La vera storia di Esme e Carlisle

di conigliettamorb
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La svolta ***
Capitolo 2: *** La scelta di Carlisle ***
Capitolo 3: *** Dal diario di Esme:la decisione. ***
Capitolo 4: *** Piacevoli sorprese - parte 1 ***



Capitolo 1
*** La svolta ***


1)La svolta
Edward guardò il suo patrigno mentre stava curando amorevolmente uno scoiattolo. Il roditore era rimasto dentro una trappola per topi e si era fatto male alla zampetta sinistra.
"Mi meraviglio di te Carlisle!! A quest'ora dovresti essere a lavoro invece di essere qui a preoccuparti di un'animale!!!!"
Il bel vampiro biondo sorrise finendo di fasciare la zampa dello scoiattolino. Prese delicatamente in braccio la bestiolina e, facendo attenzione, la mise dentro una gabbietta. Non appena si sarebbe rimesso lui l'avrebbe senz'altro liberato.
"Non potevo mica permettere che morisse!!!"
Edward rise di gusto.
"Sei troppo buono Carlisle!!! Se l'avessi trovato io l'avrei divorato senza pensarci un'istante!!!"
"Ed mi meraviglio di te!!! Uccidere un animaletto così piccolo e indifeso solo per fare un inutile spuntino che non ti sazierà di certo!!! D'altronde hai ancora tanto da imparare caro mio!!!"
Il ragazzo sbuffò.
"Ti prometto che un giorno imparerai a controllare meglio la tua sete ma mi raccomando per ora non cercare mai di superare il massimo che puoi sopportare!!!"
esclamò il signor Cullen infilandosi il suo camice bianco da dottore.
"Si padre!!!"
"Perfetto è questo lo spirito giusto ragazzo mio."
Edward fece un sorriso forzato.
"La carrozza è da un bel po' che è fuori che ti aspetta."
"Si ora arrivo subito!!!"
esclamò Carlisle tranquillamente come sempre infilandosi un cappotto marrone e un cappello, poi si avviò verso l'uscita.
"Mi raccomando non mi fare preoccupare d'accordo???"
disse al ragazzo come un padre premuroso fa con il proprio figlio, ed in un certo senso lui lo era.
"Non potrei mai tradire la tua fiducia!!! Per chi mi hai preso!!??"
rispose Edward offeso per la mancanza di fiducia che dimostrava il padre nei suoi confronti. Lui sorrise e aprì il portone della casa che aveva affittato.
"Ah mi raccomando...dai da mangiare allo scoiattolo se caso mai finisse il cibo che gli ho dato io!!!"
e dicendo queste parole uscì richiudendo l'uscio. Carlisle era così premuroso con tutti gli esseri viventi che sfruttava la sua posizione di vampiro per far del bene agli altri. Per questo aveva deciso di fare il dottore in eterno; con il suo dono poteva salvare molte vite umane come aveva fatto con suo figlio Edward. Nel 1918 il ragazzo si era ammalato di spagnola come pure i suoi genitori e Carlisle in quel periodo aveva il compito di assistere gli ammalati. La madre di Edward ,non si sa come, aveva capito che il dottore fosse un vampiro. Così, prima di morire, supplicò Carlisle di salvare suo figlio in qualunque modo così decise di vampirizzarlo. Ora erano passati due anni da allora, era la primavera del 1920, Edward non si era ancora abituato alla dieta vegetariana così Carlisle lo teneva sempre sotto controllo e si preoccupava costantemente per la sua incolumità e per quella degli umani che gli stavano vicino. Quel giorno il dottore arrivò in ospedale con dieci minuti di ritardo.
"Dottor Carlisle!!! Finalmente siete arrivato!!! Temevamo che vi fosse successo qualcosa visto il ritardo. Di solito venite sempre con mezz'ora di anticipo!!!"
esclamò il dottor Fadrioric vedendo entrare il collega.
"Scusatemi tanto ma ho avuto un piccolo contrattempo spero solo che non sia successo nulla di grave durante la mia assenza!!!"
cercò di giustificarsi il bel vampiro riponendo la giacca e cappello su una cassapanca.
"No non si preoccupi!!! L'unica cosa brutta che sia successa e che ci sono arrivate delle voci che portano una notizia davvero tragica!!"
disse il dottore davvero amareggiato.
"Cosa è successo di così terribile??"
chiese Carlisle ansioso.
"La signorina Collind è andata in sposa al duca di Van Fightor!!!!"
"Chi è questa povera sventurata???"
chiese il vampiro sconcertato. Aveva sentito dire dalla gente di tutti i paesi della provincia che il duca era un uomo terribile. Meschino, spilorcio, brutto, goffo, maleducato e fifone e non avrebbe mai potuto immaginare che una persona del genere avrebbe mai avuto una consorte, anche se l'uomo era il più ricco della zona.
"E' l'unica figlioletta del senatore Collind, è una donna bellissima, piena di talento, gentile, ben educata ed intelligente; tutto il contrario del padre suppongo, visto che qualunque uomo sano di mente non avrebbe mai dato la propria figlia in pasto a un simile mostro!!!"
Carlisle si dispiacque molto per la triste sorte della povera fanciulla, il dottore era della saggia opinione che non era giusto sposarsi solo per denaro ma che il motivo che doveva portare a tale sacramento era solo e soltanto l'amore.
"E la signora come ha reagito???"
"Ci è giunta voce che ha minacciato di lasciarsi morire di fame ma alla fine l'hanno portata a forza sull'altare."
I due uomini stettero qualche secondo in silenzio a riflettere.
"Il matrimonio è avvenuto una settimana fa ed a noi ci è giunta notizia solo stamattina. La prossima settimana torneranno alla villa del duca di Van Fightor e in loro onore sarà dato un gran ballo nella loro casa. Le ragazze del paese ne parlano con gioia non vedono l'ora di ballare!!!"
"Sempre se saranno invitate!"
"Ed ora qui arriva la cosa migliore di tutta la vicenda: sabato nove aprile tutta la contrada è invitata al ricevimento!!!"
"E lei ci andrà??"
"Non posso il prossimo sabato ho il turno di notte, e lei cosa pensa di fare???"
Carlisle ci pensò su qualche istante.
"Non saprei...chiederò ad Edward..."
"Ma lo faccia uscire ogni tanto suo nipote!!! E' sempre chiuso in casa mentre un ragazzo come lui dovrebbe uscire e conoscere belle ragazze ed un ballo è proprio una buona occasione per fare ciò."
il vampire fece un mezzo sorriso. Comunque in fondo il dottore aveva ragione quindi decise che appena sarebbe tornato a casa glielo avrebbe proposto con entusiasmo.

"Un ballo????"
rispose Edward sconvolto.
"Ti divertirai tantissimo vedrai....."
"Io non voglio uccidere nessuno!!!!"
esclamò il ragazzo deciso.
"E non lo farai di certo."
disse Carlisle in tono tranquillo come sempre.
"Sarà davvero una bella serata. Vedrai che ti farà bene danzare per tutto il crepuscolo!!!"
"Ballare!!! Si con delle povere ragazze con il collo scoperto pronto ad essere morso da un predatore come me!!!!"
Edward arrabbiato ringhiò al padre.
"Scusami....."
esclamò il ragazzo vergognandosi del gesto appena compiuto. Carlisle fece un cenno per niente offeso.
"E' che io non mi sento ancora in grado di stare per troppo tempo in mezzo alla gente......"
"Non ti devi preoccupare, ti conosco e so che non faresti mai del male a nessuno. Vai a caccia la prossima settimana e non avrai nessun problema e quella sera penserai solo a divertirti. Un ballo che meraviglia!!! Da quanto tempo è che non partecipi a uno???"
domandò l'uomo felice.
"Se non sbaglio l'ultimo è stato quello per il compleanno di mia madre quando io avevo sedici anni."
Carlisle a quelle parole fece un sorriso.
"Per renderti felice io sarei disposto a tutto... anche a trovarti una compagna!!!"
"No! No non ne ho per niente bisogno!!!"
"Tu dici??? Io ho vissuto tantissimi anni in solitudine e in tutti questi secoli non ho ancora trovato la mia anima gemella... beh ora sono meno solo, ho te a cui badare e far felice."
esclamò Carlisle un pò malinconico.
"L'anima gemella??? Ma non esiste!!!"
sbuffò il ragazzo acidamente.
"Sei sicuro??? Eppure tua madre non la pensava così..."
"Quale anello???"
esclamò Edward leggendo nel pensiero del vampiro.
"Accipicchia volevo dirtelo al momento giusto!!! Anzi e` gia`tanto che sono riuscito a tenertelo nascosto per qualche annetto!!!"
disse Carlisle rimproverandosi per la sua sbadataggine.
"Te ne prego fammelo vedere!!!"
Il bel vampiro andò per pochi secondi nella sua camera (sforzandosi di non pensare per non rovinargli la sorpresa) e ritornò subito da Edward. Il dottore mostrò al ragazzo una scatolina, la aprì e al suo interno era conservato un preziosissimo anello d'oro.
"Lo riconosci???"
Edward se avesse potuto avrebbe pianto. L'anello era il preferito di sua madre: era quello che le aveva regalato suo marito quando gli aveva proposto di sposarlo.
"E' il suo anello di fidanzamento... .non se ne separava mai... ma perchè ce l'hai tu???"
"Me lo ha consegnato lei quando mi ha affidato la tua vita, mi ha detto di consegnartelo quando sarebbe venuto il momento giusto ma non poteva sapere che il figlio avrebbe saputo leggere nel pensiero."
Carlisle rise di gusto mentre il ragazzo fissava l'anello immobile dimenticandosi di respirare.
"Voleva che un giorno tu lo donassi alla tua anima gemella come tuo padre fece con lei."
"Non arriverà mai quel giorno e se esiste veramente l'anima gemella come si dice io nelle mie condizioni non la troverò mai!!!!"
"Non avere fretta hai tutta l'eternità davanti!!!!"
"Beh prima tocca a te!!!"
rispose Edward sorridendo. Il dottore fece un sorrisino imbarazzato.
"Ho già te a cui badare e voler bene, almeno per ora non ho bisogno di nessuna donna."
il ragazzo lo fissò maliziosamente.
"Sicuro??? Forse un ballo è l'occasione giusta per conoscerla!!"
Carlisle rise felice perchè aveva compreso di aver finalmente convinto il figlio.

Era passata quasi una settimana da quando Carlisle gli aveva parlato del ballo e da quel giorno non aveva fatto altro che pensarci. Edward non stava più nella pelle, aveva deciso cosa indossare per la festa subito dopo il colloquio ed era appena uscito per comprarsi una cravatta nuova. Il ragazzo estasiato iniziò a canticchiare un valzer e a ballare incurante di essere nel bel mezzo della strada. Ad un certo punto sentì un urlo, si voltò di colpo e vide una carrozza che stava per assalirlo. Sempre danzando si mise subito di lato per non rompere la diligenza, e si buttò per terra per far sembrare tutto più vero. I passanti che avevano assistito alla scena corsero a soccorerlo preoccupati. Il cocchiere. dopo aver frenato di botto, corse in suo aiuto ma, tra il trambusto, la scena che più lo colpì fu solo una: una stupenda nobildonna scendeva dalla carrozza con il volto corrugato per la preoccupazione. Indossava un bellissimo e regale abito e i suoi capelli rosso arancio erano stati lasciati sciolti sulle spalle. La gente, alla vista della signora, si spostò per farla passare.
"Come state?????"
Edward fu colpito dalla paura e dal senso di colpa della dama e si rialzò in fretta per non crearle ancora per un secondo inutili preoccupazioni.
"Non si preoccupi sto benissimo!!"
rispose il ragazzo facendole un elegante inchino.
"Ma come è possibile!! Avrei giurato di avervi visto proprio davanti alla mia carrozza!!!"
esclamò la donna senza calmarsi neanche un po'.
"Fortunatamente non ho nulla di rotto madama."
"Siete sicuro???"
chiese la signora non ancora soddisfatta del tutto.
"Certamente, sto benissimo come sempre."
Il cocchiere seriamente dispiaciuto fece le sue scuse al ragazzo.
"Scusatemi tanto, non dovevo andare così veloce con quella carrozza!!"
"Ma si figuri è stata tutta colpa mia! Ero distratto e non mi ero accorto del vostro arrivo."
La bellissima donna creò molto scompiglio tra la gente, tutti volevano sapere chi fosse ma nessuno lo sapeva, così Edward, curioso, cercò di scoprirlo a modo suo ma la dama nella sua mente aveva solo preoccupazione nei confronti del ragazzo.
"Per favore mister Danien faccia più attenzione d'ora in poi! Se gli fosse successo qualcosa a questo ragazzo non so cosa avrei fatto!!! Avrei avuto un peso sulla coscienza per tutta la mia vita!!!"
disse la donna gentilmente ma con autorità.
"Mi scusi tanto madame, le prometto solennemente che da questo momento in poi starò più attento."
"Grazie mille msr Danien. In quanto a voi non vorrei essere invadente nè maleducata ma vi consiglio di fare più attenzione in futuro."
esclamò seriamente la donna. Edward, sapendo che stava parlando con il cuore, si inginocchiò dinanzi a lei, la donna le porse, imbarazzata da tutto questo contegno, la sua mano e lui gliela baciò dimenticandosi che le sue labbra erano ghiacciate e infatti sentì un brivido percorrerle il braccio.
"Apprezzo molto la sua sincera preoccupazione. Grazie mille di tutto."
"E di cosa??? Di starvi per mettere sotto la mia carrozza??"
Edward sorrise.
"Arrivederci madame."
"Arrivederci e scusateci ancora!!!"
si fecero un'inchino a vicenda e se ne andarono ognuno per la propria strada.

"Sei stato quasi travolto da una carrozza?????!!!!!!!!!!!!!!!!!!"
All'incredibile notizia di Edward, Carlisle rimase a bocca aperta e senza respirare per qualche secondo.
"Stai scherzando vero???"
"Certo che no!!! Ero sovrappensiero e non mi sono accorto del suo arrivo ma quando era vicina a me l'ho schivata in un lampo!!!"
Il dottore ci ragionò su per qualche altro secondo trovando la situazione inverosimile.
"Ma allora è proprio vero??!!! Ma a che cosa stavi pensando per essere sovrappensiero??? Vorrei proprio saperlo!!! Un vampiro sovrappensiero... questa si che è proprio bella!!!!"
"Se te lo dico promettimi di non ridere!!!"
esclamò il bel vampiro imbarazzato. Carlisle annuì.
"Stavo pensando al ballo di domani sera e mi sono messo a danzare in mezzo alla strada!!!"
Il dottore, non riuscendo per niente a contenersi scoppiò in una sonorissima, risata.
"Ti avevo detto di non ridere!!!"
borbottò Edward offeso.
"Dalla carrozza è scesa una bellissima donna......"
Carlisle guardò il ragazzo interessato.
"Sembrava mia madre......"
questa osservazione colpì profondamente l'animo del vampiro
"In che senso???"
"Non sai come si è preoccupata per me....era terrorizzata come se io fossi suo figlio."
proseguì Edward attirando ancora di più l'attenzione del padre.
"Siete così simili!!!"
"Chi???"
"Tu e quella dama!! Tutti e due vi preoccupate di me e siete gentili con tutti."
"Chi era la signora???"
Carlisle lo guardò incuriosito attendendo al più presto una risposta. Edward scoppiò a ridere attirando la sua attenzione.
"Cosa c'è da ridere???"
"La cosa bella sai qual è??? Non so chi sia!!!"
"Come non sai chi sia???!!!"
esclamò il vampiro ancora più stupito ed incredulo.
"A cosa servono allora i tuoi poteri???!!!"
"Ora ti spiego: nessuno nel villaggio sapeva chi fosse, e lei, e il suo cocchiere, erano troppo occupati a prendersi cura di me per pensare ad altro!!!"
fece un secondo di silenzio e poi continuò
"Però una nobildonna come lei si può sempre incontrare al ballo!!!"
Carlisle lo guardò non riuscendo a capire.
"Il cocchiere si stava dirigendo verso villa Fightor!!!"
"Sarà di sicuro una tra le tante nobili invitate dal duca!!!"
rispose il dottore sorridendo maliziosamente.
"Promettimi che me la presenterai!!! Ci tengo a conoscere una donna dall'animo così generoso!!!"
"Certamente!!!"
rispose Edward entusiasto.

Finalmente giunse l'attesissima sera del ballo ed i due vampiri entrarono nel salone di villa Fightor anche se in ritardo.
"Complimenti Carlisle per colpa tua siamo in ritardo e stanno per aprirsi le danze!!!"
si lamentò Edward sbuffando sistemandosi i guanti bianchi e spessi, indossati per evitare di congelare le mani di qualche dama.
"Anzi che non sono ancora iniziate!!!"
rispose il colpevole sorridendo.
"Che facciamo andiamo a salutare il duca o ci cerchiamo una dama per ballare???"
Il dottore ci pensò su
"Sai già la mia risposta!!!"
Il ragazzo con un largo sorriso stampato in volto andò ad aggirarsi per la sala in cerca di una compagna mentre Carlisle corse a cercare il padrone di casa.
Il bel vampiro attraversò il salone con eleganza come soleva camminare. Un gruppetto di donne più o meno belle si voltarono di colpo ridacchiando; e fu lì che la vide. Una dama, immersa nei suoi pensieri, stava seduta da sola su un divanetto dietro le ragazze che chiacchieravano. Carlisle, dimenticando ciò che doveva fare, si fece strada in mezzo alle damigelle e andò verso la donna tra gli sguardi maligni delle altre.
"Buonasera madame."
Sentendo quella voce la ragazza sussultò e alzò di colpo ma con grazia il viso. I due si guardarono per un lungo istante negli occhi rimanendo come scioccati non sapendo cosa dire. Il vampiro si perse negli occhi color smeraldo di lei, la fanciulla fu rapita dagli occhi d'oro di lui. Carlisle cercò di riprendersi dallo stupore per primo.
"Scusate per l'insolenza. Piacere di conoscervi mi presento, il mio nome è Carlisle Cullen dottor Carlisle Cullen."
disse egli quasi balbettando per l'emozione. La dama sorrise ora non più triste come lo era stata prima.
"Io non so più chi sono so solo che il mio nome è Esme.....solo Esme."
Bella e misteriosa pensò l'uomo affascinato da tanta bellezza. In quel momento pensò a cosa avrebbe dato per avere il potere di Edward.
"Mi chiedevo il perchè una così bella fanciulla se ne stesse tutta sola invece di rallegrarsi tenendo compagnia alle altre dame o ad un fortunatissimo ed onorevole uomo......"
"Fortunatissimo si onorevole no."
rispose la ragazza senza pensarci. Carlisle la guardò non riuscendo a capire.
"Oh scusatemi stavo solo pensando a voce alta!"
Esclamò lady Esme vergognandosene. Ad un certo punto si sentirono le prime note del "Canone"di Pachelbel.
"Posso avere l'onore e il piacere di questo ballo???"
domandò il vampiro porgendole la mano. Lei la prese e si avviarono al centro della sala per ballare tra altre coppie danzanti. Carlisle volteggiava felice con Esme sulle note di Pachelbel. Non era mai stato così felice in vita sua ed ora lo era, quel momento perfetto gli aveva fatto dimenticare tutto persino che lui era un vampiro e lei umana, un'amore impossibile dato che lui se avesse voluto avrebbe potuto ucciderla in un momento, ma Carlisle era così felice che non pensava alla fame e non sentiva nemmeno l'odore del sangue umano.
"Chi siete non vi avevo mai vista da queste parti."
lei abbassò la testa e quando la rialzò il vampiro vide dentro i suoi occhi un velo di malinconia. La musica cessò e la coppia si fermò di colpo.
"Sono appena arrivata in città."
disse Lady Esme freddamente. Carlisle decise di non chiederle più niente per non farla rattristire. Subito dopo l'orchestra suonò le prime note di un brano tratto da "Coppelia" di Delibes. Nuovamente il dottore porse la mano alla donna che la prese, entusiasta di un altro ballo.
"Ballate splendidamente!"
"Grazie mille io amo il balletto ma voi siete decisamente più elegante e sciolto. Vorrei sapere tanto come fate!!"
Carlisle si guardò intorno imbarazzato non sapendo cosa risponderle. Esme lo guardò attendendo una risposta.
"Diciamo che è una dote di natura!!"
"Che fortuna allora che avete avuto!!"
Da lontano vide Edward che ballava, il ragazzo gli lanciò un'occhiataccia minacciosa.
'Avrà sicuramente letto nella mia mente i sentimenti che provo per lei.....'
pensò il vampiro ma decise di ignorare l'avvertimento del ragazzo. Subito dopo cambiò argomento.
"Ma voi avete già conosciuto la moglie del duca Van Fightor???"
La donna lo guardò con gli occhi sgranati.
"Beh....ecco....non ancora!!!"
rispose vagamente la dama.
"Dicono che la duchessa sia bellissima e intelligente in poche parole un po' troppo per il nostro duca!!!"
"Un po'???!!! Direi molto!! Il duca è la persona più malvagia e spregevole che io abbia mai conosciuto!!"
Carlisle rimase stupito che dalla bocca di una così dolce creatura uscissero fuori parole così cattive.
"Ho detto un po' per non sparlare ma ho visto che anche voi avete la mia stessa opinione su di lui."
disse pensando che lady Esme lo doveva odiare molto per aver detto ciò di lui.
"E' una cosa così meschina doversi sposare con una persona che non si ama!!!"
continuò lui dicendo la sua opinione che la donna approvò in pieno.
"Cosa c'è di peggio nella vita che essere costretto a stare con una persona che odi???"
Carlisle ci riflettè su: nemmeno essere un vampiro era così tremendo a confronto di ciò.
"Niente....nemmeno stare da soli in eterno!!!"
"Meglio soli che male accompagnati!!!"
"Povera duchessa chissà cosa prova a stare in compagnia di un simile individuo!!!"
Esme abbassò la testa.
"Credo di sapere bene come si senta....."
"Spera però di non saperlo mai con certezza."
la ragazza fece un sorriso forzato.
"Mi sarebbe piaciuto tanto non saperlo...."
La musica cessò e la coppia si fermò. Lady Esme alzò la testa e Carlisle vide che tante lacrime le rigavano il viso.
"My lady!!!"
la ragazza scappò ma il vampiro le afferrò il braccio d'impulso cercando però di essere più leggero possibile. Lei si girò e, sempre piangendo, gli lanciò uno sguardo supplichevole e lui malinconicamente la lasciò andare.
"Scusatemi non volevo."
si guardarono ancora per qualche secondo negli occhi ma un'attimo dopo lei svanì senza proferir parola.

"Edward!!! Edward!!!"
gridò Carlisle non sapendo più ciò che doveva fare.
"Padre non gridare che tanto sai benissimo che ti sento!!!"
rispose lui stizzito.
"Scusa ma..."
"Io ti avevo avvertito!!!"
"Non capisco il perchè si è comportata in quel modo non ne ho la ben che minima idea!!!"
rispose il vampiro non riuscendo a comprendere nulla di ciò che gli era successo.
"L'amore fa rimbambire i vampiri peggio degli umani!!!"
"Me ne sono innamorato???!!!"
rispose il dottore sorpreso
"La mia teoria è più che esatta!!!"
esclamò il ragazzo avvilito.
"Tu sai chi è lei???"
"So solo che si chiama Esme..."
"Bene innanzitutto io ho sempre ragione e visto che lo sapevo già dal principio dovevo impedirti di venire al ballo!!!"
"Ma di cosa stai parlando???"
rispose Carlisle cercando di riflettere
"Proprio non capisco!!!"
"Bene allora te lo dico io: quando ho incontrato la signora della carrozza ho visto subito che lei era il tuo tipo quindi, sapendo che ella sarebbe andata al ballo di stasera, dovevo assolutamente impedirti di conoscerla!!!"
"Vorresti dire che Esme è......"
"Si proprio così!!!"
L'uomo fece un largo sorriso.
"Ma è fantastico allora!!! Che onore aver conosciuto una donna dalla tanta gentilezza!!! Hai ragione!!! Tu non ti sbagli mai!!!"
"Non vorrei far da guasta sogni ma oltre il fatto che lei è umana, e quindi non pensare proprio a quello che stai pensando per ora, lei....."
Carlisle canticchiò allegramente la marcia nuziale.
"Perchè no??!!! Esme cara vuoi tu diventare mia moglie per vivere in eterno felici e contenti avere super poteri e rimanere per sempre giovane e bella??? Secondo te cosa mi risponderà???"
Edward si mise una mano sulla testa sconvolto.
"Però io non posso ucciderla.....non potrei mai privarle la vita e forse anche l'anima per dannarla in eterno e farla nutrire di sangue!!! Edward aiutami!!!"
esclamò Carlisle in preda al panico.
"Prima di fare progetti c'è una cosa che dovrei dirti ma mi duole molto quindi preferisco che te lo dica lui!!"
rispose il ragazzo malinconicamente.
"Lui chi???"
Il duca di Van Fightor richiamò su di se` l'attenzione dei suoi ospiti.
"Bene bene come sapete questo ballo l'ho dato in onore del mio matrimonio e tutti voi vi starete sicuramente chiedendo chi è la mia sposa. Mi scuso per non averla presentata prima ma ho avuto da fare. Cara puoi raggiungermi."
tutti quanti aspettarono con ansia che la duchessa si facesse viva ma di lei nemmeno l'ombra.
"Cara dove sei fatti vedere!!!!"
gridò il duca con la sua voce stridula.
"Sono qui!!!"
la folla si voltò a guardare una donna dai capelli rossi color caramello che sbucava minacciosamente da dietro le tende di una porta.
"Esme!"
Carlisle non riuscì a trattenere un urlo di sorpresa e dolore. La gente vicino a lui lo sentì ed iniziò a ridacchiare.
"Quella è la dama con cui ha ballato per tutta la sera il dottor Cullen!!!"
"A inizio serata è stata circondata da parecchi uomini ma lei li ha rifiutati tutti e solo dopo parecchi no se ne sono andati!!!"
"E' veramente bellissima come si dice!!!"
"Poveretta è solo una bambolina nelle mani del duca!!!"
Carlisle rimase immobile fissando la fanciulla con gli occhi spalancati.
"Padre respira o se no gli umani crederanno che sei morto!!!"
il dottor cercò di respirare a fatica mentre la voce della donna che amava rimbombò nel salone.
"Bene tutti quanti vi stavate chiedendo chi era la povera vittima del duca ebbene sono io la dama che ha avuto la sfortuna di sposare un uomo così malvagio!!!"
tutta la gente rimase stupita e sconvolta da un simile modo di parlare.
"Esme su via non c'è bisogno di essere così acida solo perchè non ti ho presentata prima agli ospiti!!!"
cercò di scusarsi il duca piuttosto imbarazzato.
"Non mi importa nulla di essere presentata alla gente se lo devo fare portando il tuo cognome!!!"
disse la ragazza sicura di se`.
"Credevo fosse una donna più tranquilla ma ha un carisma eclatante!!!"
Esclamò Edward sorpreso, Carlisle non gli rispose,fissava intensamente il pavimento ed il ragazzo sentì bene ciò che provava.
"Papà mi dispiace tanto....."
il vampiro per un momento pensò di sorridere sentendosi chiamare in quel modo così affettuoso ma subito dopo ripensò ad Esme e ogni traccia di quel po' di felicità svanì dal suo volto. Edward sentì i suoi pensieri e ne fu grato ma anche profondamente triste per il suo malessere.
Carlisle vide Esme scappare piangendo su per le scale.
"Padre lascia perdere."
"Non posso...."
e il vampiro uscì in fretta dalla sala e seguì la ragazza al piano di sopra. La trovò appollaiata sulla ringhiera del terrazzo che piangeva disperatamente.
"Lady Esme..."
la fanciulla si girò di scatto spaventata.
"Scusatemi tanto per esservi spuntato all'improvviso alle spalle."
Lei lo fissò dritto negli occhi per poi abbassare la testa imbarazzata.
"Siete venuto per sapere il perché non vi ho detto la verità???"
domandò Esme appoggiandosi alla ringhiera.
"No....non lo so neanche io perchè sono qui....."
disse lui sorridendo per l'assurdità di ciò che aveva fatto e detto eppure lei ne rimase stupita; non si era mai aspettata una risposta del genere.
"Mi sento così tremendamente sola....è per questo che non vi ho detto nulla.....non ho più nessuno che mi voglia bene....la mia famiglia è stata così malvagia da vendermi a quell'uomo, una belva che ha solo dell'interesse fisico per me."
e detto questo scoppiò a ridere in una risata isterica e piangendo allo stesso momento. Carlisle la osservò infelice. Ad un certo punto si sentirono le prime note del "Canone"di Pachelbel.
"Sentite???"
"Si il ballo è ricominciato...."
"Posso avere l'onore di questo ballo???"
chiese il vampiro porgendole la mano che lei accettò con gioia.
"Si con tutto il cuore!!!"
La coppia iniziò a danzare sotto il cielo colmo di stelle splendenti. Esme ora non piangeva più anzi sorrideva felice volteggiando allegramente tra le braccia dell'unico uomo che aveva mai amato. Con lui si sentiva finalmente completa e avrebbe desiderato solo ciò per sempre.....poter ballare in eterno con Carlisle Cullen. La donna sorrise riscuotendosi dai suoi sogni infantili....si era innamorata di un uomo che aveva appena conosciuto di cui non sapeva nulla tranne solo che egli fosse la sua anima gemella. La musica finì ed Esme si staccò a malincuore dal vampiro.
"Che cosa posso fare per voi???"
le chiese desideroso di poter alleviar le pene alla donna che amava.
"Nulla purtroppo....."
"Mi dispiace tanto...."
"Pazienza è così la vita e ci si deve adattare......forse un giorno sarò felice....forse..."
I due stettero per qualche secondo senza parlare godendosi il venticello primaverile che soffiava sul terrazzo.
"Da quale famiglia provenite???"
domandò la ragazza cambiando discorso curiosa di sapere di più sul bel uomo.
"I miei parenti purtroppo sono lontani e la mia famiglia è composta solo da me e mio figlio Edward."
alle ultime due parole Esme si sentì morire.
"Figlio???"
esclamò gridando per la sorpresa.
"Edward è mio figlio adottivo."
la donna fece un respiro di sollievo mentre il suo cuore batteva ancora a mille.
"E' qui alla festa?? Se si lo voglio conoscere."
"Non ce n'è bisogno voi lo conoscete già...."
Esme lo guardò con il punto interrogativo
"L'altro giorno l'avete quasi investito con la carrozza..."
a quelle parole la donna ricordò il motivo per cui quella notte non era riuscita a dormire.
"Oh mio Dio!!! Mi dispiace tanto!!! Io non volevo!! Dovevo avvertire prima il mio cocchiere di non correre!!! Come sta???"
esclamò sinceramente preoccupata.
"Benissimo per ora è in sala che si diverte e balla."
"Lo voglio vedere!! Gli voglio porgere di nuovo le mie umili scuse!!"
"Non ce n'è assolutamente bisogno è tutto a posto!!! Non avete nulla di cui preoccuparvi!!!"
"Edward che bel nome!!! Mi è sempre piaciuto!! Fin da bambina ho sempre detto che sarebbe stato il nome di mio figlio!!!"
esclamò la dama sorridendo. Carlisle fu subito felice di vederla allegra e contenta.
"Peccato solo che suo padre sarà una persona che odio ma non per questo odierò mio figlio anzi lo amerò più di me stessa come tutte le madri del resto."
Il vampiro rimase incantato dinanzi al discorso logico dell'amata. Edward aveva ragione quando gli aveva detto che somigliava a sua madre, Esme infatti era di una premura unica come lo era stata la madre di suo figlio. Si riconobbe molto in lei perchè anche lui era molto protettivo con Edward e l'amava come se fosse suo figlio naturale. Riflettendo fece un sorriso malinconico....lui non le poteva dare ciò che voleva forse anche al di sopra di ogni altra cosa. Carlisle vide che già alcuni invitati stavano uscendo dal palazzo per ritornare nelle proprie dimore.
"E' già ora di andare...."
Esme lo guardò dispiaciuta.
"Avete ragione si è fatto tardi è l'ora che io vada nella mia stanza a dormire."
Una scia luminosa sguarciò il cielo colmo di stelle.
"Una stella cadente!!!"
sussurò la donna incantata
"Esprimete un desiderio....."
"Vorrei tanto che questo attimo non finisse mai...."
"Non si dice ad alta voce se no non si avvera!!!"
esclamò la duchessa ridacchiando.
"E chi l'ha detto???"
Esme ci pensò su un attimo poi ridendo disse
"Non lo so!!!"
"Devo andare non voglio che mi trovino qua con voi!!!"
"Perchè cosa dovrebbe pensare la gente??!!"
rispose la ragazza seccata
"Ciò che non dovrebbe mai pensare....."
"Chi siete???......."
sussurrò fissandolo in viso
"Voi siete così particolare sembrate uscito da un libro di fiabe....siete così misterioso...i vostri occhi sono così profondi....color oro..e la vostra pelle è pallida....come quella di un vampiro!!!"
Carlisle alle ultime parole quasi si spaventò temendo che ella avesse scoperto il suo più grande segreto. Lei lo fissò per un secondo e poi scoppiò a ridere.
"Scusate non volevo offendervi dicendo che foste un vampiro!!!!"
L'uomo scoppiò a ridere a crepapelle.
"I vampiri sono pallidi e brutti, sono delle creature crudeli che pensano solo a nutrirsi di sangue umano e uccidere le povere fanciulle indifese!!! Voi invece siete così gentile e raffinato..."
continuò la ragazza arrossendo. Carlisle smise di ridere quasi offeso dalle parole della ragazza.
"E se non fossero tutti così???"
Esme lo guardò curiosa.
"Chi ve l'ho ha detto che sono così???"
la dama rimase sorpresa da una domanda simile.
"Beh c'è scritto in tutti i libri e poi lo sanno tutti che i vampiri non esistono sono solo delle stupide leggende per far spaventare i bambini!!"
"Voi dite???"
Esme annuì convinta.
"In parte potrebbero essere solo leggende.....E se i vampiri fossero pallidi, bellissimi, gentili e si nutrissero di sangue animale??"
la donna sorrise
"Ha una visione piuttosto fiabesca dei vampiri!!"
Carlisle si avvicinò pericolosamente a lei
"E se io fossi un vampiro???"
"Bene mostratemi i canini allora!!"
il signor Cullen scoppiò a ridere divertito mostrando i normali denti umani.
"Le vostre zanne sono proprio affilate!!"
esclamò la ragazza scherzando, lui abbassò lo sguardo
"Più di quanto immagginate....."
Esme lo guardò spaventata dal tono di voce dell'uomo ma dopo un secondo rialzò la testa sorridente e la dama tirò un sopiro di sollievo.
"Ora devo veramente andare..."
sussurò Carlisle malinconico.
"Ci rivedremo????"
"Non lo so....."
la risposta vaga del suo amato la colmò di tristezza eppure la duchessa rimase composta come si conviene ad una signora del suo rango sociale.
"Bene spero proprio di avere l'onore di rivedervi...."
"L'onore è tutto mio."
Il vampiro si inginocchiò dinanzi a lei,le prese la mano e la baciò con le sue labbra fredde ma lei non tremò.
"Arrivederci è stato un piacere conoscervi ed essermi intrattenuto con voi."
"Arrivederci a presto spero."
I due si inchinarono a vicenda, Carlisle corse via per le scale lasciando Esme in lacrime ed addolorata.

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Capitolo 2
*** La scelta di Carlisle ***


"Padre per favore ora basta!!!! E' da stanotte che piangete, anche se non si vede, ed è l'ora di andare a lavoro!!!!"
"Di al dottor Fadrioric che oggi non posso venire...."
Edward lo guardò sconvolto. Carlisle amava più di ogni altra cosa il suo lavoro e non riusciva a credere alle parole che aveva appena sentito pronunciare.
"E nemmeno domani...."
Il ragazzo lesse i pensieri del vampiro e capì ciò che aveva in mente.
"Carlisle ora state esagerando!!!!!"
il padre gli lanciò uno sguardo sconfortato.
"Non possiamo trasferirci da questa cittadina solo perchè ti sei innamorato di quella donna!!!!"
gli urlò contro.
"E' tutto troppo rischioso.....starle vicino è rischioso per lei per me e soprattutto per te......."
"Le spezzerete il cuore se non potrà più rivedervi...."
"E' così che deve andare e poi lei è sposata ed io non posso darle ciò che desidera più di ogni altra cosa al mondo...."
"Tu saresti un marito perfetto!! Lei ti ama!!!!"
a quelle parole Carlisle guardò fisso il ragazzo ma la sua mente volò altrove.....da Esme....
"Da..davvero??"
domandò balbettando incredulo.
"Si...."
il bel vampiro si portò una mano sul cuore smettendo di respirare. Si chiese il perchè non era riuscito subito a capirlo ma comunque ciò non faceva nessuna differenza anzi in un certo senso l'aggravava perchè così anche la sua amata avrebbe sofferto.
"Non so se la dovresti andare a salutare...la scelta è tutta tua...."
Edward si rattristò ancor di più per l'immenso dolore del padre.
"Non lo so neanche io....so solo che me ne devo andare assolutamente via di qui per non rivederla mai più...."
"Siete davvero così sicuro di ciò che dite??"
"Sicuro o no è la cosa giusta da fare...."
Carlisle pensò con rammarico al dolce e gioioso viso di lady Esme che lo fissava amorevolmente mentre danzavano beati sulle note del "Canone" di Pachelbel. In quell'istante ricordò che in quel momento tutto era stato perfetto....in quei pochi minuti era stato l'uomo o per meglio dire vampiro più felice della terra.
"Scusami Edward se non ho ancora chiesto il tuo parere sul trasferimento."
"Non preoccupatevi padre io sono della vostra stessa identica opinione."
Carlisle fissò per qualche altro secondo nel vuoto.
"Riuscirò mai a dimenticarla???"
il vampiro lo guardò pensando di annuire ma non lo fece, Carlisle gli gettò addosso uno sguardo malinconico.
"Mi mancherà tantissimo......ma è la cosa giusta da fare in ogni caso....questa è la mia scelta e non torno più indietro......"
Edward si accorse che il padre stava piangendo disperatamente nel suo interno lacrime di amore....un'amore impossibile destinato però a durare in eterno.....

"E così siamo venuti qui...."
esclamò il ragazzo dinnanzi al portone di villa Fightor. Una cameriera venne ad aprire subito
dopo che Carlisle ebbe suonato il campanello.
"Salve il duca è in casa???"
"Buonasera il mio padrone è appena uscito a fare un giro in giardino. Chi è che lo cerca???"
disse la fanciulla un pò imbarazzata dinnanzi ai due bei vampiri.
"Sono il dottor Cullen e lui è mio nipote."
la donna lanciò un'occhiata maliziosa a Carlisle, sicuramente anche lei aveva sentito le voci che giravano per il ducato sul conto di lui e della moglie di Van Fightor.
"Se volete potete aspettarlo nella sala da pranzo."
"Si...."
ma Edward lo interruppe sorridendo.
"No non c'è n'è bisogno lo possiamo cercare in giardino."
"Ok daccordo come volete voi. Arrivederci e a presto spero."
"Arrivederci."
esclamò la cameriera, richiudendo la porta e lanciando uno sguardo ammiccante ai due uomini.
"Vorresti sapere a cosa stava pensando???"
domandò il ragazzo ridacchiando.
"Beh sinceramete non ci tengo proprio!!!"
"Peccato!!"
rispose il vampiro divertito.
"Perchè hai voluto che lo cercassimo in giardino???"
esclamò Carlisle incuriosito.
"Se vai oltre quel cespuglio di rose scoprirai il perchè!!!"
Edward non apettò nemmeno un'attimo che il padre rispondesse e lo lanciò con forza dritto dietro la siepe, sorridendo soddisfatto.
Una bellissima donna, con una rosa rossa in mano, si voltò verso di lui spaventata. Lo guardò incredula per qualche secondo.
"Salve dottor Carlisle!!!!"
gridò la fanciulla entusiasta correndo verso di lui.
"Buonasera lady Esme."
rispose lui guardandola sorpreso.
"Così siete venuto a trovarmi!!!"
la duchessa gli rivolse un ampio e dolce sorriso mentre il vampiro accennò un inchino.
"Al dire il vero nemmeno sapevo che lei fosse qui!!!"
rispose pensando a quante gliene avrebbe detto ad Edward quando l'avrebbe rivisto.
"Davvero???"
disse la signora sempre con il sorriso sulle labbra.
"Questa parte del giardino è tutta mia, è l'unica cosa buona che mi ha dato il duca."
Esme rimase per qualche attimo immersa nei suoi tristi pensieri. I suoi capelli color caramello, ricci e sciolti ricadevono sulle sue sensuali spalle candide. Indossava un semplice ed elegante vestitino verde come i suoi occhi e verde come quello che aveva per il ballo. Bellissime maniche a sbuffo lasciavano scoperte le spalle mentre le braccia erano coperte solo da un soffice e leggero velo rosa. Fiori fucsia come quelli degli orecchini e della collana adornavano il bordo delle maniche, della gonna e della scollatura. Carlisle pensò subito che lei fosse una principessa delle fiabe. Ma lui era un vampiro mentre lei avrebbe meritato di stare con il suo principe azzurro come in ogni favola che si rispetti. Ma se la principessa si fosse innamorata del vampiro invece che del principe????
"Adoro prendermi cura personalmente dei miei fiori....."
all'improvviso sentirono il rumore di una carrozza.
"Deve essere il duca."
"Credevo fosse in casa."
"No è proprio lui."
la coppia uscì fuori dal giardino prima che la carrozza si fermasse dinanzi al portone della villa di Van Fightor dove lo stava aspettando Edward. Esme e il ragazzo si fecero un inchino di saluto sorridendosi a vicenda. Il duca scese dalla sua carrozza aiutato dai suoi servitori.
"Buonasera dottor Cullen."
"Buonasera anche a lei signor duca."
"Buonasera signorino Cullen. Buonasera lady Esme."
La donna gli fece una smorfia schifata. Il marito fece finta di niente e continuò a rivolgersi ai suoi ospiti.
"A cosa devo la vostra visita???"
domandò l'uomo curioso per la presenza dei due vampiri.
"Volevamo solo salutarvi prima di partire."
"Partire??"
domandò la fanciulla facendo un passo avanti verso di loro.
"Si madama."
"E' giusto cambiare aria per un pò di tempo....fa molto bene."
"Mi dispiace deluderla my lady ma non si tratta di una vacanza. Io e mio figlio ci trasferiamo lontano da qui perchè mi hanno offerto un buon posto di lavoro."
Esme cercò con tutte le forze di trattenere le lacrime. Carlisle se ne accorse e si sentì in colpa anche se sapeva bene che era la cosa giusta da fare.
"Bene allora le auguro un buon viaggio."
rispose il duca felice di ciò visto che anche egli aveva sentito la gente mormorare su sua moglie e il dottore.
"Grazie mille."
Il vampiro non riuscì a staccare lo sguardo dal viso pieno di dolore di lady Esme.
"Allora arrivederci spero."
"Arrivederci."
rispose il duca sorridendo. Carlisle si rivolse alla duchessa ma questa lo precedette.
"Addio dottor Cullen. Spero solo che almeno la vostra vita e quella di suo figlio sia felice."
'Sta dicendo sul serio???'
pensò l'uomo incredulo, Edward annuì sinceramente emozionato e commosso.
"Grazie anche a lei.....lo meritate molto più di me....."
"Di niente....addio signorino Cullen e scusatemi ancora se vi stavo quasi per investire."
"Non si preoccupi di nient'altro che non sia di se stessa....ne avete estremamente bisogno."
"Forse avete ragione voi eppure mi viene d'istinto prendermi cura degli altri."
rispose la donna parlando con sincerità.
"Siete proprio come Carlisle."
sussurò il ragazzo facendo si che ella lo sentisse. Lady Esme abbassò la testa. Il duca, stufo del lungo commiato, si scusò in fretta con gli ospiti ed entrò dentro il palazzo dicendo che aveva del lavoro urgente da sbrigare. Edward si allontanò lasciandoli a parlare da soli.
"Bene allora addio signor Cullen."
"Non so se dirvi addio o arrivederci....una parte di me vorrebbe dirvi la seconda parola ma so che è giusta la prima....."
"Bene allora sarebbe meglio dirci addio...."
e detto ciò Esme non riuscì a trattenere le lacrime e fuggì, piangendo, a rifugiarsi nel suo giardino.
Carlisle lanciò un'occhiata al figlio e lui annuì indicandogli la direzione in cui era andata la fanciulla. Entrò dentro la siepe di rose rosse e la trovò inginocchiata sull'erba che piangeva con le braccia e la testa su una panchina.
"Avete ragione voi!!!"
esclamò la ragazza sentendo il vampiro arrivare dietro di lei.
"Stiate calma ve ne prego..."
Carlisle si sedette sulla panchina vicino al suo viso in lacrime.
"Sono solo una povera stupida...a mala pena vi conosco e mi rammarico così tanto per la sua partenza."
"Se sapeste che cosa sono non mi amereste più...."
La ragazza smise un'attimo di piangere e alzò la testa per guardarlo incuriosita.
"Come che cosa siete e poi si sbaglia di grosso io non la amo mica!!!"
mentì tutta rossa in viso per l'imbarazzo.
"Non c'è bisogno di negare la realtà. So bene quali siano i vostri sentimenti per me e vi devo dire che vi amo....vi amo più della mia vita, più di qualunque altro uomo abbia mai amato la sua donna. Vi amo perchè il vostro cuore sa chi sono io veramente forse non saprà mai che cosa sono ma non importa ciò che siamo ma bensì come siamo all'interno del nostro cuore."
Esme rimase colpita dal discorso di Carlisle e non riuscì ad aprir bocca per qualche minuto. Ad un certo punto il vampiro si alzò per mettersi in ginocchio sull'erba di fronte alla fanciulla, lei abbassò lo sguardo per terra, lui le prese le mani tra le sue incrociando le sue dita con quelle di lei. Si guardarono per pochi secondi negli occhi. Lei, imbarazzata per sfuggire al suo sguardo lasciò andare la sua mano sinistra e si sdraiò tra la soffice erbetta e i fiori che sembravano un'immenso tappeto verde e rosa. Carlisle si sdraiò accanto a lei senza lasciarle andare la mano destra. Lui fissò il bel viso che guardava in alto tra i suoi pensieri. Ad un certo punto Esme non vide più l'azzurro del cielo pomeridiano ma bensì gli occhi dorati del vampiro. La bocca di lui si stava avvicinando sempre più pericolosamente alla sua. La ragazza lo afferò delicatamente per la spalla. Chiuse gli occhi aspettando impaziente il suo bacio. Sentì il respiro di lui sul suo viso avvicinarsi sempre di più alle sue labbra, alla sua bocca ed all'improvviso......tutto ciò cessò. Carlisle si rialzò dal prato ed Esme aprì gli occhi delusa come se fosse stata svegliata durante il sogno più bello della sua vita.
"Mi dispiace non volevo...."
esclamò l'uomo malinconicamente.
"Perchè........"
balbettò la ragazza quasi arrabbiata.
"Voi siete sposata non posso indurvi a peccare....."
"Peccare non è baciare l'uomo che si ama.....peccare è condividere il letto con una persona che non si ama anche se è tuo marito......."
Carlisle rimase stupito dalla risposta pronta e sfacciata della ragazza. Lady Esme era di carattere dolce, premurosa e gentile ma dopo tutto quello che aveva subito era ovvio che ogni tanto la rabbia le uscisse fuori.
"Scusatemi....non volevo essere maleducata.....soprattutto con voi è solo che io non ne posso più di questa inutile vita!!!!"
"Lady Esme non dovete assolutamente scusarvi!!!!"
la donna lo fissò piangendo. Carlisle si alzò da terra.
"E' giunta l'ora di dirci addio......"
"Addio dottor Cullen....."
"Addio duchessa di Van Fightor......"
Il vampiro non volle prolungare quel triste momento. Fissò per l'ultima volta il viso di Esme, si voltò e se ne andò da dove era venuto deciso a non ritornare mai più indietro........

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Capitolo 3
*** Dal diario di Esme:la decisione. ***


"Oh tesoro ti piacerà tantissimo quando lo vedrai!!!! Il duca è così ricco da poterti rendere felice in eterno!!!"
Mia madre non riusciva a capire che a me del denaro non me n'è mai importato nulla. Sfortunatamente era giunto fin troppo in fretta il ballo in cui avrei dovuto conoscere il mio promesso sposo. I miei genitori non avevano fatto altro che ripetere il suo nome da quando quell'uomo si era presentato a casa mia, senza nemmeno essersi presentato alla sottoscritta, dicendo che mi aveva vista uscire dalla chiesa, mentre suonavano le campane, e si era subito innamorato di me......si come no!!!! Di me o dei miei soldi???? Ma se neanche mi conosce??? Forse mi avrà scambiata per un'altra!! Forse nemmeno mi ha mai vista!!!!!!!! Beh per ora sono a questo stupido ballo che mi annoio in attesa che lui arrivi. Un tempo amavo i balli prima che mia mamma mi induggesse ad odiarli. Ricordo come se fosse stato ieri il mio primo ballo......
Avevo solo 7 anni quando i miei genitori decisero di portarmi alla festa di compleanno della figlia del sindaco. A quei tempi non eravamo molto agiati da poterci permettere grandi balli a casa nostra quindi in quell'occasione fui piombata senza preavviso in società. Ricordo ancora il mio vestitino di flanella rosa e i miei guanti di seta bianca....quanto li ho odiati quella sera.....Le signore appena mi vedevano mi davano dei buffetti sulle guance dicendo quanto fossi deliziosa mentre io sbuffavo e lanciavo delle occhiatacce furibonde a mia madre. A metà serata ero così stufa che mi nascosi dietro delle tende in cui c'era un divanetto nascosto agli occhi di tutti. Mi tolsi i guanti e mi addormentai li sopra finche non sentii la stoffa delle tende spostarsi. Mi svegliai di soprassalto e vidi un bell'uomo biondo che sorrideva guardandomi intenerito.
"Scusa piccolina non volevo!!!"
mi misi a sedere sul divano sbadigliando e stiracchiandomi.
"Ciao!!!"
esclamai fissandolo felice.
"Cosa ci fai tutta sola in un'angolino?? ?Una signorinella come te dovrebbe essere li fuori a ballare."
disse l'uomo sempre sorridendo. Solamente ora mi rendo conto di quanto fosse bello.....almeno da ciò che ricordo. In tutta la sala era l'unica persona che mi stava simpatica anche se nemmeno lo conoscevo, il suo sorriso mi ispirava solo e soltanto sicurezza.
"Io non so ballare non ho mai ballato ad una festa."
confessai un pò imbarazzata.
"Allora vieni con me che te lo insegno io."
lui mi porse la sua mano ricoperta da un guanto di seta bianca ed io l'afferrai entusiasta. Tenendoci per mano rientrammo nel salone e subito dopo iniziammo a ballare il "Canone"di Pachebel. Questo è senza dubbio il mio brano preferito sarà perchè è stato il primo che ho ballato????
"Non ti danno fastidio???"
gli chiesi ad un certo punto guardando le sue mani incuriosita.
"Che cosa??"
"I guanti!!!"
Lui ridacchiò
"No tesoro. Ti ci devi abituare se vuoi diventare una vera damigella per bene!!!"
io sbuffai non vedendo l'ora di togliermeli però li sopportai senza lamentarmi perchè anch'io volevo diventare una vera signora di classe come le altre.
"Non ti ho ancora chiesto come ti chiami......"
esclamò il bel signore sorridendo ma prima che potessi rispondere una voce familiare mi interruppe.
"Tesoro finalmente ti ho trovata!!!"
mia madre mi venne incontro preoccupatissima guardando l'uomo spaventata.
"L'ho trovata dietro le tende che dormiva."
lui lasciò andare le mie mani mentre lei mi prese in braccio portandomi via dal mio principe azzurro.
"Grazie."
gli disse non per niente socievole e lanciandogli un'occhiataccia, poi ci allontanammo da lui e, mentre io lo guardai malinconica, mi salutò con la mano. Io cercai di scendere ma mia mamma arrabbiata mi disse che non dovevo mai dare confidenza agli estranei.
Da quella sera non lo rividi più....non ho mai chiesto a mia madre il perchè lo aveva trattato in quel modo nè chi fosse. Tutto ciò è accaduto 18 anni fa e se anche ora lo incontrassi per strada dubito molto che lo riconoscerei visto che a quest'ora dovrebbe avere una quarantina d'anni. Lasciamo stare il passato più passato e ritorniamo a quel famoso ballo. Allora dopo una mezz'oretta ero ancora là seduta su una poltroncina aspettando che il mio presunto fidanzato si facesse vivo(ma si può sapere chi è questo???) con mia mamma che mi gironzolava intorno tutta eccitata.
"Pensa all'enorme villa in cui abiterai!!! Che meraviglia!!! Sarai così ricca da non sapere più che fartene di tutto quel denaro!! Duchessa Esme di Van Fightor!!! Non suona bene???"
"Si come no!!!!"
dissi piuttosto stizzita e annoiata.
"Su via tesoro non fare così!!!!"
Non avevo la minima idea dell'aspetto e del carattere dell'uomo visto che tutti nominavano solo il suo denaro e questo non era proprio un buon segno. Quando ho chiesto a mia madre di descrivermi il volto del duca mi ha solo detto che è un uomo abbastanza piacente. Beh comunque lo saprò giudicare da sola non appena lo vedrò. Non mi hanno voluto dire nemmeno quanti anni ha e qui c'è proprio da preoccuparsi!!!! Una come me sposata???? Mi viene da ridere al solo pensiero!!!!! Per dire la verità non ricordo più l'ultima volta che ho sorriso....io ho sempre sognato di sposarmi per amore e non per denaro.....Ricordo benissimo le fiabe che mi raccontava mia madre da bambina ma credo che per lei sarà stato un gesto inutile farlo, visto che è proprio lei il cattivo della storia che farà di tutto per ostacolare la mia felicità e dubito che vincerò io!!!! Che fine ha fatto il 'e vissero per sempre felici e contenti'?????
"Levati di torno moccioso!!!"
i miei pensieri furono interrotti da un grido stridulo. Mi voltai per vedere che cosa stava succedendo e vidi una scena sconvolgente: il figlioletto del panettiere del villaggio era stato spinto per terra da un uomo orribile. Aveva i capelli sudici, il naso aquilino e sbilenco, la bocca fin troppo grande e guardava con disprezzo il povero ragazzino indifeso. Quando capii ciò che era accaduto non potetti resistere all'istinto di prendere a schiaffi costui. Mi alzai dalla poltroncina e andai con furia verso di loro. Lanciai uno sguardo fulminante all'uomo ed aiutai il bambino a rialzarsi.
"Tesoro come va!!!! Tutto bene???"
"Mi fa male la caviglia!!! Io non gli ho fatto niente!!! Mi ha spinto per terra senza nessun motivo!!!"
rispose il piccolo piangendo. La gente guardò la scena con interesse. La madre del bambino corse a riprenderselo.
"Mi dispiace se vi ha dato fastidio."
esclamò la donna all'uomo. Io la guardai con la bocca aperta....come può avere paura di un simile bamboccio???!!!
"Dovreste chiedere voi scusa a lui e a sua madre!!!!! Come avete potuto trattare così male un povero e innocente bambino??!!! Quale gentiluomo lo farebbe???!!!!!!!!"
gridai arrabbiatissima fissandolo negli occhi. Lui mi guardò e mi sorrise e questo gesto così sfrontato e maleducato fece accrescere la mia rabbia.
"Mi dispiace di avervi rovinato la serata lady Esme ma i bambini devono imparare l'educazione fin da piccoli...."
Sussultai sentendo pronunciare il mio nome dalla sua bocca.
"Ebbene vedo che lei mi conosce ed io sarei curiosa di sapere chi siete voi per fare e dire delle cose così meschine!!!!"
"Duca finalmente siete arrivato!!!!"
vidi mia madre andare incontro all'uomo. Dapprima non riuscii a capire il perchè alla parola duca avevo tremato.
"Tesoro ho l'onore di presentarti il duca di Van Fightor il tuo promesso sposo!!!!"
Dei sussuri increduli e sconvolti furono l'ultima cosa che sentii prima di svenire.......

"Amore svegliati!!! Svegliati ti prego!!!!"
lentamente riuscii a riaprire gli occhi non capendo dov'ero e che cosa mi era successo. L'inquietante marcia nuziale mi rimbombava minacciosamente nelle orecchie. Vidi il volto di mia madre che mi sorrideva.
"Spostatevi fatela respirare!!!!"
sentii gridare mentre lentamente riprendevo conoscenza. Capii di essere in una sala da ballo, ero sdraiata su un divanetto, mi misi a sedere e fissai ad uno ad uno le persone vicino a me.
"Come ti senti???"
Mi chiese mia mamma. Tra la gente vidi anche il volto del duca.
"Secondo te???!!!"
risposi acida lanciando un'occhiataccia all'uomo.
"Preferisco farmi suora pur di sposare quello lì!!!!!"
gridai incurante della folla di gente che mi stava ascoltando.
"Tesoro sta calma ne parliamo dopo con tranquilità a casa ok???"
esclamò lei piuttosto imbarazzata.
"Io non lo sposerò mai!!!! Non potete farmi questo!!!!!"
gridai scoppiando a piangere come una bambina. Tutte le persone presenti mi lanciarono uno sguardo complice. A questo punto non dovrebbe arrivare il principe azzurro a salvarmi???? Beh il fatto è che questa non è una fiaba purtroppo..... Dopo che si accertarono tutti che io stessi bene si decise di continuare con i balli.
"Potrei ballare con te???"
mi propose il duca guardandomi sorridendo. Oddio chi si crede di essere per darmi del tu!!!!???? Un brutto scherzo del destino fa si che ricomincino le danze proprio con il "Canone" di Pachelbel. Mi porse la mano ed io non feci il minimo segno di afferarla guardandolo schifata. Eh no io non ballerò mai il "Canone" con lui, se lo può scordare!!! Sarebbe un'offesa per il primo cavaliere della mia vita!!!!! Non so perchè quell'uomo mi sia rimasto nel cuore nonostante fossi ancora una bambina quando l'ho conosciuto. Il duca per mia fortuna lasciò perdere e se ne andò altrove.
"Come hai potuto fare questo al tuo promesso sposo????!!!!"
strillò mia madre arrabbiata
"Non me ne frega niente del denaro!!! Poteva pure essere l'uomo più ricco della terra ma io non l'avrei sposato lo stesso!!! E' cattivo, malvagio, perfido, maligno ed è più brutto della morte!!!"
gridai ancora più infuriata di lei.
"Non puoi capire l'importanza del denaro perchè sei ancora troppo giovane e a te non ti è mai mancato!!!"
"Potrò anche essere giovane ma so per certo ciò che voglio dalla mia vita!!! Tu non mi vuoi per niente bene!!!!"
"Ma che cosa dici???!!!"
"La pura e semplice verità visto che se me ne volevi non ti sarebbe mai passata per la testa un'idea del genere!!!!!"
così dicendo mi alzai dal divano e, ormai stufa di tutto, corsi via verso il terrazzo piangendo.....

Esme pianse tutta la notte tra le pagine del suo diario.....Carlisle le ricordava troppo l'uomo biondo del suo passato....la ragazza sorrise al pensiero che quel signore poteva essere il padre del suo amato visto la somiglianza....se così fosse stato allora quello doveva essere proprio uno scherzo del destino......un destino crudele....Se solo Carlisle fosse arrivato qualche settimana prima lei sarebbe fuggita con lui senza pensarci un'attimo....ma lui è strano, è sfuggente....misterioso. Lei sa che lui le sta nascondendo qualcosa ma non sa cosa eppure non gliene importa nulla....sa che nonostante il suo segreto anche lui la ama ed è costretto a separarsi da lei solo per il suo bene....
"Forse un giorno sarò felice...."
si ripeteva la ragazza in continuazione nella sua testa per farsi coraggio anche se senza convinzione. Girò frettolosamente le pagine del suo diario per arrivare al giorno prima del suo matrimonio.....

Ed eccomi qua trattata come una bambola di pezza. Mia madre mi guarda con gli occhi lucidi, Mindy e Mery mi fissano adoranti mentre la sarta mi sistema il lungo velo bianco. Odio il mio vestito da sposa!!! Non che non sia bello è solo che odio tutto ciò che abbia a che fare con il mio matrimonio a prescindere dallo sposo.
"Tesoro sei stupenda!!!"
"Vi sta d'incanto signorina!!!"
"Che ne dite se mettiamo qualche altra rosellina qui sul corpetto?''
chiese la donna squadrandomi dalla testa ai piedi.
"Non saprei...sinceramente avrei preferito che le rose fossero di un tono più scuro...."
aggiunse mia madre con occhio critico. Ad un certo punto mi alzai dallo sgabello ormai stufa di tutto e tutti e scoppiai a piangere come avevo sempre fatto in quei giorni.
"Esme non ricominciare!!!!!!"
gridò mia madre esasperata.
"Ti comporti come una bambina!!! Hai ormai venticinque anni non credi che sia giunta l'ora di sposarti????!!!!!"
"Sarà giunta l'ora solo quando troverò l'uomo che amo!!!!"
gridai fuori di senno. Quando era stata l'ultima volta che avevo dormito???
"E quando succederà ciò??? Tra trentanni???? Noi dobbiamo pensare al presente non ad un futuro che non arriverà mai!!!!"
fissai mia madre con aria di sfida levandomi di dosso quello stupido velo e i guanti. Cercai di sbottonarmi il vestito da sola ma non ce la feci. Piangendo ancora più forte per la rabbia feci saltare un bottone sul pavimento. Mia madre urlò furiosa.
"Ma che sei impazzita!!!! Domani ti sposi e hai rovinato l'abito!!!!!!!"
quella squilibbrata si avvicinò a me e mi diede un sonoro schiaffo. Mi toccai la guancia dolorante con la mano destra mentre le lacrime sgorgavano dai miei occhi come cascate di rugiada.
"Per favore lady Mariyen potete sistemare il bottone???"
la sarta lo prese da terra avvilita, senza dir parola mi sedetti nuovamente sullo sgabello esausta mentre lei prese ago e filo per cucire e si mise a lavoro. Qualche ora dopo, quando era ormai sera, mi aggiravo furtivamente per la villa con il viso nascosto da un mantello nero. Non sapevo dove sarei andata ma sapevo solo che dovevo andarmene via di li prima che il sole sorgesse. Avevo preso con me abbastanza denaro per sopravvivere almeno per un mese e poche cose a me care come i guanti di quando ero bambina che mi ricordano il mio bel principe azzurro. Scavalcai senza far rumore la finestra della cucina che portava sul cortile. La richiusi furtivamente per poi correre via lungo l'aiuole di rose che tanto amavo....forse ciò è l'unica cosa che mi manca di quel luogo. Ora arrivava decisamente la parte più difficile e cioè scavalcare la recinzione della villa. Non sapevo come fare ma ero disposta a tutto anche di farmi del male con l'intenzione di scavarcarla pur di non sposarmi l'indomani mattina. Qualche giorno prima avevo minacciato di lasciarmi morire di fame cosa che avevo intenzione di fare e che ho seguito per quasi due giorni.....finchè non sono svenuta per la debolezza. Nemmeno questo è riuscito a riscaldare i cuori dei miei genitori......Loro forse nemmeno ce l'hanno un cuore e quasi quasi non posso ancora crederci che siano così malvagi con me, la loro unica figlia.....preferiscono vedermi morire pur di soddisfare il loro stupido egoismo....Tutto questo solo per denaro come se già non ne avessimo tanto e troppo per giunta. Mia madre ha sempre aspirato ad avere un titolo nobiliare e si è sempre lamentata dicendomi di essersi pentita per aver sposato un senatore invece di un duca, conte, marchese o ancor meglio principe o re se proprio vogliamo esagerare. Mi arrampicai sulla grata cercando di non far rumore, riuscii dopo un bel pò di fatica a sedermi sulla colonna di pietra a cui era attaccata la ringhiera. Mi feci coraggio e saltai per qualche metro da terra. Sentii per qualche secondo qualcosa trattenermi per la gonna, poi sentii uno strappo e caddi per terra atterrando sulle ginocchia. Mi rialzai con le gambe doloranti e vidi un lembo di gonna attaccato alla ringhiera da cui ero caduta. Daltronde non mi è andata così tanto male. Mi misi a correre nel buio della notte nonostante la paura e i muscoli intorpiditi. L'indomani mattina mi svegliai sotto un ponte appena fuori città. Qualche ora prima mi ero fermata lì oramai stanca e stremata per riposare un pò. Mi specchiai nelle acque del ruscello e vidi l'immaggine di una donna pallida con le occhiaie e i capelli arruffati. Ero proprio messa male ma cercai di darmi una sistemata lavandomi la faccia con l'acqua gelida e cercando di rendere presentabili almeno i capelli. Ad un certo punto vidi specchiata dietro di me una sagoma. Mi voltai di scatto e vidi una bella ragazza più piccola di me. Aveva i capelli neri e corti e gli occhi color dell'oro. Era piuttosto magra e pallida ma nonostante ciò era bellissima la donna più bella che io abbia mai visto. Il suo volto sembrava una scultura di Michelangelo o un affresco di un angelo nella cappella Sistina.
"Dovete scappare immediatamente da qui loro sanno dove sei!!!!"
esclamò in fretta e furia raccogliendo le mie cose e porgendomele velocemente. La sua voce era incantevole e argentina anche se aveva una nota di preoccupazione.
"Chi siete???"
domandai stupita dimenticandomi dell'immanente pericolo
"Non è tempo di presentazioni!!!! Dovete scappare e di corsa anche!!!!!!"
spaventata accettai subito la proposta. Mi avvolsi nel mantello nero presi la mia borsetta e ringraziai la ragazza.
"Grazie mille!!!!"
lei mi sorrise tristemente ed io fuggii correndo più velocemente possibile verso est.
Qualche ora dopo mi fermai per riposarmi su una panchina di un giardinetto che non avevo mai visto prima di allora. Pensai con riconoscenza alla bella ragazza dai capelli corti e la ringraziai nuovamente nella mia mente. Se non fosse stato per lei sarei finita nelle mani del duca qualche ora prima di quando successe effettivamente. Mi addormentai senza accorgermene e venni svegliata da delle grida furiose. Aprii di scatto gli occhi e trovai di fronte a me il duca e i suoi uomini. Mi portarono di corsa a casa e dopo i rimproveri dei miei genitori mi fecero vestire con que maledetto abito bianco e mi condussero a forza all'altare. Tra urla pianti, grida e diversi no in risposta alla domanda del prete, lui fu costretto a proclamarci marito e moglie senza nessun consenso...........il banchetto nuziale andò come la cerimonia e poi non ho più nulla da scrivere perchè non voglio avere nessun ricordo della notte più brutta della mia vita: la prima notte di nozze.......

Esme piangendo prese la penna voltò pagina e continuò a scrivere nel foglio di diario ancora vuoto......

Ho preso la mia decisione....La mia vita è un'incubo senza fine.....
Ho appena saputo che ieri mattina poco dopo averci fatto visita Carlisle ed Edward sono partiti per chissà dove e sento che non ritorneranno mai più quì......Non lo dimenticherò mai e poi mai...credevo che lui potesse darmi quel poco di felicità che desideravo ma è scappato via per proteggermi, almeno così lui dice. Se n'è andato via come il cavaliere del passato e come lui è destinato a scomparire dalla mia vita per sempre. Poi c'è pure il ragazzo, Edward, in così poco tempo me ne sono terribilmente affezionata e mi manca tantissimo anche egli. Se solo me l'avesse chiesto a quest'ora sarei con lui non mi importa dove ma felice e contenta per sempre con il mio Carlisle non avrei mai potuto chiedere di meglio di così....invece sono qui imprigionata in un matrimonio che per me non esiste. Sono sola e sconvolta....vedo la mia vita passarmi davanti come in un film horror....poi rivedo il volto di Carlisle ma lui scompare in un'istante nel nulla lasciandomi sola senza niente a cui potermi aggrappare nemmeno un suo sorriso.....
Ho deciso....sarò forte, cercherò di andare avanti, renderò la mia vita meno triste, porterò un pò di luce e calore nei miei malinconici giorni senza senso. Devo solo fare un sacrificio....spero vivamente di doverlo fare solo una volta perchè non so se avrei il coraggio di tentare una seconda di volta.......Bene ho deciso finalmente.....ora mi guardo allo specchio sperando di vedere al più presto possibile un bel sorriso sul mio viso stanco e pallido.

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Capitolo 4
*** Piacevoli sorprese - parte 1 ***


Erano passati parecchi mesi dal giorno in cui Carlisle aveva dato il suo addio ad Esme. Da quel giorno il dottore non era stato più lo stesso ed Edward lo dovette ammettere a malincuore perchè voleva troppo bene a suo padre per vederlo ridotto in quello stato. Era una cosa piuttosto straziante vederlo andare a lavoro senza nessun entusiasmo e ogni volta che glielo faceva notare il dottore ripeteva, più a se stesso che al ragazzo, che doveva essere forte e che cercava di riuscire ad andare avanti per lui. Passarono i giorni ed Edward iniziava seriamente a preoccuparsi dello stato d'animo del padre. Si accorse suo malgrado che Carlisle invece di migliorare peggiorava sempre di più con l'andare del tempo. Ciò che gli faceva maggior paura era il pensiero che la storia continuasse così in eterno. Non riusciva più a ricordare il sorriso gioioso di suo padre, il sorriso che donava a tutti gli esseri viventi e che ora non aveva più la forza di risplendere. Gli mancava così tanto....... adesso la situazione sembrava essersi ribaltata: dapprima era lui che era triste e teneva il muso mentre Carlisle cercava di tirargli fuori almeno un mezzo sorriso mentre adesso era al contrario. Quel giorno, mentre Edward si aggirava per il paese in cerca di una soluzione per i suoi problemi, seppe per caso che loro erano stati invitati a un ballo eppure suo padre non gli aveva detto nulla. Tornò subito a casa in cerca di spiegazioni. Un ballo era proprio una bella idea per distrarsi dalle proprie preoccupazione, gliel'aveva detto pure Carlisle tempo fa, ma daltronde sapeva che ora non la pensava più così. Aprì il portone e appena entrato vide il vampiro più pallido del solito, con delle occhiaie scurissime in volto, seduto su una sedia, immobbile, senza respirare, guardando fisso nel vuoto.
"Papà........."
continuò a fissare la sua disperazione ancora qualche secondo poi si girò verso di lui con sguardo supplichevole.
"Ora basta!!!!!!!"
gridò Edward fuori di se ma lui non si mosse nemmeno di un millimetro.
"Hai l'intenzione di trascorere tutta l'eternità così?????? Ora basta!! So benissimo che soffri ma sono trascorsi ormai otto mesi e devi fartene una ragione."
"Se non te la senti più di vivere con me te ne puoi pure andare."
Quelle parole anche se dette senza nessuna rabbia fecero malissimo al cuore del ragazzo che lo fissò negli occhi sconvolto.
"Pa.... papà stai scherzando vero???"
afferrò per le spalle Carlisle e iniziò a scuoterlo.
"Non lo pensi davvero???? E' così vero?????Dimmi che è così!!!!!!!"
Urlò disperatamente. Il dottore lo fermò afferandogli le braccia.
"Non voglio assolutamente che tu te ne vada!!!!! Ho detto così solo perchè ti voglio bene e non mi piace vederti soffrire per me!!!! Non voglio che tu trascorra il tuo futuro con una persona così noiosa come il sottoscritto!!!!!!!"
Carlisle spiegò tutto con autorità e serietà, il ragazzo lo lasciò andare tranquillizzato.
"Ascoltami bene, ci sono due cose che puoi fare: la prima è di tornare da Esme rapirla dirle la verità e trasformarla in un vampiro......"
Il bel vampiro ringhiò furioso ed Edward quasi si spaventò.
"Io non la potrei uccidere nè ora nè mai!!!!"
detto ciò Carlisle tornò alla sua solita calma.
"Allora non ci resta che adottare la seconda opzione: dimenticarla!!!!! Lo so che ti sembra impossibbile ma almeno puoi cercare di andare avanti giorno per giorno. Non te ne devi stare tutti giorni chiuso in casa o al lavoro, devi uscire, ti devi svagare!!"
a quelle parole gli ritornò alla mente quello che aveva scoperto qualche ora prima. Ridendo sotto i baffi gli venne in mente una bellissima idea. Il suo viso si illuminò.
"Mi prometti una cosa?????"
Carlisle ci pensò su un'attimo sapendo benissimo che in quella proposta non c'era niente di buono.
"Dimmi pure."
rispose infine defintivamente sconfitto. Un largo sorriso si stampò sul volto di Edward.
"Ebbene oggi ho incontrato il dottor Scrutz che mi ha chiesto se avevi cambiato idea a riguardo del ballo di suo nipote che tu avevi rifiutato!!!"
Colpito e affondato. Il viso di Carlisle si fece più pallido di prima, cosa c'è di peggio di un ballo??????
"Hai promesso!!!!!!"
esclamò il ragazzo leggendo nel suo pensiero tutte le scuse che stava cercando di formulare.
"Mi stai chiedendo di partecipare ad un evento che porta a galla migliaia di dolorosissimi ricordi..... ma ho promesso ed io mantengo sempre le promesse. E sia!!!!!"

La sala da ballo era vibrante di musica danza e allegria. Edward sorrise festoso, Carlisle rimase bloccato all'entrata con lo sguardo fisso nel vuoto.
"Per favore!!!"
implorò il ragazzo e lui avanzò oltre la soglia. Un bel numero di musicisti stava suonando l' Eine kleine natchtmusik di Mozart. Cavalieri e dame danzavano con eleganza al centro della pista, c'era chi sossergiava chiaccherando un tè e chi se ne stava seduto sul divano rilassandosi con il dolce far niente. L'atmosfera era così simile a quella dell'ultimo ballo in cui era stato che gli venne una fitta allo stomaco e poi al cuore al solo pensarci. Ad un certo punto vide una donna dai capelli rossi volteggiare allegramente con il suo cavaliere. Carlisle si avvicinò a lei senza pensarci nemmeno un istante. Poi sorrise affranto........ non era lei, eppure la vedeva ovunque, in ogni dama della festa cercava lei, Esme, il suo viso, i suoi occhi, il suo dolce sorriso......
"Padre a che aspetti per ballare con una di queste stupende creature??!!!!"
"Ballare no!!! Ti ho promesso di venire al ballo ed eccomi qui ma non di ballare!!!!"
Edward lo guardò sconsolato notando che era più pallido e più di malumore del solito per non parlare delle occhiaie violacee che contornavano gli occhi d'oro stanchi e senza più vita. Finì la musica e tra inchini e riverenze la gente si andava a sedere stanca per aver ballato troppo con i piedi doloranti, altri si alzavano per il ballo seguente,alcune dame scambiavano il partner e altre si facevano promettere un'altro ballo dal loro cavaliere.
"Io vado a ballare che c'è una ragazza che mi sta aspettando."
Ploclamò Edward imbarazzato pur non volendo abbandonare il padre in quelle condizioni.
"Va pure e divertiti!! Te lo meriti con tutto il cuore!!!"
"Anche tu... anche tu.."
sussurò il ragazzo prima di andarsene. Carlisle rimase solo seduto su un divano immerso nei suoi pensieri. Ad un tratto si levarono in aria delle note fin troppo familiari.
""No!!!! No!!! Tutto tranne il Canone!!!!!!!""
nella mente del vampiro si fecero sempre più nitide le vicende di quella sera.... La vide di fronte a se ballare sorridente gioiosa....... i suoi capelli sciolti svolazzavano di qua e di la seguendo i movimenti della danza..... la mano destra stringeva la sua mentre la sua mano sinistra le cingeva la vita......i ricordi si fecero così nitidi e reali finchè non la vide di fronte a se che la fissava con stupore e con le lacrime agli occhi.... con le mani accarezzava il pancione....... Carlisle si risvegliò scosso da un ricordo che non gli apparteneva. Il "Canone" di Pachelbel era appena finito e l'incantesimo si era spezzato eppure lei era li di fronte a lui che lo guardava emozionata con le mani che accarezzavano il grembo.
"Carlisle!!!!!"
lei gli andò incontro chiamandolo per nome. Il vampiro capì che era tutto vero. Si alzò dal divano e stettero l'uno di fronte all'altra fissandosi negli occhi poi lo sguardo di Carlisle si spostò automaticamente dal suo viso al suo ventre ingrossato. Gli venne voglia di urlare, di buttarsi tra le sue braccia, di stringerla a se e baciarla con passione eppure non potè far altro che star li a fissarla con gli occhi spalancati.
"Auguri di cuore miss Van Fightor!!"
Lei fece una smorfia disgustata.
"Gli auguri li accetto con gioia ma non voglio che mi chiamate in quel modo e nessuno lo sa meglio di voi!!!"
"Scusatemi Lady Esme."
Lei sorrise entusiasta lui continuò a fissare il pancione non riuscendo a credere che fosse tutto vero.
"A quando il lieto evento??"
"Ci siamo quasi manca solo un mese!!!!"
detto questo si lasciò cadere sul divano con un lamento soffocato.
"Lady Esme che avete???!!!"
Gridò Carlisle in preda al panico.
"Non è niente mi succede spesso."
"Volete che vi accompagni a casa???"
esclamò lui seriamente preoccupato per la salute dell'amata.
"Su via non ce n'è assolutissimamente bisogno!! Sto a meraviglia!!!!"
"Siete sicura??"
La donna annuì sorridendo. Ancora non riusciva a credere di aver dinanzi a se proprio il suo amato Carlisle. Dal momento in cui se n'era andato aveva creduto di non rivederlo mai più. Carlisle daltro canto fissava Esme ancora incredulo felice che lei stesse per esaudire il suo sogno più grande.... ciò che lui non gli avrebbe mai potuto dare..
"Come lo chiamarete?? "
domandò il dottore cercando di rompere il ghiaccio. Lei fece un largo sorriso.
"Se è maschio Edward come suo figlio."
Carlisle la guardò compiaciuto.
"Se è femmina ancora non so."
"Non preoccupatevi avete ancora tempo per scegliere il nome. Vedo che state meglio dell'ultima volta che vi ho visto.
"Oh si!! Sono contenta."
Il vampiro notò che le gote della donna erano colorite e che era sinceramente felice di aspettare un bambino nonostante fosse anche di suo marito.

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