boccaccia da tucano.
“E’ scoppiata la Terza Guerra Mondiale, per caso?” esordì la voce di Mar, inascoltata tanto per cambiare. Seguirono altri vani tentativi di placare le acque, ma alla fine preferì dissotterrare l’ascia e bearsi del caratteristico aroma del mattino, specifico in quella variazione di bucato pulito e pasta dentifricia alla menta.
“E va bene! Ai mali estremi, estremi rimedi!” borbottò Caridad, al limite della tolleranza consentita dai suoi standard da angelo del focolare. Portò il registratore – il fatidico registratore – in alto, alla distanza di un braccio e lo accese in modo che si sintonizzasse in quella frequenza.
“Basta!”
La voce di Nico ingerì la baruffa come una folata polare, tacendo persino il ticchettio dell’orologio adagiato sul comodino. Sul volto della paesana era stampato a marchio di fuoco un cipiglio a dir poco intimidatorio.
“Ora, tutte a lavarsi!”
Quella sottospecie di piramide di corpi si disfece; Ines, molto grossolanamente, spinse Tefi in fondo alla fila indiana che si dissolveva oltre la soglia della porta che dava sul bagno. Non si capirono le parole mormorate dalla biondina alla rivale, ma a giudicare dalla smorfia di Tefi, varcavano i limiti del legittimo.
Anche Mar parve rinsavita, una trasfusione di caffeina così abbondante che anche i solchi nella parte inferiore della palpebra scomparvero.
“Caridad, mio generale… Devo andare a lavarmi anch’io?” chiese, candidamente.
I toni languidi non smossero il volto cagnesco di Caridad, che le inviava un solo ed inequivocabile messaggio: Vai o ti trucido!
Inteso questo Mar gettò all’aria il lenzuolo fresco di bucato, per affastellarsi in quella marmaglia imbestialita che, tanto per cambiare, discuteva dei turni del bagno.
 
 
Di mattina, a colazione, gli animi erano più fervidi che mai, era un assioma alla Casa Magica e, più o meno, tutti ci avevano fatto l’abitudine, comprese le novelline (Caridad, Ines, Valeria e via discorrendo), l’infiltrato e i frequentatori assidui – o meglio i frequenti rompiballe – ovvero Nacho e Simon.
Sempre lo stesso film per la povera Marianella.
Simon che imboccava Ines, la quale riceveva cipigli gelosi da Rama e il più totale menefreghismo di Valeria; Caridad che tentava di sedurre Nacho con una frittella fatta in casa, guarnita con tutti i fronzoli possibili; Nico che recitava a memoria sermoni sulla corretta dieta in gravidanza a Cielo e i commenti poco graditi di Malvina… Insomma, la medesima pellicola riavvolta sempre allo stesso punto del nastro.
Nel fatidico pomeriggio del Ventisette Settembre, anno domini 2011, la situazione avrebbe preso un risvolto a dir poco imprevisto per lei, dopo mesi di puro tedio e sconforto.
Era iniziato con un semplice Mar, va a fare queste commissioni per Feli… Cioè Justina… Insomma, vai e basta! E alla lista si erano aggiunti alcune richieste di amici, amiche, bambini, lattanti e una donna incinta, quindi fate i vostri calcoli…
Sulla strada asfaltata soda e salda brillava il tramonto, proprio come sui riflessi ramati di una ragazza barcollante, con in mano, in braccio e persino in vita le buste delle richieste barra commissioni.
“E’ incredibile che mandano a me tutti i giorni a fare la spesa! Non hanno il benché minimo…”
Vacillò pericolosamente, rischiando veramente una grossa carta, ma una riequilibrio provvidenziale la rimise in sesto. Emise un sospiro di sollievo, per poi riprendere a camminare, a prescindere dal sole radente l’asfalto e la fronte, imperlandola di gocce.
Subitamente, vi fu un secondo attentato al suo equilibrio, stavolta ristabilito da una salda presa al polso destro. Le buste, adagiate a terra, parevano illese.
“Sei tu?”
Le parole di Mar si persero in un sospiro finale, per poi abbandonarsi in un tono piatto, senza alcun riserbo nel lasciar trasparire ogni minimo tentennamento da parte della ragazza, piantando sullo sguardo del suo salvatore due nocciole dilatate.
“Quanto tempo…” disse lui, raccogliendo le restanti buste e caricandole un po’ sulla schiena
“Ti hanno visto gli altri?”
Avrebbe voluto trafficarlo di domande sparate a tutta forza, ma l’ incredulità impressa come uno stucco sul suo viso, sbarrava fermamente ogni contatto con le facoltà della parola. Dal canto suo, lui si limitò a rispondere con un vago ghigno.
“Sei ridicolo con quegli occhiali, sai!” diceva “E cos’è quella piazza d’armi sulla testa?”
Continuava imperterrita lei, mordace, scrupolosa nel formulare ogni singola frase senza alcun tentennamento in modo da ostentare una finta passività nel rivederlo dopo un lasso di quasi sei mesi.
“Quanto tempo sono stato via?” disse lui, ascoltando solo passivamente la sfilza d’insulti che continuava a borbottare Mar
“Sei dannati mesi” rispose lei, con un’inflessione più sferzante del solito
Lui si fermò di botto, come a meditare su un pensiero abbastanza ambiguo.
“Cavolo…” sospirò lui “In Indonesia si perde proprio la cognizione del tempo”
“Già, la sai una cosa…” disse lei, schermandogli la strada e assumendo il comando della situazione
“Sono trascorsi proprio velocemente. I ragazzi si sono divertiti e io non sai quanto… Però si sentiva che mancava quel pizzico di acredine in più…”
“Comprensibile, non penso che gli altri litighino come due vecchie ciabattaie”
“Parla per te”
Sfoderò una risata sommessa, evidenziata solo da un ghigno impertinente. Lei, frattanto, continuava a impedire il passaggio. Tenace lei.
“E comunque, tra me e Simon è definitivamente finita, ma ho conosciuto un ragazzo… Anzi tanti ragazzi, non sai quanti. Ogni sera avevo l’imbarazzo della scelta…”
Lui le adagiò la mano sulla testa e batté due volte, con fare affettivo.
“Non avevo dubbi”
Detto questo si congedò, scansando di lato la sorella esterrefatta, salutandola con un ultimo cenno del capo.
“Ci vediamo dentro, sorellinafu il suo ‘saluto’, momentaneamente.
Frattanto lei meditava ancora sulla sua frase ambigua e quando finalmente capì cosa intendevano quelle parole, arrossì in una smorfia di sdegno.
 
 
“E’ tornato… Sicuro che è tornato, non è una presa in giro? Mi state grattando i fondelli oppure è solo per burlarvi di una povera vecchia?”
Justina e la sua sfilza di borbottii perseverarono fino a quando la figura di Thiago Bedoya Aguero, abbronzato e levigato, non emergesse dalla marmaglia di ragazzi urlanti. Detto questo, la dolce Medarda Garcia potette riposare in pace.
“Però, quanto sei diventato bello. Sai, sei bello quasi quanto me se non fosse che gli uomini un po’ più maturi vanno forte” disse Nico, carezzandogli in modo mascolino il mento levigato.
“Certo, guarda cosa hai fatto a Cielo”
Thiago sentì una forte pressione stringergli la nuca, mentre le narici dilatate di Nico alitavano sul povero ragazzo, troppo stupido e con la lingua troppo lunga.
“Ripetilo se hai il coraggio”
“Perdono… Tregua…”
“E non fare mai più una cosa del genere alla mia principessa” disse, facendo l’occhiolino verso Mar.
Nico lasciò la presa, tastando l’incavo tra il medio e l’indice, facendo un commento sulla sua forza bruta; mentre Caridad preparava un’ infusione di rosmarino e limone per placare il rodimento sulla nuca. Cielo non lasciò impunito il marito, riservandogli un sermone bello tedioso, che per poco non fece anestetizzare persino quella povera creatura che aveva in grembo.
Mar studiava la scena da un angolo strategico della stanza. Aveva provato una sadica soddisfazione nel vederlo urlare come un bambino sculacciato.
“Sta meglio con questo taglio” commentò Jazmin, serafica.
Mar avrebbe potuto tranquillamente ostentare il proprio fastidio nel sentire la propria migliore amica – (non) fidanzata, per giunta – dirle quelle parole.
“Già, che bella quella piazza d’armi… Soprattutto perché ha il problema dello shampoo giusto” fu la replica sadica di Mar. La sua ironia non perdeva nessun colpo.
“Andiamo non te la prendere e vieni a festeggiare con noi”
Mar, quel giorno, paragonava, con la stessa facilità di un gancio a boxe, la sua migliore amica a una fastidiosa spina nel fianco, specialmente con quel suo modo talmente languido di increspare i nodi con le dita intrecciate al biondo sporco dei capelli.
“Dai Jazmin, sai che…” intervenne provvidenziale Ines, lasciando sospesa la frase in modo da non ricevere il suddetto gancio
“E con questo! Saranno tipo due mesi che…”
“Sette, Jazmin!” la riprese Mar, sorridendo poi a Ines.
La bionda rimase visibilmente devastante e per rimediare le adagiò una mano sulla spalla in segno di sostegno; Mar, di ricambio, le sorrise per poi perdersi in un abbraccio con le sue tre amiche.
A un certo punto della festa – mentre le coppie si scambiavano tenere effusioni – Cielo alzò un bicchiere e tentennò un cucchiaio per richiamare l’attenzione. Lo scialbo suono argentino non bastò a destare l’interesse generale.
“Ragazzi… Mi ascoltate…”
Ora chiamerà Nico.
“Nico” disse lei, scambiandogli uno sguardo d’intesa
“Subito, amore” si schiarì la voce “Ragazzi!”
E come al solito, la provvidenziale voce da basso di Nico placò l’onta di fidanzatini, fidanzate e vecchie megere che mugugnava.
“Ora che è tornato Thiago…”
“Rama basta baciare Valeria” s’interpose Nico, puntando uno sguardo inquisitore anche su tutti gli altri per smascherare ulteriori doppi giochi
“Ora che Thiago è tornato, sarete certamente felici di sapere che i Teen possono prendere vita”
Tutti si scambiarono battute e bisbigli, innescando un altro borbottio.
“I Teen?” disse Tacho
“I Teen Angels, ragazzi, la vostra band” rivelò Cielo, rivolta in particolar modo ai sei, seduti in fila. Jazmin e Ines sorrisero a propria volta, Mar pareva indifferente, lo stesso Thiago, mentre Rama e Tacho visibilmente confusi, come se l’animo maschile potesse assimilare due concetti per volta.
“Congratulazioni!” esclamò Caridad, abbracciandoli uno ad uno.
In quella Casa si parlava di future band già da molto tempo ed era un progetto in stato avanzato, quindi non potevano astenersi dall’innescare reazioni scatenanti nelle giovani persone che attendevano solo il loro debutto. A quel punto Tefi iniziò a inveire sul fatto che anche lei voleva essere parte integrante di un gruppo musicale, ma subito ammonita da Melody e i suoi sermoni di contegno.
“Avrei anch’io una cosa da dire…” esordì Thiago
“Dì pure”
“In questi sei mesi in Indonesia ho avuto modo di meditare sulla mia situazione…”
Vi fu un riferimento implicito a Mar, ciò prescindeva dal fatto che non fosse stato presente per sette mesi e avesse, in un certo senso, lasciato intendere una richiesta di perdono. Eppure, da quando era arrivato, aveva partecipato attivamente ai giochi di famiglia, persino quelli che egli stesso definiva ridicoli, rivolto la parola a tutti che, di reazione, avevano reagito nel migliore dei modi, facendogli domande sull’Indonesia.
“Che barba! La solita arringa…” commentò sardonica Mar a Valeria, che rise sommessamente
“E ho conosciuto una persona”
“No, mi interessa!”
Jazmin e Ines si scambiarono uno sguardo che lasciava poco all’ottimismo.
“Mi ha aiutato nel mio rito spirituale e per ricambiare le ho promesso di farle visitare l’Argentina”
“Ma è qui?” chiese Mar, sinceramente interessata
“In realtà sì. E’ con zia Malvina”
Mar quasi balzò dalla sedia e rischiò di mandare di traverso il boccone appena imbeccato dal cucchiaio.
Distinse la voce di Malvina e i passi avvicinarsi, inarrestabili
“Che amore che sei, piccolina”
Sulla soglia della porta si stagliò la figura di una ragazza, di bella presenza, sulla quindicina o giù di lì, comunque col viso e il fisico di un’adolescente in fiore. Ciò scatenò nei ragazzi reazioni di compiacimento per la nuova arrivata. Mentre le ragazze commentavano poco carinamente il suo abbigliamento, piuttosto retrocesso agli anni del dopoguerra.
“Ciao”
Aveva una voce gradevole, almeno per i ragazzi, accecati da Cupido o dal fatto che loro stessi per contratto non vedono nulla oltre il loro naso.
“Lei è Luna, ragazzi”
“Si, tutto quello che vuoi… Resterà qui? Si, no, forse, una notte?”
“Mar, in realtà… Lei è venuta a vivere in Argentina, quindi…”
“Come?”
Thiago si avvicinò alla sua presunta amica, stringendole i fianchi amorevolmente e stampandole un bacio intriso d’affetto sulla guancia.
“Oh, merdaccia!”
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Saria :D
Ragazze, dopo quasi un anno, la storia è conclusa, ma – come potete dedurre dal finale ambiguo – non è finita qua! Pubblicherò il primo capitolo della seconda serie di Tu sei mia sorella e… Io ti amo! a breve, forse in occasione del primo compleanno della storia che mi ha dato tanto, comprese lacrime e sadiche risate per le disavventure dei miei protagonisti :D
In questo frangente dovrei ringraziare tutte le persone che mi hanno sostenuta, aiutata e via discorrendo, quindi dedico questo capitolo finale a tutte voi, fanciulle mie :D
In particolar modo:
  • Serena
  • Giulia
  • Barby
  • Noemi
  • Pixel
  • Dali
Che mi seguono da tanto! Ma grazie anche a voi :D
 
Ci sentiamo presto perché non vi libererete di questa storia! E di me… Saria.

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