Between Present and Past

di Alexiel_Chan
(/viewuser.php?uid=83022)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


 

Salve, questo è un piccolo esperimento. Spero che vi piaccia, anche se è solo il prologo XD E se vorrete recensire mi farete felice. ^^ Vi anticipo, che compariranno anche i personaggi di ... Naah, non dico niente, anche perchè forse l'avete già capito. Comunque ho messo spoiler per sicurezza, anche se non tratterò la storia principale di quei personaggi, non sapendola nemmeno io tanto bene. Compariranno e basta. XD Beh, questa premessa sta diventando lunga, a presto, spero! XD

  

Between Present and Past

 

Prologo

 

 

“Tutto questo mi sta facendo impazzire.” Sbuffai esasperata togliendomi, con un gesto di stizza il cappuccio nero. “Tutta questa segretezza mi ucciderà. Non sto scherzando.” Dissi rivolgendo uno sguardo infuocato al mago davanti a me.
Lui ignorò bellamente il mio sfogo. “L’hai trovato il libro?” Domandò accarezzandosi la folta barba grigia.
 Buttai a terra lo zaino, per poi piegarmi ed estrarne fuori un libro. “Certo. Ma non sono riuscita ad aprirlo.” Dissi passandoglielo. “Ci sono cinque sigilli.” Continuai osservando il libro mentre lui se lo rigirava tra le mani. Doveva essere piuttosto vecchio, la copertina era rovinata e bruciacchiata in più punti e le pagine, per quel che ero riuscita a vedere erano ingiallite.
 “Abbiamo bisogno di loro …” Lo sentii borbottare mentre poggiava il libro sul tavolo in legno.
 “Chi?”
 “I custodi del Keyblade.” Rispose stanco, sedendosi e appoggiando le mani incrociare sul tavolo. “Uno per ogni sigillo. Sora, Riku, la principessa di Radiant Garden e Topolino.”
 “Posso farle notare che ne ha nominati solo quattro?”
 Lui mi guardò, regalandomi un sorriso enigmatico. Di quelli che mi facevano andare il sangue al cervello. “Lo so.”
 Era inutile continuare a domandare. Tanto non mi avrebbe comunque risposto, avrei solo sprecato fiato. “Che devo fare? Rintracciarli?”
 Lui sembrò pensarci su. “Topolino sai dove trovarlo. Sora, Riku e Kairi si trovano in un mondo chiamato Destiny Island. Occupati prima di Topolino, dopo vedremo …”
 “Immagino, che anche questa volta mi toccherà agire in segretezza, giusto?” Domandai, reprimendo a stento un sospiro. Almeno mi dicesse il perché di tutta questa segretezza sul mio conto!
 “No, il tempo dei segreti è finito.” Rispose. “Yume, quando avrai portato tutti qui … Ti dovrò parlare.”
 “E non può farlo adesso?” Il tono che aveva usato mi aveva fatto leggermente preoccupare.
 Lui scosse la testa. “Non ora. Adesso vai, prendi la gummiship e cerca di sbrigarti.”
 “Va bene …” Risposi sconsolata dirigendomi verso la porta. “A presto.” Salutai uscendo e precipitandomi giù per le scale.
 Al vecchio Yen Sid dovevano piacere i segreti …

 


 
 


Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Sono felice che il prologo vi abbia interessato, e spero che il primo capitolo vi possa piacere. ^^ Grazie anche a chi ha inserito la storia tra le seguite! XD Vabbè, bando alle ciance, ecco il capitolo.
A presto! ^^

 

 

 

 

Capitolo 1

 

 

 

Ero atterrata al Castello Disney con qualche difficoltà e da qualche minuto stavo guardando ammirata il giardino davanti a me, passeggiando avanti e indietro.
 “Tu devi essere Yume.” Una voce femminile interruppe  il mio girovagare.
Mi voltai osservando la persona che aveva parlato, trovandomi davanti colei che doveva essere la Regina Minni.
Chiss
à perché non mi sembrava una regina, ma mi inchinai ugualmente. “Sì, sono io. Potrei vedere Top … Il Re?”
Lei mi guardò divertita, prima di rispondermi. “Certo, ti sta aspettando in biblioteca. Ti accompagno.” Disse gentilmente cominciando ad incamminarsi.
Mormorai un ‘Grazie’, prima di seguirla ed entrare nel palazzo.
Il corridoio che ci separava dalla biblioteca era immenso, mentre camminavo, mi guardavo in giro, esclamando di tanto in tanto un ‘Wow’ e facendo ridacchiare la regina qualche passo più avanti di me.
Dalla torre di Yen Sid al Castello Disney era un bel salto di qualità.
Arrivati davanti la porta della biblioteca non dovemmo neanche bussare che la porta si aprì di scatto, e la figura di Re Topolino mi apparve davanti. Un sorriso amichevole sul volto.
 “Yume. E’ un piacere conoscerti, finalmente!” Disse invitandomi ad entrare mentre regalava un dolce sorriso a Minni, che nel frattempo era tornata sui suoi passi.
 “Oh, il piacere è tutto mio.”
 “Immagino che Yen Sid ti abbia mandato a prendermi.”
 Io annuii. “E piuttosto in fretta anche.”Aggiunsi dopo qualche secondo di silenzio.
 “Allora andiamo.” Proclamò dirigendosi verso la porta e aprendola di scatto, mentre un papero e un cane cadevano sul pavimento. “Paperino, Pippo … Posso chiedervi che cosa stavate facendo?” Domandò divertito guardando i due.
 “Uh, noi … Noi stavamo …” Biascicò quello che doveva essere Paperino. “Pippo, cosa stavamo facendo?” Domandò ricercando l’aiuto del suo amico.
 “Assolutamente nulla. Passavamo di qua e siamo inciampati sulla porta, proprio mentre voi l’aprivate.”
Inutile dire che era la scusa meno realistica che avessi mai sentito.
Il Re scosse la testa divertito. “Prendetevi cura del castello mentre sarò via.”
I due scattarono in piedi. “Certo, Vostra Maestà, contate su di noi.” Proferirono all’unisono.
 “Ci vediamo presto.” Disse sorridendo e invitandomi a seguirlo verso l’hangar dove avevo lasciato la gummiship che mi aveva dato Yen Sid.
 “Penso che verrò con te a prendere i ragazzi.” Proferì mentre accendevo i motori.
 “In realtà … Dovrei accompagnarla subito da Yen Sid.”
 “Oh, può permettersi di aspettare ancora un po’.”
 “Se lo dite voi …” Mormorai a mezza voce. L’importante è che poi non desse la colpa a me. “Sapete dove si trovano le Destiny Island?” Chiese lasciando a lui il comando.
 “Sì, non ti preoccupare. Ci penso io.”

 

*******

 

Beh, di sicuro Topolino era decisamente più abile di me a manovrare la gummiship. Difatti, al contrario mio il suo era stato un atterraggio perfetto.
Scossi la testa sconsolata. Saltando fuori dalla ship e atterrando sulla sabbia. Dietro di me, il mare rifletteva gli ultimi raggi di sole, colorando l’acqua di un vivo arancione.
 “Preferisci venire con me o aspettare qui?” Chiese dopo essere atterrato anche lui sulla sabbia.
 “Aspetto.” Risposi con un sorriso sedendomi a gambe incrociate sulla sabbia. Chissà che tipi erano i prescelti. Yen Sid le aveva parlato spesso di Sora. Ma sapeva davvero poco di Riku e Kairi. Come ci si doveva sentire ad essere i detentori del Keyblade?
I suoi pensieri vennero interrotti da un brivido freddo che le percorse la schiena, facendola rabbrividire.
Quello non era un buon segno.
Si alzò di scatto, guardandosi intorno, cercando di individuare la presenza che aveva percepito.
Girandomi verso un piccolo promontorio notai un’ombra nera che continuava ad ingrandirsi.
 ‘Oh, fantastico!’ Pensai correndo velocemente verso l’Heartless.
Appena arrivai davanti a lui notai che a differenza di quel che speravo la sua crescita non si era arrestata. Una miriade di particelle di oscurità si fondevano tra loro, prima di unirsi con l’enorme Heartless.
Evitai per un pelo un colpo. Lo guardai allibita, come faceva a muoversi così velocemente con una massa di quella grandezza?
Evitando una manata mi allontanai di qualche metro. Dovevo bloccare la crescita e poi eliminarlo.
Facile a dirlo. Non tanto a farlo.
Presi un respiro profondo senza perderlo di vista. “Stop!” gridai alzando un mano al cielo. Con mia grande sorpresa riuscii a bloccarlo. Di solito le magie spazio-temporali non erano il mio forte.
 “Idroga!” Un vortice d’acqua lo investì in pieno, mentre con una seconda magia lo intrappolavo in un mulinello d’acqua. “… Thundaga!”
Tirai un sospiro di sollievo mentre guardavo il nemico venire colpito da una miriade di fulmini e svanire pochi secondi dopo.
 “Yume! Stai bene?” Vidi Topolino correre freneticamente verso di me, seguito da quelli che dovevano essere Sora, Riku e Kairi.
Annuii accennando un sorriso.
 “Meno male, abbiamo notato l’Heartless qualche minuto fa, ma evidentemente non c’è stato bisogno di noi.”
 “Beh, so difendermi.” Risposi osservando i tre accanto al Re.
 “Ti presento i detentori del Keyblade. Sora, Riku e Kairi.” Disse indicandogli ad uno ad uno.
 “Piacere di conoscervi.”
 “Piacere nostro. Sei stata bravissima!” Disse Sora con un sorriso.
 “Grazie.” Risposi osservandoli. Pochi secondi dopo incrociai gli occhi acquamarina di Riku, rimanendone incatenata. Avrei potuto giurare di averli già visti.
Avevano un che di …
 “Forza, dobbiamo andare da Yen Sid.” Proclamò Topolino, interrompendo i miei pensieri e incamminandosi verso la spiaggia.
Distolsi immediatamente lo sguardo dandomi mentalmente della stupida e seguendo il Re. Probabilmente avevo immaginato tutto.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Scusatemi se non riesco a dire molto, ma sono caduta in depressione e forse chi ha letto il cap 574 di One Piece può capire il perché. Vabbè, questo capitolo è un po’ di passaggio, verranno spiegate un bel po’ di cose, che dire spero che vi piaccia. E che commentiate, magari mi risollevate il morale! ^^
Ciau!

 

 

Capitolo 2

 

 

Il viaggio verso la Torre di Yen Sid era stato estremamente pesante. Nessuno aveva fiatato, il massimo che avevamo fatto era stato squadrarci a vicenda. Forse era l’ansia di sapere che i mondi erano, ancora una volta, in pericolo che gli aveva resi tutti così taciturni.
Sospirai leggermente soffermandomi sulle figure davanti a me. Sora sembrava il più ingenuo di tutti, però da quello che mi aveva raccontato Yen Sid aveva davvero una forza straordinaria. Kairi era una Principessa del Cuore e in quanto tale possedeva un cuore purissimo.
Spostai lo sguardo su Riku. Guardarlo mi procurava ancora una strana sensazione, come se l’avessi già incontrato, aveva qualcosa di familiare.
Poco dopo arrivammo alla Torre. Scesi velocemente sentendo immediatamente un cambiamento di atmosfera, come se l’essere arrivati a destinazione avesse alleggerito gli animi. Salimmo velocemente le scale e appena arrivai davanti alla porta, bussai leggermente, prima di aprirla e infilarmici dentro insieme agli altri.
 “Yume, bentornata.”
 Io accennai un sorriso. “Grazie.”
 “Ti dispiacerebbe andare da Flora, Fauna e Serena? Dovrei parlare in privato con loro.” Disse indicando i ragazzi che si erano appoggiati mollemente al muro.
Io lo guardai storta. “Non dovevi parlarmi? Io non mi muovo di qui.” Dissi risoluta sedendomi sul pavimento a gambe incrociate. “Anche io voglio sapere cosa succede.”
Lui scosse sconsolato la testa prima di annuire e rivolgersi agli altri.
 “Topolino, conosci il Libro del Tempo?”
 “Ricordo di averne sentito parlare.” Rispose dopo qualche secondo. “Parlava delle magie per viaggiare nel tempo, o qualcosa del genere, se non sbaglio.”
 “Esatto. Tutti gli incantesimi racchiusi in quel libro sono potentissimi e … estremamente pericolosi.”
 “Potreste spiegare anche a noi?” Intervenne a quel punto Riku, un leggero cipiglio sul viso.
 “Il Libro del Tempo è un libro risalente a una ventina di anni fa. Fu scritto da un mago dai poteri enormi e per la sicurezza dei mondi fu sigillato dai cinque prescelti del Keyblade di quel tempo.” Spiegò Yen Sid.
 “Si racconta che sia andato perso qualche tempo dopo, e adesso se n’è persa ogni traccia.” Concluse Topolino.
 “Questo non è esatto.” Lo contraddì Yen Sid. “Yume l’ha ritrovato due giorni fa. Prima di venire a cercarvi.”
Repressi a stento un verso sbalordito. Non immaginavo che quel libro fosse così importante, dato che non era nemmeno custodito. L’avevo trovato, dopo giorni di ricerca, in un mondo alquanto strano, nella Città di Halloween.
Topolino si girò allibito verso di me, così come Sora, Riku e Kairi.

“E’ stata una fortuna recuperarlo prima di  Xehanort.”
 “Temo che abbia preso un grosso sbaglio.” Intervenne a quel punto Sora. “Xehanort è diventato un Heartless. Quello che abbiamo sconfitto due anni fa.”
 “Infatti non sto parlando di lui.” Rispose intrecciando le mani sotto il mento. “Ma di quello di dieci anni fa.”
 “Temo di aver perso il filo del discorso.” Disse Kairi.
 “Non sei l’unica.” Borbottai io. “Vuol dire che …”
 “Vuol dire che colui che aveva cercato di far inghiottire i mondi nell’oscurità dieci anni fa, è riuscito a trovare un modo di viaggiare nel tempo. Comunque, per adesso è tornato nel suo tempo. Senza il libro è difficile per chiunque controllare magie di quel calibro.”
 “Quindi noi cosa dovremmo fare?” Chiese Riku.
 “Dovete fermare Xehanort. Ciò vuol dire che farete un salto nel passato.” Spiegò prendendo il libro in mano e mostrandocelo.
 “Ci sono dei sigilli.” Constatò Topolino prendendolo in mano. “Sono cinque.”
 “Uno per ogni prescelto del Keyblade.” Disse Yen Sid, posando lo sguardo sui detentori del Keyblade.
 “Nel caso non se ne fosse accorto …” Cominciò Riku. “Siamo quattro.”
Lui sorrise. Sorrise nello stesso identico modo di quando io gli feci notare la stessa cosa.
 “Oh, ma il quinto è proprio accanto a voi.” Rispose posando lo sguardo su di me.
Io sussultai. “Ha preso una cantonata. Non sono una prescelta.” Dissi alzandomi in piedi. “Starà sicuramente scherzando.”
“Ricordi quando ti dissi che avremmo dovuto parlare quando saresti tornata? E’ il momento di farlo.”
“Non diciamo scemenze, io non sono una prescelta.” Ripetei con voce leggermente più acuta.
“Non ti sei mai chiesta da dove provenissero i tuoi poteri magici? Sono i più potenti che abbia mai visto.”
No. Non me l’ero mai chiesto. Da che mi ricordassi d’altronde, gli avevo sempre avuti. Anche se …
“Hai un vuoto di memoria, non è vero? Ricordi tutto ciò che ti è successo da due anni a questa parte. Il resto è solo un buco nero, giusto?”
“Io non …” Non riuscii a finire la frase. Era vero. Non mi ricordavo nulla della mia infanzia o da dove provenissi. Ma, cosa ancora più strana era che non mi ero mai accorta che mi mancassero questi ricordi.
“E’ normale.” Disse Yen  Sid interrompendo i miei pensieri, come se mi avesse letto il pensiero. “Eri protetta da un incantesimo. L’ho spezzato appena siete arrivati qui.”
“Mi avete fatto un incantesimo a mia insaputa?” Gridai sconvolta.  “Perché?”
 “Per tenerti al sicuro.” Rispose tranquillamente. “Quando ti trovai avevi perso completamente la memoria, tranne per alcuni flash che continuavi ad avere. Un castello che veniva inghiottito dalle tenebre e una ragazza in lacrime.”
Mi morsi il labbro, mentre quelle immagini che ormai non ricordavo più mi apparivano davanti agli occhi.
 “Qualcuno ti stava cercando. Così ho bloccato anche quei frammenti di ricordi con un incantesimo.”
Per quanto avessi capito che l’aveva fatto solo per aiutarmi, non riuscii a contenere la rabbia. “E quando avreste avuto intenzione di dirmelo?!”
 “Quando saresti stata pronta ad usare i tuoi veri poteri. Riesci ad usare la magia perché sei una prescelta. Semplicemente non hai mai pensato di poter evocare il Keyblade. Ma ne sei capace, devi solo volerlo.”
In quel momento ero tutto tranne che disposta a volere una cosa del genere. “Vado a farmi una passeggiata.” Decretai con lo sguardo fisso sul pavimento.
 “Yume.” Mi richiamò. “Fra tre giorni, dovrete aprire il libro.”
Non risposi aprendo la porta e richiudendola violentemente alle mie spalle.

 

***************

Frustrata, tirai un calcio ad una pietra, spedendola dentro un cespuglio, a fare compagnia alle altre quindici che avevo calciato via.
Era passato un giorno da quando Yen Sid mi aveva detto la verità e stavo cercando, inutilmente, di richiamare il Keyblade.
Avevo classificato i problemi, mettendo al primo posto l’aprire il sigillo. Dopotutto, che scoprissi chi ero prima o dopo non faceva molta differenza.
 “Perché non ci riesco?” Sussurrai demoralizzato buttandomi sull’erbetta, e alzando lo sguardo sulle stelle.
 “Non sei abbastanza concentrata.”
Mi voltai verso la voce. Riku camminava verso di me, gli occhi leggermente nascosti dalla frangia.
 “Io sono concentrata.” Ribattei.
 “Non abbastanza.” Ripetè lui.
Forse aveva ragione. Anche se avevo deciso di dare la priorità alla missione, continuavo a cercare di ricordare qualcosa sul mio passato.
 “Mi aiuti?” Chiesi prima di accorgermene.
Lui mi guardò leggermente divertito, prima di accennare ad un sorriso e offrirmi una mano per alzarmi. “Chiudi gli occhi.”
Io eseguii immediatamente.
 “Svuota la mente da ogni cosa.”
 “Non è facile.” Protestai.
 “Cosa vedi?”
 “Nulla. E’ tutto bianco.”
 “Pensa al Keyblade. A come dovrebbe essere per essere tuo. Ti ha già scelto, deve solo adattarsi a te.”
Mi concentrai maggiormente, cominciando a definire le linee della chiave. L’impugnatura … la lama …
Sentii formicolare la mano destra e fui tentata di aprire gli occhi, ma fui prontamente fermata da Riku. “Continua a pensare.”
L’impugnatura … la guardia …
A quel punto sentii il formicolio più forte, mentre istintivamente le dita si chiudevano, non più per afferrare l’aria ma qualcosa di solido e materiale.
Aprii di scatto gli occhi, osservando ciò che avevo in mano. Un Keyblade. Il mio Keyblade. L’impugnatura era costituita da diversi fili dorati che si intrecciavano fino a chiudersi intorno alla guardia. La lama, di un colore adamantino si concludeva con la punta a forma di chiave, finemente elaborata e di colore argentato, con rifiniture dorate. Era estremamente leggera.
 “Complimenti.” La voce calda di Riku mi fece ridestare.
 “Grazie per l’aiuto.” Risposi sorridendogli grata, mentre una sensazione di tranquillità s’impossessava di me. Senza di lui non ce l’avrei fatta.
Lui sorrise. “Non ho fatto nulla.” Disse poggiandomi una mano sulla spalla. “Sei stata molto brava.”
 “Grazie …” Mormorai.
 “Andiamo a dirlo agli altri.” Disse incamminandosi e facendomi segno di seguirlo.
Annuii portandomi al suo fianco.
 ‘Sono pronta.’


Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Hello! Grazie a Deby92  e Inuyasha_Fede per le scorse recensioni, mi hanno tirato un po’ su il morale XD Io finalmente ho qualche vacanza di Carnevale, voi?
Beh, vi lascio al capitolo; spero che vi piaccia e che mi lasciate un commentino, per sapere cosa ne pensate. ^^ Troverete qualche asterisco, alla fine metterò il significato di quella parola, nel caso non la sappiate! ^^ Giusto una precisazione: ciò che narrerò da questo capitolo in poi non ha quasi nulla a che fare con la trama reale di “quel gioco”, ci saranno solo gli stessi personaggi, ma per il resto sarà tutto frutto della mia mente malata.
J
Oh, un’altra precisazione: Sora in giapponese vuol dire “Cielo”, Riku “Terra”, e Kairi “Mare”. Sapendo questo immagino che capirete la scelta degli elementi e perché li abbia abbinati proprio a loro. ^^
Ok, vi lascio in pace ora.
Ciau!

 

 

Capitolo 3

 

 

“Ciò che dovete fare è solo concentrarvi. Lasciarvi trasportare, senza opporre la minima resistenza.” Spiegò Topolino.
 “Vostra Maestà lei non viene con noi?” Chiese Sora.
Lui scosse la testa. “No. Cambiare troppe cose del passato potrebbe influenzare il presente, quindi meno siamo e meglio è. Inoltre a quel tempo ero un allievo di Yen Sid e mi sono ritrovato più volte faccia a faccia con Xehanort. Se incontrassi il me stesso del passato o Xehanort in quel tempo, potrei causare un disastro.”
 “Quindi voi conoscete già questo Xehanort?”  Domandò Kairi portandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
 “A grandi linee. Prima che andiate, una raccomandazione. Non dovete per nessuna ragione al mondo incontrare i voi stessi del passato, chiaro?”
Vidi gli altri annuire decisi, mentre continuavo a chiedermi come dovessero essere quei tre nel passato. ‘Adorabili, probabilmente’ Pensai con un sorriso.
 “Ciò che dovrete facile è facile. I vostri Keyblade si distinguono l’uno dall’altro dal potere caratteristico che possiedono.” Cominciò Yen Sid.

“I sigilli sono uno diverso dall’altro. Ed ognuno per essere sbloccato ha bisogno della giusta Chiave. Aria, terra, acqua, oscurità e luce. Sora possiede l’elemento dell’aria, Riku, la terra, Kairi l’acqua, io possiedo l’oscurità, avendo trovato questo Keyblade nel Regno dell’Oscurità e … il Keyblade di Yume è contraddistinto da una luce purissima.”
Questo mi sembrò alquanto strano. Era vero che il mio Keyblade emanasse una luce molto intensa, ma era comunque assurdo, dato che il mio cuore non brillava certo per purezza.
 “Evocate i vostri Keyblade e puntatesi verso il libro.” Disse Yen Sid alzando il libro davanti a sé. “Yume, non appena i sigilli verranno aperti devi aiutarmi con l’incantesimo. Basta che lasci fluire il tuo potere verso me e Topolino, al resto penseremo noi.”
Io annuii, mentre facevo apparire il mio Keyblade e lo puntavo contro il libro. Chiusi gli occhi non appena tutti gli altri ebbero fatto lo stesso, e mi concentrai su Yen Sid.

Cosa successe dopo non lo ricordo con chiarezza, solo l’oscurità che ci avvolgeva e io che precipitavo inesorabilmente nel vuoto.

 

***************

 

“Yume, Yume, svegliati.”
Aprii gli occhi incrociando quelli azzurri di Kairi.
 “Kairi …” Mugugnai alzandomi e massaggiandomi una spalla. Avevo preso una botta terribile. “Dove sono i ragazzi?” Domandai guardandomi intorno.
Lei si morse il labbro inferiore. “Non lo so. Quando mi sono svegliata c’eri solo tu accanto a me.”
Questo non andava bene.
 “Diamo un’occhiata in giro. Non possono essere molto lontani.” Dissi prendendole la mano e trascinandola con me.
Mi guardai attorno incuriosita. “E’ un bel posto, però.” Commentai sorridendo a Kairi. Era una specie di giardino collegato con una scalinata all’entrata di un castello.
 “Saranno capitati dentro?” Domandò Kairi, ancora con la mano stretta alla mia.
Era la prima volta che rimanevamo solo noi due. Di solito, c’era sempre Sora accanto a lei, tanto che avevo cominciato a sospettare che ci fosse del tenero sotto. Ma mi astenevo dalle domande.
 “Proviamo.”
Arrivate in cima alle scale con una mano aprii il portone e ci ritrovammo dentro un’ampia stanza, con grandi vetrate e alla fine, tre seggi.
Ci bloccammo all’istante quando notammo che non eravamo sole come pensavamo. Un uomo con un haori* bianco, i capelli neri legati in un ciuffo alto e con baffi e pizzetto ci guardò allibito, prima di evocare un Keyblade nella mano destra. L’uomo alla sua destra, al contrario, ci guardava divertito. Doveva essere più vecchio dell’altro. Rabbrividii quando incrociai i suoi occhi e istintivamente strinsi maggiormente la mano di Kairi.
 “Roxas?” Sentii sussurrare Kairi.
 “Come?”
 “Quel ragazzo …” Mormorò attenta a non farsi sentire e rivolgendo lo sguardo ad uno dei tre ragazzi davanti ai due uomini. “E’ identico al Nessuno di Sora.”
Seguii il suo sguardo, individuando il ragazzo di cui parlava. Era il più basso dei tre, biondo con gli occhi blu, e se ne stava leggermente più lontano dagli altri.
 “Chi siete?”
Sussultammo entrambe quando la voce del ragazzo più altro spezzò il silenzio. Era il più alto dei tre, anche lui con gli occhi blu, ma con i capelli castani. La ragazza di fianco a lui, con gli occhi azzurri e i capelli corti del medesimo colore, si tese leggermete. Assomigliava a Kairi, solo più grande.
 “Noi … Uh …” Mi venne da dire ‘Veniamo in pace’ ma mi trattenni. “Stiamo cercando i nostri amici.”
 “Chi siete?” Ripetè l’uomo con in mano il Keyblade.
Dire i nostri nomi avrebbe sconvolto il corso degli eventi? Optai per un no. “Mi chiamo Yume. E lei è Kairi.” Risposi, sempre in allerta.
 “Cosa ci fate qui?”
 “Siamo capitate qui per caso. E abbiamo perso i nostri amici. Dato che vi abbiamo detto i nostri nomi, potreste anche dirci i vostri, per favore?” Domandai senza ottenere risposta.
 “Voi chi siete? E dove siamo?” Domandò a quel punto Kairi.
 “Vi trovate nelle Departure Land.” Rispose l’uomo.
Ma perché erano così restii a dirci i loro nomi? Cominciavo a stufarmi.
 “Potreste, cortesemente, rivelarci i vostri nomi? Non siamo qui per causare guai. Davvero.”
 “Sono Eraqus e …”
La risposta dell’uomo venne interrotta dall’urlo di Sora.
 “Ragazze, state bene!” Gridò correndo verso di noi, seguito da Riku. “Quando ci siamo svegliati eravate scomparse, abbiamo girato dappertutto, finalmente vi abbiamo trovate!”
 “Sora, riprendi fiato.” Gli suggerì dolcemente Kairi.
 “State bene?” Domando Riku, posando lo sguardo su di me.
 “Sì, non è successo nulla.”
 “Ma si può sapere cosa sta succedendo?” Chiese esasperato Eraqus.
 “Sono gli amici, che stavamo cercando.” Spiegai.
 “Roxas?” Urlò a quel punto Sora, correndo verso il ragazzino, che, insieme a tutti gli altri, lo guardava allibito.
 “No, Sora, fermo!” Gridò inutilmente Kairi.
Sora si fermò davanti il ragazzo, guardandolo negli occhi e posandogli una mano sulla spalla. “Roxas, sei tu?” Chiese stupito.
 “Ehm … Credo che tu ti stia confondendo.” Rispose incerto lui.
 “Ah, scusami.” Disse con un sorriso. “Sei identico ad … un mio amico.”
Lo guardai togliere la mano dalla sua spalla e tornare velocemente da noi, borbottando frasi senza senso.
 “Allora, ci volete spiegare cosa sta succedendo?” Tuonò Eraqus.
A questo punto non potevamo fare altro che raccontare.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

*Haori =  è un soprabito che arriva fino alla coscia.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Eheh, *Saltella allegramente per la stanza* sono felice che la storia vi stia piacendo, e i vostri commenti mi fanno ancora più felice XD Quindi, ci tengo a ringraziare Deby92, Giulia__chan e Inuyasha_Fede per aver commentato lo scorso capitolo e per aver messo la storia tra le seguite, oltre a nameChan124smile.
Vaaa bene, ora vi lascio, a presto!

 

 

Capitolo 4

 

 

Io non ero persona impressionabile, anzi riuscivo a mantenermi abbastanza calma anche in situazioni disastrose. Era la prima volta che mi sentivo così tesa, e purtroppo, anche piuttosto spaventata.
Avevamo appreso che Eraqus e l’altro uomo erano dei Master del Keyblade e all’unanimità decidemmo di raccontare prima il nostro problema e dopo di sbizzarrirci in domande sui Master, e gli altri prescelti del Keyblade, di cui ancora non sapevamo nemmeno il nome. Seguimmo Eraqus fuori dal castello, nel giardinetto dove io e Kairi eravamo precipitate, e lì cominciammo a raccontare.
Tutti quanti, forse presi dal mio stesso brutto presentimento, non accennarono minimamente al nome di colui che stavamo cercando.  Finché …
 “Non ci avete detto il nome.” Disse Eraqus.
Istintivamente mi morsi il labbro inferiore lanciando uno sguardo all’altro uomo. Sembrava divertito dalla situazione.
 “Ah, già … Che sbadati.” Rispose Sora nervosamente. “Potete scusarci un attimo?” Chiese alzandosi di scatto e facendoci segno di seguirlo.
 “Quel tipo mi dà i brividi.” Disse Kairi dopo aver raggiunto Sora.
 “Anche a me, possibile che sia lui Xehanort?” Domandai.
 “Se è così perché continua a rimanersene calmo e tranquillo nonostante sappia che lo stiamo cercando?” Chiese Riku.
 “Aspettiamo. Anche se fosse lui, non sappiamo ancora che tipo di poteri possiede, se lo smascherassimo adesso è probabile che avremmo la peggio.” Dissi incrociando le braccia al petto.
 “E cosa diciamo a loro?” Chiese Kairi facendo scorrere lo sguardo sul gruppetto poco distante da noi.
 “Beh, prima o poi glielo diremo, quindi diciamo semplicemente che ancora non siamo pronti per rivelare un informazione così importante. Insomma, anche loro fino ad adesso non ci hanno detto nulla di sé.”
Sora sospirò. “Ok, proviamoci …” Disse incamminandosi nuovamente verso di loro. “Allora, abbiamo deciso …” Cominciò lanciandoci un’occhiata d’incoraggiamento. “Che è ancora troppo presto per rivelarvi questa informazione.”
 “Prima vorremmo sapere qualcosa in più su di voi.” Continuai io. “La raccolta d’informazioni non è a senso unico. Voi dite qualcosa a noi, e noi a voi.”
Vidi i tre ragazzi osservare perplessi il loro maestro, quando si decise a fare un segno di assenso.
 “E’ tardi.” Decretò dopo qualche secondo, guardando il cielo che cominciava ad oscurarsi. “Ne parleremo domani. Avete un posto dove stare?”
Io avrei dormito volentieri sotto le stelle. Da lì si vedevano così chiaramente …
 “No, potreste ospitarci?” Domandò gentilmente Kairi.
Eraqus annuì prima di rivolgersi ai suoi allievi. “Accompagnateli nelle stanze.”
Loro annuirono alzandosi e facendoci segno di seguirli.
Dopo qualche minuto di assoluto silenzio, ci ritrovammo davanti un bivio.
 “Voi ragazzi andate con Terra e Ven.” Disse la ragazza, indicando il corridoio a sinistra.
 ‘Ha una bella voce’ mi ritrovai a pensare.
Riku e Sora ci guardarono perplessi, indecisi se lasciarci sole o meno.
 “Mica ci mangiano.” Dissi divertita spingendoli verso gli altri due ragazzi.
Sentii Riku sbuffare, prima di seguirli.
Nel frattempo Kairi era riuscita a intavolare un discorso con la ragazza, Aqua.
Era decisamente gentile.
 “Da quanto tempo siete delle custodi?”
 “Da un anno, circa.” Rispose Kairi, probabilmente ripensando agli avvenimenti passati.
 “Qualche giorno …” Risposi imbarazzata puntando gli occhi al suolo. “Però considerando che è una specie di spada, riesco ad usarlo facilmente.”
Aqua sorrise divertita. “Un giorno di questi potremmo allenarci insieme.” Propose fermandosi davanti ad una porta. “Questa è la vostra stanza.”
Kairi aprii la porta infilandosi velocemente dentro. “Bella!” Esclamò guardandosi attorno.
Io annuì con decisione fissando l’enorme letto che troneggiava vicino alla finestra.
 “Ci vediamo domani mattina. Buonanotte.”
 “Notte.” Rispondemmo in coro io e Kairi, prima di buttarci a capofitto sul letto.
 “Com’è morbido …” Mormorai abbracciando un cuscino. “Dormirò benissimo questa notte …”

***************

 

‘Come non detto … Dormire evidentemente non figura sulla lista delle cose da fare’ Pensai esasperata rigirandomi per l’ennesima volta nel letto.
 ‘Basta!’  Lentamente, attenta a non svegliare Kairi mi alzai dal letto, sgusciando silenziosamente fuori dalla stanza.
Quando eravamo arrivate avevo notato un balconcino piuttosto grande poco lontano dalla stanza.
Sbadigliai aprendo la porta finestra.
Il balcone era piuttosto in alto e la vista era stupenda.

“Non dormi?”
Trasalii portandomi una mano al petto e girandomi verso il ragazzo che aveva parlato. “Mi hai fatto prendere un infarto!”
Riku rise sommessamente. “Scusa.”
 “Non dormi neanche tu, a quanto pare. Come mai?”
Lui non rispose, limitandosi a volgere lo sguardo alle stelle.
 “Avete fatto conoscenza dei due ragazzi?” Chiesi sedendomi sul muretto di pietra.
Lui annuì. “Quello che è la copia di Roxas è Ven. L’altro ragazzo è Terra.”
Terra, Ven e Aqua.
 “Gli somigli.” Dissi dopo qualche minuto.
Riku mi guardò sorpreso. “A chi?”
 “A Terra.” Sussurrai. “Avete lo stesso sguardo.”
Lui rimase di nuovo in silenzio.
Mi resi conto che probabilmente non ne voleva parlare. Conoscevo la storia di Riku, ma non avendola vissuta in prima persona non avevo idea di quello che avesse realmente passato. Ma il suo sguardo, a volte triste mi sembrava simile a quello di Terra. Probabilmente anche lui doveva avere qualche “problema”.
Aprii bocca per scusarmi ma lui fu più veloce di me.
 “Hai ragione.” Era solo un debole sussurro però lo sentii chiaramente. Lo guardai stupita, vedendolo appoggiato al balconcino con lo sguardo perso nel paesaggio circostante.
 “Vorrei tanto vederti da piccolo.” Proclamai, desiderosa di riportare la conversazione su un tono più leggero. “Tu e Sora dovevate essere tenerissimi!” Esclamai sorridendo.
 “Forse ne avrai l’occasione.” Rispose ridendo. “Ma non ti aspettare chissà che cosa. Soprattutto da parte di Sora.”
Trattenei un risata divertita. “Dai!” Protestai tirandogli una gomitata. “Secondo me eravate carini entrambi.” Dissi guardandolo di sbieco.
 “Scopriremo anche il tuo passato.” Mormorò guardandomi. “Tranquilla.”
Io sorrisi incerta, ma rincuorata dal suo tono rassicurante. “Magari …” Sussurrai, tornando a guardare il cielo notturno.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Ciau a tutti, ecco un aggiornamento veloce, veloce! ^^

 

Inuyasha_Fede: A dire il vero, non sono ancora sicura per quanto riguarda le questioni di cuore. Preparando i capitoli successivi uno alla volta, non so mai cosa mi potrebbe passare per la testa in quel momento, quindi per adesso non c’è nulla di chiaro. ^^

Giulia__Chan: Ciao! Eheh, è normale sciogliersi nelle scene in cui c’è Riku, lui è fantasticoso. XD
A dire la verità ho dato una sbirciatina ad un video di BBS, e in effetti Sora e Riku piccolini sono bellissimi, vorrei abbracciarli! XD
Eeeeh,  Terra e Riku sono fighi, però mi ispira molto anche Ven … Mi viene voglia di spupazzarlo di coccole! XD  Per quanto riguarda gli aggiornamenti, adesso cominciano le interrogazioni, (T.T) quindi non sono sicura di riuscire ad aggiornare molto velocemente, ci proverò! XD
A presto! ^^

 

Deby92: Ciau! Quella felice sono io quando vedo che il capitolo piace! XD Eheh, riguardo il tenero sono ancora un filiiino indecisa, chissà. In effetti, nei prossimi capitoli si entrerà un po’ più nel vivo con i viaggi tra i mondi, i segreti svelati … XD
Insomma, grazie per la recensione, a presto! ^^

 

 

Capitolo 5

 

“Quindi … Per diventare dei Master del Keyblade bisogna superare un esame …” Rimuginai. Ormai erano passati tre giorni da quando eravamo piombati lì e tutti erano stati estremamente gentili con noi.
Dopo la sua sezione di allenamento, quel giorno,  Aqua era venuta a prendere me e Kairi per fare una passeggiata.
Quando uscimmo fuori dal castello, incontrammo i ragazzi, che dovevano aver avuto la nostra stessa idea. Lei e Terra ci informarono che nel pomeriggio avrebbero dato l’esame di qualificazione per diventare dei Master del Keyblade.
 “In cosa consiste l’esame?” Chiese Riku affiancandoci.
 “E’ un esame che mette alla prova i nostri cuori.” Spiegò Aqua.
 “Se lo si supera, si hanno due possibilità.” Continuò Terra. “Si può ereditare il castello dal precedente Master e prendere degli allievi, oppure mettersi in proprio. In questo caso le strade da prendere sono diverse.”
 “E Ven non partecipa?” Chiese guardandolo parlare con Sora.
Ven mi piaceva. Non sapevo bene in  che modo mi piacesse, ma mi trovavo bene assieme a lui; in quei giorni ci eravamo ritrovati spesso a parlare del più o del meno, ed avevo notato che il suo carattere era molto simile a quello di Sora. Ven era dolce, allegro e curioso.
 “Non può ancora. E’ troppo giovane.” Rispose Terra.
Un’altra cosa che avevo notato era il suo rapporto con Terra. Lo doveva considerare un po’ come un fratello maggiore.
 “Questo posto è davvero bello …” Mormorò Kairi guardandosi attorno.
Il castello era situato in alto, circondato da montagne erbose e da fiumi d’acqua.
Aqua annuì. “Sapete … Qui cresce anche il frutto Paopu.” Disse Aqua. “Conoscete il frutto Papou? La leggenda che lo circonda?”
 “ Quando due persone si imboccano reciprocamente con un frutto di Paopu, i loro destini risultano intrecciati per sempre, qualunque distanza li separi.” Recitò Riku mentre osservava il cielo. “Cresce sulla nostra isola.”
 “Davvero?” Feci stupita. “Wow … Che fortuna …”
 Aqua sorrise mostrando un ciondolo simile a quello che Sora portava sempre con sé, solo di colore azzurro.
Vidi Terra sorridere leggermente prima di mostrarci anche lui un ciondolo di colore giallo. “Anche Ven ne ha uno, verde. Gli ha fatti Aqua.” Disse, con una certa punta di orgoglio nella voce, quando nominò la ragazza.
In effetti, erano bellissimi.
 “Wow …” Mormorò Kairi. “Gli hai fatti con le bucce del frutto Paopu?” Chiese ammirando i portafortuna.
Lei annuì sorridendo. “E’ un modo per restare per sempre insieme.”

 

******************

Il fatto di non poter assistere all’esame mi irritava immensamente. Non dovevo essere l’unica perché Sora continuava sbuffare senza sosta.
 “Che gli costava farci assistere?” Chiese incrociando le braccia al petto e sbuffando per l’ennesima volta.
 “Possiamo sempre spiarli.” Disse Riku, stufo delle lamentele di Sora.
Tutti e tre ci voltammo verso Riku, guardandolo stupiti.
 “Riku ha detto una cosa intelligente, una volta tanto.” Disse Sora divertito.
 “Ripeti un po’ …” Mormorò minaccioso Riku avvicinandosi a lui.
 “Ho detto …”
 “Divertitevi a spennarvi. Noi andiamo a spiare.” Gli informai incamminandomi con Kairi.
Nella sala dove si svolgeva l’esame c’erano diverse finestre adatte al nostro scopo.
 “Sono troppo in alto.” Mi fece notare Kairi, alzando lo sguardo su di esse.
 “Dobbiamo solo arrampicarci.” Risposi divertita, cominciando ad aggrapparmi ad una sporgenza.
Qualche minuto dopo, grazie all’aiuto di Riku e Sora, che erano decisamente più abili di noi a scalare pareti,  riuscimmo a sistemarci ed osservare cosa accadeva all’interno della stanza.
Aqua e Terra si stavano scontrando, ma la cosa che mi stupii di più furono l’oscurità che per un momento avvolse il braccio di Terra.
 ‘Forse …’ Pensai ‘Non riesce a controllare la sua oscurità?’
Sapevo che in qualunque persona, a parte le principesse del Cuore, esisteva una parte oscura, Riku ne era stato l’esempio vivente.
Probabilmente era per questo che notavo una certa somiglianza tra loro.
Terra non voleva usare il potere dell’oscurità, ma non riusciva a controllarlo.
Guardai di sottecchi Riku, il cui sguardo si era leggermente incupito.
Sì … Era più o meno la stessa situazione in cui era stato coinvolto Riku.
Mi avvicinai di più al vetro, quando finirono di combattere cercando di sentire ciò che Eraqus stava dicendo loro.
Per quel poco che avevo visto, Aqua era molto agile, schivava facilmente i colpi di Terra, ma lui era più forte essendo un ragazzo.
Cercai Ven con lo sguardo, notando che si trovava nello stesso posto in cui l’avevamo trovato io e Kairi il primo giorno.
 “Terra, hai combattuto bene, ma per ora, non posso permetterti di passare l’esame. Non riesci a controllare il potere dell’oscurità.” Cominciò Eraqus. La voce mi arrivava debole, ma le parole si distinguevano perfettamente. “Aqua, complimenti, hai superato l’esame di qualificazione. Adesso il tuo compito è riuscire a controllare i tuoi poteri di Master. E’ tutto.” Concluse incamminandosi fuori dalla sala.
Con un salto balzai giù, piegando le ginocchia per attutire il colpo.
 “Avete notato l’espressione dell’altro Master?” Chiese Kairi.
Io la guardai interrogativa.
 “Quando Terra stava per usare l’oscurità. Ha … Sorriso.” Spiegò. “E’ lui.”
 “Lo penso anche io.” Dissero all’unisono Riku e Sora.
 “Allora andiamo a parlare con Eraqus.” Conclusi.
Girovagammo un po’ a vuoto non sapendo dove fosse andato a cacciarci, fino a quando non lo trovammo nel giardinetto dove io e Kairi eravamo piombate.
 “Le dobbiamo parlare.” Disse Sora avvicinandosi. “Riguardo l’uomo che stiamo cercando.”
 “Volete dirmi il nome?”
Sora annuì. “Ma prima … Dobbiamo avvisarla che crediamo che sia l’altro uomo.”
Eraqus fece per parlare ma io fui più veloce. “Il suo nome è Xehanort. Le dice niente?”
 “Cosa? No, è impossibile …”
 “Lo sapevo che era lui.” Mormorai. “E’ così che si chiama l’altro Master, vero?”
 “Allora …” Mormorò lui più a sé stesso che a noi. Qualche secondo dopo, alzò lo sguardo fissandoci ad uno ad uno. “Andate a chiamare Terra, Aqua e Ven.” Disse perentorio.
Noi annuimmo incerti, dirigendoci verso la Sala dove si era tenuto l’esame. Trovammo solo Aqua e Ven.
 “Dov’è Terra?” Chiese Riku.
 “Che cosa succede?” Domandò Aqua, percependo la nostra agitazione.
 “Master Xehanort è …” Sora non riuscì a finire la frase che un suono di campane si propagò per tutto il castello.
 “E’ l’allarme!” Disse Ven, guardandosi attorno.
Qualche minuto dopo, in cui non riuscimmo a dire una parola, vedemmo Terra correre di corsa verso di noi.
 “Scusate il ritardo.”
 “Terra, Aqua.” Eraqus era apparso vicino uno dei tre troni. “Dovete trovare Master Xehanort. L’oscurità sta dilagando per i mondi a causa sua.”
 “Dobbiamo partire anche noi.” Disse Sora.
 “E come? Non abbiamo una gummiship.” Fece notare con rammarico Kairi.
 “Loro come fanno a viaggiare tra i mondi?” Chiese il ragazzo. “Useremo il loro stesso metodo.”
 “Temo che non sia possibile.” Dissi io. “Parlando con Ven ho scoperto che usano dei mezzi che riescono ad evocare solo loro. Non so come funzionino, ma per noi è impossibile usarli.”
 “Allora dobbiamo trovare Topolino. Lui ha costruito la prima gummiship, quindi ne potrebbe realizzare una per noi.” Disse Riku. “In questo tempo si sta allenando con Yen Sid.”
 “Ma il problema persiste.” Risposi. “Come facciamo ad arrivare alla Torre?”
 “Questo problema potrei risolverlo io.” La voce di Ven ci interruppe, facendoci voltare stupiti verso di lui. “Io non posso andare con Terra e Aqua, ma se mi promettete che mi farete venire con voi a darvi una mano, vi ci porto io.”
Non avevamo molta scelta d’altronde. “Accettiamo.” Rispondemmo in coro.
Ven sorrise. “Non una parola con nessuno. Ci vediamo nel giardinetto a mezzanotte.” Disse prima di correre verso Terra e Aqua.
 ‘Bene, il passaggio l’abbiamo trovato.’ Pensai mentre lo raggiungevamo per salutare i due.
Anche se sapevo che ci saremmo rincontrati in un batter d’occhio.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Salve! Scusate il ritardo dell’aggiornamento, ma sono sommersa dai problemi, comunque prima di lasciarvi al capitolo ci tengo a precisare che Topolino, in BBS non ha ancora creato la Gummiship, ma mi serviva inserirla per esigenze di copione. ^^ Bene, buona lettura, sperando che questo capitolo vi piaccia! ^^

 

Sixy_Chan: Ciao! Grazie per avermelo fatto notare, di solito vado piuttosto di fretta e non mi accorgo degli errori che commetto! Sono felice che la storia ti piaccia! Anche io amo Birth By Sleep! ^^
Spero che questo capitolo ti piaccia! A presto! ^^

 

Deby92: Ciau! Ritardo? Ma figurati! XD Le questioni di cuore ci saranno sicuramente, non ti preoccupare! Ho un paio di idee … XD Comunque, arriveranno molto presto, anche perché mi piace trattarle, lo ammetto. XD
Alla prossima! Ciauuu! ^^

 

Inuyasha_Fede: Conosco lo svolgimento iniziale del gioco perché su youtube sono già stati messi alcuni video di BBS, sono in giapponese ma sottotitolati in inglese. L’inizio doveva per forza metterlo simile al gioco, però per il resto credo che seguirò un’altra direzione, anche perché non vorrei dare troppi spoiler, e anche perché non conosco precisamente ogni cosa! (E a dire il vero ne sono proprio felice.) XD Spero che il capitolo ti piaccia! Ciauuu!

 

Giulia__Chan: Eheh, qualche tempo fa anche io facevo confusione tra Ven e Roxas, però qualche differenza c’è tra loro due, a partire dalle espressioni, cioè Ven è molto più allegro di Roxas U.U
Wow, anche a me piacciono tanto le AkuRoku! XD
Spero che anche questo capitolo ti piaccia! Ciau!

 

 

 

 

Capitolo 6

 

 

Non avevo minimamente immaginato che si potesse viaggiare in quel modo.
Rimasi a bocca aperta quando arrivammo in giardino. Ven in armatura, dopo aver aperto un varco per viaggiare da un mondo all’altro, aveva trasformato il suo Keyblade, in un veicolo, a mio parere assolutamente fantastico. Keyblade Rider, l’aveva chiamato.
In realtà era un mezzo troppo piccolo per portarci tutti e cinque da Yen Sid, infatti io e Sora avevamo litigato per decidere chi sarebbe dovuto andare a parlare con Topolino e tornarci a prendere con la Gummiship. Riku e Kairi in questi casi ci erano davvero superiori.
Riku, decisamente esasperato, mi aveva preso per un braccio portandomi da Ven.
 “Conosci bene Yen Sid e prima di convincere Topolino, dobbiamo convincere lui, quindi sei la più qualificata.”
Io gli sorrisi immensamente riconoscente.
 “Yume. Concentrati, e cerca di immaginare come dovrebbe essere l’armatura. Non puoi viaggiare senza.”
Io annuii. Doveva essere simile a quello che mi aveva fatto fare Riku per evocare il Keyblade.
 “Bravissima.”
Aprii gli occhi di scatto notando che, senza neanche accorgermene, ci ero riuscita, mentre un rossore, che grazie al cielo, era coperto dall’elmo, mi imporporava le guance. “Grazie.” Mormorai leggermente impacciata.
 “Dai, andiamo.” M’incitò Ven aiutandomi a salire.
 “Torniamo presto.” Dissi prima di circondare Ven con le braccia e partire.

 

*************************

 

“Questo posto è sempre lo stesso.” Commentai guardandomi attorno, prima di aprire leggermente la porta di legno.
 Sbirciai all’interno riconoscendo immediatamente Yen Sid e Topolino che si stavano allenando.

 “Quello è il Re?” Domandò Ven avvicinandosi a me.
Io annuii prima di prendere un respiro profondo ed entrare nella stanza.
 “Salve.” Esordii leggermente nervosa.
Topolino ci guardò stupito mentre Yen Sid non mostrava alcun segno di sorpresa. “Allora, cosa vi porta qui?” Domandò girandosi verso di noi.
 “Vostra Maestà.” Cominciai voltandosi verso Topolino. “Abbiamo bisogno della vostra Gummiship. Potreste … Prestarcela?”
Lui si girò verso Yen Sid che annuì impercettibilmente.
 “E’ dietro la torre.” Disse semplicemente. “Sapete come funziona?”
 Sì, non preoccupatevi. E … Grazie.” Conclusi prendendo per mano Ven e precipitandomi giù per le scale.
 “Aspettate!” Urlò Topolino raggiungendoci. “Vorrei sapere almeno i vostri nomi.”
 “Yume.” Mi presentai seguita a ruota da Ven.
Lui sorrise enigmatico, un po’ come Yen Sid, prima di salutarci e tornare su.
 Strano che non avessero fatto altre domande.


 “E’ questa?” Domandò Ven quando arrivammo davanti alla Gummiship.
 “E’ strana, lo so.” Dissi sorridendo. “Però è utile e veloce.” Conclusi salendo.

 

****************************

 

Quando tornammo da Sora e gli altri non ci aspettavamo di vederli lì dove li avevamo lasciati.
 “Siete stati qui tutto il tempo?” Chiesi allibita.
 “Abbiamo fretta.” Disse Sora sbrigativo salendo sulla Gummi.
 “Cos’è successo?” Domandò Ven, quando Riku e Sora si misero al comando.

 “Unversed.”
 “Eh? Riku, potresti essere più chiaro?” Domandai osservando il ragazzo.
 “Sono esseri simili agli Heartless e ai Nobody.” Cominciò a spiegare Sora. “L’apprendista di Xehanort è riuscito a manipolare le emozioni negative delle persone, riuscendo a creare gli Unversed.”
 “Quindi dove ci stiamo dirigendo?” Domandai dopo qualche secondo.
 “Al Dominio Incantato.” Rispose Riku.
 “Master Eraqus ha detto che qualcuno è interessato anche ai cuori delle Principesse.” Intervenne Kairi.
 “Ho anche una mezza idea su chi sia …” Mormorò Riku.
Che si riferisse a … Malefica?
Flora, Fauna e Serena una volta mi avevano raccontato la storia della principessa Aurora, ma senza scendere mai nei dettagli più rilevanti, come la presenza degli Unversed nel loro mondo.
Malefica aveva maledetto Aurora durante la sua festa di battesimo, irritata per il fatto di non aver ricevuto l’invito per presenziare alla cerimonia.
Flora, Fauna e Serena, perciò dovevano trovarsi ancora nel castello del Re.
 “Se è Malefica, cercherà di avvicinarsi ad Aurora.” Dissi osservando fuori dall’oblò.
 “Il viaggio sarà piuttosto lungo, quindi riposatevi, quando arriveremo lì dobbiamo essere preparati.” Disse Sora.
In effetti non mi sarebbe dispiaciuto dormire, almeno un po’.

 

“Mamma, mamma!”Una bambina con due grandi occhi violetti e i capelli castani raccolti in due codine saltellò vivacemente vicino ad una donna bionda.
 “Che succede Yu-chan?” Domandò con un sorriso la donna chinandosi sulla bambina e posandole un bacio sulla fronte.
 “Guarda!” Disse con un sorriso aprendo il palmo della manina paffuta.
 “Oh, tesoro stai migliorando sempre di più.” Si congratulò la donna osservando le piccole scintille di fuoco danzare sul palmo della bambina. “Da grande sarai una maga fantastica.”
 “Davvero?” Domando sgranando gli occhi. “E perché non subito?” Si lamentò dopo un po’.
 “E’ ancora presto tesoro. Hai solo quattro anni.”
La bambina sbuffò serrando la manina a pugno.
 “Non fare quel broncio. Sai oggi dove andremo?”
 “Dove?”
 “Al battesimo di una principessa.”Disse sorridendo notando il cambio di espressione della figlioletta.
 “La figlia di Re Stefano?”
 “Esatto.” Rispose la donna. “Si chiama Aurora, ed è davvero una bambina  molto carina.”
 “Com’è?”
 “Ha i capelli dorati e gli occhi azzurri.”
 “Wow …” Mormorò la bambina. “Vorrei essere come lei …”
 “Yu-chan, tu sei bellissima come sei. Sono sicura che da grande farai strage di cuori.”Concluse ridendo e dandole la mano.

 

“Yume … Yume, sveglia.”
Mugugnai infastidita prima di aprire gli occhi e immergerli in quelli blu di Ven. “Siamo arrivati?”
Lui annuì aiutandomi ad alzarmi. “Stavi sognando?” Chiese dopo qualche secondo.
Bella domanda. ‘Stavo sognando?’ Mi chiesi. “Era così reale …”
 “Ho parlato nel sonno?”
 “Solo un po’.” Disse con un sorriso lui. “Hai mormorato il nome della principessa Aurora e poi un incantesimo.”
 “Che ho fatto?” Quasi gridai.
 “Hai creato un piccolo fuocherello.” Disse ridendo.
Lo guardai sconcertata, prima di saltare giù dalla Gummiship.
 “La bella addormentata qui non dovrebbe essere Aurora?” Rise Sora, vedendomi arrivare e ricevendosi una gomitata da parte di Kairi.
 “Allora, da dove cominciamo?” Domandai ignorandolo e cercando di celare il mio sconcerto.
 “Io direi da quello.” Disse Riku indicando un esserino di colore blu muoversi a zig zag verso un ponte di pietra.
 “Quello è un Unversed?” Domandai facendo comparire nella mano destra il Keyblade.
 “Probabile.” Rispose Sora prima di avventarsi su di lui e colpirlo alle spalle con il Keyblade. “Oh, pensavo peggio.” Commentò con un sorriso.
 “Sono felice che tu sia così sicuro di te, così potrai eliminare anche quelli.” Disse Kairi arretrando di un passo notando una macchia oscura avvicinarsi sempre più.
 “Beh, pronti?” Chiese Sora con un punta di divertimento nella voce. “Via!” Gridò lanciandosi verso di loro.
In effetti Sora aveva ragione. Erano piuttosto lenti e schivare i loro colpi era facile quasi come respirare. Velocemente evitai un attacco e  roteai il Keyblade eliminando l’ultimo gruppetto.
 “Immagino che siano i tipi più deboli.” Disse Sora. “Un po’ come gli Shadow.”
 Gli lanciai un’occhiata interrogativa. Non ero ferrata sui vari tipi di Heartless esistenti.
 “Non importa, dai andiamo!” Disse correndo verso il ponte di pietre.
Lo raggiunsi velocemente trovandomi di fronte a un grande castello bianco.

“Wow … è grandissimo!”
 “Dentro è ancora meglio Yu-chan.”
 “Dai, entriamo, entriamo!”

 

“Yume!”
Le voci di Ven e Riku mi arrivavano lontane, mentre sentivo un tuffo al cuore e i sensi che mi abbandonavano.

 


Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


Hello! Scusate il ritardo nell'aggiornamento, ma la scuola è un vero inferno! Spero che il capitolo vi piaccia! Bye bye!


Selena Moon: Ciau! Grazie mille, sono felicissima che la storia ti piaccia! ^^ Purtroppo non ho Birth By Sleep anche se venderei l’anima per averlo adesso tra le mani! XD In Europa purtroppo arriverà tra Giugno e Settembre, quindi ci tocca aspettare! XD Spero ti piaccia anche questo capitolo, a presto!

 

Deby92: Ehilà! Eh sì, le questioni di cuore non mancheranno perché piacciono molto anche a me, lo ammetto! XD A poco a poco si scoprirà sempre qualcosa di più su Yume. ^^
Purtroppo, gli unversed non li ho inventati io. XD Sono i nuovi nemici di BBS XD
A presto, sperando che anche questo capitolo ti piaccia!

Inuyasha_Fede: Ma figurati, a me le domande piacciono! Purtroppo non è opera mia, ma tutta di quel grande genio di Nomura. Sono felice che il capitolo ti sia piaciuto e spero che ti piaccia anche questo! ^^ A presto!

 

Giulia__Chan: Eheh, Yen Sid è sempre misterioso! Topolino anche, quando vuole … XD
Il passato di Yume verrà svelato a poco a poco! Spero che questo capitolo ti piaccia! A prestoooo!

^^

 

Oook, ringrazio anche coloro che hanno messo la storia tra i preferiti e le seguite, grazie a tutti!

 

 

 

Capitolo 7

 

 

“Caspita! Quanto è carina!” Esclamò Yu-chan osservando la bambina nella culla. “Posso prenderla in braccio?”
 “Adesso non possiamo, sta per iniziare il battesimo.” Disse la donna prendendo tra le braccia la bambina.
 Qualche secondo dopo in una luce splendente tre fate, vestite entrambe di tre colori diversi, apparirono nel grande salone.
 “Chi sono?” Sussurrò la bambina.
 “Fate. Quella vestita di rosso è Fauna, l’altra vestita di verde è Flora e quella vestita di blu è Serena.”
 “Principessina.” Cominciò Fauna avvicinandosi alla culla. “Il mio dono è la beltà.” Sussurrò agitando la bacchetta.
Dopo fu il turno di Flora. “Principessina, il mio dono è il dono del canto.”
Qualche secondo dopo, mentre Serena si avvicinava alla culla, nel salone comparvero delle enormi fiamme verdi, da cui ne uscì Malefica.
 “Mamma …” Sussurrò la bambina terrorizzata. “Mi sento male!” Urlò portandosi le mani alla testa, mentre grosse lacrime cominciavano a solcarle le guance.
 “Yume!”

 

“Yume!”
Scattai a sedere portandomi una mano al cuore e cercando di calmarmi e bloccare i singhiozzi che mi scuotavano.
 “Yume, stai bene?” La voce ansiosa di Ven mi arrivò ovattata. “Perché stai piangendo?” Domandò avvicinandosi e sedendosi accanto a me.
Lo stavo facendo preoccupare a morte data la sua voce.
Istintivamente, senza rendermene minimamente conto, gli gettai le braccia al collo affondando la testa nella sua spalla.
Dopo qualche secondo di smarrimento lo sentii ricambiare la stretta, mentre con una mano cominciava ad accarezzarmi i capelli, aspettando che mi calmassi.
 “Scusami …” Sussurrai staccandomi da lui dopo qualche minuto e incrociando i suoi grandi occhi blu.
 “Yume … Io …”
Ven fu interrotto dalla voce di Sora che dopo qualche secondo entrò nella stanza seguito da Riku e Kairi.
 “Yume, come ti senti?” Mi chiese dolcemente Kairi.
 “Sto bene.” Risposi asciugandomi gli occhi con la mano. “Scusate se vi ho fatti preoccupare.” Dissi accennando un sorriso. “Dove siamo?” Domandai sperando di evitare la raffica di domande che presto mi avrebbero investito.
 “In una casetta nel bosco. Flora, Fauna e Serena stavano uscendo dal castello quando ti hanno vista svenire, così ci hanno obbligato a portarti qui.” Spiegò Sora.
 “Hai dormito per un giorno intero.” Disse Riku con un tono di voce preoccupato. “Cos’è successo?”
Agitata, mi morsi il labbro inferiore. “Non lo so.” Risposi abbassando lo sguardo. “E’ stato come un … una sorta di Dejavù.”
 “Perché non andate a dormire un po’ anche voi?” Domandò Kairi intuendo il fatto che non volessi parlarne.
 “Ma …” Protestarono loro in contemporanea.
Kairi li lanciò un’occhiata infuocata. “Domani ci sveglieremo presto, quindi andate a dormire.” Disse spingendo Sora fuori dalla stanza. “A domani.” Salutò dopo che furono usciti fuori tutti e tre. “Posso restare un po’ con te?” Domandò sorridendo.
 “Certo.” Risposi facendole posto sul letto.
 “Ci hai fatto preoccupare molto. Dovevi vedere Ven e Riku, hanno dormito a malapena qualche ora, mentre Sora non faceva altro che camminare su e giù per la stanza, mugugnando frasi incomprensibili.” Disse ridacchiando.
 “Avrei voluto vederli.” Risposi ridendo.
 “Oh, sono certa che capiteranno un sacco di altre situazioni.”
Alla fine dopo circa tre ore, esauste ci addormentammo di botto, l’una accanto all’altra.

****************************

 

Quando scesi al piano di sotto, vidi Sora, Riku e Ven che dormivano esausti appoggiati ad un tavolo. In effetti la casa era piuttosto piccola e Kairi ed io avevamo occupata l’unica stanza disponibile. Feci per tornare indietro quando una mano paffuta mi bloccò il polso. Mi girai vedendo Serena che mi faceva segno di seguirla.
Uscite fuori dalla casa, mi portò da Flora e Fauna, sedute sull’erba ad aspettarci.
 “Buongiorno mia cara.” Cominciò Flora. “Come ti senti?”
 “Oh, io … Sto bene, grazie per l’ospitalità.” Risposi dopo un momento di incertezza.
 “Questo ed altro per una pr …” Osservai stupita Flora e Fauna che si lanciavano addosso a Serena tentando di tapparle la bocca.
 “Scusate, scusate!” Disse lei dopo essersi liberata.
 “Ehm … C’è qualcosa che non va?” Domandai perplessa.
 “Oh, nulla, nulla.” Disse Fauna sorridendo.
 “Il tuo nome è Yume, giusto?” Domandò Flora. “I tuoi amici erano davvero preoccupati.”
 “Sì, lo so.” Dissi celando un sorriso.
 “Se non siamo indiscrete possiamo sapere da dove provieni?”
E adesso? “Beh, vengo da … da … Beh, viaggio tra i mondi con i miei amici.” Risposi sperando che non approfondissero l’argomento. Non potevo certo rivelare di venire da un futuro in cui loro tre sarebbero state le aiutanti di Yen Sid.
 “Intendiamo il tuo mondo di origine, cara.” Disse a quel punto Serenella.
 “Ah. Quello.” Feci piatta. “Mi dispiace, non molti ricordi del mio passato.” Dissi, optando questa volta per la verità.
Le tre fate si guardarono complici prima di annuire e sorridermi.
 “Bene, avrai fame immagino, abbiamo preparato un ottima colazione.” Disse Flora alzandosi e dirigendosi in casa.
 “Ma …” Provai a protestare. Non potevano troncare così un discorso!
 “Non hai fame?” Chiese Fauna con un sorriso.
Arrossii mentre il mio stomaco rispondeva al posto mio.
Entrata in casa vidi Riku intento a stiracchiarsi.
 “Il tavolo non è un posto molto comodo per dormire, immagino.” Dissi avvicinandomi a lui. “Mi dispiace, la prossima volta dormirete voi su un letto.” Sorridendo a mo’ di scusa.
Lui mi sorrise divertito prima di alzarsi e dirigersi verso la torta che le fate avevano appena posato sul ripiano di legno. “Posso assaggiare?” Domandò cortesemente cercando di mascherare il fatto che fosse più affamato di me.
 “Ma certo!” Disse Serena sorridente. “E’ tutta per voi.”
Mentre mettevo in bocca un pezzo di torta mi chiesi come avessero fatto a peggiorare così tanto in dieci anni. Forse per il fatto che non dovessero cucinare più per Aurora.
 “Quella è una torta!” Esclamarono all’unisono Ven e Sora avvicinandosi famelici.
 “Sora, vai a svegliare Kairi.” Dissi spingendolo delicatamente verso le scale.
 “Va bene, ma se quando torno l’avete finita … io …”
Non so perché ma le minacce di Sora avevano un che di divertente.
Con un sorriso tornai da Riku e Ven intenti a mangiare. ‘Sembrano dei lupi affamati’ Pensai guardandoli divorarsi una fetta grande quanto oggi e domani.

**********************************

 

“Ha detto che sta bene, non assillatela.” Disse sbuffando Kairi, dopo che dovetti ripetere per la quindicesima volta che mi sentivo benissimo.
Kairi era piuttosto saggia per una sedicenne, e decisamente coraggiosa. Aveva un calma che in un certo modo invidiavo. La notte scorsa avevo trovato in lei un’amica di cui potermi fidare. Forse dipendeva dal fatto che aveva un cuore puro.

“Grazie!” Dissi stancamente facendo cadere le braccia penzoloni lungo il fianco.
Il fatto che fossero così preoccupati e premurosi mi faceva, lo ammetto, un pochino di piacere.
 “Sicura? ” Domandò Sora.
 “Sì. Nessun giramento di testa o possibili svenimenti.” Dissi facendo un passo verso il castello bianco. “Visto?”
 “In questo caso allora …” Cominciò Sora prima di bloccarsi e puntare il dito verso il sentiero del boschetto, dove un ragazzo ne era appena uscito a dorso di un cavallo bianco. “Chi è?”
 “Ha tutta l’aria di un principe.” Disse Kairi osservano il giovane.
Qualche secondo dopo, quando si accorse che tutti gli occhi erano puntati su di lui, alzò di scatto la testa, squadrandoci da capo e piedi prima di avvicinarsi e domandarci chi fossimo.
Quando completammo le presentazioni, mi tornò in mente la storia che mi avevano raccontato Flora, Fauna e Serena. Quello doveva essere il principe Filippo, il ragazzo che avrebbe salvato Aurora dalla magia di Malefica.
 “Cerco una fanciulla dai lunghi capelli color dell’oro, e le labbra rosse come una rosa.”
 “Oh, intendi Aurora.” Disse Sora osservando Filippo.
 “La conoscete?” Domandò lui ansioso. “Temo che possa essere stata rapita da una perfida fata.”
 “Malefica?” Domandò Riku stringendo i pugni.
 Filippo annuì.
 “Malefica vive sulla Montagna Proibita. Potremmo cominciare da lì.” Proposi.
 “Andiamo.” Disse Riku cominciando ad incamminarsi.
Con un balzo gli fui vicino. Al nome di Malefica aveva cambiato immediatamente umore, e non riuscivo a capire se era preoccupato o arrabbiato.
 “Ho un brutto presentimento.” Lo sentii sussurrare mentre lanciava un’occhiata veloce a Ven.
Se stava pensando a quel che pensavo anch’io, allora il suo brutto presentimento doveva essere decisamente fondato.

 



 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


Questo è un aggiornamento lampo dato che sono malata e mi sono presa una piccolissima pausa dall’odiosa scuola. Spero vi piaccia! ^^

 

Selena Moon: Waah, io non riesco ad aspettare! *Si prende la testa tra le mani* Lo voglio subitoooo! … Ehm … Quindi, dicevo: Che bello, sono felice di non mandare OOC le fate e gli altri personaggi (Non li sto mandando OOC, vero?), anche perché io le adoro! *.* Eheh, le cotte cominciano ad arrivare in superficie! XD Io non ho ancora deciso niente su questo punto … XD
Ovviamente mi farebbe stra piacere sentire le tue/vostre teorie, chissà che non le azzecchiate! XD Comunque, me la puoi inviare come vuoi, o con la recensione, o se vuoi contattarmi oppure da qualche giorno ho aperto un blog con una mia amica (Il link è scritto nell'account),se vuoi puoi scriverla nel guestbook, come preferisci insomma. ^^
Deby92: Non ti scusare! In effetti sono piuttosto inorgoglita dal fatto che pensavi fossero una mia invenzione. XD La scena della torta è piaciuta anche a me, non so perché ma me li immagino come dei mangioni, soprattutto Sora, lo devo ammettere. XD Beh, spero che ti piaccia anche questo capitolo, a presto! ^^
Inuyasha_Fede: In effetti la storia comincia ad andare verso una direzione complicata ed interessante! U.U Spero ti piaccia questo capitolo! ^^


 

 Capitolo 8

 

 

Davanti a noi si stagliava una montagna enorme e decisamente minacciosa.
 “Avremmo dovuto portare con noi il Principe Filippo.” Disse Kairi.
 “Non siamo sicuri che Aurora si trovi qui. Per questo è meglio che rimanga al castello, in caso succedesse qualcosa.” Rispose Riku avanzando verso il ripido sentiero che portava in cima alla montagna.
Dopo aver arrancato per un bel po’, finalmente arrivammo davanti al castello di Malefica. Davanti il grande portone c’erano diversi Unversed.
 “Li eliminiamo?” Domandai pronta a far comparire il Keyblade.
 “Con discrezione, magari.” Rispose Riku.
In silenzio e senza farmi scoprire? Nessun problema.
Velocemente ci nascondemmo dietro un cespuglio di rovi.
 “Come facciamo a non farci scoprire?” Domandarono in coro Sora e Ven.
 “La magia è sempre utile negli attacchi a distanza.” Risposi concentrandomi. “Thundara.” Sussurrai alzando velocemente il braccio al cielo mentre il gruppetto di Unversed svaniva dopo essere stati colpiti. “Visto?” Mormorai con un sorriso divertito, alzandomi in piedi e avviandomi verso il castello.
 “Devo cominciare ad esercitarmi con la magia …” Mugugnò Sora.
Quel posto mi dava i brividi. Qualsiasi cosa su cui si posasse il mio sguardo mi incuteva un certo timore.
A un certo punto mi arrestai di scatto allargando le braccia e impedendo agli altri di proseguire.
 “C’è una voce.” Sussurrai nascondendomi dietro una parete e trascinando con me Ven e Kairi.

“Quel ragazzo, mi sarà molto utile.” Disse con voce carezzevole. “Ora che anche il principe Filippo è fuori gioco, nessuno mi potrà impedire di ottenere il cuore di Aurora.”
Mi sporsi leggermente osservando una donna completamente vestita di nero, accarezzare un corvo. “Cercalo e trovalo.” Disse mentre il corvo spiccava il volo uscendo dal castello. “Presto i cuori delle principesse saranno miei …”

“Bene, ma che splendida adunanza Re Stefano. Reali, nobili, signori e …” Cominciò Malefica facendo scorrere lo sguardo su ogni singola persona. “ma che buffo. Persino la plebe.” Concluse rivolgendosi alle tre fate. “Mi ha addolorato molto di non ricevere un invito.”
 “Non eri gradita.” Rispose Serena, mentre Flora e Fauna la trattenevano per la veste.
 “Che situazione imbarazzante …” Mormorò accarezzando il corvo nero appollaiato sullo scettro. “Speravo si trattasse solamente di una svista. Beh, in questo caso è meglio che me ne vada.” Disse girandosi verso il portone.
 “Non vi siete offesa eccellenza?” Domandò incerta la Regina.
 “Ma
no, maestà. E per mostrarvi che non serbo rancore, anch’io voglio porgere un dono alla bimba.”
Flora, Fauna e Serena sobbalzarono prima di schierarsi di fronte alla culla.
 “La principessa invero, crescerà in grazie e bellezza, ma … prima che il sole tramonti sul suo sedicesimo compleanno, ella si pungerà il dito con il fuso di un arcolaio e morrà!”

 

“Yume!” Ven mi posò una mano sulla spalla.
 “Sto bene.” Lo rassicurai cercando di calmare il respiro. “Temo che stia cercando …”
 “Terra.” Concluse Riku al posto mio.
 “Andiamo, dobbiamo trovarlo prima di quel maledetto corvo.” Dissi notando lo sguardo di Ven.
 “Come facciamo questo mondo è enorme! Non abbiamo la minima idea di dove si trovi adesso Terra.” Disse lui quando finalmente uscimmo fuori dal castello.
 “Non ti preoccupare.” Sussurrai mentre li altri decidevano come muoversi posandogli una mano sulla spalla.
Lui annuì sorridendomi incerto.

Terra era forte, ma … L’oscurità nel suo cuore era un problema. Un grosso problema.
 “Dovremmo dividerci e perlustrare tutte le zone.” Disse Riku dopo un po’.
Io annuii. Era la soluzione migliore.
 “Io e Kairi andiamo a liberare il principe.” Disse Sora dirigendosi nuovamente verso la strada del castello.
 “Noi cercheremo Terra.” Disse accostandosi a noi due.”
 “Così non lo troveremo mai. Andate voi due insieme.”
Riku mi guardò stupito. “Non se ne parla. Non ti mandiamo da sola.” Rispose appoggiato da Ven. “Non preoccupatevi, so badare a me stessa.”
 “Non è questo il punto. Lo so che sei forte, ma è comunque pericoloso lasciarti da sola, soprattutto ora che hai questi … Dejavù.”
 “Riesco a controllarmi. L’avete visto prima, no? Non sono svenuta.”
 “Yume, è pericoloso. Anche se voglio trovare Terra, non ti lascio andare in giro da sola.” Disse Ven a quel punto.
 “Ven.” Sospirai. “ Se Malefica trova Terra prima di noi potrebbe sottometterlo all’oscurità. Lui non riesce a controllarla è un bersaglio facile per un tipo come Malefica.” Dissi dando sfogo ai miei dubbi.
  Dopo qualche secondo la voce di Riku spezzò il silenzio.“Va bene.”
Mi girai stupita verso di lui. “Hai ragione. Dobbiamo impedire a Malefica di farlo cadere sotto il potere oscuro. Questa è la priorità.” Ammise con una certa fatica, piantando gli occhi a terra.
Io gli sorrisi grata. “Allora io do un’occhiata al castello, va bene?”
 “Sta’ attenta, per favore.” Disse Ven.
 “Non cacciarti nei guai.” Sussurrò Riku.
 “Tranquilli.” Risposi sorridendo. “Ci vediamo davanti al castello non appena avrete finito di perlustrare la zona.” Conclusi dirigendomi verso il bosco che portava al castello.

 

********************************************

 

Quando arrivai davanti al castello, senza che lo richiamassi nella mano destra mi comparve il Keyblade.
A bloccare il passaggio una foresta di neri rovi si stagliava davanti al castello.
Sbalordita feci un passo avanti, quando un Unversed mi comparve alle spalle. Con un salto schivai l’attacco, fendendolo un secondo dopo con il Keyblade. “Cos’è successo qui? Malefica … Come ha fatto a creare tutto questo in così poco tempo?”
’Devo aprirmi una strada.’ Pensai avvicinandomi ai rovi. Presi un respiro profondo prima di alzare la lama del Keyblade e posarci una mano sopra.
Era il momento buono per provare un’idea che mi ronzava in testa da un po’.
 “Firaga.” Mormorai, chiudendo gli occhi.
Qualche secondo dopo li riaprii, osservano soddisfatta la lama di fuoco del Keyblade. “Così sarà un po’ più facile.” Mormorai cominciando ad agitare il Keyblade e a bruciare i rovi.

Più cercavo di aprirmi una strada più quelli mi si stringevano intorno, tanto che dopo qualche passo mi graffiai il braccio.
Lo ritirai immediatamente, togliendo la spina nera che mi si era conficcata dentro e osservando le gocce di sangue cadere a terra, mentre alcune immagini ricominciavano ad affollarmi la mente.

 

“Oh, e cosa abbiamo qui?”Disse  voltandosi verso la bambina in lacrime. “Proprio tu temi l’oscurità piccolina?”Domandò osservandola. “Non dovresti perché …”

 

Scossi violentemente la testa cercando di non pensare.
Non ero nelle condizioni giuste per poter sopportare un altro dejavù.
Mordendomi il labbro inferiore per cercare di rimanere sveglia mi rimisi in cammino, eliminando quanti più rovi potevo.
Quando finalmente arrivai alla fine della foresta tirai un sospiro di sollievo. Il braccio mi faceva troppo male e dopo vari tentativi falliti nel curarmelo con la magia, decisi di bendarlo.
Velocemente cominciai a correre, entrando dentro il castello. Dopo aver tentato diverse volte di svegliare i nobili addormentati, ci rinunciai, proseguendo verso la torre più alta del castello.
Sicuramente Aurora si trovava là.
 “Oh, vedo davvero molta oscurità nel tuo cuore.”
Sobbalzai spaventata quando sentii la voce di Malefica e lentamente mi avvicinai alla porta socchiusa, spiando all’interno.
Aurora era stesa sul letto. Sembrava stesse … Dormendo. Terra, accanto a lei tentava di liberarsi dell’influsso di Malefica.
 ‘Sta tentando di controllarlo!’

 “Non mi … lascerò controllare dall’oscurità.” Disse lui evidentemente affaticato, cercando di riprendere il controllo di sé.
Mi precipitai dentro la stanza non appena perse conoscenza. “Terra!” Urlai correndo verso di lui.
Quando alzò lo sguardo notai gli occhi vuoti, persi nel nulla. “Cosa gli hai fatto?” Gridai facendo comparire il Keyblade e puntandolo verso Malefica.
 “Oh, Yume. Ti trovo bene.” Sussurrò lei. “Stai per assistere all’estrazione del cuore della principessa.” Disse osservando Terra alzare il Keyblade e puntarlo verso Aurora.
 “Terra, no!” Urlai mentre una sfera dorata cominciava a formarsi e a galleggiare sopra Aurora. “Terra, hai un cuore forte non lasciare che quella megera lo controlli, reagisci!”
 “Non puoi interrompere il processo.” Disse Malefica sorridendo. “Ormai il cuore della principessa Aurora è mio.” Gridò alzando le mani e afferrando la sfera di luce. “E anche Terra ormai è sotto il mio controllo.”
Mi voltai nuovamente verso Terra, stringendo convulsamente i pugni. “Terra! Pensa a Ven!”
 “Ven …” Sussurrò mentre il suo sguardo tornava normale. “Io … Cosa ho fatto?” Sussurrò girandosi verso di me. “Yume …”
Un secondo dopo lo vidi perdere le forze e svenire, velocemente lo afferrai al volo, cingendogli la vita con un braccio.
 “Malefica …” Mormorai rabbiosa.
 “Perché continui a crearmi problemi?” Domandò stringendo la presa sullo scettro. “Non finisce qui … A quanto pare i tuoi amici stanno arrivando qui. Forse sarebbe meglio che li accogliessi a dovere, non credi?” Domandò sparendo tra le fiamme verdi.
 “Ferma!” Urlai allungando un braccio, inutilmente.
Dovevo raggiungere li altri …
Spostai lo sguardo su Terra, ancora privo di sensi.
 ‘Loro se la caveranno per un po’ … ora … devo pensare  a lui.’
 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


Hello! Scusate se oggi non riesco a rispondervi ma sono in super ritardo per il cinema. Giuro che vi risponderò al prossimo capitolo! Ringrazio velocemente le 6 persone che seguono la storia, le 2 che la preferiscono e le beatissime anime di Inuyasha_Fede e Deby92 che hanno recensito lo scorso capitolo. XD Non sono molto convinta di questo capitolo, quindi spero in una vostra opinione. Un bacione, vi voglio bene! ^^

 

 

Capitolo 9

 

 

Con delicatezza mi inginocchiai a terra, stendendo Terra sul pavimento e posandogli la testa sulle mie ginocchia. Buttai un’occhiata ad Aurora.
 ‘Che stupida sono stata. Avrei dovuto …’ Scossi la testa sconsolata. Non era il momento di annegare nel rimpianto, quello avrei potuto benissimo farlo dopo, adesso dovevo fare qualcosa per Terra.
 “Cure.” Provai a sussurrare mentre una luce calda si trasmetteva dalla mia mano verso Terra, senza ottenere risultati.
 ‘Okay … Ho letto un sacco di libri sulla Magia Bianca, no? Quindi …’ Con un sospiro posizionai entrambe le mani sul petto di Terra. ‘Concentrati …’ Mi dissi. “Curaga.”
Quando lo vidi aprire leggermente gli occhi blu tirai un sospiro di sollievo.
 “Come ti senti?” Domandai a bassa voce.
 “Cosa …” Mormorò prima di sbarrare gli occhi e portarsi una mano alla testa. “Cosa ho fatto?” Sussurrò mentre un’espressione piena di tristezza si sostituiva a quella confusa di poco prima.
 “Non ti preoccupare, vedrai che andrà tutto per il meglio.” Dissi cercando di risultare convincente.  
 “Mi dispiace.” Era stato solo un sussurro ma lo avevo sentito distintamente.
Accidenti, nel poco tempo che avevo passato con Terra non l’avevo mai visto così … Triste. Mi si stringeva il cuore a vederlo così.
 “Non è colpa tua.” Affermai guardandolo negli occhi. “Dai, proviamo ad uscire da qui.” Dissi passandogli un braccio attorno alla vita e aiutandolo ad alzarsi.
Le cose non stavano prendendo una bella piega. Non ero riuscita a curarlo completamente e … Per qualche assurda ragione, capivo come ci sentiva quando l’oscurità prende il sopravvento sul proprio cuore.  Terra era distrutto sia fisicamente che psicologicamente.
 “Sai, una volta qualcuno mi disse che Luce e Oscurità potrebbero benissimo scambiarsi i ruoli.”
Terra mi guardò senza capire cosa intendessi, così continuai. “Voglio dire che nessuna delle due è buona o cattiva al principio.” Dissi sorridendo. “Tutto dipende dall’uso che ne fai.” Conclusi pensando a Riku; lui ne era la prova vivente. Chiunque poteva utilizzare le tenebre per fare del bene.

Lui sorrise leggermente.
Beh, era un passo avanti.
Quando riuscimmo ad uscire da quel maledetto castello mi sembrò di tornare a respirare. Mentre ero lì dentro provavo un senso di oppressione, e forse per questo non riuscivo a curare Terra.  Presi un grosso respiro, adesso arrivava la parte più complicata. Terra non riusciva ancora a reggersi in piedi, quindi dovevo eliminare tutto d’un colpo quella odiosa foresta di rovi che ostruiva il passaggio.
Lascia appoggiare Terra al muro preparandomi a lanciare un Firaga, quando i rovi scomparvero nel nulla, lasciando libera la strada.
 “Ma che …” Non conclusi la frase che vidi correre verso di me Kairi.
 “Yume! Stai bene, meno male.” Disse abbracciandomi.
Rimasi basita per alcuni secondi prima di ricambiare l’abbraccio e guardarla interrogativa. “E’ successo qualcosa?”
 “Abbiamo incontrato Malefica. Stavamo per eliminarla ma è riuscita a scappare. Prima che svanisse completamente però ha pronunciato il tuo nome, così ci siamo preoccupati e …” Si bloccò vedendo Terra. “L’hai trovato!”
 “Sì, ma …” Venni di nuovo interrotta dalle urla di Sora e Ven.
Appena vide Terra, Ven si precipitò da lui, preoccupato.
 “Cos’è successo?” Domandò Riku osservando Terra.
 “ … Sono arrivata tardi.” Risposi incerta su cosa dire.
Dovevo parlare del fatto che Malefica aveva preso il controllo su Terra, oppure tenerlo nascosto?
 “Malefica ha il cuore di Aurora.” Dissi.
 “Lo sappiamo. Ma com’è successo?” Domandò Sora.
 “E’ …” Gettai un’occhiata fugace a Terra che cercava di tranquillizzare Ven. “Complicato.” Dissi senza aggiungere altro.
 “Yume.” La voce seria di Kairi mi fece preoccupare ancora di più.
 “Sì?” Feci girandomi verso di lei.
 “Nel castello di Malefica abbiamo trovato questo.” Disse estraendo dalla tasca un foglietto ingiallito e stropicciato. “Non dice molto, ma … C’è il tuo nome sopra o almeno crediamo.” Concluse passandomi il pezzo di carta.
Timoroso, lo aprii.

 

Presto scoprirò ciò che è realmente il ‘Sogno’ e a quel punto …

 

Il resto della frase era completamente illeggibile, così dopo poco ci rinunciai.
 “Beh, c’è scritto ‘Sogno’ (Yume in giapponese vuol dire Sogno, illusione. ^^ NdA)  ma probabilmente non è riferito a me come persona, ma al vero significato della parola.” Dissi un po’ più rilassata.
Anche se era evidente che Malefica mi conosceva, non poteva riferirsi a me …
 “Già, probabilmente è così.” Disse Sora sorridendo visibilmente più rilassato.
 “Ti sei ferita?” Domandò qualche secondo dopo Riku, notando la fasciatura al braccio.
Annuii. “Quei maledetti rovi.” Spiegai. “Devono essere scomparsi quando avete battuto Malefica.”
 “Cosa dovremmo fare, adesso? Malefica non è più in questo mondo.” Disse Kairi.
 “Sicuramente sta cercando le altre Principesse del Cuore.” Rispose Riku.
 “Come sta Terra?” Domandò Sora. “E’ stato ferito? Non ha una bella cera.” Affermò Sora.
E ora? Cosa gli rispondevo?
 “Sì … Ha avuto uno … Scontro con Malefica.”
Accidenti, ero proprio scarsa a mentire.
Sora guadò il ragazzo preoccupato. “Vado a vedere se hanno bisogno di una mano. Kairi, vieni?”
Kairi si concesse un sospiro stanco prima di seguire il ragazzo.
Oh, se l’erano bevuta veramente?
 “Sei davvero scarsa.” Sussurrò Riku piegandosi leggermente, quel tanto che bastava per sussurrarmelo all’orecchio.
Come non detto.     
In meno di un attimo divenni completamente rossa. Non tanto perché la mia bugia era stata scoperta, ma perché avere Riku a così poca distanza mi aveva fatta … imbarazzare.
Sorrisi nervosamente incrociando i suoi occhi. “S-scarsa in cosa?” Balbettai cercando di darmi un minimo di contegno.
Lui sorrise leggermente divertito. “Non dirò nulla a Sora, se mi racconterai la verità.”
Abbassai il capo sconsolata. “Non voglio tenervelo nascosto, ma non so quale sia la cosa giusta da fare in questo caso.”
 “Riguarda quel che è successo con Terra, vero? Malefica deve avergli fatto qualcosa, giusto?”
Annuii. “Te lo dico dopo, va bene?”
Era la cosa giusta da fare d’altronde. Riku ci era passato, poteva capire. Poteva trovare una soluzione soddisfacente.
Lui acconsentii soddisfatto.

 

**********************************

 

“Come mai non sei andato con lui?” Chiesi a Ven mentre salivamo sulla Gummiship.
Terra aveva voluto partire da solo, e Ven aveva acconsentito senza lamentele. Avevo sempre pensato che una volta ritrovati i suoi amici, si sarebbe unito a loro per cercare Master Xehanort.
Lui alzò le spalle, mentre un leggerissimo velo di rossore gli imporporava le guance. “Mi sembra brutto abbandonarvi così.” Rispose sorridendo.
 ‘Che carino.’ Pensai, prima di rendermi conto dell’assurdità di quel pensiero.
Prima Riku e ora Ven, stavo davvero impazzendo.
 “Mi fa piacere.” Dissi sorridendogli.
E mi faceva davvero piacere. Parecchio piacere.
 “Quindi, dove siamo diretti adesso?” Domandò Kairi avvicinandosi a Riku e Sora seduti al posto di comando.
 “Al Castello dei Sogni.” Rispose Riku.
 “Andiamo a trovare Cenerentola.” Concluse Sora azionando i motori e partendo.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


Eccomi tornata con un nuovo capitolo! ^^ Prima di lasciarvi alle risposte per le recensioni, vorrei ringraziare coloro che hanno inserito la storia nelle seguite e nelle preferite, inoltre vorrei chiedervi anche di lasciare un commentino per sapere cosa  pensate del capitolo. Ci terrei molto, quindi spero mi accontentiate! ^^
Ovviamente ringrazio di cuore le santissime anime che hanno recensito lo scorso capitolo! Grazie, le vostre recensioni mi fanno felicissima, davvero!

Deby92: Sono felice di sapere che non è venuto male come pensavo! Fiuuu! ^^ A dire il vero neanche io vedo bene Terra nella parte dello sconfitto, ma purtroppo (T.T) è quello che avviene nel gioco anche se ho cambiato diversi particolari. Secondo me Terra è un po’ come Riku, indistruttibile fuori e tutto il contrario dentro. XD A prestooo! ^^

Sixy_Chan: Hai ragione! ^^ Sembra quasi che Nomura lo faccia apposta a creare personaggi così fighi. XD Ci fossi stata io al posto di Yume sicuramente … Aaah, lasciamo stare! XD Spero che questo capitolo ti piaccia, e che non ci siano errori! XD Sto cercando di stare più attenta! ^^ A presto!
Inuyasha_Fede: A me Sora piace proprio perché è un po’ ingenuo, mi fa un sacco di tenerezza, Riku è figo di suo quindi … XD Sono felice che il capitolo ti sia piaciuto! Quindi spero ti piaccia anche questo! ^^ A prestooo!

 

 

 

Capitolo 10

 

 

Di solito con la Gummiship riuscivamo ad arrivare in un mondo nuovo in poco meno di un giorno, questa volta invece ci stavamo impiegando molto di più, così approfittai del tempo a disposizione per parlare con Riku.

Dopo avergli raccontato tutto mi sentii più leggera.
 “Noi non possiamo fare nulla.” Asserì dopo qualche momento di silenzio. “Deve riuscire da solo a controllare il suo potere.”
 “Secondo te, ce la può fare?”
 “Ne ha tutte le possibilità.”
Annuii mordicchiandomi il labbro. “Mi dispiace.”
Riku mi guardò stupito. “E per cosa?”
 “Non sono riuscita a fermare Malefica.” Dissi torturandomi le mani. “Adesso ha il cuore di Aurora e …”
 “Non dire sciocchezze. Non è colpa tua.” Mi interruppe.
 “Ma …” Le mie proteste vennero meno quando incrociai i suoi occhi. Sicuri, ma allo stesso tempo … dolci.
  ‘Ho perso la testa’ Pensai senza staccare gli occhi dai suoi.
Non so cosa pensasse lui in quel momento, ma sembrava essere più o meno nella mia stessa situazione.
 “Yume, io …”
 ‘Che strano … Ha utilizzato le stesse parole e lo stesso tono di Ven, quando mi sono risvegliata dopo il primo Dejavù ...’
 “Ehi!” La voce di Sora mi riscosse dai miei pensieri, e mi voltai verso di lui, interrompendo il contatto visivo con Riku. “Riku, mi sostituisci un po’ tu? Muoio di sonno.” Si lamentò.
E come l’altra volta, non riuscii ad ascoltare il resto della frase.
Riku annuì prima di sorridermi e alzarsi dirigendosi al posto di comando.
Mi accorsi tutto d’un tratto di essere immensamente stanca. Feci scorrere lo sguardo nella cabina, notando Kairi che si accoccolava contro Sora e Ven che dormiva beatamente a pancia scoperta.
Sorrisi divertita prima di sbadigliare e addormentarmi  qualche minuto dopo.  

 

“Hai un nome bellissimo!”
 “Perchè ti piace tanto?”
 “Non significa ‘Sogno’?’
 Lei annuì.
 La bambina bionda alzò lo sguardo al cielo. “I sogni son desideri di felicità …” Recitò compiendo una giravolta. “Nel sonno non hai pensieri. Ti esprimi con sincerità.”

 


 “Yume?”
 “Mh?” Mugugnai ancora mezza addormentata aprendo un occhio.
 “Stavi cantando.” Mi fece notare Ven con un sorriso divertito.
Spalancai gli occhi mettendomi a sedere. “Cosa?”
 “Canticchiavi nel sonno. Non sapevo fosse possibile.” Disse sinceramente stupito.
 “Non ne avevo idea nemmeno io.” Dissi sorridendo.
In effetti, doveva aver ragione, perché avevo in testa la canzone del mio sogno. Quella che cantava la bambina bionda.
 “Se hai fede chissà che un giorno la Sorte ti arriderà. Tu sogna e spera fermamente …” Canticchiai. Era come se le parole della canzone mi danzassero davanti, mentre io dovevo semplicemente leggerle, seguendo una melodia che da tempo avevo scordato.
 “Hai una voce bellissima.”
Un po’ timorosa, e con le guance che si andavano imporporando di rosso, alzai lo sguardo su Ven che mi guardava sorridendo, anche se leggermente imbarazzato.
 “Grazie …” Mormorai, così piano che non fui certa del fatto che mi avesse sentito o meno.
 “Oh, siete svegli!” Disse Kairi sorridendoci. “Almeno voi …” Mormorò scuotendo il capo. “Sora non è intenzionato a muoversi.” Disse indicandolo.
Dormiva pacificamente completamente steso sul freddo pavimento della Gummi. Con una mano si schermava gli occhi dal sole, l’altra era adoperata a mo’ di cuscino sotto la testa.
 “Forse con un calcio …” Suggerì Riku avvicinandosi pericolosamente a Sora.
 “Riku!” Lo sgridò bonariamente Kairi. “Ci penso io. Voi intanto scendete.” Disse cominciando a spingere verso il portellone Riku.
D’istinto afferrai la mano di Ven trascinandolo fuori dalla Gummi.
 “Questa deve essere la casa di Cenerentola.” Ci fece notare Riku, indicando una casa particolarmente grande.
 “Che bella.” Commentai osservandola. ‘Mi sembra di averla già vista … Anche se … la ricordo in condizioni migliori … Sarà una mia impressione?’
 “Buonasera miei cari.” Una voce calda e gentile interruppe i miei pensieri.
Davanti a noi comparve una vecchietta con i capelli bianchi e gli occhi neri. 
 “Ehm … Buonasera.” Risposi osservandola.

 

“Tutti noi abbiamo una fata madrina.”
 “Allora perché io non ho mai vista la mia?”
 “Perché compare solo nel momento del bisogno. Per aiutare la propria figlioccia.”
 “Tu hai mai visto la tua?”
 “No, ma riesco a immaginarmela. Sicuramente sarà una dolce vecchietta particolarmente smemorata.”

 

La Fata Smemorina!” Esclamò Sora.
 “Oh, mi conoscete?”
 “Di fama …” Disse Riku.
 “Oh, non sapevo d’essere famosa …” Disse ridendo sommessamente. “Ma ditemi, cosa ci fate qui?”
 “Cerchiamo Cenerentola.” Disse Ven.
 “La mia povera bambina … Quella vipera di Lady Tremaine l’ha rinchiusa nella sua stanza per non farle provare la scarpetta.” Disse incrociando arrabbiata le braccia al petto. “Per fortuna ci sono Jaq e Aqua ad aiutarla ad uscire di lì.”
 “Aqua? E’ qui?” Domandò stupito Ven.
 “Certo, in questo momento è dentro la casa.” Disse volgendo lo sguardo alle finestre superiori. “A dimensioni ridotte …” Aggiunse dopo qualche secondo dopo.
 “Dimensioni ridotte?”
 “Mi sembra di conoscerti, cara … Qual è il tuo nome?” Domandò quando aprii bocca.
 “Yume.”
 “Oh, ma certo! Tu sei quella graziosa bambina …” Mormorò guardandomi. “Lo sai che hai un nome molto significativo, vero?” Domandò in un sussurro e strizzandomi l’occhio. “Bene, volete entrare ad aiutare la vostra amica?” Chiese cambiando velocemente argomento.
 ‘Ma perché tutti quelli che incontro mi conoscono, ma tengono la bocca chiusa?’
 “Bene allora …” Cominciò agitando una bacchetta bianca. “ Bidibi Bodibi Bu!”

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


 

Oh my God! Cinque? Ci vedo bene?! Wow …
Appena le ho letto mi sono piazzata al computer e mi sono messa a scrivere il capitolo nuovo tutta emozionata! XD
Questo fine settimana vado in montagna (Yuppie!) così vi lascio con questo capitolo, (Terminato a tempo di record XD) sperando di trovare lo stesso numero di recensioni quando torno! ^^ Un bacione!
P.S: Ah! Volevo fare un piccolo sondaggio, perché sono piuttosto indecisa su una questione. Allora, volevo inserire qualche evocazione, però sono indecisa su quali utilizzare, quindi la domanda è questa: Dovrei usare quelle normali di Kingdom Hearts con i personaggi Disney oppure quelle di Final Fantasy … Tipo Shiva, Ifrit ecc …?

*****

Inuyasha_Fede: Sono felice di averti incuriosita tanto, ma credo che dovrai attendere ancora un po’. XD A presto!|
Deby92: Per qualsiasi cosa non esitare a chiedere! Sarò felice di darti tutte le spiegazioni che vuoi! ^^ Di occasioni come quella ne sorgeranno diverse, probabilmente! A presto!
masterof dark: Ma figurati non è un problema! Comunque la tua recensione mi ha fatto davvero piacere! A presto!
Selena Moon: Non ti devi scusare! Anzi, spero di non essere sembrata sfacciata a chiedere di commentare. Comunque … Le teorie sono tutte interessanti, e non immagini quanto piacere mi abbia fatto leggerle, però … Mi spiace, ancora non ci siamo, anche se su una cosa ti sei avvicinata, ma non ti dico quale, eheheh! ^^ Che bello sapere che sono rimasta IC, fiuuuu. Grazie per la recensione. A presto!
Sixi_Chan: Sono felice che ti sia piaciuto, e in effetti hai ragione è piuttosto corto, mi rifarò con questo! Non immaginavo che l’identità di Yume avrebbe incuriosito così tanto, ne sono proprio contenta! XD A presto!

 

 

Capitolo 11

 

 

Certe esperienze non si dimenticano facilmente.
 “Siamo … Minuscoli!” Esclamò Sora guardandosi attorno.
E tra queste esperienze, di certo, figurava il ‘venir rimpiccioliti ’.
Ci trovavamo sopra un tavolino di legno, coperto da una lunga tovaglia bianca, che scendeva fino al pavimento. “Dovremmo trovare un modo per scendere.” Mormorai guardando giù, per poi ritrarmi un attimo dopo. “Di saltare da questa altezza non se ne parla!” Aggiunsi cercando di calmarmi. Odiavo soffrire di vertigini.
Sora mi guardò sorpreso. “Hai paura delle altezze?”
 “No!” Risposi incrociando le braccia al petto, leggermente offesa.
 “Bene, perché altrimenti ti toccherà rimanere bloccata qui per un bel po’.” Disse Riku sogghignando.
 “Ci dovremmo aggrappare alla tovaglia e calarci giù.” Disse Ven afferrando un lembo della stoffa.
Guardai preoccupata Sora che cominciava a calarsi, seguito da una Kairi non troppo stabile.
Quando mi girai verso Riku notai che mi stava tendendo una mano. “Dai, ti porto io.”
 “Eh?”
Lui sbuffò. “Sali.” Disse piegandosi leggermente.
 “Dovrei salire su di te?” Domandai allibita.
 “Certo.”
 “N-non se ne parla!” Gridai quasi istericamente. “Ci uccideremo.” Dissi immaginando i mille modi in cui saremmo, probabilmente, precipitati.
Lui però non accennò a muoversi da quella posizione, così con un sospiro e imponendomi di stare calma salii sulla sua schiena.
Gli avvolsi le braccia al collo stringendo un po’ più del dovuto, e affondando la testa nella sua spalla.
Lo sentii irrigidirsi appena, prima di sussurrare divertito: “Ti facevo più pesante.”
Con un sorriso gli tirai un pugno sulla spalla, prima di riportare immediatamente il braccio al suo collo.
La paura era leggermente diminuita, mentre era cresciuto a dismisura l’imbarazzo.
 ‘Calmati, calmati!’ Mi intimai strizzando gli occhi. ‘Non posso agitarmi solo perché gli sto praticamente appiccicata addosso! Mi prenderà per  pazza se non mi calmo.’
 “Pronta?” Domandò afferrando un lembo di stoffa.
No. Ecco cosa avrei voluto dire, ma, al contrario, mi uscii un flebile ‘sì’.
 “Non ti preoccupare. Chiudi gli occhi e pensa ad altro.” Sussurrò cominciando a calarsi già.
Obbedii all’istante, sbarrando gli occhi.
Qualche secondo dopo mi ritrovai a cantare mentalmente la canzone del sogno.           La sorte ti arriderà. Tu sogna e spera fermamente, dimentica il presente… E il sogno realtà diverrà.’

 

“Il Sogno è già divenuto realtà.”

Aprii di scatto gli occhi. ‘Me lo sono … immaginata …?’ Una voce calda mi si era insinuata dentro.
 “Il Sogno è già divenuto realtà …?” Mormorai.
 “Visto? Non siamo precipitati.” La voce di Riku mi fece sobbalzare.
 “S-sì.” Biascicai scendendo a terra. “Ti sei stancato?”
Lui sorrise scuotendo il capo. “Sei leggera.” Disse facendomi arrossire.
 “Ehi, ehi!” Ci richiamò Sora. “Unversed!” Gridò impugnando il Keyblade.
 “Ci penso io.” Disse Ven.
Ven era estremamente veloce. Era semplicemente impossibile pensare di poterlo eguagliare in velocità.
 “Accidenti!” Esclamò Sora avvicinandosi a lui qualche secondo dopo. “Sei un fulmine!” Si complimentò battendogli una mano sulla schiena.
Lui sorrise divertito. “Grazie.”
 “Ven?”
Ci voltammo contemporaneamente verso la fonte della voce.
 “Aqua!”
 “Cosa ci fate qui?” Domandò avvicinandosi. “Tu …” Cominciò piegandosi su Ven e posandogli un dito sul petto. “Dovresti trovarti con Master Eraqus. Cosa ci fai qui?” Chiese guardandolo leggermente arrabbiato.
Lui sbuffò.
Aqua lo guardò sinceramente divertita, prima di rivolgersi a noi. “Spero che non vi stia creando problemi.” Disse con un sorriso.
 “No, no. Tutt’altro.” Assicurò Sora.
 “Cosa ci fai qui?” Domandò a quel punto Ven.
 “Ho saputo che Master Xehanort è interessato ai Cuori di Pura Luce. Quando sono arrivata la Fata mi ha rimpicciolita chiedendomi di aiutare Cenerentola.” Spiegò. “Adesso è rinchiusa nella sua stanza.” Concluse indicando una porta di legno.
 “Ma noi abbiamo la chiave!”
Osservai stupita un topolino marrone che faticosamente trascinava una chiave dorata più grossa di lui.
 “Lui è Jaq.” Lo presentò Aqua.
 “Dovete aiutare Cenerella!” Disse posando la chiave per terra. “Lady Tremaine e le sue sorellastre l’hanno rinchiusa dentro la sua stanza, in modo da mettersi la scarpetta di cristallo e sposare il Principe!” Disse velocemente.
Ci voltammo verso Aqua sperando in una spiegazione più esauriente.
Dopo aver ascoltato la storia decidemmo di dividerci in gruppi.
 “Noi tentiamo di far uscire Cenerentola.” Disse Sora alzando insieme a Jaq, Ven e Riku la chiave.
 “Voi trovate un modo per trattenere il Gran Duca.” Concluse Riku.
Annuimmo contemporaneamente prima di voltarci e correre verso l’ingresso dove la matrigna e le sorellastre stavano provando la scarpetta di cristallo.
 “Dobbiamo stare attente a Lucifero.” Disse qualche secondo dopo Aqua.
 “Lucifero?”
 “E’ un gatto. Non mi ha dato un attimo di tregua da quando sono qui.”
 “Non è che … Il gatto è quello?” Domandò preoccupata Kairi fermandosi e indicando un gatto con il pelo scuro e gli occhi verdi che ci squadrava con un ghigno sul muso.
Lentamente si passo la lingua sui baffi alzandosi e avvicinandosi a noi.
 “E’ enorme …” Sussurrò Kairi.
Io lo guardai indifferente. “E’ un micio.” Dissi incamminandomi verso di lui.
 “Yume!” Gridò Aqua.
 “Tranquilla, ci so fare con gli animali.” Dissi sorridendo, per poi girarmi e ritrovarmi faccia a faccia con il gatto.
Evitai velocemente una zampata scivolandogli dietro, afferrandogli la coda e cominciando ad arrampicarmi. “Buono!” Gridai tirandogli il pelo quando cominciò a muoversi all’impazzata cercando di buttarmi giù.
Lui mugugnò di dolore, fermandosi di botto. “Ecco, bravo.” Sussurrai gattonando fino alla testa. “Bene, ora se non vuoi che il tuo pelo faccia una brutta fine, ci porti tutte e tre nell’ingresso.”
Lui sembrò capirmi dato che si abbassò facendo salire in groppa Aqua e Kairi.
Ecco un’altra cosa che non avrei dimenticato facilmente.
Cavalcare un gatto era davvero un’esperienza assurda. Pur essendo piuttosto grassottello si muoveva agilmente e in pochi minuti arrivammo davanti una scalinata.
Scendemmo velocemente e con un gesto secco gli intimai di fare il bravo.
Ci arrampicammo facilmente sulla ringhiera osservando la scena di sotto.
 “Quindi non ci sono altre fanciulle in questa casa?” Domandò il Gran Duca.
Lady Tremaine scosse la testa. “Ma se poteste lasciar riprovare alle mie figlie la scarpetta …”
 “Mi dispiace signora, ma ci sono molte altre fanciulle nel regno, ed è evidente che nessuna delle sue figlie è la ragazza che il Principe sta cercando.” Disse voltandosi verso l’uscita.
 “Jaq … Sbrigati …” Sussurrò Aqua guardando il Gran Duca che apriva la porta.
 “Che facciamo?” Domandai impaziente.
  “Dobbiamo fermarlo.” Disse Aqua afferrando la mano mia e Kairi.
 “Aqua, cosa …?”
Con uno strattone ci aveva fatto saltare giù. Istintivamente chiusi gli occhi.
Quando però sentii solo una leggera botta al fondoschiena gli riaprii stupita. Eravamo tornate alle nostre dimensioni normali.
Il Gran Duca si fermò immediatamente, voltandosi indietro.
 “Potremmo provare anche noi la scarpetta?” Domandò Aqua aiutandoci ad alzarci.
 “Gran Duca, non conosciamo queste ragazze, potrebbero essere delle vagabonde o …”
 “Lady Tremaine, questo è irrilevante.” Disse il Gran Duca avvicinandosi ad Aqua. “Prego, provatela pure.” Disse gentilmente porgendole la scarpetta.
Lei lo guardò incerta. “Ma quanto ci mettono …?” Sussurrò preoccupata, lanciando un’occhiata alle scale.
 “Vostra Grazia!”
Aqua tirò un sospiro di sollievo, girandosi verso la ragazza.
 “Per favore, posso provarla anch’io?” Domandò Cenerentola scendendo velocemente le scale.
 “Non le date retta Vostra Grazia! E’ la nostra sguattera.”
 “Madame, ho l’ordine di provarla a tutte le ragazze.” Disse superando Lady Tremaine.
Aqua si avvicinò a lei facendola sedere, gentilmente sulla poltrona.
 “Grazie.”  Disse sorridendo.
Osservai il Gran Duca avvicinarsi allegro a Cenerentola, la scarpetta nella mano destra.
Quando mi accorsi che la matrigna lo stava per far inciampare era troppo tardi. Il Duca cadde rovinosamente a terra, mentre la scarpetta andò in frantumi.
 “Oh, no, no, no!” Strillò disperato cercando di riunire i pezzi della scarpetta. “Quando lo verrà a sapere il Re … Che cosa dirà? Che cosa …” Deglutì. “Che cosa farà?”
 “Vecchia strega … Adesso le faccio vedere io …” Mormorai muovendo un passo verso Lady Tremaine.
 “Aspetta!” Sussurrò a quel punto Kairi, afferrandomi un braccio. “Guarda.”
 “Beh, forse io posso aiutarla.” Disse gentilmente Cenerentola.
 “No, no, no … Nessuno potrà più aiutarmi.” Disse portandosi le mani nei capelli.
 “Ma vedete … Io ho l’altra scarpetta.” Disse con un sorriso tirando fuori un’altra scarpetta di cristallo  e porgendola al Gran Duca, che stupito ed entusiasmato l’afferrò cominciando a baciarla.
 ‘E’ tutto matto …’ Pensai tra me e me.
Con un gesto fluido, mise la scarpetta a Cenerentola.
 “Presto! Dobbiamo andare dal Re e dal Principe!” Disse facendo alzare la ragazza e trascinandola fuori.
 “E’ andato tutto bene a quanto pare.” La voce allegra di Ven mi fece sorridere.
Erano spuntati tutti e tre dietro di noi.
 “Ehi, dove sono finite le sorellastre e la matrigna?” Domandò Sora guardandosi attorno.
 “Dite che …” Un frastuono assordante coprì le parole di Aqua.
Ci catapultammo verso il giardino. Il Gran Duca ci corse incontro.
 “Cos’è successo?” Domandammo all’unisono.
 “Dovete aiutarla!” Urlò indicando una stretta via tra gli alberi.
 “Andiamo!” Gridò Aqua, mentre contemporaneamente facevamo comparire i nostri Keyblade.
 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


Eccomi tornata dalla montagna! Accidenti, faceva un caldo … La neve era terribilmente scivolosa, tanto che sono caduta circa 13 volte! Avevo anche cercato di creare un pupazzo di neve, ma mi vergognavo solo ad osservarlo per quanto era brutto! XD  Comunque …Allora, piccola premessa: Il capitolo è interamente dedicato a Yume, inoltre fa la sua comparsa un nuovo personaggio! Mentre lo delineavo me ne sono davvero innamorata! XD Spero mi facciate sapere cosa ne pensate! ^^ Vabbè, vi lascio alle risposte! Un bacione!

 

Deby92: Hello! Sì, sì in montagna mi sono divertita tantissimo, se non contiamo le scivolate e le battute di testa! XD Anche io ero più propensa per le Summons di Final Fantasy, quindi sono felice che abbiate scelto quelle! Spero che il capitolo ti piaccia!
masterof dark: In realtà non è nell’uno nell’altro. XD Eeeh, non posso dire altro … XD Le ragazze sono tornate alle dimensioni normali perché l’effetto dell’incantesimo era terminato, colpa mia che mi ero dimenticato di spiegarlo. XD Spero che questo capitolo ti piaccia!
Inuyasha_Fede: Evviva, anche tu preferisci le Summon di Final Fantasy! In effetti per me diventa più facile ai fini della storia, utilizzare quelle, quindi … Meno male che le avete scelte! ^^ Spero che anche questo capitolo ti piaccia! A presto!

 

 

 

Capitolo 12

 

 

La scena che ci si presentò davanti ci fece ammutolire.
In piedi davanti al corpo privo di sensi di Cenerentola, si stagliava la figura di un ragazzo.
Quando ci vide arrivare si voltò verso di noi, osservandoci ad uno ad uno.
Avvertii una dolorosa fitta allo stomaco quando i suoi occhi - del colore del fuoco, notai con una certa sorpresa – si bloccarono su di me.
Mi portai una mano allo stomaco cercando di calmare il respiro, improvvisamente accelerato.
 “Chi sei?” Urlò Sora muovendo un passo in avanti.
Ven e Aqua corsero verso Cenerentola.
Il ragazzo li ignorò, lasciandoli raccogliere il corpo della ragazza, e continuando però a tenere lo sguardo fisso su di me.
Un attimo dopo, senza neanche che me ne accorgessi e potessi in qualche modo evitarlo, comparendomi alle spalle, mi afferrò un bracco bloccandomelo dietro la schiena.
 ‘Quando si è mosso?!’ Pensai sbalordita mentre il dolore allo stomaco si calmava tutto d’un tratto.
 “Lasciala!” Ruggì a quel punto Riku avvicinandosi cautamente a noi.
 “Scusami …” Mi sussurrò dolcemente. “Ma devo portarti via per un po’ …” Sentii solo la sua stretta farsi più delicata e poi il buio che mi avvolgeva.

 

*************************

 

A fatica riuscii ad aprire gli occhi. La stanza dove mi trovavo era completamente immersa nel buio, tanto che non riuscivo a distinguere nulla.
 “Sei sveglia?”

Riconobbi immediatamente la voce del ragazzo e istintivamente scattai a sedere.
Con riluttanza dovetti ammettere che non era stata una buona idea, dato che la testa aveva cominciato a girarmi.
 “Piano.” Mormorò posando una mano sulla mia spalla e spingendomi delicatamente giù. “Quando si usa un passaggio oscuro per la prima volta può capitare di sentirsi male.” Disse accendendo un piccolo lume accanto a lui.
Non sembrava pericoloso, anzi … La sua voce era così … Dolce e … Familiare.
Rimasi qualche secondo ad osservarlo.
Doveva avere circa diciassette anni. Alcune ciocche castane gli coprivano leggermente gli occhi.
 ‘Fuoco allo stato puro …’ Pensai senza rendermene conto.
 “Va meglio?”
 “Sì …” Riuscii a mormorare. “Chi sei?” Domandai cercando di mettermi a sedere.
 Per un momento mi sembrò di vedere un sorriso triste sulle sua labbra che venne cancellato un attimo dopo. “Akai. Ma puoi chiamarmi semplicemente Kai.”Rispose sorridendo lievemente. “Non voglio farti del male.” Mi assicurò qualche secondo dopo. (Akai vuol dire Rosso in giapponese –Nda-)
 “Cosa vuoi da me?” Domandai cercando di districarmi dall’ammasso di coperte.
 “Volevo vederti.” Disse con una semplicità disarmante.
 “Vedermi?”
 Lui annuì prima di alzarsi e sorridermi. “Sei ancora stanca. Dormi un altro po’, va bene?”
Io annuii. In effetti avevo ancora sonno e riuscivo a malapena a tenere gli occhi aperti.
 “Ci vediamo dopo.” Sussurrò spegnendo il lume e uscendo dalla porta senza fare il minimo rumore.

“Chi sei veramente …?” Sussurrai chiudendo gli occhi e scivolando nel sonno .

“Questo libro è davvero interessante!”
 “Quale libro?”
 “Questo! Narra la leggenda degli evocatori.”
 “E questi disegni?”
 “Sono le Gemme Sacre. Quelle con cui i prescelti riescono ad evocare le loro creature.”
 “Che belle …”
 “Ogni evocatore ha il compito di trovare la propria Gemma. Diamante, Rubino, Ametista, Quarzo Rosa,, Acquamarina, Smeraldo, Zaffiro e Topazio.”

 “Sono un sacco!”
 “Una per ogni prescelto! Presto anche noi andremo a cercarle e diventeremo dei bravissimi evocatori!”

“Kai, secondo te quale pietra è destinata a noi due?”
 “Di sicuro a te è destinato il Diamante.”
 “Dici?”
 “Certo!”
 “Uhm … Allora la tua pietra è sicuramente il Rubino.”
 “Come fai a dirlo?”
 “Intuito femminile.”
 “Certo …”
 “Ehi! Sono sicura che la tua pietra sia il rubino. Possiamo anche scommettere!”
 “Sicura Yu-chan?”
 “Certo!”
 “Allora scommettiamo un bacio.”
 “Un … Bacio?”
 “Se vinci sarai costretta a darmi un bacio.”
 “Non mi sembra molto giusto. Se vinco io dovrei fare qualcosa che voglio io, no?”
 “Con questo vuol dire che non vorresti baciarmi?”
 “I-io … Insomma, ma cosa stai dicendo?!”
 “Quindi accetti?”
 “Uff … Bene, accetto.”

 

“Hai vinto tu alla fine.”
Aprii di scatto gli occhi incrociando quelli di Kai. “Non posso baciare qualcuno di cui ho solo un vago ricordo.” Risposi guardandolo seria. “Non so chi sei veramente …”
Lui sorrise amaramente. “Lo so.”
 “Allora perché non me lo dici? Sei collegato al mio passato, e io … Voglio ricordarlo, voglio ricordarti!”
Era vero. Volevo davvero ricordarmi di lui. Quel piccolo spezzone del mio passato aveva risvegliato dentro di me delle emozioni che adesso riuscivo a stento a controllare.
Sapevo che la persona che mi stava davanti in quel momento era qualcuno di importante per me e non poterlo ricordare faceva … Male.
 “Non funziona così, Yu-chan.” Disse spostandomi una ciocca di capelli dalla fronte.
 “E come allora?” Chiesi reprimendo un singhiozzo.
Era tutto così frustrante! Non poter ricordare chi si è veramente, non riuscire ad ottenere delle risposte …
 “I tuoi ricordi si risvegliano a poco a poco. Ogni volta che entri a contatto con le persone del tuo passato. Hai capito perché ti ho portata qui?”
 “Per farmi ricordare delle Gemme?” Domandai asciugandomi una lacrima.
Lui annuì. “Sono importanti. Se volete sconfiggere Xehanort dovete recuperarle.”
 “Quindi prima hai mentito.” Dissi ricordando la discussione di qualche ora prima.
Lui scosse la testa. “No. Yu-chan, mi sei mancata davvero.”
Non so se me lo immaginai, ma sentii il suo tono spezzarsi sull’ultima parola. Non riuscii neanche a guardarlo in faccia poiché mi aveva attirato a sé e stretto tra le braccia.
 “Trova la tua Gemma e ricorderai ogni cosa.” Sussurrò accarezzandomi i capelli.
 “Posso vedere la tua?” Domandai dopo qualche minuto.
Lui si scostò leggermente aprendo la mano destra. In un  fascio di luce rossa comparve sul palmo della mano un piccolo rubino rosso fuoco.
 “Puoi evocare una creatura sacra?”
Lui annuì prima di cambiare discorso. “Devi tornare dai tuoi amici, adesso.”
 “Aspetta! Ho ancora delle domande!”
 “Non posso …”
 “Non riguardano il mio passato. Voglio sapere perché riesci ad usare i passaggi oscuri.” Dissi interrompendo le sue proteste.
“Scema, anche questo fa parte del tuo passato.” Disse con un sorriso aprendo un varco.
 “Eh?”
Con un ghigno divertito mi spintonò dentro. “Yume! Ricorda che Oscurità e Luce non equivalgono al bene o al male, dipende dall’uso che ne fai!” Gridò prima che il passaggio si chiudesse definitivamente.
 “Io … Lo so …”

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***


Hello! Ecco qui il nuovo capitolo! I prossimi credo che arriveranno abbastanza velocemente visto che sono in vacanza! Aspetto i vostri pareri!
Selena Moon: Ciau! Ma figurati, recensisci quando puoi! Bene, bene, allora: Per quanto riguarda Yume e la sua Gemma hai ragione, ma non solo per il motivo che hai menzionato. XD In realtà però, le Gemme degli altri non sono quelle! XD Comunque sono davvero contenta che Kai ti piaccia, io me ne sono innamorata mentre scrivevo! Anche io adoro Ven! Vorrei coccolarmelo! *.*
A presto, spero!
Deby92: Wow, sono felice che la storia delle Gemme sia piaciuta! Grazie per i complimenti! XD Spero che ti piaccia anche questo capitolo! A presto!
Inuyasha_Fede: Ah, che bello! Sono felice che ti stia incuriosendo! A presto!

 

Capitolo 13

 

“Yume! Grazie al cielo stai bene!”
Kairi mi si buttò addosso abbracciandomi, fino quasi a soffocarmi.
Ricambiai l’abbraccio, leggermente divertita.
“Cos’è successo? Dov’è quel tipo?” Le domande di Sora e Ven mi stordirono un po’.
“Lui è … Un amico d’infanzia.” Dissi staccandomi da Kairi. “Prima delle spiegazioni, non è che potremmo mangiare qualcosa?” Domandai, sapendo che avremmo perso ore e ore a raccontare ciò che era successo.

***************************************

“Quindi, dovremmo trovare queste Gemme?” Chiese Sora.
Io mi limitai ad annuire.
“Come facciamo a sapere quali sono le nostre pietre?” Domandò Riku.
Da quando avevo finito di raccontare era la prima volta che mi rivolgeva la parola. E forse era solo una mia stupida impressione, ma mi sembrava piuttosto strano … Come se fosse arrabbiato.
“Non so …” Risposi improvvisamente a disagio. “Credo che ogni pietra e di conseguenza ogni evocazione ci rappresenti … Credo che riusciremo a riconoscerle facilmente.”
“Il problema è trovarle.” Si aggiunse Aqua.
Annuii pensierosa, cercando di ricordare il sogno che avevo fatto. “Il libro!” Esclamai all’improvviso, interrompendo il silenzio che si era creato. “Nel mio sogno, Kai ed io stavamo leggendo il libro degli evocatori.”
“Dove vi trovavate?” Domandò Ven sporgendosi oltre il tavolo.
Eh. Dove ci trovavamo?
Cercai di ricordare qualsiasi particolare ci potesse essere d’aiuto. Chiusi gli occhi, ricostruendo davanti a me il luogo dove stavamo leggendo.
Non era un posto chiuso, ci trovavamo fuori seduti sull’erba, circondati da molti alberi. Davanti a noi si ergevano delle bellissime fontane.
“E’ Radiant Garden!” Esclamò Aqua, quando cercai di spiegare quello che vedevo.
“Radiant Garden?” Domandò scettico Sora.
“Deve essere diversa da quella del nostro tempo.” Mormorò Kairi.
“Ricordi altro?” Domandò Riku.
Scossi la testa. “Forse mi tornerà in mente quando arriveremo lì.” Dissi cercando di risultare ottimista.
“Bene, allora si va a Radient Garden!” Esclamò entusiasta Sora, uscendo dalla casa e dirigendosi insieme a Ven, Aqua e Kairi verso la Gummiship.
Affrettai il passo per raggiungerli, quando mi sentii afferrare il braccio. Mi voltai interrogativa incrociando gli occhi acqua marina di Riku.
“Come fai a sapere che non stesse mentendo?” Domandò riferendosi a Kai.
“Lo sento.” Risposi semplicemente.
“Ha attaccato Cenerentola, l’hai visto anche tu.” Disse guardandomi serio.
“Io non ho visto proprio niente. Come fai ad essere sicuro che sia stato lui a ferirla?” Domandai piuttosto irritata.
“E tu come fai ad essere sicura che non sia stato lui?”
Rimasi qualche secondo in silenzio. “Lo so.” Risposi strattonando il braccio per liberarmi dalla sua stretta, prima di allontanarmi.
Qual era il suo problema? Stavo cominciando a ricordare il mio passato, sarebbe dovuto essere felice per me, e invece …
Salii sulla Gummi cercando di non pensarci. Avremmo chiarito in seguito.

****************************
“Wow!” Esclamammo all’unisono io, Kairi e Sora ammirando la città.
“Questa è davvero Radian Garden?” Domandò Sora voltandosi da una parte e dall’altra.
“La vostra è diversa?” Chiese curioso Ven.
“Eh, insomma …” Risposi sorridendogli.
“Nessuna visione?” Domandò qualche secondo dopo Sora voltandosi verso di me.
Io lo guardai storto. “Non vengono a comando.” Risposi contrariata. “Purtroppo.” Aggiunsi un attimo dopo.
Un attimo dopo mi dovetti ricredere.

“Bene, allora lo nascondiamo qui.”
“Ma Kai! Quel libro non è mica nostro! E poi se lo nascondi sotto la fontana si bagnerà e diventerà illeggibile!”
“Non si bagnerà. E’ protetto dalla magia.”
“Beh, rimane comunque il fatto che non ci appartiene!”
“Uffa quanto sei noiosa. Tanto, a loro non serve, siamo noi li evocatori, o no?”
“Ma …”
“Non ci sono ‘ma’. Quando saremo più grandi verremo a prenderlo insieme!”

“Alla fine non lo stiamo prendendo insieme, eh?” Pensai tristemente lasciandomi guidare dai ricordi e raggiungendo le fontane.
“Ti sei ricordata?” Domandò Aqua affiancandomi.
“Già …” Sussurrai arrampicandomi sulla fontana. “Dovrebbe essere … qui …” Dissi entrando nell’acqua e immergendo le braccia.
“Niente?”
Sbuffai continuando a cercare, quando d’un tratto sentii, sotto le mani, qualcosa di diverso dal freddo marmo. Lo afferrai velocemente tirandolo fuori dall’acqua. “Trovato!” Esclamai emozionata.
“Aspetta, ti aiuto.” Disse Aqua sorridendo e porgendomi una mano per farmi uscire dall’acqua.
“Grazie.”
“Yume, l’hai trovato?” Domandò Ven raggiungendoci insieme agli altri.
“Sì.” Risposi sorridendo e mostrando vittoriosa il libro.
“Dai, aprilo!” Esclamò Sora.
Presi un respiro profondo sedendomi su un muretto.
“Pronti?” Domandai con un sorriso aprendolo delicatamente, come se fosse stato di cristallo.
La prima pagina, anche se ingiallita si leggeva perfettamente.

“L’evocatore è colui che, scelto dal potere supremo, ha l’abilità di richiamare in battaglia le Summons, chiamate anche “Bestie Sacre”.
A causa della loro enorme potenza distruttiva, vennero rinchiuse nelle Sette Gemme Sacre, pietre in grado di contenere il loro potere.”
Lessi ad alta voce.
“E riguardo l’evocazioni?” Domandò Ven, sedendosi di fianco a me.
“Eccole.” Sussurrai sfogliando le pagine e trovando il capitolo riguardante le Bestie Sacre.
“Diamante, Rubino, Ametista, Quarzo Rosa, Acquamarina, Smeraldo, Zaffiro e Topazio …”


 

 

 




 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


Eccomi, questa volta ci ho messo pochissimo, visto? Spero che il capitolo vi piaccia! Un bacione!

Deby92: Eheh, credi giusto mi sa. XD Comunque,  Buona Pasqua anche a te! E buon viaggio, spero ti diverta! Un bacione e a presto! ^^
Inuyasha_Fede:
In effetti, non ho mai specificato il momento in cui hanno spiegato di venire da un tempo diverso. Comunque Ven lo conosce già in quanto parlando con Yume, in un ricordo che non ho ancora messo (Apparirà nei prossimi capitoli), ne parleranno insieme; per quanto riguarda Aqua e Terra lo sanno perché ne ha parlato Master Eraqus quando li manda in missione. Non avevo scritto della loro discussione, quindi è normale che non lo sapessi.
Comunque, sei stata bravissima ad accorgertene!
sora_kairi: Ciao! Benvenuta! XD Sono felicissima, che la storia ti piaccia! E spero che ti piaccia anche questo capitolo!
Selena_Moon: Che bello, mi fa piacere che ti piaccia la mia creatura! *,* Il mio ego si sta gonfiando a dismisura! Poveri Riku! XD Come mai non ti piacciono? Comunque sono felice che ti piaccia Akai! Spero ti piaccia anche questo capitolo! 

 

Capitolo 14

 

“Ma come le troveremo?”
Il quesito che continuava ad assillarci era solo quello.
Precedentemente, eravamo riusciti a scoprire le Gemme che ci appartenevano.
Nel momento in cui avevo aperto il libro al capitolo riguardante le Gemme, le pagine come sotto uno strano incantesimo, si erano girate velocemente fino ad arrivare al disegno della Prima Gemma: il Diamante.
Come guidata da un sesto senso avevo deciso di passare il libro ad ognuno di loro.
Nel momento esatto in cui ognuno lo prendeva in mano, le pagine scorrevano velocemente finchè non arrivavano alla pietra destinata ad ognuno.
Così scoprimmo con una certa meraviglia che a Sora era destinata l’Ametista in quanto, a detta del libro, aiutava l’autocontrollo. Cosa che, in effetti, a Sora mancava completamente.
Kairi era la prescelta del Quarzo Rosa, chiamata anche “Pietra dell’Amore”.
Quando toccò a Riku mi stupii leggermente, in quanto a lui era stata destinata l’Acquamarina. Nel libro spiegava che la sua forza si sviluppava al meglio quando era a contatto con le tenebre. (In effetti, il potere dell’acquamarina si sprigiona di più quando viene immerso nell’acqua profonda, dove non passano molti raggi di luce. Nda)
Ad Aqua, come avevo immaginato era toccato lo Zaffiro, simbolo di bontà e magnanimità.
Terra era il prescelto del Topazio, comunemente chiamato anche “Figlio della Terra”.
Rimasi stupita anche nel leggere che a Ven era destinato lo Smeraldo. In realtà non capivo bene il nesso tra lui e la Gemma.
Mi imposi di non pensarci per il momento, poiché nel momento in cui avevo capito quale fosse la Gemma a me destinata, ero rimasta perplessa.
Il Diamante, la più pura e potente tra le Gemme, doveva essere utilizzato con cautela, poiché anche se portatore di Luce, poteva riempirsi di Oscurità, fino a divenire una Gemma Oscura. Sfogliai velocemente il libro, cercando qualche informazione sulla Gemma Oscura.
Dopo aver trovato la pagina giusta, cominciai a leggere con il cuore in gola, le poche righe che erano state scritte.
“Quando una Gemma, viene a contatto con un Cuore Oscuro, la Bestia Sacra al suo interna, comincia a venir divorata dall’Oscurità, fino a soccombere e rinascere come “Bestia Oscura”.
Questo voleva dire che … io …
“Insomma, non dice niente su come trovarle?”
L’urlo infastidito di Sora mi risvegliò dallo stato catatonico in cui ero caduta.
“No.” Risposi abbassando lo sguardo sul libro. “No, solo che si riveleranno nel momento del bisogno.”
“Fantastico … Ma per una volta non potremmo avere la strada spianata?” Borbottò scocciato volgendo lo sguardo al cielo.
“Oh, ma cosa hai?!” Esclamò energicamente Kairi. “Sora, smettila di fare il melodrammatico, e cerchiamo di preparare un piano.” Disse prendendo in mano la situazione.
Forse era una mia impressione, ma mi sembrava che da quando aveva scoperto la Gemma che le apparteneva era diventata più pimpante e piena di energia.
“Dovremmo parlarne con Terra.” Disse Aqua a quel punto.
“Dove si troverà adesso?” Domandò Ven.
“Io credo si trovi qui, a Radiant Garden.”
“Come fai a dirlo?” Domandai incuriosita.
Aqua sorrise leggermente in imbarazzo prima di alzare le spalle. “E’ solo una supposizione.”
“Le supposizioni sono sempre ben accette.” Disse Sora decisamente più motivato. “Proviamo a dare un’occhiata in città.” Concluse muovendo qualche passo verso la piazza.
Kairi annuì contenta facendo per seguirlo, quando Riku la bloccò.
“Kairi, tu no.”
Lei lo guardò stupita, prima di imbronciarsi. “Perché?”
“In questo tempo, sei ancora la Principessa di Radiant Garden, ricordi? Topolino e Yen Sid ci hanno raccomandato di non incontrare mai i nostri ‘vecchi noi’.”
Kairi sbuffò contrariata. “E allora cosa dovrei fare? Rimanere qui, senza far niente?!”
Riku sospirò prima di annuire.
“Non se ne parla!”
“Kairi, detesto ammetterlo, ma questa volta ha ragione Riku.” Intervenne Sora, poggiandole dolcemente una mano sulla spalla.
“Ma …”
“Non ci metteremo molto, promesso.” Disse con un sorriso.
“Bene …” Sussurrò sconfitta. “Vi aspetto qui …”
“Se vuoi rimango con te.” Disse Aqua.
“Davvero?”
Lei annuì. “La città è piccola, vanno bene anche solo due gruppi.”
Alt. Stop. Fermi tutti. Chi ha parlato di gruppi? Non era ognuno per conto suo?
“Allora, Ven viene con me!” Esclamò felicemente Sora.
Guardai supplicante Ven che mi restituì un sorriso dispiaciuto.
No. Non se ne parlava di restare sola con Riku! “Finirà che ci scanneremo durante la perlustrazione.” Pensai con raccapriccio.
“Beh, Ven potrebbe …”
“Va bene.” La voce controllata di Riku, stroncò ogni mia possibile protesta. Abbassai lo sguardo sul pavimento. Perché era d’accordo? Per quanto mi riguardava ero ancora arrabbiata, e infastidita dal suo comportamento, e sicuramente lo doveva essere anche lui, quindi a che scopo fare la perlustrazione assieme?
“Allora ci troviamo qui al tramonto.” Disse Aqua sedendosi affianco a Kairi.
“A dopo!” Esclamò Sora trascinando via Ven.
“Andiamo?” Mi domandò Riku a quel punto.
Mugugnai qualcosa di indecifrabile cominciando a seguirlo.
Dopo alcuni minuti in cui il silenzio regnava incontrastato, si levò la voce di Riku.
“Scusami.”
Alzai la testa così velocemente da farmi male al collo. “Come?”
Lui alzò gli occhi al cielo. “Scusami.” Ripeté. “Sono stato troppo brusco prima.”
Lo guardai stupita, prima di ritrovarmi, mio malgrado a sorridere. “Credo di dovermi scusare anch’io.” Dissi impacciata. “Ho esagerato.”
“E’ colpa mia. Ero …”
“Ehi!”
Una voce divertita interruppe la frase che stava pronunciando.
Ma era possibile? Ogni volta che qualcuno, sembrava dirmi qualcosa di estremamente importante, c’era sempre qualcun altro che lo interrompeva! “E’ un vizio!” Pensai voltandomi irritata verso la fonte della voce e incrociando un paio di occhi verdissimi.
“Non vi ho mai visto da queste parti!” Esordì il ragazzo. “Siete stranieri?” Domandò curioso.
“Che tipo strano” Pensai osservandolo. Aveva dei bellissimi occhi verdi, mentre i capelli erano di un colore rosso vivo.
“Axel?” Sussurrò confuso Riku.
Quando gli sentii pronunciare quel nome, capii di chi doveva trattarsi.
Yen Sid mi aveva parlato di tutti i membri dell’Organizzazione XIII prima di mandarmi alla ricerca del Libro. Mi aveva raccontato di ognuno di loro. Di chi fossero prima di annegare nell’Oscurità e rinascere come Nobody.
E … Lui doveva essere il Somebody del numero VIII, Lea.

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Capitolo 15 ***


Hiiii! Mi dispiace averci messo molto, sono riuscita a scrivere solo ora, visto che sto facendo da babysitter alla mia cuginetta! *.* Waaah, è così dolce e coccolosa! *.* Vabbè, lasciamo stare. Allora, premetto che questo capitolo è … Beh non saprei come descriverlo. Voglio soltanto dire che quel che accadrà non sarà definitivo, quindi … Spero vi piaccia, un bacio e a presto!

sora_kairi: Hi! Sono felice che il capitolo ti sia piaciuto!
No, no non è una aggiunta mia, si chiamano realmente Somebody. ^^ In effetti non c’è una vera descrizione di Yume, si conoscono solo piccoli particolari. Forse la metterò nello spazio autrice. XD Anche io adoro Sora e Kairi! XD Spero ti piaccia anche questo capitolo! A presto!
Inuyasha_Fede: Sono felice che ti piacciano le informazioni sulle pietre, pensavo che non fossero granchè, in realtà. Mi piacciono tanto Sora e Ven assieme! XD Spero che il capitolo ti piaccia, a presto!
Selena Moon: Eheh, io sono pazza di Lea, e ovviamente anche del suo Nobody! XD Sora e Kairi sono fatti per stare insieme! Per quanto riguarda Ven e la sua Gemma, si scoprirà un po’ più in là! XD Spero che ti piaccia questo capitolo, a prestooo!
Giulia_Chan: Ma ciao! ^^ Riku è più calmo di quanto si immagini, e Lea è simpaticissimo nel gioco. XD Davvero sono stata così veloce? XD Spero che il nuovo capitolo ti piaccia! A presto!
Deby92: Eheh, vengono sempre interrotti sul più bello! XD Grazie per i complimenti, ti rinnovo gli auguri e … Mi raccomando, divertiti in viaggio, un bacio! A presto! ^^


Capitolo 15


“Allora?” 
Sorrisi sinceramente divertita della sua impazienza. “Veniamo da fuori.” Risposi avvicinandomi.
 “Siete amici di quel ragazzo?”
Lo guardai stupita. “Quale ragazzo?”
 “Non sappiamo chi fosse.” S’aggiunse un ragazzo.
 “Isa!” Esclamò Lea girandosi verso il ragazzo.
 “Il Somebody di Saix?” Domandò sottovoce Riku.
Io annuii.
 “Ha lasciato questo.” Disse Lea raccogliendo un Keyblade di legno da dietro una fontana.
 “Daglielo.” Disse Isa.
 “Va bene, va bene.” Mugugnò indispettito avvicinandosi e passandomi il Keyblade. “Ecco qua. Quel ragazzo l’ha abbandonato qui qualche ora fa.”
“Era in compagnia di una signora.” Aggiunse Isa.
“ ‘Signora’, non è il termine adatto.” Disse Lea. “Io la definirei una sottospecie di strega.”
Malefica!
 “Sai dove erano diretti?” Domandò Riku.
I ragazzi alzarono le spalle.
 “Uh, va bene … Grazie!” Dissi afferrando Riku per il braccio e correndo via.
 “Ehi!” Ci urlò di dietro Lea.
 “Ci vediamo!” Strillai sperando che mi sentisse.
 “Cosa sta succedendo?” Domandò Riku con il fiatone.
 “Questo è il Keyblade con cui si allenavano Ven, Aqua e Terra.” Dissi ricordandomi delle chiacchierate con Ven. “Se Terra l’ha lasciato qui … Vuol dire che sta succedendo qualcosa di brutto.”
 ‘Maledizione … Cosa vuole fare?’

**************************

“Vuoi dire che …” Ven prese in mano il Keyblade, rigirandoselo tra le mani, lo sguardo perso nel vuoto.
 “Ven, ti devo parlare.” Esordì a quel punto Aqua.
Voltai lo sguardo verso Aqua.
Possibile che sapesse anche lei della situazione di Terra?
 “Cosa sta succedendo?” Domandò Sora esasperato.
Sospirai rassegnata. Era il momento di raccontare tutta la verità.
Mi girai verso Riku in cerca di sostegno, ma lo vidi con gli occhi piantati per terra e un’espressione indecifrabile sul viso.
Presi un grosso respiro prima di rigirarmi verso Sora e cominciare a raccontare.


“Perché non ce l’avete detto prima?”
Io rimasi in silenzio. Ora era il turno di Riku di spiegare.
“Sora, datti una calmata.” Disse Riku.
Mi stupii del suo tono duro.
Sora dovette capire, perché lo guardò intensamente per qualche secondo prima di sospirare e sedersi nuovamente vicino a Kairi.
“Che facciamo?” Domando lei avvicinandosi leggermente a lui.
“Aspettiamo che Aqua e Ven finiscano di parlare, e poi decideremo.” Disse appoggiando la testa sulla spalla di Kairi.
Lei arrossì leggermente, senza però, spostarsi.
“Secondo voi cosa si staranno dicendo?” Domandò dopo qualche secondo.
“Credo che Aqua conosca qualcosa in più rispetto a noi.” Risposi incerta.
“Ehi.” La voce di Aqua ci fece voltare di scatto verso lei e Ven.
Quando vidi Ven ebbi un tuffo al cuore.
Senza neanche pensarci mi alzai di scatto avvicinandomi a lui. “Tutto bene?” Domandai, sapendo comunque la risposta.
Lui alzò la testa sforzandosi di sorridere.
“Dobbiamo portare Terra da Master Eraqus.” Disse Aqua sedendosi accanto a Sora. “Prima di partire, si era raccomandato di portarlo subito da lui, nel caso fosse …” Non concluse la frase puntando lo sguardo verso le stelle.
“Ma non abbiamo la minima idea di dove si trovi!” Sbottò Sora, guadagnandosi una leggera gomitata nello stomaco da parte di Kairi.
“Sentite, è quasi sera.” Dissi, osservando gli ultimi barami di luce scomparire. “Ci penseremo domani, ora andiamo a dormire.” Conclusi riscuotendo il consenso di tutti.
L’idea iniziale era di tornare a dormire sulla Gumiship, quando una testa rossa sbucò da dietro un angolo. “Holà! Ho sentito per sbaglio, ovviamente, la vostra conversazione. Avete bisogno di un posto dove dormire?”
“Axel?”
“No …” Sussurrai a Kairi e Sora che lo guardavano stupiti. “E’ il suo Somebody, Lea.” Girandomi, incrociai gli occhi verdi di Lea e  gli sorrisi grata. “Casa tua è disponibile?”
Lui sorrise divertito. “Certo! Venite.” Rispose incitandoci a seguirlo.

**********************************************

Non riuscivo a chiudere gli occhi, figurarsi riuscire a dormire.
Nella mia mente erano ancora vividi gli occhi di Ven. Così diversi dal solito … Così … Spenti.
Non riuscivo sinceramente a capire perché mi avevano turbato così tanto. Aqua aveva la stessa espressione, sicuramente provava gli stessi sentimenti di Ven … ma anche se ero dispiaciuta per lei … Il sentimento che provavo in quel momento per Ven, non era minimamente paragonabile a quello che provavo pensando ad Aqua, pur essendo, loro, nella stessa, identica situazione. E tutto questo mi confondeva. Immensamente. Con una fitta dolorosa al petto, mi alzai di scatto dal letto, uscendo dalla camera. Con la strana sicurezza di trovare Ven ovunque, tranne che nel suo letto, percorsi tutto il corridoio, attenta a non fare il minimo rumore, per non svegliare gli altri.
Lea ed Isa erano stati estremamente gentili ad ospitarci a casa loro. E mi sarei sdebitata, poco ma sicuro.
Anche se influire nel corso degli eventi era pericoloso, non avrei lasciato che soccombessero alle tenebre, d’altronde, con tutti quegli interventi che avevamo fatto, il corso del tempo era, sicuramente, già estremamente cambiato. Quindi qualcosa in più non avrebbe fatto nulla di male, no? Con questi pensieri arrivai davanti alla porta d’ingresso. Afferrai saldamente la maniglia, prima di uscire fuori.
Come avevo immaginato, Ven era lì. Seduto su un muretto di pietre, fissava le stelle senza realmente vederle.
Silenziosamente, mi avvicinai sedendomi di fianco a lui alzando lo sguardo al cielo e cominciando ad osservare tutti quei puntini luminosi che costellavano il cielo.
“Hey, Yume.”
Mi girai incrociando i suoi occhi.
“Cos’è una stella?”
“Mmh …”
“Terra una volta mi disse che ogni stella era un mondo.” Aggiunse qualche secondo dopo, guardandomi negli occhi. “La luce che irradiano è il cuore di ogni mondo.”
“Ha ragione.” Dissi dopo un po’, sorridendogli.
Lui sorrise mestamente, non distogliendo comunque lo sguardo.
Non so cosa mi spinse a farlo. Forse il vedere quel sorriso così spento, o il colore dei suoi occhi non più acceso.
Mi sporsi leggermente posando una mano sulla sua.
Lui dovette capire quel che stavo per fare, perché si sporse lentamente verso di me. Gli occhi incatenati ai miei.
Senza pensare a nulla, dischiusi leggermente le labbra.
E lo baciai.


Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Capitolo 16 ***


Salve, scusate l’immenso ritardo, ma sono tutta presa da un nuovo gioco. XD Allora, questo è un capitolo di transizione. Una normale giornata prima dei pericoli, la calma prima della tempesta. Insomma, tutti hanno bisogno di un giorno di “relativa” calma, no?  Comunque, vi lascio subito, subito al capitolo. Bye!

Sora_kairi: Già, già. E’ piuttosto complicato, non vorrei rovinare la narrazione inserendo una descrizione completa, così mi accontento di quel che posso. XD Spero che il capitolo ti piaccia, un bacione.
Deby92:
Wow, a mezzanotte? Io non resisto mai fino a quell’ora! Crollo sempre verso le 23. XD Eheh, sono contenta di averti stupito! XD Per quanto riguarda Riku … Mistero! XD Spero che il capitolo ti piaccia!
Inuyasha_Fede:
Eheh … Alla fine sarebbe dovuto capitare! XD Cosa darei per dormire io con Lea! *.* Spero che il capitolo ti piaccia, a presto!

 

Capitolo 16

 

“Pazza. Pazza. Pazza! Sono una pazza!” Continuai a mormorare come una nenia dopo essere corsa via e rinchiusa dentro la mia camera. “Ma come mi è venuto in mente?!”
L’avevo baciato. Avevo realmente posato le mie labbra sulle sue.
E … Accidenti! Mi era anche piaciuto!
Non l’avrei più potuto guardare in faccia!
E di certo mi sarei potuta risparmiare quella stupida fuga.
La voglia di urlare non faceva che crescere ogni secondo di più, così affondai la testa nel cuscino pronta a liberare un urlo, quando sentii bussare.
“Yume, sei sveglia?”
La voce di Kairi mi bloccò, facendomi richiudere la bocca e alzare la testa dal cuscino.
“S-sì.” Balbettai scendendo dal letto e aprendo leggermente la porta. “Come mai sveglia?” Domandai, dopo aver appurato che fosse veramente lei.
“Volevo parlarti di una cosa.” Disse spostando lo sguardo sul pavimento.
“Di cosa?” Domandai facendola entrare e accomodandomi sul letto a gambe incrociate.
“Ecco …” Cominciò incerta raggiungendomi sul letto. “E’ una cosa a cui non vorrei pensare, soprattutto in un momento delicato come questo, ma … Non ce la faccio più.”
“Cos’è successo?”
“Si tratta di Sora.”

**********************************************

Le cose non vanno mai come devono andare. E la mia buona stella, se mai ne avevo avuta una, adesso mi aveva definitivamente abbandonato.
Non appena misi fuori un piede dalla camera, cercando di fare meno rumore possibile, dato che Kairi si era addormentata con me alla fine della chiacchierata, andai a sbattere contro Ven, intenzionato a bussare.
“C-ciao.” Farfugliai quando incrociai i suoi occhi.
Lui mi rispose con un sorriso imbarazzato. “Ciao.” Dopo qualche secondo di silenzio prese la parola. “Io … Quello che è successo ieri …”
“Mi dispiace!” Quasi urlai arpionandogli un braccio. “Davvero, non so cosa mi sia preso.” Continuai notando il suo sguardo stupito. “Mi … mi è venuto spontaneo.” Cercai di spiegare. “Non volevo crearti problemi.”
Lui sorrise sinceramente divertito del mio imbarazzo. “Non ti devi scusare.” Disse inclinando la testa. “E’ stato … Bello.” Concluse nuovamente in imbarazzo avvicinandosi di un passo.
“Che cosa è stato bello?”
La voce allegra di Sora ci fece sobbalzare, e di scatto feci un  passo indietro, sbattendo contro la porta.
“Niente.” Ci affrettammo a dire girandoci verso di lui.
Sora ci guardò scettico prima di scrollare le spalle e asserire che moriva di fame.
D’un tratto mi ricordai quello che dovevo fare. Lo afferrai malamente per un braccio prima di spingerlo dentro la camera, dove Kairi, sicuramente si era già svegliata.
“Ehi! Cosa … Yume!” Urlò arrossendo dopo aver visto Kairi in camicia da notte.
“Parlatevi. O ora o mai più.” Mormorai chiudendolo dentro.
Mi voltai nuovamente verso Ven che ora mi guardava interrogativo. “Cose da fidanzati …” Mormorai, per poi maledirmi mentalmente un attimo dopo. Ma da dove mi uscivano ste’ frasi?!
“Facciamo una passeggiata?” Domandò a quel punto sorridendo.
Annuii automaticamente affiancandolo e scendendo le scale.
Arrivati al piano di sotto, trovammo la stanza completamente vuota.
“Dove saranno andati tutti?” Domandai più a me stessa che a Ven.
“Riku e Lea stanno combattendo.” Disse lui guardando fuori dalla finestra.
Seguii il suo sguardo, notando Lea schivare un affondo particolarmente potente di Riku. Aqua e Isa, seduti su un muretto, seguivano lo scontro, decisamente indifferenti.
Senza rendermene conto il mio sguardo si posò su Riku, leggermente affaticato dallo scontro, continuava a schivare facilmente gli attacchi di Lea. Come se avesse sentito il mio sguardo addosso, alzò gli occhi verdi incrociando i miei.
“Yume?” La nota interrogativa nella voce di Ven mi fece ridestare.
“Scusa, mi ero imbambolata.” Mi scusai sorridendo e seguendolo fuori di casa.
In silenzio ci dirigemmo verso la piazza.
Mi trattenni dal ripescare l’argomento “bacio”, anche perché … Stavo decisamente bene così. Camminavamo lentamente, lasciando che le nostre mani si sfiorassero piuttosto spesso. Sorrisi leggermente imbarazzata, quando, impegnata a fissarlo di sottecchi, inciampai e lui mi afferrò la mano per evitare che mi schiantassi al suolo.
“Grazie.” Mormorai sorridendo, notando che non aveva intenzione di lasciarmi la mano.
Meglio, non avrei dovuto cercare una stupida scusa per tentare di afferrarla.
“Ven. Guarda!” Esclamai qualche minuto dopo.
Lui si girò seguendo la direzione del mio sguardo.
Una bambina dai capelli rossi stava giocando allegramente con una signora più anziana che sorrideva felice, davanti a loro, Topolino osservava curioso la bambina.
“Possibile che quella sia …”
“Kairi!” Esclamai completando la frase al suo posto.
“Cosa ci fa Topolino qui?” Domandò dopo un po’ continuando ad osservare la scena.
“Non so …” Risposi incerta sul da farsi. “Andiamo. Proviamo a parlargli.” Proposi tirandolo verso il centro della piazza.
In quel momento il Re si girò verso di noi. “Ragazzi!” Esclamò sorpreso, osservandoci per qualche secondo.
“Maestà, cosa ci fate qui?” Domandai avvicinandomi.
Lui si grattò imbarazzato il naso. “Ecco … Sono fuggito.” Rispose spostando lo sguardo sulle sue scarpe.
“Fuggito? E come?” Domandò Ven.
In effetti la Gummiship l’avevamo noi. Come aveva fatto?
“Ho usato questa.” Disse estraendo dalla tasca un piccolo oggetto. “E’ un Frammento di Stella.” Spiegò mostrandoci l’oggetto. “Con questo si può viaggiare tra i mondi. Anche se non si può decidere la destinazione.”
“Ma perché ve ne siete andato?” Domandai piegandomi alla sua altezza.
“Volevo …”
Un boato terribile ci interruppe, facendoci voltare contemporaneamente verso la fonte del rumore.
Davanti a Kairi e a sua nonna, si ergeva un enorme Unversed, con accanto Malefica.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=464232