He wasn't

di Hermione Weasley
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lettere, indecisioni e gufi in fase premestruale ***
Capitolo 2: *** Ometti pelati e bulgari arrapati ***
Capitolo 3: *** Incontri, proposte e finte Wronsky ***



Capitolo 1
*** Lettere, indecisioni e gufi in fase premestruale ***


Salve

Salve!

Ho deciso di ripubblicare questa fic sotto consiglio di Sara.

E' una delle prime che ho scritto, riveduta e corretta.

Spero vi piaccia.

Dedicata a Sara perchè..mille e più motivi, che lei sicuramente conosce. =*

He wasn't

He wasn't what I wanted, what I thought, no.

He wouldn't even open up the door.

He never made me feel like I was special.

He isn't really what I'm looking for.

He wasn't what I wanted, what I thought, no.

He wouldn't even open up the door.

He never made me feel like I was special.

(Avril Lavigne - He Wasn't)

Ron e Harry sono partiti. Sento il mio cuore farsi piccolo piccolo. I miei due migliori amici se ne sono andati. Abbiamo da poco terminato i sette anni a Hogwarts, Voldemort è sconfitto, e la fine della Seconda Guerra ha fatto tirare un respiro di sollievo a tutta la comunità magica mondiale: il Bene ha trionfato. Ma adesso sono qui a combattere un pericolo assai peggiore: la solitudine. Si perchè né Harry né Ron si sono curati di me, hanno il loro sogno, le loro ambizioni e io sono semplicemente di troppo.

Un'importante squadra di Quidditch ha offerto loro un ritiro di tre mesi per allenarsi e eventualmente entrare a far parte della squadra nell'imminente campionato stagionale. Hanno preso quell'offerta quasi per gioco, o almeno Harry, Ron sembrava invece deciso a sfondare nel mondo dello sport. Il nostro arrivederci non è stato dei migliori. Tra me e quello squilibrato di Ron c'è sempre stato un qualcosa, di ancora non specificato, non abbiamo mai parlato di una possibile relazione tra di noi, una rapporto che andasse aldilà dell'amicizia. Ma vuoi per la goffaggine di Ron , vuoi per il mio orgoglio, niente è mai successo, niente se non si vuole considerare il Dopo-Ballo-Del-Ceppo , la cosa più traumatica del mio quarto anno.

Ieri sera, spinta da chissà quale coraggio, mi ero decisa a parlare con lui .Inutile dire che avrei fatto meglio a starmene a casa. Sono andata alla Tana e dopo la cena, che la Signora Weasley aveva preparato (quanto amo quella donna....capite in che senso), l'ho guardato negli occhi e gli ho detto di non partire, di rimanere con me. Visto il suo silenzio, non mi preoccupava più di tanto in fondo che tace acconsente, no? Ma ad un certo punto quel cafone è scoppiato in una specie di risata isterica, che a me, come potete ben capire, ha fatto tutt'altro che piacere. Sono corsa via dopo aver salutato Harry e Ginny.

La ormai non più piccola Weasley ha da poco iniziato il settimo e ultimo anno a Hogwarts. Dio, come mi manca Hogwarts, le sue scale (alle quali piace cambiare), le serate nella Torre di Grifondoro, la Biblioteca, il tifo alle partite di Quidditch, i miei amici, sapete una cosa? Sento anche la mancanza di quel furetto che risponde al nome di Draco Malfoy.

Forse il fatto di essere stata una ragazza mi ha sempre un po' penalizzata agli occhi di Ron e Harry. Tante volte mi hanno esclusa dai loro discorsi, o semplicemente ignorata, come al terzo anno che per me fu sicuramente il peggiore: mi ricordo perfettamente come mi hanno trattata per tutta la storia della Firebolt e di Crosta,mi tornano alla mente quei pomeriggi passati da Hagrid a piangere e a sfogarsi, cercando qualche modo per far scagionare Fierobecco.

Devo ammettere di essere stata noiosa, con i compiti, la disciplina, le regole e tutto ma sotto la maschera di ragazza sicura c'è solo una grande insicurezza e paura di rimanere sola. Quante volte ho consigliato a Ron e Harry di non fare qualcosa e loro mi hanno puntualmente ignorata andando poi a finire in guai seri!

Sono sola , sola con il mio lavoro di Responsabile della Sezione Cooperazione Babbana al Ministero della Magia. è duro come lavoro, Caramell non mi dà un attimo di tregua, non posso fare a meno di chiedermi, com'è che non l'hanno ancora sostituito, ogni tanto vedo la Umbridge, credo che mi voglia ancora schiantare per quella storia del quinto anno.

I miei pensieri sono interrotti dall'arrivo di un gufo. Ho come la sensazione di averlo già visto. Slego delicatamente la lettera dalla zampa del volatile e gli do tre zellini di ricompensa, ma non se ne vuole andare, evidentemente vuole subito una risposta. Chi sarà? Posso escludere a priori Harry e Ron visto che il gufo non è Edvige né tantomeno Leotordo.

Magari Ginny mi ha scritto con un gufo della scuola.

Apro la lettera in fretta e furia,

Cara Hermione,

Come stai?

Non hai più risposto al mio invito per le vacanze estive!

Mi farebbe piacere rivederti.

Dovrei venire a Londra per qualche giorno la prossima settimana, che ne dici di vederci?

Aspetto una tua risposta al più presto.

Tuo Viktor.

Non ho intenzione di rivedere Viktor, assolutamente no.

E' diventato stranamente appiccicoso e assillante.

No, proprio no.

Rileggo più volte il breve pezzo di pergamena, dopo afferro il primo foglio che trovo e mi affretto a rispondere.

Caro Viktor,

mi piacerebbe moltissimo rivederti.

Purtroppo il lavoro occupa gran parte del mio tempo.

Mi spiace.

Hermione

Do la lettera al gufo che per tutta risposta sta per spiccare il volo.

Aspetta, aspetta...Cosa ho da perdere? Dopotutto Viktor è si ossessivo, ma sembra l'unico a essersi ricordato di me, ci uscirò e se non funzionerà, bè pace.

Si ci sto!

Ma, persa come sono nei miei ragionamenti, non mi ricordo del gufo che ormai ha preso il volo (in tutti i sensi)

-Oh Mio Dio! Gufo! Gufetto torna indietro!- ma il volatile non mi ascolta. Stupido uccellaccio vieni qui.

-Dai, su gufetto! Gufettino!- chiamo con voce mielosa, tentando di non vomitare sentendo il tono risultare schifosamente falso.

Lo inseguo per la stanza finchè , sotto gli occhi di tutti gli altri dipendenti, inciampo in un cestino della carta straccia, faccia un mezzo giro su me stessa e cado a terra come una pera cotta. Tutti ridono di me. Non si può ridere di Hermione Granger. Ma questo non è il momento per le mie attente constatazioni. Afferro la bacchetta e...

-Immobilus- il gufetto rimane fermo aleggiando a mezz'aria. -Accio-

Mi cade tra le braccia. Mi ricordo di aver utilizzato questo incantesimo al secondo anno con i Folletti della Cornovaglia. Corro nel mio ufficio e scrivo una nuova lettera:

Caro Viktor,

aspetto con ansia il giorno del tuo arrivo.

Con affetto,

Herm

Lego la lettera alla zampa del gufo che mi guarda con sguardo omicida, dopotutto l'ho appena incantato, lo lascio e sparisce subito: quel morso che mi ha dato sull'indice destro è tutt'altro che una dimostrazione di affetto. Non ho mai avuto un gufo, ma ho letto abbstanza per dire che quel gufo mi odia.

Tutti mi odiano....tranne Viktor. E' andata.

Vedrò Viktor Krum, l'unica cosa che mi dispiace è non poterlo dire a Ron per vedere la sua reazione. Ma per una volta non voglio pensare a Ron e nemmeno a Harry, penserò solo a me stessa. E' ora di girare pagina, mettere la parola "Fine" a questo capitolo della mia vita.

Ma come sempre ho parlato troppo presto. Una candida civetta saetta nel mio ufficio.

-Edvige!- gridò correndole incontro.

Sono così felice che quasi quasi mi metto a ballare..

Hermione aspetta...

Dio mio odio quando mi agito così, non hanno mica annunciato che gli esami saranno anticipati, no? E poi non vado più ad Hogwarts. La civetta si sistema sul mio braccio . Non è fantastico? Harry mi ha scritto! Apro subito la lettera e leggo ogni singola riga, avida di sapere cosa sta succedendo ai miei migliori amici

Ehi Herm!

Come stai? Scusa se non mi sono fatto sentire, ma gli allenamenti sono davvero duri.

Non credo sia il lavoro che fa per me.

Penso che opterò per la carriera Auror, come mi avevi consigliato.

Qui ci sono sia ragazze che ragazzi della nostra stessa età.

Per quanto riguarda Ron bè..non credo che ti piacerà.

Ha conosciuto una ragazza, una alla Fleur Delacour, che trovo a dir poco insopportabile!

Ma Ron non è del mio stesso avviso, anzi pare che la cosa si stia facendo seria.

Mi manchi.

Spero di ricevere al più presto una tua risposta

Con affetto,

Harry

ps_ti spiace tenere Edvige per un po'? Il viaggio è parecchio lungo, falla riposare!

Non ci posso credere, quel cafone, stupido, ignorante, infantile che molti chiamano Ron ha trovato una ragazza, una meglio di me.

Un irrefrenabile impulso di piangere mi assale. Questa è la goccia che fa traboccare il vaso: con Ron ho chiuso. Basta niente più pianti o scervellamenti vari. Siamo solo amici (anzi forse nemmeno quello).

E stop.

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Capitolo 2
*** Ometti pelati e bulgari arrapati ***


He wasn't

He wasn't

Capitolo 2 : Ometti pelati e bulgari arrapati

He wasn't what I wanted, what I thought, no.

He wouldn't even open up the door.

He never made me feel like I was special.

He isn't really what I'm looking for.

He wasn't what I wanted, what I thought, no.

He wouldn't even open up the door.

He never made me feel like I was special.

(Avril Lavigne - He Wasn't)

-Aggiungere due cucchiai di zucchero, ecco fatto- con un tocco professionale aggiungo la polverina bianca all'impasto. Sto preparando una torta, dovrebbe essere una ciambella...o almeno spero.

Viktor dovrebbe essere qui fra qualche minuto.

Ho preparato una cenetta strepitosa,allora: risotto allo zafferano, bistecca, patate al forno e il dolce, che ho infilato proprio ora nel forno.

E senza usare la magia....

Ok, ok, ok magari ho fatto qualche incantesimo qua e là, ma niente di che....

E vabbene!

Ho fatto tutto con la magia, a parte l'aggiunta di zucchero di prima.

Ai fornelli sono un disastro, magari avessi un elfo domestico...

Gli pagherei senz'altro uno stipendio! Non ho ancora del tutto abbandonato il mio progetto del C.R.E.P.A., ma non credo sia opportuno parlarne, infatti ultimamente, mi sono accorta che quando inizio a parlarne, il mio interlocutore viene colpito da una specie di assopimento temporaneo, in poche parole si addormenta.

E' chiaro che non riescono a capire l'importanza della mia causa.

Sono le otto e venti, tra dieci minuti arriverà Viktor. Mi fiondo in camera mia, e noto con piacere che la Tricopozione Lisciariccio ha avuto effetto. Raccolgo i capelli sopra la nuca con un bel fermaglio nero. Mi sistemo l'abito, un vestito nero, con una scollatura mozzafiato, non che abbia grandi cose da far vedere ma sapete com'è: una cerca di fare del suo meglio.

Mi sono messa anche i tacchi: io odio i tacchi, sono la cosa più futile di questo mondo, ma siccome tutte le donne eleganti ce l'hanno, non vedo perchè dovrei essere da meno.

Sono nervosa, adesso che ci penso questo è il mio primo appuntamento...

Ommerlino!

Ora che me ne sono resa conto credo che mi stia per venire un infarto...

Stupida,stupida Hermione! Ma non ho più tempo per infarti o collassi: qualcuno ha appena suonato il campanello...

Ecco ora si che mi sento male.

Corro alla porta e prima di aprirla mi volto verso il soggiorno controllando che tutto sia a posto: mai come ora il mio appartamentino a Diagon Alley mi ha fatto così schifo!

Oddio...Viktor ha suonato di nuovo, devo aprire, non ho scelta! Faccio un bel respiro profondo, afferro la maniglia e...

...

Un ometto sui quarant'anni mi fissa dall'altra parte della porta.

Non so cosa pensiate voi ma quello non può essere Viktor, insomma....

Oh mio Dio, non mi dire che questo è Viktor, niente panico!

Semmai lo oblivio, non ci sono problemi!

-Buonasera signorina!- l'ometto è piuttosto basso, parla scuotendo la testina pelata, prima a destra, poi a sinistra, poi di nuovo a destra e...ok basta! Lo fisso incapace di parlare.

-Sono Francis Cooper della ditta Aspira-Magico oggetti per tutte le occasioni!-

Nonostante tutto tiro un sospiro di sollievo.

Per un microsecondo ho pensato che quello fosse davvero Viktor Krum, meno male!

Non avevo nessuna voglia di praticare incantesimi di cancellamento-memoria!

Solo quando il mio misterioso interlocutore da due colpetti di tosse (disgustosamente somigliante alla Umbridge) mi rendo conto di non aver ancora parlato. Gli sorrido, tanto ormai la figura del cavolo l'ho già fatta.

-Posso esserle utile?- chiedo sorridente.

-La domanda giusta è: Io posso esserle utile? Abbiamo aspirapolveri magiche a polvere volante, tostapane che funge anche da frullatore..-

-No, mi dispiace non voglio nulla- cerco di interromperlo, non ho nessunissima intenzione di farmi vedere da Viktor mentre parlo con un venditore porta a porta con strane inclinazioni alla schizofrenia.

-Ma come!?- l'ometto sembra contrariato. -E cosa mi dice della pentola anti-scoppio, questa è una novità! Guardi le mostro come funziona!- detto questo inizia a frugare in un borsone che prima non avevo notato.

-No, non si disturbi, non voglio niente sa...-ma non mi fa finire la frase.

-Scherza? Guardi questa insalatiera con porta sale-pepe incorporata! è un gioiello della tecnica magica e poi questa...-

-No, mi dispiace ma...- il mio sorriso sta scomparendo, i miei nervi stanno per saltare.

-E cosa mi dice di questa, casseruola con doppio manico in peltro misura standard 8?-

-HO DETTO SE NE VADA!- Grido con tutta la forza che ho in corpo, ma l'ometto non sembra impressionato, anzi mi rivolge un gran sorriso e poi ricomincia parlare.

-Vedo che lei ha bisogno delle PilloleCalmaESangueFreddo, signorina, calmano i nervi, le prende mia nonna quando si arrabbia-

Questo è davvero troppo, faccio un passo indietro e gli sbatto la porta in faccia.

PilloleCalme e bla bla bla!?

Ma chi si crede di essere stupido nano inferocito.

Dlin Dlon.

Ecco di nuovo il campanello, ora mi sente quello squilibrato, io non sono sua nonna, perdinci!

Apro di schianto la porta.

-Senta stupido pallone gonfiato che non è altro come os...- ma le parole mi si smorzano in gola. Un giovane possente giocatore di Quidditch bulgaro, mi fissa, le mani sui fianchi.

Cerco disperatamente di ricompormi, di darmi un contegno.

-Hermione!- Viktor mi abbraccia.

Sorrido.

Che figura...no comment che è meglio.

Sento i pettorali di Viktor premuti contro di me! Certo che è proprio fatto bene, niente male devo dire, viva il Quidditch! Se rende così le persone allora lo amo!

Chissà se anche Ron ha messo su un po' di carrozzeria, si insomma.....

STOP

Si era detto di non parlare di Ron!

Giusto, giusto. Faccio entrare Viktor in casa.

-Che bel posto!- esclama.

Dio, mi sento orgogliosa di me stessa.

-Prendi pure posto- dico indicandogli la tavola, sulla quale due candele si consumano piano piano. Lui mi rivolge un gran sorriso. Scappo in cucina e faccio due bei respiri, andrà tutto bene, Herm, non ti preoccupare.

Afferro i piatti di riso e torno da in soggiorno.

-Ecco- dico progendogli il piatto.

-Grazie-

Mi siedo.

-Allora buon appetito!- gli dico.

-Buon appetito- mi risponde lui di rimando.

Metto in bocca la prima forchettata, quando mi rendo conto di una cosa...

-Viktor, ma il tuo inglese è migliorato tantissimo!-

Lui mi sorride.

-L'ho imparato. Per te. Ho fatto un corso apposta.- mentre parla mi prende una mano e me la bacia.

Sento un brivido partire dal punto in cui Viktor mi ha baciata , passare per il braccio, la testa, la schiena per poi impossessarsi completamente di me.

Cerco di sorridere, ma mi rendo conto che al posto di un sorriso, c'è stampata un'espressione ebete sulla mia faccia. Come sempre.

Dopotutto, sono brava a fronteggiare qualsiasi situazione, ma non queste!

Dannazione!

Iniziamo a parlare della nostra vita, di ciò che ci è successo durante tutti gli anni che non ci siamo visti.

Da quel che ho capito Viktor ha lasciato il posto in squadra nella Nazionale, per dedicarsi alla carriera ministeriale, vuole diventare responsabile della Sezione per gli Sport Magici, un po' come Ludo Bagman, insomma.

-Dove sono Harry Potter e l'altro?- mi chiede all'improvviso.

-Giocano in una squadra di Quidditch, vuoi del vino?- rispondo a raffica, capendo a stento ciò che dico, cercando di cambiare discorso, non voglio parlare di Harry ma soprattutto non voglio menzionare Ron.

-Davvero? In che squadra?- Viktor non demorde.

-Non lo so, conosci Caramell di persona?-

-Anche la mia ex gioca in una squadra di Quidditch-

Stupido gorilla! Non ce la fai a capire che non voglio parlare di questo?! Prima Ron, poi Harry e ora mi vuole parlare della sua ex-ragazza? Ma nemmeno per sogno, devo trovare un mondo per portare il discorso su altri argomenti...Spero solo di non passare la serata a chiaccherare di schemi e tattiche di gioco.

-Si chiama Alyssa, è stata la mia ragazza per circa un anno- continua imperterrito.

-Mi dispiace, metto un po' di musica?-

-Ha lunghi capelli biondi, e gli occhi azzurri. E' molto bella-

MA COME OSA?!

Parlare della sua fighissima ex, in mia presenza!

Ma come mai gli uomini sono così idioti?

-Ma mai bella come te- dice sorridendomi.

Ecco.

Adesso mi sento meglio, decisamente, mi dimentico di essere arrabbiata con Viktor.

Ma ho come la netta sensazione di essermi dimenticata qualcosa. Faccio velocemente mente locale, mentre metto un cd a caso nello stereo. Torno al tavolo, mentre le note di una dolcissima canzone, invadono la stanza. Viktor mi guarda con uno sguardo strano...mi fa quasi paura.

Si alza.

Viene verso di me.

Sento i nervi cedermi, potrei morire in quest'istante.

Si avvicina e...ommerlino! Sento puzza di bruciato, ma com'è possibile?

I fornelli sono spenti e...

Un'orribile sensazione mi assale: il dolce nel forno.

-Aaaaah!- grido correndo in cucina.

-Cosa c'è?- mi urla dietro Viktor preoccupato.

Afferro il guanto apro il forno e....

Una vampata di fumo nero mi avvolge. Spengo a tastoni il forno.

Apro la finestra della cucina per far scorrere un po' d'aria.

Accidenti!

Come ho fatto a dimenticare la mia ciambella nel forno!?

Quando il fumo se n'è andato e io smetto di tossire, mi avvicino al forno e noto con profondo disgusto che il mio fantastico dolce assomiglia a un fico secco troppo cresciuto!

Noooooooooo!

Viktor mi osserva dalla porta, sta ridendo.

Cosa hai da ridere stupido ebete?

Ma calmo i nervi e sfoggio un sorriso esemplare.

-Cosa c'è?- chiedo.

-Sei divertente- dice lui.

Io sarei divertente? Brutto scimmione travestito da essere umano, ma come osi?

Utilizzo tutta la mia buona volontà per tenere le labbra serrate insieme: è un cafone, ma non posso farmi sfuggire l'unico uomo interessato a me!

-Torniamo in salotto- dico alla fine dopo un attimo di pausa.

Lo precedo fino al divano, sto per sedermi quando sento Viktor afferrarmi per un braccio e tirarmi verso di sé.

Sto per urlargli in faccia: toglimi le mani di dosso pervertito!

Ma non lo dico.

Sento il respiro di Viktor sul mio collo.

Qui si mette male.

La sua mano scorre sulla mi coscia. Oddio, non posso andare a letto con Viktor! La cosa mi schifa al solo pensiero. Sento che mi sta aprendo l'abito da dietro.

No! No! No! Mi stacco con forza da lui.

Ora mi guarda con un'espressione confusa dipinta sul volto.

-Io...ehm- Herm fatti venire in mente qualcosa!

Viktor mi fissa. Ommerlino!

-Io- un'idea mi balena nel cervello -Io non credo nel sesso prima del matrimonio-

Questa è sicuramente la miglior scusa che abbia mai trovato.

-Oh, e come mai?- mi chiede sempre più confuso.

-Bè, io sono credente-

Questo non è vero, ma ormai, ho voluto la bicicletta, mi toccherà pedalare!

-In cosa credi?-

-Nella religione cattolica-

Ma poi mi viene in mente che probabilmente Viktor non sa niente di religione e cose varie, lui è mago purosangue!

Lo faccio sedere sul divano.

-Allora all'inizio dei tempi esistevano solo un uomo e una donna....- Comincio a raccontare tutto ciò che mi ricordo su Vangeli, Bibbia e affini...

* * *

Sono passate ben due ore.

Finalmente Viktor si è addormentato, stavo raccontando di Gesù che cammina sulle acque quando il poveretto non ha retto.

Meno male!

La faccenda si era messa male, soprattutto per me!

Non voglio andare a letto con lui! Insomma è un bel ragazzo, ma....boh!

Con un incantesimo lo faccio apparire nella camera d'albergo che ha prenotato. Sono esausta.

-Gratta e Netta-

La cucina è a posto, e pure il salotto.

Salgo in camera mia.

Non ce la faccio più: due ore a raccontare la Bibbia...è stato un miracolo se non mi sono addormentata io!

Mi strucco, mi metto il pigiama.

Sto per infilarmi nel letto quando, la foto che tengo sul cassettone attira la mia attenzione.

Afferro la cornice.

Siamo io, Harry e Ron quando abbiamo preso il diploma.

Nonostante cerchi di trattenermi, sento le lacrime calde bagnarmi il viso.

Voglio Harry, voglio Ron, voglio i miei amici. Non posso passare i miei giorni a fuggire da un bulgaro arrapato!

Che disperazione!

Quanto darei per essere lì con loro, voglio far parte della loro vita.

Alzo allo sguardo, il mio riflesso mi fissa. Rimango lì a guardarmi.

Sono Hermione, sono sempre la solita Hermione.

Perchè se ne sono andati?

Mi infilo sotto le coperte, chiudo gli occhi.

La cornice ancora stretta tra la mie braccia.

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Un grazie speciale va a chi ha recensito il primo capitolo!

Siete fantastici!

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Capitolo 3
*** Incontri, proposte e finte Wronsky ***


He wasn't

He wasn't

Capitolo 3 : Incontri, proposte e finte Wronski

He wasn't what I wanted, what I thought, no.

He wouldn't even open up the door.

He never made me feel like I was special.

He isn't really what I'm looking for.

He wasn't what I wanted, what I thought, no.

He wouldn't even open up the door.

He never made me feel like I was special.

(Avril Lavigne - He Wasn't)

Porskoff? Manovra di Porskoff?

Cioè, cosa me ne dovrebbe fregare della Manovra di Porskoff?!?

Ma queste sono sottigliezze che purtroppo Viktor Krum non riesce a cogliere.

Siamo qui, in questo lussuossimo ristorante di Londra, anzi per essere precisi il più lussuoso ed elegante ristorante della città. E' da circa un'ora che mi chiedo come mai mi abbia portata in un posto del genere.

Chissà...

Comunque, la cosa si sta facendo piuttosto noiosa, dopo aver accantonato la faccenda della Bibbia, Viktor si sta dedicando alla elencazione, completa di descrizione, di tutte le mosse speciali del Quidditch, e sinceramente dopo la Finta Wronski, Parkin's Pincer, Reverse Pass e la Formazione a Testadifalco, il mio povero cervellino non riesce più a connettere, il che è male, visto che io sono abituata a tenre sotto controllo ogni situazione che mi capiti davanti....va bene: quasi tutte le situazioni.

Abbiamo già finito di mangiare da un bel pezzo: aragosta per Viktor e branzino per me, sarebbe tutto perfetto se non fosse per il fatto che io odio il pesce. Ma il poveretto mi ha portato qui e non potevo deluderlo, quindi dopo aver ricacciato indietro un paio di conati di vomito, sono qui a sorbirmi tutte (e quando dico tutte, intendo tutte) le tattiche di gioco del Quidditch.

Che Dio mi aiuti! Anzi meglio che tenga Dio fuori da questa storia altrimenti finisce male, visto l'ultimo approccio che ho avuto con la religione.

Viktor sta ancora parlando, io ogni tanto annuisco con la testa, dico qualche "si", "sul serio?", "ma dai!", "davvero?" tanto per dargli l'idea di essere attenta, ma come ho già detto non sono in grado di recepire alcuna informazione, attualmente.

Chissà dove sono Harry e Ron...Si insomma mi ero ripromessa di non pensare più a loro, ma ormai sono qui che mi annoio, magari pensare un po' ai mei "migliori amici", mi farà sentire un po' meglio. Se non sbaglio Harry sta tornando, nell'ultima lettera che mi ha scritto ha detto che Ron si sarebbe trattenuto ancora un po'.

-Ehm, ehm-

Che suono orribile mi ricorda la Umbridge ogni volta che lo sento, il che non è affatto piacevole.

Mi volto di scatto prima alla mia destra, a sinistra per poi rendermi conto che il fautore di tale obbrobrioso suono è il mio "tenero" accompagnatore fanatico del Quidditch.

-Hermione mi senti?- chiede sventolandomi una mano davanti agli occhi.

-Certo, dimmi- rispondo sorridendo, se non altro non parliamo più di quell'odioso sport.

-Ti devo dire una cosa importante- dice abbassando un po' lo sguardo.

Ecco. Sto cominciando a sentirmi male. Questo non va bene! Dopotutto è già la terza volta che esco con Viktor, dovrei essere abituata alla sua presenza.

Lo esorto a parlare con un cenno della testa.

-Una cosa che hai detto l'altro giorno a casa tua mi ha fatto riflettere-

Cosa!? Oh mio Dio! Stai a vedere che con la fortuna che ho, a forza di parlargli di religione, spiriti santi e camminate sulla acqua, Viktor si vuole fare prete!?

Il che non mi sconvolgerebbe più di tanto vista la fortuna che ho con gli uomini.

Sono pronta a sentire la mia condanna alla solitudine.

-Ho preso una decisione importante- continua lui.

Ecco lo sapevo, lo sapevo. Vuole prendere i voti, si farà prete e a me non resterà nessuna consolazione.

Che rabbia!

Ma perchè faccio questo effetto agli uomini?

Accidenti! Mi sono messa anche tutta in tiro stasera! Ho pure i tacchi!

Ma prima che possa rendermene conto Viktor ha tirato fuori dalla tasca interna della sua elegante giacca blu una piccola scatolina di velluto nero. Tutto ciò non preannuncia niente di buono. Le budella mi si attorcigliano, la gola mi si secca, la vista si annebbia.

Ciò che vorrei fare di più in questo momento è scappare lontano da tutto questo! Lo farei, ma visto che ho i tacchi non posso! Che rabbia, ribadisco la futilità di queste scarpe.

-Hermione....- Viktor ha ripreso a parlare.

-Si...?-

-Mi vuoi sposare?-

Mi ghiaccio, mi manca il respiro. L'attenzione dei presenti è focalizzata su di noi.

Io sto male, credo che...credo che vomiterò.

-Ehm scusa, Viktor, mi daresti un attimo? Devo andare in bagno!-

E senza aspettare la sua risposta, corro verso la toilette. "Corro" per modo di dire, vista la mi inesperienza con i tacchi. Tutti mi guardano. Le guance in fiamme. Nella mia folle corsa verso il fondo del locale, sento un soffio di vento gelido: qualcuno deve essere entrato, e infatti sento la porta d'entrata chiudersi.

Ma non è questo il momento. Trovo i bagni e mi ci fiondo dentro, sono bellissimi, come tutto il resto del locale, d'altronde. Mi infilo nel primo cubicolo libero che trovo.

Ecco sono al sicuro. Cerco con calma di riprendere fiato. Adesso che faccio? Io non voglio sposare Viktor! Non voglio passare il resto della mia vita tra Manovre Testadifalco, e finte Porskoff o che diavolo erano!

No no no no no no no no no no...Ok, basta.

Non risolverò niente continuando a negare, cosa poi non si sa, comunque.

Adesso, siccome sono una donna adulta e vaccinata, torno di là e con tutta la diplomazia che mi posso permettere dirò a Viktor che non lo amo e che non posso sposarlo.

Ecco vado! Metto la mano sulla maniglia della porta quando una voce fin troppo familiare mi giunge agli orecchi, come una pungnalata al cuore.

-Tesoro ferm...- la voce dell'uomo è interrotta da un rumore sospetto, ma che diavolo succede? Questa è la voce di....no, non è possibile, non può essere....Eppure...

-E dai Ronnie qui non ci troverà nessuno!-

Ora sono più che sicura quella era la voce di Ron e non oso immaginare di chi sia l'altra! Sicuramente di quella sgualdrinella di cui Harry mi ha parlato "Fleur 2-La Vendetta".

E' chiaro che i due sono in atteggiamenti molto intimi.

-Aspetta, controllo che nei bagni non ci sia nessuno-

Non ci posso credere: Ron è qui dietro questa porta, che sta....che orrore! Non voglio nemmeno sapere che cosa sta facendo. Una cosa è certa, però. Non posso lasciarmi trovare qui dentro. Perciò salgo sul water e mi accovaccio lì sopra, sperando che non si accorgano di nulla. Dopo alcuni minuti di silenzio sento di nuovo la voce di lei.

-E' tutto ok, non c'è nessuno-

Si sente una piccola risata soffocata (Per quanto mi riguarda, tutto ciò e peggio di un film dell'orrore).

Però sono curiosa. Voglio vedere com'è lei e se si merita di avere il "mio" Ron. Perciò mi alzo in piedi, mentre quei due cominciano a sospirare un po' troppo rumorosamente per i miei gusti. Meno male! Sono abbastanza alta per vedere oltre la porta del bagno, in alto. Appoggio le mani sulla cima della porta. E li vedo.

Sono praticamente distesi sui lavandini (che schifo) e lei gli sta sbottonando la camicia. Non ci posso credere!Comunque devo ammettere che lei è veramente carina, bionda, occhi azzurri, assomiglia davvero a Fleur. Mi sporgo un po' di più: voglio vedere Ron...

Ma ad un certo punto perdo il controllo. Sento la terra mancarmi sotto i piedi. Stringo la presa delle mani sulla cima della porta, che per tutta risposta si spalanca, con me attaccata sopra. Sento lei esclamare sorpresa, mentre Ron grida il mio nome.

Ecco adesso posso anche morire per la vergogna. Ora lui sa che io stavo qui a spiare lui e....quella lì. Oh mamma! Devo trovare un mondo per filarmela. Mollo la presa sulla porta e ricado per terra, mi volto verso di loro e sfoggio un gran sorriso.

-Hermione?!- la voce di Ron rimbomba nel bagno.

-Ron! Ma che sorpresa! Non ti avevo visto!- esclamo tentando di apparire almeno un po' stupita.

-Che stai facendo?- dice riabbottonandosi la camicia alla bell'e meglio.

-Io? Io stavo.... controllando che le porte dei bagni siano sicure, non si sa mai-

Ron mi guarda con un'espressione della serie "Credi anche che me la beva?"

-Si insomma- aggiungo -Caramell vuole essere sicuro che sia tutto a posto- continuo.

Poi ripensando a ciò che ho appena detto, mi rendo conto di che cavolata sia! Che gliene fregherà mai a Caramell delle porte dei bagni babbani?

Raccogliendo l'ultimo briciolo di dignità che mi rimane...

-Bè piacere di averti rivisto- dico, per poi uscire a tutta velocità dal bagno. Esco. Mi appoggio alla porta. Solo ora mi rendo conto che era il bagno degli uomini. Proprio non riesco a combinarne una giusta, oggi.

Adesso che sono un po' più calma, mi sento davvero triste. Harry aveva ragione: è proprio bella, di certo non posso competere con lei. Torno sconsolata verso il tavolo di Viktor, mentre rumori sospetti provengono dal bagno.

-Che c'è?- mi chiede Viktor con aria preoccupata.

-Niente- dico sforzandomi di sorridere.

Non so che fare, ma una cosa è certa....

-Si- affermo.

-Si? Si che cosa?-

Mi chiedo come un uomo possa essere più stupido di così. Mi chiedi di sposarti e dico "Si", tu non puoi rispondermi con un "si, cosa?", no? Comunque stendiamo un velo pietoso.

-Si, ti sposerò-

Gli occhi di Viktor si illuminano, si alza, mi abbraccia e quasi quasi si mette a piangere dalla felicità. E' un bravo ragazzo in fondo.

Anch'io l'abbraccio, tentando di apparire un po' felice, ma non ci riesco. Intanto gli altri iniziano ad applaudire...Adesso vorrei proprio sotterrarmi. Che figura del cavolo!

Mi libero dalla presa di Viktor, quando mi accorgo che Ron e "lei", stanno venendo verso di noi. La criminale (lei) corre verso di noi, oddio adesso mi abbraccia o qualcosa di simile. Una strana espressione è apparsa sul volto di Viktor e una sola parola esce dalle sue labbra.

-Alyssa!- grida prima di abbracciare la biondina.

Questa è la bellissima ex di Viktor. Qui si va di male in peggio. Ma che è un quadrato amoroso? Ron si limita a guardarmi con aria assente, perchè lui non mi abbraccia?

Che domanda scema....

-Come stai?- chiede sorridente Alyssa al mio futuro marito.

-Bene, tu?-

-Tutto ok- si volta verso di me -Carina la tua amichetta-

Amichetta?

AMICHETTA!? Brutta picciona, schifosa, padella, sputacchio, rospo bavoso tinto di biondo!

Io non sono la sua amichetta sono la sua futura moglie!

-Mi chiamo Hermione, e sono la sua fidanzata- dico, senza rendermene conto.

Alyssa mi guarda strana.

-In che senso?- mi chiede.

-Nel senso che ci sposeremo-

Vedo Ron ghiacciarsi, non ha ancora detto una parola.

-Eh già- aggiunge Viktor.

-Bene- commenta fredda Alyssa. -Auguri allora.-

-Andiamo Viktor?- chiedo prendendolo sottobraccio.

-Ok, ciao spero di rivederti presto!- dice il mio "dolcissimo" fidanzato.

-Ciao-

Con quel semplice saluto lasciamo Ron e Lei soli.

Di certo se la prima impressione è quella che conta, io e Alyssa non potremo mai essere amiche questo è poco ma sicuro.

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