Morgue Live - Stagione 1 Completa - Stagione 2 In corso.

di mario89
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Piccoli passi per diventare grande. ***
Capitolo 2: *** Senza Cuore ***
Capitolo 3: *** Fare del bene,aiuta a star bene -Prima parte- ***
Capitolo 4: *** Fare del bene,aiuta a star bene -Seconda parte- ***
Capitolo 5: *** Il Primo Stipendio ***
Capitolo 6: *** L'arco di Cupido ***
Capitolo 7: *** Il valore della vita ***
Capitolo 8: *** Colpi di scena - Season Finale ***
Capitolo 9: *** Stagione 2. La Promozione. ***
Capitolo 10: *** Stagione 2. Cambiamenti. ***
Capitolo 11: *** Stagione 2. I Mille Volti Dell'amore. ***
Capitolo 12: *** Stagione 2. Addio 2010. ***



Capitolo 1
*** Piccoli passi per diventare grande. ***


Vorrei precisare prima di leggere il primo episodio,che dal secondo in poi ho adottato il metodo del racconto della storia e non come un copione...quindi leggetevi il primo anche se un pò teatrale,perchè i prossimi episodi saranno più dettagliati nel racconto grazie mille. “Morgue Live”
Season one Episode one
Immagini
La scena si apre mostrando dall’alto I vari grattacieli che occupano la grande mela,ossia la città chiamata New York,passiamo da un edificio all’altro mostrando I vari ospedali e università che la rappresentano,l’obbiettivo in fine si ferma e visualizza una struttura con 7 piani,facciata ricoperta di finestre di vetro e una grande fontana posta al lato destro dell’edificio,l’inquadratura si avvicina ma mano pian piano all’ingresso,una grande porta con su scritto “Morgue City”e posizionata sulla porta vetrata. Narrazione
Benvenuti al Morgue Live! Immagini
La scena si oscura e riappare dopo qualche secondo,il nuovo scenario e una stanza adolescenziale,la visuale gira intonso a questa stanza mostrando un gran disordine,un cassettone posto all’angolo sinistro di questa,mostra i suoi vari cassetti aperti con indumenti intimi che fuoriescono dalle cavità,mentre spostando nuovamente la visuale vediamo un armadio a muro con porte spalancate,tanti vestiti sparsi per il pavimento e appesi sulle porte dell’armadio,la scena si oscura per un istante per poi riaccendersi in un bagno ben pulito e ordinato,in questo vediamo una ragazza mora alta magra che si specchia……… Narrazione
Mi presento…sono Sandra Vester,ho 18 anni. Mi sono diplomata all’Accademy Doreth School,i miei voti non erano molto alti…bhè meglio non parlarne,vivo con mia zia Elga perché i miei genitori sono morti in un incidente d’auto 10 anni fà,avevo solo otto anni ero piccola ma capì tutto…adoro mia zia e fantastica,si e presa cura di me come se fossi sua figlia…ora sta poco bene…e affetta dal morbo di Parkinson…e tocca a me ora prendermi cura di lei. Immagini
Dopo essersi preparata e vestita,Sandra si da un ultima occhiatina allo specchio per poi voltarsi e uscire dal bagno. La vediamo scendere le scale a due a due come un razzo,si dirige poi in cucina dove ad aspettarla d’avanti al fornello c’è una donna anziana con un grembiulino rosso e un sbattitore in mano. Sandra si avvicina al tavolo a sbalzo che e posto poco più lontano dal fornello,chiude gli occhi e annusa il buon odore delle frittelle che cuociono nella padella.
Dialogo
Sandra: Buon giorno zia
Elga: Buon giorno a te piccola mia…oggi ti ho preparato le frittelle che tanto ti piacciono,quelle1 con l’uvetta…
Sandra: Mhmmmm…che bontà,grazie zietta sei unica la mondo…ne prendo subito una…
Elga: Oh e il minimo per una ragazza come tè…senti…volevo dirti una cosa riguardo il tuo nuovo impiego…
Sandra: Di pure zia…intanto io continuo a mangiare…mhmmm…
Elga: Vedi…sei sicura di voler lavorare in un obitori?...insomma una ragazza come te dovrebbe aspirare a ben altro…
Sandra: Zia…ne abbiamo già parlato a lungo ieri sera! Lo so non e il massimo,ma devo pur mantenermi all’università…non posso dar peso tutto su di tè,ora devo andare seno faccio tardi…e far tardi il primo giorno,non mi metterà di certo in buona luce con il mio capo.
Immagini
Dopo la lunga chiacchierata fatta in cucina,abbiamo ben capito che la zia di Sandra non e molto entusiasta del nuovo lavoro della nipote,ma la ragazza esprime esplicitamente che non vuole dare altri problemi alla sua cara e amata zia,il tutto si conclude con un abbraccio affettuoso e caloroso tra zia e nipote,la scena si oscura per alcuni secondi. Immagini
La scena si riapre d’avanti al grande obitorio visto inizialmente con il nome di “Morgue City” Ecco che dall’alto vediamo Sandra che si avvicina verso l’ingresso dell’obitorio,il passo e titubante e insicuro,visto che ogni tanto si ferma e si guarda attorno,fa un ultimo respiro per poi avvicinarsi all’entrata,una volta avvicinata tende la mano destra verso la maniglia della porta di vetro,e spingendo con forza la apre entrando finalmente nell’edificio dove presto comincerà a lavorare. Cambiamo nuovamente scenario,e dall’esterno dell’edificio ora passiamo alla sala d’attesa,una grande sala con divanetti posti sul lato destro e una cattedra sul lato sinistro dive dietro questa vi e seduta una graziosa signorina si direbbe la segretaria,Sandra si avvicina e le sorride.
Dialogo
Sandra: Salve…
Lyneth: Salve…desidera?
Sandra: Bhè…vede io sono la nuova guardiana notturna della camera mortuaria…e non so in questo momento a chi rivolgermi per cominciare a lavorare…potrebbe aiutarmi?
Lyneth: Ma certo che posso aiutarla…sono qui da quattro anni apposta per aiutare le persone come lei…
Sandra: Grazie mille…
Lyneth: Allora deve recarsi al settimo piano,e parlare con il dottor Cohen…lui le spiegherà meglio il suo compito e come e quando svolgerlo…
Sandra: Ok…………nuovamente grazie signorina…
Lyneth: Ah…dimenticavo,l’ascensore e guasto.
Immagini
Dopo aver chiesto alla segretaria che gentilmente aiuta Sandra,si reca verso le scale e arrivata avanti a queste la ragazza alza lo sguardo verso l’alto e osserva le numerose grate che contiene piano per piano,ma scricchiolando un po’ il collo si fa coraggio e comincia a salire gradino dopo gradino raggiungendo dopo un po’ il settimo piano,si china in avanti respirando affannosamente,si posa con le mani sulle ginocchia,mentre si riposa dei passi si sentono provenire nelle vicinanze,e improvvisamente alzando un pochino lo sguardo verso il pavimento,Sandra nota delle scarpe marroni,si alza velocemente e si rende conto che d’avanti a lei vi era un uomo in camice bianco,arrossita la ragazza stringe i pugni trattenendo per sino il fiato.
Dialogo
Billy: Si sente bene signorina?...
Sandra: Oh…oh…si…si certo che mi sento bene,crede che un paio di gradini mi stanchino…psf…
Billy: Bene!...Lei deve essere la nuova guardia notturna giusto?
Sandra: Si…si…sono proprio io,mi chiamo Sandra Vester piacere…
Billy: Billy Cohen…e il piacere e tutto mio Sandra…
Sandra: Uhm…perché mi fissa in quel modo scusi?
Billy:…Sei sicura di voler lavorare in un obitorio? Insomma una ragazza carina e giovane come tè…starsene tutte le notti in compagnia di morti…non e una cosa che si vede tutti i giorni…
Sandra: Certo che voglio lavorare qui…si forse e vero…mi creda essere finalmente indipendenti e aiutare economicamente mia zia…rende tutto più piacevole e esilarante…………mi scusi ha detto di chiamarsi Cohen?...
Billy: Si sono il dottor Cohen…il responsabile del personale nonché l’unico medico che svolge le autopsie in questo obitorio…
Sandra: Ok …allora lei e il mio capo!...Quando comincio cosa faccio e dov’è la mia postazione…insomma mi dia ordini…
Billy: Continuo a non capire dove trovi eccitante la cosa……mhà…comunque…inizierai domani sera alle 00:30,verrai qui, Lyneth la segretaria ti darà il tuo camice,il cartellino,e ti porterà nella camera mortuaria,dove tu avrai una tua postazione munita di…scrivania sedia telefono e tv…
Sandra: Forte……ma non sembra un lavoro,sembra più una pacchia,ahhaahhaah………
Billy: Già…se non fosse per il fatto che sarai tu a pulire i cadaveri.
Immagini
Dopo la brutta figura fatta con il responsabile del personale ed aver parlato del più e del meno riguardo alle sue mansioni,Billy da il primo turno a Sandra per poi spiegare dove posterà il suo lavoro,la ragazza sentendo che avrà a sua disposizione telefono tv scrivania e sedia,crede che sarà una pacchia…ma a sminuire la sua idea ci pensa il dottor Cohen che informa che sarà lei a pulire i cadaveri che arriveranno all’obitorio,la ragazza osserva incredula il dottore rimanendo a bocca aperta,cohen volta le spalle e si allontana dalla ragazza,questa fa lo stesso e riscende le scale dirigendosi fuori dall’obitorio,la scena si chiude per qualche secondo. Si riapre nuovamente mostrando una piazza posta sulla strada principale che porta al luna park,vediamo Sandra che passeggia lentamente munita di un telefono cellulare posto sull’orecchio,si ferma di scatto e vicino a lei una folla di persone passeggia e corrono passando avanti alla ragazza.
Dialogo
Sandra: Insomma Timm dovresti essere già qui non trovi?...
Cell.Timothy: Amore ho avuto molte cose da fare…lo sai che il mio lavoro mi toglie molto tempo libero…come sai che mi fa guadagnare anche molti soldi…
Sandra: Timm!! Me ne frego dei soldi e del tuo lavoro……mi avevi promesso che avremmo passato la serata insieme…
Cell.Timothy: Ehy amore calmati…perché ci tenevi tanto a questa serata? Insomma altre volte che ho avuto dei problemi con il lavoro non hai fatto tutte queste storie…
Sandra: Ti rendi conto……Timi questa era l’ultima serata che potevamo passare insieme…ho appena saputo che i miei turni all’obitorio saranno sempre notturni…
Cell.Timothy: Cavolo amore non avevo idea…che questa potesse essere la nostra ultima serata da poter passare insieme……giuro che saprò farmi perdonare…
Sandra: Ok…tranquillo fa niente torno a casa da zia…
Cell.Timothy: Tesoro ora devo andare mi attendono per una riunione importante…e sai che senza di me nessuno si muove…
Sandra: Già…che fortuna…
Cell.Timothy: Piccola dai non fare così…ti ho già detto che mi farò perdonare giuro……ma ora devo proprio andare buona notte e salutami zia Elga.
Sandra: Ok buona notte anche a te.
Immagini
Sandra aveva un impegno con il suo ragazzo Timothy,ma questo non si e presentato al punto d’incontro dei due,la ragazza allora lo chiama per avere delle spiegazioni e con tono duro e deluso conversa con il ragazzo cercando una spiegazione,la motivazione e stata il troppo lavoro di codesto,la ragazza crede e perdona la sua mancanza ed entrambi si augurano la buona notte,sandra stacca e ripone il cellulare nella tasca muovendosi e dirigendosi verso casa,la scena si chiude per qualche istante. Si riapre in una camera d’albergo con luce soffusa,un letto a forma di cuore e un ragazzo posto dentro seminudo Timothy,ecco che voltando la visuale verso il bagno vediamo uscire una donna alta bruna e occhi chiari,indossa una giarrettiera nera e un bustino rosso con un decoltè molto sporgente,si avvicina al letto e si sdraia al fianco di Timothy.
Dialogo
Timothy: Sei uno schianto baby…
Mary Rose: Uhm…con chi parlavi al telefono?...
Timothy: Era il mio capo…diceva che domani devo passare tutta la giornata in ufficio…
Mary Rose: Che palle…quindi la nostra giornata romantica e saltata?
Timothy: Mi dispiace tanto amore…ma non posso mancare…sai bene che sono una delle cinque colonne nel mercato aziendale…e poi se non lavoro sodo…come compriamo la villa a Beverly Hills?...
Mary Rose: Si hai perfettamente ragione amore mio…allora la nostra giornata romantica…la passeremo un altro giorno.
Immagini
Sembrerebbe che Timothy abbia un amante o che le sue amanti credono di essere la sua fidanzata questo per il momento c’è poco chiaro,ma sembrerebbe nel modo in cui si parlino,la ragazza sia molto innamorato di lui o dei suoi soldi,dopo aver mentito anche a Mary Rose Timothy promette di comprare una villa a Beverly Hills,accarezza e massaggia la pancia della ragazza per poi avvolgersi a lei,cominciando a fare l’amore,la scena si chiude per pochi secondi. Si riapre nella cucina dell’abitazione di Sandra e sua zia Elga,dentro questa stanza è apparecchiato un tavolo per uno,con posate e tovaglia,vediamo ora inquadrato il fornello e Elga che mescola la minestra con il mestolo,ma ecco che vediamo aprire la porta del retro posta dentro la cucina,si apre lentamente per poi mostrare la figura di Sandra che con un espressione serena osserva la zia,questa è un pò sorpresa visto che si aspettava che passasse la serata con il suo ragazzo e osserva anch’essa la nipote.
Dialogo
Sandra: Ehy! Cos’è questo buon odore?...
Elga: Minestra con verdure fresche…ma come mai sei qui?...non dovresti essere a cena con Timothy?
Sandra: Aveva degli impegni sul lavoro…e abbiamo disdetto tutto…anzi ha fatto tutto lui……ma di buono c’è che si farà perdonare in qualche modo…
Elga: Ho capito…preparo anche te…e come è andata all’obitorio…ti hanno dato una data di inizio lavoro?...
Sandra: Si comincio domani alle 00:30…ho conosciuto il mio capo…al primo impatto mi e parso un tantino freddolino……ma poi alla fine si e visto la sua parte bastarda…per il resto aspettiamo domani…
Elga: Giornata piena zeppa di novità…tuo pro zio Clarck e in fin di vita…e sono ben certa che tu sarai di sicuro nel suo testamento…
Sandra: Sul serio?...bhè a 107 anni sembrava anche ora che mettessero fine alle sue sofferenze…
Elga: Sandra!!! Abbi un po’ di buonsenso…
Sandra: Cosa c’è ho solo detto la verità…comunque spero mi lasci una delle sue casette in campagna,sarò circondata da morti…e mi ci vorrebbe di tanto in tanto una vacanza all’aria aperta.
Narrazione
Ho iniziato questa giornata con molta grinta e decisione…sono andata sul mio posto di lavoro,ho conosciuto il mio capo la segretaria,anche se non ci siamo neppure presentate conosco il suo nome…sono stata delusa per l’ennesima volta dal ragazzo,a volte credo che la mia vita privata i miei traguardi le mie tappe da raggiungere…a lui non interessino…ma dopo una lunga giornata non c’è cosa più bella…che tornare a casa da chi veramente ti vuole bene,da chi si interessa e ti domanda”Com’è andata la giornata?”dalle persone che non vorresti mai dividerti,domani per me comincerà il mio vero cammino verso l’indipendenza e perché no…anche verso la maturità.

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Capitolo 2
*** Senza Cuore ***


Morgue Live
Season one episode Two
“Senza cuore”

Il sole splende nella cittadina di New York,che riflettendosi sui vetri dei grandi grattacieli acceca le persone che a passo svelto corrono al loro posto di lavoro. Si perché una normale persona comincia il proprio lavoro la mattina,si comincia con una bella colazione,leggere gli articoli più interessanti del giornale quotidiano…si così si comincia una bella giornata lavorativa,ma c’è chi la propria giornata lavorativa la comincia di sera ,e preferisce dormire quando tutti vanno a lavoro. In particolare stiamo parlando di Sandra la nostra giovane ragazza che lavoro all’obitorio della città,la si vede ancora distesa nel suo letto con il piede destro che fuoriesce dal fondo del lettino,come sempre c’è molto disordine nella sua camera vestiti buttati ovunque e il camice da lavoro appeso sulla sedia vicino alla scrivania,un piccolo scricchiolio proveniente dalla porta che man mano si apre,lasciando entrare la luce del corridoio nella stanza oscurata dalle veneziane chiuse,il viso di Sandra e coperto dal cuscino quindi la ragazza non viene infastidita da tale luce,la porta si spalanca e appare la presenza della zia di Sandra ossia Elga…sempre con il suo grembiulino a fiorellini e pantofole da casalinga,tiene in mano una tazza di caffé bollente,l’odore della bevanda man mano raggiunge le narici della ragazza facendola annusare il suo aroma,dei piccoli mugolii provenenti dalla bocca della ragazza per poi assestarsi e piegare il suo corpo il suo corpo in avanti dando lo sguardo alla zia,piccolo sbadiglio coperto da una mano per poi prendere parola…

Sandra: Buon giorno zia Elga…ho dormito tanto?

Elga: Noooo,sono appena e appena mezzogiorno…su prendi il tuo caffè e corri a vestirti,che questa lavori quindi devi essere fresca e raggiante come non mai…

Sandra: No che non lo devo essere…ti sei dimenticata che lavoro in un obitorio? Non occorre essere fresche e raggianti…basta restare sveglia e assicurarmi che nessuno entra o esca senza il mio consenso dalla sala mortuaria…
Elga: Uhm…e comunque un lavoro…quindi alzati rinfrescati e inizia la giornata con un sorriso…o almeno quel che resta della giornata.
Sandra: Ok…

Sandra prende la tazza di caffè che la zia le porge e avvicinando il bordo del bicchiere al suo labbro comincia a sorseggiarlo soffiando su di esso svariate volte,si scopre lanciando le coperte a terra e dandosi una spinta su lettino si alza cominciando a dirigersi verso il bagno posto nella sua stanza in fondo vicino all’armadio. Entra nel bagno mentre Elga rifà il lettino della ragazza,Sandra si specchia e vari schetch veloci mostrano la sua preparazione,mentre si trucca,si veste e si lava i denti,pronta la ragazza si da un ultima occhiatina allo specchio sospirando voltando le spalle e dirigersi verso la cucina. Percorre la stanza per poi uscire e scende una grata di scale raggiungendo così l’arcata che porta nella cunina,sul tavolo ci sono le frittelle che tanto piacciono alla ragazza e questa non perde tempo per prenderne una e uscire dalla porta sul retro,mentre chiude la porta voltandosi si scontra contro Timothy il suo ragazzo,questa si spaventa lasciando cadere la frittella a terra…

Sandra: Cavolo Tim che spavento…che ci fai qui?
Timothy: Scusami volevo farti una sorpresa…sai e tipo una settimana che noi non…uh…
Sandra: Che non uh cosa?
Timothy: Sandra insomma non far finta di non capire ti prego…ti sogno ogni notte e…ti desidero follemente… Sandra: Aha capito la tua astinenza voluta comincia a farsi sentire eh?

Timothy: Psf cosa? Astinenza voluta…e ridicolo,lo sai che sono stato occupato con le manifestazioni aziendali…ora che ho un po’ di tempo libero io volevo…(Interruzione Sandra)

Sandra: Volevi cosa? Svuotare i ciglioni per poi sparire un'altra settimana? No grazie sono apposto così…e ora se non ti dispiace avrei da fare.

Timothy si presenta da Sandra dopo una settimana di assenza,i due non si sono visti ma solo sentiti telefonicamente e le intenzioni di Timothy erano ben chiare anche se in fondo in fondo lui non ne aveva bisogno realmente,forse voleva crearsi un alibi. Fatto sta che Sandra incazzata nera decide di non stare al gioco di Timothy e rifiuta la sua proposta di trascorrere un po’ di tempo insieme,la ragazza non lo lascia nemmeno parlare interrompendolo con dissenso,per poi girargli intono e andarsene lasciando il ragazzo vicino all’ingreso sul retro. Dopo il salto di scena ci ritroviamo d’avanti al grande edificio del Morgue City di New York dove lavora la nostra amica Sandra,questa si dirige verso l’ingresso del grande edificio e spalancando le porte aiutandosi con le mani entra in esso,percorre la saletta dove sul lato destra vi e posta una scrivania con dietro la segretaria Lyneth…

Lyneth: Sandra cosa ci fai qui? Non attacchi alle 23:00?
Sandra: Ciao Lyneth,si il mio turno e a quel ora,ma voglio assistere un po’ il dottor Cohen…quindi sapresti dirmi dove trovarlo?
Lyneth: Bhè non credo che il dottor Cohen gradisce queste improvvisate dei tirocinanti…ma se proprio vuoi fare un tentativo…e al secondo piano in compagnia di un cadavere appena arrivato…
Sandra: Grazie mille…ah ti stà bene la camicetta con le roselline.

Entrata Sandra chiede informazione dove poter trovare il dottor Cohen per poter assisterlo un po’,Lyneth scettica,da l’informazione rivelando la posizione del dottore,trova che l’atteggiamento della ragazza non piacerà al dottore o forse si? Sandra si avvicina all’ascensore,questa arriva a destinazione per poi far aprire le porte facendo così entrare la ragazza…preme il pulsante con sopra scritto il 2 e le porte si richiudono salendo al piano selezionato,le porte si riaprono nuovamente e Sandra esce dall’ascensore notando due persone parlare con il dottor Cohen,si avvicina lentamente mantenendo le distanze,resta ferma e ascolta la conversazione…

Billy: Mary lo so che e dura da accettare ma ormai il tuo ragazzo non c’è più…mi dispiace molto.
Mary: Non si dispiaccia,non sono affatto turbata era uno dei tanti…se porto bene il conto questo e il secondo che mi muore,che sfiga eh?
Billy: Non ti seguo,so che sei sotto shock ma questo non e il modo giusto di affrontare la situazione…dovresti cercare supporto e un qualche aiuto da parenti o amici.
Mary: Ma di cosa parla…io sto benissimo,non sono mica io quella morta qui…senta non mi interessa un cazzo di quello che e accaduto a James,se le cercata e io non posso farci niente,quindi…mi dica cosa dovrei fare così la faccio e me ne vado.
Billy: Doveva solo…ecco…identificare il corpo,visto che sul suo cellulare era digitato il suo numero per ultimo.
Mary: Ok e lui James Hisghol…ora se non le dispice io andrei.

La ragazza dopo aver discusso un po’ con il dottor Billy Cohen decide di andaresene passando avanti a Sandra con molta disinvoltura,questa rimane allibita nel vedere la poca curanza e dolore che ha provato nella perdita del suo fidanzato,scuote la testa lentamente per poi voltarsi verso Billy e avvicinarsi a lui con molta cautela,lo guarda negli occhi e sospira tenendo le mani basse e aggrovigliarle tra loro giocandoci.

Billy: Sandra Che ci fai qui così presto?
Sandra: Ecco vede…volevo ambientarmi un pochino nella struttura,in modo da sentirmi a mio agio questa sera da sola…ma se le dispiace lasciamo stare me ne vado.
Billy: No tranquilla non mi dispiace affatto…anzì,vedendo la tua determinazione nel voler svolgere al meglio il proprio lavoro…mi rende orgoglioso nella scelta che ho fatto…
Sandra: …grazie…
Billy: Va bene,ti mostro un po’ il piano visto che sarà qui la tua postazione,precisamente nella sala mortuaria…seguimi ti faccio da cicerono…
Sandra: Ok la seguo a ruota.

Una volta avvicinatasi al dottor Cohen,Sandra preferisce non impicciarsi riguardo la scena che ha visto precedentemente riguardo quella ragazza impassibile alla morte del suo ragazzo,fa un bel respiro e quando questo si accorge della sua presenza la ragazza spiega il perché e lì,con stupore il dottor Cohen rimane basito nel vedere in una ragazza così giovane tanta determinazione nei confronti di un lavoro che forse non l’avrebbe portata mai da nessuna parte,decide così di accompagnare la ragazza a fare il giro del 2° Piano,zona dove passerà la maggior parte del tempo la ragazza,quindi muovendo i passi verso la camera mortuaria…il dottor Cohen lancia delle occhiatine a Sandra che lo segue restando poco più dietro di lui…le palpebre del dottore si socchiudono manifestando occhiatine intense,mostra la sala spiegando i dettagli e le funzioni che questa ha per poi continuare stanza dopo stanza sino ad arrivare alla postazione di Sandra,una piccola torretta 5x5 contenente una scrivania con sopra un telefono,un computer con tastiera e un registro dove la ragazza dovrà segnalare chi entra e chi esce dalla stanza,Sandra mette le braccia conserte e allunga il collo osservando dal vetro il suo posto di lavoro,notando però che non era come se lo aspettava…non c’era una tv come pensava e la stanza era molto spoglia,le pareti erano completamente bianche e senza un briciolo di vitalità…

Billy: Bene con questo credo che hai visto tutto il piano…
Sandra: Grazie mille dottor Cohen,mi e stato di grande aiuto…se non c’era lei credo che questa sera mi sarei persa con tutte queste stanze e corridoi…
Billy: Questa sera?...Guarda che inizi il turno tra quattro ore…
Sandra: Cavolo come passa il tempo,allora ci vediamo dopo grazie grazie e nuovamente grazie dottor Cohen…
Billy: Prego.

Dopo essersi ambientata un po’ la ragazza finalemtne ha preso un po’ confidenza con il piano,e tutto questo grazie al dottor Cohen…la ragazza di fatti si volta verso questo e portando entrambe le mani sul petto lo ringrazia svariate volte mettendo in imbarazzo il dottore che socchiude gli occhi e si gratta la nuca imbarazzato,dopo i ringraziamenti la ragazza volta le spalle e si allontana recandosi verso le scale e percorrendole si dirige al piano inferiore…mentre se ne va Billy la segue passo passo con il suo sguardo finchè la ragazza non sparisce dalla sua visuale,fa un piccolo sospiro e si gira allontanandosi anch’essi dal piano.
Ci troviamo in una stanza ricoperta di vetri,le pareti sono fatte di vetri che affacciano sulla splendida cittadina di New York City,l’ingresso della stanza e completamente di vetro cristallizzato,e un lampadario con rubini pendenti illuminano con il loro luccichio la zona,vediamo in questa stanza oltre a queste cose anche una scrivania di legno antico con due sedie poste ad entrambi i lati,una lunga libreria composta da libri sulla legislatura e economia…

Marijane: E stata la settimana più bella della mia vita…mi sono divertita tantissimo in Italia…
Timothy: Si…anche per mè…
Marijane: Ehy tesoro cosa ti prende? Non stai bene per caso?
Timothy: No no no,va tutto bene…e solo che ho un po’ di mal di testa tutto qui…
Marijane: Capito…sai non e la prima volta che ti vedo in questo stato,lo eri anche alcuni giorni in Italia,e se c’è qualcosa che non và…dillo,insomma se sono io la causa di questo tuo malumore…possiamo discuterne e rimediare…
Tinothy: Marijane,devi stare tranquilla non sei tu la causa…anzi forse se la cura,forza vieni qui e abbracciami amore mio.

La porta si spalanca ed entrano Timothy e Marijane,Tim si va a sedere dietro la scrivania mentre Marijane si siede sulla scrivania accavallando le gambe una sull’altra,la ragazza esprima la sua felicità per il viaggio fatto in Italia insieme al suo fidanzato,questo però sembra che non e di buon umore e mettendo preoccupazione alla ragazza,questa cerca di tirarlo su credendo poi che la causa di tale umore sia dovuto a qualcosa che potrebbe aver fatto lei,questo smentisce le cose dette da Marijane e apre le braccia accogliendola in un grande approccio sussurrandogli che la ama. Intanto il tempo scorre e finalmente vediamo Sandra con il suo bel camice bianco pronta per cominciare la sua prima notte di lavoro,tutto e tranquillo al secondo piano nessuno si aggira per i corridoi e la ragazza avanza avvicinandosi alla porta della sua torretta,la apre entrando in essa,va a sedersi e d’avanti a se trova una busta con sopra scritto James Hisghol,si avvicina con interesse spostando la sedia dalla scrivania per poi sedersi,prende questa busta in mano aprendola e estrando da questa gli oggetti che conteneva,c’e un bigliettino con su scritto “Ink Tatoo”più il numero di telefono del negozio,poi il portafogli,e una frase scritta su un piccolo pezzo di tovaglietta con su scritto “Mary e James for ever”,Sandra si morde il labbro inferiore nervosamente…prende la scheda del ragazzo e comincia a leggerla…

Sandra: “Luogo della morte,22Th street di fronte a un negozio di Tatuaggi…Causa della morte,si presume che abbia avuto un mancamento per il troppo sforzo di sopportare senza tregua,lo svolgere di un tatuaggio così caduto dallo svenimento viene investito da un auto,fratture ad entrambi gli arti superiori ematomi al cervello,e quello che si presume e stata la causa della morte istantanea…un infarto”

La ragazza alza la testa lentamente osservando il soffitto,nei suoi occhi si vedono piccole lacrime trattenute…porta la mano destra avanti alla bocca per poi alzarsi e uscire fuori dalla torretta,si dirige verso la porta della camera mortuaria…entra in essa e si avvicina al corpo di James,scopre il lenzuolo mostrando il busto del ragazzo completamente pieno di lividi e di colore pallido,vede in fine il tatuaggio disegnato sul petto “Mary and James for ever” probabilmente la causa dello svenimento era stato quello di sopportare il dolore senza tregua pensando forse alla propria amata…dei passi si sentono provenire verso la sala mortuaria,Sandra si volta velocemente e nota una figura femminile…

Mary: Mi hanno mandato la sua sceheda a casa…sconvolgente…
Sandra: Già,si può dire che e morto per amore…
Mary: Dovrei stare male vero?
Sandra: Non necessariamente,se non provavi niente per lui puoi solo dispiacerti come hai detto oggi al dottor Cohen…
Mary: hm…io non so perché l’abbia fatto,sapeva che non lo amavo e che non mi interessava niente di lui…
Sandra: Bhè forse la fatto perché ti ama! E scusa se te lo dico…ma non ti meritavi il suo amore…
Mary: Hai ragione,non mi meritavo il suo amore…in realtà io non merito l’amore di nessuno perché…perché non do amore a nessuno,assurda come cosa…ma e così…
Sandra: Lei non potrebbe stare qui…non e…ne un parente ne la coniuge ne la fidanzata…
Mary: Già…ero solo passata a dare questi…sono i regali che mi fece,non so cosa farmene magari li dia ai suoi familiari…
Sandra: Ok lo farò,ora se non le dispiace dovrebbe uscire…
Mary: Buona serata…
Sandra: Buona serata a te.

La presenza si rivela essere la pseudo ragazza di James,Sandra rimane allibita e la osserva seguendo ogni sua mossa,la ragazza si avvicina a Sandra spiegando che non capiva il gesto di tautarsi i loro due nomi quando lei diceva apertamente di non amarlo,e la ragazza nel sentire queste parole non può fare a meno di pensare a Timothy…in fine il motivo della sua visita era del tutto infondata visto che aveva riportato gli oggetti che le aveva regalato quando era in vita James,Sandra prende tali cose e fa accomodare fuori Mary,niente emozione sul volto della ragazza,un broncio una lacrima niente di tutto ciò era raffigurato sul suo viso…ciò significa che di fronte ad una situazione del genere chi ti e accanto e non soffre per la tua perdita…vuol dire che non ha un cuore.
Sandra dopo aver fatto accomodare fuori la ragazza si dirige velocemente dentro la sua torretta,si siede e prende velocemente la cornetta del telefono in mano avvicinandola all’orecchio destro,con l’altra mano sempre velocemente compone il numero di Timothy,il telefono squilla più di una volta…dall’altra parte il telefono di Timothy vibra senza suoneria mentre lui e Marijane sono avvolti dalle lenzuola facendo l’amore appassionatamente,i loro corpio si avvolgono e si comprimono l’un l’altro dimenticandosi completamente di Sandra,attacca la segreteria di Timothy e Sandra lascia un messaggio…

Sandra: Tim amore…senti mi dispiace di averti trattato una merda oggi scusa,volevo solo dirti che…anche io ho tanta voglio di stare con te…non sai quanto,richiamami appena puoi…ti amo bacio.

“Ogni volta che sentiamo pronunciare la parola Amore,cominciamo a farci tante domande…perché la detto? Sarà vero? Da cosa vorrà farsi perdonare? Cosa vorrà? In molte occasioni si e vero…si cerca un proprio interesse,solo in casi rari la parola proviene dal cuore…e chi non ha un cuore non sa cos’è l’amore,resta solo triste…convincendosi di non aver bisogno di un sentimento così bello e caloroso…non provando mai a dire la parola più bella al mondo…Ti Amo”

Volevo solo dire che ho cambiato modo di raccontare la storia,prima era tipo copione cinematografico mentre ora e propio un racconto,scusate ma e la prima volta cghe scrivo Fanfiction spero vi piaccio la mia,in modo sda incentivare di più il continuo ^_^.

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Capitolo 3
*** Fare del bene,aiuta a star bene -Prima parte- ***


Morgue Live

Season One Episode Trhee

“Fare del bene,aiuta a star bene”
-Prima Parte-

Un nuovo giorno finisce nella cittadina di New York,il sole cala la luna regna sovrana e lungo le strade della città i piloni illuminano i posti più bui…una serata tranquilla in una città tranquilla,il grande Obitorio che sorge dietro ad un grattacielo mette un po’ di angoscia a passanti che nel guardare tale struttura chinano il capo verso il basso e avanzano velocemente,si perché tutti sanno che prima o poi ognuno di loro dovrà passare per quell’edificio almeno una volta nella vita,c’è chio invece di questi problemi non se ne fa…infatti troviamo all’interno della struttura seduta dietro la sua scrivani al 2° piano,Sandra che come ogni giorno comincia il suo turno notturno…sulla scrivania ci sono posti due bicchieri contenenti del caffè dove ogni tanto la ragazza ne sorseggia un po’ per tenersi sveglia,indossa il suo solito camice e si vede il pantalone di colore rosso,entrambi i gomiti posati sul tavolo e le mani sorreggono il suo viso,un aria preoccupata avvolge la sua espressione,almeno finché un rumore di ruote che man mano si avvicinava alla porta della camera mortuaria non prende la sua attenzione,sorregge il capo tendendo il collo e poco dopo vede arrivare un suo collega che trasporta su una barella un cadavere coperto da un lenzuolo bianco,questo si ferma d’avanti alla finestra aperta della torretta di Sandra…

Kyle: Sera…
Sandra: Buona sera a lei,deve depositare un cadavere?
Kyle: Così sembra…poverino aveva un tumore al cervello…
Sandra: Dov’è morto?
Kyle: Sul posto di lavoro,hanno detto che stava costruendo un muro di mattoni e di colpo si e accasciato senza più rialzarsi…
Sandra: Chè peccato,vabè dammi il tuo cartellino lo marco e ti apro la porta…
Kyle: Bene,tieni…ah dimenticavo sul posto di lavoro mi hanno dato questa borsa dove portava la colazione,ma sembra esserci anche qualche altra cosa,comunque non sono affari nostri…
Sandra: Quando arriveranno i familiari gli darò tutto,grazie.

Il collega di Sandra di nome Kyle trasportava un cadavere di un uomo morto di cancro,spiega le cause della morte e il posto il quale e morto di colpo senza nessuna speranza di sopravvivenza,la ragazza nel sentire tale tragedia porta una mano avanti alla bocca osservando il corpo privo di vita con dispiacere,in seguito Kyle da a Sandra anche gli effetti personali dell’uomo che possedeva sul posto di lavoro,la ragazza tende le mani e afferra la borsa contenente varie cose,poi prende il tesserino magnetico di Kyle e lo passa dentro ad una fessura facendo aprire automaticamente le porte della camera mortuaria,Kyle si riprende il suo tesserino e comincia ad avanzare entrando nella stanza.

Intanto nell’appartamento di Timothy Marijane e sdraiata sul letto a due piazze,sul letto vi e un corpiletto rocco con sopra disegnati cuoricini bianchi,la ragazza indossa biancheria intima specificamente…un perizoma nero con un fiocchetto rosso posto avanti all’inguine,e un reggiseno merlettato che lascia intravedere i due seni prosperosi,la luce e soffusa e come sottofondo c’è una melodia serena e sensuale…ecco che nella stanza da letto entra anche Timothy a dorso nudo vestito solo da uno slip nero,si ferma sotto l’arca della porta osservando con sguardo malizioso Marijane,e la ragazza sentendosi desiderata comincia a rotolare lentamente sul letto arrivando a capo del materazzo ,Timothy adesso si avvicina lentamente alla ragazza e sedendosi sul letto porta la mano destra dietro al collo della ragazza cominciando ad accarezzarlo lentamente…

Timothy: Sei stupenda questa sera…
Marijane: Uhm…sai che il collo e il mio punto debole…
Timothy: Vuoi che smetta?
Marijane: No…affatto,anzi mi piacerebbe approfondire queste coccole…magari comincio a farti un bel massaggio là dove ti piace tanto…
Timothy: Molto interessante…senti come va al lavoro?
Marijane: Ohm…insomma perché devi interrompere un momento così piacevole per sapere come va a lavoro?
Timothy: Dai di momenti così ne potremmo avere a tonnellate…voglio interessarmi anche un po’ della tua vita…
Marijane: Ok! Va benone,mi hanno prolungato il contratto di amministrazione…quindi sarò amministratrice ancora per due anni…
Timothy: Di recente avete fatto assunzioni?
Marijane: Uhm…che io sappia…no! Non mi risulta proprio…
Timothy: Bhè io ci ho provato,ma non sono bravo con le parole…
Marijane: Infatti non sto con te perché ha un dialogo molto ricco…ma perché sai usare molto bene la lingua…

I due si lanciano occhiatine assatanate a vicenda,comincia un giro di parole che lascia capire le intenzioni di Marijane intenta ad andare subito al sodo,ma stranamente Timothy si ferma e ritira la sua mano cercando di istaurare un dialogo con la ragazza e questa sembra essere disturbata dalal cosa,ma visto che Tim sembra essere interessato alal sua vita lo accontenta cominciando a raccontare qualcosa che gli e accaduto di recente,il ragazzo poi gli domanda una cosa molto strana riguardo le assunzioni al posto di lavoro di Marijane,questa risponde con dissenso…i due dopo aver conversato per poco si rendono conto che non sono bravi in parole e cominciano a baciarsi con passione,intrecciando entrambe le lingue si stringono forte l’un l’altro rotolandosi sul letto,Marijane si siede su Timothy e così cominciano a fare l’amore…

Intanto all’obitorio…Sandra e posta d’avanti al distributore automatico postato di fronte alla torretta della ragazza,questa osserva le varie bevande che sono presenti nella macchina e spostando l’indice su un pulsante all’altro cerca di decidere cosa prendere,le porte dell’ascensore si aprono e da questa fuoriescono il dottor Cohen con una donna in lacrime che tiene un fazzoletto bianco sull’occhio asciugandosi le lacrime,e un ragazzo che poteva avere più o meno tredici anni,queste persone prendono l’attenzione di Sandra che girando il corpo verso questi li osserva cercando di capire chi fossero,Cohen dice di attendere un istante alle due persone per poi avvicinarsi a Sandra velocemente…

Billy: Ehy…come stai?
Sandra: Bene grazie…parenti di qualche persona posta lì dentro?
Billy: Si…sono la moglie e il figlio di un muratore deceduto otto ore fa,il cadavere e arrivato già da un paio d’ore giusto?
Sandra: Si giusto…e stato Kyle a depositarlo
Billy: Ok,senti ho bisogno che ti occupi per una mezz’oretta del figlio…mentre io provvederò al riconoscimento del cadavere e le altre varie forme legislative…
Sandra: Certo stia tranquillo mi occupo io del ragazzo…cercherò di sollevarlo un po’…
Billy: Grazie.

Billy spiega a Sandra che i due sono familiari del corpo arrivato poche ore fa,la ragazza mentre il dottore spiega osserva la donna che piange continuamente senza mai cessare,e sposta lo sguardo sul figlio ricoperto da una rabbia compressa nel suo corpo e un dolore che ricopre il suo viso angelico…poi il dottore chiede alla ragazza se poteva occuparsi un po’ del ragazzo mentre lui e la moglie del cadavere svolgessero le prassi che in questo caso sono obbligatorie,la ragazza non stenta a dire nò nemmeno per un istante e accetta,voltandosi verso il distributore automatico e pigiare sul pulsante innescando il meccanismo che prepara la bevanda selezionata,una volta finita la preparazione Sandra afferra il bric di plastica e si avvicina al ragazzo mentre la donna segue nella camera mortuaria il dottor Cohen,Sandra si siede al fianco destro del ragazzo e gli pone il bicchiere contenente una cioccolata calda,il ragazzino la prende tenendo sempre il broncio…

Sandra: Spero ti piaccia,e doppia cioccolata al latte…
Nick: ……
Sandra: Bhè dal tuo silenzio suppongo che ti piaccia…come ti chiami piccolo?
Nick: Non sono piccolo…ho tredici anni…mi chiamo Nick…
Sandra: Ok Nick scusami non volevo offenderti…sei un ometto…
Nick: Smettila…
Sandra: Senti mi dispiace per tuo padre…ma non puoi reagire così,voglio solo darti un po’ di conforto…e tu lo stai rifiutando…
Nick: Scusa…non volevo essere sgarbato,ma e che…io e mio padre abbiamo passato così poco tempo insieme…quasi da dire che non mi conosceva affatto…
Sandra: Non dire così…tuo padre ti voleva un mondo di bene…
Nick: E tu cosa ne sai? Non lo conoscevi nemmeno…
Sandra: Lo so perché…ogni genitore ama i propri figli,io ti capisco perchè ho perso il papà…ma a differenza tua io anche la mamma…
Nick: Lui non mi conosceva affatto…non conosceva i miei hobby…non conosceva il mio sport preferito,alle recite scolastiche lui non c’era mai…e perché? Perché doveva lavorare…
Sandra: I genitori devono lavorare per rendere la vita migliore ai propri figli…
Nick: Già lo so…ma nell’ultimo periodo era completamente assente…non c’era mai,lavorava mattina giorno e anche di notte…senza sosta lasciando quel poco di tempo libero solo al riposo.

La ragazza cerca di tirar su un po’ il morale del ragazzino che però gli rende la cosa molto difficile,affranto dal dolore della perdita del così tanto assente padre,fa sì che questo tenendo sempre lo sguardo fisso verso il pavimento bianco del corridoio…eviti di dare ascolto alla ragazza,Sandra però non si dà pace e comincia a a spiegare al ragazzo avvicinandosi di più a lui che non era questo il modo di reagire alla perdita,cosa che però scatena lo sfogo del ragazzino,che alzando finalmente lo sguardo incrocia quello di Sandra,i due occhini blù del ragazzino sono colmi di dolore che però non manifesta per la troppa rabbia nei confronti del padre…comincia a raccontare che il padre non faceva altro che lavorare e lavorare senza sosta…e che per colpa del suo troppo lavoro ha dedicato poco tempo a lui,la ragazza avvicina la sua mano destra alla gamba sinistra del ragazzino e la stringe confortandolo e cercando di far capire che se il padre lavorava tanto era perché voleva che il suo futuro fosse roseo,il tutto viene interrotto dal rumore dalla porta elettronica che si apre,escono dalla camera mortuaria la moglie del defunto e il dottor Cohen che tiene sotto il braccio la povera vedova in lacrime,passano d’avanti alla torretta di Sandra e si avvicinano ai due...

Tina: (Piange singhiozzando) Nick amore andiamo…dobbiamo farci forza tesoro,papà non c’è più…siamo rimasti solo io e te (Scoppia in lacrime abbracciando il figlio)
Nick: Mamma ti prego non fare così…(Una lacrima scende dal viso del ragazzino)
Tina: (Singhiozzando) Grazie di tutto,siete stati gentilissimi…andiamo Nick
Billy: Si figuri…e se ha bisogno di qualcosa noi siamo qui…
Nick: Ciao (Saluta Sandra alzando la mano destra )
Sandra: Ciao piccolo…
Billy: Che tragedia,sarà dura per loro andare avanti…non hanno nessuno con qui poter farsi forza…
Sandra: Si sbaglia,si faranno forza a vicenda…e riusciranno a superare questo momento di dolore…
Billy: Già…ehy tra mezz’ora stacchi ti andrebbe di andare giù al bar? Magari ci facciamo una bella colazione abbondante…
Sandra:Mi dispiace molto mà…a casa c’è una persona speciale che mi attende,e non voglio farla aspettare…perché la vita e così breve che non si sa mai cosa può succedere.

La donna si avvicina chinandosi d’inanzi al figlio e lo abbraccia disperandosi della morte del marito,il ragazzino ricambia l’abbraccio stringendo forte a sé la madre in lacrime e si lascia andare in una piccola lacrima che scende dal suo paffuto viso,Sandra osserva la scena e si alza dalla sedia portando le braccia conserte rigida e triste,la donna si rialza e prende la mano del figlio salutando e ringraziando i due,il ragazzino alza il viso verso Sandra e alzando la mano la saluta,Sandra ricambia rimanendo ad osservare i due che entrano in ascensore,la madre con una mano tiene il fazzoletto su viso e con l’altra tiene stretta la mano del figlio,mentre il ragazzino con lo sguardo rivolto in basso pigia il pulsante facendo chiudere le porte dell’ascensore e recarsi all’uscita dell’edificio…il dottor Cohen muove i passi avvicinandosi a Sandra tenendo le mani in tasca e barcollando leggermente con la testa…rende noto alla ragazza che a momenti il suo turno sarebbe finito…Sandra scuote velocemente il capo non rendendosi conto che si era già fatta ora di smontare,Cohen chiede tentennando a Sandra se le va di andare a prendere qualcosa al bar…questa da come risposta una negazione visto che non vede l’ora di andare a casa e abbracciare la sua adorata zia,muove il capo annuendo alla risposta della ragazza,questa dunque si volta e si avvicina lentamente alla sua torretta lasciando il dottore di spalle ad osservare il vuoto rammaricato dalla negazione della ragazza.

Sandra entra nella sua torretta e si toglie il camice appendendolo su un gancio posto dietro alla porta,si rigira e chinandosi in avanti raccoglie tutte le sue cose poste sulla scrivania…spostando lo sguardo tra una cosa e l’altra focalizza la borsa che gli aveva dato Kyle e che gli aveva raccomandato di farla recapitare ai familiari del defunto,tende la mano destra verso questa e la prende,prende anche la sua borsa ed esce svelta dalla sua postazione lavorativa,chiude dietro di sé la porta e si avvia verso le scale che portano all’androne dell’edificio,comincia a percorrere i gradini velocemente arrivando in men che non si dica al pian terreno…passa avnti alla reception dove dietro al grande tavolo ovale bianco c’è Lineth…

Lineth: Ehy com’è andata la serata? Io sono appena arrivata…
Sandra: Lasciamo stare và che e meglio…
Lineth: Perché cosa e successo?
Sandra: E arrivato un corpo di un umo,aveva il cancro al cervello…e morto sul posto di lavoro per la sua poca curanza della malattia…
Lineth: Bhè c’è da aspettarselo cara…qui siamo in un obitorio se non te ne sei resa conto…
Sandra: Lo so…e che quando ho visto la moglie distrutta,e il figlio che crede che di lui il padre non se ne mai importato…ecco vedi in quel momento…volevo aiutare quelle persone,ma non sapevo come…
Lineth: Capisco,però ricorda non devi farti influenzare emotivamente dai familiari delle persone che arrivano qui,non e professionale…
Sandra: (Sospira) Già…ora e meglio che vada a casa a riposare un po’,ciao Lineth…
Lineth: Ciao.

Lineth appena arrivata sul posto di lavoro visto che sono le sette del mattino,richiama l’attenzione di Sandra domandandogli com’era andata il turno…la ragazza si ferma di soppiatto quando sente pronunciare la domanda,e voltandosi verso Lineth le risponde spiegando che non era andata proprio bene,spiega tutti i particolari della situazione mostrando una nota amara nelle parole,Lineth annuisce posando entrambi i gomiti sul tavolo e da un consiglio alla ragazza dicendo di non farsi coinvolgere nella parentela dei cadaveri che arrivano in obitorio,questa sospira e salutando la ragazza esce dalla struttura allontanandosi man mano sempre più.

Siamo nella cucina della casa dove vive Sandra e sua zia Elga,un bancone ricoperto di piastrelle colorate e posto in mezzo alla stanza rettangolare con sopra un piano cottura con quattro piastre da fuoco,ci sono vari elettrodomestici tra cui un frullatore al lato destro e un forno a microonde sul lato sinistro,sulla parete a destra c’è una dispensa lunga tre metri e alta due con quattro cassetti due scomparti che contengono pasta olio ecc…e una mensola con sopra varie marmellate,sulla parete a sinistra c’è un piccolo tavolo quadrato con sopra un vaso decorato con lettere cinesi e con delle camelie gialle dentro,al tavolo vi sono due sedie e su una di questa e seduta Elga la zia di sandra,sul tavolo poi c’è anche un cordless vicino al gomito di Elga, si sente un rumore di chiavi provenire da fuori dalla cucina…dopo poco la porta si spalanca e si manifesta Sandra d’inanzi ad Elga,la ragazza entra e posa sul piano cottura le due borse per poi voltarsi verso la zia per salutarla…

Sandra: Buon gior…zia?
Elga: Ciao piccola…
Sandra: Cosa e successo? Hai gli occhi ricoperti di lacrime…
Elga: Ecco stanotte mi ha chiamato tua cugina Tiffany…eh…eh
… Sandra: Zia cosa ha detto?
Elga: Tuo zio Arnold e morto!
Sandra: …….

La ragazza si avvicina alla zia e capisce che qualcosa non andava,domanda cosa sia successo andando a sedersi sulla sedia di fianco alla sua,la zia non riesce nemmeno a parlare e broncia quando tenta di farlo,porta una mano avanti alla bocca…la ragazza insiste nel voler sapere cos’è successo e quando alla fine Elga riesce a parlare rivelando che lo zio di Sandra nonché fratello del padre della ragazza e morto…tutto si fa chiaro,ma sul volto della ragazza nessuna espressione,rimane immobile ad osservare sua zia e improvvisamente il silenzio cala sulla conversazione e tutto finisce con molte cose irrisolte,il dare la borsa ai familiari del muratore scoprire cosa succederà dopo la notizia della morte dello zio di Sandra…e come reagirà la ragazza.

“Quando perdiamo qualcuno,non facciamo altro che pensare a tutto quello che avremmo potuto fare insieme,quando perdiamo qualcuno…rimpiangiamo il tempo perso a fare cavolate invece di stare con lui…quando si perde veramente qualcuno che si ama o si vuole bene…restiamo lì fermi a fissare il vuoto,attendendo che l’agonia passi e si porti via tutti i rimpianti.”

TO BE CONTINUED…


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Capitolo 4
*** Fare del bene,aiuta a star bene -Seconda parte- ***


Morgue Live

Season One Episode Four

“Fare del bene,aiuta a star bene”
-Seconda Parte-

Una mattinata di sole…per un giorno cupo e triste,siamo al cimitero di West Hide una prateria verde estesa per venti ettari di terreno ricoperto di tombe che rendono questo posto ancor più angosciante,tombe con sopra foto di bambini che non hanno fatto in tempo a dire la loro prima parola,o persone che non hanno mai provato a fumare una sigaretta o chi non ha mai detto la parola Ti amo,non molto lontano vi si può vedere un gruppetto di persone vestite completamente di nero,una bara marrone viene sollevata dal terreno da due ganci di ferro sopra questa una corona di ghirlande e una fascia con sopra scritto “Mr.Factory 1951” un piccolo altare bianco e posto avanti alle persone che tenendo unite le mani verso il basso osservano tutti la bara,dietro a quest’altare un prete celebra la messa dedicata al defunto per accompagnarlo lungo il suo cammino verso la luce della salvezza,tra queste persone notiamo Sandra ed Elga,uno vicino all’altra che si tengono la mano ,le due vestono con pantaloni neri e giacca nera,Sandra tiene con la mano sinistra un fazzoletto completamente asciutto senza mai essere usato,la messa finisce e due ragazzi si avvicinano alle sbarre di ferro della tomba e tolgono i ganci facendo scivolare pian piano la bara nel fosso,il prete scende dal piccolo altare e si avvicina ai familiari,Sandra si allontana dalle persone dirigendosi verso la strada ricoperte di auto nere,si ferma e porta le mani ai fianchi vedendo arrivare l’auto di Timothy da lontano,l’auto si ferma e aprendo lo sportello da questa scende il ragazzo che si avvicina poi alla ragazza abbracciandola…

Timothy: Ehy piccola mi dispiace tanto…
Sandra: Grazie di essere venuto Tim,avevo bisogno di vederti…
Timothy: E infatti sono corso appena mi hai dato la brutta notizia,ma perché me lo hai detto solo questa mattina?
Sandra: Non volevo distogliere la tua attenzione dal lavoro,visto che in questo periodo dici di essere incasinato…ho preferito dirtelo adesso…
Timothy: Tesoro non devi farti questi problemi,il lavoro passa in secondo piano quando di mezzo ci sei tu ok?
Sandra: Uhm…non mi sembri tu,non hai mai detto queste cose Tim…ma comunque grazie amore (Sandra spalanca le braccia e stringe forte a se Timothy)

I due si prendono per mano e si incamminano verso Elga che li attende,Sandra comincia a dare le condoglianze ai suoi familiari e viceversa,persino persone che non conosce le fanno le condoglianze persone che fanno parte della sua famiglia e che non ha mai avuto l’occasione di approfondire la loro conoscenza,il viso della giovane appare spento e dubbioso nel mostrare tanta falsità nei confronti di queste persone…ma la verità e che lei non conosceva affatto quest’uomo e non riesce a soffrire per questo ne a piangere quindi non gli rimane che fingere di star male,dopo i vari saluti Elga Sandra e Timothy si dirigono verso l’auto del ragazzo e vi entrano,il rombo del motore da gas all’auto facendola sfrecciare sulla strada che porta a casa della ragazza.

Nel viale circondato da case a destra e a sinistra tutto sembra essere tranquillo e di norma tutte le persone sono chiuse nelle loro case a farsi gli affari loro…o nò! Ecco l’auto arrivare sotto la staccionata della casa di Sandra,Elga saluta Timothy uscendo dall’auto e addentrarsi in casa aprendo la porta con le chiavi,Sandra rimane dentro l’auto con lo sguardo fisso verso il cruscotto,la mano di Timothy si avvicina al viso della ragazza e comincia ad accarezzarla delicatamente,questa chiude gli occhi perdendosi nell’ecstasi che il gesto gli fa provare,si gira verso questo e spingendosi in avanti lo bacia con passione venendo ricambiata da Timothy con molto piacere,dopo poco il bacio cessa e la ragazza saluta Timothy uscendo anch’essi dall’auto,si avvicina alla porta di casa voltando lo sguardo a destra e a sinistra notando che alcune persone spiano dietro le tendine delle finestre,scuote il capo in segno di dissenso verso queste per poi aoprire la porta ed entrare finalmente in casa,entrata in casa posa la borsa sul piano cottura della cucina,soffermandosi a guardare la borsa che avrebbe dovuto consegnare ai familiari del muratore morto un paio di giorni fa,la prende e cammina fino ad arrivare nel piccolo salottino con tre poltroncine di un posto ciascuna una piccola libreria vecchio stampo e una cristalliera con dentro tutti gli gingilli della zia Elga,si siede su una delle tre poltrone specificamente quella centrale e apre la borsa cominciando ad estrarre il contenuto…prima una spazzola che si usa per stirare la chioma di un cavallo,la faccia della ragazza si fa perplessa ma continua ad estrarre il contenuto…il pranzo andato a male e un foglio di quaderno a righe,lo apre cominciando a leggere il contenuto

Sandra: “Cose da fare con Nick: Andare a pesca insieme,dormire in tenda nel bosco,Andare sui Gokart,Andare alla sua gara di equitazione,Comprare un Maremmano puro sangue.” Queste devono essere le cose mai fatte con il figlio…e che lui credeva che il padre non sapeva che gli piacessero fare…

Dopo aver letto il contenuto della lettera la ragazza si alza dal divanetto recandosi nuovamente in cucina,posa la lettera e la borsa sopra al tavolo posto al lato destro della stanza e girandosi verso il piano cottura appoggia entrambe le mani su questo facendo peso sulle braccia,assume un aria pensierosa e perplessa…ma ecco che improvvisamente il telefono della casa squilla ripetutamente…sobbalza voltando lo sguardo velocemente verso questo,avvicinandosi poi e prenderlo con la mano destra rispondendo alla chiamata…

Sandra: Pronto?
Tel: Buon giorno parlo con qualche membro della famiglia Vester?
Sandra: Si sono Sandra Vester posso fare qualcosa per lei?
Tel: In effetti si! Vede sono il notaio di suo zio Arnold Vester,e ha lasciato qualcosa per lei…
Sandra: Qualcosa per me? Ne e sicuro?
Tel: Si se lei e Sandra Vester,ne sono sicurissimo…
Sandra: Ok,e mi scusi ma cosa avrei ereditato?
Tel: Bhè suo zio mi disse che doveva essere una sorpresa e che avrei dovuto dirle solo dove andare…l’indirizzo e questo se lo segni per favore...
Sandra: Ok un attimo (Prende un pezzetto di fazzoletto e una matita poste sopra al piano cottura poco più distante da lei) ecco fatto mi dica…
Tel: La strada si chiama New Horse Manor…ad occhio e crocie dal nome sembra un maniero,comunque volevo dirle che solo profondamente addolorato per la perdita del signor Vester era veramente un grande uomo…condoglianze…
Sandra: Grazie mille…credo anch’io che fosse un grande uomo...
Tel: E stato un piacere parlare con lei,buona giornata
Sandra: Buona giornata a lei(Attacca la chiamata e riposa il telefono sul tavolino)

Un maniero,la ragazza non riesca a capire cosa gli avrebbe lasciato in eredità,persa nel pensiero si dimentica del suo compito di restituire la borsa con gli effetti personali del muratore morto alla famiglia,quindi incuriosita prende la sua borsa e le chiavi della macchina della zia ed esce di casa,si avvicina velocemente all’auto aprendola con il telecomando e vi entra,da contatto e sfreccia veloce verso la sua destinazione New Horse Manor ,intanto nell’ufficio di Timothy l’aria sembra farsi un po’ pesante quando si presenta in esso una strana presenza femminile,elegante e di classe veste con una gonna rossa che finisce sulle ginocchia con sopra una giacca a messe maniche nera…un tupè con due forconi di legno e delle scarpe nere,timothy siede dietro la sua scrivania mentre questa ragazza si avvicina a lui ancheggiando tenendo la mano destra sul fianco…arriva avanti alla sua scrivania e si ferma tendendo la gamba sinistra…

Timothy: Ehy…
Terry: Ehy…chi non muore si rivede eh?
Timothy: Perché sei qui? Non mi degni mai l’onore di averti nel mio ufficio…
Terry: Ah!Ah!Ah!...sai perchè sono qui idiota!
Timothy: Ho già parlato con Marcus…e gli ho spiegato che entro la fine di questa settimana avrà la sua relazione sulla contabilità aziendale…
Terry: Strano,perché a mandarmi a dirti che se…entro domani non la consegni sarai licenziato…e stato proprio Marcus!(Sorride compiaciuta e si gira uscendo fuori dall’ufficio)
Timothy: Troia!

Ritorniamo nuovamente a Sandra arrivata al grande maniero strutturato con molta cura,la ragazza scende dall’auto e ammirata osserva la grande stalla con un tetto ricoperto di gelsomini e un enorme recinto con dentro molti cavalli che corrono liberi,la ragazza si avvicina all’ingresso della stalla dove vicino vi e posto anche una piccola casa con tetto di tegole rosse e pareti color argento,sopra questa un insegna con il nome del maniero…la ragazza percorre i tre gradini per arrivare alla porta e una volta arrivata alza la mano detersa e stringendola a pungo bussa tre volte sulla porta di legno bianca…ecco che arriva un ragazzo alto biondo con occhi verdi ad aprire la ragazza,questa lo osserva da cima a piedi notando il suo abbigliamento da contadino,una salopetta di jeans sbottonata mostrando il busto scolpito e muscoloso…

Teodor: Salve…
Sandra: Salve...
Teodor: Posso aiutarla in qualche modo?
Sandra: Si può in effetti…mio zio Arnold Vester…e mancato un paio di giorni fa e dice di aver lasciato qualcosa per me qui!
Teodor: Quindi tu sei la famigerata Sandry?
Sandra: Come scusi?
Teodor: Suo zio mi parlava sempre di lei in continuazione…e non si e sbagliato per niente,lei e veramente molto bella come diceva…
Sandra: Bhè grazie questo mi lusinga ma…quel nome non mi appartiene,io mi chiamo Sandra…
Teodor: Forse quello era il diminutivo con la quale lui la chiamava…
Sandra: Senti mi fai sentire vecchia dandomi del lei,dammi del tu…
Teodor: Ok come vuole…ops scusa volevo dire come vuoi..
Sandra:(Sorride lievemente chinando la testa in basso)Di niente,comunque sai cosa mi ha lasciato?
Teodor: Si,e una cosa molto preziosa e di grande valore monetario,ho proposto molte volte a tuo zio di vendermelo ma…lui diceva che se lo avrebbe fatto sarebbe stata solo per una buona ragione…
Sandra: Capisco…
Teodor: Seguimi te lo mostro…la cosa che ti ha lasciato tuo zio…intendiamoci….
Sandra: Uhm ok ti seguo…

I due si dirigono nell’enorme stalla posta poco più vicina alla casa,entrano dalla grande arcata d’ingresso e una volta entrati vi si può vedere tutta la bellezza che questa contiene al suo interno,ci sono balle di fieno che circondano il bordo dell’enorme stalla e ad entrambi i lati centinaia di piccole stanze dove vi sono riposti i cavalli,un lungo corridoio ricoperto di piastrelle con sopra disegnati cavalli di tutte le razze e vari attrezzi da contadino sparsi qua e là,forconi pale selle spazzole ecc ecc...Teodor fa strada a Sandra e cominciano a percorrere il lungo corridoio fermandosi poi avanti ad una stanza dove dentro vi era un cavallo marrone con la chioma nera…

Teodor: Eccoci arrivati a destinazione…
Sandra: Ehm…non vedo niente di valore in questo posto…
Teodor: Cosa scusa? Questo cavallo e il dono di tuo zio,e uno stallone di Shire…addestrato per le gare di equitazione…
Sandra: Davvero?
Teodor: Sai quanto costa un cavallo del genere?
Sandra: Non ne ho idea…1000 dollari e passa?
Teodor: Cosa? Mille dollari e passa?
Sandra: Cosa vuoi che ne sappia scusa l’esperto qui se tu!
Teodor: Il prezzo base e di 30.000 dollari…va a salire a seconda del peso altezza e velocità del cavallo…e un fenomeno…
Sandra: Io non capisco…
Teodor: Come scusa?
Sandra: Perché un cavallo? Insomma io non so nemmeno trottare…dovrei essere felice contenta…ma non lo sono,questo dono mi e indifferente…
Teodor: Forse perché non ti piace la razza del cavallo…
Sandra: Cazzo no! Perché io lo conoscevo a malapena mio zio…ecco perché…
Teodor:…..
Sandra: Scusa devo andare…(Si gira e velocemente esce dalla stalla)

Sandra una volta uscita dalla stalla si avvicina all’auto posandosi su questa,incrocia le braccia e comincia a piangere,la ragazza non riesce a capire come una persona che ti conosce a malapena riesca a volerti tutto questo bene senza che la diretta interessata lo sappia,porta entrambe le mani sul viso asciugandosi le lacrime e riprendendosi entra in auto e si allontana dal maniero imboccando la strada che la porta verso casa…Ci rechiamo ora nell’abitazione della famiglia colpita dal lutto…Nick il figlioletto del muratore deceduto sul posto di lavoro,e seduto sul divano del soggiorno,il soggiorno appare moderno con divanetti ai due lati del divano grande,una cristalliera con dentro alcune foto e piatti di ceramica da collezione,una foto con sopra padre figlio e moglie e appogghiata su un tavolino posto nell’angolino destro della stanza,il ragazzo appare triste e osserva insistentemente la foto di famiglia attorcigliando i fili di cotone che il divano lascia attorno alle dita delle mani…entra nell soggiorno la madre e si siede al suo fianco abbracciandolo…

Tina: Ehy amore come stai?
Nick: Bene…credo
Tina: Manca anche a te vero?
Nick: Non te lo saprei dire…sono così abituato alla sua assenza,che quasi ho paura di dimenticarlo…
Tina: Tesoro questo non accadrà mai credimi,lui e tuo padre e nel bene o nel male…ti ha amato e continua a farlo…lui lavorava per rendere il nostro futuro più sereno…
Nick: Io volevo solo stare un po’con mio padre…tutto qui,tutti i miei amici passano gran parte del loro tempo con i padri…mentre io ero l’unico che lo vedeva due volte a settimana se mi andava bene…
Tina: Dovresti ringraziarlo sai…
Nick: Per avermi trascurato?
Tina: (Gli occhi di Tina cominciano a riempirsi di lacrime) Lui lavorando come un cane giorno e notte…ci ha dato la possibilità di vivere in questa splendida casa…ti ha dato la possibilità di frequentare il miglior club di equitazione della zona…ha mentito dicendo di stare bene quando non stava affatto bene…e tutto questo l’ha fatto per noi…io sono orgogliosa di lui e vorrei che lo fossi anche tu…

Mentre il ragazzo stava per rispondere alle cose dette dalla madre,ecco che vengono interrotti dal suono del campanello,Tina si alza e si dirige asciugandosi le lacrime con un fazzoletto verso la porta d’ingresso,una volta avvicinatasi abbastanza tende la mano verso il pomello e apre la porta avvedendosi della figura di Sandra che tiene in mano la borsa che il marito portava al lavoro,Nick si alza anch’essi dal divanetto e si dirige verso la porta velocemente…si posiziona dietro alla madre guardando la ragazza che resta sotto la soglia di casa…

Tina: Salve…
Sandra: Salve…sono una dipendente dell’obitorio dove e stato portato suo marito alcuni giorni fa…
Nick: Sei Sandra giusto?
Sandra: Si piccolo sono io…come stai?
Nick: Così…
Tina: Mi scusi credevo di aver compilato tutti i moduli che servivano…cosa c’è che non và?
Sandra: No stia tranquilla e tutto apposto,lei non deve compilare niente e tutto già fatto…solo che ecco vede assieme al corpo di suo marito mi hanno consegnato anche questa borsa con i suoi effetti personali al suo interno…e volevo fargliela avere…ecco tutto (Sandra tende la borsa verso Tina attendendo che la prenda)
Tina: Oh che pensiero gentile (Tina prende la borsa e la stringe al petto) questa era la borsa che gli regalò Nick al suo compleanno…non se ne separava mai,ci metteva di tutto qui dentro,il pranzo attrezzi…tutto tutto …
Sandra: Sapevo che le avrebbe fatto piacere riaverla indietro…
Tina: Grazie mille…la ringrazio infinitamente (Tina comincia a piangere,mentre Sandra osserva il ragazzino che non si era ancora ripreso )

Dopo aver consegnato la borsa alla famiglia del muratore,la ragazza indietreggia e si allontana dalla zona ripercorrendo però la strada che porta al maniero,una volta arrivata scende dall’auto richiudendo dietro di sé lo sportello…si avvicina a Teodor che e seduto sul recinto di legno…

Sandra: Hai detto che mio zio avrebbe ceduto quel cavallo solo se avrebbe avuto una giusta causa…o sbaglio?
Teodor: Si esatto…
Sandra: Ho una giusta causa…e tu dovresti aiutarmi a fare una cosa…
Teodor: Ok ti aiuterò dimmi tutto…

Sandra spiega a Teodor cosa deve fare,il ragazzo apprende il suo incarico e prendendo un bigliettino con sopra un numero di telefono,scende dalla staccionata e si dirige nella casa entrando in essa,per Sandra invece e arrivato il momento di iniziare una nuova serata lavorativa e quindi avvicinandosi con un sorriso sulle labbra all’auto si dirige all’obitorio…Ora vediamo un telefono che suona…ecco che una mano prende il telefono rispondendo il viso non viene mostrato improvvisamente una mano viene messa avanti alla sua bocca,dall’altro lato del telefono vi e Teodor che spiega qualcosa alla persona telefonata…attacca il telefono osservando poi il cavallo che Arnold Vester aveva lasciato alla nipote Sandra…Sandra intanto sta percorrendo la strada che la porterebbe all’obitorio quando riceve un sms sul cellulare da parte di Timothy,la ragazza prende il cellulare e legge il messaggio “Vorrei tanto essere li con te in questo momento di dolore…ma come sempre il lavoro non me lo permette,vorrei darti sostegno ma non posso far altro che darlo via cell,ricorda Sandra che sei la mia unica ragione di vita Ti amo buona serata.” Dopo aver letto il messaggio la ragazza rivolge nuovamente lo sguardo verso la strada per poi sorridere nervosamente oppure no… Tornando al maniero…un auto blu si ferma d’avanti alla stalla e da questa scendono Tina e il figlio Nick,Teodor esce di casa avvicinandosi alle due persone…spiega qualcosa e li porta vicino alla staccionata mostrandogli il cavallo…

Teodor: Questo si chiama Arnold…ed e il cavallo che vostro marito ha acquistato per vostro figlio…
Tina: Oh mio dio…alla fine e riuscito ad accumulare i soldi per il cavallo (Porta una mano sul petto chiudendo gli occhi e facendo uscire due lacrime da questi)
Nick: Quindi…quindi vuoi dire che questo e mio?
Teodor: Si e tutto tuo e se non sai dove portarlo puoi farlo rimanere qui,me ne occuperò io personalmente…
Tina: Hai visto amore? Tu dicevi che tuo padre non ti conosceva affatto e non conosceva i tuo hobby,stava conservando i soldi per comprarti questo cavallo da una vita intera…
Nick: Io…io…(Scoppia in lacrime avvicinandosi al cavallo e stringerlo) grazie papà…grazie…grazie mille,ti voglio un mondo di bene…
Teodor: Vuoi domarlo?
Nick: (Guarda Teodor e fa si con la testa)

Il ragazzo aiuta Nick a montare in sella al cavallo,questo prende il lazzo e comincia a cavalcarlo con molta maestria…Tina osserva felice e triste allo stesso tempo la scena mentre Teodor sorride pensando a quello che ha fatto Sandra. rinunciare ad un dono importante o ad una somma di denaro enorme…solo per rendere felice un ragazzino e dargli coraggio facendolo capire che il padre lo conosceva più che bene.

L’auto di Sandra si ferma sotto l’obitorio parcheggiandola nell’area dipendenti,questa scende dall’auto e teendo la sua bosra al polso si avvicina all’ingresso entrando nell’edificio,alla receprion non vi e nessuno visto che sono le 22:23 quindi passa da questa senza fermarsi,entra in ascensore e preme il pulsante con sopra scritto il numero 2,le porte si chiudono e l’ascensore sale si riaprono poi quando arriva a destinazione,la ragazza esce dall’ascensore guardando verso il basso e si scontra con Billy…

Sandra: Ayà che male…
Billy: Scusa non ti avevo vista…ti fa male molto? (Prende il braccio della ragazza con le sue mani e lo massaggia)
Sandra: No tranquillo sto bene (Scosta il braccio dalle mani di Billy)
Billy: Va bene…ti do le mie dovute condoglianze…
Sandra: Grazie mille…volevo scusarmi però per i tre giorni di assenza senza nessun preavviso…sono veramente mortificata…
Billy: Stai tranquilla ho parlato io con l’amministratrice ed e tutto ok…
Sandra: Grazie mille e veramente una brava persona…
Billy: Sei troppo buona…
Sandra: Mi creda tutti vorrebbero un datore di lavoro come lei…
Billy: Questo mi lusinga molto…
Sandra: Bhè…io ora vado a marcare il mio cartellino senò mi penalizzano…arrivederla…
Billy: Arrivederci….

Sandra si gira e prende il cartellino dalla sua borsa,si dirige verso la sua postazione lavorativa…Billy osserva mentre la ragazza fa questo con uno sguardo perso nella grazia della ragazza qualcosa in lui e scattato sin dal primo momento che ha visto Sandra il problema e che Billy per la ragazza non e altro che il datore di lavoro nonostante Billy cerca di essere quanto più confidenziale con la ragazza non riesce a fargli capire ciò che prova.

“Cosa si fa quando improvvisamente venite a sapere che un vostro parente e deceduto? Ci si dispera si sta male si condivide il dolore con altri membri della stessa famiglia cercando poi…di superarlo,ma se questa persona voi non la conoscete affatto? Non ci si dispera e si finge un dolore che in realtà non esiste,si da forza i propi parenti mostrando un carattere forte e deciso. Ed e ancora peggio quando ricevete un dono da questa persona che non conoscete…una cosa che non vi appartiene e che se serve a far del bene non ci pensiamo due volte a cederla.non dico che si e insensibili…ma forse il dolore più grande ciò quello di non aver mai conosciuto questa persona si può colmare pensando che entrambi abbiamo aiutato qualcuno…perché FARE DEL BENE,AIUTA A STAR BENE”
Se vi piace la storia commentate e soprattutto se volete dare spunti sui nuovi episodi,io sono disponibile a prendere i vostri consigli. Spero che questa serie vi piaccia in modo da poter continuarla ovviamente a me piace scrivere in Stagioni…quindi ci sarà sempre una certa suspence XDXDXDXD

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Capitolo 5
*** Il Primo Stipendio ***


Morgue Live
Season One Episode Five
“Il primo stipendio”

Il cielo splende nella città di New York e niente e meglio di una bella giornata calorosa per cominciare ogni tipo di attività,persone sedute ai tavolini del bar che sorseggiano una bella tazza di caffè decaffeinato o chi semplicemente e fermo d’avanti ad un camioncino dei gelati aspettando il suo turno per godersene uno,stranamente la nostra amica Sandra quest’oggi e stata mattutina…possiamo ben notare la ragazza che percorre su di un marciapiede,la strada che porta alla banca della città dove dovrà ritirare il suo primo stipendio,veste con una canotta rossa con sul petto un fiocco nero,un paia di pantaloncini neri a phuà e delle scarpette a bambolina bianche con tanto di nocca,i capelli sono legati a coda e indossa a tracollo una sorta di marsupio marrone che pende sul suo fianco destro…pian piano osservandosi intorno la ragazza finalmente arriva a destinazione e si ferma di scatto d’avanti all’ingresso della grande banca di New York City,in quella enorme banca vi erano tutti i risparmi dei lavoratori della capitale americana…e anche se con pochi soldi…anche Sandra vi ha un conto aperto,alza il mento osservando l’insegna della banca e riportando lo sguardo nuovamente avanti all’ingresso muove i passi ed entra in essa,una volta entrata la ragazza si guarda intorno cercando di capire a chi dovesse rivolgersi per parlare del versamento dello stipendio…tra tutte le persone che vi erano non riusciva a concentrarsi e portando una mano alla fronte si dispera…quando però improvvisamente guardando verso destra nota una sua vecchia conoscenza…sgrana gli occhi e mostrando un aria molto sorpresa si dirige verso questa,si siede di fronte alla ragazza molto carina sui vent’anni,bionda occhi verdi e slanciata la osserva e prende parola…

Sandra: Stecy?
Stecy: Si mi dica cosa posso fare per lei?(Risponde senza staccare lo sguardo dai foglio)
Sandra: Stecy sono Sandra! Alza un po’ lo sguardo…(La ragazza alza lo sguardo e sorride)
Stecy: Oh mio dico Sandra!!! ( Si alzano entrambe e si abbracciano per qualche secondo per poi ricomporsi) quanto tempo che e passato eh?
Sandra: Già fin troppo direi…ma come si dice “Il mondo e piccolo”
Stacy: Mica tanto,insomma non posso crederci…sei veramente tu! (Le prende le mani e le stringe con le sue) credevo che noi saremmo state solo conoscenze del liceo,come e successo con molti…
Sandra: Già anch’io lo credevo…ma poi ti ho vista e ho pensato subito di correre qui a salutarti…
Stacy: Sono contenta di averti ritrovata dopo tanto tempo,da quando ti sei trasferita non ci siamo mai più riviste…
Sandra: Sono passati ben tre anni uhau sono tanti tre anni…vedo che ti sei sistemata bene eh?
Stacy: Bhè ho lasciato la scuola…e con le giuste conoscenze ho ottenuto un posto nella banca di New York,e stato facilissimo…
Sandra: Capisco…
Stacy: E tu cosa fai studi ancora?
Sandra: Si continuo a studiare…solo che ricomincio ad ottobre…
Stacy: E per tenerti occupata cosa fai?
Sandra: Ehm ecco…e un po’ complicato e complesso come lavoro ma…
Stacy: Oh mio dio…ti prostituisci?
Sandra: No! Ma che dici no che non mi prostituisco…
Stacy: Meno male,ho avuto un esperienza del genere con una mia coinquilina…quella stronza quando doveva pagare l’affitto se ne usciva che non aveva battuto chiodo…
Sandra: Molto interessante…ma comunque lavoro in un obitorio,precisamente sono la guardia notturna della camera mortuaria
Stacy: Ah! E molto complesso come lavoro…e a tratti complicato…
Sandra: Si questo te lo avevo già detto io,lo so non e come un posto in banca ma per il momento mi soddisfa, e sto bene con le persone che ci lavorano insieme a me…
Stacy: Mi fa veramente piacere,spero solo che tu non ci sarai quando arriverò io in obitorio Sandra: ah ah…lo spero anch’io per te…
Stacy: Comunque perché sei qui? Problemi con la banca?
Sandra: No nessun problema,più che altro vorrei sapere se mi e stato accreditato il mio stipendio,potresti aiutarmi?
Stacy: Psf…un gioco da ragazzi (Si gira avanti al pc e comincia a digitare il nome e cognome di Sandra,viene mostrata il suo conto e i versamenti e prelievi) si e stato versato con successo… Sandra: Quanto ?
Stacy: Cinquecento collarini…
Sandra: Bene…grazie mille Stacy,e stato un piacere rivederti dopo tanto tempo…
Stacy: Lo e stato anche per me credimi,qualche sera di questi ci organizziamo per un caffè che ne dici?
Sandra: Mi dispiace ma io lavoro di sera…magari si potrebbe fare in mattinata?
Stacy: Spiacente ma io lavoro la mattina…ha ah ha ah
Sandra: Spiritosa…comunque questo e il mio numero di telefono(prende un bigliettino e lo da a Stacy)
Stacy: Grazie,e questo e un bigliettino da visita di Stacy Campbell (Da il bigliettino a Sandra)
Sandra: Grazie di tutto,ci sentiamo in questi giorni allora ciao(si gira e se ne va)
Stacy: Ok ciao.

Dopo avere rincontrata una sua amica di vecchia data e aver fatto tutto ciò che doveva svolgere in banca,la ragazza esce da questa e si dirige verso il centro commerciale che distava dalla banca poco più di cinquanta metri. Si cambia scenario e ci ritroviamo all’obitorio dove lavora Sandra precisamente nell’androne,dietro la scrivania vi e posta Lineth la segretaria,veste con un completino di raso rosa e un fiocco nero che raccoglie i capelli in su,regge il mento con le mani posando i gomiti sulla scrivania pensierosa,ogni tanto da uno sguardo all’ingresso cercando di avvedersi della presenza di qualcuno…ma niente nessuno entra e nessuno esce dall’edificio,la ragazza sbuffa…mentre dalle scale scende Billy che a passo svelto si avvicina al banco informazione,questa avvedendosi della presenza di Billy si alza di scatto mostrando un sorriso compiaciuto verso l’uomo,si stende il vestito verso il basso aiutandosi con le mani,cercando di farsi notare dal dottore,ma questo una volta arrivato al banco sembra non essere interessato alla ragazza…

Lineth: Buon giorno Dottor Cohen..
Billy: Buon giorno signorina Mcphean…devo darle alcune cose che dovrebbe consegnare all’amministratrice questa sera…
Lineth: Oh certo mi dia pure glie le farò avere di sicuro(prende la cartella dalle mani di Billy)
Billy: Grazie mille,senta per caso non e che sia passata Sandra?
Lineth: …Sandra?
Billy: Si la custode della camera mortuaria,la bruna alta snella occhi azzurri…
Lineth: Si si …so chi e Sandra,ma mi chiedevo perché questa domanda!
Billy: Ehm…bhè così giusto per sapere niente di importante…
Lineth: Va bene…comunque no non e passata questa mattina mi dispiace
Billy: Non si dispiaccia,mica e un problema se non e passata
Lineth: No perché…vedo che le sta molto a cuore quella ragazza,ed e normale che se devo deluderla per quanto riguarda Sandra…scusarmi
Billy: Uhm,cosa sta insinuando scusi?
Lineth: Sto insinuando che Sandra le piace,o sbaglio?
Billy: Si attenga a fare il suo lavoro,e resti fuori dalla vita privata delle persone…buona giornata
Lineth: Che stupida che sono stata,cazzo cazzo cazzo

Billy se ne va rimanendo un po’ di amaro in bocca a Lineth che sembra piacergli molto il dottore,ma questo non ricambia o non vuole perché forse innamorato già di qualcun'altra,fatto sta che l’antipatia nei confronti di Sandra cresce da parte di Lineth e questo non può che creare problemi alla ragazza. Tornando a Sandra impegnata in negozi di abbigliamento,passa da uno scaffale all’altro prendendo capi firmati indossarli e prenderne qualcuno firmando assegni di qua e di là,dopo un paio d’ore la ragazza e stremata e si siede su una panchina,e passata già mezza giornata e questa e veramente distrutta,visto che si e no avrà dormito tre ore,prende le borse contenente tutto il materiale comprato dallo shopping,e si avvia verso l’uscita del centro commerciale circondato di negozi,una volta uscita si appresta a dirigersi verso la via di casa trascinandosi con fatica il peso delle borse…Dopo poco la ragazza arriva finalmente senza fiato all’ingresso,posa le borse a terra e prendendo le chiavi dal marsupio apre la porta entrandovi,entra in cucina e nota alcune buste postali sul piano cottura di marmo,porta le borse sul tavolo distante poco più dal piano cottura,e si avvicina a queste prendendole e aprendole estraendo il foglio con il contenuto scritto sopra,Sandra comincia a leggere il contenuto della prima busta,e nota che e una negazione riguardo un prestito che aveva richiesto la zia Elga,la ragazza posa la prima e legge la seconda…stessa cosa un ennesima negazione di un prestito,batte le ciglia lentamente mordendosi il labbro inferiore,posa la seconda e legge la terza e la quarta e nota che una e la bolletta della luce da pagare di duecentoventi dollari e l’altra quella dell’acqua di centottanta dollari…la ragazza riposa le prime due lettere e tiene le altre due,in cucina entra poi Elga…

Elga: Ciao tesoro com’è andata la mattinata?
Sandra: Molto bene grazie…a te?
Elga: Si abbastanza bene,ho rifatto il tuo letto spero non ti dispiaccia
Sandra: Zia sai che non voglio che fai sforzi inutili,ti avevo detto che me ne occupavo io appena tornata
Elga: Oh…scusami allora e che non riesco a stare con le mani in mano,mi fa pesare ancora più la mia malattia
Sandra: Comunque sia non devi fare sforzi,c’è posta
Elga: Oh grazie…
Sandra: Non vedi cos’è?
Elga: La apro dopo,ora voglio cucinarti qualcosa di buono…visto che ho l’onore di averti qui a pranzo approfitto…(Elga comincia a prendere delle pentole dal cassettone posto sotto al piano cottura,e alzandosi nota le borse poste sul tavolo)bene vedo che finalmente hai fatto un po’ di shopping eh?
Sandra: Si…ho comprato un po’ di cose,ma niente di ché
Elga: Cosa vuoi che ti prepari?
Sandra: Zia lascia stare,ordiniamo qualcosa al cinese così non devi sporcare di nuovo tutto
Elga: Ok…come vuoi tù,ordina solo per tè io non ho molta fame…ah e i soldi per pagare sono sopra alla mensola in bagno (Esce dalla cucina prendendo le due buste della posta e si reca in salotto)
Sandra: Ok…

Elga si dirige in salotto con le due buste,si siede e le apre estraendo i due fogli posti in ogni busta,legge il contenuto e vedendosi negati entrambi i prestiti finanziari,si china in avanti e mette le mani in faccia disperandosi sotto voce,Sandra intanto si nasconde dietro l’arco della porta e vede la scena dove la zia si dispera,osserva le buste dello shopping e si avvicina a queste prendendole e uscire di casa diretta chissà dove. Ci troviamo ora nell’ufficio di Timothy dove sembra essersi dimenticato di avere una fidanzata…anzi due,questo e preso completamente dal lavoro e non stacca gli occhi dallo schermo del Pc,clicca velocemente i tasti sulla tastiera non curandosi delle persone che passano d’avanti al suo ufficio,dopo l’ultimatum datogli da Terry il ragazzo si e dato molto da afre nel suo incarico,finita la prima relazione ora sta lavorando per una seconda riguardo al commercio dell’azienda sui prodotti chimici che essa produce,si strofina la faccia mentre si ode il rumore della porta che si apre,alza lo sguardo verso questa e nota Terry vestita con una gonna elegante con pacco capelli raccolti e giacca classica con tanto di decoltè neri,questa si avvicina alla scrivania del ragazzo…

Terry: Vedo che ti sei dato molto da fare in questi giorni eh?
Timothy: Bhè diciamo che non ho avuto molta scelta,o lavorare come un cane o il licenziamento,o sbaglio cara Terry?
Terry: Diciamo che te lo sei un po’ meritato tutto questo lavoro snervante,sei sempre a fare viaggi con chissà chi,in dieci riunioni mensili ti presenti ad esse una o due volte,ti sembra il giusto atteggiamento?
Timothy: Ogni tanto bisogna staccare la spina e divertirsi un po’…ho scusa tu non sai cosa significa la parola divertimento, giusto?
Terry: Esatto non lo so,ma credo che il divertimento e bello quando dura poco…tu non puoi permetterti di divertirti quando hai un lavoro così importante,almeno quando dovresti svolgerlo,poi dopo il lavoro può fare ciò che vuoi
Timothy: Vedo però che ci trovi gusto a vedermi appeso ad un filo di cotone
Terry: Dici? Io invece prenderei queste parole come un avvertimento amichevole,non ci guadagno niente a farti licenziare
Timothy: E allora perché vieni qui e mi dici queste cose?
Terry: Perché sei il pezzo forte di questa società,e non mi va di perderti…perderemo molti milioni di dollari
Timothy: Addirittura,sono lusingato
Terry. Non so perché,ma tu riesci a persuadere le persone in modo strabiliante…
Timothy: Forse e il mio fascino
Terry: Non credo sia qullo…credo invece che tu sia bravo a fare il doppio gioco,ricavando profitti propri ma dando qualcosa anche all’altra persona…qualcosa che per te e insignificante
Timothy: …….
Terry: Continua così,stai andando bene (Si gira ed esce dalla stanza mentre Timothy la osserva con aria disgustata)

Terry esce dall’ufficio di Timothy e questo la osserva con un aria disgustata e ripugnante,la donna si e sempre posta in modo sgarbato con il ragazzo e questo ha dato agio di odiarla,ma sa molto bene che per il momento non può che stare al gioco e lasciare che le cose vadano come devono andare,ci rimetterebbe troppo se esponesse la sua idea quindi tace. Ritorniamo a Sandra,e ferma d’avanti al negozio dove ha comprato tutta quella roba…osserva le borse che tiene con le mani e sospirando entra in questo avvicinandosi alla cassa,posa le borse su di questa e comincia a parlare con la cassiere spiegando che vorrebbe consegnare la merce e riavere i soldi indietro,la cassiera sembra consentire la cosa e ridà i soldi alla ragazza riprendendosi le borse piene di capi d’abbigliamento…con un po’ d’amaro in bocca Sandra esce dal negozio ma sa che e la cosa più giusta da fare…dopo poco si avvicina alla posta che vi era poco più distante dal negozio d’abbigliamento,si avvicina ad uno sportello di pagamento e pone all’addetto le due bollette e i soldi,paga dunque le due bollette e prendendo le ricevute si dirige verso l’uscita…prende il portafogli,e nota che era rimasta con soli cento dollari dopo aver preso lo stipendio,un piccolo sorriso si disegna sul viso della ragazza per poi riposare il portafogli nel marsupio e cominciare a camminare diretta verso casa. Sandra arriva nuovamente a casa ed e quasi ora di andare a lavorare,ad accoglierla c’è Elga sa zia seduta al tavolo,Sandra si avvicina alla zia sorridendo e ponendogli una banconota da cento dollari,la zia rimane fredda di fronte al gesto da parte sua offensivo della nipote…

Elga: Cosa vuol dire questo?
Sandra: Non vuol dire niente,e solo un piccolo contributo che mi sento in dovere di dare
Elga: No,tu non devi sentire il dovere di dare niente…ti ho cresciuta sino ad ora e continuerò a farlo senza che tu debba sborsare un centesimo dalle tue tasche
Sandra: Zia così mi costringi a cercarmi casa da sola sai?Io voglio responsabilizzarmi,e tu devi aiutarmi accettando questo piccolo contributo insignificante che ti pongo
Elga: Mhà io…
Sandra: Ti prego zia lo sto facendo veramente con il cuore credimi (Elga tentennando prende la banconota )
Elga: Grazie
Sandra: Grazie a te.


“Si nasce,si cresce,si muore,questi sono le tre tappe importanti di ogni singola vita…quando si nasce si e puri ingenui…senza peccato,ci si diverte non curandosi dei problemi che circondano l’ambito familiare,quando si cresce invece…si diventa responsabili furbi…a volte cattivi per ottenere ciò che tanto desideriamo,e quando si e a conoscenza di un problema che riguarda la famiglia…ci fermiamo…e se si ha la possibilità senza nemmeno battere ciglia,si cerca di risolvere il problema anche se a volte a rimetterci siamo noi stessi,l’unica cosa che conta e essere felici e rendere felici,la famiglia…la morte dite? Su questa tappa non so dirvi molto…ma credo che la morte attenderà ancora molto prima di essere raggiunta.”


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Capitolo 6
*** L'arco di Cupido ***


Morgue Live

Season One Episode Six
“L’arco di Cupido”

Ci ritroviamo nel grande edificio dove si appresta a lavorare la nostra amica Sandra che di fatti questa sera e di turno,la vediamo seduta nella sua torretta vestita in modo molto semplice…tuta grigia e scarpette da ginnastica,si tiene la testa con la mano posando il gomito e facendo forza sulla scrivania,una serata tranquilla monotona si direbbe…almeno finché le porte dell’ascensore non si aprono e da questa si sentono provenire dei passi fatti con tacchi,la ragazza alza lo sguardo verso la piccola finestra posta avanti alla sua torretta e non nota nessuno per il momento,i passi man mano si avvicinano sempre di più,allora Sandra dandosi una spinta con le mani poste sulla scrivania si alza aspettando che la persona si facesse vedere,improvvisamente i passi cessano e il silenzio riprende possesso del piano,Alloa Sandra comincia ad insospettirsi e avvicinandosi pian piano alla porta della torretta…avvicina l’orecchio destro a questa cercando di sentire qualche movimento,quando improvvisamente la porta viene aperta dall’esterno…la ragazza sobbalza indietreggiando spaventata mentre d’avanti a lei si presenta la sua amica Stecy che alzando la mano destra la saluta agitandola velocemente,questa si presenta con molta classe infatti veste con una gonna di raso nera che scende fino alle ginocchia,un paia di scarpe classiche a spillo nere e una camicetta bianca,i capelli sono leggermente mossi,allora Sandra resasi conto che fosse lei la guarda portando le mani nei fianchi,osservando il suo abbigliamento e quello dell’amica…

Sandra: Ma dico ti sembra il modo di presentarsi questo?
Stacy: Scusami ma eri tu che stavi dietro alla porta ad origliare…a proposito chi spiavi?
Sandra: Proprio nessuno…allora qual buon vento ti porta qui?
Stacy: Niente volevo vedere il tuo posto di lavoro,visto che tu il mio lo hai già visto.
Sandra: Come puoi vedere non ti sei persa proprio niente,e poi come hai fatto a trovare l’indirizzo se non ti ho nemmeno detto il nome dell’obitorio?
Stacy: Bhè ho sbirciato nel tuo fascicolo in banca…non si potrebbe fare ma,una strappo alla regola ogni tanto si può dare
Sandra: Comunque a parte lo spavento che mi hai fatto prendere…mi fa molto piacere vederti
Stacy: Anche a me…e proprio per celebrare la nostra riconciliazione,sono venuta a farti un invito
Sandra: Un invito?
Stacy: Si esatto,e una festa che danno ogni anno al central park
Sandra: Non credo che potrei,sai lavoro fino alle cinque del mattino e vorrei riposare un po’ nel pomeriggio
Stacy: Ok come non detto,ma sappi che te ne pentirai molto ma molto
Sandra: Di cosa si tratta? Insomma la festa
Stacy: Si chiama la festa di Cupido,dove ogni persona deve portare un amica o amico con sé
Sandra: Tutto qui? Si festeggia Cupido il dio dell’amore?
Stacy: No! In mezzo al parco viene posto una statua con sopra raffigurato un arco e una freccia,la leggenda dice che chiunque tocchi l’arco si innamora della persona che lo tocca nel suo preciso istante
Sandra: Uno,io sono fidanzata e forse non te ne ho ancora parlato,due ci vengo
Stacy: Che bello allora vieni,sono felicissima
Sandra: Calma svampita,ci vengo ma con il mio ragazzo,sai uno mi basta e avanza e non vorrei che mentre tocchi quel’arco mi innamori di qualcun altro
Stacy: Ok come vuoi,ora ti saluto perché ho un sonno bestiale
Sandra: Ok
Stacy: Allora ci vediamo domani mattina al parco alle nove ok?
Sandra: Ok

Stacy si avvicina a Sandra e aprendo le sue braccia la stringe a se salutandola per poi andarsene entrando in ascensore,Sandra intanto sospira prendendo il cellulare dalla scrivania…digita il numero di Thimothy e porta l’altoparlante all’orecchio,il telefono squilla ma lui non risponde,vediamo ora dall’altra parte il cellulare di Timothy che vibra silenzioso senza suoneria e lui seduto alla sua scrivania avanti al computer che lavora,il telefonino suona e il ragazzo tendendo un braccio verso questo lo prende e lo porta a se vedendo che Sandra dopo averlo chiamato innumerevoli volte gli ha mandato un messaggio con scritto “Amore perché non rispondi? Comunque ti ricordi di Stacy quella mia amica…ci ha invitati ad una festa che si terrà domani al central park alle nove ti aspetto lì un bacio notte”il ragazzo posa sulla scrivania il cellulare e si strofina la fronte nervosamente mentre le sue dita battono insistentemente sul maouse del pc,la serata per il nostro Timothy non finisce proprio bene visto che sia il lavoro che la sua doppia vita sentimentale non gli lasciano molto tempo,ma soprattutto non gli concede il lusso di darsi ujn po’ di tregua da tutto e tutti,lasciamo timothy al suo lavoro.

La notte passa e Sandra finisce il suo turno di lavoro,la ragazza prende le sue cose e lascia l’obitorio recandosi nel parcheggio sale in auto e si dirige verso casa pronta per prepararsi per il famigerato evento dell’amore al central park,intanto nella camera di Stacy il disordine regna sovrano…anche un porcile al confronto sarebbe più ordinato e pulito,la ragazza esce dal bagno posta nella stanza si avvicina all’armadio e lo apre rovistando tra i tanti vestiti che vi sono appesi sulla staffa di ferro,prende un vestitino bianco di stoffa,merlettato attorno ai bordi del collo e all’estremità inferiore dell’abito,lo guarda per poi portarselo in bagno chiudendo dietro di sé la porta. Intanto Sandra varca la soglia di casa sua e si ritrova in cucina,si avvicina al fornello prendendo con la mano destra la brocca contenente il caffe e avvicinandolo alla bocca ne beve un sorso,entra in cucina anche Elga la zia e osserva il fare della ragazza..

Elga: Ehy vacci piano con il caffè !
Sandra: Buon giorno zia.
Elga: Buongiorno a te cara,ma come mai prendi il caffè questa mattina?
Sandra: E che devo andare ad una festa…e non vorrei addormentarmi mentre tutti si divertono,sai non vado ad una festa da circa quattro anni..
Elga: Festa? Ma sei impazzita? Sei appena tornata da un turno di lavoro dove non hai chiuso occhio…e senza nemmeno riposarti un po’ vorresti andare ad una festa?
Sandra: Esatto! Dai poi non sono così stanca da non potercela fare,vorrà dire che mi riposerò oggi pomeriggio…
Elga: Scusa cara ma non hai proprio nemmeno un oretta per riposare?
Sandra: Bhè se metti che la festa e alle dieci,e che ora sono le otto…e se tutto va bene per una doccia e prepararmi ci metto un oretta e passa….credo proprio di no..
Elga: Sandra tu sei pazza,non puoi affrontare una festa dopo non aver chiuso occhio per tutta la notte..
Sandra: No zia non sono pazza,ma semplicemente sono giovane,e poi finalmente riuscirò a passare un po’ di tempo con Timothy,che se fai un po’ mente locale e una vita che non trascorriamo una mattinata insieme…
Elga: Bhè io ci ho provato,fai come vuoi…
Sandra: Grazie zietta sei un angelo,ora però corro a prepararmi sennò tutte queste chiacchiere per tranquillizzarti saranno servite e nulla.

Sandra prende la borraccia del caffè e la porta con sé uscendo dalla cucina e dirigendosi di fretta verso il piano superiore,percorre le scale che la dividono da questo e dopo qualche minuto si avvicina alla sua stanza aprendola e entrandovi al suo interno,la zia aveva preparato il letto per far riposare la ragazza e di fatti si può notare il ripiego fatto con le coperte,Sandra nota la cosa e scuote il capo sorridendo per poi avanzare verso il suo armadio di legno scuro…afferra le due maniglie con le mani per poi spalancare le due enormi porte dell’armadio mostrando una varietà di abiti magliette e pantaloni,la ragazza osserva con interesse un capo in particolare…un tubino rosso che scende fino alle ginocchia con scollatura mozzafiato,il bordo della scollatura e ricoperto di piccole roselline bianche mentre al lato destro dell’abito vi e una rosa nera grande quanto un palmo di mano,la ragazza prende il vestito e avvicinandosi al letto lo posa lentamente su esso spostandosi poi verso il cassetto della biancheria intima,apre il cassetto e prende un paia di mutandine nere e un reggiseno a fascia,prende il tutto e corre in bagno a prepararsi. Intanto va meglio a casa di Stacy dove la ragazza ha finito di prepararsi ed e pronta per uscire e recarsi all’evento,la ragazza si specchia notando che sta molto bene con il vestito che le mette in risalto tutte le sue forme senza tralasciare nulla,prende un fiorellino dal tavolino e lo mette sul lato destro della testa rendendo i suoi capelli biondi molto più graziosi,prende la borsetta e voltandosi si dirige verso l’uscita di casa,mentre si avvicina alla porta ecco che una ragazza esce dal salotto rimanendo ad osservare Stacy con ironia,la ragazza allora si volta nervosamente verso questa..

Stacy: Cosa hai da guardare?
Mila: Niente,ammiravo solo la tua…bellezza
Stacy: Mila so che mi stai prendendo per il culo qualcosa da ridire su come sono vestita,dillo e basta
Mila: Non sei proprio malvagia mà…sembri una povera verginella appena uscita dal paradiso terrestre..
Stacy: E quindi? Non vedo nessun problema allora.
Mila: Il problema…e che non lo sei affatto,una povera verginella non fa le orge con quattro e più ragazzi…
Stacy: Non mi abbasso al tuo livello,quindi io vado
Mila: Non ti offendere,ma credo che tu sia patetica…
Stacy: E sentiamo perché?
Mila: Perché dopo tutto quello che hai fatto,ora credi di trovare in una stupida ricorrenza il vero amore?
Stacy: E vero ne ho fatte tante nella mia vita,orge e cose ancor peggiori…ma ciò non vuol dire che io non possa amare o essere amata,tu invece
Mila: Di me non puoi dire proprio niente,sono casta e pura come mi ha fatto mia mamma,ogni ragazzo sarebbe orgoglioso di stare con me..
Stacy: Ti auguro una buona giornata Mila…
Mila: Grazie.

Stacy apre la porta di casa e esce fermandosi dietro questa e sospirare con occhi lucidi,il passato di Stacy non sembra essere tutto fiori e rose ma con molte sfaccettature ma la ragazza sembra che stia cercando di cambiare ma soprattutto sta cercando l’amore. Sandra e pronta e scende le scale recandosi verso l’uscita di casa,si guarda intorno cercando sua zia Elga ma sembrerebbe non essere in casa quindi esce dall’abitazione e raggiunge l’auto di Timothy,apre lo sportello e entra nell’auto salutando il ragazzo con un bacio,Timothy e vestito con uno smoking bianco e camicia nera molto elegante e affascinante mentre Sandra non e da meno e attira molto l’attenzione del ragazzo che non gli toglie gli occhi da dosso,ingrana la marcia e partono verso il central Park dove la festa che fa innamorare le persone sta quasi per cominciare. Eccoci finalmente arrivati al Central Park di New York,un gazebo con struttura in legno ricopre l’intera zona verde del parco più popolare della città,dal tetto di tela del gazebo pendono dei palloncini a forma di cuore vari colori,tante persone ricoprono la vasta zona erbosa,alcuni posti vicino ai tavoli dove vi sono sopra dei contenitori con il pounch e varie bibite,e alcuni vicino ai lunghi tavoli ricoperti di cibo di tutte le specie,dal cioccolato a finire con arrosto e salsiccia…ma l’emblema della festa ossia L’arco di Cupido e posto al centro del parco su un podio di ferro,si narra che chiunque toccasse contemporaneamente l’arco,passerà tutto il resto della vita insieme e questo forse per alcune persone e un bene ma per altre un po’ meno,fatto stà che molti ci credono a questa ricorrenza e vengono da tutte le parti del mondo nella speranza che la persona della loro vita tocco contemporaneamente con lei l’arco.

Stacy arriva con la sua Smart nera,parcheggia e scende dall’auto riposando le chiavi nella sua borsetta…allunga il collo osservando il caos che ricopre il parco e soprattutto cercando di rintracciare la sua amica Sandra ma per il momento di lei nemmeno la traccia.,arriva l’auto di Timothy che frena bruscamente d’avanti al parcheggio del parco,la ragazza guarda l’auto con stupore per poi vedere scendere da questa la sua amica Sandra e il ragazzo Timothy,questa corre da lei e la abbraccia osservandole il vestito molto compiaciuta.

Stacy: Tesoro sei stupenda con questo tubino rosso,sono senza parole credimi
Sandra: Grazie mille Stacy,tu però fattelo dire non sei da meno…sembri una..
Timothy: Verginella scesa dal paradiso terrestre,piacere sono il ragazzo di Sandra Timothy…
Stacy: Ohu! Allora tu sei il famigerato Timothy eh? Io sono Stacy la ex ritrovata migliore amica…
Sandra: Devo dire che hanno fatto le cose alla grande,cio’è ricoprire l’intero parco con un gazebo e stupendo
Timothy: Già e proprio un innovazione,spero che anche il resto sia di nostro gradimento
Stacy: E no cari,non e proprio un innovazione,sapete in un episodio di The O.C. fecero una cosa del genere,dove ricoprirono l’intera spiaggia con un gazebo e…
Sandra: Stacy stop! Ora noi ci incamminiamo e ci mischieremo con la massa divertendoci…ok?
Stacy: Ok
Sandra: Bene,andiamo allora
Timothy: Sei simpatica Stecy,sei l’opposto di Sandra….mi chiedo come voi due siete grandi amiche
Sandra: Ah non ne ho la più pallida idea credimi…
Stacy: Sandra!

I tre si dirigono verso l’ingresso del parco e avvicinandosi alla biglietteria Timothy acquista i biglietti per tutti e tre,entrano e si fermano vicino al tavolo bevande,Sandra e Timothy si siedono su un divanetto e cominciano a pomiciare mentre Stacy resta accanto ai due con le braccia conserte osservando l’enorme arco di pietra posto sul podio al centro del parco,sospira per poi allontanarsi da Sandra e Timothy,piano piano si avvicina all’arco mentre il suo cuore batte forte quasi come se stesse per scoppiare…Sandra stacca un attimo lo sguardo da Timothy e osserva il fare dell’amica che intanto avvicina la mano destra all’arco toccandolo,chiude gli occhi in attesa che qualcun altro toccassi l’arco e che la magia della festa prendesse vita…ma sembrerebbe che nessuno per il momento toccassi l’arco contemporaneamente a lei,apre nuovamente gli occhi e sospira delusa dal fallimento ottenuto,si gira e cammina sino ad arrivare ad un tavolo con sopra delle lattine di coca…Sandra ritorna ad osservare il suo amato Timothy.

Timothy: E buffa la tua amica sai?
Sandra: Si lo so,lei e…dolce e disponibile per gli amici non si tira mai indietro
Timothy: Sembrerebbe che per lei la magia non sia schioccata eh?
Sandra: Dai credi veramente in queste stupidaggini? Mi sei caduto veramente in basso sai…
Timothy: Ehy e bello credere in queste cose,non sono stupidaggini Sandra…abbi almeno un po’ di rispetto per chi ci crede
Sandra: Si hai perfettamente ragione,scusami…ora vederla così mi rende un po’ triste,lei ci credeva e come…forse fin troppo
Timothy: Cercava proprio questa magia eh?
Sandra: Si…
Timothy: Vuoi andare a darle un po’ di conforto? Tranquilla io intanto mi bevo qualcosa
Sandra: No! Sai se c’è una cosa che sai fare bene Stacy…e proprio quella di riprendersi dalle delusioni molto facilmente,e poi tu non mi scappi
Timothy: Ho oh,devo preoccuparmi?
Sandra: Uhm…direi di si!( Sandra bacia passionalmente Timothy)

E mentre Sandra e Timothy si abbracciano e si sbaciucchiano,Stacy resta ferma d’avanti al tavolo delle bibite prendendo una lattina di coca e cercarla di aprire,porta l’indice sulla fessura della bibita e con forza cerca di aprirla ma sembrerebbe non riuscirci quasi come se la linguetta della lattina sia saldamente sigillata sul bordo della lattina,la ragazza allora ci mette più forza al tal punto da tirare l’intera lattina e lanciarla dietro di sé facendola cadere a terra,si gira velocemente per poi chinarsi e avvicinare la mano destra alla lattina per raccoglierla…ma ecco che un'altra mano possente e grande prende contemporaneamente con Stacy la lattina,la ragazza alza lo sguardo e osserva il ragazzo che si rialza con lei e apre la linguetta della coca ponendogliela in fine.

Stacy: Grazie mille non so cosa le sia presa,non riuscivo ad aprirla e mi e scivolata
Teodor: Figurati,per me aprire una lattina di coca e semplice come per te mettere lo smalto
Stacy: Ah ha ah,preciso però che non sono una di quelle facile…volevo dire fragile scusa
Teodor: Non lo mai pensato,comunque io sono Teodor piacere
Stacy: Il il piacere e tutto mio Teodor…
Teodor: Ehm a questo punto dovresti presentarti anche tu
Stacy: Ohu ohù,si scusami…io mi chiamo Stacy e il piacere e tutto mio
Teodor: Allora…cosa ci fa una così bella ragazza ad una festa tutta sola?
Stacy: Bhè per lo stesso motivo per la quale un bel ragazzo e da solo a questa festa
Teodor: Uhm…sei astuta devo riconoscerlo,ma non hai risposto alla mia domanda
Stacy: Sono venuta in compagnia di una coppia di miei amici,mi hanno parlato di questa festa come una ricorrenza annuale,dove tutti riescono a trovare l’amore toccando l’arco di Cupido,ma aimè l’una sfortunata si direbbe essere io a non aver avuto nessun risultato benefico
Teodor: E se invece di toccare l’arco…avresti trovato la persona giusta toccando qualche altra cosa? Sarebbe possibile?
Stacy: Potrebbe essere,e di conseguenza la persona giusta saresti tu
Teodor: Esatto.

Mentre sembrerebbe che anche Stacy abbia trovato qualcuno Sandra e Timothy restano in disparte sul divanetto abbracciati notando Teodor di spalle che parla con Stacy,Sandra si alza e lo stesso fa Timothy e prendendosi per mano si recano dalla ragazza in compagnia di Teodor,Sandra sorride all’amica per poi voltare lo sguardo verso Teodor e riconoscerlo,Timothy vede la sua espressione e si insospettisce.

Stacy: Ehy Sandra sei arrivata giusto in tempo,ti presento Teodor
Teodor: Sandra? Che ci fai qui?
Sandra: Io conosco già Teodor
Stacy e Timothy: Vi conoscete ?
Teodor: Si lei possedeva…o meglio aveva ereditato dallo zio uno stallone che io custodivo nel mio Maniero
Timothy: Questo non spiega come e dove vi siete visti,Sandra mi ha detto che ha venduto il cavallo
Sandra: Ragazzi non importa dove e come ci siamo conosciuti,siamo conoscenti niente più niente meno
Stacy: Bhè era ovvio tu sei già fidanzata…almeno che tu non abbia tradito Timothy
Teodor: Ma cosa dici conosco a malapena il suo nome
Sandra: Ragazzi stiamo esagerando,Stacy passiamo alle congratulazioni…la magia e scoccata non so come ma e scoccata e sono veramente contenta per te
Timothy: Scusami del malinteso,io sono Timothy
Teodor: Tranquillo,piacere Teodor
Stacy: Ehy ragazzi che ne dite di ballare c’è la mia canzone preferita
Sandra: Oh che bello ora vedrete scatenavi un uragano in pista
Teodor: Bene allora vi mostrerò anche io qualche passetto
Timothy: Vi avverto che io sono negato nella danza eh.

Parte la canzone dei black eye pease,I got feeling e i quattro ragazzi vanno in pista e cominciano a scatenarsi ballando e divertendosi come non mai,Timothy osserva Sandra compiaciuto e soddisfatto di aver trascorso una giornata con la sua ragazza a aver staccato la spina dal lavoro e da Maryjane,mentre Stacy balla accanto a Teodro soddisfatta di aver trovato la magia nella festa dell’arco di cupido dove kl’amore regna sovrano.

“A volte…molte volte,quando non riusciamo ad ottenere qualcosa e ancor più brutto quando ci mettiamo tutto noi stessi…cerchiamo di realizzare il nostro desiderio appigliandoci a sciocche ricorrenze e false superstizioni,come in questo caso il famigerato Arco di cupido…si sciocche perché non fanno che incrementare la nostra volontà nel raggiungere il desiderio,e di conseguenza non realizzarlo mai perché troppo presi a far sì che ciò accada…mentre quando il desiderio rimane tale,senza alimentarlo con le superstizioni,esso si materializza proprio quando meno c’è l’aspettiamo,e allora e lì che possiamo dire che e tutta una falsa,e che basta saper aspettare il momento giusto…senza darsi false speranze o forzare il corso del tempo,perché tutto ha un tempo e il tempo e tutto”

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Capitolo 7
*** Il valore della vita ***


Morgue Live

Season One Episode Seven
“Il valore della vita”

Questa sera per la nostra amica Sandra inizia un nuovo giorno di lavoro,ormai sono passate ben tre settimane dalla festa dell'arco di cupido e sembrerebbe andare tutto bene,avvicinando alla torretta dove la ragazza risiede dietro la sua scrivania,notiamo che questa e assolta nel leggere un articolo sullo schermo del PC,scorre con le pupille le righe scritte su questo,veste con il suo solito camice bianco con cartellino posto alla sua destra vicino al taschino,sopra vi e scritto il suo nome e cognome,alza lo sguardo un istante sentendo le porte dell'ascensore aprirsi,poi le rotelle di una barella si muovono scricchiolando e avvicinandosi sempre più alla torretta della ragazza,questa si alza e sporgendosi fuori la porta della torretta intravede da lontano il suo collega Kyle che trasporta una barella con sopra un corpo coperto da un telo bianco,Sandra appoggia la spalla sinistra posando il suo peso su questa,Kyle si avvicina alla ragazza fermandosi poi a pochi metri da questa.

Kyle: Hey vedo che sei in ottima forma eh?
Sandra: Bhè sarà l'atmosfera dell'ambiente che da quest'impressione...
Kyle: Sarà! Ma vedo in te questa sera una luce veramente brillante...hai scopato per caso?
Sandra: Kyle smettila,non abbiamo tutta questa confidenza io e te a tal punto di poterti permettere di parlarmi di determinate cose come il sesso!
Kyle: OPS! Scusami tanto...comunque tornando al nostro scheletrino,e arrivato il momento di depositarlo.
Sandra: Scheletrino?
Kyle: Si,un ragazzo di vent'anni morto d'infarto.
Sandra: Infarto? Insomma so che i giovani quando vengono colpiti da un infarto sono più a rischio di morte che degli anziani...ma e strano almeno chè...
Kyle: non sei anoressico.
Sandra: Era anoressico?
Kyle: Esatto,un patito della linea,era un patito della moda,ma poi...
Sandra: Io...posso dare un occhiata?
Kyle: A tuo rischio però,ciò che vedrai non sarà per niente piacevole.

[Sandra si avvicina piano piano alla barella,tende un braccio verso questa e con la mano destra afferra il lenzuolo bianco,lo solleva e vede così un ragazzo alto all'incirca 1.92 biondo con pochi capelli in testa,il busto completamente ricoperto da pelle attaccata sulle costole,il bacino fuoriusciva rimanendo un buco all'addome,mascella e zigomi completamente ossuti,e occhi rotondi come due palle di billiardo,ricopre velocemente il corpo privo di vita e indietreggia]
Kyle: Tutto bene?
Sandra: Si! Si sto bene,e solo che...e una scena raccapricciante.
Kyle: Bhè lo sarà ancor di più domani,quando arriverà la sua famiglia.
Sandra: Ti apro porta.
Kyle: Va bene.

Sandra indietreggia voltandosi verso l'interno della torretta,entra e si avvicina al pulsante che apre le porte della camera,si china verso questo e lo spinge aprendo così la strada al collega che entra in essa facendo richiudere le porte dietro di lui,Sandra molto scossa da ciò che ha appena visto si siede riaprendo la pagina di internet che stava leggendo,non era altro che una guida su come perdere cinque chili in due settimane,scorre la freccetta del mause e clicca su esci chiudendo così la pagina.

Intanto nel maniero di Teodor...o meglio nella casetta posta vicino al maniero di Teodor,vi e il ragazzo che vestito elegantemente con uno smocking e un papillon nero con il grebiulino da cuoco prepara da mangiare,la tavola e ben apparecchiata e le pietanze sono quasi pronte per essere servite,suona il campanello e di corsa Teodor corre ad aprire la porta,la apre e dietro questa si presenta Stacy che indossa un tubino rosso corto e una collana a forma di cuore borsetta e scarpe rosse,entra in casa e scostando la testa a destra e a sinistra osserva un po' il contenuto dell'abitazione che si mostra essere molto rustica e campagnola con i vari mobili di legno antichi,fucili pistole appesi al muro vetrine che mostrano denti di animali,questa rimane in piedi vedendo anche la tavola pronta per essere usata da loro due.

Teodor: Sei bellissima!
Stacy: Anche tu non scherzi,lo smocking e molto eccitante sai?
Teodor: Sul serio? Insomma vuol dire che questa sera me la dai?
Stacy: Cosa?
Teodor: Dai sto scherzando.

[Teodor si avvicina a Stacy e abbracciandola la bacia,questa ricambia...dopo il bacio si avviano verso la tavola tenendosi per mano,Teodor scosta la sedia da vero gentil uomo e fa sedere la sua ragazza dopo prende le prime portate e le serve,sedendosi in seguito anch'essi]

Stacy: Adoro il salmone affumicato,e anche il vino rosè.
Teodor: Lo so che ti piacciono queste cose,ecco perché te le ho preparate.
Stacy: E come fai a sapere tutte queste cose su di me?
Teodor: Ehm...sono cose semplici e comuni,eh...ho pensato che ti sarebbero piaciute tutto qui,hahahaha.
Stacy: C'è un altra opzione però.
Teodor: Quale?
Stacy: Niente tipo,che sei stato a parlare con Sandra a telefono per ben due ore a farti dire cosa mi piace e cosa non mi piace.
Teodor: Scusami amore,ma volevo rendere questa serata perfetta e non potevo permettermi di fare qualche sbaglio.
Stacy: La serata e già perfetta,e vuoi sapere il perchè?
Teodor: Bhè se proprio vuoi...dimmi il perchè.
Stacy: Perchè ci siamo io...tu e un buon bicchiere di vino rosè.
Teodor: Bhè e ovvio,non importa dove sto o cosa mangio,l'importante e che ci sei tu vicino a me luce dei miei occhi.
Stacy: Ti amo.

Stacy e Teodor si baciano e alzandosi dal tavolo si recano nel corridoio della casa arrivando sino alla stanza da letto dove entrano e chiudono la porta dietro di loro,intanto nell'appartamento di Thimoty...vediamo Maryjane seduta sul suo lettone che si allaccia la camicetta di clore rosso,Tim esce dal bagno a dorso nudo e a passo lento indossando solo boxer viola si getta a peso morto sul lettone,la ragazza si gira verso questo e piega il braccio sorreggendo la testa con la mano,lo guarda e lo accarezza i capelli molto dolcemente,lui invece tiene gli occhi chiusi e le sorride.

Timothy: Cosa c'è? Perchè mi stai coccolando?
Maryjane: Oh quindi ora se la tua ragazza ti coccola e perchè vuole qualcosa da te?
Timothy: Non sei quel tipo di ragazza Jane!
Maryjane: Bhè..una cosa ci sarebbe che dovrei dirti!
Timothy: Ok su dimmi pure,sono tutt'orecchie.
Maryjane: Vedi,ultimamente siamo stati molto tempo insieme...
Timothy: E allora e un problema per te questo?
Maryjane: No! Affatto,e che abbiamo fatto l'amore molte volte...
Timothy: Lo so,sono il tuo partner...ammesso che tu non abbia qualcun altro,ahahahah
Maryjane: No! Il fatto e un altro Tim,vedi credo...
Timothy: Credi cosa? Su non tenermi sulle spine Jane.
Maryjane: Vedi io credo di essere incinta!
Timothy: Certo come nò!
Maryjane: Tim,ho un ritardo...e anche di molto,ecco perchè ho voluto aspettare prima di dirtelo.
Timothy: …Jane...
Maryjane: Ecco lo sapevo! La cosa non ti fa affatto piacere giusto?
Timothy: Ehm...no,non e questo amore...
Maryjane: Allora dimmi cos'è?
Timothy: E difficile spiegare...ma sono felice di affrontare questa cosa insieme a te.
Maryjane: Quindi?
Timothy: Qualsiasi decisione prenderai io ci sarò.
Maryjane: Come scusa?
Timothy: Bhè se lo tieni e ok...ma sei vuoi levartelo e ok lo stesso,devi decidere tu.
Maryjane: Bene,devo decidere io.
Timothy: Esatto!
Maryjane: Ok...sarà meglio che vada a lavoro,la settimana prossima ci sarà la conferenza sulle promozioni dei dipendenti...e devo preparare il tutto.
Timothy: Ok.

Maryjane con uno sguardo triste si volta verso la sponda del letto e si alza aiutandosi con le mani,si avvicina all'uscita della stanza per poi voltarsi un ultima volta e guardare Timothy che sembra completamente estraneo alla notizia datagli,la ragazza chiude la porta della camera da letto e percorre il corridoio mordendosi il labbro,prende la borsa dall'attaccapanni e esce mentre dal suo viso scende una lacrima di dolore,Tim intanto si slancia verso il comodino e digita il numero di Sandra,porta il cellulare all'orecchio e comincia a parlare con lei.

Nell'obitorio nel frattempo sono arrivate delle persone che uscendo dall'ascensore si avvicinano alla torretta di Sandra che fra pochi minuti dovrà staccare dal lavoro,si presentano al suo cospetto una donna ben vestita con pelliccia di volpe colliere d'oro borsetta firmata e un aria estremamente tranquilla,mentre l'uomo vestito con indumenti sportivi diciamo un uomo di mezz'età che vuole fare il fighetto,Sandra sta parlando al telefono con Timothy e quando vede arrivare queste persone attacca uscendo dalla torretta per pote essere d'aiuto,ecco che da dietro ai due si presenta anche una ragazza magrissima alta un metro e settanta circa,ad occhio e croce peserebbe una quarantina di chili,Sandra la fissa per poi passare l'attenzione sui genitori.

Sandra: Buon giorno,voi siete i genitori di Matt Robin's?
Leila: Si io sono Leila Clarck's la madre.
Jeremy: Ed io invece sono Jeremy Robin's il padre.
Sandra: Bene,allora siete sicuri di voler entrare e vedere vostro figlio in condizioni poco piacevoli?
Leila: Veramente io non volevo,ma sa il padre e così curioso di vedere suo figlio morto finalmente che non ha potuto fare a meno di venire qui!
Jeremy: Leile smettila,sono qui per dare un ultimo saluto come si deve a mio figlio,almeno questo devi concedermelo.
Leila: Certo...te lo concedo,sigh(Singhiozzo) tanto e colpa tua se le cose sono andate così,sigh(Pianto)
Sandra: Signora Clarck's non faccia così,forse stare un po' con la salma di suo figlio le farà bene.
Leila: Io non voglio stare con la salma di mio figlio...sigh(Pianto) ma voglio mio figlio vivo e vegeto,voglio che mi abbracci...che mi baci...sigh(Pianto)
Jeremy: Leila,entramo su...
Leila: Ok sigh(Singhiozza)

Leila piange singhiozzando e Jeremy la prende abbracciandola,la ragazza rimane impassibile ferma lì ad osservare Sandra senza mai scostare il suo sguardo da lei,Sandra poi allungando il braccio dal finestrino della torretta apre la porta ai due genitori del ragazzo defunto,questi entrano rimanendo fuori la ragazza,le porte si chiudono alle loro spalle,Sandra si avvicina alla ragazza e le sorride.

Sandra: Ciao.
Tara: Ciao...
Sandra: Mi dispiace per la perdita di tuo fratello.
Tara: Dispiace anche a me.
Sandra: Come ti chiami?
Tara: Tara...tu?
Sandra: Sandra,eh...dimmi quanti anni hai?
Tara: quindici anni,sedici tra sei mesi.
Sandra: Bene sei una signorina,senti posso farti una domanda?
Tara: Da quando hai cominciato non fai altro!
Sandra: Si hai ragione scusa...notavi qualcosa di strano in tuo fratello?
Tara: Cosa di preciso?
Sandra: Non so,mangiare di nascosto,chiudersi in bagno per ore...vomitare!
Tara: Io...io...so la causa della sua morta.
Sandra: Cosa faceva di preciso tuo fratello?
Tara: Sai,ad occhio esterno la nostra famiglia può sembrare...perfetta,lo era fino a due anni fa! Cambiò tutto quel giorno.
Sandra: Quale giorno?
Tara: La era incita di due mesi,papà gli diceva di non lavorare ma lei niente,così una mattina cadde dalle scale del suo ufficio e perse il bambino.
Sandra: Oh...mi dispiace tanto,ma cosa c'entra con tuo fratello questo?
Tara: Divorziarono ed io e Matt credevamo che la causa della loro rottura eravamo noi,cominciammo a mangiare come porci,di tutto...diventammo enormi.
Sandra: Anche tu sei...
Tara: Lasciami finire...non giudicare senza prima aver ascoltato il motivo,eravamo insoddisfatti della nostra vita,lui cominciò a ingozzarsi per poi vomitare tutto la sera prima di andare a letto,io mi ingozzavo e non ci riuscivo...
Sandra: Tara...
Tara: Lui mi ha aiutato a vomitare,e in quel momento lo odiato con tutte le mie forze,ma poi...ho capito che lo faceva per farmi stare bene,perchè facendo così io stavo bene con me stessa,ora abbiamo provato a smettere ma senza risultati,lui ora e...bhè non c'è più ed io farò la sua stessa fine.
Sandra: Non farai la sua stessa fine se ti affidi ad uno psicologo che ti segua passo passo.
Tara. CERTO! COME SE LA MIA VITA NON FOSSE Già COMPLICATA ,voglio solo essere normale...ritornare felice e sorridente come lo ero prima.
Sandra: Tutto stà a te,se vuoi può ritornare indietro e risolvere tutto.
Tara: Il problema,e che non comando io...ora mi e tutto automatico non riesco a smetter sigh (Scoppia a piangere)
Sandra: Se vuoi io posso aiutarti a superare questa cosa,conosco dei bravi psicologi.
Tara: Sei gentile,ma no grazie...mi merito la fine che sto facendo come se le meritata mio fratello.

Sandra osserva la ragazza che piange mentre da dietro le porte della camera mortuaria si aprono e i due genitori distrutti dal dolore abbracciati l'una all'altro sorpassano Sandra fermandosi d'inanzi alla figlia,questa li abbraccia e insieme i tre si allontanano dalla torretta e da Sandra senza nemmeno salutarla,questa china il capo verso il basso e,rientra nella sua torretta pronta per andarsene a casa. Sandra scende dall'auto parcheggiata d'avanti a casa sua,entra in casa e posa la borsa con dentro il suo camice e varie cianfrusaglie,si toglie il cappotto e lo posa sulla sedia avvicinandosi alla cucina,toglie il coperchio da una pentola e annusa il contenuto riportando nuovamente il coperchio sopra questa,si dirige verso le scala e le percorre salendo al piano di sopra,entra nella sua camera ed entra direttamente nel bagno,si fa la doccia e si mette il pigiama per poi uscire da questo e infilarsi nel letto,fissa la foto di lei e Timothy e chiude gli occhi addormentandosi.

All'obitorio intanto Lyneth entra pronta a cominciare la sua giornata di lavoro da segretaria,veste con un abito rosa classico giacca camicia bianca e scarpe nere,posa la borsetta dietro al banco informazioni e accende il computer per poi sedersi,le porte automatiche dell'ingresso si aprono e vi entra il dottor Billy Cohen,questa subito aguzza il collo guardandolo e sorridendo,il dottore si avvicina a le e posa i gomiti sul tavolo.

Billy: Buon giorno Lyneth come và?
Lineth: Buon giorno anche a lei,va discretamente.
Billy: Bene,oggi mi aspetta una giornataccia pesantissima.
Lineth: Oh lo so,deve fare l'autopsia ad un certo Matt Robin's giusto?
Billy: Esatto,senti Sandra e già andata via?
Lyneth: Si per fortuna.
Billy: Cosa scusa?
Lyneth: Volevo dire che fortuna così si riposa un po',sa lavorare di notte e pesante,non trova?
Billy: Bhè ci sono passato anche io quindi....
Lyneth: E libero sabato sera?
Billy: Ehm...credo di si,ma perchè me lo chiedi?
Lyneth: Vede...ecco,volevo invitarla a cena fuori!
Billy: Ok,va bene.
Lyneth: Oh! Ha detto di si?
Billy: Si...

Le porte dell'ingresso si riaprono e questa volta entra Maryjane che amministra l'intero palazzo e tutto il personale che esso contiene,di fretta si avvicina a Billy e Lyneth.

Maryjane: Buon giorno a tuti
Billy: Ciao.
Lyneth: Giorno.
Maryjane: Billy ho letto il tuo rapporto sul lavoro che svolge il personale.
Billy: Bene,ha già qualche idea su chi promuovere?
Maryjane. Vedi...l'unica che dovrebbe essere promossa sembra essere quella tirocinante non ricordo il cognome,Sandra e qualcosa,svolge molto bene il suo lavoro da come scrivi.
Lyneth: Mi scusi,non c'è una piccola percentuale che possa venir promossa anche io?
Maryjane: Mi dispiace ma i fondi ci permettono di promuovere solo una persona,ora scusatemi ma ho un mare di cose da fare,buona giornata.
Billy: Ok vado anche io.
Lyneth: Allora a sabato?
Billy: Cosa?
Lyneth: La cena!
Billy: Ah si si tranquilla ci si vede sabato sera.

Marijane e Billy salgono el scale evitando la lunga folla che trafficava l'ascensore,Lyneth si risiede e stringe tra le mani un foglio di carta stritolandolo con forza,intanto nell'abitazione di Tara Robin's la ragazza si trova nel bagno e si guarda allo specchio tenendo attaccato a questo una foto dove stava più in carne,la ragazza piange a dirotto e strappa la foto dallo specchio gettandola poi nel gabinetto,si siede a terra e dondola avanti e indietro con gli occhi rossi.

Passa un altro giorno e per Sandra e ora di recarsi nuovamente al lavoro,la ragazza si alza dal lettino e come fa di solito si veste e scende le scale recandosi in cucina,esce di casa e si reca entrando in auto all'obitorio entra nell'edificio si avvicina all'ascensore e preme il pulsante,mentre questa scende Sandra si sente prendere la mano,si gira e vede Tara che piange.

Sandra: Ehy che ci fai qui?
Tara: Sigh(Pianto) ti prego aiutami a guarire
Sandra: I tuoi sanno che sei qui?
Tara: No! Non voglio morire come mio fratello sigh.
Sandra: Tranquilla non morirai io ti aiuterò.

Sandra abbraccia fortemente Tara stringendola a se,questa piange rilassandosi mentre Sandra la tiene forte per non farla cadere,nell'ufficio di Maryjane vediamo questa che tiene tra le mani una pillola che permette di abortire,si siede dietro la sua scrivania e fa girare questa pillola tra le dita,si slancia poi verso il cestino dei rifiuti e la getta,mentre nella casa di Teodor vediamo lui e Stacy sotto le coperte che si abbracciano,invece nella camera di Lyneth vediamo questa che apre il suo armadio e si prova svariati vestiti per la cena che avverrà tra tre giorni con Billy.

“La vita e...gioia,dolore,sacrificio,e fatta di scelte giuste e sbagliate,ogni vita e preziosa nonostante questa sia problematica e difficile con mille avversità,non possiamo cessare di vivere solo perchè ci diamo delle colpe che non dipendono da noi,non possiamo togliere la vita a chi attende di vedere per la prima volta la luce del sole,vale la pena vivere perchè questa non e fatta solo di dolore e sofferenza,ma ci sono momenti di gioia e soddisfazione dove dimentichiamo completamente il lato negativo della vita,vivere e una sfida...morire e la resa,quindi viviamo ogni singolo momento della nostra vita,perchè potrebbe essere sempre l'ultimo giorno che potremmo farlo.”

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Capitolo 8
*** Colpi di scena - Season Finale ***


Morgue Live

Season One Episode Eight
Season Finale

“Colpi di scena”

E Sabato e in questo giorno memorabile tante cose accadranno,vediamo Lyneth nella sua camera che pronta ad uscire si da un ultima occhiata nello specchio,indossa un vestitino a vita alta rosa una collana di perle bianca e ha i capelli raccolti con un fermaglio rosa al centro della testa scarpe bianche e poco truccata,sospira per poi girarsi e uscire dalla stanza avvicinandosi alla porta di casa e aprirla girando il pomello con la mano destra,questa esce e voltandosi nota l'auto di Billy parcheggiata di fronte al suo vialetto con lui dentro ad aspettarla,corre verso questo e le sorride raggirando l'auto e aprire lo sportello per poi entravi dentro,Lyneth scruta dalla testa ai piedi l'uomo vedendo il suo abito elegante giacca pantalone e cravatta blu scuro e camicia bianca,Billy ingrana la marcia e freccia nella strada dirigendosi al ristorante.

Mentre all'obitorio la nostra cara Sandra e pronta per il lavoro che l'aspetta,ecco che esce dall'ascensore e camminando pian piano si dirige verso la sua torretta,ha un aria triste e sconsolata,arrivata a destinazione entra nella torretta e nota sul tavolo un mazzo di rose rosse,si avvicina velocemente e le prende in mano annusandole e sorridere felice di scatto,prende poi il bigliettino che vi e all'interno e lo apre vedendo che il mittente e Timothy,il rumore dell'ascensore prende l'attenzione della ragazza che esce e nota Timothy che si avvicina vestito in camicia e jeans con un cesto da picnic abbastanza grande a lei.

Sandra: Che ci fai qui?
Timothy: Bhè non dirmi che ti sei dimenticata che giorno e oggi!
Sandra: Tim...certo che so che giorno e oggi,e solo che credevo che tu te ne saresti dimenticato.
Timothy: E invece ti ho stupito eh?
Sandra: Si! Sono bellissime le rose...grazie.
Timothy: Mai quanto te,tu sei una bellezza imparagonabile.
Sandra: Mi spiace solo che non possiamo festeggiare come si deve.
Timothy: Oh e chi lo dice scusa?
Sandra: Non posso assentarmi dal posto di lavoro,Billy e fuori Kyle ha il giorno libero,vedi tu.
Timothy: Ma infatti,non ci muoveremo da qui,ho portato tutto l'occorrente che ci serve per fare una cenetta romantica nella tua torretta.
Sandra: Cosa scusa? Vuoi festeggiare qui in obitorio?
Timothy: Bhè visto che il perno principale non c'è perchè no?
Sandra: Già,tanto questa sarà una serata tranquilla,me lo sento.
Timothy: Mi sei mancata piccola.
Sandra: Anche tu tesoro mio.
Timothy: Buon anniversario.
Sandra: Buon anniversario anche a te amore.

Timothy si avvicina a Sandra e la abbraccia baciandola,dopo i due entrano tenendosi mano nella mano nella torretta e Tim posa la cesta sul tavolo di Sandra,questa prende tutte le cianfrusaglie e le scartoffie che ricoprivano la scrivania e le posa in un armadietto posto poco più vicino a lei,Tim ora apre la cesta ed estrae un piatto di lasagna uno di pesce arrostito aragosta e una bottiglia di vino rosso,i due si siedono vicini e cominciano a mangiare imboccandosi l'un l'altra.

Nella casa di Syacy e Mila intanto le due sono sedute nel salottino ed entrambe sembrano prese a leggere un libro,Stacy si alza e si dirige in cucina dove aprendo il frigorifero prende una bevanda,posa il libro apre la lattina di aranciata e ne sorseggia un pochino ritornando nuovamente nel salotto,Mila tossisce ironica verso l'altra ragazza,questa la osserva per poi rialzarsi e salire in camera sua senza dire niente,si sente il rumore della chiave che chiude la porta della sua stanza,dopo pochi istanti ecco che suona il campanello una volta sola,Mila si alza e posa il libro sul divano,indossa un pigiama verde e delle pantofole gialle,apre la porta e dietro questa si presenta Teodor vestito in modo sexy,canottiera bianca e pantaloni attillati,la canottiera mette in risalto la sua muscolatura definita,Mila osserva il corpo del ragazzo per poi farlo entrare e questo entra,lo accompagna nel salotto dove alloggiava lei prima con Stacy,i due si siedono sul divano.

Mila: Stai cercando Stacy?
Teodor: Chi altro seno?
Mila: Non so credevo che forse volevi cambiare ragazza.
Teodor: Sto bene con Stacy,dov'è?
Mila: Non c'è,e uscita circa una decina di minuti fa.
Teodor: Strano perchè la sua auto e nel vialetto.
Mila: Ah ma lei la sera va a correre sai.
Teodor: No! Non lo sapevo questo,non me lo ha mai detto.
Mila: Ahm....sapessi quante cose non ti hai mai detto.
Teodor: Come scusa?
Mila: Bhè ha molti segreti che solo io conosco...e forse anche Sandra non so.
Teodor: Eppure non sembra una ragazza con molti segreti come dici.
Mila: Già sembra la ragazza perfetta giusto?
Teodor: Dove vuoi arrivare,insomma tra voi non scorre buon sangue e questo lo so!
Mila: Ehy calmo,sai forse ti meriti le sue bugie,non voglio dirti più niente.
Teodor: Di quale bugie parli?
Mila: Sei così ingenuo sai,ti sei bevuto tutte le stronzate che ti ha detto.
Teodor: Dimmi cosa sai!
Mila: Bhè per cominciare...non ha perso la verginità con il suo primo ragazzo.
Teodor: Cosa? No aspetta a me aveva detto così.
Mila: Si perchè non voleva apparire una puttana,ecco perchè ti ha mentito.
Teodor: E dimmi...con chi ha perso la verginità?
Mila: Vuoi proprio saperlo?
Teodor: Si!
Mila: Con tre suoi compagni di scuola alle superiori.
Teodor: Non posso crederci,e impossibile non e il tipo.
Mila: Certo! Non e il tipo nemmeno di fare orgie con quattro uomini,o di scopare con il mio ragazzo,oppure un fatto più recente,scoparsi l'ex ragazzo di Sandra.
Teodor: Sei una vipera.
Mila: Non ti ho detto la cosa più importante...Stacy e malata di HIV.
Teodor: Ora basta,se la vedi dille di....lascia stare.
Mila: Mi dispiace tanto aver rovinato il vostro rapporto strutturato su bugie.
Teodor: Tranquilla,mi hai aiutato a capire chi ho al mio fianco.
Mila: Ciao!

[Teodor si alza di scatto con un espressione arrabbiata e recandosi all'uscita apre la porta e la richiude una volta uscito di casa sbattendola,dalle scale ecco che scende Stacy che ignara di ciò che e successo si reca in salotto ]

Stacy: Con chi parlavi?
Mila: Con nessuno.
Stacy: Io vado a letto,buona notte.
Mila: Notte a te.

Stacy si rigira e esce fuori dalla stanza,Mila osserva la ragazza mentre se ne va con un sorriso malefico,Stacy sale le scale e entra nella sua stanza richiudendo la porta dietro di lei,si siede sul lettino e prende il cellulare digita il numero di Teodor chiamandolo,Teodor e nella sua auto che guida e sente squillare il cellulare,lo prende e vede il numero di Stacy,riposa il telefonino sul sedile non rispondendole,la ragazza allora riattacca corrugando la fronte si osserva intorno sorpresa .

Nel ristorante invece vediamo Lyneth e Billy che siedono ad un tavolino rotondo con sopra due candele che illuminano i loro visi,due coppe di champagne due tovaglie e due pietanze che mangiano lentamente scambiandosi ogni tanto alcune occhiatine,Billy versa un po' di champagne nella coppa di Lyneth e questa la prende in mano sorseggiando la bevanda,riposa la coppa e prende la tovaglie avvicinandola alle labbra e pulirsi,l'ambiente e molto romantico c'è della musica classica luci offuscate e fiori ovunque nella sala,Lyneth avvicina la sua mano a quella di Billy,ma questo distoglie lo sguardo dalla raagzza e indietreggia la mano verso il basso.

Billy: Allora ti piacciono le pietanze?
Lyneth: Si molto devo dire,a te?
Billy: Bhè il pesce crudo non e proprio il mio piatto preferito...ma c'è di peggio.
Lyneth: Scusami ma non conoscevo i tuoi gusti culinari,quindi ho improvvisato.
Billy: Tranquilla,va bene così.
Lyneth: Allora sembra che la promozione se la meriti Sandra eh?
Billy: Così sembra,ma non e detta l'ultima parola,vedi anche Kyle ha lavorato molto bene quest'anno.
Lyneth: Già...Kyle,quindi quei due si contendono la promozione giusto?
Billy: Esatto.
Lyneth: Ah ah ah,sarò stupida a chiederlo ma...devo.
Billy: Di pure.
Lyneth: Perché non sono tra i candidati? Insomma lavoro dieci ore al giorno,fisso appuntamenti a Marijane,preparo il tuo lavoro scritto,non credi che dovreste almeno inserirmi tra i candidati?
Billy: Lyneth vedi...
Lyneth: No non giustificarti ti prego,il fatto forse e che sono una misera lurida segretaria.
Billy: Ti sbagli,e di grosso credimi.
Lyneth: Perchè? Non e forse così?
Billy: No! Senza il tuo meraviglioso lavori che svolgi tutti noi non saremmo niente,l'obitorio andrebbe sotto sopra in men che non si dica...svolgi un lavoro fantastico.
Lyneth: E allora perchè non mi avete anche solo considerato?
Billy: Vedi,il tuo stipendio equivale a due stipendi di Sandra o di Kyle,e non sembrava giusto aumentarlo ancora,abbiamo la possibilità di dare qualcosina in più a chi ne ha veramente bisogno,e poi svolgono un lavoro che oggi giorno nessun diciottenne o ventiquattrenne farebbe mai.
Lyneth: Quindi e solo un fattore di soldi,e non di capacità?
Billy: Esatto,tu Sandra Kyle,lavorate tanto e meritereste tutti una promozione,ma il nostro stanziatore ci permette di scegliere solo un dipendente a cui dare la promozione.
Lyneth: Dovrei essere ancora più arrabbiata ma...sono felice.
Billy: Ti ho già detto che sei particolarmente bella questa sera?
Lyneth: Non hai fatto commenti sul mio aspetto sino ad ora,comunque grazie mille.
Billy: Hain scelto proprio un ristorantino romantico eh?
Lyneth: Bhè....perchè volevo trascorrere una serata romantica insieme a te.
Billy: Grazie Lyneth,sei dolcissima.
Lyneth: Prego.

Lyneth china il capo verso il basso e capisce che non c'è niente da fare Billy non la considera proprio,tutto quello che da a capire e che per lui e solo un'amica,la ragazza porta la mano sul tavolo e prende la coppa di champagne e sorseggia ,Billy alza la mano e la posa anch'essi sul tavolo avvicinandola pian piano a quella di Lyneth,apre la mano e stringe quella della ragazza i brividi sul corpo di questa che sgranando gli occhi rimane pietrificata dal gesto fattogli.

Nell'obitorio intanto Sandra e Timothy continuano la loro cenetta romantica per festeggiare il loro anniversario,li si vede sorridere scherzare darsi qualche spallata e pacche sul viso,sembrano essere felici,Sandra versa nuovamente del vino ad entrambi e lo bevono,ecco che l'ascensore si apre e un rumore di barella giunge ai due che sono dentro alla torretta a festeggiare e far baccano,Sandra si alza e uscendo dalla torretta vede Kyle che trasporta un cadavere sulla barella,questo si avvicina fischiettando e fa l'occhiolino a Sandra che nel frattempo rientra svelta nella torretta.

Sandra: Oh cazzo! Devi nasconderti Tim.
Timothy: Perchè scusa?
Sandra: E arrivato un cadavere.
Timothy: E che male può farci un cadavere,dai stendiamoci un po' a terra e facciamo l'amore.
Sandra: Tim sei ubriaco cavolo,nasconditi ti prego.
Timothy: Ok mi nascondo sotto la scrivania.

[ Timothy si china e si nasconde dietro alal scrivania lasciando tutto il macello su questa che i due hanno fatto,intanto Kyle affianca la torretta di Sandra e questa si afafccia allo sportello oscurando la visuale della scrivania al ragazzo]

Kyle: Sera micetta.
Sandra: Ciao Kyle,e ti ripeto non abbiamo questo tipo di confidenza io e te.
Kyle: Dai scherziamo sempre così,ora fai l'offesa?
Sandra: E che non e il caso ora,quindi ora ti apro la porta e ti faccio entrare ok?
Kyle: Di già? Non vuoi chiacchierare un po' con me,o sapere le cause della molrte del nostro corpo come facciamo sempre?
Sandra: Non mi sembra il caso ora ah ah ah ah,entra!
Kyle: Ma Sandra dai....

[ Timothy esce di scatto da sotto la scrivania e si reca fuori dalla torretta andando verso Kyle e prenderlo per il colletto della camicia,punta il pugno destro alla sua faccia minaccioso]

Timothy: Ti ha detto di entrare pezzo di merda!
Kyle: Ehy ma chi diavolo e questo Sandra?
Sandra: Ohm no,Tim Tim smettila va tutto bene e un mio amico Kyle.
Timothy: Un amico non si prende tutta questa confidenza.
Kyle: Che mica e il tuo ragazzo?
Sandra: Si ma stava per andarsene,vero Timothy?
Timothy: Si...me ne vado.

[ Timothy lascia la presa guardando sempre male il ragazzo,si gira evrso Sandra e la bacia voltandosi di spalle e andarsene scendendo le scale]

Sandra. Scusalo tanto e impulsivo.
Kyle: Che ci faceva qui?
Sandra: Fai troppe domande entra e basta.
Kyle: ok...

Sandra entra nella torretta e apre la porta a Kyle,questo spinge la barella ed entra richiudendo dietro di lui la porta elettronica della camera mortuaria,la ragazza si siede e guarda il macello che hanno combinato lui e il suo ragazzo,prende poi le rose che gli ha regalato le annusa sorridendo beata,Timothy scende le scale e dirigendosi verso l'uscita vede aprirsi le porte dell'ascensore dentro vi era Maryjane,questo si blocca e giusto in tempo si nasconde dietro al muro del corridoio.

Timothy: Marijane qui? Ma come e possibile?

Il ragazzo rimane sorpreso della presenza della sua amante o ragazza che esce dall'ascensore tenendo in mano la sua cartella lavorativa,si dirige verso l'uscita ed apre le porte uscendo poi dall'edificio,Timothy esce allo scoperto e osserva la ragazza dalle porte vetrate che si allontana verso il parcheggio. Intanto la serata romantica di Lyneth e Billy giunge al termine,l'uomo riporta a casa la ragazza fermando la sua auto di fronte al suo vialetto,questa si gira verso Billy e anche l'uomo si gira verso di lei.

Lyneth: E stata una serata fantastica,non la dimenticherò mai.
Billy: Lo e stata anche per me,non uscivo con una ragazza da due anni.
Lyneth. Billy...
Billy: Si?
Lyneth: Tu mi piaci molto,mi piaci troppo...
Billy: Lyneth?
Lyneth: Lo so tu sei preso da Sandra,ma lei e fidanzata non può stare con te,vedo che la guardi come se fosse una dea la tratti come se fosse...
Billy: Mia figlia!
Lyneth: Cosa?
Billy. Anche tu mi piaci molto,e Sandra non e altro che mia figlia,ecco perché faccio tutte quelle cose in sua presenza,però non credevo che si notasse molto.
Lyneth: Quindi...io ti piaccio?
Billy: Si.

Billy si spinge verso la bocca della ragazza e la bacia appassionatamente,Lyneth ricambia accarezzandogli la testa con le mani,nel frattempo Stacy continua a chiamare e richiamare ripetutamente Teodor,ma questo non risponde alle chiamate,d'avanti alla camera della ragazza passa Mila notando la sua disperazione e sorride corrugando la fronte. Ora ci troviamo nell'appartamento di Timothy dove vi e seduta sul letto Marijane che attende il rientro di Timothy per dirgli la sua decisione riguardo se tener o meno il bambino,Tim apre la porta con le chiavi e entrando nota la cartella di Marijane,posa le chiavi sul davanzale e si reca nella stanza da letto dove entrando nota la ragazza con un aria seria e decisa.

Timothy: Ehy piccola.
Marijane: Ciao.
Timothy: Che ci fai a quest'ora di notte qui?
Marijane: Mi viene da domandarti che cosa non ci fai a quest'ora di notte tu qui?
Timothy. Sono andato a bere qualcosa fuori,sai dopo la notizia della gravidanza...sono confuso.
Marijane: Bel modo di affrontare le avversità della vita,se per te questa e un avversità allora sei la persona meno adatta per aiutarmi nella mia decisione.
Timothy: Perchè cosa hai deciso?
Marijane: Con o senza di te,io terrò il mio bambino Tim.
Timothy: Jane...sei sicura?
Marijane. Mi aspettavo un briciolo di incoraggiamento da parte tua,ma forse non lo volevi quanto me.
Tomothy: Ti sbagli di grosso Jane,mi sono comportato così per non metterti pressione,io voglio tanto quanto te questo bambino.
Marijane: Sul serio Tim?
Timothy: Si,perchè ti amo e amo la nuova vita che e dentro di te.

Tomothy corre da Marijane e la stringe forte a se,questa si alza e fa lo stesso piangendo,il ragazzo però sembra molto turbato riguardo la cosa mentre per la ragazza ora tutto ha un senso,mentre Timothy e Marijane si godono il loro momento,Sandra ripulisce il macello che hanno fatto nella sua torretta lei e Timothy poco fa,ripulendo ripensa a tutti i bei momenti trascorsi insieme al ragazzo e quanto fosse grande il suo amore per questo ignara di tutto ovviamente. Invece Lyneth dopo aver scoperto che Billy si comportava con Sandra in quel modo perchè era sua figlia,scende dall'auto e saluta lanciandogli un bacio dalla porta di casa,questo alza la mano e la agita ricambiando e tutto finisce qui.

“Quanto amiamo i colpi di scena? Siamo sicuri di conoscere le persone,e quando veniamo a conoscenza dei loro lati oscuri rimaniamo sorpresi di stucco, crediamo che alcuni non condividono alcune nostre passioni e di colpo ci ritroviamo a svolgere queste insieme a loro,amiamo una persona credendo che l'amore non e corrisposto,ma basta parlargli e chiarire tutto per essere sorpresi e scoprire che l'amore e corrisposto. Quanto amiamo i colpi di scena? Io in particolare li adoro perché quando ci sono questi non tutto va come deve andare.”

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Capitolo 9
*** Stagione 2. La Promozione. ***


Morgue Live
Stagione 2 Episodio 1

“La Promozione”

Sandra si alza dal suo letto mostrandosi in mutandine e canottiera,sedutasi su questo sposta lo sguardo sul cellulare e tendendo il braccio destro verso questo lo afferra tra le mani portandolo avanti a se,sbadiglia per poi accarezzarsi i capelli lentamente portandoli dietro la nuca,apre la casella di posta elettronica dell'ufficio e comincia a leggere le E-Mail,scorre le riga dei messaggi venendo presa particolarmente da una che dice “Sei stata Promossa!” mandatagli da parte di Billy,la ragazza corruga la fronte ignara del significato del messaggio,si alza e gettando il cellulare sul lettino si chiude in bagno.

Invece al piano di sotto in cucina c'è Elga che prepara la colazione alla ragazza,sul tavolo vi e una tovaglia con sopra due biscotti al cioccolato del pancacke e una tazza di latte,la donna si siede al tavolo osservando l'ingresso della cucina nella speranza che la nipoti scendesse e facesse colazione con lei,dopo poco ecco che dei passi si sentono scendere dalle scale ed e proprio Sandra che si reca in cucina entrandovi.

Sandra: Buon giorno zietta come va?
Elga: Tutto bene tesoro,ti ho preparato la colazione.
Sandra. Oh sei davvero un tesoro zia,ma purtroppo non posso fare colazione qui.
Elga: E perché scusa?
Sandra: Vedi mi e arrivata una strana E-Mail dall'obitorio,parlava di una presunta mia promozione.
Elga: Ma non sei costretta ad andarci ora,ci vai questa sera quando inizi a lavorare no?
Sandra: Mi piacerebbe restare zia lo sai...ma vedi può darsi che questa promozione cambi tutto il mio piano lavorativo.
Elga: Sandra devo chiederti una cosa!
Sandra: Si dimmi pure zietta.
Elga: Volevo parlarti della scuola,insomma non hai ancora deciso cosa fare?
Sandra: Bhe ecco...zia non preoccuparti,la scuola inizia tra circa un mese.
Elga: Lo so,e che vedo che giorno dopo giorno sei sempre più presa da questo lavoro,e non voglio che tu sacrifichi il tuo futuro per me e sopratutto per un lavoro di poca importanza.
Sandra: Non e affatto un lavoro di poca importanza zia,stare li dentro mi fa star bene...mi sento viva.
Elga: Bhè! Forse hai mai pensato che ti senti viva solo perchè sei circondata da morti? Sandra: Si,qualche volta si.
Elga: Va bene fai come vuoi la colazione la mangio io. Sandra: Ok a dopo.

Sandra si avvicina alla zia la saluta dandogli un bacio sulla guancia,prende poi la borsa che era posta sulla tavola e aprendo la porta esce di casa,lo sguardo della zia e triste e osserva la colazione che aveva preparato tanto con cura ,si alza prendendo il tutto e lo getta nel cestino dei rifiuti.

Passiamo da tutt'altra parte ora,ci troviamo al Maniero di Teodor la quale lo vediamo svolgere le faccende di casa,indossa un grembiulino rosso e una bandana alla fronte,tiene una scopa elettrica tra le mani e aspira con questa avanti e indietro la polvere che ricopre il pavimento della sua abitazione,di colpo si sentono dei tocchi battuti sulla porta d'ingresso,il ragazzo però non riesce a sentire tale rumore perché la scopa elettrica ne emana uno ancor più assordante,il battito si fa sempre più forte a tal punto da arrivare all'orecchio del ragazzo,questo alza lo sguardo verso la porta e strizza gli occhi spegnendo il macchinario,si pulisce le mani sul grembiulino e avvicinandosi alla porta la apre mostrando la figura di Stacy,questa appare disperata con il volto triste,Teodor china il capo verso il basso e non la guarda in faccia,la ragazza entra di soppiatto fermandosi d'avanti a lui.

Stacy: Ok mi dici che diavolo ti e preso per favore?
Teodor: Strano,dovresti sapere perchè sto così.
Stacy: Oh cazzo Ted,non lo so e se lo avrei saputo di certo non ti avrei cercato come una matta andando avanti e indietro metre tu sfuggivi e non rispondevi alle mie chiamate.
Teodor: Non mi va di parlare con te,quindi se vuoi susarmi avrei da fare le faccende di casa.
Stacy: Cosa?Mi stai cacciando via per caso?
Teodor: Ti sto invitando ad andartene tutto qui,ma tu sembri non voler capire.
Stacy: Che cosa ti ho fatto eh? Almeno dimmi questo.
Teodor: Cosa non hai fatto forse.
Stacy: Ma di cosa stai parlando Ted,non usare mezzi termini con me non attacca,se hai le palle vai fino infondo.
Teodor: Vuoi che vada veramente fino infondo?
Stacy: Si e quello voglio,perchè così non i va di stare...voglio una motivazione e spero che sia sensata.
Teodor: Con chi hai fatto sesso per la prima volta?
Stacy: Uh! Che c'entra questo ora scusa?
Teodor: Con chi? Rispondi.
Stacy: Te lo detto già,un ragazzo di nome Tom alle superiori.
Teodor: Vedi e questo quello che non fai.
Stacy: Ma cosa,cosa non faccio?
Teodor: Dirmi la verità!
Stacy: Io...come,come fai...a sapere ?
Teodor: La scorsa settimana sono stata a casa tua,tu non c'eri e Mila mi ha messo sotto e ha raccontato delle cose di te che...che mi hanno fatto voltare lo stomaco,ma non perchè le hai fatte quello e il tuo passato,ma perchè non sei stata tu a dirmele quelle cose...ecco cosa non hai fatto.
Stacy: Ok! Hai ragione,e quindi giustamente vendo a conoscenza del mio losco passato...ti sei allontanato senza volerne discutere con me.
Teodor: Stacy...ti prego va via.
Stacy: Ok...scusa il disturbo non volevo essere inopportuna,ma lo sono stata quindi scusa,addio!

Stacy con occhi ricoperti di dolore e di lacrime indietreggia di qualche passo avvicinandosi alal soglia della porta,Teodor sembra essere impassibile allo stato emotivo della ragazza che si mostra molto fragile e dispiaciuta,Stacy chinando il capo verso il basso e con le lacrime che gli colano dal viso esce dall'abitazione di Teodor entrando in macchina,mette in moto e se ne va osservando un ultima volta il suo ex ragazzo Teodor,questo chiude sbattendo la porta con violenza. Sandra entra nell'obitorio indossando un lungo cappotto marroncino e scarpette da ginnastica,i capelli sono legati a coda,ad aspettarla vi sono Kyle e Lyneth che fermi vicino all'ascensore la attendono,la ragazza si ferma a metà percorso e strizzando gli occhi la situazione gli sembra un po' strana,si avvicina a questi attendendo anch'essi che l'ascensore arrivasse per poter salire al erzo piano ovvero dove vi era l'amministratrice dell'obitorio.

Kyle: Ehy bocciolo buon giorno.
Sandra: Ciao Kyle,anche tu qui?
Kyle: Si,oggi uno di noi verrà promosso e chissà forse il fortunato potrei essere io.
Lyneth: Ne dubito,io invece credo che la promozione se la beccherà Sandra.
Sandra: Lo dici come se ne fossi quasi certa.
Kyle: Già e vero,hai qualcosa da dirci che non sappiamo?
Lyneth: Cosa? Io? Ma no hahahahaha,era solo un intuizione tutto qui!
Sandra: Ah capito.
Kyle: Ehy Sandra hai mai conosciuto la nostra amministratrice?
Sandra: No,sono qui da circa quattro mesi e non ho mai visto nemmeno la sua ombra.
Lyneth: Sapete la invidio!
Sandra: Perchè scusa?
Lyneth: Bhè guadagna una somma di soldi pari ai nostri tre stipendi messi insieme.
Kyle: Alla faccia mia,e come fai a saperlo?
Lyneth: Ehy sveglia1 Sono la segretaria e ho accesso agli archivi amministrativi,almeno quando mi viene richiesto di prenderli.
Sandra: Non credo che t sia stato chiesto di rendere quello dell'amministratrice.
Lyneth: Ehy avreste fatto lo stesso anche voi,la tentazione era forte.

Mentre parlano ecco che l'ascensore arriva a destinazione,le porte si spalancano e alcune persone escono fuori da questa,i tre fanno largo a queste persone e dopo poco vi entrano insieme premendo il pulsante numero tre,le porte si chiudono e l'ascensore comincia a salire piano dopo piano,Lyneth appae serena forse perchè sa già che la promozione spetta a Sandra e gli lancia delle occhiatine sott'occhio facendo falsi sorrisi,Kyle invece agita le mani muovendo le spalle per cercare di rilassarsi un po',l'emozione e forte in questo...lo stesso non si può dire di Sandra che quasi sembra annoiata,infatti sbadiglia,arrivano a destinazione e le porte si aprono facendo uscire così i tre,percorrono il corridoio e Lyneth apre la porta della sala conferenze facendo entrare anche Sandra e Kyle,nella sala ci sono Maryjane e Billy seduti a capo tavola,la tavola e rotonda con quattro sedie ad entrambi i lati e una pero ogni capo,i tre si siedono.

Marijane: Buon giorno ragazzi.
Sandra Kyle Lyneth: Buon giorno.
Billy: Kyle sandra voi non conoscete la nostra amministratrice,lei e Marijane Wattson,colei che tiene in piedi l'intero Obitorio.
Marijane: Dottor Cohen non esageri per favore,io svolgo solo il lavoro per qui vengo pagata.
Sandra: Scusate se vi interrompo ma...riguardo la promozione?
Billy: Sandra,c'è qualcosa che ti preoccupa?
Sandra: No perché?
Billy: Ti vedo un po' assente...eh...poco interessata all'argomento.
Sandra: Si sbaglia sono interessatissima,infatti ho chiesto di parlare della promozione.
Marijane: oH quindi tu sei la famosa Sandra?
Sandra: Famosa?
Marijane: Il dottor Cohen parla sempre bene di lei,dice che svolgi un lavoro eccellente e a volte hai aiutato anche le famiglie dei deceduti.
Kyle: Andiamo bene...
Lyneth: Scusate ci siamo anche noi qui se ve ne siete accorti!
Marijane: Ops scusate avete perfettamente ragione,comunque...
Sandra: …...
Billy: Come ben sapete ci e stato concessa la possibilità di dare una promozione a uno di voi tre.
Kyle: Promozione monetaria o professionale?
Marijane: Monetaria!
Lyneth: Questo lo sapevo!
Sandra Kyle: Lo sapevi?
Lyneth: Ehm...si perchè di solito qui...si danno solo quelle.
Billy: Comunque abbiamo esaminato bene il lavoro che voi svolgete giornalmente,e devo dire che siete strepitosi tutti,ma...
Kyle: Ma cosa dottor Cohen?
Billy: Ma la promozione va solo ad una persona,quindi vorrei che gli altri non se la prendessero.
Lyneth: Oh che si la prende,andate tranquilli.
Marijane: La persona che merita più di tutte questa promozione,e Sandra!
Kyle:...Sandra?
Lyneth: Sorpreso?
Kyle: Come Sandra,io lavoro qui da più di un anno e lei...lei...
Billy: Kyle ci dispiace molto,sappiamo che svolgi il tuo lavoro con passione e buona volontà...ma Sandra fa altrettanto forse anche più.
Marijane: Ti prego non prendertela.
Sandra: Grazie per l'entusiasmo mostratomi.

Kyle si alza di scatto e scuotendo il capo verso Billy e Marijane si volta e a passo svelto esce dalla stanza conferenze,Lyneth fa lo stesso però con molta tranquillità,Billy e Marijane si alzano e si avvicinano a Sandra congratulandosi con lei per la promozione,la ragazza pero seduta china il capo verso questi e li osserva con sguardo assente,si alza e stringendo la mano prima a Billy e poi a Marijane lascia la sala conferenze anche lei.

Stacy con un aria da zombi apre la porta di casa entrandovi e posa la borsa sul tavolino posto di fianco a questa,cammina verso la cucina e la scruta da cima a fondo come se stesse cercando qualcuno o qualcosa,indietreggia e si volta verso la saletta fa lo stesso ma niente ciò che cerca non e nemmeno lì,appoggia poi la mano destra sul poggiamano delle scale e le percorre risalendo,una volta salite si avvicina alla porta di Mila e senza bussare la apre vedendo questa distesa sul letto che indossa un pigiama con coniglietti rosa.

Mila: Ehy ma non si usa più bussare?
Stacy: Cosa gli hai detto Mila?
Mila: Cosa ho detto a chi ?
Stacy: Non fare la ruffiana,cosa hai detto a Teodor?
Mila: Bhè veramente lui voleva sapere,ed io ho risposto.
Stacy: Si! Ma cosa gli hai raccontato?
Mila: Quello che avresti dovuto dirgli tu!
Stacy: Mila cazzo non farmi arrabbiare,cosa cazzo gli hai detto!
Mila: Ogni cosa,tutto praticamente,dai tuoi innumerevoli tradimenti a le orgette fuggitive che svolgevi.
Stacy: Come hai potuto farmi una cosa del genere?
Mila: Stacy doveva saperlo,e prima o poi lo avrebbe scoperto...cosa gli avresti detto quando ti avrebbe chiesto di avere un figlio?
Stacy: Mila...non avrai mica raccontato la storia dell'Hiv vero?
Mila: Di che ti preoccupi? Non e sicuro che tu sia sieropositiva...i risultati ti arriveranno tra due settimane.
Stacy: Sei una troia,sei spietata non riesci a vedere le persone felice,perchè tu non sei felice e non lo sarai mai...sei cattiva dentro.
Mila: Può essere,ma almeno io non fingo mi mostro per quello che sono,non per quello che avrei voluto essere!
Stacy: Sei riuscita nel tuo intento brava,ti auguro una buona notte.
Mila: Notte Stacy!

Stacy esce dalla stanza e comincia a piangere a dirotto correndo nella sua camera e chiudendosi dentro,si lascia scivolare dietro la porta tenendosi la testa con le mani,Mila intanto si sdraia e si copre fino a collo,sorride per poi allungare il braccio e spegnere la luce dal comodino.

L'ascensore dell'obitorio spalanca le sue porte e da questo vi esce Kyle che trasporta un cadavere sulla barella,Sandra posta nella sua torretta si alza e si affaccia dal finestrino frontale vedendo il ragazzo avvicinarsi lentamente a lei,una volta avvicinatosi questo porge a Sandra la scheda del cadavere,Sandra la prende e la posa sul tavolo.

Sandra: Come va?
Kyle: Come vuoi che vada? Bene svolgo normalmente il mio lavoro.
Sandra: Mi dispiace per la promozione,sono sicura che tu la meritavi più di me.
Kyle: Lo so,ne sono consapevole che la meritavo più di te.
Sandra: Spero solo che questa situazione non cambi il rapporto che c'è tra noi.
Kyle: Tu hai avuto quella promozione perchè piaci molto al dottor Billy Cohen,e lui pur di fare colpo su di te ti ha fatto questo regalo pur non meritandotelo.
Sandra: Kyle...ma cosa dici?
Kyle: La verità,che oggi giorno scarseggia in giro,Marshall Brandon 42 anni,morto per cause naturali...arresto cardiaco,nesun effetto personale ritrovato sulla scena della morte,mi apri la porta?
Sandra: Ok.

Sandra si allontana dal finestrino e pigia il pulsante che apre la porta della camera mortuaria,Kyle senza nemmeno ringraziarla o darle uno sguardo avanza verso questa facendo richiudere dietro sé le due porte scorrevoli elettroniche,Sandra si siede e sospira confusa ripensando alle cose che ha detto Kyle e che forse un pizzico di verità c'era,Stacy invece e stesa sul suo lettino e continua a piangere senza sosta,Elga e in bagno d'avanti allo specchio,prende il vasetto delle sue medicine e lo apre,si gira verso il gabinetto e rovescia tutte le pillole in questo tirando poi lo scarico.

“Quando si muore ci sono tanti vantaggi e ovviamente svantaggi che tutti conosciamo,ma uno dei vantaggi principali e quello della menzogna,tutte le bugie e tutti i segreti che custodivamo non avranno più importanza,nessuna menzogna potrà rovinarci o farci allontanare dalle persone a noi care,invece a volte vivendo ci tocca mentire per mantenere un certo equilibrio,ci tocca nascondere cose che potrebbero compromettere la nostra vita,ma allo stesso tempo il mentire e nascondere troppi segreti...può causare dolore e solitudine alle persone che fanno parte di queste bugie,la menzogna non e altro che un modo per soffrire e far soffrire le persone.”

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Capitolo 10
*** Stagione 2. Cambiamenti. ***


Morgue Live
Stagione 2 Episodio 2

“Cambiamenti”

Il sole splende nella città rigogliosa di New York,il suo riflesso acceca le persone che percorrendo le strade si coprono il viso chi con il giornale chi indossando occhiali da sole e chi semplicemente socchiude gli occhi,vediamo ora Elga scendere da un taxi paga e chiude lo sportello voltandosi verso un edificio,veste con una veste rossa lunga sino alle ginocchia e un capelli di paglia con sopra un fiorellino e ha le scarpe a zeppa di sughero bianche,tiene in mano una borsa abbastanza grande da contenere una cartella clinica che fuoriesce un po' dall'estremità di questa,avanza verso l'edificio avvicinandosi poi del tutto all'entrata di questo,tende una mano verso la porta afferrando la maniglia e aprendola entrandovi poi all'interno,continua ad avanzare senza sosta sino ad arrivare in un corridoio con cinque porte ad entrambi i lati,si ferma sulla seconda a sinistra fa un respiro profondo e vi entra,sul cartello al fianco della porta c'era scritto “D.Crey Mcfheal –“,Elga una volta entrata nella stanza si avvicina alla scrivania e si siede,di fronte a lei un uomo con capelli brizzolati e ben vestito siede dall'altra parte.

Elga: Buon giorno dottor Mcfheal.
Crey: Salve.
Elga: Ho portato gli esami che mi aveva chiesto.
Crey: Bene,diamo subito un occhiata su.
[Elga porta la borsa sulla tavola ed estrae da questa la cartella clinica,la porge al dottore e questo la prende aprendola,comincia a leggere il contenuto della cartella clinica e il suo viso i fa al quanto perplesso]
Crey: Mi dica una cosa...sta prendendo il Tetrabenazina?
Elga: Si tutti i giorni.
Crey: Strano perché,le sue condizioni stanno peggiorando.
Elga: Ma io mi sento bene.
Crey: Cioè lei mi sta dicendo che non ha alcun sintomo della malattia?
Elga: Esattamente,niente scatti involontari,ci vedo benissimo e...
Crey: Respira bene?
Elga: Certo! Ma non sapevo che l'Huntington recasse problemi respiratori.
Crey: Esatto,e qui le analisi dicono che il suo tasso di ossigeno e pari a 55%.
Elga: E dovrebbe essere a?
Crey: 100%,mi ascolti...mi dica la verità,sta prendendo o no le medicine?
Elga: Si! Le sto prendendo.
Crey: Allora dovremmo aumentare la dose,e entrata nella fascia arancione della malattia.
Elga: Cosa significa?
Crey: Nulla di buono mi creda.

Quelle parole mettono angoscia nella donna che con un espressione quasi dolorante stringe sotto la cattedra la sua gonnella con le mani,il dottore prende delle ricette dove prescrive una dosa più massiccia di medicinali che deve prendere,e una volta scritte le porge ad Elga,questa osserva il dottore morbosa e alzando la mano destra avvicinandola ai fogli....questa comincia a tremare,la donna accorgendosi della cosa prende velocemente i fogli e li mette in borsa.

Passiamo all'obitorio,vediamo il terzo piano chiuso da un nastro giallo che vieta l'accesso ai non autorizzati,Sandra entra dall'ingresso vestita in modo semplice,jeans scarpette e maglia a maniche corte,dopo poco entra anche Marijane sempre elegante con il suo vestito da ufficio rosso,le due si avviano verso l'ascensore e attendono che questo arrivi,di fretta e furia dalle scale poste al fianco dell'ascensore scende Billy che sorpassa le due e si sta per dirigere verso la reception,ma si accorge che ferma d'avanti all'ascensore c'è Marijane la persona che cercava,e si ferma indietreggiando e avvicinandosi alle due.

Billy: Ciao Sandra,Marijane ti stavo cercado.
Sandra: Salve dottor Cohen.
Marijane: Dimmi pure Billy che succede?
Billy: Ho appena saputo da un inserviente che il terzo piano e stato chiuso,perché?
Marijane: Ah si,e stato chiuso perchè Owen Stendford la persona che stanzia l'obitorio ha fatto due conti.
Billy: E allora?
Marijane: Ci sta rimettendo...e anche di molto da quanto ho capito.
Sandra: Scusate se mi intrometto,ma a cosa serve chiudere la banca organi?
Marijane: Vedi abbiamo due banche organi,e quindi abbiamo deciso di chiuderne una per inserire nell'obitorio un reparto di chirurgia privata.
Billy: Chirurgia privata?
Sandra: Ma questo e un Obitorio non un ospedale.
Marijane: Non e il primo caso di obitorio con specializzazioni private,insomma lui dice che almeno così riuscirà a recuperare il 40% delle perdite avute nel 2009,questo e tutto non so altro.
Billy: Bhè ci vedo già litigare con i chirurghi a chi deve prendere per primi l'ascensore.
Sandra: E le persone che lavoravano in quel settore?
Marijane: Sfortunatamente,sono state licenziate.

Sandra e Billy rimangono a bocca aperta quando Marijane spiega loro la motivazione della chiusura della banca degli organi posta al terzo piano,l'ascensore arriva e le porte si aprono questi entrano dentro e premendo il pulsante si dirigono ognuno al proprio piano,intanto una ragazza completamente sconosciuta entra nell'obitorio,capelli biondi occhi castani alta un po' pienotta ma al punto giusto,indossa camicia bianca e gonnello a fiori rosa,si avvicina veloce al banco informazioni dove vi era seduta Lyneth,questa appena vede la ragazza affiancarsi al banco scatta in avanti alzandosi dalla sedia e avvicinarsi al bancone.

Lyneth: Salve,cosa posso fare per lei?
Izzie: Sono il nuovo chirurgo del reparto Privato aperto in questo edificio se non erro al terzo piano,mi chiamo Isobel Katherine Stevens,ma puoi chiamarmi Izzie.
Lyneth: L'amministratrice mi aveva avvertita della sua eventuale presenza,anche se anticipata a quanto vedo,visto che il reparto aprirà tra quattro giorni!
Izzie: Oh...ah ah ah,lo so lo so! E che volevo ambientarmi conoscere le persone che lavorano qui,focalizzare il mio posto di lavoro e tutto...sono ridicola eh?
Lyneth: Bhè...lascio a lei i commenti!
Izzie: Si sono ridicola,ora lei si sarà fatta già un idea sbagliata sul mio conto e questo e emale perchè sul lavoro bisogna stare tutti in armonia.
Lyneth:Ehy ehy ehy,calmati ok? Fai un bel respiro e calmati.
Izzie: Scusami e che...e circa un anno che non tocco ferri e sono eccitatissima solo all'idea di essere la responsabile di un reparto di chirurgia.
Lyneth: Capisco.
Izzie: Allora a che piano e il mio reparto?
Lyneth: E al terzo piano.
Izzie: Ok grazie mille,sai credo che diventeremo molto amiche noi.
Lyneth: Ah dimenticavo,l'ascensore e rotto quindi devi usare le scale.
Izzie: Oh continui ad essere gentile,grazie.

Arriva il capo reparto Isobel Stevens,questa si presenta a Lyneth molto espansiva e chiacchierona,la donna capisce cosa sta cercando e gli indica la via per trovarla facendogli un piccolo scherzetto che ha fatto anche a Sandra appena arrivò,Izzie dando ascolto a Lyneth prende le scale e comincia a percorrerle dirigendosi verso il terzo piano dove si stavano ultimando i lavori per il nuovo reparto chirurgico,la ragazza eccitata arriva sul piano e vedendo che non si poteva accedere resta vicino al nastro giallo con le braccia conserte e osserva il lungo corridoio con occhi pieni di gioia,si perchè quello tra poco sarà il suo nuovo mondo.

Intanto a casa di Sandra troviamo Elga seduta sulla poltrona che fissa il barattolino di pillole posto sopra al tavolino di fronte a lei,sospira per poi portare il busto avanti a s' e afferrare quel barattolino con la mano destra ,avvicina le pillole al viso,si alza e voltandosi verso la sua destra si dirige in cucina,apre un cassetto e prende un piccolo sacchetto della spazzatura aprendolo,avvicina la mano che tiene le pillole e le lascia cadere in questo per poi chiuderlo saldamente con il laccetto,prende il sacchetto e si dirige fuori casa dove d'impatto aprendo la porta si ritrova di fronte Sandra,si spaventa portando una mano al petto e quando si rende conto che e solo sua nipote si riprende sospirando,Sandra entra in casa.

Sandra: Scusa zia ti ho spaventata?
Elga: No e che avevo la testa da un altra parte,scusa tu.
Sandra: Dove stavi andando?
Elga: Andavo a gettare questo sacchetto nei cassonetti,sarà meglio sbrigarmi prima che scenda il freddo.
Sandra: Lascia faccio io.
Elga: No!
Sandra: Perchè scusa? Non è un mio compito gettare la spazzatura?
Elga: Lascia faccio io,tu piuttosto che ci fai già qui?
Sandra: Mi sono dimenticata di prendere il camice pulito,ora vado di sopra e lo prendo,poi me ne vado ok?
Elga: Ok...vedi il camice sta sotto le lenzuola pulite.
Sandra: Grazie.

Sandra lascia la cucina dirigendosi nella sua cameretta,Elga intanto apre nuovamente la porta e esce avvicinandosi ai cassonetti della spazzatura e aprendo uno di questi getta il sacchetto contenente le pillole che vi aveva messo dentro,strofina la mano destra sul braccio sinistro mordendosi il labbro superiore quasi dispiaciuta per ciò che aveva fatto,ma lei proprio non poteva sopportare di restare ferma senza far niente,rientra in casa e chiude la porta dietro di sé.

In banca invece c'è Stacy che e seduta dietro la sua scrivania e scrive al pc battendo velocemente le dita sulla tastiera scrivendo alcune e-mail lavorative,ha un volto stanco e poco curato,vestita in abiti formali,arriva poi un ragazzo alto con i capelli a spazzola rossi vestito in modo sportivo,si siede di fronte a Stacy e posa i piedi sulla sua scrivania,la ragazza si accorge del comportamento strano di questa persona e spostando la testa verso codesta ne riconosce l'identità spalancando la bocca appena lo vede.

Stacy: Che...che cavolo ci fai tu qui?
Coby: Ciao sorellona,anche io sono contento di vederti.
Stacy: Coby?! Togli quelle tue luride zampacce dalla mia scrivani,se non te ne sei accorto io starei lavorando!
Coby: Mamma mia sei sempre la solita rompiballe!
Stacy: Cosa ci fai qui?
Coby: Niente,sono passato solo a trovarti tutti qui!
Stacy: Guarda che basta che alzo la cornetta.
Coby: Ok,ok,ok,ho combinato un casino e mamma e papà mi hanno cacciato.
Stacy: E cosa ti fa pensare che io ti terrei con me?
Coby: Non lo so,sei l'unica persona che ho a parte mamma e babbo.
Stacy: Non esiste,ho già con me una rompi balle,poi ti ci metti anche tu e stiamo apposto.
Coby: Stacy...veramente non so dove andare,almeno dammi un po di soldi!
Stacy: Uh! Coby la mia vita attualmente e un casino,non ho nemmeno il tempo di guardarmi allo specchio...
Coby: So cosa vuoi dire,che non può badare anche a me!
Stacy: Vedi quando vuoi tu sai essere molto intelligente,ora smamma.
Coby: Io...ok grazie lo stesso,ciao.
Stacy: Ciao.

Coby si alza e lentamente si dirige fuori la banca lasciando sua sorella alle sue cose,Stacy però fa finta di non guardarlo ma appena lui si volta aguzza il collo e lo segue fino all'uscita dall'edificio,scuote leggermente il capo dando dissenso a ciò che ha appena fatto. Ritorniamo all'obitorio e a Sandra che finalmente e pronta per lavorare,sale le scale arrivando nel corridoio dove avrebbe dovuto prestare servizio,intravede Kyle che trasposta una barella con sopra un cadavere,si infila velocemente il camice e portando le mani in tasca corre verso di lui,il ragazzo si accorge che Sandra lo sta raggiungendo e cerca di aumentare la velocità del passo,ma la ragazza non demorde e lo raggiunge affiancandolo,Kyle si ferma voltandosi verso di lei e guardarla negli occhi.

Kyle: Cosa vuoi ancora?
Sandra: Volevo solo salutarti tutto qui!
Kyle: Sandra,smettila ok?
Sandra: Smettere di fare cose?
Kyle: Io non sono arrabbiato perchè non ho ottenuto la promozione.
Sandra: E allora perchè sei arrabbiato?
Kyle: Vedi,sarei stato felice se la promozione tu l'avessi ottenuta compensando le loro aspettative,ma non e così...hai avuto questo privilegio solo perchè piaci al capo.
Sandra: Perchè continui a dire queste bagianate,non e affatto vero che piaccio al dottor Cohen,io me la sono meritata a mio parere.
Kyle: E allora io? Lavoro qui da molto più tempo di te,e credimi questi turni di sera ti ammazzano,sono costretto a fare gli extra di giorno per arrivare a fine mese.
Sandra: Kyle se la pensi così non so proprio cosa dirti,ovvio forse la promozione la meritavi più di me,ma io che centro? Cosa posso farci?
Kyle: Niente,non e colpa tua,e forse sto sbagliando a prendermela con te tu non c'entri.
Sandra: Kyle io ti voglio bene,sei la prima e forse unica persona che mi stata vicina,mi hai aiutata a capire determinate cose,io ti devo molto.
Kyle: Bhè,mettendo che tra dieci minuti stacco,potresti cominciare a sdebitarti con me offrendomi il pranzo non trovi?
Sandra: Affare fatto!

Sandra stringe la mano di Kyle e sorride felice per aver fatto finalmente pace con il suo amico,accompagna il ragazzo verso la sala mortuaria e vi entrano entrambi facendo chiudere le porte dietro di loro,intanto nell'androne c'è Isobel Lyneth che chiacchierano del più e del meno,Sandra e Kyle scendono le scale e passando d'avanti alle due ragazza diretti alla mensa posta poco più lontana dall'obitorio,Lyneth alza la mano e la sventola richiamando l'attenzione dei due.

Lyneth: Ragazzi venite un attimo qui!
Sandra: Ciao Lyn.
Kyle: Ehy.
Lyneth: Vorrei presentarvi la vostra nuova collega.
Izzie: Piacere sono Isobel Stevens capo chirurgo del terzo piano.
Sandra: Io sono Sandra.
Kyle: Kyle piacere.
Lyneth: Dove stavate andando?
Sandra: In mensa,devo un pranzo a Kyle.
Lyneth: Bhè perché non vi portata anche la nuova arrivata? Gli mostrate la strada della mensa per il futuro.
Kyle: Per me non ci sono problemi.
Sandra. Ok,andiamo.
Izzie: Oh grazie mille,siete veramente stupendi,so già che mi troverò benissimo qui circondate di persone come voi,scusate se parlo troppo e un difetto che a volte si trasforma anche in un pregio,andiamo?
Sandra: Ooooook!

I tre si uniscono e escono dall'obitorio diretti alla mensa,Elga intanto e in bagno e apre lo scomparto delle medicine,racimula tutto e li mette in un sacchetto della spazzatura,si siede poi sul gabinetto e battendo la testa leggermente sulla parete comincia a piangere,Stacy esce dalla banca e passando dalle scale nota suo fratello Coby che e seduto a terra con un espressione disperata,la rfagazza si avvicina a lui e sorridendogli le pone la mano,questo alza il capo e sorride anch'essi,prende la mano della sorella e si alza seguendola,Sandra kyle e Isobel siedono al tavolo della mensa e mangiano ognuno una cosa diversa dall'altro,Izzie parla parla e parla gesticolando mentre i due si fingono interessati a ciò che dice annuendo a tutto quello che profera la sua bocca.

“Tutto cambia,i giorni i mesi gli anni la vita gira intorno ai cambiamenti,a volte la parola CAMBIARE ci fa paura perchè non si sa a cosa si va incontro o a cosa bisogna aspettarsi,tutto ciò che sappiamo quando decidiamo di affrontare un cambiamento e che niente sarà com'era prima,questi a volte portano angoscia tensione e paura ,ma non sempre e così ed e per questo che non bisogna aver paura di cambiare,perchè il cambiamento fa parte della vita.”

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Capitolo 11
*** Stagione 2. I Mille Volti Dell'amore. ***


Morgue Live
Stagione 2 Episodio 3

“I Mille Volti Dell'amore”

Il sole splende,e i suoi raggi raggiungono gli spifferi scoperti della finestra di Sandra,trapassano lo spesso vetro e si adagiano sul suo viso,lei distesa coperta da lenzuoli bianchi riposa beata,strizza gli occhi infastidita da quella luce così forte e calorosa,batte poi pian piano le palpebre,per poi aprirle completamente e svegliarsi dal lungo sonno. Si alza e subito si infila le ciabatte,osserva per brevi istanti la sveglia,e di corsa si dirige in bagno posto proprio di fronte a lei,apre la porta e vi entra cominciando subito a prendere spazzolino e dentifricio,si lava i denti e di corsa esce dal bagno,si avvicina all'armadio situato nell'angolo destro della stanza,e apre le sue due porte mostrando i vari abiti che possedeva,lo sguardo si sposta da uno all'altro indeciso,prende poi un semplice jeans e una maglia nera e richiude le porte,frettolosa si toglie la camicia da notte e si infila la maglia presa e successivamente si infila anche il paia di jeans,corre verso la porta legandosi velocemente i capelli a coda,e fatto ciò si china verso il basso infilandosi le scarpette da ginnastica che sostavano dietro la porta,fatto ciò esce dalla sua cameretta e scende le scale entrando nella cucina,dove ad aspettarla per la colazione vi era la sua adorata Zia Elga,sul tavolo vi era una varietà di croissant e di frittelle,con due tazze contenente rispettivamente,una il latte e l'altra il caffè.

Elga: Buon giorno tesoro.
Sandra: Buon giorno Zia.
Elga: Sei nuovamente in ritardo eh?
Sandra. Bhè diciamo un pochino!
Elga: Hai il tempo di fare colazione?
Sandra: Credo che mangerò uno di questi mentre guido zia,grazie mille.
(Dice prendendo un croissant dal vassoio,ne da un morso tenendolo con questa mentre si infila il giubbotto)
Elga: Va bene,vorrà dire che inviterò la mia vicina a far colazione con me anche questa mattina.
Sandra: Oh...mi dispiace tanto zia,hai ragione non passiamo più molto tempo insieme...ma giuro che mi rifarò.
Elga: Non preoccuparti tesoro mio,abbiamo ancora molto tempo per noi...ora pensa solo a te.
(Sandra si avvicina alla zia e le da un bacio sulla fronte )
Sandra: Grazie mille,sei veramente un angioletto.

Sandra esce di casa salutando sua Zia che intanto finge di stare bene,in fatti appena sua nipote esce di casa,respira affannosamente stringendosi il petto con la mano destra,la ragazza scendendo i gradini del vialetto nota alcune lettere nella cassetta della posta,si avvicina e le prende leggendo il contenuto delle tre buste...leggendo una di questa la sua espressione cambia,si morde il labbro inferiore e riposa due delle tre lettere nella cassetta prendendone una e riponendola nella sua borsa,si reca nella sua auto,mette in moto e parte verso l'obitorio.
Arrivata entra nella struttura e subito si dirige verso la sua postazione di lavoro,passa d'avanti a Lyneth e visto che era in ritardo non la nota ne saluta,questa la guarda stranita e facendo spallucce ritorna al suo lavoro,eccola arrivata alla sua guardiola e ad aspettarla c'era Kyle munito di barella con cadavere,il ragazzo e seduto dentro la guardiola e aspettava proprio Sandra visto che il codice per aprire la porta lo conosceva solo i custodi,la ragazza entra nella guardiola e senza aprir bocca prende il suo tesserino e lo passa sotto la macchinetta timbrandolo.

Kyle: Coff coff!
Sandra: Che c'è?
Kyle: Non so vedi tu!
Sandra: Ho fatto un po' di ritardo,qual'è il problema?
Kyle: Bhè venti minuti di ritardo non mi sembrano poco.
Sandra: Cerchi rogna Kyle?
Kyle: No! Cerco di sbrigare il mio lavoro prima possibile...visto che come ben tu sai io lavoro anche di notte!
( Kyle si alza e esce dalla guardiola avvicinandosi alla barella,scopre il cadavere mostrando un uomo,capelli biondi a spazzola lineamenti simmetrici e carnagione scura,indossa in oltre una divisa da poliziotto)
Sandra: E un poliziotto.
Kyle: Si,e stato sparato al petto.
Sandra: Oh mio dio! Non si sa il motivo?
Kyle: Un vandalo che cercava di scippare una vecchietta,lui ha tentato di fermarlo...e il resto e evidente.
Sandra: Raccapricciante,ha famiglia?
Kyle: Da quel che ci risulta dai suoi documenti,e sposato da appena tre mesi.
Sandra: Che rabbia,uno svolge il suo lavoro per portare il pane a casa...e ci rimette le penne solo perchè lo vuole far bene.
Kyle: Con sé aveva un taccuino,e riuscito prima di morire a scrivere quattro righe alla moglie.
Sandra: Come si chiama?
Kyle: Steve Andrew.
Sandra: Vuoi che dia io il taccuino alla moglie?
Kyle: No,ci penso io tranquilla.
Sandra: Ok,allora ti apro la porrta.

Sandra apre la porta e Kyle trasportando la barella vi entra richiudendo poi dietro di lui la porta,Sandra si siede e annota il nome e cognome dell'uomo,intanto a casa si Stecy il nuovo coinquilino Coby si stava ambientando un po' in quella che avrebbe dovuto essere la sua dimora provvisoria,il ragazzo osserva ogni piccolo angolo della casa passando dal salotto alla cucina,visita il bagno il ripostiglio e in fine arriva alla porta di Mila,si appresta a bussare due tre volte battendo il suo pugno destro sull'estremità della porta,poco dopo la porta si apre e ad aprirla e proprio Mila che sorpresa osserva il ragazzo che giace come un imbecille d'inanzi a lei.

Mila: Ehm...chi sei?
Coby: Scusa,sono Coby il fratello di Stacy.
Mila: Uh! Interessante,e che ci fai qui fuori alla mia camera?
Coby: Veramente stavo cercando la mia di camera.
Mila: Aspetta non ho capito bene,tu alloggi in questa casa?
Coby: Credevo che Stacy te ne avesse parlato.
Mila: E no! Non me ne ha parlato,ma comunque per me non c'è nessun problema.
Coby: Ah perfetto,a questo punto dovresti presentarti non credi?
Mila: Si hai ragione scusami,sono Mila la peggior nemica di tua sorella.
Coby: Perfetto,e già un inizio.
Mila: Cos'è che cercavi? Coby: La camera dove ho dormito questa notte,ero sbronzo e ora che sono lucido non riesco più ad ambientarmi.
Mila: Ok,ti aiuto io...seguimi.

Mila si offre di aiutare Coby nel trovare la sua stanza,esce dalla stanza e percorre il corridoio seguita da Coby,questo non si lascia sfuggire qualche occhiatina al sedere della ragazza che agiatamente sculetta,volta a destra arrivando in fine alla stanza degli ospiti che lei e Stacy riservano di solito alle persone che restano periodicamente in casa,gli apre la porta,Coby vi entra e le fa un sorriso.
In tanto al secondo piano dell'obitorio,ecco arrivare la moglie di Steve Andrew,questa esce dall'ascensore munita di fazzolettino che va ad asciugare le sue lacrime,appare scossa e turbata nonché triste per la morte del marito,lentamente si avvicina alla guardiola di Sandra dove la ragazza la stava aspettando,giunta a destinazione si volta verso la ragazza e scoppia a piangere,Sandra esce dalla guardiola e si appresta a dare un po' di conforto alla ragazza poggiandogli le mani sulle spalle e stringerle lievemente,la donna si riprende un po' giusto per poter prendere parola .

Sandra: Deduco che lei e la signora Andrew,giusto?
Natalie: Si,mi chiamo Natalie.
Sandra: Le hanno già detto cosa e successo?
Natalie: No,mi hanno solo comunicato che non c'è la fatta,e che e stato sparato tutto qui. Sandra: Vede...a sparare suo marito,e stato un teppista,che ha cercato di derubare una vecchietta.
Natalie: E Steve si e intromesso.
Sandra: Era un suo dovere farlo.
Natalie: Era un suo dovere occuparsi della sua famiglia.
( Delle lacrime cominciano a scendere dal viso della ragazza mentre Sandra continua a stringerle le spalle confortandola)
Sandra: Mi dispiace veramente tanto,ma la vita e così...sono sempre le persone buone a rimetterci,e in questo caso e stato suo marito.
Natalie: La cosa che più mi fa imbestialire...e che da quando ci siamo spostati....non ha mai detto,ti amo...assurdo vero?
Sandra: No!Non e affatto assurdo,il mio ragazzo non me lo dice mai...non ha mai l'occasione forse,e forse anche suo marito non ha mai avuto la sua occasione per dirglielo.
Natalie: Lui...aveva tutto un suo modo di dimostrare il suo amore per me...mi chiamava stellina,dava dei nomignoli a chiunque entrasse a far parte della sua vita.
Sandra: Non dubiti dell'amore che suo marito provava per lei,mi creda.
Natalie: Sembra sicura di sé!
Sandra: Senta se aspetta un attimo giù un mio collega dovrebbe darle qualcosa,un qualcosa che sicuramente lei gradirà,e che farà sparire tutti questi suoi infondati dubbi.
Natalie: Ok...ok,allora aspetto giù.
Sandra: Lo chiamo subito.

La donna con il viso colmo di lacrime e un amaro in gola,si volta e lentamente tenendo un fazzoletto stretto tra le sue mani si appresta a spingere con il pollice il pulsante dell'ascensore,Sandra la osserva e le accenna un falso sorriso per poi ritornare nella guardiola,Natalie entra in ascensore recandosi nel seminterrato pronta per aspettare Kyle che gli portasse la lettera,Sandra prende il suo telefono posta al lato destro della scrivania,e digita velocemente il numero di Kyle,questo squilla due tre volte e in fine il ragazzo risponde.

Kyle Telefono: Ehy! Dimmi pure.
Sandra: Kyle nel seminterrato c'è la moglie del ragazzo arrivato questa mattina,e mi chiedevo se te la senti di dargli quel biglietto.
Kyle Telefono: Ok tranquilla ci penso io,devo solo sbrigare alcune faccende qui con Izzie,non si ricorda dov'è la banca farmaceutica.
Sandra: Va bene,allora grazie a dopo.
Kyle Telefono: Ciao piccola a dopo.

Sandra posa il telefono e sente il rumore delle porte dell'ascensore che si aprono,scorge il capo fuori dal finestrino della guardiola e nota un ragazzo moro abbastanza basso vestito in modo sportivo,la ragazza allora esce per vedere chi mai fosse questa persona,il ragazzo si avvicina a lei e le fa un cenno con il capo,Sandra lo guarda stranita e fa due passi in avanti avvicinandosi di più a lui.

Sandra: Posso esserle d'aiuto?
Neil: Salve.
Sandra: Cosa o chi cerca?
Neil: Questa mattina...e morto una persona a me cara,Steve Andrew.
Sandra: Oh,si e stato portato qui,ora e nella camera mortuaria.
Neil: Haha...se solo penso che ieri sera stavamo scherzando e ridendo,o ora lui...
Sandra: Mi dispiace tanto,lo e dura ma bisogna affrontare la cruda realtà.
Neil: Uh...anche sua moglie e qui?
Sandra: Si e nel seminterrato.
Neil: Bene...la sua Stellina e qui!
Sandra: Era molto carino,la moglie mi ha spiegato che dava dei nomignoli a tutte le persona che voleva bene.
Neil: Lo so,io per lui ero il suo sole splendente.
Sandra: Lei e un parente per caso?
Neil: No,sono un suo carissimo amico...un suo vecchio e caro amico.
Sandra: Bene,allora ora io dovrei finire il mio turno e chiudere tutto.
Neil: Posso chiederle un grossissimo favore?
Sandra: Dipende da cosa vuole chiedermi.
Neil: Posso dargli un ultimo saluto,la prego.
Sandra: Veramente non e concesso a nessuno oltre ai parenti stretti di entrare.
Neil: La prego la supplico,mi dia l'occasione di salutarlo per bene un ultima volta,lei non sa come mi sento in questo momento.
Sandra: …..Ok per questa volta darò uno strappo alla regola,ma solo cinque minuti ok?
Neil: Oh grazie mille,cinque minuti sono più che sufficienti.

Così Sandra rientra nella sua torretta e avvicinandosi al pulsante della porta osserva l'emozione che provava il ragazzo nell'attesa che quella porta gli venisse aperta,anche se un po' stranita gli apre la porta facendolo entrare,richiude brevemente la porta dietro di questo e si siede,il telefono comincia a squillare,Sandra alza la cornetta e risponde.

Sandra: Pronto?
Kyle Telefono: Sandra non sai la reazione che ha avuto quella donna quando a letto quella lettera.
Sandra: Ehy vai pieno,cosa e successo di preciso?
Kyle Telefono: Non lo so,ripeteva di continuo,chi e queto sole splendente,e poi non ho capito niente se ne andata così senza dire nulla.
Sandra: Kyle...hai detto sole splendente?
Kyle Telefono: Si...perchè?
Sandra: Leggimi cosa c'è scritto sul biglietto.
Kyle Telefono: Ok...,”Perdonami mio sole splendente,solo ora in fin di vita mi sono reso conto,che ho commesso un errore a sposare qualcuno che non amo,solo per sembrare ciò che in realtà non sono,e con te che volevo finire i miei giorni,e con te che volevo trascorrere i miei ultimi tre mesi di vita,perdonami mio sole splendente...io ti amo”
Sandra: Portamela.
Kyle Telefono: Cosa te ne devi fare?
Sandra: Kyle portami questa lettera e basta.
Kyle Telefono: Ok ok tranquilla.

Si alza dopo aver riattaccato il telefono e apre spingendo il pulsante,la porta della camera mortuaria,esce dalla guardiola e si avvicina allo spiffero di porta che gli permetteva di sbirciare dentro la grande stanza contenente innumerevoli cadaveri,ciò che vede e Neil il ragazzo arrivato poco fa che e sdraiato sulla barella di Steve il poliziotto morto,lo accarezza il viso mentre le lacrime bagnano il suo,volta la testa di Steve verso la sua e lentamente avvicina le sue labbra a quelle dell'ormai defunto Steve,dandogli così un ultimo saluto,Sandra osserva il tutto e quasi con un po' di amarezza sorride contenta e dispiaciuta per la situazione,tutto era stato frainteso,ma alla fine tutto ha avuto un senso,le porte dell'ascensore si aprono e Kyle si avvicina a Sandra dandogli il foglietto,dalla camera mortuaria esce Neil che si vede di fronte i due,Sandra si avvicina a lui porgendogli la piccola ma di enorme valore lettera al ragazzo.

Neil: Cos'è?
Sandra: E qualcosa che sicuramente ti farà stare un po' meglio.
Neil: Ok,grazie.

Neil prende la lettera e comincia a leggerla,di soppiatto scoppia a piangere e sandra lo accoglie tra le sue minute ma calorose braccia,Kyle ignaro della situazione sorride e osserva attentamente la sua amica Sandra,forse troppo attentamente,indietreggia e scendendo dalle scale raggiunge il piano inferiore. A casa di Stacy invece vediamo Coby che e seduto sul divano che gioca alla Playstation 3,tiene i piedi sul tavolino fatto con il legno di castagno,oggetto molto caro a Mila,questa entra nel salotto e nota la postura un po' rozza del ragazzo,sospira per poi avvicinarsi a lui,questo la guarda.

Mila: Scusa sembrerò un po' troppo pignola,ma potresti togliere le tue luride zampacce dal mio tavolo di castagno? Per favore?
Coby: E qui per sostenere oggetti no?
Mila: Si.
Coby: Bhé di oggetti qui non ne vedo,e quindi ho pensato di compensare la cosa poggiando i miei piedi ti urta la cosa?
Mila: Molto,e sai cosa?
Coby: Cosa?
Mila: Sei maleducato,e parlando francamente abbastanza sexy e rude.
Coby: Grazie,anche tu lo sei.
Mila: Ma questo non toglie il fatto che sei...un maiale!
Coby: La smetti con questi complimenti!
Mila: Quest'ultimo non era affatto un complimento caro.

Coby si alza in piedi restando d'avanti a Mila,la guarda fisso negli occhi,per poi avvicinarsi lentamente a lei e strappargli un bacio che man mano sembra gradire e ricambiare,di sopra in tanto nella camera di Stacy,vediamo questa seduta sul suo letto e in mano tiene una busta,sopra vi e scritto Esito Test,la ragazza guarda questa busta e le mani cominciano a tremargli,strappa un pezzo di busta per poi prendere il foglio che questa conteneva,apre il foglio e seguendo riga dopo riga con le sue iridi,legge il contenuto...lentamente abbassa il foglio mostrando un viso sorridente che però piange.

“Molti hanno paura di amara,altri non conoscono questo sentimento o si limitano ad immaginare cosa possa essere e portare ,non ci lanciamo in storie impossibili,perché conosciamo già l'esito,cerchiamo qualcuno...chiunque esso sia,che ci aiuti a capire cos'è l'amore,a farci scoprire quali sono i pro e i contro nell'essere legati a qualcuno,e non importa se ad amarsi sono due cani,due scimmie,un uomo e una donna,due donne,due uomini,non importa,perchè la forma può cambiare...ma il sentimento e sempre uguale”

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Capitolo 12
*** Stagione 2. Addio 2010. ***


Morgue Live
Stagione 2 Episodio 4

“Addio 2010”

La luna sorca il cielo limpido e stellato,dall'oscurità che ricopriva il vialetto dove abitava Stacy rendeva quasi invisibile ad occhio umano la sua abitazione,solo pochi piloni della luce illuminavano la strada principale e alcune luci accese in casa che facevano luce dalle finestre,in casa vi erano Stacy in cucina che vestita in modo sportivo con jeans scarpette da ginnastica e t-shirt,preparava velocemente le coppe di vino su di un vassoio posto sul bancone della cucina,Coby invece di consueto e steso sul divano a piedi scalzi,che mangia del pop corn guardando un film dalla Tv,Mila scende le scale raggiungendo il ragazzo in salotto,e si ferma sotto l'arco osservandolo e ammiccando un sorriso compiaciuto e dolce,poco dopo si avvicina a questo e raggirando il divanetto si siede sulla spallina destra accavallando la gamba sull'altra,indossa una minigonna rosa e un top viola con scarpe aperte con tacco,ovviamente d'inanzi al ragazzo non passa di certo inosservata nel modo in cui e vestita,tutti son pronti per salutare il 2010.

Mila: Ehy hai cenato?
Coby: No perchè?
Mila: Stavo pensando che forse potremmo andare fuori a mangiare una pizza,insomma tu ed io che ne dici?
Coby: Bhè dovrei chiedere un altro piccolo prestito alla mia sorellona...e devo dire che vorrei conservarmelo per qualcosa di più utile.
Mila: Tipo?
Coby: Bhè,tipo le birre sono quasi finite,e ovviamente non te le regalano,e visto che le bevo solo io in casa tocca a me comprarle.
Mila: Preferisci uno scatolo di più uno scatolo di birre,piuttosto che uscire con me?
Coby: Non prendertela,sei una vera gnocca...ma esiste una sola bionda nella mia vita.
Mila: E chi sarebbe questa bionda ora?
Coby: La mia adorata birra con doppio malto.
Mila: Sei rivoltante.

Mila si alza nervosamente dalla spallina del divano per poi avviarsi velocemente verso le scale,ma mentre sale queste,fuori alla porta arriva qualcuno e bussa il campanello,ovviamente Mila se ne frega e proseguendo verso la sua camera si chiude dentro,Stacy intanto sente il campanello,e posando sulla credenza i vassoi con i vari antipasti corre per il corridoio arrivando vicino alla porta per poi guardarsi velocemente allo specchio sistemandosi un po' i capelli,si rigira verso la porta e avvicinando la mano lentamente verso il pomello,lo afferra e lo gira aprendo finalmente la porta agli ospiti,si mostrano dietro questa Sandra che indossa un cappotto rosso con i bottoni neri,Kyle con un giubbotto di jeans e Izzie che invece indossa solo un vestitino di raso scollato a maniche lunghe,questi tre entrano e abbracciano uno ad uno Stacy per poi seguirla in cucina.

Stacy: Su ragazzi venite in cucina che beviamo qualcosa.
Sandra: Ok un attimo solo,posiamo i cappotti.
Izzie: Oh ragazzi lasciate fare a me,ci penso io voi in tanto andate pure ok?
(Izzie prende i cappotti di Sandra e Kyle e voltandosi verso il salotto vi entra,mentre Sandra e Kyle si dirigono in cucina raggiungendo Stacy,Izzie entra nel salotto e nota subito la rozza presenza di Coby fratello minore di Stacy)
Izzie: Ciao!
Coby: Ciao chiappette d'oro.
Izzie: Come scusa?
Coby: Cerchi qualcosa in particolare per caso?
Izzie: Dove posso mettere questi?
Coby: Credo ci sia un appendiabito dietro quella porta.
Izzie: Grazie.

Izzie sconvola dal linguaggio scurrile del ragazzo,si gira verso la porta indicatagli da quest'ultimo,la apre e appende i due cappotti richiudendola poi dietro di sé,in cucina in tanto i preparativi per cominciare la cena erano quasi terminati e Kyle non perde tempo e assaggia rubando dal vassoio un crostino ricoperto di caviale raffinato e tonno con maionese,Stacy gli lancia un occhiatina minacciosa,mentre Sandra sorride divertita,prendono poi una coppa con dentro un po' di vino e cominciano a sorseggiarne un po'.

Stacy: Allora Sandra,come mai il tuo Timothy non c'è questa volta?
Kyle: Aspetta non dirlo...scommetto impegni di lavoro,giusto?
Sandra: Eh eh! Che pagliaccio che sei,e che voleva passare il capodanno con la sua famiglia,tutto qui.
Stacy: Cavolo.
Sandra: Cosa?
Stacy: Certo che ci vuole coraggio...non so proprio tu come faccia a sopportare tutto questo.
Sandra: Ma di cosa parli?
Kyle: Parla della tua situazione sentimentale,sei assolta completamente dal lavoro e dalle vite che ti circondano,che ricordi a stento che hai un ragazzo.
Sandra: Non e affatto vero,ci vediamo e ci sentiamo regolarmente come qualsiasi altra coppia.
Stacy: Quanto e regolare?
Sandra: Bhé...non ci vediamo da circa,un mese.
Kyle: Un mese Uhau!
Stacy: Tesoro stai scherzando spero.
Izzie: Eccomi qui!
Sandra: Ah che sbadata mi sono dimenticata di presentarti Isobel Stevens.
Stacy: Piacere Isobel sono Stacy.
Izzie: Il piacere e tutto mio Stacy,ma preferirei che mi chiamassi semplicemente Izzie come fanno tutti.
Stacy: Va bene Izzie.
Kyle: Ragazzi non so voi ma io ho una fame da lupi.
Izzie: Concordo con Kyle.
Stacy: Ok ok ho capito,andate in salotto ora porto le pietanze.

Di corsa tutti lasciano la cucina dirigendosi in salotto,dove vi era una tavola quadrata con sei sedie predisposte tre per ogni lato,Sandra Kyle e Izzie si siedono vicini e attendono con impazienza le prelibatezze che la loro amica Stacy gli ha preparato,Coby si alza dal divano e a piedi nudi si avvicina al tavolo suscitando la curiosità di Sandra che già conosceva il ragazzo e di Kyle che invece non lo conosceva affatto,questo si siede di fronte a Izzie che ha già avuto la spiacevole occasione di conoscerlo nella sua più attizzosa forma,ecco che finalmente arriva Stacy con le pietanze,tutto e pronto per iniziare la cena l'ultima del 2010.

Passiamo ora da tutt'altra parte ossia a Parigi la capitale dell'amore,vediamo la cima della torre Eiffell,precisamente al ristorante che vi e in uno dei piani di questa,al suo interno vediamo una grande organizzazione estetica e di classe,la sala e illuminata da candelabri d'oro massicio,e le posate d'argento con tovaglioli di stoffa,ad uno dei tavoli vediamo seduti Timothy e Maryjane che si tengono mano nella mano,lei indossa un tubino rosso stretto che gli mette anche se seduta,in risalto il suo piccolo pancino,lui indossa invece uno smocking elegante con un papillon bianco,i due si scambiano effusioni a vicenda e sorseggiano champagne di stimato valore,e qui che passeranno l'ultima notte di capodanno i due.

Marijane: Sei stato dolcissimo ad organizzare questo per me.
Timothy: Questo ed altro alla madre del mio futuro figlio.
Marijane: Oh figlia chissà,sei convinto al cento per cento che sia maschietto?
Timothy: La speranza e l'ultima a morire amore.
Marijane: Ti odio quando fai così,anche se dovesse essere femmina cosa cambia?
Timothy: Cambia che avrò meno problemi di cui occuparmi.
Marijane: I problematici sono sempre gli uomini ricordalo,noi donne non cerchiamo mai rogne.
Timothy: Mhhhhh,mi fai impazzire quando usi termini scurrili.
Marijane: Rogna non e un termine scurrile.
Timothy: Bhè...non lo è,ma mi eccita un casino sentirla da te.
Marijane: Ahahahaha,dai scemo...a parte gli scherzi,grazie.
Timothy: Non devi ringraziarmi,io per te farei qualsiasi cosa.

Timothy prende la mano di Marijane e la stringe forte,la ragazza sospira provando una forte sensazione di beatitudine,il suo cuore si riscalda dell'amore emanato da Timothy,entrambi si guardano negli occhi,mentre alla mezzanotte mancano soli pochi minuti. Passiamo ora a casa di Lyneth,dove vediamo lei e Billy seduti al tavolo del salone,su questo vi sono alcune posate un candelabro che illumina l'area del tavolo e una bottiglia di champagne chiusa con due coppe di vetro,Billy si guarda attorno ammirando gli addobbi realizzati dalla sua ormai amata Lyneth,manca pochissimo alla mezzanotte ormai e i due si tengono per mano attendendo il conto alla rovescia.Invece le cose vanno un po' peggio a casa di Elga,dove la donna siede sul divano,e osserva il caminetto che brucia la legna con uno sguardo molto triste e malinconico,di fianco al divanetto vi era un tavolo con estremità rotonda dove sopra vi erano appoggiate alcune pillole ed un bicchiere d'acqua,Elga si gira qualche istante verso questi e li osserva rimanendo silente ,niente fa,e così alzandosi esce dalla stanza raggiungendo le scale che la portano al piano superiore,una volta salita la donna si avvicina alla porta della camera da letto,e aprendola vi entra richiudendo questa dietro di sé.Invece a casa di Stacy ormai tutto era pronto per salutare il vecchio anno dando il benvenuto al nuovo,i ragazzi,Izzie,Sandra,Coby,Kyle e la medesima,stavano in piedi d'avanti al televisore,su questo tra poco davano il conto alla rovescia,Stacy però tenendo la sua coppa di chapagne vuota si gira intorno,notando che mancava Mila che si era chiusa in camera sua senza nemmeno aver mangiato con loro,allora uscendo dal salotto,si dirige su percorrendo le scale e raggiungendo così la stanza di Mila,bussa varie volte senza ricevere una risposta dalla ragazza,decide così di aprire la porta e di entrare ,entrata vede Mila distesa sul suo letto imbronciata.

Stacy: Ehy! Tra poco ci sarà il conto alla rovescia,che ci fai ancora a letto?
Mila: Non mi interessa,resto qui!
Stacy: Mila,non puoi comportarti così,e l'ultimo dell'anno dovresti trascorrerlo in armonia,con i tuoi amici.
Mila: Cosa? Cosa? Cosa? Voi sareste miei amici? Tu saresti mia amica?
Stacy: Ok lascia stare,sai che ti dico? Io ci ho provato,resta qui da sola...perché e l'unico modo che hai per mostrare il tuo malessere.
Mila: Tu non vuoi che scenda veramente.
Stacy: Si e vero,non lo voglio...vorrei che trascorresti il resto della tua vita segregata qui da sola.
Mila: E allora perchè sei qui ora?
Stacy: Perchè nessuno...dico nessuno,merita di restare solo in questi giorni di gioia e felicità.
Mila: Quindi,e pietà che provi per me?
Stacy: No! E bene...che si e formato odiandoti troppo.
Mila: Non voglio essere la terza incomoda,ho già combinato un sacco di casini con Teodor e ho paura di combinare qualche cosa questa,e non voglio rovinare la festa a nessuno.
Stacy: Non rovinerai la festa a nessuno,vedrai che tutti saranno felici di vederti giù.
Mila: Se proprio insisti,uhm.
Stacy: Si1 Insisto su,infilati le scarpe e scendiamo che il conto alla rovescia e quasi cominciato.

Stacy riesce a convincere Mila a scendere e festeggiare con il gruppo di amici,questa si alza dal letto e sorridendo si infila le scarpe,Stacy esce dalla stanza seguita da Mila e insieme scendono le scale raggiungendo il salotto,i ragazzi erano posti d'inanzi al tv dove il conto alla rovescia stava cominciando,Stacy prende la mano di Mila e corre vicino agli altri immischiandosi nel gruppetto,Mila prende una coppetta di champagne vuota e la tiene in mano,il conto alla rovescia e cominciato....

Tutti: 10...9...8...7...6...5...4...3...2...1...Benvenuto 2011!!!

Coby e Kyle i due maschi della serata che tengono le bottiglie di Champagne,agitano le bottiglie stappando appena scatta la mezzannotte,tutti alzano il bicchiere vuoto per riempirlo,Sandra comincia a dare gli auguri a Izzie poi a Kyle e così via,gli altri fanno lo stesso,Stacy si gira verso Mila e sorridendole allarga le braccia,Mila si lancia mordendosi il labbro inferiore su di lei abbracciandola a sua volta calorosamente,gli altri guardano la strana scena che si stava verificando,e improvvisando tutti applaudono alle due che quasi piangono,Kyle versa un po' di champagne nel bicchiere di tutti,mentre Coby avvicinando il bordo nella bottiglia alle labbra se la scola da solo.Mentre sulla torre Eiffell Timothy e Marijane si godono i spettacolari fuochi d'artificio che si potevano guardare da quell'altezza della città,il telefonino di Timothy resta sul tavolo e comincia a vibrare comparendo sullo schermo il numero di Sandra,ma i due sono troppo presi dai fuochi e non si accorgono che il telefono vibri,si stringono di fronte a tale bellezza e concludono con un bacio appassionato in quella serata romantica e nuova.Lyneth e Billy invece stappano una bottiglia di spumante e lne versano un po' nei loro bicchieri festeggiando così anche loro il nuovo anno,la ragazza sorseggia lentamente il suo drink mentre Billy lo manda giù in un fiato,Lyneth ride a scuarcia gola quando vede Billy cambiare colorito,da rosa a rosso pomodoro.

Billy: Ehy perchè mi stai ridendo contro?
Lyneth: Ahahahaha,no niente scusa non volevo.
Billy: Non me la racconti giusta,cosa c'è? Ho qualcosa che non va?
Lineth: No,no,lascia stare ahahahaha.
Billy: Lineth,che oh?
Lineth: Niente amore,e che sei un po' brillo...e quindi ho pensato che non ti sei mai sbronzato in vita tua.
Billy: Chi io? Psf,al liceo mi sono scolato la bellezza di ben quattordici birre,una dopo l'altra,figurati se un po' di vino seguito da due gocce di spumante,mi possano mettere K.O.
Lineth: Uhm...non avevo dubbi giuro,non avevo mai pensato il contrario.
Billy: Allora,il 2011...un nuovo anno d'affrontare.
Lyneth: Gia,cosa vorresti che accadesse in questo nuovo anno,o più quali sono le tue prospettive?
Billy: Uhff! Come ben sai non programmo mai niente,vivo giorno per giorno...ma questa volta una cosa c'è che vorrei.
Lyneth: Cosa vorresti?
Billy: Niente...lasciamo perdere.
Lyneth: Riguarda Sandra vero?
Billy: Bhè si! Sto...sto male.
Lyneth: Vorresti digli tutta la verità?
Billy: Esatto,vorrei dirgli il perchè non sono stato mai presente,vorrei dirgli quanto ho sofferto fingendo involontariamente di avere una figlia...ma più di tutto vorrei....vorrei il suo perdono.
Lyneth: Amore,nessuno ti impedisce di farlo,tu e Sandra meritate di vivere un rapporto padre e figlia,e non farti scoraggiare da cosa potrebbe accadere sé,fallo e basta senza rifletterci molto.
Billy: E credi che sia la cosa più giusta da fare?
Lyneth: Non lo so,l'unica cosa di cui sono sicura...e che dopo ti sentirai meglio e anche Sandra si sentirà meglio.

Pian piano Lyneth si avvicina a Billy e lo abbraccia stringendolo forte a se,questo fa lo stesso chiudendo gli occhi e annusando l'odore dell'amore,a casa di Elga intanto vediamo lei distesa sul suo grande lettone con le mani unite al petto che prega,tornando poi a casa di Stacy la festa continua e tutti cominciano a ballare la canzone Waka Waka,ma un suon di campanello prende l'attenzione di Stacy che staccandosi dal gruppo in balia dell'alcol si divertono,corre verso la porta e la apre avendo una sorpresa piacevole,il suo sguardo si fa sorpreso e perplesso,sgranando gli occhi dallo stupore,dall'altra parte vi era Teodor che indossa una Smocking con papillon nero e una camicia bianca,capelli rasati e sguardo ammaliante,tiene in mano un mazzo di rose rosse,le pone a Stacy e questa le prende stupita.

Stacy: Cosa vuol dire questo?
Teodor: Volevo darti i miei auguri in modo un po' particolare,e poi avevo voglia di vederti ma allo stesso tempo paura di fare questo passo.
Stacy: Teddy,sono bellissime le rose,grazie mille.
Teodor: E un piccolo gesto per farti capire...che la passione e l'amore per te,non e mai cessata di esistere nel mio cuore.
Stacy: Credi,credi che tutto si risolva così? Tu vieni qui a capodanno,con delle rose,dici qualche frase romantica e tutto si risolve?
Teodor: Stacy io ho sbagliato indubbiamente,ma mi sono reso conto in questo periodo di allontanamento che io ti amo,che e con te voglio vivere giorno dopo giorno indifferentemente dal passato che hai avuto.
Stacy: Teddy ora non mi sembra il momento di parlarne,voglio finire la serata e divertirmi.
Teodor: Ok,come vuoi tu...quando ti sentirai pronta per parlarne...chiamami.
Stacy: Vuoi entrare a festeggiare con noi? C'è anche Sandra,sono sicura che gli farà piacere vederti.
Teodor: ….va bene,mi ci vuole un po' di divertimento.

Teodor entra con l'amaro in bocca nell'abitazione mentre Stacy richiude la porta,i due raggiungono il salotto dove Stacy riprende a ballare insieme a Izzie Coby Mila e Kyle,Sandra vede Teodor e va a salutarlo dandogli qualche pacca sulla spalla per poi allontanarsi verso la cucina lasciando così il salotto,Kyle intanto nota che la ragazza abbandona la stanza e preoccupato lascia il gruppo seguendo l'amica in cucina,la ragazza sospira tenendo in mano il cellulare,lo guarda ripetutamente e scoppia a piangere,Kyle entrando sente il pianto di Sandra e si precipita da lei mettendo le mani sulle sue spalle.

Kyle: Ehy Sandra che ti prende?
Sandra: Sigh...niente Kyle...niente.
Kyle: Non e vero,dopo lo scoccare della mezzanotte,non hai fatto altro che guardare quel fottutissimo cellulare,come se stavi aspettando la chiamata o il messaggio di qualcuno.
Sandra: Sigh...sigh,sono le due e ancora non si e fatto vivo per gli auguri...sigh....sigh,cosa gli costa mandare un maledettissimo messaggio.
Kyle: E veramente un bastardo! Non ti merita affatto.
Sandra: Sai...hai ragione,mi sono rotta di trascorrere le migliori feste dell'anno da sola,compreso il mio compleanno,voglio qualcuno che mi stia accanto giorno e notte...qualcuno che mi dia amore.
Kyle: Hai ragione,ti meriti il meglio del mondo,vieni qui.

Kyle abbraccia Sandra dandogli un po' di sostegno,la ragazza scoppia a piangere mentre lui chiude gli occhi e la abbraccia tenendola stretta a se fortemente,e sicuramente tante cose nuove accadranno nel nuovo anno a Sandra e co,tutti ballano aspettando che la loro ubriachezza metta fine a questa serata di allegria e felicità.

“Il trapasso di un anno porta una svolta ad ognuno di noi,in molti riescono a capire cosa e meglio e cosa non lo è,ti rendi conto guardandoti attorno chi veramente ti vuole bene e chi ci tiene veramente a tè,sembra strano,ma questo porta a capire chi sono le persone con cui vorremmo trascorrere meno tempo possibile insieme e di conseguenza cancellarle dalla nostra vita,ogni nuovo anno ci buttiamo tante cose alle spalle,errori commessi,strade sbagliate,amicizie false,e tutta quell'ipocrisia che ci siamo sorbiti,sperando di ricominciare tutto da capo perfezionando gli errori commessi nell'anno precedente,e proprio in un momento come questo che si ha bisogno di qualcuno al proprio fianco,qualcuno che e pronto ad iniziare i primi secondi di quella nuova storia che ormai tende a ripetersi non raggiungendo mai la perfezione,ma non importa perchè...perchè chi ha bisogno della perfezioni quando si ha qualcuno con cui combattere insieme l'imperfezione della vita,un nuovo anno e sempre un occasione per cambiare.”

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