Between Present and Past di Alexiel_Chan (/viewuser.php?uid=83022)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
Salve, questo è un
piccolo esperimento. Spero che vi
piaccia, anche se è solo il prologo XD E se vorrete recensire mi farete
felice.
^^ Vi anticipo, che compariranno anche i personaggi di ... Naah, non
dico
niente, anche perchè forse l'avete già capito. Comunque ho messo
spoiler per
sicurezza, anche se non tratterò la storia principale di quei
personaggi, non sapendola
nemmeno io tanto bene. Compariranno e basta. XD Beh, questa premessa
sta diventando lunga, a presto,
spero! XD
Between Present and
Past
Prologo
“Tutto questo mi sta
facendo impazzire.” Sbuffai
esasperata togliendomi, con un gesto di stizza il cappuccio nero.
“Tutta questa
segretezza mi ucciderà. Non sto scherzando.” Dissi rivolgendo uno
sguardo
infuocato al mago davanti a me.
Lui ignorò
bellamente il mio sfogo. “L’hai trovato il libro?” Domandò
accarezzandosi la folta barba grigia.
Buttai
a terra lo zaino, per poi piegarmi ed estrarne fuori un libro.
“Certo. Ma non sono riuscita ad aprirlo.” Dissi passandoglielo. “Ci
sono cinque
sigilli.” Continuai osservando il libro mentre lui se lo rigirava tra
le mani.
Doveva essere piuttosto vecchio, la copertina era rovinata e
bruciacchiata in
più punti e le pagine, per quel che ero riuscita a vedere erano
ingiallite.
“Abbiamo
bisogno di loro …” Lo sentii borbottare mentre poggiava il libro
sul tavolo in legno.
“Chi?”
“I
custodi del Keyblade.” Rispose stanco, sedendosi e appoggiando le mani
incrociare sul tavolo. “Uno per ogni sigillo. Sora, Riku, la
principessa di
Radiant Garden e Topolino.”
“Posso
farle notare che ne ha nominati solo quattro?”
Lui
mi guardò, regalandomi un sorriso enigmatico. Di quelli che mi facevano
andare il sangue al cervello. “Lo so.”
Era
inutile continuare a domandare. Tanto non mi avrebbe comunque
risposto, avrei solo sprecato fiato. “Che devo fare? Rintracciarli?”
Lui
sembrò pensarci su. “Topolino sai dove trovarlo. Sora, Riku e Kairi si
trovano in un mondo chiamato Destiny Island. Occupati prima di
Topolino, dopo
vedremo …”
“Immagino,
che anche questa volta mi toccherà agire in segretezza,
giusto?” Domandai, reprimendo a stento un sospiro. Almeno mi dicesse il
perché
di tutta questa segretezza sul mio conto!
“No,
il tempo dei segreti è finito.” Rispose. “Yume, quando avrai portato
tutti qui … Ti dovrò parlare.”
“E
non può farlo adesso?” Il tono che aveva usato mi aveva fatto
leggermente preoccupare.
Lui
scosse la testa. “Non ora. Adesso vai, prendi la gummiship e cerca di
sbrigarti.”
“Va
bene …” Risposi sconsolata dirigendomi verso la porta. “A presto.”
Salutai uscendo e precipitandomi giù per le scale.
Al
vecchio Yen Sid dovevano piacere i segreti …
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Capitolo 2 *** Capitolo 1 ***
Sono felice che il prologo vi
abbia interessato, e spero che il primo capitolo vi possa piacere. ^^
Grazie
anche a chi ha inserito la storia tra le seguite! XD Vabbè, bando alle
ciance,
ecco il capitolo.
A presto! ^^
Capitolo 1
Ero atterrata al Castello
Disney con qualche difficoltà e da qualche minuto stavo guardando
ammirata il
giardino davanti a me, passeggiando avanti e indietro.
“Tu devi essere
Yume.” Una voce
femminile interruppe il
mio girovagare.
Mi voltai osservando la persona che aveva parlato, trovandomi davanti
colei che
doveva essere la Regina Minni.
Chissà perché non mi
sembrava una regina, ma
mi inchinai ugualmente. “Sì, sono io. Potrei vedere Top … Il Re?”
Lei mi guardò divertita, prima di rispondermi. “Certo, ti sta
aspettando in biblioteca.
Ti accompagno.” Disse gentilmente cominciando ad incamminarsi.
Mormorai un ‘Grazie’, prima di seguirla ed entrare nel palazzo.
Il corridoio che ci separava dalla biblioteca era immenso, mentre
camminavo, mi
guardavo in giro, esclamando di tanto in tanto un ‘Wow’ e facendo
ridacchiare
la regina qualche passo più avanti di me.
Dalla torre di Yen Sid al Castello Disney era un bel salto di qualità.
Arrivati davanti la porta della biblioteca non dovemmo neanche bussare
che la
porta si aprì di scatto, e la figura di Re Topolino mi apparve davanti.
Un
sorriso amichevole sul volto.
“Yume. E’ un piacere
conoscerti,
finalmente!” Disse invitandomi ad entrare mentre regalava un dolce
sorriso a
Minni, che nel frattempo era tornata sui suoi passi.
“Oh, il piacere è
tutto mio.”
“Immagino che Yen
Sid ti abbia mandato a
prendermi.”
Io annuii. “E
piuttosto in fretta
anche.”Aggiunsi dopo qualche secondo di silenzio.
“Allora andiamo.”
Proclamò dirigendosi
verso la porta e aprendola di scatto, mentre un papero e un cane
cadevano sul
pavimento. “Paperino, Pippo … Posso chiedervi che cosa stavate
facendo?”
Domandò divertito guardando i due.
“Uh, noi … Noi
stavamo …” Biascicò
quello che doveva essere Paperino. “Pippo, cosa stavamo facendo?”
Domandò
ricercando l’aiuto del suo amico.
“Assolutamente
nulla. Passavamo di qua e
siamo inciampati sulla porta, proprio mentre voi l’aprivate.”
Inutile dire che era la scusa meno realistica che avessi mai sentito.
Il Re scosse la testa divertito. “Prendetevi cura del castello mentre
sarò
via.”
I due scattarono in piedi. “Certo, Vostra Maestà, contate su di noi.”
Proferirono all’unisono.
“Ci vediamo presto.”
Disse sorridendo e
invitandomi a seguirlo verso l’hangar dove avevo lasciato la gummiship
che mi
aveva dato Yen Sid.
“Penso che verrò con
te a prendere i
ragazzi.” Proferì mentre accendevo i motori.
“In realtà … Dovrei
accompagnarla subito
da Yen Sid.”
“Oh, può permettersi
di aspettare ancora
un po’.”
“Se lo dite voi …”
Mormorai a mezza
voce. L’importante è che poi non desse la colpa a me. “Sapete dove si
trovano
le Destiny Island?” Chiese lasciando a lui il comando.
“Sì, non ti
preoccupare. Ci penso io.”
*******
Beh, di sicuro Topolino era
decisamente più abile di me a manovrare la gummiship. Difatti, al
contrario mio
il suo era stato un atterraggio perfetto.
Scossi la testa sconsolata. Saltando fuori dalla ship e atterrando
sulla
sabbia. Dietro di me, il mare rifletteva gli ultimi raggi di sole,
colorando
l’acqua di un vivo arancione.
“Preferisci venire
con me o aspettare
qui?” Chiese dopo essere atterrato anche lui sulla sabbia.
“Aspetto.” Risposi
con un sorriso
sedendomi a gambe incrociate sulla sabbia. Chissà che tipi erano i
prescelti.
Yen Sid le aveva parlato spesso di Sora. Ma sapeva davvero poco di Riku
e Kairi.
Come ci si doveva sentire ad essere i detentori del Keyblade?
I suoi pensieri vennero interrotti da un brivido freddo che le percorse
la
schiena, facendola rabbrividire.
Quello non era un buon segno.
Si alzò di scatto, guardandosi intorno, cercando di individuare la
presenza che
aveva percepito.
Girandomi verso un piccolo promontorio notai un’ombra nera che
continuava ad
ingrandirsi.
‘Oh, fantastico!’
Pensai correndo
velocemente verso l’Heartless.
Appena arrivai davanti a lui notai che a differenza di quel che speravo
la sua
crescita non si era arrestata. Una miriade di particelle di oscurità si
fondevano tra loro, prima di unirsi con l’enorme Heartless.
Evitai per un pelo un colpo. Lo guardai allibita, come faceva a
muoversi così
velocemente con una massa di quella grandezza?
Evitando una manata mi allontanai di qualche metro. Dovevo bloccare la
crescita
e poi eliminarlo.
Facile a dirlo. Non tanto a farlo.
Presi un respiro profondo senza perderlo di vista. “Stop!” gridai
alzando un
mano al cielo. Con mia grande sorpresa riuscii a bloccarlo. Di solito
le magie
spazio-temporali non erano il mio forte.
“Idroga!” Un vortice
d’acqua lo investì
in pieno, mentre con una seconda magia lo intrappolavo in un mulinello
d’acqua.
“… Thundaga!”
Tirai un sospiro di sollievo mentre guardavo il nemico venire colpito
da una
miriade di fulmini e svanire pochi secondi dopo.
“Yume! Stai bene?”
Vidi Topolino correre
freneticamente verso di me, seguito da quelli che dovevano essere Sora,
Riku e
Kairi.
Annuii accennando un sorriso.
“Meno male, abbiamo
notato l’Heartless
qualche minuto fa, ma evidentemente non c’è stato bisogno di noi.”
“Beh, so
difendermi.” Risposi osservando
i tre accanto al Re.
“Ti presento i
detentori del Keyblade.
Sora, Riku e Kairi.” Disse indicandogli ad uno ad uno.
“Piacere di
conoscervi.”
“Piacere nostro. Sei
stata bravissima!”
Disse Sora con un sorriso.
“Grazie.” Risposi
osservandoli. Pochi
secondi dopo incrociai gli occhi acquamarina di Riku, rimanendone
incatenata.
Avrei potuto giurare di averli già visti.
Avevano un che di …
“Forza, dobbiamo
andare da Yen Sid.”
Proclamò Topolino, interrompendo i miei pensieri e incamminandosi verso
la
spiaggia.
Distolsi immediatamente lo sguardo dandomi mentalmente della stupida e
seguendo
il Re. Probabilmente avevo immaginato tutto.
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Capitolo 3 *** Capitolo 2 ***
Scusatemi se non riesco a
dire molto, ma sono caduta in depressione e forse chi ha letto il cap
574 di
One Piece può capire il perché. Vabbè, questo capitolo è un po’ di
passaggio,
verranno spiegate un bel po’ di cose, che dire spero che vi piaccia. E
che commentiate,
magari mi risollevate il morale! ^^
Ciau!
Capitolo 2
Il viaggio verso la Torre
di Yen Sid era stato
estremamente pesante. Nessuno aveva fiatato, il massimo che avevamo
fatto era
stato squadrarci a vicenda. Forse era l’ansia di sapere che i mondi
erano,
ancora una volta, in pericolo che gli aveva resi tutti così taciturni.
Sospirai leggermente soffermandomi sulle figure davanti a me. Sora
sembrava il
più ingenuo di tutti, però da quello che mi aveva raccontato Yen Sid
aveva
davvero una forza straordinaria. Kairi era una Principessa del Cuore e
in
quanto tale possedeva un cuore purissimo.
Spostai lo sguardo su Riku. Guardarlo mi procurava ancora una strana
sensazione, come se l’avessi già incontrato, aveva qualcosa di
familiare.
Poco dopo arrivammo alla Torre. Scesi velocemente sentendo
immediatamente un
cambiamento di atmosfera, come se l’essere arrivati a destinazione
avesse
alleggerito gli animi. Salimmo velocemente le scale e appena arrivai
davanti
alla porta, bussai leggermente, prima di aprirla e infilarmici dentro
insieme
agli altri.
“Yume, bentornata.”
Io accennai un
sorriso. “Grazie.”
“Ti dispiacerebbe
andare da Flora, Fauna
e Serena? Dovrei parlare in privato con loro.” Disse indicando i
ragazzi che si
erano appoggiati mollemente al muro.
Io lo guardai storta. “Non dovevi parlarmi? Io non mi muovo di qui.”
Dissi
risoluta sedendomi sul pavimento a gambe incrociate. “Anche io voglio
sapere
cosa succede.”
Lui scosse sconsolato la testa prima di annuire e rivolgersi agli altri.
“Topolino, conosci
il Libro del Tempo?”
“Ricordo di averne
sentito parlare.”
Rispose dopo qualche secondo. “Parlava delle magie per viaggiare nel
tempo, o
qualcosa del genere, se non sbaglio.”
“Esatto. Tutti gli
incantesimi racchiusi
in quel libro sono potentissimi e … estremamente pericolosi.”
“Potreste spiegare
anche a noi?”
Intervenne a quel punto Riku, un leggero cipiglio sul viso.
“Il Libro del Tempo
è un libro risalente
a una ventina di anni fa. Fu scritto da un mago dai poteri enormi e per
la
sicurezza dei mondi fu sigillato dai cinque prescelti del Keyblade di
quel
tempo.” Spiegò Yen Sid.
“Si racconta che sia
andato perso qualche
tempo dopo, e adesso se n’è persa ogni traccia.” Concluse Topolino.
“Questo non è
esatto.” Lo contraddì Yen
Sid. “Yume l’ha ritrovato due giorni fa. Prima di venire a cercarvi.”
Repressi a stento un verso sbalordito. Non immaginavo che quel libro
fosse così
importante, dato che non era nemmeno custodito. L’avevo trovato, dopo
giorni di
ricerca, in un mondo alquanto strano, nella Città di Halloween.
Topolino si girò allibito verso di me, così come Sora, Riku e Kairi.
“E’ stata una fortuna
recuperarlo prima di Xehanort.”
“Temo che abbia
preso un grosso
sbaglio.” Intervenne a quel punto Sora. “Xehanort è diventato un
Heartless.
Quello che abbiamo sconfitto due anni fa.”
“Infatti non sto
parlando di lui.”
Rispose intrecciando le mani sotto il mento. “Ma di quello di dieci
anni fa.”
“Temo di aver perso
il filo del
discorso.” Disse Kairi.
“Non sei l’unica.”
Borbottai io. “Vuol
dire che …”
“Vuol dire che colui
che aveva cercato
di far inghiottire i mondi nell’oscurità dieci anni fa, è riuscito a
trovare un
modo di viaggiare nel tempo. Comunque, per adesso è tornato nel suo
tempo.
Senza il libro è difficile per chiunque controllare magie di quel
calibro.”
“Quindi noi cosa
dovremmo fare?” Chiese
Riku.
“Dovete fermare
Xehanort. Ciò vuol dire
che farete un salto nel passato.” Spiegò prendendo il libro in mano e
mostrandocelo.
“Ci sono dei
sigilli.” Constatò Topolino
prendendolo in mano. “Sono cinque.”
“Uno per ogni
prescelto del Keyblade.”
Disse Yen Sid, posando lo sguardo sui detentori del Keyblade.
“Nel caso non se ne
fosse accorto …”
Cominciò Riku. “Siamo quattro.”
Lui sorrise. Sorrise nello stesso identico modo di quando io gli feci
notare la
stessa cosa.
“Oh, ma il quinto è
proprio accanto a
voi.” Rispose posando lo sguardo su di me.
Io sussultai. “Ha preso una cantonata. Non sono una prescelta.” Dissi
alzandomi
in piedi. “Starà sicuramente scherzando.”
“Ricordi quando ti dissi che avremmo dovuto parlare quando saresti
tornata? E’
il momento di farlo.”
“Non diciamo scemenze, io non sono una prescelta.” Ripetei con voce
leggermente
più acuta.
“Non ti sei mai chiesta da dove provenissero i tuoi poteri magici? Sono
i più
potenti che abbia mai visto.”
No. Non me l’ero mai chiesto. Da che mi ricordassi d’altronde, gli
avevo sempre
avuti. Anche se …
“Hai un vuoto di memoria, non è vero? Ricordi tutto ciò che ti è
successo da
due anni a questa parte. Il resto è solo un buco nero, giusto?”
“Io non …” Non riuscii a finire la frase. Era vero. Non mi ricordavo
nulla
della mia infanzia o da dove provenissi. Ma, cosa ancora più strana era
che non
mi ero mai accorta che mi mancassero questi ricordi.
“E’ normale.” Disse Yen Sid
interrompendo
i miei pensieri, come se mi avesse letto il pensiero. “Eri protetta da
un
incantesimo. L’ho spezzato appena siete arrivati qui.”
“Mi avete fatto un incantesimo a mia insaputa?” Gridai sconvolta. “Perché?”
“Per tenerti al
sicuro.” Rispose
tranquillamente. “Quando ti trovai avevi perso completamente la
memoria, tranne
per alcuni flash che continuavi ad avere. Un castello che veniva
inghiottito
dalle tenebre e una ragazza in lacrime.”
Mi morsi il labbro, mentre quelle immagini che ormai non ricordavo più
mi
apparivano davanti agli occhi.
“Qualcuno ti stava
cercando. Così ho
bloccato anche quei frammenti di ricordi con un incantesimo.”
Per quanto avessi capito che l’aveva fatto solo per aiutarmi, non
riuscii a
contenere la rabbia. “E quando avreste avuto intenzione di dirmelo?!”
“Quando saresti
stata pronta ad usare i
tuoi veri poteri. Riesci ad usare la magia perché sei una prescelta.
Semplicemente non hai mai pensato di poter evocare il Keyblade. Ma ne
sei
capace, devi solo volerlo.”
In quel momento ero tutto tranne che disposta a volere una cosa del
genere.
“Vado a farmi una passeggiata.” Decretai con lo sguardo fisso sul
pavimento.
“Yume.” Mi richiamò.
“Fra tre giorni,
dovrete aprire il libro.”
Non risposi aprendo la porta e richiudendola violentemente alle mie
spalle.
***************
Frustrata, tirai un calcio ad
una pietra, spedendola dentro un cespuglio, a fare compagnia alle altre
quindici che avevo calciato via.
Era passato un giorno da quando Yen Sid mi aveva detto la verità e
stavo
cercando, inutilmente, di richiamare il Keyblade.
Avevo classificato i problemi, mettendo al primo posto l’aprire il
sigillo. Dopotutto,
che scoprissi chi ero prima o dopo non faceva molta differenza.
“Perché non ci
riesco?” Sussurrai
demoralizzato buttandomi sull’erbetta, e alzando lo sguardo sulle
stelle.
“Non sei abbastanza
concentrata.”
Mi voltai verso la voce. Riku camminava verso di me, gli occhi
leggermente
nascosti dalla frangia.
“Io sono
concentrata.” Ribattei.
“Non abbastanza.”
Ripetè lui.
Forse aveva ragione. Anche se avevo deciso di dare la priorità alla
missione,
continuavo a cercare di ricordare qualcosa sul mio passato.
“Mi aiuti?” Chiesi
prima di accorgermene.
Lui mi guardò leggermente divertito, prima di accennare ad un sorriso e
offrirmi una mano per alzarmi. “Chiudi gli occhi.”
Io eseguii immediatamente.
“Svuota la mente da
ogni cosa.”
“Non è facile.”
Protestai.
“Cosa vedi?”
“Nulla. E’ tutto
bianco.”
“Pensa al Keyblade.
A come dovrebbe
essere per essere tuo. Ti ha già scelto, deve solo adattarsi a te.”
Mi concentrai maggiormente, cominciando a definire le linee della
chiave. L’impugnatura
… la lama …
Sentii formicolare la mano destra e fui tentata di aprire gli occhi, ma
fui
prontamente fermata da Riku. “Continua a pensare.”
L’impugnatura … la guardia …
A quel punto sentii il formicolio più forte, mentre istintivamente le
dita si
chiudevano, non più per afferrare l’aria ma qualcosa di solido e
materiale.
Aprii di scatto gli occhi, osservando ciò che avevo in mano. Un
Keyblade. Il
mio Keyblade. L’impugnatura era costituita da diversi fili dorati che
si
intrecciavano fino a chiudersi intorno alla guardia. La lama, di un
colore
adamantino si concludeva con la punta a forma di chiave, finemente
elaborata e
di colore argentato, con rifiniture dorate. Era estremamente leggera.
“Complimenti.” La
voce calda di Riku mi
fece ridestare.
“Grazie per
l’aiuto.” Risposi
sorridendogli grata, mentre una sensazione di tranquillità
s’impossessava di
me. Senza di lui non ce l’avrei fatta.
Lui sorrise. “Non ho fatto nulla.” Disse poggiandomi una mano sulla
spalla. “Sei
stata molto brava.”
“Grazie …” Mormorai.
“Andiamo a dirlo
agli altri.” Disse
incamminandosi e facendomi segno di seguirlo.
Annuii portandomi al suo fianco.
‘Sono pronta.’
|
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Capitolo 4 *** Capitolo 3 ***
Hello! Grazie a Deby92
e Inuyasha_Fede
per le scorse recensioni, mi hanno tirato un po’ su il morale XD Io
finalmente
ho qualche vacanza di Carnevale, voi?
Beh, vi lascio al capitolo; spero che vi piaccia e che mi lasciate un
commentino, per sapere cosa ne pensate. ^^ Troverete qualche asterisco,
alla
fine metterò il significato di quella parola, nel caso non la sappiate!
^^
Giusto una precisazione: ciò che narrerò da questo capitolo in poi non
ha quasi
nulla a che fare con la trama reale di “quel gioco”, ci saranno solo
gli stessi
personaggi, ma per il resto sarà tutto frutto della mia mente malata. J
Oh, un’altra precisazione: Sora in giapponese vuol dire “Cielo”, Riku
“Terra”,
e Kairi “Mare”. Sapendo questo immagino che capirete la scelta degli
elementi e
perché li abbia abbinati proprio a loro. ^^
Ok, vi lascio in pace ora.
Ciau!
Capitolo 3
“Ciò che dovete fare è solo
concentrarvi. Lasciarvi trasportare, senza opporre la minima
resistenza.”
Spiegò Topolino.
“Vostra Maestà lei
non viene con noi?”
Chiese Sora.
Lui scosse la testa. “No. Cambiare troppe cose del passato potrebbe
influenzare
il presente, quindi meno siamo e meglio è. Inoltre a quel tempo ero un
allievo
di Yen Sid e mi sono ritrovato più volte faccia a faccia con Xehanort.
Se
incontrassi il me stesso del passato o Xehanort in quel tempo, potrei
causare
un disastro.”
“Quindi voi
conoscete già questo
Xehanort?” Domandò
Kairi portandosi una
ciocca di capelli dietro l’orecchio.
“A grandi linee.
Prima che andiate, una
raccomandazione. Non dovete per nessuna ragione al mondo incontrare i
voi
stessi del passato, chiaro?”
Vidi gli altri annuire decisi, mentre continuavo a chiedermi come
dovessero
essere quei tre nel passato. ‘Adorabili,
probabilmente’ Pensai con un sorriso.
“Ciò che dovrete
facile è facile. I
vostri Keyblade si distinguono l’uno dall’altro dal potere
caratteristico che
possiedono.” Cominciò Yen Sid.
“I sigilli sono uno diverso
dall’altro. Ed ognuno per essere sbloccato ha bisogno della giusta Chiave. Aria, terra, acqua, oscurità e
luce. Sora possiede l’elemento dell’aria, Riku, la terra, Kairi
l’acqua, io
possiedo l’oscurità, avendo trovato questo Keyblade nel Regno
dell’Oscurità e …
il Keyblade di Yume è contraddistinto da una luce purissima.”
Questo mi sembrò alquanto strano. Era vero che il mio Keyblade emanasse
una
luce molto intensa, ma era comunque assurdo, dato che il mio cuore non
brillava
certo per purezza.
“Evocate i vostri
Keyblade e puntatesi
verso il libro.” Disse Yen Sid alzando il libro davanti a sé. “Yume,
non appena
i sigilli verranno aperti devi aiutarmi con l’incantesimo. Basta che
lasci
fluire il tuo potere verso me e Topolino, al resto penseremo noi.”
Io annuii, mentre facevo apparire il mio Keyblade e lo puntavo contro
il libro.
Chiusi gli occhi non appena tutti gli altri ebbero fatto lo stesso, e
mi
concentrai su Yen Sid.
Cosa successe dopo non lo
ricordo con chiarezza, solo l’oscurità che ci avvolgeva e io che
precipitavo
inesorabilmente nel vuoto.
***************
“Yume, Yume, svegliati.”
Aprii gli occhi incrociando quelli azzurri di Kairi.
“Kairi …” Mugugnai
alzandomi e
massaggiandomi una spalla. Avevo preso una botta terribile. “Dove sono
i
ragazzi?” Domandai guardandomi intorno.
Lei si morse il labbro inferiore. “Non lo so. Quando mi sono svegliata
c’eri
solo tu accanto a me.”
Questo non andava bene.
“Diamo un’occhiata
in giro. Non possono
essere molto lontani.” Dissi prendendole la mano e trascinandola con me.
Mi guardai attorno incuriosita. “E’ un bel posto, però.” Commentai
sorridendo a
Kairi. Era una specie di giardino collegato con una scalinata
all’entrata di un
castello.
“Saranno capitati
dentro?” Domandò
Kairi, ancora con la mano stretta alla mia.
Era la prima volta che rimanevamo solo noi due. Di solito, c’era sempre
Sora
accanto a lei, tanto che avevo cominciato a sospettare che ci fosse del
tenero
sotto. Ma mi astenevo dalle domande.
“Proviamo.”
Arrivate in cima alle scale con una mano aprii il portone e ci
ritrovammo
dentro un’ampia stanza, con grandi vetrate e alla fine, tre seggi.
Ci bloccammo all’istante quando notammo che non eravamo sole come
pensavamo. Un
uomo con un haori* bianco, i capelli neri legati in un ciuffo alto e
con baffi
e pizzetto ci guardò allibito, prima di evocare un Keyblade nella mano
destra.
L’uomo alla sua destra, al contrario, ci guardava divertito. Doveva
essere più
vecchio dell’altro. Rabbrividii quando incrociai i suoi occhi e
istintivamente
strinsi maggiormente la mano di Kairi.
“Roxas?” Sentii
sussurrare Kairi.
“Come?”
“Quel ragazzo …”
Mormorò attenta a non
farsi sentire e rivolgendo lo sguardo ad uno dei tre ragazzi davanti ai
due
uomini. “E’ identico al Nessuno di Sora.”
Seguii il suo sguardo, individuando il ragazzo di cui parlava. Era il
più basso
dei tre, biondo con gli occhi blu, e se ne stava leggermente più
lontano dagli
altri.
“Chi siete?”
Sussultammo entrambe quando la voce del ragazzo più altro spezzò il
silenzio.
Era il più alto dei tre, anche lui con gli occhi blu, ma con i capelli
castani.
La ragazza di fianco a lui, con gli occhi azzurri e i capelli corti del
medesimo colore, si tese leggermete. Assomigliava a Kairi, solo più
grande.
“Noi … Uh …” Mi
venne da dire ‘Veniamo in pace’ ma
mi trattenni.
“Stiamo cercando i nostri amici.”
“Chi siete?” Ripetè
l’uomo con in mano
il Keyblade.
Dire i nostri nomi avrebbe sconvolto il corso degli eventi? Optai per
un no.
“Mi chiamo Yume. E lei è Kairi.” Risposi, sempre in allerta.
“Cosa ci fate qui?”
“Siamo capitate qui
per caso. E abbiamo
perso i nostri amici. Dato che vi abbiamo detto i nostri nomi, potreste
anche
dirci i vostri, per favore?” Domandai senza ottenere risposta.
“Voi chi siete? E
dove siamo?” Domandò a
quel punto Kairi.
“Vi trovate nelle
Departure Land.”
Rispose l’uomo.
Ma perché erano così restii a dirci i loro nomi? Cominciavo a stufarmi.
“Potreste,
cortesemente, rivelarci i
vostri nomi? Non siamo qui per causare guai. Davvero.”
“Sono Eraqus e …”
La risposta dell’uomo venne interrotta dall’urlo di Sora.
“Ragazze, state
bene!” Gridò correndo
verso di noi, seguito da Riku. “Quando ci siamo svegliati eravate
scomparse,
abbiamo girato dappertutto, finalmente vi abbiamo trovate!”
“Sora, riprendi
fiato.” Gli suggerì
dolcemente Kairi.
“State bene?”
Domando Riku, posando lo
sguardo su di me.
“Sì, non è successo
nulla.”
“Ma si può sapere
cosa sta succedendo?”
Chiese esasperato Eraqus.
“Sono gli amici, che
stavamo cercando.”
Spiegai.
“Roxas?” Urlò a quel
punto Sora,
correndo verso il ragazzino, che, insieme a tutti gli altri, lo
guardava
allibito.
“No, Sora, fermo!”
Gridò inutilmente
Kairi.
Sora si fermò davanti il ragazzo, guardandolo negli occhi e posandogli
una mano
sulla spalla. “Roxas, sei tu?” Chiese stupito.
“Ehm … Credo che tu
ti stia
confondendo.” Rispose incerto lui.
“Ah, scusami.” Disse
con un sorriso.
“Sei identico ad … un mio amico.”
Lo guardai togliere la mano dalla sua spalla e tornare velocemente da
noi,
borbottando frasi senza senso.
“Allora, ci volete
spiegare cosa sta
succedendo?” Tuonò Eraqus.
A questo punto non potevamo fare altro che raccontare.
*Haori =
è un soprabito che arriva fino alla coscia.
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Capitolo 5 *** Capitolo 4 ***
Eheh, *Saltella allegramente
per la stanza* sono felice che la storia vi stia piacendo, e i vostri
commenti
mi fanno ancora più felice XD Quindi, ci tengo a ringraziare Deby92,
Giulia__chan e Inuyasha_Fede per aver commentato lo scorso capitolo e
per aver
messo la storia tra le seguite, oltre a nameChan124smile.
Vaaa bene, ora vi lascio, a presto!
Capitolo 4
Io non ero persona
impressionabile, anzi riuscivo a mantenermi abbastanza calma anche in
situazioni disastrose. Era la prima volta che mi sentivo così tesa, e
purtroppo,
anche piuttosto spaventata.
Avevamo appreso che Eraqus e l’altro uomo erano dei Master del Keyblade
e
all’unanimità decidemmo di raccontare prima il nostro problema e dopo
di
sbizzarrirci in domande sui Master, e gli altri prescelti del Keyblade,
di cui
ancora non sapevamo nemmeno il nome. Seguimmo Eraqus fuori dal
castello, nel
giardinetto dove io e Kairi eravamo precipitate, e lì cominciammo a
raccontare.
Tutti quanti, forse presi dal mio stesso brutto presentimento, non
accennarono
minimamente al nome di colui che stavamo cercando.
Finché …
“Non ci avete detto
il nome.” Disse
Eraqus.
Istintivamente mi morsi il labbro inferiore lanciando uno sguardo
all’altro
uomo. Sembrava divertito dalla situazione.
“Ah, già … Che
sbadati.” Rispose Sora
nervosamente. “Potete scusarci un attimo?” Chiese alzandosi di scatto e
facendoci segno di seguirlo.
“Quel tipo mi dà i
brividi.” Disse Kairi
dopo aver raggiunto Sora.
“Anche a me,
possibile che sia lui
Xehanort?” Domandai.
“Se è così perché
continua a rimanersene
calmo e tranquillo nonostante sappia che lo stiamo cercando?” Chiese
Riku.
“Aspettiamo. Anche
se fosse lui, non
sappiamo ancora che tipo di poteri possiede, se lo smascherassimo
adesso è
probabile che avremmo la peggio.” Dissi incrociando le braccia al petto.
“E cosa diciamo a
loro?” Chiese Kairi
facendo scorrere lo sguardo sul gruppetto poco distante da noi.
“Beh, prima o poi
glielo diremo, quindi
diciamo semplicemente che ancora non siamo pronti per rivelare un
informazione
così importante. Insomma, anche loro fino ad adesso non ci hanno detto
nulla di
sé.”
Sora sospirò. “Ok, proviamoci …” Disse incamminandosi nuovamente verso
di loro.
“Allora, abbiamo deciso …” Cominciò lanciandoci un’occhiata
d’incoraggiamento.
“Che è ancora troppo presto per rivelarvi questa informazione.”
“Prima vorremmo
sapere qualcosa in più
su di voi.” Continuai io. “La raccolta d’informazioni non è a senso
unico. Voi
dite qualcosa a noi, e noi a voi.”
Vidi i tre ragazzi osservare perplessi il loro maestro, quando si
decise a fare
un segno di assenso.
“E’ tardi.” Decretò
dopo qualche
secondo, guardando il cielo che cominciava ad oscurarsi. “Ne parleremo
domani.
Avete un posto dove stare?”
Io avrei dormito volentieri sotto le stelle. Da lì si vedevano così
chiaramente
…
“No, potreste
ospitarci?” Domandò
gentilmente Kairi.
Eraqus annuì prima di rivolgersi ai suoi allievi. “Accompagnateli nelle
stanze.”
Loro annuirono alzandosi e facendoci segno di seguirli.
Dopo qualche minuto di assoluto silenzio, ci ritrovammo davanti un
bivio.
“Voi ragazzi andate
con Terra e Ven.”
Disse la ragazza, indicando il corridoio a sinistra.
‘Ha
una bella voce’ mi ritrovai a pensare.
Riku e Sora ci guardarono perplessi, indecisi se lasciarci sole o meno.
“Mica ci mangiano.”
Dissi divertita spingendoli
verso gli altri due ragazzi.
Sentii Riku sbuffare, prima di seguirli.
Nel frattempo Kairi era riuscita a intavolare un discorso con la
ragazza, Aqua.
Era decisamente gentile.
“Da quanto tempo
siete delle custodi?”
“Da un anno, circa.”
Rispose Kairi,
probabilmente ripensando agli avvenimenti passati.
“Qualche giorno …”
Risposi imbarazzata
puntando gli occhi al suolo. “Però considerando che è una specie di
spada,
riesco ad usarlo facilmente.”
Aqua sorrise divertita. “Un giorno di questi potremmo allenarci
insieme.”
Propose fermandosi davanti ad una porta. “Questa è la vostra stanza.”
Kairi aprii la porta infilandosi velocemente dentro. “Bella!” Esclamò
guardandosi attorno.
Io annuì con decisione fissando l’enorme letto che troneggiava vicino
alla
finestra.
“Ci vediamo domani
mattina. Buonanotte.”
“Notte.” Rispondemmo
in coro io e Kairi,
prima di buttarci a capofitto sul letto.
“Com’è morbido …”
Mormorai abbracciando
un cuscino. “Dormirò benissimo questa notte …”
***************
‘Come
non detto … Dormire evidentemente non figura
sulla lista delle cose da fare’ Pensai
esasperata rigirandomi per l’ennesima volta nel letto.
‘Basta!’
Lentamente,
attenta a non svegliare Kairi mi
alzai dal letto, sgusciando silenziosamente fuori dalla stanza.
Quando eravamo arrivate avevo notato un balconcino piuttosto grande
poco
lontano dalla stanza.
Sbadigliai aprendo la porta finestra.
Il balcone era piuttosto in alto e la vista era stupenda.
“Non dormi?”
Trasalii portandomi una mano al petto e girandomi verso il ragazzo che
aveva
parlato. “Mi hai fatto prendere un infarto!”
Riku rise sommessamente. “Scusa.”
“Non dormi neanche
tu, a quanto pare.
Come mai?”
Lui non rispose, limitandosi a volgere lo sguardo alle stelle.
“Avete fatto
conoscenza dei due ragazzi?”
Chiesi sedendomi sul muretto di pietra.
Lui annuì. “Quello che è la copia di Roxas è Ven. L’altro ragazzo è
Terra.”
Terra, Ven e Aqua.
“Gli somigli.” Dissi
dopo qualche
minuto.
Riku mi guardò sorpreso. “A chi?”
“A Terra.”
Sussurrai. “Avete lo stesso sguardo.”
Lui rimase di nuovo in silenzio.
Mi resi conto che probabilmente non ne voleva parlare. Conoscevo la
storia di
Riku, ma non avendola vissuta in prima persona non avevo idea di quello
che
avesse realmente passato. Ma il suo sguardo, a volte triste mi sembrava
simile
a quello di Terra. Probabilmente anche lui doveva avere qualche
“problema”.
Aprii bocca per scusarmi ma lui fu più veloce di me.
“Hai ragione.” Era
solo un debole
sussurro però lo sentii chiaramente. Lo guardai stupita, vedendolo
appoggiato
al balconcino con lo sguardo perso nel paesaggio circostante.
“Vorrei tanto
vederti da piccolo.”
Proclamai, desiderosa di riportare la conversazione su un tono più
leggero. “Tu
e Sora dovevate essere tenerissimi!” Esclamai sorridendo.
“Forse ne avrai
l’occasione.” Rispose
ridendo. “Ma non ti aspettare chissà che cosa. Soprattutto da parte di
Sora.”
Trattenei un risata divertita. “Dai!” Protestai tirandogli una
gomitata.
“Secondo me eravate carini entrambi.” Dissi guardandolo di sbieco.
“Scopriremo anche il
tuo passato.”
Mormorò guardandomi. “Tranquilla.”
Io sorrisi incerta, ma rincuorata dal suo tono rassicurante. “Magari …”
Sussurrai, tornando a guardare il cielo notturno.
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Capitolo 6 *** Capitolo 5 ***
Ciau a tutti, ecco un
aggiornamento veloce, veloce! ^^
Inuyasha_Fede: A dire il
vero, non sono ancora sicura per quanto riguarda le questioni di cuore.
Preparando i capitoli successivi uno alla volta, non so mai cosa mi
potrebbe
passare per la testa in quel momento, quindi per adesso non c’è nulla
di
chiaro. ^^
Giulia__Chan: Ciao! Eheh, è
normale sciogliersi nelle scene in cui c’è Riku, lui è fantasticoso. XD
A dire la verità ho dato una sbirciatina ad un video di BBS, e in
effetti Sora
e Riku piccolini sono bellissimi, vorrei abbracciarli! XD
Eeeeh, Terra e Riku
sono fighi, però mi
ispira molto anche Ven … Mi viene voglia di spupazzarlo di coccole! XD Per quanto riguarda gli
aggiornamenti, adesso
cominciano le interrogazioni, (T.T) quindi non sono sicura di riuscire
ad
aggiornare molto velocemente, ci proverò! XD
A presto! ^^
Deby92: Ciau! Quella felice
sono io quando vedo che il capitolo piace! XD Eheh, riguardo il tenero
sono
ancora un filiiino indecisa, chissà. In effetti, nei prossimi capitoli
si entrerà
un po’ più nel vivo con i viaggi tra i mondi, i segreti svelati … XD
Insomma, grazie per la recensione, a presto! ^^
Capitolo 5
“Quindi … Per diventare dei
Master del Keyblade bisogna superare un esame …” Rimuginai. Ormai erano
passati
tre giorni da quando eravamo piombati lì e tutti erano stati
estremamente
gentili con noi.
Dopo la sua sezione di allenamento, quel giorno, Aqua
era venuta a prendere me e Kairi per fare
una passeggiata.
Quando uscimmo fuori dal castello, incontrammo i ragazzi, che dovevano
aver
avuto la nostra stessa idea. Lei e Terra ci informarono che nel
pomeriggio
avrebbero dato l’esame di qualificazione per diventare dei Master del
Keyblade.
“In cosa consiste
l’esame?” Chiese Riku
affiancandoci.
“E’ un esame che
mette alla prova i
nostri cuori.” Spiegò Aqua.
“Se lo si supera, si
hanno due
possibilità.” Continuò Terra. “Si può ereditare il castello dal
precedente
Master e prendere degli allievi, oppure mettersi in proprio. In questo
caso le
strade da prendere sono diverse.”
“E Ven non
partecipa?” Chiese
guardandolo parlare con Sora.
Ven mi piaceva. Non sapevo bene in
che
modo mi piacesse, ma mi trovavo bene assieme a lui; in quei giorni ci
eravamo
ritrovati spesso a parlare del più o del meno, ed avevo notato che il
suo carattere
era molto simile a quello di Sora. Ven era dolce, allegro e curioso.
“Non può ancora. E’
troppo giovane.”
Rispose Terra.
Un’altra cosa che avevo notato era il suo rapporto con Terra. Lo doveva
considerare un po’ come un fratello maggiore.
“Questo posto è
davvero bello …” Mormorò
Kairi guardandosi attorno.
Il castello era situato in alto, circondato da montagne erbose e da
fiumi
d’acqua.
Aqua annuì. “Sapete … Qui cresce anche il frutto Paopu.” Disse Aqua.
“Conoscete
il frutto Papou? La leggenda che lo circonda?”
“ Quando due persone
si imboccano
reciprocamente con un frutto di Paopu, i loro destini risultano
intrecciati per
sempre, qualunque distanza li separi.” Recitò Riku mentre osservava il
cielo.
“Cresce sulla nostra isola.”
“Davvero?” Feci
stupita. “Wow … Che
fortuna …”
Aqua sorrise
mostrando un ciondolo
simile a quello che Sora portava sempre con sé, solo di colore azzurro.
Vidi Terra sorridere leggermente prima di mostrarci anche lui un
ciondolo di
colore giallo. “Anche Ven ne ha uno, verde. Gli ha fatti Aqua.” Disse,
con una certa
punta di orgoglio nella voce, quando nominò la ragazza.
In effetti, erano bellissimi.
“Wow …” Mormorò
Kairi. “Gli hai fatti
con le bucce del frutto Paopu?” Chiese ammirando i portafortuna.
Lei annuì sorridendo. “E’ un modo per restare per sempre insieme.”
******************
Il fatto di non poter
assistere all’esame mi irritava immensamente. Non dovevo essere l’unica
perché
Sora continuava sbuffare senza sosta.
“Che gli costava
farci assistere?”
Chiese incrociando le braccia al petto e sbuffando per l’ennesima volta.
“Possiamo sempre
spiarli.” Disse Riku,
stufo delle lamentele di Sora.
Tutti e tre ci voltammo verso Riku, guardandolo stupiti.
“Riku ha detto una
cosa intelligente,
una volta tanto.” Disse Sora divertito.
“Ripeti un po’ …”
Mormorò minaccioso
Riku avvicinandosi a lui.
“Ho detto …”
“Divertitevi a
spennarvi. Noi andiamo a
spiare.” Gli informai incamminandomi con Kairi.
Nella sala dove si svolgeva l’esame c’erano diverse finestre adatte al
nostro
scopo.
“Sono troppo in
alto.” Mi fece notare
Kairi, alzando lo sguardo su di esse.
“Dobbiamo solo
arrampicarci.” Risposi
divertita, cominciando ad aggrapparmi ad una sporgenza.
Qualche minuto dopo, grazie all’aiuto di Riku e Sora, che erano
decisamente più
abili di noi a scalare pareti, riuscimmo
a sistemarci ed osservare cosa accadeva all’interno della stanza.
Aqua e Terra si stavano scontrando, ma la cosa che mi stupii di più
furono
l’oscurità che per un momento avvolse il braccio di Terra.
‘Forse
…’ Pensai ‘Non riesce a
controllare
la sua oscurità?’
Sapevo che in qualunque persona, a parte le principesse del
Cuore, esisteva
una parte oscura, Riku ne era stato l’esempio vivente.
Probabilmente era per questo che notavo una certa somiglianza tra loro.
Terra non voleva usare il potere dell’oscurità, ma non riusciva a
controllarlo.
Guardai di sottecchi Riku, il cui sguardo si era leggermente incupito.
Sì … Era più o meno la stessa situazione in cui era stato coinvolto
Riku.
Mi avvicinai di più al vetro, quando finirono di combattere cercando di
sentire
ciò che Eraqus stava dicendo loro.
Per quel poco che avevo visto, Aqua era molto agile, schivava
facilmente i
colpi di Terra, ma lui era più forte essendo un ragazzo.
Cercai Ven con lo sguardo, notando che si trovava nello stesso posto in
cui
l’avevamo trovato io e Kairi il primo giorno.
“Terra, hai
combattuto bene, ma per ora,
non posso permetterti di passare l’esame. Non riesci a controllare il
potere
dell’oscurità.” Cominciò Eraqus. La voce mi arrivava debole, ma le
parole si
distinguevano perfettamente. “Aqua, complimenti, hai superato l’esame
di
qualificazione. Adesso il tuo compito è riuscire a controllare i tuoi
poteri di
Master. E’ tutto.” Concluse incamminandosi fuori dalla sala.
Con un salto balzai giù, piegando le ginocchia per attutire il colpo.
“Avete notato
l’espressione dell’altro
Master?” Chiese Kairi.
Io la guardai interrogativa.
“Quando Terra stava
per usare
l’oscurità. Ha … Sorriso.” Spiegò. “E’ lui.”
“Lo penso anche io.”
Dissero all’unisono
Riku e Sora.
“Allora andiamo a
parlare con Eraqus.”
Conclusi.
Girovagammo un po’ a vuoto non sapendo dove fosse andato a cacciarci,
fino a
quando non lo trovammo nel giardinetto dove io e Kairi eravamo piombate.
“Le dobbiamo
parlare.” Disse Sora
avvicinandosi. “Riguardo l’uomo che stiamo cercando.”
“Volete dirmi il
nome?”
Sora annuì. “Ma prima … Dobbiamo avvisarla che crediamo che sia l’altro
uomo.”
Eraqus fece per parlare ma io fui più veloce. “Il suo nome è Xehanort.
Le dice
niente?”
“Cosa? No, è
impossibile …”
“Lo sapevo che era
lui.” Mormorai. “E’
così che si chiama l’altro Master, vero?”
“Allora …” Mormorò
lui più a sé stesso
che a noi. Qualche secondo dopo, alzò lo sguardo fissandoci ad uno ad
uno.
“Andate a chiamare Terra, Aqua e Ven.” Disse perentorio.
Noi annuimmo incerti, dirigendoci verso la Sala
dove si era tenuto l’esame. Trovammo solo
Aqua e Ven.
“Dov’è Terra?”
Chiese Riku.
“Che cosa succede?”
Domandò Aqua,
percependo la nostra agitazione.
“Master Xehanort è
…” Sora non riuscì a
finire la frase che un suono di campane si propagò per tutto il
castello.
“E’ l’allarme!”
Disse Ven, guardandosi
attorno.
Qualche minuto dopo, in cui non riuscimmo a dire una parola, vedemmo
Terra
correre di corsa verso di noi.
“Scusate il
ritardo.”
“Terra, Aqua.”
Eraqus era apparso vicino
uno dei tre troni. “Dovete trovare Master Xehanort. L’oscurità sta
dilagando
per i mondi a causa sua.”
“Dobbiamo partire
anche noi.” Disse
Sora.
“E come? Non abbiamo
una gummiship.”
Fece notare con rammarico Kairi.
“Loro come fanno a
viaggiare tra i
mondi?” Chiese il ragazzo. “Useremo il loro stesso metodo.”
“Temo che non sia
possibile.” Dissi io.
“Parlando con Ven ho scoperto che usano dei mezzi che riescono ad
evocare solo
loro. Non so come funzionino, ma per noi è impossibile usarli.”
“Allora dobbiamo
trovare Topolino. Lui
ha costruito la prima gummiship, quindi ne potrebbe realizzare una per
noi.”
Disse Riku. “In questo tempo si sta allenando con Yen Sid.”
“Ma il problema
persiste.” Risposi.
“Come facciamo ad arrivare alla Torre?”
“Questo problema
potrei risolverlo io.”
La voce di Ven ci interruppe, facendoci voltare stupiti verso di lui.
“Io non
posso andare con Terra e Aqua, ma se mi promettete che mi farete venire
con voi
a darvi una mano, vi ci porto io.”
Non avevamo molta scelta d’altronde. “Accettiamo.” Rispondemmo in coro.
Ven sorrise. “Non una parola con nessuno. Ci vediamo nel giardinetto a
mezzanotte.” Disse prima di correre verso Terra e Aqua.
‘Bene,
il passaggio l’abbiamo trovato.’ Pensai mentre lo
raggiungevamo per
salutare i due.
Anche se sapevo che ci saremmo rincontrati in un batter d’occhio.
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Capitolo 7 *** Capitolo 6 ***
Salve!
Scusate il ritardo dell’aggiornamento, ma sono
sommersa dai problemi, comunque prima di lasciarvi al capitolo ci tengo
a
precisare che Topolino, in BBS non ha ancora creato la Gummiship,
ma mi serviva
inserirla per esigenze di copione. ^^ Bene, buona lettura, sperando che
questo
capitolo vi piaccia! ^^
Sixy_Chan:
Ciao! Grazie per avermelo fatto notare, di solito vado piuttosto di
fretta e
non mi accorgo degli errori che commetto! Sono felice che la storia ti
piaccia!
Anche io amo Birth By Sleep! ^^
Spero che questo capitolo ti piaccia! A presto! ^^
Deby92:
Ciau! Ritardo? Ma figurati! XD Le questioni di cuore ci saranno
sicuramente,
non ti preoccupare! Ho un paio di idee … XD Comunque, arriveranno molto
presto,
anche perché mi piace trattarle, lo ammetto. XD
Alla prossima! Ciauuu! ^^
Inuyasha_Fede:
Conosco lo svolgimento iniziale del gioco perché su youtube sono già
stati
messi alcuni video di BBS, sono in giapponese ma sottotitolati in
inglese.
L’inizio doveva per forza metterlo simile al gioco, però per il resto
credo che
seguirò un’altra direzione, anche perché non vorrei dare troppi
spoiler, e
anche perché non conosco precisamente ogni cosa! (E a dire il vero ne
sono
proprio felice.) XD Spero che il capitolo ti piaccia! Ciauuu!
Giulia__Chan:
Eheh, qualche tempo fa anche io facevo confusione tra Ven e Roxas, però
qualche
differenza c’è tra loro due, a partire dalle espressioni, cioè Ven è
molto più
allegro di Roxas U.U
Wow, anche a me piacciono tanto le AkuRoku! XD
Spero che anche questo capitolo ti piaccia! Ciau!
Capitolo 6
Non avevo minimamente
immaginato che si potesse viaggiare in quel modo.
Rimasi a bocca aperta quando arrivammo in giardino. Ven in armatura,
dopo aver
aperto un varco per viaggiare da un mondo all’altro, aveva trasformato
il suo
Keyblade, in un veicolo, a mio parere assolutamente fantastico.
Keyblade Rider,
l’aveva chiamato.
In realtà era un mezzo troppo piccolo per portarci tutti e cinque da
Yen Sid,
infatti io e Sora avevamo litigato per decidere chi sarebbe dovuto
andare a
parlare con Topolino e tornarci a prendere con la Gummiship.
Riku
e Kairi in questi casi ci erano davvero superiori.
Riku, decisamente esasperato, mi aveva preso per un braccio portandomi
da Ven.
“Conosci bene Yen
Sid e prima di
convincere Topolino, dobbiamo convincere lui, quindi sei la più
qualificata.”
Io gli sorrisi immensamente riconoscente.
“Yume. Concentrati,
e cerca di
immaginare come dovrebbe essere l’armatura. Non puoi viaggiare senza.”
Io annuii. Doveva essere simile a quello che mi aveva fatto fare Riku
per
evocare il Keyblade.
“Bravissima.”
Aprii gli occhi di scatto notando che, senza neanche accorgermene, ci
ero
riuscita, mentre un rossore, che grazie al cielo, era coperto
dall’elmo, mi
imporporava le guance. “Grazie.” Mormorai leggermente impacciata.
“Dai, andiamo.”
M’incitò Ven aiutandomi
a salire.
“Torniamo presto.”
Dissi prima di
circondare Ven con le braccia e partire.
*************************
“Questo posto è sempre lo
stesso.” Commentai guardandomi attorno, prima di aprire leggermente la
porta di
legno.
Sbirciai all’interno
riconoscendo
immediatamente Yen Sid e Topolino che si stavano allenando.
“Quello
è il Re?” Domandò Ven avvicinandosi a
me.
Io annuii prima di prendere un respiro profondo ed entrare nella stanza.
“Salve.” Esordii
leggermente nervosa.
Topolino ci guardò stupito mentre Yen Sid non mostrava alcun segno di
sorpresa.
“Allora, cosa vi porta qui?” Domandò girandosi verso di noi.
“Vostra Maestà.”
Cominciai voltandosi
verso Topolino. “Abbiamo bisogno della vostra Gummiship. Potreste …
Prestarcela?”
Lui si girò verso Yen Sid che annuì impercettibilmente.
“E’ dietro la
torre.” Disse
semplicemente. “Sapete come funziona?”
Sì, non
preoccupatevi. E … Grazie.”
Conclusi prendendo per mano Ven e precipitandomi giù per le scale.
“Aspettate!” Urlò
Topolino
raggiungendoci. “Vorrei sapere almeno i vostri nomi.”
“Yume.” Mi presentai
seguita a ruota da
Ven.
Lui sorrise enigmatico, un po’ come Yen Sid, prima di salutarci e
tornare su.
Strano che non
avessero fatto altre
domande.
“E’ questa?” Domandò
Ven quando
arrivammo davanti alla Gummiship.
“E’ strana, lo so.”
Dissi sorridendo.
“Però è utile e veloce.” Conclusi salendo.
****************************
Quando tornammo da Sora e gli
altri non ci aspettavamo di vederli lì dove li avevamo lasciati.
“Siete stati qui
tutto il tempo?” Chiesi
allibita.
“Abbiamo fretta.”
Disse Sora sbrigativo
salendo sulla Gummi.
“Cos’è successo?”
Domandò Ven, quando
Riku e Sora si misero al comando.
“Unversed.”
“Eh? Riku, potresti
essere più chiaro?”
Domandai osservando il ragazzo.
“Sono esseri simili
agli Heartless e ai
Nobody.” Cominciò a spiegare Sora. “L’apprendista di Xehanort è
riuscito a
manipolare le emozioni negative delle persone, riuscendo a creare gli
Unversed.”
“Quindi dove ci
stiamo dirigendo?”
Domandai dopo qualche secondo.
“Al Dominio
Incantato.” Rispose Riku.
“Master Eraqus ha
detto che qualcuno è
interessato anche ai cuori delle Principesse.” Intervenne Kairi.
“Ho anche una mezza
idea su chi sia …”
Mormorò Riku.
Che si riferisse a … Malefica?
Flora, Fauna e Serena una volta mi avevano raccontato la storia della
principessa Aurora, ma senza scendere mai nei dettagli più rilevanti,
come la
presenza degli Unversed nel loro mondo.
Malefica aveva maledetto Aurora durante la sua festa di battesimo,
irritata per
il fatto di non aver ricevuto l’invito per presenziare alla cerimonia.
Flora, Fauna e Serena, perciò dovevano trovarsi ancora nel castello del
Re.
“Se è Malefica,
cercherà di avvicinarsi
ad Aurora.” Dissi osservando fuori dall’oblò.
“Il viaggio sarà
piuttosto lungo, quindi
riposatevi, quando arriveremo lì dobbiamo essere preparati.” Disse Sora.
In effetti non mi sarebbe dispiaciuto dormire, almeno un po’.
“Mamma,
mamma!”Una bambina con due grandi occhi
violetti e i capelli castani raccolti in due codine saltellò
vivacemente vicino
ad una donna bionda.
“Che succede
Yu-chan?” Domandò con un
sorriso la donna chinandosi sulla bambina e posandole un bacio sulla
fronte.
“Guarda!” Disse con
un sorriso aprendo
il palmo della manina paffuta.
“Oh, tesoro stai
migliorando sempre di
più.” Si congratulò la donna osservando le piccole scintille di fuoco
danzare
sul palmo della bambina. “Da grande sarai una maga fantastica.”
“Davvero?” Domando
sgranando gli occhi. “E
perché non subito?” Si lamentò dopo un po’.
“E’ ancora presto
tesoro. Hai solo
quattro anni.”
La bambina sbuffò serrando la manina a pugno.
“Non fare quel
broncio. Sai oggi dove
andremo?”
“Dove?”
“Al battesimo di una
principessa.”Disse
sorridendo notando il cambio di espressione della figlioletta.
“La figlia di Re
Stefano?”
“Esatto.” Rispose la
donna. “Si chiama
Aurora, ed è davvero una bambina molto
carina.”
“Com’è?”
“Ha i capelli dorati
e gli occhi
azzurri.”
“Wow …” Mormorò la
bambina. “Vorrei
essere come lei …”
“Yu-chan, tu sei
bellissima come sei. Sono
sicura che da grande farai strage di cuori.”Concluse ridendo e dandole
la mano.
“Yume … Yume, sveglia.”
Mugugnai infastidita prima di aprire gli occhi e immergerli in quelli
blu di
Ven. “Siamo arrivati?”
Lui annuì aiutandomi ad alzarmi. “Stavi sognando?” Chiese dopo qualche
secondo.
Bella domanda. ‘Stavo sognando?’ Mi
chiesi. “Era così reale …”
“Ho parlato nel
sonno?”
“Solo un po’.” Disse
con un sorriso lui.
“Hai mormorato il nome della principessa Aurora e poi un incantesimo.”
“Che ho fatto?”
Quasi gridai.
“Hai creato un
piccolo fuocherello.”
Disse ridendo.
Lo guardai sconcertata, prima di saltare giù dalla Gummiship.
“La bella
addormentata qui non dovrebbe
essere Aurora?” Rise Sora, vedendomi arrivare e ricevendosi una
gomitata da
parte di Kairi.
“Allora, da dove
cominciamo?” Domandai
ignorandolo e cercando di celare il mio sconcerto.
“Io direi da
quello.” Disse Riku
indicando un esserino di colore blu muoversi a zig zag verso un ponte
di
pietra.
“Quello è un
Unversed?” Domandai facendo
comparire nella mano destra il Keyblade.
“Probabile.” Rispose
Sora prima di
avventarsi su di lui e colpirlo alle spalle con il Keyblade. “Oh,
pensavo
peggio.” Commentò con un sorriso.
“Sono felice che tu
sia così sicuro di
te, così potrai eliminare anche quelli.” Disse Kairi arretrando di un
passo
notando una macchia oscura avvicinarsi sempre più.
“Beh, pronti?”
Chiese Sora con un punta
di divertimento nella voce. “Via!” Gridò lanciandosi verso di loro.
In effetti Sora aveva ragione. Erano piuttosto lenti e schivare i loro
colpi
era facile quasi come respirare. Velocemente evitai un attacco e roteai il Keyblade
eliminando l’ultimo
gruppetto.
“Immagino che siano
i tipi più deboli.” Disse
Sora. “Un po’ come gli Shadow.”
Gli lanciai
un’occhiata interrogativa. Non
ero ferrata sui vari tipi di Heartless esistenti.
“Non importa, dai
andiamo!” Disse
correndo verso il ponte di pietre.
Lo raggiunsi velocemente trovandomi di fronte a un grande castello
bianco.
“Wow
… è grandissimo!”
“Dentro è ancora
meglio Yu-chan.”
“Dai, entriamo,
entriamo!”
“Yume!”
Le voci di Ven e Riku mi arrivavano lontane, mentre sentivo un tuffo al
cuore e
i sensi che mi abbandonavano.
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Capitolo 8 *** Capitolo 7 ***
Hello! Scusate il ritardo
nell'aggiornamento, ma la scuola è un vero inferno! Spero che il
capitolo vi
piaccia! Bye bye!
Selena Moon:
Ciau! Grazie mille, sono felicissima che la storia ti piaccia! ^^
Purtroppo non
ho Birth By Sleep anche se venderei l’anima per averlo adesso tra le
mani! XD
In Europa purtroppo arriverà tra Giugno e Settembre, quindi ci tocca
aspettare!
XD Spero ti piaccia anche questo capitolo, a presto!
Deby92:
Ehilà! Eh sì, le questioni di cuore non mancheranno perché piacciono
molto
anche a me, lo ammetto! XD A poco a poco si scoprirà sempre qualcosa di
più su
Yume. ^^
Purtroppo, gli unversed non li ho inventati io. XD Sono i nuovi nemici
di BBS
XD
A presto, sperando che anche questo capitolo ti piaccia!
Inuyasha_Fede: Ma figurati, a me le
domande piacciono! Purtroppo non è opera mia, ma tutta di quel grande
genio di Nomura.
Sono felice che il capitolo ti sia piaciuto e spero che ti piaccia
anche
questo! ^^ A presto!
Giulia__Chan:
Eheh, Yen Sid è sempre misterioso! Topolino anche, quando vuole … XD
Il passato di Yume verrà svelato a poco a poco! Spero che questo
capitolo ti
piaccia! A prestoooo!
^^
Oook, ringrazio anche coloro
che hanno messo la storia tra i preferiti e le seguite, grazie a tutti!
Capitolo 7
“Caspita!
Quanto è carina!” Esclamò Yu-chan osservando
la bambina nella culla. “Posso prenderla in braccio?”
“Adesso non
possiamo, sta per iniziare
il battesimo.” Disse la donna prendendo tra le braccia la bambina.
Qualche secondo dopo
in una luce
splendente tre fate, vestite entrambe di tre colori diversi, apparirono
nel
grande salone.
“Chi sono?” Sussurrò
la bambina.
“Fate. Quella
vestita di rosso è Fauna,
l’altra vestita di verde è Flora e quella vestita di blu è Serena.”
“Principessina.”
Cominciò Fauna
avvicinandosi alla culla. “Il mio dono è la beltà.” Sussurrò agitando
la
bacchetta.
Dopo fu il turno di Flora. “Principessina, il mio dono è il dono del
canto.”
Qualche secondo dopo, mentre Serena si avvicinava alla culla, nel
salone
comparvero delle enormi fiamme verdi, da cui ne uscì Malefica.
“Mamma …” Sussurrò
la bambina
terrorizzata. “Mi sento male!” Urlò portandosi le mani alla testa,
mentre
grosse lacrime cominciavano a solcarle le guance.
“Yume!”
“Yume!”
Scattai a sedere portandomi una mano al cuore e cercando di calmarmi e
bloccare
i singhiozzi che mi scuotavano.
“Yume, stai bene?”
La voce ansiosa di
Ven mi arrivò ovattata. “Perché stai piangendo?” Domandò avvicinandosi
e
sedendosi accanto a me.
Lo stavo facendo preoccupare a morte data la sua voce.
Istintivamente, senza rendermene minimamente conto, gli gettai le
braccia al
collo affondando la testa nella sua spalla.
Dopo qualche secondo di smarrimento lo sentii ricambiare la stretta,
mentre con
una mano cominciava ad accarezzarmi i capelli, aspettando che mi
calmassi.
“Scusami …”
Sussurrai staccandomi da lui
dopo qualche minuto e incrociando i suoi grandi occhi blu.
“Yume … Io …”
Ven fu interrotto dalla voce di Sora che dopo qualche secondo entrò
nella
stanza seguito da Riku e Kairi.
“Yume, come ti
senti?” Mi chiese
dolcemente Kairi.
“Sto bene.” Risposi
asciugandomi gli
occhi con la mano. “Scusate se vi ho fatti preoccupare.” Dissi
accennando un
sorriso. “Dove siamo?” Domandai sperando di evitare la raffica di
domande che
presto mi avrebbero investito.
“In una casetta nel
bosco. Flora, Fauna
e Serena stavano uscendo dal castello quando ti hanno vista svenire,
così ci
hanno obbligato a portarti qui.” Spiegò Sora.
“Hai dormito per un
giorno intero.”
Disse Riku con un tono di voce preoccupato. “Cos’è successo?”
Agitata, mi morsi il labbro inferiore. “Non lo so.” Risposi abbassando
lo
sguardo. “E’ stato come un … una sorta di Dejavù.”
“Perché non andate a
dormire un po’
anche voi?” Domandò Kairi intuendo il fatto che non volessi parlarne.
“Ma …” Protestarono
loro in
contemporanea.
Kairi li lanciò un’occhiata infuocata. “Domani ci sveglieremo presto,
quindi
andate a dormire.” Disse spingendo Sora fuori dalla stanza. “A domani.”
Salutò
dopo che furono usciti fuori tutti e tre. “Posso restare un po’ con
te?”
Domandò sorridendo.
“Certo.” Risposi
facendole posto sul
letto.
“Ci hai fatto
preoccupare molto. Dovevi
vedere Ven e Riku, hanno dormito a malapena qualche ora, mentre Sora
non faceva
altro che camminare su e giù per la stanza, mugugnando frasi
incomprensibili.”
Disse ridacchiando.
“Avrei voluto
vederli.” Risposi ridendo.
“Oh, sono certa che
capiteranno un sacco
di altre situazioni.”
Alla fine dopo circa tre ore, esauste ci addormentammo di botto, l’una
accanto
all’altra.
****************************
Quando scesi al piano di
sotto, vidi Sora, Riku e Ven che dormivano esausti appoggiati ad un
tavolo. In
effetti la casa era piuttosto piccola e Kairi ed io avevamo occupata
l’unica
stanza disponibile. Feci per tornare indietro quando una mano paffuta
mi bloccò
il polso. Mi girai vedendo Serena che mi faceva segno di seguirla.
Uscite fuori dalla casa, mi portò da Flora e Fauna, sedute sull’erba ad
aspettarci.
“Buongiorno mia
cara.” Cominciò Flora.
“Come ti senti?”
“Oh, io … Sto bene,
grazie per
l’ospitalità.” Risposi dopo un momento di incertezza.
“Questo ed altro per
una pr …” Osservai
stupita Flora e Fauna che si lanciavano addosso a Serena tentando di
tapparle
la bocca.
“Scusate, scusate!”
Disse lei dopo
essersi liberata.
“Ehm … C’è qualcosa
che non va?”
Domandai perplessa.
“Oh, nulla, nulla.”
Disse Fauna
sorridendo.
“Il tuo nome è Yume,
giusto?” Domandò
Flora. “I tuoi amici erano davvero preoccupati.”
“Sì, lo so.” Dissi
celando un sorriso.
“Se non siamo
indiscrete possiamo sapere
da dove provieni?”
E adesso? “Beh, vengo da … da … Beh, viaggio tra i mondi con i miei
amici.”
Risposi sperando che non approfondissero l’argomento. Non potevo certo
rivelare
di venire da un futuro in cui loro tre sarebbero state le aiutanti di
Yen Sid.
“Intendiamo il tuo
mondo di origine,
cara.” Disse a quel punto Serenella.
“Ah. Quello.” Feci
piatta. “Mi dispiace,
non molti ricordi del mio passato.” Dissi, optando questa volta per la
verità.
Le tre fate si guardarono complici prima di annuire e sorridermi.
“Bene, avrai fame
immagino, abbiamo
preparato un ottima colazione.” Disse Flora alzandosi e dirigendosi in
casa.
“Ma …” Provai a
protestare. Non potevano
troncare così un discorso!
“Non hai fame?”
Chiese Fauna con un
sorriso.
Arrossii mentre il mio stomaco rispondeva al posto mio.
Entrata in casa vidi Riku intento a stiracchiarsi.
“Il tavolo non è un
posto molto comodo
per dormire, immagino.” Dissi avvicinandomi a lui. “Mi dispiace, la
prossima
volta dormirete voi su un letto.” Sorridendo a mo’ di scusa.
Lui mi sorrise divertito prima di alzarsi e dirigersi verso la torta
che le
fate avevano appena posato sul ripiano di legno. “Posso assaggiare?”
Domandò
cortesemente cercando di mascherare il fatto che fosse più affamato di
me.
“Ma certo!” Disse
Serena sorridente. “E’
tutta per voi.”
Mentre mettevo in bocca un pezzo di torta mi chiesi come avessero fatto
a
peggiorare così tanto in dieci anni. Forse per il fatto che non
dovessero
cucinare più per Aurora.
“Quella è una
torta!” Esclamarono
all’unisono Ven e Sora avvicinandosi famelici.
“Sora, vai a
svegliare Kairi.” Dissi
spingendolo delicatamente verso le scale.
“Va bene, ma se
quando torno l’avete
finita … io …”
Non so perché ma le minacce di Sora avevano un che di divertente.
Con un sorriso tornai da Riku e Ven intenti a mangiare. ‘Sembrano
dei lupi affamati’ Pensai guardandoli divorarsi una fetta
grande quanto oggi e domani.
**********************************
“Ha detto che sta bene, non
assillatela.” Disse sbuffando Kairi, dopo che dovetti ripetere per la
quindicesima
volta che mi sentivo benissimo.
Kairi era piuttosto saggia per una sedicenne, e decisamente coraggiosa.
Aveva un
calma che in un certo modo invidiavo. La notte scorsa avevo trovato in
lei
un’amica di cui potermi fidare. Forse dipendeva dal fatto che aveva un
cuore
puro.
“Grazie!” Dissi stancamente
facendo cadere le braccia penzoloni lungo il fianco.
Il fatto che fossero così preoccupati e premurosi mi faceva, lo
ammetto, un
pochino di piacere.
“Sicura? ” Domandò
Sora.
“Sì. Nessun
giramento di testa o
possibili svenimenti.” Dissi facendo un passo verso il castello bianco.
“Visto?”
“In questo caso
allora …” Cominciò Sora
prima di bloccarsi e puntare il dito verso il sentiero del boschetto,
dove un
ragazzo ne era appena uscito a dorso di un cavallo bianco. “Chi è?”
“Ha tutta l’aria di
un principe.” Disse
Kairi osservano il giovane.
Qualche secondo dopo, quando si accorse che tutti gli occhi erano
puntati su di
lui, alzò di scatto la testa, squadrandoci da capo e piedi prima di
avvicinarsi
e domandarci chi fossimo.
Quando completammo le presentazioni, mi tornò in mente la storia che mi
avevano
raccontato Flora, Fauna e Serena. Quello doveva essere il principe
Filippo, il
ragazzo che avrebbe salvato Aurora dalla magia di Malefica.
“Cerco una fanciulla
dai lunghi capelli color
dell’oro, e le labbra rosse come una rosa.”
“Oh, intendi
Aurora.” Disse Sora
osservando Filippo.
“La conoscete?”
Domandò lui ansioso.
“Temo che possa essere stata rapita da una perfida fata.”
“Malefica?” Domandò
Riku stringendo i
pugni.
Filippo annuì.
“Malefica vive sulla
Montagna Proibita.
Potremmo cominciare da lì.” Proposi.
“Andiamo.” Disse
Riku cominciando ad
incamminarsi.
Con un balzo gli fui vicino. Al nome di Malefica aveva cambiato
immediatamente
umore, e non riuscivo a capire se era preoccupato o arrabbiato.
“Ho un brutto
presentimento.” Lo sentii
sussurrare mentre lanciava un’occhiata veloce a Ven.
Se stava pensando a quel che pensavo anch’io, allora il suo brutto
presentimento doveva essere decisamente fondato.
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Capitolo 9 *** Capitolo 8 ***
Questo è un aggiornamento
lampo dato che sono malata e mi sono presa una piccolissima pausa
dall’odiosa
scuola. Spero vi piaccia! ^^
Selena
Moon:
Waah, io non riesco ad aspettare! *Si prende la testa tra le mani* Lo
voglio
subitoooo! … Ehm … Quindi, dicevo: Che bello, sono felice di non
mandare OOC le
fate e gli altri personaggi (Non li sto mandando OOC, vero?), anche
perché io
le adoro! *.* Eheh, le cotte cominciano ad arrivare in superficie! XD
Io non ho
ancora deciso niente su questo punto … XD
Ovviamente mi farebbe stra piacere sentire le tue/vostre teorie, chissà
che non
le azzecchiate! XD Comunque, me la puoi inviare come vuoi, o con la
recensione,
o se vuoi contattarmi oppure da qualche giorno ho aperto un blog con
una mia
amica (Il link è scritto nell'account),se vuoi puoi scriverla nel
guestbook, come preferisci insomma. ^^
Deby92: Non ti scusare! In effetti
sono piuttosto inorgoglita dal fatto che pensavi fossero una mia
invenzione. XD
La scena della torta è piaciuta anche a me, non so perché ma me li
immagino
come dei mangioni, soprattutto Sora, lo devo ammettere. XD Beh, spero
che ti
piaccia anche questo capitolo, a presto! ^^
Inuyasha_Fede: In effetti la storia
comincia ad andare verso una direzione complicata ed interessante! U.U
Spero ti
piaccia questo capitolo! ^^
Capitolo
8
Davanti a noi si stagliava
una montagna enorme e decisamente minacciosa.
“Avremmo dovuto
portare con noi il
Principe Filippo.” Disse Kairi.
“Non siamo sicuri
che Aurora si trovi
qui. Per questo è meglio che rimanga al castello, in caso succedesse
qualcosa.”
Rispose Riku avanzando verso il ripido sentiero che portava in cima
alla
montagna.
Dopo aver arrancato per un bel po’, finalmente arrivammo davanti al
castello di
Malefica. Davanti il grande portone c’erano diversi Unversed.
“Li eliminiamo?”
Domandai pronta a far
comparire il Keyblade.
“Con discrezione,
magari.” Rispose Riku.
In silenzio e senza farmi scoprire? Nessun problema.
Velocemente ci nascondemmo dietro un cespuglio di rovi.
“Come facciamo a non
farci scoprire?”
Domandarono in coro Sora e Ven.
“La magia è sempre
utile negli attacchi
a distanza.” Risposi concentrandomi. “Thundara.” Sussurrai alzando
velocemente
il braccio al cielo mentre il gruppetto di Unversed svaniva dopo essere
stati
colpiti. “Visto?” Mormorai con un sorriso divertito, alzandomi in piedi
e
avviandomi verso il castello.
“Devo cominciare ad
esercitarmi con la
magia …” Mugugnò Sora.
Quel posto mi dava i brividi. Qualsiasi cosa su cui si posasse il mio
sguardo
mi incuteva un certo timore.
A un certo punto mi arrestai di scatto allargando le braccia e
impedendo agli
altri di proseguire.
“C’è una voce.”
Sussurrai nascondendomi
dietro una parete e trascinando con me Ven e Kairi.
“Quel ragazzo, mi sarà molto
utile.” Disse con voce carezzevole. “Ora che anche il principe Filippo
è fuori
gioco, nessuno mi potrà impedire di ottenere il cuore di Aurora.”
Mi sporsi leggermente osservando una donna completamente vestita di
nero,
accarezzare un corvo. “Cercalo e trovalo.” Disse mentre il corvo
spiccava il
volo uscendo dal castello. “Presto i cuori delle principesse saranno
miei …”
“Bene,
ma che splendida adunanza Re Stefano. Reali,
nobili, signori e …” Cominciò Malefica facendo scorrere lo sguardo su
ogni
singola persona. “ma che buffo. Persino la plebe.” Concluse
rivolgendosi alle
tre fate. “Mi ha addolorato molto di non ricevere un invito.”
“Non eri gradita.”
Rispose Serena,
mentre Flora e Fauna la trattenevano per la veste.
“Che situazione
imbarazzante …” Mormorò
accarezzando il corvo nero appollaiato sullo scettro. “Speravo si
trattasse
solamente di una svista. Beh, in questo caso è meglio che me ne vada.”
Disse
girandosi verso il portone.
“Non vi siete offesa
eccellenza?”
Domandò incerta la Regina.
“Ma
no, maestà. E per mostrarvi che non serbo rancore, anch’io voglio
porgere un
dono alla bimba.”
Flora, Fauna e Serena sobbalzarono prima di schierarsi di fronte alla
culla.
“La principessa
invero, crescerà in
grazie e bellezza, ma … prima che il sole tramonti sul suo sedicesimo
compleanno, ella si pungerà il dito con il fuso di un arcolaio e morrà!”
“Yume!” Ven mi posò una mano
sulla spalla.
“Sto bene.” Lo
rassicurai cercando di
calmare il respiro. “Temo che stia cercando …”
“Terra.” Concluse
Riku al posto mio.
“Andiamo, dobbiamo
trovarlo prima di
quel maledetto corvo.” Dissi notando lo sguardo di Ven.
“Come facciamo
questo mondo è enorme!
Non abbiamo la minima idea di dove si trovi adesso Terra.” Disse lui
quando
finalmente uscimmo fuori dal castello.
“Non ti
preoccupare.” Sussurrai mentre
li altri decidevano come muoversi posandogli una mano sulla spalla.
Lui annuì sorridendomi incerto.
Terra era forte, ma …
L’oscurità nel suo cuore era un problema. Un grosso problema.
“Dovremmo dividerci
e perlustrare tutte
le zone.” Disse Riku dopo un po’.
Io annuii. Era la soluzione migliore.
“Io e Kairi andiamo
a liberare il
principe.” Disse Sora dirigendosi nuovamente verso la strada del
castello.
“Noi cercheremo
Terra.” Disse
accostandosi a noi due.”
“Così non lo
troveremo mai. Andate voi
due insieme.”
Riku mi guardò stupito. “Non se ne parla. Non ti mandiamo da sola.”
Rispose
appoggiato da Ven. “Non preoccupatevi, so badare a me stessa.”
“Non è questo il
punto. Lo so che sei
forte, ma è comunque pericoloso lasciarti da sola, soprattutto ora che
hai
questi … Dejavù.”
“Riesco a
controllarmi. L’avete visto
prima, no? Non sono svenuta.”
“Yume, è pericoloso.
Anche se voglio
trovare Terra, non ti lascio andare in giro da sola.” Disse Ven a quel
punto.
“Ven.” Sospirai. “
Se Malefica trova
Terra prima di noi potrebbe sottometterlo all’oscurità. Lui non riesce
a
controllarla è un bersaglio facile per un tipo come Malefica.” Dissi
dando
sfogo ai miei dubbi.
Dopo
qualche secondo la voce di Riku spezzò il
silenzio.“Va bene.”
Mi girai stupita verso di lui. “Hai ragione. Dobbiamo impedire a
Malefica di
farlo cadere sotto il potere oscuro. Questa è la priorità.” Ammise con
una
certa fatica, piantando gli occhi a terra.
Io gli sorrisi grata. “Allora io do un’occhiata al castello, va bene?”
“Sta’ attenta, per
favore.” Disse Ven.
“Non cacciarti nei
guai.” Sussurrò Riku.
“Tranquilli.”
Risposi sorridendo. “Ci
vediamo davanti al castello non appena avrete finito di perlustrare la
zona.”
Conclusi dirigendomi verso il bosco che portava al castello.
********************************************
Quando arrivai davanti al
castello, senza che lo richiamassi nella mano destra mi comparve il
Keyblade.
A bloccare il passaggio una foresta di neri rovi si stagliava davanti
al
castello.
Sbalordita feci un passo avanti, quando un Unversed mi comparve alle
spalle.
Con un salto schivai l’attacco, fendendolo un secondo dopo con il
Keyblade.
“Cos’è successo qui? Malefica … Come ha fatto a creare tutto questo in
così
poco tempo?”
’Devo aprirmi una strada.’ Pensai
avvicinandomi ai rovi. Presi un respiro profondo prima di alzare la
lama del
Keyblade e posarci una mano sopra.
Era il momento buono per provare un’idea che mi ronzava in testa da un
po’.
“Firaga.” Mormorai,
chiudendo gli occhi.
Qualche secondo dopo li riaprii, osservano soddisfatta la lama di fuoco
del
Keyblade. “Così sarà un po’ più facile.” Mormorai cominciando ad
agitare il
Keyblade e a bruciare i rovi.
Più cercavo di aprirmi una
strada più quelli mi si stringevano intorno, tanto che dopo qualche
passo mi
graffiai il braccio.
Lo ritirai immediatamente, togliendo la spina nera che mi si era
conficcata
dentro e osservando le gocce di sangue cadere a terra, mentre alcune
immagini
ricominciavano ad affollarmi la mente.
“Oh,
e cosa abbiamo qui?”Disse voltandosi
verso la bambina in lacrime.
“Proprio tu temi l’oscurità piccolina?”Domandò osservandola. “Non
dovresti
perché …”
Scossi violentemente la testa
cercando di non pensare.
Non ero nelle condizioni giuste per poter sopportare un altro dejavù.
Mordendomi il labbro inferiore per cercare di rimanere sveglia mi
rimisi in
cammino, eliminando quanti più rovi potevo.
Quando finalmente arrivai alla fine della foresta tirai un sospiro di
sollievo.
Il braccio mi faceva troppo male e dopo vari tentativi falliti nel
curarmelo
con la magia, decisi di bendarlo.
Velocemente cominciai a correre, entrando dentro il castello. Dopo aver
tentato
diverse volte di svegliare i nobili addormentati, ci rinunciai,
proseguendo
verso la torre più alta del castello.
Sicuramente Aurora si trovava là.
“Oh, vedo davvero
molta oscurità nel tuo
cuore.”
Sobbalzai spaventata quando sentii la voce di Malefica e lentamente mi
avvicinai alla porta socchiusa, spiando all’interno.
Aurora era stesa sul letto. Sembrava stesse … Dormendo. Terra, accanto
a lei
tentava di liberarsi dell’influsso di Malefica.
‘Sta
tentando di controllarlo!’
“Non
mi … lascerò controllare dall’oscurità.”
Disse lui evidentemente affaticato, cercando di riprendere il controllo
di sé.
Mi precipitai dentro la stanza non appena perse conoscenza. “Terra!”
Urlai
correndo verso di lui.
Quando alzò lo sguardo notai gli occhi vuoti, persi nel nulla. “Cosa
gli hai
fatto?” Gridai facendo comparire il Keyblade e puntandolo verso
Malefica.
“Oh, Yume. Ti trovo
bene.” Sussurrò lei.
“Stai per assistere all’estrazione del cuore della principessa.” Disse
osservando Terra alzare il Keyblade e puntarlo verso Aurora.
“Terra, no!” Urlai
mentre una sfera
dorata cominciava a formarsi e a galleggiare sopra Aurora. “Terra, hai
un cuore
forte non lasciare che quella megera lo controlli, reagisci!”
“Non puoi
interrompere il processo.”
Disse Malefica sorridendo. “Ormai il cuore della principessa Aurora è
mio.”
Gridò alzando le mani e afferrando la sfera di luce. “E anche Terra
ormai è
sotto il mio controllo.”
Mi voltai nuovamente verso Terra, stringendo convulsamente i pugni.
“Terra! Pensa
a Ven!”
“Ven …” Sussurrò
mentre il suo sguardo
tornava normale. “Io … Cosa ho fatto?” Sussurrò girandosi verso di me.
“Yume …”
Un secondo dopo lo vidi perdere le forze e svenire, velocemente lo
afferrai al
volo, cingendogli la vita con un braccio.
“Malefica …”
Mormorai rabbiosa.
“Perché continui a
crearmi problemi?”
Domandò stringendo la presa sullo scettro. “Non finisce qui … A quanto
pare i
tuoi amici stanno arrivando qui. Forse sarebbe meglio che li
accogliessi a
dovere, non credi?” Domandò sparendo tra le fiamme verdi.
“Ferma!” Urlai
allungando un braccio,
inutilmente.
Dovevo raggiungere li altri …
Spostai lo sguardo su Terra, ancora privo di sensi.
‘Loro
se la caveranno per un po’ … ora … devo
pensare a lui.’
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Capitolo 10 *** Capitolo 9 ***
Hello! Scusate se oggi non
riesco a rispondervi ma sono in super ritardo per il cinema. Giuro che
vi
risponderò al prossimo capitolo! Ringrazio velocemente le 6 persone che
seguono
la storia, le 2 che la preferiscono e le beatissime anime di
Inuyasha_Fede e
Deby92 che hanno recensito lo scorso capitolo. XD Non sono molto
convinta di
questo capitolo, quindi spero in una vostra opinione. Un bacione, vi
voglio
bene! ^^
Capitolo 9
Con delicatezza mi
inginocchiai a terra, stendendo Terra sul pavimento e posandogli la
testa sulle
mie ginocchia. Buttai un’occhiata ad Aurora.
‘Che
stupida sono stata. Avrei dovuto …’ Scossi
la testa sconsolata. Non era il momento di annegare nel rimpianto,
quello avrei
potuto benissimo farlo dopo, adesso dovevo fare qualcosa per Terra.
“Cure.” Provai a
sussurrare mentre una
luce calda si trasmetteva dalla mia mano verso Terra, senza ottenere
risultati.
‘Okay
… Ho letto un sacco di libri sulla Magia Bianca, no? Quindi …’ Con
un
sospiro posizionai entrambe le mani sul petto di Terra. ‘Concentrati
…’ Mi dissi. “Curaga.”
Quando lo vidi aprire leggermente gli occhi blu tirai un sospiro di
sollievo.
“Come ti senti?”
Domandai a bassa voce.
“Cosa …” Mormorò
prima di sbarrare gli
occhi e portarsi una mano alla testa. “Cosa ho fatto?” Sussurrò mentre
un’espressione piena di tristezza si sostituiva a quella confusa di
poco prima.
“Non ti preoccupare,
vedrai che andrà
tutto per il meglio.” Dissi cercando di risultare convincente.
“Mi dispiace.” Era
stato solo un
sussurro ma lo avevo sentito distintamente.
Accidenti, nel poco tempo che avevo passato con Terra non l’avevo mai
visto
così … Triste. Mi si stringeva il cuore a vederlo così.
“Non è colpa tua.”
Affermai guardandolo
negli occhi. “Dai, proviamo ad uscire da qui.” Dissi passandogli un
braccio
attorno alla vita e aiutandolo ad alzarsi.
Le cose non stavano prendendo una bella piega. Non ero riuscita a
curarlo
completamente e … Per qualche assurda ragione, capivo come ci sentiva
quando
l’oscurità prende il sopravvento sul proprio cuore.
Terra era distrutto sia fisicamente che
psicologicamente.
“Sai, una volta
qualcuno mi disse che
Luce e Oscurità potrebbero benissimo scambiarsi i ruoli.”
Terra mi guardò senza capire cosa intendessi, così continuai. “Voglio
dire che
nessuna delle due è buona o cattiva al principio.” Dissi sorridendo.
“Tutto dipende
dall’uso che ne fai.” Conclusi pensando a Riku; lui ne era la prova
vivente.
Chiunque poteva utilizzare le tenebre per fare del bene.
Lui sorrise leggermente.
Beh, era un passo avanti.
Quando riuscimmo ad uscire da quel maledetto castello mi sembrò di
tornare a
respirare. Mentre ero lì dentro provavo un senso di oppressione, e
forse per
questo non riuscivo a curare Terra.
Presi un grosso respiro, adesso arrivava la parte più
complicata. Terra
non riusciva ancora a reggersi in piedi, quindi dovevo eliminare tutto
d’un
colpo quella odiosa foresta di rovi che ostruiva il passaggio.
Lascia appoggiare Terra al muro preparandomi a lanciare un Firaga,
quando i
rovi scomparvero nel nulla, lasciando libera la strada.
“Ma che …” Non
conclusi la frase che
vidi correre verso di me Kairi.
“Yume! Stai bene,
meno male.” Disse
abbracciandomi.
Rimasi basita per alcuni secondi prima di ricambiare l’abbraccio e
guardarla
interrogativa. “E’ successo qualcosa?”
“Abbiamo incontrato
Malefica. Stavamo
per eliminarla ma è riuscita a scappare. Prima che svanisse
completamente però
ha pronunciato il tuo nome, così ci siamo preoccupati e …” Si bloccò
vedendo
Terra. “L’hai trovato!”
“Sì, ma …” Venni di
nuovo interrotta
dalle urla di Sora e Ven.
Appena vide Terra, Ven si precipitò da lui, preoccupato.
“Cos’è successo?”
Domandò Riku
osservando Terra.
“ … Sono arrivata
tardi.” Risposi
incerta su cosa dire.
Dovevo parlare del fatto che Malefica aveva preso il controllo su
Terra, oppure
tenerlo nascosto?
“Malefica ha il
cuore di Aurora.” Dissi.
“Lo sappiamo. Ma
com’è successo?”
Domandò Sora.
“E’ …” Gettai
un’occhiata fugace a Terra
che cercava di tranquillizzare Ven. “Complicato.” Dissi senza
aggiungere altro.
“Yume.” La voce
seria di Kairi mi fece
preoccupare ancora di più.
“Sì?” Feci girandomi
verso di lei.
“Nel castello di
Malefica abbiamo
trovato questo.” Disse estraendo dalla tasca un foglietto ingiallito e
stropicciato. “Non dice molto, ma … C’è il tuo nome sopra o almeno
crediamo.”
Concluse passandomi il pezzo di carta.
Timoroso, lo aprii.
Presto
scoprirò ciò che è realmente il ‘Sogno’ e a
quel punto …
Il resto della frase era
completamente illeggibile, così dopo poco ci rinunciai.
“Beh, c’è scritto
‘Sogno’ (Yume in giapponese vuol dire Sogno,
illusione. ^^ NdA) ma
probabilmente
non è riferito a me come persona, ma al vero significato della parola.”
Dissi
un po’ più rilassata.
Anche se era evidente che Malefica mi conosceva, non poteva riferirsi a
me …
“Già, probabilmente
è così.” Disse Sora
sorridendo visibilmente più rilassato.
“Ti sei ferita?”
Domandò qualche secondo
dopo Riku, notando la fasciatura al braccio.
Annuii. “Quei maledetti rovi.” Spiegai. “Devono essere scomparsi quando
avete battuto
Malefica.”
“Cosa dovremmo fare,
adesso? Malefica
non è più in questo mondo.” Disse Kairi.
“Sicuramente sta
cercando le altre
Principesse del Cuore.” Rispose Riku.
“Come sta Terra?”
Domandò Sora. “E’
stato ferito? Non ha una bella cera.” Affermò Sora.
E ora? Cosa gli rispondevo?
“Sì … Ha avuto uno …
Scontro con
Malefica.”
Accidenti, ero proprio scarsa a mentire.
Sora guadò il ragazzo preoccupato. “Vado a vedere se hanno bisogno di
una mano.
Kairi, vieni?”
Kairi si concesse un sospiro stanco prima di seguire il ragazzo.
Oh, se l’erano bevuta veramente?
“Sei davvero
scarsa.” Sussurrò Riku
piegandosi leggermente, quel tanto che bastava per sussurrarmelo
all’orecchio.
Come non detto.
In meno di un attimo divenni completamente rossa. Non tanto perché la
mia bugia
era stata scoperta, ma perché avere Riku a così poca distanza mi aveva
fatta …
imbarazzare.
Sorrisi nervosamente incrociando i suoi occhi. “S-scarsa in cosa?”
Balbettai
cercando di darmi un minimo di contegno.
Lui sorrise leggermente divertito. “Non dirò nulla a Sora, se mi
racconterai la
verità.”
Abbassai il capo sconsolata. “Non voglio tenervelo nascosto, ma non so
quale
sia la cosa giusta da fare in questo caso.”
“Riguarda quel che è
successo con Terra,
vero? Malefica deve avergli fatto qualcosa, giusto?”
Annuii. “Te lo dico dopo, va bene?”
Era la cosa giusta da fare d’altronde. Riku ci era passato, poteva
capire.
Poteva trovare una soluzione soddisfacente.
Lui acconsentii soddisfatto.
**********************************
“Come mai non sei andato con
lui?” Chiesi a Ven mentre salivamo sulla Gummiship.
Terra aveva voluto partire da solo, e Ven aveva acconsentito senza
lamentele.
Avevo sempre pensato che una volta ritrovati i suoi amici, si sarebbe
unito a
loro per cercare Master Xehanort.
Lui alzò le spalle, mentre un leggerissimo velo di rossore gli
imporporava le
guance. “Mi sembra brutto abbandonarvi così.” Rispose sorridendo.
‘Che
carino.’ Pensai, prima di rendermi
conto dell’assurdità di quel pensiero.
Prima Riku e ora Ven, stavo davvero impazzendo.
“Mi fa piacere.”
Dissi sorridendogli.
E mi faceva davvero piacere. Parecchio piacere.
“Quindi, dove siamo
diretti adesso?”
Domandò Kairi avvicinandosi a Riku e Sora seduti al posto di comando.
“Al Castello dei
Sogni.” Rispose Riku.
“Andiamo a trovare
Cenerentola.”
Concluse Sora azionando i motori e partendo.
|
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Capitolo 11 *** Capitolo 10 ***
Eccomi tornata con un nuovo
capitolo! ^^ Prima di lasciarvi alle risposte per le recensioni, vorrei
ringraziare coloro che hanno inserito la storia nelle seguite e nelle
preferite, inoltre vorrei chiedervi anche di lasciare un commentino per
sapere
cosa pensate del
capitolo. Ci terrei
molto, quindi spero mi accontentiate! ^^
Ovviamente ringrazio di cuore le santissime anime che hanno recensito
lo scorso
capitolo! Grazie, le vostre recensioni mi fanno felicissima, davvero!
Deby92: Sono
felice di sapere che non è venuto male come pensavo! Fiuuu! ^^ A dire
il vero
neanche io vedo bene Terra nella parte dello sconfitto, ma purtroppo
(T.T) è
quello che avviene nel gioco anche se ho cambiato diversi particolari.
Secondo
me Terra è un po’ come Riku, indistruttibile fuori e tutto il contrario
dentro.
XD A prestooo! ^^
Sixy_Chan:
Hai ragione! ^^ Sembra quasi che Nomura lo faccia apposta a creare
personaggi
così fighi. XD Ci fossi stata io al posto di Yume sicuramente … Aaah,
lasciamo
stare! XD Spero che questo capitolo ti piaccia, e che non ci siano
errori! XD
Sto cercando di stare più attenta! ^^ A presto!
Inuyasha_Fede: A me Sora piace
proprio perché è un po’ ingenuo, mi fa un sacco di tenerezza, Riku è
figo di
suo quindi … XD Sono felice che il capitolo ti sia piaciuto! Quindi
spero ti
piaccia anche questo! ^^ A prestooo!
Capitolo 10
Di solito con la Gummiship
riuscivamo ad
arrivare in un mondo nuovo in poco meno di un giorno, questa volta
invece ci
stavamo impiegando molto di più, così approfittai del tempo a
disposizione per
parlare con Riku.
Dopo avergli raccontato tutto
mi sentii più leggera.
“Noi non possiamo
fare nulla.” Asserì
dopo qualche momento di silenzio. “Deve riuscire da solo a controllare
il suo
potere.”
“Secondo te, ce la
può fare?”
“Ne ha tutte le
possibilità.”
Annuii mordicchiandomi il labbro. “Mi dispiace.”
Riku mi guardò stupito. “E per cosa?”
“Non sono riuscita a
fermare Malefica.”
Dissi torturandomi le mani. “Adesso ha il cuore di Aurora e …”
“Non dire
sciocchezze. Non è colpa tua.”
Mi interruppe.
“Ma …” Le mie
proteste vennero meno
quando incrociai i suoi occhi. Sicuri, ma allo stesso tempo … dolci.
‘Ho perso la testa’ Pensai senza
staccare gli occhi dai suoi.
Non so cosa pensasse lui in quel momento, ma sembrava essere più o meno
nella
mia stessa situazione.
“Yume, io …”
‘Che
strano … Ha utilizzato le stesse parole e
lo stesso tono di Ven, quando mi sono risvegliata dopo il primo Dejavù
...’
“Ehi!” La voce di
Sora mi riscosse dai
miei pensieri, e mi voltai verso di lui, interrompendo il contatto
visivo con
Riku. “Riku, mi sostituisci un po’ tu? Muoio di sonno.” Si lamentò.
E come l’altra volta, non riuscii ad ascoltare il resto della frase.
Riku annuì prima di sorridermi e alzarsi dirigendosi al posto di
comando.
Mi accorsi tutto d’un tratto di essere immensamente stanca. Feci
scorrere lo
sguardo nella cabina, notando Kairi che si accoccolava contro Sora e
Ven che
dormiva beatamente a pancia scoperta.
Sorrisi divertita prima di sbadigliare e addormentarmi
qualche minuto dopo.
“Hai
un nome bellissimo!”
“Perchè ti piace
tanto?”
“Non significa
‘Sogno’?’
Lei annuì.
La bambina bionda
alzò lo sguardo al
cielo. “I sogni son desideri di felicità …” Recitò compiendo una
giravolta.
“Nel sonno non hai pensieri. Ti esprimi con sincerità.”
“Yume?”
“Mh?” Mugugnai
ancora mezza addormentata
aprendo un occhio.
“Stavi cantando.” Mi
fece notare Ven con
un sorriso divertito.
Spalancai gli occhi mettendomi a sedere. “Cosa?”
“Canticchiavi nel
sonno. Non sapevo
fosse possibile.” Disse sinceramente stupito.
“Non ne avevo idea
nemmeno io.” Dissi
sorridendo.
In effetti, doveva aver ragione, perché avevo in testa la canzone del
mio
sogno. Quella che cantava la bambina bionda.
“Se
hai fede chissà che un giorno la Sorte ti arriderà. Tu
sogna e spera fermamente …” Canticchiai.
Era come se le parole della canzone mi danzassero davanti, mentre io
dovevo
semplicemente leggerle, seguendo una melodia che da tempo avevo
scordato.
“Hai una voce
bellissima.”
Un po’ timorosa, e con le guance che si andavano imporporando di rosso,
alzai
lo sguardo su Ven che mi guardava sorridendo, anche se leggermente
imbarazzato.
“Grazie …” Mormorai,
così piano che non
fui certa del fatto che mi avesse sentito o meno.
“Oh, siete svegli!”
Disse Kairi
sorridendoci. “Almeno voi …” Mormorò scuotendo il capo. “Sora non è
intenzionato a muoversi.” Disse indicandolo.
Dormiva pacificamente completamente steso sul freddo pavimento della
Gummi. Con
una mano si schermava gli occhi dal sole, l’altra era adoperata a mo’
di cuscino
sotto la testa.
“Forse con un calcio
…” Suggerì Riku
avvicinandosi pericolosamente a Sora.
“Riku!” Lo sgridò
bonariamente Kairi.
“Ci penso io. Voi intanto scendete.” Disse cominciando a spingere verso
il
portellone Riku.
D’istinto afferrai la mano di Ven trascinandolo fuori dalla Gummi.
“Questa deve essere
la casa di
Cenerentola.” Ci fece notare Riku, indicando una casa particolarmente
grande.
“Che bella.”
Commentai osservandola. ‘Mi sembra di averla
già vista … Anche se …
la ricordo in condizioni migliori … Sarà una mia impressione?’
“Buonasera miei
cari.” Una voce calda e
gentile interruppe i miei pensieri.
Davanti a noi comparve una vecchietta con i capelli bianchi e gli occhi
neri.
“Ehm … Buonasera.”
Risposi osservandola.
“Tutti
noi abbiamo una fata madrina.”
“Allora perché io
non ho mai vista la
mia?”
“Perché compare solo
nel momento del
bisogno. Per aiutare la propria figlioccia.”
“Tu hai mai visto la
tua?”
“No, ma riesco a
immaginarmela.
Sicuramente sarà una dolce vecchietta particolarmente smemorata.”
“La Fata
Smemorina!” Esclamò Sora.
“Oh, mi conoscete?”
“Di fama …” Disse
Riku.
“Oh, non sapevo
d’essere famosa …” Disse
ridendo sommessamente. “Ma ditemi, cosa ci fate qui?”
“Cerchiamo
Cenerentola.” Disse Ven.
“La mia povera
bambina … Quella vipera
di Lady Tremaine l’ha rinchiusa nella sua stanza per non farle provare
la
scarpetta.” Disse incrociando arrabbiata le braccia al petto. “Per
fortuna ci
sono Jaq e Aqua ad aiutarla ad uscire di lì.”
“Aqua? E’ qui?”
Domandò stupito Ven.
“Certo, in questo
momento è dentro la
casa.” Disse volgendo lo sguardo alle finestre superiori. “A dimensioni
ridotte
…” Aggiunse dopo qualche secondo dopo.
“Dimensioni ridotte?”
“Mi sembra di
conoscerti, cara … Qual è
il tuo nome?” Domandò quando aprii bocca.
“Yume.”
“Oh, ma certo! Tu
sei quella graziosa
bambina …” Mormorò guardandomi. “Lo sai che hai un nome molto
significativo,
vero?” Domandò in un sussurro e strizzandomi l’occhio. “Bene, volete
entrare ad
aiutare la vostra amica?” Chiese cambiando velocemente argomento.
‘Ma
perché tutti quelli che incontro mi
conoscono, ma tengono la bocca chiusa?’
“Bene allora …”
Cominciò agitando una
bacchetta bianca. “ Bidibi Bodibi Bu!”
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Capitolo 12 *** Capitolo 11 ***
Oh my God! Cinque? Ci vedo
bene?! Wow …
Appena le ho letto mi sono piazzata al computer e mi sono messa a
scrivere il
capitolo nuovo tutta emozionata! XD
Questo fine settimana vado in montagna (Yuppie!) così vi lascio con
questo
capitolo, (Terminato a tempo di record XD) sperando di trovare lo
stesso numero
di recensioni quando torno! ^^ Un bacione!
P.S: Ah! Volevo fare un piccolo sondaggio, perché sono piuttosto
indecisa su
una questione. Allora, volevo inserire qualche evocazione, però sono
indecisa
su quali utilizzare, quindi la domanda è questa: Dovrei usare quelle
normali di
Kingdom Hearts con i personaggi Disney oppure quelle di Final Fantasy …
Tipo
Shiva, Ifrit ecc …?
*****
Inuyasha_Fede:
Sono
felice di averti incuriosita tanto, ma credo che dovrai attendere
ancora un
po’. XD A presto!|
Deby92: Per qualsiasi cosa non
esitare a chiedere! Sarò felice di darti tutte le spiegazioni che vuoi!
^^ Di
occasioni come quella ne sorgeranno diverse, probabilmente! A presto!
masterof dark: Ma figurati non è un
problema! Comunque la tua recensione mi ha fatto davvero piacere! A
presto!
Selena Moon: Non ti devi scusare!
Anzi, spero di non essere sembrata sfacciata a chiedere di commentare.
Comunque
… Le teorie sono tutte interessanti, e non immagini quanto piacere mi
abbia
fatto leggerle, però … Mi spiace, ancora non ci siamo, anche se su una
cosa ti
sei avvicinata, ma non ti dico quale, eheheh! ^^ Che bello sapere che
sono
rimasta IC, fiuuuu. Grazie per la recensione. A presto!
Sixi_Chan: Sono felice che ti sia
piaciuto, e in effetti hai ragione è piuttosto corto, mi rifarò con
questo! Non
immaginavo che l’identità di Yume avrebbe incuriosito così tanto, ne
sono
proprio contenta! XD A presto!
Capitolo 11
Certe esperienze non si
dimenticano facilmente.
“Siamo … Minuscoli!”
Esclamò Sora
guardandosi attorno.
E tra queste esperienze, di certo, figurava il ‘venir rimpiccioliti ’.
Ci trovavamo sopra un tavolino di legno, coperto da una lunga tovaglia
bianca,
che scendeva fino al pavimento. “Dovremmo trovare un modo per
scendere.”
Mormorai guardando giù, per poi ritrarmi un attimo dopo. “Di saltare da
questa
altezza non se ne parla!” Aggiunsi cercando di calmarmi. Odiavo
soffrire di
vertigini.
Sora mi guardò sorpreso. “Hai paura delle altezze?”
“No!” Risposi
incrociando le braccia al
petto, leggermente offesa.
“Bene, perché
altrimenti ti toccherà
rimanere bloccata qui per un bel po’.” Disse Riku sogghignando.
“Ci dovremmo
aggrappare alla tovaglia e
calarci giù.” Disse Ven afferrando un lembo della stoffa.
Guardai preoccupata Sora che cominciava a calarsi, seguito da una Kairi
non
troppo stabile.
Quando mi girai verso Riku notai che mi stava tendendo una mano. “Dai,
ti porto
io.”
“Eh?”
Lui sbuffò. “Sali.” Disse piegandosi leggermente.
“Dovrei salire su di
te?” Domandai
allibita.
“Certo.”
“N-non se ne parla!”
Gridai quasi
istericamente. “Ci uccideremo.” Dissi immaginando i mille modi in cui
saremmo,
probabilmente, precipitati.
Lui però non accennò a muoversi da quella posizione, così con un
sospiro e
imponendomi di stare calma salii sulla sua schiena.
Gli avvolsi le braccia al collo stringendo un po’ più del dovuto, e
affondando
la testa nella sua spalla.
Lo sentii irrigidirsi appena, prima di sussurrare divertito: “Ti facevo
più
pesante.”
Con un sorriso gli tirai un pugno sulla spalla, prima di riportare
immediatamente il braccio al suo collo.
La paura era leggermente diminuita, mentre era cresciuto a dismisura
l’imbarazzo.
‘Calmati,
calmati!’ Mi intimai strizzando
gli occhi. ‘Non posso agitarmi solo
perché gli sto praticamente appiccicata addosso! Mi prenderà per pazza se non mi calmo.’
“Pronta?”
Domandò afferrando un
lembo di stoffa.
No. Ecco cosa avrei voluto dire, ma, al contrario, mi uscii un flebile
‘sì’.
“Non ti preoccupare.
Chiudi gli occhi e
pensa ad altro.” Sussurrò cominciando a calarsi già.
Obbedii all’istante, sbarrando gli occhi.
Qualche secondo dopo mi ritrovai a cantare mentalmente la canzone del
sogno. ‘
La
sorte ti arriderà. Tu sogna e spera fermamente, dimentica il presente…
E il
sogno realtà diverrà.’
“Il
Sogno è già divenuto realtà.”
Aprii di scatto gli occhi. ‘Me lo sono … immaginata …?’ Una voce
calda mi si era insinuata dentro.
“Il Sogno è già
divenuto realtà …?”
Mormorai.
“Visto? Non siamo
precipitati.” La voce
di Riku mi fece sobbalzare.
“S-sì.” Biascicai
scendendo a terra. “Ti
sei stancato?”
Lui sorrise scuotendo il capo. “Sei leggera.” Disse facendomi arrossire.
“Ehi, ehi!” Ci
richiamò Sora.
“Unversed!” Gridò impugnando il Keyblade.
“Ci penso io.” Disse
Ven.
Ven era estremamente veloce. Era semplicemente impossibile pensare di
poterlo
eguagliare in velocità.
“Accidenti!” Esclamò
Sora avvicinandosi
a lui qualche secondo dopo. “Sei un fulmine!” Si complimentò
battendogli una
mano sulla schiena.
Lui sorrise divertito. “Grazie.”
“Ven?”
Ci voltammo contemporaneamente verso la fonte della voce.
“Aqua!”
“Cosa ci fate qui?”
Domandò
avvicinandosi. “Tu …” Cominciò piegandosi su Ven e posandogli un dito
sul
petto. “Dovresti trovarti con Master Eraqus. Cosa ci fai qui?” Chiese
guardandolo
leggermente arrabbiato.
Lui sbuffò.
Aqua lo guardò sinceramente divertita, prima di rivolgersi a noi.
“Spero che
non vi stia creando problemi.” Disse con un sorriso.
“No, no.
Tutt’altro.” Assicurò Sora.
“Cosa ci fai qui?”
Domandò a quel punto
Ven.
“Ho saputo che
Master Xehanort è
interessato ai Cuori di Pura Luce. Quando sono arrivata la Fata
mi ha rimpicciolita
chiedendomi di aiutare Cenerentola.” Spiegò. “Adesso è rinchiusa nella
sua
stanza.” Concluse indicando una porta di legno.
“Ma noi abbiamo la
chiave!”
Osservai stupita un topolino marrone che faticosamente trascinava una
chiave
dorata più grossa di lui.
“Lui è Jaq.” Lo
presentò Aqua.
“Dovete aiutare
Cenerella!” Disse
posando la chiave per terra. “Lady Tremaine e le sue sorellastre
l’hanno
rinchiusa dentro la sua stanza, in modo da mettersi la scarpetta di
cristallo e
sposare il Principe!” Disse velocemente.
Ci voltammo verso Aqua sperando in una spiegazione più esauriente.
Dopo aver ascoltato la storia decidemmo di dividerci in gruppi.
“Noi tentiamo di far
uscire
Cenerentola.” Disse Sora alzando insieme a Jaq, Ven e Riku la chiave.
“Voi trovate un modo
per trattenere il
Gran Duca.” Concluse Riku.
Annuimmo contemporaneamente prima di voltarci e correre verso
l’ingresso dove
la matrigna e le sorellastre stavano provando la scarpetta di cristallo.
“Dobbiamo stare
attente a Lucifero.”
Disse qualche secondo dopo Aqua.
“Lucifero?”
“E’ un gatto. Non mi
ha dato un attimo
di tregua da quando sono qui.”
“Non è che … Il
gatto è quello?” Domandò
preoccupata Kairi fermandosi e indicando un gatto con il pelo scuro e
gli occhi
verdi che ci squadrava con un ghigno sul muso.
Lentamente si passo la lingua sui baffi alzandosi e avvicinandosi a
noi.
“E’ enorme …”
Sussurrò Kairi.
Io lo guardai indifferente. “E’ un micio.” Dissi incamminandomi verso
di lui.
“Yume!” Gridò Aqua.
“Tranquilla, ci so
fare con gli
animali.” Dissi sorridendo, per poi girarmi e ritrovarmi faccia a
faccia con il
gatto.
Evitai velocemente una zampata scivolandogli dietro, afferrandogli la
coda e
cominciando ad arrampicarmi. “Buono!” Gridai tirandogli il pelo quando
cominciò
a muoversi all’impazzata cercando di buttarmi giù.
Lui mugugnò di dolore, fermandosi di botto. “Ecco, bravo.” Sussurrai
gattonando
fino alla testa. “Bene, ora se non vuoi che il tuo pelo faccia una
brutta fine,
ci porti tutte e tre nell’ingresso.”
Lui sembrò capirmi dato che si abbassò facendo salire in groppa Aqua e
Kairi.
Ecco un’altra cosa che non avrei dimenticato facilmente.
Cavalcare un gatto era davvero un’esperienza assurda. Pur essendo
piuttosto
grassottello si muoveva agilmente e in pochi minuti arrivammo davanti
una
scalinata.
Scendemmo velocemente e con un gesto secco gli intimai di fare il
bravo.
Ci arrampicammo facilmente sulla ringhiera osservando la scena di
sotto.
“Quindi non ci sono
altre fanciulle in
questa casa?” Domandò il Gran Duca.
Lady Tremaine scosse la testa. “Ma se poteste lasciar riprovare alle
mie figlie
la scarpetta …”
“Mi dispiace
signora, ma ci sono molte
altre fanciulle nel regno, ed è evidente che nessuna delle sue figlie è
la
ragazza che il Principe sta cercando.” Disse voltandosi verso l’uscita.
“Jaq … Sbrigati …”
Sussurrò Aqua
guardando il Gran Duca che apriva la porta.
“Che facciamo?”
Domandai impaziente.
“Dobbiamo
fermarlo.” Disse Aqua
afferrando la mano mia e Kairi.
“Aqua, cosa …?”
Con uno strattone ci aveva fatto saltare giù. Istintivamente chiusi gli
occhi.
Quando però sentii solo una leggera botta al fondoschiena gli riaprii
stupita.
Eravamo tornate alle nostre dimensioni normali.
Il Gran Duca si fermò immediatamente, voltandosi indietro.
“Potremmo provare
anche noi la
scarpetta?” Domandò Aqua aiutandoci ad alzarci.
“Gran Duca, non
conosciamo queste
ragazze, potrebbero essere delle vagabonde o …”
“Lady Tremaine,
questo è irrilevante.”
Disse il Gran Duca avvicinandosi ad Aqua. “Prego, provatela pure.”
Disse
gentilmente porgendole la scarpetta.
Lei lo guardò incerta. “Ma quanto ci mettono …?” Sussurrò preoccupata,
lanciando un’occhiata alle scale.
“Vostra Grazia!”
Aqua tirò un sospiro di sollievo, girandosi verso la ragazza.
“Per favore, posso
provarla anch’io?”
Domandò Cenerentola scendendo velocemente le scale.
“Non le date retta
Vostra Grazia! E’ la
nostra sguattera.”
“Madame, ho l’ordine
di provarla a tutte
le ragazze.” Disse superando Lady Tremaine.
Aqua si avvicinò a lei facendola sedere, gentilmente sulla poltrona.
“Grazie.” Disse sorridendo.
Osservai il Gran Duca avvicinarsi allegro a Cenerentola, la scarpetta
nella
mano destra.
Quando mi accorsi che la matrigna lo stava per far inciampare era
troppo tardi.
Il Duca cadde rovinosamente a terra, mentre la scarpetta andò in
frantumi.
“Oh, no, no, no!”
Strillò disperato
cercando di riunire i pezzi della scarpetta. “Quando lo verrà a sapere
il Re …
Che cosa dirà? Che cosa …” Deglutì. “Che cosa farà?”
“Vecchia strega …
Adesso le faccio
vedere io …” Mormorai muovendo un passo verso Lady Tremaine.
“Aspetta!” Sussurrò
a quel punto Kairi,
afferrandomi un braccio. “Guarda.”
“Beh, forse io posso
aiutarla.” Disse
gentilmente Cenerentola.
“No, no, no …
Nessuno potrà più
aiutarmi.” Disse portandosi le mani nei capelli.
“Ma vedete … Io ho
l’altra scarpetta.”
Disse con un sorriso tirando fuori un’altra scarpetta di cristallo e porgendola al Gran Duca,
che stupito ed
entusiasmato l’afferrò cominciando a baciarla.
‘E’
tutto matto …’ Pensai tra me e me.
Con un gesto fluido, mise la scarpetta a Cenerentola.
“Presto! Dobbiamo
andare dal Re e dal
Principe!” Disse facendo alzare la ragazza e trascinandola fuori.
“E’ andato tutto
bene a quanto pare.” La
voce allegra di Ven mi fece sorridere.
Erano spuntati tutti e tre dietro di noi.
“Ehi, dove sono
finite le sorellastre e
la matrigna?” Domandò Sora guardandosi attorno.
“Dite che …” Un
frastuono assordante
coprì le parole di Aqua.
Ci catapultammo verso il giardino. Il Gran Duca ci corse incontro.
“Cos’è successo?”
Domandammo
all’unisono.
“Dovete aiutarla!”
Urlò indicando una
stretta via tra gli alberi.
“Andiamo!” Gridò
Aqua, mentre
contemporaneamente facevamo comparire i nostri Keyblade.
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Capitolo 13 *** Capitolo 12 ***
Eccomi tornata dalla
montagna! Accidenti, faceva un caldo … La neve era terribilmente
scivolosa,
tanto che sono caduta circa 13 volte! Avevo anche cercato di creare un
pupazzo
di neve, ma mi vergognavo solo ad osservarlo per quanto era brutto! XD Comunque …Allora, piccola
premessa: Il
capitolo è interamente dedicato a Yume, inoltre fa la sua comparsa un
nuovo
personaggio! Mentre lo delineavo me ne sono davvero innamorata! XD
Spero mi
facciate sapere cosa ne pensate! ^^ Vabbè, vi lascio alle risposte! Un
bacione!
Deby92: Hello! Sì, sì in
montagna mi sono divertita tantissimo, se non contiamo le scivolate e
le
battute di testa! XD Anche io ero più propensa per le Summons di Final
Fantasy,
quindi sono felice che abbiate scelto quelle! Spero che il capitolo ti
piaccia!
masterof dark: In realtà non è nell’uno nell’altro. XD Eeeh, non posso
dire
altro … XD Le ragazze sono tornate alle dimensioni normali perché
l’effetto
dell’incantesimo era terminato, colpa mia che mi ero dimenticato di
spiegarlo.
XD Spero che questo capitolo ti piaccia!
Inuyasha_Fede: Evviva, anche tu preferisci le Summon di Final Fantasy!
In
effetti per me diventa più facile ai fini della storia, utilizzare
quelle,
quindi … Meno male che le avete scelte! ^^ Spero che anche questo
capitolo ti
piaccia! A presto!
Capitolo 12
La scena che ci si presentò
davanti ci fece ammutolire.
In piedi davanti al corpo privo di sensi di Cenerentola, si stagliava
la figura
di un ragazzo.
Quando ci vide arrivare si voltò verso di noi, osservandoci ad uno ad
uno.
Avvertii una dolorosa fitta allo stomaco quando i suoi occhi - del
colore del
fuoco, notai con una certa sorpresa – si bloccarono su di me.
Mi portai una mano allo stomaco cercando di calmare il respiro,
improvvisamente
accelerato.
“Chi sei?” Urlò Sora
muovendo un passo
in avanti.
Ven e Aqua corsero verso Cenerentola.
Il ragazzo li ignorò, lasciandoli raccogliere il corpo della ragazza, e
continuando però a tenere lo sguardo fisso su di me.
Un attimo dopo, senza neanche che me ne accorgessi e potessi in qualche
modo
evitarlo, comparendomi alle spalle, mi afferrò un bracco bloccandomelo
dietro
la schiena.
‘Quando
si è mosso?!’ Pensai sbalordita
mentre il dolore allo stomaco si calmava tutto d’un tratto.
“Lasciala!” Ruggì a
quel punto Riku
avvicinandosi cautamente a noi.
“Scusami …” Mi
sussurrò dolcemente. “Ma
devo portarti via per un po’ …” Sentii solo la sua stretta farsi più
delicata e
poi il buio che mi avvolgeva.
*************************
A fatica riuscii ad aprire gli
occhi. La stanza dove mi trovavo era completamente immersa nel buio,
tanto che
non riuscivo a distinguere nulla.
“Sei sveglia?”
Riconobbi immediatamente la
voce del ragazzo e istintivamente scattai a sedere.
Con riluttanza dovetti ammettere che non era stata una buona idea, dato
che la
testa aveva cominciato a girarmi.
“Piano.” Mormorò
posando una mano sulla
mia spalla e spingendomi delicatamente giù. “Quando si usa un passaggio
oscuro
per la prima volta può capitare di sentirsi male.” Disse accendendo un
piccolo
lume accanto a lui.
Non sembrava pericoloso, anzi … La sua voce era così … Dolce e …
Familiare.
Rimasi qualche secondo ad osservarlo.
Doveva avere circa diciassette anni. Alcune ciocche castane gli
coprivano
leggermente gli occhi.
‘Fuoco
allo stato puro …’ Pensai senza rendermene conto.
“Va meglio?”
“Sì …” Riuscii a
mormorare. “Chi sei?” Domandai
cercando di mettermi a sedere.
Per un momento mi
sembrò di vedere un
sorriso triste sulle sua labbra che venne cancellato un attimo dopo.
“Akai. Ma
puoi chiamarmi semplicemente Kai.”Rispose sorridendo lievemente. “Non
voglio
farti del male.” Mi assicurò qualche secondo dopo. (Akai vuol dire
Rosso in
giapponese –Nda-)
“Cosa vuoi da me?”
Domandai cercando di
districarmi dall’ammasso di coperte.
“Volevo vederti.”
Disse con una
semplicità disarmante.
“Vedermi?”
Lui annuì prima di
alzarsi e sorridermi.
“Sei ancora stanca. Dormi un altro po’, va bene?”
Io annuii. In effetti avevo ancora sonno e riuscivo a malapena a tenere
gli
occhi aperti.
“Ci vediamo dopo.”
Sussurrò spegnendo il
lume e uscendo dalla porta senza fare il minimo rumore.
“Chi sei veramente …?”
Sussurrai chiudendo gli occhi e scivolando nel sonno
.
“Questo
libro è davvero interessante!”
“Quale libro?”
“Questo! Narra la
leggenda degli
evocatori.”
“E questi disegni?”
“Sono le Gemme
Sacre. Quelle con cui i
prescelti riescono ad evocare le loro creature.”
“Che belle …”
“Ogni evocatore ha
il compito di trovare
la propria Gemma. Diamante, Rubino, Ametista, Quarzo Rosa,,
Acquamarina,
Smeraldo, Zaffiro e Topazio.”
“Sono
un sacco!”
“Una per ogni
prescelto! Presto anche
noi andremo a cercarle e diventeremo dei bravissimi evocatori!”
“Kai,
secondo te quale pietra è destinata a noi due?”
“Di sicuro a te è
destinato il
Diamante.”
“Dici?”
“Certo!”
“Uhm … Allora la tua
pietra è
sicuramente il Rubino.”
“Come fai a dirlo?”
“Intuito femminile.”
“Certo …”
“Ehi! Sono sicura
che la tua pietra sia
il rubino. Possiamo anche scommettere!”
“Sicura Yu-chan?”
“Certo!”
“Allora scommettiamo
un bacio.”
“Un … Bacio?”
“Se vinci sarai
costretta a darmi un
bacio.”
“Non mi sembra molto
giusto. Se vinco io
dovrei fare qualcosa che voglio io, no?”
“Con questo vuol
dire che non vorresti
baciarmi?”
“I-io … Insomma, ma
cosa stai dicendo?!”
“Quindi accetti?”
“Uff … Bene,
accetto.”
“Hai vinto tu alla fine.”
Aprii di scatto gli occhi incrociando quelli di Kai. “Non posso baciare
qualcuno di cui ho solo un vago ricordo.” Risposi guardandolo seria.
“Non so
chi sei veramente …”
Lui sorrise amaramente. “Lo so.”
“Allora perché non
me lo dici? Sei
collegato al mio passato, e io … Voglio ricordarlo, voglio ricordarti!”
Era vero. Volevo davvero ricordarmi di lui. Quel piccolo spezzone del
mio
passato aveva risvegliato dentro di me delle emozioni che adesso
riuscivo a
stento a controllare.
Sapevo che la persona che mi stava davanti in quel momento era qualcuno
di
importante per me e non poterlo ricordare faceva … Male.
“Non funziona così,
Yu-chan.” Disse
spostandomi una ciocca di capelli dalla fronte.
“E come allora?”
Chiesi reprimendo un
singhiozzo.
Era tutto così frustrante! Non poter ricordare chi si è veramente, non
riuscire
ad ottenere delle risposte …
“I tuoi ricordi si
risvegliano a poco a
poco. Ogni volta che entri a contatto con le persone del tuo passato.
Hai
capito perché ti ho portata qui?”
“Per farmi ricordare
delle Gemme?”
Domandai asciugandomi una lacrima.
Lui annuì. “Sono importanti. Se volete sconfiggere Xehanort dovete
recuperarle.”
“Quindi prima hai
mentito.” Dissi
ricordando la discussione di qualche ora prima.
Lui scosse la testa. “No. Yu-chan, mi sei mancata davvero.”
Non so se me lo immaginai, ma sentii il suo tono spezzarsi sull’ultima
parola.
Non riuscii neanche a guardarlo in faccia poiché mi aveva attirato a sé
e
stretto tra le braccia.
“Trova la tua Gemma
e ricorderai ogni
cosa.” Sussurrò accarezzandomi i capelli.
“Posso vedere la
tua?” Domandai dopo
qualche minuto.
Lui si scostò leggermente aprendo la mano destra. In un
fascio di luce rossa comparve sul palmo della
mano un piccolo rubino rosso fuoco.
“Puoi evocare una
creatura sacra?”
Lui annuì prima di cambiare discorso. “Devi tornare dai tuoi amici,
adesso.”
“Aspetta! Ho ancora
delle domande!”
“Non posso …”
“Non riguardano il
mio passato. Voglio
sapere perché riesci ad usare i passaggi oscuri.” Dissi interrompendo
le sue
proteste.
“Scema, anche questo fa parte del tuo passato.” Disse con un sorriso
aprendo un
varco.
“Eh?”
Con un ghigno divertito mi spintonò dentro. “Yume! Ricorda che Oscurità
e Luce
non equivalgono al bene o al male, dipende dall’uso che ne fai!” Gridò
prima
che il passaggio si chiudesse definitivamente.
“Io … Lo so …”
|
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Capitolo 14 *** Capitolo 13 ***
Hello! Ecco
qui il nuovo capitolo! I prossimi credo
che arriveranno abbastanza velocemente visto che sono in vacanza!
Aspetto i
vostri pareri!
Selena Moon: Ciau! Ma figurati,
recensisci quando puoi! Bene, bene, allora: Per quanto riguarda Yume e
la sua
Gemma hai ragione, ma non solo per il motivo che hai menzionato. XD In
realtà
però, le Gemme degli altri non sono quelle! XD Comunque sono davvero
contenta
che Kai ti piaccia, io me ne sono innamorata mentre scrivevo! Anche io
adoro
Ven! Vorrei coccolarmelo! *.*
A presto, spero!
Deby92: Wow, sono felice che la
storia delle Gemme sia piaciuta! Grazie per i complimenti! XD Spero che
ti
piaccia anche questo capitolo! A presto!
Inuyasha_Fede: Ah, che bello! Sono
felice che ti stia incuriosendo! A presto!
Capitolo
13
“Yume! Grazie
al cielo stai bene!”
Kairi mi si buttò addosso abbracciandomi, fino quasi a soffocarmi.
Ricambiai l’abbraccio, leggermente divertita.
“Cos’è successo? Dov’è quel tipo?” Le domande di Sora e Ven mi
stordirono un po’.
“Lui è … Un amico d’infanzia.” Dissi staccandomi da Kairi. “Prima delle
spiegazioni, non è che potremmo mangiare qualcosa?” Domandai, sapendo
che
avremmo perso ore e ore a raccontare ciò che era successo.
***************************************
“Quindi,
dovremmo trovare queste Gemme?” Chiese
Sora.
Io mi limitai ad annuire.
“Come facciamo a sapere quali sono le nostre pietre?” Domandò Riku.
Da quando avevo finito di raccontare era la prima volta che mi
rivolgeva la
parola. E forse era solo una mia stupida impressione, ma mi sembrava
piuttosto
strano … Come se fosse arrabbiato.
“Non so …” Risposi improvvisamente a disagio. “Credo che ogni pietra e
di
conseguenza ogni evocazione ci rappresenti … Credo che riusciremo a
riconoscerle facilmente.”
“Il problema è trovarle.” Si aggiunse Aqua.
Annuii pensierosa, cercando di ricordare il sogno che avevo fatto. “Il
libro!”
Esclamai all’improvviso, interrompendo il silenzio che si era creato.
“Nel mio
sogno, Kai ed io stavamo leggendo il libro degli evocatori.”
“Dove vi trovavate?” Domandò Ven sporgendosi oltre il tavolo.
Eh. Dove ci trovavamo?
Cercai di ricordare qualsiasi particolare ci potesse essere d’aiuto.
Chiusi gli
occhi, ricostruendo davanti a me il luogo dove stavamo leggendo.
Non era un posto chiuso, ci trovavamo fuori seduti sull’erba,
circondati da
molti alberi. Davanti a noi si ergevano delle bellissime fontane.
“E’ Radiant Garden!” Esclamò Aqua, quando cercai di spiegare quello che
vedevo.
“Radiant Garden?” Domandò scettico Sora.
“Deve essere diversa da quella del nostro tempo.” Mormorò Kairi.
“Ricordi altro?” Domandò Riku.
Scossi la testa. “Forse mi tornerà in mente quando arriveremo lì.”
Dissi
cercando di risultare ottimista.
“Bene, allora si va a Radient Garden!” Esclamò entusiasta Sora, uscendo
dalla
casa e dirigendosi insieme a Ven, Aqua e Kairi verso la Gummiship.
Affrettai il passo per raggiungerli, quando mi sentii afferrare il
braccio. Mi
voltai interrogativa incrociando gli occhi acqua marina di Riku.
“Come fai a sapere che non stesse mentendo?” Domandò riferendosi a Kai.
“Lo sento.” Risposi semplicemente.
“Ha attaccato Cenerentola, l’hai visto anche tu.” Disse guardandomi
serio.
“Io non ho visto proprio niente. Come fai ad essere sicuro che sia
stato lui a
ferirla?” Domandai piuttosto irritata.
“E tu come fai ad essere sicura che non sia stato lui?”
Rimasi qualche secondo in silenzio. “Lo so.” Risposi strattonando il
braccio
per liberarmi dalla sua stretta, prima di allontanarmi.
Qual era il suo problema? Stavo cominciando a ricordare il mio passato,
sarebbe
dovuto essere felice per me, e invece …
Salii sulla Gummi cercando di non pensarci. Avremmo chiarito in seguito.
****************************
“Wow!” Esclamammo all’unisono io, Kairi e Sora ammirando la città.
“Questa è davvero Radian Garden?” Domandò Sora voltandosi da una parte
e dall’altra.
“La vostra è diversa?” Chiese curioso Ven.
“Eh, insomma …” Risposi sorridendogli.
“Nessuna visione?” Domandò qualche secondo dopo Sora voltandosi verso
di me.
Io lo guardai storto. “Non vengono a comando.” Risposi contrariata.
“Purtroppo.”
Aggiunsi un attimo dopo.
Un attimo dopo mi dovetti ricredere.
“Bene,
allora lo nascondiamo qui.”
“Ma Kai! Quel libro non è mica nostro! E poi se lo nascondi sotto la
fontana si
bagnerà e diventerà illeggibile!”
“Non si bagnerà. E’ protetto dalla magia.”
“Beh, rimane comunque il fatto che non ci appartiene!”
“Uffa quanto sei noiosa. Tanto, a loro non serve, siamo noi li
evocatori, o no?”
“Ma …”
“Non ci sono ‘ma’. Quando saremo più grandi verremo a prenderlo
insieme!”
“Alla
fine non lo stiamo prendendo insieme, eh?” Pensai
tristemente lasciandomi guidare dai ricordi e raggiungendo le fontane.
“Ti sei ricordata?” Domandò Aqua affiancandomi.
“Già …” Sussurrai arrampicandomi sulla fontana. “Dovrebbe essere … qui
…” Dissi
entrando nell’acqua e immergendo le braccia.
“Niente?”
Sbuffai continuando a cercare, quando d’un tratto sentii, sotto le
mani,
qualcosa di diverso dal freddo marmo. Lo afferrai velocemente tirandolo
fuori
dall’acqua. “Trovato!” Esclamai emozionata.
“Aspetta, ti aiuto.” Disse Aqua sorridendo e porgendomi una mano per
farmi
uscire dall’acqua.
“Grazie.”
“Yume, l’hai trovato?” Domandò Ven raggiungendoci insieme agli altri.
“Sì.” Risposi sorridendo e mostrando vittoriosa il libro.
“Dai, aprilo!” Esclamò Sora.
Presi un respiro profondo sedendomi su un muretto.
“Pronti?” Domandai con un sorriso aprendolo delicatamente, come se
fosse stato
di cristallo.
La prima pagina, anche se ingiallita si leggeva perfettamente.
“L’evocatore
è colui che, scelto dal potere supremo, ha l’abilità di richiamare in
battaglia
le Summons, chiamate anche “Bestie Sacre”.
A causa della loro enorme potenza distruttiva, vennero rinchiuse nelle
Sette
Gemme Sacre, pietre in grado di contenere il loro potere.” Lessi
ad alta voce.
“E riguardo
l’evocazioni?” Domandò Ven, sedendosi di fianco a me.
“Eccole.”
Sussurrai sfogliando le pagine e trovando il capitolo riguardante le
Bestie Sacre.
“Diamante,
Rubino, Ametista, Quarzo Rosa,
Acquamarina, Smeraldo, Zaffiro e Topazio …”
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Capitolo 15 *** Capitolo 14 ***
Eccomi, questa
volta ci ho messo pochissimo, visto?
Spero che il capitolo vi piaccia! Un bacione!
Deby92:
Eheh,
credi giusto mi sa. XD Comunque, Buona Pasqua anche
a te! E buon viaggio,
spero ti diverta! Un bacione e a presto! ^^
Inuyasha_Fede: In effetti, non ho mai specificato il momento
in cui hanno
spiegato di venire da un tempo diverso. Comunque Ven lo conosce già in
quanto
parlando con Yume, in un ricordo che non ho ancora messo (Apparirà nei
prossimi
capitoli), ne parleranno insieme; per quanto riguarda Aqua e Terra lo
sanno
perché ne ha parlato Master Eraqus quando li manda in missione. Non
avevo
scritto della loro discussione, quindi è normale che non lo sapessi.
Comunque, sei stata bravissima ad accorgertene!
sora_kairi: Ciao! Benvenuta! XD Sono
felicissima, che la storia ti piaccia! E spero che ti piaccia anche
questo
capitolo!
Selena_Moon: Che bello, mi fa
piacere
che ti piaccia la mia creatura! *,* Il mio ego si sta gonfiando a
dismisura!
Poveri Riku! XD Come mai non ti piacciono? Comunque sono felice che ti
piaccia
Akai! Spero ti piaccia anche questo capitolo!
Capitolo
14
“Ma come le troveremo?”
Il quesito che
continuava ad assillarci era solo quello.
Precedentemente,
eravamo riusciti a scoprire le Gemme che ci appartenevano.
Nel momento in
cui avevo aperto il libro al capitolo riguardante le Gemme, le
pagine come sotto uno strano incantesimo, si erano girate velocemente
fino ad
arrivare al disegno della Prima Gemma: il Diamante.
Come guidata
da un sesto senso avevo deciso di passare il libro ad ognuno di
loro.
Nel momento
esatto in cui ognuno lo prendeva in mano, le pagine scorrevano
velocemente finchè non arrivavano alla pietra destinata ad ognuno.
Così scoprimmo
con una certa meraviglia che a Sora era destinata l’Ametista in
quanto, a detta del libro, aiutava l’autocontrollo. Cosa che, in
effetti, a
Sora mancava completamente.
Kairi era la
prescelta del Quarzo Rosa, chiamata anche “Pietra dell’Amore”.
Quando toccò a
Riku mi stupii leggermente, in quanto a lui era stata destinata
l’Acquamarina. Nel libro spiegava che la sua forza si sviluppava al
meglio
quando era a contatto con le tenebre. (In effetti, il potere
dell’acquamarina
si sprigiona di più quando viene immerso nell’acqua profonda, dove non
passano
molti raggi di luce. Nda)
Ad Aqua, come
avevo immaginato era toccato lo Zaffiro, simbolo di bontà e
magnanimità.
Terra era il
prescelto del Topazio, comunemente chiamato anche “Figlio della
Terra”.
Rimasi stupita
anche nel leggere che a Ven era destinato lo Smeraldo. In realtà
non capivo bene il nesso tra lui e la Gemma.
Mi imposi di
non pensarci per il momento, poiché nel momento in cui avevo
capito quale fosse la Gemma a me destinata, ero rimasta perplessa.
Il Diamante,
la più pura e potente tra le Gemme, doveva essere utilizzato con
cautela, poiché anche se portatore di Luce, poteva riempirsi di
Oscurità, fino
a divenire una Gemma Oscura. Sfogliai velocemente il libro, cercando
qualche
informazione sulla Gemma Oscura.
Dopo aver
trovato la pagina giusta, cominciai a leggere con il cuore in gola,
le poche righe che erano state scritte.
“Quando una
Gemma, viene a contatto con
un Cuore Oscuro, la Bestia Sacra al suo interna, comincia a venir
divorata
dall’Oscurità, fino a soccombere e rinascere come “Bestia Oscura”.
Questo voleva
dire che … io …
“Insomma, non
dice niente su come trovarle?”
L’urlo
infastidito di Sora mi risvegliò dallo stato catatonico in cui ero
caduta.
“No.” Risposi
abbassando lo sguardo sul libro. “No, solo che si riveleranno nel
momento del bisogno.”
“Fantastico …
Ma per una volta non potremmo avere la strada spianata?” Borbottò
scocciato volgendo lo sguardo al cielo.
“Oh, ma cosa
hai?!” Esclamò energicamente Kairi. “Sora, smettila di fare il
melodrammatico, e cerchiamo di preparare un piano.” Disse prendendo in
mano la
situazione.
Forse era una
mia impressione, ma mi sembrava che da quando aveva scoperto la
Gemma che le apparteneva era diventata più pimpante e piena di energia.
“Dovremmo
parlarne con Terra.” Disse Aqua a quel punto.
“Dove si
troverà adesso?” Domandò Ven.
“Io credo si
trovi qui, a Radiant Garden.”
“Come fai a
dirlo?” Domandai incuriosita.
Aqua sorrise
leggermente in imbarazzo prima di alzare le spalle. “E’ solo una
supposizione.”
“Le
supposizioni sono sempre ben accette.” Disse Sora decisamente più
motivato.
“Proviamo a dare un’occhiata in città.” Concluse muovendo qualche passo
verso
la piazza.
Kairi annuì
contenta facendo per seguirlo, quando Riku la bloccò.
“Kairi, tu no.”
Lei lo guardò
stupita, prima di imbronciarsi. “Perché?”
“In questo
tempo, sei ancora la Principessa di Radiant Garden, ricordi?
Topolino e Yen Sid ci hanno raccomandato di non incontrare mai i nostri
‘vecchi
noi’.”
Kairi sbuffò
contrariata. “E allora cosa dovrei fare? Rimanere qui, senza far
niente?!”
Riku sospirò
prima di annuire.
“Non se ne
parla!”
“Kairi,
detesto ammetterlo, ma questa volta ha ragione Riku.” Intervenne Sora,
poggiandole dolcemente una mano sulla spalla.
“Ma …”
“Non ci
metteremo molto, promesso.” Disse con un sorriso.
“Bene …”
Sussurrò sconfitta. “Vi aspetto qui …”
“Se vuoi
rimango con te.” Disse Aqua.
“Davvero?”
Lei annuì. “La
città è piccola, vanno bene anche solo due gruppi.”
Alt. Stop.
Fermi tutti. Chi ha parlato di gruppi? Non era ognuno per conto suo?
“Allora, Ven
viene con me!” Esclamò felicemente Sora.
Guardai
supplicante Ven che mi restituì un sorriso dispiaciuto.
No. Non se ne
parlava di restare sola con Riku! “Finirà che ci
scanneremo durante la perlustrazione.” Pensai con
raccapriccio.
“Beh, Ven
potrebbe …”
“Va bene.” La
voce controllata di Riku, stroncò ogni mia possibile protesta.
Abbassai lo sguardo sul pavimento. Perché era d’accordo? Per quanto mi
riguardava ero ancora arrabbiata, e infastidita dal suo comportamento,
e
sicuramente lo doveva essere anche lui, quindi a che scopo fare la
perlustrazione assieme?
“Allora ci
troviamo qui al tramonto.” Disse Aqua sedendosi affianco a Kairi.
“A dopo!”
Esclamò Sora trascinando via Ven.
“Andiamo?” Mi
domandò Riku a quel punto.
Mugugnai
qualcosa di indecifrabile cominciando a seguirlo.
Dopo alcuni
minuti in cui il silenzio regnava incontrastato, si levò la voce di
Riku.
“Scusami.”
Alzai la testa
così velocemente da farmi male al collo. “Come?”
Lui alzò gli
occhi al cielo. “Scusami.” Ripeté. “Sono stato troppo brusco
prima.”
Lo guardai
stupita, prima di ritrovarmi, mio malgrado a sorridere. “Credo di
dovermi scusare anch’io.” Dissi impacciata. “Ho esagerato.”
“E’ colpa mia.
Ero …”
“Ehi!”
Una voce
divertita interruppe la frase che stava pronunciando.
Ma era
possibile? Ogni volta che qualcuno, sembrava dirmi qualcosa di
estremamente importante, c’era sempre qualcun altro che lo
interrompeva! “E’
un vizio!”
Pensai voltandomi irritata
verso la fonte della voce e incrociando un paio di occhi verdissimi.
“Non vi ho mai
visto da queste parti!” Esordì il ragazzo. “Siete stranieri?”
Domandò curioso.
“Che tipo strano”
Pensai
osservandolo. Aveva dei bellissimi occhi verdi, mentre i capelli erano
di un
colore rosso vivo.
“Axel?”
Sussurrò confuso Riku.
Quando gli
sentii pronunciare quel nome, capii di chi doveva trattarsi.
Yen Sid mi
aveva parlato di tutti i membri dell’Organizzazione XIII prima di
mandarmi alla ricerca del Libro. Mi aveva raccontato di ognuno di loro.
Di chi
fossero prima di annegare nell’Oscurità e rinascere come Nobody.
E … Lui doveva
essere il Somebody del numero VIII, Lea.
|
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Capitolo 16 *** Capitolo 15 ***
Hiiii! Mi dispiace averci
messo molto, sono riuscita a scrivere solo ora, visto che sto facendo
da babysitter alla mia cuginetta! *.* Waaah, è così dolce e coccolosa!
*.* Vabbè, lasciamo stare. Allora, premetto che questo capitolo è … Beh
non saprei come descriverlo. Voglio
soltanto dire che quel che accadrà non sarà definitivo, quindi …
Spero vi piaccia, un bacio e a presto!
sora_kairi: Hi! Sono felice che il
capitolo ti sia piaciuto!
No, no non è una aggiunta
mia, si chiamano realmente Somebody. ^^ In effetti non c’è una vera
descrizione di Yume, si conoscono solo piccoli particolari. Forse la
metterò nello spazio autrice. XD Anche io adoro Sora e Kairi! XD Spero
ti piaccia anche questo capitolo! A presto!
Inuyasha_Fede: Sono felice che ti
piacciano le informazioni sulle pietre, pensavo che non fossero
granchè, in realtà. Mi piacciono tanto Sora e Ven assieme! XD Spero che
il capitolo ti piaccia, a presto!
Selena Moon: Eheh, io sono pazza di
Lea, e ovviamente anche del suo Nobody! XD Sora e Kairi sono fatti per
stare insieme! Per quanto riguarda Ven e la sua Gemma, si scoprirà un
po’ più in là! XD Spero che ti piaccia questo capitolo, a prestooo!
Giulia_Chan: Ma ciao! ^^ Riku è più
calmo di quanto si immagini, e Lea è simpaticissimo nel gioco. XD
Davvero sono stata così veloce? XD Spero che il nuovo capitolo ti
piaccia! A presto!
Deby92: Eheh, vengono sempre
interrotti sul più bello! XD Grazie per i complimenti, ti rinnovo gli
auguri e … Mi raccomando, divertiti in viaggio, un bacio! A presto! ^^
Capitolo 15
“Allora?”
Sorrisi sinceramente
divertita della sua impazienza. “Veniamo da fuori.” Risposi
avvicinandomi.
“Siete amici di quel
ragazzo?”
Lo guardai stupita. “Quale
ragazzo?”
“Non sappiamo chi
fosse.” S’aggiunse un ragazzo.
“Isa!” Esclamò Lea
girandosi verso il ragazzo.
“Il Somebody di
Saix?” Domandò sottovoce Riku.
Io annuii.
“Ha lasciato questo.”
Disse Lea raccogliendo un Keyblade di legno da dietro una fontana.
“Daglielo.” Disse Isa.
“Va bene, va bene.”
Mugugnò indispettito avvicinandosi e passandomi il Keyblade. “Ecco qua.
Quel ragazzo l’ha abbandonato qui qualche ora fa.”
“Era in compagnia di una
signora.” Aggiunse Isa.
“ ‘Signora’, non è il
termine adatto.” Disse Lea. “Io la definirei una sottospecie di strega.”
Malefica!
“Sai dove erano
diretti?” Domandò Riku.
I ragazzi alzarono le
spalle.
“Uh, va bene …
Grazie!” Dissi afferrando Riku per il braccio e correndo via.
“Ehi!” Ci urlò di
dietro Lea.
“Ci vediamo!”
Strillai sperando che mi sentisse.
“Cosa sta
succedendo?” Domandò Riku con il fiatone.
“Questo è il Keyblade
con cui si allenavano Ven, Aqua e Terra.” Dissi ricordandomi delle
chiacchierate con Ven. “Se Terra l’ha lasciato qui … Vuol dire che sta
succedendo qualcosa di brutto.”
‘Maledizione … Cosa
vuole fare?’
**************************
“Vuoi dire che …” Ven prese
in mano il Keyblade, rigirandoselo tra le mani, lo sguardo perso nel
vuoto.
“Ven, ti devo
parlare.” Esordì a quel punto Aqua.
Voltai lo sguardo verso
Aqua.
Possibile che sapesse anche
lei della situazione di Terra?
“Cosa sta
succedendo?” Domandò Sora esasperato.
Sospirai rassegnata. Era il
momento di raccontare tutta la verità.
Mi girai verso Riku in
cerca di sostegno, ma lo vidi con gli occhi piantati per terra e
un’espressione indecifrabile sul viso.
Presi un grosso respiro
prima di rigirarmi verso Sora e cominciare a raccontare.
“Perché non ce l’avete
detto prima?”
Io rimasi in silenzio. Ora
era il turno di Riku di spiegare.
“Sora, datti una calmata.”
Disse Riku.
Mi stupii del suo tono duro.
Sora dovette capire, perché
lo guardò intensamente per qualche secondo prima di sospirare e sedersi
nuovamente vicino a Kairi.
“Che facciamo?” Domando lei
avvicinandosi leggermente a lui.
“Aspettiamo che Aqua e Ven
finiscano di parlare, e poi decideremo.” Disse appoggiando la testa
sulla spalla di Kairi.
Lei arrossì leggermente,
senza però, spostarsi.
“Secondo voi cosa si
staranno dicendo?” Domandò dopo qualche secondo.
“Credo che Aqua conosca
qualcosa in più rispetto a noi.” Risposi incerta.
“Ehi.” La voce di Aqua ci
fece voltare di scatto verso lei e Ven.
Quando vidi Ven ebbi un
tuffo al cuore.
Senza neanche pensarci mi
alzai di scatto avvicinandomi a lui. “Tutto bene?” Domandai, sapendo
comunque la risposta.
Lui alzò la testa
sforzandosi di sorridere.
“Dobbiamo portare Terra da
Master Eraqus.” Disse Aqua sedendosi accanto a Sora. “Prima di partire,
si era raccomandato di portarlo subito da lui, nel caso fosse …” Non
concluse la frase puntando lo sguardo verso le stelle.
“Ma non abbiamo la minima
idea di dove si trovi!” Sbottò Sora, guadagnandosi una leggera gomitata
nello stomaco da parte di Kairi.
“Sentite, è quasi sera.”
Dissi, osservando gli ultimi barami di luce scomparire. “Ci penseremo
domani, ora andiamo a dormire.” Conclusi riscuotendo il consenso di
tutti.
L’idea iniziale era di
tornare a dormire sulla Gumiship, quando una testa rossa sbucò da
dietro un angolo. “Holà! Ho sentito per sbaglio, ovviamente, la vostra
conversazione. Avete bisogno di un posto dove dormire?”
“Axel?”
“No …” Sussurrai a Kairi e
Sora che lo guardavano stupiti. “E’ il suo Somebody, Lea.” Girandomi,
incrociai gli occhi verdi di Lea e gli sorrisi grata. “Casa tua è
disponibile?”
Lui sorrise divertito.
“Certo! Venite.” Rispose incitandoci a seguirlo.
**********************************************
Non riuscivo a chiudere gli
occhi, figurarsi riuscire a dormire.
Nella mia mente erano
ancora vividi gli occhi di Ven. Così diversi dal solito … Così … Spenti.
Non riuscivo sinceramente a
capire perché mi avevano turbato così tanto. Aqua aveva la stessa
espressione, sicuramente provava gli stessi sentimenti di Ven … ma
anche se ero dispiaciuta per lei … Il sentimento che provavo in quel
momento per Ven, non era minimamente paragonabile a quello che provavo
pensando ad Aqua, pur essendo, loro, nella stessa, identica situazione.
E tutto questo mi confondeva. Immensamente. Con una fitta dolorosa al
petto, mi alzai di scatto dal letto, uscendo dalla camera. Con la
strana sicurezza di trovare Ven ovunque, tranne che nel suo letto,
percorsi tutto il corridoio, attenta a non fare il minimo rumore, per
non svegliare gli altri.
Lea ed Isa erano stati
estremamente gentili ad ospitarci a casa loro. E mi sarei sdebitata,
poco ma sicuro.
Anche se influire nel corso
degli eventi era pericoloso, non avrei lasciato che soccombessero alle
tenebre, d’altronde, con tutti quegli interventi che avevamo fatto, il
corso del tempo era, sicuramente, già estremamente cambiato. Quindi
qualcosa in più non avrebbe fatto nulla di male, no? Con questi
pensieri arrivai davanti alla porta d’ingresso. Afferrai saldamente la
maniglia, prima di uscire fuori.
Come avevo immaginato, Ven
era lì. Seduto su un muretto di pietre, fissava le stelle senza
realmente vederle.
Silenziosamente, mi
avvicinai sedendomi di fianco a lui alzando lo sguardo al cielo e
cominciando ad osservare tutti quei puntini luminosi che costellavano
il cielo.
“Hey, Yume.”
Mi girai incrociando i suoi
occhi.
“Cos’è una stella?”
“Mmh …”
“Terra una volta mi disse
che ogni stella era un mondo.” Aggiunse qualche secondo dopo,
guardandomi negli occhi. “La luce che irradiano è il cuore di ogni
mondo.”
“Ha ragione.” Dissi dopo un
po’, sorridendogli.
Lui sorrise mestamente, non
distogliendo comunque lo sguardo.
Non so cosa mi spinse a
farlo. Forse il vedere quel sorriso così spento, o il colore dei suoi
occhi non più acceso.
Mi sporsi leggermente
posando una mano sulla sua.
Lui dovette capire quel che
stavo per fare, perché si sporse lentamente verso di me. Gli occhi
incatenati ai miei.
Senza pensare a nulla,
dischiusi leggermente le labbra.
E lo baciai.
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Capitolo 17 *** Capitolo 16 ***
Salve,
scusate l’immenso ritardo, ma sono tutta
presa da un nuovo gioco. XD Allora, questo è un capitolo di
transizione. Una
normale giornata prima dei pericoli, la calma prima della tempesta.
Insomma,
tutti hanno bisogno di un giorno di “relativa”
calma, no? Comunque,
vi lascio subito, subito al
capitolo. Bye!
Sora_kairi:
Già,
già. E’ piuttosto complicato, non vorrei rovinare la narrazione
inserendo una
descrizione completa, così mi accontento di quel che posso. XD Spero
che il
capitolo ti piaccia, un bacione.
Deby92: Wow, a mezzanotte? Io non resisto mai fino a
quell’ora! Crollo
sempre verso le 23. XD Eheh, sono contenta di averti stupito! XD Per
quanto
riguarda Riku … Mistero! XD Spero che il capitolo ti piaccia!
Inuyasha_Fede: Eheh … Alla fine sarebbe dovuto capitare! XD
Cosa darei per
dormire io con Lea! *.* Spero che il capitolo ti piaccia, a presto!
Capitolo
16
“Pazza.
Pazza. Pazza! Sono una pazza!”
Continuai a mormorare
come una nenia dopo essere corsa via e rinchiusa dentro la mia camera.
“Ma come
mi è venuto in mente?!”
L’avevo baciato. Avevo realmente posato le mie labbra sulle sue.
E … Accidenti! Mi era anche piaciuto!
Non l’avrei più potuto guardare in faccia!
E di certo mi sarei potuta risparmiare quella stupida fuga.
La voglia di urlare non faceva che crescere ogni secondo di più, così
affondai
la testa nel cuscino pronta a liberare un urlo, quando sentii bussare.
“Yume, sei sveglia?”
La voce di Kairi mi bloccò, facendomi richiudere la bocca e alzare la
testa dal
cuscino.
“S-sì.” Balbettai scendendo dal letto e aprendo leggermente la porta.
“Come mai
sveglia?” Domandai, dopo aver appurato che fosse veramente lei.
“Volevo parlarti di una cosa.” Disse spostando lo sguardo sul pavimento.
“Di cosa?” Domandai facendola entrare e accomodandomi sul letto a gambe
incrociate.
“Ecco …” Cominciò incerta raggiungendomi sul letto. “E’ una cosa a cui
non
vorrei pensare, soprattutto in un momento delicato come questo, ma …
Non ce la
faccio più.”
“Cos’è successo?”
“Si tratta di Sora.”
**********************************************
Le
cose non vanno mai come devono andare. E la mia
buona stella, se mai ne avevo avuta una, adesso mi aveva
definitivamente
abbandonato.
Non appena misi fuori un piede dalla camera, cercando di fare meno
rumore
possibile, dato che Kairi si era addormentata con me alla fine della
chiacchierata,
andai a sbattere contro Ven, intenzionato a bussare.
“C-ciao.” Farfugliai quando incrociai i suoi occhi.
Lui mi rispose con un sorriso imbarazzato. “Ciao.” Dopo qualche secondo
di
silenzio prese la parola. “Io … Quello che è successo ieri …”
“Mi dispiace!” Quasi urlai arpionandogli un braccio. “Davvero, non so
cosa mi
sia preso.” Continuai notando il suo sguardo stupito. “Mi … mi è venuto
spontaneo.” Cercai di spiegare. “Non volevo crearti problemi.”
Lui sorrise sinceramente divertito del mio imbarazzo. “Non ti devi
scusare.”
Disse inclinando la testa. “E’ stato … Bello.” Concluse nuovamente in
imbarazzo
avvicinandosi di un passo.
“Che cosa è stato bello?”
La voce allegra di Sora ci fece sobbalzare, e di scatto feci un passo indietro, sbattendo
contro la porta.
“Niente.” Ci affrettammo a dire girandoci verso di lui.
Sora ci guardò scettico prima di scrollare le spalle e asserire che
moriva di
fame.
D’un tratto mi ricordai quello che dovevo fare. Lo afferrai malamente
per un
braccio prima di spingerlo dentro la camera, dove Kairi, sicuramente si
era già
svegliata.
“Ehi! Cosa … Yume!” Urlò arrossendo dopo aver visto Kairi in camicia da
notte.
“Parlatevi. O ora o mai più.” Mormorai chiudendolo dentro.
Mi voltai nuovamente verso Ven che ora mi guardava interrogativo. “Cose
da
fidanzati …” Mormorai, per poi maledirmi mentalmente un attimo dopo. Ma
da dove
mi uscivano ste’ frasi?!
“Facciamo una passeggiata?” Domandò a quel punto sorridendo.
Annuii automaticamente affiancandolo e scendendo le scale.
Arrivati al piano di sotto, trovammo la stanza completamente vuota.
“Dove saranno andati tutti?” Domandai più a me stessa che a Ven.
“Riku e Lea stanno combattendo.” Disse lui guardando fuori dalla
finestra.
Seguii il suo sguardo, notando Lea schivare un affondo particolarmente
potente
di Riku. Aqua e Isa, seduti su un muretto, seguivano lo scontro,
decisamente
indifferenti.
Senza rendermene conto il mio sguardo si posò su Riku, leggermente
affaticato
dallo scontro, continuava a schivare facilmente gli attacchi di Lea.
Come se
avesse sentito il mio sguardo addosso, alzò gli occhi verdi incrociando
i miei.
“Yume?” La nota interrogativa nella voce di Ven mi fece ridestare.
“Scusa, mi ero imbambolata.” Mi scusai sorridendo e seguendolo fuori di
casa.
In silenzio ci dirigemmo verso la piazza.
Mi trattenni dal ripescare l’argomento “bacio”, anche perché … Stavo
decisamente bene così. Camminavamo lentamente, lasciando che le nostre
mani si
sfiorassero piuttosto spesso. Sorrisi leggermente imbarazzata, quando,
impegnata a fissarlo di sottecchi, inciampai e lui mi afferrò la mano
per
evitare che mi schiantassi al suolo.
“Grazie.” Mormorai sorridendo, notando che non aveva intenzione di
lasciarmi la
mano.
Meglio, non avrei dovuto cercare una stupida scusa per tentare di
afferrarla.
“Ven. Guarda!” Esclamai qualche minuto dopo.
Lui si girò seguendo la direzione del mio sguardo.
Una bambina dai capelli rossi stava giocando allegramente con una
signora più
anziana che sorrideva felice, davanti a loro, Topolino osservava
curioso la
bambina.
“Possibile che quella sia …”
“Kairi!” Esclamai completando la frase al suo posto.
“Cosa ci fa Topolino qui?” Domandò dopo un po’ continuando ad osservare
la
scena.
“Non so …” Risposi incerta sul da farsi. “Andiamo. Proviamo a
parlargli.”
Proposi tirandolo verso il centro della piazza.
In quel momento il Re si girò verso di noi. “Ragazzi!” Esclamò
sorpreso, osservandoci
per qualche secondo.
“Maestà, cosa ci fate qui?” Domandai avvicinandomi.
Lui si grattò imbarazzato il naso. “Ecco … Sono fuggito.” Rispose
spostando lo
sguardo sulle sue scarpe.
“Fuggito? E come?” Domandò Ven.
In effetti la Gummiship l’avevamo noi. Come aveva fatto?
“Ho usato questa.” Disse estraendo dalla tasca un piccolo oggetto. “E’
un
Frammento di Stella.” Spiegò mostrandoci l’oggetto. “Con questo si può
viaggiare tra i mondi. Anche se non si può decidere la destinazione.”
“Ma perché ve ne siete andato?” Domandai piegandomi alla sua altezza.
“Volevo …”
Un boato terribile ci interruppe, facendoci voltare contemporaneamente
verso la
fonte del rumore.
Davanti a Kairi e a sua nonna, si ergeva un enorme Unversed, con
accanto
Malefica.
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